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Poste Italiane

Management Reports Apr 28, 2025

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Management Reports

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Gruppo Poste ItalianeRelazione sulla gestione al 31 dicembre 2024

RELAZIONE FINANZIARIA ANNUALE 2024

Relazione Finanziaria Annuale 2024

GESTIONE AL 31 DICEMBRE 2024 1 RELAZIONE SULLA GESTIONE

Gruppo Poste ItalianeRelazione sulla gestione al 31 dicembre 2024

AL 31 DICEMBRE 2024

RELAZIONE SULLA

Relazione Finanziaria Annuale 2024

RELAZIONE SULLA GESTIONE AL 31 DICEMBRE 20241
1. Introduzione 4
Lettera del Presidente e dell'Amministratore Delegato 4
Presentazione della Relazione Finanziaria Annuale 8
2. Highlights 11
2.1 Outcome 2024 del processo di creazione di valore in Poste Italiane 11
2.2 Gli impatti generati da Poste Italiane 13
3. Evoluzione prevedibile della gestione 17
4. Modello di business e strategia 20
4.1 Azionariato e struttura organizzativa di Poste Italiane 20
4.2 La Corporate Governance di Poste Italiane 24
4.3 Il modello di business di Poste Italiane 27
4.4 Assetto societario del gruppo 29
4.5 Omnicanalità e settori di attività 40
4.6 La strategia di Poste Italiane 96
5. La gestione dei rischi di Poste Italiane 99
5.1 Il sistema di controllo interno e gestione dei rischi integrato di Poste Italiane 99
5.2 Attività di assurance del SCIGR 100
5.3 Modello di Risk Management e analisi dei rischi 101
5.4 Principali rischi di Poste Italiane 101
6. Creazione di valore109
6.1 Performance del titolo 109
6.2 Impatti derivanti dai conflitti in corso 110
6.3 Andamento economico del gruppo 112
6.4 Digitale e reti fisiche di terzi nella strategia omnicanale del Gruppo 154
6.5 Capital Management Framework del Gruppo 162
6.6 Andamento patrimoniale e finanziario del Gruppo 164
6.7 Andamento di Poste Italiane S.p.A. e Relazione sulla gestione del Patrimonio BancoPosta 171
7. Proposte deliberative e altre informazioni 185
7.1 Proposte deliberative 185
7.2 Altre informazioni 186
8. Rendicontazione di Sostenibilità200
8.rmazioni Generali 200
8.2 Informazioni Ambientali 258
8.3 Informazioni Sociali 313
8.4 Informazioni di Governance 374
9. Glossario392
I BILANCI DI POSTE ITALIANE AL 31 DICEMBRE 2024 401
1. PREMESSA403
2. MODALITÀ DI PRESENTAZIONE DEI BILANCI, METODOLOGIE E PRINCIPI CONTABILI APPLICATI
404

4. GRUPPO POSTE ITALIANE BILANCIO AL 31 DICEMBRE 2024 451
5. POSTE ITALIANE SPA BILANCIO AL 31 DICEMBRE 2024628
6. RENDICONTO SEPARATO DEL PATRIMONIO BANCOPOSTA AL 31 DICEMBRE 2024 741
RELAZIONI E ATTESTAZIONI 866

1. Introduzione

Lettera del Presidente e dell'Amministratore Delegato

Cari Azionisti,

a nome dell'intero Consiglio di Amministrazione, abbiamo il piacere di presentarVi la Relazione Finanziaria Annuale del Gruppo Poste Italiane, che integra per il settimo anno consecutivo le informazioni di carattere finanziario con quelle di sostenibilità e che prevede, quale elemento di novità, l'inclusione della Rendicontazione di Sostenibilità all'interno di una specifica sezione della Relazione sulla Gestione, in linea con le previsioni del Decreto Legislativo 125/2024 che recepisce la normativa europea Corporate Sustainability Reporting Directive (CSRD) in materia di rendicontazione di sostenibilità.

Siamo tutti consapevoli che il 2024 ha rappresentato un anno particolarmente complesso, segnato da sfide senza precedenti dovute a crisi convergenti. Gli effetti dei profondi cambiamenti introdotti dall'emergenza sanitaria di circa quattro anni fa, unitamente alle crescenti evidenze del cambiamento climatico, si inseriscono in un contesto globale caratterizzato da instabilità geopolitica ed economica. Il conflitto tra Russia e Ucraina prosegue senza una chiara prospettiva di risoluzione, mentre le tensioni in Medio Oriente, acuitesi con il conflitto tra Israele e Hamas nel 2023, rimangono un fattore di forte instabilità. Nel frattempo, i risultati delle elezioni presidenziali negli Stati Uniti e le elezioni europee offrono elementi di incertezza negli equilibri internazionali e aprono nuovi scenari politici e strategici. Sul fronte economico, l'inflazione resta una variabile critica, influenzata dalle politiche monetarie delle principali banche centrali e dall'andamento del mercato energetico.

Anche il clima è stato motivo di nuovi allarmi: il 2024 è stato caratterizzato da temperature record ed eventi meteorologici estremi sempre più frequenti. Le catastrofi naturali legate al cambiamento climatico stanno avendo impatti devastanti su economie e popolazioni, rendendo urgente una risposta globale più efficace e coordinata. In uno scenario sempre più complesso e in continuo mutamento, il sistema globale è chiamato a trovare soluzioni innovative e sostenibili per affrontare le sfide economiche, geopolitiche, climatiche e sociali che stanno ridefinendo il nostro presente e il nostro futuro. In merito alla sostenibilità ambientale, particolare attenzione è stata rivolta alla COP 29, tenutasi a novembre 2024 a Baku, che ha riunito i Paesi firmatari della Convenzione delle Nazioni Unite sui cambiamenti climatici per discutere le strategie future volte a contrastare la crisi climatica. Questo vertice ha rappresentato un'importante occasione per rafforzare gli impegni globali nella riduzione delle emissioni e nel finanziamento delle iniziative di adattamento e mitigazione. In tale contesto, l'Unione Europea e i suoi Stati membri continuano a svolgere un ruolo di primo piano nel supporto ai Paesi più vulnerabili, contribuendo al dibattito sul finanziamento climatico e sulle modalità di attuazione degli accordi internazionali. Secondo il Global Risk Report 2024 del World Economic Forum, gli eventi meteorologici estremi, effetto del cambiamento climatico, stanno generando impatti significativi sul piano sociale ed economico. Il rapporto evidenzia la necessità di intraprendere iniziative e strategie di adattamento adeguate a fronteggiare l'intensità e la rapidità delle trasformazioni in atto, nonché i rischi globali che ne derivano. Dal punto di vista economico e sociale, le pressioni sull'aumento del costo della vita determinano una riduzione delle prospettive e delle aspettative dei cittadini, alimentando un diffuso senso di incertezza legato all'inflazione, che risulta di difficile contenimento. Questa situazione accresce ulteriormente le difficoltà nel far fronte alle esigenze quotidiane. In tale scenario, il rischio più rilevante individuato per il triennio 2024-2026 è rappresentato dalla disinformazione, un fenomeno che, in un contesto sempre più interconnesso, può amplificare i rischi reali o compromettere la capacità di gestirli in modo efficace. Tra le principali criticità individuate, oltre agli eventi climatici estremi, si evidenziano il crescente aggravarsi delle polarizzazioni sociali e demografiche, nonché le difficoltà nella governance delle accelerazioni tecnologiche, con particolare riferimento ai rischi legati alla sicurezza informatica.

In questo contesto, il Gruppo Poste Italiane ha saputo proseguire il suo percorso di crescita sostenibile, sviluppando le proprie attività in tutte le aree strategiche. Il mutato contesto di riferimento ha reso evidente l'importanza di una strategia fondata sull'innovazione continua, in grado di anticipare e guidare il cambiamento, ormai divenuto una costante per garantire valore economico e sociale sostenibile nel lungo termine. Grazie a una visione lungimirante, il Gruppo Poste Italiane ha saputo intercettare i nuovi bisogni della clientela e dei cittadini ed evolversi, rispondendo con rapidità ed efficienza. Alla progressiva riduzione della domanda di servizi di recapito della posta tradizionale, determinata dalla sostituzione progressiva della corrispondenza fisica con quella digitale, il Gruppo Poste Italiane ha risposto rafforzando la propria presenza nei servizi di recapito e logistica, posizionandosi in linea con i principali operatori globali del settore. Ciò è stato possibile grazie a un'efficace riorganizzazione interna e a numerose partnership e acquisizioni, in particolare nell'ultimo triennio, con un focus sulle aree della logistica e dell'innovazione digitale. La leadership consolidata del Gruppo Poste Italiane nel settore dei pagamenti testimonia la solidità delle scelte strategiche adottate nel corso degli anni. L'ampliamento dell'offerta di servizi, che abbraccia esigenze domestiche, familiari e personali, è stato reso possibile grazie alla capillare rete di circa 13.000 uffici postali presenti su tutto il territorio nazionale, che ha consentito al Gruppo di mantenere la propria infrastruttura al servizio dei cittadini.

Anche nel 2024 i risultati conseguiti sono stati straordinari: hanno superato le aspettative del mercato e confermato il trend positivo degli ultimi anni, traducendosi in valore generato per tutti gli stakeholder. Questo successo è il frutto di un impegno di lungo termine, volto a cogliere le opportunità emergenti e a soddisfare le esigenze di stakeholder e azionisti. A tal proposito, nel 2024 il Gruppo Poste Italiane ha generato un impatto significativo sull'economia nazionale, contribuendo alla formazione del Prodotto Interno Lordo (PIL) per un valore complessivo di 14 miliardi di euro, sostenendo un totale di circa 199 mila posti di lavoro e apportando un contributo alle entrate della Pubblica Amministrazione pari a circa 2,6 miliardi di euro in termini di gettito fiscale. Inoltre, è possibile stimare che il Gruppo Poste Italiane abbia contribuito direttamente e indirettamente alla distribuzione di redditi ai lavoratori, per un totale di 7,3 miliardi di euro. Questo si traduce in un impatto economico significativo: per ogni euro investito dal Gruppo nell'acquisto di beni e servizi si genera un valore aggiunto per il Sistema Paese pari a 3 euro.

Il Gruppo Poste Italiane ha perseguito con determinazione la trasformazione digitale delle proprie infrastrutture e dei processi organizzativi interni, rafforzando la propria posizione sul mercato. Al tempo stesso, non ha mai perso di vista gli obiettivi fondamentali quali la decarbonizzazione, la salute e sicurezza sul lavoro e la formazione del personale. La capacità di anticipare le evoluzioni del contesto di mercato ha consentito al Gruppo Poste Italiane di incidere concretamente sulla realtà in cui opera. Questo percorso di crescita si è sviluppato nel pieno rispetto delle attività tradizionali che da sempre rappresentano il cuore dell'identità di Gruppo, quali recapito, risparmio postale e servizi finanziari e assicurativi, garantendo al contempo continuità e innovazione nell'offerta destinata alla clientela.

Con una solida presenza nei settori postale-logistico, finanziario, assicurativo e dei servizi di pagamento, telefonia ed energia, il Gruppo continua a svolgere un ruolo chiave nel panorama economico nazionale, con l'obiettivo di favorire una crescita responsabile e promuovere l'evoluzione digitale. Attraverso il raggiungimento di obiettivi finanziari, operativi e di sostenibilità, il Gruppo si distingue per la propria solidità e capacità di offrire soluzioni innovative, anche in un contesto caratterizzato da sfide e trasformazioni significative, confermandosi come pilastro dell'economia italiana e mantenendo il primato come maggiore datore di lavoro nel Paese e principale operatore nel settore logistico. Prosegue inoltre l'impegno per la digital transformation per fornire supporto ai cittadini, alle imprese e alle PA nel processo di digitalizzazione del Paese. In questo contesto, il Gruppo Poste Italiane consolida il proprio ruolo strategico, garantendo un collegamento efficace ed efficiente tra le diverse realtà economiche e sociali. Un concreto esempio dell'impegno del Gruppo è rappresentato dal "Progetto Polis, Case dei servizi di cittadinanza digitale", avviato nel 2022, con l'obiettivo di promuovere la coesione economica, sociale e territoriale del Paese e di colmare il digital divide nei piccoli centri e nelle aree interne, circa 7.000 comuni con una popolazione inferiore ai 15 mila abitanti, con gli uffici postali che, oltre a fornire tutti i servizi postali, logistici, assicurativi, finanziari e di pagamento, operano anche come

sportello unico per l'accesso digitale ai servizi della Pubblica Amministrazione. L'iniziativa prevede investimenti complessivi per circa 1,2 miliardi di euro da realizzarsi entro il 31 dicembre 2026 e lo stanziamento da parte del Ministero delle Imprese e del Made in Italy di un contributo complessivo di 800 milioni di euro. In più di duemila uffici postali nei comuni con meno di 15 mila abitanti i cittadini possono richiedere servizi Inps, certificati anagrafici e passaporti. Infine, sono stati completati i lavori per la realizzazione di 81 spazi di co-working.

Il processo di profonda trasformazione, tuttora in corso, e la significativa evoluzione ha reso il nostro Gruppo un partner affidabile, riconosciuto a livello nazionale e internazionale, con un percorso di sviluppo strategico ben definito e fondato su basi solide. La direzione da intraprendere è stata chiaramente delineata all'interno del Piano Strategico 2024-2028, che ha l'obiettivo di proseguire nella trasformazione del comparto logistico, orientandolo verso un modello end-to-end in grado di offrire soluzioni integrate per tutte le fasi della catena logistica. L'attenzione rimarrà focalizzata sullo sviluppo di prodotti e servizi in linea con l'evoluzione dei mercati, preservando al contempo il ruolo centrale del Risparmio Postale all'interno dell'offerta del Gruppo. Inoltre, grazie alla crescente diffusione dell'e-commerce e dei pagamenti digitali, il business PostePay continuerà la propria evoluzione verso soluzioni di pagamento innovative, rappresentando il fulcro dell'integrazione per lo sviluppo dell'offerta in ambito telefonia, energia elettrica e gas, al fine di soddisfare le esigenze quotidiane della clientela. Il Gruppo proseguirà nell'ampliamento e nel rafforzamento della relazione con i clienti, attraverso la rete degli Uffici Postali, i canali digitali e le reti terze, garantendo esperienze sempre più integrate e omnicanali. L'obiettivo è configurare Poste Italiane come una piattaforma aziendale in continua evoluzione, basata su un modello di business diversificato, integrato e sostenibile, capace di offrire ai cittadini un'ampia gamma di servizi innovativi. Il Piano Strategico 2024-2028 fa perno sui principi Environmental, Social & Governance (ESG) e risponde alle sfide della sostenibilità fissando obiettivi di riduzione delle emissioni di Gruppo. A questi, si affiancano iniziative volte allo sviluppo delle competenze professionali e alla valorizzazione delle risorse umane, con particolare attenzione alla diversità, all'inclusione e alle pari opportunità, intercettando le esigenze di tutte le generazioni, inclusi i giovani lavoratori.

L'impegno del Gruppo per uno sviluppo sostenibile si traduce nell'aggiornamento del Piano ESG, rinnovato sulla base dell'analisi di rilevanza e in piena sinergia con il Piano Strategico 2024-2028. La necessità di generare valore sostenibile e a lungo termine per tutti gli stakeholder non è mai stata così rilevante come oggi. Il Gruppo Poste Italiane è chiamato infatti a sostenere l'economia nazionale su tutto il territorio e a contrastare attraverso misure di sostenibilità ambientale, il processo di cambiamento climatico. A sostegno di questo impegno, il Gruppo ha realizzato specifici interventi secondo due macro-ambiti - rinnovamento della flotta ed efficientamento energetico degli immobili – delineando progettualità che riguardano sia le emissioni dirette generate dalle attività di logistica e dagli impianti di proprietà sia le emissioni indirette associate all'energia elettrica consumata. Oltre a ciò, il Gruppo Poste Italiane ed Enilive (Gruppo ENI) hanno siglato un accordo per la fornitura di biocarburanti destinati ai mezzi terrestri e aerei. La collaborazione, avviata con una lettera di intenti nel luglio 2024, prevede l'utilizzo di HVOlution, un diesel da materie prime rinnovabili, per il trasporto su gomma, gestito tramite Multicard anche per partner esterni. Per l'aviazione, l'intesa include la fornitura di Eni Biojet, un carburante sostenibile prodotto al 100% da materie biologiche, utilizzabile in miscela con il jet fuel convenzionale fino al 50%, presso alcuni aeroporti italiani.

È stata inoltre ottenuta la certificazione del "Green Index", un innovativo modello di misurazione dell'impronta di carbonio, conforme ai più elevati standard di settore, per il servizio di spedizione pacchi a beneficio dei nostri clienti. Infine, entro il 2028, attraverso la rete PuntoPoste, il Gruppo punta a garantire la presenza di un punto di ritiro a una distanza massima di 2,5 km da ogni cliente su tutto il territorio nazionale, contribuendo così a una significativa riduzione delle emissioni atmosferiche legate alla logistica.

I traguardi raggiunti nel 2024 si inseriscono dunque in un contesto caratterizzato da un impegno crescente sulle tematiche Environmental, Social & Governance. Sul fronte dello sviluppo delle competenze, nel 2024 il Gruppo Poste Italiane ha erogato circa 6 milioni di ore di formazione, attraverso iniziative mirate a rispondere alle sfide del piano

strategico e supportare le specifiche esigenze professionali. Parallelamente, è stata potenziata la piattaforma di Welfare aziendale. Nell'ambito della diversità e dell'inclusione, nel 2024 è stata formalizzata la Policy inclusione LGBTQ+, che si aggiunge alla Policy sulla genitorialità attiva in vigore dal 2022.

La soddisfazione del cliente continua a rappresentare una priorità per il Gruppo Poste Italiane: a testimonianza dell'impegno in questo ambito, Poste Italiane è la prima tra le grandi aziende italiane ad aver conseguito la Certificazione UNI ISO 22222 e UNI TS 11348 per il modello di consulenza in materia di investimenti rivolto alla clientela, attraverso i propri promotori finanziari specializzati. Il processo di digitalizzazione avviato dal Gruppo ha interessato sia l'evoluzione dell'offerta di servizi sia l'ottimizzazione dei processi aziendali, trasformando il modello distributivo in una logica omnicanale. Il Fraud Management Center, operativo 24 ore su 24, ha monitorato e protetto le transazioni effettuate sia negli uffici postali sia attraverso i canali digitali, prevenendo tentativi di frode per un valore complessivo di circa 25 milioni di euro, garantendo la tutela dei clienti. Il Gruppo Poste Italiane ha inoltre completato un ampio piano di rinnovamento della flotta aziendale, arrivando a 28.400 veicoli a basse emissioni. Contestualmente, è proseguito l'impegno per l'efficientamento energetico del patrimonio immobiliare, con l'installazione di impianti fotovoltaici nei principali HUB logistici di Piacenza e Caserta. I clienti del Gruppo possono inoltre contare su una rete di distribuzione ampia e flessibile, che include oltre 15.700 punti di ritiro PuntoPoste, in aggiunta agli Uffici Postali, offrendo alternative efficienti alla consegna a domicilio. Infine, nell'ambito della finanza sostenibile, le Società del Gruppo operanti nel settore finanziario hanno lanciato fondi di investimento che promuovono criteri ambientali e sociali, consolidando l'impegno di Poste Italiane nella creazione di valore sostenibile per la collettività. A tal proposito, il totale dei prodotti di investimento di Poste Vita, nel 2024, presenta una componente ESG. Inoltre, nel 2024 BancoPosta Fondi e Poste Vita hanno pubblicato per il secondo anno consecutivo i rispettivi documenti di "Dichiarazione sui principali effetti negativi delle decisioni di investimento sui fattori di sostenibilità", detti anche "PAI Statement", fornendo evidenza delle principali azioni programmate da ciascuna Società per limitare gli impatti negativi sulle sfide di sostenibilità connessi ai propri investimenti.

I risultati raggiunti rappresentano il frutto di un percorso strategico mirato alla creazione di valore condiviso, attraverso l'adozione di un modello di business dinamico, capace di adattarsi ai continui cambiamenti del contesto economico e sociale, senza mai perdere di vista i propri valori e principi. Il rapporto con tutti gli stakeholder è sempre più centrale, e promuovere il dialogo ci consente di mantenere un solido rapporto di fiducia, fondato su pilastri essenziali come trasparenza e inclusione. Questo approccio consente al Gruppo di affrontare con consapevolezza le sfide, cogliere nuove opportunità e raggiungere la sostenibilità nel lungo periodo. Da sempre, il Gruppo Poste Italiane è attento a promuovere iniziative finalizzate all'ascolto degli stakeholder, con l'obiettivo di creare un confronto costruttivo e condividere obiettivi strategici. Una formula consolidata nel tempo ed esempio concreto è il Forum Multistakeholder, giunto alla sua ottava edizione, che rappresenta una fondamentale opportunità di confronto nella piena condivisione degli obiettivi chiave della Strategia di Sostenibilità del Gruppo. Nell'ambito dell'iniziativa, che ha visto la presenza di circa 1.000 partecipanti, gli stakeholder hanno partecipato al processo di doppia rilevanza, definito dal Gruppo in compliance con le richieste della Corporate Sustainability Reporting Directive (CSRD) e degli European Sustainability Reporting Standard (ESRS) al fine di individuare le informazioni ESG da includere nella Rendicontazione di Sostenibilità 2024 del Gruppo, nonché di delineare le principali tematiche di sostenibilità che, a livello strategico, possono orientare le linee guida del nostro impegno in ambito ESG.

Siamo profondamente orgogliosi dei risultati raggiunti, frutto della professionalità, della determinazione e dell'ambizione che contraddistinguono il nostro operato. Il percorso intrapreso è orientato a un'evoluzione continua, con l'obiettivo di consolidare il ruolo del Gruppo Poste Italiane quale punto di riferimento per la comunità in cui opera. La fiducia e la reputazione sono valori fondamentali su cui basare un solido futuro a beneficio di tutti gli stakeholder.

Un sentito ringraziamento va a tutte le persone del Gruppo, per il costante supporto nel perseguire con grande dinamismo e determinazione tutti gli obiettivi comuni.

Infine, ringraziamo anticipatamente Voi Azionisti per l'attenzione dedicata al presente Documento, redatto nel rispetto del principio di massima trasparenza nei confronti di tutti i nostri stakeholder.

Presentazione della Relazione Finanziaria Annuale

La Relazione Finanziaria Annuale del Gruppo Poste Italiane, che per il settimo anno consecutivo presenta in modo integrato sia le informazioni finanziarie sia quelle di sostenibilità, ha l'obiettivo di fornire una rappresentazione chiara, accurata e trasparente delle attività svolte, del loro andamento, dei risultati conseguiti e dei servizi offerti dal Gruppo.

Il presente documento è stato significativamente revisionato rispetto agli anni precedenti, sia in termini di struttura sia di contenuti, al fine di ottemperare alle richieste della Direttiva UE 2022/2464 Corporate Sustainability Reporting Directive (CSRD), recepita in Italia dal Decreto Legislativo 125/2024, applicabile al Gruppo Poste Italiane a partire dal presente anno di rendicontazione. Tale passaggio ha rappresentato una sfida che il Gruppo ha saputo accogliere con determinazione, al fine di garantire agli stakeholder una visione completa e trasparente delle performance ESG e facilitare la comparabilità con altre realtà europee. L'applicazione delle previsioni del D.Lgs. 125/2024, quale elemento di discontinuità con gli anni precedenti, ha comportato la revisione della struttura del documento, mediante l'inclusione delle informazioni di sostenibilità all'interno di una sezione specifica della Relazione sulla Gestione – Capitolo 8 "Rendicontazione di Sostenibilità". Inoltre, le informazioni contenute all'interno della Rendicontazione di Sostenibilità sono state predisposte in conformità con gli European Sustainability Reporting Standards (ESRS) sviluppati dall'European Financial Reporting Advisory Group (EFRAG). Tali standard di rendicontazione sono stati dunque adottati dal Gruppo per la prima volta nel 2024 in sostituzione dei GRI Standards della Global Reporting Initiative, utilizzati in precedenza per la predisposizione della Dichiarazione consolidata di carattere non finanziario (DNF) in conformità al Decreto Legislativo 254/2016, ormai superato dal recepimento in Italia della CSRD tramite il D. Lgs. 125/2024.

Con particolare riferimento al Piano Strategico ESG di Gruppo, fondato su 8 Pilastri di Sostenibilità – Integrità e trasparenza, Valorizzazione delle persone, Diversità e inclusione, Valore al territorio, Transizione green, Customer experience, Innovazione e Finanza sostenibile - l'applicazione degli standard ESRS ha comportato la necessità di ricollocare gli obiettivi strategici all'interno dei topic ESRS rilevanti per il Gruppo, superando dunque la consueta rappresentazione del documento, precedentemente organizzato per Pilastro di sostenibilità. Tuttavia, al fine di evidenziare l'evoluzione della strategia tra le rendicontazioni passate e quella attuale, all'interno della Rendicontazione di Sostenibilità è stato inserito un richiamo grafico ai Pilastri di riferimento, per ciascun topic ESRS.

A tal proposito, si riporta di seguito una tabella di raccordo tra i topic ESRS e i Pilastri strategici del Gruppo:

In linea con quanto indicato all'interno dell'Appendice F dell'ESRS 1, la Rendicontazione di Sostenibilità è strutturata nelle seguenti quattro sezioni: "Informazioni generali", contenente le informazioni di cui all'ESRS 2 "Informazioni

generali"; "Informazioni ambientali", contenente le informazioni di cui agli ESRS E1 "Cambiamenti climatici", E2 "Inquinamento" ed E5 "Uso delle risorse ed economia circolare", nonché le informazioni relative alla Tassonomia UE; "Informazioni sociali", contente le informazioni di cui agli ESRS S1 "Forza lavoro propria", S2 "Lavoratori nella catena del valore", S3 "Comunità interessate" e S4 "Consumatori e utilizzatori finali"; "Informazioni di governance", contenente le informazioni di cui all'ESRS G1 "Condotta delle imprese" e all'Entity Specific "Finanza Sostenibile". Con particolare riferimento alle informazioni relative alla Tassonomia europea, il Gruppo ha intrapreso un'analisi approfondita delle proprie operazioni e del contesto normativo vigente, sviluppando un approccio metodologico ad hoc per assicurare una corretta e trasparente divulgazione. In linea con il Regolamento UE n. 2020/852 (Regolamento Tassonomia) e con le specifiche normative emanate nel 2024 (FAQ di riferimento approvate dalla Commissione Europea nel novembre 2024), il Gruppo Poste Italiane ha fornito informazioni in termini di KPI disciplinati dal Regolamento Tassonomia sia con riferimento al comparto industriale sia al comparto finanziario, nonché facendo fronte alle rispettive modalità di rendicontazione dei gruppi misti. Inoltre, all'interno della sezione "Informazioni generali" della Rendicontazione di Sostenibilità è descritta la metodologia adottata dal Gruppo per l'analisi di doppia rilevanza, il cui processo è stato aggiornato rispetto agli anni precedenti in ottica di conformità con quanto previsto dagli standard ESRS e dalla Materiality Assessment Implementation Guidance (Linea Guida MAIG) elaborati da EFRAG. Tale analisi ha consentito di individuare i temi di Sostenibilità più rilevanti per il Gruppo Poste Italiane, adottando un approccio integrato che ha preso in considerazione sia gli impatti positivi e negativi sulle persone e sull'ambiente che possono essere generati o potrebbero generarsi attraverso lo svolgimento delle attività di business, sia i rischi e le opportunità di sostenibilità che potrebbero influenzare le performance economiche e finanziarie del Gruppo. Inoltre, all'interno della sezione "Informazioni generali", al paragrafo "Indice dei contenuti ESRS e dei contenuti provenienti da altri atti legislativi dell'UE", è presente un elenco degli obblighi di informativa rendicontati all'interno della Rendicontazione di Sostenibilità, associati alle tematiche risultate rilevanti per il Gruppo a seguito dell'analisi di doppia rilevanza condotta, nonché il relativo posizionamento all'interno del documento.

Inoltre, il Gruppo Poste Italiane ha tenuto conto delle priorities ESMA in termini di disclosure di sostenibilità, includendo aspetti chiave come le considerazioni sulla doppia rilevanza, il perimetro di consolidamento e la struttura della Rendicontazione di Sostenibilità, così come indicato negli ESRS, e le informative relative all'Articolo 8 del Regolamento Tassonomia. Infine, con l'intento di riflettere gli sviluppi futuri relativi al cambiamento climatico, anche quest'anno il Gruppo ha effettuato un aggiornamento degli scenari climatici, facendo riferimento ai documenti redatti dalle organizzazioni internazionali Intergovernmental Panel on Climate Change (IPCC) e International Energy Agency (IEA), nonché alla principale letteratura disponibile in materia.

In continuità con gli anni passati, il documento evidenzia l'integrazione sempre più profonda della sostenibilità nel modello di business del Gruppo, offrendo un quadro esaustivo delle performance in ambito finanziario, ambientale, sociale e di governance. La strategia di sostenibilità del Gruppo Poste Italiane si riflette in un insieme di obiettivi annuali e pluriennali, con l'intento di garantire agli stakeholder la massima trasparenza sull'impegno profuso in tali ambiti e sui progressi conseguiti. Grazie a tale approccio, il Gruppo vuole illustrare la propria capacità di generare e mantenere valore nel tempo e nel contesto in cui opera, adottando un modello di business sostenibile.

Il Gruppo Poste Italiane, attraverso numerose iniziative ESG, si propone di guidare il percorso di Sostenibilità del Paese, promuovendo una società inclusiva e un futuro più sostenibile. Oltre all'offerta di prodotti e servizi con caratteristiche sostenibili, tale evoluzione consente di coinvolgere attivamente i clienti, incentivandoli ad adottare comportamenti più responsabili nei confronti dell'ambiente. Il modello di business di Gruppo evidenzia un'interconnessione tra le risorse disponibili e le performance conseguite, illustrando gli output e gli outcome generati e i benefici apportati agli stakeholder, sia in termini finanziari sia di impatti sociali e ambientali. Il documento include un'analisi dettagliata delle performance aziendali, con una sintesi dei risultati conseguiti, all'interno del Capitolo 2: "Highlights".

Oltre alla Relazione sulla Gestione, la Relazione Finanziaria Annuale è composta dai seguenti documenti: il Bilancio consolidato del Gruppo Poste Italiane, il Bilancio separato di Poste Italiane comprensivo del Rendiconto separato del Patrimonio BancoPosta, le connesse attestazioni ai sensi dell'art.154-bis comma 5 del D.Lgs. 58/1998 e le relazioni del Collegio Sindacale e della Società di Revisione, riferiti all'esercizio chiuso al 31 dicembre 2024, e la Relazione sul Governo Societario e gli assetti proprietari pubblicata sul sito internet della Società, nella sezione Governance, da considerarsi parte integrante del presente documento, con rinvio per ulteriori approfondimenti riguardanti gli assetti di Corporate Governance.

In ultimo, la presente Relazione Finanziaria Annuale, approvata dal Consiglio di Amministrazione di Poste Italiane S.p.A. il 26 marzo 2025, sarà resa disponibile al pubblico entro i termini previsti dalla normativa vigente (ossia, entro il 30 aprile 2025) sulla seguente pagina web: https://www.posteitaliane.it/it/bilanci-e-relazioni.html#/.

Nel presente documento ricorrono le seguenti infografiche:

  • per indicare, mediante un collegamento ipertestuale, che è possibile approfondire il tema trattato nel paragrafo di riferimento;
  • per indicare, mediante un collegamento ipertestuale, che è possibile ritornare all'inizio del capitolo e all'indice generale;
  • per indicare che è possibile approfondire il tema trattato nel capitolo 9 "Glossario" della presente Relazione sulla Gestione.

2. Highlights

Outcome 2024 del processo di creazione di valore in Poste Italiane

Gli impatti generati da Poste Italiane

2.1Outcome 2024 del processo di creazione di valore in Poste Italiane

Nel corso del 2024, il percorso di creazione del valore condiviso intrapreso dal Gruppo Poste Italiane ha generato risultati rilevanti a livello di sistema.

Di seguito vengono rappresentate le principali performance finanziarie ed Environmental, Social & Governance (ESG) conseguite dal Gruppo sulla base degli obiettivi definiti sugli 8 pilastri della strategia di sostenibilità integrati nel Piano Strategico 2024-2028 "The Connecting Platform".

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2.2 Gli impatti generati da Poste Italiane

GLI IMPATTI GENERATI DA POSTE ITALIANE

Attraverso il ruolo di leadership ricoperto nel settore logistica, finanziario, assicurativo e dei servizi di pagamento, Poste Italiane ricopre una funzione di primaria importanza nella creazione di valore economico sia per gli stakeholder direttamente impattati dall'attività d'impresa che per l'intero Sistema Paese.

In particolare, l'attività svolta da Poste Italiane permette di generare impatti su PIL, reddito da lavoro, occupazione e contributi alle PA. Gli impatti stimati1 si possono distinguere in:

  • Impatti diretti: impatti generati dall'attività operativa svolta direttamente da Poste Italiane;
  • Impatti indiretti: impatti generati lungo la catena di fornitura grazie alla spesa per beni e servizi (3,82 miliardi di euro nel 2024) che Poste Italiane effettua nei confronti di fornitori italiani;
  • Impatti indotti: impatti generati dalla spesa per consumi che si realizza grazie al reddito guadagnato dai lavoratori occupati direttamente e indirettamente dal Gruppo

1 Al fine di stimare gli impatti indiretti e indotti del Gruppo Poste Italiane generati nel 2024 sono stati utilizzati gli ultimi moltiplicatori disponibili e pubblicati sul sito ISTAT.

un euro speso da Poste Italiane per l'acquisto di beni e servizi genera un valore economico per il Sistema Paese pari a 3 € in termini di valore della produzione

Il Gruppo Poste Italiane nel 2024 ha generato impatti sul Paese in termini di Prodotto Interno Lordo (PIL) per un valore complessivo di 14 miliardi di euro, oltre a sostenere un totale di circa 199 mila posti di lavoro e a contribuire alle entrate della Pubblica Amministrazione con circa 2,6 miliardi di euro in termini di gettito fiscale. Inoltre, è possibile stimare che Poste Italiane abbia contribuito direttamente e indirettamente alla distribuzione di redditi ai lavoratori, per un totale di 7,3 miliardi di euro.

La creazione di valore da parte di Poste Italiane si basa sul contributo che le singole persone del Gruppo apportano attraverso il proprio lavoro e impegno quotidiano. Infatti, nel corso del 2024, ogni persona di Poste Italiane ha contribuito alla creazione di impatti economici per il territorio pari a 116 mila € di PIL, 60 mila € di reddito per le famiglie, 22 mila € di contributi fiscali e all'occupazione di 1,6 persone. I dati riportati hanno subito arrotondamenti per favorire la consultazione degli stessi. Per tale ragione, le somme potrebbero lievemente differire dai dati riportati.

Il contributo di Poste Italiane al Prodotto Interno Lordo - 2024 Il contributo di Poste Italiane

Ogni persona di Poste Italiane, attraverso il proprio lavoro e il proprio impegno quotidiano, ha contribuito alla creazione di PIL pari a 116 mila € nel corso del 2024

Ogni persona di Poste Italiane, attraverso il proprio lavoro e il proprio impegno quotidiano, ha contribuito alla generazione di un gettito fiscale pari a 22 mila € nel corso del 2024

al reddito da lavoro - 2024

Ogni persona di Poste Italiane, attraverso il proprio lavoro e il proprio impegno quotidiano, ha contribuito alla distribuzione di 60 mila € alle famiglie nel corso del 2024

Il contributo di Poste Italiane all'occupazione - 2024

Ogni persona di Poste Italiane, attraverso il proprio lavoro e il proprio impegno quotidiano, ha contribuito all'occupazione

di 1,6 persone nel corso del 2024

L'impegno di Poste Italiane a servizio del Sistema Paese non è limitato al 2024, ma si inserisce all'interno di un percorso di creazione di valore annuale. A partire dal 2018, infatti, il Gruppo Poste Italiane ha generato impatti complessivi sul Paese per circa 90 miliardi di euro di Prodotto Interno Lordo (PIL), 51 miliardi di euro di reddito di lavoro, 15 miliardi di euro di gettito fiscale. Inoltre, il Gruppo in media ha contribuito alla creazione di 189 mila posti di lavoro tra il 2018 e il 2024. I dati riportati hanno subito arrotondamenti per favorire la consultazione degli stessi. Per tale ragione, le somme potrebbero lievemente differire dai dati riportati.

Occupazione media generata tra il 2018 e il 2024

Il contributo di Poste Italiane

Di seguito si riportano due focus sull'area dei fornitori di Poste Italiane, rispettivamente gli impatti generati dai fornitori italiani nelle singole Aree Territoriali e i contributi indiretti originati dai fornitori PMI italiane.

Impatti generati nelle singole Aree Territoriali nel 2024

Considerando la regione della sede legale dei fornitori, sono stati identificati gli impatti indiretti generati dagli stessi in ciascuna Area Territoriale nel 2024.

Impatti dei fornitori italiani PMI

Considerando i parametri definiti dalla Commissione Europea, sono stati identificati i fornitori italiani che si caratterizzano come Piccole e Medie Imprese (PMI) e gli impatti indiretti a questi riconducibili.

Nel 2024, le PMI hanno impattato sul livello del Prodotto Interno Lordo per un valore pari a 1,2 miliardi di euro, portando all'occupazione circa 22.000 persone e ad una distribuzione di reddito di 617 milioni di euro. Infine, sono stati creati 368 milioni di euro in termini di gettito fiscale.

3. Evoluzione prevedibile della gestione

L'attività economica italiana ha ripreso nell'ultima parte dell'anno 2024 il trend di modesta crescita avuto nel primo semestre, dopo il ristagno del prodotto interno lordo registrato nel terzo trimestre; tale andamento ha risentito, come nel resto dell'area Euro, della persistente debolezza della manifattura e del rallentamento dei servizi2 .

Le recenti proiezioni stimano un incremento del PIL nazionale dello 0,5% nell'anno 2024 e un'accelerazione nel triennio 2025-2027 con un'espansione del PIL in media dell'1% l'anno. La crescita rimarrà contenuta nella prima parte del 2025, per riacquistare slancio in seguito, sostenuta dai consumi e dalle esportazioni. Le stime del triennio restano ad ogni modo circondate dall'incertezza riconducibile allo scenario internazionale: un orientamento maggiormente protezionistico delle politiche commerciali e le perduranti tensioni derivanti dai conflitti in corso potrebbero frenare la domanda estera e interna.

In tale contesto, il Gruppo Poste Italiane ha chiuso il 2024 con nuovi record: l'Ebit adjusted3 del 2024 ha raggiunto 2,96 miliardi di euro che, oltre ad essere superiore alla guidance di piano comunicata nel mese di luglio scorso, è cresciuto sensibilmente nel corso degli ultimi anni quasi triplicando il livello del 2017. Analoga progressione di crescita nel periodo è stata registrata dall'utile netto di Gruppo che si è attestato a oltre 2 miliardi di euro nell'esercizio 2024 in linea con la guidance aggiornata del piano. A tali risultati hanno contribuito la crescita dei ricavi in tutte le strategic business unit e in particolare le performance rilevanti sul margine di interesse e nel comparto pacchi oltre all'attenta disciplina sui costi. Nuovi massimi storici hanno inoltre riguardato la raccolta lorda complessiva realizzata dal Gruppo e in particolare quella sui fondi comuni di investimento. Il comparto assicurativo ha continuato a registrare nell'anno flussi netti positivi con performance superiori rispetto a quelle del mercato.

Il Gruppo Poste Vita chiude il 2024 con un coefficiente di solvibilità pari al 322% che diventa circa il 300% al netto della previsione di distribuire alla capogruppo Poste Italiane S.p.A. ulteriori dividendi per circa 1 miliardo di euro in arco piano, in aggiunta alla distribuzione del 100% degli utili.

Sulla base dei risultati raggiunti dal Gruppo, nonché dell'ampia visibilità sui flussi di cassa futuri e della solida generazione e ottimizzazione di capitale, il management ha proposto il miglioramento della politica di dividendi, aumentando il payout ratio al 70% per il 2024-2028. Il dividendo preliminare per l'anno 2024 è di 1,08 euro ad azione, in crescita del 35% rispetto al valore del precedente esercizio. Sin dalla quotazione avvenuta nel 2015, gli azionisti hanno beneficiato di una elevata e crescente remunerazione complessiva con performance superiore ai valori registrati dal principale indice di Borsa Italiana e il record storico del prezzo del titolo che ha raggiunto 16,580 euro il 18 marzo 2025.

Il nuovo piano "2024 - 2028 Strategic Plan - The Connecting Platform", presentato alla comunità finanziaria nel mese di marzo 2024, posa le basi su:

  • I) un nuovo modello di servizio commerciale che massimizza il valore dell'Azienda 'piattaforma' in modo diversificato, integrato e sostenibile;
  • II) la trasformazione del Gruppo verso un operatore logistico completo, assicurando la sostenibilità finanziaria del segmento Corrispondenza, Pacchi e Distribuzione.

Il nuovo modello di servizio mira a ottimizzare la copertura e la gestione dei clienti in logica omnicanale, indirizzando l'impegno dei consulenti in attività "relazionali" anziché "transazionali", generando valore per il Gruppo. Nel corso del 2024 è stato confermato il ruolo dell'Ufficio Postale come punto di riferimento per la costruzione e il mantenimento della relazione con il cliente e affinato il modello di servizio focalizzandolo su segmenti di clientela strategica e a maggior valore. È stata

2 Banca d'Italia - Bollettino economico n.1 – 2025.

3 L'EBIT adjusted non include gli oneri per il contributo al Fondo di garanzia assicurativo dei rami vita (pari a 74 milioni di euro nel 2024) e la quota di oneri di natura straordinaria, derivanti dagli esiti dell'analisi volontaria di rischio sui crediti d'imposta svolta nel corso dell'esercizio 2024, pari a 341 milioni di euro. Per maggiori approfondimenti sull'analisi di rischio si rinvia a quanto riportato nelle note al bilancio (Nota A10 – Crediti d'imposta Legge n. 77/2020 e Nota B4 - Fondi per rischi e oneri).

inoltre ulteriormente potenziata la rete dei Punto Poste Casa e Famiglia con l'obiettivo di rafforzare i canali di accesso e vendita dei prodotti/servizi anche attraverso l'ampliamento dell'offerta.

Nell'ambito della trasformazione logistica verso un operatore logistico end-to-end rileva l'evoluzione della rete postale, sempre più orientata alla gestione dei pacchi e lo sviluppo del business internazionale e della logistica integrata; in tale strategia rientrano la partnership strategica con DHL siglata nel 2023 e la costituzione nel mese di aprile 2024 di Locker Italia S.p.A., per lo sviluppo in Italia di una rete di lockers su cui effettuare le consegne last mile dei pacchi. Nel mese di settembre 2024 è stato inaugurato il primo dei 10.000 locker che saranno attivati in tutto il territorio nazionale e che consentiranno, grazie alla loro capillarità e tecnologia, di migliorare ulteriormente la qualità dei servizi a supporto dell'ecommerce. Al fine di accelerare e cofinanziare il processo di trasformazione infrastrutturale e immobiliare del Gruppo, è stata costituita nel mese di febbraio 2025 la joint venture Patrimonio Italia Logistica – SICAF SpA in gestione esterna che mira a gestire con modalità all'avanguardia e secondo i più alti standard di qualità ed ESG l'infrastruttura logistica del Gruppo Poste Italiane. L'operazione coinvolgerà inoltre più operatori specializzati nello sviluppo immobiliare in ambito logistico in grado di apportare risorse finanziarie e know-how specialistico e accelerare così il processo di rinnovamento dei siti.

Al rafforzamento della c.d. logistica integrata contribuisce anche la costituzione, avvenuta nel mese di marzo 2024, della NewCo Poste Logistics S.p.A.

Per la gestione e razionalizzazione della logistica sanitaria integrata per l'Azienda Sanitaria Provinciale di Cosenza è stata costituita la società SPV Cosenza.

Anche per il 2025, il Gruppo Poste Italiane conferma la centralità del Risparmio Postale nella propria offerta e l'attenzione all'offerta di prodotti/servizi che risultino al passo con l'evoluzione dei bisogni dei clienti; saranno inoltre disponibili nuovi processi di offerta commerciale che mirano a sostenere la raccolta e agevolare il ricambio generazionale della clientela nonché iniziative dedicate all'anniversario del 150° anno del libretto postale e al centenario del buono fruttifero postale.

In ambito assicurativo, il Gruppo è impegnato nell'evoluzione dell'offerta commerciale nel comparto Investimenti Vita e Previdenza, tenendo conto sia delle dinamiche di mercato che dell'ottimizzazione della qualità dei servizi, al fine di proteggere i risparmi dai rischi di mercato e dall'inflazione con il lancio di strumenti finanziari con caratteristiche adeguate alle esigenze dei clienti (prodotti Multiramo e nuovi fondi sia target affluent che premium). Nel comparto Protezione il Gruppo conferma la propria ambizione di ridurre la sottoassicurazione del Paese, rendendo più accessibile la protezione assicurativa attraverso l'evoluzione dell'offerta e un modello di consulenza integrata, e nel 2025 proseguirà nello sviluppo dell'offerta integrata protezione-investimenti attraverso l'arricchimento dell'offerta protezione nella gamma dei prodotti Insurance Based Investment Products (IBIPs); inoltre, in risposta all'evoluzione del framework normativo il Gruppo, continuerà nello sviluppo dell'offerta business con coperture calamità naturali ed eventi catastrofali. Infine, il Gruppo sarà impegnato nel 2025 nell'aumento dei canali di accesso all'offerta assicurativa, anche attraverso la valorizzazione di Net Insurance come fabbrica prodotti del Gruppo Poste Vita per le reti terze fisiche e digitali.

Beneficiando della crescita dell'e-commerce e dei pagamenti cashless, il business di PostePay evolverà verso soluzioni di pagamento digitali e innovative, così da aumentare il livello di fidelizzazione del cliente, lo stock e soprattutto l'utilizzo delle carte di pagamento. Nell'ambito della telefonia proseguirà l'impegno nella proposizione di nuovi prodotti e servizi integrati con un focus sulle evoluzioni della Postepay Connect. Inoltre, il recente ingresso nella compagine azionaria di Telecom Italia S.p.A. da parte di Poste Italiane abilita l'evoluzione dei rapporti commerciali tra le due società e mira a creare sinergie e favorire il consolidamento del mercato nazionale delle telecomunicazioni.

Tra le iniziative di maggior rilievo in ambito omnicanalità, nel corso del 2025 sarà portato a termine il percorso di migrazione della customer base delle app BancoPosta e Postepay sull'unica app Poste Italiane, la quale rappresenterà un punto di accesso unico e il riferimento per l'operatività sul canale app e che gestirà un traffico potenziale di oltre 6 milioni di visite giornaliere. Grazie anche all'intelligenza artificiale, verrà garantita un'elevata personalizzazione dell'app con contenuti diversificati real time, viste e funzionalità dedicate, al fine di adattarla ai comportamenti e rispondendo alle esigenze del

singolo cliente. Nell'ambito del potenziamento dei canali digitali del Gruppo, è stato inoltre avviato un percorso di trasformazione del canale web che vedrà nel corso dell'anno la prima revisione del sito consumer Poste.it sviluppata in un'ottica cliente-centrico e con un design coerente con l'app Poste Italiane. Nel corso dell'anno il Gruppo proseguirà inoltre nella traiettoria di sviluppo già avviata, estendendo l'utilizzo dell'intelligenza artificiale all'interno del suo modello di business a beneficio dei processi interni e dei clienti e al fine di rendere sempre più inclusivo l'accesso ai servizi dell'ecosistema del Gruppo.

L'impegno nell'implementazione dell'intelligenza artificiale si svilupperà nell'ottica di potenziare i valori portanti del Gruppo, all'interno del quadro etico di riferimento e mettendo al centro le persone. Verrà istituito un modello di governance dell'intelligenza artificiale che, a partire dai principi identificati nel Manifesto Etico finalizzato lo scorso dicembre 2024, stabilisca le regole, i processi e le responsabilità per un utilizzo sicuro ed efficace delle nuove tecnologie.

Il 16 luglio 2024 è stata raggiunta un'intesa con le Organizzazioni Sindacali mirata a introdurre soluzioni organizzative efficaci per adattare la rete postale alla profonda trasformazione che sta attraversando il mercato postale, caratterizzato da un calo di volumi di posta tradizionale e da una crescita del settore dei pacchi. Il progetto prevede una complessiva riorganizzazione della rete logistica di Gruppo che adatterà la rete postale a tale cambiamento, rafforzando la competitività dell'azienda sui pacchi e la logistica. Nel corso del primo semestre del 2025, verrà avviata la sperimentazione della riorganizzazione della rete postale con l'affiancamento della nuova rete corriere alla rete di recapito tradizionale, che verrà a sua volta riconfigurata; la riorganizzazione mira ad accogliere la crescita dei pacchi, le crescenti richieste di personalizzazione in fase di consegna e le esigenze di logistica di ultimo miglio.

Inoltre, in data 23 luglio 2024 è stato rinnovato il CCNL scaduto a fine 2023 che consente di valorizzare le persone quale chiave di successo per l'implementazione del nuovo Piano Strategico. Gli impatti economico-finanziari di tale rinnovo sono sostenibili rispetto a quanto previsto in arco piano.

Il Gruppo proseguirà nel 2025 nella realizzazione di 'Polis', progetto strategico a supporto della coesione sociale del Paese che coinvolge circa 7.000 comuni con meno di 15 mila abitanti, nei quali l'Ufficio Postale sarà trasformato in hub di servizi digitali per un accesso rapido e facile ai servizi della Pubblica Amministrazione. È inoltre prevista la realizzazione di circa 250 spazi di coworking a livello nazionale e l'implementazione di numerose azioni a supporto della transizione energetica del Paese. Da inizio progetto sono stati completati 2.918 Uffici Postali e 81 Spazi per l'Italia (coworking).

Nel percorso di transizione intrapreso verso la carbon neutrality, proseguiranno gli investimenti e le iniziative strategiche, quali il rinnovo della flotta di recapito con mezzi a basse emissioni di CO2, l'installazione di pannelli fotovoltaici per l'approvvigionamento energetico e l'efficientamento degli immobili; continuerà inoltre la sostituzione delle attuali carte Postepay con carte realizzate con materiali ecosostenibili e con carte digitali, nonché lo sviluppo di specifiche offerte volte a valorizzare i comportamenti sostenibili dei clienti, tra i quali lo sviluppo di una piattaforma di donazione omnicanale che consentirà ai clienti, possessori di una carta Postepay, di effettuare erogazioni liberali verso Associazioni ed Organizzazioni terze, utilizzando le stesse carte Postepay. Nell'ambito della transizione green rileva inoltre la costituzione nel corso del 2024 della nuova società Postego S.p.A., che mira ad internalizzare progressivamente il parco auto di Poste Italiane.

Tra le recenti iniziative che valorizzano la vocazione sociale di Poste Italiane, rileva la recente partnership siglata in vista dei Giochi Invernali del 2026 durante i quali l'Azienda sarà premium logistic partner dei Giochi Olimpici e Paralimpici di Milano Cortina 2026, gestendo, attraverso la controllata Poste Logistics, il trasporto e la logistica di tutti i beni, le attrezzature e i materiali necessari per il successo dell'evento presso le sedi olimpiche e paralimpiche.

4. Modello di business e strategia

Azionariato e struttura organizzativa di Poste Italiane

La Corporate Governance di Poste Italiane

Il modello di business di Poste Italiane

Assetto societario del Gruppo

Omnicanalità e settori di attività

La strategia di Poste Italiane

4.1.1 Azionariato di Poste Italiane

4.1 Azionariato e struttura organizzativa di Poste Italiane

Poste Italiane è una società emittente titoli quotati sul Mercato Telematico Azionario (MTA) organizzato e gestito da Borsa Italiana S.p.A., a partire dal 27 ottobre 2015. Al 31 dicembre 2024 la Società è partecipata per il 29,26% dal Ministero dell'Economia e delle Finanze (MEF), per il 35% da Cassa Depositi e Prestiti (CDP), a sua volta controllata dal MEF, e per la residua parte da Investitori Istituzionali e retail. Il 32,1%4 delle azioni possedute da Investitori Istituzionali di Poste Italiane S.p.A. appartiene a investitori che seguono criteri ESG (Environmental, Social, Governance) nelle proprie scelte di investimento. Il capitale sociale di Poste Italiane S.p.A. è costituito da n. 1.306.110.000 azioni ordinarie delle quali, al 31 dicembre 2024, n. 1.294.617.396 risultano in circolazione. Poste Italiane S.p.A. in esecuzione dell'autorizzazione all'acquisto di azioni proprie deliberata dall'Assemblea degli Azionisti del 31 maggio 2024, ha comunicato al mercato in pari data l'avvio del programma di acquisto di azioni proprie finalizzato ad adempiere agli obblighi derivanti dalla remunerazione variabile da corrispondersi in azioni di Poste Italiane destinata ad Amministratori e dipendenti del gruppo Poste Italiane. Nell'ambito di tale programma Poste Italiane S.p.A. ha acquistato complessivamente un totale di n. 1.877.469 azioni per un controvalore di 23.317.707,94 euro (tra il 3 e il 10 giugno 2024 ha acquisito n.1.166.667 azioni per un controvalore complessivo di 14.938.498,18 euro al prezzo medio di 12,804423 euro e tra il 7 e il 9 agosto 2024 ha acquistato n. 710.802 azioni per un controvalore complessivo di 8.379.209,76 euro al prezzo medio unitario di 11,788388 euro). In seguito all'operazione, considerate anche le azioni proprie presenti in portafoglio derivanti da precedenti operazioni di riacquisto e la consegna ai beneficiari dei piani di incentivazione, Poste Italiane detiene al 31 dicembre 2024 n. 11.492.604 azioni proprie, pari allo 0,88% del capitale sociale.

Il 17 settembre 2024, il Consiglio dei ministri ha approvato il decreto della presidenza del Consiglio dei ministri, che prevede l'alienazione, anche in più fasi, di una quota della partecipazione detenuta dal Ministero dell'Economia e delle Finanze

4 Fonte: Nasdaq Corporate Solutions.

(MEF) nel capitale sociale di Poste Italiane S.p.A., fermo restando il mantenimento di una partecipazione dello Stato al capitale della Società, anche per il tramite di sue società controllate direttamente o indirettamente, superiore al 50%. Poste Italiane nel corso del mese di ottobre ha avviato, congiuntamente al Ministero dell'Economia e delle Finanze (MEF), il procedimento presso la Consob per l'approvazione del prospetto relativo all'offerta di azioni da parte dello stesso MEF, a seguito dell'approvazione del DPCM del 17 settembre scorso. Tale procedimento è attualmente interrotto in pendenza delle decisioni e delle valutazioni in corso riguardo l'offerta, le sue modalità e tempi.

4.1.2 Struttura Organizzativa di Poste Italiane

L'attività del Gruppo, in coerenza con gli indirizzi strategici delineati nel Piano Strategico, è rappresentata da quattro Strategic Business Unit (definite anche settori operativi all'interno del Bilancio del Gruppo Poste Italiane): Corrispondenza, Pacchi e Distribuzione; Servizi Finanziari; Servizi Assicurativi e Servizi Postepay (in precedenza Pagamenti e Mobile), quest'ultima ridenominata in occasione della presentazione alla comunità finanziaria del nuovo Piano Strategico "2024- 2028 The Connecting Platform" il 20 marzo 2024.

polizze.

Gruppo Poste ItalianeRelazione sulla gestione al 31 dicembre 2024

Di seguito la struttura organizzativa di Poste Italiane:

L'organizzazione di Poste Italiane S.p.A. prevede funzioni di business5 specializzate sulle principali aree di offerta che presidiano i 4 settori di business del Gruppo e due canali commerciali deputati alla vendita dei prodotti/servizi, cui si affiancano funzioni corporate di indirizzo, governo, controllo ed erogazione di servizi a supporto dei processi di business. L'obiettivo di trasformare il Gruppo in una Platform Company e il connaturato focus sul cliente di Gruppo sono perseguiti con l'ausilio delle due funzioni trasversali Digital, Technology & Operations e Marketing Strategico di Gruppo.

A febbraio 2024 si è reso opportuno un adeguamento della struttura organizzativa dell'Azienda attraverso una redistribuzione di responsabilità e competenze tra le funzioni apicali di governo societario al fine di renderla ancora più rispondente alla corrente operatività e conseguire con sempre maggiore efficacia gli sfidanti obiettivi del nuovo piano strategico.

Si è provveduto, pertanto, a concentrare sull'Amministratore Delegato lo sviluppo strategico e l'elaborazione delle strategie aziendali con particolare riferimento ai business "vigilati" e ad affidare la gestione dei business industriali del Gruppo alla figura del Direttore Generale, a suo diretto riporto, con la responsabilità di sovraintendere e coordinare le attività di tutte le strutture organizzative (ad eccezione della funzione Controllo Interno, della funzione BancoPosta e dei comparti assicurativo, di gestione del risparmio, dei pagamenti ed istituti di moneta elettronica).

Nel corso del primo trimestre 2024, inoltre, considerando l'importante ruolo ricoperto dal business logistico nella strategia complessiva e la trasformazione necessaria a fronteggiare le continue e profonde evoluzioni del relativo mercato, si è provveduto a rafforzare ulteriormente le leve in capo alla funzione Posta, Comunicazione e Logistica per sviluppare, da un lato, il business della logistica integrata e presidiare, dall'altro, le attività di ingegneria del network, dei processi e dell'offerta nonché la qualità del servizio.

Nel mese di luglio 2024 in ambito Mercato Imprese e Pubblica Amministrazione con l'obiettivo di rafforzare e consolidare la posizione del Gruppo Poste Italiane nel business del corriere espresso e pacchi, si è resa necessaria una rivisitazione del modello di servizio al fine di ottimizzare l'azione commerciale e assicurare una migliore gestione delle esigenze della clientela. Il nuovo modello si basa sui seguenti driver:

  • preservare l'efficacia del modello specialistico per Industry, a presidio dei clienti a maggior valore;
  • ottimizzare il presidio commerciale dei clienti Medium e quelli Large di fascia bassa, migliorando la copertura geografica secondo una logica di prossimità;
  • potenziare la rete di vendita diretta dedicata all'offerta di corriere espresso e pacchi prevedendo una ridistribuzione dei portafogli ed un riequilibrio tra i venditori pacchi e posta.

Si segnala la creazione, a diretto riporto del Direttore Generale, della funzione Chief of Staff DG, nonché di Risk e Compliance di Gruppo e Sviluppo Sostenibile di Gruppo, queste ultime istituite in coerenza con il percorso avviato dall'Azienda negli ultimi anni di rafforzamento del modello di governo dei rischi e della strategia di Sviluppo Sostenibile del Gruppo Poste Italiane, con l'obiettivo di migliorare costantemente le performance di sostenibilità, in linea con quanto previsto nel Piano Strategico ESG.

Inoltre, il Consiglio di Amministrazione, nell'adunanza tenutasi in data 12 dicembre 2024, ha attribuito al Responsabile della funzione Sviluppo Sostenibile di Gruppo il ruolo di Dirigente preposto alla redazione della rendicontazione di Sostenibilità, con il compito di attestare, in linea con quanto previsto nel Modello Consob, con apposita relazione, che la rendicontazione di sostenibilità inclusa nella relazione sulla gestione sia redatta conformemente agli standard di rendicontazione applicati ai sensi della normativa vigente.

5 Si tratta di Posta, Comunicazione e Logistica (PCL) per i servizi di corrispondenza, pacchi e comunicazione commerciale e BancoPosta quale intermediario collocatore dell'offerta finanziaria e assicurativa. Le altre due aree di business sono presidiate da PostePay per l'offerta pagamenti, telefonia e servizi di vendita Energia e dal Gruppo Poste Vita per la gamma assicurativa.

4.2 La Corporate Governance di Poste Italiane

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L'assetto di Corporate Governance riflette le disposizioni contenute nel D.Lgs. 24 febbraio 1998 n. 58 (TUF) ove applicabili, le Disposizioni di Vigilanza emanate da Banca d'Italia applicabili a Poste Italiane in ragione delle attività condotte per il tramite del Patrimonio destinato BancoPosta, la normativa applicabile agli Istituti di moneta elettronica per le attività svolte da Poste Italiane in esecuzione degli accordi sottoscritti con PostePay – patrimonio IMEL, nonché le raccomandazioni del Codice di Corporate Governance entrato in vigore il 1° gennaio 2021.

Il modello di governance adottato è di tipo tradizionale, caratterizzato dalla dicotomia tra Consiglio di Amministrazione e Collegio Sindacale; la revisione legale dei conti è affidata a una Società di Revisione.

La gestione finanziaria di Poste Italiane è sottoposta al controllo della Corte dei Conti (legge 21 marzo 1958 n. 259); tale attività è svolta da un Magistrato della Corte dei Conti, che assiste alle sedute del Consiglio di Amministrazione e del Collegio Sindacale.

L'Assemblea degli azionisti ha il compito di nominare e revocare i componenti del Consiglio di Amministrazione e del Collegio Sindacale, nonché la società di revisione, prevedendone i compensi. Inoltre, l'Assemblea degli azionisti approva il bilancio annuale, delibera sulle modifiche statutarie e sulle operazioni di carattere straordinario, quali aumenti di capitale, fusioni e scissioni nei casi in cui la legge esclude la competenza del Consiglio di Amministrazione.

Il Consiglio di Amministrazione è composto da nove membri6 (di cui otto non esecutivi e uno esecutivo) e si riunisce di norma con cadenza mensile per esaminare e deliberare in merito all'andamento della gestione, ai risultati consuntivi, alle proposte relative al modello organizzativo e a operazioni di rilevanza strategica.

Nel corso dell'esercizio 2024 si è riunito 11 volte. Dei nove membri del Consiglio sette sono in possesso dei requisiti di indipendenza previsti dal TUF, dallo Statuto sociale, nonché dal nuovo Codice di Corporate Governance.

In conformità a quanto disposto dal Codice Civile, il Consiglio di Amministrazione ha delegato parte delle proprie competenze gestionali all'Amministratore Delegato e ha nominato al proprio interno, in linea con le indicazioni previste dal Codice di Corporate Governance e dalle disposizioni di vigilanza di Banca d'Italia, cinque Comitati con funzioni propositive e consultive: il Comitato Nomine e Corporate Governance, il Comitato Remunerazioni, il Comitato Controllo e Rischi, il Comitato Sostenibilità e il Comitato Parti Correlate e Soggetti Collegati.

5 Comitati endoconsiliari con funzioni propositive e consultive

Il Presidente del Consiglio di Amministrazione ha il ruolo di impulso e di vigilanza sul funzionamento del Consiglio di Amministrazione, ha la rappresentanza legale della Società e gli altri poteri previsti dallo Statuto sociale e dalla legge, nonché quelli conferitigli dal Consiglio di Amministrazione nell'adunanza dell'8 maggio 2023.

L'Amministratore Delegato ha i poteri per l'amministrazione della Società a eccezione di quelli diversamente attribuiti dalla legge e dallo Statuto e salvo i poteri che il Consiglio di Amministrazione si è riservato. All'Amministratore Delegato compete altresì la rappresentanza legale della Società nell'ambito dei poteri a lui delegati.

Il Consiglio di Amministrazione, su proposta dell'Amministratore Delegato, che ha contestualmente rinunciato alla carica di Direttore Generale, con delibera del 28 febbraio 2024 ha nominato il Direttore Generale, Giuseppe Lasco, già Condirettore Generale. Il Direttore Generale partecipa alle riunioni del Consiglio senza diritto di voto. Da tale data, al Direttore Generale – che è a riporto dell'Amministratore Delegato - riportano tutte le strutture organizzative ad eccezione (i) della Funzione Controllo Interno (che riporta direttamente al Consiglio di Amministrazione sotto la supervisione – con finalità di raccordo rispetto al Consiglio di Amministrazione – del Presidente) (ii) della funzione aziendale dedicata allo sviluppo internazionale delle attività del Gruppo Poste Italiane, posta a riporto del Consiglio di Amministrazione; (iii) del Patrimonio Destinato BancoPosta, e quindi l'intera Funzione BancoPosta, che rimane a riporto dell'Amministratore Delegato; (iv) dei comparti assicurativo, di gestione del risparmio, dei pagamenti ed istituti di moneta elettronica, che continuano a fare riferimento all'Amministratore Delegato.

Il Collegio Sindacale è costituito da tre membri effettivi e tre membri supplenti. Ha il compito di vigilare sull'osservanza della Legge e dello Statuto, sul rispetto dei principi di corretta amministrazione e in particolare sull'adeguatezza dell'assetto organizzativo, amministrativo e contabile adottato dalla Società e sul suo concreto funzionamento. Nel corso dell'esercizio il Collegio Sindacale si è riunito è riunito 35 volte di cui n. 10 volte in forma congiunta al Comitato Controllo e Rischi.

L'Organismo di Vigilanza è costituito da tre membri. È dotato di autonomi poteri di iniziativa e controllo, vigila sul funzionamento e sull'osservanza del Modello Organizzativo ex D.Lgs. n. 231/2001 e ne cura l'aggiornamento in relazione

6 In sostituzione del Consigliere Armando Ponzini, dimessosi dalla carica a far data dal 31 luglio 2024, il Consiglio di Amministrazione nella riunione del 26 marzo 2025 ha nominato per cooptazione Alessandro Marchesini, destinato a restare in carica fino alla prossima Assemblea degli Azionisti.

all'evolversi della struttura organizzativa e del contesto normativo di riferimento, mediante proposte motivate all'Amministratore Delegato, il quale provvede a sottoporle al Consiglio di Amministrazione.

La revisione legale dei conti è affidata per gli esercizi 2020-2028 alla società di revisione Deloitte & Touche S.p.A. per tutto il Gruppo. Il suddetto incarico è stato attribuito ai sensi del D.Lgs 39/2010 di attuazione della direttiva 2006/43/CE e del Regolamento Europeo 537/2014 relativo agli enti di interesse pubblico e all'attività di revisione sugli enti di interesse pubblico, in vigore dal 17 giugno 2016.

Con riferimento alla governance del Patrimonio BancoPosta, le regole di organizzazione, gestione e controllo che ne disciplinano il funzionamento sono contenute nel "Regolamento del Patrimonio BancoPosta" richiamato nella Relazione sulla gestione del Patrimonio BancoPosta, a cui si rimanda.

Per effetto dell'emanazione da parte di Banca d'Italia il 27 maggio 2014 delle Disposizioni di Vigilanza applicabili al Patrimonio BancoPosta, Poste Italiane, nell'esercizio dell'attività finanziaria presso il pubblico, è equiparabile - ai fini dell'applicazione delle disposizioni sul governo societario - alle banche di maggiori dimensioni e complessità operativa.

Per ogni ulteriore approfondimento sugli assetti di Corporate Governance si rimanda al citato documento "Relazione sul Governo Societario e gli Assetti Proprietari – esercizio 2024".

4.3 Il modello di business di Poste Italiane

Processo di creazione del valore in Poste Italiane

4.4 Assetto societario del gruppo

Il Gruppo possiede al 31 dicembre 2024, direttamente e indirettamente, partecipazioni in 57 società e consorzi, di cui 39 vengono consolidate integralmente, una è controllata e valutata a patrimonio netto, 9 sono collegate e valutate a patrimonio netto, una è collegata e classificata fra le attività destinate alla vendita ex IFRS 5, una a controllo congiunto valutata al patrimonio netto e 6 rappresentano partecipazioni di minoranza. Inoltre, Poste Italiane consolida integralmente, a partire dal 30 settembre 2024, 11 Fondi multi-asset (FMA) come meglio specificato nel prosieguo del documento e nel bilancio consolidato al 31 dicembre 2024.

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  • -

La seguente tabella descrive le attività delle società del Gruppo collocandole all'interno delle rispettive Business Unit, descritte all'interno del paragrafo "Omnicanalità e settori di attività" al quale si rinvia per maggiori approfondimenti. Per saperne di più

SDA Express Courier S.p.A. Società del Gruppo che svolge prevalentemente attività a servizio dei processi logistici in ambito Corriere Espresso relativamente all'offerta Pacchi a brand Poste Italiane. Offre altresì servizi logistici dedicati con soluzioni customizzate di logistica integrata.

emarket
sdir scorage
CERTIFIED
CORRISPONDENZA
PACCHI E
DISTRIBUZIONE
Postel S.p.A. Società che opera nel settore delle comunicazioni di
business
principalmente orientata ad aziende e alla Pubblica Amministrazione, a
cui fornisce una suite completa di servizi a partire dalla stampa, il delivery,
la gestione elettronica documentale (GED), fino a soluzioni integrate di
Data Driven Marketing.
Poste Air Cargo
S.r.l.
Società che svolge attività di trasporto aereo commerciale, cargo-courier
e assicura, come provider unico del Gruppo, la logistica aerea a supporto
delle operazioni di recapito di posta e pacchi.
MLK Deliveries
S.p.A.
Società che svolge attività di consegna a domicilio per l'e-commerce
tramite servizi di delivery innovativi e tecnologicamente evoluti, quali
Scheduled Delivery (consegna programmata) che permette al cliente di
personalizzare la consegna scegliendo la data e l'ora di ricezione e Same
Day (stesso giorno in cui si effettua l'acquisto) e di disporre di un
dettagliato servizio di tracciatura. Il 31 gennaio 2024 la società ha
formalizzato la partnership con Mazzocco S.r.l. mediante la costituzione
del veicolo MLK Fresh S.r.l., con il quale le parti offrono nel territorio
italiano i servizi evoluti di consegna dedicati al segmento di prodotti
alimentari freschi nel mercato e-commerce B2C e/o delle spedizioni
schedulabili.
Poste Welfare
Servizi S.r.l.
Società che svolge attività di gestione Fondi Sanitari Integrativi, servizi di
acquisizione e convalida banche dati, servizi e liquidazione delle
prestazioni per conto di fondi sanitari privati, eroga inoltre servizi per la
gestione dei prodotti Salute e welfare del Gruppo Poste Vita. A seguito
della cessione nel mese di gennaio 2022 da parte di Poste Vita in favore
di Poste Italiane del 100% delle quote detenute in Poste Welfare Servizi,
la stessa, a partire dal 2022, è ricompresa all'interno della Strategic
Business Unit Corrispondenza, Pacchi e Distribuzione.
Plurima S.p.A. Società che opera nell'ambito della logistica sanitaria e nei servizi di
custodia e gestione documentale per le strutture ospedaliere pubbliche e
private. Controlla in via totalitaria Bridge Technologies S.r.l. e Logos S.r.l.
Nexive Network
S.r.l.
Operating Company che, dal 1° ottobre 2021, svolge attività di gestione e
coordinamento della nuova rete di recapito, costituita da partner esterni di
Nexive, impiegata a supporto della fase di "last mile" del processo di
consegna di prodotti postali e pacchi di piccole dimensioni di Poste
Italiane.
Europa Gestioni
Immobiliari
S.p.A.
Società di gestione e valorizzazione del patrimonio immobiliare di Poste,
non strumentale; svolge attività di trasformazione urbanistica ed edilizia,
al fine della relativa commercializzazione (nuove locazioni e vendite).

Nexive S.c.a.r.l. Società consortile che coordina le attività dei consorziati per le attività di
recapito
postale
prevalentemente
per
i
clienti
della
Pubblica
Amministrazione, aggiudicate mediante la partecipazione a gare
pubbliche.
Sourcesense
S.p.A.
Sourcesense, società che opera nel settore IT in Italia e Gran Bretagna
con elevata expertise nello sviluppo di soluzioni cloud-native, basate su
tecnologia open source. Controlla in via totalitaria Sourcesense Digital
S.r.l., Sourcesense Technology S.r.l., Sourcesense Limited (UK),
Sourcesense Platforms S.r.l. e il 33,3% del Consorzio Italia Cloud.
Agile Lab S.r.l. La società è specializzata nel Data Management, con un'offerta di
soluzioni tecnologiche su misura che sfruttano l'intelligenza artificiale,
nonché servizi di rivendita di prodotti software open source sviluppati dai
partner tecnologici.
PatentiViaPoste
S.c.p.A.
Società consortile senza scopo di lucro che svolge servizi di stampa
centralizzata, consegna e recapito delle nuove patenti e duplicati delle
carte di circolazione. Le attività oggetto del contratto sono terminate nel
corso del 2022 ad esclusione del servizio di Recapito patenti prorogato al
30 Giugno 2023. A partire dal mese di novembre 2023 tale servizio è stato
aggiudicato a Poste Italiane S.p.A.; la controllata garantirà la conclusione
di alcune lavorazioni.
Consorzio
PosteMotori
Consorzio senza scopo di lucro che svolge attività di gestione e
rendicontazione del pagamento dei corrispettivi dovuti dall'utenza per le
pratiche di competenza del Dipartimento Trasporti del Ministero delle
Infrastrutture e dei Trasporti (es. rilascio foglio rosa, emissione rinnovo
validità duplicato patenti, immatricolazioni, revisioni, ecc.). Come previsto
dal Contratto di affidamento prot. 5266 del 13 luglio 2021 le attività oggetto
dello stesso si sono concluse il 31 marzo 2022, tuttavia risultano in essere
attività in attesa di evoluzione.
Sengi Express
Limited
Società con sede in Hong Kong che si occupa della creazione e gestione
di soluzioni logistiche cross-border per gli attori dell'e-commerce cinese
attivi sul mercato italiano. Offre una gamma completa di servizi agli
operatori dell'e-commerce cinese, ritagliati su specifiche esigenze del
singolo merchant
, con soluzioni commerciali competitive per ciascuna
fase della catena logistica che collega la Cina all'Italia.
Sengi Express
Guangzhou
Limited
Società, con sede in Cina, di Sengi Express Limited alla quale fornisce
servizi di supporto al business (operation, servizi IT, back office, servizi
amministrativi, ecc.).
emarket
sdir scorage
CERTIFIED
Consorzio
Logistica Pacchi
S.c.p.A.
Consorzio che coordina le attività dei consorziati (Poste Italiane, SDA,
Postel, Poste Air Cargo, Poste Assicura e Nexive Network) nel trasporto
terrestre e aereo di effetti postali, logistica integrata, stampa e
imbustamento, gestione elettronica documentale, e-commerce, marketing
e telemarketing.
Indabox S.r.l. Società che sviluppa sistemi informatici e telematici di supporto logistico
al commercio via web offrendo ai clienti un servizio di ritiro dei pacchi
acquistati online presso pubblici esercizi convenzionati.
Kipoint S.p.A. Società che offre, attraverso la rete dei negozi in franchising, la vendita di
spedizioni nazionali e internazionali, imballaggio e confezionamento.
Kipoint è anche Punto Poste. Inoltre, a seguito della sottoscrizione del
contratto con Grandi Stazioni, si occupa della gestione dell'attività di
deposito bagagli presso le principali stazioni ferroviarie.
sennder
Technologies
GmbH
sennder Italia
S.r.l.
Le Società svolgono attività di trasporto stradale su gomma di lungo
raggio nazionale ed internazionale. Il modello di business si fonda su
processi fortemente digitalizzati e piattaforme IT proprietarie, creando una
gestione ottimizzata dei processi e distanze percorse.
Italia Camp
S.r.l.
Organizzazione che sviluppa processi di innovazione sociale ad impatto
positivo per il Paese, creando connessioni tra Istituzioni, Aziende,
Associazioni e Università.
SPV Cosenza
S.p.A
Società dedicata all'esecuzione di tutte le prestazioni oggetto del contratto
di partenariato pubblico privato per la gestione e razionalizzazione della
logistica sanitaria integrata per l'Azienda Sanitaria Provinciale di Cosenza.
Postego S.p.A. Società destinata all'erogazione del servizio di noleggio a lungo termine
di automezzi, inizialmente a Poste Italiane ed alle società del Gruppo, allo
scopo di soddisfare le loro esigenze in termini di veicoli operativi, di
servizio e ad uso promiscuo. Il servizio consiste nella gestione completa
del parco automezzi, dalla fase dell'ordine del veicolo e della sua
consegna interloquendo senza intermediazioni con i
costruttori di
automezzi, al mantenimento in efficienza dello stesso in tutto l'arco della
sua vita e garantendo comunque la mobilità al cliente in caso di fermo del
mezzo, fino alla rivendita del veicolo al termine della proprio ciclo di
servizio.
Casina Poste
SSD a.r.l.
Società sportiva dilettantistica dedicata all'organizzazione e gestione
nonché promozione, valorizzazione e diffusione della pratica di attività
sportive dilettantistiche.
Poste Logistics
S.p.A.
Società dedicata alle attività di logistica integrata per il Gruppo Poste
Italiane. Il business della logistica copre le attività di inbound, handling di
emarket
sdir scorage
CERTIFIED
magazzino, trasporto Full Truck Load (FTL) e Less Than Truck Load (LTL),
stoccaggio e logistica internazionale. La stessa ha beneficiato del ramo
d'azienda di SDA Express Courier S.p.A. relativo al business della
logistica integrata, attraverso un'operazione societaria di scissione
parziale.
Locker Italia
S.p.A.
Società partecipata da Poste Italiane S.p.A. e Deutsche Post International
BV con quote paritetiche rispettivamente del 50% - dedicata allo sviluppo
in Italia di una rete di lockers su cui effettuare le consegne last mile di
pacchi.
SERVIZI
FINANZIARI
Patrimonio
destinato
BancoPosta
L'Assemblea degli Azionisti di Poste Italiane S.p.A. in data 14/04/2011 ha
deliberato la costituzione di un Patrimonio destinato all'esercizio
dell'attività di BancoPosta come disciplinata dal DPR n. 144 del 14 marzo
2001 e ha determinato i beni e i rapporti giuridici in esso compresi e le
regole di organizzazione, gestione e controllo. In data 1° ottobre 2018,
l'insieme di attività, beni e rapporti giuridici costituenti il ramo d'azienda
della monetica e dei servizi di pagamento è stato oggetto di conferimento
in un patrimonio destinato nell'ambito della controllata PostePay S.p.A. al
fine di consentire a quest'ultima di operare quale Istituto di Moneta
Elettronica (IMEL).
In data 28 maggio 2021 l'assemblea straordinaria di Poste Italiane ha
approvato la rimozione del vincolo di destinazione del Patrimonio
BancoPosta inerente alle attività, ai beni e ai rapporti giuridici che
costituiscono il c.d. "Ramo Debit" al fine di conferire quest'ultimo in favore
di PostePay S.p.A. con efficacia 1 ottobre 2021.
BancoPosta
Fondi S.p.A.
SGR
Società di gestione del risparmio che opera attraverso l'istituzione e la
gestione di fondi comuni di investimento
, nonché il servizio di gestione
di portafogli individuali relativi a mandati istituzionali riferibili al Gruppo.
Replica SIM
S.p.A.
Società
di
intermediazione
mobiliare,
opera
nel
settore
dell'intermediazione in conto proprio e di terzi e della gestione
patrimoniale come investment manager ed execution broker per la
gestione di alcuni fondi di investimento.
Financit S.p.A. Società, facente parte del Gruppo BNP Paribas, che opera nel settore del
credito assistito dalla cessione del quinto
dello stipendio o della
pensione (c.d. "Crediti CQ") e delegazione di pagamento.
Eurizon Capital
Real Asset SGR
S.p.A.
Società specializzata negli investimenti a supporto dell'economia reale, si
occupa dell'istituzione e della gestione di Fondi di Investimento Alternativi
(FIA) per clienti private e istituzionali.
emarket
sdir scorage
CERTIFIED
Anima Holding
S.p.A.
Holding di partecipazioni nel settore del risparmio gestito. Controlla al
100% la Anima SGR che a sua volta controlla al 100% Anima Asset
Management Ltd.
Moneyfarm
Holding LTD
Società di gestione digitale del risparmio, specializzata in portafogli in ETF
(Exchange Traded Funds).
Scalapay
Limited
Società che opera in diversi paesi europei nel mercato Buy Now Pay Later
("BNPL") sui canali online e fisici, permettendo ai clienti finali di pagare un
prodotto/servizio in tre rate mensili senza interessi.
Poste Vita
S.p.A.
Compagnia assicurativa che svolge attività assicurativa e riassicurativa
nei rami Vita.
Poste Assicura
S.p.A.
Compagnia assicurativa che svolge attività per la protezione della persona
(salute e infortuni), dei beni (casa e patrimonio) e del credito
(assicurazione di finanziamenti e mutui da eventi imprevisti).
SERVIZI
ASSICURATIVI
Poste Insurance
Broker S.r.l.
Società di intermediazione assicurativa per l'esercizio dell'attività di
distribuzione e intermediazione assicurativa e riassicurativa.
Net Holding
S.p.A.
Società holding che svolge attività di detenzione e gestione di
partecipazioni costituita per l'operazione di acquisizione di Net Insurance
S.p.A. In data 3 febbraio 2025, a valle delle autorizzazioni ricevute
dall'autorità regolamentari, è avvenuta l'Iscrizione presso il registro delle
imprese della delibera di messa in liquidazione e dell'avvenuta nomina del
liquidatore. Il completamento della liquidazione è previsto entro la fine del
primo semestre 2025.
Net Insurance
S.p.A.
Compagnia assicurativa la cui offerta è dedicata alle coperture
assicurative connesse al mondo del credito e, in particolare, dei prestiti
assistiti dalla cessione del quinto dello stipendio o della pensione, alla
protezione e all'insurtech grazie ad accordi con partner tecnologici;
controlla in via totalitaria Net Insurance Life S.p.A., Compagnia di
assicurazione attiva nei rami vita che offre principalmente coperture
assicurative connesse e strumentali ai prodotti danni offerti dalla
controllante Net Insurance S.p.A.
Cronos Vita
Assicurazioni
S.p.A.
Veicolo societario costituito nel mese di agosto 2023 per portare a termine
l'operazione di salvataggio di Eurovita. Nel mese di ottobre 2023 Cronos
Vita S.p.A. ha modificato la denominazione sociale in Cronos Vita
Assicurazioni S.p.A. a seguito della variazione dell'oggetto sociale che
prevede ora l'esercizio delle assicurazioni private nonché la gestione delle
forme di previdenza complementare.
emarket
sdir scorage
CERTIFIED
PostePay S.p.A. Società che integra servizi di monetica e pagamento, agendo come
Istituto di Moneta Elettronica (IMEL), a servizi di operatore mobile virtuale
(Mobile Virtual Network Operator - MVNO) con il brand PosteMobile e
servizi di vendita di Energia (luce e gas) attraverso il servizio Poste
Energia.
LIS Holding
S.p.A.
Società che gestisce (direttamente o per conto terzi) servizi di ricarica per
account web, telefonia e TV digitale e altri servizi di processing per conto
di terzi dedicati alla mobilità, ai servizi postali e all'emissione di valori
bollati.
SERVIZI
POSTEPAY
Inoltre, è la società che sovraintende tutto il parco terminali - di cui sono
dotati i punti vendita facenti parte della rete PuntoLis dislocati su tutto il
territorio nazionale - volti ad erogare i servizi PuntoLis.
LIS Pay S.p.A. Istituto di moneta elettronica che eroga servizi di pagamento e di moneta
elettronica attraverso la rete PUNTOLIS, controllato in via totalitaria da
PostePay S.p.A.
ConsorzioServizi
S.c.p.A.
Consorzio per la fornitura dei servizi di telefonia mobile, servizi di
messaggistica integrata, (servizi info dispositivi connessi a strumenti
finanziari) esclusivamente per Poste Italiane, nonchè, a partire dal 1°
luglio 2023, del servizio di fornitura di gas naturale a favore di Poste
Italiane S.p.A. e a partire dal 1° gennaio 2024, del servizio di fornitura di
energia elettrica a favore di Poste Italiane S.p.A.
Volante
Technologies
Holdco Inc.
Società americana che controlla al 100% la Società Volante Technologies
LLC., specializzata nello sviluppo di soluzioni tecnologiche sottostanti i
processi di pagamento e messaggistica finanziaria su cloud e on-premise
per l'accelerazione della trasformazione digitale e la modernizzazione dei
servizi finanziari. A seguito della ristrutturazione societaria, avvenuta nel
mese di novembre 2023, PostePay S.p.A. è divenuta azionista di Volante
Technologies Holdco Inc. con le medesime quote di partecipazione
detenute precedentemente in Volante Technologies Inc. oggi denominata
Volante Technologies LLC.
Nexi S.p.A. Società che svolge attività nel settore dei pagamenti digitali (c.d.
PayTech), offre servizi e infrastrutture tecnologiche per banche, imprese
e Pubblica Amministrazione. Opera in tre segmenti di mercato: Merchant
Services & Solutions, Cards & Digital Payments e Digital Banking &
Corporate Solutions.
Conio Inc. Società americana che svolge attività di creazione e offerta di servizi
innovativi nell'ambito delle valute digitali. Controlla al 100% Conio S.r.l.
che si occupa di ricerca, sviluppo e sperimentazione dei risultati

consistenti in soluzioni tecnologiche innovative di pagamento elettronico
(cripto-valute, bitcoin).
N&TS Group
Networks &
Transactional
Systems Group
S.p.A.
Società attiva nel settore IT come software house specializzata nei
pagamenti elettronici. All'interno del mercato italiano si colloca tra i
principali fornitori di soluzioni tecnologiche omni-channel, servendo sia
imprese che operatori del settore finanziario (tra i quali banche, IMEL e
istituti di pagamento)

Di seguito le principali operazioni intervenute nell'anno e successivamente al 31 dicembre 2024. Si evidenzia che le operazioni del 2025 non hanno avuto impatto sull'assetto societario del Gruppo al 31 dicembre 2024.

CORRISPONDENZA
PACCHI E
DISTRIBUZIONE
MLK Fresh
S.r.l.
In data 31 gennaio 2024, attraverso la costituzione della NewCo denominata
"MLK Fresh S.r.l." ("MLK Fresh"), è stata formalizzata la partnership nel settore
del Fresh Food
tra MLK Deliveries S.p.A. (MLK) e
Mazzocco S.r.l.
("Mazzocco"), società del Gruppo Italtrans che opera come corriere refrigerato
nazionale.
MLK Fresh, controllata al 70% da MLK ed al 30% da Mazzocco è il veicolo
attraverso il quale le parti offrono sul territorio italiano i servizi evoluti di
consegna dedicati al segmento di prodotti alimentari freschi nel mercato e
commerce Business To Consumer (B2C) e/o delle spedizioni schedulabili. Tali
servizi sono offerti utilizzando: (i) le infrastrutture logistiche fornite dalla società
del Gruppo Italtrans; (ii) la tecnologia abilitante i servizi di recapito cosiddetti
Scheduled e Same Day7
fornita da MLK e (iii) i servizi di natura commerciale
forniti principalmente da Poste Italiane attraverso il suo canale Mercato Imprese
e Pubblica Amministrazione.
Locker Italia
S.p.A.
In data 18 aprile 2024 è stata costituita la società Locker Italia S.p.A. (anche
"JV Poste Italiane – DHL") - partecipata da Poste Italiane S.p.A. e Deutsche
Post International BV con quote paritetiche rispettivamente del 50% - dedicata
allo sviluppo in Italia di una rete di lockers su cui effettuare le consegne last mile
di pacchi gestiti da Poste Italiane S.p.A. e dalla divisione e-commerce del
Gruppo DHL. La JV Poste Italiane – DHL rientra nella più ampia partnership
strategica nel mercato italiano e internazionale dei pacchi siglata nel 2023 tra il
Gruppo Poste Italiane e DHL Group.
Poste
Logistics
S.p.A.
In data 4 marzo 2024 è stata costituita la società Poste Logistics S.p.A. - il cui
capitale sociale è interamente posseduto da Poste Italiane S.p.A. - dedicata alle
attività di logistica integrata per il Gruppo Poste Italiane, beneficiando del ramo
d'azienda di SDA Express Courier S.p.A. ("SDA") relativo al business della
logistica integrata, attraverso un'operazione societaria di scissione parziale.
Grazie a questa operazione il Gruppo punta a rafforzare la sua presenza nel
business della logistica integrata, business che copre le attività di inbound,
handling di magazzino, trasporto Full Truck Load (FTL) e Less Than Truck Load
(LTL), stoccaggio e logistica internazionale. L'operazione di scissione parziale,
deliberata dalle assemblee straordinarie di SDA e Poste Logistics S.p.A. in data

7 Scheduled Delivery (consegna programmata) che consente al cliente di personalizzare la consegna scegliendo la data e l'ora di ricezione e di disporre di un dettagliato servizio di tracciatura. Same Day (consegna nello stesso giorno in cui si effettua l'acquisto).

27 marzo 2024, è stata formalizzata il 25 giugno 2024, con efficacia al 1° luglio
2024.
Postego S.p.A. In data 9 maggio 2024 è stata costituita Postego S.p.A., società controllata al
100% da Poste Italiane, con la finalità di internalizzare progressivamente il
parco auto Poste Italiane (ca. 30 mila veicoli per il recapito). L'operazione
consentirà di accelerare la transizione green del Gruppo Poste, di selezionare
e personalizzare le tecnologie e i modelli dei mezzi alle esigenze di Poste
Italiane stessa, nonché modulare la durata dei relativi servizi consentendo,
altresì, il perseguimento di economie di scala e sinergie.
Plurima S.p.A. In data 17 giugno 2024 le assemblee straordinarie, rispettivamente di Plurima
S.p.A. ("Plurima") e Logos S.p.A. ("Logos"), controllata al 100% da Plurima,
hanno deliberato in merito all'operazione di fusione per incorporazione di Logos
in Plurima. L'operazione, il cui progetto di fusione era stato approvato dai
rispettivi consigli di amministrazione lo scorso maggio, è finalizzata a
efficientare la gestione delle due società, con l'obiettivo prioritario di realizzare
economie nei costi di struttura e nell'impiego delle risorse disponibili.
SPV Cosenza
S.p.A.
In data 25 giugno 2024 è stata costituita SPV Cosenza S.p.A., società
controllata al 95% da Poste Italiane S.p.A. e al 5% da Plurima S.p.A., dedicata
all'esecuzione di tutte le prestazioni oggetto del contratto di partenariato
pubblico privato per la gestione e razionalizzazione della logistica sanitaria
integrata per l'Azienda Sanitaria Provinciale di Cosenza.
SERVIZI
ASSICURATIVI
Fondi Multi
Asset (FMA)
Nel corso del 2023 Il Gruppo Poste Italiane ha avviato un progetto di
"sostituzione" dei comparti SICAV multi-comparto di diritto lussemburghese,
nei quali Poste Vita S.p.A. aveva investito una porzione degli attivi (circa 25
miliardi di euro) di pertinenza delle Gestione Separate, con 11 OICVM di diritto
italiano e di nuova istituzione, gestiti da BancoPosta Fondi S.p.A. SGR.
Il progetto si è concluso in data 13 settembre 2024 in seguito al completamento
della fusione transfrontaliera per incorporazione dei comparti della SICAV nei
nuovi fondi OICVM, mediante la quale sono stati trasferiti a questi ultimi gli
strumenti finanziari e le somme di denaro precedentemente ricompresi nei
comparti della SICAV.
Al 31 dicembre 2024 gli 11 OICVM sono consolidati integralmente nel Bilancio
Consolidato del Gruppo Poste Italiane. Per approfondimenti si rinvia al
paragrafo "Criteri e metodologie di consolidamento" nella sezione I Bilanci di
Poste Italiane al 31 dicembre 2024.
Net Insurance
S.p.A.
In data 22 gennaio 2025, Net Insurance S.p.A. ha perfezionato l'acquisizione
di una partecipazione pari al 19,99% del capitale sociale di IBL Assicura S.r.l.
da IBL Banca S.p.A.
Net Holding
S.p.A.
In data 14 novembre 2024 si è tenuta l'assemblea straordinaria dei soci di Net
Holding S.p.A. ("Net Holding"), nel corso della quale i soci, Poste Vita S.p.A. e
IBL Banca S.p.A., hanno deliberato di sciogliere anticipatamente Net Holding e
metterla in liquidazione. In data 3 febbraio 2025, a valle delle autorizzazioni
ricevute dall'autorità regolamentari, è avvenuta l'Iscrizione presso il registro

delle imprese della delibera di messa in liquidazione e dell'avvenuta nomina del liquidatore. Il completamento della liquidazione e l'assegnazione ai soci di Net Holding della partecipazione del 97,8% dalla stessa detenuta in Net Insurance S.p.A. sono previsti entro la fine del primo semestre 2025. In data18 marzo 2025, l'Assemblea di Net Holding ha approvato il bilancio finale di liquidazione ed il piano di riparto.

Altre operazioni

In data 28 febbraio 2024 PostePay ha siglato un accordo per l'acquisto del 20% di N&TS GROUP Networks & Transactional Systems Group S.p.A. ("N&TS GROUP"), società italiana leader nelle soluzioni software per i pagamenti elettronici. L'operazione, il cui closing è avvenuto in data 15 aprile 2024 a seguito dell'avveramento delle condizioni sospensive, mira a potenziare le competenze tecnologiche di PostePay al fine di supportare la strategia di espansione nel mercato dei pagamenti digitali.

In data 10 dicembre 2024 Poste Italiane S.p.A. ha esercitato la conversione anticipata del prestito emesso da sennder Technologies GmbH in azioni della stessa nell'ambito della più ampia operazione di aumento di capitale promosso dalla società, pari a complessivi 39 milioni di euro e guidato dall'azionista Scania in qualità di lead investor. In seguito al perfezionamento di tali operazioni, la partecipazione detenuta da Poste Italiane S.p.A. in sennder Technologies GmbH si è ridotta dal 10,2% al 9,7% su base fully diluted.

In data 10 febbraio 2025 il CdA di Poste Italiane S.p.A. ha deliberato di trasmettere a Banco BPM Vita S.p.A. ("Banco BPM Vita") una lettera di impegno ad aderire all'Offerta Pubblica di Acquisto ("OPA") da quest'ultima lanciata sulle azioni ordinarie di Anima Holding S.p.A. L'impegno è subordinato al verificarsi di alcune condizioni tra cui (i) l'accettazione da parte di Banco BPM Vita della lettera di impegno; (ii) che il corrispettivo dell'offerta venga aumentato per adeguarlo all'andamento degli attuali prezzi di mercato; e (iii) l'assolvimento di tutte le condizioni di legge, inclusa la necessaria deliberazione di autorizzazione da parte dell'assemblea di Banco BPM S.p.A. ("Banco BPM"). Si segnala che in data 11 febbraio 2025, Banco BPM Vita ha inviato a Poste Italiane S.p.A. l'accettazione della lettera di impegno e che l'assemblea ordinaria di Banco BPM del 28 febbraio 2025 ha approvato l'incremento a euro 7,00 del corrispettivo per azione offerto nell'ambito dell'OPA, oltre a riservare al proprio Consiglio di Amministrazione la facoltà di rinunciare in tutto o in parte a una o più delle condizioni di efficacia volontarie apposte all'OPA, non ancora soddisfatte. Inoltre, in data 13 marzo 2025 la CONSOB ha approvato il Documento Informativo, diffuso al mercato da Banco BPM il 14 marzo 2025, nel quale viene comunicato -tra l'altro- che il periodo di adesione all'OPA va dal 17 marzo al 4 aprile 2025 e che il pagamento del corrispettivo avverrà in data 11 aprile 2025 (salvo proroghe del periodo di adesione). Inoltre, il CdA di Anima Holding riunitosi in data 13 marzo 2025, ha valutato congruo il corrispettivo di 7,00 euro per azione offerto da Banco BPM. La valutazione di congruità del prezzo è avvenuta anche grazie alle Fairness Opinion rilasciate da Vitale&Co (in qualità di advisor finanziario nominato dagli amministratori indipendenti) e Goldman Sachs (in qualità di advisor finanziario nominato dal CdA della società).

In data 14 febbraio 2025 è stata costituita la società Patrimonio Italia Logistica – SICAF S.p.A. in gestione esterna - partecipata da Poste Italiane S.p.A. e Dea Capital Real Estate Sgr S.p.A., con quote iniziali rispettivamente del 90% e del 10% - nella quale Poste Italiane apporterà tutti i più grandi siti della rete primaria e gran parte della rete intermedia per una superficie complessiva di circa 640.000 mq.

Tale iniziativa è dedicata all'accelerazione e co-finanziamento della trasformazione infrastrutturale ed immobiliare di Poste Italiane, migliorando allo stesso tempo l'efficienza operativa e la sostenibilità delle infrastrutture stesse.

L'operazione coinvolgerà inoltre più operatori specializzati nello sviluppo immobiliare in ambito logistico in grado di apportare risorse finanziarie e know-how specialistico e accelerare così il processo di rinnovamento dei siti.

In data 15 febbraio 2025, il CdA di Poste Italiane S.p.A. ha deliberato l'operazione di acquisizione del 9,81% delle azioni ordinarie di Telecom Italia S.p.A. ("Tim") detenute da Cassa Depositi e Prestiti S.p.A. ("Cassa Depositi e

Prestiti"). Al contempo il CdA ha deliberato la cessione dell'intera partecipazione detenuta da Poste Italiane in Nexi S.p.A. ("Nexi") - pari al 3,78% del capitale sociale - a favore della stessa Cassa Depositi e Prestiti.

Il corrispettivo per l'acquisto delle azioni di Tim è stato riconosciuto (i) in parte mediante i proventi derivanti dal trasferimento da Poste Italiane a Cassa Depositi e Prestiti della partecipazione in Nexi e (ii) in parte mediante cassa disponibile (circa 170 milioni di euro).

L'acquisizione abilita l'evoluzione dei rapporti commerciali tra Tim e Poste Italiane; a tal riguardo è in fase avanzata la negoziazione per la fornitura di servizi per l'accesso di Postepay S.p.A. all'infrastruttura di rete mobile di Tim. L'operazione rappresenta, nel suo complesso, per Poste Italiane un investimento di natura strategica, con la finalità di creare sinergie tra le aziende e favorire, con tutti gli attori interessati, il consolidamento del mercato delle telecomunicazioni in Italia.

Operazioni infragruppo

In data 24 gennaio 2024, con l'obiettivo di standardizzare, evolvere ed ingegnerizzare i processi di funzionamento delle piattaforme tecnologiche di Gruppo, Postel ha ceduto l'intera partecipazione detenuta in Address Software S.r.l. alla capogruppo Poste Italiane S.p.A. Tale operazione è stata propedeutica all'avvio del processo di fusione per incorporazione di Address Software S.r.l. in Poste Italiane S.p.A. che è stata formalizzata il 27 maggio 2024, con efficacia giuridica al 1° giugno 2024, mentre per gli effetti contabili e fiscali è stata prevista la retrodatazione al 1° aprile 2024.

Tenuto conto dell'ambito di operatività della società partecipata Conio Inc. ("Conio"), nonché della tipologia sperimentale, digitale e innovativa del relativo business e dei nuovi progetti in fase di sviluppo, in data 22 maggio 2024 Poste Italiane S.p.A. ha ceduto a Postepay S.p.A. l'intera partecipazione detenuta in Conio, pari al 16,29% del relativo capitale sociale.

Il 27 giugno 2024 è stato sottoscritto l'atto di cessione di una quota della partecipazione detenuta da SDA Express Courier S.p.A. nel Consorzio Logistica Pacchi S.C.p.A. pari al 5,5% in favore di Poste Logistics S.p.A.: pertanto, la partecipazione di SDA nel Consorzio è passata dal 19% al 13,5%.

Ulteriori Partnership

In data 14 marzo 2024 Poste Italiane S.p.A. e il Gruppo Ferrovie dello Stato (FS) hanno siglato due distinti accordi: - un Memorandum of Understanding nell'ambito del trasporto passeggeri volto a favorire lo sviluppo di soluzioni congiunte nel settore dei pagamenti elettronici per rendere ancora più semplice e immediata l'esperienza di acquisto dei titoli di viaggio dai canali fisici e online;

  • una Lettera di Intenti in ambito trasporto merci, per lo sviluppo di una rete logistica sostenibile e digitalizzata e potenziare l'intermodalità nella logistica. In particolare, Mercitalia Logistics (capofila del Polo Logistica del Gruppo FS) e sennder, collaboreranno per ampliare la rete logistica del trasporto merci intermodale in Europa.

Il 1° agosto 2024 è stata firmata una Lettera di Intenti che avvia la collaborazione tra Poste Italiane ed ENI Live nella fornitura di biocarburanti prodotti prevalentemente da scarti, come oli esausti da cucina e grassi animali, e da residui dell'industria agroalimentare che Enilive lavora nelle proprie bioraffinerie. In particolare, per il trasporto su gomma, l'accordo prevede la fornitura del diesel da materie prime rinnovabili HVOlution, disponibile in oltre 1.000 stazioni di servizio in Italia, che sarà gestita attraverso Multicard, il servizio di carte commerciali di Enilive. Per il trasporto aereo, inoltre, la collaborazione riguarda la fornitura presso alcuni aeroporti nazionali italiani di JET A1+Eni Biojet, la cui componente di SAF (Sustainable Aviation Fuel, cioè carburante sostenibile per l'aviazione) è prodotto da Enilive al 100% da materie biologiche e idoneo ad essere utilizzato in miscela con il jet convenzionale, fino al 50%.

4.5 Omnicanalità e settori di attività

Strategia Omnicanale

Contesto macroeconomico

Strategic Business Unit Corrispondenza, Pacchi e Distribuzione

Strategic Business Unit Servizi Finanziari

Strategic Business Unit Servizi Assicurativi

Strategic Business Unit Servizi Postepay

4.5.1 Strategia omnicanale

LA STRATEGIA DI PIATTAFORMA OMNICANALE DI POSTE ITALIANE

Poste Italiane ha intrapreso un percorso di trasformazione nell'ambito del Piano Strategico "2024-2028 The Connecting Platform" e si pone l'obiettivo di collegare i cittadini, le aziende e la Pubblica Amministrazione distribuendo prodotti e servizi con un modello omnicanale che consente ai clienti di essere serviti attraverso il canale per loro preferito.

Nel 2024 la piattaforma di interazione omnicanale di Poste Italiane ha raggiunto 25,2 milioni

di interazioni giornaliere complessive (+9,1% rispetto ai 23,1 milioni di interazioni giornaliere complessive del 2023).), Nel modello omnicanale di Poste Italiane la nuova app unica rappresenta un asset centrale, svolgendo un ruolo chiave anche a supporto degli Uffici Postali insieme ai punti fisici delle Reti Terze per l'ingaggio dei clienti e la gestione delle loro esigenze quotidiane.

La forte digitalizzazione della clientela, accompagnata dalla crescita della loro soddisfazione (il Customer Effort Score - CES - delle app8 è cresciuto di 9 p.p. rispetto al 2023; mentre il CES del sito è aumentato di 13 p.p. rispetto al 2023), garantisce l'interazione quotidiana del Gruppo con la sua clientela su tutti i punti di contatto. Nel 2024 i clienti "ibridi"9 , che utilizzano in modo organico sia i canali fisici che i canali digitali in funzione della singola esigenza, si attestano a 12,2 milioni (+1,1% rispetto al 2023).

Il modello di servizio e di offerta è supportato da una profonda trasformazione tecnologica che si fonda su una forte spinta all'adozione del cloud , su investimenti in Intelligenza Artificiale, su una piattaforma dati di nuova generazione, nonché sull'acquisizione di aziende specializzate e di competenze-chiave.

L'app Poste Italiane rappresenta la "punta dell'iceberg" di questa trasformazione che permetterà l'integrazione dei business e la trasformazione di Poste Italiane in una "Connecting Platform".

Lo sviluppo della nuova app unica, avviato nel 2023 e in fase di completamento, mira alla creazione dell'infrastruttura tecnologica su cui far convergere tutti i servizi di Poste Italiane per offrire ai clienti un unico punto di accesso. La nuova app si adatta ai comportamenti, alle abitudini di utilizzo dei canali digitali e alle esigenze del singolo cliente grazie a un'elevata personalizzazione, supportata anche dall'utilizzo dell'Intelligenza Artificiale, e si fonda su logiche di customizzazione quali ad esempio funzionalità dedicate, modello relazionale, contenuto e identità visiva, oltre che su una molteplicità di elementi che possono essere combinati insieme.

Di seguito la rappresentazione della piattaforma omnicanale del Gruppo.

8 Il Customer Effort Score è calcolato come differenza tra le % di clienti che hanno dato voti 9-10 (promotori) e le % di clienti che hanno dato voti 0-6 (detrattori). Il Customer Effort Score app si riferisce a tutte le app pesate in base ai volumi delle visite (app Postepay 54%, app BancoPosta 42%, app Poste Italiane 4%, Dicembre 2023).

9 Clienti che hanno avuto almeno un accesso sui canali digitali e un accesso in Ufficio Postale durante l'anno.

La piattaforma omnicanale del Gruppo prevede il presidio della clientela e l'erogazione dei servizi attraverso 3 principali tipologie di canali:

  • la rete fisica proprietaria: è composta dagli Uffici Postali, dalla forza vendita sulla clientela business e dalla rete logistica e di recapito della corrispondenza e dei pacchi;
  • un'infrastruttura digitale e punti di contatto remoti: costituita da tutti i canali digitali (app e web) del Gruppo e dal contact center, in grado di servire l'intera popolazione nazionale;
  • la rete fisica di terzi: costituita da oltre 49 mila10 punti, frutto di accordi commerciali di partnership per la commercializzazione di prodotti e servizi del Gruppo gestiti anche attraverso l'acquisizione della società LIS.

4.5.1.1 RETE FISICA DEGLI UFFICI POSTALI

La rete degli Uffici Postali è governata dalla funzione aziendale Mercato Privati, organizzata in Macro Aree territoriali, Filiali e Uffici Postali a presidio di tutto il territorio nazionale.

12.755
Uffici Postali
31 dicembre 2024 31 dicembre 2023
Unità Risorse Unità Risorse
Macro Aree Mercato Privati 6 492 6 491
Filiali 132 4.282 132 4.239
Uffici Postali 12.755 47.254 12.755 47.385
Totale 52.028 52.114

Tutti i dati relativi all'organico sono espressi in Full Time Equivalent in migliaia.

Complessivamente, l'andamento dell'organico è sostanzialmente stabile, considerando il saldo tra assunzioni, cessazioni e valorizzazioni interne da e verso altri ambiti/funzioni. Il lieve incremento dell'organico sulle filiali riguarda alcune figure legate ai progetti di evoluzione del modello di servizio commerciale, in particolare i consulenti e i coordinatori rivolti alla clientela premium e gli specialisti di front-end legati al presidio della rete Punto Poste Casa e Famiglia.

10 Dati al 31 dicembre 2024.

MACRO AREE MERCATO PRIVATI

DISTRIBUZIONE UFFICI POSTALI E FILIALI

Tra i punti strategici alla base dell'attuale piano "2024 – 2028 Strategic Plan – The Connecting Platform" approvato nel mese di marzo 2024, di particolare rilievo è lo sviluppo del nuovo modello di servizio commerciale che mira a ottimizzare la copertura dei clienti retail e a trasformare l'ufficio postale, da spazio dedicato alle transazioni, a luogo relazionale, massimizzando il valore della piattaforma omnicanale del Gruppo.

Al riguardo, nel corso dell'anno 2024 sono stati ridefiniti i portafogli retail sulla base della specializzazione sui clienti a maggior valore. Nell'ambito della consulenza premium è stato avviato il nuovo modello mediante l'aggiornamento delle zone e dei portafogli come di seguito specificato.

Nel mese di luglio 2024 è stata avviata la prima fase della nuova portafogliazione dei clienti Private che ha riguardato l'inserimento di circa 7.500 clienti all'interno dei portafogli Premium11 e nell'ultimo trimestre 2024 è proseguito tale processo di ottimizzazione del coverage specialistico della clientela e di massimizzazione del valore per il cliente con ulteriori circa

11 Portafoglio assegnato al Gestore Premium composto dai clienti Premium/Private, i quali detengono in Poste Italiane un patrimonio in Poste Italiane maggiore o uguale a 500 migliaia di euro.

3.500 clienti per complessivi circa 11.000 clienti Private inseriti all'interno dei portafogli Premium ai quali si aggiungono circa 9.000 clienti già portafogliati per un totale di circa 20.000 clienti portafogliati al 31 dicembre 2024.

Nell'ambito della consulenza retail, nel mese di dicembre 2024 è stata effettuata la nuova portafogliazione dei clienti degli Uffici Postali con sala consulenza presidiata da specialisti con un incremento sostanziale dei portafogli dinamici12 composti

ca. 20 mila clienti Private portafogliati al 31 dicembre 2024

prevalentemente da clienti affluent, che sono passati da 1.156 di inizio anno a 1.893 a fine dicembre 2024. Inoltre, è stato avviato il nuovo modello dello specialista consulente mobile13 (SCM) negli Uffici Postali senza sala e in quelli appartenenti al canale base14, con la creazione di 696 zone commerciali:

  • 554 zone "Gold", caratterizzate dalla presenza di due SCM, i quali gestiscono rispettivamente un portafoglio dinamico (SCM dinamico), dedicato principalmente alla clientela affluent e un portafoglio personal15 (SCM personal), dedicato principalmente alla clientela Upper Mass16;
  • 142 zone "Silver", caratterizzate dalla presenza di un unico SCM, il quale gestisce un portafoglio dinamico (SCM dinamico) composto principalmente da clienti Affluent.

64% Coverage specialistico sui clienti Affluent e Private

Grazie a tali azioni, il coverage specialistico17 sui clienti Affluent e Private è passato dal 32% del 2023 al 64% del 2024 ed è risultato superiore al target previsto per il 2024 a conferma della traiettoria prevista nell'arco del piano di coprire al meglio le esigenze della clientela, sviluppando ulteriormente la segmentazione della stessa e affidandola a consulenti finanziari specializzati.

Nell'ambito dell'evoluzione del front end, nel 2024 è proseguito il percorso di

valorizzazione delle competenze attraverso l'istituzione dell'Operatore Front End18 per gestire al meglio i business innovativi (RC Auto, Fibra ed Energy) ed è stato implementato un format di offerta innovativo su 1.461 sportelli attivi della rete Punto Poste Casa & Famiglia19 (di cui circa 240 attivati nel corso del 2024) con circa 2.500 Operatori Front End applicati sui diversi punti. Nel corso del 2024 è stata inoltre implementata la vendita del Conto Corrente Bancoposta su alcuni Punti Poste Casa & Famiglia.

Il modello organizzativo della rete degli Uffici Postali denominato "Hub & Spoke (H&S)"20, varato nel 2020 per cogliere al meglio le potenzialità del territorio e rafforzare il presidio commerciale, operativo e gestionale, è basato su una logica che garantisce, in particolar modo agli Uffici Postali minori, efficienza e continuità operativa, grazie alla creazione di bacini di Uffici Postali.

In particolare, il progetto H&S consente ai Direttori degli Uffici Postali degli uffici Hub di procedere in autonomia alla sostituzione delle risorse della propria area di riferimento ed è prevista la progressiva estensione dell'applicativo distacchi21 a tutti i circa 1.000 Uffici Hub e gli oltre 6.000 Uffici Spoke coinvolti nel Progetto tra il 2023 e il 2024. Nel corso del terzo

12 Il portafoglio dinamico è composto prevalentemente da clienti Affluent, ovvero clienti che hanno in Poste Italiane un patrimonio compreso tra 100 migliaia di euro e 500 migliaia di euro.

13 Gli specialisti consulenti mobili sono itineranti a presidio commerciale negli Uffici Postali senza sala e in quelli base.

14 Uffici postali di minori dimensioni nei quali la vendita dei prodotti MIFID è consentita solo attraverso la consulenza dello specialista consulente mobile (SCM). Le altre tipologie sono Ufficio con sala e ufficio senza sala nei quali la vendita dei prodotti MIFID può avvenire anche con il Direttore dell'Ufficio Postale.

15 Il portafoglio Personal è composto prevalentemente da clienti mass, in tutti gli Uffici Postali con sala.

16 La clientela mass è caratterizzata da patrimonio in Poste Italiane inferiore a 100 migliaia di euro e ricavi generati maggiori di 100 euro annui.

17 % dei clienti Private e Affluent gestiti da consulenti finanziari specializzati. L'indicatore è calcolato come rapporto dei clienti gestiti da consulenti specialistici sul numero dei clienti Private e Affluent.

18 L'Operatore Front End (OFE) è la figura professionale della Rete Punto Poste Casa & Famiglia che si concentra sulla vendita di prodotti a maggior contenuto relazionale quali ad esempio RC auto, energia e fibra.

19 Il Progetto "Punto Poste Casa e Famiglia" declinato sulla rete core prevede un'evoluzione degli ex Corner Postepay verso un modello dedicato alla commercializzazione di prodotti e servizi ad alto contenuto relazionale (Energy, Fibra, RC Auto).

20 Sistema di gestione e sviluppo delle reti nel quale le connessioni si realizzano, usando per analogia un'espressione riferita alla ruota della bicicletta, dallo spoke («raggio») verso l'Hub («perno») e viceversa. Nel caso specifico, al Direttore dell'ufficio Hub è demandato il coordinamento delle risorse degli Uffici Postali appartenenti allo stesso bacino, in termini di pianificazione delle presenze del personale e gestione delle sostituzioni in caso di assenze improvvise.

21 L'Applicativo distacchi è un'applicazione web che rileva il processo di gestione delle risorse applicate giornalmente presso un Ufficio Postale diverso da quello di assegnazione.

trimestre 2024 è stata completata l'estensione di tale applicativo su tutti i bacini22 attivi H&S (circa 1.043 uffici Hub e circa 6.666 uffici Spoke).

Progetto Polis – Case dei servizi digitali

Nell'ambito del "Piano Nazionale per gli investimenti Complementari" (D.L. n. 59 del 6 maggio 2021, convertito, con modificazioni, dalla legge n. 101 del 1° luglio 2021) del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR), è stato approvato il Progetto PolisCase dei servizi digitali con l'obiettivo di promuovere la coesione economica, sociale e territoriale del Paese e di superare il digital divide nei piccoli centri e nelle aree interne.

Le due linee di intervento

Gli interventi previsti al 2026

Sportello Unico: prevede il rinnovamento e potenziamento digitale entro il 2026 di 6.933 Uffici Postali per dare la possibilità agli italiani residenti nei Comuni con meno di 15.000 abitanti, dotati di almeno un Ufficio Postale, di fruire agevolmente dei servizi della Pubblica Amministrazione. L'Ufficio Postale verrà trasformato in hub per servizi fisici e digitali, mediante l'introduzione di nuove tecnologie e strumenti idonei a consentire 24 ore su 24 una fruizione completa, veloce, agevole e digitale dei servizi.

Spazi per l'Italia: prevede la realizzazione di una rete nazionale di spazi per il coworking e la formazione con una presenza capillare sul territorio. Postazioni di lavoro, spazi di riunione, servizi condivisi, aree dedicate a eventi e formazione la cui fruizione sarà aperta ai privati, alle aziende e alla pubblica amministrazione, università, centri di ricerca.

22 I bacini H&S sono costituiti da un ufficio Hub ed un numero di Spoke che varia a seconda dell'estensione geografica del bacino.

Alcuni servizi della PA erogati presso lo Sportello Unico al 31 dicembre 2024

Documenti d'Identità Certificati Anagrafici Certificati Giudiziari Certificati Previdenziali
Passaporto Nascita
Cittadinanza
Residenza
Stato Civile
Stato di famiglia
Atti di volontaria giurisdizione Modello OBIS/M
Cedolino Pensione
Certificazione Unica

Interventi al 31 dicembre 2024

  • Sportello Unico: nel corso del 2024 sono stati avviati interventi di adeguamento immobiliare e tecnologico negli Uffici Postali presso 1.730 siti (complessivamente gli interventi avviati da inizio progetto sono 3.496) e sono stati ultimati gli interventi su 1.973 Uffici Postali (complessivamente gli interventi ultimati da inizio progetto alla fine del 2024 sono 2.918).
  • Spazi per l'Italia: nel corso del 2024 sono continuati gli interventi di ristrutturazione degli edifici di proprietà e al 31 dicembre 2024 complessivamente sono stati avviati 120 interventi immobiliari e ne sono stati conclusi 81.

Obiettivi per lo Sviluppo Sostenibile

Con il Progetto Polis, Poste Italiane è protagonista della ripresa del Paese a beneficio dei cittadini e della loro partecipazione alla vita pubblica, adottando un approccio responsabile al fine di diminuire la propria impronta ambientale e contribuire alla transizione low-carbon dell'economia e dell'intero Paese. L'iniziativa è coerente con la più ampia strategia di Poste Italiane finalizzata allo Sviluppo Sostenibile, digitale e inclusivo.

ll Progetto Polis genera impatti significativi su tutto il territorio, anche in ottica di raggiungimento degli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile (SDGs).

Per maggiori informazioni sul progetto si rinvia al sito nella sezione Progetto Polis.

Nota Metodologica

  • Le valutazioni si sono basate sulle 106 Questure presenti in Italia e sul centro città dei 2.052 Piccoli Centri che attualmente erogano i passaporti.
  • La distanza media tra ciascun comune e la Questura di riferimento è stata calcolata utilizzando dati reali di Google Maps.
  • Per il calcolo delle emissioni evitate, è stato adottato il modello di riferimento ISPRA, che stima un'emissione di 167,1 grammi di COper km percorso.Il dato sulle emissioni evitate è stato convertito in equivalente alberi piantati, assumendo un valore prudenziale di 25 kg di COassorbiti all'anno per albero.
  • Il risparmio di tempo è stato calcolato stimando la durata media dei viaggi (andata e ritorno) in auto con partenza alle ore 8:00.

4.5.1.2 RETE FISICA MERCATO IMPRESE E PUBBLICA AMMINISTRAZIONE

Il presidio commerciale e la vendita dei prodotti e servizi del Gruppo alle imprese e alla Pubblica Amministrazione Centrale e Locale è garantito dalla funzione Mercato Imprese e Pubblica Amministrazione di Poste Italiane.

L'organizzazione della forza vendita garantisce il presidio territoriale focalizzato per comparto di prodotto, mediante:

  • 3 Macro Aree Vendita (Lombardia e Nord Ovest, Centro Nord e Nord Est, Centro e Sud), con responsabilità commerciale esclusiva sui ricavi di posta e comunicazione;
  • 1 Area Vendita dedicata all'offerta dei prodotti/servizi di Corriere Espresso e Pacchi (CEP);
  • 1 Area commerciale specializzata sull'offerta di prodotti finanziari e assicurativi sui grandi clienti business e Pubblica Amministrazione;
  • 1 Area commerciale per la Pubblica Amministrazione Centrale e per quella Locale relativa a Regioni e Città Metropolitane;
  • 3 Aree commerciali specializzate rispettivamente su logistica sanitaria, logistica integrata e soluzioni digitali.

MACRO AREE MERCATO IMPRESE E PUBBLICA AMMINISTRAZIONE

Area Lombardia e Nord Ovest Area Centro Nord e Nord Est Area Centro e Sud Strutture Centrali /Sede Pubblica Amministrazione/ Sede Venditori Finanziari, Pacchi e Logistica Integrata/ Logistica Sanitaria e Soluzioni Digitali Sede di Area

4.5.1.3 RETE LOGISTICA

I servizi di corrispondenza e pacchi del Gruppo sono ad oggi erogati attraverso due network logistici sinergici fra loro: il network della rete logistica postale per la gestione della corrispondenza, oggi evoluto per contribuire alla gestione dei pacchi di piccole dimensioni, e il network della logistica dei pacchi. Il recapito dei pacchi di piccole dimensioni può essere effettuato in maniera sinergica dalla rete logistica postale e dalla rete logistica corriere secondo un approccio dinamico, finalizzato a massimizzare l'efficienza per singola area territoriale.

Nell'ambito del piano di trasformazione del comparto Corrispondenza e Pacchi e allo scopo di rendere il Gruppo Poste Italiane un operatore logistico integrato, è stata avviata nel corso del 2023 un'importante attività di sviluppo del segmento di mercato della Logistica Integrata23. Per rafforzare la presenza del Gruppo in tale business è stata creata in data 4 marzo 2024 Poste Logistics S.p.A. Per maggiori info si rinvia al paragrafo 4.4 "Assetto societario del Gruppo".

23 Rappresenta l'integrazione tra servizi di warehousing (attività di entrata merci, stoccaggio, gestione/allestimento ordine, preparazione spedizione) e di distribuzione. La distribuzione B2B è effettuata attraverso i servizi di corriere espresso Poste Delivery Business oppure attraverso servizi FTL (Full Track Load - carico completo) o LTL (Less Than Truck Load - carico parziale). La distribuzione B2C è effettuata attraverso i servizi di corriere espresso Poste Delivery Business.

Inoltre, a partire dal secondo trimestre del 2022, il Gruppo Poste Italiane è entrato nel mercato della logistica sanitaria mediante l'acquisizione della società Plurima, operante da diversi anni nel settore ospedaliero con l'offerta di soluzioni e servizi logistici come la gestione in outsourcing del magazzino farmaceutico.

A partire dal mese di febbraio 2024 il Gruppo Poste Italiane è attivo anche nella logistica del fresco, attraverso il servizio di trasporto refrigerato (PosteGoFresh24) offerto per il tramite di MLK Fresh. Per maggiori informazioni si rinvia alle attività di periodo della Strategic Business Unit Corrispondenza, Pacchi e Distribuzione nel prosieguo del documento.

ATTIVITÀ DELLA RETE LOGISTICA POSTALE

La rete logistica postale accetta smista e recapita i prodotti di corrispondenza. La rappresentazione che segue mostra, in sintesi, la catena del valore del processo logistico e i principali driver quantitativi.

24 Il servizio di trasporto refrigerato per la consegna a domicilio di prodotti alimentari freschi acquistati online.

Il modello di governo della rete logistica postale è strutturato su 6 Macro Aree Logistiche coordinate centralmente che gestiscono tutte le fasi della catena del valore: accettazione e raccolta, smistamento in partenza, trasporto, smistamento in arrivo e recapito. Tale modello permette al contempo di avere una gestione unica su tutto il territorio e di poterla declinare secondo ciascuna realtà specifica con interventi mirati.

Come si evince dalla tabella seguente, al 31 dicembre 2024 l'organico risulta in incremento rispetto all'anno precedente. In particolare, la crescita nei Centri di Smistamento e nei Centri di Recapito dei portalettere si è realizzata per effetto degli interventi delle politiche attive del lavoro (stabilizzazioni a tempo indeterminato di risorse che avevano prestato servizio con contratto a tempo determinato e trasformazioni da part time a full time del rapporto di lavoro) e delle assunzioni a tempo determinato per maggiori volumi/attività durante il periodo di picco di fine anno.

31 dicembre 2024 31 dicembre 2023
Unità Risorse Unità Risorse
Macro Aree Logistiche (*) 6 1.275 6 1.280
Centri di Smistamento 16 7.471 16 7.220
Centri Operativi 10 1.088 10 1.082
Centri di Recapito (**) 1.320 38.430 1.340 38.049
Totale 48.265 47.631

Tutti i dati relativi all'organico (stabile e flessibile) sono espressi in Full Time Equivalent in migliaia.

(*) Tali aree, pur coincidendo geograficamente con le Macro Aree Mercato Privati a partire dal 2018, mantengono organizzazioni separate dal punto di vista dei processi e delle competenze.

(**) Le risorse dedicate al Recapito includono 34.086 risorse con mansione portalettere e capo squadra recapito (32.999 al 31 dicembre 2023).

ATTIVITÀ DELLA RETE LOGISTICA PACCHI

I pacchi e i prodotti di corriere espresso di maggiori dimensioni o non portalettabili vengono consegnati attraverso il network della rete corriere (servita dalle società controllate SDA Express Courier, MLK Deliveries, MLK Fresh, Poste Logistics e Nexive), mentre i pacchi portalettabili seguono il flusso dalla rete postale. Il flusso logistico è di seguito rappresentato.

Nel corso del primo semestre 2025, nell'ambito della rete postale verrà avviata una sperimentazione volta a creare un assetto a due reti, come previsto dal percorso di trasformazione del Gruppo in un operatore logistico completo, secondo gli obiettivi delineati nel nuovo Piano Strategico "2024-2028 The Connecting Platform". All'attuale rete dei portalettere si affiancherà la nuova rete corriere con l'obiettivo di accogliere la crescita dei pacchi e la crescente richiesta di personalizzazioni in fase di consegna (consegna al piano, contrassegno, servizi di prossimità, ecc.). Il nuovo modello si configura come una rete a maggiore flessibilità, con una copertura di circa l'80% della popolazione e una frequenza di consegna di 6 giorni su 7, che permetterà di recapitare pacchi con un peso fino a 10 chilogrammi e dimensioni superiori rispetto a quelle sulla rete tradizionale dei portalettere.

Gli elementi distintivi della nuova rete sono: l'opzione di utilizzo del micro-fulfillment per le consegne same day, le attività specializzate per i nuovi segmenti (a titolo esemplificativo Pharma e prodotti refrigerati) e il potenziamento della rete Pick Up-Drop Off (PUDO) per una maggiore produttività e la sostenibilità della consegna. Per approfondimenti sulle caratteristiche della rete PUDO si rinvia al paragrafo 4.5.1.6 "Rete PUDO (Pick Up - Drop Off)".

ATTIVITÀ DI LOGISTICA SANITARIA

Con l'acquisizione di Plurima, avvenuta nel secondo trimestre 2022, Poste Italiane è entrata nell'ambito della logistica dei farmaci, valorizzando l'informatizzazione e i sistemi di tracciatura per lo stoccaggio, la distribuzione e il controllo continuo delle attività. L'utilizzo di un evoluto applicativo informatico (Pharmatools), oltre che di attrezzature, tecnologie e strumenti, permettono il monitoraggio in tempo reale dei mezzi, del materiale trasportato, delle corrette condizioni di trasporto e l'integrità dei dati, garantendo elevati livelli di qualità e affidabilità delle consegne. In dettaglio, Plurima gestisce per conto di ASL e Ospedali pubblici e privati le seguenti macrocategorie merceologiche: farmaci, dispositivi medici, beni economali e altri prodotti, sanitari e non.

Il flusso logistico inizia con la fase di stoccaggio, nella quale avviene l'accettazione e il controllo di conformità della merce consegnata dai clienti presso i magazzini di Plurima, con il supporto di Pharmatools. I reparti ospedalieri e le strutture territoriali (ASL) o RSA trasmettono gli ordini, avviando la fase di prelievo (picking) della merce stoccata, che termina con il controllo degli allestimenti e la bollettazione. I prodotti vengono caricati sui veicoli per essere consegnati presso le strutture territoriali e gli ospedali. All'interno degli ospedali avviene la fase di distribuzione interna presso i reparti, grazie anche al personale di Plurima e, in alcuni casi, la società fornisce anche hardware e software innovativi per la gestione della logistica di reparto (micrologistica).

L'attività di trasporto del materiale biologico consiste nella raccolta dei campioni biologici25 presso i centri di prelievo e il trasporto presso i laboratori di analisi.

ATTIVITÀ DELLA LOGISTICA INTEGRATA

In linea con l'obiettivo strategico di trasformazione in operatore logistico a 360 gradi, Poste Italiane ha iniziato a misurarsi con le sfide legate al mercato della logistica integrata a partire dalla pandemia da Covid-19, sia tramite il supporto fornito alle strutture commissariali (oggi Ministero della Salute), sia tramite la recente costruzione di rapporti contrattuali di lungo periodo con player appartenenti a segmenti differenti (principalmente mass market e telefonia). Tali accordi hanno permesso al Gruppo di costruire una solida base tecnologica per garantire le operazioni tipiche del warehousing (gestione magazzino - ricezione merci - picking26 - preparazione prodotto - spedizione) e di affiancare a queste soluzioni i servizi tipici del corriere espresso, come la consegna a domicilio o presso i negozi. A tal riguardo, le prime rilevanti commesse acquisite nel corso dell'anno 2023 per la gestione completa della logistica27 hanno aperto la strada a fine anno ad aggiudicazioni di nuovi clienti.

27 TIM e Acqua&Sapone.

25 Oltre ai campioni biologici, emocomponenti, materiale biologico e ferri chirurgici.

26 Il picking di magazzino è l'attività di prelievo, smistamento e ripartizione di materiale da un'unità di carico a diverse altre. Questa attività viene svolta ad ogni raggruppamento di materiali con il fine di elaborarli e spedirli.

Gruppo Poste ItalianeRelazione sulla gestione al 31 dicembre 2024

In dettaglio, il processo della Logistica Integrata inizia con la fase di ricezione della merce trasportata dal cliente al magazzino SDA, nonché controllo e stoccaggio della stessa.

Tale fase si attiva con la ricezione dell'ordine del cliente al sistema informatico del magazzino SDA, con le informazioni di dettaglio su quantità, lavorazioni necessarie e informazioni di destino. Successivamente, si procede con la fase di picking del prodotto, la preparazione/imballaggio (packing) e l'avvio verso le operazioni di outbound (uscita dal magazzino). Giunto in questa fase, il prodotto può seguire due flussi: il flusso corriere, con consegna a domicilio al cliente o in ufficio postale; il flusso rete dedicata che, in base alla specifica natura merceologica del prodotto, viaggia su rete dedicata, by-passando gli hub di smistamento e recapitando direttamente il pacco presso il punto vendita/unità operativa del cliente. Completano l'offerta alcuni servizi a valore sui prodotti tecnologici, tra i quali lo staging (configurazione), test, riparazioni ecc.

ATTIVITÀ DELLA RETE LOGISTICA DEL FRESCO

Di seguito sono rappresentate le principali attività della rete logistica del fresco.

Il processo di gestione delle spedizioni Business to Consumer (B2C)28 di PosteGoFresh inizia con una fase di raccolta degli ordini dei clienti sul sistema software di MLK Fresh e, a valle della preparazione dell'ordine e della merce, una conseguente fase di trasporto verso il magazzino a temperatura controllata.

Una volta giunta nel magazzino a temperatura controllata, la merce può seguire due flussi: la consegna a domicilio o presso punti di ritiro alternativi (situati nello stesso territorio del magazzino mittente), ovvero, il trasporto verso un magazzino a temperatura controllata di destinazione (situato in un territorio diverso da quello del magazzino mittente) per la consegna finale al cliente o presso punti di ritiro alternativi.

Il servizio di PosteGoFresh include inoltre l'offerta di servizi a valore aggiunto quali, a titolo esemplificativo, la consegna in data e ora programmata e la ripianificazione della consegna in altra data/ora.

4.5.1.4 INFRASTRUTTURA DIGITALE E PUNTI DI CONTATTO REMOTI

Il Gruppo ha posto in essere un programma di "trasformazione digitale" di tutti i suoi modelli di servizio e di offerta, al fine di garantire ai propri clienti esperienze di contatto in logica omnicanale.

Nel corso del periodo il Gruppo ha continuato a lavorare sul miglioramento dell'esperienza dei canali digitali (app e web) sia in termini di semplicità delle interazioni e operazioni che in termini di rafforzamento del canale di vendita digitale; inoltre, ha rivolto una particolare attenzione allo sviluppo della nuova app unica Poste Italiane.

I canali digitali (app e web) del Gruppo sono i seguenti:

app Poste Italiane (ex app Ufficio Postale): nel corso del 2023 è stato avviato un profondo processo di trasformazione e arricchimento che la porterà a diventare l'unica app di Poste Italiane.

Nel corso del 2024 sono stati resi disponibili tutti i prodotti Poste Italiane e la quasi totalità delle funzionalità già accessibili

28 B2C: acronimo di Business to Consumer. Un'offerta modulare creata per l'e-commerce con scelta di servizi accessori.

dalle app BP e app PP.

Con la nuova app i clienti, da un punto di accesso unico, possono acquistare e gestire carte, conti correnti, buoni fruttiferi postali, libretti di risparmio, polizze assicurative, forniture di luce e gas, servizi di telefonia Fibra e SIM.

A supporto anche dell'integrazione con il canale fisico, tramite la nuova app è possibile prenotare appuntamenti in Ufficio Postale con un processo semplificato, spedire corrispondenza e pacchi e verificare lo stato delle proprie spedizioni, precompilare i moduli per velocizzare alcune operazioni in Ufficio Postale e consultare la propria bacheca con le ricevute delle operazioni effettuate sia sul canale fisico che digitale.

Per le ulteriori funzionalità disponibili si rinvia a quanto illustrato nel prosieguo del documento.

L'app si completerà progressivamente con le ultime funzionalità relative ai servizi di Poste Italiane e diventerà per il cliente un punto unico di riferimento per tutte le sue esigenze.

La nuova app Poste Italiane è stata eletta Prodotto dell'anno 2024 nella categoria "App - Simple Experience". Inoltre, è risultata fra i vincitori del MF Banking Innovation Award, nella categoria "Value Proposition per la Clientela Privata" e dei Digital Experience Awards, per la categoria "Best Mobile App Experience" ed è risultata 1° per download sugli store tra le app della categoria Finanza.

app Postepay: app per acquistare e gestire le carte di pagamento Postepay, i prodotti telco e l'offerta Energia. È possibile effettuare tramite app pagamenti anche in mobilità; nel 2024 l'app ha registrato un rating sugli store pari a 4,6 e 1,4 miliardi di interazioni complessive;

app BancoPosta: app per acquistare e gestire in mobilità l'offerta finanziaria/assicurativa del Gruppo: conti correnti, Risparmio Postale e polizze assicurative protezione; nel 2024 l'app ha registrato un rating sugli store pari a 4,7 e oltre 1 miliardo di interazioni complessive;

sito web Poste.it: è il portale consumer e business del Gruppo, dove sono disponibili le gamme di servizi offerti alla clientela. Il portale consente ai clienti anche di consultare e gestire i prodotti in possesso.

Inoltre, Poste Italiane gestisce anche:

app PosteID: app dell'Identità Digitale di Poste Italiane (SPID – Sistema Pubblico d'Identità Digitale).

4.5.1.5 RETE FISICA DI TERZI

Nella strategia omnicanale del Gruppo un ruolo cruciale è rappresentato dalle reti fisiche di terzi che sono complementari alla rete degli Uffici Postali per l'accesso ai servizi transazionali. L'obiettivo è quello di creare una piattaforma per l'integrazione dei prodotti del Gruppo con i canali di distribuzione di terzi e per l'utilizzo dei servizi di terze parti all'interno delle offerte commerciali del Gruppo. Poste Italiane ha convenzionato un'ampia rete di punti di contatto, ulteriormente potenziata nel corso del 2022 con l'acquisizione di LIS, che conta al 31 dicembre 2024, circa 43 mila punti di contatto.

L'acquisizione di LIS, avvenuta nel mese di settembre 2022, ha consentito di aumentare l'operatività della piattaforma omnicanale; in particolare il volume d'affari sulle reti fisiche di terzi si è ampliato grazie all'ingresso nel perimetro del Gruppo delle transazioni effettuate sui punti LIS relativi a prodotti anche non appartenenti all'offerta del Gruppo Poste Italiane.

In particolare, la strategia del Gruppo Poste sul canale delle reti fisiche di terzi, mira al raggiungimento dei seguenti obiettivi:

  • integrare e sviluppare l'offerta commerciale sulle reti fisiche di terzi (es: ricariche telefoniche di altri operatori e altri servizi). Le operazioni medie giornaliere sono aumentate attestandosi nel 2024 a poco più di 1 milione (di cui LIS rappresenta, sia con i prodotti del Gruppo Poste che con altri, l'85%);
  • estendere la rete dei punti per offrire i servizi del Gruppo Poste italiane garantendo capillarità e qualità, Al 31 dicembre 2024 la rete è rappresentata da circa 49.000 punti tra cui circa 43.000 punti convenzionati LIS tra tabaccai29, punti Ho.re.ca ed edicole. Nell'ambito della rete Punto Poste, grazie alla partnership con Deutsche Post DHL Group, è in corso l'ampliamento della rete per i soli servizi di spedizione con lo sviluppo dell'asset dei locker. Nel 2024 la Rete Punto Poste si è ampliata di circa 2.500 nuovi punti ed ha raggiunto al 31 dicembre 2024 oltre 18.200 punti di prossimità che complessivamente hanno gestito nel corso dell'anno oltre 34 milioni tra consegne e accettazioni di pacchi (+34% rispetto al 2023).

4.5.1.6 RETE PUDO (Pick Up - Drop Off)

L'evoluzione dell'e-commerce degli ultimi anni ha portato alla nascita di nuove esigenze logistiche e di consegna: tra queste, l'Out of Home Delivery (OOHD) si sta affermando come una

soluzione sempre più apprezzata dai consumatori europei.

Flessibilità e accessibilità sono i principali fattori determinanti dietro la scelta dell'Out of Home Delivery da parte dei consumatori. Oltre alla comodità, l'OOHD contribuisce alla riduzione dell'impatto ambientale minimizzando, ad esempio, il

ca. 30.000

Punti della rete PUDO al 31 dicembre 2024, di cui oltre 18.200 punti della Rete Punto Poste

chilometraggio dei veicoli, riducendo le emissioni di CO2 grazie ad un maggior numero di oggetti consegnati per ogni punto di consegna.

L'OOHD comprende una serie di metodi di consegna alternativi alla tradizionale consegna a domicilio. Il Gruppo Poste Italiane ha potenziato negli ultimi anni la propria rete PUDO (Pick-Up-Drop-Off) nella quale rientrano i punti della Rete Punto Poste (punti di ritiro locali, armadietti automatizzati -locker- ecc.), nonché tutti gli Uffici Postali adibiti al servizio di fermo posta, in cui il cliente/venditore ha la possibilità di far arrivare/consegnare le proprie spedizioni. Al 31 dicembre 2024 la rete PUDO di cui si avvale il Gruppo Poste Italiane conta circa 30 mila punti fisici.

4.5.2 Contesto Macroeconomico

Dopo un primo semestre 2024 positivo in termini di crescita del PIL mondiale, dal mese di luglio 2024 sono emersi segnali di rallentamento30, dato il protrarsi della debolezza nella manifattura nonostante una dinamica ancora positiva dei servizi. Il commercio mondiale è rimasto robusto nella seconda metà dell'anno, riflettendo l'anticipazione delle importazioni di beni a fronte dell'incertezza sulla futura politica commerciale degli Stati Uniti31. L'inflazione32 ha continuato a diminuire, guidata dalla diminuzione dei prezzi di cibo, energia e beni di consumo, mentre l'inflazione dei servizi, seppur in rallentamento, è rimasta su livelli elevati nei principali Paesi industrializzati. L'inflazione dovrebbe tornare all'obiettivo entro la fine del 2025 in gran parte delle principali economie. La rigidità del mercato del lavoro si è allentata ed i tassi di disoccupazione hanno raggiunto i minimi storici33 .

Secondo le previsioni OCSE34, la crescita del PIL mondiale dovrebbe attestarsi al 3,2% nel 2024, per poi raggiungere il 3,3% nel 2025 e nel 2026. Il calo dell'inflazione, che si orienterà verso gli obiettivi delle banche centrali, la crescita costante dell'occupazione e l'allentamento della politica monetaria contribuiranno a sostenere la domanda. Tuttavia, la resilienza

32 OECD (2024), OECD Economic Outlook, Volume 2024 Issue 2: Preliminary version, No. 116, OECD Publishing, Paris, dicembre 2024.

29 Dei tabaccai convenzionati LIS oltre 16.000 sono tabaccai aderenti alla rete Punto Poste, ovvero la rete di collect point (attività commerciali) e locker che offrono servizi di consegna e spedizione di pacchi legati principalmente al mercato ecommerce.

30 Banca d'Italia - Bollettino economico n°4 di Ottobre 2024.

31 Bollettino economico BCE 8/2024.

33 OECD (2024), OECD Economic Outlook, Volume 2024 Issue 2: Preliminary version, No. 116, OECD Publishing, Paris, dicembre 2024. 34 Banca d'Italia - Bollettino economico n°4 di Ottobre 2024.

dell'economia globale è accompagnata da alcuni rischi legati all'intensificarsi delle tensioni commerciali e del protezionismo, alla possibile escalation dei conflitti geopolitici e alle difficoltà legate alle politiche fiscali di alcuni Paesi.

L'attività economica nell'Area Euro, stagnante per tutto il 2023, è cresciuta ad un ritmo moderato nel corso del 2024. Il tasso di incremento del PIL in termini reali sul periodo precedente è salito allo 0,4% nel terzo trimestre, in aumento rispetto allo 0,2% del secondo trimestre, sostenuto da una ripresa della domanda interna35 . Tuttavia, i dati più recenti suggeriscono un lieve indebolimento della crescita del PIL dell'Area Euro nel breve periodo con gli indicatori delle indagini congiunturali relativi all'attività, come l'indice mondiale composito dei responsabili degli acquisti (Purchasing Managers' Index, PMI) e gli indicatori della Commissione europea riguardanti il clima di fiducia delle imprese e dei consumatori, che hanno mostrato segnali di debolezza soprattutto nel comparto della manifattura (a dicembre 2024 il PMI relativo alla produzione manifatturiera è risultato pari a 45,136). Nel quarto trimestre la crescita dell'attività economica è rallentata rimanendo stazionaria su base trimestrale (0,2% t/t nella prima stima)37 per il venir meno dei fattori temporanei (come le Olimpiadi di Parigi) che avevano sostenuto la crescita in estate, per la debolezza del clima di fiducia, l'elevata incertezza politica e le tensioni geopolitiche.

L'inflazione complessiva è continuata a diminuire nel corso del 2024, grazie alla politica monetaria restrittiva, ma è tornata ad aumentare nell'ultima parte del 2024, dopo aver toccato nel mese di settembre 2024 il livello più basso da aprile 2021 (1,7%)38. L'inflazione complessiva misurata sull'indice armonizzato dei prezzi al consumo (IAPC) dovrebbe tornare a diminuire portandosi intorno all'obiettivo della BCE del 2,0% a partire dal secondo trimestre del 2025. 39 Il tasso di disoccupazione della Zona Euro si è attestato sui minimi (6,2%40 nel mese di gennaio 2025).

La BCE ha modificato il proprio orientamento di politica monetaria, riducendo a partire dal mese di giugno 2024 il tasso sui depositi presso la banca centrale di un totale di 100 punti base nel corso del 2024. Dopo il taglio di 25 punti base effettuato nel mese di dicembre 2024, ed i primi due tagli da 25 punti base ciascuno, rispettivamente nelle riunioni del 30 gennaio e del 6 marzo 2025, il tasso di riferimento sui depositi si è attestato al 2,50%41 e dovrebbe raggiungere il 2,0% alla fine del 202542. Il Consiglio direttivo continuerà a seguire un approccio guidato dai dati, assumendo le decisioni riunione per riunione in funzione del flusso di dati, senza vincolarsi a un percorso predefinito.

Nel mese di marzo 2025 le nuove stime sull'inflazione da parte della BCE sono state riviste al rialzo (rispetto alle previsioni di dicembre 2024), sia sull'indice generale (2,3%, 1,9% e 2,0% nel triennio 2025-2026-2027, dai 2,1%, 1,9% e 2,1% precedenti) che sull'indice core43 (2,2% nel 2025, 2,0% nel 2026, 1,9% per il 202744). Più significative le revisioni al ribasso delle proiezioni per la crescita, con il PIL atteso in espansione ad un ritmo dello 0,9% nel 2025, dell'1,2% nel 2026 e dell'1,3% nel 2027 (dai precedenti 1,1%, 1,4% e 1,3%44).

In Italia nei primi tre trimestri del 2024, il PIL reale ha riportato una crescita di modesta entità42. Nonostante i consumi delle famiglie e gli investimenti delle imprese abbiano sostenuto l'attività, gli investimenti nell'edilizia residenziale hanno continuato a contrarsi, in seguito alla liquidazione del credito d'imposta (Superbonus) avviata all'inizio del 2024. Il settore dei servizi e la fiducia dei consumatori sono rimasti stabili mentre la produzione manifatturiera ha mostrato segnali di indebolimento. Malgrado la moderata crescita del PIL registrata nel 2024 (+0,7% a/a)45, il tasso di disoccupazione è

35 OECD (2024), OECD Economic Outlook, Volume 2024 Issue 2: Preliminary version, No. 116, OECD Publishing, Paris, dicembre 2024.

36 Fonte Bloomberg.

37 Fonte Bloomberg.

38 Banca d'Italia - Bollettino economico n°4 di Ottobre 2024.

39 Bollettino Economico BCE 8/2024 – gennaio 2025.

40 Fonte Bloomberg.

41 Fonte Bloomberg.

42 OECD (2024), Prospettive economiche dell'OCSE, Volume 2024 Numero 2: Estratti della pubblicazione, N. 116, OECD Publishing, Paris.

43 Misura di inflazione che viene calcolata senza tenere conto dei beni soggetti a forte volatilità come alimentari ed energia. Fonte: Banca d'Italia.

44 European Central Bank - ECB staff macroeconomic projections for the euro area - March 2025.

45 Fonte: ISTAT – Pil e indebitamento delle AP - Anni 2022-2024 pubblicato il 3 marzo 2025.

costantemente diminuito. I salari contrattuali collettivi sono aumentati di circa il 4%42, sostenendo i redditi delle famiglie e i consumi privati. Negli ultimi mesi, il calo dei prezzi del petrolio sui mercati mondiali ha tenuto sotto controllo l'inflazione dei prezzi al consumo, portandola all'1% nel mese di ottobre46. Tuttavia, con la stabilizzazione dei prezzi dell'energia, tale spinta disinflazionistica tenderà a dissolversi e l'inflazione subirà sempre più l'influenza dei fattori interni42. L'allentamento delle condizioni finanziarie a livello mondiale sta gradualmente riducendo i costi di finanziamento a carico delle famiglie, delle imprese e del governo. Secondo le previsioni dell'OCSE, il PIL reale dovrebbe registrare una crescita dello 0,9% nel 2025 e all'1,2% nel 202642. La forte disinflazione osservata negli ultimi trimestri, abbinata a solidi aumenti salariali, dovrebbe sostenere la spesa per i consumi, mentre l'allentamento delle condizioni finanziarie e l'introduzione di investimenti pubblici legati ai fondi di Next Generation EU dovrebbero stimolare la formazione di capitale. L'inflazione dovrebbe gradualmente risalire fino a circa il 2%42, in quanto le pressioni al ribasso dovute al calo dei prezzi dell'energia si attenueranno e gli aumenti salariali impediranno all'inflazione di fondo di diminuire ulteriormente.

4.5.3 Strategic Business Unit Corrispondenza, Pacchi e Distribuzione

Il mercato postale continua a vivere un periodo di radicale cambiamento legato alla trasformazione digitale che determina, da un lato un continuo calo strutturale dei volumi di corrispondenza tradizionale stimolando la nascita e lo sviluppo di nuovi mercati di comunicazione digitale (e-substitution), dall'altro un aumento dei volumi dei pacchi spediti grazie alla crescita dell'e-commerce abilitando anche sinergie per la proposizione di soluzioni end-to-end nell'ambito della Contract Logistics.

In particolare, per il comparto della corrispondenza, nel 2024 si stima un'ulteriore decrescita strutturale del mercato in termini di volumi (-5,9% rispetto al 2023, a fronte di un leggero incremento a valore, pari al +1,2%47).

Nell'ambito del comparto pacchi, continua nel 2024 il trend di crescita del valore di mercato complessivo, con un incremento a ricavi previsto pari al 4% circa rispetto al 2023. La crescita del comparto continua ad essere trainata dal segmento B2C, grazie all'andamento positivo del commercio elettronico che ha

Crescita del mercato pacchi trainata dal B2C e della logistica integrata

generato nel 2024 acquisti online per un valore pari a 38,2 miliardi di euro, in crescita del 5% rispetto al 202348 .

Il continuo sviluppo del mercato eCommerce B2C è sostenuto dalle nuove tendenze emerse negli ultimi anni, in particolare: la rapida ascesa del mercato online dell'usato "Second hand" (il valore economico generato dalla compravendita online dell'usato è stato di 13 miliardi di euro nel 2023, pari al +140% rispetto al 201449), grazie all'avvento di piattaforme online specializzate e al cambiamento delle preferenze dei consumatori (ricerca del risparmio e maggiore consapevolezza verso temi legati alla sostenibilità); l'esigenza dei consumatori di una maggiore flessibilità su tempi e luoghi di delivery, che ha portato ad un aumento della domanda di consegne "Out of Home"50 (nel 2023 i relativi volumi sono cresciuti di 10 volte rispetto al 201951), supportata dall'espansione delle reti di prossimità su cui i principali Corrieri stanno investendo.

Il mercato della logistica in Italia vede una costante crescita del modello di outsourcing dei servizi logistici da parte degli operatori industriali e commerciali verso soggetti specializzati in grado di coprire l'intera catena del valore.

In particolare, il mercato dei Servizi Logistici Integrati nel 2022 vale circa 13,6 miliardi52, in crescita del 14% rispetto all'anno precedente.

Per il 2024 si stima un livello di crescita più contenuto (pari a +2,8%) rispetto a quello registrato lo scorso anno (nel 2023 +6% rispetto al 2022)53 . Atteso nel 2025 un ulteriore rallentamento della crescita. Il mercato, ancorché molto competitivo, è

46 Fonte Bloomberg.

47 Elaborazioni interne sulla base dei dati AGCOM (osservatori trimestrali e relazione annuale 2024) e degli ultimi bilanci disponibili delle società operanti nel settore postale, compresa Poste Italiane.

48 Fonte: Politecnico di Milano, Osservatorio eCommerce B2C – Ottobre 2024.

49 Fonte: Osservatorio Second Hand Economy di BVA Doxa.

50 Fonte: Lastmile Experts – Out of home delivery in Europe 2024.

51 Fonte: elaborazioni interne.

52 Fonte: Osservatorio Contract Logistics Polimi – Edizione Novembre 2024 – Riferimento al Mercato degli Operatori Logistici.

53 Fonte: Stima interna su driver Osservatorio Contract Logistics Polimi – Edizione 2024, Cerved Operatori Logistici - Dicembre 2024.

Onere del

Universale

relativamente frammentato. Tuttavia, sono in atto alcuni fenomeni di concentrazione, tipicamente stimolati dai principali player industriali che cercano sinergie di integrazione tra le diverse fasi della filiera.

CONTESTO NORMATIVO ED EVOLUZIONE DELLO SCENARIO REGOLATORIO

Di seguito vengono riportati i principali interventi normativi e regolatori oggetto di significativi aggiornamenti nel corso del 2024.

Servizio Postale Il 30 dicembre 2019 è stato sottoscritto tra il Ministero dello Sviluppo Economico e Poste Italiane il Contratto di Programma per gli anni 2020-2024; la sua efficacia decorre dal 1° gennaio 2020 e si è concluso il 31 dicembre 2024.

Il 1° dicembre 2020 la Commissione europea ha approvato le compensazioni, per gli obblighi di servizio pubblico previste dal Contratto di Programma 2020-2024, nell'ammontare di 262 milioni di euro annui. Il sistema delle compensazioni per gli obblighi di servizio pubblico assunti dalla Società è stato ritenuto essere pienamente conforme con le applicabili norme UE in materia di aiuti di Stato.

Il 28 novembre 2024 il Ministero delle Imprese e del Made in Italy ha firmato l'atto di proroga del Contratto di Programma 2020-2024 avente validità 1 gennaio 2025 – 30 aprile 2026; il 16 dicembre 2024 tale Contratto è stato controfirmato da Poste Italiane. È in corso l'iter europeo di autorizzazione attraverso la notifica effettuata alla Commissione Europea.

Con riferimento alle verifiche effettuate dall'Autorità per gli anni dal 2011 al 2016 (Delibera 412/14/CONS relativa alla verifica degli anni 2011 e 2012; Delibera 298/17/CONS relativa alla verifica degli anni 2013 e 2014; Delibera 214/19/CONS relativa alla verifica degli anni 2015 e 2016), la Società aveva presentato ricorso presso il TAR, ma ha successivamente motivato una carenza di interesse ed il TAR, nei mesi di novembre e dicembre 2024, ha dichiarato improcedibili i relativi ricorsi per sopravvenuto difetto di interesse della parte ricorrente. Risulta invece ancora pendente presso il TAR il ricorso presentato da Poste Italiane relativamente alla verifica effettuata dall'Autorità sul calcolo dell'onere per gli anni 2017-2019 (Delibera 199/21/CONS).

Il 14 marzo 2024 è stata pubblicata la Delibera AGCom 62/24/CONS con la quale si è concluso il procedimento di verifica del costo netto del servizio postale universale sostenuto da Poste Italiane per gli anni 2020 e 2021. In particolare, l'onere del servizio postale universale per tali anni è stato quantificato, rispettivamente, in 585 e 480 milioni di euro. L'Autorità ha stabilito inoltre che l'onere del servizio universale per gli anni 2020 e 2021 è iniquo e che, per i medesimi anni, in difformità di quanto stabilito negli anni precedenti, verrà avviato apposito procedimento per la valutazione dell'alimentazione del fondo di compensazione di cui all'art. 10 del D.Lgs.n. 261/1999; nella riunione del Consiglio del 10 luglio 2024 è stata approvata la Delibera 257/24/CONS di avvio del procedimento.

Con la Delibera 505/24/Cons del 18 dicembre 2024 l'Autorità ha avviato il procedimento concernente la verifica del calcolo del costo netto del servizio postale universale, la quantificazione dell'onere iniquo e la modalità del suo finanziamento per gli anni 2022 e 2023.In data 14 marzo 2025 è stata pubblicata la Delibera AGCom 52/25/CONS con la quale l'Autorità ha avviato la consultazione pubblica dove l'onere del servizio postale universale per gli anni 2022 e 2023 è stato quantificato rispettivamente in 522 e in 736 milioni di euro.

Agevolazioni tariffarie editoriali Il Decreto Legge 30 dicembre 2019, n. 162 - come convertito dalla L. 28 febbraio 2020, n. 8 - ha disposto che i rimborsi delle agevolazioni tariffarie editoriali a Poste Italiane proseguano "per una durata pari a quella dell'affidamento del servizio postale universale" (ovvero fino ad aprile 2026). L'applicazione della norma è subordinata all'approvazione da parte della Commissione Europea la quale, mediante un comunicato stampa del 18 dicembre 2024, ha autorizzato le compensazioni editoriali per il periodo compreso tra gennaio 2020 e la fine di aprile 2026 per un valore massimo di 344 milioni di euro54 . La legge di Bilancio 2023 (Legge 30 dicembre 2022, n. 197) ha previsto che il rimborso delle agevolazioni postali editoriali venga effettuato tramite le risorse del Fondo unico per il pluralismo e l'innovazione digitale dell'informazione e dell'editoria. A tal fine, è stato previsto uno stanziamento di 55 milioni di euro a decorrere dall'anno 2024. AGCOM Manovre Tariffarie Con la Delibera AGCOM 454/22/CONS del 30 dicembre 2022 sono state definite le nuove tariffe base universali dei prodotti editoriali a tariffa agevolata rientranti nel Servizio Universale. La Delibera ha previsto un incremento progressivo delle tariffe base a decorrere dal 1° settembre 2022, con ulteriori incrementi con decorrenza 1° gennaio 2024, 2025 e 2026, senza alcun impatto sulle tariffe agevolate pagate dai mittenti e con un conseguente incremento della compensazione ricevuta da Poste Italiane per singolo invio spedito a tariffa agevolata. Con la Delibera 487/24/CONS, pubblicata il 18 dicembre 2024, l'Autorità ha deciso l'avvio di un procedimento di determinazione di nuove tariffe massime dei servizi postali universali per il 2025, avviando contestualmente la relativa consultazione pubblica, a cui Poste Italiane ha risposto in data 15 gennaio 2025. Con la Delibera 51/25/CONS del 6 marzo 2025, pubblicata il 14 marzo 2025, l'AGCom ha approvato le nuove tariffe massime dei servizi postali universali che entreranno in vigore dal 31 marzo 2025. AGCOM Obblighi di accesso Con la Delibera 503/24/CONS pubblicata il 20 dicembre 2024, l'AGCOM ha approvato gli aumenti delle tariffe dei listini di spedizione richiesti da Poste Italiane per le offerte di servizi di accesso all'ingrosso alla rete postale per l'anno 2025, nonché alcune modifiche agli schemi contrattuali. Le offerte, così modificate, sono state pubblicate sul sito di Poste Italiane e hanno efficacia dal 1° gennaio 2025, con effetti che riguardano anche gli operatori già contrattualizzati. Con la Delibera 388/24/CONS55 pubblicata il 31 ottobre 2024, l'Autorità ha definito nuovi requisiti a carico degli operatori che intendano avvalersi delle offerte di accesso, tra cui il possesso del titolo abilitativo postale da almeno 12 mesi e il bilancio approvato dell'ultimo esercizio. Per la sola misura di accesso al livello nazionale, è prevista la titolarità di un'infrastruttura postale fisica atta allo svolgimento del relativo servizio con copertura di almeno una regione. Con la Delibera 75/24/CONS pubblicata il 27 marzo 2024, l'AGCOM ha avviato il procedimento relativo all'aggiornamento dei criteri e all'individuazione delle aree di recapito con copertura esclusiva della rete di servizio postale universale (c.d. aree EU256), al fine di aggiornare la vigente normativa in materia, attualmente disciplinata dalla Delibera n.

54 53 milioni di euro per gli anni 2020 e 2021, 55 milioni di euro per gli anni 2022, 2023, 2024 e 2025, 18 milioni di euro per i 4 mesi di validità del 2026.

55 Delibera 388/24/CONS "Nuovo regolamento in materia di titoli abilitativi per l'offerta al pubblico di servizi postali".

56 Aree di recapito extraurbane in cui non sono presenti i principali concorrenti di Poste Italiane.

27/22/CONS. Successivamente alla consultazione pubblica, avviata con la Delibera 418/24/CONS del 31 ottobre 2024, l'Autorità ha prorogato il termine di conclusione del procedimento (Delibera 504/24/CONS del 18 dicembre 2024).

AGCM Impegni Nexive Nell'ambito dell'operazione di acquisizione di Nexive, perfezionata nel mese di gennaio 2021, nel mese di dicembre 2023, Poste Italiane ha inviato la relazione annuale sull'ottemperanza alle misure comportamentali prescritte dall'AGCM. Nel mese di marzo 2024 è pervenuta la Lettera di presa d'atto da parte dell'AGCM sulla corretta ottemperanza – valida per il 2023 – alle misure prescritte nel provvedimento di autorizzazione dell'acquisizione di Nexive da parte di Poste Italiane, tenuto anche conto delle modifiche apportate da AGCOM alle misure stesse. Nel mese di marzo 2024, inoltre, è stata trasmessa un'integrazione della relazione annuale. Nel mese di gennaio 2025 è stata inviata la Relazione di ottemperanza relativa all'anno 2024.

AGCOM Cassette di impostazione

Con la Delibera n. 308/22/CONS del 27 settembre 2022, l'AGCom ha ridefinito i criteri relativi alla distribuzione delle cassette d'impostazione adottando, in particolare, quello della distanza dalla cassetta più vicina per percentuale di popolazione residente. In relazione al Piano di attuazione trasmesso da Poste Italiane il 29 novembre 2022, e alle successive interlocuzioni intercorse, con nota del 30 marzo 2023 l'Autorità ha dichiarato di aver esaminato gli elementi trasmessi e preso atto del cronoprogramma e delle tempistiche illustrate dalla Società per dare piena attuazione a quanto previsto dalla citata delibera, entro marzo 2025. La Società è tenuta ad inviare, con cadenza semestrale, un report sulla progressiva attuazione del Piano. In data 6 giugno 2024 e 27 novembre 2024 sono stati inviati il secondo e terzo report semestrale.

AGCOM

Titoli abilitativi per l'offerta al pubblico dei servizi postali

AGCOM

Revisione Direttiva Carta dei Servizi

All'esito del procedimento avviato da AGCOM con la Delibera n. 2/24/CONS del 10 gennaio 2024 e della cosultazione pubblica alla quale ha partecipato anche Poste Italiane, l'AGCOM ha emanato il Nuovo Regolamento (Delibera 388/24/CONS, pubblicata il 31 ottobre 2024) in materia di titoli abilitativi per l'offerta al pubblico di servizi postali che sostituisce la precedente normativa in materia (Delibera 129/15/CONS). In particolare, la nuova disciplina prevede alcuni requisiti e obblighi ulteriori in capo ai soggetti che operano nel mercato postale. A valle della pubblicazione del Regolamento, il Ministero delle Imprese e del Made in Italy dovrà emanare un decreto recante le modalità per il rilascio/gestione di titoli abilitativi. Dall'emanazione del suddetto decreto decorrerà un periodo di adeguamento alle nuove disposizioni di 180 giorni.

17 maggio 2024 l'AGCOM, con la Delibera n. 116/24/CONS, ha avviato un procedimento e relativa consultazione pubblica per l'adozione della "Nuova direttiva generale sulle carte dei servizi postali e disposizioni in favore dell'utenza", al fine di aggiornare la Delibera n. 413/14/CONS in relazione agli sviluppi nel frattempo intervenuti nel mercato postale. Poste Italiane S.p.A. ha partecipato alla consultazione pubblica fornendo il proprio contributo. Con successiva Delibera 486/24/CONS dell'11 dicembre 2024 sono stati riaperti i termini di consultazione per favorire una più ampia partecipazione dei soggetti interessati al procedimento e valutare i necessari adeguamenti a valle dell'adozione del nuovo Regolamento titoli abilitativi.

ALTRE INFORMAZIONI

Distribuzione offerta energia tramite la rete degli Uffici Postali Con provvedimento adottato nell'adunanza del 30 gennaio 2024 e notificato a Poste Italiane in data 7 febbraio 2024, l'AGCM, senza tener conto dell'esenzione di cui gode Poste Italiane dall'applicazione dell'art.14 Legge 287/1990, ha avviato un procedimento istruttorio nei confronti della Società, al fine di accertare l'esistenza di una possibile violazione dell'art.8, comma 2-quater, della predetta Legge. Contestualmente, l'Autorità ha avviato un procedimento volto a verificare l'effettiva sussistenza dei requisiti necessari all'adozione di misure cautelari ai sensi dell'art.14-bis della medesima Legge. Nello specifico, l'Autorità ha osservato che Poste Italiane, attraverso la controllata PostePay S.p.A., è attiva nel settore della fornitura di energia elettrica e gas e avrebbe negato a due società concorrenti di quest'ultima l'accesso – ai sensi dell'art.8, comma 2-quater, della Legge n. 287/90 – alle risorse messe a disposizione di PostePay di cui ha la disponibilità esclusiva in dipendenza delle attività svolte nel perimetro del servizio universale postale. In data 14 febbraio Poste Italiane ha depositato la propria memoria nel procedimento cautelare, contestando l'impostazione dell'Autorità e, in particolare, la disapplicazione delle previsioni di cui all'art.1, comma 6, del D.L. 59/2021 e s.m.i. che esenta Poste Italiane fino al 31 dicembre 2026 dall'applicazione dell'art.8, comma 2-quater, della Legge 287/1990. Il 2 aprile 2024, l'AGCM ha notificato a Poste il provvedimento n.31138 con il quale ha deliberato l'adozione di misure cautelari, ai sensi dell'articolo 14-bis della Legge n. 287/1990. Poste Italiane ha impugnato il provvedimento in sede giurisdizionale. Il Consiglio di Stato in data 20 maggio 2024 ha accolto l'appello e cautelativamente sospeso l'efficacia delle misure cautelari. Nell'adunanza del 16 luglio 2024, l'Autorità ha deliberato il provvedimento finale notificato in data 19 luglio. L'AGCM ritiene che non sussistano motivazioni tali da giustificare un diniego assoluto quale quello opposto da Poste ai soggetti richiedenti l'accesso ex articolo 8, comma 2-quater e che tale diniego non sia giustificato, in quanto l'esenzione di cui all'articolo 1, comma 6, del D.L. 59/2021 (la "Deroga Polis") non si estende a tutti gli Uffici Postali ma solo a quelli ricompresi nel Progetto Polis. Secondo l'Autorità, le modalità di accesso ex articolo 8, comma 2-quater dovranno in ogni caso essere definite da Poste Italiane in ragione dell'autonomia negoziale ad essa riconosciuta e in base alle informazioni di cui solo essa dispone, in modo da poter contemperare in misura ragionevole e proporzionata le contrapposte esigenze connesse alle richieste di accesso e alla tutela di altri interessi. Per tali ragioni, Poste Italiane dovrà garantire, ai concorrenti di PostePay che ne facciano richiesta, l'accesso ex articolo 8, comma 2-quater a tutti gli Uffici Postali non ricompresi nel Progetto Polis, secondo modalità definite dalla stessa che non dovranno necessariamente essere identiche a quelle garantite a PostePay. A tal fine Poste Italiane dovrà nominare un fiduciario ("Monitoring Trustee") incaricato del monitoraggio relativo al rispetto degli obblighi di cui all'articolo 8, comma 2-quater, sottoponendone la nomina all'approvazione dell'Autorità, entro sessanta giorni dalla notifica del provvedimento. Tuttavia, è necessario segnalare che l'art. 8 comma 2-quater è stato abrogato dal D. L. n. 113 del 9 agosto 2024 (art. 10, comma 2), convertito in Legge 7 ottobre 2024, n. 143, con conseguente venir meno degli obblighi di accesso in capo a Poste Italiane. In ogni caso, al fine di far valere la legittimità del proprio operato a prescindere dagli effetti dell'abrogazione della norma in parola, in data 18 ottobre, Poste Italiane ha impugnato il provvedimento dinanzi al TAR del Lazio.

Per gli ulteriori rapporti con le Autorità si rimanda a quanto riportato nei capitoli "Passività potenziali e principali procedimenti pendenti con le Autorità" della sezione I Bilanci di Poste Italiane.

ATTIVITÀ DI PERIODO

Nel corso del 2024 la Strategic Business Unit Corrispondenza, Pacchi e Distribuzione (SBU) ha proseguito nel percorso di trasformazione del Gruppo in un operatore logistico completo, secondo gli obiettivi delineati nel nuovo Piano Strategico "2024-2028 – The Connecting Platform" presentato al mercato nel mese di marzo 2024.

Nella tabella seguente sono riportate le principali attività di periodo della SBU.

COMPARTO ATTIVITÀ DI PERIODO
Pacchi/Logistico Nel mese di febbraio 2024 è stato lanciato PosteGoFresh, il
servizio di trasporto refrigerato per la consegna a domicilio di
prodotti alimentari freschi acquistati online. PosteGoFresh, realizzato dalla neocostituita MLK Fresh, è il
primo servizio che garantisce il trasporto di prodotti alimentari a temperatura controllata lungo tutta la filiera
ed è già disponibile inoltre trenta città, tra cui Roma, Milano, Torino, Genova, Verona, Bologna, Firenze,
Como, Varese, Cuneo, Aosta e Pescara.
Nell'ambito della trasformazione logistica e delle soluzioni a supporto dello
sviluppo dell'e-commerce presentate in occasione del Capital Markets Day
"2024-2028 The Connecting Platform" di marzo 2024, nel mese di giugno 2024
è stato avviato un primo sito pilota per il progetto Micro-fulfillment57 presso il
Centro di Smistamento di Napoli58: nel 2024 sono stati completati oltre 142.000
ordini, con un livello di servizio di consegna di oltre il 99%59. Il progetto mira a
soddisfare la crescente domanda di soluzioni di consegna nello stesso giorno (same day) e a zero
emissioni attraverso la realizzazione di micro-piattaforme logistiche (microfulfillment) all'interno dei
principali snodi della rete postale, posizionati in prossimità dei grandi centri abitati60. L'elemento distintivo
del progetto è l'uso esclusivo di veicoli elettrici per le consegne, garantendo un servizio 100% green. Dal
mese di febbraio 2025 è operativo un secondo magazzino presso il sito di Palermo e nel corso dell'anno
verrà ampliato il magazzino di Napoli.
Nell'ambito degli obiettivi a supporto della transizione green del Gruppo, nel corso dell'anno è stato
sviluppato il Green Index, un indicatore di calcolo di emissioni di CO2 che consente, per ogni singolo pacco
consegnato, di monitorare le emissioni prodotte con l'obiettivo di ridurre la propria impronta carbonica.
Tale indicatore, utilizzato dal mese di febbraio 2024, nel mese di luglio 2024 ha ottenuto la Certificazione
dallo Smart Freight Centre, in conformità con il Global Logistics Emissions Council Framework for Logistics
Emissions Methodologies (GLEC Framework).
Nell'ambito del contratto di partenariato pubblico privato, siglato nel mese di giugno 2024, per la gestione
e razionalizzazione della logistica sanitaria integrata per l'Azienda Sanitaria Provinciale (A.S.P.) di
Cosenza, sono previste la realizzazione del magazzino centralizzato sito in località Rende (CS), la
gestione dei servizi di macrologistica (gestione e trasporto dal magazzino ai presidi ospedalieri e
territoriali) e di micrologistica (distribuzione ai reparti) per farmaci, dispositivi e beni economali per tutti i
presidi ospedalieri e i presidi territoriali della A.S.P.
Nel mese di dicembre 2024 è stata firmata la convenzione con l'A.S.P. di Cosenza ed è stato avviato il
tavolo di lavoro per la rivisitazione del perimetro operativo della concessione.

57 Il test interessa sia la città di Napoli che parte della provincia, con l'obiettivo di verificare la soddisfazione dei clienti, la scalabilità del modello e i volumi gestibili. Nella città di Napoli è possibile ordinare fino alle 13:30 con consegna garantita entro le 20 dello stesso giorno mentre nelle province della Campania gli ordini possono essere effettuati fino alle 2:30 di notte con consegna garantita entro il giorno stesso.

58 Il centro può ospitare fino a 24.000 articoli, corrispondenti a circa 15.000 tipologie. La flotta di consegna è completamente green e si avvale di 24 driver dedicati, che lavorano a stretto contatto con un team di 15 risorse distribuite su turni mattutini e notturni. 59 Gli ordini consegnati nel rispetto delle tempistiche previste dal servizio (in giornata).

60 Gli ordini effettuati entro le ore 12 vengono consegnati entro le ore 20 dello stesso giorno, grazie a una rete di portalettere operativa nel pomeriggio. La piattaforma web del merchant localizza l'articolo ordinato e assegna l'ordine al centro di microfulfillment di Poste Italiane, dove viene poi prelevato, imballato e infine consegnato al cliente. I magazzini custodiranno la merce dei clienti speditori e gestiranno l'intero processo dalla ricezione dell'ordine alla preparazione della spedizione, fino alla consegna nella stessa giornata.

Nell'ambito della partnership strategica siglata tra Poste Italiane e il Gruppo DHL, nel corso dell'anno 2024 sono stati attivati da Locker Italia (joint venture per l'eCommerce costituita da Poste Italiane e DHL) i primi 40 locker dislocati principalmente su alcuni siti del Gruppo Poste Italiane, su stazioni metropolitane di Roma e nei centri commerciali su tutto il territorio nazionale. I locker, con la loro

capillarità e tecnologia intuitiva, consentono di migliorare la qualità dei servizi a supporto dell'eCommerce, offrendo il massimo della convenienza e della sicurezza ai mittenti e ai consumatori.

Nell'ambito delle iniziative di sperimentazioni di nuove tecnologie a supporto dello sviluppo e della decarbonizzazione dei servizi logistici, è proseguito nel corso dell'anno il progetto sperimentale "Servizio Pilota Isole Minori", avviato nel mese di luglio 2024, promosso da Poste Italiane e Leonardo e sviluppato all'interno del Programma di ricerca e innovazione MoSt61. Tale iniziativa prevede l'impiego di droni cargo forniti

e pilotati da remoto che decollano da Bagnoli (NA) e atterrano con il loro carico nell'isola di Procida. La sperimentazione, proseguita anche nella restante parte dell'anno, prevede il trasferimento di posta e pacchi con un incremento progressivo nei volumi trasportati e mira a validare un nuovo modello di trasporto merci veloce e flessibile che riduce l'impatto ambientale e garantisce la continuità operativa.

Nel corso del 2024 è stato attivato PostePlus62 , il servizio innovativo gratuito che offre la possibilità di personalizzare la consegna dei pacchi e ritirare online gli invii raccomandati abilitati dal mittente in fase di spedizione.

Altro

Nel corso del 2024 Poste Italiane ha siglato la partnership con Fondazione Milano Cortina 2026 per i Giochi Invernali del 2026 in qualità di Premium Logistics Partner: attraverso la società controllata Poste Logistics, gestirà il trasporto e la logistica di tutti i beni, le attrezzature e i materiali necessari all'evento presso le sedi olimpiche e paralimpiche.

4.5.4 Strategic Business Unit Servizi Finanziari

CONTESTO DI MERCATO

Mercati finanziari

Nel corso del 2024 le condizioni dei mercati finanziari sono state nel complesso favorevoli anche per effetto dell'allentamento delle politiche monetarie da parte della FED e BCE, malgrado una fase di forte turbolenza registrata all'inizio del mese di agosto che ha interessato in particolare i mercati azionari ma che, successivamente, si è in larga parte riassorbita. Principali fattori scatenanti sono stati i timori di una recessione negli Stati Uniti, la pubblicazione di dati di bilancio trimestrali deludenti da parte di alcune imprese tecnologiche e le ripercussioni della restrizione monetaria da parte della Banca del Giappone sul mercato valutario. Questi fenomeni sono in larga misura rientrati a seguito della pubblicazione di dati macroeconomici rassicuranti sull'andamento dell'economia statunitense.

In generale i mercati azionari hanno continuato il trend positivo iniziato nel 2023 sostenuti da un'economia in crescita soprattutto negli Stati Uniti, risultati societari superiori alle attese, disinflazione ed aspettative di riduzione dei tassi di interesse da parte delle principali Banche Centrali.

Tra i principali indici azionari mondiali, la miglior performance è stata registrata, anche nel 2024, dal NASDAQ che ha

61 Programma MoSt - Centro Nazionale per la mobilità sostenibile, finanziato dal Ministero dell'Università e della Ricerca (MUR) con fondi del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza.

62 Il servizio permette di usufruire di diverse funzionalità avanzate quali, la gestione personalizzata delle spedizioni, con la possibilità di visualizzare nella dashboard dedicata e personalizzare, secondo le proprie esigenze, le spedizioni gestite da Poste Italiane e inviate da aziende o siti e-commerce che consentano la personalizzazione della consegna. In particolare, i clienti, informati da notifiche sullo stato di avanzamento delle spedizioni in arrivo, possono modificare data, indirizzo o modalità di recapito per rendere l'esperienza più comoda e su misura.

registrato un rialzo del 28,6%, seguito dall'indice S&P 500 che è cresciuto del 23,3%, risultati attribuibili principalmente all'andamento dei titoli tecnologici. Inoltre, negli Stati Uniti l'esito delle elezioni presidenziali è stato un catalizzatore positivo per tutto il comparto azionario con la nuova amministrazione Trump che dovrebbe mantenere un ampio grado di stimolo fiscale a sostegno dell'economia.

Meno entusiasmanti ma comunque positive sono state le performance degli indici azionari europei con l'Euro Stoxx 600 che nel 2024 ha evidenziato una performance del +5,9%. La performance, inferiore rispetto agli indici globali, è principalmente dovuta alla debolezza dell'economia dell'area euro, all'incertezza politica in Francia e Germania, alla possibile introduzione di dazi da parte degli Stati Uniti, e infine al rallentamento della crescita della Cina. Tra i listini nazionali, il DAX tedesco è sui massimi storici dopo aver guadagnato da inizio anno il +18,9% mentre il mercato italiano ha beneficiato di un andamento dell'economia resiliente con il FTSE MIB a +12,6% nel 2024.

L'approccio fortemente restrittivo delle principali banche centrali è dunque cambiato in corso d'anno prendendo atto del processo disinflattivo avviatosi nel 2023 sia negli Stati Uniti che in Eurozona.

Nella prima parte dell'anno la FED ha infatti mantenuto il range dei tassi sui fed funds63 al 5,25-5,50% limitandosi a un rallentamento, a partire da giugno, della velocità di riduzione dello stock di titoli in bilancio, mentre la BCE nella riunione del 6 giugno 2024, dopo nove mesi di permanenza al 4%, ha ridotto il tasso di riferimento sui depositi di 25 bps.

Nel secondo semestre dell'anno la FED ha tagliato ulteriormente il tasso ufficiale di 50 bps, nella riunione del 18 settembre 2024, e rispettivamente di 25 bps nelle riunioni del 17 ottobre e del 18 dicembre 2024 attestando il range al 4,25%-4,50% mentre la BCE ha ridotto il tasso di riferimento di 25 bps, rispettivamente nelle riunioni del 12 settembre, 17 ottobre e 12 dicembre 2024 e il tasso sui depositi si è attestato al 3%. Nel corso del 2025, la BCE nelle riunioni del 30 gennaio e del 6 marzo ha effettuato due ulteriori tagli ufficiali di 25 bps e il tasso sui depositi si è attestato al 2,50%.

Dal mese di luglio 2024 i rendimenti dei titoli pubblici dell'area euro si sono ridotti e le tensioni di inizio agosto hanno generato la ricomposizione dei portafogli verso attività finanziarie percepite come meno rischiose, accentuando il calo del rendimento del Bund decennale; ciò ha determinato un lieve ampliamento dei differenziali di rendimento tra i titoli degli altri paesi dell'area e quello tedesco, che si è rapidamente riassorbito ovunque tranne che in Francia, a fronte dell'incertezza del quadro politico. All'inizio del mese di agosto, i titoli azionari dell'area euro hanno registrato una forte diminuzione e un deciso aumento della volatilità con le quotazioni che nel complesso hanno recuperato nei giorni successivi, pur con significative differenze tra settori. Dal mese di settembre gli andamenti del mercato finanziario sono stati influenzati dalla valutazione da parte del mercato delle implicazioni delle elezioni del presidente degli Stati Uniti e dalle tensioni geopolitiche. I tassi di interesse a breve termine privi di rischio dell'area euro hanno mostrato una tendenza al ribasso, che rispecchiava le attese di tagli dei tassi di interesse di riferimento della BCE più rapidi e pronunciati. Le performance degli indici azionari europei sono risultate negative nell'ultimo trimestre dell'anno a causa della debolezza dell'economia, dell'incertezza politica in Francia e Germania e della preoccupazione per l'introduzione dei dazi da parte della nuova amministrazione americana.

La cautela delle banche centrali, nella prima parte dell'anno, nel taglio dei tassi ha portato i mercati a riprezzare le attese di riduzione dei tassi di policy nell'anno contribuendo ad innalzare la curva dei rendimenti governativi. Nel terzo trimestre 2024, il cambio di atteggiamento delle banche centrali ha portato alla discesa dei rendimenti.

Nel corso dell'anno gli spread dei titoli investment grade americani hanno registrato una riduzione media di circa 19 bps mentre per i titoli high yield la riduzione è stata di poco più di 60 bps. Nel corso del 2024, gli spread dei titoli investment grade europei hanno registrato una riduzione media di circa 2 bps mentre i titoli high yield europei hanno registrato una riduzione di circa 51 bps.

63 Fondi di riserva che le banche statunitensi sono obbligate a detenere sotto forma di depositi presso la Federal Reserve, in base alle normative regolamentari e di vigilanza prudenziale sul sistema creditizio.

Per quanto concerne il BTP italiano nonostante l'importante programma di emissioni sostenuto dal MEF, lo Spread BTP - Bund a 10 anni si è ridotto dai 167 bps di inizio 2024 ai 116 bps di fine dicembre.

Infine, nel corso dell'anno l'oro ha registrato il record storico, in area 2.785 dollari l'oncia a novembre 2024 per chiudere l'anno con un rialzo di circa il 27,2%, sostenuto principalmente dal contesto di riduzione dei tassi, dagli acquisti di oro fisico da parte delle banche centrali asiatiche e dalle tensioni geopolitiche (Medio Oriente, Ucraina e Taiwan).

Di seguito la tabella che rappresenta i rendimenti puntuali espressi in termini percentuali di fine periodo dei BTP e degli Interest Rate Swap64 e l'andamento dello Spread BTP - SWAP 10 anni dell'ultimo anno.

Dic 2023 Mar 2024 Giu 2024 Set 2024 Dic 2024
BTP 10 anni 3,70 3,68 4,07 3,45 3,52
SWAP 10 anni 2,49 2,59 2,84 2,35 2,36
SPREAD BTP - SWAP 10 anni 1,21 1,09 1,24 1,11 1,16
BTP 15 anni 4,05 3,95 4,42 3,80 3,86
SWAP 15 anni 2,56 2,61 2,86 2,45 2,42
BTP 30 anni 4,37 4,24 4,62 4,13 4,21
SWAP 30 anni 2,33 2,33 2,55 2,27 2,16

Sistema creditizio

Sulla base delle stime disponibili fornite dall'Associazione Bancaria Italiana (ABI)65, a fine dicembre 2024 la raccolta da clientela del totale delle banche in Italia, rappresentata dai depositi da clientela residente (in conto corrente, certificati di deposito e pronti contro termine) e dalle obbligazioni, è risultata in aumento del 2,4% su base annua, attestandosi a circa 2.089 miliardi di euro proseguendo nella dinamica positiva registrata da inizio anno (2.041 miliardi di euro a fine dicembre 2023). Tale dinamica è stata il riflesso di un incremento di circa 17 miliardi di euro della raccolta obbligazionaria (+6,8% a/a), e di un aumento sui 12 mesi dei depositi da clientela residente, pari a circa 31 miliardi di euro (+1,7% su base annua).

A dicembre 2024, il costo medio della raccolta bancaria (che comprende il rendimento dei depositi, delle obbligazioni e dei pronti contro termine delle famiglie e società non finanziarie) si è assestato intorno all'1,14% (1,17% al 31 dicembre 2023).

Risparmio gestito

I dati Assogestioni evidenziano per l'Italia, al 31 dicembre 202466, patrimoni complessivamente pari a 2.499 miliardi di euro, in aumento del 6,9% rispetto ai 2.338 miliardi di euro di fine 2023. Con riferimento alle

gestioni di portafoglio, il patrimonio è risultato pari a circa 1.159 miliardi di euro, in crescita del 5,9% rispetto ai 1.095 miliardi di euro al 31 dicembre 2023. Con riferimento alle gestioni collettive, il patrimonio è passato da circa 1.243 miliardi di euro di fine dicembre 2023 a circa 1.340 miliardi di euro di fine dicembre 2024 (+7,8%). Relativamente ai soli fondi comuni di investimento di tipo aperto il patrimonio della clientela, a fine dicembre 2024, si è attestato a circa 1.271 miliardi di euro, in crescita del 10,6% rispetto ai circa 1.149 miliardi di euro a fine dicembre 2023.

In termini di raccolta netta l'industria del risparmio gestito presenta nel 2024 un saldo positivo di circa 30 miliardi di euro (rispetto ad un saldo negativo di circa 49,6 miliardi di euro del 2023).

CONTESTO NORMATIVO

64 Fonte: Bloomberg.

65 Fonte: ABI monthly outlook Gennaio 2025.

66 Assogestioni, Mappa mensile del risparmio gestito, pubblicata il 24 gennaio 2025.

Di seguito si riportano i principali interventi normativi oggetto di aggiornamento ovvero nuova emanazione nel corso del 2024 che rilevano per la Strategic Business Unit Servizi Finanziari.

Banca d'Italia Circolare n. 285 del 17 dicembre 2013

Nel corso del 2024, l'Autorità ha pubblicato i seguenti aggiornamenti alla Circolare n. 285 del 17 dicembre 2013:

  • il 48° aggiornamento, del 20 giugno 2024, riguarda le metodologie per la misurazione del rischio di tasso di interesse67 e del rischio di spread di credito delle attività non appartenenti al portafoglio di negoziazione in termini di variazione del valore economico e del margine di interesse. L'aggiornamento risulta rilevante per il Patrimonio Bancoposta per il solo rischio di spread di credito e sono in corso le analisi finali e una interlocuzione con Banca d'Italia, da parte delle competenti funzioni, per la valutazione e il monitoraggio di tale rischio per il portafoglio bancario;
  • il 49° aggiornamento, del 24 luglio 2024, contiene nuove disposizioni in materia di "Riserve di capitale" che riguardano le disposizioni sulla riserva del coefficiente di leva finanziaria per gli enti a rilevanza sistemica globale (Global Systemically Important Institutions - G-SII) e come tale non risulta rilevante per il Patrimonio BancoPosta.

Inoltre, in merito al 44° aggiornamento della circolare del 19 dicembre 202368, che risulta di particolare interesse per BancoPosta, lo stesso è in fase di recepimento da parte della società e l'11 novembre 2024, nel rispetto dei termini previsti dalla normativa sulla vigilanza prudenziale, è stata inviata con esito positivo la prima segnalazione sul Rischio Tasso d'interesse, con data di riferimento 30 settembre 2024.

Banca d'Italia

Altre circolari su segnalazioni di vigilanza

Il 28 novembre 2023 Banca d'Italia ha pubblicato il 17° aggiornamento della Circolare n. 272 del 30 luglio 2008, che introduce nuove richieste informative nelle segnalazioni di vigilanza e il 76° aggiornamento della Circolare n. 154 del 22 novembre 1991 che modifica gli schemi delle segnalazioni di vigilanza. BancoPosta sta completando gli aggiornamenti necessari che si concluderanno con l'invio della prima segnalazione del 2025 sui Sistemi di Pagamento, prevista per il mese di aprile 2025.

Banca d'Italia

Circolare 320 di marzo 2024 "Segnalazioni sui punti di accesso al contante"

"Segnalazioni sui punti di accesso al contante", dettagliando: la struttura e la periodicità delle segnalazioni, i termini di trasmissione delle segnalazioni e gli schemi delle segnalazioni, con la descrizione delle voci e le istruzioni per la compilazione degli attributi. Sono previste segnalazioni mensili e segnalazioni semestrali (al 30 giugno e al 31 dicembre). Poste Italiane e PostePay hanno implementato gli strumenti a supporto delle evoluzioni delle nuove segnalazioni ed ha effettuato le prime segnalazioni nel mese di settembre 2024.

Il 20 marzo 2024 la Banca d'Italia ha pubblicato online la Circolare n. 320 relativa alle

Legge di delegazione Europea 2022-2023 (Legge n. 15 del 21 febbraio 2024) Cybersicurezza

Il 24 febbraio del 2024 è stata pubblicata in Gazzetta Ufficiale la Legge n. 15 del 21 febbraio 2024 (Legge di delegazione europea 2022-2023) recante la delega al Governo per il recepimento delle Direttive europee e l'attuazione di altri atti dell'Unione Europea.

In particolare, la legge prevede la definizione di principi e criteri per il recepimento nell'ordinamento nazionale della Direttiva (UE) 2022/2555, di revisione della Direttiva NIS69 e

67 L'Interest Rate Risk per gli strumenti iscritti nel Banking Book (IRRBB) è il rischio derivante dalle fluttuazioni dei tassi di interesse nel tempo e può influenzare il valore delle attività e delle passività bancarie a causa delle differenze nei relativi tassi di interesse e scadenze. 68 Tale aggiornamento riguarda il recepimento nella normativa nazionale delle modifiche definite a livello europeo in materia di rischio di tasso e di credit spread sul portafoglio bancario (rispettivamente IRRBB e CSRBB). Si rinvia alla Relazione Finanziaria Annuale 2023 per maggiori dettagli sul 44° aggiornamento alla Circolare.

69 Network and Information Security.

recante misure per un livello comune elevato di cybersicurezza nell'Unione Europea (cd. "Direttiva NIS 2").

Inoltre, la legge delega il Governo per l'adeguamento della normativa nazionale alle disposizioni dei seguenti Regolamenti europei:

  • Regolamento (UE) 2023/1114 ("Regolamento MiCAr70") relativo ai mercati delle cripto-attività, che stabilisce requisiti uniformi per i prestatori di servizi per le criptoattività;
  • Regolamento (UE) 2022/2554 ("Regolamento DORA71") volto a garantire un livello comune elevato di resilienza operativa digitale per il settore finanziario;

• La Legge di delegazione europea 2022-2023 è stata modificata da un emendamento che esplicita, all'art. 15, l'inclusione di Poste Italiane Patrimonio BancoPosta nel novero dei soggetti a cui si applica il Regolamento Digital Operational Resilience Act (DORA).

Poste Italiane ha avviato una iniziativa di Gruppo per porre in essere le azioni necessarie per garantire la conformità alla normativa di tutte le entità vigilate di Gruppo, incluse BancoPosta e PostePay.

Legge annuale per il mercato e la concorrenza 2022 (Legge n. 214 del 30 dicembre 2023)

Contratti a distanza

Commissione Europea (Regolamento 2024/2956)

Modelli standard in relazione al Registro delle Informazioni

Con riferimento alla normativa (Legge n. 214 del 30 dicembre 2023) che ha apportato rilevanti variazioni al Codice del Consumo in tema di contratti a distanza conclusi per telefono e di contratti di servizi a tacito rinnovo, si rileva la non applicabilità della stessa al Patrimonio BancoPosta72 e a PostePay S.p.A.

Il 2 dicembre 2024 è stato pubblicato nella Gazzetta Ufficiale dell'Unione Europea il Regolamento di esecuzione (UE) 2024/2956, approvato dalla Commissione Europea il 29 novembre 2024, che stabilisce norme tecniche di attuazione per quanto riguarda i modelli standard in relazione al Registro delle Informazioni, ai sensi dell'Art. 28, par. 3, del Regolamento Digital Operational Resilience Act (DORA).

In particolare, il Regolamento di esecuzione stabilisce i modelli standard per tutti gli accordi contrattuali per l'utilizzo di servizi ICT prestati da fornitori terzi, definendo nello specifico:

  • il posizionamento dei fornitori terzi di servizi ICT nella catena di approvvigionamento, tramite un valore superiore o uguale a 1 per ciascun fornitore;
  • i requisiti generali da rispettare per mantenere e aggiornare il registro delle informazioni in modo accurato, coerente e conforme ai principi di qualità dei dati, tramite i modelli previsti negli Allegati da I a IV;
  • i requisiti relativi al formato dei dati, al contenuto e all'ambito del Registro delle Informazioni.

Il Regolamento è entrato in vigore il 22 dicembre 2024.

70 Markets in Crypto-assets Regulation.

71 Digital Operational Resilience Act.

72 In particolare, per i Contratti a distanza conclusi per telefono (Art. 9, comma 2) non risultano ad oggi previste modalità di sottoscrizione dei contratti via telefono nel perimetro dei prodotti collocati da BancoPosta. Per i Contratti di servizi a tacito rinnovo (Art. 14), circoscrivendo l'analisi ai soli "contratti di servizi" come previsto dalla norma non risultano attualmente contratti a tempo determinato con clausole di rinnovo tacito nel perimetro BancoPosta.

È in corso il progetto di adeguamento normativo previsto dal DORA per il Gruppo Poste Italiane incluso il Patrimonio BancoPosta.

Parlamento e Consiglio Europeo (Regolamento 2024/886 del 13 marzo 2024)

Bonifici istantanei

Il 19 marzo 2024 è stato pubblicato nella G.U. dell'Unione Europea il Regolamento 2024/886 del Parlamento e del Consiglio Europeo che modifica la normativa europea73 in tema di bonifici istantanei in euro, volto a rendere disponibili a tutti i cittadini e alle imprese titolari di un conto di pagamento in UE e nei Paesi dello Spazio Economico Europeo (SEE) i pagamenti

istantanei. Le principali novità riguardano l'obbligo per i prestatori di servizi di pagamento dell'UE di: i) offrire anche la versione istantanea se già propongono bonifici in euro; ii) garantire che le commissioni applicate per i pagamenti istantanei in euro non siano superiori a quelle applicate per i bonifici non istantanei in euro; iii) verificare la corrispondenza tra il numero di conto bancario (IBAN) e il nome del beneficiario fornito dal pagatore prima dell'esecuzione del bonifico istantaneo; iv) verificare se i propri clienti siano soggetti a misure restrittive finanziarie74 – previste dalla normativa comunitaria - immediatamente dopo l'entrata in vigore o alla modifica delle stesse, nonché almeno una volta per ogni giorno di calendario.

Nel corso del 2024, sulla base delle analisi condotte da BancoPosta e PostePay sono state pianificate e realizzate le iniziative necessarie al corretto recepimento delle novità introdotte dal Regolamento.

Parlamento Europeo

Pacchetto

Antiriciclaggio

Il 19 giugno 2024 è stato pubblicato sul sito della Gazzetta Ufficiale dell'Unione Europea il pacchetto antiriciclaggio così composto:

  • la Direttiva UE 2024/1640 del Parlamento europeo e del Consiglio del 31 maggio 2024 (cd. "VI Direttiva AML"75), che introduce novità normative relative all'organizzazione del sistema istituzionale di Antiriciclaggio e Contrasto al Finanziamento del Terrorismo (AML/CFT) per gli organismi di vigilanza nazionali e le Unità di informazione finanziaria (UIF), nonché sui Registri centrali, quali il registro suoi titolari effettivi, il registro dei conti bancari, l'accesso unico ai registri immobiliari;
  • il Regolamento (UE) 2024/1624 del Parlamento europeo e del Consiglio del 31 maggio 2024 (cd. "Regolamento AML" o "Regolamento Antiriciclaggio", che si applicherà dal 10 luglio 2027), il quale, al fine di raggiungere un maggiore livello di armonizzazione a livello europeo della normativa di settore, contiene tutte le disposizioni in materia di AML/CFT relative al settore privato che saranno direttamente applicabili negli Stati membri dell'Unione;
  • il Regolamento (UE) 2024/1620 del Parlamento europeo e del Consiglio del 31 maggio 2024 (cd. "Regolamento AMLA", che si applicherà dal 1° luglio 2025), il quale prevede l'istituzione dell'Autorità europea per la lotta al riciclaggio e al finanziamento del terrorismo (AMLA – che è operativa dalla metà del mese di maggio 2024), che avrà il compito di rafforzare la cooperazione tra le Unità di informazione nazionali, vigilare direttamente sugli enti finanziari più rischiosi, coordinare gli organismi di vigilanza nazionali. Il provvedimento disciplina lo status giuridico dell'ente, i poteri e le forme di coordinamento con le altre Autorità.

73 Regolamenti (UE) n. 260/2012 e (UE) 2021/1230 e le Direttive 98/26/CE e (UE) 2015/2366.

74 A titolo esemplificativo il congelamento dei fondi.

75 La Direttiva AML modifica la Direttiva (UE) 2019/1937 e sostituisce la Direttiva (UE) 2015/849, abrogandone le disposizioni. Gli stati membri dovranno adeguarsi alla Direttiva AML, recependone le relative disposizioni, entro il 10 luglio 2027, ad eccezione: delle norme relative al registro sui titolari effettivi, che dovranno essere recepite entro il 10 luglio 2026; delle norme relative all'accesso unico alle informazioni sui beni immobili, che dovranno essere recepite entro il 10 luglio 2029.

BancoPosta, congiuntamente agli altri soggetti vigilati del Gruppo Poste Italiane, in attesa

Parlamento e Consiglio Europeo

Basilea 3 plus

Il 19 giugno 2024 sono stati pubblicati sulla Gazzetta Ufficiale dell'Unione Europea i seguenti provvedimenti che completano il processo di recepimento nell'Unione Europea della riforma sui requisiti patrimoniali delle banche, ai sensi delle modifiche all'Accordo di Basilea (c.d. Basilea 3 plus):

che la nuova Autorità AMLA rediga le norme tecniche di regolamentazione (RTS), sta approfondendo la nuova normativa al fine di individuare i processi maggiormente impattati.

• la Direttiva (UE) 2024/1619 del Parlamento Europeo e del Consiglio Europeo del 31 maggio 2024 che modifica la direttiva 2013/36/UE per quanto riguarda i poteri di vigilanza, le sanzioni, le succursali di paesi terzi e i rischi ambientali, sociali e di governance. Gli Stati dovranno emanare disposizioni di recepimento entro il 10 gennaio 2026.

• Il Regolamento (UE) 2024/1623 (CRR 3) del Parlamento Europeo e del Consiglio Europeo del 31 maggio 2024 che modifica il regolamento (UE) n. 575/2013 (Capital Requirements Regulation - CRR) per quanto concerne i requisiti per il rischio di credito, il rischio di aggiustamento della valutazione del credito, il rischio operativo, il rischio di mercato e l'output floor. Il Regolamento si applica dal 1° gennaio 2025.

ll framework normativo di Basilea 3 plus è rilevante per il Patrimonio BancoPosta, in particolare per il nuovo Metodo Standardizzato per il calcolo del requisito minimo patrimoniale per il rischio operativo ed i relativi interventi sono in corso di implementazione.

BancoPosta sta completando gli aggiornamenti relativi alla modifica degli schemi ITS della base informativa prudenziale che si concluderanno con l'invio della segnalazione previsto per la data riferimento di marzo 2025.

Decreto legislativo n. 134 del 4 settembre 2024 (Direttiva CER)

Resilienza dei soggetti critici

Banca d'Italia

Comunicazione al mercato in materia di sicurezza ICT

Il 23 settembre 2024 è stato pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale il Decreto legislativo n.134 del 4 settembre 2024 di attuazione della Direttiva (UE) n. 2022/2557 (c.d. Direttiva CER - Critical Entities Resilience) relativa alla resilienza dei soggetti critici. Il Decreto stabilisce misure volte a garantire che i servizi essenziali per il mantenimento di funzioni vitali della società, delle attività economiche, della salute e della sicurezza pubbliche, siano forniti senza impedimenti, definendo i criteri per l'individuazione dei soggetti critici, nonché gli obblighi per i soggetti critici volti a rafforzarne la resilienza e la capacità di fornire i servizi essenziali.

La normativa è stata analizzata dalla funzione competente che ha valutato l'assenza di impatti sul Gruppo Poste Italiane.

Il 23 dicembre 2024 Banca d'Italia ha pubblicato, sul proprio sito internet, una Comunicazione al mercato in materia di sicurezza ICT, richiamando l'attenzione degli intermediari direttamente vigilati sui profili della resilienza operativa digitale e del rischio ICT.

Nel documento, gli intermediari sono invitati a valutare il proprio posizionamento rispetto al Digital Operational Resilience Act (DORA) ed a effettuare un'autovalutazione del proprio ICT risk management framework da trasmettere alla Banca d'Italia entro il 30 aprile 2025.

È in corso il progetto di adeguamento al framework di gestione dei rischi ICT previsto dal DORA, per le entità vigiliate del Gruppo Poste Italiane, incluso il Patrimonio BancoPosta.

Sono, inoltre, già in corso le valutazioni complessive sull'adeguatezza dell'impianto al fine di predisporre la Relazione di autovalutazione da inviare alla Banca d'Italia.

Banca d'Italia

Comunicazione di gravi incidenti ICT e delle minacce informatiche significative ai sensi del DORA

Banca d'Italia

Comunicazione relativa al regime di applicazione del Regolamento DORA Il 27 dicembre 2024 Banca d'Italia ha pubblicato, sul proprio sito internet, una Nota relativa alla comunicazione di gravi incidenti ICT e delle minacce informatiche significative ai sensi del Regolamento DORA sulla resilienza operativa digitale per il settore finanziario.

L'Autorità ricorda che a partire dal 17 gennaio 2025 le entità finanziarie sono tenute ad effettuare la segnalazione alla Banca d'Italia tramite la piattaforma INFOSTAT utilizzando il nuovo modulo e le nuove Istruzioni operative che sostituiscono le precedenti.

Il Gruppo Poste Italiane ha già indirizzato i nuovi criteri di classificazione degli incidenti gravi in coerenza con il DORA, ed è pronta ad utilizzare le nuove modalità di notifica.

ll 30 dicembre 2024 la Banca d'Italia ha pubblicato, sul proprio sito internet, una Comunicazione riguardante l'applicazione del Regolamento DORA.

Con l'avvio del nuovo regime, che si applica dal 17 gennaio 2025, l'Autorità ha richiamato l'attenzione degli intermediari sottoposti alla vigilanza prudenziale della Banca d'Italia su alcuni profili, rispetto ai quali si forniscono di seguito indicazioni per consentire un'applicazione uniforme del Regolamento DORA.

La Comunicazione riguarda, in particolare: la collocazione organizzativa della funzione di controllo dei rischi ICT, la comunicazione di accordi contrattuali con controparti esterne, la segnalazione dei gravi incidenti ICT e delle minacce informatiche significative, i Test di penetrazione basati sulle minacce.

È in corso il progetto di adeguamento alle prescrizioni sancite dal DORA, per le entità vigiliate del Gruppo Poste Italiane, incluso il Patrimonio BancoPosta.

Parlamento e Consiglio Europeo

Contratti di credito ai consumatori

La Direttiva (UE) 2023/2225 pubblicata il 30 ottobre 2023, relativa ai contratti di credito ai consumatori, che aggiorna e abroga la Direttiva 2008/48/CE (cosiddetta "CCD – Consumer Credit Directive"), mira a istituire un quadro comune per l'armonizzazione degli aspetti delle disposizioni legislative, regolamentari e amministrative degli Stati membri ampliando le forme di credito rientranti nella relativa disciplina e normando alcuni aspetti76; BancoPosta sta svolgendo gli opportuni approfondimenti, per valutare gli impatti derivanti da tale nuovo impianto normativo, con il coinvolgimento dei Partner finanziatori, nell'attesa del recepimento nazionale del provvedimento, il cui termine è previsto per il 20 novembre 2025.

Decreto legislativo n. 138 del 4 settembre 2024 Direttiva NIS2

Sicurezza delle reti informatiche

Il 1° ottobre 2024 è stato pubblicato nella Gazzetta Ufficiale il Decreto legislativo n. 138 del 4 settembre 2024 di attuazione della Direttiva (UE) 2022/2555 (c.d. Direttiva NIS 2 - Network and Information Security). Il Decreto stabilisce misure volte a garantire un elevato livello di sicurezza delle reti informatiche in ambito nazionale, contribuendo ad incrementare il livello comune di sicurezza nell'Unione europea in modo da migliorare il funzionamento del mercato interno. Il Decreto legislativo è entrato in vigore il 16 ottobre 2024 e si applica a decorrere dal 18 ottobre 2024; contestualmente è stato abrogato il Decreto legislativo n. 65 del 18 maggio 2018 (ad esclusione dell'Art. 7, comma 8, e dell'Art. 8, comma 10, che sono abrogati dal 1° gennaio 2025).

La normativa è attualmente al vaglio delle funzioni competenti per la valutazione di potenziali impatti sul Gruppo Poste Italiane.

76 I principali aspetti riguardano: (i) le informazioni pre-contrattuali da fornire alla clientela prima della conclusione del contratto di credito, rafforzando le relative pratiche di commercializzazione; (ii) la valutazione del merito creditizio del consumatore e l'accesso alle banche dati da parte dei finanziatori; (iii) la forma e il contenuto dei contratti; (iv) le norme di comportamento nella concessione del credito, nonché i requisiti di conoscenza e competenza per gli intermediari del credito.

Commissione Europea

Portafoglio europeo di identità digitale

Nella Gazzetta Ufficiale dell'Unione Europea del 4 dicembre 2024 sono stati pubblicati cinque Regolamenti di esecuzione approvati dalla Commissione Europea il 28 novembre 2024 che specificano le modalità di applicazione della disciplina e-IDAS - Electronic Identification, Authentication and Trust Services, sul c.d. "portafoglio europeo di identità digitale"77 .

I Regolamenti di esecuzione riguardano, nello specifico, i dati di identificazione personale e gli attestati elettronici di attributi rilasciati ai portafogli europei di identità digitale (Regolamento 2024/2977); l'integrità e le funzionalità di base dei portafogli europei di identità digitale (Regolamento 2024/2979); le notifiche alla Commissione in relazione all'ecosistema dei portafogli europei di identità digitale (Regolamento 2024/2980); la certificazione dei portafogli europei di identità digitale (Regolamento 2024/2981); i protocolli e le interfacce che devono essere supportati dal quadro europeo di identità digitale (Regolamento 2024/2982).

I Regolamenti di esecuzione sono entrati in vigore e si applicano dal 24 dicembre 2024 e le funzioni competenti stanno valutando potenziali impatti sul Gruppo Poste Italiane.

Banca d'Italia – UIF

Rilevazione Trasferimenti Russi ("TRU")

Banca d'Italia – UIF

Modifiche alle Disposizioni in materia di organizzazione, procedure e controlli interni in materia antiriciclaggio e finanziamento del terrorismo

Il 6 giugno 2024 l'Unità di Informazione Finanziaria (UIF) per l'Italia ha annunciato che a seguito delle modifiche apportate al Reg. UE 833/2014 dal Reg. di esecuzione UE 2878/2023 - concernente misure restrittive in considerazione delle azioni della Russia - il Comitato di Sicurezza Finanziaria (CSF) ha delegato l'UIF alla ricezione e raccolta dei dati sui trasferimenti dei fondi extra UE. Gli enti creditizi e finanziari sono tenuti a trasmettere, a decorrere dal 1° luglio 2024, le informazioni su tutti i trasferimenti di fondi verso l'esterno dell'Unione di determinati importi78. BancoPosta, per il secondo semestre 2024, ha individuato un cliente che soddisfa tutti i criteri richiesti da Banca d'Italia ed ha pertanto provveduto alla segnalazione.

Con il provvedimento del 27 novembre 2024 Modifiche alle "Disposizioni in materia di organizzazione, procedure e controlli interni volti a prevenire l'utilizzo degli intermediari a fini di riciclaggio e di finanziamento del terrorismo" del 26 marzo 2019, la Banca d'Italia inserito in tali Disposizioni la nuova Parte ottava ("Le segnalazioni periodiche antiriciclaggio") che prevede la trasmissione con cadenza annuale alla Banca d'Italia delle segnalazioni periodiche indicate nel "Manuale per le segnalazioni di vigilanza antiriciclaggio" allegato allo stesso Provvedimento.

Le segnalazioni sono trasmesse, secondo le modalità indicate nel Manuale, entro il 31 marzo dell'anno successivo a quello di riferimento e hanno come periodo di riferimento il precedente anno solare.

ALTRE INFORMAZIONI

Banca d'Italia Il 27 febbraio 2024 è stata ricevuta una Nota dalla Banca d'Italia contenente gli esiti di un accertamento ispettivo, condotto sul sito di Poste Italiane limitatamente alle attività di BancoPosta, finalizzato a valutare il grado di allineamento alle Disposizioni di Trasparenza. Il 26

77 Il portafoglio di identità digitale dell'UE è concepito come un metodo comodo e sicuro per i cittadini e le imprese europei per autenticare la loro identità, utilizzando la loro identità digitale per le interazioni sia del settore pubblico che privato. Gli utenti possono archiviare vari documenti digitali all'interno del portafoglio, che vanno dalle credenziali accademiche ai pass di trasporto, e utilizzarli per accedere a piattaforme private, come i social network. (fonte: https://digital-strategy.ec.europa.eu/it/policies/eudi-wallet-implementation) I portafogli europei di identità digitale creeranno uno strumento universale, affidabile e sicuro di identificazione digitale per tutti gli europei. I portafogli europei di identità digitale consentiranno a tutti in Europa di identificarsi in modo sicuro quando accedono a servizi pubblici e privati, nonché di archiviare e visualizzare documenti digitali come patenti di guida mobili e credenziali educative, il tutto dai loro telefoni cellulari. (fonte: https://digital-strategy.ec.europa.eu/it/factpages/european-digital-identity-wallet.)

78 Importo, singolo o cumulativo, nel corso del semestre, sia superiore a 100.000 euro avviati, direttamente o indirettamente, per le persone giuridiche, le entità e gli organismi stabiliti nell'Unione, i cui diritti di proprietà sono detenuti direttamente o indirettamente per oltre il 40% da: una persona giuridica, entità o organismo stabiliti in Russia; un cittadino russo; una persona fisica residente in Russia.

aprile 2024 la Società ha trasmesso la lettera di risposta contenente anche il piano di azione alle osservazioni rappresentate.

Il 29 aprile 2024 la Banca d'Italia ha inviato una richiesta di approfondimento in merito all'applicazione del processo di product governance sia sull'offerta di prodotti di credito sia di prodotti assicurativi abbinati a questi ultimi, ai presidi adottati (anche con riferimento al sistema incentivante della rete commerciale) e al monitoraggio di eventuali indicatori di anomalia. Il relativo riscontro è stato trasmesso il 28 giugno 2024.

Il 16 agosto 2024 la Banca d'Italia ha inviato una Nota contenente gli esiti di un Mystery shopping79 condotto presso 12 Uffici Postali e finalizzato a verificare l'effettivo allineamento da parte degli operatori della rete commerciale alle indicazioni contenute nelle Disposizioni di trasparenza circa l'utilizzo attivo della documentazione di trasparenza sin dalle prime fasi di contatto con la clientela richiedente informazioni sull'offerta dei conti di pagamento. La Società il 15 ottobre 2024 ha inviato la lettera di risposta.

Il 13 febbraio 2025, la Banca d'Italia ha avviato, ai sensi dell'art. 128 del Testo Unico Bancario (D.lgs. n. 385/93), un'ispezione presso Poste Italiane - Patrimonio BancoPosta, per la verifica del rispetto delle normative riguardanti la trasparenza delle condizioni contrattuali e dei rapporti con la clientela, come stabilito nel Titolo VI del TUB e nelle disposizioni secondarie correlate. L'ispezione riguarderà, in special modo, l'applicazione ai conti di pagamento della normativa Payment Account Directive (PAD) (direttiva 2014/92/UE), con particolare attenzione alla portabilità dei conti e al conto di base. Saranno effettuate verifiche in loco che coinvolgeranno diciotto Uffici Postali, nonché verifiche presso la direzione centrale.

Il 13 febbraio 2025 l'Autorità ha trasmesso al Patrimonio BancoPosta il Provvedimento a conclusione del procedimento relativo all'individuazione di requisiti patrimoniali aggiuntivi ai sensi dell'articolo 53 bis, comma 1, lettera d), del D.lgs. 1° settembre 1993, n. 385 (TUB). In particolare, a partire dalla segnalazione di vigilanza relativa al 31 marzo 2025, Bancoposta dovrà detenere i seguenti requisiti minimi di capitale: (i) coefficiente di capitale primario di classe 1 (CET 1 ratio) 9,80%; (ii) coefficiente di capitale di classe 1 (Tier 1 ratio) 12,30%; (iii) coefficiente di capitale totale (Total Capital ratio) 15,50%. Inoltre, per assicurare il rispetto delle misure vincolanti sopra evidenziate e garantire che i fondi propri di Bancoposta possano assorbire eventuali perdite derivanti da scenari di stress, tenendo conto dei risultati delle prove di stress effettuate dall'intermediario in ambito ICAAP (Internal Capital Adequacy Assessment Process), la Banca d'Italia ha individuato i seguenti livelli di capitale che Bancoposta sarà invitato a mantenere: (i) coefficiente di capitale primario di classe 1 (CET 1 ratio) 11,80%; (ii) coefficiente di capitale di classe 1 (Tier 1 ratio) 14,30%; (iii) coefficiente di capitale totale (Total Capital ratio) 17,50%. Il rispetto di tali requisiti non ha comportato la necessità di apporti di capitale aggiuntivo da parte di BancoPosta.

In data 20 luglio 2022, l'Autorità ha inviato a Poste Italiane SpA - Patrimonio BancoPosta e PostePay una comunicazione in merito alle modalità di gestione dei fondi ricevuti da PostePay a fronte dell'emissione di moneta elettronica. Si ricorda che le Disposizioni di Vigilanza per gli IMEL prevedono che tale raccolta possa essere depositata presso una banca autorizzata ad

79Incaricati della Banca d'Italia hanno svolto accessi "in incognito" presso alcuni sportelli postali chiedendo informazioni in merito all'apertura di un conto di pagamento. L'obiettivo era verificare il rispetto delle norme di trasparenza e correttezza nella fase di primo contatto con il cliente e la capacità degli addetti allo sportello di illustrare le caratteristiche dei prodotti proposti e di indirizzare il cliente verso quello più adatto alle sue esigenze.

operare in Italia, investita in titoli di debito qualificati o particolari quote di fondi comuni di investimento armonizzati. A partire dalla costituzione di PostePay tali somme sono depositate su un conto corrente postale (cd. conto di tutela) e concorrono alla raccolta da clientela privata del Patrimonio Bancoposta che, in base al vincolo di impiego, viene investita in titoli governativi dell'area euro. In merito, l'Autorità ha avviato nel corso del 2021 un'interlocuzione con BancoPosta e PostePay, in considerazione del fatto che BancoPosta non è stato ritenuto un soggetto assimilabile alla nozione di "ente creditizio" prevista dalla normativa europea di riferimento. La tematica ha trovato conclusione favorevole con la Legge 30 dicembre 2024 n. 207 (c.d. Legge di Bilancio 2025), che ha introdotto, tra le attività che Poste Italiane SpA – Patrimonio BancoPosta può svolgere, la possibilità di "raccolta delle somme di denaro ricevute dagli istituti di moneta elettronica per l'emissione di moneta elettronica e dagli istituti di pagamento per la prestazione di servizi di pagamento di cui agli articoli 114-quinquies.1 e 114 duodecies del testo unico bancario" (cfr. art. 2, comma 1, lettera a-bis) del D.P.R. 144/2001 "Regolamento recante norme sui servizi di BancoPosta").

CONSOB In data 29 luglio 2024 la CONSOB ha richiesto un aggiornamento sulla precedente richiesta del 29 gennaio 2024 alla quale è stato fornito riscontro il 23 febbraio 2024. In particolare, oggetto della richiesta sono state differenti aree di approfondimento tra cui: i) modello di servizio, ii) profilazione della clientela, iii) controllo di concentrazione, iv) segnalazioni di presunte pressioni commerciali. Apposito riscontro è stato fornito in data 30 settembre 2024.

Garante per la protezione dei dati personali

In data 16 aprile 2024, il Garante per la protezione dei dati personali (GPDP) ha aperto un'istruttoria preliminare con richiesta di informazioni in relazione al medesimo evento che ha portato all'avvio del procedimento PS/12768 dell'ACGM80, ovvero i messaggi antifrode ricevuti dai titolari di rapporti BancoPosta e PostePay, che utilizzano i servizi tramite le relative app installate su dispositivo Android, in sede di accesso alle medesime a partire dai primi giorni del mese di aprile 2024. Dopo varie richieste di informazioni e relativi riscontri, di cui l'ultima inviata nel mese di gennaio 2025, finalizzate a rappresentare al GPDP sia la base normativa che elementi informativi circa il trattamento dei dati personali delle app BancoPosta e Postepay, effettuati ai fini antifrode, prosegue l'attività istruttoria da parte dell'Autorità.

In data 23 luglio 2024, il GPDP ha recapitato a Poste Italiane una richiesta di informazioni relativa a un reclamo ricevuto da un dipendente/cliente della Società. Il cliente/dipendente ha lamentato che, a fronte di una propria richiesta di finanziamento, il partner bancario ha alimentato un campo note dell'applicativo gestionale con informazioni riguardanti la propria situazione patrimoniale. Poste Italiane era già intervenuta nel primo trimestre dell'anno per cancellare tali dati, a seguito di segnalazione da parte dell'interessato. Poste Italiane ha inviato il riscontro in data 12 settembre 2024. Si è in attesa della conclusione dell'attività istruttoria del GPDP, nei termini e nei tempi stabiliti dal Regolamento interno dell'Autorità (n. 2/2019).

Federconsumatori Federconsumatori, con atto di citazione del 14 maggio 2021, ha avviato nei confronti di Poste Italiane un'azione di classe (c.d. "class action") ex art. 140-bis del Codice del Consumo, dinanzi al Tribunale di Roma. Il valore della controversia è ad oggi di circa 8,5 migliaia di euro.

Con l'atto di citazione in argomento, Federconsumatori contesta che la capitalizzazione degli interessi dei Buoni Fruttiferi Postali di durata trentennale (contraddistinti dalla serie "Q", emessi

80 Per maggiori approfondimenti si rinvia al capitolo "Passività Potenziali e principali procedimenti pendenti con le Autorità" del Bilancio d'esercizio al 31 dicembre 2024.

da Cassa Depositi e Prestiti dal 1986 al 1995, in forza del D.M. 13 giugno 1986 del Ministro del Tesoro che sono stati successivamente trasferiti al Ministero dell'Economia e delle Finanze, ai sensi del Decreto MEF 5 dicembre 2003) sia effettuata annualmente al netto della ritenuta fiscale (oggi imposta sostitutiva), anziché al lordo, con l'effetto di riconoscere ai risparmiatori un rendimento inferiore a quello asseritamente dovuto.

Il 27 luglio 2021, Poste Italiane si è costituita in giudizio eccependo, in via preliminare, l'inammissibilità dell'azione di classe, per diversi motivi pregiudiziali nonché la prescrizione del diritto di credito vantato dagli attori e dai potenziali aderenti ed ha contestato nel merito la fondatezza della domanda proposta.

Il Tribunale di Roma, con ordinanza dell'11 gennaio 2022, ha ritenuto manifestamente infondata la domanda presentata da Federconsumatori riconoscendo, tra l'altro, il difetto di legittimazione passiva di Poste Italiane.

Federconsumatori ha proposto appello all'ordinanza del Tribunale di Roma e la Corte d'Appello, con l'ordinanza del 5 marzo 2025, ha rigettato il reclamo.

Per i principali procedimenti pendenti e gli ulteriori rapporti con le Autorità si rimanda ai capitoli "Passività Potenziali e principali procedimenti pendenti con le Autorità" nella sezione I bilanci di Poste Italiane.

ATTIVITÀ DI PERIODO

Nella tabella seguente sono riportate le principali attività di periodo della Strategic Business Unit Servizi Finanziari.

COMPARTO ATTIVITÀ DI PERIODO
Il 1° agosto 2024 è stato sottoscritto il nuovo Accordo tra Poste Italiane S.p.A. e Cassa Depositi e Prestiti
Risparmio S.p.A. per il servizio di raccolta del Risparmio Postale per il triennio 2024-2026. Per maggiori dettagli si rinvia
al paragrafo 7.2 "Altre Informazioni".
Postale Nel corso del 2024 è proseguito il collocamento dei prodotti dedicati ai clienti che apportano nuova liquidità81
in Poste Italiane:

Offerta Supersmart Premium 540 giorni, destinata ai titolari di libretto Smart, disponibile dal 15
novembre 2023 fino al 10 gennaio 2024, con un tasso annuo lordo a scadenza del 4,00%, con una
raccolta nel 2024 di circa 1.092 milioni di euro;

Offerta Supersmart Premium 366 giorni, destinata ai titolari di libretto Smart, disponibile dal 23 gennaio
al 7 marzo 2024, con un tasso annuo lordo a scadenza del 3,00%, con una raccolta di 902 milioni di
euro;

Offerta Supersmart Premium 366, destinata ai titolari di libretto Smart, collocata dal 19 marzo 2024 al
9 maggio 2024 con un tasso annuo lordo a scadenza del 3,50% e volumi raccolti pari a 1.452 milioni
di euro;

Buono Premium, destinato ai titolari di libretto postale, della durata di 1 anno e con un rendimento
annuo lordo a scadenza del 3,50% il cui collocamento è iniziato il 23 maggio e si è concluso il 13 luglio
2024 con la raccolta di 2.791 milioni di euro;
Deposito Supersmart82 Premium, dedicato ai titolari di Libretto Smart, collocato dal 22 luglio al 12

settembre 2024 della durata di 366 giorni con un tasso annuo lordo a scadenza del 3,00% e volumi
raccolti pari a 861 milioni di euro;

Buono Premium, riservato ai titolari di libretto Smart e della durata di 1 anno con un rendimento annuo
lordo a scadenza del 3,00%, è stato collocato dal 24 settembre 2024 al 18 ottobre 2024 e ha raccolto
863 milioni di euro;

81 Per nuova liquidità si intendono tutte le somme apportate esclusivamente tramite bonifico bancario, versamento di assegni bancari e circolari, accredito di stipendi e pensioni, ed accreditate sul Libretto Smart, su conti correnti e/o libretti postali recanti la medesima intestazione/cointestazione del Libretto Smart scelto per l'adesione all'offerta.

82 Dal 21 luglio 2024 l'Offerta Supersmart è stata ridenominata Deposito Supersmart, al fine di rendere il prodotto più riconoscibile e facilmente confrontabile con i conti di deposito offerti dal mercato.

  • ✓ Buono Premium, riservato ai titolari di libretto Smart e della durata di 1 anno con un rendimento annuo lordo a scadenza del 2,50%, è stato collocato dal 14 novembre 2024 al 30 dicembre 2024 e ha raccolto circa 1.447 milioni di euro;
  • ✓ Nel mese di marzo 2024 è stato lanciato il Buono Fruttifero Postale indicizzato all'inflazione italiana, della durata di 10 anni, che offre una rivalutazione del capitale e degli interessi fissi maturati sulla base dell'evoluzione del tasso di inflazione.

Nel mese di aprile 2024 il Buono Rinnova è stato sostituito con il nuovo Buono Rinnova 4 anni, dedicato anch'esso ai clienti con Buoni scaduti e rimborsati, che nell'ultimo periodo dell'anno, ha riconosciuto un rendimento annuo lordo a scadenza del 2,00%.

Dal mese di ottobre 2024, ha preso avvio il collocamento del Buono Rinnova Prima, della durata di 4 anni, che consente ai clienti di prenotare la sottoscrizione dello stesso nei 30 giorni antecedenti alla scadenza di un buono in loro possesso, riconoscendo un rendimento annuo lordo a scadenza del 2,50%.

A partire dal 3 dicembre sono state sospese le prenotazioni del Buono Rinnova Prima e dal 5 dicembre è stato collocato il Buono Prenota e Rinnova, prenotabile anch'esso nei 30 giorni antecedenti la scadenza di un buono dematerializzato e con un rendimento annuo lordo a scadenza del 2,00%.

Nel mese di luglio 2024 ci sono state importanti novità:

  • ✓ Ridenominazione delle Offerte Supersmart (OSS) in Depositi Supersmart (DSS) per rendere il prodotto più comprensibile per i clienti e confrontabile rispetto ai prodotti dei competitor;
  • ✓ Abbassamento dell'importo minimo accantonabile in DSS (da 1.000 € a 500 €) per rendere il prodotto più accessibile ai risparmiatori;
  • ✓ Lancio del Deposito Supersmart Young, destinato ai titolari di libretto Smart, in cui almeno uno degli intestatari abbia un'età compresa tra 18 e 35 anni (fino al giorno precedente il compimento dei 36 anni di età), della durata di 180 giorni e con un rendimento annuo lordo a scadenza del 2,50% (3,00% fino al 23 settembre 2024).

Inoltre, al fine di migliorare l'esperienza del cliente nella gestione del risparmio, è stata introdotta la possibilità di disattivare parzialmente83 le offerte e i depositi supersmart attivati sul libretto smart.

Nel mese di aprile 2024 è stata lanciata la "Promozione Digital 2024", dedicata ai clienti che aprono il conto corrente online entro il 31 luglio 2024 utilizzando il Codice Promozionale84. Le opzioni di conto che sono rientrate nella promozione sono: Start, Medium e Start Giovani. Inoltre, dal mese di giugno 2024, per supportare le aperture del conto corrente è stata lanciata la campagna pubblicitaria in radio e, in ottica omnicanale, è stata estesa la possibilità di aprire il conto corrente utilizzando i codici promozionali anche in Ufficio Postale.

Dal 22 luglio 2024 l'offerta del Conto BancoPosta Premium è stata adeguata al nuovo modello di servizio Premium che prevede l'introduzione di due profili di scelta per i clienti: Top e Smart, che si differenziano per la tipologia di spesa di tenuta del conto corrente85 .

Nel mese di settembre 2024 è stata estesa a tutta la Rete "Mercato Imprese e Pubblica Amministrazione" la commercializzazione del servizio "BancoPosta Incasso Smart" che consente la gestione del contante in modo più efficiente e sicuro avvalendosi di casseforti intelligenti e di servizi di ritiro e trasporto valori fornite da un Partner specializzato86 .

Conti correnti

83 La disattivazione parziale è consentita per importo minimo pari a € 50 incrementabili di multipli di 50 euro, fermo restando che l'importo residuo dell'accantonamento non può essere inferiore a € 500 in caso di Depositi Supersmart e € 1.000 in caso di Offerte Supersmart.

84 La promozione, valida per i nuovi correntisti, prevede l'azzeramento del canone mensile per un massimo di 24 mesi a partire dal mese di apertura del conto: per i primi 12 mesi utilizzando il codice promozionale PROMODIGITAL24 in fase di apertura del conto corrente e dal 13° mese se sul conto corrente viene effettuato l'accredito mensile dello stipendio/pensione o mensilmente un bonifico in entrata di almeno 700 euro, oppure, viene mantenuto un saldo contabile medio mensile superiore ai 2.500 euro.

85 Il cliente Premium (ovvero con un patrimonio > 500.000 euro) che sceglierà il profilo Top avrà il canone del conto Opzione Premium gratuito, mentre il cliente Premium che sceglierà il profilo Smart sosterrà le spese di tenuta conto del suddetto listino ma, fino a giugno 2025, il canone sarà azzerato.

86 Il Partner installa la cassaforte intelligente nel punto vendita del cliente e il valore del denaro contante acquisito dalla cassaforte viene accreditato sul conto corrente del cliente e reso disponibile al massimo entro la giornata operativa successiva. Il Partner effettua poi il servizio di contazione, ritiro e trasporto delle somme versate verso i caveau di Poste Italiane.

Gestione del Risparmio

Nel corso dell'anno è proseguito inoltre l'arricchimento dei servizi finanziari disponibili sui canali digitali e relativi ai conti correnti retail (nuova app Poste Italiane) e business (sito web e nuova app Poste Italiane); si rinvia a quanto riportato nel paragrafo "Potenziamento dei canali digitali" del documento per maggiori approfondimenti.

Dal mese di gennaio 2025, in tutti gli Uffici Postali, è stato esteso anche alla carta di debito Postepay il servizio di connettizzazione87, già attivo per la carta Postepay Evolution. Il servizio unisce le funzionalità della carta Postepay a quelle della SIM PosteMobile ed è richiedibile dai clienti titolari di conto corrente BancoPosta con carta di debito Postepay attiva.

Nel corso del 2024 è proseguita la distribuzione dei fondi comuni target-date88 obbligazionari e l'allargamento della gamma offerta di Gestione Patrimoniale con soluzioni sostenibili che includono le componenti ESG (Environmental, Social and Governance), e

flessibili. In particolare, nei mesi di gennaio 2024 e maggio 2024 sono stati lanciati rispettivamente il Fondo BancoPosta Obbligazionario Italia 4 anni e il Fondo Bancoposta Obbligazionario Dicembre 2029, fondi obbligazionari che hanno l'obiettivo di realizzare, in un orizzonte temporale d'investimento, un rendimento del portafoglio in linea con quello espresso mediamente da strumenti finanziari obbligazionari corporate e governativi di analoga durata, attraverso un investimento in titoli denominati in euro, principalmente di emittenti italiani e di distribuire un provento annuale.

Nel mese di giugno 2024, ha preso avvio il collocamento di due nuove linee di Gestione Patrimoniale in collaborazione con Moneyfarm:

  • linea Liquidità+: contraddistinta da un approccio di investimento in Fondi Monetari a breve termine;
  • linea Multitrend: contraddistinta da un approccio di investimento in Exchange Traded Funds (ETF) multitematici sui c.d. megatrend (es: intelligenza artificiale, sostenibilità ambientale, surriscaldamento

globale, smart cities, innovazione nei settori della sanità e cyber security ).

Nel mese di luglio 2024, è stato lanciato il fondo obbligazionario misto BancoPosta Universo ObbligazionarioPiù. Il fondo mira a cogliere, su un orizzonte temporale di investimento di medio/lungo periodo, le opportunità di rendimento offerte dai mercati obbligazionari globali, attraverso l'investimento del patrimonio in un portafoglio di strumenti finanziari, selezionati tenendo conto anche dei criteri di finanza sostenibile, e alla distribuzione di un provento semestrale.

Inoltre, nel mese di luglio 2024 ha preso avvio il collocamento di Fondi gestiti da terzi specificamente selezionati da Poste Italiane e dedicati alla clientela del segmento Premium, in coerenza al nuovo modello di servizio Premium che prevede una gamma di offerta dedicata distinta su due profili di scelta per i clienti: Top e Smart.

Risparmio Amministrato Nel mese di febbraio 2024, Poste Italiane ha partecipato alla terza emissione del BTP Valore, in collocamento dal 26 febbraio al 1° marzo 2024, dedicato esclusivamente ai piccoli risparmiatori (retail) con durata 6 anni e cedole trimestrali fissate in base ad una serie di tassi cedolari crescenti nel tempo

(step-up). Nel mese di maggio 2024 Poste Italiane ha partecipato anche alla quarta emissione del BTP Valore, in collocamento dal 6 al 10 maggio 2024, sempre dedicato esclusivamente ai piccoli risparmiatori (retail) con durata 6 anni e cedole trimestrali fissate in base ad una serie di tassi cedolari crescenti nel tempo (step-up).

Distribuzione di finanziamenti e altri prodotti Nel corso del 2024 sono proseguite diverse iniziative commerciali, supportate da campagne commerciali con gli obiettivi di aumentare la customer base dell'offerta Finanziamenti BancoPosta e di fidelizzare la clientela acquisita attraverso il "Prestito BancoPosta Consolidamento"89 .

87 Il rinnovo del canone della SIM viene addebitato automaticamente sulla Carta prepagata Postepay Evolution e per i giga non consumati è possibile ottenere uno sconto in cashback, fino a 4 euro mensili, accreditato sulla carta.

88 Sono principalmente fondi obbligazionari o obbligazionari bilanciati su temi specifici. I Fondi Target Date obbligazionari mirano a realizzare – in un orizzonte temporale definito a decorrere dal termine del Periodo di Collocamento – un rendimento del portafoglio in linea con quello espresso mediamente da strumenti finanziari obbligazionari corporate e governativi di analoga durata, denominati principalmente in euro, mentre quelli Bilanciati Obbligazionari combinano una parte di investimenti obbligazionari - pari ad almeno il 50% del portafoglio - con una parte investita in strumenti flessibili e azionari su particolari temi come per esempio i temi ESG.

89 Prestito BancoPosta Consolidamento consente di riunire i prestiti sottoscritti in precedenza in un'unica soluzione di finanziamento.

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CERTIFIED
di terzi Nel corso dell'anno sono state attivate le promozioni "Green" per l'acquisto di veicoli elettrici o ibridi e per la
Ristrutturazione Casa, nonché le promozioni del Prestito BancoPosta Classico e Consolidamento.
Al fine di incrementare la customer base e consolidare la clientela esistente sono state attivate offerte
promozionali per i prodotti Mutuo BancoPosta e Quinto BancoPosta Pensionati e Dipendenti Pubblici
supportate da campagne commerciali. Per Quinto BancoPosta dal 1° giugno 2024 sono attive le convenzioni
con Società a partecipazione statale per la sottoscrizione di Quinto BancoPosta Dipendenti Parapubblici90
Relativamente alla clientela Business, nel mese di maggio 2024 è stato avviato il collocamento di un nuovo
prodotto a breve termine di anticipo di liquidità sulla base del transato su POS91 dedicato alle società
correntiste BancoPosta e che hanno sottoscritto il servizio di acquiring PostePay.
Inoltre, all'interno della gamma "Prestito BancoPosta Business Link Online", nel mese di ottobre 2024 è stato
avviato il collocamento del nuovo finanziamento riservato alle società di capitali, denominato "Digital Lending"
ed erogato da Banca CF+, che ha la durata di 60 mesi, un tasso variabile ed è garantito dal Fondo centrale di
Garanzia per le PMI.
A decorrere dal 1° gennaio 2024 è stata avviata l'erogazione del servizio denominato "Assegno di
Altre attività inclusione"92. Tale misura sostituisce il reddito e la pensione di cittadinanza, i cui effetti residuali saranno gestiti
anche nel corso del 2025.

4.5.5 Strategic Business Unit Servizi Assicurativi

CONTESTO DI MERCATO

Ramo Vita

Nel corso del 2024 il mercato nel business Investimenti e Previdenza ha continuato a risentire, seppur in misura più contenuta, dell'andamento dei tassi di interesse e dei tassi di inflazione ancora elevati, sebbene sia proseguita la tendenza disinflattiva; tale incertezza si è tradotta in particolar modo nell'incremento dei riscatti afferenti principalmente ai prodotti di Ramo III. Nonostante il contesto di mercato sfidante, Poste Vita ha avuto una performance in controtendenza rispetto al mercato (raccolta netta totale vita93 negativa per 3,3 miliardi alla fine del mese di dicembre 2024) con la raccolta netta Investimenti positiva per 1,5 miliardi di euro alla fine di dicembre 2024 (seppur in calo di 1,9 miliardi di euro rispetto al 2023). In particolare, nel corso del 2024, la raccolta lorda dei prodotti di investimento della Compagnia si è attestata a 18 miliardi di euro, in leggero aumento di 0,2 miliardi di euro rispetto all'esercizio 2023 per effetto dell'incremento della raccolta afferente i prodotti Multiramo (+3,7 miliardi di euro) solo parzialmente compensato dal decremento (-3,5 miliardi di euro) della

produzione afferente ai prodotti rivalutabili tradizionali. Al 31 dicembre 2024, il tasso di riscatto è risultato pari al 6,6%, in crescita rispetto al 4,4% rilevato al 31 dicembre 2023, significativamente inferiore rispetto al tasso di riscatto del mercato registrato al 31 dicembre 2024 pari al 10,3994 .

Il mercato assicurativo Protezione prosegue, anche nei primi nove mesi del 2024, un percorso di robusta crescita in termini di raccolta premi registrando, al 30 settembre 2024, 19,7 miliardi di euro di premi per i rami Danni non auto (+6,6% rispetto al medesimo periodo del 2023), e 14,1 miliardi di euro di premi per i rami Auto (+11,0% rispetto al medesimo periodo 2023), dovuto, oltre che all'evoluzione positiva della domanda, anche a un aumento delle tariffe conseguente all'elevata inflazione degli ultimi anni. Nel contesto descritto, si rileva un'importante crescita anche dei rami Vita di Protezione, con una crescita di mercato pari al 18,3% rispetto al medesimo periodo del 2023.

90 Per i dipendenti in servizio delle società parapubbliche che di volta in volta sottoscrivono la convenzione, sono disponibili condizioni economiche riservate per le nuove richieste o i rinnovi di Cessione del Quinto ai sensi del DPR 180/50.

91 L'anticipo transato POS è un servizio destinato alla clientela business che permette di richiedere l'apertura di una linea di credito il cui importo viene definito in base al transato su POS del richiedente. L'esercente può quindi beneficiare degli incassi futuri del POS, sotto forma di anticipo, grazie all'apertura di un conto dedicato sul quale viene resa disponibile una somma di cui il cliente business può disporre. Questo prodotto è erogato da Igea Digital Bank ed assistito dal Fondo centrale di Garanzia per le PMI.

92 Legge del 3 luglio 2023, n. 85 "Misure urgenti per l'inclusione sociale e l'accesso al mondo del lavoro".

93 Fonte: Report ANIA – Trends Flussi e riserve vita Anno XIV - n° 04 - pubblicato il 19 febbraio 2025.

94 Fonte: Report ANIA – Trends Flussi e riserve vita Anno XIV - n° 04 - pubblicato il 19 febbraio 2025.

Si riporta di seguito, il dettaglio della raccolta lorda dei prodotti di investimento e di protezione rispettivamente al 31 dicembre 2024 e al 30 settembre 2024 confrontata rispettivamente con i dati al 31 dicembre 2023 e al 30 settembre 2023.

Prodotti di Investimento

La raccolta lorda relativa ai prodotti di investimento95 è pari a circa 108,1 miliardi di euro alla fine di dicembre 2024 (+21,2% rispetto al 2023). Ove si considerino anche i nuovi premi vita del campione delle imprese UE, il dato raggiunge 116,7 miliardi di euro (+19,7% rispetto all'esercizio 2023).

Premi per ramo/prodotto Premi da
inizio anno
Variazione % 12 2024
vs 12 2023
Vita - ramo l 71 402 10.6%
Unit - Linked - ramo III 31 479 59.0%
Capitalizzazioni - ramo V 1 445 45.5%
Fondi pensione ramo VI 3,824 -1.9%
lmprese italiane -extra UE 108.150 21.2%
Imprese UE (**) 8.591 4.3%
Totale 116.741 19,7%

I premi dei prodotti di investimento di Ramo I, ammontano alla fine del periodo a 71,4 miliardi di euro (+10,6% rispetto all'anno precedente), confermando la loro prevalenza con un'incidenza sul totale alla fine di dicembre 2024 pari al 66%. Con

riferimento alla raccolta nel ramo III (nella forma esclusiva unit-linked ) alla fine del quarto trimestre 2024 si registra un incremento del 59% rispetto al dato del 2023, a fronte di volumi complessivamente pari a 31,5 miliardi di euro. Sebbene residuale, la raccolta di prodotti di capitalizzazione (pari a 1,4 miliardi di euro) registra nell'esercizio 2024 un incremento del

45,5% rispetto a quanto rilevato nel precedente esercizio. I nuovi contributi relativi alla gestione di fondi pensione registrano nell'anno una raccolta pari a 3,8 miliardi di euro e risultano in diminuzione del 1,9% rispetto al dato rilevato alla fine di dicembre 2023.

Con riferimento al canale distributivo, il 57,1% della raccolta afferente ai prodotti di investimento è stata intermediata alla fine di dicembre 2024 tramite sportelli bancari e postali, con un volume premi di 61,7 miliardi di euro in aumento del 19% rispetto al 2023. Riguardo invece l'intero canale agenziale, la raccolta lorda nel periodo in commento ha raggiunto i 26,1 miliardi di euro, in crescita di 2,2 miliardi di euro rispetto al dato riferito al 2023 (pari a 23,9 miliardi di euro) e con un'incidenza sul totale della raccolta intermediata pari al 24,1%.

Per quanto riguarda i premi lordi contabilizzati mediante il canale dei consulenti finanziari abilitati si registrano volumi per 18,6 miliardi di euro, in crescita del 50,7% rispetto a quanto collocato nell'anno precedente e con un'incidenza rispetto al totale dei premi intermediati pari al 17,2%.

Infine, il canale broker e vendita a distanza registra un aumento nell'anno in commento del 54,8% rispetto all'esercizio 2023 con un volume di premi collocato pari a 1,7 miliardi di euro (pari all'1,6% del totale intermediato).

95 Fonte: Report ANIA – Trends Flussi e riserve vita Anno XIV - n° 04 - pubblicato il 19 febbraio 2025.

Per quanto attiene al mercato dei prodotti di protezione, i premi totali del portafoglio diretto italiano, comprensivo quindi della produzione effettuata nel nostro Paese dalle imprese italiane e dalle rappresentanze di quelle estere, sulla base degli ultimi dati ufficiali disponibili96, sono stati pari a 35,5 miliardi di euro alla fine di settembre 2024, in aumento dell'8,8% rispetto al medesimo periodo del 2023, di cui 14,1 miliardi di euro afferente il settore protezione danni auto, 19,7 miliardi di euro il settore protezione danni non auto e per la restante parte (pari a 1,7 miliardi di euro) alla raccolta afferente i prodotti di protezione Vita.

Premi portafoglio diretto Protezione per ramo di attività (*)

(dati aggiornati a settembre 2024 in milioni di euro)

inizio anno Variazione % 09
2024 vs 09 2023
Protezione danni auto 14.146 11,0%
Protezione danni non auto 19.679 6,6%
Protezione vita(***) 1.666 18,3%
Totale 35.491 8,8%

(*) Fonte: ANIA.

(**) I premi si riferiscono alle imprese italiane, extra UE e alle imprese UE.

(***) Sono escluse le polizze abbinate a mutuo e credito al consumo (CPI).

La suddetta crescita pari a 2,9 miliardi di euro è ascrivibile principalmente al settore protezione danni Auto (+1,4 miliardi di euro) per effetto principalmente dell'aumento dei premi del ramo R.C. Auto (+0,9 miliardi di euro) e in parte anche del Ramo Corpi Veicoli Terrestri, che ha registrato un aumento dei premi di 0,5 miliardi di euro, e allo sviluppo del settore protezione danni non auto (+1,2 miliardi di euro). Con riferimento a quest'ultimo i rami con maggior peso in termini di premi contabilizzati che hanno registrato una variazione positiva nel corso del periodo sono stati: il ramo Infortuni con premi pari a 2.887 milioni di euro, in crescita del 2,8%; il ramo Malattia con premi pari a 3.306 milioni di euro che ha registrato una crescita del 12,1%; il ramo RC generale con premi pari a 3.750 milioni di euro in crescita del 2,1%; il ramo Altri Danni ai beni con volumi pari a 3.210 milioni di euro e una crescita del 5,7%, il ramo Incendio ed elementi naturali con premi pari a 2.485 milioni di euro e un incremento nel periodo pari al 13,0%. 97 Sono escluse le polizze abbinate a mutuo e credito al consumo (CPI). Premi per segmento (**) Premi da

Infine, relativamente al settore protezione Vita, i prodotti di puro rischio97 (quali ad esempio TCM, LTC), hanno registrato un'importante crescita rispetto ai primi nove mesi del 2023, pari a 0,3 miliardi di euro (+18,3%).

96 Report ANIA - Anno IX - n° 39 - pubblicato il 21 novembre 2024.

Per quanto riguarda i canali distributivi, quello agenziale si conferma leader con una quota di mercato pari a 71,0% alla fine di settembre 2024 (pari al dato rilevato alla fine del terzo trimestre 2023). I broker insieme alla vendita a distanza rappresentano il secondo canale di distribuzione premi protezione con una quota pari al 12,6% (12,9% alla fine di settembre 2023), mentre gli sportelli bancari e postali rappresentano una quota del 10,7% (10,0% alla fine di settembre 2023). La restante parte pari al 5,7% (6% nell'equivalente periodo del 2023) si riferisce alla raccolta intermediata mediante vendita diretta che registra nei primi nove mesi del 2024 un'incidenza del 5,2% (5,5% registrato alla fine di settembre 2023) e, in secondo luogo, alla raccolta intermediata tramite consulenti finanziari abilitati, che rappresentano a fine settembre 2024 lo 0,5% dei volumi complessivi (pari al dato rilevato nel medesimo periodo del 2023).

Distribuzione Raccolta prodotti di protezione per canale distributivo (*)

CONTESTO NORMATIVO

IVASS

Vita

Di seguito si riportano i principali interventi normativi oggetto di aggiornamento ovvero nuova emanazione nel corso del 2024.

Fondo di garanzia assicurativo dei Rami La legge di bilancio 202498 ha istituito il "Fondo di garanzia assicurativo dei rami vita", un organismo associativo istituito fra le imprese di assicurazione e gli intermediari aderenti con lo scopo di intervenire a tutela di coloro che hanno diritto a beneficiare delle prestazioni assicurative di quelle imprese. Il suddetto fondo liquida le prestazioni protette entro l'importo massimo di euro 100 mila per ciascun avente diritto e la sua dotazione finanziaria è costituita mediante il finanziamento messo a disposizione dei soggetti aderenti, in modo da raggiungere un ammontare pari ad almeno lo 0,4 per mille dell'importo delle riserve tecniche dei rami vita (determinate secondo le metodologie di calcolo Solvency II) al 31 dicembre dell'anno precedente. Il 18 dicembre 2024, l'IVASS ha pubblicato una lettera al mercato volta a fornire chiarimenti

in merito alle modalità di rilevazione dei contributi al Fondo di garanzia assicurativo dei rami vita nel bilancio consolidato e in quello d'esercizio.

Con riguardo alla Compagnia Poste Vita, l'ammontare della contribuzione al 31 dicembre 2024, determinata sulla base delle riserve tecniche al 31 dicembre 2023, è pari a circa 58 milioni di euro; con riferimento alla Compagnia Net Insurance Life, l'ammontare della contribuzione dell'anno 2024 risulta pari a circa 94 migliaia di euro; riguardo al Patrimonio Destinato Bancoposta, l'ammontare della contribuzione al 31 dicembre 2024, determinata sulla base dello 0,1 per mille delle riserve intermediate al 31 dicembre 2023 è di circa 16 milioni di euro per l'esercizio 2024.

IVASS

Provvedimento 152 in materia di bilancio assicurativo IAS/IFRS

Il 26 novembre 2024 l'IVASS, a seguito di una consultazione pubblica che si è tenuta dal 17 settembre al 18 ottobre 2024, ha pubblicato il Provvedimento n. 152, recante modifiche e integrazioni al Regolamento ISVAP n. 7/2007 e relativi allegati, in materia di bilancio assicurativo IAS/IFRS.

L'intervento normativo, che discende dall'esame dei bilanci riferiti all'esercizio 2023, ha lo scopo di favorire la comparabilità dei dati in materia di margine sui servizi contrattuali e di rischio liquidità. In particolare, il provvedimento prevede l'adeguamento dell'informativa già presente e l'inserimento di tre nuove tabelle, nello schema di nota integrativa, in merito a: i) la distribuzione per scaglioni temporali dei flussi finanziari netti di adempimento dei contratti assicurativi emessi e delle cessioni in riassicurazione che costituiscono passività; ii) l'importo pagabile a richiesta e il valore di bilancio dei contratti assicurativi che prevedono clausole di riscatto; iii) la distribuzione temporale per vita residua contrattuale delle attività e delle passività finanziarie (da fornire a partire dal bilancio di esercizio 2025).

98 Legge 30 dicembre 2023, n. 213. "Bilancio di previsione dello Stato per l'anno finanziario 2024 e bilancio pluriennale per il triennio 2024- 2026" pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n. 303 del 30 dicembre 2023.

IVASS

Provvedimento 147 di semplificazione dell'informativa precontrattuale

Il 20 giugno 2024 l'IVASS ha pubblicato il Provvedimento 147 recante modifiche e integrazioni ai Regolamenti IVASS 40/2018 e 41/2018, finalizzate alla semplificazione e razionalizzazione dell'informativa precontrattuale, nonché in materia di finanza sostenibile. La revisione dell'informativa ha l'obiettivo di innalzare la tutela del contraente, semplificando la documentazione precontrattuale ed eliminando le ridondanze informative.

In particolare, l'IVASS ha previsto un Modello unico precontrattuale (MUP) per i prodotti assicurativi, da consegnare ai clienti e in cui sono integrate le informazioni sino ad ora suddivise in documenti distinti (per i prodotti d'investimento assicurativi, è prevista la consegna di uno specifico MUP IBIPs). Inoltre, è prevista una revisione dei contenuti dei Documenti informativi precontrattuali aggiuntivi. BancoPosta e Poste Vita sono in corso le attività finalizzate all'adeguamento ai nuovi obblighi normativi entro 12 mesi dall'entrata in vigore del Provvedimento (giugno 2025).

MEF

Sospensione temporanea delle minusvalenze per i titoli non durevoli nei bilanci 2024

Il 27 settembre 2024 il Ministero dell'Economia e delle Finanze (MEF) ha pubblicato il decreto99 recante la sospensione temporanea, in relazione all'esercizio 2024, delle minusvalenze da valutazione per i titoli destinati a permanere non durevolmente nei bilanci redatti secondo le disposizioni del codice civile.

Con tale Decreto, il MEF, considerato il permanere di una situazione di turbolenza dei mercati finanziari, ha ritenuto opportuno, per le imprese che non adottano i principi contabili internazionali100 estendere anche a tutto l'esercizio 2024 la facoltà di valutare i titoli "non durevoli" in base al loro valore risultante dall'ultimo bilancio annuale approvato, anziché al valore di realizzazione desumibile dall'andamento del mercato, fatta eccezione per le perdite di carattere durevole.

Inoltre, considerato la necessità nell'attuale contesto, ha stabilito di prevedere adeguati presidi patrimoniali attraverso l'obbligo di destinazione a riserva indisponibile di tutti gli utili di ammontare corrispondente alla differenza tra i valori registrati in applicazione delle suddette disposizioni e i valori di mercato rilevati alla data di chiusura del periodo di riferimento, al netto del relativo onere fiscale.

La Compagnia Poste Vita si avvarrà della facoltà introdotta dal suddetto provvedimento sterilizzando un ammontare di rettifiche di valore pari a 1,8 miliardi di euro, al lordo degli effetti fiscali (1,3 miliardi di euro al netto degli effetti fiscali), per la redazione del bilancio civilistico al 31 dicembre 2024, rispetto a rettifiche di valore pari a 2,7 miliardi al lordo degli effetti fiscali sterilizzate nel bilancio civilistico al 31 dicembre 2023.

IVASS

Schema di Provvedimento sul diritto all'oblio oncologico

Il 18 dicembre 2024 l'IVASS ha pubblicato il documento di consultazione 9/2024 in merito al Provvedimento sul diritto all'oblio oncologico con cui si intende dare attuazione alla delega contenuta nell'art. 2 comma 7 della legge n. 193 del 7 dicembre 2023 (Legge sul diritto all'oblio oncologico).

In particolare, la Legge introduce, il divieto per le imprese di assicurazione e per i distributori di richiedere informazioni concernenti lo stato di salute del cliente già affetto da patologie oncologiche, in sede di stipula o rinnovo dei contratti di assicurazione successivi alla sua

99 Decreto del Ministro dell'economia e delle finanze ai sensi dell'articolo 45, comma 3-undecies, del decreto-legge 21 giugno 2022, n. 73, convertito, con modificazioni, dalla legge 4 agosto 2022, n. 122.

100 Per il Gruppo Poste Italiane la norma rileva per le imprese assicurative che per normativa sono tenute a presentare anche i bilanci secondo i principi contabili nazionali.

entrata in vigore, quando sia trascorso un determinato periodo dal trattamento attivo101 in assenza di recidive o ricadute della malattia. Di tale diritto deve essere fatta espressa menzione nei moduli o formulari predisposti e utilizzati ai fini della stipula o del rinnovo di detti contratti.

La consultazione è terminata il 3 febbraio 2025, a valle della quale verrà analizzato il testo definitivo del Provvedimento, dalle strutture competenti, al fine di avviare le necessarie attività per gli adeguamenti richiesti.

Lettera al mercato - IVASS

Aspettative in materia di Governo e Controllo dei prodotti assicurativi (POG)

Il 27 marzo 2024 l'IVASS ha pubblicato una Lettera al mercato relativa alle aspettative di vigilanza in materia di governo e controllo dei prodotti assicurativi (cd. "POG - Product Oversight and Governance") con l'obiettivo di armonizzare la normativa europea e nazionale applicabile sia a Poste Vita S.p.A. in qualità di produttore che a BancoPosta in qualità di distributore. Dalle analisi effettuate è stato individuato uno specifico piano di interventi previsti per il terzo trimestre del 2025, che avrà ad oggetto l'evoluzione dell'individuazione del mercato di riferimento (Target Market) in termini di granularità nonché l'integrazione delle informazioni che vengono raccolte dal cliente in sede di profilatura.

ALTRE INFORMAZIONI

IVASS In data 26 febbraio 2024 l'IVASS ha richiesto un incontro relativo a specifiche tematiche sulle polizze a protezione del credito (CPI) trattate nel riscontro fornito, il 16 ottobre 2023, in merito alle richieste di follow up dell'istituto a seguito del warning dell'European Insurance and Occupational Pensions Authority (EIOPA) sui prodotti Payment e Protection Insurance (PPI). L'incontro si è tenuto in data 10 aprile 2024. In data 20 giugno 2024 l'IVASS ha trasmesso una richiesta di follow up su alcuni temi discussi nel citato incontro. Il relativo riscontro è stato fornito il 20 luglio 2024. Successivamente, il 10 ottobre 2024, l'IVASS ha inoltrato un'ulteriore richiesta riguardante il riscontro fornito, cui Poste Italiane, unitamente alle Compagnie Poste Vita e Poste Assicura, hanno dato seguito l'8 novembre 2024 fornendo le informazioni richieste e i riscontri in merito alle attese espresse dall'Istituto.

Con riferimento all'accertamento ispettivo avviato dall'IVASS in data 7 marzo 2023 e conclusosi il 21 aprile 2023, avente a oggetto la verifica del processo di gestione delle polizze c.d. dormienti, già al 30 giugno 2024 sono state completate tutte le azioni previste dal piano di interventi predisposto dalla Compagnia Poste Vita ed approvato dal Consiglio di Amministrazione in data 26 ottobre 2023.

Per i principali procedimenti pendenti e gli ulteriori rapporti con le Autorità si rimanda ai capitoli "Passività Potenziali e principali procedimenti pendenti con le Autorità" nel Bilancio Consolidato al 31 dicembre 2024.

ATTIVITÀ DI PERIODO

Nella tabella seguente sono riportate le principali attività di periodo della Strategic Business Unit Servizi Assicurativi.

COMPARTO ATTIVITÀ DI PERIODO
Nell'ambito dei prodotti di investimento di Ramo I, nel mese di febbraio 2024 è stato collocato Poste
Prospettiva Valore Gold II, un prodotto di investimento assicurativo sulla vita in forma mista, a premio unico e

101 Come indicato nell'art. 1 del Provvedimento, per "conclusione del trattamento attivo per patologie oncologiche", si intende la data dell'ultimo trattamento farmacologico antitumorale, radioterapico o chirurgico effettuato, in mancanza di recidive, da cui decorre il periodo per maturare il diritto all'oblio oncologico. Il periodo è pari a 10 anni ed è ridotto a 5 anni, se la patologia oncologica è insorta prima del compimento del ventunesimo anno di età (art. 2, L. 193/2023).

emarket
sdir scorage
CERTIFIED
Investimenti e di durata pari a 10 anni, che prevede la rivalutazione annuale del capitale investito a un tasso certo e
Previdenza predeterminato per il 1° anno di contratto (ottenuto in base ad attività patrimoniali preventivamente acquisite -
c.d. Specifica Provvista di Attivi, e sulla base del risultato realizzato dalla gestione separata
(Poste Vita
Valore Solidità) nel corso delle annualità successive. Il prodotto promuove caratteristiche ambientali e/o sociali,
ai sensi dell'Articolo 8 del Regolamento (UE) 2019/2088. Nel mese di maggio 2024, nel mese di giugno 2024
e novembre 2024 sono state collocate le nuove edizioni del prodotto, rispettivamente Poste Prospettiva Valore
Gold III, Poste Prospettiva Valore Gold IV e Poste Prospettiva Valore Gold V con le medesime
caratteristiche del precedente collocamento.
Nel mese di maggio 2024 è stata collocata la nuova polizza di Ramo I Poste Valore Solidità Più,
un'assicurazione sulla vita in forma mista a premio unico ricorrente le cui prestazioni sono collegate
all'andamento delle Gestioni Separate102 "Posta ValorePiù" e "Poste Vita Valore Solidità" in cui viene investito
il premio, al netto dei costi. La durata del contratto è pari a 15 anni.
Nel mese di luglio 2024 è stato avviato il collocamento della nuova polizza multiramo
Poste Progetto
Obbligazionario Bonus, un prodotto di investimento assicurativo a premio unico con durata pari a 15 anni
che, per i primi 6 anni, prevede l'investimento del premio in un fondo Unit Linked e, per i successivi circa 9 anni,
la rivalutazione annuale del capitale investito in base al risultato realizzato dalle due Gestioni Separate (Posta
ValorePiù e Poste Vita Valore Solidità), con l'obiettivo di massimizzare le performance anche attraverso
l'erogazione di bonus. Nel mese di novembre 2024 è stata lanciata la seconda edizione della polizza multiramo,
con le stesse caratteristiche del collocamento precedente.
Nel mese di dicembre 2024 è terminato il collocamento della polizza denominata "Postafuturo da Grande", in
linea con l'obiettivo del piano strategico che prevede una gamma di prodotti IBIPS 100% ESG.
Nel corso del 2024 è stata avviata la commercializzazione della nuova polizza assicurativa Temporanea Caso
Protezione Morte Poste protezione Affetti 360 New a copertura del rischio vita, che amplia i requisiti dell'età per la
sottoscrizione introducendo allo stesso tempo una maggiore integrazione con il prodotto danni puro103
Nel mese di dicembre 2024 è stato avviato il collocamento del nuovo prodotto Poste Lavorare Protetti104 rivolto
alla clientela business.

4.5.6 Strategic Business Unit Servizi Postepay

CONTESTO DI MERCATO

Gli ultimi dati disponibili105, sul mercato italiano delle carte di pagamento nei primi nove mesi 2024 mostrano un transato complessivo nazionale di circa 335 miliardi di euro, in crescita del 7,3% rispetto all'analogo periodo del 2023 e a conferma della continua espansione dei pagamenti digitali in Italia. Il numero delle transazioni cresce del 14% rispetto ai primi nove mesi 2023 e si attesta a 7,8

miliardi, segno di un utilizzo quotidiano delle carte sempre più consolidato, anche grazie alla maggiore diffusione dei pagamenti digitali da parte degli esercizi commerciali (pagamenti e-commerce e contactless ). Le transazioni con carte di debito crescono del 16% rispetto ai primi nove mesi 2023 confermandosi quelle più utilizzate dagli italiani, con un'incidenza del 61% rispetto al totale delle transazioni e un transato pari a 128 miliardi di euro (+8,6% rispetto all'analogo

335 €mld

il transato dei primi nove

102 La rivalutazione delle prestazioni è legata in parti uguali ad entrambe le Gestioni Separate: il 50% di quanto versato dal cliente, al netto dei costi, verrà investito all'interno della Gestione Separata "Posta ValorePiù", l'altro 50% verrà investito all'interno della Gestione Separata "Poste Vita Valore Solidità". Il rendimento farà riferimento a quello realizzato, in quota, da ciascuna Gestione, dando luogo a due rivalutazioni parallele. La somma di questi due capitali darà la valorizzazione del capitale del cliente e degli importi da liquidare, per tutte le prestazioni previste dal contratto.

103 Pur trattandosi di un prodotto di Poste Vita può essere acquistata anche in abbinamento al prodotto Poste Vivere Protetti in quanto si tratta di coperture che vanno ad integrare le coperture danni.

104 Il prodotto offre la copertura di eventi catastrofali per tutta la clientela business; la copertura di eventi naturali e incendio esclusivamente per la clientela Business del segmento Piccoli Operatori Economici (POE) e infine, offre le garanzie della Linea Protezione Imprese e Professionisti a copertura dei rischi relativi ai beni e al patrimonio dell'attività imprenditoriale o professionale esercitata.

105 Elaborazioni e stime su dati Banca d'Italia (Sistema dei pagamenti) e BCE (Payment statistics dashboard).

periodo del 2023) e con un valore medio della transazione di circa 41,5 euro, inferiore di 2,8 euro (-6,3%) rispetto ai livelli dei primi nove mesi del 2023. In aumento l'utilizzo delle carte di credito , soprattutto per i pagamenti di maggiori importi, che presentano transazioni e transato in crescita, rispettivamente dell'8,8% e del 4,4% rispetto ai primi nove mesi 2023. Anche le carte prepagate registrano una performance positiva (+12% delle transazioni e +6,9% del transato rispetto all'analogo periodo del 2023), merito del costante sviluppo dell'e-commerce e dell'aumento della penetrazione presso i punti fisici.

Al 30 settembre 2024105 il numero delle carte attive sul mercato si attesta a 103 milioni, in aumento rispetto a dicembre 2023 (+2,0%): il trend è sostenuto dalle performance delle carte di debito (+2,2% rispetto a dicembre 2023) per un totale di 55 milioni di carte attive. In aumento anche lo stock delle carte prepagate, pari a 34 milioni di pezzi (+2,4% rispetto a dicembre 2023) e delle carte di credito pari a 13,6 milioni di carte attive (+0,6% rispetto a dicembre 2023).

Il mercato della telefonia mobile106 , si mantiene complessivamente stabile in termini di stock di SIM Human-to-Human (H2H)107 rispetto alla fine del 2023 (78,5 milioni di SIM H2H) e pari a 78,6 milioni (+0,2%). In particolare, prosegue la crescita del numero delle SIM degli operatori virtuali (Mobile Virtual Network Operator – MVNO) (+6,6% rispetto alla fine del 2023), mentre si conferma la contrazione dello stock degli operatori storici (-1,0% rispetto alla fine del 2023). Poste Mobile, che rappresenta il 32% dei MVNO, registra una lieve crescita (+1,4% delle SIM H2H rispetto a dicembre 2023) con una quota di mercato pari al 5,5% a settembre 2024 (+0,1% rispetto a dicembre 2023).

Il mercato energetico nel corso del 2024 è stato caratterizzato dalla completa liberalizzazione avvenuta dal 10 gennaio 2024 per il gas e dal 1° luglio 2024 per l'energia elettrica. Gli operatori, attraverso promozioni mirate e campagne di comunicazione, hanno cercato di traghettare quanti più potenziali clienti sulla propria offerta di mercato libero, sollecitando anche coloro che avevano già fatto tale scelta in passato, con conseguente incremento dei tassi di switch.

Nel corso del secondo semestre 2024 il mercato ha mantenuto il trend di graduale risalita dei prezzi avviato nel secondo trimestre dell'anno, invertendo l'andamento del primo trimestre dell'anno, in cui i prezzi avevano raggiunto livelli minimi rispetto gli ultimi due anni. La risalita è dovuta prevalentemente alla permanenza di condizioni geopolitiche incerte (in particolare legate ai conflitti russo-ucraino e israelo-palestinese). I prezzi del gas e dell'energia elettrica108 hanno registrato una risalita piu marcata alla fine di dicembre 2024 (quando i prezzi del gas sull'hub europeo Title Transfer Facility (TTF) hanno superato i 50 euro/MWh) a seguito dell'annuncio dello stop totale delle importazioni di gas dalla Russia all'Unione Europea e di condizioni meteo più rigide rispetto agli scorsi due inverni che hanno portato a un conseguente maggiore utilizzo delle riserve di gas negli stoccaggi europei. Nel corso del mese di gennaio 2024 il prezzo del gas all'hub Title Transfer Facility (TTF) si è poi stabilizzato leggermente al di sotto di 50 euro/MWh.

Il livello dei prezzi e della loro volatilità è comunque rimasto significativamente inferiore ai valori registrati nel 2021 e 2022 e 2023 nel pieno della crisi energetica derivante dalla guerra russo-ucraina, dato che i sistemi di gas europeo ed italiano hanno raggiunto una diversificazione degli approvvigionamenti nettamente migliore rispetto allo scenario del 2021. Le importazioni dalla Russia, infatti, sono state compensate con il rafforzamento delle altre vie di importazioni, in particolare tramite il Gas Naturale Liquefatto (GNL) che garantisce maggiore flessibilità rispetto all'importazione via gasdotto. A ciò si aggiunge una riduzione significativa dei consumi di gas europei nel 2023 e 2024, di oltre il 10% rispetto alla media dei cinque anni precedenti.

Tuttavia, il mercato del gas, data la forte crescita degli scambi di Gas Naturale Liquefatto (GNL) via nave, ha assunto sempre più una scala internazionale, garantendo una maggiore diversificazione e al contempo subendo le influenze del contesto geopolitico ed economico internazionale, che anche nel secondo semestre 2024 è rimasto complesso per via:

106 AGCOM Osservatorio sulle comunicazioni n.4/2024 riferito a settembre 2024.

107 Le SIM H2H (Human-to-Human) sono quelle di uso quotidiano presenti negli smartphone e che permettono di effettuare chiamate e connessione dati.

108 Le variazioni del prezzo del gas si riverberano anche sui prezzi dell'energia elettrica, dato che in Italia e in molti altri Paesi Europei il prezzo marginale dell'elettricità è frequentemente definito dai costi di generazione delle centrali termoelettriche a gas naturale.

dei diversi fronti di guerra e di tensione (Ucraina, Israele, Siria, Iran, ecc.), delle incertezze date dall'evoluzione della domanda energetica asiatica e delle dinamiche commerciali tra gli Stati Uniti d'America e il resto del mondo.

Inoltre, nel corso del 2024, i fenomeni meteorologici si sono dimostrati fattori importanti per la volatilità delle quotazioni di gas ed energia elettrica nel mercato europeo, come le ondate di freddo invernale o di caldo estivo, l'intensità del vento per gli impianti eolici, la disponibilità di acqua nei bacini idrici, ecc. a seguito del sempre maggiore apporto delle fonti rinnovabili nel mix energetico, fonti che sono legate alla variabilità delle condizioni meteorologiche.

CONTESTO NORMATIVO

Di seguito si riportano i principali interventi normativi oggetto di aggiornamento ovvero nuova emanazione nel corso del 2024.

Monetica Si rinvia al contesto normativo della SBU Servizi Finanziari per maggiori approfondimenti.
Per saperne di più
TLC
Terminazione
delle chiamate
vocali
Nell'ambito del Regolamento Delegato 2021/654 adottato dalla Commissione Europea il 18
dicembre 2020, in materia di tariffa unica massima di terminazione per le chiamate su reti mobile
e su reti fisse nell'Unione Europea, a partire dal 1° gennaio 2024 le tariffe applicabili sono le
seguenti:

0,20 centesimi di euro per minuto (IVA esclusa) è il prezzo massimo di terminazione mobile,
ovvero l'importo
dovuto
dall'operatore
di
origine della chiamata all'operatore di
telecomunicazione mobile per ogni chiamata voce che termina sulla rete mobile di
quest'ultimo (sul terminale del proprio cliente);

0,07 centesimi di euro per minuto (IVA esclusa) è il prezzo massimo dovuto all'operatore di
telecomunicazione di rete fissa per la terminazione della chiamata sulla rete di quest'ultimo.

PostePay ha adottato il regime tariffario nei tempi previsti dal quadro normativo.

Inoltre, il 28 febbraio 2024 l'AGCOM, con la Delibera n. 46/24/CONS, ha avviato un procedimento finalizzato all'identificazione dei mercati dei servizi di terminazione delle chiamate vocali su rete mobile con l'obiettivo di rivedere, laddove necessario, le disposizioni regolamentari fissate a livello nazionale con la Delibera n. 599/18/CONS attualmente in vigore. La durata del procedimento è di 180 giorni, ma con sospensione dei termini per la raccolta di informazioni, per la consultazione pubblica e per l'acquisizione dei pareri da parte dell'AGCM e della Commissione Europea.

PostePay ha fornito il proprio contributo in occasione di una richiesta ricevuta dall'Autorità in data 29 febbraio 2024, finalizzata ad acquisire informazioni qualitative sulla definizione del mercato della terminazione delle chiamate vocali su rete mobile e all'eventuale identificazione di posizioni dominanti.

Il 3 ottobre 2024 l'AGCOM, con la Delibera 351/24/CONS, ha indetto una consultazione pubblica sui risultati dell'analisi dei mercati della terminazione delle chiamate vocali su rete mobile pubblicando la bozza di Provvedimento che prevede la revoca degli obblighi previsti dalla delibera n. 599/18/CONS (Artt. 4, 5, 6, 7 e 8) relativi all'accesso ed uso di determinate risorse di rete, trasparenza, non discriminazione e controllo dei prezzi. L'AGCOM ritiene, infatti, che il mercato della terminazione tenda verso condizioni di effettiva concorrenza e, quindi, che non sia più suscettibile di regolamentazione ex-ante. Rimane comunque applicabile il tetto tariffario fissato dal Regolamento Delegato 2021/654. Se confermata, a seguito dei pareri dell'AGCM e della Commissione Europea previsti dalla procedura, la revoca entrerà in vigore 6 mesi dopo la

pubblicazione della delibera finale. Il 31 ottobre 2024 PostePay ha inviato un documento sulla propria posizione in merito ai vari quesiti sottoposti in consultazione dall'Autorità.

SMS ALIAS

TLC

In riferimento alla Delibera AGCOM n. 12/23/CONS "Regolamento sull'utilizzo dei caratteri alfanumerici che identificano il soggetto mittente nei servizi di messaggistica aziendale (SMS ALIAS109)" con la quale sono stati definiti obblighi e ruoli dei soggetti che partecipano alla catena del servizio di messaggistica, il 29 gennaio 2024 il TAR del Lazio, su ricorso di un operatore di comunicazioni elettroniche, ha pubblicato una sentenza che dispone l'annullamento dell'obbligo che imponeva agli operatori nazionali il blocco degli SMS ALIAS provenienti dall'estero. Con tale decisione è stata dunque ripristinata la possibilità, anche per le aziende estere, di veicolare verso i propri utenti italiani SMS informativi il cui soggetto mittente sia individuato tramite un alias.

TLC

Qualità e carte dei servizi di comunicazioni elettroniche accessibili al pubblico da postazione fissa Nell'ambito delle nuove disposizioni sulle informazioni che i fornitori di servizi di comunicazioni mobili e personali devono trasmettere agli utenti in merito alla qualità dei servizi offerti in ambito telefonia fissa e di servizio internet da postazione fissa110, che sono entrate in vigore il 27 gennaio 2024, PostePay ha implementato le misure necessarie111 per l'adeguamento alle modifiche introdotte e ha partecipato a Tavoli di lavoro per l'aggiornamento delle Linee Guida ai fini della misurazione della qualità del servizio internet da postazione fissa. Tali linee guida sono state pubblicate il 1° marzo 2024 e sono entrate in vigore il 29 giugno 2024; PostePay ha espletato tutte le attività necessarie per adeguarsi alle modifiche introdotte nei termini previsti dalle stesse.

TLC In riferimento al procedimento di consultazione avviato dall'AGCOM nel mese di aprile 2023,
Comunicazioni
elettroniche
per la revisione e modifica del "Regolamento recante disposizioni a tutela degli utenti in materia
di contratti relativi alla fornitura di servizi di comunicazioni elettroniche112", il 3 gennaio 2024
l'Autorità ha approvato il nuovo Regolamento (Delibera n. 307/23/CONS) che disciplina i
contratti tra operatori che forniscono servizi di comunicazioni elettroniche e utenti finali. Tale
Regolamento, che è entrato in vigore il 3 luglio 2024, aggiorna il precedente Regolamento al
fine di adeguare le previsioni che disciplinano il rapporto contrattuale tra operatori e utenti finali
al nuovo Codice delle comunicazioni elettroniche. PostePay ha espletato tutte le attività
necessarie
per
adeguarsi alle modifiche
introdotte nei
tempi
previsti dalla
nuova
regolamentazione.
TLC
Codice delle
Comunicazioni
Elettroniche
(CCEE)
Con l'entrata in vigore del D.Lgs. 24 marzo 2024, n. 4869, sono state apportate alcune
modificazioni al Codice delle comunicazioni elettroniche quali: i criteri di localizzazione
urbanistica delle infrastrutture per le comunicazioni mobili, l'adeguamento della mappatura
geografica delle reti e l'imposizione dell'interoperabilità delle banche dati, le modifiche
all'apparato sanzionatorio, ecc.
Non essendo un operatore telefonico infrastrutturato, non si rilevano impatti per PostePay delle
modifiche illustrate.

TLC Nella G.U. dell'Unione europea del 30 aprile 2024 è stato pubblicato il Regolamento (UE) 2024/1183 che integra il primo Regolamento eIDAS (EU) 2014/910 istituendo in materia d'identità digitale il portafoglio digitale unico, rilasciato a seguito di una certificazione

112 Regolamento di cui alla Delibera AGCom n. 519/15/CONS.

109 Per SMS ALIAS si intende una stringa di caratteri con codifica alfanumerica trasmessa nelle comunicazioni SMS.

110 Delibera n. 156/23/CONS del 31 luglio 2023.

111 A titolo esemplificativo: nuova sezione del sito dedicata alla trasparenza tecnica, aggiunta al kit contrattuale di un documento che specifica le caratteristiche tecniche del servizio fornito, ecc.

obbligatoria. In tal modo, cittadini ed imprese potranno disporre, in modo sicuro ed affidabile, di

Portafoglio

.

digitale unico eIDAS 2.0 portafogli digitali in grado di collegare le proprie identità digitali nazionali ad altri attributi personali (patente di guida, titoli e qualifiche professionali, strumenti di pagamento), identificandosi in modo certo ed affidabile per condividere dati e informazioni utili alla fruizione dei servizi pubblici. Il 28 novembre 2024 la Commissione Europea ha adottato 5 Regolamenti di esecuzione che dettano le norme tecniche di implementazione del portafoglio europeo dell'identità digitale. PostePay monitora l'evoluzione normativa a livello nazionale e la definizione delle norme tecniche comuni e delle ulteriori disposizioni europee di attuazione ed esecuzione di quanto già previsto dal Regolamento Electronic IDentification Authentication and Signature – eIDAS 2.0113 TLC Parental Control Con la Delibera n. 9/23/CIR del 25 gennaio 2023, l'AGCOM ha recepito il dettato normativo dell'art. 7-bis del DL 30 aprile 2020, n. 28 in materia di "Sistemi di protezione dei minori dai rischi del cyberspazio". Dal 21 novembre 2023, gli Operatori di comunicazioni elettroniche devono prevedere "Sistemi di controllo parentale ovvero di filtro di contenuti inappropriati per i minori e di blocco di contenuti riservati ad un pubblico di età superiore agli anni diciotto" per tutti servizi di connettività (fisso e mobile). Tali sistemi di controllo consistono in servizi gratuiti, preattivati e disattivabili solo su richiesta del consumatore adulto, titolare dell'utenza. I contratti e le offerte di PostePay, (in ambito telefonia fissa e mobile), possono essere sottoscritti ed attivati esclusivamente dalla clientela maggiorenne. Inoltre, dal 17 settembre 2024 è diventato esecutivo, l'obbligo, previsto dal D.L. 123 del 2023 per i produttori di terminali, di assicurare all'atto di immissione sul mercato dei dispositivi, che i sistemi operativi consentano l'utilizzo e includano la disponibilità di applicazioni di controllo parentale. PostePay, in collaborazione con partner tecnologici, ha messo a disposizione della clientela i Sistemi di controllo parentale e le connesse procedure ed istruzioni di attivazione, impostazione, disattivazione, riattivazione nei tempi previsti. La legge n. 70 del 2024, in materia di "Disposizioni e delega al Governo in materia di prevenzione e contrasto del bullismo e del cyberbullismo", conferisce una delega al Governo per adottare un decreto legislativo volto ad introdurre nuovi obblighi informativi nei contratti degli utenti stipulati con i fornitori di servizi di comunicazione e di informazione offerti mediante reti di comunicazione elettronica. PostePay sta monitorando l'adozione del suddetto decreto legislativo per la valutazione di eventuali impatti sulle proprie attività. TLC Assistenza clienti L'8 agosto 2024 l'AGCOM ha pubblicato la Delibera n. 255/24/CONS che disciplina il servizio di assistenza clienti nel settore delle telecomunicazioni, al fine di garantire la massima accessibilità al servizio di assistenza clienti (sia mediante il canale telefonico, che resta obbligatorio, sia in modalità digitale), la trasparenza e la tracciabilità delle procedure di gestione dei reclami e la qualità del servizio di assistenza clienti. Gli obblighi entreranno in vigore a partire dall'8 agosto 2025. PostePay ha indirizzato le attività per adempiere secondo le modalità ed entro le tempistiche previste dalla regolamentazione. TLC Agevolazioni per consumatori con disabilità Il 7 agosto 2024 l'AGCOM ha pubblicato la Delibera 281/24/CONS contenente le disposizioni in materia di misure riservate a consumatori con disabilità per i servizi di comunicazione elettronica da postazione fissa e mobile. Tale Delibera ha esteso in maniera strutturale le agevolazioni previste per i non udenti e i non vedenti anche alle persone con gravi limitazioni di deambulazione. Al fine di monitorare l'andamento delle agevolazioni, gli operatori hanno

113 Regolamento (UE) 1183/2024 dell'11 aprile 2024.

l'obbligo di comunicare all'Autorità, entro il 30 gennaio di ogni anno, il numero delle agevolazioni in essere alla data del 31 dicembre dell'anno precedente, distinto per tipologia di servizio – fissa e mobile – e per categoria di disabilità.

TLC

Diritto d'Autore

In riferimento alle Disposizioni per la prevenzione e la repressione della diffusione illecita di contenuti tutelati dal diritto d'autore mediante le reti di comunicazione elettronica114, è consentito ad AGCOM di ordinare ai prestatori di servizi, compresi i prestatori di accesso alla rete, di disabilitare l'accesso a contenuti diffusi abusivamente mediante il blocco della risoluzione Domain Name System (DNS) dei nomi di dominio e il blocco dell'instradamento del traffico di rete verso gli indirizzi IP univocamente destinati ad attività illecite. PostePay, nei termini previsti, si è accreditata sulla piattaforma dedicata "Piracy Shield"115 e, tramite i suoi fornitori di accesso, assolve gli obblighi previsti dalla legge.

I contratti con gli Operatori Wholesale stipulati da PostePay in qualità di Operatore Telco, erano stati prorogati fino a dicembre 2024 e attualmente sono in corso di aggiornamento/negoziazione, ai fini della definizione delle responsabilità e dei relativi oneri relativamente agli obblighi di blocco sopramenzionati.

TLC

AGCOM - Oneri di funzionamento Il 4 settembre 2024, l'AGCOM ha pubblicato la Delibera n. 270/24/CONS "Misura e modalità di versamento del contributo agli oneri di funzionamento per l'esercizio dei compiti derivanti dalla designazione dell'autorità per le garanzie nelle comunicazioni quale coordinatore dei servizi digitali - anno 2024". L'ammontare complessivo degli oneri che l'AGCOM prevede di sostenere nel 2024 per lo svolgimento di tali attività è stimato per 1,5 milioni di euro. La contribuzione dei prestatori di servizi intermediari stabiliti in Italia è pari allo 0,135 per mille dei ricavi derivanti dalla fornitura di tali servizi.

PostePay, nei termini stabiliti dalla normativa, ha dichiarato i dati strumentali alla determinazione del contributo e ha provveduto al versamento della relativa quota, pari a circa 45 migliaia di euro. In data 14 ottobre 2024, PostePay ha inviato una comunicazione all'Autorità con la quale ha chiarito che, il pagamento del contributo deve intendersi effettuato senza acquiescenza al contenuto della Delibera sopra menzionata ed alla sua (eventuale) applicabilità nei confronti di PostePay, con riserva di ripetizione totale o parziale del pagamento del contributo già effettuato.

ENERGIA

Liberalizzazione mercato retail del gas – offerta PLACET

Il primo trimestre del 2024 ha visto il completamento del processo di liberalizzazione del mercato retail del gas naturale.

A partire dal 1° gennaio 2024 – secondo le modalità definite da ARERA, con le Delibere 100/2023/R/com e 102/2023/R/com - è infatti divenuto operativo il Servizio di Tutela della Vulnerabilità. In particolare, l'ARERA ha dato attuazione alle disposizioni dell'art. 1.59, della Legge 4 agosto 2017, n. 124 (Legge annuale per il mercato e la concorrenza) e alle disposizioni del succitato Decreto Legge 9 agosto 2022, n. 115, come convertito dalla Legge 21 settembre 2022, n. 142 (il cosiddetto Decreto Legge "Aiuti bis") in materia rispettivamente di superamento dei prezzi regolati del gas naturale e di definizione delle condizioni di fornitura del gas naturale ai clienti finali vulnerabili. Il Servizio di Tutela della Vulnerabilità, ossia il servizio di fornitura di gas naturale alle condizioni economiche e contrattuali definite dall'ARERA, destinato ai soli clienti vulnerabili116 (come definiti all'art. 22 del Decreto Legislativo 23 maggio 2000 n. 164),

114 Delibera AGCOM n.189/23/CONS del 26 luglio 2023, entrata in vigore il 1° gennaio 2024, che ha recepito la legge 93/2023.

115 La piattaforma Piracy Shield, attiva dal 1° febbraio 2024, consente una gestione automatizzata delle segnalazioni successive all'ordine cautelare emanato dall'Autorità per le garanzie nelle comunicazioni ai sensi dell'art. 9-bis, comma 4-bis del Regolamento.

116 I clienti vulnerabili sono coloro che si trovano in una delle seguenti condizioni: i) condizioni economicamente svantaggiate (percettori di bonus sociale); ii) sono soggetti con disabilità ai sensi dell'articolo 3 legge 104/92; iii) hanno un'utenza in una struttura abitativa di

sostituisce il precedente Servizio di Tutela gas, a cui avevano diritto tutti i clienti domestici, prescindendo da qualsiasi condizione di vulnerabilità.

PostePay si è adeguata entro il termine stabilito implementando tutte le azioni previste dal regolatore.

Con la Delibera 309/2024/R/com del 23 luglio 2024, l'ARERA ha definito modalità e condizioni per il rinnovo dell'Offerta a Prezzo Libero A Condizioni Equiparate di Tutela – PLACET in deroga117 applicata nel corso del 2024. Il provvedimento stabilisce che il venditore invii entro il 30 settembre 2024 una comunicazione al cliente per informarlo delle nuove condizioni che gli verranno applicate per l'anno 2025. Tali condizioni sono quelle per le quali la spesa annua stimata per il cliente risulti più conveniente tra:

  • − l'Offerta PLACET in deroga, che lascia libera al venditore la sola componente fissa di commercializzazione (componente PFIX118) con eventuale adeguamento in aumento o in diminuzione della stessa rispetto a quello definito per l'anno 2024;
  • − l'Offerta PLACET ordinaria, che lascia libera al venditore sia la componente fissa sia la componente variabile di commercializzazione.

PostePay ha espletato le attività previste dal Provvedimento per comunicare ai propri clienti le nuove condizioni economiche applicate.

ENERGIA

Liberalizzazione mercato retail dell'energia elettrica

Parallelamente agli sviluppi normativi che hanno interessato la rimozione del Servizio di Tutela nel mercato retail del gas naturale, il 1° luglio 2024 si è concluso il percorso di liberalizzazione del mercato retail dell'energia elettrica.

In attuazione del Decreto Legge 9 dicembre 2023, n. 181 e della successiva Delibera ARERA 600/2023/R/eel del 19 dicembre 2023, viene fissata la fine del Servizio di Maggior Tutela per i clienti domestici elettrici non vulnerabili a partire da luglio 2024. Per questi clienti, l'ARERA ha previsto un percorso graduale per dare la possibilità a ciascuno di scegliere l'offerta sul mercato libero più adatta alle proprie esigenze, assicurando adeguati obblighi informativi in capo ai venditori. È previsto infatti che qualora i clienti non vulnerabili non scelgano un operatore sul libero mercato entro il 1° luglio 2024 la fornitura di energia elettrica, con una struttura di prezzo definita da ARERA, passi al cosiddetto "Servizio a Tutele Graduali" che sarà erogato da venditori selezionati da Acquirente Unico119 attraverso specifiche procedure competitive (che si sono svolte il 10 gennaio 2024). I clienti domestici vulnerabili120, invece, potranno continuare a usufruire del Servizio di Maggior Tutela.

Il 2 febbraio 2024 è stata approvata la Legge n. 11 di conversione del Decreto Legge 9 dicembre 2023, n. 181121, (c.d. Decreto Energia). Il Decreto Energia prevede che il Servizio di Maggior Tutela per i clienti elettrici vulnerabili, venga sostituito dal Servizio di Vulnerabilità elettrico.

emergenza a seguito di eventi calamitosi; iv) hanno un'età superiore ai 75 anni.

117 Offerta introdotta dall'ARERA per accompagnare i clienti gas non vulnerabili nel passaggio al mercato libero avvenuto nel 2024. L'offerta PLACET in deroga, con condizioni economiche e contrattuali definite dall'Autorità ma con componente fissa annuale (Pfix) definita dal venditore, è stata applicata nel 2024 ai clienti non vulnerabili, famiglie e condomìni, che con la fine della tutela gas non avevano ancora sottoscritto un contratto di fornitura nel mercato libero (Fonte: www.arera.it).

118 È la quota fissa (componente PFIX), espressa in €/PDR/anno e fatturata in quote mensili.

119 Società pubblica inizialmente nata per approvvigionare l'energia elettrica per i clienti serviti in "Maggior Tutela" e che nel corso degli anni ha ampliato il proprio perimetro di attività, in particolare inglobando i processi finalizzati al miglioramento del funzionamento del mercato energetico (a titolo esemplificativo la gestione del Sistema Informativo Integrato e del Portale Offerte).

120 I clienti vulnerabili elettrici sono coloro che si trovano in una delle seguenti condizioni: i) condizioni economicamente svantaggiate (percettori di bonus sociale); ii) sono soggetti con disabilità ai sensi dell'articolo 3 legge 104/92; iii) hanno un'utenza in una struttura abitativa di emergenza a seguito di eventi calamitosi; iv) hanno un'età superiore ai 75 anni; v) clienti intestatari di utenze nelle isole minori non interconnesse e vi) utilizzano apparecchiature medico-terapeutiche necessarie per il mantenimento in vita alimentate dall'energia elettrica.

121 "Disposizioni urgenti per la sicurezza energetica del Paese, la promozione del ricorso alle fonti rinnovabili di energia, il sostegno alle

Il 27 giugno 2024 L'ARERA, a valle della Consultazione 169/2024/R/eel122 dell'8 maggio 2024, ha pubblicato la Delibera 262/2024/R/eel che prevede l'aggiornamento della componente DispBt123 e del corrispettivo PCV124 relativi alla commercializzazione dell'energia elettrica del servizio di Maggior Tutela per i clienti domestici vulnerabili, in vigore dal 1° luglio 2024. PostePay si è adeguata applicando il valore pari a 1,3183 €/POD/anno della Componente DispBt come definita e periodicamente aggiornata da ARERA.

ENERGIA

Elenco venditori gas

Con la Delibera 157/2024/R/gas, adottata a valle del procedimento di consultazione 70/2024/R/gas "Elenco Dei Soggetti Abilitati Alla Vendita Di Gas Naturale: Modalità E Condizioni Di Accesso"125, l'ARERA ha formalizzato al Ministero dell'Ambiente e della Sicurezza Energetica (MASE) la propria proposta in merito a condizioni, criteri, modalità e requisiti per l'iscrizione, la permanenza e l'esclusione dall'Elenco dei soggetti abilitati alla vendita di gas naturale ai clienti finali (Elenco Venditori gas). L'Autorità ha previsto una serie di requisiti per l'ammissibilità (tecnici, di onorabilità, finanziari) all'Elenco Venditori gas, le modalità di ammissione (distinguendo tra imprese già iscritte e imprese di nuova iscrizione) e le condizioni di permanenza, esclusione o cancellazione dall'Elenco Venditori gas.

PostePay è già soggetto autorizzato alla vendita di gas naturale per i clienti finali, figurando nel relativo elenco pubblico gestito dal MASE.

PUN Index GME e Offerta

ENERGIA

PLACET

Relativamente al superamento del Prezzo Unico Nazionale126 (PUN) (art. 19 del Decreto Legge 181/2023), Il Ministero dell'Ambiente e della Sicurezza Energetica (MASE) con il Decreto 18 aprile 2024 ha stabilito le condizioni e i criteri per l'applicazione ai clienti finali, a decorrere dal 1° gennaio 2025, di prezzi zonali definiti in base agli andamenti del mercato all'ingrosso dell'energia elettrica. Il Gestore Mercati Energetici (GME) calcolerà il prezzo di riferimento dell'energia elettrica scambiata nel mercato all'ingrosso come media dei prezzi zonali ponderata per le quantità acquistate relativamente a portafogli zonali in prelievo in ciascuna zona geografica di mercato. L'ARERA dovrà definire un meccanismo transitorio di perequazione tra i clienti finali a compensazione dell'eventuale differenziale tra il prezzo zonale e il prezzo di riferimento calcolato da GME, applicabile per l'intero anno 2025.

Con la Delibera 304/2024/R/eel pubblicata il 25 luglio 2024, a conferma di quanto già sancito dall'art.19, del Decreto Legge n. 181/2023, l'ARERA ha confermato, a partire dal 1° gennaio 2025, l'indicizzazione al PUN Index GME127 delle componenti del prezzo a copertura dei costi di acquisto di energia elettrica e dell'Offerta PLACET. Onde garantire adeguata trasparenza, i valori a consuntivo del PUN Index GME saranno pubblicati dall'ARERA nel proprio sito, sarà valutato

imprese a forte consumo di energia e in materia di ricostruzione nei territori colpiti dagli eccezionali eventi alluvionali verificatisi a partire dal 1° maggio 2023".

122 Documento di Consultazione 169/2024/R/eel: "Servizio di maggior tutela per i clienti domestici vulnerabili - orientamenti per la revisione delle modalità di determinazione delle componenti per la commercializzazione al dettaglio pcv e rcv".

123 DispBT (componente di dispacciamento) serve a compensare la differenza tra gli importi complessivamente versati tramite la componente Commercializzazione (PCV) e i costi di gestione commerciale riconosciuti alle imprese di vendita in regime di tutela (diversi da quelli delle imprese di vendita del mercato libero, considerati dalla componente PCV. Si applica in misura fissa (euro/anno), a credito del cliente, e per le utenze in abitazioni di residenza anagrafica, anche all'energia consumata (euro/kWh), con prezzo più basso per i consumi fino a 1.800 kWh/anno.

124 PCV (Prezzo Commercializzazione Vendita) corrisponde ai costi fissi sostenuti per svolgere le attività di gestione commerciale dei clienti; è parametrata ad un livello corrispondente ai costi medi attribuibili alle imprese di vendita che operano nel mercato libero ed è compensata mediante la componente DispBT. Si applica in misura fissa (euro/anno).

125 Società pubblica inizialmente nata per approvvigionare l'energia elettrica per i clienti serviti in "Maggior Tutela" e che nel corso degli anni ha ampliato il proprio perimetro di attività, in particolare inglobando i processi finalizzati al miglioramento del funzionamento del mercato energetico (a titolo esemplificativo la gestione del Sistema Informativo Integrato e del Portale Offerte).

126 Il Prezzo Unico Nazionale è il prezzo all'ingrosso per l'approvvigionamento dell'energia elettrica scambiata tra produttori e fornitori sul mercato nazionale della Borsa Elettrica Italiana.

127 Il PUN Index GME è una media ponderata dei prezzi zonali orari e verrà utilizzato in luogo del Prezzo Unico Nazionale.

l'avvio di un'eventuale azione informativa istituzionale e, in caso di contratti di mercato libero indicizzati al Prezzo Unico Nazionale (PUN) e in corso di esecuzione al 1° gennaio 2025, il venditore dovrà informare il cliente della sostituzione automatica dell'indice con il PUN Index GME nella prima bolletta in cui il nuovo indice troverà applicazione. Qualora invece il venditore dovesse decidere di sostituire il PUN con un indice diverso dovrà provvedere con una comunicazione di variazione unilaterale con preavviso di tre mesi, secondo la regolazione ordinaria.

PostePay ha seguito gli sviluppi e la Delibera non comporta particolari impatti sui propri processi.

ENERGIA

Delibere ARERA per le popolazioni colpite dagli eventi calamitosi

Nell'ambito degli interventi e delle agevolazioni definiti nel corso del 2023 a favore delle popolazioni maggiormente colpite dagli eccezionali eventi metereologici verificatisi nel centro Italia nel mese di maggio 2023, l'ARERA con la Delibera 10/2024/R/com del 30 gennaio 2024 ha, tra le altre, fissato al 30 giugno 2024 il termine ultimo entro il quale i clienti hanno potuto chiedere l'applicazione delle agevolazioni tariffarie ai propri venditori definite nella Delibera 565/2023/R/com (azzeramento dei costi di distribuzione e degli oneri generali di sistema). Con la Delibera 11/2024/R/com del 30 gennaio 2024 l'ARERA, al fine di dare attuazione a quanto previsto dalla legge di Bilancio 2024, ha prorogato fino al 31 dicembre 2024 le agevolazioni in favore dei clienti colpiti dagli eventi sismici del Centro Italia e nei comuni di Casamicciola Terme, Lacco Ameno e Forio nel 2016 e 2017. Con la Delibera 50/2024/R/com del 27 febbraio 2024, l'ARERA ha ulteriormente dettagliato le misure di urgenza in favore dei territori della Toscana colpiti dall'alluvione del 2 novembre 2023, introdotte dalla Delibera 519/2023/R/com del 9 novembre 2023. In particolare, è stato fissato in 6 mesi, a partire dal 2 novembre 2023, il periodo di sospensione della fatturazione dei clienti. Sulle misure introdotte in favore dei clienti colpiti dagli eventi di cui sopra, PostePay ha adottato o saranno adottate nel corso del tempo le relative misure per ottemperare agli adempimenti previsti a carico dei venditori di energia elettrica e gas naturale.

ENERGIA

Autorizzazione ETS2

Il 20 agosto 2024 il Ministero dell'Ambiente e della Sicurezza Energetica (MASE) ha pubblicato la deliberazione n.127/2024 che definisce le modalità di rilascio dell'autorizzazione ad emettere gas serra ai soggetti ETS2128 che iniziano l'attività a decorrere dal 1° gennaio 2025. Gli adempimenti sono legati alla Direttiva 2003/87/CE, come recepita in Italia dal D.Lgs. 47/2020, in materia di emissioni di CO2, la quale stabilisce che:

(i) a decorrere dal 1° gennaio 2025, nessun "soggetto regolamentato" svolga la propria attività, a meno che non sia in possesso di un'autorizzazione rilasciata da un'autorità competente;

(ii) a partire dal 2026, per ogni anno civile a decorrere dal 2025, le emissioni corrispondenti alle quantità di combustibili immessi in consumo dovranno essere monitorate e comunicate all'Autorità competente.

PostePay, essendo un soggetto obbligato129, ha presentato, entro il termine previsto del 21 ottobre 2024, la documentazione per ottenere un'ulteriore autorizzazione dal MASE al fine di continuare a svolgere la propria attività e il 23 dicembre 2024, ha ricevuto dal Ministero comunicazione di accoglimento della autorizzazione, ai sensi dell'articolo 42-septies, comma 3,

128 L'ETS2 è l'estensione normativa del sistema EU Emissions Trading Scheme: Il nuovo sistema, diverso e separato dal sistema ETS tradizionale (cosiddetto "ETS1"), è volto al controllo e alla riduzione delle emissioni di gas ad effetto serra nei settori del trasporto stradale, degli edifici e della piccola industria non già coperta dall'ETS1.

129 PostePay è soggetto obbligato in quanto identificabile come: (i) "soggetto regolamentato", poiché debitore dell'accisa a norma dell'articolo 21, comma 6, del d.lgs. 504/1995; (ii) attivo in uno dei settori disciplinati dal capo IV-bis della Direttiva 2003/87/CE (vedi all. 3, p. 114).

primo periodo del D. Lgs. 9 giugno 2020, n. 47, come modificato dal D. Lgs. 10 settembre 2024, n. 147.

ENERGIA

Settlement Gas

Il 30 luglio 2024, l'ARERA ha approvato la Delibera 333/2024/R/gas - Modifiche e integrazioni al testo integrato delle disposizioni per la regolazione delle partite fisiche ed economiche del servizio di bilanciamento del gas naturale - che ha apportato modifiche al Testo Integrato Settlement Gas (TISG – Delibera 148/2019/R/gas). L'Autorità ha ritenuto che, con l'avvento della riforma della misura per i Punti di Riconsegna130 (PDR) dotati di smart meter di classe G4-G6131, siano maturi i tempi per il passaggio di trattamento da PDR misurati con frequenza diversa da quella mensile (PDR MY) a PDR misurati mensilmente (PDR MM), riducendo i costi del settlement132 dovuti ad una più tempestiva contabilizzazione dei consumi effettivi e ad un effetto più immediato sulla determinazione delle partite fisiche relative alle sessioni di bilanciamento.

PostePay ha adeguato i propri processi interni alla nuova normativa al fine di gestire gli esiti della contabilizzazione dei volumi di competenza nelle sessioni di settlement.

ENERGIA

Oneri di funzionamento Il 28 ottobre 2024, l'ARERA ha approvato la Delibera 382/2024/A che ha previsto per il 2024 la riduzione dell'aliquota del contributo dovuto dagli operatori del settore dell'energia elettrica e del gas per gli oneri di funzionamento dell'ARERA, rispetto a quanto stabilito per l'anno 2023, da effettuarsi entro il 29 novembre 2024.

ENERGIA

Accesso di terze parti ai dati

Il 26 novembre 2024, l'ARERA ha approvato la Delibera 509/2024/R/com con la quale l'Autorità ha approvato la "Disciplina relativa all'accesso di terze parti autorizzate ai dati di misura di energia elettrica e gas naturale" che prevede per i soggetti che si accrediteranno all'Elenco delle Terze Parti (ETP), tra cui i venditori che avranno formalizzato con il cliente interessato un apposito contratto/accordo, di disporre dei dati di misura dello stesso da utilizzare esclusivamente per finalità di comparazione delle offerte o erogazione di servizi connessi all'energia. Tale disciplina troverà applicazione a partire dal 1° ottobre 2025.

Il 17 dicembre 2024, l'ARERA ha approvato la Delibera 548/2024/R/com con la quale l'Autorità ha disposto, l'avvio di un procedimento di aggiornamento e revisione della disciplina della qualità commerciale di cui al Testo Integrato della Qualità Commerciale (TIQVc – Delibera 413/2016/R/com) con l'obiettivo di: i) rafforzare ed estendere gli strumenti di tutela, anche facilitando e potenziando l'accesso a servizi di assistenza; ii) facilitare il raggiungimento di più elevati livelli di soddisfazione dei clienti finali attraverso l'utilizzo di soluzioni tecnologiche innovative e nuovi canali di accesso, oltre all'implementazione di nuovi servizi; iii) semplificare ed efficientare le attività di monitoraggio dell'Autorità sul rispetto degli standard, sulla qualità percepita dai clienti e sulle indagini di soddisfazione; iv) migliorare l'informazione disponibile ai clienti con riguardo ai livelli qualitativi offerti dai venditori. Il termine di chiusura del procedimento è fissato per il 31 luglio 2025. PostePay seguirà il processo di aggiornamento al fine di fornire i propri contributi qualora l'ARERA dovesse avviare specifici tavoli tecnici e/o focus group e/o consultazioni pubbliche e avviare per tempo eventuali attività interne di valutazione e implementazione delle novità nei propri processi operativi, in conformità alla regolazione che sarà adottata.

130 Punto Di Riconsegna (PDR) identifica il punto fisico della rete locale di distribuzione in cui il gas naturale viene consegnato dal fornitore e prelevato dal cliente finale (contatore).

131 Delibera 269/2022/R/gas del 21 giugno 2022 e in vigore dal 1 aprile 2023.

132 Il settlement è l'attività che consiste nell'attribuzione, ai diversi utenti della rete, delle partite fisiche di gas di propria competenza.

Il Ministero dell'Ambiente e della Sicurezza Energetica (MASE) ha pubblicato il Decreto ministeriale, n. 224, del 14 luglio 2023133 che innova la disciplina delle Garanzie di Origine (titoli GO) del Gestore dei Servizi Energetici (GSE), ossia dei certificati che attestano la provenienza dell'energia elettrica da fonti rinnovabili.

PostePay ha provveduto, nei termini previsti dalla normativa, alla certificazione di tutta l'energia elettrica venduta ai propri clienti finali nel 2023 come prodotta da fonti rinnovabili.

Il 28 febbraio 2024 è stata approvata la Direttiva (UE) 2024/825 Empowering Consumers for the Green Transition (ECGT) che è entrata in vigore il 25 marzo 2024 e dovrà essere recepita dagli Stati membri entro il 27 marzo 2026. La Direttiva integra l'elenco134 di pratiche commerciali considerate, ai fini della Green Transition, in ogni caso sleali e quindi vietate ai sensi di quanto previsto agli artt. 6 e 7 della Direttiva 2005/29/CE (e recepito all'art. 23 del Codice del Consumo). Il 6 maggio 2024 il GSE ha pubblicato la Procedura per la determinazione del mix energetico utilizzato per la produzione dell'energia elettrica venduta dall'impresa di vendita. PostePay ha adeguato le proprie iniziative di comunicazione alla nuova normativa.

ENERGIA

ENERGIA

Green Transition

ARERA - Codice di condotta commerciale Il 1° ottobre 2024, l'ARERA ha approvato la Delibera 395/2024/R/COM, a seguito del Documento di Consultazione 200/2024/R/com, in merito agli interventi di aggiornamento ed efficientamento del Codice di Condotta Commerciale, a vantaggio dei clienti finali di energia elettrica e gas naturale che hanno riguardato tre distinte direttrici: i) aggiornamento del Codice di Condotta Commerciale in base alle previsioni introdotte nel corso del 2023 nel Codice del Consumo (D. Lgs. 206/05) per effetto del D. Lgs. 26/2023 che ha integrato e modificato il Codice del Consumo con l'obiettivo di aumentare la trasparenza a vantaggio del consumatore e ridurre eventuali asimmetrie informative che potrebbero limitare la capacità decisionale del cliente finale135; ii) modifica delle condizioni previste per la gestione delle eventuali comunicazioni di variazione unilaterale del contratto, evoluzione automatica e rinnovo delle condizioni economiche; iii) il rafforzamento del principio di responsabilità a carico dei venditori per la promozione e la conclusione dei contratti di fornitura anche qualora si avvalgano di fornitori in outsourcing. L'entrata in vigore delle modifiche al Codice di Condotta Commerciale è fissata al 1° gennaio 2025 e PostePay ha completato le operazioni interne per conformare i propri processi alle novità

ENERGIA Il 22 ottobre 2024 l'ARERA ha pubblicato il documento di Consultazione 429/2024/R/gas con il quale ha illustrato i propri orientamenti volti ad implementare, anche nel settore del gas, il

previste dal nuovo Codice.

133 Nel Decreto Ministeriale vengono apportati alcuni aggiornamenti relativi a: i) le modalità di emissione, trasferimento, riconoscimento e annullamento delle Garanzie d'Origine (GO) relative a energia elettrica ma – per la prima volta – anche gas, idrogeno ed energia termica; ii) modalità di utilizzo delle GO da parte dei venditori; iii) criteri e modalità per la fornitura ai clienti finali delle informazioni sulla composizione del mix energetico utilizzato e sull'impatto ambientale della produzione. Il Decreto Ministeriale, inoltre, prevede: l'istituzione di un Registro nazionale delle GO presso il GSE; una nuova formulazione del mix energetico; la previsione di un indicatore riguardante l'impatto ambientale del mix energetico usato dal venditore. A tal proposito, si prevede che le informazioni sul mix energetico e impatto ambientale siano rese disponibili alla clientela in fase precontrattuale e promozionale (oltre che sul sito web del venditore, nei documenti di fatturazione con cadenza quadrimestrale e nel Portale Offerte).

134 Rientrano nell'elenco: i) esibire un marchio di sostenibilità che non è basato su un sistema di certificazione o non è stabilito da autorità pubbliche; ii) formulare un'asserzione ambientale generica per la quale il professionista non è in grado di dimostrare l'eccellenza riconosciuta delle prestazioni ambientali pertinenti all'asserzione; iii) formulare un'asserzione ambientale concernente il prodotto o l'attività del professionista nel suo complesso quando riguarda solo un determinato aspetto del prodotto o dell'attività; iv) presentare requisiti imposti per legge sul mercato dell'Unione Europea per tutti i prodotti appartenenti a una data categoria come se fossero un tratto distintivo dell'offerta del professionista.

135 I limiti sono relativi a: i) le informazioni ai clienti sui mezzi di comunicazione elettronica da poter utilizzare per contattare per iscritto il fornitore e ricevere una risposta che re che rechi data e orario dei relativi messaggi, su supporto durevole; ii) l'estensione del termine per l'esercizio del diritto di ripensamento da contratti conclusi dai clienti domestici nel contesto di visite non richieste da parte di un venditore presso l'abitazione oppure di escursioni organizzate da un venditore con lo scopo o con l'effetto di promuovere o vendere prodotti ai consumatori, da 14 a 30 giorni; iii) la decadenza del diritto di ripensamento nel caso sia già stata avviata la fornitura a seguito di richiesta da parte del cliente di esecuzione del contratto prima che sia decorso il termine per il ripensamento.

Consultazioni ARERA processo di voltura con contestuale cambio di fornitore, già introdotto nel settore dell'energia elettrica dalla Delibera 135/2021/R/eel a partire dal 1° novembre 2021. PostePay ha seguito il processo di consultazione ed è in attesa della pubblicazione del provvedimento finale per apportare le modifiche necessarie ai propri processi operativi secondo le tempistiche che saranno definite da ARERA.

ATTIVITÀ DI PERIODO

Nella tabella seguente sono riportate le principali attività di periodo della Strategic Business Unit Servizi Postepay.

COMPARTO ATTIVITÀ DI PERIODO
Energia L'offerta energia si contraddistingue per essere 100% green nella luce (grazie a una
offerta con energia elettrica proveniente al 100% solo da fonti rinnovabili italiane
certificata da garanzie d'origine del Gestore Servizi Energetici) e 100% compensata
in termini CO2 per il gas.
Nel corso del 2024, l'offerta commerciale ha beneficiato della fine del mercato
tutelato del gas prima e luce poi e, in continuità con gli ultimi mesi dell'anno 2023, si è focalizzata
sull'acquisizione di nuova clientela e sull'ottimizzazione del processo di rinnovo dei contratti; nel corso
dell'anno PostePay ha ottimizzato inoltre la nuova Offerta "Servizio tutela della vulnerabilità gas"136 e
attivato la fornitura di elettricità alle società del Gruppo Poste Italiane, completando così
l'internalizzazione della fornitura commodities gas e power.
Si rinvia inoltre a quanto riportato nel paragrafo "Piattaforma omnicanale del Gruppo" per le funzionalità
di gestione della fornitura tramite app Poste Italiane.
In ambito acquiring, al fine di sviluppare il target Piccoli Operatori Economici (POE), Postepay ha aderito,
per il prodotto POS fisico, al Protocollo POS lanciando una promozione sulle commissioni relative ai
micropagamenti. Con l'obiettivo di innovare e completare l'offerta in ambito acquiring, è stato inoltre reso
disponibile il servizio SmartPOS137
Monetica /Incassi e
Pagamenti
Nel corso dell'anno c'è stata la collaborazione con il partner UNIPOLMove per
estendere il servizio di ritiro degli apparati On Board Unit (OBU)138 sulla rete
PUNTOLIS, completando la contrattualizzazione di circa 5.000 punti convenzionati
abilitati al servizio UNIPOLMove.
A partire dalla fine di gennaio 2024, presso la rete degli Uffici Postali, è stata
avviata la consegna delle Carte di Inclusione, le carte di pagamento prepagate
per i nuclei familiari che beneficiano dell'Assegno di Inclusione (ADI)139
PostePay nel corso del 2024, ha proseguito l'attività di supporto alle iniziative
governative volte al sostegno di specifiche fasce di popolazione attraverso la produzione e la gestione
della Carta Postepay Borsa di Studio, della Carta IoStudio Postepay, della Carta Dedicata a Te e della
Carta di Inclusione.

136 Servizio di fornitura di gas naturale a cui hanno diritto i clienti vulnerabili reso disponibile a partire da gennaio 2024, ai sensi del Decreto-Legge n.115 del 9 agosto 2022. L'offerta prevede l'applicazione di condizioni economiche e contrattuali regolate dall'ARERA (Autorità di Regolazione per Energia Reti e Ambiente); non sono previsti servizi o condizioni aggiuntive.

137 Il servizio prevede l'accettazione dei pagamenti digitali attraverso un terminale evoluto e la possibilità di erogare servizi specifici per il target degli hotel.

138 È un dispositivo che utilizza la tecnologia del telepedaggio è un metodo di riscossione automatica del pedaggio volto a ridurre drasticamente il tempo necessario al pagamento di quest'ultimo, infatti si basa non più sul pagamento diretto da parte del conducente del veicolo al momento del passaggio ma sul riconoscimento del veicolo che sta transitando.

139 Misura nazionale di contrasto alla povertà, alla fragilità e all'esclusione sociale delle fasce deboli della popolazione attraverso percorsi di inserimento sociale, nonché di formazione, di lavoro e di politica attiva del lavoro, istituita a decorrere dal 1° gennaio 2024 dall'articolo 11 del decreto-legge 4 maggio 2023, n. 48, convertito con modificazioni dalla legge 3 luglio 2023, n. 85.

Nel corso del 2024 è stato avviato un programma evolutivo della carta Carta Postepay Green dedicata al target dei minori, che ha previsto l'innalzamento dei limiti della carta140. Tale programma proseguirà nel 2025 con ulteriori azioni di sviluppo dell'offerta, nonché con azioni tese a favorire la continuità del rapporto con il cliente, al passaggio della maggiore età. Per migliorare l'esperienza nella gestione della Carta Postepay Evolution, a partire dal 7 ottobre 2024, è stata avviata l'abilitazione progressiva negli Uffici Postali della funzionalità di sostituzione carta con consegna immediata, che proseguirà nel corso del 2025. Al 31 dicembre 2024 risultano abilitati al servizio 110 Uffici Postali. Nell'ambito del programma di improvement issuing141 nel corso dell'anno è stata finalizzata l'estensione dell'operatività delle carte di debito e prepagate alla fascia notturna grazie all'implementazione di regole di down option142 per garantire le transazioni e-commerce e i prelievi da ATM durante i momenti di inoperatività dei sistemi (es: durante la notte). Fibra Nel corso del 2024, PostePay ha proseguito nella strategia di comunicazione multicanale (canale fisico, web, e-mail, ecc.) sulla gamma d'offerta PosteCasa Ultraveloce e ha avviato azioni finalizzate a promuovere le proprie connessioni in fibra ottica in alcuni Piccoli Comuni. Dal mese di giugno 2024, in linea agli obiettivi comunicati in occasione della presentazione del nuovo Piano strategico "2024-2028 The Connecting Platform", per le offerte di rete fissa PosteCasa Ultraveloce e Ultraveloce Start, è disponibile il nuovo profilo di velocità in Fibra Fiber To The Home (FTTH) che permette di raggiungere una velocità fino a 2,5 Gigabit per secondo.

4.6 La strategia di Poste Italiane

Nel mese di Marzo 2024 è stato approvato dal Consiglio di Amministrazione e presentato alla comunità finanziaria il Piano Strategico quinquennale "2024 - 2028 Strategic Plan - The connecting platform". Sono previsti nel quinquennio investimenti per 4,5 miliardi di euro nelle attività strategiche per raggiungere obiettivi finanziari. A queste si aggiunge il "Progetto Polis" avviato nel 2023 (investimenti complessivi per 1,2 miliardi di euro fino al 2026) che, nell'ambito del PNRR, mira sia a rinnovare e modernizzare gli Uffici Postali che a valorizzare il patrimonio immobiliare del Gruppo con iniziative di coworking143 . Il Piano Strategico considera anche la rilevanza dei fattori connessi alle risorse immateriali essenziali che costituiscono un valore distintivo e fondante per il raggiungimento degli obiettivi del Piano e che caratterizzano il Gruppo Poste Italiane quali: a) il suo capitale intellettuale e, in particolare, i beni immateriali corrispondenti al capitale organizzativo, con le sue conoscenze implicite, sistemi, procedure e protocolli; b) il capitale umano, che riguarda le competenze, capacità ed esperienza della forza lavoro del Gruppo Poste Italiane e la condivisione dei valori etici che caratterizzano il Gruppo e la capacità di comprendere, sviluppare e implementare la strategia c) il capitale sociale e relazionale, confermato dalla secolare attività nel nostro paese del Gruppo e dalle numerose iniziative che lo caratterizzano tra cui, per la sua rilevanza, il progetto Polis. Nell'ambito della Relazione sulla gestione e della Rendicontazione di Sostenibilità, sono riportate in modo più ampio alcune informazioni in merito a tali risorse immateriali essenziali al fine di apprezzarne il loro contributo alla creazione di valore del Gruppo Poste Italiane. Per maggiori approfondimenti si rinvia al Capitolo 8 Rendicontazione di sostenibilità della presente Relazione sulla gestione.

140 Il plafond della carta è passato da 1.000 euro a 3.000 euro, il limite di prelievo giornaliero da 100 euro a 500 euro, il limite di prelievo mensile da 1.000 euro a 1.500 euro, il limite di pagamento giornaliero su POS da 150 euro a 1000 euro e mensile da 1.000 euro a 1.500 euro. Il limite di ricarica annuale (in entrata) è passato da 50.000 euro a 15.000 euro.

141 È un programma relativo alla customer experience che consiste nell'ascoltare il cliente, analizzare i feedback ricevuti e sviluppare interventi di miglioramento in maniera periodica e continuativa.

142 Il down option consente di effettuare operazioni di prelievo o pagamento anche in caso di assenza di un collegamento telematico.

143 Concetto di lavoro che consiste in uno spazio di lavoro condiviso da diverse aziende o professionisti indipendenti. In questo ambiente le persone possono lavorare insieme, condividere idee e risorse e sviluppare relazioni professionali.

Di seguito vengono illustrati gli obiettivi strategici e operativi delle singole Strategic Business Unit che compongono il Gruppo.

Piano Strategico

CORRISPONDENZA PACCHI E DISTRIBUZIONE L'obiettivo strategico del segmento Corrispondenza, Pacchi e Distribuzione è quello di accelerare la propria trasformazione da puro operatore di corrispondenza a operatore logistico completo, garantendo la sostenibilità economica e ambientale delle proprie operazioni. La realizzazione della strategia si basa sull'efficientamento delle reti distributive, il consolidamento della leadership nel mercato B2C e la crescita nei segmenti B2B e Internazionale, grazie all'introduzione di offerte specifiche e di iniziative finalizzate al miglioramento della customer experience. In tale ottica, continuerà il rafforzamento del comparto contract logistics per offrire soluzioni end-to-end. Tramite l'implementazione di queste linee strategiche, il segmento mira al raggiungimento di un utile operativo stabilmente positivo in arco piano.

OBIETTIVI FINANZIARI AL 2028 OBIETTIVI OPERATIVI AL 2028

Ricavi: 3,9 miliardi di euro, con un
aumento dei ricavi del comparto
Pacchi che supera il calo del
comparto Corrispondenza.

Ricavi del comparto Pacchi: 2,0
miliardi di euro

EBIT: 0,1 miliardi di euro.

369 milioni di pacchi al 2028.

30.000 punti di pick-up/drop-off al
2028 (>80 milioni di pacchi gestiti).

Logistica integrata: 400 mila metri
quadri di magazzini.

La SBU Servizi Finanziari si pone come obiettivo un'ulteriore evoluzione del modello di servizio per rafforzare il presidio della clientela e massimizzarne il valore, affiancando al tradizionale modello fisico le opportunità fornite dall'innovazione tecnologica. Le priorità del Piano Strategico prevedono una crescita in ambito wealth management, grazie alla diversificazione dei portafogli dei clienti per ottimizzarne il profilo di rischio-rendimento, l'integrazione delle polizze danni all'interno del modello di consulenza ed un rinnovato focus sui prestiti, con particolare enfasi sul segmento della Cessione del Quinto, anche grazie alle partnership siglate con primari operatori del settore. Inoltre, si prevede un focus commerciale sul segmento small business.

OBIETTIVI FINANZIARI AL 2028 OBIETTIVI OPERATIVI AL 2028

Relazione Finanziaria Annuale 2024

Gruppo Poste ItalianeRelazione sulla gestione al 31 dicembre 2024

⦁ Ricavi: 5,5 miliardi di euro ⦁ EBIT: 0,9 miliardi di euro

  • ⦁ Attività finanziarie totali: 624 miliardi di euro, con l'aumento della penetrazione dei prodotti vita.
  • ⦁ Prestiti erogati: 3,4 miliardi di euro

Nei Servizi Assicurativi, Poste Italiane mira ad affermarsi come operatore assicurativo in grado di servire tutti i bisogni di investimento e protezione della clientela. Le priorità del Piano Strategico prevedono il consolidamento della leadership nel settore Life Investments & Pension, continuando ad offrire ai clienti prodotti sicuri e al contempo più profittevoli ed efficienti dal punto di vista del capitale, con una crescente integrazione dei principi ESG nelle politiche di investimento. La strategia del settore Protection prevede, infine, l'aumento della profittabilità grazie all'evoluzione dell'offerta modulare e del modello di consulenza integrata, valorizzando anche la recente acquisizione del Gruppo Net Insurance per aumentare i canali di accesso all'offerta assicurativa (reti fisiche e canali digitali/insurtech terzi).

OBIETTIVI FINANZIARI AL 2028 OBIETTIVI OPERATIVI AL 2028

Ricavi: 1,9 miliardi di euro

EBIT: 1,6 miliardi di euro

Utile netto: 2% CAGR nel periodo
2023-2028.

Solvency Ratio: >200%.

Premi lordi Life Investments &
Pension: 22,0 miliardi di euro

Premi lordi Protection: 1,5 miliardi di
euro

SERVIZI POSTEPAY

L'area Servizi Postepay mira ad affermarsi come una piattaforma completa e omnicanale per i propri clienti, affiancando alle tradizionali linee di business dei pagamenti e delle telecomunicazioni l'offerta dedicata all'Energia, mercato nel quale l'Azienda è entrata sfruttando la liberalizzazione. L'acquisizione di LIS, in quest'ottica, ha contribuito ad arricchire la strategia omnicanale del Gruppo. L'ampliamento dei prodotti, unitamente alla possibilità di disporre di canali fisici, digitali e reti fisiche di terzi, permette di sfruttare appieno le opportunità di crossselling della clientela, anche attraverso l'offerta integrata con altri prodotti del Gruppo aumentando così il valore per Poste Italiane nel suo complesso.

Infine, la recente acquisizione di TIM rappresenta per il Gruppo un investimento di natura strategica, con la finalità di creare sinergie tra le aziende e favorire il consolidamento del mercato delle telecomunicazioni in Italia.

OBIETTIVI FINANZIARI AL 2028 OBIETTIVI OPERATIVI AL 2028

Ricavi: 2,2 miliardi di euro

EBIT: 0,7 miliardi di euro, con CAGR
dell'8%.

Portafoglio di PostePay Evolution
atteso a 10,8 milioni di carte
emesse.

Transazioni su carte attese in
aumento dell'11% in CAGR, a 4,6
miliardi di euro.

Customer base 2028 con 0,6 milioni
di clienti Fibra e 2,5 milioni Energia.

5. La gestione dei rischi di Poste Italiane

Il sistema di controllo interno e gestione dei rischi integrato di Poste Italiane

Attività di assurance del SCIGR

Modello di risk management e analisi dei rischi

Principali rischi di Poste Italiane

5.1 Il sistema di controllo interno e gestione dei rischi integrato di Poste Italiane

In un contesto caratterizzato da un'elevata complessità operativa e regolamentare e dall'esigenza di competere in modo sempre più efficiente nei mercati di riferimento, la gestione dei rischi e i relativi sistemi di controllo assumono un ruolo centrale nei processi decisionali, nell'ottica della creazione di valore nel lungo termine a beneficio non solo degli azionisti, ma anche in considerazione degli interessi degli altri stakeholder rilevanti per la società.

Il Sistema di Controllo Interno e Gestione dei Rischi (SCIGR) di Poste Italiane è l'insieme di strumenti, procedure, regole e strutture organizzative volte a consentire una conduzione d'impresa sana, corretta e coerente con gli obiettivi aziendali nonché a perseguire il successo sostenibile, mediante un adeguato processo di definizione di attori, compiti e responsabilità dei vari organi e funzioni di controllo e di identificazione, misurazione, gestione e monitoraggio dei principali rischi, così come attraverso la strutturazione di adeguati flussi informativi finalizzati a garantire la circolazione delle informazioni.

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Tale Sistema rappresenta un elemento fondamentale della Corporate Governance di Poste Italiane poiché consente al Consiglio di Amministrazione di guidare la Società perseguendo la creazione di valore nel lungo termine, definendo altresì la natura e il livello di rischio compatibili con gli obiettivi strategici, includendo nelle proprie valutazioni tutti gli elementi che possono assumere rilievo nell'ottica del successo sostenibile. In particolare, in linea con le principali leading practice che pongono particolare enfasi all'integrazione della sostenibilità nelle strategie, nella gestione dei rischi e nelle politiche di remunerazione, il SCIGR di Poste Italiane si pone l'obiettivo di contribuire al successo sostenibile della Società attraverso la definizione di ruoli e responsabilità in ambito ESG, dei flussi informativi tra gli attori coinvolti nel sistema di controllo interno e verso gli organi aziendali nonché delle modalità di gestione dei relativi rischi. Inoltre, per il raggiungimento di tale obiettivo la Società ha deciso di promuovere un dialogo con gli stakeholder rilevanti (Multistakeholder Forum144), al fine di assicurare un costante confronto sulle strategie d'impresa e sulla loro realizzazione.

Il SCIGR, in linea con le normative e le best practice di riferimento, si articola su tre livelli di controllo e coinvolge una pluralità di attori presenti all'interno dell'organizzazione aziendale. I presidi di controllo di primo livello identificano, valutano, gestiscono e monitorano i rischi di competenza in relazione ai quali individuano e attuano specifiche azioni di trattamento volte ad assicurare il corretto svolgimento delle operazioni. I presidi di controllo di secondo livello, il cui ruolo consiste principalmente nel definire i modelli di gestione del rischio e nell'effettuare attività di monitoraggio, svolgono un ruolo determinante ai fini dell'integrazione e del funzionamento complessivo del Sistema di Controllo Interno e Gestione dei Rischi. I presidi di controllo di terzo livello, gestiti in Poste Italiane dalla funzione Controllo Interno, forniscono assurance indipendente sull'adeguatezza e sull'effettiva operatività del primo e secondo livello di controllo e, in generale, sul SCIGR.

5.2 Attività di assurance del SCIGR

La funzione Controllo Interno, in coerenza con le disposizioni interne, gli standard professionali internazionali e il mandato assegnatole, svolge attività di audit di terzo livello sui processi significativi del Gruppo Poste Italiane al fine di esprimersi circa l'adeguatezza del sistema di controllo interno, ovvero sulla capacità dell'Azienda di contenere i rischi che minacciano il raggiungimento degli obiettivi aziendali. Tali attività sono disciplinate dalla Linea Guida del Sistema di Controllo Interno e Gestione dei Rischi (SCIGR) di Poste Italiane, in coerenza con le indicazioni del Codice di Corporate Governance di Borsa Italiana.

Il Piano di Audit 2024 di Poste Italiane S.p.A, approvato il 19 marzo 2024 dal Consiglio di Amministrazione, fornisce una rappresentazione dei riferimenti cardine seguiti nel definire l'orientamento strategico del presidio di Controllo Interno, descrivendo l'approccio metodologico ed il ruolo agito nella realizzazione dell'attività di audit in ottica "risk based", in coerenza con gli obiettivi aziendali.

Gli orientamenti che guidano il Piano di Audit, da sostenere in tutta l'articolazione organizzativa aziendale e di Gruppo sono:

  • contribuire all'evoluzione del Sistema di Controllo in coerenza agli obiettivi aziendali e di sostenibilità;
  • rafforzare l'allineamento dei Sistemi di Controllo delle società controllate agli standard della capogruppo;
  • coadiuvare le funzioni di Audit delle società controllate sottoposte a vigilanza in coerenza con le Linee Guida di Audit di Gruppo.

Il Piano di Audit, sulla base delle evoluzioni normative di riferimento e delle dinamiche aziendali, considera in maniera integrata anche i rischi ex D.Lgs. 231/01 ed esplicita i livelli di copertura previsionale, in logica rolling, relativa al triennio 2022 - 2024 dei processi del Gruppo Poste Italiane nel suo insieme, delle Società del Gruppo Poste non vigilate, di BancoPosta e delle Società del Gruppo vigilate, garantendo complessivamente livelli di copertura triennale del 100% della

144 Il Forum Multistakeholder rappresenta uno degli strumenti più efficaci per coinvolgere ed instaurare un dialogo con gli stakeholder. L'evento, che si svolge con cadenza annuale, rappresenta un fondamentale momento di riflessione e di confronto rispetto alle tematiche di Sostenibilità prioritarie per il Gruppo.

popolazione dei processi (Audit Universe) ad elevata rischiosità, di cui il 26% attraverso attività di audit continuativa, molti dei quali sottoposti a vincoli normativi o a vigilanza.

Il Piano ha interessato, tra l'altro, gli ambiti di erogazione di prodotti/servizi Assicurativi, Finanziari e Transazionali (con audit presso 1.380 strutture), nonché dei processi Postali e di Logistica (140 strutture). Inoltre, ha garantito la copertura dei principali processi di gestione delle risorse quali l'IT (con 22 attività di audit su processi/applicativi), gli immobili (6 strutture) e acquisti (5 Società del Gruppo), le risorse umane (12 strutture), i processi amministrativo-contabili (14 strutture), e vari ambiti di compliance (21 strutture). Le attività previste dal Piano di Audit 2024 sono state svolte assicurando la piena saturazione delle risorse della funzione.

Inoltre, nella seduta del 19 marzo 2024 il Consiglio di Amministrazione, sentito il parere preventivo del Comitato Controllo Rischi, ha emesso la delibera di presa d'atto ed approvazione della Relazione di Valutazione SCIGR 2023.

5.3 Modello di Risk Management e analisi dei rischi

Poste Italiane ha implementato un sistema di gestione dei rischi basato sul framework di Enterprise Risk Management (ERM), finalizzato a fornire una visione organica e integrata e una risposta univoca ed efficace ai rischi a cui il Gruppo è esposto. Gli esiti del processo di risk assessment eseguito in base al framework ERM contribuiscono alle analisi effettuate per la valutazione della materialità finanziaria di Gruppo prevista nell'ambito dell'analisi di doppia rilevanza145 , i cui esiti sono riportati all'interno del capitolo 8 "Rendicontazione di sostenibilità" della presente Relazione. La funzione Risk e Compliance di Gruppo ("RCG") ha il compito di garantire tali obiettivi, principalmente attraverso la definizione di un processo di risk management integrato che coinvolga in modo coordinato tutti gli attori del Sistema di Controllo Interno e Gestione dei Rischi e, in particolare, i diversi presidi di controllo specialistico di secondo livello, l'armonizzazione dei modelli e delle metriche rispetto ai criteri di Gruppo, il disegno e l'implementazione di strumenti comuni di analisi e gestione dei rischi. A tal ultimo riguardo, a partire dal 2018 è stata implementata la Piattaforma GRC di Gruppo (Governance, Risk & Compliance) di supporto al processo di risk management integrato. Lo strumento informatico consente l'analisi e la gestione dei rischi operativi, ex D.Lgs. 231/01, di frode, di sicurezza IT, ex L. 262/05, strategici, ESG, reputazionali, fiscali, di sicurezza fisica, di Compliance, privacy e di corruzione nonché di compliance alle norme applicabili ai servizi finanziari e di pagamento. Inoltre, nel corso del 2024 sono state implementate evolutive e l'estensione delle funzionalità in relazione ai già esistenti moduli, nonché interventi che hanno rafforzato ed esteso gli aspetti di integrazione applicativa tra lo specifico sistema GRC con altri sistemi presenti in Azienda. Si realizza così lo strumento per la massima integrazione del processo di risk management di Gruppo, in grado di assicurare la condivisione delle metodologie di analisi dei rischi tra tutte le funzioni di presidio specialistico che operano al II livello di controllo, il miglioramento della comunicazione verso i vertici e gli organi aziendali e tra le funzioni di controllo, nonché la minimizzazione del rischio di informazioni carenti o ridondanti.

5.4 Principali rischi di Poste Italiane

Il Gruppo Poste Italiane garantisce una conduzione dell'impresa coerente con gli obiettivi definiti dal CdA, tenendo conto dei rischi che possono influenzare il raggiungimento di tali obiettivi.

Le principali categorie di rischio connesse alle attività del Gruppo Poste Italiane sono individuate nel Risk Model di Gruppo.

145 La doppia rilevanza, introdotta dai nuovi standard European Sustainability Reporting Standard (ESRS), richiede alle società di valutare la rilevanza dei temi di sostenibilità secondo una duplice prospettiva. In particolare, nell'analisi si considerano non solo gli impatti, positivi e negativi, attuali e potenziali, che possono essere generati o potrebbero generarsi attraverso lo svolgimento delle attività di business (prospettiva della rilevanza d'impatto), ma anche i rischi e le opportunità di sostenibilità che potrebbero avere effetti finanziari sul Gruppo (prospettiva della rilevanza finanziaria). La doppia rilevanza consente di identificare i temi di sostenibilità rilevanti per il Gruppo Poste Italiane attraverso la mappatura degli impatti, rischi e opportunità (IRO), nonché i relativi datapoint che vengono inclusi nella Rendicontazione di Sostenibilità.

Gruppo Poste ItalianeRelazione sulla gestione al 31 dicembre 2024

Poste Italiane conduce periodicamente e in modalità strutturata un'attività di risk assessment con la finalità di identificare e valutare i principali rischi che possono influire in modo significativo sul raggiungimento degli obiettivi di business. In tal senso, tra i principali fattori che influenzano le strategie del Gruppo vanno annoverate non solo le novità legate al contesto interno, ma anche le evoluzioni del quadro politico, sociale e macroeconomico di riferimento, in considerazione degli obiettivi generali del Paese per una ripresa economica sostenibile, nonché dell'attuale contesto geopolitico caratterizzato da una forte instabilità, anche alla luce del conflitto tra Russia e Ucraina e in Medio Oriente.

A valle delle attività di risk assessment effettuate, vengono di seguito illustrati i principali rischi del Gruppo, le rispettive categorie del risk model e modalità di gestione.

RISCHI RELATIVI AL CONTESTO MACROECONOMICO

I risultati del Gruppo Poste Italiane dipendono dal contesto macroeconomico e, in particolare, dell'economia nazionale - essendo l'Italia il Paese in cui il Gruppo opera quasi esclusivamente - e subisce gli effetti negativi di qualsiasi recessione economica, crisi di mercato o periodi di instabilità.

Una situazione di incertezza economica prolungata può comportare una stagnazione o una diminuzione della domanda per una o più delle diverse aree di business in cui Poste Italiane e il Gruppo operano. Ciò potrebbe, a sua volta, dare luogo a una diminuzione dei volumi, dei prezzi e dei livelli di redditività, con possibili effetti negativi sulla condizione finanziaria e sui risultati operativi del Gruppo.

Principali modalità di gestione

Poste Italiane monitora costantemente gli sviluppi del contesto politico, sociale, macroeconomico e normativo che potrebbero avere un impatto sul business e sulle operazioni del Gruppo. A tal fine, il Gruppo svolge analisi approfondite e una pianificazione strategica adeguata al fine di mitigare gli impatti derivanti dall'instabilità del contesto macroeconomico e per garantire la solidità finanziaria e operativa di Poste Italiane nel lungo periodo.

Inoltre, la dinamica delle variabili macroeconomiche è costantemente monitorata al fine di verificarne la coerenza nel tempo rispetto alle assunzioni formulate alla base del Piano Strategico. Tali attività sono svolte anche attraverso le analisi del Centro Studi di Gruppo in ambito BancoPosta Fondi, il quale conduce periodicamente approfondimenti sullo scenario macroeconomico nazionale e globale, anche al fine di supportare l'adozione di scelte strategiche di medio-lungo periodo.

RISCHI RELATIVI AL PERSONALE

In considerazione del ruolo decisivo dell'Azienda per il tessuto economico, sociale e produttivo italiano, anche dovuto all'erogazione del Servizio Postale Universale, Poste Italiane si avvale della collaborazione di circa 119.000 dipendenti. Tale complessità organizzativa, determinata soprattutto dalle esigenze nel settore della corrispondenza in termini di copertura

dell'area geografica e di standard qualitativi di consegna, espone il Gruppo a diversi rischi, quali:

  • rischio di infortuni sul luogo di lavoro ai dipendenti o ai collaboratori a seguito di attività operative (ad esempio, la raccolta, il trasporto e lo smistamento di pacchi e lettere e la consegna dei prodotti con veicoli a motore);
  • controversie lavoristiche relative, ad esempio, all'interposizione di manodopera e controversie previdenziali legate a versamenti di contributi volontari e obbligatori;
  • rischio che eventuali scioperi o interruzioni dell'attività lavorativa (pur avvenendo nel rispetto delle leggi), possano avere ripercussioni, quali blocchi o rallentamenti, sulla realizzazione delle principali iniziative progettuali previste nel Piano Strategico, sul livello dei servizi offerti ai clienti, sulla reputazione e, quindi, sui risultati finanziari del Gruppo.

Principali modalità di gestione

Poste Italiane attribuisce un grande valore alle persone che lavorano all'interno dell'azienda e, per tale ragione, mira a investire significativamente in iniziative che intendono migliorare le condizioni lavorative dei propri dipendenti e a sostenerne la motivazione, promuovere campagne di informazione e sensibilizzazione al fine di favorire il benessere psicofisico delle persone, e creare un ambiente di lavoro inclusivo allo scopo di neutralizzare le disuguaglianze.

Il Gruppo Poste Italiane considera la tutela della salute e della sicurezza sul lavoro un elemento fondamentale, al quale tutti i dipendenti devono ispirarsi nello svolgimento delle proprie attività quotidiane. L'Azienda si impegna costantemente ad adottare tutte le misure necessarie per ridurre incidenti, infortuni sul lavoro e malattie professionali favorendo l'instaurazione di una cultura aziendale improntata alla sicurezza in tutti gli strati organizzativi, e promuovendo un costante miglioramento dei sistemi di gestione della salute e sicurezza sul lavoro anche attraverso la continua valutazione dei rischi e l'aggiornamento delle regole e procedure connesse.

Poste Italiane ha, altresì, istituito funzioni aziendali dedicate al Welfare che propongono e suggeriscono programmi, strumenti e strategie intergenerazionali, modulari e solidali per il benessere del personale e, in generale, per gli equilibri collettivi. Nell'ambito delle proprie politiche di Welfare, inoltre, il Gruppo supporta la cura e la prevenzione per i propri dipendenti, i loro familiari e pensionati anche attraverso la struttura sanitaria Poste Centro Medico.

Sostenere, infine, un costante rapporto di informazione e concertazione con le Organizzazioni Sindacali (OO.SS.) sui temi di interesse comune rappresenta una priorità imprescindibile per il Gruppo che si impegna ad assicurare la tutela dei diritti dei suoi lavoratori, la salvaguardia della libertà di associazione, valorizzando la contrattazione collettiva ad ogni livello. In particolare, mediante incontri regolari con le OO.SS., Poste Italiane mantiene un dialogo costante con i rappresentanti dei

lavoratori, con l'obiettivo di garantire e preservare il benessere e la tutela dei diritti dei lavoratori. Pertanto, sono stati stipulati accordi conformi al Contratto Collettivo Nazionale del Lavoro (CCNL) e al Testo Unico sulla Rappresentanza, che mirano a favorire la creazione di un clima aziendale positivo, garantendo il rispetto della normativa vigente. Il dialogo continuo e la relazione fattiva e costruttiva tra Azienda e Parti Sociali costituiscono un elemento distintivo e significativo nella strategia di crescita ed evoluzione del Gruppo, prevenendo anche l'insorgere di conflitti e scioperi.

Infine, Poste Italiane si è dotata di funzioni organizzative che, anche attraverso attività di consulenza e supporto specialistico alle funzioni coinvolte, assicurano il presidio delle tematiche di precontenzioso e contenzioso del lavoro e garantiscono l'elaborazione e la diffusione di linee guida per l'efficace gestione delle attività di contenzioso svolte a livello territoriale, verificandone l'applicazione.

Con riferimento ai risvolti legati alle questioni di sostenibilità del presente rischio, si rimanda per il dettaglio al capitolo 8 "Rendicontazione di sostenibilità" della presente Relazione.

RISCHI DI NON CONFORMITÀ NORMATIVA

L'aumento del livello di dettaglio e della complessità degli adempimenti normativi e regolamentari richiesti dalle Autorità per gli ambiti di competenza, richiedono un crescente cambiamento culturale e operativo all'interno delle aziende. Il Gruppo, che opera in diversi settori tra cui quello postale, dei servizi integrati di

comunicazione, della logistica, dell'energia, dei servizi finanziari e delle assicurazioni, è soggetto a numerose leggi e regolamenti sia specifici del settore, sia in ambito fiscale, antiriciclaggio, privacy, antitrust e ambientale. Inoltre, in virtù dell'affidamento in esclusiva a Poste Italiane del Servizio Postale Universale, potrebbero emergere rischi di non conformità legati alle normative specifiche e al contratto in essere stipulato con le autorità pubbliche. In particolare, in considerazione della complessità ed eterogeneità operativa del Gruppo e degli obblighi derivanti dalla gestione di servizi di interesse economico generale, Poste Italiane potrebbe incorrere nel rischio di risposte non tempestive alle richieste del legislatore e dei regolatori (ad esempio, in materia di assetti di governance, finanza responsabile, ecc.). Ciò potrebbe determinare che eventuali violazioni delle norme applicabili (o accuse di violazione) rendano l'Azienda e/o il Gruppo destinatari di multe, azioni correttive e/o richieste di interruzioni dell'attività, che potrebbero influenzare negativamente la reputazione, i ricavi, i risultati operativi e/o la condizione finanziaria del Gruppo.

Principali modalità di gestione

Data la complessità operativa di Poste Italiane e i numerosi settori nei quali opera il Gruppo, nonché gli impatti legali e reputazionali legati al rischio di non conformità, l'Azienda ha definito un processo di compliance integrata a livello di Gruppo. Tale processo è coordinato da un'unità organizzativa dedicata della funzione RCG, con lo scopo di presidiare – in modo strutturato per ogni livello aziendale e con modalità adeguate a ogni settore di attività – i rischi di non conformità cui il Gruppo è esposto, dando in tale maniera piena attuazione ai principi di integrità, trasparenza e legalità.

In particolare, il processo di Compliance Integrata di Gruppo, si fonda su un approccio strutturato e coordinato alla compliance che coniuga molteplici necessità, attraverso l'integrazione e la razionalizzazione dei rischi e dei controlli in essere, anche in considerazione degli impatti legali e reputazionali e dell'approccio risk-based. Nell'ambito di tale processo, Poste Italiane partecipa ai tavoli tecnici e di lavoro sull'evoluzione normativa, al fine di assicurare l'analisi dell'evoluzione del quadro normativo di riferimento, garantendone il corretto recepimento, nonché rappresentare presso gli organismi

nazionali e internazionali la posizione aziendale su tali tematiche, al fine di sostenere il business aziendale. Inoltre, il Gruppo analizza costantemente le evoluzioni normative di interesse, valutandone l'applicabilità all'operatività del business. Quest'analisi include anche la ricognizione, l'implementazione e il monitoraggio sul corretto recepimento dei requisiti individuati nell'ambito dell'analisi normativa.

Nell'ambito del complessivo Modello di Compliance Integrata, Poste Italiane si è dotata di presidi specialistici che garantiscono l'analisi, la valutazione e la corretta gestione delle normative relative agli ambiti di compliance rilevanti per il Gruppo.

Con riferimento ai risvolti legati alle questioni di sostenibilità del presente rischio, si rimanda per il dettaglio al capitolo 8 "Rendicontazione di sostenibilità" della presente Relazione.

CYBER RISK

Le attività del Gruppo dipendono in misura rilevante dal corretto funzionamento dei sistemi informativi e il carattere altamente "IT intensive" del business attribuisce ai sistemi informativi un ruolo centrale nel conseguimento degli obiettivi di sviluppo dello stesso. Esiste tuttavia il rischio che malfunzionamenti e/o carenze dei

sistemi informativi possano causare l'interruzione della continuità operativa dei servizi forniti ai clienti, la perdita dell'integrità dei dati e/o fughe di dati personali o violazioni della privacy.

In particolare, il cyber risk consiste nel rischio che si verifichino eventi accidentali o azioni dolose inerenti alla sicurezza del sistema informatico con conseguenti perdite economico-finanziarie e/o danni reputazionali. Infatti, l'evoluzione tecnologica del business e il sempre maggior ricorso a soluzioni digitali innovative, impone un'attenzione crescente agli aspetti cybersecurity. Gli attacchi ai sistemi informatici possono compromettere le infrastrutture IT, consentendo di cancellare, rubare o utilizzare i dati dell'Azienda e dei clienti o di impiantare virus malware, al fine di accedere ai fondi dell'Azienda e/o danneggiare la reputazione e il marchio. Inoltre, la crescente richiesta di identificazione e autenticazione personale può aumentare il rischio di frode e di furto di identità. L'accelerazione del processo di cambiamento e di innovazione guidato dall'IT comporta quindi la necessità di governare e gestire profili di rischio, quali:

  • Indisponibilità dei servizi e blocchi operativi;
  • Furto delle informazioni e perdita della riservatezza e integrità dei dati;
  • Nuove minacce provenienti da Internet e dal mobile sui servizi digitali erogati.

Principali modalità di gestione

Il Gruppo Poste Italiane ha posto in essere una serie di misure organizzative e tecnologiche allo scopo di attuare un processo strutturato e continuativo di analisi del rischio informatico (''Information Security Self Assessment'') che si configura come un input chiave alla definizione di un c.d. Piano Permanente di Sicurezza che ha la funzione di proteggere le infrastrutture tecnologiche e minimizzare gli impatti sui servizi di business.

A partire dall'anno 2023, l'Azienda ha attivato con primarie compagnie assicurative una copertura del Cyber Risk del Gruppo.

Allo stesso modo gli attacchi DDOS (Distributed Denial Of Service Attack) registrati nel corso dell'anno sono stati gestiti senza generare conseguenze significative sui servizi di business.

Inoltre, in vista dell'effettiva applicabilità, a partire da gennaio 2025, del Regolamento (UE) 2022/2554 (Digital Operational Resilience Act, c.d. DORA) finalizzato a garantire per i servizi finanziari in ambito europeo elevati livelli di resilienza rispetto al rischio informatico (ICT) e al Cyber Risk, è stato avviato nel 2024 un progetto di adeguamento ai nuovi requisiti previsti dalla normativa che coinvolge tutte le entità dei settori finanziari e assicurativi del Gruppo.

Con riferimento ai risvolti legati alle questioni di sostenibilità del presente rischio, si rimanda per il dettaglio al capitolo 8 "Rendicontazione di sostenibilità" della presente Relazione.

RISCHI LEGATI AL CONTESTO COMPETITIVO

Il Gruppo Poste Italiane opera in settori competitivi e si confronta con i propri concorrenti principalmente in relazione a fattori quali l'innovazione tecnologica, la qualità, l'ampiezza e l'affidabilità dei servizi, la rapidità e puntualità di consegna, le prestazioni, la reputazione, il supporto ai clienti e prezzo dei servizi offerti.

Conseguentemente, le prospettive commerciali future del Gruppo dipendono, in larga misura, dalla propria capacità di rimanere competitivo soddisfacendo le mutevoli esigenze dei clienti, anticipando i cambiamenti tecnologici, nonché sviluppando relazioni efficaci e competitive con i propri clienti e fornitori.

L'intensificazione della concorrenza nei settori in cui Poste Italiane opera potrebbe tradursi in una riduzione dei ricavi e delle quote di mercato con conseguenti effetti negativi sull'attività, sulle prospettive e sulla situazione economica, finanziaria e patrimoniale del Gruppo.

In particolare, il mercato dei servizi postali sta attraversando una fase di radicale cambiamento, legato principalmente alla trasformazione digitale e logistica, che ha influenzato il volume di lettere e pacchi. Il declino storico della corrispondenza tradizionale, sostituita da forme di comunicazione digitale, è accompagnato da un aumento significativo del volume dei pacchi.

Anche le attività bancarie e assicurative del Gruppo sono esposte a rischi competitivi. Nel settore dei servizi finanziari, BancoPosta deve fronteggiare un mercato in continuo consolidamento e, in tale contesto, diventa cruciale rispondere prontamente alle pressioni competitive per mantenere la propria clientela. Allo stesso modo, nel mercato assicurativo, il Gruppo è esposto ai rischi tipici derivanti dalla pressione competitiva nel mercato assicurativo italiano, caratterizzato principalmente dalla creazione di accordi di bancassurance tra banche e assicurazioni, finalizzate a offrire alla clientela prodotti e servizi sia bancari che assicurativi, facendo leva sui rispettivi canali distributivi.

Principali modalità di gestione

Poste Italiane è il principale fornitore di servizi postali in Italia incaricato di fornire il Servizio Postale Universale, un servizio di pubblica utilità volto a garantire a tutti i cittadini del Paese l'accesso ai servizi postali. Attraverso una piattaforma logistica distributiva multicanale proprietaria, Poste Italiane ha affiancato al tradizionale business del recapito della corrispondenza quello del recapito dei pacchi, al fine di cogliere le opportunità offerte dal rapido incremento del commercio elettronico, posizionandosi da subito come leader in questo mercato.

Per quanto concerne la gestione del rischio competitivo negli altri settori in cui il Gruppo opera, Poste Italiane agisce mediante un approccio strutturato finalizzato a garantire stabilità finanziaria e competitività sul mercato, massimizzando il valore per i clienti e migliorando l'efficienza operativa. In particolare, il Gruppo adotta una strategia di differenziazione dei prodotti bancari e assicurativi, puntando su soluzioni integrate e personalizzabili per rispondere alle diverse esigenze della clientela, nonché di diversificazione delle opportunità di investimento e assicurazione con l'obiettivo di mantenere risultati positivi e garantire un alto livello di qualità e soddisfazione della clientela.

Inoltre, Poste Italiane investe significativamente nell'innovazione digitale per contrastare la concorrenza nei settori di riferimento, mettendo in atto una serie di iniziative per modernizzare i suoi servizi, rendendoli più accessibili, efficienti e adatti alle esigenze dei clienti nel contesto digitale attuale. In particolare, Poste Italiane realizza, nel continuo, iniziative volte a soddisfare i nuovi bisogni espressi dalla clientela, offrendo prodotti sempre più modulari e in linea con le evoluzioni dei mercati di riferimento.

RISCHI LEGATI ALLA MANCATA SODDISFAZIONE DELLE ESIGENZE DELLA CLIENTELA

La Politica Integrata del Gruppo riserva particolare attenzione al tema della qualità, documentando l'impegno di Poste Italiane per l'integrazione continua della qualità all'interno della strategia di sviluppo aziendale e di tutti i processi che concorrono alla progettazione, allo sviluppo e alla realizzazione di un prodotto o servizio.

Pertanto, il Gruppo potrebbe non essere in grado di soddisfare gli standard qualitativi e le aspettative della clientela, determinando un deterioramento della soddisfazione dei clienti e del livello di qualità percepita, nonché il parziale o mancato raggiungimento degli obiettivi previsti dal Piano Strategico riferiti alla crescita e/o al mantenimento della customer base, con conseguenze attuali e prospettiche sulla situazione economica, finanziaria e patrimoniale del Gruppo.

Principali modalità di gestione

La soddisfazione del cliente costituisce un obiettivo centrale nelle politiche di qualità del Gruppo Poste Italiane, il quale si dedica con impegno a perseguirlo promuovendo attivamente momenti di ascolto, fondamentali per assicurare un costante miglioramento della qualità dei prodotti e dei servizi forniti.

A tal fine, l'Azienda ha implementato un processo di monitoraggio volto sia al continuo miglioramento della qualità erogata, sia di quella percepita dall'utente finale. Grazie ad un sistema di KPI e alla reportistica periodica in grado di coprire l'intera gamma di prodotti e servizi offerti, il management è costantemente aggiornato sugli sviluppi dei relativi trend, assicurando un elevato livello di qualità.

Inoltre, il Gruppo ha avviato un processo di miglioramento continuo dell'experience del cliente, che parte dall'ascolto (interno ed esterno) e dall'analisi dei processi tramite tecnologie basate sull'intelligenza artificiale. In aggiunta, Poste Italiane adotta strumenti digitali che contribuiscono in maniera rilevante all'aumento della qualità e dei servizi erogati, ai fini del monitoraggio dei livelli di consegna on time di corrispondenza e pacchi e quelli di first delivery success per i pacchi.

Tra gli obiettivi del Gruppo, vi è la risoluzione rapida ed efficace dei reclami dei clienti attraverso un sistema di gestione dei reclami snello e facilmente accessibile a tutti, che consente un'immediata risoluzione delle problematiche emerse.

Infine, in riferimento al valore che l'Azienda attribuisce alla qualità percepita dalla clientela, è stato fissato un obiettivo di Customer Experience per i destinatari del programma MBO (Management By Objectives), al fine di assicurare che gli obiettivi del Management siano allineati con le esigenze e le aspettative dei clienti.

Con riferimento ai risvolti legati alle questioni di sostenibilità del presente rischio, si rimanda per il dettaglio al capitolo 8 "Rendicontazione di sostenibilità" della presente Relazione.

RISCHI FINANZIARI E ASSICURATIVI

I rischi finanziari sono regolamentati e vigilati dalle Autorità (Banca d'Italia e IVASS) correlati principalmente all'operatività del Patrimonio BancoPosta e del Patrimonio Separato IMEL di PostePay, alle operazioni di finanziamento dell'attivo e impiego dell'attività propria, nonché agli investimenti

effettuati dal gruppo assicurativo Poste Vita (rischio spread, rischio prezzo, rischio di credito, rischio di liquidità, rischio di tasso di interesse sul fair value, rischio tasso di inflazione sui flussi finanziari e il rischio valuta). I rischi della gestione assicurativa attengono alla stipula dei contratti assicurativi e alle condizioni previste nei contratti stessi.

Per maggiori informazioni si rinvia a quanto illustrato nel capitolo "Analisi e Presidio dei Rischi" della sezione I Bilanci di Poste Italiane.

6. Creazione di valore

Performance del titolo

Impatti derivanti dai conflitti in corso

Andamento economico del gruppo

Strategic Business Unit Corrispondenza, Pacchi e Distribuzione

Strategic Business Unit Servizi Finanziari

Strategic Business Unit Servizi Assicurativi

Strategic Business Unit Servizi Postepay

Digitale e reti fisiche di terzi nella strategia omnicanale del Gruppo

Capital management framework del Gruppo

Andamento patrimoniale e finanziario del Gruppo

Andamento di Poste Italiane S.p.A. e relazione sulla gestione del Patrimonio BancoPosta

6.1 Performance del titolo

Il valore del titolo Poste Italiane nel 2024 ha registrato un incremento del 31,34% passando da 10,370 euro di inizio anno a 13,620 euro a fine dicembre 2024.

Dalla data della quotazione in Borsa (27 ottobre 2015) al 31 dicembre 2024 il titolo

Poste Italiane ha registrato un incremento del 101,78%, (l'indice FTSE MIB ha registrato un incremento del 51,07% nello stesso periodo), garantendo un ritorno

complessivo per gli azionisti (TSR) del 244,03% mentre il principale indice di Borsa Italiana ha registrato un incremento del 112,61%.

Il 16 dicembre 2024 il titolo di Poste Italiane ha registrato il nuovo picco storico dell'anno attestandosi a 13,870 euro (il precedente si era verificato il 5 giugno 2024 a 12,955 euro).

In data 18 marzo 2025 il titolo ha registrato un nuovo record storico con il prezzo dell'azione a € 16,580.

Nel grafico sottostante è rappresentato il confronto tra la quotazione del titolo di Poste Italiane e il FTSE MIB INDEX dalla data della quotazione della società (27 ottobre 2015) alla data di reporting.

+170,5% Performance TSR vs mediana FTSE MIB 2022/2024*

* 01/01/2022-31/12/2024

Gruppo Poste ItalianeRelazione sulla gestione al 31 dicembre 2024

Nella tabella che segue vengono rappresentate le principali informazioni sul titolo e sulla dividend policy della Società
nonché le relative performance registrate nel corso del periodo rispetto ai periodi precedenti.
POSTE ITALIANE (PST-IT0003796171) FY 2024 FY 2023 FY 2022 FY 2021
Prezzo di chiusura alla fine del periodo (€) 13,620 10,275 9,126 11,540
9,792 9,012 7,658 8,076
Prezzo minimo del periodo (€) 09/02/2024 17/03/2023 29/09/2022 29/01/2021
Prezzo massimo del periodo (€) 13,870 10,410 11,940 12,675
16/12/2024 28/07/2023 03/02/2022 26/10/2021
Prezzo medio del periodo (€) 12,060 9,826 9,373 10,996
Capitalizzazione di Borsa alla fine del periodo
(€mln)
17.789 13.362 11.920 15.072
TSR del periodo (%) 42,26 20,52 (15,42) 44,83
Utile per azione* (€) 1,54 1,48 1,21 1,21

Fonte: Bloomberg.

* Calcolato come rapporto tra utile netto di pertinenza del Gruppo del periodo e media numero di azioni in circolazione nel periodo.

6.2 Impatti derivanti dai conflitti in corso

Relazione Finanziaria Annuale 2024

Il 2024 è stato caratterizzato dal proseguimento del conflitto tra Russia e Ucraina e del conflitto in Medio-Oriente. A seguito delle raccomandazioni emanate dall'ESMA e dalla CONSOB nel corso del 2022146 e in coerenza con le chiusure contabili precedenti, si riporta di seguito un aggiornamento al 31 dicembre 2024 dei principali effetti sul Gruppo dei conflitti

146 Public statement ESMA32-63-1277 "Implications of Russia's invasion of Ukraine on half-yearly financial reports" del 13 maggio 2022, Public statement ESMA32-63-1320 "European common enforcement priorities for 2022 annual financial reports" del 28 ottobre 2022 e Richiamo di attenzione CONSOB n. 3/22 "Conflitto in Ucraina – Richiamo di attenzione degli emittenti vigilati sull'informativa finanziaria e sugli adempimenti connessi al rispetto delle misure restrittive adottate dall'Unione europea nei confronti della Russia" del 19 maggio 2022.

in corso; per una ricognizione completa si rimanda inoltre a quanto riportato nel capitolo 3 "Eventi di rilievo intercorsi nell'esercizio ed eventi successivi al 31 dicembre 2024" della sezione "I bilanci di Poste Italiane".

Con riferimento agli impatti sul business dei conflitti in corso, si evidenzia che l'ambito di operatività del Gruppo è principalmente domestico e lo stesso intrattiene limitati rapporti commerciali con i Paesi coinvolti nel conflitto e risultano marginali le esposizioni verso tali Paesi; pertanto, il Gruppo non ha registrato impatti significativi sui propri business o ripercussioni rilevanti sulla redditività, né tantomeno timori sulla compromissione della continuità aziendale.

Dopo un 2023 caratterizzato da un rallentamento diffuso della crescita economica e dalla progressiva riduzione dell'inflazione a seguito anche dell'orientamento restrittivo della politica monetaria, nel 2024 il contesto macroeconomico mondiale è stato caratterizzato da un primo semestre positivo, in termini di crescita economica, con segnali di rallentamento a partire dal secondo semestre, dalla prosecuzione del calo dell'inflazione, nonché dalla modifica dell'orientamento di politica monetaria da parte delle principali banche centrali mediante la progressiva riduzione dei tassi di interesse, al fine di supportare la crescita economica.

Con specifico riferimento alle quotazioni di gas ed elettricità, dopo un primo trimestre 2024 in calo, in cui i prezzi avevano raggiunto i livelli minimi degli ultimi due anni, nel corso del secondo semestre 2024 il mercato ha ripreso il trend di graduale risalita, principalmente per la permanenza di condizioni geopolitiche incerte, legate ai conflitti in corso, registrando una crescita dei prezzi di gas ed energia elettrica piu marcata alla fine del mese di dicembre 2024.

Nonostante il Gruppo abbia continuato a risentire nel corso del 2024 degli effetti dell'inflazione, seppur in diminuzione, principalmente afferenti le voci di costo relative alle utilities e al trasporto e recapito nazionale, le performance registrate nell'anno risultano solide, superiori alle attese e con un livello record del risultato operativo adjusted che si è attestato a 2,96 miliardi di euro, triplicando quasi il valore del 2017 e dell'utile netto che ha superato i 2 miliardi di euro. La solidità finanziaria e la liquidità del Gruppo hanno consentito inoltre nel 2024 di finanziare investimenti per circa 966 milioni di euro, di pagare dividendi per 1.165 milioni di euro, di accelerare la crescita del Gruppo tramite investimenti in nuove società per 32 milioni di euro (principalmente Locker Italia S.p.A. e N&TS Group Networks & Transactional Systems Group S.p.A.), di finanziare con fondi propri, in esecuzione della delibera assembleare del 31 maggio 2024, operazioni di buyback per 23 milioni di euro (per quest'ultime si veda quanto riportato nel capitolo 3 "Eventi di rilievo intercorsi nell'esercizio ed eventi successivi al 31 dicembre 2024" della sezione "I bilanci di Poste Italiane").

6.3 Andamento economico del gruppo

Strategic Business Unit Corrispondenza, Pacchi e Distribuzione Strategic Business Unit Servizi Finanziari Strategic Business Unit Servizi Assicurativi

Strategic Business Unit Servizi Postepay

I valori esposti nella presente Relazione sulla Gestione sono confrontati con i corrispondenti valori dell'analogo periodo del precedente esercizio. Al fine di consentire un confronto omogeneo con i dati relativi all'esercizio 2024, si è proceduto alla riclassifica di taluni dati relativi all'esercizio di comparazione.

I ricavi del Gruppo conseguiti nel 2024 hanno raggiunto un valore record di 12,6 miliardi di euro registrando una crescita del 5% rispetto al 2023. Valore record anche per il risultato operativo dell'esercizio che, al netto degli oneri per il contributo al Fondo di garanzia assicurativo dei rami Vita del 2024 e della quota di oneri di natura straordinaria derivante dagli esiti dell'analisi volontaria147 di rischio sui crediti d'imposta svolta nell'anno (c.d. EBIT adjusted), evidenzia una crescita del 13% rispetto al 2023 attestandosi a 2.961 milioni di euro nell'esercizio 2024, quasi

triplicando il valore realizzato nell'esercizio 2017. L'utile netto 2024 si è attestato a 2 miliardi di euro ed è in linea al valore della guidance aggiornata del Piano 2024 – 2028 comunicata alla comunità finanziaria nel mese di novembre 2024.

La crescita dei business è stata inoltre supportata dall'attenta disciplina sui costi (costo del lavoro e costi per beni e servizi), che pone le basi sui driver e KPI target rappresentati di seguito.

In continuità con l'esercizio 2023, al fine di fornire una lettura del nuovo business dell'energia, più coerente alla vista utilizzata da parte del management, non essendo il Gruppo produttore di energia, è stata adottata una rappresentazione a ricavi netti. Conseguentemente, alcuni valori esposti nel prosieguo del documento, riflettono una riclassifica gestionale rispetto ai dati contabili: nello specifico, i ricavi sono esposti al netto dei costi connessi all'acquisto delle materie prime, degli oneri di sistema e del trasporto di energia elettrica e gas. Per il prospetto di riconciliazione dei valori gestionali con i valori contabili si rinvia agli schemi di conto economico riclassificato riportati nel paragrafo 7.2 "Altre informazioni" della presente Relazione sulla gestione.

*non considera gli oneri per il contributo al Fondo di garanzia assicurativo dei rami Vita (74 milioni di euro) e la quota di oneri di natura straordinaria, derivanti dagli esiti dell'analisi volontaria di rischio sui crediti d'imposta svolta nel corso del 2024 (341 milioni di euro).

147 Per maggiori approfondimenti sull'analisi di rischio si rinvia a quanto riportato nelle note al bilancio (Nota A10 – Crediti d'imposta Legge n. 77/2020 e Nota B4 - Fondi per rischi e oneri).

capitolo 7.2 "Altre informazioni".

EBIT Margin % 20,2% 21,9% 9,7% 16,2%

% sui ricavi 7,7% 7,0% 14,8% 14,2%

*Le voci includono la riclassifica gestionale dei costi del business dell'energia.

UTILE NETTO 2.013 1.933 +79 +4,1% 418 411 +7 +1,7% Utile netto per azione 1,54 1,48 +0,06 +3,9% 0,32 0,31 +0,00 +1,3% CAPEX 966 845 +121 +14,4% 498 453 +45 +9,9%

** Per la riconciliazione tra EBIT e EBIT adjusted si rinvia alla tabella di riconciliazione nel paragrafo Indicatori Alternativi di Performance del

(dati in milioni di euro) 2024 2023 Variazioni 4Q 2024 4Q 2023 Variazioni
Ricavi* 12.589 11.989 +600 +5,0% 3.362 3.186 +177 +5,5%
Costi totali* 10.042 9.369 +674 +7,2% 3.037 2.671 +367 +13,7%
EBIT 2.546 2.620 (74) -2,8% 325 515 (190) -36,9%
EBIT adjusted ** 2.961 2.620 +341 +13,0% 685 515 +169 +32,9%
EBIT Margin % 20,2% 21,9% 9,7% 16,2% (dati in milioni di euro)
UTILE NETTO 2.013 1.933 +79 +4,1% 418 411 +7 Ricavi*
+1,7%
Utile netto per azione 1,54 1,48 +0,06 +3,9% 0,32 0,31 +0,00 Costi totali*
+1,3%
CAPEX 966 845 +121 +14,4% 498 453 +45 EBIT
+9,9%
% sui ricavi 7,7% 7,0% 14,8% 14,2% EBIT adjusted **

*Le voci includono la riclassifica gestionale dei costi del business dell'energia.

** Per la riconciliazione tra EBIT e EBIT adjusted si rinvia alla tabella di riconciliazione nel paragrafo Indicatori Alternativi di Performance del capitolo 7.2 "Altre informazioni".

RICAVI148

(dati in milioni di euro)

I ricavi del Gruppo del 2024 ammontano a 12.589 milioni di euro, segnando una crescita di 600 milioni di euro rispetto al 2023 (+5%) con il contributo positivo di tutte le Strategic Business Unit: Servizi Finanziari (+292 milioni di euro pari a +5,6%), Servizi Postepay (+138 milioni di euro pari a +9,5%), Servizi Assicurativi (+73 milioni di euro pari a +4,7%) e Corrispondenza, Pacchi e Distribuzione (+97 milioni di euro pari a +2,6%).

I ricavi del Gruppo del quarto trimestre 2024 ammontano a 3.362 milioni di euro, segnando un incremento di 177 milioni di euro rispetto al quarto trimestre 2023 (+5,5%) con il contributo positivo delle Strategic Business Unit Servizi Finanziari (+103 milioni di euro pari a +7,5%), Corrispondenza, Pacchi e Distribuzione (+55 milioni di euro pari a +5,5%), Servizi Postepay (+29 milioni di euro pari a +7,3%), più che compensando la lieve flessione della Strategic Business Unit Servizi Assicurativi (-11 milioni di euro pari a -2,5%).

148 I ricavi sono esposti al netto dei costi connessi all'acquisto delle materie prime, degli oneri di sistema e del trasporto di energia elettrica e gas. I ricavi da mercato contabili del Gruppo ammontano a 12.927 milioni di euro nel 2024 (3.480 nel quarto trimestre 2024), 12.128 nel 2023 (3.251 nel quarto trimestre 2023). I ricavi contabili da terzi della SBU Servizi Postepay ammontano a 1.923 milioni di euro nel 2024 (546 milioni di euro nel quarto trimestre del 2024), 1.586 milioni di euro nel 2023 (464 milioni di euro nel quarto trimestre del 2023).

MASSE GESTITE E AMMINISTRATE

1Riserve Assicurative del comparto Investimenti calcolate secondo i principi di elaborazione local del bilancio di Poste Vita S.p.A. I valori non includono la linea protezione del business Vita. Per maggiori dettagli si rinvia all'indicatore alternativo di performance "Masse Gestite e Amministrate" riportato nel paragrafo 7.2 "Altre Informazioni".

2 Include Moneyfarm.

3 I conti correnti non includono i REPO e la liquidità di Poste Italiane.

4 Comprende la capitalizzazione degli interessi.

5 Include principalmente gli impatti delle variabili macroeconomiche (spread, tassi, ecc.) sugli stock dei comparti assicurativi, fondi gestiti e risparmio

amministrato, nonché la capitalizzazione degli interessi del periodo sulle giacenze di buoni fruttiferi postali/libretti del Risparmio Postale.

6 Include raccolta netta su: Fondi di Investimento, Investimenti Vita e Previdenza.

Al 31 dicembre 2024 le masse gestite e amministrate ammontano a 590 miliardi di euro e

mostrano una crescita dell'1,7% (+9,7 miliardi di euro) rispetto ai 581 miliardi di euro del 31 dicembre 2023. Tale variazione è da ricondurre alle raccolte nette positive su: Fondi di investimento (+3,7 miliardi di euro), conti correnti (+1,5 miliardi di euro), riserve assicurative (+1,5 miliardi di euro) e risparmio

590 €mld Masse gestite e amministrate

amministrato (+0,8 miliardi di euro), parzialmente compensate dalla raccolta netta negativa sul risparmio postale (pari a - 6,4 miliardi di euro). Si rileva inoltre un effetto performance complessivo per 8,7 miliardi di euro grazie principalmente alla capitalizzazione degli interessi maturati sullo stock del risparmio postale (+4,4 miliardi di euro) e alle performance delle riserve assicurative (+3,2 miliardi di euro).

COSTI TOTALI

(dati in milioni di euro)

A seguito dell'entrata in vigore del nuovo principio IFRS 17 i costi sostenuti dal Gruppo e direttamente attribuibili alle polizze assicurative, dal momento del collocamento delle stesse e fino all'estinzione, vengono considerati all'interno delle passività assicurative e rilasciati periodicamente nel conto economico (tra i ricavi netti assicurativi). Ai fini della comprensione degli andamenti di seguito rappresentati è evidenziato il valore totale dei costi sostenuti dal Gruppo, considerando anche quelli attribuibili ai contratti assicurativi.

In coerenza con il principio contabile IFRS 17, i costi totali si attestano a 10.042 milioni di euro in crescita rispetto ai 9.369 milioni di euro del 2023 (+674 milioni di euro, +7,2%), principalmente per l'aumento delle voci degli altri costi e dei costi per beni e servizi. Al netto degli effetti dell'applicazione dell'IFRS 17 i costi totali ammontano a 10.808 milioni di euro in crescita rispetto ai 10.074 milioni di euro del precedente esercizio (+734 milioni di euro, +7,3%).

Il costo del lavoro si attesta a 5.135 milioni di euro e registra un decremento di 35 milioni di euro rispetto al 2023 (5.170 milioni di euro) e, al netto dell'effetto generato dall'applicazione del principio contabile IFRS 17, il costo complessivo del lavoro si attesta a 5.639 milioni di euro e registra una diminuzione di 5 milioni di euro rispetto al 2023 (5.644 milioni di euro).

I costi per beni e servizi registrano un incremento di 280 milioni di euro passando da 3.098 milioni di euro del 2023 a 3.378 milioni di euro del 2024. Al netto degli effetti dell'applicazione delI'IFRS 17, i costi per beni e servizi registrano un incremento di 301 milioni di euro passando da 3.255 del 2023 a 3.556 del 2024.

I costi per ammortamenti e svalutazioni aumentano di 44 milioni di euro (+5,4%) passando da 811 milioni di euro del 2023 a 855 milioni del 2024. Al netto dell'applicazione dell'IFRS 17, si attestano a 926 milioni di euro e registrano un aumento di 46 milioni di euro rispetto al 2023.

Gli altri costi operativi registrano un incremento di 384 milioni di euro passando da 290 milioni di euro del 2023 a 675 milioni di euro del 2024 principalmente per i costi straordinari (341 milioni di euro) correlati alla componente "adjusted" degli esiti dell'analisi volontaria di rischio sui crediti d'imposta svolta nel corso dell'esercizio 2024.

COSTO DEL LAVORO

(dati in milioni di euro)

Il costo del lavoro si attesta a 5.135 milioni di euro e registra un decremento di 35 milioni di euro rispetto al 2023 (5.170 milioni di euro); tale variazione è dovuta all'effetto congiunto della diminuzione registrata sul costo del lavoro straordinario per 164 milioni di euro, principalmente imputabile al premio di risultato straordinario erogato nel 2023 pari a 133 milioni di euro (previsto dall'accordo siglato il 1° agosto 2023), e dell'aumento del costo del lavoro ordinario pari a 129 milioni di euro.

Al netto degli effetti derivanti dall'applicazione dell'IFRS 17, il costo del lavoro ordinario registra un incremento di 160 milioni di euro (+3,0%) passando da 5.332 milioni di euro del 2023 a 5.492 milioni di euro del 2024. Tale variazione è legata all'aumento del costo unitario (+161 milioni di euro), riconducibile all'incremento dei minimi contrattuali scattato nel mese di luglio 2023 (previsto dal CCNL siglato il 23 giugno del 2021), alla quota di competenza dell'una tantum pagata nel mese di settembre 2024 (prevista dal nuovo CCNL siglato il 23 luglio 2024) e alla componente variabile legata ai risultati.

NUMERO DI RISORSE

(Full Time Equivalent medi in migliaia)

Le risorse uscite dal Gruppo nel 2024, comprensive di esodi incentivati, sono 6,4 migliaia (FTE medi) a tempo indeterminato a fronte di un totale di nuovi ingressi pari a 6,2 migliaia (FTE medi) di cui 4,2 migliaia (FTE medi) a tempo indeterminato.

COSTI PER BENI E SERVIZI E AMMORTAMENTI

(dati in milioni di euro)

Di seguito l'andamento dei costi per beni e servizi e degli ammortamenti rispetto al 2023 con evidenza degli effetti derivanti dall'applicazione del principio IFRS 17.

Al netto degli effetti dell'applicazione del nuovo principio, i costi per beni e servizi registrano un incremento di 301 milioni di euro passando da 3.255 milioni di euro del 2023 a 3.556 milioni di euro del 2024. Oltre che al sostenimento dei costi variabili a supporto del business (principalmente pacchi e pagamenti), la variazione è correlata al perdurare degli effetti dello scenario inflattivo internazionale per 114 milioni di euro. Gli ammortamenti e svalutazioni, al netto degli effetti dell'applicazione del principio IFRS 17, si attestano a 926 milioni di euro e registrano un aumento di 46 milioni di euro rispetto al 2023; l'incremento è riconducibile ai maggiori ammortamenti su attività immateriali per gli investimenti su

applicativi software divenuti disponibili all'uso, oltre a maggiori ammortamenti su Immobili, impianti e macchinari e Attività per diritti d'uso.

EBIT ADJUSTED DI GRUPPO

(dati in milioni di euro)

Il risultato operativo (EBIT) adjusted149 si attesta a 2.961 milioni di euro e registra un aumento di 341 milioni di euro (+13%) rispetto allo stesso periodo dello scorso esercizio (2.620 milioni di euro). Di seguito la rappresentazione del contributo delle singole SBU al risultato operativo del periodo (valori adjusted).

EBIT ADJUSTED PER STRATEGIC BUSINESS UNIT

(dati in milioni di euro)

Nel 2024 la crescita del risultato operativo adjusted di Gruppo ha beneficiato delle performance di tutte le Strategic Business Unit: i) Corrispondenza, Pacchi e Distribuzione con un risultato operativo adjusted di 104 milioni di euro, in aumento di 146 milioni di euro rispetto al valore realizzato nel 2023 (-43 milioni di euro); ii) Servizi Finanziari con risultato operativo adjusted di 900 milioni di euro, in aumento di 38 milioni di euro rispetto al 2023; iii) Servizi Assicurativi, con un risultato operativo adjusted di 1.429 milioni di euro, in crescita di 69 milioni di euro rispetto al 2023 (1.360 milioni di euro); iv) Servizi Postepay, con un risultato operativo di 529 milioni di euro, in aumento di 89 milioni di euro rispetto al precedente esercizio.

Per maggiori approfondimenti sulle performance delle singole Strategic Business Unit si rinvia ai paragrafi dedicati nel prosieguo del capitolo.

149 Non include gli oneri per il contributo al Fondo di garanzia assicurativo dei rami vita (pari a 74 milioni di euro nel 2024) e la quota di oneri di natura straordinaria, derivanti dagli esiti dell'analisi volontaria di rischio sui crediti d'imposta svolta nel corso dell'esercizio 2024, pari a 341 milioni di euro. Si rinvia alla tabella di riconciliazione nel paragrafo degli Indicatori Alternativi di Performance nel paragrafo 7.2 "Altre informazioni".

GESTIONE FINANZIARIA E IMPOSTE

(dati in milioni di euro)

L'utile netto consolidato del 2024 si attesta a 2.013 milioni di euro, in aumento di 79 milioni di euro (+4,1%) rispetto all'esercizio 2023 (1.933 milioni di euro) e tiene conto della gestione finanziaria positiva (124 milioni di euro) e del beneficio fiscale derivante dalla deducibilità ai fini IRES delle componenti negative correlate ai crediti d'imposta (229 milioni di euro), incluso il beneficio sugli oneri rilevati negli esercizi 2022 e 2023.

Per maggiori dettagli si rinvia al paragrafo "A10 – Crediti d'imposta Legge n.77/2020" nella sezione "I bilanci di Poste Italiane".

6.3.1 Strategic Business Unit Corrispondenza, Pacchi e Distribuzione

Di seguito si evidenziano le linee evolutive della Strategic Business Unit nell'arco di Piano con i rispettivi target e relativi consuntivi dell'anno 2024.

Strategia Piano Industriale 2024-2028
CORRISPONDENZA PACCHI E DISTRIBUZIONE
Player logistico leader di mercato, con l'obiettivo di
consolidare la presenza nel settore di pacchi e
• Evoluzione della rete logistica
corriere espresso e crescere nella logistica integrata • Leadership del mercato B2X • Crescere nella logistica integrata
Obiettivi e KPIs Piano Industriale Consuntivo 2024 Target Piano
Automazione ed efficientamento della rete logistica
▪ Pacchi consegnati da portalettere 121 mln/pz
(39%)
240 mln/pz nel 2028
(2/3)
Recapito Green
Punti di ritiro e spedizione per un'offerta sostenibile ~40 mln/pz >80 mln/pz nel 2028
▪ Pacchi ritirati e consegnati presso rete PUDO
▪ Rete Punto Poste population coverage

Pick Up Drop Off (PUDO): include la rete Punto Poste, gli Uffici Postali con fermoposta e i Lockers.
** % di cittadini con una distanza di 2,5 km da un punto di prossimità.
95% >96% entro il 2028
Sviluppo Business
Pacchi 43%
▪ Quota ricavi relativi a pacchi e logistica
▪ Ricavi clienti chiave
*
2,6x nel 2024 vs. 2019 3x nel 2028 vs. 2019
Internazionale
▪ Ricavi Internazionali 324 €mln nel 2024 43% nel 2024, ~60% nel 2028
390 €mln nel 2028
Logistica Integrata
▪ Ricavi da Logistica Integrata* 0,1 €mld nel 2024 0,3 €mld nel 2028

Le performance del 2024 della Strategic Business Unit evidenziano una crescita dei ricavi di pacchi e logistica e della corrispondenza rispetto al 2023 che si riflette in un aumento del risultato operativo adjusted, ovvero al netto della quota di oneri straordinari rilevata nell'anno.

CORRISPONDENZA. PACCHI E DISTRIBUZIONE
(dati in milioni di euro) 2024 2023 Variazioni
Ricavi da mercato 3.843 3.746 +97 +2.6%
Ricavi da altri settori 5.597 5.244 +353 +6,7%
Ricavi totali 9.441 8.991 +450 +5.0%
Costi 9.637 8.998 +640 +7.1%
Costi vs altri settori 41 36 +5 +13.6%
Costi totali 9.678 9.033 +645 +7,1%
EBIT (237) (43) (195) n.s.
EBIT adjusted* 104 (43) +146 n.s.
RISULTATO NETTO (88) (46) (42) -91,7%
KPI Operativi 2024 2023 Variazioni
Corrispondenza, pacchi e logistica
Ricavi/FTE (in migliaia di euro) 80,5 76,4 +4,0 +5,3%
Pacchi portalettabili (incidenza sul volume complessivo) 39% 35%
N. Punti Pick-Up Drop-Off (PUDO)1 30.056 27.497 +2.559 +9,3%
di cui: Nuova Rete Punto Poste2 18.270 15.724 +2.546 +16,2%
Pacchi ritirati e consegnati sulla rete Punto Poste (in milioni) 24 19 +5 +24,7%
Distribuzione
Numero di clienti finanziari (in milioni) 35,6 35,1 +0,5 +1,5%
Numero Uffici Postali 12.755 12.755 - -
Sale dedicate alla consulenza 8.130 7.907 +223 +2,8%
Rete ATM Postamat 8.493 8.135 +358 +4,4%
ESG
Flotta green (mezzi elettrici) 6.141 5.822 +319 +5,5%
Colonnine elettriche installate 5.637 5.637 - -
N. edifici coinvolti Smart Building 3 2.155 1.996 +159 +8,0%
Pannelli Fotovoltaici (nr. edifici) 577 308 +269 +87,3%

1 PUDO: include la rete Punto Poste e gli Uffici Postali con fermoposta.

2Rete Punto Poste include Lockers , Tabaccai e altri Collect Points.

3 Gestione automatizzata e a distanza degli edifici per ottenere efficientamenti energetici.

RICAVI DA MERCATO E ALTRI SETTORI

(dati in milioni di euro)

I ricavi da mercato della Strategic Business Unit passano da 3.746 milioni di euro nell'anno 2023 a 3.843 milioni di euro del 2024 (+97 milioni di euro, pari al +2,6%). Tale incremento è riconducibile principalmente all'andamento positivo del segmento pacchi e logistica (+185 milioni di euro, pari al +13,2%), sostenuto dalla costante accelerazione della componente Business to Consumer/Business (B2X ), con una forte crescita delle spedizioni e una accelerazione dei ricavi.

Il comparto corrispondenza ha anch'esso registrato nell'anno 2024 una crescita (+51 milioni di euro, +2,4%), da ascriversi agli adeguamenti tariffari sui prodotti del servizio universale e non universale, oltre che alle spedizioni eccezionali di certificati e tessere elettorali in occasione delle Elezioni Europee di giugno 2024, che, unitamente ad alcuni effetti positivi in termini di mix, hanno permesso di compensare i minori volumi registrati rispetto all'anno precedente.

La crescita della Strategic Business Unit è controbilanciata dall'andamento degli altri ricavi e proventi, i quali risentono della plusvalenza di circa 109 milioni di euro, generata nel primo semestre 2023 dall'operazione di cessione di partecipazione di controllo della società sennder, e della conclusione del contratto con il consorzio PatentiViaPoste, rendicontato fino al mese di novembre 2023 all'interno degli altri ricavi (pari a 27 milioni di euro). Il servizio di recapito delle patenti è stato successivamente aggiudicato a Poste Italiane S.p.A. e rendicontato nel comparto della Corrispondenza.

Nel quarto trimestre 2024 i ricavi da mercato della SBU sono pari a 1.046 milioni di euro in crescita di 55 milioni di euro (+5,5%) rispetto al quarto trimestre del 2023 (991 milioni di euro) grazie al contributo del comparto pacchi e logistica e degli altri ricavi che mostrano rispettivamente ricavi in crescita di 56 milioni di euro (+13,8%) e di 9 milioni di euro (+24,6%), parzialmente mitigato dall'andamento del comparto della corrispondenza che evidenzia una decrescita dei ricavi (-10 milioni di euro, pari al -1,8%) rispetto all'analogo trimestre dell'anno.

CORRISPONDENZA

Posta Indescritta: servizio standard di spedizioni con recapito in cassetta postale.

Posta Descritta: recapito alla persona con attestazione di avvenuta spedizione e tracciatura dell'invio per la clientela retail e business. Tale categoria comprende in particolare: la raccomandata, l'assicurata e l'atto giudiziario.

Direct Marketing: servizio per l'invio da parte delle aziende e delle Pubbliche Amministrazioni di comunicazioni a contenuto pubblicitario, promozionale o informativo.

Servizi Integrati: offerte Integrate e personalizzate per specifici segmenti di clientela, in particolare la Pubblica Amministrazione, le grandi aziende e gli studi professionali. Il servizio integrato più rilevante è il Servizio Integrato Notifica, per la gestione dell'intero processo di notifica degli atti amministrativi e giudiziari (es. le violazioni al Codice della Strada).

Altro: servizi per l'editoria, servizi multicanale, stampa, gestione documentale, altri servizi di base. La voce include, inoltre, le Integrazioni tariffarie relative a ricavi da mercato commercializzati a tariffe scontate ai sensi di legge e il Compenso per il Servizio Postale Universale (include anche le compensazioni relative al Pacco ordinario).

Le performance dei servizi di Corrispondenza registrate dal Gruppo nell'anno 2024 evidenziano una flessione dei volumi pari al 7,9% (-180 milioni di invii), con ricavi in crescita del 2,4% (+51 milioni di euro) rispetto al 2023. Tale andamento è riconducibile a un diverso mix di prodotto correlato a una crescita nel 2024 dei volumi di alcuni prodotti a maggior valore nell'ambito dei Servizi Integrati, a fronte della flessione dei prodotti a minor valore unitario.

L' andamento nel quarto trimestre 2024 nel confronto con l'analogo trimestre del 2023, continua a evidenziare un calo dei volumi (-47 milioni di invii, pari al -8,1%) e una decrescita dei ricavi (-10 milioni di euro, pari al -1,8%), in controtendenza rispetto alla crescita rilevata nell'anno, in quanto termina l'effetto positivo della manovra tariffaria partita a fine luglio 2023.

La Posta Descritta registra nell'anno 2024 una flessione dei volumi pari allo 0,9% (-1 milioni di invii) e dei ricavi (-3 milioni di euro, pari al -0,3%) rispetto al 2023, per effetto di minori spedizioni attribuibili prevalentemente alla clientela retail.

Rispetto all'esercizio 2023, la Posta Indescritta evidenzia una riduzione sia dei volumi (-91 milioni di invii, pari al -8,5%) che dei ricavi (-11 milioni di euro, pari al -2,0%) legata al calo fisiologico delle spedizioni in linea con il trend osservato nell'anno precedente.

I Servizi Integrati registrano una crescita rispetto all'anno 2023, sia in termini di volumi (+7 milioni di spedizioni, pari al +15,3%) che di ricavi (+58 milioni di euro, pari al +29,1%), principalmente ascrivibile alle spedizioni del servizio Posta Patenti. Inoltre, tale famiglia di prodotto ha beneficiato nel secondo trimestre 2024 di un andamento particolarmente positivo in termini di ricavi per i maggiori invii una tantum dei certificati e delle tessere elettorali all'estero per le Elezioni Europee tenutesi nel mese di giugno 2024.

Il Direct Marketing registra un decremento di volumi del 23,5% (-51 milioni di invii) che determina una variazione negativa dei ricavi di circa 9 milioni di euro (pari al -13,7%), attribuibile al fenomeno della e-substitution.

La voce Altro, che accoglie anche i servizi commercializzati da Postel, presenta nell'anno 2024 volumi in calo del 5,5% (- 43 milioni di invii) e ricavi in crescita del 3,0% (+15 milioni di euro) rispetto al 2023, principalmente per la flessione dei servizi di Printing per effetto del calo del mercato delle stampe. La voce Altro include anche il compenso per l'Onere del Servizio Universale pari a 262 milioni di euro nell'anno 2024, in linea con il 2023, e le integrazioni tariffarie sul servizio editoriale pari a 55 milioni di euro, sostanzialmente in linea con l'anno 2023 (+0,6 milioni di euro, ovvero +1,1%).

PACCHI E LOGISTICA

Nel corso dell'anno 2024 il comparto pacchi e logistica registra una sensibile crescita sia in termini di volumi (+52 milioni di spedizioni, pari al +20,4%) che di ricavi (+185 milioni di euro, pari al +13,2%) rispetto al 2023. Tale performance positiva si registra anche nel quarto trimestre 2024, con volumi che evidenziano una variazione positiva del 13,2% (+10 milioni di spedizioni) e ricavi in crescita di 56 milioni di euro (+13,8%) rispetto al quarto trimestre del 2023.

L'e-commerce continua a rappresentare il comparto di business strategico, a maggior crescita rispetto all'anno 2023, grazie soprattutto al contributo dei grandi clienti e del second hand; si evidenzia tuttavia che tutti i comparti del segmento Business to Consumer/Business (B2X) nell'anno 2024 hanno registrato una crescita rispetto al 2023.

La crescita dei ricavi nel comparto pacchi e logistica dell'anno 2024 (+185 milioni di euro, pari al +13,2% rispetto al 2023), seppur positiva, risulta meno accentuata rispetto alla variazione dei volumi (+52 milioni di volumi, pari al +20,4% rispetto al 2023), per via principalmente dell'effetto combinato dei seguenti fattori: i) incremento nel mix dei volumi dei prodotti a tariffa inferiore; ii) una maggiore incidenza dei ricavi di prodotti a minor costo di consegna (per esempio la consegna presso i PUDO); iii) minori ricavi derivanti dal deconsolidamento di sennder (-11 milioni di euro); iv) minori ricavi collegati ai servizi di logistica erogati durante la fase di emergenza pandemica da Covid-19 (-9 milioni di euro).

Il business della logistica sanitaria operato dalla società Plurima ha realizzato nell'anno 2024 ricavi pari a 59 milioni di euro, sostanzialmente in linea rispetto al 2023.

I ricavi verso altri settori passano da 5.244 milioni di euro nell'anno 2023 a 5.597 milioni di euro del 2024 (+6,7%) per effetto del positivo andamento dell'attività commerciale e della maggiore remunerazione della rete.

COSTI

(dati in milioni di euro)

I costi comprensivi di ammortamenti e svalutazioni relativi all'anno 2024 ammontano a 9.678 milioni di euro, con un incremento di 645 milioni di euro (+7,1%) rispetto al 2023. Il costo del lavoro, che si attesta a 5.469 milioni di euro, decresce di 25 milioni di euro (-0,5%) rispetto al 2023, a fronte di vari effetti: i) aumento dei minimi contrattuali scattato a luglio 2023; ii) alla quota di competenza dell'Una Tantum pagata a settembre 2024; iii) maggiore componente variabile legata ai risultati, mitigata dalla riduzione dell'organico; minore componente straordinaria del costo del lavoro, in considerazione del premio di risultato straordinario erogato nel 2023 (133 milioni di euro) e ai minori accantonamenti per incentivi per esodi futuri (- 35 milioni di euro rispetto al 2023). I costi per beni e servizi presentano un incremento di 259 milioni di euro (+10,4%), attestandosi nell'anno 2024 a 2.743 milioni di euro. Tale andamento è attribuibile sia ai maggiori costi variabili legati ai maggiori volumi del comparto pacchi e logistica, sia all'incremento dei costi generati dalle spinte inflattive sui fattori produttivi. La voce altri costi passa da 176 milioni di euro del 2023 a 535 milioni di euro del 2024 (+359 milioni di euro) e risente nel 2024 della quota di oneri di natura straordinaria, derivanti dagli esiti dell'analisi volontaria di rischio sui crediti d'imposta svolta nel corso dell'esercizio (341 milioni di euro). La voce ammortamenti e svalutazioni registra nell'anno 2024 una crescita di 47 milioni di euro (+5,6% rispetto al 2023).

Alla luce di quanto rappresentato, la Strategic Business Unit Corrispondenza, Pacchi e Distribuzione presenta nel 2024 un risultato operativo negativo per 237 milioni di euro, in calo rispetto al risultato del 2023 pari a -43 milioni di euro (-195 milioni di euro). Al netto della citata quota di oneri straordinaria correlata all'analisi volontaria di rischio sui crediti d'imposta svolta nel corso dell'esercizio, il risultato operativo del 2024 della SBU è positivo e si attesta a 104 milioni registrando una crescita di 146 milioni rispetto all'esercizio 2023.

QUALITÀ DEI PRODOTTI RIENTRANTI NEL SERVIZIO UNIVERSALE

Di seguito, si riportano i risultati della qualità conseguiti in relazione ai prodotti rientranti nel Servizio Universale e i cui obiettivi sono definiti dall'AGCom.

L'andamento della qualità per l'esercizio 2024 evidenzia complessivamente delle buone performance, rispetto ai target di riferimento dell'anno per buona parte dei prodotti. L'andamento delle performance rispetto all'esercizio precedente è stato

influenzato da un mix di fattori quali: sviluppi evolutivi dei processi logistici e maggiori volumi di oggetti a firma con particolari concentrazioni di volumi nell'ultimo trimestre.

Posta 1 Prioritaria
Consegna entro:
1 giorno
Target
80.0%
Consegna entro:
2 giorni
Target
80,0%
Consegna entro:
3 giorni
Target
80,0%
Consegna entro:
4 giorni
Target
98,0%
Risultato
2024
79,2% Risultato
2024
89,8% Risultato
2024
98,1% Risultato
2024
99,1%
Risultato
2023
80,9% Risultato
2023
90,5% Risultato
2023
98,1% Risultato
2023
98,9%
Posta 4 Ordinaria Posta Massiva Posta Raccomandata Posta Assicurata Poste Delivery Standard
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4 giorni
Target
90,0%
Consegna entro:
4 giorni
Target
90,0%
Consegna entro: Target
4 giorni
90,0% Consegna entro:
4 giorni
Target
90,0%
Consegna entro:
4 giorni
Risultato
2024
n.d.* Risultato
2024
85,1% Risultato
2024
88,9% Risultato
2024
99,7% Risultato
2024
Risultato
2023
78,1% Risultato
2023
96,9% Risultato
2023
90,4% Risultato
2023
99,4% Risultato
2023
Consegna entro:
6 giorni
Target
98,0%
Consegna entro:
6 giorni
Target
98,0%
Consegna entro:
6 giorni
Target
98,0%
Consegna entro:
6 giorni
Target
98,0%
Risultato
2024
n.d.* Risultato
2024
94,0% Risultato
2024
95,0% Risultato
2024
99,9%
Risultato
2023
91,9% Risultato
2023
99,3% Risultato
2023
95,5% Risultato
2023
99,7%

Gruppo Poste ItalianeRelazione sulla gestione al 31 dicembre 2024

6.3.2 Strategic Business Unit Servizi Finanziari

Di seguito si evidenziano le linee evolutive della Strategic Business Unit nell'arco di Piano con i rispettivi target e relativi consuntivi dell'anno 2024.

SERVIZI FINANZIARI • Nuovo modello di servizio per ottimizzare il coverage
specialistico della clientela, massimizzando il valore per il
cliente
Gestore degli asset degli Italiani più • Gestione del portafoglio investimenti proattiva in grado di
trasparente, capillare, con il miglior garantire flessibilità in diversi scenari di tassi
pricing di offerta e orientato al cliente
Obiettivi e KPIs Piano Industriale Consuntivo 2024 Target Piano
Evoluzione del modello di servizio:
▪ Nuova segmentazione della clientela con consulenti
finanziari specializzati per migliorare l'efficacia
commerciale
▪ Modello "Hub and Spoke" della rete degli Uffici Postali per
ottimizzarne il coordinamento
Coverage specialistico* su
clienti Affluent+
64%
Coverage specialistico su
clienti Affluent+
>80% al 2028
Risparmio e Investimenti
▪ Gestione del portafoglio dei clienti con una gamma di
prodotti adatta ad ogni esigenza
▪ Rinnovo della gamma prodotti del Risparmio Postale e
della relativa user experience
▪ Integrazione di investimento e protezione nel modello di
TFA
590 €mld
TFA
624 €mld al 2028
consulenza
Finanziamenti
▪ Ottimizzazione del modello multi-partner per
massimizzare l'efficienza commerciale
▪ Evoluzione dell'offerta prodotti
Erogato intermediato di
prestiti personali e
cessione del quinto di
3,6 €mld
Erogato intermediato di
prestiti personali e
cessione del quinto di
4,3 €mld al 2028
Micro-small business
▪ Rinnovato focus commerciale facendo leva sulla
piattaforma retail
▪ Offerta prodotti completa ed approccio omnicanale
Stock conti correnti
0,3 milioni
Stock conti correnti
0,4 milioni al 2028
Gestione del Portafoglio Investimenti:
▪ Contributo del portafoglio stabilizzato con una gestione Ricavi del portafoglio Ricavi del portafoglio
proattiva in grado di adattarsi ai differenti scenari di
mercato
investimenti**
2,6 €mld
investimenti**
2,5 €mld al 2028

Le performance della Strategic Business Unit Servizi Finanziari nel 2024 mostrano ricavi in aumento principalmente per via dei maggiori interessi attivi netti conseguiti sul portafoglio titoli e un miglioramento del risultato operativo e dell'utile netto rispetto allo scorso esercizio. Il Total Capital Ratio di BancoPosta al 31 dicembre 2024 si è attestato a 22,6%, in aumento rispetto al 31 dicembre 2023.

SERVIZI FINANZIARI
(dati in milioni di euro) 2024 2023 Variazioni
Ricavi da mercato 5.521 5.229 +292 +5,6%
Ricavi da altri settori 919 866 +53 +6,2%
Ricavi totali 6.440 6.095 +345 +5,7%
Costi 153 152 +1 +0,6%
Costi vs altri settori 5.403 5.081 +323 +6,3%
Costi totali 5.556 5.232 +324 +6,2%
EBIT 884 863 +22 +2,5%
EBIT adjusted* 900 863 +38 +4,4%
UTILE NETTO 674 647 +26 +4,1%

* Per la riconciliazione tra EBIT e EBIT adjusted si rinvia alla tabella di riconciliazione nel paragrafo 7.2 "Altre informazioni".

KPI Operativi 2024 2023 Variazioni
Masse gestite e amministrate (in miliardi di euro) 590 581 +10 +1,7%
Raccolta netta (in miliardi di euro) 1,1 (4,1) +5,2 +126,1%
Effetto Performance1
(in miliardi di euro)
8,7 9,0 (0,3) -3,8%
Conti correnti (giacenza media del periodo in miliardi di euro) 87,7 91,8 (4,1) -4,5%
Rendimento netto della raccolta2 2,89% 2,44%
Risparmio postale (giacenza media in miliardi di euro) 310,8 312,2 (1,4) -0,4%
Finanziamenti (erogato in milioni di euro) 3.653 3.374 +279 +8,3%

2 Esclusi i rendimenti da gestione pro-attiva del portafoglio. 1 L'effetto performance include principalmente gli impatti delle variabili macroeconomiche (spread, tassi, ecc) sugli stock dei comparti assicurativi, fondi gestiti e risparmio amministrato, nonché la capitalizzazione degli interessi del periodo sulle giacenze di buoni fruttiferi postali/libretti del Risparmio Postale.

RICAVI DA MERCATO E ALTRI SETTORI

(dati in milioni di euro)

Gestione pro-attiva del portafoglio titoli: plusvalenze da vendita di titoli del Portafoglio BancoPosta al netto di minusvalenze. Interessi attivi netti: ricavi da impiego della liquidità raccolta tramite conti correnti postali al netto di interessi passivi e altri oneri da operatività finanziaria. Sono inclusi i ricavi da crediti d'imposta.

Raccolta risparmio postale: raccolta di fondi tramite Buoni Fruttiferi Postali e Libretti Postali emessi da Cassa Depositi e Prestiti. Gestione del risparmio: gestione collettiva del risparmio attraverso fondi comuni di investimento e gestione di portafogli individuali relativi a mandati istituzionali riferibili al Gruppo.

Distribuzione di finanziamenti e altri prodotti di terzi: distribuzione di prodotti erogati/emessi da partner terzi (finanziamenti, mutui, prestiti, cessioni del quinto, carte di credito, ecc.).

Servizi di incasso e pagamento: bollettini, incassi e pagamenti PP.AA., trasferimento fondi e servizi accessori conti correnti.

I Ricavi da mercato del 2024 ammontano a 5.521 milioni di euro e registrano una crescita di 292 milioni di euro rispetto ai 5.229 milioni di euro realizzati nel 2023 (+5,6%).

Nel dettaglio, il periodo in esame mostra: (i) interessi attivi netti in crescita rispetto al 2023 (+295 milioni di euro, +13,1%) per effetto principalmente del maggiore rendimento relativo al comparto Retail e Corporate (+321 milioni di euro) e dei maggiori interessi netti relativi al comparto Tesoreria (+30 milioni di euro), in parte mitigati dal minore rendimento derivante dall'impiego della giacenza da conto corrente nel comparto della Pubblica Amministrazione (-55 milioni di euro); (ii) plusvalenze nette realizzate nell'ambito della gestione pro-attiva del portafoglio pari a 90 milioni di euro, in diminuzione di 68 milioni di euro (-43,1%) rispetto ai 158 milioni di euro del 2023; (iii) ricavi derivanti dal servizio di raccolta e gestione del Risparmio Postale che si attestano a 1.725 milioni di euro, in diminuzione di 15 milioni di euro (-0,8%) rispetto allo scorso anno e che tengono conto dei termini e delle condizioni del nuovo accordo di Poste Italiane e Cassa Depositi e Prestiti firmato nel mese di agosto 2024, relativamente al servizio per la gestione del Risparmio Postale per il triennio 1° gennaio 2024 - 31 dicembre 2026; iv) ricavi relativi ai servizi di incasso e pagamento che risultano pari a 749 milioni di euro e sono in diminuzione rispetto all'anno precedente (-14 milioni di euro, pari a -1,9%) per effetto principalmente della decrescita dei ricavi da spese tenuta conto (-14 milioni di euro) a seguito del repricing avvenuto nel mese di aprile 2023; v) ricavi da distribuzione di finanziamenti e altri prodotti di terzi che si attestano a 236 milioni di euro, in aumento di 56 milioni di euro (+31,2%) rispetto ai 180 milioni di euro del 2023. Tale aumento è da ricondurre principalmente ai maggiori ricavi da prestiti personali e cessione del quinto, che beneficiano della crescita dei volumi e delle maggiori commissioni up-front riconosciute dai partner finanziari; vi) ricavi relativi alla Gestione del Risparmio che si attestano a 182 milioni di euro, in aumento di 38 milioni di euro (+26,3%) rispetto all'esercizio precedente, principalmente per via dell'aumento della raccolta su fondi comuni di investimento e delle relative masse gestite.

I ricavi da altri settori si attestano a 919 milioni di euro (+53 milioni di euro rispetto al 2023, pari al +6,2%). La variazione positiva è imputabile alle maggiori commissioni provenienti dal settore assicurativo e alla crescita dei ricavi da collocamento dei prodotti PostePay.

Il quarto trimestre 2024 mostra ricavi da mercato in crescita rispetto allo stesso periodo del 2023 di 103 milioni di euro (+7,5%), riconducibili principalmente ai maggiori ricavi derivanti dagli Interessi attivi netti (+78 milioni di euro, pari al +13,8%), alle maggiori plusvalenze nette realizzate nell'ambito della gestione pro-attiva del portafoglio (+84 milioni di euro), ai ricavi da distribuzione di finanziamenti e altri prodotti di terzi (+13 milioni di euro, pari al +26,9%) e ai ricavi relativi ai servizi di incasso e pagamento (+13 milioni di euro, pari al +7%). Tali variazioni positive sono in parte mitigate dai minori ricavi relativi al servizio di raccolta e gestione del Risparmio Postale, i quali risentono della diversa distribuzione temporale dei compensi nel corso del quarto trimestre rispetto all'analogo periodo del precedente esercizio (-87 milioni di euro, - 16,3%).

I ricavi da altri settori mostrano risultati in crescita rispetto al quarto trimestre del 2023 (+42 milioni di euro, pari al +20,7%), riconducibili principalmente ai maggiori ricavi verso la SBU Servizi Assicurativi.

GIACENZA MEDIA DEI CONTI CORRENTI

(dati in miliardi di euro)

* Include REPO a breve termine e collateral. ** Include conti correnti delle imprese e PostePay Business, la liquidità di Poste Italiane e debiti di altri clienti.

Nel corso del 2024, la Giacenza Media dei conti correnti è diminuita rispetto all'esercizio precedente, passando da 91,8 miliardi di euro a 87,7 miliardi di euro. Tale flessione, pari a 4,1 miliardi di euro (-4,5%), è da ricondurre principalmente alla contrazione della componente di Tesoreria (-2,5 miliardi, -32,6%) della giacenza dei clienti Corporate (-1,1 miliardi di euro,

-9%) e della flessione dei REPO a lungo termine (-0,9 miliardi, -11,7%). Risulta in leggera crescita la componente Retail, inclusiva del saldo delle carte prepagate Postepay, (+0,3 miliardi, +0,6%) e la giacenza della Pubblica Amministrazione (+0,2 miliardi di euro, +1,4%).

COMPOSIZIONE PORTAFOGLIO INVESTIMENTI

(GIACENZA MEDIA in miliardi di euro)

La giacenza media del portafoglio investimenti è costituita principalmente da Titoli di Stato italiani e da titoli di debito emessi da Cassa Depositi e Prestiti e garantiti dallo Stato italiano (circa 65,1 miliardi di euro), in cui è impiegata la raccolta da clientela privata sui conti correnti postali e dai crediti d'imposta (la cui giacenza media ammonta al 31 dicembre 2024, a circa 6,7 miliardi di euro). Il portafoglio investimenti include inoltre i Depositi presso il MEF (10,2 miliardi di euro) rappresentati dagli impieghi della raccolta da conti correnti postali appartenenti alla clientela pubblica.

Lo spread Btp Bund a 10 anni si è ridotto passando dai 167 bps di inizio 2024 ai 115 bps di fine anno, (registrando un minimo a metà dicembre pari a 106 bps)

In questo contesto di mercato e nella prospettiva di una futura riduzione dei tassi, la gestione del portafoglio titoli di BancoPosta durante il 2024 è stata

* Include REPO e obbligazioni a breve termine e collateral. ** Include crediti di imposta e liquidità sul deposito presso il MEF sul conto corrente

operativo (c.d. conto "Buffer")

*** Calcolato come interessi netti sulla giacenza media.

caratterizzata da strategie volte a ridurre la componente variabile del portafoglio e a migliorare il profilo reddituale del

portafoglio stesso. Con riferimento all'obiettivo di ridurre la componente variabile del portafoglio si è proceduto: i) nei primi mesi dell'anno a vendere titoli coperti in asset swap (circa 500 milioni di euro con la realizzazione di circa 20 milioni di euro di plusvalenze); ii) operazioni di estinzione anticipata (unwinding) dei derivati di copertura su posizioni pari a circa 700 milioni di euro, per riportare a tasso fisso gli investimenti sottostanti al fine di stabilizzare

il margine di interesse ad un rendimento maggiore rispetto a quello di acquisto iniziale. Al fine di migliorare il rendimento del portafoglio titoli sono state eseguite due differenti strategie di relative value150: i) la compravendita di due titoli a lungo termine per circa 2,9 miliardi di euro nominali, con un miglioramento del rendimento sia per l'anno in corso che per gli anni futuri; ii) lo switch di Certificati di Credito del Tesoro (CCT) su scadenze a lungo termine per un importo di circa 340 milioni di euro con un miglioramento del margine della posizione di circa 40 bps e con la realizzazione di minusvalenze di ammontare trascurabile.

Sempre in ottica di yield enhancement151 sono state attuate nell'anno due strategie: i) la vendita di posizioni di titoli a tasso fisso con basso rendimento (circa 1,2 miliardi di euro) e l'acquisto di posizioni inflation linked in area 10 - 15 anni oggetto di swap a tasso fisso con scadenza e rendimenti più elevati; ii) l'unwinding di repo a lungo termine (500 milioni di euro) il cui capital gain è stato utilizzato per coprire le minusvalenze derivanti dalla vendita di posizioni a tasso fisso su scadenze a breve termine per circa 690 milioni di euro e per riposizionare il portafoglio su BTP in area 25 anni con relativa copertura di fair value hedge per circa 880 milioni di euro nominali.

Nel corso del secondo semestre dell'anno, al fine di bloccare i rendimenti di titoli con scadenza a 10 e 15 anni in vista di una riduzione dei tassi da parte delle Banche Centrali, sono state attuate due diverse strategie: i) nel mese di agosto 2024, è stato avviato un programma di acquisti per circa 1,5 miliardi di euro di BTP nominali e legati ad inflazione in area 10-15 anni oggetto di swap a tasso fisso al fine di bloccare l'extra rendimento152 offerto da questa tipologia di titoli; ii) sono stati venduti titoli con scadenza a breve termine (mediamente pari ad un anno) e comprati titoli con scadenza a 10-15 anni nominali, legati ad inflazione e oggetto di swap a tasso fisso per avere una posizione con rendimento più elevato rispetto a quella iniziale.

Nel corso dell'ultimo trimestre dell'anno, a fronte di rendimenti in riduzione, sono state effettuate operazioni di vendita di titoli per circa 1.900 milioni di euro, traendo profitto dal conseguente aumento dei prezzi dei BTP.

Tutte le strategie attuate hanno prodotto a fine anno un risultato economico in termini di capital gain pari a 90 milioni di euro nel 2024, oltre a ulteriori 45 milioni di euro da regolare a valere sul 2025. Al fine di stabilizzare il margine d'interesse, sono inoltre state effettuate delle coperture del rendimento derivante da una parte dagli impieghi della Pubblica Amministrazione.

RACCOLTA NETTA RISPARMIO POSTALE

(dati in milioni di euro)

Al 31 dicembre 2024 la Raccolta Netta del Risparmio Postale è negativa per circa 6,4 miliardi di euro, ma superiore di circa 0,8 miliardi di euro rispetto al 2023. La Raccolta Netta dei Libretti (RNL), positiva e pari a circa 2 miliardi di euro, ha

150 Le strategie relative value sfruttano anomalie di prezzo, acquistando attività sottovalutate e vendendo attività sopravvalutate.

151 Le strategie di yield enhancement mirano a generare un incremento del rendimento iniziale dell'investimento.

152 L'extra rendimento è insito nella natura dello strumento e legato anche alla minore liquidità dei BTP legati all'inflazione rispetto ai BTP nominali.

registrato una crescita pari a circa 1,3 miliardi di euro rispetto al 2023. Gli effetti sulla RNL sono soprattutto dovuti alle iniziative dedicate all'apporto di nuova liquidità realizzate nel 2024, nonché del periodo finale di collocamento dell'iniziativa lanciata a novembre 2023.

Relativamente ai Buoni Fruttiferi Postali (BFP), la Raccolta Netta registra un valore negativo di 8,4 miliardi di euro; la

variazione della Raccolta Netta rispetto al dato del 2023 è negativa per circa 0,5 miliardi di euro come effetto netto del calo dei rimborsi (-6,6 miliardi di euro) e minori sottoscrizioni (-7,1 miliardi di euro). La diminuzione dei tassi di mercato, riflessa in una riduzione dei rendimenti sui BFP in collocamento, hanno infatti generato da un lato minori sottoscrizioni (-7,1 miliardi di euro) e dall'altro una diminuzione dei rimborsi anticipati rispetto al 2023 (-14,1 miliardi di euro) che hanno più che compensato l'aumento dei rimborsi dei BFP giunti a naturale scadenza (+7,0 miliardi di euro), correlato a maggiori scadenze dell'anno (+52%) rispetto a quelle del 2023.

GIACENZA MEDIA RISPARMIO POSTALE*

(dati in milioni di euro)

*La Giacenza Media è calcolata come media aritmetica delle giacenze rilevate alla fine di ciascun giorno dell'anno in corso. Il computo degli interessi maturati durante l'anno avviene all'inizio dell'anno successivo; dunque, sono esclusi gli interessi maturati da inizio anno fino alla data di reporting . Dal calcolo sono altresì esclusi gli interessi maturati negli anni precedenti, ma non ancora esigibili dal cliente, sui Buoni Fruttiferi Postali non scaduti alla data di reporting .

La Giacenza Media del Risparmio Postale registra una diminuzione di circa 1,4 miliardi di euro rispetto al dato del 2023. Il valore dei Libretti è influenzato dal risultato particolarmente positivo della raccolta correlata alle iniziative di nuova liquidità del 2024. La flessione della giacenza media dei Buoni Fruttiferi Postali (BFP) è ascrivibile alla raccolta netta negativa registrata nel corso del 2024, mitigata dall'effetto di capitalizzazione degli interessi.

COSTI TOTALI

I costi totali della Strategic Business Unit ammontano a 5.556 milioni di euro e registrano una crescita di 324 milioni di euro (+6,2%) rispetto ai 5.232 milioni di euro realizzati nel 2023, prevalentemente per effetto dei maggiori corrispettivi riferibili agli scambi con altri settori di attività.

Il risultato della gestione operativa adjusted (EBIT adjusted), ovvero depurato degli oneri (16 milioni di euro) per il contributo al Fondo di Garanzia dei rami Vita, si attesta a 900 milioni di euro, in aumento di 38 milioni di euro (+4,4%) rispetto al precedente esercizio.

Con una gestione finanziaria positiva per 37 milioni di euro e tenuto conto delle imposte del periodo (248 milioni di euro), il risultato netto della Strategic Business Unit Servizi Finanziari nel 2024 si attesta a 674 milioni di euro, in aumento di 26 milioni di euro (+4,1%) rispetto ai 647 milioni di euro del 2023.

KPI FINANZIARI

dati in milioni di euro 2023 2024
CET1 CAPITAL 2.654 2.686
TOTAL CAPITAL 3.104 3.136
TOTAL ASSETS 98.145 96.818
RWA - Risk Weighted Assets 14.077 13.859

Il valore del Leverage Ratio si posiziona al 31 dicembre 2024 al 3,3%, in lieve in aumento rispetto al 31 dicembre 2023 a seguito principalmente della diminuzione del denominatore del ratio (attivo di bilancio inclusivo di partite correttive ai fini del computo della Leva) di circa 0,7 miliardi di euro, principalmente per effetto del decremento delle "Atre Attività" della

"Cassa e disponibilità liquide" e dell'esposizione al rischio in derivati, parzialmente compensati dall'aumento delle "Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato"; con riferimento al numeratore del ratio (total capital) si evidenzia un aumento del valore dello stesso di 32 milioni di euro rispetto all'esercizio 2023; Il valore dei fondi propri al 31 dicembre 2024 include inoltre il computo di 61 milioni di euro dall'utile d'esercizio 2024 (mentre il restante circa 90% degli utili è rimesso a disposizione della Capogruppo), essendo i medesimi oggetto della delibera del Consiglio di Amministrazione di Poste Italiane inerente la proposta di destinazione dell'utile dell'esercizio 2024 e rispettando quanto disciplinato dall'art. 26 del Regolamento (UE) n. 575/2013.

Il CET1 Ratio al 31 dicembre 2024 si è attestato al 19,4% mentre il Total Capital Ratio, comprensivo dell'Additional Tier1, è pari a 22,6%, confermando la solidità patrimoniale di BancoPosta. L'aumento di entrambi gli indicatori, rispetto al 2023, è legato alla riduzione dei Risk Weighted Assets (RWA), in particolare del rischio di controparte solo parzialmente compensato dall'incremento del rischio operativo.

Per le informazioni di dettaglio sulle diverse aree di rischio e sulle metodologie utilizzate per la misurazione e la prevenzione dei rischi medesimi, si fa rinvio al Presidio dei Rischi nella sezione "I Bilanci di Poste Italiane".

6.3.3 Strategic Business Unit Servizi Assicurativi

Di seguito si evidenziano le linee evolutive della Strategic Business Unit nell'arco di Piano con i rispettivi target e relativi consuntivi dell'anno 2024.

Strategia Piano Industriale 2024-2028
SERVIZI ASSICURATIVI
Gruppo assicurativo leader di mercato con
gamma di prodotti Vita e Protezione completa.
sostenibile
Protezione
investimento
passato
• Business Investimenti Vita e Previdenza resiliente e
• Crescita rapida e redditizia nel business
della
• Ampliamento della rete distributiva tramite canali terzi
• Piena integrazione dei princìpi ESG nei prodotti di
• Generazione organica di capitale positiva, coefficienti
patrimoniali solidi e con minore volatilità rispetto al
Obiettivi e KPIs Piano Industriale Consuntivo 2024 Target Piano
Comparto Investimenti Vita e Previdenza
Flussi netti stabilmente positivi, anche in presenza di condizioni di mercato
sfidanti e supportati da una base clienti fidelizzati
▪ Riserve tecniche medie civilistiche al netto delle riserve di protezione
▪ % Prodotti Poste Vita con elementi ESG
162 €mld
100%
>180 €mld nel 2028
100% entro il 2024
Comparto Protezione
Forte crescita del comparto trainata da una domanda in aumento e da una
bassa penetrazione del mercato. Miglioramento della redditività e
ampliamento della rete distributiva tramite canali terzi
▪ Premi lordi Protezione*
1,0 €mld ~2x al 2028 vs 2023 (≥ 1,5€mld)
▪ Combined Ratio Protection (%) 84,9% ≤85%
*Include Poste Assicura, la componente protezione Vita, Net Insurance e comparto motor.

I risultati economici della SBU del 2024 risultano in crescita nel confronto con l'anno precedente e vanno letti in un contesto di settore che continua a essere sfidante. Il Solvency Ratio al 31 dicembre 2024 si attesta al 322%, confermando l'elevato grado di solvibilità del Gruppo assicurativo a un livello ampiamente superiore all'aspirazione manageriale (circa 200%).

SERVIZI ASSICURATIVI 2024 2023 Variazioni
(dati in milioni di euro)
Ricavi da mercato 1.640 1.567 +73 +4,7%
Ricavi da altri settori (160) (148) (12) -8,1%
Ricavi totali 1.480 1.419 +61 +4,3%
Costi* 78 31 +48 n.s.
Costi vs altri settori 31 28 +3 +10,5%
Costi totali 109 59 +50 +85,6%
EBIT 1.371 1.360 +11 +0,8%
EBIT adjusted** 1.429 1.360 +69 +5,0%
UTILE NETTO 1.033 994 +40 +4,0%

KPI Operativi 31 dicembre 2024 31 dicembre 2023 Variazioni
Riserve Tecniche Gruppo Poste Vita (in miliardi di euro)1 166,1 161,1 +5,0 +3,1%
Contractual Service Margin (CSM)2
(in miliardi di euro)
13,7 13,7 (0,0) -0,1%
Solvency Ratio 322% 307%
Investimenti e Previdenza 2024 2023 Variazioni
Premi lordi - Investimenti e Previdenza (in milioni di euro)3 17.966 17.768 +198 +1,1%
di cui: Rami I-III-V 10.337 13.842 (3.505) -25,3%
di cui: Multiramo 4 7.629 3.926 +3.703 +94,3%
Raccolta netta (in milioni di euro) 1.544 3.444 (1.900) -55,2%
Tasso di riscatto 6,6% 4,4%
Prodotti Poste Vita con elementi ESG 5 100% 75% +0,25 +25,00%
Protezione 2024 2023 Variazioni
Premi lordi - Protezione (in milioni di euro)6 1.014 824 +190 +23,0%

Combined ratio Protection (netto riassicurazione)7 84,9% 84,2%

*La voce include nel 2024 il contributo al Fondo di garanzia assicurativo dei rami vita pari a 58 milioni di euro.

** Per la riconciliazione tra EBIT e EBIT adjusted si rinvia alla tabella di riconciliazione nel paragrafo 7.2 "Altre informazioni".

1 Riserve tecniche del comparto assicurativo (Investimenti & Previdenza e Protezione) determinate in base ai principi contabili nazionali utilizzati per la redazione dei bilanci individuali delle compagnie assicurative del Gruppo.

2Rappresenta il valore attuale del profitto atteso e non ancora realizzato che il Gruppo iscriverà per competenza nel conto economico, lungo la vita del contratto.

3Include i premi contabilizzati Investimenti e Previdenza, al lordo delle cessioni in riassicurazione e delle quote infragruppo del Gruppo Poste Italiane.

4 Include i premi lordi di Ramo I e Ramo III dei prodotti Multiramo.

5Tutti i prodotti con contenuti di sostenibilità coerenti con la "Linea Guida per la definizione delle caratteristiche di sostenibilità dei prodotti" approvata dall'Amministratore Delegato di Poste Vita nel mese di ottobre 2023.

6 Include i premi lordi contabilizzati Protezione, al lordo della variazione di riserva premi, delle cessioni in riassicurazione e delle quote infragruppo del Gruppo Poste Italiane, nonché i premi intermediati sul motor.

7 Corrisponde al rapporto tra l'ammontare complessivo dei costi sostenuti (spese per sinistri e liquidazione + spese nette della riassicurazione + spese di gestione attribuibili/non attribuibili + altri oneri e proventi tecnici) e i ricavi lordi assicurativi.

RICAVI DA MERCATO

(dati in milioni di euro)

* Include Investimenti e Previdenza.

** Include Poste Assicura, Net Insurance, Net Insurance Life, Poste Insurance Broker e il business protezione di Poste Vita.

Ricavi Investimenti e Previdenza: rilascio del Contractual Service Margin (CSM) , sinistri e prestazioni attese derivanti dal rilascio

dei flussi di cassa attesi, rilascio del Risk Adjustment , recupero dei costi di acquisizione dei contratti, sinistri accaduti nel periodo di

reporting (escluse le componenti di investimento) e altre spese direttamente attribuibili, le perdite a fronte di gruppi di contratti assicurativi onerosi e l'ammortamento delle spese per l'acquisizione dei contratti assicurativi emessi, variazione della Liability for Incurred Claims (LIC) , provvigioni di mantenimento e di incasso e le altre spese di acquisizione interamente imputate a conto economico, le spese di gestione degli investimenti cui è applicato il metodo Variable Fee Approach (VFA) , proventi/oneri finanziari netti relativi agli investimenti e costi/ricavi di natura finanziaria relativi ai contratti assicurativi emessi (con riferimento ai contratti valutati con il metodo VFA si tiene conto del c.d. "effetto mirroring" ). Ricavi Protezione: rilascio del Contractual Service Margin (CSM), sinistri e prestazioni attese derivanti dal rilascio dei flussi di cassa attesi, rilascio del Risk Adjustment, recupero dei costi di acquisizione dei contratti, sinistri accaduti nel periodo di reporting e altre spese direttamente attribuibili, le perdite a fronte di gruppi di contratti assicurativi onerosi e l'ammortamento delle spese per l'acquisizione dei contratti assicurativi emessi, variazione della Liability for Incurred Claims (LIC), provvigioni e le altre spese di acquisizione interamente imputate a conto economico, proventi/oneri finanziari netti relativi agli investimenti e costi/ricavi di natura finanziaria relativi ai contratti

assicurativi emessi e alle cessioni in riassicurazione , il saldo dei costi e dei ricavi derivanti dalla riassicurazione (attiva e passiva) e con riferimento ai soli contratti valutati con il metodo Premium Allocation Approach (PAA) la variazione della Liability for Remaining Coverage premi (LRC) .

I ricavi da mercato della SBU Servizi Assicurativi ammontano a 1.640 milioni di euro nel 2024, in aumento di 73 milioni di euro (+4,7%) rispetto ai 1.567 milioni di euro del 2023 e sono principalmente riconducibili al business Investimenti e Previdenza che ha contribuito con ricavi pari a 1.479 milioni di euro e, in misura minore ma in forte crescita (+27 milioni di euro pari a +19,7%), al business Protezione che ha conseguito ricavi per 161 milioni di euro.

Nel dettaglio, i ricavi netti del business Investimenti e Previdenza aumentano di 47 milioni di euro rispetto al 2023 (+3,3%) per effetto principalmente del maggiore rilascio del CSM di 160 milioni di euro rispetto al 2023. Tale miglioramento è in parte compensato: i) da un minor rilascio del risk adjustment per 58 milioni di euro, riconducibile alle minori scadenze contrattuali rilevate nell'anno rispetto all'esercizio precedente; ii) dal contributo negativo (-37 milioni di euro) relativo a maggiori sinistri e spese effettivamente registrati rispetto alle attese; iii) dal minor contributo dei proventi netti derivanti dalla gestione finanziaria (-19 milioni di euro).

I ricavi netti del business Protezione si attestano a 161 milioni di euro, in aumento di 27 milioni di euro (+19,7%) rispetto al 2023 per effetto principalmente del contributo di Net Insurance e Net Insurance Life, consolidate dal 1° aprile 2023 (+25 milioni di euro) e della crescita organica legata sia all'aumento dei volumi che al miglioramento della redditività. Il Combined Ratio del business Protezione al netto della riassicurazione si è attestato a un valore pari a 84,9%, sostanzialmente in linea rispetto al valore rilevato alla fine del 2023 (pari a 84,2%).

Considerando i ricavi da altri settori153, negativi per 160 milioni di euro (rispetto ai -148 milioni di euro del 2023), i ricavi netti complessivi della Strategic Business Unit sono pari a 1.480 milioni di euro, in aumento di 61 milioni di euro (+4,3%) rispetto al 2023.

Il quarto trimestre 2024 evidenzia ricavi da mercato pari a 414 milioni di euro con una flessione di 11 milioni di euro (-2,5%) rispetto al medesimo periodo del 2023, con il business Investimenti e Previdenza che ha contribuito con ricavi pari a 386 milioni di euro e il business Protezione che ha conseguito ricavi per 28 milioni di euro. Nel dettaglio, i ricavi netti del business Investimenti e Previdenza aumentano di 3 milioni di euro rispetto al quarto trimestre 2023 (+0,8%) per effetto di un maggior rilascio del CSM per 74 milioni di euro. Tale incremento è stato pressoché integralmente compensato da: i) un minor rilascio del risk adjustment per 6 milioni di euro, riconducibile alle minori scadenze contrattuali rilevate nel periodo rispetto al quarto trimestre 2023; ii) un contributo negativo di 31 milioni di euro relativo a maggiori sinistri e spese effettivamente realizzati rispetto alle attese; iii) un minor contributo dei proventi netti derivanti dalla gestione finanziaria (- 34 milioni di euro).

153 Sono relativi principalmente alle commissioni passive riconosciute al Patrimonio Bancoposta direttamente allocabili alla gestione dei contratti assicurativi secondo quanto previsto dal principio contabile Contratti Assicurativi IFRS 17.

I ricavi netti del quarto trimestre 2024 del business Protezione si attestano a 28 milioni di euro, in diminuzione di 14 milioni di euro (-32,7%) rispetto al quarto trimestre 2023 per effetto principalmente del contributo negativo di 17 milioni di euro relativo a maggiori sinistri e spese effettivamente realizzati rispetto alle attese.

CONTRACTUAL SERVICE MARGIN

(dati in milioni di euro)

Il Contractual Service Margine (CSM) mostra un saldo alla fine del 2024 di 13.730 milioni di euro in diminuzione rispetto al dato di fine 2023 per 13 milioni di euro e in aumento rispetto al saldo al 30 settembre 2024 pari a 13.618 milioni di euro.

Nuova Produzione Netta: la voce include il valore attuale della nuova produzione legata ai premi registrati nel periodo e delle uscite (spese e liquidazioni) stimate ad essi correlati.

Rendimento atteso: crescita del CSM indipendente dall'andamento della gestione finanziaria e tecnica. È calcolato come somma dell'interesse maturato e capitalizzato sul CSM (sulla base della curva dei rendimenti risk free) alla data di reporting e il risultato della differenza tra la curva dei rendimenti real word e curva dei rendimenti risk neutral attesi e la componente di rischio finanziario relativa al periodo.

Variazioni finanziarie: la voce include l'impatto sul CSM derivante dalla realizzazione di ipotesi finanziarie (es. tasso di interesse, spread, e conseguente effetto sul fair value degli impieghi di portafoglio delle gestioni separate) alla fine del periodo di reporting diverse rispetto a quelle attese all'inizio del periodo, nonché dalla modifica delle ipotesi finanziarie sui flussi futuri.

Variazioni tecniche: la voce include: variazioni legate all'esperienza (variazioni tra flussi stimati e flussi effettivi) e variazioni ipotesi tecniche (es. ipotesi attuariali, tasso di mortalità, ecc.).

Rilascio CSM: la voce rappresenta la quota di competenza del periodo di riferimento determinata sulla base della coverage unit, nonché l'adeguamento relativo alla componente aggiuntiva dell'additional release .

Crescita normalizzata: rappresenta la crescita del CSM del periodo depurata delle componenti esogene (ovvero: andamenti mercati finanziari e comportamento degli assicurati). È calcolato come rapporto tra il CSM di nuova produzione maggiorato del rendimento atteso e diminuito del rilascio del periodo rispetto al CSM di chiusura dell'esercizio precedente (linearizzato su 12 mesi nelle situazioni periodiche intermedie).

Nel dettaglio, nel corso del 2024 si registrano: i) una variazione positiva di 1.113 milioni di euro legata principalmente alla raccolta del Gruppo assicurativo pari a circa 11,8 miliardi di euro154 nell'anno; ii) una variazione positiva del rendimento atteso di 619 milioni di euro generata sostanzialmente dalla componente di interesse maturato e capitalizzato sul CSM; iii) il risultato positivo delle variazioni finanziarie per 502 milioni di euro per effetto della ripresa di valore degli attivi sottostanti i contratti assicurativi dovuta ad una curva dei tassi di interesse di mercato più bassa; iv) un saldo negativo delle variazioni tecniche per 789 milioni di euro dovuto alla variazione tra i valori attesi e quelli effettivamente accaduti delle voci tecniche (riscatti, versamenti aggiuntivi e sinistri), nonché al consueto aggiornamento annuale delle ipotesi tecniche utilizzate per la valutazione delle passività assicurative; v) il rilascio del CSM nel periodo per complessivi 1.458 milioni di euro (di cui 1.289 milioni di euro determinati sulla base della coverage unit, e 169 milioni di euro relativi alla componente di additional release).

Depurando dall'andamento del CSM le componenti esogene (andamento mercati finanziari e comportamento assicurati), la crescita normalizzata del 2024 è stata di 273 milioni di euro rispetto al valore al 31 dicembre 2023 (+2,0% in aumento rispetto all'1,7% dei primi nove mesi 2024).

PREMI LORDI

4Q 2023 4Q 2024

1

Include Previdenza.

2Include il Welfare (Poste Vita, Poste Assicura), l'offerta integrata Vita/Danni, i contratti Intercompany e le polizze corporate di Net Insurance e Net Insurance Life. 3Include l'offerta Modulare, le polizze vita LTC-TCM retail e le polizze beni e persona distribuite su reti terze. 4Include le polizze Credit Protection Insurance (CPI) e cessione del quinto.

4Q 2023 4Q 2024

4Q 2023 4Q 2024

154 Il valore include la raccolta premi di Poste Vita S.p.A., Poste Assicura, Net Insurance e Net Insurance Life sui nuovi collocamenti mentre esclude i rinnovi e i versamenti aggiuntivi relativi alle polizze in essere.

Nel corso del 2024 i premi lordi del business Investimenti e Previdenza ammontano a 18 miliardi di euro, in aumento di 0,2 miliardi di euro (+1,1%) rispetto al 2023 per effetto dell'incremento di 3,7 miliardi di euro (+94,3%) della raccolta afferente i prodotti Multiramo pari a 7,6 miliardi di euro (3,9 miliardi di euro nel corso del 2023), con un'incidenza sul totale della raccolta che passa dal 22% del 2023 al 42% del 2024 in grande parte controbilanciata dal decremento di 3,5 miliardi di euro (-25,4%) della raccolta afferente ai prodotti rivalutabili tradizionali e previdenza.

Nel quarto trimestre 2024 i premi lordi del business Investimenti e Previdenza ammontano a 4,6 miliardi di euro, in crescita del 30,6% (+1,1 miliardi di euro) rispetto ai 3,5 miliardi di euro registrati nel quarto trimestre del 2023, per effetto dell'incremento della raccolta sui prodotti Multiramo (+2 miliardi di euro) parzialmente controbilanciata dal decremento della raccolta sui prodotti rivalutabili (-0,9 miliardi di euro).

Il modello di business del Gruppo e il portafoglio di offerta diversificato, in un contesto caratterizzato per la gran parte dell'anno dal perdurare di elevati tassi di interesse e d'inflazione e dal collocamento di titoli di Stato con cedole elevate, hanno consentito di sostenere il livello complessivo della raccolta d'investimento del Gruppo, attraverso l'offerta di prodotti adeguati alle esigenze del momento (per esempio fondi comuni d'investimento obbligazionario e polizze "attivi specifici155").

I premi lordi del business Protezione (inclusivi dei premi intermediati sul motor) hanno raggiunto alla fine dell'esercizio 2024 un miliardo di euro (1.014 milioni di euro), in crescita di 190 milioni di euro (+23,0%) rispetto al 2023 in cui si attestavano a 824 milioni di euro, e sono stati principalmente trainati: i) dalla crescita (+73 milioni di euro, +24,1%) del segmento "Corporate", i cui premi passano dai 301 milioni di euro rilevati nel 2023 a 374 milioni di euro del 2024; ii) dall'aumento dei premi relativi alla linea "Protezione del Credito" (+68 milioni di euro, +26,8%), principalmente ascrivibile al contributo di Net Insurance Life e Net Insurance; iii) dalla linea "protezione beni e persona", che registra un incremento di 44 milioni di euro (+17,3%) attestandosi a 299 milioni di euro nel 2024.

I premi lordi del business Protezione del quarto trimestre 2024 ammontano a 243 milioni di euro, in crescita di 51 milioni di euro (+26,7%) rispetto al quarto trimestre 2023 (192 milioni di euro), principalmente trainati: i) dalla crescita del segmento "Corporate" (+29 milioni di euro, +52,7%), i cui premi passano dai 56 milioni di euro rilevati nel quarto trimestre del 2023 a 85 milioni di euro del quarto trimestre 2024; ii) dalla linea "protezione beni e persona", che registra un incremento di 10 milioni di euro (+15,8%) attestandosi a 75 milioni di euro; iii) dall'aumento dei premi relativi alla linea "Protezione del Credito" (+10 milioni di euro, +15,2%) derivante dall'incremento registrato sia sulle cessioni del quinto che sulle polizze CPI.

RACCOLTA NETTA INVESTIMENTI E PREVIDENZA AL

31 DICEMBRE 2024

(dati in milioni di euro)

La raccolta netta del business Investimenti e Previdenza si attesta a 1,5 miliardi di euro, in flessione nel confronto con il 2023 (pari a 3,4 miliardi di euro) per effetto dell'andamento delle liquidazioni (+2,1 miliardi di euro rispetto al 2023, pari al +14,7%), ma si mantiene positiva grazie in particolare alle performance dei prodotti Multiramo, a conferma della resilienza del business in un mercato caratterizzato da flussi netti negativi.

Il tasso di riscatto al 31 dicembre 2024 è pari al 6,6%, in crescita rispetto al 4,4% rilevato al 31 dicembre 2023, ma su livelli ampiamente inferiori rispetto al dato medio di mercato pari, al 31 dicembre 2024, a 10,39%156 .

155 Si fa riferimento alla famiglia di prodotti "Poste Prospettiva Valore Gold", caratterizzati da prestazioni in una prima fase collegate ad una specifica provvista di attivi e ad una Gestione Separata successivamente.

156 Fonte: Report ANIA – Trends Flussi e riserve vita Anno XIV - n° 04 – febbraio 2025.

PASSIVITÀ PER CONTRATTI ASSICURATIVI

(dati in milioni di euro)

Le passività per contratti assicurativi al 31 dicembre 2024 ammontano complessivamente a 162.408 milioni di euro, e

sono costituite per 161.319 milioni di euro dalla Liability for Remaining Coverage (LRC) , comprensiva del Contractual Service Margine (CSM) per 13.730 milioni di euro, e per 1.089 milioni di euro dalla Liability for Incurred Claim (LIC).

La variazione registrata nel periodo in aumento del 4,6% (+7.070 milioni di euro) è riconducibile pressoché esclusivamente all'incremento della LRC (+7.221 milioni di euro), imputabile principalmente all'incremento del valore attuali dei flussi futuri come conseguenza della raccolta dei premi dell'esercizio e dell'effetto finanziario connesso all'andamento dei mercati finanziari (maggiori plusvalenze). Tali effetti sono solo in parte mitigati principalmente dall'andamento delle liquidazioni.

RISERVE ASSICURATIVE157

(dati in milioni di euro)

Le riserve tecniche del gruppo Poste Vita si attestano a 166,1 miliardi di euro e aumentano di circa 5 miliardi di euro rispetto al 31 dicembre 2023.

Le riserve tecniche del business Investimenti e Previdenza si attestano a 164,7 miliardi di euro e aumentano di circa 4,8 miliardi di euro rispetto al 31 dicembre 2023 principalmente grazie alla raccolta netta positiva registrata nel 2024 (1,5 miliardi di euro) e all'effetto performance positivo (3,2 miliardi di euro). Le riserve tecniche afferenti al segmento Protezione ammontano alla fine del 2024 a 1.419 milioni di euro (di cui 635 milioni di euro relativi al business Vita e 251 milioni di euro relativi a Net Insurance), in crescita rispetto a 1.182 milioni di euro registrati al 31 dicembre 2023 (+237 milioni di euro, pari al +20,1%).

*Include Previdenza e altre riserve. **Include le riserve afferenti il business Danni e la linea protezione del business Vita.

157 Riserve tecniche del comparto assicurativo (Vita e Danni) determinate in base ai principi contabili nazionali utilizzati per la redazione dei bilanci individuali delle compagnie assicurative del Gruppo.

MOVIMENTAZIONE RISERVE ASSICURATIVE INVESTIMENTI E PREVIDENZA158

(dati in milioni di euro)

RIPARTIZIONE PORTAFOGLIO INVESTIMENTI159

(dati in miliardi di euro)

* Strumenti finanziari che non sono quotati sui mercati regolamentati. La categoria include diverse asset class quali: Private Debt, Real Estate Debt, Real Estate Equity, Infrastructure, Private Equity ed Hedge Funds.

La Strategic Asset Allocation (SAA) , approvata dalla Compagnia nel mese di giugno 2024, è basata sul presupposto che, nell'attuale scenario di mercato, le asset class tradizionali (titoli di stato e obbligazioni corporate) risultino relativamente più attraenti rispetto al passato grazie alla loro capacità di generare rendimenti stabili e mitigare il rischio di

158 Determinate in base ai principi contabili nazionali utilizzati per la redazione del bilancio individuale della compagnia assicurativa Poste Vita S.p.A.

159 Il valore del portafoglio investimenti include tutti gli investimenti di classe C (ovvero Ramo I, Ramo V) e gli investimenti afferenti il Patrimonio Libero della compagnia Poste Vita S.p.A., mentre non include gli investimenti di classe D (ovvero Ramo III); inoltre, nel totale sono incluse le partecipazioni che non sono presenti tra le asset class rappresentate e che non concorrono alle % di allocazione target di asset allocation.

tasso di interesse rispetto all'evoluzione degli impegni verso gli assicurati (passività assicurative). In tale contesto, è continuato il processo di diversificazione degli investimenti con: i) un aumento della quota governativa e la focalizzazione sulla diversificazione del paniere dei titoli governativi; ii) una marginale riduzione della quota di titoli obbligazionari societari, con il contestuale miglioramento del profilo di qualità media dei titoli in portafoglio.

(dati in milioni di euro)

I costi commentati nel prosieguo del presente paragrafo sono solo quelli non direttamente attribuibili ai contratti assicurativi. Alla luce dell'entrata in vigore del nuovo principio IFRS 17 i costi direttamente attribuibili alle polizze assicurative sono infatti rappresentati a diretta riduzione dei ricavi assicurativi. Tali costi, inoltre, al momento di conclusione del contratto vengono considerati all'interno delle passività assicurative e rilasciati periodicamente nel conto economico (tra i ricavi netti assicurativi).

I costi non attribuibili al 31 dicembre 2024 (principalmente riferiti agli altri costi operativi, al costo del lavoro, spese commerciali, costi per servizi informatici e consulenze/prestazioni professionali) ammontano a 109 milioni di euro e in crescita (+50 milioni di euro, pari al +85,6%) rispetto al 2023 per effetto sostanzialmente del contributo, pari a circa 58 milioni di euro, al Fondo di garanzia assicurativo dei rami Vita istituito dalla legge di bilancio 2024 (si rinvia al Contesto normativo della SBU Servizi Assicurativi per approfondimenti su tale misura).

Alla luce dei risultati illustrati, l'andamento economico della Strategic Business Unit Servizi Assicurativi evidenzia nel periodo un EBIT pari a 1.371 milioni di euro, in crescita di 11 milioni di euro (+0,8%) rispetto al 2023. Escludendo il costo per il contributo dell'anno 2024 al Fondo di garanzia assicurativo dei rami Vita (58 milioni di euro), l'EBIT adjusted del 2024 è pari a 1.429 milioni di euro e in crescita rispetto al 2023 di circa 69 milioni di euro (+5,0%).

Tenuto conto della gestione finanziaria positiva per 76 milioni di euro (50 milioni di euro nel 2023) e delle imposte del periodo, pari a 414 milioni di euro (-3 milioni di euro, -0,7% rispetto all'anno 2023), la Strategic Business Unit Servizi Assicurativi consegue al 31 dicembre 2024 un risultato netto di 1.033 milioni di euro, in aumento del 4,0% (+40 milioni di euro) rispetto al 2023.

ANDAMENTO SOLVENCY RATIO

Il Solvency Ratio del Gruppo Poste Vita si è attestato al 31 dicembre 2024 a 322160%, in aumento rispetto al 307% rilevato a dicembre 2023 (+15 p.p.), mantenendosi a livelli ben superiori rispetto ai vincoli regolamentari e all'aspirazione manageriale (circa 200%). Tenendo in considerazione fin da ora la potenziale distribuzione alla Capogruppo di ulteriori dividendi straordinari per circa 1 miliardo di euro in arco piano, il valore del Solvency Ratio si attesterebbe a circa il 300%. La variazione del periodo è dovuta a un decremento dei fondi propri disponibili (-4 p.p. sul solvency ratio) e al decremento del requisito di capitale (+19 p.p. sul solvency ratio).

In particolare, la riduzione del tasso Swap a 10 anni (-13 bps) e del BTP-Swap Spread (-5 bps) provocano un incremento del valore dei Fondi Propri, sebbene completamente compensato dal dividendo previsto per l'anno in corso (-35 p.p. sul solvency ratio).

La riduzione del Requisito di capitale è dovuta principalmente alla riduzione dei rischi di mercato e tecnici per le condizioni favorevoli dello scenario economico dell'anno e ai minori rischi operativi correlati principalmente alla minore raccolta premi sulle polizze rivalutabili rispetto all'anno 2023, nonostante una raccolta complessiva in crescita rispetto ai dodici mesi precedenti.

Si evidenzia che è tuttora in vigore il trattato di copertura del rischio di estinzione anticipata di massa (c.d. rischio mass lapse), riferito ai prodotti Ramo I e Multiramo, sottoscritto dalla Compagnia il 14 marzo 2023 (con efficacia a partire dal 31 dicembre 2022) e rinnovato nel mese di gennaio 2025 e in vigore fino al 31 dicembre 2027.

160 I valori del Solvency Ratio al 31.12.2024 sono provvisori e in corso di revisione. Il valore ufficiale verrà comunicato ad IVASS entro il 20 maggio 2025.

6.3.4 Strategic Business Unit Servizi Postepay

Di seguito si evidenziano le linee evolutive della Strategic Business Unit nell'arco di Piano con i rispettivi target e relativi consuntivi dell'anno 2024.

Strategia Piano Industriale 2024-2028

SERVIZI POSTEPAY

Payment Ecosystem

Ecosistema Postepay pagamenti ed esigenze quotidiane al centro della creazione di valore per il cliente e pieno sviluppo della Open

• Consolidamento leadership nei pagamenti digitali ed evoluzione verso una Instant Open Payment Ecosystem, anche per la connessione tra gli ecosistemi dei clienti retail e micro-small business

• Focus crescita sul segmento Fibra e mantenimento su business Mobile • Crescita dell'offerta energia nell'ambito dell'ecosistema

Obiettivi e KPIs Piano Industriale Consuntivo 2024 Target Piano
Monetica
Consolidamento della leadership nei pagamenti grazie alla
crescita strutturale del mercato dei pagamenti digitali, allo
sviluppo della Instant Open Payment Ecosystem con il
potenziamento del Wallet Postepay
▪ Transato totale (on us e off us) con carte di debito e prepagate 87,1 €mld >130 €mld 2028
▪ Transato e-commerce 28,1 €mld 42 €mld 2028
▪ Numero transazioni con carte di debito e prepagate* 3,0 mld 4,6 mld 2028
▪ Numero transazioni e-commerce 0,7 mld 1,1 mld 2028
▪ Digital e-wallets stock 13,5 mln 16,0 mln 2028
*N. transazioni include tutte le transazioni di pagamento, ricariche, prelievi
e bonifici ad eccezione dei bonifici in ingresso.
Telecomunicazioni
Consolidamento del business Mobile.
Crescita del business Fibra supportato dalla crescita di
mercato della connettività ultrabroadband, una clientela
fidelizzata e una piattaforma omnicanale
▪ Stock linee fisse e mobili 4,8 mln 5,5 mln 2028
Energia
Crescita supportata da un'offerta semplice, trasparente,
affidabile e pienamente integrata nell'ecosistema Postepay
e con i valori del Gruppo Poste Italiane

Le performance della SBU del 2024 si dimostrano solide e in crescita rispetto al 2023 e trainate principalmente dai ricavi del comparto pagamenti per via della crescita dell'e-commerce e del crescente utilizzo delle carte di pagamento, nonché del nuovo business energia.

SERVIZI POSTEPAY
(dati in milioni di euro) 2024 2023 Variazioni
Ricavi da mercato* 1.585 1.447 +138 +9,5%
Ricavi da altri settori* 274 264 +10 +3,8%
Ricavi totali* 1.858 1.710 +148 +8,6%
Costi* 773 753 +20 +2,7%
Costi vs altri settori 557 518 +39 +7,5%
Costi totali* 1.330 1.271 +59 +4,6%
EBIT 529 440 +89 +20,3%
EBIT Margin % 28,5% 25,7%
UTILE NETTO 394 338 +56 +16,7%

* La voce tiene conto della riclassifica gestionale dei costi connessi all'acquisto delle materie prime e al trasporto di energia elettrica e gas, classificati a diretta riduzione dei ricavi del settore energia. Per la riconciliazione con i rispettivi dati contabili si rinvia al paragrafo 7.2 "Altre informazioni".

Relazione Finanziaria Annuale 2024

KPI Operativi 2024 2023 Variazioni
Monetica e Pagamenti
Valore Transato totale ("on us" e "off us") delle carte (in milioni di euro)1 87.125 80.275 +6.851 +8,5%
Valore Transato totale ("off us") delle carte (in milioni di euro)2 69.676 64.304 +5.372 +8,4%
Numero di Carte (in milioni)3 29,8 29,6 +0,2 +0,7%
di cui Carte Ecosostenibili (in milioni) 16,3 10,6 +5,7 +53,8%
di cui Carte Postepay Prepagate (in milioni) 22,4 22,1 +0,2 +1,1%
di cui Carte Postepay Evolution (in milioni)4 10,5 10,0 +0,5 +5,0%
Numero transazioni delle carte (in milioni) 2.989 2.680 +309 +11,5%
di cui numero transazioni e-commerce (in milioni)5 713 607 +106 +17,4%
Incidenza ricariche Postepay su nuovi canali6
(in %)
81% 77%
TLC
SIM PosteMobile fisse e mobili (stock in migliaia) 4.848 4.732 +117 +2,5%
di cui Sim mobile (stock in migliaia) 4.385 4.326 +59 +1,4%
di cui Sim Casa (stock in migliaia) 463 406 +57 +14,1%
di cui Sim Fibra (stock in migliaia) 204 143 +61 +42,8%
Energia
Base clienti attiva (in migliaia) 709 350 +359 +102,7%

1 Transato relativo ai pagamenti effettuati con Postepay Debit e Postepay su circuiti di pagamento interni e esterni ("on us" e "off us").

2 Transato relativo ai pagamenti effettuati con Postepay Debit e Postepay su circuiti di pagamento esterni ("off us").

3 Include carte Postepay e carte di debito.

4 Comprensivo dei clienti business e delle Postepay Connect.

5 Include transazioni e-commerce + web (su digital properties di Poste Italiane). Sono esclusi dal perimetro i bonifici in entrata.

6 Include transazioni effettuate su Reti terze (Rete Punto Poste, Tabaccai, Punti HORECA e altri punti LIS) e Canali digitali (Properties Poste Italiane Retail, Business e Altri canali digitali).

RICAVI DA MERCATO

(dati in milioni di euro)

Come anticipato al paragrafo "Andamento economico del Gruppo", a partire dal 2023 è stata adottata una rappresentazione del business energia a ricavi netti, ovvero i ricavi di seguito illustrati sono esposti al netto dei costi connessi all'acquisto delle materie prime, degli oneri di sistema e del trasporto di energia elettrica e gas.

Pagamenti: carte prepagate (ricariche, pagamenti, prelievi, canone, emissione), carte di debito (Postepay debitinterchange fee su transato delle carte; da ottobre 2021 anche prelievi, ricariche P2P e canoni verso clienti); servizi di acquiring (fee su transato, canoni e servizi) legati alla fornitura di POS(mobile, fisico, virtuale) per l'accettazione di pagamenti tramite carte (debito, credito, prepagate). Ricariche telefoniche per tutti gli operatori di rete mobile (MNO) e operatore mobile virtuale (MVNO), servizi commerciali per gli esercenti Tabaccai/HORECA; servizio di pagamento dei tributi tramite accettazione dei modelli F23 e F24; trasferimento fondi per l'invio di denaro all'estero tramite Moneygram e Western Union, bonifici postagiro e domiciliazioni effettuati da Postepay Evolution, pagamenti sul sistema PagoPA, MAV, riscossione pagamenti, marche da bollo, accettazione bollettini postali e altri pagamenti diretti LIS.

TLC: telefonia mobile (ricavi da traffico, e da vendita di telefonini e router da corner UP) e telefonia fissa (offerta PosteMobile Casa e PosteCasa Ultraveloce).

Energia: Ricavi di vendita energia elettrica e gas a seguito dell'avvio dell'offerta mass market a partire da gennaio 2023 (promo dipendenti e familiari a partire da metà giugno 2022) e ricavi derivanti da attività di ottimizzazione del portafoglio dell'energy management161 .

I ricavi da mercato si attestano a 1.585 milioni di euro e segnano una crescita pari a 138 milioni di euro rispetto al 2023 (+9,5%) grazie principalmente alla crescita del comparto pagamenti pari a 82 milioni di euro e del business energia per 59 milioni di euro, mentre il comparto telecomunicazioni è resiliente, con un lieve decremento di 3 milioni di euro (-1%).

In particolare, i ricavi del comparto pagamenti segnano una crescita di 82 milioni di euro (+7,5%) passando da 1.098 milioni di euro del 2023 a 1.180 milioni di euro del 2024, grazie all'incremento dell'operatività e dei ricavi da canone delle carte Postepay Evolution e delle carte di debito Postepay (+42 milioni di euro) nonché ai maggiori ricavi dei servizi di acquiring (+13 milioni di euro), cui si aggiunge il contributo dei servizi di pagamento PagoPA (+11 milioni) e dei bonifici da carte Postepay Evolution (+14 milioni).

Il comparto energia nel 2024 ha registrato circa 76 milioni di euro di ricavi netti (+59 milioni di euro rispetto al 2023), sia grazie al contributo dell'offerta Luce (56 milioni di euro di ricavi) che Gas (21 milioni di euro di ricavi). Al 31 dicembre 2024 la customer base energy è pari a 728 mila (di cui 487 mila per la linea Luce e 241 mila per quella Gas).

Il comparto delle Telecomunicazioni registra una lieve diminuzione dei ricavi (-3 milioni di euro pari a -1%) passando da 331 milioni di euro del 2023 a 328 milioni di euro registrati nel 2024, attribuibile principalmente alla riduzione delle tariffe di terminazione del servizio voce di telefonia mobile.

I ricavi da altri settori registrano una crescita nel 2024 di 10 milioni di euro passando da 264 milioni di euro del 2023 a 274 milioni di euro del 2024, riconducibile principalmente ai ricavi correlati alla giacenza delle carte di pagamento PostePay verso BancoPosta e ai ricavi del comparto Energy per la fornitura dell'energia alle società del Gruppo.

I ricavi da mercato della SBU nel quarto trimestre 2024 si attestano a 428 milioni di euro, in crescita di 29 milioni di euro (+7,3%) rispetto al quarto trimestre 2023 (399 milioni di euro), sostenuti da: i) il settore pagamenti (+17 milioni di euro pari a +5,7%), per via principalmente dell'incremento dell'operatività e dei ricavi da canone delle carte Postepay Evolution e delle carte di debito (+11 milioni di euro) nonché del contributo dei bonifici da carte Postepay Evolution (+4 milioni di euro di ricavi) e dei maggiori ricavi dei servizi di acquiring (+2 milioni di euro); ii) il settore energia (+13 milioni di euro, in crescita di oltre 2 volte rispetto all'analogo trimestre del 2023) per l'ampliamento della base clienti. Il comparto delle

telecomunicazioni consegue nel quarto trimestre 2024 ricavi per 83 milioni di euro, in lieve calo rispetto allo stesso periodo del 2023 (-1 milione di euro, pari a -0,8%) attribuibile principalmente minori acquisizioni nel servizio di telefonia mobile.

STOCK CARTE

(dati in milioni)

Al 31 dicembre 2024 lo stock complessivo delle carte prepagate Postepay e delle Postepay Debit è pari a 29,8 milioni in crescita di 0,2 milioni (+0,7%)

161 Attività di compravendita di energia elettrica e gas nei mercati all'ingrosso volta a garantire le forniture ai clienti finali gestendo il bilanciamento fisico delle stesse.

rispetto la chiusura del 2023. Il transato complessivo162 del 2024 è pari a 87,1 miliardi di euro, in crescita di circa 6,9 miliardi di euro (+8,5%) rispetto al 2023.

Le carte prepagate Postepay in essere ammontano a 22,4 milioni (in crescita rispetto a dicembre 2023 del 1,1%) e di queste, le carte Postepay Evolution, pari a circa 10,5 milioni, registrano una crescita del 5% rispetto al valore del 31 dicembre 2023. Nel corso del 2024 è proseguita la vendita delle Postepay Connect163 che registra nell'anno oltre 72 mila attivazioni con uno stock di 608 mila carte (+0,6% rispetto a dicembre 2023). In forte crescita anche lo stock delle carte Ecosostenibili che passa dai 10,6 milioni a dicembre 2023 a 16,3 milioni a dicembre 2024 (+53,8%).

lo stock delle carte al 31 dicembre 2024 29,8 Mln

le interazioni

Nel 2024, le transazioni delle carte di pagamento si sono attestate a 2.989 milioni, in aumento del 11,5% (+309 milioni di transazioni) rispetto al 2023, grazie anche al contributo delle transazioni e-commerce e sul web che si sono attestate a 713 milioni (in aumento rispetto al 2023 di 106 milioni ovvero +17,4%).

In ambito acquiring, a fronte di un numero di POS installati al 31 dicembre 2024,

pari a circa 314 mila, è stato sviluppato un transato di 33,4 miliardi di euro (+11%, pari a +3,2 miliardi di euro, rispetto al 2023).

STOCK SIM

(dati in migliaia)

In ambito Telecomunicazioni, la base clienti relativa ai servizi di telefonia mobile, a dicembre 2024, è rappresentata da circa 4,4 milioni di linee, in leggera crescita rispetto a fine 2023 (4,3 milioni di linee). Con riferimento ai servizi di Telefonia Fissa, l'offerta "PosteMobile Casa" e l'offerta di connettività dati in fibra ottica "PosteCasa Ultraveloce" registrano un incremento del 14,1% delle linee passando da 406 mila linee a dicembre 2023 a 463 mila linee a dicembre 2024.

Nel dettaglio, l'incremento è dovuto alle linee di "PosteCasa Ultraveloce" (Fibra) che hanno raggiunto 204 mila unità a dicembre 2024, con un incremento di 61 mila linee rispetto a dicembre 2023 e con una crescita del 42,8%.

162 Il dato si riferisce al transato dei pagamenti on us e off us.

163 Offerta che integra la carta prepagata Postepay Evolution e la SIM Postemobile.

COSTI TOTALI

I costi totali della SBU Servizi Postepay (comprensivi degli ammortamenti e svalutazioni) ammontano a 1.330 milioni di euro con un incremento del +4,6% (+59 milioni di euro) rispetto a 1.271 milioni di euro sostenuti nel 2023.

L'incremento dei costi per beni e servizi (+25 milioni di euro, +4,0% rispetto al 2023) è dovuto principalmente alla crescita delle commissioni di vendita e di gestione che crescono di 38 milioni di euro (+24%) per via della maggiore operatività delle carte di pagamento.

L'incremento dei costi verso altri settori (+39 milioni di euro, +7,5% rispetto dicembre 2023) è determinato prevalentemente dai maggiori costi di esternalizzazione verso la Capogruppo, con particolare riferimento alle attività di back office e di servizi informativi.

Il costo del lavoro si attesta a 58 milioni di euro e registra un incremento di 5 milioni di euro (+9,3%) rispetto al 2023, a seguito dell'ampliamento dell'organico.

Alla luce dei risultati descritti, l'andamento economico della Strategic Business Unit Servizi Postepay nel 2024 evidenzia un risultato della gestione operativa (EBIT) che si attesta a 529 milioni di euro, in crescita del +20,3% rispetto all'esercizio 2023 (+89 milioni di euro).

L'utile conseguito nel 2024 ammonta a 394 milioni di euro, in aumento del +16,7% rispetto allo stesso periodo del 2023 (+56 milioni di euro).

Il free capital ratio164 dell'IMEL PostePay al 31 dicembre 2024 ammonta a 24,7%, in diminuzione rispetto al valore al 31 dicembre 2023 (55,4%). Lo scostamento rispetto al valore registrato nel 2023 è dovuto alla distribuzione straordinaria di

164 Tale indicatore esprime l'adeguatezza della dotazione patrimoniale, in termini di eccedenza della stessa rispetto al requisito patrimoniale complessivo minimo previsto dalle Disposizioni di Vigilanza per gli Istituti di Moneta Elettronica ed è calcolato come: (Patrimonio di Vigilanza - Requisito Patrimoniale) / Patrimonio di Vigilanza. Il Requisito Patrimoniale è determinato sulla base dei volumi di pagamento realizzati nei dodici mesi antecedenti l'esercizio a cui si riferisce la data di calcolo e della giacenza media sulle carte prepagate emesse da PostePay riferita al semestre antecedente la data di calcolo.

riserve per 250 milioni di euro, deliberata dall'Assemblea di PostePay dell' 11 aprile 2024 e resa possibile dalla riorganizzazione della partecipazione in LIS Holding mediante acquisizione diretta della partecipazione totalitaria in LIS Pay, con mantenimento su di essa del vincolo di destinazione al Patrimonio Destinato IMEL, e di contestuale rimozione di tale vincolo rispetto alla partecipazione in LIS Holding, attribuita al patrimonio generale di PostePay

Il total capital ratio dell'IMEL PostePay è pari a 7,97% al 31 dicembre 2024 (13,45% al 31 dicembre 2023).

6.4 Digitale e reti fisiche di terzi nella strategia omnicanale del Gruppo

Il Gruppo si pone come motore di innovazione e digitalizzazione del Paese, garantendo l'accessibilità e la funzionalità della propria offerta e dei propri servizi a tutti i cittadini.

La strategia omnicanale del Gruppo è finalizzata alla creazione di un modello di piattaforma "ecosistemica" e multicanale che grazie a canali fisici e digitali all'avanguardia e a processi semplificati per servire i propri clienti, mira a garantire una customer experience eccellente e omogenea su tutti i punti di contatto.

Di seguito sono rappresentati i principali driver della trasformazione digitale del Gruppo, delineati nel piano industriale 2024-2028 e l'avanzamento registrato a fine 2024.

Mercato Digital

Con riferimento al mercato Digital165, in Italia sono oltre 53 milioni le persone che accedono online e 42,2 milioni le utenze presenti sui canali social. Il 97,7% degli italiani utilizza uno smartphone, il 66,3% un computer desktop o laptop, il 29,5% lo smartwatch, mentre i device per la smart home vengono utilizzati dal 22,9% degli italiani. Per quanto concerne l'e-commerce, nel 2024 in Italia il 45,4% delle persone ha effettuato almeno un acquisto online.

PRINCIPALI KPIs DI OMNICANALITÀ

Nell'ambito della trasformazione omnicanale e digitale di Poste Italiane, volta a garantire ai propri clienti esperienze di contatto in logica omnicanale, vengono di seguito rappresentati i principali KPIs relativi ai canali digitali e alla piattaforma omnicanale nel 2024.

Principali KPIs Omnicanalità 2023 Variazioni
Interazioni giornaliere complessive (in milioni)
KPIs Digital
25,2 23,1 +2,1 +9,1%
Interazioni digitali (e-commerce + canale digitale App e Web) giornaliere (in milioni) 10,4 9,1 +1,3 +13,8%
Incidenza interazioni digital / interazioni complessive* 49% 48%
Operazioni digitali giornaliere (e-commerce + canale digitale App e Web) (in milioni) 2,4 2,1 +0,3 +15,1%
Incidenza operazioni digital / operazioni complessive* 29% 28%
Clienti digitali attivi (in milioni) 18,0 17,2 +0,8 +4,4%
di cui clienti ibridi (in milioni) 12,2 12,1 +0,1 +1,1%
App Users Stickiness** 24,6% 24,2%
Poste Italiane digital e-wallets (in milioni) 13,5 12,0 +1,5 +12,6%
Identità digitali SPID rilasciate (in milioni) 28,7 27,3 +1,4 +5,2%

*Calcolate sui volumi complessivi e non sulle medie giornaliere.

**Calcolato come rapporto tra i visitatori medi giornalieri e i visitatori medi mensili di tutte le app (Poste Italiane, BancoPosta, Postepay) nel periodo di riferimento.

Interazioni giornaliere complessive: contatti giornalieri dei clienti con la piattaforma omnicanale di Gruppo: visite al sito e alle app del

Gruppo Poste Italiane, chiamate al contact center, clienti serviti in Ufficio Postale, operazioni effettuate presso ATM e Reti fisiche di

terzi, transazioni su POS fisici ed e-commerce.

Clienti digitali attivi: Clienti che hanno effettuato almeno un login su app e/o web nel periodo di riferimento.

Clienti ibridi: clienti che hanno effettuato almeno un login su app e/o web e sono stati riconosciuti in Ufficio Postale nel periodo di riferimento.

Il Gruppo Poste Italiane ha raggiunto nel corso del 2024 un numero di interazioni giornaliere complessive pari a 25,2 milioni (23,1 milioni le interazioni giornaliere complessive nel 2023). È cresciuto nello stesso periodo

anche il numero di clienti digitali attivi che raggiungono i 18 milioni con un incremento del 4,4%

rispetto allo scorso anno. Sono cresciute a doppia cifra (+15,1%) anche le operazioni giornaliere sui canali digital, che rappresentano complessivamente il 29% delle

raggiunto 13,5 milioni al 31 dicembre 2024 e utilizzano con frequenza le app del Gruppo Poste Italiane, facendo registrare un App Users Stickiness del 24,6%.

Inoltre, Poste Italiane si conferma il primo Gestore d'Identità Digitale SPID , con una quota di mercato di circa il 73,5% e una customer base che conta circa 28,7 milioni di Identità Digitali pubbliche rilasciate, di cui 24 milioni attive.

29% Delle operazioni sui canali digitali nel 2024

165 Fonte: Digital 2025 - I Dati Italiani - We Are Social Italy.

Potenziamento dei canali

digitali

Nel corso dell'anno 2024 il Gruppo ha proseguito con l'evoluzione dei canali digitali nell'ottica di garantire un'esperienza fluida e omnicanale ai suoi clienti nei seguenti ambiti:

Focus su Roadmap nuova app Poste Italiane

In coerenza con la strategia di semplificazione dell'esperienza di accesso ai servizi di Poste Italiane, attraverso la creazione di una unica app (app P), nel corso del 2024, sono stati migrati i prodotti già gestiti sulle app BancoPosta (app BP) e PostePay (app PP) e la maggior parte delle funzionalità presenti su queste.

In particolare, nel corso del 2024 sono state integrate le seguenti funzionalità:

  • ✓ introdotta la nuova sezione "Risparmio Postale", dove è possibile visualizzare e gestire in self-care i propri Libretti e Buoni Fruttiferi Postali (BFP) e in particolare:
    • o attivare e gestire le Offerte Super Smart;
    • o visualizzare e gestire i Libretti Ordinari;
    • o visualizzare i Buoni Fruttiferi Postali regolati sul Libretto Ordinario e Libretto Minori;
    • o acquistare online il Libretto Smart, con una customer experience semplificata, e il Libretto Minori (acquisto online già previsto con app BancoPosta);
    • o impostare obiettivi di spesa e budget con il salvadanaio digitale166;
  • ✓ introdotta la nuova sezione "Assicurazioni" dove, per la prima volta, è possibile visualizzare e gestire anche le Polizze Investimenti e Previdenza, oltre alle polizze Protezione e RC Auto;
  • ✓ introdotta la possibilità di visualizzare le ricevute degli Avvisi PagoPA pagati in Ufficio Postale direttamente nella Bacheca dell'app;
  • ✓ introdotta la possibilità di acquistare online il conto BancoPosta sulla nuova app (funzionalità già prevista con app BancoPosta);
  • ✓ introdotta la possibilità di effettuare l'accesso e l'abilitazione dei prodotti in possesso dell'utente sull'app Poste Italiane da un'altra app di Poste Italiane (già installata e con accesso eseguito sul medesimo dispositivo), mediante un'autenticazione in modalità app2app attraverso l'utilizzo di un fattore biometrico o del codice PosteID;
  • ✓ introdotta la possibilità di acquistare online la carta Postepay Evolution sulla nuova app (funzionalità già prevista con app Postepay);

166 Servizio che permette di accumulare piccole somme di denaro per raggiungere obiettivi di risparmio, scegliendone la categoria, la data entro cui raggiungerli e la somma da accumulare, anche grazie ai versamenti automatici quali, ad esempio, gli arrotondamenti degli importi spesi con la carta Postepay Evolution e/o la carta di debito Postepay.

  • ✓ arricchita la sezione "Bollette e pagamenti" con la possibilità di pagare i bollettini MAV167;
  • ✓ introdotta la possibilità di cambiare fornitore energetico, effettuare volture e gestire forniture Poste Energia;
  • ✓ introdotto il Pwallet, un portafoglio digitale in cui il cliente può trovare le proprie carte di pagamento e caricare le immagini dei documenti di identità e delle carte fedeltà in modo da recuperarli rapidamente qualora ne avesse la necessità;
  • ✓ riviste le regole di invio delle push notification prevedendo un solo invio su una sola app dando, possibilmente, priorità all'app Poste Italiane;
  • ✓ introdotta la possibilità di prenotare l'appuntamento per richiedere il passaporto elettronico negli Uffici Postali abilitati;
  • ✓ introdotti l'acquisto e la gestione dei servizi di telefonia direttamente da app (Fibra Poste Casa e SIM PosteMobile);
  • ✓ introdotta la possibilità di ricevere offerte personalizzate direttamente in app, finalizzando la proposta in app o in Ufficio Postale in base alla tipologia di prodotto;
  • ✓ introdotta la possibilità di autorizzare in app dei pagamenti effettuati attraverso siti o app che consentono l'acquisto online (merchant) tramite la funzionalità "Paga con Postepay";
  • ✓ modificata infine da PT a P l'icona dell'app Poste Italiane, tramite cui si procede all'apertura della stessa.

Altri interventi di potenziamento canali digitali retail

Con l'obiettivo di una semplificazione e un miglioramento continuo dell'esperienza dei clienti privati del Gruppo su tutti gli ambiti di servizio offerti, nel corso del 2024 sono stati realizzati i seguenti interventi:

  • ✓ è stata resa disponibile la nuova offerta PEC "PosteCertifica" concepita in ottica Registered Electronic Mail (REM168) e con caratteristiche rinnovate e allineate a quelle dei top player di mercato; il funnel di acquisto e l'interfaccia webmail sono state completamente ridisegnate e ottimizzate;
  • ✓ è stato integrato il simulatore online Prestiti Personali con la funzionalità che permette al cliente di simulare un prestito rispettando l'indicazione della propria rata sostenibile;
  • ✓ sulla Piattaforma di Consulenza Guidata, sono stati completati gli interventi di sviluppo necessari a recepire le preferenze del cliente sui temi ESG e ad offrire prodotti in linea con quanto da loro espresso;
  • ✓ è stato attivato il servizio, dedicato ai clienti Premium, di ricezione e trasmissione degli ordini tramite la piattaforma di trading online169 "Accesso ai Mercati", in partnership con Moneyfarm;
  • ✓ al fine di migliorare la customer experience dei titolari di carte prepagate e di carte di debito Postepay, sono state rese disponibili le funzionalità digitali per l'attivazione delle stesse e per l'invio online della denuncia per la sostituzione della carta in caso di furto/smarrimento;
  • ✓ al fine di favorire l'utilizzo delle carte di pagamento sui canali digitali, è stato avviato un programma di ingaggio170 (invio Direct e-mail marketing o di notifiche push in app) per stimolare i clienti alla creazione di e-wallets digitali in app Postepay;
  • ✓ è stato reso disponibile, sul sito web e sull'app Poste Italiane, il servizio gratuito PostePlus171, ad integrazione del servizio di Ritiro Digitale, che consente ai clienti destinatari di gestire e personalizzare le proprie spedizioni in arrivo di pacchi e posta registrata e di ritirare digitalmente la raccomandate e atti giudiziari172;

167 Il bollettino MAV (pagamento Mediante Avviso) è un bollettino prestampato e associato a un codice identificativo. Viene utilizzato generalmente per pagare enti pubblici e grandi organizzazioni.

168 La REM – Registered Electronic Mail – rappresenta il nuovo standard europeo che sostituirà utilizzata in Italia. Con la REM, si fissa un protocollo informatico che soddisfa i requisiti del Regolamento Europeo 910/2014 eIDAS (electronic IDentification Authentication and Signature) per quanto riguarda l'identificazione elettronica e servizi fiduciari.

169 Il servizio consente di operare sui mercati finanziari attraverso la piattaforma di Moneyfarm ed è attivabile esclusivamente online, attraverso un percorso guidato suddiviso in due fasi: la prima, con presa visione e sottoscrizione della documentazione contrattuale di Accesso ai Mercati; nella seconda fase si passa sull'area web Moneyfarm per finalizzare l'attivazione con la sottoscrizione del servizio di ricezione e trasmissione ordini in modalità Execution Only.

170 Programma di ingaggio verso la clientela che abbia manifestato il consenso alla privacy.

171 Le funzionalità del servizio potranno essere fruite dal cliente solo laddove i mittenti degli invii abbiano reso preventivamente disponibili i dati necessari ad identificare il cliente destinatario (telefono o e-mail).

172 Disponibile per cliente residente in Italia e dotato di codice fiscale e di Identità Digitale.

  • ✓ è stato attivato il servizio telefonico di prenotazione dell'appuntamento173 presso l'Ufficio Postale, tramite l'Intelligenza Artificiale (voicebot), per il ritiro di corrispondenza e pacchi inesitati; è in fase di ultimazione lo sviluppo della funzionalità di prenotazione di un appuntamento tramite voicebot, con supporto dell'Intelligenza Artificiale "generativa", per tutti i servizi disponibili in Ufficio Postale;
  • ✓ è stato reso disponibile il nuovo 'Cerca Spedizioni' che consente ai clienti di ricercare in modo più semplice le spedizioni di interesse. In particolare, sono state semplificate le descrizioni relative agli stati di lavorazione delle spedizioni, ottimizzata la visualizzazione del percorso del pacco per dare un immediato riscontro visivo al cliente sullo stato della spedizione e integrata la possibilità di prenotare direttamente l'appuntamento in Ufficio postale per le spedizioni disponibili al ritiro;
  • ✓ sono state semplificate le descrizioni dei movimenti dei principali pagamenti174 effettuati dai clienti sui canali sia digitali che fisici al fine di consentire ai clienti di consultare in modo più semplice le operazioni di pagamento effettuate;
  • ✓ dal mese di novembre 2024 i clienti che possiedono già un prodotto finanziario abilitato in app, in caso di acquisto di un nuovo prodotto finanziario sia da canale fisico che digitale, possono utilizzarlo immediatamente senza doverne effettuare l'attivazione e l'inserimento in app;
  • ✓ continua l'evoluzione della Bacheca del cliente, arricchita con le comunicazioni legate ai prodotti e servizi assicurativi sottoscritti dal cliente (es. liquidazioni, rate insolute).

Potenziamento canali digitali business

Nel corso del 2024 sono stati effettuati interventi di potenziamento dei servizi offerti tramite i canali digitali di Poste Italiane anche per il segmento di clientela business:

  • ✓ è stato introdotto su web e app PosteBusiness un cruscotto per la sottoscrizione e la gestione del ciclo di vita di pagamenti con addebito diretto SEPA (domiciliazioni SDD), per i clienti possessori di conto BancoPosta Business Link o carta prepagata Postepay Evolution Business; inoltre, a partire dal secondo trimestre 2024, tali clienti possono disporre di bonifici istantanei sia dal canale web che tramite l'app PosteBusiness;
  • ✓ sui canali digitali, per i clienti titolari di una carta di debito Business o prepagata Postepay Evolution Business, è stata estesa la possibilità di eseguire online ricariche automatiche175 di carte prepagate Postepay;
  • ✓ dal mese di ottobre 2024 è disponibile sul sito web il nuovo Portale Incassi176 di Poste Italiane, integrato nel servizio MyPoste Business, che consente ai clienti177 di gestire tramite un unico portale tutti gli strumenti di incasso e la rendicontazione; inoltre, è stato reso disponibile sullo stesso Portale il nuovo servizio SmartPOS Postepay, che consente di incassare anche in mobilità, tramite un POS evoluto con stampante integrata;
  • ✓ dal mese di dicembre 2024 è disponibile il portale web per la gestione del servizio PostePro Ultraveloce, la nuova offerta di connessione in Fibra per la clientela business integrato nell'ecosistema MyPoste Business. Tramite il portale è possibile verificare lo stato di avanzamento della pratica di attivazione del servizio, modificare la data di appuntamento per l'installazione e gestire le fatture e i dati del contratto.

173 I clienti possono contattare il numero dedicato presente sull'avviso di inesito e programmare la visita in ufficio postale per il ritiro in uno dei due slot utili che vengono proposti dal voicebot, con l'obiettivo di facilitare l'esperienza e contribuire ad una migliore gestione dei flussi. 174 Bollettini (896, 674, MAV, bianchi), F24, Avvisi pagoPA, Bonifico (SEPA, permanente, posticipato) e Postagiro.

175 La ricarica automatica delle Carte prepagate Postepay è il servizio che consente di effettuare ricariche automatiche "a tempo" (es. settimanale, quindicinale o mensile) oppure a "a soglia", eseguite ogni volta che il saldo disponibile sulla carta da ricaricare scende al di sotto di un importo da te definito.

176 Sostituisce il Portale Esercenti (portale esterno).

177 Servizio disponibile ai clienti sottoscrittori di nuovi contratti.

L'INTELLIGENZA ARTIFICIALE AL CENTRO DELLA PIATTAFORMA OMNICANALE DEL GRUPPO

Il Gruppo Poste italiane ha intrapreso negli ultimi anni un percorso di profonda trasformazione tecnologica e digitale investendo molto nell'intensità tecnologica, ovvero la capacità di adottare nel più breve tempo possibile nelle proprie infrastrutture e organizzazione le tecnologie esponenziali, quali ad esempio l'Intelligenza Artificiale (AI).

La trasformazione ha preso avvio dai dati grazie alla creazione di un ecosistema di dati avanzato, capace di supportare decisioni strategiche, ottimizzare operazioni quotidiane e

migliorare l'esperienza dei clienti. Grazie a un approccio basato sui dati (data-driven), il dato non è più considerato un semplice strumento di analisi, ma un asset strategico che guida ogni azione aziendale.

L'introduzione di un'architettura dati distribuita di nuova generazione (data mesh) è stata un punto di svolta e Poste Italiane ha adottato tale approccio decentralizzato, che consente una gestione dei dati per domini, superando il concetto di "certificazione centralizzata"; le informazioni vengono messe direttamente a disposizione delle strutture di business, consentendo alle stesse di lavorare più velocemente e in autonomia, accedendo ai dati in tempo reale.

L'infrastruttura dati di tipo data mesh è alla base delle applicazioni AI, in quanto garantisce che le informazioni siano accessibili, contestualizzate e di qualità, elementi fondamentali per addestrare e utilizzare in maniera più efficace i modelli AI.

Poste Italiane ha iniziato ad avvicinarsi all'Intelligenza Artificiale, riconoscendone le potenzialità e cogliendole nel rispetto dei principi che hanno contraddistinto la

propria storia da oltre 160 anni quali: trasparenza, integrità, inclusività con particolare attenzione al rispetto e alla valorizzazione delle persone. In particolare, grazie all'innovazione, l'Azienda mira a semplificare le attività dei propri dipendenti e a soddisfare più efficacemente le esigenze dei propri clienti mettendo a loro disposizione le enormi potenzialità e i benefici dell'intelligenza artificiale.

Grazie ai rilevanti investimenti tecnologici compiuti nel corso degli anni (es: Cloud e Edge Computing), ad oggi il Gruppo è la più grande infrastruttura tecnologica in Italia distribuita su tutto il territorio nazionale. Su questa infrastruttura si basa l'enorme piattaforma di servizi e di relazione omnicanale che ha consentito di raggiungere 25 milioni di interazioni giornaliere con i clienti attraverso i canali fisici (Uffici Postali, portalettere, reti fisiche di terzi) o digitali (app e web) e, facendo leva sulla capillarità sul territorio, mira a rendere inclusiva l'intelligenza artificiale facendo in modo che la stessa arrivi alle proprie persone, ai propri clienti, nonché al sistema paese.

Poste Italiane inoltre pone particolare attenzione alle tematiche sociali correlate all'utilizzo dell'AI e ha portato avanti un progetto per la stesura di un Manifesto etico in ambito Intelligenza Artificiale, nel presupposto che l'etica sia la chiave per passare da innovazione a sviluppo sostenibile della stessa.

Con riferimento agli ambiti di applicazione all'interno del Gruppo, si è scelto di applicare l'AI con una logica trasformativa andando a ripensare interi domini di business, selezionando le aree che possano generare maggior valore per l'azienda e per i clienti. A titolo esemplificativo, nell'ambito dell'assistenza ai clienti è disponibile per i dipendenti un assistente digitale evoluto a cui rivolgersi in tempo reale durante l'interazione con il cliente che, grazie a una soluzione basata sull'AI generativa, fornisce risposte puntuali ai dipendenti in tempi molto più rapidi.

Relazione Finanziaria Annuale 2024

Gruppo Poste ItalianeRelazione sulla gestione al 31 dicembre 2024

Un altro ambito di applicazione sul quale è impegnata l'Azienda è l'interazione vocale evoluta abilitata dall'AI generativa; al fine di garantire la massima accessibilità e inclusività a tutti i clienti è stato creato un servizio di prenotazione telefonica supportata dall'intelligenza artificiale che permette a chiunque (anche alle persone meno giovani o con meno dimestichezza con la tecnologia) di avere una conversazione in maniera naturale e fissare facilmente un appuntamento. L'obiettivo è quello di estendere questo asset tecnologico anche ad altri ambiti per evadere richieste

quali la tracciatura di un pacco o la richiesta di blocco di una carta di pagamento.

Infine, nel marketing, l'utilizzo dell'AI mira a dare la migliore esperienza ai clienti in base alle caratteristiche del singolo individuo e al contesto in cui si trova, sia in modo reattivo (per esempio assistenza) sia in modo proattivo (ad esempio applicazione di trigger comportamentali) e, in tale contesto, si stanno integrando algoritmi di AI generativa per iperpersonalizzare l'esperienza sulla nuova app unica Poste Italiane.

6.5 Capital Management Framework del Gruppo

Il Gruppo gestisce in maniera strategica l'allocazione del capitale disponibile fra le quattro Strategic Business Unit nelle quali opera, in coerenza con i seguenti obiettivi:

assicurare la continuità operativa del business, attraverso un'adeguata dotazione patrimoniale da parte di tutte le SBU per supportare da un lato le necessità di investimento e di liquidità dei business, dall'altro il rispetto dei requirement normativi per le SBU che operano in mercati regolamentati e vigilati;

massimizzare la creazione di valore di medio/lungo termine del Gruppo allocando il capitale in funzione del ritorno economico dello stesso;

garantire un ritorno economico competitivo agli azionisti assicurando la dividend policy comunicata al mercato;

cogliere le opportunità derivanti da acquisizioni e/o partnership strategiche.

OBIETTIVI KPI 2024-2023 FOCUS
Supportare
la
continuità
operativa
del
business,
assicurando
investimenti
industriali
• Investimenti pari a 966 €/mln nel 2024 (845 €/mln nel
2023)
coerenti con gli obiettivi del Piano Strategico.
Mantenere i livelli dei requisiti patrimoniali in linea
con le previsioni delle varie Autority o in coerenza
con l'aspirazione del management.
BancoPosta:
• CET1 ratio pari a 19,4% nel 2024 (18,9% nel 2023)
• Total Capital Ratio pari a 22,6% nel 2024 (22,1%
nel 2023)
• Leverage Ratio pari a 3,3% nel 2024 (3,2% nel
2023)
Gruppo Poste Vita
• Solvency Ratio pari a 322% nel 2024 (307% nel
2023)
IMEL PostePay:
• Free Capital ratio: 24,7% nel 2024 (55,4% nel
2023)
• Total Capital Ratio: 7,97% nel 2024 (13,45% nel
2023)
Massimizzare il flusso di cassa della gestione
operativa del Gruppo.
• FFO
della
SBU
Corrispondenza,
Pacchi
e
Distribuzione del 2024 pari a 287 €/mln (339 €/mln
nel 2023)
Massimizzare la creazione di valore di
medio/lungo termine del Gruppo, indirizzando le
scelte strategiche in funzione della redditività del
capitale, verso una continua crescita di valore nel
tempo.
1.
ROE di Gruppo pari a 17% nel 2024 (17% nel
2023)
2.
EPS pari a 1,54€ nel 2024 (1,48€ nel 2023)
Garantire il ritorno economico competitivo agli
azionisti, garantendo adeguate riserve di utili
distribuibili della Capogruppo al fine di sostenere la
dividend policy. Ottimizzare i flussi di dividendo
distribuiti dalle SBU alla capogruppo.
3.
DPS 2024 pari a 1,08€ (+35% a/a) per un totale di
1,4 €/mld di dividendi di competenza, di cui quota
parte (0,33€) liquidato come acconto nel mese di
novembre 2024 (427 €/mln)
4.
Riserve distribuibili
della Capogruppo al 31
dicembre 2024 pari a 2,5 €/mld, (1,8 €/mld al 31
dicembre 2023)
5.
Dividend coverage (Dividendi da SBU Servizi
Finanziari, Assicurativi e Postepay rispetto al
Gruppo Poste Italiane Relazione sulla gestione al 31 dicembre 2024
valore complessivo dei dividendi distribuiti agli
azionisti) superiore a 1,6X medio nel periodo
2024-2028 (1,5X nel periodo 2019-2023), sulla
base di payout del 70% e includendo 1,5 €/mld di
dividendi
addizionali
da
Poste
Vita
alla
Capogruppo previsti in arco piano
Capogruppo previsti in arco piano
Cogliere le opportunità legate a operazioni 6. PFN
SBU
Corrispondenza,
Pacchi
e
strategiche di M&A, gestendo in modo flessibile il Distribuzione al 31 dicembre 2024 -1.453 €/mln
capitale e la liquidità mantenendo equilibrata la (-1.381 €/mln al 31 dicembre 2023)
struttura finanziaria del Gruppo. 7. EBITDA 2024 pari a 3.401 €/mln (3.431 €/mln nel
2023)

Con riferimento agli obiettivi sopra elencati, nel corso dell'anno il Gruppo ha:

  • o sostenuto investimenti industriali per 966 milioni di euro, per i cui dettagli si rinvia a quanto esposto nel prosieguo del paragrafo;
  • o distribuito dividendi per 1.165 milioni di euro;
  • o sostenuto investimenti in nuove società impegnando circa 32 milioni di euro di liquidità principalmente per:
    • Locker Italia S.p.A. (15 milioni di euro);
    • N&TS Group Networks & Transactional Systems Group S.p.A (18 milioni di euro178).

Di seguito l'evoluzione del capitale allocato179 del Gruppo rispetto al 2023 e la sua distribuzione tra le SBU.

Il capitale allocato al 31 dicembre 2024 è pari a 11,5 miliardi di euro in aumento di 0,6 miliardi di euro rispetto al 31 dicembre 2023 principalmente per via dell'utile d'esercizio 2024 pari a 2 miliardi di euro parzialmente compensato dai dividendi di competenza dell'anno pari a 1,4 miliardi di euro (in parte distribuiti mediante acconto nel mese di novembre per 0,4 milioni di euro). Il capitale allocato di Gruppo è principalmente attribuito alle SBU Servizi Assicurativi (45%) e Servizi Finanziari (27%).

178 Costo di acquisto della partecipazione (17,7 milioni di euro), iscritta nel bilancio consolidato ad un valore pari a 17,4 milioni di euro. 179 Indicatore patrimoniale rappresentato dal Patrimonio netto di Gruppo al netto delle riserve di fair value e cash flow hedge e comprensivo delle cedole maturate sul prestito obbligazionario ibrido perpetuo nonchè dei dividendi agli azionisti di competenza dell'anno corrente. Si rinvia agli indicatori alternativi di performance nel paragrafo 7.2 "Altre Informazioni della presente Relazione sulla gestione".

6.6 Andamento patrimoniale e finanziario del Gruppo

Dati in milioni di euro 31 dicembre 2024 31 dicembre 2023 Variazioni
CAPITALE IMMOBILIZZATO 6.468 6.195 +272 +4,4%
CAPITALE CIRCOLANTE NETTO 1.408 1.096 +312 +28,5%
CAPITALE INVESTITO LORDO 7.876 7.291 +585 +8,0%
FONDI E ATTIVITA'/PASSIVITA' DIVERSE (510) (715) +205 +28,6%
CAPITALE INVESTITO NETTO 7.366 6.578 +787 +12,0%
PATRIMONIO NETTO 11.709 10.439 +1.270 +12,2%
POSIZIONE FINANZIARIA NETTA (AVANZO)/DISAVANZO (4.344) (3.861) (483) -12,5%
di cui: Disavanzo Posizione finanziaria netta della SBU
Corrispondenza, Pacchi e Distribuzione
2.846 2.755 +90 +3,3%

Il Capitale immobilizzato del Gruppo Poste Italiane al 31 dicembre 2024 si attesta a 6.468 milioni di euro, segnando un incremento di 272 milioni di euro rispetto alla fine dell'esercizio 2023. Alla formazione del capitale immobilizzato hanno concorso investimenti per 966 milioni di euro e un incremento dei Diritti d'uso per nuove stipule, rinnovi e variazione contrattuali, al netto delle cessazioni, rientranti nel perimetro di applicazione dell'IFRS 16, pari a complessivi 194 milioni di euro. Tali variazioni sono state parzialmente compensate da ammortamenti per 929 milioni di euro.

Concorrono inoltre, al saldo della voce, le partecipazioni in imprese valutate con il metodo del patrimonio netto per complessivi 332 milioni di euro; la variazione rispetto al 31 dicembre 2023 si riferisce principalmente alle iscrizioni delle partecipazioni in N&TS Group per 17 milioni di euro e Locker Italia per 15 milioni di euro.

Gli investimenti realizzati dal Gruppo dei nel corso del 2024 ammontano a circa 966 milioni di euro. Gli investimenti

classificati come ESG, ovvero che rispettano i principi di riferimento degli 8 Pilastri di Sostenibilità del Gruppo, rappresentano circa il 70% del valore complessivo. Tra i principali progetti si evidenziano gli interventi relativi al Progetto Polis "Case dei servizi di cittadinanza digitale", gli interventi di efficientamento energetico del patrimonio immobiliare, l'automazione e l'evoluzione della rete di smistamento e recapito in ottica Green, il miglioramento della customer experience dei prodotti e

servizi offerti ai clienti in un'ottica multicanale e digitale, l'evoluzione dell'infrastruttura Cloud nonché l'adozione di sistemi di gestione, di attrezzature e infrastrutture in materia di salute e sicurezza.

In linea con quanto previsto nel programma di investimenti 2024-2028 a supporto degli obiettivi del Piano Strategico "The Connecting Platform", circa l'80% degli Investimenti di Gruppo (796 milioni di euro) sono stati destinati all'automazione e modernizzazione della Strategic Business Unit Corrispondenza, Pacchi e Distribuzione.

Ca. 28.400

Mezzi a basse emissioni disponibili nella flotta, di cui circa 6.100 elettrici

In particolare, nel corso del 2024 è continuato il percorso di rinnovo della flotta dedicata al recapito con l'inserimento di circa 2.200 nuovi mezzi, di cui circa 300 elettrici, 1.000 ibridi e la restante parte a basse

emissioni. Al 31 dicembre 2024 la flotta risulta essere costituita complessivamente da circa 28.400 nuovi mezzi a basse emissioni, di cui circa 6.100 mezzi full green e circa 8.800 mezzi ibridi. Inoltre, al 31 dicembre 2024 risultano installate circa 5.600 colonnine per la ricarica dei veicoli elettrici.

Tra le principali iniziative relative all'evoluzione del network logistico, nel corso del

2024 si registra l'avvio degli HUB SDA di Piacenza e di Caserta. L'irrobustimento del network è finalizzato al potenziamento della rete pacchi in termini di capacità e capillarità di smistamento, a sostegno della crescita dei volumi del comparto pacchi e della sempre maggiore richiesta di consegna in tempi rapidi. A tal proposito nell'ambito del segmento di business pacchi sono stati realizzati gli interventi relativi alla sperimentazione del "micro-fulfillment" nel Centro di Smistamento di Napoli. Tale iniziativa ha l'obiettivo di aumentare la customer satisfaction attraverso consegne e-commerce nel medesimo giorno dell'acquisto per i cui dettagli si rinvia a quanto riportato nelle Attività di Periodo della Strategic Business Unit Corrispondenza, Pacchi e Distribuzione. Per quanto riguarda il comparto della contract logistic, nel corso del 2024 gli investimenti effettuati dalla società Poste Logistics sono stati orientati al sostegno dello sviluppo del business attraverso il rafforzamento della piattaforma tecnologica e all'estensione della rete. In quest'ottica, sono stati realizzati investimenti sul magazzino di Filago (BG) che sarà la cabina di regia della logistica dei giochi olimpici invernali di Milano Cortina 2026.

Gli investimenti immobiliari hanno riguardato la riqualificazione degli Uffici Postali, la realizzazione di nuovi spazi destinati agli specialisti commerciali e ai consulenti mobili. In materia di contenimento degli impatti ambientali, sono

proseguiti gli interventi volti

Ca. 2.150 Edifici coinvolti negli investimenti di smart building al 31 dicembre 2024

Ca. 446 mila Lampade LED installate al 31 dicembre 2024

all'automazione e al controllo a distanza della gestione degli impianti (oltre 150 edifici coinvolti

negli interventi di Smart Building nel corso del 2024) al fine di ridurre i consumi di energia elettrica e le emissioni di CO2. Sono inoltre proseguiti nell'anno 2024 gli interventi volti alla sostituzione delle lampade tradizionali con quelle a tecnologia LED (ulteriori 13.120 circa nel corso del 2024) e sono stati installati circa 270 impianti fotovoltaici nel corso del 2024, per un complessivo di circa 580 impianti con una potenza installata di circa 22.300 KWp.

Nel 2024, sono proseguiti gli interventi legati alla gestione ordinaria della sicurezza sui luoghi di lavoro, in particolare con la distribuzione di attrezzature di sicurezza presso le articolazioni territoriali e della sicurezza informatica tramite attività di prevenzione delle minacce e contrasto agli attacchi informatici. Sono proseguiti inoltre gli interventi relativi al servizio di videosorveglianza di Poste Italiane ai siti non ancora serviti e migliorati gli impianti già esistenti sostituendo progressivamente videoregistratori digitali (DVR) e Centrali antintrusione obsoleti. In particolare, sono state sostituite circa 115 telecamere e circa 275 Centrali Antintrusione. Inoltre, nel corso del 2024, è stata ottenuta la certificazione annuale Transported Asset Protection AssociationFacility Security Requirements (TAPA – FSR)180 presso il Centro Operativo di Brescia e 8 ulteriori Centri di Smistamento e Recapito, per un totale di 9 siti certificati al 31 dicembre 2024.

180 La certificazione TAPA prevede l'implementazione dei sistemi di sicurezza fisica e l'adeguamento dei sistemi di sicurezza (controllo accessi, videosorveglianza, antintrusione, ecc.) presso i siti logistici di Posta Comunicazione e Logistica, nonché nell'adozione di specifiche regole, procedure e piani di audit affinché quanto realizzato sia finalizzato alla protezione dei beni e alla diffusione della cultura della sicurezza, in conformità alle normative aziendali, al fine di assicurare la riduzione dell'esposizione al rischio di furto, il rispetto dello standard internazionale TAPA-FSR secondo il quale i siti saranno certificati, il mantenimento delle certificazioni di sicurezza aerea (agente regolamentato, Handler aeroportuale) e del trasporto di merci pericolose in regime ADR (Accord Dangereuses Route – su strada) e DGR (Dangerous Goods Regulation – trasporto aereo). (Requisito normativo sulla sicurezza dell'aviazione civile Reg. UE 300/2008; Reg. UE 2015/1998 e successivi).

Nell'ambito della Trasformazione e Innovazione Tecnologica è proseguita la migrazione dei servizi esistenti alla nuova

infrastruttura basata su Hybrid Cloud, attraverso una procedura di "containerizzazione" delle componenti applicative. Tra le iniziative di maggior rilievo in ambito omnicanalità, è proseguito il percorso di migrazione delle funzionalità delle app BancoPosta e Postepay verso la nuova app Poste Italiane.

Nel corso del 2024 è stata inoltre avviata l'integrazione dell'intelligenza artificiale all'interno del modello di business, utilizzando una logica trasformativa, cha ha portato a ripensare interi domini di business, selezionando le aree di maggior valore per l'azienda e per i clienti.

Per maggiori dettagli sulle caratteristiche della nuova app e sugli sviluppi compiuti dal Gruppo in ambito Intelligenza Artificiale si rinvia a quanto riportato nel paragrafo 6.4 "Digitale e reti fisiche di terzi nella strategia omnicanale del Gruppo".

Nella Strategic Business Unit Servizi Finanziari gli investimenti complessivamente realizzati ammontano a 62 milioni di euro e hanno riguardato principalmente il proseguimento degli interventi finalizzati allo snellimento dei processi di vendita e post-vendita in ottica di semplificazione e omnicanalità. Sono stati rilasciati interventi a supporto del segmento di clientela Premium, potenziando l'offerta (fondi terzi) e il relativo modello di servizio (apertura Libretto Smart fuori sede e differenziazione dei profili di adesione). Relativamente al Risparmio Postale sono state rilasciate implementazioni lato depositi, per ottimizzarne la proposizione commerciale e la fruizione lato cliente (gestione "Deposito Super Smart" come singolo prodotto). Si è inoltre intervenuti sui canali digitali di consultazione e vendita dei prodotti del Risparmio Postale, proseguendo con la migrazione dei servizi all'interno della nuova app Poste Italiane.

Nella Strategic Business Unit Servizi Assicurativi è proseguita, nel corso del 2024, l'evoluzione dell'offerta di Investimento e Protezione e del modello di offerta e consulenza integrata, per contribuire all'evoluzione del modello di servizio. È stato ulteriormente sviluppato il percorso di digitalizzazione finalizzato all'eccellenza nel servizio mediante la prosecuzione del percorso di ingaggio omnicanale della clientela, l'ottimizzazione dei processi post-vendita e del modello di assistenza, oltre che la digitalizzazione di prodotti e servizi. Infine, è proseguito il percorso di integrazione nel Gruppo Poste Vita delle società Net Insurance S.p.A. e Net Insurance Life S.p.A. Gli investimenti complessivamente realizzati nel corso 2024 ammontano a 26 milioni di euro.

Gli investimenti del periodo della Strategic Business Unit Servizi Postepay ammontano a 83 milioni di euro. In ambito ESG, in particolare in riferimento all'iniziativa Green Challenge181, sono state realizzate le componenti di backend per i servizi di Donation182 e Carbon Footprint183 e quelle di front-end web e app della soluzione di Donation. In ambito issuing, sono state rilasciate funzionalità specifiche da app per modificare l'indirizzo di spedizione delle carte PostePay in scadenza. In ambito acquiring sono state rilasciate le funzionalità per la gestione del Dynamic Currency Conversion (DCC) presso gli ATM di Poste Italiane ed alcune funzionalità VPOS, come il bottone "Paga con Postepay" in AppIO, il bottone "fast check out" ed il servizio "Pay by Link". Sono inoltre proseguiti gli sviluppi a supporto dell'offerta di rete fissa e mobile con l'obiettivo di accrescerne la competitività sul mercato. In particolare, relativamente all'offerta Fibra sono stati realizzati gli sviluppi per l'estensione della vendita in Ufficio Postale al target Piccoli Operatori Economici (POE).

Per maggiori approfondimenti delle iniziative finalizzate all'accelerazione dei processi di digitalizzazione e di fruizione omnicanale delle offerte delle diverse Strategic Business Unit, si rimanda a quanto riportato nel paragrafo 6.4 "Digitale e reti fisiche di terzi nella strategia omnicanale del Gruppo".

181 Il progetto ESG Green Challenge si pone l'obiettivo di rafforzare il posizionamento di Poste Italiane in ambito ESG, sensibilizzare i clienti retail sui temi della sostenibilità ambientale e guidarli verso scelte di consumo che minimizzino l'impatto sull'ambiente, nonché sviluppare la conoscenza e l'utilizzo di prodotti e servizi «green» del gruppo Poste Italiane. Il programma sarà reso disponibile alla clientela sulle properties digitali di Poste Italiane, quali il sito poste.it e l'app Poste Italiane.

182 Piattaforma di Donation che consente ai clienti di Poste Italiane di effettuare erogazioni liberali verso Associazioni ed Organizzazioni terze, selezionate da Poste Italiane, mediante l'utilizzo di carte Postepay di debito o prepagate.

183 Servizi di misurazione e valutazione dell'impatto ecologico sull'ambiente in termini di CO2 equivalente, da parte del cliente possessore di una carta Postepay, analizzando i consumi e i profili di utilizzo dei servizi industriali PostePay (pagamenti, telco ed energia).

Il Capitale circolante netto al 31 dicembre 2024 ammonta a 1.408 milioni di euro e si incrementa di 312 milioni di euro rispetto a fine esercizio 2023 principalmente per:

  • decremento legato a partite commerciali per 174 milioni di euro (minori crediti commerciali di 329 milioni di euro e debiti commerciali per 155 milioni di euro);
  • incremento netto di circa 326 milioni di euro derivante dalla movimentazione delle altre attività e passività;
  • incremento dei crediti netti per imposte correnti per 155 milioni di euro.

Il saldo dei Fondi e attività/passività diverse al 31 dicembre 2024 ammonta a 510 milioni di euro e si decrementa di circa 205 milioni di euro principalmente per il decremento dei fondi rischi e TFR per 312 milioni di euro parzialmente compensati da minori crediti netti per imposte differite per 108 milioni di euro.

Il Patrimonio netto al 31 dicembre 2024 ammonta a 11.709 milioni di euro e si incrementa rispetto al 31 dicembre 2023 di 1.270 milioni di euro. Tale variazione è principalmente riconducibile a:

  • l'effetto positivo dell'utile consolidato di 2.013 milioni di euro;
  • l'effetto negativo derivante dalla distribuzione di dividendi per 1.165 milioni di euro (di cui 427 milioni di euro a titolo di acconto del dividendo ordinario previsto per l'esercizio 2024);
  • la variazione netta positiva della riserva fair value, al netto delle riserva per contratti assicurativi, per circa 393 milioni di euro.

La Posizione finanziaria netta del Gruppo al 31 dicembre 2024 è in avanzo di 4.344 milioni di euro, in miglioramento di 483 milioni di euro rispetto ai valori al 31 dicembre 2023 (in cui presentava un avanzo di 3.861 milioni di euro).

Posizione Finanziaria Netta del Gruppo

(dati in milioni di euro)

A tale variazione hanno concorso principalmente:

  • una gestione operativa positiva per 2.699 milioni di euro (di cui 2.013 milioni di euro riferibili all'utile consolidato e 929 milioni di euro agli ammortamenti parzialmente compensati dagli utilizzi netti dei fondi rischi, fondo TFR e altre variazioni minori per compressivi 243 milioni di euro principalmente per effetto dell'utilizzo del fondo rischi per crediti d'imposta);
  • l'effetto negativo riconducibile alla variazione del capitale circolante (196 milioni di euro) e delle imposte (265 milioni di euro) per complessivi 461 milioni di euro;
  • investimenti in immobilizzazioni per 966 milioni di euro;
  • l'effetto negativo derivante dalla distribuzione di dividendi per 1.165 milioni di euro (di cui 427 milioni di euro a titolo di acconto del dividendo ordinario previsto per l'esercizio 2024);
  • gli effetti valutativi dell'esercizio positivi per 680 milioni di euro riconducibili essenzialmente alle oscillazioni positive di valore degli investimenti classificati nella categoria FVTOCI, detenuti principalmente dalle Strategic Business Unit Servizi Finanziari, e in via residuale dalle altre SBU;
  • investimenti in partecipazioni per circa 32 milioni di euro relativi all'acquisizione di N&TS e alla costituzione di Locker Italia;
  • altri decrementi per complessivi 271 milioni di euro, principalmente ascrivibili all'incremento delle passività finanziarie per leasing rientranti nel regime di applicazione dell'IFRS 16 per 230 milioni di euro e, in via residuale, all'acquisto di azioni proprie ed alle cedole pagate ai titolari di obbligazioni ibride perpetue.

Con riferimento agli strumenti finanziari detenuti dalla Strategic Business Unit Servizi Finanziari, l'oscillazione complessiva del fair value nell'esercizio è positiva per circa 1,1 miliardo di euro ed è rilevata nell'apposita riserva di Patrimonio netto per positivi 0,6 miliardi di euro per la parte non coperta da strumenti di fair value hedge e per 0,5 miliardi di euro per la parte coperta a conto economico, compensata dalla variazione negativa degli strumenti derivati di fair value hedge .

Al 31 dicembre 2024 il saldo complessivo dei derivati in fair value hedge è positivo per 1,9 miliardi di euro (3,6 miliardi di euro al 31 dicembre 2023).

Inoltre, nell'ambito di tali operazioni di copertura, la Capogruppo evidenzia una variazione complessiva dei debiti per Depositi a garanzia in diminuzione di circa 1,3 miliardi di euro (1,5 miliardi di euro al 31 dicembre 2024) riferibile principalmente alla riduzione dei derivati di fair value hedge a seguito di operazioni di estinzione anticipata.

Posizione finanziaria netta della Strategic Business Unit Corrispondenza, Pacchi e Distribuzione (dati in milioni di euro)

La Posizione Finanziaria Netta della Strategic Business Unit Corrispondenza, Pacchi e Distribuzione al 31 dicembre 2024 è in disavanzo di 2.846 milioni di euro (1.453 milioni di euro al netto delle passività per leasing e degli effetti valutativi), sostanzialmente in linea rispetto ai valori al 31 dicembre 2023, in cui presentava un disavanzo di 2.755 milioni di euro (1.381 milioni di euro al netto delle passività per leasing e degli effetti valutativi). Al netto delle passività per leasing e degli effetti valutativi, la variazione negativa, pari a 72 milioni di euro, riflette:

• una gestione operativa (FFO) positiva per 287 milioni di euro per via del risultato negativo dell'esercizio pari a 88 milioni di euro e della variazione netta dei fondi rischi, TFR e altre partite minori per complessivi 237 milioni di euro (effetto dell'utilizzo del fondo rischi per crediti d'imposta), più che compensati dagli ammortamenti (ad esclusione dei diritti d'uso) per 612 milioni di euro;

  • un effetto negativo relativo alla variazione del capitale circolante netto e delle imposte per 192 milioni di euro principalmente dovuto alla variazione delle imposte correnti e differite;
  • nuovi investimenti in immobilizzazioni per 940 milioni di euro;
  • un flusso positivo netto da dividendi e altre variazioni di circa 773 milioni di euro principalmente per l'effetto netto dei dividendi ricevuti dalle società (1.902 milioni di euro) e pagati agli azionisti esterni al Gruppo (1.161 milioni di euro).

I Debiti rappresentati nella Posizione Finanziaria Netta della Strategic Business Unit Corrispondenza, Pacchi e Distribuzione si riferiscono principalmente a:

  • finanziamento BEI di 173 milioni di euro in scadenza a marzo 2026;
  • finanziamento BEI di 400 milioni di euro in scadenza ad ottobre 2026;
  • finanziamento BEI di 150 milioni di euro in scadenza a maggio 2028;
  • finanziamento BEI di 100 milioni di euro in scadenza a maggio 2028;
  • finanziamento CEB di 125 milioni di euro in scadenza a dicembre 2030;
  • finanziamento CEB di 115 milioni di euro in scadenza a gennaio 2031;
  • finanziamento BEI di 450 milioni di euro in scadenza a novembre 2031 (sottoscritto nel quarto trimestre 2024);
  • un prestito obbligazionario senior unsecured emesso il 10 dicembre 2020 per un valore di 500 milioni di euro in scadenza a dicembre 2028 (il valore nominale complessivo dei prestiti obbligazioni emessi il 10 dicembre 2020 era di 1 miliardo di euro: a dicembre 2024 è stata rimborsata la prima tranche per un importo pari a 500 milioni di euro).

Indebitamento finanziario ESMA della Strategic Business Unit Corrispondenza, Pacchi e Distribuzione

Descrizione Al 31.12.2024 Al 31.12.2023
(milioni di euro)
A. Disponibilità liquide
B. Mezzi equivalenti a disponibilità liquide
(617)
-
(650)
-
C. Altre attività finanziarie correnti (9) (6)
D. Liquidità (A + B + C) (626) (656)
E. Debito finanziario corrente (inclusi gli strumenti di debito, ma esclusa la parte
corrente del debito finanziario non corrente) 323 813
F. Parte corrente del debito finanziario non corrente 5 1
G. Indebitamento finanziario corrente (E + F) 328 814
H. Indebitamento finanziario corrente netto (G + D) (298) 158
I. Debito finanziario non corrente (esclusi la parte corrente e gli strumenti di debito) 2.533 2.058
J. Strumenti di debito 499 498
K. Debiti commerciali e altri debiti non correnti 11 15
L. Indebitamento finanziario non corrente (I + J + K)
M. Totale indebitamento finanziario (H + L)
3.043
2.745
2.571
2.729
altri settori
Descrizione
Al 31.12.2024 Al 31.12.2023
(milioni di euro)
M. Totale indebitamento finanziario (H + L) 2.745 2.729
Attività finanziarie non correnti (562) (647)
K. Debiti commerciali e altri debiti non correnti (11) (15)
Crediti d'imposta Legge n. 77/2020 (282) (407)
Posizione Finanziaria Netta 1.890 1.661
Crediti e Debiti finanziari intersettoriali 957 1.094
Posizione Finanziaria Netta al lordo dei rapporti con gli altri settori 2.846 2.755
Le Disponibilità liquide e le linee di credito esistenti sono in grado di coprire le esigenze finanziarie previste. In particolare,
al 31 dicembre 2024 le disponibilità liquide della Strategic Business Unit Corrispondenza, Pacchi e Distribuzione ammontano
a 0,6 miliardi di euro (principalmente riferibili alla Capogruppo), mentre gli affidamenti (finanziamenti a breve) committed e

altri settori

Descrizione
(milioni di euro)
Al 31.12.2024 Al 31.12.2023
M. Totale indebitamento finanziario (H + L) 2.745 2.729
Attività finanziarie non correnti (562) (647)
K. Debiti commerciali e altri debiti non correnti (11) (15)
Crediti d'imposta Legge n. 77/2020 (282) (407)
Posizione Finanziaria Netta 1.890 1.661
Crediti e Debiti finanziari intersettoriali 957 1.094
Posizione Finanziaria Netta al lordo dei rapporti con gli altri settori 2.846 2.755

Descrizione Saldo al Saldo al
(milioni di euro) 31.12.2024 31.12.2023
Linee di credito committed 2.750 2.450
Finanziamenti a breve 2.750 2.450
Linee di credito uncommitted 2.265 2.201
Finanziamenti a breve 910 960
Scoperti di c/c 185 185
Crediti di firma 1.170 1.056
Totale 5.015 4.651
Utilizzi uncommitted 682 569
Finanziamenti a breve - -
Credti di firma 682 569
Totale 682 569

6.7 Andamento di Poste Italiane S.p.A. e Relazione sulla gestione del Patrimonio BancoPosta

Andamento economico di Poste Italiane S.p.A.

Andamento patrimoniale e finanziario di poste italiane S.p.A.

Relazione sulla gestione de Patrimonio BancoPosta

6.7.1 Andamento economico di Poste Italiane S.p.A.

Conto economico riclassificato

(dati in milioni di euro) 2024 2023 Variazioni
Ricavi e proventi 10.504 9.880 +624 +6,3%
Proventi diversi derivanti da operatività finanziaria 247 271 (24) -8.9%
Altri ricavi e proventi 1.453 1.003 +450 +44,8%
Ricavi 12.204 11.155 +1.050 +9,4%
Costo del lavoro totale 5.318 5.348 -30 -0.6%
Altri costi operativi 4.197 3.505 +692 +19,7%
Costi 9.517 8.853 +664 +7,5%
EBITDA 2.689 2.302 +387 +16,8%
Ammortamenti e svalutazioni 810 773 +36 +4,7%
EBIT 1.879 1.528 +351 +23,0%
EBIT adjusted* 2.236 1.528 +708 +46,3%
EBIT MARGIN 15.4% 13,7%
Proventi/(oneri) finanziari ട്ടി 90 -27 -30,5%
Utile lordo 1.942 1.619 +324 +20,0%
Imposte 60 229 (169) -73,9%
Utile netto 1.882 1.390 +493 +35,5%

I ricavi totali conseguiti da Poste Italiane S.p.A. nel 2024 ammontano a 12.204 milioni di euro in aumento del 9,4% rispetto all'esercizio precedente (11.155 milioni di euro nel 2023) realizzato in uno scenario macroeconomico ancora caratterizzato da incertezza correlata ai conflitti russo-ucraino e israelo-palestinese in corso e dal perdurare delle dinamiche inflazionistiche con impatto sulle abitudini di acquisto e sulle capacità di risparmio della popolazione.

La voce Ricavi e Proventi registra una crescita di 624 milioni di euro (+6,3%) rispetto al 2023, grazie principalmente al contributo dei ricavi per servizi finanziari che mostrano un incremento rispetto all'esercizio 2023 di 389 milioni di euro (+6,1%), nonché al contributo dei ricavi per servizi postali che registrano una variazione positiva di 210 milioni di euro (+6,7%) rispetto al 2023; quest'ultima è sostanzialmente imputabile alla crescita del business pacchi sostenuto dalla costante accelerazione della componente Business to Consumer/Business (B2X) e, in particolare, dalle performance positive del comparto e-commerce. La crescita dei ricavi per servizi finanziari è principalmente trainata dai maggiori proventi degli impieghi della raccolta su conti correnti postali e delle disponibilità libere (correlata principalmente ai maggiori proventi degli impieghi in titoli), nonché dai maggiori proventi per il collocamento dei prodotti di finanziamento.

Il decremento dei Proventi diversi derivanti da operatività finanziaria, rispetto all'esercizio precedente di 24 milioni di euro (-8,9%), è principalmente dovuto ai minori utili da realizzo di strumenti finanziari al FVTOCI, parzialmente compensato dai maggiori utili da realizzo di strumenti finanziari al Costo ammortizzato (di cui 20 milioni di euro derivanti dall'estinzione anticipata di contratti di pronti contro termine).

L'incremento della voce Altri ricavi e proventi di 450 milioni di euro (+44,8%) è dovuto principalmente ai maggiori dividendi distribuiti dalle società controllate nell'esercizio (in particolare dalle società Poste Vita SpA e PostePay SpA, in

aumento rispettivamente di 300 milioni di euro e 262 milioni di euro), le quali controbilanciano la riduzione delle plusvalenze da alienazione che nel 2023 beneficiavano della plusvalenza di circa 91 milioni generata dalla cessione della partecipazione di controllo in sennder.

I costi totali, al netto degli ammortamenti e svalutazioni, passano da 8.853 milioni di euro del 2023 a 9.517 milioni di euro del 2024 (+664 milioni di euro), per via dell'aumento degli altri costi operativi (+692 milioni di euro rispetto al 2023) parzialmente controbilanciato dal minore costo complessivo del lavoro (-30 milioni di euro rispetto al 2023).

Il costo complessivo del lavoro registra un decremento di 30 milioni di euro (-0,6%) rispetto all'esercizio 2023. Tale variazione è imputabile alla riduzione della componente straordinaria, parzialmente mitigata dalla crescita della componente ordinaria. La variazione della componente straordinaria tiene conto del premio di risultato aggiuntivo e straordinario erogato a novembre 2023 (circa 130 milioni di euro di competenza del 2023) e dei minori accantonamenti del 2024 per incentivi all'esodo rispetto all'esercizio precedente. La crescita della componente ordinaria rispetto all'esercizio precedente deriva principalmente dall'aumento dei minimi contrattuali scattato a luglio 2023, dalla quota di competenza dell'una tantum pagata a settembre 2024 (prevista dal nuovo CCNL siglato il 23 luglio 2024), nonché dalla componente variabile legata ai risultati.

L'aumento degli altri costi operativi (+692 milioni di euro rispetto al 2023) è imputabile principalmente: i) all'incremento complessivo delle voci Rettifiche/riprese di valore su strumenti di debito, crediti e altre attività e Altri costi e oneri, principalmente per via della quota di costi non ricorrenti (341 milioni di euro) correlata agli esiti dell'analisi volontaria di rischio sui crediti d'imposta svolta nel corso dell'esercizio 2024 (per maggiori approfondimenti si rinvia a quanto riportato nella nota A10 – Crediti d'imposta Legge n.77/2020 del Bilancio di Poste Italiane nella sezione I bilanci di Poste Italiane) e del contributo dell'anno 2024 di BancoPosta al fondo di garanzia dei rami assicurativi Vita (16 milioni di euro); ii) ai maggiori costi per beni e servizi (+278 milioni di euro) imputabili principalmente all'incremento dei costi per i servizi di trasporto aereo e su strada della corrispondenza e della logistica e recapito legati al comparto pacchi, nonché all'incremento dei costi per acquisto di energia e gas relativo agli immobili ad uso strumentale; iii) ai maggiori oneri da operatività finanziaria (+50 milioni di euro) principalmente imputabili ai maggiori interessi su operazioni di pronti contro termine e a maggiori perdite da realizzo di strumenti finanziari al FVTOCI e al Costo ammortizzato.

La voce Ammortamenti e svalutazioni aumenta di 36 milioni di euro (+4,7%) rispetto all'esercizio precedente, principalmente riconducibile a maggiori ammortamenti della voce Attività immateriali (19 milioni di euro) e Immobili, impianti e macchinari (14 milioni di euro).

Le imposte sul reddito passano da 229 milioni di euro del 2023 a 60 milioni di euro nel 2024 in diminuzione di 169 milioni di euro; il saldo del 2024 tiene conto del beneficio fiscale derivante dalla deducibilità ai fini IRES degli oneri relativi ai crediti d'imposta rilevati negli esercizi 2022, 2023 e 2024 sulla base della conferma ricevuta dall'Agenzia delle Entrate in data 22 novembre 2024 (per maggiori approfondimenti si rinvia a quanto riportato nelle note C.11 Imposte sul reddito e A 10 Crediti d'imposta Legge n. 77/2020 del Bilancio di Poste Italiane nella sezione I bilanci di Poste Italiane).

Poste Italiane S.p.A. al 31 dicembre 2024 ha conseguito un utile netto di 1.882 milioni di euro (1.390 milioni di euro nel 2023).

6.7.2 Andamento patrimoniale e finanziario di Poste Italiane S.p.A.

CAPITALE INVESTITO NETTO E RELATIVA COPERTURA

31 dicembre 2024 31 dicembre 2023 Variazioni
(dati in milioni di euro)
Immobilizzazioni materiali 2.558 2.348 +210 +8,9%
Immobilizzazioni immateriali 1.139 1.053 +87 +8,2%
Attività per diritti d'uso 845 970 (126) -12,9%
Partecipazioni 3.694 3.695 (1) n.s.
Capitale immobilizzato 8.236 8.066 +170 +2,1%
Crediti commerciali e Altri crediti e attività 5.423 5.556 (133) -2,4%
Debiti commerciali e Altre passività (4.950) (5.328) +377 +7,1%
Crediti (Debiti) per imposte correnti 50 (81) +130 n.s.
Totale capitale circolante netto 525 148 +378 n.s.
Capitale investito lordo 8.761 8.214 +547 +6,7%
Fondi per rischi e oneri (999) (1.228) +229 +18,7%
Trattamento di fine rapporto (547) (608) +61 +10,0%
Crediti/(Debiti) per imposte anticipate/differite 535 656 (122) -18,5%
Capitale investito netto 7.748 7.033 +715 +10,2%
Patrimonio netto 6.746 5.653 +1.093 +19,3%
di cui Utile di esercizio 1.882 1.390 +493 +35,5%
di cui Riserva di fair value (483) (825) +342 +41,4%
Passività finanziarie 94.687 96.863 (2.176) -2,2%
Attività finanziarie (81.675) (81.272) (403) -0,5%
Crediti d'imposta Legge n. 77/2020 (7.005) (8.318) +1.313 +15,8%
Cassa e depositi BancoPosta (4.290) (4.671) +380 +8,1%
Disponibilità liquide e mezzi equivalenti (715) (1.222) +506 +41,4%
Posizione finanziaria netta 1.002 1.380 (378) -27,4%
n.s.: non significativo

La struttura patrimoniale di Poste Italiane S.p.A. presenta al 31 dicembre 2024 un capitale investito netto di 7.748 milioni di euro (7.033 milioni di euro al 31 dicembre 2023).

Il Capitale immobilizzato si attesta a 8.236 milioni di euro ed evidenzia un incremento di 170 milioni di euro rispetto al 2023. Alla formazione del Capitale immobilizzato hanno altresì concorso investimenti in immobilizzazioni materiali e immateriali per 887 milioni di euro, in parte compensati da ammortamenti e svalutazioni per 583 milioni di euro. La voce Attività per diritti d'uso registra una variazione negativa di 126 milioni di euro che tiene conto delle acquisizioni per nuovi contratti dell'esercizio per 83 milioni di euro (principalmente riferiti a nuovi contratti di natura immobiliare, al noleggio di veicoli aziendali adibiti all'attività di recapito di posta e pacchi e di veicoli ad uso promiscuo), delle rettifiche positive di 38 milioni di euro per rinnovo di contratti esistenti all'inizio del periodo e variazioni contrattuali intercorse nell'esercizio, delle dismissioni (20 milioni di euro) relative all'estinzione anticipata dei contratti in essere rispetto alla loro naturale scadenza e degli ammortamenti dell'esercizio pari a 226 milioni di euro. Il valore delle partecipazioni evidenzia un decremento di 1 milione di euro rispetto al 31 dicembre 2023 principalmente imputabile all'effetto: i) della costituzione, in data 18 aprile 2024, della società Locker Italia S.p.A. partecipata da Poste Italiane S.p.A. e Deutsche Post International BV con quote paritetiche rispettivamente del 50% (15 milioni di euro il capitale sottoscritto da Poste Italiane S.p.A.), ii) della costituzione, in data 4 marzo 2024, di Poste Logistics S.p.A., il cui capitale sociale è interamente sottoscritto da Poste Italiane S.p.A., per 0,5 milioni di euro; iii) della costituzione, in data 9 maggio 2024, di Postego S.p.A., controllata al 100% da Poste Italiane, per 0,5 milioni di euro, iv) della costituzione, in data 25 giugno 2024, di SPV Cosenza S.p.A., società controllata al 95% da Poste Italiane S.p.A. e al 5% da Plurima S.p.A., per 1 milione di euro e v) dall'adeguamento del valore della partecipazione in Financit S.p.A. per 19 milioni di euro a seguito del risultato del test di impairment sulla stessa.

Il Capitale circolante netto al 31 dicembre 2024 si attesta a 525 milioni di euro in aumento di 378 milioni di euro rispetto alla fine dell'esercizio 2023. A tale variazione hanno concorso principalmente:

• minori crediti commerciali e altri crediti e attività per 133 milioni di euro dovuti principalmente all'effetto congiunto di: i) minori crediti commerciali per 299 milioni di euro, essenzialmente riconducibili sia alla riduzione dei crediti verso Ministeri ed Enti pubblici dovuta allo svincolo degli incassi relativi alle integrazioni tariffarie praticate negli anni 2020, 2021, 2022 e primi tre trimestri del 2023 (195 milioni di euro che fino al 31 dicembre 2023 erano esposti tra le altre passività per anticipi ricevuti, in virtù del vincolo di indisponibilità) e all'incasso, nel mese di marzo 2024 di ulteriori 20 milioni di euro riferiti all'ultimo trimestre 2023, che alla riduzione dei crediti verso privati per i servizi di corrispondenza e spedizione pacchi (80 milioni di euro); ii) maggiori altri crediti e attività per 167 milioni di euro principalmente correlati ai maggiori crediti per sostituto d'imposta e alla quota parte dell'una-tantum erogata ai dipendenti nel mese di settembre 2024 a copertura dei primi otto mesi del 2025 (54 milioni di euro);

  • minori debiti commerciali e altre passività per 377 milioni di euro, relativi principalmente ai minori debiti commerciali essenzialmente riconducibili alla compensazione dei debiti per anticipi ricevuti con i crediti per Rimborso delle Integrazioni tariffarie all'editoria, a seguito dello svincolo dei relativi incassi (195 milioni di euro);
  • incremento dei crediti per imposte correnti (al netto dei relativi debiti) per 130 milioni di euro; tale variazione tiene conto del beneficio fiscale derivante dalla deducibilità ai fini IRES delle componenti negative correlate ai crediti d'imposta, incluso il beneficio sugli oneri rilevati negli esercizi 2022 e 2023.

Il saldo dei Fondi per rischi e oneri si attesta a 999 milioni di euro (1.228 milioni di euro a fine dicembre 2023) e tiene conto principalmente del Fondo di incentivazione agli esodi per 243 milioni di euro (283 milioni di euro al 31 dicembre 2023) che riflette la stima delle passività che la Società si è impegnata irrevocabilmente a sostenere per trattamenti di incentivazione all'esodo su base volontaria, secondo le prassi gestionali in atto con le Rappresentanze Sindacali per un definito numero di dipendenti che risolveranno il loro rapporto di lavoro entro il 31 dicembre 2026 e il Fondo rischi per crediti d'imposta Legge 77/2020 pari a 232 milioni di euro (400 milioni di euro al 31 dicembre 2023) per rischi su crediti d'imposta. Il saldo accoglie altresì il Fondo vertenze con terzi costituito a copertura delle prevedibili passività, relative a contenziosi di varia natura con fornitori e terzi, giudiziali ed extragiudiziali, alle relative spese legali, nonché a sanzioni amministrative, penali e indennizzi nei confronti della clientela. Al 31 dicembre 2024 il fondo si attesta a 190 milioni di euro (209 milioni di euro al 31 dicembre 2023). Le variazioni intervenute nell'esercizio si riferiscono all'aggiornamento delle passività stimate e ad utilizzi per passività definite. Il Fondo oneri del personale si attesta a 148 milioni di euro (131 milioni di euro a fine dicembre 2023) ed è costituito a copertura di prevedibili passività afferenti al costo del lavoro, certe o probabili nel loro futuro manifestarsi ma suscettibili di variazioni di stima nella relativa quantificazione. Si incrementa nell'esercizio per il valore stimato di nuove passività (138 milioni di euro) e si decrementa per il venir meno di passività identificate in passato (27 milioni di euro) e per passività definite (94 milioni di euro). Il Fondo rischi operativi relativo a passività derivanti dall'operatività condotta in ambito BancoPosta di 79 milioni di euro al 31 dicembre 2024 registra una variazione in diminuzione rispetto al saldo al 31 dicembre 2023 (95 milioni di euro). Le variazioni intervenute nell'esercizio si riferiscono all'aggiornamento delle passività stimate e a utilizzi per passività definite.

Il saldo netto dei Crediti/(Debiti) per imposte anticipate/differite al 31 dicembre 2024 è positivo per 535 milioni di euro (656 milioni di euro al 31 dicembre 2023); la variazione dell'esercizio è in larga parte ascrivibile all'effetto dei minori crediti netti per imposte anticipate prevalentemente dovuto alle variazioni positive nette del fair value relative agli strumenti finanziari classificati nella categoria FVTOCI parzialmente mitigato dall'effetto fiscale correlato agli esiti dell'analisi volontaria di rischio sui crediti d'imposta svolta nel corso dell'esercizio 2024 (maggiori imposte differite attive).

Il Patrimonio netto ammonta a 6.746 milioni di euro e aumenta di 1.093 milioni di euro rispetto all'esercizio precedente in relazione principalmente all'effetto positivo dell'utile conseguito nell'esercizio (1.882 milioni di euro), alla movimentazione della riserva di fair value (+342 milioni di euro), in cui sono riflesse sostanzialmente le oscillazioni (positive e/o negative) da valutazione degli investimenti classificati nella categoria FVTOCI e alla movimentazione della riserva di cash flow hedge (+45 milioni di euro). Tali variazioni positive sono parzialmente controbilanciate dal pagamento del saldo 2023 e dell'acconto 2024 dei dividendi agli azionisti (1.156 milioni di euro) e dall'acquisto di azioni proprie nell'esercizio (23 milioni di euro).

Indebitamento finanziario ESMA del Patrimonio non destinato di Poste Italiane S.p.A.

(milioni di euro) Al 31 dicembre
2024
Al 31 dicembre
2023
A. Disponibilità liquide (482) (564)
B. Mezzi equivalenti a disponibilità liquide - -
C. Altre attività finanziarie correnti (42) (61)
D. Liquidità (A+B+C) (524) (625)
E. Debito finanziario corrente (inclusi gli strumenti di debito, ma esclusa la parte corrente del
debito finanziario non corrente)
1.190 2.105
F. Parte corrente dell'indebitamento non corrente 5 1
G. Indebitamento finanziario corrente (E + F) 1.195 2.106
H. Indebitamento finanziario corrente netto (G + D) 671 1.481
I. Debito finanziario non corrente (esclusi la parte corrente e gli strumenti di debito) 2.165 1.720
J. Strumenti di debito 499 498
K. Debiti commerciali e altri debiti non correnti 11 15
L. Indebitamento finanziario non corrente (I + J + K) 2.675 2.233
M. Totale Indebitamento finanziario (H + L) 3.346 3.714

Riconciliazione indebitamento finanziario ESMA

(milioni di euro) Al 31 dicembre Al 31 dicembre
2024 2023
M. Totale Indebitamento finanziario (H + L) 3.346 3.714
Attività finanziarie non correnti (942) (1.001)
K. Debiti commerciali e altri debiti non correnti (11) (15)
Crediti d'imposta Legge n. 77/2020 (282) (407)
Posizione Finanziaria Netta Industriale 2.111 2.291
(Crediti)/Debiti finanziari per rapporti intergestori 640 366
Posizione Finanziaria Netta del Patrimonio non destinato al lordo dei rapporti
intergestori
2.751 2.657

6.7.3 Relazione sulla gestione del Patrimonio BancoPosta

GOVERNANCE DEL PATRIMONIO BANCOPOSTA

Con riferimento alla Governance del Patrimonio BancoPosta, le regole di organizzazione, gestione e controllo che ne disciplinano il funzionamento sono contenute nel Regolamento del Patrimonio BancoPosta approvato dall'Assemblea straordinaria del 14 aprile 2011 e da ultimo modificato dall'Assemblea straordinaria del 29 maggio 2018. Per effetto dell'emanazione da parte della Banca d'Italia, il 27 maggio 2014, di un aggiornamento delle Disposizioni di Vigilanza prudenziali per le banche, al Patrimonio BancoPosta si applicano le disposizioni previste per gli istituti di credito sull'assetto organizzativo e di governance, sul sistema contabile e dei controlli e sugli istituti di adeguatezza patrimoniale e contenimento dei rischi.

Per ogni ulteriore approfondimento sugli assetti di Corporate Governance si rinvia alla Relazione sul Governo Societario e gli assetti proprietari di Poste Italiane approvata di tempo in tempo dal Consiglio di Amministrazione e pubblicata sul sito internet della Società nella sezione Governance.

BancoPosta è altresì dotato di un "Regolamento Organizzativo e di Funzionamento" (ROF) approvato dal Consiglio di Amministrazione di Poste Italiane, il cui ultimo aggiornamento è del 20 giugno 2024, il quale descrive il modello di funzionamento di BancoPosta, il suo assetto organizzativo e le correlate responsabilità assegnate alle diverse funzioni, nonché i processi di affidamento di funzioni aziendali di BancoPosta a Poste Italiane e di esternalizzazione del Patrimonio BancoPosta.

Nel corso del 2024, il processo di "Governo degli Affidamenti e delle Esternalizzazioni" del Patrimonio BancoPosta è proseguito, relativamente agli ambiti di presidio delle attività affidate e/o esternalizzate, sia in relazione alle azioni ricomprese nel Piano Interventi Banca d'Italia 2022 sia in linea con quanto previsto dal 40° aggiornamento della Circolare 285 di Banca d'Italia.

Nel corso del 2024, nell'ambito dei Disciplinari Esecutivi184, con l'obiettivo di presidiare e di rafforzare le modalità di interlocuzione con le Funzioni Affidatarie, sono proseguiti i Comitati Operativi di Gestione con le Funzioni di Poste Italiane per

184 Contratti con i quali il Patrimonio BancoPosta affida attività operative o di controllo a funzioni di Poste Italiane. I Disciplinari stabiliscono, tra l'altro, i livelli di servizio e i prezzi di trasferimento e acquisiscono efficacia dopo un processo autorizzativo che coinvolge le Funzioni Interessate, l'Amministratore Delegato, e quando previsto, il Consiglio di Amministrazione della Società.

la consuntivazione 2023 e 1°, 2° e 3° trimestre 2024 (Mercato Privati, Digital Technology & Operations, Sicurezza Informatica, Movimento Fondi, Mercato Imprese e Pubblica Amministrazione, Amministrazione Finanza e Controllo, Affari Legali, Privacy, Comunicazione, Antiriciclaggio, CERT anche per l'ambito di Business Continuity Management, Fraud Management e Risorse Umane e Organizzazione). Inoltre, si evidenzia la prosecuzione delle attività di monitoraggio dei Key Performance Indicator (KPI) volta ad irrobustire il presidio dei servizi affidati; a tal proposito, sono state anche concluse le iniziative di automazione degli Indicatori di Performance, precedentemente individuati, ed è stato completato l'assessment annuale sulle soglie target dei KPI allo scopo di valutare l'opportunità di revisione delle stesse.

In ambito Esternalizzazioni sono state effettuate riunioni periodiche con BancoPosta Fondi SGR, che presta per BancoPosta il servizio di gestione su base individuale di portafogli di investimento per conto terzi, e con PostePay, che gestisce per BancoPosta i prodotti quali bollettini, bollo auto, RAV, bonifici, domiciliazioni, postagiro, vaglia, incassi domiciliati, eurogiro, carte libretto e la piattaforma dei pagamenti. Inoltre, è stato condotto il monitoraggio trimestrale delle esternalizzazioni Funzioni Essenziali Importanti (FEI) ed è stato integrato il template del Report di verifica Service Level Agreement (SLA) Esternalizzazioni con il monitoraggio in ambito privacy.

Nel corso del 2024 si sono concluse con esito positivo le valutazioni sui profili di rischio delle esternalizzazioni per la fornitura del servizio gateway PSD2 passiva, back office accertamenti e di campaign management, Gestione Finanziaria BancoPosta (BancoPosta Fondi SGR), per il Contratto Service (PostePay), per i servizi di Back Office in ambito finanziario (SIAED e CNI), per i servizi di stampa ed imbustamento (Postel), per i Servizi SaaS in ambito PSD2 attiva (Tink AB) e per il CNED (Kyndryl Italia).

Sempre in materia di esternalizzazioni, nel 2024 sono state completate:

  • le attività di rinnovo del contratto di Funzioni Essenziali o Importanti (FEI) tra Bancoposta e PostePay per i servizi di incasso e pagamento e tra Funzioni di Poste Italiane e fornitori terzi, anche appartenenti al gruppo Poste Italiane, nell'ambito del perimetro definito dai Disciplinari Esecutivi, per i servizi di stampa ed imbustamento (Postel), di trasporto valori, della Gestione Finanziaria BancoPosta (BancoPosta Fondi SGR) e del contratto di System integration e backoffice specialistico soluzione di advisory evoluta Premium (Previnet);
  • le proroghe temporali per il contratto di esternalizzazione dei servizi di global custody (BNP Paribas) e per il Contratto Service (PostePay);
  • la proroga temporale e l'aggiornamento contrattuale per il contratto con il fornitore "BlackRock Investment Management".

Nel mese di aprile 2024, secondo i termini previsti dalla Vigilanza, è stata inviata la Segnalazione in materia di outsourcing riferita a dicembre 2023, che raccoglie informazioni sui contratti di esternalizzazione utili a valutare i principali rischi outsourcing derivanti da situazioni di concentrazione dei fornitori di servizi, dalla diffusione del fenomeno della sub esternalizzazione e dall'utilizzo crescente del cloud computing.

Con riferimento al 40° aggiornamento della Circolare 285 si è conclusa nel 2024 l'attività di adeguamento dei contratti ai requisiti minimi previsti per le esternalizzazioni nonché l'analisi svolta con la Funzione Affidataria DTO, per l'identificazione del perimetro degli accordi con "Soggetti Terzi ICT" per i quali è necessario procedere con integrazioni contrattuali.

ANDAMENTO ECONOMICO, PATRIMONIALE E FINANZIARIO DEL PATRIMONIO BANCOPOSTA

CET 1 CAPITAL 1* 2.686 2.654
TOTAL CAPITAL 2* 3.136 3.104
CET 1 RATIO 3* 19,4% 18,9%
TOTAL CAPITAL RATIO 4* 22,6% 22,1%
ROA 5 0,6% 0,6%
ROE 6* 23,2% 23,0%
Margine interesse / Margine intermediazione 7 40,5% 37,6%
Costi operativi / Margine intermediazione 8 86,2% 85,5%

ANDAMENTO ECONOMICO

Conto economico

2024 2023
CET 1 CAPITAL 1* 2.686 2.654
TOTAL CAPITAL 2* 3.136 3.104
CET 1 RATIO 3* 19,4% 18,9%
TOTAL CAPITAL RATIO 4*
ROA 5 22,6% 22,1%
0,6% 0,6%
ROE 6* 23,2% 23,0%
Margine interesse / Margine intermediazione 7 40,5% 37,6%
Costi operativi / Margine intermediazione 8 86,2% 85,5%
1
Il CET 1 Capital include il Capitale di costituzione e le Riserve di Utili non distribuiti (capitale primario), tenuto
conto del regime transitorio (Regolamento 2017/2395 EU).
2
Il TOTAL CAPITAL include il CET 1 CAPITAL, e il capitale aggiuntivo di classe 1 (AT 1)
3
Il CET 1 Ratio esprime l'adeguatezza del capitale primario rispetto ai requisiti patrimoniali di Pillar 1 (operativi,
credito, controparte, cambio).
4
Il TOTAL CAPITAL RATIO esprime l'adeguatezza dei fondi propri (Total Capital) rispetto all'esposizione
ponderata i rischi di Pillar 1 (operativi, credito, controparte, cambio).
5 Il ROA (Return On Assets
). Rappresenta il rapporto tra il risultato d'esercizio e il totale attivo del periodo.
6
Il ROE (Return On Equity ) è il rapporto tra il Risultato dell'esercizio e il Patrimonio Netto dedotti il Risultato
dell'esercizio e le Riserve da valutazione.
7
Il Margine di interesse / Margine di intermediazione costituisce il contributo fornito dalla redditività della gestione
raccolta/impieghi rispetto all'Attività di intermediazione.
8
Il Cost/Income ratio è il rapporto intercorrente tra i Costi operativi e il Margine di intermediazione.
ANDAMENTO ECONOMICO
2024 2023 Variazioni
3.074 2.778 +296
(591) (587) (4)
2.483
3.755
2.191
3.670
+292
+85
(200) (200) -
3.555 3.470 +85
7 4 +3
90 158 (68)
6.135 5.823 +312
(5.302) (4.973) (329)
(37) (35) (2)
(5.265) (4.938) (327)
(5.302) (4.973) (329)
833 850 -17
11 (4) +15
2 (12) +14
846 834 +12
(231) (233) +2
615 600 +15
Conto economico
(dati in milioni di euro)
Interessi attivi e proventi assimilati
Interessi passivi e oneri assimilati
Margine di interesse
Commissioni attive
Commissioni passive
Commissioni nette
Risultato netto dell'attività di negoziazione e di copertura
Utili/(Perdite) da cessione di attività/passività finanziarie
Margine di intermediazione
Spese amministrative
a) spese per il personale
b) altre spese amministrative
Oneri operativi netti
Risultato netto della gestione operativa
Accantonamenti netti ai Fondi per rischi ed oneri ed altri proventi ed
oneri di gestione
Rettifiche/riprese di valore nette per rischio di credito
Risultato corrente al lordo delle imposte
Imposte
UTILE (PERDITA) DEL PERIODO
n.s.: non significativo.
Il Patrimonio BancoPosta, nell'esercizio 2024, evidenzia un Utile netto pari a 615 milioni di euro, in aumento rispetto
all'esercizio precedente in cui presentava un valore di 600 milioni di euro.
Gli Interessi attivi, derivanti prevalentemente dal rendimento degli impieghi in titoli, dei depositi fruttiferi presso il MEF,
dei crediti d'imposta, delle operazioni in pronti contro termine e delle collateralizzazioni su derivati, ammontano
+10,7%
-0,7%
+13,3%
+2,3%
-
+2,4%
+75,0%
-43,0%
+5,4%
+6,6%
+5,7%
+6,6%
-6,6%
-2,0%
n.s.
n.s.
+1,4%
+0,9%
+2,5%

complessivamente a 3.074 milioni di euro, in aumento del 10,7% rispetto ai 2.778 milioni di euro del 2023. La variazione della voce è dovuta principalmente ai maggiori proventi degli impieghi in titoli e del portafoglio derivati ad essi collegati.

Gli Interessi passivi, riconducibili sostanzialmente a rapporti di conto corrente, operazioni in pronti contro termine e collateralizzazioni di operazioni in derivati, sono pari a 591 milioni di euro e risultano in lieve aumento rispetto ai 587 milioni di euro del 2023 (+4 milioni di euro, +0,7%). La variazione positiva è dovuta principalmente all'aumento degli interessi per operazioni in pronti contro termine di raccolta, quasi interamente compensata da una riduzione degli interessi passivi su collateralizzazioni di operazioni in derivati.

Le Commissioni attive sono complessivamente pari a 3.755 milioni di euro, in aumento del 2,3% rispetto ai 3.670 milioni di euro del 2023 (+85 milioni di euro). La variazione positiva riflette principalmente l'effetto di un miglioramento delle commissioni per il collocamento di polizze assicurative, finanziamenti e fondi comuni di investimento. In lieve riduzione i ricavi derivanti dall'attività di raccolta del risparmio postale.

Le Commissioni passive ammontano a 200 milioni di euro, in linea con lo scorso anno e accolgono principalmente commissioni per contratti di service sottoscritti con altre società del gruppo.

Il Risultato netto dell'attività di negoziazione e di copertura, pari a 7 milioni di euro, accoglie prevalentemente la variazione di fair value delle azioni convertibili Visa Incorporated di classe A e C detenute in portafoglio, la variazione di fair value del contratto derivato di vendita a termine delle azioni stesse, la componente di inefficacia dei derivati di copertura in essere, nonché gli effetti economici generati da strumenti derivati a copertura gestionale della remunerazione legata alla raccolta della Pubblica Amministrazione.

Le Attività finanziarie hanno generato plusvalenze nette pari a 90 milioni di euro sono in diminuzione del 43% rispetto ai 158 milioni di euro del 2023 (-68 milioni di euro); il saldo dell'esercizio 2024 include 70 milioni di euro riferiti a cessioni di titoli già presenti in portafoglio e 20 milioni di euro riferiti ad estinzioni anticipate di contratti di pronti contro termine.

Gli oneri operativi netti, complessivamente pari a 5.302 milioni di euro, includono principalmente: spese amministrative pari a 5.265 milioni, in aumento del 6,6% rispetto ai 4.938 milioni di euro del 2023 (+327 milioni di euro), e in via residuale spese per il personale pari a 37 milioni di euro (+5,7% rispetto al 2023).

La voce Accantonamenti netti ai Fondi per rischi e oneri ed altri proventi ed oneri di gestione presenta un saldo di +11 milioni di euro rispetto ai - 4 milioni di euro dell'esercizio precedente e accoglie: i) liberazioni di Fondi per rischi ed oneri per 9 milioni di euro, che si confronta con la liberazione di 8 milioni di euro del 2023; (ii) Altri proventi e oneri di gestione, complessivamente positivi per 2 milioni di euro, in miglioramento rispetto al valore negativo di 12 milioni di euro registrato nel 2023.

La voce Rettifiche e riprese di valore nette per rischio di credito ammonta a +2 milioni di euro, in miglioramento rispetto al precedente esercizio per 14 milioni di euro, riconducibili principalmente alla liberazione del fondo Expected Credit Losses sul portafoglio titoli.

Al netto delle Imposte, pari a 231 milioni di euro (233 milioni di euro nel 2023), il 2024 chiude con un Utile dell'esercizio pari a 615 milioni di euro.

Risorse del Patrimonio BancoPosta

L'Organico medio di BancoPosta, tutto a tempo indeterminato, al 31 dicembre 2024 è pari a 418 unità (6 in più rispetto alle 412 dell'esercizio precedente) e risulta così composto:

Numero medio in Full Time Equivalent 2024 2023
Dirigenti 28 26
Quadri 322 313
Impiegati 68 73
Totale 418 412

Al 31 dicembre 2024 BancoPosta risulta articolato in 10 Funzioni di II livello, di cui: 3 Funzioni di Marketing (Marketing Privati, Marketing Imprese e Pubblica Amministrazione e Marketing Premium e Private), la Funzione Supporto Prodotti ai Canali, dedicata alla formazione dei canali commerciali per l'offerta dei servizi finanziari e assicurativi, 3 Funzioni di Staff (Amministrazione, Pianificazione e Controllo, Processi BancoPosta e Segreteria Tecnica) e 3 Funzioni di Controllo ( Compliance, Revisione Interna e Risk Management).

Nel corso del 2024, si è provveduto alla costituzione di una nuova funzione di II livello di Marketing, dedicata alla clientela Premium e Private (precedentemente gestita in ambito Marketing Privati) per garantire la piena valorizzazione del potenziale commerciale di tale clientela che rappresenta una leva strategica per il conseguimento degli obiettivi del nuovo Piano Industriale.

Sono stati, inoltre, effettuati alcuni interventi di ridefinizione dell'articolazione organizzativa interna delle funzioni Compliance, Revisione Interna e Processi di Funzionamento, quest'ultima ridenominata "Processi BancoPosta".

Inoltre, in ambito BancoPosta, è presente il Comitato Servizi Finanziari e Assicurativi, che ha l'obiettivo di indirizzare, in coerenza con il processo di Product Governance, le tematiche connesse allo sviluppo e alla distribuzione di prodotti e servizi collocati da BancoPosta, in ottica di visione unitaria e integrata sull'intero portafoglio di offerta, nonché di presidiare l'andamento degli investimenti finanziari inerenti alla raccolta proveniente da clientela privata e pubblica amministrazione. Il Comitato è presieduto dal Responsabile BancoPosta e si riunisce in due sezioni: "Prodotti" e "Investimenti Finanziari". Il Comitato Servizi Finanziari e Assicurativi si è riunito complessivamente 22 volte nel corso del 2024 (15 per la sezione Prodotti; 7 per la sezione Investimenti); sono state inoltre prodotte 3 consultazioni scritte per la sezione Prodotti.

Al 31 dicembre 2024 sono state erogate al personale di BancoPosta, tramite aula, webinar e piattaforma e-learning, circa 23.900 ore di formazione di tipo tecnico-specialistico, normativo/obbligatorio e comportamentale/manageriale.

GESTIONE PATRIMONIALE E FINANZIARIA

Stato patrimoniale

Voci dell'Attivo
(dati in milioni di euro)
31 dicembre 2024 31 dicembre 2023 Variazioni
Cassa e disponibilità liquide 4.333 4.732 (399) -8,4%
Attività finanziarie valutate al FV con impatto a Conto Economico 34 26 +8 +30,8%
Attività finanziarie valutate al FV con impatto sulla Redditività
Complessiva
33.645 33.069 +576 +1,7%
Attività finanziarie valutate al Costo ammortizzato 45.829 44.562 +1.267 +2,8%
Derivati di copertura 2.679 4.257 (1.578) -37,1%
Attività fiscali 499 642 (143) -22,3%
Altre Attività 9.799 10.857 (1.058) -9,7%
TOTALE ATTIVO 96.818 98.145 (1.327) -1,4%
Voci del Passivo e del Patrimonio Netto
(dati in milioni di euro)
31 dicembre 2024 31 dicembre 2023 Variazioni
Passività finanziarie valutate al costo ammortizzato 89.012 90.964 (1.952) -2,1%
Passività finanziarie di negoziazione 8 3 +5 +166,7%
Derivati di copertura 1.348 1.136 +212 +18,7%
Passività fiscali 315 266 +49 +18,4%
Altre passività 2.681 2.833 (152) -5,4%
Trattamento di fine rapporto del Personale 2 2 - -
Fondi per rischi e oneri 143 163 (20) -12,3%
TOTALE PASSIVO 93.509 95.367 (1.858) -1,9%
Riserve da valutazione (366) (841) +475 +56,5%
Strumenti di capitale 450 450 +0 +0,0%
Riserve 2.610 2.569 +41 +1,6%
Utile/(Perdita) del periodo (+/-) 615 600 +15 +2,5%
TOTALE PATRIMONIO NETTO 3.309 2.778 +531 +19,2%
TOTALE DEL PASSIVO E DEL PATRIMONIO NETTO 96.818 98.145 (1.327) -1,4%

Gruppo Poste ItalianeRelazione sulla gestione al 31 dicembre 2024

Le voci dell'Attivo dello Stato Patrimoniale sono rappresentate dalla Cassa e disponibilità liquide, dalle Attività finanziarie, dai Derivati di copertura, dalle Attività fiscali e dalle Altre Attività.

La voce Cassa e disponibilità liquide ammonta a 4.333 milioni di euro, è diminuita del 8,4% rispetto ai 4.732 milioni di euro al 31 dicembre 2023 (-399 milioni di euro), ed è composta prevalentemente dalla liquidità presso gli Uffici Postali e presso le società di trasporto valori, pari a 4.199 milioni di euro (3.969 milioni di euro nel 2023), e dalle giacenze sui conti presso Banca d'Italia destinati ai regolamenti interbancari, pari a 126 milioni di euro (696 milioni di euro nel 2023). Il decremento principale è da ricondurre essenzialmente ai depositi presso Banca d'Italia per effetto di una diversa allocazione delle giacenze al fine di migliorarne il rendimento.

Le Attività finanziarie valutate al fair value con impatto a Conto Economico, pari a 34 milioni di euro, sono riconducibili al fair value di 32.059 azioni convertibili Visa Incorporated Series C Convertible Participating Preferred Stock e 583 azioni convertibili Visa Incorporated Series A Preferred Stock, la cui variazione rispetto al 31 dicembre 2023 è rappresentata nel Risultato netto delle attività e passività finanziarie valutate al fair value con impatto a Conto Economico.

La voce Attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla Redditività Complessiva, pari a 33.645 milioni di euro, è aumentata del 1,7% rispetto ai 33.069 milioni di euro del 31 dicembre 2023 (+576 milioni di euro). L'aumento della voce in esame è dovuto principalmente al miglioramento del fair value del portafoglio titoli, parzialmente compensato dall'effetto negativo delle vendite nette dei titoli rispetto all'esercizio precedente.

Le Attività finanziarie valutate al Costo Ammortizzato, pari a 45.829 milioni di euro, sono aumentate del 2,8% rispetto ai 44.562 milioni di euro del 31 dicembre 2023 (+1.267 milioni di euro). L'incremento della voce in esame è dovuto principalmente all'effetto positivo del valore del portafoglio titoli e all'aumento degli impieghi e dei depositi presso il MEF, parzialmente compensato dalla riduzione dei pronti contro termine d'impiego. La variazione degli impieghi e depositi presso il MEF è riconducibile sostanzialmente ad un aumento della raccolta effettuata presso la Pubblica Amministrazione.

I Derivati di copertura con fair value positivo al 31 dicembre 2024 ammontano a 2.679 milioni di euro (4.257 milioni di euro al 31 dicembre 2023, -1.578 milioni di euro pari a -37,1%). Nel complesso la variazione complessiva dei derivati di copertura (attivi e passivi) è risultata negativa per 1.789 milioni di euro. Tale decremento è da ricondurre principalmente alla dinamica delle coperture IRS di Fair Value Hedge ed in particolare: alle operazioni di estinzioni anticipate (-1.391 milioni di euro) avvenute nel corso del 2024, al regolamento di differenziali (-294 milioni di euro) e a una lieve diminuzione di fair value (-87 milioni di euro). Meno significativa è la dinamica complessiva di fair value relativa alle coperture di Cash Flow Hedge (-17 milioni di euro).

La voce Attività fiscali risulta pari a 499 milioni di euro, in diminuzione di 143 milioni di euro (-22,3%) rispetto al 31 dicembre 2023 prevalentemente per imposte anticipate dovute alla dinamica delle Riserve da valutazione in Patrimonio Netto.

La voce Altre Attività è diminuita del 9,7%, passando da 10.857 milioni di euro al 31 dicembre 2023 a 9.799 milioni di euro al 31 dicembre 2024 (-1.058 milioni di euro), riconducibile principalmente ai minori impieghi e alle maggiori compensazioni di crediti d'imposta acquistati dalla clientela (ex D.L. n.34/2020 poi convertito in Legge n.77/2020), parzialmente compensata da un aumento dei crediti tributari.

Le principali voci del Passivo dello Stato Patrimoniale sono rappresentate dalle Passività finanziarie, dai Derivati di copertura, dalle Passività fiscali, dalle Altre Passività e dai Fondi.

Le Passività finanziarie valutate al Costo Ammortizzato, pari a 89.012 milioni di euro (90.964 milioni di euro al 31 dicembre 2023, -1.952 milioni di euro) accolgono: (i) debiti verso clientela per 81.479 milioni di euro (80.628 milioni di euro al 31 dicembre 2023, +851 milioni di euro) riconducibili alla raccolta effettuata mediante conti correnti, a operazioni in pronti contro termine e a debiti per depositi in garanzia versati dalle controparti; (ii) debiti verso banche per 7.533 milioni di euro (10.336 milioni di euro al 31 dicembre 2023, -2.803 milioni di euro) riferibili, anche in questo caso, a rapporti di conto corrente e a operazioni in pronti contro termine e a debiti per depositi in garanzia versati dalle controparti bancarie. La variazione rispetto all'esercizio precedente è da ricondurre principalmente alla riduzione dei debiti per depositi in garanzia

e al minor utilizzo di pronti contro termine di finanziamento, parzialmente compensati da una maggiore raccolta effettuata presso la clientela mediante conti correnti postali.

Le Passività finanziarie di negoziazione, pari a 8 milioni di euro, rappresentano il fair value di strumenti derivati stipulati a copertura gestionale delle azioni Visa sopra richiamate.

I Derivati di copertura con fair value negativo relativi a titoli in portafoglio ammontano a 1.348 milioni di euro (1.136 milioni di euro al 31 dicembre 2023, in aumento di 212 milioni di euro, +18,7%). Le motivazioni alla base della variazione sono commentate nell'ambito dei Derivati di copertura con fair value positivo.

La voce Passività fiscali si attesta a 315 milioni di euro, in aumento di 49 milioni di euro rispetto ai 266 milioni di euro di fine esercizio 2023.

Le Altre Passività, pari 2.681 milioni di euro (2.833 milioni di euro al 31 dicembre 2023, -152 milioni di euro), sono prevalentemente imputabili a partite di natura tributaria a titolo di sostituto d'imposta e a partite in corso di lavorazione.

Il Fondo Trattamento di fine rapporto del Personale, pari a 2 milioni di euro, non ha subito variazioni rispetto al dato del 31 dicembre 2023.

I Fondi per rischi e oneri, che accolgono stanziamenti per far fronte a vertenze e oneri con il personale, clienti e terzi in genere, nonché a rischi di varia natura derivanti dall'operatività in ambito BancoPosta, ammontano a 143 milioni di euro, in diminuzione di 20 milioni di euro rispetto al precedente esercizio.

Il Patrimonio Netto BancoPosta al 31 dicembre 2024 si attesta a 3.309 milioni di euro (2.778 milioni di euro al 31 dicembre 2023, +531 milioni di euro). La variazione positiva è dovuta principalmente all'adeguamento di 475 milioni di euro delle Riserve da valutazione, passate da -841 milioni di euro al 31 dicembre 2023 a -366 milioni di euro al 31 dicembre 2024, il cui miglioramento è legato all'andamento del fair value delle Attività finanziarie.

Le altre componenti del Patrimonio Netto evidenziano dinamiche più contenute: la Riserva per il Patrimonio BancoPosta in aumento del 1,6%, passando da 2.569 milioni al 31 dicembre 2023 a 2.610 milioni di euro al 31 dicembre 2024 (+41 milioni di euro). L'incremento è riconducibile agli utili relativi all'esercizio 2023 non distribuiti, parzialmente compensati dagli interessi passivi, al netto degli effetti fiscali, maturati sugli Strumenti di capitale.

Gli Strumenti di capitale non evidenziano variazioni rispetto al dato registrato al 31 dicembre 2023 e risultano pari a 450 milioni di euro. Essi si riferiscono per 350 milioni ad un finanziamento subordinato, perpetuo, con periodo di non-call di 8 anni, concesso a BancoPosta dalla Capogruppo in data 30 giugno 2021 e per 100 milioni di euro ad un altro finanziamento subordinato perpetuo con periodo di non call di 5 anni concesso dal Patrimonio non destinato al Patrimonio BancoPosta in data 30 giugno 2023. I termini e condizioni di entrambi i contratti ne consentono la computazione come capitale aggiuntivo di classe 1 ("Additional Tier 1").

Infine, contribuisce alla determinazione del Patrimonio Netto di periodo, il risultato netto conseguito al 31 dicembre 2024, pari a 615 milioni di euro.

Controlli interni e gestione dei rischi del Patrimonio BancoPosta

Gli elementi che in BancoPosta caratterizzano l'"Ambiente di controllo"185, inteso come il contesto generale nel quale le risorse aziendali svolgono le attività ed espletano le proprie responsabilità, sono principalmente rappresentati da:

  • il Codice Etico di Gruppo;
  • il Modello Organizzativo ex D. Lgs. 231/2001 e le relative procedure aziendali predisposte;

185 Rappresenta una delle componenti più rilevanti del sistema dei controlli interni, ovvero l'insieme organico di regole, procedure e strutture organizzative, finalizzato a prevenire o limitare le conseguenze di risultati inattesi e consentire il raggiungimento degli obiettivi strategici, operativi, di conformità alle leggi e ai regolamenti applicabili, di corretta e trasparente informativa interna ed esterna.

  • la struttura organizzativa di BancoPosta, costituita da organigrammi, ordini di servizio, comunicazioni e procedure organizzative, che attribuiscono alle funzioni compiti e responsabilità;
  • il Regolamento del processo di affidamento e di esternalizzazione del Patrimonio BancoPosta, che disciplina rispettivamente l'affidamento di attività del Patrimonio a Funzioni di Poste Italiane in termini di processi decisionali, contenuto minimo dei Disciplinari Esecutivi, livelli di servizio, flussi informativi e modalità di controllo, nonché l'esternalizzazione di funzioni aziendali di BancoPosta a soggetti terzi all'organizzazione di Poste Italiane identificando le fasi operative, i ruoli e le responsabilità degli Organi e delle funzioni aziendali a vario titolo coinvolte;
  • la Linea Guida sul Sistema di Controllo Interno e Gestione dei Rischi (SCIGR) che descrive ruoli e attività delle Funzioni di controllo del Patrimonio BancoPosta, nonché le modalità di coordinamento e i flussi informativi tra queste e le Funzioni di controllo di Poste Italiane e i flussi informativi verso gli organi aziendali;
  • il sistema di deleghe utilizzato, che prevede l'attribuzione di poteri ai responsabili di funzione in relazione alle attività svolte.

Con riguardo all'assetto di BancoPosta il modello organizzativo in essere prevede funzioni di controllo autonome e indipendenti rispetto alle corrispondenti funzioni di Poste Italiane, oltre che rispetto alle funzioni operative di BancoPosta, secondo quanto previsto dalla specifica normativa di Vigilanza della Banca d'Italia: Risk Management, Compliance e Revisione Interna. In un'ottica di ricerca di sinergie e valorizzazione delle specifiche competenze sono condivise tra le suddette funzioni di controllo le tecniche e le metodologie di valutazione dei rischi e dei controlli e, periodicamente, gli esiti delle verifiche effettuate. È, inoltre, previsto che BancoPosta, anche nell'ambito dei controlli, si avvalga dell'apporto delle altre funzioni di Poste Italiane, in linea con il Regolamento del processo di affidamento e di esternalizzazione del Patrimonio BancoPosta sopra citato.

La Revisione Interna BancoPosta, in coerenza con le previsioni normative contenute nelle Disposizioni di Vigilanza di Banca d'Italia e Consob cui BancoPosta è sottoposta, ha predisposto, nei primi mesi del 2025, la Relazione annuale 2024, documento finalizzato a fornire periodica informativa agli Organi aziendali in merito alla completezza, adeguatezza, funzionalità e affidabilità del complessivo sistema dei controlli di BancoPosta.

La Relazione, sulla base dei risultati del lavoro complessivamente condotto dalla funzione e indicato nel Piano di Audit 2024, riporta inoltre gli esiti degli accertamenti effettuati sulle attività affidate da BancoPosta a funzioni di Poste Italiane tramite i Disciplinari Esecutivi, nonché sulle attività affidate in outsourcing a fornitori esterni all'Azienda. Dall'attività è emersa una situazione di complessiva adeguatezza con l'evidenziazione di taluni aspetti di attenzione indirizzati dal management con specifiche azioni di rafforzamento.

La Relazione annuale, presentata al Collegio Sindacale e al Consiglio di Amministrazione, è inviata alla Banca d'Italia. La specifica sezione relativa ai servizi di investimento è invece oggetto di invio alla Consob.

Tali attività di consuntivazione sono state svolte, avvalendosi anche dei risultati della funzione Controllo Interno di Poste Italiane cui sono demandate, in base a uno specifico Disciplinare Esecutivo, le attività di IT audit e l'esecuzione delle verifiche presso le strutture territoriali e canali di vendita di Poste Italiane connesse ai processi e prodotti di BancoPosta.

La Revisione Interna ha, inoltre, elaborato il Piano di Audit annuale (2025) e pluriennale (2025-2027) basati su un processo di risk assessment orientato a garantire un'adeguata copertura del Business Process Model di BancoPosta, in relazione ai rischi, agli aspetti evolutivi del business, alle tematiche normative, agli assetti organizzativi del Patrimonio. Tali Piani sono oggetto di illustrazione al Collegio Sindacale e posti all'attenzione del Consiglio di Amministrazione.

Si segnala infine che la Revisione Interna ha concluso con esito positivo, le previste attività di verifica e certificazione degli interventi di rafforzamento definiti in risposta agli esiti degli accertamenti ispettivi della Banca d'Italia condotti dal 14 marzo 2022 al 15 luglio 2022 aventi ad oggetto in particolare la redditività ed il modello di business di BancoPosta, i sistemi di governo e controllo e le modalità di gestione del rischio di tasso di interesse.

Sistema di gestione dei rischi

BancoPosta è dotato di un'autonoma funzione di Risk Management responsabile di garantire, tra l'altro, in raccordo con la Funzione Risk e Compliance di Gruppo, una visione integrata, a consuntivo e in chiave prospettica, del contesto di rischiosità e dell'adeguatezza patrimoniale e organizzativa di BancoPosta. La funzione assicura una puntuale valutazione del profilo di rischio dei prodotti finanziari collocati, fornendo adeguata consulenza e supporto alle unità operative e di business coinvolte nel processo di produzione e collocamento dei prodotti e predisponendo la necessaria informativa periodica. Nel corso del primo semestre 2024 è stato aggiornato il Risk Appetite Framework186 (RAF) e sono stati presentati al Collegio Sindacale, al Comitato Controllo e Rischi e al Consiglio di Amministrazione, la Relazione annuale sul 2023 e il Programma di attività per il 2024, nonché il Resoconto ICAAP-ILAAP (Internal Capital Adequacy Assessment Process - Internal Liquidity Adequacy Assessment Process) 187 2023 e l'Informativa al pubblico sui rischi riferita all'esercizio 2023. In ambito rischio di riciclaggio e di finanziamento del terrorismo, la funzione ha condotto con il supporto della funzione Antiriciclaggio di Gruppo, l'annuale processo di risk assessment che, attraverso l'autovalutazione periodica, identifica il piano di interventi di rafforzamento delle procedure e dei controlli di secondo livello volti a rafforzare il sistema di prevenzione; l'autovalutazione periodica inclusa nella Relazione Annuale Antiriciclaggio è stata inviata - a seguito di approvazione del Consiglio di Amministrazione di aprile - all'Autorità di Vigilanza; in aggiunta a settembre è stata aggiornata e approvata dal Consiglio di Amministrazione la Linea Guida Antiriciclaggio di BancoPosta in linea con quella di Gruppo, infine a novembre 2024 è stata pubblicata la nuova Procedura di prevenzione del riciclaggio e finanziamento del terrorismo BancoPosta. Trimestralmente, inoltre, gli organi sociali sono stati informati circa l'evoluzione del profilo di rischio effettivo rispetto alla propensione definita. Le principali tipologie di rischi cui il Patrimonio è esposto nell'esercizio della propria attività tipica sono rappresentate da:

  • rischio di credito (compreso rischio controparte);
  • rischio di mercato (compreso il rischio di tasso sul portafoglio bancario);
  • rischio di liquidità;
  • rischio operativo.

Per quanto concerne l'evoluzione dei rischi rilevanti il 2024 è stato caratterizzato da una leggera riduzione dei rendimenti dei Titoli di Stato italiani (BTP decennale 3,52% a fine 2024, -18 bps da inizio anno) e dalla riduzione dello spread BTP-Bund decennale (115 bps a fine 2024, 52 bps in meno da inizio anno).

L'evoluzione dei tassi e dello spread ha determinato una riduzione delle minusvalenze nette a livello di portafoglio, passate da circa 3,3 miliardi di euro a fine dicembre 2023 a 2,0 miliardi di euro al 31 dicembre 2024.

Con riferimento alla struttura patrimoniale BancoPosta, il Leverage Ratio si posiziona al 31 dicembre 2024 al 3,3%, al di sopra del livello obiettivo del 3,0%, il CET 1 Ratio al 19,4%, mentre il Total Capital Ratio risulta pari a 22,6%, confermando la solidità patrimoniale di BancoPosta. Per le informazioni di dettaglio sulle diverse aree di rischio e sulle metodologie utilizzate per la misurazione e la prevenzione dei rischi medesimi si fa rinvio alla Relazione Finanziaria Annuale di Poste Italiane al 31 dicembre 2024.

Eventi di rilievo del Patrimonio BancoPosta successivi al 31 dicembre 2024

Non si segnalano fatti di rilievo avvenuti dopo la chiusura dell'esercizio tali da generare un impatto sul risultato conseguito.

Evoluzione prevedibile della gestione commerciale

186 Il RAF BancoPosta è il quadro di riferimento che definisce – in coerenza con il massimo rischio assumibile, il business model e il piano strategico – la propensione al rischio, le soglie di tolleranza, i limiti di rischio, le politiche di governo dei rischi, i processi di riferimento necessari per definirli e attuarli.

187 Banca d'Italia definisce i processi interni di determinazione dell'adeguatezza patrimoniale nelle Disposizioni Di Vigilanza per le Banche Parte Prima – Recepimento Direttiva CRD IV Titolo III – Processo Di Controllo Prudenziale Capitolo 1 – Processo Di Controllo Prudenziale.

correnti.

Nell'ambito dei Conti correnti retail, nel primo trimestre 2025, proseguiranno le promozioni con codici dedicati per aperture da canali digitali e da Ufficio Postale e la progressiva abilitazione dei punti Poste Casa&Famiglia all'apertura dei conti

Dall'inizio del 2025 si rileva la chiusura del servizio di postagiro internazionale a seguito della dismissione della piattaforma Eurogiro gestita da Inpay A/S, società proprietaria della suddetta piattaforma.

Inoltre, dal 9 gennaio 2025, al fine di favorire la piena accessibilità da parte della clientela al servizio di bonifico istantaneo e in conformità a quanto disposto dal Regolamento SEPA (UE) 260/2012 (modificato dal regolamento UE 2024/886) relativo ai bonifici istantanei in euro, le commissioni di bonifico SEPA Istantaneo sono state equiparate a quelle previste per il Bonifico SEPA ordinario.

Inoltre, nel corso del 1°trimestre 2025 viene arricchita l'offerta dei servizi digitali legati ai conti retail offrendo la possibilità di disporre bonifici SEPA/postagiro permanenti anche da Internet Banking BancoPosta e bonifici SEPA/postagiro per detrazioni fiscali anche dall'App Poste Italiane; viene inoltre arricchita anche l'offerta dei servizi digitali legati al conto BancoPosta Business Link, offrendo la possibilità di disporre bonifici SEPA/postagiro permanenti e posticipati anche da Internet Banking e App PosteBusiness.

Proseguirà inoltre la campagna promozionale per le nuove aperture del conto corrente BancoPosta Business Link. La promozione, che è partita il 16 gennaio 2025 e terminerà il 16 dicembre 2025, prevede, l'azzeramento del canone del conto per un periodo di 6 o 12 mesi per coloro che hanno attivo o attivano, e regolano sul conto, rispettivamente un servizio di MPOS Postepay ovvero di Postepay Tandem POS Fisico o SmartPOS Postepay.

Nell'ambito dei pagamenti, proseguirà la revisione dell'intero impianto dei Sepa Instant Credit Transfer (SCT inst), al fine di assicurare, oltre a quanto previsto dalla normativa in termini di maggiore fruibilità e flessibilità dei pagamenti istantanei, anche, tra gli altri, i dovuti presidi antifrode, antiriciclaggio e di sicurezza aziendali.

Con riferimento ai Finanziamenti alle imprese si procederà a potenziare ulteriormente l'offerta, introducendo il modello definito "Phygital". L'iniziativa prevede l'abilitazione del canale fisico al collocamento dei prodotti di finanziamento business attualmente collocati online, attraverso lo sviluppo di nuove funzionalità volte a consentire la possibilità di avviare la richiesta in ufficio postale con successivo completamento delle attività su canale digitale in autonomia da parte del cliente.

Nell'ambito del Risparmio Postale, allo scopo di sostenere la raccolta e agevolare il ricambio generazionale della customer base, è in corso l'avvio del progetto che permetterà, contestualmente alla vendita di una carta PostePay/Conto Corrente Bancoposta, di proporre l'apertura di un Libretto Smart tramite un unico processo ottimizzato. Continuano, inoltre, le attività di sviluppo tese al miglioramento della customer experience tramite un'evoluzione delle attuali procedure a supporto della vendita e gestione dei prodotti del risparmio postale sia sul canale fisico che su quelli digitali. Inoltre, nel corso dell'anno proseguiranno i collocamenti finalizzati all'acquisizione di nuova liquidità e alla conversione delle scadenze. Con riferimento agli Investimenti, continua l'ampliamento della gamma di offerta con il lancio di nuovi prodotti. Nello specifico, è previsto il collocamento di nuove polizze assicurative della gamma Multiramo, e il lancio di nuovi fondi sia target Affluent che Premium.

Per il comparto protezione, per rispondere alle specifiche esigenze dei clienti Premium, si procederà al restyling della linea persona e della linea patrimonio "Poste Vivere Protetti".

In ambito Protezione nel corso del 2° trimestre 2025 saranno abilitati i canali online per la sottoscrizione di coperture sul rischio vita e sul rischio patrimonio. Saranno inoltre riviste le tariffe di alcune coperture per migliorare la profittabilità delle stesse.

In ambito Previdenza, sarà migliorata la fase di proposizione del prodotto Piano individuale pensionistico (PIP), già in collocamento, per soddisfare meglio i bisogni del cliente. In ambito RC Auto sarà prevista la possibilità di rinnovare online

le polizze auto.

Si rimanda inoltre all'evoluzione prevedibile della gestione del Gruppo Poste Italiane riportata nel capitolo 3 del presente documento per ulteriori informazioni sull'evoluzione prevedibile della gestione della Strategic Business Unit Servizi Finanziari e di BancoPosta.

ALTRE INFORMAZIONI

Operazioni con parti correlate

Le operazioni con parti correlate del Patrimonio BancoPosta sono riportate nei Bilanci di Poste Italiane al 31 dicembre 2024 (Rendiconto Separato del Patrimonio BancoPosta – Nota Integrativa – Parte H).

Prospetto integrativo

Lo Stato patrimoniale di Poste Italiane S.p.A. comprende il Prospetto integrativo con evidenza del Patrimonio BancoPosta, redatto ai sensi dell'art. 2, comma 17-undecies della Legge n. 10 di conversione del D.L. 29 dicembre 2010 n. 225 che prevede che "i beni e i rapporti compresi nel Patrimonio destinato sono distintamente indicati nello Stato patrimoniale della società".

Rapporti intergestori

I Rapporti intergestori, intrattenuti tra il Patrimonio BancoPosta e le funzioni di Poste Italiane in esso non comprese, sono rappresentati nei Bilanci di Poste Italiane al 31 dicembre 2024 (Rendiconto separato del Patrimonio BancoPosta - Nota Integrativa - Parte A).

7. Proposte deliberative e altre informazioni

Proposte deliberative Altre Informazioni

7.1 Proposte deliberative

Il Consiglio di Amministrazione propone all'Assemblea degli Azionisti di approvare il progetto di Bilancio dell'esercizio 2024 di Poste Italiane S.p.A. (comprendente il Rendiconto separato del Patrimonio BancoPosta), corredato dalla Relazione degli Amministratori sulla gestione (inclusiva della Rendicontazione di sostenibilità di cui al D.Lgs 125/2024).

Considerata la vigente politica di distribuzione dei dividendi, si prospetta al Consiglio di Amministrazione di proporre all'Assemblea ordinaria degli Azionisti di:

  • destinare l'utile del Patrimonio BancoPosta pari a 614.956.640 euro come segue:
    • a "Riserva di utili" per 61.000.000 euro;
    • a disposizione di Poste Italiane S.p.A. per l'eventuale distribuzione per 553.956.640 euro;
  • destinare l'utile netto dell'esercizio 2024 di Poste Italiane S.p.A. di 1.882.349.708 euro, come segue:
    • a "Riserve di utili" afferenti al Patrimonio BancoPosta per 61.000.000 euro;
    • a Riserva denominata "Risultati portati a nuovo", quota non disponibile alla distribuzione per 7.546.584188euro;

188 L'ammontare di 7.546.584 euro si riferisce al provento indisponibile alla distribuzione rilevato a Conto economico per la valutazione a fair value delle azioni Visa Preferred Stock che – in applicazione del D.Lgs. 38/2005 – non può essere oggetto di distribuzione fino al suo

  • alla distribuzione in favore degli Azionisti, a titolo di dividendo, l'importo di 1,08 euro per ognuna delle azioni ordinarie in circolazione alle date di stacco cedola appresso indicate, escluse le azioni proprie in portafoglio a tali date;
  • quanto residuerà a seguito della predetta distribuzione in favore degli Azionisti, alla riserva disponibile denominata "Risultati portati a nuovo";
  • distribuire il predetto dividendo di 1,08 euro per azione come segue:
    • l'importo di 0,33 euro per ognuna delle azioni ordinarie risultate in circolazione alla data di "stacco cedola", escluse le azioni proprie in portafoglio, a titolo di acconto sul dividendo, già messo in pagamento a decorrere dal 20 novembre 2024 per un importo complessivo di euro 427.223.741;
    • l'importo di 0,75 euro per ognuna delle azioni ordinarie che risulteranno in circolazione il 23 giugno 2025, data prevista per lo "stacco cedola", escluse le azioni proprie in portafoglio a tale data, a titolo di saldo del dividendo.

7.2 Altre informazioni

EVENTI DI RILIEVO SUCCESSIVI AL 31 DICEMBRE 2024

Gli accadimenti intervenuti dopo la data di riferimento della Relazione Finanziaria Annuale 2024 sono descritti negli altri paragrafi del documento. Per eventuali ulteriori approfondimenti si rimanda ai Bilanci di Poste Italiane al 31 dicembre 2024.

OPERAZIONI CON PARTI CORRELATE

Per il dettaglio dei rapporti patrimoniali ed economici con parti correlate si rimanda ai Bilanci di Poste Italiane al 31 dicembre 2024.

OPERAZIONI DI MAGGIORE RILEVANZA

  • Il Consiglio di Amministrazione di Poste Italiane S.p.A., nella riunione del 3 maggio 2023, acquisito il parere favorevole del Comitato Parti Correlate e Soggetti Collegati rilasciato in data 2 maggio 2023, ha approvato l'operazione concernente la modifica, per gli anni 2023 e 2024, dell'Accordo tra Poste Italiane S.p.A. – Patrimonio BancoPosta e Cassa Depositi e Prestiti S.p.A. che disciplina il servizio di raccolta del Risparmio Postale. Le parti hanno successivamente consolidato i termini relativi alla modifica dell'Accordo con riferimento alle condizioni applicabili al solo anno 2023 e l'Atto modificativo è stato perfezionato in data 30 gennaio 2024. Il valore dell'Accordo Modificato per l'anno 2023 è compreso tra 1,55 (floor) e 1,85 (cap) miliardi di euro complessivi, con un valore consuntivato per l'anno 2023 pari a circa 1,7 miliardi di euro, mentre il valore complessivo dell'Accordo per il periodo 2021 – 2024, come modificato, è compreso tra 6,50 e 7,05 miliardi di euro. In data 6 febbraio 2024 il Documento informativo relativo all'operazione è stato messo a disposizione del pubblico presso la sede sociale, presso Borsa Italiana S.p.A., sul sito internet della Società, nonché sul sito internet del meccanismo di stoccaggio autorizzato "eMarket Storage". Il Consiglio di Amministrazione di Poste Italiane S.p.A., nella riunione del 15 maggio 2024, acquisito il parere favorevole del Comitato Parti Correlate e Soggetti Collegati rilasciato in data 13 maggio 2024, ha autorizzato la sottoscrizione del nuovo Accordo tra Poste Italiane S.p.A. – Patrimonio BancoPosta e Cassa Depositi e Prestiti S.p.A. che disciplina il servizio di raccolta del Risparmio Postale per il triennio 2024-2026. Il valore dell'accordo, nell'orizzonte temporale di riferimento pari a 3 anni, è compreso in un range tra 4,65 e 5,70 miliardi di euro. L'Accordo è stato perfezionato in data 1° agosto 2024 e il Documento informativo relativo all'operazione in data 5 agosto 2024 è stato messo a disposizione del pubblico presso la sede sociale, presso Borsa Italiana S.p.A., sul sito internet della Società, nonché sul sito internet del meccanismo di stoccaggio autorizzato "eMarket Storage".
  • Il Consiglio di Amministrazione di Poste Italiane S.p.A., nella riunione del 13 dicembre 2023, acquisito il parere favorevole del Comitato Parti Correlate e Soggetti Collegati rilasciato in data 12 dicembre 2023 ha assunto la Delibera Quadro che autorizza l'operatività finanziaria con la controparte Cassa Depositi e Prestiti S.p.A. nei limiti di un importo complessivo massimo pari a 2 miliardi di euro e per la durata di un anno a partire dal 1° gennaio 2024. In

effettivo realizzo.

particolare, l'operatività finanziaria è relativa ad operazioni di acquisto e vendita a pronti di titoli euro-governativi e/o garantiti dallo Stato italiano e di pronti contro termine di impiego e raccolta, da effettuarsi nell'ambito dei limiti della "Linea Guida Gestione Finanziaria di Poste Italiane", del Risk Appetite Framework di BancoPosta e/o delle delibere del Consiglio di Amministrazione. L'operatività finanziaria si configura come attività di supporto alla ordinaria operatività di BancoPosta e riveste pertanto carattere di ordinarietà ai sensi della normativa CONSOB. Nel corso del 2024 non sono state effettuate operazioni in attuazione della Delibera Quadro.

  • Il Consiglio di Amministrazione di Poste Italiane S.p.A., nella riunione del 12 dicembre 2024, acquisito il parere favorevole del Comitato Parti Correlate e Soggetti Collegati rilasciato in data 10 dicembre 2024 ha assunto la Delibera Quadro che autorizza l'operatività finanziaria con la controparte Cassa Depositi e Prestiti S.p.A. nei limiti di un importo complessivo massimo pari a 2 miliardi di euro e per la durata di un anno a partire dal 1° gennaio 2025. In particolare, l'operatività finanziaria è relativa ad operazioni di acquisto e vendita a pronti di titoli euro-governativi e/o garantiti dallo Stato italiano e di pronti contro termine di impiego e raccolta, da effettuarsi nell'ambito dei limiti della "Linea Guida Gestione Finanziaria di Poste Italiane", del Risk Appetite Framework di BancoPosta e/o delle delibere del Consiglio di Amministrazione. L'operatività finanziaria si configura come attività di supporto alla ordinaria operatività di BancoPosta e riveste pertanto carattere di ordinarietà ai sensi della normativa CONSOB.
  • Il Consiglio di Amministrazione di Poste Italiane S.p.A., nella riunione del 13 dicembre 2023, acquisito il parere favorevole del Comitato Parti Correlate e Soggetti Collegati rilasciato in data 12 dicembre 2023, ha assunto la Delibera Quadro che autorizza l'operatività finanziaria con la controparte Banca Monte dei Paschi di Siena S.p.A. nei limiti di un importo complessivo massimo pari a 4 miliardi di euro e per la durata di un anno a partire dal 1° gennaio 2024. In particolare, l'operatività finanziaria è relativa ad operazioni di acquisto e vendita a pronti e a termine di titoli eurogovernativi e/o garantiti dallo Stato italiano, di pronti contro termine di impiego e raccolta e di derivati finanziari di copertura da effettuarsi nell'ambito dei limiti della "Linea Guida Gestione Finanziaria di Poste Italiane", del Risk Appetite Framework di BancoPosta e/o delle delibere del Consiglio di Amministrazione. L'operatività finanziaria si configura come attività di supporto alla ordinaria operatività di BancoPosta e riveste pertanto carattere di ordinarietà ai sensi della normativa CONSOB. Nel corso del 2024 sono state effettuate 12 operazioni in Interest Rate Swap di copertura del rischio di tasso e 19 operazioni di compravendita di titoli di Stato per un importo totale pari a 1.074,6 milioni di euro in attuazione della Delibera Quadro. Le operazioni sono state concluse a condizioni di mercato.
  • Il Consiglio di Amministrazione di Poste Italiane S.p.A., nella riunione del 12 dicembre 2024, acquisito il parere favorevole del Comitato Parti Correlate e Soggetti Collegati rilasciato in data 10 dicembre 2024, ha assunto la Delibera Quadro che autorizza l'operatività finanziaria con la controparte Banca Monte dei Paschi di Siena S.p.A. nei limiti di un importo complessivo massimo pari a 4 miliardi di euro e per la durata di un anno a partire dal 1° gennaio 2025. In particolare, l'operatività finanziaria è relativa ad operazioni di acquisto e vendita a pronti e a termine di titoli eurogovernativi e/o garantiti dallo Stato italiano, di pronti contro termine di impiego e raccolta e di derivati finanziari di copertura da effettuarsi nell'ambito dei limiti della "Linea Guida Gestione Finanziaria di Poste Italiane", del Risk Appetite Framework di BancoPosta e/o delle delibere del Consiglio di Amministrazione. L'operatività finanziaria si configura come attività di supporto alla ordinaria operatività di BancoPosta e riveste pertanto carattere di ordinarietà ai sensi della normativa CONSOB.
  • Il Consiglio di Amministrazione di Poste Italiane S.p.A., nella riunione del 13 dicembre 2023, acquisito il parere favorevole del Comitato Parti Correlate e Soggetti Collegati rilasciato in data 12 dicembre 2023, ha autorizzato la stipula dell'accordo di distribuzione, di durata triennale, tra Poste Italiane S.p.A. – Patrimonio BancoPosta e Poste Vita S.p.A. per il collocamento di prodotti assicurativi. L'Accordo di distribuzione, che si configura come Operazione di Maggiore Rilevanza ordinaria e a condizioni equivalenti a quelle di mercato o standard, ha un valore stimato pari a circa 2.277 milioni di euro per la durata complessiva dell'accordo (1° gennaio 2024 - 31 dicembre 2026). L'accordo è stato perfezionato in data 30 gennaio 2024.

PROSPETTO DI RACCORDO CON IL PATRIMONIO NETTO

Il Prospetto di raccordo tra il risultato e il Patrimonio netto della Capogruppo e gli analoghi valori del Gruppo al 31 dicembre 2024 comparativo con quello al 31 dicembre 2023 sono riportati nei Bilanci di Poste Italiane al 31 dicembre 2024 (Note delle voci di Bilancio del Gruppo Poste Italiane – Patrimonio netto).

OPERAZIONI ATIPICHE E/O INUSUALI

Ai sensi della comunicazione CONSOB del 28 luglio 2006 il Gruppo Poste Italiane non ha posto in essere operazioni atipiche e/o inusuali189 nel corso dell'esercizio 2024.

INDICATORI ALTERNATIVI DI PERFORMANCE

Poste Italiane, in linea con gli orientamenti pubblicati il 5 ottobre 2015 dall'European Securities and Markets Authority (ESMA/2015/1415), presenta in questa Relazione, in aggiunta ai dati economico-patrimoniali e finanziari previsti dagli International Financial Reporting Standards (IFRS), alcuni indicatori da questi ultimi derivati, che forniscono al management un ulteriore parametro per la valutazione delle performance conseguite dal Gruppo.

Per i principali indicatori alternativi di performance utilizzati si rinvia alla Relazione Finanziaria Annuale:

CAPITALE ALLOCATO: indicatore patrimoniale rappresentato dal Patrimonio netto di Gruppo al netto delle riserve di fair value e cash flow hedge e comprensivo delle cedole maturate sul prestito obbligazionario ibrido perpetuo e dei dividendi agli azionisti di competenza dell'anno corrente.

CAPITALE CIRCOLANTE NETTO: è un indicatore patrimoniale rappresentato dalla somma delle Rimanenze, dei Crediti commerciali e degli Altri crediti e attività, dei Crediti per imposte correnti, dei Debiti commerciali e Altre passività e dei Debiti per imposte correnti.

Tale indicatore è anche presentato distintamente per ciascuna Strategic Business Unit.

CAPITALE IMMOBILIZZATO: indicatore patrimoniale rappresentato dalla somma delle immobilizzazioni materiali, immateriali, e delle Partecipazioni valutate con il metodo del patrimonio netto. Tale indicatore è anche presentato distintamente per ciascuna Strategic Business Unit.

CAPITALE INVESTITO NETTO: indicatore patrimoniale rappresentato dalla somma del Capitale immobilizzato, del Capitale circolante netto, dei Crediti per imposte anticipate, dei Debiti per imposte differite, dei Fondi per rischi e oneri, del TFR. Tale indicatore è anche presentato distintamente per ciascuna Strategic Business Unit.

CET 1 CAPITAL: consiste nel capitale primario di classe 1, così come definito dal Regolamento (UE) N. 575/2013, ed include la Riserva di utili patrimonializzati creata all'atto della destinazione patrimoniale e le Riserve di Utili non distribuiti, tenuto conto del regime transitorio.

CET 1 RATIO: coefficiente che esprime l'adeguatezza del capitale primario di classe 1 rispetto all'esposizione ponderata ai rischi di Pillar 1 (operativi, credito, controparte, cambio). Rapporto tra il Capitale primario di Classe 1 (Cet 1 Capital) e il totale dei Risk Weighted Assets (RWA).

COMBINED RATIO PROTEZIONE (netto riassicurazione): indicatore tecnico del business Protezione, determinato come rapporto tra l'ammontare complessivo dei costi sostenuti (spese per sinistri e liquidazione, spese nette della riassicurazione, spese di gestione attribuibili/non attribuibili e altri oneri e proventi tecnici) e i ricavi lordi assicurativi.

DIVIDENDO UNITARIO (DPS): rappresenta la somma di dividendi pagati dalla società per ogni azione in circolazione. È calcolato come Dividendi pagati/Numero azioni in circolazione.

189 Operazioni che per significatività/rilevanza, natura delle controparti, oggetto della transazione, modalità di determinazione del prezzo di trasferimento e tempistica dell'accadimento possono dar luogo a dubbi sulla correttezza e/o completezza delle informazioni di Bilancio, sul conflitto di interesse, sulla salvaguardia del patrimonio aziendale, nonché sulla tutela degli azionisti di minoranza.

EBIT (Earning Before Interest and Taxes) - Risultato operativo e di intermediazione: indicatore che evidenzia il risultato prima degli effetti della gestione finanziaria e di quella fiscale.

EBIT ADJUSTED: somma algebrica del risultato operativo e di intermediazione (EBIT), con esclusione degli oneri per il contributo al Fondo di garanzia assicurativo dei rami vita e dei costi e proventi di natura straordinaria, come esplicitato nella seguente tabella.

(dati in milioni di euro) 2024
EBIT di Gruppo 2.546
Adjustment complessivo 415
di cui oneri per contributo BancoPosta al F.do di Garanzia assicurativo dei rami vita 16
di cui oneri per contributo Poste Vita al F.do Garanzia assicurativo dei rami vita 58
di cui oneri di natura straordinaria derivanti dagli esiti dell'analisi volontaria di rischio sui crediti d'imposta 341
EBIT Adjusted di Gruppo 2.961
(dati in milioni di euro) 2024
EBIT SBU Corrispodenza Pacchi e Distribuzione (237)
Oneri per contributo al F.do di Garanzia assicurativo dei rami vita 0
Oneri di natura straordinaria derivanti dagli esiti dell'analisi volontaria di rischio sui crediti d'imposta 341
EBIT Adjusted SBU Corrispodenza Pacchi e Distribuzione 104
(dati in milioni di euro) 2024
EBIT SBU Servizi Finanziari 884
Oneri per contributo BancoPosta al F.do di Garanzia assicurativo dei rami vita 16
Oneri di natura straordinaria derivanti dagli esiti dell'analisi volontaria di rischio sui crediti d'imposta 0
EBIT Adjusted SBU Servizi Finanziari 900
(dati in milioni di euro) 2024
EBIT SBU Servizi Assicurativi 1.371
Oneri per contributo Poste Vita al F.do Garanzia assicurativo dei rami vita 58
Oneri di natura straordinaria derivanti dagli esiti dell'analisi volontaria di rischio sui crediti d'imposta 0
EBIT Adjusted SBU Servizi Assicurativi 1.429
(dati in milioni di euro) 2024
EBIT Poste Italiane SpA 1.879
Oneri per contributo BancoPosta al F.do di Garanzia assicurativo dei rami vita 16
Oneri di natura straordinaria derivanti dagli esiti dell'analisi volontaria di rischio sui crediti d'imposta 341
EBIT Adjusted Poste Italiane SpA 2.236

EBIT margin: rappresenta un indicatore della performance operativa ed è calcolato come rapporto tra il Margine Operativo (EBIT) e i Ricavi Totali.

EBITDA (Earnings Before Interest, Taxes, Depreciation and Amortization): indicatore che evidenzia il risultato prima degli effetti della gestione finanziaria e di quella fiscale, nonché degli ammortamenti e svalutazioni delle immobilizzazioni.

FUND FROM OPERATIONS (FFO): indicatore finanziario rappresentato dal Risultato netto di Gruppo, rettificato di costi e ricavi non monetari (ammortamenti, Expected Credit Loss - ECL dei crediti, oneri finanziari da attualizzazione) e della variazione netta dei fondi rischi e del Fondo TFR. Nella SBU Corrispondenza, Pacchi e Distribuzione, l'indicatore è altresì neutralizzato dell'effetto IFRS 16 (ammortamenti e oneri finanziari) e include le uscite finanziarie per i canoni di locazione.

LAPSE RATE (Tasso di riscatto): Misura indiretta del grado di fidelizzazione della clientela. Rappresenta l'incidenza % dei riscatti avvenuti nel periodo rispetto allo stock di riserve tecniche civilistiche medie.

È calcolato come percentuale Riscatti/Riserve tecniche civilistiche medie (linearizzato su 12 mesi nelle situazioni periodiche intermedie).

LEVERAGE RATIO: è il rapporto tra il Total Capital (Fondi Propri) ed il totale attivo di bilancio, quest'ultimo comprensivo dei correttivi per derivati e per le esposizioni fuori bilancio.

MASSE GESTITE E AMMINISTRATE: Rappresentano l'ammontare delle attività/patrimoni gestiti o amministrati dal Gruppo e sono ottenuti dalla somma del Risparmio Postale raccolto dalla Capogruppo in nome e per conto della Cassa Depositi e Prestiti, della raccolta sui conti correnti postali, dei patrimoni gestiti dalla controllata BancoPosta Fondi S.p.A. SGR, nonché degli impieghi effettuati per conto della clientela su prodotti di investimento diversi dai precedenti (azioni, obbligazioni, prodotti Moneyfarm, ecc.) e delle Riserve Tecniche Assicurative del comparto Vita, che rappresentano le obbligazioni assunte nei confronti degli assicurati e dei premi di tariffa al netto dei caricamenti. La presenza all'interno di tale indicatore delle Riserve Tecniche Assicurative, calcolate analiticamente contratto per contratto, nel rispetto delle regole applicative individuate nell'Allegato 14 del Regolamento ISVAP n.22 del 4 aprile 2008 (Riserve Matematiche190), ovvero secondo i principi di predisposizione del bilancio civilistico di Poste Vita S.p.A., non rende possibile l'esecuzione di una riconciliazione con le obbligazioni assicurative presentate nell'informativa finanziaria di periodo.

POSIZIONE FINANZIARIA NETTA DEL GRUPPO: la somma delle Attività finanziarie, dei Crediti d'imposta ex Legge n.77/2020, della Cassa e Depositi BancoPosta, delle Disponibilità liquide e mezzi equivalenti, delle passività per contratti assicurativi, delle attività per cessioni in riassicurazione e delle Passività finanziarie. Tale indicatore è anche presentato distintamente per ciascuna Strategic Business Unit.

POSIZIONE FINANZIARIA NETTA DELLA STRATEGIC BUSINESS UNIT CORRISPONDENZA, PACCHI E DISTRIBUZIONE: è l'indebitamento finanziario calcolato secondo lo schema raccomandato dall'ESMA European Securities and Markets Authority (ESMA32-382-1138 del 4 marzo 2021) al netto dei debiti commerciali e altri debiti non correnti che presentano una significativa componente di finanziamento implicito o esplicito e includendo le seguenti voci: attività finanziarie non correnti, crediti d'imposta ex Legge n.77/2020, derivati di copertura attivi correnti, crediti e debiti finanziari intersettoriali.

POSIZIONE FINANZIARIA NETTA DELLA STRATEGIC BUSINESS UNIT CORRISPONDENZA, PACCHI E DISTRIBUZIONE ex IFRS 16: Calcolata come posizione finanziaria netta della Strategic Business Unit Servizi di Corrispondenza, Pacchi e Distribuzione escludendo le passività finanziarie per leasing (IFRS 16) e le riserve di fair value e cash flow hedge.

RENDIMENTO MEDIO PORTAFOGLIO ESCLUSA GESTIONE PRO-ATTIVA DEL PORTAFOGLIO (%): Rendimento medio del portafoglio calcolato come rapporto tra interessi attivi e giacenza media dei conti correnti (escludendo il valore della gestione pro-attiva del portafoglio).

RICAVI STRATEGIC BUSINESS UNIT SERVIZI POSTEPAY AL NETTO DEI COSTI ENERGY: rappresenta un indicatore della performance operativa della Strategic Business Unit Servizi Postepay, all'interno della quale è rappresentato il nuovo business avente ad oggetto la vendita di energia elettrica e gas naturale. Tale indicatore è calcolato sottraendo ai Ricavi dell'intera SBU i costi connessi all'acquisto delle materie prime e al trasporto di energia elettrica e gas.

ROE (Return On Equity): è calcolato come rapporto tra il Risultato netto e la media del valore del "Patrimonio netto" del Gruppo (al netto delle riserve valutative di fair value e cash flow hedge) all'inizio e alla chiusura del periodo di riferimento.

RWA (Risk Weighted Assets): è l'indicatore che esprime la rischiosità dell'attivo secondo i requisiti normativi dettati da Basilea. Le attività ponderate per il rischio, o RWA, sono calcolate applicando alle attività esposte al rischio di credito, di controparte, di mercato e operativi un fattore di ponderazione che tiene conto della rischiosità.

TOTAL ASSETS: Totale attivo di Stato Patrimoniale del Patrimonio Destinato BancoPosta.

TOTAL CAPITAL (FONDI PROPRI): consiste, così come definito dal Regolamento (UE) N. 575/2013, nella somma del capitale di classe 1, costituito dal CET 1 Capital e dal capitale aggiuntivo di classe 1 (AT1, che per BancoPosta include lo strumento ibrido apportato da Poste Italiane), e del capitale di classe 2 (non rilevante per BancoPosta).

190 In aggiunta alle Riserve Matematiche, le Riserve Tecniche Assicurative includono anche riserve per spese future, riserve premi delle assicurazioni complementari, riserve per partecipazione agli utili e ristorni.

TOTAL CAPITAL RATIO: è il coefficiente che esprime l'adeguatezza del Total Capital (Fondi Propri) rispetto all'esposizione ponderata ai rischi di Pillar 1 (operativi, credito, controparte, cambio). Rapporto tra il Total Capital (Fondi Propri) e il totale dei

Risk Weighted Assets (RWA).

TSR (Total Shareholder Return): misura il tasso di rendimento annuo per un investitore (ritorno complessivo dell'investimento per l'azionista) ed è calcolato sommando all'incremento del prezzo del titolo, in un determinato intervallo temporale, l'effetto dei dividendi per azione corrisposti nello stesso periodo.

UTILE PER AZIONE: è calcolato dividendo il risultato economico del Gruppo per la media ponderata delle azioni ordinarie di Poste Italiane S.p.A. in circolazione durante l'esercizio.

APPENDICE

CONTO ECONOMICO CONSOLIDATO RICLASSIFICATO

(dati in milioni di euro) 2024 2023 Variazioni 4Q 2024 4Q 2023 Variazioni
Ricavi 12.589 11.989 +600 +5,0% 3.362 3.186 +177 +5,5%
di cui:
Servizi di Corrispondenza, pacchi e distribuzione 3.843 3.746 +97 +2,6% 1.046 991 +55 +5,5%
Servizi Finanziari 5.521 5.229 +292 +5,6% 1.474 1.371 +103 +7,5%
di cui gestione pro attiva del portafoglio titoli 90 158 (68) -43,1% 73 (10) +84 n.s.
Servizi Assicurativi 1.640 1.567 +73 +4,7% 414 425 (11) -2,5%
Servizi Postepay 1.585 1.447 +138 +9,5% 428 399 +29 +7,3%
Costi 9.188 8.558 +630 +7,4% 2.813 2.478 +335 +13,5%
di cui:
Costo del lavoro totale 5.135 5.170 (35) -0,7% 1.408 1.476 (68) -4,6%
di cui costo del lavoro ordinario 4.988 4.859 +129 +2,7% 1.275 1.262 +13 +1,1%
di cui incentivi all'esodo 136 171 (35) -20,5% 132 165 (33) -20,0%
di cui vertenze e altre partite straordinarie 11 140 (129) -92,2% 0 48 (48) -99,6%
Altri costi operativi 4.053 3.388 +665 +19,6% 1.405 1.002 +403 +40,2%
EBITDA 3.401 3.431 (30) -0,9% 550 708 (158) -22,3%
Ammortamenti e svalutazioni 855 811 +44 +5,4% 225 193 +32 +16,5%
EBIT 2.546 2.620 (74) -2,8% 325 515 (190) -36,9%
EBIT Margin % 20,2% 21,9% 9,7% 16,2%
EBIT ADJUSTED* 2.961 2.620 +341 +13,0% 685 515 +169 +32,9%
Proventi/(Oneri) finanziari 124 107 +17 +16,2% 49 31 +18 +57,8%
Utile lordo 2.671 2.727 (56) -2,1% 374 546 (172) -31,5%
Imposte 658 794 (136) -17,1% (44) 135 (179) -132,5%
Utile netto 2.013 1.933 +79 +4,1% 418 411 +7 +1,7%
Utile netto per azione (€) 1,54 1,48 +0,06 +3,9% 0,32 0,31 +0,0 +1,3%

n.s. non significativo.

*L'EBIT Adjusted non include gli oneri per il contributo al Fondo di garanzia assicurativo dei rami vita (pari a 74 milioni di euro nel 2024) e la quota di oneri di natura straordinaria, derivanti dagli esiti dell'analisi volontaria di rischio sui crediti d'imposta svolta nel corso dell'esercizio 2024, pari a 341 milioni di euro. Per la riconciliazione tra l'EBIT Reported e l'EBIT Adjusted si rinvia agli Indicatori alternativi di performance riportati nel paragrafo 7.2 "Altre informazioni".

Riconciliazione Ricavi Gestionali con Ricavi Contabili

(dati in milioni di euro) 2024 2023 Variazioni 4Q 2024 4Q 2023 Variazioni
Ricavi gestionali Gruppo 12.589 11.989 +600 +5,0% 3.362 3.186 +177 +5,5%
Costi per materie prime, oneri di sistema e trasporto energia elettrica e gas del
business energy per clienti terzi
338 140 +199 +142,5% 117 65 +52 +80,5%
Ricavi contabili Gruppo 12.927 12.128 +799 +6,6% 3.480 3.251 +229 +7,0%
Riconciliazione Costi Operativi Gestionali con Costi Operativi Contabili
(dati in milioni di euro) 2024 2023
Variazioni
4Q 2024 4Q 2023 Variazioni
Costi operativi gestionali Gruppo 10.042 9.369 +674 +7,2% 3.037 +2.671 +367 13,7%
Costi per materie prime, oneri di sistema e trasporto energia elettrica e gas del
business energy per clienti terzi
338 140 +199 +142,5% 117 65 +52 +80,5%
Costi operativi contabili Gruppo 10.381 9.508 +873 +9,2% 3.155 2.736 +419 +15,3%

CONTRIBUZIONE DELLE STRATEGIC BUSINESS UNITS AL CONTO ECONOMICO CONSOLIDATO

Dicembre 2024 Corrispondenza,
Pacchi e
Servizi
Finanziari
Servizi Assicurativi Servizi Postepay Rettifiche
ed elisioni
Totale
(dati in milioni di euro) Distribuzione
Totale ricavi 9.441 6.440 1.480 1.858 (6.631) 12.589
Ricavi da terzi 3.843 5.521 1.640 1.585 - 12.589
Ricavi infrasettoriali 5.597 919 (160) 274 (6.631) 0
Totale costi 9.678 5.556 109 1.330 (6.630) 10.042
Costo del lavoro totale 5.469 51 11 58 (454) 5.135
di cui costo del lavoro ordinario 5.323 50 11 58 (454) 4.988
di cui incentivi all'esodo 136 0 0 0 - 136
di cui vertenze e altre partite straordinarie 11 0 0 0 - 11
Altri costi operativi 3.278 101 65 679 (72) 4.053
Ammortamenti e svalutazioni 890 0 2 35 (74) 855
Costi infrasettoriali 41 5.403 31 557 (6.032) 0
EBIT (237) 884 1.371 529 (0) 2.546
EBIT MARGIN % -2,5% 13,7% 92,6% 28,5% - 20,2%
EBIT ADJUSTED* 104 900 1.429 529 (0) 2.961
Proventi/(Oneri) finanziari (18) 37 76 30 (0) 124
Utile lordo (256) 921 1.447 558 (0) 2.671
Imposte (168) 248 414 164 - 658
Utile netto (88) 674 1.033 394 (0) 2.013

* L'EBIT Adjusted non include gli oneri per il contributo al Fondo di garanzia assicurativo dei rami vita (pari a 74 milioni di euro nel 2024) e la quota di oneri di natura straordinaria, derivanti dagli esiti dell'analisi volontaria di rischio sui crediti d'imposta svolta nel corso dell'esercizio 2024, pari a 341 milioni di euro. Per la riconciliazione tra l'EBIT Reported e l'EBIT Adjusted si rinvia agli Indicatori alternativi di performance riportati nel paragrafo 7.2 "Altre informazioni".

CONTO ECONOMICO PER STRATEGIC BUSINESS UNITS

STRATEGIC BUSINESS UNIT CORRISPONDENZA, PACCHI E DISTRIBUZIONE

2024
2023
Variazioni
4Q 2024
4Q 2023
Variazioni
(dati in milioni di euro)
Ricavi
9.441
8.991
+450
+5,0%
2.524
2.365
+158
+6,7%
-1,8%
+13,8%
Corrispondenza
2.120
2.070
+51
+2,4%
541
551
(10)
Pacchi
1.586
1.401
+185
+13,2%
459
404
+56
Altri ricavi
137
276
(139)
-50,4%
46
37
+9
+24,6%
Ricavi infrasettoriali
5.597
5.244
+353
+6,7%
1.478
1.374
+103
+7,5%
Costi
8.788
8.190
+598
+7,3%
2.710
2.360
+350
+14,8%
di cui:
Costo del lavoro totale
5.469
5.494
(25)
-0,5%
1.492
1.545
(54)
-3,5%
5.323
5.184
+138
+2,7%
1.359
1.332
+27
di cui costo del lavoro ordinario
+2,0%
136
171
(35)
-20,5%
132
165
(33)
di cui incentivi all'esodo
-20,0%
di cui vertenze e altre partite straordinarie
11
139
(129)
-92,2%
0
48
(48)
-99,9%
Altri costi operativi
3.278
2.660
+618
+23,2%
1.208
805
+402
+50,0%
Costi infrasettoriali
41
36
+5
+13,6%
11
10
+2
+17,6%
EBITDA
653
801
(148)
-18,5%
(187)
5
(192)
n.s.
Ammortamenti e svalutazioni
890
844
+47
+5,6%
233
202
+31
+15,6%
EBIT
(237)
(43)
(195)
n.s.
(420)
(197)
(223)
-113,6%
EBIT Margin %
-2,5%
-0,5%
-16,6%
-8,3%
EBIT ADJUSTED*
104
(43)
+146
n.s.
(79)
(197)
+118
+59,8%
Proventi/(Oneri) finanziari
(18)
(5)
(13)
n.s.
12
(10)
+22
n.s.
Utile lordo
(256)
(48)
(208)
n.s.
(408)
(207)
(201)
-97,5%
Imposte
(168)
(2)
(166)
n.s.
(252)
(38)
(214)
n.s.
Utile netto
(88)
(46)
(42)
-91,7%
(156)
(169)
+13
+7,5%

n.s. non significativo.

* L'EBIT adjusted non include la quota di oneri di natura straordinaria derivanti dagli esiti dell'analisi volontaria di rischio sui crediti d'imposta svolta nel corso dell'esercizio 2024. Per la riconciliazione tra l'EBIT Reported e l'EBIT Adjusted si rinvia agli Indicatori alternativi di performance riportati nel paragrafo 7.2 "Altre informazioni".

Gruppo Poste ItalianeRelazione sulla gestione al 31 dicembre 2024

STRATEGIC BUSINESS UNIT SERVIZI FINANZIARI

2024 2023 Variazioni 4Q 2024
4Q 2023
Variazioni
(dati in milioni di euro)
Ricavi 6.440 6.095 +345 +5,7% 1.722 1.576 +146 +9,2%
Gestione pro attiva del portafoglio titoli 90 158 (68) -43,1% 73 (10) +84 n.s.
Interessi attivi netti 2.539 2.244 +295 +13,1% 647 569 +78 +13,8%
Raccolta risparmio postale 1.725 1.740 (15) -0,8% 450 538 (87) -16,3%
Servizi di Incasso e Pagamento 749 764 (14) -1,9% 204 190 +13 +7,0%
Distribuzione di finanziamenti e altri prodotti di terzi 236 180 +56 +31,2% 60 47 +13 +26,9%
Gestione del risparmio 182 144 +38 +26,3% 40 37 +3 +7,7%
Ricavi infrasettoriali 919 866 +53 +6,2% 248 205 +42 +20,7%
Costi 5.555 5.232 +324 +6,2% 1.468 1.362 +106 +7,8%
di cui:
Costo del lavoro totale 51 45 +6 +12,3% 13 10 +4 +35,9%
di cui costo del lavoro ordinario 50 45 +6 +13,2% 13 10 +3 +33,5%
Altri costi operativi 101 106 (5) -4,4% 27 23 +4 +19,7%
Costi infrasettoriali 5.403 5.081 +323 +6,3% 1.427 1.329 +98 +7,4%
EBITDA 885 863 +22 +2,5% 254 214 +40 +18,5%
Ammortamenti e svalutazioni 0 0 +0 +4,9% 0 0 (0) -1,3%
EBIT 884 863 +22 +2,5% 254 214 +40 +18,5%
EBIT Margin % 13,7% 14,2% 14,7% 13,6%
EBIT ADJUSTED* 900 863 +38 +4,4% 258 214 +44 +20,3%
Proventi/(Oneri) finanziari 37 30 +7 +22,5% 3 13 (10) -78,6%
Utile lordo 921 893 +28 +3,2% 257 227 +30 +13,1%
Imposte 248 246 +2 +0,8% 60 62 (2) -3,3%
Utile netto 674 647 +26 +4,1% 196 165 +32 +19,3%

n.s. non significativo.

*L'EBIT Adjusted non include gli oneri per il contributo al Fondo di garanzia assicurativo dei rami vita (pari a 16 milioni di euro nel 2024). Per la riconciliazione tra l'EBIT Reported e l'EBIT Adjusted si rinvia agli Indicatori alternativi di performance riportati nel paragrafo 7.2 "Altre informazioni".

STRATEGIC BUSINESS UNIT SERVIZI ASSICURATIVI

Variazioni
-5,5%
+14,0%
-22,0%
n.s.
-58,2%
+57,7%
-
1.479 1.432 +47 386 382 +3 +0,8%
788 641 +147 214 175 +39 +22,6%
(623) (508) (114) (189) (134) (55) -40,7%
(32) (15) (17) (4) (4) +0 +5,0%
38 22 +16 9 9 +1 +6,5%
(23) (12) (11) (6) (4) (2) -42,3%
10 5 +5 4 2 +2 n.s.
2 2 +1 1 0 +0 +21,4%
161 135 +27 28 42 (14) -32,7%
(160) (148) (12) (43) (32) (11) -34,6%
109 59 +50 28 18 +10 +52,5%
11 9 +2 3 1 +1 +113,5%
11 9 +2 3 1 +1 +113,5%
0 0 +0 0 0 +0 +36,3%
65 20 +45 n.s. 14 11 +4 +36,3%
31 28 +3 11 6 +5 +77,3%
1.373 1.362 +11 343 375 (32) -8,4%
2 2 +0 0 0 (0) -61,1%
1.371 1.360 +11 343 375 (31) -8,4%
92,6% 95,8% 95,3%
1.429 1.360 +69 358 375 (17) -4,5%
76 50 +26 28 18 +10 +52,4%
1.447 1.410 +37 371 393 (22) -5,5%
414 417 (3) 98 84 +14 +17,2%
1.033 994 +40 273 309 (36) -11,7%
2024
1.480
2.036
(611)
(0)
6.390
(6.336)
-
2023
1.419
1.909
(549)
0
6.434
(6.361)
-
+61
+127
(62)
(0)
(43)
+25
-
Variazioni
n.s.
4Q 2024
+4,3%
371
+6,6%
574
-11,2%
(187)
(0)
-0,7%
1.262
+0,4%
(1.263)
-
-
+3,3%
+22,9%
-22,5%
-111,1%
+70,6%
-86,4%
+99,5%
+32,2%
+19,7%
-8,1%
+85,6%
+21,0%
+21,0%
+36,3%
+10,5%
+0,8%
+8,1%
+0,8%
+5,0%
+51,4%
+2,6%
-0,7%
+4,0%
4Q 2023
393
504
(153)
0
3.020
(2.988)
-
92,5%
(22)
+71
(34)
(0)
(1.758)
+1.725
-

n.s. non significativo.

* Include i ricavi di Poste Insurance Broker.

** L'EBIT Adjusted non include gli oneri per il contributo al Fondo di garanzia assicurativo dei rami vita (pari a 58 milioni di euro nel 2024). Per la riconciliazione tra l'EBIT Reported e l'EBIT Adjusted si rinvia agli Indicatori alternativi di performance riportati nel paragrafo 7.2 "Altre informazioni".

STRATEGIC BUSINESS UNIT SERVIZI POSTEPAY (a ricavi netti)

(dati in milioni di euro) 2024 2023 Variazioni 4Q 2024 4Q 2023 Variazioni
Ricavi 1.858 1.710 +148 +8,6% 497 467 +30 +6,4%
Ricavi da terzi 1.585 1.447 +138 +9,5% 428 399 +29 +7,3%
di cui Pagamenti 1.180 1.098 +82 +7,5% 322 305 +17 +5,7%
di cui TLC 328 331 (3) -1,0% 83 84 (1) -0,8%
di cui Energia 76 17 +59 n.s. 23 10 +13 +122,3%
Ricavi infrasettoriali 274 264 +10 +3,8% 69 68 +1 +1,1%
Costi 1.294 1.235 +60 +4,8% 339 336 +3 +0,9%
di cui:
Costo del lavoro totale 58 53 +5 +9,3% 16 15 +2 +10,2%
di cui costo del lavoro ordinario 58 53 +5 +10,3% 16 14 +2 +12,5%
Altri costi operativi 679 663 +16 +2,4% 178 179 (1) -0,3%
Costi infrasettoriali 557 518 +39 +7,5% 144 142 +2 +1,4%
EBITDA 564 476 +88 +18,5% 158 131 +27 +20,6%
Ammortamenti e svalutazioni 35 36 (1) -2,7% 10 9 +1 +17,1%
EBIT 529 440 +89 +20,3% 148 122 +26 +20,9%
EBIT Margin % 28,5% 25,7% 29,8% 26,2%
Proventi/(Oneri) finanziari 30 32 (2) -6,7% 6 10 (4) -37,6%
Utile lordo 558 471 +87 +18,4% 154 132 +22 +16,5%
Imposte 164 134 +31 +23,0% 50 27 +23 +83,8%
Utile netto 394 338 +56 +16,7% 104 105 (1) -0,9%
n.s. non significativo.

Riconciliazione Ricavi Gestionali (al netto dei costi energy) con Ricavi Contabili

2024 2023 Variazioni 4Q 2024 4Q 2023 Variazioni
(dati in milioni di euro)
Ricavi gestionali da terzi Servizi Postepay
1.585 1.447 +138 +9,5% 428 399 +29 +7,3%
Costi per materie prime, oneri di sistema e trasporto energia elettrica e gas del
business energy per clienti terzi
338 140 +199 n.s. 117 65 +52 +80,5%
Ricavi contabili da terzi Servizi Postepay 1.923 1.586 +337 +21,2% 546 464 +82 +17,6%
Ricavi gestionali da altri settori Servizi Postepay 274 264 +10 +3,8% 69 68 +1 +1,1%
Costi per materie prime, oneri di sistema e trasporto energia elettrica e gas del
business energy per consumi del Gruppo
122 11 +112 n.s. 31 10 +21 n.s.
Ricavi contabili da altri settori Servizi Postepay 396 275 +122 +44,4% 99 78 +21 +27,4%
Totale Ricavi gestionali Servizi Postepay* 1.858 1.710 +148 +8,6% 497 467 +30 +6,4%
Costi per materie prime, oneri di sistema e trasporto energia elettrica e gas del
business energy (per clienti terzi e consumi del Gruppo)
461 150 +311 n.s. 148 75 +73 +97,2%
Totale Ricavi contabili Servizi Postepay 2.319 1.861 +459 +24,6% 645 542 +103 +19,0%
n.s. non significativo.

* Tale voce rappresenta l'indicatore alternativo di performance "Ricavi SBU Servizi Postepay al netto dei costi energy" indicato nel paragrafo 7.2 "Altre informazioni".

Riconciliazione Costi Gestionali con Costi Contabili

(dati in milioni di euro) 2024 2023 Variazioni 4Q 2024 4Q 2023 Variazioni
Totale Costi operativi gestionali Servizi Postepay 1.330 1.271 +59 +4,6% 349 344 +5 +1,3%
Costi per materie prime, oneri di sistema e trasporto energia elettrica e gas del
business energy (per clienti terzi e consumi del Gruppo)
461 150 +311 n.s. 148 75 +73 +97,2%
Totale Costi operativi contabili Servizi Postepay 1.791 1.421 +370 +26,0% 497 419 +78 +18,5%

n.s. non significativo.

SINTESI PATRIMONIALE

CAPITALE INVESTITO NETTO E RELATIVA COPERTURA

(dati in milioni di euro) 31 dicembre 2024 31 dicembre 2023 Variazioni
Immobilizzazioni materiali 2.810 2.574 +236 +9%
Immobilizzazioni immateriali 2.139 2.062 +76 +4%
Attività per diritti d'uso 1.187 1.265 (78) -6%
Partecipazioni 332 294 +38 +13%
Capitale immobilizzato 6.468 6.195 +272 +4%
Crediti commerciali, Altri crediti e attività e Rimanenze 7.549 7.714 (165) -2%
Debiti commerciali e Altre passività (6.273) (6.595) +322 +5%
Crediti (Debiti) per imposte correnti 132 (23) +155 n.s
Capitale circolante netto 1.408 1.096 +312 +28%
Capitale investito lordo 7.876 7.291 +585 +8%
Fondi per rischi e oneri (1.083) (1.336) +253 +19%
Trattamento di fine rapporto (577) (637) +60 +9%
Crediti/(Debiti) per imposte anticipate/differite 1.101 1.208 (108) -9%
Attività non correnti e gruppo di attività in dismissione e Passività 50 50 - n.s
associate ad attività in dismissione
Capitale investito netto 7.366 6.578 +787 +12%
Patrimonio netto 11.709 10.439 +1.270 +12%
di cui Utile dell'esercizio 2.013 1.933 +79 +4%
di cui Riserva di fair value* (567) (960) +393 +41%
Passività finanziarie 94.085 95.393 (1.308) -1%
Contratti assicurativi passivi al netto delle riassicurazioni 162.085 155.105 +6.979 +4%
Attività finanziarie (244.538) (237.159) (7.379) -3%
Crediti d'imposta Legge n.77/2020 (7.005) (8.318) +1.313 +16%
Cassa e depositi BancoPosta (4.290) (4.671) +380 +8%
Disponibilità liquide e mezzi equivalenti (4.680) (4.211) (469) -11%
Posizione finanziaria netta (4.344) (3.861) (483) -13%
n.s.: non significativo.
*Inclusa Riserva per contratti assicurativi emessi e cessioni in riassicurazione.
Corrispondenza,
31 dicembre 2024
Corrispondenza, Servizi
Servizi
Finanziari Assicurativi Consolidato
2.810
2.139
1.187
332
6.468
2.148 3.580 2.359 383 (922) 7.549
(3.040) (2.091) (1.313) (747) 919 (6.273)
67 (1) (20) 86 - 132
(825) 1.488 1.025 (277) (2) 1.408
7.482 1.766 1.352 432 (3.157) 7.876
(913) (143) (12) (15) - (1.083)
(569) (2) (2) (4) - (577)
338 185 609 (31) - 1.101
50
6.338 1.805 1.997 382 (3.157) 7.366
3.492 3.360 6.727 1.269 (3.139) 11.709
(88) 674 1.033 394 (0) 2.013
(369) (115) (84) 1 (0) (567)
4.866 91.256 949 10.879 (13.865) 94.085
- - 162.086 - (1) 162.085
(244.538)
(282) (6.723) - - - (7.005)
(4.290)
(617) (394) (4.631) (126) 1.087 (4.680)
2.847 (1.555) (4.730) (887) (18) (4.344)
pacchi e
distribuzione
2.751
1.355
1.179
3.022
8.307
0
(1.121)
-
1
-
1
276
278
-
(81.404)
(4.290)
16
146
9
156
327
50
(163.134)
-
Servizi
42
638
12
17
710
-
(11.640)
-
Postepay Elisioni e rettifiche
-
-
(15)
(3.139)
(3.154)
-
12.761
-

*Inclusa Riserva per contratti assicurativi emessi e cessioni in riassicurazione.

Relazione Finanziaria Annuale 2024

Gruppo Poste ItalianeRelazione sulla gestione al 31 dicembre 2024

emarket
sdir scorage
CERTIFIED
31 dicembre 2023 Corrispondenza, Servizi Servizi Servizi
pacchi e Finanziari Assicurativi Postepay Elisioni e rettifiche Consolidato
(dati in milioni di euro) distribuzione
Immobilizzazioni materiali 2.515 1 16 42 0 2.574
Immobilizzazioni immateriali 1.268 - 145 649 (0) 2.062
Attività per diritti d'uso 1.257 2 10 13 (17) 1.265
Partecipazioni 3.009 267 157 - (3.138) 294
Capitale immobilizzato 8.049 269 328 704 (3.155) 6.195
Crediti commerciali, Altri crediti e attività e Rimanenze 2.483 3.380 2.421 322 (892) 7.714
Debiti commerciali e Altre passività (3.327) (2.131) (1.321) (703) 887 (6.595)
Crediti (Debiti) per imposte correnti (77) (0) (33) 87 - (23)
Capitale circolante netto (922) 1.249 1.067 (293) (5) 1.096
Capitale investito lordo 7.127 1.518 1.396 412 (3.160) 7.291
Fondi per rischi e oneri (1.130) (164) (17) (25) (0) (1.336)
Trattamento di fine rapporto (629) (2) (1) (4) - (637)
Crediti/(Debiti) per imposte anticipate/differite 272 377 593 (33) - 1.208
Attività non correnti e gruppo di attività in dismissione e - - 50 - - 50
Passività associate ad attività in dismissione
Capitale investito netto 5.639 1.728 2.020 350 (3.158) 6.578
Patrimonio netto 2.883 2.811 6.439 1.443 (3.138) 10.439
di cui Utile dell'esercizio (46) 647 994 338 355 1.933
di cui Riserva di fair value* (281) (544) (136) 2 - (960)
Passività finanziarie 5.017 93.076 429 10.478 (13.606) 95.393
Contratti assicurativi passivi al netto delle riassicurazioni - - 155.106 - (1) 155.105
Attività finanziarie (1.205) (80.636) (156.394) (11.507) 12.582 (237.159)
Crediti d'imposta Legge n.77/2020 (407) (7.912) - - - (8.318)
Cassa e depositi BancoPosta - (4.671) - - - (4.671)
Disponibilità liquide e mezzi equivalenti (650) (940) (3.561) (65) 1.004 (4.211)
Posizione finanziaria netta 2.755 (1.082) (4.420) (1.093) (21) (3.861)
Variazioni 31.12.2024 vs 31.12.2023 Corrispondenza,
pacchi e
Servizi Servizi Servizi Consolidato
(dati milioni di euro) distribuzione Finanziari Assicurativi Postepay Elisioni e rettifiche
Immobilizzazioni materiali 236 (0) (1) 0 (0) 236
Immobilizzazioni immateriali 87 - 1 (11) 0 76
Attività per diritti d'uso (78) (0) (1) (1) 2 (78)
Partecipazioni 13 9 (0) 17 (1) 38
Capitale immobilizzato 258 9 (1) 5 1 272
Crediti commerciali, Altri crediti e attività e Rimanenze (334) 200 (63) 61 (29) (165)
Debiti commerciali e Altre passività 287 39 8 (44) 32 322
Crediti (Debiti) per imposte correnti 144 (1) 13 (1) - 155
Capitale circolante netto 97 239 (42) 15 3 312
Capitale investito lordo 355 248 (43) 21 4 585
Fondi per rischi e oneri 218 21 5 10 0 253
Trattamento di fine rapporto 60 0 (0) (0) - 60
Crediti/(Debiti) per imposte anticipate/differite 66 (192) 16 2 - (108)
Attività non correnti e gruppo di attività in dismissione e 0 - - - - 0
Passività associate ad attività in dismissione
Capitale investito netto 699 77 (22) 32 2 787
Patrimonio netto 608 550 288 (174) (2) 1.270
di cui Utile dell'esercizio (42) 26 40 56 (1) 79
di cui Riserva di fair value* (88) 429 52 (1) (0) 393
Passività finanziarie (151) (1.819) 521 400 (258) (1.308)
Contratti assicurativi passivi al netto delle riassicurazioni - - 6.979 - (0) 6.979
Attività finanziarie 84 (768) (6.740) (133) 179 (7.379)
Crediti d'imposta Legge n.77/2020 125 1.188 - - - 1.313
Cassa e depositi BancoPosta - 380 - - - 380
Disponibilità liquide e mezzi equivalenti 33 546 (1.070) (61) 83 (469)
Posizione finanziaria netta 91 (473) (310) 206 3 (483)

DATI SALIENTI DELLE PRINCIPALI SOCIETÀ DEL GRUPPO

*Inclusa Riserva per contratti assicurativi emessi e cessioni in riassicurazione.

POSTE ITALIANE S.P.A. Variazioni
(migliaia di euro) Esercizio 2024 Esercizio 2023 %
Ricavi, proventi e altri 12.204.296 11.154.721 +1.049.575 +9,4
Risultato operativo 1.878.466 1.528.465 +350.001 +22,9
Risultato netto 1.882.350 1.389.507 +492.843 +35,5
Investimenti 885.424 780.444 +104.980 +13,5
Patrimonio netto 6.745.946 5.652.905 +1.093.041 +19,3
Organico stabile - medio 105.692 108.135 (2.443) (2,3)
Organico flessibile - medio 8.525 6.478 +2.047 +31,6
Postel S.p.A. Variazioni
Variazioni
(migliaia di euro) Esercizio 2024 Esercizio 2023 Valori %
Ricavi, proventi e altri 214.651 200.719 +13.932 +6,9
Risultato operativo 4.777 (2.508) +7.285 n.s.
Risultato netto 3.454 (3.270) +6.724 n.s.
Investimenti 4.748 3.273 +1.475 +45,1
Patrimonio netto 82.246 78.286 +3.960 +5,1
Organico stabile - medio 631 664 (33) (5,0)
Organico flessibile - medio 38 42 (4) (9,5)

n.s.: non significativo.

Relazione Finanziaria Annuale 2024

SDA Express Courier S.p.A. Variazioni
(migliaia di euro) Esercizio 2024 Esercizio 2023 Valori %
Ricavi, proventi e altri 1.177.660 1.107.221 +70.439 +6,4
Risultato operativo 20.205 34.672 (14.467) (41,7)
Risultato netto 7.804 18.701 (10.897) (58,3)
Investimenti 30.447 23.047 +7.400 +32,1
Patrimonio netto 18.421 42.614 (24.193) (56,8)
Organico stabile - medio 1.105 1.148 (43) (3,7)
Organico flessibile - medio 69 39 +30 +76,9
La società, al 31 dicembre 2024, ha deliberato la distribuzione di dividendi per 16 milioni di euro.
Europa Gestioni Immobiliari S.p.A.
Variazioni
(migliaia di euro) Esercizio 2024 Esercizio 2023 Valori %
Ricavi, proventi e altri 20.540 14.468 +6.072 +42,0
Risultato operativo 8.780 2.347 +6.433 n.s.
Risultato netto 5.904 1.097 +4.807 n.s.
Investimenti 599 342 +257 +75,1
Patrimonio netto 245.706 239.800 +5.906 +2,5
Organico stabile - medio 27 23 +
4
+17,4
Organico flessibile - medio - 1 (1) (100,0)
n.s.: non significativo.
Poste Air Cargo S.r.l. Variazioni

n.s.: non significativo.

Variazioni
(migliaia di euro) Esercizio 2024 Esercizio 2023 Valori %
Ricavi, proventi e altri 77.513 69.760 +7.753 +11,1
Risultato operativo 2.406 1.791 +615 +34,3
Risultato netto 430 554 (124) (22,4)
Investimenti 6 - +
6
-
Patrimonio netto 6.743 6.527 +216 +3,3
Organico stabile - medio 87 89 (2) -2,2
Organico flessibile - medio 1 1 - -

La società, al 31 dicembre 2024, ha deliberato la distribuzione di dividendi per 275 migliaia di euro.

BancoPosta Fondi S.p.A. SGR Variazioni
(migliaia di euro) Esercizio 2024 Esercizio 2023 Valori %
Commissioni attive 224.077 173.427 +50.650 +29,2
Commissioni nette 85.968 68.021 +17.947 +26,4
Risultato netto 38.941 28.650 +10.291 +35,9
Impieghi finanziari 93.037 73.700 +19.337 +26,2
Patrimonio netto 69.453 58.721 +10.732 +18,3
Organico stabile - medio 93 85 +
8
+9,5
Organico flessibile - medio 1 - +
1
-

La società, al 31 dicembre 2024, ha deliberato la distribuzione di dividendi per 29 milioni di euro.

Poste Vita S.p.A. (*) Variazioni
(migliaia di euro) Esercizio 2024 Esercizio 2023 Valori %
Premi assicurativi 18.134.476 17.889.174 +245.302 +1,4
Risultato netto 965.442 942.592 +22.850 +2,4
Attività finanziarie 186.729.563 155.366.569 +31.362.994 +20,2
Passività per contratti assicurativi 161.016.564 154.156.806 +6.859.758 +4,4
Patrimonio netto 6.478.820 6.413.350 +65.470 +1,0
Organico stabile - medio 389 369 +20 +5,4
Organico flessibile - medio 3 - +
3
-
(*) I dati indicati sono elaborati in conformità ai principi contabili internazionali IFRS e pertanto possono non coincidere con quelli contenuti nella Relazione
Finanziaria Annuale redatta in conformità al Codice Civile e ai principi contabili italiani.
La società, al 31 dicembre 2024, ha deliberato la distribuzione di dividendi per 750 milioni di euro.
Poste Assicura S.p.A. (*) Variazioni
Variazioni
(migliaia di euro) Esercizio 2024 Esercizio 2023 Valori %
Premi assicurativi 547.909 496.034 +51.875 +10,5
Risultato netto 61.368 54.178 +7.190 +13,3
Attività finanziarie 807.496 741.838 +65.658 +8,9
Passività per contratti assicurativi 399.233 353.891 +45.342 +12,8
Patrimonio netto 405.376 341.313 +64.063 +18,8
Organico stabile - medio 122 108 +14 +13,0
Organico flessibile - medio 1 1 - -

(*) I dati indicati sono elaborati in conformità ai principi contabili internazionali IFRS e pertanto possono non coincidere con quelli contenuti nella Relazione

Finanziaria Annuale redatta in conformità al Codice Civile e ai principi contabili italiani.

-

Relazione Finanziaria Annuale 2024

Gruppo Poste ItalianeRelazione sulla gestione al 31 dicembre 2024

PostePay S.p.A. Variazioni
(migliaia di euro) Esercizio 2024 Esercizio 2023 Valori %
Ricavi, proventi e altri 2.087.597 1.601.982 +485.615 +30,3
Risultato operativo 540.660 418.670 +121.990 +29,1
Risultato netto 420.553 328.796 +91.757 +27,9
Investimenti 12.494 15.284 (2.790) (18,3)
Patrimonio netto 1.279.298 1.426.293 (146.995) (10,3)
Organico stabile - medio 389 358 +31 +8,7
Organico flessibile - medio - - - -

La società, al 31 dicembre 2024, ha deliberato la distribuzione di dividendi per 567 milioni di euro.

MLK Deliveries S.p.A. Variazioni
(migliaia di euro) Esercizio 2024 Esercizio 2023 Valori %
Ricavi, proventi e altri 31.297 41.159 (9.862) (24,0)
Risultato operativo 915 1.320 (405) (30,7)
Risultato netto 750 894 (144) (16,1)
Investimenti 8 63 (55) (87,3)
Patrimonio netto( 15.188 14.456 +732 +5,1
Organico stabile - medio 27 31 (4) (12,9)
Organico flessibile - medio - - - -
Plurima S.p.A. Variazioni
Variazioni
(migliaia di euro) Esercizio 2024 Esericizio 2023 Valori %
Ricavi, proventi e altri 56.887 55.048 +1.839 +3,3
Risultato operativo 938 2.742 (1.804) (65,8)
Risultato netto (2.751) (1.302) (1.449) n.s.
Investimenti 10.245 2.897 +7.348 n.s.
Patrimonio netto 84.946 87.734 (2.788) (3,2)
Organico stabile - medio 615 583 +32 +5,5
Organico flessibile - medio 210 222 (12) (5,4)

n.s.: non significativo.

Net Insurance S.p.A. (*) Variazioni
(migliaia di euro) Esercizio 2024 Esercizio 2023 Valori %
Premi assicurativi 117.085 85.032 +32.053 +37,7
Risultato operativo 8.678 6.483 +2.195 +33,9
Risultato netto 29.887 13.286 +16.601 n.s.
Passività per contratti assicurativi 187.896 132.544 +55.352 +41,8
Patrimonio netto 79.129 58.908 +20.221 +34,3
Organico stabile - medio 106 75 +31 +41,3
Organico flessibile - medio 5 3 +
2
+66,7
(*) I dati sono elaborati in conformità ai principi contabili internazionali IFRS, pertanto possono non coincidere con quelli contenuti nella Relazione Finanziaria

(*) I dati sono elaborati in conformità ai principi contabili internazionali IFRS, pertanto possono non coincidere con quelli contenuti nella Relazione Finanziaria Annuale redatta in conformità al Codice Civile e ai principi contabili italiani

n.s.: non significativo.

Nexive Network S.r.l. Variazioni
(migliaia di euro) Esercizio 2024 Esercizio 2024 Valori %
Ricavi, proventi e altri 138.595 124.703 +13.892 +11,1
Risultato operativo 13.402 5.237 +8.165 n.s.
Risultato netto 9.291 2.965 +6.326 n.s.
Investimenti - - - -
Patrimonio netto 17.321 10.994 +6.327 +57,5
Organico stabile - medio 91 84 +
7
+8,3
Organico flessibile - medio 1 2 (1) (50,0)
La società, al 31 dicembre 2024, ha deliberato la distribuzione di dividendi per 3 milioni di euro.
n.s.: non significativo.
Net Insurance Life S.p.A. (*)
Valori
(migliaia di euro) Esercizio 2024 Esercizio 2023
Premi assicurativi 160.354 106.409 +53.945 +50,7
Risultato operativo 34.609 12.744 +21.865 n.s.
Risultato netto 23.757 9.111 +14.646 n.s.
Passività per contratti assicurativi 365.472 278.982 +86.490 +31,0
Patrimonio netto 31.437 9.343 +22.094 n.s.
Organico stabile - medio 30 22 +
8
n.s.
Organico flessibile - medio 1 - +
1
-

(*) I dati sono elaborati in conformità ai principi contabili internazionali IFRS, pertanto possono non coincidere con quelli contenuti nella Relazione Finanziaria Annuale redatta in conformità al Codice Civile e ai principi contabili italiani

n.s.: non significativo.

Relazione Finanziaria Annuale 2024

Gruppo Poste ItalianeRelazione sulla gestione al 31 dicembre 2024

LIS Holding S.p.A. Variazioni
(migliaia di euro) Esercizio 2024 Esercizio 2023 Valori %
Ricavi, proventi e altri 72.811 67.965 +4.846 +7,1
Risultato operativo 22.963 17.827 +5.136 +28,8
Risultato netto 18.298 14.540 +3.758 +25,8
Investimenti 10.959 9.762 +1.197 +12,3
Patrimonio netto 70.315 66.550 +3.765 +5,7
Organico stabile - medio 149 142 +
7
+4,9
Organico flessibile - medio 1 5 (4) (80,0)

La società, al 31 dicembre 2024, ha deliberato la distribuzione di dividendi per 15 milioni di euro.

LIS Pay S.p.A. Variazioni
(migliaia di euro) Esercizio 2024 Esercizio 2023 Valori %
Ricavi, proventi e altri 243.209 231.591 +11.618 +5,0
Risultato operativo 39.301 38.340 +961 +2,5
Risultato netto 27.352 26.710 +642 +2,4
Investimenti 229 1.770 (1.541) (87,1)
Patrimonio netto 87.833 111.233 (23.400) (21,0)
Organico stabile - medio 76 77 (1) (1,3)
Organico flessibile - medio 2 6 (4) (66,7)
La società, al 31 dicembre 2024, ha deliberato la distribuzione di dividendi per 151 milioni di euro.
Sourcesense S.p.A. Variazioni
Variazioni
(migliaia di euro) Esercizio 2024 Esercizio 2023 Valori %
Ricavi, proventi e altri 34.790 23.118 +11.672 +50,5
Risultato operativo 1.319 528 +791 n.s.
Risultato netto 827 316 +511 n.s.
Investimenti 525 1.700 (1.175) (69,1)
Patrimonio netto 8.136 7.310 +826 +11,3
Organico stabile - medio 199 55 +144 n.s.
Organico flessibile - medio 1 0 +
1
n.s.
n.s.: non significativo.

n.s.: non significativo.

Sengi Express Limited Variazioni
(migliaia di euro) Esercizio 2024 Esercizio 2023 Valori %
Ricavi, proventi e altri 253.854 144.500 +109.354 +75,7
Risultato operativo 14.550 9.556 +4.994 +52,3
Risultato netto 12.329 7.923 +4.406 +55,6
Investimenti - - - -
Patrimonio netto 12.969 8.863 +4.106 +46,3
Organico stabile - medio - - - -
Organico flessibile - medio 40 1 +39 n.s.

La società, al 31 dicembre 2024, ha deliberato la distribuzione di dividendi per 3 milioni di euro. n.s.: non significativo.

Agile LAB S.r.l. Variazioni
(migliaia di euro) Esercizio 2024 Esercizio 2023 Valori %
Ricavi, proventi e altri 19.326 13.774 +5.552 +40,3
Risultato operativo 979 116 +863 n.s.
Risultato netto 507 73 +434 n.s.
Investimenti 992 1.560 (568) (36,4)
Patrimonio netto 5.073 4.496 +577 +12,8
Organico stabile - medio 156 111 +45 +40,5
Organico flessibile - medio - - - -
n.s.: non significativo.

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8. Rendicontazione di Sostenibilità

Informazioni Generali

Informazioni Ambientali

Informazioni Sociali

Informazioni di Governance

8.rmazioni Generali

CRITERI PER LA REDAZIONE

Criteri generali per la redazione delle dichiarazioni sulla sostenibilità

Obbligo di informativa ESRS 2 BP-1

La Rendicontazione di Sostenibilità 2024 del Gruppo Poste Italiane (di seguito anche "Poste Italiane"; "il Gruppo"; "Poste") è redatta conformemente al Decreto Legislativo 125/2024, secondo gli standard di rendicontazione European Sustainability Reporting Standards (di seguito "ESRS"), includendo anche la rendicontazione della Tassonomia UE (Regolamento 852/2020). La presente Rendicontazione è redatta su base consolidata e l'ambito di consolidamento coincide con quello utilizzato per il bilancio finanziario. In particolare, il perimetro di rendicontazione è composto dalla Capogruppo Poste Italiane S.p.A. e da tutte

le Società consolidate integralmente191. In merito alle Società controllate valutate a patrimonio netto, il Gruppo ha verificato l'assenza del controllo operativo, tenuto conto dei criteri ed dei riferimenti riportati negli ESRS. Inoltre, la Rendicontazione copre l'intera catena del valore a monte e a valle del Gruppo192 . In particolare, nell'ambito dell'analisi di doppia rilevanza, il Gruppo ha considerato l'intera catena del valore a monte e a valle, considerando sia il business industriale che finanziario. Il Gruppo, inoltre, si avvale dell'opzione di non includere, per questo esercizio, dati raccolti direttamente dalla catena del valore, in quanto non direttamente disponibili. Relativamente al presente anno di rendicontazione, il Gruppo non si è avvalso dell'opzione di omettere specifiche informazioni corrispondenti a proprietà intellettuale, know-how o risultati dell'innovazione.

Informativa in relazione a circostanze specifiche

Obbligo di informativa ESRS 2 BP-2

Orizzonti temporali

Il Gruppo Poste Italiane ha definito i propri orizzonti temporali come segue: entro 1 anno per il breve termine, entro l'arco di piano ovvero tra 2 e 5 anni per il medio termine e oltre l'arco di piano ovvero più di 5 anni per il lungo termine. Gli orizzonti temporali sono in linea con gli standard definiti dall'ESRS e con i rischi e le opportunità di sostenibilità, garantendo la coerenza con il Piano Strategico 2024-2028 approvato a marzo 2024. Si specifica che gli orizzonti temporali utilizzati per l'analisi dei rischi climatici discostano da quelli indicati in tutta la Rendicontazione di Sostenibilità e risultano essere i seguenti:

• rischi fisici – entro il 2030 per il breve periodo, entro il 2050 per il medio periodo ed entro il 2080 per il lungo periodo;

191 Per il dettaglio delle Società incluse nel perimetro si rimanda alla tabella "Perimetro di consolidamento e dati salienti delle partecipazioni" (pp. 649-650)

192 Per ulteriori dettagli in merito alla catena del valore del Gruppo si rimanda all'SBM-1, presente successivamente nel capitolo di Informazioni generali.

• rischi di transizione – 1-2 anni per il breve periodo, 2-10 anni per il medio periodo e oltre 10 anni per il lungo periodo.

Cause di incertezze nelle stime e nei risultati

Al fine di garantire l'attendibilità delle informazioni riportate è stato limitato il più possibile il ricorso a stime. Le eventuali stime si basano sulle migliori informazioni disponibili alla data.

In particolare, Poste Italiane ha utilizzato processi di stima e assunzioni, basati sulle migliori informazioni disponibili, per il calcolo delle metriche quantitative relative alla catena del valore, con particolare riferimento alle emissioni di gas di effetto serra Scope 3, che per loro natura sono soggette a maggiori stime rispetto alle emissioni di gas a effetto serra di Scope 1 e 2, pur utilizzando dati calcolati secondo metodologie conformi agli standard di riferimento, per assicurare un adeguato livello di accuratezza. Per ulteriori dettagli sulla metodologia di calcolo utilizzata, si faccia riferimento all'Obbligo di informativa E1-6 all'interno della sezione "8.2.2 Cambiamenti climatici" della presente Rendicontazione. Il Gruppo ha inoltre utilizzato stime per le metriche di performance rispetto ai dati su rifiuti, gender pay gap, tempi medi di pagamento. I dettagli in merito alle stime e alle assunzioni sono riportati nei relativi topic.193

Infine, nel rendicontare informazioni prospettiche, tra cui target e investimenti futuri previsti, le incertezze sono inerenti e, pertanto, tali informazioni potrebbero essere soggette a cambiamenti.

Modifiche nella redazione o nella presentazione ed errori di rendicontazione

Ai fini della redazione della prima Rendicontazione di Sostenibilità di Poste Italiane in linea con la CSRD e i relativi standard ESRS, il Gruppo non ha fornito dati comparativi e non ha ritenuto applicabili le richieste relative a modifiche e/o errori di rendicontazione in periodi precedenti.

Informazioni richieste da altre normative o disposizioni in materia di sostenibilità

La presente Rendicontazione include limitate informazioni derivanti da altri regolamenti, standard e framework riconosciuti per il reporting di sostenibilità, tra cui il Regolamento UE 2020/852 (Tassonomia UE), l'United Nations Global Compact (UNGC), il Greenhouse Gas Protocol (GHG Protocol) e la Partnership for Carbon Accounting Financials (PCAF). In particolare, gli ultimi due sono i framework/standard utilizzati per le emissioni di gas effetto serra, così come richiesto dagli standard ESRS.

Inclusione mediante riferimento

Le informazioni incluse mediante riferimento all'interno della Rendicontazione di Sostenibilità sono relative all'Obbligo di informativa SBM-1 e rimanda principalmente alle seguenti sezioni della Relazione sulla Gestione: 4.3 Il modello di business di Poste Italiane; 4.5 Omnicanalità e settori di attività; 4.6 La strategia di Poste Italiane.

Disposizioni transitorie

Il Gruppo ha utilizzato le disposizioni transitorie previste dall'Appendice C dell'ESRS 1 applicabili, ad eccezione delle seguenti richieste: S1-7 Lavoratori non dipendenti; S1-12 Persone con disabilità; S1-13 Metriche di formazione e sviluppo delle competenze; S1-14 Metriche di salute e sicurezza par. 88d e par. 88e; S1-15 Metriche dell'equilibrio tra vita professionale e vita privata, che sono state rendicontate.

Ulteriori specifiche

Per la realizzazione delle azioni descritte nei topic di riferimento (ad eccezione del topic E1), sono stati inseriti i CapEx ed OpEx soltanto nel caso in cui superino una soglia di rilevanza pari al 5% dei corrispondenti valori indicati nel Bilancio Consolidato di Gruppo.

193 Per rifiuti si rimanda a E5-5, gender pay gap S1-16 e tempi medi di pagamento G1-6.

GOVERNANCE

La sostenibilità è una componente integrante delle attività, dei processi e della strategia aziendale e rappresenta un driver fondamentale nelle scelte strategiche e finanziarie del Gruppo. Con questa consapevolezza, il Gruppo Poste Italiane negli anni ha intrapreso un importante percorso di sviluppo della propria strategia di business, integrandola progressivamente e in maniera strutturale con i principi Environmental, Social and Governance (ESG) e orientando l'operatività del Gruppo verso la creazione di valore condiviso per tutti i portatori d'interesse, consolidando così la propria reputazione.

Per il Gruppo Poste Italiane essere sostenibili significa, dunque, aver definito una chiara strategia sulle tematiche ESG e averle integrate in maniera trasversale all'interno degli obiettivi strategici, così come sono stati definiti nel Piano Strategico 2024-2028. Il Gruppo ha scelto di adottare una strategia di sostenibilità che mette al centro un sistema di Governance in ambito ESG, le politiche e linee guida di sostenibilità, parte del corpus normativo aziendale, e un Piano Strategico ESG nella sua declinazione in otto Pilastri. Tale strategia permette al Gruppo di andare ben oltre gli attuali obblighi normativi e di ricoprire un ruolo centrale nella creazione di valore sostenibile per la comunità, come anche espresso nel purpose di Poste Italiane "Crescere responsabilmente grazie al decisivo contributo delle proprie persone per il successo sostenibile, l'innovazione, la digitalizzazione e la coesione sociale del Paese".

Ruolo degli organi di amministrazione, direzione e controllo

Obbligo di informativa ESRS 2 GOV-1 e ESRS G1 GOV-1

L'assetto di Corporate Governance riflette le disposizioni contenute nel D.Lgs. 24 febbraio 1998 n. 58 (TUF) ove applicabili, le Disposizioni di Vigilanza emanate da Banca d'Italia applicabili a Poste Italiane in ragione delle attività condotte per il tramite del Patrimonio destinato BancoPosta, la normativa applicabile agli Istituti di moneta elettronica per le attività svolte da Poste Italiane in esecuzione degli accordi sottoscritti con PostePay – patrimonio IMEL, nonché le raccomandazioni del Codice di Corporate Governance entrato in vigore il 1° gennaio 2021. Il modello di governance adottato è di tipo tradizionale, caratterizzato dalla dicotomia tra Consiglio di Amministrazione e Collegio Sindacale; la revisione legale dei conti è affidata a una Società di Revisione. Nello specifico, il Consiglio di Amministrazione, che opera in qualità di organo di amministrazione e direzione, è composto, alla data di approvazione del presente documento, da 9 membri, di cui un Amministratore esecutivo e 8 Amministratori non esecutivi194. Il Collegio Sindacale, che ha la funzione di organo di controllo, è composto da 3 membri effettivi e 3 membri supplenti. A tal proposito, si specifica che il Gruppo Poste Italiane non prevede la rappresentanza dei dipendenti e degli altri lavoratori all'interno dei propri organi di direzione, amministrazione e controllo.

In linea con le disposizioni del Codice di Corporate Governance Italiano, il Consiglio di Amministrazione ha nominato al suo interno cinque comitati con funzioni propositive e consultive: il Comitato di Sostenibilità, il Comitato Controllo e Rischi, il Comitato Remunerazioni, il Comitato Nomine e Corporate Governance e il Comitato Parti Correlate e Soggetti Collegati.

Si rappresenta inoltre che nel mese di febbraio 2024 il Consiglio di Amministrazione ha deliberato il riassetto delle funzioni apicali di governo societario, nell'ambito del quale – preso atto della contestuale rinuncia dell'Amministratore Delegato alla carica di Direttore Generale – ha nominato, su proposta dell'Amministratore Delegato medesimo, il Direttore Generale del Gruppo Poste Italiane.

Gli amministratori del Gruppo Poste Italiane sono dotati di adeguata competenza e professionalità. Nello specifico, i membri degli organi di amministrazione e direzione, nonché di controllo, hanno una consolidata esperienza nei seguenti settori: Finanza, Fondi ESG, Legale (commerciale, societario e amministrativo), Progetti infrastrutturali, Logistica, Trasporti, Energia, Fiscale, Revisione e Compliance aziendale (risk management, antiriciclaggio e protezione dei dati personali ), Servizi pubblici locali, Comunicazione, Regolatorio, Sostenibilità, Telecomunicazioni, Assicurativo, Informatica,

194 In sostituzione del Consigliere Armando Ponzini, dimessosi dalla carica a far data dal 31 luglio 2024, il Consiglio di Amministrazione nella riunione del 26 marzo 2025 ha nominato per cooptazione [●], destinato a restare in carica fino alla prossima Assemblea degli Azionisti.

Business digitale, Turnaround di gruppi internazionali, Merger&Acquisition, Immobiliare. Al fine di garantire capacità e competenze adeguate, agli organi di amministrazione direzione e controllo sono garantite specifiche iniziative di induction. A tal proposito, sulle tematiche ESG le iniziative di induction hanno coinvolto nel 2024 sia i membri del Consiglio di Amministrazione, che del Collegio Sindacale che il Magistrato della Corte dei Conti. Inoltre, specifiche sessioni sono state previste anche ai componenti del Comitato Sostenibilità. Le principali tematiche che sono state affrontate hanno riguardato: il Piano industriale, il Risk Appetite Framework di BancoPosta, l'Antiriciclaggio di Gruppo, il Sistema di Controllo interno sulla Informativa finanziaria, le Attestazioni del Dirigente Preposto, il Sistema di Controllo Interno e di Gestione dei Rischi (SCIGR), la Sostenibilità nel Gruppo Poste Italiane, il governo e la gestione dei rischi ICT e di sicurezza informatica. Inoltre, il 28 ottobre 2024 la funzione Sviluppo Sostenibile di Gruppo ha effettuato un intervento, illustrando le novità introdotte dalla nuova normativa CSRD, l'action plan, la governance e il sistema di controllo interno, nonché un focus sulla figura del Dirigente Preposto e sul Sistema di Controllo Interno sull'Informativa di Sostenibilità.

Tali sessioni di induction mirano a rafforzare le competenze relative alle questioni di sostenibilità quali la conoscenza e l'esperienza dei modelli e delle tecniche di valutazione di impatti, rischi e opportunità derivanti dalle interrelazioni con l'ecosistema sociale e ambientale, che devono essere analizzati e aggiornati in relazione all'evoluzione del contesto interno ed esterno. Le funzioni aziendali competenti, in particolare Risk e Compliance di Gruppo e Sviluppo Sostenibile di Gruppo, hanno la responsabilità di sviluppare, adottare e far evolvere tali modelli e metriche, rendendoli adeguati alle caratteristiche del Gruppo e compliant alle norme, nonché di portarli a conoscenza degli Organi aziendali in occasione delle induction periodiche. Gli Organi aziendali a loro volta possono prevedere specifiche sessioni di formazione anche avvalendosi di esperti esterni.

Con riferimento alla Diversità, Poste Italiane ha adottato dal 2018 una politica in materia di diversità degli organi di amministrazione e controllo di Poste Italiane (nel prosieguo anche "Politica"), nell'ambito della quale vengono fornite indicazioni non vincolanti in ordine ad aspetti quali, ad esempio, l'età, il genere, l'etnia, la provenienza geografica, il percorso formativo e professionale dei componenti del Consiglio stesso. Lo scopo della Politica è quello di individuare i criteri per una composizione quali-quantitativa del Consiglio di Amministrazione funzionale ad un efficace assolvimento dei compiti e delle responsabilità affidati all'Organo di gestione, anche attraverso la presenza di persone che assicurino una sufficiente diversità di punti di vista e competenze necessari per una buona comprensione degli affari attuali, dei rischi e delle opportunità a lungo termine relativi all'attività aziendale. La Politica è stata redatta tenendo conto della natura e della complessità dell'attività aziendale, del contesto sociale e ambientale in cui il Gruppo opera, dell'esperienza maturata dal consiglio medesimo con riguardo alle attività e alle modalità di funzionamento del consiglio e dei comitati endoconsiliari nonché delle risultanze dei processi di autovalutazione condotti nel corso del tempo. Per maggiori dettagli circa i contenuti della Politica, si rinvia al documento pubblicato sul sito internet www.posteitaliane.it.

Dunque, si riporta di seguito una tabella di sintesi della composizione dell'organo di governo, alla data di approvazione del presente documento, suddiviso per percentuale di genere ed età. Come si può evincere da quanto esposto e in virtù della Politica adottata, alla data di approvazione del presente documento, risulta che il 44,5% dei membri del Consiglio di Amministrazione è rappresentato da donne (4 donne su 9 membri). Inoltre, 77,8% dei membri del CdA è indipendente.

Membri % dell'Organo
di governo (head count)
u.m. 2024
Uomini Donne Totale
età inferiore ai 30 anni 0 0 0
tra i 30 e i 50 anni 11 0 11
età superiore ai 50 anni % 44,5 44,5 89
Totale 55,5 44,5 100

Il Collegio Sindacale è composto da 3 membri di cui uno è donna.

Al fine di definire con chiarezza i valori e il ruolo sociale con i quali Poste Italiane contribuisce ai processi di coesione, inclusione e sostenibilità del Paese, nonché le regole di comportamento da seguire nell'espletamento delle attività professionali, il Gruppo si è dotato di un Codice Etico destinato agli amministratori, agli organi di controllo, al management, a tutti i dipendenti e a coloro che operano, direttamente o indirettamente, stabilmente o temporaneamente, per perseguire gli obiettivi di Poste Italiane. Il Codice viene divulgato a tutti i livelli dell'organizzazione con l'obiettivo di diffonderne i valori e all'interno dello stesso sono sanciti i principi che ispirano la cultura, i comportamenti e la modalità di fare impresa del Gruppo e dei suoi stakeholder, quali, ad esempio, il principio di legalità, imparzialità ed equità, rispetto e valorizzazione delle persone, trasparenza e completezza, riservatezza, qualità, diligenza e professionalità.

Si riportano di seguito le principali responsabilità detenute dagli Organi e dalle strutture del Gruppo Poste Italiane, soprattutto con riferimento agli aspetti ESG:

  • il Consiglio di Amministrazione ha poteri riguardanti gli indirizzi strategici e di controllo della Capogruppo e delle Società del Gruppo. Oltre alle attribuzioni ad esso spettanti ai sensi di legge e dello statuto, allo stesso è riservata in via esclusiva la competenza in relazione alle decisioni più importanti sotto il profilo economico e strategico e in termini di incidenza strutturale sulla gestione, ovvero funzionali all'esercizio dell'attività di monitoraggio e di indirizzo di Poste Italiane. A tal proposito, con il supporto del Comitato Controllo e Rischi (di seguito anche CCR) definisce la natura e il livello di rischio compatibile con gli obiettivi strategici di Poste Italiane, al fine di permettere al Gruppo di raggiungere il successo sostenibile. Inoltre, valuta i processi di gestione degli impatti, dei rischi e delle opportunità associati alle questioni di sostenibilità, analizzando e meglio definendo il ruolo del management in tali processi;
  • il Comitato Controllo e Rischi di Poste Italiane, oltre ai compiti di supporto al CdA nell'ambito delle valutazioni e decisioni relative al Sistema di Controllo Interno e Gestione dei Rischi (di seguito SCIGR), è chiamato a, tra gli altri, definire le linee di indirizzo del SCIGR, in modo che i principali rischi concernenti Poste Italiane S.p.A. e le società da essa controllate risultino correttamente identificati, nonché adeguatamente misurati, gestiti e monitorati e determinare il grado di compatibilità dei suddetti rischi con una gestione dell'impresa coerente con gli obiettivi strategici individuati. Inoltre, esamina i risultati emersi dal processo di doppia rilevanza (in particolare, con riferimento ai rischi e alle opportunità rilevanti - financial materiality) e l'informativa in merito ai rischi legati al cambiamento climatico monitorati in coordinamento con il Comitato Sostenibilità;
  • il Comitato Sostenibilità ha il compito di coadiuvare il Consiglio di Amministrazione, con funzioni istruttorie, propositive e consultive, nel perseguire il successo sostenibile, anche attraverso il supporto nelle valutazioni e decisioni relative ai fattori ambientali, sociali e di governance, promuovendo la continua integrazione delle best practice nazionali e internazionali relative alla sostenibilità nelle strategie aziendali. A tal proposito, al Comitato spetta la supervisione delle questioni di sostenibilità connesse all'esercizio dell'attività dell'impresa e alle dinamiche di interazione di quest'ultima con tutti gli stakeholder, l'esame dei processi di gestione degli impatti, rischi e opportunità rilevanti associati alle questioni di sostenibilità. Inoltre, il Comitato è chiamato ad esaminare le politiche del Gruppo in materia di sostenibilità, ad esaminare, valutare e formulare proposte in materia di strategia ambientale, sociale e di governance (quest'ultima intesa con riferimento alla sostenibilità) del Gruppo, incluse le strategie relative al cambiamento climatico. Infine, esamina e valuta gli obiettivi annuali e i traguardi da raggiungere, tenendo in considerazione i potenziali progetti su tali tematiche e monitorandone nel tempo la relativa attuazione;
  • il Collegio Sindacale di Poste Italiane svolge i compiti a esso attribuiti ai sensi di legge e dallo Statuto Sociale. In particolare, vigila sull'osservanza delle norme di legge, regolamentari e statutarie e sull'osservanza delle disposizioni in tema di rendicontazione di sostenibilità e formula un parere obbligatorio per la nomina del Dirigente Preposto alla redazione della rendicontazione di Sostenibilità nonché informa il CdA dell'esito della revisione legale dei conti e delle attività di attestazione della conformità della rendicontazione di sostenibilità;
  • l'Amministratore Delegato di Poste Italiane è incaricato dell'istituzione e del mantenimento del SCIGR (Amministratore Incaricato SCIGR) e fornisce pareri/supporto agli altri attori coinvolti nell'organizzazione dello stesso.

In particolare, propone al CdA la nomina e la revoca del Dirigente Preposto alla redazione dei documenti contabili societari nonché, con riferimento alla sostenibilità, del Dirigente Preposto alla redazione della Rendicontazione di Sostenibilità, previo parere del Collegio Sindacale;

  • il Direttore Generale di Poste Italiane S.p.A., nominato dal Consiglio di Amministrazione e a riporto dell'Amministratore Delegato, ha la responsabilità di gestire e coordinare le strutture aziendali del Gruppo con riguardo fra l'altro alle tematiche di Enterprise Risk Management e di sostenibilità del Gruppo Poste Italiane;
  • la funzione Risk e Compliance di Gruppo (di seguito anche "RCG"), che a settembre 2024 è stata istituita a diretto riporto del Direttore Generale, costituisce, anche attraverso il Risk Management Integrato e la Compliance Integrata di Gruppo, il presidio di riferimento unico per il governo e la gestione di tutti i rischi in ottica di Gruppo, ivi inclusi quelli di compliance e di sostenibilità, avvalendosi a tale scopo del contributo delle unità specialistiche a suo diretto riporto (cd. "presidi diretti") nonché degli altri presidi di rischio (cd. "presidi indiretti") presenti in Poste Italiane (ivi incluso il Patrimonio BancoPosta) e nelle principali società del Gruppo. Con particolare riferimento ai rischi finanziari, la suddetta funzione, attraverso un presidio dedicato, coordina le funzioni di Risk Management delle Società sottoposte a vigilanza. La stessa è chiamata a definire, per ogni ambito di rischio, le politiche, gli strumenti e le metodologie standard al fine di garantire un approccio integrato e globale a livello di Gruppo;
  • la funzione Sviluppo Sostenibile di Gruppo (di seguito anche "SSG"), anch'essa istituita a diretto riporto del Direttore Generale a partire da settembre 2024, ha il compito di definire, anche attraverso l'integrazione dei contributi forniti dalle funzioni coinvolte, la strategia di sviluppo sostenibile da sottoporre alla valutazione del Vertice Aziendale, identificando i temi rilevanti ai fini strategici, gestionali e di rendicontazione. La funzione SSG garantisce la definizione e lo sviluppo del framework di sostenibilità di Gruppo, presidiandone l'implementazione e garantendo l'armonizzazione dei processi, strumenti e relative metodologie. In particolare, nell'ambito della rendicontazione annuale di Sostenibilità, il Responsabile SSG coordina il processo di analisi di rilevanza finalizzato all'identificazione dei temi prioritari, sulla base della significatività degli impatti ad essi correlati, con il supporto della funzione RCG per gli aspetti legati a rischi e opportunità in ottica di financial materiality. Inoltre, il Responsabile della funzione SSG, nominato Dirigente Preposto alla redazione della rendicontazione di Sostenibilità a partire da dicembre 2024, attesta la conformità della rendicontazione di Sostenibilità agli standard di rendicontazione ESRS e al Regolamento sulla Tassonomia UE. A tal fine, il Responsabile SSG istituisce, valuta e mantiene il Sistema di Controllo Interno sull'Informativa di Sostenibilità, secondo i principali framework metodologici.

Elemento fondamentale della Corporate Governance di Poste Italiane è il Sistema di Controllo Interno e Gestione dei Rischi quale insieme di strumenti, procedure, regole e strutture organizzative volte a contribuire al successo sostenibile del Gruppo attraverso la definizione di ruoli e responsabilità in ambito ESG, dei flussi informativi tra gli attori coinvolti nel sistema di controllo interno e verso gli organi aziendali nonché delle modalità di gestione dei relativi rischi. Il SCIGR, in linea con le normative e le leading practice di riferimento, ivi incluse quelle in materia di sostenibilità, si articola su tre livelli di controllo e coinvolge una pluralità di attori presenti all'interno dell'organizzazione aziendale. I presidi di controllo di primo livello identificano, valutano, gestiscono e monitorano i rischi di competenza in relazione ai quali individuano e attuano specifiche azioni di trattamento volte ad assicurare il corretto svolgimento delle operazioni. I presidi di controllo di secondo livello, il cui ruolo consiste nel monitorare i rischi aziendali, propongono le linee guida sui relativi sistemi di controllo e verifica l'adeguatezza degli stessi, al fine di assicurare efficienza ed efficacia delle operazioni, adeguato controllo dei rischi, prudente conduzione del business, affidabilità delle informazioni, conformità a leggi, regolamenti e procedure interne. I presidi di controllo di terzo livello, che si sostanziano nelle funzioni di Internal Audit, forniscono assurance indipendente sull'adeguatezza ed effettiva operatività del primo e secondo livello di controllo e, in generale, sul SCIGR. Poste Italiane, in linea con il principio di autonomia e indipendenza stabilito dalle disposizioni di vigilanza, ha istituito due funzioni di Internal Audit: la funzione di Controllo Interno di Poste Italiane e quella di Revisione Interna di BancoPosta. Relativamente all'ambito di intervento delle funzioni di Internal Audit, la funzione Controllo Interno di Poste Italiane svolge le attività di competenza sui processi significativi di Poste (compresi quelli trasversali a livello di Gruppo) e delle Società Controllate

non dotate di proprie funzioni di Internal Audit, secondo un approccio risk based, mentre Revisione Interna BancoPosta quelle relative ai processi del Patrimonio BancoPosta. Per le ulteriori informazioni riferite al SCIGR si rinvia al Capitolo "5 – La gestione dei rischi di Poste Italiane" della Relazione sulla Gestione.

A tal proposito, si specifica che, con riferimento ai controlli e alle procedure dedicati alla gestione degli impatti, rischi e opportunità, viene svolta annualmente l'analisi di doppia rilevanza, condotta dalle funzioni Sviluppo Sostenibile di Gruppo e Risk e Compliance di Gruppo. Tale processo vede il coinvolgimento dei più alti organi aziendali, quali Comitato Controllo e Rischi, Comitato Sostenibilità e Collegio Sindacale, che ne esaminano i risultati ciascuno per le rispettive competenze. Tale analisi, integrata nel processo di risk management di Gruppo e in quello di gestione delle tematiche di sostenibilità e disciplinata all'interno di specifiche Linee Guida, vede l'identificazione di precisi ruoli e responsabilità sia dei più alti organi aziendali coinvolti che delle funzioni aziendali che sono chiamate ad attuare il processo. Inoltre, si specifica che con particolare riferimento alla rendicontazione di Sostenibilità, il Gruppo Poste Italiane si è dotato di un "Sistema di Controllo Interno sull'Informativa di Sostenibilità" – dettagliato nel corso del presente capitolo e di seguito denominato SCIIS - quale insieme di tutti gli strumenti necessari o utili ad indirizzare, gestire e verificare la pertinenza, la rappresentazione fedele, la comparabilità, la verificabilità e la comprensibilità della rendicontazione di Sostenibilità comunicata all'esterno.

Per ogni ulteriore approfondimento sugli aspetti correlati al sistema di Corporate Governance del Gruppo Poste Italiane si rimanda al documento "Relazione sul Governo Societario e gli Assetti Proprietari" del Gruppo.

Informazioni fornite agli organi di amministrazione, direzione e controllo dell'impresa e questioni di sostenibilità da questi affrontate

Obbligo di informativa ESRS 2 GOV-2

Come dimostra l'articolato assetto di Corporate Governance adottato dal Gruppo Poste Italiane, informare regolarmente i più alti organi di governo sull'attuazione delle politiche aziendali in materia di sostenibilità, nonché sui risultati e l'efficacia delle azioni intraprese è una delle prerogative del Gruppo. A dimostrazione di ciò, infatti, il Consiglio di Amministrazione, i suoi Comitati e l'Organo di Controllo sono informati periodicamente sulle tematiche di sostenibilità, secondo quanto previsto dagli appositi flussi informativi stabiliti dal SCIGR. Inoltre, i soggetti che hanno la responsabilità di svolgere l'analisi di doppia rilevanza, in particolare la Funzione Sviluppo Sostenibile di Gruppo e la Funzione Risk e Compliance di Gruppo, hanno la responsabilità di informare annualmente il Comitato Sostenibilità e il Comitato Controllo e Rischi sugli esiti della stessa. Tali informative hanno l'obiettivo di garantire al Consiglio di Amministrazione di prendere decisioni aziendali accurate e supportate da un'attenta valutazione degli impatti, dei rischi e delle opportunità, così da garantire al Gruppo Poste Italiane una gestione efficiente ed efficace delle tematiche di sostenibilità. In particolare, si specifica che nel corso del 2024 il Comitato Sostenibilità ha ricevuto informativa trimestrale rispetto agli aggiornamenti sull'avanzamento del piano di interventi relativo ai pilastri fondamentali della strategia ESG di Gruppo. Inoltre, è stata approfondita la revisione della strategia ESG contenuta nel Piano Industriale.

Per ogni ulteriore approfondimento sugli aspetti correlati alle informative fornite agli organi di amministrazione, direzione e controllo in merito alle tematiche di sostenibilità si rinvia alla "Relazione sul governo societario e gli assetti proprietari esercizio 2024", pubblicata sul sito di Poste Italiane. Inoltre, i Comitati competenti in materia di sostenibilità hanno affrontato, nel periodo di riferimento, diverse tematiche di sostenibilità (es. cambiamenti climatici, ecc.). Inoltre, gli impatti, i rischi e le opportunità potenzialmente rilevanti sono stati portati all'attenzione dei comitati Controllo e Rischi e Sostenibilità in una prima fase di analisi nell'ultimo trimestre del 2024, per poi essere condivisi a valle della finalizzazione dell'analisi a febbraio 2025. La rendicontazione puntuale degli IRO avverrà, pertanto, a partire dal 2025.

Integrazione delle prestazioni in termini di sostenibilità nei sistemi di incentivazione

Obbligo di informativa ESRS 2 GOV-3 e ESRS E1 GOV-3

La Relazione sulla politica in materia di remunerazione e sui compensi corrisposti di Poste Italiane S.p.A. illustra in modo chiaro la politica in materia di remunerazione dei componenti degli Organi di amministrazione, degli Organi di controllo, dei Direttori Generali e dei Dirigenti con Responsabilità Strategiche, nonché le procedure utilizzate per l'adozione e l'attuazione di tale politica. La stessa viene approvata dall'Assemblea degli Azionisti. Con riferimento ai sistemi d'incentivazione variabile a breve (MBO) e a lungo termine (ILT) - previsti per l'Amministratore Delegato195, il Direttore Generale e Dirigenti con Responsabilità Strategiche - essi hanno il fine di rafforzare l'attenzione alla creazione di valore per gli stakeholder, in coerenza con il Piano Strategico, attraverso il collegamento degli incentivi assegnati su obiettivi annuali e pluriennali - economico-finanziari e ESG - e le performance effettivamente conseguite nel medesimo periodo di riferimento. Si fa presente, infine, che i piani di incentivazione prevedono sistemi di differimento e/o retention e meccanismi di correzione ex-post (malus e/o claw back) che possono condurre alla riduzione o all'azzeramento degli incentivi e alla richiesta di restituzione degli importi già corrisposti.

A tal proposito, si specifica che gli obiettivi ESG, nel 2024, sono connessi:

• per il sistema MBO dell'Amministratore Delegato, alle componenti afferenti la Transizione green (15%), la Qualità PCL (10%) e i progetti strategici ESG (15%); in particolare, insieme alla "Transizione Green" (riduzione delle emissioni totali di Gruppo) e alla "Customer Experience" (attraverso il monitoraggio della Qualità PCL) sono "presidiati" – attraverso un obiettivo collegato al raggiungimento di progetti strategici per il Gruppo – anche i pilastri "Valorizzazione delle persone" (Certificazione ISO 45001 in materia di Salute e sicurezza sul lavoro), "Innovazione" ("Policy Ethics Driven" a supporto dell'Intelligenza Artificiale) e "Finanza Sostenibile" (inserimento di una componente ESG nei prodotti d'investimento di Poste Vita).

Per i Dirigenti con Responsabilità Strategiche rappresentano obiettivi differenziati per funzione da individuarsi all'interno dei KPI che alimentano la strategia ESG del Gruppo (a titolo esemplificativo, KPI legati alla Transizione Green, alla Customer Experience e alla Diversity&Inclusion).

• per il Piano ILT, a componenti afferenti la Transizione green (20%) e la Valorizzazione delle persone (20%). L'obiettivo "Transizione green" è volto a misurare la riduzione delle emissioni in ambito immobiliare nell'orizzonte temporale 2024-2026: il forte focus sulla sostenibilità ambientale è confermato monitorando, in particolare, la riduzione delle emissioni GHG dirette del Gruppo (Scope 1) derivanti dalle strutture immobiliari (tCO2e). L'obiettivo "Valorizzazione delle persone" prevede un focus sullo sviluppo delle competenze attraverso l'erogazione delle ore di formazione (con un target di 15 mln di ore di formazione). Maggiori approfondimenti sugli obiettivi ESG sono presenti nella relativa sezione del Bilancio di esercizio 2023.

Per approfondimenti si rimanda alla Relazione sulla politica in materia di remunerazione 2024.

La politica di Poste Italiane in materia di remunerazione dei componenti degli organi di amministrazione, degli organi di controllo, dei direttori generali e dei Dirigenti con responsabilità strategiche viene approvata annualmente dall'Assemblea degli azionisti. Il Consiglio di Amministrazione determina i compensi degli Amministratori investiti di particolari cariche, sentito il parere del Collegio Sindacale.

Inoltre, lo stesso, su proposta del Comitato Remunerazioni, definisce i compensi per la partecipazione dei Consiglieri ai Comitati endoconsiliari.

La funzione Risorse Umane e Organizzazione elabora, con il supporto di altre funzioni coinvolte – ad esempio Amministrazione, Finanza e Controllo, Sviluppo Sostenibile di Gruppo - in accordo con il Direttore Generale e con l'Amministratore Delegato, l'ipotesi tecnica delle politiche di remunerazione e la sottopone al Comitato Remunerazioni in vista del successivo passaggio in Consiglio di Amministrazione e dell'approvazione da parte dell'Assemblea degli Azionisti. Per ogni ulteriore approfondimento circa la politica di remunerazione si rimanda alla Relazione sulla Politica in materia di remunerazione 2025 e sui compensi corrisposti 2024 di Poste Italiane S.p.A. pubblicata sul sito di Poste Italiane.

195 L'amministratore Delegato è l'unico amministratore esecutivo destinatario di tali sistemi di incentivazione, gli altri membri del Consiglio di Amministrazione non risultano destinanari dei medesimi.

Dichiarazione sul dovere di diligenza

Obbligo di informativa ESRS 2 GOV-4

La tabella che segue fornisce una riconduzione delle informazioni relative al processo di due diligence.

Disclosure relativa a
Elementi chiave della due
diligence sulla sostenibilità
Disclosure
requirements
Pag. Persone Ambiente
a. Integrazione della
due diligence nella
governance, nella
ESRS 2 GOV-2 210 X X
ESRS 2 GOV-3 210 X X
strategia e nel
modello di business
ESRS 2 SBM-3 219 X X
ESRS 2 SBM-3-E1 294 X
ESRS 2 SBM-3-S1 320 X
ESRS 2 SBM-3-S2 345 X
ESRS 2 SBM-3-S3 352 X
ESRS 2 SBM-3-S4 362 X
b. Coinvolgimento degli ESRS 2 GOV-2 207 X X
stakeholder ESRS 2 SBM-2 218 X X
ESRS 2 IRO-1 232 X X
ESRS 2 IRO-2 245 X X
ESRS 2 MDR-P X X
S1-2 324 X
S2-2 347 X
S3-2 353 X
S4-2 364 X
c. Identificazione e ESRS 2 IRO-1 228 X X
valutazione degli
impatti negativi sulle
persone e
sull'ambiente
ESRS 2 SBM-3 219 X X
ESRS 2 SBM-3-S1 320 X
ESRS 2 SBM-3-S2 344 X
ESRS 2 SBM-3-S3 352 X
ESRS 2 SBM-3-S4 361 X
emarket
sdir scorage
CERTIFIED
d. Adozione di misure ESRS MDR-A X X
per affrontare gli
impatti negativi
E1-1 296 X
E1-3 296 X
E2-2 308 X
E5-2 310 X
S1-3 328 X
S1-4 329 X
S2-3 349 X
S2-4 349 X
S3-3 355 X
S3-4 355 X
S4-3 367 X
S4-4 368 X
e. Monitoraggio MDR-T/E1-4 300 X
dell'efficacia di tali
sforzi
MDR-T/E2-3 308 X
MDR-T/E5-3 312 X
MDR-T/S1-5 336 X
MDR-T/S2-5 350 X
MDR-T/S3-5 358 X
MDR-T/S4-5 374 X
E1-6 – E1-8 303-305 X
E2-4 308 X
E5-4 – E5-5 314 X
S1-6 – S1-17 337
G1-4 – G1-6 387

Gestione del rischio e controlli interni sulla rendicontazione di sostenibilità

Obbligo di informativa ESRS 2 GOV-5

Nel 2024 Poste Italiane ha avviato un percorso di adeguamento alle esigenze espresse dal D.Lgs. n. 125/2024 e degli ESRS, attraverso la definizione e la progressiva implementazione di un sistema di controllo interno sull'informativa di sostenibilità ("SCIIS"), finalizzato a garantire il raggiungimento degli obiettivi di pertinenza, rappresentazione fedele, comparabilità, verificabilità e comprensibilità dei bilanci e di ogni altra informazione di sostenibilità.

L'articolazione del SCIIS è definita coerentemente al modello "Internal Controls – Integrated Framework" emesso dal Committee of Sponsoring Organizations of the Treadway Commission (c.d. "CoSO Report"), che, a marzo 2023, ha pubblicato una specifica guida supplementare dedicata al reporting di sostenibilità, intitolata "Achieving Effective Internal Control of Sustainability Reporting (ICSR)". La responsabilità di attuare e mantenere un adeguato SCIIS è affidata al Dirigente Preposto alla redazione della rendicontazione di sostenibilità di Poste Italiane, figura prevista in applicazione del D.Lgs. n. 125 del 6 settembre 2024 e dell'art. 154-bis, comma 5-ter, del D.Lgs. n. 58 del 24 febbraio 1998 (di seguito "TUF"). L'istituzione, il mantenimento e la valutazione del SCIIS sono garantiti attraverso un processo strutturato che prevede le seguenti fasi: definizione del perimetro di applicazione (scoping); modello di controllo; monitoraggio dei controlli; valutazione del modello di controllo e reporting.

Più in dettaglio, il processo consiste in:

  • a. definizione del perimetro di applicazione del SCIIS attraverso le seguenti attività: identificazione dell'universo dei datapoint; clusterizzazione dei datapoint; analisi della contribuzione ai datapoint delle società nel perimetro della rendicontazione; modello di controllo;
  • b. analisi e valutazione dei controlli a livello di entità del Gruppo (cd. Controlli Trasversali e Information Technology General Control–ITGC per ciascuna "Entity") e a livello di processo (cd. PLC end-to-end e PLC Closing);
  • c. monitoraggio di linea e monitoraggio indipendente demandato alla funzione "Controllo Interno" di Poste Italiane;
  • d. valutazione delle carenze, approvazione e monitoraggio delle azioni di rimedio;
  • e. rilascio attestazione, conforme al modello Consob, sul bilancio integrato annuale da parte dell'Amministratore Delegato e del Dirigente Preposto alla redazione della rendicontazione di sostenibilità.

Coerentemente con i principi deI CoSo Report, la metodologia seguita per il fiscal year 2024 per la valutazione e la prioritizzazione dei rischi sulla rendicontazione di sostenibilità, è basata sul seguente approccio top-down e risk-based:

  • definizione del perimetro di analisi: è dato dai datapoint oggetto di disclosure da parte di Poste Italiane nell'ambito della Rendicontazione di Sostenibilità redatta ai sensi del D.Lgs. n. 125/2024. In particolare, l'elenco dei datapoint è rappresentato dal piano degli indicatori/datapoint definito dalla funzione Sviluppo Sostenibile di Gruppo all'esito dell'analisi di doppia rilevanza effettuata secondo quanto previsto dagli ESRS. Tale analisi ha identificato i temi di sostenibilità rilevanti per il Gruppo Poste Italiane attraverso la mappatura degli impatti, rischi e opportunità (IRO), nonché i relativi datapoint che sono stati inclusi nella Rendicontazione di Sostenibilità;
  • analisi dei rischi: i datapoint sono stati valutati e classificati sulla base di un'analisi di rischio/rilevanza, basata su driver di valutazione che rappresentano una combinazione di fattori esterni e fattori interni, al fine di ottenere una valutazione del rischio bilanciata tra le aspettative di assurance esterne e le connotazioni e caratteristiche interne dei processi aziendali nei quali ha origine l'informativa di sostenibilità. I principali driver utilizzati riguardano in questa prima implementazione:

    • centralità del datapoint rispetto al Piano strategico ESG del Gruppo Poste;
    • presenza di ownership diffusa o concentrata;
    • copertura totale degli ambiti ESG;
  • rilevanza del datapoint rispetto alle valutazioni delle Agenzie di Rating;

  • potenziale impatto reputazionale derivante da misstatement.

Per i datapoint valutati a maggior rischio/rilevanza, Poste Italiane ha effettuato un'analisi dei processi aziendali da cui questi traggono origine, dei rischi del mancato rispetto dei requisiti di pertinenza, rappresentazione fedele, comparabilità, verificabilità e comprensibilità che le informazioni di sostenibilità rese in conformità agli ESRS devono soddisfare, e dei relativi controlli a presidio. L'output di tale analisi è rappresentato dalle matrici attività/rischi/controlli (di seguito anche "Risk and Control Matrix") e dalle procedure di formazione e comunicazione dei datapoint.

Seguendo tale approccio, i principali rischi individuati hanno riguardato:

  • la raccolta della base dati incompleta/inaccurata/non coerente;
  • l'errato calcolo del dato, laddove lo stesso richiede lavorazioni e/o stime e/o l'impiego di formule di calcolo;
  • l'errata aggregazione/consolidamento dei dati;
  • l'errata imputazione del dato nella piattaforma che raccoglie i dati ESG (piattaforma ESG);
  • l'inaccurata/incompleta/non coerente predisposizione del documento di Rendicontazione di Sostenibilità.

A fronte di tali rischi sono previste le seguenti principali tipologie di controlli:

  • corretta raccolta della base dati attraverso verifiche di coerenza e completezza;
  • corretta applicazione delle formule di calcolo, nonché delle relative lavorazioni e/o stime;
  • accurata e completa aggregazione dei dati;
  • corretta imputazione ed approvazione del dato;
  • accurata/completa/coerente predisposizione del documento di Rendicontazione di Sostenibilità.

Nel fiscal year 2024 è stata definita dal Gruppo Poste Italiane una prima wave di implementazione del SCIIS che sarà successivamente ampliata.

Elemento fondamentale di un adeguato SCIIS è il monitoraggio dell'adeguatezza del disegno ed effettiva operatività dei controlli sia a livello di società che di processo. Il monitoraggio è stato condotto mediante due differenti modalità: monitoraggio di linea e monitoraggio indipendente. Il monitoraggio di linea è svolto dai responsabili di funzioni aziendali anche attraverso il rilascio da parte del management di Poste Italiane e delle società controllate delle lettere di attestazione annuali. Il monitoraggio indipendente, invece, è assicurato dalla funzione Controllo Interno di Poste Italiane sulla base di una pianificazione annuale definita dal Dirigente Preposto alla redazione della rendicontazione di sostenibilità di Poste Italiane. L'individuazione nel corso delle attività di monitoraggio di eventuali carenze, riferite all'inadeguatezza del disegno del controllo oggetto di verifica o alla sua mancata operatività rispetto al disegno definito, danno seguito alla definizione e alla successiva realizzazione di azioni correttive atte ad eliminarle. La valutazione complessiva del sistema di controllo sull'informativa di sostenibilità è espressa in sede di relazione di sostenibilità annuale dal Dirigente Preposto alla redazione della rendicontazione di sostenibilità ed è comunicata al Consiglio di Amministrazione, previo esame del Comitato Controllo e Rischi, del Comitato Sostenibilità e del Collegio Sindacale di Poste Italiane. In particolare, il Dirigente Preposto alla redazione della rendicontazione di sostenibilità fornisce un'attestazione, conforme al modello Consob, congiuntamente all'AD di Poste Italiane sul bilancio integrato annuale.

STRATEGIA

Strategia, modello aziendale e catena del valore

Obbligo di informativa ESRS 2 SBM-1

Il Gruppo Poste Italiane rappresenta la più grande piattaforma integrata e omnicanale di servizi in Italia, operante nei settori logistica, corrispondenza e pacchi, nei servizi finanziari e assicurativi, nei sistemi di pagamento, nella telefonia e nel mercato dell'energia. Il Gruppo conta circa 121.000 dipendenti (Full Time Equivalent o FTE) e 12.755 Uffici Postali, con impatti sul Paese in termini di PIL per un valore complessivo di 14 miliardi di euro196, distinguendosi per le sue dimensioni, riconoscibilità, capillarità e la fiducia che le viene accordata dalla clientela.

Dipendenti per aree geografiche (FTE) u.m 2024
Italia N. 121.192
Cina 40
Hong Kong 3
Regno Unito 7
Totale 121.242

Il Gruppo ha portato avanti con successo il percorso di crescita e trasformazione aziendale iniziato nel 2018, conseguendo i principali obiettivi fissati dai Piani industriali Deliver 2022 e 2024 Sustain & Innovate Plus. Questi piani hanno contribuito a trasformare la rete distributiva di Poste Italiane in una piattaforma integrata e omnicanale, consolidando la leadership del Gruppo nei pagamenti digitali e nel settore dei pacchi e-commerce, nonché rafforzando il ruolo di riferimento nei servizi finanziari e assicurativi. Le attività del Gruppo si articolano in diverse Strategic Business Unit (SBU): Corrispondenza, Pacchi e Distribuzione; PostePay (comprensiva di Pagamenti, Mobile ed Energy); Servizi Finanziari; Servizi Assicurativi. Nel marzo 2024, Poste Italiane ha approvato il nuovo Piano strategico 2024-2028 "The Connecting Platform", che prosegue sulla scia della crescita sostenibile e redditizia dei piani precedenti. Il nuovo piano punta a un ulteriore sviluppo dell'innovazione e delle infrastrutture tecnologiche, alla trasformazione della rete postale in un network sempre più orientato alla gestione e recapito dei pacchi, al potenziamento della logistica per rendere Poste Italiane un operatore logistico end-to-end, e a un nuovo modello di servizio che si fonda su un maggiore sviluppo delle attività di relazione con il cliente.

La Strategia di Sostenibilità di Poste Italiane si compone del Piano Strategico ESG e di un insieme di Politiche di Sostenibilità. L'obiettivo principale è il raggiungimento degli obiettivi nazionali e internazionali per lo sviluppo sociale e ambientale. Tale strategia è in linea con le attività e i criteri di business di Poste Italiane, all'interno del contesto strategico più ampio delineato dal Gruppo. Il Piano Strategico ESG include tutti gli obiettivi e i target specifici, sia di natura qualitativa che quantitativa, fissati dal Gruppo con l'obiettivo di migliorare costantemente le proprie performance di sostenibilità. Inoltre, i principi, gli obiettivi qualitativi e le differenti modalità di gestione sono integrati nelle politiche adottate, che regolamentano in modo sinergico le diverse tematiche di sostenibilità rilevanti per il Gruppo. Per un'analisi approfondita della strategia di sostenibilità e del modello di business di Gruppo, si rimanda al Capitolo "4 – Modello di business e strategia", come riportato nell'ambito dell'Obbligo di informativa ESRS 2 BP-2 "Inclusione mediante riferimento".

Con l'obiettivo di rappresentare le principali caratteristiche della catena del valore, a monte e a valle, il Gruppo ha condotto un'analisi rispetto ai principali soggetti imprenditoriali come fornitori, clienti, canali di distribuzione e utilizzatori finali e i rispettivi rapporti con il Gruppo.

196 Si rimanda al paragrafo 2.2 "Gli impatti generati da Poste Italiane".

Di seguito si riporta la mappatura della catena del valore del Gruppo Poste Italiane, rappresentativa dei settori di business nei quali opera. In particolare, considerando per la catena del valore upstream le categorie di fornitura suddivise in Tier 1, Tier 2 e Tier 3 e la fornitura di servizi trasversali ai diversi Tier, per le own operations le attività delle Strategic Business Unit e per la catena del valore downstream i consumatori e/o gli utilizzatori finali, si riporta di seguito una sintesi dei principali soggetti coinvolti.

Upstream

Tier 1

Accettazione e delivery (es. tabaccai, lockers, UP); Fornitori di materiali per confezionamento ed imballaggio prodotto; Fornitori di servizi di smistamento (es. cooperative); Fornitori di servizi immobiliari (es: locazione, vigilanza, luce/gas, servizi di igiene, manutenzione infrastrutture); Fornitori di servizi di manutenzione attrezzature e impianti di smistamento; Fornitori di DPI e materiali per la sicurezza (es. scarpe, caschi, guanti, divise da lavoro); Fornitori di attrezzature; Fornitori di servizi di trasporto middle mile, delivery last mile e Pickup; Fornitore di mezzi per la flotta; Fornitori di servizi di handling e warehousing; Forniture propedeutiche all'erogazione dei servizi di pagamenti; Partnership per Circuiti; Produzione e Personalizzazione Carte di Pagamento; Forniture propedeutiche all'erogazione dei servizi di telefonia; Fornitura servizi a supporto regolatorio/legale/contabile; Forniture servizi di logistica; Servizi gestione dei crediti; Servizi di supporto al cliente in post-vendita; Fornitori wholesale di energia elettrica, gas naturale, garanzie d'origine e crediti di carbonio; Piattaforme di mercato energy; Fornitori di servizi di trasporto e distribuzione di gas naturale ed energia elettrica; Servizi banche dati/osservatori; Partner commerciali e strutture di terzi per l'offerta di servizi in punti fisici e canali digitali; Servizi IT; Attività di Comunicazione, Marketing e Pubblicità; Stampa, Imbustamento e Recapito; Servizi a supporto di attività di controllo; Gestori Delegati di attivi della Compagnia; Distributore dei prodotti della Compagnia.

Tier 2

Fornitori di servizi di manutenzione impianti e attrezzature; Fornitori di servizi di manutenzione veicoli flotta aziendale; Fornitori di materiali per il confezionamento e l'imballaggio (es. produttori di scatole, pallet, nastri adesivi); Forniture propedeutiche all'erogazione dei servizi di pagamenti; Servizi IT; Assistenza e Call center; Fornitori di dati, software e sistemi IT per la gestione dei prodotti assicurativi delegati.

Tier 3

Società di sviluppo di tecnologie per l'elaborazione di dati, software e sistemi IT; Fornitori esterni di software e sistemi IT per la gestione dei prodotti finanziari.

Fornitura di servizi trasversali

Servizi forniti da altre BU (es. servizi informatici gestiti internamente ed erogati anche attraverso l'utilizzo di società esterne); Consulenze/servizi professionali; Società di consulenza; Servizi a supporto di funzioni trasversali; Fornitori di utilities; Formazione generica e manageriale; Fornitori di dati, software e sistemi IT per la gestione dei prodotti assicurativi; Società di ricerche di mercato.

Own operations

Pickup; Accettazione; Smistamento; Trasporto middle mile; Delivery last mile; Handling; Sdoganamento; Warehousing; Servizi di pagamento; Servizi di telefonia fissa e mobile; Energy Management e Risk Management; Marketing e Vendita; Servizi Post Vendita (fatturazione, customer care); Prodotti e servizi di natura transazionale e di pagamento; Prodotti e servizi di Finanziamento; Prodotti e servizi di Risparmio; Prodotti e servizi di Investimento; Prodotti e servizi assicurativi e previdenziali; Servizio di gestione collettiva del risparmio-risparmio gestito (fondi); Servizio di gestione su base individuale di portafogli di investimento (GPM); Servizio di gestione finanziaria.

Downstream

Clienti Business, Clienti Retail (Private, Affluent, Mass Market, POE, Imprese, Pubblica Amministrazione), Altri operatori Postali; Clienti infragruppo (Poste Italiane e Società del Gruppo); Collocatori di prodotti di risparmio gestito (Poste Italiane/Bancoposta); Clienti del servizio di gestione su base individuale (PosteVita, Net insurance, Net Insurance Life).

Interessi e opinioni degli stakeholder

Obbligo di informativa ESRS 2 SBM-2

Con l'intento di creare valore condiviso per il Gruppo e tutti i suoi stakeholder, Poste Italiane incorpora le esigenze espresse dai soggetti direttamente e indirettamente coinvolti nelle attività del Gruppo nella propria Strategia di Sostenibilità. Considerare le richieste degli stakeholder consente al Gruppo di mantenere un rapporto di fiducia e trasparenza nel contesto sociale ed economico in cui opera, rafforzando al contempo la propria reputazione.

Per identificare tutti i portatori d'interesse che influenzano o sono influenzati dal raggiungimento degli obiettivi strategici del Gruppo, Poste Italiane ha effettuato una dettagliata mappatura delle categorie di stakeholder con cui interagisce durante le proprie attività. L'analisi ha permesso di identificare sei macrocategorie di stakeholder, ovvero: Azionisti e Investitori, Clienti, Dipendenti, Fornitori (Business Partner), Enti e Istituzioni, Comunità e Territorio ed Enti del Terzo Settore. Queste ultime sono riportate all'interno della seguente tabella, che indica le principali modalità di coinvolgimento e di comunicazione relative ad ognuna di esse.

Il coinvolgimento degli stakeholder da parte di Poste Italiane

CATEGORIA DI
STAKEHOLDER
PRINCIPALI MODALITÀ DI
COINVOLGIMENTO
FINALITÀ DEL
COINVOLGIMENTO
Azionisti e Investitori Assemblea
degli
Azionisti;
Relazione
Corporate
Governance;
Relazioni
finanziarie
e
presentazioni
periodiche; Roadshow
e incontri dedicati; Sito web
istituzionale; Comunicati stampa.
Comunicare il valore ESG del Gruppo al
mercato finanziario; Consolidare il rapporto
di fiducia e garantire integrità e trasparenza
nel business.
Clienti Sistemi di customer experience; Indagini periodiche di
soddisfazione.
Fidelizzare la clientela e migliorare la
qualità dei prodotti e servizi offerti, in chiave
inclusiva e sostenibile.
Dipendenti Strumenti di comunicazione interna (intranet aziendale,
newsletter, mailing list, Postenews, ecc.); Eventi interni ed
esterni
dedicati
ai
dipendenti;
Incontri
periodici;
Contrattazione di primo e secondo livello; Indagini
periodiche di soddisfazione.
Coinvolgere il personale aumentando il
senso di appartenenza; Valorizzare e
premiare i talenti; Favorire l'inclusione e la
parità di genere a tutti i livelli.
Fornitori e Business
Partner
Incontri specifici. Integrare gli aspetti legati alle tematiche
ESG all'interno della catena di fornitura.
Enti e Istituzioni Convegni; Incontri specifici; Comunicazione istituzionale;
Comunicazioni periodiche; Organizzazione di eventi.
Mantenere
un
dialogo
proattivo
e
collaborativo con le istituzioni centrali e
locali.
Comunità e territorio,
Enti del Terzo Settore
Progetti
in
favore
della
collettività;
Partnership;
Comunicati stampa; Sponsorizzazioni, Liberalità; Dialogo
con le istituzioni locali; Contatti in occasione del lancio di
progetti rilevanti, Pubblicazione di documenti, interviste,
eventi.
Favorire l'inclusione sociale; Implementare
processi
di
modernizzazione
e
digitalizzazione
volti
all'incremento
del
benessere dei cittadini e allo sviluppo socio
economico del territorio.

Il risultato delle attività di coinvolgimento degli stakeholder viene tenuto in considerazione dal Gruppo nell'ambito della definizione della strategia aziendale e del modello aziendale. A tal proposito, nell'ambito degli strumenti di dialogo con gli stakeholder implementati da Poste Italiane, uno dei più proficui – in termini di comunicazione e confronto strategico sui temi di Sostenibilità rilevanti per il settore – è il "Forum Multistakeholder", che si svolge con cadenza annuale. Gli indirizzi strategici e il modello aziendale di Gruppo sono infatti influenzati dagli esiti dell'analisi di rilevanza, attraverso la quale gli interessi e le opinioni degli stakeholder sono tenuti in considerazione per la definizione delle tematiche di sostenibilità rilevanti per Poste Italiane. Tale processo di coinvolgimento, le cui risultanze sono state condivise con il Collegio Sindacale e il Consiglio di Amministrazione, che ha successivamente approvato l'intero processo, è maggiormente dettagliato all'interno del paragrafo "Gestione degli impatti, dei rischi e delle opportunità", con riferimento all'Obbligo di Informativa IRO-1.

Impatti, rischi e opportunità rilevanti e loro interazione con la strategia e il modello aziendale

Obbligo di informativa ESRS 2 SBM-3

Il Gruppo Poste Italiane, in considerazione delle caratteristiche peculiari del proprio business e sulla base del contesto di operatività e dei principali attori individuati lungo la catena del valore, ha identificato gli impatti, i rischi e le opportunità rilevanti per il medesimo, attraverso la conduzione del processo di analisi di rilevanza, maggiormente dettagliato all'interno del paragrafo "Gestione degli impatti, dei rischi e delle opportunità". La tabella che segue rappresenta gli IRO rilevanti identificati attraverso la valutazione di rilevanza condotta, indicandone i rispettivi orizzonti temporali, la collocazione degli stessi nella catena del valore e il relativo collegamento al modello aziendale con riferimento alle Business Unit di Gruppo.

ESRS E1 - Cambiamenti climatici
ESRS SUB
TOPIC
IRO Descrizione Orizzonte
temporale
Catena del
valore
Incidenza degli
impatti
Business Unit
Adattamento
ai
cambiamenti
climatici
I Aumento della temperatura
media globale
(-) (E)
Medio
Lungo
Upstream
Own
operations
Downstream
Persone
Ambiente
Corrispondenza,
Pacchi e
Distribuzione;
Pagamenti e
Mobile; Energy;
Servizi finanziari;
Servizi assicurativi
R Deterioramento della qualità
erogata
Inadeguata qualità erogata e
mancato rispetto degli
standard regolatori e
contrattuali con conseguente
pagamento di sanzioni e
penali
Breve
Medio
Lungo
Upstream
Own
operations
Downstream
- Corrispondenza,
Pacchi e
Distribuzione
R Limitazioni nell'operatività
aziendale di Poste Italiane
dovute a condizioni
climatiche estreme legate al
cambiamento climatico
Medio
Lungo
Upstream
Own
operations
Downstream
- Corrispondenza,
Pacchi e
Distribuzione
Mitigazione
dei
cambiamenti
climatici
I Produzione di emissioni di
gas a effetto serra lungo
tutta la catena del valore
(-) (E)
Breve
Medio
Upstream
Own
operations
Downstream
Persone
Ambiente
Corrispondenza,
Pacchi e
Distribuzione;
Pagamenti e
Mobile; Energy;
Servizi finanziari;
Servizi assicurativi
R Sottovalutare lo sviluppo
sostenibile e non perseguire
attivamente la
decarbonizzazione può
portare a gravi conseguenze
in termini di reputazione
aziendale, con impatti
negativi sulla fiducia degli
stakeholder, sulle
opportunità di mercato e sul
valore complessivo
dell'azienda
Lungo Upstream
Own
operations
- Corrispondenza,
Pacchi e
Distribuzione
O Abbattimento delle emissioni
connesse all'utilizzo dei
mezzi che compongono la
flotta aziendale in virtù di
una rivisitazione dei modelli
di business derivante dalla
trasformazione della mobilità
Lungo Own
operations
- Corrispondenza,
Pacchi e
Distribuzione
Energia I Consumi energetici da fonti
rinnovabili lungo tutta la
catena del valore
(+) (E)
Breve
Medio
Upstream
Own
operations
Downstream
Persone
Ambiente
Corrispondenza,
Pacchi e
Distribuzione;
Pagamenti e
Mobile; Energy;
Servizi finanziari;
Servizi assicurativi
R Mancato/parziale
raggiungimento degli
obiettivi di crescita nel
mercato Energy
Mancato raggiungimento
degli obiettivi di business
legati al settore energy, a
causa della forte
competizione sul mercato e
a temi regolamentari
Breve
Medio
Lungo
Upstream
Own
operations
- Servizi Postepay
R Aumento del costo delle
materie prime e difficoltà di
approvvigionamento (es.
petrolio, gas e energia)
derivanti dall'attuale
contesto geopolitico
Breve
Medio
Upstream - Trasversali
O Diminuzione di consumi
energetici totali del Gruppo
da fonti non rinnovabili (es.
combustibili fossili) in virtù di
una rivisitazione dei modelli
di business derivante dalla
trasformazione della mobilità
Lungo Own
operations
- Corrispondenza,
Pacchi e
Distribuzione
ESRS E2 - Inquinamento
Inquinamento
dell'aria
I Produzione di inquinanti
atmosferici lungo tutta la
catena del valore
(-) (E)
Breve
Medio
Own
operations
Downstream
Persone
Ambiente
Corrispondenza,
Pacchi e
Distribuzione
R Limitazione delle operazioni
di Poste Italiane, in
particolare per quanto
riguarda le operazioni di
recapito, dovuta a restrizioni
alla circolazione (es. blocco
mezzi inquinanti)
Lungo Own
operations
Downstream
- Corrispondenza,
Pacchi e
Distribuzione
ESRS E5 - Economia circolare
Afflussi di
risorse,
compreso
l'uso delle
risorse
I Utilizzo di materiali riciclabili
/ biodegradabili o riciclati /
rigenerati nello svolgimento
delle attività di Gruppo
(+) (E)
Breve
Medio
Upstream
Own
operations
Ambiente Corrispondenza,
Pacchi e
Distribuzione;
Pagamenti e
Mobile; Energy
Rifiuti I Produzione di rifiuti
derivante dallo svolgimento
delle attività di Gruppo
(-) (E)
Breve
Medio
Own
operations
Ambiente Corrispondenza,
Pacchi e
Distribuzione
I Produzione di rifiuti
derivante dalla catena di
fornitura
(-) (E)
Breve
Medio
Upstream Ambiente Corrispondenza,
Pacchi e
Distribuzione;
Pagamenti e
Mobile; Energy
I Produzione di rifiuti
derivante dall'utilizzo dei
prodotti e dei servizi del
Gruppo da parte dei clienti
(-) (E)
Breve
Medio
Downstream Ambiente Corrispondenza,
Pacchi e
Distribuzione;
Pagamenti e
Mobile
R Errata/non conforme
gestione dei rifiuti
Breve Upstream
Own
operations
- Trasversali
ESRS S1 - Forza lavoro propria
I Mancata tutela dei diritti
rispetto al contratto di lavoro
e alla protezione sociale
(-) (P)
Medio Own
operations
Persone Corrispondenza,
Pacchi e
Distribuzione;
Pagamenti e
Mobile; Energy;
Servizi finanziari;
Servizi assicurativi
Condizioni di
lavoro
I Mancata tutela dei diritti
rispetto all'orario di lavoro
(-) (P)
Medio Own
operations
Persone Corrispondenza,
Pacchi e
Distribuzione;
Pagamenti e
Mobile; Energy;
Servizi finanziari;
Servizi assicurativi
I Mancata tutela dei diritti
rispetto alla libertà di
associazione e alla
contrattazione collettiva
(-) (P)
Medio Own
operations
Persone Corrispondenza,
Pacchi e
Distribuzione;
Pagamenti e
Mobile; Energy;
Servizi finanziari;
Servizi assicurativi
I Equilibrio tra vita privata e
lavorativa
(+) (E)
Breve
Medio
Own
operations
Persone Corrispondenza,
Pacchi e
Distribuzione;
Pagamenti e
Mobile; Energy;
Servizi finanziari;
Servizi assicurativi
I Incidenti, infortuni e malattie
professionali sul lavoro
(-) (E)
Breve
Medio
Own
operations
Persone Corrispondenza,
Pacchi e
Distribuzione;
Pagamenti e
Mobile; Energy;
Servizi finanziari;
Servizi assicurativi
R Conflitti Sindacali
Tensioni e stati di agitazione
sindacale legate all'avvio del
nuovo modello di recapito e
alle altre azioni di
trasformazione in corso
Breve
Medio
Own
operations
- Trasversali
R Incidenti / Infortuni a
lavoratori o contrattisti sui
luoghi di lavoro
Infortuni a lavoratori o
contrattisti sui luoghi di
lavoro derivanti
dall'esecuzione delle attività
operative (es. attività di
accettazione, trasporto e
smistamento; attività di
recapito dei prodotti postali
con particolare riferimento
all'utilizzo di motoveicoli e
autoveicoli aziendali, attività
di sportelleria)
Breve
Medio
Own
operations
- Trasversali
R Controversie e contenziosi:
Controversie e contenziosi,
giudiziali e extragiudiziali
con fornitori, dipendenti,
clienti o terzi soggetti che
possono comportare
risarcimento e/o pagamenti
di sanzioni.
Breve
Medio
Upstream
Own
operations
Downstream
- Trasversali

R Ritardata re
ingegnerizzazione dei
processi operations e
recapito
Difficoltà / ritardo
nell'implementazione e
sviluppo del modello
operativo a causa di diversi
vincoli (politiche di gestione
del personale, processi
operations e recapito,
innovazione tecnologica,
relazioni sindacali) con
conseguente mancato
raggiungimento degli
obiettivi di piano
Breve
Medio
Upstream
Own
operations
Downstream
- Corrispondenza,
Pacchi e
Distribuzione
O Possibilità di implementare
piani di welfare e benessere
del personale (ad esempio,
promozione della
genitorialità attiva),
sfruttando i cambiamenti
nella composizione
demografica e sociale, al
fine aumentare l'attrattività
sul mercato del lavoro
Medio
Lungo
Own
operations
- Trasversali
Parità di
trattamento e
di
opportunità
per tutti
I Gender pay gap
(-) (E)
Breve
Medio
Own
operations
Persone Corrispondenza,
Pacchi e
Distribuzione;
Pagamenti e
Mobile; Energy;
Servizi finanziari;
Servizi assicurativi
I Attrazione, valorizzazione e
formazione dei dipendenti
(+) (E)
Breve
Medio
Own
operations
Persone Corrispondenza,
Pacchi e
Distribuzione;
Pagamenti e
Mobile; Energy;
Servizi finanziari;
Servizi assicurativi
I Inclusione sociale e
lavorativa delle persone con
disabilità
(+) (E)
Breve
Medio
Own
operations
Persone Corrispondenza,
Pacchi e
Distribuzione;
Pagamenti e
Mobile; Energy;
Servizi finanziari;
Servizi assicurativi
I Episodi di violenza e
molestie sul luogo di lavoro
(-) (E)
Breve
Medio
Own
operations
Persone Corrispondenza,
Pacchi e
Distribuzione;
Pagamenti e
Mobile; Energy;
Servizi finanziari;
Servizi assicurativi
I Pluralità del contesto
lavorativo
(+) (E)
Breve
Medio
Own
operations
Persone Corrispondenza,
Pacchi e
Distribuzione;
Pagamenti e
Mobile; Energy;
Servizi finanziari;
Servizi assicurativi
R Difficoltà operative legate ai
tassi di assenteismo e all'alto
tasso di inabilità tra i
dipendenti
Difficoltà operative legate ai
tassi di assenteismo e all'alto
tasso di inabilità tra i
dipendenti (inidoneità
temporanea o definitiva alla
mansione, limitazioni
all'impiego), con potenziale
impatto sulle iniziative
pianificate volte ad aumentare
la produttività
Breve
Medio
Own
operations
- Trasversali
O Maggiore capacità di
attrazione di talenti sul
mercato grazie a parità di
trattamento, opportunità, lo
sviluppo di pratiche sulla
tutela del lavoro e pluralità del
contesto lavorativo
Medio
Lungo
Own
operations
- Trasversali
Altri diritti
connessi al
lavoro
I Episodi di violazione della
privacy dei lavoratori
(-) (P)
Medio Own
operations
Persone Corrispondenza,
Pacchi e
Distribuzione;
Pagamenti e
Mobile; Energy;
Servizi finanziari;
Servizi assicurativi
R Mancato rispetto della
normativa sulla privacy
Trattamento dei dati personali
in violazione delle disposizioni
normative vigenti
Breve
Medio
Upstream
Own
operations
- Trasversali
ESRS S2 - Lavoratori nella catena del valore
Condizioni di
lavoro
I Mancata tutela dei diritti
rispetto al contratto di lavoro e
alla protezione sociale con
riferimento ai lavoratori nella
catena del valore(-) (P)
Medio Upstream
Downstream
Persone Corrispondenza,
Pacchi e
Distribuzione;
Pagamenti e
Mobile; Energy;
Servizi finanziari;
Servizi assicurativi
I Mancata tutela dei diritti
rispetto all'orario di lavoro con
riferimento ai lavoratori nella
catena del valore
(-) (P)
Medio Upstream
Downstream
Persone Corrispondenza,
Pacchi e
Distribuzione;
Pagamenti e
Mobile; Energy;
Servizi finanziari;
Servizi assicurativi
I Incidenti, infortuni e malattie
professionali sul lavoro con
riferimento ai lavoratori nella
catena del valore
(-) (P)
Medio Upstream
Downstream
Persone Corrispondenza,
Pacchi e
Distribuzione;
Pagamenti e
Mobile; Energy;
Servizi finanziari;
Servizi assicurativi
R Inefficienze legate ai rapporti
con i fornitori nell'ambito del
processo di procurement:
Possibilità che si configurino
delle inefficienze nella
definizione dei rapporti con
fornitori esterni, nelle attività
operative, nonché nei rapporti
di dipendenza del Gruppo da
fornitori esterni, che possono
compromettere il buon esito
dell'attività di
approvvigionamento
Breve
Medio
Upstream
Own
operations
Downstream
- Trasversali

R Incidenti / Infortuni a
lavoratori o contrattisti sui
luoghi di lavoro
Infortuni a lavoratori o
contrattisti sui luoghi di
lavoro derivanti
dall'esecuzione delle attività
operative (es. attività di
accettazione, trasporto e
smistamento; attività di
recapito dei prodotti postali
con particolare riferimento
all'utilizzo di motoveicoli e
autoveicoli aziendali, attività
di sportelleria)
Breve
Medio
Upstream
Downstream
- Trasversali
I Gender pay gap con
riferimento ai lavoratori nella
catena del valore
(-) (P)
Medio Upstream
Downstream
Persone Corrispondenza,
Pacchi e
Distribuzione;
Pagamenti e
Mobile; Energy;
Servizi finanziari;
Servizi assicurativi
Parità di
trattamento e
di
opportunità
per tutti
I Inclusione sociale e
lavorativa delle persone con
disabilità con riferimento ai
lavoratori nella catena del
valore
(+) (P)
Medio Upstream
Downstream
Persone Corrispondenza,
Pacchi e
Distribuzione;
Pagamenti e
Mobile; Energy;
Servizi finanziari;
Servizi assicurativi
I Episodi di violenza e
molestie sul luogo di lavoro
con riferimento ai lavoratori
nella catena del valore
(-) (P)
Medio Upstream
Downstream
Persone Corrispondenza,
Pacchi e
Distribuzione;
Pagamenti e
Mobile; Energy;
Servizi finanziari;
Servizi assicurativi
I Pluralità del contesto
lavorativo con riferimento ai
lavoratori nella catena del
valore
(+) (P)
Medio Upstream
Downstream
Persone Corrispondenza,
Pacchi e
Distribuzione;
Pagamenti e
Mobile; Energy;
Servizi finanziari;
Servizi assicurativi
Altri diritti
connessi al
lavoro
I Episodi di violazione della
privacy dei lavoratori nella
catena del valore
(-) (P)
Medio Upstream
Downstream
Persone Corrispondenza,
Pacchi e
Distribuzione;
Pagamenti e
Mobile; Energy;
Servizi finanziari;
Servizi assicurativi
R Mancato rispetto della
normativa sulla privacy
Trattamento dei dati
personali in violazione delle
disposizioni normative
vigenti
Breve
Medio
Upstream
Own
operations
Downstream
- Trasversali
R Peggioramento della
reputation e mancato
rispetto delle norme sulla
tutela dei diritti umani
derivante da rapporti con
fornitori che sfruttano lavoro
minorile/forzato in paesi
extra-UE
Breve
Medio
Lungo
Upstream
Downstream
- Corrispondenza,
pacchi e
Distribuzione
ESRS S3 - Comunità interessate
Diritti
economici,
sociali e
culturali delle
comunità
I Presenza di servizi e
infrastrutture nelle aree
periferiche del territorio
(+) (E)
Breve
Medio
Downstream Persone Corrispondenza,
Pacchi e
Distribuzione;
Pagamenti e
Mobile; Energy;
Servizi finanziari;
Servizi assicurativi
I Trasformazione digitale del
Paese
(+) (P)
Medio Upstream
Own
operations
Downstream
Persone
Ambiente
Corrispondenza,
Pacchi e
Distribuzione;
Pagamenti e
Mobile; Energy;
Servizi finanziari;
Servizi assicurativi
I Esclusione sociale delle
persone che vivono in
situazioni di disagio
economico
(-) (P)
Medio Downstream Persone Corrispondenza,
Pacchi e
Distribuzione;
Pagamenti e
Mobile; Energy;
Servizi finanziari;
Servizi assicurativi
I Creazione di valore
economico e sociale
condiviso per la comunità(+)
(E)
BreveMedio Upstream
Own
operations
Downstream
PersoneAmbiente Corrispondenza,
Pacchi e
Distribuzione;
Pagamenti e
Mobile; Energy;
Servizi finanziari;
Servizi assicurativi
O Possibilità di accedere a
fondi e contributi per la
realizzazione di iniziative a
beneficio delle aree urbane
periferiche, anche sfruttando
la presenza capillare sul
territorio italiano che
consente di avere visibilità
dei prodotti e servizi offerti in
tutto il territorio nazionale
Lungo Own
operations
- Trasversali
ESRS S4 - Consumatori e utilizzatori finali
Impatti legati
alle
informazioni
per i
consumatori
e/o per gli
utilizzatori
finali
I Episodi di violazione della
privacy dei consumatori
(-) (E)
Breve
Medio
Downstream Persone Corrispondenza,
Pacchi e
Distribuzione;
Pagamenti e
Mobile; Energy;
Servizi finanziari;
Servizi assicurativi
I Attacchi informatici e furti di
dati
(-) (E)
Breve
Medio
Downstream Persone Corrispondenza,
Pacchi e
Distribuzione;
Pagamenti e
Mobile; Energy;
Servizi finanziari;
Servizi assicurativi
R Malfunzionamento e/o
carenze nella sicurezza dei
sistemi informatici che
possono determinare
violazioni di dati personali,
perdita o compromissione di
informazioni, blocchi o
rallentamenti operativi,
disservizi alla clientela
Breve
Medio
Own
operations
- Trasversali
R Mancato rispetto della
normativa sulla privacy
Trattamento dei dati
personali in, violazione delle
disposizioni delle normative
vigenti
Breve
Medio
Own
operations
- Trasversali
R Uso inadeguato dei big data
e dell'intelligenza artificiale e
aumento delle violazioni
della privacy
Lungo Own
operations
- Trasversali
R Rischi connessi all'impianto
regolamentare/normativo
per la tutela della
concorrenza e del
consumatore Inasprimento
della normativa per la tutela
della concorrenza e del
consumatore, nonché esiti
sfavorevoli di istruttorie
condotte da parte delle
Autorità competenti
Breve
Medio
Own
operations
Downstream
- Trasversali
Inclusione
sociale dei
consumatori
e/o degli
utilizzatori
finali
I Mancato accesso a prodotti
e servizi per le categorie di
utenti più svantaggiate
(-) (P)
Medio Downstream Persone Corrispondenza,
Pacchi e
Distribuzione;
Pagamenti e
Mobile; Energy;
Servizi finanziari;
Servizi assicurativi
I Digitalizzazione di prodotti e
servizi e sviluppo di
soluzioni innovative
(+) (E)
Breve
Medio
Own
operations
Downstream
Persone Corrispondenza,
Pacchi e
Distribuzione;
Pagamenti e
Mobile; Energy;
Servizi finanziari;
Servizi assicurativi
I Soddisfazione del cliente
(+) (E)
Breve
Medio
Downstream Persone Corrispondenza,
Pacchi e
Distribuzione;
Pagamenti e
Mobile; Energy;
Servizi finanziari;
Servizi assicurativi
I Danni economici nei
confronti degli utenti
disinformati rispetto ai
prodotti e servizi offerti
(-) (E)
Breve
Medio
Downstream Persone Corrispondenza,
Pacchi e
Distribuzione;
Pagamenti e
Mobile; Energy;
Servizi finanziari;
Servizi assicurativi
R Mancata soddisfazione
esigenze della clientela
Erogazione di servizi e/o
collocamento di prodotti
(anche in modalità integrata)
che non soddisfano le reali
esigenze della clientela
business e retail in ambito
postale/logistico, bancario,
assicurativo, pagamenti,
mobile e energy. Limitata
soddisfazione delle esigenze
della clientela business e
consumer, per i diversi
prodotti e servizi, lungo tutte
le fasi del ciclo di vita del
cliente
Breve
Medio
Lungo
Own
operations
Downstream
- Trasversali

R Rischi connessi all'impianto
regolamentare/normativo
per la tutela della
concorrenza e del
consumatore
Inasprimento della
normativa per la tutela della
concorrenza e del
consumatore, nonché esiti
sfavorevoli di istruttorie
condotte da parte delle
Autorità competenti
Breve
Medio
Own
operations
Downstream
- Trasversali
O Opportunità di garantire
l'accessibilità alla tutela della
salute anche alle fasce più
deboli della popolazione
contribuendo allo sviluppo
sostenibile
Lungo Own
operations
- Servizi Assicurativi
Corrispondenza,
Pacchi e
Distribuzione
O Maggiore capacità rispetto ai
competitor nella
comprensione dei bisogni
dei clienti, anche con
riferimento ai target in
"digital divide"
Lungo Own
operations
Downstream
- Servizi Postepay
Servizi finanziari
Servizi Assicurativi
O Accelerazione della
transizione verso la
digitalizzazione, con
conseguente aumento della
domanda dei prodotti digitali
offerti da Poste Italiane
Medio Own
operations
Downstream
- Trasversali
ESRS G1 - Condotta delle imprese
Cultura
d'impresa
I Episodi di violazione del
Codice Etico da parte dei
dipendenti del Gruppo
(-) (E)
Breve
Medio
Own
operations
Persone Corrispondenza,
Pacchi e
Distribuzione;
Pagamenti e
Mobile; Energy;
Servizi finanziari;
Servizi assicurativi
I Episodi di violazione del
Codice Etico da parte dei
soggetti appartenenti alla
catena di fornitura (-) (P)
Medio Upstream Persone Corrispondenza,
Pacchi e
Distribuzione;
Pagamenti e
Mobile; Energy;
Servizi finanziari;
Servizi assicurativi
R Crescita della
regolamentazione in ambito
di intelligenza artificiale e
conseguente aumento della
compliance pressure
Medio
Lungo
Own
operations
- Trasversali
Protezione
degli
informatori
I Episodi di violazione del
sistema di whistleblowing
(-) (E)
Breve
Medio
Own
operations
Persone Corrispondenza,
Pacchi e
Distribuzione;
Pagamenti e
Mobile; Energy;
Servizi finanziari;
Servizi assicurativi
R Mancato rispetto della
normativa in materia di
whistleblowing
Breve Own
operations
- Trasversali
Impegno
politico e
attività di
lobbying
I Pratiche anticoncorrenziali e
violazioni antitrust
(-) (P)
Medio Own
operations
Persone Corrispondenza,
Pacchi e
Distribuzione;
Pagamenti e
Mobile; Energy;
Servizi finanziari;
Servizi assicurativi

Gruppo Poste ItalianeRelazione sulla gestione al 31 dicembre 2024

I Sensibilizzazione dei
fornitori sulle tematiche ESG
(+) (E)
Breve
Medio
Upstream Persone
Ambiente
Corrispondenza,
Pacchi e
Distribuzione;
Pagamenti e
Mobile; Energy;
Servizi finanziari;
Servizi assicurativi
Gestione dei
rapporti con i
fornitori,
comprese le
prassi di
pagamento
R Inefficienze legate ai rapporti
con i fornitori nell'ambito del
processo di procurement:
Possibilità che si configurino
delle inefficienze nella
definizione dei rapporti con
fornitori esterni, nelle attività
operative, nonché nei
rapporti di dipendenza del
Gruppo da fornitori esterni,
che possono compromettere
il buon esito dell'attività di
approvvigionamento
Breve
Medio
Upstream
Own
operations
Downstream
- Trasversali
Corruzione
attiva e
passiva
I Consapevolezza dei
lavoratori rispetto alla
corruzione attiva e passiva
(+) (E)
Breve
Medio
Own
operations
Persone Corrispondenza,
Pacchi e
Distribuzione;
Pagamenti e
Mobile; Energy;
Servizi finanziari;
Servizi assicurativi
R Mancata
osservanza/adeguamento
delle disposizioni normative
in materia di corruzione
Breve Own
operations
- Trasversali
ESRS ENTITY-SPECIFIC - Finanza sostenibile
- I Crescita sostenibile del
Paese attraverso i propri
prodotti di investimento e di
assicurazione
(+) (E)
Breve
Medio
Own
operations
Downstream
Persone
Ambiente
Servizi finanziari;
Servizi assicurativi
I Pratiche di investimento e di
assicurazione responsabile
(+) (E)
Breve
Medio
Lungo
Own
operations
Downstream
Persone
Ambiente
Servizi finanziari;
Servizi assicurativi
O Maggiore attrattività sul
mercato derivante
dall'aumento delle
operazioni/pratiche di
investimento che tengono
conto dei profili ESG,
nonché dell'offerta di
prodotti/soluzioni
assicurative sostenibili
Breve
Medio
Own
operations
Downstream
- Servizi finanziari;
Servizi assicurativi

Al fine di gestire adeguatamente gli effetti correlati agli IRO rilevanti identificati, il Gruppo si è dotato di diverse politiche e ha implementato numerose azioni, maggiormente approfondite nei relativi paragrafi tematici.

Sono di seguito riportati gli effetti finanziari attuali dei rischi e delle opportunità esclusivamente con riferimento a quegli effetti finanziari riconducibili alle voci di bilancio e in particolare:

ESRS S1 - Forza lavoro propria
ESRS SUB
TOPIC
R/O Descrizione Effetto Finanziario attuale
R Controversie e contenziosi: Controversie e contenziosi,
giudiziali e extragiudiziali con fornitori, dipendenti, clienti o
terzi soggetti che possono comportare risarcimento e/o
pagamenti di sanzioni.
Riconducibile alla voce di
bilancio Fondo Rischi e
Oneri e commentato nelle
R Conflitti Sindacali
Tensioni e stati di agitazione sindacale legate all'avvio del
nuovo modello di recapito e alle altre azioni di
trasformazione in corso
Condizioni di
lavoro
R Ritardata re-ingegnerizzazione dei processi operations e
recapito
Difficoltà / ritardo nell'implementazione e sviluppo del
modello operativo a causa di diversi vincoli (politiche di
gestione del personale, processi operations e recapito,
innovazione tecnologica, relazioni sindacali) con
conseguente mancato raggiungimento degli obiettivi di
piano
R Incidenti / Infortuni a lavoratori o contrattisti sui luoghi di
lavoro
Infortuni a lavoratori o contrattisti sui luoghi di lavoro
derivanti dall'esecuzione delle attività operative (es. attività
di accettazione, trasporto e smistamento; attività di
recapito dei prodotti postali con particolare riferimento
all'utilizzo di motoveicoli e autoveicoli aziendali, attività di
sportelleria)
note al bilancio con
particolare riferimento al
"Fondo vertenze personale"
Parità di
trattamento e di
opportunità per
tutti
R Difficoltà operative legate ai tassi di assenteismo e all'alto
tasso di inabilità tra i dipendenti
Difficoltà operative legate ai tassi di assenteismo e all'alto
tasso di inabilità tra i dipendenti (inidoneità temporanea o
definitiva alla mansione, limitazioni all'impiego), con
potenziale impatto sulle iniziative pianificate volte ad
aumentare la produttività
ESRS S3 - Comunità interessate
Diritti economici,
sociali e culturali
delle comunità
O Possibilità di accedere a fondi e contributi per la
realizzazione di iniziative a beneficio delle aree urbane
periferiche, anche sfruttando la presenza capillare sul
territorio italiano che consente di avere visibilità dei
prodotti e servizi offerti in tutto il territorio nazionale
Descritto nelle note al
bilancio paragrafo
"Immobili, impianti e
macchinari"
ESRS S4 - Consumatori e utilizzatori finali
Inclusione sociale
dei consumatori
e/o degli
utilizzatori finali
R Mancata soddisfazione esigenze della clientela
Erogazione di servizi e/o collocamento di prodotti (anche
in modalità integrata) che non soddisfano le reali esigenze
della clientela business e retail in ambito postale/logistico,
bancario, assicurativo, pagamenti, mobile e energy.
Limitata soddisfazione delle esigenze della clientela
business e consumer, per i diversi prodotti e servizi, lungo
tutte le fasi del ciclo di vita del cliente
Riconducibile, per la quota
parte dei servizi
BancoPosta, alla voce di
bilancio Fondo Rischi e
Oneri e commentato nelle
note al bilancio con
particolare riferimento ai
Fondi rischi Operativi
Bancoposta"
Pratiche
commerciali
responsabili
R Rischi connessi all'impianto regolamentare/normativo per
la tutela della concorrenza e del consumatore
Inasprimento della normativa per la tutela della
concorrenza e del consumatore, nonché esiti sfavorevoli di
istruttorie condotte da parte delle Autorità competenti
Commentato nelle note al
bilancio nel paragrafo
"Passività potenziali e
principali procedimenti
pendenti con le Autorità
Impatti legati alle
informazioni per i
consumatori e/o
per gli utilizzatori
finali
R Mancato rispetto della normativa sulla privacy
Trattamento dei dati personali in violazione delle
disposizioni normative vigenti
Descritto nelle note al
bilancio nel paragrafo
"Passività potenziali e
principali procedimenti
pendenti con le Autorità
(Postel)"

Infine, il costante monitoraggio degli IRO risultati significativi attraverso l'analisi di doppia rilevanza consente al Gruppo Poste Italiane di orientare il Piano Strategico 2024-2028 e la strategia aziendale, oltre a rafforzare la capacità del modello di business di individuare e fronteggiare prontamente eventuali criticità legate a tematiche di sostenibilità.

GESTIONE DEGLI IMPATTI, DEI RISCHI E DELLE OPPORTUNITA'

Descrizione del processo per individuare e valutare gli impatti, i rischi e le opportunità rilevanti Obbligo di informativa ESRS 2 IRO-1

Con l'obiettivo di aderire alle disposizioni normative previste dalla Corporate Sustainability Reporting Directive (CSRD), così come trasposta nel D.Lgs. 6 settembre 2024, n. 125, e determinare le principali questioni di sostenibilità che, a livello strategico, possono guidare l'impegno del Gruppo in ambito ESG, nel corso del 2024 Poste Italiane ha revisionato il proprio processo di analisi di rilevanza in linea con quanto previsto dagli standard ESRS e dalla Materiality Assessment Implementation Guidance (di seguito Linea Guida IG 1 MAIG) elaborati dall'EFRAG, al fine di includere le due prospettive di materialità d'impatto e di materialità finanziaria all'interno del processo stesso. Il framework di sostenibilità di Gruppo è definito garantendone l'armonizzazione con il modello Enterprise Risk Management anche in termini di processi, strumenti e relative metodologie. Inoltre, all'interno del processo di analisi di rilevanza, il Gruppo tiene in considerazione gli interessi e le opinioni degli stakeholder, orientando la propria strategia in base alle risultanze di tale processo.

Al fine di determinare le tematiche di sostenibilità rilevanti da rendicontare all'interno della Rendicontazione di Sostenibilità 2024, il Gruppo Poste Italiane ha elaborato un processo di materialità articolato nelle seguenti fasi:

Identificazione dei temi, sotto-temi e sotto-sottotemi potenzialmente rilevanti per il Gruppo

Poste Italiane ha condotto un'analisi di contesto preliminare rispetto all'operatività del Gruppo e alla sua catena del valore a monte e a valle, volta ad indagare le attività specifiche, i rapporti commerciali, le geografie o altri fattori che presentano un alto rischio che si verifichino impatti negativi. Tale analisi è stata integrata con le risultanze di un'analisi desk rispetto alle best practice di riferimento, che ha tenuto conto degli obiettivi strategici aziendali, nonché degli interessi espressi dagli stakeholder. A partire dai risultati del ciclo di materialità 2022-2023, è stata effettuata una riconduzione degli impatti del Gruppo Poste Italiane, ove possibile, alle tematiche di sostenibilità considerate dagli Standard ESRS (Topic, Sub-Topic, Sub-Sub-Topic) e a ulteriori tematiche entity specific.

Identificazione degli impatti, rischi e opportunità (IRO) potenzialmente rilevanti per il Gruppo Poste Italiane

Con riferimento agli impatti, il Gruppo ha effettuato una riconduzione degli impatti identificati nel ciclo di materialità 2022- 2023 alle tematiche di sostenibilità considerate dagli Standard ESRS e a ulteriori tematiche entity specific, integrando nuovi impatti al fine di garantire una copertura esaustiva di tutti i temi, sotto-temi e sotto-sotto-temi potenzialmente rilevanti per il Gruppo. Gli impatti identificati sono stati successivamente classificati in base alla loro natura, distinguendo tra positivi o negativi, effettivi o potenziali. Successivamente, è stato definito il perimetro di applicazione degli impatti lungo la catena del valore, distinguendo tra upstream, own operations e downstream. Infine, sono stati stabiliti gli orizzonti temporali entro cui ciascun impatto manifesta i suoi effetti, suddivisi in breve termine (entro 1 anno), medio termine (entro l'arco di piano, tra 2 e 5 anni) e lungo termine (oltre l'arco di piano, oltre 5 anni).

Al fine di identificare i rischi e le opportunità, in primo luogo è stata effettuata un'analisi delle attività rilevanti per il Gruppo in coerenza con il ciclo di analisi di materialità 2022-2023, per poi procedere con la riconduzione delle stesse ai temi, sottotemi e sotto-sottotemi relativi alla sostenibilità contemplati nell'ambito dell'ESRS 1. In considerazione di quanto emerso da tale riconduzione, è stata svolta un'analisi delle opportunità e dei rischi (strategici ed emergenti) mappati in ambito Enterprise Risk Management, in coerenza con il piano strategico 2024-2028 e la relazione finanziaria annuale 2023.

A seguito della verifica di copertura dei topic ESRS, è stata consolidata la lista dei rischi/opportunità potenzialmente rilevanti (long list). Sulla base di tale long list è stata effettuata la valutazione dei rischi e delle opportunità al fine di individuare quelli rilevanti per il Gruppo Poste Italiane. La valutazione è stata effettuata in considerazione della Impact Materiality e sulla base di eventuali dipendenze del Gruppo Poste Italiane (es. risorse energetiche per la flotta aziendale), nonché considerando gli attori della catena del valore che contribuiscono alla generazione dei rischi/opportunità identificati

Definizione del meccanismo di scoring e delle threshold di rilevanza

e 5 anni) e lungo termine (oltre l'arco di piano, più di 5 anni).

Con riferimento al valore di significatività degli impatti, è stata definita una scala di valutazione, sulla base dei seguenti criteri: Entità, misura degli effetti positivi o negativi dell'impatto su ambiente e persone, valutata su una scala da 1 (Inesistente) a 5 (Molto alta); Portata, estensione dell'impatto in termini geografici e/o di numero di individui coinvolti, misurata su una scala da 1 (Limitata) a 5 (Sistemica); Carattere irrimediabile (solo per impatti negativi), capacità del Gruppo Poste Italiane di rimediare agli effetti dell'impatto, valutata su una scala da 1 (Facilmente rimediabile) a 5 (Irrimediabile). Sulla base di tale scala di valutazione, la significatività degli impatti è stata definita come media dei valori di entità, portata e carattere irrimediabile per gli impatti negativi e come media dei valori di entità e portata per gli impatti positivi. Inoltre, è stato attribuito un incremento aggiuntivo pari a 1 a tutti gli impatti potenzialmente rilevanti per i diritti umani, con l'obiettivo di aumentarne la significatività in linea con le disposizioni dello standard ESRS 1 e della Linea Guida MAIG. Con riferimento alla probabilità di accadimento degli impatti, è stata definita una scala di valori da 1 a 5, attribuendo un valore massimo pari a 5 a tutti gli impatti effettivi e coinvolgendo le funzioni di riferimento per stabilire la probabilità di accadimento degli impatti potenziali, sulla base delle evidenze emerse da un'analisi desk interna. La metodologia di calcolo della rilevanza di ciascun impatto identificato è stata definita come prodotto tra la significatività e la probabilità a esso associate. Infine, tenendo in considerazione le threshold dell'Enterprise Risk Management utilizzate ai fini della valutazione di rischi e opportunità, è stata determinata una soglia di rilevanza pari a 8.

e l'orizzonte temporale di riferimento, suddiviso in breve termine (entro 1 anno), medio termine (entro l'arco di piano, tra 2

In linea con il framework Enterprise Risk Management, i rischi e le opportunità sono valutati attraverso i driver di impatto (quantitativi e qualitativi) e probabilità del verificarsi dell'evento rischioso su una scala a 5 valori. La valutazione è stata effettuata in coerenza con le metriche adottate in ambito Enterprise Risk Management e le threshold di riferimento, al fine di attribuire uno scoring in linea con i criteri di valutazione definiti dagli standard ESRS.

La valutazione combinata di probabilità per impatto permette di classificare i rischi come segue:

  • Tier 1: rischi con valutazione pari o superiore a 12;
  • Tier 2: rischi con valutazione compresa tra 8 e 10;
  • Tier 3: rischi con valutazione minore di 8.

Sulla base delle valutazioni effettuate, e in coerenza con la metodologia dell'Enterprise Risk Management, sono stati individuati come rilevanti per il Gruppo Poste Italiane i rischi e opportunità rientranti nel Tier 1. In base all'esito della valutazione dei diversi rischi e opportunità, il Gruppo Poste Italiane ha individuato azioni di mitigazione/valorizzazione prioritarie, in funzione della rilevanza stessa dei rischi e opportunità.

Stakeholder engagement e determinazione degli IRO rilevanti per il Gruppo Poste Italiane

Con riferimento agli impatti, al fine di valutarne la significatività, il Gruppo Poste Italiane ha coinvolto un ampio panel di stakeholder nell'ambito dell'iniziativa annuale "Forum Multistakeholder", la quale, giunta alla sua ottava edizione, è stata oggetto di aggiornamento in virtù delle nuove esigenze normative previste dalla CSRD e dagli standard ESRS. Tenuta in streaming al fine di garantire la più ampia partecipazione possibile, nel 2024 l'iniziativa ha visto coinvolti oltre 1.000 partecipanti e ha creato un'opportunità di riflessione e condivisione di idee e progetti utili alla creazione di valore condiviso con i principali stakeholder con cui Poste Italiane interagisce nello svolgimento delle proprie attività, permettendo di favorire

il raggiungimento degli obiettivi strategici del Gruppo. Nello specifico, l'attività ha previsto l'organizzazione di quattro focus group tematici, con l'erogazione di un questionario interattivo finalizzato a valutare la significatività degli impatti potenzialmente rilevanti definiti dal Gruppo Poste Italiane sulla base delle proprie attività di business in relazione ai topic ESRS "Cambiamenti climatici", "Inquinamento", "Acque e risorse marine", "Biodiversità ed ecosistemi", "Uso delle risorse ed economia circolare", "Forza lavoro propria", "Lavoratori nella catena del valore", "Comunità interessate", "Consumatori e utilizzatori finali", "Condotta delle imprese" e al topic Entity Specific "Finanza sostenibile". Per ciascuno degli impatti potenzialmente rilevanti è stato richiesto agli stakeholder di valutarne l'entità, la portata e il carattere irrimediabile (solo per gli impatti negativi). L'attività ha dunque contribuito all'identificazione delle informazioni ESG da rendicontare all'interno della Rendicontazione di Sostenibilità 2024 del Gruppo e determinare le principali questioni di sostenibilità che, a livello

Con riferimento ai rischi emersi dal Modello ERM, l'analisi è aggiornata su base trimestrale nell'ambito delle attività di monitoraggio svolta dalla funzione Risk e Compliance di Gruppo. Attività che prevedono, di norma, per ciascun rischio rilevante, il coinvolgimento delle funzioni aziendali competenti ai fini dell'aggiornamento dei dati/informazioni di natura quantitativa e qualitativa sulla base dei quali viene determinata la tendenza dei rischi stessi, rivedendone eventualmente la valutazione, in coerenza con la metodologia Risk Management di Gruppo.

strategico, possono definire le linee guida dell'impegno assunto dal Gruppo in ambito ESG.

Sulla base del meccanismo di scoring e delle soglie di rilevanza stabilite, Poste Italiane ha identificato un totale di 45 impatti, 22 rischi e 9 opportunità rilevanti per il Gruppo. Tali risultanze sono state condivise con il Comitato Sostenibilità, il Comitato Controllo e Rischi ed il Collegio Sindacale. Il Consiglio di Amministrazione ha successivamente approvato l'intero processo.

Si specifica che, in merito al tema dell'ESRS E3 "Acque e risorse marine", data la sua natura di grande piattaforma integrata e omnicanale di servizi in Italia, il Gruppo Poste Italiane monitora consumi idrici per usi civili presso gli uffici postali, senza significativi impatti sulle fonti idriche. Nonostante ciò, il Gruppo mira ad una gestione efficiente dell'acqua, adottando azioni concrete al fine di ridurre il consumo idrico e promuoverne un utilizzo corretto atto a prevenire ed evitare gli sprechi. Inoltre, con riferimento al tema dell'ESRS E4 ""Biodiversità ed ecosistemi", l'analisi ha portato a identificare come sostanzialmente non rilevante il tema della biodiversità in considerazione della natura, delle attività e del settore in cui opera il Gruppo.

Descrizione dei processi per individuare e valutare gli impatti, i rischi e le opportunità rilevanti legati al clima

Obbligo di informativa ESRS E1 IRO-1

Per il Gruppo Poste Italiane, la salvaguardia dell'ambiente è un elemento imprescindibile ai fini della creazione di valore sostenibile per la comunità e il territorio in cui opera. In tale ottica, il Gruppo si impegna ad utilizzare responsabilmente le risorse e a implementare soluzioni innovative per ridurre al minimo gli impatti ambientali negativi, con particolare riferimento all'adattamento ai cambiamenti climatici, alla mitigazione e al consumo energetico. Tale impegno è testimoniato dalle azioni avviate dal Gruppo e della progressiva riduzione delle emissioni verificatasi negli anni, rendicontate nell'ambito dell'E1-6. Il Gruppo ha condotto un'analisi dei rischi fisici legati al clima attraverso una metodologia articolata nelle seguenti fasi: Individuazione dei rischi fisici più rilevanti

Secondo una logica di rilevanza, sono stati selezionati i principali rischi climatici che potrebbero influenzare gli asset del Gruppo, classificandoli, così come previsto dalle principali normative internazionali di riferimento, in rischi fisici acuti e cronici (in linea anche con le richieste della Tassonomia europea). I rischi fisici acuti includono eventi estremi come tempeste, esondazioni improvvise e ondate di calore, per i quali l'impatto è stato calcolato in giorni di interruzione dell'attività o Business Interruption Days (BID). I rischi fisici cronici, invece, rappresentano cambiamenti graduali nel clima, come la desertificazione, o la variazione delle precipitazioni la cui valutazione si è ottenuta calcolando il valore dei singoli indicatori di riferimento.

Valutazione dell'esposizione ai rischi fisici

Attraverso il supporto delle competenti funzioni aziendali, sono state acquisite le coordinate geografiche identificative degli asset del Gruppo Poste Italiane, inclusi uffici postali, centri produttivi, uffici direzionali, etc. I dati necessari alla valutazione sono stati raccolti a partire dal database Intergovernmental Panel on Climate Change (IPCC) ATLAS, dal progetto CORDEX-Copernicus Climate Data Store e dalla letteratura pubblicata sulle fonti più affidabili di settore.

Ai fini dell'analisi, è stato utilizzato un tool, realizzato da una società esterna, che analizza le proiezioni climatiche di 7 diversi modelli climatici, calcolando la media delle proiezioni climatiche e le distribuzioni ai percentili del 25% e del 75%, specifiche per diverse aree geografiche. L'analisi ha tenuto conto degli scenari climatici "Representative Concentration Pathways (RCPs)" dell'IPCC, distinti in RCP 8.5, RCP 4.5 e RCP 2.6.

Terminata l'analisi delle singole coordinate geografiche effettuata tramite il tool, sono state individuate le tipologie di rischio climatico maggiormente rilevanti in relazione agli asset del Gruppo Poste Italiane. Inoltre, per ciascun asset e per ciascuna tipologia di rischio, è stata effettuata una stima preliminare dei potenziali Business Interruption Days (BID) e della magnitudo dei possibili danni materiali agli asset.

Ad esito delle analisi sono stati individuati i seguenti principali rischi: Esondazioni fluviali; Precipitazioni estreme. Ai fini della mitigazione dei suddetti rischi, Poste Italiane ha stipulato specifiche polizze assicurative che coprono il valore complessivo degli asset (pari al valore di ricostruzione), con riferimento a tutte le tipologie proprie e di terzi (es. uffici postali, centri produttivi, uffici direzionali), con uno scoperto del 20% del danno e limiti di indennizzo previsti per ogni anno. Inoltre, nell'ambito del proprio piano di continuità operativa di Gruppo, Poste Italiane ha sviluppato specifiche soluzioni per garantire la continuità delle attività a fronte degli scenari che causano l'indisponibilità di un sito operativo tra cui cambiamenti climatici e catastrofi naturali. Tra tali soluzioni si segnalano:

  • lo spostamento delle risorse essenziali per lo svolgimento dell'attività presso un sito solvente, preventivamente individuato e opportunamente attrezzato;
  • l'attivazione del Lavoro Agile per consentire al personale di erogare la prestazione lavorativa in un luogo differente dalla sede aziendale di appartenenza;
  • l'attivazione del mutuo back-up: la lavorazione del prodotto/servizio, nella normale operatività, è eseguita da più siti simultaneamente. In caso di indisponibilità di uno dei Siti (chiamato Sito Target) le lavorazioni vengono trasferite sul sito rimasto operativo (Sito Backup).

L'analisi dei rischi fisici può considerare l'evoluzione degli impatti in tre orizzonti temporali distinti: 2030, 2050 e 2080. Ai fini dell'analisi condotta e in particolare per la rappresentazione dei risultati relativi ai Danni agli Asset e i Business Interruption Days (BID), si è scelto di concentrarsi sull'orizzonte temporale al 2030, in quanto tale orizzonte offre un quadro più chiaro e tangibile degli effetti dei rischi climatici acuti come esondazioni fluviali, tempeste e incendi boschivi, che hanno già iniziato a manifestarsi con una certa frequenza, e permette di elaborare stime più attendibili e rappresentative. Proiettare i BID su orizzonti temporali troppo lunghi, come il 2050 o il 2080, porterebbe a una maggiore incertezza. Gli scenari climatici a lungo termine, infatti, sono ancora soggetti a variabilità significativa, rendendo meno affidabili le stime degli impatti specifici su singoli asset.

Nel contesto delle analisi dei rischi climatici il Gruppo ha altresì condotto valutazioni sui rischi di transizione climatica, attenendosi alle linee guida internazionali di riferimento - in particolare TCFD, oggi assorbita anche dagli standard ESRS - che rappresentano una metodologia efficace per identificare, valutare e gestire i rischi legati al cambiamento climatico, non solo dal punto di vista fisico, ma anche attraverso la lente della transizione economica e normativa. In particolare, l'analisi ha previsto le seguenti fasi:

Individuazione degli eventi di transizione legati al clima

Per l'individuazione dei rischi climatici di transizione e delle opportunità è stata condotta una prima fase di screening attraverso la quale sono state identificate le sfide specifiche del settore in cui opera il Gruppo, prendendo in considerazione le principali normative europee, i framework internazionali, nonché le migliori pratiche adottate da organizzazioni globali. In particolare, l'analisi ha tenuto conto di: normative vigenti, tipologia di business, tendenze emergenti e dinamiche di mercato. Successivamente è stata condotta un'analisi degli eventi di transizione legati al clima individuando tra i principali per il Gruppo Poste Italiane:

  • Evoluzione Normativa: evoluzioni normative e della regolamentazione in materia di emissioni che possono richiedere variazioni nei processi aziendali e nei modelli di business;
  • Evoluzione Tecnologica e Innovazione: investimenti in nuove tecnologie e soluzioni per offrire prodotti e servizi a minor impatto ambientale;
  • Evoluzione del Mercato: incremento dei costi dell'energia e incertezza dell'andamento del mercato;
  • Reputazione: cambiamenti nelle preferenze e nelle aspettative degli stakeholder.

L'analisi di scenario ha preso in considerazione i trend del settore dei trasporti e la stima delle previsioni e dello sviluppo nei prossimi anni. Nell'ambito dell'analisi sono stati presi in considerazione gli scenari climatici sviluppati da organizzazioni internazionali come l'IPCC e l'International Energy Agency (IEA) e in particolare:

  • scenario di Politiche Dichiarate (STEPS Stated Policies Scenario): scenario che si basa sulle politiche climatiche già implementate dai governi, non prevedendo interventi più ambiziosi;
  • scenario NZE (Net Zero Emissions by 2050): Scenario che descrive un percorso energetico con l'obiettivo di limitare l'aumento medio della temperatura globale a 1,5°C.

Valutazione dell'esposizione ai rischi di transizione

Al termine delle suddette analisi, nonché in linea con le risultanze dell'analisi di doppia rilevanza, sono stati individuati i seguenti rischi/opportunità di transizione rilevanti per il Gruppo, a cui sono potenzialmente esposti attivi e attività del Gruppo, con particolare riferimento alle attività di logistica e recapito, alla gestione della flotta aziendale e all'operatività nel business dell'energy.

La valutazione di tali rischi/opportunità a livello inerente è stata effettuata in coerenza con le metriche Enterprise Risk Management utilizzate nell'ambito della financial materiality (probabilità e impatto), classificandoli come rilevanti (Tier 1). A livello residuo, il rischio è opportunamente mitigato, in considerazione delle azioni di trattamento identificate e monitorate nell'ambito del processo di risk management di Gruppo.

  • Rischio correlato all'Evoluzione Normativa: "Deterioramento della qualità erogata: Inadeguata qualità erogata e mancato rispetto degli standard regolatori e contrattuali con conseguente pagamento di sanzioni e penali";
  • Rischi correlati all'Evoluzione del Mercato: "Mancato raggiungimento degli obiettivi di business legati al settore energy, a causa della forte competizione sul mercato e a temi regolamentari" e "Aumento del costo delle materie prime e difficoltà di approvvigionamento (es. petrolio, gas e energia) derivanti dall'attuale contesto geopolitico";
  • Rischio correlato alla Reputazione: "Sottovalutare lo sviluppo sostenibile e non perseguire attivamente la decarbonizzazione può portare a gravi conseguenze in termini di reputazione aziendale, con impatti negativi sulla fiducia degli stakeholder, sulle opportunità di mercato e sul valore complessivo dell'azienda";
  • Opportunità correlate all'Evoluzione Tecnologica e Innovazione: "Abbattimento delle emissioni connesse all'utilizzo dei mezzi che compongono la flotta aziendale in virtù di una rivisitazione dei modelli di business derivante dalla trasformazione della mobilità" e "Diminuzione di consumi energetici totali del Gruppo da fonti non rinnovabili (es. combustibili fossili) in virtù di una rivisitazione dei modelli di business derivante dalla trasformazione della mobilità".

Con riferimento al rischio "Deterioramento della qualità erogata: Inadeguata qualità erogata e mancato rispetto degli standard regolatori e contrattuali con conseguente pagamento di sanzioni e penali", sono state individuate le seguenti azioni di trattamento:

  • Programma NPS improvement: Approccio data driven basato sull'analisi del Net Promoter Score per il miglioramento della Customer Satisfaction e della Retention sul prodotto pacchi, con particolare riguardo alla clientela dei segmenti business Large e Medium.
  • Evoluzione del network logistico: con lo scopo di armonizzare il processo di sviluppo dell'automazione dei pacchi nei principali nodi di sorting.

Con riferimento ai rischi "Mancato raggiungimento degli obiettivi di business legati al settore energy, a causa della forte competizione sul mercato e a temi regolamentari" e "Aumento del costo delle materie prime e difficoltà di approvvigionamento (es. petrolio, gas e energia) derivanti dall'attuale contesto geopolitico", sono state individuate le seguenti azioni di trattamento:

  • Evoluzione gamma offerta e completamento servizi: messa in atto di processi, prodotti e promozioni per incrementare la fidelizzazione verso il brand Poste Energia. In particolare, l'offerta è presente nel programma welfare dipendenti e in APP Poste Italiane da luglio 2024. Inoltre, è stata integrata l'offerta a prezzo fisso con la componente a prezzo variabile;
  • Monitoraggio continuativo del quadro politico, sociale e macroeconomico e su aspetti normativi con potenziali impatti sul business, al fine di individuare e prioritizzare le azioni di risposta da intraprendere sulla base dei diversi scenari macroeconomici e di proiezione geopolitici;
  • Attivazione delle verifiche secondo la LG Trade Compliance per garantire la conformità alle norme, emesse dalle Autorità nazionali e internazionali, in materia di divieti e altre misure restrittive nelle transazioni economiche, finanziarie e commerciali nei confronti di determinati soggetti o Paesi e in materia di vendita, fornitura, trasferimento, esportazione, diretta o indiretta, di prodotti e servizi in determinati settori;
  • Prosecuzione del lavoro di esecuzione delle verifiche della legalità delle controparti, al fine di valutarne i requisiti legali, tecnico-professionali, la stabilità finanziaria e identificare le variabili con impatto su ricavi e costi, anche in considerazione degli scenari geopolitici.

Con riferimento al rischio correlato alla Reputazione: "Sottovalutare lo sviluppo sostenibile e non perseguire attivamente la decarbonizzazione può portare a gravi conseguenze in termini di reputazione aziendale, con impatti negativi sulla fiducia degli stakeholder, sulle opportunità di mercato e sul valore complessivo dell'azienda", sono state identificate le seguenti azioni di trattamento:

• Il Gruppo Poste Italiane, in linea con la strategia di decarbonizzazione e in attuazione delle linee guida per l'esercizio del diritto di voto ed attività di engagement e per l'investimento in settori sensibili, attraverso le partecipate Poste Vita e BancoPosta Fondi SGR è entrata a far parte di Climate Action 100+, un'iniziativa di engagement collaborativo internazionale per sensibilizzare i più grandi emittenti di gas a effetto serra a livello mondiale sulle tematiche del climate change;In un'ottica di decarbonizzazione degli edifici, nel corso degli anni, il Gruppo Poste Italiane ha inaugurato impianti fotovoltaici per la produzione di energia e ha intrapreso una serie di iniziative al fine di garantire che i suoi edifici siano sempre più sostenibili, tra cui rientrano le iniziative di riclassificazione dei Centri di Smistamento. In aggiunta, Poste Italiane ha avviato un progetto di decarbonizzazione finalizzato alla sostituzione delle caldaie a gas con pompe di calore su tutto il territorio nazionale, consentendo un risparmio di emissioni di CO2.

Con riferimento alle opportunità "Abbattimento delle emissioni connesse all'utilizzo dei mezzi che compongono la flotta aziendale in virtù di una rivisitazione dei modelli di business derivante dalla trasformazione della mobilità" e "Diminuzione

di consumi energetici totali del Gruppo da fonti non rinnovabili (es. combustibili fossili) in virtù di una rivisitazione dei modelli di business derivante dalla trasformazione della mobilità", sono state individuate le seguenti azioni di trattamento:

  • Il Gruppo Poste Italiane negli ultimi anni sta procedendo alla sostituzione della flotta con mezzi equivalenti a trazione elettrica, per ridurre le emissioni inquinanti in atmosfera. Tra le società del settore utility, Poste Italiane dispone di una delle più grandi flotte di veicoli commerciali 100% elettrici del Paese. Il Piano di Rinnovo della flotta, già attivato nel 2019 con l'obiettivo di sostituire l'intero parco veicoli impiegati per il recapito dei prodotti postali con mezzi green, è proseguito attraverso misure volte alla riduzione dei consumi energetici, minori emissioni in atmosfera, maggiore sicurezza e maggiore capacità di carico per la consegna. Poste Italiane ha dimostrato il suo impegno nel portare avanti il piano di rinnovamento completo del parco mezzi, incrementando la componente green della flotta stessa, tramite l'introduzione di auto e motocicli elettrici e ibridi;
  • per quanto concerne l'approvvigionamento di energia elettrica, il Gruppo ha proseguito con l'acquisto dal mercato di riferimento con una percentuale pari al 100% da fonti rinnovabili certificate con Garanzie d'Origine. Una quota residuale del fabbisogno è stata autoprodotta da impianti fotovoltaici di proprietà.

Il Gruppo ha utilizzato l'analisi degli scenari climatici, per orientare l'individuazione e la valutazione dei rischi fisici nonché delle opportunità e dei rischi di transizione nel breve, medio e lungo periodo.

Per quanto attiene l'analisi dei rischi fisici, il Gruppo ha considerato i Representative Concentration Pathways (RCPs) dell'IPCC, distinti in RCP 8.5, RCP 4.5 e RCP 2.6. Si tratta di rappresentazioni plausibili del futuro sviluppo delle concentrazioni di gas a effetto serra e degli aerosol in atmosfera. Ogni scenario è associato a un livello di riscaldamento globale previsto e fornisce una visione di come le emissioni di GHG potrebbero evolvere a seconda delle politiche e delle pratiche adottate a livello internazionale. In particolare, la rappresentazione dei risultati prevede i seguenti scenari:

  • Scenario RCP 2.6: è quello in linea con gli accordi di Parigi/Kyoto (meno di 1,5°C entro il 2100) e prevede forti sforzi di riduzione delle emissioni da parte di tutti i Paesi. Le emissioni cumulative di gas serra dal 2010 al 2100 devono essere ridotte del 70%, richiedendo cambiamenti sostanziali nell'uso dell'energia e nelle emissioni di gas serra diverse dall'anidride carbonica (CO2), quali metano (CH4), protossido di azoto (N2O), esafluoruro di zolfo (SF6) e altri gas fluorurati;
  • scenario RCP 4.5: è quello ritenuto più probabile visti gli impegni attuali dei Paesi. Prevede un aumento della temperatura tra 2 e 3°C entro il 2100, ben oltre i limiti dell'Accordo di Parigi del 2015 e del Protocollo di Kyoto;
  • scenario RCP 8.5: è il più estremo tra gli scenari RCP. Esso prevede un aumento di oltre 4°C entro il 2100 e si ritiene possa essere raggiunto laddove non si adottasse alcuna politica di mitigazione. Gli elevati tassi di crescita economica e demografica (descritti nello Shared Socioeconomic Pathway 5, SSP5) favoriscono questo scenario, innescando la maggior parte dei cosiddetti "punti di non ritorno" climatici, con conseguenze difficili da modellare.

Con riferimento ai rischi di transizione, l'analisi ha considerato gli scenari sviluppati da organizzazioni internazionali come IPCC e IEA, che permettono di esplorare diversi futuri possibili, basati su differenti livelli di impegno da parte dei governi e delle imprese nella riduzione delle emissioni di gas serra. In particolare, l'analisi per la valutazione dei rischi e delle opportunità di transizione ha considerato i seguenti due scenari, in linea con gli obiettivi del Gruppo volti al mantenimento della temperatura globale ad 1,5°C:

  • scenario di Politiche Dichiarate (STEPS Stated Policies Scenario): si basa sulle politiche climatiche già implementate dai governi non prevedendo interventi più ambiziosi. Rappresenta quindi un futuro in cui si riflettono esclusivamente gli effetti delle politiche attuali, senza che siano necessariamente raggiunti gli obiettivi di riduzione delle emissioni;
  • scenario NZE (Net Zero Emissions by 2050): scenario normativo che, attraverso politiche climatiche globali adeguate nell'ambito del settore energetico e l'impiego di un ampio portafoglio di tecnologie pulite, consente di raggiungere l'azzeramento delle emissioni di CO2 entro il 2050, contribuendo anche al conseguimento degli Obiettivi di Sviluppo

Sostenibile dell'Agenda 2030. Lo scenario è supportato da un'analisi dettagliata dei tempi di realizzazione dei progetti per la fornitura di tecnologie per l'energia pulita e considera determinante la cooperazione globale per facilitare lo sviluppo e l'adozione di politiche ambiziose, abbattere i costi delle tecnologie e sostenere finanziariamente le economie emergenti e in via di sviluppo in questo percorso.

Inoltre, con riferimento all'analisi dei rischi di transizione sono stati considerati i seguenti orizzonti temporali: breve termine (1-2 anni), ossia la fascia temporale che si concentra sui rischi e sulle opportunità che potrebbero emergere nel futuro immediato in linea con le normative climatiche già esistenti o di imminente introduzione; medio termine (2-10 anni), ossia arco temporale caratterizzato da cambiamenti più strutturali, come l'implementazione di nuove tecnologie a basse emissioni, la riorganizzazione delle infrastrutture aziendali e i potenziali cambiamenti di mercato; lungo termine (oltre 10 anni), consistente in scenari di decarbonizzazione più radicali, che potrebbero impattare interi settori industriali e le loro operazioni. In particolare, ai fini dell'analisi, sono state tenute in considerazione anche le analisi di Financial Materiality, al fine di rappresentare coerentemente i rischi/opportunità di transizione all'interno delle diverse categorie di orizzonti temporali.

In considerazione degli attivi e delle attività del Gruppo Poste individuate come maggiormente esposte ai rischi di transizione, degli obiettivi di Gruppo e delle azioni poste in essere e in corso ai fini della mitigazione di tali rischi (es. iniziative volte ad aumentare l'efficienza energetica, utilizzo di energia da fonti rinnovabili, rinnovo della flotta aziendale con veicoli a ridotto impatto ambientale, ecc.) non si rilevano attivi e attività aziendali incompatibili con la transizione verso un'economia neutrale dal punto di vista climatico. Seppur il Gruppo Poste Italiane attribuisca una particolare importanza alla tutela ambientale, tenuto conto dell'attività in cui il Gruppo opera, le tematiche e le analisi connesse al cambiamento climatico sono ritenute, nell'accezione fornita dai princìpi contabili di riferimento, non rilevanti per l'informativa finanziaria consolidata197 .

Descrizione dei processi per individuare e valutare gli impatti, i rischi e le opportunità rilevanti legati all'inquinamento

Obbligo di informativa ESRS E2 IRO-1

Al fine di identificare i rischi e le opportunità legati all'inquinamento, è stata effettuata un'analisi delle attività rilevanti per il Gruppo in coerenza con il ciclo di analisi di materialità 2022-2023, per poi procedere con la riconduzione delle stesse ai temi, sottotemi e sotto-sottotemi relativi alla sostenibilità contemplati nell'ambito dell'ESRS 1. In considerazione di quanto emerso dalla predetta riconduzione, è stata svolta un'analisi delle opportunità e dei rischi (strategici ed emergenti), mappati in ambito Enterprise Risk Management legati all'inquinamento, in coerenza con il Piano Strategico 2024-2028 e la Relazione Finanziaria Annuale 2023. A seguito della verifica di copertura dei topic ESRS e di eventuali opportunità di integrazioni, è stata consolidata la lista dei rischi/opportunità potenzialmente rilevanti (long list).

Sulla base di tale long list, è stata effettuata la valutazione dei rischi e delle opportunità al fine di individuare quelli rilevanti per il Gruppo Poste. Tale valutazione è stata effettuata in coerenza con le metriche adottate in ambito Enterprise Risk Management e le threshold di riferimento, al fine di attribuire uno scoring in linea con i criteri di valutazione definiti dagli standard ESRS.

Nell'ambito dell'analisi sono stati considerati e tracciati gli attori della catena del valore che contribuiscono alla generazione dei rischi/opportunità identificati e l'orizzonte temporale di riferimento (Breve termine - entro l'anno; Medio termine - arco di piano; Lungo termine - oltre arco di piano). La valutazione dei rischi e delle opportunità legati all'inquinamento è stata svolta con il coinvolgimento della Funzione Risk e Compliance di Gruppo e dei Risk owner/specialist di riferimento. Con particolare riferimento all'inquinamento dell'aria, in accordo al processo precedentemente descritto e in linea con le

threshold definite in ambito ERM, è stato identificato come rilevante un rischio correlato alla limitazione nelle operazioni di

197 Si rimanda alla sezione "2.7 Cambiamento climatico e contesto macroeconomico" p.445.

Poste Italiane - in particolare per quanto riguarda le operazioni di recapito - dovuta a restrizioni alla circolazione (es. blocco mezzi inquinanti). Tale rischio è correlabile ad operazioni proprie, con orizzonte di lungo termine.

Descrizione dei processi per individuare e valutare gli impatti, i rischi e le opportunità rilevanti connessi all'uso delle risorse e all'economia circolare

Obbligo di informativa ESRS E5 IRO-1

Al fine di identificare i rischi e le opportunità legati all'uso delle risorse e all'economia circolare, è stata effettuata un'analisi delle attività rilevanti per il Gruppo in coerenza con il ciclo di analisi di materialità 2022-2023, per poi procedere con la riconduzione delle stesse ai temi, sottotemi e sotto-sottotemi relativi alla sostenibilità contemplati nell'ambito dell'ESRS 1. In considerazione di quanto emerso dalla predetta riconduzione, è stata svolta un'analisi dei rischi (strategici ed emergenti) mappati in ambito Enterprise Risk Management e delle opportunità legati all'uso delle risorse e all'economia circolare, in coerenza con il Piano Strategico 2024-2028 e la Relazione Finanziaria Annuale 2023. A seguito della verifica di copertura dei topic ESRS e di eventuali opportunità di integrazioni, è stata consolidata la lista dei rischi/opportunità potenzialmente rilevanti (long list).

Sulla base di tale long list, è stata effettuata la valutazione dei rischi e delle opportunità al fine di individuare quelli rilevanti per il Gruppo Poste. Tale valutazione è stata effettuata in coerenza con le metriche adottate in ambito Enterprise Risk Management e le threshold di riferimento, al fine di attribuire uno scoring in linea con i criteri di valutazione definiti dagli standard ESRS. Nell'ambito dell'analisi sono stati considerati e tracciati gli attori della catena del valore che contribuiscono alla generazione dei rischi/opportunità identificati e l'orizzonte temporale di riferimento (Breve termine - entro l'anno; Medio termine - arco di piano; Lungo termine - oltre arco di piano).

Con particolare riferimento all'uso delle risorse e all'economia circolare, in accordo al processo precedentemente descritto e in linea con le threshold definite in ambito ERM, è stato identificato come rilevante un rischio correlato alla potenziale errata/non conforme gestione dei rifiuti derivanti dalle diverse attività operative svolte dal Gruppo. In particolare, la gestione dei rifiuti riguarda l'intero perimetro del Gruppo Poste Italiane, composto dalla totalità degli immobili (uffici postali, centri di smistamento, centri direzionali, etc), nonché dalla relazione dei rapporti con i fornitori. Tale rischio è correlabile a operazioni proprie e a monte della catena del valore (con particolare riferimento ai soggetti terzi incaricati della gestione e smaltimento dei rifiuti) con orizzonte di breve termine. In tale prospettiva si segnala che il Gruppo Poste Italiane ha adottato Sistemi di Gestione Ambientale nell'ambito dei quali viene effettuata la valutazione dei rischi e delle opportunità, al fine di pianificare le azioni volte al miglioramento continuo nella gestione dei rifiuti. I criteri utilizzati sono definiti sulla base delle specificità dell'attività svolta. A tal fine vengono dunque determinati:

  • gli scenari di rischio e opportunità per gli impatti ambientali e i fattori interni ed esterni rilevanti e in coerenza con gli obblighi di conformità;
  • i processi/funzioni aziendali interessati;
  • la valutazione di probabilità, impatto e livello di controllo;
  • la classificazione dei rischi;
  • le misure di mitigazione e controllo del rischio;
  • il livello di rischio inerente e residuo;
  • i nuovi interventi e azioni da implementare.

Per quanto riguarda le azioni implementate per mitigare i rischi e, laddove possibile, cogliere le opportunità, queste sono proporzionali all'impatto della produzione dei rifiuti a seconda del sito e della tipologia. La valutazione dei rischi e delle

opportunità legati all'uso delle risorse e all'economia circolare è stata svolta con il coinvolgimento della Funzione Risk e Compliance di Gruppo e dei Risk owner/specialist di riferimento.

Descrizione dei processi per individuare e valutare gli impatti, i rischi e le opportunità rilevanti connessi alla condotta delle imprese

Obbligo di informativa ESRS G1 IRO-1

Nel considerare i criteri utilizzati nel processo per individuare gli IRO rilevanti in relazione alle questioni legate alla condotta delle imprese, Poste Italiane ha implementato un processo strutturato che considera criteri come ubicazione, attività, struttura operativa e settore: in termini di ubicazione, avendo una presenza capillare su tutto il territorio nazionale che comporta una specifica valutazione dei rischi specifici che possono emergere nell'ambito delle diverse realtà locali; in termini di attività e struttura operativa, offrendo una gamma diversificata di servizi che implica un'analisi degli impatti, rischi e opportunità associabili a ciascun ambito operativo; in termini di settore, operando in campi regolamentati quali i servizi postali, finanziari e assicurativi che implicano sfide legate alla conformità normativa.

SINTESI DELLE POLITICHE

Al fine di prevenire, mitigare e gestire gli impatti effettivi e potenziali, nonché fronteggiare i rischi e cogliere le opportunità, il Gruppo Poste Italiane si è dotato di un sistema di politiche di sostenibilità, integrate all'interno del sistema normativo aziendale. La tabella che segue presenta la sintesi di tali politiche, definendone l'ambito di applicazione, il responsabile per l'attuazione, gli standard di riferimento e le modalità di diffusione, nonché il collegamento ai Topic ESRS.

Politica Descrizione degli elementi chiave Ambito della
Politica
Responsabile
della Politica
Standard riconosciuti a
livello internazionale
Diffusione ESRS
Topic/
IRO
Codice Etico Il Codice definisce i principi ispiratori e
le regole di comportamento che i
Destinatari devono rispettare
nell'espletamento delle attività
professionali e nella gestione dei
rapporti con gli azionisti, dipendenti,
clienti, fornitori, partner, nonché con le
istituzioni pubbliche, le organizzazioni
politiche e sindacali e tutti gli altri
stakeholder con cui il Gruppo si
relaziona. Inoltre, il Codice Etico,
insieme al Modello 231, integra il
complessivo sistema di prevenzione
degli illeciti di cui al Decreto Legislativo
n. 231/2001 e rappresenta un
riferimento per tutte le specifiche
politiche e gli strumenti normativi che
disciplinano le attività potenzialmente
esposte ai rischi di reato
Tutta la catena
del valore
CdA
Normativa Vigente
Specifiche
sessioni
formative
Sito internet
aziendale
Intranet
aziendale
S1 / S2
/ S3 /
S4 / G1
/ Entity
Specific
Politica
Integrata
La Politica contiene l'impegno al rispetto
puntuale delle norme vigenti: ISO
37301:2021 per la gestione della
compliance, ISO 9001:2015 per la
gestione della qualità, ISO 45001:2023
per la gestione della salute e sicurezza
sul lavoro, ISO 37001:2016 per
prevenire fattispecie che potrebbero
concretizzarsi in reati potenziali e/o reati
di corruzione, ISO/IEC 27001: 2022
(con estensione alle ISO/IEC
27017:2015 e ISO/IEC 27018:2019) e
ISO/IEC 20000-1:2018 rispettivamente
per la gestione della sicurezza delle
Informazioni e per la gestione dei
sistemi informativi a supporto dei
processi aziendali
Tutta la catena
del valore
CdA
ISO 37301:2021

ISO 9001:2015

ISO 45001:2018

ISO 37001:2016

ISO/IEC 27001:2022

ISO/IEC 20000- 1:2018
Specifiche
sessioni
formative
Sito internet
aziendale
Intranet
aziendale
S1 / S2
/ S3 /
S4 / G1
/ Entity
Specific
Politica
aziendale in
materia di
tutela e
protezione
dei Diritti
Umani
La Politica in materia di tutela e
protezione dei Diritti Umani definisce un
approccio chiaro sul tema dei diritti
umani, più ampio di quello previsto dalla
legge e che consente di monitorare e
gestire rischi e opportunità legati ai diritti
umani in tutte le loro forme, anche
confermando l'impegno del Gruppo a
perseguire un'attività di investimento e
di gestione socialmente responsabile
Tutta la catena
del valore
CdA
Dichiarazione Universale
dei Diritti Umani e
successive convenzioni
internazionali sui diritti civili
e politici e sui diritti
economici, sociali e
culturali

Convenzioni delle Nazioni
Unite sui diritti delle donne,
sull'eliminazione di ogni
forma di discriminazione
razziale, sui diritti
dell'infanzia, sui diritti delle
persone con disabilità

Dichiarazione sui Principi e
Diritti Fondamentali del
Lavoro e le otto
Convenzioni fondamentali
dell'Organizzazione
Internazionale del Lavoro
(ILO)

Agenda 2030
Specifiche
sessioni
formative
Sito internet
aziendale
Intranet
aziendale
S1/S2/
S3/S4/
G1
Politica di
Sostenibilità
Ambientale
La Politica definisce i principi
generali, gli obiettivi e le modalità di
gestione degli impatti ambientali del
Gruppo e sancisce l'impegno di
Poste Italiane a promuovere, nella
sua catena del valore, un uso
efficiente delle risorse naturali e
un'attenzione alla ricerca di
soluzioni innovative, a tutela della
salvaguardia dell'ambiente
Tutta la catena del
valore
CdA
Agenda 2030

Programma delle Nazioni
Unite per l'ambiente

Principi delle Nazioni Unite
per la finanza responsabile

Programmi sviluppati dai
principali organismi
internazionali di settore,
quali l'Unione Postale
Universale (UPU),
l'International Post
Corporation (IPC) e
l'Associazione degli
Operatori postali pubblici
europei (PostEurop)
Specifiche
sessioni
formative
Sito internet
aziendale
Intranet
aziendale
E1 / E2
/ E5
Politica
aziendale in
materia di salute
e sicurezza sul
lavoro
La Politica in materia di salute e
sicurezza sul lavoro definisce i
principi e le modalità attuate da
Poste Italiane per tutelare e
promuovere il benessere psicofisico
delle persone attraverso la
prevenzione, la diffusione della
cultura sulla sicurezza e
l'implementazione di sistemi di
gestione
Tutti i livelli
dell'organizzazione
Datori di
lavoro

ISO 45001
Bacheche
aziendali dei
luoghi di
lavoro
S1 / S2
Policy Diversity
and Inclusion
La Politica Diversity and Inclusion,
indica come il Gruppo Poste Italiane
sia impegnato nel sostegno dei
valori della diversità e dell'inclusione
attraverso l'adozione di meccanismi
societari, organizzativi e gestionali
improntati al rispetto dei diritti e della
libertà delle persone. L'obiettivo è
quello di favorire la diversità in tutte
le sue dimensioni per coglierne al
massimo le opportunità derivanti e
generare valore all'interno degli
ambienti di lavoro ottenendo anche
un vantaggio competitivo sul
business.
Tutte le Società del
Gruppo
CdA
Normativa vigente

Disposizioni contrattuali e
standard emanati da
organizzazioni
internazionali di riferimento

Global Compact e
Women's Empowerment
Principles delle Nazioni
Unite

Dichiarazione Universale
dei Diritti Umani

Convenzioni delle Nazioni
Unite sui diritti delle donne,
sull'eliminazione di ogni
forma di discriminazione
razziale, sui diritti
dell'infanzia, sui diritti delle
persone con disabilità

Dichiarazione sui Principi e
i Diritti Fondamentali nel
Lavoro e le otto
Convenzioni fondamentali
dell'Organizzazione
Internazionale del Lavoro
(ILO)

Convenzione ILO sulla
violenza e sulle molestie
del giugno 2019
Specifiche
sessioni
formative
Sito internet
aziendale
Intranet
aziendale
S1

Policy Sostegno
della genitorialità
attiva
La Politica Sostegno della
genitorialità attiva ha lo scopo di
predisporre una cornice di
riferimento che consenta di
supportare la condizione femminile
in Azienda, che aiuti la donna,
prima e dopo il periodo della
maternità, con adeguati percorsi di
sostegno e sviluppo attraverso piani
anticipatori per poter essere
pienamente valorizzata e
accompagnata nell'espressione
delle proprie capacità personali e
professionali. Il documento mira a
tracciare una strategia di sviluppo e
gestione delle persone, a
implementare un moderno modello
di gestione della maternità e ad
introdurre leve innovative per un
coerente e armonico supporto alla
genitorialità attiva, integrando in tal
modo i vigenti processi di sviluppo
delle risorse umane di Poste
Italiane
Tutte le Società del
Gruppo
Risorse
Umane e
Organizzazio
ne

Dichiarazione Universale
dei Diritti Umani e
successive convenzioni
internazionali sui diritti civili
e politici e sui diritti
economici, sociali e
culturali

Convenzioni delle Nazioni
Unite sui diritti delle donne,
sull'eliminazione di ogni
forma di discriminazione
razziale, sui diritti
dell'infanzia, sui diritti delle
persone con disabilità

Dichiarazione sui Principi e
Diritti Fondamentali del
Lavoro e le otto
Convenzioni fondamentali
dell'Organizzazione
Internazionale del Lavoro
(ILO)

Agenda 2030

Carta per le pari
opportunità

Manifesto per
l'occupazione femminile

Adesione a primarie
associazioni e campagne
dedicate attraverso
professionisti di settore
specializzati nella Diversity
(ad esempio, Valore D)
Sito internet
aziendale
Intranet
aziendale
S1
Policy Inclusione
LGBTQ+
La Politica Inclusione LGBTQ+
intende promuovere politiche,
soluzioni e misure capaci di
migliorare le condizioni di lavoro
mediante processi inclusivi nei
confronti di ogni individuo,
valorizzando le rappresentazioni
identitarie in cui ciascuno si
riconosce, anche delle persone in
transizione di genere e, in generale,
per prevenire e contrastare ogni
forma di discriminazione
diretta/indiretta connessa
all'orientamento affettivo/sessuale.
L'inclusione delle persone LGBTQ+
si connette al valore della centralità
della persona, alla tutela della sua
identità ed unicità e, in generale, al
modo di essere, con impatto sul più
ampio concetto di benessere
individuale e organizzativo.
Tutte le società del
Gruppo
Risorse
Umane e
Organizzazio
ne
Organismi paritetici

Art. 3 della Costituzione

Legge n. 164/1982

Legge n. 184/1983

Decreto-legge n. 69/1988,
conv. in Legge n. 53/1988

Legge n. 104/1992

Decreto Lgs. n. 286/1998

Legge n. 53/2000

Decreto Lgs. n. 151/2001

Decreto Lgs. n. 215/2003

Decreto Lgs. n. 216/2003

Decreto Lgs. n. 198/2006

Decreto Lgs. n. 150/2011

Decreto Lgs. n. 81/2015

Legge n. 76/2016 (Legge
Cirinnà)

Decreto Lgs. n. 101/2018

Decreto Lgs. n. 5/2017

Decreto Lgs. n. 6/2017

Decreto Lgs. n. 7/2017

Decreto Lgs n. 24/2023
Sito internet
aziendale
Intranet
aziendale
S1
Politica in
materia di
diversità degli
organidi
amministrazione
e controllo di
Poste Italiane
La Politica in materia di diversità
degli organi di amministrazione e
controllo di Poste Italiane fornisce
indicazioni non vincolanti in
ordine ad aspetti quali, ad esempio,
l'età, il genere, l'etnia, la
provenienza geografica, il percorso
formativo e professionale dei
componenti del Consiglio di
Amministrazione di Poste Italiane.
Lo scopo di tale Politica è quello di
individuare i criteri per una
composizione quali-quantitativa del
Consiglio di Amministrazione
funzionale ad un efficace
assolvimento dei compiti e delle
responsabilità affidati all'organo di
gestione, anche attraverso la
presenza di persone che assicurino
una sufficiente diversità di punti di
vista e competenze necessari per
una buona comprensione degli
affari attuali, dei rischi e delle
opportunità a lungo termine relativi
all'attività aziendale.
Tutte le società del
Gruppo
CdA
Normativa vigente
Sito internet
aziendale
Intranet
aziendale
S1
Politica sulle
iniziative per la
comunità
Attraverso la Politica sulle iniziative
per la comunità, Poste Italiane si
impegna ad accompagnare le
comunità territoriali nei processi di
modernizzazione e digitalizzazione
e a contribuire al loro progresso
economico e sociale
Tutte le società del
Gruppo
CdA
Agenda 2030
Sito internet
aziendale
Intranet
aziendale
S3
Linea Guida di
compliance per
la tutela della
concorrenza e
del consumatore
La Linea Guida intende assicurare il
rispetto delle regole in materia di
concorrenza e di tutela del
consumatore, rafforzare la
consapevolezza dell'importanza
delle normative a riguardo,
consolidare un ambiente operativo
e di controllo volto a mitigare il
rischio di illeciti antitrust e
anticoncorrenziali, fornire una guida
per prevenire azioni,
comportamenti, omissioni che
violino le normative di tutela della
concorrenza e di tutela dei
consumatori, delineare strumenti di
monitoraggio che consentano di
individuare eventuali violazioni
Tutte le società del
Gruppo
Responsabil
e del
Programma
e la funzione
competente

Normativa vigente
Sito internet
aziendale
Intranet
aziendale
S4
Politica per la
Gestione delle
Crisi e della
Continuità
Operativa di
Gruppo
Attraverso la Politica Gestione delle
Crisi e della Continuità Operativa, il
Gruppo promuove e persegue
l'intento di rafforzare la resilienza
dell'Organizzazione, ovvero la
propria capacità di anticipare,
prepararsi, rispondere e adattarsi al
cambiamento e agli inconvenienti
improvvisi.
Tutte le società del
Gruppo
CdA
Normativa vigente e
Standard ISO di riferimento
Sito internet
aziendale
Intranet
aziendale
S1 / S2
/ S4
Politica per la
Continuità
Operativa ICT
La Politica ha l'obiettivo di garantire
la continuità delle funzioni essenziali
o importanti dell'entità finanziarie e
assicurative, di fornire una risposta
rapida, appropriata ed efficace per
tutti gli incidenti ICT, di attivare
senza ritardo le procedure di
risposta e ripristino e di effettuare le
corrette azioni di comunicazione e
di gestione delle crisi.
Poste Italiane e
Società del Gruppo
appartenenti
all'ambito
Finanziario e
Assicurativo
CdA
Normativa vigente e
Standard ISO di riferimento
Intranet
aziendale
S1 / S2
/ S4
Policy aziendale
in materia di
protezione dei
dati personali
La Politica del Gruppo Poste
Italiane evidenzia come la
protezione dei dati personali sia un
valore fondamentale a cui ogni
Società del Gruppo deve ispirarsi
nella propria attività quotidiana. Il
Gruppo tutela e promuove la
salvaguardia dei dati personali e dei
diritti degli interessati, attraverso
politiche e campagne di
informazione e di sensibilizzazione
per la tutela dei dati
Tutta la catena del
valore
Amministrato
re Delegato
e Direttore
Generale

Regolamento (UE)
2016/679 (Regolamento
Generale sulla Protezione
dei Dati - GDPR)
Sito internet
aziendale
Intranet
aziendale
S4
Linea Guida
Sistema di
Segnalazione
delle
Violazioni
(Whistleblowing)
La presente Linea Guida ha
l'obiettivo di definire un sistema
volto a permettere la segnalazione
da parte del personale e/o di
soggetti terzi di fenomeni illeciti e
comportamenti sospetti, di
irregolarità nella conduzione
aziendale, di atti o fatti che possano
costituire una violazione delle
norme, interne ed esterne, che
disciplinano l'attività di Poste
Italiane S.p.A. e delle Società del
Gruppo dei principi e delle regole di
comportamento contenuti nel
Codice Etico del Gruppo Poste
Italiane e nella Politica Integrata
nonché delle previsioni contenute
nel Modello 231 di Poste Italiane e
delle Società del Gruppo.
Tutta la catena del
valore
CdA
Normativa Vigente
Sito internet
aziendale
Intranet
aziendale
Specifiche
sessioni
formative
G1

Politica della
Qualità,
dell'Ambiente e
della Salute e
Sicurezza del
Lavoro
Attraverso la propria Politica Integrata, la
Società del Gruppo SDA, operante nel
comparto logistico, sancisce il proprio
impegno nella protezione dell'ambiente
con particolare riferimento alla
prevenzione dell'inquinamento, del
consumo eccessivo di risorse naturali
che possono derivare dalle attività svolte
all'interno dell'Azienda e la ricerca
costante di un sistema di
approvvigionamento sostenibile
Tutta la
catena del
valore
Vertici
Aziendali

Norme nazionali cogenti

ISO 14001

ISO 45001
Allegata
ai
contratti
di
trasporto
e di
servizio
degli
appaltator
i
Sito
internet
aziendale
E1 / E2
/ S1
Politica di
investimento
responsabile del
Gruppo Poste
Vita
Attraverso la Politica di Investimento
Responsabile, Poste Vita definisce i
principi che consentono di includere
considerazioni ESG nella gestione delle
proprie attività di investimento, contribuire
positivamente agli impatti che gli
emittenti, presenti nei propri portafogli
finanziari, hanno sulla comunità e aderire
concretamente a principi e linee guida
riconosciute a livello nazionale ed
internazionale per l'integrazione di criteri
di sostenibilità nei tradizionali processi di
investimento. Contribuisce positivamente
agli impatti economici, sociali e
ambientali degli emittenti degli asset
presenti nei propri portafogli finanziari e
dei relativi gestori, sempre nell'ottica di
soddisfazione delle aspettative degli
investitori; comunica a tutti gli stakeholder
la propria visione di responsabilità sociale
verso la gestione degli impatti economici,
sociali e ambientali e aderisce
concretamente ai principi e alle linee
guida riconosciute a livello nazionale ed
internazionale per l'integrazione di criteri
di sostenibilità nei tradizionali processi
d'investimento. Nello svolgimento delle
attività di monitoraggio, il Gruppo Poste
Vita si basa su dati forniti da info-provider
esterni specializzati in questo tipo di
analisi
Gruppo
Poste Vita
CdA di Poste
Vita

Principles for Responsible
Investment ("PRI")

Norme universalmente
riconosciute e standard emessi
da organismi internazionali tra
cui Nazioni Unite,
Organizzazione Internazionale
del Lavoro e OCSE
Specifich
e sessioni
formative
Sito
internet
aziendale
Entity
Specific
Politica di
Assicurazione
Responsabile
del Gruppo
Poste Vita
Attraverso la Politica di Assicurazione
Responsabile, Poste Vita definisce i
principi che consentono di includere
considerazioni di aspetti ESG nella
gestione delle proprie attività assicurative
e aderire concretamente ai principi e alle
linee guida riconosciute a livello
nazionale ed internazionale per
l'integrazione di criteri di Sostenibilità nei
tradizionali processi assicurativi.
Comunica a tutti gli stakeholder la propria
visione di responsabilità sociale verso la
gestione dei rischi ESG e aderisce
concretamente ai principi ed alle linee
guida riconosciute a livello nazionale ed
internazionale per l'integrazione di criteri
di sostenibilità nei tradizionali processi
assicurativi. La responsabilità del
monitoraggio nell'identificazione, analisi e
valutazione dei segnali di cambiamento
che provengono dalle diverse dimensioni
dell'ambiente esterno spetta alla funzione
di Risk Management
Gruppo
Poste Vita
CdA di Poste
Vita

Principles for Responsible
Investment ("PRI")
Specifich
e sessioni
formative
Sito
internet
aziendale
Entity
Specific
Linea Guida per
l'investimento in
settori sensibili
del Gruppo
Poste Vita
La linea Guida per l'investimento in
settori sensibili di Poste Vita definisce
misure per individuare, valutare e
monitorare l'esposizione ad attività che
presentano un rischio intrinseco rilevante
dal punto di vista ESG, consentendo
quindi di incorporare aspetti di natura
ambientale, sociale e di governance nel
processo d'investimento. Il Gruppo Poste
Vita monitora l'investimento in strumenti
selezionati di emittenti coinvolti in tali
settori e nel caso di superamento delle
soglie prestabilite vengono valutate le
azioni necessarie da adottare
Gruppo
Poste Vita
Amministratore
Delegato di
Poste Vita

Regolamento (UE) 2019/2088

Regolamento Delegato (UE)
che integra il regolamento (UE)
2019/2088
Specifich
e sessioni
formative
Sito
internet
aziendale
Entity
Specific
Linea Guida in
materia di
esercizio del
diritto di voto ed
attività di
engagement del
Gruppo Poste
Vita
La linea Guida in materia di esercizio del
diritto di voto ed attività di engagement
del Gruppo Poste Vita, definisce misure e
procedure per esercitare i diritti di voto
conformemente ai principi di riferimento
affermati in ambito nazionale e
internazionale e promuovere la corretta
gestione di tematiche ESG, attraverso un
proficuo dialogo con gli emittenti dei titoli
presenti nei propri portafogli finanziari. Le
attività di engagement sono monitorate e
valutate periodicamente dal Gruppo
Poste Vita, nell'ambito del Comitato
Investimenti, sulla base delle informazioni
fornite dalla funzione preposta alla
gestione degli investimenti. A fronte di
miglioramenti soddisfacenti nella
dimensione oggetto di engagement, lo
stesso si considera concluso. Nel caso in
cui l'engagement non abbia portato a
miglioramenti tangibili nei 18/24 mesi
successivi all'avvio delle attività, il
responsabile della funzione preposta alla
gestione degli investimenti fornisce
un'informativa delle attività svolte al
Comitato Investimenti per ulteriori
valutazioni
Gruppo
Poste Vita
Amministratore
Delegato di
Poste Vita

La Linea Guida è definita nel
rispetto delle normative
applicabili, sia europee che
nazionali

Direttiva (UE) 2017/828, che
modifica la direttiva
2007/36/CE (Shareholder
Rights Directive 2)
Specifich
e sessioni
formative
Sito
internet
aziendale
Entity
Specific
Linea Guida
relativa ai
Principal
Adverse Impacts
(PAI) di Poste
Vita
La linea Guida relativa ai Principal
Adverse Impact (PAI), individua i criteri,
la metodologia e le attività per la
considerazione e la valutazione dei
principali effetti negativi sui fattori di
sostenibilità derivanti dalle decisioni di
investimento realizzate a livello di società
da parte di Poste Vita S.p.A., e a livello di
prodotto di investimento assicurativo
(IBIP) e/o Fondo Pensione mono
opzione o di opzione di investimento (per
i prodotti multi-opzione). La funzione
preposta alla gestione degli investimenti
esamina l'andamento degli indicatori
della Compagnia durante la preparazione
annuale del PAI statement per poter
elaborare un raffronto storico tra il
periodo di riferimento e i periodi
precedenti per cui è stata fatta la
rendicontazione. Le attività di
monitoraggio consistono nella
realizzazione di un'analisi dell'indicatore
PAI a livello di emittente, così da
individuare su quali emittenti prevedere
attività mirate di gestione dell'andamento
degli indicatori PAI.
Gruppo
Poste Vita
Amministratore
Delegato di
Poste Vita

Regolamento (UE) 2019/2088

Regolamento Delegato (UE)
2022/1288 che integra il
regolamento (UE) 2019/2088

"Consolidated questions and
answers (Q&A) on the SFDR
(Regulation (EU) 2019/2088)
and the SFDR Delegated
Regulation (Commission
Delegated Regulation (EU)
2022/1288)
Specifich
e sessioni
formative
Sito
internet
aziendale
Entity
Specific

Politica di
investimento
responsabile di
Bancoposta
Fondi S.p.A.
SGR
La Politica di Investimento Responsabile
di Bancoposta Fondi S.p.A SGR,
definisce principi che consentano di
includere considerazioni ESG nella
gestione delle proprie attività
d'investimento, contribuire positivamente
agli impatti che le controparti presenti nei
propri portafogli finanziari hanno sulla
comunità e aderire concretamente a
principi e linee guida riconosciute
BancoPosta
Fondi SGR
CdA di
BancoPosta
Fondi SGR

Regolamento (UE) 2019/2088
(Sustainable Finance
Disclosure Regulation - SFDR)

Regolamento delegato (UE)
2022/1288 (Regulatory
Technical Standards - RTS)

Regolamento (UE) 2020/852
(Regolamento Tassonomia)

Direttiva (UE) 2017/828 che
modifica la direttiva
2007/36/CE (Shareholder
Rights Directive 2)

Direttiva delegata (UE)
2021/1270 che modifica la
direttiva 2010/43/UE

Legge 220/2021

Decreto-legge 21 giugno 2022
n.73 coordinato con la legge di
conversione 4 agosto 2022 n.
122

Principi per l'Investimento
Responsabile ("PRI") delle
Nazioni Unite

Dichiarazione
dell'Organizzazione
Internazionale del Lavoro sui
principi e i diritti fondamentali
nel lavoro

Principi del Global Compact

Dichiarazione dei Diritti Umani
delle Nazioni Unite

Linee Guida dell'OCSE per le
imprese multinazionali
Specifich
e sessioni
formative
Sito
internet
aziendale
Entity
Specific
Linea Guida per
l'investimento in
settori sensibili
BancoPosta
Fondi SGR
La linea Guida per l'investimento in
settori sensibili di BancoPosta Fondi
SGR definisce misure per individuare,
valutare e monitorare l'esposizione ad
attività che presentano un rischio
intrinseco rilevante dal punto di vista
ESG, consentendo quindi di incorporare
aspetti di natura ambientale, sociale e di
governance nel processo d'investimento
BancoPosta
Fondi SGR
CdA di
Bancoposta
Fondi SGR

Regolamento (UE) 2019/2088
(Sustainable Finance
Disclosure Regulation, SFDR)

Regolamento delegato (UE)
2022/1288 (Regulatory
Technical Standards - RTS

Principi per l'Investimento
Responsabile ("PRI") delle
Nazioni Unite

Dichiarazione
dell'Organizzazione
Internazionale del Lavoro sui
principi e i diritti fondamentali
nel lavoro e i suoi sviluppi

Global Compact delle Nazioni
Unite

Dichiarazione ONU dei Diritti
Umani rappresentano
Specifich
e sessioni
formative
Sito
internet
aziendale
Entity
Specific
Linea Guida in
materia di
esercizio del
diritto di voto ed
attività di
engagement
BancoPosta
Fondi SGR
La Linea Guida in materia di esercizio del
diritto di voto ed attività di engagement di
BancoPosta Fondi SGR, definisce
misure e procedure per esercitare i diritti
di voto conformemente ai principi di
riferimento affermati in ambito nazionale
e internazionale e promuovere la corretta
gestione di tematiche ESG attraverso un
proficuo dialogo con gli emittenti dei titoli
presenti nei propri portafogli finanziari.
BancoPosta
Fondi SGR
CdA di
Bancoposta
Fondi SGR

Direttiva (UE) 2017/828 del
Parlamento Europeo e del
Consiglio, che modifica la
direttiva 2007/36/CE

I Principi per l'Investimento
Responsabile (PRI) delle
Nazioni Unite

Principi Italiani di Stewardship,
emanati da Assogestioni
Sito
internet
aziendale
Entity
Specific

INDICE DEI CONTENUTI ESRS E DEI CONTENUTI PROVENIENTI DA ALTRI ATTI LEGISLATIVI DELL'UE

Obblighi di informativa degli ESRS oggetto della dichiarazione sulla sostenibilità dell'impresa Obbligo di informativa ESRS 2 IRO-2

ESRS Content Index

ESRS
Standard
Numero e descrizione dell'indicatore Pagina
Informazioni Generali
ESRS 2 Criteri per la redazione
Obbligo di informativa BP-1 – Criteri generali per la redazione delle
dichiarazioni sulla sostenibilità
204
Obbligo di informativa BP-2 – Informativa in relazione a circostanze
specifiche
204
Governance
Obbligo di informativa GOV-1 – Ruolo degli organi di amministrazione,
direzione e controllo
206
G1 Obbligo di informativa relativo all'ESRS 2 GOV-1 – Ruolo degli organi
di amministrazione, direzione e controllo
206
Obbligo di informativa GOV 2 – Informazioni fornite agli organi di
amministrazione, direzione e controllo dell'impresa e questioni di
sostenibilità da questi affrontate
210
Obbligo di informativa GOV-3 – Integrazione delle prestazioni di
sostenibilità nei sistemi di incentivazione
211
E1 Obbligo di informativa relativo all'ESRS 2 GOV-3 – Integrazione delle
prestazioni in termini di sostenibilità nei sistemi di incentivazione
211
Obbligo di informativa GOV-4 – Dichiarazione sul dovere di diligenza 212
Obbligo di informativa GOV-5 – Gestione del rischio e controlli interni sulla
rendicontazione di sostenibilità
214
Strategia
Obbligo di informativa SBM-1 – Strategia, modello aziendale e catena del
valore
216
Obbligo di informativa SBM-2 – Interessi e opinioni degli stakeholder 218
Obbligo di informativa SBM-3 – Impatti, rischi e opportunità rilevanti e loro
interazione con la strategia e il modello aziendale
219
Gestione degli impatti, dei rischi e delle opportunità
Obbligo di informativa IRO-1 – Descrizione dei processi per individuare e
valutare gli impatti, i rischi e le opportunità rilevanti
230
E1 Obbligo di informativa IRO-1 – Descrizione dei processi per individuare
e valutare gli impatti, i rischi e le opportunità rilevanti
232
E2 Obbligo di informativa relativo all'ESRS 2 IRO-1 – Descrizione dei
processi per individuare e valutare gli impatti, i rischi e le opportunità
rilevanti legati all'inquinamento
237
E5 Obbligo di informativa IRO-1 – Descrizione dei processi per individuare
e valutare gli impatti, i rischi e le opportunità rilevanti
238
G1 Obbligo di informativa IRO-1 – Descrizione dei processi per individuare
e valutare gli impatti, i rischi e le opportunità rilevanti
239
Obbligo minimo di informativa – Politiche MDR-P – Politiche adottate per
gestire questioni di sostenibilità rilevanti
240
Indice dei contenuti ESRS e dei contenuti provenienti da altri atti
legislativi dell'UE
Obbligo di informativa IRO-2 – Obblighi di informativa degli ESRS oggetto
della Rendicontazione di Sostenibilità dell'impresa
248

Strategia
Obbligo di informativa E1-1 – Piano di transizione per la mitigazione dei
cambiamenti climatici
294
E1 Obbligo di informativa relativo all'ESRS 2 SBM-3 – Impatti, rischi e
opportunità rilevanti e loro interazione con la strategia e il modello aziendale
294
Gestione degli impatti, dei rischi e delle opportunità
Obbligo di informativa E1-2 – Politiche relative alla mitigazione dei cambiamenti
climatici e all'adattamento agli stessi
295
Obbligo minimo di informativa – Azioni MDR-A – Azioni e risorse relative a
questioni di sostenibilità rilevanti
296
E1 Obbligo di informativa E1-3 – Azioni e risorse relative alle politiche in materia di
cambiamenti climatici
296
Cambiamenti
Climatici
Metriche e Obiettivi
Obbligo minimo di informativa – Obiettivi MDR-T – Monitoraggio dell'efficacia
delle politiche e delle azioni mediante obiettivi
300
Obbligo di informativa E1-4 – Obiettivi relativi alla mitigazione dei cambiamenti
climatici e all'adattamento agli stessi
301
Obbligo di informativa E1-5 – Consumo di energia e mix energetico 301
Obbligo di informativa E1-6 - Emissioni lorde di GHG di ambito 1, 2, 3 ed
emissioni totali di GHG
303
Obbligo di informativa E1-7 - Assorbimenti di GHG e progetti di mitigazione delle
emissioni di GHG finanziati con crediti di carbonio
305
Obbligo di informativa E1-8 Fissazione del prezzo interno del carbonio 306
Obbligo di informativa E1-9 Effetti finanziari attesi di rischi fisici e di transizione
rilevanti e potenziali opportunità legate al clima
Phase-in
E2 Gestione degli impatti, dei rischi e delle opportunità
Inquinamento Obbligo di informativa E2-1 – Politiche relative all'inquinamento 307
Obbligo minimo di informativa – Azioni MDR-A – Azioni e risorse relative a
questioni di sostenibilità rilevanti
308
Obbligo di informativa E2-2 – Azioni e risorse connesse all'inquinamento 308
Metriche e Obiettivi
Obbligo minimo di informativa – Obiettivi MDR-T – Monitoraggio dell'efficacia
delle politiche e delle azioni mediante obiettivi
308
Obbligo di informativa E2-3 – Obiettivi connessi all'inquinamento 308
Obbligo di informativa E2-4 – Inquinamento di aria, acqua e suolo 308
E3 Gestione degli impatti, dei rischi e delle opportunità
Inquinamento E3 Obbligo di informativa relativo all'ESRS 2 IRO-1 – Descrizione dei processi
per individuare e valutare gli impatti, i rischi e le opportunità rilevanti legati
all'inquinamento
237
E4 Gestione degli impatti, dei rischi e delle opportunità
Biodiversità E4 Obbligo di informativa relativo all'ESRS 2 IRO-1 – Descrizione dei processi
ed
ecosistemi
per individuare e valutare gli impatti, i rischi e le opportunità rilevanti legati
all'inquinamento
237
E5 Uso delle Gestione degli impatti, dei rischi e delle opportunità
risorse ed
economia
Obbligo di informativa E5-1 — Politiche relative all'uso delle risorse e
all'economia circolare
309
circolare Obbligo minimo di informativa – Azioni MDR-A – Azioni e risorse relative a
questioni di sostenibilità rilevanti
310
Gruppo Poste Italiane Relazione sulla gestione al 31 dicembre 2024
Metriche e Obiettivi
Obbligo minimo di informativa – Obiettivi MDR-T – Monitoraggio dell'efficacia
delle politiche e delle azioni mediante obiettivi
312
Obbligo di informativa E5-3 – Obiettivi relativi all'uso delle risorse e all'economia
circolare
312
Obbligo di informativa E5-4 – Flussi di risorse in entrata 314
Obbligo di informativa E5-5 – Flussi di risorse in uscita 315
Informazioni Sociali
S1 Forza Strategia
lavoro
propria
S1 Obbligo di informativa relativo all'ESRS 2 SBM-3 – Impatti, rischi e
opportunità rilevanti e loro interazione con la strategia e il modello aziendale
320
Gestione degli impatti, dei rischi e delle opportunità
Obbligo minimo di informativa – Politiche MDR-P – Politiche adottate per gestire
questioni di sostenibilità rilevanti
320
Obbligo di informativa S1-1 – Politiche relative alla forza lavoro propria 320
Obbligo di informativa S1-2 – Processi di coinvolgimento dei lavoratori propri e
dei rappresentanti dei lavoratori in merito agli impatti
324
Obbligo di informativa S1-3 – Processi per porre rimedio agli impatti negativi e
canali che consentono ai lavoratori propri di sollevare preoccupazioni
328
Obbligo minimo di informativa – Azioni MDR-A – Azioni e risorse relative a
questioni di sostenibilità rilevanti
329
Obbligo di informativa S1-4 – Interventi su impatti rilevanti per la forza lavoro
propria e approcci per la mitigazione dei rischi rilevanti e il perseguimento di
opportunità rilevanti in relazione alla forza lavoro propria, nonché efficacia di tali
azioni
329
Metriche e Obiettivi
Obbligo minimo di informativa – Obiettivi MDR-T – Monitoraggio dell'efficacia
delle politiche e delle azioni mediante obiettivi
336
Obbligo di informativa S1-5 – Obiettivi legati alla gestione degli impatti negativi
rilevanti, al potenziamento degli impatti positivi e alla gestione dei rischi e delle
opportunità rilevanti
336
Obbligo di informativa S1-6 – Caratteristiche dei dipendenti dell'impresa 337
Obbligo di informativa S1-7 – Caratteristiche dei lavoratori non dipendenti nella
forza lavoro propria dell'impresa
338
Obbligo di informativa S1-8 – Copertura della contrattazione collettiva e dialogo
sociale
339
Obbligo di informativa S1-9 – Metriche della diversità 339
Obbligo di informativa S1-10 – Salari adeguati 340
Obbligo di informativa S1-12 – Persone con disabilità 340
Obbligo di informativa S1-13 – Metriche di formazione e sviluppo delle
competenze
341
Obbligo di informativa S1-14 – Metriche di salute e sicurezza 341
Obbligo di informativa S1-15 – Metriche dell'equilibrio tra vita professionale e
vita privata
342
Obbligo di informativa S1-16 – Metriche di retribuzione (divario retributivo e
retribuzione totale)
342
Obbligo di informativa S1-17 – Incidenti, denunce e impatti gravi in materia di
diritti umani
343

S2 Strategia
Lavoratori
nella catena
del valore
S2 Obbligo di informativa relativo all'ESRS 2 SBM-3 Impatti, rischi e opportunità
rilevanti e loro interazione con la strategia e il modello aziendale
345
Gestione degli impatti, dei rischi e delle opportunità
Obbligo minimo di informativa – Politiche MDR-P – Politiche adottate per gestire
questioni di sostenibilità rilevanti
346
Obbligo di informativa S2-1 – Politiche connesse ai lavoratori nella catena del
valore
Obbligo di informativa S2-2 – Processi di coinvolgimento dei lavoratori nella
catena del valore in merito agli impatti
Obbligo di informativa S2-3 – Processi per porre rimedio agli impatti negativi e
canali che consentono ai lavoratori nella catena del valore di esprimere
preoccupazioni
Obbligo minimo di informativa – Azioni MDR-A – Azioni e risorse relative a
questioni di sostenibilità rilevanti
Obbligo di informativa S2-4 – Interventi su impatti rilevanti per i lavoratori nella
catena del valore e approcci per la gestione dei rischi rilevanti e il
conseguimento di opportunità rilevanti per i lavoratori nella catena del valore,
nonché efficacia di tali azioni
Metriche e Obiettivi
Obbligo minimo di informativa – Obiettivi MDR-T – Monitoraggio dell'efficacia
delle politiche e delle azioni mediante obiettivi
Obbligo di informativa S2-5 – Obiettivi legati alla gestione degli impatti negativi
rilevanti, al potenziamento degli impatti positivi e alla gestione dei rischi e delle
opportunità rilevanti
S3 Comunità Strategia
interessate S3 Obbligo di informativa relativo all'ESRS 2 SBM-3 – Impatti, rischi e
opportunità rilevanti e loro interazione con la strategia e il modello aziendale
Gestione degli impatti, dei rischi e delle opportunità
Obbligo minimo di informativa – Politiche MDR-P – Politiche adottate per gestire
questioni di sostenibilità rilevanti
352
Obbligo di informativa S3-1 – Politiche relative alle comunità interessate 352
Obbligo di informativa S3-2 – Processi di coinvolgimento delle comunità
interessate in merito agli impatti
353
Obbligo di informativa S3-3 – Processi per porre rimedio agli impatti negativi e
canali che consentono alle comunità interessate di esprimere preoccupazioni
Obbligo minimo di informativa – Azioni MDR-A – Azioni e risorse relative a
questioni di sostenibilità rilevanti
Obbligo di informativa S3-4 – Interventi su impatti rilevanti sulle comunità
interessate e approcci per gestire i rischi rilevanti e conseguire opportunità
rilevanti per le comunità interessate, nonché efficacia di tali azioni
Metriche e Obiettivi
Obbligo minimo di informativa – Obiettivi MDR-T – Monitoraggio dell'efficacia
delle politiche e delle azioni mediante obiettivi
359
Obbligo di informativa S3-5 – Obiettivi legati alla gestione degli impatti rilevanti
negativi, al potenziamento degli impatti positivi e alla gestione dei rischi e delle
opportunità rilevanti
359
S4 Strategia
Consumatori
e utilizzatori
finali
S4 Obbligo di informativa relativo all'ESRS 2 SBM-3 – Impatti, rischi e
opportunità rilevanti e loro interazione con la strategia e il modello aziendale
362
Gestione degli impatti, dei rischi e delle opportunità
Obbligo minimo di informativa – Politiche MDR-P – Politiche adottate per gestire
questioni di sostenibilità rilevanti
363
Obbligo di informativa S4-1 – Politiche connesse ai consumatori e agli utilizzatori
finali
363
Obbligo di informativa S4-2 – Processi di coinvolgimento dei consumatori e degli
utilizzatori finali in merito agli impatti
364
Obbligo di informativa S4-3 – Processi per porre rimedio agli impatti negativi e
canali che consentono ai consumatori e agli utilizzatori finali di esprimere
preoccupazioni
366
Obbligo minimo di informativa – Azioni MDR-A – Azioni e risorse relative a
questioni di sostenibilità rilevanti
Obbligo di informativa S4-4 – Interventi su impatti rilevanti per i consumatori e gli
utilizzatori finali e approcci per la mitigazione dei rischi rilevanti e il
conseguimento di opportunità rilevanti in relazione ai consumatori e agli
utilizzatori finali, nonché efficacia di tali azioni
368
Metriche e Obiettivi
Obbligo minimo di informativa – Obiettivi MDR-T – Monitoraggio dell'efficacia
delle politiche e delle azioni mediante obiettivi
374
Obbligo di informativa S4-5 – Obiettivi legati alla gestione degli impatti rilevanti
negativi, al potenziamento degli impatti positivi e alla gestione dei rischi e delle
opportunità rilevanti
374
Informazioni di Governance
G1-Condotta Gestione degli impatti, dei rischi e delle opportunità
delle
imprese
Obbligo minimo di informativa – Politiche MDR-P – Politiche adottate per gestire
questioni di sostenibilità rilevanti
379
Obbligo di informativa G1-1 – Politiche in materia di cultura d'impresa e condotta
delle imprese
379
Obbligo di informativa G1-2 – Gestione dei rapporti con i fornitori 382
Obbligo di informativa G1-3 – Prevenzione e individuazione della corruzione
attiva e passiva
382
Obbligo minimo di informativa – Azioni MDR-A – Azioni e risorse relative a
questioni di sostenibilità rilevanti
384
Metriche e Obiettivi
Obbligo minimo di informativa – Obiettivi MDR-T – Monitoraggio dell'efficacia
delle politiche e delle azioni mediante obiettivi
386
Obbligo di informativa G1-4 – Casi accertati di corruzione attiva o passiva 387
Obbligo di informativa G1-5 – Influenza politica e attività di lobbying 387
Obbligo di informativa G1-6 – Prassi di pagamento 388
Finanza
sostenibile
Obbligo minimo di informativa – Politiche MDR-P – Politiche adottate per gestire
questioni di sostenibilità rilevanti
389
[Entity
specific]
Obbligo minimo di informativa – Azioni MDR-A – Azioni e risorse relative a 391
questioni di sostenibilità rilevanti

delle politiche e delle azioni mediante obiettivi 394

Elenco di datapoint che derivano da altri atti legislativi UE

Requisiti di
divulgazione e relativi
dati
Riferimento
SFDR
Riferimento al
Pilastro 3
Riferimento al
Regolamento
sui
Benchmark
Riferimento
alla Legge
Climatica
dell'UE
Rilevante /
Non
rilevante
Pagina
ESRS 2 GOV-1
Diversità di genere del
Consiglio, paragrafo 21
lettera (d)
Indicatore
numero 13 della
tabella 1
dell'Allegato 1
N/A Regolamento
delegato (UE)
2020/1816
della
Commissione,
Allegato II
N/A Rilevante 202
ESRS GOV-1
Percentuale di membri
del consiglio di
amministrazione che
sono indipendenti,
paragrafo 21 lettera (e)
N/A N/A Regolamento
delegato (UE)
2020/1816,
Allegato II
N/A Rilevante 202
ESRS 2 GOV-4
Dichiarazione sulla due
diligence, paragrafo 30
Indicatore
numero 10 della
tabella 3
dell'Allegato 1
N/A N/A N/A Rilevante 208
ESRS 2 SBM-1
Coinvolgimento in
attività collegate ad
attività dei combustibili
fossili, paragrafo 40
lettera (d) i
Indicatore
numero 4 della
tabella 1
dell'Allegato 1
Articolo 449a
del
Regolamento
(UE) n.
575/2013:
Regolamento
di esecuzione
(UE)
2022/2453
Tabella 1:
Informazioni
qualitative sul
rischio
ambientale e
Tabella 2:
Informazioni
qualitative sul
rischio sociale
Regolamento
delegato (UE)
2020/1816,
Allegato II
N/A Non
rilevante
-
ESRS 2 SBM-1
Coinvolgimento in
attività relative alla
produzione di sostanze
chimiche, paragrafo 40
lettera (d) ii
Indicatore
numero 9 della
tabella 2
dell'Allegato 1
N/A Regolamento
delegato (UE)
2020/1816,
Allegato II
N/A Non
rilevante
-
ESRS 2 SBM-1
Partecipazione in
attività relative ad armi
controverse, paragrafo
40 lettera (d) iii
Indicatore
numero 14 della
tabella 1
dell'Allegato 1
N/A Regolamento
delegato (UE)
2020/1818,
Articolo 12(1)
Regolamento
delegato (UE)
2020/1816,
Allegato II
N/A Non
rilevante
-
ESRS 2 SBM-1
Coinvolgimento in
attività relative alla
coltivazione e
produzione di tabacco,
paragrafo 40 lettera (d)
iv
N/A N/A Regolamento
delegato (UE)
2020/1818,
Articolo 12(1)
Regolamento
delegato (UE)
2020/1816,
Allegato II
N/A Non
rilevante
-
ESRS E1-1 Piano di
transizione per
raggiungere la
neutralità climatica
entro il 2050, paragrafo
14
N/A N/A N/A Regolamento
(UE)
2021/1119,
Articolo 2(1)
Non
rilevante
-
ESRS E1-1 Imprese
escluse dagli indici
allineati con Parigi,
paragrafo 16 lettera (g)
N/A Articolo 449a
del
Regolamento
(UE) n.
575/2013;
Regolamento
di esecuzione
(UE)
2022/2453
Modello 1:
Rischio di
transizione ai
cambiamenti
climatici nel
banking book:
Qualità del
credito delle
esposizioni per
settore,
emissioni e
scadenza
residua
Regolamento
delegato (UE)
2020/1818,
Articolo 12.1
(d) a (g), e
Articolo 12.2
N/A Non
rilevante
-
ESRS E1-4 Obiettivi di
riduzione delle
emissioni di gas serra,
paragrafo 34
Indicatore
numero 4 della
tabella 2
dell'Allegato 1
Articolo 449a
del
Regolamento
(UE) n.
575/2013;
Regolamento
di esecuzione
(UE)
2022/2453
Modello 3:
Banking book
– Rischio di
transizione ai
cambiamenti
climatici:
metriche di
allineamento
Regolamento
delegato (UE)
2020/1818,
Articolo 6
N/A Rilevante 298

ESRS E1-5 Consumo
di energia da
combustibili fossili,
disaggregato per fonte
(solo settori ad alto
impatto climatico),
paragrafo 38
Indicatore
numero 5 della
tabella 1 e
indicatore
numero 5 della
tabella 2
dell'Allegato 1
N/A N/A N/A Rilevante 299
ESRS E1-5 Consumo
di energia e mix,
paragrafo 37
Indicatore
numero 5 della
tabella 1
dell'Allegato 1
N/A N/A N/A Rilevante 299
ESRS E1-5
Intensità energetica
associata con attività in
settori ad alto impatto
climatico, paragrafi da
40 a 43
Indicatore
numero 6 della
tabella 1
dell'Allegato 1
N/A N/A N/A Rilevante 300
ESRS E1-6
Emissioni lorde di
ambito 1, 2, 3 ed
emissioni totali di GHG,
paragrafo 44
Indicatore
numero 1 e 2
della tabella 1
dell'Allegato 1
Articolo 449a;
Regolamento
(UE) n.
575/2013;
Regolamento
di esecuzione
(UE)
2022/2453
Modello 1:
Banking book
– Rischio di
transizione ai
cambiamenti
climatici:
Qualità del
credito delle
esposizioni per
settore,
emissioni e
scadenza
residua
Regolamento
delegato (UE)
2020/1818,
Articolo 5(1), 6
e 8(1)
N/A Rilevante 301
ESRS E1-6
Intensità delle emissioni
lorde di GHG, paragrafi
da 53 a 55
Indicatore
numero 3 della
tabella 1
dell'Allegato 1
Articolo 449a
del
Regolamento
(UE) n.
575/2013;
Regolamento
di esecuzione
(UE)
2022/2453
Modello 3:
Banking book
– Rischio di
transizione ai
cambiamenti
climatici:
metriche di
allineamento
Regolamento
delegato (UE)
2020/1818,
Articolo 8(1)
N/A Rilevante 302
ESRS E1-7
Assorbimenti di GHG e
crediti di carbonio,
paragrafo 56
N/A N/A N/A Regolamento
(UE)
2021/1119,
Articolo 2(1
Rilevante 303
ESRS E1-9
Esposizione del
portafoglio dell'indice di
riferimento verso rischi
fisici legati al clima,
paragrafo 66
N/A N/A Regolamento
delegato (UE)
2020/1818,
Allegato II
Regolamento
delegato (UE)
2020/1816,
Allegato II
N/A Non
rilevante
-
ESRS E1-9
Disaggregazione degli
importi monetari per
rischio fisico acuto e
cronico, paragrafo 66,
lettera a)
ESRS E1-9
Posizione delle attività
significative a rischio
fisico rilevante,
paragrafo 66, lettera c)
N/A Articolo 449a
del
Regolamento
(UE) n.
575/2013;
Regolamento
di esecuzione
(UE)
2022/2453
paragrafi 46 e
47; Modello 5:
Banking book
– Rischio fisico
legato ai
cambiamenti
climatici:
Esposizioni
soggette a
rischio fisico
N/A Non
rilevante
-
ESRS E1-9
Ripartizione del valore
contabile dei suoi attivi
immobiliari per classi di
efficienza energetica,
paragrafo 67, lettera c)
N/A Articolo 449a
del
Regolamento
(UE) n.
575/2013;
Regolamento
di esecuzione
(UE)
2022/2453
paragrafo 34;
Modello 2:
Banking book
– Rischio di
transizione ai
cambiamenti
climatici:
Prestiti garantiti
da beni
immobili –
Efficienza
energetica del
collaterale
N/A N/A Non
rilevante
-
ESRS E1-9
Grado di esposizione
del portafoglio a
opportunità legate al
clima, paragrafo 69
N/A N/A Regolamento
delegato (UE)
2020/1818
N/A Non
rilevante
-

ESRS E2-4 Indicatore N/A N/A N/A Rilevante 306
Quantità di ciascun numero 8 della
inquinante che figura tabella 1
dell'Allegato 1
nell'allegato II del
regolamento E-PRTR Indicatore
(registro europeo delle numero 2 della
emissioni e dei tabella 2
trasferimenti di dell'Allegato 1
sostanze inquinanti)
emesso nell'aria,
Indicatore
nell'acqua e nel suolo, numero 1 della
paragrafo 28 tabella 2
dell'Allegato 1
Indicatore
numero 3 della
tabella 2
dell'Allegato 1
ESRS E3-1 Indicatore N/A N/A N/A Non -
numero 7 della rilevante
Acque e risorse marine, tabella 2
paragrafo 9 dell'Allegato 1
ESRS E3-1 Indicatore N/A N/A N/A Non -
numero 8 della rilevante
Politica dedicata, tabella 2
paragrafo 13 dell'Allegato 1
ESRS E3-1 Indicatore N/A N/A N/A Non -
numero 12 della rilevante
Sostenibilità degli tabella 2
oceani e dei mari
paragrafo 14
dell'Allegato 1
ESRS E3-4 Indicatore N/A N/A N/A Non -
Totale dell'acqua numero 6.2 della
tabella 2
rilevante
riciclata e riutilizzata, dell'Allegato 1
paragrafo 28, lettera c)
ESRS E3-4 Indicatore N/A N/A N/A Non -
numero 6.1 della rilevante
Consumo idrico totale tabella 2
in m3 rispetto ai ricavi dell'Allegato 1
netti da operazioni
proprie, paragrafo 29
ESRS 2 IRO-1 – E4 Indicatore N/A N/A N/A Non -
paragrafo 16, lettera a), numero 7 della rilevante
punto i) tabella 1
dell'Allegato 1
ESRS 2 IRO-1 – E4 Indicatore N/A N/A N/A Non -
paragrafo 16, lettera b) numero 10 della rilevante
tabella 2
dell'Allegato 1
ESRS 2 IRO-1 – E4 Indicatore N/A N/A N/A Non -
paragrafo 16, lettera c) numero 14 della rilevante
tabella 2
dell'Allegato 1
ESRS E4-2
Politiche o pratiche
agricole/di utilizzo del
suolo sostenibili,
paragrafo 24, lettera b)
Indicatore
numero 11 della
tabella 2
dell'Allegato 1
N/A N/A N/A Non
rilevante
-
ESRS E4-2
Pratiche o politiche di
utilizzo del mare/degli
oceani sostenibili,
paragrafo 24, lettera c)
Indicatore
numero 12 della
tabella 2
dell'Allegato 1
N/A N/A N/A Non
rilevante
-
ESRS E4-2
Politiche volte ad
affrontare la
deforestazione,
paragrafo 24, lettera d)
Indicatore
numero 15 della
tabella 2
dell'Allegato 1
N/A N/A N/A Non
rilevante
-
ESRS E5-5
Rifiuti non riciclati,
paragrafo 37, lettera d)
Indicatore
numero 13 della
tabella 2
dell'Allegato 1
N/A N/A N/A Rilevante 313
ESRS E5-5
Rifiuti pericolosi e rifiuti
radioattivi, paragrafo 39
Indicatore
numero 9 della
tabella 1
dell'Allegato 1
N/A N/A N/A Rilevante 314
ESRS 2 – SBM3 – S1
Rischio di lavoro
forzato, paragrafo 14,
lettera f)
Indicatore
numero 13 della
tabella 3
dell'Allegato I
N/A N/A N/A Non
rilevante
-
ESRS 2 – SBM3 – S1
Rischio di lavoro
minorile, paragrafo 14,
lettera g)
Indicatore
numero 12 della
tabella 3
dell'Allegato I
N/A N/A N/A Non
rilevante
-
ESRS S1-1
Impegni politici in
materia di diritti umani,
paragrafo 20
Indicatore
numero 9 della
tabella 3
dell'Allegato I
N/A N/A N/A Rilevante 318
ESRS S1-1
Politiche in materia di
dovuta diligenza sulle
questioni oggetto delle
convenzioni
fondamentali da 1 a 8
dell'Organizzazione
internazionale del
lavoro, paragrafo 21
N/A N/A Regolamento
delegato (UE)
2020/1816,
Allegato II
N/A Rilevante 318
ESRS S1-1
Procedure e misure per
prevenire la tratta di
esseri umani, paragrafo
22
Indicatore
numero 11 della
tabella 3
dell'Allegato I
N/A N/A N/A Non
rilevante
-

ESRS S1-1
Politica di prevenzione
o sistema di gestione
degli infortuni sul
lavoro, paragrafo 23
Indicatore
numero 1 della
tabella 3
dell'Allegato I
N/A N/A N/A Rilevante 318
ESRS S1-3
Meccanismi di
trattamento dei
reclami/delle denunce,
paragrafo 32, lettera c)
Indicatore
numero 5 della
tabella 3
dell'Allegato I
N/A N/A N/A Rilevante 326
ESRS S1-14
Numero di decessi e
numero e tasso di
infortuni connessi al
lavoro, paragrafo 88,
lettere b) e c)
Indicatore
numero 2 della
tabella 3
dell'Allegato I
N/A Regolamento
delegato (UE)
2020/1816,
Allegato II
N/A Rilevante 339
ESRS S1-14
Numero di giornate
perdute a causa di
ferite, infortuni, incidenti
mortali o malattie,
paragrafo 88, lettera e)
Indicatore
numero 3 della
tabella 3
dell'Allegato I
N/A N/A N/A Rilevante 339
ESRS S1-16
Divario retributivo di
genere non corretto,
paragrafo 97, lettera a)
Indicatore
numero 12 della
tabella 1
dell'Allegato I
N/A Regolamento
delegato (UE)
2020/1816,
Allegato II
N/A Rilevante 340
ESRS S1-16
Eccesso di divario
retributivo a favore
dell'amministratore
delegato, paragrafo 97,
lettera b)
Indicatore
numero 8 della
tabella 3
dell'Allegato I
N/A N/A N/A Rilevante 340
ESRS S1-17
Incidenti legati alla
discriminazione,
paragrafo 103, lettera
a)
Indicatore
numero 7 della
tabella 3
dell'Allegato I
N/A N/A N/A Rilevante 341
ESR S1-17 Mancato
rispetto dei principi
guida delle Nazioni
Unite su imprese e diritti
umani e OCSE,
paragrafo 104, lettera
a)
Indicatore
numero 10 e
indicatore n.14
della tabella 3
dell'Allegato I
N/A Regolamento
delegato (UE)
2020/1816,
Allegato II
Regolamento
delegato (UE)
2020/1818
Articolo 12 (1)
N/A Rilevante 341
emarket
sdir scorage
CERTIFIED
ESRS 2 SBM-3 – S2
Grave rischio di lavoro
minorile o di lavoro
forzato nella catena del
lavoro, paragrafo 11,
lettera b)
Indicatore
numero 12 della
tabella 13
dell'Allegato I
N/A N/A N/A Rilevante 343
ESRS S2-1
Impegni politici in
materia di diritti umani,
paragrafo 17
Indicatore
numero 9 della
tabella 3 e
indicatore n. 1,
tabella 1
dell'Allegato 1
N/A N/A N/A Rilevante 344
ESRS S2-1 Politiche
connesse ai lavoratori
nella catena del valore,
paragrafo 18
Indicatore
numero 11 e 4
della tabella 3
dell'Allegato 1
N/A N/A N/A Rilevante 344
ESRS S2-1 Mancato
rispetto dei principi
guida delle Nazioni
Unite su imprese e diritti
umani e delle linee
guida dell'OCSE,
paragrafo 19
Indicatore
numero 10 della
tabella 1
dell'Allegato 1
N/A Regolamento
delegato (UE)
2020/1816,
Allegato II
Regolamento
delegato (UE)
2020/1818
Articolo 12 (1)
N/A Rilevante 344
ESRS S2-1
Politiche in materia di
dovuta diligenza sulle
questioni oggetto delle
convenzioni
fondamentali da 1 a 8
dell'Organizzazione
internazionale del
lavoro, paragrafo 19
N/A N/A Regolamento
delegato (UE)
2020/1816,
Allegato II
N/A Rilevante 344
ESRS S2-4
Problemi e incidenti in
materia di diritti umani
nella sua catena del
valore a monte e a
valle, paragrafo 36
Indicatore
numero 14 della
tabella 3
dell'Allegato 1
N/A N/A N/A Rilevante 347
ESRS S3-1
Impegni politici in
materia di diritti umani,
paragrafo 16
Indicatore
numero 9 della
tabella 3 e
indicatore 11
tabella 1
Allegato 1
N/A N/A N/A Rilevante 350
ESRS S3-1
Mancato rispetto dei
principi guida delle
Nazioni Unite su
imprese e diritti umani,
dei principi dell'OIL o
delle linee guida
dell'OCSE, paragrafo
17
Indicatore
numero 10 della
tabella 1
dell'Allegato 1
N/A Regolamento
delegato (UE)
2020/1816,
Allegato II
Regolamento
delegato (UE)
2020/1818
Articolo 12 (1)
N/A Non
rilevante
-

ESRS S3-4
Problemi e incidenti in
materia di diritti umani,
paragrafo 36
Indicatore
numero 14 della
tabella 3
dell'Allegato 1
N/A N/A N/A Rilevante 353
ESRS S4-1 Politiche
connesse ai
consumatori e agli
utilizzatori finali,
paragrafo 16
Indicatore
numero 9 della
tabella 3 numero
indicatore
11tabella 1
dell'Allegato 1
N/A N/A N/A Rilevante 361
ESRS S4-1
Mancato rispetto dei
principi guida delle
Nazioni Unite su
imprese e diritti umani e
delle linee guida
dell'OCSE, paragrafo
17
Indicatore
numero 10 della
tabella 1
dell'Allegato 1
N/A Regolamento
delegato (UE)
2020/1816,
Allegato II
Regolamento
delegato (UE)
2020/1818
Articolo 12 (1)
N/A Rilevante 361
ESRS S4-4
Problemi e incidenti in
materia di diritti umani,
paragrafo 35
Indicatore
numero 14 della
tabella 3
dell'Allegato 1
N/A N/A N/A Rilevante 366
ESRS G1-1
Convenzione delle
Nazioni Unite contro la
corruzione, paragrafo
10, lettera b)
Indicatore
numero 15 della
tabella 3
dell'Allegato 1
N/A N/A N/A Rilevante 377
ESRS G1-1
Protezione degli
informatori, paragrafo
10, lettera d)
Indicatore
numero 6 della
tabella 3
dell'Allegato 1
N/A N/A N/A Rilevante 377
ESRS G1-4
Ammende inflitte per
violazioni delle leggi
contro la corruzione
attiva e passiva,
paragrafo 24, lettera a)
Indicatore
numero 17 della
tabella 3
dell'Allegato 1
N/A Regolamento
delegato (UE)
2020/1816,
Allegato II
N/A Rilevante 385
ESRS G1-4
Norme di lotta alla
corruzione attiva e
passiva, paragrafo 24,
lettera b)
Indicatore
numero 16 della
tabella 3
dell'Allegato 1
N/A N/A N/A Rilevante 385

8.2 Informazioni Ambientali

8.2.1. IL REGOLAMENTO SULLA TASSONOMIA EUROPEA

Con l'obiettivo di consolidare l'impegno da parte dell'Unione Europea rispetto ai temi della Sostenibilità ambientale e sociale, a giugno 2020 è stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale dell'Unione Europea il Regolamento (UE) n. 2020/852 (c.d. Regolamento Tassonomia), che stabilisce i criteri attraverso i quali è possibile determinare se un'attività economica possa essere considerata ecosostenibile.

Il Regolamento Tassonomia è stato introdotto con l'obiettivo di instaurare un sistema di classificazione unificato per le attività sostenibili e stabilire attraverso un linguaggio comune una chiara definizione di ciò che è considerabile «green». Inoltre, si identifica a livello europeo come strumento in grado di supportare:

  • le imprese, nella valutazione e nell'adozione di politiche di sostenibilità ambientale e di modalità di rendicontazione più complete e comparabili;
  • gli investitori, nell'integrazione dei temi di sostenibilità all'interno delle politiche d'investimento;
  • le Istituzioni pubbliche, nella definizione e nel miglioramento delle proprie politiche di transizione ecologica.

In ottemperanza agli obblighi stabiliti dal Regolamento Tassonomia, le imprese soggette all'obbligo di pubblicazione della Rendicontazione di Sostenibilità devono fornire informazioni su come e in che misura le attività di impresa sono ecosostenibili.

Ai sensi dell'art.3 del Regolamento (UE) n. 2020/852, un'attività economica è definita ecosostenibile, e dunque allineata alla Tassonomia UE, qualora rispetti i seguenti criteri:

  • contribuisce in modo sostanziale al raggiungimento di uno o più dei sei obiettivi ambientali definiti nel regolamento:
      1. Mitigazione dei cambiamenti climatici;
      1. Adattamento ai cambiamenti climatici;
      1. Uso sostenibile e la protezione delle acque e delle risorse marine;
      1. Transizione verso un'economia circolare;
      1. Prevenzione e la riduzione dell'inquinamento;
      1. Protezione e il ripristino delle biodiversità e degli ecosistemi.
  • non arreca danni significativi agli altri obiettivi ambientali (Do Not Significant Harm DNSH);
  • è svolta nel rispetto delle garanzie minime di salvaguardia;
  • è conforme ai criteri di vaglio tecnico fissati dalla Commissione Europea relativamente agli obiettivi ambientali determinati.

Inizialmente, con il Regolamento Delegato (UE) 2021/2139, la Commissione Europea ha stabilito i criteri per i primi due obiettivi ambientali della Tassonomia (Mitigazione dei cambiamenti climatici e Adattamento ai cambiamenti climatici).

Successivamente, sempre nel corso del 2021, la Commissione Europea ha pubblicato il Regolamento Delegato (UE) n. 2021/2178 (Taxonomy Disclosure Delegated Act) che dettaglia il contenuto, la metodologia e le modalità di rendicontazione degli "indicatori fondamentali di prestazione" (KPI) e delle relative informazioni qualitative, per il presente anno di rendicontazione:

  • le società non finanziarie (Non Financial Undertakings) sono tenute a comunicare la percentuale del loro Fatturato, delle spese in conto capitale (CapEx) e delle spese operative (OpEx) associate ad attività economiche eligible e aligned per i sei obiettivi.
  • le società finanziarie (Financial Undertakings) sono tenute a comunicare la quota degli investimenti/finanziamenti associati ad attività economiche eligible per i sei obiettivi, nonché aligned per i primi due obiettivi climatici e a partire dal Fiscal Year 2025 anche per i restanti obiettivi ambientali.

Nel corso del 2023 la Commissione Europea ha poi pubblicato il Regolamento Delegato (UE) n. 2023/2485, che integra il Regolamento Delegato (UE) n. 2021/2139 (Taxonomy Climate Delegated Act), sia in termini di nuove attività, sia in termini di criteri di vaglio tecnico ed il Regolamento Delegato (UE) n. 2023/2486 (Taxonomy Environmental Delegated Act), che disciplina i restanti quattro obiettivi ambientali.

APPROCCIO METODOLOGICO AL PROCESSO DI RENDICONTAZIONE

Al fine di fornire una disclosure chiara e rappresentativa del profilo di business del Gruppo, contribuendo attivamente al conseguimento degli obiettivi di sviluppo sostenibile dell'Unione Europea, Poste Italiane ha adottato un approccio metodologico trasparente, che include un'attenta analisi delle attività economiche del Gruppo, nonché del contesto normativo di riferimento.

A seguito della pubblicazione delle ultime FAQ di riferimento, approvate dalla Commissione nel novembre 2024, rispetto alla rendicontazione dei KPI da parte dei gruppi misti (Non Financial Undertaking e Financial Undertaking), il Gruppo Poste Italiane deve valorizzare sia il comparto industriale che quello finanziario, rendicontando, pertanto, specifici KPI e considerando le modalità di rendicontazione dei gruppi misti.

In base alla definizione di "impresa finanziaria" descritta nel Regolamento Delegato (UE) n. 2021/2178, Poste Italiane ha svolto un'analisi finalizzata alla determinazione del perimetro del comparto finanziario e del comparto industriale. Tale analisi permette di classificare le attività dell'Organizzazione, in termini di Business Unit (BU), che rientrano nel comparto finanziario, ovvero:

  • i Servizi Finanziari relativi all'attività di gestore di attività finanziarie, così come definiti dalla normativa;
  • i Servizi Assicurativi relativi all'attività di assicurazione;

e BU che rientrano nel comparto industriale, ovvero:

  • Corrispondenza, Pacchi e Distribuzione:
  • Pagamenti e Mobile;
  • la quota parte di BancoPosta riferita ai Servizi Finanziari.

Attraverso la sopra citata distinzione dei comparti, nei paragrafi che seguono vengono riportati i seguenti KPI specifici, disciplinati dal Regolamento Delegato (UE) n. 2021/2178, oltre alla rappresentazione di Gruppo Misto, in linea con l'Appendice II della Comunicazione della Commissione di novembre 2024:

KPI comparto industriale198:

  • Fatturato;
  • CapEx;
  • OpEx.

KPI comparto finanziario:

  • Asset under Management legato alle attività di Banco Posta Fondi SGR;
  • Underwriting legato alle attività di sottoscrizione del Gruppo Poste Vita;
  • Investment legato alle attività di investimento del Gruppo Poste Vita.

In ultima istanza, viene rappresentato il KPI consolidato di Gruppo (applicabile per i gruppi misti), determinato come media ponderata dei KPI delle Non Financial Undertakings e delle Financial Undertakings, sulla base del rispettivo contributo al fatturato. Tale modalità di rendicontazione permette al Gruppo di contribuire al completamento del quadro informativo sia

198 I valori contabili per questi KPI sono basati sulle informazioni al 31/12/24 che includono le BU di Corrispondenza Pacchi e distribuzione, Pagamenti e Mobile, e la quota parte dei Servizi Finanziari riferita a BancoPosta, escludendo BancoPosta Fondi SGR (Servizi Finanziari) e i Servizi Assicurativi.

per gli investitori che, più in generale, per i propri stakeholder, consentendo loro di disporre di una informativa coerente con le disposizioni normative in vigore.

Il processo di rendicontazione delle richieste informative previste dalla Tassonomia per il comparto industriale, una volta completate le analisi della normativa e delle relative evoluzioni, ha richiesto una mappatura preliminare delle attività potenzialmente ammissibili. Grazie ad una specifica analisi quali-quantitativa sugli aggregati di Fatturato, CapEx e OpEx, è stato possibile definire il panel di attività potenzialmente ammissibili in relazione ai sei obiettivi ambientali. Successivamente, sono state coinvolte le singole Funzioni e gli owner delle attività del Gruppo. Questa attività preliminare, ha reso possibile la mappatura del complesso delle attività economiche ammissibili alla Tassonomia, e una volta valutata la conformità ai criteri di vaglio tecnico e di DNSH, l'individuazione delle attività economiche aligned.

Tale processo ha coinvolto numerose Funzioni del Gruppo owner del dato, richiedendo la partecipazione delle principali strutture aziendali di business per l'identificazione delle attività ammissibili e allineate alla Tassonomia, nel rispetto dei criteri di ecosostenibilità associati alle singole attività economiche oggetto di valutazione, nonché la connessa gestione del processo di data collection.

Per quanto riguarda gli indicatori di prestazione che riflettono l'operatività finanziaria e assicurativa del Gruppo, si è deciso di avvalersi del supporto di un provider esterno per acquisire alcuni dati necessari per il calcolo dei KPI delle Financial Undertaking. In questa prospettiva, al fine di assicurare una corretta integrazione tra i risultati ottenuti e le voci economicopatrimoniali presenti nel reporting finanziario, ed al fine di completare le necessarie analisi di ammissibilità e di allineamento conseguenti all'acquisizione dei dati dal provider esterno, il processo di analisi e raccolta dati ha richiesto una costante supervisione da parte delle Funzioni competenti per l'elaborazione dei dati. Inoltre, quest'anno, sono stati valorizzati i template relativi ai Gas Fossili e al Nucleare, basandosi sulle informazioni fornite dallo stesso provider.

Infine, in relazione alle analisi di allineamento alla Tassonomia realizzate per il presente esercizio, ai sensi dell'art. 3 lettera c) del Regolamento (UE) n. 2020/852, il Gruppo ha svolto le proprie attività economiche nel rispetto delle garanzie minime di salvaguardia (cd. social minimum safeguards) delineate dall'Art. 18 comma 1 del Regolamento stesso, adottando dunque procedure conformi alle linee guida dell'Organizzazione per la cooperazione e lo sviluppo economico (OCSE) destinate alle imprese multinazionali e ai principi guida delle Nazioni Unite su imprese e diritti umani, con riferimento ai principi e i diritti enunciati in otto delle dieci convenzioni fondamentali, individuate nella dichiarazione dell'Organizzazione internazionale del lavoro (ILO), sui principi e i diritti fondamentali nel lavoro e nella Carta internazionale dei diritti dell'uomo.

In particolare, per la verifica del rispetto delle garanzie minime di salvaguardia, il Gruppo Poste Italiane ha preso in considerazione i quattro ambiti di applicazione individuati dalla Piattaforma sulla Finanza Sostenibile199 (Platform on Sustainable Finance), ovvero: Diritti Umani, Corruzione, Fiscalità e Concorrenza. A tal riguardo, per maggiori informazioni rispetto alle procedure di dovuta diligenza e di riparazione attuate dal Gruppo nello svolgimento delle proprie attività economiche con riferimento all'ambito dei Diritti Umani, nonché rispetto agli altri tre ambiti di applicazione – Corruzione, Fiscalità e Concorrenza, si rimanda alla sezione "1.4 Sintesi delle politiche".

Inoltre, con riferimento all'Art. 18 comma 2, il Regolamento dispone che, oltre a comunicare se l'investimento sostenibile è allineato alle linee guida OCSE destinate alle imprese multinazionali e ai principi guida delle Nazioni Unite, bisogna tenere in considerazione gli indicatori dei principali effetti negativi di cui all'SFDR (cd. Principle Adverse Impact – PAI) connessi alle problematiche sociali e concernenti il personale, il rispetto dei diritti umani e le questioni relative alla lotta alla corruzione attiva e passiva.

199 "Final Report on Minimum Safeguards", pubblicato dalla Piattaforma sulla Finanza Sostenibile (Platform on Sustainable Finance) a ottobre 2022.

ATTIVITÀ ECONOMICHE ECOSOSTENIBILI DI POSTE ITALIANE

Grazie alla ridefinizione del perimetro del Gruppo Poste, in linea con le FAQ approvate dalla Commissione a novembre 2024, è stato possibile valorizzare distintamente sia il comparto industriale200 che quello finanziario, eliminando così ogni potenziale rischio di double counting.

In linea con le richieste normative relative alla modalità di rappresentazione degli indicatori fondamentali di prestazione per le Non Financial Undertakings, sono state rappresentate in forma tabellare rispettivamente la quota del Fatturato, delle spese in conto capitale (CapEx) e delle spese operative (OpEx) derivanti da prodotti o servizi associati ad attività economiche allineate, ammissibili ma non allineate e non ammissibili alla Tassonomia.

Inoltre, si precisa che, con riferimento all'informativa ai sensi dell'Art. 8, paragrafi 6 e 7 del Regolamento Delegato (UE) n. 2022/1214 che prevede l'utilizzo dei modelli forniti nell'Allegato XII per la comunicazione delle attività legate al nucleare e ai gas fossili (collegate alle attività da 4.26 a 4.31), di seguito si riporta esclusivamente il template di cui al Modello 1 in quanto rispetto al comparto industriale non sono svolte o si detengono tali attività.

Modello 1 – Attività legate al nucleare e ai gas fossili

Riga Attività legate all'energia nucleare
1. L'impresa svolge, finanzia o ha esposizioni verso la ricerca, lo sviluppo, la dimostrazione
e la realizzazione di impianti innovativi per la generazione di energia elettrica che
producono energia a partire da processi nucleari con una quantità minima di rifiuti del
ciclo del combustibile.
No
2. L'impresa svolge, finanzia o ha esposizioni verso la costruzione e l'esercizio sicuro di
nuovi impianti nucleari per la generazione di energia elettrica o calore di processo,
anche a fini di teleriscaldamento o per processi industriali quali la produzione di
idrogeno, e miglioramenti della loro sicurezza, con l'ausilio delle migliori tecnologie
disponibili.
No
3. L'impresa svolge, finanzia o ha esposizioni verso l'esercizio sicuro di impianti nucleari
esistenti che generano energia elettrica o calore di processo, anche per il
teleriscaldamento o per processi industriali quali la produzione di idrogeno a partire da
energia nucleare, e miglioramenti della loro sicurezza.
No
Attività legate ai gas fossili
4. L'impresa svolge, finanzia o ha esposizioni verso la costruzione o la gestione di impianti
per la produzione di energia elettrica che utilizzano combustibili gassosi fossili.
No
5. L'impresa svolge, finanzia o ha esposizioni verso la costruzione, la riqualificazione e la
gestione di impianti di generazione combinata di calore/freddo ed energia elettrica che
utilizzano combustibili gassosi fossili.
No
6. L'impresa svolge, finanzia o ha esposizioni verso la costruzione, la riqualificazione e la
gestione di impianti di generazione di calore che producono calore/freddo utilizzando
combustibili gassosi fossili.
No

200 Si specifica che, come riportato nella sezione " APPROCCIO METODOLOGICO AL PROCESSO DI RENDICONTAZIONE", sulla base della definizione di imprese finanziarie e non finanziarie del Regolamento Tassonomia seguito dall'Organizzazione, il patrimonio separato BancoPosta di Poste Italiane S.p.A., pur svolgendo attività di tipo finanziario è parte del soggetto giuridico Poste Italiane S.p.A, legal entity di tipo industriale e quindi i suoi valori sono inseriti all'interno delle valutazioni e dei KPI del Fatturato, del CapEx e dell'OpEx.

Si riportano di seguito gli indicatori richiesti dalla normativa per le Non Financial Undertakings.

KPI DEL FATTURATO

Con riferimento al presente esercizio, è stata individuata la quota del Fatturato derivante da attività economiche allineate, ammissibili ma non allineate, nonché non ammissibili alla Tassonomia, come riportato all'interno della Tabella 1: Quota del Fatturato derivante da prodotti o servizi associati ad attività economiche allineate alla tassonomia — Informativa relativa all'anno 2024.

La quota del Fatturato associato ad attività economiche allineate alla Tassonomia è pari a 2,7%, mentre la quota di attività economiche ammissibili ma non allineate è di 9,9%; pertanto, la parte relativa al Fatturato non ammissibile è equivalente al 87,4%.

Il presente KPI è riferito ai ricavi collegati alla Business Unit "Corrispondenza, Pacchi e Distribuzione", dei quali sono stati considerati, nell'ambito delle analisi di eligibility e alignment, rispettivamente le attività di recapito e trasporto tramite veicoli leggeri e il leasing di aerei per il trasporto di merci.

A tal proposito, con riferimento al presente esercizio sono state condotte le analisi di ammissibilità e di allineamento in relazione alle seguenti attività economiche:

"6.5 Trasporto mediante moto, autovetture e veicoli commerciali leggeri" — obiettivo di Mitigazione dei cambiamenti climatici

L'assessment di conformità, effettuato sull'anagrafica veicoli, tenuto conto delle FAQ n. 84 e 85 (C/2023/267, ottobre 2023), ha evidenziato la maggiore pertinenza dell'attività 6.5 rispetto alla "6.6 Servizi di trasporto di merci su strada". Infatti, alla luce dell'analisi dettagliata dell'anagrafica veicoli, la flotta del Gruppo risulta ammissibile, come di seguito:

  • veicoli N1: con massa di riferimento inferiore a 2,6 t, rientrano nella flotta del Gruppo 13.794 veicoli;
  • veicoli M1: rientrano nella flotta del Gruppo 1.943 veicoli;
  • veicoli L: rientrano nella flotta del Gruppo 6.569 veicoli.

Riguardo invece all'allineamento, i veicoli che contribuiscono in maniera sostanziale all'obiettivo di Mitigazione dei cambiamenti climatici risultano essere pari a 2.829 per la categoria N1, 5 per la categoria M1 e 3.261 per la categoria L.

Rispetto alla conformità ai criteri di DNSH, con riferimento all'obiettivo di Adattamento ai cambiamenti climatici, Poste Italiane, nell'ambito dell'esercizio 2024, ha condotto un'analisi dei rischi climatici, seguendo la metodologia delineata dall'Appendice A del Regolamento Delegato (UE) n. 2021/2139. Quest'analisi ha identificato i principali rischi fisici acuti e cronici che possono influenzare gli asset del Gruppo, utilizzando dati geografici precisi e proiezioni climatiche basate su modelli di valutazione dell'esposizione ai rischi fisici. Per mitigare questi rischi, come soluzioni di adattamento, il Gruppo ha adottato una serie di misure, come ad esempio polizze assicurative e un piano di continuità operativa che include azioni preventive. Nell'ambito del rispetto del DNSH relativo alla Transizione verso un'economia circolare, il contratto di noleggio dei veicoli prevede la restituzione al fornitore al termine del leasing. Il fornitore poi procede a riutilizzare questi veicoli per nuovi cicli di noleggio o a venderli come usati. Inoltre, nell'ambito della compliance a tale requisito, Poste si impegna a gestire in modo responsabile i processi esternalizzati, verificando la conformità dei propri noleggiatori allo standard ISO 14001 e alla normativa RAEE, relativa allo smaltimento delle batterie. Infine, in relazione all'obiettivo di Prevenzione e riduzione dell'inquinamento, si evidenzia che la tipologia di pneumatici utilizzata nella flotta in leasing rientra nella categoria "Premium Brand", i quali, come evidenziato sul portale EPREL, sono conformi alle richieste di efficienza del presente criterio.

e allineati (298 € mln).

Inoltre, al fine di ricondurre i ricavi del Gruppo alla categoria di Fatturato oggetto delle analisi di ammissibilità e di allineamento dei servizi di trasporto mediante moto, autovetture e veicoli commerciali leggeri è stato adottato un driver di ponderazione basato sul numero dei veicoli dedicati esclusivamente all'attività di recapito rispetto al totale della flotta di Gruppo, tenendo conto del costo industriale ad essi associato. Dunque, sulla base dell'analisi dettagliata condotta sull'anagrafica veicoli e delle sole numeriche dei veicoli che concorrono all'eligibility ed all'alignment, è stato possibile stimare l'incidenza sui ricavi della BU "Corrispondenza, Pacchi e Distribuzione" dei veicoli leggeri ammissibili (1.091 € mln)

"6.18 Leasing di aeromobili" — obiettivo di Mitigazione dei cambiamenti climatici

L'assessment di conformità ha tenuto in considerazione i ricavi strettamente collegati al trasporto di merci tramite aeromobili effettuato con Poste Air Cargo, la cui quota, in aumento rispetto al precedente esercizio, risulta essere ammissibile ma non ecosostenibile, e pari a circa 6 € mln per il 2024. Per tale attività, infatti, che include il leasing di aeromobili, il requisito relativo al contributo sostanziale alla mitigazione dei cambiamenti climatici non è rispettato in quanto nessun aeromobile della flotta è risultato avere emissioni dirette di CO2 pari a zero e in quanto trattasi di aeromobili rientranti nell'attività di aviazione commerciale.

In seguito agli sviluppi normativi che hanno portato alla nuova definizione del perimetro del Gruppo Poste e alla revisione del comparto industriale e del comparto finanziario, i ricavi associati all'attività "10.1 Assicurazione non vita: sottoscrizione dei pericoli legati al clima", che contribuiscono all'obiettivo ambientale di Adattamento ai cambiamenti climatici, non sono più inclusi nel calcolo del KPI del Fatturato come nell'esercizio precedente. Tale attività economica, nel presente anno di rendicontazione, è stata inclusa nell'Underwriting KPI e valutata per la sua ammissibilità e allineamento solamente in relazione a tale indicatore, a cui si rimanda per maggiori approfondimenti.

In riferimento alla rendicontazione del fatturato, data la ridefinizione del perimetro del Gruppo, i "Ricavi netti della gestione ordinaria" dell'esercizio 2024 (11.106 € mln), si basano sulle informazioni contabili al 31 dicembre 2024 che includono le attività delle BU di Corrispondenza Pacchi e Distribuzione, Pagamenti e Mobile, nonché la quota parte dei servizi finanziari attribuita a BancoPosta, escludendo BancoPosta Fondi SGR (Servizi Finanziari) e i Servizi Assicurativi. Dunque, data la nuova definizione del perimetro del Gruppo, che differenzia l'operatività del comparto industriale da quella del comparto finanziario, gli importi considerati per tale KPI rappresentano una quota parte della voce di "Prospetto dell'utile/(perdita) d'esercizio consolidato" del Bilancio Consolidato, secondo lo standard IAS 1.82(a).

Tabella 1: Quota del Fatturato derivante da prodotti o servizi associati ad attività economiche allineate alla

tassonomia — Informativa relativa all'anno 2024201

Modello — Quota del fatturato derivante da prodotti o servizi associati ad attività economiche allineate alla tassonomia — Informativa relativa all'anno 2024
Esercizio finanziario 2024 2024 Criteri per il contributo sostazionale Criteri DNSH ("non arrecare danno significativo")
Attività economiche (1) Codice
(2)
Fattura
to (3)
Quota
di fattu
rato, a
nno 20
24 (4)
Mitiga
zione d
ei cam
biame
nti clim
atici (5
)
Adatta
mento
ai cam
biame
nti clim
atici (6
)
Acqua
(7)
Inquin
ament
o (8)
Econom
ia circo
lare (9
)
Biodive
rsità (1
0)
Mitiga
zione d
ei cam
biame
nti clim
atici (1
1)
Adatta
mento
ai cam
biame
nti clim
atici (1
2)
Acqua
(13)
Inquin
ament
o (14)
Econom
ia circo
lare (1
5)
Biodive
rsità (1
6)
Garanz
ie mini
me di s
alvagu
ardia (
17)
Quota di
fatturato allineato (A.1.) o ammissibile
(A.2) alla Tassonomia anno 2023 (18)
Categoria attività abilitante (19) Categoria
(attività di
transizione)
(20)
Testo € mln % Sì; No; N/AM Sì; No; N/AM Sì; No; N/AM Sì; No; N/AM Sì; No; N/AM Sì; No; N/AM Sì/No Sì/No Sì/No Sì/No Sì/No Sì/No Sì/No % A T
A. ATTIVITA' AMMISSIBILI ALLA TASSONOMIA
A.1 Attività ecosostenibili (allineate alla tassonomia)
Trasporto mediante moto, autovetture e veicoli commerciali
leggeri
CCM 6.5 298 2,7% Si N
o
N/AM N/AM N/AM N/AM Si Si Si Si Si Si
Fatturato delle attività ecosostenibili (allineate alla
tassonomia) (A.1)
298 2,7% 2,7% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% Si Si Si Si Si Si 1,1%
Di cui abilitanti - 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% Si Si Si Si Si Si 0,0%
Di cui di transizione - 0,0% 0,0% Si Si Si Si Si Si 0,0%
A.2 Attività ammissibili alla tassonomia ma non ecosostenibili (attività non allineate alla tassonomia)
AM; N/AM AM; N/AM AM; N/AM AM; N/AM AM; N/AM AM; N/AM %
Trasporto mediante moto, autovetture e veicoli commerciali
leggeri
CCM 6.5 1091 9,8% AM N/AM N/AM N/AM N/AM N/AM
Leasing di aeromobili CCM 6.18 6 0,1% AM N/AM N/AM N/AM N/AM N/AM 0,1%
Fatturato delle attività ammissibili alla tassonomia
ma non ecosostenibili (attività non allineate alla
1098
9,9%
tassonomia) (A.2)
10% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 9.9%
A. Fatturato delle attività ammissibili alla
tassonomia (A.1 + A.2)
1396 12,6% 13% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 11%
B. ATTIVITA' NON AMMISSIBILI ALLA TASSONOMIA
Fatturato delle attività non ammissibili alla
tassonomia
9710 87,4%
Totale 11106 100,0%
Quota di Fatturato/Fatturato totale
Allineata alla
tassonomia per obiettivo
Ammissibile alla tassonomia per obiettivo
CCM 2,7% 9,9%
CCA 0,0% 0,0%
WTR 0,0% 0,0%
CE 0,0% 0,0%
PPC 0,0% 0,0%
BIO 0,0% 0,0%

201 I dati riportati hanno subito arrotondamenti per favorire la consultazione degli stessi. Per tale ragione, le somme potrebbero lievemente differire dai dati riportati. Inoltre, in merito al dato comparativo al T-1, questo si riferisce a quanto rendicontato nell'esercizio precedente seguendo la metodologia e il perimetro adottato nel 2023.

KPI DELLE SPESE IN CONTO CAPITALE

La quota delle spese in conto capitale che derivano da attività economiche allineate alla Tassonomia è pari al 3,7%, come riportato all'interno del template (Tabella 2: Quota delle spese in conto capitale (CapEx) derivanti da prodotti o servizi associati ad attività economiche allineate alla tassonomia — Informativa relativa all'anno 2024). Con riferimento, invece, alla quota di CapEx associata ad attività economiche ammissibili ma non allineate, nel presente esercizio è stato conseguito il 3,7%, pertanto, la quota parte di spese in conto capitale non ammissibili è pari al 92,6%.

Il presente KPI è riferito agli investimenti in conto capitale collegati alla Business Unit "Corrispondenza, Pacchi e Distribuzione", dei quali sono stati considerati, rispettivamente, le attività di recapito e trasporto tramite veicoli leggeri e il leasing di aerei per il trasporto di merci, nonché agli investimenti realizzati sugli immobili di Gruppo in materia di efficientamento energetico, i quali fanno riferimento rispettivamente all'installazione di dispositivi per l'efficienza energetica, di stazioni di ricarica per veicoli elettrici, di strumenti intelligenti per la misurazione, la regolazione e il controllo delle prestazioni energetiche degli edifici e di tecnologie per le energie rinnovabili.

Pertanto, con riferimento al presente esercizio sono state condotte le analisi di ammissibilità e di allineamento in relazione alle seguenti attività economiche:

• "6.5 Trasporto mediante moto, autovetture e veicoli commerciali leggeri" — obiettivo di Mitigazione dei cambiamenti climatici

Sulla base del dato di Bilancio relativo al Diritto D'uso del Gruppo, è stato possibile quantificare il numero di veicoli ammissibili alla Tassonomia e considerati al numeratore del calcolo del KPI, ovvero:

  • veicoli N1: con massa di riferimento inferiore a 2,6 t (rientrano nella flotta del Gruppo 1.555 veicoli);
  • veicoli M1: rientrano nella flotta del Gruppo 561 veicoli.

Mentre, i veicoli che contribuiscono in maniera sostanziale all'obiettivo di Mitigazione dei cambiamenti climatici e che, dunque, concorrono all'allineamento risultano essere pari a 205 della categoria N1 e 352 della categoria L. Per il rispetto dei criteri di DNSH, con riferimento all'obiettivo di Adattamento ai cambiamenti climatici, Il Gruppo Poste Italiane, nell'ambito dell'esercizio 2024, ha condotto un'analisi dei rischi climatici in linea con le richieste normative202. Nell'ambito del rispetto del DNSH relativo alla Transizione verso un'economia circolare, i veicoli noleggiati vengono restituiti al fornitore al termine del contratto di leasing203. Inoltre, in relazione all'obiettivo di Prevenzione e riduzione dell'inquinamento la gamma degli pneumatici utilizzata nella flotta in leasing rientra nei Premium Brand, i quali, come evidenziato sul portale EPREL, sono conformi alle richieste di efficienza del presente criterio. Pertanto, la quota allineata dell'attività "6.5 Trasporto mediante moto, autovetture e veicoli commerciali leggeri" risulta essere pari a 8 € mln, mentre la quota ammissibile equivalente a 23 € mln.

"6.18 Leasing di aeromobili" — obiettivo di Mitigazione dei cambiamenti climatici

L'attività, svolta in relazione al trasporto aereo e che include il leasing di aeromobili, risulta ammissibile ma non ecosostenibile, in quanto nessun aeromobile della flotta – compresi i due nuovi aerei rappresentativi del rispettivo Diritto d'uso – è risultato avere emissioni dirette di CO2 pari a zero e in quanto trattasi di aeromobili rientranti nell'attività di aviazione commerciale. Pertanto, tale attività economica, ammissibile alla Tassonomia, è pari a 20 € mln.

"7.3 Installazione, manutenzione e riparazione di dispositivi per l'efficienza energetica" — obiettivo di Mitigazione dei cambiamenti climatici

202 Per maggiori approfondimenti si veda la sezione "KPI DEL FATTURATO" relativa all'attività 6.5, rispetto a tale obiettivo

203 Per maggiori approfondimenti si veda la sezione "KPI DEL FATTURATO" relativa all'attività 6.5, rispetto a tale obiettivo

Con riferimento, agli investimenti immobiliari del Gruppo associati a tale attività nel corso del 2024, a differenza del precedente esercizio, sono state realizzate opere di efficientamento energetico degli edifici di proprietà che hanno riguardato esclusivamente la sostituzione di corpi illuminanti a LED. Il contributo sostanziale alla Mitigazione dei cambiamenti climatici è rispettato in quanto l'attività consiste nell'installazione e sostituzione di sorgenti luminose efficienti dal punto di vista energetico. Per il rispetto dei criteri di DNSH, con riferimento all'obiettivo di Adattamento ai cambiamenti climatici, Poste Italiane, nell'ambito dell'esercizio in questione, ha condotto un'analisi dei rischi climatici in linea con le richieste normative204. Parallelamente, l'obiettivo di Prevenzione e riduzione dell'inquinamento è stato rispettato grazie all'uso di lampadine a LED conformi alle normative europee di sicurezza e sostenibilità. In particolare, sono conformi alla Direttiva RoHS, che proibisce l'uso di sostanze pericolose. Queste lampadine rispettano anche gli standard di sicurezza elettromagnetica e fotobiologica, assicurando un funzionamento sicuro e non nocivo per la salute umana. Pertanto, la quota allineata dell'attività, che ha visto una diminuzione rispetto al precedente esercizio, è pari a 2 € mln.

"7.4 Installazione, manutenzione e riparazione di stazioni di ricarica per veicoli elettrici negli edifici (e negli spazi adibiti a parcheggio di pertinenza degli edifici)" — obiettivo di Mitigazione dei cambiamenti climatici

Con riferimento agli investimenti associati a tale attività, sono state prese in considerazione le spese in conto capitale sostenute per l'implementazione di soluzioni di mobilità ecosostenibile e stazioni di ricarica di veicoli elettrici che contribuiscono in maniera sostanziale alla Mitigazione dei cambiamenti climatici. Per il rispetto dei criteri di DNSH, con riferimento all'obiettivo di Adattamento ai cambiamenti climatici, Poste Italiane, nell'ambito dell'esercizio in questione, ha condotto un'analisi dei rischi climatici in linea con le richieste normative205 . Pertanto, la quota allineata, in aumento rispetto al precedente esercizio, risulta essere pari per il 2024 a circa 5 € mln.

"7.5 Installazione, manutenzione e riparazione di strumenti e dispositivi per la misurazione, la regolazione e il controllo delle prestazioni energetiche degli edifici" — obiettivo di Mitigazione dei cambiamenti climatici

Per gli investimenti associati a tale attività, sono state valutate le attività legate al monitoraggio ambientale e all'implementazione di soluzioni di Smart Building. Il contributo sostanziale alla Mitigazione dei cambiamenti climatici è rispettato in quanto gli edifici sono dotati di sistemi avanzati di automazione e gestione dell'energia che migliorano l'efficienza energetica e il comfort interno. L'uso di questi sistemi ha permesso un significativo risparmio energetico e di contribuire ad un'ottimizzazione efficace delle operazioni e della manutenzione. Per il rispetto dei criteri di DNSH, con riferimento all'obiettivo di Adattamento ai cambiamenti climatici, Poste Italiane, nell'ambito dell'esercizio in questione, ha condotto un'analisi dei rischi climatici in linea con le richieste normative 205 . Pertanto, la quota allineata, in aumento rispetto al precedente esercizio, risulta essere pari per il 2024 a circa 7 € mln.

"7.6 Installazione, manutenzione e riparazione di tecnologie per le energie rinnovabili" — obiettivo di Mitigazione dei cambiamenti climatici

Per quanto riguarda gli investimenti associati a tale attività, l'assessment di conformità ha riguardato non solo gli investimenti in sistemi fotovoltaici, ma anche nell'installazione di pompe di calore, a differenza del precedente esercizio. Il contributo sostanziale alla Mitigazione dei cambiamenti climatici è rispettato in quanto l'attività prevede l'installazione di impianti fotovoltaici e la sostituzione delle caldaie a gas con pompe di calore, interventi che favoriscono una significativa riduzione delle emissioni. Per il rispetto dei criteri di DNSH, con riferimento all'obiettivo di Adattamento ai cambiamenti climatici, Poste Italiane, nell'ambito dell'esercizio 2024, ha condotto un'analisi dei rischi climatici in linea con le richieste normative205 . Pertanto, la quota allineata, in aumento rispetto al precedente esercizio, risulta essere pari per il 2024 a circa 22 € mln.

204 Per maggiori approfondimenti si veda la sezione "KPI DEL FATTURATO" relativa all'attività 6.5, rispetto a tale obiettivo. 205 Per maggiori approfondimenti si veda la sezione "KPI DEL FATTURATO" relativa all'attività 6.5, rispetto a tale obiettivo.

Le variazioni descritte si riflettono neli KPI del CapEx ammissibile (44 € mln nel 2024) e allineato (45€ mln nel 2024) alla Tassonomia, riferiti all'esercizio corrente, le cui percentuali di eligibility e alignment sono riportate all'interno della Tabella 2.

Con riferimento, invece, al calcolo del denominatore del KPI del Capex (1.196€ mln nel 2024), a seguito della definizione del nuovo perimetro del Gruppo che separa l'operatività del comparto industriale da quella finanziaria, gli importi rappresentano la quota parte collegata agli incrementi lordi su immobilizzazioni materiali e immateriali secondo gli IAS 16, 38, 40 e l'IFRS 16, così come riportati nelle note A1 "Immobili, impianti e macchinari", A2 "Investimenti immobiliari", A3 "Attività immateriali" e A4 "Attività per diritti d'uso".

Tabella 2: Quota delle spese in conto capitale (CapEx) derivanti da prodotti o servizi associati ad attività economiche allineate alla tassonomia — Informativa relativa all'anno 2024206

Modello — Quota delle spese in conto capitale (CapEx) derivanti da prodotti o servizi associati ad attività economiche allineate alla tassonomia — Informativa relativa all'anno 2024

Esercizio finanziario 2024
2024
Criteri per il contributo sostazionale Criteri DNSH ("non arrecare danno significativo")
Attività economiche (1) Codice
(2)
CapEx
(3)
Quota
di Cap
Ex, an
no 202
4 (4)
Mitiga
zione
dei cam
biame
nti clim
atici (5
)
Adatta
mento
ai cam
biame
nti clim
atici (6
)
Acqua
(7)
Inquin
ament
o (8)
Econo
mia ci
rcolare
(9)
Biodiv
ersità
(10)
Mitiga
zione
dei cam
biame
nti clim
atici (1
1)
Adatta
mento
ai cam
biame
nti clim
atici (1
2)
Acqua
(13)
Inquin
ament
o (14)
Econo
mia ci
rcolare
(15)
Biodiv
ersità
(16)
Garan
zie mi
nime d
i salva
guard
ia (17)
Quota di CapEx
allineata
(A.1) o ammissibile
(A.2) alla
tassonomia, Anno 2023
(18)
Categoria
(attività abilitante)
(19)
Categoria
(attività di
transizione)
(20)
Testo € mln % Sì; No; N/AM Sì; No; N/AM Sì; No; N/AM Sì; No; N/AM Sì; No; N/AM Sì; No; N/AM Sì/No Sì/No Sì/No Sì/No Sì/No Sì/No Sì/No % A T
A. ATTIVITA' AMMISSIBILI ALLA TASSONOMIA
A.1 Attività ecosostenibili (allineate alla tassonomia)
Trasporto mediante moto, autovetture e
veicoli commerciali leggeri
CCM
6.5
8 0,7% Si N
o
N/AM N/AM N/AM N/AM Si Si Si Si Si Si
Installazione, manutenzione e riparazione di
dispositivi per l'efficienza energetica
CCM 7.3 2 0,2% Si N
o
N/AM N/AM N/AM N/AM Si Si Si Si Si Si 1,3% A
Installazione, manutenzione e riparazione di
stazioni di ricarica per veicoli elettrici negli
edifici (e negli spazi adibiti a parcheggio di
pertinenza degli edifici)
CCM 7.4 5 0,5% Si N
o
N/AM N/AM N/AM N/AM Si Si Si Si Si Si 0,2% A
Installazione, manutenzione e riparazione di
strumenti e dispositivi per la misurazione, la
regolazione e il controllo delle prestazioni
energetiche degli edifici
CCM 7.5 7 0,6% Si N
o
N/AM N/AM N/AM N/AM Si Si Si Si Si Si 0,3% A
Installazione, manutenzione e riparazione di
tecnologie per le energie rinnovabili
CCM 7.6 22 1,8% Si N
o
N/AM N/AM N/AM N/AM Si Si Si Si Si Si 1,1% A
CapEx delle attività ecosostenibili (allineate alla tassonomia) (A.1)
45
3,7%
3,7% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% Si Si Si Si Si 5,1%
Di cui abilitanti 36 3,0% 3,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% Si Si Si 2,8%
Di cui di transizione - 0 0,0% Si Si Si 0,0%
A.2 Attività ammissibili alla tassonomia ma non ecosostenibili (attività non allineate alla tassonomia)
AM; N/AM AM; N/AM AM; N/AM AM; N/AM AM; N/AM AM; N/AM %
Trasporto mediante moto, autovetture e
veicoli commerciali leggeri
CCM 6.5 23 2,0% AM N/AM N/AM N/AM N/AM N/AM
Leasing di aeromobili CCM 6.18 20 1,7% AM N/AM N/AM N/AM N/AM N/AM
Installazione, manutenzione e riparazione di
dispositivi per l'efficienza energetica
CCM 7.3 0 0,0% AM N/AM N/AM N/AM N/AM N/AM 0,0%
Installazione, manutenzione e riparazione di
stazioni di ricarica per veicoli elettrici negli
edifici (e negli spazi adibiti a parcheggio di
pertinenza degli edifici)
CCM 7.4 0 0,0% AM N/AM N/AM N/AM N/AM N/AM 0,0%
Installazione, manutenzione e riparazione di
strumenti e dispositivi per la misurazione, la
regolazione e il controllo delle prestazioni
energetiche degli edifici
CCM 7.5 0 0,0% AM N/AM N/AM N/AM N/AM N/AM 0,0%
Installazione, manutenzione e riparazione di
tecnologie per le energie rinnovabili
CCM 7.6 0 0,0% AM N/AM N/AM N/AM N/AM N/AM 0,0%
CapEx delle attività ammissibili alla tassonomia ma non
44
3,7%
ecosostenibili (attività non allineate alla tassonomia) (A.2)
3,7% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 1,3%
A. CapEx delle attività ammissibili alla tassonomia (A.1+A.2)
88
7,4%
7,4% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 6,4%
B. ATTIVITA' NON AMMISSIBILI ALLA TASSONOMIA
CapEx delle attività non ammissibili alla tassonomia
1107
92,6%
Quota di CapEx/CapEx totale
Allineata alla
tassonomia per obiettivo
Ammissibile alla tassonomia per obiettivo
CCM 3,7% 3,7%
CCA 0,0% 0,0%
WTR 0,0% 0,0%
CE 0,0% 0,0%
PPC 0,0% 0,0%
BIO 0,0% 0,0%

Totale

1196 100,0%

206I dati riportati hanno subito arrotondamenti per favorire la consultazione dello stesso. Per tale ragione, le somme potrebbero lievemente differire dai dati riportati. Inoltre, in merito al dato comparativo al T-1, questo si riferisce a quanto rendicontato nell'esercizio precedente seguendo la metodologia e il perimetro adottato nel 2023.

KPI DELLE SPESE OPERATIVE

Ai sensi del Regolamento Delegato (UE) n. 2021/2178, il Gruppo ha individuato, con riferimento al presente esercizio, la quota delle spese operative associate ad attività economiche allineate, ammissibili ma non allineate e non ammissibili alla Tassonomia, riportate all'interno della Tabella 3: Quota delle spese operative derivanti da prodotti o servizi associati ad attività economiche allineate alla tassonomia — Informativa relativa all'anno 2024.

La quota delle spese operative derivanti da attività economiche allineate alla Tassonomia è pari a 0,1%; la quota dell'OpEx associato ad attività economiche ammissibili ma non ecosostenibili è 4,2%, mentre quella non ammissibile è equivalente a circa il 95,6%.

I presenti KPI fanno riferimento ai costi operativi collegati alla Business Unit "Corrispondenza, Pacchi e Distribuzione", dei quali sono stati considerati, rispettivamente, le attività di recapito e trasporto tramite veicoli leggeri e il leasing di aeromobili per il trasporto di merci. In particolare, in linea con quanto descritto relativamente al calcolo del KPI Fatturato e delle spese in conto capitale, sono state considerate anche le spese operative ammissibili collegate ai veicoli categoria L per l'attività di trasporto su strada e il servizio di leasing di aeromobili di Poste Air Cargo.

Pertanto, con riferimento al presente esercizio, sono state condotte le analisi di ammissibilità e di allineamento in relazione all'attività economica:

"6.5 Trasporto mediante moto, autovetture e veicoli commerciali leggeri" — obiettivo di Mitigazione dei cambiamenti climatici

Sulla base dell'analisi dettagliata dell'anagrafica veicoli del Gruppo, la flotta del Gruppo risulta ammissibile, come di seguito:

  • veicoli L: rientrano nella flotta del Gruppo 6.569 veicoli.

I veicoli che contribuiscono in maniera sostanziale all'obiettivo di Mitigazione dei cambiamenti climatici e che, dunque, concorrono all'allineamento risultano essere pari a 321 della categoria L. Con riferimento all'obiettivo di Adattamento ai cambiamenti climatici, il Gruppo Poste Italiane, nell'ambito dell'esercizio 2024, ha condotto un'analisi dei rischi climatici in linea con le richieste normative207. Inoltre, nell'ambito dell'esercizio di tale attività, Poste Italiane rispetta il DNSH relativo alla Transizione verso un'economia circolare e l'obiettivo di Prevenzione e riduzione dell'inquinamento.

I costi relativi all'attività economica sono legati esclusivamente alla manutenzione ordinaria sostenuta per i veicoli di cui sopra. Dunque, sulla base delle sopra citate numeriche, è stato possibile determinare la quota parte di spese operative che concorrono all'ammissibilità - pari a 11 € mln - e all'allineamento – pari a 0,5 € mln.

"6.18 Leasing di aeromobili" — obiettivo di Mitigazione dei cambiamenti climatici

La quota, in aumento rispetto al precedente esercizio, ammissibile ma non ecosostenibile risulta essere pari per il 2024 a circa 7 € mln. Tale attività economica, è svolta in relazione al trasporto aereo e include il leasing di aeromobili, ma il contributo sostanziale alla Mitigazione dei cambiamenti climatici non è rispettato in quanto nessun aeromobile della flotta analizzata è risultato avere emissioni dirette zero di CO2 e in quanto trattasi di aeromobili rientranti nell'attività di aviazione commerciale.

207 Per maggiori approfondimenti si veda la sezione "KPI DEL FATTURATO" relativa alla attività 6.5, rispetto a tale obiettivo

In merito al denominatore del KPI (423 € mln) delle spese operative, ai sensi dell'Allegato I del Regolamento Delegato n.2178/2021, questo è stato definito sulla base dei costi diretti non capitalizzati relativi a ricerca e sviluppo, rinnovamento edifici, affitti, manutenzioni, riparazioni e altre spese dirette relative al funzionamento day-to-day degli asset sostenuti nel presente esercizio.

Tabella 3: Quota delle spese operative (OpEx) derivanti da prodotti o servizi associati ad attività economiche allineate alla tassonomia — Informativa relativa all'anno 2024208

Modello — Quota delle spese operative (OpEx) derivanti da prodotti o servizi associati ad attività economiche allineate alla tassonomia — Informativa relativa all'anno 2024

Esercizio finanziario 2024 2024 Criteri per il contributo sostazionale Criteri DNSH ("non arrecare danno significativo")
Attività economiche (1) Codic
e (2)
OpEx
(3)
Quota
di Op
Ex, an
no 202
4 (4)
Mitiga
zione
dei ca
mbiam
enti cl
imatic
i (5)
Adatt
amen
to ai c
ambia
menti
clima
tici (6
)
Acqua
(7)
Inquin
amen
to (8)
Econo
mia ci
rcolar
e (9)
Biodiv
ersità
(10)
Mitiga
zione
dei ca
mbiam
enti cl
imatic
i (11)
Adatt
amen
to ai c
ambia
menti
clima
tici (1
2)
Acqua
(13)
Inquin
amen
to (14
)
Econo
mia ci
rcolar
e (15)
Biodiv
ersità
(16)
Garan
zie mi
nime
di salv
aguar
dia (1
7)
Quota di OpEx
allineata
(A.1) o
ammissibile
(A.2) alla
tassonomia, Anno 2023
(18)
Categoria
(attività
abilitante)
(19)
Categoria
(attività di
transizione)
(20)
Testo € mln % Sì; No; N/AM Sì; No; N/AM Sì; No; N/AM Sì; No; N/AM Sì; No; N/AM Sì; No; N/AM Sì/No Sì/No Sì/No Sì/No Sì/No Sì/No Sì/No % A T
A. ATTIVITA' AMMISSIBILI ALLA TASSONOMIA
A.1 Attività ecosostenibili (allineate alla tassonomia)
Trasporto mediante moto, autovetture e
veicoli commerciali leggeri
CCM
6.5
0,5 0,1% Si N
o
N/AM N/AM N/AM N/AM Si Si Si Si Si Si
Spese operative delle attività ecosostenibili (allineate alla
tassonomia) (A.1)
0,5 0,1% 0,1% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,1%
A.1 Attività ecosostenibili (allineate alla tassonomia)
Trasporto mediante moto, autovetture e
Spese operative delle attività ecosostenibili (allineate alla
tassonomia) (A.1)
0,5 0,1% 0,1% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,1%
Di cui abilitanti - 0 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0%
Di cui di transizione - 0 0,0% 0,0%

A.2 Attività ammissibili alla tassonomia ma non ecosostenibili (attività non allineate alla tassonomia)

AM; N/AM AM; N/AM AM; N/AM AM; N/AM AM; N/AM AM; N/AM %
Trasporto mediante moto, autovetture e
veicoli commerciali leggeri
CCM
6.5
11 2,6% AM AM N/AM N/AM N/AM N/AM
Leasing di aeromobili CCM 6.18 7 1,7% AM N/AM N/AM N/AM N/AM N/AM 1,4%
OpEx delle attività ammissibili alla tassonomia ma non
18
ecosostenibili (attività non allineate alla tassonomia) (A.2)
4,2% 4,2% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 4,1%
A. OpEx delle attività ammissibili alla tassonomia (A.1+A.2)
18
4,4%
4,4% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 4,2%

B. ATTIVITA' NON AMMISSIBILI ALLA TASSONOMIA

Spese operative delle attività non ammissibili alla
tassonomia
405 95,6%
Totale 423 100,0%
Quota di OpEx/OpEx totale
Allineata alla
tassonomia per obiettivo
Ammissibile alla tassonomia per obiettivo
CCM 0,1% 4,2%
CCA 0,0% 0,0%
WTR 0,0% 0,0%
CE 0,0% 0,0%
PPC 0,0% 0,0%
BIO 0,0% 0,0%

208 I dati riportati hanno subito arrotondamenti per favorire la consultazione degli stessi. Per tale ragione, le somme potrebbero lievemente differire dai dati riportati. Inoltre, in merito al dato comparativo al T-1, questo si riferisce a quanto rendicontato nell'esercizio precedente seguendo la metodologia e il perimetro adottato nel 2023.

KPI DEL COMPARTO FINANZIARIO DEL GRUPPO POSTE ITALIANE

Per garantire la piena trasparenza verso il mercato, il Gruppo ha divulgato anche i KPI previsti dal Regolamento Tassonomia per le Financial Undertakings. Per tale finalità, pertanto, di seguito si riportano gli indicatori di prestazione relativi all'operatività finanziaria di Asset Management e Insurance svolta rispettivamente da BancoPosta Fondi SGR e dal Gruppo Poste Vita.

In continuità con l'anno precedente, le imprese finanziarie, oltre a fornire disclosure in merito alla propria quota di esposizioni – legate alle masse di investimenti gestiti – ammissibili (relativamente ai sei obiettivi disciplinati) e non ammissibili alla Tassonomia, devono rendicontare anche le esposizioni aligned che concorrono al contributo sostanziale dei primi due obiettivi: mitigazione e adattamento ai cambiamenti climatici. La rappresentazione di tali esposizioni è contenuta all'interno dei template relativi all'Asset Management KPI e all'Investment KPI, rispettivamente, per BancoPosta Fondi SGR e per il Gruppo Poste Vita. Inoltre, a seguito della nuova definizione di perimetro del Gruppo Poste che separa il comparto industriale da quello finanziario, a partire dal presente esercizio, il Gruppo Poste Vita rendiconta in modo autonomo l'Underwriting KPI relativo alla sottoscrizione di polizze assicurative non-vita che coprono i rischi climatici.

In particolare, la disclosure dell'Asset Management KPI e dell'Investment KPI relativi alla quota di esposizioni allineate, ammissibili e non ammissibili sono performati sulla base delle percentuali actual/reported in termini di Fatturato e CapEx.

Il Gruppo ha coinvolto un nuovo provider esterno rispetto all'anno precedente. L'utilizzo della base dati consolidata da parte del provider ha permesso alle funzioni owner del dato di BancoPosta Fondi SGR e del Gruppo Poste Vita di analizzare i propri asset che concorrono a determinare la quota di ammissibilità e di allineamento, nonché di calcolare i KPI Turnover e CapEx-based209. A tal riguardo, si precisa che la metodologia utilizzata ha previsto un approccio lookthrough rispetto ai fondi presenti nei portafogli in gestione.

In linea con la normativa di riferimento, il perimetro dell'indicatore è stato definito in funzione alle esposizioni detenute in portafoglio in termini di attività economiche verso:

  • financial entities soggette all'obbligo di rendicontazione non finanziaria (i.e. Direttiva 2013/34/UE cd."NFRD"), sia operanti in paesi UE che in paesi terzi;
  • financial entities non soggette all'obbligo di rendicontazione non finanziaria (NFRD) sia operanti in paesi UE che in paesi terzi;
  • non-financial entities soggette all'obbligo di rendicontazione non finanziaria (NFRD), sia operanti in paesi UE che in paesi terzi;
  • non-financial entities non soggette all'obbligo di rendicontazione non finanziaria (NFRD), sia operanti in paesi UE che in paesi terzi;
  • derivati210 e altre esposizioni (es. liquidità e fondi alternativi).

Con riferimento al perimetro del denominatore, quest'ultimo è stato determinato sulla base degli Asset under Management per BancoPosta Fondi SGR e per il Gruppo Poste Vita, i cui valori monetari sono stati decurtati della quota in esposizioni verso amministrazioni centrali, banche centrali ed emittenti sovranazionali. Dunque, rispetto a tale denominatore nettato delle predette esposizioni, la copertura dei dati garantita dal provider nell'elaborazione del dato, rilevata nel corso delle

209 BancoPosta Fondi SGR ha preso in considerazione esclusivamente gli asset riferiti ai portafogli retail istituiti dalla stessa; pertanto, si precisa che i fondi istituzionali istituiti da BancoPosta Fondi SGR presenti nei portafogli del Gruppo Poste Vita, non sono stati inclusi nel calcolo del KPI disciplinato per i gestori finanziari, bensì sono stati considerati nel KPI riferito al Gruppo Poste Vita (Investment KPI), al fine di evitare double counting. Analogamente, gli asset relativi al patrimonio BancoPosta, in delega di gestione a BancoPosta Fondi SGR non sono stati considerati.

210 In continuità con quanto rendicontato nell'esercizio precedente, per BancoPosta Fondi SGR e il Gruppo Poste Vita sono stati considerati i valori assoluti dei derivati al mark-to-market al 31.12.24.

analisi svolte da BancoPosta Fondi SGR e dal Gruppo Poste Vita per la definizione degli indicatori, registra una percentuale di copertura di circa 90% e circa 75% rispettivamente.

Inoltre, le esposizioni detenute verso società operanti nel settore del gas e del nucleare, come individuate all'interno del Regolamento Delegato (UE) 2022/1214, sono state rappresentate all'interno degli appositi modelli di disclosure previsti dalla normativa di riferimento (i.e. Allegato XII del Regolamento Delegato (UE) 2021/2178).

Per quanto riguarda, invece, l'Underwriting KPI elaborato dal Gruppo Poste Vita, come previsto dall'attività 10.1, Annex II del Regolamento Delegato (UE) 2021/2139, sono stati considerati i premi lordi contabilizzati dei prodotti non-vita relativi alla sottoscrizione di pericoli legati al clima afferenti alle coperture assicurative delle seguenti aree di attività:

  • (a) assicurazione spese mediche;
  • (b) assicurazione protezione del reddito;
  • (c) assicurazione di compensazione dei lavoratori;
  • (d) assicurazione sulla responsabilità civile risultante dalla circolazione di autoveicoli;
  • (e) altre assicurazioni auto;
  • (f) assicurazione marittima, aeronautica e trasporti;
  • (g) assicurazione incendio e altri danni ai beni;
  • (h) assistenza.

Per l'esercizio di riferimento, l'offerta commerciale di prodotti assicurativi del Gruppo Poste Vita rientranti nel perimetro indicato dalla normativa consente di calcolare il solo Underwriting KPI relativo all'ammissibilità. Pertanto, il KPI in questione rappresenta solo la quota di premi lordi contabilizzati relativi alle attività ammissibili alla tassonomia ma non ecosostenibili ed è basato sulla mappatura delle garanzie che le Compagnie del Gruppo Poste Vita hanno definito per la predisposizione della rilevazione IVASS finalizzata a monitorare i rischi da catastrofi naturali. Tale mappatura prevede l'identificazione delle garanzie afferenti ai rischi climatici da catastrofi naturali connessi all'acqua, al vento, alle temperature e alle masse solide. Ai fini della mappatura sono stati utilizzati dal Gruppo Poste Vita due approcci alternativi per la raccolta del dato: i) identificando, ove possibile, il valore puntuale dei premi lordi contabilizzati relativi alle garanzie sui rischi climatici grazie all'utilizzo di dati certificati disponibili sul data hub aziendale (grazie all'architettura del prodotto); ii) procedendo alla stima della quota del premio relativa al rischio climatico a partire dall'incidenza delle cause di sinistro relative ad eventi di natura climatica.

Pertanto, ai sensi delle richieste normative di cui all'art. 10 comma 5 del Regolamento Delegato (UE) 2021/2178, di seguito vengono presentati gli indicatori di prestazione di BancoPosta Fondi SGR e del Gruppo Poste Vita e i rispettivi template di riferimento.

ASSET MANAGEMENT KPI

Come riportato all'interno della Tabella 4, la quota di investimenti allineati alla Tassonomia Turnover-based e CapEx-based rappresentano rispettivamente il 3,73% e il 5,83%. Con riferimento, invece, alla quota verso esposizioni ammissibili e non ecosostenibili, durante l'esercizio queste rappresentano il 10,61% in termini di Fatturato e il 10,75% in termini di CapEx; pertanto, la quota di esposizioni non ammissibili è pari all' 85,66% (Turnover-based) e all' 83,41% (CapEx-based).

Inoltre, in linea con la disclosure fornita all'interno del template, si evince che le esposizioni verso società non soggette all'obbligo di rendicontazione non finanziaria sono pari a 13,08%, mentre la quota in esposizioni in amministrazioni centrali, banche centrali ed emittenti sovranazionali rappresenta il 48,68%.

Si precisa che le presenti percentuali di alignment calcolate sono strettamente collegate alle esposizioni che concorrono agli obiettivi di mitigazione e adattamento ai cambiamenti climatici, le quali sono rappresentative rispettivamente al 3,68% e allo 0,05% (Turnover-based) e al 5,68% e allo 0,15% (CapEx-based).

Con riferimento alla comunicazione delle esposizioni in attività legate al nucleare e ai gas fossili (collegate alle attività da 4.26 a 4.31), di seguito si riportano i template di cui ai Modelli da 1 a 5.

Tabella 4: Modello standard per l'informativa a norma dell'articolo 8 del regolamento (UE) 2020/852 (gestori di attività finanziarie)211

Modello standard per l'informativa a norma dell'articolo 8 del regolamento (UE) 2020/852 (gestori di attività finanziarie)
Valore medio ponderato di tutti gli investimenti diretti a finanziare o associati
ad attività economiche allineate alla tassonomia rispetto al valore di tutti gli Valore medio ponderato di tutti gli investimenti diretti a finanziare o associati ad attività economiche allineate alla
attivi coperti dal KPI, con le seguenti ponderazioni per gli investimenti tassonomia, con le seguenti ponderazioni per gli investimenti nell'impresa:
nell'impresa: sulla base del fatturato: 324
sulla base del fatturato: 3,73% sulla base delle spese in conto capitale: 506
sulla base delle spese in conto capitale: 5,83%
Percentuale di attivi coperti dal KPI rispetto al totale degli investimenti (totale Valore monetario degli attivi coperti dal KPI. A esclusione degli investimenti in entità sovrane.
attività finanziarie gestite). A esclusione degli investimenti in entità sovrane. Copertura: 8.681
Tasso di copertura: 51,32%
Informazioni aggiuntive complementari: scomposizione del denominatore del KPI
Percentuale di derivati rispetto al totale degli attivi coperti dal KPI:
Valore dei derivati in importi monetari:
0,06% 6
Quota di esposizioni verso imprese finanziarie e non finanziarie dell'UE non
soggette agli articoli 19 bis e 29 bis della direttiva 2013/ 34/UE rispetto al totale Valore delle esposizioni verso imprese finanziarie e non finanziarie dell'UE non soggette agli articoli 19 bis e 29 bis
degli attivi coperti dal KPI: della direttiva 2013/34/UE:
per le imprese non finanziarie: 4,97% per le imprese non finanziarie: 432
per le imprese finanziarie: 8,11% per le imprese finanziarie: 704
Quota di esposizioni verso imprese finanziarie e non finanziarie di paesi terzi
non soggette agli articoli 19 bis e 29 bis della direttiva 2013/34/UE rispetto al Valore delle esposizioni verso imprese finanziarie e non finanziarie di paesi terzi non soggette agli articoli 19 bis e 29
totale degli attivi coperti dal KPI: bis della direttiva 2013/34/UE:
per le imprese non finanziarie: 26,97% per le imprese non finanziarie: 2.341
per le imprese finanziarie: 9,44% per le imprese finanziarie: 819
Quota di esposizioni verso imprese finanziarie e non finanziarie soggette agli Valore delle esposizioni verso imprese finanziarie e non finanziarie soggette agli articoli 19 bis e 29 bis della direttiva
articoli 19 bis e 29 bis della direttiva 2013/34/UE rispetto al totale degli attivi 2013/34/UE:
coperti dal KPI: per le imprese non finanziarie: 1.671
per le imprese non finanziarie: 19,25% per le imprese finanziarie: 2.426
per le imprese finanziarie: 27,95%
Quota di esposizioni verso altre controparti e altri attivi rispetto al totale degli Valore delle esposizioni verso altre controparti e altri attivi:
attivi coperti dal KPI: 293
3,38%
Valore di tutti gli investimenti che finanziano attività economiche non Valore di tutti gli investimenti che finanziano attività economiche non ammissibili alla tassonomia:
ammissibili alla tassonomia rispetto al valore di tutti gli attivi coperti dal KPI: sulla base del fatturato: 7.436
sulla base del fatturato: 85,66% sulla base delle spese in conto capitale: 7.241
sulla base delle spese in conto capitale: 83,41%
Valore di tutti gli investimenti che finanziano attività economiche ammissibili
alla tassonomia ma non allineate alla tassonomia rispetto al valore di tutti gli
Valore di tutti gli investimenti che finanziano attività economiche ammissibili alla tassonomia ma non allineate alla
attivi coperti dal KPI: tassonomia:
sulla base del fatturato: 10,61% sulla base del fatturato: 921
sulla base delle spese in conto capitale: 10,75% sulla base delle spese in conto capitale: 934
Informazioni aggiuntive complementari: scomposizione del numeratore del KPI
Quota di esposizioni allineate alla tassonomia verso imprese finanziarie e non
finanziarie soggette agli articoli 19 bis e 29 bis della direttiva 2013/34/UE Valore delle esposizioni allineate alla tassonomia verso imprese finanziarie e non finanziarie soggette agli articoli 19
rispetto al totale degli attivi coperti dal KPI: bis e 29 bis della direttiva 2013/34/UE:
per le imprese non finanziarie: per le imprese non finanziarie: sulla base del fatturato: 279
sulla base del fatturato: 3,21% sulla base delle spese in conto capitale: 454
sulla base delle spese in conto capitale: 5,23% per le imprese finanziarie:
per le imprese finanziarie: sulla base del fatturato: 45
sulla base del fatturato: 0,52% sulla base delle spese in conto capitale: 53
sulla base delle spese in conto capitale: 0,61%
Quota di esposizioni allineate alla tassonomia verso altre controparti e altri
attivi rispetto al totale degli attivi coperti dal KPI: Valore delle esposizioni allineate alla tassonomia verso altre controparti e altri attivi:
sulla base del fatturato: - sulla base del fatturato: -
sulla base delle spese in conto capitale: - sulla base delle spese in conto capitale: -
Scomposizione del numeratore del KPI per obiettivo ambientale
Attività allineate alla tassonomia:
Fatturato: 3,68%
(1) Spese in conto capitale: Attività di transizione: A % (fatturato: 0,31% ; spese in conto capitale: 0,31%)
Mitigazione dei cambiamenti climatici 5,68% Attività abilitanti: B % (fatturato: 1,70% ; spese in conto capitale: 2,38%)
Fatturato: 0,05%
(2) Spese in conto capitale: Attività abilitanti: B % (fatturato: 0,04% ; spese in conto capitale: 0,06%)
Adattamento ai cambiamenti climatici 0,15%
(3) Fatturato: NA
Uso sostenibile e protezione delle acque e delle risorse marine Spese in conto capitale: NA Attività abilitanti: NA (fatturato; spese in conto capitale)
(4) Fatturato: NA
Transizione verso un'economia circolare Spese in conto capitale: NA Attività abilitanti: NA (fatturato; spese in conto capitale)
(5) Fatturato: NA
Prevenzione e riduzione dell'inquinamento Spese in conto capitale: NA Attività abilitanti: NA (fatturato; spese in conto capitale)
(6) Fatturato: NA Attività abilitanti: NA (fatturato; spese in conto capitale)
Protezione e ripristino della biodiversità e degli ecosistemi Spese in conto capitale: NA

211 I dati riportati hanno subito arrotondamenti per favorire la consultazione dello stesso. Per tale ragione, le somme potrebbero lievemente differire dai dati riportati. Inoltre, si precisa che la sommatoria delle componenti del denominatore riporta un valore inferiore a 100% a causa delle limitazioni di copertura dei dati forniti dall'info-provider.

Modello 1: Attività legate al nucleare e ai gas fossili

Modello 1 – Attività legate al nucleare e ai gas fossili
Riga Attività legate all'energia nucleare
1. L'impresa svolge, finanzia o ha esposizioni verso la ricerca, lo sviluppo, la dimostrazione e la
realizzazione di impianti innovativi per la generazione di energia elettrica che producono
energia a partire da processi nucleari con una quantità minima di rifiuti del ciclo del
combustibile.
2. L'impresa svolge, finanzia o ha esposizioni verso la costruzione e l'esercizio sicuro di nuovi
impianti nucleari per la generazione di energia elettrica o calore di processo, anche a fini di
teleriscaldamento o per processi industriali quali la produzione di idrogeno, e miglioramenti
della loro sicurezza, con l'ausilio delle migliori tecnologie disponibili.
3. L'impresa svolge, finanzia o ha esposizioni verso l'esercizio sicuro di impianti nucleari esistenti
che generano energia elettrica o calore di processo, anche per il teleriscaldamento o per
processi industriali quali la produzione di idrogeno a partire da energia nucleare, e
miglioramenti della loro sicurezza.
Attività legate ai gas fossili
4. L'impresa svolge, finanzia o ha esposizioni verso la costruzione o la gestione di impianti per la
produzione di energia elettrica che utilizzano combustibili gassosi fossili.
5. L'impresa svolge, finanzia o ha esposizioni verso la costruzione, la riqualificazione e la gestione
di impianti di generazione combinata di calore/freddo ed energia elettrica che utilizzano
combustibili gassosi fossili.
6. L'impresa svolge, finanzia o ha esposizioni verso la costruzione, la riqualificazione e la gestione
di impianti di generazione di calore che producono calore/freddo utilizzando combustibili
gassosi fossili.

Modello 2: Attività economiche allineate alla tassonomia (denominatore) - Turnover

Dati in milioni di euro

Modello 2 – Attività economiche allineate alla tassonomia (denominatore)
Importo e quota (presentare le informazioni in importi monetari e percentuali)
Mitigazione dei cambiamenti Adattamento ai cambiamenti
Riga Attività economiche CCM + CCA
climatici (CCM) climatici (CCA)
1. Importo e quota dell'attività economica allineata alla tassonomia di cui alla sezione 4.26 degli
allegati I e II del regolamento delegato (UE) 2021/ 2139 al denominatore del KPI applicabile
Importo
- €
%
0,00%
Importo
- €
%
0,00%
Importo
- €
%
0,00%
2. Importo e quota dell'attività economica allineata alla tassonomia di cui alla sezione 4.27 degli
allegati I e II del regolamento delegato (UE) 2021/ 2139 al denominatore del KPI applicabile
0 € 0,00% 0 € 0,00% - € 0,00%
3. Importo e quota dell'attività economica allineata alla tassonomia di cui alla sezione 4.28 degli
allegati I e II del regolamento delegato (UE) 2021/ 2139 al denominatore del KPI applicabile
16 € 0,18% 16 € 0,18% - € 0,00%
4. Importo e quota dell'attività economica allineata alla tassonomia di cui alla sezione 4.29 degli
allegati I e II del regolamento delegato (UE) 2021/ 2139 al denominatore del KPI applicabile
0 € 0,00% 0 € 0,00% - € 0,00%
5. Importo e quota dell'attività economica allineata alla tassonomia di cui alla sezione 4.30 degli
allegati I e II del regolamento delegato (UE) 2021/ 2139 al denominatore del KPI applicabile
2 € 0,02% 2 € 0,02% 0 € 0,00%
6. Importo e quota dell'attività economica allineata alla tassonomia di cui alla sezione 4.31 degli
allegati I e II del regolamento delegato (UE) 2021/ 2139 al denominatore del KPI applicabile
0 € 0,01% 0 € 0,01% - € 0,00%
7. Importo e quota di altre attività economiche allineate alla tassonomia non incluse nelle righe
da 1 a 6 al denominatore del KPI applicabile
305 € 3,52% 301 € 3,46% 5 € 0,05%
8. KPI applicabile totale 324 € 3,73% 319 € 3,68% 5 € 0,05%

Modello 2: Attività economiche allineate alla tassonomia (denominatore) – Capex

Modello 2 – Attività economiche allineate alla tassonomia (denominatore)
Importo e quota (presentare le informazioni in importi monetari e percentuali)
Mitigazione dei cambiamenti
Adattamento ai cambiamenti
climatici (CCM)
climatici (CCA)
Importo
%
Importo
%
0 €
0,00%
- €
0,00%
12 €
0,13%
- €
0,00%
7 €
0,08%
- €
0,00%
1 €
0,01%
- €
0,00%
59 €
0,68%
- €
0,00%
5 €
0,06%
- €
0,00%
409 €
4,71%
13 €
0,15%
Riga Attività economiche CCM + CCA
Importo %
1. Importo e quota dell'attività economica allineata alla tassonomia di cui alla sezione 4.26 degli
allegati I e II del regolamento delegato (UE) 2021/ 2139 al denominatore del KPI applicabile
0 € 0,00%
2. Importo e quota dell'attività economica allineata alla tassonomia di cui alla sezione 4.27 degli
allegati I e II del regolamento delegato (UE) 2021/ 2139 al denominatore del KPI applicabile
12 € 0,13%
3. Importo e quota dell'attività economica allineata alla tassonomia di cui alla sezione 4.28 degli
allegati I e II del regolamento delegato (UE) 2021/ 2139 al denominatore del KPI applicabile
7 € 0,08%
4. Importo e quota dell'attività economica allineata alla tassonomia di cui alla sezione 4.29 degli
allegati I e II del regolamento delegato (UE) 2021/ 2139 al denominatore del KPI applicabile
1 € 0,01%
5. Importo e quota dell'attività economica allineata alla tassonomia di cui alla sezione 4.30 degli
allegati I e II del regolamento delegato (UE) 2021/ 2139 al denominatore del KPI applicabile
59 € 0,68%
6. Importo e quota dell'attività economica allineata alla tassonomia di cui alla sezione 4.31 degli
allegati I e II del regolamento delegato (UE) 2021/ 2139 al denominatore del KPI applicabile
5 € 0,06%
7. Importo e quota di altre attività economiche allineate alla tassonomia non incluse nelle righe
da 1 a 6 al denominatore del KPI applicabile
422 € 4,86%
8. KPI applicabile totale 506 € 5,83% 493 € 5,68% 13 € 0,15%

Modello 3: Attività economiche allineate alla tassonomia (numeratore) – Turnover

Dati in milioni di euro

Modello 3 – Attività economiche allineate alla tassonomia (numeratore)
Importo e quota (presentare le informazioni in importi monetari e percentuali)
Riga Attività economiche CCM + CCA Mitigazione dei cambiamenti
climatici (CCM)
Adattamento ai cambiamenti
climatici (CCA)
Importo % Importo % Importo %
1. Importo e quota dell'attività economica allineata alla tassonomia di cui alla sezione 4.26 degli
allegati I e II del regolamento delegato (UE) 2021/ 2139 al numeratore del KPI applicabile
0 € 0,01% 0 € 0,01% - € 0,00%
2. Importo e quota dell'attività economica allineata alla tassonomia di cui alla sezione 4.27 degli
allegati I e II del regolamento delegato (UE) 2021/ 2139 al numeratore del KPI applicabile
1 € 0,22% 1 € 0,22% - € 0,00%
3. Importo e quota dell'attività economica allineata alla tassonomia di cui alla sezione 4.28 degli
allegati I e II del regolamento delegato (UE) 2021/ 2139 al numeratore del KPI applicabile
21 € 6,46% 21 € 6,46% - € 0,00%
4. Importo e quota dell'attività economica allineata alla tassonomia di cui alla sezione 4.29 degli
allegati I e II del regolamento delegato (UE) 2021/ 2139 al numeratore del KPI applicabile
0 € 0,01% 0 € 0,01% - € 0,00%
5. Importo e quota dell'attività economica allineata alla tassonomia di cui alla sezione 4.30 degli
allegati I e II del regolamento delegato (UE) 2021/ 2139 al numeratore del KPI applicabile
0 € 0,07% 0 € 0,07% 0 € 0,00%
6. Importo e quota dell'attività economica allineata alla tassonomia di cui alla sezione 4.31 degli
allegati I e II del regolamento delegato (UE) 2021/ 2139 al numeratore del KPI applicabile
0 € 0,06% 0 € 0,06% - € 0,00%
7. Importo e quota di altre attività economiche allineate alla tassonomia non incluse nelle righe
da 1 a 6 al numeratore del KPI applicabile
302 € 93,16% 297 € 91,76% 5 € 1,40%
8. Importo e quota totali delle attività economiche allineate alla tassonomia al numeratore del
KPI applicabile
324 € 100% 319 € 98,59% 5 € 1,40%

Modello 3: Attività economiche allineate alla tassonomia (numeratore) – Capex

Modello 3 – Attività economiche allineate alla tassonomia (numeratore)
Importo e quota (presentare le informazioni in importi monetari e percentuali)
Riga Attività economiche CCM + CCA Mitigazione dei cambiamenti Adattamento ai cambiamenti
climatici (CCM) climatici (CCA)
1. Importo e quota dell'attività economica allineata alla tassonomia di cui alla sezione 4.26 degli
allegati I e II del regolamento delegato (UE) 2021/ 2139 al numeratore del KPI applicabile
Importo
0 €
%
0,00%
Importo
0 €
%
0,00%
Importo
- €
%
0,00%
2. Importo e quota dell'attività economica allineata alla tassonomia di cui alla sezione 4.27 degli
allegati I e II del regolamento delegato (UE) 2021/ 2139 al numeratore del KPI applicabile
4 € 0,80% 4 € 0,80% - € 0,00%
3. Importo e quota dell'attività economica allineata alla tassonomia di cui alla sezione 4.28 degli
allegati I e II del regolamento delegato (UE) 2021/ 2139 al numeratore del KPI applicabile
15 € 2,95% 15 € 2,95% - € 0,00%
4. Importo e quota dell'attività economica allineata alla tassonomia di cui alla sezione 4.29 degli
allegati I e II del regolamento delegato (UE) 2021/ 2139 al numeratore del KPI applicabile
0 € 0,06% 0 € 0,06% - € 0,00%
5. Importo e quota dell'attività economica allineata alla tassonomia di cui alla sezione 4.30 degli
allegati I e II del regolamento delegato (UE) 2021/ 2139 al numeratore del KPI applicabile
1 € 0,18% 1 € 0,18% - € 0,00%
6. Importo e quota dell'attività economica allineata alla tassonomia di cui alla sezione 4.31 degli
allegati I e II del regolamento delegato (UE) 2021/ 2139 al numeratore del KPI applicabile
0 € 0,03% 0 € 0,03% - € 0,00%
7. Importo e quota di altre attività economiche allineate alla tassonomia non incluse nelle righe
da 1 a 6 al numeratore del KPI applicabile
486 € 95,96% 473 € 93,32% 13 € 2,64%
8. Importo e quota totali delle attività economiche allineate alla tassonomia al numeratore del
KPI applicabile
506 € 100% 493 € 97,36% 13 € 2,64%

Modello 4: Attività economiche ammissibili alla tassonomia ma non allineate alla tassonomia – Turnover

Dati in milioni di euro

Modello 4 – Attività economiche ammissibili alla tassonomia ma non allineate alla tassonomia
Quota (presentare le informazioni in importi monetari e percentuali)
Riga Attività economiche CCM + CCA Mitigazione dei cambiamenti Adattamento ai cambiamenti
climatici (CCM) climatici (CCA)
1. Importo e quota dell'attività economica ammissibile alla tassonomia ma non allineata alla
tassonomia di cui alla sezione 4.26 degli allegati I e II del regolamento delegato (UE) 2021/2139
al denominatore del KPI applicabile
Importo
- €
%
0,00%
Importo
-
%
-
Importo
-
%
-
2. Importo e quota dell'attività economica ammissibile alla tassonomia ma non allineata alla
tassonomia di cui alla sezione 4.27 degli allegati I e II del regolamento delegato (UE) 2021/2139
al denominatore del KPI applicabile
0 € 0,00% - - - -
3. Importo e quota dell'attività economica ammissibile alla tassonomia ma non allineata alla
tassonomia di cui alla sezione 4.28 degli allegati I e II del regolamento delegato (UE) 2021/2139
al denominatore del KPI applicabile
0 € 0,00% - - - -
4. Importo e quota dell'attività economica ammissibile alla tassonomia ma non allineata alla
tassonomia di cui alla sezione 4.29 degli allegati I e II del regolamento delegato (UE) 2021/2139
al denominatore del KPI applicabile
20 € 0,22% - - - -
5. Importo e quota dell'attività economica ammissibile alla tassonomia ma non allineata alla
tassonomia di cui alla sezione 4.30 degli allegati I e II del regolamento delegato (UE) 2021/2139
al denominatore del KPI applicabile
55 € 0,63% - - - -
6. Importo e quota dell'attività economica ammissibile alla tassonomia ma non allineata alla
tassonomia di cui alla sezione 4.31 degli allegati I e II del regolamento delegato (UE) 2021/2139
al denominatore del KPI applicabile
1 € 0,01% - - - -
7. Importo e quota di altre attività economiche ammissibili alla tassonomia ma non allineate alla
tassonomia non incluse nelle righe da 1 a 6 al denominatore del KPI applicabile
846 € 9,74% - - - -
8. Importo e quota totali delle attività economiche ammissibili alla tassonomia ma non allineate
alla tassonomia al denominatore del KPI applicabile
921 € 10,61% - - - -

Modello 4: Attività economiche ammissibili alla tassonomia ma non allineate alla tassonomia – Capex

Modello 4 – Attività economiche ammissibili alla tassonomia ma non allineate alla tassonomia
Quota (presentare le informazioni in importi monetari e percentuali)
Mitigazione dei cambiamenti
Adattamento ai cambiamenti
climatici (CCM)
climatici (CCA)
Importo
%
Importo
-
-
-
-
Riga Attività economiche
CCM + CCA
Importo % %
1. Importo e quota dell'attività economica ammissibile alla tassonomia ma non allineata alla
tassonomia di cui alla sezione 4.26 degli allegati I e II del regolamento delegato (UE) 2021/2139
al denominatore del KPI applicabile
1 € 0,01%
2. Importo e quota dell'attività economica ammissibile alla tassonomia ma non allineata alla
tassonomia di cui alla sezione 4.27 degli allegati I e II del regolamento delegato (UE) 2021/2139
al denominatore del KPI applicabile
0 € 0,00% - - - -
3. Importo e quota dell'attività economica ammissibile alla tassonomia ma non allineata alla
tassonomia di cui alla sezione 4.28 degli allegati I e II del regolamento delegato (UE) 2021/2139
al denominatore del KPI applicabile
1 € 0,01% - - - -
4. Importo e quota dell'attività economica ammissibile alla tassonomia ma non allineata alla
tassonomia di cui alla sezione 4.29 degli allegati I e II del regolamento delegato (UE) 2021/2139
al denominatore del KPI applicabile
4 € 0,04% - - - -
5. Importo e quota dell'attività economica ammissibile alla tassonomia ma non allineata alla
tassonomia di cui alla sezione 4.30 degli allegati I e II del regolamento delegato (UE) 2021/2139
al denominatore del KPI applicabile
95 € 1,09% - - - -
6. Importo e quota dell'attività economica ammissibile alla tassonomia ma non allineata alla
tassonomia di cui alla sezione 4.31 degli allegati I e II del regolamento delegato (UE) 2021/2139
al denominatore del KPI applicabile
2 € 0,02% - - - -
7. Importo e quota di altre attività economiche ammissibili alla tassonomia ma non allineate alla
tassonomia non incluse nelle righe da 1 a 6 al denominatore del KPI applicabile
831 € 9,57% - - - -
8. Importo e quota totali delle attività economiche ammissibili alla tassonomia ma non allineate
alla tassonomia al denominatore del KPI applicabile
934 € 10,75% - - - -

Modello 5: Attività economiche non ammissibili alla tassonomia – Turnover

Modello 5 – Attività economiche non ammissibili alla tassonomia
Riga Attività economiche Importo Percentuale
1. Importo e quota dell'attività economica di cui alla riga 1 del modello 1 che non è ammissibile
alla tassonomia conformemente alla sezione 4.26 degli allegati I e II del regolamento delegato
(UE) 2021/2139 al denominatore del KPI applicabile
1 € 0,01%
2. Importo e quota dell'attività economica di cui alla riga 2 del modello 1 che non è ammissibile
alla tassonomia conformemente alla sezione 4.27 degli allegati I e II del regolamento delegato
(UE) 2021/2139 al denominatore del KPI applicabile
0 € 0,01%
3. Importo e quota dell'attività economica di cui alla riga 3 del modello 1 che non è ammissibile
alla tassonomia conformemente alla sezione 4.28 degli allegati I e II del regolamento delegato
(UE) 2021/2139 al denominatore del KPI applicabile
3 € 0,04%
4. Importo e quota dell'attività economica di cui alla riga 4 del modello 1 che non è ammissibile
alla tassonomia conformemente alla sezione 4.29 degli allegati I e II del regolamento delegato
(UE) 2021/2139 al denominatore del KPI applicabile
0 € 0,00%
5. Importo e quota dell'attività economica di cui alla riga 5 del modello 1 che non è ammissibile
alla tassonomia conformemente alla sezione 4.30 degli allegati I e II del regolamento delegato
(UE) 2021/2139 al denominatore del KPI applicabile
59 € 0,68%
6. Importo e quota dell'attività economica di cui alla riga 6 del modello 1 che non è ammissibile
alla tassonomia conformemente alla sezione 4.31 degli allegati I e II del regolamento delegato
(UE) 2021/2139 al denominatore del KPI applicabile
1 € 0,01%
7. Importo e quota di altre attività economiche non ammissibili alla tassonomia non incluse nelle
righe da 1 a 6 al denominatore del KPI applicabile
7.372 € 84,91%
8. Importo e quota totali delle attività economiche non ammissibili alla tassonomia al
denominatore del KPI applicabile
7.436 € 85,66%

Modello 5: Attività economiche non ammissibili alla tassonomia – Capex

Dati in milioni di euro

Modello 5 – Attività economiche non ammissibili alla tassonomia
Riga Attività economiche Importo Percentuale
1. Importo e quota dell'attività economica di cui alla riga 1 del modello 1 che non è ammissibile
alla tassonomia conformemente alla sezione 4.26 degli allegati I e II del regolamento delegato
(UE) 2021/2139 al denominatore del KPI applicabile
0 € 0,00%
2. Importo e quota dell'attività economica di cui alla riga 2 del modello 1 che non è ammissibile
alla tassonomia conformemente alla sezione 4.27 degli allegati I e II del regolamento delegato
(UE) 2021/2139 al denominatore del KPI applicabile
4 € 0,05%
3. Importo e quota dell'attività economica di cui alla riga 3 del modello 1 che non è ammissibile
alla tassonomia conformemente alla sezione 4.28 degli allegati I e II del regolamento delegato
(UE) 2021/2139 al denominatore del KPI applicabile
2 € 0,02%
4. Importo e quota dell'attività economica di cui alla riga 4 del modello 1 che non è ammissibile
alla tassonomia conformemente alla sezione 4.29 degli allegati I e II del regolamento delegato
(UE) 2021/2139 al denominatore del KPI applicabile
0 € 0,00%
5. Importo e quota dell'attività economica di cui alla riga 5 del modello 1 che non è ammissibile
alla tassonomia conformemente alla sezione 4.30 degli allegati I e II del regolamento delegato
(UE) 2021/2139 al denominatore del KPI applicabile
59 € 0,68%
6. Importo e quota dell'attività economica di cui alla riga 6 del modello 1 che non è ammissibile
alla tassonomia conformemente alla sezione 4.31 degli allegati I e II del regolamento delegato
(UE) 2021/2139 al denominatore del KPI applicabile
0 € 0,00%
7. Importo e quota di altre attività economiche non ammissibili alla tassonomia non incluse nelle
righe da 1 a 6 al denominatore del KPI applicabile
7.176 € 82,66%
8. Importo e quota totali delle attività economiche non ammissibili alla tassonomia al
denominatore del KPI applicabile
7.241 € 83,41%

INSURANCE KPI (INVESTMENT KPI E UNDERWRITING KPI)

In merito all'attività assicurativa svolta da parte del Gruppo Poste Vita viene fornita disclosure in merito all'Investment KPI (Tabella 5) e all'Underwriting KPI (Tabella 6). In linea con quanto riportato in precedenza per il KPI riferito all'operatività di Asset Management di BancoPosta Fondi SGR, anche per ciò che concerne la quota di investimenti – Investment KPI – del Gruppo Poste Vita in attività economiche allineate, ammissibili e non ammissibili sono stati utilizzati come base del dato strumentale al calcolo degli indicatori di prestazione le informazioni ricavate dal provider esterno. A tal riguardo, è stato possibile determinare la quota di esposizioni allineate e ammissibili basate sul Fatturato e sul CapEx; queste, per l'esercizio corrente, rappresentano rispettivamente il 2,38% e il 4,02% di alignment e il 5,82% e il 6,04% di eligibilty ma non ecosostenibili.

In merito alla quota di esposizioni verso società non soggette all'obbligo di rendicontazione non finanziaria, come si evince dalla Tabella 5, il KPI è pari a 13,50%; mentre la quota in esposizioni in amministrazioni centrali, banche centrali ed emittenti sovranazionali rappresenta il 63,56%.

Infine, ai sensi dei recenti sviluppi normativi, le analisi condotte da parte del Gruppo Poste Vita hanno permesso di distinguere le percentuali di allineamento alla Tassonomia riferite agli obiettivi di mitigazione e adattamento ai cambiamenti climatici, pari rispettivamente a 2,32% e 0,07% (Turnover-based) e a 3,81% e 0,20% (CapEx-based). Con riferimento alla comunicazione delle esposizioni in attività legate al nucleare e ai gas fossili (collegate alle attività da 4.26 a 4.31), di seguito si riportano i template di cui ai Modelli da 1 a 5.

Tabella 5: Quota degli investimenti dell'impresa di assicurazione o di riassicurazione diretti a finanziare o associati

ad attività allineate alla tassonomia rispetto al totale degli investimenti212

Modello — Quota degli investimenti dell'impresa di assicurazione o di riassicurazione diretti a finanziare o associati ad attività allineate alla tassonomia rispetto al totale degli investimenti
Valore medio ponderato di tutti gli investimenti dell'impresa di assicurazione o
riassicurazione diretti a finanziare o associati ad attività econo miche allineate
alla tassonomia rispetto al va lore di tutti gli attivi coperti dal KPI, con le
seguenti ponderazioni per gli investimenti nell'impresa:
sulla base del fatturato: 2,38%
sulla base delle spese in conto capitale: 4,02%
Valore medio ponderato di tutti gli investimenti dell'impresa di assicurazione o riassicurazione diretti a finanziare o
associati ad attività econo miche allineate alla tassonomia, con le seguenti ponderazioni per gli investimenti
nell'impresa:
sulla base del fatturato: 1.427
sulla base delle spese in conto capitale: 2.402
Percentuale di attivi coperti dal KPI rispetto al totale degli investimenti delle
imprese di assicu razione o riassicurazione (totale attività finanzia rie gestite).
A esclusione degli investimenti in entità sovrane.
Coefficiente di copertura: 36,44%
Valore monetario degli attivi coperti dal KPI. A esclusione degli investimenti in entità sovrane.
Copertura: 59.830
Informazioni aggiuntive complementari: scomposizione del denominatore del KPI
Percentuale di derivati rispetto al totale degli attivi coperti dal KPI.
1,14%
Valore in importi monetari dei derivati.
683
Quota di esposizioni verso imprese finanziarie e non finanziarie non soggette
all'applicazione degli articoli 19 bis e 29 bis della direttiva 2013/34/UE rispetto
al totale degli attivi coperti dal KPI:
per le imprese non finanziarie: 3,10%
per le imprese finanziarie: 10,40%
Valore delle esposizioni verso imprese finanziarie e non finanziarie non soggette all'applicazione degli articoli 19 bis e
29 bis della direttiva 2013/34/UE:
per le imprese non finanziarie: 1.853
per le imprese finanziarie: 6.220
Quota di esposizioni verso imprese finanziarie e non finanziarie di paesi terzi
non soggette all'applicazione degli articoli 19 bis e 29 bis della direttiva
2013/34/UE rispetto al totale degli attivi coperti dal KPI:
per le imprese non finanziarie: 20,90%
per le imprese finanziarie: 18,20%
Valore delle esposizioni verso imprese finanziarie e non finanziarie di paesi terzi non soggette all'applicazione degli
articoli 19 bis e 29 bis della direttiva 2013/34/UE:
per le imprese non finanziarie: 12.506
per le imprese finanziarie: 10.889
Quota di esposizioni verso imprese finanziarie e non finanziarie soggette
all'applicazione degli articoli 19 bis e 29 bis della direttiva 2013/ 34/UE rispetto
al totale degli attivi coperti dal KPI:
per le imprese non finanziarie: 12,99%
per le imprese finanziarie: 13,32%
Valore delle esposizioni verso imprese finanziarie e non finanziarie soggette all'applicazione degli articoli 19 bis e 29
bis della direttiva 2013/34/UE:
per le imprese non finanziarie: 7.774
per le imprese finanziarie: 7.970
Quota di esposizioni verso altre controparti e altri attivi rispetto al totale degli
attivi coperti dal KPI:
22,23%
Valore delle esposizioni verso altre controparti e altri attivi:
13.301
Quota degli investimenti dell'impresa di assicurazione o riassicurazione diversi
dagli investimenti detenuti in relazione a contratti di assicurazione vita in cui il
rischio di investimento è sopportato dai contraenti, che sono diretti a
finanziare o associati ad attività economiche allineate alla tassonomia: 80,26%
Valore degli investimenti dell'impresa di assicurazione o riassicurazione diversi dagli investimenti detenuti in
relazione a contratti di assicurazione vita in cui il rischio di investimento è sopportato dai contraenti, che sono diretti
a finanziare o associati ad attività economiche allineate alla tassonomia: 48.018
Valore di tutti gli investimenti che finanziano attività economiche non
ammissibili alla tassonomia rispetto al valore di tutti gli attivi coperti dal KPI:
sulla base del fatturato: 91,80%
sulla base delle spese in conto capitale: 89,95%
Valore di tutti gli investimenti che finanziano attività economiche non ammissibili alla tassonomia:
sulla base del fatturato: 54.923
sulla base delle spese in conto capitale: 53.816
Valore di tutti gli investimenti che finanziano attività economiche ammissibili
alla tassonomia, ma non allineate alla tassonomia rispetto al valore di tutti gli
attivi coperti dal KPI:
sulla base del fatturato: 5,82%
Valore di tutti gli investimenti che finanziano attività economiche ammissibili alla tassonomia ma non allineate alla
tassonomia:
sulla base del fatturato: 3.480
sulla base delle spese in conto capitale: 6,04% sulla base delle spese in conto capitale: 3.611
Informazioni aggiuntive complementari: scomposizione del numeratore del KPI
Quota di esposizioni allineate alla tassonomia verso imprese finanziarie e non
finanziarie soggette all'applicazione degli articoli 19 bis e 29 bis della direttiva
2013/34/UE rispetto al totale degli attivi coperti dal KPI:
per le imprese non finanziarie:
Valore delle esposizioni allineate alla tassonomia verso imprese finanziarie e non finanziarie soggette all'applicazione
degli articoli 19 bis e 29 bis della direttiva 2013/34/UE:
per le imprese non finanziarie:
sulla base del fatturato: 1.240
sulla base del fatturato: 2,07%
sulla base delle spese in conto capitale: 3,63%
per le imprese finanziarie:
sulla base del fatturato: 0,31%
sulla base delle spese in conto capitale: 2.170
per le imprese finanziarie:
sulla base del fatturato: 186
sulla base delle spese in conto capitale: 0,39% sulla base delle spese in conto capitale: 232
Quota degli investimenti dell'impresa di assicurazione o riassicurazione diversi
dagli investimenti detenuti in relazione a contratti di assicurazione vita in cui il
rischio di investimento è sopportato dai contraenti, che sono diretti a
finanziare o sono associati ad attività allineate alla tassonomia:
sulla base del fatturato: 1,94%
sulla base delle spese in conto capitale: 3,28%
Valore degli investimenti dell'impresa di assicurazione o riassicurazione diversi dagli investimenti detenuti in
relazione a contratti di assicurazione vita in cui il rischio di investimento è sopportato dai contraenti, che sono diretti
a finanziare o sono associati ad attività allineate alla tassonomia:
sulla base del fatturato: 1.162
sulla base delle spese in conto capitale: 1.962
Quota di esposizioni allineate alla tassonomia verso altre controparti e altri Valore delle esposizioni allineate alla tassonomia verso altre controparti e altri attivi rispetto al totale degli attivi
attivi rispetto al totale degli attivi coperti dal KPI: coperti dal KPI:
sulla base del fatturato: -
sulla base delle spese in conto capitale: -
sulla base del fatturato: -
sulla base delle spese in conto capitale: -
Scomposizione del numeratore del KPI per obiettivo ambientale
Attività allineate alla tassonomia — con riserva di una valutazione positiva in relazione al principio «non arrecare un danno significativo» e alle salvaguardie sociali: Fatturato: 2,32%
(1)
Mitigazione dei cambiamenti climatici
Spese in conto capitale:
3,81%
Attività di transizione: A % (fatturato: 0,19% ; spese in conto capitale: 0,27%)
Attività abilitanti: B % (fatturato: 1,02% ; spese in conto capitale: 1,57%)
(2)
Adattamento ai cambiamenti climatici
Fatturato: 0,07%
Spese in conto capitale:
0,20%
Attività abilitanti: B % (fatturato: 0,03% ; spese in conto capitale: 0,10%)
(3)
Uso sostenibile e protezione delle acque e delle risorse marine
(4)
Fatturato: NA
Spese in conto capitale: NA
Fatturato: NA
Attività abilitanti: NA (fatturato; spese in conto capitale)
Transizione verso un'economia circolare Spese in conto capitale: NA Attività abilitanti: NA (fatturato; spese in conto capitale)
(5)
Prevenzione e riduzione dell'inquinamento
Fatturato: NA
Spese in conto capitale: NA
Attività abilitanti: NA (fatturato; spese in conto capitale)
(6)
Protezione e ripristino della biodiversità e degli ecosistemi
Fatturato: NA
Spese in conto capitale: NA
Attività abilitanti: NA (fatturato; spese in conto capitale)

212 I dati riportati hanno subito arrotondamenti per favorire la consultazione dello stesso. Per tale ragione, le somme potrebbero lievemente differire dai dati riportati. Inoltre, si precisa che la sommatoria delle componenti del denominatore riporta un valore inferiore a 100% a causa delle limitazioni di copertura dei dati forniti dall'info-provider.

Modello 1: Attività legate al nucleare e ai gas fossili

Modello 1 – Attività legate al nucleare e ai gas fossili
Riga Attività legate all'energia nucleare
1. L'impresa svolge, finanzia o ha esposizioni verso la ricerca, lo sviluppo, la dimostrazione e la
realizzazione di impianti innovativi per la generazione di energia elettrica che producono
energia a partire da processi nucleari con una quantità minima di rifiuti del ciclo del
combustibile.
2. L'impresa svolge, finanzia o ha esposizioni verso la costruzione e l'esercizio sicuro di nuovi
impianti nucleari per la generazione di energia elettrica o calore di processo, anche a fini di
teleriscaldamento o per processi industriali quali la produzione di idrogeno, e miglioramenti
della loro sicurezza, con l'ausilio delle migliori tecnologie disponibili.
3. L'impresa svolge, finanzia o ha esposizioni verso l'esercizio sicuro di impianti nucleari esistenti
che generano energia elettrica o calore di processo, anche per il teleriscaldamento o per
processi industriali quali la produzione di idrogeno a partire da energia nucleare, e
miglioramenti della loro sicurezza.
Attività legate ai gas fossili
4. L'impresa svolge, finanzia o ha esposizioni verso la costruzione o la gestione di impianti per la
produzione di energia elettrica che utilizzano combustibili gassosi fossili.
5. L'impresa svolge, finanzia o ha esposizioni verso la costruzione, la riqualificazione e la gestione
di impianti di generazione combinata di calore/freddo ed energia elettrica che utilizzano
combustibili gassosi fossili.
6. L'impresa svolge, finanzia o ha esposizioni verso la costruzione, la riqualificazione e la gestione
di impianti di generazione di calore che producono calore/freddo utilizzando combustibili
gassosi fossili.

Modello 2: Attività economiche allineate alla tassonomia (denominatore) – Turnover

Dati in milioni di euro

Modello 2 – Attività economiche allineate alla tassonomia (denominatore)
Importo e quota (presentare le informazioni in importi monetari e percentuali)
Mitigazione dei cambiamenti Adattamento ai cambiamenti
Riga Attività economiche CCM + CCA climatici (CCM) climatici (CCA)
Importo % Importo % Importo %
1. Importo e quota dell'attività economica allineata alla tassonomia di cui alla sezione 4.26 degli
allegati I e II del regolamento delegato (UE) 2021/ 2139 al denominatore del KPI applicabile
- € 0,00% - € 0,00% - € 0,00%
2. Importo e quota dell'attività economica allineata alla tassonomia di cui alla sezione 4.27 degli
allegati I e II del regolamento delegato (UE) 2021/ 2139 al denominatore del KPI applicabile
5 € 0,01% 5 € 0,01% - € 0,00%
3. Importo e quota dell'attività economica allineata alla tassonomia di cui alla sezione 4.28 degli
allegati I e II del regolamento delegato (UE) 2021/ 2139 al denominatore del KPI applicabile
187 € 0,31% 187 € 0,31% - € 0,00%
4. Importo e quota dell'attività economica allineata alla tassonomia di cui alla sezione 4.29 degli
allegati I e II del regolamento delegato (UE) 2021/ 2139 al denominatore del KPI applicabile
4 € 0,01% 4 € 0,01% - € 0,00%
5. Importo e quota dell'attività economica allineata alla tassonomia di cui alla sezione 4.30 degli
allegati I e II del regolamento delegato (UE) 2021/ 2139 al denominatore del KPI applicabile
7 € 0,01% 7 € 0,01% 0 € 0,00%
6. Importo e quota dell'attività economica allineata alla tassonomia di cui alla sezione 4.31 degli
allegati I e II del regolamento delegato (UE) 2021/ 2139 al denominatore del KPI applicabile
2 € 0,00% 2 € 0,00% - € 0,00%
7. Importo e quota di altre attività economiche allineate alla tassonomia non incluse nelle righe
da 1 a 6 al denominatore del KPI applicabile
1.222 € 2,04% 1.182 € 1,98% 40 € 0,07%
8. KPI applicabile totale 1.427 € 2,38% 1.387 € 2,32% 40 € 0,07%

Modello 2: Attività economiche allineate alla tassonomia (denominatore) – Capex

Modello 2 – Attività economiche allineate alla tassonomia (denominatore)
Importo e quota (presentare le informazioni in importi monetari e percentuali)
Mitigazione dei cambiamenti
Adattamento ai cambiamenti
Riga Attività economiche CCM + CCA climatici (CCM) climatici (CCA)
Importo % Importo % Importo %
1. Importo e quota dell'attività economica allineata alla tassonomia di cui alla sezione 4.26 degli
allegati I e II del regolamento delegato (UE) 2021/ 2139 al denominatore del KPI applicabile
1 € 0,00% 1 € 0,00% - € 0,00%
2. Importo e quota dell'attività economica allineata alla tassonomia di cui alla sezione 4.27 degli
allegati I e II del regolamento delegato (UE) 2021/ 2139 al denominatore del KPI applicabile
89 € 0,15% 89 € 0,15% - € 0,00%
3. Importo e quota dell'attività economica allineata alla tassonomia di cui alla sezione 4.28 degli
allegati I e II del regolamento delegato (UE) 2021/ 2139 al denominatore del KPI applicabile
77 € 0,13% 77 € 0,13% - € 0,00%
4. Importo e quota dell'attività economica allineata alla tassonomia di cui alla sezione 4.29 degli
allegati I e II del regolamento delegato (UE) 2021/ 2139 al denominatore del KPI applicabile
10 € 0,02% 10 € 0,02% - € 0,00%
5. Importo e quota dell'attività economica allineata alla tassonomia di cui alla sezione 4.30 degli
allegati I e II del regolamento delegato (UE) 2021/ 2139 al denominatore del KPI applicabile
174 € 0,29% 174 € 0,29% - € 0,00%
6. Importo e quota dell'attività economica allineata alla tassonomia di cui alla sezione 4.31 degli
allegati I e II del regolamento delegato (UE) 2021/ 2139 al denominatore del KPI applicabile
16 € 0,03% 16 € 0,03% - € 0,00%
7. Importo e quota di altre attività economiche allineate alla tassonomia non incluse nelle righe
da 1 a 6 al denominatore del KPI applicabile
2.035 € 3,40% 1.914 € 3,20% 120 € 0,20%
8. KPI applicabile totale 2.402 € 4,02% 2.282 € 3,81% 120 € 0,20%

Modello 3: Attività economiche allineate alla tassonomia (numeratore) – Turnover

Dati in milioni di euro

Modello 3 – Attività economiche allineate alla tassonomia (numeratore)
Importo e quota (presentare le informazioni in importi monetari e percentuali)
Riga Attività economiche CCM + CCA Mitigazione dei cambiamenti
climatici (CCM)
Adattamento ai cambiamenti
climatici (CCA)
Importo % Importo % Importo %
1. Importo e quota dell'attività economica allineata alla tassonomia di cui alla sezione 4.26 degli
allegati I e II del regolamento delegato (UE) 2021/ 2139 al numeratore del KPI applicabile
0 € 0,01% 0 € 0,01% - € 0,00%
2. Importo e quota dell'attività economica allineata alla tassonomia di cui alla sezione 4.27 degli
allegati I e II del regolamento delegato (UE) 2021/ 2139 al numeratore del KPI applicabile
7 € 0,51% 7 € 0,51% - € 0,00%
3. Importo e quota dell'attività economica allineata alla tassonomia di cui alla sezione 4.28 degli
allegati I e II del regolamento delegato (UE) 2021/ 2139 al numeratore del KPI applicabile
187 € 13,08% 187 € 13,08% - € 0,00%
4. Importo e quota dell'attività economica allineata alla tassonomia di cui alla sezione 4.29 degli
allegati I e II del regolamento delegato (UE) 2021/ 2139 al numeratore del KPI applicabile
1 € 0,04% 1 € 0,04% - € 0,00%
5. Importo e quota dell'attività economica allineata alla tassonomia di cui alla sezione 4.30 degli
allegati I e II del regolamento delegato (UE) 2021/ 2139 al numeratore del KPI applicabile
2 € 0,11% 2 € 0,11% 0 € 0,00%
6. Importo e quota dell'attività economica allineata alla tassonomia di cui alla sezione 4.31 degli
allegati I e II del regolamento delegato (UE) 2021/ 2139 al numeratore del KPI applicabile
2 € 0,11% 2 € 0,11% - € 0,00%
7. Importo e quota di altre attività economiche allineate alla tassonomia non incluse nelle righe
da 1 a 6 al numeratore del KPI applicabile
1.229 € 86,14% 1.189 € 83,33% 40 € 2,81%
8. Importo e quota totali delle attività economiche allineate alla tassonomia al numeratore del
KPI applicabile
1.427 € 100% 1.387 € 97,19% 40 € 2,81%

Modello 3: Attività economiche allineate alla tassonomia (numeratore) – Capex

Modello 3 – Attività economiche allineate alla tassonomia (numeratore)
Importo e quota (presentare le informazioni in importi monetari e percentuali)
Riga Attività economiche Mitigazione dei cambiamenti
CCM + CCA
climatici (CCM)
Adattamento ai cambiamenti
climatici (CCA)
Importo % Importo % Importo %
1. Importo e quota dell'attività economica allineata alla tassonomia di cui alla sezione 4.26 degli
allegati I e II del regolamento delegato (UE) 2021/ 2139 al numeratore del KPI applicabile
0 € 0,00% 0 € 0,00% - € 0,00%
2. Importo e quota dell'attività economica allineata alla tassonomia di cui alla sezione 4.27 degli
allegati I e II del regolamento delegato (UE) 2021/ 2139 al numeratore del KPI applicabile
59 € 2,44% 59 € 2,44% - € 0,00%
3. Importo e quota dell'attività economica allineata alla tassonomia di cui alla sezione 4.28 degli
allegati I e II del regolamento delegato (UE) 2021/ 2139 al numeratore del KPI applicabile
138 € 5,74% 138 € 5,74% - € 0,00%
4. Importo e quota dell'attività economica allineata alla tassonomia di cui alla sezione 4.29 degli
allegati I e II del regolamento delegato (UE) 2021/ 2139 al numeratore del KPI applicabile
5 € 0,20% 5 € 0,20% - € 0,00%
5. Importo e quota dell'attività economica allineata alla tassonomia di cui alla sezione 4.30 degli
allegati I e II del regolamento delegato (UE) 2021/ 2139 al numeratore del KPI applicabile
8 € 0,32% 8 € 0,32% - € 0,00%
6. Importo e quota dell'attività economica allineata alla tassonomia di cui alla sezione 4.31 degli
allegati I e II del regolamento delegato (UE) 2021/ 2139 al numeratore del KPI applicabile
1 € 0,05% 1 € 0,05% - € 0,00%
7. Importo e quota di altre attività economiche allineate alla tassonomia non incluse nelle righe
da 1 a 6 al numeratore del KPI applicabile
2.193 € 91,26% 2.072 € 86,25% 120 € 5,01%
8. Importo e quota totali delle attività economiche allineate alla tassonomia al numeratore del
KPI applicabile
2.402 € 100% 2.282 € 94,99% 120 € 5,01%

Modello 4: Attività economiche ammissibili alla tassonomia ma non allineate alla tassonomia – Turnover

Dati in milioni di euro

Modello 4 – Attività economiche ammissibili alla tassonomia ma non allineate alla tassonomia
Attività economiche Quota (presentare le informazioni in importi monetari e percentuali)
Riga CCM + CCA Mitigazione dei cambiamenti
climatici (CCM)
Adattamento ai cambiamenti
climatici (CCA)
Importo % Importo % Importo %
1. Importo e quota dell'attività economica ammissibile alla tassonomia ma non allineata alla
tassonomia di cui alla sezione 4.26 degli allegati I e II del regolamento delegato (UE) 2021/2139
al denominatore del KPI applicabile
0 € 0,00% - - - -
2. Importo e quota dell'attività economica ammissibile alla tassonomia ma non allineata alla
tassonomia di cui alla sezione 4.27 degli allegati I e II del regolamento delegato (UE) 2021/2139
al denominatore del KPI applicabile
0 € 0,00% - - - -
3. Importo e quota dell'attività economica ammissibile alla tassonomia ma non allineata alla
tassonomia di cui alla sezione 4.28 degli allegati I e II del regolamento delegato (UE) 2021/2139
al denominatore del KPI applicabile
1 € 0,00% - - - -
4. Importo e quota dell'attività economica ammissibile alla tassonomia ma non allineata alla
tassonomia di cui alla sezione 4.29 degli allegati I e II del regolamento delegato (UE) 2021/2139
al denominatore del KPI applicabile
119 € 0,20% - - - -
5. Importo e quota dell'attività economica ammissibile alla tassonomia ma non allineata alla
tassonomia di cui alla sezione 4.30 degli allegati I e II del regolamento delegato (UE) 2021/2139
al denominatore del KPI applicabile
261 € 0,44% - - - -
6. Importo e quota dell'attività economica ammissibile alla tassonomia ma non allineata alla
tassonomia di cui alla sezione 4.31 degli allegati I e II del regolamento delegato (UE) 2021/2139
al denominatore del KPI applicabile
9 € 0,01% - - - -
7. Importo e quota di altre attività economiche ammissibili alla tassonomia ma non allineate alla
tassonomia non incluse nelle righe da 1 a 6 al denominatore del KPI applicabile
3.090 € 5,17% - - - -
8. Importo e quota totali delle attività economiche ammissibili alla tassonomia ma non allineate
alla tassonomia al denominatore del KPI applicabile
3.480 € 5,82% - - - -

Modello 4: Attività economiche ammissibili alla tassonomia ma non allineate alla tassonomia – Capex

Modello 4 – Attività economiche ammissibili alla tassonomia ma non allineate alla tassonomia
Attività economiche Quota (presentare le informazioni in importi monetari e percentuali)
Riga CCM + CCA Mitigazione dei cambiamenti
climatici (CCM)
Adattamento ai cambiamenti
climatici (CCA)
Importo % Importo % Importo %
1. Importo e quota dell'attività economica ammissibile alla tassonomia ma non allineata alla
tassonomia di cui alla sezione 4.26 degli allegati I e II del regolamento delegato (UE) 2021/2139
al denominatore del KPI applicabile
3 € 0,00% - - - -
2. Importo e quota dell'attività economica ammissibile alla tassonomia ma non allineata alla
tassonomia di cui alla sezione 4.27 degli allegati I e II del regolamento delegato (UE) 2021/2139
al denominatore del KPI applicabile
0 € 0,00% - - - -
3. Importo e quota dell'attività economica ammissibile alla tassonomia ma non allineata alla
tassonomia di cui alla sezione 4.28 degli allegati I e II del regolamento delegato (UE) 2021/2139
al denominatore del KPI applicabile
3 € 0,01% - - - -
4. Importo e quota dell'attività economica ammissibile alla tassonomia ma non allineata alla
tassonomia di cui alla sezione 4.29 degli allegati I e II del regolamento delegato (UE) 2021/2139
al denominatore del KPI applicabile
34 € 0,06% - - - -
5. Importo e quota dell'attività economica ammissibile alla tassonomia ma non allineata alla
tassonomia di cui alla sezione 4.30 degli allegati I e II del regolamento delegato (UE) 2021/2139
al denominatore del KPI applicabile
349 € 0,58% - - - -
6. Importo e quota dell'attività economica ammissibile alla tassonomia ma non allineata alla
tassonomia di cui alla sezione 4.31 degli allegati I e II del regolamento delegato (UE) 2021/2139
al denominatore del KPI applicabile
19 € 0,03% - - - -
7. Importo e quota di altre attività economiche ammissibili alla tassonomia ma non allineate alla
tassonomia non incluse nelle righe da 1 a 6 al denominatore del KPI applicabile
3.204 € 5,35% - - - -
8. Importo e quota totali delle attività economiche ammissibili alla tassonomia ma non allineate
alla tassonomia al denominatore del KPI applicabile
3.611 € 6,04% - - - -

Modello 5 – Attività economiche non ammissibili alla tassonomia
Riga Attività economiche Importo Percentuale
1. Importo e quota dell'attività economica di cui alla riga 1 del modello 1 che non è ammissibile
alla tassonomia conformemente alla sezione 4.26 degli allegati I e II del regolamento delegato
(UE) 2021/2139 al denominatore del KPI applicabile
3 € 0,01%
2. Importo e quota dell'attività economica di cui alla riga 2 del modello 1 che non è ammissibile
alla tassonomia conformemente alla sezione 4.27 degli allegati I e II del regolamento delegato
(UE) 2021/2139 al denominatore del KPI applicabile
24 € 0,04%
3. Importo e quota dell'attività economica di cui alla riga 3 del modello 1 che non è ammissibile
alla tassonomia conformemente alla sezione 4.28 degli allegati I e II del regolamento delegato
(UE) 2021/2139 al denominatore del KPI applicabile
16 € 0,03%
4. Importo e quota dell'attività economica di cui alla riga 4 del modello 1 che non è ammissibile
alla tassonomia conformemente alla sezione 4.29 degli allegati I e II del regolamento delegato
(UE) 2021/2139 al denominatore del KPI applicabile
1 € 0,00%
5. Importo e quota dell'attività economica di cui alla riga 5 del modello 1 che non è ammissibile
alla tassonomia conformemente alla sezione 4.30 degli allegati I e II del regolamento delegato
(UE) 2021/2139 al denominatore del KPI applicabile
171 € 0,29%
6. Importo e quota dell'attività economica di cui alla riga 6 del modello 1 che non è ammissibile
alla tassonomia conformemente alla sezione 4.31 degli allegati I e II del regolamento delegato
(UE) 2021/2139 al denominatore del KPI applicabile
3 € 0,01%
7. Importo e quota di altre attività economiche non ammissibili alla tassonomia non incluse nelle
righe da 1 a 6 al denominatore del KPI applicabile
54.705 € 91,43%
8. Importo e quota totali delle attività economiche non ammissibili alla tassonomia al
denominatore del KPI applicabile
54.923 € 91,80%

Modello 5: Attività economiche non ammissibili alla tassonomia – Capex

Dati in milioni di euro

Modello 5 – Attività economiche non ammissibili alla tassonomia
Riga Attività economiche Importo Percentuale
1. Importo e quota dell'attività economica di cui alla riga 1 del modello 1 che non è ammissibile
alla tassonomia conformemente alla sezione 4.26 degli allegati I e II del regolamento delegato
(UE) 2021/2139 al denominatore del KPI applicabile
0 € 0,00%
2. Importo e quota dell'attività economica di cui alla riga 2 del modello 1 che non è ammissibile
alla tassonomia conformemente alla sezione 4.27 degli allegati I e II del regolamento delegato
(UE) 2021/2139 al denominatore del KPI applicabile
42 € 0,07%
3. Importo e quota dell'attività economica di cui alla riga 3 del modello 1 che non è ammissibile
alla tassonomia conformemente alla sezione 4.28 degli allegati I e II del regolamento delegato
(UE) 2021/2139 al denominatore del KPI applicabile
9 € 0,01%
4. Importo e quota dell'attività economica di cui alla riga 4 del modello 1 che non è ammissibile
alla tassonomia conformemente alla sezione 4.29 degli allegati I e II del regolamento delegato
(UE) 2021/2139 al denominatore del KPI applicabile
0 € 0,00%
5. Importo e quota dell'attività economica di cui alla riga 5 del modello 1 che non è ammissibile
alla tassonomia conformemente alla sezione 4.30 degli allegati I e II del regolamento delegato
(UE) 2021/2139 al denominatore del KPI applicabile
171 € 0,29%
6. Importo e quota dell'attività economica di cui alla riga 6 del modello 1 che non è ammissibile
alla tassonomia conformemente alla sezione 4.31 degli allegati I e II del regolamento delegato
(UE) 2021/2139 al denominatore del KPI applicabile
0 € 0,00%
7. Importo e quota di altre attività economiche non ammissibili alla tassonomia non incluse nelle
righe da 1 a 6 al denominatore del KPI applicabile
53.594 € 89,58%
8. Importo e quota totali delle attività economiche non ammissibili alla tassonomia al
denominatore del KPI applicabile
53.816 € 89,95%

Per quanto concerne la quota di premi lordi contabilizzati, rilevanti ai fini dell'Underwriting KPI, del Gruppo Poste Vita in attività economiche allineate, ammissibili e non ammissibili sono state considerate le garanzie afferenti ai rischi climatici da catastrofi naturali connessi all'acqua, al vento, alle temperature e alle masse solide appartenenti alle aree di attività già menzionate. A tal riguardo, per l'esercizio corrente, è stato possibile determinare la sola quota di esposizioni ammissibili pari al 6,0%.

Tabella 6: KPI relativo alle sottoscrizioni per le imprese di assicurazione e riassicurazione non vita

Contributo sostanziale all'adattamento ai cambiamenti climatici Non arrecare danno significativo (DNSH)
Attività economiche (1) Premi assoluti, 2024 (2) Quota di premi, 2024 (3) Quota di premi, 2023 (4) Mitigazione dei cambiamenti climatici (5) Acque e risorse marine (6) Economia circolare (7) Inquinamento (8) Biodiversità ed ecosistemi
(9)
Garanzie minime di
salvaguardia (10)
€ mln % % Sì/No Sì/No Sì/No Sì/No Sì/No Sì/No
A.1. Sottoscrizioni assicurazione e riassicurazione non vita –
Attività allineate alla tassonomia (ecosostenibili)
0 0,0%
A.1.1 Di cui riassicurate 0 0,0%
A.1.2 Di cui derivanti dall'attività di riassicurazione 0 0,0%
A.1.2.1 Di cui riassicurate (retrocessione) 0 0,0%
A.2 Sottoscrizioni assicurazione e riassicurazione non vita –
Attività ammissibili alla tassonomia ma non ecosostenibili (attività
non allineate alla tassonomia)
42 6,0%
B. Sottoscrizioni assicurazione e riassicurazione non vita – Attività
non ammissibili alla tassonomia
654 94,0%
Totale (A.1 + A.2 +B) 696 100,0%

Tabella 7: Gruppo Misto

KPI per settore di attività
Ricavi
(****)
(€mln)
Quota dei
ricavi totali
del gruppo
(A)
KPI basato
sul fatturato
(B)
KPI basato
sulle spese
in conto
capitale (C)
KPI basato
sul fatturato,
ponderato
(A*B)
KPI basato
sulle spese in
conto capitale,
ponderato
(A*C)
A. Attività finanziarie
Gestione di attività (*) 181 1% 3,7% 5,8% 0,1% 0,1%
Imprese di assicurazione (**) 1.640 13% 2,2% 3,7% 0,3% 0,4%
KPI basato
sul fatturato
(B)
KPI basato
sulle spese
in conto
capitale
(C)
KPI basato
sul fatturato,
ponderato
(A*B)
KPI basato
sulle spese in
conto capitale,
ponderato
(A*C)
B. Attività non finanziarie
(***)
11.106 86% 2,7% 3,7% 2,3% 3,2%
Totale dei ricavi di gruppo 12.927 100%
Media KPI
sulla base
del fatturato
Media KPI sulla
base delle
spese in conto
capitale
Media KPI del gruppo 2,6% 3,7%

(*) Relativamente ai Ricavi di "Gestione di Attività", questi rappresentano l'importo riferito alle commissioni legate a Banco Posta Fondi SGR.

(**) Relativamente al calcolo del KPI combined collegato al Gruppo Assicurativo Poste Vita (che combina l'Investment KPI e l'Underwriting KPI) sono stati considerati, per quanto riguarda i Ricavi da attività di investimento, i Ricavi di Poste Vita c.d. LIP (Life Investments & Pension) – esclusi i proventi/oneri derivanti dalla gestione finanziaria del c.d. portafoglio libero – di Net Insurance Life e, con riferimento ai Ricavi da attività non vita (i.e. il perimetro dei rami danni «protection» del Gruppo Assicurativo), i Ricavi di Poste Assicura, di Net Insurance e di Poste Vita – Danni (per quest'ultima, è stato applicato il modello di misurazione PAA – ramo malattia in coassicurazione).

(***) Relativamente ai Ricavi delle "Attività non Finanziarie", questi sono equivalenti al denominatore del KPI del Fatturato; pertanto, sono stati considerati i valori che includono le attività delle BU di Corrispondenza Pacchi e Distribuzione, Pagamenti e Mobile, nonché la quota parte dei servizi finanziari attribuita al Patrimonio Separato BancoPosta di Poste Italiane S.p.A..

(****) Relativamente ai Ricavi, gli importi delle "Imprese di assicurazione" e dei "Ricavi totali di Gruppo" risultano essere equivalenti rispetto a quanto riportato nel "Prospetto dell'utile/(perdita) d'esercizio consolidato".

8.2.2. CAMBIAMENTI CLIMATICI [ESRS E1]

Il Gruppo Poste Italiane considera la salvaguardia dell'ambiente un elemento imprescindibile ai fini della creazione di valore sostenibile per le persone e il territorio in cui opera. Il Gruppo si impegna ad utilizzare responsabilmente le risorse e a implementare soluzioni innovative per ridurre al minimo gli impatti ambientali negativi derivanti dallo svolgimento delle proprie attività, adottando un comportamento più consapevole in materia di adattamento ai cambiamenti climatici, mitigazione dei cambiamenti climatici ed energia. Di seguito è riportato l'elenco degli IRO risultati rilevanti dall'analisi di doppia rilevanza condotta dal Gruppo, ai quali sono applicate le politiche e le azioni riferite alla tematica dei cambiamenti climatici.

ESRS E1 - Cambiamenti climatici
ESRS SUB
TOPIC
IRO Descrizione Orizzonte
temporale
Catena del valore Incidenza
degli impatti
Business Unit
I
Adattamento ai
cambiamenti
climatici
R
R
Aumento della temperatura media globale
(-) (E)
Medio
Lungo
Upstream
Own operations
Downstream
Persone
Ambiente
Corrispondenza,
Pacchi e Distribuzione;
Pagamenti e Mobile;
Energy; Servizi
finanziari; Servizi
assicurativi
Deterioramento della qualità erogata
Inadeguata qualità erogata e mancato
rispetto degli standard regolatori e
contrattuali con conseguente pagamento di
sanzioni e penali
Breve
Medio
Lungo
Upstream
Own operations
Downstream
- Corrispondenza,
Pacchi e Distribuzione
Limitazioni nell'operatività aziendale di
Poste Italiane dovute a condizioni
climatiche estreme legate al cambiamento
climatico
Medio
Lungo
Upstream
Own operations
Downstream
- Corrispondenza,
Pacchi e Distribuzione
I
Mitigazione dei
cambiamenti
R
climatici
O
Produzione di emissioni di gas a effetto
serra lungo tutta la catena del valore
(-) (E)
Breve
Medio
Upstream
Own operations
Downstream
Persone
Ambiente
Corrispondenza,
Pacchi e Distribuzione;
Pagamenti e Mobile;
Energy; Servizi
finanziari; Servizi
assicurativi
Sottovalutare lo sviluppo sostenibile e non
perseguire attivamente la
decarbonizzazione può portare a gravi
conseguenze in termini di reputazione
aziendale, con impatti negativi sulla fiducia
degli stakeholder, sulle opportunità di
mercato e sul valore complessivo
dell'azienda
Lungo Upstream
Own operations
- Corrispondenza,
Pacchi e Distribuzione
Abbattimento delle emissioni connesse
all'utilizzo dei mezzi che compongono la
flotta aziendale in virtù di una rivisitazione
dei modelli di business derivante dalla
trasformazione della mobilità
Lungo Own operations - Corrispondenza,
Pacchi e Distribuzione
I Consumi energetici da fonti rinnovabili
lungo tutta la catena del valore
(+) (E)
Breve
Medio
Upstream
Own operations
Downstream
Persone
Ambiente
Corrispondenza,
Pacchi e Distribuzione;
Pagamenti e Mobile;
Energy; Servizi
finanziari; Servizi
assicurativi
Energia R Mancato/parziale raggiungimento degli
obiettivi di crescita nel mercato Energy
Mancato raggiungimento degli obiettivi di
business legati al settore energy, a causa
della forte competizione sul mercato e a
temi regolamentari
Breve
Medio
Lungo
Upstream
Own operations
- Servizi Postepay
R Aumento del costo delle materie prime e
difficoltà di approvvigionamento (es.
petrolio, gas e energia) derivanti dall'attuale
contesto geopolitico
Breve
Medio
Upstream - Trasversali
O Diminuzione di consumi energetici totali del
Gruppo da fonti non rinnovabili (es.
combustibili fossili) in virtù di una
rivisitazione dei modelli di business
derivante dalla trasformazione della
mobilità
Lungo Own operations - Corrispondenza,
Pacchi e Distribuzione

STRATEGIA

Piano di transizione per la mitigazione dei cambiamenti climatici

Obbligo di informativa ESRS E1 E1-1

Il Gruppo Poste Italiane contribuisce alla transizione verso un'economia a basse emissioni di carbonio riducendo le emissioni nelle operazioni commerciali previste dal Piano Industriale, supportando l'Accordo di Parigi per limitare il riscaldamento globale a 1,5°C. A tal proposito, il Gruppo si è dotato di una Politica di Sostenibilità Ambientale e ha implementato specifiche progettualità e iniziative lungo due macro-ambiti di intervento - rinnovamento della flotta ed efficientamento energetico degli immobili - con interventi che riguardano sia le emissioni dirette generate dalle attività di logistica e dagli impianti di proprietà che le emissioni indirette associate all'energia elettrica consumata. In virtù di tale impegno, la strategia di Poste Italiane prevede il rinnovo della flotta del Gruppo, l'utilizzo di carburanti sostenibili e la riduzione delle proprie emissioni attraverso l'abbassamento dei consumi di MWh presso gli edifici di proprietà, nonchè l'aumento della produzione di GWh di energia rinnovabile in autoconsumo. Inoltre, con riferimento al business legato all'offerta di luce e gas, il Gruppo Poste Italiane persegue l'obiettivo di vendere energia elettrica certificata come interamente prodotta tramite fonti rinnovabili e compensare le emissioni di CO2 derivanti dal consumo di gas naturale venduto ai clienti retail, attraverso l'utilizzo di strumenti di compensazione di tali emissioni.

Nonostante i numerosi traguardi raggiunti verso la riduzione delle emissioni di Gruppo, Poste Italiane è consapevole della necessità di definire un piano di transizione per la mitigazione dei cambiamenti climatici solido e strutturato nel medio termine, nonché compliant con i requisiti previsti dagli standard ESRS, che ad oggi non risulta in essere.

Impatti, rischi e opportunità rilevanti e loro interazione con la strategia e il modello aziendale

Obbligo di informativa ESRS 2 SBM-3

Il Gruppo Poste Italiane ha condotto un'analisi dei rischi fisici e di transizione legati al clima, basata sull'individuazione dei rischi fisici più rilevanti e degli eventi di transizione legati al clima, valutando successivamente l'esposizione del Gruppo agli stessi. Per i rischi fisici, le analisi hanno tenuto conto degli scenari climatici "Representative Concentration Pathways (RCPs)" dell'IPCC (Intergovernmental Panel on Climate Change), distinti in RCP 8.5, RCP 4.5 e RCP 2.6. Per i rischi di transizione, invece, sono stati presi in considerazione gli scenari climatici sviluppati da organizzazioni internazionali come l'IPCC e l'International Energy Agency (IEA) e in particolare: scenario di Politiche Dichiarate (STEPS - Stated Policies Scenario; scenario NZE (Net Zero Emissions by 2050)213 .

Ad esito delle analisi sono stati individuati i seguenti principali rischi e opportunità:

Rischi fisici:

  • Esondazioni fluviali;
  • Precipitazioni estreme.

Rischi e opportunità di transizione:

  • Rischio correlato all'Evoluzione Normativa: "Deterioramento della qualità erogata: Inadeguata qualità erogata e mancato rispetto degli standard regolatori e contrattuali con conseguente pagamento di sanzioni e penali";
  • Rischi correlati all'Evoluzione del Mercato: "Mancato raggiungimento degli obiettivi di business legati al settore energy, a causa della forte competizione sul mercato e a temi regolamentari" e "Aumento del costo delle materie prime e difficoltà di approvvigionamento (es. petrolio, gas e energia) derivanti dall'attuale contesto geopolitico";

213 Per ulteriori dettagli rispetto alle analisi condotte si rimanda al paragrafo "Gestione degli impatti, dei rischi e delle opportunità" all'interno del Capitolo "Informazioni generali", con riferimento all'Obbligo di informativa ESRS E1 IRO-1.

  • Rischio correlato alla Reputazione: "Sottovalutare lo sviluppo sostenibile e non perseguire attivamente la decarbonizzazione può portare a gravi conseguenze in termini di reputazione aziendale, con impatti negativi sulla fiducia degli stakeholder, sulle opportunità di mercato e sul valore complessivo dell'azienda";
  • Opportunità correlate all'Evoluzione Tecnologica: "Abbattimento delle emissioni connesse all'utilizzo dei mezzi che compongono la flotta aziendale in virtù di una rivisitazione dei modelli di business derivante dalla trasformazione della mobilità" e "Diminuzione di consumi energetici totali del Gruppo da fonti non rinnovabili (es. combustibili fossili) in virtù di una rivisitazione dei modelli di business derivante dalla trasformazione della mobilità".

L'analisi di resilienza, basata sulla valutazione dei rischi effettuata, tenendo in considerazione gli scenari, nonché gli orizzonti temporali sopra citati, ha comportato l'identificazione di misure di mitigazione implementate dal Gruppo con riferimento riferimento ai rischi fisici e di transizione individuati e dettagliatamente descritte nell'Obbligo di informativa ESRS E1 IRO-1.

GESTIONE DEGLI IMPATTI, DEI RISCHI E DELLE OPPORTUNITA'

Politiche relative alla mitigazione dei cambiamenti climatici e all'adattamento agli stessi

Obbligo di informativa ESRS E1 E1-2

Il Gruppo ha adottato politiche volte a gestire gli impatti, i rischi e le opportunità connessi alla mitigazione dei cambiamenti climatici, all'adattamento agli stessi e ai consumi energetici. A tal fine, il Gruppo si è dotato di una Politica di Sostenibilità Ambientale214, che sancisce l'impegno di Poste Italiane a promuovere la tutela dell'ambiente lungo tutta la sua catena del valore. Nel 2024 il Gruppo Poste Italiane ha altresì mantenuto la certificazione del suo Sistema di Gestione Ambientale, adottato e certificato secondo la norma ISO 14001, per tutti i siti sul territorio nazionale con un numero di dipendenti applicati maggiore di 300. Anche le principali Società del Gruppo hanno adottato e sottoposto a verifica da parte di Ente terzo un proprio Sistema di Gestione Ambientale, certificato secondo la norma ISO 14001, che prevede procedure ed istruzioni operative atte a stabilire linee guida e processi operativi per la gestione degli aspetti/impatti ambientali individuati. Gli obiettivi individuati ed il loro raggiungimento sono periodicamente verificati e definiti nell'ambito del riesame dei sistemi di gestione, oltre che nelle periodiche attività di monitoraggio e controllo.

L'approccio adottato da Poste in materia di sostenibilità ambientale si ispira ai principi di:

  • efficienza nell'uso delle risorse necessarie allo svolgimento delle attività di business, siano esse svolte in proprio o tramite fornitori e business partner;
  • innovazione a supporto di un'economia low-carbon, attraverso la dematerializzazione di processi, prodotti e servizi;
  • prevenzione e riduzione dell'impatto sull'ambiente, anche attraverso l'analisi dei potenziali rischi ambientali importanti per Poste Italiane, sia attraverso la riduzione dei rifiuti prodotti e l'eliminazione degli sprechi, in una prospettiva di avvicinamento al principio di economia circolare.

A tal proposito, il Gruppo Poste Italiane aderisce a numerose iniziative internazionali e nazionali mirate alla sensibilizzazione sull'uso razionale dell'energia, come "Ora della Terra" promossa dal WWF e "M'illumino di meno". In aggiunta, Poste Italiane ha preso parte, per il sesto anno consecutivo, al Green Postal Day, un evento promosso dall'International Post Corporation in collaborazione con PostEurop che mira ad evidenziare i successi ambientali e commerciali conseguiti dall'industria postale mediante una collaborazione all'interno del settore, finalizzata alla riduzione delle emissioni di CO2.

214 Per maggiori informazioni rispetto alle politiche adottate dal Gruppo con riferimento ai cambiamenti climatici si rimanda al paragrafo "Sintesi delle Politiche" presente all'interno del Capitolo "8.1 - Informazioni generali".

Azioni e risorse relative alle politiche in materia di cambiamenti climatici

Obbligo di informativa ESRS E1 E1-3; Obbligo minimo di informativa ESRS 2 MDR-A

Al fine di mitigare e correggere gli impatti effettivi e potenziali e affrontare i rischi e le opportunità connessi ai cambiamenti climatici, il Gruppo ha attuato specifiche azioni, riportate di seguito suddivise per rispettiva leva di decarbonizzazione.

Rinnovamento della flotta

Sostituzione della flotta su gomma

Al fine di efficientare la flotta riducendo al contempo le emissioni derivanti dalle attività di trasporto e contribuire agli impegni di Gruppo, nel 2024 è stato completato l'inflottamento di 28.400 veicoli a basse emissioni (Euro VI, Ibridi ed elettrici), registrando 600 veicoli in più rispetto al piano iniziale di 27.800 veicoli. L'attuale flotta si compone in totale di 30.700 veicoli, di cui solo 2.300 di vecchia fornitura, antecedente al 2020. Inoltre, al fine di ridurre i consumi e le emissioni, per la consegna dell'ultimo miglio, sono utilizzati mezzi di trasporto elettrici.

Sostituzione della flotta aerea

Rispetto alla flotta aerea, nel 2024 sono stati sostituiti 2 dei 5 aeromobili presenti, e a marzo 2025 è entrato in servizio un aeromobile aggiuntivo. I vecchi aeromobili di tipo 737-400 sono stati sostituiti con i più moderni ed efficienti mezzi di tipo 737-800, al fine di ottenere una riduzione del consumo orario di carburante.

Sviluppo della rete di prossimità

Poste Italiane ha implementato un modello di consegna sostenibile che riduce l'impatto ambientale grazie all'ottimizzazione logistica. Concentrare la consegna di più pacchi in un unico punto limita le emissioni e offre ai clienti un'alternativa flessibile alla consegna a domicilio, contribuendo così a un sistema di distribuzione più efficiente ed ecologico. La rete di prossimità nel 2024 ha superato i 30.000 punti di ritiro tra Uffici Postali e Punto Poste (collect point e lockers).

Creazione della Società Benefit PosteGo

Nel corso del 2024, Poste Italiane, tramite la creazione della Società Benefit PosteGo S.p.A., ha deciso di gestire direttamente la propria flotta di mezzi di trasporto aziendali. In considerazione della numerosità e della composizione della flotta di veicoli di diverse tipologie (auto, tricicli, quadricicli e motorini), la sua creazione rappresenta un passo avanti significativo sia in termini di ottimizzazione della gestione del parco mezzi che di accelerazione della transizione ecologica del Gruppo.

Utilizzo di combustibili a basse emissioni

Accordo di collaborazione con Enilive (Gruppo Eni)

Poste Italiane ha siglato con Enilive, la Società di Eni dedicata ai servizi e prodotti per la mobilità, un importante accordo di collaborazione nel campo delle forniture ai veicoli di terra e ai mezzi aerei. A luglio 2024, è stata firmata una lettera di Intenti che ha avviato la collaborazione nella fornitura di biocarburanti prodotti prevalentemente da scarti, come oli esausti da cucina e grassi animali, e da residui dell'industria agroalimentare che Enilive lavora nelle proprie bioraffinerie. In particolare, per il trasporto su gomma, l'accordo prevede la fornitura del diesel da materie prime rinnovabili HVOlution, disponibile in oltre 1.000 stazioni di servizio in Italia, che sarà gestita attraverso Multicard - il servizio di carte commerciali di Enilive - anche per le Società terze non di proprietà o controllate da Poste Italiane ma con le quali la stessa ha rapporti di fornitura.

Per il trasporto aereo, inoltre, la collaborazione riguarda la fornitura presso alcuni aeroporti nazionali italiani di JET A1+Eni Biojet, la cui componente di SAF (Sustainable Aviation Fuel, cioè carburante sostenibile per l'aviazione) è prodotto da Enilive al 100% da materie biologiche e idoneo ad essere utilizzato in miscela con il jet convenzionale, fino al 50%.

Efficientamento energetico

Progetto decarbonizzazione

Al fine di contribuire alla transizione energetica, Poste Italiane ha avviato un progetto di decarbonizzazione costituito dalla rimozione delle caldaie a gas e dall'installazione di pompe di calore su siti distribuiti in modo capillare su tutto il territorio nazionale. In particolare, il progetto di decarbonizzazione mira a realizzare degli interventi di sostituzione di caldaie a gas/gasolio/GPL con pompe di calore, garantendo l'azzeramento delle emissioni di CO2 dell'edificio grazie all'utilizzo di energia elettrica certificata 100% green. Gli impianti da sostituire sono stati individuati dando priorità a quelli più vetusti e quindi meno efficienti in termini di funzionamento e consumo. Ciò comporterà minori costi energetici per l'eliminazione di impianti a gas e la sostituzione con impianti a energia elettrica più efficienti. Nel 2024 il progetto ha permesso la riduzione delle emissioni di 9.650 tCO2e. Inoltre, la riduzione delle emissioni prevista nel 2025 è pari a 12.000 tCO2e, mentre nel 2026 è attesa una riduzione delle emissioni pari ad oltre circa 14.000 tCO2e.

Approvvigionamento di energia elettrica con Garanzie d'Origine (GO)

Per quanto concerne l'approvvigionamento di energia elettrica, il Gruppo ha proseguito, anche nel 2024, con l'acquisto di Energia elettrica al 100% da fonti rinnovabili certificate con Garanzie d'Origine.

Progetto fotovoltaico

Il progetto fotovoltaico prevede l'autoproduzione di energia da fonti rinnovabili utilizzabile dal Gruppo tramite impianti fotovoltaici di proprietà. Il progetto di installazione di impianti fotovoltaici coinvolge le coperture di siti di proprietà dislocati su tutto il territorio nazionale, con un obiettivo di installazione entro il 2026 di oltre 1.300 impianti, con una produzione attesa di oltre 40 GWh/anno, di cui circa il 30% è relativo a siti logistici. Attualmente sono stati installati più di 500 impianti per una potenza complessiva di circa 21 MWp. Nel 2024 è stato raggiunto un potenziale di 27 GWh di produzione annua.

Smart building

Al fine di raggiungere un risparmio di circa 17 GWh entro il 2026, Poste Italiane ha avviato un progetto di gestione intelligente degli edifici tramite installazione di sensoristica all'interno di immobili distribuiti in modo capillare sul territorio italiano. Il progetto di Smart Building è utile per la gestione degli immobili del Gruppo Poste Italiane, in quanto si concretizza nella realizzazione e progressiva estensione di un'ampia e capillare rete di uffici postali ed edifici logistici, gestita tramite un Building and Energy Management System (BEMS), che prevede la gestione e controllo integrato degli impianti, l'ottimizzazione dei consumi e dell'attività manutentiva attraverso una dashboard in continua evoluzione e ottimizzazione, ottenendo quindi una riduzione di consumi in termini di energia elettrica stimata mediamente nell'ordine del 15%, oltre ad una migliore gestione del comfort ambientale..

Installazione delle stazioni di ricarica per i veicoli elettrici

Al fine di incentivare l'impiego di soluzioni di mobilità eco-sostenibile, il Gruppo ha previsto l'installazione di stazioni di ricarica peri i veicoli elettrici, all'interno dei parcheggi degli edifici di proprietà. In questo ambito, entro il 2026, il Gruppo prevede di installare anche 200 stazioni di ricarica fruibili dai mezzi dei fornitori esterni.

Inoltre, nell'ambito dell'offerta "Poste Energia", il Gruppo si distingue per l'attenzione verso la sostenibilità ambientale, promuovendo pratiche di consumo consapevole e offrendo energia elettrica proveniente al 100% da fonti rinnovabili prodotte in Italia, certificate con Garanzia d'Origine e gas metano immesso al consumo totalmente compensato. Ulteriori dettagli sulla compensazione delle emissioni GHG tramite l'acquisto dei crediti di carbonio da parte di PostePay, sono riportati nelle sezioni relative agli Obblighi di informativa E1-7 e E1-8.

Le tabelle che seguono riassumono sinteticamente il piano d'azione intrapreso dal Gruppo per il raggiungimento degli obiettivi definiti nelle politiche in ottica di cambiamento climatico, indicando l'ambito di applicazione e gli orizzonti temporali di ciascuna azione e, per la realizzazione delle azioni sulla base della soglia di significatività individuata, la tipologia e l'ammontare delle risorse finanziarie impiegate per la realizzazione delle stesse. Con riferimento alle risorse finanziarie future, si specifica che le informazioni oggetto di disclosure sono afferenti ai dati economici di budget 2025.

Gruppo Poste ItalianeRelazione sulla gestione al 31 dicembre 2024

Principali azioni Ambito di applicazione Orizzonti temporali
Sostituzione della flotta su gomma Logistica 2024
Sostituzione della flotta aerea Logistica 2025
Sviluppo rete di prossimità Logistica 2028
Creazione della Società PosteGo Logistica 2024
Accordo di collaborazione con Enilive Logistica 2024
Progetto decarbonizzazione Immobili 2025
Approvvigionamento energia elettrica
GO
Immobili Ogni anno
Progetto fotovoltaico Immobili 2028
Smart building Immobili 2028
Installazione delle stazioni di ricarica
per i veicoli elettrici fruibili da fornitori
esterni
Immobili e logistica 2026
Poste Energia Energy Ogni anno
Azione Tipo di risorse
finanziarie
CapEx (€) OpEx (€) Collegamento
con le voci di
bilancio
Risorse
finanziarie
future (€)
Sostituzione della
flotta su gomma
Spese di
sostituzione dei
veicoli
- 83.571.485 nota C7
"Ammortamenti
e svalutazioni"
C11 "oneri
finanziari" C9
"Altri costi e
oneri"
-
Progetto
decarbonizzazione
Investimenti in
attività materiali
7.029.154 - nota A1
"Immobili,
impianti e
macchinari"
10.000.000
Progetto fotovoltaico Investimenti in
attività materiali
14.750.160 - nota A1
"Immobili,
impianti e
macchinari"
25.000.000
Smart building Investimenti in
attività materiali
6.926.874 - nota A1
"Immobili,
impianti e
macchinari"
37.000.000
Installazione delle
stazioni di ricarica per
i veicoli elettrici fruibili
da fornitori esterni
Investimenti in
attività materiali
964.917 - nota A1
"Immobili,
impianti e
macchinari"
1.000.000
Poste Energia Spese di acquisto
Garanzie d'Origine
e Carbon Credit
- 5.549.741 nota C5
"Costi per Beni e
Servizi"
5.100.000

Con riferimento alle azioni sopra elencate, gli importi in termini di CapEx e OpEx sono riconducibili ai numeratori dei rispettivi KPI disciplinati dal Regolamento Delegato (UE) 2021/2178. Nello specifico:

• l'azione di "Sostituzione della flotta su gomma" è riferibile alle spese operative sostenute per l'attività economica ammissibile e allineata alla Tassonomia UE "6.5 Trasporto mediante moto, autovetture e veicoli commerciali leggeri" – obiettivo di mitigazione dei cambiamenti climatici. Concorrono al KPI dell'OpEx circa 11 milioni (13% del totale) di spese operative ammissibili e allineate;

  • l'azione di "Progetto decarbonizzazione" è riferibile in toto alle spese in conto capitale investite per l'attività economica allineata alla Tassonomia UE "7.6 Installazione, manutenzione e riparazione di tecnologie per le energie rinnovabili" – obiettivo di mitigazione dei cambiamenti climatici, che concorrono al KPI del CapEx;
  • l'azione di "Progetto fotovoltaico" è riferibile in toto alle spese in conto capitale investite per l'attività economica allineata alla Tassonomia UE "7.6 Installazione, manutenzione e riparazione di tecnologie per le energie rinnovabili" – obiettivo di mitigazione dei cambiamenti climatici, che concorrono al KPI del CapEx;
  • l'azione di "Smart building" è riferibile in toto alle spese in conto capitale investite per l'attività economica allineata alla Tassonomia UE "7.5 Installazione, manutenzione e riparazione di strumenti e dispositivi per la misurazione, la regolazione e il controllo delle prestazioni energetiche degli edifici" – obiettivo di mitigazione dei cambiamenti climatici, che concorrono al KPI del CapEx;
  • l'azione di "Installazione delle stazioni di ricarica per i veicoli elettrici" è riferita in quota parte alle spese in conto capitale investite per l'attività economica ammissibile e allineata alla Tassonomia UE "7.4 Installazione, manutenzione e riparazione di stazioni di ricarica per veicoli elettrici negli edifici (e negli spazi adibiti a parcheggio di pertinenza degli edifici)" – obiettivo di mitigazione dei cambiamenti climatici. Concorrono al KPI del CapEx circa 5,45 milioni di spese in conto capitale ammissibili e allineate.

METRICHE E OBIETTIVI

Obiettivi relativi alla mitigazione dei cambiamenti climatici e all'adattamento agli stessi

Obbligo di informativa ESRS E1 E1-4; Obbligo minimo di informativa ESRS 2 MDR-T

Il Gruppo Poste italiane, al fine di gestire gli impatti, i rischi e le opportunità legati al cambiamento climatico, nonché contribuire al raggiungimento degli impegni fissati e formalizzati all'interno delle proprie politiche di Gruppo, ha definito una strategia con obiettivi misurabili, orientati ai risultati e inquadrati nel tempo, al fine di valutare i progressi compiuti. Ciascun obiettivo è oggetto di monitoraggio costante, al fine di valutare che gli avanzamenti risultino in linea con quanto stabilito. La tabella che segue riassume gli obiettivi fissati dal Gruppo Poste Italiane nell'ambito dei cambiamenti climatici, indicando

i relativi target di raggiungimento, l'ambito di applicazione, la baseline e il risultato raggiunto al presente anno di rendicontazione.

Obiettivo Target Ambito Anno
base
Risultato 2024
Sostituire il parco mezzi
aziendale con veicoli a ridotto
impatto ambientale
27.800 veicoli
aziendali a ridotto
impatto ambientale
introdotti entro il 2024
Logistica 2019 28.402 veicoli
Green Index215 Rilascio e
certificazione green
index entro il 2024
Logistica 2023 Certificazione ottenuta
Sviluppo della rete di prossimità
alternativa alla consegna a
domicilio efficiente, estesa e
vicina al cittadino
>96% di cittadini con
una distanza di 2,5
km da un punto di
prossimità entro il
2028
Logistica 2023 94,9%
Installazione delle stazioni di
ricarica per i veicoli elettrici
fruibili da fornitori esterni
200 stazioni di
ricarica entro il 2026
Logistica e
Immobiliare
2024 new
Introdurre soluzioni di Smart
Building sul patrimonio
immobiliare del Gruppo
-8GWh di energia
consumata entro il
2024
Immobiliare 2020 -8,7 GWh
Aumentare la produzione di
GWh di energia rinnovabile
utilizzabile in autoconsumo
+40GWh di energia
rinnovabile prodotta
entro il 2026
Immobiliare 2020 +27 GWh
Certificare ulteriori siti carbon
neutral di medie/grandi
dimensioni (PAS 2060)
10 siti certificati entro
il 2028
Immobiliare 2023 2 siti (Bologna e Napoli)
relazionati e in fase di
certificazione
Vendere energia elettrica
interamente prodotta tramite
fonti rinnovabili e compensare le
emissioni di CO2 derivanti dal
consumo di gas naturale
venduto dal Gruppo, attraverso
l'utilizzo di strumenti di
compensazione di tali emissioni
(ad es. tramite crediti volontari di
CO2 off-setting)
100% di energia
venduta prodotta al
100% da fonti
rinnovabili entro il
2025
100% di
compensazione delle
emissioni di CO2
relative al gas
venduto ai clienti
retail entro il 2025
Energy 2024 100% di energia venduta
prodotta al 100% da fonti
rinnovabili nel 2024
100% di compensazione delle
emissioni di CO2 relative al
gas venduto ai clienti retail nel
2024

215 Il Green Index è un modello di calcolo della carbon footprint per ogni fase dell'intera catena logistica, secondo i migliori standard di settore.

Gli obiettivi riportati sono stati definiti nell'ambito del più ampio Piano Strategico di Gruppo e contribuiscono alla transizione energetica e climatica in Italia e in Europa. In merito agli obiettivi di riduzione delle emissioni, date le recenti evoluzioni normative e l'ampliamento del perimetro di rendicontazione di Poste Italiane, il Gruppo sta effettuando un'analisi puntuale della propria carbon footprint, non solo per le proprie operazioni, ma anche lungo la catena del valore, con l'obiettivo di rimodulare i solidi obiettivi di riduzione delle emissioni e definire un Piano di Transizione di lungo termine.

Consumo di energia e mix energetico

Obbligo di informativa ESRS E1 E1-5

I consumi di energia di Poste Italiane rappresentano le maggiori fonti dei consumi diretti e indiretti, i cui valori sono stati aggregati nella seguente tabella, calcolati in MWh secondo i fattori di conversione DEFRA (Department for Environment, Food and Rural Affairs). Del totale dei consumi, il 42% deriva da energia proveniente da fonti rinnovabili.

Consumi energetici totali u.m. 2024
Consumo totale di energia da fonti fossili MWh 572.732
Consumo totale di energia da fonti nucleari 0
Consumo totale di energia da fonti rinnovabili 425.967
di cui: consumo di combustibili da fonti
rinnovabili
947
di cui: consumo di energia elettrica, calore,
vapore e raffrescamento da fonti rinnovabili,
acquistati o acquisiti
414.925
di cui: consumo di energia rinnovabile
autoprodotta senza ricorrere a combustibili
10.096
Consumi energetici totali 998.699

I consumi di energia da fonti fossili del Gruppo Poste Italiane sono aggregati nella seguente tabella, calcolati in MWh.

Consumo di energia da fonti fossili u.m. 2024
Consumo di combustibili da carbone e prodotti del
carbone
MWh 0
Consumo di combustibili da petrolio greggio e
prodotti petroliferi
399.602
Consumo di combustibili da gas naturale 156.127
Consumo di combustibili da altre fonti fossili 0
Consumo di energia elettrica, calore, vapore o
raffrescamento da fonti fossili, acquistati o acquisiti
17.003

Nel 2024, il totale di energia elettrica autoprodotta da impianti fotovoltaici di proprietà del Gruppo ammonta a 10.096 MWh.

Produzione di energia u.m. 2024
Produzione di energia da fonti rinnovabili MWh 10.096
Produzione di energia da fonti non rinnovabili 0

L'intensità energetica riferita ai settori ad alto impatto climatico, nello specifico per il settore "Trasporto e Magazzinaggio", è calcolata al 2024 considerando un totale di consumi energetici pari a 401.384 MWh.

Intensità energetica Settori ad alto impatto climatico
u.m. Sezione H – Trasporto e
Magazzinaggio
Consumi energetici216 MWh 401.384
Ricavi netti217 3.843.000.000
Intensità energetica MWh/€ 0,0001

216 Per il dato sui consumi energetici, si considerino esclusivamente i consumi associati al settore H "Trasporti e Magazzinaggio" legati alle attività svolte nel comparto logistico.

217 Il dato sui ricavi relativo al settore "Trasporti e Magazzinaggio" è calcolato in linea con i principi contabili dell'IFRS 15 (si veda la tabella riportata a pag.518 della RFA 2024).

Emissioni lorde di GHG di ambito 1, 2, 3 ed emissioni totali di GHG

Obbligo di informativa E1-6

Poste Italiane ha adottato un approccio trasparente nella comunicazione delle proprie emissioni di gas a effetto serra (GHG), seguendo le normative europee in materia di sostenibilità. L'impresa fornisce dettagli sui quantitativi di GHG emessi calcolati utilizzando i fattori di conversione delle emissioni del DEFRA, suddivisi in ambiti specifici: Scope 1, che include le emissioni dirette, Scope 2, che riguarda le emissioni indirette legate all'energia acquistata, e Scope 3, che comprende le emissioni indirette derivanti dalla catena del valore. Le emissioni totali di GHG sono comunicate in maniera disaggregata, distinguendo tra i vari ambiti e fornendo una panoramica dettagliata dell'impatto ambientale dell'impresa lungo tutta la propria catena del valore.

Emissioni totali u.m. 2024
Emissioni Scope 1
Emissioni lorde Scope 1 tCO2e 130.851
Emissioni Scope 1 coperte da sistemi regolamentati di scambio
di quote di emissioni
% 33
Emissioni Scope 2218
Emissioni lorde Scope 2 location-based tCO2e 127.927
Emissioni lorde Scope 2 market-based 3.502
Emissioni Scope 3
Emissioni indirette lorde totali Scope 3 29.355.524
1. Acquisto di beni e servizi 367.018
2. Beni capitali 148.723
3. Attività legate ai combustibili e all'energia 30.870
5. Rifiuti generati dalle attività tCO2e 374
6. Viaggi d'affari 12.306
7. Pendolarismo dei dipendenti 29.116
9. Trasporto a valle 287.110
11. Uso dei prodotti venduti 191.573
15. Investimenti219 28.288.434
Emissioni totali (location-based) 29.614.302
Emissioni totali (market-based) 29.489.877

218Per il calcolo delle emissioni di Scope 2 di tipo "Location based sono considerati i consumi energetici totali relativi all'energia elettrica (proveniente da fonte rinnovabile e non rinnovabile) e all'energia termica. Per il calcolo delle emissioni di Scope 2 di tipo "Market based" sono considerate esclusivamente i consumi derivanti da fonte non rinnovabile.

219 La categoria 15 "Investimenti", calcolata secondo la metodologia PCAF, considera le emissioni relative alle seguenti asset class: "Listed equity and corporate bonds" e "Sovereign debt".

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Gruppo Poste Italiane Relazione sulla gestione al 31 dicembre 2024
Intensità emissiva u.m. 2024
Intensità emissiva u.m. 2024
Emissioni totali (market-based) tCO2e 29.489.877
Ricavi netti220 12.927.000.000
Intensità emissiva tCO2e/€ (%) 0,23

Nel calcolo delle emissioni Scope 3, vengono seguite le indicazioni contenute nella norma Corporate Value Chain (Scope 3) Standard | GHG Protocol per le emissioni di Scope 3 e con riferimento alla categoria 15, le indicazioni contenute nell'ambito della Partnership for Carbon Accounting Financials (PCAF), con riferimento alla parte A «Financed Emissions». Di seguito si riporta il dettaglio metodologico per le categorie rilevanti e un razionale per l'esclusione di alcune categorie Scope 3 nella definizione della carbon inventory del Gruppo:

  • Beni e servizi acquistati: in conformità con il Greenhouse Gas Protocol (GHGP), per stimare le emissioni derivanti dall'acquisto di beni è stata applicata la metodologia Spend-Based, in cui per la conversione del valore monetario in emissioni, sono stati utilizzati i fattori di emissione EEIO per codice NACE. Per stimare le emissioni derivanti dall'acquisto di servizi è stata utilizzata la metodologia spend-based, utilizzando come fattore di conversione i coefficienti EEIO per codice NACE.
  • Beni capitali: per stimare le emissioni derivanti dall'acquisto di beni strumentali nell'anno di rendicontazione, è stata adottata una metodologia spend-based. Gli importi degli investimenti, espressi in termini monetari, sono stati convertiti in emissioni utilizzando i fattori emissivi EEIO di riferimento relativi alla tipologia di acquisto classificata sulla base dei codici NACE.
  • Attività legate ai combustibili e all'energia: i dati relativi al consumo di combustibili e all'acquisto di elettricità, utilizzati per il calcolo delle emissioni di Scope 1 e Scope 2, sono stati moltiplicati per i rispettivi fattori emissivi. Questi fattori includono l'impatto generato dalla produzione del vettore energetico e le perdite associate al trasporto e alla distribuzione. Per i combustibili, è stato impiegato il database DEFRA 2024; mentre per l'energia elettrica non rinnovabile sono stati utilizzati i fattori emissivi del database DEFRA 2021 per la parte di WTT – Generation e WTT – Trasmission&Distribution, e DEFRA 2024 per la parte di Trasmission&Distribution relativa alle perdite di rete.
  • Trasporto e distribuzione a valle: Per la categoria 4 "Upstream Transportation & Distribution" non è stato possibile reperire i dati in maniera puntuale e quindi scorporare le emissioni di Categoria 4 e Categoria 9. Pertanto, le attività associate al trasporto sono considerate nell'ambito della Categoria 9.
  • Rifiuti generati nel corso delle operazioni: Per il calcolo delle emissioni è stata adottata la metodologia "Average Data Method", in cui i dati raccolti per le varie sedi del Gruppo sono stati convertiti in emissioni utilizzando il database DEFRA 2024. La conversione è stata effettuata in base alla tipologia di trattamento dei rifiuti, distinguendo tra recupero e discarica.
  • Viaggi d'affari: per ogni tipologia di mezzo utilizzato per le trasferte il dato primario è rappresentato dalle percorrenze annuali (km percorsi) e, nel caso delle trasferte con auto (privata, a noleggio e aziendale in car pooling), anche dai litri di carburante consumati (benzina e diesel). Pertanto, sulla base della disponibilità dei dati, vengono utilizzati, a seconda della categoria di trasporto, le metodologie fuel-based e distance-based previste dal GHGP. I dati di combustibili e chilometri relativi al business travel sono stati raccolti con l'unità di misura di riferimento e moltiplicati per i rispettivi fattori di emissione, tratti dal DEFRA 2024.

220 Il dato sui ricavi netti è calcolato in linea con i principi contabili dell'IFRS 15 e dell'IFRS 17 (si vedano le tabelle riportate da pag.456 e successive della RFA 2024).

  • Pendolarismo dei dipendenti: la stima delle emissioni inquinanti generate dagli spostamenti casa-lavoro è riferibile al personale dipendente di Poste Italiane di tutte le sedi del Gruppo oggetto dell'analisi del 2024 (sedi>100 dipendenti ubicate in comuni con popolazione oltre 50.000 abitanti, per un campione di 40.735 risorse totali). Il calcolo è stato effettuato sommando il prodotto tra i seguenti inquinanti CO2, CO e VOC e i rispettivi GWP (Global Warming Potential) del Quinto Rapporto (AR5) dell'IPCC, riferiti ad un orizzonte temporale pari a 100 anni. Il calcolo, inoltre, tiene conto dell'impatto dello smart working sulla riduzione dei chilometri casa-lavoro percorsi.
  • Attivi in leasing a monte e a valle: Le categorie 8 e 13 non sono rilevanti in quanto le emissioni associate sono rendicontate come Scope 1 e 2 nell'ambito del controllo operativo.
  • Trasporto a valle: in conformità con il GHGP, per stimare le emissioni derivanti dal trasporto e dalla distribuzione a valle, è stata utilizzata la metodologia fuel-based. I dati di combustibili relativi alla logistica in appalto sono stati raccolti con l'unità di misura di riferimento e moltiplicati per i rispettivi fattori di emissione, tratti dal DEFRA 2024.
  • Trasformazione dei prodotti venduti: tale categoria non è applicabile per il Gruppo in quanto non vengono venduti prodotti intermedi sottoposti a lavorazioni ulteriori.
  • Uso dei prodotti venduti: i consumi associati alla vendita di contratti di fornitura di gas ai clienti, classificabili come direct use-phase, in conformità con il GHGP, sono moltiplicati per il relativo fattore di emissione tratto dal DEFRA 2024.
  • Trattamento di fine vita dei prodotti venduti: tale categoria non risulta rilevante. In particolare, con riferimento al prodotto venduto rendicontato in categoria 11 e al packaging dei prodotti trasportati (corrispondenza e pacchi), essendo composti da cartone, quindi completamente riciclabili, questi non costituiscono un impatto rilevante in termini emissivi di fine vita del prodotto.
  • Franchising: tale categoria non è applicabile in quanto il Gruppo non presenta attività associabili a tale categoria.
  • Investimenti: per il calcolo delle emissioni associate ai portafogli della Capogruppo e delle Società del Gruppo è stata adottata la metodologia PCAF, per le seguenti asset class: Corporate bonds and equity e Sovereign debt. I dati relativi alle emissioni Scope 1, 2 e 3 delle suddette asset class sono forniti da un info provider esterno. Per la modalità di calcolo si rimanda al documento parte A «Financed Emissions» prodotto da PCAF. Si specifica, inoltre, che sono state escluse le società a Patrimonio netto in quanto le emissioni relative risultano essere non significative rispetto al totale delle emissioni associate ai portafogli di investimento.

Si specifica che esclusivamente le emissioni associate alla categoria 9 "Trasporto a valle", pari a circa il 10% del totale delle emissioni Scope 3, sono calcolate a partire da dati primari ottenuti dai fornitori.

Assorbimenti di GHG e progetti di mitigazione delle emissioni di GHG finanziati con crediti di carbonio Obbligo di informativa ESRS E1 E1-7

A partire dal 2022, la Società Postepay acquista crediti volontari di carbonio con l'obiettivo di creare un portafoglio destinato alla compensazione delle emissioni di CO2e derivanti dal consumo di gas naturale venduto annualmente ai propri clienti finali retail. Il totale degli acquisti per il 2024 risulta pari a 200.000 volume-ton. In particolare, al 31 dicembre 2024 la Società Postepay ha acquistato crediti di carbonio pari a 540.000 tCO2e, la cui totalità appartiene a progetti di Emission reduction. Al fine di compensare i consumi di gas dei clienti retail di competenza del triennio 2022-2024, la Società PostePay ha utilizzato 253.400,33 tCO2e, di cui utilizzati nel 2024 191.573,31tCO2e. Al netto di ulteriori compensazioni interne la Gruppo, a fine esercizio il portafoglio crediti di carbonio ammonta quindi a 286.597,67 tCO2e.Tutti i crediti sono stati regolarmente annullati sui registri internazionali. Postepay ha inoltre finanziato, attraverso l'acquisto di crediti di carbonio, diversi progetti in America Meridionale, Asia e Africa.

Tra gli standard utilizzati figurano il Verified Carbon Standard (VCS), sviluppato da Verra, e il Gold Standard (GS), gestito da Gold Standard Foundation, il Certified Emission Reduction (CER) sviluppato da Clean Development Mechanism (CDM), tra i principali standard internazionali per la certificazione dei progetti di riduzione o rimozione delle emissioni di gas serra. In particolare:

Brasile

  • CER CDM 5495 progetto di generazione di energia rinnovabile eolica per ridurre la dipendenza dai combustibili fossili
  • VCS 875 progetto di conservazione forestale che protegge circa 71.000 ettari di foresta pluviale amazzonica per prevenire la deforestazione illegale, sostenere la biodiversità e promuovere lo sviluppo sostenibile delle comunità locali.

India

  • CER CDM 4776 progetto idroelettrico, in cui si sfrutta il flusso naturale dei fiumi per generare energia rinnovabile, riducendo le emissioni di CO₂.
  • VCS 1851 progetto di generazione di una forma pulita di elettricità attraverso fonti di energia solare rinnovabile.
  • GS 7152 e GS 7468 progetti di energia eolica sviluppati da Green Infra Wind Energy Limited in India, situati nello stato del Gujarat. Questi progetti mirano a generare energia rinnovabile eolica e a vendere l'energia prodotta alla rete elettrica indiana, prevalentemente alimentata da centrali termiche a combustibili fossili.

Indonesia

• VCS 487- progetto di generazione di energia rinnovabile idroelettrica per ridurre la dipendenza dai combustibili fossili

Thailandia

• VCS 1997- progetto di generazione di energia rinnovabile eolica per ridurre la dipendenza dai combustibili fossili

Kenya

• GS 5642- progetto di distribuzione di stufe da cucina efficienti per abbattere le emissioni e migliorare le condizioni di salute delle persone che le utilizzano per la preparazione dei pasti quotidiani.

Nel 2024 non sono stati acquistati crediti di carbonio provenienti da progetti di assorbimento generati in Europa.

Fissazione del prezzo interno del carbonio

Obbligo di informativa ESRS E1 E1-8

La Società Postepay utilizza come prezzo del carbonio il prezzo pagato sul mercato a fornitori terzi per l'acquisto di crediti volontari di carbonio. Il prezzo medio di acquisto dei crediti volontari di carbonio pagato da PostePay nel corso del 2024 è pari a 2,74 €/tCO2e.

8.2.3. INQUINAMENTO [ESRS E2]

La tutela dell'ambiente rappresenta per il Gruppo Poste Italiane un aspetto strategico per la creazione di valore sostenibile per le persone e il territorio in cui opera. Il Gruppo si impegna a ridurre al minimo gli impatti ambientali negativi derivanti dallo svolgimento delle proprie attività, adottando un comportamento più consapevole in materia di inquinamento dell'aria. Di seguito è riportato l'elenco degli IRO risultati rilevanti dall'analisi di doppia rilevanza condotta dal Gruppo, ai quali sono applicate le politiche e le azioni riferite alla tematica dell'inquinamento.

ESRS SUB
TOPIC
IRO Descrizione Orizzonte
temporale
Catena del valore Incidenza
degli
impatti
Business Unit
Inquinamento
dell'aria
I Produzione di inquinanti
atmosferici lungo tutta la
catena del valore
(-) (E)
Breve
Medio
Own operations
Downstream
Persone
Ambiente
Corrispondenza,
pacchi e
Distribuzione
R Limitazione delle operazioni
di Poste Italiane, in
particolare per quanto
riguarda le operazioni di
recapito, dovuta a restrizioni
alla circolazione (es. blocco
mezzi inquinanti)
Lungo Own operations
Downstream
- Corrispondenza,
pacchi e
Distribuzione

GESTIONE DEGLI IMPATTI, DEI RISCHI E DELLE OPPORTUNITA'

Politiche relative all'inquinamento

Obbligo di informativa ESRS E2 E2-1

Al fine di gestire gli impatti, i rischi e le opportunità connessi all'inquinamento, Poste Italiane ha adottato specifiche politiche, tra cui la Politica di Sostenibilità Ambientale221 che sancisce l'impegno del Gruppo nel promuovere la tutela dell'ambiente lungo tutta la catena del valore. Con particolare riferimento all'inquinamento dell'aria, Poste Italiane si impegna a prevenire, gestire e, ove possibile, ridurre gli impatti ambientali generati attraverso le proprie attività operative provenienti dalle attività logistiche e di trasporto, siano esse svolte direttamente o tramite fornitori e partner. Inoltre, per quanto riguarda le Società del Gruppo operanti nel comparto logistico, sono state adottate delle politiche volte a mitigare gli impatti negativi legati all'inquinamento dell'aria. A tal proposito, le principali aziende industriali del Gruppo, oltre a Poste Italiane, che hanno implementato e mantenuto un proprio Sistema di Gestione Ambientale certificato secondo lo standard ISO 14001 effettuano audit ambientali periodici, azioni di autocontrollo ambientale nelle sedi operative, monitoraggio dei consumi energetici e idrici e audit a campione sugli appaltatori. Applicano, inoltre, procedure per la prevenzione e gestione delle emergenze ambientali come incendi e sversamenti. Infine, la Società Poste Air Cargo concentra le proprie attività sull'efficienza dei motori degli aeromobili, con conseguente minor consumo e dunque minor inquinamento.

221 Per maggiori informazioni rispetto alle politiche adottate dal Gruppo con riferimento all'inquinamento si rimanda al paragrafo "Sintesi delle Politiche" presente all'interno del Capitolo "8.1 - Informazioni generali".

Azioni e risorse connesse all'inquinamento

Obbligo di informativa E2 E2-2; Obbligo minimo di informativa – Azioni MDR-A

Il Gruppo si impegna a ridurre l'inquinamento dell'aria adottando misure volte a limitare l'emissione di agenti climalteranti, anche nel rispetto della normativa vigente. In tale contesto, non sono state definite azioni specifiche per la riduzione degli agenti atmosferici, in quanto già integrate nelle azioni avviate per la mitigazione dei cambiamenti climatici222 .

METRICHE E OBIETTIVI

Obiettivi connessi all'inquinamento

Obbligo di informativa ESRS E2 E2-3; Obbligo minimo di informativa ESRS 2 MDR-T

Il Gruppo Poste Italiane, pur non avendo definito obiettivi specifici per la riduzione delle emissioni di agenti climalteranti, poiché già inclusi negli obiettivi riportati all'interno del paragrafo relativo ai cambiamenti climatici223, adotta misure per limitare e ridurre l'inquinamento dell'aria, attenendosi alla normativa vigente.

Inquinamento dell'aria

Obbligo di informativa ESRS E2 E2-4

Poste Italiane ha adottato un sistema puntuale di monitoraggio e rendicontazione delle proprie emissioni nell'aria in linea con le normative europee, rendendo note le quantità di ciascun inquinante come previsto dall'allegato II del regolamento (CE) n. 166/2006. Nel 2024, il valore totale degli inquinanti emessi nell'aria dal Gruppo risulta pari a 1.157,29 tonnellate.

Poste Italiane raccoglie i dati sull'inquinamento attraverso sistemi di monitoraggio interni e con l'ausilio di schede di raccolta dati. I dati vengono verificati, aggregati, analizzati e monitorati costantemente secondo standard internazionali, al fine di garantire la precisione e la trasparenza dei dati comunicati. In particolare, le emissioni di inquinanti atmosferici da parte del Gruppo si attestano ad un livello stabile rispetto agli anni precedenti. Inoltre, in linea con il piano di riduzione delle emissioni Poste Italiane prevede una riduzione progressiva anche di queste categorie di agenti inquinanti.

Emissioni di inquinanti atmosferici u.m. 2024
Totale inquinanti in aria* 1.157,29
Anidride solforosa (SO2) 1,07
Ossidi di azoto (NOx) t 937,09
Composti organici volatili (VOC) 158,20
Particolato (PM10) 60,93

*Fattori di emissione utilizzati per la conversione dei combustibili in NOx: gas metano 0,0166 tNOx /TJ; GPL 0,0229 tNOx /TJ; gasolio per autovetture 0,2151 tNOx /TJ, per veicoli commerciali leggeri 0,26 tNOx /TJ, per autocarri pesanti 0,2523 tNOx /TJ; benzina per autovetture 0,0428 tNOx /TJ, per veicoli commerciali leggeri 0,04 tNOx /TJ, per motocicli 0,0583 tNOx /TJ.

Fattori di emissione utilizzati per la conversione dei combustibili in SO2: gasolio 0,0003 tSO2 /TJ; benzina 0,0002 tSO2 /TJ.

Fattori di emissione utilizzati per la conversione dei combustibili in VOC: gas metano 0,0238 tVOC/TJ; GPL 0,0255 tVOC/TJ; gasolio per autovetture 0,0029 tVOC/TJ, per veicoli commerciali leggeri 0,0039 tVOC/TJ, autocarri pesanti 0,0093 tVOC/TJ; benzina per autovetture 0,1858 tVOC/TJ, per veicoli commerciali leggeri 0,0979 tVOC/TJ, per motocicli 0,5730 tVOC/TJ.

Fattori di emissione utilizzati per la conversione dei combustibili in PM10: gas metano 0,0103 tPM10/TJ; GPL 0,0096 tPM10/TJ; gasolio per autovetture 0,0168 tPM10/ TJ, per veicoli commerciali leggeri 0,0161 tPM10/TJ, autocarri pesanti 0,0146 tPM10/TJ; benzina per autovetture 0,0099 tPM10/TJ, per veicoli commerciali leggeri 0,0122 tPM10/TJ, per motocicli 0,0164 tPM10/TJ.

Fonte: ISPRA, Banca dati fattori di emissione medi del trasporto stradale in Italia.

222 Per maggiori informazioni rispetto alle azioni fissate dal Gruppo con riferimento all'inquinamento si rimanda al paragrafo 2.2 "Cambiamenti Climatici [ESRS E1]".

223 Per maggiori informazioni rispetto agli obiettivi fissati dal Gruppo con riferimento all'inquinamento si rimanda al paragrafo 2.2 "Cambiamenti Climatici [ESRS E1]".

8.2.4. ECONOMIA CIRCOLARE [ESRS E5]

Il Gruppo Poste Italiane, consapevole dell'importanza della tutela dell'ambiente, adotta un comportamento volto all'utilizzo consapevole delle risorse naturali e ad una gestione responsabile dei rifiuti. Di seguito è riportato l'elenco degli IRO risultati rilevanti dall'analisi di doppia rilevanza condotta dal Gruppo, ai quali sono applicate le politiche e le azioni riferite alla tematica dell'economia circolare.

ESRS E5 - Economia circolare
ESRS
SUB
TOPIC
IRO Descrizione Orizzonte
temporale
Catena del valore Incidenza
degli
impatti
Business Unit
Afflussi di
risorse,
compreso
l'uso delle
risorse
I Utilizzo di materiali riciclabili /
biodegradabili o riciclati /
rigenerati nello svolgimento
delle attività di Gruppo
(+) (E)
Breve
Medio
Upstream
Own operations
Ambiente Corrispondenza,
Pacchi e
Distribuzione;
Pagamenti e Mobile;
Energy
Rifiuti I Produzione di rifiuti derivante
dallo svolgimento delle attività
di Gruppo
(-) (E)
Breve
Medio
Own operations Ambiente Corrispondenza,
pacchi e
Distribuzione
I Produzione di rifiuti derivante
dalla catena di fornitura
(-) (E)
Breve
Medio
Upstream Ambiente Corrispondenza,
Pacchi e
Distribuzione;
Pagamenti e Mobile;
Energy
I Produzione di rifiuti derivante
dall'utilizzo dei prodotti e dei
servizi del Gruppo da parte
dei clienti
(-) (E)
Breve
Medio
Downstream Ambiente Corrispondenza,
Pacchi e
Distribuzione;
Pagamenti e Mobile
R Errata/non conforme gestione
dei rifiuti
Breve Upstream
Own operations
- Trasversali

GESTIONE DEGLI IMPATTI, DEI RISCHI E DELLE OPPORTUNITA'

Politiche relative all'uso delle risorse e all'economia circolare

Obbligo di informativa ESRS E5 E5-1

Il Gruppo Poste Italiane ha adottato politiche volte a gestire gli impatti, i rischi e le opportunità connessi all'uso delle risorse e all'economia circolare, tra cui la Politica di Sostenibilità Ambientale224, che sancisce l'impegno del Gruppo nella promozione della tutela ambientale lungo tutta la sua catena del valore. Il Gruppo, mediante le proprie attività operative e di approvvigionamento, incentiva la riduzione progressiva delle risorse vergini a vantaggio dell'uso di risorse secondarie riciclate tramite:

  • la riduzione del consumo di materie prime e la corretta gestione dei rifiuti, in particolare attraverso il contenimento del consumo di carta ottenuto anche grazie al ricorso alla dematerializzazione dei documenti e la massimizzazione della quota di rifiuti avviabile a riciclo/riutilizzo;
  • la riduzione della materia prima richiesta sulle principali forniture che utilizzano plastica (es. sigilli postali, buste per corriere e film per imballaggio) a vantaggio dell'utilizzo di plastica riciclata PCR (Post-Consumer Recycled), mantenendo inalterate le caratteristiche fisiche dei prodotti necessarie per l'erogazione dei servizi.

224 Per maggiori informazioni rispetto alle politiche adottate dal Gruppo con riferimento ai cambiamenti climatici si rimanda al paragrafo "Sintesi delle Politiche" presente all'interno del Capitolo "8.1 – Informazioni generali".

Con riferimento all'utilizzo di risorse rinnovabili, il Gruppo Poste Italiane promuove:

  • l'ottimizzazione dei consumi di energia e la riduzione delle emissioni in atmosfera degli immobili, attraverso l'approvvigionamento da fonti rinnovabili e l'investimento in soluzioni di efficienza energetica, quali sistemi di monitoraggio dei consumi, sistemi di illuminazione eco-efficienti e altri apparati elettrici/elettronici a basso consumo;
  • il trasporto green per le attività logistiche e per la mobilità del personale, anche mettendo a disposizione dei dipendenti una flotta aziendale composta da mezzi ibridi ed elettrici;
  • la riduzione dei consumi idrici.

Infine, si segnalano i Sistemi di Gestione Ambientali adottati secondo lo standard ISO 14001 e verificati periodicamente da primario Ente di Certificazione, già richiamati nei topic ESRS E-1 e E-2.

Azioni e risorse relative all'uso delle risorse e all'economia circolare

Obbligo di informativa ESRS E5-2; Obbligo minimo di informativa ESRS 2 MDR-A

Al fine di mitigare e correggere gli impatti effettivi e potenziali e affrontare i rischi e le opportunità connessi all'uso delle risorse e all'economia circolare, il Gruppo Poste Italiane ha attuato specifiche azioni, riportate di seguito.

Progetto "Scarpa vecchia fa buon gioco"

Dal progetto "Scarpa vecchia fa buon gioco", vincitore della seconda edizione del contest aziendale "Insieme 24 SI", nasce un'iniziativa di economia circolare. Ogni anno, circa 25.000 scarpe da lavoro utilizzate dai portalettere e dagli operatori di stabilimento vengono ritirate e, a partire dai derivati della loro triturazione, trasformate in mattonelle antitrauma da collocare nella pavimentazione degli asili nido aziendali di Roma e Bologna.

Requisiti/Criteri ambientali per Acquisti sostenibili

Il Gruppo Poste Italiane promuove l'adozione di requisiti e criteri ESG nella selezione, valutazione e monitoraggio dei fornitori anche recependo le indicazioni contenute nei Criteri Ambientali Minimi (CAM). Inserisce pertanto nei propri capitolati di gara, e quindi nei contratti, clausole che richiedono il rispetto di standard ambientali, sociali e di governance. Per la specifica componente ambientale, si valorizzano criteri che attestano la sostenibilità dei prodotti e processi attraverso marchi/etichette quali, a titolo esemplificativo e non esaustivo, FSC, EU Ecolabel, nonché certificazioni (ad esempio UNI EN ISO 14001:2015, UNI EN ISO 14064:2019, EMAS), a garanzia della sostenibilità ambientale delle scelte di acquisto. Gli approvvigionamenti di materiali di consumo, come consumabili originali e rigenerati, carta in risme, imballi, fornitura di etichette, modulistica e cartoni, recepiscono, ove applicabili, i Criteri Ambientali Minimi (CAM) fissati dall'art. 34 del D.Lgs. n.50/2016 e dall'art. 57 del D.Lgs. 36/2023, nonché l'utilizzo di specifici certificati di prodotto/marchi di qualità ecologica conformi alla norma ISO 14024. A titolo esemplificativo e non esaustivo si citano i seguenti approvvigionamenti:

  • la sostituzione delle tradizionali carte di pagamento con carte realizzate in materiali sostenibili, biomassa rinnovabile e plastica riciclata proveniente dagli oceani, come ad esempio la nuova Postepay Green, prodotta in materiale ecosostenibile e composta per l'82% da acido polilattico di origine biologica;
  • le divise dei portalettere che presentano la certificazione green OEKO TEX Standard 100, la quale assicura l'attento controllo ecologico e salutare del prodotto.

Valori Ritrovati

Nell'ambito della promozione dello sviluppo del territorio attraverso iniziative di inclusione e di solidarietà sociale, è proseguita nel corso del 2024 l'iniziativa denominata "Valori ritrovati", un progetto di economia circolare portato avanti in collaborazione con Fondazione Caritas Roma Onlus, che ha lo scopo di dare una nuova vita ai cosiddetti "colli anonimi" e "colli abbandonati", tutti quei pacchi che non potendo essere recapitati al destinatario né restituiti al mittente, sarebbero stati smaltiti e inviati al macero. Con questo progetto, invece, gli stessi vengono consegnati alla Fondazione Caritas Roma Onlus, che, attraverso gli Empori o i Mercatini della Solidarietà, li redistribuisce alle persone e famiglie bisognose o li

rivende a prezzi ridotti con finalità benefiche, supportando in questo modo progetti di inclusione lavorativa per chi si trova in situazioni di difficoltà. Insieme ai volontari della Caritas, sono parte attiva del progetto anche i dipendenti di Poste Italiane che, aderendo al volontariato d'impresa, hanno scelto di dedicare il proprio tempo a questa iniziativa. Grazie al loro supporto, Poste Italiane dal 2019 al 2024 per i cinque anni di progetto ha destinato al riuso circa 374mila oggetti e recuperato ben 196 tonnellate di beni che altrimenti sarebbero andati al macero. Nel corso dei prossimi anni, il progetto potrà essere esteso anche ad altri soggetti del terzo settore, in modo da ampliare il numero delle iniziative benefiche derivanti.

Progetto Carte Ecosostenibili

In linea con l'impegno assunto di utilizzare materiali riciclabili, parte del fabbisogno delle tradizionali credit card è stato sostituito da tessere di origine vegetale.

Continua la sostituzione delle tradizionali carte di pagamento con carte realizzate in materiali sostenibili, biomassa rinnovabile e plastica riciclata proveniente dagli oceani, come ad esempio la nuova Postepay Green, prodotta in materiale ecosostenibile e composta per l'82% da acido polilattico di origine biologica.

Riduzione della Carta

Il Gruppo, in linea con il proprio impegno di sviluppo sostenibile, ha avviato una serie di progettualità volte alla diminuzione del consumo di materie e corretta gestione dei rifiuti, specificatamente attraverso la riduzione e contenimento del consumo di carta, raggiunto anche grazie alla dematerializzazione dei documenti e alla massimizzazione della quota di rifiuti avviabile a riciclo/riutilizzo.

Principali azioni Ambito di applicazione Orizzonti temporali
Progetto "Scarpa vecchia fa buon gioco" Logistica 2025
Requisiti/Criteri ambientali per Acquisti
sostenibili
Procurement Ogni anno
Valori Ritrovati Logistica 2027
Progetto Carte Ecosostenibili Poste Italiane 2025
Riduzione della carta Poste Italiane 2025

Per la realizzazione delle azioni ivi descritte non sono stati inseriti i CapEx ed OpEx di riferimento in quanto non superano una soglia di rilevanza pari al 5% dei corrispondenti valori indicati nel Bilancio Consolidato di Gruppo.

METRICHE E OBIETTIVI

Obiettivi relativi all'uso delle risorse e all'economia circolare

Obbligo di informativa ESRS E5 E5-3; Obbligo minimo di informativa ESRS 2 MDR-T

Il Gruppo Poste italiane, al fine di gestire gli impatti, i rischi e le opportunità legati all'uso delle risorse e all'economia circolare, nonché contribuire al raggiungimento degli impegni fissati e formalizzati all'interno delle proprie politiche di Gruppo, ha definito una strategia con obiettivi misurabili, orientati ai risultati e inquadrati nel tempo, al fine di valutare i progressi compiuti. Ciascun obiettivo è sottoposto a un monitoraggio costante per verificare che i progressi siano in linea con quanto stabilito. La tabella che segue riassume gli obiettivi fissati dal Gruppo Poste Italiane nell'ambito dell'uso delle risorse e all'economia circolare, indicando i relativi target di raggiungimento, l'ambito di applicazione, la baseline e il risultato raggiunto al presente anno di rendicontazione.

Obiettivo Target Ambito
dell'obiettivo
Anno base Risultato 2024
Riduzione della
carta nei centri
logistici
39 mln di fogli entro il
2024
Logistica 2022 39.112.500 di fogli
Riduzione della
carta nei centri
logistici
0,59 fogli per oggetto
(f/o) a firma (metrica
relativa) nel 2025
Logistica 2022 0,62 fogli per
oggetto (f/o) a firma
(metrica relativa)
Dematerializzazione
documenti: iniziativa
per ridurre l'utilizzo
della carta sia in
Ufficio Postale sia
verso il cliente,
mediante invio al
cliente stesso di
moduli di Variazione
Anagrafica,
Adesione alla FEA,
consensi Privacy e
registrazione a
poste.it (kit di
identificazione),
nonché copia
sottoscrizione
prestiti in formato
elettronico
30% delle operazioni dal
rilascio della soluzione
entro il 2026
Uffici Postali 2023 Rilascio tecnico
della
dematerializzazione
della copia cliente
per i prestiti
Incrementare il
numero di carte in
materiale eco
sostenibile
20 mln di carte eco
sostenibili entro il 2026
Prodotti 2020 16 mln
Incrementare le
transazioni
contactless
1,2 mld di transazioni
annue entro il 2024
1,9 mld di transazioni
annue entro il 2026
Servizi 2022 1,57 mld
Digitalizzazione
delle pratiche
Predisposizione sui
canali digitali dei dati per
Operazioni da svolgere
a Sportello entro il 2024
(Progetto RDS)
Digitalizzazione ricevuta
cartacea entro il 2024
(Digitalizzazione
Ricevuta Cliente - Fase
1)
Servizi 2020 Completato (1,7%
richiesta digitale
34,6% ricevute
dematerializzate)
Progetto "Scarpa
vecchia fa buon
gioco"
4.000 kg di scarpe
antinfortunistiche da
raccogliere e materiale
da avviare a recupero e
riutilizzo
Logistica 2024 new
Valori ritrovati Revisione processo di
gestione e rinnovo
protocollo di intesa
Logistica 2024 new

Gli obiettivi strategici definiti dal Gruppo tengono conto del contesto di operatività del medesimo e degli interessi degli stakeholder, nonché delle esigenze di compliance normativa in ambito ESG. Inoltre, il Gruppo monitora in modo continuo le performance conseguite e il grado di raggiungimento di tali obiettivi, basandosi su dati e misurazioni certe. Il Gruppo, tenuto conto del proprio business, non è direttamente impegnato nelle attività di progettazione dei prodotti, promuove il consumo di prodotti certificati e riciclabili, dimostrando una costante e crescente attenzione nei confronti dell'ambiente.

Le principali forniture che utilizzano plastica (es. sigilli postali, buste per corriere e film per imballaggio) sono state caratterizzate dalla riduzione della materia prima richiesta, nonché dall'utilizzo di plastica riciclata PCR che consente di mantenere inalterate le caratteristiche fisiche dei prodotti necessarie per l'erogazione dei servizi. L'attenzione del Gruppo Poste Italiane verso le politiche di sostenibilità ambientale è testimoniata anche mediante l'utilizzo di carta certificata FSC (Forest Stewardship Council) destinata agli stabilimenti di stampa massiva del Gruppo, che garantisce l'approvvigionamento di questo materiale attraverso una catena del valore che promuove una gestione forestale rispettosa dell'ambiente, socialmente utile ed economicamente sostenibile. Inoltre, in linea con l'impegno assunto di utilizzare materiali riciclabili, parte del fabbisogno delle tradizionali credit card è stato sostituito da tessere di origine vegetale. Infine, a conferma dell'attenzione sull'utilizzo di materiali in ottica di economia circolare, è inoltre in corso di individuazione una progettualità che risponda all'esigenza di monitorare il tasso di utilizzo circolare dei materiali.

La progressiva riduzione dei rifiuti prodotti in tutte le attività, l'utilizzo di prodotti con minor impatto sul consumo di materia prima e la crescente attenzione al ciclo di vita dei materiali utilizzati e alla riduzione degli imballaggi, si inseriscono nell'ambito delle strategie di sostenibilità ambientale del Gruppo Poste Italiane. Nonostante la maggior parte dei rifiuti prodotti dalle attività del Gruppo sia rappresentata da rifiuti non pericolosi, come rifiuti di imballaggi in carta, cartone e plastica e di pedane in legno, in alcuni siti, in misura residuale, potrebbe verificarsi la produzione di rifiuti speciali classificabili come rifiuti speciali pericolosi, quali ad esempio contenitori di inchiostri per la stampa o reflui di inchiostro. In tale ottica, il Gruppo si impegna costantemente nella progressiva eliminazione dal ciclo degli acquisti di prodotti e materiali che, al termine del loro ciclo di vita, generano rifiuti speciali pericolosi, privilegiando prodotti analoghi ma maggiormente eco-compatibili anche mediante l'adozione dei CAM. I rifiuti speciali vengono avviati a recupero/smaltimento nell'ambito di contratti in ciclo passivo che il Gruppo stipula con società autorizzate, nel rispetto degli adempimenti attinenti alla movimentazione e tracciabilità dei rifiuti come previsto dal D.Lgs. 152/2006 e simili (es. formulari, registro carico/scarico, MUD). La quota parte dei rifiuti riciclabili è invece avviata a riciclo/recupero attraverso contratti di cessione attiva, e attualmente riguarda principalmente il riciclo/recupero di carta e cartone, plastica, legno e marginalmente dei materiali ferrosi.

Il Gruppo assicura la continua valutazione degli impatti e l'attuazione di misure di contrasto attraverso la precisa definizione e attribuzione di ruoli e responsabilità all'interno delle proprie strutture organizzative. Le responsabilità delle diverse unità organizzative aziendali relative alle attività che influenzano la gestione dei rifiuti e, in generale, alle questioni ambientali, sono dettagliatamente documentate nelle strutture organizzative e specificate nelle dichiarazioni di attività in esse riportate. La verifica della conformità dei processi legati alla corretta gestione dei rifiuti è una pratica che viene effettuata costantemente attraverso il controllo dei requisiti di idoneità tecnico-professionale dei fornitori del servizio di raccolta e di recupero e smaltimento. Questa verifica si estende al controllo dei livelli di servizio e alla supervisione dei processi operativi all'interno dei siti. L'attività di audit impiantistico-strutturale nei siti include anche la verifica della conformità dei processi di gestione dei rifiuti prodotti, con particolare attenzione alla corretta gestione dei punti di raccolta, dei depositi temporanei, della separazione per tipologia e dell'elaborazione e tenuta della documentazione prevista (Formulari, MUD, ecc.). Inoltre, il Gruppo ha promosso iniziative per sensibilizzare sul tema della gestione dei rifiuti, specialmente nei siti in cui la corretta separazione e il conferimento costituiscono un valore aggiunto in termini di possibilità di recupero/riciclo. Il controllo sulla corretta esecuzione e gestione del servizio di raccolta e avvio a recupero/smaltimento dei rifiuti avviene verificando:

  • la corretta fornitura di vari tipi di contenitori per il deposito temporaneo dei rifiuti;
  • l'etichettatura dei rifiuti/contenitori;
  • l'avvenuta esecuzione delle previste movimentazioni rifiuti;
  • l'avvenuta e corretta compilazione della documentazione inerente alla gestione dei rifiuti;
  • il rispetto dei limiti per il deposito temporaneo.

I target, nell'ambito del business del Gruppo, rappresentano un impegno volontario, non imposto da obblighi legislativi, e si collocano all'interno della gerarchia dei rifiuti nei seguenti livelli:

  • preparazione per il riutilizzo, assicurando che i prodotti o componenti possano essere reimpiegati per la stessa finalità per cui sono stati generati;
  • riciclo, trasformando i rifiuti in nuovi materiali o prodotti, promuovendo così l'economia circolare.

Flussi di risorse in entrata

Obbligo di informativa ESRS E5 E5-4

Il Gruppo Poste Italiane monitora i dati relativi ai flussi di risorse in entrata, al fine di rendicontare i prodotti e i materiali utilizzati per lo svolgimento delle operazioni proprie, che nel 2024 ammontano ad un totale di 44.016 t.

Tipologia di materiali/materie prime u.m. 2024
Biologico 40.224
Carta 14.445
Cartone 13.404
Legno 12.374
Tecnico 3.792
Plastica t 2.110
Inchiostri/toner/vari 52
Colle 12
Altro 1.618
Totale 44.016

I materiali biologici utilizzati dal Gruppo provengono per il 35% da riciclo e sono usati per fabbricare prodotti e offrire servizi. Inoltre, non risulta presente alcuna tipologia di componente secondario, in quanto gli imballaggi rappresentano prodotti primari, in considerazione delle aree strategiche di business del Gruppo.

Con riferimento alle metodologie di calcolo utilizzate, per la determinazione del peso sono stati utilizzati i dati rivenienti dai sistemi informativi di Poste Italiane e delle Società del Gruppo. Ove non disponibile, il dato puntuale sul peso è stato ottenuto tramite campionatura. Il peso unitario per confezione è stato ricevuto dalla piattaforma logistica SDA oppure è stata pesata la campionatura a disposizione.

Flussi di risorse in uscita

Obbligo di informativa ESRS E5 E5-5

Il Gruppo Poste Italiane ha adottato un sistema strutturato di gestione e monitoraggio dei rifiuti al fine di garantire il corretto smaltimento e recupero dei materiali prodotti dalle proprie operazioni, fornendo dettagli precisi sulla quantità totale di rifiuti generati, recuperati e destinati allo smaltimento. Nello specifico, nel corso del 2024 sono state generate 47.227,52 tonnellate di rifiuti, di cui 221,12 pericolosi. In tale ottica, dalle analisi effettuate emerge che il settore della gestione dei pacchi e della distribuzione risulta essere il più impattante sulla produzione di rifiuti nel contesto delle attività di Poste Italiane. I dati riportati hanno subito arrotondamenti per favorire la consultazione degli stessi. Per tale ragione, le somme potrebbero lievemente differire dai dati riportati.

Rifiuti per tipologia u.m. 2024
Rifiuti generati Rifiuti recuperati Rifiuti smaltiti
Carta/Cartone 20.346,51 20.343,26 3,25
Plastica 1.599,73 1.599,73 0,00
Legno t 14.827,58 14.824,08 3,50
Altro 10.453,71 10.329,24 124,47
Totale 47.227,52 47.096,30 131,22
Peso totale dei rifiuti pericolosi recuperati u.m. 2024
In loco Fuori sede
Preparazione al riutilizzo 0,00 0,00
Riciclo 0,00 207,29
Altre operazioni di recupero t 0,00 0,00
Totale 0,00 207,29
Totale Rifiuti pericolosi recuperati 207,29
Peso totale dei rifiuti non pericolosi recuperati u.m. 2024
In loco Fuori sede
Preparazione al riutilizzo 0,00 0,00
Riciclo 0,00 46.889,01
Altre operazioni di recupero t 0,00 0,00
Totale 0,00 46.889,01
Totale Rifiuti non pericolosi recuperati 46.889,01
Peso totale dei rifiuti pericolosi smaltiti u.m. 2024
In loco Fuori sede
Smaltimento in discarica 0,00 13,06
Incenerimento 0,00 0,00
Altro tipo di smaltimento 0,00 0,77
Totale t 0,00 13,83
Totale Rifiuti pericolosi smaltiti 13,83

2024
Peso totale dei rifiuti non pericolosi smaltiti u.m. In loco Fuori sede
Smaltimento in discarica 0,00 63,23
Incenerimento t 0,00 0,00
Altro tipo di smaltimento 0,00 54,16
Totale 0,00 117,39
Totale Rifiuti non pericolosi smaltiti 117,39
Rifiuti pericolosi e radioattivi u.m. 2024
Quantità totale dei rifiuti pericolosi t 221,12
Quantità totale di scorie radioattive 0

Le modalità di classificazione, gestione e conferimento dei rifiuti sono identificate in conformità con la Direttiva 2008/98/CE del Parlamento e del Consiglio Europeo, nota anche come "Direttiva quadro sui rifiuti". I dati inerenti alla tipologia dei rifiuti seguono la classificazione del Catalogo Europeo dei Rifiuti (CER) e sono ottenuti attraverso misurazioni a partire dai formulari, registri ecc. Per classificare e gestire i rifiuti, il Gruppo Poste Italiane utilizza un approccio che traccia l'afflusso e il deflusso di risorse all'interno delle proprie operazioni, fornendo una panoramica completa del consumo di risorse, della produzione di rifiuti e delle attività di riciclo. Le metriche relative alla gestione dei rifiuti, come la percentuale di materiali riciclati utilizzati o di rifiuti sottratti alle discariche, sono calcolate sulla base dei dati operativi.

8.3 Informazioni Sociali

8.3.1. FORZA LAVORO DI POSTE ITALIANE [ESRS S1]

Il Gruppo Poste Italiane riconosce l'importanza fondamentale del proprio contributo nella promozione dei princìpi di sviluppo sostenibile, considerando la rilevanza che ricopre all'interno del panorama economico e sociale italiano. Per questo motivo, pone le proprie persone al centro della strategia di sostenibilità, riconoscendo il capitale umano come un elemento essenziale per la creazione di valore condiviso e il raggiungimento degli obiettivi ESG. Il contributo delle persone è il motore della trasformazione e del successo aziendale, un fattore distintivo che guida la crescita, l'innovazione e la sostenibilità del Gruppo.

Pertanto, Poste Italiane si impegna a rafforzare progressivamente la salvaguardia dei Diritti Umani, con l'obiettivo di garantire il benessere di tutti i suoi dipendenti. Di seguito è riportato l'elenco degli IRO rilevanti risultati dall'analisi di doppia rilevanza condotta, ai quali sono applicate le politiche e le azioni relative ai lavoratori del Gruppo.

ESRS S1 - Forza lavoro propria
ESRS
SUB
TOPIC
IRO Descrizione Orizzonte
temporale
Catena del
valore
Incidenza
degli
impatti
Business Unit
I Mancata tutela dei diritti rispetto al
contratto di lavoro e alla protezione
sociale
(-) (P)
Medio Own
operations
Persone Corrispondenza, Pacchi
e Distribuzione;
Pagamenti e Mobile;
Energy; Servizi
finanziari; Servizi
assicurativi
I Mancata tutela dei diritti rispetto
all'orario di lavoro
(-) (P)
Medio Own
operations
Persone Corrispondenza, Pacchi
e Distribuzione;
Pagamenti e Mobile;
Energy; Servizi
finanziari; Servizi
assicurativi
Condizioni
di lavoro
I Mancata tutela dei diritti rispetto alla
libertà di associazione e alla
contrattazione collettiva
(-) (P)
Medio Own
operations
Persone Corrispondenza, Pacchi
e Distribuzione;
Pagamenti e Mobile;
Energy; Servizi
finanziari; Servizi
assicurativi
I Equilibrio tra vita privata e lavorativa
(+) (E)
Breve
Medio
Own
operations
Persone Corrispondenza, Pacchi
e Distribuzione;
Pagamenti e Mobile;
Energy; Servizi
finanziari; Servizi
assicurativi
I Incidenti, infortuni e malattie
professionali sul lavoro
(-) (E)
Breve
Medio
Own
operations
Persone Corrispondenza, Pacchi
e Distribuzione;
Pagamenti e Mobile;
Energy; Servizi
finanziari; Servizi
assicurativi
R Conflitti Sindacali
Tensioni e stati di agitazione
sindacale legate all'avvio del nuovo
modello di recapito e alle altre azioni
di trasformazione in corso
Breve
Medio
Own
operations
- Trasversali

R Incidenti / Infortuni a lavoratori o
contrattisti sui luoghi di lavoro
Infortuni a lavoratori o contrattisti
sui luoghi di lavoro derivanti
dall'esecuzione delle attività
operative (es. attività di
accettazione, trasporto e
smistamento; attività di recapito dei
prodotti postali con particolare
riferimento all'utilizzo di motoveicoli
e autoveicoli aziendali, attività di
sportelleria)
Breve
Medio
Own
operations
- Trasversali
R Controversie e contenziosi:
Controversie e contenziosi,
giudiziali e extragiudiziali con
fornitori, dipendenti, clienti o terzi
soggetti che possono comportare
risarcimento e/o pagamenti di
sanzioni.
Breve
Medio
Upstream
Own
operations
Downstream
- Trasversali
R Ritardata re-ingegnerizzazione dei
processi operations e recapito
Difficoltà / ritardo
nell'implementazione e sviluppo del
modello operativo a causa di
diversi vincoli (politiche di gestione
del personale, processi operations
e recapito, innovazione
tecnologica, relazioni sindacali) con
conseguente mancato
raggiungimento degli obiettivi di
piano
Breve
Medio
Upstream
Own
operations
Downstream
- Corrispondenza, pacchi
e Distribuzione
O Possibilità di implementare piani di
welfare e benessere del personale
(ad esempio, promozione della
genitorialità attiva), sfruttando i
cambiamenti nella composizione
demografica e sociale, al fine
aumentare l'attrattività sul mercato
del lavoro
Medio
Lungo
Own
operations
- Trasversali
I Gender pay gap
(-) (E)
Breve
Medio
Own
operations
Persone Corrispondenza, Pacchi
e Distribuzione;
Pagamenti e Mobile;
Energy; Servizi
finanziari; Servizi
assicurativi
Parità di
trattamento
e di
opportunità
per tutti
I Attrazione, valorizzazione e
formazione dei dipendenti
(+) (E)
Breve
Medio
Own
operations
Persone Corrispondenza, Pacchi
e Distribuzione;
Pagamenti e Mobile;
Energy; Servizi
finanziari; Servizi
assicurativi
I Inclusione sociale e lavorativa delle
persone con disabilità
(+) (E)
Breve
Medio
Own
operations
Persone Corrispondenza, Pacchi
e Distribuzione;
Pagamenti e Mobile;
Energy; Servizi
finanziari; Servizi
assicurativi

Gruppo Poste ItalianeRelazione sulla gestione al 31 dicembre 2024

I Episodi di violenza e molestie sul
luogo di lavoro
(-) (E)
Breve
Medio
Own
operations
Persone Corrispondenza, Pacchi
e Distribuzione;
Pagamenti e Mobile;
Energy; Servizi
finanziari; Servizi
assicurativi
I Pluralità del contesto lavorativo
(+) (E)
Breve
Medio
Own
operations
Persone Corrispondenza, Pacchi
e Distribuzione;
Pagamenti e Mobile;
Energy; Servizi
finanziari; Servizi
assicurativi
R Difficoltà operative legate ai tassi di
assenteismo e all'alto tasso di
inabilità tra i dipendenti
Difficoltà operative legate ai tassi di
assenteismo e all'alto tasso di
inabilità tra i dipendenti (inidoneità
temporanea o definitiva alla
mansione, limitazioni all'impiego),
con potenziale impatto sulle
iniziative pianificate volte ad
aumentare la produttività
Breve
Medio
Own
operations
- Trasversali
O Maggiore capacità di attrazione di
talenti sul mercato grazie a parità
di trattamento, opportunità, lo
sviluppo di pratiche sulla tutela del
lavoro e pluralità del contesto
lavorativo
Medio
Lungo
Own
operations
- Trasversali
Altri diritti
connessi al
I Episodi di violazione della privacy
dei lavoratori
(-) (P)
Medio Own
operations
Persone Corrispondenza, Pacchi
e Distribuzione;
Pagamenti e Mobile;
Energy; Servizi
finanziari; Servizi
assicurativi
lavoro R Mancato rispetto della normativa
sulla privacy
Trattamento dei dati personali in
violazione delle disposizioni
normative vigenti
Breve
Medio
Upstream
Own
operations
- Trasversali

STRATEGIA

Impatti, rischi e opportunità rilevanti e loro interazione con la strategia e il modello aziendale Obbligo di informativa relativo all'ESRS 2 SBM-3

La forza lavoro del Gruppo Poste Italiane è composta in via prevalente da lavoratori dipendenti e tutti i soggetti che possono subire impatti rilevanti, inclusi quelli connessi a operazioni proprie e alla catena del valore, anche attraverso i prodotti e servizi nonché rapporti commerciali, sono considerati nell'ambito di applicazione dell'informativa ai sensi dell'ESRS 2. Inoltre, attraverso l'analisi di doppia rilevanza il Gruppo non ha rilevato tipologie di lavoratori con particolari caratteristiche o che lavorano in particolari contesti e svolgono determinate attività che possono essere maggiormente esposti a rischi, né ha identificato rischi o opportunità rilevanti, derivanti da impatti e dipendenze, che riguardano gruppi specifici di persone anziché l'intera forza lavoro. Inoltre, tra gli impatti negativi rilevanti non sono stati identificati impatti generalizzati o sistemici nel contesto di operatività del Gruppo, in quanto il manifestarsi degli stessi è connesso al verificarsi di eventi specifici e circoscritti. Per quanto riguarda, invece, gli impatti positivi rilevanti, il Gruppo favorisce l'equilibrio tra la vita privata e lavorativa, garantisce pari opportunità di lavoro e crescita professionale, la formazione del personale, l'inclusione sociale e lavorativa delle persone con disabilità e la pluralità del contesto lavorativo attraverso politiche e azioni specifiche maggiormente dettagliate all'interno del paragrafo "Interventi su impatti rilevanti per la forza lavoro propria e approcci per la mitigazione dei rischi rilevanti e il perseguimento di opportunità rilevanti in relazione alla forza lavoro propria, nonché efficacia di tali azioni" del presente Capitolo. Infine, non vi sono impatti rilevanti tra quelli identificati che derivano da piani di transizione volti a ridurre gli impatti negativi sull'ambiente.

GESTIONE DEGLI IMPATTI, DEI RISCHI E DELLE OPPORTUNITA'

Politiche relative alla forza lavoro propria

Obbligo di informativa ESRS S1 S1-1; Obbligo minimo di informativa ESRS 2 MDR-P

Il Gruppo, al fine di gestire gli impatti, i rischi e le opportunità rilevanti connessi alla forza lavoro propria, ha adottato il Codice Etico e diverse Politiche volte alla tutela e al sostegno dei lavoratori225. Tra queste, vi sono: la Politica Aziendale in materia di tutela e protezione dei Diritti Umani, la Politica in materia di Diversità degli Organi di Amministrazione e Controllo, la Policy Diversity & Inclusion, la Politica di Sostegno della Genitorialità Attiva, la Politica Integrata del Gruppo che include anche le tematiche in materia di salute e sicurezza sul lavoro, la Policy Inclusione LGBTQ+. Inoltre, in linea con i piani e gli obiettivi strategici stabiliti, nel corso del 2024 sono stati confermati, con le relative certificazioni, i Sistemi di Gestione della Salute e Sicurezza sul lavoro conformi alla norma ISO 45001:2023 in tutte le principali Società del Gruppo Poste Italiane. A tal proposito, si specifica che nel corso del 2024, Poste Italiane ha ottenuto un risultato di rilievo, vista la complessità e la capillarità delle proprie attività, integrando i propri 6 sistemi di gestione ISO 45001:2023 in un unico sistema di gestione, che è stato certificato da un primario ente di certificazione.

A tali presidi si aggiungono inoltre il rinnovo della certificazione ISO 29993:2019 "Servizi di Formazione" per i dipendenti delle Società del Gruppo Poste Italiane, la conferma della certificazione UNI/PdR 125:2022, ottenuta nel 2023 come attestato previsto dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza per la capacità del Gruppo di garantire la parità di genere nell'ambiente di lavoro, e della attestazione ISO 30415 "Human resource management – Diversity and Inclusion", ottenuta per l'impegno costante sui temi della diversità e inclusione. Inoltre, nel corso del 2024 le Società del Gruppo Net Insurance e Postel hanno ottenuto la prima certificazione UNI/PDR 125:2022, confermando l'attenzione di Poste Italiane sui principi di non discriminazione e inclusione. Con riferimento alla certificazione ISO 29993:2019 "Servizi di Formazione", nel 2024 è stato valutato positivamente l'impegno nella digitalizzazione dei servizi formativi e la creazione di nuovi ambienti di apprendimento, (es. digital learning), finalizzati ad adottare nuove soluzioni che semplificano e migliorano l'accesso alla

225 Per maggiori informazioni rispetto alle politiche adottate dal Gruppo con riferimento alla forza lavoro propria si rimanda al paragrafo "Sintesi delle Politiche" presente all'interno del Capitolo "8.1 - Informazioni generali".

formazione; inoltre è stata valorizzata l'inclusione, all'interno del piano annuale di formazione, di tematiche/percorsi formativi sulla Diversità e Inclusione, sull'Intelligenza artificiale, sulla transizione green che permette ai discenti di poter affrontare le sfide emergenti per raggiungere gli obiettivi propri e del Gruppo.

Poste Italiane attribuisce un ruolo cruciale alla propria People Strategy, non solo per garantire il benessere dei dipendenti, ma anche per generare un impatto economico e sociale di ampia portata. Il valore creato dall'azienda va oltre la dimensione interna, contribuendo allo sviluppo sostenibile del Paese, alla crescita delle comunità e al rafforzamento del tessuto economico nazionale. In un contesto in continua evoluzione, l'azienda investe nell'innovazione dei ruoli, nella creazione di nuove professionalità e nella valorizzazione delle competenze, promuovendo un modello organizzativo dinamico e inclusivo. Le politiche di gestione delle Risorse Umane sono orientate a garantire un ambiente di lavoro equo e stimolante, in cui ogni persona possa sviluppare il proprio talento in coerenza con le proprie aspirazioni.

La People Strategy di Poste Italiane si fonda su un modello integrato di valorizzazione e sviluppo delle persone, volto a garantire una leadership solida e sostenibile nel lungo periodo. Al centro di questa strategia vi è la promozione delle competenze e la crescita professionale, attraverso percorsi strutturati di sviluppo, programmi di formazione continua e opportunità di mobilità interna, in un'ottica di valorizzazione del merito e di consolidamento della cultura aziendale. L'inclusione e la parità di opportunità costituiscono principi fondamentali della strategia, offrendo a tutti i dipendenti strumenti concreti per favorire la piena partecipazione alla vita aziendale, indipendentemente da genere, età, stato di salute o condizione sociale. In parallelo, il benessere organizzativo e il welfare aziendale, la tutela della salute e sicurezza rappresentano un pilastro essenziale per il miglioramento delle condizioni di lavoro. La strategia si completa con un forte impegno verso il rafforzamento dell'engagement e della cultura aziendale, promuovendo il senso di appartenenza e il coinvolgimento attivo delle persone nella crescita del Gruppo. Poste Italiane si impegna, dunque, nella costruzione di un modello di leadership innovativo, inclusivo e responsabile, allineato ai principi di sostenibilità e orientato alla creazione di valore condiviso.

In linea con tali principi le Politiche di Remunerazione e Incentivazione del Gruppo sono strutturate in un quadro di trasparenza e coerenza, favorendo processi di sviluppo professionale fondati su criteri oggettivi e meritocratici, a beneficio di un'organizzazione sempre più solida, equa e competitiva.

Le decisioni inerenti alla remunerazione, ivi inclusi i sistemi di incentivazione, prescindono dal genere, così come da ogni altra forma di diversità (età, orientamento e identità sessuale, disabilità, stato di salute, origine etnica, nazionalità, lingua, opinioni politiche, condizione socio-economica, fede religiosa), e sono basate sul merito e sulle competenze professionali. A tal proposito, dopo aver conseguito nel 2022 la certificazione Equal Salary, nel 2024 il Gruppo ha superato anche il secondo audit di monitoraggio previsto dal processo di valutazione sulla parità salariale tra uomini e donne sviluppato dalla Equal Salary Foundation, organizzazione svizzera indipendente senza scopo di lucro. L'impegno del Gruppo nella diffusione dei principi di equità e merito è confermato anche nel processo di recruiting e selezione del personale. Poste Italiane, infatti, si pone come un punto di riferimento per i giovani in cerca della prima occupazione, per i professionisti che desiderano valorizzare le proprie competenze e per coloro che necessitano di un reinserimento nel mondo del lavoro, anche in condizioni di fragilità o disabilità. In tale senso offre un contesto meritocratico, in cui le persone possono esprimere appieno il proprio potenziale e contribuire attivamente alla crescita del Gruppo.

Il processo di recruiting e selezione delle risorse si basa su metodologie rigorose e criteri oggettivi, che assicurano l'allineamento tra le competenze dei candidati e i fabbisogni dell'organizzazione. Particolare attenzione viene riservata alla valorizzazione delle risorse interne attraverso percorsi di crescita professionale e mobilità interna, favorendo la continuità della leadership e il consolidamento del know-how aziendale.

Il Gruppo dispone di diverse iniziative che contribuiscono sinergicamente al cambiamento, allo sviluppo personale e professionale e alla valorizzazione dei talenti, ispirando, coinvolgendo e mostrando l'importanza di investire nelle risorse umane per il successo collettivo e per la sostenibilità futura dell'organizzazione.

Viene sostenuta la crescita dei business del Gruppo attraverso un sistema integrato di politiche, programmi di sviluppo, processi di talent review e di engagement che, in un'ottica di employee experience, privilegia una cultura organizzativa che mette al centro la persona nella totalità della sua espressione personale e professionale. Le persone rappresentano infatti un fattore critico di successo per il Gruppo, il cui impegno costante è tutelarne il benessere, svilupparne le competenze e sostenerne la motivazione, affinché tutti riescano a fornire pienamente il proprio migliore contributo.

In coerenza con la strategia di Poste Italiane, che fa della Sostenibilità un elemento chiave, le suddette iniziative intendono valorizzare le persone e promuovere logiche di Diversity & Inclusion, nella consapevolezza che sono le persone a fare la differenza nelle performance del Gruppo.

Si tratta di iniziative destinate a diversificati target di popolazione appartenenti a tutte le funzioni aziendali e alle Società del Gruppo. I principali driver che orientano le attività sono rappresentati da:

  • ampliamento della conoscenza delle persone, in termini di competenze, potenzialità e motivazione, per supportare le funzioni di business nella definizione di pipeline di talenti a vari livelli di seniority;
  • definizione e applicazione di processi di talent review volti all'individuazione condivisa dei talenti e alla implementazione di percorsi di sviluppo a loro dedicati;
  • impatto crescente sulla popolazione aziendale attraverso un utilizzo capillare e diffuso degli strumenti di sviluppo e un consolidamento degli stessi in ottica di miglioramento continuo;
  • promozione e sistematicità nel ricorso a programmi di sviluppo relation based quali il mentoring ed il coaching come abilitatori del potenziamento delle competenze necessarie al change management;
  • approccio inclusivo nella partecipazione ai programmi di sviluppo, anche in funzione dell'ampliamento delle prospettive di carriera delle donne;
  • engagement e motivazione delle persone, attivando processi top down e bottom up di partecipazione a iniziative con focus strategico;
  • definizione e sperimentazione di strumenti innovativi per promuovere nuovi modi di lavorare, interagire e collaborare;
  • diffusione della conoscenza delle iniziative attivate e del loro impatto nell'organizzazione, attraverso molteplici canali ed occasioni di comunicazione.

Inoltre, con riferimento alle Politiche Attive del Lavoro, queste rappresentano una delle leve più importanti che hanno consentito al Gruppo di governare in maniera efficiente ed ordinata le importanti dinamiche occupazionali degli ultimi anni, oltre che di regolamentare in maniera equa e condivisa con i rappresentanti dei lavoratori gli strumenti di gestione delle persone. Con gli accordi siglati con le parti sociali, intervenuti dal 2018 ad oggi, inoltre è stato realizzato un rinnovamento dell'organico, in particolare in ambito recapito, logistica e nella rete di Mercato Privati, che ha assicurato, strutturalmente e con continuità, l'acquisizione delle professionalità necessarie a governare la trasformazione in coerenza con gli obiettivi strategici di Poste Italiane. In proposito, a maggio 2024, è stato sottoscritto l'ultimo importante accordo in materia che definisce il quadro regolatorio relativo agli interventi delle Politiche Attive del Lavoro per il triennio 2024-2026.

L'Intesa risulta particolarmente significativa per i seguenti aspetti migliorativi rispetto alle intese precedenti:

  • contrasto al «lavoro povero» e incentivo alla «buona occupazione» dando la possibilità di trasformazione del rapporto di lavoro da part-time a full time a un numero molto significativo di persone e stabilizzando gli ex-CTD direttamente con contratto a full time;
  • ridefinizione della percentuale di copertura del turn over ovvero il saldo tra le uscite e le entrate del personale innalzandola significativamente, portandola dal precedente 40% al 75% nell'arco della vigenza triennale dell'intesa;
  • maggiore attenzione nei confronti dei dipendenti più fragili (per lavoratori affetti da gravi patologie o inabilità a seguito di infortunio) e tutela della maternità.

A luglio 2024, inoltre, è stata raggiunta l'intesa con le Organizzazioni Sindacali sul rinnovo del Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro (CCNL) per il personale non dirigente di Poste Italiane, valido fino al 31 dicembre 2027. Il CCNL per il personale non dirigente di Poste Italiane 2024-2027 rappresenta un fattore abilitante per l'implementazione delle principali progettualità del Piano Strategico e con elementi di novità - aumenti salariali, nuove misure di welfare e un rafforzamento delle tutele – che confermano l'impegno dell'azienda verso il benessere e la qualità della prestazione lavorativa delle persone.

Con riferimento ai diritti umani, l'approccio adottato dal Gruppo è sancito dalla Politica aziendale in materia di tutela e protezione dei diritti umani ed è volto alla tutela dei diritti dei soggetti appartenenti alla sua catena del valore, inclusi i lavoratori propri, i fornitori e i partner, i migranti, i bambini, le persone con disabilità, le persone vittime di discriminazione, le comunità locali e i clienti al fine di prevenire qualsivoglia forma di violenza, incluso il traffico di essere umani. A tale approccio si aggiungono sia le attività di coinvolgimento dei lavori propri implementate dal Gruppo e maggiormente dettagliate all'interno del paragrafo "Processi di coinvolgimento dei lavoratori propri e dei rappresentanti dei lavoratori in merito agli impatti", che i processi attuati per porre rimedio agli impatti sui diritti umani, di cui si fornisce un maggiore grado di dettaglio all'interno del paragrafo "Processi per porre rimedio agli impatti negativi e canali che consentono ai lavoratori propri di sollevare preoccupazioni".

Poste Italiane, attraverso l'attuazione della Politica, si impegna a rispettare le seguenti norme e framework di riferimento: la Dichiarazione Universale dei Diritti Umani e le successive convenzioni internazionali sui diritti civili e politici e sui diritti economici, sociali e culturali; le Convenzioni delle Nazioni Unite sui diritti delle donne, sull'eliminazione di ogni forma di discriminazione razziale, sui diritti dell'infanzia, sui diritti delle persone con disabilità; la Dichiarazione sui Principi e Diritti Fondamentali del Lavoro e le otto Convenzioni fondamentali dell'Organizzazione Internazionale del Lavoro (ILO); l'Agenda 2030 per lo sviluppo sostenibile e i relativi 17 Obiettivi di sviluppo sostenibile.

Rispetto alle tematiche della diversità e inclusione, la Politica Diversity&Inclusion sottolinea l'impegno del Gruppo Poste Italiane nel sostegno dei valori della diversità e dell'inclusione attraverso l'adozione di politiche, meccanismi societari, organizzativi e gestionali improntati al rispetto dei diritti e della libertà delle persone. In tale direzione, il percorso intrapreso mira a far evolvere le modalità di presidio delle tematiche legate alla diversità, passando da un approccio di tutela e integrazione della "diversity" a una strategia proattiva per il superamento di ogni stereotipo culturale al fine di identificare e risolvere i fattori che impediscono alle persone l'inclusione lavorativa. In tale ottica, il Gruppo opera secondo imparzialità e non ammette alcuna forma di discriminazione diretta o indiretta, multipla e interconnessa in relazione al genere, all'età, all'orientamento e all'identità sessuale, alla disabilità, allo stato di salute, all'origine etnica, alla nazionalità, alle opinioni politiche, alla categoria sociale di appartenenza e alla fede religiosa. Poste Italiane promuove, inoltre, le condizioni che consentono di rimuovere gli ostacoli culturali, organizzativi e materiali che limitano l'espressione piena delle persone e la loro completa valorizzazione all'interno dell'organizzazione. Inoltre, il Gruppo dispone di politiche specifiche volte a eliminare la discriminazione, comprese le molestie, e a promuovere le pari opportunità e offre ulteriori soluzioni a sostegno della diversità e dell'inclusione per le persone appartenenti a gruppi particolarmente a rischio di vulnerabilità. A tal proposito, la Politica Sostegno della Genitorialità Attiva mira a tracciare una strategia di sviluppo e gestione delle persone che consenta di implementare un moderno modello di gestione della maternità e della paternità, introducendo leve innovative per un coerente e armonico supporto alla genitorialità attiva e integrando in tal modo i vigenti processi di sviluppo delle risorse umane del Gruppo Poste Italiane. Attraverso la Policy Inclusione LGBTQ+, invece, l'inclusione delle persone LGBTQ+ si connette al valore della centralità della persona, alla tutela della sua identità e unicità e, in generale, al modo di essere, producendo effetti positivi sul più ampio concetto di benessere individuale e organizzativo.

In ambito formativo, con l'obiettivo di promuovere la creazione e la diffusione di una cultura aziendale consapevole e attenta alle tematiche sopra citate, sono stati ideati e strutturati specifici programmi formativi pluriennali, pensati per sensibilizzare e coinvolgere attivamente il gruppo nelle tematiche fondamentali sancite dalle politiche aziendali. In particolare - a livello trasversale – si segnala la formazione online "Impresa e Tutela dei Diritti Umani", le attività formative

specifiche in ambito Diversità e Inclusione come LGBTQ+, genere, interculturalità, linguaggio inclusivo, neurodiversità, disabilità, dislessia e DSA e la parità di genere.

In ultimo, per quanto riguarda gli aspetti relativi alla Salute e Sicurezza sui Luoghi di Lavoro, attraverso la Politica Integrata e la Politica aziendale in materia di salute e sicurezza sul lavoro, Poste Italiane si impegna a svolgere le proprie attività secondo la norma ISO 45001:2023, nel rispetto dei seguenti principi:

  • la continua valutazione dei rischi, attraverso l'identificazione di ogni forma di pericolo o minaccia per l'incolumità dei dipendenti sul luogo di lavoro, definendo e aggiornando di conseguenza le regole e procedure in merito per garantire la massima sicurezza in tutte le operazioni;
  • la garanzia che le innovazioni e le trasformazioni dei processi lavorativi si accompagnino sempre a obiettivi di salute e sicurezza dei lavoratori;
  • l'adeguamento tempestivo a tutte le variazioni e agli aggiornamenti normativi in materia;
  • l'individuazione di ruoli e responsabilità all'interno dell'Organizzazione e l'assegnazione delle risorse necessarie alla pianificazione e realizzazione dei programmi finalizzati al raggiungimento degli obiettivi;
  • l'efficace e trasparente comunicazione in grado di assicurare la diffusione di tutte le informazioni utili ai fini della prevenzione, comprese le misure di cooperazione e coordinamento con le imprese appaltatrici;
  • il rispetto delle prescrizioni sottoscritte e l'assoluta conformità a quanto previsto dalla normativa vigente in materia di sicurezza sul lavoro;
  • la prevenzione degli infortuni e delle malattie professionali;
  • il periodico riesame del sistema di gestione da parte dell'alta direzione per valutare la correttezza e l'efficacia in un'ottica di miglioramento continuo;
  • il costante monitoraggio dei progressi relativi alla prevenzione e alla riduzione dei rischi e delle problematiche legate alla salute e alla sicurezza sul lavoro rispetto agli obiettivi prefissati;
  • l'integrazione di azioni preventive e di azioni di pronta risposta per fronteggiare situazioni di emergenza;
  • la pianificazione di ispezioni interne che consentano di verificare la corretta adozione di misure di prevenzione in materia di salute e sicurezza sui luoghi di lavoro e l'adozione di procedure di indagine in merito agli infortuni, malattie e incidenti legati al lavoro;
  • la prioritizzazione degli interventi da mettere in campo al fine di gestire i rischi relativi alla salute e sicurezza sul lavoro, individuati in fase di assessment, e la conseguente integrazione dei piani d'azione con obiettivi quantitativi per affrontare i suddetti rischi.

Fra gli obiettivi principali perseguiti da Poste Italiane, assume rilevanza cruciale e prioritaria la costante sensibilizzazione, coinvolgimento e consultazione sui temi della Salute e Sicurezza sul Lavoro di tutti coloro che operano all'interno del Gruppo. A tal proposito, i Rappresentanti dei Lavoratori per la Sicurezza (RLS) vengono adeguatamente consultati, in maniera tempestiva e preventiva, al fine di ottenere pareri fondamentali per adempiere in modo preciso agli obblighi legislativi e promuovere il miglioramento continuo della salute e della sicurezza dei lavoratori.

Processi di coinvolgimento dei lavoratori propri e dei rappresentanti dei lavoratori in merito agli impatti Obbligo di informativa ESRS S1 S1-2

Le politiche di ingaggio della forza lavoro propria hanno l'obiettivo di responsabilizzare le persone e coinvolgerle nella vision aziendale e nel futuro dell'Organizzazione, incentivando il contributo del singolo affinché ciascuno si senta protagonista del percorso di cambiamento culturale e sociale del Gruppo Poste Italiane. In particolare, sono stati attivati sia processi bottom up di partecipazione attiva sia iniziative per accompagnare le trasformazioni organizzative e di business, rendendo le persone protagoniste del cambiamento. A tale scopo, per consolidare la strategia di sviluppo sostenibile implementando il Purpose in Azienda e diffondendolo nell'agire quotidiano delle persone, è proseguita l'iniziativa "INSIEME Connecting Ideas", avviata nel 2021. Si tratta di una piattaforma per la raccolta di idee e contributi sulla strategia di business e ESG, in cui tutti i dipendenti possono contribuire in maniera spontanea proponendo un'idea che abbia impatto per Poste Italiane e per i suoi stakeholder, coniugando agilità, nuovi modi di lavorare, propensione al cambiamento, sostenibilità, ma anche contaminazione, networking e collaborazione. Stimolando la proattività e l'imprenditorialità delle proprie persone, il Gruppo agisce direttamente sulla cultura aziendale, diffondendo i principi ed il mindset dell'innovazione e della creazione di valore condiviso. Inoltre, alla popolazione delle Società vigilate vengono inviate survey di engagement online, con due obiettivi principali: misurare il livello di coinvolgimento e soddisfazione dei dipendenti e coinvolgerli attivamente prima dell'avvio di alcuni progetti strategici.

Il coinvolgimento della forza lavoro propria avviene anche attraverso gli Employee Resource Groups (di seguito E.R.G.), comunità interne al Gruppo che riuniscono dipendenti accomunati da background o interessi condivisi, il cui percorso di costituzione si è sviluppato attraverso una call to action tra i supporter ed alleati della Diversity&Inclusion per individuare i fondatori di ciascun gruppo. Attualmente sono attivi cinque E.R.G., ognuno dei quali è focalizzato su diverse dimensioni della diversità e inclusione, offrendo così una rappresentazione ampia e articolata delle priorità aziendali in questo ambito.

Poste Italiane coinvolge inoltre i dipendenti attraverso iniziative dedicate e tramite la partecipazione alle community aziendali che rivestono particolare interesse trasversale, tematico e/o organizzativo. Tali community, che trovano spazio sull'intranet NoidiPoste, hanno come obiettivo principale il networking per favorire e migliorare l'interazione tra l'Azienda e i dipendenti del Gruppo Poste Italiane oltre a condividere interessi, sviluppare argomenti, collaborare, discutere e confrontarsi su questioni relative agli obiettivi dei propri membri. Attualmente esistono due community tematiche, dedicate alla Diversity&Inclusion e al Volontariato, rappresentate da dipendenti che rivestono il ruolo di ambassador rispetto ai temi proposti e oggetto di condivisione.

Per quanto riguarda la formazione al fine di responsabilizzare le persone e coinvolgerle attivamente è stato implementato dal 2021 un nuovo paradigma di formazione chiamato Open Learning Area (OLA), arricchendo il quadro delle iniziative con un tassello fondamentale che fa leva sul valore e sulla responsabilità individuale di ciascuna persona. Tutte le persone del Gruppo possono accedere ad OLA per auto-formarsi, iscrivendosi ai contenuti formativi di proprio interesse, tramite un catalogo di corsi online e ebook da fruire liberamente per crescere e migliorarsi continuamente come professionisti. Lo spazio Open Learning Area si fonda sull'interesse, la curiosità e la responsabilità individuale e rafforza l'impegno verso la costruzione di una formazione capace non solo di modellarsi sui bisogni delle persone, ma di stimolarle nella crescita e nello sviluppo delle loro potenzialità. Più in generale, nelle attività formative viene monitorato il livello di qualità percepita (utilità, efficacia, qualità della docenza interna/esterna) analizzando i dati raccolti attraverso specifici questionari definiti per le iniziative in aula, webinar e online. Le indicazioni rilevate attraverso i questionari di qualità percepita o feedback vengono utilizzate per indirizzare azioni di miglioramento, ad esempio in termini di progettazione e scelta di format didattici.

Inoltre, il Gruppo mette in atto iniziative di ingaggio e change management, con un orizzonte temporale specifico, che vengono costruite di volta in volta in base alle finalità da perseguire, al target di popolazione da coinvolgere e al tipo di trasformazione/cambiamento da accompagnare. In tutte le iniziative le persone coinvolte sono ingaggiate attivamente in ciascuna fase del programma, attraverso molteplici occasioni di partecipazione. Nella progettazione e nel presidio degli impatti delle iniziative a favore delle persone, le azioni intraprese possono essere declinate nelle seguenti fasi:

  • definizione di strategie, policy e regolamenti aziendali;
  • definizione di obiettivi in linea con la strategia di sostenibilità aziendale;
  • sensibilizzazione culturale del contesto tramite piani di comunicazione e piani di ascolto, per favorire la partecipazione attiva delle persone nella co-generazione di soluzioni e aumentare la motivazione e l'engagement verso obiettivi comuni.

Poste Italiane coinvolge i propri dipendenti in un programma annuale di survey rivolte a tutta la popolazione aziendale, erogate attraverso i canali interni e finalizzate a intercettare il gradimento rispetto a iniziative e temi di interesse aziendale. Con riferimento all'anno 2024 sono state erogate le seguenti survey:

  • Servizi per la Persona: indagine annuale che analizza il gradimento degli utenti in merito ai contenuti e alla navigabilità della sezione presente sulla intranet aziendale, rivolta a tutta la popolazione aziendale;
  • Poste Mondo Welfare: indagine per rilevare il gradimento dei partecipanti al piano di conversione del premio di risultato in welfare e per il recepimento dei fabbisogni, rivolta a tutta la popolazione aziendale. In particolare, nel 2024 sono state erogate due survey di cui una riferita all'edizione dell'anno passato e una lanciata a dicembre per l'edizione 2024;
  • Survey "PosteIN Diversity&Inclusion secondo te": indagine finalizzata a creare valore comune e condiviso e una gestione più consapevole delle tematiche della D&I e indagare percezione e livello di conoscenza sulle tematiche di Diversity & Inclusion tra il personale del Gruppo Poste Italiane, per orientare l'impegno del Gruppo in questo ambito, in modo da poter intervenire con policy e azioni migliorative a livello di organizzazione, clima e relazioni. La survey è rivolta a tutta la popolazione aziendale;
  • Survey caregiver: questionario anonimo di autovalutazione finalizzato a misurare in modo autonomo e riservato la percezione del proprio carico di cura, rivolto al personale caregiver;
  • Dillo a NoidiPoste: indagine continuativa finalizzata alla co-creazione di nuovi prodotti e servizi, al service design e al miglioramento della customer experience relativi a prodotti e servizi di Poste Italiane, con candidatura aperta a tutti i dipendenti;
  • Casina Poste e Parco Fluviale: indagine finalizzata a riscontrare esigenze e gradimento relative all'apertura del nuovo spazio per lo sport e il tempo libero a Roma riservato ai dipendenti, rivolta al personale di Roma e provincia con due survey erogate nel 2024;
  • Indagine sulla mobilità casa-lavoro 2024: indagine annuale che analizza le abitudini di spostamento casa-lavoro dei dipendenti, per individuare, nel medio e lungo termine, soluzioni di mobilità sostenibile per ridurre le emissioni di CO2 nell'interesse dei dipendenti e della collettività. L'indagine è rivolta a circa 41.000 dipendenti delle 138 sedi con oltre 100 addetti, in 77 comuni del territorio;
  • Servizio noleggio auto: indagine finalizzata a indagare il gradimento del servizio di noleggio auto aziendali, rivolta ai dipendenti destinatari del servizio, con due survey erogate nel 2024;
  • Nuove scarpe antinfortunistica per il personale PCL: indagine finalizzata a ottenere un riscontro sul gradimento dell'attuale dotazione di scarpe antiinfortunistica, suggerendo al tempo stesso possibili migliorie da introdurre, rivolta al personale PCL impattato.

Inoltre, nell'ambito del sistema aziendale di Performance Management è previsto il Questionario Piano Sviluppo Performance (PSP), uno strumento messo a disposizione di tutti i valutati del Gruppo per esprimere aspettative, interessi, orientamento professionale e l'eventuale disponibilità alla mobilità geografica. È un'occasione per mettere al centro il proprio punto di vista sulla soddisfazione rispetto agli obiettivi raggiunti, sulla relazione con i team contribuendo, così, a fornire elementi utili a costruire, insieme al proprio responsabile, un percorso di rafforzamento delle competenze, della motivazione e del coinvolgimento nelle sfide future. Nel 2024 tale iniziativa ha coinvolto circa 40 mila dipendenti.

In ultimo, sono state condotte diverse iniziative nell'ambito del sostegno delle persone con disabilità o in situazioni di vulnerabilità. In particolare, una survey condotta come iniziativa dell'E.R.G. PostAbili, ha rilevato la conoscenza e le percezioni individuali rispetto al linguaggio inclusivo delle disabilità in Azienda. Le evidenze sono state oggetto di una presentazione in modalità webinar. È stato anche definito nell'ambito dello stesso E.R.G. una collana di post e di news sulla tematica dell'autismo. In particolare, è stata lanciata una collana dal titolo ApprofondiMenti volta a fornire indicazioni

Gruppo Poste ItalianeRelazione sulla gestione al 31 dicembre 2024

e approfondimenti per diffondere la conoscenza dell'autismo e render questa caratteristica sempre meno fonte di distanza e potenziale esclusione. Poste Italiane ha avviato una survey che ha coinvolto i dipendenti con disabilità, di cui all'ultimo prospetto informativo del 31 gennaio 2024, con l'obiettivo, in linea con quanto indicato all'art. 4 della L. n. 4/2004 e ss.mm., e in coerenza con quanto previsto dalle Linee Guida AGID del 26 aprile 2022, di acquisire eventuali necessità di adeguamento della strumentazione informatica in dotazione, ivi inclusi eventuali strumenti compensativi e tecnologie assistive.

Con particolare riferimento alle tematiche di dialogo sociale si rappresenta che il 15 aprile 2024 si è riunito l'Osservatorio Paritetico sul Lavoro Agile tra Azienda e Organizzazioni Sindacali, per analizzare alcune tematiche riconducibili all'applicazione nel Gruppo dell'istituto dello Smart Working, con particolare riferimento alle fattispecie di accesso all'Accomodamento Ragionevole. In particolare, a sostegno della genitorialità, si è stabilito che il Lavoro Agile possa essere previsto accordato per un numero maggiore di giorni alla settimana e al mese rispetto a quelli ordinariamente previsti alle lavoratrici/ai lavoratori adibiti ad attività remotizzabili durante i tre anni successivi alla conclusione del periodo di congedo di maternità/paternità indipendentemente dalla distanza tra residenza/domicilio e sede di lavoro del dipendente. Analoga tutela è riservata anche ai dipendenti appartenenti a nucleo familiare monoparentale che, in base all'Intesa sindacale citata, ricomprende anche i casi di soggetti divorziati o legalmente separati, che abbiano ottenuto l'affidamento esclusivo o congiunto del figlio minore di età. Inoltre, con il verbale di accordo del 3 dicembre 2024, la possibilità di svolgere la prestazione lavorativa in modalità agile è stata prorogata fino al 31 dicembre 2025.

Il Gruppo Poste Italiane intrattiene anche rapporti di ascolto e reciproco scambio con soggetti ed enti che ne rappresentano interessi legittimi e diritti. A titolo esemplificativo e non esaustivo, si annoverano "Valore D", associazione di imprese che promuove la diversità, il talento e la leadership femminile e "ASPHI", organizzazione che promuove l'integrazione di persone disabili nel lavoro e nella società, "Parks – Liberi e uguali", un'associazione attiva per i temi della diversità, con particolare attenzione a coloro che appartengono alla comunità LGBTQ+. In ultimo, l'impegno del Gruppo nella tutela dei diritti dei lavoratori è confermato non solo nei valori delineati dal Codice Etico ma anche dal Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro, che con l'allegato 17 recepisce i principi riportati nell'Accordo Quadro sulle molestie e la violenza nei luoghi di lavoro sottoscritto da Confindustria e dalle Organizzazioni Sindacali il 25 gennaio 2016.

Infine, Poste Italiane e tutte le Società del Gruppo prevedono il coinvolgimento delle rappresentanze dei lavoratori e delle organizzazioni sindacali. Nello specifico, il Gruppo consulta in modo costante i Rappresentanti dei Lavoratori per la Sicurezza (RLS), individuati fra i principali protagonisti nella gestione della salute e sicurezza sul luogo di lavoro, e scelti direttamente dai lavoratori nell'ambito delle rappresentanze sindacali aziendali, come previsto dal D.Lgs. 81/08. I RLS vengono regolarmente consultati non solo a seguito dell'implementazione di nuove metodologie di valutazione del rischio, ma anche in occasione di variazioni organizzative o di processo che possano incidere sulla salute e sicurezza sul lavoro, nonché in fase di stesura del Documento di Valutazione dei Rischi. L'adozione di una consultazione adeguata, tempestiva e preventiva con i RLS consente di ottenere pareri fondamentali per adempiere in modo preciso agli obblighi legislativi e per promuovere il miglioramento continuo della salute e della sicurezza dei lavoratori. La consultazione può coinvolgere tutti i Rappresentanti dei Lavoratori per la Sicurezza del territorio nazionale o solo quelli di un territorio specifico.

Per quanto riguarda il dialogo tra la parte datoriale e i lavoratori, promosso attivamente dal Gruppo, si realizza attraverso l'Osservatorio Paritetico Nazionale (OPN) e gli Organismi Paritetici Regionali (OPR). Grazie a questi comitati, a cui partecipano le rappresentanze a livello nazionale e territoriale, datoriali, sindacali e dei RLS, Poste Italiane coinvolge tutte le parti interessate al fine di affrontare specifiche tematiche legate alla salute e sicurezza emerse anche da segnalazioni da parte dei lavoratori, condividere iniziative in materia di salute e sicurezza sul lavoro e avviare il processo di consultazione dei RLS sulla valutazione del rischio. Le sedute degli Organismi Paritetici sono convocate sia con cadenza definita dal CCNL vigente, sia in risposta alle esigenze emerse volta per volta, garantendo così una flessibilità nella gestione del dialogo e la tempestiva trattazione delle questioni rilevanti.

Processi per porre rimedio agli impatti negativi e canali che consentono ai lavoratori propri di sollevare preoccupazioni

Obbligo di informativa ESRS S1 S1-3

Al fine di prevenire e porre rimedio agli impatti negativi sulla forza lavoro propria, il Gruppo Poste Italiane adotta un approccio orientato a identificare il problema, analizzare le cause e adottare misure correttive, oltre ad essersi dotato di canali attraverso i quali i lavoratori possono esprimere preoccupazioni. In tale ottica, il Gruppo mette a disposizione canali specifici affinché i lavoratori propri siano in grado di comunicare le proprie preoccupazioni o esigenze direttamente all'Azienda e far sì che vengano opportunamente gestite, tra cui il Sistema di segnalazione delle violazioni c.d. "Whistleblowing" 226 .

Per quanta riguarda i processi implementati per mitigare gli impatti correlati alla salute e sicurezza sul lavoro, Poste Italiane stanzia ogni anno budget dedicati alla realizzazione di piani di miglioramento. Tra questi, risultano di particolare rilevanza gli investimenti sostenuti per la manutenzione e il miglioramento continuo degli aspetti impiantistico-strutturali del patrimonio immobiliare, nonché le risorse impiegate per la gestione e manutenzione della flotta aziendale, la realizzazione delle campagne di formazione, informazione e addestramento, le attività di verifica/controllo della salute e sicurezza sul lavoro, la sorveglianza sanitaria, lo sviluppo e la manutenzione dei sistemi e degli applicativi a supporto della gestione della salute e sicurezza dei dipendenti. Inoltre, i lavoratori vengono informati, formati e addestrati affinché eventuali situazioni di lavoro da cui possano derivare lesioni o malattie professionali siano gestite secondo quanto previsto dalle misure di tutela riportate nel Documento di Valutazione dei Rischi e nelle procedure aziendali di riferimento. A tal proposito, i lavoratori del Gruppo Poste Italiane hanno l'obbligo di segnalare immediatamente al Preposto, dandone informazione al competente Rappresentante dei Lavoratori per la Sicurezza, deficienze di mezzi e di dispositivi, nonché qualsiasi eventuale condizione di pericolo di cui vengano a conoscenza. Nelle istruzioni è specificamente indicato ai lavoratori il divieto di compiere di propria iniziativa operazioni o manovre che non siano di loro competenza ovvero che possano compromettere la sicurezza propria o di altri lavoratori.

Infine, il Gruppo mette a disposizione ulteriori strumenti e canali di comunicazione interna per favorire la comunicazione con i propri lavoratori, quali:

  • applicazione NoiDiPoste dedicata ai dipendenti per usufruire di servizi utili alla vita lavorativa e non solo, contenente tutte le news della intranet;
  • Intranet aziendale, accessibile a tutti i dipendenti di Poste Italiane e Società del Gruppo;
  • TG Poste Italiane, con informazioni sulla Intranet e App NoidiPoste;
  • magazine aziendale Postenews, con notizie, reportage, interviste e focus sul Gruppo e su tutti i temi che coinvolgono le persone e il business di Poste Italiane, dalla sostenibilità alla logistica, passando per l'innovazione, la previdenza, il risparmio e la costante attenzione per il territorio, valorizzando la missione sociale di Poste Italiane;
  • bacheche fisiche, presenti in tutte le sedi aziendali di Poste Italiane e delle Società del Gruppo, utilizzate per l'affissione di locandine sia presso la Sede Centrale che in quelle sul territorio;
  • account e-mail dedicato, per l'invio di comunicazioni ai dipendenti di Poste Italiane in possesso di postazione lavorativa individuale. Per alcune comunicazioni, in accordo con i referenti di comunicazione interna, gli invii sono destinati direttamente anche a dipendenti di alcune Società del Gruppo;
  • spazio "il mio cedolino comunicazioni" sulla intranet, dedicato ai dipendenti di Poste Italiane e principali Società del Gruppo;
  • newsletter "7 Giorni", attraverso la quale vengono presentati settimanalmente i principali temi della intranet;

226 Con riferimento al sistema "Whistleblowing", si rimanda al Capitolo G1 – Condotta delle imprese.

  • newsletter Poste Italiane, che tratta temi specifici di business ed è rivolto ad alcune famiglie professionali;
  • direct mailing e vademecum, indirizzati a tutti i dipendenti di Poste Italiane e del Gruppo o ad alcune famiglie professionali in occasione di alcune comunicazioni di particolare rilevanza strategica;
  • monitor, presenti in alcune realtà aziendali, attraverso cui vengono veicolati contenuti audio/video;
  • applicazione Company communicator per l'invio di notifiche desktop dirette a tutte le postazioni direzionali;
  • podcast Poste, che racconta storie, conversazioni, interviste e approfondimenti su iniziative aziendali, interviste a puntate, immersivi nelle realtà territoriali, divulgativi su temi di attualità.

Interventi su impatti rilevanti per la forza lavoro propria e approcci per la mitigazione dei rischi rilevanti e il perseguimento di opportunità rilevanti in relazione alla forza lavoro propria, nonché efficacia di tali azioni

Obbligo di informativa ESRS S1 S1-4; Obbligo minimo di informativa ESRS 2 MDR-A

Poste Italiane ha attuato specifiche azioni volte a mitigare e correggere gli impatti effettivi e potenziali e affrontare i rischi e le opportunità connessi alla forza lavoro propria.

Formazione continua

L'impegno del Gruppo nel garantire la formazione continua a tutti i dipendenti è testimoniato dall'obiettivo di realizzare 25 milioni di ore di formazione, come previsto dal Piano Strategico 2024 - 2028 "The Connecting Platform". A ulteriore riprova, dal 2017 al 2024 Poste Italiane ha investito 42,8 milioni di ore in formazione. Nello specifico nel 2024 sono state erogate circa 6 milioni di ore di formazione, attraverso molteplici iniziative formative sviluppate per rispondere alle sfide del piano strategico e sostenere le specifiche esigenze delle proprie persone.

Oltre a sviluppare le competenze di ruolo essenziali per sostenere nuovi modelli di business e di servizio, i piani formativi annuali hanno dedicato grande attenzione alla crescita delle competenze trasversali. Queste sono fondamentali per affrontare un contesto in costante evoluzione e per promuovere comportamenti orientati alla sostenibilità, all'innovazione e al miglioramento continuo. La formazione con un approccio multimodale che coniuga la formazione in presenza, realizzata mediante l'utilizzo di strumenti innovativi, con contenuti di digital learning, disponibili in qualunque momento ed accessibili da diversi touch point. In linea con le tendenze tecnologiche e i nuovi mindset, nel piano di formazione per l'anno 2024, è stato previsto un focus sull'Intelligenza Artificiale. A livello trasversale si è tenuto "LabAi Literacy" un percorso destinato a tutta la popolazione del Gruppo e costituito da 10 lezioni webinar a partecipazione volontaria, che saranno poi riproposte in 10 moduli online nella piattaforma di formazione. Inoltre, sempre nell'ambito dell'AI, per approfondire determinati aspetti si sono tenute altre iniziative destinate a target specifici in materia di Cyber Security, Privacy, ICT, ambito bancario, ambito normativo, ambito organizzativo aziendale.

Particolare attenzione viene data allo sviluppo della leadership e, più in generale, di un mindset a sostegno della crescita continua delle competenze manageriali per ispirare il cambiamento, leggere il presente e il futuro e generare "valore" per le persone e l'organizzazione. Seguendo il modello di leadership del Gruppo, si è lavorato intensamente sullo sviluppo di competenze distintive, guidando i manager verso un approccio meno transazionale e più orientato alle persone (peopleoriented), in linea con l'attuale fase di trasformazione aziendale. Per i manager, sono state promosse attività formative mirate e strutturate, con l'obiettivo di arricchire le prassi manageriali aprendo lo sguardo su orizzonti anche diversi dal proprio, per ampliare a 360 gradi la visione di contesti complessi e rafforzare le capacità di leadership in un contesto in costante evoluzione. Si conferma inoltre l'attenzione allo sviluppo delle soft skills, sempre più fondamentali per supportare il cambiamento, dalla gestione delle relazioni con i dipendenti alla capacità di affrontare e risolvere problematiche di diversa complessità. Con l'obiettivo di sviluppare competenze trasversali, relazionali, comunicative e collaborative, necessarie per affrontare cambiamenti organizzativi e lavorare efficacemente in team, sono stati trattati temi quali Public Speaking, Tecniche e Approcci al Problem Solving, Gestione per Obiettivi e Orientamento al Risultato, e Tecniche di Ascolto Attivo. Queste iniziative, rivolte ad un target trasversale, mirano a migliorare le performance sia a livello individuale che di gruppo.

Formazione Accessibile

Al fine di promuovere l'accessibilità digitale attraverso la formazione garantendo che i contenuti siano fruibili da tutte le persone, il Gruppo si impegna nella formazione per l'accessibilità e l'inclusione digitale attraverso la predisposizione di standard e format ad hoc. In merito alla definizione dei nuovi format è stato ideato uno standard di riferimento per la progettazione e sviluppo dei corsi online che comprende nuove funzionalità di navigazione e di interfaccia, per agevolare la fruizione dei corsi da parte di persone che potrebbero avere diversi gradi di limitazione della vista e dell'udito e ridotta mobilità.

Iniziative di ingaggio e change management

Il Gruppo ha attivato diversi programmi di Change ed Engagement per accompagnare i cambiamenti più rilevanti per il business sia in ambito Mercato Privati che in ambito Posta Comunicazione e Logistica. Per il primo, è stato avviato "OFE con La F di futuro", il programma che, attraverso una serie di laboratori creativi ed esperienze immersive, si pone l'obiettivo di accompagnare l'evoluzione del Front End degli Uffici Postali sostenendo l'Operatore di Front End (OFE) nell'agire il nuovo ruolo, coinvolgendo anche i Responsabili e le figure a supporto. Nell'ambito logistico invece è nato "Traiettorie verso il successo", il programma per la diffusione di un nuovo modo di lavorare a fronte del cambiamento organizzativo a matrice. Il percorso coinvolge le persone in 3 layer di implementazione: Leadership team, team di integrazione (middle management) e cantieri operativi (professional con ruoli chiave), per la messa a punto di soluzioni in grado di abilitare la trasformazione migliorando i processi interni e la comunicazione.

In PostePay è stato realizzato "Play Day #1", il programma HR di innovation engagement sul modo di lavorare, innovare e agire i temi e i valori condivisi per mettere in pratica la strategia del «Play Day #1» ovvero "lavorare sempre come fosse il giorno 1 dell'Azienda". Il focus del progetto è quello di coinvolgere le persone nella realizzazione di un Programma di execution del Piano Strategico 2024-2028 "The Connecting Platform", che diventi un sistema ordinato di raccolta e messa a sistema degli input interni ed esterni sul modo lavorare e innovare.

Per permettere la comunicazione e la contaminazione sulla conoscenza del business, sono stati organizzati Project Talks, ovvero incontri in formato ibrido, finalizzati alla presentazione dei principali progetti in BancoPosta legati alle sfide del Piano Strategico 2024-2028. L'obiettivo è quello di favorire la condivisione delle strategie aziendali, promuovere il dialogo e offrire ai partecipanti ampie opportunità di interazione e confronto direttamente con i responsabili dei progetti e il Top Management, creare engagement e network all'interno delle funzioni. Vengono, altresì, organizzate Convention / incontri aziendali in plenaria rivolti a tutto il Gruppo/Divisione con il fine di incontrare il Top Management e condividere vision, obiettivi di business e strategia con il coinvolgimento attivo del personale. Inoltre, i Town Hall sono dei meeting trimestrali trasmessi in diretta tramite Teams Live Event, in cui il top management si riunisce con tutti i dipendenti, per illustrare i risultati di business, progetti strategici, per fornire aggiornamenti sull'andamento del Gruppo, iniziative future e altri argomenti rilevanti per l'intera organizzazione. È un momento dedicato al confronto aperto, con uno spazio finale di Q&A, progettato per favorire la trasparenza, incoraggiare il dialogo e rafforzare il senso di community all'interno del Gruppo.

Iniziative di orientamento scolastico e professionale

L'attenzione alle nuove generazioni è un tratto caratteristico di Poste Italiane. Particolare interesse viene posto al tema con la volontà di concorrere alla crescita dei giovani rispetto al tessuto sociale di riferimento. Il focus del programma è quello di favorire l'alleanza tra il mondo aziendale e scolastico con nuove opportunità di orientamento scolastico, professionale e di sviluppo delle soft skills per i figli dei dipendenti e per studenti provenienti anche da realtà sociali vulnerabili, attraverso il coinvolgimento attivo di professionisti aziendali.

Sulla base di tale approccio sono stati realizzati nell'anno 2024:

  • programma "Next Generation", in continuità con le passate edizioni, rivolto all'orientamento scolastico e allo sviluppo delle soft skills per ragazzi provenienti da realtà sociali vulnerabili articolato in "Percorsi per le competenze trasversali e per l'orientamento" (PCTO) che ha coinvolto studenti delle classi IV e V di Istituti Secondari di secondo grado, in laboratori per sviluppare le competenze c.d. trasversali e per approfondire le nuove opportunità che nascono dall'intelligenza artificiale e in un Creathon residenziale dove hanno lavorato in team per favorire lo sviluppo di soluzioni innovative in risposta alla challenge individuata dall'Azienda;
  • programmi laboratoriali di tipo esperienziale denominati "Future Lab", Life Skills Lab" e "Mind Building Lab" rivolti ai figli dei dipendenti per stimolare la riflessione sul proprio piano di sviluppo personale e sviluppare la capacità di progettare un percorso di studio e professionale in base alle caratteristiche individuali;
  • assegnazione di 18 borse di studio all'estero a favore dei figli meritevoli dei dipendenti nell'ottica di promuovere lo scambio interculturale.

Il Gruppo ha, inoltre, rinnovato l'impegno per la seconda edizione del progetto biennale "School4Life 2.0", sviluppato in sinergia con altre grandi aziende, con la finalità di contribuire a contrastare l'abbandono scolastico sostenendo la qualità educativa attraverso piani di intervento a cura di professionisti d'Azienda in qualità di role model, mentor e maestri di mestieri nelle scuole medie inferiori e superiori in tutta Italia.

Percorsi e interventi per la valorizzazione delle neurodiversità

La realizzazione di percorsi e interventi formativi, organizzativi e inclusivi di presidio per la valorizzazione delle neurodiversità in Azienda in ottica «Dyslexia Friendly Company», si inserisce nell'area Diversità e Inclusione, volta a favorire la sensibilizzazione verso ogni forma di diversità. Il focus del progetto è quello di favorire la realizzazione di misure concrete per l'inserimento e l'inclusione delle persone con caratteristiche diverse, valorizzandone appieno il talento e le competenze e contribuendo in tal modo all'abbattimento di barriere culturali e fisiche. Il piano prevede una fase di formazione a tutta la popolazione aziendale che rientra nel programma "Fare cultura sul tema" con lo scopo di diffondere la cultura e la sensibilizzazione sulle neurodivergenze.

In particolare, le azioni svolte consistono in:

  • organizzazione di webinar rivolti a diversi target e strumenti per l'autovalutazione delle DSA;
  • attività di formazione differenziate in base al target tramite e una collana di videocorsi disponibili in piattaforma elearning.

Le azioni di tipo organizzativo e gestionale realizzate, consistono in particolare:

  • avvio del gruppo di lavoro a presidio dei processi sensibili dal punto di vista dell'employee experience;
  • analisi ambientale composta da interviste strutturate per l'analisi dei processi sensibili (Selezione e inserimento, Formazione, Gestione, Sviluppo del personale, Comunicazione interna) mirata a individuare i potenziali ostacoli per candidati e lavoratori con DSA;
  • definizione di possibili misure innovative da intraprendere nei vari ambiti aziendali.

Inoltre, sono stati realizzati due webinar dedicati alla tematica della neurodiversità. Il primo ha affrontato le neurodiversità in senso ampio con focus sull'Autismo e sull'ADHD rivolto a tutta la popolazione aziendale e il secondo con focus sul processo di Recruiting & Onboarding per la funzione Risorse Umane e Organizzazione che si occupa di questi ambiti.

Iniziative per il Piano aziendale Diversity and Inclusion

Il Gruppo prosegue le iniziative per il piano aziendale Diversity and Inclusion, che si inseriscono nell'ambito dell'area di promozione di un cambiamento culturale volto a favorire la partecipazione attiva da parte delle persone. Il focus del progetto è la costituzione dei gruppi E.R.G. (Employee Resource Groups) comunità interne al Gruppo formate da persone dipendenti a cui partecipano non solo coloro che vivono direttamente una specifica diversità, ma anche gli alleati, cioè persone che scelgono di supportare una determinata comunità e di promuoverne valori e iniziative. Nel corso dell'anno sono stati aperti 5 gruppi ERG che favoriscono il dialogo e l'ascolto sulle tematiche di Generazioni (c.d. GenerAzione P,

con l'obiettivo di favorire il dialogo e lo scambio intergenerazionale), Genere (c.d. ParipassO , con l'obiettivo di favorire la leadership e l'empowerment femminile), LGBTQ+ (c.d. Poste+, con l'obiettivo di favorire un ambiente in cui ciascuno possa esprimere liberamente la propria identità), Vulnerabilità (c.d. PostAbili, con l'obiettivo di promuovere un ambiente di lavoro in cui tutte le diversità possano cooperare e coesistere armoniosamente) e Interculturalità (c.d. OpenPoste, con l'obiettivo di diffondere la conoscenza delle diverse culture e la ricchezza che scaturisce dalla contaminazione culturale) attraverso eventi di lancio in modalità webinar rivolti a tutta la popolazione aziendale; l'E.R.G. GenerAzione P inoltre ha condotto un Hackathon per generare nuove idee in ambito coinvolgendo tutti i membri dell'E.R.G.

Iniziative per promuovere la diversità

Poste Italiane ha lanciato l'indagine di ascolto "Poste IN – Diversity&Inclusion secondo te 2024" finalizzata ad indagare la conoscenza e la percezione individuale e collettiva delle tematiche di Diversity&Inclusion (D&I) nonché dell'impegno aziendale in questo ambito.

Nel mese di novembre è stata realizzata la terza edizione del Diversity Day "Poste, Plurale, Universale" di Poste Italiane per condividere un momento di attenzione trasversale sul percorso inclusivo intrapreso dal Gruppo. La partecipazione all'evento, estesa a tutta la popolazione aziendale in modalità streaming e accessibile con la presenza di interpreti LIS, è stata l'occasione per condividere storie interne a Poste Italiane rappresentative delle dimensioni della Diversity&Inclusion e per accogliere testimonianze esterne di persone di rilievo in ambito sociale, come fonte di ispirazione e di confronto sui temi dell'unicità e della diversità, toccando le quattro dimensioni della Diversity&Inclusion: Genere, Generazioni, Disabilità/Vulnerabilità ed Interculturalità.

Nell'arco dell'anno sono state condotte diverse iniziative di sensibilizzazione culturale sui diversi temi della D&I. In particolare, sono proseguiti i Diversity Innovation Meeting (DIM) - in collaborazione con Italiacamp - webinar aperti a tutti volti a creare occasioni virtuose di collegamento con start-up e best practices inclusive disponibili a livello nazionale. I DIM realizzati hanno trattato le tematiche del Genere, della Disabilità, della Interculturalità e delle Generazioni quest'ultimo con focus dedicato ad esplorare motivazioni e caratteristiche della Generazione Z nel mondo del lavoro e nel sociale approfondendo l'influenza del linguaggio nei comportamenti. Infine, un'edizione speciale di fine anno del DIM ha visto trattare il tema dell'Intersezionalità, un concetto nuovo che spiega come molteplici caratteristiche di "diversità" possono avere un impatto in termini di percezione di esclusione più che proporzionale quando si presentano insieme.

Un'altra iniziativa di sensibilizzazione culturale è il webinar realizzato in collaborazione con A.G.E.D.O, un'associazione che riunisce genitori, parenti, amiche e amici di persone LGBTQ+, con lo scopo di far riflettere, attraverso la condivisione di storie di coming out in famiglia, sull'importanza ed il valore dell'inclusione delle diversità in ogni contesto e nel senso di connessione che questo genera. In occasione della Giornata internazionale per l'eliminazione della violenza contro le donne è stato realizzato un evento aziendale dal titolo "Voci plurali contro la violenza di genere: violenza fisica, economica e psicologica" per sensibilizzare rispetto al grave problema della violenza di genere. È stato presentato un quadro completo del fenomeno dei femminicidi in Italia, fornendo una visione articolata attraverso l'analisi di dati e testimonianze e per individuare come riconoscere altre forme di violenza come quella economica e psicologica. L'evento aperto a tutta la popolazione aziendale ha visto la partecipazione di voci della società civile, del mondo economico e del volontariato a testimonianza di un impegno condiviso senza distinzione di genere.

Per quanto riguarda la disabilità è stato organizzato un webinar in occasione della Giornata internazionale dei diritti delle persone con disabilità "Inclusione in gioco: scenari e opportunità di inclusione per le disabilità", per approfondire la tematica specifica e diffondere una cultura aziendale più inclusiva. L'incontro, tradotto nella Lingua dei Segni, ha visto la partecipazione di ospiti accademici e statistici per far emergere l'importanza di considerare la disabilità come dimensione intersezionale, che incrocia vari ambiti come genere, reddito, istruzione e generazioni.

Iniziative per lo sviluppo della Leadership femminile

Nell'ambito dell'azione di consolidamento della leadership femminile, l'Azienda ha avviato programmi dedicati ad aumentare la partecipazione di donne a percorsi di coaching e mentoring e a programmi di sviluppo della leadership. L'incremento della partecipazione femminile tali iniziative è stato raggiunto attraverso il coinvolgimento mirato di donne all'interno dei target aziendali coinvolti.

Mums at Work

È stato avviato uno specifico programma - Mums at Work - che coinvolge le dipendenti al rientro dalla maternità, accompagnandole nel realizzare con efficacia il loro reinserimento in azienda, supportandole con percorsi di coaching dedicati.

Il programma, sostenuto da professionisti esterni e da una nutrita squadra di coach interni certificati, è stato avviato in via sperimentale nel 2022, arrivando a coinvolgere nel 2024 circa 150 dipendenti.

Piani a sostegno della genitorialità attiva

Poste Italiane continua a sostenere la genitorialità attiva in linea con la Policy varata sul tema, con diversificate iniziative, come ad esempio il programma "Lifeed Genitori". Si tratta di un percorso di self-coaching rivolto ai dipendenti con figli fino ai 18 anni, per rendere l'esperienza genitoriale un vero e proprio "master", una palestra di allenamento delle competenze trasversali, essenziali anche per la crescita professionale. Sempre a supporto della condizione genitoriale, è attivo il servizio aziendale degli asili nido PosteBimbi presso le sedi di Roma e Bologna per i figli e nipoti dei dipendenti e per una quota parte di utenti provenienti da enti comunali e terzi. Il servizio è esteso ad oltre 100 famiglie con figli dai tre a 36 mesi ed è previsto un contributo per i dipendenti da parte del Gruppo pari al 55% del valore della retta mensile. Inoltre, sono stati organizzati, in collaborazione con esperti del settore, seminari di sostegno alla genitorialità, webinar per tutti i dipendenti con figli in età pediatrica e/o adolescenziale finalizzati ad intraprendere un percorso interdisciplinare su tematiche diversificate per accompagnare le famiglie verso aspetti connessi alla sfera relazionale, emotiva e sociale in linea con le dinamiche evolutive del contesto culturale di riferimento.

Iniziative di scouting e sviluppo dedicate ai giovani

Il POP (Programma di Orientamento Professionale) è un programma di scouting, rivolto a giovani impiegati best performer, di cui si vogliono intercettare potenzialità di sviluppo su ruoli a maggiore complessità. Gestito da professionisti interni certificati, prevede incontri di follow up con i partecipanti dopo la valutazione del potenziale, per accompagnarli nella messa a terra di piani di miglioramento delle competenze. Con l'obiettivo di ampliare l'azione di valorizzazione dei giovani, il Gruppo ha avviato l'ideazione di un ulteriore Assessment del potenziale rivolto a giovani neolaureati ad un anno dal loro inserimento in Azienda, in modo da recepire anticipatamente le loro caratteristiche e motivazioni e rendere disponibili percorsi di crescita coerenti. Il programma vedrà la sua piena implementazione nel corso del 2025.

Programma di onboarding e job rotation

Al fine di valorizzare delle competenze dei giovani talenti inseriti nelle funzioni PCL e logistiche Poste Italiane ha realizzato un programma di onboarding e job rotation inclusivo con il fine di potenziare l'employer branding verso la genZ.

Iniziative innovative per experience dei dipendenti

Il Gruppo Poste Italiane ha avviato un progetto di miglioramento dell'experience dei dipendenti sui servizi disponibili nell'app/intranet aziendale attraverso la misurazione del rating Google Play e AppStore. Il focus del progetto è quello di effettuare una progettazione degli interventi di experience e di design per l'app Noidiposte introducendo dei funnel su cui inserire le azioni di valutazione da parte degli utenti.

Servizi a sostegno delle vulnerabilità

Prosegue l'iniziativa "Noi Siamo Qui" dedicata ai dipendenti con gravi patologie, malattie croniche o che si trovino in situazioni di vulnerabilità. Per tale target è stato attivato su base volontaria, oltre al servizio di coaching inclusivo operato da coach interni appositamente formati e un servizio di second opinion operato in collaborazione con il Centro Medico Aziendale, anche un piano mirato di supporto psicologico. Tra le azioni inclusive per le vulnerabilità, i soggiorni estivi per figli con disabilità dei dipendenti, sostenuti interamente da Poste Italiane, che prevedono due periodi di vacanza della durata di 15 giorni ciascuno, in strutture turistiche accessibili. Il programma ha permesso a circa 40 ragazzi momenti di intrattenimento e di assistenza individuale con operatori dedicati, favorendo un'esperienza di socializzazione e di piena integrazione ed ha consentito alle famiglie di beneficiare di un servizio di sollievo nelle esigenze quotidiane di cura. Coinvolgimento e ascolto è stato realizzato anche nei confronti dei dipendenti caregiver attraverso una survey a loro aperta, pensata sia per comprendere le loro esigenze specifiche, sia per offrire un sostegno concreto, permettendo di misurare in modo autonomo e riservato la percezione del proprio carico di cura ed offrendo un'opportunità di riflessione personale su possibili azioni e strategie di presidio rispetto alla propria situazione e ruolo. L'iniziativa è stata, altresì, abbinata alla messa a disposizione di una guida operativa, utile per generare sinergie positive nel bilanciamento con gli impegni quotidiani vitalavoro. In coerenza con il percorso di ascolto sopra delineato, prosegue il programma "Lifeed Care" dedicato ai caregiver aziendali che punta ad offrire una nuova prospettiva valoriale sulla dimensione di cura e carriera. Si tratta di un programma digitale di auto-scoperta per migliorare il proprio benessere mirato a valorizzare le competenze maturate nell'agire l'esperienza di sostegno.

Iniziative per contrastare il fenomeno infortunistico

Poste Italiane nel proseguire con l'impegno costante di prevenzione del fenomeno infortunistico, in particolare nell'ambito della logistica, anche nel 2024 ha messo in campo una serie di iniziative tra cui, a titolo non esaustivo, la formazione erogata nell'ambito del protocollo di intesa Poste-Polizia Stradale che ha come obiettivo lo sviluppo di una cultura della prevenzione per la riduzione sistematica degli incidenti sulle strade e una tutela sempre maggiore della vita e della sicurezza per gli spostamenti su strada e l'avvio del percorso formativo Safety Academy, utile a diffondere e promuovere la cultura della sicurezza.

Piani annuali di verifiche e controlli su Salute e Sicurezza sul Lavoro (SSL)

Il monitoraggio e il controllo della conformità e dei Piani di Miglioramento avvengono attraverso "Piani annuali di Verifiche/Controlli SSL" effettuati in ciascuna unità produttiva della Capogruppo e nelle Società del Gruppo. In particolare, le attività di Verifica/Controllo SSL svolte nel 2024 si compongono di: Audit sui Sistemi di Gestione della Salute e Sicurezza sul Lavoro/Ambiente con obiettivo la verifica che il sistema di gestione adottato in Azienda sia conforme ai requisiti delle norme di riferimento e che sia correttamente attuato e mantenuto attivo; Technical Audit, attività di controllo mirata ad analizzare e valutare lo stato di conformità SSL dei siti, con particolare riferimento agli aspetti di carattere impiantistico/strutturale. Tra i sistemi adottati da Poste Italiane S.p.A. per il monitoraggio e il controllo dell'efficacia delle politiche SSL adottate figurano:

  • GISLA (Gestione Informatica Sicurezza sul Lavoro e Ambiente);
  • Piattaforme per la gestione della formazione;
  • GIW (Gestione Infortuni Web Based);
  • SSA (Safety Self Assessment);
  • Real Gimm (quota parte per la gestione delle manutenzioni che impattano la SSL);
  • File Maker (quota parte per la gestione dei lavori immobiliari che impattano la SSL);
  • EDVR (gestione elettronica dei Documenti di Valutazione dei Rischi);
  • EPI (Gestione Emergenze Poste Italiane).

Le tabelle che seguono riassumono sinteticamente il piano d'azione intrapreso dal Gruppo per il raggiungimento degli scopi e degli obiettivi delle politiche in tema di forza di lavoro propria e riportano l'ambito di applicazione e gli orizzonti temporali di ciascuna azione.

Principali azioni Ambito di applicazione Orizzonti temporali
Formazione continua Poste Italiane 2024
Formazione accessibile Poste Italiane 2026
Iniziative di ingaggio e change management Poste Italiane e specifici target 2025
Iniziative di orientamento scolastico e
professionale
Figli dei dipendenti e studenti 2025
Percorsi e interventi per la valorizzazione delle
neurodiversità
Poste Italiane e specifici target 2025
Iniziative per il Piano aziendale
Diversity&Inclusion
Poste Italiane 2026
Iniziative per promuovere la diversità Poste Italiane 2025
Iniziative per lo sviluppo della leadership
femminile
Poste Italiane 2024
Mums at Work Poste Italiane 2024
Piani a sostegno della genitorialità attiva Poste Italiane 2024
Iniziative di scouting e sviluppo dedicate ai
giovani
Poste Italiane e specifici target 2025
Programma di onboarding e job rotation Poste Italiane e specifici target 2025
Iniziative innovative per experience dei
dipendenti
Poste Italiane 2024
Servizi a sostegno delle vulnerabilità Poste Italiane e specifici target 2025
Iniziative per contrastare il fenomeno
infortunistico
Poste Italiane 2028
Piani annuali di verifiche/controlli SSL Poste Italiane Ogni anno

Le azioni sono monitorate attraverso specifiche attività come, ad esempio, questionari di gradimento e raccolta di feedback per il miglioramento continuo, verifica in progress dell'andamento con i partner di riferimento, metriche pubblicate dalle consolle degli store iOS e Google. Le attività formative invece, sono monitorate sia in termini di efficacia che di qualità percepita attraverso la rilevazione di indicatori specifici, la somministrazione di questionari, l'osservazione diretta e i feedback dei partecipanti. L'analisi integrata dei risultati è finalizzata al miglioramento continuo della formazione per rispondere efficacemente, in tempi sempre più rapidi, alle esigenze dei dipendenti, del mercato e dei clienti. Infine, sono stati implementati molteplici KPI di controllo che monitorano costantemente i volumi, la percentuale di copertura, l'efficacia e la qualità della formazione nonché costi e recuperi dai fondi interprofessionali, assicurando, grazie all'osservanza dei principi sanicti dalle politiche e dalle azioni pianificate, che le proprie pratiche non causino e non contribuiscano a causare impatti rilevanti sulla forza lavoro propria.

Con riferimento agli impatti positivi rilevanti, non sono state previste ulteriori azioni o iniziative rispetto a quanto già previsto dal piano d'azione precedentemente descritto.

Per la realizzazione delle azioni ivi descritte non sono stati inseriti i CapEx ed OpEx di riferimento in quanto non superano una soglia di rilevanza pari al 5% dei corrispondenti valori indicati nel Bilancio Consolidato di Gruppo.

METRICHE E OBIETTIVI

Obiettivi legati alla gestione degli impatti negativi rilevanti, al potenziamento degli impatti positivi e alla gestione dei rischi e delle opportunità rilevanti

Obbligo di informativa S1-5; Obbligo minimo di informativa ESRS 2 MDR-T

Il Gruppo Poste italiane, al fine di gestire gli impatti, i rischi e le opportunità legati alla forza lavoro propria, nonché contribuire al raggiungimento degli impegni fissati e formalizzati all'interno delle proprie politiche di Gruppo, ha definito una strategia inclusiva di obiettivi misurabili, orientati ai risultati e inquadrati nel tempo, al fine di valutare i progressi compiuti. Ciascun obiettivo è oggetto di monitoraggio costante, al fine di valutare in che modo i progressi risultano in linea con quanto stabilito dall'Azienda. La tabella che segue riassume gli obiettivi fissati dal Gruppo Poste Italiane nell'ambito della forza lavoro propria, indicando i relativi target di raggiungimento, l'ambito di applicazione, la baseline e il risultato raggiunto al presente anno di rendicontazione.

Obiettivo Target Ambito
dell'obiettivo
Anno base Risultato 2024
Promuovere lo sviluppo e
l'aggiornamento delle competenze
25 mln ore di formazione
Poste Italiane
entro il 2024
2020 30,5 mln ore
strategiche e distintive,
garantendo la formazione continua
di tutti i dipendenti del Gruppo
25 mln ore di formazione
entro il 2028
Poste Italiane 2023 Circa 6 mln nel 2024
Campus Italia: centri di formazione
dedicati ai dipendenti del Gruppo
5 centri di formazione entro
il 2028
Poste Italiane 2023 Avviate progettazioni
Sviluppo di un framework ethics
driven a supporto dell'Intelligenza
Artificiale
- Realizzazione della Policy
e individuazione di strumenti
per presidiare l'approccio
ethics driven nei processi AI
entro il 2026
- rilascio dei percorsi AI
Verticals e AI Literacy entro
il 2024
- 8 iniziative formative entro
il 2026
Poste Italiane 2023 Pubblicato il
documento «Manifesto
etico policy ethics
driven a supporto
dell'Intelligenza
Artificiale»
Rilasciati percorso AI
Verticals e Percorso AI
Literacy
Aumentare la partecipazione di
donne a percorsi di coaching e
mentoring e a programmi di
sviluppo della leadership
+10% di partecipazione di
donne ai percorsi di
coaching e mentoring e a
programmi di sviluppo della
leadership entro il 2024
Poste Italiane 2023 + 17% di
partecipazione di
donne ai percorsi di
coaching e mentoring e
ai programmi di
sviluppo della
leadership
Favorire l'alleanza tra il mondo
aziendale e scolastico con nuove
opportunità di orientamento a
favore delle giovani generazioni
(figli dei dipendenti e studenti)
anche attraverso il coinvolgimento
attivo di professionisti aziendali
40 edizioni entro il 2025 Figli dei dipendenti
e studenti
2023 37 edizioni
Incentivare l'ascolto dei dipendenti
attraverso survey continuative
10 survey entro il 2024 Poste Italiane 2023 13 survey
Rafforzare la presenza femminile
nei piani di successione
manageriale, funzionale a
incrementare la presenza delle
donne nelle posizioni a maggiore
responsabilità del Gruppo
45% di candidature alla
successione occupate da
donne entro il 2024
Poste Italiane 2021 Oltre il 50%
Rafforzare a livello nazionale
misure di caring e di ascolto per i
dipendenti che si trovino in
situazioni di vulnerabilità e fragilità
per sostenere il loro benessere
mentale e motivazionale
Attivazione dei servizi a
livello nazionale servizi di
caring e ascolto entro il 2025
Poste Italiane 2023 Attivazione dei
seguenti servizi di
caring e ascolto riferiti
al target:
servizio di sostegno
psicologico
servizi per l'inclusione
Promozione delle attività dei
gruppi di Employee Resource
Group (E.R.G.) anche con
riferimento alle iniziative connesse
all'inclusione LGBTQ+
2 misure / interventi
realizzati entro il 2025
Poste Italiane 2023 Avviata promozione
delle attività dei gruppi
E.R.G. (webinar, ciclo
di post, hackathon e
gruppi di lavoro)
Favorire la cultura dell'inclusione a
tutti i livelli della struttura aziendale
attraverso percorsi formativi
specifici
Rilascio "Learning path"
Diversity&Inclusion entro il
2024
Poste Italiane 2023 Rilascio "Learning
Path"
Diversity&Inclusion
2024"
Sensibilizzare la popolazione
aziendale sulle procedure di
accesso in sicurezza alle
applicazioni aziendali da rete
esterna
1 campagna di
comunicazione dedicata alla
MFA (Multifactor
Authentication) Mail,
comunicazione sui intranet,
app, spazio cedolino e
canali dedicati servizio TG
Poste entro il 2024
Poste Italiane 2023 1 campagna realizzata
Formazione per l'Accessibilità e
l'Inclusione Digitale
1 Survey
12 Focus Group
10 iniziative formative con
format/strumenti accessibili
entro il 2026
Poste Italiane 2024 new
Diminuire l'indice di frequenza
degli infortuni sul lavoro
-2% indice di frequenza
nell'area Posta,
Comunicazione e Logistica
entro il 2028
Poste Italiane 2024 new

Gli obiettivi strategici definiti dal Gruppo attraverso metodologie ed ipotesi che tengono conto del contesto di operatività e degli interessi degli stakeholder, nonché delle esigenze di compliance normativa in ambito ESG. Il Gruppo effettua un monitoraggio continuo rispetto alle performance conseguite e al grado di raggiungimento di tali obiettivi, i quali sono basati su dati e misurazioni certe.

Caratteristiche dei dipendenti dell'impresa

Obbligo di informativa ESRS S1 S1-6

Di seguito sono riportate le informazioni relative alla composizione della forza lavoro propria del Gruppo Poste Italiane. Le tabelle che seguono presentano il dettaglio rispetto alle diverse tipologie contrattuali, distinguendo tra dipendenti a tempo indeterminato, dipendenti a tempo determinato e dipendenti con orario variabile, a tempo pieno e a tempo parziale. I dati sono riportati con relativa ripartizione per genere.

Si specifica che il numero dei dipendenti a tempo indeterminato del Gruppo Poste Italiane è pari alla somma dei dipendenti assunti con contratto a tempo indeterminato e con contratto di apprendistato. Invece il numero dei dipendenti a tempo determinato è pari alla somma dei dipendenti assunti con contratto a tempo determinato e stage extracurriculare. Dunque, per la Rendicontazione di Sostenibilità, l'organico di Gruppo è dato dal totale dei dipendenti del Gruppo, compresi gli stage extracurriculari e al netto dei dipendenti assunti con contratti di somministrazione lavoro. Per la Relazione Finanziaria Annuale l'organico medio annuo di Gruppo al 31 dicembre 2024 è pari a 119.117 FTE e considera i contratti di somministrazione ma esclude gli stage extracurriculari.227

227 Si veda la Tabella C6 – Costo del Lavoro (RFA 2024 pag. 528).

Relazione Finanziaria Annuale 2024

Dipendenti (Headcount) u.m. 2024
Genere Dipendenti
Uomini 59.037
Donne 66.060
Altro 0
Non comunicato 0
Totale dipendenti 125.097
Dipendenti (Headcount) u.m. 2024
Uomo Donna Altro Non comunicato Totale
Numero di dipendenti 59.037 66.060 0 0 125.097
Numero di dipendenti a
tempo indeterminato
52.728 62.068 0 0 114.796
Numero di dipendenti a
tempo determinato
6.309 3.992 0 0 10.301
Numero di dipendenti a
orario variabile
0 0 0 0 0
Numero di dipendenti a
tempo pieno
55.765 59.382 0 0 115.147
Numero di dipendenti a
tempo parziale
3.272 6.678 0 0 9.950
Dipendenti u.m. 2024
Numero di dipendenti 111.074
Numero di dipendenti cessati FTE 5.593
Tasso di turnover dei dipendenti % 5

Il Turnover è il tasso di avvicendamento dei dipendenti cessati in un anno rispetto all'organico al 31/12 del medesimo anno ed è espresso con riferimento al solo personale stabile (contratto a tempo indeterminato e contratto di apprendistato) espresso in FTE. Il calcolo del turnover non include il personale flessibile (ossia i contratti a tempo determinato) in considerazione della natura oggettiva e soggettiva di tale categoria di contratto.

Caratteristiche dei lavoratori non dipendenti nella forza lavoro propria dell'impresa

Obbligo di informativa ESRS S1 S1-7

Di seguito sono riportate le informazioni relative al numero totale di lavoratori non dipendenti all'interno della forza lavoro dell'impresa. Il dato include sia i lavoratori assunti con contratto di somministrazione del lavoro che i lavoratori assunti con contratto di tirocinio curriculare.

Lavoratori non dipendenti (Headcount) u.m. 2024
Numero di lavoratori non dipendenti 168

Copertura della contrattazione collettiva e dialogo sociale

Obbligo di informativa ESRS S1 S1-8

Il Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro per i dipendenti di Poste Italiane si contraddistingue - in coerenza con il posizionamento strategico del Gruppo sui temi della sostenibilità e dell'inclusione - per una forte caratterizzazione sociale e per un'attenzione ai bisogni delle persone ed alle situazioni di vulnerabilità. L'impegno del Gruppo in tali ambiti si manifesta concretamente nell'implementazione - su più direttrici - di tutele di miglior favore rispetto a quelle previste dalla legge. In coerenza con queste politiche si collocano inoltre alcune delle principali novità introdotte con il rinnovo contrattuale sottoscritto in data 23 luglio 2024 con misure migliorative rispetto alla normativa di legge, in tema di sostegno al ruolo genitoriale e alle lavoratrici vittime di violenza, flessibilità oraria e work life-balance, tutele sociali. A tal proposito, si specifica che la percentuale di dipendenti coperti da accordi collettivi di contrattazione all'interno del SEE è pari al 100%. Inoltre, la percentuale di dipendenti coperti da organizzazioni sindacali che rappresentano i lavoratori operanti presso le sedi italiane è pari al 100%. Non sono stati stabiliti accordi con i dipendenti per la rappresentanza da parte di un comitato aziendale europeo (CAE), un comitato aziendale di una Società europea (SE) o un comitato aziendale di una Società cooperativa europea (SCE).

Contrattazione collettiva Dialogo sociale
Tasso di copertura Lavoratori dipendenti – SEE
(per i paesi con > 50 imp.
che rappresentano > 10 %
degli impiegati totali)
Lavoratori dipendenti – non
SEE
(stima per le regioni con > 50
imp. che rappresentano > 10
% degli impiegati totali)
Rappresentanza sul luogo di
lavoro (soltanto SEE)
(per i paesi con > 50 imp.
che rappresentano > 10 %
degli impiegati totali)
0 - 19 % n/a n/a n/a
20 - 39 % n/a n/a n/a
40 - 59 % n/a n/a n/a
60 - 79 % n/a n/a n/a
80 - 100 % Italia n/a Italia

Metriche della diversità

Obbligo di informativa ESRS S1 S1-9

Il Gruppo Poste Italiane è impegnato nel sostegno dei valori della diversità e dell'inclusione attraverso l'adozione di meccanismi societari, organizzativi e gestionali improntati al rispetto dei diritti e della libertà delle persone. A tal proposito, infatti, si segnala l'adozione da parte dello stesso della Politica di Diversity & Inclusion che ha l'obiettivo di favorire la diversità in tutte le sue dimensioni e la Politica in materia di diversità degli Organi di Amministrazione e Controllo di Poste Italiane S.p.A. il cui scopo è di individuare i criteri per una composizione quali-quantitativa del Consiglio di Amministrazione funzionale ad un efficace assolvimento dei compiti e delle responsabilità affidati all'organo di gestione, anche attraverso la presenza di persone che assicurino una sufficiente diversità di punti di vista.

Per tali finalità il Gruppo monitora la composizione della propria forza lavoro, prestando particolare attenzione alla diversità di genere nell'alta dirigenza e alla distribuzione per fasce di età dei dipendenti.

2024
Dipendenti
u.m.
Uomini Donne Altro Non specificato Totale
Dipendenti dell'alta
dirigenza
165 47 0 0 212
Percentuale % 78 22 0 0 100

Ai fini della quantificazione della categoria di dipendenti dell'alta dirigenza, si specifica che sono stati considerati i primi e secondi livelli di Poste Italiane con l'esclusione del personale quadro; i primi livelli di Poste Vita e PostePay con l'esclusione del personale quadro; gli AD delle Società del Gruppo in perimetro e il DG di BancoPosta Fondi.

Con riferimento alle modalità di calcolo, sono stati conteggiati i dipendenti e non il numero delle posizioni, pertanto sono state eliminate le eventuali posizioni scoperte o i doppi incarichi.

Dipendenti* (head 2024
count) u.m. Uomini Donne Altro Non specificato Totale
Dirigenti 548 190 0 0 738
età inferiore ai 30
anni
0 0 0 0 0
tra i 30 e i 50 anni 149 73 0 0 222
età superiore ai 50
anni
399 117 0 0 516
Quadri 8.284 7.405 0 0 15.689
età inferiore ai 30
anni
36 27 0 0 63
tra i 30 e i 50 anni 4.450 3.790 0 0 8.240
età superiore ai 50
anni
3.798 3.588 0 0 7.386
Impiegati 50.205 58.465 0 0 108.670
età inferiore ai 30
anni
8.349 4.989 0 0 13.338
tra i 30 e i 50 anni 25.425 27.712 0 0 53.137
età superiore ai 50
anni
16.431 25.764 0 0 42.195
Totale 59.037 66.060 0 0 125.097

*Si specifica che l'organico riportato nella presente tabella corrisponde ai dipendenti assunti con contratto a tempo indeterminato, apprendistato, contratto a tempo determinato e stage extracurriculare.

Salari adeguati

Obbligo di informativa ESRS S1 S1-10

Tutti i dipendenti del Gruppo Poste Italiane sono coperti da CCNL sottoscritti con le Organizzazioni Sindacali maggiormente rappresentative a livello nazionale. Il personale non dirigente, in relazione al diverso grado di partecipazione al processo produttivo aziendale, al differente apporto professionale richiesto e alle diverse responsabilità connesse, è inquadrato in livelli professionali. In ossequio alle previsioni di cui alla Direttiva 2041 del 19 ottobre 2022 che promuove la contrattazione collettiva quale mezzo per la determinazione di adeguati salari minimi legali per tutti i lavoratori, la retribuzione per ciascun livello professionale è disciplinata dai CCNL di riferimento per il personale non dirigente e per il personale dirigente.

Persone con disabilità

Obbligo di informativa ESRS S1 S1-12

Il Gruppo riconosce pari opportunità a tutte le sue persone indipendentemente dalla tipologia e grado di disabilità. A tal proposito, si segnala che la percentuale di persone con disabilità presenti all'interno della forza lavoro propria di Gruppo è pari al 4%. Si specifica che tale percentuale è calcolata in termini di headcount. Nello specifico rientrano in tale categoria i dipendenti che, trovandosi nelle condizioni di cui agli artt. 1 e 4 della L. n. 68/99:

  • siano stati assunti in quota disabili ai sensi della Legge n. 68/99 (ad esempio invalidi di guerra, non vedenti o sordomuti, persone con riduzione della capacità lavorativa superiore al 45% o superiore al 33%, accertata dall'INAIL, ecc.);
  • siano stati assunti quali normodotati e siano successivamente stati computati ai sensi della Legge n. 68/99 in relazione alla sopraggiunta inabilità allo svolgimento delle proprie mansioni con riconoscimento nel corso del rapporto di lavoro di una invalidità pari o superiore al 60% (superiore al 33% in caso di riduzione della capacità lavorativa derivante da infortunio sul lavoro o malattia professionale non imputabile al datore di lavoro ai sensi delle norme in materia di sicurezza e igiene del lavoro accertata in sede giudiziale);
  • non siano stati assunti per il tramite del collocamento obbligatorio pur essendo già prima della costituzione del rapporto di lavoro invalidi con riduzione della capacità lavorativa pari o superiore al 60% (superiore al 45% per le disabilità psichiche/intellettive) o superiore al 33% in caso di infortunio sul lavoro o malattia professionale riconosciuta dalla Commissione medica dell'INAIL.

Metriche di formazione e sviluppo delle competenze

Obbligo di informativa ESRS S1 S1-13

Il Gruppo Poste Italiane promuove la valorizzazione del capitale umano attraverso l'attuazione di specifiche iniziative di formazione e sviluppo finalizzate alla crescita professionale e culturale dei propri dipendenti e dei soggetti coinvolti nelle attività dell'Azienda. A tal proposito, lo stesso ha adottato dei sistemi di revisione periodica con cadenza annuale.

Si evidenzia che le risorse coinvolte nel processo di valutazione annuale sono dipendenti a tempo indeterminato e dipendenti in apprendistato che abbiano reso prestazione lavorativa per almeno 4 mesi nell'anno di riferimento; rispetto all'organico in servizio al 31/12/2023, non è quindi oggetto di valutazione il personale flessibile e il personale che non rispetta il requisito di permanenza minima della prestazione resa nell'anno.

Percentuale di dipendenti che ha ricevuto u.m. 2024
valutazioni regolari sui risultati e sullo
sviluppo di carriera durante il periodo di
rendicontazione, per genere e categoria di
dipendente
Uomini Donne Altro Non
specificato
Totale
Dirigenti % 100 100 0 0 100
Quadri 99 99 0 0 99
Impiegati 81 88 0 0 85
Totale 84 89 0 0 86

Al fine di promuovere lo sviluppo di profili altamente qualificati e specializzati, il Gruppo si impegna a garantire dei solidi programmi di formazione ai suoi dipendenti. In particolare, nel 2024 sono state garantite, in media, ai dipendenti circa 48 ore di formazione.

u.m. 2024
Ore medie di formazione per genere e
categoria di dipendenti
Uomini Donne Altro Non
specificato
Totale
Ore medie di formazione erogate ai dipendenti 43,4 52,4 0 0 48,2
Ore medie di formazione erogate a dirigenti 28,3 33,1 0 0 29,5
Ore medie di formazione erogate a quadri 67 78,7 0 0 72,5
Ore medie di formazione erogate a impiegati 39,6 49,2 0 0 44,8

Metriche di salute e sicurezza

Obbligo di informativa ESRS S1 S1-14

In virtù degli impegni assunti da parte del Gruppo nel creare un ambiente di lavoro sicuro, in linea con quanto stabilito dalla norma ISO 45001:2023, lo stesso mira a ridurre al minimo gli infortuni sul lavoro attraverso la messa a terra di tutte le azioni utili a prevenire ogni forma di infortunio e malattia professionale. In tale ottica, si segnala che il 100% dei dipendenti del Gruppo è coperto dal Sistema di Gestione per la Salute e la Sicurezza sul lavoro.

2024
u.m. Dipendenti Non dipendenti Totale
Percentuale di lavoratori
propri coperti dal sistema di
salute e sicurezza basato su
prescrizioni giuridiche
% 100 46 95
2024
u.m. Dipendenti Non dipendenti Totale
Numero di decessi dovuti a
infortuni sul lavoro*/malattie
professionali
3 2 5
Numero di infortuni sul
lavoro registrabili*, esclusi
quelli che hanno condotto a
decessi
5.954 175 6.129
Tasso di infortuni sul lavoro
registrabili
% 33,38 17,62 32,55

*Il dato include gli infortuni in itinere.

Relazione Finanziaria Annuale 2024

u.m. 2024
Dipendenti
Numero di casi riguardanti malattie
professionali
2
Numero di giorni persi per infortuni sul lavoro* 192.409
Numero di giorni persi per malattie
professionali*
25

*Il dato include gli infortuni in itinere.

Metriche dell'equilibrio tra vita professionale e vita privata

Obbligo di informativa ESRS S1 S1-15

In virtù dell'attenzione che il Gruppo rivolge ai suoi dipendenti, lo stesso mira a favorire un costante equilibrio tra vita privata e vita professionale. A tal proposito, infatti, tutti i dipendenti del Gruppo hanno diritto, tra gli altri benefici, a specifici congedi per motivi familiari.

2024
u.m. Uomini Donne Totale
Percentuale di dipendenti aventi
diritto
100 100 100
Percentuale di dipendenti che
hanno usufruito dei congedi
parentali degli aventi diritto
% 9 14 12

Metriche di retribuzione (divario retributivo e retribuzione totale)

Obbligo di informativa ESRS S1 S1-16

Nel presente anno di rendicontazione, il divario retributivo di genere, inteso come variazione percentuale tra i livelli retributivi medi corrisposti alle lavoratrici e ai lavoratori del Gruppo, risulta pari al 2,07%. Ai fini del calcolo è stata utilizzata la RAL teorica, considerando per il personale part time il corrispondente valore teorico full time ai fini della confrontabilità dei dati. La retribuzione oraria è stata suddivisa per il numero di ore teorico previsto dal Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro228 .

Con riferimento, invece al rapporto tra la remunerazione annua dell'individuo più pagato e la remunerazione totale annua mediana di tutti i dipendenti, nel 2024 il dato si attesta a 104. Il KPI "Retribuzione totale annua della persona con il salario più elevato dell'impresa", in coerenza con le informazioni illustrate nella Politica di Remunerazione di Poste Italiane all'interno della sezione relativa ai compensi corrisposti, predisposte in linea con la normativa prevista dal Regolamento Emittenti (Consob), fa riferimento all'Amministratore Delegato di Poste Italiane e include il compenso fisso, la quota monetaria del sistema di incentivazione variabile a breve termine (MBO) up-front e differita ed il fair value dei compensi equity a cui è stato aggiunto anche il valore dei fringe benefit. Il dato relativo alla remunerazione totale annua mediana di tutti i dipendenti è stato invece determinato per il restante personale, al netto dell'Amministratore Delegato e include i seguenti elementi erogati nel corso del 2024: retribuzione fissa comprensiva delle mensilità aggiuntive, retribuzione variabile (MBO, Premio di Risultato, Incentivazione commerciale e operativa), indennità (ad esempio indennità per il lavoro straordinario, indennità per il lavoro notturno, ecc.) e l'ammontare dei fringe benefit. Tale valore, per tener conto del personale entrato/uscito nell'anno e del personale part time, è stato diviso per l'FTE medio del 2024 determinando un valore pro capite comparabile. Sono state escluse sia le osservazioni con un FTE pari a zero che quelle con un valore pro capite inferiore al minimo teorico contrattuale (circa 21.200 € per il personale non dirigente e 75.000 € per il personale dirigente).

228 Nello specifico sono state considerate 1.872 ore (36 ore settimanali per 52 settimane.)

Incidenti, denunce e impatti gravi in materia di diritti umani

Obbligo di informativa ESRS S1 S1-17

Il numero totale di episodi di discriminazione segnalati al Gruppo Poste Italiane e risultati fondati nel periodo di riferimento, comprese le molestie, è pari a 7. Per tali segnalazioni sono state avviate le opportune azioni di risoluzione da parte delle funzioni competenti.

Nel presente anno di rendicontazione, al netto di quanto già specificato con riferimento agli episodi di discriminazione segnalati, il Gruppo Poste Italiane ha ricevuto 5 segnalazioni da parte dei lavoratori propri attraverso il sistema di gestione delle segnalazioni. In ottemperanza al nuovo D.Lgs. 10 marzo 2023, n. 24, con il quale è stata recepita nell'ordinamento italiano la direttiva UE 2019/1937 riguardante "la protezione delle persone che segnalano violazioni del diritto dell'Unione" (cd. disciplina Whistleblowing) e alle Linee Guida ANAC, adottate con delibera del 12 luglio 2023, tutte le segnalazioni, pervenute tramite il Portale a supporto del sistema di gestione delle segnalazioni, sono crittografate pertanto non è possibile riconoscere l'identità del segnalante e distinguere quali segnalazioni sono effettuate da lavoratori dipendenti. Infine, non sono stati registrati incidenti gravi in materia di diritti umani connessi alla forza lavoro propria nel periodo di riferimento.

8.3.2. LAVORATORI NELLA CATENA DEL VALORE DI POSTE ITALIANE [ESRS S2]

Il Gruppo Poste Italiane attribuisce importanza prioritaria alla tutela e valorizzazione dei lavoratori nella catena del valore, riconoscendone e migliorandone le competenze al fine di generare valore sociale condiviso. Inoltre, Poste Italiane si impegna ad intensificare progressivamente la sua responsabilità per la salvaguardia dei diritti di tutti i soggetti inclusi all'interno della value chain. Di seguito è riportato l'elenco degli IRO rilevanti risultati dall'analisi di doppia rilevanza condotta dal Gruppo, ai quali sono applicate le politiche e le azioni relative ai lavoratori della catena del valore.

PRINCIPALI PILASTRI COLLEGATI
ESRS S2 - Lavoratori nella catena del valore
ESRS SUB
TOPIC
IRO Descrizione Orizzonte
temporale
Catena del
valore
Incidenza
degli
impatti
Strategic Business Unit
Condizioni
di lavoro
I Mancata tutela dei diritti rispetto al
contratto di lavoro e alla protezione
sociale con riferimento ai lavoratori
nella catena del valore(-) (P)
Medio Upstream
Downstream
Persone Corrispondenza, Pacchi
e Distribuzione;
Pagamenti e Mobile;
Energy; Servizi
finanziari; Servizi
assicurativi
I Mancata tutela dei diritti rispetto
all'orario di lavoro con riferimento ai
lavoratori nella catena del valore
(-) (P)
Medio Upstream
Downstream
Persone Corrispondenza, Pacchi
e Distribuzione;
Pagamenti e Mobile;
Energy; Servizi
finanziari; Servizi
assicurativi
I Incidenti, infortuni e malattie
professionali sul lavoro con
riferimento ai lavoratori nella catena
del valore
(-) (P)
Medio Upstream
Downstream
Persone Corrispondenza, Pacchi
e Distribuzione;
Pagamenti e Mobile;
Energy; Servizi
finanziari; Servizi
assicurativi
R Inefficienze legate ai rapporti con i
fornitori nell'ambito del processo di
procurement: Possibilità che si
configurino delle inefficienze nella
definizione dei rapporti con fornitori
esterni, nelle attività operative,
nonché nei rapporti di dipendenza
del Gruppo da fornitori esterni, che
possono compromettere il buon
esito dell'attività di
approvvigionamento
Breve
Medio
Upstream
Own
operations
Downstream
- Trasversali
R Incidenti / Infortuni a lavoratori o
contrattisti sui luoghi di lavoro
Infortuni a lavoratori o contrattisti sui
luoghi di lavoro derivanti
dall'esecuzione delle attività
operative (es. attività di
accettazione, trasporto e
smistamento; attività di recapito dei
prodotti postali con particolare
riferimento all'utilizzo di motoveicoli
e autoveicoli aziendali, attività di
sportelleria)
Breve
Medio
Upstream
Downstream
- Trasversali
Parità di
trattamento
e di
opportunità
per tutti
I Gender pay gap con riferimento ai
lavoratori nella catena del valore
(-) (P)
Medio Upstream
Downstream
Persone Corrispondenza, Pacchi
e Distribuzione;
Pagamenti e Mobile;
Energy; Servizi
finanziari; Servizi
assicurativi
I Inclusione sociale e lavorativa delle
persone con disabilità con
riferimento ai lavoratori nella catena
del valore
(+) (P)
Medio Upstream
Downstream
Persone Corrispondenza, Pacchi
e Distribuzione;
Pagamenti e Mobile;
Energy; Servizi
finanziari; Servizi
assicurativi
I Episodi di violenza e molestie sul
luogo di lavoro con riferimento ai
lavoratori nella catena del valore
(-) (P)
Medio Upstream
Downstream
Persone Corrispondenza, Pacchi
e Distribuzione;
Pagamenti e Mobile;
Energy; Servizi
finanziari; Servizi
assicurativi
I Pluralità del contesto lavorativo con
riferimento ai lavoratori nella catena
del valore
(+) (P)
Medio Upstream
Downstream
Persone Corrispondenza, Pacchi
e Distribuzione;
Pagamenti e Mobile;
Energy; Servizi
finanziari; Servizi
assicurativi
Altri diritti
connessi al
lavoro
I Episodi di violazione della privacy
dei lavoratori nella catena del valore
(-) (P)
Medio Upstream
Downstream
Persone Corrispondenza, Pacchi
e Distribuzione;
Pagamenti e Mobile;
Energy; Servizi
finanziari; Servizi
assicurativi
R Mancato rispetto della normativa
sulla privacy
Trattamento dei dati personali in
violazione delle disposizioni
normative vigenti
Breve
Medio
Upstream
Own
operations
Downstream
- Trasversali
R Peggioramento della reputation e
mancato rispetto delle norme sulla
tutela dei diritti umani derivante da
rapporti con fornitori che sfruttano
lavoro minorile/forzato in paesi
extra-UE
Breve
Medio
Lungo
Upstream
Downstream
- Corrispondenza, pacchi
e Distribuzione

STRATEGIA

Impatti, rischi e opportunità rilevanti e loro interazione con la strategia e il modello aziendale

Obbligo di informativa relativo all'ESRS 2 SBM-3

Poste Italiane include nella propria strategia tutti i lavoratori nella catena del valore che possono subire impatti rilevanti dalle attività svolte dalle Società appartenenti al Gruppo, inclusi quelli connessi a operazioni proprie e alla catena del valore, anche attraverso i propri prodotti, servizi e rapporti commerciali. In particolare, le principali tipologie di lavoratori incluse nell'analisi sono lavoratori che esercitano la propria attività presso la sede dell'impresa ma non fanno parte della forza lavoro propria e lavoratori che operano per società nella catena del valore a monte e a valle. In considerazione della tipologia di acquisto, con riferimento alla logistica e ai lavori, tra le componenti prevalenti della catena di fornitura rientrano corrieri, addetti ai trasporti e allo smistamento, addetti ai lavori immobiliari e ai servizi di igiene e pulizia.

Attraverso le analisi svolte, non sono state identificate tipologie di lavoratori con particolari caratteristiche, che lavorano in particolari contesti o che svolgono determinate attività che potrebbero subire impatti negativi. Inoltre, per quanto riguarda i Paesi di operatività extra-UE come Hong Kong e Cina, per i quali sussiste un rischio di lavoro minorile, forzato o coatto, il Gruppo ha identificato il seguente rischio: peggioramento della reputation e mancato rispetto delle norme sulla tutela dei diritti umani derivante da rapporti con fornitori che sfruttano lavoro minorile/forzato in Paesi extra-UE.

Infine, non sono stati identificati dal Gruppo impatti negativi rilevanti generalizzati o sistemici nel contesto di operatività e nelle attività di approvvigionamento, in quanto il manifestarsi degli stessi è connesso al verificarsi di eventi specifici e circoscritti, né sono stati identificati rischi e opportunità rilevanti per il Gruppo derivanti dagli impatti sui lavoratori nella catena del valore e dalle dipendenze da questi ultimi. Con riferimento agli impatti positivi rilevanti, invece, Poste Italiane favorisce l'inclusione sociale e lavorativa delle persone con disabilità e la pluralità del contesto lavorativo attraverso specifiche politiche e azioni maggiormente dettagliate nei paragrafi successivi.

GESTIONE DEGLI IMPATTI, DEI RISCHI E DELLE OPPORTUNITA'

Politiche connesse ai lavoratori nella catena del valore

Obbligo di informativa ESRS S2 S2-1

Poste Italiane, al fine di gestire gli impatti e i rischi rilevanti sui lavoratori nella catena del valore, si è dotata di un Codice Etico e di una Politica Integrata, al quale si affiancano ulteriori policy e linee guida aziendali229 . A partire dal 2021, inoltre, il Gruppo ha conseguito e mantenuto l'attestazione sugli Acquisti Sostenibili ISO 20400 – Sustainable Procurement, norma internazionale che definisce le linee guida da integrare nei processi aziendali di approvvigionamento per garantire una catena di fornitura sostenibile che non crei esternalità negative per l'ambiente e la società. Tramite le proprie politiche, il Gruppo si impegna a rispettare e divulgare attivamente i principi previsti dalla normativa e dagli standard emanati da organizzazioni internazionali di riferimento, tra cui la Dichiarazione Universale dei Diritti Umani e le successive convenzioni internazionali sui diritti civili e politici e sui diritti economici, sociali e culturali, le Convenzioni delle Nazioni Unite sui diritti delle donne, sull'eliminazione di ogni forma di discriminazione razziale, sui diritti dell'infanzia, sui diritti delle persone con disabilità, la Dichiarazione sui Principi e Diritti Fondamentali del Lavoro e le otto Convenzioni fondamentali dell'Organizzazione Internazionale del Lavoro (ILO) e i 17 SDGs dell'Agenda 2030.

In tale ottica, il Gruppo si impegna ad assumere sempre maggiori responsabilità nella salvaguardia dei diritti umani, sia nell'interesse delle persone che collaborano con Poste Italiane che di quelle facenti parte della comunità in cui opera. Tale impegno è trattato all'interno del Codice Etico e della Politica riguardante la tutela e la protezione dei diritti umani, al cui interno viene descritto l'approccio adottato per garantire la tutela dei diritti umani per tutte le persone che lavorano nella catena del valore del Gruppo, inclusi i lavoratori dei fornitori e dei partner. Inoltre, tali documenti regolamentano vari aspetti concernenti la prevenzione, la condanna e la non tolleranza di qualsiasi forma di molestia, discriminazione o violenza, inclusi il lavoro forzato, minorile e il traffico di esseri umani, promuovendo condizioni di lavoro giuste e favorevoli e assicurando una retribuzione equa che rispetti i contratti collettivi e le normative vigenti, oltre a promuovere la libertà di associazione e il diritto alla contrattazione collettiva.

Inoltre, Poste Italiane persegue la tutela dei diritti umani anche attraverso il modello di gestione dei rischi del Gruppo, che prevede:

  • l'identificazione delle attività aziendali e delle aree organizzative nelle quali potrebbe verificarsi un rischio di violazione dei diritti umani, applicando procedure di risk assessment;
  • l'identificazione dei fornitori e dei partner che possono presentare rischi collegati ai diritti umani, attraverso un'analisi multidimensionale del loro profilo che prende in considerazione parametri quali governance, reputazione, tipologia di attività svolte e aree geografiche di operatività;
  • la valutazione dei rischi identificati in termini di impatto e probabilità attraverso metriche specifiche e la valutazione dell'adeguatezza delle misure di mitigazione e riparazione adottate in riferimento ai rischi identificati;
  • lo svolgimento di verifiche nelle aree identificate come a maggior rischio all'interno del Gruppo e al suo esterno presso fornitori e partner;
  • la definizione di piani di azione di prevenzione e mitigazione, anche condivisi con fornitori e partner, che possono includere attività di estensione, revisione e rafforzamento delle procedure e dei controlli aziendali e specifiche azioni di formazione e sensibilizzazione in materia di diritti umani.

229 Per maggiori informazioni rispetto alle politiche adottate dal Gruppo con riferimento ai lavoratori della catena del valore al paragrafo "Sintesi delle Politiche" presente all'interno del Capitolo "8.1 – Informazioni Generali".

In un'ottica di "accountability" estesa richiesta dalla globalizzazione, il Gruppo Poste Italiane si fa convinto promotore degli stessi principi sia al proprio interno che sia all'esterno, presso quei soggetti che operano per suo conto (come i fornitori o, in generale, i partner), anche attraverso la costante collaborazione con le istituzioni nazionali e locali, prevedendo quale modus operandi la sottoscrizione di protocolli d'intesa e dichiarazioni che affermano la tutela dei diritti umani, nonché, l'attivazione in via permanente di forme di dialogo strutturato e partecipazione condivisa con tutti gli stakeholder che siano in grado di assicurarne, anche a livello territoriale e in modo uniforme, il coinvolgimento proattivo negli ambiti di rispettiva competenza.

In tale ottica, il sistema di qualificazione dei fornitori negli albi del Gruppo prevede il rispetto delle disposizioni di legge, nonché dei principi e delle regole di comportamento contenuti nel Codice Etico, nella Politica Integrata e negli altri strumenti normativi aziendali. Ciascun fornitore, subappaltatore e partner del Gruppo è tenuto alla formale accettazione, oltre che dei principi etico-sociali definiti all'interno del Codice Etico, anche di quelli in materia di anticorruzione e di diritti umani.

Infine, anche nelle procedure di affidamento Poste Italiane valorizza l'adozione di specifici criteri di condotta sia nella strutturazione delle procedure di gara (tra cui il possesso della certificazione ISO 37001, l'ottenimento del Rating di Legalità, l'adozione di un Codice Etico/ di Condotta e di policy), sia in fase di successiva aggiudicazione e contrattualizzazione attraverso specifiche clausole.

Processi di coinvolgimento dei lavoratori nella catena del valore in merito agli impatti

Obbligo di informativa S2-2

Poste Italiane tiene in considerazione il punto di vista dei soggetti attivi nella propria catena del valore al fine di gestire gli impatti rilevanti che li riguardano. In tale ottica, i lavoratori soggetti terzi aventi rapporti e relazioni d'affari con Poste Italiane e con le Società del Gruppo, come ad esempio clienti, fornitori, liberi professionisti e consulenti, rientrano tra i soggetti che possono attivare il sistema di segnalazione di Poste Italiane230. Inoltre, il Gruppo coinvolge fornitori e business partner ai fini della valutazione degli impatti del Gruppo nell'ambito dell'analisi di doppia rilevanza, che viene aggiornata annualmente231 .

Poste Italiane, essendo parte integrante di una rete di associazioni operanti a livello nazionale e internazionale che si pone l'obiettivo di ricercare continui stimoli ed occasioni di confronto riguardo i temi di sostenibilità, è in grado di proporre una strategia al passo con l'evoluzione del contesto globale in materia ESG. A titolo esemplificativo e non esaustivo, si rammentano l'UN Global Compact, un'iniziativa volontaria per attuare i principi di sostenibilità universale e adottare misure per sostenere gli obiettivi delle Nazioni Unite, e l'UN Women, entità delle Nazioni Unite dedicata all'uguaglianza di genere che supporta gli Stati membri nel raggiungimento dell'uguaglianza di genere. Poste Italiane intrattiene inoltre rapporti con il Parlamento Europeo, la Commissione Europea, la Universal Postal Union (UPU), PostEurop, SGI Europe European Centre of Employers and Enterprises providing Public services (CEEP), International Post Corporation (IPC) ed altre istituzioni e associazioni dei settori di competenza del Gruppo.

A partire dal patrimonio informativo raccolto da Poste Italiane in sede di qualifica e selezione dei fornitori in merito alle caratteristiche di sostenibilità sociale delle imprese lungo la catena del valore, il Gruppo ha implementato un sistema di Vendor Rating per monitorare le performance dei propri fornitori. Questo sistema riveste un ruolo essenziale all'interno della catena di approvvigionamento, avendo come obiettivo principale la definizione e l'attuazione di un modello di scoring che consenta un'accurata valutazione dei fornitori in relazione a qualità, sicurezza, puntualità e rispetto ambientale dei servizi offerti, oltre che al comportamento commerciale e alla correttezza della fatturazione.

230 Per maggiori approfondimenti sul Sistema "Whistleblowing", si rimanda al Capitolo "8.4.1 – Condotta aziendale".

231 Con riferimento alle fasi, ruoli e responsabilità del processo di doppia rilevanza, si rimanda al Capitolo 1 – Informazioni generali.

Nel contesto delle relazioni con fornitori di lavori, servizi e forniture, le clausole contrattuali di Poste Italiane vengono costantemente aggiornate in base a nuove disposizioni normative e alle specifiche esigenze comunicate dal cliente interno. In particolare:

  • regolarità retributiva: in caso di ritardi nei pagamenti delle retribuzioni dei dipendenti dell'Organizzazione (e/o del subappaltatore), il Gruppo, nel caso di decorso infruttuoso del termine per provvedere alla regolarizzazione e ove non sia stata contestata formalmente e motivatamente la fondatezza di tale richiesta, si riserva la facoltà di provvedere al pagamento diretto delle retribuzioni arretrate agli aventi titolo, detraendo il relativo importo dalle somme dovute all'organizzazione (o al Subappaltatore nel caso di pagamento diretto nei suoi confronti);
  • applicabilità dei Contratti Collettivi di Lavoro e contributi previdenziali e assicurativi: l'organizzazione garantisce il rispetto di tutti gli obblighi legali e normativi nei confronti dei propri dipendenti, in materia di lavoro, assicurazioni sociali e previdenza, assumendo la responsabilità di tutti gli oneri correlati. Inoltre, si impegna ad applicare condizioni normative e retributive per i dipendenti coinvolti nelle attività oggetto dell'Accordo Quadro, che non siano inferiori a quelle previste dai contratti collettivi di lavoro in vigore al momento dell'accordo, considerando la categoria e la località in cui le prestazioni sono svolte. L'organizzazione si obbliga anche ad adeguarsi a eventuali modifiche future dei contratti collettivi applicabili e a proseguire nell'applicazione di tali contratti anche dopo la loro scadenza, fino a una loro sostituzione;
  • regole etiche e di condotta dell'impresa: le relazioni commerciali con i fornitori e partner si svolgono nel reciproco rispetto di criteri di imparzialità, economicità, trasparenza, lealtà e correttezza professionale, evitando rapporti che possano generare vantaggi personali o conflitti di interesse. In tale ottica, il Gruppo Poste Italiane promuove l'adozione di standard etici di comportamento da parte dei propri fornitori o partner ed incentiva la diffusione da parte di questi ultimi di principi etici e di responsabilità sociale tra i soggetti che si posizionano nell'ambito della catena di fornitura del Gruppo. In relazione a quanto sopra, Poste Italiane assicura, per sé e per i propri dipendenti e/o collaboratori, di attenersi nei rapporti con il Gruppo Poste Italiane a principi di buona fede, diligenza, collaborazione, affidabilità, integrità, trasparenza, lealtà e correttezza professionale.

Processi per porre rimedio agli impatti negativi e canali che consentono ai lavoratori nella catena del valore di esprimere preoccupazioni

Obbligo di informativa S2-3

Il canale di riferimento che il Gruppo Poste Italiane ha messo a disposizione di tutti i portatori d'interesse, inclusi i lavoratori nella catena del valore, per comunicare le proprie preoccupazioni o esigenze è il Sistema di gestione delle segnalazioni232 .

Interventi su impatti rilevanti per i lavoratori nella catena del valore e approcci per la gestione dei rischi rilevanti e il conseguimento di opportunità rilevanti per i lavoratori nella catena del valore, nonché efficacia di tali azioni

Obbligo di informativa ESRS S2 S2-4; Obbligo minimo di informativa ESRS 2 MDR-A

In risposta agli impatti e ai rischi rilevanti sui lavoratori della catena del valore, Poste Italiane adotta un approccio strutturato che include azioni preventive, mitigative e di rimedio.

Corso online "Impresa e Tutela dei Diritti Umani"

In continuità con gli anni precedenti è stato erogato il corso online "Impresa e Tutela dei Diritti Umani", lanciato nel 2022, a disposizione dei fornitori di Poste Italiane. È stata pertanto implementata una pagina web, all'interno del sito aziendale, dalla quale i fornitori possono seguire le 11 lezioni che compongono il corso collegandosi al link dedicato. Il corso, erogato con frequenza annuale a tutta la catena di fornitura, promuove i Diritti Umani come parte integrante del sistema dei valori del Gruppo Poste Italiane.

Principali azioni Ambito di applicazione Orizzonti temporali
Corso online
"Impresa e Tutela dei
Diritti Umani"
Procurement Ogni anno

Con l'obiettivo di gestire gli impatti rilevanti che possono influenzare i lavoratori della catena del valore, il Gruppo impiega risorse economiche e di capitale umano appartenenti alle funzioni di riferimento (es. Funzione Acquisti e Funzione Risorse Umane e Organizzazione) a seconda del rispettivo ambito di competenza. Inoltre, al fine di identificare le azioni necessarie a rispondere agli impatti negativi e ai rischi rilevanti per i lavoratori nella catena del valore, qualora il Gruppo venga a conoscenza del verificarsi di impatti negativi implementa un processo che prevede la tempestiva identificazione del problema, l'analisi delle sue possibili cause e l'adozione delle necessarie misure correttive e, contestualmente, prevede che la gestione dei rischi venga attuata attraverso il modello di Risk Management di Gruppo (RMG) basato sul framework Enterprise Risk Management (ERM). In particolare, a livello aziendale sono individuati presidi organizzativi interni specifici volti a definire responsabilità, modelli e strumenti per gestiregli impatti e i rischi, con particolare riferimento agli aspetti legali. Con riferimento, invece, agli impatti positivi rilevanti, non sono state previste ulteriori azioni o iniziative rispetto a quanto già previsto dal piano d'azione precedentemente descritto. Infine, si segnala che nel corso del 2024 non sono stati rilevati gravi problemi o incidenti in materia di diritti umani connessi alla catena del valore a monte e a valle del Gruppo.

232 Per maggiori approfondimenti sul Sistema "Whistleblowing", si rimanda al Capitolo G1 – Condotta delle imprese.

METRICHE E OBIETTIVI

Obiettivi legati alla gestione degli impatti negativi rilevanti, al potenziamento degli impatti positivi e alla gestione dei rischi e delle opportunità rilevanti

Obbligo di informativa ESRS S2 S2-5; Obbligo minimo di informativa ESRS 2 MDR-T

Il Gruppo Poste italiane, al fine di gestire gli impatti e i rischi rilevanti connessi ai lavoratori nella catena del valore, nonché contribuire al raggiungimento degli impegni fissati e formalizzati all'interno delle proprie politiche di Gruppo, ha definito una strategia inclusiva di obiettivi misurabili, orientati ai risultati e inquadrati nel tempo, al fine di valutare i progressi compiuti. Ciascun obiettivo è oggetto di monitoraggio costante, al fine di valutare in che modo i progressi risultano in linea con quanto stabilito dal Gruppo. La tabella che segue riassume gli obiettivi fissati dal Gruppo Poste Italiane nell'ambito dei lavoratori nella catena del valore, indicando i relativi target di raggiungimento, l'ambito di applicazione, la baseline e il risultato raggiunto al presente anno di rendicontazione.

Obiettivo Target Ambito
dell'obiettivo
Anno base Risultato 2024
Svolgere audit di sostenibilità
(ESG) volti a definire, instaurare e
consolidare un rapporto di fornitura
conforme al rispetto delle Minimum
Safeguards e in grado di fornire
supporto al processo di
allineamento alla Tassonomia delle
attività economiche acquisite da
terzi da parte del Gruppo Poste
Italiane
100% dei fornitori
qualificati del
Gruppo
sottoposti ad
audit di
sostenibilità entro
il 2026
Procurement 2022 Svolti audit a
copertura
nazionale con
riguardo
all'esecuzione e
gestione degli
accordi quadro
stipulati da Poste
Italiane a seguito
di procedure
competitive
sottoposte alla
disciplina in
materia di contratti
pubblici anche
aventi ad oggetto
lavori edili ed
impiantistici
Evoluzione del modello di
sustainable procurement di Gruppo
in ottica di mitigazione dei rischi
ESG lungo la catena di fornitura,
attraverso la valutazione e il
monitoraggio del grado di
sostenibilità della supply chain e la
definizione di una roadmap in linea
con quanto previsto dalle
evoluzioni del contesto normativo e
in particolare dalla CSDDD
(Corporate Sustainability Due
Diligence Directive).
Definizione del
modello di
sustainable
procurement in
ottica CSDDD
entro il 2026
Procurement 2024 new

Gli obiettivi strategici definiti dal Gruppo tengono conto del contesto di operatività del Gruppo e degli interessi degli stakeholder, nonché delle esigenze di compliance normativa in ambito ESG. Poste Italiane effettua un monitoraggio continuo rispetto alle performance conseguite e al grado di raggiungimento di tali obiettivi, i quali sono basati su dati e misurazioni certe.

Gli obiettivi sono definiti a partire dall'analisi delle evoluzioni normative più recenti, al fine di aderire alle richieste della legislazione nazionale ed internazionale in materia di sostenibilità. Il Gruppo effettua un monitoraggio continuo rispetto alle performance conseguite, anche in termini di miglioramenti derivanti dalle stesse, e al grado di raggiungimento degli obiettivi fissati, i quali sono basati su dati e misurazioni certe.

8.3.3. COMUNITA' INTERESSATE [ESRS S3]

Poste Italiane conferma il proprio impegno a supporto delle comunità locali curando l'implementazione di processi di modernizzazione e digitalizzazione volti all'incremento del benessere dei cittadini e allo sviluppo socio-economico del territorio. Il Gruppo si dedica quotidianamente alla promozione di iniziative di inclusione sociale organiche e diffuse, con l'obiettivo di creare un impatto positivo nel contesto in cui opera. Di seguito è riportato l'elenco degli IRO risultati rilevanti dall'analisi di doppia rilevanza condotta dal Gruppo, ai quali sono applicate le politiche e le azioni riferite alla tematica delle comunità interessate.

ESRS S3 - Comunità interessate
ESRS
SUB
TOPIC
IRO Descrizione Orizzonte
temporale
Catena del valore Incidenza degli
impatti
Strategic Business
Unit
Diritti
economici,
sociali e
culturali
delle
comunità
I Presenza di servizi e
infrastrutture nelle aree
periferiche del territorio
(+) (E)
Breve
Medio
Downstream Persone Corrispondenza,
Pacchi e
Distribuzione;
Pagamenti e
Mobile; Energy;
Servizi finanziari;
Servizi
assicurativi
I Trasformazione digitale del
Paese
(+) (P)
Medio Upstream
Own operations
Downstream
Persone
Ambiente
Corrispondenza,
Pacchi e
Distribuzione;
Pagamenti e
Mobile; Energy;
Servizi finanziari;
Servizi
assicurativi
I Esclusione sociale delle
persone che vivono in
situazioni di disagio
economico
(-) (P)
Medio Downstream Persone Corrispondenza,
Pacchi e
Distribuzione;
Pagamenti e
Mobile; Energy;
Servizi finanziari;
Servizi
assicurativi
I Creazione di valore
economico e sociale
condiviso per la comunità(+)
(E)
Breve
Medio
Upstream
Own operations
Downstream
PersoneAmbiente Corrispondenza,
Pacchi e
Distribuzione;
Pagamenti e
Mobile; Energy;
Servizi finanziari;
Servizi
assicurativi
O Possibilità di accedere a fondi
e contributi per la
realizzazione di iniziative a
beneficio delle aree urbane
periferiche, anche sfruttando
la presenza capillare sul
territorio italiano che
consente di avere visibilità dei
prodotti e servizi offerti in
tutto il territorio nazionale
Lungo Own operations - Trasversali

STRATEGIA

Impatti, rischi e opportunità rilevanti e loro interazione con la strategia e il modello aziendale

Obbligo di informativa relativo all'ESRS 2 SBM-3

Con riferimento alle comunità interessate, tutti i soggetti che possono subire impatti rilevanti da parte del Gruppo, compresi quelli connessi a operazioni proprie e alla catena del valore, anche attraverso i suoi prodotti e servizi nonché attraverso i suoi rapporti commerciali, sono inclusi nell'ambito di applicazione dell'informativa ai sensi dell'ESRS 2. La principale comunità soggetta a impatti rilevanti a causa delle operazioni proprie del Gruppo Poste Italiane o della sua catena del valore a monte e a valle è la popolazione italiana vista la capillarità sul territorio delle proprie attività. In particolare, le comunità specifiche maggiormente interessate dalle operazioni di Poste Italiane sono quelle che vivono o lavorano nei pressi dei principali siti del Gruppo (siti operativi, hub, ecc.). Con riferimento alle comunità interessate, tra gli impatti negativi rilevanti identificati non sono stati individuati impatti generalizzati o sistemici nel contesto di operatività e nelle attività di approvvigionamento del Gruppo, in quanto il manifestarsi di tali impatti è connesso al verificarsi di eventi specifici e circoscritti. Per quanto riguarda, invece, gli impatti positivi rilevanti, il Gruppo Poste Italiane favorisce la presenza di servizi e infrastrutture nelle aree periferiche del territorio, la trasformazione digitale del Paese e la creazione di valore economico e sociale condiviso per la comunità attraverso politiche e azioni maggiormente dettagliate all'interno del successivo paragrafo "Gestione degli impatti, dei rischi e delle opportunità". In ultimo, il Gruppo non ha identificato eventuali rischi e opportunità rilevanti derivanti dagli impatti sulle comunità interessate e dalle dipendenze da questi ultimi.

Con riferimento alle comunità che sono o potrebbero essere interessate negativamente, sulla base della valutazione della rilevanza, il Gruppo non ha rilevato tipologie di comunità con particolari caratteristiche, che vivono in particolari contesti o che svolgono determinate attività, le quali possono essere maggiormente esposte a rischi. Inoltre, il Gruppo non ha identificato rischi o opportunità rilevanti che riguardano gruppi specifici di comunità interessate o tutte le comunità interessate.

GESTIONE DEGLI IMPATTI, DEI RISCHI E DELLE OPPORTUNITA'

Politiche relative alle comunità interessate

Obbligo di informativa ESRS S3 S3-1

Il Gruppo Poste Italiane, al fine di gestire i suoi impatti rilevanti sulle comunità interessate, unitamente agli eventuali rischi e opportunità rilevanti associati, si è dotata di un Codice Etico e di una Politica Integrata, ai quali si affiancano policy e linee guida aziendali volte alla tutela delle comunità interessate233. Tra queste vi sono: la Politica sulle iniziative per la comunità e la Politica aziendale in materia di tutela e protezione dei Diritti Umani. In merito alle iniziative per la comunità con il Progetto Polis, Poste Italiane si propone di svolgere un ruolo da protagonista nella ripresa del Paese, favorendo il benessere dei cittadini e la loro partecipazione attiva alla vita pubblica. L'iniziativa adotta un approccio responsabile, volto a ridurre l'impronta ambientale di Poste Italiane e a contribuire alla transizione verso un'economia a basse emissioni di carbonio, sia a livello nazionale che globale. Tale progetto si inserisce pienamente all'interno della più ampia strategia di Poste Italiane, orientata verso uno sviluppo sostenibile, digitale e inclusivo.

In continuità rispetto a quanto già affermato nel Codice Etico, nella Politica Integrata di Gruppo in termini di anti-corruzione e nella Politica aziendale in materia di tutela e protezione dei Diritti Umani, nonché nella Politica sulle iniziative per la comunità, il Gruppo contribuisce a soddisfare le necessità del contesto socio-economico in cui opera e della collettività di riferimento sia attraverso attività tipiche di business, caratterizzate dall'offerta di prodotti e servizi a carattere fortemente inclusivo, sia mediante specifiche iniziative di utilità e solidarietà sociale in grado di incidere positivamente e apportare

233 Per maggiori informazioni rispetto alle politiche adottate dal Gruppo con riferimento alle comunità interessate si rimanda al paragrafo "Sintesi delle Politiche" presente all'interno del Capitolo "8.1 - Informazioni generali".

benefici alla collettività. Tale soddisfazione avviene mediante la propria rete capillare degli uffici postali ovvero attraverso il coinvolgimento del volontariato aziendale e/o il sostegno di specifiche progettualità a valenza sociale tramite erogazioni liberali e sponsorizzazioni. Le iniziative in parola pongono attenzione a tutte quelle categorie di persone più vulnerabili che vivono in situazioni di disagio a causa delle loro condizioni fisiche, psichiche, familiari, economiche, etniche e sociali. La strategia di supporto a favore della comunità si sostanzia in tre ambiti di intervento principali:

  • accessibilità e inclusione: il Gruppo Poste Italiane si impegna a fornire i propri prodotti e servizi a diversi gruppi di persone e a raggiungere, anche attraverso la territorialità e la capillarità della rete, quei territori e quelle categorie di popolazione che possono non avere un accesso diretto agli stessi, anche in ragione di specifiche condizioni personali o fisiche. Lo stesso impegno si realizza nello sviluppo di prodotti che possono contestualmente creare valore economico per il Gruppo e dare al contempo una risposta ai bisogni sociali espressi dalla popolazione residente nelle aree interne, periferiche o comunque soggette a situazione di svantaggio o deprivazione sociale ed economica;
  • cultura e istruzione: Poste Italiane sostiene in maniera strutturata iniziative e progetti svolti sul territorio per diffondere valori culturali e tutelarne l'identità storica, promuovere il diritto all'istruzione per tutti a partire dai giovani con diversi strumenti e modalità, quali l'erogazione di borse di studio, l'organizzazione di corsi di formazione e l'offerta di contenuti liberamente accessibili, anche in un'ottica di inclusione digitale;
  • sostenibilità economica e connessione sociale: Poste Italiane, in attuazione dei principi di sussidiarietà e sostenibilità integrata, collabora in via continuativa con le amministrazioni centrali e locali, il Terzo Settore e le comunità locali per affrontare e prendere in carico, in stretta connessione e coerenza con la programmazione degli stakeholder di riferimento, fabbisogni sociali derivanti da forme di svantaggio o situazioni di fragilità, incluse quelle collegate al verificarsi di catastrofi naturali, mettendo a disposizione della collettività la propria rete di volontariato aziendale, strumenti economici, tecnologie e risorse che possano favorirne la ripresa.

In coerenza con le strategie adottate da Poste Italiane e nel rispetto delle politiche concernenti la tutela dei diritti umani, i progetti di sponsorizzazione promuovono programmi di attività relativi ed ispirati a tematiche culturali e di inclusione sociale, nell'impegno di incidere positivamente e apportare benefici alla collettività. Grazie alla collaborazione con amministrazioni centrali e locali, Terzo Settore e Comunità, il Gruppo coinvolge attivamente gli stakeholder, mantenendo un dialogo continuo per comprendere e soddisfare i bisogni delle categorie più svantaggiate, contribuendo in tal modo alla crescita del sistema Paese.

Infine, in Poste Italiane è presente l'iniziativa Education che ha l'obiettivo di promuovere campagne, iniziative e occasioni di confronto volte a incentivare il dialogo con i cittadini sui temi di educazione digitale, finanziaria, sulla sostenibilità e sui temi di logistica. Inoltre, è stato superato l'audit di sorveglianza annuale per il mantenimento della Certificazione UNI 11402:2020 - Educazione Finanziaria del cittadino Requisiti del servizio - a conferma della piena conformità delle iniziative svolte secondo gli standard in materia di educazione finanziaria.

Processi di coinvolgimento delle comunità interessate in merito agli impatti

Obbligo di informativa ESRS S3 S3-2

Poste Italiane ha confermato, nel tempo, l'impegno a rafforzare la propria presenza su tutto il territorio nazionale ponendo particolare attenzione allo sviluppo di progetti in favore delle comunità locali nella logica di migliorare la vita delle persone e preservare luoghi e tradizioni culturali tramandate nel tempo dalle popolazioni che risiedono in zone decentrate della Penisola e, per tale ragione, potenzialmente a rischio di perdita di opportunità di natura economica e sociale. Poste Italiane costituisce un elemento fondamentale del panorama economico, sociale e produttivo del Paese, in quanto realtà unica in Italia per dimensioni, riconoscibilità e capillarità. Le attività del Gruppo generano quindi impatti significativi su tutto il territorio, anche in ottica di raggiungimento degli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile (SDGs). Le relazioni con le Comunità costituiscono un pilastro dell'approccio inclusivo adottato dal Gruppo che consenta di attivare un modello di ascolto diffuso,

generando valore per tutti i soggetti coinvolti. A tal proposito, Poste Italiane si è dotata di un portale Sponsorizzazioni all'interno del sito istituzionale www.posteitaliane.it, mediante il quale i potenziali stakeholder possono proporre progetti e ottenere un sostegno concreto alla loro realizzazione. Il portale delle Sponsorizzazioni, accessibile a tutti, consente di presentare le richieste di sostegno mediante la compilazione di un apposito modulo. Le fasi del processo di candidatura sono descritte in modalità guidata ed intuitiva al fine di consentire la massima agilità nella predisposizione della richiesta. In fase di compilazione vengono richiesti i dati anagrafici dello sponsee, l'indicazione dell'area di intervento, una breve descrizione del progetto, i dati qualitativi e quantitativi dell'iniziativa.

I principali driver legati ai progetti di Sponsorizzazione sono individuati in sei filoni tematici e aree di intervento, che sono: Inclusione sociale, Sport, Ambiente, Intrattenimento, Cultura e Arte. In tale contesto, sono favoriti gli interventi che coprono tematiche di Inclusione Sociale, con progetti che migliorano la vita delle comunità con particolare riguardo a iniziative a supporto di categorie fragili. Particolare attenzione è riservata allo Sport, come motore per favorire l'integrazione, lo spirito di squadra e la lealtà nonché ad iniziative finalizzate alla tutela ambientale. Tra le aree di interesse privilegiato, inoltre, Poste Italiane promuove iniziative che celebrano il patrimonio nazionale culturale e sociale, e contribuisce a sostenere le eccellenze e le unicità delle diverse aree geografiche del Paese, con l'obiettivo di favorire il benessere, la crescita e l'inclusione delle realtà territoriali, specie quelle più periferiche, avendo sempre cura di assicurare un processo trasparente e rigoroso, puntualmente definito dalle procedure aziendali. Al fine di garantire un'adeguata governance della materia, Poste Italiane si avvale di uno specifico presidio organizzativo "Sponsorizzazioni e Product Placement", con un nucleo di risorse dedicate che effettua le necessarie verifiche preventive sulla reputazione e solidità del richiedente, anche attraverso l'ausilio di una specifica funzione aziendale che redige un report contenente le risultanze delle verifiche di Due Diligence sui potenziali partner. Tutte le richieste vengono, quindi, sottoposte alla valutazione del "Comitato Sponsorizzazioni ed Erogazioni Liberali" presieduto da un Presidente esterno dotato di elevati requisiti di professionalità, onorabilità e indipendenza. A valle della riunione del Comitato e a fronte di esito valutativo positivo, le iniziative vengono sottoposte all'approvazione del Direttore Generale ed all'autorizzazione dell'Amministratore Delegato di Poste Italiane. Per le Sponsorizzazioni gestite dalle Società del Gruppo Poste Italiane, invece, è prevista una specifica informativa alla Capogruppo con un reporting trimestrale. Inoltre, con riguardo alle Sponsorizzazioni, è stato messo a punto un modello di rendicontazione che viene compilato da parte dei singoli sponsee rispetto alle progettualità realizzate. Nel documento vengono esposti i risultati quali/quantitativi tra cui il piano di comunicazione realizzato, la portata e la diffusione dello stesso, l'audience coinvolta, specificando i partecipanti, l'eventuale indotto per il territorio ospitante l'evento e l'eco mediatica, raccolta della rassegna stampa e raccolta video-fotografica dell'evento.

La strategia dell'Azienda per affrontare le sfide sociali riflette un forte impegno verso le categorie più vulnerabili e le necessità della collettività, privilegiando le iniziative diffuse su tutto il territorio nazionale e spesso nate da realtà locali in grado di generare importanti ricadute a valenza sociale. Tale impegno mira a mantenere solidi i legami della comunità e a promuovere equità e inclusione, contribuendo ad apportare benefici concreti e ad assicurare il miglioramento della qualità della vita alla collettività intera. Nel rispetto del principio di trasparenza e integrità sono state attivate collaborazioni con una rete di stakeholder ampia e diffusa sul territorio, portando avanti, con ciascuno di loro, progetti diversi ma sempre coerenti con i princìpi e i valori del Gruppo.

Processi per porre rimedio agli impatti negativi e canali che consentono alle comunità interessate di

esprimere preoccupazioni

Obbligo di informativa ESRS S3 S3-3

Il Gruppo Poste Italiane, come descritto precedentemente con riguardo alla gestione delle attività di Sponsorizzazione, adotta un approccio strutturato in ogni fase del processo. In continuità con gli anni precedenti, anche nel 2024 Poste Italiane ha sostenuto progetti a valenza sociale a testimonianza del suo impegno verso l'inclusione di persone che versano in condizioni di fragilità socio-economica. In tale contesto, il Comitato Sponsorizzazioni, riunitosi 13 volte, ha valutato 536 iniziative, di cui 152 hanno avuto un esito favorevole e 59 di queste sono afferenti alla categoria "Benessere e inclusione sociale". Attraverso iniziative ed interventi a beneficio di aree territoriali sempre più ampie e capillari, il Gruppo ha coinvolto il territorio nazionale, impattando su 361 comuni.

Per quanto riguarda i canali specifici che Poste Italiane ha predisposto affinché le comunità interessate possano esprimere le proprie preoccupazioni o esigenze e ricevere assistenza in merito, si rimanda al topic "G1 - Condotta aziendale".

Interventi su impatti rilevanti sulle comunità interessate e approcci per gestire i rischi rilevanti e conseguire opportunità rilevanti per le comunità interessate, nonché efficacia di tali azioni Obbligo di informativa ESRS S3 S3-4; Obbligo minimo di informativa ESRS 2 MDR-A

Al fine di mitigare gli impatti negativi che si riferiscono alle comunità interessate, Poste Italiane ha sviluppato specifiche azioni, riportate di seguito.

Progetto Polis

Nell'ambito del Piano Nazionale per gli investimenti Complementari al PNRR, il Gruppo ha proseguito nella realizzazione del Progetto 'Polis – case dei servizi di cittadinanza digitale', progetto strategico a supporto della coesione sociale del Paese che coinvolge circa 7.000 comuni su tutto il Territorio Nazionale con una popolazione inferiore ai 15 mila abitanti, nei quali l'Ufficio Postale viene trasformato nello sportello unico della pubblica amministrazione. Il progetto prevede inoltre la realizzazione di 250 spazi di coworking a livello nazionale, 80 dei quali nei Comuni con meno di 15.000 abitanti e l'implementazione di numerose iniziative a supporto della transizione energetica del Paese. Nel corso del 2024 è stato attivato il servizio di erogazione dei certificati anagrafici ANPR presso gli sportelli degli Uffici Postali Polis (da febbraio 2024) e il servizio di richiesta e rinnovo passaporti (da marzo 2024). Il Progetto verrà completato entro il 2026.

Relativamente ai servizi della Pubblica Amministrazione, al 31 dicembre 2024 sono stati erogati 7.347 passaporti presso 2.052 Uffici Postali di cui il 77% richiesti con la spedizione a domicilio. Inoltre, sono stati erogati 15.695 cedolini della pensione e 3.915 Moduli Obis/M presso 6.928 Uffici Postali, oltre a 6.411 altri servizi, tra cui 4.084 certificati ANPR da Totem. Con riferimento alle iniziative immobiliari, invece, al 31 dicembre 2024 risultano attive 102 colonnine di ricarica, 133 impianti fotovoltaici e 24 spazi di coworking, di cui 13 in aree a mercato e 11 in aree periferiche.

Per i dettagli, si rinvia al Capitolo 4.5 "Omnicanalità e settori di attività" della Relazione sulla Gestione.

Cresco Award città sostenibili 2024

Poste Italiane ha partecipato anche nel 2024 al premio Cresco Award Città Sostenibili. L'iniziativa, promossa dalla Fondazione Sodalitas in collaborazione con l'Associazione Nazionale Comuni Italiani (ANCI) e in partnership con aziende impegnate nella sostenibilità, riconosce l'impegno dei Comuni italiani per lo sviluppo sostenibile dei territori, in linea con gli obiettivi dell'Agenda 2030 dell'ONU. Il Gruppo ha assegnato il premio "Per lo sviluppo sostenibile dei piccoli Comuni" ai Comuni di Alessandria del Carretto (CS) per il progetto "Autoproduzione energia elettrica", Ripa Teatina (CH) per il progetto "Centro per le famiglie di Ripa Teatina Talea" e Turriaco (GO) per il progetto "Le ciclabili della musica". L'obiettivo dei progetti è contribuire a rendere le città e gli insediamenti inclusivi, sicuri, resilienti e sostenibili.

Iniziative di sponsorizzazione

Nel 2024 Poste Italiane ha sostenuto iniziative volte a promuovere il benessere dei cittadini e la valorizzazione delle comunità attraverso molteplici progetti diffusi sui territori. Durante l'anno, il Gruppo ha confermato il proprio impegno nei confronti dei cittadini mediante il supporto ad interventi di carattere socio-culturale. A tal fine, è stata data particolare attenzione a quelle iniziative volte a promuovere concretamente il benessere delle comunità anche attraverso lo sport in ogni sua forma partecipata, inclusiva e sostenibile, favorendo la presenza nei territori del Sud e delle Isole e consolidando azioni a favore di realtà locali, per contribuire ad uno sviluppo economico e sociale più equo. Inoltre, Poste Italiane ha valorizzato la varietà e la qualità degli eventi organizzati in tutto il Paese, dai grandi centri metropolitani ai piccoli borghi, valorizzando iniziative che ne celebrano il progresso scientifico, culturale e artistico.

Volontariato d'Impresa

Il volontariato d'impresa rappresenta una scelta etica del Gruppo e un impegno concreto per lo sviluppo sostenibile delle comunità, in linea con i valori e i principi affermati nel Codice Etico e nelle Politiche di Sostenibilità. Nel 2024 sono state realizzate diverse iniziative, sia spot sia a carattere continuativo, in cui la community è stata coinvolta per la realizzazione di progetti specifici con gli Enti del Terzo Settore. In collaborazione con Differenza Donna, Associazione contro la violenza sulle donne, sono stati organizzati quattro percorsi di formazione digitale per le donne-vittime di violenza e le operatrici, al fine di offrire un percorso di recupero della propria autonomia, in coerenza con il progetto Autonomia abitativa. Poste Italiane, inoltre, ha partecipato a iniziative di engagement in collaborazione con l'Associazione Italiana Sclerosi Multipla (AISM), con tre fine settimana ("Le Erbe Aromatiche di AISM", "Gardensia", "La mela di AISM") dedicati alla raccolta fondi per finanziare la ricerca e i servizi, volti a potenziare tutte le prestazioni necessarie per chi convive con la sclerosi multipla e le patologie ad essa correlate.

Autonomia abitativa

Nel 2022 Poste Italiane ha avviato il progetto "Autonomia abitativa donne vittime di violenza". L'iniziativa si inserisce in continuità con il progetto già avviato di inclusione lavorativa delle donne vittime di violenza e loro inserimento nel mondo del lavoro. Nello specifico, il Gruppo ha messo a disposizione 10 alloggi appartenenti al proprio patrimonio immobiliare su tutto il territorio italiano, per donne e madri con figli minori in situazioni economiche difficili. L'iniziativa vede coinvolti 9 Centri Anti Violenza in altrettanti comuni, realtà del Terzo Settore impegnate nella lotta contro la violenza di genere, e il Comune di Bari. Grazie a tale progetto, è stato possibile accogliere un numero considerevole di donne (63) accompagnate anche da minori (39) nel periodo di riferimento.

Attività di Education

Sono proseguiti anche nel 2024 i programmi di Educazione Finanziaria, Digitale e Postale con l'obiettivo di aumentare la consapevolezza dei cittadini su tematiche di inclusione finanziaria, evoluzione tecnologica, sostenibilità e sulle tematiche relative alla logistica. In particolare, il 2024 si è caratterizzato per l'EDUFinTOUR, un tour che ha portato l'Educazione Finanziaria vicino ai cittadini che hanno partecipato agli eventi in presenza organizzati presso le prestigiose sedi storiche di Poste Italiane presenti nelle macroaree di Mercato Privati. A seguito dell'ampio consenso e della partecipazione attiva dei cittadini, l'EDUFinTOUR, che doveva terminare con la tappa di Firenze, è proseguito con altre due tappe a Bari e a Milano. Inoltre, sul sito di Educazione Finanziaria di Poste Italiane, è stata rilasciata la nuova sezione "A scuola di Economia" dedicata ai giovanissimi 6-10 anni (scuola primaria di 1° grado).

In ambito di Educazione Digitale e Postale sono stati organizzati degli importanti webinar, frutto della collaborazione con rilevanti partner, quali, ad esempio, la Polizia Postale, la FAO, nella valorizzazione del MOU sottoscritto con questa organizzazione internazionale, e con gli esperti aziendali, anche a sostegno del piano di Poste Italiane, trattando temi legati, ad esempio, all'e-commerce, da un punto di vista della logistica e dei pagamenti. Infine, sono state realizzate infografiche, videopodcast sottotitolati e tradotti in Lingua Italiana dei Segni su tematiche quali SEO e indicizzazione, Insurtech, Intelligenza Artificiale, motori di ricerca e percorsi di approfondimento su specifiche tematiche.

Iniziative in ambito scolastico

L'Azienda da tempo si prende cura della crescita delle nuove generazioni attraverso azioni e progettualità dirette a rafforzare l'alleanza tra il mondo aziendale e scolastico e a offrire opportunità di orientamento a favore degli studenti. In tale contesto, Poste Italiane promuove iniziative in ambito scolastico, anche attraverso il coinvolgimento attivo di professionisti aziendali. Le azioni realizzate nell'anno 2024 sono state:

  • programma "Next Generation" rivolto all'orientamento scolastico e allo sviluppo delle soft skills per ragazzi provenienti da realtà sociali vulnerabili, per avvicinarli al mercato del lavoro e prepararli ad affrontare i mestieri del futuro;
  • rinnovato l'impegno per la seconda edizione del progetto biennale "School4Life 2.0", sviluppato in sinergia con altre grandi aziende, con la finalità di contribuire a contrastare l'abbandono scolastico sostenendo la qualità educativa attraverso piani di intervento a cura di professionisti d'Azienda in qualità di role model, mentor e maestri di mestieri nelle scuole medie inferiori e superiori in tutta Italia. Nel primo anno del progetto Poste Italiane ha collaborato con 10 scuole (6 superiori e 4 medie), attraverso il contributo di 20 role model e 4 mentor che hanno incontrato oltre 600 studenti.

Programma di welfare comunitario "Poste Welcome"

Il Gruppo, nel portare avanti una nuova dorsale di intervento a valenza sociale, ha realizzato a Bologna il primo programma sperimentale di welfare comunitario denominato "Poste Welcome" per l'attivazione di servizi inclusivi destinati ai dipendenti, ai loro familiari ed alla cittadinanza locale, con particolare attenzione ad alcune situazioni di vulnerabilità. In particolare, le iniziative realizzate sono state indirizzate sia a favore di ragazzi nella fascia di età tra 11-15 sia di genitori, con laboratori volti a favorire la consapevolezza dei giovani rispetto al loro percorso di crescita e ad affrontare il tema del disagio giovanile, offrendo una panoramica su potenziali indicatori di rischio e strategie di prevenzione.

La tabella che segue riassume sinteticamente il piano d'azione intrapreso dal Gruppo per il raggiungimento degli scopi e degli obiettivi delle politiche in tema di comunità interessate, indicando l'ambito di applicazione e gli orizzonti temporali di ciascuna azione e, ove applicabile, la tipologia e l'ammontare delle risorse finanziarie impiegate per la realizzazione delle stesse.

Principali azioni Ambito di applicazione Orizzonti temporali
Progetto Polis Territorio nazionale 2026
Cresco Award città sostenibili 2024 Piccoli comuni Ogni anno
Iniziative di sponsorizzazione Territorio nazionale Ogni anno
Volontariato d'Impresa Territorio nazionale Ogni anno
Autonomia abitativa Donne vittime di violenza Ogni anno
Attività di Education Cittadini Ogni anno
Iniziative in ambito scolastico Studenti Ogni anno
Programma di welfare comunitario
"Poste Welcome"
Cittadini Ogni anno

Con particolare riferimento alle sponsorizzazioni ed erogazioni liberali, al fine di mitigare gli impatti negativi rilevanti sulle comunità interessate, il Gruppo si è dotato di un modello di valutazione delle sponsorizzazioni "SELECT", che permette di irrobustire il processo attraverso più solide modalità di calcolo del valore mediatico e standardizzazione delle valutazioni qualitative delle iniziative. Tutta l'attività è governata da accurati sistemi procedurali che assicurano la prevenzione di situazioni potenzialmente prodromiche al verificarsi di impatti negativi con particolare riguardo a fenomeni di esclusione sociale delle persone che vivono in situazioni di disagio economico. Nel corso degli anni è stata realizzata, inoltre, l'automatizzazione del tool "SELECT 2.0", sviluppato con il supporto della funzione di riferimento e integrato nei sistemi di Poste Italiane, che verrà alimentato con i dati quantitativi forniti dai potenziali partner sulla piattaforma web. Con riferimento agli impatti positivi rilevanti, non sono state previste ulteriori azioni o iniziative rispetto a quanto già previsto dal piano d'azione precedentemente descritto.

Come in precedenza descritto, il Gruppo si è dotato di un'adeguata governance della materia, il presidio "Sponsorizzazioni e Product Placement" che, nella fase propedeutica alla valutazione del Comitato, effettua preventive verifiche sulla reputazione e solidità del richiedente e sulla valutazione economica predittiva, al fine di intercettare e ridurre eventuali impatti negativi. Gli esiti di tali verifiche sono puntualmente riportati, per ciascuna iniziativa, all'interno della documentazione sottoposta alla valutazione del Comitato. In particolare, nel promuovere le iniziative di Sponsorizzazione, il Gruppo agisce preventivamente per intercettare potenziali impatti negativi, quali ad esempio l'esclusione sociale di persone che vivono in situazioni di disagio economico, culturale o legato a territori periferici del Paese, ancorando le proprie azioni progettuali a driver predefiniti nell'ambito dei razionali sottesi al processo di Sponsorizzazione.

Nel realizzare gli investimenti a favore della comunità, il Gruppo opera nel pieno rispetto dei princìpi di integrità e trasparenza, in linea con quanto disposto dal Codice Etico e in coerenza con i valori definiti all'interno delle linee guida del Gruppo. Le modalità con cui Poste Italiane eroga contributi a titolo di sponsorizzazione ed erogazione liberale a favore di partner, enti, associazioni e istituzioni che operano sul territorio, sono definite da una specifica procedura "Sponsorizzazioni ed Erogazioni Liberali" che ne disciplina i presidi organizzativi, volti ad evitare ogni possibile conflitto d'interesse.

METRICHE E OBIETTIVI

Obiettivi legati alla gestione degli impatti rilevanti negativi, al potenziamento degli impatti positivi e alla gestione dei rischi e delle opportunità rilevanti

Obbligo di informativa ESRS S3 S3-5; Obbligo minimo di informativa ESRS 2 MDR-T

Il Gruppo Poste Italiane, al fine di gestire gli impatti, i rischi e le opportunità legati alle comunità interessate, nonché contribuire al raggiungimento degli impegni fissati e formalizzati all'interno delle proprie politiche di Gruppo, ha definito una strategia inclusiva di obiettivi misurabili, orientati ai risultati e inquadrati nel tempo, al fine di valutare i progressi compiuti. Ciascun obiettivo è oggetto di monitoraggio costante, al fine di valutare in che modo i progressi risultano in linea con quanto stabilito da Poste Italiane. La tabella che segue riassume gli obiettivi fissati dal Gruppo nell'ambito delle comunità interessate, indicando i relativi target di raggiungimento, l'ambito di applicazione, la baseline e il risultato raggiunto al presente anno di rendicontazione.

Obiettivo Target Ambito
dell'obiettivo
Anno
base
Risultato 2024
Potenziamento del progetto
Volontariato d'Impresa dei
dipendenti attraverso lo sviluppo
di una nuova piattaforma per
l'engagement, e attraverso la
definizione di programmi sociali
integrati con la strategia di
sostenibilità aziendale
1 piano di engagement e
formazione entro il 2024
3 programmi a valenza
sociale entro il 2024
Territorio
Nazionale
2021 1 piano di
engagement e
formazione
3 programmi a
valenza sociale
Progetto Polis Creazione di «sportelli
unici» per 6.933 Uffici
Postali ubicati nei piccoli
comuni entro il 2026
Realizzazione di una rete
nazionale formata da 250
spazi per il co-working
entro il 2026
Territorio
Nazionale
2022 Polis: interventi
conclusi 2.918
Coworking: interventi
conclusi 81
Incrementare il numero di
iniziative in ambito sportivo e
sociale sostenute da Poste
Italiane nelle regioni del Sud e
delle isole
Sostenere almeno il 20%
delle iniziative in ambito
sport e sociale nelle regioni
del Sud e delle isole
(numero iniziative)
Territorio
Nazionale
2024 + 50%
Incrementare il numero delle
iniziative in ambito sociale
sostenute da Poste Italiane in
favore delle categorie
svantaggiate, con particolare
riguardo alle persone in
condizione di fragilità e ai
giovani
Sostenere almeno il 20%
delle iniziative
in ambito sociale, con
particolare
riguardo alle categorie
svantaggiate,
alle persone in condizione
di fragilità e
ai giovani, entro il 2025
Territorio
Nazionale
2024 new
Education: iniziative volte a
favorire l'adozione di scelte
finanziarie consapevoli e
sostenibili e la familiarità con le
opportunità offerte
dall'evoluzione digitale, nonché
avviare nuovi filoni divulgativi sui
temi della Sostenibilità e del
mondo imprenditoriale
Iniziative/contenuti per i
cittadini/clienti:
150 nel 2025
e
150 nel 2026
Territorio
Nazionale
2024 new
Definizione di Corporate
Accelerator con modello
«Hub&Spoke» a supporto
dell'imprenditoria nazionale
anche in ottica D&I (start up,
imprenditoria femminile, ecc.)
4 iniziative entro il 2028 Territorio
Nazionale
2023 2 iniziative:
Analisi regionale per
individuazione aree di
interesse;
Definizione concept
programma

Poste Italiane contribuisce al raggiungimento degli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile, definiti all'interno dell'Agenda 2030 dell'Organizzazione delle Nazioni Unite. Nel realizzare gli investimenti a favore della comunità, il Gruppo opera nel pieno rispetto dei princìpi di integrità e trasparenza, in linea con quanto disposto dal Codice Etico e in coerenza con i valori definiti all'interno delle linee guida del Gruppo.

Il processo annuale di definizione degli obiettivi viene realizzato in coerenza con le strategie aziendali. In tal senso, gli obiettivi sono orientati a garantire il supporto allo sviluppo socio-economico del territorio e a promuovere iniziative di inclusione sociale, strutturate e diffuse, con l'intento di generare un impatto positivo nel contesto in cui il Gruppo opera. Ciò avviene attraverso un approccio inclusivo e un continuo dialogo con i cittadini, le istituzioni e le associazioni del Terzo Settore, sia a livello locale che nazionale. Poste Italiane rivolge particolare attenzione ai soggetti più vulnerabili, determinati da condizioni fisiche, psichiche, familiari, economiche, etniche, ecc.

8.3.4. CONSUMATORI E UTENTI FINALI [ESRS S4]

Il Gruppo Poste Italiane è parte integrante del tessuto sociale e produttivo del Paese, senza eguali in tutto il territorio italiano per dimensioni, riconoscibilità, capillarità e fiducia da parte della propria Clientela. La soddisfazione del cliente costituisce un obiettivo centrale per il Gruppo Poste Italiane, il quale si dedica con impegno a perseguirlo promuovendo attivamente momenti di ascolto, anche per assicurare un costante miglioramento della qualità dei prodotti e dei servizi forniti. In un contesto caratterizzato da rapido sviluppo ed evoluzione, con la diffusione sempre più ampia di dispositivi mobili, social network, e-commerce, servizi multicanale ed intelligenza artificiale, offrire un'esperienza unica e distintiva

assume particolare importanza. Di seguito è riportato l'elenco degli IRO risultati rilevanti dall'analisi di doppia rilevanza condotta dal Gruppo, ai quali sono applicate le politiche e le azioni relative ai consumatori e utilizzatori finali.

ESRS S4 - Consumatori e utilizzatori finali
ESRS SUB
TOPIC
IRO Descrizione Orizzonte
temporale
Catena del
valore
Incidenza
degli impatti
Business Unit
Impatti legati
alle
informazioni
per i
consumatori
e/o per gli
utilizzatori
finali
I Episodi di violazione della privacy dei
consumatori
(-) (E)
Breve
Medio
Downstream Persone Corrispondenza, Pacchi e
Distribuzione; Pagamenti
e Mobile; Energy; Servizi
finanziari; Servizi
assicurativi
I Attacchi informatici e furti di dati
(-) (E)
Breve
Medio
Downstream Persone Corrispondenza, Pacchi e
Distribuzione; Pagamenti
e Mobile; Energy; Servizi
finanziari; Servizi
assicurativi
R Malfunzionamento e/o carenze nella
sicurezza dei sistemi informatici che
possono determinare violazioni di dati
personali, perdita o compromissione di
informazioni, blocchi o rallentamenti
operativi, disservizi alla clientela
Breve
Medio
Own
operations
- Trasversali
R Mancato rispetto della normativa sulla
privacy
Trattamento dei dati personali in
violazione delle disposizioni normative
vigenti
Breve
Medio
Own
operations
- Trasversali
R Uso inadeguato dei big data e
dell'intelligenza artificiale e aumento
delle violazioni della privacy
Lungo Own
operations
- Trasversali
R Rischi connessi all'impianto
regolamentare/normativo per la tutela
della concorrenza e del consumatore
Inasprimento della normativa per la
tutela della concorrenza e del
consumatore, nonché esiti sfavorevoli
di istruttorie condotte da parte delle
Autorità competenti
Breve
Medio
Own
operations
Downstream
- Trasversali
Inclusione
sociale dei
consumatori
e/o degli
utilizzatori
finali
I Mancato accesso a prodotti e servizi
per le categorie di utenti più
svantaggiate
(-) (P)
Medio Downstream Persone Corrispondenza, Pacchi e
Distribuzione; Pagamenti
e Mobile; Energy; Servizi
finanziari; Servizi
assicurativi
I Digitalizzazione di prodotti e servizi e
sviluppo di soluzioni innovative
(+) (E)
Breve
Medio
Own
operations
Downstream
Persone Corrispondenza, Pacchi e
Distribuzione; Pagamenti
e Mobile; Energy; Servizi
finanziari; Servizi
assicurativi
I Soddisfazione del cliente
(+) (E)
Breve
Medio
Downstream Persone Corrispondenza, Pacchi e
Distribuzione; Pagamenti
e Mobile; Energy; Servizi
finanziari; Servizi
assicurativi
I Danni economici nei confronti degli
utenti disinformati rispetto ai prodotti e
servizi offerti
(-) (E)
Breve
Medio
Downstream Persone Corrispondenza, Pacchi e
Distribuzione; Pagamenti
e Mobile; Energy; Servizi
finanziari; Servizi
assicurativi
R Mancata soddisfazione esigenze della
clientela
Erogazione di servizi e/o collocamento
di prodotti (anche in modalità integrata)
che non soddisfano le reali esigenze
della clientela business e retail in
ambito postale/logistico, bancario,
assicurativo, pagamenti, mobile e
energy. Limitata soddisfazione delle
esigenze della clientela business e
consumer, per i diversi prodotti e
servizi, lungo tutte le fasi del ciclo di vita
del cliente
Breve
Medio
Lungo
Own
operations
Downstream
- Trasversali
R Rischi connessi all'impianto
regolamentare/normativo per la tutela
della concorrenza e del consumatore
Inasprimento della normativa per la
tutela della concorrenza e del
consumatore, nonché esiti sfavorevoli
di istruttorie condotte da parte delle
Autorità competenti
Breve
Medio
Own
operations
Downstream
- Trasversali
O Opportunità di garantire l'accessibilità
alla tutela della salute anche alle fasce
più deboli della popolazione
contribuendo allo sviluppo sostenibile
Lungo Own
operations
- Servizi Assicurativi
Corrispondenza, Pacchi e
Distribuzione
O Maggiore capacità rispetto ai competitor
nella comprensione dei bisogni dei
clienti, anche con riferimento ai target in
"digital divide"
Lungo Own
operations
Downstream
- Servizi Postepay
Servizi finanziari
Servizi Assicurativi
O Accelerazione della transizione verso la
digitalizzazione, con conseguente
aumento della domanda dei prodotti
digitali offerti da Poste Italiane
Medio Own
operations
Downstream
- Trasversali

STRATEGIA

Impatti, rischi e opportunità rilevanti e loro interazione con la strategia e il modello aziendale

Obbligo di informativa relativo all'ESRS 2 SBM-3

Poste Italiane include nell'ambito di applicazione dell'informativa ai sensi dell'ESRS 2 tutti i consumatori e utilizzatori finali che potrebbero subire impatti rilevanti, inclusi quelli connessi a operazioni proprie e dalla catena del valore. In particolare, le tipologie di consumatori e/o utilizzatori finali soggetti a impatti rilevanti generati dalle attività del Gruppo Poste Italiane e lungo la sua catena del valore sono soggetti fruitori di servizi che potrebbero avere un impatto negativo sui loro diritti alla riservatezza, sulla protezione dei dati personali e sulla libertà di non discriminazione e soggetti particolarmente vulnerabili agli impatti sulla riservatezza o agli impatti delle strategie commerciali e di vendita, come le persone svantaggiate a livello finanziario.

Con riferimento ai consumatori e gli utilizzatori finali, tra gli impatti negativi rilevanti non sono stati identificati impatti generalizzati o sistemici nei contesti in cui il Gruppo vende o fornisce i propri prodotti o servizi, in quanto il manifestarsi di tali impatti è connesso al verificarsi di eventi specifici e circoscritti. Per quanto riguarda, invece, gli impatti positivi rilevanti, Poste Italiane favorisce la digitalizzazione di prodotti e servizi e lo sviluppo di soluzioni innovative, nonché la soddisfazione del cliente attraverso politiche e azioni maggiormente dettagliate all'interno del paragrafo "Gestione degli impatti, dei rischi e delle opportunità". Inoltre, il Gruppo non ha rilevato tipologie di consumatori e/o utilizzatori finali con particolari caratteristiche o che usano particolari prodotti o servizi, i quali possono essere maggiormente esposti a rischi.

Infine, il Gruppo non ha identificato rischi o opportunità rilevanti che riguardano gruppi specifici di consumatori e/o utilizzatori finali, né eventuali rischi e opportunità commercialmente rilevanti derivanti dagli impatti e dalle dipendenze da questi ultimi.

GESTIONE DEGLI IMPATTI, DEI RISCHI E DELLE OPPORTUNITA'

Politiche connesse ai consumatori e agli utilizzatori finali

Obbligo di informativa ESRS S4 S4-1

Poste Italiane, al fine di gestire i suoi impatti rilevanti per i consumatori e utilizzatori finali, unitamente ai rischi e alle opportunità rilevanti associati, si è dotata di un Codice Etico e di una Politica Integrata, a cui si affiancano policy e linee guida aziendali volte alla tutela dei consumatori e utilizzatori finali234. Tra queste, si menzionano la Policy aziendale in materia di protezione dei dati personali, la Linea Guida di compliance per la tutela della concorrenza e del consumatore, la Politica per la gestione e la continuità operativa di Gruppo e la Politica per la continuità operativa ICT.

Nello specifico ambito delle tematiche per la sicurezza delle informazioni, Poste Italiane si impegna inoltre a svolgere le proprie attività secondo i principi più avanzati di cybersecurity e protezione dei dati personali. Inoltre, i servizi erogati sono sviluppati e gestiti in conformità con i principali standard internazionali, tra cui: Qualità (ISO 9001:2015); Gestione dei Servizi IT (ISO 20000-1:2018); Sicurezza delle Informazioni (ISO 27001:2022) e Protezione dei Dati Personali (ISO 27701:2019); Codice di condotta per il cloud (ISO 27017/18); Anticorruzione (ISO 37001:2016); Regolamento (UE) 910/2014 eIDAS per i Prestatori di Servizi Fiduciari Qualificati; Certificato per Prestazione di Servizi Fiduciari di identificazione digitale SPID.

Attraverso la Politica aziendale in materia di tutela e protezione dei Diritti Umani, Poste Italiane implementa un modello di gestione dei rischi che prevede una verifica almeno annuale delle attività aziendali e delle aree organizzative che potrebbero comportare un rischio di violazione dei diritti umani. Tra queste ricadono le attività e le aree organizzative con impatto sui consumatori e/o utilizzatori finali. Il processo prevede l'adozione di standard internazionali di riferimento, l'identificazione e classificazione dei driver di rischio legati ai diritti umani in relazione al business di Poste Italiane, l'esecuzione di assessment per definire aree critiche, piani di azione, misure di mitigazione, strumenti di monitoraggio.

La varietà dei servizi e prodotti offerti dal Gruppo, la continua innovazione e la naturale integrazione dell'offerta con la capillare rete di erogazione e distribuzione, rendono la conformità al vigente quadro normativo nazionale e internazionale, alle previsioni contrattuali stabilite con la Clientela e alle best practice internazionali, un aspetto rilevante e imprescindibile che il Gruppo deve affrontare, mantenere e migliorare nel tempo. Il Gruppo, infatti, si è dotato di opportuni presidi per la gestione delle Crisi e della Continuità Operativa, conformi, validi, verificati, aggiornati e attuabili in maniera tempestiva ed efficace, al fine di rafforzare la resilienza dell'Organizzazione. La resilienza è per il Gruppo un obiettivo strategico da perseguire, per consentire all'Organizzazione di reagire tempestivamente a incidenti e crisi che possono minacciare la sua esistenza o il raggiungimento dei propri obiettivi.

Inoltre, il Gruppo si impegna a garantire la privacy dei dati dei clienti, tutelare la proprietà intellettuale e assicurare un efficace sistema di gestione della sicurezza delle informazioni e cybersecurity al fine di garantire la continuità dei propri servizi, proteggere il patrimonio informativo proprio, dei suoi clienti e degli altri stakeholder, oltre che la sicurezza delle transazioni. Il coinvolgimento degli interessati è gestito principalmente attraverso i processi di data breach e l'esercizio dei diritti previsti dal GDPR. Le funzioni competenti, in linea con le procedure interne aziendali, si occupano di analizzare le richieste pervenute dai consumatori, in collaborazione con le strutture aziendali preposte fornendo adeguato riscontro. Poste Italiane ha inoltre implementato azioni specifiche volte ad evitare il ripetersi di violazioni della riservatezza dei dati personali che possano compromettere i diritti degli interessati, al fine di garantire la gestione tempestiva e la comunicazione delle segnalazioni relative a malfunzionamenti e disservizi ICT coinvolgendo le funzioni aziendali competenti. Inoltre, il Gruppo adotta azioni correttive immediate per risolvere le problematiche individuate e, in conformità con i processi aziendali, pianifica e implementa i necessari piani di miglioramento ed evoluzione tecnologica e di business.

234 Per maggiori informazioni rispetto alle politiche adottate dal Gruppo con riferimento ai consumatori e agli utilizzatori finali si rimanda al paragrafo "Sintesi delle Politiche" presente all'interno del Capitolo "8.1 – Informazioni generali".

In ultimo, si specifica che le politiche relative ai consumatori e agli utilizzatori finali adottate da Poste Italiane sono pienamente conformi alle normative internazionali pertinenti, inclusi i principi guida delle Nazioni Unite su imprese e diritti umani, con particolare attenzione alla protezione dei diritti di tutti i consumatori. In questo contesto, le politiche aziendali rispettano i requisiti del GDPR (Regolamento Generale sulla Protezione dei Dati) al fine di garantire che i diritti fondamentali degli utenti siano adeguatamente tutelati. In aggiunta, i servizi IT che supportano i prodotti finanziari, assicurativi e di pagamento sono pienamente conformi alle normative di settore, come ad esempio la Circolare della Banca d'Italia 285, ed è in corso il pieno adeguamento al Regolamento UE DORA (Digital Operational Resilience Act), che regolano rispettivamente i sistemi di pagamento e i servizi finanziari, assicurando così che le operazioni aziendali siano svolte nel pieno rispetto delle normative europee.

Processi di coinvolgimento dei consumatori e degli utilizzatori finali in merito agli impatti

Obbligo di informativa S4-2

Poste Italiane adotta un approccio strutturato per il coinvolgimento dei consumatori e degli utilizzatori finali al fine di orientare le proprie decisioni e attività nella gestione degli impatti rilevanti effettivi e potenziali su di essi. Parallelamente, assicura un coinvolgimento continuo degli stessi attraverso la diffusione di informazioni mediante i propri canali ufficiali, quali sito web, comunicazioni stampa e social media.

Poste Italiane adotta un sistema strutturato di ascolto della propria Customer Base, articolato lungo due direttrici complementari:

  • ascolto transazionale (o a caldo): consiste nella raccolta dell'esperienza del cliente/utente nel momento stesso in cui interagisce con i prodotti o servizi del Gruppo. Questo sistema è implementato su circa 300 touchpoint esperienziali principali e consente di raccogliere, annualmente, milioni di esperienze dirette. In particolare, vengono utilizzati: bottoni statici presenti nelle pagine informative e dispositive del sito poste.it e delle app, che consentono ai clienti di attivare autonomamente una survey; pop-up mirati, che appaiono su determinate pagine del sito e delle app per raccogliere feedback immediato sui servizi utilizzati in modalità generalizzata o randomizzata; inviti a survey tramite e-mail o chiamate IVR automatizzate, inviati a seguito di un'interazione nei canali fisici, per raccogliere riscontri tempestivi;
  • ascolto relazionale (o a freddo): mira a raccogliere le percezioni dei clienti in momenti non immediatamente successivi a un'interazione transazionale, al fine di individuare gli elementi dell'esperienza con Poste Italiane che si consolidano nel tempo. Tale attività è svolta semestralmente su un campione statisticamente rappresentativo della customer base, includendo anche l'analisi comparativa con i competitor nei singoli business.

Il modello di coinvolgimento prevede diverse fasi operative, tra cui:

  • raccolta e analisi dei feedback spontanei e sollecitati dai clienti, anche in riferimento ai principali competitor;
  • monitoraggio in tempo reale delle interazioni nei punti vendita fisici e sui canali digitali;
  • analisi avanzata dei dati attraverso strumenti di intelligenza artificiale, motori semantici e tecniche di text analysis;
  • produzione di report dettagliati, con dashboard dedicate per ogni business unit e punto di contatto con il cliente;
  • individuazione delle aree prioritarie di miglioramento, seguita dall'attuazione di piani di intervento a breve e medio termine;
  • misurazione dei benefici derivanti dall'implementazione delle azioni di miglioramento e confronto con benchmark di mercato.

Inoltre, il Gruppo coinvolge i suoi clienti nei processi di service creation e design attraverso indagini mirate volte a comprendere l'interesse verso nuovi prodotti o servizi, il gradimento dei prodotti e servizi esistenti, la facilità di fruizione dei canali. In particolare, facendo leva su un panel proprietario (DilloaPosteItaliane) che conta circa 20.000 iscritti, Poste Italiane recluta per ciascuna indagine i clienti più in linea con il prodotto o il servizio oggetto di analisi. I clienti, aderendo Gruppo Poste ItalianeRelazione sulla gestione al 31 dicembre 2024

su base volontaria, forniscono il loro punto di vista, ad esempio rispondendo a survey quantitative o partecipando ad interviste one-to-one. Oltre al panel proprietario vengono infine coinvolti i consumatori che partecipano a community esterne per le attività di crowd test e mystery shopping.

Al fine di valutare l'efficacia del coinvolgimento, le azioni intraprese sono finalizzate a raccogliere e analizzare i feedback ricevuti, attraverso processi di "Inner Close the Loop" e "Outer Close the Loop". Nel dettaglio, il processo di "Inner Close the Loop" interviene direttamente sui clienti che esprimono insoddisfazione o soddisfazione, attivando azioni di caring per i clienti insoddisfatti e strategie di engagement commerciale, come il cross-selling e up-selling, per quelli soddisfatti. A tal proposito, Poste Italiane ha realizzato una serie di interventi sulla base degli insight emersi dall'ascolto attivo dei clienti, con un impatto positivo sull'esperienza del cliente. Tra questi, è stata realizzata l'App Poste Italiane, un'applicazione unica che offre ai clienti un punto di accesso integrato a tutti i servizi del Gruppo, superando la divisione tra le aree di business e migliorando la relazione con ogni cliente. Oltre all'app, sono stati apportati miglioramenti al sito retail poste.it, tra cui la semplificazione della ricerca delle tracce di spedizione, l'abilitazione della vendita del Libretto Smart tramite SPID (Sistema Pubblico di Identità Digitale) e l'introduzione dell'identificazione SPID per l'accesso ai servizi in ufficio postale.

Il punto di vista dei consumatori e utilizzatori finali viene costantemente monitorato anche nell'ambito delle attività di Sicurezza Informatica. In particolare, gli stakeholder, quali ad esempio clienti interni e terze parti, vengono coinvolti nelle attività di testing, assessment e redazione delle policy relative alla cybersecurity. In particolare, l'interlocuzione preliminare relativa alla stipula del contratto di servizio consente il corretto svolgimento di attività con il cliente quali, ad esempio, l'assessment delle terze parti richiesto nell'ambito delle disposizioni DORA, le attività di monitoraggio (es. Security by design, Security Planning e Analisi del Rischio) o delle esercitazioni relative al Piano di Resilienza Operativa, coinvolgendo direttamente i consumatori.

A livello di governance, l'esito delle analisi e delle iniziative derivanti dal modello di ascolto è indirizzato sia alla Direzione, sia alle Funzioni specialistiche di II livello, garantendo così un'efficace integrazione dei risultati nei processi decisionali di Poste Italiane. Il monitoraggio e l'attuazione delle azioni di miglioramento sono supervisionati dalla Direzione Generale, assicurando che il coinvolgimento dei consumatori e degli utilizzatori finali contribuisca concretamente all'orientamento strategico e operativo del Gruppo. Il processo di ascolto integra anche un'analisi comparativa con i principali competitor, mediante la misurazione dell'NPS (Net Promoter Score), per valutare le performance di Poste Italiane in un contesto competitivo. L'insieme di queste informazioni alimenta un Piano di Miglioramento della Customer Experience, il quale definisce e pianifica le principali azioni da intraprendere per migliorare l'esperienza dei clienti. Tale Piano è aggiornato trimestralmente ed è coordinato dalla funzione di riferimento, con il coinvolgimento diretto dei manager di tutte le Business Unit e Canali del Gruppo.

Inoltre, in caso di rilevazione di una compromissione di un interesse personale, i consumatori vengono contattati direttamente, con modalità determinate in base alla specificità della situazione. In particolare, nei casi di violazione di dati personali, il Comitato Data Breach, coordinato dalla funzione Privacy, valuta le modalità di gestione dell'evento, coinvolgendo le funzioni aziendali preposte in base alla gravità e alla natura della compromissione. Inoltre, il coinvolgimento dei consumatori e utilizzatori si estende anche alle fasi di business simulation e di test preliminari per il rilascio di nuovi servizi ICT, al fine di valutarne l'impatto sull'intera clientela. Contestualmente, nella fase di gestione delle segnalazioni, il Gruppo assicura un'interazione mirata attraverso le funzioni aziendali preposte, al fine di garantire risposte tempestive ed efficaci.

Poste Italiane adotta misure specifiche per comprendere meglio il punto di vista dei consumatori particolarmente vulnerabili agli impatti, come persone con disabilità, minori e altri gruppi a rischio. In particolare, vengono implementati processi di analisi approfondita dei data breach e delle istanze degli interessati, al fine di rilevare e affrontare tempestivamente eventuali problematiche legate alla vulnerabilità di determinati gruppi di utenti.

Processi per porre rimedio agli impatti negativi e canali che consentono ai consumatori e agli utilizzatori finali di esprimere preoccupazioni

Obbligo di informativa ESRS S4 S4-3

Poste Italiane adotta un approccio strutturato e integrato per porre rimedio agli impatti negativi rilevanti che possano emergere a carico dei consumatori e degli utilizzatori finali, e prevede canali a disposizione di tali soggetti per esprimere preoccupazioni e ricevere assistenza in merito. A tal proposito, il Gruppo ha sviluppato un sistema di gestione dei reclami che risulta facilmente accessibile a tutti, comprese le categorie più vulnerabili, come quelle a rischio di esclusione per motivi legati all'analfabetismo finanziario. A tal fine, il tasso di reclami viene monitorato in maniera costante per ogni area di business, al fine di attivare processi di evoluzione e miglioramento dei servizi. Questo approccio proattivo consente di individuare e correggere malfunzionamenti o disservizi in modo tempestivo, prioritizzando le azioni correttive sulla base di indicatori chiave di performance (KPI) come l'impatto sull'esperienza del cliente, il numero di clienti coinvolti e l'impatto economico.

Nell'ottica di rafforzare la resilienza dell'organizzazione, il Gruppo si è dotato di un modello per la gestione delle crisi e della continuità operativa che è costituito dai 4 seguenti layer (1 - Sistema di Gestione delle Crisi di Gruppo, 2 - Sistema di Gestione della Continuità Operativa di Gruppo, 3 - Sistema di Gestione degli Incidenti di Gruppo e 4 - Sistema di Controllo Interno che risulta trasversale ai 3 di cui sopra).

Il Gruppo si è dotato del Piano di Gestione delle Crisi di Gruppo con l'obiettivo di preparare l'Organizzazione alla risposta e al recupero dalla crisi (o ritorno alla normale attività). Tale piano è sviluppato ed organizzato in funzione delle diverse fasi che compongono il processo di gestione delle crisi e riporta le attività e le relative responsabilità da avviare per il ripristino della normale operatività, nonché per assolvere a tutti gli adempimenti normativi applicabili ai Soggetti Obbligati del Gruppo. La preparazione dell'Organizzazione, la risposta e il rientro da una crisi devono essere coerenti con i seguenti principi, garantiti dall'adozione del Sistema di Gestione delle Crisi di Gruppo:

  • prevenzione identificare rischi, problemi e potenziali fonti di crisi;
  • organizzazione prepararsi con strutture, ruoli e responsabilità specifiche, chiare e comprensibili
  • competenza garantire che le persone con specifici ruoli di gestione delle crisi siano competenti attraverso una formazione appropriata, l'esercizio e la valutazione delle loro conoscenze, abilità ed esperienze.

In tal senso, il Gruppo ha definito un modello organizzativo per la gestione delle crisi individuando i ruoli da coinvolgere, progressivamente e in funzione della gravità della casistica, per la gestione dell'evento di crisi, al fine di garantire l'opportuna autorità decisionale straordinaria necessaria alla gestione delle crisi; la capacità di operare in condizioni di stress operativo intenso, il mantenimento di tempi decisionali eccezionalmente ristretti nonché un adeguato livello di comunicazione interna ed esterna al Gruppo, incluse le Autorità di Vigilanza dei Soggetti Obbligati.

Parallelamente, il Gruppo pone particolare attenzione alla protezione dei dati personali dei consumatori e degli utilizzatori finali, riconoscendo che la sicurezza delle informazioni costituisce un fattore chiave per la fiducia degli utenti. In tale ambito, Poste Italiane implementa un'ampia gamma di misure preventive e di mitigazione del rischio, tra cui:

  • monitoraggio e gestione proattiva delle vulnerabilità attraverso strumenti di Critical System Exposure, Penetration Test e verifiche di sicurezza;
  • cyber Threat Intelligence e Information Sharing, per l'identificazione tempestiva di minacce informatiche emergenti e la prevenzione di potenziali attacchi;
  • brand Protection, finalizzata a prevenire l'utilizzo fraudolento del marchio aziendale e il rischio di truffe ai danni dei consumatori;
  • gestione degli incidenti e risposta immediata in caso di compromissione dei dati, per minimizzare gli impatti sugli utenti;
  • sensibilizzazione e formazione del personale, al fine di ridurre il rischio legato all'errore umano, spesso causa primaria di violazioni della sicurezza.

Inoltre, nel contesto della gestione degli incidenti di sicurezza informatica, il CERT (Computer Emergency Response Team) del Gruppo si attiva prontamente per prevenire, mitigare e rispondere a minacce cyber che possano ledere gli interessi degli utilizzatori finali. L'attività di coordinamento del CERT, che coinvolge diverse funzioni aziendali e, se necessario, le autorità esterne, contribuisce a ridurre i tempi di risposta e limitare l'impatto degli incidenti. L'operatività del CERT è disciplinata da specifiche Linea Guida e procedure di riferimento.

Poste Italiane ha predisposto una varietà di canali specifici per consentire ai consumatori e agli utilizzatori finali di comunicare direttamente le proprie preoccupazioni, esigenze o segnalazioni, garantendo un'assistenza tempestiva ed efficace. Tali canali sono resi disponibili sia direttamente da Poste Italiane sia attraverso la partecipazione a meccanismi di terzi. In particolare, il Gruppo mette a disposizione dei consumatori un servizio di Call Center, tramite un numero di telefono che può essere contattato sia da rete fissa che mobile. Per le richieste scritte, inclusi assistenza e reclami, sono disponibili i seguenti canali: posta elettronica, PEC, fax, posta cartacea presso gli uffici postali o la sede legale, e la consegna manuale presso un ufficio postale. Inoltre, è possibile inviare richieste attraverso il modulo online disponibile sul sito web ufficiale di Poste Italiane. Per quanto riguarda la protezione dei dati personali, l'Azienda ha attivato canali digitali e fisici, in conformità con le disposizioni del GDPR, per raccogliere segnalazioni relative a tematiche di privacy e protezione dei dati. A tal proposito è stato creato un Centro Servizi Privacy che, in collaborazione con l'Assistenza Clienti, si occupa della gestione delle comunicazioni e degli aggiornamenti necessari in queste circostanze. Inoltre, Poste Italiane mette a disposizione della propria clientela una specifica casella pubblica di posta elettronica per le segnalazioni di richieste sospette di informazioni personali, dati finanziari o codici di accesso, attraverso una comunicazione digitale. I dipendenti di Poste Italiane possono effettuare segnalazioni di potenziali abusi e violazioni di confidenzialità delle informazioni contattando direttamente il CERT attraverso la casella di posta elettronica dedicata, che vengono inoltrate alla Sicurezza Informatica per tutti i casi di propria pertinenza.

Infine, Poste Italiane mette a disposizione un portale pubblico per il whistleblowing per tutti coloro (inclusi clienti) che vogliano sottoporre casi di potenziali fenomeni di illegalità o presunti illeciti in relazione anche a violazioni della confidenzialità delle informazioni235 .

Il Gruppo adotta modalità di controllo e monitoraggio strutturate per affrontare le problematiche sollevate dalla clientela e verificare l'efficacia dei canali di comunicazione messi a disposizione. Con cadenza periodica, la struttura Assistenza Clienti predispone una reportistica dettagliata sulle interazioni della clientela con il Contact Center e sui reclami ricevuti in un determinato periodo temporale. La reportistica evidenzia l'andamento dei fenomeni segnalati, l'identificazione di eventuali criticità emergenti e consente di attivare azioni correttive laddove necessario. Per quanto riguarda i servizi ICT, Poste Italiane attua un monitoraggio proattivo del corretto funzionamento, segnalando tempestivamente malfunzionamenti e disservizi alle competenti funzioni aziendali. Inoltre, è messo a disposizione il servizio di service desk per la presa in carico ed indirizzamento in ambito ICT, al fine di garantire una risposta rapida e appropriata alle problematiche sollevate dai clienti.

Poste Italiane garantisce che i consumatori siano consapevoli dell'esistenza delle strutture e dei processi messi a disposizione per esprimere preoccupazioni, esigenze e ricevere assistenza. Per quanto riguarda la protezione delle persone che si avvalgono di tali strutture, il Gruppo ha implementato specifici processi volti a tutelare l'identità dei reclamanti, garantendo che ogni segnalazione possa essere effettuata in modo sicuro e riservato.

235 Per maggiori approfondimenti sul Sistema "Whistleblowing", si rimanda al paragrafo "8.4.1 – Condotta aziendale".

Interventi su impatti rilevanti sui consumatori e gli utilizzatori finali, approcci per gestire rischi rilevanti e conseguire opportunità rilevanti in relazione ai consumatori e agli utilizzatori finali, ed efficacia di tali azioni

Obbligo di informativa ESRS S4 S4-4; Obbligo minimo di informativa ESRS 2 MDR-A

In risposta agli impatti, ai rischi e alle opportunità rilevanti sui consumatori e sugli utilizzatori finali, Poste Italiane adotta un approccio strutturato che include azioni preventive, mitigative e di rimedio per garantire la protezione e la soddisfazione della clientela.

Evoluzione Assistenza Clienti

Al fine di incrementare l'inclusività per allargamento della base clienti che può accedere all'assistenza, ottimizzare e ridurre il rischio legato al modello di servizio, Poste Italiane favorisce l'automazione della gestione delle richieste di assistenza tramite Intelligenza artificiale per ottenere un'ottimizzazione tempi di risposta al cliente, un incremento del livello di soddisfazione dello stesso, nonché il miglioramento dell'operatività degli operatori interni. Con la prospettiva di evolvere il modo di lavorare di operatori/operatrici a servizio dei clienti, attraverso una collaborazione fruttuosa Human-Machine, Poste Italiane ha pianificato diverse iniziative. Tra queste, la prima iniziativa avviata è un nuovo modello di Knowledge Management (AIKnow) basato su generative AI, che consiste nella messa a disposizione del personale interno, tramite chat conversazionale real time, delle informazioni di prodotto e procedure utili a gestire i clienti. I contenuti di origine (knowledge base) sono certificati e interni al Gruppo. Il servizio clienti valuta le risposte tramite feedback strutturati e genera così un circolo virtuoso di miglioramento continuo del modello. Sia la manutenzione dei contenuti che i feedback sono lavorati da specialisti con nuove skill (modello di competenze future proof con human in the loop). Anche le ulteriori iniziative a piano seguono questi principi e contribuiscono a rendere il mestiere di operatore sempre più sostenibile. Ad oggi AIKnow è presente su diversi comparti e ha generato più di 1 milione di interazioni con un livello di accuratezza medio del 93%. Poste Italiane, inoltre, consente in tal modo ai propri clienti di familiarizzare con i nuovi strumenti di AI. Tale esposizione alla clientela di servizi con AI (disponibili già da tempo e che saranno sempre più potenziati) contribuisce a generare inclusività digitale tra i cittadini (dall'introduzione nel 2019 più di 100Mln di interazioni cliente-AI per assistenza sui vari perimetri di business).

Digitalizzazione processi di Back office

Al fine di ridurre gli impatti negativi sui clienti gestiti ed ottimizzare e ridurre i rischi legati al modello di servizio, il Gruppo digitalizza i processi di back office con lo scopo di ottimizzare i tempi di gestione delle pratiche, incrementare il livello di soddisfazione del cliente e migliorare l'operatività degli operatori interni, oltre a ridurre l'uso della carta.

Riconoscimento biometrico clienti assistenza

Al fine di incrementare l'inclusività del servizio per allargamento della base clienti che può accedere all'assistenza e ottimizzare e ridurre il rischio legato al modello di servizio complessivo aziendale, è stato implementato il riconoscimento biometrico (tramite timbro vocale in abbinamento al numero securizzato) per l'assistenza clienti, riducendo anche i tempi di accesso al servizio.

App Poste Italiane

Al fine di fornire ai clienti un accesso unico alla piattaforma dei servizi di Poste Italiane superando la frammentazione dei canali e dei prodotti e servizi (da 3 App ad 1 App Poste Italiane), nonché garantire un approccio cliente-centrico offrendo un'experience integrata e semplice sui canali volta anche ad incrementare l'utilizzo dei propri servizi, Poste Italiane ha sviluppato un'applicazione dedicata che consente l'accesso a tutti i servizi erogati al cliente. Nell'arco temporale 2025- 2026, il Gruppo ha pianificato l'aumento dell'utilizzo dell'applicazione attraverso l'incremento dei servizi disponibili sui canali digitali nella gestione delle esigenze everyday e nel lifetime needs. La nuova app si adatta ai comportamenti e alle esigenze del singolo cliente grazie ad un'elevata personalizzazione attraverso l'utilizzo dell'intelligenza artificiale e

l'applicazione delle 4 dimensioni individuate (funzionalità dedicate, modello relazionale, contenuto, identità visiva) e dei 92 elementi di personalizzazione di contenuto presenti al suo interno.

Offerta Servizio tutela della vulnerabilità gas

Ai sensi del Decreto-Legge n.115 del 9 agosto 2022, PostePay eroga il servizio di fornitura di gas naturale a cui hanno diritto i clienti vulnerabili. L'offerta prevede l'applicazione di condizioni economiche e contrattuali regolate dall'ARERA (Autorità di Regolazione per Energia Reti e Ambiente) ed è proposta per legge da ogni fornitore del mercato libero. I clienti sono identificati come vulnerabili se soddisfano almeno una delle condizioni stabilite dal decreto-legge 9 agosto 2022, n. 115, convertito con Legge 21 settembre 2022, n. 142, ovvero: essere in condizioni economicamente svantaggiate ai sensi dell'articolo 1, comma 75, della legge 4 agosto 2017, n. 124; rientrare tra i soggetti con disabilità ai sensi dell'articolo 3 della legge 5 febbraio 1992, n. 104; avere le utenze ubicate in strutture abitative di emergenza a seguito di eventi calamitosi; aver compiuto 75 anni.

Agevolazioni PosteMobile per utenti con disabilità

In ottemperanza alla Delibera 290/21/CONS "Disposizioni in materia di misure riservate a consumatori con disabilità per i servizi di comunicazione elettronica da postazione fissa e mobile", PostePay riserva ai suoi clienti di telefonia offerte dedicate ad un prezzo agevolato. Possono richiedere le agevolazioni gli utenti sordi (utenti definiti tali ai sensi dell'art. 1, comma 2, della legge n. 381 del 1970), ciechi totali (utenti definiti tali ai sensi dell'articolo 2, legge n. 138 del 2001), ciechi parziali (utenti definiti tali ai sensi dell'articolo 3, legge n. 138 del 2001), invalidi con gravi capacità di deambulazione (utenti destinatari di benefici fiscali di cui all'articolo 30, comma 7, della legge n° 388/2000 certificati nei verbali di handicap), utenti nel cui nucleo familiare (inteso come insieme di soggetti residenti nell'abitazione presso cui si richiede l'agevolazione) sia presente un soggetto sordo, cieco totale, cieco parziale o invalido con gravi limitazioni delle capacità di deambulazione.

Continuous improvement del sito retail poste.it per migliorare l'accesso alle informazioni ed ai servizi della piattaforma omnicanale di Poste Italiane

Poste Italiane ha sviluppato un processo di miglioramento continuo del sito web al fine di risolvere le segnalazioni dei clienti riscontrate (a titolo esemplificativo) in fase di ricerca delle tracce delle spedizioni, ritenute troppo complesse, oppure in fase di ricerca dei punti fisici (Ufficio Postale, PuntoPoste, ATM) per facilitare la raggiungibilità da parte dell'utente. Infine, Poste Italiane ha messo in atto iniziative per semplificare la navigabilità delle varie aree del sito, facilitando, ad esempio la ricercabilità dei prodotti, il relativo acquisto ed utilizzo, Poste Italiane ha sviluppato un processo di miglioramento continuo del sito web.

Bacheca omnicanale

Al fine di mettere a disposizione dei clienti le comunicazioni relative all'esito delle operazioni di vendita e transazionali svolte in omnicanalità e garantirne la ricercabilità in modo semplice e intuitivo, Poste Italiane ha sviluppato una bacheca omnicanale.

Nuova piattaforma denominata "Privacy audit del Responsabile del trattamento (ai sensi dell'art. 28 del GDPR)" La suddetta piattaforma è stata istituita quale strumento a supporto di Poste Italiane che presiede, in qualità di Titolare ai sensi del GDPR, i controlli Privacy definiti dalle funzioni owner in occasione dell'affidamento dei propri trattamenti alle terze Parti.

L'obiettivo è quello di supportare le già menzionate funzioni nello svolgimento degli audit verso i fornitori svolti ai sensi dell'art. 28 del GDPR, al fine di garantire agli interessati (consumatori, utenti finali, dipendenti, ecc.) la tutela dei propri dati attuata dalle terze Parti nel rispetto del Regolamento e della normativa in materia.

Manutenzioni evolutive piattaforma per la gestione delle violazioni dei dati personali

Con l'obiettivo di rafforzare la riservatezza dei dati, efficientando la gestione dei data breach, sono state attuate delle manutenzioni evolutive della piattaforma per la gestione delle violazioni dei dati personali.

Manutenzioni evolutive piattaforma per la gestione del piano privacy

Con l'obiettivo di garantire l'efficacia del monitoraggio di secondo livello, migliorare e ampliare il monitoraggio delle azioni di rientro in ambito privacy, sono state condotte manutenzioni evolutive della piattaforma dedicata.

Rating sicurezza front end del Gruppo

Per fornire una maggiore sicurezza dei front end del Gruppo e una maggiore tutela delle informazioni dei consumatori, è stato richiesto un rating esterno della piattaforma front end tramite Bitsight, che ha ottenuto un punteggio di 770. Entro il 2025 è stata pianificata l'esecuzione di un ulteriore rating di Bitsight. Il rating della piattaforma Bitsight è un rating fornito da una piattaforma esterna che compara la postura di sicurezza di diverse aziende e fornisce un rating comparabile fra azienda ed azienda. Tale rating è un ottimo supporto alla funzione CERT per comprendere il livello di sicurezza dei propri front end rispetto a quelli dei competitor. Il rating va da un valore di 250 ad uno di 900.

Esercitazioni di incidente

Con l'obiettivo di migliorare il coordinamento nella risposta agli incidenti e di ridurre i tempi di risoluzione e quindi instaurare maggiore fiducia nel Gruppo, sono state condotte tre esercitazioni di incidente e ne sono state pianificate altrettante da realizzare entro il 2025. Nelle esercitazioni vengono creati dei casi di incidente, in modo da testare i flussi comunicativi fra le diverse funzioni aziendali, simulando anche attori esterni (media e autorità). Inoltre, viene messo a disposizione un portale interno dove i dipendenti possono leggere, visionare pillole e web series, oltre che cimentarsi con materiale di cyber security.

Cyber Security Program

La progettualità è volta a garantire un rafforzamento della tutela delle informazioni dei consumatori anche attraverso campagne di simulazione di phishing rivolte ai dipendenti a maggior esposizione a tali rischi. Le campagne si diversificano per grado di complessità permettendo al dipendente di allenarsi per riconoscere le email malevole e quindi ridurre il rischio aziendale di compromissione delle credenziali personali.

SuperSite: trasformazione del sito retail poste.it

Il percorso di trasformazione intrapreso ha l'obiettivo di disegnare un sito innovativo in linea con i valori di Poste quali fiducia, vicinanza, modernità, sicurezza e semplicità, raggiungendo ogni possibile target di clientela con un linguaggio semplice e comprensivo.

Efficientamento della resilienza dei servizi IT

Con l'obiettivo di rafforzare la disponibilità, l'affidabilità e la sicurezza dell'infrastruttura ICT sono stati ridotti gli impatti negativi derivanti dall'indisponibilità e inaffidabilità dell'infrastruttura ICT a supporto dei processi aziendali tramite l'ottimizzazione e la riduzione del rischio del modello di servizio complessivo aziendale. La Procedura per la gestione dei malfunzionamenti e dei disservizi IT, insieme ai processi di Incident e Problem Management determina la definizione dei piani di remediation ed il monitoraggio della risoluzione dei ticket relativi.

Formazione manageriale su temi di cybersecurity

Al fine di accrescere la consapevolezza del top management relativa alle nuove tendenze di minaccia cibernetica, sono state implementate iniziative di formazione manageriale su temi legati alla cybersecurity, da portare avanti nell'arco temporale 2024-2026.

Workshop e seminari sull'evoluzione normativa (es. DORA, NIS2, Circ. 285)

Con l'obiettivo di conseguire livelli di standard qualitativi e di sicurezza elevati, sono stati avviati workshop e seminari di formazione sugli impatti delle nuove disposizioni legislative nazionali e internazionali, da conseguire nell'arco temporale 2024-2026.

Estensione del perimetro dell'analisi del rischio a nuove business unit e società del Gruppo

Per gestire e mitigare il rischio cyber aziendale e ridurre gli impatti negativi sugli utenti finali, è stato esteso il perimetro dell'analisi del rischio a nuove business unit e società del Gruppo, da portare a termine nell'arco temporale 2024-2026.

Favorire l'apertura dei Conti correnti e dei Libretti e l'acquisto di prodotti finanziari online

L'azione è volta a consentire ai clienti l'accesso ai servizi in omnicanalità, in particolare per le popolazioni presenti in aree periferiche, anche nei giorni e nelle fasce orarie in cui la rete degli Uffici Postali è chiusa, rispettando l'impegno a mantenere tali aperture nel 2025 e raggiungendo i seguenti risultati: 8% dei conti digitali sul totale di conti correnti aperti; 9% di aperture di Libretti da Web e App; 15% di sottoscrizioni di prodotti finanziari da canale digitale (BFP, Deposito SuperSmart, Postefuturo Investimenti, Fondi).

Lancio nuovo assetto della zona SCM (Specialista Consulente Mobile)

Al fine di consentire ai clienti che risiedono in zone periferiche l'accesso a servizi di consulenza specialistica su prodotti finanziari è stato lanciato il nuovo assetto della zona SCM con l'introduzione della doppia figura specialistica (SCM dinamico/personal) per migliorare il presidio delle aree geografiche più difficili da raggiungere. Il miglioramento del presidio territoriale è mirato a dare supporto sui prodotti finanziari presso gli Uffici Postali che non prevedono la presenza giornaliera di un Consulente Finanziario.

Mantenimento dei prodotti e dei servizi dedicati alle fasce più vulnerabili della clientela

Con l'obiettivo di supportare le fasce più vulnerabili della popolazione al fine di favorire l'inclusione finanziaria, è stato previsto il rinnovo ed evoluzione dei prodotti/servizi dedicati a fasce più vulnerabili della popolazione quali: Mutuo Giovani, Conto di Base, sospensione rate mutuo, donne vittime di violenza di genere, buono dedicato ai minori, deposito super smart pensione, assicurazione gratuita sui prelievi pensione.

Progetto Accessibilità

Nel 2024 Poste Italiane ha adottato presidi e processi strutturati per la compliance in materia di accessibilità, gestendo le attività necessarie ad assicurare il rispetto degli adempimenti previsti dalle Linee Guida AgID, in ottemperanza al disposto normativo di cui alla Legge n. 4 del 2004 e successivi aggiornamenti.

In particolare, il Gruppo ha provveduto alla realizzazione di un cruscotto di monitoraggio dello stato di accessibilità dei canali digitali, degli assessment realizzati e delle dichiarazioni di accessibilità prodotte, con indicazione anche delle azioni di adeguamento necessarie e le tempistiche relative. Tramite lo stesso cruscotto, è anche possibile ottenere una reportistica sulle eventuali segnalazioni ricevute e sui riscontri forniti.

Inoltre, sono stati definiti una serie di piani di intervento volti all'adeguamento e alla rivisitazione dei canali digitali del Gruppo (app e siti), che hanno visto, tra gli altri, la realizzazione della nuova App Posteitaliane che ha sostituito l'App Ufficio Postale e a breve sostituirà anche l'App Bancoposta e l'App Postepay. Parallelamente, Poste Italiane ha rafforzato i propri canali di assistenza clienti, migliorando il canale chat e l'utilizzo del chatbot con l'obiettivo di renderli accessibili alle persone con disabilità.

Progetto age

Con l'obiettivo di proseguire nel suo impegno di generazione di valore, confermando il suo ruolo di Innovation Hub per il Sistema Paese, il Gruppo ha avviato una progettualità (age) di attivazione di una piattaforma di contenuti streaming in uffici postali rientranti nel progetto Polis e di relativa digitalizzazione degli stessi attraverso la diffusione di vetrine digitali per la gestione personalizzata dei contenuti.

Le tabelle che seguono riassumono sinteticamente il piano d'azione intrapreso dal Gruppo per il raggiungimento degli scopi e degli obiettivi delle politiche in tema di consumatori e utilizzatori finali, indicando l'ambito di applicazione e gli orizzonti temporali di ciascuna azione e, ove applicabile, la tipologia e l'ammontare delle risorse finanziarie impiegate per la realizzazione delle stesse.

Principali azioni Ambito di applicazione Orizzonti
temporali
Evoluzione Assistenza Clienti Clienti 2028
Digitalizzazione processi di Back office Poste Italiane 2028
Riconoscimento biometrico clienti assistenza Clienti 2028
App Poste Italiane Cittadini 2026
Offerta Servizio tutela della vulnerabilità gas Cittadini Ogni anno
Agevolazioni PosteMobile per utenti con
disabilità Cittadini Ogni anno
Continuous improvement del sito retail
poste.it per migliorare l'accesso alle
informazioni ed ai servizi della piattaforma
omnicanale di Poste Italiane
Cittadini 2024
Bacheca omnicanale Cittadini 2024
Nuova piattaforma denominata "Privacy audit
del Responsabile del trattamento (ai sensi
dell'art. 28 del GDPR)"
Poste Italiane Ogni anno
Manutenzioni evolutive piattaforma per la
gestione delle violazioni dei dati personali
Poste Italiane Ogni anno
Manutenzioni evolutive piattaforma per la
gestione del piano privacy
Poste Italiane Ogni anno
Rating sicurezza front end del Gruppo Poste Italiane 2025
Esercitazioni di incidente Poste Italiane 2025
Cyber Security Program Poste Italiane Ogni anno
SuperSite: trasformazione del sito retail
poste.it
Cittadini 2027
Efficientamento della resilienza dei servizi IT Poste Italiane 2028
Formazione manageriale su temi di
cybersecurity
Poste Italiane 2026
Workshop e seminari sull'evoluzione
normativa (es. DORA, NIS2, Circ. 285)
Poste Italiane 2026
Estensione del perimetro dell'analisi del
rischio a nuove business unit e società del
Gruppo
Poste Italiane 2026
Favorire l'apertura dei Conti correnti e dei
Libretti e l'acquisto di prodotti finanziari
online
Clienti 2025
Lancio nuovo assetto della zona SCM
(Specialista Consulente Mobile)
Clienti 2025
Mantenimento dei prodotti e dei servizi
dedicati alle fasce più vulnerabili della
clientela
Clienti 2025
Progetto Accessibilità Cittadini 2025
Progetto age Territorio nazionale 2027

Poste Italiane monitora e valuta costantemente l'efficacia delle azioni e delle iniziative intraprese per gestire gli impatti rilevanti, sia effettivi sia potenziali, sui consumatori e sugli utilizzatori finali seguendo il ciclo di DEMING (Plan-Do-Check-Act), il quale include una fase di verifica costante e un processo di miglioramento continuo.

Il processo include il monitoraggio continuo degli avanzamenti delle azioni di remediation, nonché l'adozione delle misure necessarie per garantire la piena compliance agli obiettivi di continuità e alle normative di settore sempre nell'ottica di offrire la massima protezione nei confronti dei propri clienti. Il rating quantitativo fornito da Bitsight rappresenta un altro strumento di monitoraggio. L'efficacia delle campagne di simulazione di phishing viene valutata monitorando il tasso di compromissione, ovvero la percentuale di dipendenti che interagiscono con link o allegati malevoli durante le simulazioni.

Nel contesto della gestione dei data breach e del Riesame Privacy, viene definita una serie di azioni correttive specifiche, volte a mitigare i rischi e a porre rimedio agli impatti identificati. Tali azioni vengono poi monitorate attentamente e gestite dalle Funzioni aziendali competenti e dal Sistema di Gestione per garantirne l'efficacia e la tempestiva attuazione.

In particolare, già nella fase di progettazione/creazione dei servizi/prodotti volti al consumatore finale, i presidi specialistici preposti analizzano preventivamente gli impatti per prevenire eventuali rischi di sicurezza, di frode, di privacy e di conformità tramite un approccio strutturato che garantisce inoltre che i processi volti a porre rimedio agli impatti negativi rilevanti siano disponibili ed efficaci.

Inoltre, con riferimento alle pratiche di commercializzazione, vendite e gestione dei dati, vengono applicate politiche stringenti di privacy by design e privacy by default, che prevedono una valutazione preliminare di impatto in termini di protezione dei dati per ogni nuovo processo o servizio che comporti il trattamento di dati personali.

Il Gruppo ha adottato modelli organizzativi e procedurali sia per la gestione delle crisi e la continuità operativa sia per la gestione del Disaster Recovery che descrivono in dettaglio le attività e i controlli da effettuarsi in caso di eventi negativi.

Infine, si specifica che nel corso del 2024 non sono stati registrati gravi problemi o incidenti in materia di diritti umani connessi ai consumatori e agli utilizzatori finali.

Per la realizzazione delle azioni ivi descritte non sono stati inseriti i CapEx ed OpEx di riferimento in quanto non superano una soglia di rilevanza pari al 5% dei corrispondenti valori indicati nel Bilancio Consolidato di Gruppo.

METRICHE E OBIETTIVI

Obiettivi legati alla gestione degli impatti rilevanti negativi, al potenziamento degli impatti positivi e alla gestione dei rischi e delle opportunità rilevanti

Obbligo di informativa ESRS S4 S4-5; Obbligo minimo di informativa ESRS 2 MDR-T

Il Gruppo Poste italiane, al fine di gestire gli impatti, i rischi e le opportunità legati ai consumatori e utilizzatori finali, nonché contribuire al raggiungimento degli impegni fissati e formalizzati all'interno delle proprie politiche di Gruppo, ha definito una strategia inclusiva di obiettivi misurabili, orientati ai risultati e inquadrati nel tempo, al fine di valutare i progressi compiuti. Ciascun obiettivo è oggetto di monitoraggio costante, al fine di valutare in che modo i progressi risultano in linea con quanto stabilito dal Gruppo. La tabella che segue riassume gli obiettivi fissati dal Gruppo Poste Italiane nell'ambito dei consumatori e utilizzatori finali, indicando i relativi target di raggiungimento, l'ambito di applicazione, la baseline e il risultato raggiunto al presente anno di rendicontazione.

Obiettivo Target Ambito
dell'obiettivo
Anno
base
Risultato 2024
Implementazione del framework
per favorire l'inclusione digitale
promuovendo pari opportunità e
assicurando l'accesso equo e
inclusivo a tutti
Implementazione del
framework per
accessibilità digitale
entro il 2025
Clienti
appartenenti a
categorie
vulnerabili
2023 Attività propedeutiche
all'implementazione del
framework:
proposta di Linee guida
-
riferite ai processi di
gestione delle
dichiarazioni di
accessibilità e delle
Segnalazioni,
Finalizzazione delle
-
Linee Guida
Accessibilità by design,
Realizzazione
-
Cruscotto di
monitoraggio dello
stato di conformità
dell'Accessibilità
digitale e gestione
delle segnalazioni,
Intervento evolutivo sul
-
canale di assistenza
clienti
Aumentare la Customer
Experience
+10pp Net Promoter
Score (valore della
customer experience
di Gruppo) entro il
2028
Clienti 2023 35pp Net Promoter Score
Sviluppo canali di prevendita e
vendita di prodotti e servizi in
ottica di multicanalità
75% di nuovi funnel
realizzati in
multicanalità entro il
2024
Clienti 2020 75%
Incrementare le transazioni
digitali per i diversi prodotti del
Gruppo Poste Italiane
+115% di transazioni
digitali in ambito
servizi finanziari,
assicurativi e di
pagamenti rispetto
all'anno 2023 entro il
2024
Clienti 2023 138%
Aperture di conti correnti online
per favorire l'accessibilità al
prodotto da parte di tutti i clienti,
in particolare quelle categorie
che vivono in zone meno servite
dal sistema bancario o che
hanno problemi di mobilità
Mantenimento conti
digital su totale conti
correnti aperti in un
range 8% - 10%
entro il 2025
Clienti 2024 8%

Gruppo Poste ItalianeRelazione sulla gestione al 31 dicembre 2024

Sottoscrizione di prodotti
finanziari (in aggiunta a Conti e
Libretti) online anche attraverso
promozioni dedicate, per favorire
l'accessibilità al prodotto da parte
di tutti i clienti, in particolare
quelle categorie che vivono in
zone meno servite dal sistema
bancario o che hanno problemi
di mobilità
16% dei volumi di
Raccolta Lorda BFP
e Investimenti
complessivi entro il
2025
Clienti 2024 15%
Lancio nuovo assetto delle zone
SCM (Specialista Consulente
Mobile) con introduzione della
doppia figura specialistica (SCM
dinamico/personal) per
migliorare il presidio delle aree
geografiche più difficili da
raggiungere
Realizzazione nuove
zone SCM entro il
2025
Clienti 2024 new
Mantenimento dei prodotti e dei
servizi dedicati alle fasce più
vulnerabili della clientela
Rinnovo ed evoluzione dei
prodotti/servizi dedicati a fasce
più vulnerabili della popolazione:
Mutuo Giovani, Conto di Base,
sospensione rate mutuo,
violenza di genere, buono
dedicato ai minori, deposito
super smart pensione,
assicurazione gratuita sui prelievi
pensione)
Mantenimento offerte
dedicate a clientela
vulnerabile entro il
2025
Clienti
appartenenti a
categorie
vulnerabili
2024 new
Incrementare il numero di
contratti in tecnologia
Ultrabroadband (Poste Casa
Ultraveloce) che prevedano
attivazione in modalità paperless
122.000 attivazioni
entro il 2026
Clienti 2024 new
Lancio del servizio SIM Virtuale
(e-SIM)
Commercializzazione
entro fine 2025
Clienti 2024 new
Sviluppo e diffusione di servizi
digitali e paperless nella fornitura
di energia
>95% di contratti
paperless entro il
2025
>40% di bollette
digitali e/o pagamenti
digitali entro il 2025
Clienti 2021 97% di contratti paperless
acquisiti nel 2024
62% di bollette digitali
emesse nel 2024
49% di pagamenti digitali
(si intendono i pagamenti
con SDD e con bonifico
bancario)
Esecuzione dei test di Disaster
Recovery a garanzia del corretto
funzionamento della piattaforma
ICT
2 nel 2025
2 nel 2026
2 nel 2027
Clienti 2024 new
Realizzazione della nuova
Piattaforma Integrata Antifrode
(PIAF) che coniuga obiettivi di
prevenzione delle frodi con il
miglioramento della
soddisfazione della clientela
100% di prodotti
finanziari,
assicurativi, digitali
entro il 2024
Clienti 2022 100%
Esercitazioni incidenti di gruppo 3 esercitazioni entro
il 2024
Dipendenti 2023 3
Rating sicurezza front end
Gruppo
Mantenimento del
rating dei front end
sopra i 700 punti
entro il 2024
Front end 2018 770
Coinvolgimento di
35.000 dipendenti
entro il 2024
Dipendenti 2022 35.000
Cyber Security Program Coinvolgimento di
almeno 35.000
dipendenti entro il
2025
Dipendenti 2024 new
Attivazione di una piattaforma
streaming negli Uffici Postali
Polis (age)
Attivazione di una
piattaforma
centralizzata Digital
Signage per la
gestione
personalizzata dei
contenuti entro il
2027
Clienti 2024 new
Estensione all'operatività su
canale fisico di sportello della
Piattaforma Integrata Antifrode
(PIAF), con l'obiettivi di
contrastare le frodi e migliorare
la soddisfazione della clientela
100% in 3 anni (anno
2028)
Clienti 2024 new
Ampliamento del perimetro della
Piattaforma Integrata Antifrode
(PIAF) con l'obiettivo di
prevenzione delle frodi a tutela
della clientela dei depositi di
risparmio postale e di quella dei
servizi di spedizione di logistica
pacchi
100% in 3 anni (anno
2028)
Clienti 2024 new
Adozione piena delle disposizioni
del GDPR che portano alla
copertura di tutti gli obiettivi della
politica in materia di protezione
dei dati personali
Compliance sui 14
ambiti previsti nel
Riesame Privacy.
Obiettivi assoluti
misurati tramite % di
compliance
(2025-2026-2027)
Clienti interni 2024 85%
Implementazione dell'assistenza
gestita con AI
48% delle richieste di
assistenza gestite in
self anche con AI nel
2031
15-20% delle attività
operatore di
assistenza
supportate da AI nel
2031
Clienti 2024 new
Automazione dei processi di
back office
85% delle risorse di
back office
supportate da
processi digitali
automatizzati entro il
2026
60-65% dei processi
digitalizzati entro il
2027
>10% dei volumi
automatici entro il
2031
Clienti 2024 new

Gruppo Poste ItalianeRelazione sulla gestione al 31 dicembre 2024

Lancio di una nuova
offerta modulare di
conto corrente
dedicata al target
Digital entro il 2026
Inclusione finanziaria di target di
Clienti
2024
new
clientela specifici
Lancio di una nuova
offerta modulare di
conto corrente
dedicata al target
Senior entro il 2027

Gli obiettivi di Customer Operations sono definiti all'interno del più ampio piano strategico aziendale, elaborato anche tenendo conto dei target di sostenibilità (basati su dati certi), degli impatti previsti su tutti gli stakeholder e sulla base delle azioni di miglioramento individuate attraverso i processi di ascolto dei clienti. I target definiti vengono confrontati periodicamente con i risultati raggiunti. Il processo per fissare gli obiettivi relativi ai consumatori e utilizzatori di Poste Italiane è integrato nel più ampio piano strategico aziendale e si basa su un approccio che considera molteplici fattori, tra cui i target di sostenibilità, gli impatti previsti su tutti gli stakeholder e le azioni di miglioramento derivanti dai processi di ascolto attivo dei clienti. L'interazione con i consumatori e gli utilizzatori finali avviene principalmente tramite i processi di ascolto e la raccolta dei feedback, che informano le decisioni strategiche e la definizione degli obiettivi annuali, in particolare quelli relativi alla Customer Experience (CX). Gli obiettivi identificati sono sia di natura quantitativa che qualitativa e vengono definiti attraverso un modello dinamico (statistico/previsionale), che tiene conto non solo dei segnali interni ed esterni relativi all'andamento del contesto e dei diversi comparti di business, ma anche delle performance dei principali competitor. Inoltre, vengono considerati i fattori di miglioramento top-down, supportati dalle indicazioni del management aziendale, che promuovono obiettivi ambiziosi in settori strategici. Il principale indicatore utilizzato per la definizione degli obiettivi di Customer Experience a livello di Gruppo è il Net Promoter Score (NPS). Il modello di target setting prevede che per ciascun comparto di business o canale del Gruppo, vengano identificate le componenti più rilevanti da misurare nella Customer Experience, coprendo tutte le interazioni significative con i clienti. Le componenti obiettivo vengono periodicamente aggiornate, in modo da allinearsi con l'andamento del contesto e comprendono anche le aree misurate nel corso dell'anno precedente. Gli obiettivi assegnati alle diverse Business Unit (BU) e Canali sono composti al 70% da indicatori di Customer Experience specifici del comparto e al 30% dalla Customer Experience complessiva del Gruppo. Le strutture Corporate che influenzano in modo significativo la Customer Experience possono avere assegnato un obiettivo di CX a livello di Gruppo. Viene inoltre considerato il numero delle operazioni finanziarie e di pagamento (es. pagamento di una bolletta, ricarica Postepay, ricarica SIM, bonifico, etc.) e di vendita (es. sottoscrizione di un prodotto finanziario, invio raccomandata/telegramma, etc.) effettuate o avviate sui canali digitali (APP e Web) dai clienti del Gruppo Poste Italiane nel corso del 2024.

Per il monitoraggio del raggiungimento degli obiettivi, sono previsti avanzamenti periodici dei KPI. In seguito al monitoraggio, vengono identificate azioni correttive e qualitative con l'intento di garantire un miglioramento continuo.

8.4 Informazioni di Governance

8.4.1. CONDOTTA AZIENDALE [ESRS G1]

Il Gruppo Poste Italiane riconosce l'etica e la trasparenza quali valori fondanti dell'identità aziendale, in quanto supportano il Gruppo nella guida di un business responsabile e nella gestione delle relazioni con gli stakeholder in maniera diretta e trasparente. L'osservanza delle leggi, delle normative, delle politiche e dei codici di condotta interni ed esterni, il rispetto delle regole e la massima correttezza sono elementi di rilevanza strategica per il Gruppo e costituiscono le basi per prevenire una qualsiasi situazione di conflitto che può crearsi tra interessi aziendali e personali236 . Di seguito è riportato l'elenco degli IRO risultati rilevanti dall'analisi di doppia rilevanza condotta dal Gruppo, ai quali sono applicate le politiche e le azioni riferite alla tematica della condotta delle imprese.

ESRS G1 - Condotta delle imprese
ESRS
SUB
TOPIC
IRO Descrizione Orizzonte
temporale
Catena del
valore
Incidenza
degli
impatti
Business Unit
Cultura
d'impresa
I Episodi di violazione del Codice
Etico da parte dei dipendenti del
Gruppo
(-) (E)
Breve
Medio
Own
operations
Persone Corrispondenza,
Pacchi e Distribuzione;
Pagamenti e Mobile;
Energy; Servizi
finanziari; Servizi
assicurativi
I Episodi di violazione del Codice
Etico da parte dei soggetti
appartenenti alla catena di
fornitura (-) (P)
Medio Upstream Persone Corrispondenza,
Pacchi e Distribuzione;
Pagamenti e Mobile;
Energy; Servizi
finanziari; Servizi
assicurativi
R Crescita della regolamentazione in
ambito di intelligenza artificiale e
conseguente aumento della
compliance pressure
Medio
Lungo
Own
operations
- Trasversali
Protezione
degli
informatori
I Episodi di violazione del sistema di
whistleblowing
(-) (E)
Breve
Medio
Own
operations
Persone Corrispondenza,
Pacchi e Distribuzione;
Pagamenti e Mobile;
Energy; Servizi
finanziari; Servizi
assicurativi
R Mancato rispetto della normativa in
materia di whistleblowing
Breve Own
operations
- Trasversali
Impegno
politico e
attività di
lobbying
I Pratiche anticoncorrenziali e
violazioni antitrust
(-) (P)
Medio Own
operations
Persone Corrispondenza,
Pacchi e Distribuzione;
Pagamenti e Mobile;
Energy; Servizi
finanziari; Servizi
assicurativi
Gestione
dei rapporti
con i
fornitori,
comprese
le prassi di
pagamento
I Sensibilizzazione dei fornitori sulle
tematiche ESG
(+) (E)
Breve
Medio
Upstream Persone
Ambiente
Corrispondenza,
Pacchi e Distribuzione;
Pagamenti e Mobile;
Energy; Servizi
finanziari; Servizi
assicurativi

236 In merito ai ruoli e alle competenze degli organi di amministrazione, direzione e controllo rispetto alla condotta delle imprese, si rimanda al paragrafo "Governance", all'interno del Capitolo "Informazioni generali".

ulla gestione al 31 dicembre 2024 CERTIFIED
R Inefficienze legate ai rapporti con i
fornitori nell'ambito del processo di
procurement: Possibilità che si
configurino delle inefficienze nella
definizione dei rapporti con fornitori
esterni, nelle attività operative,
nonché nei rapporti di dipendenza
del Gruppo da fornitori esterni, che
possono compromettere il buon
esito dell'attività di
approvvigionamento
Breve
Medio
Upstream
Own
operations
Downstream
- Trasversali
Corruzione
attiva e
passiva
I Consapevolezza dei lavoratori
rispetto alla corruzione attiva e
passiva
(+) (E)
Breve
Medio
Own
operations
Persone Corrispondenza,
Pacchi e Distribuzione;
Pagamenti e Mobile;
Energy; Servizi
finanziari; Servizi
assicurativi
R Mancata
osservanza/adeguamento delle
disposizioni normative in materia di
corruzione
Breve Own
operations
- Trasversali

GESTIONE DEGLI IMPATTI, DEI RISCHI E DELLE OPPORTUNITA'

Politiche in materia di cultura d'impresa e condotta delle imprese

Obbligo di informativa ESRS G1 G1-1

Al fine di gestire i suoi impatti rilevanti, unitamente ai rischi e alle opportunità rilevanti associati, il Gruppo Poste Italiane pone al centro della sua condotta il Codice Etico e le sue Politiche di Sostenibilità volte alla tutela della condotta delle imprese237 .

La consapevolezza dei risvolti sociali e ambientali che accompagnano le attività svolte dal Gruppo, unitamente alla considerazione dell'importanza rivestita tanto da un approccio cooperativo con gli stakeholder quanto dalla buona reputazione del Gruppo stesso sia nei rapporti interni che verso l'esterno, hanno ispirato la stesura del Codice Etico di Gruppo. Il Gruppo, nel recente aggiornamento, ha confermato e integrato principi fondamentali che guidano la cultura e i comportamenti degli amministratori, degli organi di controllo, del management, dei dipendenti e di coloro che operano, stabilmente o temporaneamente, per perseguire gli obiettivi del Gruppo Poste Italiane. Tali principi ispirano l'azione del Gruppo nella conduzione del business fondato sulla fiducia e sulla relazione trasparente con tutti gli stakeholder.

I principi e le regole di comportamento sanciti dal Codice Etico – quali integrità e legalità; imparzialità ed equità; sostegno alla comunità; rispetto e valorizzazione delle persone; trasparenza e completezza; crescita sostenibile; innovazione; tutela dell'ambiente; qualità, diligenza e professionalità; riservatezza – contribuiscono ad affermare la credibilità del Gruppo Poste Italiane nel contesto civile ed economico, traducendo in vantaggio competitivo l'apprezzamento dei valori che caratterizzano il modo di operare dell'Impresa, e a garantire l'efficienza, l'affidabilità e il consolidamento della reputazione del Gruppo stesso. Inoltre, l'Azienda intende promuovere la diffusione dei principi etici e di responsabilità sociale tra i soggetti che si posizionano nell'ambito della catena del valore del Gruppo.

Per rafforzare le relazioni e la fiducia nei confronti di tutti i suoi stakeholder, Poste Italiane e le maggiori aziende del Gruppo si sono dotate su base volontaria di sistemi di gestione quali la qualità (ISO 9001:2015), prevenzione della corruzione (ISO 37001:2016), la gestione della compliance (ISO 37301: 2021), gestione della salute e sicurezza sul lavoro (ISO 45001:2023), gestione della sicurezza delle informazioni (ISO/IEC 27001:2022 con estensione alle ISO/IEC 27017:2015 e ISO/IEC 27018:2019), gestione dei sistemi informativi (ISO/IEC 20000-1:2018).

237 Per maggiori informazioni rispetto alle politiche adottate dal Gruppo con riferimento alla condotta delle imprese si rimanda al paragrafo "Sintesi delle Politiche" presente all'interno del Capitolo "8.1 – Informazioni Generali".

Con riferimento alla prevenzione della corruzione, la Politica Integrata di Gruppo prevede dei principi generali, dei divieti e dei principi specifici di comportamento per le attività di Poste Italiane più sensibili al rischio corruzione in materia, quali rapporti con la Pubblica Amministrazione, rapporti con associazioni e organizzazioni politiche e sindacali, rapporti con fornitori e partner, omaggi, regali o altri vantaggi di qualsiasi natura nonché pagamenti di facilitazione, erogazioni liberali e sponsorizzazioni, selezione e assunzione del personale nonché fusioni, acquisizioni e investimenti rilevanti. In tutte le Società del Gruppo dove è implementato e manutenuto un sistema gestione per la prevenzione della corruzione, è stata istituita la Funzione di Prevenzione per la Corruzione, responsabile dell'attuazione e del monitoraggio delle politiche anticorruzione all'interno del Gruppo.

Inoltre, Poste Italiane e le Società del Gruppo, consapevoli dell'importanza di dotarsi di un sistema di controllo interno aggiornato, idoneo a prevenire comportamenti illeciti da parte dei propri amministratori, dipendenti e partner commerciali, si sono dotate di un proprio Modello di Organizzazione, Gestione e Controllo in conformità con il D.Lgs. 231/2001 con l'obiettivo di costituire un sistema strutturato e organico di principi guida e altri specifici presidi, ispirato a criteri di sana gestione aziendale e volto, tra l'altro, a prevenire eventuali reati da parte di esponenti di Poste, sia apicali sia sottoposti alla direzione di soggetti terzi. Gli obiettivi dei Modelli Organizzativi di Poste e delle Società del Gruppo, oltre a vietare comportamenti che possano integrare le fattispecie di reato presupposto di cui al D.Lgs. 231/2001, sono volti a diffondere una cultura d'impresa improntata alla legalità, nella consapevolezza dell'espressa condanna di ogni comportamento contrario alla legge, ai regolamenti, alle disposizioni interne e, in particolare, alle disposizioni contenute nel Modello Organizzativo e nel Codice Etico di Gruppo.

Inoltre, Poste Italiane si è dotata di un sistema di segnalazione e di un Comitato Etico con il compito di gestire le segnalazioni e le violazioni. Il meccanismo per individuare e segnalare preoccupazioni riguardanti comportamenti illeciti o in contrasto con il proprio Codice Etico e con regolamenti interni è disciplinato nella documentazione aziendale, in particolare nelle Linee guida in materia di segnalazione delle violazioni (Whistleblowing), adottate da Poste Italiane nel 2015 e costantemente aggiornate, con l'ultimo aggiornamento nel 2024. Il Gruppo si è dotato di questi strumenti per regolamentare il proprio operato e disciplinare la condotta delle proprie persone, prevenendo il rischio di comportamenti irregolari e illeciti. La Linea Guida stabilisce in dettaglio le modalità con cui il personale, ma anche i soggetti terzi, possono segnalare fenomeni illeciti, comportamenti sospetti, irregolarità nella gestione dell'azienda e qualsiasi atto o fatto che possa costituire una violazione delle norme interne ed esterne che disciplinano le attività del Gruppo, comprese le regole di comportamento contenute nel Codice Etico, nelle Politiche di Sostenibilità e nelle previsioni del Modello Organizzativo 231 adottato da Poste Italiane.

In linea con la centralità della cultura della trasparenza e della legalità che guida le attività del Gruppo, il sistema di segnalazione è accessibile a tutti gli stakeholder sia interni che esterni, garantendo che tali segnalazioni siano trattate in modo riservato e con la dovuta attenzione, al fine di garantire la trasparenza e il rispetto dei principi etici aziendali. Per quanto riguarda la protezione degli informatori, infatti, Poste Italiane adotta misure specifiche volte a prevenire e contrastare ritorsioni nei confronti dei propri lavoratori che effettuano segnalazioni. Il Gruppo ha messo a disposizione dei destinatari del sistema di segnalazione anche un Portale di riferimento, la cui gestione è affidata al Comitato Whistleblowing, che assolve inoltre alle funzioni di Comitato Etico come previsto dalla Linea Guida sistema di Segnalazioni, e che risulta incaricato di ricevere, esaminare e valutare le comunicazioni pervenute. Il Comitato Whistleblowing, che opera in modo indipendente e autonomo dalla struttura aziendale coinvolta nelle segnalazioni, è presente in ogni società del Gruppo e agisce in conformità con uno specifico regolamento di funzionamento, redatto in ossequio alla normativa di settore vigente. Il Responsabile della Funzione di Conformità della Prevenzione della Corruzione, ove individuata, viene informato tempestivamente dal Comitato Whistleblowing di segnalazioni e fatti riconducibili a potenziali eventi corruttivi e di violazioni della Politica Integrata, ricevendo aggiornamenti sulle decisioni assunte e/o sui successivi sviluppi. Il Sistema delle Segnalazioni di Poste Italiane ha inoltre ottenuto l'attestazione di conformità alla Linea Guida ISO 37002:2021, che viene annualmente revisionata.

Al fine di indagare rispetto ad incidenti riguardanti la condotta aziendale, compresi i casi di corruzione attiva e passiva, Poste Italiane ha istituito una struttura dedicata al Fraud Management & Security Intelligence, che rappresenta un presidio specialistico dedicato alla prevenzione, alla valutazione e alla gestione del rischio di frode ai danni dell'Azienda e delle società del Gruppo. Tale struttura si occupa anche della gestione degli eventi illeciti, siano essi interni che esterni, derivanti da comportamenti dolosi o colposi. A tal fine, è stata sviluppata una procedura specifica che definisce le modalità operative per la prevenzione e accertamento di eventi illeciti e per la Security Intelligence. Inoltre, nell'ambito del proprio sistema di gestione dei rischi, il Gruppo effettua una valutazione periodica dei rischi, tra cui il rischio di corruzione attiva e passiva, al fine di identificare le funzioni aziendali maggiormente esposte a tali rischi e per garantire una gestione efficace delle attività a rischio (in Poste Italiane le funzioni a rischio di corruzione potenziale medio-alto sono identificate con i primi e i secondi livelli organizzativi nonché i terzi livelli organizzativi muniti di procura generale, mentre nelle Società del Gruppo tali funzioni sono tipicamente identificate con l'Amministratore Delegato e i primi riporti). In particolare, nel contesto della Politica Integrata del Gruppo e del Modello Organizzativo 231, Poste Italiane individua le attività sensibili al rischio di corruzione, stabilendo che tali attività siano di competenza esclusiva delle funzioni aziendali che ricevono specifico incarico, come indicato nelle disposizioni organizzative. Tali attività sensibili comprendono, ad esempio, i rapporti con la Pubblica

Amministrazione e con le associazioni e organizzazioni politiche.

A completamento del quadro di politiche e presidi adottati dal Gruppo in tema di condotta d'impresa, Poste Italiane adotta inoltre una politica di formazione continua sulla condotta aziendale, destinata a tutti i dipendenti, al fine di promuovere una cultura d'impresa improntata all'etica, alla legalità e al rispetto delle normative interne ed esterne. Le attività formative si inseriscono nei più ampi progetti delineati dal piano strategico di Gruppo, in linea con i principi aziendali e con le esigenze del mercato, della clientela e delle normative. Poste Italiane, inoltre, al fine di accrescere la consapevolezza sulla conduzione responsabile del proprio business, mette a disposizione molteplici canali, tra cui il sito internet aziendale, la intranet NoidiPoste, il Tg Poste, le newsletter e la partecipazione alle community aziendali che rivestono particolare interesse trasversale, tematico e/o organizzativo.

Gestione dei rapporti con i fornitori

Obbligo di informativa ESRS G1 G1-2

Il Gruppo Poste Italiane, in linea con il Codice Etico e il Modello Organizzativo 231, adotta un modello di gestione degli approvvigionamenti basato su un sistema strutturato di controllo e mitigazione dei rischi, coinvolgendo sia grandi imprese che piccole e medie aziende. Tale strategia integra politiche e strumenti normativi specifici, garantendo trasparenza, correttezza e responsabilità nella gestione dei rapporti con i fornitori. Il Gruppo richiede che tutti i fornitori, subappaltatori e partner accettino formalmente i principi e i criteri di condotta delineati nel Codice Etico e nelle politiche di Gruppo, che regolano le relazioni con i fornitori. La selezione dei fornitori si basa su principi di trasparenza, efficienza ed economicità, garantendo a ciascun soggetto coinvolto pari opportunità nelle procedure di affidamento, assicurando equità ed evitando trattamenti di favore. Inoltre, i fornitori sono tenuti a rispettare la normativa in materia di concorrenza, sia a livello comunitario che nazionale, e devono astenersi da comportamenti anticoncorrenziali o comunque contrari alle regole a tutela della concorrenza238 .

A tal proposito, tra gli strumenti normativi e organizzativi adottati dal Gruppo per la selezione dei fornitori si annoverano:

  • l'impiego della procedura di "assegnazione diretta" solo in casi limitati e chiaramente individuati, adeguatamente motivati e documentati, nonché sottoposto a idonei sistemi di controllo e a un sistema autorizzativo a un livello gerarchico adeguato;
  • le modalità e i criteri per la predisposizione, l'approvazione, la diffusione e la pubblicizzazione dei bandi di gara;
  • un modello di valutazione delle offerte, sia tecniche che economiche, improntato alla trasparenza, che prevede una limitazione dei criteri di soggettività;

238 Per maggiori approfondimenti rispetto al sistema di qualificazione dei fornitori negli albi del Gruppo Poste Italiane si rimanda al topic "S2 – Lavoratori nella catena del valore del Gruppo Poste Italiane".

  • sistemi di monitoraggio idonei a garantire una corretta e fisiologica rotazione dei fornitori;
  • previsioni contrattuali standardizzate in relazione alla natura e tipologia del contratto, incluse disposizioni finalizzate a garantire l'osservanza di principi di controllo e regole etiche nella gestione delle attività da parte del terzo, con indicazioni su eventuali scostamenti.

Poste Italiane si è dotata di strumenti di governance e compliance normativa, che vengono aggiornati nel tempo al fine di regolare il processo di acquisto, tenendo conto dei principi ESG da adottare nell'intero processo di procurement. A supporto di tali strumenti, assume particolare importanza la storica collaborazione e il Protocollo d'Intesa siglato dal Gruppo con la Guardia di Finanza, che mirano a contrastare l'evasione fiscale, l'elusione, le frodi fiscali, gli illeciti in materia di spesa pubblica, la criminalità economica e finanziaria, il riciclaggio, la falsificazione e le frodi nei sistemi di pagamento. Quest'accordo pluriennale ha l'obiettivo di garantire la più ampia trasparenza nelle procedure di affidamento, in una prospettiva di massima tutela delle dinamiche di libera concorrenza nel mercato. Tutti i dati sugli affidamenti vengono inseriti nel portale realizzato ad uso esclusivo della Guardia di Finanza, per la prevenzione delle infiltrazioni criminali negli appalti e per il contrasto al lavoro sommerso. Con l'obiettivo di garantire la massima trasparenza, il Gruppo ha inoltre realizzato il portale "Contratti Aperti e Trasparenti", uno spazio web consultabile pubblicamente, all'interno del quale sono disponibili tutte le principali informazioni su ogni appalto, incluso il dettaglio dei singoli contratti stipulati nel corso del mese con il relativo importo, durata, ambito merceologico, procedura di affidamento, tipologia, posizione geografica e nome dell'aggiudicatario. I dati pubblicati sono relativi ai contratti sottoscritti a fronte di procedure competitive relative a forniture di beni e servizi, di rilevanza comunitaria, e di lavori soggetti al Codice dei contratti pubblici oltre a quelli relativi a forniture di beni, servizi e lavori esclusi dal Codice dei contratti pubblici. In aggiunta, il Gruppo fornisce informazioni relativamente al "Fondo vertenze con terzi", costituito a copertura delle prevedibili passività, relative a contenziosi di varia natura con fornitori e terzi, giudiziali ed extragiudiziali, alle relative spese legali, nonché a sanzioni amministrative, penali e indennizzi nei confronti della clientela.

In aggiunta, al fine di integrare gli aspetti ESG nei processi di approvvigionamento e nella selezione dei propri fornitori, il Gruppo prevede la presenza di specifici criteri ambientali, sociali e di governance all'interno dei requisiti di partecipazione, nei parametri di valutazione dell'offerta tecnica e/o nelle condizioni contrattuali delle procedure di gara espletate nel corso dell'anno. In particolare, con riferimento alle gare d'appalto, il Gruppo prevede specifiche clausole contrattuali legate a tematiche di sostenibilità, volte a promuovere l'adozione di pratiche sostenibili da parte dei fornitori. Tali criteri possono riguardare elementi come la gestione ambientale, la tutela dei diritti umani, la salute e la sicurezza sul lavoro, l'etica aziendale e la trasparenza delle operazioni.

In ultimo, al fine di promuovere un comportamento corretto nei confronti dei propri fornitori, il Gruppo adotta procedure aziendali che stabiliscono in modo chiaro e dettagliato le regole di ingaggio da seguire nei confronti dei fornitori, anche al fine di gestire eventuali ritardi nei pagamenti. Tali regole delineano le modalità operative, le tempistiche e i meccanismi di comunicazione da adottare per garantire una gestione trasparente e responsabile del rapporto contrattuale. Tale sistema include, inoltre, specifiche previsioni contrattuali, ivi incluse clausole penali, applicabili in caso di mancato rispetto degli obblighi contrattuali, a tutela degli interessi del Gruppo e degli stakeholder coinvolti, rafforzando così la responsabilità e la puntualità nella gestione delle relazioni commerciali. L'obiettivo è tutelare gli interessi di entrambe le parti, promuovendo un dialogo costruttivo e assicurando che eventuali criticità siano affrontate e risolte nel rispetto delle normative vigenti e degli accordi contrattuali sottoscritti.

Prevenzione e individuazione della corruzione attiva e passiva

Obbligo di informativa ESRS G1 G1-3

Il Gruppo Poste Italiane ha predisposto un insieme di procedure e strumenti normativi finalizzati alla prevenzione, individuazione e gestione di asserzioni o casi di corruzione attiva e passiva, che si basano su una solida struttura etica e di governance. I principali riferimenti per la gestione di questi rischi sono il Codice Etico, la Politica Integrata del Gruppo e il Modello Organizzativo 231, che vengono comunicati in modo chiaro e accessibile a tutti i soggetti interessati attraverso

diversi canali, sia in lingua italiana che in lingua inglese. Tutte le informazioni sono disponibili sulla intranet aziendale, a cui tutti i dipendenti hanno accesso. Inoltre, le politiche sono anche pubblicate sul sito istituzionale del Gruppo, rendendo così le stesse facilmente accessibili anche a terzi interessati. A completamento del quadro di riferimento si aggiungono le certificazioni secondo gli standard ISO 37001 per i sistemi di gestione anticorruzione, ISO 37301 per il sistema di gestione della compliance nonché l'attestazione di conformità ISO 37002 per il sistema di gestione sul processo di ricezione e gestione delle segnalazioni239 .

Nello specifico, il Comitato Whistleblowing assicura la separazione tra le strutture che verificano i fatti contestati e le strutture interessate dalla gestione. Il processo di comunicazione dei risultati agli organi di amministrazione, direzione e controllo è gestito dalle strutture preposte di Poste Italiane e delle Società del Gruppo, che garantiscono un flusso informativo tempestivo e adeguato, in relazione alla tipologia e alla gravità di illecito rilevato. Le verifiche sono garantite dalle funzioni Controllo Interno e Risk e Compliance di Gruppo che si interfacciano con le competenti funzioni tecniche e gestionali. I report di Controllo Interno e di Risk e Compliance di Gruppo contengono informazioni dettagliate sui singoli eventi. Tali report sono periodicamente inviati al Top Management.

Nell'ambito dei presidi volti alla prevenzione della corruzione attiva e passiva, si aggiungono le attività di formazione sui principi etici e le regole di condotta, che rappresentano per il Gruppo Poste Italiane un'asse portante per creare consapevolezza e cultura d'impresa basata sui principi di integrità e trasparenza. A tal proposito, si segnalano le seguenti iniziative, rivolte a tutto il personale del Gruppo:

  • a partire da luglio 2023 è stato lanciato il corso online "Il Sistema di Gestione Integrato: le Regole del Gioco", che rappresenta un'importante iniziativa formativa nell'ambito della prevenzione della corruzione. Il corso offre una panoramica approfondita sul Sistema di Gestione Integrato (SGI) del Gruppo Poste Italiane e si concentra sull'applicazione delle regole fondamentali per migliorare la qualità dei servizi offerti, nonché sulla prevenzione di fenomeni corruttivi, promuovendo al contempo una maggiore consapevolezza dei rischi e delle normative vigenti. Tale programma formativo mira a rafforzare le competenze e la qualità del lavoro all'interno del Gruppo, al fine di raggiungere gli obiettivi aziendali in modo etico e conforme alle normative. Il corso è destinato a tutto il personale del Gruppo Poste Italiane;
  • a partire da febbraio 2024 è stato avviato il corso online "Il nuovo Codice Etico di Poste Italiane". Questo corso fornisce una panoramica completa del Codice Etico, esplorandone i fondamenti, gli obiettivi e l'implementazione pratica, e favorisce una solida comprensione dei principi etici fondamentali che guidano il comportamento aziendale responsabile e sostenibile. Il corso è rivolto a tutto il personale del Gruppo Poste Italiane, con l'obiettivo di promuovere una cultura aziendale improntata all'integrità e alla responsabilità;
  • a luglio 2024 è stato lanciato il corso "Galassia 231 Sfida tra i pilastri del Modello di Organizzazione Gestione e Controllo", con l'intento di illustrare i contenuti del vigente Modello Organizzativo di Poste Italiane che ha recepito le recenti evoluzioni interne aziendali e le novità del quadro normativo di riferimento, assicurando anche l'allineamento del sistema di governance 231 alle best practice delle società quotate. Il corso è stato inoltre ampliato per includere la Presidente, i Consiglieri e i Sindaci.

Inoltre, nell'ultimo trimestre del 2024, con riferimento al tema del D.Lgs. 231 è stato organizzato un webinar rivolto alle figure manageriali, intitolato "La costruzione di un Modello 231 efficace", in linea con gli aggiornamenti normativi obbligatori.

Con riferimento al corso online "Il Sistema di Gestione Integrato: le Regole del Gioco" circa 95.000 dipendenti del personale del Gruppo Poste Italiane risultano formati a fine 2024.

239 Per maggiori approfondimenti rispetto al quadro di riferimento adottato per la prevenzione ed individuazione della corruzione attiva e passiva si rimanda alla sezione "Politiche in materia di cultura d'impresa e condotta delle imprese".

Nel seguito una tabella riepilogativa per le categorie dei dipendenti formati. Si specifica che il dato si riferisce all'organico attivo al 31/12/2024240 .

Comunicazione e formazione su procedure e
politiche relative all'anticorruzione
u.m. 2024
Totale dipendenti formati 94.625
di cui:
Dirigenti 409
Quadri 12.924
Impiegati 81.292

Azioni e risorse relative alla condotta delle imprese

Obbligo minimo di informativa – Azioni MDR-A

Al fine di mitigare gli impatti negativi relativi alla condotta d'impresa, nel 2024 Poste Italiane ha sviluppato specifiche azioni, riportate di seguito.

Vendor Management

Poste Italiane ha introdotto una fase di qualifica degli Operatori Economici che prevede l'adozione di una metodologia di rating personalizzata in ambito ESG che si concretizza nella predisposizione di questionari specifici per ciascun Operatore Economico. Il modello si fonda su un metodo basato risk-based, permettendo di analizzare le strategie adottate dai fornitori per gestire i rischi ESG considerati rilevanti in base al loro settore di appartenenza e alla dimensione aziendale.

Per quanto riguarda la classificazione settoriale, i fornitori vengono inquadrati all'interno dei settori ATECO ufficialmente riconosciuti dal Gruppo Poste Italiane.

In riferimento alla dimensione dell'organizzazione, viene utilizzata la classificazione della Commissione Europea che suddivide le imprese in piccole, medie o grandi, ritenuta funzionale all'individuazione dei rischi di Governance potenzialmente significativi per i fornitori sottoposti al processo di valutazione.

Inoltre, per misurare e valutare le prestazioni dei fornitori che collaborano con Poste Italiane è stato introdotto un sistema di Vendor Rating che offre la possibilità di esaminare gli operatori di mercato sotto molteplici dimensioni, tra cui:

  • la qualità del servizio;
  • la conformità agli standard di sicurezza;
  • il rispetto dei tempi di consegna;
  • l'impegno verso temi di sostenibilità ambientale;
  • l'etica commerciale;
  • l'accuratezza amministrativa.

Tale strumento è utilizzato per la valutazione dei fornitori che hanno intrattenuto rapporti contrattuali con Poste Italiane nei principali ambiti merceologici di interesse. Secondo un approccio progressivo il sistema verrà applicato in futuro ad ulteriori categorie merceologiche.

Portale Relazioni Istituzionali

Poste Italiane ha proseguito la gestione del CRM per la raccolta delle istanze all'interno del Portale Relazioni Istituzionali, l'organizzazione di incontri e il mantenimento di contatti con le Istituzioni Locali dei sei Presidi territoriali e con le Istituzioni centrali. Poste Italiane inoltre contribuisce anche al conseguimento degli scopi delle politiche mediante il monitoraggio e il

240 Le funzioni a potenziale rischio medio alto di corruzione, come identificate in precedenza, sono incluse nelle iniziative di formazione citate in quanto le medesime iniziative sono rivolte a tutto il personale del Gruppo Poste Italiane. La formazione specifica ai consiglieri di amministrazione e ai sindaci è stata garantita con il corso "Galassia 231: sfida tra i pilastri del Modello di Organizzazione Gestione e Controllo" rendicontato fra le iniziative formative.

controllo a livello centrale delle interlocuzioni svolte, garantendo un adeguato tracciamento dei dati finalizzato a valutare sia i contenuti e l'impatto qualitativo, sia la reportistica e l'andamento quantitativo delle comunicazioni. Il Gruppo ha pianificato un'attività di implementazione e miglioramento dello strumento attraverso l'inserimento e lo sviluppo della maschera relativa alle comunicazioni in uscita (non istanze) in ottica di ottenere una scheda comune con tutte le informazioni integrate in unica griglia.

Portale Associazioni

Il Gruppo Poste Italiane ha proseguito con l'implementazione del Portale Associazioni, accessibile tramite il sito internet aziendale, a supporto di incontri, progetti e partnership istituzionali con le Associazioni di categoria. In particolare, il Portale è stato recentemente arricchito con un nuovo applicativo informatico, dedicato alla gestione delle procedure di conciliazione paritetica presentate dai consumatori e dalle associazioni, relative a reclami su servizi postali e finanziari. Nel periodo iniziale di implementazione, oltre il 30% delle pratiche è stato gestito tramite il nuovo applicativo digitale, sostituendo la modulistica cartacea. Poste Italiane ha programmato nuove attività di implementazione continua del Portale da portare a termine ogni anno.

Cantiere Consumatori

Al fine di coinvolgere i consumatori, il Gruppo Poste Italiane organizza incontri periodici rivolti a tale categoria di stakeholder. L'iniziativa mira a migliorare la qualità dei servizi offerti alla clientela "retail" e a prevenire eventuali criticità.

Attività di rappresentanza di interessi

L'attività di rappresentanza di interessi è stata svolta in coerenza con le indicazioni delle funzioni di business aziendali della Capogruppo e delle Società del Gruppo e in conformità con le direttive del Piano industriale. L'iniziativa ha avuto l'obiettivo di favorire il business.

Le tabelle che seguono riassumono sinteticamente il piano d'azione intrapreso dal Gruppo per il raggiungimento degli scopi e degli obiettivi delle politiche in tema di condotta delle imprese, indicando l'ambito di applicazione e gli orizzonti temporali di ciascuna azione e, ove applicabile, la tipologia e l'ammontare delle risorse finanziarie impiegate per la realizzazione delle stesse.

Principali azioni Ambito di applicazione Orizzonti temporali
Vendor Management Procurement Ogni anno
Portale Relazioni
Istituzionali
Istituzioni centrali e Pubblica Amministrazione Ogni anno
Portale Associazioni Associazioni Ogni anno
Attività di
rappresentanza di
interessi
Istituzioni centrali e Pubblica Amministrazione Ogni anno

Per la realizzazione delle azioni ivi descritte non sono stati inseriti i CapEx ed OpEx di riferimento in quanto non superano una soglia di rilevanza pari al 5% dei corrispondenti valori indicati nel Bilancio Consolidato di Gruppo.

METRICHE E OBIETTIVI

Monitoraggio dell'efficacia delle politiche e delle azioni mediante obiettivi

Obbligo minimo di informativa – Obiettivi MDR-T

Il Gruppo Poste italiane, al fine di gestire gli impatti, i rischi e le opportunità legati alla condotta dell'impresa, nonché contribuire al raggiungimento degli impegni fissati e formalizzati all'interno delle proprie politiche di Gruppo, ha definito una strategia inclusiva di obiettivi misurabili, orientati ai risultati e inquadrati nel tempo, al fine di valutare i progressi compiuti. Ciascun obiettivo è oggetto di monitoraggio costante, al fine di valutare in che modo i progressi risultano in linea con quanto stabilito del Gruppo. La tabella che segue riassume gli obiettivi fissati dal Gruppo Poste Italiane nell'ambito della condotta dell'impresa, indicando i relativi target di raggiungimento, l'ambito di applicazione, la baseline e il risultato raggiunto al presente anno di rendicontazione.

Obiettivo Target Ambito
dell'obiettivo
Anno base Risultato 2024
Accrescere la formazione del
personale sui princìpi etici
2 iniziative intraprese
entro il 2024
Poste Italiane 2023 2 iniziative
Implementazione del
framework di sustainable
procurement a livello di
Gruppo
100% di copertura
sugli acquisti di
Gruppo entro il 2024
Poste Italiane 2021 Conclusa
l'implementazione
del framework a
copertura del 100%
degli acquisti di
Gruppo
Definizione di parametri ESG
nei requisiti di partecipazione
e nei criteri di valutazione
delle offerte tecniche di gara
100% coperture ESG
per le gare OEPV
entro il 2024
Procurement 2022 100% coperture
ESG per le gare
OEPV
Mantenimento dei parametri
ESG nei requisiti di
partecipazione e nei criteri di
valutazione delle offerte
tecniche di gara
100% coperture ESG
per le gare OEPV
entro il 2024
Procurement 2023 100% coperture
ESG per le gare
OEPV
Elaborazione della Politica
per la gestione della condotta
delle imprese (CSRD – ESRS
G1 – 2)
Entro il 2025 Poste Italiane 2024 new
Rafforzamento del Sistema di
Controllo Interno
sull'Informativa di
Sostenibilità attraverso
l'acquisizione di una
piattaforma di data collection
e la formalizzazione di
procedure normative ad uso
interno in ottica risk-based
Entro il 2027 Poste Italiane 2024 new

Gli obiettivi strategici definiti dal Gruppo tengono conto del contesto di operatività di Poste Italiane e degli interessi degli stakeholder, nonché delle esigenze di compliance normativa in ambito ESG. Poste Italiane effettua un monitoraggio continuo rispetto alle performance conseguite e al grado di raggiungimento di tali obiettivi, i quali sono basati su dati e misurazioni certe.

Casi di corruzione attiva o passiva

Obbligo di informativa ESRS G1 G1-4

Nel 2024, Poste Italiane non ha subito alcun tipo di condanna per violazioni delle leggi contro la corruzione attiva e passiva, pertanto, non si è reso necessario intraprendere alcuna azione correttiva in tal senso.

Influenza politica e attività di lobbying

Obbligo di informativa G1-5

Il Gruppo Poste Italiane, tenendo conto della propria missione, della presenza capillare sul territorio e del contesto in cui opera, collabora attivamente con le istituzioni centrali e locali per rappresentare gli interessi aziendali e promuovere progetti di sviluppo socio-economico. In tale contesto, viene mantenuto un dialogo continuo con le autorità, volto a garantire una fattiva e corretta collaborazione che spesso ha impatti positivi non solo nell'ambito aziendale, ma anche a livello di sistema, estendendo i benefici alla collettività. In particolare, anche attraverso il monitoraggio dell'agenda politica, vengono realizzati incontri con i soggetti istituzionali al fine di presentare le attività e i progetti di Poste, ed alimentare il dialogo continuo e costruttivo con le istituzioni. Il dialogo con i decisori pubblici ha l'obiettivo di rappresentare chiaramente la posizione di Poste Italiane su tematiche di interesse e di prevenire eventuali problematiche interpretative o applicative. Inoltre, questa interazione permette di generare opportunità, consentendo alle autorità di valutare in modo più completo l'impatto e le possibili conseguenze di scelte politiche o interventi normativi. Tale attività viene svolta sotto la direzione e il controllo del Direttore Generale. Poste Italiane non fornisce benefici o eroga contributi di alcun genere, direttamente o indirettamente, a partiti politici, movimenti, comitati ed organizzazioni politiche e sindacali, né ai loro rappresentanti o candidati, sia in Italia che all'estero.

Con riferimento all'obbligo di disclosure su "membri degli organi di amministrazione, direzione e controllo che, nei due anni precedenti la nomina nel periodo di riferimento attuale, abbiano ricoperto una posizione comparabile nella pubblica amministrazione (comprese le autorità di regolamentazione)", si rappresenta quanto segue:

  • il consigliere di amministrazione Valentina Gemignani ricopre una posizione dirigenziale di ruolo presso il Ministero dell'Economia e delle Finanze; è attualmente in aspettativa in virtù di altro nuovo incarico ricoperto presso la Pubblica Amministrazione, ossia Capo di Gabinetto del Ministro della cultura, a decorrere dal 1° novembre 2024;
  • il consigliere di amministrazione Paolo Marchioni ha ricoperto la carica di sindaco e consigliere comunale della città di Omegna (VB) dal 27 giugno 2017 al 26 giugno 2022.

L'attività di rappresentanza di interessi viene svolta coerentemente alle indicazioni delle funzioni di business aziendali della Capogruppo e di tutte le Società del Gruppo in riferimento a tutte le tematiche di interesse e secondo le direttive del Piano Industriale. Nell'ambito della rappresentanza di interessi nei confronti delle Istituzioni Centrali, l'attività legislativo istituzionale svolta dalla funzione si sviluppa attraverso due direttrici:

  • verso il Gruppo, garantendo la tutela degli interessi aziendali e supportando lo sviluppo del business e la realizzazione del Piano Industriale, attraverso il monitoraggio del quadro istituzionale, la valutazione dell'impatto delle normative e l'identificazione di rischi e opportunità, la predisposizione di testi e documenti di posizionamento, la rappresentazione di istanze alle istituzioni. Il confronto continuo con le Istituzioni e la Pubblica Amministrazione consente di supportare le strutture aziendali di business negli incontri di presentazione delle proprie attività con i rappresentanti istituzionali, al fine di facilitare il dialogo, intercettare i bisogni espressi dalla PA e promuovere sinergicamente i servizi dell'intero Gruppo;
  • verso le istituzioni, contribuendo attivamente al dialogo istituzionale attraverso un confronto continuo sulle tematiche rilevanti per il sistema Paese, attraverso la consultazione sugli impatti delle norme nei mercati di riferimento, la messa a disposizione di elementi istruttori e conoscitivi di supporto, la partnership per lo sviluppo di progetti e attraverso incontri che prevedono uno studio dei principali temi di interesse degli stakeholder istituzionali, al fine di intercettare i bisogni espressi dai rappresentanti politici che possono essere soddisfatti attraverso i servizi di Poste Italiane.

Nell'ambito della cornice delineata, con particolare riferimento alle relazioni istituzionali, il Gruppo ha definito procedure, linee guida e accordi volti a disciplinare i processi aziendali e le relative misure organizzative e di controllo per la gestione dei rapporti con i soggetti istituzionali centrali e locali, con le associazioni di categoria e con le associazioni dei consumatori. In particolare, la procedura riguardante le relazioni finalizzate alla gestione dei rapporti con i soggetti istituzionali nazionali centrali e locali regola tali rapporti sia in caso di richiesta da parte dei soggetti istituzionali legittimati, sia nel caso di comunicazioni inviate agli stessi soggetti su iniziativa di Poste Italiane, anche al fine di far conoscere la posizione aziendale in relazione a tematiche legislative e di evoluzione della normativa vigente, nonché di fornire informazioni volte a prevenire la presentazione al Gruppo di atti o istanze. La gestione integrata, il monitoraggio e la rendicontazione di istanze, contatti e incontri istituzionali sono garantiti dall'implementazione di un portale specifico. Anche la cura delle attività di rappresentanza istituzionale e la gestione dei rapporti con le Associazioni di Categoria (Confindustria, Confartigianato, Confcommercio, etc.) è affidata alla funzione che si occupa delle relazioni istituzionali, allo scopo di promuovere gli interessi del Gruppo Poste Italiane, sia istituzionali che di business.

Poste Italiane, inoltre, condivide con le Associazioni dei consumatori un percorso di dialogo e collaborazione formalizzato da un Accordo Quadro, che comprende gli impegni del Gruppo verso le Associazioni, ed è caratterizzato dalla presenza di tavoli di confronto permanenti, relativi al servizio postale e a tutti gli altri mercati presidiati dallo stesso, orientati ad assicurare sempre maggiore inclusione e trasparenza, a vantaggio dei consumatori. A partire dal 2022 è stato altresì implementato il Portale delle Associazioni di Poste Italiane, un canale di dialogo e ascolto delle istanze provenienti da Associazioni dei consumatori, Associazioni di categoria e del Terzo Settore.

In ultimo, si segnala che Poste Italiane è iscritta nel Registro dei soggetti che svolgono attività di rappresentanza di interessi nei confronti dei membri della Camera dei deputati, di cui alla Regolamentazione adottata dalla Giunta per il Regolamento nella riunione del 26 aprile 2016. Il registro, che si basa sui principi di pubblicità e trasparenza, è istituito presso l'Ufficio di Presidenza della Camera e pubblicato sul sito internet della stessa, e al suo interno sono iscritti i responsabili della funzione delegati alla rappresentanza di interessi.

Prassi di pagamento

Obbligo di informativa G1-6

Con riferimento alle prassi adottate dal Gruppo per il pagamento dei propri fornitori, il tempo medio impiegato dal Gruppo per pagare una fattura dalla data in cui inizia a essere calcolato il termine di pagamento contrattuale o legale per l'anno 2024, espresso in numero di giorni, è pari a 47,9 giorni. La prassi standard di pagamento prevede la liquidazione delle fatture entro 60 giorni dalla data della fattura stessa o dalla data di Entrata Merce (certificato di avvenuta prestazione a valenza interna), qualora questa sia successiva alla data di fattura. Il Gruppo pone un'attenzione particolare a specifiche categorie omogenee di fornitori PMI (ad esempio gli accollatari, ossia trasportatori per conto terzi) per i quali i tempi medi di pagamento rispettano generalmente i termini contrattuali di 30 giorni. Ci sono poi contratti che si riferiscono a locazioni, per i quali ogni singolo contratto prevede normalmente scadenze specifiche a data fissa, e ci sono fatture relative a piccoli acquisti che vengono liquidate a vista. Poste inoltre prevede la possibilità per i fornitori di richiedere un pagamento anticipato rispetto alla scadenza con l'applicazione di uno sconto finanziario. I pagamenti, ad eccezione ovviamente di quelli a vista, vengono eseguiti secondo un calendario che stabilisce la liquidazione tramite liste cumulative, con una cadenza mediamente settimanale, fatta eccezione per due chiusure annuali, che coincidono con le principali festività. In generale, quindi, la totalità dei pagamenti rispetta tali termini, salvo eccezioni imputabili a problematiche tecniche relative alla fornitura stessa, quali contestazioni sulle prestazioni o l'applicazione di penali. Sulla base della metodologia sopra riportata, il numero di procedimenti giudiziali pendenti a causa di ritardi nei pagamenti risulta essere pari a zero.

I dati alla base del calcolo del tempo medio di pagamento sono stati estratti dal sistema contabile SAP, considerando i pagamenti effettuati nel 2024. I risultati sono stati aggregati in base ai principali processi di acquisto e/o categorie di fatturazione.

8.4.2. FINANZA SOSTENIBILE [ENTITY-SPECIFIC]

Il Gruppo Poste Italiane declina i princìpi di sostenibilità in tutti i settori di operatività, incluso quello finanziario, forte della convinzione che i settori del risparmio gestito e assicurativo, tramite l'integrazione dei fattori ESG nei processi decisionali di investimento, possano contribuire alla generazione di valore sostenibile a lungo termine, aiutando a proteggere la società, favorire l'innovazione e sostenere la crescita economica. Di seguito è riportato l'elenco degli IRO risultati rilevanti dall'analisi di doppia rilevanza condotta dal Gruppo, ai quali sono applicate le politiche e le azioni riferite alla tematica della finanza sostenibile.

ESRS ENTITY-SPECIFIC - Finanza sostenibile
ESRS SUB
TOPIC
IRO Descrizione Orizzonte
temporale
Catena del valore Incidenza
degli
impatti
Business Unit
- I Crescita sostenibile del Paese
attraverso i propri prodotti di
investimento e di
assicurazione
(+) (E)
Breve
Medio
Own operations
Downstream
Persone
Ambiente
Servizi finanziari;
Servizi assicurativi
I Pratiche di investimento e di
assicurazione responsabile
(+) (E)
Breve
Medio
Lungo
Own operations
Downstream
Persone
Ambiente
Servizi finanziari;
Servizi assicurativi
O Maggiore attrattività sul
mercato derivante
dall'aumento delle
operazioni/pratiche di
investimento che tengono
conto dei profili ESG, nonché
dell'offerta di prodotti/soluzioni
assicurative sostenibili
Breve
Medio
Own operations
Downstream
- Servizi finanziari;
Servizi assicurativi

GESTIONE DEGLI IMPATTI, DEI RISCHI E DELLE OPPORTUNITA'

Politiche adottate per gestire la finanza sostenibile

Obbligo minimo di informativa ESRS 2 MDR-P

Le Società BancoPosta Fondi SGR e il Gruppo Poste Vita, al fine di gestire gli impatti rilevanti rispetto alla finanza sostenibile, unitamente alle opportunità rilevanti associate, si sono dotate di policy e linee guida specifiche sul tema241 . Tale sistema di politiche e linee guida adottato da entrambe le Società per definire la strategia di integrazione ESG nei processi di investimento, è composto di rispettivi documenti di Politica di Investimento Responsabile, Linea guida per l'investimento in settori sensibili e Linea guida in materia di esercizio del diritto di voto ed attività di engagement, ai quali si aggiungono la Politica di Assicurazione Responsabile del Gruppo Poste Vita e la Linea Guida relativa ai Principal Adverse Impacts di Poste Vita.

Attraverso tali politiche, le Società BancoPosta Fondi SGR e il Gruppo Poste Vita, in linea con la strategia del Gruppo Poste Italiane, mirano attraverso le proprie attività di investimento a perseguire una crescita sostenibile, contribuendo a tematiche di sostenibilità quali la lotta al cambiamento climatico e la tutela dei diritti umani. A tal proposito, entrambe le Società hanno sottoscritto i Principles for Responsible Investment (PRI), che promuovono l'integrazione delle tematiche ESG e la diffusione di pratiche di investimento responsabile all'interno dei propri investimenti e delle aziende in portafoglio, proponendo una visione a lungo termine nell'interesse dei firmatari, dell'economia, dell'ambiente e della società.

241 Per maggiori informazioni rispetto alle politiche adottate dal Gruppo con riferimento alla finanza sostenibile si rimanda al paragrafo "Sintesi delle Politiche" presente all'interno del Capitolo "8.1 - Informazioni generali".

L'adesione ai PRI non comporta solo l'integrazione dei criteri ESG, ma si traduce anche in un impegno dei firmatari a rendicontare periodicamente i progressi ottenuti nell'implementazione dell'approccio di investimento responsabile. Dal 2019 il Gruppo Poste Vita è inoltre firmatario dei Principles for Sustainable Insurance (PSI) promossi dalle Nazioni Unite, affermando il proprio impegno formale all'inclusione, nei propri processi decisionali, dei criteri di sostenibilità rilevanti per il settore assicurativo. Inoltre, BancoPosta Fondi SGR e Poste Vita prendono in considerazione i principali effetti negativi (Principal Adverse Impacts – PAI) sui fattori di sostenibilità arrecati dalle decisioni di investimento, adottando quale framework di riferimento per l'identificazione e misurazione di tali impatti il Regolamento (UE) 2019/2088 e il successivo Regolamento Delegato (UE) 2022/1288. Le informazioni sui criteri di monitoraggio e gestione dei PAI sono disponibili nella Politica di Investimento Responsabile di BancoPosta Fondi SGR e nella Linea Guida relativa ai PAI di Poste Vita, oltre che nei rispettivi documenti di "Dichiarazione sui principali effetti negativi delle decisioni di investimento sui fattori di sostenibilità". All'interno di tali Dichiarazioni, dette anche "PAI Statement", viene fornita evidenza della performance degli indicatori PAI, così come individuati dal Regolamento Delegato (UE) 2022/1288, sui portafogli complessivi delle Società relativamente all'anno 2023, nonché delle principali azioni programmate da ciascuna Società per limitare gli impatti negativi connessi ai propri investimenti sui fattori di sostenibilità.

Con riferimento ai documenti di Politica di Investimento Responsabile di entrambe le Società, questi descrivono e formalizzano l'impegno verso l'integrazione delle tematiche di sostenibilità nei processi di investimento, con il fine di fornire un contributo positivo alle sfide di sostenibilità. La Politica di Investimento Responsabile del Gruppo Poste Vita si applica agli investimenti diretti in titoli obbligazionari e azionari realizzati dal Gruppo Poste Vita e/o dai Gestori Delegati. I titoli azionari e obbligazionari sottostanti a OICR e/o ulteriori equivalenti veicoli di investimento, in cui hanno investito il Gruppo Poste Vita e/o i Gestori Delegati, gestiti autonomamente da specifici soggetti esterni quali società di gestione del risparmio e/o asset manager, sono sottoposti, laddove si disponga dei dati necessari, esclusivamente ad attività di monitoraggio. Sono esclusi gli investimenti in titoli obbligazionari (corporate) e azionari emessi da emittenti che operano direttamente nella produzione di armi bandite dalle Convenzioni ONU che violano i principi umanitari fondamentali. L'attività di valutazione delle operazioni d'investimento tiene conto anche del profilo ambientale, sociale e di governance degli emittenti obbligazionari e azionari. Per gli emittenti di tipo "corporate", il profilo di sostenibilità viene definito analizzando le modalità di gestione e le performance in ambiti collegati a cambiamento climatico, risorse naturali, clienti, fornitori, diritti umani, risorse umane, comunità locali e corporate governance. Per gli emittenti cosiddetti "governativi", il profilo di sostenibilità viene definito analizzando impegni e risultati in materia di tutela dell'ambiente, società civile e solidarietà, governance delle istituzioni. Sono previste attività di monitoraggio e limiti all'esposizione degli investimenti in titoli obbligazionari (corporate) e azionari emessi da emittenti appartenenti ai seguenti settori: tabacco, alcol, gioco d'azzardo. Inoltre, il Gruppo Poste Vita può valutare di adottare strategie specifiche su alcuni portafogli, come ad esempio esclusioni SRI, selezione best-in-class e selezione OICVM di terzi tramite l'applicazione di screening ESG sulle case di gestione e sui singoli OICVM.

La Politica di investimento responsabile di BancoPosta Fondi si applica a tutti gli investimenti sottostanti i prodotti istituiti da BancoPosta Fondi SGR. A tali prodotti si applica la Sustainable Finance Disclosure Regulation (Regolamento UE 2019/2088 del Parlamento Europeo e del Consiglio relativo all'informativa sulla sostenibilità nel settore dei servizi finanziari). Per quanto concerne gli investimenti in ETF, Fondi Passivi/Indicizzati, Fondi di terzi (i.e. non delegati) - ivi compresi quelli utilizzati nelle Gestioni Attive - ed i cosiddetti "wrapper" (quali, a titolo esemplificativo, fondi di fondi, gestioni di portafogli retail, ecc.) sono previste esclusivamente le attività di monitoraggio dei fattori di sostenibilità negli investimenti, salvo il caso di prodotti in cui sono espressamente applicati criteri ESG di selezione dei prodotti di terzi. Sono esclusi dal perimetro di applicazione i mandati di gestione di portafogli conferiti a BancoPosta Fondi SGR da terzi in quanto, essendo previste specifiche linee guida di investimento, vi è un minor grado di discrezionalità nella selezione degli strumenti finanziari.

I documenti di Linea guida per l'investimento in settori sensibili di entrambe le Società sono invece orientati a definire i criteri e processi per individuare, valutare e monitorare l'esposizione verso emittenti coinvolti nell'ambito dei combustibili fossili, del carbone, dei test sugli animali e delle violazioni dei diritti umani per controversie sociali e/o ambientali. La Linea Guida per l'investimento in settori sensibili del Gruppo Poste Vita si applica ai titoli azionari e obbligazionari (corporate) emessi da soggetti che hanno investito direttamente e sono coinvolti in maniera rilevante nei seguenti settori ritenuti, al momento, prioritari da parte del Gruppo: Combustibili Fossili; Carbone; Test su Animali; Controversie sociali e ambientali. Per quanto concerne eventuali titoli azionari e obbligazionari sottostanti agli OICR e/o ulteriori equivalenti veicoli di investimento in cui hanno investito le Compagnie e/o i Gestori Delegati, gestiti autonomamente da specifiche (esterne) società di gestione del risparmio e/o da asset manager, sono previste (laddove si disponga dei dati necessari) esclusivamente le attività di monitoraggio descritte dalla Politica di Investimento Responsabile del Gruppo Poste Vita. La Linea Guida per l'investimento in settori sensibili di BancoPosta Fondi SGR disciplina con appositi criteri gli investimenti in emittenti che sono coinvolti nei seguenti ambiti, ritenuti, al momento, prioritari da parte del Gruppo: Combustibili fossili, Carbone, Test su animali, Diritti umani. La Linea Guida si applica a tutte le gestioni attive (sia a benchmark sia flessibili), mentre sono esclusi gli investimenti in ETF, Fondi Passivi/Indicizzati, Fondi di terzi ed i cosiddetti "wrapper" o eventuali mandati caratterizzati dalla presenza di specifiche indicazioni all'interno delle rispettive politiche di investimento. La Linea Guida è inoltre applicabile a tutti gli emittenti dei titoli presenti nei portafogli della SGR. Per quanto riguarda gli asset affidati ai Gestori Delegati, la SGR valuta le politiche adottate dagli stessi e monitora i portafogli in coerenza con l'applicazione della Linea Guida.

Azioni e risorse relative a questioni di sostenibilità rilevanti

Obbligo minimo di informativa ESRS 2 MDR-A

Al fine di gestire gli impatti e le opportunità legate alla finanza sostenibile, le Società Poste Vita e BancoPosta Fondi SGR hanno implementato specifiche azioni, riportate di seguito.

BancoPosta Fondi SGR

Strategia ESG del fondo BancoPosta Azionario EURO per il controllo e contenimento delle emissioni di carbonio

Al fine di perseguire una crescita sostenibile, contribuendo a tematiche di sostenibilità quali la lotta al cambiamento climatico e mitigando gli effetti negativi degli investimenti sull'ambiente e sulla società, BancoPosta Fondi SGR ha previsto l'inserimento nella politica di investimento ESG del fondo BancoPosta Azionario Euro di una strategia ESG – in concorrenza con le altre già presenti – che mira al controllo e contenimento delle emissioni di carbonio.

Definizione della metodologia proprietaria per l'identificazione degli Investimenti Sostenibili secondo SFDR art. 2 (17) - Indicatore proprietario di sostenibilità

Con l'obiettivo di rafforzare gli strumenti di BancoPosta Fondi per la misurazione e il monitoraggio delle performance di sostenibilità dei prodotti finanziari istituiti, la stessa ha provveduto ad ampliare gli indicatori di misurazione/monitoraggio del livello di sostenibilità dei portafogli gestiti, per ottenere una quantificazione della percentuale di Investimenti Sostenibili dei fondi, in particolare del prodotto Poste Investo Sostenibile, e per identificare l'universo investibile per un fondo art.9, da istituire in futuro.

Definizione del concept di una strategia che integri obiettivi di sostenibilità secondo art. 9 SFDR

Al fine di arricchire la strategia di sostenibilità della SGR e ampliare l'offerta di fondi ESG, BancoPosta Fondi ha elaborato il concept di un prodotto conforme all'art.9 SFDR. L'elaborazione del concept è avvenuta al termine di un processo che ha previsto i seguenti step: analisi di contesto rispetto alle disposizioni normative, benchmarking di mercato, confronto con i Gestori Delegati, definizione degli investimenti sostenibili, individuazione del target market, definizione di un piano operativo di set-up/collocamento e timing.

Inserimento nella politica di investimento ESG di almeno 2 fondi di una strategia ESG per il controllo e contenimento delle emissioni di carbonio

Con l'obiettivo di perseguire una crescita sostenibile, contribuendo a tematiche di sostenibilità quali la lotta al cambiamento climatico, mitigando gli effetti negativi degli investimenti sull'ambiente e sulla società, BancoPosta Fondi ha pianificato l'inserimento nella politica di investimento ESG di almeno due fondi di una strategia ESG – anche in concorrenza con le altre già presenti – che miri al controllo e contenimento delle emissioni di carbonio.

Integrazione di ulteriori strategie ESG nei fondi retail

Ai fini dell'arricchimento della strategia di sostenibilità e della SGR e della gamma prodotti che applicano strategie ESG, BancoPosta Fondi ha pianificato l'ampliamento dell'offerta di prodotti ESG della SGR ai fini dell'integrazione di ulteriori strategie ESG nei fondi retail sempre aperti al collocamento con componente principale obbligazionaria (trasformazione da art. 6 a art.8 SFDR).

Gruppo Poste Vita

Offerta di prodotti di investimento che promuovono caratteristiche ambientali e/o sociali

Al fine di contribuire al raggiungimento degli scopi della Politica di Investimento Responsabile e della Politica di Assicurazione Responsabile del Gruppo Poste Vita, la Società ha proseguito lo sviluppo dell'offerta di prodotti di investimento che promuovono caratteristiche ambientali e/o sociali, con l'obiettivo di mantenere il 100% dell'offerta di tali prodotti di investimento.

Monitoraggio e gestione dei portafogli

Al fine di contribuire al raggiungimento degli scopi della Politica di investimento responsabile del Gruppo Poste Vita, la Società ha proseguito il monitoraggio e la gestione dei portafogli applicando, alle opzioni di investimento che promuovono caratteristiche ambientali e/o sociali, la soglia prevista dalla "Metodologia per la definizione delle caratteristiche di sostenibilità dei prodotti". In particolare, con riferimento alle opzioni di investimento che promuovono caratteristiche ambientali e/o sociali e che investono in single name, è stato fissato l'obiettivo di raggiungere un rating ESG medio ponderato di portafoglio pari o superiore alla soglia individuata.

Monitoraggio e gestione dei portafogli applicando le soglie individuate dalla linea guida settori sensibili

Al fine di contribuire al raggiungimento degli scopi della Linea Guida per l'investimento in settori sensibili del Gruppo Poste Vita, la Società ha pianificato di proseguire il monitoraggio e la gestione dei portafogli in ottica ESG, con l'obiettivo di raggiungere una percentuale d'investimento in emittenti operanti in settori o ambiti sensibili pari o inferiore alle soglie previste nella Linea Guida per l'investimento in settori sensibili.

Evoluzione offerta POE (Poste Lavorare Protetti)

Al fine di contribuire al raggiungimento degli scopi della Politica di Assicurazione Responsabile, il Gruppo Poste Vita intende evolvere l'offerta POE (Poste Lavorare Protetti) lanciata a fine 2024 (comprensiva delle garanzie obbligatorie previste dalla Legge di Bilancio 2024 – rischi catastrofali) con una tariffazione del rischio basata sulle coordinate geografiche.

Le tabelle che seguono riassumono sinteticamente il piano d'azione intrapreso dal Gruppo per il raggiungimento degli scopi e degli obiettivi delle politiche in tema di finanza sostenibile, indicando l'ambito di applicazione e gli orizzonti temporali di ciascuna azione e, ove applicabile, la tipologia e l'ammontare delle risorse finanziarie impiegate per la realizzazione delle stesse.

Principali azioni Ambito di applicazione Orizzonti
temporali
Strategia ESG del fondo BancoPosta Azionario
EURO per il controllo e contenimento delle
emissioni di carbonio
Investimenti - gamma prodotti
Catena del valore a valle
Stakeholder esterni (gestori delegati,
mercato, clienti)
2026
Definizione della metodologia proprietaria per
l'identificazione degli Investimenti Sostenibili
secondo SFDR art. 2(17) - Indicatore proprietario di
sostenibilità
Investimenti
Catena del valore a valle
Stakeholder esterni (gestori delegati,
mercato, clienti)
2026
Definizione del concept di una strategia che integri
obiettivi di sostenibilità secondo art. 9 SFDR
Investimenti - gamma prodotti
Catena del valore a valle
Stakeholder esterni (gestori delegati,
mercato, clienti)
2026
Inserimento nella politica di investimento ESG di
almeno 2 fondi di una strategia ESG per il controllo
e contenimento delle emissioni di carbonio
Investimenti - gamma prodotti
Catena del valore a valle
Stakeholder esterni (gestori delegati,
mercato, clienti)
2025
Integrazione di ulteriori strategie ESG nei fondi retail Investimenti - gamma prodotti
Catena del valore a valle
Stakeholder esterni (mercato, clienti)
2026
Offerta di prodotti di investimento che promuovono
caratteristiche ambientali e/o sociali
Prodotti IBIPs 2025
Monitoraggio e gestione dei portafogli Investimenti responsabili 2025
Monitoraggio e gestione dei portafogli applicando le
soglie individuate dalla linea guida settori sensibili
Investimenti responsabili 2026
Evoluzione offerta POE (Poste Lavorare Protetti) Prodotti di protezione (Danni) 2025

Per la realizzazione delle azioni ivi descritte non sono stati inseriti i CapEx ed OpEx di riferimento in quanto non superano una soglia di rilevanza pari al 5% dei corrispondenti valori indicati nel Bilancio Consolidato di Gruppo.

METRICHE E OBIETTIVI

Monitoraggio dell'efficacia delle politiche e delle azioni mediante obiettivi

Obbligo minimo di informativa ESRS 2 MDR-T

Il Gruppo Poste italiane, al fine di gestire gli impatti e le opportunità legati alla finanza sostenibile, nonché contribuire al raggiungimento degli impegni fissati e formalizzati all'interno delle proprie politiche di Gruppo, ha definito una strategia inclusiva di obiettivi misurabili, orientati ai risultati e inquadrati nel tempo, al fine di valutare i progressi compiuti. Ciascun obiettivo è oggetto di monitoraggio costante, al fine di valutare in che modo i progressi risultano in linea con quanto stabilito dal Gruppo. La tabella che segue riassume gli obiettivi fissati dal Gruppo Poste Italiane nell'ambito della finanza sostenibile, indicando i relativi target di raggiungimento, l'ambito di applicazione, la baseline e il risultato raggiunto al presente anno di rendicontazione.

Obiettivo Target Ambito
dell'obiettivo
Anno base Risultato 2024
Inserimento graduale di una
componente
ESG nei prodotti d'investimento di
Poste Vita
100% di prodotti
Poste Vita con
elementi ESG
entro il 2024
Società Poste Vita 2020 100%
Integrare in almeno un fondo aperto
al retail una strategia – anche in
concorrenza con le altre – che miri
al controllo e contenimento delle
emissioni di carbonio
1 fondo entro il
2024
Società BancoPosta
Fondi SGR
2022 100%
Aumentare gli indicatori ESG
rispetto ai quali monitorare i
portafogli di investimento di
BancoPosta Fondi SGR
Definizione
dell'indicatore
sintetico di
sostenibilità
proprietario entro
il 2024
Società BancoPosta
Fondi SGR
2022 100%
Sviluppo del concept di una
strategia che integri obiettivi di
sostenibilità (ex art. 9)
1 strategia con
obiettivo di
sostenibilità entro
il 2024
Società BancoPosta
Fondi SGR
2022 100%
Realizzazione di uno studio di
fattibilità relativo alla possibilità di
estendere il target di assicurabili per
le coperture sanitarie a persone
normalmente escluse, attraverso
una maggior sofisticazione della
dichiarazione di buono stato di
salute richiesta in sede di
sottoscrizione
Realizzazione
dello studio di
fattibilità volto ad
ampliare il target
di persone
assicurabili per le
coperture
sanitarie entro il
2024
Società Poste Vita 2023 Effettuati alcuni
approfondimenti
finalizzati al
possibile
ampliamento del
target di persone
potenzialmente
assicurabili per
specifiche
patologie
Integrazione di ulteriori strategie
ESG nei fondi retail sempre aperti al
collocamento con componente
principale obbligazionaria
(trasformazione da art. 6 a art.8
SFDR)
2 fondi entro il
2026
Società BancoPosta
Fondi SGR
2024 new
Aumentare il numero di fondi retail
sempre aperti al collocamento che
integrano una strategia – anche in
concorrenza con altre - che miri al
controllo e contenimento delle
emissioni di carbonio
2 ulteriori fondi
entro il 2025
Società BancoPosta
Fondi SGR
2024 new
Mantenimento del 100% dell'offerta
di prodotti di investimento costituita
da prodotti che promuovono
caratteristiche ambientali e/o sociali
100% dell'offerta
di prodotti di
investimento
entro il 2025
Società Poste Vita 2024 new

Relazione Finanziaria Annuale 2024

Gruppo Poste ItalianeRelazione sulla gestione al 31 dicembre 2024

100% delle opzioni d'investimento
che promuovono caratteristiche
ambientali e/o sociali e investono in
single name con un rating ESG
medio ponderato di portafoglio pari o
superiore alla soglia prevista dalla
metodologia
per la definizione delle
caratteristiche di sostenibilità dei
prodotti
100% delle
opzioni di
investimento
entro il 2025
Società Poste Vita 2024 new
Evoluzione dell'offerta dedicata ai
Piccoli Operatori Economici (POE)
lanciata a fine 2024 (comprensiva
delle garanzie obbligatorie previste
dalla Legge di Bilancio 2024 - rischi
catastrofali) con una tariffazione del
rischio basata sulle coordinate
geografiche
Evoluzione
dell'offerta entro il
2025
Società Poste Vita 2024 new

Gli obiettivi risultano coerenti con gli impegni di Poste Italiane, in quanto il Gruppo declina i princìpi di sostenibilità in tutti i settori di operatività, incluso quello finanziario, forte della convinzione che i settori del risparmio gestito, tramite l'integrazione dei fattori ESG nei processi decisionali di investimento, possano contribuire alla generazione di valore sostenibile a lungo termine, aiutando a proteggere la società, favorire l'innovazione e sostenere la crescita economica. Poste Italiane crede che l'integrazione di rischi e opportunità ESG nella gestione dei portafogli di investimento possa fornire una risposta concreta ai bisogni sociali e ambientali espressi dalla società, influenzando positivamente l'intero Sistema Paese. Nel processo di definizione degli obiettivi sono state coinvolte le funzioni rilevanti e sono state svolte analisi di benchmarking di mercato. Per BancoPosta Fondi e il Gruppo Poste Vita l'identificazione degli indicatori e la misurazione dei valori a livello di portafoglio sarà effettuata attraverso dati forniti da un info provider ESG specializzato ed elaborati attraverso una piattaforma proprietaria di analisi e monitoraggio. La qualità dei dati è verificata attraverso la valutazione delle metodologie applicate dai data provider e l'adozione, qualora necessario, di eventuali misure a tutela della stessa.

9. Glossario

ACQUIRING

È l'insieme di servizi forniti da un soggetto indipendente (Acquirer) finalizzati alla gestione delle autorizzazioni dei pagamenti effettuati con carte appartenenti ai circuiti nazionali ed internazionali, in virtù di un contratto di convenzionamento con l'esercente. L'acquirer assicura un'elaborazione e un inoltro corretto delle transazioni, occupandosi di accreditare la relativa somma sul conto del merchant.

ADDITIONAL RELEASE

L'additional release è una componente di rilascio del CSM, calcolata solo per il modello VFA, e che comprende:

• l'utile finanziario generato dall'extra rendimento di periodo secondo uno scenario Real World (scenario reale) rispetto a quello calcolato secondo uno scenario Risk Neutral (scenario con tasso risk free); • rilascio del rischio finanziario del periodo (Time Value of Options and Guarantees, TVOG).

ASSET ALLOCATION

È una strategia attuata dall'investitore e finalizzata a diversificare il proprio portafoglio su classi di attivi differenti, sulla base dei propri obiettivi temporali e di rendimento atteso.

ASSET CLASS

Categoria d'investimento, ossia insieme di strumenti finanziari con caratteristiche simili e comportamento analogo sui mercati, ad esempio: obbligazionario (breve termine, medio/lungo termine, governativi, societari, high yield, ecc.), azionario (Europa, America, Paesi emergenti, ecc.), real estate. La scelta delle Asset Class è fondamentale per la costruzione del portafoglio perché sono le singole componenti che vengono valutate nel processo di Asset Allocation.

ATM (AUTOMATED TELLER MACHINE)

È uno sportello automatizzato, attivato direttamente dall'utente con l'inserimento della propria carta e la digitazione del PIN (codice personale di identificazione) che consente di fare sia operazioni dispositive che informative (es: richiesta saldo o lista movimenti).

Segmento di mercato che prevede lo scambio di prodotti o servizi tra un'azienda come mittente e aziende o privati come destinatari.

BTP (BUONI DEL TESORO POLIENNALI)

Titoli di Stato italiani a medio/lungo termine. Il rendimento è dato da cedole di interesse a tasso fisso semestrali e dalla differenza tra il prezzo di rimborso, pari al valore nominale (100), ed il prezzo di emissione o sottoscrizione sul mercato secondario.

La Convenzione con il Ministero dell'Economia e delle Finanze (MEF) prevede che una quota della raccolta privata possa essere impiegata in un apposito deposito presso il MEF, cosiddetto Conto "Buffer", finalizzato a consentire una gestione flessibile degli impieghi in funzione delle oscillazioni quotidiane della raccolta privata.

CANALI DIGITALI (DIGITAL PROPERTIES)

Le proprietà digitali (sito web, app BancoPosta, app PostePay, app Poste Italiane, app PosteID) rappresentano uno dei 3 canali di presidio della Clientela a supporto della strategia omnicanale del Gruppo.

CAPITALIZZAZIONE

CARTA DI CREDITO

È uno strumento di pagamento che abilita il titolare, in base ad un rapporto contrattuale con l'emittente, ad effettuare acquisti (tramite POS oppure online) di beni o servizi presso qualsiasi esercizio aderente al circuito internazionale di riferimento oppure prelievi di contante (tramite ATM). Gli importi spesi sono addebitati al titolare con cadenza predefinita in via posticipata (di norma mensile) in unica soluzione (carta di credito "classica") ovvero in forma rateale (la c.d. carta di credito rateale/rotativo o revolving).

CARTA DI DEBITO

La Carta di debito è uno strumento di pagamento, collegato ad un conto corrente bancario o postale, che permette al titolare di acquistare (tramite POS) beni e servizi presso qualsiasi esercizio commerciale aderente al circuito al quale la carta è abilitata o di prelevare contante (tramite ATM) con addebito immediato sul conto corrente collegato alla carta. Il circuito più noto è il circuito Bancomat, da cui deriva il nome con cui viene comunemente indicata. Se la carta è collegata a circuiti internazionali, è possibile utilizzare la stessa all'estero sia per prelievi di valuta locale che per effettuare pagamenti, digitando lo stesso codice segreto (PIN) utilizzato a livello nazionale sia per i prelievi su ATM che sui POS degli esercizi commerciali.

CARTA PREPAGATA

Strumento di pagamento, rilasciato a fronte di un versamento anticipato di fondi effettuato all'emittente, il cui valore diminuisce ogni volta che viene utilizzato per effettuare pagamenti o prelievi. Con una carta prepagata è possibile, senza utilizzare contante, acquistare (tramite POS o online) beni o servizi, oppure prelevare contante presso sportelli per il prelievo automatico (tramite ATM e con l'uso di un PIN), nei limiti della somma preventivamente versata all'istituto che l'ha emessa. Le carte prepagate sono emesse da banche, Istituti di moneta elettronica (IMEL), Istituti di pagamento e PostePay – Patrimonio destinato IMEL (Gruppo Poste Italiane). Le carte prepagate ricaricabili hanno un valore massimo avvalorabile che differisce da emittente ad emittente e possono essere ricaricate più volte. La carta prepagata può anche essere dotata di un codice IBAN (International Bank Account Number) che consente di effettuare le principali operazioni di un conto corrente, tramite bonifici o addebiti diretti, come, ad esempio, accreditare lo stipendio o la pensione, domiciliare le utenze. Con la carta prepagata è possibile fare acquisti senza utilizzare contante e fare prelievi ed altre operazioni presso gli sportelli ATM aderenti al circuito di pagamento indicato sulla carta.

CESSIONE DEL QUINTO

È una particolare tipologia di finanziamento garantito, destinata ai pensionati e ai lavoratori dipendenti. Il rimborso delle rate avviene tramite cessione di una quota della pensione o dello stipendio a favore del soggetto finanziatore. Tale quota, trattenuta direttamente sul cedolino pensione o in busta paga, non può eccedere la quinta parte dell'emolumento netto mensile. Questo tipo di finanziamento prevede l'obbligo di un'assicurazione a copertura del rischio vita (per i Pensionati) e del rischio vita e perdita di impiego (per i Dipendenti). Le polizze sono sottoscritte direttamente dalla Banca/Società Finanziaria (nella veste di contraente e beneficiario) che ne sostiene i costi. Al cliente non è richiesto il pagamento di nessun premio assicurativo.

Letteralmente "nuvola informatica", si riferisce alla tecnologia che permette di elaborare e archiviare dati in rete e che consente l'accesso ad applicazioni e dati memorizzati su un hardware remoto invece che sulla workstation locale. Il CLOUD IBRIDO è una soluzione che combina un cloud privato con uno o più servizi cloud pubblici, con un software proprietario che consente la comunicazione tra ciascun servizio. Una strategia cloud ibrida offre alle aziende una maggiore flessibilità spostando i carichi di lavoro tra le soluzioni cloud in base alle esigenze e ai costi.

COMMISSIONI DI GESTIONE

Compensi pagati al gestore mediante addebito diretto sul patrimonio del fondo per remunerare l'attività di gestione in senso stretto. Sono calcolati quotidianamente sul patrimonio netto del fondo e prelevati ad intervalli più ampi (mensili, trimestrali, ecc.). In genere, sono espressi su base annua.

CONTACTLESS

È l'innovativo metodo di pagamento che consente di effettuare acquisti semplicemente avvicinando la carta all'apposito lettore (terminale POS) con il simbolo Contactless, la transazione avviene in pochi istanti.

CONTAINERIZZAZIONE

Procedura che consiste nella realizzazione di un "container", ossia una struttura logica (ambiente software) costituito da tutti i componenti necessari al funzionamento di una singola applicazione. Questo nuovo paradigma abilita una maggiore efficienza nella gestione delle risorse hardware, la possibilità di aumentare in real time le risorse elaborative a disposizione del sistema, la portabilità delle applicazioni tra infrastruttura on premises e cloud pubblico della piattaforma Hybrid cloud di Poste Italiane.

CONTRACTUAL SERVICE MARGIN (CSM)

Rappresenta per la Compagnia il profitto atteso e non realizzato che la stessa deve rappresentare nel conto economico, lungo la vita del contratto.

COVERAGE UNIT

Si intende la grandezza attraverso la quale si definisce il pattern (modello) di rilascio del Contractual Service Margin (CSM) e rappresenta la quantità di servizi assicurativi resi nell'anno (es. volume delle riserve matematiche del periodo rapportato con il volume totale proiettato lungo la durata dei contratti assicurativi).

DIGITAL WALLET (BORSELLINO ELETTRONICO)

È un portafoglio virtuale all'interno del quale è possibile caricare del credito o abbinare uno o più strumenti di pagamento come carta di credito, debito, prepagate o conti correnti, per poter effettuare transazioni senza condividere con il venditore le informazioni private del metodo di pagamento.

DURATA FINANZIARIA DEL PORTAFOGLIO

Media delle durationdei titoli che lo compongono.

DURATION

Scadenza media dei pagamenti di un titolo obbligazionario. Essa è generalmente espressa in anni e corrisponde alla media ponderata delle date di corresponsione dei flussi di cassa (c.d. cash flows) da parte del titolo, ove i pesi assegnati a ciascuna data sono pari al valore attuale dei flussi di cassa ad essa corrispondenti (le varie cedole e, per la data di scadenza, anche il capitale). È una misura approssimativa della sensibilità del prezzo di un titolo obbligazionario a variazioni nei tassi di interesse.

ETF (EXCHANGE TRADED FUNDS)

Sono particolari fondi d'investimento (o Sicav) a gestione passiva che vengono negoziati in mercati regolamentari, appartenenti alla piu ampia famiglia degli Exchange Traded Products (ETP), che replicano l'andamento di indice sottostante (ad esempio il FTSE MIB).

FONDI COMUNI DI INVESTIMENTO

Sono organismi di investimento collettivo, gestiti dalle società di gestione del risparmio (SGR), che riuniscono le liquidità fornite dai propri clienti e le investono, come unico patrimonio, in attività finanziarie mobiliari (Azioni, Obbligazioni, Titoli di Stato, ecc.) o, per alcuni di essi, in attività immobiliari, rispettando regole volte a ridurre i rischi. Ciascun investitore diventa proprietario di un numero di quote il cui valore varia nel tempo ed in funzione dell'andamento dei titoli acquistati dalla Società di gestione con gli attivi del fondo. Esistono diverse tipologie di Fondi, classificati, ad esempio, in base alla tipologia di strumenti finanziari in cui investono (es: azioni europee oppure obbligazioni americane) o in base alla tipologia di partecipazione ai profitti degli investitori. I Fondi possono essere "chiusi" (con la sottoscrizione delle quote esclusivamente durante il periodo dell'offerta e con il rimborso delle quote che avviene, di regola, solo alla scadenza del Fondo) oppure "aperti", (con la sottoscrizione ed il rimborso delle quote in qualunque momento).

FONDI PENSIONE

Sono organismi di investimento collettivo che raccolgono i contributi dei lavoratori e/o dei datori di lavoro e li investono in strumenti finanziari, allo scopo di erogare una prestazione pensionistica (rendita vitalizia o capitale) al termine della vita lavorativa del lavoratore integrativa rispetto al sistema obbligatorio pubblico. Esistono varie forme di fondi pensione: Fondi negoziali (o chiusi), Fondi aperti, Piani Individuali Pensionistici (PIP o FIP), Forme pensionistiche preesistenti.

FTSE MIB (FINANCIAL TIMES STOCK EXCHANGE MILANO INDICE DI BORSA)

È il più importante indice della Borsa di Milano dove sono riuniti i titoli a maggiore capitalizzazione e liquidità di mercato. Sul FTSE MIB sono quotati complessivamente 40 titoli rappresentativi di società che in maggioranza appartengono ai settori bancario, assicurativo e industriale.

GESTIONE SEPARATA

Nelle assicurazioni sulla vita, fondo appositamente creato dall'impresa di assicurazione e gestito separatamente rispetto al complesso delle attività dell'impresa. Le gestioni separate sono utilizzate nei contratti di Ramo I e sono caratterizzate da una composizione degli investimenti tipicamente prudenziale. Il rendimento ottenuto dalla gestione separata e retrocesso agli aderenti viene utilizzato per rivalutare le prestazioni previste dal contratto.

HOME BANKING (INTERNET BANKING)

È un servizio online che permette ai possessori di conto corrente di effettuare diverse operazioni informative e dispositive sul proprio conto corrente tramite internet (consultazione dell'estratto conto, esecuzione di bonifici online, postagiro, pagamenti online, ecc.), senza bisogno di recarsi fisicamente presso la propria banca o il proprio Ufficio Postale.

IDENTITÀ DIGITALE PRIVATA

L'identità Digitale privata di Poste è un set di credenziali tecniche (nome utente, password robusta, cellulare di registrazione) e attributi di contatto che, associati a un'identificazione certa del titolare, concorrono a definire il profilo digitale di un cliente di Poste Italiane. L'Identità Digitale privata abilita il titolare all'accesso e alla fruizione dei servizi online di Poste Italiane, ivi compresi i funnel di vendita a distanza e l'onboarding delle app, in associazione con gli strumenti di Strong Customer Authentication (SCA) forniti dalle Business Unit.

INFLATION LINKED

Trattasi di titoli di Stato che forniscono all'investitore una protezione contro l'aumento del livello dei prezzi: sia il capitale rimborsato a scadenza sia le cedole pagate sono, infatti, rivalutati sulla base dell'inflazione.

INVESTMENT GRADE

Definizione riferita a titoli emessi da Società con bilanci in ordine, ben gestite e con favorevoli prospettive di Business. Nel caso dei titoli Investment grade, il Rating è elevato e comunque superiore alla tripla B. Sotto tale livello si entra invece nel mondo degli strumenti High yield, cioè ad alto rischio, caratterizzati da bassi livelli di Rating che riflettono il pericolo di default o di insolvenza.

LIABILITY FOR INCURRED CLAIM (LIC)

É la passività che quantifica l'obbligazione dell'emittente a risarcire gli eventi assicurati già manifestati (sinistri avvenuti).

LIABILITY FOR REMAINING COVERAGE (LRC)

É la passività che quantifica l'obbligazione dell'emittente a fornire una copertura per gli eventi assicurati non ancora manifestati.

MERCHANT (ESERCENTE)

Soggetto che svolte un'attività commerciale.

MIFID (MARKETS IN FINANCIAL INSTRUMENTS DIRECTIVE)

La direttiva 2004/39/CE, in vigore dal 1 novembre del 2007, ha l'obiettivo principale di uniformare a livello europeo le regole dei partecipanti ai mercati finanziari al fine di tutelare gli investitori, imponendo agli intermediari l'obbligo di agire in modo onesto, equo e professionale per servire al meglio gli interessi dei clienti. La normativa ha introdotto una classificazione della clientela sulla base del diverso grado di esperienza finanziaria: clienti al dettaglio (retail), clienti professionali (professional clients), controparti qualificate (eligible counterparties). Tale suddivisione ha lo scopo di adottare misure di protezione coerenti con ciascuna categoria di investitore, rispettando le differenti esigenze di tutela derivanti dalle informazioni raccolte circa la sua conoscenza ed esperienza in materia di investimenti, la sua situazione finanziaria e i suoi obiettivi di investimento, al fine di verificare l'adeguatezza o l'appropriatezza del servizio di investimento o dello strumento finanziario richiesto e/o proposto. Inoltre, gli intermediari hanno l'obbligo di fornire informazioni corrette, chiare e non fuorvianti descrivendo i servizi e gli strumenti finanziari offerti, fornendo informazioni riguardo le perdite percepite, le commissioni ed i costi connessi ai servizi forniti e la presenza di eventuali conflitti d'interesse. Entrata in vigore il 3 gennaio 2018 (in sostituzione della c.d. MiFID I, di cui riprende principi e finalità), la Direttiva MIFID II si pone l'obiettivo di incrementare l'efficienza e la trasparenza dei mercati innalzando il livello di tutela degli investitori, tramite presidi volti a rendere edotta la propria clientela sulle caratteristiche essenziali dell'attività prestata, anche in termini di rischi e costi delle operazioni proposte, e rafforzando alcuni requisiti organizzativi e norme di condotta nella fase di ideazione e di offerta dei prodotti alla propria clientela nonché in tema di formazione degli addetti alla prestazione della consulenza in materia di investimenti.

MIRRORING

Tecnica introdotta dal principio IFRS17 in ambito VFA attraverso cui è possibile retrocedere agli assicurati i redditi IFRS9 che non eccedono la sovracopertura, ossia i rendimenti generati dagli attivi finanziari a copertura che eccedono gli impegni nei confronti degli assicurati.

OTP (ONE TIME PASSWORD)

La password usa e getta o codice monouso è un codice alfanumerico di sicurezza generato da un algoritmo, su richiesta dell'utente, per accedere a un sistema oppure per autorizzare specifiche transazioni, ad esempio nelle operazioni eseguite in home banking . È un sistema di autenticazione molto sicuro poiché il codice viene inviato direttamente su un dispositivo in possesso del titolare (SMS su cellulare, token, ecc) e una volta utilizzato non è più valido.

PAGAMENTI DIGITALI (DIGITAL PAYMENTS)

Il termine sta ad indicare tutti i pagamenti effettuati utilizzando strumenti elettronici, quali carte di credito, debito e prepagate, digital wallet, credito telefonico, addebito diretto su conto corrente, per l'acquisto di beni e servizi.

POLIZZA IBRIDA – MULTIRAMO

Nei prodotti multiramo una parte del premio è investita in gestioni separate e determina la quota parte di capitale garantito, mentre una parte viene investita in fondi unitlinked, caratterizzati da asset allocation diversificate che mirano a cogliere opportunità di rendimento investendo in fondi legati all'andamento dei mercati finanziari.

POLIZZA UNIT-LINKED

Polizza vita per la quale il rischio dell'investimento è supportato dall'assicurato e le cui prestazioni sono direttamente collegate a quote di organismi di investimento collettivo del risparmio o al valore di attivi contenuti in un fondo interno.

POS (POINT OF SALE – PUNTO VENDITA)

È il luogo telematico (costituito da un dispositivo per il pagamento automatico degli acquisti) dove avvengono le transazioni di pagamento, mediante carte di debito o di credito attraverso i relativi chip o bande magnetiche. Collegato al sistema bancario consente all'esercente di vedersi accreditate sul proprio conto corrente le somme e all'acquirente di saldare gli acquisti senza l'utilizzo del denaro fisico.

PRESTATORI DI SERVIZI DI PAGAMENTO (PSP)

Soggetti autorizzati a offrire servizi di pagamento: Banche, Poste Italiane (BancoPosta), istituti di pagamento e istituti di moneta elettronica (PostePay S.p.A.).

PREMI LORDI

Importo maturato durante il periodo di riferimento per i contratti di assicurazione, indipendentemente dal fatto che tali importi siano stati incassati o che si riferiscano interamente o parzialmente ad esercizi successivi.

PREMIUM ALLOCATION APPROACH (PAA)

Il PAA è una metodologia di valutazione dei contratti assicurativi utilizzata per semplificare la misurazione di alcune tipologie di contratti, rispetto al General Model. Tale modello viene utilizzato dalla Compagnia, in particolare, per le seguenti tipologie di contratto:

  • Assicurazioni danni di breve durata (non superiori all'anno);
  • Alcuni contratti pluriennali purchè dia il medesimo risultato del General Model.

RAMO ASSICURATIVO

Si definisce ramo assicurativo una categoria nella quale è possibile classificare polizze afferenti la stessa, o similare, tipologia di rischio. Si distinguono due macro sezioni:

  • Ramo danni: riguarda le polizze che intervengono a risarcimento del cliente in caso di danni materiali e fisici, riguardanti beni personali, patrimonio, persona;

I contratti danni si suddividono nei seguenti rami:

  1. Infortuni (compresi gli infortuni sul lavoro e le malattie professionali); prestazioni forfettarie; indennità temporanee; forme miste; persone trasportate;

  2. Malattia: prestazioni forfettarie; indennità temporanee; forme miste 3. Corpi di veicoli terrestri (esclusi quelli ferroviari): ogni danno subito da: veicoli terrestri automotori; veicoli terrestri non automotori;

  3. Corpi di veicoli ferroviari: ogni danno subito da veicoli ferroviari;

  4. Corpi di veicoli aerei: ogni danno subito da veicoli aerei;

  5. Corpi di veicoli marittimi, lacustri e fluviali: ogni danno subito da: veicoli fluviali; veicoli lacustri; veicoli marittimi;

  6. Merci trasportate (compresi merci, bagagli e ogni altro bene): ogni danno subito dalle merci trasportate o dai bagagli, indipendentemente dalla natura del mezzo di trasporto;

  7. Incendio ed elementi naturali: ogni danno subito dai beni (diversi dai beni compresi nei rami 3, 4, 5, 6 e 7) causato da: incendio; esplosione; tempesta; elementi naturali diversi dalla tempesta; energia nucleare; cedimento del terreno;

  8. Altri danni ai beni: ogni danno subito dai beni (diversi dai beni compresi nei rami 3, 4, 5, 6 e 7) causato dalla grandine o dal gelo, nonché da qualsiasi altro evento, quale il furto, diverso da quelli compresi al n. 8;

  9. Responsabilità civile autoveicoli terrestri: ogni responsabilità risultante dall'uso di autoveicoli terrestri (compresa la responsabilità del vettore); 11. Responsabilità civile aeromobili: ogni responsabilità risultante dall'uso di veicoli aerei (compresa la responsabilità del vettore;

  10. Responsabilità civile veicoli marittimi, lacustri e fluviali: ogni responsabilità risultante dall'uso di veicoli fluviali, lacustri e marittimi (compresa la responsabilità del vettore)

  11. Responsabilità civile generale: ogni responsabilità diversa da quelle menzionate ai numeri 10, 11 e 12;

  12. Credito: perdite patrimoniali derivanti da insolvenze; credito all'esportazione; vendita a rate; credito ipotecario; credito agricolo;

  13. Cauzione: cauzione diretta; cauzione indiretta; 16. Perdite pecuniarie di vario genere: rischi relativi all'occupazione; insufficienza di entrate (generale); intemperie; perdite di utili; persistenza di spese generali; spese commerciali impreviste; perdita di valore venale; perdita di fitti o di redditi; perdite commerciali indirette diverse da quelle menzionate precedentemente; perdite pecuniarie non commerciali; altre perdite pecuniarie;

17. Tutela legale: tutela legale;

  1. Assistenza: assistenza alle persone in situazione di difficoltà.

  2. Ramo vita: vi rientrano le polizze stipulate al fine di garantire un capitale ai beneficiari prescelti indicati nel contratto di assicurazione, al verificarsi dell'evento oggetto della polizza (ad es. il decesso dell'assicurato nel caso di polizza caso morte)

Le polizze vita si suddividono ulteriormente in sei rami :

Ramo I - Le assicurazioni sulla durata della vita umana;

Ramo II - Le assicurazioni di nuzialità e di natalità;

Ramo III - Le assicurazioni, di cui ai rami I e II, le cui prestazioni principali sono direttamente collegate al valore di quote di organismi di investimento collettivo del risparmio o di fondi interni ovvero a indici o ad altri valori di riferimento;

Ramo IV - L'assicurazione malattia e l'assicurazione contro il rischio di non autosufficienza che siano garantite mediante contratti di lunga durata, non rescindibili, per il rischio di invalidità grave dovuta a malattia o a infortunio o a longevità;

Ramo V - Le operazioni di capitalizzazione;

Ramo VI - Le operazioni di gestione di fondi collettivi costituiti per l'erogazione di prestazioni in caso di morte, in caso di vita o in caso di cessazione o riduzione dell'attività lavorativa.

REPO (REPURCHASE AGREEMENT)

Contratti pronti contro termine che consistono in una vendita di titoli a pronti e contestuale impegno di riacquisto a termine (per la controparte, in un simmetrico impegno di acquisto a pronti e vendita a termine).

RIASSICURAZIONE

Operazione con la quale un assicuratore (il riassicurato) – dietro corrispettivo – riduce la propria esposizione economica, sia su un rischio singolo (riassicurazione facoltativa), sia su un vasto numero di rischi (riassicurazione obbligatoria o per trattato), attraverso la cessione ad altra impresa assicuratrice (il riassicuratore) di parte degli impegni derivanti dai contratti di assicurazione.

Diritto del contraente di interrompere anticipatamente il contratto, richiedendo la liquidazione della prestazione risultante al momento della richiesta e determinato in base alle condizioni contrattuali.

RISK ADJUSTMENT

Si intende l'aggiustamento dei flussi di cassa collegati ai contratti assicurativi, che riflette l'incertezza dovuta ai rischi non finanziari (ad esempio: rischio di mortalità, rischio di longevità, rischio di estinzione anticipata, rischio di assunzione, rischio catastrofe).

SICUREZZA INFORMATICA (CYBER SECURITY)

Con questo termine si intende rappresentare gli strumenti e i processi necessari a garantire la sicurezza dei computer, delle reti, dei dispositivi di uso comune (come smartphone e tablet), delle applicazioni e dei database, proteggendoli da potenziali attacchi che possono arrivare dall'interno o dall'esterno dell'organizzazione. La Cyber Security è diventata sempre più importante perché proteggendo le tecnologie digitali, si proteggono i processi e soprattutto le informazioni, che sono il vero patrimonio della persona e delle organizzazioni.

SPID - SISTEMA PUBBLICO DI IDENTITÀ DIGITALE

Il Sistema Pubblico d'Identità Digitale (SPID) è la soluzione italiana di Identità Digitale, gestita da AgID in coerenza con la normativa nazionale e con il regolamento europeo eIDAS. Il sistema SPID consente ai titolari di un'identità digitale (persone fisiche e persone giuridiche), rilasciata da un Gestore accreditato, di accedere con un unico set di credenziali ai servizi erogati da enti pubblici e privati aderenti. Poste Italiane è uno dei gestori d'Identità Digitale accreditati.

Gruppo Poste ItalianeRelazione sulla gestione al 31 dicembre 2024

L'indice di Solvibilità è calcolato come rapporto tra i fondi propri ammissibili a copertura del requisito patrimoniale e il livello minimo regolamentare calcolato sulla base della normativa Solvency II.

TITOLI AD ALTO RENDIMENTO (HIGH YIELD)

Sono titoli obbligazionari ad alta redditività (ed alto rischio) emessi da imprese, stati sovrani o altre entità in difficoltà finanziaria, ai quali viene attribuito un Rating ridotto (per Standard & Poor's pari o inferiore a BB). Spesso le obbligazioni High Yield vengono definite Junk Bonds.

SCT (SEPA CREDIT TRANSFER)

Servizio di pagamento che permette al debitore di disporre, tramite un ordine impartito alla propria Banca, un pagamento in euro a favore di un suo creditore nel caso in cui gli enti creditizi o le succursali dove risiedono i conti dell'Ordinante e del Beneficiario del bonifico (Banca dell'Ordinante e Banca del Beneficiario) siano entrambi situati in un Paese area SEPA e abbiano aderito al servizio.

SDD (SEPA DIRECT DEBIT CORE)

Gli addebiti diretti SEPA sono un servizio di pagamento offerto dai Prestatori di Servizi di Pagamento utile per pagare in forma automatica le società o i privati che forniscono beni o erogano servizi sulla base di contratti che prevedono pagamenti di tipo ripetitivo e con scadenza predeterminata (es: pagamento utenze). Per effettuare pagamenti con addebito diretto SEPA, il cliente deve autorizzare la società che fornisce l'utenza o il servizio firmando un contratto di autorizzazione. La banca, ad ogni scadenza, eseguirà il pagamento addebitando gli importi sul conto del cliente senza chiedere ogni volta il suo consenso.

STRONG CUSTOMER AUTHENTICATION (SCA)

La SCA o AUTENTICAZIONE FORTE impone che tutte le operazioni di pagamento elettronico, e alcune operazioni a distanza che comportino un rischio di frode, vengano confermate e autorizzate combinando due o più fattori di autenticazione, scelti tra qualcosa che solo chi effettua l'operazione possiede (un'app su un dispositivo mobile o una chiave che genera codici OTP ), oppure un elemento di inerenza, cioè qualcosa che contraddistingue univocamente l'utente (l'impronta digitale, la geometria del volto, o un'altra caratteristica biometrica).

VARIABLE FEE APPROACH (VFA)

Il Variable Fee Approach (VFA) è una metodologia di valutazione che si applica ai contratti assicurativi con caratteristiche di partecipazione diretta agli utili, quali Fondi pensione assicurativi, gestioni separate e polizze assicurative unit-linked.

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400

Relazione Finanziaria Annuale 2024

Gruppo Poste ItalianeRelazione sulla gestione al 31 dicembre 2024

2024 2 I BILANCI DI POSTE ITALIANE

Gruppo Poste Italiane I bilanci di Poste Italiane al 31 dicembre 2024

I BILANCI DI POSTE ITALIANE AL 31 DICEMBRE

Relazione Finanziaria Annuale 2024

401

AL 31 DICEMBRE 2024

INDICE

1. PREMESSA403
2.
MODALITÀ
DI
PRESENTAZIONE
DEI
BILANCI,
METODOLOGIE
E
PRINCIPI CONTABILI APPLICATI
404
3.
EVENTI
DI
RILIEVO
INTERCORSI
NELL'ESERCIZIO
ED
EVENTI
SUCCESSIVI AL 31 DICEMBRE 2024
448
4. GRUPPO POSTE ITALIANE BILANCIO AL 31 DICEMBRE 2024
451
5. POSTE ITALIANE SPA BILANCIO AL 31 DICEMBRE 2024
628
6. RENDICONTO SEPARATO DEL PATRIMONIO BANCOPOSTA AL 31
DICEMBRE 2024741

4

1. PREMESSA

Poste Italiane SpA (di seguito anche la "Capogruppo"), società derivante dalla trasformazione dell'Ente Pubblico Poste Italiane disposta dalla Delibera del CIPE n. 244 del 18 dicembre 1997, ha sede legale in Roma (Italia), viale Europa n. 190.

Dal 27 ottobre 2015, le azioni di Poste Italiane sono quotate sul Mercato Telematico Azionario (MTA). Al 31 dicembre 2024 la Società è partecipata per il 35% da CDP, per il 29,3% dal MEF e, per la residua parte, da azionariato istituzionale ed individuale. L'attività di indirizzo e gestione su Poste Italiane SpA è esercitata dal MEF. Al 31 dicembre 2024, la Capogruppo possiede n. 11.492.604 azioni proprie (pari a circa lo 0,880% del capitale sociale).

L'attività del Gruppo Poste Italiane (di seguito anche il "Gruppo") consiste nell'espletamento del Servizio Universale Postale in Italia e nell'offerta di prodotti e servizi integrati di comunicazione, logistici, finanziari e assicurativi su tutto il territorio nazionale attraverso una rete di circa 13 mila Uffici Postali.

Le modalità di valutazione e rappresentazione del business del Gruppo sono ricondotte a quattro macroaree (cd. Settori operativi): (i) settore della Corrispondenza, Pacchi e Distribuzione, (ii) settore dei Servizi Postepay, (iii) settore dei Servizi finanziari e (iv) settore dei Servizi assicurativi.

Il Settore dei Servizi di Corrispondenza, Pacchi e Distribuzione comprende oltre alle attività della corrispondenza, dei pacchi e di logistica anche quelle relative alla rete dei venditori, degli Uffici Postali e alle funzioni corporate di Poste Italiane S.p.A. che operano a favore degli altri settori in cui opera il Gruppo. Il settore include, inoltre, l'erogazione dei servizi Welfare.

Il Settore dei Servizi Postepay comprende le attività di gestione dei pagamenti e dei servizi di monetica, svolti anche attraverso il network dei punti vendita LIS, nonché dei servizi di telefonia mobile e fissa e dei servizi di vendita Energia (luce e gas) al cliente finale da parte della società PostePay SpA.

Il Settore dei Servizi Finanziari si riferisce alle attività di collocamento e distribuzione di prodotti e servizi finanziari e assicurativi, da parte di Bancoposta, quali conti correnti, prodotti di risparmio postale (per conto della Cassa Depositi e Prestiti), fondi comuni di investimento, finanziamenti erogati da istituti bancari, polizze ed alle attività della BancoPosta Fondi SpA SGR.

Il Settore dei Servizi Assicurativi riguarda principalmente l'attività di Poste Vita SpA, operante nel settore assicurativo Vita principalmente nei Rami ministeriali I e III, e dalle sue controllate dirette e indirette quali Poste Assicura SpA e Net Insurance SpA, operanti nel settore Danni ad esclusione del Ramo Auto, e Net Insurance Life SpA che offre principalmente coperture assicurative connesse e strumentali ai prodotti danni offerti dalla controllante diretta Net Insurance SpA.

La presente Sezione della Relazione Finanziaria Annuale (I bilanci di Poste Italiane) comprende il bilancio consolidato del Gruppo Poste Italiane, il bilancio separato di Poste Italiane SpA e il rendiconto separato del Patrimonio BancoPosta, riferiti all'esercizio chiuso al 31 dicembre 2024 e redatti in euro, moneta corrente nell'economia in cui il Gruppo opera.

Il bilancio consolidato del Gruppo è costituito dallo Stato patrimoniale consolidato, dal Prospetto dell'utile (perdita) d'esercizio consolidato, dal Conto economico complessivo consolidato, dal Prospetto di movimentazione del Patrimonio netto consolidato, dal Rendiconto finanziario consolidato e dalle Note al Bilancio. Tutti i valori indicati nei prospetti contabili e nelle note illustrative sono espressi arrotondati in milioni di euro (senza cifre decimali), salvo dove diversamente indicato. Ne consegue che la somma degli importi arrotondati potrebbe non coincidere con i totali arrotondati.

Il bilancio separato di Poste Italiane SpA è costituito dallo Stato patrimoniale, dal Prospetto dell'utile (perdita) d'esercizio, dal Conto economico complessivo, dal Prospetto di movimentazione del Patrimonio netto, dal Rendiconto finanziario e dalle Note al Bilancio. I valori indicati nei prospetti contabili sono espressi in euro (salvo il Rendiconto finanziario che è

espresso in migliaia di euro), mentre quelli indicati nelle note sono espressi in milioni di euro (senza cifre decimali) salvo diversamente indicato. Ne consegue che la somma degli importi arrotondati potrebbe non coincidere con i totali arrotondati.

Per il bilancio consolidato e il bilancio separato sono previsti note comuni per la trattazione di tematiche identicamente riferite sia al Gruppo che a Poste Italiane SpA. Le tematiche in commento riguardano, nello specifico:

  • la modalità di presentazione del bilancio e informazioni rilevanti sui principi contabili;
  • gli eventi di rilievo avvenuti nel corso dell'esercizio.

Al rendiconto separato del Patrimonio BancoPosta, redatto secondo le specifiche regole di presentazione dell'informativa finanziaria stabilite dalla normativa bancaria di riferimento, che costituisce parte integrante del bilancio separato di Poste Italiane SpA, è dedicata una trattazione distinta nell'ambito della presente Sezione.

Il bilancio consolidato del Gruppo Poste Italiane e il bilancio separato di Poste Italiane SpA (comprendente il rendiconto separato del Patrimonio BancoPosta) al 31 dicembre 2024 sono stati approvati dal Consiglio di Amministrazione il 26 marzo 2025, data di autorizzazione alla pubblicazione ai sensi del principio contabile internazionale IAS 10-Fatti intervenuti dopo la data di chiusura dell'esercizio di riferimento.

2. MODALITÀ DI PRESENTAZIONE DEI BILANCI, METODOLOGIE E PRINCIPI CONTABILI APPLICATI

2.1 CONFORMITA' AGLI IAS/IFRS

I conti annuali sono redatti secondo i principi contabili internazionali International Financial Reporting Standards (IFRS) emanati dall'International Accounting Standards Board (IASB) e adottati dall'Unione Europea con il Regolamento Europeo (CE) n. 1606/2002 del 19 luglio 2002, nonché ai sensi del Decreto Legislativo n. 38 del 28 febbraio 2005 che ha disciplinato l'applicazione degli IFRS nell'ambito del corpo legislativo italiano.

Per IFRS si intendono tutti gli International Financial Reporting Standards, tutti gli International Accounting Standards (IAS), tutte le interpretazioni dell'International Financial Reporting Interpretations Committee (IFRIC), precedentemente denominate Standing Interpretations Committee (SIC), adottati dall'Unione Europea e contenuti nei relativi Regolamenti UE in vigore al 31 dicembre 2024, relativamente ai quali non sono state effettuate deroghe.

2.2 MODALITÀ DI PRESENTAZIONE DEI BILANCI

I principi contabili riflettono la piena operatività del Gruppo e di Poste Italiane SpA nel prevedibile futuro. Le società del Gruppo Poste Italiane, come entità in funzionamento, redigono il bilancio nel presupposto della continuità aziendale, anche tenuto conto delle prospettive economico finanziarie del Gruppo desunte dal Piano strategico 2024-2028 e aggiornato con il Budget 2025 rispettivamente approvati il 19 marzo 2024 e il 21 febbraio 2025.

Nello schema di Stato patrimoniale è stato adottato il criterio "corrente/non corrente"242. Nel Prospetto dell'utile (perdita) d'esercizio è stato adottato il criterio di classificazione basato sulla natura delle componenti di costo; il dettaglio relativo agli interessi attivi calcolati utilizzando il criterio dell'interesse effettivo, nonché degli utili e delle perdite derivanti dall'eliminazione contabile di attività finanziarie valutate al costo ammortizzato (di cui allo IAS 1 - Presentazione del bilancio

242 Le attività correnti includono attività (come rimanenze e crediti commerciali) che vengono vendute utilizzate o realizzate come parte del normale ciclo operativo, anche quando non è previsto che esse siano realizzate entro dodici mesi dalla data di riferimento del bilancio (IAS 1 par. 68).

paragrafo 82) è riportato nella sezione 4.3 Note al Conto economico. Il Rendiconto finanziario è stato redatto secondo il metodo indiretto243 .

I principi contabili e i criteri di rilevazione, valutazione e classificazione adottati nei presenti conti annuali sono uniformi a quelli di predisposizione del precedente esercizio, ad eccezione di quanto riportato nella sezione 2.3 - Principi contabili e interpretazioni di nuova applicazione.

L'informativa fornita nei presenti bilanci annuali tiene conto degli orientamenti e raccomandazioni degli organismi regolamentari e di vigilanza italiani ed europei (tra i quali ESMA e Consob244 ) pubblicate nel corso dell'esercizio al fine di fornire una linea guida nel contesto macroeconomico attuale. I riflessi contabili prodotti dal rispetto di tali raccomandazioni sono descritti nella sezione 2.7 – Cambiamento climatico e contesto macroeconomico.

Nella redazione dei conti annuali si è tenuto conto delle disposizioni CONSOB contenute nella Delibera n. 15519 del 27 luglio 2006 e nella Comunicazione n. DEM/6064293 del 28 luglio 2006.

Come previsto dalla Delibera Consob n. 15519 del 27 luglio 2006, negli schemi di Stato patrimoniale, Prospetto dell'utile (perdita) d'esercizio e Rendiconto finanziario sono evidenziati gli ammontari delle posizioni o transazioni con parti correlate. Inoltre, nel Prospetto dell'utile/(perdita) d'esercizio sono rappresentati, ove esistenti e qualora di importo significativo, i proventi e oneri derivanti da operazioni non ricorrenti ovvero da fatti che non si ripetono frequentemente nel consueto svolgimento dell'attività. Informazioni di dettaglio in merito agli eventi ed operazioni non ricorrenti, inclusa la loro incidenza sulla situazione patrimoniale e finanziaria, sul risultato economico nonché sui flussi finanziari della società e/o del gruppo, sono fornite nel paragrafo "Eventi o operazioni significative non ricorrenti".

I valori esposti nei bilanci in commento sono confrontati con i corrispondenti valori dell'analogo periodo del precedente esercizio. Al fine di consentire un confronto omogeneo con i dati relativi all'esercizio 2024, si è proceduto alla riclassifica di taluni dati relativi all'esercizio di comparazione.

Ai sensi dell'art. 2447-septies del Codice Civile, a seguito della costituzione nell'esercizio 2011 del Patrimonio destinato esclusivamente all'esercizio dell'attività Bancoposta, i beni e i rapporti compresi in tale Patrimonio sono distintamente indicati nello Stato patrimoniale di Poste Italiane SpA, in apposito prospetto integrativo, e nelle relative note del bilancio.

Con riferimento all'interpretazione e applicazione dei principi contabili internazionali di nuova pubblicazione o che sono stati oggetto di revisione, nonché per la trattazione degli aspetti fiscali245 le cui interpretazioni dottrinali e giurisprudenziali non possono ancora ritenersi esaustive, si è fatto riferimento ai prevalenti orientamenti della migliore dottrina in materia e alle indicazioni condivise con l'Amministrazione finanziaria nell'ambito della "cooperative compliance": eventuali futuri orientamenti e aggiornamenti interpretativi troveranno riflesso nei successivi esercizi, secondo le modalità di volta in volta previste dai principi contabili di riferimento.

Infine, la Direttiva 2004/109/CE (la "Direttiva Transparency") e il Regolamento Delegato (UE) 2019/815 hanno introdotto l'obbligo per gli emittenti valori mobiliari quotati nei mercati regolamentati dell'Unione Europea di redigere la relazione finanziaria annuale in un formato elettronico unico di comunicazione (European Single Electronic Format), approvato da ESMA. In applicazione a tale norma, la relazione finanziaria annuale è stata predisposta nel formato XHTML, inclusa la

243 In base al metodo indiretto, il flusso finanziario netto derivante dall'attività operativa è determinato rettificando l'utile o la perdita d'esercizio dagli effetti delle operazioni di natura non monetaria, da qualsiasi differimento o accantonamento di precedenti o futuri incassi o pagamenti operativi e da elementi di ricavi o costi connessi con i flussi finanziari derivanti dall'attività di investimento o finanziaria.

244 Public statement ESMA32-193237008-8369 del 24 ottobre 2024 "European common enforcement priorities for 2024 annual financial reports" e Richiamo di attenzione n. 2/24 del 20 dicembre 2024.

245 In relazione agli aspetti fiscali, l'Amministrazione Finanziaria ha fornito interpretazioni ufficiali sistematiche solo su alcuni degli effetti derivanti dalle disposizioni fiscali contenute nel D.Lgs. n. 38 del 28 febbraio 2005, nella Legge n. 244 del 24 dicembre 2007 (Legge Finanziaria 2008), e nel Decreto Ministeriale del 1° aprile 2009, di attuazione della Finanziaria 2008, in relazione alle numerose modifiche intervenute in tema di IRES e IRAP, mentre il Decreto del MEF dell'8 giugno 2011 contiene disposizioni di coordinamento tra i principi contabili internazionali adottati con regolamento UE ed entrati in vigore nel periodo compreso tra il 1° gennaio 2009 e il 31 dicembre 2010, nonché regole di determinazione della base imponibile dell'IRES e dell'IRAP. Inoltre, ai nuovi principi sono applicate le regole contenute nei decreti fiscali di endorsement emanati dal Ministero dell'Economia e delle Finanze, in applicazione di quanto previsto dalla Legge n. 10 del 26 febbraio 2011 (Decreto milleproroghe).

"marcatura" delle Note Illustrative al Bilancio consolidato, oltre quella dei relativi prospetti di bilancio, utilizzando la tassonomia ESMA-IFRS e il linguaggio informatico integrato (iXBRL).

2.3 PRINCIPI CONTABILI E INTERPRETAZIONI DI NUOVA E DI PROSSIMA APPLICAZIONE

Princípi contabili e interpretazioni applicati dal 1° gennaio 2024

  • Modifica all'IFRS 16 - Leasing: Passività del leasing in un'operazione di vendita e retrolocazione. La modifica introdotta ha come obiettivo quello di specificare come il locatario venditore deve valutare la passività per leasing riveniente da un'operazione di vendita e retrolocazione in modo tale da non rilevare un provento o una perdita riferiti al diritto d'uso trattenuto;
  • Modifiche allo IAS 1 - Presentazione del bilancio volte a fornire chiarimenti in merito a come le entità devono classificare i debiti e le altre passività tra corrente e non corrente; nonché a migliorare le informazioni che un'impresa deve fornire quando il suo diritto di differire l'estinzione di una passività per almeno dodici mesi è soggetto a covenants;
  • Modifiche all'IFRS 7 – Strumenti finanziari: informazioni integrative, e allo IAS 7 – Rendiconto Finanziario, volte ad introdurre requisiti di informativa specifici, che permettano agli utilizzatori del bilancio di valutare in maniera efficace gli effetti degli accordi di finanziamento delle forniture246 sulle passività, i flussi di cassa e l'esposizione al rischio di liquidità della società

L'adozione delle modifiche sopra esposte non ha comportato effetti significativi sull'informativa finanziaria dei bilanci in commento.

Principi contabili e interpretazioni di prossima applicazione

Quanto di seguito esposto è invece applicabile a partire dal 1° gennaio 2025:

Modifica allo IAS 21 - Effetti delle variazioni dei cambi delle valute estere avente l'obiettivo di stabilire i criteri per una valutazione coerente della scambiabilità delle valute e la determinazione del tasso di cambio da applicare nei casi in cui queste siano valutate come non scambiabili. Viene inoltre stabilita l'informativa da fornire nelle note al bilancio in merito a come sono state effettuate queste valutazioni.

Alla data di approvazione dei bilanci in commento, risultano emessi dallo IASB ma non ancora omologati dalla Commissione Europea i seguenti emendamenti:

  • IFRS 18 Presentation and Disclosure in Financial Statements;
  • IFRS 19 Subsidiaries without Public Accountability: Disclosures;
  • Annual Improvements Volume 11;
  • Amendments to the Classification and Measurement of Financial Instruments (Amendments to IFRS 9 and IFRS 7);
  • Contracts Referencing Nature-dependent Electricity – Amendments to IFRS 9 and IFRS 7.

I riflessi che tali principi, emendamenti e interpretazioni di prossima applicazione potranno eventualmente avere sull'informativa finanziaria del Gruppo Poste Italiane sono ancora in corso di approfondimento e valutazione. Si segnala inoltre che il Gruppo non ha adottato anticipatamente alcun principio, interpretazione o modifica che sia stata emessa ma non ancora in vigore.

406 246 Lo IAS 7, par. 44G, indica che tali accordi "sono caratterizzati dalla presenza di uno o più finanziatori i quali pagano gli importi dovuti dall'entità ai suoi fornitori, mentre l'entità acconsente a pagare [i finanziatori] secondo i termini e le condizioni previsti dagli accordi, alla stessa data, o ad una data successiva, a quella alla quale i fornitori vengono pagati" […] Lo stesso paragrafo specifica inoltre che strumenti quali le lettere di credito o l'utilizzo di carte di credito non costituiscono accordi di finanziamento per le forniture.

2.4 CAMBIAMENTI NELLE POLITICHE CONTABILI

Il Gruppo Poste Italiane ha adottato, con efficacia retroattiva a partire dal 1° gennaio 2024, le disposizioni dell'IFRS 9 – Strumenti finanziari per la contabilizzazione delle operazioni di copertura (hedge accounting), in sostituzione delle disposizioni precedentemente previste dallo IAS 39.

Con riferimento agli aspetti di hedge accounting, l'IFRS 9 riscrive le regole per la designazione di una relazione di copertura e per la verifica della sua efficacia, con l'obiettivo di garantire un maggiore allineamento tra la rappresentazione contabile delle coperture e le logiche/attività di risk management sottese.

Per transitare alle disposizioni dell'IFRS 9 è stata predisposta una specifica progettualità che ha previsto il coinvolgimento delle funzioni interne di Poste Italiane SpA e delle società del Gruppo con l'obiettivo di identificare gli impatti derivanti dalla transition, anche in riferimento alla normativa interna (Linea Guida IFRS 9, processi e procedure aziendali, incluse le schede di hedging IFRS 9247).

Per le operazioni di copertura in essere al primo gennaio 2024248, in virtù del fatto che le disposizioni previste dall'IFRS 9, in termini di trattamento contabile e di tipologie di operazioni di copertura, non differiscono nella sostanza da quanto previsto dallo IAS 39, l'adozione dell'IFRS 9 per l'hedge accounting non ha comportato impatti contabili in transizione.

Per le informazioni di dettaglio sulle operazioni di copertura poste in essere dal Gruppo Poste Italiane e richieste congiuntamente dall'IFRS 9-Strumenti finanziari e dall'IFRS 7-Strumenti finanziaria: informazioni integrative, si rimanda alla "Nota 4.8 - Operazioni di copertura" e "Nota 5.8 - Operazioni di copertura" rispettivamente del Bilancio consolidato e del Bilancio separato di Poste Italiane SpA.

2.5 INFORMAZIONI RILEVANTI SUI PRINCIPI CONTABILI

I conti annuali del Gruppo Poste Italiane sono stati redatti applicando il criterio del costo, salvo nei casi in cui è obbligatoria l'applicazione del criterio del fair value ("valore equo").

Di seguito si riportano le informazioni sui principi contabili considerate rilevanti249 dal Gruppo Poste Italiane, nonché tutte le altre informazioni considerate dal management utili per la comprensione dell'informativa di bilancio.

Attività materiali

Gli Immobili, impianti e macchinari sono valutati al costo d'acquisto o di costruzione al netto degli ammortamenti accumulati e delle eventuali perdite di valore. Qualora ne ricorra la fattispecie, tale costo è incrementato per gli oneri direttamente correlati all'acquisto o alla costruzione all'asset, incluso - ove identificabile e misurabile - quello relativo ai dipendenti coinvolti nella fase di relativa progettazione e/o predisposizione all'uso. Gli interessi passivi che il Gruppo dovesse sostenere per finanziamenti specificamente finalizzati all'acquisizione o costruzione di immobili, impianti e macchinari sono capitalizzati unitamente al valore dell'asset; tutti gli altri interessi passivi sono invece rilevati come oneri

247 Le schede di hedging documentano formalmente la relazione di copertura, indicando gli obiettivi di gestione del rischio e la strategia della copertura. Tale documentazione include l'individuazione dello strumento di copertura, dell'elemento coperto, della natura del rischio coperto e di come l'entità valuterà se la relazione di copertura soddisfi i requisiti di efficacia della copertura nel momento in cui la copertura abbia avuto inizio e, prospetticamente, lungo la vita della stessa (compresa l'analisi delle fonti di inefficacia della copertura e di come essa determina il rapporto di copertura).

248 La relazione di copertura soddisfa i criteri di ammissibilità se:

è costituita da strumenti di copertura ed elementi coperti ammissibili;

all'inizio della relazione di copertura esiste una designazione e una documentazione formale della relazione di copertura, degli obiettivi nella gestione del rischio e della strategia nell'effettuare la copertura;

ci si aspetta che la copertura sia efficace.

249 Le informazioni sui principi contabili sono definite rilevanti se, considerate insieme ad altre informazioni desumibili dal bilancio, si ritiene possano influenzare le decisioni prese dagli utilizzatori principali del bilancio. All'interno del Gruppo Poste Italiane la rilevanza dell'informazione viene definita in relazione alla natura delle operazioni che la originano, nonché dalla natura degli altri eventi o delle condizioni ad esse correlati.

finanziari nel Conto economico dell'esercizio di competenza. Gli oneri sostenuti per le manutenzioni e le riparazioni di natura ordinaria e/o ciclica sono direttamente imputati al Conto economico dell'esercizio di competenza. La capitalizzazione dei costi per l'ampliamento, ammodernamento o miglioramento degli elementi strutturali di proprietà o in uso da terzi è effettuata nei limiti in cui essi rispondano ai requisiti per essere separatamente classificati come attività o parte di un'attività, applicando il criterio del component approach, secondo il quale ciascuna componente suscettibile di un'autonoma valutazione della stimata vita utile e del suo valore è contabilizzata e ammortizzata distintamente.

Il valore di prima iscrizione è rettificato dall'ammortamento sistematico, calcolato a quote costanti dal momento in cui il cespite è disponibile e pronto all'uso, in funzione della stimata vita utile. I terreni non sono ammortizzati.

Gli immobili e i relativi impianti e macchinari fissi che insistono su terreni detenuti in regime di concessione o subconcessione, gratuitamente devolvibili all'ente concedente al termine della concessione stessa, sono iscritti, in base alla rispettiva natura, tra gli Immobili, impianti e macchinari e ammortizzati in quote costanti nel periodo più breve tra la vita utile del bene e la durata residua della concessione.

A ciascuna data di riferimento di bilancio, le Attività materiali sono analizzate al fine di identificare l'esistenza di eventuali indicatori di riduzione del loro valore (ai sensi dello IAS 36 – Riduzione di valore delle attività; al riguardo, si rimanda alla trattazione delle riduzioni di valore degli asset).

Gli utili e le perdite derivanti da cessioni o dismissioni di cespiti sono determinati per differenza fra il ricavo di vendita e il valore netto contabile dell'attività dismessa o alienata, e sono imputati al Conto economico del periodo di competenza.

Gli Investimenti immobiliari del Gruppo Poste Italiane riguardano immobili posseduti al fine di percepire canoni di locazione o conseguire un apprezzamento del capitale investito, o per entrambi i motivi, che generano pertanto flussi finanziari ampiamente indipendenti dalle altre attività. Agli investimenti immobiliari sono applicati i medesimi principi e criteri adottati per gli Immobili, impianti e macchinari.

Per il dettaglio in merito alla vita utile delle principali classi di Attività materiali del Gruppo si rinvia alla Nota 2.6 – Uso di stime.

Attività immateriali

Le Attività immateriali sono costituite da elementi non monetari, identificabili e privi di consistenza fisica, controllabili e atti a generare benefici economici futuri. Il valore di iniziale iscrizione è rettificato per gli ammortamenti cumulati, nei casi in cui è previsto un processo d'ammortamento, e per le eventuali perdite di valore.

In particolare, i Diritti di brevetto industriale e di utilizzazione delle opere dell'ingegno, di licenze e di diritti simili sono valutati inizialmente al costo di acquisto. Tale costo è incrementato per gli oneri direttamente correlati all'acquisto o alla predisposizione all'utilizzo dell'asset. Gli interessi passivi che il Gruppo dovesse sostenere per finanziamenti specificamente finalizzati all'acquisto di Diritti di brevetto industriale e di utilizzazione delle opere dell'ingegno, di licenze e di diritti simili sono capitalizzati unitamente al valore dell'asset; tutti gli altri interessi passivi sono invece rilevati come oneri finanziari nel Conto economico dell'esercizio di competenza. L'ammortamento ha inizio nel momento in cui l'attività è disponibile all'uso. Il piano di ammortamento prevede un metodo di ripartizione lineare, in modo da distribuire il costo sostenuto per l'acquisto del diritto lungo il periodo più breve tra quello di atteso utilizzo e la durata dei relativi contratti, a partire dal momento in cui il diritto acquisito diviene esercitabile.

Nell'ambito dei Diritti di brevetto industriale e di utilizzazione delle opere dell'ingegno, di licenze e di diritti simili sono rilevati i costi direttamente associati alla produzione interna di prodotti software unici e identificabili. I costi diretti includono – ove identificabile e misurabile – l'onere relativo ai dipendenti coinvolti nello sviluppo software. I costi sostenuti invece per la manutenzione dei prodotti software sviluppati internamente sono imputati al Conto economico nell'esercizio di competenza. L'ammortamento ha inizio nel momento in cui l'attività è disponibile all'uso e si estende, sistematicamente e in quote costanti, in relazione alla sua stimata vita utile. Gli eventuali costi di ricerca non sono mai capitalizzati.

Tra le attività immateriali del Gruppo, l'Avviamento è costituito dall'eccedenza del costo di acquisizione sostenuto rispetto al fair value netto alla data di acquisto di attività e passività che costituiscono aziende o rami aziendali. Se relativo alle partecipazioni valutate al Patrimonio netto, è incluso nel valore delle partecipazioni stesse. L'avviamento non è soggetto ad ammortamento sistematico, bensì al test periodico finalizzato a rilevare un'eventuale perdita per riduzione di valore (cd. impairment test, ai sensi dello IAS 36). Tale test viene effettuato con riferimento all'unità organizzativa generatrice dei flussi finanziari (di seguito anche cash generating unit o CGU) cui attribuire l'avviamento. La metodologia adottata per l'effettuazione del test e gli effetti contabili dell'eventuale riduzione di valore è descritta al paragrafo "Riduzione di valore di attività".

Si segnala infine, che a seguito dell'attività di Purchase Price Allocation relativa all'acquisizione del Gruppo Net, è stato rilevato tra le Attività immateriali del Gruppo il valore del Marchio "Net Insurance". In analogia con quanto previsto per l'Avviamento, tale Marchio, considerato a vita utile indefinita, non è soggetto ad ammortamento sistematico ma alle disposizioni previste dallo IAS 36 in tema di riduzione di valore.

Contratti di leasing

Il Gruppo valuta se un contratto è o contiene un leasing al momento della sua iniziale rilevazione; nel corso della vita contrattuale, la valutazione iniziale è rivista solo a fronte di cambiamenti delle condizioni del contratto (nello specifico, durata contrattuale o canoni dovuti).

Alla data di inizio del contratto è iscritto un diritto di utilizzo dell'asset oggetto di leasing, pari al valore iniziale della corrispondente passività di leasing, più i pagamenti dovuti prima o contestualmente alla data di decorrenza contrattuale (ad es. spese di agenzia). Successivamente tale diritto d'utilizzo è valutato al netto degli ammortamenti accumulati e delle perdite di valore. L'ammortamento inizia alla data di decorrenza del leasing e si estende nel più breve tra la durata contrattuale e la vita utile dell'asset sottostante. Qualora eventi o cambiamenti di situazione indichino che il valore di carico del diritto d'uso non possa essere recuperato, tale asset è sottoposto a verifica per rilevare eventuali perdite di valore secondo le disposizioni previste dal principio contabile di riferimento IAS 36 - Riduzione di valore delle attività.

La passività per il leasing è inizialmente iscritta al valore attuale dei canoni di leasing non pagati alla data di decorrenza contrattuale250, attualizzati utilizzando il tasso di finanziamento marginale, definito per durata di finanziamento e per ciascuna società del Gruppo. Successivamente, la passività di leasing viene ridotta per riflettere i canoni di leasing pagati e incrementata per riflettere gli interessi sul valore che residua.

La passività per leasing viene rideterminata (con conseguente adeguamento del diritto d'uso) in caso di modifica:

  • della durata del leasing (ad es. nel caso di risoluzione anticipata del contratto, o di proroga della data scadenza);
  • della valutazione di un'opzione di acquisto dell'attività sottostante; in tali casi i pagamenti dovuti per il leasing saranno rivisti sulla base della durata rivista del leasing e per tener conto della variazione degli importi da pagare nel quadro dell'opzione di acquisto;
  • dei futuri pagamenti dovuti per il leasing, derivante da una variazione dell'indice o tasso utilizzato per determinare i pagamenti (es. ISTAT) ovvero per effetto di una ricontrattazione delle condizioni economiche.

Nel caso di una variazione significativa della durata del leasing o dei futuri pagamenti dovuti per il leasing, il valore residuo della passività di leasing viene rideterminato facendo riferimento al tasso di finanziamento marginale vigente alla data della modifica.

i pagamenti fissi, al netto di eventuali incentivi al leasing da ricevere;

250 I pagamenti inclusi nella valutazione iniziale della passività per leasing comprendono:

i pagamenti variabili dovuti per il leasing che dipendono da un indice o un tasso, valutati inizialmente utilizzando un indice o un tasso alla data di decorrenza (es. adeguamenti ISTAT);

il prezzo di esercizio dell'opzione di acquisto, se il locatario ha la ragionevole certezza di esercitare l'opzione.

Non sono invece inclusi nel valore iniziale della passività per leasing i pagamenti variabili che non dipendono da un indice o da un tasso. Tali pagamenti sono rilevati come un costo nel prospetto di Conto Economico, nel periodo in cui l'evento o la condizione che genera l'obbligazione si verifica.

Il Gruppo si avvale della facoltà concessa dal principio di applicare un regime contabile semplificato ai contratti di breve termine per alcune specifiche classi di attività (con durata non oltre i dodici mesi), a contratti in cui la singola attività sottostante sia di basso valore (fino a 5.000 euro) e a contratti in cui la singola attività sottostante sia un'attività immateriale; per tali contratti vengono rilevati i canoni di leasing a Conto economico in contropartita di debiti commerciali di breve termine.

Riduzione di valore di attività

A ciascuna data di riferimento di bilancio, le Attività materiali e immateriali con vita definita sono analizzate al fine di identificare l'esistenza di eventuali indicatori di riduzione del loro valore. Se si manifesta la presenza di tali indicatori, si procede alla stima del valore recuperabile delle attività interessate. Il valore recuperabile di un'attività è il maggiore tra il suo fair value, ridotto dei costi di vendita, e il suo valore d'uso, laddove quest'ultimo è il valore attuale dei flussi finanziari futuri stimati per tale attività. Nel determinare il valore d'uso, i flussi finanziari futuri attesi sono attualizzati con un tasso di sconto che riflette la valutazione corrente di mercato del costo del denaro, rapportato al periodo dell'investimento e ai rischi specifici dell'attività. Il valore d'uso delle attività che non generano flussi finanziari indipendenti è determinato in relazione alla cash generating unit (CGU) cui tale attività appartiene.

Prescindendo dal riscontro di eventuali indicatori di riduzione di valore, viene effettuato l'impairment test almeno una volta l'anno per le seguenti specifiche attività:

  • attività immateriali con una vita utile indefinita o che non sono ancora disponibili: tale verifica può essere fatta in qualsiasi momento durante un esercizio, a patto che avvenga nello stesso momento ogni anno;
  • l'avviamento acquisito in un'aggregazione aziendale.

L'eventuale riduzione di valore di un'attività/CGU, riscontrata nel caso e nella misura in cui il valore recuperabile risulti inferiore al valore di iscrizione in bilancio, viene immediatamente rilevata e imputata a Conto economico come svalutazione. In particolare, nel caso in cui l'eventuale impairment riguardi l'avviamento e risulti superiore al relativo valore di iscrizione in bilancio, l'ammontare residuo viene allocato alle attività incluse nella cash generating unit cui l'avviamento è attribuito, in proporzione al loro valore di carico251. Se, in un periodo successivo, vengono meno i presupposti per una svalutazione precedentemente effettuata, il valore contabile dell'attività/CGU, a eccezione dell'avviamento, è ripristinato con imputazione a Conto economico, nei limiti del valore netto di carico che l'attivo in oggetto avrebbe avuto se non fosse stata effettuata la svalutazione e fossero stati effettuati gli ammortamenti.

Partecipazioni

Nell'ambito del bilancio consolidato del Gruppo Poste Italiane, le partecipazioni in società nelle quali il Gruppo ha un'influenza notevole, cd. "società collegate", e in società a controllo congiunto sono valutate con il metodo del Patrimonio netto. Le partecipazioni in società controllate non significative (individualmente e in aggregato) sono valutate con il metodo del Patrimonio netto. Si veda inoltre la nota 2.8 - Criteri e metodologie di consolidamento.

Nell'ambito del bilancio separato di Poste Italiane SpA, le partecipazioni in imprese controllate e collegate sono iscritte al costo (comprensivo dei costi accessori di diretta imputazione) rettificato per eventuali perdite di valore. In presenza di eventi che ne fanno presumere una riduzione, il valore delle partecipazioni in imprese controllate e collegate è oggetto di verifica di recuperabilità. Eventuali perdite di valore (ovvero successivi ripristini) sono rilevate nelle medesime modalità e limiti descritti per le Attività materiali e immateriali al paragrafo "Riduzione di valore di attività".

251 Laddove l'ammontare dell'eventuale rettifica di valore non fosse assorbito interamente dal valore contabile della attività/CGU, ai sensi dello IAS 36 nessuna passività è rilevata, a meno che non risulti integrata una fattispecie di passività prevista da principi contabili internazionali diversi dallo IAS 36.

Strumenti finanziari

La classificazione delle attività e passività finanziarie è determinata al momento della loro iniziale rilevazione in contabilità, che avviene al relativo fair value, in funzione dello scopo per cui essi sono stati acquisiti. La data di rilevazione contabile degli acquisti e delle vendite di strumenti finanziari è determinata per categorie omogenee e corrisponde al momento in cui il Gruppo si impegna ad acquistare o vendere l'attività (data di negoziazione o Transaction date), ovvero, come nel caso dell'operatività del BancoPosta, alla data di regolamento (Settlement date) 252. Le variazioni di fair value intervenute tra la data di negoziazione e quella di regolamento sono in ogni caso riflesse in bilancio.

I crediti commerciali sono, invece, iscritti al prezzo di transazione ai sensi dell'IFRS 15 - Ricavi provenienti da contratti con i clienti.

Le Attività finanziarie sono classificate al momento della prima iscrizione in una delle seguenti categorie sulla base del modello di business definito per la gestione delle attività finanziarie e delle caratteristiche relative ai flussi finanziari contrattuali delle stesse:

• Attività finanziarie valutate al Costo ammortizzato

Tale categoria accoglie le attività finanziarie possedute nell'ambito di un modello di business il cui obiettivo è il possesso finalizzato alla raccolta dei flussi finanziari contrattuali (business model Held to Collect - HTC) rappresentati unicamente da pagamenti, a determinate date, del capitale e dell'interesse sull'importo del capitale (Solely Payments of Principal and Interest). Tali attività sono valutate al costo ammortizzato, ossia il valore a cui l'attività finanziaria è stata valutata al momento della rilevazione iniziale al netto dei rimborsi di capitale, aumentato o diminuito dall'ammortamento cumulato utilizzando il criterio dell'interesse effettivo sulla differenza tra il valore iniziale e quello a scadenza, dedotta qualsiasi riduzione di valore. Il modello di business all'interno del quale tali attività finanziarie sono classificate consente la possibilità di effettuare vendite; se le vendite non sono occasionali e non sono irrilevanti in termini di valore è necessario valutare la coerenza con il business model HTC.

• Attività finanziarie valutate al fair value rilevato nelle altre componenti di Conto economico complessivo (Other Comprehensive Income - OCI)

Tale categoria accoglie le attività finanziarie possedute nel quadro di un modello di business il cui obiettivo è conseguito sia mediante la raccolta dei flussi finanziari contrattuali che mediante la vendita di attività finanziarie (business model Held to Collect and Sell - HTC&S) e i cui termini contrattuali prevedono a determinate date flussi finanziari rappresentati unicamente da pagamenti del capitale e dell'interesse sull'importo del capitale da restituire (Solely Payments of Principal and Interest).

Tali attività finanziarie sono valutate al fair value e, fino a quando non sono eliminate contabilmente o riclassificate, gli utili o perdite da valutazione vengono rilevati nelle altre componenti di Conto economico complessivo. Fanno eccezione gli utili e le perdite per riduzione di valore e gli utili e le perdite su cambi, rilevati a Conto economico nell'esercizio di competenza. Se l'attività finanziaria è eliminata contabilmente, l'utile/(perdita) cumulato precedentemente rilevato nelle altre componenti di conto economico complessivo è riclassificato nel Conto economico.

All'interno di tale categoria sono compresi anche gli strumenti rappresentativi di capitale, che sarebbero altrimenti valutati al fair value rilevato a Conto economico, per i quali si è scelto irrevocabilmente di presentare le variazioni successive del fair value nelle altre componenti di Conto economico complessivo (FVTOCI option). Tale opzione prevede la rilevazione a Conto economico dei soli dividendi.

• Attività finanziarie valutate al fair value rilevato a Conto economico

Tale categoria accoglie: (a) le attività finanziarie acquisite principalmente per essere rivendute nel breve termine (negoziazione); (b) le attività designate al momento della rilevazione iniziale, avvalendosi della fair value option; (c) le attività finanziarie obbligatoriamente valutate al fair value con imputazione delle variazioni a Conto economico; (d) gli strumenti derivati, salvo la parte efficace di quelli designati come strumenti di copertura dei flussi di cassa (cash flow

411

252 Ciò è possibile trattandosi di operazioni effettuate in mercati organizzati (c.d. regular way).

hedge). Le attività finanziarie appartenenti alla categoria in oggetto sono valutate al fair value e le relative variazioni sono imputate a Conto economico. I derivati valutati al fair value con variazioni di valore imputate al Conto economico sono trattati come attività o passività, a seconda che il fair value sia positivo o negativo; i fair value positivi e negativi derivanti da operazioni in essere con la medesima controparte sono compensati in fase di collateralizzazione, ove previsto contrattualmente.

La classificazione come "correnti" o "non correnti" delle Attività finanziarie valutate al Costo ammortizzato e delle Attività finanziarie valutate al fair value rilevato nelle altre componenti di Conto economico complessivo dipende dalla scadenza contrattuale dello strumento, posto che sono rilevate nelle attività correnti quelle il cui realizzo è atteso entro dodici mesi dalla data di riferimento del bilancio. Le Attività finanziarie valutate al fair value rilevato a Conto economico sono, invece, classificate come "correnti" se detenute per la negoziazione, oltre che se ne è prevista la cessione entro dodici mesi rispetto alla data di bilancio.

Per le Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato e le Attività finanziarie al fair value rilevato nelle altre componenti di Conto economico complessivo, le perdite attese sono rilevate nel risultato economico d'esercizio secondo un modello denominato "Expected Credit Losses (ECL)": (i) le perdite attese sulle Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato sono oggetto di accantonamento in un apposito fondo rettificativo (ii) le perdite attese sulle Attività finanziarie al fair value rilevato nelle altre componenti di conto economico complessivo, sono rilevate nel Conto economico in contropartita dell'apposita riserva di fair value iscritta nel patrimonio netto. Il metodo utilizzato è il "General deterioration model", per il quale:

  • se alla data di riferimento del bilancio il rischio di credito relativo a uno strumento finanziario non è aumentato significativamente dalla rilevazione iniziale, le perdite attese sono determinate su un orizzonte temporale di 12 mesi (stage 1). Gli interessi sullo strumento sono calcolati sul valore contabile lordo o Gross Carrying Amount (costo ammortizzato al lordo dell'ECL);
  • se alla data di riferimento del bilancio il rischio di credito dello strumento finanziario è significativamente aumentato dopo la rilevazione iniziale, le perdite attese sono determinate lungo l'intera vita dello strumento finanziario (stage 2). Gli interessi sullo strumento sono calcolati sul valore contabile lordo o Gross Carrying Amount (costo ammortizzato al lordo dell'ECL);
  • gli strumenti che già alla rilevazione iniziale sono deteriorati, o che presentano obiettive evidenze di perdita alla data di bilancio, sono soggetti ad un impairment determinato sull'intera vita dello strumento finanziario. Gli interessi sono rilevati sul costo ammortizzato (stage 3) ossia sulla base del valore dell'esposizione – determinato in base al tasso di interesse effettivo – rettificato delle perdite attese.

Informazioni di dettaglio in merito agli input, alle assunzioni e alle tecniche di determinazione delle perdite attese sulle attività finanziarie sono fornite nelle Nota 2.6 – Uso di stime, alla quale si rimanda per una trattazione completa.

Le Attività finanziarie sono rimosse dallo Stato patrimoniale quando il diritto di ricevere i flussi di cassa dallo strumento si è estinto ovvero sono stati sostanzialmente trasferiti tutti i rischi e benefici relativi allo strumento stesso o il relativo controllo. Nel caso in cui non sia possibile accertare il sostanziale trasferimento dei rischi e dei benefici, le attività finanziarie vengono cancellate dal bilancio qualora non sia mantenuto alcun tipo di controllo sulle stesse. Infine, le attività cedute sono cancellate dal bilancio nel caso in cui venga mantenuto il diritto contrattuale a ricevere i flussi di cassa delle stesse, ma contestualmente venga assunta un'obbligazione contrattuale a pagare detti flussi ad un soggetto terzo, senza ritardo e solamente nella misura di quelli ricevuti.

In aggiunta, per le attività finanziarie deteriorate la cancellazione può avvenire a seguito di stralcio delle stesse (cosiddetto "write off"), a seguito della presa d'atto dell'insussistenza di ragionevoli aspettative di recupero (es. prescrizione)

Le Passività finanziarie, relative a finanziamenti, debiti commerciali e altre obbligazioni a pagare, sono valutate al costo ammortizzato, applicando il criterio del tasso effettivo di interesse. Se i flussi di cassa attesi si modificano ed esiste la possibilità di stimarli attendibilmente, il valore dei prestiti è ricalcolato per riflettere le modifiche sulla base del valore attuale dei nuovi flussi di cassa attesi e del tasso interno di rendimento inizialmente determinato. Le passività finanziarie sono classificate nelle passività correnti, salvo che si abbia un diritto incondizionato a differire il loro pagamento per almeno dodici mesi dopo la data di bilancio.

Quando obbligatoriamente previsto dal principio contabile (ad esempio in caso di strumenti derivati passivi) ovvero quando si decide irrevocabilmente di designare tali strumenti al fair value (fair value option), le passività finanziarie sono valutate al fair value rilevato a Conto economico. In quest'ultimo caso le variazioni di fair value attribuibili alla variazione del proprio rischio di credito (Own Credit Risk) sono rilevate direttamente a Patrimonio netto, a meno che tale trattamento non crei o ampli un'asimmetria contabile, mentre l'ammontare residuo delle variazioni di fair value delle passività sarà rilevato a Conto economico.

Le passività finanziarie vengono rimosse dal bilancio al momento in cui sono estinte o l'obbligazione specificata nel contratto è adempiuta, cancellata o scaduta.

Con riguardo alle operazioni in Hedge Accounting, come precedentemente descritto, il Gruppo Poste Italiane adotta dal primo gennaio 2024 le disposizioni dell'IFRS 9, in conformità del quale alla data di stipula del contratto gli Strumenti derivati sono contabilizzati al fair value e, se non soddisfano i requisiti per la contabilizzazione quali strumenti di copertura, le variazioni del fair value rilevate successivamente alla prima iscrizione sono separatamente contabilizzate nel Conto economico dell'esercizio.

Se, invece, gli strumenti derivati soddisfano i requisiti per essere classificati come strumenti di copertura, le successive variazioni del fair value seguono le regole previste dall'IFRS 9 – Strumenti finanziari di seguito indicate.

Per ciascun strumento finanziario derivato qualificato per la rilevazione come strumento di copertura è documentata la sua relazione con l'oggetto di copertura. In tale documentazione sono fornite, tra le altre, le seguenti informazioni: indicazioni della strategia di gestione del rischio e dell'obiettivo della stessa, una descrizione qualitativa della relazione di copertura ed identificazione del rischio coperto, nonché una descrizione di come verranno valutati i requisiti di efficacia della copertura253. La verifica circa il soddisfacimento dei criteri di efficacia viene effettuata all'inizio della relazione di copertura, nonché in modo continuativo ad ogni data di reporting oppure in presenza di casistiche che possano comportare un significativo cambiamento dei driver che influenzano le singole relazioni di copertura.

Fair value hedge254

Quando la copertura riguarda attività o passività iscritte in bilancio, ovvero riguarda un impegno irrevocabile non iscritto, o una componente di tale elemento, sia la variazione di fair value dello strumento di copertura, sia la variazione di fair value dell'elemento coperto sono imputate nel Conto economico. La parziale inefficacia della copertura, pari alla differenza tra le suddette variazioni, rappresenta un onere o provento separatamente iscritto tra le componenti del reddito dell'esercizio.

Cash flow hedge255

253 I requisiti di efficacia della copertura che devono essere soddisfatti all'inizio della relazione di copertura e ad ogni data di reporting sono i seguenti:

l'esistenza di una relazione economica tra lo strumento di copertura e l'elemento coperto;

l'effetto del rischio di credito non deve predominare sulle variazioni di valore che derivano dalla relazione economica;

l'hedge ratio utilizzato ai fini della copertura in hedge accounting è lo stesso utilizzato per gli scopi di risk management.

254 Copertura dell'esposizione alle variazioni di fair value di un'attività o passività rilevata o un impegno irrevocabile non iscritto, o una componente di tali elementi, che è attribuibile a un rischio particolare e potrebbe influenzare il Conto economico.

255 Copertura dell'esposizione alla variabilità dei flussi finanziari che è attribuibile a un particolare rischio associato a un'attività o passività rilevata, o a una loro componente, o a una programmata operazione altamente probabile e che potrebbe influenzare il Conto economico.

Nel caso di cash flow hedge, le variazioni del fair value dello strumento derivato registrate successivamente alla prima rilevazione sono imputate, limitatamente alla parte efficace, a una specifica riserva di Patrimonio netto la cui movimentazione è rappresentata nelle Altre componenti di Conto economico complessivo (Riserva da cash flow hedge). La variazione di fair value dello strumento di copertura riferibile alla porzione inefficace della copertura, è invece immediatamente rilevata nel Conto economico del periodo considerato.

Quando si manifestano gli effetti economici originati dall'oggetto della copertura, la riserva è imputata a Conto economico. In particolare, nel caso in cui la copertura è relativa a una programmata operazione altamente probabile (per esempio, acquisto a termine di titoli di debito a reddito fisso), la riserva è attribuita alle componenti positive o negative di reddito nell'esercizio o negli esercizi in cui le attività o le passività, successivamente iscritte e connesse alla citata operazione, influenzano il Conto economico (nell'es. a correzione del rendimento del titolo).

Se, durante la vita di uno strumento derivato, il manifestarsi dei flussi di cassa previsti e oggetto della copertura non è più ritenuto altamente probabile, la quota della Riserva da cash flow hedge relativa a tale strumento viene immediatamente attribuita al Conto economico dell'esercizio considerato. Viceversa, se lo strumento derivato è ceduto o non è più qualificabile come strumento di copertura, la Riserva da cash flow hedge sino a quel momento rilevata viene mantenuta quale componente del Patrimonio netto ed è imputata a Conto economico seguendo il criterio di imputazione sopra descritto, contestualmente al manifestarsi dell'operazione originariamente oggetto della copertura.

Per una descrizione delle metodologie utilizzate dal Gruppo Poste Italiane e da Poste Italiane SpA per la valutazione circa il rispetto dei requisiti di efficacia della copertura si rinvia alla "Nota 4.8-Operazioni di copertura" e alla "Nota 5.8-Operazioni di copertura" rispettivamente del bilancio consolidato e del bilancio separato di Poste Italiane SpA.

Derivati impliciti

Un derivato implicito è un derivato incluso in un contratto combinato o strumento ibrido, contenente anche un contratto non derivato o contratto ospite, che origina tutti o parte dei flussi di cassa del contratto combinato. I derivati impliciti sono scorporati dal contratto ospite e rilevati come un derivato quando:

  • il contratto ospite non è uno strumento finanziario valutato al fair value rilevato a Conto economico;
  • i rischi economici e le caratteristiche del derivato implicito non sono strettamente correlati a quelli del contratto ospite;
  • un contratto separato con le stesse condizioni del derivato implicito soddisferebbe la definizione di derivato.

Nell'ambito del Gruppo, i contratti che possono contenere derivati impliciti sono:

  • i contratti di acquisto di elementi non finanziari stipulati dalla società Postepay SpA con clausole od opzioni che influenzano il prezzo contrattuale, per i quali tuttavia i derivati impliciti non risultano scorporabili dal contratto ospite;
  • il prestito obbligazionario convertibile detenuto dalla Società Postepay SpA, per il quale la componente di derivato implicito non viene scorporata in quanto il contratto ospite è uno strumento finanziario valutato al fair value rilevato a Conto economico.

Operazioni di pronti contro termine

I titoli ricevuti nell'ambito di una operazione che contrattualmente prevede la successiva vendita e i titoli consegnati nell'ambito di una operazione che contrattualmente prevede il successivo riacquisto non sono, rispettivamente, registrati o cancellati dai presenti bilanci. Di conseguenza, nel caso di titoli acquistati con accordo di rivendita, l'importo pagato viene rilevato come credito verso clientela o banche fra le Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato; nel caso di titoli ceduti con accordo di riacquisto, la passività è rilevata nei debiti verso banche o verso clientela, fra le Passività finanziarie valutate al costo ammortizzato. Le operazioni descritte sono oggetto di compensazione se, e solo se, effettuate con la medesima controparte, hanno la medesima scadenza e la compensazione è prevista contrattualmente.

Crediti d'Imposta Legge n. 77/2020

Al fine di identificare il corretto trattamento contabile dei crediti acquistati in riferimento al decreto rilancio n. 34/2020 (poi convertito con Legge n. 77 del 17 luglio 2020), non essendo identificabile un framework contabile direttamente applicabile a tale fattispecie e nel rispetto di quanto previsto dallo IAS 8, si è proceduto a definire un accounting policy idonea a fornire un'informativa rilevante e attendibile volta a garantire una rappresentazione fedele della posizione finanziaria, reddituale e dei flussi di cassa e che rifletta la sostanza economica e non la mera forma dell'operazione. Sulla base delle analisi svolte e dei documenti pubblicati dai principali organismi di vigilanza italiani (Documento congiunto Banca d'Italia, IVASS e CONSOB256), sebbene alla fattispecie non sia direttamente applicabile la definizione di attività finanziaria presente nello IAS 32, è stato sviluppato un modello contabile basato sull'IFRS 9 dal momento che:

  • all'inception sorge, nel bilancio del cessionario, un asset così come definito dal Conceptual Framework;
  • il loro utilizzo può essere effettuato per compensare un debito usualmente estinto in denaro (debiti di imposta), nonché essere scambiati con altre attività finanziarie a condizioni che possono essere potenzialmente favorevoli all'entità;
  • può essere identificato un business model (Hold to Collect, Hold to Collect and Sell o altri modelli di business)

Alla data di acquisto tali crediti sono iscritti al loro fair value (coincidente con il prezzo pagato) e valutati successivamente al costo ammortizzato (business model "Hold to Collect"), in quanto acquistati per essere utilizzati in compensazione di debiti di natura tributaria o previdenziale da Poste Italiane SpA, sulla base di quanto previsto dalla normativa di riferimento.

Classificazione dei crediti e debiti dei Patrimoni destinati BancoPosta e IMEL

I crediti e i debiti del Patrimonio BancoPosta sono considerati aventi natura di attività e passività finanziarie se attinenti alle attività caratteristiche di raccolta e impiego del Bancoposta, ovvero ai servizi delegati dalla clientela. Le contropartite dei costi e dei ricavi operativi, se non liquidate o ricondotte a forma propria secondo quanto previsto dalla Circolare della Banca d'Italia n. 272 del 30 luglio 2008 - Matrice dei conti, sono iscritte nell'ambito dei debiti e crediti commerciali.

I crediti e i debiti del Patrimonio destinato IMEL sono considerati aventi natura di attività e passività finanziarie se attinenti alle attività caratteristiche degli Istituti di Moneta Elettronica, ovvero ai servizi delegati dalla clientela. Le contropartite dei costi e dei ricavi operativi, se non liquidate o ricondotte a forma propria secondo quanto previsto dalla Circolare della Banca d'Italia n. 217 del 5 agosto 1996 - Matrice dei conti, sono iscritte nell'ambito dei debiti e crediti commerciali.

Own use exemption

I principi previsti per la rilevazione e valutazione degli strumenti finanziari sono applicati anche ai contratti derivati di acquisto e vendita di elementi non finanziari che possono essere regolati tramite disponibilità liquide o altri strumenti finanziari, ad eccezione di quei contratti che sono stati sottoscritti e continuano a essere posseduti per la consegna di un elemento non finanziario secondo le esigenze di acquisto, vendita o uso della società che li stipula (cd. Own use exemption). Tale eccezione è applicata nella rilevazione e valutazione dei contratti di acquisto a termine di energia elettrica e gas naturale effettuati dalla controllata Postepay SpA se le condizioni di seguito riportate sono rispettate:

• il contratto non prevede la possibilità di bilanciare le transazioni di acquisto e vendita tramite compensazione in disponibilità liquide o tramite strumenti finanziari o scambio di strumenti finanziari257;

256 Banca d'Italia, Consob e IVASS hanno pubblicato in data 5 gennaio 2021 il documento n. 9 del Tavolo di coordinamento in materia di applicazione degli IAS/IFRS "Trattamento contabile dei crediti d'imposta connessi con i Decreti Legge "Cura Italia" e "Rilancio" acquistati a seguito di cessione da parte dei beneficiari diretti o di precedenti acquirenti".

257 Nel caso fosse prevista una clausola di regolamento del flusso netto in disponibilità liquide, è necessario verificare che nella sostanza tale clausola non sia applicata.

  • il contratto è concluso e mantenuto per soddisfare le esigenze di acquisto, di vendita o di utilizzo delle merci;
  • il contratto è destinato a tale scopo fin dalla sua sottoscrizione;
  • il contratto prevede la consegna della merce258 .

Quando le condizioni sopra riportate sono rispettate, il contratto di acquisto o vendita di elementi non finanziari è classificato come un "normale contratto di compravendita".

Al fine di poter adottare il regime di esenzione dell'own-use exemption, la società Postepay SpA ha implementato un framework di controllo strutturato che prevede un monitoraggio ex-ante e nel continuo delle condizioni di applicabilità previste dal principio contabile sopra richiamate.

Imposte

Le Imposte correnti sono calcolate sulla base della migliore stima del reddito imponibile dell'esercizio e della normativa di riferimento, applicando le aliquote fiscali vigenti. Le Imposte differite attive e passive sono calcolate a fronte di tutte le differenze temporanee che emergono tra il valore fiscale di un'attività o passività e il relativo valore contabile, sulla base delle aliquote fiscali che si prevede saranno applicabili negli esercizi nei quali le differenze temporanee saranno realizzate o estinte. Fanno eccezione a tale principio le imposte differite relative a differenze temporanee rivenienti dalle partecipazioni in società controllate, collegate e joint venture, nel caso in cui il Gruppo sia in grado di controllare i loro tempi di annullamento o è probabile che le differenze non si annullino. Inoltre, in conformità con lo IAS 12, a fronte dell'avviamento che deriva da un'aggregazione aziendale non sono rilevate passività fiscali differite.

Le imposte differite attive sono iscritte nella misura in cui è probabile che sia disponibile un reddito imponibile futuro a fronte del quale possano essere recuperate.

Le imposte correnti e differite sono imputate al Conto economico, a eccezione di quelle relative a voci direttamente addebitate o accreditate al Patrimonio netto; in tal caso l'effetto fiscale è imputato direttamente alla specifica voce del Patrimonio netto. Le attività e le passività fiscali, nonché quelle differite relative alle imposte sul reddito, sono compensate quando esse sono applicate dalla medesima autorità fiscale sullo stesso soggetto passivo d'imposta, che ha il diritto legalmente esercitabile di compensare gli importi rilevati e che intende esercitare tale diritto. Pertanto, la passività fiscale in maturazione in periodi intermedi più brevi di quello di imposta, ancorché iscritta nei debiti, non è compensata con i corrispondenti crediti per acconti versati o ritenute subite.

La fiscalità del Gruppo e la sua rappresentazione contabile tengono conto degli effetti derivanti dall'adesione di Poste Italiane SpA all'istituto del Consolidato Fiscale Nazionale, per il quale è stata esercitata l'opzione a norma di legge unitamente alle seguenti società controllate: Poste Vita SpA, SDA Express Courier SpA, Poste Air Cargo Srl, Postel SpA, Europa Gestioni Immobiliari SpA, Poste Welfare Servizi Srl, Poste Assicura SpA, BancoPostaFondi SpA SGR, PostePay SpA, Poste Insurance Broker Srl, MLK Deliveries SpA, Indabox Srl, Nexive Network Srl, LIS Holding SpA, LIS PAY SpA, Address Software Srl, Consorzio Servizi Scpa, Logos Srl, Plurima SpA, Postego SpA, MLK Fresh Srl, Poste Logistics SpA, Sourcesense SpA, Bridge Technologies Srl e Agile Lab Srl. La materia è disciplinata da un Regolamento di Gruppo basato sul principio della neutralità e della parità di trattamento, con il quale si intende garantire che le società che aderiscono al consolidamento fiscale non siano in alcun modo penalizzate dalla sua istituzione. In particolare, con l'adozione del Consolidato Fiscale, la posizione debitoria della Capogruppo nei confronti dell'Erario è determinata a livello consolidato sulla base del carico fiscale o delle perdite fiscali di ciascuna società aderente, tenuto conto anche delle ritenute da esse subite e degli acconti versati. Poste Italiane SpA iscrive il proprio debito per IRES, eventualmente rettificato per tenere conto degli effetti (positivi o negativi) derivanti dalle rettifiche di consolidamento fiscale. Quando le diminuzioni o gli aggravi d'imposta derivanti da tali rettifiche sono da attribuire alle società che aderiscono al Consolidato, Poste Italiane SpA attribuisce alle suddette società le diminuzioni o gli aggravi d'imposta. Il beneficio economico derivante dalla

258 Nel caso sia prassi per Postepay SpA regolare la transazione al netto sulla base di disponibilità liquide o mediante altri strumenti finanziari o ricevere la merce oggetto del contratto per poi rivenderla nel breve periodo, Postepay SpA, e di conseguenza il Gruppo, non potrà applicare il regime dell'own use exemption,e dovrà contabilizzare il contratto come uno strumento finanziario derivato.

compensazione delle perdite fiscali, cedute alla consolidante dalle società aderenti al Consolidato Fiscale, è riconosciuto integralmente da Poste Italiane SpA. Le imposte e tasse non correlate al reddito sono incluse tra gli Altri costi e oneri.

Inoltre, viene di seguito fornita l'informativa richiesta dallo standard di riferimento (IAS 12-Imposte sul reddito) sulle diposizioni del Pillar Two OCSE (Organizzazione per la cooperazione e lo sviluppo economico), introdotte nel quadro normativo dell'Unione Europea con la Direttiva UE 2022/2523 del Consiglio del 14 dicembre 2022 a sua volta recepita in Italia con il Decreto Legislativo 27 dicembre 2023 n. 209 (in seguito anche solo "Decreto"). L'obiettivo della riforma fiscale internazionale è quello di garantire un livello minimo di tassazione, nella misura del 15%, delle imprese multinazionali in ogni giurisdizione in cui operano.

Nel corso dell'esercizio di riferimento il Gruppo Poste Italiane ha proseguito, con il supporto di esperti esterni, i lavori per l'implementazione delle procedure finalizzate alla gestione degli adempimenti relativi sia alla fase di applicazione dei regimi transitori semplificati di natura opzionale e di carattere temporaneo che sono stati previsti nell'ambito dei lavori OCSE sulla global minimum tax (cd. Transitional CbCR Safe harbours) 259, sia della normativa "a regime" (cd. GloBE rules).

Con riferimento all'esercizio oggetto della presente Informativa, Il Gruppo Poste Italiane ha applicato l'eccezione alla rilevazione e all'informativa sulle attività e passività fiscali differite relative alle imposte sul reddito del Pillar II, come consentito dal principio contabile sopra richiamato.

Inoltre, al fine di valutare gli impatti della nuova disciplina per il 2024, sono stati svolti i test "Transitional CbCR Safe harbours" per ciascuna delle giurisdizioni in cui il Gruppo Poste Italiane opera (ossia Italia, Regno Unito, Hong Kong e Cina) utilizzando i dati di reporting package per il Bilancio Consolidato.

Dalla suddetta analisi emerge che almeno uno dei test previsti dai Transitional CbCR Safe Harbour risulta superato per ogni giurisdizione260 in cui il Gruppo opera, pertanto allo stato attuale risulta non dovuta alcuna imposta integrativa.

Rimanenze

Le Rimanenze di magazzino sono valutate al minore tra costo d'acquisto o produzione e valore netto di realizzo. Relativamente ai beni fungibili e alle merci destinate alla vendita, il costo è determinato con il metodo del costo medio ponderato, mentre per i beni non fungibili il costo di riferimento è quello specifico sostenuto al momento dell'acquisto. A fronte dei valori così determinati, ove necessario, sono effettuati accantonamenti per tenere conto delle rimanenze obsolete o a lenta rotazione. Quando vengono meno le circostanze che precedentemente avevano causato la rilevazione dei sopra indicati accantonamenti, o quando vi sono chiare indicazioni di un aumento nel valore netto di realizzo, gli accantonamenti sono stornati in tutto o in parte, nella misura in cui il nuovo valore contabile sia il minore tra costo di acquisto o produzione e il valore netto di realizzo alla data di riferimento del bilancio. Le attività non sono invece rilevate nello Stato patrimoniale quando è stata sostenuta una spesa per la quale, alla luce delle migliori informazioni disponibili alla data di redazione del bilancio, è ritenuto improbabile che i benefici economici affluiranno al Gruppo successivamente alla chiusura dell'esercizio.

Per le unità immobiliari destinate alla vendita261, qualora presenti, il costo è rappresentato dal fair value di ciascun singolo bene al momento dell'acquisto, incrementato di eventuali oneri accessori direttamente imputabili all'acquisizione, mentre il valore netto di realizzo è determinato sulla base del prezzo stimato di vendita in normali condizioni di mercato, al netto dei costi diretti di vendita.

259 I regimi transitori generali (c.d. Transitional Safe Harbour) prevedono la riduzione dell'eventuale imposta integrativa dovuta per tali giurisdizioni a zero per i primi tre periodi di imposta dall'applicazione della legislazione (2024-2026).

260 Con riferimento all'Italia, il test è superato sia per le imprese del gruppo che per l'entità controllo congiunto.

261 Si tratta di unità immobiliari detenute dalla società EGI SpA, non iscritte negli Investimenti Immobiliari perché acquisite per la vendita o alla stessa successivamente destinate.

Le commesse su ordinazione di terzi, di durata pluriennale, sono valutate con il metodo della percentuale di completamento, determinata utilizzando il criterio del costo sostenuto (cost to cost) 262. .

Sono rilevati nelle rimanenze i certificati ambientali non utilizzati nel periodo di riferimento.

Certificati ambientali

Nell'ambito del Gruppo Poste Italiane i certificati ambientali sono riferiti a:

  • Quote di emissione detenute dalla società Poste Air Cargo Srl quale strumento di incentivazione nella riduzione di emissioni di gas a effetto serra263 con l'obiettivo di realizzare un miglioramento delle tecnologie utilizzate nella produzione di energia e nei processi industriali,
  • Garanzie di origine e crediti di carbonio detenute dalla società Postepay SpA; le prime finalizzate ad attestare la provenienza da fonti rinnovabili dell'energia elettrica venduta; i secondi volti a compensare interamente le emissioni di CO2 derivanti dai consumi di gas naturale.

Quote di emissione

Il sistema comunitario European Emission Trading System, istituito per la gestione e lo scambio delle quote di emissione, fissa un limite massimo per le emissioni di gas a effetto serra da prodursi nel corso di un anno a livello europeo, cui corrisponde il rilascio a titolo gratuito, da parte delle autorità nazionali competenti, di un determinato numero di quote di emissione. Nel corso dell'anno, a seconda delle effettive emissioni di gas a effetto serra prodotte rispetto ai limiti massimi consentiti, ciascuna azienda ha facoltà di vendere ovvero acquistare a titolo oneroso quote di emissione sul mercato.

Il rilascio gratuito delle quote di emissione comporta l'impegno a produrre, nell'anno di riferimento, un quantitativo di emissioni di gas a effetto serra proporzionale alle quote di emissione ricevute: tale impegno viene commisurato al valore di mercato delle quote di emissione al momento dell'assegnazione. A fine anno, l'impegno è ridotto o azzerato in proporzione alle emissioni di gas a effetto serra effettivamente prodotte e l'eventuale relativo valore residuo, se presente, è indicato nelle Ulteriori informazioni del Bilancio.

Garanzie di origine e crediti di carbonio

Le Garanzie di Origine sono delle certificazioni che attestano l'origine rinnovabile delle fonti utilizzate dagli impianti classificati IGO (Impianti Garanzia di Origine). Per ogni MWh di energia elettrica rinnovabile immessa in rete da impianti qualificati IGO, il GSE (Gestore Servizi Energetici) rilascia un titolo GO al produttore, in conformità con la Direttiva UE 2018/2001. A decorrere dal 1° gennaio 2013, le imprese di vendita di energia elettrica hanno l'obbligo di approvvigionarsi di una quantità di titoli GO pari all'energia elettrica venduta come rinnovabile. Per fare questo ciascuna impresa, entro il 31 marzo dell'anno successivo a quello in cui è stata fornita energia elettrica ai clienti finali, è tenuta ad annullare una quantità di GO pari all'energia elettrica venduta come rinnovabile.

I crediti di carbonio, invece, rappresentano un titolo negoziabile che permette a un'azienda o un'organizzazione di compensare l'anidride carbonica (CO2) emessa nello svolgimento delle proprie attività (nel caso di Postepay SpA, le emissioni di CO2 del gas commercializzato ai clienti finali), aderendo a progetti di sostenibilità ambientale finalizzati a perseguire un percorso di transizione ecologica e di de-carbonizzazione.

L'attività di compensazione delle emissioni di CO2 avviene attraverso l'acquisizione di crediti di carbonio per un valore equivalente alle emissioni di CO2 che derivano dai consumi di gas dei clienti finali della Società. Ogni credito di carbonio attesta la compensazione di una tonnellata di CO2.

Il trattamento contabile delle quote di emissione nonché, in quanto assimilabile, delle garanzie di origine e dei crediti di carbonio, in assenza di specifiche indicazioni all'interno del framework IAS/IFRS, è effettuato in conformità a quanto

262 Secondo tale criterio i costi effettivi sostenuti a una certa data sono rapportati ai costi totali stimati. La percentuale così calcolata viene applicata al totale dei ricavi stimati, ottenendo il valore da attribuire ai ricavi maturati alla data. 263 Introdotto nel sistema normativo italiano ed europeo dal Protocollo di Kyoto.

disciplinato dall'OIC 8 "Le quote di emissione di gas a effetto serra", oltre che alla best practice di riferimento per i principali IAS adopter. L'acquisto a titolo oneroso o le vendite di certificati ambientali sono rilevate nel Conto economico dell'esercizio in cui hanno luogo. A fine anno, eventuali surplus derivanti da acquisti a titolo oneroso sono rilevati tra le rimanenze finali al minore tra il costo e il valore netto di realizzo264. In caso di eventuali deficit l'onere e la corrispondente passività sono rilevati al termine dell'esercizio di competenza al valore di mercato.

Aggregazioni aziendali

Le operazioni di aggregazioni aziendali sono rilevate utilizzando il metodo dell'acquisizione (acquisition method). Il corrispettivo trasferito in un'aggregazione aziendale è pari alla somma dei fair value, alla data di acquisizione, delle attività trasferite, delle passività sostenute, nonché delle eventuali interessenze emesse dall'acquirente. I costi direttamente attribuibili all'operazione sono rilevati a Conto economico.

Il corrispettivo trasferito è allocato rilevando le attività, le passività e le passività potenziali identificabili dell'acquisita ai relativi fair value alla data di acquisizione.

È rilevata come Avviamento ed iscritta tra le Attività immateriali l'eventuale eccedenza positiva tra:

  • la somma del corrispettivo trasferito, valutato al fair value alla data di acquisizione, dell'importo di qualsiasi partecipazione di minoranza, e, in caso di aggregazioni aziendali realizzate in più fasi, del fair value alla data di acquisizione delle interessenze nell'acquisita precedentemente possedute dall'acquirente; e
  • il valore netto degli importi, alla data di acquisizione, delle attività acquisite e delle passività assunte identificabili nell'acquisita valutate al fair value.

In caso di differenza negativa, tale eccedenza rappresenta l'utile derivante da un acquisto a condizioni favorevoli e viene rilevata a Conto economico.

Qualora in sede di redazione del bilancio il fair value delle attività, delle passività e delle passività potenziali derivanti dall'operazione possa essere determinato solo provvisoriamente, l'aggregazione aziendale è rilevata utilizzando tali valori provvisori. Le eventuali rettifiche, derivanti dal completamento del processo di valutazione, sono rilevate con effetto retroattivo entro dodici mesi dalla data di acquisizione.

Nel caso di aggregazione aziendale realizzata in più fasi, le interessenze detenute in precedenza nell'acquisita sono rimisurate al fair value alla nuova data di acquisizione e l'eventuale differenza (positiva o negativa) è rilevata a Conto economico o nel Conto economico complessivo se appropriato.

Cassa e depositi BancoPosta

Il denaro e i valori in cassa presso gli Uffici Postali e i depositi bancari funzionali alle attività del Patrimonio BancoPosta sono esposti separatamente dalle Disponibilità liquide e mezzi equivalenti in quanto rivenienti dalla raccolta assoggettata a vincolo di impiego, o da anticipazioni concesse dalla Tesoreria dello Stato per garantire l'operatività degli Uffici Postali. Tali disponibilità non possono essere utilizzate per fini diversi dall'estinzione delle obbligazioni contratte con le operazioni indicate.

Disponibilità liquide e mezzi equivalenti

Le Disponibilità liquide e mezzi equivalenti includono prevalentemente la cassa, i depositi a vista presso le banche, le somme che al 31 dicembre 2024 risultano temporaneamente depositate dalla Capogruppo presso il MEF e altri

264 Eventuali quote di emissione in surplus derivanti da assegnazioni gratuite non rilevano ai fini del computo delle rimanenze finali.

investimenti a breve termine prontamente liquidabili (trasformabili in disponibilità liquide entro novanta giorni dalla data di acquisto). Eventuali scoperti di conto corrente sono iscritti nelle passività correnti.

Attività non correnti (o gruppi in dismissione) classificate come possedute per la vendita e attività operative cessate (discontinued operations)

Le attività non correnti, i gruppi in dismissione ed eventuali discontinued operations sono valutati al minore tra il loro valore contabile e il rispettivo fair value, al netto dei costi di vendita.

Quando è previsto che, con elevata probabilità, il valore contabile di un'attività non corrente, o di un gruppo in dismissione, siano recuperati, nelle loro condizioni attuali, principalmente con un'operazione di vendita o altra forma di dismissione, anziché con il loro uso continuativo, e la transazione avrà verosimilmente luogo nel breve termine, l'attività, o il gruppo in dismissione, sono classificati come posseduti per la vendita e per la dismissione nelle apposite voci dello Stato patrimoniale. L'operazione è ritenuta altamente probabile, quando il Consiglio di Amministrazione della Capogruppo, o, per quanto di competenza, di una entità controllata, si è impegnato in un programma per la dismissione dell'attività (o del gruppo in dismissione), e sono state avviate le attività per individuare un acquirente e completare il programma. Le operazioni di vendita comprendono le permute di attività non correnti con altre attività non correnti laddove lo scambio abbia sostanza commerciale.

Patrimonio netto

Capitale sociale

Il Capitale sociale è rappresentato dal capitale sottoscritto e versato di Poste Italiane SpA. I costi strettamente correlati all'emissione di nuove azioni sono imputati in riduzione del Capitale sociale, al netto dell'eventuale effetto fiscale differito.

Azioni Proprie

Le azioni proprie sono rilevate al costo e iscritte a riduzione del patrimonio netto. Gli effetti derivanti dalle eventuali vendite successive sono rilevati nel patrimonio netto.

Obbligazioni ibride

Le obbligazioni subordinate ibride perpetue sono classificate nei bilanci in commento come strumenti di equity, tenuto conto della circostanza che la Società emittente ha il diritto incondizionato di differire, fino alla data del proprio scioglimento o liquidazione, il rimborso del capitale e il pagamento delle cedole. Pertanto, l'importo ricevuto dai sottoscrittori di tali strumenti, al netto dei relativi costi di emissione, è rilevato ad incremento del patrimonio netto di Gruppo; di converso, i rimborsi del capitale e i pagamenti delle cedole dovute (al momento in cui sorge la relativa obbligazione contrattuale) sono rilevati a decremento del patrimonio netto.

Riserve

Sono costituite da riserve di capitale o di utili. Includono, tra le altre, la Riserva per il Patrimonio BancoPosta che costituisce le dotazioni iniziale e successive del Patrimonio destinato, giuridicamente autonomo, del Bancoposta, la Riserva legale della Capogruppo, la Riserva da fair value relativa alle partite contabilizzate con tale criterio con contropartita nel Patrimonio netto, la Riserva da cash flow hedge relativa alla rilevazione della parte efficace delle coperture in essere alla data di riferimento del bilancio, la Riserva per contratti assicurativi emessi e cessioni in riassicurazione detenuti che accoglie la retrocessione dei risultati conseguiti sulle attività finanziarie valutate al fair value con contropartita Patrimonio netto a seguito dell'adozione dell'OCI option prevista dall'IFRS 17, nonché la Riserva di conversione che accoglie le differenze cambio da conversione, nella moneta di presentazione, dei bilanci delle società consolidate che operano con valuta funzionale diversa dall'euro.

Risultati portati a nuovo

Riguardano i risultati economici dell'esercizio in corso e degli esercizi precedenti, per la parte non distribuita né imputata a riserva o a copertura di perdite, gli utili e le perdite attuariali derivanti dal calcolo della passività per TFR, nonché i trasferimenti da altre riserve di patrimonio quando viene meno il vincolo al quale erano sottoposte. Nel Bilancio consolidato, inoltre, la voce accoglie eventuali effetti derivanti da operazioni con azionisti di minoranza.

Contratti assicurativi e Attività per cessioni in riassicurazione

Riguardano i contratti assicurativi e i contratti di investimento con elementi di partecipazione discrezionale emessi dalle Compagnie appartenenti al Gruppo Poste Vita, nonché i contratti di riassicurazione detenuti dalle stesse. Per quanto concerne i contratti emessi da altre società appartenenti al Gruppo diverse dalle compagnie assicurative, non sono stati identificati elementi che possano essere ricondotti alla definizione di contratto assicurativo, ovvero, pur rientrando in tale definizione, il Gruppo ha optato di continuare ad applicare l'IFRS 15 e/o l'IFRS 9 come consentito dall'IFRS 17.

Il processo di aggregazione dei contratti assicurativi prevede una prima distinzione tra business Vita e Danni e successivamente una distinzione in differenti Portafogli di contratti e in differenti Unit Of Account. I Portafogli accolgono contratti con caratteristiche contrattuali e di rischio similari che vengono gestiti in maniera unitaria. Per quanto riguarda il business Vita, i gruppi di contratti vengono aggregati per tipologia prodotto (ad. esempio Gestioni separate pure, Multiramo, Temporanee caso morte, ecc.), mentre per il business Danni il livello di aggregazione coincide con le linee di business (ad esempio quelle definite per la reportistica Solvency II); in taluni casi sono ulteriormente suddivise al fine di rispettare le caratteristiche di specifici prodotti. Per il business relativo ai contratti di riassicurazione detenuti, la Unit of Account equivale al singolo trattato con la controparte.

I Portafogli di contratti possono essere disaggregati ulteriormente in base all'anno di sottoscrizione delle polizze (coorti) 265 e al livello di profittabilità. Per tale finalità, viene svolto un test di onerosità dei prodotti che permette di suddividere le Unit of account in:

  • profittevoli;
  • onerose;
  • che al momento della rilevazione iniziale non hanno un'elevata probabilità di diventare onerosi.

Nel seguito viene descritto il processo per la definizione del test di onerosità in base al business di riferimento:

  • business Vita: per i contratti emessi dalla Compagnia Poste Vita SpA il test viene effettuato a livello di prodotto in fase di disegno dello stesso (ex ante) esclusivamente per i prodotti di nuova produzione, determinando i flussi futuri di adempimento stimati alla data. Per i contratti emessi da Net Insurance Life SpA invece il test viene effettuato sulle singole tariffe. L'analisi viene ripetuta in caso di eventi significativi che possono impattare sull'onerosità del prodotto nel primo anno di vita;
  • business Danni: per i contratti emessi dalla Compagnia Poste Assicura SpA il test viene effettuato sulla base del Combined Ratio266 al momento della rilevazione inziale del gruppo di contratti definendo l'onerosità in modo permanente fino alla scadenza delle polizze. Per i contratti emessi da Net Insurance SpA il test tiene conto dei flussi futuri di adempimento stimati alla data e viene svolto a livello di gruppo di contratti in base alla tipologia di business;

I gruppi di contratti assicurativi sono rilevati alla data di initial recognition. Il Gruppo Poste Italiane ha definito nel dettaglio quale sia, per singola tipologia di business e relativi prodotti sottostanti, la data che identifica l'inizio del rapporto

265 Per le Gestioni Separate e i prodotti assicurativi Multiramo è stata attuata l'esenzione nell'applicazione delle coorti annuali consentita dal Regolamento (UE) n. 2021/2036.

266 Rapporto che indica il valore dei sinistri e delle spese sostenute rispetto al volume dei premi, considerando anche l'Aggiustamento del rischio non finanziario.

contrattuale. Tali date (ad esempio data effetto, data rinnovo, data adesione, ecc..) sono state individuate a seconda delle specificità dei prodotti emessi.

Modelli di misurazione

Sono misurati mediante il metodo Premium Allocation Apporach (PAA)267 i gruppi di contratti assicurativi che presentano almeno una delle seguenti caratteristiche:

  • Durata Annuale;
  • Durata Poliennale e appartenenza al Business delle Collettive (Gruppo di Contratti = Collettive);
  • Durata Poliennale e appartenenza ad un Portafoglio dove il peso del Business poliennale risulta minore o uguale al 5% negli ultimi 3 esercizi.

Con riferimento al Variable Fee Approach (VFA)268, adottato esclusivamente per il business Vita, vengono considerati eleggibili al modello le seguenti tipologie di prodotti:

  • With Profit Participating (Gestione separate);
  • Unit Linked standalone assicurative;
  • Prodotti ibridi con componenti di investimento (Multiramo).

Il modello PAA trova applicazione per il business Danni, ad eccezione dei prodotti CPI269 che sono misurati tramite l'adozione del Bulding Block Approach (BBA) o Modello Generale270 in quanto non rispettano le condizioni previste per l'applicazione del modello semplificato. Il BBA è adottato anche per i prodotti appartenenti al business Vita per i quali non trova applicazione il modello VFA.

Elementi di determinazione dei flussi futuri di adempimento

In applicazione dei modelli BBA e VFA, i flussi finanziari futuri legati ai contratti assicurativi sono stimati tenendo in considerazione anche i c.d. "limiti contrattuali" (contract boundary), al fine di identificare se una determinata opzione contrattuale debba essere inclusa nella proiezione dei flussi di cassa già dall'emissione del contratto oppure se l'esercizio della stessa comporti la rilevazione di un nuovo gruppo di contratti. Si sono mutuato le tecniche di identificazione dei contract boundary dal contesto Solvency II271, ad eccezione del caso relativo ai contratti del business Danni a tacito rinnovo non più disdettabili alla data di valutazione, i quali definiscono la generazione di un nuovo gruppo di contratti e, quindi, una nuova coorte. Nel business Vita possono generare un nuovo flusso finanziario di adempimento le polizze puro rischio, casi di conversione in rendita, differimenti automatici a scadenza e versamenti aggiuntivi; mentre per il business Danni possono essere svolte considerazioni ulteriori su clausole di repricing del prodotto, presenza di somme assicurate variabili e casi di riscatto con restituzione del premio non goduto.

Nella costruzione dei flussi finanziari di adempimento sono considerati anche tutti i costi direttamente attribuibili alla gestione dei contratti assicurativi, inclusi i costi sostenuti per l'acquisizione dei contratti. Con particolare riferimento ai costi di acquisizione, vengono considerati direttamente attribuibili ai contratti assicurativi i costi sostenuti internamente per il

267 Modello opzionale e alternativo rispetto a quello generale, è applicabile ai contratti caratterizzati da un periodo di copertura non superiore all'anno, nonché ai gruppi di contratti per i quali la società ritiene che la semplificazione legata al modello non porterebbe a un risultato significativamente diverso rispetto a quello ottenuto con il modello generale (ad esempio, assenza di variabilità dei flussi di cassa associati al gruppo di contratti).

268 Modello di misurazione obbligatorio per contratti con elementi di partecipazione diretta, come ad esempio gestioni separate e prodotti unit linked.

269 Credit Protection Insurance: è un particolare contratto assicurativo multirischio che cerca di tutelare l'assicurato contro una serie di eventi che potrebbero verificarsi durante la durata di un finanziamento (mutuo, prestito personale o altre forme di credito), impedendo pertanto che situazioni negative possano pregiudicare la sua regolare capacità di rimborso.

270 . Modello generale di misurazione dei contratti assicurativi, denominato Building Block Approach – BBA, prevede la definizione dei flussi finanziari legati al contratto assicurativo, composti da flussi finanziari in entrata e in uscita; una rettifica che tiene conto del valore temporale del denaro e dei rischi finanziari connessi ai flussi stessi; un aggiustamento per il rischio non finanziario (cd. Risk adjustment). Il risultato finale della somma delle precedenti componenti, se positivo, determina il Margine sui Servizi Contrattuali (Contractual Service Margin - CSM) che verrà rilasciato lungo tutta la vita del contratto assicurativo in base alla c.d. Coverage Unit, mentre se negativo realizza la cd. Loss Component, rilevata immediatamente a Conto economico.

271Riferimenti normativi "Eiopa Guidelines on Contract Boundaries - Consolidated Version" del 31 gennaio 2023 e Regolamento Delegato (UE) 2015/35 della Commissione del 10 ottobre 2014, articolo 18 "Limiti di un contratto".

collocamento attraverso la rete di Poste Italiane, le provvigioni di collocamento corrisposte alla rete esterna al Gruppo (principalmente per le Compagnie Net Insurance e Net Insurance Life), i rappels272 e le altre spese di acquisizione dirette e indirette.

Aggiustamento per il rischio non finanziario

Nella valutazione dei contratti assicurativi è necessario considerare la componente di Aggiustamento per il rischio non finanziario (Risk Adjustment), ossia la remunerazione che le Compagnie del Gruppo Poste Italiane richiedono per assumere rischi di natura non finanziaria. Per la determinazione dell'Aggiustamento per il rischio non finanziario, il Gruppo Poste Italiane ha deciso di utilizzare la metrica del percentile. Secondo tale impostazione, l'Aggiustamento per il rischio non finanziario rappresenta la potenziale perdita in relazione alle obbligazioni assunte nei confronti degli assicurati (Passività assicurative) che le Compagnie subirebbero, a un dato livello di probabilità (livello di percentile), per coprire i rischi assicurativi assunti, riflettendo così la propensione al rischio delle Compagnie stesse. Tale elemento viene calcolato in maniera distinta tra business Vita e Danni. Il livello di confidenza identificato per quantificare l'Aggiustamento per il rischio non finanziario è pari all'70% sia per il business Danni che per il business Vita.

Al fine di determinare l'ammontare di Aggiustamento per il rischio non finanziario si tiene conto, tra gli altri elementi, del framework delle valutazioni Solvency II considerando il medesimo perimetro di rischi sottostanti. Per il dettaglio dei rischi considerati si rimanda alla sezione "2.6 - Uso di stime - Passività assicurative".

L'Aggiustamento per il rischio non finanziario può variare, a seguito di eventuali modifiche dei rischi a cui il Gruppo è esposto. Tali effetti possono avere impatto in termini patrimoniali se riferibili a servizi futuri, incidendo sul valore totale del Margine sui servizi contrattuali, nonché a Conto economico mediante il rilascio di periodo di tale componente che avviene sulla base di una coverage unit definita.

Tasso di sconto

Ai fini della determinazione del tasso di sconto da utilizzare per l'attualizzazione dei flussi finanziari futuri, il Gruppo Poste Italiane adotta un "approccio bottom-up" per la derivazione delle curve di sconto mutuato da Solvency II, in cui la Basic Risk Free Curve di riferimento è basata sulla curva Risk Free Rate fornita da EIOPA.

La curva Basic Risk Free, in funzione allo specifico business, può subire una correzione per tener conto di specifici Illiquidity Premiums (componente che rappresenta il livello di liquidità della controparte) calibrati sui portafogli o a livello di Compagnia.

Per informazioni di dettaglio sulle curve di sconto utilizzate per singolo portafoglio si rimanda alla sezione "2.6 - Uso di stime - Passività assicurative".

Accounting policy in ambito IFRS 17

Di seguito sono riassunte le scelte effettuate dal Gruppo nell'applicazione delle disposizioni dello standard:

  • Risk mitigation: il Gruppo Poste non prevede l'adozione della risk mitigation, ossia della facoltà di non rilevare variazioni sul CSM per tener conto di alcune o di tutte le variazioni dell'effetto temporale del denaro e del rischio non finanziario;
  • OCI Option: per i contratti assicurativi con elementi di partecipazione diretta di cui si posseggono gli elementi sottostanti, il Gruppo opta per disaggregare i ricavi e/o i costi finanziari tra l'Utile di periodo e le Altre componenti di conto economico complessivo, sulla base dei risultati dell'IFRS 9 che definisce la valutazione degli elementi sottostanti. Il Gruppo Poste Italiane inoltre prevede che, per i contratti misurati con il modello VFA, i redditi al fair value generati dagli attivi sottostanti valutati in base all'IFRS 9, relativi a proventi finanziari da attivi in gestione separata, commissioni e interessi tecnici riconducibili alle unit linked, vengano ribaltati agli assicurati in base al peso percentuale delle Riserve Matematiche alla data (mirroring). Il valore dei rendimenti generato dagli attivi

272 Compenso ulteriore rispetto alla provvigione riconosciuta agli intermediari (agenti e broker) al raggiungimento di obiettivi predeterminati (produttivi, tecnici, ecc.).

correlati alle passività assicurative viene depurato dal profitto mantenuto dal Gruppo (sovracopertura) per poi essere attribuito alle singole Unit of Account;

  • Eccezione dell'utilizzo delle coorti273 annuali: Il Gruppo Poste Italiane adotta l'opzione di esenzione274 limitatamente ai portafogli afferenti la Line of Business "With Profit Participating" e i prodotti ibridi con componenti in gestione separata della Compagnia Poste Vita. Tali contratti non saranno pertanto suddivisi in coorti annuali, ma verranno gestiti insieme in ragione dell'effetto "mutualizzazione" dei rendimenti275, tipico delle gestioni separate. L'eccezione non è applicabile per il business Danni;
  • Modalità di presentazione del risultato del business ceduto in riassicurazione: Il Gruppo ha scelto una rappresentazione netta per il risultato della riassicurazione.

Fondi per rischi e oneri

I Fondi per rischi e oneri sono iscritti a fronte di perdite e oneri di natura determinata, di esistenza certa o probabile, dei quali, tuttavia, non sono determinabili l'ammontare o la data in cui si manifesteranno. L'iscrizione viene eseguita solo quando esiste un'obbligazione corrente (legale o implicita) per una futura fuoriuscita di risorse atte a produrre benefíci economici, come risultato di eventi passati, ed è probabile che tale fuoriuscita sia richiesta per l'adempimento dell'obbligazione. Tale ammontare rappresenta la migliore stima attualizzata dell'impiego di risorse richiesto per estinguere l'obbligazione. Il valore della passività è attualizzato, laddove l'effetto temporale del denaro è rilevante, al tasso che riflette i valori correnti di mercato e tiene conto del rischio specifico associabile a ciascuna passività. Gli accantonamenti sono oggetto di riesame ad ogni data di riferimento del bilancio e sono rettificati per riflettere la migliore stima dell'onere previsto per adempiere alle obbligazioni esistenti alla data di chiusura dell'esercizio. L'eventuale effetto del passare del tempo e quello relativo alla variazione dei tassi di interesse sono esposti a conto economico. Con riguardo ai rischi per i quali il manifestarsi di una passività è soltanto possibile è fornita specifica informativa senza procedere ad alcuno stanziamento. Quando, in casi estremamente rari, l'indicazione di alcune informazioni di dettaglio relative alle passività considerate potrebbe pregiudicare seriamente la posizione del Gruppo in una controversia o in una negoziazione in corso con terzi, il Gruppo si avvale della facoltà prevista dai principi contabili di riferimento di fornire un'informativa limitata.

Benefici ai dipendenti

I cd. Benefici a breve termine per i dipendenti sono benefici che si prevede siano liquidati interamente entro dodici mesi dal termine dell'esercizio nel quale i dipendenti hanno prestato la relativa attività lavorativa. Tali benefici includono: salari, stipendi, oneri sociali, indennità sostitutive di ferie e di assenze per malattia.

L'ammontare, non attualizzato, dei benefici a breve termine che si prevede dovranno essere pagati al dipendente in cambio dell'attività lavorativa prestata durante un periodo amministrativo viene rilevato, per competenza, nel Costo del lavoro.

I cd. Benefici successivi alla fine del rapporto di lavoro si suddividono in due fattispecie:

• Piani a benefici definiti

Nei piani a benefici definiti rientra il Trattamento di fine rapporto dovuto ai dipendenti ai sensi dell'articolo 2120 del Codice Civile limitatamente alle quote del TFR accantonate in azienda sino al 31 dicembre 2006, per le società del

273 Per Coorte si intende la suddivisione dei contratti in base all'anno di sottoscrizione

274 In sede di endorsement della versione definitiva del principio, è stata prevista un'esenzione dell'applicazione delle coorti annuali derivante dal fatto che nella pratica assicurativa le regole di rivalutazione delle passività assicurative sono funzione dei rendimenti delle attività finanziarie ad esse correlate, calcolati tramite una gestione comune di tali attività e quindi non differenziati in funzione degli specifici sotto-portafogli inclusi in una specifica Gestione Separata o tra anni di generazione dei prodotti. La presenza delle coorti genera delle complessità in termini di quantificazione del c.d. "mutualization effect" derivante dall'inclusione di differenti Unit of Account (di nuova produzione) in un pool di Unit of Account afferenti portafogli preesistenti, nonché complessità in termini di allocazione del rendimento degli attivi alle specifiche Unit of Account che potrebbero generare effetti distorsivi nei risultati IFRS 17.

275 La mutualità intergenerazionale si genera su quei prodotti di lunga durata che prevedono l'entrata dei contraenti anche in momenti diversi della vita del prodotto. In questi casi l'effetto di mutualizzazione consente di compensare perdite e utili derivanti dalla gestione dei portafogli tra le diverse generazioni di contraenti che partecipano al prodotto.

Gruppo con almeno 50 dipendenti, nonché dalle quote di TFR maturate nel corso del periodo nel caso di società del Gruppo con meno di 50 dipendenti, che continuano ad incrementare il valore della passività accumulata.

Nei piani in commento, poiché l'ammontare del beneficio da erogare è quantificabile soltanto dopo la cessazione del rapporto di lavoro, i relativi effetti economici e patrimoniali sono rilevati in base a calcoli attuariali. In particolare, la passività è proiettata al futuro con il metodo della proiezione unitaria (Projected Unit Credit Method) per calcolare il probabile ammontare da pagare al momento della risoluzione del rapporto di lavoro, ed è poi attualizzata per tener conto del tempo che trascorrerà prima dell'effettivo pagamento. La valutazione della passività iscritta in bilancio è basata anche sulle conclusioni raggiunte da attuari esterni al Gruppo. Il calcolo tiene conto del TFR maturato per prestazioni di lavoro già effettuate ed è basato su ipotesi attuariali descritte nella Nota "2.6 - Uso di stime - Trattamento di Fine Rapporto", alla quale si rimanda. A ogni scadenza, gli utili e le perdite attuariali definiti per differenza tra il valore di bilancio della passività e il valore attuale degli impegni del Gruppo a fine periodo, dovuti al modificarsi dei parametri attuariali appena descritti, sono imputati direttamente nelle Altre componenti di Conto economico complessivo.

• Piani a contribuzione definita

Nei piani a contribuzione definita rientra il TFR limitatamente alle quote maturate a partire dal 1° gennaio 2007 e versate obbligatoriamente a un Fondo di Previdenza complementare, ovvero nell'apposito Fondo di Tesoreria istituito presso l'INPS. Nei piani a contribuzione definita, gli oneri contributivi sono imputati al Conto economico quando sostenuti, in base al relativo valore nominale.

I cd. Benefici dovuti ai dipendenti per la cessazione del rapporto di lavoro sono rilevati come passività quando l'impresa si impegna irrevocabilmente, anche sulla base di consolidati rapporti relazionali ed impegni reciproci con le Rappresentanze Sindacali, a concludere il rapporto di lavoro con un dipendente o un gruppo di dipendenti prima della normale data di pensionamento, ovvero nei casi in cui il dipendente o un gruppo di dipendenti decida di accettare un'offerta di benefici in cambio della cessazione del rapporto di lavoro. I benefici dovuti per la cessazione del rapporto di lavoro sono rilevati immediatamente nel costo del lavoro.

Gli Altri benefici a lungo termine sono costituiti da quei benefici non dovuti interamente entro dodici mesi dal termine dell'esercizio in cui i dipendenti hanno reso la propria attività lavorativa. La variazione netta del valore di tutte le componenti della passività intervenuta nell'esercizio viene rilevata interamente nel Conto economico.

Pagamenti basati su azioni

Le operazioni con pagamento basato su azioni possono essere regolate per cassa, con strumenti rappresentativi di capitale, o con altri strumenti finanziari. I beni o servizi ricevuti o acquisiti tramite un'operazione con pagamento basato su azioni sono rilevati al loro fair value.

Nel caso di operazioni con pagamenti basati su azioni regolati per cassa (cash-settled):

  • in contropartita al costo è rilevata una passività;
  • qualora il fair value dei beni o servizi ricevuti o acquisiti non sia attendibilmente determinabile, tale valore deve essere stimato indirettamente sulla base del fair value della passività;
  • il fair value della passività è aggiornato a ciascuna data di chiusura del bilancio, registrandone le variazioni a Conto economico, sino alla data della sua estinzione.

Nel caso di operazioni con pagamenti basati su azioni regolati con strumenti rappresentativi di capitale (equity-settled):

  • in contropartita al costo è rilevato un incremento del patrimonio netto;
  • qualora il fair value dei beni o servizi ricevuti o acquisiti non sia attendibilmente determinabile, tale valore deve essere stimato indirettamente sulla base del fair value degli strumenti rappresentativi di capitale assegnati alla grant date (data di assegnazione);

Nel caso di benefici concessi ai dipendenti, la rilevazione avviene durante il periodo in cui gli stessi prestano il servizio a cui il compenso è riferibile, nel Costo del lavoro.

Riconoscimento dei ricavi da contratti con i clienti

I ricavi sono rilevati nella misura che riflette il corrispettivo a cui il Gruppo si aspetta di avere diritto in cambio del trasferimento di beni e/o servizi promessi al cliente (prezzo di transazione).

Di seguito sono descritte le principali tipologie di ricavo del Gruppo Poste Italiane unitamente all'indicazione della tempistica di soddisfacimento delle performance obligation276:

  • i Ricavi da corrispondenza, pacchi e altro: sono riferiti a prestazioni fornite alla clientela mediante i canali di vendita retail e business; i ricavi conseguiti mediante il canale retail sono rilevati at a point in time in ragione del numero di transazioni accettate presso i canali di vendita (Uffici Postali, call center e web) e valorizzati sulla base delle tariffe applicate; i ricavi conseguiti mediante il canale business sono generalmente disciplinati da contratti di durata annuale o pluriennale e rilevati over time sulla base del metodo degli output determinato in ragione delle spedizioni richieste e accettate. Tali contratti prevedono componenti variabili di prezzo (principalmente sconti su volumi e penali commisurate al livello qualitativo del servizio reso) la cui stima, determinata sulla base del metodo del valore atteso, è rilevata a diretta diminuzione del ricavo.
  • i Ricavi da servizi finanziari si riferiscono a:
    • o ricavi per servizi di collocamento e intermediazione: sono rilevati over time e misurati sulla base dei volumi collocati valorizzati in ragione degli accordi commerciali con gli istituti finanziari. Con riferimento alla remunerazione per l'attività di raccolta del risparmio postale, l'accordo stipulato con Cassa Depositi e Prestiti prevede la corresponsione di un corrispettivo variabile al raggiungimento di determinati livelli di raccolta la cui quantificazione è determinata in ragione dei volumi di raccolta e dei rimborsi anticipati; taluni accordi commerciali, stipulati con primari partner finanziari per il collocamento di prodotti di finanziamento, prevedono la retrocessione di commissioni di collocamento nel caso di estinzione anticipata o surroga da parte della clientela;
    • o ricavi per servizi di conto corrente e servizi correlati: sono rilevati over time, misurati sulla base del servizio reso (ivi inclusi servizi correlati, es. bonifici, deposito titoli, ecc.) e valorizzati in ragione delle condizioni contrattuali offerte alla clientela;
    • o ricavi per commissioni su bollettini di c/c postale: sono rilevati at a point in time in ragione del numero di transazioni accettate allo sportello e valorizzate sulla base delle condizioni contrattuali di vendita.
  • i Ricavi da servizi Postepay si riferiscono ai:
    • o servizi di monetica, incassi e pagamenti relativi a PostePay principalmente all'emissione di carte Postepay e carte di debito rilevati at a point in time all'atto dell'emissione e per i servizi ad esse correlate rilevati over time in ragione della fruizione del servizio da parte del cliente. In tali servizi sono ricomprese le interchange fees riconosciute dai circuiti internazionali sulle operazioni di pagamento con carte rilevate over time. La voce include le commissioni per servizi di acquiring resi nei confronti degli esercenti rilevate over time in ragione della fruizione del servizio, i servizi di accettazione deleghe F23 e F24 rilevati over

276 Le performance obligation sono definibili come le obbligazioni, esplicite o implicite, di trasferire al cliente un distinto bene o servizio. La rilevazione del ricavo avviene al soddisfacimento delle performance obligation, cioè al trasferimento del bene o servizio al cliente e può essere soddisfatta:

- "at point in time": nel caso di obbligazione adempiuta in un unico momento, il ricavo deve riflettersi in bilancio solo nel momento di passaggio al cliente del totale "controllo" sul bene o servizio oggetto di scambio. Rilevano al riguardo, non solo l'esposizione significativa dei rischi e benefici connessi al bene o servizio, ma anche il possesso fisico, l'accettazione del cliente, l'esistenza di diritti legali, ecc.;

- "over time": nel caso di obbligazione adempiuta nel corso del tempo, la misurazione e contabilizzazione dei ricavi riflette, virtualmente, i progressi del livello di soddisfazione del cliente. In caso di over time, è individuato un appropriato metodo di valutazione del "progress" della performance obligation (metodo degli output).

time in ragione del livello del servizio reso e servizi di incasso tramite PagoPA rilevati at a point in time all'atto dell'erogazione del servizio. Alla voce contribuiscono i servizi erogati dal gruppo LIS che includono principalmente i servizi di incasso e pagamento (tra i quali i servizi di incasso bollettini) erogati da LIS Pay e rilevati at a point in time all'atto dell'incasso, e i ricavi derivanti dal processing di ricariche telefoniche e canoni e servizi di rete corrisposti dai punti vendita a LIS Holding rilevati over time in ragione della fruizione del servizio;

  • o servizi di telefonia di rete mobile e fissa, in cui sono ricompresi: i ricavi da "offerte standard di TLC services" rilevati over time sulla base del metodo degli output in ragione dell'offerta di traffico (voce, SMS e dati) al cliente; i ricavi relativi alla vendita delle offerte di telefonia fissa rilevati over time sulla base del metodo degli output in ragione del canone addebitato al cliente; i ricavi relativi alle fee per l'attivazione delle SIM e delle offerte di telefonia fissa, rilevati at a point in time all'atto di erogazione del servizio;
  • o servizi connessi alla fornitura di energia elettrica e gas naturale, i cui ricavi sono rilevati al momento della fornitura al cliente finale in ragione della fruizione del servizio (over time). Con riferimento alla vendita di energia elettrica i servizi offerti comprendono, oltre alla componente commodity, anche le componenti di trasporto, misura e oneri di sistema; in merito invece alla vendita di gas naturale tali servizi comprendono, oltre alla componente commodity, anche la fornitura dei servizi di trasporto.

Ai fini della rilevazione del ricavo, sono identificate e quantificate le c.d. componenti variabili del corrispettivo (sconti, ribassi, concessioni di prezzo, incentivi, penali e altri similari) per includerle ad integrazione o rettifica del prezzo di transazione. Tra le componenti variabili del corrispettivo, particolare rilevanza assumono le penali (da corrispondere al cliente nel caso di mancato raggiungimento di prestabiliti livelli di servizio) che sono rilevate dal Gruppo in diretta diminuzione dei ricavi.

Con riguardo ai ricavi per attività svolte a favore o per conto dello Stato, la rilevazione è effettuata per un ammontare corrispondente a quanto effettivamente maturato sulla base delle leggi o delle convenzioni vigenti, avendo comunque riguardo alle disposizioni contenute in provvedimenti di Finanza Pubblica. La remunerazione degli impieghi presso il MEF di parte della raccolta in conti correnti è determinata per competenza, sulla base del metodo degli interessi effettivi, e classificata tra i Ricavi e proventi nell'ambito dei Ricavi per servizi finanziari. Analoga classificazione è adottata per i proventi dei titoli governativi dell'area euro in cui sono impiegati i fondi raccolti su conti correnti da clientela privata e dei crediti d'imposta Legge n. 77/2020.

Il Gruppo Poste Italiane disaggrega i ricavi derivanti dai contratti con i clienti per tipologia di bene e/o servizio fornito, i ricavi sono pertanto disaggregati in linea con i settori operativi identificati all'interno della realtà aziendale; per il dettaglio quantitativo in merito alla distinzione tra i ricavi provenienti dai contratti con i clienti rilevati in un determinato momento oppure nel corso del tempo si rimanda alla sezione "4.3 Note al Conto economico".

Contributi pubblici

I crediti per contributi pubblici sono rilevati in presenza di una delibera formale di attribuzione da parte del soggetto erogante e solo se vi è, in base alle informazioni disponibili alla data di chiusura dell'esercizio, la ragionevole certezza che il progetto oggetto di agevolazione venga effettivamente realizzato e portato a compimento secondo i requisiti approvati dal soggetto erogante stesso. I contributi pubblici sono rilevati nel Conto economico alla voce Altri ricavi e proventi, secondo le seguenti modalità: i contributi in conto esercizio, in proporzione ai costi di progetto effettivamente sostenuti,

rendicontati e approvati all'ente erogatore; i contributi in conto capitale, in proporzione agli ammortamenti sostenuti dei cespiti acquisiti per la realizzazione del progetto.

Proventi e oneri finanziari

Gli interessi sono rilevati per competenza sulla base del metodo degli interessi effettivi, utilizzando cioè il tasso di interesse che rende finanziariamente equivalenti tutti i flussi in entrata e in uscita che compongono una determinata operazione.

I dividendi sono rilevati nei Proventi finanziari quando sorge il diritto a riscuoterli ossia, di norma, all'atto della delibera di distribuzione da parte dell'Assemblea degli Azionisti dell'impresa partecipata. Diversamente, i dividendi da società controllate sono rilevati nella voce Altri ricavi e proventi.

Le transazioni in valuta diversa da quella di conto vengono tradotte in euro in base ai tassi di cambio correnti alla data della transazione. Gli utili e perdite su cambi, risultanti dalla chiusura delle transazioni in oggetto e dalla traduzione ai cambi di fine esercizio delle poste attive/passive monetarie denominate in valuta diversa da quella di conto, vengono imputate al Conto economico.

Utile per azione

Nel bilancio consolidato del Gruppo Poste Italiane gli utili per azione sono così determinati:

Base: L'utile base per azione è calcolato dividendo il risultato economico del Gruppo per la media ponderata delle azioni ordinarie di Poste Italiane SpA in circolazione durante l'esercizio.

Diluito: Alla data di redazione del bilancio consolidato non esistono strumenti finanziari emessi aventi potenziali effetti diluitivi277 .

Parti correlate

Per Parti correlate interne si intendono le entità controllate e collegate, direttamente o indirettamente, da Poste Italiane SpA. Per Parti correlate esterne si intendono il controllante MEF e le entità controllate e collegate, direttamente o indirettamente, dal MEF stesso. Sono altresì parti correlate i Dirigenti con responsabilità strategiche del Gruppo e i Fondi rappresentativi di piani per benefici successivi alla fine del rapporto di lavoro dei dipendenti del Gruppo e delle entità ad esso correlate. Non sono intese come Parti correlate lo Stato e i soggetti pubblici diversi dal MEF. Non sono considerati come rapporti con Parti correlate quelli generati da Attività e Passività finanziarie rappresentate da strumenti negoziati in mercati organizzati.

2.6 USO DI STIME

La predisposizione dell'informativa finanziaria richiede il ricorso a stime e assunzioni che possono determinare significativi effetti sui valori finali indicati nei prospetti contabili e nell'informativa fornita. L'elaborazione di tali stime implica l'utilizzo delle informazioni disponibili e l'adozione di valutazioni soggettive, fondate anche sull'esperienza storica, utilizzate ai fini della formulazione di assunzioni ragionevoli per la rilevazione dei fatti di gestione. Le stime e le assunzioni sono riviste periodicamente e gli effetti di ogni variazione sono riflessi contabilmente nell'esercizio in cui avviene la revisione di stima, se tale revisione influenza solo l'esercizio corrente, o anche nei periodi successivi se la revisione influenza il periodo corrente e quelli futuri. Per loro natura, le stime e le assunzioni utilizzate possono variare di esercizio in esercizio e,

277 L'utile diluito per azione è calcolato per tener conto nell'esercizio di riferimento dell'effetto diluitivo di titoli potenzialmente convertibili in azioni ordinarie della Capogruppo. Il calcolo è dato dal rapporto tra il risultato netto della Capogruppo, rettificato per tener conto degli eventuali oneri o proventi della conversione, al netto dell'effetto fiscale, e la media ponderata delle azioni in circolazione, determinata ipotizzando la conversione di tutti i titoli aventi potenziale effetto diluitivo.

pertanto, non è da escludersi che negli esercizi successivi i valori iscritti nei bilanci in commento possano variare anche in maniera significativa a seguito del mutamento delle valutazioni soggettive utilizzate.

Di seguito sono descritti i trattamenti contabili che richiedono una maggiore soggettività nell'elaborazione delle stime, tenuto altresì conto della particolarità del contesto macroeconomico di riferimento registrata nel corso degli ultimi esercizi (in linea con le richieste ESMA e Consob278).

Ricavi provenienti da contratti con i clienti

La rilevazione dei ricavi provenienti da contratti con i clienti comprende componenti variabili, tra cui particolare rilevanza assumono le penali (diverse da quelle previste per risarcimento danni). Le componenti variabili sono individuate all'inception del contratto e stimate alla fine di ogni chiusura contabile durante tutto il periodo di vigenza contrattuale, per tener conto sia delle nuove circostanze intercorse, sia dei cambiamenti nelle circostanze già considerate ai fini delle precedenti valutazioni. Tra le componenti variabili di prezzo, sono incluse le passività per rimborsi futuri (refund liabilities). Nell'ambito del business relativo alla vendita di energia elettrica e del gas, i ricavi includono stime sia sul fatturato che sullo stanziamento per le forniture effettuate alla clientela tra la data dell'ultimo periodo di fatturazione e il termine dell'esercizio di riferimento. Entrambe le componenti di stima sono basate sull'applicazione di algoritmi sviluppati internamente coerenti con le indicazioni dell'Autorità di settore e che tengono conto della stima dei volumi consumati dalla clientela (considerate le informazioni sullo storico già oggetto di fatturazione). Come previsto dalla normativa di riferimento, lo stanziamento dei ricavi è soggetto a conguaglio fino al quinto anno successivo.

Fondi per rischi e oneri

Il Gruppo accerta nei Fondi per rischi e oneri le probabili passività riconducibili a vertenze e oneri con il personale, fornitori, terzi e, in genere, gli altri oneri derivanti da obbligazioni assunte. Tali accertamenti comprendono, tra l'altro, la valutazione di passività che potrebbero emergere da contenziosi e procedimenti di diversa natura, gli effetti economici di pignoramenti subìti e non ancora definitivamente assegnati, nonché i prevedibili conguagli o rimborsi da corrispondere alla clientela nei casi in cui non siano definitivamente determinati.

Il calcolo degli accantonamenti a Fondi per rischi e oneri comporta l'assunzione di stime basate sulle correnti conoscenze di fattori che possono modificarsi nel tempo, potendo generare esiti finali anche significativamente diversi da quelli tenuti in conto nella redazione dei presenti bilanci.

Al fine di riflettere in bilancio i rischi derivanti dalle potenziali frodi perpetrate ai danni di Poste Italiane e, quindi, di determinare gli impatti contabili connessi al potenziale rischio sui crediti d'imposta279, in continuità con gli esercizi precedenti, si è ritenuto di fare riferimento alle disposizioni dello IAS 37 - Accantonamenti, attività e passività potenziali, per la misurazione del rischio di non compensazione qualora la frode venisse accertata. In tale caso, l'eventuale mancato recupero del valore contabile dei crediti d'imposta non deriverebbe da una caratteristica dell'attività oggetto di valutazione, ma piuttosto dalla possibilità che, per i casi accertati di frode, la responsabilità sia estesa anche al cessionario – ancorché terzo in buona fede o parte offesa del reato. All'esito degli approfondimenti effettuati sui crediti d'imposta acquistati, anche con il supporto di consulenti esterni, è stato stimato uno specifico fondo rischi, determinato con l'applicazione di un significativo grado di giudizio professionale, i cui principali elementi di incertezza sono riconducibili all'esito dei procedimenti in corso, all'individuazione dei crediti le cui detrazioni che hanno formato oggetto di cessione siano effettivamente inesistenti e al risultato delle iniziative attivate da Poste Italiane per vedere tutelati i propri interessi e recuperare gli importi pagati verso i soggetti nei confronti dei quali siano stati appurati casi di frode.

278 Public statement ESMA32-193237008-8369 del 24 ottobre 2024 e Richiamo di attenzione n. 2/24 del 20 dicembre 2024.

279 Il trattamento contabile dei crediti di imposta è disciplinato dal Documento Banca d'Italia/Consob/Ivass n. 9 - Tavolo di coordinamento fra Banca d'Italia, Consob ed Ivass in materia di applicazione degli IAS/IFRS

Impairment e stage allocation degli strumenti finanziari

Sono di seguito riportati gli input, le assunzioni e le tecniche di stima utilizzate per il calcolo dell'impairment delle attività finanziarie misurate al costo ammortizzato e al fair value rilevato nelle altre componenti del conto economico complessivo e per la determinazione della stage allocation degli strumenti finanziari, quest'ultima non applicabile all'interno del Gruppo Poste Italiane per i crediti commerciali in conformità a quanto consentito dal Simplified Approach.

Descrizione generale dei modelli utilizzati

Il Gruppo applica il General deterioration model secondo modelli di stima dei parametri di rischio distinti a seconda della tipologia di controparte:

  • Titoli/depositi con controparti Sovereign, Banking e Corporate: modelli interni di stima dei parametri di rischio;
  • Pubblica Amministrazione e Controparti Centrali: parametri di rischio derivanti dai rating delle agenzie o tassi di default medi di settore.

Per i Crediti commerciali è applicato il Simplified approach come meglio descritto più avanti.

Significativo incremento del rischio di credito

Sulla base dei modelli di impairment di cui il Gruppo Poste Italiane si è dotato al fine di rispondere alle esigenze del principio contabile, la determinazione del significativo incremento del rischio di credito delle posizioni finanziarie, diverse dai crediti commerciali, avviene sulla base del "delta notch" tra il rating al momento dell'entrata in portafoglio e il rating alla data di reporting.

Tale delta viene confrontato con un valore soglia che prende in considerazione i seguenti fattori:

  • il rating dello strumento finanziario al momento dell'entrata in portafoglio;
  • il rating dello strumento finanziario alla data di reporting;
  • l'anzianità della posizione all'interno del portafoglio (fattore vintage);
  • un fattore additivo per mitigare la non linearità della probability of default ("PD") rispetto alle classi di rating280;
  • un fattore judgmental il cui utilizzo è ristretto al caso di repentini cambiamenti del merito creditizio non ancora rilevati dai rating281 .

I rating utilizzati nella staging allocation derivano da modelli interni, con riferimento alle controparti bancarie, sovrane e corporate e da infoprovider esterni, con riferimento alla Pubblica Amministrazione e alle Controparti Centrali. Sulla base delle informazioni sopra riportate si ritiene pertanto confutata da parte del Gruppo Poste Italiane la presunzione che vi siano stati aumenti significativi del rischio di credito dopo la rilevazione iniziale quando le attività finanziarie sono scadute da più di 30 giorni.

Il Gruppo Poste Italiane ha deciso di non adottare la "Low Credit Risk Exemption" e di procedere invece alla staging allocation degli strumenti finanziari interessati.

Per quanto riguarda i crediti commerciali, data l'adozione dell'approccio semplificato previsto dal nuovo principio contabile, le perdite attese sono determinate lungo l'intera vita dello strumento.

280 Il fattore additivo è costruito in funzione del livello del rating raggiunto alla reporting date: migliore è il rating di arrivo più diventa alta la soglia per il passaggio a Stage 2.

281 Il fattore judgmental è un fattore che può riassumere aspetti rilevanti nella determinazione del significativo incremento del rischio di credito tenuto conto di alcuni elementi quali ad esempio:

- una variazione significativa, effettiva o attesa, del rating di credito interno/esterno dello strumento finanziario;

- variazioni sfavorevoli, esistenti o previste, delle condizioni economiche, finanziarie o commerciali che si ritiene possano provocare un cambiamento significativo della capacità del debitore di onorare i suoi debiti, come un aumento, effettivo o atteso, dei tassi di interesse o un aumento significativo, effettivo o atteso, dei tassi di disoccupazione.

Definizione di default

Il Gruppo Poste Italiane definisce il Default sulla base di valutazioni ad hoc che prendono in considerazione:

  • eventuali delay di pagamento;
  • informazioni di mercato quali ad esempio attribuzioni allo stato di default da parte delle agenzie di rating;
  • analisi interne su specifiche posizioni creditorie.

Svalutazione collettiva e individuale

Con riferimento a un gruppo omogeneo di attività finanziarie, viene applicato un criterio di svalutazione su base collettiva che definisce la misura dell'ECL insita nello strumento, pur non essendo possibile la sua riconduzione ad una specifica posizione. La modalità di raggruppamento è effettuata in relazione alla tipologia di controparte sulla base della modalità di stima delle PD.

La svalutazione individuale è considerata tale solo per le svalutazioni analitiche fatte sui crediti commerciali di importo superiore ad una determinata soglia, per i quali si effettua una valutazione ad hoc per il singolo credito.

Informazioni forward looking

Secondo le indicazioni fornite dal principio, il calcolo dell'ECL deve considerare anche elementi forward looking basati su scenari di ampio consenso.

L'approccio seguito dal Gruppo Poste Italiane è quello di inglobare direttamente nella stima della PD le informazioni forward looking. In particolare, per le controparti sovrane, per le quali sono disponibili autorevoli stime prospettiche282, sono utilizzati tali valori per il calcolo della PD; per quanto riguarda le altre controparti, invece, il modello interno adottato consente di completare il dataset di input necessario al calcolo della PD a partire da valori di scenario riferibili ad alcune delle variabili del modello. La finalità dell'approccio è, quindi, quella di stimare le variabili non valorizzate utilizzando la correlazione storica delle informazioni disponibili283 .

Informazioni ESG

I modelli di stima delle PD Sovereign, Bank e Corporate comprendono variabili che riflettono i fattori Social e Governance definiti a partire da indicatori forniti da autorevoli fonti quali l'ONU e la World Bank. Il fattore Environmental risulta trascurabile a tali fini in considerazione dell'orizzonte temporale di 1 anno della stessa PD. Nell'ambito del Patrimonio destinato BancoPosta, tale fattore è monitorato attraverso analisi di scenario e verifica di rating forniti da agenzie esterne.

Tecniche di stima utilizzate

Per lo sviluppo di modelli di calcolo della PD per le controparti Sovereign, Banking e Corporate, non potendo utilizzare eventi di default, in quanto poco frequenti, è stato adottato un approccio di tipo shadow rating.

Tale metodologia consiste nell'utilizzare variabili target legate al livello di rating esterno prodotto dalle agenzie; il target è identificato con il tasso di default collegato al livello di rating.

È stata scelta un'agenzia di rating di riferimento per la costruzione del target tenendo in considerazione sia la numerosità delle controparti valutate sia la disponibilità di dati storici su un orizzonte temporale ritenuto adeguato.

Per la costruzione dei modelli sono state estratte e utilizzate le seguenti tipologie di dati per ciascun Paese del campione:

  • dati macroeconomici;
  • indicatori correlati alle tematiche Social e Governance;
  • dati di bilancio.

282 Tra le quali stime prospettiche rese disponibili dal Fondo Monetario Internazionale, dall'ONU e dalla World Bank.

283 In particolare, l'utilizzo di tale approccio viene limitato a situazioni per le quali si ritiene che, effettivamente, i dati consuntivi non siano più rappresentativi della reale rischiosità della controparte.

Ai fini della stima dei modelli interni è stata utilizzata una definizione di default basata su un ritardo di pagamento di 90 giorni.

Misurazione dell'ECL

La determinazione delle perdite attese (ECL) viene svolta sull'orizzonte temporale definito coerentemente con il livello di Staging (12 mesi o lifetime) sulla base delle seguenti grandezze:

  • Probability of Default (PD);
  • Loss Given Default (LGD);
  • Exposure at Default (EAD);
  • Time Factor (TF).

Di seguito le principali assunzioni/scelte adottate nella determinazione dei singoli fattori:

  • PD, come indicato dal principio, è stata adottata una valutazione Point in Time (PIT) e forward looking;
  • LGD, sono stati utilizzati valori coerenti con il modello Internal Ratings Based (IRB) Base Approach della normativa di Basilea (45% per attività di rischio senior, 75% per le attività di rischio subordinate);
  • EAD, esposizione calcolata prospetticamente fino alla scadenza dello strumento a partire dallo sviluppo dei flussi di cassa previsti. Nello sviluppo si è tenuto conto delle specifiche ipotesi di indicizzazione per ogni asset class (titoli a tasso fisso, titoli a tasso variabile, titoli Indicizzati all'inflazione, ecc.);
  • TF, come tasso di attualizzazione è stato adottato il tasso di interesse effettivo determinato a livello di singola posizione.

Le assunzioni adottate e sopra esposte hanno portato ad una riduzione della PD dell'Italia e in generale delle altre controparti Sovereign rispetto a quanto utilizzato nelle valutazioni di cui alla Relazione finanziaria annuale al 31 dicembre 2023.

Crediti commerciali

Il Gruppo adotta l'approccio semplificato per la determinazione dell'impairment dei crediti commerciali, sulla base del quale il fondo a copertura perdite è determinato per un ammontare uguale alle perdite attese lungo tutta la vita del credito. Tale approccio viene determinato mediante il seguente processo:

  • sulla base del volume d'affari o dell'esposizione creditizia storica, si individua una soglia di credito oltre la quale procedere ad una valutazione analitica del singolo credito o della singola esposizione creditoria. La valutazione analitica delle posizioni creditorie implica un'analisi della qualità del credito e della solvibilità del debitore, determinata in base ad elementi probativi interni ed esterni a supporto di tale valutazione;
  • per i crediti sotto la soglia individuata, mediante la predisposizione di una matrice dalla quale risultino le diverse percentuali di svalutazione stimate sulla base delle perdite storiche, ove esistenti, o in alternativa sull'andamento storico degli incassi. Nella costruzione della matrice di impairment i crediti vengono raggruppati per categorie omogenee in funzione delle loro caratteristiche, al fine di tenere conto dell'esperienza storica sulle perdite.

Garanzie e altri strumenti di attenuazione del rischio di credito sui crediti commerciali

Al fine di mitigare i rischi derivanti dalla concessione di condizioni di pagamento posticipato alla propria clientela, il Gruppo si è dotato di una policy e di idonee linee guida che regolamentano la gestione dei crediti commerciali, le modalità e le condizioni di pagamento da applicare alla clientela e definisce il processo aziendale volto a verificare il merito creditizio del cliente, nonché la sostenibilità del rischio commerciale insito nella proposta contrattuale di pagamento posticipato. In funzione dell'esito delle valutazioni, i contratti stipulati con la clientela possono essere subordinati alla prestazione di un'idonea garanzia. Le garanzie vengono inoltre richieste se previste da disposizioni normative e/o da regolamenti attuativi di specifici servizi.

Il Gruppo Poste Italiane accetta principalmente fidejussioni bancarie o assicurative rilasciate da primario istituto; in alternativa, su richiesta del cliente e previa valutazione del rischio, accetta fidejussioni rilasciate da altri istituti, o il versamento di un deposito cauzionale mediante l'apertura di un conto corrente postale vincolato. Il Gruppo Poste Italiane di norma concede l'esonero dal rilascio delle garanzie fideiussorie a copertura di crediti commerciali alla Pubblica Amministrazione, ad eccezione dei casi in cui il rilascio sia obbligatorio per disposizioni normative o per regolamenti attuativi di specifici servizi.

Per tutte le posizioni creditorie valutate analiticamente, ai fini del calcolo del fondo svalutazione crediti commerciali, le garanzie riducono l'incidenza dell'ammontare esposto a rischio.

Al 31 dicembre 2024, il Gruppo non detiene crediti commerciali assistiti da garanzie o altri strumenti di attenuazione del rischio di credito per i quali non sia stato rilevato un fondo a copertura perdite attese.

Impairment test su avviamenti, unità generatrici di flussi di cassa e partecipazioni

Sul valore degli avviamenti e sugli altri attivi immobilizzati sono svolti i test di impairment previsti dallo IAS 36 – Riduzione di valore delle attività. L'effettuazione dei test comporta l'assunzione di stime che dipendono da fattori che possono cambiare nel corso del tempo, con conseguenti effetti anche significativi rispetto alle valutazioni effettuate negli esercizi precedenti.

Nel rispetto di quanto previsto dal principio contabile di riferimento, quando non è possibile stimare il valore recuperabile di una singola attività, il Gruppo identifica il più piccolo gruppo di attività che genera flussi finanziari in entrata ampiamente indipendenti da quelli derivanti da altre attività o gruppi di attività (Cash Generating Units - CGU). Il processo di identificazione di tali CGU implica necessariamente un giudizio da parte del management relativamente alla natura specifica delle attività e del business cui esse appartengono e all'evidenza che i flussi finanziari in entrata derivanti dal gruppo di attività siano strettamente interdipendenti fra loro e ampiamente indipendenti da quelli derivanti da altre attività (o gruppi di attività). Il numero e il perimetro delle CGU sono sistematicamente aggiornati per riflettere gli effetti di nuove operazioni di aggregazione e riorganizzazione realizzate dal Gruppo, nonché per tener conto di quei fattori esterni che potrebbero influire sulla capacità da parte delle attività di generare flussi finanziari in entrata indipendenti.

Con riferimento agli indicatori quantitativi esterni di riduzione di valore a livello di Gruppo, si precisa che, al 31 dicembre 2024, la capitalizzazione di borsa è superiore al patrimonio netto contabile mentre, con riguardo agli elementi di fonte interna si segnala che i risultati consolidati a dicembre 2024 risultano al di sopra delle previsioni di budget per l'analogo periodo.

Per i test di impairment più significativi eseguiti al 31 dicembre 2024, si riportano di seguito i valori contabili oggetto di verifica e le principali assunzioni alla base delle verifiche svolte:

Importo
(€mln)
Metodo
utilizzato
Periodo di previsione
esplicita
Tasso di
crescita
Tasso di sconto
Avviamenti CGU Corrispondenza, Pacchi e
Distribuzione
213 DCF 2025-2028 2,0% 6,11% (WACC)
Avviamenti CGU Settore Postepay 459 DCF 2025-2028 2,0% 8,02% (WACC)
Avviamento CGU NET Insurance (Assicurativo) 124 DDM 2025-2028 2,0% 7,95% (Ke)
Partecipazione in Financit SpA 21 DDM 2025-2034 N/A 7,99% (Ke)

DCF: Discounted Cash Flow; DDM: Dividend Discount Model; WACC: Weighted Average Cost of Capital; Ke: costo del capitale proprio; N/A: si considera unicamente il periodo di previsione esplicita.

Anche in virtù della diminuzione dei tassi di interesse di mercato, si evidenzia che i tassi di sconto al 31 dicembre 2024 sono in diminuzione rispetto a quelli utilizzati per le stime dell'esercizio precedente.

CGU Corrispondenza, Pacchi e Distribuzione

Il test di impairment della CGU Corrispondenza, Pacchi e Distribuzione è stato eseguito, in coerenza con l'esercizio precedente, a livello consolidato, includendo al suo interno le società rientrati nel medesimo settore operativo; le attività svolte dalle differenti società e i conseguenti flussi di cassa risultano fortemente interdipendenti in quanto le scelte direzionali commerciali e strategiche vengono prese centralmente a livello di intero settore.

Per stimare il valore d'uso della CGU si è fatto riferimento al Piano strategico 2024-2028 "The Connecting Platform" aggiornato con il Budget 2025, rispettivamente approvati dal Consiglio di Amministrazione di Poste Italiane SpA in data 19 marzo 2024 e 21 febbraio 2025. Le previsioni economiche utilizzate nell'esecuzione del test includono, fra i diversi elementi caratterizzanti, anche le previsioni relative agli investimenti previsti che saranno focalizzati al raggiungimento degli obiettivi di automazione e modernizzazione della CGU stessa, in continuità con quanto realizzato negli esercizi precedenti. Particolare importanza viene attribuita agli investimenti classificati come ESG che rispettano i principi di riferimento di Sostenibilità del Gruppo. Tra i principali progetti di investimento della CGU si evidenziano gli interventi relativi al Progetto Polis "Case dei servizi di cittadinanza digitale", gli interventi di efficientamento energetico del patrimonio immobiliare, l'automazione e l'evoluzione della rete di smistamento e recapito in ottica Green.

Nella determinazione del terminal value, calcolato sulla scorta dell'ultimo anno di previsione esplicita, si è proceduto alla normalizzazione del reddito. Inoltre, si è fatto riferimento ai prezzi di trasferimento con cui è previsto che il Patrimonio BancoPosta remunererà i servizi resi dalla rete commerciale di Poste Italiane.

L'analisi ha permesso di concludere positivamente sulla congruità dei valori di bilancio.

Il test di impairment è basato su stime e assunzioni che presentano degli elementi di incertezza, anche in virtù dell'attuale contesto caratterizzato da una significativa volatilità delle principali grandezze di mercato e da una profonda aleatorietà delle aspettative economiche, nonché del perdurare di risultati economici negativi e del declino del mercato postale in cui il Gruppo opera; per tale motivo sono state svolte delle analisi di sensitività. In particolare, il test di impairment ha evidenziato la recuperabilità degli avviamenti allocati alla CGU anche incrementando di 100 punti base il tasso di attualizzazione indicato e riducendo congiuntamente di 20 punti base il fattore di crescita di lungo periodo.

Le sensitivity svolte sul test di impairment portano ad un sostanziale allineamento tra il valore recuperabile e il capitale investito netto della CGU, a parità di tasso di crescita (2%), con un tasso di attualizzazione del 9,70% (considerevolmente più alto anche del tasso di attualizzazione già utilizzato al 31 dicembre 2023, superiore di 137 punti base rispetto a quello del 31 dicembre 2024).

Con riferimento alle unità immobiliari adibite a Uffici Postali e a centri di meccanizzazione e smistamento, la valutazione, coerentemente con il passato, ha tenuto conto dell'obbligo di adempimento del Servizio Postale Universale cui Poste Italiane SpA è soggetta, dell'inscindibilità dei flussi di cassa generati dal complesso delle unità immobiliari adibite a tale servizio, diffuso obbligatoriamente e capillarmente sul territorio prescindendo dalla redditività teorica delle diverse localizzazioni, dell'unicità del processo produttivo dedicato, nonché della sovrapposizione delle attività produttive postali e finanziarie nell'ambito degli stessi punti vendita, costituiti dagli Uffici Postali. Su tali basi, il valore d'uso dei Terreni e Fabbricati strumentali può considerarsi relativamente insensibile alla fluttuazione del valore commerciale degli immobili e, in particolari situazioni critiche di mercato, per determinate unità immobiliari, può risultare anche significativamente superiore al mero valore commerciale, senza che tale fenomenologia influisca negativamente sui flussi di cassa e sulla redditività complessiva del segmento Corrispondenza, Pacchi e Distribuzione.

Il fair value complessivo del patrimonio immobiliare della Capogruppo utilizzato nella produzione di beni e servizi, come risultante dalle perizie immobiliari effettuate, continua a risultare superiore al valore di bilancio.

CGU Servizi Postepay

Nell'esecuzione del test di impairment relativo agli avviamenti derivanti dall'acquisizione del gruppo LIS, avvenuta nel corso del 2022, si è fatto riferimento alla CGU composta da tutte le società appartenenti al settore Servizi Postepay quale unica unità generatrice di flussi finanziari; a seguito del completamento dei processi di integrazione e riorganizzazione di LIS. Infatti, il settore operativo Servizi Postepay è fondato su processi di mercato e operativi unici e integrati secondo una logica unitaria e si ritiene, pertanto, che i flussi finanziari siano ampiamente indipendenti rispetto a quelli generati dagli altri settori operativi del Gruppo Poste, ma strettamente interrelati all'interno del settore.

Per stimare il valore d'uso della CGU si è fatto riferimento al Piano strategico 2024-2028 "The Connecting Platform", redatto anche in coerenza e tenendo conto degli obiettivi ESG, aggiornato con il Budget 2025, rispettivamente approvati dal Consiglio di Amministrazione di Poste Italiane SpA in data 19 marzo 2024 e 21 febbraio 2025, nonché dai Consigli di Amministrazione delle rispettive società appartenenti alla CGU per la parte di competenza. Sulla base delle risultanze del test, al 31 dicembre 2024 non è emersa la necessità di apportare rettifiche di valore.

Le analisi di sensitività evidenziano un ampio margine di superamento del test anche in scenari significativamente peggiorativi rispetto a quello utilizzato per il test di impairment.

CGU Net Insurance (Assicurativa)

A valle dell'acquisizione di Net Insurance da parte di Poste Vita tramite il veicolo societario Net Holding avvenuta nel 2023 e del relativo processo di Purchase Price Allocation, è emerso un avviamento di 124 milioni di euro pari alla differenza residua tra il corrispettivo trasferito per l'acquisizione di Net Insurance da parte di Net Holding e il fair value delle attività nette acquisite rettificate.

Nell'esecuzione del test di impairment relativo al gruppo Net Insurance, si è fatto riferimento alla CGU composta dalle società Net Insurance e Net Insurance Life quale unità generatrice di flussi finanziari.

Per stimare il valore d'uso della CGU si è fatto riferimento al Piano strategico 2024-2028 "The Connecting Platform". Sulla base delle risultanze del test, al 31 dicembre 2024 non è emersa la necessità di apportare rettifiche di valore.

Le sensitivity svolte sul test di impairment portano ad un sostanziale allineamento tra il valore recuperabile e le attività nette della CGU, a parità di tasso di crescita (2%), con un tasso di attualizzazione del 11,9%.

Partecipazione in Financit S.p.A.

Con riferimento alla partecipazione in Financit, sulla base delle risultanze del test è emersa la necessità di rettificare il valore di carico della partecipazione con un corrispondente effetto negativo di circa 8 milioni di euro sul risultato economico consolidato (circa 19 milioni di euro sul risultato economico del bilancio separato di Poste Italiane); a seguito della svalutazione, il valore di carico della partecipazione è pari a 21 milioni di euro.

Partecipazione in Anima Holding S.p.A.

In relazione alla partecipazione in Anima Holding, si segnala che, differentemente dai precedenti esercizi, il test di impairment non è stato svolto al 31 dicembre 2024 in seguito alla decisione di aderire all'Offerta Pubblica di Acquisto ("OPA") lanciata da Banco BPM Vita S.p.A. sulle azioni ordinarie di Anima Holding. Il valore del corrispettivo per azione offerto nell'ambito dell'OPA risulta essere superiore rispetto al valore unitario di carico della partecipazione iscritta al 31 dicembre 2024 sia nel Bilancio del Gruppo Poste, che nel bilancio separato di Poste Italiane. Per ulteriori informazioni si rimanda alla nota 3 - Eventi di rilievo intercorsi nell'esercizio ed eventi successivi al 31 dicembre 2024.

Ammortamento delle Attività materiali e immateriali

Il costo delle attività immobilizzate è ammortizzato in quote costanti lungo la vita utile stimata di ciascuna attività. La vita utile economica è determinata nel momento in cui le attività vengono acquistate ed è basata sull'esperienza storica per analoghi investimenti, condizioni di mercato e anticipazioni riguardanti eventi futuri che potrebbero avere un impatto, tra i quali le variazioni nella tecnologia. L'effettiva vita economica, pertanto, può differire dalla vita utile stimata. La vita utile delle principali classi di cespiti del Gruppo è di seguito dettagliata:

Immobili, impianti e macchinari Anni % annua di ammortamento
Fabbricati 40-59 3%-2%
Migliorie strutturali su immobili di proprietà 18-31 6%-3%
Impianti 8-23 13%-4%
Costruzioni leggere 10 10%
Attrezzature 3-10 33%-10%
Mobili e arredi 3-8 33%-13%
Macchine d'ufficio elettriche ed elettroniche 3-10 33%-10%
Automezzi, autovetture e motoveicoli 4-10 25%-10%
Migliorie su beni di terzi durata stimata della locazione* -
Altri beni 3-5 33%-20%

(*) Ovvero, vita utile della miglioria apportata, se inferiore alla durata stimata della locazione

Investimenti immobiliari Anni % annua di ammortamento
Immobili 39-42 3%-2%
Migliorie strutturali su immobili di proprietà 17-18 6%

Per i beni gratuitamente devolvibili, siti in terreni detenuti in regime di concessione o sub-concessione, nei casi in cui, nelle more della formalizzazione del rinnovo, la concessione stessa sia scaduta, l'eventuale ammortamento integrativo tiene conto della probabile durata residua di mantenimento dei diritti acquisiti in virtù dell'interesse pubblico delle produzioni svolte, da stimarsi in base agli accordi stipulati o in corso di stipula con il Demanio, allo stato delle trattative con gli enti concedenti e all'esperienza storica.

Infine, per quanto riguarda le attività immateriali, l'ammortamento ha inizio nel momento in cui l'attività è disponibile all'uso e si estende, sistematicamente e in quote costanti, in relazione alla sua stimata vita utile determinata in un range che va da 2 a 5 anni.

Passività assicurative

Sono di seguito riepilogati i principali modelli, dati di input e le assunzioni adottate per la stima delle passività assicurative, ossia dei flussi finanziari futuri in entrata e in uscita correlati ai contratti assicurativi.

Dati di input, ipotesi e tecniche di stima utilizzate

Per i contratti misurati con il modello VFA, la stima dei flussi futuri relativi alla Passività per residua copertura viene effettuata considerando i seguenti input:

  • Ipotesi non finanziarie, quali mortalità, riscatti, conversioni, spese, ecc. Le ipotesi di spesa, coerentemente con il principio, sono parametrizzate tenendo conto solo dei costi attribuibili;
  • Ipotesi finanziarie, quali rendimenti degli attivi a copertura delle passività assicurative, Asset Allocation, ecc;
  • Scenari economici stocastici284 differenziati per Gestione Separata e per tipologia di Business.

La stima dei flussi di cassa tiene conto di tutti gli impegni delle compagnie relativamente ai contratti oggetto di valutazione attraverso l'elaborazione di grandezze quali i premi lordi, altri flussi in entrata diversi dai premi coerenti con la quantificazione delle prestazioni oggetto di analisi, provvigioni, spese, liquidazioni per prestazioni, eventuale Riserva Matematica residua a fine proiezione ed altri flussi in uscita diversi dai precedenti coerenti con la quantificazione delle prestazioni oggetto di analisi.

Per i contratti misurati con il BBA, i flussi futuri di adempimento rappresentano le stime dei flussi di cassa futuri che si genereranno dal naturale adempimento dei contratti da parte delle compagnie e includono pertanto tutti i possibili flussi di cassa che rientrano nei contract boundary.

Nella proiezione dei flussi di cassa rientrano sinistri pagati, rimborsi per estinzione anticipata dei contratti, provvigioni di acquisizione, altre spese di amministrazione direttamente attribuibili, altre spese di acquisizione direttamente attribuibili, premi emessi e recuperi.

Si precisa inoltre che, per i contratti onerosi misurati con il PAA, i flussi futuri di adempimento sono calcolati utilizzando lo stesso approccio adottato per i contratti misurati mediante il BBA.

Le Passività per sinistri accaduti, comprende i flussi finanziari futuri di adempimento relativi ai servizi passati attribuiti al gruppo di contratti alla data di valutazione. Tali flussi sono definiti come la somma delle seguenti componenti:

  • Flussi di cassa delle Best Estimate Liabilities non scontate (UBEL285), i quali costituiscono la miglior stima dei flussi di cassa in uscita relativamente sia ai sinistri denunciati che ai sinistri tardivi;
  • Effetto sconto, calcolato attualizzando i flussi di cassa di cui al punto precedente mediante la curva di sconto definita;
  • Aggiustamento per i rischi non finanziari, stimato utilizzando la metodologia definita dal Gruppo.

Il processo di allocazione dei costi tra "attribuibile" e "non attribuibile" avviene puntualmente in base ai centri di costo che li sostengono. L'evoluzione e il relativo differimento dei costi seguono le proiezioni dei flussi finanziari associati e le medesime metriche di riconoscimento adottate per il rilascio del CSM.

Non sono state apportate modifiche al processo di valutazione della passività assicurativa rispetto al bilancio al 31 dicembre 2023 ad eccezione delle ipotesi finanziarie e tecniche che vengono aggiornate, se necessario, ad ogni data di valutazione.

284 Un modello matematico stocastico permette di studiare l'andamento di fenomeni che seguono leggi casuali o probabilistiche.

285 Undiscounted Best Estimate Liabilities.

Componente di investimento

Le valutazioni circa la Componente di investimento attesa da includere nella stima dei flussi finanziari futuri di adempimento viene effettuata distintamente per tipologia di prodotto. La stima del flusso relativo alla Componente di investimento viene prevista sia per le valutazioni alla rilevazione iniziale dei gruppi di contratti, sia per le valutazioni a ciascuna data di reporting.

Per i contratti con elementi di partecipazione discrezionale e le rendite in fase di accumulo, la componente di investimento attesa è pari al valore di riscatto al netto delle penali, per cui la stima nei flussi futuri di adempimento è ottenuta come differenza tra la stima dell'importo liquidato e il controvalore calcolato sulla base del valore di riscatto al netto delle penali. Per le rendite certe in fase di erogazione della rendita, il valore della componente di investimento non rappresenta una stima in quanto corrisponde al valore delle prestazioni da erogare, mentre per le rendite vitalizie in fase di erogazione e i prodotti di puro rischio non è prevista la presenza di alcuna Componente di investimento.

Metodo di determinazione del tasso di sconto utilizzato

Si riporta di seguito il dettaglio, per singolo portafoglio, delle curve di sconto utilizzate dal Gruppo Poste Italiane nella determinazione delle passività assicurative e delle correzioni apportate alla Basic Risk Free Curve di riferimento per tener conto del livello di liquidità della controparte (Illiquidity Premiums):

  • in relazione al business partecipativo di Gestione separata e al portafoglio Unit Linked collegato a Gestioni separate (Prodotti Multiramo), l'Illiquidity Premium è calibrato sulla base della composizione del portafoglio di riferimento (es. Gestioni Separate o Compagnia) sfruttando logiche e metriche mutuate dall'approccio Solvency II;
  • in relazione al business non partecipativo Vita e per il portafoglio Unit Linked non collegato a Gestioni Separate vengono utilizzati valori di Illiquidity Premiums coerenti con il valore di Volatility Adjustment fornito da EIOPA, in coerenza con quanto effettuato in ambito Solvency II. Tale impostazione è replicata sul business vita puro rischio della Net Insurance Life;
  • in relazione al business Danni relativo alle Compagnie Poste Assicura e Net Insurance viene adottata la curva Basic Risk Free, ipotizzando un Illiquidity Premium pari a coerenti con il valore di Volatility Adjustment fornito da EIOPA.

In termini operativi, il Gruppo Poste Italiane ha definito le curve alla data di rilevazione iniziale del contratto, in particolare:

  • per il business Vita relativo ai contratti emessi da Poste Vita, la curva di rilevazione inziale dei contratti viene fissata pari alla curva Based Risk Free con illiquidity premium relativa al trimestre precedente;
  • per il business Danni relativo ai contratti di Poste Assicura, la curva alla rilevazione inziale dei contratti è la Based Risk Free dell'esercizio precedente (31/12/t-1);
  • per il business Danni, relativo ai contratti emessi dalla Net Insurance, e per il business Vita, relativo ai contratti emessi da Net Insurance Life, la curva alla rilevazione iniziale dei contratti è la Based Risk Free con Volatility Adjstment relativa all'esercizio precedente (31/12/t-1).

Per il metodo BBA, ai fini del calcolo dell'interesse maturato sul CSM alla data di reporting, il Gruppo Poste Italiane utilizza la curva forward determinata rispetto alla curva spot locked-in alla data di valutazione.

Per il modello PAA, il Gruppo Poste Italiane non ha previsto una rettifica per tener conto dell'effetto del valore temporale del denaro e del rischio finanziario.

Metodo di determinazione dell'Aggiustamento per il rischio non finanziario

438 Il Gruppo Poste Italiane adotta l'approccio del percentile. L'ammontare dell'aggiustamento per il rischio non finanziario viene determinato considerando il perimetro dei rischi tecnici a cui le compagnie del gruppo sono esposte, utilizzando le valutazioni mutuate dal contesto Solvency II. In particolare, per la stima dell'Aggiustamento per il rischio non finanziario dei gruppi di contratti appartenenti al business Vita vengono prese in considerazione le esposizioni al rischio tipiche del

business Vita e al rischio di sottoscrizione al netto della capacità di assorbimento delle perdite delle riserve tecniche286 e al lordo della riassicurazione. Sono inoltre esclusi dalle analisi il rischio operativo e il rischio di default delle controparti. Per i contratti assicurativi appartenenti al business Danni, vengono considerate le esposizioni al rischio di tariffazione, al rischio di riservazione, al rischio catastrofale e al rischio di uscite anticipate tipico della tipologia di business. Nel business Danni la componente di Aggiustamento per il rischio non finanziario viene determinata, a differenza del business Vita, anche per la Passività per sinistri accaduti e per la Attività derivanti da cessione in riassicurazione.

Nel calcolo dell'ammontare dell'Aggiustamento per il rischio non finanziario, non viene applicata, per le compagnie del Gruppo Poste Italiane, la separazione tra componente di servizi assicurativi e componente di finanziamento.

Metodi di determinazione della coverage unit del CSM

Il rilascio a Conto economico del CSM lungo la vita dei contratti viene effettuato mediante la definizione della c.d. Coverage Unit (CU). Con riferimento al business Vita, il Gruppo Poste Italiane determina il rilascio del CSM adottando una Coverage Unit sulla base di un driver Volume-based, definito distintamente per modello di Misurazione adottato:

  • Modello BBA: la CU viene definita con un driver basato sulle somme assicurate, assimilabili al capitale caso morte per i contratti di puro rischio e sulle riserve matematiche, per le sole Rendite (in fase di erogazione) non in Gestione Separata derivanti da prodotti Long Term Care;
  • Modello VFA: la CU per i contratti DPF viene definita utilizzando un driver basato sulle riserve matematiche.

Nell'ambito del pattern di rilascio del CSM del business Danni, per i contratti valutati con il Modello BBA, il Gruppo ha deciso di utilizzare per il business caratterizzato da capitale assicurato costante un driver di rilascio basato sui premi di competenza al lordo delle provvigioni (considerando anche l'effetto di eventuali rimborsi di premio e relativi storni provvigionali); fatta eccezione per il business Danni caratterizzato da capitale assicurato decrescente (Cessione del Quinto – CQ di Net Insurance), è stato definito l'utilizzo di un metodo basato sulle somme assicurate come per il business Vita.

La percentuale di rilascio del CSM viene definita rapportando i driver volume based come sopra definiti all'ammontare dei volumi di tali driver proiettati su un arco temporale che coincide con la durata del gruppo dei contratti assicurativi.

Per i prodotti misurati con il metodo VFA, il Gruppo considera una componente aggiuntiva (additional release) nel rilascio di CSM di periodo volta a cogliere le differenze tra il risultato del margine ottenuto con ipotesi finanziarie di tipo reale (curve Real Word), rispetto a quello ottenuto con ipotesi finanziarie di rischio neutrale (curve Risk Neutral). Tale rilascio aggiuntivo è ottenuto dalla differenza tra il CSM prospettico di fine periodo prima del rilascio in ipotesi Real World ed il CSM prospettico di fine periodo prima del rilascio in ipotesi Risk Neutral.

Per effetto dell'additional release, è possibile ottenere un rilascio di CSM più coerente con il risultato finanziario degli underlying items dei contratti assicurativi e di ovviare al differimento sistematico del riconoscimento degli utili negli esercizi futuri mediante coverage unit.

286 La capacità di assorbimento delle perdite delle riserve tecniche rappresenta un aggiustamento previsto dalla normativa SII, calcolato sulla base delle riserve tecniche, limitatamente alla componente di flussi futuri, dei rendimenti retrocessi agli assicurati, che aumentano all'aumentare dei tassi di interesse. Tale aggiustamento riduce il valore di SCR, sulla base del quale viene calcolato l'Aggiustamento per il rischio non finanziario.

Imposte differite attive

La contabilizzazione delle Imposte differite attive è effettuata sulla base delle aspettative di reddito negli esercizi futuri. La valutazione dei redditi attesi ai fini della contabilizzazione delle imposte differite dipende da fattori che possono variare nel tempo e determinare effetti significativi sulla valutazione di tale posta di bilancio.

Pagamenti basati su azioni

Come meglio descritto nella Nota 4.12 - Ulteriori informazioniAccordi di pagamento basati su azioni e 5.12 - Ulteriori informazioniAccordi di pagamento basati su azioni rispettivamente del Bilancio consolidato che del Bilancio Separato di Poste Italiane SpA, per la valutazione degli Accordi di pagamento basati su azioni in essere nel Gruppo Poste Italiane alla chiusura dei presenti bilanci, ci si è basati principalmente sulle conclusioni raggiunte da attuari esterni al Gruppo. Le condizioni dei Piani contemplano il verificarsi di taluni eventi futuri, quali il raggiungimento di obiettivi di performance, il verificarsi di condizioni cancello e, nell'ambito di determinati settori di attività, il conseguimento di determinati parametri di adeguatezza patrimoniale, di liquidità e/o solvibilità, in conseguenza dei quali la valutazione delle passività, della riserva di Patrimonio netto e dei corrispondenti effetti economici comporta l'assunzione di stime basate sulle attuali conoscenze di fattori che possono modificarsi nel tempo, potendo generare esiti finali anche diversi da quelli di cui si è tenuto conto nella redazione dei presenti bilanci.

Trattamento di fine rapporto

La valutazione del Trattamento di fine rapporto è basata anche su conclusioni raggiunte da attuari esterni al Gruppo. Il calcolo tiene conto del TFR maturato per prestazioni di lavoro già effettuate ed è basato su diverse ipotesi di tipo sia demografico sia economico-finanziario.

Di seguito sono riportate le principali assunzioni attuariali applicate nel calcolo del TFR al 31 dicembre 2024, fondate anche sull'esperienza di ciascuna azienda del Gruppo e della best practice di riferimento:

Basi tecniche economico-finanziarie

31.12.2024
Tasso di attualizzazione 3,18%
Tasso di inflazione 2,00%
Tasso annuo incremento TFR 3,00%

Basi tecniche demografiche

31.12.2024
Mortalità ISTAT 2018
Inabilità Tavole INPS distinte per età e sesso
Età pensionamento Raggiungimento requisiti Assicurazione Generale Obbligatoria
Frequenza Anticipazioni TFR Tavola specifica con tassi differenziati per Società
Frequenza Turnover dipendenti Tavola specifica con tassi differenziati per Società

Determinazione della passività per leasing

440 Per la determinazione della passività finanziaria per leasing, il Gruppo ha scelto di far riferimento a un tasso di indebitamento marginale ("Incremental Borrowing Rate" o "IBR") determinato in linea con un ipotetico finanziamento che sarebbe stato ottenuto nel contesto economico corrente, e definito per gruppi di contratti con durata residua simile e per società di riferimento simili. In particolare, il singolo IBR tiene conto del Risk free rate individuato in base a fattori quali il contesto economico, la valuta, la scadenza contrattuale, e del Credit spread che riflette l'organizzazione e la struttura finanziaria delle società. L'IBR associato all'inizio del contratto sarà oggetto di rivisitazione in occasione di ogni lease modification, ossia di modifiche sostanziali e significative delle condizioni contrattuali nell'evolversi dell'accordo (es. durata del contratto o importo dei futuri pagamenti dovuti per il leasing). La tabella degli IBR definita per gruppi di contratti con durata residua simile e per società di riferimento simili, è oggetto di periodico monitoraggio e aggiornata almeno una volta nel corso dell'esercizio.

Con riferimento invece alla determinazione della durata contrattuale alla data di inizio del contratto o che residua ad una data successiva (nel caso di modifiche sostanziali e significative delle condizioni contrattuali) e, in particolare, per gli accordi di locazione immobiliare, il Gruppo ricorre ad un approccio valutativo che si basa in primis sulla durata prevista dall'obbligazione così come pattuita e formalizzata nell'accordo tra le Parti e/o dal quadro legislativo di riferimento (Legge n. 392 del 27 luglio 1978), e ne può prevedere un'estensione temporale per effetto di un esercizio interpretativo/predittivo di fatti, circostanze e intendimenti futuri anche strategici sia del locatario che del locatore. Ne deriva un set di regole per la determinazione del lease term, da applicare agli immobili in locazione previamente ricondotti a tre distinti cluster: immobili la cui localizzazione è soggetta a vincoli normativi e immobili ad alto valore commerciale, immobili ad uso civile come le foresterie destinate al personale dipendente e dirigente, e immobili strumentali altri.

La determinazione del lease term per tutti gli altri accordi di leasing coincide invece con la durata prevista dall'obbligazione pattuita tra le parti, compatibilmente con i futuri intendimenti nel voler/poter traguardare la fine e le esperienze acquisite.

Opzioni su quote di minoranza287

Nell'ambito di particolari operazioni societarie sono previste opzioni di acquisto e vendita che consentiranno a Poste Italiane di acquistare, a determinate date future, quote detenute dai soci di minoranza. Il prezzo di esercizio delle opzioni è generalmente determinato sulla base di una formula che prevede l'applicazione di un moltiplicatore ad alcuni target economico/patrimoniali della società acquisita. Per tali casi nel bilancio consolidato viene rilevata (oltre la quota di Patrimonio netto di pertinenza dei terzi) una passività finanziaria, per tener conto del possibile esercizio delle opzioni, in contropartita del Patrimonio netto di Gruppo, il cui valore dipende da stime effettuate internamente e che potrebbero variare anche significativamente nell'esercizio in corso e in quelli futuri. Le variazioni successive di valore della passività finanziaria troveranno contropartita nel Conto economico di Gruppo.

Per il dettaglio delle operazioni societarie dalle quali è emersa la necessità di rilevare tale passività finanziaria si rimanda alla Nota B8 - Passività finanziarie.

287 Un contratto d'opzione che consente all'entità di acquistare le partecipazioni dei soci di minoranza di una controllata in cambio di disponibilità liquide o altre attività finanziarie, dà origine nel bilancio consolidato ad una passività finanziaria per il valore attuale dell'importo da corrispondere. Ogni variazione della passività finanziaria che dovesse intervenire dalla data di iscrizione è contabilizzata con contropartita differente a seconda che si tratti di:

azionisti di minoranza direttamente interessati all'andamento del business della società controllata relativamente al passaggio dei rischi e dei benefici sulle quote soggette all'opzione. Uno tra gli indicatori dell'esistenza di tale interesse è dato dalla valutazione al fair value del prezzo d'esercizio dell'opzione. Oltre alla presenza di tale indicatore, il Gruppo procede a una valutazione caso per caso dei fatti e delle circostanze che caratterizzano le transazioni in essere. In tale fattispecie, il valore attualizzato dell'opzione viene inizialmente dedotto dalle Riserve di Patrimonio netto di pertinenza del Gruppo. Eventuali successivi cambiamenti nella valutazione del prezzo d'esercizio dell'opzione transitano da Conto economico.

azionisti di minoranza non direttamente interessati all'andamento del business (es. prezzo d'esercizio dell'opzione predeterminato). Il prezzo d'esercizio dell'opzione, debitamente attualizzato, viene dedotto dal corrispondente importo di Capitale e Riserve di pertinenza di terzi. Eventuali successivi cambiamenti nella valutazione del prezzo d'esercizio dell'opzione seguono la stessa logica, senza impatti a Conto economico.

Conversione dei bilanci in valuta estera

Ai fini della predisposizione del Bilancio Consolidato, la situazione patrimoniale-finanziaria e il risultato economico di tutte le società consolidate sono espressi in euro, che rappresenta la valuta funzionale di presentazione della Capogruppo.

I bilanci delle società che operano con una valuta funzionale diversa dall'euro, sono convertiti nella moneta di presentazione utilizzando il tasso di chiusura in essere alla data di riferimento per le attività e le passività, inclusi l'avviamento e le rettifiche effettuate in sede di consolidamento, e il tasso di cambio medio dell'esercizio (se ragionevolmente approssima il tasso di cambio in essere alla data delle rispettive operazioni) per i ricavi e per i costi. Tutte le risultanti differenze di cambio sono rilevate nel prospetto delle altre componenti di conto economico complessivo ed esposte separatamente in un'apposita riserva di patrimonio netto; tale riserva è riversata proporzionalmente nel conto economico al momento della dismissione (totale o parziale) della relativa partecipazione.

I tassi di cambio utilizzati per la conversione dei bilanci delle società consolidate in valuta estera sono quelli pubblicati dalla Banca d'Italia e dalla Banca Centrale Europea e presentati nella tabella di seguito:

2024 2023
Valuta Cambio puntuale al
Cambio medio
31 dicembre
annuale
Cambio puntuale al
31 dicembre
Cambio medio
annuale
Yuan Renminbi
Cinese
7,583 7,787 7,851 7,66
Dollaro USA 1,039 1,082 1,105 1,081
Sterlina britannica 0,829 0,847 0,869 0,870

Cripto-attività

Al fine di rispondere a quanto richiesto dalla Comunicazione Banca d'Italia/Consob del 6 marzo 2025, si informa che il Gruppo Poste Italiane non detiene, né tramite la Capogruppo Poste Italiane SpA né per il tramite di società controllate consolidate integralmente, cripto-attività per le quali si è reso necessario elaborare delle policy contabili dedicate oppure l'assunzione di stime per la loro valorizzazione in bilancio.

2.7 CAMBIAMENTO CLIMATICO E CONTESTO MACROECONOMICO

Informativa relativa al cambiamento climatico

I cambiamenti climatici e la transizione verso un'economia a basse emissioni di carbonio stanno assumendo una rilevanza sempre maggiore per imprese, banche, governi, autorità di regolamentazione e investitori.

Seppur il Gruppo Poste Italiane attribuisca una particolare importanza alla tutela ambientale, consapevole della necessità di utilizzare responsabilmente le risorse al fine di minimizzare gli impatti ambientali negativi288, tenuto conto dell'attività in cui il Gruppo opera, le tematiche connesse al cambiamento climatico sono ritenute, nell'eccezione fornita dai principi contabili di riferimento, non rilevanti per l'informativa finanziaria consolidata.

Tuttavia, anche tenuto conto della disclosure richiesta in passato dall'ESMA e richiamata nel Public statement 32- 193237008-8369 del 24 ottobre 2024, nonché dal Richiamo di attenzione Consob del 20 dicembre 2024, nella tabella che segue si riporta una mappatura dell'informativa climate-related con corrispondente rimando ai paragrafi del bilancio consolidato e del bilancio separato di Poste Italiane nei quali la tematica viene affrontata.

288 Per una descrizione delle linee guida strategiche fissate dal Gruppo, anche in coerenza con l'adesione all'Accordo di Parigi e al New Green Deal, si rimanda ai paragrafi dedicati alla tematica della Rendicontazione di Sostenibilità presente all'interno della Relazione sulla Gestione.

emarket
sdir scorage
CERTIFIED
Argomento Nota Descrizione
Stime e giudizi relativi
al cambiamento
climatico
Nota 2.6 Uso di stime "Impairment test su avviamenti,
unità generatrici di flussi di cassa e partecipazioni" e
"Impairment e stage allocation degli strumenti
finanziari"
• Focus sulla stima dei flussi di cassa attesi in
relazione alle CGU oggetto di impairment.
• Dettaglio dei fattori ESG considerati nella
stima della Probabilità di Default (PD).
Investimenti
sostenibili
Nota A1 "Immobili, impianti e macchinari"
Nota A4 "Attività per Diritti D'uso"
• Investimenti effettuati nell'esercizio di
riferimento finalizzati a ridurre l'impatto
ambientale del Gruppo/Capogruppo.
• Incremento dell'Attività per Diritti d'uso
connesso alla stipula di contratti di leasing
per veicoli "green".
Finanza sostenibile Nota A6 "Attività finanziarie"
Nota 4.12 "Ulteriori informazioni - Informazioni relative
ai patrimoni gestiti"
• Percentuale di prodotti ESG sull'intero
portafoglio di investimento e di assicurazione
di BancoPosta Fondi SpA SGR e del Gruppo
Poste Vita.
Certificati ambientali Nota 2.5 "Informazioni rilevanti sui principi contabili –
Certificati ambientali"
Nota A7 "Rimanenze"
Nota C5 "Costi per beni e servizi"
• Descrizione del trattamento contabile
applicato ai certificati ambientali
• Dettaglio delle rimanenze finali riferiti alle
quote di emissione e alle garanzie di origine e
crediti di carbonio presenti alla fine
dell'esercizio
• Indicazione dei costi sostenuti nell'esercizio
Pagamenti basati su
azioni
Nota 4.12 "Ulteriori informazioni - Accordi di
pagamento basati su azioni"
Nota 5.12 "Ulteriori informazioni - Accordi di
pagamento basati su azioni"
per l'acquisto di certificati ambientali.
• Descrizione dei Piani di incentivazione alcuni
dei quali ancorati al raggiungimento di
obiettivi ESG.
Rischio climatico Nota 4.6 "Analisi e presidio dei rischi"
Nota 5.6 "Analisi e presidio dei rischi"
• Descrizione dell'esposizione di Poste Italiane
SpA e dell'intero Gruppo ai rischi legati al
cambiamento climatico e alle azioni poste in
essere per mitigare tali rischi.

Contesto macroeconomico

Le stime utilizzate per la predisposizione dei Bilanci tengono adeguatamente conto del particolare contesto macroeconomico di riferimento, al 31 dicembre 2024 fortemente caratterizzato da una molteplicità di fattori quali: inflazione, aumento dei tassi di interesse, deterioramento del clima economico, rischi geopolitici e incertezze sugli sviluppi futuri considerando i conflitti in atto in Ucraina e in Medio Oriente. Tali incertezze trovano riflesso negli indicatori utilizzati alla base delle stime.

Per informazioni su come tali incertezze siano state riflesse nella stima delle PD utilizzate per il calcolo delle perdite attese si rimanda alla sezione 2.6 "Uso di stime - Impairment e stage allocation degli strumenti finanziari"; mentre per la trattazione completa dei rischi connessi al contesto economico di riferimento si rinvia alle specifiche sezioni della Relazione sulla Gestione.

2.8 CRITERI E METODOLOGIE DI CONSOLIDAMENTO

Il Bilancio consolidato del Gruppo Poste Italiane include il Bilancio di Poste Italiane SpA e dei soggetti sui quali la Capogruppo esercita il controllo direttamente o indirettamente, ai sensi dell'IFRS 10, a partire dalla data in cui lo stesso è stato acquisito e sino alla data in cui cessa. Il Gruppo controlla un'entità quando ha contemporaneamente:

  • il potere sull'entità oggetto di investimento;
  • l'esposizione o i diritti a rendimenti variabili derivanti dal rapporto con l'entità oggetto di investimenti;
  • la capacità di esercitare il proprio potere sull'entità oggetto di investimento per incidere sull'ammontare dei suoi rendimenti.

Il controllo è esercitato sia in forza del possesso diretto o indiretto delle azioni con diritto di voto, sia per effetto dell'esercizio di un'influenza dominante espressa dal potere di determinare, anche indirettamente, in forza di accordi contrattuali o legali, le scelte finanziarie e gestionali dell'entità, ottenendone i benefici relativi, prescindendo da rapporti di natura azionaria. Al fine della determinazione del controllo, si tiene conto dell'esistenza di potenziali diritti di voto esercitabili alla data di bilancio.

I bilanci oggetto di consolidamento sono redatti al 31 dicembre 2024, e ove necessario, sono opportunamente rettificati per uniformarli ai princípi contabili della Capogruppo.

Non rientrano nell'area di consolidamento, e pertanto non sono consolidati con il metodo integrale, i bilanci delle società controllate la cui inclusione non produrrebbe effetti significativi, singolarmente e cumulativamente, da un punto di vista sia quantitativo sia qualitativo ai fini di una corretta rappresentazione della situazione patrimoniale, economica e finanziaria del Gruppo.

I criteri adottati per il consolidamento integrale delle partecipate sono i seguenti:

  • le attività e le passività, gli oneri e i proventi delle partecipate consolidate integralmente sono assunti linea per linea, attribuendo ai soci di minoranza, ove presenti, la quota di Patrimonio netto e del Risultato netto del periodo di loro spettanza; tali voci sono indicate separatamente nell'ambito del Patrimonio netto e del Conto economico consolidato;
  • le operazioni di aggregazione di imprese in forza delle quali viene acquisito il controllo di un'entità sono contabilizzate applicando il metodo dell'acquisizione ("acquisition method"). Il costo di un'aggregazione aziendale è rappresentato dal valore corrente ("fair value") alla data di acquisto delle attività cedute, delle passività assunte, degli strumenti di capitale emessi e di ogni altro onere accessorio direttamente attribuibile; la differenza tra il prezzo di acquisizione e il valore corrente delle attività e passività acquistate, dopo aver verificato la corretta misurazione dei valori correnti delle attività e passività acquisite e del costo di acquisizione, se positiva, è iscritta nelle Attività immateriali alla voce "Avviamento", ovvero, se negativa, è imputata al Conto economico;
  • le acquisizioni di quote di minoranza relative a entità delle quali esiste già il controllo sono considerate operazioni sul Patrimonio netto; in assenza di un principio contabile di riferimento, il Gruppo procede alla imputazione a Patrimonio netto dell'eventuale differenza fra il costo di acquisizione e la relativa frazione di Patrimonio netto acquisita;
  • gli utili e le perdite, derivanti da operazioni effettuate tra società consolidate integralmente e non ancora realizzati nei confronti di terzi, sono eliminati, se significativi, come pure i reciproci rapporti di debito e credito, i costi e i ricavi, nonché gli oneri e i proventi finanziari;
  • gli utili o le perdite derivanti dalla cessione di quote di partecipazione in società consolidate sono imputati a Conto economico per l'ammontare corrispondente alla differenza fra il prezzo di vendita e la corrispondente frazione di Patrimonio netto consolidato ceduta.

Le partecipazioni in società controllate non significative, in società nelle quali il Gruppo ha un'influenza notevole (che si presume sussistere quando la partecipazione è compresa tra il 20% e il 50%), di seguito "società collegate", e in joint venture sono valutate con il metodo del Patrimonio netto. All'atto dell'acquisizione della partecipazione contabilizzata con il metodo del Patrimonio netto, qualsiasi differenza tra il costo della partecipazione e la quota d'interessenza della entità

nel fair value (valore equo) netto di attività e passività identificabili della partecipata è contabilizzata come illustrato di seguito:

  • a) l'avviamento relativo a una società collegata o a una joint venture è incluso nel valore contabile della partecipazione; l'ammortamento di tale avviamento non è consentito;
  • b) nella determinazione del valore iniziale della partecipazione nell'entità, qualunque eccedenza della quota d'interessenza nel fair value (valore equo) netto delle attività e passività identificabili della partecipata, rispetto al costo della partecipazione, è inclusa come provento nell'utile (perdita) d'esercizio della collegata o della joint venture del periodo in cui la partecipazione viene acquisita.

Successivamente all'acquisizione, inoltre, adeguate rettifiche sono apportate alla quota d'interessenza della entità all'utile (perdita) d'esercizio della collegata o della joint venture, al fine di tener conto, per esempio, dell'ammortamento delle attività ammortizzabili in base ai rispettivi fair value (valori equi) alla data di acquisizione, e delle eventuali perdite di valore dell'avviamento o degli immobili, impianti e macchinari. Inoltre, il metodo del Patrimonio netto prevede che:

  • gli utili o le perdite di pertinenza del Gruppo sono imputati a Conto economico dalla data in cui l'influenza notevole o il controllo ha avuto inizio fino alla data in cui l'influenza notevole o il controllo cessa; nel caso in cui, per effetto delle perdite, la società valutata con il metodo in oggetto manifesti un Patrimonio netto negativo, il valore di carico della partecipazione è annullato e l'eventuale eccedenza di pertinenza del Gruppo, laddove quest'ultimo si sia impegnato ad adempiere a obbligazioni legali o implicite dell'impresa partecipata, o comunque a coprirne le perdite, è imputata ad apposito fondo del passivo; le variazioni patrimoniali delle società valutate con il metodo del Patrimonio netto non rappresentate dal risultato di Conto economico sono imputate direttamente in rettifica delle riserve di Patrimonio netto;
  • gli utili e le perdite non realizzati generati su operazioni eseguite tra la Capogruppo/società controllate e la partecipata valutata con il metodo del Patrimonio netto sono eliminati in funzione del valore della quota di partecipazione del Gruppo nella partecipata stessa; le perdite non realizzate sono eliminate, a eccezione del caso in cui esse siano rappresentative di riduzione di valore.

VARIAZIONI NELL'AREA DI CONSOLIDAMENTO E ALTRE OPERAZIONI SOCIETARIE

Fondi Multi-Asset

Nel corso del 2023 Il Gruppo Poste Italiane ha avviato un progetto di "sostituzione" dei comparti SICAV multi-comparto di diritto lussemburghese, nei quali Poste Vita SpA aveva investito una porzione degli attivi (circa 25 miliardi di euro) di pertinenza delle Gestione Separate, con 11 OICVM di diritto italiano e di nuova istituzione, gestiti da BancoPosta Fondi SpA SGR.

L'obiettivo di tale progetto è stato quello di realizzare una struttura che consentisse alla Compagnia assicurativa – nei limiti normativi e regolamentari di riferimento – di beneficiare di un modello maggiormente idoneo a rispondere alle best practice del settore assicurativo domestico, in materia di investimenti in cd. "attivi complessi".

Il progetto si è concluso in data 13 settembre 2024 con il completamento della fusione transfrontaliera per incorporazione dei comparti della SICAV nei nuovi fondi OICVM, mediante la quale sono stati trasferiti a questi ultimi gli strumenti finanziari e le somme di denaro precedentemente ricompresi nei comparti della SICAV.

Alla data del presente Bilancio annuale, gli 11 OICVM, rispettando i requisiti previsti dall'IFRS 10 – Bilancio consolidato per la sussistenza del controllo e di conseguenza, sono consolidati integralmente nel Bilancio Consolidato del Gruppo Poste Italiane in quanto:

  • i. Poste Vita SpA è titolare del 100% delle quote dei Fondi in cui sono investiti gli attivi di pertinenza delle Gestioni Separate;
  • ii. BancoPosta Fondi SpA SGR, gestore dei Fondi, detiene contrattualmente la facoltà di influenzarne i rendimenti;
  • iii. entrambe le società di cui sopra sono controllate da Poste Italiane SpA che esercitando la sua attività di direzione e coordinamento, definisce le linee strategiche, la gestione degli investimenti e dei conseguenti flussi finanziari.

Il consolidamento integrale dei Fondi, che dal punto di vista economico non ha comportato alcun impatto sul risultato di esercizio, ha reso necessario esporre, a livello patrimoniale, le attività e passività finanziarie contenute nei fondi e a livello economico gli elementi reddituali caratterizzanti la variazione di periodo.

MLK Fresh

In data 31 gennaio 2024, attraverso la costituzione della NewCo denominata "MLK Fresh S.r.l.", è stata formalizzata la partnership nel settore del Fresh Food tra MLK Deliveries S.p.A. e Mazzocco S.r.l., società del Gruppo Italtrans che opera come corriere refrigerato nazionale.

MLK Fresh S.r.l, controllata al 70% da MLK e partecipata al 30% da Mazzocco S.r.l, sarà il veicolo attraverso il quale le parti offriranno nel territorio italiano i servizi evoluti di consegna dedicati al segmento di prodotti alimentari freschi nel mercato e-commerce B2C e/o delle spedizioni schedulabili.

N&TS Group Networks & Transactional Systems Group

In data 28 febbraio 2024 PostePay ha siglato un accordo per l'acquisto del 20% di N&TS GROUP Networks & Transactional Systems Group S.p.A., società italiana leader nelle soluzioni software per i pagamenti elettronici. Il closing dell'operazione è avvenuto in data 15 aprile 2024 in seguito all'avveramento delle condizioni sospensive.

In virtù della facoltà prevista dai paragrafi 45 e seguenti dell'IFRS 3 di completare la valutazione della business combination entro dodici mesi dalla data dell'operazione, la differenza tra il corrispettivo pattuito (17,6 milioni di euro) e il fair value della quota parte delle attività nette acquisite (2,9 milioni di euro) è stato provvisoriamente allocato alla voce avviamento per 14,7 milioni di euro ed è incluso nel valore contabile della partecipazione che è valutata, in ragione del rapporto di collegamento, con il metodo del patrimonio netto.

Poste Logistics

In data 4 marzo 2024 è stata costituita Poste Logistics S.p.A., il cui capitale sociale è interamente posseduto da Poste Italiane S.p.A.; la società si dedicherà alle attività di logistica integrata per il Gruppo Poste Italiane, beneficiando del ramo d'azienda di SDA Express Courier S.p.A. ("SDA") relativo al business della logistica integrata, attraverso un'operazione societaria di scissione parziale. L'operazione di scissione parziale, deliberata dalle assemblee straordinarie di SDA e Poste Logistics S.p.A. in data 27 marzo 2024, è stata formalizzata il 25 giugno 2024 con efficacia al 1° luglio 2024.

Locker Italia

In data 18 aprile 2024 è stata costituita la società Locker Italia S.p.A. - partecipata da Poste Italiane S.p.A. e Deutsche Post International BV con quote paritetiche rispettivamente del 50% - con l'obiettivo di sviluppare in Italia una rete di lockers su cui effettuare le consegne last mile di pacchi gestiti da Poste Italiane S.p.A. e dalla divisione e-commerce del Gruppo DHL.

Postego

In data 9 maggio 2024 è stata costituita Postego S.p.A., società Benefit controllata al 100% da Poste Italiane, con la finalità di internalizzare progressivamente il parco auto Poste Italiane (ca. 30 mila veicoli per il recapito).

Casina Poste

Il 21 giugno 2024 è stata costituita Casina Poste società sportiva dilettantistica a responsabilità limitata (Casina Poste SSD a r.l.), controllata integralmente tramite Poste Italiane S.p.A. (72%), PostePay S.p.A. (7%), Postel S.p.A. (7%), Poste Vita

S.p.A. (7%) e SDA Express Courier S.p.A. (7%), per l'organizzazione e la gestione nonché la promozione, valorizzazione e diffusione della pratica di attività sportive dilettantistiche.

SPV Cosenza

In data 25 giugno 2024 è stata costituita SPV Cosenza S.p.a., società controllata al 95% da Poste Italiane S.p.A. e al 5% da Plurima S.p.A., dedicata all'esecuzione di tutte le prestazioni oggetto del contratto di partenariato pubblico privato per la gestione e razionalizzazione della logistica sanitaria integrata per l'Azienda Sanitaria Provinciale di Cosenza.

Nel corso dell'esercizio sono altresì intervenute le seguenti operazioni societarie:

  • il 22 maggio 2024 Poste Italiane S.p.A. ha ceduto a Postepay S.p.A. l'intera partecipazione detenuta in Conio Inc. pari al 16,29% del relativo capitale sociale;
  • il 27 giugno 2024 è stato sottoscritto l'atto di cessione di una partecipazione detenuta da SDA Express Courier S.p.A. nel Consorzio Logistica Pacchi S.C.p.A. pari al 5,5% in favore di Poste Logistics S.p.A.: pertanto, la partecipazione di SDA nel Consorzio è passata dal 19% al 13,5%;
  • in data 10 dicembre 2024 Poste Italiane S.p.A. ha esercitato la conversione anticipata del prestito emesso da sennder Technologies GmbH in azioni della stessa nell'ambito della più ampia operazione di aumento di capitale promosso dalla società pari a complessivi 39 milioni di euro e guidato dall'azionista Scania in qualità di lead investor. In seguito al perfezionamento di tali operazioni, la partecipazione detenuta da Poste Italiane S.p.A. in sennder Technologies GmbH si è ridotta dal 10,2% al 9,7% su base fully diluted.

CONCLUSIONE DELLA VALUTAZIONE DELLE BUSINESS COMBINATIONS DEL PRECEDENTE ESERCIZIO

Con riferimento alle operazioni societarie avvenute nel corso del 2023 per cui Poste Italiane si è avvalsa della facoltà prevista dai paragrafi 45 e seguenti dell'IFRS 3 di completare la valutazione della business combination entro dodici mesi

dalla data di acquisizione, alla data del 31 dicembre 2024 il processo si è concluso confermando gli esiti già rappresentati al 31 dicembre 2023. Di seguito si riporta il riepilogo sintetico degli stessi:

Net Insurance (aprile 2023)

Ad esito delle attività valutative effettuata, è stata rilevata una rettifica del fair value delle attività nette acquisite per complessivi 10,8 milioni di euro di cui:

  • incremento di attività immateriali per 10,8 milioni di euro relativi alla valorizzazione del marchio;
  • incremento di immobili, impianti e macchinari per 1,4 milioni di euro relativi a immobili di proprietà;
  • riduzione delle passività assicurative per 3,4 milioni di euro per flussi finanziari collegati a importi restituibili dalle banche distributrici;
  • effetti di fiscalità differita connessi alle rettifiche di cui sopra per 4,8 milioni di euro.

La differenza residua tra il corrispettivo trasferito (180,8 milioni di euro) e il fair value delle attività nette acquisite dal Gruppo rettificato a seguito del processo di PPA (57 milioni di euro) è stato allocato alla voce Avviamento per 123,8 milioni di euro.

Sennder Italia (aprile 2023)

È stato confermato che la differenza tra il corrispettivo (20,7 milioni di euro) e il fair value della quota parte delle attività nette acquisite (1,8 milioni di euro) è riferibile interamente all'avviamento (incluso nel valore contabile della partecipazione) per 18,9 milioni di euro.

Sourcesense Platforms (gennaio 2023289)

È stato confermato che la differenza tra il prezzo dell'operazione e la quota parte delle attività nette acquisite, pari a circa 1 milione di euro, è stata iscritta a titolo di Avviamento tra le Attività immateriali.

3. EVENTI DI RILIEVO INTERCORSI NELL'ESERCIZIO ED EVENTI SUCCESSIVI AL 31 DICEMBRE 2024

3.1 EVENTI DI RILIEVO

Nel corso dell'esercizio 2024 sono intervenuti i seguenti, ulteriori fatti di rilievo:

Conflitto Russia-Ucraina

L'esercizio 2024 è stato caratterizzato dal proseguimento della crisi tra i Paesi europei Russia e Ucraina.

Al fine di vagliare gli impatti del conflitto per il Gruppo, come richiesto dalle Autorità nazionali ed internazionali e in coerenza con le chiusure contabili precedenti si è proceduto a una valutazione in merito agli impatti correnti e potenziali futuri e delle sanzioni emanate alla Russia da parte di Autorità statali e sovranazionali, sulle attività, sulla situazione finanziaria e sui risultati economici del Gruppo in considerazione delle evidenze disponibili e degli scenari configurabili alla data di predisposizione del seguente bilancio.

Gli impatti potenziali, pur allo stato aleatori e incerti anche in relazione alla pressione sull'inflazione sospinta dai forti rincari dell'energia e delle materie prime, appaiono contenuti in relazione al fatto che le attività operative del Gruppo sono

289 In data 24 gennaio 2023 Sourcesense ha perfezionato l'acquisizione di Eco Mind Ingegneria Informatica S.r.l. e della sua controllata HeadApp S.r.l.. Le due società acquisite sono state oggetto di fusione nella NewCo denominata Sourcesense Platforms S.r.l. con effetti contabili e fiscali a partire dal 1° luglio 2023.

pressoché interamente collocate all'interno del territorio nazionale e senza dipendenze della catena del valore con i paesi coinvolti.

In aggiunta, è stata tra l'altro effettuata un'attività di monitoraggio dei rapporti in essere tra il Gruppo e i soggetti direttamente o indirettamente coinvolti che hanno portato le seguenti evidenze:

  • con riferimento alla Capogruppo l'esistenza di rapporti con le corrispondenti amministrazioni postali estere di Russia, Bielorussia e Ucraina presentano saldi a credito e a debito di importi non significativi;
  • con riferimento a Poste Vita, nell'ambito dei fondi Multi-asset vi sono alcune esposizioni indirette verso i Paesi coinvolti dalle suddette vicende che rappresentano una porzione non significativa del relativo NAV.

Acquisto azioni proprie

In esecuzione dell'autorizzazione all'acquisto di azioni proprie deliberata dall'Assemblea degli Azionisti di Poste Italiane del 31 maggio 2024, finalizzata ad acquisire una provvista di azioni da destinare ad amministratori e dipendenti del Gruppo beneficiari dei piani di incentivazione variabile, il cui avvio è stato comunicato al mercato il 31 maggio 2024, dal 3 al 10 giugno 2024, Poste Italiane ha acquistato n. 1.166.667 azioni proprie, al prezzo medio unitario di 12,804423 euro, per un controvalore complessivo di 14.938.498,18 euro. Successivamente nel periodo compreso tra il 7 agosto 2024 e il 9 agosto 2024, Poste Italiane ha acquistato n. 710.802 azioni proprie al prezzo medio unitario di 11,788388 euro, per un controvalore complessivo di 8.379.209,76 euro.

Alla chiusura della seconda tranche del programma, considerate anche le azioni proprie presenti in portafoglio derivanti da precedenti operazioni di riacquisto e la consegna ai beneficiari dei piani di incentivazione, Poste Italiane al 31 dicembre 2024 detiene n. 11.492.604 azioni proprie, pari allo 0,880% del capitale sociale.

Rinnovo Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro

In data 23 luglio 2024 è stato rinnovato il Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro (CCNL), scaduto a fine 2023, per il periodo 2024-2027 per il personale non dirigente di Poste Italiane S.p.A. e delle altre Aziende del Gruppo alle quali si applica il medesimo CCNL.

Acconto dividendo

Il Consiglio di Amministrazione di Poste Italiane in data 6 novembre 2024, alla luce dell'andamento della situazione economica e finanziaria della Società nei primi nove mesi del 2024, dell'andamento nel corso dei mesi successivi, della prevedibile evoluzione della gestione e delle relative prospettive economiche attese al 31 dicembre 2024 nonché in linea con la dividend policy di Gruppo, ha deliberato di anticipare, a titolo di acconto, parte del dividendo ordinario previsto per l'esercizio 2024. A tal fine la Società ha predisposto una Relazione e un Prospetto contabile ai sensi dell'articolo 2433-bis del Codice Civile, dai quali risulta che la situazione patrimoniale, economica e finanziaria della Società consente tale distribuzione. Sui suddetti documenti è stato acquisito il parere della società di revisione.

L'acconto pari a 0,33 euro per azione, al lordo delle eventuali ritenute di legge, è stato messo in pagamento a decorrere dal 20 novembre 2024, con "data stacco" della cedola n. 15 coincidente con il 18 novembre 2024 e record date (ossia data di legittimazione al pagamento del dividendo stesso) coincidente con il 19 novembre 2024.

Sulla base del numero delle azioni in circolazione alla data del 6 novembre 2024, pari a 1.294.617.396, l'ammontare complessivo dell'acconto è risultato pari a 427 milioni di euro.

3.2 EVENTI SUCCESSIVI ALLA CHIUSURA DELL'ESERCIZIO

Di seguito si riportano gli accadimenti intervenuti dopo la data di riferimento del bilancio:

Net Holding S.p.A.

In data 14 novembre 2024 si è tenuta l'assemblea straordinaria dei soci di Net Holding S.p.A. ("Net Holding"), nel corso della quale i soci, Poste Vita S.p.A. e IBL Banca S.p.A., hanno deliberato di sciogliere anticipatamente Net Holding e metterla in liquidazione. In data 3 febbraio 2025, a valle delle autorizzazioni ricevute dall'autorità regolamentari, è avvenuta l'Iscrizione presso il registro delle imprese della delibera di messa in liquidazione e dell'avvenuta nomina del liquidatore. Il completamento della liquidazione e l'assegnazione ai soci di Net Holding della partecipazione del 97,8% dalla stessa detenuta in Net Insurance S.p.A. sono previsti entro la fine del primo semestre 2025

Anima Holding S.p.A.

In data 10 febbraio 2025 il CdA di Poste Italiane S.p.A. ha deliberato di trasmettere a Banco BPM Vita S.p.A. ("Banco BPM Vita") una lettera di impegno ad aderire all'Offerta Pubblica di Acquisto ("OPA") da quest'ultima lanciata sulle azioni ordinarie di Anima Holding S.p.A. L'impegno è subordinato al verificarsi di alcune condizioni tra cui (i) l'accettazione da parte di Banco BPM Vita della lettera di impegno; (ii) che il corrispettivo dell'offerta venga aumentato per adeguarlo all'andamento degli attuali prezzi di mercato; e (iii) l'assolvimento di tutte le condizioni di legge, inclusa la necessaria deliberazione di autorizzazione da parte dell'assemblea di Banco BPM S.p.A. ("Banco BPM"). Si segnala che in data 11 febbraio 2025, Banco BPM Vita ha inviato a Poste Italiane S.p.A. l'accettazione della lettera di impegno e che l'assemblea ordinaria di Banco BPM del 28 febbraio 2025 ha approvato l'incremento a euro 7,00 del corrispettivo per azione offerto nell'ambito dell'OPA, oltre a riservare al proprio Consiglio di Amministrazione la facoltà di rinunciare in tutto o in parte a una o più delle condizioni di efficacia volontarie apposte all'OPA, non ancora soddisfatte. A seguito dell'approvazione del documento di offerta da parte di Consob avvenuto in data 13 marzo 2025, ha avuto inizio il periodo di adesione con durata dal 17 marzo 2025 al 4 aprile 2025 (salvo proroghe).

Patrimonio Italia Logistica – SICAF S.p.A

In data 14 febbraio 2025 è stata costituita la società Patrimonio Italia Logistica – SICAF S.p.A. in gestione esterna partecipata da Poste Italiane S.p.A. e Dea Capital Real Estate Sgr S.p.A., con quote iniziali rispettivamente del 90% e del 10% - nella quale Poste Italiane apporterà tutti i più grandi siti della rete primaria e gran parte della rete intermedia per una superficie complessiva di circa 640.000 mq.

Tale iniziativa è dedicata all'accelerazione e co-finanziamento della trasformazione infrastrutturale ed immobiliare di Poste Italiane, migliorando allo stesso tempo l'efficienza operativa e la sostenibilità delle infrastrutture stesse.

L'operazione coinvolgerà inoltre più operatori specializzati nello sviluppo immobiliare in ambito logistico in grado di apportare risorse finanziarie e know-how specialistico e accelerare così il processo di rinnovamento dei siti.

Acquisizione quota di Telecom Italia S.p.A. e cessione di.Nexi S.p.A.

In data 15 febbraio 2025, il CdA di Poste Italiane S.p.A. ha deliberato l'operazione di acquisizione del 9,81% circa delle azioni ordinarie di Telecom Italia S.p.A. ("Tim") attualmente detenute da Cassa Depositi e Prestiti S.p.A. ("Cassa Depositi e Prestiti"). Al contempo il CdA ha deliberato la cessione dell'intera partecipazione detenuta da Poste Italiane in Nexi S.p.A. ("Nexi") - pari al 3,78% circa del capitale sociale - a favore della stessa Cassa Depositi e Prestiti.

Il corrispettivo per l'acquisto delle azioni di Tim è stato riconosciuto (i) in parte mediante i proventi derivanti dal trasferimento da Poste Italiane a Cassa Depositi e Prestiti della partecipazione in Nexi e (ii) in parte mediante cassa disponibile (circa 170 milioni di euro).

IBL Assicura S.r.l.

In data 22 gennaio 2025, Net Insurance S.p.A. ha perfezionato l'acquisizione di una partecipazione pari al 19,99% del capitale sociale di IBL Assicura S.r.l. da IBL Banca S.p.A.

Gruppo Poste Italiane I bilanci di Poste Italiane al 31 dicembre 2024

4. GRUPPO POSTE ITALIANE BILANCIO AL 31 DICEMBRE 2024

4.1 PROSPETTI DI BILANCIO CONSOLIDATO

STATO PATRIMONIALE CONSOLIDATO

ATTIVO
(milioni di euro)
Note 31
dicembre
2024
di cui
parti
correlate
31
dicembre
2023
di cui
parti
correlate
Attività non correnti
Immobili, impianti e macchinari [A1] 2.783 - 2.546 -
Investimenti immobiliari [A2] 26 - 28 -
Attività immateriali [A3] 2.139 - 2.062 -
Attività per diritti d'uso [A4] 1.187 - 1.265 -
Partecipazioni valutate con il metodo del Patrimonio netto [A5] 332 332 294 294
Attività finanziarie [A6] 210.129 2.994 205.656 3.067
Crediti commerciali [A8] 2 - 3 -
Imposte differite attive [C12] 1.997 - 2.109 -
Altri crediti e attività [A9] 3.955 0 4.084 2
Crediti d'imposta Legge n. 77/2020 [A10] 5.170 - 6.534 -
Attività per cessioni in riassicurazione [A11] 324 - 233 -
Totale 228.045 224.814
Attività correnti
Rimanenze [A7] 177 - 172 -
Crediti commerciali [A8] 2.076 597 2.404 681
Crediti per imposte correnti [C12] 197 - 167 -
Altri crediti e attività [A9] 1.339 16 1.051 15
Crediti d'imposta Legge n. 77/2020 [A10] 1.835 - 1.784 -
Attività finanziarie [A6] 34.409 10.027 31.503 9.000
Cassa e depositi BancoPosta [A12] 4.290 - 4.671 -
Disponibilità liquide e mezzi equivalenti [A13] 4.680 387 4.211 874
Totale 49.003 45.963
Attività non correnti e gruppi di attività in dismissione [A14] 50 50 50 50
TOTALE ATTIVO 277.098 270.827
Gruppo Poste Italiane I bilanci di Poste Italiane al 31 dicembre 2024
PATRIMONIO NETTO E PASSIVO Note 31
dicembre
2024
di cui
parti
correlate
31
dicembre
2023
di cui
parti
correlate
Patrimonio netto
Capitale sociale [B2] 1.306 - 1.306 -
Riserve [B4] 1.532 - 1.083 -
Azioni proprie (109) - (94) -
Risultati portati a nuovo 8.855 - 8.027 -
Totale Patrimonio netto di Gruppo 11.583 10.322
Patrimonio netto di terzi 127 - 117 -
Totale 11.709 10.439
Passività non correnti
Passività per contratti assicurativi [B5] 162.408 - 155.338 -
Fondi per rischi e oneri [B6] 526 40 782 50
Trattamento di fine rapporto [B7] 577 - 637 -
Passività finanziarie [B8] 8.711 225 10.243 209
Imposte differite passive [C12] 897 - 900 -
Altre passività [B10] 2.024 - 2.058 -
Totale 175.144 169.958
Passività correnti
Fondi per rischi e oneri [B6] 557 8 554 10
Debiti commerciali [B9] 2.097 135 2.252 113
Debiti per imposte correnti [C12] 65 - 189 -
Altre passività [B10] 2.151 80 2.285 90
Passività finanziarie [B8] 85.374 5.502 85.150 5.525
Totale 90.244 90.430
TOTALE PATRIMONIO NETTO E PASSIVO 277.098 270.827

Gruppo Poste Italiane I bilanci di Poste Italiane al 31 dicembre 2024

PROSPETTO DELL'UTILE/(PERDITA) D'ESERCIZIO CONSOLIDATO

(milioni di euro) Note Esercizio
2024
di cui parti
correlate
Esercizio
2023
di cui parti
correlate
Ricavi da corrispondenza, pacchi e altro [C1] 3.843 1.055 3.746 1.007
Ricavi netti da servizi finanziari [C2] 5.521 2.271 5.229 2.305
Ricavi da servizi finanziari 6.127 2.279 5.795 2.317
Oneri derivanti da operatività finanziaria (607) (8) (566) (12)
Ricavi netti da servizi assicurativi [C3] 1.640 1 1.567 18
Ricavi derivanti da contratti assicurativi emessi 2.824 - 2.550 -
Costi derivanti da contratti assicurativi emessi (1.234) (1.058)
Ricavi/(costi) derivanti da cessioni in
riassicurazione
Proventi ed (oneri) derivanti dalla gestione
(32) (15)
finanziaria e altri proventi/oneri
(Costi)/ricavi netti di natura finanziaria relativi a
6.430 1 6.458 18
contratti assicurativi emessi
Ricavi/(costi) netti di natura finanziaria relativi alle
(6.358) - (6.373) -
cessioni in riassicurazione 10 - 5 -
Ricavi servizi Postepay [C4] 1.923 65 1.586 54
Ricavi netti della gestione ordinaria 12.927 12.128
Costi per beni e servizi [C5] 3.717 720 3.237 308
Costo del lavoro [C6] 5.135 75 5.170 74
Ammortamenti e svalutazioni [C7] 855 - 811 -
Incrementi per lavori interni [C8] (67) - (56) -
Altri costi e oneri [C9] 318 5 275 3
di cui oneri non ricorrenti 57 -
Rettifiche/(riprese) di valore su strumenti di debito,
crediti e altre attività
[C10] 424 (2) 71 (0)
di cui oneri non ricorrenti 284 -
Risultato operativo e di intermediazione 2.546 2.620
Oneri finanziari [C11] 120 1 119 1
Proventi finanziari [C11] 209 14 181 15
Rettifiche/(riprese) di valore su attività finanziarie (14) - (25) -
Proventi/(Oneri) da valutazione di partecipazioni
con il metodo del Patrimonio netto
[A5] 22 - 20 -
Risultato prima delle imposte 2.671 2.727
Imposte sul reddito [C12] 658 794
UTILE DELL'ESERCIZIO 2.013 1.933
di cui Quota Gruppo 1.994 1.922
di cui Quota di spettanza di Terzi 19 11
Utile per azione [B1] 1,540 1,483
Utile diluito per azione 1,540 1,483

CONTO ECONOMICO COMPLESSIVO CONSOLIDATO

(milioni di euro)
Note
Esercizio
2024
Esercizio
2023
Utile/(Perdita) d'esercizio 2.013 1.933
Voci da riclassificare nel Prospetto dell'utile/(perdita) d'esercizio
Strumenti di debito e crediti valutati al FVOCI
Incremento/(Decremento) di fair value d'esercizio [tab. B4] 1.899 7.694
Trasferimenti a Conto economico da realizzo
[tab. B4]
127 223
Incremento/(Decremento) per perdite attese (21) 5
Copertura di flussi
Incremento/(Decremento) di fair value d'esercizio [tab. B4] 111 80
Trasferimenti a Conto economico [tab. B4] (48) (318)
Ricavi o costi di natura finanziaria relativi ai contratti assicurativi
emessi
(1.318) (5.532)
Ricavi o costi di natura finanziaria relativi alle cessioni in
riassicurazione
(0) 2
Imposte su elementi portati direttamente a, o trasferiti da, Patrimonio
netto da riclassificare nel Prospetto dell'utile/(perdita) d'esercizio
(222) (565)
Quota di risultato delle società valutate con il metodo del patrimonio
netto (al netto dell'effetto fiscale)
4 0
Variazione della riserva di conversione 0 (0)
Voci da non riclassificare nel Prospetto dell'utile/(perdita)
d'esercizio
Strumenti di capitale valutati al FVOCI - incremento/(Decremento) di
fair value nell'esercizio
(92) (5)
Utili/(Perdite) attuariali da TFR
[tab. B7]
7 (8)
Imposte su elementi portati direttamente a, o trasferiti da, Patrimonio
netto da non riclassificare nel Prospetto dell'utile/(perdita) d'esercizio
(0) 2
Quota di risultato delle società valutate con il metodo del patrimonio
netto (al netto dell'effetto fiscale)
(0) (0)
Totale delle altre componenti di Conto economico complessivo 448 1.578
TOTALE CONTO ECONOMICO COMPLESSIVO DELL'ESERCIZIO 2.461 3.511
di cui Quota Gruppo 2.442 3.500
di cui Quota di spettanza di Terzi 18 11

PROSPETTO DI MOVIMENTAZIONE DEL PATRIMONIO NETTO CONSOLIDATO

Patrimonio netto
Riserve Totale
Patrimon
io netto
(milioni di
euro)
Capital
e
social
e
Azioni
propri
e
Riserv
a
Legal
e
Riserva
per il
Patrimoni
o
BancoPos
ta
Strumenti
di capitale
-
obbligazio
ni ibride
perpetue
Riserv
a fair
value
Riserv
a
Cash
flow
hedge
Riserva per
contratti
assicurativi
emessi e
cessioni in
riassicurazio
ne
Riserva di
conversio
ne
Riserva da
partecipazi
oni valutate
con il
metodo del
patrimonio
netto
Riserva
piani di
incentivazio
ne
Risulta
ti
portati
a
nuovo
Totale
Patrimon
io netto
di
Gruppo
Capital
e e
riserve
di
Terzi
Saldo al 1°
gennaio
2023
1.306 (63) 299 1.210 800 (10.59
2)
(128) 7.876 (0) 5 19 7.100 7.834 44 7.878
Totale conto
economico
complessivo
dell'esercizio
- - -
-
- 5.529 (169) (3.774) 0 0 - 1.914 3.500 11 3.511
Dividendi
distribuiti
- - -
-
- - - - - - - (570) (570) (6) (576)
Acconto
dividendi
- - -
-
- - - - - - - (307) (307) - (307)
Acquisto
azioni proprie
- (34) -
-
- - - - - - - (0) (34) - (34)
Operazioni
con azionisti
di minoranza
- - -
-
- - - - - - - (101) (101) - (101)
Piani di
incentivazion
- 3 -
-
- - - - - - 8 (0) 10 - 10
e
Cedole
pagate a
titolari di
obbligazioni
- - -
-
- - - - - - - (16) (16) - (16)
ibride
perpetue
Altre
variazioni
Variazione
- - -
-
- - - - - (1) - - (1) - (1)
perimetro di
consolidame
nto
- - -
-
- - - - - - - 6 6 68 74
Saldo al 31
dicembre
2023
1.306 (94) 299 1.210 800 (5.063) (297) 4.102 (0) 4 27 8.027 10.322 117 10.439
Totale conto
economico
complessivo
dell'esercizio
- - -
-
- 1.306 45 (912) 0 4 - 2.000 * 2.442 18 2.461
Dividendi
distribuiti
Acconto
- - -
-
- - - - - - - (729) (729) (9) (738)
dividendi - - -
-
- - - - - - - (427) (427) - (427)
Acquisto
azioni proprie
Operazioni
- (23) -
-
- - - - - - - (0) (23) - (23)
con azionisti
di minoranza
- - -
-
- - - - - - - - - - -
Piani di
incentivazion
e
- 8 -
-
- - - - - - 5 0 14 - 14
Cedole
pagate a
titolari di
obbligazioni
ibride
perpetue
- - -
-
- - - - - - - (16) (16) - (16)
Altre
variazioni
Variazione
- - -
-
- - - - - 0 - - 0 - 0
perimetro di
consolidame
nto
- - -
-
- - - - - - - - - 0 0
Saldo al 31
dicembre
2024
1.306 (109) 299 1.210 800 (3.757) (252) 3.190 0 9 32 8.855 11.583 127 11.709

* La voce comprende l'utile dell'esercizio (quota Gruppo) di 1.994 milioni di euro e gli utili attuariali sul TFR di 6 milioni di euro al netto delle relative imposte correnti e differite.

RENDICONTO FINANZIARIO CONSOLIDATO

(milioni di euro) Note Esercizio
2024
Esercizio
2023
Disponibilità liquide e mezzi equivalenti all'inizio dell'esercizio 4.211 4.983
Risultato prima delle imposte 2.671 2.727
Ammortamenti e svalutazioni [tab. C7] 929 882
Accantonamenti netti ai fondi rischi e oneri [tab. B6] 76 348
Utilizzo fondi rischi e oneri [tab. B6] (332) (371)
Accantonamento per trattamento fine rapporto [tab. B7] 2 3
Trattamento di fine rapporto
(Plusvalenze)/Minusvalenze per disinvestimenti
[tab. B7] (76)
(0)
(106)
(112)
Rettifiche/(riprese) di valore su attività finanziarie (14) (25)
(Dividendi) [tab. C11.2] (0) (4)
Dividendi incassati 0 4
(Proventi Finanziari per interessi) [tab. C11.2] (204) (169)
Interessi incassati 201 168
Interessi passivi e altri oneri finanziari [tab. C11.1] 116 110
Interessi pagati (49) (45)
Perdite e svalutazioni /(Recuperi) su crediti [tab. C10] 603 64
Imposte sul reddito pagate [tab. C12.2] (866) (191)
Altre variazioni 6 (11)
Flusso di cassa generato dall'attività di es. prima delle variazioni del circolante [a] 3.063 3.272
Variazioni del capitale circolante:
(Incremento)/Decremento Rimanenze [tab. A7] (5) (15)
(Incremento)/Decremento Crediti commerciali 242 (696)
(Incremento)/Decremento Altri crediti e attività (186) 399
Variazione crediti d'imposta Legge n. 77/2020 (13) (352)
Incremento/(Decremento) Debiti commerciali (154) 25
Incremento/(Decremento) Altre passività (167) 279
Flusso di cassa generato /(assorbito) dalla variazione del capitale circolante [b] (283) (360)
Incremento/(Decremento) passività da operatività finanziaria, pagamenti e monetica, assicurativa (3.210) (9.441)
Liquidità netta generata / (assorbita) dalle attività finanziarie e crediti d'imposta Legge n. 77/2020 da (615) 2.852
operatività finanziaria, pagamenti e monetica, assicurativa
(Incremento)/Decremento della Cassa e depositi BancoPosta
[tab. A12] 380 1.177
Incremento/(Decremento) delle passività nette per contratti assicurativi 5.661 8.033
(Proventi)/Oneri e altre componenti non monetarie (2.095) (4.119)
Liquidità generata /(assorbita) da attività/passività finanziarie dell'operatività finanziaria,
pagamenti e monetica, assicurativa [c] 121 (1.498)
Flusso di cassa netto da/(per) attività operativa [d]=[a+b+c] 2.901 1.414
- di cui parti correlate (841) 4.420
Investimenti:
Immobili, impianti e macchinari [tab. A1] (498) (373)
Investimenti immobiliari [tab. A2] (1) -
Attività immateriali [tab. A3] (467) (473)
Partecipazioni (27) (50)
Altre attività finanziarie (6) (17)
Investimenti in società consolidate al netto delle disponibilità liquide acquisite - (95)
Disinvestimenti:
Imm.li, imp.ti e macchinari, inv.imm.ri ed attività dest. alla vendita 9 13
Partecipazioni
Altre attività finanziarie
-
1
-
1
Investimenti in società consolidate al netto delle disponibilità liquide acquisite e variazioni di
perimetro 3 -
Flusso di cassa netto da/(per) attività di investimento [e] (986) (994)
- di cui parti correlate (20) (14)
Assunzione/(Rimborso) di debiti finanziari a lungo termine [tab. B8.5] 566 126
(Incremento)/Decremento crediti finanziari - -
Incremento/(Decremento) debiti finanziari a breve [tab. B8.5] (803) (380)
(Acquisto)/Cessione azioni proprie (23) (34)
Dividendi pagati [B3] (1.165) (883)
Strumenti di capitale - obbligazioni ibride perpetue (21) (21)
Flusso di cassa da/(per) attività di finanziamento e operazioni con gli azionisti [f] (1.446) (1.192)
- di cui parti correlate (733) (564)
Effetto variazione cambi su disponibilità liquide e mezzi equivalenti [g] 0 -
Flusso delle disponibilità liquide [h]=[d+e+f+g 469 (772)
]
Disponibilità liquide e mezzi equivalenti alla fine dell'esercizio [tab. A13] 4.680 4.211
Disponibilità liquide e mezzi equivalenti vincolati alla fine dell'esercizio
Disponibilità liquide e mezzi equivalenti non vincolati alla fine dell'esercizio
(2.693)
1.987
(2.576)
1.635

4.2 NOTE ALLO STATO PATRIMONIALE

ATTIVO

A1 - IMMOBILI, IMPIANTI E MACCHINARI (2.783 milioni di euro)

Nel 2024 la movimentazione degli Immobili, impianti e macchinari è la seguente:

tab. A1 - Movimentazione degli Immobili, impianti e macchinari

Descrizione
(milioni di euro)
Terren
i
Fabbricati
strumental
i
Impianti e
macchinar
i
Attrezzatur
e ind.li e
comm.li
Migliori
e beni di
terzi
Altri
beni
Immobilizz
. in corso e
acconti
Totale
Costo 85 3.371 2.630 372 765 2.098 203 9.525
Fondo ammortamento - (2.143) (2.018) (337) (511) (1.933
)
- (6.941
)
Fondo svalutazione (0) (16) (10) (1) (1) (8) (0) (37)
Saldo al 1° gennaio 2024 85 1.211 603 34 253 157 202 2.546
Variazioni del periodo
Acquisizioni - 59 116 23 80 83 137 498
Rettifiche - 0 (0) 0 0 - - 0
Riclassifiche 0 35 69 1 17 20 (142) (0)
Dismissioni - (1) (1) (0) (0) (0) (1) (3)
Variazione perimetro
consolidamento
- - (0) - 0 0 - 0
Ammortamento - (37) (77) (12) (56) (74) - (255)
(Svalutazioni) / Riprese di valore - (0) - - - (2) (0) (3)
Totale variazioni 0 56 108 13 40 26 (6) 237
Costo 85 3.464 2.815 396 862 2.201
(2.007
197 10.019
(7.197
Fondo ammortamento - (2.180) (2.094) (348) (567) ) - )
Fondo svalutazione (0) (16) (10) (1) (1) (11) (0) (39)
Totale 85 1.267 711 47 294 184 196 2.783

La voce Immobili, impianti e macchinari al 31 dicembre 2024 comprende attività della Capogruppo site in terreni detenuti in regime di concessione o sub-concessione, gratuitamente devolvibili all'ente concedente alla scadenza del relativo diritto, per un valore netto contabile di complessivi 67 milioni di euro.

Gli investimenti del 2024 per 498 milioni di euro sono composti principalmente da:

  • 59 milioni di euro relativi principalmente a spese per manutenzione straordinaria di locali di proprietà adibiti a Uffici Postali e Uffici direzionali dislocati sul territorio (34 milioni di euro), di locali di staff e direzionali (10 milioni di euro) e di locali di smistamento posta e pacchi (9 milioni di euro);
  • 116 milioni di euro per impianti, di cui le voci più significative sono riferite alla Capogruppo per 86 milioni di euro individuabili in 41 milioni di euro per la realizzazione di impianti connessi a fabbricati, 26 milioni di euro per la realizzazione e manutenzione straordinaria di impianti di connettività e videosorveglianza, 4 milioni di euro per la realizzazione e manutenzione straordinaria di impianti di smistamento posta e lavorazione pacchi presso gli impianti industriali e 15 milioni di euro per l'installazione di ATM (automated teller machine) e alla controllata SDA Express Courier S.p.A. per 23 milioni di euro principalmente per la realizzazione e sviluppo dei nuovi impianti di smistamento relativi ai siti operativi di Napoli Hub e Piacenza Hub;
  • 80 milioni di euro per investimenti principalmente destinati a migliorare la parte impiantistica (32 milioni di euro) e la parte strutturale (42 milioni di euro) degli immobili condotti in locazione;
  • 83 milioni di euro relativi ad Altri beni, di cui 75 milioni di euro sostenuti dalla Capogruppo principalmente per l'acquisto di hardware per il rinnovo delle dotazioni tecnologiche presso gli Uffici Postali e direzionali e il consolidamento dei sistemi di storage per 53 milioni di euro e per l'acquisto di mobili e arredi per 21 milioni di euro, 5 milioni di euro sostenuti da PostePay SpA principalmente per l'acquisto di dispositivi per le offerte "PosteMobile Casa" e "PosteCasa

Ultraveloce" (4 milioni di euro) e in via residuale all'acquisto di telefoni cellulari e apparati di telefonia mobile destinati al noleggio;

• 137 milioni di euro relativi a Immobilizzazioni in corso di realizzazione e acconti, di cui 123 milioni di euro sostenuti dalla Capogruppo e riferibili per 110 milioni di euro per lavori di manutenzione straordinaria e dotazione infrastrutturale della rete commerciale e produttiva e 12 milioni di euro per l'acquisto di hardware e di altra dotazione tecnologica non ancora inseriti nel processo produttivo, 3 milioni sostenuti dalla società SDA Express Courier S.p.A..

Le riclassifiche da Immobilizzazioni materiali in corso ammontano 142 milioni di euro e si riferiscono principalmente al costo di acquisto di cespiti divenuti disponibili e pronti all'uso nel corso dell'esercizio; in particolare sono riferiti alla Capogruppo per la conclusione di attività di ristrutturazioni straordinarie di immobili di proprietà e migliorie su immobili condotti in locazione (80 milioni di euro), per l'attivazione di hardware e di altra dotazione strumentale (13 milioni di euro), per l'installazione di impianti di connettività (9 milioni di euro), e alla società SDA Express Courier SpA per 25 milioni di euro relativi principalmente a investimenti impiantistici per la realizzazione del nuovo sito hub di Piacenza.

Nell'esercizio in commento, sono proseguite le attività per il Progetto Polis, per il quale Poste Italiane ha effettuato investimenti per 182 milioni di euro (fino al 31 dicembre 2024 investimenti complessivi per circa 277 milioni di euro).

tab. A1.1 - Progetto Polis-Investimenti

Linee di intervento
(milioni di euro)
Fabbricati
strumentali
Impianti e
macchinari
Attrezzature
ind.li e
comm.li
Migliorie
beni di
terzi
Altri
beni
Immobilizz.
in corso e
acconti
Totale
Sportello unico 41 51 3 68 38 42 243
Spazi per l'Italia 8 7 0 0 1 18 34
Totale 49 58 3 68 39 60 277

Inoltre, si segnala che nel corso dell'esercizio in commento sono stati effettuati investimenti classificati come "green", ossia aventi come obiettivo quello di ridurre l'impatto che il Gruppo Poste Italiane ha sull'ambiente, per circa 35 milioni di euro, effettuati da Poste Italiane SpA e solo in misura residuale dalla società controllata SDA Express Courier SpA . Tra i principali progetti si evidenziano gli interventi di installazione di impianti fotovoltaici e delle colonnine elettriche, nonché interventi di efficientamento energetico sul patrimonio immobiliare.

Infine, si segnala che al 31 dicembre 2024 gli impegni del Gruppo Poste Italiane all'acquisto di immobili, impianti e macchinari ammontano a circa 145 milioni di euro.

A2 - INVESTIMENTI IMMOBILIARI (26 milioni di euro)

Gli Investimenti immobiliari riguardano principalmente alloggi di proprietà di Poste Italiane SpA ai sensi della Legge 560 del 24 dicembre 1993 e alloggi destinati in passato a essere utilizzati dai direttori degli Uffici Postali. La movimentazione è la seguente:

tab. A2 - Movimentazione degli Investimenti immobiliari

Descrizione
(milioni di euro)
Esercizio 2024
Costo 81
Fondo ammortamento (53)
Fondo svalutazione (0)
Saldo a inizio periodo 28
Variazioni del periodo
Acquisizioni 1
Riclassifiche (0)
Dismissioni (1)
Ammortamento (1)
Totale variazioni (1)
Costo 81
Fondo ammortamento (54)
Fondo svalutazione (0)
Saldo a fine periodo 26
Fair value al 31 dicembre 62

Il fair value degli Investimenti immobiliari al 31 dicembre 2024 è rappresentato per 62 milioni di euro dal prezzo di vendita applicabile agli alloggi di servizio ai sensi della Legge 560 del 24 dicembre 1993 e per il rimanente ammontare è riferito a stime dei prezzi di mercato effettuate internamente all'azienda290 .

La maggior parte dei beni immobili compresi nella categoria in commento sono concessi in locazione con contratti classificabili come leasing operativi, poiché il Gruppo mantiene sostanzialmente i rischi e benefici legati alla proprietà di tali unità immobiliari. Con detti contratti è di norma concessa al conduttore la facoltà di interrompere il rapporto con un preavviso di sei mesi; ne consegue che i relativi flussi di reddito attesi, mancando del requisito della certezza, non sono oggetto di commento nelle presenti note.

460 290 Ai fini della scala gerarchica del fair value, che riflette la rilevanza delle fonti utilizzate nell'effettuare le valutazioni, il valore indicato degli ex alloggi di servizio e quello degli altri investimenti immobiliari è di Livello 3.

A3 - ATTIVITA' IMMATERIALI (2.139 milioni di euro)

Nel 2024 il valore netto e la movimentazione delle Attività immateriali sono i seguenti:

tab. A3 - Movimentazione delle Attività immateriali

Descrizione
(milioni di euro)
Diritti di brevetto
ind.le e di utilizz.
opere d'ingegno,
concessioni,
licenze, marchi e
simili
Immobilizz. in
corso e
acconti
Avviamento Altre Totale
Costo 5.166 274 898 232 6.570
Ammortamenti e svalutazioni cumulati (4.381) (1) (102) (24) (4.508)
Saldo al 1° gennaio 2024 785 273 796 208 2.062
Variazioni del periodo
Acquisizioni 243 224 - 0 467
Riclassifiche 215 (215) - - 0
Cessazioni e Dismissioni (1) (3) - (0) (4)
Variazione perimetro di consolidamento 0 - - - 0
Ammortamenti e svalutazioni (375) (0) - (12) (387)
Totale variazioni 82 6 - (12) 76
Costo 5.623 280 898 232 7.034
Ammortamenti e svalutazioni cumulati (4.756) (1) (102) (36) (4.895)
Totale 867 279 796 196 2.139

Gli investimenti del 2024 in Attività immateriali ammontano a 467 milioni di euro e comprendono circa 56 milioni di euro riferibili ad attività di sviluppo software e relativi oneri accessori sviluppati all'interno del Gruppo (principalmente relativi a costi del personale per 42 milioni di euro). Non sono capitalizzati costi di sviluppo diversi da quelli direttamente sostenuti per la realizzazione di prodotti software identificabili, utilizzati o destinati all'utilizzo da parte del Gruppo.

L'incremento nella voce Diritti di brevetto industriale e diritti di utilizzazione delle opere d'ingegno, concessioni, licenze, marchi e simili di 243 milioni di euro, prima degli ammortamenti effettuati nell'esercizio, si riferisce principalmente all'acquisto e all'entrata in produzione di nuovi programmi a seguito delle acquisizioni di licenze software.

Le acquisizioni di Immobilizzazioni immateriali in corso si riferiscono principalmente alle attività della Capogruppo volte allo sviluppo di software per le piattaforme infrastrutturali (100 milioni di euro), per i servizi BancoPosta (53 milioni di euro), per il supporto alla rete di vendita (30 milioni di euro), per la piattaforma relativa ai prodotti postali (22 milioni di euro) e per l'ingegnerizzazione dei processi di reportistica per altre funzioni di Business e di staff (13 milioni di euro).

Nel corso dell'esercizio sono state effettuate riclassifiche dalla voce Immobilizzazioni immateriali in corso alla voce Diritti di brevetto industriale e diritti di utilizzazione delle opere d'ingegno per 215 milioni di euro principalmente dovute al completamento e messa in funzione dei nuovi programmi software e all'evoluzione di quelli esistenti, riferiti alla piattaforma infrastrutturale (94 milioni di euro), ai servizi BancoPosta (44 milioni di euro), al supporto alla rete di vendita (35 milioni di euro), alla piattaforma relativa ai prodotti postali (27 milioni di euro) e all'ingegnerizzazione dei processi di reportistica per altre funzioni di Business e di staff (13 milioni di euro).

Con riferimento al Progetto Polis, al 31 dicembre 2024, la Capogruppo ha effettuato investimenti complessivi per circa 10 milioni di euro, di cui 7 milioni di euro relativi al 2024.

Progetto Polis - Investimenti
Linee di intervento
(milioni di euro)
Diritti di brevetto ind.le e
diritti di utilizz. opere
d'ingegno
Immobilizz. in corso e acconti Totale
Sportello unico 6 3 9
Spazi per l'Italia 1 - 1
Totale 7 3 10

Infine, nel corso dell'esercizio 2024, nell'ambito del Progetto Energy, la Capogruppo ha effettuato investimenti in software applicativi per circa 15 milioni di euro.

La voce Avviamento, allocato per Strategic Business Unit (SBU), è dettagliata come di seguito:

tab. A3.1 - Avviamento

Descrizione
(milioni di euro)
31.12.2024 31.12.2023 Variazioni
SBU Corrispondenza, pacchi e distribuzione 213 213 -
Plurima 101 101 -
Poste Italiane 33 33 -
Sourcesense 24 24 -
Poste Welfare Servizi 18 18 -
Sengi Express Limited 16 16 -
Agile Lab 14 14 -
MLK Deliveries 5 5 -
Nexive Network 3 3 -
Sourcesense Platforms 1 1 -
SBU Servizi Postepay 459 459 -
LIS 459 459 -
SBU Servizi assicurativi 124 124 -
Net Insurance 124 124 -
Totale 796 796 -

La voce pari a 796 milioni di euro è riferita agli avviamenti allocati alla:

  • SBU Corrispondenza, pacchi e distribuzione per 213 milioni di euro. L'avviamento allocato al settore emerge da una serie di acquisizioni perfezionatesi nel corso del tempo nell'ambito del settore operativo Corrispondenza, Pacchi e Distribuzione. In considerazione della stretta integrazione dei processi operativi, i flussi finanziari generati dalle singole entità legali appartenenti al settore sono strettamente interrelati e interdipendenti e, conseguentemente, l'avviamento viene testato a livello di SBU.
  • SBU Servizi Postepay per 459 milioni di euro. L'avviamento iscritto emerge dall'acquisizione di Lis Holding e Lis Pay. A seguito dei processi di integrazione e riorganizzazione delle società acquisite nel Gruppo Poste Italiane, i flussi finanziari generati sono ampiamente indipendenti rispetto a quelli generati dagli altri settori operativi del Gruppo, ma strettamente interrelati all'interno del settore. Conseguentemente, la CGU identificata corrisponde al perimetro della SBU Servizi Postepay, in quanto il settore operativo è fondato su processi di mercato e operativi unici e integrati secondo una logica unitaria;
  • SBU Servizi assicurativi per 124 milioni di euro. Tale avviamento emerge a seguito dell'acquisizione di Net Insurance e viene testato a livello del sub-gruppo Net Insurance (e Net Insurance Life) identificata quale unità minima generatrice di flussi finanziari.

Inoltre, con riferimento all'Impairment test su avviamenti e unità generatrici di flussi di cassa, si rimanda al paragrafo 2.6 Uso di stime.

A4 – ATTIVITA' PER DIRITTI D'USO (1.187 milioni di euro)

tab. A4 - Movimentazione Attività per diritti d'uso

Descrizione Immobili Flotta Veicoli uso Altri Totale
(milioni di euro) strumentali aziendale promiscuo beni
Costo 1.777 385 37 50 2.249
Ammortamenti e svalutazioni cumulati (750) (186) (18) (30) (984)
Saldo al 1° gennaio 2024 1.027 199 18 20 1.265
Variazioni del periodo
Acquisizioni per nuovi contratti 125 54 10 1 191
Rettifiche 42 (3) (1) (1) 38
Riclassifiche (0) (0) 0 - (0)
Cessazioni contrattuali (32) (3) (0) - (35)
Variazione perimetro di consolidamento 8 - 0 - 8
Ammortamenti e svalutazioni (173) (92) (9) (6) (281)
Totale variazioni (29) (43) 0 (6) (78)
Costo 1.922 433 46 50 2.452
Ammortamenti e svalutazioni cumulati (924) (277) (28) (36) (1.265)
Totale 998 156 19 14 1.187

Le acquisizioni dell'esercizio, pari a 191 milioni di euro, si riferiscono principalmente:

  • per 83 milioni di euro alla Capogruppo e riguardano nuovi contratti di natura immobiliare (45 milioni di euro), veicoli aziendali adibiti all'attività di recapito di posta e pacchi (32 milioni di euro) e ad uso promiscuo (6 milioni di euro);
  • per 57 milioni di euro a SDA Express Courier SpA per la stipula di contratti di locazione immobiliare delle nuove sedi operative e magazzini destinati alla gestione di commesse inerenti il segmento della "logistica integrata";
  • per 20 milioni di euro a Poste Air Cargo SpA per la stipula di leasing per due nuovi aeromobili in ottica di sostituzione dei contratti in scadenza della flotta esistente;
  • per 14 milioni di euro a Plurima SpA per la stipula di contratti di locazione di magazzini.

La voce rettifiche si riferisce alle variazioni contrattuali intercorse nel periodo in commento, ad esempio per variazioni di durata per proroga, revisione delle condizioni economiche, ecc..

La voce dismissioni si riferisce all'estinzione anticipata dei contratti in essere rispetto alla loro naturale scadenza.

L'incremento delle Attività per Diritti d'uso rilevato nel corso dell'esercizio e connesso a contratti di locazione aventi ad oggetto veicoli elettrici, ibridi ed endotermici nonché aeromobili considerati "green" è stato di 52 milioni di euro circa, riferito alla Capogruppo e alla società del gruppo Poste Air Cargo.

tab. A4.1 - Effetti economici rinvenienti da accordi di leasing

Descrizione
(milioni di euro)
Esercizio 2024 Esercizio 2023
Ammortamenti svalutazioni e rettifiche attività per diritti d'uso 282 272
Oneri finanziari su debiti per Leasing 33 28
Costi relativi a Leasing a breve termine 25 35
Costi relativi a Leasing di attività di modesto valore 13 14
Costi relativi a Leasing di attività immateriali 134 102
Totale 487 451

tab. A4.2- Movimentazione Passività per leasing

Descrizione
(milioni di euro)
Esercizio 2024
Saldo al 1° gennaio 1.341
Incrementi per nuovi contratti 191
Pagamenti (307)
Oneri finanziari 33
Variazione di perimetro 4
Altre variazioni 9
Saldo al 31 dicembre 1.271
di cui quota corrente 310
di cui quota non corrente 961

A5 - PARTECIPAZIONI VALUTATE CON IL METODO DEL PATRIMONIO NETTO (332 milioni di euro)

tab. A5 - Partecipazioni

Descrizione
(milioni di euro)
31.12.2024 31.12.2023 Variazioni
Partecipazioni in imprese collegate 318 290 28
Partecipazioni in imprese a controllo congiunto 15 - 15
Partecipazioni in imprese controllate 0 4 (4)
Totale 332 294 38

tab. A5.1 - Partecipazioni valutate con il metodo del patrimonio netto

Descrizione
(milioni di euro)
Saldo al
01. 01. 2024
Incrementi /
(Decrementi)
Rettifiche di valore Altre Saldo al
valutazione
a equity
Rett.
dividendi
variazioni 31.12.2024
in imprese collegate
Anima Holding SpA 219 4 26 (10) (0) 240
Conio Inc 1 - (0) - - 0
Consorzio Italia Cloud 0 - - - - 0
Eurizon Capital Real Asset SGR 4 0 0 - - 5
Financit SpA 35 - (7) (6) - 21
ItaliaCamp Srl 1 - 0 - - 1
N&TS Group Networks & Transactional
Systems Group SpA
- 18 1 (1) - 17
Replica Sim SpA 9 - 1 - - 10
sennder Italia Srl 22 0 2 - (0) 24
Totale imprese collegate 290 22 22 (16) (0) 318
in imprese a controllo congiunto
Locker Italia SpA - 15 (0) - - 15
Totale in imprese a controllo congiunto - 15 (0) - - 15
in imprese controllate
Address Software Srl 1 (1) 0 - - -
Casina Poste SSD a r.l. - 0 - - - 0
Kipoint SpA 3 - - - (3) -
Indabox Srl 1 - - - (1) -
Totale imprese controllate 4 (1) 0 - (3) 0
Totale 294 36 22 (16) (3) 332

* I valori indicati nella tabella sono arrotondati in milioni di euro (senza cifre decimali). Ne consegue che la somma degli importi potrebbe non coincidere con i totali arrotondati.

Di seguito sono riportate le variazioni più significative intervenute nel corso dell'esercizio:

  • iscrizione della partecipazione in N&TS Group Networks & Transactional Systems Group S.p.A. per un valore di 17,6 milioni di euro;
  • iscrizione della partecipazione in Locker Italia S.p.A. per un valore di 15 milioni di euro;
  • adeguamento positivo della partecipazione in Anima Holding S.p.A. per circa 21 milioni di euro di cui: un incremento di circa 26 milioni di euro per la quota di pertinenza dei risultati economici conseguiti dalla partecipata tra il 30 settembre 2023 e il 30 settembre 2024, data dell'ultimo bilancio disponibile, e un decremento di 10 milioni di euro per effetto dei dividendi percepiti (per ulteriori informazioni relative all'Offerta Pubblica di Acquisto lanciata da Banco BPM Vita S.p.A. su Anima Holding, si rimanda al paragrafo 3.2. Eventi successivi alla chiusura dell'esercizio);
  • adeguamento della partecipazione in Financit S.p.A. per negativi 14 milioni di euro di cui 6 milioni riconducibili all'effetto dei dividendi percepiti e 8 milioni alla rettifica a seguito dell'esecuzione del test di impairment effettuato sul valore della partecipazione (per ulteriori dettagli sul test di impairment si rimanda al paragrafo 2.6 – Uso di stime.)

Per maggiori dettagli sulle operazioni relative a N&TS Group Networks & Transactional Systems Group S.p.A. e Locker Italia S.p.A. e le altre variazioni del perimetro di consolidamento si rimanda al paragrafo 2.8 - Criteri e metodologie di consolidamento.

465 Infine, si segnala che le partecipazioni nelle controllate Kipoint S.p.A. e Indabox S.r.l. dal 1° gennaio 2024 vengono consolidate con il metodo integrale e la controllata Address Software Srl è stata fusa per incorporazione in Poste Italiane S.p.A. con efficacia giuridica a decorrere dal 1° giugno 2024.

Come richiesto dai principi IFRS le partecipazioni sono state sottoposte al test di impairment al fine di verificare se esistono obiettive evidenze che possano far ritenere non interamente recuperabile il valore di iscrizione delle stesse e non è emersa la necessità di apportare ulteriori rettifiche di valore oltre a quella già citata per la partecipazione in Financit.

L'elenco e i dati salienti delle società controllate, a controllo congiunto e collegate valutate con il criterio del Patrimonio netto sono forniti nelle Ulteriori informazioni – Perimetro di consolidamento e dati salienti delle partecipazioni (Nota 4.12).

A6 - ATTIVITA' FINANZIARIE (244.538 milioni di euro)

tab. A6 - Attività finanziarie

Saldo al 31.12.24 Saldo al 31.12.23
Descrizione
(milioni di euro)
Attività
non
correnti
Attività
correnti
Totale Attività
non
correnti
Attività
correnti
Totale Variazioni
Attività finanziarie al costo ammortizzato 32.385 14.369 46.753 32.049 13.054 45.103 1.650
Attività finanziarie al FVTOCI 127.716 14.021 141.737 122.369 17.226 139.594 2.142
Attività finanziarie al FVTPL 47.417 5.882 53.299 47.058 1.147 48.205 5.094
Strumenti finanziari derivati 2.611 137 2.748 4.180 77 4.257 (1.508)
Totale 210.129 34.409 244.538 205.656 31.503 237.159 7.378
di cui Operatività Finanziaria 65.785 14.837 80.622 64.414 15.642 80.056 566
di cui Operatività Assicurativa 143.776 19.278 163.053 140.588 15.556 156.145 6.909
di cui Operatività Postale e Commerciale 562 9 571 647 6 653 (81)
di cui Operatività Servizi Postepay 7 284 291 7 299 306 (15)

Le Attività finanziarie sono di seguito commentate per ciascuna tipologia di operatività:

OPERATIVITA' FINANZIARIA

tab. A6.1 - Attività finanziarie settore finanziario

Saldo al 31.12.24 Saldo al 31.12.2023
Descrizione
(milioni di euro)
Attività
non
correnti
Attività
correnti
Totale Attività
non
correnti
Attività
correnti
Totale Variazioni
Attività finanziarie al costo ammortizzato 30.346 13.887 44.232 30.124 12.549 42.673 1.560
Finanziamenti e crediti - 13.124 13.124 - 12.275 12.275 850
Finanziamenti - 1.566 1.566 - 1.769 1.769 (203)
Crediti - 11.558 11.558 - 10.505 10.505 1.053
Depositi presso il MEF - 9.968 9.968 - 8.932 8.932 1.036
Crediti - 9.972 9.972 - 8.937 8.937 1.035
Fondo svalutazione Depositi presso il MEF - (4) (4) - (5) (5) 1
Altri crediti finanziari - 1.590 1.590 - 1.574 1.574 16
Titoli a reddito fisso 30.346 763 31.108 30.124 274 30.398 710
Attività finanziarie al FVTOCI 32.793 883 33.676 30.083 3.017 33.100 576
Titoli a reddito fisso 32.793 883 33.676 30.083 3.017 33.100 576
Attività finanziarie al FVTPL 34 - 34 26 - 26 8
Azioni 34 - 34 26 - 26 8
Strumenti finanziari derivati 2.611 68 2.679 4.180 77 4.257 (1.577)
Cash flow hedging 6 6 12 2 2 5 7
Fair value hedging 2.605 62 2.668 4.178 74 4.252 (1.584)
Totale 65.785 14.837 80.622 64.414 15.642 80.056 566

Attività finanziarie al Costo ammortizzato

Di seguito la movimentazione delle attività finanziarie al costo ammortizzato:

tab. A6.1.1 - Movimentazione attività finanziarie al costo ammortizzato

Descrizione
(milioni di euro)
Finanziamenti
e crediti
Titoli a reddito
fisso
Totale
Saldo al 1° gennaio 2024 12.275 30.398 42.673
Acquisti 2.650 2.650
Variaz. per costo ammortizzato - (31) (31)
Trasf.ti riserve di PN - 5 5
Variazioni del fair value a CE 1 207 208
Variazioni per impairment - 5 5
Variazioni nette (329) (329)
Effetti delle vendite a CE - 35 35
Variazione Ratei 1 18 19
Vendite, rimborsi ed estinzione ratei (2.179) (2.179)
Altre variazioni 1.177 - 1.177
Saldo al 31 dicembre 2024 13.124 31.108 44.232

Finanziamenti e Crediti

467 La voce Finanziamenti si riferisce ad operazioni di pronti contro termine attivi per 2.726 milioni di euro (4.106 milioni di euro al 31 dicembre 2023) di cui stipulati con la Cassa di Compensazione e Garanzia SpA (di seguito CC&G) per 2.513 milioni di euro e stipulati con primari operatori finanziari per 213 milioni di euro, finalizzate entrambe all'impiego temporaneo della liquidità riveniente dalla raccolta da privati. Tali operazioni risultano garantite da titoli per un nozionale complessivo di 2.611 milioni di euro. Le attività e passività finanziarie relative ad operazioni di pronti contro termine gestite attraverso la CC&G, che soddisfano i requisiti previsti dallo IAS 32, sono oggetto di compensazione. L'effetto della compensazione

al 31 dicembre 2024, già incluso nell'esposizione a saldi netti, ammonta a complessivi 1.160 milioni di euro (2.337 milioni di euro al 31 dicembre 2023). Il fair value291 di tale voce al 31 dicembre 2024 ammonta a 1.566 milioni di euro.

La voce Crediti include:

Depositi presso il MEF, per 9.972 milioni di euro, costituiti dagli impieghi della raccolta da conti correnti postali appartenenti alla clientela pubblica, remunerati ad un tasso variabile calcolato su un paniere di titoli di Stato292 . Il deposito è rettificato di un fondo svalutazione di circa 4 milioni di euro, per tener conto del rischio di default della controparte (5 milioni di euro al 31 dicembre 2023). L'incremento dei depositi in commento di 1.035 milioni di euro è dovuto principalmente all'operatività tipica di alcuni clienti della Pubblica Amministrazione che ha generato un aumento della raccolta da conti correnti postali. Nel corso dell'esercizio 2024 sono stati stipulati contratti derivati di copertura (gestionale) sulla componente della remunerazione indicizzata a 10 anni. L'operazione di copertura è stata eseguita attraverso acquisti a termine del BTP a 10 anni con regolamento del differenziale tra il prezzo prefissato del titolo e il market value del titolo stesso. Tale operatività, terminata al 31 dicembre 2024, ha generato effetti positivi per 2 milioni di euro rilevati a Conto economico nella voce Proventi degli impieghi della raccolta su conti correnti postali e delle disponibilità liquide.

Altri crediti finanziari:

  • per 801 milioni di euro relativi a depositi in garanzia di cui 299 milioni di euro per somme versate a controparti per operazioni di repo passivi su titoli a reddito fisso (collateral previsti da appositi Global Master Repurchase Agreement), 214 milioni di euro per somme versate a CC&G (123 milioni di euro per operazioni di repo in essere e 91 milioni di euro come contributo prefinanziato al fondo di garanzia, cd Default Fund293), 193 milioni di euro per somme versate a controparti per operazioni di Interest rate swap (collateral previsti da appositi Credit Support Annex) e 95 milioni di euro per somme versate a garanzia nell'ambito di sistemi di clearing con controparti centrali per l'operatività over the counter in derivati294;
  • per 386 milioni di euro relativi a riserva di liquidità presso la CC&G destinata a coprire eventuali chiamate in margini infra-giornaliere.

Titoli a reddito fisso

Riguardano titoli a reddito fisso dell'area euro, detenuti dal Patrimonio BancoPosta, costituiti da titoli di Stato di emissione italiana e da titoli garantiti dallo Stato italiano del valore nominale di 30.866 milioni di euro. Il valore a cui sono iscritti di 31.108 milioni di euro è composto dal costo ammortizzato di titoli a reddito fisso non oggetto di copertura per 19.721 milioni di euro, dal costo ammortizzato di titoli a reddito fisso oggetto di copertura di fair value hedge per 12.469 milioni di euro, decrementato di 1.082 milioni di euro complessivi per tener conto degli effetti della copertura stessa (1.944 milioni di euro nell'esercizio 2023). I titoli a reddito fisso rilevati al costo ammortizzato sono rettificati per tener conto del relativo impairment, il cui fondo al 31 dicembre 2024 ammonta a circa 13 milioni di euro (18 milioni di euro al 31 dicembre 2023). Al 31 dicembre 2024 il fair value295 di tali titoli è di 29.647 milioni di euro (comprensivo di 252 milioni di euro di ratei in corso di maturazione).

291 Ai fini della scala gerarchica del fair value, che riflette la rilevanza delle fonti utilizzate nell'effettuare le valutazioni, il valore indicato è di Livello 2.

292 Il tasso variabile in commento è così calcolato: per il 40% in base alla media del rendimento del BOT a sei mesi rilevato mensilmente e per il restante 60% in base alla media del rendimento del BTP a dieci anni rilevato mensilmente.

293 Fondo di garanzia costituito dall'insieme dei versamenti dei partecipanti diretti ai comparti derivati e azionario ed al comparto obbligazionario, istituito a ulteriore garanzia delle operazioni svolte; può essere utilizzato per la copertura degli oneri derivanti da eventuali inadempimenti dei partecipanti.

294 Trattasi di operazioni effettuate al di fuori dei mercati mobiliari regolamentati e quindi non soggette ad alcuna regolamentazione specifica relative all'organizzazione e al funzionamento del mercato stesso.

295 Ai fini della scala gerarchica del fair value, che riflette la rilevanza delle fonti utilizzate nell'effettuare le valutazioni, il valore indicato è di Livello 1 per 26.489 milioni di euro e di Livello 2 per 3.158 milioni di euro.

In tale portafoglio sono compresi titoli a tasso fisso per un ammontare nominale di 3.000 milioni di euro emessi da Cassa Depositi e Prestiti SpA e garantiti dallo Stato italiano (al 31 dicembre 2024 il valore di bilancio è pari a 2.902 milioni di euro).

Attività finanziarie al fair value rilevato nelle altre componenti di Conto economico complessivo

Di seguito la movimentazione delle attività finanziarie al fair value rilevato nelle altre componenti di Conto economico complessivo (FVTOCI):

tab. A6.1.2 - Movimentazione attività finanziarie al FVTOCI

Descrizione
(milioni di euro)
Titoli a reddito fisso
Saldo al 1° gennaio 2024 33.100
Acquisti 6.221
Trasf.ti riserve di PN 11
Variaz. per costo ammortizzato 45
Variazioni del fair value a PN 593
Variazioni del fair value a CE 252
Effetti delle vendite a CE 35
Variazione Ratei 9
Vendite, rimborsi ed estinzione ratei (6.590)
Saldo al 31 dicembre 2024 33.676

Titoli a reddito fisso

Riguardano titoli governativi a reddito fisso dell'area euro, costituiti da titoli di Stato di emissione italiana, detenuti principalmente dal Patrimonio BancoPosta, del valore nominale di 33.828 milioni di euro.

Il valore contabile, pari a 33.676 milioni di euro, è composto da titoli non oggetto di copertura per 14.762 milioni di euro, da titoli oggetto di copertura di fair value hedge per 12.240 milioni di euro e da titoli oggetto di copertura di cash flow hedge per 6.674 milioni di euro.

L'oscillazione complessiva del fair value nell'esercizio in commento è positiva per 845 milioni di euro ed è rilevata nell'apposita riserva di Patrimonio netto per l'importo di 593 milioni di euro relativo alla parte non coperta da strumenti di fair value hedge, e a Conto economico per l'importo di 252 milioni di euro relativo alla parte coperta.

L'impairment cumulato al 31 dicembre 2024 ammonta a 14 milioni di euro (19 milioni di euro al 31 dicembre 2023). L'incremento della voce in commento è dovuto principalmente all'oscillazione positiva del fair value sopra citato e parzialmente compensato da maggiori vendite e rimborsi effettuati nell'esercizio rispetto agli acquisti.

I titoli indisponibili consegnati in garanzia a controparti a fronte di operazioni di finanziamento e di copertura sono indicati nella nota 4.12 – Ulteriori Informazioni.

Attività finanziarie al fair value rilevato a Conto economico

Azioni

La voce in commento si riferisce:

• per 17 milioni di euro al fair value di 32.059 azioni privilegiate di Visa Incorporated (Series C Convertible Participating Preferred Stock); tali titoli azionari sono convertibili in azioni ordinarie in base al rapporto di 1,783296 azioni ordinarie ogni azione di Classe C, e sono opportunamente scontate a un idoneo tasso per tener conto della loro illiquidità. Nel

469 296 Sino alla data della completa conversione delle azioni assegnate in azioni ordinarie, il tasso di conversione potrà essere ridotto a seguito del manifestarsi di passività della Visa Europe Ltd ritenute oggi solo potenziali.

corso dell'esercizio è proseguito il processo di determinazione della proporzione di convertibilità e del relativo tasso delle Azioni Visa Incorporated Series C Convertible Participating Preferred Stock parzialmente conclusosi in data 19 luglio 2024 con l'assegnazione di 583 azioni privilegiate di Visa Incorporated Series A Preferred Stock;

• per 17 milioni di euro, al fair value di 583 azioni privilegiate di Visa Incorporated (Series A Preferred Stock); tali titoli azionari sono convertibili in azioni ordinarie in base al rapporto di 100 azioni ordinarie ogni azione di classe A Preferred Stock.

L'oscillazione complessiva del fair value nell'esercizio in commento è positiva per 8 milioni di euro ed è rilevata a Conto economico nelle voci Proventi e Oneri derivanti da operatività finanziaria.

Inoltre, nel corso dell'esercizio 2023 è stato stipulato un contratto di vendita a termine, ancora in essere, di 95.000 azioni ordinarie Visa Incorporated con un corrispettivo complessivo di 20,5 milioni di euro e con data regolamento il 3 marzo 2025. L'oscillazione del fair value nell'esercizio in commento è negativa di 5,6 milioni di euro ed è rilevata a Conto economico nella voce Oneri dell'operatività finanziaria.

Strumenti finanziari derivati

Tab. A6.1.3 - Strumenti finanziari derivati

Saldo al 31.12.2024 Saldo al 31.12.2023
Descrizione
(milioni di euro)
Nominale Fair value Nominale Fair value Variazioni
Cash Flow Hedging
Vendite a termine titoli 602 2 - - 2
Interest rate swap 5.956 (532) 3.287 (513) (19)
Fair value hedging
Interest rate swap su Titoli al FVTOCI e CA 24.452 1.861 25.031 3.718 (1.857)
Interest rate swap su Pronti Contro Termine - - 3.996 (83) 83
FV vs CE
Vendite a termine 0 (8) 0 (3) (5)
Strumenti finanziari derivati 31.010 1.323 32.314 3.119 -
(1.795)
Di cui:
Strumenti derivati attivi 16.312 2.679 19.665 4.257 (1.578)
Strumenti derivati passivi 14.698 (1.356) 12.649 (1.138) (218)

Le operazioni di cash flow hedge in interest rate swap e le vendite a termine si riferiscono esclusivamente a titoli valutati al FVTOCI.

Gli strumenti di copertura del rischio di tasso d'interesse sui flussi finanziari hanno complessivamente subito nell'esercizio una variazione negativa netta di 17 milioni di euro, di cui 111 milioni di euro relativi alla variazione positiva netta di fair value della componente efficace della copertura, riflessa nella Riserva cash flow hedge, e 128 milioni di euro relativi alla variazione negativa netta delle operazioni completate297 nell'esercizio e della componente inefficace dei contratti di copertura.

Gli strumenti di fair value hedge in interest rate swap hanno ad oggetto la copertura di titoli classificati al costo ammortizzato per un nominale di 11.617 milioni di euro e titoli classificati al FVTOCI per un nominale di 12.835 milioni di euro; hanno complessivamente subito nell'esercizio una variazione negativa netta di 1.857 milioni di euro, di cui 85 milioni di euro relativi alla variazione negativa netta di fair value della componente efficace della copertura e 1.772 milioni di euro relativi alla variazione negativa netta delle operazioni completate nell'esercizio e della componente inefficace dei contratti di copertura.

297 Le Operazioni completate comprendono le operazioni a termine regolate, i differenziali scaduti e in maturazione e l'estinzione di interest rate swap relativi a titoli ceduti.

Nell'esercizio in commento la Capogruppo ha effettuato le seguenti operazioni:

  • vendite a termine di titoli per un nominale di 602 milioni di euro;
  • stipula di nuovi interest rate swap di cash flow hedge per un nominale di 2.669 milioni di euro;
  • stipula di nuovi interest rate swap di fair value hedge a copertura del portafoglio titoli per un nominale di 3.895 milioni di euro e regolazione di quelli in essere al 1° gennaio 2024 per un nominale di 25 milioni di euro;
  • estinzione anticipata o a scadenza di interest rate swap di fair value hedge su pronti contro termine, per un nominale di 3.996 milioni di euro;
  • estinzioni anticipate di interest rate swap di fair value hedge per un nominale complessivo di 4.449 milioni di euro (di cui: 3.499 milioni di euro relativi a operazioni di copertura per le quali è stato venduto anche il titolo sottostante, 950 milioni di euro relativi ad operazioni di copertura senza vendita del titolo sottostante) con la finalità di consolidare un rendimento fisso in linea con la situazione di mercato, migliorando contestualmente il profilo reddituale di una porzione del portafoglio anche per gli esercizi successivi.

Inoltre, la Capogruppo ha stipulato e regolato acquisti a termine per un nominale complessivo di 148 milioni di euro (rilevati al fair value verso Conto economico) a copertura gestionale della componente indicizzata a 10 anni della remunerazione dell'impiego della raccolta dalla clientela pubblica. Dette operazioni hanno complessivamente generato nell'esercizio in commento un effetto positivo di 2 milioni di euro rilevato a Conto economico nella voce Proventi degli impieghi della raccolta su conti correnti postali e delle disponibilità libere.

OPERATIVITA' ASSICURATIVA

Saldo al 31.12.24 Saldo al 31.12.2023
Descrizione
(milioni di euro)
Attività
non
correnti
Attività
correnti
Totale Attività
non
correnti
Attività
correnti
Totale Variazioni
Attività finanziarie al costo ammortizzato 2.036 188 2.224 1.922 200 2.123 102
Crediti 1 63 64 0 54 55 9
Titoli a reddito fisso 2.035 125 2.160 1.922 146 2.068 92
Attività finanziarie al FVTOCI 94.358 13.138 107.496 91.643 14.209 105.852 1.644
Titoli a reddito fisso 94.354 13.138 107.492 91.638 14.209 105.847 1.644
Azioni 4 - 4 5 - 5 (1)
Attività finanziarie al FVTPL 47.382 5.882 53.264 47.023 1.147 48.170 5.094
Crediti - 820 820 - - - 820
Titoli a reddito fisso 25.966 2.063 28.029 2.211 353 2.564 25.465
Quote fondi comuni d'investimento 21.393 1.148 22.541 44.790 308 45.098 (22.557)
Azioni 1 1.851 1.852 1 485 486 1.366
Altri investimenti 22 1 22 21 1 22 0
Strumenti finanziari derivati - 69 69 - - - 69
Totale 143.776 19.278 163.053 140.588 15.556 156.145 6.909

tab. A6.2 - Attività finanziarie settore assicurativo

Dell'ammontare totale delle attività finanziarie appartenenti all'operatività assicurativa, un importo di circa 14,3 miliardi di euro è riferito a prodotti e opzioni di investimento della Compagnia Poste Vita S.p.A. che prevedono l'inclusione di fattori connessi all'ambiente, al sociale e alla governance (c.d. fattori ESG).

Attività finanziarie al Costo ammortizzato

Di seguito la movimentazione delle attività finanziarie al costo ammortizzato:

tab. A6.2.1 - Movimentazione attività finanziarie al costo ammortizzato

Descrizione
(milioni di euro)
Finanziamenti e
Titoli a reddito fisso
crediti
Totale
Saldo al 1° gennaio 2024 55 2.068 2.123
Acquisti 212 212
Variaz. per costo ammortizzato (0) 6 6
Variazioni nette 10 10
Effetti delle vendite a CE - 0 0
Variazione Ratei - 2 2
Vendite, rimborsi ed estinzione ratei (129) (129)
Saldo al 31 dicembre 2024 64 2.160 2.224

Crediti

I crediti finanziari ammontano a 64 milioni di euro e si riferiscono principalmente a crediti per commissioni di gestione dei fondi interni di Poste Vita.

Titoli a reddito fisso

I titoli a reddito fisso valutati al costo ammortizzato al 31 dicembre 2024 esprimono un valore di bilancio pari a 2.160 milioni di euro. I titoli nella categoria in esame si riferiscono principalmente al patrimonio libero delle società Poste Vita SpA e Poste Assicura SpA. Al 31 dicembre 2024 il fair value298 di tali titoli è di 2.012 milioni di euro.

I titoli a reddito fisso rilevati al costo ammortizzato sono rettificati per tener conto del relativo impairment, il cui fondo al 31 dicembre 2024 ammonta a circa 0,6 milioni di euro (0,9 milioni di euro al 31 dicembre 2023).

Attività finanziarie al fair value rilevato nelle altre componenti di Conto economico complessivo

Di seguito la movimentazione delle attività finanziarie al fair value rilevato nelle altre componenti di Conto economico complessivo:

tab. A6.2.2 - Movimentazione attività finanziarie al FVTOCI

Descrizione
(milioni di euro)
Titoli a
reddito
fisso
Azioni Totale
Saldo al 1° gennaio 2024 105.847 5 105.852
Acquisti 17.480 0 17.481
Trasf.ti riserve di PN 112 0 112
Variaz. per costo ammortizzato 562 0 562
Variazioni del fair value a PN 1.304 (1) 1.304
Effetti delle vendite a CE (69) 0 (69)
Variazione Ratei 49 0 49
Vendite, rimborsi ed estinzione ratei (17.795) (0) (17.795)
Saldo al 31 dicembre 2024 107.492 4 107.496

Tali strumenti finanziari hanno registrato una variazione positiva di fair value per 1.304 milioni di euro, di cui una quota di 1.245 milioni di euro ha contribuito alla rivalutazione delle passività assicurative.

472 298 Ai fini della scala gerarchica del fair value, che riflette la rilevanza delle fonti utilizzate nell'effettuare le valutazioni, il valore indicato è di Livello 1 per 1.908 milioni di euro e di Livello 2 per 102 milioni di euro e di Livello 3 per 2 milioni di euro.

Titoli a reddito fisso

Al 31 dicembre 2024 tali titoli si riferiscono a investimenti detenuti principalmente da Poste Vita SpA per 106.614 milioni di euro (valore nominale di 114.019 milioni di euro) rappresentati da strumenti emessi da Stati e primarie società europee. I titoli in commento sono destinati alla copertura di prodotti collegati alle Gestioni separate per 101.818 milioni di euro. La voce in commento comprende obbligazioni emesse dalla CDP SpA per un fair value di 124 milioni di euro. L'impairment cumulato al 31 dicembre 2024 ammonta a circa 39 milioni di euro pressoché interamente riflesso all'interno delle passività assicurative.

Attività finanziarie al fair value rilevato a Conto economico

Di seguito la movimentazione delle attività finanziarie al fair value rilevato a Conto economico:

Descrizione
(milioni di euro)
Crediti Titoli a
reddito
fisso
Altri
investimenti
Quote fondi
comuni
d'investimento
Azioni Totale
Saldo al 1° gennaio 2024 - 2.564 22 45.098 486 48.170
Variazione perimetro consolidamento 842 22.542 - (24.700) 1.230 (87)
Acquisti 7.958 - 3.601 1.018 12.577
Variazioni del fair value vs CE - 439 0 2.165 69 2.673
Variazioni nette (22) (22)
Effetti delle vendite a CE - (26) - 110 113 197
Ratei - 124 1 - - 124
Vendite, rimborsi ed estinzione ratei (5.570) (1) (3.733) (1.064) (10.368)
Saldo al 31 dicembre 2024 820 28.029 22 22.541 1.852 53.264

tab. A6.2.3 - Movimentazione attività finanziarie al FVTPL

La voce in commento ha registrato una variazione complessiva positiva di 4.806 milioni di euro principalmente dovuta a investimenti netti per circa 2.209 milioni di euro e ad una variazione positiva di fair value di 2.673 milioni di euro; tale effetto ha contribuito pressoché integralmente alla rivalutazione delle passività assicurative.

La variazione del perimetro di consolidamento è relativa al consolidamento integrale dei nuovi Fondi OICVM detenuti integralmente dalla società Poste Vita. In particolare, in seguito al completamento del "progetto Multi-Asset" (per ulteriori dettagli si rinvia al paragrafo 2.8 – Criteri e metodologie di consolidamento) gli importi precedentemente inclusi tra le quote di fondi comuni di investimento, sono stati riclassificati per un importo totale netto di 25.346 milioni di euro, esponendo le singole attività e passività detenute dai nuovi Fondi OICVM consolidati nelle rispettive voci contabili. Nel rispetto dei principi contabili di riferimento le attività e le passività presenti nei Fondi sono state classificate al Fair Value con variazioni di valore rilevate direttamente a Conto economico (FVTPL) in quanto rientranti nella casistica degli "Altri modelli di business" prevista dall'IFRS 9 - Strumenti finanziari. Per la determinazione del Fair Value di tali poste di bilancio, il Gruppo Poste Italiane si è avvalso dell'eccezione prevista dai principi contabili internazionali (Portfolio exemption) secondo la quale in presenza di un gruppo di attività e passività finanziarie esposte a rischi di mercato e al rischio di credito di ciascuna delle controparti, il fair value può essere definito, non sulla base del singolo elemento, ma considerando il valore di mercato dell'esposizione netta a tali rischi alla data di valutazione (nel caso specifico il fair value dell'esposizione netta ai rischi corrisponderebbe al NAV dei Fondi). La combinazione delle disposizioni sopra riportate ha consentito di mantenere nel Bilancio consolidato del Gruppo Poste Italiane una valutazione in linea con quella sintetica (NAV) dei Fondi senza alcun impatto a Conto economico, limitando le modifiche ai soli effetti rappresentativi (look through dei Fondi con esposizione delle singole attività e passività che li compongono).

Titoli a reddito fisso

473 Al 31 dicembre 2024, i titoli a reddito fisso pari a 28.029 milioni di euro si riferiscono principalmente a titoli detenuti dai nuovi Fondi OICVM consolidati a partire da settembre 2024. Di questi circa 13.019 milioni di euro si riferiscono a strumenti

corporate mentre 9.829 milioni di euro si riferiscono ad investimenti in titoli di stato di paesi sovrani europei ed extraeuropei ad esclusione dello stato italiano.

La voce in commento comprende, inoltre, titoli detenuti dalla compagnia Poste Vita per un ammontare pari a 5.171 milioni di euro e costituiti principalmente da strumenti corporate emessi da primari emittenti e posti a copertura dei prodotti collegati a Gestioni separate per 2.369 milioni di euro.

Quote fondi comuni di investimento

Le quote di fondi comuni di investimento sono detenute principalmente dalla compagnia Poste Vita SpA e poste a copertura delle Gestioni Separate299 (7.738 milioni di euro) e di polizze di Ramo III (14.112 milioni di euro); il complemento al saldo si riferisce a investimenti del patrimonio libero della compagnia (4 milioni di euro). Al 31 dicembre 2024 gli investimenti in quote di fondi OICR ammontano a 17.259 milioni di euro, le quote di fondi comuni immobiliari ammontano a 2.406 milioni di euro mentre gli investimenti in fondi comuni a prevalente composizione obbligazionaria sono pari a 2.190 milioni di euro. La voce in commento ha registrato una variazione di fair value positiva pari a 2.165 milioni di euro, oltre a disinvestimenti netti pari a 132 milioni di euro.

Dell'ammontare totale dei fondi comuni di investimento nei quali investe la Compagnia Poste Vita SpA, un importo di circa 7,3 miliardi di euro è riferito a fondi nelle cui politiche di investimento sono considerati fattori connessi all'ambiente, al sociale e alla governance (c.d. fattori ESG).

Azioni

Le Azioni ammontano a 1.852 milioni di euro e sono detenute principalmente dai nuovi fondi OICVM. La voce in commento comprende, inoltre, azioni detenute dalla compagnia Poste Vita pari a 541 milioni di euro e poste principalmente a copertura di prodotti di Ramo I collegati a Gestioni separate e di Ramo III.

Altri investimenti

Gli Altri investimenti ammontano a 22 milioni di euro e si riferiscono a un titolo del tipo Costant Maturity Swap della Cassa Depositi e Prestiti detenuto dalla compagnia Poste Vita (valore nominale 22 milioni di euro) posto a copertura dei prodotti collegati a Gestioni separate.

Strumenti finanziari derivati

Al 31 dicembre 2024, gli strumenti finanziari derivati di trading riguardano operazioni forward in valuta.

299 Oltre agli importi sopra indicati, il totale a copertura delle Gestioni Separate comprende anche il valore delle attività nette detenute dai Fondi OICVM (dei quali Poste Vita è titolare del 100% delle quote e che vengono consolidati integralmente) per un totale di 25.186 milioni di euro (pari al NAV complessivo degli stessi). In seguito al consolidamento, il NAV viene esposto attraverso il look through delle singole attività e passività che li compongono (classificate unicamente tra le attività e le passività finanziarie al fair value rilevato a Conto economico).

OPERATIVITA' POSTALE E COMMERCIALE

tab. A6.3 - Attività finanziarie settore postale e commerciale

Saldo al 31.12.24 Saldo al 31.12.23
Descrizione
(milioni di euro)
Attività
non
correnti
Attività
correnti
Totale Attività
non
correnti
Attività
correnti
Totale Variazioni
Attività finanziarie al costo ammortizzato 3 9 12 2 6 8 4
Finanziamenti - - - - 1 1 (1)
Crediti e altri strumenti 3 9 12 2 5 7 5
Vs. acquirenti alloggi di servizio 3 2 4 2 - 2 2
Vs. Altri - 21 21 - 20 20 1
Fondo svalutazione crediti finanziari - (20) (20) (0) (20) (20) 0
Altri investimenti - 7 7 - 5 5 2
Attività finanziarie al FVTOCI 559 0 559 636 0 636 (77)
Titoli a reddito fisso 102 0 102 99 0 99 4
Azioni 457 - 457 537 - 537 (80)
Attività finanziarie al FVTPL 0 - 0 9 - 9 (9)
Prestito obbligazionario - - - 9 - 9 (9)
Totale 562 9 571 647 6 653 (81)

Attività finanziarie al Costo ammortizzato

La voce crediti verso Altri, per un valore nominale di 20 milioni di euro, si riferisce al credito residuo verso Invitalia S.p.A. per la cessione di Banca del Mezzogiorno-MedioCredito Centrale S.p.A. (BdM), interamente svalutato.

Attività finanziarie al fair value rilevato nelle altre componenti di conto economico complessivo

tab. A6.3.1- Movimentazione attività finanziarie al FVTOCI

Descrizione
(milioni di euro)
Titoli a
reddito
fisso
Azioni Totale
Saldo al 1° gennaio 2024 99 537 636
Acquisti - 0 0
Variaz. per costo ammortizzato 2 - 2
Variazioni del fair value a PN 2 (90) (88)
Conversione prestito obbligazionario - 10 10
Saldo al 31 dicembre 2024 102 457 559

Titoli a reddito fisso

La voce accoglie un titolo di stato di emissione italiana del valore nominale di 110 milioni di euro acquistato nel corso dell'esercizio 2022. Al 31 dicembre 2024 l'oscillazione del fair value è positiva per 1 milione di euro ed è rilevata nell'apposita riserva di Patrimonio netto.

Azioni

tab. A6.3.2 - Azioni FVTOCI

Descrizione
(milioni di euro)
Saldo al 31.12.2024 Saldo al 31.12.2023 Variazioni
Moneyfarm Holding L.t.d. 57 55 1
sennder Technologies Gmbh 126 112 14
Scalapay Limited 25 25 -
Nexi 249 345 (95)
Totale 457 537 (80)

Nel mese di dicembre 2024, Poste Italiane ha esercitato la conversione anticipata del prestito obbligazionario emesso da sennder Technologies GmbH in azioni della stessa per un importo complessivo di circa 9,5 milioni di euro.

L'oscillazione complessiva del fair value della voce in commento (negativa per 90 milioni di euro) è rilevata nell'apposita riserva di Patrimonio netto ed è riconducibile principalmente alle azioni di Nexi SpA (riserva negativa per 401 milioni di euro al 31 dicembre 2024). Infine, nel corso del mese di febbraio 2025, Poste Italiane SpA ha ceduto l'intera partecipazione detenuta in Nexi SpA – pari al 3,78% circa del capitale sociale, a favore di Cassa Depositi e Prestiti SpA. Per ulteriori dettagli sulle operazioni societarie intervenute nell'esercizio, si rimanda alla nota 3.2 – Eventi successivi alla chiusura dell'esercizio.

Infine, la voce comprende per 75 milioni di euro la partecipazione in CAI SpA (ex Alitalia CAI SpA), acquisita nell'esercizio 2013 e interamente svalutata nell'esercizio 2014.

Attività finanziarie al fair value rilevato a Conto economico

La voce accoglie gli strumenti finanziari partecipativi (ex art. 2346 comma 6 del Codice Civile) derivanti dalla conversione di Contingent Convertible Notes300 -emesse da Midco SpA- il cui valore, al 31 dicembre 2024, è pari a zero. Il decremento della voce in commento deriva dalla conversione, in data 10 dicembre 2024, della quota del prestito obbligazionario convertibile emesso da sennder Technologies GmbH nel corso dell'esercizio 2023 e sottoscritto da Poste Italiane per circa 9,5 milioni di euro, valore rappresentativo del fair value alla data di conversione.

Strumenti finanziari derivati

Nel corso dell'esercizio 2024 sono state effettuate le seguenti operazioni:

  • stipula e regolazione di un contratto di commodity swap a copertura gestionale dei costi del carburante relativi al trasporto aereo della corrispondenza effettuato per il tramite della controllata Poste Air Cargo Srl;
  • stipula e regolazione di sette contratti di non deliverable forward a copertura gestionale del rischio in valuta (euro/dollaro) relativi prevalentemente ai canoni di leasing degli aeromobili in ambito trasporto aereo della corrispondenza, effettuato per il tramite della controllata Poste Air Cargo Srl.

300 Si tratta delle Contingent Convertible Notes di originari 75 milioni di euro e durata ventennale, emesse dalla Midco SpA, società che a sua volta detiene il 51% della compagnia Alitalia SAI SpA, sottoscritte da Poste Italiane SpA a dicembre 2014 nell'ambito dell'operazione finalizzata all'ingresso della Compagnia Etihad Airways nel capitale sociale di Alitalia SAI. A seguito del verificarsi delle condizioni negative previste contrattualmente, nell'esercizio 2017 il prestito è stato convertito in strumenti finanziari partecipativi (ex. art. 2346 comma 6 del Codice Civile) dotati degli stessi diritti patrimoniali associati alle Notes.

OPERATIVITA' SERVIZI POSTEPAY

Saldo al 31.12.2024 Saldo al 31.12.2023
Descrizione
(milioni di euro)
Attività
non
correnti
Attività
correnti
Totale Attività
non
correnti
Attività
correnti
Totale Variazioni
Attività finanziarie al costo ammortizzato 0 284 285 0 299 299 (15)
Crediti 0 284 285 0 299 299 (15)
Attività finanziarie al FVTOCI 6 0 6 7 0 7 (1)
Azioni 6 0 6 7 0 7 (1)
Attività finanziarie al FVTPL 1 0 1 1 0 1 0
Prestito obbligazionario convertibile 1 0 1 1 0 1 0
Totale 7 284 291 7 299 306 (15)

tab. A6.4 - Attività finanziarie settore servizi Postepay

Attività finanziarie al Costo ammortizzato

Le attività finanziarie al costo ammortizzato si riferiscono prevalentemente a crediti verso i circuiti internazionali di regolamento a fronte del servizio di acquiring e a partite in corso di lavorazione da regolare su carte prepagate del Patrimonio IMEL. In particolare, la variazione riguarda operazioni eseguite dai titolari di carte prepagate negli ultimi giorni del mese e regolate sui rapporti nei giorni successivi.

Attività finanziarie al fair value rilevato nelle altre componenti di Conto economico complessivo

Le attività finanziarie al fair value rilevate nelle altre componenti di Conto economico complessivo si riferiscono interamente all'investimento nella società Volante.

Attività finanziarie al fair value rilevato a Conto Economico

Le attività finanziarie al fair value rilevato a Conto Economico si riferiscono interamente al prestito obbligazionario convertibile stipulato con la società Volantè Technologies Inc sottoscritto nel mese di luglio 2023.

A7 - RIMANENZE (177 milioni di euro)

tab. A7 - Rimanenze

Descrizione
(milioni di euro)
Saldo al 31.12.2023 Variazioni economiche Saldo al 31.12.2024
Immobili destinati alla vendita 136 12 149
Prodotti in corso di lav.ne, semilavorati, finiti e merci 28 (6) 22
Materie prime, sussidiarie e di consumo 8 (2) 6
Totale 172 5 177

Gli immobili destinati alla vendita sono integralmente riferiti ad una porzione del portafoglio immobiliare di EGI SpA, il cui fair value301 al 31 dicembre 2024 è di circa 282 milioni di euro. Si segnala che nel corso del periodo EGI ha venduto due immobili per 5,8 milioni di euro, conseguendo una plusvalenza a livello consolidato pari a 5,3 milioni di euro.

Alla data di chiusura del presente bilancio, la voce prodotti in corso di lavorazione, semilavorati, finiti e merci include circa 2 milioni di euro di rimanenze finali relativi ai certificati ambientali detenuti dalle società Poste Air Cargo SpA e Postepay SpA precedentemente acquistati e non utilizzati nel periodo di riferimento.

A8 - CREDITI COMMERCIALI (2.078 milioni di euro)

tab. A8 - Crediti commerciali

Saldo al 31.12.2024 Saldo al 31.12.2023
Descrizione
(milioni di euro)
Attività
non
correnti
Attività
correnti
Totale Attività
non
correnti
Attività
correnti
Totale Variazioni
Crediti vs. clienti 2 1.843 1.845 3 2.150 2.152 (307)
Crediti vs. Controllante (MEF) - 228 228 - 249 249 (21)
Crediti vs. imprese controllate, collegate e
a controllo congiunto
- 6 6 - 6 6 (1)
Anticipi a fornitori (0) 0 0 - 0 0 0
Totale 2 2.076 2.078 3 2.404 2.407 (329)

Crediti verso clienti

tab. A8.1 - Crediti verso clienti

Saldo al 31.12.2024 Saldo al 31.12.2023
Descrizione
(milioni di euro)
Attività non
correnti
Attività
correnti
Totale Attività non
correnti
Attività
correnti
Totale Variazioni
Ministeri ed Enti Pubblici 1 365 366 - 563 563 (197)
Cassa Depositi e Prestiti - 221 221 - 247 247 (27)
Crediti vs privati per servizi
spedizione pacchi
- 476 476 - 505 505 (29)
Crediti vs privati per servizi di
corrispondenza
- 331 331 - 379 379 (48)
Corrispondenti esteri - 275 275 - 323 323 (48)
Crediti per conti correnti con
saldo debitore
- 47 47 - 45 45 2
Crediti per altri servizi
BancoPosta
- 74 74 - 58 58 16
Altri crediti vs clienti 1 623 624 3 558 561 64
Fondo svalutazione crediti verso
clienti
(0) (570) (570) (0) (529) (529) (41)
Totale 2 1.843 1.845 3 2.150 2.152 (307)

La variazione dei Crediti verso clienti è prevalentemente riconducibile alla riduzione dei crediti verso Ministeri ed Enti pubblici dovuta allo svincolo degli incassi relativi alle integrazioni tariffarie praticate nel 2020, 2021, 2022 e i primi tre trimestri 2023 per un ammontare complessivo di 195 milioni di euro (che fino al 31 dicembre 2023 erano esposti tra le altre passività per anticipi ricevuti, in virtù del vincolo di indisponibilità) e all'incasso, nel mese di marzo 2024 di ulteriori 20 milioni di euro riferiti all'ultimo trimestre 2023.

Nel dettaglio302:

  • I crediti verso Ministeri ed Enti pubblici si riferiscono principalmente a:
    • Rimborso delle Integrazioni tariffarie all'editoria, riferito alla Presidenza del Consiglio dei Ministri Dipartimento dell'Editoria, per complessivi 55 milioni di euro maturati nell'esercizio.
    • Servizi integrati di notifica e gestione della corrispondenza per complessivi 18 milioni di euro offerti a pubbliche amministrazioni centrali e locali.
    • Rimborsi spese immobili, veicoli e vigilanza, servizi di postalizzazione e altri servizi sostenuti per conto del Ministero delle Imprese e del Made in Italy (MIMIT)303 per 51 milioni di euro. Tale credito è composto da un residuo credito di 28 milioni di euro (originariamente di 62 milioni di euro incassato per 34 milioni di euro) riferito a servizi erogati fino al 2012. Il complemento al saldo è composto da 23 milioni di euro di crediti principalmente relativi agli oneri sostenuti da Poste ma derivanti dall'utilizzo di immobili da parte del Ministero per il periodo 2013-2024 e per i quali è in corso un tavolo negoziale con la controparte.
    • Servizi di spedizione e notifica della corrispondenza erogati a seguito di aggiudicazione tramite procedura di gara per complessivi 63 milioni di euro.
    • Servizi di corrispondenza con utilizzo dei conti di credito per complessivi 31 milioni di euro offerti a pubbliche amministrazioni centrali e locali.
    • Servizi di Raccomandata Market per complessivi 30 milioni di euro offerti a pubbliche amministrazioni centrali e locali.
    • Servizi di spedizione di corrispondenza senza materiale affrancatura per complessivi 14 milioni di euro offerti a pubbliche amministrazioni centrali e locali.
    • Servizi di pagamento delle pensioni e voucher INPS per 9 milioni di euro.
  • I crediti verso Cassa Depositi e Prestiti si riferiscono a corrispettivi del servizio di raccolta del risparmio postale prestato dal Patrimonio BancoPosta e non ancora liquidati.
  • I crediti per servizi di spedizione pacchi si riferiscono principalmente alle spedizioni svolte dalla Capogruppo e ai servizi prestati dalla controllata SDA Express Courier SpA.
  • I crediti per servizi di corrispondenza si riferiscono ai crediti vantati principalmente dalla Capogruppo nei confronti dei clienti privati che utilizzano la gamma dei servizi di "recapito e postalizzazione".
  • I crediti verso Corrispondenti esteri si riferiscono principalmente a servizi postali eseguiti a beneficio di Amministrazioni Postali estere.
  • I crediti per conti correnti con saldo debitore derivano pressoché esclusivamente da sconfinamenti per effetto dell'addebito delle competenze periodiche BancoPosta.
  • I crediti per altri servizi BancoPosta si riferiscono principalmente ai servizi di intermediazione (bancaria, prestiti personali, mutui) erogati.

301 Ai fini della scala gerarchica del fair value, che riflette la rilevanza delle fonti utilizzate nell'effettuare le valutazioni, il valore indicato è di livello 2.

302 Al 31 dicembre 2024 nel saldo dei crediti commerciali sono compresi 5 milioni di euro, al netto del relativo fondo svalutazione crediti, riferiti principalmente a crediti per fitti attivi non rientranti nelle disposizioni dell'IFRS 15 – Ricavi provenienti da contratti con i clienti. 303 Ex Ministero dello Sviluppo Economico (MiSE).

Crediti verso Controllante

Sono relativi ai rapporti di natura commerciale intrattenuti dalla Capogruppo con il Ministero dell'Economia e delle Finanze.

tab. A8.2 - Crediti verso Controllante
Descrizione
(milioni di euro)
Saldo al 31.12.2024 Saldo al 31.12.2023 Variazioni
Remunerazione raccolta su c/c 198 218 (20)
Servizio Universale - 31 (31)
Servizi delegati
Riduz. tariffarie/Agevolaz. elett.
Altri
30
-
1
30
1
2
-
(1)
(0)
F.do sval.cred. vs. Controllante (1) (33) 32
Totale 228 249 (23)

Nel dettaglio:

  • I crediti per la remunerazione della raccolta su c/c si riferiscono esclusivamente a quanto maturato nell'esercizio 2024 e sono quasi interamente relativi a depositi di risorse rivenienti da conti accesi dalla Pubblica Amministrazione e di pertinenza del Patrimonio BancoPosta.
  • I crediti per compensi del Servizio Universale maturati nell'esercizio per 262 milioni di euro sono stati interamente incassati. L'ammontare del compenso è stato rilevato in base a quanto definito nel Contratto di Programma 2020- 2024, in vigore dal 1° gennaio 2020. Il contratto è stato prorogato fino al 30 aprile 2026 dal Ministero delle Imprese e del Made in Italy nel mese di novembre 2024 e firmato dalla società il 16 dicembre. Attualmente è in corso l'iter europeo di autorizzazione attraverso la notifica effettuata alla Commissione Europea.

A seguito della comunicazione ricevuta dal MEF in data 27 marzo 2024, nella quale viene condiviso il parere dell'Avvocatura Generale dello Stato che chiarisce la titolarità di talune partite creditorie, trova piena efficacia l'accordo del 2015304 con cui furono definiti e regolati i rispettivi rapporti di debito e credito. Pertanto, nell'esercizio in commento, si è proceduto allo stralcio dei residui crediti mediante utilizzo e senza impatti economici, del corrispondente fondo stanziato nel 2015 per i crediti per i compensi del Servizio Universale relativi agli anni 2005 e 2012 di complessivi 31 milioni di euro.

• I crediti per servizi delegati, si riferiscono esclusivamente a quanto maturato nell'esercizio 2024 e sono relativi alla remunerazione dei servizi svolti dal BancoPosta per conto dello Stato e disciplinati da apposita Convenzione con il MEF rinnovata il 19 maggio 2023 per il biennio 2023-2024.

480 304 In data 7 agosto 2015, il Ministero dell'Economie e delle Finanze ha trasmesso a Poste Italiane una apposita nota a firma del Direttore Generale del Tesoro e del Ragioniere Generale dello Stato (c.d. Nota MEF) circa la ricognizione dei crediti e debiti tra il Ministero e la Società, con efficacia dal momento dell'avvenuto integrale pagamento di tutte le somme di pertinenza della Società.

La movimentazione del fondo svalutazione crediti commerciali (verso clienti e verso la Controllante) è la seguente:

Descrizione
(milioni di euro)
Saldo al 31.12.2023 Acc.ti netti Utilizzi Saldo al
31.12.2024
Privati 342 45 (17) 369
Amm.ni pubbliche 79 (2) (2) 75
Amm.ni postali estere 11 (0) - 11
432 42 (20) 455
Per interessi per ritardati pagamenti 98 31 (13) 115
Crediti verso Controllante MEF 33 (1) (31) 1
Totale 562 73 (65) 571

Gli accantonamenti netti di 45 milioni di euro si riferiscono in gran parte a crediti oggetto di procedure concorsuali e a crediti affidati al legale per il recupero. Gli utilizzi dell'esercizio si riferiscono principalmente allo stralcio di crediti a seguito della conclusione di procedure concorsuali e di accordi e allo stralcio di crediti per conti correnti con saldo debitore, per i quali è stata constatata l'antieconomicità delle azioni di recupero, anche tenuto conto dell'esiguità dell'importo delle singole posizioni creditorie.

Per completezza di informativa le tabelle che seguono presentano il dettaglio relativo al valore contabile lordo e al Fondo a copertura delle perdite attese per ciascuna classe di Crediti commerciali. Tale dettaglio è fornito in maniera separata a seconda che il modello utilizzato per la stima dell'ECL sia basato su una valutazione analitica oppure forfettaria. Per maggiori dettagli sugli input, le assunzioni e le tecniche di stima utilizzate per il calcolo dell'impairment delle attività finanziarie, nonché per informazioni su come le garanzie e altri strumenti di attenuazione del rischio di credito sono considerati nel calcolo del Fondo svalutazione crediti commerciali, si rimanda alla Nota 2.6 – Uso di stime - Impairment e stage allocation degli strumenti finanziari.

31.12.2024 31.12.2023
Descrizione
(milioni di euro)
Valore contabile
lordo
Fondo a copertura
perdite attese
Valore contabile
lordo
Fondo a copertura
perdite attese
Crediti commerciali
Crediti verso clienti 1.224 (256) 1.503 (234)
Cassa Depositi e Prestiti 221 (0) 248 (0)
Ministeri ed enti pubblici 249 (59) 416 (55)
Corrispondenti esteri 194 (0) 217 (0)
Privati 560 (196) 623 (179)
Crediti verso Controllante 228 (0) 279 (33)
Crediti vs altri 6 - 6 -
Totale 1.457 (256) 1.788 (268)

Gruppo Poste Italiane - Rischio di credito - Crediti commerciali svalutati su base analitica

Relazione Finanziaria Annuale 2024
Gruppo Poste Italiane
I bilanci di Poste Italiane al 31 dicembre 2024
Gruppo Poste Italiane - Rischio di credito - Crediti commerciali svalutati sulla base della matrice semplificata
31.12.2024 31.12.2023
Fasce di scaduto
(milioni di euro)
Valore contabile
lordo
Fondo a
copertura
perdite attese
Valore
contabile lordo
Fondo a
copertura
perdite attese
Crediti commerciali non scaduti 717 (19) 661 (16)
Scaduto 0 - 1 anno 110 (19) 122 (15)
Scaduto 1 - 2 anni 37 (11) 61 (15)
Scaduto 2 - 3 anni 26 (11) 51 (12)
Scaduto 3 - 4 anni 25 (10) 29 (8)
Scaduto > 4 anni 56 (48) 53 (45)
Posizioni oggetto di recupero legale e/o in procedura
concorsuale
220 (198) 204 (183)
Totale 1.192 (315) 1.181 (295)

A9 - ALTRI CREDITI E ATTIVITA' (5.294 milioni di euro)

tab. A9 - Altri crediti e attività

Saldo al
31.12.2024
Saldo al
31.12.2023
Descrizione Attività
Attività
Attività Attività Totale Variazioni
(milioni di euro) non
correnti
correnti Totale non
correnti
correnti
Crediti per sostituto di imposta 3.909 806 4.716 4.033 625 4.658 58
Crediti verso enti previdenziali e assistenziali (escl. accordi
CTD)
- 44 44 - 73 73 (29)
Crediti per accordi CTD 28 71 99 33 73 107 (8)
Crediti per somme indisponibili per provvedimenti giudiziari - 58 58 - 58 58 0
Ratei e risconti attivi di natura commerciale e altre attività - 106 106 - 62 62 44
Crediti tributari - 104 104 - 78 78 26
Altri crediti verso imprese controllate - - - - 0 0 (0)
Crediti per interessi attivi su rimborso IRES - 46 46 - 46 46 0
Crediti per interessi attivi su rimborso IRAP - - - - 0 0 (0)
Crediti diversi 22 203 225 22 142 164 61
Fondo svalutazione crediti verso altri (4) (100) (104) (4) (108) (111) 7
Totale 3.955 1.339 5.294 4.084 1.051 5.135 159

In particolare:

  • I crediti per sostituto di imposta, si riferiscono principalmente:
    • per 2.092 milioni di euro ai crediti non correnti per l'anticipazione di Poste Vita SpA, per gli esercizi 2015-2021, delle ritenute e delle imposte sostitutive sui capital gain delle polizze Vita305;
    • per 1.723 milioni di euro alla rivalsa sui titolari di Buoni Fruttiferi Postali in circolazione e di polizze assicurative dei Rami III e V dell'imposta di bollo maturata al 31 dicembre 2024306; un corrispondente ammontare è iscritto negli Altri debiti tributari sino alla scadenza o estinzione anticipata dei buoni fruttiferi postali o delle polizze assicurative, data in cui l'imposta dovrà essere versata all'Erario (tab. B10.3);
    • per 536 milioni di euro ad acconti versati all'Erario per imposta di bollo da assolvere in modo virtuale nel 2025 e da recuperare dalla clientela di Poste Italiane;

305 Dell'ammontare complessivo in commento, una quota di 420 milioni di euro, determinata con riferimento alle riserve risultanti alla data del 31 dicembre 2021, non è stata ancora versata ed è iscritta tra gli Altri debiti tributari (tab. B10.3).

306 Introdotta dall'art. 19 del DL 201/2011 convertito con modifiche dalla Legge 214/2011 con le modalità previste con Decreto MEF del 24 maggio 2012: Modalità di attuazione dei commi da 1 a 3 dell'articolo 19 del D.L. 6 dicembre 2011, n. 201, in materia di imposta di bollo su conti correnti e prodotti finanziari (G.U. n. 127 del 1° giugno 2012).

  • per 92 milioni di euro alla rivalsa sui titolari di libretti di risparmio dell'imposta di bollo che Poste Italiane SpA assolve in modo virtuale secondo le attuali disposizioni di legge;
  • per 74 milioni di euro ad acconti sulle ritenute 2024 su interessi passivi a correntisti da recuperare dalla clientela.
  • I crediti per accordi CTD sono costituiti da salari da recuperare a seguito degli accordi stipulati307 tra Poste Italiane SpA e le Organizzazioni Sindacali sul tema delle riammissioni giudiziali di personale già assunto in Azienda con contratto a tempo determinato. La voce si riferisce a crediti del valore attuale complessivo residuo di 94 milioni di euro verso il personale, le gestioni previdenziali e i fondi pensione recuperabili in rate variabili, l'ultima delle quali nell'esercizio 2041. La voce accoglie inoltre il credito verso INPS (ex IPOST) di 42 milioni di euro, relativo a uno specifico accordo stipulato con IPOST il 23 dicembre 2009, costituito da sei rate di 6,9 milioni di euro ciascuna, scadute tra il 30 giugno 2012 e il 31 dicembre 2014; per il recupero dello stesso sono tuttora in corso trattative con l'ente debitore.
  • I crediti per somme indisponibili per provvedimenti giudiziari si riferiscono ad ammontari pignorati e non assegnati ai creditori, in corso di recupero.
  • I crediti per interessi attivi su rimborso IRES, quasi totalmente della Capogruppo, si riferiscono agli interessi maturati sino al 31 dicembre 2023 sul credito per IRES derivante dalla mancata deduzione ai fini IRAP del costo del lavoro. Per il recupero di tale credito sono stati instaurati due contenziosi (i.e.: l'uno, ai sensi del D.L. 185/2008 e l'altro, ai sensi del D.L. 201/2011) presso la Commissione Tributaria Provinciale di Roma, che ha accolto i ricorsi di Poste Italiane e dichiarato che l'Agenzia delle Entrate di Roma è tenuta al rimborso delle somme richieste. Avverso entrambe le sentenze, l'Agenzia delle Entrate ha proposto appello alla Commissione Tributaria Regionale, che, per entrambe si è espressa con sentenze favorevoli ad essa. Poste Italiane ha impugnato tali sentenze di fronte alla Corte di Cassazione, la quale ha riassunto la fattispecie innanzi alla Corte di Giustizia Tributaria che, relativamente alla causa ex D.L. 201/2011, ha stabilito, a fronte di una richiesta di originari 43 milioni di euro308, in 35 milioni di euro la somma dovuta a titolo di interessi. Relativamente alla causa ex D.L. 185/2008, insinuata su un ammontare di 3 milioni di euro, in data 11 giugno 2024 la Corte di Cassazione ha accolto le ragioni di Poste, rinviando alla Corte di Giustizia Tributaria del Lazio la determinazione definitiva degli interessi. Gli esiti giudiziari descritti sono stati riflessi nell'adeguamento del fondo svalutazione crediti mediante un assorbimento a conto economico di 13 milioni di euro.
  • I ratei e risconti attivi di natura commerciale e altre attività sono in aumento di 44 milioni di euro rispetto allo scorso esercizio principalmente per l'una-tantum riconosciuta anticipatamente al personale nel mese di settembre a copertura del quarto trimestre 2024 e dei primi otto mesi del 2025, in coerenza con quanto definito nel rinnovo del Contratto Collettivo Nazionale del Lavoro siglato in data 23 luglio 2024.
tab. A9.1 - Movimentazione del Fondo svalutazione crediti verso altri
Descrizione
(milioni di euro)
Saldo al 31.12.2023 Acc.ti netti Utilizzi Saldo al 31.12.2024
Crediti per interessi attivi su rimborso IRES
Crediti per accordi CTD
Altri crediti
20
24
67
(13)
6
7
-
(0)
(6)
7
30
68
Totale 111 (0) (6) 104

Si riporta di seguito la movimentazione del Fondo svalutazione crediti verso altri:

307 Gli accordi CTD sono stati siglati in data 13 gennaio 2006, 10 luglio 2008, 27 luglio 2010, 18 maggio 2012, 21 marzo 2013, 30 luglio 2015 e 19 giugno 2018.

308 L'ammontare include 1 milione di euro relativo a credito per interessi attivi su rimborso IRES trasferito a Poste Italiane dalle società del gruppo aderenti al regime di consolidato fiscale.

A10 - CREDITI D'IMPOSTA LEGGE N.77/2020 (7.005 milioni di euro)

tab. A10- Crediti d'imposta Legge n. 77/2020
Saldo al 31.12.2024 Saldo al 31.12.2023
Descrizione
(milioni di euro)
Attività
non
correnti
Attività
correnti
Totale Attività
non
correnti
Attività
correnti
Totale Variazioni
Crediti d'imposta al costo ammortizzato 5.170 1.835 7.005 6.534 1.784 8.318 (1.313)
Totale 5.170 1.835 7.005 6.534 1.784 8.318 (1.313)
di cui Operatività Finanziaria 4.936 1.787 6.723 6.246 1.665 7.911 (1.188)
di cui Operatività Postale e Commerciale 234 48 282 288 119 407 (125)

La voce in commento si riferisce ai crediti d'imposta acquistati a fronte di risorse patrimoniali libere di Poste Italiane ovvero trasferite al Patrimonio BancoPosta per risorse soggette e non al vincolo di impiego, nel rispetto delle disposizioni del Decreto Rilancio (D.L. 34/2020 convertito con modifiche dalla Legge n. 77/2020).

Tali crediti sono valutati al Costo ammortizzato in quanto acquistati per essere utilizzati ai fini della compensazione di debiti di natura previdenziale o fiscale, sulla base di quanto previsto dalla normativa emanata con riferimento alle caratteristiche stesse dei singoli crediti.

Di seguito si riporta la movimentazione di tali crediti avvenuta nell'esercizio 2024:

tab. A10.1- Movimentazione crediti d'imposta Legge n. 77/2020

Descrizione
(milioni di euro)
Valore di bilancio
Saldo al 1° gennaio 2024 8.318
Acquisti 704
Variazioni per costo ammortizzato 320
Rettifiche portafoglio Crediti d'Imposta (548)
Compensazioni e altre variazioni (1.789)
Saldo al 31 dicembre 2024 7.005
Fair Value309 6.637

Nel corso dell'esercizio, la Capogruppo, dando seguito alla richiesta documentale pervenuta da parte dell'Agenzia delle Entrate ("AdE") su una porzione di portafoglio, ha condotto e concluso un'analisi di rischio sulle posizioni segnalate ("Analisi di Rischio"). Tenuto conto delle informazioni ricevute dall'AdE e delle attività svolte, anche con il supporto di consulenti esterni, è stato identificato un perimetro di crediti reputati rischiosi per i quali la Capogruppo si è impegnata nei confronti dell'AdE a non utilizzare le quote relative agli anni 2024 e successivi e a riversare le annualità scadute ove necessario.

La messa in atto dei risultati emersi dall'Analisi di Rischio e condivisi con l'AdE ha comportato la rettifica di crediti in portafoglio per complessivi 548 milioni di euro, con la conseguente rilevazione di oneri, al netto del rilascio per 168 milioni di euro di fondi rischi precedentemente accantonati, per complessivi 380 milioni di euro (di cui 96 milioni di euro riferiti all'esercizio 2024) rilevati nella voce rettifiche di valore su crediti al fine di riflettere la rinuncia alla compensazione delle annualità dell'esercizio in commento e successivi.

L'Analisi di Rischio ha, inoltre, comportato il riversamento di quote di crediti afferenti le annualità antecedenti al 2024, per complessivi 57 milioni, oltre sanzioni, iscritto negli "Altri costi e oneri".

309 Ai fini della scala gerarchica del fair value, che riflette la rilevanza delle fonti utilizzate nell'effettuare le valutazioni, il valore indicato è di Livello 3.

Ai sensi dell'informativa prevista dalla comunicazione CONSOB n° DEM/6064293 del 28 luglio 2006 sono stati considerati come significativi e non ricorrenti gli effetti economici connessi alla cancellazione dei crediti relativi alle annualità successive al 2024, per 284 milioni di euro rilevati nella voce "Rettifiche di valore su strumenti di debito, crediti e altre attività" e gli effetti economici del riversamento per 57 milioni di euro iscritti negli "Altri costi e oneri", per complessivi 341 milioni di euro.

A11 – ATTIVITA' PER CESSIONI IN RIASSICURAZIONE (324 milioni di euro)

tab. A11 - Attività per cessioni in riassicurazione

Descrizione
(milioni di euro)
Saldo al 31.12.2024 Saldo al 31.12.2023 Variazioni
GMM-VFA PAA Totale GMM-VFA PAA Totale
Attività per residua copertura 245 2 248 170 8 177 70
Attività per sinistri accaduti 32 44 76 23 32 56 21
Totale 277 47 324 193 40 233 91

Le attività per cessioni in riassicurazione sono pari a 324 milioni di euro al 31 dicembre 2024; il saldo include, principalmente, per 279 milioni di euro il Valore attuale dei flussi finanziari, per 15 milioni di euro l'aggiustamento per rischi finanziari e per 30 milioni di euro il Margine sui servizi contrattuali. Il saldo al 31 dicembre 2024 si incrementa di circa 91 milioni di euro principalmente in conseguenza all'incremento del valore attuale dei flussi finanziari e alla riduzione dei debiti verso riassicuratori considerati nella riserva per residua copertura e all'incremento dei crediti verso riassicuratori iscritti tra le attività per sinistri accaduti.

La tabella seguente presenta la riconciliazione dell'attività per residua copertura e per sinistri accaduti relative alle cessioni in riassicurazione misurate con il metodo GMM:

tab. A11.1 - Attività/(passività) per cessioni in riassicurazione GMM

Attività per residua copertura
Descrizione
(milioni di euro)
Esclusa la
componente
recupero perdite
Componente di
recupero perdite
Attività per
sinistri
accaduti
Totale
Attività per cessioni in riassicurazione 171 - 22 193
Passività per cessioni in riassicurazione - - - -
Valore contabile netto al 1° gennaio 171 - 22 193
Premi di riassicurazione pagati (51) - - (51)
Importi recuperabili dai riassicuratori
Recupero sinistri accaduti e altre spese assicurative (2) - 44 41
Perdite e recupero perdite sui contratti onerosi 0 - - 0
Variazione dell'attività per sinistri accaduti - - 1 1
Effetti del cambiamento del rischio di inadempimento da
parte dei riassicuratori
0 - 0 0
Risultato dei servizi assicurativi (53) - 45 (8)
Componenti di investimento e rimborso premi 8 - - 8
Ricavi/costi netti di natura finanziaria 3 - 0 3
Totale variazioni rilevate a Conto economico e OCI (43) - 45 3
Flussi di cassa
Premi pagati al netto di importi non connessi con i sinistri
recuperati dai riassicuratori
119 - - 119
Importo dei sinistri recuperato dai riassicuratori (2) - (35) (37)
Valore contabile netto al 31 dicembre 245 - 32 277
Attività per cessioni in riassicurazione 245 - 32 277
Passività per cessioni in riassicurazione - - - -

Sempre con riferimento alle attività per cessioni in riassicurazione misurate con il metodo GMM, viene di seguito riportata la riconciliazione distinta per elementi sottostanti la misurazione:

tab. A11.2 - Attività/(passività) per cessioni in riassicurazione GMM - Dinamica degli elementi sottostanti la misurazione

Descrizione
(milioni di euro)
Valore attuale
dei flussi
finanziari
Adeguamento per
rischi non finanziari
Margine sui
servizi
contrattuali
Totale
Attività per cessioni in riassicurazione 160 13 20 193
Passività per cessioni in riassicurazione - - - -
Valore contabile netto al 1° gennaio 160 13 20 193
Variazioni relative ai servizi attuali
Margine sui servizi contrattuali rilevato a conto economico - - (8) (8)
Variazione per rischi non finanziari scaduti - (4) - (4)
Rettifiche basate sull'esperienza passata 5 - (3) 2
Cambiamenti di stime che modificano il margine sui servizi contrattuali (17) (0) 17 0
Effetti dei contratti inizialmente rilevati nel periodo di riferimento (9) 5 4 0
Aggiustamento del CSM conesso con recuperi relativi all'iscrizione iniziale di contratti assicurativi sottostanti onerosi - - 0 0
Variazione dei flussi finanziari delle cessioni in riassicurazione derivanti dai contratti assicurativi sottostanti onerosi - - (0) (0)
Variazioni relative ai servizi passati
Adeguamenti all'attività per sinistri accaduti 1 0 - 1
Effetto delle variazioni del rischio di inadempimento dei riassicuratori 0 - - 0
Risultato dei servizi assicurativi (20) 2 10 (8)
Ricavi/costi netti di natura finanziaria 8 0 1 9
Effetti connessi con le variazioni dei tassi di cambio 2 - - 2
Totale variazioni nel conto economico e OCI (10) 2 11 3
Premi pagati al netto di importi non connessi con i sinistri recuperati dai riassicuratori 119 - - 119
Importi recuperati dai riassicuratori (37) - - (37)
Valore contabile netto al 31 dicembre 232 15 30 277
Attività per cessioni in riassicurazione 232 15 30 277
Passività per cessioni in riassicurazione - - - -

La tabella che segue presenta, invece, la riconciliazione dell'attività per residua copertura e per sinistri accaduti relative

tab. A11.3 - Attività/(passività) per cessioni in riassicurazione PAA

alle cessioni in riassicurazione misurate con il metodo PAA:

Attività per residua copertura Attività per sinistri accaduti
Descrizione
(milioni di euro)
Esclusa la
componente recupero
perdite
Componente
di recupero
perdite
Valore
attuale dei
flussi
finanziari
Aggiustamento
per i rischi non
finanziari
Totale
Attività per cessioni in riassicurazione 6 2 31 1 40
Passività per cessioni in riassicurazione - - - - -
Valore contabile netto all'inizio del periodo 6 2 31 1 40
Premi di riassicurazione pagati (103) - - - (103)
Importi recuperabili dai riassicuratori
Recupero sinistri accaduti e altre spese assicurative 15 - 61 - 76
Perdite e recupero perdite sui contratti onerosi - (1) - - (1)
Variazione dell'attività per sinistri accaduti - - 6 (0) 5
-
Effetti del cambiamento del rischio di inadempimento da parte dei riassicuratori - - 0 - 0
Risultato dei servizi assicurativi (89) (1) 67 (0) (23)
Ricavi/costi netti di natura finanziaria relatvi alle cessioni in riassicurazione - - 1 - 1
Totale variazioni rilevate a Conto economico e OCI (89) (1) 67 (0) (23)
Flussi di cassa
Premi pagati al netto di importi non connessi con i sinistri recuperati dai riassicuratori 98 - - - 98
Importo dei sinistri recuperato dai riassicuratori (14) - (55) - (69)
Valore contabile netto al 31 dicembre 2 1 43 1 47
Attività per cessioni in riassicurazione 2 1 43 1 47
Passività per cessioni in riassicurazione - - - - -

Infine, si riporta di seguito l'incremento delle attività per cessioni in riassicurazione distinte in relazione alla tipologia di evento che le ha generate:

tab. A11.4 - Cessioni in riassicurazione detenuti ed inizialmente rilevati nel periodo di riferimento
Contratti originati Contratti acquisiti in operazioni di
aggregazione di imprese
Contratti trasferiti da terzi
Descrizione
(milioni di euro)
Contratti senza
componente di
recupero
perdita
Contratti con
componente di
recupero perdita
Contratti senza
componente di
recupero
perdita
Contratti con
componente di
recupero perdita
Contratti senza
componente di
recupero perdita
Contratti con
componente di
recupero perdita
Totale
Stima del valore attuale dei flussi finanziari futuri in uscita
Flussi finanziari connessi con l'acquisizione dei contratti assicurativi
Importo dei sinistri e altri costi direttamente attribuibili
0
88
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
0
88
Stima del valore attuale dei flussi finanziari futuri in entrata (79) - - - - - (79)
Stima aggiustamento per rischi non finanziari (5) - - - - - (5)
Margine sui servizi contrattuali (4) - - - - - (4)
Incremento dell'attività per nuove cessioni in riassicurazione (0) - - - - - (0)

A12 - CASSA E DEPOSITI BANCOPOSTA (4.290 milioni di euro)

tab. A12 - Cassa e depositi BancoPosta
Descrizione
(milioni di euro)
Saldo al 31.12.2024 Saldo al 31.12.2023 Variazioni
Denaro e valori in cassa 4.157 3.909 248
Depositi bancari 133 762 (628)
Totale 4.290 4.671 (380)

Il denaro e i valori in cassa sono rivenienti dalla raccolta effettuata su conti correnti postali e prodotti di risparmio postale (sottoscrizione di Buoni Fruttiferi Postali e versamenti sui libretti di deposito), o da anticipazioni prelevate presso la Tesoreria dello Stato per garantire l'operatività degli Uffici Postali; tali disponibilità giacenti presso gli Uffici Postali (1.482 milioni di euro) e presso le Società di service310 (2.675 milioni di euro) non possono essere utilizzate per fini diversi dall'estinzione delle obbligazioni contratte con le operazioni indicate.

A13 - DISPONIBILITA' LIQUIDE E MEZZI EQUIVALENTI (4.680 milioni di euro)

tab. A13 - Disponibilità liquide e mezzi equivalenti

Descrizione
(milioni di euro)
Saldo al 31.12.2024 Saldo al
31.12.2023
Variazioni
Depositi bancari e presso la Tesoreria dello Stato 4.285 3.270 1.016
Depositi presso il MEF 346 873 (528)
Denaro e valori in cassa 49 68 (19)
Totale 4.680 4.211 469

Il saldo delle disponibilità liquide al 31 dicembre 2024 comprende disponibilità vincolate per circa 2.693 milioni di euro, di cui 2.629 milioni di euro costituiti da liquidità posta a copertura di riserve tecniche assicurative, 32 milioni di euro di liquidità da retrocedere ai mandanti nell'ambito della gestione dell'attività di incassi e pagamenti della controllata LIS Pay, 14 milioni di euro vincolati in conseguenza di provvedimenti giudiziali relativi a contenziosi di diversa natura e 17 milioni di euro per gestioni di incassi in contrassegno e altri vincoli.

Il decremento dei depositi presso il MEF rispetto al precedente esercizio è dovuto principalmente alla diversa allocazione degli impieghi, al fine di ottimizzare i rendimenti delle giacenze.

310 Svolgono attività di trasporto e custodia valori in attesa di essere versati alla Tesoreria dello Stato.

A14 - ATTIVITÀ NON CORRENTI E GRUPPI DI ATTIVITÀ IN DISMISSIONE (50 milioni di euro)

Il saldo di 50 milioni di euro si riferisce alla partecipazione in Cronos Vita Assicurazioni, detenuta al 22,5% da Poste Vita e classificata tra le attività possedute per la vendita (IFRS 5) come riportato nel paragrafo 2.8 - Criteri e metodologie di consolidamento cui si rimanda.

Per quanto concerne la valorizzazione della partecipazione, questa è iscritta al suo valore di acquisto, come definito dall'IFRS 5 – Attività non correnti possedute per la vendita e attività operative cessate. Il Gruppo ritiene che eventuali scostamenti di valore, rispetto all'iscrizione iniziale, possano essere condizionati dall'andamento dei riscatti. Dato l'andamento delle richieste pervenute nell'esercizio da parte degli ex assicurati di Eurovita, non sono emersi scostamenti rilevanti rispetto a quelli stimati, tali da far ritenere che il valore della partecipazione possa essere oggetto a impairment; per tale ragione, il Gruppo ritiene, al momento, tale rischio non significativo e, conseguentemente, anche tenuto conto dell'esigua esposizione, non ha ritenuto necessario effettuare analisi di stress.

PATRIMONIO NETTO

B1 – PATRIMONIO NETTO (11.709 milioni di euro)

La seguente tabella rappresenta il raccordo tra il Patrimonio netto e il risultato della Capogruppo e il Patrimonio netto e il risultato consolidato:

tab. B1 - Raccordo del Patrimonio Netto

Descrizione
(milioni di euro)
Patrimoni
o netto
31.12.2024
Variazioni
patrimonial
i
Risultat
o
Esercizi
o 2024
Patrimoni
o netto
31.12.2023
Bilancio Poste Italiane SpA 6.746 (789) 1.882 5.653
Saldo dei risultati delle società partecipate consolidate (*)
Valutazione delle partecipazioni con il metodo del Patrimonio
11.262 - 1.621 9.640
netto 188 4 22 162
Saldo delle riserve valutative delle società partecipate (83) 52 - (135)
Effetti derivanti dall'applicazione dell'IFRS 17 (306) 0 (16) (290)
Effetti da operazioni societarie (476) - (39) (436)
Eliminazione dividendi infragruppo (6.073) - (1.461) (4.612)
Eliminazione rettifiche di valore di partecipazioni consolidate 561 - (12) 573
Ammortamenti/Impairment Avviamento (156) - - (156)
Rettifiche Purchase Price Allocation (18) - (7) (10)
Impairment gruppi di attività in dismissione (40) - - (40)
Rilevazione delle passività per opzioni d'acquisto (165) - 6 (171)
Altre rettifiche di consolidamento 143 (1) (2) 145
Patrimonio netto del Gruppo 11.583 (733) 1.994 10.322
Patrimonio netto di Terzi 107 2 - 106
(escluso risultato)
Risultato di Terzi 19 (11) 19 11
Patrimonio netto di Terzi 127 (9) 19 117
TOTALE PATRIMONIO NETTO CONSOLIDATO 11.709 (742) 2.013 10.439

(*) Non include il risultato dei Fondi OICVM consolidati detenuti interamente da Poste Vita

Al 31 dicembre 2024 l'utile per azione è di 1,540 euro (1,483 euro al 31 dicembre 2023), calcolato come rapporto tra l'utile dell'esercizio di competenza del Gruppo di 1.994 milioni di euro e la media ponderata delle azioni ordinarie in circolazione.

B2 - CAPITALE SOCIALE (1.306 milioni di euro)

Il Capitale sociale di Poste Italiane SpA è costituito da n. 1.306.110.000 azioni ordinarie, prive di indicazione del valore nominale, detenute per il 35% da Cassa Depositi e Prestiti SpA (CDP), per il 29,3% dal Ministero dell'Economia e delle Finanze e, per la residua parte, da azionariato istituzionale ed individuale.

Al 31 dicembre 2024, la Società possiede n. 11.492.604 azioni proprie (pari a circa lo 0,880% del capitale sociale) per un valore complessivo di circa 109 milioni di euro. Tutte le azioni emesse sono sottoscritte e versate e non sono state emesse azioni privilegiate.

B3 – OPERAZIONI CON GLI AZIONISTI

Come deliberato dall'Assemblea degli Azionisti del 31 maggio 2024, in data 24 giugno 2024 la Capogruppo ha distribuito dividendi per 729 milioni di euro (dividendo unitario pari a euro 0,563) quale saldo per l'esercizio 2023, oltre all'acconto di 307 milioni di euro (dividendo unitario pari a euro 0,237) già pagato nel mese di novembre 2023. Inoltre, in data 6 novembre 2024, il Consiglio di Amministrazione di Poste Italiane, ha deliberato di anticipare, a titolo di acconto, parte del dividendo ordinario previsto per l'esercizio 2024. L'acconto pari a 427 milioni di euro è stato distribuito in data 20 novembre 2024 (dividendo unitario pari a euro 0,33).

B4 – RISERVE (1.531 milioni di euro)

tab. B4 - Riserve

Descrizione
(milioni di euro)
Riserva
legale
Riserva per
il Patrimonio
BancoPosta
Strumenti di
capitale -
obbligazioni
ibride
perpetue
Riserva
fair value
Riserva
Cash
Flow
Hedge
Riserva per
contratti
assicurativi
emessi e
cessioni in
riassicurazione
Riserva di
conversione
Riserva da
partecipazioni
valutate con il
metodo del
patrimonio
netto
Riserva piani di
incentivazione
Totale
Saldo al 1° gennaio 2024 299 1.210 800 (5.062) (297) 4.102 (0) 4 27 1.083
Incremento/(Decremento) di
fair value nell'esercizio
- - - 1.808 111 (1.318) - - - 601
Effetto fiscale sulla
variazione di fair value
- - - (570) (32) 406 - - - (196)
Trasferimenti a Conto
economico da realizzo
- - - 127 (48) - - - - 79
Effetto fiscale sui
trasferimenti a Conto
economico
Incremento/(Decremento)
per perdite attese
- - - (39) 14 - - - - (25)
- - - (21) - - - - - (21)
Quota di risultato delle
società valutate con il
metodo del patrimonio netto
- - - - - - - 4 - 4
(al netto dell'effetto fiscale)
Altre variazioni
- - - - - - 0 - - 0
Proventi/(Oneri)
imputati direttamente a
Patrimonio netto
- - - 1.305 45 (912) 0 4 - 443
Piani di incentivazione
Altre variazioni
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
0
5
-
5
0
Saldo al 31 dicembre 2024 299 1.210 800 (3.757) (252) 3.190 0 9 32 1.531

La riserva per strumenti di capitale-obbligazioni ibride perpetue accoglie l'emissione del prestito obbligazionario ibrido perpetuo per un ammontare pari a 800 milioni di euro.

La riserva fair value accoglie le variazioni di valore delle Attività finanziarie al fair value rilevato nelle altre componenti di conto economico complessivo. Nel corso dell'esercizio 2024 le variazioni positive del fair value complessivamente intervenute per 1.808 milioni di euro si riferiscono:

  • per 593 milioni di euro alla variazione positiva netta del valore degli strumenti nell'ambito dell'Operatività Finanziaria del Gruppo;
  • per 1.304 milioni di euro alla variazione positiva netta del valore degli strumenti nell'ambito dell'Operatività Assicurativa del Gruppo;
  • per 88 milioni di euro alla variazione negativa netta del valore degli strumenti nell'ambito dell'Operatività Postale e Commerciale del Gruppo;
  • per 1 milioni di euro alla variazione negativa netta del valore degli strumenti nell'ambito dell'Operatività Servizi Postepay.

La riserva fair value tiene conto della quota correlata ai contratti assicurativi misurati con il modello VFA che presenta al 31 dicembre 2024 un saldo negativo di 3.336 milioni di euro (comprensivo dell'expected credit losses sugli strumenti finanziari collegati alle Gestioni Separate). Si riporta di seguito la movimentazione della riserva di fair value VFA:

Descrizione
(milioni di euro)
Riserva fair value VFA
Saldo al 1° gennaio 2024 (4.234)
Variazione netta del fair value 1.198
Effetto legato all'operatività sul mercato 100
Effetto fiscale (400)
Saldo al 31 dicembre 2024 (3.336)

La riserva di cash flow hedge, riferita alla Capogruppo, rappresenta le variazioni di fair value della parte "efficace" degli strumenti derivati di copertura di flussi di cassa previsti per il futuro. Nel corso dell'esercizio 2024 le variazioni positive di fair value per complessivi 111 milioni di si riferiscono interamente alla variazione positiva netta del valore degli strumenti finanziari derivati dell'Operatività finanziaria.

La riserva per contratti assicurativi emessi e cessioni in riassicurazione accoglie la variazione del fair value degli strumenti nell'ambito dell'Operatività Assicurativa del Gruppo, attribuibile agli assicurati e imputata alle passività assicurative a seguito dell'adozione della OCI option sul portafoglio passivo IFRS 17, con l'intento di allineare gli effetti finanziari e gli effetti di mirroring tra riserva OCI ed effetti a Conto economico.

La riserva Piani di Incentivazione accoglie la stima delle valutazioni dell'esercizio relative ai piani di incentivazione a lungo termine "ILT Performance Share", "Deliver" e ai piani di incentivazione a breve termine MBO, effettuate sulla base di quanto previsto dal principio contabile IFRS 2.

PASSIVO

B5 – PASSIVITA' PER CONTRATTI ASSICURATIVI (162.408 milioni di euro)

Descrizione Saldo al 31.12.2024 Saldo al 31.12.2023
(milioni di euro) GMM
VFA
PAA Totale GMM-VFA PAA Totale Variazioni
Passività per residua copertura 161.317 2 161.319 154.106 (8) 154.098 7.221
Valore attuale dei flussi finanziari futuri 145.216 2 145.218 137.600 (8) 137.592 7.626
Aggiustamento per il rischio non finanziario 2.372 - 2.372 2.763 - 2.763 (392)
Margine sui servizi contrattuali 13.730 - 13.730 13.743 - 13.743 (13)
Passività per sinistri accaduti 782 307 1.089 980 261 1.240 (151)
Valore attuale dei flussi finanziari futuri 780 296 1.075 978 249 1.226 (151)
Aggiustamento per il rischio non finanziario 2 12 14 2 12 14 0
Totale 162.099 310 162.408 155.086 252 155.338 7.070

tab. B5 - Passività per contratti assicurativi

GMM: General Measurement Model

VFA: Variable Fee Approach PAA: Premium Allocation Approach

La voce si riferisce alle passività nell'ambito dell'Operatività Assicurativa del Gruppo, e comprende:

  • la Passività per residua copertura per 161.319 milioni di euro, comprensiva del margine sui servizi contrattuali (CSM – Contractual Service Margin) per 13.730 milioni di euro, del valore attuale dei flussi finanziari futuri per 145.216 milioni di euro e dell'adeguamento per rischio non finanziario per 2.372 milioni di euro;
  • la Passività per sinistri accaduti per 1.089 milioni di euro.

La tabella che segue presenta la riconciliazione della passività per residua copertura e per sinistri accaduti dei contratti assicurativi misurati in base ai metodi GMM o VFA:

tab.B5.1 - Passività/(attività) per contratti assicurativi_GMM o

VFA
Passività per residua
copertura
Totale
Descrizione
(milioni di euro)
Esclusa
component
e di perdita
Component
e di perdita
Passivit
à per
sinistri
accaduti
Passività per contratti assicurativi 154.098 8 980 155.086
Attività per contratti assicurativi - - - -
Valore contabile netto al 1° gennaio 154.098 8 980 155.086
Ricavi assicurativi (2.309) - - (2.309)
Costi per servizi assicurativi
Sinistri accaduti e altri costi direttamente attribuibili - - 753 753
Variazioni della passività per sinistri accaduti - - (197) (197)
Perdite e relativi recuperi su contratti onerosi - 3 - 3
Ammortamento dei costi di acquisizione dei contratti 238 - - 238
Risultato dei servizi assicurativi (2.071) 3 556 (1.513)
Componenti di investimento e rimborsi dei premi (16.380) - 16.380 -
Costi/ricavi di natura finanziaria relativi ai contratti assicurativi emessi 7.667 6 2 7.675
Totale variazioni rilevate a Conto economico e OCI (10.785) 8 16.939 6.162
Flussi di cassa
Premi ricevuti
18.297 - - 18.297
Pagamenti connessi con i costi di acquisizione dei contratti (307) - - (307)
(17.139
Sinistri pagati e altre uscite di cassa (3) - (17.136) )
Valore contabile netto al 31 dicembre 161.300 17 782 162.099
Passività per contratti assicurativi 161.300 17 782 162.099
Attività per contratti assicurativi - - - -

Il valore delle passività assicurative si incrementa nel corso dell'esercizio principalmente in conseguenza della raccolta avvenuta nel periodo, parzialmente compensata dall'effetto delle uscite legate alle liquidazioni, e a seguito dell'andamento positivo dei mercati che ha generato plusvalenze. La passività per residua copertura comprende il saldo delle Attività connesse all'acquisizione di contratti assicurativi, che al 31 dicembre 2024 ammontano a 2,76 milioni di euro. Tale importo verrà completamente rilasciato entro il 31 dicembre 2029.

Sempre con riferimento alle passività assicurative misurate con i metodi GMM o VFA, viene di seguito riportata la riconciliazione distinta per elementi sottostanti la misurazione:

tab. B.5.2 - Passività/(attività) per contratti assicurativi_GMM

Descrizione
(milioni di euro)
Valore
attuale
dei flussi
finanziari
futuri
Adeguamento
per rischio
non
finanziario
Margine
sui servizi
contrattuali
Totale
Passività per contratti assicurativi 138.578 2.765 13.743 155.086
Attività per contratti assicurativi - - - -
Valore contabile netto al 1° gennaio 138.578 2.765 13.743 155.086
Variazioni relative ai servizi attuali
Margine sui servizi contrattuali rilevato a conto economico - - (1.458) (1.458)
Variazione per rischi non finanziari scaduti - (64) - (64)
Rettifiche basate sull'esperienza passata 875 - (484) 390
Variazioni relative ai servizi futuri
Variazioni del margine sui servizi contrattuali
915 (491) (423) -
(0)
Perdite su gruppi di contratti onerosi e relativi recuperi (0) 0 - 0
Effetti dei contratti inizialmente rilevati nel periodo (968) 165 807 3
Variazioni relative ai servizi passati
Adeguamenti alla passività per sinistri accaduti (196) 0 - (195)
Risultato dei servizi assicurativi 625 (391) (1.559) (1.325)
Costi/ricavi di natura finanziaria 6.130 (1) 1.546 7.675
Totale variazioni rilevate a Conto economico e OCI 6.755 (391) (13) 6.351
Flussi di cassa -
Premi ricevuti
Pagamenti connessi con i costi di acquisizione dei contratti
18.298
(307)
-
-
-
-
18.298
(307)
Sinistri pagati e altre uscite di cassa
(17.329) - - (17.329)
Valore contabile netto al 31 dicembre 145.995 2.374 13.730 162.099
Passività per contratti assicurativi 145.995 2.374 13.730 162.099
Attività per contratti assicurativi - - - -

Il valore attuale dei flussi finanziari futuri si incrementa per 7.417 milioni di euro rispetto al valore registrato alla fine del 2023. La variazione è riconducibile principalmente al risultato della gestione finanziaria per 6.130 milioni di euro, ai flussi di cassa effettivi per 662 milioni di euro e agli adeguamenti sull'andamento dei flussi futuri che compongono la passività conseguenti all'esperienza maturata per 625 milioni di euro.

La componente di Aggiustamento per il rischio non finanziario si decrementa, rispetto al saldo al 31 dicembre 2023, per 391 milioni di euro. Tale andamento è riconducibile principalmente al rilascio di periodo di tale componente per 64 milioni di euro e alla variazione dell'esposizione del Gruppo ai rischi non finanziari conseguenti i riscatti registrati nel periodo che ha comportato una revisione delle stime per i servizi futuri, per un totale di 491 milioni di euro, parzialmente compensata dall'effetto derivante dalla nuova produzione per 165 milioni di euro.

Il Margine sui servizi contrattuali registra una crescita pre-rilascio di 1.446 milioni di euro, in primo luogo correlata al contributo della nuova produzione registrata nel periodo, pari a 807 milioni, parzialmente compensata dal contributo sulla marginalità futura per 423 milioni di euro. Il Margine sui servizi contrattuali registra inoltre un incremento legato all'andamento positivo dei mercati, che ha generato una crescita del fair value delle attività sottostanti più che proporzionale rispetto alla crescita delle relative passività, generando un beneficio pari a 1.546 milioni di euro.

Il rilascio del Margine sui servizi contrattuali registrato nel periodo è di 1.458 milioni di euro, di cui 169 milioni relativi all'additional release.

Il Gruppo prevede di rilasciare il Margine sui servizi contrattuali, al 31 dicembre 2024, negli esercizi futuri come di seguito rappresentato:

tab. B5.3 Margine sui servizi contrattuali contratti GMM

Descrizione
(milioni di euro)
Contratti assicurativi emessi Contratti di
riassicurazione
detenuti
Fino a 1 anno 1.260 11
da oltre 1 anno fino a 2 anni 1.190 7
da oltre 2 anni fino a 3 anni 1.132 5
da oltre 3 anni fino a 4 anni 1.073 3
da oltre 4 anni fino a 5 anni 1.020 3
da oltre 5 anni fino a 10 anni 3.914 1
oltre 10 anni 4.142 1

Di seguito la riconciliazione della passività per residua copertura e per sinistri accaduti dei contratti assicurativi misurati in base al metodo PAA:

Tab. B5.4 Passività/(attività) per contratti assicurativi PAA

Passività per residua
copertura
Passività per sinistri
accaduti
Totale
Descrizione
(milioni di euro)
Esclusa
componente
di perdita
Componente
di perdita
Valore
attuale
dei flussi
finanziari
Aggiustamento
per i rischi non
finanziari
Passività per contratti assicurativi (26) 17 249 12 252
Attività per contratti assicurativi - - - - -
Valore contabile netto al 1° gennaio (26) 17 249 12 252
Ricavi assicurativi (542) - - - (542)
Costi per servizi assicurativi
Sinistri accaduti e altri costi direttamente attribuibili 23 - 312 - 335
Variazioni della passività per sinistri accaduti - - 43 (0) 43
Perdite e relativi recuperi su contratti onerosi - 1 - - 1
Ammortamento dei costi di acquisizione dei contratti 59 - - - 59
Risultato dei servizi assicurativi (460) 1 355 (0) (105)
Componenti di investimento e rimborsi dei premi - - - - -
Costi/ricavi di natura finanziaria relativi ai contratti assicurativi emessi - - 5 - 5
Effetti connessi con le variazioni dei tassi di cambio - - - - -
Totale variazioni rilevate a Conto economico e OCI (460) 1 360 (0) (100)
Flussi di cassa
Premi ricevuti 553 - - - 553
Pagamenti connessi con i costi di acquisizione dei contratti (60) - - - (60)
Sinistri pagati e altre uscite di cassa (23) - (313) - (336)
Valore contabile netto al 31 dicembre (16) 18 296 12 310
Passività per contratti assicurativi (16) 18 296 12 310
Attività per contratti assicurativi - - - - -

Per quanto riguarda la passività per contratti assicurativi misurati con il metodo del PAA, queste si incrementano di circa 58 milioni di euro in conseguenza, principalmente, dei collocamenti avvenuti nell'esercizio, di cui una parte è di competenza del prossimo esercizio.

Per completezza di informativa, si riporta di seguito il dettaglio dell'incremento delle passività derivanti da contratti assicurativi suddivise in relazione alla tipologia dell'evento che li ha generati.

tab. B 5.5 -Contratti assicurativi emessi ed inizialmente rilevati nel periodo di riferimento

Contratti originati Contratti acquisiti
in operazioni di
aggregazione di
imprese
Contratti trasferiti
da terzi
Totale
Contratti
onerosi
Contratti
non
onerosi
Contratti
onerosi
Contratti
non
onerosi
Contratti
onerosi
Contratti
non
onerosi
- (369) - - - - (369)
- (16.595) - - - - (16.595)
- 16.065 - - - - 16.065
- 144 - - - - 144
- 753 - - - - 753
- (3) - - - - (3)

Infine, la tabella che segue rappresenta la dinamica del Margine sui servizi contrattuali dei contratti assicurativi emessi ripartiti in base ai contratti esistenti al momento della transizione all'IFRS 17, e dei contratti assicurativi emessi ed inizialmente rilevati nel periodo di riferimento:

tab. B5.6 Dinamica dei ricavi assicurativi e del margine sui servizi contrattuali dei contratti assicurativi emessi ripartiti in base ai contratti esistenti al momento della transizione all'IFRS 17

Descrizione
(milioni di euro)
Nuovi contratti e
contratti misurati
alla data di
transizione con il
metodo
dell'applicazione
retroattiva piena
Contratti misurati
alla data di
transizione con il
metodo
dell'applicazione
retroattiva
modificata
Contratti
misurati
alla data di
transizione
con il
metodo del
fair value
Contratti oggetto
di carve-out
Totale
Margine sui servizi contrattuali – Esistenze
iniziali
117 - 89 13.537 13.743
Variazioni riferite ai servizi attuali
Margine sui servizi contrattuali rilevato in conto economico per
riflettere i servizi prestati
(19) - (45) (1.394) (1.458)
Variazioni riferite ai servizi futuri
Variazioni delle stime che modificano il Margine sui servizi
contrattuali
10 - (1) (922) (913)
Effetti dei contratti inizialmente rilevati nell'esercizi o di
riferimento
86 - 0 724 810
Ricavi/costi di natura finanziaria 3 - 3 1.540 1.546
Totale variazioni riconosciute in conto economico e nel
conto economico complessivo
80 - (43) (52) (14)
Margine sui servizi contrattuali – Rimanenze
finali
124 - 121 13.485 13.730

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B6 - FONDI PER RISCHI E ONERI (1.083 milioni di euro)

La movimentazione è la seguente:

Descrizione
(milioni di euro)
Saldo al
01.01.2024
Accant.ti Oneri
finanziari
Assorbimenti
a Conto
economico
Utilizzi Variaz.
perimetro
di
consolid.to
Saldo al
31.12.2024
Fondo rischi operativi 102 6 - (18) (7) - 83
Fondo vertenze con terzi 248 32 3 (34) (37) - 211
Fondo vertenze con il personale (1) 38 8 - (1) (10) - 34
Fondo oneri del personale 141 149 - (28) (102) 0 159
Fondo di incentivazione agli esodi 285 128 - - (167) - 246
Fondi rischi operativi per crediti di imposta Legge n.77/2020 400 - - (168) - - 232
Fondo oneri fiscali/previdenziali 23 0 0 (2) (0) 0 21
Altri fondi per rischi e oneri 99 13 - (9) (7) - 96
Totale 1.336 337 3 (260) (332) 0 1.083
Analisi complessiva Fondi per rischi e oneri:
- quota non corrente 782 526
- quota corrente 554 557
1.336 1.083

(1) Gli accantonamenti netti al Costo del lavoro ammontano a 4 milioni di euro. I costi per servizi (assistenze legali) sono di 3 milioni di euro.

Nel dettaglio:

  • Il Fondo rischi operativi, relativo prevalentemente a passività derivanti dall'operatività condotta in ambito BancoPosta, riflette principalmente rischi legati alla distribuzione di prodotti del risparmio postale emessi in anni passati, rischi stimati per oneri e spese da sostenersi in esito a pignoramenti subiti dal BancoPosta in prevalenza in qualità di terzo pignorato, rettifiche e conguagli di proventi di esercizi precedenti e frodi. Le variazioni intervenute nell'esercizio si riferiscono all'aggiornamento delle passività stimate e a utilizzi per passività definite.
  • Il Fondo vertenze con terzi è costituito a copertura delle prevedibili passività, relative a contenziosi di varia natura con fornitori e terzi, giudiziali ed extragiudiziali, alle relative spese legali, nonché a sanzioni amministrative, penali e indennizzi nei confronti della clientela. Le variazioni intervenute nell'esercizio si riferiscono all'aggiornamento delle passività stimate e ad utilizzi per passività definite.
  • Il Fondo vertenze con il personale è costituito a fronte delle passività che potrebbero emergere in esito a contenziosi e vertenze di lavoro promossi a vario titolo. Le variazioni intervenute nell'esercizio si riferiscono all'aggiornamento delle passività stimate e delle relative spese legali, tenuto conto dei livelli complessivi di soccombenza consuntivati in esito ai giudizi.
  • Il Fondo oneri del personale è costituito a copertura di prevedibili passività concernenti il costo del lavoro (incentivazioni commerciali e altre partite diverse), certe o probabili nel loro futuro manifestarsi ma suscettibili di variazioni di stima nella relativa quantificazione. Si incrementa nell'esercizio per il valore stimato di nuove passività (149 milioni di euro) e si decrementa per il venir meno di passività identificate in passato (28 milioni di euro) e per passività definite (102 milioni euro).
  • Il Fondo di incentivazione agli esodi riflette la stima delle passività che il Gruppo si è impegnato irrevocabilmente a sostenere per trattamenti di incentivazione all'esodo su base volontaria, secondo le prassi gestionali in atto con le Rappresentanze Sindacali per un definito numero di dipendenti che risolveranno il loro rapporto di lavoro entro il 31 dicembre 2026. Il Fondo accantonato al 31 dicembre 2023 è stato utilizzato per 167 milioni di euro.
  • Il Fondo rischi per crediti d'imposta Legge n.77/2020 è costituito per coprire le probabili passività connesse ai procedimenti di sequestro preventivo nonché gli ulteriori rischi residuali sugli impieghi effettuati nei Crediti d'imposta

Legge n. 77/2020. In particolare, nell'ambito delle azioni volte al contrasto delle frodi fiscali perpetrate da terzi attraverso la monetizzazione di crediti d'imposta, a partire dalla fine dell'esercizio 2021 alcune Procure della Repubblica hanno posto in essere sequestri preventivi che, in taluni casi, hanno riguardato crediti d'imposta acquistati da Poste Italiane (alcuni dei quali oggetto di successivo dissequestro già nel corso del 2022). In continuità con gli esercizi passati, la Capogruppo prosegue nel processo operativo volto ad analizzare i potenziali rischi economici, finanziari e patrimoniali a cui la stessa potrebbe essere esposta nel caso in cui, a valle dei procedimenti giudiziari che vedono coinvolti soggetti terzi fosse accertato che parte dei crediti d'imposta acquistati nel tempo siano il risultato di comportamenti fraudolenti perpetrati dalle suddette terze parti. In particolare, su tali posizioni è stata condotta un'analisi legale e contabile volta a valutare complessivamente i potenziali rischi e determinare i relativi impatti contabili. Sulla base delle analisi effettuate di tutti i fatti e circostanze noti alla data della predisposizione del presente bilancio, incluse, tra l'altro, le richieste di informazioni pervenute dalle Autorità (Procure della Repubblica e Agenzia delle Entrate) e i provvedimenti emessi dalle stesse unitamente agli impegni presi dalla società, nonché le azioni intraprese dalla stessa per vedere tutelati i propri interessi, è stato determinato, anche con il supporto di consulenti esterni, un fondo, a copertura del rischio residuo (comprensivo del rischio patrimoniale sui sequestri) non ricompreso dall'Analisi di Rischio, pari a 232 milioni di euro.

  • Il Fondo oneri fiscali/previdenziali è stato stanziato per fronteggiare stimate passività in materia tributaria e previdenziale.
  • Gli Altri fondi per rischi e oneri fronteggiano probabili passività di varia natura, tra le quali i rischi stimati che specifiche azioni legali da intraprendersi per lo svincolo di taluni pignoramenti subiti dalla Capogruppo risultino insufficienti al recupero delle somme, la rivendicazione di fitti pregressi su beni utilizzati a titolo gratuito, il riconoscimento di interessi passivi maturati a favore di taluni fornitori e frodi.

B7 - TRATTAMENTO DI FINE RAPPORTO (577 milioni di euro)

Nel 2024 la movimentazione delle passività in commento è la seguente:

tab. B7 - Movimentazione TFR

(milioni di euro) Esercizio 2024
Saldo al 1° gennaio 637
Variazione di perimetro
Costo relativo alle prestazioni correnti
Componente finanziaria
Effetto (utili)/perdite attuariali
Utilizzi dell'esercizio
0
2
21
(7)
(76)
Saldo al 31 dicembre 2024 577

Il costo relativo alle prestazioni correnti è rilevato nel costo del lavoro mentre la componente finanziaria dell'accantonamento è iscritta negli Oneri finanziari.

tab. B7.1 - (Utili)/perdite attuariali

31.12.2024
TFR
Variazione ipotesi finanziarie (4)
Altre variazioni legate all'esperienza (3)
Totale (7)

Di seguito si fornisce l'analisi di sensitività del TFR rispetto alla variazione delle principali ipotesi attuariali.

tab. B7.2 - Analisi di sensitività

31.12.2024
TFR
Tasso di inflazione +0,25% 584
Tasso di inflazione -0,25% 571
Tasso di attualizzazione +0,25% 568
Tasso di attualizzazione -0,25% 587
Tasso di turnover +0,25% 578
Tasso di turnover -0,25% 577

Di seguito si forniscono ulteriori informazioni riguardanti il TFR.

tab. B7.3 - Altre informazioni

31.12.2024
Service Cost previsto 2,9
Duration media del Piano a benefici definiti 7,8
Turnover medio dei dipendenti per anno 2,0%

B8 - PASSIVITA' FINANZIARIE (94.085 milioni di euro)

tab. B8 - Passività finanziarie

Saldo al 31.12.24 Saldo al 31.12.23
Descrizione
(milioni di euro)
Passività
non
correnti
Passività
correnti
Totale Passività
non
correnti
Passività
correnti
Totale Variazioni
Passività finanziarie al costo ammortizzato 7.151 84.902 92.053 8.984 85.098 94.082 (2.029)
Passività finanziarie al FVTPL 162 2 165 168 3 171 (6)
Strumenti finanziari derivati 1.397 470 1.867 1.091 47 1.138 729
Passività finanziarie vs. Imprese controllate 0 0 0 - 2 2 (2)
Totale 8.711 85.374 94.085 10.243 85.150 95.393 (1.308)
di cui Operatività Finanziaria 5.564 73.709 79.273 7.571 74.009 81.581 (2.308)
di cui Operatività Assicurativa 109 574 682 108 52 160 523
di cui Operatività Postale e Commerciale 3.032 328 3.360 2.556 814 3.370 (10)
di cui Operatività Servizi Postepay 7 10.763 10.771 8 10.275 10.283 487

Le Passività finanziarie sono di seguito commentate per ciascuna tipologia di operatività.

OPERATIVITA' FINANZIARIA

tab. B8.1 - Passività finanziarie settore finanziario

Saldo al 31.12.2024 Saldo al 31.12.2023
Descrizione
(milioni di euro)
Passività
non
correnti
Passività
correnti
Totale Passività
non
correnti
Passività
correnti
Totale Variazioni
Passività finanziarie al costo ammortizzato 4.166 73.751 77.917 6.480 73.962 80.443 (2.527)
Debiti per conti correnti postali - 63.013 63.013 - 61.908 61.908 1.104
Finanziamenti 4.166 2.039 6.205 6.480 1.736 8.217 (2.011)
MEF conto tesoreria dello Stato - 5.367 5.367 - 5.371 5.371 (4)
Altre passività finanziarie - 3.332 3.332 0 4.946 4.946 (1.614)
Strumenti finanziari derivati 1.397 (41) 1.356 1.091 47 1.138 218
Totale 5.564 73.710 79.273 7.571 74.009 81.581 (2.308)

Passività finanziarie al Costo ammortizzato

Debiti per conti correnti postali

Rappresentano la raccolta diretta Bancoposta e comprendono le competenze nette maturate al 31 dicembre 2024 regolate con la clientela nel mese di gennaio 2025. L'incremento della voce rispetto al 31 dicembre 2023 è dovuto principalmente all'aumento delle giacenze della Pubblica Amministrazione.

Finanziamenti

Al 31 dicembre 2024 sono in essere debiti per 7.365 milioni di euro relativi a operazioni di pronti contro termine poste in essere dalla Capogruppo con primari operatori finanziari e Controparti Centrali per un nominale complessivo di titoli impegnati pari a 7.739 milioni di euro. Tali debiti si riferiscono per 5.904 milioni di euro a Long Term RePo e per 1.461 milioni di euro a operazioni ordinarie di finanziamento, finalizzati entrambi ad investimenti in titoli di Stato a reddito fisso e alla provvista per il versamento di depositi a fronte di operazioni di collateralizzazione. Il decremento della voce rispetto al 31 dicembre 2023 è dovuto a rimborsi a scadenza ed estinzioni anticipate di operazioni di pronti contro termine.

Infine, le attività e passività finanziarie relative ad operazioni di pronti contro termine gestite attraverso la Controparte Centrale, che soddisfano i requisiti previsti dallo IAS 32, sono oggetto di compensazione. L'effetto della compensazione al 31 dicembre 2024, già incluso nell'esposizione a saldi netti, ammonta a complessivi 1.160 milioni di euro (2.337 milioni

di euro al 31 dicembre 2023).

Il fair value311 dei pronti contro termine in commento al 31 dicembre 2024 ammonta a 6.103 milioni di euro.

MEF conto Tesoreria dello Stato

tab. B8.1.1 - MEF conto Tesoreria dello Stato

Saldo al 31.12.2024 Saldo al 31.12.2023
Descrizione
(milioni di euro)
Passività
non
correnti
Passività
correnti
Totale Passività
non
correnti
Passività
correnti
Totale Variazioni
Saldo dei flussi finanziari per anticipazioni - 5.254 5.254 - 5.168 5.168 86
Saldo flussi fin.ri gestione del Risparmio Postale - (69) (69) - 30 30 (99)
Debiti per responsabilità connesse a rapine - 159 159 - 157 157 2
Debiti per rischi operativi - 23 23 - 16 16 7
Totale - 5.367 5.367 - 5.371 5.371 (4)

Il Saldo dei flussi finanziari per anticipazioni accoglie il debito per anticipazioni erogate dal MEF necessarie a far fronte al fabbisogno di cassa del BancoPosta ed è così composto:

tab. B8.1.2 - Saldo dei flussi finanziari per anticipazioni

Saldo al 31.12.2024 Saldo al 31.12.2023
Descrizione
(milioni di euro)
Passività
non
correnti
Passività
correnti
Totale Passività
non
correnti
Passività
correnti
Totale Variazioni
Anticipazioni nette - 5.253 5.253 - 5.167 5.167 86
Conti correnti postali del MEF e altri debiti - 670 670 - 670 670 0
Min. della Giustizia - Gest. mandati pagamento - 1 1 - 1 1 0
MEF - Gestione pensioni di Stato - (670) (670) - (670) (670) 0
Totale - 5.254 5.254 - 5.168 5.168 86

Il Saldo dei flussi finanziari per la gestione del risparmio postale, positivo per 69 milioni di euro, è costituito dall'eccedenza dei rimborsi sui depositi avvenuti negli ultimi due giorni dell'esercizio e regolati nei primi giorni dell'esercizio successivo. Al 31 dicembre 2024, il saldo è rappresentato da un debito di 31 milioni di euro verso Cassa Depositi e Prestiti e da un credito di 100 milioni di euro verso il MEF per le emissioni di buoni fruttiferi postali di sua competenza.

I Debiti per responsabilità connesse a rapine subite dagli Uffici Postali di 159 milioni di euro rappresentano obbligazioni assunte nei confronti del MEF conto Tesoreria dello Stato a seguito di furti e sottrazioni. Tali obbligazioni derivano dai prelievi effettuati presso la Tesoreria dello Stato, necessari per reintegrare gli ammanchi di cassa dovuti a detti eventi criminosi in modo da garantire la continuità operativa degli Uffici Postali.

I Debiti per rischi operativi di 23 milioni di euro si riferiscono a quella parte di anticipazioni ottenute per operazioni della gestione BancoPosta per le quali sono successivamente emerse insussistenze dell'attivo certe o probabili.

311 Ai fini della scala gerarchica del fair value, che riflette la rilevanza delle fonti utilizzate nell'effettuare le valutazioni, il valore indicato è di livello 2.

Altre passività finanziarie

Le altre passività finanziarie sono iscritte ad un valore che approssima il relativo fair value.

tab. B8.1.3 - Altre passività finanziarie settore finanziario

Saldo al 31.12.2024 Saldo al 31.12.2023
Descrizione
(milioni di euro)
Passività
non correnti
Passivit
à
correnti
Total
e
Passivit
à non
correnti
Passivit
à
correnti
Total
e
Variazion
i
Trasferimento fondi naz. e intern.li - 959 959 - 1.071 1.071 (112)
Depositi in garanzia - 1.538 1.538 - 2.831 2.831 (1.293)
Assegni da accreditare sui libretti di risparmio - 129 129 - 230 230 (101)
Assegni vidimati - 273 273 - 408 408 (135)
Importi da accreditare alla clientela - 114 114 - 83 83 31
Altri importi da riconoscere a terzi - 84 84 - 139 139 (56)
Altre partite in corso di lavorazione - 235 235 - 183 183 52
Altri - - - 0 - 0 (0)
Totale - 3.332 3.332 0 4.946 4.946 (1.614)

I Debiti per depositi in garanzia si riferiscono per 1.533 milioni di euro a somme ricevute da controparti per operazioni di Interest rate swap (collateral previsti da appositi Credit support Annex) e per 5 milioni di euro a somme ricevute da controparti per operazioni di repo (collateral previsti da appositi Global Master Repurchase Agreement). Il decremento di tale voce rispetto al 31 dicembre 2023 è riferibile principalmente alla riduzione dei derivati di fair value hedge a seguito di operazioni di estinzione anticipata e alla variazione in diminuzione della curva dei tassi di interesse.

Strumenti finanziari derivati

Le variazioni della voce in oggetto intervenute nell'esercizio 2024 sono commentate nella nota A6 – Attività finanziarie.

OPERATIVITA' ASSICURATIVA

tab. B8.2 - Passività finanziarie settore assicurativo

Saldo al 31.12.2024 Saldo al 31.12.2023
Descrizione
(milioni di euro)
Passività
non
correnti
Passività
correnti
Totale Passività
non
correnti
Passività
correnti
Totale Variazioni
Passività finanziarie al costo ammortizzato 10 58 68 10 49 59 9
Finanziamenti 10 0 10 10 0 10 0
Debiti per leasing 0 1 1 0 1 1 0
Altre passività finanziarie - 57 57 - 48 48 8
Passività finanziarie al FVTPL 98 5 103 98 3 101 3
Strumenti finanziari derivati - 511 511 - - - 511
Totale 109 574 682 108 52 160 523

Nell'ambito dell'operatività assicurativa è presente un prestito obbligazionario subordinato di durata decennale emesso da Net Insurance nel 2021 per un valore nominale di 12,5 milioni di euro (fair value al 31 dicembre 2024 di 11,2 milioni di euro).

L'incremento della voce in commento, rispetto al 31 dicembre 2023, pari a 523 milioni di euro, è riconducibile quasi interamente alla variazione degli strumenti finanziari derivati di trading relativi a operazioni di forward in valuta in seguito al consolidamento integrale dei Fondi OICVM consolidati in seguito al completamento del "progetto Multi-Asset" (per ulteriori dettagli si rinvia al paragrafo 2.8 – Criteri e metodologie di consolidamento e alla nota A6 – Attività finanziarie).

OPERATIVITA' POSTALE E COMMERCIALE

tab. B8.3 - Passività finanziarie settore postale e commerciale
Saldo al 31.12.2024 Saldo al 31.12.2023
Descrizione
(milioni di euro)
Passività
non
correnti
Passività
correnti
Totale Passività
non
correnti
Passività
correnti
Totale Variazioni
Passività finanziarie al costo ammortizzato 2.968 328 3.296 2.486 814 3.300 (4)
Finanziamenti 2.012 6 2.017 1.446 502 1.948 69
Obbligazioni 499 0 499 498 500 998 (499)
Debiti vs. istituzioni finanziarie 1.513 6 1.519 948 2 950 568
Debiti per leasing 953 308 1.261 1.037 293 1.330 (70)
Altre passività finanziarie 4 14 18 3 19 22 (4)
Passività finanziarie al FVTPL 64 - 64 70 - 70 (6)
Totale 3.032 328 3.360 2.556 814 3.370 (10)

Passività finanziarie al Costo ammortizzato

Finanziamenti

I finanziamenti non sono assistiti da garanzie reali e non sono in essere financial covenants che obbligano le società del settore al rispetto di determinati ratios economici e finanziari, o al mantenimento dei livelli minimi di rating. Per i finanziamenti BEI e per il finanziamento CEB è previsto il mantenimento di un livello minimo di rating pari a BBB- (o equivalente) da parte di Moody's e S&P per BEI (BB+ nel contratto BEI sottoscritto nel mese di luglio 2024) e da almeno due delle tre agenzie di rating di Poste Italiane per CEB. In caso di perdita di rating, è fatta salva la facoltà di entrambe le banche di richiedere ulteriori garanzie o un aumento del margine. In caso di mancato accordo, potrà essere richiesto il rimborso anticipato immediato dei prestiti. Sono invece in essere clausole standard di negative pledge312 .

Obbligazioni

La voce Obbligazioni si riferisce al valore nominale residuo di 500 milioni di euro del prestito senior unsecured emesso da Poste Italiane il 10 dicembre 2020 in due tranche, collocato in forma pubblica a investitori istituzionali nell'ambito del Programma Euro Medium Term Notes (EMTN) di 2,5 miliardi di euro depositato presso la Borsa del Lussemburgo. La prima tranche di 500 milioni di euro è stata rimborsata in data 10 dicembre 2024313 mentre la seconda tranche di 500 milioni di euro ha scadenza 10 dicembre 2028, prezzo di emissione sotto la pari di 99,758, con cedola fissa annuale dello 0,50% e rendimento effettivo a scadenza di 0,531%. Il fair value314 del prestito al 31 dicembre 2024 è di 457 milioni di euro.

312 Impegno assunto nei confronti dei creditori di non concedere ad altri finanziatori successivi di pari status, garanzie o altri vincoli sui beni, salvo offrire analoga tutela anche ai creditori.

313 Prezzo di emissione sopra la pari di 100,10, con cedola fissa annuale dello 0,00% e rendimento effettivo a scadenza di -0,025%; 314 Ai fini della scala gerarchica del fair value, che riflette la rilevanza delle fonti utilizzate nell'effettuare le valutazioni, il valore indicato è di Livello 1.

Debiti verso istituzioni finanziarie

tab. B8.3.1 - Debiti verso istituzioni finanziarie

Saldo al 31.12.2024 Saldo al 31.12.2023 Variazioni
Descrizione
(milioni di euro)
Passività
non
correnti
Passività
correnti
Totale Passività
non
correnti
Passività
correnti
Totale
Fin.to BEI TF scad. 12/03/2026 173 - 173 173 - 173 -
Fin.to BEI TF scad. 16/10/2026 400 - 400 400 - 400 -
Fin.to BEI TF scad. 02/05/28 100 - 100 100 - 100 -
Fin.to BEI TF scad. 19/05/28 150 - 150 150 - 150 -
Fin.to BEI TV scad. 28/11/31 450 - 450 - - - 450
Fin.to CEB TV scad. 28/12/30 125 - 125 125 - 125 -
Fin.to CEB TV scad. 25/01/31 115 - 115 - - - 115
Altri debiti e ratei di interesse - 6 6 - 2 2 4
Totale 1.513 6 1.519 948 2 950 569

TV: Finanziamento a tasso variabile. TF: Finanziamento a tasso fisso

Al 31 dicembre 2024 non sono state utilizzate linee di credito committed e uncommited per finanziamenti a breve.

In data 25 gennaio 2024, è stata erogata la seconda tranche di 115 milioni di euro della linea di credito a medio/lungo termine sottoscritta con la CEB315 nel corso dell'esercizio 2023 di complessivi 250 milioni di euro, con interessi a tasso variabile (tasso Euribor 6 mesi maggiorato dello spread), con rimborso in quote capitali costanti dopo un periodo di preammortamento di quattro anni e scadenza il 25 dicembre 2031. Inoltre, in data 11 luglio 2024 è stato stipulato un nuovo finanziamento di 450 milioni di euro con la BEI, erogato in data 28 novembre 2024, prevede interessi a tasso variabile (tasso Euribor 6 mesi maggiorato dello spread) e scadenza 28 novembre 2031.

Al 31 dicembre 2024 il fair value316 dei cinque finanziamenti BEI è di complessivi 1.273 milioni di euro e dei due finanziamenti CEB è di 247 milioni di euro.

Debiti per leasing

La passività finanziaria per leasing al 31 dicembre 2024 ammonta a 1.261 milioni di euro. Per maggiori dettagli sulla variazione della voce in oggetto si rimanda a quanto riportato nella nota A4 – Attività per diritti d'uso.

OPERATIVITA' SERVIZI POSTEPAY

tab. B8.4 - Passività finanziarie - Operatività Postepay

Saldo al 31.12.2024 Saldo al 31.12.2023
Descrizione
(milioni di euro)
Passività
non
correnti
Passività
correnti
Totale Passività
non
correnti
Passività
correnti
Totale Variazioni
Passività finanziarie al costo ammortizzato 7 10.763 10.771 8 10.275 10.283 487
Debiti per leasing 7 1 9 8 1 9 (0)
Altre passività finanziarie - 10.762 10.762 - 10.274 10.274 488
Gestione carte prepagate e altre partite IMEL - 10.543 10.543 - 10.039 10.039 505
Importi da accreditare alla clientela - 23 23 - 60 60 (37)
RAV, F23, F24 e bolli auto - 155 155 - 93 93 62
Altri - 38 38 - 81 81 (43)
Totale 7 10.763 10.771 8 10.275 10.283 487

La variazione della voce in commento, rispetto al 31 dicembre 2023, è prevalentemente riconducibile all'incremento delle passività finanziarie per la gestione carte prepagate.

315 Council of Europe Development Bank.

316 Ai fini della scala gerarchica del fair value, che riflette la rilevanza delle fonti utilizzate nell'effettuare le valutazioni, il valore indicato è di Livello 2

POSIZIONE FINANZIARIA NETTA

Di seguito, si riporta la posizione finanziaria netta al 31 dicembre 2024 ripartita per ciascuna tipologia di operatività:

Saldo al 31.12.2024
(milioni di euro)
Corrispondenza,
pacchi e
distribuzione
Servizi
Finanziari
Servizi
Assicurativi
Servizi
Postepa
y
Elisioni Consolidat
o
di cui
parti
correlate
Passività finanziarie 4.866 91.256 949 10.879 (13.865) 94.085
Passività finanziarie al costo ammortizzato 3.296 79.004 68 10.771 (1.087) 92.051 137
Debiti per conti correnti postali - 64.100 - - (1.087) 63.013 -
Obbligazioni 499 - 10 - - 509 -
Debiti vs istituzioni finanziarie 1.519 6.205 - - - 7.724 -
Debiti per leasing 1.261 0 1 9 - 1.271 7
MEF conto tesoreria dello Stato - 5.367 - - - 5.367 5.367
Altre passività finanziarie 18 3.332 57 10.762 - 14.169 130
Passività finanziarie al FVTPL 64 - 103 - - 167 -
Strumenti finanziari derivati - 1.356 511 - - 1.867 219
Passività finanziarie verso altri settori 1.506 10.897 267 108 (12.778) - -
Passività per contratti assicurativi - - 162.410 - (1) 162.408 -
Attività finanziarie (1.121) (81.404) (163.134) (11.640) 12.761 (244.538)
Strumenti finanziari al costo ammortizzato (12) (44.232) (2.224) (285) - (46.753) (13.026)
Strumenti finanziari al FVOCI (559) (33.676) (107.496) (6) - (141.737) -
Strumenti finanziari al fair value rilevato a Conto
economico
(0) (34) (53.264) (1) - (53.299) (22)
Strumenti finanziari derivati (0) (2.679) (69) - - (2.748) -
Attività finanziarie verso altri settori (549) (782) (81) (11.349) 12.761 - -
Crediti d'imposta Legge n. 77/2020 (282) (6.723) - - - (7.005) -
Attività per cessioni in riassicurazione - - (324) - - (324) -
Indebitamento netto/(avanzo finanziario netto) 3.463 3.129 (99) (761) (1.105) 4.627
Cassa e depositi BancoPosta - (4.290) - - - (4.290)
Disponibilità liquide e mezzi equivalenti (617) (394) (4.631) (126) 1.087 (4.680) (387)
Posizione finanziaria netta 2.846 (1.555) (4.730) (887) (18) (4.344)

Saldo al 31.12.2023

di cui

Servizi

Servizi

Passività finanziarie
5.017
93.076
429
10.478
(13.606)
95.393
Passività finanziarie al costo ammortizzato
3.300
81.446
59
10.283
(1.004)
94.084
5.532
Debiti per conti correnti postali
0
62.913
-
-
(1.004)
61.908
0
Obbligazioni
998
-
10
-
-
1.008
-
Debiti vs istituzioni finanziarie
950
8.217
-
-
-
9.167
-
Debiti per leasing
1.330
0
1
9
-
1.341
9
MEF conto tesoreria dello Stato
-
5.371
-
-
-
5.371
5.371
Altre passività finanziarie
22
4.946
48
10.274
-
15.290
152
Passività finanziarie al FVTPL
70
-
101
-
-
171
-
Strumenti finanziari derivati
0
1.138
-
-
-
1.138
201
Passività finanziarie verso altri settori
1.646
10.492
269
195
(12.602)
-
-
Passività per contratti assicurativi
-
-
-
155.339
-
(1)
155.338
Attività finanziarie
(1.205)
(80.636)
(156.394)
(11.507)
12.582
(237.159)
Strumenti finanziari al costo ammortizzato
(9)
(42.673)
(2.123)
(299)
(0)
(45.103)
(11.877)
Strumenti finanziari al FVOCI
(636)
(33.100)
(105.852)
(7)
-
(139.594)
-
Strumenti finanziari al fair value rilevato a Conto
(9)
(26)
(48.170)
(1)
-
(48.205)
(22)
economico
Strumenti finanziari derivati
(0)
(4.257)
-
-
-
(4.257)
(167)
Attività finanziarie verso altri settori
(552)
(581)
(249)
(11.201)
12.582
-
-
Crediti d'imposta Legge n. 77/2020
(407)
(7.912)
-
-
-
(8.318)
Attività per cessioni in riassicurazione
-
-
-
(233)
-
-
(233)
Indebitamento netto/(avanzo finanziario netto)
3.405
4.528
(859)
(1.028)
(1.025)
5.021
Cassa e depositi BancoPosta
-
-
(4.671)
-
-
-
(4.671)
Disponibilità liquide e mezzi equivalenti
(650)
(940)
(3.561)
(65)
1.004
(4.211)
(874)
Posizione finanziaria netta
2.755
(1.082)
(4.420)
(1.093)
(21)
(3.861)
(milioni di euro) Pacchi e
Distribuzione
Finanziari Assicurativi Postepay Elisioni Consolidato parti
correlate

Servizi

Corrispondenza,

La Posizione finanziaria netta complessiva al 31 dicembre 2024 è in avanzo di 4.344 milioni di euro, in miglioramento di 483 milioni di euro rispetto ai valori al 31 dicembre 2023 (in cui presentava un avanzo di 3.861 milioni di euro). La variazione intercorsa nel periodo è riconducibile all'effetto positivo derivante dalla gestione operativa per 2.699 milioni di euro (di cui 2.013 milioni di euro riferibili all'utile dell'esercizio e 929 milioni di euro agli ammortamenti dell'esercizio) e dagli effetti valutativi dell'esercizio positivi per circa 680 milioni di euro degli investimenti classificati nella categoria FVTOCI, parzialmente compensati dall'effetto negativo derivante dalla variazione del capitale circolante e delle imposte per circa 461 milioni di euro, da investimenti per 966 milioni di euro, dalla distribuzione di dividendi per complessivi 1.165 milioni di euro (di cui 427 milioni di euro relativi all'acconto del dividendo ordinario previsto per l'esercizio 2024) e altri decrementi per complessivi 303 milioni di euro, essenzialmente ascrivibili all'incremento delle passività finanziarie per leasing rientranti nel regime di applicazione dell'IFRS 16.

Al 31 dicembre 2024, l'indebitamento finanziario calcolato secondo gli Orientamenti ESMA 32-382-1138, con riguardo al Settore Operativo Corrispondenza, Pacchi e Distribuzione, è il seguente:

Indebitamento finanziario ESMA
Descrizione
(milioni di euro)
Al
31.12.2024
Al
31.12.2023
A. Disponibilità liquide (617) (650)
B. Mezzi equivalenti a disponibilità liquide - -
C. Altre attività finanziarie correnti (9) (6)
D. Liquidità (A + B + C) (626) (656)
E. Debito finanziario corrente (inclusi gli strumenti di debito, ma esclusa la parte
corrente del debito finanziario non corrente)
323 813
F. Parte corrente del debito finanziario non corrente 5 1
G. Indebitamento finanziario corrente (E + F) 328 814
H. Indebitamento finanziario corrente netto (G + D) (298) 158
I. Debito finanziario non corrente (esclusi la parte corrente e gli strumenti di debito) 2.533 2.058
J. Strumenti di debito 499 498
K. Debiti commerciali e altri debiti non correnti 11 15
L. Indebitamento finanziario non corrente (I + J + K) 3.043 2.571
M. Totale indebitamento finanziario (H + L) 2.745 2.729

Riconciliazione indebitamento finanziario ESMA

Descrizione
(milioni di euro)
Al
31.12.2024
Al
31.12.2023
M. Totale indebitamento finanziario (H + L) 2.745 2.729
Attività finanziarie non correnti (562) (647)
K. Debiti commerciali e altri debiti non correnti (11) (15)
Crediti d'imposta Legge n. 77/2020 (282) (407)
Posizione Finanziaria Netta 1.890 1.661
Crediti e Debiti finanziari intersettoriali 957 1.094
Posizione Finanziaria Netta al lordo dei rapporti con gli altri settori 2.846 2.755

Per le informazioni relative alle linee di credito e alla liquidità disponibile del Gruppo Poste al 31 dicembre 2024, si rimanda a quanto riportato nella nota 4.6 - Analisi e Presidio dei rischi – Rischi finanziari - Rischio liquidità.

Variazione delle passività finanziarie derivanti da attività di finanziamento

Di seguito si riporta la tabella di riconciliazione delle passività finanziarie derivanti da attività di finanziamento come richiesto dallo IAS 7, a seguito delle modifiche apportate dal Regolamento UE n.1990/2017 del 6 novembre 2017.

tab. B8.5- Variazione delle passività finanziarie derivanti da attività di finanziamento

Descrizione
(milioni di euro)
Saldo al
31.12.2023
Flusso di cassa
da/(per) attività di
finanziamento
Flusso di cassa
netto da /(per)
attività operativa
Flussi non
monetari
Saldo al
31.12.2024
Finanziamenti
Obbligazioni
Debiti vs. istituzioni finanziarie
10.175
1.008
9.167
65
(500)
565
(3.216)
-
(3.216)
1.209
1
1.209
8.233
509
7.724
Debiti per leasing 1.341 (307) - 237 1.271
Altre passività finanziarie 15.290 6 (1.080) (48) 14.169
Totale 26.803 (236) (4.296) 1.399 23.672

1.

B9 - DEBITI COMMERCIALI (2.097 milioni di euro)

tab. B9 - Debiti commerciali

Descrizione
(milioni di euro)
Saldo al 31.12.2024 Saldo al 31.12.2023 Variazioni
Debiti verso fornitori 1.722 1.625 97
Passività derivanti da contratti 317 563 (247)
Debiti verso imprese controllate - 3 (3)
Debiti verso imprese collegate 59 61 (1)
Totale 2.097 2.252 (155)

Debiti verso fornitori

tab. B9.1 - Debiti verso fornitori

Descrizione
(milioni di euro)
Saldo al 31.12.2024 Saldo al 31.12.2023 Variazioni
Fornitori Italia 1.508 1.384 124
Fornitori estero 82 106 (24)
Corrispondenti esteri (1) 132 135 (3)
Totale 1.722 1.625 97

(1) I debiti verso corrispondenti esteri si riferiscono ai compensi dovuti alle Amministrazioni Postali estere e ad aziende a fronte di servizi postali e telegrafici ricevuti.

Passività derivanti da contratti

tab. B9.2 - Movimentazione Passività derivanti da contratti

Descrizione
(milioni di euro)
Saldo al
01.01.2024
Riclassifiche Variazione
per
rilevazione
dei ricavi
del
periodo
Altre
variazioni
Saldo al
31.12.2024
Anticipi e acconti da clienti 445 - - (263) 183
Passività per sconti su volumi 0 - - - 0
Passività per commissioni da retrocedere 43 - 14 - 58
Altre passività derivanti da contratti 75 - 1 - 76
Totale 563 - 16 (263) 317

Gli Anticipi e acconti da clienti riguardano principalmente somme ricevute dalla clientela a fronte dei servizi da eseguire ed elencati di seguito:

tab. B9.2.1 - Anticipi e acconti da clienti

Descrizione
(milioni di euro)
Saldo al 31.12.2024 Saldo al 31.12.2023 Variazioni
Anticipi da corrispondenti esteri
Anticipi per Editoria da PCM
[tab. A8.1]
Anticipi per spedizioni
Anticipi per altri servizi
127
-
43
13
179
195
59
13
(52)
(195)
(16)
(0)
Totale 183 445 (263)

Il decremento rispetto al 31 dicembre 2023, è dovuto principalmente alla compensazione dei Debiti per anticipi ricevuti con i crediti per Rimborso delle Integrazioni tariffarie all'editoria, a seguito dello svincolo dei relativi incassi (si veda al riguardo quanto riportato nella nota A8 – Crediti commerciali).

Le passività per commissioni da retrocedere rappresentano la stima delle passività connesse alla restituzione di commissioni su prodotti di finanziamento collocati in data successiva al 1° Gennaio 2018, previste contrattualmente in caso di estinzione anticipata del prestito da parte del cliente.

Le Altre passività derivanti da contratti si riferiscono principalmente a canoni su carte Postamat e carta "Postepay Evolution" riscossi anticipatamente.

B10 - ALTRE PASSIVITA' (4.175 milioni di euro)

tab. B10 - Altre passività
Saldo al 31.12.2024
Saldo al 31.12.2023
Descrizione
(milioni di euro)
Passività non
correnti
Passività
correnti
Totale Passività non
correnti
Passività
correnti
Totale Variazioni
Debiti verso il personale 14 685 699 10 682 692 7
Debiti verso ist. di previdenza e
sicurezza sociale
13 428 441 16 434 450 (10)
Altri debiti tributari 1.817 812 2.629 1.826 913 2.739 (110)
Debiti diversi 50 164 214 55 199 254 (40)
Ratei e risconti passivi 130 62 192 150 56 207 (14)
Totale 2.024 2.151 4.175 2.058 2.285 4.343 (167)

Debiti verso il personale

Riguardano principalmente le competenze maturate e non ancora pagate al 31 dicembre 2024. Il loro dettaglio è il seguente:

tab. B10.1 - Debiti verso il personale

Saldo al 31.12.2024 Saldo al 31.12.2023
Descrizione
(milioni di euro)
Passività
non correnti
Passività
correnti
Totale Passività
non correnti
Passività
correnti
Totale Variazioni
per 14^ mensilità
per incentivi
per permessi e ferie maturate e non godute
per altre partite del personale
-
14
-
-
208
373
37
66
208
387
37
66
-
10
-
-
211
372
43
55
211
382
43
55
(3)
5
(6)
11
Totale 14 685 699 10 682 692 7

Debiti verso istituti di previdenza e di sicurezza sociale

tab. B10.2 - Debiti verso istituti di previdenza e di sicurezza sociale

Saldo al 31.12.2024 Saldo al 31.12.2023
Descrizione
(milioni di euro)
Passività non
correnti
Passività
correnti
Totale Passività non
correnti
Passività
correnti
Totale Variazioni
Debiti verso INPS 1 323 325 2 333 334 (10)
Debiti verso fondi pensione - 88 88 - 87 87 1
Debiti verso INAIL 11 4 15 15 0 15 (0)
Debiti verso altri Istituti (0) 13 13 (0) 15 15 (2)
Totale 13 428 441 16 434 450 (10)

Altri debiti tributari

tab. B10.3 - Altri debiti tributari

Saldo al 31.12.2024 Saldo al 31.12.2023
Descrizione
(milioni di euro)
Passività
non
correnti
Passività
correnti
Totale Passività
non
correnti
Passività
correnti
Totale Variazioni
Debito per imposta di bollo 1.817 80 1.897 1.826 132 1.958 (61)
Debito per imposta sulle riserve assicurative - 466 466 - 496 496 (30)
Ritenute sui redditi di lavoro dipendente e autonomo - 88 88 - 94 94 (6)
Debito per IVA - 33 33 - 23 23 10
Debito per imposta sostitutiva - 3 3 - 40 40 (37)
Ritenute su c/c postali - 78 78 - 74 74 4
Debiti tributari diversi - 64 64 - 55 55 10
Totale 1.817 812 2.629 1.826 913 2.739 (110)

In particolare:

  • Il Debito per imposta di bollo accoglie il saldo dovuto all'Erario per l'imposta assolta in modo virtuale nell'esercizio 2024. La quota non corrente del debito per imposta di bollo si riferisce a quanto maturato al 31 dicembre 2024 sui buoni fruttiferi postali in circolazione e sulle polizze assicurative dei Rami III e V ai sensi della normativa richiamata nella nota A9 - Altri crediti e attività.
  • Il Debito per imposta sulle riserve assicurative si riferisce a Poste Vita SpA ed è commentato nella nota A9 – Altri crediti e attività.

Debiti diversi

tab. B10.4 - Debiti diversi

Saldo al 31.12.2024 Saldo al 31.12.2023
Descrizione
(milioni di euro)
Passività non
correnti
Passività
correnti
Totale Passività non
correnti
Passività
correnti
Totale Variazioni
Debiti diversi della gestione BancoPosta - 17 17 - 3 3 14
Depositi cauzionali 5 0 6 16 0 17 (11)
Altri debiti 45 147 192 39 195 234 (42)
Totale 50 164 214 55 199 254 (40)

Ratei e risconti passivi

I ratei e risconti passivi includono risconti passivi per 113 milioni di euro per il contributo a fondo perduto ricevuto anticipatamente dalla Capogruppo per la realizzazione del "Progetto Polis – Casa dei servizi digitali".

4.3 NOTE AL CONTO ECONOMICO

C1 – RICAVI DA CORRISPONDENZA, PACCHI E ALTRO (3.843 milioni di euro)

Il dettaglio è il seguente:

tab. C1 - Ricavi da corrispondenza, pacchi ed altro

Descrizione
(milioni di euro)
Esercizio 2024 Esercizio 2023 Variazioni
Corrispondenza 1.803 1.753 50
Pacchi 1.586 1.395 191
Altri Ricavi 137 281 (145)
Totale ricavi da mercato 3.526 3.429 96
Compensi per Servizio Universale 262 262 -
Integrazioni tariffarie all'Editoria 55 55 1
Totale ricavi 3.843 3.746 97
di cui Ricavi provenienti da contratti con i clienti 3.418 3.120 298
rilevati in un determinato momento 337 376 (39)
rilevati nel corso del tempo 3.081 2.744 337

I Ricavi da mercato mostrano un incremento rispetto all'esercizio del 2023 pari a 97 milioni di euro riconducibile principalmente ai ricavi per pacchi per 191 milioni di euro, sostenuti da una costante accelerazione della componente Business to Exchange (B2X) in termini di maggiori spedizioni e ai maggiori ricavi del comparto Corrispondenza per 50 milioni di euro. Tale incremento è attenuato dalla diminuzione degli altri ricavi in quanto l'esercizio 2023 aveva beneficiato della plusvalenza di circa 109 milioni di euro derivante dall'operazione di cessione della partecipazione di controllo della società sennder Italia.

I compensi per Servizio Universale riguardano il rimborso a carico del Ministero dell'Economia e delle Finanze dell'onere per lo svolgimento degli obblighi di Servizio Universale (OSU). L'ammontare del compenso annuale di 262 milioni di euro è definito nel Contratto di Programma 2020-2024, in vigore dal 1° gennaio 2020.

La voce Integrazioni tariffarie all'Editoria317 riguarda le somme a carico della Presidenza del Consiglio dei Ministri – Dipartimento per l'Informazione e l'Editoria – spettanti a Poste Italiane a titolo di rimborso delle riduzioni praticate agli editori e al settore no-profit all'atto dell'impostazione. Il compenso è stato determinato sulla base delle tariffe stabilite dal Decreto del Ministero delle Imprese e del Made in Italy (ex MiSE) di concerto con il Ministero dell'Economia e Finanze del 21 ottobre 2010 e dal D.L. n. 63 del 18 maggio 2012, come convertito dalla Legge n. 103 del 16 luglio 2012. Con la Delibera AGCom 454/22/CONS del 30 dicembre 2022 sono state definite le nuove tariffe base universali dei prodotti editoriali a tariffa agevolata rientranti nel Servizio Universale. La Delibera ha previsto un incremento progressivo delle tariffe base con un conseguente incremento della compensazione ricevuta da Poste Italiane per singolo invio spedito a tariffa agevolata. L'importo delle agevolazioni che la Società ha concesso trova copertura nel Bilancio dello Stato.

317 La Legge n.8 del 28 febbraio 2020 ha disposto che i rimborsi delle agevolazioni tariffarie editoriali a Poste Italiane proseguano «per una durata pari a quella dell'affidamento del servizio postale universale» (ovvero fino ad aprile 2026).

C2 – RICAVI NETTI DA SERVIZI FINANZIARI (5.521 milioni di euro)

I Ricavi netti da servizi finanziari sono costituiti dai servizi resi principalmente nell'ambito del Patrimonio BancoPosta della Capogruppo e della controllata BancoPosta Fondi SGR. Il dettaglio è il seguente:

tab. C2 - Ricavi netti da servizi finanziari

Descrizione
(milioni di euro)
Esercizio 2024 Esercizio 2023 Variazioni
Ricavi per servizi finanziari 5.874 5.516 357
Proventi derivanti da operatività finanziaria 247 271 (24)
Altri ricavi e proventi 7 7 (0)
Oneri derivanti da operatività finanziaria (607) (566) (41)
Totale 5.521 5.229 292
di cui Ricavi provenienti da contratti con i clienti 2.668 2.643 24
rilevati in un determinato momento 223 231 (8)
rilevati nel corso del tempo 2.444 2.412 32

Il dettaglio dei Ricavi per servizi finanziari è il seguente:

tab. C2.1 - Ricavi per servizi finanziari

Descrizione
(milioni di euro)
Esercizio
2024
Esercizio
2023
Variazioni
Proventi degli impieghi della raccolta su conti correnti postali e delle disponibilità libere 2.996 2.702 294
Remun.ne attività di raccolta del risparmio postale 1.725 1.740 (15)
Ricavi dei servizi di c/c 427 426 0
Collocamento prodotti di finanziamento 216 157 59
Commissioni su bollettini di c/c postale 193 208 (15)
Commissioni gestione fondi SGR 181 143 38
Proventi dei servizi delegati 89 91 (1)
Servizi di trasferimento fondi 17 17 (0)
Altro 29 32 (3)
Totale 5.874 5.516 357

I Ricavi per servizi finanziari mostrano un incremento rispetto all'esercizio 2023 principalmente imputabile ai proventi degli impieghi della raccolta su conti correnti postali e delle disponibilità libere e alla remunerazione delle attività di raccolta del risparmio postale.

In particolare:

• La voce Proventi degli impieghi della raccolta su conti correnti postali e delle disponibilità libere è di seguito dettagliata:

tab. C2.1.1 - Proventi degli impieghi della raccolta su conti correnti postali e delle disponibilità libere

Descrizione
(milioni di euro)
Esercizio 2024 Esercizi
o 2023
Variazio
ni
Proventi degli impieghi in titoli 2.284 1.962 322
Interessi su titoli al FVOCI 970 936 35
Interessi su titoli al costo ammortizzato 833 780 53
Interessi attivi (passivi) su asset swap di FVH su titoli al FVOCI e CA 332 171 161
Interessi su operazioni di pronti contro termine 97 70 27
Interessi attivi (passivi) su asset swap di CFH su titoli al FVOCI e CA 52 5 47
Proventi degli impieghi presso il MEF 408 446 (38)
Remunerazione della raccolta su c/c (depositi presso il MEF) 406 441 (35)
Differenziale derivati di stabilizzazione dei rendimenti 2 5 (3)
Proventi degli impieghi in crediti d'imposta 318 309 10
Interessi attivi su crediti d'imposta al CA 318 309 10
Quota interessi attivi sulla liquidità propria (proventi finanziari) (14) (15) 0
Altri proventi (0) 0 -
Totale 2.996 2.702 294

L'incremento della voce in commento rispetto al precedente esercizio è principalmente imputabile ai proventi degli impieghi in titoli.

I proventi degli impieghi in titoli riguardano gli interessi maturati sugli impieghi dei fondi provenienti dalla raccolta effettuata presso la clientela privata. L'ammontare dei proventi comprende gli effetti della copertura dal rischio di tasso. L'incremento della voce in commento rispetto all'esercizio 2023 è dovuto principalmente alla maggiore redditività sia dei nuovi titoli entrati in portafoglio nell'esercizio 2024, sia di quelli oggetto della più ampia ristrutturazione delle copertura di fair value hedge come descritto nella nota A6 – Attività finanziarie ed al contestuale effetto positivo prodotto dall'avvio di coperture di fair value hedge già presenti in portafoglio.

I proventi degli impieghi in crediti d'imposta riguardano gli interessi maturati nell'esercizio sugli impieghi descritti nella nota A10 - Crediti d'imposta Legge n. 77/2020.

I proventi degli impieghi presso il MEF riguardano principalmente gli interessi maturati nell'esercizio sugli impieghi della raccolta effettuata presso la Pubblica Amministrazione remunerata ad un tasso variabile come descritto nella nota A6 – Attività finanziarie.

  • La remunerazione delle attività di raccolta del risparmio postale si riferisce al servizio di emissione e rimborso di Buoni Fruttiferi Postali e al servizio di versamento e prelevamento su Libretti Postali, svolti da Poste Italiane SpA per conto della Cassa Depositi e Prestiti. La voce in commento riflette i corrispettivi maturati alla data ai sensi del nuovo Accordo sul risparmio Postale valido per il triennio 2024-2026, avente efficacia dal 1 gennaio 2024.
  • I ricavi dei servizi di conto corrente accolgono principalmente le commissioni per spese di tenuta conto, le commissioni per i servizi di incasso, bonifici on line e da sportello e le commissioni, e le commissioni per i servizi per l'attività di rendicontazione svolti per la clientela.

• I proventi da collocamento prodotti di finanziamento si riferiscono alle commissioni percepite dalla Capogruppo per l'attività di collocamento di prestiti personali e mutui erogati da terzi.

Il dettaglio dei Proventi derivanti da operatività finanziaria è il seguente:

tab. C2.2 - Proventi derivanti da operatività finanziaria

Descrizione
(milioni di euro)
Esercizio 2024 Esercizio 2023 Variazioni
Proventi da strumenti finanziari al FVOCI 105 164 (59)
Utili realizzati 105 164 (59)
Proventi da strumenti finanziari al costo ammortizzato 83 48 35
Utili realizzati 83 48 35
Proventi da strumenti finanziari di capitale al FVPL 8 8 0
Utili da valutazione 8 7 1
Utili realizzati - 1 (1)
Utili su cambi 6 3 3
Utili da valutazione 2 1 1
Utili realizzati 4 2 2
Proventi diversi 45 48 (3)
Totale 247 271 (24)

Il decremento dei Proventi diversi derivanti da operatività finanziaria, rispetto all'esercizio precedente, è principalmente dovuto ai minori utili da realizzo da strumenti finanziari al FVTOCI parzialmente compensato dai maggiori utili da realizzo di strumenti finanziari al Costo ammortizzato (di cui 20 milioni di euro derivanti dall'estinzione anticipata di contratti di pronti contro termine).

Il dettaglio degli Oneri derivanti da operatività finanziaria è il seguente:

tab. C2.3 - Oneri derivanti da operatività finanziaria

Descrizione
(milioni di euro)
Esercizio 2024 Esercizio 2023 Variazioni
Interessi passivi 500 505 (5)
a favore della clientela 224 219 5
su operazioni di pronti contro termine 170 128 42
su depositi in garanzia 106 158 (52)
Oneri da strumenti finanziari al FVTOCI 70 54 16
Perdite da realizzo 70 54 16
Oneri da strumenti finanziari al costo ammortizzato 28 - 28
Perdite da realizzo 28 - 28
Oneri da strumenti finanziari a fair value rilveato a Conto economico 4 7 (3)
Perdite da valutazione
Perdite da realizzo
4
0
4
3
-
(3)
Oneri da strumenti finanziari di cash flow hedge 3 0 3
Perdite da valutazione 3 0 3
Oneri da strumenti finanziari di fair value hedge 1 - 1
Perdite da valutazione 1 - 1
Totale 607 566 41

Gli Oneri derivanti da operatività finanziaria si incrementano rispetto all'esercizio 2023 principalmente per effetto dei maggiori interessi su operazioni di pronti contro termine e a maggiori perdite da realizzo di strumenti finanziari al FVTOCI a al Costo ammortizzato, parzialmente compensato da una diminuzione degli interessi su depositi in garanzia correlati alle dinamiche di ristrutturazione del portafoglio derivati di fair value hedge descritto nella nota A6 – Attività finanziarie.

C3 – RICAVI NETTI DA SERVIZI ASSICURATIVI (1.640 milioni di euro)

tab. C3 - Ricavi netti da servizi assicurativi

Descrizione
(milioni di euro)
Esercizio
2024
Esercizio
2023
Variazioni
Ricavi derivanti da contratti assicurativi emessi 2.824 2.550 274
Costi derivanti da contratti assicurativi emessi (1.234) (1.058) (176)
Ricavi/(costi) derivanti da cessioni in riassicurazione (32) (15) (17)
Proventi ed (oneri) derivanti dalla gestione finanziaria e altri proventi/oneri 6.430 6.458 (27)
(Costi)/ricavi netti di natura finanziaria relativi a contratti assicurativi emessi (6.358) (6.373) 14
Ricavi/(costi) netti di natura finanziaria relativi alle cessioni in riassicurazione 10 5 5
Totale 1.640 1.567 73

I ricavi netti da servizi assicurativi registrano un incremento rispetto all'esercizio 2023, passando da 1.567 milioni di euro a 1.640 milioni di euro per effetto principalmente del maggior rilascio del Margine sui servizi contrattuali (CSM) rilevato nel corso del periodo: 1.458 milioni di euro rispetto a 1.285 milioni di euro dell'esercizio di comparazione.

Di seguito si riporta il dettaglio della composizione dei ricavi da contratti assicurativi e dei costi derivanti da contratti assicurativi.

Il dettaglio dei Ricavi derivanti da contratti assicurativi emessi è il seguente:

tab. C3.1 - Ricavi derivanti da contratti assicurativi emessi

Descrizione
(milioni di euro)
Esercizio
2024
Esercizio
2023
Variazioni
Contratti valutati in base al GMM e VFA 2.309 2.137 172
Variazione della passività per residua copertura
Sinistri accaduti e altri costi per servizi assicurativi attesi
Variazioni dell'aggiustamento per i rischi non finanziari
Margine sui servizi contrattuali registrato in conto economico per i servizi forniti
Altri importi
2.073
551
64
1.458
(1)
1.923
516
120
1.285
2
149
34
(56)
173
(3)
Costi di acquisizione dei contratti assicurativi recuperati 236 214 22
Contratti misurati in base al PAA 514 413 102
Totale 2.824 2.550 274

Alla data di chiusura dell'esercizio in commento i ricavi assicurativi dei contratti misurati in sede di transizione all'IFRS 17 con il Fair Value Approach sono pari a 61 milioni di euro, per i contratti oggetto di carve-out318 sono pari 2.025 milioni di euro, mentre il residuo è relativo ai ricavi derivanti dai nuovi contratti rilevati nel periodo e dai contratti per i quali è stato adottato il Full Retrospective Approach.Il dettaglio dei Costi derivanti da contratti assicurativi emessi è il seguente:

Il dettaglio dei Costi derivanti da contratti assicurativi emessi è il seguente:

tab. C3.2 - Costi derivanti da contratti assicurativi emessi

Descrizione
(milioni di euro)
Esercizio
2024
Esercizio
2023
Variazioni
Contratti valutati in base al GMM e VFA 796 703 94
Sinistri accaduti e altri costi direttamente attribuibili
Variazioni della passività per sinistri accaduti
Perdite su contratti onerosi e recupero di tali perdite
Ammortamento delle spese di acquisizione dei contratti assicurativi
Altro
753
(197)
4
238
(2)
346
146
(3)
214
(1)
407
(343)
7
24
(1)
Contratti misurati in base al PAA 438 355 83
Totale 1.234 1.058 176

520 318 Contratti per i quali è stata applicata l'esenzione delle coorti annuali.

Il dettaglio dei Ricavi/(costi) derivanti da cessioni in riassicurazione è il seguente:

tab. C3.3 - Ricavi/(costi) derivanti da cessioni in riassicurazione

Descrizione
(milioni di euro)
Esercizio
2024
Esercizio
2023
Variazioni
Cessioni in riassicurazione valutate in base al GMM (56) (48) (9)
Variazione dell'attività per residua copertura
Importo dei sinistri e altri costi recuperabili attesi
(56)
(45)
(48)
(35)
(9)
(10)
Variazioni dell'aggiustamento per i rischi non finanziari (4) (4) 0
Margine sui servizi contrattuali registrato in conto economico per i servizi ricevuti
Altro
(8)
1
(6)
(3)
(2)
3
Altri costi direttamente attribuibili alle cessioni in riassicurazione 0 0 0
Cessioni in riassicurazione valutate in base al PAA (103) (41) (62)
Totale costi derivanti dalle cessioni in riassicurazione (160) (89) (71)
Effetti delle variazioni del rischio di inadempimento da parte dei riassicuratori 0 0 0
Importo dei sinistri e altre spese recuperato 0 0 (0)
Variazioni dell'attività per sinistri accaduti 47 38 9
Altri recuperi 1 2 (1)
Ricavi da cessioni in riassicurazione valutate in base al PAA 80 33 46
Totale (32) (15) (16)

Il dettaglio dei Proventi ed (oneri) derivanti dalla gestione finanziaria e altri proventi/oneri è il seguente:

tab. C3.4 - Proventi ed (oneri) derivanti dalla gestione finanziaria e altri proventi/oneri

Descrizione
(milioni di euro)
Esercizio 2024 Esercizio
2023
Variazioni
Proventi derivanti dalla gestione finanziaria e altri proventi
Oneri derivanti dalla gestione finanziaria e altri oneri
7.883
(1.452)
6.982
(525)
900
(928)
Totale 6.430 6.458 (27)

I Proventi ed (oneri) derivanti dalla gestione finanziaria e altri proventi/oneri sono sostanzialmente in linea con l'esercizio precedente. L'incremento che si rileva dei Proventi derivanti dalla gestione finanziaria e altri proventi, compensato dall'incremento degli Oneri derivanti dalla gestione finanziaria e altri oneri sono derivanti dal consolidamento integrale dei nuovi Fondi OICVM che comporta una rappresentazione che prevede il look through degli stessi con esposizione delle singole attività e passività che li compongono, mentre in precedenza veniva esposto sinteticamente l'effetto derivante dal delta NAV dei singoli Fondi (per ulteriori dettagli si rinvia alla nota A6 – Attività finanziarie e al paragrafo 2.8 – Criteri e metodologie di consolidamento).

Tali proventi e oneri, connessi pressoché interamente agli investimenti inclusi nelle gestioni separate, sono stati quasi interamente retrocessi agli assicurati mediante il meccanismo del "mirroring" e inclusi nella voce "(Costi)/ricavi netti di natura finanziaria relativi a contratti assicurativi emessi".

Gruppo Poste Italiane I bilanci di Poste Italiane al 31 dicembre 2024

tab. C3.4.1 - Proventi derivanti dalla gestione finanziaria e altri proventi

Descrizione
(milioni di euro)
Esercizio 2024 Esercizio 2023 Variazioni
Proventi da strumenti finanziari al FVPL 4.284 3.600 684
Interessi 1.007 553 454
Utili da valutazione 2.878 2.893 (15)
Utili realizzati 392 154 238
Dividendi 7 - 7
Proventi da strumenti finanziari al FVOCI 3.255 3.217 38
Interessi 3.236 3.202 34
Utili realizzati 18 15 3
Dividendi 0 0 0
Proventi da strumenti finanziari al Costo ammortizzato 7 6 1
Interessi 7 6 1
Utili su cambi 131 - 131
Utili da valutazione 35 - 35
Utili realizzati 96 - 96
Proventi diversi 206 160 46
Totale 7.883 6.982 900

tab. C3.4.2 - Oneri derivanti dalla gestione finanziaria e altri oneri

Descrizione
(milioni di euro)
Esercizio 2024 Esercizio 2023 Variazioni
Oneri da strumenti finanziari al FVPL 624 469 154
Perdite da realizzo 356 181 175
Perdite da valutazione 265 289 (23)
Interessi 1 - 1
Dividendi 1 - 1
Oneri da strumenti finanziari al FVOCI 83 46 37
Interessi 0 0 (0)
Perdite da realizzo 83 46 37
Oneri da strumenti finanziari al Costo ammortizzato 1 - 1
Interessi 1 - 1
Perdite su cambi 748 - 748
Perdite da valutazione 555 - 555
Perdite realizzate 193 - 193
Rettifiche/(riprese) di valore nette per risc. credito (15) 7 (22)
Altri oneri 12 3 9
Totale 1.452 525 928

tab. C3.5 - (Costi)/ricavi netti di natura finanziaria relativi a contratti assicurativi emessi

Descrizione
(milioni di euro)
Esercizio
2024
Esercizio
2023
Variazioni
Variazione del fair value delle attività sottostanti ai contratti valutati in base al VFA (6.333) (6.359) 26
Interessi maturati (18) (12) (6)
Effetti delle variazioni dei tassi d'interesse e altre assunzioni finanziarie (7) (1) (6)
Effetti della variazione dei tassi di cambio 0 0 -
Altro 0 0 -
Totale (6.358) (6.373) (12)

tab. C3.6 - Ricavi/(costi) netti di natura finanziaria relativi alle cessioni in riassicurazione

Descrizione
(milioni di euro)
Esercizio
2024
Esercizio
2023
Variazioni
Interessi maturati 10 5 4
Effetti delle variazioni dei tassi d'interesse e altre assunzioni finanziarie 1 0 1
Effetti della variazione dei tassi di cambio 0 0 -
Altro 0 0 -
Totale 10 5 5

C4 – RICAVI DA SERVIZI POSTEPAY (1.923 milioni di euro)

Il dettaglio è il seguente:

tab. C4 - Ricavi da servizi Postepay

Descrizione
(milioni di euro)
Esercizio 2024 Esercizio 2023 Variazioni
Monetica 685 623 62
Commissioni su emissione e utilizzo carte prepagate 402 409 (7)
Commissioni per acquiring 104 60 44
Altre commissioni 179 154 25
Mobile 326 327 (2)
Servizi di pagamento 494 473 21
Commissioni di incasso e rendicontazione 294 280 14
Servizi di trasferimento fondi 155 147 8
Commissioni per accettazione F23 e F24 44 46 (2)
Altri prodotti e servizi 0 (0) 0
Ricavi servizi energia 415 157 258
Altri ricavi e proventi 4 6 (2)
Totale 1.923 1.586 337
di cui Ricavi provenienti da contratti con i clienti 1.922 1.306 616
rilevati in un determinato momento 695 438 257
rilevati nel corso del tempo 1.227 868 359

523 Sono costituiti dai ricavi da prodotti di monetica e servizi di pagamento, dai ricavi dei servizi di telefonia mobile e dai ricavi del comparto energia, resi principalmente da PostePay SpA e dalle sue controllate dirette.

Gruppo Poste Italiane I bilanci di Poste Italiane al 31 dicembre 2024

I Ricavi da servizi Postepay segnano un incremento di 337 milioni di euro rispetto all'esercizio precedente dovuto al contributo positivo di tutti i comparti, in particolare al business energia per 258 milioni di euro.

C5 - COSTI PER BENI E SERVIZI (3.717 milioni di euro)

tab. C5 - Costi per beni e servizi
Descrizione
(milioni di euro)
Esercizio 2024 Esercizio 2023 Variazioni
Costi per servizi 3.288 2.906 382
Materie prime, sussidiarie, di consumo e merci 399 303 96
Godimento beni di terzi 194 163 31
Allocazione dei costi direttamente attribuibili ai contratti assicurativi (165) (135) (30)
Totale 3.717 3.237 479

I Costi per beni e servizi (rettificati dei costi direttamente attribuibili ai contratti assicurativi) si incrementano di complessivi 479 milioni di euro rispetto all'esercizio 2023. La variazione è principalmente ascrivibile ai maggiori costi connessi all'acquisto delle materie prime, agli oneri di sistema e del trasporto di energia elettrica e gas ed allo scenario inflattivo internazionale, oltre che al sostenimento dei costi variabili a supporto del business pacchi e pagamenti.

Costi per servizi

tab. C5.1 - Costi per servizi

Descrizione
(milioni di euro)
Esercizio 2024 Esercizio 2023 Variazioni
Trasporti di corrispondenza, pacchi e modulistica 1.250 1.146 104
Commissioni e oneri di gestione carte di credito/debito 385 322 63
Canoni outsourcing e oneri diversi per prestazioni esterne 302 281 21
Manutenzione ordinaria e assistenza tecnica 265 247 18
Servizi di telefonia mobile per la clientela 176 182 (6)
Spese per servizi del personale 148 141 6
Consumi energetici e idrici 164 101 63
Vettoriamento energia elettrica e gas 124 34 90
Pubblicità e propaganda 98 78 20
Pulizia, smaltimento e vigilanza 91 95 (4)
Scambio corrispondenza e telegrafia 53 44 9
Commissioni per attività di gestione patrimoni 50 43 7
Servizio movimento fondi 48 57 (9)
Servizi di telecomunicazione e trasmissione dati 33 40 (7)
Consulenze varie e assistenze legali 22 19 3
Servizi di stampa e imbustamento 10 10 (0)
Compensi e spese sindaci 2 2 0
Altro 68 66 2
Totale 3.288 2.906 382

L'incremento dei costi per servizi è dovuto principalmente all'aumento dei costi per vettoriamento di energia elettrica e gas del comparto energia, ai costi per consumi energetici e idrici, ai costi per servizi di logistica e recapito legati al comparto pacchi e alle commissioni e oneri di gestione delle carte di credito/debito.

Godimento beni di terzi

tab. C5.2 - Godimento beni di terzi

Descrizione
(milioni di euro)
Esercizio 2024 Esercizio 2023 Variazioni
Noleggi apparecchiature e licenze software
Affitto immobili e spese accessorie
Veicoli in full rent
Altri costi per godimento di beni di terzi
149
27
4
14
113
33
4
13
36
(6)
(0)
0
Totale 194 163 31

Materie prime, sussidiarie, di consumo e merci

tab. C5.3 - Materie prime, sussidiarie, di consumo e merci

Descrizione
(milioni di euro)
Esercizio 2024 Esercizio 2023 Variazioni
Costi energia elettrica e gas 214 115 99
Materiale di consumo, pubblicitario e beni destinati alla vendita 103 109 (6)
Carburanti, lubrificanti e combustibili 67 68 (2)
Carta moneta elettronica 15 15 0
Stampa francobolli e carte valori 5 6 (1)
SIM card e scratch card 1 1 1
Var.ne rimanenze prodotti in corso, semil., finiti e merci 4 (8) 12
Var.ne rimanenze di materie prime, sussidiarie, di consumo 2 1 1
Var.ne immobili destinati alla vendita (12) (7) (6)
Altri 1 3 (3)
Totale 399 303 96

L'incremento rispetto all'esercizio 2023 risente principalmente dei maggiori costi del comparto energia.

Si segnala, infine, che del totale complessivo dei costi per materie prime, sussidiarie, di consumo e merci, circa 2 milioni di euro si riferiscono ai costi sostenuti nell'esercizio di riferimento dalle società Postepay SpA e Poste Air Cargo SpA per l'acquisto di certificati ambientali per la fornitura di energia elettrica e gas naturale.

C6 - COSTO DEL LAVORO (5.135 milioni di euro)

Il costo del lavoro include le spese per il personale comandato o distaccato presso altre amministrazioni, i cui recuperi sono iscritti nella voce Altri ricavi e proventi, ed è così ripartito per natura:

tab. C6 - Costo del lavoro

Descrizione
(milioni di euro)
Nota Esercizio 2024 Esercizio 2023 Variazioni
Salari e stipendi 4.087 4.076 10
Oneri sociali 1.169 1.157 12
TFR: costo relativo alla previdenza complementare e INPS 240 238 2
Accantonamento al fondo di incentivazione agli esodi [tab. B6] 128 159 (31)
Pagamenti basati su azioni 16 12 4
Incentivi all'esodo 7 12 (4)
Contratti di somministrazione/a progetto 5 4 1
Compensi e spese amministratori 5 5 0
Accantonamenti (rilasci) netti per vertenze con il personale [tab. B6] 4 10 (5)
TFR: costo relativo alle prestazioni correnti [tab. B7] 2 3 (0)
Recuperi del personale per vertenze (3) (3) 0
Altri costi (recuperi di costo) del personale (23) (29) 6
Allocazione dei costi direttamente attribuibili ai contratti assicurativi (503) (473) (30)
Totale 5.135 5.170 (35)

Il Costo del lavoro (rettificato dei costi direttamente attribuibili ai contratti assicurativi) segna un decremento rispetto all'esercizio 2023 di 35 milioni di euro principalmente per effetto dei minori accantonamenti per incentivi all'esodo. La variazione della componente del costo ordinario è legata all'aumento del costo unitario, riconducibile all'aumento dei minimi contrattuali scattato a luglio 2023 (previsto dal CCNL siglato il 23 giugno del 2021), alla quota di competenza dell'Una Tantum pagata a settembre 2024 (prevista dal nuovo CCNL siglato il 23 luglio 2024) e alla componente variabile legata ai risultati.

Le voci Accantonamenti netti per vertenze con il personale e Accantonamento al Fondo di incentivazione agli esodi sono commentate nella nota B6 – Fondi per rischi e oneri.

Il numero medio e puntuale dei dipendenti a tempo indeterminato del Gruppo è il seguente:

tab. C6.1 - Numero dei dipendenti

Numero medio Numero puntuale
Unità Esercizio 2024 Esercizio 2023 31.12.24 31.12.23
Dirigenti 735 692 738 688
Quadri 15.556 15.338 15.654 15.279
Aree operative 86.202 88.540 84.981 86.349
Aree di base 6.312 6.334 8.137 6.475
Tot. unità tempo indeterminato (*) 108.805 110.904 109.510 108.791

(*) Dati espressi in full time equivalent

Inoltre, tenendo conto dei dipendenti con contratti di lavoro flessibile, il numero medio complessivo full time equivalent delle risorse impiegate nell'esercizio in commento è stato di 119.117, di cui 90 relativi ai contratti di somministrazione/a progetto (nell'esercizio 2023: 119.310, di cui 85 relativi ai contratti di somministrazione/a progetto).

C7 - AMMORTAMENTI E SVALUTAZIONI (855 milioni di euro)

Il dettaglio è il seguente:

tab. C7 - Ammortamenti e svalutazioni

Descrizione
(milioni di euro)
Esercizio 2024 Esercizio 2023 Variazioni
Ammortamenti e Svalutazioni di Attività immateriali 387 366 21
Ammortamenti Attività per diritti d'uso 281 271 10
Svalutazioni/assorbimento sval.ni/rettifiche diritti d'uso 2 1 1
Ammortamenti Immobili impianti e macchinari 255 239 16
Svalutazioni/assorbimento sval.ni/rettifiche Immobili, impianti e macchinari 3 3 (0)
Ammortamenti Investimenti immobiliari 1 1 (0)
Allocazione dei costi direttamente attribuibili ai contratti assicurativi (75) (72) (3)
Totale 855 811 44

Gli ammortamenti e svalutazioni (rettificati dei costi direttamente attribuibili ai contratti assicurativi) rilevano un incremento di 44 milioni di euro rispetto all'esercizio 2023. L'incremento è riconducibile ai maggiori ammortamenti su attività immateriali (21 milioni di euro) per gli investimenti su applicativi software divenuti disponibili all'uso, oltre a maggiori ammortamenti su Immobili, impianti e macchinari (16 milioni di euro) e Attività per diritti d'uso (10 milioni di euro).

C8 - INCREMENTI PER LAVORI INTERNI (67 milioni di euro)

La voce è così composta:

tab. C8 - Incrementi per lavori interni

Descrizione
(milioni di euro)
Esercizio 2024 Esercizio 2023 Variazioni
Attività immateriali: 56 54 2
per Costo del lavoro 42 39 3
per Costi per beni e servizi 13 14 (2)
per Ammortamenti 1 1 0
Immobili impianti e macchinari: 11 2 10
per Costi per beni e servizi 11 2 9
Totale 67 56 12

C9 - ALTRI COSTI E ONERI (318 milioni di euro)

La composizione del saldo degli Altri costi e oneri è la seguente:

tab. C9 - Altri costi e oneri

Descrizione
(milioni di euro)
Esercizio 2024 Esercizio 2023 Variazioni
IMU, TARSU/TARI/TARES e altre imposte e tasse
Contributo fondo garanzia assicurativo dei rami vita
109
74
113
-
(4)
74
Riversamento crediti d'imposta annualità antecedenti al 2024 57 - 57
Manifestazione rischi operativi
Rapine subite
Insussistenze dell'attivo BancoPosta al netto dei recuperi
Altre perdite operative del BancoPosta
Minusvalenze
Accantonamenti netti ai (rilasci netti dai) fondi rischi e oneri
per vertenze con terzi
per rischi operativi
per altri rischi e oneri
per oneri fiscali
per rischi crediti d'imposta Legge n. 77/2020
26
6
8
11
4
(9)
(2)
(11)
4
0
-
28
4
3
21
3
81
(12)
(1)
11
3
80
(3)
2
5
(10)
1
(91)
10
(10)
(7)
(3)
(80)
Altri costi correnti 70 71 (1)
Allocazione dei costi direttamente attribuibili ai contratti assicurativi (13) (22) 9
Totale 318 275 42

La Voce Altri costi e oneri (rettificati dei costi direttamente attribuibili ai contratti assicurativi) si incrementa di 42 milioni di euro rispetto all'esercizio precedente principalmente per l'effetto del contributo al Fondo di garanzia assicurativo319 dei rami vita per complessivi 74 milioni di euro (di cui 58 milioni di euro per le compagnie assicurative operanti nei Rami Vita del Gruppo e 16 milioni di euro per la Capogruppo Poste Italiane SpA, in ambito BancoPosta) e maggiori oneri per il riversamento di quote afferenti le annualità antecedenti al 2024 per complessivi 57 milioni di euro connessi all'analisi di rischio sui crediti d'imposta (per cui si rimanda alla nota A10 – Crediti d'Imposta Legge n.77/2020) parzialmente compensati da minori accantonamenti netti per fondi rischi e oneri.

528 319 Il contributo al Fondo di garanzia assicurativo dei rami vita è stato introdotto con la Legge n. 213 del 30 dicembre 2023 – "Legge di Bilancio" in vigore dal 1° gennaio 2024, istituendo la disciplina di un Fondo la cui funzione sarà quella di intervenire a tutela dei beneficiari di polizze vita nell'ipotesi in cui l'impresa assicurativa collocatrice sia sottoposta a procedure concorsuali. Tale contributo sarà dovuto fino al raggiungimento degli obiettivi fissati dalla Legge entro il 2035. Come previsto dalle best practice di settore, il contributo 2024 è stato calcolato come lo 0,4 per mille delle riserve tecniche dei rami vita riferite all'esercizio precedente determinate secondo i criteri disposti dalla direttiva Solvency II, mentre, gli intermediari bancari, postali e finanziari (iscritti alla sezione D del RUI, art. 109 del CAP, tra i quali Poste italiane spa – Divisione servizi di bancoposta) con lo 0,1 per mille delle riserve tecniche corrispondenti ai contratti intermediati.

C10 – RETTIFICHE/(RIPRESE) DI VALORE SU STRUMENTI DI DEBITO, CREDITI, E ALTRE ATTIVITA'

(424 milioni di euro)

C10 - Rettifiche/(riprese) di valore su strumenti di debito, crediti e altre attività

Descrizione
(milioni di euro)
Esercizio
2024
Esercizio
2023
Variazioni
Rettifiche/(riprese) di valore su crediti d'imposta Legge n.77/2020 380 32 348
Rettifiche/(riprese) di valore su crediti d'imposta Legge n.77/2020 548 - 548
Assorbimento a Conto Economico Fondo Rischi crediti d'imposta (168) 32 (200)
Rettifiche/(riprese) di valore su crediti e altre attività (assorbimenti del fondo svalutazione) 55 32 23
Rettifiche/(riprese) di valore su crediti e strumenti di debito operatività finanziaria e assicurativa (11) 7 (18)
Svalutazione (riprese di valore) crediti (1) (0) (1)
Svalutazione (riprese di valore) strumenti di debito al FVTOCI (5) 3 (8)
Svalutazione (riprese di valore) strumenti di debito al Costo ammortizzato (5) 4 (9)
Totale 424 71 354

La voce Rettifiche/(Riprese) di valore su strumenti di debito, crediti e altre attività, si incrementa rispetto all'esercizio 2023 di 354 milioni di euro, principalmente per gli effetti contabili connessi all'analisi di rischio sui crediti di imposta analiticamente descritti nella nota A10 - Crediti d'imposta legge n.77/2020.

C11 – ONERI (120 milioni di euro) E PROVENTI FINANZIARI (209 milioni di euro)

Le voci Oneri e Proventi da strumenti finanziari si riferiscono ad attività diverse da quelle tipiche del Bancoposta e delle società operanti nel settore finanziario e/o del settore assicurativo.

Oneri finanziari

tab. C11.1 - Oneri finanziari

Descrizione
(milioni di euro)
Esercizio 2024 Esercizio 2023 Variazioni
Oneri sulle passività finanziarie 52 38 14
su debiti per leasing 33 28 5
su debiti verso istituzioni finanziarie 16 6 10
su prestiti obbligazionari 3 5 (2)
da strumenti finanziari derivati 0 0 (0)
Oneri diversi sulle attività finanziarie 3 4 (1)
Perdite da realizzo su strumenti finanziari al FVOCI 3 3 (1)
Perdite da valutazione su strumenti finanziari al FVPL - 0 (0)
Oneri da passività finanziaria FVPL 6 5 1
Componente finanziaria dell'accantonamento a TFR 21 26 (5)
Componente finanziaria degli accantonamenti a fondi rischi 3 4 (2)
Altri oneri finanziari 31 34 (3)
Perdite su cambi 4 8 (4)
Totale 120 119 1

A fini di raccordo con il Rendiconto finanziario, nell'esercizio 2024 gli oneri finanziari al netto delle perdite su cambi ammontano a 116 milioni di euro (110 milioni di euro nell'esercizio 2023).

Proventi finanziari

tab. C11.2 - Proventi finanziari

Descrizione
(milioni di euro)
Esercizio 2024 Esercizio 2023 Variazioni
Proventi da strumenti finanziari FVOCI 58 60 (1)
Interessi 58 55 3
Differenziali maturati su strumenti finanziari derivati di Fair Value Hedging - 0 (0)
Proventi da realizzo - 0 (0)
Dividendi 0 4 (4)
Altri proventi 0 - 0
Proventi da strumenti finanziari al costo ammortizzato 55 62 (6)
Interessi 55 62 (6)
Proventi da passività finanziarie FVPL 12 2 10
Proventi da strumenti finanziari FVPL 9 10 (1)
Interessi 3 - 3
Utili da valutazione 5 9 (4)
Proventi da realizzo 1 - 1
Differenziali maturati su strumenti finanziari derivati al FVPL 0 1 (1)
Proventi da strumenti finanziari di cash flow hedge - 6 (6)
Utili realizzati - 6 (6)
Altri proventi finanziari 69 35 34
Remunerazione liquidità propria di Poste Italiane 14 15 (0)
Interessi su c/c bancari 31 9 22
Proventi finanziari su crediti attualizzati 1 2 (0)
Interessi di mora 32 30 2
Svalutazione crediti per interessi di mora (31) (29) (2)
Altri proventi 22 8 14
Utili su cambi 5 8 (3)
Totale 209 181 28

Ai fini di raccordo con il Rendiconto finanziario, nell'esercizio 2024 i proventi finanziari al netto dei proventi da realizzo, degli utili su cambi e dei dividendi ammontano complessivamente a 204 milioni di euro (169 milioni di euro nell'esercizio 2023).

I proventi finanziari registrano un incremento di 28 milioni di euro rispetto all'esercizio precedente principalmente per effetto dei maggiori interessi su depositi bancari a seguito dell'aumento dei tassi d'interesse riconosciuti dai principali istituti di credito e della maggiore liquidità depositata su c/c bancari.

C12 - IMPOSTE SUL REDDITO (658 milioni di euro)

tab. C12 - Imposte sul reddito
-------------------------------- -- -- -- -- --
Descrizione
(milioni di euro)
Esercizio 2024 Esercizio 2023
IRES IRAP Altro Totale IRES IRAP Altro Totale Variazioni
Imposte correnti 585 179 2 766 597 148 2 746 20
Imposte differite attive (72) 3 (0) (69) (3) 1 - (2) (67)
Imposte differite passive (39) 0 - (39) 43 7 - 50 (89)
Totale 474 182 2 658 637 156 2 794 (136)

In merito alla deducibilità delle perdite connesse alle mancate compensazioni dei Crediti d'Imposta, dello stanziamento dei fondi rischi sui crediti di imposta e degli oneri conseguenti alla condivisione con l'AdE dell'Analisi di Rischio (si veda anche nota A10 – Crediti d'imposta Legge n. 77/2020), in data 22 novembre 2024 è pervenuta la risposta dell'Agenzia delle Entrate alla comunicazione di rischio del 14 novembre 2024 presentato dalla Capogruppo; la risposta ricevuta ha confermato la deducibilità ai fini IRES degli oneri relativi ai crediti d'imposta rilevati nei bilanci 2022, 2023 e 2024, comportando la rilevazione di minori imposte pari a 229 milioni di Euro, inclusivi di imposte relativi a esercizi precedenti.

Di seguito la riconciliazione tra aliquota fiscale teorica IRES della Capogruppo ed il tax rate effettivo del 24,64%:

tab. C12.1 - Riconciliazione tra aliquota ordinaria e aliquota effettiva IRES

Descrizione Esercizio 2024 Esercizio 2023
(milioni di euro) Imposta Incidenza
%
Imposta Incidenza
%
Utile ante imposte 2.671 2.727
Imposta teorica 641 24,0% 655 24,0%
Effetto delle variazioni in aumento (dim.ne) rispetto all'imposta ordinaria
Utili realizzati su partecipazioni - 0,00% (25) -0,92%
Sopravvenienze passive indeducibili 5 0,17% 8 0,30%
Acc.ti netti a fondi rischi e oneri e svalut.ne crediti 3 0,10% 23 0,83%
Riallineamento valori civilistici/fiscali e imposte esercizi precedenti (172) -6,43% (11) -0,39%
Altre differenze (1) -0,02% (11) -0,40%
IRAP società italiane 182 6,82% 155 5,69%
Imposta effettiva 658 24,64% 794 29,11%

La voce "riallineamento valori civilistici/fiscali e imposte esercizi precedenti" include le partite connesse alla deducibilità degli oneri connessi alle mancate compensazioni dei Crediti d'imposta da parte della Capogruppo relativi agli esercizi precedenti.

Imposte correnti

tab. C12.2 - Movimentazione crediti/(debiti) imposte correnti

Imposte correnti
Descrizione IRES IRAP Società estere
(milioni di euro) Crediti/
(Debiti)
Crediti/
(Debiti)
Crediti/
(Debiti)
Totale
Saldo al 1° gennaio 8 (30) (1) (23)
Pagamenti 685 178 3 866
Accantonamenti a Conto Economico (585) (179) (2) (766)
Accantonamenti a Patrimonio Netto (4) (0) - (4)
Altro 59 (0) 0 58
Saldo al 31 dicembre 163 (31) (1) 132
di cui:
Crediti per imposte correnti 188 9 0 197
Debiti per imposte correnti (25) (40) (1) (65)

In base allo IAS 12 - Imposte sul reddito, dove applicabile, i crediti per IRES e IRAP versate sono compensati con i Debiti per imposte correnti trattandosi di diritti e obbligazioni verso una medesima autorità fiscale da parte di un unico soggetto passivo di imposta che ha diritto di compensazione e intende esercitarlo.

Oltre agli accantonamenti IRES e IRAP dell'esercizio 2024 al netto degli acconti versati e dei crediti rivenienti dal precedente esercizio e per ritenute, al 31 dicembre 2024 i crediti (debiti) per imposte correnti includono:

  • crediti residui per imposta sostitutiva di circa 110 milioni di euro relativi a operazioni di affrancamento di avviamenti e altre attività immateriali effettuate dalla Capogruppo (20 milioni di euro) e da PostePay S.p.A. (90 milioni di euro);
  • crediti per complessivi 42 milioni di euro relativi alla deducibilità di oneri relativi ad esercizi precedenti riferiti a crediti di imposta e all'imputazione fiscale di componenti di reddito negative rivenienti dalla gestione delle giacenze su conti correnti postali che diverranno compensabili dopo la presentazione delle relative dichiarazioni dei redditi integrative;
  • crediti residui per 10 milioni di euro relativi all'adesione al regime del Patent Box per gli esercizi 2018-2019 da parte della Capogruppo;
  • crediti di residui 9 milioni di euro iscritti a seguito delle risposte ricevute su due istanze di interpello presentate all'Agenzia delle Entrate sugli effetti fiscali derivanti dall'applicazione dei principi contabili IFRS 9 e 15.

Imposte differite

tab. C12.3 - Imposte differite

Descrizione
(milioni di euro)
Saldo al 31
dicembre 2024
Saldo al 31
dicembre 2023
Variazioni
Imposte differite attive 1.997 2.109 (111)
Imposte differite passive (897) (900) 4
Totale 1.101 1.208 (108)

Di seguito vengono illustrati i movimenti dei debiti e crediti per imposte differite:

tab. C12.4 - Movimentazione dei (debiti) e crediti per imposte differite

Descrizione
(milioni di euro)
Esercizio 2024
Saldo al 1° gennaio 1.208
Proventi/(Oneri) netti imputati a Conto economico
Proventi/(Oneri) netti imputati a Patrimonio netto
Variazione perimetro di consolidamento e altro
108
(214)
(1)
Saldo al 31 dicembre 1.101
di cui:
imposte differite attive
imposte differite passive
1.997
(897)

I movimenti delle Imposte differite attive e passive ripartite in base ai principali fenomeni che le hanno generate sono indicati nelle tabelle che seguono:

tab. C12.5 - Movimentazione delle Imposte differite

attive

Descrizione
(milioni di euro)
Attività
materiali e
immaterial
i
Attività e
passività
finanziarie
Fondi a
copertura
perdite
attese
Fondi per
rischi e
oneri
Attività e
passività
assicurative
Altre Totale
Saldo al 1° gennaio 2024 49 601 97 218 939 206 2.109
Proventi/(Oneri) imputati a Conto economico (8) (0) 13 64 (9) 8 69
Proventi/(Oneri) imputati a Patrimonio netto - (173) (7) - 1 (0) (179)
Variazione perimetro di consolidamento e altro (2) (0) (8) (2) (1) 12 (1)
Saldo al 31 dicembre 2024 39 427 95 280 931 226 1.997

tab. C12.6 - Movimentazione delle Imposte differite passive

Descrizione
(milioni di euro)
Attività e
passività
finanziarie
Attività immat.li Altre Totale
Saldo al 1° gennaio 2024 751 64 86 900
Oneri/(Proventi) imputati a Conto economico
Oneri/(Proventi) imputati a Patrimonio netto
(35)
35
(4)
-
(1)
(0)
(39)
35
Saldo al 31 dicembre 2024 751 60 85 897

I movimenti delle Imposte differite attive e passive rilevati nell'esercizio e riferiti direttamente a voci incluse nel

Patrimonio netto sono le seguenti:

tab. C12.7 – Imposte differite imputate a patrimonio netto
Descrizione
(milioni di euro)
Esercizio 2024
Riserva fair value per attività finanziarie al FVOCI
Riserva per contratti assicurativi emessi e cessioni in riassicurazione
Riserva cash flow hedging per strumenti derivati di copertura
Utili/(Perdite) attuariali da TFR
Altre variazioni
(609)
406
(18)
0
7
Totale (214)

4.4 - INFORMATIVA PER SETTORI OPERATIVI

I Settori operativi identificati, coerenti con gli indirizzi strategici del Gruppo sono quelli relativi a:

  • Corrispondenza, Pacchi e Distribuzione
  • Servizi Finanziari
  • Servizi Assicurativi
  • Servizi Postepay (in precedenza Pagamenti e Mobile)

Per la descrizione dei settori operativi nonché dei tipi di prodotti e/o servizi dai quali ciascun settore oggetto di informativa ottiene i propri ricavi, si rimanda alla sezione "Premessa" della presente Relazione Finanziaria Annuale.

La misura economica del risultato conseguito da ogni settore è il Risultato operativo e di intermediazione.

Al fine di dare una lettura del business energy, incluso nel settore operativo Servizi Postepay, secondo una logica per margine di intermediazione non essendo il Gruppo produttore di energia, i valori segnalati con asterisco includono una riclassifica gestionale che prevede l'esposizione dei ricavi legati al business energy al netto dei costi connessi all'acquisto delle materie prime e al trasporto di energia elettrica e gas. Pertanto, i valori che si discostano rispetto ai dati contabili sono appositamente contrassegnati e riconciliati con i dati dei prospetti contabili.

I risultati che seguono, esposti separatamente coerentemente con la visione del Management e in ottemperanza ai principi contabili di riferimento, devono essere letti congiuntamente in un'ottica di integrazione dei servizi offerti dalla Rete commerciale nell'ambito dei business afferenti a tutti e quattro i settori operativi definiti, anche tenuto conto dell'obbligo di adempimento del Servizio Postale Universale.

Dati economici per settore operativo

Esercizio 2024
(milioni di euro)
Corrispondenza,
Pacchi e
Distribuzione
Servizi
Finanziari
Servizi
Assicurativi
Servizi
Postepay
Rettifiche
ed
elisioni
Totale
Ricavi netti della gestione ordinaria da terzi 3.843 5.521 1.640 1.585 (*) - 12.589 (*)
Ricavi netti della gestione ordinaria da altri settori 5.597 919 (160) 274 (6.631) -
Ricavi netti della gestione ordinaria 9.441 6.440 1.480 1.858 (*) (6.631) 12.589 (*)
Totale costi (9.678) (5.556) (109) (1.330) (*) 6.630 (10.042) (*)
di cui: Ammortamenti e svalutazioni (890) (0) (2) (35) 74 (855)
di cui: Altri costi non monetari (559) 11 4 (18) - (562)
Risultato operativo e di intermediazione (237) 884 1.371 529 (0) 2.546
Proventi/(oneri) finanziari (37) (1) 126 1 - 89
(Rettifiche)/riprese di valore su strumenti di debito,
crediti e altre attività
13 0 1 0 - 14
Proventi/(Oneri) da valutazione di partecipazioni
con il metodo del Patrimonio netto
2 20 - 0 - 22
Proventi/(oneri) finanziari da altri settori 4 18 (51) 28 (0) -
Imposte del periodo 168 (248) (414) (164) - (658)
Utile/(perdita) del periodo (88) 674 1.033 394 (0) 2.013

Relazione Finanziaria Annuale 2024

Gruppo Poste Italiane I bilanci di Poste Italiane al 31 dicembre 2024

Esercizio 2023
(milioni di euro)
Corrispondenza,
Pacchi e Distribuzione
Servizi
Finanziari
Servizi
Assicurativi
Servizi
Postepay
Rettifiche
ed elisioni
Totale
Ricavi netti della gestione ordinaria da terzi 3.746 5.229 1.567 1.447 (*) - 11.989 (*)
Ricavi netti della gestione ordinaria da altri
settori
5.245 866 (148) 264 (6.227) -
Ricavi netti della gestione ordinaria 8.991 6.095 1.419 1.710 (*) (6.227) 11.989 (*)
Totale costi (9.033) (5.232) (59) (1.271) (*) 6.227 (9.368) (*)
di cui: Ammortamenti e svalutazioni (844) (0) (2) (36) 71 (811)
di cui: Altri costi non monetari (301) (3) (1) (24) - (330)
Risultato operativo e di intermediazione (43) 863 1.360 440 0 2.620
Proventi/(oneri) finanziari (41) (1) 102 2 - 62
(Rettifiche)/riprese di valore su attività
finanziarie
25 0 (0) (0) - 25
Proventi/(Oneri) da valutazione di partecipazioni
con il metodo del Patrimonio netto
2 18 - - - 20
Proventi/(oneri) finanziari da altri settori 8 13 (51) 30 0 -
Imposte dell'esercizio 2 (246) (417) (134) - (794)
Utile/(perdita) dell'esercizio (46) 647 994 338 0 1.933

Di seguito la riconciliazione tra il dato contabile e il dato gestionale per l'esercizio in commento e per il comparativo:

2024 2023
Descrizione
(milioni di euro)
Servizi
Postepay
Gruppo Servizi
Postepay
Gruppo
Dato contabile 1.923 12.927 1.586 12.128
Ricavi netti della gestione ordinaria da
terzi
Riclassifica (338) (338) (140) (140)
Dato gestionale 1.585 12.589 1.447 11.989
Dato contabile 396 275
Ricavi netti della gestione ordinaria da
altri settori
Riclassifica (122) (11)
Dato gestionale 274 264
Dato contabile 2.319 12.927 1.861 12.128
Ricavi netti della gestione ordinaria Riclassifica (461) (338) (150) (140)
Dato gestionale 1.858 12.589 1.710 11.989
Dato contabile 1.791 10.381 1.421 9.508
Totale Costi Riclassifica (461) (338) (150) (140)
Dato gestionale 1.330 10.042 1.271 9.368

Dati patrimoniali per settore operativo

31 dicembre 2024
(milioni di euro)
Corrispondenza,
Pacchi e
Distribuzione
Servizi
Finanziari
Servizi
Assicurativi
Servizi
Postepay
Rettifiche
ed
elisioni
Totale
Attività 13.002 97.170 171.879 12.972 (17.925) 277.098
Attività non correnti 10.112 73.221 147.668 740 (3.697) 228.045
Attività correnti 2.890 23.949 24.161 12.231 (14.228) 49.003
Attività non correnti e gruppi di attività in
dismissione
- - 50 - - 50
Passività 9.511 93.809 165.151 11.703 (14.785) 265.388
Passività non correnti 4.294 8.011 163.391 74 (617) 175.154
Passività correnti 5.217 85.798 1.760 11.629 (14.169) 90.235
Altre informazioni
Investimenti in Attività materiali e immateriali 940 0 4 22 (0) 966
Partecipazioni valutate con il metodo del
Patrimonio netto
39 276 0 17 - 332

Gruppo Poste Italiane I bilanci di Poste Italiane al 31 dicembre 2024

31 dicembre 2023
(milioni di euro)
Corrispondenza,
Pacchi e
Distribuzione
Servizi
Finanziari
Servizi
Assicurativi
Servizi
Postepay
Rettifiche
ed
elisioni
Totale
Attività 13.223 98.450 164.024 12.712 (17.633) 270.777
Attività non correnti 9.934 73.325 144.516 737 (3.698) 224.814
Attività correnti 3.289 25.125 19.508 11.975 (13.936) 45.963
Attività non correnti e gruppi di attività in
dismissione
- - 50 - - 50
Passività 10.340 95.640 157.634 11.269 (14.496) 260.388
Passività non correnti 4.125 10.014 156.402 85 (669) 169.958
Passività correnti 6.215 85.626 1.232 11.185 (13.827) 90.430
Altre informazioni
Investimenti in Attività materiali e immateriali 814 0 6 25 - 845
Partecipazioni valutate con il metodo del
Patrimonio netto
27 267 - - - 294

L'informativa in merito alle aree geografiche, definite in funzione della sede delle società appartenenti al Gruppo oppure dell'ubicazione della clientela del Gruppo stesso, non è significativa. Al 31 dicembre 2024 le entità consolidate integralmente hanno sede principalmente in Italia e, in via residuale e non significativa in Cina, Hong Kong e Regno Unito 320; la clientela è localizzata principalmente in Italia: i ricavi verso clienti esteri non rappresentano una percentuale rilevante dei ricavi totali. Le Attività sono quelle impiegate dal settore nello svolgimento della propria attività caratteristica o che possono essere ad esso allocate in funzione di tale attività.

4.5 - PARTI CORRELATE

Il Gruppo include nelle parti correlate esterne il controllante MEF e le entità controllate e collegate, direttamente o indirettamente, dal MEF stesso. Sono altresì parti correlate i Dirigenti con responsabilità strategiche di Poste Italiane S.p.A. e i Fondi rappresentativi di piani per benefici successivi alla fine del rapporto di lavoro dei dipendenti del Patrimonio destinato e delle entità ad esso correlate. Non sono intese come parti correlate lo Stato e i soggetti pubblici diversi dal MEF. Non sono considerati come rapporti con parti correlate quelli generati da Attività e Passività finanziarie rappresentate da strumenti negoziati in mercati organizzati.

Rapporti patrimoniali ed economici con entità correlate

La componente dei saldi patrimoniali ed economici di bilancio riferibile a entità correlate è esposta di seguito:

536 320 Il totale dei ricavi netti della gestione ordinaria da terzi rilevati dalle società consolidate integralmente con sede in Cina, Hong Kong e Regno Unito ammonta a 259 milioni di euro, mentre il risultato operativo e di intermediazione è pari a 15 milioni di euro.

Saldo al 31.12.2024
Descrizione
(milioni di euro)
Attività
Finanziarie
Cred.
comm.li
Altre
attività
Altri
crediti
Disponibilità
liquide e
mezzi
equivalenti
Passività
Finanz.
Deb.
comm.li
Altre
pass.
Controllate
Casina Poste società sportiva
dilettantistica Srl
- 0 - - - - -
Controllo congiunto
Locker Italia SpA - 0 - - - 0 0
Collegate
Gruppo Anima Holding - 0 - - - 7 -
Italia Camp Srl - 0 - - - - -
Financit SpA - 4 - - - 19 -
Eurizon Capital Real Asset SGR - - - - - 0 -
sennder Italia srl - 1 0 - - 30 (0)
Cronos Vita Assicurazioni SpA - 0 - - - - -
N&TS Group Networks &
Transactional Systems Group
S.p.A.
- - - - 5 2 -
Correlate esterne
Ministero Economia e Finanze 9.972 296 19 346 5.441 3 0
Gruppo Cassa Depositi e Prestiti 2.925 227 1 - 0 30 -
Gruppo Enel - 21 - - 0 15 0
Gruppo Eni - 4 - - - 8 -
Gruppo Equitalia - 0 - - - - -
Gruppo Sace - 0 - - - - -
Gruppo Leonardo - 0 - - - 12 -
Gruppo Montepaschi 129 1 - 41 270 0 -
Altre correlate esterne 20 47 2 - 11 8 80
F.do svalutaz. vs correlate esterne (25) (5) (6) (0) - - -
Totale 13.021 597 16 387 5.728 135 80

Saldo al 31.12.2023

Rapporti patrimoniali con entità correlate al 31 dicembre 2023

Descrizione
(milioni di euro)
Attività
Finanz.
Cred.
comm.li
Altre
attività
Altri
crediti
Disponibilità
liquide e
mezzi
equivalenti
Passività
Finanz.
Deb.
comm.li
Altre
pass.
Controllate
Address Software Srl - 0 - - 0 1 0
Kipoint SpA - 1 0 - 2 2 0
Indabox - 0 - - 0 0 0
Collegate
Gruppo Anima Holding - 0 - - - 7 -
Italia Camp Srl - 1 - - - 0 -
Financit SpA - 3 - - - 17 -
Eurizon Capital Real Asset SGR - - - - - 0 -
sennder Italia srl - 1 - - - 36 (0)
Cronos Vita Assicurazioni SpA - 0 - - - - -
Correlate esterne
Ministero Economia e Finanze 8.937 370 19 873 5.376 4 1
Gruppo Cassa Depositi e Prestiti 2.913 253 1 - 0 24 -
Gruppo Enel - 27 - - - 3 0
Gruppo Eni - 5 - - - 3 -
Gruppo Equitalia - 1 - - - - -
Gruppo Sace - 0 - - - - -
Gruppo Leonardo - 0 - - - 11 -
Gruppo Montepaschi 224 2 - 0 351 (0) -
Altre correlate esterne 20 50 2 - 4 4 88
F.do svalutaz. vs correlate esterne (27) (32) (6) (0) - - -
Totale 12.066 681 17 874 5.734 113 90

Al 31 dicembre 2024, i Fondi per rischi e oneri complessivamente stanziati a fronte di probabili passività da sostenersi verso correlate esterne al Gruppo e riferiti principalmente a rapporti di natura commerciale ammontano a 48 milioni di euro (59 milioni di euro al 31 dicembre 2023).

Al 31 dicembre 2024, gli Accantonamenti netti a fondi rischi e oneri effettuati a fronte di probabili passività da sostenersi verso entità correlate esterne al Gruppo e riferiti principalmente a rapporti di natura commerciale ammontano a circa 0,04 milioni di euro (0,1 milioni di euro al 31 dicembre 2023).

Rapporti economici con entità correlate al 31 dicembre 2024

Saldo al 31.12.2024
Ricavi Costi
Investimenti Spese correnti
Descrizione
(milioni di euro)
Ricavi e
proventi
da
corrispon
denza
pacchi e
altro
Ricavi
da
servizi
Postep
ay
Ricav
i da
servi
zi
finan
ziari
Ricavi
netti
da
servizi
assicu
rativi
Prov
enti
finan
ziari
Immo
b.,
imp.
e
macc
hin.
Attivit
à
immat
eriali
Cos
ti
per
ben
i e
ser
vizi
Co
sto
del
lav
oro
Alt
ri
co
sti
e
on
eri
Oneri
deriva
nti da
operat
ività
finanz
iaria
Rettifiche/(
riprese) di
valore su
strumenti
di debito,
crediti e
altre
attività
Oneri
finanz
iari
Controllate
Casina Poste
società sportiva
dilettantistica Srl
Controllo
congiunto
0 - - - - - - - - - - - -
Locker Italia SpA 0 - - - - 0 (0) - - - -
Collegate
Gruppo Anima
Holding
2 - - - - - - 10 - - - - -
Italia Camp Srl - - - - - - - 0 - - - - -
Financit SpA 29 - - - - - - - - - - - -
sennder Italia srl 0 - - - - - - 252 - - - - -
Cronos Vita
Assicurazioni SpA
N&TS Group
Networks &
Transactional
0
-
-
-
-
-
-
-
- -
-
-
-
- (0) - - - -
Systems Group
S.p.A.
- 3 - - - - -
Correlate esterne
Ministero Economia
e Finanze
839 43 466 - 14 0 - (0) - 3 - (2) 0
Gruppo Cassa
Depositi e Prestiti
24 3 1.802 1 - 14 2 95 0 0 - (0) 1
Gruppo Enel 36 - 0 0 - 2 - 96 - 0 - (0) -
Gruppo Eni 16 - 0 - - 1 - 217 - - - - -
Gruppo Equitalia 2 - - - - - - - - - - - -
Gruppo Sace 1 - - - - - - - - - - - -
Gruppo Leonardo 0 - - - - - 2 19 - - - - -
Gruppo
Montepaschi
17 - 11 - - - - 0 - 0 5 - 0
Altre correlate
esterne
88 19 0 - - - - 26 75 2 3 0 0
Totale 1.055 65 2.279 1 14 17 3 720 75 5 8 (2) 1

Relazione Finanziaria Annuale 2024

Gruppo Poste Italiane I bilanci di Poste Italiane al 31 dicembre 2024

Rapporti economici con entità correlate nell'esercizio 2023
Saldo al 31.12.2023
Ricavi Investimenti Costi
Spese correnti
Descrizione
(milioni di euro)
Ricavi e
proventi
da
corrispon
denza
pacchi e
altro
Ricavi
da
paga
menti
e
mobil
e
Ricav
i da
servi
zi
finan
ziari
Ricavi
netti
da
servizi
assicu
rativi
Prov
enti
finan
ziari
Immo
b.,
imp.
e
macc
hin.
Attivit
à
immat
eriali
Cos
ti
per
ben
i e
ser
vizi
Cos
to
del
lav
oro
Alt
ri
co
sti
e
on
eri
Oneri
deriva
nti da
operat
ività
finanzi
aria
Rettifiche/(r
iprese) di
valore su
strumenti
di debito,
crediti e
altre
attività
Oneri
finan
ziari
Controllate
Address Software
Srl
0 - - - - - - 1 (0) - - - -
Kipoint SpA
Collegate
1 - - - - - - 3 (0) - - - 0
Gruppo Anima
Holding
2 - - - - - - 8 - - - - -
Indabox 0 - - - - 0 - - - - -
Italia Camp Srl - - - - - 0 (0) - - - -
Altre collegate del
gruppo SDA
0 - - - (0) - - - - - - - -
Financit SpA 30 - - - - - - - (0) - - - -
sennder Italia srl 0 - - - - - - 122 (0) - - - 0
Cronos Vita
Assicurazioni SpA
Correlate esterne
0 - - - - - - - (0) - - - -
Ministero Economia
e Finanze
817 46 503 - 15 - - 1 - 1 - (0) 0
Gruppo Cassa
Depositi e Prestiti
19 3 1.813 18 - 8 2 69 0 0 - (0) 0
Gruppo Enel 37 - 0 - - 0 - 18 - - - - -
Gruppo Eni 22 - 0 - - 0 - 42 - - - - -
Gruppo Equitalia 2 - - - - - - - - - - - -
Gruppo Sace 0 - - - - - - - - - - - -
Gruppo Leonardo 0 - - - - - 3 24 - 0 - - -
Gruppo
Montepaschi
17 - 1 - - - - 0 - 0 7 - 0
Altre correlate
esterne
60 5 0 - - - - 20 74 2 5 0 0
Totale 1.007 54 2.317 18 15 8 6 308 74 3 12 (0) 1

Nelle tabelle sono riportati anche i rapporti in essere con le controllate che, per la loro scarsa significatività, sono valutate a patrimonio netto e non consolidate integralmente.

La natura dei principali rapporti sopradescritti con entità correlate esterne, riferibili alla Capogruppo, è riassunta per rilevanza di seguito:

  • I corrispettivi riconosciuti dal MEF si riferiscono principalmente al compenso per l'espletamento del servizio universale (OSU), alla remunerazione dei servizi di gestione dei conti correnti postali, alla remunerazione dei servizi delegati, per spedizioni senza la materiale affrancatura e per il servizio integrato notifiche.
  • I corrispettivi riconosciuti dalla CDP SpA si riferiscono principalmente alla remunerazione per l'espletamento del servizio di raccolta del risparmio postale.
  • I corrispettivi riconosciuti dal Gruppo Enel si riferiscono principalmente a compensi per spedizioni di corrispondenza massiva senza materiale affrancatura. I costi sostenuti si riferiscono principalmente alla fornitura di gas ed energia elettrica.
  • I corrispettivi riconosciuti dal Gruppo ENI si riferiscono principalmente a compensi per spedizioni di corrispondenza. I costi sostenuti si riferiscono principalmente alla fornitura di gas e carburanti per moto e autoveicoli.
  • Gli acquisti effettuati dal Gruppo Leonardo si riferiscono principalmente alla fornitura da parte di Leonardo SpA di apparati e interventi di manutenzione e assistenza tecnica su impianti di meccanizzazione della corrispondenza, ad assistenza sistemistica e informatica per la creazione di archivi gestionali, di servizi di consulenza specialistica, manutenzione software, forniture di licenze software e di hardware.
  • Gruppo Poste Italiane I bilanci di Poste Italiane al 31 dicembre 2024
  • I corrispettivi riconosciuti dal Gruppo Monte dei Paschi di Siena si riferiscono principalmente a compensi per spedizioni di corrispondenza.

Le operazioni con parti correlate sono state effettuate a condizioni equivalenti a quelle prevalenti in libere transazioni tra parti indipendenti.

Incidenza delle operazioni o posizioni con parti correlate

L'incidenza delle operazioni con parti correlate sulla situazione patrimoniale, sul risultato economico e sui flussi finanziari è indicata nella seguente tabella di sintesi:

Incidenza delle operazioni con parti correlate

Descrizione
(milioni di euro)
Totale
voce di
bilancio
Totale
entità
correlate
Incidenza
(%)
Totale voce
di bilancio
Totale
entità
correlate
Incidenza
(%)
Saldo al 31.12.2024 Saldo al 31.12.2023
Rapporti patrimoniali
Attività finanziarie 244.538 13.021 5,3 237.159 12.066 5,1
Crediti commerciali 2.078 597 28,7 2.407 681 28,3
Altri crediti e attività 5.294 16 0,3 5.135 17 0,3
Disponibilità liquide e mezzi equivalenti 4.680 387 8,3 4.211 874 20,8
Fondi per rischi e oneri 1.083 48 4,4 1.336 59 4,4
Passività finanziarie 94.085 5.728 6,1 95.393 5.734 6,0
Debiti commerciali 2.097 135 6,4 2.252 113 5,0
Altre passività 4.175 80 1,9 4.343 90 2,1
Saldo al 31.12.2024 Saldo al 31.12.2023
Rapporti economici
Ricavi da servizi di posta, pacchi e commerciali 3.843 1.055 27,5 3.746 1.007 26,9
Ricavi netti da servizi finanziari 5.521 2.271 41,1 5.229 2.305 44,1
Ricavi netti da servizi assicurativi 1.640 1 0,0 1.567 18 1,2
Ricavi da servizi Postepay 1.923 65 3,4 1.586 54 3,4
Costi per beni e servizi 3.717 720 0 3.237 308 9,5
Costo del lavoro 5.135 75 1,5 5.170 74 1,4
Altri costi e oneri 318 5 1,5 275 3 1,2
Oneri finanziari 120 1 0,6 119 1 0,5
Proventi finanziari 209 14 6,9 181 15 8,1
Flussi finanziari
Flusso di cassa netto da/(per) attività operativa 2.901 (841) n.a. 1.414 4.420 0
Flusso di cassa netto da/(per) attività di investimento (986) (20) 0. (994) (14) 0
Flusso di cassa da/(per) attività di finanziamento e
operazioni con gli azionisti
(1.446) (733) 0 (1.192) (564) 0

Dirigenti con responsabilità strategiche

Per Dirigenti con responsabilità strategiche si intendono gli Amministratori e il Direttore Generale, i membri del Collegio Sindacale e dell'Organismo di Vigilanza, i responsabili delle funzioni a diretto riporto dell'Amministratore Delegato e del Direttore Generale che hanno il potere e la responsabilità, della pianificazione, della direzione e del controllo delle attività della società della Capogruppo, il Responsabile del Controllo Interno e il Dirigente Preposto alla redazione dei documenti contabili societari di Poste Italiane. Le relative competenze, al lordo degli oneri e contributi previdenziali e assistenziali, sono di seguito rappresentate:

Competenze lorde dei Dirigenti con responsabilità strategiche

Descrizione
(milioni di euro)
Esercizio 2024 Esercizio 2023
Competenze con pagamento a breve/medio termine 20 14
Benefici successivi alla fine del rapporto di lavoro 1 1
Altri benefici con pagamento a lungo termine 1 (1)
Pagamenti basati su azioni 6 5
Totale 28 19

Compensi e spese sindaci

Descrizione
(migliaia di euro)
Saldo al 31.12.2024 Saldo al 31.12.2023
Compensi 1.711 1.439
Spese 93 77
Totale 1.804 1.516

Le competenze sostenute per l'Organismo di Vigilanza della Capogruppo ammontano, per l'esercizio 2024, a circa 96 migliaia di euro. Nella determinazione delle competenze non si tiene conto dei compensi attribuiti ai dirigenti di Poste Italiane membri dell'OdV, che sono riversati al datore di lavoro.

Nel corso dell'esercizio non sono stati erogati finanziamenti a Dirigenti con responsabilità strategiche e al 31 dicembre 2024 le società del Gruppo non sono creditrici per finanziamenti loro concessi.

Operazioni con fondo pensioni per dipendenti

La Capogruppo e le società controllate che applicano il CCNL aderiscono al Fondo Pensione Fondoposte, ossia il Fondo Nazionale di Pensione Complementare per il Personale di Poste Italiane SpA costituito il 31 Luglio 2002 nella forma di associazione senza scopo di lucro. Gli organi del Fondo sono l'Assemblea dei Delegati, il Consiglio di Amministrazione, il Presidente e il Vice Presidente del Consiglio di Amministrazione ed il Collegio dei Revisori contabili. La rappresentanza delle imprese e dei lavoratori negli organi del Fondo è disciplinata secondo il principio di pariteticità. La partecipazione degli associati alla vita del fondo è garantita mediante l'elezione diretta dei delegati nell'Assemblea.

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4.6 ANALISI E PRESIDIO DEI RISCHI

PREMESSA

La nota "Analisi e presidio dei rischi" presenta informazioni sull'esposizione del Gruppo Poste Italiane ai rischi di varia natura e include la trattazione relativa ai rischi di natura finanziaria (ai sensi dell'IFRS 7-Strumenti finanziari: Informazioni integrative), ai rischi di natura assicurativa (ai sensi del nuovo IFRS 17-Contratti assicurativi) nonché ai rischi di altra natura per i quali si ritiene opportuno/necessario dare informativa, tenuto inoltre conto delle raccomandazioni pubblicate da ESMA e Consob321 nel corso dell'esercizio.

Nella presente sezione le informazioni qualitative in merito agli obiettivi, alle politiche e ai processi adottati dal Gruppo per la misurazione e la gestione dei rischi sono fornite in un paragrafo distinto rispetto alle informazioni quantitative richieste dai principi sopra richiamati.

INFORMAZIONI DI NATURA QUALITATIVA

Rischi finanziari

Nell'ambito della Capogruppo, la gestione delle operazioni d'impiego e di copertura dei rischi relative al Patrimonio BancoPosta e a Poste Italiane sono affidate a BancoPosta Fondi SpA SGR, mentre le attività di finanza, relative alla tesoreria e alle operazioni di funding a medio lungo termine, anche sul mercato dei capitali, nonché le iniziative di finanza straordinaria ed agevolata sono affidate alla funzione Amministrazione, Finanza e Controllo.

La gestione finanziaria del Gruppo e dei connessi profili di rischio è principalmente riconducibile a Poste Italiane SpA e al gruppo assicurativo Poste Vita.

• Con riferimento a Poste Italiane SpA, la gestione finanziaria è rappresentata prevalentemente dall'operatività del Patrimonio BancoPosta e dalle operazioni di finanziamento dell'attivo e impiego della liquidità propria.

L'operatività del Patrimonio BancoPosta è costituita, in particolare, dalla gestione attiva della liquidità raccolta su conti correnti postali, svolta in nome proprio ma con vincolo d'impiego in conformità alla normativa applicabile, e dalla gestione di incassi e pagamenti in nome e per conto di terzi. Le risorse provenienti dalla raccolta effettuata da clientela privata su conti correnti postali sono obbligatoriamente impiegate in titoli governativi dell'area euro e, per una quota non superiore al 50% dei fondi raccolti, in altri titoli assistiti dalla garanzia dello Stato italiano 322, mentre le risorse provenienti dalla raccolta effettuata presso la Pubblica Amministrazione sono depositate presso il MEF. Inoltre, nell'ambito del 50% della raccolta da clientela privata investibile in titoli garantiti dallo Stato italiano, è consentito al Patrimonio BancoPosta di impiegare fino a un massimo del 30% di tale quota nell'acquisto di crediti d'imposta cedibili ai sensi del Decreto Legge n.34/2020 (c.d Decreto Rilancio) e ss.mm.ii. ovvero altri crediti d'imposta cedibili ai sensi della normativa vigente323 .

Il profilo di impieghi si basa sulle risultanze delle attività di continuo monitoraggio delle caratteristiche comportamentali della raccolta in conti correnti postali e sull'aggiornamento del modello statistico/econometrico dell'andamento previsionale e prudenziale di persistenza delle masse raccolte. Al riguardo, la composizione del portafoglio mira a replicare la struttura finanziaria della raccolta su conti correnti postali presso la clientela privata. Per la gestione delle relazioni finanziarie fra la struttura della raccolta e degli impieghi è stato realizzato un appropriato sistema di Asset & Liability Management. Il citato sistema costituisce dunque il riferimento tendenziale della politica degli investimenti, al

321 Public statement ESMA32-193237008-8369 del 24 ottobre 2024 "European common enforcement priorities for 2024 annual financial reports" e Richiamo di attenzione n. 2/24 del 20 dicembre 2024.

322 Come disposto dalla Legge del 27 dicembre 2006 n.296 e successive modifiche previste dalla Legge di stabilità 2015, n.190 del 23 dicembre 2014.

323 Come disposto dalla Legge n. 106 del 23 luglio 2021 del DL n.73 del 25 maggio 2021.

fine di contenere l'esposizione al rischio di tasso di interesse e di liquidità. Le disposizioni prudenziali introdotte con il 3° aggiornamento della circolare 285/2013 di Banca d'Italia equiparano Bancoposta alle banche sotto il profilo dei controlli, stabilendo che le relative attività siano esercitate nel rispetto delle disposizioni del TUB e del TUF. Il Patrimonio Bancoposta deve disporre pertanto di un sistema di controlli interni in linea con le previsioni della Circolare 285324, che prevede, tra l'altro, la definizione di un quadro di riferimento per la determinazione della propensione al rischio (Risk Appetite Framework - RAF325), il contenimento del rischio entro i limiti indicati dal RAF, la salvaguardia del valore delle attività e protezione dalle perdite e l'individuazione di operazioni di maggior rilievo da sottoporre al vaglio preventivo della funzione di controllo dei rischi.

La struttura patrimoniale BancoPosta, soggetta alle disposizioni prudenziali introdotte con il 3° aggiornamento della circolare 285/2013 di Banca d'Italia, risulta solida in ragione del CET1 ratio che, al 31 dicembre 2024, risulta pari a 19,4% e del Total Capital Ratio, che al 31 dicembre 2024, risulta pari al 22,6%. Il Leverage Ratio presenta un valore, a fine esercizio, pari al 3,3%326, in lieve aumento rispetto al 31 dicembre 2023 come conseguenza della diminuzione dell'attivo di bilancio, inclusivo dei correttivi ai fini del computo della Leva.

Per quanto riguarda invece le attività non comprese nel Patrimonio BancoPosta, e in particolare la gestione della liquidità propria, la Capogruppo, in base ad apposite linee guida in materia di investimento, si può avvalere di strumenti di impiego quali: titoli di Stato, titoli corporate/bancari di elevato standing creditizio, depositi bancari a termine e crediti d'imposta. Integra tali forme tecniche la gestione della liquidità propria con lo strumento del conto corrente postale, assoggettato allo stesso vincolo di impiego della raccolta effettuata da correntisti privati.

• Gli strumenti finanziari detenuti dalle compagnie appartenenti al Gruppo Poste Vita si riferiscono prevalentemente agli investimenti effettuati a copertura delle obbligazioni contrattuali assunte nei confronti degli assicurati, relative a polizze vita di tipo tradizionale rivalutabile e a prodotti unit linked. Per tali tipologie di prodotti, quindi, i risultati finanziari registrati, oltre a modificare il valore delle attività finanziarie, hanno impatti anche sulle passività assicurative. Ulteriori investimenti in strumenti finanziari sono relativi agli impieghi del Patrimonio libero delle compagnie.

Per quanto riguarda il business vita, in particolare per la controllante Poste Vita SpA, le polizze vita di tipo tradizionale (Ramo I e V) si riferiscono principalmente a prodotti che prevedono la rivalutazione della prestazione assicurata parametrata al rendimento realizzato dalla gestione di attività finanziarie iscritte in fondi aventi una particolare autonomia, seppur soltanto contabile, all'interno del patrimonio complessivo della Compagnia (cd. Gestioni separate). Per le polizze collocate in esercizi precedenti, la Compagnia ha prestato la garanzia di un tasso di rendimento minimo da riconoscere alla scadenza della polizza (al 31 dicembre 2024 per le polizze in essere, il minimo garantito medio a scadenza è pari allo 0,47%). Gli utili e perdite da valutazione vengono retrocessi agli assicurati e rilevati a Conto economico e/o in apposita riserva iscritta nel Conto economico complessivo, al netto della componente di sovracopertura. La tecnica di rilevazione, definita mirroring, prevede che la componente da ribaltare agli assicurati venga identificata tramite l'analisi dei redditi prodotti dal portafoglio titoli correlato alle Gestioni Separate (come meglio specificato nella sezione 2.5-Informazoni rilevanti sui principi contabili - Contratti assicurativi e Attività per cessioni in riassicurazione).

Come anticipato, l'impatto economico dei rischi finanziari sugli investimenti impatta sia sulla componente di investimento pura, ovvero le attività finanziarie a copertura delle passività assicurative, sia sulla passività assicurativa stessa, in quanto presente una componente finanziaria nella valutazione. Tali effetti, possono essere in parte retrocessi agli assicurati. Tale assorbimento è generalmente funzione del livello e struttura delle garanzie di

324 Cfr. in particolare le previsioni contenute nella Parte Prima - Titolo IV - Capitolo 3.

325 Quadro di riferimento che definisce, in coerenza con il massimo rischio assumibile, il business model e il piano strategico, la propensione al rischio, le soglie di tolleranza, i limiti di rischio, le politiche di governo dei rischi, i processi di riferimento necessari per definirli e attuarli.

326 Il CET1 ratio e il Total Capital Ratio già considerano la proposta di rafforzamento patrimoniale di 61 milioni di euro tramite accantonamento dell'utile dell'esercizio 2024, in applicazione di quanto disciplinato dall'art. 26 del Regolamento (UE) n. 575/2013.

rendimento minimo e dei meccanismi di partecipazione all'utile della "Gestione separata" per l'assicurato. La sostenibilità dei rendimenti minimi viene valutata dalla Compagnia attraverso periodiche analisi, effettuate con l'ausilio di un modello interno finanziario-attuariale (Asset Liability Management), che, per singola Gestione separata, simula l'evoluzione del valore delle attività finanziarie e dei rendimenti attesi, nonché i relativi impatti sulla passività assicurative, sia nell'ipotesi di uno "scenario centrale" (basato su ipotesi finanziarie e commerciali correnti) sia nell'ipotesi di scenari di stress e di diversi sviluppi commerciali. Tale modello consente una gestione quantitativa dei rischi assunti da Poste Vita SpA, favorendo una riduzione della volatilità degli utili e un'allocazione ottimale delle risorse finanziare.

I prodotti di tipo unit linked, c.d. di Ramo III, si riferiscono invece a polizze che prevedono l'investimento del premio versato in fondi comuni d'investimento. La Compagnia Poste Vita svolge una costante attività di monitoraggio sull'evoluzione del profilo di rischio dei singoli prodotti.

Le politiche di investimento delle compagnie assicurative Poste Assicura, Net Insurance e Net Insurance Life, caratterizzate da business che non prevedono la correlazione diretta tra i prodotti collocati e gli investimenti finanziari, hanno lo scopo di preservare la solidità patrimoniale del Gruppo, così come delineato dalla delibera quadro approvata dal Consiglio di Amministrazione di Poste Vita del 21 giugno 2024 Periodicamente vengono svolte analisi circa il contesto macroeconomico, il trend di mercato delle differenti asset class e i relativi riflessi sulla gestione integrata attivi-passivi che è rivolta alla ottimale gestione per far fronte alle richieste di indennizzo.

Nel contesto sopra descritto, gli obiettivi di una gestione finanziaria equilibrata e di monitoraggio dei principali profili di rischio/rendimento sono garantiti da strutture organizzative ispirate a criteri di separatezza e autonomia delle funzioni oltre che da specifici processi che regolano l'assunzione, la gestione e il controllo dei rischi finanziari, anche attraverso la progressiva implementazione di adeguati strumenti informatici.

In tale ambito, il Consiglio di Amministrazione di Poste Italiane SpA ha approvato in data 12 dicembre 2024 l'aggiornamento della Linea Guida Sistema di Controllo Interno e Gestione Rischi (SCIGR) quale strumento normativo per la disciplina integrata del Sistema di Controllo Interno e di Gestione dei Rischi di Poste Italiane SpA.

Organizzativamente, la gestione dei rischi finanziari avviene attraverso il coinvolgimento dei seguenti organi e funzioni:

  • il Comitato Controllo e Rischi, istituito nel 2015 come comitato endoconsiliare, ha il compito di supportare, con un'adeguata attività istruttoria, di natura propositiva e consultiva, le valutazioni e le decisioni del Consiglio di Amministrazione relative al sistema di controllo interno e di gestione dei rischi, nonché quelle relative all'approvazione delle relazioni periodiche a carattere finanziario e non finanziario.
  • il Comitato Servizi Finanziari e Assicurativi, istituito in data 19 marzo 2018 ha l'obiettivo di indirizzare le tematiche connesse allo sviluppo dei prodotti e servizi distribuiti da BancoPosta, in ottica di visione unitaria e integrata sull'intero portafoglio di offerta, nonché di presidiare l'andamento degli investimenti finanziari inerenti la raccolta proveniente da clientela privata.
  • la funzione Risk Management di BancoPosta che svolge l'attività di Misurazione e Controllo Rischi nel rispetto del principio della separatezza organizzativa delle strutture aventi funzioni di controllo rispetto a quelle aventi responsabilità di gestione.
  • il Comitato Investimenti della Compagnia assicurativa Poste Vita SpA, sulla base delle analisi effettuate dalle competenti Funzioni aziendali, svolge funzioni consultive all'Alta Direzione in merito alla definizione della strategia di investimento, all'attuazione e al monitoraggio della stessa;
  • apposite funzioni istituite presso la Capogruppo e presso le società partecipate che esercitano attività finanziarie e assicurative (Bancoposta Fondi SpA SGR e Poste Vita SpA) svolgono l'attività di Misurazione e Controllo Rischi in ottemperanza al principio della separatezza organizzativa delle strutture aventi funzioni di controllo rispetto a quelle

aventi responsabilità di gestione; i risultati di tali attività sono esaminati nell'ambito di appositi Comitati con funzione consultiva e aventi il compito di valutare in maniera integrata i principali profili di rischio;

  • il Comitato Investimenti delle Compagnie assicurative Net Insurance e Net Insurance Life, a cui sono demandati compiti in materia di investimento, nonché la verifica e il presidio del rispetto, da parte delle compagnie delle politiche, delle linee guida e delle raccomandazioni in tema di investimenti;
  • il Comitato di Controllo Interno Rischi e Parti Correlate delle Compagnie assicurative Net Insurance e Net Insurance Life, istituito al fine di rafforzare il sistema di controllo e di gestione dei rischi, assiste il Consiglio di Amministrazione nelle valutazioni e decisioni relative al sistema dei controlli interni e gestione dei rischi.

Nella costruzione del Modello Rischi del Patrimonio BancoPosta si è tenuto conto, tra l'altro, della disciplina di Vigilanza prudenziale vigente per le banche e delle specifiche istruzioni per il BancoPosta, pubblicate dalla Banca d'Italia il 27 maggio 2014 a partire dal terzo aggiornamento alla Circolare n° 285 del 17 dicembre 2013.

I rischi finanziari ai quali il Gruppo Poste Italiane nel suo complesso è esposto sono declinati nelle tipologie di rischio di seguito indicate. Le analisi di sensitività eseguite sui singoli rischi alla data di riferimento della presente Relazione Finanziaria Annuale, descritte a livello teorico di seguito, sono comuni a tutti i settori operativi, salvo ove diversamente indicato nell'ambito dell'operatività assicurativa.

  • Rischio di mercato, definito come il rischio che il fair value o i flussi finanziari futuri di uno strumento finanziario fluttuino in seguito a variazioni dei prezzi di mercato. Il rischio di mercato comprende tre tipi di rischio:
    • o Rischio tasso di interesse sul fair value: è il rischio che il valore di uno strumento finanziario fluttui per effetto di modifiche dei tassi di interesse sul mercato. Le analisi eseguite su tale tipologia di rischio si riferiscono principalmente agli effetti delle variazioni dei tassi di mercato sul prezzo degli strumenti finanziari a tasso fisso o ricondotti a tasso fisso mediante operazioni di copertura di cash flow hedge e, in via residuale, agli effetti delle variazioni dei tassi di mercato sulla componente fissa degli strumenti finanziari a tasso variabile o ricondotti a tasso variabile mediante operazioni di copertura di fair value hedge. Tali effetti risultano tanto più significativi quanto maggiore è la duration dello strumento finanziario. L'analisi di sensitività al rischio di tasso delle posizioni interessate è stata calcolata in conseguenza di un ipotetico shift parallelo della curva dei tassi di mercato di +/- 100 bps, offrendo un riferimento di base, utilizzabile per apprezzare le potenziali variazioni del fair value, in caso di oscillazioni dei tassi di interesse.
    • o Rischio prezzo: è il rischio che il valore di uno strumento finanziario fluttui per effetto di variazioni dei prezzi di mercato, sia che le variazioni derivino da fattori specifici del singolo strumento o del suo emittente, sia da fattori che influenzino tutti gli strumenti trattati sul mercato. Le analisi eseguite si riferiscono a quelle poste finanziarie attive classificate nelle categorie "fair value rilevato nelle altre componenti di Conto economico complessivo" ovvero "fair value rilevato a Conto economico", nonché a taluni strumenti finanziari derivati le cui fluttuazioni di valore sono rilevate nel Conto economico. Ai fini dell'analisi di sensitività, sono state prese in considerazione le posizioni potenzialmente esposte alle maggiori fluttuazioni di valore, e sottoposte a uno stress di variabilità calcolato con riferimento alla volatilità storica ad un anno, considerata rappresentativa delle possibili variazioni di mercato. Nell'ambito dell'operatività assicurativa, il Gruppo ha ritenuto maggiormente rappresentativo della propria esposizione al rischio un'analisi di sensitività rappresentata da uno shift parallelo della curva dei prezzi pari a +/-25%, in linea con quanto fatto per l'esercizio 2023.
    • o Rischio valuta: è il rischio che il valore di uno strumento finanziario fluttui per effetto di modifiche dei tassi di cambio delle monete diverse da quella di conto. L'analisi di sensitività svolta tiene conto delle posizioni in valuta più significative, ipotizzando uno scenario di stress determinato dai livelli di volatilità del tasso di cambio per ciascuna posizione valutaria. In particolare, è stata applicata una variazione del tasso di cambio pari alla volatilità storica ad un anno, considerata rappresentativa delle possibili variazioni di mercato.
  • Rischio Spread o rischio Paese: è il rischio riconducibile a possibili flessioni dei prezzi dei titoli obbligazionari detenuti in portafoglio, dovute al deterioramento della valutazione di mercato della qualità creditizia dell'emittente. Il fenomeno è riconducibile alla significatività assunta dall'impatto dello spread tra tassi di rendimento dei debiti sovrani sul fair value dei titoli eurogovernativi e corporate, dove lo spread riflette la percezione di mercato del merito creditizio degli enti emittenti. La sensitività del valore del portafoglio dei Titoli emessi o garantiti dallo Stato italiano al rischio creditizio della Repubblica Italiana risulta superiore a quella riferita al solo movimento dei tassi di interesse c.d. "risk free". Tale situazione ha origine dal fatto che la variazione dello spread creditizio non è oggetto di copertura e riguarda l'intero portafoglio titoli e quindi sia la componente a tasso fisso, sia quella a tasso variabile. Infatti, in quest'ultimo caso i derivati di fair value, che trasformano il titolo in tasso variabile, coprono solo il rischio tasso di interesse "risk free" e non anche il rischio creditizio. Pertanto, una variazione dello spread creditizio impatta in eguale misura tanto sui titoli a tasso fisso che sui titoli a tasso variabile. Il Gruppo ha ritenuto maggiormente significativo in termini di potenziali impatti sui risultati esclusivamente uno scenario peggiorativo delle condizioni dello stress, ovvero uno shift parallelo della curva dei rendimenti dei titoli governativi italiani pari a +100 bps. Per l'operatività assicurativa, essendo il portafoglio diversificato anche su titoli appartenenti al comparto corporate, gli stress vengono applicati e valutati in maniera separata tra portafoglio prettamente governament e quello relativo ad emissioni private.
  • Rischio di credito: definito come il rischio di inadempimento delle controparti verso le quali esistono posizioni attive, ad eccezione degli investimenti in azioni e in quote di fondi comuni di investimento. Per informazioni di dettaglio in merito agli input, alle assunzioni e alle tecniche di stima utilizzate per il calcolo dell'Expected Credit Losses (ECL) si rimanda alla sezione "2.6 – Uso di stime - Impairment e stage allocation degli strumenti finanziari".
  • Rischio di liquidità: definito come il rischio di incorrere in difficoltà nel reperire fondi, a condizioni di mercato, per far fronte agli impegni iscritti nel passivo. Il Gruppo Poste Italiane applica una politica finanziaria mirata a minimizzare il rischio attraverso: la diversificazione delle forme di finanziamento a breve e a lungo termine e delle controparti, la disponibilità di linee di credito rilevanti in termini di ammontare e numero di banche affidanti, la distribuzione graduale e omogenea nel tempo delle scadenze della provvista a medio e lungo termine, l'adozione di modelli di analisi preposti al monitoraggio delle scadenze dell'attivo e del passivo.
  • Rischio tasso di interesse sui flussi finanziari: è definito come l'incertezza relativa al conseguimento di flussi finanziari futuri a seguito di fluttuazioni dei tassi di interesse sul mercato. Può derivare dal disallineamento - in termini di tipologie di tasso, modalità di indicizzazione e scadenze - delle poste finanziarie attive e passive tendenzialmente destinate a permanere fino alla loro scadenza contrattuale e/o attesa (c.d. banking book) che, in quanto tali, generano effetti economici in termini di margine di interesse, riflettendosi sui risultati reddituali dei futuri periodi. Le analisi eseguite si riferiscono agli effetti delle variazioni dei tassi di mercato sul conseguimento di flussi finanziari derivanti da titoli a tasso variabile o resi tali per effetto di operazioni di fair value hedge. L'analisi di sensitività al rischio di tasso dei flussi finanziari prodotti dagli strumenti interessati è effettuata ipotizzando uno shift parallelo della curva dei tassi di mercato di +/- 100 bps.
  • Rischio tasso di inflazione sui flussi finanziari: definito come l'incertezza relativa al conseguimento di flussi finanziari futuri a seguito di fluttuazioni dei tassi di inflazione rilevati sul mercato.

Rischi assicurativi

Tale tipologia di rischi emerge come conseguenza del collocamento, da parte delle compagnie assicurative appartenenti al Gruppo, di prodotti che rientrano nella definizione di contratti assicurativi. Tali contratti presentano delle condizioni, quali basi tecniche adottate, calcolo del premio, condizioni di riscatto, etc. che fanno emergere rischi tipici del business assicurativo.

Allo scopo di affiancare alle finalità strategiche e di business quelle di redditività e di qualità dei rischi assunti, nonché di mitigare l'esposizione stessa a tali rischi tipici, il Gruppo in fase di assunzione, ha definito una politica di sottoscrizione che prevede:

  • lo sviluppo di prodotti coerenti con le esigenze e le caratteristiche dei diversi segmenti di clientela di riferimento;
  • l'assunzione di rischi per la gestione dei quali si dispone di competenze e risorse a supporto adeguate;
  • l'assunzione di rischi coerenti con la Risk Strategy e il Risk Appetite;
  • l'eliminazione o il mancato rinnovo, laddove possibile, dei rischi "accettati" che risultano non coerenti con il Risk Appetite Framework e/o che implicano un superamento dei limiti stabiliti dalle specifiche linee guida del Gruppo;
  • la sottoscrizione di rischi che garantiscano adeguate tecniche di mitigazione, in particolare la coerenza tra trattati di riassicurazione sottoscritti, caratteristiche di prodotto (es. garanzie coperte, durata contrattuale) e mix di portafoglio;
  • l'adeguatezza delle procedure e dei sistemi di controllo per garantire la completezza, la pertinenza e l'accuratezza dei dati, contabili e statistici, utilizzati ai fini di pricing/analisi dei rischi;
  • la valutazione, in sede di progettazione di un nuovo prodotto e/o di una nuova iniziativa commerciale, dei seguenti aspetti:
    • o adeguate strutture riassicurative;
    • o limiti assuntivi;
    • o clausole contrattuali (possibilità di frazionamento del premio, possibilità di tacito rinnovo, recesso in caso di sinistro, etc.);
    • o spese (per l'acquisizione, la gestione e amministrazione dei contratti ivi comprese le spese di liquidazione dei sinistri, etc..);
    • o variazioni (in termini di rischiosità e concentrazione) al mix di portafoglio che l'emissione del nuovo prodotto può comportare;
    • o valutazione dell'impatto del mancato pagamento dei premi (es. impossibilità di recuperare spese e commissioni) con relativa ricaduta sulla solvibilità.

Il Gruppo in fase di assunzione dei rischi si impegna, dunque, a garantire la sufficienza dei premi raccolti rispetto agli impegni futuri assunti verso gli assicurati e alle spese di gestione ed acquisizione dei contratti, sviluppando le competenze e la professionalità dei soggetti che operano nella definizione dei prodotti, nell'assunzione dei rischi e, più in generale, di tutti i soggetti rientranti nel processo di sottoscrizione.

Il Gruppo garantisce, inoltre, standard di qualità sempre crescenti nella gestione delle attività di sottoscrizione al fine di evitare perdite reputazionali e fenomeni di anti-selezione.

La politica di sottoscrizione è finalizzata a rafforzare la posizione di mercato del Gruppo, aumentando la quota nei diversi rami assicurativi in cui opera, sviluppando un portafoglio rischi profittevole.

In conseguenza dell'assunzione dei rischi tipici del business assicurativo, emergono tipologie di esposizioni che per il Gruppo risultano essere significative e per le quali è necessario realizzare specifiche attività di monitoraggio e contenimento. In particolare:

Rischio legato ai riscatti: i contratti assicurativi, in linea teorica, possono contenere delle opzioni implicite come ad esempio, opzioni di riscatto, opzioni di rendimento minimo garantito e/o opzione di conversione in rendita. Tali opzioni danno diritto o facoltà al contraente di ottenere profitti o modifiche nel rapporto che fanno emergere un rischio a carico della Compagnia, assumendo un rischio diverso dal rischio assicurativo legato alla sottoscrizione del contratto. Nel caso specifico del Gruppo Poste Italiane, per quasi tutti i prodotti in portafoglio, non sono previste penalità in caso di riscatto da parte del contraente, per cui tale rischio diventa rilevante nel caso di fenomeni di riscatti di massa, non preventivabili e concentrate in specifici periodi temporali eccessivamente ridotti che non permetterebbero un'agevole gestione dei potenziali smobilizzi in portafoglio. Tale fenomeno comporterebbe un esborso monetario significativo per le compagnie appartenenti al Gruppo che si troverebbero nella situazione di smobilizzare le attività a copertura delle passività, con eventuale realizzazione di potenziali minusvalenze in caso di situazioni di mercato sfavorevoli, nonché ad utilizzare le proprie disponibilità liquide al

fine di coprire i livelli di minimo garantito previsti contrattualmente. Si sottolinea che, considerato l'andamento storico finora rilevato, si ritiene remota la probabilità che tale ipotesi possa verificarsi (tasso di riscatto per il 2024 pari a circa il 6,6%), inoltre l'eventuale evento avverso sarebbe coperto da specifici contratti di riassicurazione a copertura di fenomeni di riscatto massivo. Il suddetto fenomeno risulta maggiormente impattante per i portafogli associati alle Gestioni Separate per i quali l'eventuale svalutazione dei titoli comporterebbe una perdita nell'anno in corso e un effetto di trascinamento sui rendimenti futuri comportandone una significativa riduzione che potrebbe compromettere la sana e prudente gestione aziendale, nonché le dinamiche di raccolta di breve e medio termine. Nell'attuale contesto di incertezza economica si può osservare un incremento sul mercato italiano del tasso di esercizio dell'opzione di riscatto delle polizze da parte della clientela, con un andamento crescente. Tale fenomeno nel portafoglio polizze della controllata Poste Vita, seppur in crescita rispetto agli anni precedenti, si mantiene tuttavia ampiamente al di sotto del livello osservato sul mercato; tuttavia le caratteristiche dei prodotti Multiramo collocate negli ultimi anni, che prevedono un trasferimento progressivo degli investimenti verso la quota unit linked target scelta dal cliente, comporteranno un progressivo aumento dello stock di riserve afferenti a prodotti di Ramo III che hanno storicamente mostrato un tasso di riscatto più alto dei prodotti rivalutabili tradizionali. Alla luce di tali considerazioni, il rischio legato alla dinamica dei riscatti (lapse) è stato considerato comunque significativo dal Gruppo, per cui si è provveduto ad effettuare un'analisi di sensitività su tale rischio pari al +10% istantaneo del tasso di riscatto dei prodotti di investimento. Considerando la struttura di portafoglio delle Compagnie del gruppo si è deciso di applicare esclusivamente uno scenario di stress incrementale dei riscatti, ossia solo lo scenario peggiorativo per il Gruppo Poste Italiane;

  • Rischio riservazione: legato alla quantificazione di riserve tecniche non adeguate rispetto agli impegni assunti nei confronti degli assicurati e danneggiati. Tale inadeguatezza può dipendere da errate stime da parte della Compagnia e/o da mutamenti del contesto generale. Il rischio in commento è stato considerato significativo per il business Danni gestito dal Gruppo e si è provveduto ad effettuare un'analisi di sensitività che misurasse l'esposizione in scenari che prevedono una variazione di +/-2% del loss ratio327 .
  • Rischio concentrazione: rappresenta il rischio che il business sia eccessivamente concentrato solo su alcune tipologie di rischio, di prodotto, di clientela, di area geografiche e che quindi risulti non adeguatamente diversificato. Il Gruppo valuta l'esposizione a tale rischio in via differenziata tra business Vita e Danni, valutando la concentrazione sulla base delle tipologie di prodotti collocati.

L'evoluzione attesa del portafoglio e il diverso grado di rischio dei prodotti distribuiti hanno richiesto l'adozione di un'attenta politica riassicurativa, volta a mitigare i rischi a cui il Gruppo è esposto.

La strategia di riassicurazione adottata da Poste Assicura, basata prevalentemente su un approccio di tipo non proporzionale, consente di:

  • Mitigare i rischi, stabilizzando la variabilità dei risultati della gestione assicurativa e garantendo l'equilibrio tecnico del portafoglio.
  • Attenuare i rischi derivanti da esposizioni di punta o eventi catastrofali.
  • Supportare lo sviluppo dell'attività di sottoscrizione.
  • Rafforzare la solidità finanziaria della Compagnia, in termini di allocazione e ottimizzazione del capitale.

In particolare, sono stati stipulati, con operatori di mercato di primario standing, trattati di riassicurazione a copertura non proporzionale nelle forme di "excess loss" (per rischio e/o per evento) distintamente per i diversi rami ministeriali, a copertura di tutti i rischi di Poste Assicura (Retail ed Employee Benefits) quali: rischi compresi nel ramo infortuni, malattia, incendio e altri danni ai beni, responsabilità civile, e i cosiddetti "rischi catastrofali" come ad esempio il terremoto o la pandemia. Per tutti i rischi relativi alle garanzie malattia (ad esclusione di quelli derivanti dalla linea Credit Protection), la

549

327 Indicatore di economicità della gestione tecnica dell'assicurazione che rappresenta il rapporto tra i sinistri avvenuti e i premi incassati nello stesso esercizio e periodo amministrativo.

politica riassicurativa prevede un trattato aggiuntivo in "quota share" 328. mentre per alcuni rischi infortuni e credit protection restano operanti i trattati, di tipo proporzionale su base risk attaching329 , sottoscritti nella fase di start up della Compagnia.

Poste Assicura definisce, di volta in volta, la quota di rischio e la struttura riassicurativa ritenuta più idonea in relazione alle caratteristiche del rischio in esame.

Con riferimento alle Compagnie appartenenti al Gruppo Net, l'evoluzione attesa del portafoglio e il diverso grado di rischio dei prodotti distribuiti, hanno richiesto l'adozione di un'attenta politica riassicurativa. La strategia di riassicurazione, basata prevalentemente su un approccio di tipo proporzionale, ma anche su alcune coperture non proporzionali (in special modo per i rischi grandine, cauzione ed in misura minore su altri rami assicurativi) consente di:

  • Mitigare andamenti tecnici sfavorevoli e i rischi derivanti da esposizioni di punta;
  • Ottimizzare le strutture riassicurative in ottica di trasferimento del rischio, migliorando, se possibile anche i costi complessivi in termini economici e di allocazione del capitale;
  • Efficientare le strutture riassicurative da un punto di vista gestionale;
  • Mitigare i rischi, stabilizzando la variabilità dei risultati della gestione assicurativa;
  • Stabilizzare il Solvency Ratio.

Il Gruppo valuta l'esposizione del business assicurativo in scenari di stress al fine di verificare la solvibilità delle compagnie anche in condizioni di mercato avverse, in linea anche con il framework normativo Solvency II.

Altri rischi assicurativi non significativi

Sotto il profilo tecnico, uno dei principali fattori di rischio che caratterizza il rischio sottoscrizione legato al business Vita è quello relativo al rischio mortalità, ossia ogni rischio riconducibile alla aleatorietà della durata di vita degli assicurati. Particolare attenzione è posta nella stipula di polizze Temporanee Caso Morte dove le procedure prevedono limiti di assunzione sia sul capitale che sull'età dell'assicurato. Sotto il profilo degli importi assicurati "caso morte", le compagnie assicurative del Gruppo ricorrono a coperture riassicurative coerenti con la natura dei prodotti commercializzati e con livelli di conservazione adeguati alla struttura patrimoniale delle Società.

Per i prodotti con capitale sotto rischio positivo, come ad esempio la Temporanea Caso Morte, tale rischio ha conseguenze negative se le frequenze di decesso che si verificano superano le probabilità di decesso realisticamente valutate (basi tecniche di secondo ordine).

Per i prodotti con capitale sotto rischio negativo, come ad esempio le rendite vitalizie, si hanno conseguenze negative quando le frequenze di decesso che si verificano risultano inferiori alle probabilità realisticamente valutate (rischio di longevità).

Ciò premesso, al 31 dicembre 2024, il rischio di mortalità è considerato di modesta rilevanza per il Gruppo, tenuto conto delle caratteristiche dei prodotti offerti, sebbene tale rischio rappresenti la quasi totalità del rischio di sottoscrizione vita per Net Insurance Life SpA. L'unico ambito in cui tale rischio assume una certa rilevanza è quello delle Temporanee Caso Morte. Con riferimento a tali prodotti, viene periodicamente effettuato un confronto tra i decessi effettivi e quelli previsti dalle basi demografiche adottate per il pricing. Sulla base di quanto rappresentato, per le finalità connesse alla gestione dei rischi si è deciso di non sottoporre il rischio mortalità ad analisi di sensitività, ma ad un'attività di continuo monitoraggio nel tempo che permetta di individuare eventuali cambiamenti sulla significatività dello stesso nel contesto del Gruppo Poste Italiane.

328 Per trattati in "quota share" si intendono accordi in base ai quali l'assicuratore trasferisce il rischio assicurativo (mediante il trasferimento di premi, sinistri e riserve) in base ad una quota percentuale definita contrattualmente.

329 Per riassicurazioni su base risk attaching si intende un contratto in base al quale è prevista la copertura di tutte le polizze emesse o rinnovate dalla data di validità del trattato. Il riassicuratore si assume il rischio relativo a tutti i sinistri collegati alle polizze emesse nel periodo successivo all'inizio della copertura.

Anche il rischio di longevità risulta di modesta entità, essendo lo stesso rappresentato da una piccola quota di esposizioni assicurative al ramo IV (polizze Long Term Care). Infatti, per la generalità dei prodotti assicurativi Vita, la probabilità di conversione in rendita è molto vicina a zero in quanto l'evidenza storica dimostra che l'opzione di conversione non è stata mai esercitata fino ad oggi dagli assicurati. I prodotti pensionistici, in particolare, rappresentano ancora una quota marginale delle passività assicurative. Per tali prodotti, inoltre, il Gruppo si riserva il diritto, al verificarsi di specifiche condizioni, di modificare la base demografica e la composizione per sesso utilizzate per il calcolo dei coefficienti di conversione in rendita.

Per quanto riguarda il rischio di pricing, esso viene definito come il rischio di subire perdite a causa di una inadeguata tariffazione dei prodotti assicurativi venduti, ad esempio: scelte inappropriate delle basi tecniche (demografiche o finanziarie), non corretta valutazione delle opzioni implicite nei prodotti e/o non corretta valutazione dei parametri per il calcolo dei caricamenti per spese. Poiché i prodotti collocati dal Gruppo sono per la maggior parte relativi ai contratti assicurativi emessi da Poste Vita SpA, cioè prodotti rivalutabili di tipologia mista o a vita intera, a carattere prevalentemente finanziario, nei casi con tasso tecnico pari a zero, la base tecnica adottata non influisce nel calcolo del premio (e/o del capitale assicurato). Il rischio di pricing derivante dalla scelta delle basi tecniche, fatto salvo quanto sopra accennato relativamente ai prodotti di tipo Temporanee Caso Morte, è quasi del tutto assente nel portafoglio Gruppo Poste Italiane.

Tra i rischi assicurativi riguardanti il business Danni, si evidenziano invece:

Rischio di assunzione: è il rischio derivante dagli impegni assunti dalla sottoscrizione dei contratti di assicurazione, tenuto conto di tutti i rischi coperti e delle procedure utilizzate nell'esercizio dell'attività. Tale rischio può essere suddiviso in rischio riservazione, già citato nel paragrafo precedente, e Rischio di tariffazione derivante dalla sottoscrizione dei contratti di assicurazione e associato agli eventi coperti, ai processi seguiti per l'assunzione e selezione dei rischi, ai processi seguiti per la tariffazione, all'andamento sfavorevole della sinistralità effettiva rispetto a quella stimata.

Rischio estinzione anticipata: il rischio in oggetto si riferisce alla possibilità dell'assicurato di estinguere anticipatamente il contratto con conseguente richiesta di rimborso del premio. Tale dinamica, differentemente da quanto sopra rappresentato per il rischio riscatti, non dipende direttamente da dinamiche di carattere economico e di comportamento dinamico degli assicurati, di conseguenza risulta meno correlata all'attuale condizione economica. Il rischio specifico di estinzione anticipata non è valutato a livello di Gruppo Poste Italiane come un rischio significativo in quanto:

  • dipende esclusivamente dalla volontà di estinguere anticipatamente coperture assicurative su mutui e prestiti, e non dipende direttamente dalle dinamiche reddituali di mercato;
  • risulta limitato a un portafoglio considerato non materiale, essendo tale business residuale per il Gruppo.

Infine, viene considerato dal Gruppo come non significativo il Rischio catastrofe il quale rappresenta il rischio di perdita derivante da eventi estremi o eccezionali, comprese grandi epidemie oggetto di copertura assicurativa.

Rischio operativo

È definibile come il rischio di subire perdite derivanti dall'inadeguatezza o dalla disfunzione di procedure, risorse umane e sistemi interni, oppure da eventi esogeni. Rientrano in tale tipologia, tra l'altro, le perdite derivanti da frodi, errori umani, interruzioni dell'operatività, indisponibilità dei sistemi, inadempienze contrattuali, catastrofi naturali. Nel rischio operativo è compreso il rischio legale, mentre non sono inclusi quelli strategici e di reputazione.

Per far fronte a tale tipologia di rischio, il Patrimonio BancoPosta ha formalizzato un framework metodologico e organizzativo per l'identificazione, la misurazione e la gestione del rischio operativo connesso ai propri prodotti/processi.

Il framework descritto, basato su un modello di misurazione integrato (quali/quantitativo), ha consentito, nel tempo, il monitoraggio della rischiosità finalizzato a una sua sempre più consapevole gestione.

Nel corso dell'esercizio 2024 hanno avuto seguito attività di affinamento del framework di gestione dei rischi operativi volti all'efficientamento dei processi di raccolta delle perdite operative, al monitoraggio e reporting e alla mitigazione dei rischi, a cura di gruppi di lavoro interfunzionali. Sono state inoltre supportate le unità specialistiche e il responsabile del processo di analisi e valutazione del rischio informatico, in continuità con quanto già fatto nel corso del 2023 ed è stato rafforzato il monitoraggio dei piani di rientro del rischio informatico. Nell'ambito dei rischi informatici sono stati effettuati adeguamenti alla normativa interna in relazione al Regolamento (UE) 2022/2554 (Digital Operational Resilience Act, "DORA").

Tra le attività svolte nel corso del 2024 rilevano, inoltre, le valutazioni del profilo di rischio connesso alle operazioni di affidamento e di esternalizzazioni di attività del Patrimonio BP, l'affinamento del modello per le valutazioni ex-ante del profilo di rischio connesso all'innovazione dell'offerta BancoPosta e/o a specifiche iniziative progettuali.

Alla data del 31 dicembre 2024, gli esiti della mappatura dei rischi condotta secondo il citato framework evidenziano a quali tipologie di rischio operativo i prodotti del Patrimonio BancoPosta risultano esposti; in particolare:

Tipologia evento (Event Type) N. tipologie di rischio
Frode interna 27
Frode esterna 44
Rapporto di impiego e di sicurezza sul lavoro 8
Clientela, prodotti e prassi operative 38
Danni a beni materiali 4
Interruzioni dell'operatività e disfunzione di sistemi 8
Esecuzione, consegna e gestione dei processi 105
Totale al 31 dicembre 2024 234

Per le tipologie mappate, sono state raccolte e classificate le relative fonti di rischio (perdite interne, perdite esterne, analisi di scenario e indicatori di rischio) al fine di costituire l'input completo per il modello di misurazione integrata. L'attività di misurazione sistematica dei rischi mappati ha consentito la prioritizzazione degli interventi di mitigazione e la relativa attribuzione al fine di contenerne gli impatti prospettici.

Anche le compagnie assicurative appartenenti al Gruppo hanno definito e consolidato il proprio framework metodologico per l'identificazione, la valutazione e la gestione dei rischi operativi. L'approccio adottato tende a cogliere le specificità che caratterizzano i processi e gli eventi di rischio operativo tipici di una Compagnia di assicurazione. L'attività di valutazione dell'esposizione ai rischi operativi è condotta coerentemente con i requisiti patrimoniali di Vigilanza e integrata con analisi di natura quali-quantitativa, realizzata tramite un processo strutturato di rilevazione delle perdite interne e di valutazione dei rischi potenziali in termini di frequenza, impatto e di presidi di mitigazione. L'esposizione ai rischi risulta, nel complesso, in linea con quanto registrato nell'anno precedente e le principali fattispecie di perdite operative sono afferenti alle spese per contenziosi con la clientela.

Infine, anche per il Settore Servizi PostePay, relativo all'attività di gestione dei pagamenti e dei servizi di monetica, il Gruppo si è dotato di procedure interne volte ad assicurare adeguati livelli di prevenzione e monitoraggio, in particolare per far fronte alla principale fonte di rischio operativo riconducibile all'utilizzo fraudolento delle carte di pagamento.

Rischi legati al business energy

Nell'esercizio dell'attività in ambito energia, la controllata PostePay è esposta ai seguenti rischi, alla data di chiusura dei presenti bilanci opportunamente mitigati:

Rischio prezzo: è il rischio generato dall'eventuale differenza nei livelli di prezzo tra la posizione in vendita e quella in acquisto, gestito attraverso acquisti fisici di commodity a prezzo fisso, per i quali la Società si è avvalsa dell'own use exemption;

  • Rischio volume: generato dalla differenza tra i consumi effettivi del portafoglio di vendita e i nozionali inizialmente previsti, gestiti e approvvigionati. Il rischio è gestito mediante un'attenta attività forecasting dei volumi di vendita e di pricing dei rischi stessi;
  • Rischio controparte: definito come il rischio derivante dal mancato adempimento da parte di un fornitore dei propri obblighi contrattuali di fornitura della commodity fisica. Questo rischio viene gestito attraverso un processo di valutazione del merito di credito delle controparti;
  • Rischio credito: definito come il rischio derivante dal mancato adempimento da parte del cliente dei propri obblighi di pagamento. Questo rischio viene gestito tramite processi di Credit Check in ingresso (valutazione ex ante del merito creditizio), gestione e recupero del credito.

Per la corretta gestione dei rischi di cui sopra è stata definita all'interno della controllata PostePay un'apposita struttura di governance e monitoraggio. Il processo gestionale e operativo di applicazione dei principi di governance prevede che ogni rischio oggetto di assessment sia monitorato tramite Key Risk Indicator. La verifica dell'entità dei suddetti rischi e dell'efficacia delle eventuali azioni di mitigazione adottate è affidata a un comitato di natura manageriale e consultivo, il Comitato Operativo Controlli e Rischi dedicato al business energia.

Rischio reputazionale

Il principale elemento del rischio reputazionale a cui l'attività del Gruppo è fisiologicamente esposta è connesso all'andamento delle performance di mercato ed è riconducibile prevalentemente all'attività di distribuzione dei prodotti del risparmio postale e all'attività di collocamento di strumenti di investimento emessi da soggetti terzi (obbligazioni, Certificates e Fondi Immobiliari) ovvero da parte di Società del Gruppo (polizze assicurative emesse dalla controllata Poste Vita SpA e Fondi Comuni di Investimento gestiti da BancoPosta Fondi SpA SGR).

Rischi legati al cambiamento climatico

Il Gruppo Poste Italiane è consapevole della rilevanza che assume in termini di capillarità all'interno del territorio in cui opera e dei rischi ai quali è esposto. Per cercare di contrastare tali rischi, considerando i potenziali impatti economici derivanti dai rischi legati al cambiamento climatico, il Gruppo:

  • si pone l'obiettivo di ridurre il proprio impatto ambientale e contribuire alla transizione low-carbon dell'economia del Paese; nonché
  • adotta un approccio responsabile nello svolgimento delle proprie attività.

Per una corretta gestione delle tematiche ambientali, è stato previsto uno specifico comitato endoconsiliare. Il Comitato di Sostenibilità ha il compito di coadiuvare il Consiglio di Amministrazione che approva le linee guida e le strategie di sostenibilità, supportandolo nelle valutazioni e decisioni relative ai fattori ambientali, sociali e di governance.

L'approccio del Gruppo Poste Italiane sul rischio climatico è oggetto di estensivo reporting nella specifica sezione della Rendicontazione di Sostenibilità all'interno della Relazione sulla gestione sulle tematiche relative alla gestione dei rischi e delle opportunità legate al cambiamento climatico, alla quale si rimanda per una trattazione completa, nonché alla sezione 2.7 - Cambiamento climatico e contesto macroeconomico dei presenti conti annuali.

INFORMAZIONI DI NATURA QUANTITATIVA GRUPPO POSTE ITALIANE

Le informazioni quantitative relative all'esposizione ai rischi di varia natura sono fornite in maniera distinta per settore

Gruppo Poste Italiane I bilanci di Poste Italiane al 31 dicembre 2024

operativo.

OPERATIVITÀ FINANZIARIA

Rischio di tasso di interesse sul fair value

Operatività finanziaria - Rischio di tasso di interesse sul fair value
31 dicembre 2023 31 dicembre 2024
Descrizione
(milioni di euro)
Esposizione al rischio Esposizione al rischio Riserve di
Patrimonio netto al
lordo delle imposte
Nominale Fair value Nominale Fair value +100bps -100bps
Attività finanziarie
Attività finanziarie al FVTOCI 34.892 33.100 33.828 33.676 (1.201) 1.246
Strumenti finanziari derivati - - 452 3 52 (64)
Passività finanziarie
Strumenti finanziari derivati - - 150 (1) 18 (23)
Totale 34.892 33.100 34.430 33.678 (1.131) 1.159

Le Attività finanziarie al fair value rilevato nelle altre componenti di Conto economico complessivo che rilevano al rischio in commento, riguardano titoli di Stato a reddito fisso detenuti principalmente dal Patrimonio BancoPosta di cui: titoli a tasso fisso per un valore nominale di 13.376 milioni di euro, titoli a tasso variabile ricondotti a posizioni di tasso fisso mediante interest rate swap di cash flow hedge per un valore nominale di 6.674 milioni di euro, titoli a tasso variabile per un valore nominale di 1.538 milioni di euro (di cui titoli indicizzati all'inflazione per 879 milioni di euro) e titoli a tasso fisso o variabile (originariamente indicizzati all'inflazione) ricondotti a posizioni a tasso variabile mediante contratti derivati di fair value hedge per un valore nominale di 12.240 milioni di euro (di cui 2.697 milioni di euro forward start).

Gli strumenti finanziari derivati che rilevano al rischio in commento sono relativi a contratti di vendita a termine di titoli di Stato per un valore nominale di 602 milioni di euro, classificati come derivati di copertura di cash flow hedge, stipulati dal Patrimonio BancoPosta.

Al 31 dicembre 2024, con riferimento all'esposizione al rischio di tasso dovuta alla durata media finanziaria dei portafogli, la duration330 degli impieghi complessivi BancoPosta è passata da 5,06 a 5,74.

Rischio prezzo

Operatività finanziaria - Rischio prezzo

31 dicembre 2024
Descrizione
(milioni di euro)
Esposizione al rischio Esposizione al rischio Risultato prima delle imposte
+ Vol 260gg - Vol 260 gg
Attività finanziarie
Attività finanziarie al FVTPL 26 34 6 (6)
Strumenti finanziari derivati (3) (8) (5) 5
Totale 24 26 1 (1)

330 La duration è l'indicatore utilizzato per stimare la variazione percentuale del prezzo corrispondente ad una determinata variazione dei rendimenti di mercato.

Le Attività finanziarie al fair value rilevato a Conto economico esposte al rischio prezzo sono relative alle azioni detenute dal Patrimonio BancoPosta, per complessivi 34 milioni di euro costituiti dalle azioni privilegiate di Visa Incorporated. Ai fini dell'analisi di sensitivity, è stato associato il corrispondente valore delle azioni Classe A, tenuto conto della volatilità delle azioni quotate sul NYSE.

Nell'ambito degli Strumenti finanziari derivati, il rischio prezzo riguarda principalmente il contratto di vendita a termine di 95.000 azioni ordinarie Visa Incorporated stipulato dalla Capogruppo.

Rischio valuta

Operatività finanziaria - Rischio valuta

31 dicembre 2024
Descrizione
(milioni di euro)
Posizione
in USD
Posizione
in Euro
Posizione in
USD
Posizione in
Euro
Risultato prima
delle imposte
Nozionale Nozionale Nozionale Nozionale + Vol 260gg - Vol 260gg
Attività finanziarie
Attività finanziarie al FVTPL 29 26 35 34 2 (2)
Strumenti finanziari derivati (3) (3) (9) (8) (2) 2
Totale 26 24 27 26 0 (0)

Al 31 dicembre 2024 le Attività finanziarie esposte al rischio in commento sono riferite a un investimento azionario detenuto dal Patrimonio BancoPosta in Visa (34 milioni di euro), nonché a un contratto derivato sulle azioni ordinarie Visa Incorporated stipulato dalla Capogruppo .

Rischio spread

L'esercizio 2024 è stato caratterizzato da una riduzione dei rendimenti dei titoli di Stato italiani (il BTP a 10 anni passa da 3,7% a 3,52%), che ha portato lo spread BTP-Bund a 116 punti base rispetto ai 168 dello scorso anno. Tali movimenti hanno determinato un incremento del prezzo dei titoli.

Si riporta di seguito l'esito dell'analisi di sensitività331 al rischio spread effettuata al 31 dicembre 2024 limitatamente alle Attività finanziarie soggette al rischio in commento nell'ambito dell'operatività finanziaria:

Operatività finanziaria - Rischio spread su fair value
31 dicembre 2024
Descrizione
(milioni di euro)
Esposizione al rischio Esposizione al rischio Riserve di
Patrimonio netto al
lordo delle imposte
Nominale Fair value Nominale Fair value +100bps
Attività finanziarie
Attività finanziarie al FVTOCI
Attività finanziarie al FVTPL
34.892
-
33.100
-
33.828
-
33.676
-
(3.347)
-
Strumenti finanziari derivati - - 452 3 56
Passività finanziarie
Strumenti finanziari derivati
- - 150 (1) 19
Totale 34.892 33.100 34.430 33.678 (3.272)

Operatività finanziaria - Rischio spread su fair value

331 Ai fini della sensitivity è stata utilizzata la curva tasso swap e la curva BTP (tasso swap a 10 anni pari a 236 bps e lo spread del BTP rispetto al tasso swap a 10 anni pari a 116 bps).

Il portafoglio Attività finanziarie al fair value rilevato nelle altre componenti di Conto economico complessivo detenuto quasi interamente dal Patrimonio BancoPosta ha subito nel periodo in commento una variazione complessiva del fair value positiva di circa 845 milioni di euro: tale variazione è stata rilevata a Conto economico per 252 milioni di euro per la parte relativa alla variazione di fair value dei titoli oggetto di copertura dal rischio tasso di interesse, mentre la variazione del fair value dei titoli non coperti e della componente relativa al rischio spread (non oggetto di copertura), è riflessa nel patrimonio netto per 593 milioni di euro.

Per completezza di informazione, si evidenzia che un'eventuale variazione dello spread non comporterebbe effetti contabili sul portafoglio delle attività finanziarie valutate al costo ammortizzato, ma inciderebbe unicamente sull'ammontare delle plus/minus latenti. In altri termini, i titoli a reddito fisso valutati al costo ammortizzato riferibili interamente al BancoPosta che al 31 dicembre 2024 ammontano a 31.108 milioni di euro (nominale di 30.886 milioni di euro) e il cui fair value è di 29.647 milioni di euro, a seguito di un incremento di 100 bps dello spread, subirebbero una variazione negativa del fair value, non riflessa nei dati contabili, di circa 2,8 miliardi di euro.

Le variazioni dello spread non rilevano ai fini dei requisiti patrimoniali richiesti al Patrimonio destinato BancoPosta non essendo le riserve di fair value comprese nei "fondi propri" utili ai fini di vigilanza.

Rischio di credito

Le informazioni relative all'esposizione al rischio di credito sono presentate nella seguente sezione esclusivamente per le attività finanziarie diverse dai crediti commerciali e dagli altri crediti e attività soggette alle disposizioni in materia di riduzione di valore, per la cui informativa si rimanda alla Nota A8 – Crediti commerciali e alla Nota A9 – Altri crediti e attività.

Esposizione al rischio di credito

Si riporta di seguito l'esposizione al rischio di credito delle Attività finanziarie relative al settore finanziario per le quali, ai fini dell'applicazione delle disposizioni in materia di riduzione di valore, è utilizzato il General deterioration model. L'analisi mostra l'esposizione per classe di attività finanziarie suddivise per stage. Gli importi si riferiscono al valore contabile lordo (costo ammortizzato al lordo dell'ECL), se non diversamente indicato, e non tengono in considerazione garanzie o altri strumenti di attenuazione del rischio di credito.

Operatività finanziaria - Rischio di credito - Rating

Descrizione da AAA a
AA
da A+ a BBB- da BB+ a C Not Effetti
della
Total
(milioni di euro) Stag
e 1
Stag
e 2
Stage
1
Stag
e 2
Stag
e 1
Stag
e 2
rate
d
copertur
a
e
2024
Attività finanziarie al costo ammortizzato
Valore contabile lordo 9 - 44.92
0
- - - 44.92
9
Fondo a copertura perdite attese - - (17) - - - (17)
Totale costo ammortizzato al 31 dicembre 2024 9 - 44.90
3
- - - 403 (1.082) 44.23
2
Attività finanziarie al FVTOCI
Valore contabile lordo - - 34.53
1
- - - 34.53
1
Fondo a copertura perdite attese - OCI - - (14) - - - (14)
Fair value al 31 dicembre 2024 - - 33.67
6
- - - - 33.67
6
2023
Attività finanziarie al costo ammortizzato
Valore contabile lordo - - 44.28 - - - 44.28
9 9
Fondo a copertura perdite attese - - (23) - - - (23)
Totale costo ammortizzato al 31 dicembre 2023 - - 44.26
6
- - - 351 (1.944) 42.67
3
Attività finanziarie al FVTOCI
Valore contabile lordo - - 35.54
4
- - - 35.54
4
Fondo a copertura perdite attese - OCI - - (19) - - - (19)
Fair value al 31 dicembre 2023 - - 33.10
0
- - - 33.10
0

Le Attività finanziarie al costo ammortizzato che rilevano al rischio in commento si riferiscono al solo Patrimonio Bancoposta e riguardano principalmente:

  • titoli a reddito fisso per un valore contabile lordo di 32.203 milioni di euro, decrementato di complessivi 13 milioni di euro del relativo fondo impairment e di circa 1.082 milioni per tener conto degli effetti della copertura di fair value hedge;
  • crediti finanziari per deposito MEF per un valore contabile lordo di 9.972 milioni di euro, decrementato di complessivi 4 milioni di euro del relativo fondo impairment.

Le Attività finanziarie al fair value rilevato nelle altre componenti di Conto economico complessivo che rilevano al rischio in commento si riferiscono esclusivamente a titoli a reddito fisso detenuti dalle entità appartenenti al settore finanziario.

Di seguito si espone un'analisi della concentrazione del rischio di credito per classe di attività finanziarie sulla base della controparte.

Operatività finanziaria - Rischio di credito - Concentrazione rischio di credito
Descrizione
(milioni di euro)
31.12.2024 31.12.2023
Valore
contabile
lordo
Fondo a
copertura
perdite attese
Valore
contabile
lordo
Fondo a copertura
perdite attese
Attività finanziarie al Costo ammortizzato 44.929 (17) 44.289 (23)
Sovereign 39.273 (16) 38.405 (21)
Corporate 5.044 (1) 4.937 (2)
Banking 612 - 946 -
Attività finanziarie al FVTOCI 34.531 (14) 35.544 (19)
Sovereign 34.531 (14) 35.544 (19)
Corporate - - - -
Banking - - - -
Totale 79.460 (30) 79.833 (42)

Garanzie e altri strumenti di attenuazione del rischio di credito

Ai fini della mitigazione del rischio di credito, nell'ambito dell'operatività finanziaria il Gruppo Poste Italiane adotta strumenti di attenuazione del rischio di credito e controparte. In particolare, con riferimento al Patrimonio BancoPosta, il rischio di controparte è mitigato, relativamente ai contratti derivati di copertura e alle operazioni di pronti contro termine, stipulando master netting agreement e richiedendo collateral in cash o titoli di Stato; con riferimento al rischio di credito, inoltre, sono presenti garanzie dello stato su taluni titoli.

Al 31 dicembre 2024, il Gruppo non detiene strumenti finanziari assistiti da garanzie o altri strumenti di attenuazione del rischio di credito per i quali non sia stato rilevato un fondo a copertura perdite attese (salvo il caso di impiego temporaneo della liquidità in pronti contro termine attivi).

Nell'ambito dell'operatività finanziaria, le principali tipologie di strumenti di attenuazione del rischio di credito sono di seguito dettagliati.

Titoli a reddito fisso

I titoli di debito detenuti dal comparto finanziario assistiti da garanzia o altri strumenti di attenuazione del rischio di credito sono i titoli emessi da CDP SpA garantiti dallo Stato Italiano e sottoscritti dal Patrimonio BancoPosta per un valore nominale di 3.000 milioni di euro al 31 dicembre 2024, rilevati tra le attività finanziarie al costo ammortizzato; per la determinazione delle perdite attese si è tenuto conto della PD della Repubblica italiana.

Strumenti finanziari derivati e contratti di Pronti Contro Termine

Al fine di ridurre le esposizioni al rischio di controparte, il Patrimonio BancoPosta stipula contratti standard ISDA (con allegato CSA), e contratti GMRA che disciplinano rispettivamente la collateralizzazione per le operazioni in derivati e in pronti contro termine.

Inoltre, al fine di mitigare il rischio di controparte e avere un più facile accesso al mercato, a partire da dicembre 2017, il Patrimonio BancoPosta stipula contratti di Pronti contro termine principalmente attraverso la Controparte Centrale "Cassa Compensazione e Garanzia". A partire dal 2021, alcuni derivati stipulati dal Patrimonio Bancoposta tramite contratti bilaterali vengono veicolati ad una Controparte Centrale Qualificata per il clearing centralizzato grazie ai servizi erogati da un clearing broker.

La quantificazione delle posizioni in derivati e in Pronti contro termine e i relativi strumenti di attenuazione del rischio sono illustrati nella "Nota 4.12 – Ulteriori informazioni - Compensazioni di attività e passività finanziarie" al quale si rimanda.

Misurazione dell'ECL

Nelle tabelle di seguito si forniscono, per le Attività finanziarie appartenenti al settore finanziario, la riconciliazione tra il saldo di apertura e il saldo di chiusura del fondo previsto dall'IFRS 9 a presidio delle perdite attese.

Operatività finanziaria - Rischio di credito - Dettaglio fondo a copertura delle perdite attese sugli strumenti finanziari

Descrizione Attività finanziarie al Costo
ammortizzato
Attività finanziarie al
FVOCI
(milioni di euro) Stage 1 Totale Stage 1 Totale
Saldo al 1 gennaio 2024 23 23 19 19
- -
Impairment titoli/crediti in portafoglio all'inizio del periodo - - - -
Reversal titoli/crediti in portafoglio all'inizio del periodo (5) (5) (4) (4)
Impairment titoli/crediti acquistati/erogati nel periodo 1 1 2 2
Reversal per write off - - - -
Reversal per vendite/incasso (1) (1) (3) (3)
Saldo al 31 dicembre 2024 17 17 14 14

Al 31 dicembre 2024 la stima delle perdite attese sulle Attività finanziarie al costo ammortizzato ammonta a circa 17 milioni di euro, il fondo è diminuito di circa 6 milioni di euro rispetto al 31 dicembre 2023; il fondo si riferisce principalmente alle perdite attese calcolate sui Titoli a reddito fisso.

Il fondo a copertura delle perdite attese sulle Attività finanziarie al Fair value rilevato nelle altre componenti di Conto economico complessivo ammonta al 31 dicembre 2024 a circa 14 milioni di euro. Tale fondo, riferito interamente alle perdite attese calcolate sui Titoli a reddito fisso presenti in portafoglio, è diminuito di circa 5 milioni di euro rispetto al 31 dicembre 2023.

Rischio di liquidità

Nelle tabelle seguenti si riporta il raffronto tra passività e attività finanziarie appartenenti al settore finanziario e in essere al 31 dicembre 2024.

31.12.2024 31.12.2023
Descrizione
(milioni di euro)
Entro
l'esercizio
tra 1 e 5
anni
oltre 5
anni
Totale Entro
l'esercizio
tra 1 e 5
anni
oltre 5
anni
Totale
Passività finanziarie 35.705 17.323 26.277 79.304 37.391 19.431 26.290 83.112
Debiti commerciali 99 - - 99 73 - - 73
Altre passività 211 1.728 - 1.939 234 1.756 0 1.990
Totale Passivo 36.015 19.051 26.277 81.342 37.697 21.187 26.290 85.174

Rischio di liquidità - Passivo

Nell'esposizione delle passività finanziarie, i flussi di cassa previsti in uscita sono distinti per scadenza e i debiti per conti correnti postali rappresentati in base al modello statistico/econometrico dell'andamento previsionale e prudenziale di persistenza delle masse raccolte. I rimborsi in linea capitale, al relativo valore nominale, sono aumentati degli interessi calcolati, ove applicabile, in base alla curva dei tassi di interesse al 31 dicembre 2024.

Rischio di liquidità - Attivo

31.12.2024 31.12.2023
Descrizione
(milioni di euro)
Entro
l'esercizio
tra 1 e
5 anni
oltre 5
anni
Totale Entro
l'esercizio
tra 1 e
5 anni
oltre 5
anni
Totale
Attività finanziarie 18.586 18.799 76.634 114.019
-
19.866 19.155 76.154 115.175
-
Crediti commerciali 551 - - 551 588 - - 588
Altri crediti e attività 795 1.723 0 2.518 603 1.752 0 -
2.356
Crediti d'imposta legge 77/2020 1.833 4.153 1.462 7.447 1.701 4.905 2.241 -
8.847
Cassa e Depositi BancoPosta 4.290 - - 4.290 4.671 - - -
4.671
Disponibilità liquide e mezzi equivalenti (*) 394 - - 394 940 - - 940
Totale Attivo 26.449 24.674 78.096 129.219 28.368 25.812 78.396 132.576

(*) esposte al lordo dell'elisione della liquidità

Con riferimento alle attività, i flussi di cassa in entrata sono distinti per scadenza, esposti al loro valore nominale e aumentati, ove applicabile, degli interessi da incassare. Gli investimenti comprendono gli impieghi in titoli detenuti dal Patrimonio BancoPosta ed in via residuale dalla società BancoPosta Fondi SpA SGR, rappresentati in base ai flussi di cassa attesi, composti dal valore di rimborso dei titoli in portafoglio e dalle relative cedole di interesse alle diverse scadenze. Per l'attività specifica del Patrimonio BancoPosta, il rischio di liquidità è riconducibile alla raccolta in conti correnti e carte prepagate332, al connesso impiego in titoli eurogovernativi e/o garantiti dalla Repubblica Italiana, alla marginazione inerente all'operatività in derivati nonché ai crediti d'imposta acquistati in riferimento al decreto rilancio n. 34/2020 (poi convertito con Legge n. 77 del 17 luglio 2020). Il rischio eventuale può derivare da un disallineamento (o mismatch) fra le scadenze degli investimenti in titoli e quelle contrattuali (a vista) delle passività in conti correnti, tale da non consentire il fisiologico soddisfacimento delle obbligazioni verso i correntisti. L'eventuale mismatch fra attività e passività viene monitorato mediante il raffronto tra lo scadenzario delle attività e il modello statistico che delinea le caratteristiche comportamentali di ammortamento della raccolta in conti correnti postali secondo i diversi livelli di probabilità di accadimento e che ne ipotizza il progressivo completo riscatto entro un arco temporale di ventiquattro anni per la clientela retail, di sei anni per la clientela business, di dieci anni per le carte Postepay ed entro sei anni per la clientela Pubblica Amministrazione.

Infine, per una corretta valutazione del rischio di liquidità, è opportuno tener conto che gli impieghi costituiti in "titoli eurogovernativi", se non vincolati, possono essere assimilati ad Attività Prontamente Liquidabili (APL); tali titoli sono utilizzabili come collateral nell'ambito di operazioni interbancarie di pronti contro termine di finanziamento (operazioni normalmente effettuate in ambito BancoPosta).

Ai fini di una efficace gestione del rischio in commento sono presenti, inoltre, linee di credito a revoca uncommitted disponibili anche per l'operatività overnight del Patrimonio BancoPosta, una linea di finanziamento committed a tre anni concessa da Cassa Depositi e Prestiti per operazioni in pronti contro termine fino ad un massimo di 3 miliardi di euro, non utilizzata al 31 dicembre 2024 e, infine, per l'operatività interbancaria intraday, il Patrimonio BancoPosta può accedere ad un'anticipazione infragiornaliera di Banca d'Italia e garantita da titoli di valore nominale pari a 2.900 milioni di euro, non utilizzata al 31 dicembre 2024.

332 Dal 1° ottobre 2018 le carte prepagate sono di competenza di PostePay SpA. La liquidità raccolta tramite tali carte viene trasferita al BancoPosta che provvede ad investire i fondi raccolti in titoli governativi dell'area euro o altri titoli assistiti dalla garanzia dello Stato italiano. Pertanto ai fini delle specifiche analisi di rischio permangono le logiche relative a ciascun modello sottostante le diverse tipologie di raccolta.

Ulteriori esigenze di liquidità possono essere fronteggiate mediante il ricorso a linee di credito stipulate dalla Capogruppo, per il cui dettaglio si rimanda al paragrafo relativo al rischio di liquidità dell'operatività postale e commerciale.

Sulla base delle informazioni sopra riportate, si ritiene che le linee di credito esistenti ed i finanziamenti in essere sono commisurati a coprire le esigenze finanziarie previste ad oggi.

Rischio di tasso di interesse sui flussi finanziari

Operatività finanziaria - Rischio di tasso di interesse sui flussi finanziari

31 dicembre 2023 31 dicembre 2024
Descrizione
(milioni di euro)
Esposizione al rischio Esposizione al
rischio
Risultato prima
delle imposte
Nominale Nominale +100 bps -100 bps
Attività finanziarie
Attività finanziarie al costo ammortizzato 16.616 20.487 205 (205)
Attività finanziarie al FVTOCI 8.905 11.105 111 (111)
Attività finanziarie al FVTPL - - - -
Cassa e Depositi BancoPosta 762 133 1 (1)
Disponibilità liquide e mezzi equivalenti 875 347 3 (3)
Passività finanziarie
Finanziamenti (3.996) (2.225) (22) 22
Altre passività finanziarie (2.831) (1.538) (15) 15
Totale 20.330 28.309 283 (283)

Nell'ambito delle Attività finanziarie, il rischio di interesse sui flussi finanziari riguarda principalmente:

Crediti finanziari al costo ammortizzato rappresentati da:

  • o depositi in garanzia prestati come collateral di passività per strumenti finanziari derivati e operatività in pronti contro termine detenuti dal Patrimonio BancoPosta e per la riserva di liquidità depositata presso CC&G per eventuali marginazioni infragiornaliere per un valore nominale complessivo di 1.187 milioni di euro;
  • o l'attività di impiego della liquidità proveniente dalla raccolta su conti correnti postali della Pubblica Amministrazione impiegata dalla Capogruppo presso il MEF, per un valore nominale di 9.972 milioni di euro;
  • titoli di Stato a reddito fisso detenuti dal Patrimonio BancoPosta per un nominale di 9.327 milioni di euro classificati tra le Attività finanziarie al costo ammortizzato e 11.105 milioni di euro classificati tra le Attività finanziarie valutate al fair value rilevato nelle altre componenti di Conto economico complessivo. In particolare, rilevano al rischio in commento titoli a tasso variabile per un nominale complessivo di 650 milioni di euro, titoli a tasso fisso ricondotti a posizioni a tasso variabile attraverso la stipula di contratti derivati di fair value hedge per un nominale complessivo di 17.212 milioni di euro (di cui 2.351 milioni di euro di titoli la cui copertura di fair value hedge inizia a produrre i suoi effetti nei 12 mesi successivi al periodo in commento) e titoli per un valore nominale complessivo di 2.570 milioni di euro con rendimento legato all'inflazione, oggetto di copertura di fair value hedgedepositi bancari detenuti dal Patrimonio BancoPosta, di cui 346 milioni di euro per il deposito detenuto presso il MEF sul conto corrente operativo c.d. conto "Buffer".

Nell'ambito delle Passività finanziarie, il rischio in commento riguarda finanziamenti per operazioni di pronti contro termine poste in essere dalla Capogruppo e depositi in garanzia riferibili esclusivamente alla Capogruppo.

Rischio di tasso di inflazione sui flussi finanziari

Al 31 dicembre 2024, il rischio di tasso di inflazione sui flussi finanziari riguarda i titoli di Stato indicizzati all'inflazione, che non sono stati oggetto di copertura di cash flow hedge o fair value hedge, interamente detenuti dal Patrimonio BancoPosta per un ammontare nominale di 1.025 milioni di euro (1.301 milioni di euro al 31 dicembre 2023). I risultati delle analisi di sensitività effettuate sui titoli in commento non evidenziano effetti significativi sul risultato prima delle imposte.

OPERATIVITÀ ASSICURATIVA

In relazione alle passività assicurative, data la modalità di determinazione delle stesse, risulta non praticabile l'identificazione di quale componente delle unit of account sia esposta ai singoli rischi di natura finanziaria, anche in relazione al concetto di mutualità che regola i prodotti emessi dal Gruppo (per la definizione di "mutualità" si rimanda a quanto presentato nella sezione 2.5-Informazoni rilevanti sui principi contabili- Contratti assicurativi e Attività per cessioni in riassicurazione). Per tale ragione, l'esposizione del Gruppo ai rischi è rappresentata dalla totalità delle passività assicurative, sottoposte quindi ai singoli stress, valutandone nella complessità gli impatti.

A seguito del consolidamento integrale dei Fondi MultiAsset (per ulteriori dettagli si rimanda a quanto riportato nella sezione 2.8 – Criteri e metodologie di consolidamento), l'esposizione al rischio di tali investimenti viene presentata in linea con la modalità con la quale il Gruppo gestisce tali investimenti e a come le informazioni vengono fornite internamente all'alta direzione, ossia in base al fair value dell'esposizione netta ai rischi corrispondente al NAV dei Fondi. Pertanto, l'informativa sull'esposizione ai rischi dei Fondi in commento è fornita, coerentemente con l'esercizio precedente, considerando il gruppo delle attività e delle passività nel suo insieme.

Rischio di tasso di interesse sul fair value

Operatività assicurativa - Rischio tasso di interesse sul fair value

Descrizione
(milioni di euro)
31 dicembre 2023 31 dicembre 2024
Nominale Fair value Nominale Fair value
Attività finanziarie
Attività finanziarie al FVTOCI
114.434
114.434
146.477
105.847
114.893
114.893
155.398
107.492
Attività finanziarie al FVTPL 40.630 47.906
Passività assicurative 155.338 162.408

Le Attività finanziarie al fair value rilevato nelle altre componenti di Conto economico complessivo che rilevano al rischio in commento, riguardano principalmente:

  • titoli di Stato a reddito fisso detenuti da Poste Vita SpA per un fair value complessivo di 87.679 milioni di euro; di tale importo, 84.382 milioni di euro sono a copertura di impegni contrattuali di Ramo I e V collegati alle Gestioni separate, 1.893 milioni di euro riferiti al patrimonio libero della Compagnia e 1.404 milioni di euro a titoli collegati a prodotti di investimento assicurativo Ramo I (cd. attivi specifici);
  • titoli di debito non governativi del portafoglio di Poste Vita SpA per un fair value complessivo di 18.934 milioni di euro, principalmente posti a copertura di impegni assunti nei confronti degli assicurati;
  • la residua parte riguarda circa 879 milioni di euro, relativi ad investimenti in titoli a reddito fisso, sia governativi che esposizioni corporate effettuati dalle altre compagnie appartenenti al settore.

562 Le Attività finanziarie al fair value rilevato a Conto economico che rilevano al rischio in commento sono poste principalmente a copertura degli impegni assunti verso gli assicurati. Attengono a una quota degli investimenti impiegata in titoli a reddito fisso per complessivi 5.181 milioni di euro, di cui 5.171 milioni di euro relativi a Poste Vita, e alla posizione in Altri investimenti per complessivi 47.061 milioni di euro costituita principalmente da quote di fondi di Ramo III e fondi multiassets collegati alle Gestioni Separate. Infine, la restante parte pari a 22 milioni di euro, è rappresentata dal titolo obbligazionario emesso da Cassa Deposti e Prestiti come private placement.

Le Passività assicurative che rilevano al rischio in commento riguardano gli impegni per i contratti assicurativi collocati dalle compagnie appartenenti al settore, per un importo pari a 162.408 milioni di euro.

Con riguardo alle polizze di Ramo I e V emesse dalla Compagnia Poste Vita SpA, la duration degli attivi a copertura è passata da 6,27 al 31 dicembre 2023 a 6,39 al 31 dicembre 2024, mentre la duration delle passività è passata da 7,45 a 7,29 (la valutazione della duration è stata effettuata mediante la nuova metodologia della Coherent Duration333). Gli strumenti finanziari a copertura delle Riserve tecniche di Ramo III hanno invece scadenza coincidente con quella delle passività.

Di seguito l'esito dell'analisi di sensitività eseguita al 31 dicembre 2024 sulle attività e passività esposte al rischio in commento.

Operatività assicurativa - Effetti stress Rischio tasso di interesse sul fair value

Descrizione Delta valore
(milioni di euro) +100bps -100bps
Margine dei servizi contrattuali (59) (429)
Risultato prima delle imposte 18 (43)
Riserve di Patrimonio netto al lordo delle imposte (126) 142

I risultati delle sensitivities334 in sintesi evidenziano che:

  • a seguito dell'aumento della curva dei tassi, si genererebbe una variazione negativa del Margine dei servizi contrattuali di 59 milioni di euro per effetto di un incremento della coverage unit; un incremento del risultato prima delle imposte di 18 milioni di euro derivante dal maggior rilascio del Margine dei servizi contrattuali determinato dall'incremento della coverage unit, solo in parte compensato dal risultato finanziario335; ed infine una variazione negativa delle Riserve di Patrimonio netto di 126 milioni di euro generato dal decremento del fair value dei titoli FVOCI non retrocesso agli assicurati.
  • a seguito del decremento della curva dei tassi si generebbe una variazione negativa del Margine per servizi contrattuali di 429 milioni di euro per effetto di una riduzione delle commissioni sulle masse gestite; un impatto negativo di 43 milioni sul risultato prima delle imposte determinato dal minor rilascio di Margine sui servizi contrattuali per effetto della riduzione della coverage unit, parzialmente compensato dal risultato finanziario; ed infine una variazione positiva di 142 milioni di euro delle Riserve di Patrimonio netto generato dall'incremento del fair value dei titoli FVOCI non retrocesso agli assicurati.

333 Le Coherent Duration degli attivi e dei passivi sono definite come variazioni del valore dell'attivo e del passivo, rapportate all'ammontare complessivo degli attivi esposti al rischio tasso, a seguito di shock paralleli dei tassi di interesse al rialzo e al ribasso di 10 bp.

334 Ai fini delle sensitivity si è provveduto a stressare la componente swap dalla curva risk-free di fine 2023 come da pubblicazione EIOPA. 335 Proventi IFRS9 dei titoli FVTPL non retrocessa agli assicurati.

Rischio prezzo

Operatività assicurativa - Rischio prezzo

Esposizione al rischio
Descrizione
(milioni di euro)
31 dicembre 2023 31 dicembre 2024
Attività finanziarie 40.785 45.830
Attività finanziarie al FVTPL 40.785 45.830
Passività assicurative 154.560 161.017

Le Attività finanziarie al fair value rilevato a Conto economico esposte al rischio in oggetto si riferiscono a:

  • investimenti relativi a quote di fondi comuni detenuti da Poste Vita SpA, il cui fair value ammonta a complessivi 45.289 milioni di euro, di cui circa 24.163 milioni di euro posti a copertura di polizze di Ramo I, circa 16.973 milioni di euro posti a copertura di polizze di Ramo III e 4.153 milioni relativi al patrimonio libero;
  • azioni detenute da Poste Vita SpA per 541 milioni di euro a fronte di prodotti di Ramo I collegati alle Gestioni separate e di Ramo III.

Le Passività assicurative esposte al rischio in oggetto si riferiscono esclusivamente ai contratti assicurativi collocati da Poste Vita SpA per un importo totale pari a 161.017 milioni di euro.

Di seguito l'esito dell'analisi di sensitività eseguita al 31 dicembre 2024 sugli strumenti esposti al rischio in commento:

Operatività assicurativa - Effetti stress Rischio prezzo
Descrizione Delta valore
(milioni di euro) +25% -25%
Margine dei servizi contrattuali 235 (265)
Risultato prima delle imposte 33 (35)
Riserve di Patrimonio netto al lordo delle imposte - -

I risultati delle sensitivities evidenziano che:

  • nello scenario caratterizzato dall'incremento del valore dei prezzi di mercato, i risultati della sensitivity mostrano un incremento del Margine per servizi contrattuali di circa 235 milioni di euro in conseguenza dell'incremento dei redditi generati dagli attivi, solo parzialmente compensato dal maggior valore delle passività, nonché un incremento del Risultato prime delle imposte per circa 33 milioni di euro in conseguenza dell'effetto combinato tra maggior rilascio di Margine per servizi contrattuali (a fronte dell'aumento dello stock) e incremento del fair value dei titoli FVOCI per la parte non retrocessa agli assicurati;
  • lo scenario contrario, ovvero caratterizzato dal decremento del valore dei prezzi di mercato, comporterebbe un decremento del Margine per servizi contrattuali di circa 265 milioni di euro in conseguenza del contestuale decremento dei redditi generati dagli attivi, solo parzialmente compensato dalla riduzione di valore osservata sulle passività, e un decremento del Risultato prima delle imposte per circa 35 milioni di euro in conseguenza dell'effetto combinato tra minor rilascio del Margine per i servizi contrattuali (a fronte della riduzione dello stock) e il decremento del fair value dei titoli FVOCI per la parte non retrocessa agli assicurati.

Rischio valuta

Operatività assicurativa - Rischio valuta

31 dicembre 2023 31 dicembre 2024
Descrizione
(milioni di euro)
Posizione
in USD
Posizione
in Euro
Posizione
in USD
Posizione
in Euro
Risultato prima
delle imposte
+ Vol 260gg - Vol 260gg
Attività finanziarie
Attività finanziarie al FVTPL 106 95 121 116 7 (7)
Totale 106 99 121 116 7 (7)

Nell'ambito dell'operatività assicurativa, le Attività finanziarie esposte al rischio in commento sono riferite esclusivamente a quote di Fondi comuni d'investimento in dollari detenuti da Poste Vita SpA.

Rischio spread

L'analisi del rischio spread per l'operatività assicurativa, essendo il portafoglio diversificato tra titoli government e titoli appartenenti al comparto corporate, è stata svolta separatamente tra titoli relativi ad emittenti statali e titoli relativi ad emissioni private.

Operatività assicurativa - Rischio spread government su fair value

Esposizione al rischio
Descrizione
(milioni di euro)
31 dicembre 2023 31 dicembre 2024
Nominale Fair value Nominale Fair value
Attività finanziarie 94.007 99.021 95.105 106.349
Attività finanziarie al FVTOCI 94.007 86.663 95.105 88.346
Attività finanziarie al FVTPL 12.358 18.003
Passività assicurative 155.338 162.408

Nel periodo in commento, il portafoglio Attività finanziarie al fair value rilevato nelle altre componenti di Conto economico complessivo esposto al rischio in oggetto, riferite esclusivamente a Titoli di Stato a reddito fisso, ammonta a 88.346 milioni di euro.

Per quanto concerne le Attività finanziarie al fair value rilevato nel Conto economico esposte al rischio in commento, pari ad un fair value di circa 18.003 milioni di euro, si riferiscono principalmente a quote di fondi comuni d'investimento detenuti dalla Compagnia Poste Vita SpA.

Le Passività assicurative esposte al rischio ammontano a circa 162.408 milioni di euro.

Operatività assicurativa - Rischio spread government su fair value

Descrizione Delta valore
(milioni di euro) +100bps
Margine dei servizi contrattuali (126)
Risultato prima delle imposte 7
Riserve di Patrimonio netto al lordo delle imposte (86)

I risultati delle sensitivities336 presentano una variazione negativa del Margine per servizi contrattuali pari a circa 126 milioni di euro per effetto delle minusvalenze che impattano i rendimenti degli attivi sottostanti relativi ai portafogli delle Gestioni Separate; un effetto positivo del risultato prima delle imposte di 7 milioni di euro, principalmente riconducibile al maggior rilascio del Margine dei servizi contrattuali determinato dall'incremento della coverage unit, parzialmente compensato dalla riduzione del valore pre-rilascio del Margine per i servizi contrattuali e , infine una variazione negativa delle Riserve di Patrimonio netto pari a 86 milioni di euro, generato dalla riduzione di fair value degli strumenti FVOCI non retrocessa agli assicurati, che rappresentano la maggior parte dei titoli oggetto di stress.

Operatività assicurativa - Rischio spread corporate su fair value

Esposizione al rischio
Descrizione
(milioni di euro)
31 dicembre 2023 31 dicembre 2024
Nominale Fair value Nominale Fair value
Attività finanziarie 20.427 59.800 19.788 67.226
Attività finanziarie al FVTOCI 20.427 19.184 19.788 19.146
Attività finanziarie al FVTPL 40.616 48.080
Passività assicurative 155.338 162.408

Il portafoglio Attività finanziarie al fair value rilevato nelle altre componenti di Conto economico complessivo esposto al rischio in oggetto ammonta a circa 19.146 milioni di euro, esclusivamente riferite alle esposizioni in titoli di debito corporate.

Per quanto concerne le Attività finanziarie al fair value rilevato nel Conto economico esposte al rischio, pari ad un fair value di circa 48.080 milioni di euro, relativi per 43.393 milioni di euro a fondi comuni d'investimento detenuti da Poste Vita SpA, per 4.665 milioni di euro ad esposizioni in titoli di debito emesse da controparti corporate e per 22 milioni di euro dal titolo obbligazionario emesso da Cassa Deposti e Prestiti.

566 336 Ai fini della sensitivity sui titoli di Stato è stata utilizzata la curva risk-free di fine 2024 come da pubblicazione EIOPA con Illiquidity Premium calibrato sul portafoglio governativo in essere e inclusivo dello stress di 100bps sullo spread italiano.

Le Passività assicurative esposte al rischio ammontano a circa 162.408 milioni di euro.

Operatività assicurativa - Rischio spread corporate su fair value

Descrizione Delta valore
(milioni di euro) +100bps
Margine dei servizi contrattuali (13)
Risultato prima delle imposte (6)
Riserve di Patrimonio netto al lordo delle imposte (13)

I risultati delle sensitivities337 determinano una variazione negativa del Margine per servizi contrattuali pari a circa 13 milioni di euro, per effetto delle minusvalenze che impattano i rendimenti degli attivi sottostanti; una riduzione del risultato prima delle imposte per 6 milioni di euro ed, infine, una variazione negativa di 13 milioni di euro delle Riserve di Patrimonio netto, generata dalla riduzione del fair value dei titoli FVOCI non retrocessa agli assicurati.

Rischio di credito

Le informazioni relative all'esposizione al rischio di credito sono presentate nella seguente sezione esclusivamente per le attività finanziarie diverse dai crediti commerciali e dagli altri crediti e attività soggette alle disposizioni in materia di riduzione di valore, per la cui informativa si rimanda alla Nota A8 – Crediti commerciali e alla Nota A9 – Altri crediti e attività.

Esposizione al rischio di credito

La tabella che segue presenta un'analisi dell'esposizione al rischio in commento al 31 dicembre 2024 delle Attività finanziarie appartenenti al settore assicurativo per le quali è utilizzato il General deterioration model. L'analisi mostra l'esposizione per classe di attività finanziarie suddivise per stage. Gli importi si riferiscono al valore contabile lordo (costo ammortizzato al lordo dell'ECL), se non diversamente indicato, e non tengono in considerazione garanzie o altri strumenti di attenuazione del rischio di credito.

567 337 Ai fini della sensitivity sui titoli corporate è stata utilizzata la curva risk-free di fine 2024 come da pubblicazione EIOPA con Illiquidity Premium calibrato sul portafoglio corporate in essere e inclusivo dello stress di 100 bps sullo spread del comparto corporate .

Operatività assicurativa - Rischio di credito - Rating

Descrizione
(milioni di euro)
da AAA a AA- da A+ a BBB- da BB+ a C Not Effetti
della
Stage 1 Stage
2
Stage
1
Stage
2
Stage
1
Stage
2
Stage
3
rat
ed
copertur
a
Totale
2024
Attività finanziarie al costo ammortizzato
Valore contabile lordo 201 - 2.021 - 2 0 - 2.224
Fondo a copertura perdite attese (0) - (1) - (0) (0) - (1)
Totale costo ammortizzato al 31 dicembre 2024 201 - 2.020 - 2 0 - 1 - 2.224
Attività finanziarie al FVTOCI
Valore contabile lordo 14.589 - 95.140 68 2.391 91 - 112.279
Fondo a copertura perdite attese - OCI (1) - (32) (1) (5) (1) - (39)
Fair value al 31 dicembre 2024 14.019 - 90.982 64 2.337 88 - - 107.491
2023
Attività finanziarie al costo ammortizzato
Valore contabile lordo 133 - 1.988 - 2 0 - 2.124
Fondo a copertura perdite attese (0) - (1) - (0) (0) - (1)
Totale costo ammortizzato al 31 dicembre 2023 133 - 1.987 - 2 0 - 2.123
Attività finanziarie al FVTOCI
Valore contabile lordo 13.486 - 95.735 46 20 2.640 124 112.051
Fondo a copertura perdite attese - OCI (1) - (44) (0) (0) (8) (2) (55)
Fair value al 31 dicembre 2023 13.103 - 90.072 44 20 2.493 114 -
-
105.847

Le Attività finanziarie al costo ammortizzato che rilevano al rischio in commento si riferiscono esclusivamente a titoli a reddito fisso del patrimonio libero detenuti dalle società appartenenti al settore assicurativo per un valore contabile lordo di 2.161 milioni di euro, decrementato di complessivi un milione di euro per tener conto del relativo fondo impairment.

Le Attività finanziarie al fair value rilevato nelle altre componenti di Conto economico complessivo che rilevano al rischio in commento si riferiscono esclusivamente a titoli a reddito fisso per un valore contabile lordo di 112.279 milioni di euro

Di seguito si espone un'analisi della concentrazione del rischio di credito per classe di attività finanziarie sulla base della controparte. Gli importi rappresentati si riferiscono al valore contabile lordo. Del fondo a copertura delle perdite attese sugli strumenti finanziari al fair value nelle altre componenti del conto economico complessivo, un importo pari a circa 38 milioni di euro è stato retrocesso agli assicurati.

Operatività assicurativa - Rischio di credito - Concentrazione rischio di credito
31.12.2024 31.12.2023
Descrizione
(milioni di euro)
Valore
contabile
lordo
Fondo a
copertura perdite
attese
Valore
contabile
lordo
Fondo a
copertura perdite
attese
Attività finanziarie al Costo ammortizzato 2.224 (1) 2.124 (1)
Sovereign 2.091 (1) 2.050 (1)
Corporate 124 (0) 64 (0)
Banking 10 (0) 9 (0)
Attività finanziarie al FVTOCI 112.279 (39) 112.051 (55)
Sovereign 88.828 (27) 88.892 (38)
Corporate 16.880 (10) 16.270 (14)
Banking 6.571 (2) 6.889 (3)
Totale 114.503 (40) 114.175 (56)

Misurazione dell'ECL

Nella tabella di seguito si fornisce, per ciascuna categoria contabile, la riconciliazione tra il saldo di apertura e il saldo di chiusura del fondo previsto dall'IFRS 9 a presidio delle perdite attese esclusivamente correlate al patrimonio libero delle compagnie appartenenti al settore.

Alla fine del periodo di riferimento, la stima delle perdite attese sugli strumenti finanziari al FVOCI ammonta a circa 39 milioni di euro, di cui ribaltati agli assicurati per 38 milioni di euro. Tale fondo è diminuito rispetto al 31 dicembre 2023 di circa 16 milioni di euro, principalmente in conseguenza alle vendite del periodo. L'esposizione netta a seguito del ribaltamento agli assicurati è pari a un milione di euro.

Per quanto riguarda, infine, gli strumenti finanziari al costo ammortizzato, al 31 dicembre 2024 la stima delle perdite attese ammonta a circa 1 milione di euro e non registra variazioni significative rispetto al 31 dicembre 2023.

Descrizione Attività finanziarie al Costo
ammortizzato
Attività finanziarie al
FVOCI
(milioni di euro) Stage 1 Totale Stage 1 Totale
Saldo al 1 gennaio 2024 1 1 1 1
- -
Impairment titoli/crediti in portafoglio all'inizio del periodo - 0 0
Reversal titoli/crediti in portafoglio all'inizio del periodo (0) (0) (0) (0)
Impairment titoli/crediti acquistati/erogati nel periodo - - 0 0
Reversal per write off - - (0) (0)
Reversal per vendite/incasso (0) (0) - -
Saldo al 31 dicembre 2024 1 1 1 1

Operatività assicurativa - Rischio di credito - Dettaglio fondo a copertura delle perdite attese sugli strumenti finanziari

Garanzie e altri strumenti di attenuazione del rischio di credito

Al fine di attenuare l'esposizione al rischio di credito, il Gruppo assicurativo Poste Vita investe, tra l'altro, in titoli corporate assistiti da garanzie funzionali a mitigare la complessiva esposizione al rischio di credito.

Al 31 dicembre 2024, il Gruppo assicurativo non detiene strumenti finanziari assistiti da garanzie o altri strumenti di attenuazione del rischio di credito per i quali sia stato rilevato un fondo a copertura perdite.

Nell'ambito dell'operatività assicurativa le principali tipologie di strumenti finanziari assistiti da garanzia o altri strumenti di attenuazione del rischio di credito, sono principalmente rappresentati dai titoli obbligazionari detenuti dal Gruppo Poste Vita, per un ammontare nominale di 6.919 milioni di euro al 31 dicembre 2024. In tali casi la garanzia copre il 100% del valore nominale dei titoli. Le garanzie che assistono gli strumenti finanziari in commento sono le seguenti:

  • titoli obbligazionari corporate assistiti da garanzia personale prestata dalla società capogruppo o altra società collegata per un ammontare nominale di 5.824 milioni di euro;
  • titoli obbligazionari covered assistiti da ipoteche su immobili prevalentemente di tipo residenziale, per un ammontare nominale di 318 milioni di euro;
  • titoli obbligazionari garantiti dagli Stati Sovrani per un ammontare nominale di 775 milioni di euro.

Per gli strumenti assistiti da garanzia personale prestata dallo Stato Sovrano o da una o più società, ai fini del calcolo delle perdite attese, è stato considerato il rating dell'entità garante. In riferimento ai titoli covered, la determinazione del fondo a copertura delle perdite attese è stata effettuata tenendo conto, oltre che il rating dell'ente emittente, anche della tipologia di garanzia sottostante.

Esposizione al rischio di credito – componenti assicurative

La tabella che segue presenta un'analisi dell'esposizione al rischio in commento al 31 dicembre 2024, per classe di rating della controparte, generato a seguito del collocamento dei contratti assicurativi e dei contratti di riassicurazione in essere.

Operatività assicurativa - Rischio di credito -
Rating
(milioni di
euro)
Descrizione da AAA a AA- da A+ a BBB da BB+ a
C
Not rated Totale
2024
Attività per cessioni in riassicurazione 324
Crediti netti verso riassicuratori 10 -
-
- 10
Passività assicurative 162.408
Crediti verso assicurati - -
-
128 128
2023
Attività per cessioni in riassicurazione 233
Crediti netti verso riassicuratori - -
-
- -
Passività assicurative 155.338
Crediti verso assicurati - -
-
170 170

Le Attività per cessioni in riassicurazioni che rilevano il rischio in commento si riferiscono alla componente della voce relativa all'esposizione netta nei confronti dei riassicuratori, inclusa nella valutazione. Tali crediti non sono sottoposti a svalutazione in quanto il saldo di credito o di debito viene utilizzato in compensazione per il pagamento o l'incasso delle poste in riassicurazione. La struttura riassicurativa presenta delle scadenze molto stringenti, al massimo annuali, per cui la possibilità che dei saldi restino insoluti per un periodo superiore ai 12 mesi risulta essere remota. Inoltre, tali crediti, essendo correlati a contratti che rientrano nell'ambito dell'IFRS 17, non devono essere sottoposti a svalutazione come previsto invece dall'IFRS 9. Al 31 dicembre 2024 il saldo di tali crediti netti è pari a 10 milioni.

570 Le Passività assicurative che rilevano al rischio in commento si riferiscono alla componente relativa ai crediti verso assicurati che vengono considerati nella valutazione della stessa. I crediti verso assicurati sono relativi a contratti emessi alla data di reporting per i quali il cliente non ha ancora provveduto al versamento del premio. Così come per i crediti netti verso riassicuratori, anche questa tipologia di credito emerge in conseguenza di contratti assicurativi, per cui non devono essere sottoposti a svalutazione come previsto dall'IFRS 9. Ad ogni modo, il Gruppo effettua analisi di recuperabilità del credito in oggetto, infatti si procede ad una svalutazione integrale del credito in caso di anzianità superiore ai 6 mesi.

Rischio di liquidità

Nelle tabelle che seguono si riporta il confronto tra passività e attività finanziarie appartenenti al settore assicurativo e in essere al 31 dicembre 2024.

Operatività assicurativa - Rischio di liquidità - Passivo

Descrizione
(milioni di euro)
Entro
l'esercizio
tra 1 e 2
anni
tra 2 e 3
anni
tra 3 e 4
anni
tra 4 e 5
anni
oltre 5
anni
Totale
2024
Flusso del portafoglio polizze del
gruppo Poste Vita
7.759 5.977 4.696 7.065 5.055 174.420 204.972
Passività finanziarie 56 0 1 0 0 11 68
Debiti commerciali 105 - - - - - 105
Altre passività 604 4 - 1 - 94 704
Totale al 31 dicembre 2024 8.524 5.982 4.696 7.066 5.055 174.525 205.848
2023
Flusso del portafoglio polizze del
gruppo Poste Vita
10.574 9.053 8.543 8.523 9.930 175.196 221.818
Passività finanziarie 59 0 0 - - - 59
Debiti commerciali 41 - - - - - 41
Altre passività 702 3 - - - 74 778
Totale al 31 dicembre 2023 11.375 9.056 8.543 8.523 9.930 175.270 222.697

Nell'esposizione delle passività finanziarie, i flussi di cassa previsti in uscita sono distinti per scadenza. I rimborsi in linea capitale, al relativo valore nominale, sono aumentati degli interessi calcolati, ove applicabile, in base alla curva dei tassi di interesse al 31 dicembre 2024. Gli impegni delle compagnie assicurative del Gruppo sono rappresentati nella voce Flusso del portafoglio polizze del Gruppo Poste Vita.

Operatività assicurativa - Rischio di liquidità - Attivo

Descrizione
(milioni di euro)
Entro
l'esercizio
tra 1 e 2
anni
tra 2 e 3
anni
tra 3 e 4
anni
tra 4 e 5
anni
oltre 5
anni
Totale
2024
Attività finanziarie 21.633 12.774 14.743 13.445 10.769 182.866 256.230
Crediti commerciali 0 - - - - - 0
Altri crediti e attività 175 - - - - 2.187 2.361
Disponibilità liquide e mezzi
equivalenti (*)
4.631 - - - - - 4.631
Totale al 31 dicembre 2024 26.439 12.774 14.743 13.445 10.769 185.052 263.223
2023
Attività finanziarie 19.132 13.159 11.588 13.843 12.861 173.474 244.057
Crediti commerciali 2 - - - - - 2
Altri crediti e attività 134 - - - - 2.280 2.414
Disponibilità liquide e mezzi
equivalenti (*)
3.561 3.561
Totale al 31 dicembre 2023 22.830 13.159 11.588 13.843 12.861 175.754 250.035

*Esposte al loro dell'elisione della liquidità

Con riferimento alle attività, i flussi di cassa in entrata sono distinti per scadenza, esposti al loro valore nominale e aumentati, ove applicabile, dei principali interessi da incassare. Gli investimenti comprendono gli impieghi in titoli detenuti dalle compagnie assicurative del Gruppo, rappresentati in base ai flussi di cassa attesi, composti dal valore di rimborso dei titoli in portafoglio e dalle relative cedole di interesse alle diverse scadenze.

Nell'analisi in commento rileva principalmente il rischio di liquidità riveniente dalle polizze di Ramo I e V emesse da Poste Vita SpA. Per tale motivo, ai fini dell'analisi del profilo di rischio di liquidità, per le polizze emesse da Poste Vita SpA sono effettuate analisi di ALM (Asset/Liability Management) finalizzate a un'efficace gestione degli attivi rispetto agli impegni assunti nei confronti degli assicurati, e sono altresì elaborate analisi prospettiche sugli effetti derivanti dal verificarsi di shock sui mercati finanziari (dinamica dell'attivo) e sui comportamenti degli assicurati (dinamica del passivo).

Al 31 dicembre 2024 sono presenti linee di credito uncommitted per crediti di firma per circa 5 milioni di euro, utilizzate per circa 2 milioni di euro.

Ulteriori esigenze di liquidità possono essere fronteggiate mediante il ricorso a linee di credito stipulate dalla Capogruppo, per il cui dettaglio si rimanda al paragrafo relativo al rischio di liquidità dell'operatività postale e commerciale.

Sulla base delle informazioni sopra riportate, si ritiene che le linee di credito esistenti ed i finanziamenti in essere sono commisurati a coprire le esigenze finanziarie previste ad oggi.

Ai fini dell'informativa sul rischio liquidità si riporta, inoltre, la tabella degli importi pagabili a richiesta e il valore di bilancio dei contratti assicurativi emessi e delle cessioni in riassicurazione che costituiscono passività con clausole di riscatto:

Importi pagabili a richiesta

Descrizione 31 dicembre 2024
(milioni di euro) Importi pagabili a
richiesta
Valore di bilancio
Contratti assicurativi emessi con elementi di partecipazione diretta 161.424 159.059
Contratti d'investimento emessi con elementi di partecipazione discrezionale - -
Contratti d'investimento emessi senza elementi di partecipazione discrezionale 162 164
Cessioni in riassicurazione - -

Rischio di tasso di interesse sui flussi finanziari

Operatività assicurativa -Rischio di tasso di interesse sui flussi finanziari

31 dicembre 2023 31 dicembre 2024
Descrizione
(milioni di euro)
Esposizione al rischio Esposizione
al rischio
Risultato prima
delle imposte
Nominale Nominale +100 bps -100 bps
Attività finanziarie
Attività finanziarie al FVTOCI 3.332 2.197 2 (2)
Attività finanziarie al FVTPL 112 91 1 (1)
Cassa e Depositi BancoPosta - - -
Disponibilità liquide e mezzi equivalenti 2.852 3.757 14 (14)
Totale 6.296 6.045 16 (16)

Nell'ambito delle Attività finanziarie, il rischio di interesse sui flussi finanziari riguarda principalmente titoli a reddito fisso al fair value nelle altre componenti del conto economico complessivo e depositi bancari a tasso variabile detenuti dalle società rientranti nel settore assicurativo:

  • una quota del portafoglio titoli di Poste Vita SpA, per un nominale complessivo di 2.136 milioni di euro;
  • una quota del portafoglio titoli detenuti da Poste Assicura SpA per un nominale complessivo di 51 milioni di euro;

Relativamente alle passività assicurative, si ritiene che l'esposizione al rischio non sia significativa.

Rischio di tasso di inflazione sui flussi finanziari

Rischio tasso di inflazione sui flussi finanziari

31 dicembre
2023
31 dicembre 2024
Descrizione
(milioni di euro)
Esposizione al rischio Esposizione al rischio Risultato prima
delle imposte
Nominale Valore di
Bilancio
Nominale Valore di
Bilancio
+100bps -100bps
Attività finanziarie
Attività finanziarie al Costo ammortizzato
72 91 72 93 0 (0)
Attività finanziarie al FVTOCI 6.676 7.893 5.364 6.715 1 (1)
Totale 6.748 7.984 5.436 6.808 1 (1)

Al 31 dicembre 2024, il rischio di tasso di inflazione sui flussi finanziari riguarda i titoli di Stato indicizzati all'inflazione. Del valore nominale complessivo, 5.390 milioni di euro sono detenuti da Poste Vita SpA e 40 milioni di euro detenuti da Poste Assicura SpA.

Relativamente alle passività assicurative, si ritiene che l'esposizione al rischio non sia significativa.

Rischio riscatti

Ai fini dell'analisi di sensitività al 31 dicembre 2024 sul rischio Riscatti sono state prese in considerazione le passività assicurative esposte alle fluttuazioni di valore e sottoposte a uno stress di variabilità del tasso di riscatto in incremento del 10%. Si riportano di seguito le esposizioni a tale rischio:

Descrizione
(milioni di euro)
31 dicembre 2023 31 dicembre 2024
Esposizione al
rischio
Esposizione
al rischio
Margine dei servizi
contrattuali
Risultato prima
delle imposte
Riserve di Patrimonio
Netto al lordo delle
imposte
Fair value Fair value +10% +10% +10%
Passività
assicurative 154.560 161.017 (374) (4)
-

Operatività assicurativa - Rischio riscatti

L'analisi di sensitivity evidenzia come un eventuale incremento del 10% sul tasso di riscatto genererebbe una variazione negativa del Margine dei servizi contrattuali di 374 milioni di euro, principalmente riconducibile alla riduzione della duration delle passività per effetto delle maggiori uscite e una variazione negativa del risultato prima delle imposte di 4 milioni di euro, principalmente riconducibile al minor rilascio di CSM derivante dalla riduzione dello stock.

Per quanto riguarda gli effetti al netto della mitigazione della riassicurazione, questi risultano sostanzialmente allineati a quanto presentato in tabella poiché la copertura in essere non viene attivata in caso di aumento del 10% del tasso di riscatto.

In riferimento alla partecipazione in Cronos Vita, iscritta nella situazione patrimoniale al suo valore di acquisto, come definito dall'IFRS 5 – Attività non correnti possedute per la vendita e attività operative cessate, si rimanda al paragrafo A14 - Attività non correnti e gruppi di attività in dismissione.

Rischio riservazione

Ai fini dell'analisi di sensitività al 31 dicembre 2024 del rischio di Riservazione sono state prese in considerazione le passività assicurative esposte alle fluttuazioni di valore e sottoposte a uno stress di variabilità, calcolato con riferimento alle possibili variazioni del loss ratio in incremento/decremento del 2%. Si riportano di seguito le esposizioni e tale rischio sia al lordo che al netto dell'effetto mitigazione relativo alla riassicurazione:

Operatività assicurativa - Rischio riservazione lordo riassicurazione

31 dicembre 2023 31 dicembre 2024
Descrizione
(milioni di euro)
Esposizione al rischio Esposizione
al rischio
Margine dei
servizi
contrattuali
Risultato
prima
delle
imposte
Riserve di
Patrimonio
Netto al
lordo delle
imposte
Fair value Fair value +2% -2% +2% -2% +2% -2%
Passività assicurative 499 587 (1) 2 (2) 3 1 (0)
Operatività assicurativa - Rischio riservazione netto riassicurazione
31 dicembre 2023 31 dicembre 2024
Descrizione
(milioni di euro)
Esposizione al rischio Esposizione al
rischio
Margine
dei servizi
contrattuali
Risultato
prima
delle
imposte
Riserve di
Patrimonio
Netto al
lordo delle
imposte
Fair value Fair value +2% -2% +2% -2% +2% -2%
Passività assicurative 409 450 (0) 1 (2) 3 1 (0)

Rischio concentrazione

In merito al business Vita, i prodotti attualmente collocati presentano caratteristiche abbastanza standardizzate e con garanzie di minimo relativamente basse per la maggioranza del portafoglio non consolidate anno per anno. La distribuzione geografica di tali prodotti è omogenea su tutto il territorio nazionale conseguentemente alla capillarità della rete distributiva. Il portafoglio prodotti del Gruppo risulta ancora particolarmente concentrato nei prodotti rivalutabili di tipo tradizionale. Sulla base di queste considerazioni il rischio di concentrazione del business Vita risulta medio.

Di seguito si fornisce una rappresentazione della concentrazione del business Vita al 31 dicembre 2024 per tipologia di prodotto, dove si può notare che la maggiore concentrazione dei rischi è relativa ai prodotti rivalutabili (Gestioni separate).

Operatività assicurativa - Rischio di concentrazione - Vita

Tipologia prodotto 31 dicembre 2024
Prodotti collegati alle Gestioni separate 89%
Prodotti di protezione 0%
Prodotti Index/Unit 10%

Relativamente al business Danni, i prodotti attualmente collocati dal Gruppo presentano caratteristiche abbastanza standardizzate. La distribuzione geografica di tali prodotti è omogenea su tutto il territorio nazionale conseguentemente alla capillarità della rete distributiva. Il portafoglio prodotti risulta principalmente concentrato sui prodotti salute (Line of business Medical Expenses ed Income Protection). Sulla base di queste considerazioni il rischio di concentrazione del business Danni risulta medio.

Di seguito si fornisce una rappresentazione della raccolta lorda al 31 dicembre 2024 per tipologia di prodotto, da cui si evince che la maggiore concentrazione dei rischi è relativa ai prodotti appartenenti alla linea "modulare" e dal segmento

Operatività assicurativa - Rischio di concentrazione - Danni

Tipologia prodotto 31 dicembre 2024
Linea protezione beni & persona & modulare 34%
Reti Terze 10%
Linea protezione pagamenti 9%
Cessione del quinto 6%
Integrazione Vita Danni 4%
Welfare e altri direzionali 38%

"Welfare", quest'ultimo riferito alle polizze collettive sottoscritte con i clienti corporate (Employee Benefits).

Sviluppo sinistri

Si riporta di seguito, l'informativa relativa allo sviluppo dei sinistri non attualizzati, sia in termini di pagato cumulato alla data, sia in termini di valori a costo ultimo338, al lordo e al netto della riassicurazione.

338 Per valore a costo ultimo si intende la stima relativa alla liquidazione finale che l'assicuratore si aspetta di pagare per un singolo sinistro o per un'intera generazione di sinistri. Tale importo comprende tutti i valori che dovranno essere liquidati all'assicurato e/o danneggiato, comprensivi delle spese di liquidazione.

La tabella di seguito rappresenta l'andamento dei sinistri pagati cumulati e del costo ultimo per anno di generazione.

Operatività assicurativa - Sviluppo sinistri al lordo della riassicurazione

Sinistri/Fasce Sinistri pagati cumulati e altri costi direttamente imputabili pagati (A)
temporali Anno T-9 Anno T-8 Anno T-7 Anno T-6 Anno T-5 Anno T-4 Anno T-3 Anno T-2 Anno T-1 Anno T Totale
1. Alla fine
dell'anno di
accadimento
2. Un anno
dopo
(28) (20) (16) (19) (13) (13) (101) (122) (174) (216)
3. Due anni
dopo
(52)
(57)
(38)
(42)
(28)
(30)
(30)
(32)
(23)
(113)
(113)
(121)
(175)
(189)
(215)
(235)
(282)
4. Tre anni
dopo
5. Quattro anni
(58) (42) (31) (72) (115) (123) (195)
dopo
6. Cinque anni
(57) (42) (59) (71) (116) (125)
dopo
7. Sei anni
dopo
(56)
(77)
(64)
(63)
(59)
(58)
(72)
(73)
(117)
8. Sette anni
dopo
9. Otto anni
(76) (63) (59)
dopo
10. Nove anni
dopo
(75)
(76)
(63)
Totale (76) (63) (59) (73) (117) (125) (195) (235) (282) (216) (1.440)
Sinistri/Fasce Stima del costo ultimo dei sinistri cumulati (importo al lordo delle cessioni in riassicurazione e non attualizzato) (B)
temporali Anno T-9 Anno T-8 Anno T-7 Anno T-6 Anno T-5 Anno T-4 Anno T-3 Anno T-2 Anno T-1 Anno T Totale
1. Alla fine
dell'anno di
accadimento
(58) (31) (20) (21) (13) (13) (201) (256) (346) (426)
2. Un anno
dopo
(83) (52) (32) (32) (23) (143) (217) (271) (349)
3. Due anni
dopo
(89) (54) (34) (34) (129) (137) (211) (267)
4. Tre anni
dopo
(75) (52) (33) (79) (124) (133) (206)
5. Quattro anni
dopo
6. Cinque anni
(73) (47) (65) (75) (121) (132)
dopo
7. Sei anni
(71) (69) (61) (74) (121)
dopo
8. Sette anni
(96) (66) (60) (74)
dopo
9. Otto anni
(93) (66) (59)
dopo (95) (63)
10. Nove anni
dopo
(69)
Totale (69) (63) (59) (74) (121) (132) (206) (267) (349) (426) (1.766)
C. Passività
per sinistri
accaduti
lorda non
attualizzata -
T a T-9 (B –
A)
6 (0) (0) (1) (4) (7) (12) (32) (67) (210) (326)
D. Passività
per sinistri
accaduti lorda
non
attualizzata -
anni
precedenti a
T-9
(1)
E. Effetto
attualizzazion
e
11
F. Effetto della
rettifica per i
rischi non
finanziari
(14)
G. Passività
per sinistri
accaduti lorda
dei contratti
assicurativi
emessi
(330)

I sinistri pagati cumulati, al 31 dicembre 2024 ammontano ad 1.440 milioni di euro, di cui oltre il 50% sono relativi a sinistri accaduti dal 2021 al 2024.

I sinistri pagati cumulati, comprensivi della stima a costo ultimo, ammontano al 31 dicembre 2024 a 1.766, di cui oltre il 60% riguardano sinistri accaduti tra il 2021 e il 2024.

Alla data di chiusura del bilancio, risultano liquidati circa l'80% dei sinistri cumulati comprensivi della stima a costo ultimo. Infatti, il saldo finale della passività per residua copertura non attualizzata al 31 dicembre 2024 ammonta a 326339 milioni di euro. Tale importo resta accantonato per sostenere gli impegni nei confronti degli assicurati per gli esercizi futuri e fa riferimento, per circa il 64% a sinistri accaduti nel corso dell'esercizio 2024.

L'effetto attualizzazione su tali flussi futuri attesi è pari a 11 milioni di euro, mentre l'aggiustamento per il rischio non finanziario ammonta a circa 14 milioni di euro.

339 Tale importo riguarda la passività per sinistri accaduti di Poste Assicura SpA e la riserva per sinistri accaduti di Net Insurance SpA al lordo degli importi riconducibili ai flussi relativi ai crediti per somme da recuperare su tali sinistri accaduti.

Operatività assicurativa - Sviluppo sinistri al netto della riassicurazione

Sinistri/Fasce Sinistri pagati cumulati e altri costi direttamente imputabili pagati al netto della riassicurazione (A)
temporali Anno T-9 Anno T-8 Anno T-7 Anno T-6 Anno T-5 Anno T-4 Anno T-3 Anno T-2 Anno T-1 Anno T Totale
1. Alla fine
dell'anno di
accadimento (20) (7) (5) (10) (1) (5) (86) (111) (155) (158)
2. Un anno
dopo
(35) (14) (8) (14) (5) (92) (150) (198) (230)
3. Due anni
dopo (37) (15) (8) (15) (83) (98) (162) (213)
4. Tre anni
dopo (37) (15) (9) (43) (84) (99) (164)
5. Quattro anni
dopo (37) (15) (29) (43) (85) (99)
6. Cinque anni
dopo (35) (31) (29) (43) (85)
7. Sei anni
dopo (50) (31) (29) (43)
8. Sette anni
dopo
9. Otto anni
(49) (31) (29)
dopo (49) (31)
10. Nove anni
dopo (49)
Totale (49) (31) (29) (43) (85) (99) (164) (213) (230) (158) (1.102)
Sinistri/Fasce Stima del costo ultimo dei sinistri cumulati (importo al netto delle cessioni in riassicurazione e non attualizzato) (B)
temporali Anno T-9 Anno T-8 Anno T-7 Anno T-6 Anno T-5 Anno T-4 Anno T-3 Anno T-2 Anno T-1 Anno T Totale
1. Alla fine
dell'anno di
accadimento
(38) (14) (7) (12) (1) (5) (181) (244) (299) (327)
2. Un anno
dopo
(52) (23) (10) (15) (5) (118) (189) (253) (290)
3. Due anni
dopo
(53) (21) (10) (16) (95) (112) (183) (243)
4. Tre anni
dopo
(37) (17) (10) (48) (91) (108) (175)
5. Quattro anni
dopo
6. Cinque anni
(42) (15) (32) (45) (89) (105)
dopo
7. Sei anni
(41) (33) (30) (44) (88)
dopo
8. Sette anni
(59) (32) (29) (43)
dopo
9. Otto anni
(55) (33) (29)
dopo
10. Nove anni
(58) (31)
dopo (43)
C. Passività
per sinistri
accaduti
netta non
attualizzata -
anno di
accadimento
da T a T-9
(Totale B –
Totale A)
6 0 0 (0) (2) (6) (11) (31) (60) (170) (273)
D. Passività
per sinistri
accaduti netta
non
attualizzata -
anni
precedenti a
T-9
(0)
E. Effetto
attualizzazion
e
10
F. Effetto della
rettifica per i
rischi non
finanziari
3
G. Passività
per sinistri
accaduti netta
dei contratti
assicurativi
(260)

emessi

OPERATIVITÀ POSTALE E COMMERCIALE

Rischio di tasso di interesse sul fair value

31 dicembre 2023 31 dicembre 2024
Descrizione
(milioni di euro)
Esposizione al
rischio
Esposizione al
rischio
Riserve di Patrimonio netto al lordo delle
imposte
Nominale Fair value Nominale Fair value +100bps -100bps
Attività finanziarie
Attività finanziarie al FVTOCI 110 99 110 102 (3)
3
Totale 110 99 110 102 (3)
3

Nell'ambito dell'operatività postale e commerciale, l'esposizione al rischio in commento è riferita ad Attività finanziarie al fair value rilevato nelle Altre componenti di Conto economico complessivo rappresentate da titoli di Stato a reddito fisso detenuti dalla Capogruppo.

Rischio prezzo

Operatività postale e commerciale - Rischio prezzo
31 dicembre 2023 31 dicembre 2024
Descrizione
(milioni di euro)
Esposizione al rischio Esposizione al
rischio
Riserve di Patrimonio netto al
lordo delle imposte
+ Vol 260gg - Vol 260gg
Attività finanziarie
Attività finanziarie al FVTOCI
345 249 70 (70)
Totale 345 249 70 (70)

Le Attività finanziarie al fair value rilevato nelle altre componenti di Conto economico complessivo si riferiscono alle azioni Nexi detenute da Poste Italiane SpA e iscritte ad un valore di 249 milioni di euro. Per ulteriori informazioni sull'operazione societaria si rimanda al paragrafo 3.2 Eventi successivi alla chiusura del 31 dicembre 2024.

La Capogruppo detiene ulteriori titoli azionari nelle società Moneyfarm, sennder Technologies GmbH, Milkman e Scalapay Limited, anch'esse classificate tra le Attività finanziarie al fair value rilevato nelle altre componenti di Conto economico complessivo, non oggetto di sensitivity nella tabella che precede.

Rischio valuta

Operatività postale e commerciale - Rischio valuta

31 dicembre 2023 31 dicembre 2024
Descrizione
(milioni di euro)
Posizione in GBP Posizione
in Euro
Posizione
in GBP
Posizione
in Euro
Riserve di Patrimonio netto
al lordo delle imposte
+ Vol 260gg - Vol 260gg
Attività finanziarie
Attività finanziarie al FVTOCI 48 55 47 56 2 (2)
Totale 48 55 47 56 2 (2)

Al 31 dicembre 2024 il rischio in commento si riferisce esclusivamente a un investimento azionario detenuto dalla Capogruppo nella società Moneyfarm.

Inoltre, viene di seguito indicato il rischio riguardante la posizione commerciale netta in DSP, valuta sintetica determinata dalla media ponderata dei tassi di cambio di quattro valute principali (Euro, Dollaro USA, Sterlina Britannica, Yen Giapponese), detenuta da Poste Italiane SpA, e utilizzata a livello mondiale per il regolamento delle posizioni commerciali tra Operatori Postali.

31 dicembre 2023 31 dicembre 2024
Descrizione
(milioni di euro)
Posizione in
DSP
Posizione in
Euro
Posizione in
DSP
Posizione in
Euro
Risultato prima
delle imposte
+ Vol 260gg - Vol 260gg
Attività correnti in DSP 77 94 88 107 3 (3)
Passività correnti in DSP (67) (82) (64) (78) (2) 2
Totale 10 12 24 29 1 (1)

Infine, si segnala che il Gruppo Poste Italiane è soggetto al rischio di valuta traslativo, ovvero al rischio di tasso di cambio riconducibile alla conversione in euro delle poste relative alle partecipazioni in società la cui divisa di conto è diversa dall'euro, la valuta funzionale del Gruppo. Per il dettaglio di tali società si rimanda al paragrafo "Perimetro di consolidamento e dati salienti delle partecipazioni".

Al 31 dicembre 2024, tuttavia, una variazione significativa dei tassi di cambio non comporterebbe comunque effetti rilevanti sul Bilancio consolidato del Gruppo.

Rischio spread

Si riporta di seguito l'esito dell'analisi di sensitività340 al rischio spread effettuata al 31 dicembre 2024 limitatamente alle Attività finanziarie al FVTOCI che riguardano titoli di Stato a reddito fisso:

340 Ai fini della sensitivity è stata utilizzata la curva tasso swap e la curva BTP (tasso swap a 10 anni pari a 236 bps e lo spread del BTP rispetto al tasso swap a 10 anni pari a 116 bps).

Operatività postale e commerciale - Rischio spread su fair value
31 dicembre 2023 31 dicembre 2024
Descrizione
(milioni di euro)
Esposizione al rischio Riserve di
Patrimonio
netto al lordo
delle imposte
Esposizione al rischio
Nominale
Fair value
Nominale Fair value +100bps
Attività finanziarie
Attività finanziarie al FVTOCI
110 99 110 102 (3)
Totale 110 99 110 102 (3)

Rischio di credito

Le informazioni relative all'esposizione al rischio di credito sono presentate nella seguente sezione esclusivamente per le attività finanziarie diverse dai crediti commerciali e dagli altri crediti e attività soggette alle disposizioni in materia di riduzione di valore, per la cui informativa si rimanda alla Nota A8 – Crediti commerciali e alla Nota A9 – Altri crediti e attività.

Esposizione al rischio di credito

La tabella che segue riporta un'analisi dell'esposizione al 31 dicembre 2024 delle Attività finanziarie afferenti al settore Postale e Commerciale per le quali è utilizzato il General deterioration model. L'analisi mostra l'esposizione per classe di attività finanziarie suddivise per stage. Gli importi si riferiscono al valore contabile lordo (costo ammortizzato al lordo dell'ECL), se non diversamente indicato, e non tengono in considerazione garanzie o altri strumenti di attenuazione del rischio di credito.

Operatività postale e commerciale - Rischio di credito - Rating

Descrizione da AAA a AA- da A+ a BBB- da BB+ a C Effetti
(milioni di euro) Stage
1
Stage
2
Stage 1 Stage 2 Stage
1
Stage
2
Not
rated
della
copertura
Totale
2024
Attività finanziarie al costo ammortizzato
Valore contabile lordo
- - 21 - - - 21
Fondo a copertura perdite attese - - (20) - - - (20)
Totale costo ammortizzato al 31 dicembre
2024
- - 1 - - - 4 6
Attività finanziarie al FVTOCI
Valore contabile lordo - - 103 - - - 103
Fair value al 31 dicembre 2024 - - 102 - - - 102
2023
Attività finanziarie al costo ammortizzato
Valore contabile lordo - - 20 - - - 20
Fondo a copertura perdite attese - - (20) - - - (20)
Totale costo ammortizzato al 31 dicembre
2023
- - (0) - - - 4 4
Attività finanziarie al FVTOCI
Valore contabile lordo - - 101 - - - 101
Fair value al 31 dicembre 2023 - - 99 - - - 99

Le Attività finanziarie che rilevano al rischio in commento si riferiscono a crediti finanziari detenuti dalla Capogruppo e valutati al costo ammortizzato per un valore contabile lordo di circa 21 milioni di euro quasi totalmente svalutati; nonché titoli a reddito fisso valutati al fair value rilevato nelle altre componenti di Conto economico complessivo per un valore di bilancio di 102 milioni di euro.

La tabella che segue presenta l'analisi sulla concentrazione del rischio di credito per classe di attività finanziarie sulla base della controparte.

Gruppo Poste Italiane - Rischio di credito - Concentrazione rischio di credito

31.12.2024 31.12.2023
Descrizione
(milioni di euro)
Valore contabile
lordo
Fondo a
copertura
perdite attese
Valore contabile
lordo
Fondo a copertura
perdite attese
Attività finanziarie al Costo ammortizzato 21 (20) 20 (20)
Corporate 21 (20) 20 (20)
Attività finanziarie al FVTOCI 103 (0) 101 -
Sovereign 103 (0) 101 -
Totale 124 (20) 121 (20)

Misurazione dell'ECL

Al 31 dicembre 2024 la stima delle perdite attese sugli strumenti finanziari riguarda quasi esclusivamente i crediti finanziari al costo ammortizzato per circa 20 milioni di euro. Il fondo è rimasto invariato rispetto al 31 dicembre 2023.

Rischio di liquidità

Le tabelle che seguono presentano il raffronto tra passività e attività finanziarie del settore Postale e commerciale in essere al 31 dicembre 2023.

Rischio di liquidità -

Passivo
31.12.2024 31.12.2023
Descrizione
(milioni di euro)
Entro
l'esercizio
tra 1 e 5
anni
oltre 5
anni
Totale Entro
l'esercizio
tra 1 e 5
anni
oltre 5
anni
Totale
Passività finanziarie 328 2.076 955 3.359 825 2.219 304 3.348
Debiti commerciali 1.471 - - 1.471 1.749 - - 1.749
Altre passività 1.251 196 0 1.447 1.264 224 1 1.489
Totale Passivo 3.050 2.272 955 6.277 3.838 2.443 305 6.586

Nella tabella che precede, i flussi di cassa previsti in uscita sono distinti per scadenza. I rimborsi in linea capitale, al relativo valore nominale, sono aumentati degli interessi calcolati, ove applicabile, in base alla curva dei tassi di interesse al 31 dicembre 2023.

Rischio di liquidità - Attivo

31.12.2024 31.12.2023
Descrizione
(milioni di euro)
Entro
l'esercizio
tra 1 e
5 anni
oltre 5
anni
Totale Entro
l'esercizio
tra 1 e 5
anni
oltre 5
anni
Totale
Attività finanziarie
Crediti commerciali
8
1.330
111
2
3
-
122
1.332
2
1.658
122
2
2
-
125
1.660
Altri crediti e attività 349 29 12 391 320 37 16 373
Crediti d'imposta legge 77/2020 - - 265 265 59 273 137 469
Disponibilità liquide e mezzi
equivalenti (*)
617 - - 617 650 - - 650
Totale Attivo 2.305 142 280 2.726 2.688 434 155 3.277

(*) esposte al lordo dell'elisione della liquidità

Con riferimento alle attività, i flussi di cassa in entrata sono distinti per scadenza, esposti al loro valore nominale e aumentati, ove applicabile, dei principali interessi da incassare. Gli investimenti comprendono gli impieghi in titoli detenuti dalla Capogruppo, rappresentati in base ai flussi di cassa attesi, composti dal valore di rimborso dei titoli in portafoglio e dalle relative cedole di interesse alle diverse scadenze.

Le linee di credito committed e uncommitted a disposizione delle società del Gruppo appartenenti al settore operativo in commento, nonché i relativi utilizzi, sono riepilogati nella tabella che segue.

Descrizione Saldo al Saldo al
(milioni di euro) 31.12.2024 31.12.2023
Linee di credito committed 2.750 2.450
Finanziamenti a breve 2.750 2.450
Linee di credito uncommitted 2.225 2.162
Finanziamenti a breve 910 960
Scoperti di c/c 185 185
Crediti di firma 1.130 1.017
Totale 4.975 4.612
Utilizzi uncommitted 675 554
Finanziamenti a breve - 0
Credti di firma 675 554
Totale 675 554

A fronte delle linee di credito ottenute non è stata costituita alcuna forma di garanzia reale.

La Capogruppo ha in essere al 31 dicembre 2024 un programma EMTN – Euro Medium Term Note di 2,5 miliardi di euro, grazie al quale il Gruppo può reperire sul mercato dei capitali ulteriori 2 miliardi di euro.

Nell'ambito di tale programma, nel mese di dicembre 2024 è stata rimborsata la prima tranche del valore nominale di 500 milioni di euro del prestito senior unsecured emesso da Poste Italiane il 10 dicembre 2020.

Le linee di credito esistenti ed i finanziamenti in essere sono commisurati a coprire le esigenze finanziarie previste ad oggi.

Rischio di tasso di interesse sui flussi finanziari

Nell'ambito delle Attività finanziarie appartenenti al settore postale e commerciale, il rischio di tasso d'interesse sui flussi finanziari riguarda depositi bancari a tasso variabile detenuti dalla Capogruppo per circa 324 milioni di euro (75 milioni di euro al 31 dicembre 2023) mentre nell'ambito delle Passività finanziarie riguarda il finanziamento CEB a tasso variabile sottoscritto dalla Capogruppo per 240 milioni di euro e il finanziamento BEI a tasso variabile per 450 milioni di euro. Le analisi di sensitività effettuate al 31 dicembre 2024 non evidenziano effetti significativi sul risultato prima delle imposte.

OPERATIVITÀ SERVIZI POSTEPAY

Rischio valuta

Nell'ambito del settore servizi Postepay le Attività finanziarie esposte al rischio in commento si riferiscono all'investimento azionario detenuto dalla società Postepay in Volanté (6 milioni di euro al 31 dicembre 2024 e 7 milioni di euro al 31 dicembre 2023) e al prestito convertibile emesso dalla società Volanté sottoscritto nel corso dell'esercizio 2024 da Postepay e rilevato nelle attività finanziarie al fair value a conto economico per circa un milione di euro. Le analisi di sensitività effettuate non evidenziano effetti significativi sul risultato prima delle imposte né sulle riserve di patrimonio netto della società.

Rischio Credito

Per le informazioni relative all'esposizione al rischio di credito sui crediti commerciali e su gli altri crediti e attività soggette alle disposizioni in materia di riduzione di valore si rimanda alla Nota A8 – Crediti commerciali e alla Nota A9 – Altri crediti e attività.

Le attività finanziarie esposte al rischio in commento al 31 dicembre 2024, si riferiscono a crediti finanziari verso controparti corporate, valutati al costo ammortizzato, appartenenti alla categoria di rating A+/BBB- per un valore contabile lordo di circa 15 milioni di euro e stage 1, e per un valore contabile lordo di circa 7 milioni di euro alla categoria di rating BB+/C e stage 1. Al 31 dicembre 2024 la stima delle perdite attese su tali strumenti finanziari risulta non essere significativa.

Rischio di liquidità

Nelle tabelle che seguono è esposto il raffronto tra passività e attività finanziarie rientranti nel settore servizi Postepay e in essere al 31 dicembre 2024.

Rischio di liquidità - Passivo

Descrizione
(milioni di euro)
31.12.2024 31.12.2023
Entro
l'esercizio
tra 1 e 5
anni
oltre 5
anni
Totale Entro
l'esercizio
tra 1 e 5
anni
oltre 5
anni
Totale
Passività finanziarie 10.762 7 - 10.770 10.275 8 - 10.282
Debiti commerciali 422 - - 422 390 - - 390
Altre passività 89 1 0 91 84 2 0 85
Totale Passivo 11.274 9 0 11.282 10.748 10 0 10.757

Nella tabella che precede, i flussi di cassa previsti in uscita sono distinti per scadenza. I rimborsi in linea capitale, al relativo valore nominale, sono aumentati degli interessi calcolati, ove applicabile, in base alla curva dei tassi di interesse al 31 dicembre 2024.

Rischio di liquidità - Attivo

31.12.2024 31.12.2023
Descrizione
(milioni di euro)
Entro
l'esercizio
tra 1 e
5 anni
oltre 5
anni
Totale Entro
l'esercizio
tra 1 e 5
anni
oltre 5
anni
Totale
Attività finanziarie 291 0 - 291 299 0 - 299
Crediti commerciali 195 - - 195 155 - - 155
Altri crediti e attività 56 2 - 58 56 2 - 58
Disponibilità liquide e mezzi equivalenti (*) 126 - - 126 65 - - 65
Totale Attivo 668 2 - 670 575 2 - 577

(*) Esposte al lordo dell'elisione della liquidità

Con riferimento alle attività, i flussi di cassa in entrata sono distinti per scadenza, esposti al loro valore nominale e aumentati, ove applicabile, dei principali interessi da incassare.

Al 31 dicembre 2024, le società del settore in commento presentano, inoltre, linee di credito per circa 35 milioni di euro per crediti di firma utilizzate per circa 5 milioni di euro.

Ulteriori esigenze di liquidità possono essere fronteggiate mediante il ricorso a linee di credito stipulate dalla Capogruppo, per il cui dettaglio si rimanda al paragrafo relativo al rischio di liquidità dell'operatività postale e commerciale.

A fronte delle linee di credito ottenute non è stata costituita alcuna forma di garanzia reale.

Le linee di credito esistenti ed i finanziamenti in essere sono commisurati a coprire le esigenze finanziarie previste ad oggi.

Rischio di tasso di interesse sui flussi finanziari

Nell'ambito dell'operatività servizi Postepay, le Attività finanziarie esposte al rischio in commento sono interamente riferite a depositi bancari a tasso variabile detenuti dalla società LIS Pay per un valore nominale, al 31 dicembre 2024, di circa 79 milioni di euro. Le analisi di sensitività effettuate evidenziano che per effetto di uno shift parallelo di +/- 100 bps del tasso di interesse, l'impatto sul risultato prima delle imposte sarebbe rispettivamente in entrambi i casi positivo di circa 3 milioni di euro e di circa 2 milione di euro.

4.7. FAIR VALUE DEGLI STRUMENTI FINANZIARI

4.7.1 TECNICHE DI VALUTAZIONE DEL FAIR VALUE

Il Gruppo Poste Italiane si è dotato di una Policy sul fair value che disciplina i principi e le regole generali che governano il processo di determinazione del fair value ai fini della redazione del Bilancio, ai fini delle valutazioni di risk management e a supporto delle attività condotte sul mercato dalle funzioni di finanza delle diverse entità del Gruppo. I principi generali per la valutazione a fair value degli strumenti finanziari non sono variati rispetto al 31 dicembre 2023, fatta salva l'opportuna integrazione degli stessi al fine di tener conto della nuova esposizione all'interno del portafoglio titoli del Gruppo Poste Italiane delle singole componenti dei Fondi Multi-asset consolidati, le cui componenti risultano valutate in coerenza con le tecniche utilizzate per la valorizzazione delle stesse in linea con quanto previsto dal Provvedimento Banca d'Italia del 19 gennaio 2015 e s.m.i. recante il Regolamento sulla gestione collettiva del risparmio. Tali principi generali sono stati individuati nel rispetto delle indicazioni provenienti dai principi contabili di riferimento e dai diversi Regulators (bancari ed assicurativi), garantendo omogeneità nelle tecniche di valutazione adottate nell'ambito del Gruppo. Le metodologie di dettaglio sono state aggiornate, ove necessario, per tenere conto delle evoluzioni dell'operatività e delle prassi di mercato registrate nel corso dell'esercizio.

In conformità a quanto indicato dall'IFRS 13 - Valutazione del fair value, di seguito si descrivono le tecniche di valutazione del fair value utilizzate all'interno del Gruppo Poste Italiane.

Le attività e passività interessate (nello specifico, attività e passività iscritte al fair value e attività e passività iscritte al costo ovvero al costo ammortizzato, per le quali si fornisce il fair value nelle note di bilancio) sono classificate in base ad una scala gerarchica che riflette la rilevanza delle fonti utilizzate nell'effettuare le valutazioni.

La scala gerarchica è composta dai 3 livelli di seguito rappresentati.

Livello 1: appartengono a tale livello le valutazioni di fair value effettuate tramite prezzi quotati (non rettificati) in mercati attivi per attività o passività identiche a cui l'entità può accedere alla data di valutazione. Per il Gruppo Poste Italiane rilevano le seguenti categorie di strumenti finanziari:

Titoli obbligazionari quotati su mercati attivi:

  • Titoli obbligazionari emessi da Enti governativi UE o soggetti non governativi: la valutazione viene effettuata considerando i prezzi bid secondo un ordine gerarchico che vede in primo luogo il ricorso al mercato MTS (Mercato Telematico dei Titoli di Stato all'ingrosso), quindi al mercato MILA (Milan Stock Exchange), per i titoli obbligazionari indirizzati prevalentemente alla clientela retail e, infine, al CBBT (Bloomberg Composite Price);
  • Passività finanziarie: la valutazione viene effettuata considerando i prezzi ask rilevati sul mercato CBBT (Bloomberg Composite Price).

Titoli azionari e ETF (Exchange Traded Fund) quotati in mercati attivi: la valutazione viene effettuata considerando il prezzo derivante dall'ultimo contratto scambiato nella giornata presso la Borsa di riferimento.

Fondi mobiliari di investimento aperti quotati: la valutazione viene effettuata considerando il prezzo di mercato di chiusura giornaliero come fornito dall'info provider Bloomberg o dal gestore del fondo. La quotazione degli strumenti di tipo obbligazionario di Livello 1 incorpora la componente di rischio credito. Nella valutazione degli strumenti finanziari denominati in valuta diversa dall'Euro si utilizzano i tassi di cambio forniti dalla Banca Centrale Europea.

Livello 2: appartengono a tale livello le valutazioni effettuate impiegando input diversi dai prezzi quotati inclusi nel Livello 1 ed osservabili direttamente o indirettamente per l'attività o per la passività341. Per il Gruppo Poste Italiane rilevano le seguenti categorie di strumenti finanziari:

587 341 Considerate le caratteristiche dell'operatività del Gruppo Poste Italiane, i dati di input osservabili, impiegati ai fini della

Titoli obbligazionari quotati su mercati non attivi o non quotati:

  • Titoli obbligazionari plain governativi e non, italiani e esteri: la valutazione viene effettuata tramite tecniche di discounted cash flow che prevedono l'attualizzazione dei flussi futuri utilizzando in input una curva dei rendimenti che incorpora lo spread rappresentativo del rischio credito in base a spread determinati su titoli benchmark dell'emittente o di altre società con caratteristiche similari all'emittente, quotati e liquidi. La curva dei rendimenti può essere soggetta a rettifiche di importo contenuto, per tenere conto del rischio di liquidità derivante dalla mancanza di un mercato attivo.
  • Titoli obbligazionari strutturati: la valutazione avviene applicando l'approccio building block che prevede la scomposizione della posizione strutturata nelle sue componenti elementari: componente obbligazionaria e componente opzionale. La valutazione della componente obbligazionaria viene effettuata sulla base di tecniche di discounted cash flow applicabili ai titoli obbligazionari plain così come definite al punto precedente. La componente opzionale che, considerate le caratteristiche dei titoli obbligazionari compresi nei portafogli del Gruppo Poste Italiane, è riconducibile al rischio tasso, viene valutata mediante un approccio in formula chiusa secondo modelli classici di valutazione delle opzioni aventi come sottostante tale specifico fattore di rischio.

Titoli azionari non quotati: sono compresi in tale categoria i titoli azionari non quotati quando è possibile fare riferimento al prezzo quotato di titoli azionari emessi dal medesimo emittente. Ad essi è applicato un fattore di sconto, quotato da primarie controparti di mercato, che rappresenta il costo implicito nel processo di conversione delle azioni non quotate in azioni quotate.

Fondi mobiliari di investimento aperti non quotati: la valutazione viene effettuata considerando l'ultimo NAV (Net Asset Value) disponibile del fondo così come fornito dall'info provider Bloomberg o determinato dal gestore del fondo.

Strumenti finanziari derivati:

Interest Rate Swap:

Plain vanilla interest rate swap: la valutazione viene effettuata utilizzando tecniche di discounted cash flow che prevedono l'attualizzazione dei differenziali tra i flussi cedolari propri delle due gambe (receiver e payer) previste dal contratto. La costruzione delle curve dei rendimenti per la stima dei futuri flussi contrattuali indicizzati a parametri di mercato (tassi monetari e/o inflazione) e l'attualizzazione dei differenziali viene effettuata applicando le prassi in vigore sui mercati dei capitali.

Interest rate swap con opzione implicita: la valutazione avviene applicando l'approccio building block che prevede la scomposizione della posizione strutturata nelle sue componenti elementari: componente lineare e componente opzionale. La valutazione della componente lineare viene effettuata applicando le tecniche di discounted cash flow definite per i plain vanilla interest rate swap al punto precedente. La componente opzionale che, considerate le caratteristiche degli strumenti finanziari derivati presenti nei portafogli di Poste Italiane, è riconducibile ai fattori di rischio tasso o inflazione, viene valutata mediante un approccio in formula chiusa secondo modelli classici di valutazione delle opzioni aventi come sottostante tali specifici fattori di rischio.

  • Bond forward: la valutazione viene effettuata attualizzando il differenziale tra il prezzo forward del titolo sottostante il derivato aggiornato alla data di valutazione ed il prezzo di regolamento.
  • Warrant: considerate le caratteristiche degli strumenti presenti in portafoglio, la valutazione viene effettuata tramite modello di equity local volatility. In particolare, poiché per tali strumenti sono stati stipulati accordi di buy-back con le controparti finanziarie strutturatrici dei warrants, e considerando che i modelli di valutazione utilizzati da queste ultime

588 determinazione del fair value delle singole forme tecniche, includono, ad esempio, prezzi quotati forniti da terzi (servizi di determinazione dei prezzi o broker), curve dei rendimenti e di inflazione, tassi di cambio forniti dalla Banca Centrale Europea, superfici di volatilità su tassi, premi delle opzioni su inflazione, interest rate swap spread o credit default spread rappresentativi del merito creditizio delle specifiche controparti, eventuali adjustment di liquidità quotati da primarie controparti di mercato.

sono coerenti con quelli utilizzati dal Gruppo, la valutazione viene effettuata utilizzando le quotazioni bid fornite dalle controparti stesse.

Forward su Cambi: la valutazione viene effettuata facendo la differenza tra il reciproco del cambio forward registrato alla data di valutazione ed il reciproco del cambio forward fissato alla Trade Date.

Gli strumenti finanziari derivati presenti nei portafogli di Poste Italiane sono soggetti a collateralizzazione e pertanto il fair value non necessita di aggiustamenti per tener conto del merito creditizio della controparte. La curva dei rendimenti impiegata per l'attualizzazione è selezionata in coerenza con le modalità di remunerazione previste per il cash collateral. L'approccio descritto è confermato anche nel caso di garanzie rappresentate da titoli di debito, considerato il livello contenuto di rischio di credito che contraddistingue gli effettivi titoli che costituiscono il collateral per il Gruppo Poste Italiane.

Nei rari casi in cui le caratteristiche degli accordi di collateralizzazione non consentano la sostanziale riduzione del rischio di controparte, la valutazione viene effettuata tramite tecniche di discounted cash flow che prevedono l'attualizzazione dei flussi futuri utilizzando in input una curva dei rendimenti che incorpora lo spread rappresentativo del rischio credito dell'emittente. In alternativa, viene utilizzato il metodo del valore corrente che consente di elaborare il CVA/DVA (Credit Valuation Adjustment / Debit Valuation Adjustment) in funzione delle principali caratteristiche tecnico-finanziarie dei contratti e la probabilità di default della controparte.

Reverse Repo: la valutazione viene effettuata tramite tecniche di discounted cash flow che prevedono l'attualizzazione dei futuri flussi contrattuali. Tali strumenti sono soggetti a collateralizzazione e pertanto il fair value non necessita di aggiustamenti per tenere in considerazione il merito creditizio.

Impieghi a tasso fisso e tasso variabile: la valutazione viene effettuata utilizzando tecniche di discounted cash flow. Lo spread di credito della controparte viene incorporato tramite:

  • l'utilizzo della curva governativa italiana o del credit default swap (CDS) della Repubblica Italiana, in caso di Amministrazioni Centrali italiane;
  • l'utilizzo di curve CDS quotate o, se non disponibili, l'adozione di curve CDS "sintetiche" rappresentative della classe di rating della controparte, costruite a partire dai dati di input osservabili sul mercato;
  • l'utilizzo di curve dei rendimenti costruite a partire dalle quotazioni delle emissioni obbligazionarie specifiche dell'emittente.

Passività finanziarie quotate su mercati non attivi o non quotate:

  • Titoli obbligazionari plain: la valutazione viene effettuata tramite tecniche di discounted cash flow che prevedono l'attualizzazione dei flussi futuri utilizzando in input una curva dei rendimenti che incorpora lo spread rappresentativo del rischio credito dell'emittente;
  • Titoli obbligazionari strutturati: la valutazione avviene applicando l'approccio building block che prevede la scomposizione della posizione strutturata nelle sue componenti elementari: componente obbligazionaria e componente opzionale. La valutazione della componente obbligazionaria viene effettuata utilizzando tecniche di discounted cash flow applicabili alle obbligazioni plain, così come definite al punto precedente. La componente opzionale riconducibile al rischio tasso, considerate le caratteristiche dei titoli obbligazionari emessi da società comprese nel gruppo Poste Italiane, viene valutata mediante un approccio in formula chiusa secondo modelli classici di valutazione delle opzioni aventi come sottostante tale specifico fattore di rischio.
  • Debiti finanziari: la valutazione viene effettuata tramite tecniche di discounted cash flow che prevedono l'attualizzazione dei flussi futuri utilizzando in input una curva dei rendimenti che incorpora lo spread rappresentativo del rischio credito.
  • Repo di finanziamento: la valutazione viene effettuata tramite tecniche di discounted cash flow che prevedono l'attualizzazione dei futuri flussi contrattuali. I Repo sono soggetti a collateralizzazione e pertanto il fair value non necessita di aggiustamenti per tenere in considerazione il merito creditizio.

Livello 3: appartengono a tale livello le valutazioni di fair value effettuate utilizzando oltre agli input di livello 2 anche input non osservabili per l'attività o per la passività. Per il Gruppo Poste Italiane rilevano le seguenti categorie di strumenti finanziari:

Impieghi a tasso fisso e tasso variabile: la valutazione viene effettuata utilizzando tecniche di discounted cash flow. Lo spread di credito della controparte viene determinato secondo le best practice di mercato, impiegando default probability e matrici di transizione elaborate da info providers esterni ed i parametri di loss given default stabiliti dalla normativa prudenziale per le banche o da valori benchmark di mercato.

Fondi chiusi non quotati: rientrano in tale categoria i fondi che investono prevalentemente in strumenti non quotati. La valutazione del fair value viene effettuata considerando l'ultimo NAV (Net Asset Value) disponibile, con periodicità almeno semestrale, comunicato dal gestore del fondo. Tale NAV viene aggiustato secondo i richiami e rimborsi comunicati dai gestori e intercorsi tra la data dell'ultima valorizzazione ufficiale al NAV e la data di valutazione.

Investimenti immobiliari (esclusi ex alloggi di servizio) e rimanenze di immobili destinati alla vendita: I valori di fair value, sia degli Investimenti Immobiliari che delle Rimanenze, sono stati determinati utilizzando principalmente la tecnica reddituale secondo cui il valore dell'immobile, deriva dall'attualizzazione dei cash flow che ci si attende verranno generati dai contratti di locazione e/o dai proventi delle vendite, al netto dei costi di pertinenza della proprietà; il procedimento utilizza un appropriato tasso di attualizzazione che considera analiticamente i rischi caratteristici dell'immobile.

Investimenti immobiliari (ex alloggi di servizio): Il prezzo degli investimenti in commento è determinato in base a criteri e parametri prestabiliti dalla normativa di riferimento (Legge 560 del 24 dicembre 1993) che ne stabilisce il prezzo di alienazione nel caso di vendita all'affittuario ovvero il prezzo minimo di alienazione nel caso in cui il bene venga venduto tramite un'asta pubblica.

Azioni non quotate: rientrano in tale categoria titoli azionari per i quali non sono disponibili prezzi osservabili direttamente o indirettamente sul mercato. La valutazione di tali strumenti viene effettuata a partire dal prezzo quotato di titoli azionari emessi dal medesimo emittente al quale viene applicato un fattore di sconto, calcolato tramite modello interno, che rappresenta il costo implicito nel processo di conversione delle azioni non quotate in azioni quotate. Nel caso specifico di strumenti azionari relativi a società non quotate in "start-up", invece, il fair value è determinato considerando la valutazione implicita al momento dell'acquisizione, rettificata da aggiustamenti di valore per tener conto di eventuali variazioni di prezzo desumibili da operazioni rilevanti342 osservabili sul mercato nei 12 mesi precedenti alla data di reporting. In via alternativa, ed in assenza di operazioni rilevanti, il fair value dell'azione è determinato mediante l'utilizzo di metodologie alternative (verifica di dati finanziari desumibili dai Business Plan della società se disponibili e analisi dell'andamento delle performance aziendali, utilizzo multipli di mercato, ecc.).

Crediti d'imposta Legge n. 77/2020: rientrano in tale categoria i crediti acquistati in riferimento al decreto rilancio n. 34/2020 (poi convertito con Legge n. 77 del 17 luglio 2020) per i quali non sono disponibili prezzi osservabili direttamente o indirettamente sul mercato. Per tale tipologia di strumenti, la metodologia di determinazione del fair value prevede l'applicazione della tecnica di valutazione del discounted cash flow che consiste nell'attualizzazione dei flussi di cassa a

342 Per operazione rilevante in tale contesto si intende un investimento minimo di 10 milioni di euro oppure almeno il 5% del capitale sociale dell'entità partecipata verificatosi negli ultimi dodici mesi dalla data di reporting.

scadenza tramite la curva dei rendimenti costruita aggiungendo alla curva dei tassi risk-free l'extra rendimento elaborato a partire dal prezzo alla data di acquisto dei crediti. Lo spread resta fisso per tutta la vita dello strumento.

Forward su titoli azionari non quotati: per tali strumenti viene ricalcolata la valutazione della controparte, attualizzando il differenziale tra il prezzo forward del titolo azionario sottostante il derivato aggiornato alla data di valutazione ed il prezzo di regolamento.

Equity detenuto in casse o banche popolari: rientrano in tale categoria le azioni che sono state ammesse sul mercato Hi-MTF (Vorvel) alla luce della Comunicazione Consob nr. 92492 del 1/10/2016 "Raccomandazione sulla distribuzione degli strumenti finanziari tramite una sede di negoziazione multilaterale" nonché a seguito delle novità introdotte dalla Direttiva 2014/65/UE del 15 maggio 2014 (MiFID II) e dal Regolamento UE N° 600/2014 (MiFIR). Per tali azioni è stato adottato il modello alternativo delle "transazioni sul mercato Hi-MTF" il quale prevede di:

  • utilizzare il prezzo dell'ultima transazione disponibile sul mercato Hi-MTF, a condizione che ci siano almeno due transazioni al mese su un orizzonte di 3 mesi;
  • applicare uno sconto di liquidità sul prezzo pari al massimo tra zero e il rapporto tra il valore della posizione detenuta dal Gruppo e il cumulato di tutte le transazioni avvenute degli ultimi 6 mesi, meno uno.

Fondi alternativi e Fondi di livello 3: in tale categoria rientrano i Fondi aperti quotati e non quotati che non possono essere catalogati di livello 2 e tutti i fondi alternativi. Il fair value di tali Fondi è rappresentato dal NAV, basato sul valore degli asset sottostanti, eventualmente rettificato sulla base di quanto previsto dal sistema dei controlli interni

4.7.2 GERARCHIA DEL FAIR VALUE

La seguente tabella mostra un'analisi degli strumenti finanziari misurati al fair value al 31 dicembre 2024, distinti per livello di gerarchia del fair value.

31.12.2024 31.12.2023
Descrizione
(milioni di euro)
Livello 1 Livello 2 Livello 3 Totale Livello 1 Livello 2 Livello 3 Totale
Attività finanziarie
Attività finanziarie al FVTOCI 134.832 6.679 225 141.737 136.848 2.447 299 139.594
Azioni 249 - 217 467 345 0 204 549
Titoli a reddito fisso 134.583 6.679 8 141.270 136.503 2.447 95 139.046
Attività finanziarie al FVTPL 8.629 36.806 7.864 53.299 4.441 35.892 7.873 48.205
Crediti - 808 11 820 - - - -
Azioni 540 1.328 17 1.886 482 3 27 512
Titoli a reddito fisso 5.109 22.920 0 28.029 2.440 120 3 2.564
Altri investimenti 2.980 11.749 7.835 22.564 1.519 35.768 7.843 45.129
Strumenti finanziari derivati 0 2.749 - 2.749 - 4.257 - 4.257
Totale 143.462 46.234 8.089 197.784 141.289 42.596 8.172 192.056
Passività finanziarie
Passività finanziarie al fair value - - - - - - - -
Strumenti finanziari derivati - (1.859) (8) (1.867) (0) (1.136) (3) (1.138)
Totale - (1.859) (8) (1.867) (0) (1.136) (3) (1.138)

Gerarchia del fair value

Di seguito si riportano i trasferimenti tra livello 1 e livello 2 della gerarchia del fair value, interamente riferibili al Gruppo assicurativo Poste Vita:

Trasferimenti da Livello 1 a Livello 2

Descrizione Da Livello 1 a Livello 2 Da Livello 2 a Livello 1
(milioni di euro) Livello 1 Livello 2 Livello 1 Livello 2
Trasferimenti Attività finanziarie
Attività finanziarie al FVTOCI (3.158) 3.158 404 (404)
Azioni
Titoli a reddito fisso (3.158) 3.158 404 (404)
Altri investimenti
Attività finanziarie al FVTPL (169) 169 1.538 (1.538)
Crediti
Azioni - - - -
Titoli a reddito fisso (2) 2 42 (42)
Altri investimenti (167) 167 1.497 (1.497)
Trasferimenti netti da livello 1 a livello 2 (3.326) 3.326 1.942 (1.942)

Le riclassifiche dal livello 1 al livello 2 si riferiscono a strumenti finanziari il cui valore, al 31 dicembre 2024, non è riscontrabile in un mercato liquido e attivo secondo i parametri stabiliti dalla Fair Value Policy di Gruppo. Le riclassifiche dal livello 2 al livello 1 si riferiscono, invece, a strumenti finanziari il cui valore, al 31 dicembre 2024, è risultato osservabile in un mercato liquido e attivo.

Di seguito, si riportano le variazioni di livello 3 intercorse nell'esercizio:

Descrizione (milioni di euro) Attività finanziarie Attività finanziarie al FVTOCI Attività finanziarie al FVTPL Strumenti finanziari derivati Totale Esistenza al 1 gennaio 2024 299 7.873 - 8.172 Acquisti/Emissioni 0 1.009 - 1.009 Vendite/Estinzione Ratei iniziali (2) (304) - (307) Rimborsi - (0) - (0) Variazioni del fair value vs CE - 3 - 3 Variazioni del fair value a PN 3 - - 3 Trasferimenti a Conto economico - 0 - 0 Plus/Minus a Conto ecomomico per vendite - - - - Trasferimenti nel livello 3 - 5 - 5 Trasferimenti ad altri livelli (85) (713) - (798) Variazioni per Costo ammortizzato 0 1 - 1 Write-off - - - - Altre variazioni (compresi Ratei alla data di chiusura) 9 (9) - - Variazione di perimetro - - - - Esistenza al 31 dicembre 2024 225 7.864 - 8.089

Variazioni strumenti finanziari livello 3

Gli strumenti finanziari classificati nel livello 3 sono detenuti principalmente da Poste Vita SpA e, in via residuale, da Poste Italiane SpA, da PostePay SpA, dalle società Net Life e Net Insurance.

Per la Compagnia assicurativa del Gruppo, gli strumenti di livello 3 si riferiscono principalmente a fondi che investono prevalentemente in strumenti non quotati, la cui valutazione del fair value viene effettuata in base all'ultimo Net Asset Value disponibile comunicato dal gestore del fondo, aggiornato in base ai richiami e rimborsi comunicati dai gestori e intercorsi tra la data dell'ultima valorizzazione ufficiale del NAV e la data di valutazione. I suddetti strumenti finanziari sono principalmente investimenti di tipo Private equity e, in misura minore, investimenti in fondi immobiliari totalmente posti a copertura di prodotti di Ramo I collegati a Gestioni separate. Le variazioni intervenute riguardano l'acquisto di nuovi investimenti, rimborsi di quote di Fondi chiusi non quotati, nonché le variazioni di fair value intervenute nel corso del periodo.

Al 31 dicembre 2024 in osservanza sia a quanto esposto dalle sopracitate Linee guida di fair value del Gruppo Poste Italiane che ad ulteriori prescrizioni contenute nelle Linee guida integrative approvate dal CdA della Compagnia Poste Vita sono stati riclassificati, con riferimento alla categoria in commento:

  • circa 0,2 miliardi di euro di strumenti finanziari da livello 1 a livello 2 relativi a fondi aperti quotati (ETF) che non rispettano i criteri di liquidità previsti dall'Allegato Tecnico;
  • circa 1,5 miliardi di euro di strumenti finanziari da livello 2 a livello 1 relativi a fondi aperti quotati (ETF) che rispettano i criteri di liquidità previsti dall'Allegato Tecnico ;
  • 0,7 miliardi di Euro di strumenti finanziari da fair value di livello 3 a livello 2 riferiti principalmente a fondi OICR di ramo III che alla data di valutazione rispettano i criteri di liquidità previsti.

4.8. OPERAZIONI DI COPERTURA

Di seguito sono descritte le politiche di copertura poste in essere dal Gruppo Poste Italiane suddivise tra operazioni di fair value hedge e cash flow hedge e alle quali sono applicate le relative regole di contabilizzazione previste dall'IFRS 9 – Strumenti finanziari al quale il Gruppo Poste Italiane è transitato con efficacia retroattiva a partire dal 1° gennaio 2024, come meglio descritto al paragrafo 2.4 - Cambiamenti nelle politiche contabili. Le operazioni di copertura di fair value hedge e cash flow hedge di seguito descritte si riferiscono principalmente a operazioni su titoli a reddito fisso o indicizzati all'inflazione nell'ambito dell'operatività Bancoposta.

Operazioni di copertura - Fair Value Hedge

Le operazioni di copertura in fair value hedge si riferiscono alle seguenti tipologie di elementi coperti:

  • titoli di Stato a reddito fisso;
  • titoli di Stato indicizzati all'inflazione; e
  • pronti contro termine.

Al fine di coprirsi dai rischi connessi a tali elementi e descritti nei paragrafi seguenti, il Gruppo Poste Italiane pone in essere operazioni di finanza derivata e valuta l'efficacia del derivato designato in ogni relazione di copertura al fine di verificare che siano soddisfatti i seguenti criteri di efficacia:

  • l'esistenza di una relazione economica tra lo strumento di copertura e l'elemento coperto;
  • l'effetto del rischio di credito non prevale sulle variazioni di valore che derivano dalla relazione economica;
  • l'hedge ratio utilizzato ai fini della copertura in hedge accounting è lo stesso utilizzato per gli scopi di risk management.

Tali valutazioni vengono effettuate dal Gruppo in modo continuativo ad ogni data di rendicontazione oppure in presenza di casistiche che possano comportare un significativo cambiamento dei driver che influenzano le singole relazioni di copertura.

I requisiti di efficacia della copertura possono essere valutati dal Gruppo sulla base di una valutazione qualitativa dei c.d. critical terms343 esclusivamente nelle casistiche in cui lo strumento di copertura e il relativo strumento coperto siano perfettamente allineati ed i loro fair value si muovano specularmente e in direzioni opposte.

Nei casi in cui dall'analisi qualitativa emergano potenziali fonti di inefficacia e conseguentemente l'approccio con i critical terms non risulti applicabile, il Gruppo effettua una valutazione quantitativa della relazione di copertura al fine di intercettare ab origine tutte le potenziali fonti di inefficacia che potrebbero impattare sulla valutazione della relazione di copertura (hedge relationship).

Al fine di misurare l'inefficacia ad ogni data di reporting, il Gruppo utilizza l'approccio del "Dollar offset attraverso il derivato ipotetico344". Questo metodo consiste nel confrontare le variazioni di fair value dello strumento di copertura e dell'elemento coperto, tra la data di inizio della relazione di copertura e la data di rendicontazione. L'elemento coperto, considerato per l'utilizzo del metodo "Dollar Offset", è rappresentato dal derivato ipotetico. Il derivato ipotetico e il derivato effettivamente stipulato presentano una settlement date coerente con l'inizio della copertura (Spot o Forward start) e si differenziano per la sola componente spread che è quindi considerata la principale fonte di inefficacia345. La parziale inefficacia della copertura, pari alla differenza tra le variazioni di valore dei due derivati (ipotetico ed effettivo) costituisce l'effetto netto della copertura separatamente rilevato a Conto Economico.

Di seguito viene definita la strategia di gestione del rischio ed il modo in cui la stessa viene applicata per tipologia di elemento coperto.

Operazioni di copertura su titoli di Stato a reddito fisso e titoli di Stato indicizzati all'inflazione

Il Gruppo Poste Italiane detiene un portafoglio di titoli di Stato, BTP a reddito fisso e BTP indicizzati all'inflazione, esposto alle variazioni di fair value dovute all'oscillazione dei tassi d'interesse e del tasso di inflazione.

Al fine di limitare il rischio di tasso sul fair value, il Gruppo stipula contratti di Interest Rate Swap (IRS) Over The Counter (OTC) di fair value hedge designati a copertura specifica dei titoli in portafoglio. L'obiettivo di tali operazioni è proteggere il fair value dei titoli dalle oscillazioni dei tassi di interesse o dell'inflazione. Il rischio di credito della Repubblica Italiana non è oggetto di copertura ed è fissato per tutta la durata dello swap.

La copertura può essere totale, con data di inizio immediata e contestuale alla data di acquisto del titolo (swap spot start), o parziale in caso di data di inizio successiva a quella di acquisto del titolo (swap forward start).

343 l metodo dei "Critical terms" implica un confronto tra i termini principali dello strumento di copertura con quelli dello strumento coperto. La relazione di copertura è altamente efficace quando tutti i principali termini dei due strumenti combaciano in maniera esatta e non ci sono caratteristiche od opzioni che potrebbero invalidare la copertura. I termini principali sono ad esempio: nozionale del derivato e principal del sottostante, rischio di credito, timing, valuta dei flussi di cassa.

344 Il Dollar offset method è un metodo quantitativo che consiste nel confrontare la variazione del fair value o del cash flow dello strumento di copertura con la variazione del fair value o del cash flow dello strumento coperto attribuibile al rischio coperto. A seconda della policy prescelta, tale metodo può essere performato:

su base cumulata, confrontando la performance dall'inception della copertura;

su base periodica, confrontando la performance rispetto l'ultima data di testing.

Il Dollar offset method può essere effettuato tramite un derivato ipotetico, ossia costruendo un derivato teorico, al fine di confrontare le variazioni di fair value o cash flow teoriche con quelle dello strumento di copertura (derivato reale).

345 Con riferimento ai Pronti Contro Termine la copertura è effettuata definendo la componente a tasso variabile semplicemente indicizzata all'Euribor e la componente a tasso fisso che incorpora, invece, le condizioni di mercato. Il derivato ipotetico considera il tasso fisso al mid di mercato che rende il present value alla settlement date pari a 0, il derivato reale quello effettivamente concordato con la controparte.

Gruppo Poste Italiane I bilanci di Poste Italiane al 31 dicembre 2024

Oltre a quanto riportato nel paragrafo precedente sui metodi utilizzati dal Gruppo al fine di verificare la sussistenza dei requisiti di efficacia delle coperture di fair value hedge, si specifica che il Gruppo effettua anche una valutazione prospettica della copertura adottando approcci diversi a seconda delle caratteristiche dello strumento derivato. In particolare:

  • l'approccio dei cosiddetti "Critical terms" per gli swap spot start, per i quali "at inception" è stato verificato che le caratteristiche della gamba fissa consentono di replicare esattamente i flussi fissi incassati sul titolo oggetto di copertura;
  • l'approccio "Dollar offset attraverso il derivato ipotetico" per gli swap forward start per i quali il test di efficacia prospettico è effettuato calcolando l'Hedge Ratio come rapporto tra la variazione del fair value del derivato ipotetico e la variazione del fair value del derivato effettivo346 .

Operazioni di copertura su Pronti contro termine

Il Gruppo Poste Italiane effettua operatività in pronti contro termine passivi, su titoli eurogovernativi o con garanzia dello Stato Italiano con diverse finalità tra le quali quella di investire in titoli di Stato, di fronteggiare fabbisogni di liquidità derivanti dalla dinamica della raccolta sui conti correnti, di gestire attivamente la posizione di tesoreria e i depositi in garanzia a fronte di operazioni di collateralizzazione. Tali operazioni sono principalmente a tasso fisso, pertanto, sono esposte alle variazioni di fair value dovute all'oscillazione dei tassi d'interesse.

Al fine di limitare il rischio di tasso sul fair value, il Gruppo stipula contratti di Interest Rate Swap (IRS) Over The Counter (OTC) di fair value hedge designati a copertura specifica dei pronti contro termine passivi in portafoglio.

Oltre a quanto riportato nel paragrafo precedente sui metodi utilizzati dal Gruppo al fine di verificare la sussistenza dei requisiti di efficacia delle coperture di fair value hedge, si specifica che il Gruppo effettua anche una valutazione prospettica della copertura adottando l'approccio del "Dollar offset attraverso il derivato ipotetico" effettuato calcolando l'Hedge Ratio come rapporto tra la variazione del fair value del derivato ipotetico e la variazione del fair value del derivato effettivo347 .

Effetti economici e patrimoniali delle operazioni di Fair Value Hedge

Le tabelle che seguono presentano la distribuzione temporale per durata residua contrattuale degli strumenti derivati di copertura di fair value hedge nonché gli effetti patrimoniali ed economici rivenienti da tale tipologia di operazioni di copertura.

Distribuzione temporale per durata residua contrattuale degli strumenti di copertura di FVH

Descrizione
(milioni di euro)
Fino 1 anno Oltre 1 anno e fino a 5
anni
Oltre 5
anni
Totale
Fair value hedges - Rischio tasso d'interesse
Interest rate swap
Nominale - - 24.452 24.452

346 Elaborato ipotizzando uno shift parallelo di ampiezza pari a + / - 100 bps delle curve.

347 Elaborato ipotizzando uno shift parallelo di ampiezza pari a + / - 100 bps delle curve.

Fair value hedges - Rischio tasso d'interesse

(milioni di euro) Nominale Valore di bilancio* Valore cumulato delle
rettifiche dello strumento
coperto
Variazione del valore
usata per rilevare
l'inefficacia della
copertura
Valore cumulato delle
rettifiche dello strumento
coperto in caso di
discountinuing
Attività Passività Attività Passività
Strumenti finanziari coperti
Titoli a reddito fisso, di cui:
al costo ammortizzato 11.392 - (1.082) - 207 (109)
al FVTOCI 12.240 - - 252 (46)
Pronti contro termine - - - - (38) -
Strumenti finanziari di copertura
Interest rate swap 24.452 2.667 (806) (423)
Utili/(perdite) della copertura rilevati a P&L (2)

*Non include il fondo a copertura delle perdite attese

Operazioni di copertura Cash Flow Hedge

Operazioni di copertura su titoli di Stato indicizzati all'inflazione e forecast transactions

Al fine di limitare l'esposizione al rischio di tasso di interesse derivante dall'esigenza di reinvestire la liquidità rinveniente dai titoli in portafoglio giunti a scadenza e dalla componente indicizzata a 10 anni dei rendimenti dei depositi presso il MEF della raccolta della Pubblica Amministrazione, il Patrimonio BancoPosta stipula, se necessario, contratti di acquisto a termine. Inoltre, al fine di perseguire la stabilizzazione dei rendimenti, sono stipulati contratti di vendita a termine. Tali derivati si configurano come operazioni di cash flow hedge di forecast transactions.

Inoltre, il Gruppo detiene un portafoglio di titoli BTP indicizzati all'inflazione esposto alla variabilità dei flussi di cassa con riferimento al parametro variabile inflazione.

Al fine di limitare il rischio di tasso d'interesse sui flussi finanziari derivanti dalle tipologie di strumenti precedentemente descritte, il Gruppo stipula Interest Rate Swap o Inflation Swap OTC di cash flow hedge aventi ad oggetto la copertura specifica dei titoli in portafoglio. L'obiettivo di tali operazioni è stabilizzare il rendimento del titolo fino alla scadenza, indipendentemente dall'andamento futuro del parametro variabile.

Il Gruppo valuta l'efficacia del derivato designato in ogni relazione di copertura nella stabilizzazione delle variazioni dei flussi di cassa dello strumento coperto attraverso un test qualitativo e quantitativo.

Relativamente alle coperture di forecast transaction, nei casi in cui dall'analisi qualitativa dei c.d. critical terms emergano potenziali fonti di inefficacia e conseguentemente l'approccio con i critical terms non risulti applicabile, il Gruppo effettua una valutazione quantitativa della relazione di copertura al fine di intercettare ab origine tutte le potenziali fonti di inefficacia che potrebbero impattare sulla valutazione dell'hedge relationship.

In tale contesto, al fine di misurare l'inefficacia ad ogni data di rendicontazione, il test di efficacia quantitativo prevede il calcolo di un Hedge Ratio definito come rapporto del differenziale tra il fair value dell'operazione forward chiusa con la controparte, alla data di testing e di inception, e il valore attualizzato del differenziale tra il prezzo forward teorico del BTP, calcolato alla data di testing e di inception348 .

Al fine di verificare l'efficacia della copertura in modalità prospettica, si applica l'approccio dei cosiddetti "Critical terms" considerata "at inception" la coerenza tra strumento di copertura e strumento coperto in base alle caratteristiche qualitative dei contratti349 .

348 Ipotizzando la perfetta coincidenza tra i prezzi forward delle controparti e i prezzi forward teorici, la percentuale di efficacia è sempre pari al 100%; non sussistono pertanto fonti di inefficacia.

596 349 L'importo nozionale del contratto forward deve essere, alla settlement date definita, pari al nozionale del titolo nel caso di acquisto, pari o inferiore al nozionale presente nel portafoglio titoli nel caso di vendita. Il sottostante del contratto forward deve coincidere con il titolo che si intende acquistare o vendere (in tal caso deve essere un titolo presente nel portafoglio) alla settlement date. La settlement

tra la data di stipula dell'operazione e la data di valutazione.

Relativamente alla copertura di titoli indicizzati all'inflazione, nei casi in cui dall'analisi qualitativa dei c.d. critical terms emergano potenziali fonti di inefficacia e conseguentemente l'approccio con i critical terms non risulti applicabile, il Gruppo effettua un test quantitativo considerando il rapporto (Hedge Ratio) tra la variazione del fair value del derivato effettivamente stipulato e la variazione del fair value del derivato ipotetico, intervenute nell'intervallo temporale compreso

Il derivato ipotetico e il derivato stipulato hanno una settlement date coincidente con l'inizio della copertura e si differenziano per la componente a tasso fisso350. Inoltre, per i derivati di copertura dei BTP indicizzati all'inflazione il fair value alla data di settlement è pari al rateo del titolo maturato dall'ultima data di stacco cedola alla data di settlement del derivato. Pertanto, entrambe le fattispecie, sono considerate le principali fonti di inefficacia.

La variazione di fair value del derivato effettivo è imputata a Patrimonio Netto, per la quota efficace della copertura, ed è rilevata a Conto economico per la quota inefficace.

Al fine di verificare l'efficacia della copertura in modalità prospettica, sono adottati approcci diversi a seconda delle caratteristiche dello swap di copertura. In particolare:

  • l'approccio dei cosiddetti "Critical terms" per i contratti derivati per i quali "at inception" è stato verificato che le caratteristiche della gamba indicizzata dello swap di copertura consentono di replicare esattamente i flussi variabili incassati sul titolo oggetto di copertura;
  • l'approccio "Dollar offset attraverso il derivato ipotetico" per i contratti derivati che prevedono un tasso fisso per tutta la durata dell'operazione applicato ad un nominale crescente con incrementi semestrali costanti fino alla scadenza del derivato. Per tali contratti il test di efficacia prospettico è stato effettuato calcolando l'Hedge Ratio come rapporto tra la variazione del fair value del derivato ipotetico e la variazione del fair value del derivato effettivo351 .

Effetti economici e patrimoniali delle operazioni di Cash Flow Hedge

Le tabelle che seguono presentano la distribuzione temporale per durata residua contrattuale degli strumenti derivati di copertura di cash flow hedge, gli effetti economici e patrimoniali rivenienti da tale tipologia di operazioni di copertura, nonché gli effetti delle coperture di cash flow hedge nelle altre componenti di conto economico complessivo.

Il tasso medio degli Interest rate swap esposto rappresenta il tasso fisso medio atteso contrattualmente dall'operazione di copertura suddiviso per fasce di scadenza.

Distribuzione temporale per durata residua contrattuale degli strumenti di copertura di CFH

Maturity
Descrizione
(milioni di euro)
Fino 1 anno Oltre 1 anno e fino a 5
anni
Oltre 5
anni
Totale
Cash flow hedges - Rischio tasso d'interesse
Vendite a termine
Nominale 602 - - 602
Prezzo di regolamento 547 - - 547
Interest rate swap
Nominale - 609 5.347 5.956
Tasso medio% - 4,832% 4,073% 4,151%

date deve coincidere con la data di manifestazione attesa del flusso da coprire nel caso di acquisto forward, o riferita all'anno di cui si intende stabilizzare il rendimento complessivo nel caso di vendita forward.

351 Elaborato ipotizzando uno shift parallelo di ampiezza pari a + / - 100 bps delle curve.

350Il primo considera il tasso fisso di mercato che rende il present value alla settlement date pari a 0, il secondo quello effettivamente concordato con la controparte.

Cash flow hedges - Rischio tasso

(milioni di euro) Nominale Valore di bilancio Variazione del valore usata per
rilevare l'inefficacia della
copertura
Cash flow hedge
Attività Passività Riserva da
copertura
Cessazione della
copertura
Strumenti finanziari coperti
Titoli a reddito fisso, di cui:
al FVTOCI 6.674 - 26
Strumenti finanziari di copertura
Acquisti a termine - - - - 42 -
-
Vendite a termine 602 3 (1) 2 2 -
-
Interest rate swap 5.956 9 (541) (28) (396) -
-
Utili/(perdite) della copertura rilevati a P&L -

Impatti in OCI delle operazioni di copertura in Cash flow hedge - Rischio tasso

Utili/(perdite) della Trasferimenti a Conto economico per:
(milioni di euro) copertura rilevati in OCI
(Inc/(Dec) di fair value del
periodo
Effetti della
copertura
Cessazione della
copertura
Titoli a reddito fisso 111 (48) -
Totale 111 (48) -

Riforma degli indici di riferimento per la determinazione dei tassi di interesse

La riforma dei principali parametri di riferimento dei tassi di interesse denominata "Riforma IBOR (InterBank Offered Rate)", ha coinvolto gi organismi di regolamentazione in varie giurisdizioni in tutto il mondo con l'obiettivo di sostituire alcuni tassi interbancari con tassi alternativi privi di rischio e di predisporre le linee guida per aggiornare i modelli contrattuali.

Attualmente i principali indici di riferimento per l'area euro sono:

  • l'Euro Short Term Rate ESTR (amministrato dalla Banca Centrale Europea e pubblicato a partire dal 2 ottobre 2019) che ha sostituito l'Euro OverNight Index Average (EONIA – non più quotato dal 1 gennaio 2022) ridefinendolo come ESTR più 8,5bp;
  • l'EURIBOR (amministrato dallo European Money Market Insitute), il cui processo di riforma si è concluso a novembre 2019.

Il Gruppo ha strumenti finanziari indicizzati sia all'ESTR che all'EURIBOR. Quest'ultimo continua ad essere quotato giornalmente e i relativi flussi di cassa continuano ad essere scambiati con le controparti come di consueto. Relativamente a questo parametro non vi è dunque incertezza derivante dalla riforma IBOR al 31 dicembre 2024. Tali strumenti sono oggetto di collateralizzazione giornaliera remunerata ad ESTR più 8.5 bp (ex EONIA).

Inoltre, il Gruppo detiene interest rate swaps designati come strumenti di copertura di fair value hedge che hanno la cd. "gamba" variabile indicizzata all'EURIBOR, per un nominale di 24.452 milioni di euro, pressoché interamente detenuti dal Patrimonio destinato Bancoposta. Con particolare riferimento a quasi la totalità di questi strumenti, i flussi di cassa sono alla data del 31 dicembre 2024 scontati al tasso EONIA definito come ESTR più 8,5 bp e non al tasso ESTR, così come definito nei contratti in essere con le controparti.

4.9. PASSIVITA' POTENZIALI E PRINCIPALI PROCEDIMENTI PENDENTI CON LE AUTORITA'

PASSIVITA' POTENZIALI

La trattazione che segue è stata redatta ai sensi del principio contabile IAS 37 – Accantonamenti, passività e attività potenziali.

Al 31 dicembre 2024 risultano pendenti 63 controversie giudiziali ed extragiudiziali per le quali il rischio di soccombenza è valutato come possibile. Il petitum complessivo ammonta a circa 59 milioni di euro, oltre sanzioni e interessi. Le principali controversie in essere, di importo individualmente non significativo, si riferiscono a contenziosi promossi da terzi a vario titolo.

Si tenga conto che il Gruppo, in considerazione del numero di contenziosi promossi da terzi, ove necessario, effettua una valutazione su base storica probabilistica, per le cause con petitum di importo singolarmente non significativo, riflessa nei fondi rischi e oneri.

Nell'ambito delle controversie il cui rischio di soccombenza è ritenuto possibile si segnala che in data 20 dicembre 2024 l'Agenzia delle Entrate ("AdE") ha notificato a SDA uno schema d'atto ("Schema") conseguente ad una verifica svolta su taluni rapporti commerciali riferiti all'anno di imposta 2018 con alcune società fornitrici di attività di ritiro, trasporto ed handling, contestando una presunta indebita detrazione dell'IVA per circa 20 milioni di euro, IRAP per circa 2 milioni di euro, oltre sanzioni e interessi. Lo Schema è volto ad instaurare un contraddittorio con la società, che in data 14 febbraio 2025 ha inviato le proprie osservazioni a seguito delle quali l'AdE potrà procedere, entro 120 giorni dal termine ultimo per la presentazione delle stesse, con l'archiviazione o con la notifica di un atto impositivo.

Inoltre, in data 27 marzo 2024 è stato notificato alla società SDA Express Courier dal Nucleo di Polizia Economico – Finanziaria della Guardia di Finanza, su delega della Procura della Repubblica di Roma, un Decreto di perquisizione e sequestro ai sensi dell'art. 247 e ss. c.p.p. al fine di acquisire corrispondenza, documentazione contrattuale, fatture e scritture contabili relativamente ai rapporti in essere con alcune controparti commerciali. Il procedimento è tuttora nella fase di indagini preliminari.

Infine, in data 11 dicembre 2024 è stato notificato alla Società SDA Express Courier dall'Agenzia dell'Entrate-Divisione Contribuenti, un verbale di accesso e acquisizione documentale al fine di procedere ad un controllo finalizzato a verificare la correttezza di taluni rapporti commerciali e relativa fatturazione per i periodi di imposta dal 2019 al 2020.

PRINCIPALI PROCEDIMENTI PENDENTI CON L'AUTORITA'

AGCom

In data 24 gennaio 2024 AGCom ha notificato a PostePay l'apertura di un procedimento istruttorio avendo valutato, in via preliminare ed in attesa delle considerazioni di PostePay, che potrebbe sussistere il rischio che taluni profili dell'Offerta e della collegata condotta (la "Condotta"), in particolare l'adozione ad alcuni clienti di misure di limitazione della velocità di connessione a Internet relativamente all'offerta di telefonia "PosteMobile Casa Web", potessero rivelarsi potenzialmente in contrasto con il quadro regolamentare vigente.

Sul punto, la Società ha precisato come la propria Condotta sia stata e sia in linea con il quadro legislativo e regolamentare vigente e con quanto previsto sia nel contratto di accesso alla rete mobile sottoscritto con il proprio fornitore di servizi di rete a tutela di quest'ultimo, che dalle Condizioni di Contratto sottoscritte dalla clientela finale.

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Ciò premesso PostePay, senza alcun riconoscimento della fondatezza degli addebiti formulati e senza acquiescenza alle determinazioni dell'Autorità, in ottica di massima attenzione e cura verso la propria clientela e di collaborazione con l'Autorità medesima, ha ritenuto di presentare in data 18 marzo 2024 una proposta di impegni, estesi ai clienti che hanno aderito alla totalità delle offerte PostePay su tecnologia radiomobile con traffico dati "illimitato", approvati poi dall'Autorità in data 30 luglio 2024 con Delibera 280/24/CONS,

La Società ha già avviato internamente le attività finalizzate all'attuazione, nelle tempistiche previste, degli impegni assunti.

Ai sensi del D.L. n. 201 del 6 dicembre 2011, convertito nella Legge n.214 del 22 dicembre 2011, le attività di regolamentazione e di vigilanza del settore postale spettano all'Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni (AGCom). A seguito del recepimento nell'ordinamento italiano della terza direttiva europea in materia postale (Direttiva 2008/6/CE), la quantificazione dell'onere del Servizio Postale Universale è effettuata mediante l'applicazione della metodologia del cosiddetto "costo netto evitato"352 .

Al riguardo, con riferimento alle verifiche effettuate dall'Autorità per gli anni dal 2011 al 2016353, la Società aveva presentato ricorso presso il TAR, ma ha successivamente motivato una carenza di interesse pertanto il TAR, nei mesi di novembre e dicembre 2024, ha dichiarato improcedibili i relativi ricorsi per sopravvenuto difetto di interesse della parte ricorrente. Per le verifiche successive effettuate dall'Autorità si evidenzia che:

  • (i) Il 18 dicembre 2024 è stata pubblicata la Delibera AGCom 505/24/Cons con la quale è stato avviato il procedimento di verifica del calcolo del costo netto del servizio postale universale, la quantificazione dell'onere iniquo e la modalità del suo finanziamento per gli anni 2022 e 2023. In data 14 marzo 2025 è stata pubblicata la Delibera AGCom 52/25/CONS con la quale l'Autorità ha avviato la consultazione pubblica dove l'onere del servizio postale universale per gli anni 2022 e 2023 è stato quantificato rispettivamente in 522 e in 736 milioni di euro.
  • (ii) Il 14 marzo 2024 è stata pubblicata la Delibera AGCom 62/24/CONS con la quale si è concluso il procedimento di verifica del costo netto del servizio postale universale sostenuto da Poste Italiane per gli anni 2020 e 2021. In particolare, l'onere del servizio postale universale per tali anni è stato quantificato, rispettivamente, in 585 e 480 milioni di euro. L'Autorità ha stabilito inoltre che l'onere del servizio universale per gli anni 2020 e 2021 è iniquo e che, per i medesimi anni, in difformità di quanto stabilito negli anni precedenti, verrà avviato apposito procedimento per la valutazione dell'alimentazione del fondo di compensazione di cui all'art. 10 del D.Lgs.n. 261/1999.
  • (iii) Il 1° luglio 2021 è stata pubblicata la Delibera AGCom 199/21/CONS con la quale si è concluso il procedimento di verifica del costo netto del servizio postale universale sostenuto da Poste Italiane per gli anni 2017, 2018 e 2019. In particolare, l'onere del Servizio Postale Universale per tali anni è stato quantificato, rispettivamente, in 354,5, 334,5 e 175 milioni di euro. Per l'esercizio 2019, sebbene l'onere quantificato (175 milioni di euro) sia inferiore alle compensazioni autorizzate (262 milioni di euro), l'onere per la fornitura del servizio postale universale sull'intero periodo (ovvero il previgente Contratto di Programma 2016-2019) risulta in ogni caso superiore alle compensazioni autorizzate dalla Commissione Europea. L'Autorità ha stabilito inoltre che l'onere del servizio universale per gli anni 2017, 2018 e 2019 è iniquo e che, per i medesimi anni, in continuità con quanto stabilito negli anni precedenti, non è istituito il Fondo di Compensazione di cui all'art. 10 del D. Lgs. n. 261/1999. In data 22 settembre 2021, avverso la suddetta delibera, Poste Italiane ha presentato ricorso al TAR Lazio. Si è in attesa della fissazione dell'udienza di merito.

AGCM

In data 3 ottobre 2018, Poste Italiane, senza che ciò costituisse acquiescenza o ammissione di responsabilità rispetto alle condotte controverse e fermo il diritto di far valere le proprie ragioni nelle opportune sedi, ha provveduto al pagamento

600

352 Con tale metodologia l'ammontare del costo netto è quantificato come la differenza tra il costo netto delle operazioni di un fornitore del servizio universale designato - quando questo è soggetto ad obblighi di servizio universale - e il costo netto delle operazioni in assenza di tali obblighi.

353 Delibera 412/14/CONS relativa alla verifica degli anni 2011 e 2012, Delibera 298/17/CONS relativa alla verifica degli anni 2013 e 2014 e Delibera 214/19/CONS relativa alla verifica degli anni 2015 e 2016.

della sanzione di 23 milioni di euro, oltre interessi, accertata nel gennaio 2018 a suo carico - per abuso di posizione dominante per il periodo 2014-2017 (procedimento A493) ai sensi dell'art. 102 del TFUE - dall'Autorità. Poste Italiane ha impugnato il suddetto provvedimento innanzi al TAR Lazio, che, con sentenza n.13477/2023, ha rigettato il ricorso. Poste Italiane ha proposto appello al Consiglio di Stato la cui udienza di merito è fissata al 16 dicembre 2025.

In data 19 novembre 2019, l'AGCM ha avviato il procedimento PS/11563 nei confronti di Poste Italiane per accertare una presunta pratica commerciale scorretta, posta in essere nell'ambito del servizio di recapito della corrispondenza e, in particolare delle raccomandate, in possibile violazione degli articoli 20, 21 e 22 del Codice del Consumo. In particolare, secondo le segnalazioni di alcuni clienti: i) le caratteristiche pubblicizzate del servizio "recapito delle raccomandate" non avrebbero trovato riscontro nel servizio effettivamente prestato; ii) nella pubblicità del servizio di "ritiro digitale delle raccomandate" non avrebbe chiarito che il servizio stesso potrebbe, in un immediato futuro, non essere più gratuito e che, comunque, esistono delle limitazioni alla fruizione del medesimo, essendo possibile accedervi esclusivamente se il mittente lo ha autorizzato. L'Autorità, a conclusione del procedimento, con provvedimento notificato il 15 settembre 2020, ha irrogato una sanzione amministrativa pecuniaria di 5 milioni di euro, il cui pagamento è stato effettuato in data 5 gennaio 2021. L'Autorità ha dato atto che Poste ha correttamente ottemperato a quanto previsto nel provvedimento. La Società ha comunque presentato ricorso al TAR Lazio che non è stato accolto e ha proposto appello al Consiglio di Stato. Il Consiglio di Stato con sentenza n.3175 del 5 aprile 2024 ha accolto il ricorso limitatamente ad una riduzione della sanzione nella misura del 50%. A seguito dell'istanza di restituzione presentata dalla Società, l'Autorità ha deliberato di rilasciare il nulla osta alla restituzione di circa 2,5 milioni di euro (oltre interessi legali), da parte del MIMIT, quale differenza tra la sanzione rideterminata dall'Autorità e le somme già versate da Poste Italiane. Il MIMIT ha provveduto al pagamento nel corso del 2024.

In data 6 aprile 2020, l'AGCM ha avviato, ai sensi dell'art. 9 comma 3-bis della Legge n. 192/98 e dell'art. 14 Legge n. 287/90, il procedimento A539 nei confronti di Poste Italiane, a seguito della segnalazione di un fornitore terzo che ha lamentato la supposta imposizione, da parte di Poste Italiane, di clausole contrattuali ingiustificatamente gravose. In particolare, a seguito dell'interruzione dei rapporti contrattuali, intervenuta a metà del 2017, il fornitore non sarebbe, di fatto, riuscito a offrire altrimenti i servizi che svolgeva nel mercato per l'obbligo di rispettare regole e parametri organizzativi ritenuti tali da irrigidire eccessivamente la struttura aziendale, rendendola inadatta a operare con soggetti diversi da Poste Italiane. L'Autorità, a conclusione del procedimento, con provvedimento notificato il 6 agosto 2021, ha irrogato una sanzione amministrativa pecuniaria di oltre 11 milioni di euro per abuso di dipendenza economica, il cui pagamento è stato effettuato in data 6 settembre 2021. Avverso il suddetto provvedimento Poste Italiane ha presentato ricorso al TAR Lazio che ha ritenuto legittimo l'operato di Poste Italiane e ha annullato la suddetta sanzione con la sentenza n. 10044/23 emessa in data 13 giugno 2023. Avverso la sentenza del Tar Lazio, l'AGCM ha presentato appello in data 10 ottobre 2023, mentre Poste Italiane ha proposto appello incidentale in data 9 novembre 2023. L'udienza di merito è fissata al 17 luglio 2025.

601 Con provvedimento adottato nell'adunanza del 30 gennaio 2024 e notificato a Poste Italiane in data 7 febbraio 2024, l'AGCM, senza tener conto dell'esenzione di cui gode Poste Italiane dall'applicazione dell'art.14 Legge 287/1990, ha avviato un procedimento istruttorio nei confronti della Società, al fine di accertare l'esistenza di una possibile violazione dell'art.8, comma 2-quater, della predetta Legge. Contestualmente, l'Autorità ha avviato un procedimento volto a verificare l'effettiva sussistenza dei requisiti necessari all'adozione di misure cautelari ai sensi dell'art.14-bis della medesima Legge. Nello specifico, l'Autorità ha osservato che Poste Italiane, attraverso la controllata PostePay S.p.A., è attiva nel settore della fornitura di energia elettrica e gas e avrebbe negato a due società concorrenti di quest'ultima l'accesso – ai sensi dell'art.8, comma 2-quater, della Legge n. 287/90 – alle risorse messe a disposizione di PostePay di cui ha la disponibilità esclusiva in dipendenza delle attività svolte nel perimetro del servizio universale postale. In data 14 febbraio la Società ha depositato la propria memoria nel procedimento cautelare, contestando l'impostazione dell'Autorità e, in particolare, la disapplicazione delle previsioni di cui all'art.1, comma 6, del D.L. 59/2021 e s.m.i. che esenta Poste fino al 31 dicembre 2026 dall'applicazione dell'art.8, comma 2-quater, della Legge 287/1990. Il 2 aprile 2024, l'AGCM ha notificato a Poste il

provvedimento n.31138 con il quale ha deliberato l'adozione di misure cautelari, ai sensi dell'articolo 14-bis della Legge n. 287/1990. La Società ha impugnato il provvedimento in sede giurisdizionale. Il Consiglio di Stato in data 20 maggio 2024 ha accolto l'appello e cautelativamente sospeso l'efficacia delle misure cautelari. Nell'adunanza del 16 luglio 2024, l'Autorità ha deliberato il provvedimento finale notificato alla Società in data 19 luglio. L'AGCM ritiene che non sussistano motivazioni tali da giustificare un diniego assoluto quale quello opposto da Poste ai soggetti richiedenti l'accesso ex articolo 8, comma 2-quater e che tale diniego non sia giustificato, in quanto l'esenzione di cui all'articolo 1, comma 6, del D.L. 59/2021 (la "Deroga Polis") non si estende a tutti gli Uffici Postali ma solo a quelli ricompresi nel Progetto Polis. Secondo l'Autorità, le modalità di accesso ex articolo 8, comma 2-quater dovranno in ogni caso essere definite da Poste Italiane in ragione dell'autonomia negoziale ad essa riconosciuta e in base alle informazioni di cui solo essa dispone, in modo da poter contemperare in misura ragionevole e proporzionata le contrapposte esigenze connesse alle richieste di accesso e alla tutela di altri interessi. Per tali ragioni, Poste Italiane dovrà garantire, ai concorrenti di PostePay che ne facciano richiesta, l'accesso ex articolo 8, comma 2-quater a tutti gli Uffici Postali non ricompresi nel Progetto Polis, secondo modalità definite dalla stessa che non dovranno necessariamente essere identiche a quelle garantite a PostePay. A tal fine Poste Italiane dovrà nominare un fiduciario ("Monitoring Trustee") incaricato del monitoraggio relativo al rispetto degli obblighi di cui all'articolo 8, comma 2-quater, sottoponendone la nomina all'approvazione dell'Autorità, entro sessanta giorni dalla notifica del provvedimento. Tuttavia, è necessario segnalare che l'art. 8 comma 2-quater è stato abrogato dal D. L. n. 113 del 9 agosto 2024 (art. 10, comma 2), convertito in Legge 7 ottobre 2024, n. 143, con conseguente venir meno degli obblighi di accesso in capo a Poste Italiane. In ogni caso, al fine di far valere la legittimità del proprio operato a prescindere dagli effetti dell'abrogazione della norma in parola, in data 18 ottobre 2024, la Società ha impugnato il provvedimento dinanzi al TAR del Lazio.

In data 22 aprile 2024, l'AGCM ha notificato a Poste Italiane la comunicazione di avvio del procedimento PS/12768 e contestuale richiesta di informazioni, in relazione ad alcuni messaggi antifrode che i titolari di rapporti BancoPosta e PostePay, che utilizzano i servizi tramite le relative App (installate su dispositivo Android), avrebbero ricevuto in sede di accesso alle medesime, a partire dai primi giorni del mese di aprile. Secondo l'AGCM la condotta della Società costituirebbe una pratica commerciale aggressiva o comunque scorretta, in quanto gli utenti verrebbero "indotti" a consentire l'accesso ai propri dati in una situazione di indebito condizionamento, dal momento che il mancato consenso – a seguito di tre accessi – preclude loro di continuare ad utilizzare i servizi di BancoPosta e PostePay tramite App. Il 13 maggio 2024 Poste Italiane ha trasmesso all'AGCM una memoria in cui ha fornito riscontro alla richiesta di informazioni e alle contestazioni contenute nell'atto di avvio. In data 6 giugno 2024, la Società ha depositato l'integrazione della precedente memoria difensiva e il formulario di impegni recante le iniziative che si impegna a realizzare (con riserva di integrazione/modifica), su base volontaria, volte a eliminare le presunte criticità rilevate dall'Autorità, senza prestare acquiescenza alle contestazioni mosse nel procedimento. Alcuni degli impegni presentati sono stati in seguito implementati dalla Società che, in data 18 luglio 2024, ha risposto alla seconda richiesta di informazioni su alcuni aspetti emersi nel corso dell'audizione tecnica con l'Autorità svoltasi il 18 giugno 2024 (es. in tema di controlli e indicazioni di Banca d'Italia e risultati delle attività antifrode). In data 10 settembre 2024 l'Autorità ha comunicato a Poste Italiane il rigetto degli impegni ritenendoli «inidonei a sanare i profili di possibile scorrettezza oggetto di istruttoria, in quanto consistono in maggior parte in misure meramente informative, come tali non rispondenti alle criticità contestate in sede di avvio relative ai profili di aggressività, ovvero comunque non risolutivi delle contestazioni formulate» e prorogando il termine di conclusione del procedimento di 60 giorni (18 novembre 2024). In data 26 settembre, l'Autorità ha inviato un'ulteriore richiesta di informazioni alla quale Poste Italiane ha fornito riscontro il 17 ottobre. In data 11 novembre 2024 Poste Italiane ha formulato istanza di riapertura del sub-procedimento impegni con contestuale presentazione di un'ulteriore misura che è stata rigettata dall'Autorità.

In data 9 agosto 2022, l'Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato ("AGCM" o "Autorità") – ad esito del procedimento PS/11936 ("Procedimento") – ha notificato a PostePay il provvedimento n. 30286 ("Provvedimento"), con il quale ha censurato la condotta della Società sostenendo che, per le offerte di telefonia mobile sottoscritte a canone flat, PostePay addebiti una tariffazione a consumo - più onerosa rispetto a quella ordinaria - in occasione dell'impossibilità di rinnovo periodico dell'offerta per assenza di credito sufficiente "al fine di garantire la continuità del servizio" senza un'adeguata informativa e senza, dunque, un consenso preventivo e consapevole da parte del consumatore. Dunque, ad avviso dell'Autorità, la condotta posta in essere da PostePay costituirebbe una violazione dell'art. 26 c. 1 lett.f) del Codice del Consumo.

Per l'effetto, la Società è stata condannata al pagamento di una sanzione amministrativa pecuniaria.

In ragione, tra l'altro, del parziale ed insufficiente riconoscimento delle misure adottate dalla Società, del rifiuto di esaminare quelle ulteriormente proposte e del mancato accoglimento delle istanze difensive presentate, la Società ha ritenuto opportuno proporre impugnativa avverso il Provvedimento dinnanzi al TAR del Lazio con ricorso depositato in data 28 ottobre 2022. Pertanto, il pagamento della sanzione irrogata è stato eseguito da PostePay con espressa riserva di gravame e, nel caso, di ripetizione (totale o parziale) dell'importo versato in presenza di annullamento (totale o parziale) del Provvedimento da parte del TAR Lazio e/o del Consiglio di Stato. Il ricorso dinanzi al Tar Lazio ha la finalità di ottenere (i) in via preliminare, l'annullamento del Provvedimento, (ii) in subordine, l'annullamento della sanzione irrogata o (iii) in via ulteriormente gradata, la sua riduzione in misura pari al minimo edittale. Si è in attesa della fissazione della prima udienza relativa al giudizio.

In data 7 novembre 2022, pur senza prestare alcuna acquiescenza alla Delibera, PostePay ha provveduto a trasmettere ad AGCM la prevista relazione di ottemperanza, atta ad illustrare le misure adottate da PostePay per superare – pur avendone contestato la fondatezza nell'ambito del ricorso pendente dinanzi al TAR Lazio – le contestazioni di AGCM. L'Autorità, dopo aver acquisito in data 2 dicembre 2022 riscontro da PostePay alla richiesta di ulteriori informazioni, a valle dell'adunanza del Consiglio del 13 dicembre 2022 ha provveduto a comunicare a PostePay di aver preso atto dell'ottemperanza al provvedimento.

Banca d'Italia

In data 20 luglio 2022, l'Autorità ha inviato a Poste Italiane SpA - Patrimonio BancoPosta e PostePay una comunicazione in merito alle modalità di gestione dei fondi ricevuti da PostePay a fronte dell'emissione di moneta elettronica. Si ricorda che le Disposizioni di Vigilanza per gli IMEL prevedono che tale raccolta possa essere depositata presso una banca autorizzata ad operare in Italia, investita in titoli di debito qualificati o particolari quote di fondi comuni di investimento armonizzati. A partire dalla costituzione di PostePay tali somme sono depositate su un conto corrente postale (cd. conto di tutela) e concorrono alla raccolta da clientela privata del Patrimonio Bancoposta che, in base al vincolo di impiego, viene investita in titoli governativi dell'area euro. In merito, l'Autorità ha avviato nel corso del 2021 un'interlocuzione con BancoPosta e PostePay, in considerazione del fatto che BancoPosta non è stato ritenuto un soggetto assimilabile alla nozione di "ente creditizio" prevista dalla normativa europea di riferimento. La tematica ha trovato conclusione favorevole con la Legge 30 dicembre 2024 n. 207 (c.d. Legge di Bilancio 2025), che ha introdotto, tra le attività che Poste Italiane SpA – Patrimonio BancoPosta può svolgere, la possibilità di "raccolta delle somme di denaro ricevute dagli istituti di moneta elettronica per l'emissione di moneta elettronica e dagli istituti di pagamento per la prestazione di servizi di pagamento di cui agli articoli 114-quinquies.1 e 114-duodecies del testo unico bancario" (cfr. art. 2, comma 1, lettera a-bis) del D.P.R. 144/2001 "Regolamento recante norme sui servizi di BancoPosta").

IVASS

603 Con riferimento all'atto di contestazione per l'asserita violazione dell'art. 183, comma 1, lett. "a", del Codice delle assicurazioni private, derivante dalla lamentata tardività della liquidazione delle prestazioni assicurative oltre il termine contrattualmente previsto, notificato a Poste Vita SpA, in data 27 febbraio 2024, da parte del "Servizio Sanzioni e Liquidazioni" dell'IVASS, in data 30 luglio 2024, l'IVASS ha notificato una proposta di applicazione di una sanzione amministrativa pari ad 0,08 milioni di euro. Riguardo a tale proposta di sanzione, Poste Vita ha depositato le proprie osservazioni entro i termini previsti dalla normativa di settore e successivamente, in data 13 dicembre 2024, l'Autorità ha notificato il provvedimento sanzionatorio con il quale, a conclusione di tale procedimento, ha comminato una sanzione di circa 0,06 milioni di euro. La sanzione in argomento è stata pagata e la Compagnia ha valutato di soprassedere con l'attivazione di un'impugnativa.

Inoltre, in data 1° agosto 2024 è stato notificato a Poste Vita, da parte del dell'IVASS, un atto di contestazione per l'asserita violazione dell'art. 183, comma 1, lett. "a", del Codice delle assicurazioni private (i.e. liquidazione delle prestazioni assicurative oltre il termine contrattualmente previsto) per il quale sono stati accantonati 0,03 milioni di euro. Poste Vita ha depositato le proprie controdeduzioni entro i termini previsti dalla normativa di settore; si resta, pertanto, in attesa di determinazioni da parte dell'IVASS.

Garante per la Protezione dei Dati Personali

In data 16 aprile 2024, il Garante per la protezione dei dati personali (GPDP) ha aperto un'istruttoria preliminare con richiesta di informazioni in relazione al medesimo evento che ha portato all'avvio del procedimento PS/12768 dell'ACGM, ovvero i messaggi antifrode ricevuti dai titolari di rapporti BancoPosta e PostePay, che utilizzano i servizi tramite le relative app installate su dispositivo Android, in sede di accesso alle medesime a partire dai primi giorni del mese di aprile 2024. Dopo varie richieste di informazioni e relativi riscontri, di cui l'ultima inviata nel mese di gennaio 2025, finalizzate a rappresentare al GPDP sia la base normativa che elementi informativi circa il trattamento dei dati personali delle app BancoPosta e Postepay, effettuati ai fini antifrode, prosegue l'attività istruttoria da parte dell'Autorità.

Nel mese di agosto 2023, i presidi IT di monitoraggio continuo hanno riscontrato, sui sistemi della controllata Postel SpA, delle anomalie e individuato un evento di compromissione di alcuni Domain Controller, reso possibile attraverso l'utilizzo di diversi malware e dall'attivazione di un codice malevolo utilizzato per cifrare i computer (ransomware). L'esecuzione del ransomware, rivendicato da un gruppo cybercriminale, ha interrotto l'operatività di alcuni server e diverse postazioni di lavoro distribuite sul territorio nazionale. Sulla base di quanto previsto dalla procedura "Gestione Data Breach" che disciplina le attività di rilevazione, notifica e comunicazione delle violazioni dei dati personali secondo quanto previsto dal Regolamento UE 2016/679 (GDPR), è stato convocato il GDPR Team e, entro le tempistiche previste dagli artt. 33 e 34 del GDPR, la Società ha notificato l'accaduto al Garante della Privacy e a tutti i soggetti interessati.

In data 15 dicembre 2023, il Garante per la Protezione dei Dati Personali (GPDP ha notificato a Postel SpA l'avvio di un procedimento per l'adozione dei provvedimenti e delle sanzioni di cui all'art. 83 del GDPR.

In data 23 ottobre 2024, la Società, dopo aver depositato le proprie memorie difensive ed essere stata ascoltata in audizione a gennaio 2024, ha deciso di prestare acquiescenza al provvedimento del GPDP, notificato in data 23 settembre 2024, che ha ingiunto alla stessa il pagamento di una sanzione amministrativa pecuniaria dell'importo di 0,9 milioni di euro entro 30 giorni dalla notifica dello stesso, pena l'adozione dei conseguenti atti esecutivi a norma dell'art. 27 della legge n. 689/1981, salva la facoltà di definire la controversia mediante il pagamento di un importo pari alla metà della sanzione irrogata, entro il termine di cui all'art. 10, comma 3, del d. lgs. n. 150 dell'1.9.2011 previsto per la proposizione del ricorso. La Società si è avvalsa della suddetta facoltà, rinunciando all'opposizione del provvedimento e pagando una sanzione pecuniaria ridotta a 0,45 milioni di euro.

La Società, infine, si è attivata, al fine di svolgere tutte le necessarie azioni conseguenti e implementare le misure di sicurezza, organizzative e tecniche, indicate dal Garante nel Provvedimento, delle quali in data 20 gennaio 2025, Postel ha dato atto al Garante mediante la trasmissione di apposito report di ottemperanza. In data 3 marzo 2025, è stata comunicata a Postel la chiusura del fascicolo relativo alla violazione dei dati personali, ferme restando in ogni caso le prescrizioni dell'Autorità cui la Società è tenuta ad uniformarsi.

PROCEDIMENTI TRIBUTARI

Nel mese di novembre 2018 il Consorzio Postemotori ha ricevuto la notifica di un'ordinanza emessa dal Tribunale penale di Roma contenente un decreto di sequestro preventivo nei confronti del Consorzio per l'importo di 4,6 milioni di euro. In data 13 maggio 2019, il G.U.P del Tribunale Ordinario di Roma ha ridimensionato i capi di imputazione originari stabilendo il rinvio a giudizio solo in relazione a quota parte dei capi di imputazione inerenti alle operazioni di fatturazione passiva di un subappaltatore e di un consulente fiscale di uno dei soci. A fronte di istanza di dissequestro, in data 24 dicembre 2021

è stato emesso dal Tribunale di Roma un provvedimento di restituzione parziale della somma di 0,3 milioni di euro. In data 13 dicembre 2024 il Tribunale penale di Roma ha emesso sentenza di primo grado, dalla quale si evince che è caduto ogni capo d'imputazione a cui il sequestro fa riferimento e in data 26 febbraio 2025, è stato notificato dalla Guardia di Finanzia – Nucleo Speciale Polizia Valutaria - al Consorzio il provvedimento di revoca del sequestro preventivo e restituzione dell'importo residuo dovuto, accreditato sul conto corrente del Consorzio in data 19 marzo 2025.

PROCEDIMENTI IN MATERIA PREVIDENZIALE

A partire dall'esercizio 2012 e sino al 31 dicembre 2024, l'Agenzia INPS di Genova Ponente e Roma Eur hanno emesso nei confronti di Postel degli avvisi di addebito, per complessivi 25,48 milioni di euro, con i quali è stato richiesto il pagamento di contributi previdenziali afferenti CIG, CIGS, mobilità e CUAF non coperti dal regime IPOST. Avverso tali richieste, sono stati proposti ricorsi al Tribunale di Genova.

In data 20 e 21 febbraio 2024 la Cassazione ha provveduto a depositare le sentenze con le quali ha rigettato i primi ricorsi proposti da INPS ed assorbito quelli incidentali proposti dalla Società. La Corte ha affermato che stante la natura speciale ed esclusiva del regime Ipost - che rappresenta un sistema previdenziale ed assistenziale auto concluso - null'altro è dovuto dalla Società a titolo di contribuzione previdenziale ed assistenziale.

In data 30 settembre 2024, la Società ha presentato ad INPS un'istanza di autotutela con la quale ha chiesto all'Istituto di adeguarsi a quanto deciso in via definitiva dalla Suprema Corte di Cassazione con le sentenze suddette, oltre ad annullare tutte le note di rettifica ancora presenti nel cassetto previdenziale della Società e ogni altro atto riferito alla contribuzione a titolo di CIG, CIGS e Mobilità, oltre che della contribuzione a titolo di CUAF per tutti i periodi antecedenti al 1° gennaio 2020.

In data 8 ottobre 2024, INPS ha comunicato di aver provveduto ad effettuare i dovuti adeguamenti sul piano dell'inquadramento previdenziale della Società Postel e ad effettuare il ricalcolo delle note di rettifica emesse nei confronti della Società sul cassetto previdenziale. Sono in corso le verifiche da parte della Società circa le variazioni di inquadramento ed il ricalcolo delle note di rettifica effettuate da INPS nel cassetto previdenziale. In data 19 dicembre 2024 INPS in esecuzione delle suddette sentenze della Corte di Cassazione del 20 e 21 febbraio 2024 ha provveduto a restituire alla Società le somme versate, pari complessivamente 0,2 milioni di euro.

In riferimento ai giudizi già decisi e quelli in attesa di definizione, per quanto concerne la sentenza del 19 settembre 2019 il Tribunale di Genova ha confermato l'orientamento condannando Postel a corrispondere all'INPS, a titolo di contributi CUAF relativi al periodo dal maggio 2011 al novembre 2012, la somma di euro 0,08 milioni di euro, ritenendo non dovute le maggiori somme pretese con gli avvisi di addebito (ammontanti complessivamente a circa 4 milioni di euro). Con sentenza del 21 maggio 2021, la Corte di Appello di Genova ha respinto l'appello principale e l'appello incidentale. INPS ha proposto ricorso per Cassazione e Postel si è costituita in giudizio. Il 26 gennaio 2023 la Cassazione ha disposto la rimessione sul ruolo per la trattazione congiunta con altri ricorsi. L'udienza dinanzi alla Corte di Cassazione è stata discussa in data 10 ottobre 2023 e in data 11 gennaio 2024 la Cassazione ha dichiarato l'inammissibilità del ricorso proposto da INPS verso la sentenza pubblicata in data 21 maggio 2021, perché tardivo, condannando l'Istituto a rifondere alla Società le spese legali. In data 11 luglio 2024, l'INPS ha proposto ricorso per revocazione avverso quest'ultima sentenza della Cassazione. La causa è stata discussa in data 14 gennaio 2025 e la Corte ha riservato la decisione.

Tenuto conto delle sentenze sin qui emesse, delle motivazioni addotte e delle ulteriori pretese avanzate dall'INPS, la Società ha adeguato i propri Fondi rischi.

4.10. EVENTI O OPERAZIONI "SIGNIFICATIVE NON RICORRENTI"

Ai sensi della comunicazione CONSOB n. DEM/6064293 del 28 luglio 2006, gli effetti derivanti da eventi e operazioni significative non ricorrenti rilevati dalla Capogruppo e dal Gruppo Poste Italiane nel corso dell'esercizio 2024 e connessi all'analisi di rischio sui crediti di imposta (si veda a riguardo nota A10 - Crediti d'imposta legge n.77/2020), ammontano a complessivi 341 milioni di euro come di seguito dettagliato:

  • cancellazione dei crediti di imposta relativi alle annualità successive al 2024 per 284 milioni di euro rilevati nella voce "Rettifiche di valore su strumenti di debito, crediti e altre attività"
  • oneri per 57 milioni di euro iscritti negli "Altri costi e oneri" connessi al riversamento di quote di credito afferenti le annualità antecedenti al 2024.

4.11. EVENTI O OPERAZIONI "ATIPICHE E/O INUSUALI"

Ai sensi della comunicazione CONSOB del 28 luglio 2006 il Gruppo Poste Italiane non ha posto in essere operazioni atipiche e/o inusuali354 nel corso dell'esercizio 2024.

4.12. ULTERIORI INFORMAZIONI

La presente nota rappresenta un'area in cui vengono fornite informazioni quali/quantitative su tematiche richieste in via residuale dai principi contabili, non specificamente trattate all'interno delle note precedenti.

COMPENSAZIONE DI ATTIVITÀ E PASSIVITÀ FINANZIARIE

In conformità all'IFRS 7 – Strumenti finanziari: Informazioni integrative, si forniscono di seguito le informazioni sulle attività e passività finanziarie soggette a un accordo quadro di compensazione esecutivo o a un accordo similare, indipendentemente dal fatto che gli strumenti finanziari siano stati o meno compensati in conformità al paragrafo 42 dello IAS 32355 .

Le partite interessate al 31 dicembre 2024, riferite alla sola Poste Italiane SpA riguardano:

  • strumenti derivati attivi e passivi, e relativi depositi di collateralizzazione sia in contanti che in Titoli di Stato;
  • pronti contro termine attivi e passivi, e relativi depositi di collateralizzazione sia in contanti che in Titoli di Stato.

Le posizioni in commento sono regolate da accordi standardizzati bilaterali di netting che consentono, in caso di default della controparte, la compensazione delle posizioni creditorie e debitorie relative a derivati, per i quali sono presenti contratti ISDA e a operazioni di pronti contro termine, per i quali sono presenti contratti GMRA.

Le posizioni in pronti contro termine gestite attraverso la Controparte Centrale, che soddisfano i requisiti previsti dallo IAS 32, sono esposte al netto della compensazione.

Ai fini della compilazione delle tabelle e in linea con quanto previsto dall'IFRS 7, si segnala che le operazioni in pronti contro termine sono rappresentate secondo il criterio di valutazione del costo ammortizzato, mentre le operazioni in derivati sono rappresentate al fair value; le relative garanzie reali finanziarie sono riportate al loro fair value.

354 Operazioni che per significatività/rilevanza, natura delle controparti, oggetto della transazione, modalità di determinazione del prezzo di trasferimento e tempistica dell'accadimento possono dar luogo a dubbi sulla correttezza e/o completezza delle informazioni di bilancio, sul conflitto di interesse, sulla salvaguardia del patrimonio aziendale, nonché sulla tutela degli azionisti di minoranza.

355 Il paragrafo 42 dello IAS 32 stabilisce che "Una attività e una passività finanziaria devono essere compensate e il saldo netto esposto nello stato patrimoniale quando e soltanto quando un'entità:

(a) ha correntemente un diritto legale a compensare gli importi rilevati contabilmente; e

(b) intende estinguere per il residuo netto, o realizzare l'attività e contemporaneamente estinguere la passività".

accordi-quadro di compensazione o ad accordi similari

Attività finanziarie oggetto di compensazione in bilancio, oppure soggette ad

Ammontari correlati non oggetto di
compensazione in bilancio
Forme tecniche
(milioni di euro)
Ammontare lordo Ammontare delle Ammontare netto Ammontar
e netto
delle
delle attività
finanziarie(*)
(a)
passività finanziarie
compensato in bilancio
(b)
delle attività
finanziarie
(c=a-b)
Strumenti
finanziari
(d)
Depositi di contante
dati/(ricevuti) in garanzia
(e)
attività/
(passivtà)
finanziarie
(f=c-d-e)
Esercizio 2024
Attività finanziarie Patrimonio
BancoPosta
Derivati 2.679 - 2.679 1.122 1.498 59
Pronti contro termine 2.726 1.160 1.566 1.560 - 6
Totale al 31 dicembre 2024 5.405 1.160 4.245 2.682 1.498 65
Esercizio 2023
Attività finanziarie Patrimonio
BancoPosta
Derivati 4.257 - 4.257 1.068 2.812 377
Pronti contro termine 4.106 2.337 1.769 1.769 - -
Totale al 31 dicembre 2023 8.363 2.337 6.026 2.837 2.812 377

Passività finanziarie oggetto di compensazione in bilancio, oppure soggette ad accordi-quadro di compensazione o ad accordi similari

Forme tecniche (milioni di euro) Ammontare lordo delle passività finanziarie(*) (a) Ammontare delle attività finanziarie compensato in bilancio (b) Ammontare netto delle passività finanziarie (c=a-b) Ammontare netto delle attività/(passivtà) finanziarie (f=c-d-e) Collateral Strumenti finanziari (d) Depositi di contante dati/(ricevuti) in garanzia (e) Esercizio 2024 Passività finanziarie Patrimonio BancoPosta Derivati 1.348 - 1.348 1.126 208 14 Pronti contro termine 7.365 1.160 6.205 6.104 101 - Totale al 31 dicembre 2024 8.713 1.160 7.553 7.230 309 14 Esercizio 2023 Passività finanziarie Patrimonio BancoPosta Derivati 1.136 - 1.136 1.053 83 - Pronti contro termine 10.554 2.337 8.217 7.762 455 - Totale al 31 dicembre 2023 11.690 2.337 9.353 8.815 538-

* L'ammontare lordo delle attività e passività finanziarie comprende gli strumenti finanziari soggetti a compensazione e quelli soggetti ad accordi quadro di compensazione esecutivi ovvero ad accordi similari indipendentemente dal fatto che essi siano o meno compensati.

TRASFERIMENTI DI ATTIVITÀ' FINANZIARIE NON ELIMINATE CONTABILMENTE

In conformità a quanto previsto dall'IFRS 7 – Strumenti finanziari: Informazioni integrative si forniscono nel presente paragrafo le informazioni su operazioni di trasferimento di attività finanziarie che non ne comportano l'eliminazione contabile (cd. continuing involvment).

Al 31 dicembre 2024, sono riconducibili alla fattispecie in commento debiti per operazioni passive di pronti contro termine stipulate con primari operatori finanziari integralmente riferite alla Capogruppo.

Trasferimento di attività finanziarie non eliminate contabilmente

Descrizione
(milioni di euro)
31 dicembre 2024 31 dicembre 2023
Valore
nominale
Valore
di
Bilancio
Fair
value
Valore
nominale
Valore
di
Bilancio
Fair
value
Attività finanziarie Patrimonio BancoPosta [A6]
Attività finanziarie al Costo ammortizzato 5.440 5.588 5.323 6.679 6.822 6.291
Attività finanziarie al FVTOCI 2.299 2.251 2.251 4.386 4.093 4.093
Passività finanziarie Patrimonio BancoPosta
Passività finanziarie per PCT (7.338) (7.365) (7.263) (10.559) (10.553) (10.332)
Totale 401 474 311 506 362 52

ATTIVITÀ' FINANZIARIE SOGGETTE A LIMITAZIONI D'USO

Si fornisce nel presente paragrafo il valore nominale e di bilancio delle attività finanziarie date in garanzia a controparti con le quali sono in essere operazioni di pronti contro termine, di Interest Rate Swap e le attività finanziarie consegnate a

Banca d'Italia a garanzia della linea di credito intraday concessa alla Capogruppo nonché a garanzia dell'attività in SEPA Direct Debit.

Attività finanziarie soggette a limitazioni d'uso

Descrizione 31 dicembre 2024 31 dicembre 2023
(milioni di euro) Valore
Nominale
Valore di
bilancio
Valore
Nominale
Valore di
bilancio
Attività finanziarie Patrimonio BancoPosta
Attività finanziarie al Costo ammortizzato
Finanziamenti e Crediti 801 801 1.224 1.224
Crediti per depositi in garanzia (collateral previsti da CSA) 193 193 83 83
Crediti per depositi in garanzia (collateral previsti da GMRA) 299 299 1.006 1.006
Crediti per depositi in garanzia (marginazione Clearing House) 214 214 89 89
Crediti per depositi in garanzia (OTC Clearing House) 95 95 46 46
Titoli a reddito fisso
Titoli per operazioni in PCT
Titoli per depositi dati in garanzia (collateral previsti da CSA e
7.793
5.440
8
8.091
5.588
8
7.523
6.679
-
7.761
6.822
-
GMRA)
Titoli in garanzia per linee di credito intraday con Banca d'Italia e
per l'esecuzione dei pagamenti Sepa Direct Debit
2.345 2.495 844 939
Attività finanziarie al FVTOCI
Titoli a reddito fisso 2.854 2.807 6.336 6.026
Titoli per operazioni in PCT
Titoli per depositi dati in garanzia (collateral previsti da CSA e
GMRA)
2.299
-
2.251
-
4.386
-
4.093
-
Titoli in garanzia per linee di credito intraday con Banca d'Italia e
per l'esecuzione dei pagamenti Sepa Direct Debit
555 556 1.950 1.933
Attività finanziarie Patrimonio non destinato
Attività finanziarie al Costo ammortizzato
Finanziamenti e Crediti
Crediti per depositi in garanzia (collateral previsti da CSA)
Crediti per depositi in garanzia (collateral previsti da GMRA)
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
Attività finanziarie al FVTOCI
Titoli a reddito fisso
Titoli per operazioni in PCT
-
-
-
-
-
-
-
-
Totale attività finanziarie indisponibili 11.448 11.699 15.083 15.011

Al 31 dicembre 2024 la Capogruppo ha ricevuto attività finanziarie a garanzia di operazioni in Reversal Repo per un nozionale complessivo di 2.611 milioni di euro ed un fair value pari a 2.709 milioni di euro.

Inoltre titoli per un valore nominale di 1.205 milioni di euro sono impegnati per Pronti contro temine stipulati con Cassa Compensazione e Garanzia nel mese di dicembre 2024 e regolati nei primi giorni di gennaio 2025.

ESPOSIZIONE IN TITOLI DI DEBITO SOVRANO

Con riferimento alle attività finanziarie, di seguito si riportano le informazioni riguardo l'esposizione al debito sovrano del Gruppo al 31 dicembre 2024356, ai sensi della Comunicazione n. DEM/11070007 del 28 luglio 2011 di attuazione del documento n. 2011/266 pubblicato dall'ESMA e successive integrazioni.

Gruppo Poste Italiane - Esposizione in titoli di debito sovrano

Descrizione 31.12.202 31.12.202
4 Valore Valore 3 Valore Valore
Valore di di Valore di di
(milioni di euro) nominale Bilanci mercat nominale Bilanci mercat
o o o o
Italia 132.336 130.486 128.897 133.977 128.548 126.362
Attività finanziarie al costo ammortizzato 29.619 30.049 28.460 29.757 29.475 27.289
Attività finanziarie al FVTOCI 102.431 100.143 100.143 104.207 99.060 99.060
Attività finanziarie al FVTPL 286 294 294 13 13 13
Austria 1.256 1.213 1.213 1.023 1.003 1.003
Attività finanziarie al costo ammortizzato 16 17 17 - - -
Attività finanziarie al FVTOCI
Attività finanziarie al FVTPL
1.046
194
1.018
178
1.018
178
1.023
-
1.003
-
1.003
-
Belgio 5.667 4.922 4.921 4.545 3.968 3.968
Attività finanziarie al costo ammortizzato 89 87 87 13 12 12
Attività finanziarie al FVTOCI 5.293 4.562 4.562 4.532 3.956 3.956
Attività finanziarie al FVTPL 285 272 272 - - -
Brasile 228 205 205 - - -
Attività finanziarie al costo ammortizzato - - - - - -
Attività finanziarie al FVTOCI - - - - - -
Attività finanziarie al FVTPL 228 205 205 - - -
Finlandia 950 906 906 1.026 1.002 1.002
Attività finanziarie al costo ammortizzato
Attività finanziarie al FVTOCI
20
828
13
799
13
799
-
1.026
-
1.002
-
1.002
Attività finanziarie al FVTPL 102 94 94 - - -
Francia 9.077 7.102 7.099 7.780 6.287 6.287
Attività finanziarie al costo ammortizzato 108 80 77 - - -
Attività finanziarie al FVTOCI 7.972 6.066 6.066 7.780 6.287 6.287
Attività finanziarie al FVTPL 997 956 956 - - -
Germania 1.567 1.513 1.513 1.183 1.133 1.133
Attività finanziarie al costo ammortizzato - - - - - -
Attività finanziarie al FVTOCI 829 783 783 1.183 1.133 1.133
Attività finanziarie al FVTPL 738 730 730 - - -
Indonesia 301 303 303 - - -
Attività finanziarie al costo ammortizzato - - - - - -
Attività finanziarie al FVTOCI - - - - - -
Attività finanziarie al FVTPL 301 303 303 - - -
Irlanda 883 804 804 811 741 741
Attività finanziarie al costo ammortizzato - - - - - -
Attività finanziarie al FVTOCI 834 757 757 811 741 741
Attività finanziarie al FVTPL 49 47 47 - - -
Messico 470 425 425 - - -
Attività finanziarie al costo ammortizzato
Attività finanziarie al FVTOCI
-
2
-
2
-
2
-
-
-
-
-
-
Attività finanziarie al FVTPL 468 423 423 - - -

356 Il valore di bilancio dell'esposizione verso gli Altri Paesi non esplicitati nella tabella di dettaglio non supera singolarmente la soglia dei 200 milioni di euro.

Olanda 226 206 206 328 335 335
Attività finanziarie al costo ammortizzato - - - - - -
Attività finanziarie al FVTOCI 90 90 90 328 335 335
Attività finanziarie al FVTPL 137 115 115 - - -
Polonia 234 229 229 - - -
Attività finanziarie al costo ammortizzato - - - - - -
Attività finanziarie al FVTOCI 2 2 2 - - -
Attività finanziarie al FVTPL 231 227 227 - - -
Portogallo 547 473 473 458 374 374
Attività finanziarie al costo ammortizzato - - - - - -
Attività finanziarie al FVTOCI 408 330 330 458 374 374
Attività finanziarie al FVTPL 139 143 143 - - -
Romania 235 214 214 - - -
Attività finanziarie al costo ammortizzato - - - - - -
Attività finanziarie al FVTOCI - - - - - -
Attività finanziarie al FVTPL 235 214 214 - - -
Spagna 5.846 4.276 4.276 4.045 2.607 2.606
Attività finanziarie al costo ammortizzato 3 3 3 3 3 3
Attività finanziarie al FVTOCI
Attività finanziarie al FVTPL
4.574 3.109 3.109 4.042 2.604 2.604
1.269 1.164 1.164 - - -
Sud Africa 252 225 225 - - -
Attività finanziarie al costo ammortizzato - - - - - -
Attività finanziarie al FVTOCI - - - - - -
Attività finanziarie al FVTPL 252 225 225 - - -
USA 2.409 2.171 2.171 111 100 100
Attività finanziarie al costo ammortizzato - - - - - -
Attività finanziarie al FVTOCI 201 194 194 111 100 100
Attività finanziarie al FVTPL 2.208 1.978 1.978 - - -
Altri Paesi 3.341 3.122 3.122 202 181 181
Attività finanziarie al costo ammortizzato - - - - - -
Attività finanziarie al FVTOCI 365 355 355 202 181 181
Attività finanziarie al FVTPL 2.976 2.767 2.767 0 0 0
Totale 165.826 158.795 157.203 155.489 146.278 144.092

Del totale complessivo delle esposizioni verso Altri Paesi (pari ad un valore di bilancio di 3.265 milioni di euro), circa 42 milioni di euro sono riferiti a titoli obbligazionari emessi da Paesi caratterizzati da una significativa incertezza macroeconomica e geopolitica derivante dal proseguimento dei conflitti armati (Ucraina e Israele).

Il valore di bilancio dei titoli di Stato si incrementa nel periodo in commento di 12.517 milioni di euro, di cui 9.829 milioni di euro relativi ai titoli detenuti dai Fondi Multi-asset (per la descrizione dell'operazione si rimanda al paragrafo 2.8 – Criteri e metodologie di consolidamento" e "A6 – Attività finanziarie".

ENTITA' STRUTTURATE NON CONSOLIDATE

Al fine di disporre di forme di impiego il più possibili coerenti con i profili di rischio e rendimento delle polizze emesse, assicurando flessibilità ed efficienza della gestione, in taluni casi Poste Vita SpA ha acquistato quote superiori al 50% della massa amministrata di alcuni Fondi di investimento. Per tali fattispecie sono state svolte le analisi previste dai principi contabili internazionali al fine di verificare l'esistenza o meno del controllo. Gli esiti delle analisi condotte su tali Fondi inducono a concludere che la Compagnia non eserciti alcun potere di controllo nell'accezione prevista dalle disposizioni dell'IFRS 10 – Bilancio consolidato. Tali Fondi rientrano tuttavia nella definizione di Entità strutturate non consolidate: un'entità strutturata è una entità configurata in modo che i diritti di voto o similari non siano il fattore preponderante per stabilire chi controlla l'entità, come nel caso in cui i diritti di voto si riferiscano solo ad attività amministrative e le relative attività operative siano dirette mediante accordi contrattuali

Natura del coinvolgimento nell'entità strutturata non consolidata

(milioni di euro)
% NAV del Fondo
ISIN -
Denominazione
Natura dell'Entità Attività del Fondo Investimento Data di rif. Importo
QU0006738052 -
Prima EU Private
Debt Opportunity
Fund
Fondo Aperto rientrante
nell'ambito di applicazione
della direttiva 2011/61/UE
Investimento in un mix di asset classes (corporate
bonds, government bonds e equities).
100% 30/09/2024 526
IT0004937691 -
PRIMA HEDGE
PLATINUM GROWTH
ISIN IE00BK1KDS71
Perseguimento di
rendimenti assoluti, con
un basso livello di volatilità
e di correlazione di lungo
termine rispetto ai
principali mercati finanziari
Perseguimento di rendimenti assoluti, con un basso
livello di volatilità e di correlazione di lungo termine
rispetto ai principali mercati finanziari
100% 29/11/2024 469
QU0006744795 -
Prima European
Direct Lending 1 Fund
Fondo Aperto rientrante
nell'ambito di applicazione
della direttiva 2011/61/UE
Investimento in un mix di asset classes (corporate
bonds, government bonds e equities).
100% 30/09/2024 470
IT0005174450 -
FONDO DIAMOND
EUROZONE OFFICE
UBS
Fondo di investimento
alternativi immobiliari
chiusi di diritto italiano
rientrante nell'ambito di
applicazione della direttiva
2011/61/UE
Investimento in beni immobili "core" e "core plus"
destinati ad uso lavorativo (uffici), situati
nell'Eurozona, e denominati in Euro
100% 30/09/2024 415
IT0005247819 -
Diamond Core
Fondo di investimento
alternativi immobiliari
chiusi di diritto italiano
rientrante nell'ambito di
applicazione della direttiva
2011/61/UE
Investimento in beni immobili e diritti reali immobiliari,
inclusi quelli derivanti da contratti di leasing
immobiliare con natura traslativa e da rapporti
concessori, nonché degli altri diritti assimilabili ai sensi
della normativa pro tempore vigente.
100% 30/06/2024 290
IT0005386666 -
Fondo i3-Dante
comparto Convivio
Fondo di investimento
alternativo immobiliare
multicomparto chiuso di
diritto italiano
Investimento in immobili core e core plus a reddito e
localizzati nelle zone centrali delle principali città
italiane, a partire da Roma e Milano.
100% 30/06/2024 276
QU0006746865 -
ALC Prima European
Private Credit Feeder
Fund
Fondo Aperto rientrante
nell'ambito di applicazione
della direttiva 2011/61/UE
Investimento in un mix di asset classes (corporate
bonds, government bonds e equities).
100% 30/09/2024 281
IT0005215113 -
FONDO CBRE
DIAMOND
Fondo di investimento
alternativi immobiliari
chiusi di diritto italiano
rientrante nell'ambito di
applicazione della direttiva
2011/61/UE
Investimento in beni immobili, diritti reali immobiliari,
compresi quelli derivanti da contratti di leasing
immobiliare, comunque effettuati senza particolari
vincoli di localizzazione geografica ma comunque in
Italia, potranno essere destinati ai seguenti usi:
logistico, case di riposo, residenziale, alberghiero,
destinazione ad uso promiscuo e uso ufficio o
commerciale.
100% 30/09/2024 304
QU0006745081 -
Prima Real Estate
Europe Fund I
Fondo Aperto rientrante
nell'ambito di applicazione
della direttiva 2011/61/UE
Investimento in un mix di asset classes (corporate
bonds, government bonds e equities).
100% 30/09/2024 286
Relazione Finanziaria Annuale 2024

Gruppo Poste Italiane I bilanci di Poste Italiane al 31 dicembre 2024

IT0005212193 -
DIAMOND ITALIAN
PROPERTIES
Fondo di investimento
alternativi immobiliari
chiusi di diritto italiano
rientrante nell'ambito di
applicazione della direttiva
2011/61/UE
Investimento in beni immobili e diritti reali immobiliari,
inclusi quelli derivanti da contratti di leasing
immobiliare con natura traslativa e da rapporti
concessori, nonché degli altri diritti assimilabili ai sensi
della normativa pro tempore vigente.
100% 30/06/2024 163
QU0006742476 -
PRIMA GLOBAL
EQUITY PRTNERS
FUND
Fondo Aperto rientrante
nell'ambito di applicazione
della direttiva 2011/61/UE
Investimento in un mix di asset classes (corporate
bonds, government bonds e equities).
100% 30/09/2024 201
QU0006738854 -
Prima Credit
Opportunity Fund
Fondo Aperto rientrante
nell'ambito di applicazione
della direttiva 2011/61/UE
Investimento in un mix di asset classes (corporate
bonds, government bonds e equities).
100% 30/11/2024 106
IT0005210593 -
DIAMOND OTHER
SECTOR ITALIA
Fondo di investimento
alternativi immobiliari
chiusi di diritto italiano
rientrante nell'ambito di
applicazione della direttiva
2011/61/UE
Investimento in beni immobili, diritti reali immobiliari,
compresi quelli derivanti da contratti di leasing
immobiliare, partecipazioni in società immobiliari e la
gestione professionale e valorizzazione del patrimonio
del Fondo.
100% 30/06/2024 115
IT0005210387 -
DIAMOND
EUROZONE RETAIL
PROPERTY FUND
Fondo di investimento
alternativi immobiliari
chiusi di diritto italiano
rientrante nell'ambito di
applicazione della direttiva
2011/61/UE
Investimento in beni immobili "core" e "core plus"
destinati ad uso retail, situati nell'Eurozona, e
denominati in Euro,
100% 30/09/2024 87
LU1581282842 -
Indaco SICAV SIF -
Indaco CIFC US Loan
Fondo Aperto rientrante
nell'ambito di applicazione
della direttiva 2011/61/UE
Investimento in un mix di asset classes (corporate
bonds, government bonds, loans e equities).
100% 29/11/2024 91
LU1081427665 -
SHOPPING
PROPERTY FUND 2
Fondo Chiuso rientrante n
ell'ambito di applicazione
della direttiva 2011/61/UE
Investe nel Shopping Property Fund 2: master fund c
he principalmete investe in immobili del settore comm
erciale secondariamente uffici e settori alternativi. Non
investe nel debito immobiliare
65% 30/09/2024 43

Natura del coinvolgimento nell'entità strutturata non consolidata

Lo scopo dell'investimento della Compagnia nei Fondi è la diversificazione del portafoglio di strumenti finanziari posti a copertura dei prodotti di Ramo I (Gestioni Separate), con l'obiettivo di mitigare la concentrazione degli impieghi in Titoli di Stato. Le entità riguardano principalmente fondi aperti armonizzati che investono in un mix di asset quali corporate bonds, government bonds ed equities e fondi chiusi di investimento immobiliare che investono in beni immobili e diritti reali immobiliari. Si riportano di seguito talune informazioni di dettaglio.

Natura del rischio

(milioni di euro)
ISIN -
Denominazione
Categoria
di bilancio
Valore contabile
investimento
Massima
esposizione
alla perdita
Confronto tra valore contabile e
massima esposizione
Metodologia determinazione massima esposizione alla
perdita
IT0004937691 -
PRIMA HEDGE
PLATINUM
GROWTH ISIN
IE00BK1KDS71
IT0005174450 -
FONDO DIAMOND
EUROZONE OFFICE
FVTPL 469 158 311 VaR al 99,5% su un orizzonte temporale di 1 anno
calcolato a partire dalle sensitivity market di SII
VaR al 99,5% su un orizzonte temporale di 1 anno
UBS FVTPL 415 187 228 calcolato a partire dalle sensitivity market di SII
QU0006744795 -
Prima European
Direct Lending 1 Fund
QU0006738052 -
Prima EU Private
FVTPL 470 58 412 VaR al 99,5% su un orizzonte temporale di 1 anno
calcolato a partire dalle sensitivity market di SII
Debt Opportunity
Fund
FVTPL 526 53 473 VaR al 99,5% su un orizzonte temporale di 1 anno
calcolato a partire dalle sensitivity market di SII
IT0005247819 -
Diamond Core
FVTPL 290 94 196 VaR al 99,5% su un orizzonte temporale di 1 anno
calcolato a partire dalle sensitivity market di SII
IT0005386666 -
Fondo i3-Dante
comparto Convivio
QU0006746865 -
FVTPL 276 69 207 VaR al 99,5% su un orizzonte temporale di 1 anno
calcolato a partire dalle sensitivity market di SII
ALC Prima European
Private Credit Feeder
Fund
FVTPL 281 24 257 VaR al 99,5% su un orizzonte temporale di 1 anno
calcolato a partire dalle sensitivity market di SII
QU0006745081 -
Prima Real Estate
Europe Fund I
FVTPL 286 134 153 VaR al 99,5% su un orizzonte temporale di 1 anno
calcolato a partire dalle sensitivity market di SII
IT0005212193 -
DIAMOND ITALIAN
PROPERTIES
FVTPL 163 64 100 VaR al 99,5% su un orizzonte temporale di 1 anno
calcolato a partire dalle sensitivity market di SII
IT0005215113 -
FONDO CBRE
DIAMOND
FVTPL 304 109 195 VaR al 99,5% su un orizzonte temporale di 1 anno
calcolato a partire dalle sensitivity market di SII
QU0006738854 -
Prima Credit
Opportunity Fund
QU0006742476 -
FVTPL 106 7 99 VaR al 99,5% su un orizzonte temporale di 1 anno
calcolato a partire dalle sensitivity market di SII
PRIMA GLOBAL
EQUITY PRTNERS
FUND
FVTPL 201 121 80 VaR al 99,5% su un orizzonte temporale di 1 anno
calcolato a partire dalle sensitivity market di SII
IT0005210593 -
DIAMOND OTHER
SECTOR ITALIA
IT0005210387 -
FVTPL 115 38 77 VaR al 99,5% su un orizzonte temporale di 1 anno
calcolato a partire dalle sensitivity market di SII
DIAMOND
EUROZONE RETAIL
PROPERTY FUND
FVTPL 87 33 54 VaR al 99,5% su un orizzonte temporale di 1 anno
calcolato a partire dalle sensitivity market di SII
LU1581282842 -
Indaco SICAV SIF -
Indaco CIFC US Loan
FVTPL 91 10 82 VaR al 99,5% su un orizzonte temporale di 1 anno
calcolato a partire dalle sensitivity market di SII
LU1081427665 -
SHOPPING
PROPERTY FUND 2
FVTPL 28 11 17 VaR al 99,5% su un orizzonte temporale di 1 anno calcola
to a partire dalle sensitivity market di SII

Natura del rischio

Gli investimenti della Compagnia nei fondi in commento sono valutati a fair value (principalmente livello 2 della gerarchica del fair value) sulla base del Net Asset Value comunicato periodicamente dal gestore del fondo stesso. Tali investimenti

sono stati effettuati nell'ambito delle Polizze di Ramo I e pertanto le variazioni di fair value sono ribaltate all'assicurato sulla base del meccanismo del mirroring.

Asset Class e Mercati di riferimento relativi ai NAV

(milioni di euro)
Asset class Fair Value
Strumenti finanziari
Obbligazioni Corporate
Titoli di Stato
Altri investimenti al netto dei passivi
Azioni
Disponibilità liquide
292
34
2.534
577
694
Strumenti finanziari derivati
Swap
Future
Forward
1
0
(24)
Totale 4.107

(milioni di euro)

Mercati di riferimento e Fondi UCITS Fair Value
Germania (Francoforte, Berlino, Monaco) 36
Dublino -
New York 156
Trace 23
Londra 14
Parigi 1
Euronext 23
Tokyo 1
Singapore 5
Euromtf 1
Lussemburgo 0
Eurotlx 1
Hong Kong 4
Altri 3.824
Fondi 18
Totale 4.107

ACCORDI DI PAGAMENTO BASATI SU AZIONI

SISTEMA DI INCENTIVAZIONE A LUNGO TERMINE: PIANO DI PERFORMANCE SHARE

A partire dall'esercizio 2019, l'Assemblea degli azionisti di Poste Italiane SpA ha approvato il Documento Informativo redatto ai sensi dell'art 84-bis del Regolamento Emittenti sui Piani di incentivazione basati su strumenti finanziari, rispettivamente Piano ILT Performance Share 2019-2021,Piano ILT Performance Share 2020-2022; Piano ILT

Performance Share 2021-2023, Piano ILT Performance Share 2022-2024, Piano ILT Performance Share 2023-2025, Piano ILT Performance Share 2024-2026.

Tali sistemi d'incentivazione, costruiti in linea con le prassi di mercato, hanno l'obiettivo di rafforzare il collegamento della componente variabile della remunerazione alla strategia di medio-lungo termine del Gruppo, in linea con il budget e gli obiettivi del Piano Strategico, su un orizzonte temporale pluriennale.

Descrizione dei Piani

I Piani ILT Performance Share, come descritto nei relativi Documenti informativi, prevedono l'attribuzione di Diritti a ricevere Azioni ordinarie di Poste Italiane. Il numero dei Diritti che verranno attribuiti ai Beneficiari è subordinato al raggiungimento di Obiettivi di Performance nell'arco di un periodo triennale, previa verifica della sussistenza della Condizione Cancello e Condizioni di Accesso (quest'ultime per i Beneficiari BancoPosta, di seguito "Beneficiari BP"). Le principali caratteristiche dei Piani sono di seguito evidenziate.

Destinatari

I destinatari sono: l'Amministratore Delegato di Poste Italiane, il Direttore Generale, taluni Manager del Gruppo Poste Italiane, inclusi alcuni Dirigenti con responsabilità strategiche, nonché alcune risorse del Patrimonio destinato BancoPosta.

Condizioni dei Piani

Gli Obiettivi di Performance, comuni a tutti i Beneficiari, a cui è condizionata la maturazione dei Diritti e, pertanto, l'attribuzione delle Azioni, sono di seguito evidenziati:

  • un indicatore di redditività individuato nell'EBIT cumulato triennale di Gruppo utilizzato per riconoscere continuità e sostenibilità dei risultati di redditività nel lungo termine;
  • il raggiungimento di un indicatore di creazione di valore per gli azionisti, individuato nel "Total Shareholder Return relativo", utilizzato per misurare la generazione di valore per gli azionisti di Poste Italiane rispetto all'indice FTSE MIB357 .

Per i piani ILT Performance Share 2021-2023, 2022-2024,2023-2025 e 2024-2026 ai due obiettivi sopra indicati si aggiungono per la componente ESG i seguenti KPI:

  • Piano ILT Performance Share 2021-2023: finanza sostenibile, obiettivo collegato all'inserimento di una componente ESG nei prodotti d'investimento Poste Vita entro il 2023. In particolare, l'indicatore viene calcolato rapportando il numero di prodotti offerti con componenti ESG rispetto al numero totale di prodotti offerti;
  • Piano ILT Performance Share 2022-2024: equa rappresentanza di genere nei piani di successione, obiettivo collegato al rafforzamento della presenza femminile nei piani di successione manageriale, funzionale a incrementare la presenza delle donne nelle posizioni a maggiore responsabilità del Gruppo Poste Italiane. In particolare, l'indicatore viene calcolato rapportando il numero di candidature alla successione occupate da donne rispetto al numero di candidature complessivo.
  • Piano ILT Performance Share 2023-2025: Transizione Green, obiettivo collegato alla riduzione delle emissioni di tCO2. Tale obiettivo è volto a misurare la riduzione delle emissioni totali di Gruppo (tCO2e) nell'orizzonte temporale 2023-2025. Valore al territorio, obiettivo che prende in considerazione l'avanzamento della realizzazione dei cantieri legati al «Progetto Polis». In particolare, l'indicatore viene calcolato rapportando il numero di interventi avviati rispetto al totale degli interventi materialmente realizzabili.

357 L'obiettivo legato al "Total Shareholder Return relativo" ("rTSR") prevede un correttivo di "negative threshold": qualora il TSR di Poste Italiane risultasse negativo, ancorché con performance superiore al TSR dell'indice, si provvederà a ridurre la maturazione (collegata al rTSR) alla soglia minima del 50%.

• Piano ILT Performance Share 2024-2026: Transizione Green, obiettivo che misura la riduzione delle emissioni GHG dirette del Gruppo (Scope 1) derivanti dalle strutture immobiliari (tCO2e). Valorizzazione delle persone, obiettivo che prevede un focus sullo sviluppo delle competenze attraverso l'erogazione delle ore di formazione.

Infine, per il piano ILT Performance Share 2024-2026 è previsto un ulteriore indicatore di creazione di valore per gli azionisti oltre il "Total Shareholder Return relativo", individuato nel "Shareholder Remuneration" che tiene in considerazione la remunerazione degli azionisti sotto forma di dividendi corrisposti e possibili riacquisti di azioni proprie finalizzati alla remunerazione degli azionisti stessi.

La maturazione dei Diritti e, pertanto, l'attribuzione delle Azioni, è condizionata al raggiungimento della Condizione Cancello che garantisce la sostenibilità del Piano a livello di Gruppo. La Condizione Cancello è rappresentata dal raggiungimento di una determinata soglia di EBIT cumulato triennale di Gruppo verificata al termine di ciascun Periodo di Performance. Inoltre, per i Beneficiari del Patrimonio BancoPosta la maturazione dei Diritti è subordinata altresì alla sussistenza di Condizioni di Accesso, che certifichino la presenza di solidità patrimoniale, di liquidità e redditività corretta per il rischio del Patrimonio BancoPosta stesso come segue:

  • Parametro di adeguatezza patrimoniale, (CET 1) di fine periodo;
  • Parametro di liquidità a breve termine, (LCR) di fine periodo;
  • Parametro di redditività corretta per il rischio, (RORAC) di fine periodo.

Beneficiari BP

Le Azioni verranno attribuite al termine del Periodo di Performance, secondo i seguenti schemi:

  • per i piani ILT Performance Share 2019-2021 e 2020-2022, per il 40% up-front e per il restante 60% in due pari quote, differite rispettivamente di 2 e 4 anni a decorrere dal termine del Periodo di Performance. È prevista, inoltre l'applicazione di un ulteriore Periodo di Retention della durata di un anno, da applicarsi sia in relazione alla quota attribuita up-front, sia in relazione alle quote attribuite in via differita;
  • per i piani ILT Performance Share 2021-2023, 2022-2024, 2023-2025 e 2024-2026 è prevista la seguente modalità di erogazione: 40% up-front e per il restante 60% in cinque quote annuali differite su un arco temporale quinquennale (le prime tre pari al 10% dei diritti complessivamente maturati e le successive due pari al 15% dei diritti complessivamente maturati). È prevista, inoltre, l'applicazione di un ulteriore Periodo di Retention della durata di un anno, da applicarsi sia in relazione alla quota attribuita up-front, sia in relazione alle quote attribuite in via differita.

Per i Beneficiari BP, inoltre, l'attribuzione delle quote di Azioni differite avverrà a seguito della verifica della sussistenza dei livelli di patrimonializzazione, liquidità a breve termine e di redditività corretta per il rischio del Patrimonio BancoPosta.

Altri Beneficiari

Per i piani i ILT Performance Share le Azioni di Poste Italiane verranno attribuite interamente up-front al termine di un Periodo di Performance triennale, con l'applicazione, sul 60% delle stesse, di un ulteriore Periodo di Lock-up/Retention della durata di 2 anni.

Per maggiori dettagli sui meccanismi di funzionamento dei piani di incentivazione si rimanda al Documento Informativo e/o alla Relazione sulla politica in materia di remunerazione, tempo per tempo vigenti, approvati dall'Assemblea degli azionisti.

SISTEMA DI INCENTIVAZIONE A LUNGO TERMINE: PIANO DI ILT DELIVER 2022

Alla luce degli aggiornamenti normativi intervenuti e nell'ottica di mantenere un costante allineamento tra gli interessi del management e quelli degli azionisti, nel corso del 2023, l'Assemblea degli azionisti dell'8 maggio 2023 ha deliberato la corresponsione di una quota pari al 55% del premio maturato per i Beneficiari ILT Deliver MRTs BP alla data di conclusione del Periodo di Performance (31 dicembre 2022) in Diritti a ricevere Azioni ordinarie di Poste Italiane, sottoposti a Periodi di Retention.

Trattandosi di una Conversione, non è prevista alcuna nuova assegnazione rispetto a quanto definito dagli obiettivi del piano assegnato nel 2018 e basati su un orizzonte temporale quinquennale (2018-2022).

La maturazione dei Diritti e, pertanto, l'attribuzione delle Azioni, è condizionata al raggiungimento della Condizione Cancello che garantisce la sostenibilità del Piano a livello di Gruppo. La Condizione Cancello è rappresentata dal raggiungimento di una determinata soglia di EBIT cumulato quinquennale di Gruppo al termine del Periodo di Performance (31 dicembre 2022). Inoltre, la consegna delle Azioni è subordinata altresì alla sussistenza di Condizioni di Accesso, che certifichino la presenza di solidità patrimoniale, di liquidità e redditività corretta per il rischio del Patrimonio BancoPosta stesso come segue:

  • Parametro di adeguatezza patrimoniale, (CET 1) di fine periodo;
  • Parametro di liquidità a breve termine, (LCR) di fine periodo;
  • Parametro di redditività corretta per il rischio, (RORAC) di fine periodo.

La Conversione ha previsto la corresponsione del 45% del Premio maturato up-front in forma monetaria nel 2023, a fronte del 75% originariamente previsto. Il restante 55%, originariamente previsto in forma monetaria, è corrisposto in Diritti a ricevere Azioni soggetto a Periodi di Retention di 1 e 2 anni.

La consegna delle Azioni al termine di ciascun Periodo di Retention avverrà a condizione che sia verificata la sussistenza del livello risk tolerance di condizioni collegate – in aggiunta all'adeguatezza patrimoniale e alla liquidità, originariamente previste – anche alla redditività corretta per il rischio con riferimento al Patrimonio BancoPosta, nonché l'inclusione di Poste Italiane in almeno due indici di sostenibilità riconosciuti a livello internazionale.

Per maggiori dettagli sui meccanismi di funzionamento dei piani di incentivazione si rimanda al Documento Informativo e/o alla Relazione sulla politica in materia di remunerazione, tempo per tempo vigenti, approvati dall'Assemblea degli azionisti.

Modalità di valutazione del Fair Value ed effetti economici

Per le valutazioni dei piani in commento ci si è basati sulle conclusioni raggiunte da attuari esterni al Gruppo. Il fair value unitario di ciascun Diritto alla data di valutazione è pari al valore nominale dello stesso alla data di assegnazione (determinato sulla base dei prezzi di borsa), scontato per il tasso di dividendo atteso e per il tasso di interesse privo di rischio e aggiornato considerando la migliore stima delle condizioni di servizio (service conditions) e di performance (non market based performance conditions).

Si riportano di seguito gli effetti economici del sopracitato Sistema di Incentivazione a Lungo Termine "Performance Share" al 31 dicembre 2024 per il Gruppo.

(dati in € mln)
Numero
Beneficiari
Unità (n. Phantom stock /
Diritti a ricevere azioni)
Fair Value alla data di assegnazione Costo
Esercizio
Riserva
IFRS 2 /
Passività
Pagamenti /
Controvalore
consegna
azioni proprie
Piani di incentivazione Numero
Unità
Di cui
sottoposte a
periodo di
retention
Amministratore Delegato Beneficiari BP Altri Beneficiari
Data di
assegnazione
Fair
Value
Data di
assegnazione
Fair
Value
Data di
assegnazione
Fair
Value
Deliver 5 anni 2 94.209 94.209 29-mag-18 €8,43 n.a n.a 29-mag-18 €8,43 0,01 0,79 (0,53)
ILT Perfomance Share 19-21 13 64.815 32.870 28-mag-19 €5,02 7-ott-19 €7,01 7-ott-19 €7,88 0,02 0,40 (3,23)
ILT Perfomance Share 20-22 118 438.745 - 5-mag-20 €6,05 12-nov-20 €4,89 12-nov-20 €5,41 0,02 2,36 (0,18)
ILT Perfomance Share 21-23 163 944.944 96.747 28-mag-21 €8,19 28-mag-21 €8,27 28-mag-21 €9,07 1,75 8,37 (4,35)
ILT Perfomance Share 22-24 203 1.126.676 - 27-mag-22 €4,65 27-mag-22 €4,65 27-mag-22 €5,66 2,27 6,21 -
ILT Perfomance Share 23-25 221 1.684.754 - 8-mag-23 €4,47 8-mag-23 €4,47 8-mag-23 €5,62 3,09 6,13 -
ILT Perfomance Share 24-26 241 2.018.699 - 31-mag-24 €6,91 31-mag-24 €6,91 30-mag-24 €8,69 5,68 5,68 -
Totale 12,85 29,95 (8,29)

SISTEMI DI INCENTIVAZIONE A BREVE TERMINE: MBO

La Banca d'Italia, il 27 maggio 2014, ha emanato le Disposizioni di Vigilanza per BancoPosta (Parte IV, Cap. I, "BancoPosta" inserita nella Circolare n. 285 del 17 Dicembre 2013 "Disposizioni di Vigilanza prudenziale per le banche") che, tenuto conto delle peculiarità normative e operative dell'attività di BancoPosta e della società Poste Italiane SpA, hanno reso applicabile al BancoPosta, la disciplina prudenziale delle banche, tra cui, la normativa in materia di politiche di remunerazione e incentivazione (Parte Prima, Titolo IV, Capitolo 2 "Politiche e prassi di remunerazione e incentivazione" della Circolare n. 285 sopra richiamata). Tali disposizioni, applicabili alla sola Capogruppo Poste Italiane SpA, prevedono che parte dei premi erogati ai "Risk Takers" del Patrimonio BancoPosta venga attribuita mediante l'assegnazione di strumenti finanziari, in un orizzonte temporale pluriennale. Con riferimento ai sistemi di incentivazione manageriale del Patrimonio BancoPosta MBO per l'esercizio 2018, ove l'incentivo è risultato superiore ad una soglia di materialità, il sistema di incentivazione manageriale MBO prevede l'assegnazione del 50% dell'incentivo sotto forma di Phantom Stock358 e l'applicazione di meccanismi di differimento:

  • per il 60% dell'incentivo su 5 anni pro-rata, per il personale più rilevante che beneficia sia del sistema di incentivazione a breve termine sia del Piano di incentivazione a lungo termine "Piano ILT Phantom Stock";
  • per il 40% su 3 anni pro-rata, per il restante personale più rilevante.

Nel corso del 2024 si è concluso il pagamento dell'ultima tranche del piano in commento con un esborso complessivo di circa 153 migliaia di euro.

I più recenti sistemi di incentivazione manageriale a breve termine (MBO dal 2019 al 2024) prevedono, qualora l'incentivo sia risultato superiore ad una soglia di materialità, l'erogazione di una quota parte del Premio maturato sotto forma di Diritti a ricevere Azioni di Poste Italiane SpA e l'applicazione di meccanismi di differimento tra il 40% e il 60% dell'incentivo su un orizzonte temporale di 3/5 anni pro-rata in base alla categoria di appartenenza del beneficiario. Per maggiori dettagli

358 unità rappresentative del valore dell'azione di Poste Italiane SpA

sui meccanismi di funzionamento dei piani di incentivazione si rimanda al Documento Informativo e/o alla Relazione sulla politica in materia di remunerazione, tempo per tempo vigenti, approvati dall'Assemblea degli azionisti.

I Diritti a ricevere Azioni (piani MBO dal 2019 al 2024) è subordinata alla sussistenza di una Condizione Cancello (Redditività di Gruppo: EBIT gestionale) e di Condizioni di Accesso come segue:

  • Parametro di adeguatezza patrimoniale, identificato nel CET 1;
  • Parametro di liquidità a breve termine, identificato nel LCR;
  • Redditività corretta per il rischio (RORAC) per l'MBO 2023 e per l'MBO 2024.

Per l'Amministratore Delegato si prevede, inoltre, l'applicazione di un' ulteriore Condizione di Accesso, oltre a quelle sopra esposte, collegata al Solvency Ratio del Gruppo Assicurativo Poste Vita.

Le quote attribuite sotto forma di Azioni sono soggette ad un Periodo di Retention sia per la quota up-front sia per le quote differite.

L'erogazione della parte differita avverrà ogni anno a condizione che vengano rispettati i requisiti di patrimonializzazione, di liquidità del Patrimonio BancoPosta e redditività corretta per il rischio (quest'ultima ove prevista tra le condizioni di accesso). Gli effetti economici e patrimoniali sono contabilizzati nel periodo di maturazione degli strumenti.

Modalità di valutazione del Fair Value ed effetti economici

Per le valutazioni dei piani in commento ci si è basati sulle conclusioni raggiunte da attuari esterni al Gruppo.

(dati in €
mln)
Unità (n. Phantom
Fair Value alla
Numero
stock/ Diritti a
data di
Beneficiari
ricevere azioni)
assegnazione
Costo
Esercizio
Riserva
IFRS 2 /
Passività
Pagamenti /
Controvalore
consegna
azioni
proprie
Piani di incentivazione Numero
Unità
Di cui
sottoposte
a periodo
di
retention
Amministratore
Delegato
Beneficiari BP Altri Beneficiari
Data di
assegnazione
Fair
Value
Data di
assegnazione
Fair Value Data di
assegnazione
Fair Value
MBO 2018 10 15.081 - 19-mar-19 10,2 € 19-mar-19 10,2 € 19-mar-19 10,2 € 0,01 - (0,15)
MBO 2019 5 3.123 3.123 5-mar-20 7,51 € 5-mar-20 7,51 € - 7,62 € 5-mar-20 7,51 € (0,04) 0,02 (0,04)
MBO 2020 6 4.999 3.187 24-mar-21 8,36 € 24-mar-21 8,36 € - 8,83 € 24-mar-21 8,36 € - 8,83 € (0,04) 0,04 (0,04)
MBO 2021 15 34.102 16.873 22-mar-22 8,25 € 22-mar-22 8,25 € - 8,77 € 22-mar-22 8,25 € - 8,77 € - 0,28 (0,15)
MBO 2022 13 58.097 19.464 28-mar-23 7,70 € 28-mar-23 7,70 € - 8,31 € 28-mar-23 7,7 € - 8,31 € 0,01 0,45 (0,37)
MBO 2023 12 107.007 47.435 19-mar-24 7,92 € 19-mar-24 7,92 € - 8,45 € 19-mar-24 7,92 € - 8,45 € - 0,87 -
MBO 2024* 16 113.854 - 31-mag-24 11,38 € 31-mag-24 11,38 € - 12,23€ 31-mag-24 11,38 € - 12,23€ 1,32 1,32 -
Totale 1,26 2,99 (0,75)

*MBO 2024 stimato sulla base delle migliori informazioni disponibili, in attesa dell'effettiva consuntivazione del sistema, allo scopo di rilevare il costo del servizio ricevuto.

PERIMETRO DI CONSOLIDAMENTO E DATI SALIENTI DELLE PARTECIPAZIONI

Perimetro di consolidamento
Perimetro di consolidamento (migliaia di
euro)
Denominazione Sede legale Valuta Capitale
sociale
Società controllante % di
possesso
%
complessiva
Gruppo
CONTROLLANTE:
Poste Italiane SpA Roma (Italia) Euro 1.306.110 Min. Economia e
Finanze
Cassa Depositi e Prestiti
SpA
Altri investitori
29,26%
35,00%
35,74%
n.a
SOCIETA' CONTROLLATE CONSOLIDATE INTEGRALMENTE:
Agile LAB Srl Milano (Italia) Euro 54 Poste Italiane SpA 70,00% 70,00%
BancoPosta Fondi SpA SGR Roma (Italia) Euro 12.000 Poste Italiane SpA 100,00% 100,00%
Bridge Technologies Srl Milano (Italia) Euro 20 Plurima 100,00% 70,00%
Consorzio Logistica Pacchi ScpA Roma (Italia) Euro 516 Poste Italiane SpA
SDA Express Courier
SpA
Poste Air Cargo Srl
Postel SpA
Poste Assicura SpA
Nexive Network Srl
Poste Logistics Spa
51,00%
13,50%
5,00%
15,00%
5,00%
5,00%
5,50%
100,00%
ConsorzioServizi ScpA Roma (Italia) Euro 120 Poste Italiane SpA
PostePay SpA
51,00%
49,00%
100,00%
Consorzio PosteMotori Roma (Italia) Euro 120 Poste Italiane SpA
Postel SpA
58,12%
22,63%
80,75%
Indabox Srl Roma (Italia) Euro 50 MLK Deliveries SpA 100,00% 100,00%
Kipoint SpA Roma (Italia) Euro 500 SDA Express Courier
SpA
100,00% 100,00%
Europa Gestioni Immobiliari SpA Roma (Italia) Euro 103.200 Poste Italiane SpA
Poste Vita SpA
55,00%
45,00%
100,00%
LIS Holding SpA Milano (Italia) Euro 2.582 PostePay SpA 100,00% 100,00%
LIS Pay SpA Milano (Italia) Euro 56.600 PostePay SpA 100,00% 100,00%
Logos Srl Milano (Italia) Euro 10 Plurima 100,00% 70,00%
MLK Deliveries SpA Roma (Italia) Euro 335 Poste Italiane SpA 100,00% 100,00%
MLK Fresh Srl Roma (Italia) Euro 100 MLK Deliveries SpA 70,00% 70,00%
Net Holding SpA Roma (Italia) Euro 100 Poste Vita SpA 60,00% 60,00%
Net Insurance SpA (*) Roma (Italia) Euro 17.624 Net Holding SpA 97,84% 58,70%
Net Insurance Life SpA (*) Roma (Italia) Euro 15.000 Net Insurance SpA 100,00% 58,70%
Nexive Network Srl Roma (Italia) Euro 50 Poste Italiane SpA 100,00% 100,00%
Nexive Scarl Roma (Italia) Euro 28 Poste Italiane SpA 85,89% 85,89%
PatentiViaPoste ScpA Roma (Italia) Euro 120 Poste Italiane SpA
Postel SpA
69,65%
17,21%
86,86%
Poste Air Cargo Srl Roma (Italia) Euro 1.000 Poste Italiane SpA 100,00% 100,00%
Plurima SpA Milano (Italia) Euro 8.544 Poste Welfare Servizi Srl 70,00% 70,00%
Poste Assicura SpA (*) Roma (Italia) Euro 25.000 Poste Vita SpA 100,00% 100,00%
Postego SpA Trento (Italia) Euro 50 Poste Italiane SpA 100,00% 100,00%
Poste Insurance Broker Srl Roma (Italia) Euro 600 Poste Assicura SpA 100,00% 100,00%
Poste Logistics SpA Roma (Italia) Euro 500 Poste Italiane SpA 100,00% 100,00%
PostePay SpA Roma (Italia) Euro 7.561 Poste Italiane SpA 100,00% 100,00%
Poste Vita SpA (*) Roma (Italia) Euro 1.216.608 Poste Italiane SpA 100,00% 100,00%
Poste Welfare Servizi Srl Roma (Italia) Euro 16 Poste Italiane SpA 100,00% 100,00%
Postel SpA Roma (Italia) Euro 20.400 Poste Italiane SpA 100,00% 100,00%
SDA Express Courier SpA Roma (Italia) Euro 5.000 Poste Italiane SpA 100,00% 100,00%
Sengi Express Limited (*) Hong Kong
(Cina)
Euro 541 Poste Italiane SpA 40,00% (**) 40,00% (**)
Sengi Express Guangzhou Limited (*) Guangzhou
(Cina)
CNY 5.000 Sengi Express Limited 100,00% 40,00%
Sourcesense SpA (*) Roma (Italia) Euro 880 Poste Italiane SpA 70,00% 70,00%
Sourcesense Digital Srl (*) Roma (Italia) Euro 32 Sourcesense SpA 100,00% 70,00%

Plurima SpA

Relazione Finanziaria Annuale 2024

Gruppo Poste Italiane I bilanci di Poste Italiane al 31 dicembre 2024

5,00% 100,00%

Sourcesense Technology Srl (*) Roma (Italia) Euro 40 Sourcesense SpA 100,00% 70,00%
Sourcesense Limited (*) Londra (UK) GBP - Sourcesense SpA 100,00% 70,00%
Sourcesense Platforms S.r.l. (*) Roma (Italia) Euro 50 Sourcesense SpA 100,00% 70,00%
SPV Cosenza SpA Roma (Italia) Euro 948 Poste Italiane SpA 95,00%

(*) Per tali società i dati indicati sono elaborati in conformità ai principi contabili internazioanli IFRS e pertanto possono non coincidere con quelli contenuti nei bilanci di esercizio redatti in conformità al codice civile e ai principi contabili italiani o ai Local GAAP

(**) Con riferimento al capitale votante la percentuale di Poste Italiane SpA è pari al 51%.

ISIN-Denominazione Valuta NAV Società
partecipante
Società
controllante
% di possesso %
complessiv
a Gruppo
ENTITA' STRUTTURATE CONSOLIDATE INTEGRALMENTE (***)
IT0005579583-BancoPosta Global Multi-Asset Income Euro 3.911.809 Poste Vita
SpA
100,00% 100,00%
IT0005579625-BancoPosta Dynamic Multi-Asset Euro 4.197.131 Poste Vita
SpA
100,00% 100,00%
IT0005579708-BancoPosta Dynamic Long-Term Multi-Asset Euro 561.439 Poste Vita
SpA
100,00% 100,00%
IT0005579724-BancoPosta Olympium Dynamic Multi-Asset Euro 4.803.830 Poste Vita
SpA
100,00% 100,00%
IT0005579641-BancoPosta Global Optimal Multi-Asset Euro 45.205 Poste Vita
SpA
100,00% 100,00%
IT0005579740-BancoPosta Long-Term Optimal Multi-Asset Euro 858.221 Poste Vita
SpA
100,00% 100,00%
IT0005579765-BancoPosta Olympium Optimal Multi-Asset Euro 45.735 Poste Vita
SpA
100,00% 100,00%
IT0005579666-BancoPosta Strategic Insurance Distribution Euro 4.635.392 Poste Vita
SpA
100,00% 100,00%
IT0005579682-BancoPosta Olympium Insurance Multi-Asset Euro 43.204 Poste Vita
SpA
100,00% 100,00%
IT0005579567-BancoPosta Diversified Distribution Euro 5.789.228 Poste Vita
SpA
100,00% 100,00%
IT0005579609-BancoPosta Olympium Severum Euro 456.252 Poste Vita
SpA
100,00% 100,00%

(***) Poste Vita SpA è titolare del 100% delle quote dei Fondi, mentre BancoPosta Fondi SpA SGR è la società contrattualmente incaricata per la gestione degli stessi. Entrambe le società di cui sopra sono controllate integralmente da Poste Italiane SpA.

Relazione Finanziaria Annuale 2024

Denominazione Sede legale Valuta Capitale
sociale
Società controllante % di
possesso
%
complessiva
Gruppo
SOCIETA' CONSOLIDATE CON IL METODO DEL PATRIMONIO NETTO:
Controllate:
Casina Poste Società Sportiva Dilettantistica a Responsabilità Limitata (*)
Roma (Italia) Euro 50 Poste Italiane SpA
PostePay SpA
Poste Vita SpA
Postel SpA
SDA Express Courier
SpA
72,00%
7,00%
7,00%
7,00%
7,00%
100,00%
Collegate:
Anima Holding SpA Milano (Italia) Euro 7.292 Poste Italiane SpA 11,95% 11,95%
Conio Inc. (*) San
Francisco
(USA)
USD 13.356 PostePay SpA 16,29% 16,29%
Conio Srl Milano (Italia) Euro 115 Conio Inc. 100,00% 16,29%
Consorzio Italia Cloud Roma (Italia) Euro 30 Sourcesense SpA 33,30% 23,31%
Cronos Vita Assicurazioni SpA (*) Milano (Italia) Euro 60.000 Poste Vita SpA 22,50% 22,50%
Eurizon Capital Real Asset SGR S.p.A. Milano (Italia) Euro 4.167 Poste Vita SpA
BancoPosta Fondi
SpA SGR
20,00%
20,00%
40% (****)
Financit SpA Roma (Italia) Euro 14.950 Poste Italiane SpA 40,00% 40,00%
ItaliaCamp Srl Roma (Italia) Euro 155 Poste Italiane SpA 19,40% 19,40%
Italiacamp EMEA FZCO Dubai (EAU) - ItaliaCamp Srl 78,00% 19,40%
N&TS Group Networks & Transactional Systems Group SpA Mariano
Comense
(Italia)
Euro 1.000 PostePay SpA 20,00% 20,00%
Replica SIM SpA Milano (Italia) Euro 10.500 Poste Italiane SpA 45,00% 45,00%
sennder Italia Srl Milano (Italia) Euro 50 Poste Italiane SpA 25,00% 25,00%
SOCIETA' A CONTROLLO CONGIUNTO VALUTATE AL PATRIMONIO NETTO
LockerItalia SpA Roma (Italia) Euro 1.000 Poste Italiane SpA 50,00% 50,00%

(****) Con riferimento al capitale votante la percentuale congiunta di Posta Vita e BancoPosta Fondi è pari al 24,5%.

(*****) La società classificata tra le attività possedute per la vendita (IFRS 5), come riportato nel paragrafo 2.8 – Criteri e metodologie di consolidamento. (*) Per tali società i dati indicati sono elaborati in conformità ai principi contabili internazioanli IFRS e pertanto possono non coincidere con quelli contenuti nei bilanci di esercizio redatti in conformità al codice civile e ai principi contabili italiani o ai Local GAAP

Elenco delle partecipazioni valutate con il metodo del Patrimonio netto e dei dati patrimoniali ed economici (migliaia di euro)
Denominazione (sede sociale) Natura del
rapporto
Valore a Stato
Patrimoniale
Quota %
posseduta
Attività Passività Patrimonio
netto
Ricavi e
proventi
Risultato
dell'esercizio
Anima Holding SpA (Milano) (a) Collegata 240.106 11,95% 2.556.581 1.033.577 1.523.004 962.301 (*) 172.038
Conio Inc. (San Francisco) (b) Collegata 21 16,29% 14.143 3.920 10.222 - (582)
Eurizon Capital Real Asset SGR S.p.A.
(Milano)
Collegata 4.502 40,00% 19.367 11.061 8.306 9.030 (*) 540
Financit SpA (Roma) Collegata 21.443 40,00% 2.016.917 1.950.580 66.337 91.929 (*) 12.519
ItaliaCamp Srl (Roma) (c) Collegata 567 19,40% 8.424 5.506 2.918 4.622 25
N&TS Group Networks & Transactional
Systems Group SpA (Mariano Comense)
Collegata 17.407 20,00% 21.230 7.892 13.338 21.344 3.038
Replica SIM SpA (Milano) Collegata 9.876 45,00% 33.481 21.246 12.235 10.984 (*) 1.276
sennder Italia Srl (Milano) Collegata 23.734 25,00% 107.559 88.346 19.213 273.907 7.543
LockerItalia SpA Controllo
congiunto
14.783 50,00% 31.006 1.440 29.566 4 (434)

a. Dati dell'ultimo resoconto intermedio di gestione consolidato approvato dal CdA della società al 30.09.2024

b. Dati dell'ultimo bilancio al 31.12.2023, il valore a Stato Patrimoniale include anche la valutazione della società Conio S.r.l. posseduta al 100% da Conio Inc

c. Dati dell'ultimo bilancio approvato dal CDA della società al 31.12.2023

* Il valore comprende l'importo delle commissioni attive e degli interessi attivi e proventi assimilati

INFORMATIVA AI SENSI DELLA LEGGE 124/2017

Si forniscono di seguito le informazioni richieste dalla Legge n.124 del 4 agosto 2017, all'art. 1, commi da 125 a 129.

Le informazioni vengono rese in migliaia di euro e secondo il criterio della cassa, con indicazione della società del Gruppo che ha ricevuto e/o erogato il beneficio. Inoltre, tenuto conto dei numerosi dubbi interpretativi, la rendicontazione di seguito è resa sulla scorta della miglior interpretazione della norma ad oggi possibile anche alla luce degli orientamenti forniti da Assonime con Circolare n.5 del 22 febbraio 2019.

emarket
sdir scorage
CERTIFIED

680

Società del
Gruppo
Soggetto erogante / beneficiario Causale (migliaia di euro)
Importo
corrisposto /
ricevuto
Erogazioni
ricevute
Poste Italiane
Poste Italiane
Net Insurance
MUR
MIMIT
SwItaly
Progetti di ricerca e sviluppo
Progetti di ricerca e sviluppo
Corporate & Business Executive Conversational English
63
2.107
S.p.A.
Net Insurance
SwItaly 50ore
Formazione Linguistica
15
S.p.A.
Net Insurance
S.p.A.
IN-TRAIN Formazione Coaching Individuale 6
20
Totale 2.210
Erogazioni corrisposte
Poste Italiane FONDAZIONE INTERCULTURA Onlus Erogazione liberale 120
Poste Italiane FOND. OSPEDALE MEYER Erogazione liberale 70
Poste Italiane FOND. DE SANCTIS Erogazione liberale 30
Poste Italiane EUROPEAN UNIVERSITY INSTI Erogazione liberale 30
Poste Italiane CALCIOSOCIALE SSDARL Erogazione liberale 30
Poste Italiane COMUNITÀ SAN PATRIGNANO S Erogazione liberale 30
Poste Italiane CODACONS Erogazione liberale 30
Poste Italiane MOIGE APS Erogazione liberale 20
Poste Italiane FONDAZIONE PER LA NATALITA' Erogazione liberale 20
Poste Italiane FONDAZIONE AILA Erogazione liberale 20
Poste Italiane ASD GRIFONE GIALLO VERDE Erogazione liberale 20
Poste Italiane FONDAZIONE POLICLINICO UN Erogazione liberale 20
Poste Italiane LICEO TARQUATO TASSO ROMA Erogazione liberale 15
Poste Italiane PARENT PROJECT APS Erogazione liberale 15
Poste Italiane FONDAZIONE TENDER TO NAVE Erogazione liberale 15
Poste Italiane UNIONE PROVINCE D'ITALIA Erogazione liberale 15
Poste Italiane AMICI DI CARLO FULVOIP VELARDI
ONLUS
Erogazione liberale 10
Poste Italiane AGESCI APS Erogazione liberale 10
Poste Italiane BAMBIN GESU' Erogazione liberale 10
Poste Italiane AMICI DI COMETA Erogazione liberale 10
Poste Italiane FOND.INIZIATIVA EUROPEA Erogazione liberale 10
Poste Italiane AMICI DEI BUONOIMINI DI S.MARTINO Erogazione liberale 10
Poste Italiane FONDAZIONE PUZZILLI ETS Erogazione liberale 10
Poste Italiane ASSOCIAZIONE L'ARTE NEL C Erogazione liberale 10
Poste Italiane FONDAZIONE TELETHON ETS Erogazione liberale 10
Poste Italiane FONDAZIONE THEODORA ONLUS Erogazione liberale 10
Poste Italiane FONDAZIONE ETÀ GRANDE ETS Erogazione liberale 10
Poste Italiane ASS.NE ONLUS LE ALI DEI P Erogazione liberale 10
Poste Italiane BIOMEDICAL UNIVERSITY FOU Erogazione liberale 10
Poste Italiane AZIENDA SANITARIA LOCALE Erogazione liberale 10
Poste Italiane COMUNITÀ S EGIDIO ACAP Erogazione liberale 10
Poste Italiane ASSOCIAZIONE ANDREA TUDIS Erogazione liberale 10
Poste Italiane ASS.PIERO FARULLI Erogazione liberale 10
Poste Italiane CORRI LA VITA ONLUS Erogazione liberale 10
Totale

RISPARMIO POSTALE

Il risparmio postale raccolto dalla Capogruppo in nome e per conto della Cassa Depositi e Prestiti è rappresentato di seguito, suddiviso per forma tecnica. Gli importi sono comprensivi degli interessi maturati, non ancora liquidati.

Risparmio postale
Descrizione
(milioni di euro)
31.12.2024 31.12.2023
Libretti di deposito 94.101 91.729
Buoni Fruttiferi Postali 230.286 234.461
Cassa Depositi e Prestiti 197.980 195.320
Ministero dell'Economia e delle Finanze 32.305 39.141
Totale 324.386 326.190

INFORMAZIONI RELATIVE AI PATRIMONI GESTITI

L'ammontare dei patrimoni gestiti da BancoPosta Fondi SpA SGR, costituito dal fair value delle quote valorizzate all'ultimo giorno utile dell'esercizio, al 31 dicembre 2024 è di 20.979 milioni di euro (16.078 milioni di euro al 31 dicembre 2023). Dell'ammontare totale, circa 8.210 milioni di euro (pari circa al 39% del totale dei patrimoni gestiti) sono riferiti a fondi nelle cui politiche di investimento sono considerati fattori connessi all'ambiente, al sociale e alla governance (c.d. fattori ESG).

IMPEGNI

Gli Impegni del Gruppo sono dettagliati nella tabella che segue.

Impegni
Descrizione
(milioni di euro)
31.12.2024 31.12.2023
Contratti di leasing 142 217
Contratti per acquisto di Immobili, impianti e macchinari 145 124
Contratti per acquisto di Attività immateriali 14 20
Totale 302 360

Al 31 dicembre 2024, la voce Contratti di leasing accoglie impegni non rientranti in ambito IFRS 16 – Leasing.

Inoltre, al 31 dicembre 2024, PostePay rileva:

  • acquisti di Energia elettrica sui mercati a termine per 141 milioni di euro;
  • acquisti di gas naturale sui mercati a termine per 93 milioni di euro.

GARANZIE

Le Garanzie personali in essere per le quali esiste un impegno del Gruppo sono le seguenti:

Garanzie
Descrizione
(milioni di euro)
31.12.2024 31.12.2023
Fidejussioni e altre garanzie rilasciate:
da Istituti di credito/Assicurazioni nell'interesse di imprese del Gruppo a favore di terzi 736 623
dal Gruppo nel proprio interesse a favore di terzi 613 299
Totale 1.349 922

BENI DI TERZI

I Beni di terzi presso società del Gruppo sono dettagliati nella tabella che segue.

Beni di terzi
Descrizione
(milioni di euro)
31.12.2024 31.12.2023
Titoli obbligazionari sottoscritti dalla clientela c/o istituti di credito terzi 6.771 6.033
Altri beni 206 248
Totale 6.977 6.281

La voce titoli obbligazionari sottoscritti dalla clientela c/o istituti di credito terzi è riferita interamente alla Capogruppo.

La voce Altri beni è riferita al valore dei farmaci presenti nei magazzini delle società Plurima SpA e Logos Srl e facenti parte dell'attività di logistica nei confronti delle aziende ospedaliere clienti.

ATTIVITA' IN CORSO DI RENDICONTAZIONE

Al 31 dicembre 2024, la Capogruppo ha pagato titoli di spesa del Ministero della Giustizia per 87 milioni di euro per i quali Poste Italiane SpA, nel rispetto della Convenzione Poste Italiane - MEF, ha già ottenuto la regolazione finanziaria da parte della Tesoreria dello Stato, ma è in attesa del riconoscimento del credito da parte del Ministero della Giustizia.

Gruppo Poste Italiane I bilanci di Poste Italiane al 31 dicembre 2024

5. POSTE ITALIANE SPA BILANCIO AL 31 DICEMBRE 2024

5.1 PROSPETTI DI BILANCIO

STATO PATRIMONIALE

ATTIVO
(dati in euro)
Note 31 dicembre
2024
di cui parti
correlate
31 dicembre
2023
di cui parti
correlate
Attività non correnti
Immobili, impianti e macchinari [A1] 2.531.862.502 2.320.675.265
Investimenti immobiliari [A2] 26.386.797 27.590.204
Attività immateriali [A3] 1.139.383.278 1.052.853.632
Attività per diritti d'uso [A4] 844.509.261 970.107.550
Partecipazioni [A5] 3.693.523.900 3.693.523.900 3.694.633.104 3.694.633.104
Attività finanziarie [A6] 66.699.811.968 3.350.258.335 65.384.975.707 3.398.784.099
Crediti commerciali [A8] 821.604 961.404
Imposte differite attive [C11] 855.346.117 928.434.002
Altri crediti e attività [A9] 1.757.946.076 121.075 1.794.867.584 1.586.649
Crediti d'imposta Legge n. 77/2020 [A10] 5.170.304.041 6.533.849.874
Totale 82.719.895.543 82.708.948.326
Attività correnti
Rimanenze [A7] 2.894.031 3.999.649
Crediti commerciali [A8] 2.474.829.726 1.388.024.501 2.773.751.097 1.397.196.251
Crediti per imposte correnti [C11] 85.978.215 68.367.034
Altri crediti e attività [A9] 1.186.326.932 122.802.630 982.339.159 153.715.638
Crediti d'imposta Legge n. 77/2020 [A10] 1.835.094.710 1.784.345.995
Attività finanziarie [A6] 14.975.212.315 10.168.407.390 15.886.658.882 9.244.322.718
Cassa e depositi BancoPosta [A11] 4.290.323.669 4.670.570.165
Disponibilità liquide e mezzi equivalenti [A12] 715.222.994 386.634.543 1.222.518.576 873.963.904
Totale 25.565.882.593 27.392.550.557
TOTALE ATTIVO 108.285.778.136 110.101.498.883
31 dicembre 31 dicembre di cui parti
PATRIMONIO NETTO E PASSIVO Note 2024 di cui parti
correlate
2023 correlate
Patrimonio netto
Capitale sociale (B1) 1.306.110.000 1.306.110.000
Azioni proprie (109.112.640) (94.095.509)
Riserve [B2] 1.941.782.582 1.549.302.533
Risultati portati a nuovo 3.607.168.695 2.891.588.865
Totale 6.745.948.637 5.652.905.889
Passività non correnti
Fondi per rischi e oneri [B4]
Trattamento di fine rapporto
482.079.972 39.917.351 717.764.517 49.633.252
[B5] 547.200.236 608.135.775
Passività finanziarie (B6] 8.226.778.135 258.478.204 9.788.656.363 245.808.233
Imposte differite passive [C11] 319.953.023 272.210.100
Altre passività
Totale
(B8) 1.869.966.713
11.445.978.080
1.538.609 1.924.980.483
13.311.747.238
451.887
Passività correnti
Fondi per rischi e oneri [B4] 517.109.457 7.859.656 510.520.473 9.512.415
Debiti commerciali (B7) 1.696.267.563 503.400.825 1.967.197.951 496.526.842
Debiti per imposte correnti [C11] 36.116.828 149.024.753
Altre passività [B8] 1.384.088.316 90.733.103 1.435.507.835 93.845.904
Passività finanziarie [B6] 86.460.269.256 17.995.932.010 87.074.594.744 17.849.916.136
Totale 90.093.851.420 91.136.845.756

STATO PATRIMONIALE (segue)

PROSPETTO INTEGRATIVO CON EVIDENZA DEL PATRIMONIO BANCOPOSTA AL 31.12.2024

ATTIVO
(dati in euro)
Note PATRIMONIO NON
DESTINATO
PATRIMONIO
BANCOPOSTA
ELISIONI TOTALE
Attività non correnti
lmmobili, impianti e macchinari 2.531.862.502 2.531.862.502
Investimenti immobiliari 26.386.797 26.386.797
Attività immateriali 1.139.383.278 1.139.383.278
Attività per diritti d'uso 844.509.261 844.509.261
Partecipazioni 3.693.523.900 3.693.523.900
Attività finanziarie 941.244.018 65.758.567.950 66.699.811.968
Crediti commerciali 821.604 821.604
Imposte differite attive [C11] 356.152.426 499.193.692 855.346.117
Altri crediti e attività [A9] 34.936.862 1.723.009.214 1.757.946.076
Crediti d'imposta Legge n. 77/2020 [A10] 234.485.432 4.935.818.609 5.170.304.041
Totale 9.803.306.079 72.916.589.464 82.719.895.543
Attività correnti
Rimanenze 2.894.031 2.894.031
Crediti commerciali [A8] 1.451.155.808 1.023.673.919 2.474.829.726
Crediti per imposte correnti 85.978.215 85.978.215
Altri crediti e attività (A9) 384.616.219 801.710.713 1.186.326.932
Crediti d'imposta Legge n. 77/2020 [A10] 47.560.399 1.787.534.312 1.835.094.710
Attività finanziarie 41.520.137 14.933.692.178 - 14.975.212.315
Cassa e depositi BancoPosta [A11] 4.290.323.669 4.290.323.669
Disponibilità liquide e mezzi equivalenti [A12] 326.526.478 388.696.516 715.222.994
Totale 2.340.251.286 23.225.631.307 25.565.882.593
Attività non correnti destinate alla vendita e dismissione I
Saldo dei rapporti intergestori 517.738.995 (517.738.995)
TOTALE ATTIVO 12.143.557.365 96.659.959.766 (517.738.995) 108.285.778.136
PATRIMONIO NETTO E PASSIVO Note PATRIMONIO NON
DESTINATO
PATRIMONIO
BANCOPOSTA
ELISIONI TOTALE
Patrimonio netto
Capitale sociale 1.306.110.000 1.306.110.000
Azioni proprie (109.112.640) (109.112.640)
Riserve (B2) 643.848.039 1.297.934.543 1.941.782.582
Risultati portati a nuovo 1.596.374.503 2.010.794.192 3.607.168.695
Totale 3.437.219.902 3.308.728.735 6.745.948.637
Passività non correnti

Gruppo Poste Italiane I bilanci di Poste Italiane al 31 dicembre 2024

STATO PATRIMONIALE (segue)

PROSPETTO INTEGRATIVO CON EVIDENZA DEL PATRIMONIO BANCOPOSTA AL 31.12.2023

ATTIVO
(dati in euro)
Note PATRIMONIO NON
DESTINATO
PATRIMONIO
BANCOPOSTA
ELISIONI TOTALE
Attività non correnti
Immobili, impianti e macchinari 2.320.675.265 2.320.675.265
Investimenti immobiliari 27.590.204 27.590.204
Attività immateriali 1.052.853.632 1.052.853.632
Attività per diritti d'uso 970.107.550 970.107.550
Partecipazioni 3.694.633.104 3.694.633.104
Attività finanziarie 1.000.663.519 64.384.312.188 65.384.975.707
Crediti commerciali 961.404 961.404
Imposte differite attive [C11] 286.207.321 642.226.681 928.434.002
Altri crediti e attività (A9) 42.579.876 1.752.287.708 1.794.867.584
Crediti d'imposta Legge n. 77/2020 [A10] 287.172.636 6.246.677.238 6.533.849.874
Totale 9.683.444.511 73.025.503.815 82.708.948.326
Attività correnti
Rimanenze 3.999.649 3.999.649
Crediti commerciali [A8] 1.767.744.995 1.006.006.102 2.773.751.097
Crediti per imposte correnti 68.367.034 68.367.034
Altri crediti e attività [A9] 374.611.630 607.727.529 982.339.159
Crediti d'imposta Legge n. 77/2020 [A10] 119.500.953 1.664.845.042 1.784.345.995
Attività finanziarie 61.261.933 15.825.396.949 15.886.658.882
Cassa e depositi BancoPosta (A11) 4.670.570.165 4.670.570.165
Disponibilità liquide e mezzi equivalenti [A12] 288.017.917 934.500.659 1.222.518.576
Totale 2.683.504.111 24.709.046.446 27.392.550.557
Attività non correnti destinate alla vendita e dismissione
Saldo dei rapporti intergestori 127.891.161 (127.891.161)
TOTALE ATTIVO 12.366.948.622 97.862.441.422 110.101.498.883
(127.891.161)
PATRIMONIO NETTO E PASSIVO Note PATRIMONIO NON
DESTINATO
PATRIMONIO
BANCOPOSTA
ELISIONI TOTALE
Patrimonio netto
Capitale sociale 1.306.110.000 1.306.110.000
Azioni proprie (94.095.509) (94.095.509)
Riserve (B2] 726.326.961 822.975.572 1.549.302.533
Risultati portati a nuovo 935.631.197 1.955.957.668 2.891.588.865
Totale 2.873.972.649 2.778.933.240 5.652.905.889
Passività non correnti
Fondi per rischi e oneri [B4] 592.594.349 125.170.168 717.764.517
Trattamento di fine rapporto (BS) 606.052.711 2.083.064 608.135.775
Passività finanziarie 2.217.477.910 7.571.178.453 9.788.656.363
Imposte differite passive [C11] 6.017.017 266.193.083 272-210.100
Altre passività 172.524.252 1.752.456.231 1.924.980.483
Totale (B8) 3.594.666.239 9.717.080.999 13.311.747.238
Passività correnti
Fondi per rischi e oneri [B4] 472.191.153 38.329.320 510.520.473
Debiti commerciali [B7] 1.834.303.151 132.894.800 1.967.197.951
Debiti per imposte correnti 149.024.753 149.024.753
Altre passività (B8) 1.208.478.386 227.029.449 1.435.507.835
Passività finanziarie
Totale
2.106.421.130
5.770.418.573
84.968.173.614
85.366.427.183
87.074.594.744
91.136.845.756
Saldo dei rapporti intergestori 127.891.161 (127.891.161)

PROSPETTO DELL'UTILE/(PERDITA) D'ESERCIZIO

(dati in euro) Note Esercizio 2024 di cui parti
correlate
Esercizio 2023 di cui parti
correlate
Ricavi e proventi 10.503.829.486 4.967.246.675 9.880.028.944 4.813.933.966
[C1] 247.153.277 2.239.704 271.362.769
Proventi diversi derivanti da operatività finanziaria [C2] 1.453.313.413 1.396.387.236 1.003.329.454 943.291.727
Altri ricavi e proventi [C3]
Totale ricavi 12.204.296.176 11.154.721.167
Costi per beni e servizi [C4] 2.918.146.979 1.797.762.718 2.640.542.432 1.539.149.738
Oneri dell'operatività finanziaria [C2] 683.231.259 81.736.046 633.159.282 74.160.132
Costo del lavoro (CS) 5.317.769.174 71.457.058 5.347.874.172 68.488.941
Ammortamenti e svalutazioni (Cel 809.943.285 6.050.782 773.454.752 6.107.896
Incrementi per lavori interni (44.982.722) (41.069.643)
Altri costi e oneri [C7] 238.278.427 791.187 222.661.084 1.675.755
di cui oneri non ricorrenti 56.982.130
Rettifiche/(riprese) di valore su strumenti di debito, crediti e altre attività [C8] 403.446.076 (2.239.065) 49.635.264 413.925
di cui oneri (proventi) non ricorrenti 284.041.944
Risultato operativo e di intermediazione 1.878.463.699 1.528.463.824
Oneri finanziari (C9) 135.795.700 58.677.195 110.852.266 38.744.067
Proventi finanziari (C9) 186.414.080 157.561.193 175.931.649 148.356.685
Rettifiche/(riprese) di valore su attività finanziarie (C10) (13.082.748) (87.662) (25.116.485) (54.241)
Risultato prima delle imposte 1.942.164.826 1.618.659.692
Imposte dell'esercizio [C11] 59.815.118 229.154.284
UTILE DELL'ESERCIZIO 1.882.349.708 1.389.505.408

CONTO ECONOMICO COMPLESSIVO

(dati in euro) Note Esercizio 2024 Esercizio 2023
Utile / (Perdita) dell'esercizio 1.882.349.708 1.389.505.408
Voci da riclassificare nel Prospetto dell'utile((perdita) dell'esercizio
Strumenti di debito e crediti valutati al FVTOCI
Incremento/(Decremento) di fair value nell'esercizio 594.976.334 1.944.160.743
Trasferimenti a Conto economico da realizzo [tab. B2] 14.665.733 222.536.576
Incremento/(Decremento) per perdite attese [tab. B2] (4.950.556) 2.626.727
Copertura di flussi
Incremento/(Decremento) di fair value nell'esercizio [tab. B2] 110.873.263 80.032.594
Trasferimenti a Conto economico [tab. B2] (47.607.084) (317.798.819)
lmposte su elementi portati direttamente a, o trasferiti da, Patrimonio netto da
riclassificare nel Prospetto dell'utile/(perdita) dell'esercizio
(192.042.178) (548.751.276)
Voci da non riclassificare nel Prospetto dell'utile/(perdita) dell'esercizio
Strumenti di capitale valutati al FVTOCI
Incremento/(Decremento) di fair value nell'esercizio (89.968.186) (3.906.456)
Trasferimenti ad altre componenti di Patrimonio netto
Utili/(Perdite) attuariali da TFR [tab. B5] 6.974.342 (8.262.869)
lmposte su elementi portati direttamente a, o trasferiti da, Patrimonio netto da non
riclassificare nel Prospetto dell'utile/(perdita) dell'esercizio
(594.224) 2.029.966
Totale delle altre componenti di Conto economico complessivo 392.327.444 1.372.667.186
TOTALE CONTO ECONOMICO COMPI ESSIVO DELL'ESERCIZIO 2 274 677 152 2 762 172 594

PROSPETTO DI MOVIMENTAZIONE DEL PATRIMONIO NETTO

Patrimonio netto
Riserve
(dati in euro) Capitale sociale Azioni proprie Riserva
Legale
Riserva
per il Patrimonio
BancoPosta
Strumenti di capitale -
obbligazioni ibride
perpetue
Riserva
fair value
Riserva Riserva
Cash flow hedge Piani di Incentivazione
Riserva
Avanzo/(disavanzo) di
fusione
Risultati portati a
nuovo
Totale
Saldo al 1º gennaio 2023 1.306.110.000 (62.850.781) 299.234.320 1.210.000.000 800.000.000 (2.374.240.722) (126.549.691) 19.254.663 335.130.499 2.401.421.381 3.807.509.669
Totale conto economico complessivo dell'esercizio 1.549.043.156 (170.096.190) 1.383.225.628 2.762.172.594
Saldo dividendi distribuiti su utile d'esercizio 2022 (569.991.049) (569.991.049)
Acconto Dividendi su utile d'esercizio 2023 (307.017.906) (307.017.906)
Acquisto Azioni proprie (33.984.898) (2.583) (33.987.481)
Cedole pagate a titolari di obbligazioni ibride perpetue (15.960.000) (15.960.000)
Piani di incentivazione 2.740.170 7.526.498 (86.889) 10.179.779
Altri movimenti 283 283
Saldo al 31 dicembre 2023 1.306.110.000 (94.095.509) 299.234.320 1.210.000.000 800.000.000 (825.197.566) (296.645.881) 26.781.161 335.130.499 2.891.588.865 5.652.905.889
di cui Patrimonio BancoPosta 1.210.000.000 450.000.000 (543.735.961) (295.310.915) 2.022.448 - 1.955.957.668 2.778.933.240
Totale conto economico complessivo dell'esercizio 341.897.900 45,129,044 1,887,650,208 гг 2.274.677.152
Saldo dividendi distribuiti su utile d'esercizio 2023 (729.269.775) (729.269.775)
Acconto Dividendi su utile d'esercizio 2024 (427.223.741) (427.223.741)
Acquisto Azioni proprie (23.317.708) (1.772) (23.319.480)
Cedole pagate a titolari di obbligazioni ibride perpetue (15.960.000) (15.960.000)
Apporto da fusione 615.472 615.472
Piani di incentivazione 8.300.577 4.837.633 384.591 13.522.801
Altri movimenti 319 319
Saldo al 31 dicembre 2024 1.306.110.000 (109.112.640) 299.234.320 1.210.000.000 800.000.000 (483.299.666) (251.516.837) 31.618.794 335.745.971 3.607.168.695 6.745.948.637
di cui Patrimonio BancoPosta 1.210,000,000 450.000.000 (114.268.701) (250.480.531) 2.683.775 2.010.794.192 3.308.728.735

(*) La voce comprende l'utile dell'esercizio di 1.882 milioni di euro e gli utili attuariali sul TFR di 7 milioni di euro al netto delle relative imposte correnti.

RENDICONTO FINANZIARIO

(migliaia di euro) Note Esercizio 2024 Esercizio 2023
Disponibilità liquide e mezzi equivalenti all'inizio dell'esercizio 1.222.519 2.257.993
Risultato prima delle imposte 1.942.165 1.618.660
Ammortamenti e svalutazioni [tab. C6] 808.965 773.075
Svalutazioni (rivalutazioni) di partecipazioni
Accantonamenti netti ai fondi rischi e oneri
[tab. A5.1]
[tab. B4]
18.557
75.051
-
320.914
Utilizzo fondi rischi e oneri [tab. B4] (306.473) (352.780)
Trattamento di fine rapporto pagato [tab. B5] (74.074) (102.684)
(Plusvalenze)/minusvalenze per disinvestimenti [tab. C7] (557) (93.410)
Rettifiche/(riprese) di valore su attività finanziarie (13.083) (25.114)
(Dividendi)
Dividendi incassati
(1.387.724)
1.387.724
(845.778)
845.778
(Proventi finanziari da realizzo) [tab. C10.1] (103) -
(Proventi finanziari per interessi) [tab. C9.1] (167.046) (154.120)
Interessi incassati 172.949 150.462
Interessi passivi e altri oneri finanziari [tab. C9.2] 114.738 105.626
Interessi pagati (64.736) (54.190)
Perdite e svalutazioni/(recuperi) su crediti
Imposte sul reddito pagate
[tab. C8]
[tab. C11.3]
581.835
(676.214)
42.908
(44.602)
Altre variazioni 11.345 (1.780)
Flusso di cassa generato dall'attività di esercizio prima delle variazioni del capitale
circolante
[a] 2.423.319 2.182.965
Variazioni del capitale circolante:
(Incremento)/Decremento Rimanenze [A7] 1.105 158
(Incremento)/Decremento Crediti commerciali 229.588 (160.456)
(Incremento)/Decremento Altri crediti e attività 257.644 263.097
Incremento/(Decremento) Debiti commerciali (271.041) (2.681)
Incremento/(Decremento) Altre passività
Variazione crediti d'imposta Legge n. 77/2020
(77.716)
(12.593)
(16.369)
(351.584)
Flusso di cassa generato /(assorbito) dalla variazione del capitale circolante [b] 126.987 (267.835)
Incremento/(Decremento) Passività finanziarie Patrimonio BancoPosta (3.099.109) (8.983.074)
Liquidità netta generata / (assorbita) dalle attività finanziarie Patrimonio BancoPosta (101.599) 916.625
(Incremento)/Decremento delle altre attività finanziarie Patrimonio BancoPosta e crediti d'imposta Legge n. 77/2020
(Incremento)/Decremento della Cassa e depositi BancoPosta
1.504.397
380.246
5.671.131
1.177.468
(Proventi)/Oneri e altre componenti non monetarie dell'operatività finanziaria 948.497 153.099
Liquidità generata / (assorbita) da Attività e Passività finanziarie Patrimonio
BancoPosta [c] (367.567) (1.064.751)
Flusso di cassa netto da/(per) attività operativa
- di cui parti correlate
[d]=[a+b+c] 2.182.739
(260.959)
850.379
4.970.379
Investimenti:
Immobili, impianti e macchinari [tab. A1] (432.202) (324.890)
Investimenti immobiliari [tab. A2] (946) (303)
Attività immateriali [tab. A3] (452.276) (455.251)
Partecipazioni (17.910) (19.973)
Altre attività finanziarie
Disinvestimenti:
(28.619) (76.941)
Immobili, impianti e macchinari, investimenti immobiliari ed attività destinate alla vendita 7.211 10.064
Partecipazioni 589 -
Altre attività finanziarie 27.633 23.636
Fusioni 1.106 -
Flusso di cassa netto da/(per) attività di investimento
- di cui parti correlate
[e] (895.414)
(46.701)
(843.658)
(43.500)
Assunzione/(Rimborso) di debiti finanziari a lungo termine [B6.5] 565.000 125.000
Incremento/(Decremento) debiti finanziari a breve termine [B6.5] (1.158.809) (235.201)
Dividendi pagati [B3] (1.156.494) (877.009)
Cessione (Acquisto) di azioni proprie
Strumenti di capitale - obbligazioni ibride perpetue
(23.318)
(21.000)
(33.985)
(21.000)
Flusso di cassa da/(per) attività di finanziamento e operazioni con gli azionisti [f] (1.794.621) (1.042.195)
- di cui parti correlate (1.170.350) 758.468
Flusso delle disponibilità liquide [g]=[d+e+f] (507.296) (1.035.474)
Disponibilità liquide e mezzi equivalenti alla fine dell'esercizio [tab. A12] 715.223 1.222.519
Disponibilità liquide e mezzi equivalenti netti vincolati alla fine dell'esercizio (15.509) (550.848)
Disponibilità liquide e mezzi equivalenti netti non vincolati alla fine dell'esercizio 699.714 671.671

Come previsto dall'art. 2, commi 17-octies e ss., della Legge n. 10 del 26 febbraio 2011 di conversione del DL 29 dicembre 2010 n. 225, al fine di individuare un patrimonio giuridicamente autonomo per l'applicazione degli istituti di vigilanza prudenziale alle attività del BancoPosta e a tutela dei relativi creditori, in data 14 aprile 2011 l'Assemblea degli Azionisti di Poste Italiane SpA ha deliberato la costituzione di un Patrimonio destinato all'esercizio dell'attività di BancoPosta come disciplinata dal DPR n. 144 del 14 marzo 2001 e ha determinato i beni e i rapporti giuridici in esso compresi e le regole di organizzazione, gestione e controllo. Il Patrimonio BancoPosta è stato originariamente dotato di una specifica riserva patrimoniale di un miliardo di euro, costituita mediante destinazione di utili di esercizi precedenti riportati a nuovo. Gli effetti della deliberazione del 14 aprile 2011 decorrono dal 2 maggio 2011, data del deposito presso il Registro delle Imprese. In data 27 settembre 2018, Poste Italiane, dando seguito a quanto stabilito dal Consiglio di Amministrazione del 25 gennaio 2018 e dall'Assemblea straordinaria degli azionisti, ha apportato nuovi mezzi patrimoniali per 210 milioni di euro al Patrimonio BancoPosta.

Poste Italiane SpA, nel corso dell'esercizio 2021, ha collocato un'emissione obbligazionaria perpetua subordinata ibrida con periodo di "non-call" di 8 anni destinata ad investitori istituzionali. A seguito di tale emissione, in data 30 giugno 2021 e in data 30 giugno 2023, si è proceduto ad un apporto di mezzi patrimoniali a favore del Patrimonio BancoPosta attraverso la concessione di due finanziamenti subordinati perpetui rispettivamente per 350 milioni di euro con periodo di non-call di 8 anni e per 100 milioni di euro con periodo di non-call di 5 anni, a termini e condizioni che ne consentano la computazione come capitale aggiuntivo di classe 1 ("Additional Tier 1" di seguito "AT1"), finalizzato a rafforzarne il Leverage Ratio.

La separazione del Patrimonio BancoPosta è solo in parte assimilabile alla separazione contabile e gestionale riscontrabile in altre fattispecie di patrimoni destinati. Non ricorrono infatti i requisiti dello specifico affare costitutivi della fattispecie prevista dagli art. 2447 bis e ss. del Codice Civile e di altre tipologie di patrimoni destinati in quanto l'attività separata, disciplinata dal DPR 144 del 14 marzo 2001, comprende una molteplicità di servizi resi con regolarità e senza il vincolo di specificità o di una scadenza temporale definita o prevedibile. Per tali motivi, la già citata normativa di riferimento non ha previsto il limite del 10% alla determinazione della dotazione patrimoniale e ha limitato l'applicabilità delle norme del Codice Civile ai soli casi in cui sono espressamente richiamate.

Tipo di beni e rapporti giuridici

I beni ed i rapporti giuridici destinati, risultanti da apposito atto notarile, sono stati attribuiti al Patrimonio BancoPosta esclusivamente da Poste Italiane SpA, senza quindi apporti di terzi. Le attività sono quelle regolamentate dal DPR 14 marzo 2001, n. 144 e successive modifiche359, fatte salve quelle attività legate alla monetica e ai servizi di pagamento, svolte dalla controllata PostePay SpA, di cui si riporta più oltre:

  • raccolta di risparmio tra il pubblico, come definita dall'art. 11, comma 1, del Testo Unico Bancario (D. Lgs. 1° settembre 1993 n. 385/1993) e attività connesse o strumentali;
  • raccolta del risparmio postale;
  • prestazione di servizi di pagamento, comprese l'emissione di moneta elettronica e di altri mezzi di pagamento, di cui all'art. 1 comma 2, lettera f), numeri 4) e 5), del TUB;
  • servizio di intermediazione in cambi;
  • promozione e collocamento presso il pubblico di finanziamenti concessi da banche e intermediari finanziari abilitati;
  • servizi di investimento ed accessori, di cui all'art. 12 del DPR 144/2001;
  • servizio di riscossione di crediti;

359 Attività aggiornate a seguito emanazione Decreto Legge n. 179 del 18/10/2012 convertito con modificazioni dalla Legge 17 dicembre 2012, n. 221.

• esercizio in via professionale del commercio di oro, per conto proprio o per conto terzi, secondo quanto disciplinato dalla Legge 17 gennaio 2000, n. 7.

Sono pertanto attribuiti al Patrimonio BancoPosta tutti i beni ed i rapporti giuridici dedicati all'esercizio dell'attività come sopra individuata e scaturenti da contratti, accordi, convenzioni o negozi giuridici riconducibili alle attività descritte.

In data 29 maggio 2018, l'Assemblea di Poste Italiane, a seguito dell'esito favorevole della procedura autorizzativa da parte di Banca d'Italia, ha approvato la proposta di rimozione del vincolo di destinazione al Patrimonio BancoPosta dell'insieme di attività, beni e rapporti giuridici costituenti il ramo d'azienda della monetica e dei servizi di pagamento. In data 1° ottobre 2018, tale ramo d'azienda è stato oggetto di conferimento in un patrimonio destinato alla monetica e ai servizi di pagamento nell'ambito della controllata PostePay SpA al fine di consentire a quest'ultima di operare quale Istituto di Moneta Elettronica (IMEL)360. Inoltre, al fine di completare il processo di accentramento della monetica nell' IMEL, in data 28 maggio 2021, l'Assemblea straordinaria di Poste Italiane, a seguito dell'ottenimento di tutte le autorizzazioni previste dalla normativa, ha approvato la rimozione del vincolo di destinazione del Patrimonio BancoPosta inerente alle attività, ai beni e ai rapporti giuridici che costituiscono il cd "Ramo Debit", con efficacia, dell'atto di conferimento in favore di Postepay SpA, a decorrere dal 1° ottobre 2021.

Operatività del Patrimonio destinato

L'operatività del Patrimonio BancoPosta è costituita dalla gestione della liquidità raccolta su conti correnti postali, svolta in nome proprio ma con vincolo d'impiego in conformità alla normativa applicabile, e dalla gestione di incassi e pagamenti in nome e per conto di terzi. In questo ultimo ambito rientrano l'attività di raccolta del Risparmio postale (libretti di deposito e buoni fruttiferi), svolta per conto della Cassa Depositi e Prestiti e del MEF, e i Servizi delegati dalle Pubbliche Amministrazioni. Le operazioni in questione comportano, tra l'altro, l'utilizzo di anticipazioni di cassa della Tesoreria dello Stato e l'iscrizione di partite finanziarie in attesa di regolazione. Apposita convenzione con il MEF prevede che tutti i flussi di cassa del BancoPosta siano rendicontati quotidianamente con un differimento di due giorni lavorativi bancari rispetto alla data dell'operazione.

A partire dall'esercizio 2007, in conformità a quanto previsto dalla Legge Finanziaria per tale anno, le risorse provenienti dalla raccolta effettuata da clientela privata sono obbligatoriamente impiegate in titoli governativi dell'area euro361. Le risorse provenienti dalla raccolta effettuata presso la Pubblica Amministrazione sono invece depositate presso il Ministero dell'Economia e delle Finanze e remunerate a un tasso variabile calcolato su un paniere di Titoli di Stato, in conformità a quanto previsto da apposita convenzione con il MEF in vigore fino al 31 dicembre 2024 e rinnovata il 26 novembre 2024 per l'anno 2025. Inoltre, è previsto, da ulteriore Convenzione con il MEF rinnovata il 29 maggio 2023 per il triennio 2023- 2025, che una quota della raccolta privata possa essere impiegata in un apposito deposito presso il MEF, cd Conto "Buffer",

360 Il ramo di azienda è riferito ai beni e rapporti giuridici connessi a:

- Prodotti emessi: Carte prepagate (moneta elettronica), carte di debito, servizi di pagamento, acquiring, F23/F24 e trasferimento fondi internazionale (Moneygram) che rientrano tra le attività esercitabili autonomamente da un IMEL. In particolare, si tratta di prodotti emessi dall'IMEL, il quale ne è responsabile per l'ideazione, lo sviluppo e la gestione, mentre il Patrimonio BancoPosta opera come distributore degli stessi attraverso la rete distributiva fisica del Gruppo.

- Prodotti in service: prodotti e servizi di pagamento e trasferimento di fondi esercitabili esclusivamente nell'ambito delle attività del Patrimonio BancoPosta in quanto ad esso "riservati" ai sensi dell'ex. DPR 144/01. In particolare, con l'obiettivo di valorizzare l'infrastruttura dell'IMEL ibrido, BancoPosta ha esternalizzato allo stesso le attività relative a prodotti e servizi di pagamento emessi da BancoPosta, collocati dallo stesso BancoPosta sulla rete fisica di Poste Italiane, per il tramite di un accordo di esternalizzazione da BancoPosta verso l'IMEL.

361 Inoltre, per effetto delle modifiche introdotte all'art. 1 comma 1097 della Legge 27 dicembre 2006 n. 296 dall'art. 1 comma 285 della Legge di Stabilità 2015 (n. 190 del 23 dicembre 2014), il Patrimonio BancoPosta ha la facoltà di investire sino al 50% della raccolta in titoli garantiti dallo Stato italiano. Infine, con la conversione in Legge n. 106 del 23 luglio 2021 del DL n.73 del 25 maggio 2021, è consentito al Patrimonio BancoPosta nell'ambito del 50% della raccolta da clientela privata investibile in titoli garantiti dallo Stato Italiano, di impiegare fino al 30% di questa quota nell'acquisto di crediti d'imposta cedibili ai sensi del Decreto Legge n.34/2020 (cd Decreto Rilancio) ovvero altri crediti d'imposta cedibili ai sensi della normativa vigente.

finalizzato a consentire una gestione flessibile degli impieghi in funzione delle oscillazioni quotidiane della raccolta privata. Tali impieghi sono remunerati a un tasso variabile pari al tasso Euro Short Term Rate (ESTR)362 .

Criteri adottati per l'imputazione di elementi comuni di costo e di ricavo e valorizzazione degli affidamenti del Patrimonio BancoPosta

Data l'unicità del soggetto giuridico Poste Italiane, il sistema di contabilità generale della Società mantiene le proprie caratteristiche unitarie e di funzionalità. In tale ambito, i principi generali che governano gli aspetti amministrativo-contabili del Patrimonio BancoPosta sono i seguenti:

  • Individuazione, nell'ambito delle operazioni aziendali rilevate nel sistema di contabilità generale di Poste Italiane SpA, di quelle appartenenti all'operatività del Patrimonio destinato e confluenza delle stesse in un integrato, specifico sistema di contabilità separata.
  • Attribuzione al Patrimonio destinato di tutti i ricavi e i costi afferenti; in particolare, con riferimento alle attività svolte dalle varie strutture di Poste Italiane SpA a favore della gestione del Patrimonio destinato, l'attribuzione dei connessi oneri avviene esclusivamente nel sistema di contabilità separata, attraverso l'iscrizione in appositi conti intergestori regolati periodicamente.
  • Regolazione di incassi e pagamenti con i terzi, per il tramite della funzione Amministrazione, Finanza e Controllo di Poste Italiane SpA.
  • Imputazione delle imposte sul reddito sulla base delle risultanze del Rendiconto separato relativo al Patrimonio destinato, tenendo conto degli effetti legati alla fiscalità differita.
  • Riconciliazione della contabilità separata con la contabilità generale.

Le Disposizioni di Vigilanza di cui alla Circolare n. 285/2013 della Banca d'Italia, in relazione alla peculiarità di Poste Italiane rappresentata dal Patrimonio BancoPosta, disciplinano nel Capitolo 1 della Parte Quarta, il processo di affidamento di funzioni aziendali di BancoPosta a Poste Italiane, mentre per l'esternalizzazione a soggetti diversi da Poste Italiane rimandano alla normativa applicabile alle banche.

In ottemperanza a tale Circolare, il Regolamento del Processo di Affidamento e di Esternalizzazione del Patrimonio BancoPosta approvato dal Consiglio di Amministrazione363 prevede la distinzione tra funzioni di controllo e funzioni essenziali o importanti (FEI) e funzioni non essenziali o importanti (non FEI).

Il Patrimonio BancoPosta può dunque sia esternalizzare attività operative, stipulando accordi contrattuali con terzi, che affidare attività operative o di controllo a funzioni di Poste Italiane, stipulando con i relativi Responsabili di Funzione dei "Disciplinari Esecutivi". I Disciplinari stabiliscono, tra l'altro, i livelli di servizio e i prezzi di trasferimento e acquisiscono efficacia dopo un processo autorizzativo che coinvolge le Funzioni interessate, l'Amministratore Delegato e, quando previsto, il Consiglio di Amministrazione della Società. La valorizzazione dei Disciplinari ha luogo secondo criteri oggettivi, che riflettono il reale contributo delle diverse gestioni al risultato del Patrimonio destinato BancoPosta. A tal riguardo, i prezzi di trasferimento, comprensivi di commissioni e ogni altra forma di compenso dovuta, sono determinati sulla base dei prezzi e delle tariffe praticate sul mercato per funzioni coincidenti o similari, individuati, ove possibile, attraverso opportune analisi di benchmark. In presenza di specificità e/o caratteristiche tipiche della struttura dell'Emittente che non consentono di utilizzare un prezzo di mercato comparabile, si utilizza il criterio basato sui costi, supportato da analisi di benchmark volte a verificare l'adeguatezza dell'apporto stimato. In tal caso, è prevista l'applicazione di un adeguato markup, definito sulla base di opportune analisi condotte su soggetti comparabili. Il corrispettivo di ciascun Disciplinare può essere, inoltre, ridotto in presenza di perdite operative connesse alle attività affidate, ovvero in caso di applicazione di

362 Tasso calcolato e pubblicato dalla BCE con nuova metodologia coerente con il Regolamento (EU) n. 1333/2014 della BCE del 26 novembre 2014 e basata su operazioni overnight di deposito non collateralizzate a tasso fisso di importo superiore al milione di euro. 363 Il Regolamento è stato aggiornato in data 20 giugno 2024.

penali per il mancato raggiungimento di determinati livelli di servizio misurati da specifici indicatori di performance. I Disciplinari, in vigore fino al 31 dicembre 2025, sono aggiornati con cadenza triennale.

Di seguito si riporta una tabella riepilogativa degli apporti delle Funzioni della società Poste Italiane al Patrimonio BancoPosta, con l'indicazione sintetica dei criteri di determinazione dei prezzi di trasferimento.

Reti commerciali Percentuale dei ricavi netti conseguiti per categoria di prodotto/servizio
Componente fissa: ribaltamento costi in base a driver diretti e indiretti
Servizi Informativi Componente variabile: in funzione del mantenimento di performance operative
Tariffe per figura professionale comparabili con il mercato + ribaltamento costi esterni
Back Office e Assistenza Clienti Tariffe riscontrate sul mercato per servizi similari
Servizi postali e logistici Tariffe per spedizioni alla clientela e di servizio
Immobiliare Prezzi di mercato in funzione degli spazi e dei costi di manutenzione
Affari Legali
Amministrazione, Finanza e Controllo
Governo Rischi di Gruppo e Tutela Aziendale
Risorse Umane e Organizzazione Tariffe per figura professionale comparabili con il mercato + ribaltamento costi esterni
Antiriciclaggio
Acquisti
Marketing Strategico di Gruppo®
Comunicazione esterna
Continuità Operativa
Controllo Interno Tariffe per figura professionale comparabili con il mercato
Compliance
Funzioni Essenzialio Importanti Funzioni di Controllo

I saldi contabili, economici e patrimoniali, generati dagli affidamenti sopra richiamati trovano evidenza nel solo Rendiconto separato del Patrimonio BancoPosta. Nell'ambito della rappresentazione contabile dei valori complessivi di Poste Italiane SpA detti rapporti sono invece oggetto di elisione e non vengono rappresentati. Il trattamento contabile adottato è analogo a quanto previsto dai principi contabili di riferimento per la predisposizione di bilanci consolidati di gruppo.

Regime di responsabilità

Ai sensi dell'art. 2, comma 17-nonies della Legge n. 10 di conversione del DL 29 dicembre 2010 n. 225, per le obbligazioni contratte in relazione all'esercizio dell'attività di BancoPosta, Poste Italiane SpA risponde nei limiti del patrimonio ad essa destinato, con i beni e i rapporti giuridici originariamente compresi o entrati successivamente. Permane la responsabilità illimitata della Società per le obbligazioni derivanti da fatto illecito, compiuto nella gestione del Patrimonio destinato, ovvero per gli atti di gestione del Patrimonio privi dell'indicazione del compimento nell'ambito dell'attività separata BancoPosta.

Il Regolamento del Patrimonio BancoPosta, originariamente approvato in data 14 aprile 2011 dall'Assemblea straordinaria degli Azionisti di Poste Italiane e in ultimo modificato in data 12 maggio 2020, prevede che, ove necessario, al fine di consentire il rispetto dei requisiti patrimoniali di vigilanza e le coperture del profilo di rischio complessivo riveniente dalle attività BancoPosta, i mezzi del Patrimonio destinato siano adeguati.

Rendiconto separato

Il Rendiconto separato del Patrimonio destinato BancoPosta è redatto in coerenza con quanto previsto dalla Circolare della Banca d'Italia n. 262 del 22 dicembre 2005 - Il bilancio bancario: schemi e regole di compilazione – e successivi aggiornamenti. L'applicazione della Circolare della Banca d'Italia, ancorché basata sui medesimi principi contabili adottati da Poste Italiane SpA, comporta una diversa rappresentazione di talune partite economiche e patrimoniali rispetto al bilancio industriale.

Si riporta di seguito la riconciliazione delle voci del Patrimonio netto separato esposte nello Stato Patrimoniale della Società e nel Rendiconto separato364 .

Voce del Rendiconto separato 110 130 140 180
Voce del prospetto integrativo
(milioni di euro)
Riserve da
valutazione
Strumenti di
capitale
Riserve Utile
dell'esercizio
Riserve 1.298 (365) 450 1.213 -
Riserva per il Patrimonio BancoPosta 1.210 1.210 -
Strumenti di capitale - obbligazioni ibride perpetue 450 - 450 - -
Riserva fair value (114) (114) - -
Riserva cash flow hedge (251) (251) -
Riserva piani di incentivazione -
Risultati portati a nuovo 2.011 (1) - 1.397 615
Utili 2.012 1 1.397 615
Utili / perdite attuariali accumulati relativi a piani a benefici definiti (1) (1)
Totale 3.309 (366) 450 2.610 615

Esclusivamente ai fini della presentazione del Rendiconto separato, rilevano i rapporti intergestori intrattenuti tra il Patrimonio BancoPosta e le funzioni della Società in esso non comprese. In tale documento gli stessi sono rappresentati in modo accurato e completo, unitamente alle componenti positive e negative di reddito che li hanno generati.

Ulteriori aspetti normativi

Ai sensi dell'art. 2, comma 17-undecies del DL 29 dicembre 2010 n. 225365, che prevede che "i beni e i rapporti compresi nel Patrimonio destinato siano distintamente indicati nello Stato patrimoniale della Società", lo Stato patrimoniale di Poste Italiane SpA comprende il Prospetto integrativo con evidenza del Patrimonio BancoPosta.

In data 27 maggio 2014 Banca d'Italia ha emanato specifiche Disposizioni di Vigilanza per il Patrimonio BancoPosta che, nel tener conto delle peculiarità organizzative e operative del Patrimonio, definiscono un regime di vigilanza prudenziale analogo a quello degli istituti di credito, disciplinando, in particolare, l'assetto organizzativo e di governance, il sistema dei controlli e gli istituti di adeguatezza patrimoniale e contenimento dei rischi.

Il Regolamento del Patrimonio BancoPosta prevede che "in considerazione dell'assenza di apporti di terzi nel Patrimonio BancoPosta, in sede di approvazione del bilancio di esercizio di Poste Italiane, l'Assemblea deliberi – su proposta del Consiglio di Amministrazione – sull'attribuzione del risultato economico della Società, e in particolare: della quota afferente il Patrimonio BancoPosta, come risultante dal relativo Rendiconto, tenendo conto della sua specifica disciplina e, in particolare, della necessità di rispettare i requisiti patrimoniali di vigilanza prudenziale (…)".

364 Gli utili e le perdite attuariali relativi a piani previdenziali a benefici definiti che nel Bilancio d'esercizio della Società sono iscritti nei Risultati portati a nuovo, nel Rendiconto separato sono esposti nelle Riserve da valutazione (Voce 110 del passivo).

365 Convertito con Legge n. 10 del 26 febbraio 2011.

5.3 NOTE ALLO STATO PATRIMONIALE

ATTIVO

A1 - IMMOBILI, IMPIANTI E MACCHINARI (2.532 milioni di euro)

Nel 2024 la movimentazione degli Immobili, impianti e macchinari è la seguente:

(milioni di euro) Terreni Fabbricati
strumentali
lmpianti e
macchinari
Attrezzature
ind. li e
comm.li
Migliorie
beni di terzi
Altri
beni
Immobilizz.
in corso e
acconti
Totale
Costo 75 3.205 2.367 356 745 1.906 151 8.805
Fondo ammortamento I (2.017) (1.853) (327) (499) (1.769) l (6.465)
Fondo svalutazione (16) (1) (1) (1) - (19)
Saldo al 1° gennaio 2024 75 1.172 513 28 246 136 151 2.321
Variazioni dell'esercizio
Acquisizioni 56 86 20 74 75 123 434
Riclassifiche 34 39 16 13 (102) I
Dismissioni 2 (1) (1) (4)
Ammortamento (35) (57) (11) (55) (61) - (219)
Totale variazioni 53 67 9 35 27 20 211
Costo 75 3.292 2.473 369 831 1.947 171 9.158
Fondo ammortamento (2.051) (1.892) (331) (550) (1.783) l (6.607)
Fondo svalutazione (16) (1) (1) (1) l (19)
Saldo al 31 dicembre 2024 75 1.225 580 37 281 163 171 2.532

Nessuna delle voci in commento è iscritta nel Patrimonio BancoPosta.

La voce Immobili, impianti e macchinari al 31 dicembre 2024 comprende attività site in terreni detenuti in regime di concessione o sub-concessione, gratuitamente devolvibili all'ente concedente alla scadenza del relativo diritto, per un valore netto contabile di complessivi 67 milioni di euro.

Gli investimenti del 2024 per 434 milioni di euro sono composti principalmente da:

  • 56 milioni di euro per fabbricati strumentali, relativi principalmente a spese di manutenzione straordinaria di locali di proprietà adibiti a Uffici Postali dislocati sul territorio (34 milioni di euro), di locali di staff e direzionali (10 milioni di euro) e di locali di smistamento posta e pacchi (9 milioni di euro);
  • 86 milioni di euro per impianti e macchinari, di cui 41 milioni di euro per la realizzazione di impianti connessi a fabbricati, 26 milioni di euro per la realizzazione e manutenzione straordinaria di impianti di connettività e videosorveglianza, 15 milioni di euro per l'installazione di ATM (automated teller machine) e 4 milioni di euro per la realizzazione e manutenzione straordinaria di impianti di smistamento posta e lavorazione pacchi presso gli impianti industriali;
  • 74 milioni di euro per investimenti destinati a migliorare la parte strutturale (42 milioni di euro) e la parte impiantistica (32 milioni di euro) degli immobili condotti in locazione;
  • 75 milioni di euro per altri beni, di cui 53 milioni di euro per l'acquisto di hardware per il rinnovo delle dotazioni tecnologiche presso gli Uffici Postali e direzionali e il consolidamento dei sistemi di storage e 21 milioni di euro per l'acquisto di mobili e arredi;
  • 123 milioni per immobilizzazioni in corso di realizzazione, di cui 110 milioni di euro per lavori di manutenzione straordinaria e dotazione infrastrutturale della rete commerciale e produttiva e 12 milioni di euro per l'acquisto di hardware e di altra dotazione tecnologica non ancora inseriti nel processo produttivo.

Le riclassifiche dalla voce Immobilizzazioni materiali in corso ammontano a 102 milioni di euro e si riferiscono principalmente al costo di acquisto di cespiti divenuti disponibili e pronti all'uso nel corso dell'esercizio; in particolare riguardano per 80 milioni di euro la conclusione di attività di ristrutturazioni straordinarie di immobili di proprietà e migliorie su immobili condotti in locazione, per 13 milioni di euro l'attivazione di hardware e di altra dotazione strumentale e per 9 milioni di euro per l'installazione di impianti di connettività.

Nell'esercizio in commento, sono proseguite le attività per il Progetto Polis, per il quale la Società ha effettuato investimenti per 182 milioni di euro (fino al 31 dicembre 2024 investimenti complessivi per circa 277 milioni di euro).

Linee di intervento
(milioni di euro)
Fabbricati
strumentali
Impianti e
macchinari
Attrezzature
ind.li e
comm.li
Migliorie beni
di terzi
Altri
beni
lmmobilizz. in
corso e
acconti
Totale
Sportello unico 41 51 68 38 42 243
Spazi per l'Italia 8 7 l - 1 18 34
Totale 49 58 3 68 39 60 277

Infine, si segnala che nel corso dell'esercizio sono stati effettuati investimenti classificati come "green", ossia aventi come obiettivo quello di ridurre l'impatto che Poste Italiane ha sull'ambiente in cui opera, per circa 34 milioni di euro. Tra i principali progetti si evidenziano gli interventi di installazione di impianti fotovoltaici e delle colonnine elettriche, nonché interventi di efficientamento energetico sul patrimonio immobiliare.

A2 - INVESTIMENTI IMMOBILIARI (26 milioni di euro)

Nel 2024 la movimentazione degli Investimenti immobiliari è la seguente:

(milioni di euro) Esercizio
2024
Costo 81
Fondo ammortamento (53)
Saldo al 1° gennaio 28
Variazioni dell'esercizio
Acquisizioni 1
Dismissioni (2)
Ammortamento (1)
Totale variazioni (2)
Costo 78
Fondo ammortamento (52)
Saldo al 31 dicembre 26
Fair value al 31 dicembre 62

Gli Investimenti immobiliari riguardano principalmente alloggi di proprietà di Poste Italiane SpA ai sensi della Legge n. 560 del 24 dicembre 1993 e alloggi destinati in passato a essere utilizzati dai direttori degli Uffici Postali. Nessuna delle voci in commento è iscritta nel Patrimonio BancoPosta.

Il fair value degli Investimenti immobiliari al 31 dicembre 2024 è rappresentato per 51 milioni di euro dal prezzo di vendita applicabile agli alloggi ai sensi della Legge n. 560 del 24 dicembre 1993 e per il rimanente ammontare è riferito a stime dei prezzi di mercato effettuate internamente all'azienda366 .

La maggior parte dei beni immobili compresi nella categoria in commento sono concessi in locazione con contratti classificabili come leasing operativi, poiché Poste Italiane SpA mantiene sostanzialmente i rischi e benefici legati alla proprietà di tali unità immobiliari. Con detti contratti è di norma concessa al conduttore la facoltà di interrompere il rapporto con un preavviso di sei mesi; ne consegue che i relativi flussi di reddito attesi, mancando del requisito della certezza, non sono oggetto di commento nelle presenti note.

366 Ai fini della scala gerarchica del fair value, che riflette la rilevanza delle fonti utilizzate nell'effettuare le valutazioni, il valore indicato degli ex alloggi di servizio e quello degli altri investimenti immobiliari è di Livello 3.

A3 - ATTIVITA' IMMATERIALI (1.139 milioni di euro)

Nel 2024 la movimentazione delle Attività immateriali è la seguente:

(milioni di euro) Diritti di brevetto
ind.le e diritti di
utilizz. opere
d'ingegno
Concessioni,
licenze, marchi e
diritti simili
Immobilizz, in
corso e acconti
Avviamento Totale
Costo 4.952 2 270 33 5.257
Ammortamenti e svalutazioni cumulate (4.202) (2) 1 l (4.204)
Saldo al 1º gennaio 2024 750 270 33 1.053
Variazioni dell'esercizio
Acquisizioni 234 1 218 1 452
Riclassifiche 213 1 (213) 1
Dismissioni (1) l (2) l (3)
Ammortamenti e svalutazioni (363) 1 1 (363)
Totale variazioni 83 3 86
Costo 5.283 2 273 33 5.591
Ammortamenti e svalutazioni cumulate (4.450) (2) l (4.452)
Saldo al 31 dicembre 2024 833 1 273 33 1.139

Nessuna delle voci in commento è iscritta nel Patrimonio BancoPosta.

Gli investimenti del 2024 in Attività immateriali ammontano a 452 milioni di euro e comprendono circa 45 milioni di euro riferibili ad attività di sviluppo software e relativi oneri accessori sviluppati all'interno della Società (principalmente relativi a costi del personale per 42 milioni di euro). Non sono capitalizzati costi di sviluppo diversi da quelli direttamente sostenuti per la realizzazione di prodotti software identificabili, utilizzati o destinati all'utilizzo da parte della Società.

Gli investimenti relativi alla voce Diritti di brevetto industriale e diritti di utilizzazione delle opere d'ingegno si riferiscono principalmente all'acquisto e all'entrata in produzione di nuovi programmi a seguito di acquisizioni di licenze software.

Gli investimenti relativi alla voce Immobilizzazioni immateriali in corso si riferiscono ad attività per lo sviluppo di software per le piattaforme infrastrutturali (100 milioni di euro), per i servizi BancoPosta (53 milioni di euro), per il supporto alla rete di vendita (30 milioni di euro), per la piattaforma relativa ai prodotti postali (22 milioni di euro) e per l'ingegnerizzazione dei processi di reportistica per altre funzioni di Business e di staff (13 milioni di euro).

Le riclassifiche dalla voce Immobilizzazioni immateriali in corso alla voce Diritti di brevetto industriale e diritti di utilizzazione delle opere d'ingegno (213 milioni di euro) sono dovute al completamento e messa in funzione dei nuovi programmi software e all'evoluzione di quelli esistenti, riferiti alla piattaforma infrastrutturale (94 milioni di euro), ai servizi BancoPosta (44 milioni di euro), al supporto alla rete di vendita (35 milioni di euro), alla piattaforma relativa ai prodotti postali (27 milioni di euro) e all'ingegnerizzazione dei processi di reportistica per altre funzioni di Business e di staff (13 milioni di euro).

Nell'esercizio in commento, è proseguito il Progetto Polis, per il quale la Società ha effettuato investimenti complessivi per 10 milioni di euro, di cui 7 milioni di euro relativi al 2024.

Progetto Polis - Investimenti
Linee di intervento
(milioni di euro)
Diritti di brevetto ind.le e
diritti di utilizz. opere
d'ingegno
lmmobilizz. in corso e
acconti
Totale
Sportello unico 6 3
Spazi per l'Italia 1 I 1
- - - - - - - P C A C

Infine, nel corso dell'esercizio 2024, nell'ambito del Progetto Energy, Poste Italiane ha effettuato investimenti in software applicativi per circa 15 milioni di euro.

A4 – ATTIVITA' PER DIRITTI D'USO (845 milioni di euro)

Nel 2024 la movimentazione delle Attività per Diritti d'uso è la seguente:

(milioni di euro) lmmobili
strumentali
Flotta
aziendale
Veicoli uso
promiscuo
Altri beni Totale
Costo 1.367 344 29 32 1.772
Fondo ammortamento (617) (156) (13) (16) (802)
Saldo al 1º gennaio 2024 750 188 16 16 970
Variazioni dell'esercizio
Acquisizioni per nuovi contratti 45 32 6 - 83
Rettifiche 41 (1) (1) (1) 38
Dismissioni (17) (3) (20)
Ammortamento (130) (84) (7) 5 (226)
Totale variazioni (61) (56) (2) (6) (125)
Costo 1.429 371 35 15 1.850
Fondo ammortamento (740) (239) (21) (5 (1.005)
Saldo al 31 dicembre 2024 689 132 14 10 845

Le acquisizioni dell'esercizio di complessivi 83 milioni di euro, si riferiscono a nuovi contratti di natura immobiliare (45 milioni di euro), al noleggio di veicoli aziendali adibiti all'attività di recapito di posta e pacchi (32 milioni di euro) e di veicoli ad uso promiscuo (6 milioni di euro).

La voce rettifiche si riferisce al rinnovo di contratti di natura immobiliare esistenti all'inizio del periodo (33 milioni di euro) e variazioni contrattuali (8 milioni di euro).

La voce dismissioni si riferisce all'estinzione anticipata dei contratti in essere rispetto alla loro naturale scadenza.

L'incremento delle Attività per Diritti d'uso rilevato nel corso dell'esercizio e connesso a contratti di noleggio aventi ad oggetto veicoli elettrici, ibridi ed endotermici considerati "green" è stato di 32 milioni di euro.

La movimentazione dei debiti per leasing è la seguente:

(milioni di euro) Esercizio
2024
Saldo al 1° gennaio 1.032
Incrementi per nuovi contratti 83
Pagamenti (244)
Oneri/(proventi) finanziari 21
Altre variazioni 18
Saldo al 31 dicembre 910
di cui a medio e lungo termine
di cui a breve termine
652
258

Di seguito la tabella riepilogativa degli effetti rilevati nel conto economico:

(milioni di euro) Esercizio
2024
Esercizio
2023
Ammortamenti Attività per diritti d'uso 227 223
Svalutazioni / assorbimento svalutazioni / rettifiche diritto d'uso
Oneri/(proventi) finanziari su debiti per Leasing 21 21
Costi relativi a Leasing a breve termine 6
Costi relativi a Leasing di attività di modesto valore 8
Costi relativi a leasing di attività immateriali 133 102
Totale 396 359

A5 – PARTECIPAZIONI (3.694 milioni di euro)

La voce Partecipazioni presenta i seguenti saldi:

Descrizione
(milioni di euro)
Saldo al
31.12.2024
Saldo al
31.12.2023
Variazioni
Partecipazioni in imprese controllate
Partecipazioni in imprese collegate
Partecipazioni in imprese a controllo congiunto
3.443
236
15
3.440
255

19)
15
Totale 3.694 3.695 (1)

Nessuna partecipazione è iscritta nel Patrimonio BancoPosta.

Di seguito la movimentazione delle Partecipazioni in imprese controllate, collegate e a controllo congiunto:

Vendite,
Ricl. Attività non
Partecipazioni
Saldo al
Sottoscr.ni
Ricl. Attività non
Saldo al
Acquisti, fusioni,
Piani di
liquidazioni,
correnti dest.
(milioni di euro)
01.01.2024
31.12.2024
/Vers. in
liquidazioni, scissioni,
correnti dest. vendita e
Rival.
(Sval.)
incentivazione
fusioni, scissioni,
vendita e
conferimento
dismissione
c/cap.le
conferimento
dismissione
in imprese controllate
Address Software Srl
(1)
1
-
18
18
Agile Lab Srl
BancoPosta Fondi SpA SGR
9
9
Casina Poste SSD a rl
CLP ScpA
Consorzio PosteMotori
Consorzio Servizi ScpA
EGI SpA
170
170
MLK Deliveries SpA
રૂક
35
Nexive Network Srl
16
16
Nexive Scarl
PatentiViaPoste ScpA
Poste Air Cargo Srl
1
1
Poste Logistics SpA
1
1
2.070
Poste Vita SpA
2.070
Poste Welfare Servizi Srl
76
76
Postego SpA
1
1
-
Postel SpA
83
83
PostePay SpA
902
902
SDA Express Courier SpA
14
14
Sengi Express Limited
16
16
30
30
Sourcesense SpA
SPV Cosenza SpA
1
1
Totale imprese controllate
3.440
3
1
(1)
3.443
in imprese collegate
Anima Holding SpA
203
203
-
Conio Inc.
Financit SpA
40
(19)
21
ItaliaCamp Srl
-
-
10
10
Replica SIM SpA
sennder Italia Srl
2
2
Totale imprese collegate
255
(19)
236
-
in imprese a controllo congiunto
Locker Italia SpA
15
15
-
Totale imprese a controllo congiunto
ન ર
-
l
Totale
3.695
18
(19)
3.694
(1)
Incrementi Decrementi Rettifiche di valore
15

Le movimentazioni intervenute nell'esercizio 2024 sono le seguenti:

  • Acquisto, in data 24 gennaio 2024, da Postel SpA del 100% del capitale sociale di Address Software Srl per circa 0,9 milioni di euro. L'operazione effettuata nel rispetto di quanto previsto dagli Orientamenti preliminari Assirevi in tema di IFRS - OPI n.1 "Trattamento contabile delle business combination under common control nel bilancio di esercizio e nel bilancio consolidato" 367, ha previsto l'iscrizione della partecipazione in Address Software Srl al costo storico (0,5 milioni di euro) e il conseguente incremento della partecipazione in Postel SpA (0,4 milioni di euro) per la differenza tra il corrispettivo pagato e il valore contabile della partecipazione acquisita. Tale operazione è stata propedeutica all'avvio del processo di fusione per incorporazione di Address Software Srl in Poste Italiane SpA. L'operazione, la cui efficacia decorre dal 1° giugno 2024368, è stata effettuata in continuità di valori generando un avanzo da fusione di circa 1 milione di euro, rilevato nell'apposita riserva di Patrimonio netto.
  • Costituzione, in data 21 giugno 2024, di Casina Poste SSD a rl, per l'organizzazione e la gestione nonché la promozione, valorizzazione e diffusione della pratica di attività sportive dilettantistiche. La società è controllata per il 72% da Poste Italiane SpA e per la restante quota dalle società PostePay SpA, Postel SpA, Poste Vita SpA e SDA Express Courier SpA (ognuna per una quota pari al 7%).
  • Costituzione, in data 4 marzo 2024, di Poste Logistics SpA e sottoscrizione dell'intero capitale sociale per 0,5 milioni di euro, per le attività di logistica integrata per il Gruppo Poste Italiane.
  • Costituzione, in data 9 maggio 2024, di Postego SpA e sottoscrizione dell'intero capitale sociale per 0,5 milioni di euro, per internalizzare progressivamente il parco auto di Poste Italiane.
  • Costituzione, in data 25 giugno 2024, di SPV Cosenza SpA e sottoscrizione del 95% del capitale sociale per 0,9 milioni di euro369, dedicata all'esecuzione di tutte le prestazioni oggetto del contratto di partenariato pubblico privato per la gestione e razionalizzazione della logistica sanitaria integrata per l'Azienda Sanitaria Provinciale di Cosenza.
  • Costituzione, in data 18 aprile 2024, di Locker Italia SpA partecipata da Poste Italiane SpA e Deutsche Post International BV con quote paritetiche rispettivamente del 50% - con l'obiettivo di sviluppare in Italia una rete di lockers

367 Secondo quanto previsto dal documento ASSIREVI, nel caso di operazioni di acquisto di una partecipazione di controllo da altra entità under common control con corrispettivo in denaro, se l'operazione non è effettuata a normali condizioni di mercato, l'eventuale differenza tra il valore contabile del business acquisito e il corrispettivo della transazione rappresenta un'operazione con soci. (paragrafo 1.1 – Operazioni di acquisizione e conferimento di rami d'azienda).

368 Gli effetti contabili e fiscali dell'operazione sono retrodatati al 1° aprile 2024.

369 Il restante 5% del capitale sociale è stato sottoscritto da Plurima SpA.

su cui effettuare le consegne last mile di pacchi gestiti da Poste Italiane SpA e dalla divisione e-commerce del Gruppo DHL. Il capitale sociale sottoscritto da Poste Italiane SpA è pari a 15 milioni di euro.

Infine, in data 22 maggio 2024, la Società ha ceduto a PostePay SpA l'intera partecipazione detenuta in Conio Inc. pari al 16,29% del relativo capitale sociale.

Per ulteriori dettagli sulle principali operazioni societarie intervenute nell'esercizio 2024, si veda quanto riportato nella Nota 2.8 – "Criteri e metodologie di consolidamento – Variazioni nell'area di consolidamento e altre operazioni societarie".

Sul valore delle partecipazioni sono state svolte le analisi previste dai principi contabili di riferimento. Sulla base delle informazioni disponibili e delle risultanze degli impairment test eseguiti370, il valore della partecipazione in Financit SpA è stato ridotto di circa 19 milioni di euro (nota C9.2 – Oneri finanziari).

L'elenco delle Partecipazioni in imprese controllate, collegate e a controllo congiunto al 31 dicembre 2024 è il seguente:

Denominazione
(migliaia di euro)
Quota % Capitale
Sociale (1)
Utile/(Perdita)
dell'esercizio
Patr. netto
contabile
Patr, netto
pro quota
Valore
contabile al
31.12.24
Diff. tra Patr. netto e
valore contabile
in imprese controllate
Agile Lab Srl 70,00 54 507 5.073 3.551 17.951 (14.400)
BancoPosta Fondi SpA SGR 100.00 12.000 38.941 69.453 69.453 8.592 60.861
Casina Poste SSD a rl (2) 100.00 50 16 66 66 36 30
CLP ScpA 51.00 516 l 788 402 313 89
Consorzio PosteMotori 58,12 120 - 120 70 70 l
Consorzio Servizi ScpA 51,00 120 116 59 61 (2)
EGI SpA 55,00 103.200 5.904 245.706 135.138 169.893 (34.755)
MLK Deliveries SpA 100,00 335 750 15.188 15.188 35.061 (19.873)
Nexive Network Srl 100.00 50 9.291 17.321 17.321 16.000 1.321
Nexive Scarl 85,89 28 25 21 21
PatentiViaPoste ScpA 69,65 120 186 406 283 84 199
Poste Air Cargo Srl 100,00 1.000 430 6.743 6.743 845 5.898
Poste Logistics SpA 100,00 500 6.176 22.474 22.474 511 21.963
Poste Vita SpA 100,00 1.216.608 965.442 6.636.063 6.636.063 2.069.606 4.566.457
Poste Welfare Servizi Srl 100.00 16 3.668 79.690 79.690 75.921 3.769
Postego SpA 100,00 50 (149) 351 351 500 (149)
Postel SpA 100,00 20.400 3.454 82.246 82.246 83.086 (840)
PostePay SpA 100,00 7.561 420.553 1.279.298 1.279.298 902.892 376.406
SDA Express Courier SpA 100.00 5.000 7.804 18.421 18.421 14.230 4.191
Sengi Express Limited (3) 51.00 541 12.329 12.969 6.614 16.000 (9.386)
Sourcesense SpA (2) 70,00 880 827 8.136 5.695 30.169 (24.474)
SPV Cosenza SpA 95,00 948 (194) 754 716 901 (185)
in imprese collegate
Anima Holding SpA (4) 11,95 7.292 172.038 1.523.004 181.999 203.001 (21.002)
Financit SpA 40,00 14.950 12.519 66.337 26.535 21.443 5.092
ItaliaCamp Srl (5) 19,40 155 25 2.918 566 2 564
Replica SIM SpA 45.00 10.500 1.276 12.235 5.506 10.000 (4.494)
sennder Italia Srl 25,00 50 7.543 19.213 4.803 1.356 3.447
in imprese a controllo congiunto
Locker Italia SpA 50.00 1.000 (434) 29.566 14.783 15.000 (217)

(1) In caso di consorzio, il dato è riferito al fondo consortile. Le imprese hanno tutte sede sociale in Roma, ad eccezione delle società Anima Holding SpA, Nexive Network Srl, Nexive Scarl, sennder Italia Srl, Replica SIM SpA e Agile Lab Srl con sede sociale a Milano e Sengi Express Limited con sede sociale in Hong Kong (Cina).

(2) Dati elaborati in conformità ai principi contabili internazionali IFRS e pertanto possono non coincidere con quelli contenuti nei bilanci di esercizio della società partecipata, redatti in conformità al Codice Civile e ai principi contabili italiani.

(3) Per tale società i dati indicati sono elaborati in conformità ai principi contabili internazionali IFRS e pertanto possono non coincidere con quelli contenuti nella Relazione Finanziaria Annuale della società in conformità dei Local GAAP.

(4) Dati dell'ultimo resoconto intermedio di gestione consolidato approvato dal CdA della società al 30 settembre 2024.

(5) Dati dell'ultima Relazione Finanziaria Semestrale approvata dalla società al 31 dicembre 2023.

370 Per la metodologia applicata e i parametri utilizzati per l'esecuzione degli impairment test al 31 dicembre 2024, si rinvia alla nota 2.6 – Uso di stime, con riguardo all'Impairment test su avviamenti, unità generatrici di flussi di cassa e partecipazioni.

A6 - ATTIVITÀ FINANZIARIE (81.675 milioni di euro)

tab. A6 - Attività finanziarie
Saldo al 31.12.2024 Saldo al 31.12.2023
Descrizione
(milioni di euro)
Attività
non correnti
Attività
correnti
Totale Attività
non correnti
Attività
correnti
Totale Variazioni
Attività finanziarie al Costo ammortizzato 30.728 14 030 44.758 30.481 12.794 43.275 1.483
Attività finanziarie al FVTOCI 33.327 877 34.204 30.689 3.016 33.705 499
Attività finanziarie al FVTPL 34 34 35 35 (1)
Strumenti finanziari derivati 2.611 68 2.679 4.180 77 4.257 (1.578)
Totale 66.700 14.975 81.675 65.385 15.887 81.272 403
di cui Patrimonio BancoPosta 65.758 14.934 80.692 64.384 15.826 80-210 482
di cui Patrimonio non destinato 942 41 983 1.001 61 1.062 (79)

ATTIVITÀ FINANZIARIE PATRIMONIO BANCOPOSTA

CARPIN IIIIIIIakiiy Uliiliyiii Viillay Van
Saldo al 31.12.2024 Saldo al 31.12.2023
Descrizione
(milioni di euro)
Attività
non correnti
Attività correnti Totale Attività
non correnti
Attività correnti Totale Variazioni
Attività finanziarie al costo ammortizzato 30.345 13.989 44.334 30.124 12.734 42.858 1.476
Finanziamenti e crediti 13.226 13.226 12.460 12.460 766
Finanziamenti 1.566 1.566 1.769 1.769 (203
Crediti - 11.660 11.660 10.691 10.691 869
Depositi presso il MEF - 9.968 9.968 - 8.932 8.932 .036
Crediti 9.972 9.972 8.937 8.937 .035
Fondo svalutazione Depositi presso il MEF (4 (4) (5) (5)
Altri crediti finanziari 1.692 1.692 1.759 1.759 (67)
Titoli a reddito fisso 30.345 763 31.108 30.124 274 30.398 710
Attività finanziarie al FVTOCI 32.768 877 33.645 30.054 3.015 33.069 576
Titoli a reddito fisso 32.768 877 33.645 30.054 3.015 33.069 576
Attività finanziarie al FVTPL 34 1 34 26 26 8
Azioni 34 34 26 26 8
Strumenti finanziari derivati 2.611 68 2.679 4.180 77 4.257 (1.578)
Cash flow hedging 6 6 12 2 3 5
Fair value hedging 2.605 62 2.667 4.178 74 4.252 (1.585)
Fair value vs. conto economico
Totale 65.758 14.934 80.692 64.384 15.826 80.210 482

Le attività in commento riguardano le operazioni finanziarie effettuate dalla Società ai sensi del DPR 14 marzo 2001, n. 144 e successive modifiche che, dal 2 maggio 2011, rientrano nell'ambito del Patrimonio destinato (si veda al riguardo quanto riportato nella precedente nota 5.2 - Informativa sul Patrimonio destinato BancoPosta).

Attività finanziarie al costo ammortizzato

Di seguito la movimentazione delle attività finanziarie al costo ammortizzato:

tab. A6.1 - Movimentazione Attività finanziarie al Costo ammortizzato
Finanziamenti e crediti Titoli a reddito fisso TOTALE
Descrizione
(milioni di euro)
Valore di bilancio Valore
Nominale
Valore di
bilancio
Valore di
bilancio
Saldo al 1º gennaio 2024 12.460 30.877 30.398 42.858
Acquisti/Erogazioni 2.630 2.650 2.650
Var. per costo ammortizzato I (31) (31)
Trasf.ti riserve di PN 5
Var. del fair value a CE 207 207
Variazioni per impairment 5 6
Variazioni nette (407) (407)
Effetti delle vendite a CE 35 35
Variazione ratei (4) 18 14
Vendite e rimborsi (2.641) (2.179) (2.179)
Altre variazioni 1.176 1.176
Saldo al 31 dicembre 2024 13.226 30.866 31.108 44.334

Finanziamenti e Crediti

La voce Finanziamenti si riferisce ad operazioni di pronti contro termine attivi per 2.726 milioni di euro (4.106 milioni di euro al 31 dicembre 2023). Di questi, 2.513 milioni di euro sono stati stipulati con la Cassa di Compensazione e Garanzia

Gruppo Poste Italiane I bilanci di Poste Italiane al 31 dicembre 2024

SpA (di seguito CC&G) mentre 213 milioni di euro con primari operatori finanziari. Tutte le operazioni sono finalizzate all'impiego temporaneo della liquidità riveniente dalla raccolta da privati. Tali operazioni sono garantite da titoli per un nozionale complessivo di 2.611 milioni di euro. Le attività e passività finanziarie relative ad operazioni di pronti contro termine gestite attraverso la CC&G, che soddisfano i requisiti previsti dallo IAS 32, sono oggetto di compensazione. L'effetto della compensazione al 31 dicembre 2024, già incluso nell'esposizione a saldi netti, ammonta a complessivi 1.160 milioni di euro (2.337 milioni di euro al 31 dicembre 2023). Il fair value371 di tale voce al 31 dicembre 2024 è pari a 1.566 milioni di euro.

La voce Crediti comprende:

Depositi presso il MEF per 9.972 milioni di euro, costituiti dagli impieghi della raccolta da conti correnti postali appartenenti alla clientela pubblica, remunerati ad un tasso variabile calcolato su un paniere di titoli di Stato372. Il deposito è rettificato di un fondo svalutazione di circa 4 milioni di euro, per tener conto del rischio di default della controparte (5 milioni di euro al 31 dicembre 2023). L'incremento dei depositi in commento di 1.035 milioni di euro è dovuto principalmente all'operatività tipica di alcuni clienti della Pubblica Amministrazione che ha generato un aumento della raccolta da conti correnti postali. Nel corso dell'esercizio 2024, sono stati stipulati contratti derivati di copertura gestionale sulla componente della remunerazione indicizzata a 10 anni. L'operazione di copertura è stata eseguita attraverso acquisti a termine del BTP a 10 anni con regolamento del differenziale tra il prezzo prefissato del titolo e il market value del titolo stesso. Tale operatività, terminata al 31 dicembre 2024, ha generato effetti positivi per 2 milioni di euro rilevati a Conto economico nella voce Proventi degli impieghi della raccolta su conti correnti postali e delle disponibilità liquide.

Altri crediti finanziari:

  • per 801 milioni di euro relativi a depositi in garanzia di cui: 299 milioni di euro per somme versate a controparti per operazioni di repo passivi su titoli a reddito fisso (collateral previsti da appositi Global Master Repurchase Agreement), 214 milioni di euro per somme versate a CC&G (di cui 123 milioni di euro per operazioni di repo in essere e 91 milioni di euro come contributo prefinanziato al fondo di garanzia, cd Default Fund373), 193 milioni di euro per somme versate a controparti per operazioni di Interest rate swap (collateral previsti da appositi Credit Support Annex) e 95 milioni di euro per somme versate a garanzia nell'ambito di sistemi di clearing con controparti centrali per l'operatività over the counter in derivati374;
  • per 386 milioni di euro relativi alla riserva di liquidità presso CC&G destinata a coprire eventuali chiamate in margini infra-giornaliere;
  • per 278 milioni di euro relativi a partite in lavorazione inerenti prelievi e pagamenti con carte, regolate nei primi giorni dell'esercizio 2025, di cui 102 milioni di euro relativi a crediti vantati nei confronti della società controllata PostePay SpA.

Titoli a reddito fisso

I titoli a reddito fisso dell'area euro, detenuti dal Patrimonio BancoPosta, sono costituiti da titoli di Stato di emissione italiana e da titoli garantiti dallo Stato italiano del valore nominale di 30.866 milioni di euro. Il valore a cui sono iscritti pari

371 Ai fini della scala gerarchica del fair value, che riflette la rilevanza delle fonti utilizzate nell'effettuare le valutazioni, il valore indicato è di Livello 2.

372 Il tasso variabile in commento è così calcolato: per il 40% in base alla media del rendimento del BOT a sei mesi rilevato mensilmente e, per il restante 60%, in base alla media del rendimento del BTP a dieci anni rilevato mensilmente.

373 Fondo di garanzia costituito dall'insieme dei versamenti dei partecipanti diretti ai comparti derivati e azionario ed al comparto obbligazionario, istituito a ulteriore garanzia delle operazioni svolte; può essere utilizzato per la copertura degli oneri derivanti da eventuali inadempimenti dei partecipanti.

374 Trattasi di operazioni effettuate al di fuori dei mercati mobiliari regolamentati e quindi non soggette ad alcuna regolamentazione specifica relative all'organizzazione e al funzionamento del mercato stesso.

a 31.108 milioni di euro è composto dal costo ammortizzato di titoli a reddito fisso non oggetto di copertura per 19.721 milioni di euro, dal costo ammortizzato di titoli a reddito fisso oggetto di copertura di fair value hedge per 12.469 milioni di euro, decrementato di 1.082 milioni di euro complessivi per tener conto degli effetti della copertura stessa (1.944 milioni di euro nell'esercizio 2023). I titoli a reddito fisso rilevati al costo ammortizzato sono rettificati per tener conto del relativo impairment, il cui fondo al 31 dicembre 2024 ammonta a circa 13 milioni di euro (18 milioni di euro al 31 dicembre 2023). Al 31 dicembre 2024, il fair value375 di tali titoli è di 29.647 milioni di euro (comprensivo di 252 milioni di euro di ratei in corso di maturazione). L'incremento rispetto all'esercizio precedente è dovuto principalmente alla variazione positiva della componente coperta conseguente al ribasso della curva dei tassi d'interesse nonché a maggiori acquisti effettuati nell'esercizio rispetto alle vendite/rimborsi.

Nel portafoglio sono compresi titoli a tasso fisso per un ammontare nominale complessivo di 3.000 milioni di euro emessi da Cassa Depositi e Prestiti SpA e garantiti dallo Stato italiano (al 31 dicembre 2024 il valore di bilancio è di 2.902 milioni di euro).

Attività finanziarie al fair value rilevato nelle altre componenti di Conto economico complessivo

Di seguito la movimentazione delle attività finanziarie valutate al fair value rilevato nelle altre componenti di Conto economico complessivo (FVTOCI):

tab. A6.2 - Movimentazione Attività finanziarie al FVTOCI
Titoli a reddito fisso
Descrizione
(milioni di euro)
Valore Nominale Fair value
Saldo al 1º gennaio 2024 34.859 33.069
Acquisti 6.122 6.221
Trasf.ti riserve di PN 11
Var. per costo ammortizzato 1 44
Var. del fair value a PN 1 594
Var. del fair value a CE 1 252
Effetti delle vendite a CE 35
Variazione ratei 9
Vendite e rimborsi (7.186) (6.590)
Saldo al 31 dicembre 2024 33.795 33.645

(*) La voce della tabella Variazioni per operazioni di CFH, riferita agli acquisti a termine effettuati nell'ambito di operazioni di cash flow hedge, accoglie le variazioni di fair value dei titoli acquistati intercorse tra la data di stipula del contratto derivato e quella di regolamento e trova contropartita nella corrispondente variazione della riserva di Cash flow hedge.

Titoli a reddito fisso

Si riferiscono a titoli a reddito fisso dell'area euro costituiti da titoli di Stato di emissione italiana, del valore nominale di 33.795 milioni di euro. Il valore a cui sono iscritti pari a 33.645 milioni di euro, è composto da titoli non oggetto di copertura per 14.731 milioni di euro, da titoli oggetto di copertura di fair value hedge per 12.240 milioni di euro e da titoli oggetto di copertura di cash flow hedge per 6.674 milioni di euro. L'oscillazione complessiva del fair value nell'esercizio in commento è positiva per 846 milioni di euro ed è rilevata nell'apposita riserva di Patrimonio netto per la parte non coperta da strumenti di fair value hedge (importo positivo 594 milioni di euro), e a Conto economico per la parte coperta (importo positivo 252 milioni di euro). Tali titoli sono soggetti a svalutazione rilevata nel conto economico in contropartita dell'apposita riserva di patrimonio netto. L'impairment cumulato al 31 dicembre 2024 ammonta a 14 milioni di euro (19 milioni di euro al 31

375 Ai fini della scala gerarchica del fair value, che riflette la rilevanza delle fonti utilizzate nell'effettuare le valutazioni, il valore indicato è di Livello 1 per 26.489 milioni di euro e di Livello 2 per 3.158 milioni di euro.

dicembre 2023). L'incremento della voce in commento è dovuto principalmente all'oscillazione positiva del fair value parzialmente compensata dalle maggiori vendite/rimborsi effettuati nell'esercizio rispetto agli acquisti.

I titoli indisponibili consegnati in garanzia a controparti a fronte di operazioni di finanziamento e di copertura sono indicati nella nota 5.12 – Ulteriori Informazioni.

Attività finanziarie al fair value rilevato a conto economico

Azioni

La voce in commento si riferisce:

  • per 17 milioni di euro, al fair value di 32.059 azioni privilegiate di Visa Incorporated (Series C Convertible Participating Preferred Stock); tali titoli azionari sono convertibili in azioni ordinarie in base al rapporto di 1,783376 azioni ordinarie ogni azione di Classe C, e sono opportunamente scontate a un idoneo tasso per tener conto della loro illiquidità. Nel corso dell'esercizio è proseguito il processo di determinazione della proporzione di convertibilità e del relativo tasso delle Azioni Visa Incorporated Series C Convertible Participating Preferred Stock parzialmente conclusosi in data 19 luglio 2024 con l'assegnazione di 583 azioni privilegiate di Visa Incorporated Series A Preferred Stock;
  • per 17 milioni di euro, al fair value di 583 azioni privilegiate di Visa Incorporated (Series A Preferred Stock); tali titoli azionari sono convertibili in azioni ordinarie in base al rapporto di 100 azioni ordinarie ogni azione di classe A Preferred Stock.

L'oscillazione complessiva del fair value nell'esercizio in commento è positiva per 8 milioni di euro ed è rilevata a conto economico nelle voci Proventi e Oneri derivanti da operatività finanziaria.

Inoltre, nel corso dell'esercizio 2023 è stato stipulato un contratto di vendita a termine, ancora in essere, di 95.000 azioni ordinarie Visa Incorporated con un corrispettivo complessivo di 20,5 milioni di euro e con data regolamento il 3 marzo 2025. L'oscillazione del fair value nell'esercizio in commento è negativa di 5,6 milioni di euro ed è rilevata a conto economico nella voce Oneri dell'operatività finanziaria.

Strumenti finanziari derivati

tab. A6.3 - Strumenti finanziari derivati
Saldo al 31.12.2024 Saldo al 31.12.2023
Descrizione
(milioni di euro)
Nominale Fair value Nominale Fair value Variazioni
Fair value
Cash Flow Hedging
Vendite a termine Titoli
Interest rate swap
602
5.956
2
(532)
3.287 (513) 2
(19)
Fair value hedging
Interest rate swap su Titoli al FVTOCI e CA
Interest rate swap su Pronti Contro Termine
24.452 1.861 25.031
3.996
3.718
(83)
(1.857)
83
FV vs CE
Vendite a termine
(8) (3) (5)
Totale 31.010 1.323 32.314 3.119 (1.796)
Di cui:
Strumenti derivati attivi
Strumenti derivati passivi
16.312
14.698
2.679
(1.356)
19.665
12.649
4.257
(1.138)
(1.578)
(218)

Le operazioni di cash flow hedge in interest rate swap e le vendite a termine si riferiscono esclusivamente a titoli valutati al FVTOCI. Gli strumenti di copertura del rischio di tasso di interesse sui flussi finanziari hanno complessivamente subito

376 Sino alla data della completa conversione delle azioni assegnate in azioni ordinarie, il tasso di conversione potrà essere ridotto a seguito del manifestarsi di passività della Visa Europe Ltd ritenute oggi solo potenziali.

nell'esercizio una variazione negativa netta di 17 milioni di euro, di cui 111 milioni di euro relativi alla variazione positiva netta di fair value della componente efficace della copertura, riflessa nella Riserva cash flow hedge, e 128 milioni di euro

contratti di copertura. Gli strumenti di fair value hedge in interest rate swap hanno ad oggetto la copertura di titoli classificati al costo ammortizzato per un nominale di 11.617 milioni di euro e titoli classificati al FVTOCI per un nominale di 12.835 milioni di euro; hanno complessivamente subito nell'esercizio una variazione negativa netta di 1.857 milioni di euro, di cui 85 milioni di euro relativi alla variazione negativa netta di fair value della componente efficace della copertura e 1.772 milioni di euro relativi alla variazione negativa netta delle operazioni completate nell'esercizio e della componente inefficace dei contratti di copertura.

relativi alla variazione negativa netta delle operazioni completate377 nell'esercizio e della componente inefficace dei

Nell'esercizio in commento la Società ha effettuato le seguenti operazioni:

  • vendite a termine di titoli per un nominale di 602 milioni di euro;
  • stipula di nuovi interest rate swap di cash flow hedge per un nominale di 2.669 milioni di euro;
  • stipula di nuovi interest rate swap di fair value hedge a copertura del portafoglio titoli per un nominale di 3.895 milioni di euro e regolazione di quelli in essere al 1° gennaio 2024 per un nominale di 25 milioni di euro;
  • estinzione anticipata o a scadenza di interest rate swap di fair value hedge su pronti contro termine, per un nominale di 3.996 milioni di euro;
  • estinzioni anticipate di interest rate swap di fair value hedge per un nominale complessivo di 4.449 milioni di euro (di cui: 3.499 milioni di euro relativi a operazioni di copertura per le quali è stato venduto anche il titolo sottostante, 950 milioni di euro relativi ad operazioni di copertura senza vendita del titolo sottostante) con la finalità di consolidare un rendimento fisso in linea con la situazione di mercato, migliorando contestualmente il profilo reddituale di una porzione del portafoglio anche per gli esercizi successivi.

Inoltre, la Società ha stipulato e regolato acquisti a termine per un nominale complessivo di 148 milioni di euro (rilevati al fair value verso Conto economico) a copertura gestionale della componente indicizzata a 10 anni della remunerazione dell'impiego della raccolta dalla clientela pubblica. Dette operazioni hanno complessivamente generato nell'esercizio in commento un effetto positivo di 2 milioni di euro rilevato a Conto economico nella voce Proventi degli impieghi della raccolta su conti correnti postali e delle disponibilità libere.

377 Le Operazioni completate comprendono le operazioni a termine regolate, i differenziali scaduti e in maturazione e l'estinzione di interest rate swap relativi a titoli ceduti.

ATTIVITÀ FINANZIARIE PATRIMONIO NON DESTINATO

Attività finanziarie Patrimonio non destinato
Descrizione
(milioni di euro)
Saldo al 31.12.2024 Saldo al 31.12.2023
Attività
non correnti
Attività
correnti
Totale Attività
non correnti
Attività
correnti
Totale Variazioni
Attività finanziarie al Costo ammortizzato 383 41 424 356 61 417 7
Finanziamenti e crediti 383 41 424 356 61 417 7
Finanziamenti 380 33 413 354 54 408 5
Crediti 3 8 11 2 7 9 2
Vs. acquirenti alloggi di servizio 3 1 4 2 2 র্ব
Vs. Altri 1 27 27 25 25 2
Fondo svalutazione crediti finanziari - (20) (20) (20) (20)
Attività finanziarie al FVTOCI 559 - 559 636 l 636 (77)
Titoli a reddito fisso 102 102 ರಿ ರಿ l 99 3
Azioni 457 457 537 l 537 (80)
Attività finanziarie al FVTPL 1 9 - 9 (9)
Prestito obbligazionario convertibile 1 ರಿ 1 (ອ)
Totale 942 41 983 1.001 61 1.062 (79)

Attività finanziarie al costo ammortizzato

Di seguito la movimentazione delle attività finanziarie al costo ammortizzato:

Finanziamenti Crediti Totale
Descrizione Valore di Valore di Valore di
(milioni di euro) bilancio bilancio bilancio
Saldo al 1º gennaio 2024 408 9 417
Acquisti/Erogazioni 32 1 32
Variazioni nette 2 2
Variazione ratei I
Vendite e rimborsi (27) l (27)
Saldo al 31 dicembre 2024 413 11 424

Finanziamenti

Il dettaglio è di seguito rappresentato:

tab. A6.4.1 - Finanziamenti al Costo ammortizzato
Saldo al 31.12.2024 Saldo al 31.12.2023
Denominazione
(milioni di euro)
Finanziamenti c/c di
corrispondenza
Totale Finanziamenti c/c di
corrispondenza
Totale Variazioni
Controllate dirette
Poste Vita SpA 254 254 254 254
SDA Express Courier SpA 63 63 62 7 69 (6)
Postel SpA 17 17 17 2 19 (2)
Nexive Network Srl 1 l ರಿ (9)
Poste Air Cargo Srl 1 2 2 5 5 (3)
Poste Logistics SpA 4 4 4
Sourcesense SpA 1 1 1 4 (4)
Consorzio Servizi ScpA - 1 2 2 (2)
Agile Lab Srl 5 5 1 4
Controllate indirette
Plurima SpA 68 69 45 1 46 23
406 8 414 378 31 409 5
Fondo svalutazione finanziamenti intercompany (1) (1) (1) (1) 1
Totale 405 8 413 377 31 408 5

La voce comprende:

  • per 254 milioni di euro un prestito subordinato irredimibile concesso alla controllata Poste Vita SpA al fine di dotare la Compagnia di adeguati mezzi patrimoniali per sostenere la crescita attesa della raccolta dei premi, nel rispetto delle specifiche normative che regolano il settore assicurativo;
  • per 63 milioni di euro un totale di quattro prestiti concessi alla controllata SDA Express Courier SpA negli esercizi 2020, 2021 e 2023, a supporto della realizzazione dei nuovi impianti per gli HUB automatizzati di "Nord", "Centro", Piacenza e Napoli, rimborsabili in un'unica soluzione rispettivamente il 16 aprile 2029, 5 agosto 2030, 6 aprile 2032 e 19 aprile 2032;
  • per 17 milioni di euro il completo utilizzo della linea di credito rotativa committed concessa nel corso dell'esercizio 2023 alla controllata Postel SpA con scadenza il 4 luglio 2026;
  • per 4 milioni di euro l'utilizzo della linea di credito rotativa committed di complessivi 10 milioni di euro concessa nel corso dell'esercizio alla controllata Poste Logistics SpA con scadenza il 31 dicembre 2025;
  • per 68 milioni di euro quattro prestiti concessi alla controllata Plurima SpA di cui: 40 milioni di euro, rimborsabili in un'unica soluzione il 27 aprile 2029378; 16 milioni di euro per far fronte agli adempimenti relativi all'affrancamento del plusvalore generato dalla fusione inversa di Plurima Bidgo Srl in Plurima SpA, rimborsabili in un'unica soluzione il 25 giugno 2030; 8 milioni di euro per far fronte agli investimenti previsti dal nuovo Piano strategico 2024-2028 principalmente in Sardegna e in Piemonte, rimborsabili in un'unica soluzione il 30 maggio 2030; 4 milioni di euro per far fronte alle esigenze operative di breve termine e a supporto dell'esercizio dell'opzione di acquisto del residuo 40% del capitale sociale di Bridge Technologies Srl, rimborsabili in un'unica soluzione il 6 aprile 2027;
  • per 8 milioni di euro conti correnti di corrispondenza attivi verso imprese controllate, remunerati alle normali condizioni di mercato.

Tali finanziamenti sono rettificati di un fondo impairment di circa 1 milione di euro, per tener conto del rischio di default delle controparti, invariato rispetto al 31 dicembre 2023.

Crediti

La voce crediti verso Altri comprende per un valore nominale di 20 milioni di euro, il credito residuo verso Invitalia SpA per la cessione di Banca del Mezzogiorno-MedioCreditoCentrale SpA (BdM), interamente svalutato e per 6 milioni di euro, il credito verso Poste Vita SpA per gli interessi maturati al 31 dicembre 2024 sull'Ancillary Own Funds rinnovato nel corso dell'esercizio 2023 per un importo massimo di 1.750 milioni di euro.

655 378 In data 29 settembre 2022 è stata approvata la fusione inversa di Plurima Bidco Srl in Plurima SpA, con efficacia a partire dal 1° gennaio 2023. Conseguentemente è stato riclassificato il finanziamento concesso nell'esercizio 2022 a favore di Plurima Bidco Srl a supporto dell'operazione societaria finalizzata all'acquisizione di una quota di maggioranza nella società Plurima SpA.

Attività finanziarie al fair value rilevato nelle altre componenti di Conto economico complessivo

Di seguito la movimentazione delle attività finanziarie al fair value rilevato nelle altre componenti di Conto economico complessivo (FVTOCI):

Titoli a reddito fisso
Azioni
Totale
Descrizione
(milioni di euro)
Valore
nominale
Fair value Fair value Valore
nominale
Fair value
Saldo al 1º gennaio 2024 110 gg 537 110 636
Acquisti
Var. per costo ammortizzato 2 2
Var. del fair value a PN (90) (89)
Conversione Prestito obbligazionario convertibile 10 10
Saldo al 31 dicembre 2024 110 102 457 110 559

Titoli a reddito fisso

La voce accoglie un titolo di stato di emissione italiana del valore nominale di 110 milioni di euro acquistato nel corso dell'esercizio 2022. Al 31 dicembre 2024 l'oscillazione del fair value è positiva per 1 milione di euro ed è rilevata nell'apposita riserva di Patrimonio netto.

Azioni

Il dettaglio è il seguente:

tab. A6.5.1 - Azioni FVTOCI
Denominazione
(milioni di euro)
Saldo al 31.12.2024 Saldo al 31.12.2023 Variazioni
Nexi SpA 249 345 (96)
sennder Technologies GmbH 126 112 14
MFM Holding Ltd 57 55 2
Scalapay Limited 25 25 l
Milkman SpA I l
Totale 457 537 (80)

Nel mese di dicembre 2024, Poste Italiane ha esercitato la conversione anticipata del prestito obbligazionario emesso da sennder Technologies GmbH in azioni della stessa per un importo complessivo di circa 9,5 milioni di euro. Per ulteriori dettagli sull'operazione si veda quanto riportato nella Nota 2.8 – "Criteri e metodologie di consolidamento – Variazioni nell'area di consolidamento e altre operazioni societarie".

L'oscillazione complessiva del fair value della voce in commento (negativa per 90 milioni di euro) è rilevata nell'apposita riserva di Patrimonio netto ed è riconducibile principalmente alle azioni di Nexi SpA (riserva negativa per 401 milioni di euro al 31 dicembre 2024).

Inoltre, la voce comprende per 75 milioni di euro la partecipazione in CAI SpA (ex Alitalia CAI SpA), acquisita nell'esercizio 2013 e interamente svalutata nell'esercizio 2014.

Infine, nel corso del mese di febbraio 2025, Poste Italiane SpA ha ceduto l'intera partecipazione detenuta in Nexi SpA – pari al 3,78% circa del capitale sociale, a favore di Cassa Depositi e Prestiti SpA (Nota 3.2 – Eventi successivi alla chiusura dell'esercizio).

Attività finanziarie al fair value rilevato a Conto economico

La voce si riferisce agli strumenti finanziari partecipativi derivanti dalla conversione di Contingent Convertible Notes379 emesse da Midco SpA - il cui valore, al 31 dicembre 2024, è pari a zero.

Il decremento della voce in commento deriva dalla conversione, in data 10 dicembre 2024, della quota del prestito obbligazionario convertibile emesso da sennder Technologies GmbH nel corso dell'esercizio 2023 e sottoscritto da Poste Italiane per circa 9,5 milioni di euro, valore rappresentativo del fair value alla data di conversione.

Strumenti finanziari derivati

Nel corso dell'esercizio 2024 sono state effettuate le seguenti operazioni:

  • stipula e regolazione di un contratto di commodity swap a copertura gestionale dei costi del carburante relativi al trasporto aereo della corrispondenza effettuato per il tramite della controllata Poste Air Cargo Srl;
  • stipula e regolazione di sette contratti di non deliverable forward a copertura gestionale del rischio in valuta (euro/dollaro) relativi prevalentemente ai canoni di leasing degli aeromobili in ambito trasporto aereo della corrispondenza, effettuato per il tramite della controllata Poste Air Cargo Srl.

A7 - RIMANENZE (3 milioni di euro)

La voce accoglie le rimanenze di Materie prime, sussidiarie e materie di consumo non ancora utilizzate dalla rete logistica e di distribuzione.

A8 - CREDITI COMMERCIALI (2.476 milioni di euro)

Saldo al 31.12.2024 Saldo al 31.12.2023
Descrizione
(milioni di euro)
Attività
non correnti
Attività
correnti
Totale Attività
non correnti
Attività
correnti
Totale Variazioni
Crediti vs. clienti 1.438 1.439 1.762 1.763 (324)
Crediti vs. imprese controllate, collegate e a controllo congiunto 809 809 763 763 46
Crediti vs. Controllante 1 228 228 1 249 249 (21)
Totale 2.475 2.476 2.774 2.775 (299)
di cui Patrimonio BancoPosta 1 1.024 1.024 1.006 1.006 18

Crediti verso clienti

379 Si tratta delle Contingent Convertible Notes di originari 75 milioni di euro e durata ventennale, emesse dalla Midco SpA, società che a sua volta detiene il 51% della compagnia Alitalia SAI SpA, sottoscritte da Poste Italiane SpA a dicembre 2014 nell'ambito dell'operazione finalizzata all'ingresso della Compagnia Etihad Airways nel capitale sociale di Alitalia SAI. A seguito del verificarsi delle condizioni negative previste contrattualmente, nell'esercizio 2017 il prestito è stato convertito in strumenti finanziari partecipativi (ex. art. 2346 comma 6 del Codice Civile) dotati degli stessi diritti patrimoniali associati alle Notes.

Saldo al 31.12.2024 Saldo al 31.12.2023
Descrizione
(milioni di euro)
Attività
non correnti
Attività
correnti
Totale Attività
non correnti
Attività
correnti
Totale Variazioni
Crediti vs privati per servizi spedizione pacchi 405 405 453 453 (48)
Ministeri ed Enti Pubblici 1 342 342 548 548 (206)
Corrispondenti esteri 274 274 322 322 (48)
Crediti vs privati per servizi di corrispondenza 1 219 219 251 251 (32)
Cassa Depositi e Prestiti 221 221 247 247 (26)
Crediti per altri servizi BancoPosta 74 74 58 58 16
Crediti per conti con saldo debitore 47 47 45 45 2
Altri crediti vs clienti 1 277 278 231 232 46
Fondo svalutazione crediti vs. clienti 1 (421) (421) (393) (393) (28)
Totale 1.438 1.439 1 1.762 1.763 (324)
di cui Patrimonio BancoPosta 306 306 322 322 (16)

La variazione dei Crediti verso Clienti è prevalentemente riconducibile alla riduzione dei crediti verso Ministeri ed Enti pubblici dovuta allo svincolo degli incassi relativi alle integrazioni tariffarie praticate nel 2020, 2021, 2022 e i primi tre trimestri 2023 per un ammontare complessivo di 195 milioni di euro (che fino al 31 dicembre 2023 erano esposti tra le altre passività per anticipi ricevuti, in virtù del vincolo di indisponibilità) e all'incasso, nel mese di marzo 2024 di ulteriori 20 milioni di euro riferiti all'ultimo trimestre 2023.

Nel dettaglio380:

  • I crediti per servizi spedizione pacchi si riferiscono ai crediti vantati nei confronti dei clienti che utilizzano la gamma dei servizi "corriere espresso nazionale e internazionale".
  • I crediti verso Ministeri ed Enti pubblici si riferiscono principalmente a:
    • Servizi di spedizione e notifica della corrispondenza erogati a seguito di aggiudicazione tramite procedura di gara per complessivi 63 milioni di euro.
    • Rimborso delle Integrazioni tariffarie all'editoria, riferito alla Presidenza del Consiglio dei ministri Dipartimento dell'Editoria, per complessivi 55 milioni di euro maturati nell'esercizio.
    • Rimborsi spese immobili, veicoli e vigilanza, servizi di postalizzazione e altri servizi sostenuti per conto del Ministero delle Imprese e del Made in Italy (MIMIT) per 51 milioni di euro. Tale credito è composto da un residuo credito di 28 milioni di euro (originariamente di 62 milioni di euro incassato per 34 milioni di euro) riferito a servizi erogati fino al 2012. Il complemento al saldo è composto da 23 milioni di euro di crediti principalmente relativi agli oneri sostenuti da Poste Italiane ma derivanti dall'utilizzo di immobili da parte del Ministero per il periodo 2013- 2024 e per i quali è in corso un tavolo negoziale con la controparte.
    • Servizi di corrispondenza con utilizzo dei conti di credito per complessivi 31 milioni di euro offerti a pubbliche amministrazioni centrali e locali.
    • Servizi di Raccomandata Market per complessivi 30 milioni di euro offerti a pubbliche amministrazioni centrali e locali.
    • Servizi integrati di notifica e gestione della corrispondenza per complessivi 18 milioni di euro offerti a pubbliche amministrazioni centrali e locali.
    • Servizi di spedizione di corrispondenza senza materiale affrancatura per complessivi 14 milioni di euro offerti a pubbliche amministrazioni centrali e locali.

380 Al 31 dicembre 2024 nel saldo dei crediti commerciali sono compresi 6 milioni di euro, al netto del relativo fondo svalutazione crediti, riferiti a crediti per fitti attivi non rientranti nelle disposizioni dell'IFRS 15 – Ricavi provenienti da contratti con i clienti.

  • Servizi di pagamento delle pensioni INPS per 9 milioni di euro.
  • I crediti verso Corrispondenti esteri si riferiscono principalmente a servizi postali eseguiti a beneficio di Amministrazioni Postali estere.
  • I crediti per servizi di corrispondenza si riferiscono ai crediti vantati nei confronti dei clienti privati che utilizzano la gamma dei servizi di "recapito e postalizzazione".
  • I crediti verso Cassa Depositi e Prestiti si riferiscono a corrispettivi del servizio di raccolta del risparmio postale prestato dal Patrimonio BancoPosta.
  • I crediti per altri servizi BancoPosta si riferiscono principalmente ai servizi di intermediazione (bancaria, prestiti personali, mutui) erogati per complessivi 41 milioni di euro.
  • I crediti per conti correnti con saldo debitore derivano pressoché esclusivamente da sconfinamenti per effetto dell'addebito delle competenze periodiche BancoPosta.

Crediti verso imprese controllate, collegate e controllo congiunto

Denominazione
(milioni di euro)
Saldo al
31.12.2024
Saldo al
31.12.2023
Variazioni
Controllate dirette
BancoPosta Fondi SpA SGR 28 29 (1)
CLP ScpA 6 3 3
Consorzio PosteMotori 3 3
MLK Deliveries SpA 1 1
PatentiViaPoste ScpA - 1 (1)
Poste Air Cargo Srl 1 1
Poste Logistics SpA 1 1
Poste Vita SpA 394 355 39
Postel SpA 34 58 (24)
PostePay SpA 195 189 ర్
Poste Welfare Servizi Srl 3 5 (2)
SDA Express Courier SpA 19 19
Sengi Express Limited 71 66 5
Nexive Network Srl 1 1
Nexive Scarl 17 13 4
Controllate indirette
Kipoint SpA 1 1
Poste Assicura SpA 31 16 15
Lis Pay SpA 1 (1)
Collegate
Financit SpA 5 3 2
Italia Camp Srl - 1 (1)
Fondo svalutazione crediti (2) (2)
Totale 809 763 46
di cui Patrimonio BancoPosta 491 436 રક

Fra le posizioni creditorie di natura commerciale si segnalano:

  • Poste Vita SpA: derivanti principalmente dalle provvigioni dell'attività di collocamento di polizze assicurative svolta presso gli Uffici Postali e di pertinenza del Patrimonio BancoPosta (373 milioni di euro);
  • PostePay SpA: derivanti principalmente da servizi di collocamento di prodotti relativi al ramo pagamenti (125 milioni di euro), da servizi di SMA conto proprio e conto terzi (21 milioni di euro) e da servizi di collocamento "sim" svolta presto gli Uffici Postali (6 milioni di euro);
  • Sengi Express Limited: interamente dovuti a servizi di spedizione pacchi.

Crediti verso Controllante

Sono relativi ai rapporti di natura commerciale intrattenuti con il Ministero dell'Economia e delle Finanze:

Descrizione
(milioni di euro)
Saldo al
31.12.2024
Saldo al
31.12.2023
Variazioni
Remunerazione raccolta su c/c 198 218 (20)
Servizi delegati 30 30
Servizio Universale I 31 (31)
Riduz.tariffarie/Agevolaz.elett. 1 1 (1)
Altri 1 2 (1)
F.do sval.cred. vs. Controllante (1) (33) 32
Totale 228 249 (21)
di cui Patrimonio BancoPosta 227 248 227
  • I crediti per la remunerazione della raccolta su c/c si riferiscono esclusivamente a quanto maturato nell'esercizio 2024 e sono quasi interamente relativi a depositi di risorse rivenienti da conti accesi dalla Pubblica Amministrazione e di pertinenza del Patrimonio BancoPosta.
  • I crediti per servizi delegati, si riferiscono esclusivamente a quanto maturato nell'esercizio 2024 e sono relativi alla remunerazione dei servizi svolti dal BancoPosta per conto dello Stato e disciplinati da apposita Convenzione con il MEF rinnovata il 19 maggio 2023 per il biennio 2023-2024.
  • I crediti per compensi del Servizio Universale maturati nell'esercizio per 262 milioni di euro sono stati interamente incassati. L'ammontare del compenso è stato rilevato in base a quanto definito nel Contratto di Programma 2020- 2024, in vigore dal 1° gennaio 2020. Il contratto è stato prorogato fino al 30 aprile 2026 dal Ministero delle Imprese e del Made in Italy nel mese di novembre 2024 e firmato dalla Società il 16 dicembre. Attualmente è in corso l'iter europeo di autorizzazione attraverso la notifica effettuata alla Commissione Europea.

A seguito della comunicazione ricevuta dal MEF in data 27 marzo 2024, nella quale viene condiviso il parere dell'Avvocatura Generale dello Stato che chiarisce la titolarità di talune partite creditorie, trova piena efficacia l'accordo del 2015381 con cui furono definiti e regolati i rispettivi rapporti di debito e credito. Pertanto, la Società ha proceduto, nell'esercizio in commento, allo stralcio dei residui crediti mediante utilizzo, e senza impatti economici, del corrispondente fondo stanziato nel 2015 per i crediti per i compensi del Servizio Universale relativi agli anni 2005 e 2012 di complessivi 31 milioni di euro.

Fondo svalutazione crediti commerciali

La movimentazione del fondo svalutazione crediti commerciali (verso clienti, Controllante e imprese controllate e collegate) è la seguente:

381 In data 7 agosto 2015, il Ministero dell'Economie e delle Finanze ha trasmesso a Poste Italiane una apposita nota a firma del Direttore Generale del Tesoro e del Ragioniere Generale dello Stato (c.d. Nota MEF) circa la ricognizione dei crediti e debiti tra il Ministero e la Società, con efficacia dal momento dell'avvenuto integrale pagamento di tutte le somme di pertinenza della Società.

(milioni di euro) Saldo al
01.01.2024
Acc.ti
netti
Utilizzi Saldo al
31.12.2024
Crediti commerciali
Crediti vs clienti 310 28 (16) 322
Privati 224 30 (14) 240
Amm.ni pubbliche 74 (2) (2) 70
Amm.ni postali estere 12 - 12
Per interessi per ritardati pagamenti 83 28 (12) ರಿಕ
Crediti vs Controllante 33 (1) (31) 1
Crediti vs imprese controllate, collegate e a controllo congiunto 2 - 2
Totale 428 55 (59) 424
di cui Patrimonio BancoPosta 45 9 (5) 49

Gli accantonamenti netti di 30 milioni di euro per Crediti vs clienti privati si riferiscono principalmente a crediti oggetto di procedure concorsuali e a crediti affidati al legale per il recupero. Gli utilizzi dell'esercizio si riferiscono principalmente allo stralcio di crediti a seguito della conclusione di procedure concorsuali, di accordi e allo stralcio di crediti per conti correnti con saldo debitore, per i quali è stata constatata l'antieconomicità delle azioni di recupero, anche tenuto conto dell'esiguità dell'importo delle singole posizioni creditorie.

Per completezza di informativa le tabelle che seguono presentano il dettaglio relativo al valore contabile lordo e al Fondo a copertura delle perdite attese per ciascuna classe di Crediti commerciali. Tale dettaglio è fornito in maniera separata a seconda che il modello utilizzato per la stima dell'ECL sia basato su una valutazione analitica oppure forfettaria. Per maggiori dettagli sugli input, le assunzioni e le tecniche di stima utilizzate per il calcolo dell'impairment delle attività finanziarie, nonché per informazioni su come le garanzie e altri strumenti di attenuazione del rischio di credito sono considerati nel calcolo del Fondo svalutazione crediti commerciali, si rimanda alla Nota 2.6 – Uso di stime - Impairment e stage allocation degli strumenti finanziari.

31.12.2024 31.12.2023
Descrizione
(milioni di euro)
Valore contabile
lordo
Fondo svalutazione
crediti
Valore contabile
lordo
Fondo svalutazione
crediti
Crediti commerciali
Crediti verso clienti 953 (201) 1.224 (183)
Privati 327 (166) 381 (149)
Ministeri ed enti pubblici 212 (35) 379 (34)
Cassa Depositi e Prestiti 221 1 247 l
Corrispondenti esteri 193 1 217 l
Crediti verso Controllante 228 1 279 (31)
Crediti vs imprese controllate, collegate e a controllo congiunto 811 (2) 765 (2)
Totale 1.992 (203) 2.268 (216)
31.12.2024 31.12.2023
Fasce di scaduto
(milioni di euro)
Valore contabile
lordo
Fondo svalutazione
crediti
Fondo svalutazione
crediti
Crediti commerciali non scaduti 556 (13) 534 (13)
Scaduto 0 - 1 anno 72 (7) 91 10)
Scaduto 1 - 2 anni 24 (4) 43 (6)
Scaduto 2 - 3 anni 17 (4) 43 (6)
Scaduto 3 - 4 anni 20 (5) 25 (6)
Scaduto > 4 anni 38 (29) 36 (28)
Posizioni oggetto di recupero legale e/o in procedura concorsuale 181 (159) 163 (143)
Totale 908 (221) 935 (212)

A9 - ALTRI CREDITI E ATTIVITÀ (2.944 milioni di euro)

Il dettaglio è il seguente:

Saldo al 31.12.2024 Saldo al 31.12.2023
Descrizione
(milioni di euro)
Note Attività
non correnti
Attività
correnti
Totale Attività
non correnti
Attività
correnti
Totale Variazioni
Crediti per sostituto di imposta 1.723 759 2.482 1.752 572 2.324 158
Crediti verso imprese controllate, collegate e a controllo congiunto 120 120 150 150 (30)
Crediti per accordi CTD 24 70 94 29 73 102 (8
Ratei e risconti attivi di natura commerciale e altre attività 07 07 l 10 10 57
Crediti per somme indisponibili per provvedimenti giudiziari 58 58 1 58 રૂક
Crediti per interessi attivi su rimborso IRES [C12] 46 46 46 46
Crediti verso enti previdenziali e assistenziali (escl. accordi CTD) 43 43 72 72 (29)
Crediti tributari 32 32 26 26 6
Crediti diversi 15 ଚନ 81 17 57 74
Fondo svalutazione crediti verso altri 4) (75) (79) ర్ర (82) (85) 6
Totale 1.758 1.186 2.944 1.795 982 2.777 167
di cui Patrimonio BancoPosta 1.723 802 2.525 1.752 608 2.360 165

In particolare:

  • I crediti per sostituto di imposta, relativi al Patrimonio BancoPosta, si riferiscono principalmente:
    • per 1.723 milioni di euro alla rivalsa sui titolari di buoni fruttiferi postali in circolazione dell'imposta di bollo maturata al 31 dicembre 2024382; per tale voce, un corrispondente ammontare è iscritto negli Altri debiti tributari sino alla scadenza o estinzione anticipata dei buoni fruttiferi postali, data in cui l'imposta dovrà essere versata all'Erario (tab. B9.3);
    • per 536 milioni di euro ad acconti versati all'Erario per imposta di bollo da assolvere in modo virtuale nel 2025 e da recuperare dalla clientela;
    • per 92 milioni di euro alla rivalsa sui titolari di libretti di risparmio dell'imposta di bollo che la Società assolve in modo virtuale secondo le attuali disposizioni di legge;
    • per 74 milioni di euro ad acconti sulle ritenute 2024 su interessi passivi a correntisti da recuperare dalla clientela.
  • I crediti verso imprese controllate, collegate e a controllo congiunto si riferiscono per 88 milioni di euro al credito vantato da Poste Italiane SpA in qualità di consolidante fiscale (nota 2.5 – Informazioni rilevanti sui principi contabili) nei confronti principalmente delle società controllate Poste Vita SpA, PostePay SpA e BancoPosta Fondi SpA SGR e per 21 milioni di euro al credito vantato nei confronti della società controllata Poste Welfare Servizi Srl per l'anticipo della provvista finanziaria necessaria a far fronte alle richieste di fruizione diretta tramite emissione di voucher da parte dei dipendenti, a seguito della conversione del Premio di risultato nel Piano Welfare.
  • I crediti per accordi CTD sono costituiti da salari da recuperare a seguito degli accordi stipulati383 tra Poste Italiane SpA e le Organizzazioni Sindacali sul tema delle riammissioni giudiziali di personale già assunto in Azienda con contratto a tempo determinato. La voce si riferisce a crediti del valore attuale complessivo residuo di 94 milioni di euro verso il personale, le gestioni previdenziali e i fondi pensione recuperabili in rate variabili, l'ultima delle quali nell'esercizio 2041. La voce accoglie inoltre il credito verso INPS (ex IPOST) di 42 milioni di euro, relativo a uno

382 Introdotta dall'art. 19 del DL 201/2011 convertito con modifiche dalla Legge 214/2011 con le modalità previste con Decreto MEF del 24 maggio 2012: Modalità di attuazione dei commi da 1 a 3 dell'articolo 19 del DL 6 dicembre 2011, n. 201, in materia di imposta di bollo su conti correnti e prodotti finanziari (G.U. n. 127 del 1° giugno 2012).

383 Gli accordi CTD sono stati siglati in data 13 gennaio 2006, 10 luglio 2008, 27 luglio 2010, 18 maggio 2012, 21 marzo 2013, 30 luglio 2015 e 19 giugno 2018.

debitore.

specifico accordo stipulato con IPOST il 23 dicembre 2009, costituito da sei rate di 6,9 milioni di euro ciascuna, scadute tra il 30 giugno 2012 e il 31 dicembre 2014; per il recupero dello stesso sono tuttora in corso trattative con l'ente

  • I ratei e risconti attivi di natura commerciale e altre attività in aumento rispetto al 31 dicembre 2023 si riferiscono per circa 54 milioni di euro all'una-tantum riconosciuta anticipatamente al personale nel mese di settembre a copertura dei primi otto mesi del 2025, in coerenza con quanto definito nel rinnovo del Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro siglato in data 23 luglio 2024.
  • I crediti per somme indisponibili per provvedimenti giudiziari si riferiscono ad ammontari pignorati e non assegnati ai creditori, in corso di recupero.
  • I crediti per interessi attivi su rimborso IRES si riferiscono agli interessi maturati sino al 31 dicembre 2023 sul credito per IRES derivante dalla mancata deduzione ai fini IRAP del costo del lavoro. Per il recupero di tale credito sono stati instaurati due contenziosi (i.e.: l'uno, ai sensi del D.L. 185/2008 e l'altro, ai sensi del D.L. 201/2011) presso la Commissione Tributaria Provinciale di Roma, che ha accolto i ricorsi di Poste Italiane e dichiarato che l'Agenzia delle Entrate di Roma è tenuta al rimborso delle somme richieste. Avverso entrambe le sentenze, l'Agenzia delle Entrate ha proposto appello alla Commissione Tributaria Regionale, che, per entrambe si è espressa con sentenze favorevoli ad essa. Poste Italiane ha impugnato tali sentenze di fronte alla Corte di Cassazione, la quale ha riassunto la fattispecie innanzi alla Corte di Giustizia Tributaria che, relativamente alla causa ex D.L. 201/2011, ha stabilito, a fronte di una richiesta di originari 43 milioni di euro384, in 35 milioni di euro la somma dovuta a titolo di interessi. Relativamente alla causa ex D.L. 185/2008, insinuata su un ammontare di 3 milioni di euro, in data 11 giugno 2024 la Corte di Cassazione ha accolto le ragioni di Poste, rinviando alla Corte di Giustizia Tributaria del Lazio la determinazione definitiva degli interessi. Gli esiti giudiziari descritti sono stati riflessi nell'adeguamento del fondo svalutazione crediti mediante un assorbimento a conto economico di 13 milioni di euro.

Si riporta di seguito la movimentazione del Fondo svalutazione crediti verso altri:

tab. A9.1 - Dettaglio fondo svalutazione crediti verso altri
(milioni di euro) Saldo al
01.01.2024
Acc.ti netti Utilizzi Saldo al
31.12.2024
Crediti per interessi attivi su rimborso IRES 19 (13) 1
Crediti per accordi CTD 24 1 30
Altri crediti 42 1 l 43
Totale 85 (6) l 79
di cui Patrimonio BancoPosta 13 1 1 14

384 L'ammontare include 1 milione di euro relativo a credito per interessi attivi su rimborso IRES trasferito dalle società del gruppo aderenti al regime di consolidato fiscale.

A10 – CREDITI D'IMPOSTA LEGGE n. 77/2020 (7.005 milioni di euro)

Saldo al 31.12.2024
Saldo al 31.12.2023
Descrizione
(milioni di euro)
Attività
non correnti
Attività
correnti
Totale Attività
non correnti
Attività
correnti
Totale Variazioni
Crediti d'imposta al Costo ammortizzato 5.170 1.835 7.005 6.534 1.784 8.318 (1.313)
Totale 5.170 1.835 7.005 6.534 1.784 8.318 (1.313)
di cui Patrimonio BancoPosta 4.936 1.787 6.723 6.246 1.665 7.911 (1.188)

La voce in commento si riferisce ai crediti d'imposta acquistati a fronte di risorse patrimoniali libere di Poste Italiane ovvero trasferite al Patrimonio BancoPosta per risorse soggette e non al vincolo di impiego, nel rispetto delle disposizioni del Decreto Rilancio (D.L. 34/2020 convertito con modifiche dalla Legge n. 77/2020).

Tali crediti sono valutati al Costo ammortizzato in quanto acquistati per essere utilizzati ai fini della compensazione di debiti di natura previdenziale o fiscale, sulla base di quanto previsto dalla normativa emanata con riferimento alle caratteristiche stesse dei singoli crediti.

Di seguito si riporta la movimentazione di tali crediti avvenuta nell'esercizio 2024:

(milioni di euro) Valore di
Bilancio
Saldo al 1° gennaio 2024 8.318
Acquisti 704
Var. per costo ammortizzato 320
Rettifiche portafoglio crediti d'imposta (548)
Compensazioni e altre variazioni (1.789)
Saldo al 31 dicembre 2024 7.005
Fair value 6.637

Ai fini della scala gerarchica del fair value, che riflette la rilevanza delle fonti utilizzate nell'effettuare le valutazioni, il valore indicato è di Livello 3.

Nel corso dell'esercizio, la Società, dando seguito alla richiesta documentale pervenuta da parte dell'Agenzia delle Entrate ("AdE") su una porzione di portafoglio, ha condotto e concluso un'analisi di rischio sulle posizioni segnalate ("Analisi di Rischio"). Tenuto conto delle informazioni ricevute dall'AdE e delle attività svolte, anche con il supporto di consulenti esterni, è stato identificato un perimetro di crediti reputati rischiosi per i quali la Società si è impegnata nei confronti dell'AdE a non utilizzare le quote relative agli anni 2024 e successivi e a riversare le annualità scadute ove necessario.

La messa in atto dei risultati emersi dall'Analisi di Rischio e condivisi con l'AdE ha, comportato la rettifica di crediti in portafoglio per complessivi 548 milioni di euro, con la conseguente rilevazione di oneri, al netto del rilascio per 168 milioni di euro di fondi rischi precedentemente accantonati, per complessivi 380 milioni di euro (di cui 96 milioni di euro riferiti all'esercizio 2024) rilevati nella voce rettifiche di valore su crediti al fine di riflettere la rinuncia alla compensazione delle annualità dell'esercizio in commento e successivi.

L'Analisi di Rischio ha, inoltre, comportato il riversamento di quote di crediti afferenti le annualità antecedenti al 2024, per complessivi 57 milioni di euro, oltre sanzioni, iscritto negli "Altri costi e oneri".

Ai sensi dell'informativa prevista dalla comunicazione CONSOB n° DEM/6064293 del 28 luglio 2006 sono stati considerati come significativi e non ricorrenti gli effetti economici connessi alla cancellazione dei crediti relativi alle annualità successive al 2024, per 284 milioni di euro rilevati nella voce "Rettifiche di valore su strumenti di debito, crediti e altre attività" e gli effetti economici del riversamento per 57 milioni di euro iscritti negli "Altri costi e oneri", per complessivi 341 milioni di euro.

A11 - CASSA E DEPOSITI BANCOPOSTA (4.290 milioni di euro)

Il dettaglio è il seguente:

Descrizione Saldo al Saldo al Variazioni
(milioni di euro) 31.12.2024 31.12.2023
Denaro e valori in cassa 4.157 3.909 248
Depositi bancari 133 762 (629)
Totale 4.290 4.671 (381)

La voce afferisce esclusivamente alle attività del Patrimonio BancoPosta.

Il denaro e i valori in cassa sono rivenienti dalla raccolta effettuata su conti correnti postali e prodotti di risparmio postale (sottoscrizione di Buoni Fruttiferi Postali e versamenti sui libretti di deposito), o da anticipazioni prelevate presso la Tesoreria dello Stato per garantire l'operatività degli Uffici Postali; tali disponibilità, giacenti presso gli Uffici Postali (1.482 milioni di euro) e presso le Società di service385 (2.675 milioni di euro), non possono essere utilizzate per fini diversi dall'estinzione delle obbligazioni contratte con le operazioni indicate.

A12 - DISPONIBILITÀ LIQUIDE E MEZZI EQUIVALENTI (715 milioni di euro)

Il dettaglio è il seguente:

Descrizione Saldo al Saldo al Variazioni
(milioni di euro) 31.12.2024 31.12.2023
Depositi bancari e presso la Tesoreria dello Stato 327 288 39
Depositi presso il MEF 346 873 (527)
Denaro e valori in cassa 42 61 (19)
Totale 715 1.222 (507)
di cui Patrimonio BancoPosta 389 935 (546)

I Depositi bancari e presso la Tesoreria dello Stato comprendono 15 milioni di euro vincolati in conseguenza di provvedimenti giudiziali relativi a contenziosi di diversa natura.

Il decremento dei depositi presso il MEF rispetto al precedente esercizio è dovuto principalmente alla diversa allocazione degli impieghi, al fine di ottimizzare i rendimenti delle giacenze.

385 Svolgono attività di trasporto e custodia valori in attesa di essere versati alla Tesoreria dello Stato.

PATRIMONIO NETTO

B1 - CAPITALE SOCIALE (1.306 milioni di euro)

Il Capitale sociale è costituito da n. 1.306.110.000 azioni ordinarie, prive di indicazione del valore nominale, detenute per il 35% da Cassa Depositi e Prestiti SpA (CDP), il 29,3% dal Ministero dell'Economia e delle Finanze e per la residua parte da azionariato istituzionale ed individuale.

Al 31 dicembre 2024, la Società possiede n. 11.492.604 azioni proprie (pari a circa lo 0,880% del capitale sociale) per un valore complessivo di circa 109 milioni di euro. Tutte le azioni emesse sono sottoscritte e versate e non sono state emesse azioni privilegiate.

B2 – RISERVE (1.942 milioni di euro)

Il dettaglio è il seguente:

(milioni di euro) Riserva
legale
Strumenti di
capitale -
obbligazioni
ibride perpetue
Riserva per il
Patrimonio
BancoPosta
Riserva
fair value
Riserva cash
flow hedge
Riserva
Piani di
Incentivazione
Riserva
Avanzol
Disavanzo da
Fusione
Totale
Saldo al 1º gennaio 2023 299 800 1.210 (2.374) (126) 19 335 163
Incremento/(Decremento) di fair value nell'esercizio 1.940 80 2.020
Effetto fiscale sulla variazione di fair value (553) (23) (576)
Trasferimenti a Conto economico 222 (318) (96)
Effetto fiscale sui trasferimenti a Conto economico (63) 90 27
Incremento/(Decremento) per perdite attese 3 - 3
Proventi/(Oneri) imputati direttamente a Patrimonio netto 1 1.549 (171) - 1.378
Piani di incentivazione 8 - 8
Saldo al 31 dicembre 2023 299 800 1.210 (825) (297) 27 335 1.549
di cui Patrimonio BancoPosta l 450 1.210 (544) (295) 2 - 823
Incremento/(Decremento) di fair value nell'esercizio 505 111 616
Effetto fiscale sulla variazione di fair value (169) (32) (201
Trasferimenti a Conto economico 15 48) (33)
Effetto fiscale sui trasferimenti a Conto economico (4) 14 10
Incremento/(Decremento) per perdite attese (5) (5)
Proventi/(Oneri) imputati direttamente a Patrimonio netto 342 45 - 387
Apporto da fusione 1
Piani di incentivazione 5 5
Saldo al 31 dicembre 2024 299 800 1.210 (483) (252) 32 336 1,942
di cui Patrimonio BancoPosta 450 1.210 (114) (251) 3 1.298

• la Riserva per strumenti di capitale-obbligazioni ibride perpetue386 accoglie il prestito obbligazionario ibrido perpetuo con periodo di "non-call" di 8 anni per investitori istituzionali, del valore nominale complessivo di 800 milioni di euro, emesso da Poste Italiane SpA in data 24 giugno 2021, con l'obiettivo di rafforzare la struttura patrimoniale del Gruppo, ed in particolare il Leverage Ratio (Basilea III) e il Tier 1 ratio di BancoPosta, nonché il Solvency II Ratio di Poste Vita, contribuendo a sostenere la crescita di lungo termine del Gruppo secondo le linee del Piano Strategico.

386 Le principali caratteristiche dell'emissione sono:

Le obbligazioni sono senza scadenza fissa e dovranno essere rimborsate solo in caso di scioglimento o liquidazione della Società, come specificato nei relativi termini e condizioni, salvo la facoltà di rimborso anticipato (call) nei casi previsti. In particolare, la call è prevista in ogni momento dalla First Call Date dal 24 marzo 2029 al 24 giugno 2029 e, successivamente, ad ogni data di pagamento degli interessi.

La cedola fissa annuale è del 2,625% fino alla prima "Reset Date" fissata il 24 giugno 2029. A partire da tale data, l'interesse annuo è determinato in funzione del tasso Euro Mid Swap a 5 anni, più uno spread iniziale di 267,7 punti base, aumentato di ulteriori 25 punti base a partire dal 24 giugno 2034 e di ulteriori 75 punti base a partire dal 24 giugno 2049. Gli interessi sono pagabili a discrezione dell'emittente e in via cumulabile, a partire dal 24 giugno 2022. Il prezzo di emissione è stato fissato al 100%.

  • la Riserva fair value accoglie le variazioni di valore delle Attività finanziarie al fair value rilevato nelle altre componenti di conto economico complessivo. Nel corso dell'esercizio 2024 le variazioni positive del fair value complessivamente intervenute per 505 milioni di euro si riferiscono:
    • per 594 milioni di euro alla variazione positiva netta delle attività finanziarie al fair value rilevato nelle altre componenti di conto economico complessivo del Patrimonio BancoPosta;
    • per 89 milioni di euro alla variazione negativa netta delle attività finanziarie al fair value rilevato nelle altre componenti di conto economico complessivo del patrimonio non destinato.
  • la Riserva di cash flow hedge rappresenta le variazioni di fair value della parte "efficace" degli strumenti derivati di copertura di flussi di cassa previsti per il futuro. Nel corso dell'esercizio 2024 le variazioni positive di fair value per complessivi 111 milioni di euro si riferiscono interamente alla variazione positiva netta del valore degli strumenti finanziari derivati del Patrimonio BancoPosta;
  • la Riserva Piani di Incentivazione accoglie la stima delle valutazioni dell'esercizio relative ai piani di incentivazione a lungo termine "ILT Performance Share", "Deliver" e ai piani di incentivazione a breve termine MBO, effettuate sulla base di quanto previsto dal principio contabile IFRS 2;
  • la Riserva Avanzo/Disavanzo da Fusione si riferisce per 330 milioni di euro all'avanzo di fusione generato a seguito dell'operazione di fusione per incorporazione in Poste Italiane SpA della società controllata PSIA Srl avvenuta nel corso dell'esercizio 2022.

B3 - DISPONIBILITÀ E DISTRIBUIBILITÀ DELLE RISERVE

Si riporta di seguito l'evidenza della disponibilità e distribuibilità delle riserve di Poste Italiane SpA. I risultati portati a nuovo includono il risultato netto conseguito nell'esercizio 2024 di 1.882 milioni di euro.

Nel corso dell'esercizio, sono stati distribuiti dividendi per complessivi 1.156 milioni di euro, sulla base delle seguenti delibere:

  • in data 31 maggio 2024 l'Assemblea degli Azionisti ha deliberato la distribuzione di dividendi per 729 milioni di euro (dividendo unitario pari a euro 0,563) avvenuta in data 26 giugno 2024, quale saldo per l'esercizio 2023, tenuto conto dell'acconto di 307 milioni di euro (dividendo unitario pari a euro 0,237) già pagato nel mese di novembre 2023;
  • in data 6 novembre 2024, il Consiglio di Amministrazione di Poste Italiane, in linea con la dividend policy di Gruppo, ha deliberato di anticipare, a titolo di acconto, parte del dividendo ordinario previsto per l'esercizio 2024. L'acconto pari a 427 milioni di euro è stato distribuito in data 20 novembre 2024 (dividendo unitario pari a euro 0,33).
(milioni di euro) 31.12.2024 Possibilità di
utilizzazione
Capitale sociale 1.306
Azioni proprie (109)
Riserve
- riserva legale 299
riserva legale 261 B
riserva legale 38 A B D
- riserva per il Patrimonio BancoPosta 1.210
- riserva strumenti di capitale - obbligazioni ibride perpetue 800 1
- riserva fair value (483) -
- riserva cash flow hedge (252) 1
- riserva piani di incentivazione 32
- riserva avanzo da fusione 336 ABD
Risultati portati a nuovo 3.607
risultati portati a nuovo 63 i
risultati portati a nuovo Patrimonio BancoPosta 1.498 C
risultati portati a nuovo 2.114 A B D
utili/(perdite) non realizzati su strumenti finanziari valutati al FVTPL al netto dell'effetto fiscale 26 B C
utili/(perdite) attuariali al netto dell'effetto fiscale (94)
Totale 6.746
di cui quota distribuibile 2.488

PASSIVO

B4 - FONDI PER RISCHI E ONERI (999 milioni di euro)

La movimentazione è la seguente:

Descrizione
(milioni di euro)
Saldo al
01.01.2024
Accant.ti Oneri
finanziari
Assorbim, a
Conto economico
Utilizzi Saldo al
31.12.24
Fondo rischi operativi 95 5 (14) (7) 79
Fondo vertenze con terzi 209 26 2 (20) (27) 190
Fondo vertenze con il personale «» 38 7 l (11) 34
Fondo oneri del personale 131 138 l (27) (94) 148
Fondo di incentivazione agli esodi 283 127 1 1 (167) 243
Fondo rischi per crediti d'imposta Legge n.77/2020 400 l l (168) l 232
Altri fondi per rischi e oneri 72 4 1 (2) (1) 73
Totale 1.228 307 2 (231) (307) 999
di cui Patrimonio BancoPosta 163 13 (21) (13) 143
Analisi complessiva fondi per rischi e oneri:
- quota non corrente 718 482
- quota corrente 510 517
1.228 999

Nel dettaglio:

  • Il Fondo rischi operativi, relativo a passività derivanti dall'operatività condotta in ambito BancoPosta, riflette principalmente rischi legati alla distribuzione di prodotti del risparmio postale emessi in anni passati, rischi stimati per oneri e spese da sostenersi in esito a pignoramenti subiti dal BancoPosta in prevalenza in qualità di terzo pignorato e rettifiche e conguagli di proventi di esercizi precedenti. Le variazioni intervenute nell'esercizio si riferiscono all'aggiornamento delle passività stimate e a utilizzi per passività definite.
  • Il Fondo vertenze con terzi è costituito a copertura delle prevedibili passività, relative a contenziosi di varia natura con fornitori e terzi, giudiziali ed extragiudiziali, alle relative spese legali, nonché a sanzioni amministrative, penali e indennizzi nei confronti della clientela. Le variazioni intervenute nell'esercizio si riferiscono all'aggiornamento delle passività stimate e a utilizzi per passività definite.
  • Il Fondo vertenze con il personale è costituito a fronte delle passività che potrebbero emergere in esito a contenziosi e vertenze di lavoro promossi a vario titolo. Le variazioni intervenute nell'esercizio si riferiscono all'aggiornamento delle passività stimate e delle relative spese legali, tenuto conto dei livelli complessivi di soccombenza consuntivati in esito ai giudizi.
  • Il Fondo oneri del personale è costituito a copertura di prevedibili passività afferenti il costo del lavoro (incentivazioni commerciali e altre partite diverse), certe o probabili nel loro futuro manifestarsi ma suscettibili di variazioni di stima nella relativa quantificazione. Si incrementa nell'esercizio per il valore stimato di nuove passività (138 milioni di euro) e si decrementa per il venir meno di passività identificate in passato (27 milioni di euro) e per passività definite (94 milioni di euro).
  • Il Fondo di incentivazione agli esodi riflette la stima delle passività che la Società si è impegnata irrevocabilmente a sostenere per trattamenti di incentivazione all'esodo su base volontaria, secondo le prassi gestionali in atto con le Rappresentanze Sindacali per un definito numero di dipendenti che risolveranno il loro rapporto di lavoro entro il 31 dicembre 2026. Il Fondo accantonato al 31 dicembre 2023 è stato utilizzato per 167 milioni di euro.
  • Il Fondo rischi per crediti d'imposta Legge n.77/2020 è costituito per coprire le probabili passività connesse ai procedimenti di sequestro preventivo nonché gli ulteriori rischi residuali sugli impieghi effettuati nei Crediti d'imposta

Legge n. 77/2020. In particolare, nell'ambito delle azioni volte al contrasto delle frodi fiscali perpetrate da terzi attraverso la monetizzazione di crediti d'imposta, a partire dalla fine dell'esercizio 2021 alcune Procure della Repubblica hanno posto in essere sequestri preventivi che, in taluni casi, hanno riguardato crediti d'imposta acquistati da Poste Italiane (alcuni dei quali oggetto di successivo dissequestro già nel corso del 2022). In continuità con gli esercizi passati, la Società prosegue nel processo operativo volto ad analizzare i potenziali rischi economici, finanziari e patrimoniali a cui la stessa potrebbe essere esposta nel caso in cui, a valle dei procedimenti giudiziari che vedono coinvolti soggetti terzi fosse accertato che parte dei crediti d'imposta acquistati nel tempo siano il risultato di comportamenti fraudolenti perpetrati dalle suddette terze parti. In particolare, su tali posizioni è stata condotta un'analisi legale e contabile volta a valutare complessivamente i potenziali rischi e determinare i relativi impatti contabili. Sulla base delle analisi effettuate di tutti i fatti e circostanze noti alla data della predisposizione del presente bilancio, incluse, tra l'altro, le richieste di informazioni pervenute dalle Autorità (Procure della Repubblica e Agenzia delle Entrate) e i provvedimenti emessi dalle stesse unitamente agli impegni presi dalla società, nonché le azioni intraprese dalla stessa per vedere tutelati i propri interessi, è stato determinato, anche con il supporto di consulenti esterni, un fondo, a copertura del rischio residuo (comprensivo del rischio patrimoniale sui sequestri) non ricompreso dall'Analisi di Rischio, pari a 232 milioni di euro.

• Gli Altri fondi per rischi e oneri fronteggiano probabili passività di varia natura, tra le quali rischi stimati che specifiche azioni legali da intraprendersi per lo svincolo di taluni pignoramenti subiti dalla Società risultino insufficienti al recupero delle somme, la rivendicazione di fitti pregressi su beni utilizzati a titolo gratuito dalla Società, il riconoscimento di interessi passivi maturati a favore di taluni fornitori e frodi, e probabili rischi di natura tributaria.

B5 - TRATTAMENTO DI FINE RAPPORTO (547 milioni di euro)

La movimentazione del TFR è la seguente:

(milioni di euro) Esercizio
2024
Saldo al 1° gennaio 608
20
componente finanziaria
effetto (utili)/perdite attuariali
(7)
Quota di competenza dell'esercizio 13
Utilizzi dell'esercizio (74)
Saldo al 31 dicembre 547
di cui Patrimonio BancoPosta 2

La componente finanziaria dell'accantonamento è iscritta negli oneri finanziari. Il costo relativo alle prestazioni correnti, il cui ammontare dall'esercizio 2007 è corrisposto a fondi pensionistici o enti previdenziali terzi e che non concorre più al TFR gestito dalla Società, è rilevato nel costo del lavoro. Gli utilizzi netti del TFR sono rappresentati da erogazioni eseguite per 72 milioni di euro e dal prelievo dell'imposta sostitutiva per 2 milioni di euro.

Gli utili e le perdite attuariali sono stati generati dalle variazioni relative ai seguenti fattori:

Gruppo Poste Italiane I bilanci di Poste Italiane al 31 dicembre 2024

(milioni di euro) 31.12.2024
Variazione ipotesi demografiche
Variazione ipotesi finanziarie
Altre variazioni legate all'esperienza
(4)
(3)
Totale S

Di seguito si fornisce l'analisi di sensitività del TFR rispetto alla variazione delle principali ipotesi attuariali:

(milioni di euro) TFR al 31.12.2024
Tasso di inflazione +0,25% 553
Tasso di inflazione -0.25% 542
Tasso di attualizzazione +0,25% 538
Tasso di attualizzazione -0,25% 556
Tasso di turnover +0,25% 548
Tasso di turnover -0.25% 547
31.12.2024
Service Cost previsto
Duration media del Piano a benefici definiti 7.30
Turnover medio dei dipendenti 2,00%

B6 - PASSIVITÀ FINANZIARIE (94.687 milioni di euro)

Descrizione
(milioni di euro)
Saldo al 31.12.2024 Saldo al 31.12.2023
Passività
non correnti
Passività
correnti
Totale Passività
non correnti
Passività
correnti
Totale Variazioni
Passività finanziarie al Costo ammortizzato
Strumenti finanziari derivati
6.829
1.398
86.502
(42)
93.331
1.356
8.698
1.091
87.027
47
95.725
1.138
(2.394)
218
Totale 8.227 86.460 94.687 9.789 87.074 96.863 (2.176)
di cui Patrimonio BancoPosta 5.563 85.266 90.829 7.571 84.968 92.539 (1.710)
di cui Patrimonio non destinato 2.664 1.194 3.858 2.218 2.106 4.324 (466)

PASSIVITÀ FINANZIARIE PATRIMONIO BANCOPOSTA

Saldo al 31.12.2024 Saldo al 31.12.2023
Descrizione
(milioni di euro)
Passività
non correnti
Passività
correnti
Totale Passività
non correnti
Passività
correnti
Totale Variazioni
Passività finanziarie al costo ammortizzato 4.166 85.307 89.473 6.480 84.921 91.401 (1.928)
Debiti per conti correnti postali 74.561 74.561 72.797 72.797 1.764
Finanziamenti
Debiti vs. istituzioni finanziarie
4.166
4.166
2.039
2.039
6.205
6.205
6.480
6.480
1.736
1.736
8.216
8.216
(2.011)
(2.011)
MEF conto Tesoreria dello Stato 5.367 5.367 5.371 5.371 (4)
Altre passività finanziarie 3.340 3.340 5.017 5.017 (1.677)
Strumenti finanziari derivati®
Cash flow hedging
Fair value hedging
Fair value vs. conto economico
1.397
561
836
1
(41)
(19)
(30)
8
1.356
542
806
8
1.091
530
558
3
47
(12)
ടു
1
1.138
518
617
3
218
24
189
5
Totale 5 563 85 266 90 829 7.571 84.968 92.539 (1.710)

Debiti per conti correnti postali

Comprendono le competenze nette maturate al 31 dicembre 2024 regolate con la clientela nel mese di gennaio 2025. Il saldo esposto include debiti nei confronti di società del Gruppo Poste Italiane per complessivi 11.565 milioni di euro, di cui 10.623 milioni di euro rappresentati da conti correnti postali intrattenuti da PostePay SpA relativi principalmente al deposito della raccolta da carte prepagate e 864 milioni di euro rappresentati dai conti correnti postali intrattenuti da Poste Vita SpA. L'incremento della voce rispetto al 31 dicembre 2023 è dovuto principalmente alla maggiore raccolta pubblica per circa 2 miliardi di euro, al netto della riduzione della raccolta privata.

Finanziamenti

Debiti verso istituzioni finanziarie

Al 31 dicembre 2024 sono in essere debiti per 7.365 milioni di euro relativi a operazioni di pronti contro termine con primari operatori finanziari e Controparti Centrali per un nominale complessivo di titoli impegnati pari a 7.739 milioni di euro. Tali debiti si riferiscono per 5.904 milioni di euro a Long Term RePo e per 1.461 milioni di euro a operazioni ordinarie di finanziamento, finalizzati entrambi ad investimenti in titoli di Stato a reddito fisso e alla provvista per il versamento di depositi a fronte di operazioni di collateralizzazione. Il decremento della voce rispetto al 31 dicembre 2023 è dovuto a rimborsi a scadenza ed estinzioni anticipate di operazioni di pronti contro termine.

Infine, le attività e passività finanziarie relative ad operazioni di pronti contro termine gestite attraverso la Controparte Centrale, che soddisfano i requisiti previsti dallo IAS 32, sono oggetto di compensazione. L'effetto della compensazione al 31 dicembre 2024, già incluso nell'esposizione a saldi netti, ammonta a complessivi 1.160 milioni di euro (2.337 milioni di euro al 31 dicembre 2023). Il fair value387 dei debiti in commento al 31 dicembre 2024 ammonta a 6.103 milioni di euro.

MEF conto Tesoreria dello Stato

Saldo al 31.12.2024 Saldo al 31.12.2023
Descrizione
(milioni di euro)
Passività
non correnti
Passività
correnti
Totale Passività
non correnti
Passività
correnti
Totale Variazioni
Saldo dei flussi finanziari per anticipazioni
Saldo dei flussi fin.ri gestione del Risparmio Postale
Debiti per responsabilità connesse a rapine
Debiti per rischi operativi
I
I
I
5.254
(69)
159
23
5.254
(69)
159
23
1
1
5.168
30
157
16
5.168
30
157
16
86
(89)
U
Totale 1 5.367 5.367 1 5.371 5.371 (4)

387 Ai fini della scala gerarchica del fair value, che riflette la rilevanza delle fonti utilizzate nell'effettuare le valutazioni, il valore indicato è di Livello 2.

Il Saldo dei flussi finanziari per anticipazioni accoglie il debito per anticipazioni erogate dal MEF necessarie a far fronte

al fabbisogno di cassa del BancoPosta ed è così composto:

Saldo al 31.12.2024 Saldo al 31.12.2023
Descrizione
(milioni di euro)
Passività
non correnti
Passività
correnti
Totale Passività
non correnti
Passività
correnti
Totale Variazioni
Anticipazioni nette 1 5.253 5.253 l 5.167 5.167 86
Conti correnti postali del MEF e altri debiti 670 670 I 670 670 l
Min. della Giustizia - Gest. mandati pagamento 1 1 l
MEF - Gestione pensioni di Stato 1 (670) (670) 1 (670) (670) l
Totale l 5.254 5.254 l 5.168 5.168 86

Il Saldo dei flussi finanziari per la gestione del risparmio postale, positivo di 69 milioni di euro, è costituito dall'eccedenza dei rimborsi sui depositi avvenuti negli ultimi due giorni dell'esercizio e regolati nei primi giorni dell'esercizio successivo. Al 31 dicembre 2024, il saldo è rappresentato da un credito di 100 milioni di euro verso il MEF per le emissioni di buoni fruttiferi postali di sua competenza e da un debito di 31 milioni di euro verso Cassa Depositi e Prestiti.

I Debiti per responsabilità connesse a rapine subite dagli Uffici Postali di 159 milioni di euro rappresentano obbligazioni assunte nei confronti del MEF conto Tesoreria dello Stato a seguito di furti e sottrazioni. Tali obbligazioni derivano dai prelievi effettuati presso la Tesoreria dello Stato, necessari per reintegrare gli ammanchi di cassa dovuti a detti eventi criminosi in modo da garantire la continuità operativa degli Uffici Postali.

I Debiti per rischi operativi di 23 milioni di euro si riferiscono a quella parte di anticipazioni ottenute per operazioni della gestione BancoPosta per le quali sono successivamente emerse insussistenze dell'attivo certe o probabili.

Strumenti finanziari derivati

Le variazioni della voce, intervenute nell'esercizio 2024, sono commentate nella nota A6 – Attività finanziarie.

Altre passività finanziarie

Saldo al 31.12.2024 Saldo al 31.12.2023
Descrizione
(milioni di euro)
Passività
non correnti
Passività
correnti
Totale Passività
non correnti
Passività
correnti
Totale Variazioni
per depositi in garanzia 1.538 1.538 2.831 2.831 (1.293)
per trasferimento fondi naz. e intern.li 958 958 1.071 1.071 (113)
per assegni vidimati 273 273 408 408 (135)
per assegni da accreditare sui libretti di risparmio 129 129 230 230 (101)
per altri importi da riconoscere a terzi 84 84 139 139 (55)
per importi da accreditare alla clientela 123 123 109 109 14
per altre partite in corso di lavorazione 235 235 229 229
Totale 1 3.340 3.340 5.017 5.017 (1.677)

I debiti per Depositi in garanzia si riferiscono per 1.533 milioni di euro a somme ricevute da controparti per operazioni di Interest rate swap (collateral previsti da appositi Credit Support Annex) e per 5 milioni di euro a somme ricevute da controparti per operazioni di repo (collateral previsti da appositi Global Master Repurchase Agreement). Il decremento di tale voce rispetto al 31 dicembre 2023 è riferibile principalmente all'estinzione anticipata dei derivati di fair value hedge e alla variazione in diminuzione della curva dei tassi di interesse.

PASSIVITÀ FINANZIARIE PATRIMONIO NON DESTINATO

Saldo al 31.12.2024 Saldo al 31.12.2023
Descrizione
(milioni di euro)
Passivitā
non correnti
Passivita
correnti
Totale Passività
non correnti
Passività
correnti
Totale Variazioni
Passività finanziarie al costo ammortizzato 2.664 1.194 3.858 2.218 2.106 4.324 (466)
Finanziamenti 2.012 6 2.018 1.446 502 1.948 70
Obbligazioni 499 499 498 500 098 (499)
Debiti verso istituzioni finanziarie 1.513 6 1.519 948 2 950 ട്ടുക
Debiti per leasing 652 258 910 772 260 1.032 (122)
Passività finanziarie vs imprese controllate 1 930 930 1.340 1.340 (410)
Altre passività finanziarie 4 (4)
Totale 2.664 1.194 3.858 2.218 2.106 4.324 (466)

Finanziamenti

I finanziamenti non sono assistiti da garanzie reali e non sono in essere financial covenants che obbligano la società al rispetto di determinati ratios economici e finanziari. Per i finanziamenti BEI e per il finanziamento CEB è previsto il mantenimento di un livello minimo di rating pari a BBB- (o equivalente) da parte di Moody's e S&P per BEI (BB+ nel contratto BEI sottoscritto nel mese di luglio 2024) e da almeno due delle tre agenzie di rating di Poste Italiane per CEB. In caso di perdita di rating, è fatta salva la facoltà di entrambe le banche di richiedere ulteriori garanzie o un aumento del margine. In caso di mancato accordo, potrà essere richiesto il rimborso anticipato immediato dei prestiti. Sono invece in essere clausole standard di negative pledge388 .

Obbligazioni

La voce Obbligazioni si riferisce al valore nominale residuo di 500 milioni di euro del prestito senior unsecured emesso da Poste Italiane il 10 dicembre 2020 in due tranche, collocato in forma pubblica a investitori istituzionali nell'ambito del Programma Euro Medium Term Notes (EMTN) di 2,5 miliardi di euro depositato presso la Borsa del Lussemburgo. La prima tranche di 500 milioni di euro è stata rimborsata in data 10 dicembre 2024389 mentre la seconda tranche di 500 milioni di euro ha scadenza 10 dicembre 2028, prezzo di emissione sotto la pari di 99,758, con cedola fissa annuale dello 0,50% e rendimento effettivo a scadenza di 0,531%. Il fair value390 del prestito al 31 dicembre 2024 è di 457 milioni di euro.

Debiti verso istituzioni finanziarie

Saldo al 31.12.2024 Saldo al 31.12.2023
Descrizione
(milioni di euro)
Passività
non correnti
Passività
correnti
Totale Passività
non correnti
Passività
correnti
Totale Variazioni
Fin.to BEI TF scad. 12/03/2026 173 173 173 1 173
Fin.to BEI TF scad. 16/10/2026 400 1 400 400 1 400
Fin.to BEI TF scad. 02/05/28 100 100 100 100
Fin.to BEI TF scad. 19/05/28 150 1 150 150 l 150
Fin.to BEI TV scad. 28/11/31 450 1 450 l 450
Fin.to CEB TV scad. 28/12/30 125 125 125 1 125
Fin.to CEB TV scad. 25/01/31 115 115 115
Altri debiti e ratei di interesse 6 6 2 2
Totale 1.513 1.519 948 2 950 569

TF: Finanziamento a tasso fisso; TV: Finanziamento a tasso variabile

388 Impegno assunto nei confronti dei creditori di non concedere ad altri finanziatori successivi di pari status, garanzie o altri vincoli sui beni, salvo offrire analoga tutela anche ai creditori.

389 Prezzo di emissione sopra la pari di 100,10, con cedola fissa annuale dello 0,00% e rendimento effettivo a scadenza di -0,025%. 390 Ai fini della scala gerarchica del fair value, che riflette la rilevanza delle fonti utilizzate nell'effettuare le valutazioni, il valore indicato è di Livello 1.

Al 31 dicembre 2024 non sono state utilizzate linee di credito committed e uncommited per finanziamenti a breve.

In data 25 gennaio 2024, è stata erogata la seconda tranche di 115 milioni di euro della linea di credito a medio/lungo termine sottoscritta con la CEB391 nel corso dell'esercizio 2023 di complessivi 250 milioni di euro, con interessi a tasso variabile (tasso Euribor 6 mesi maggiorato dello spread), con rimborso in quote capitali costanti dopo un periodo di preammortamento di tre anni e scadenza il 25 dicembre 2031. Inoltre, in data 11 luglio 2024 è stato stipulato un nuovo finanziamento di 450 milioni di euro con la BEI, erogato in data 28 novembre 2024, prevede interessi a tasso variabile (tasso Euribor 6 mesi maggiorato dello spread) e scadenza 28 novembre 2031.

Al 31 dicembre 2024 il fair value392 dei cinque finanziamenti BEI è di 1.273 milioni di euro e dei due finanziamenti CEB è di 247 milioni di euro. Il valore delle altre passività finanziarie nella tabella - Passività finanziarie Patrimonio non destinato approssima il relativo fair value.

Le linee di credito committed e uncommitted in essere al 31 dicembre 2024 sono commentate nella Nota 5.6 – Analisi e presidio dei rischi.

Debiti per leasing

La passività finanziaria per leasing al 31 dicembre 2024 ammonta a 910 milioni di euro. Per maggiori dettagli sulla variazione della voce in oggetto si rimanda a quanto riportato nella nota A4 – Attività per diritti d'uso.

Strumenti finanziari derivati

Le variazioni della voce, intervenute nell'esercizio 2024, sono commentate nella nota A6 – Attività finanziarie.

Passività finanziarie verso imprese controllate

Riguardano rapporti di conto corrente di corrispondenza intrattenuti a tassi di mercato e sono dettagliati nella tabella che segue:

Descrizione
(milioni di euro)
Saldo al
31.12.2024
Saldo al
31.12.2023
Variazioni
Controllate dirette
BancoPosta Fondi SpA SGR
EGI SpA
MLK Deliveries SpA
Nexive Network Srl
Nexive Scarl
PatentiViaPoste ScpA
Poste Logistics SpA
Poste Vita SpA
Postel SpA
PostePay SpA
SDA Express Courier SpA
Sourcesense SpA
Poste Welfare Servizi Srl
41
8
7
l
12
15
5
74
7
659
3
2
3
30

8
5
6
16
247
855
14
11
(1)
(1)
(5)
6
(1)
5
(173)
(196)
ട്
2
(11)
Controllate indirette
LIS Holding Spa
LIS Pay Spa
Poste Assicura SpA
Kipoint SpA
86
1
5
2
85
63
2
1
(62)
5
Totale 930 1.340 (410)

Variazioni delle passività derivanti da attività di finanziamento

391 Council of Europe Development Bank.

392 Ai fini della scala gerarchica del fair value, che riflette la rilevanza delle fonti utilizzate nell'effettuare le valutazioni, il valore indicato è di Livello 2.

Di seguito si riportano le informazioni richieste dallo IAS 7, a seguito delle modifiche apportate dal Regolamento UE n.1990/2017 del 6 novembre 2017.

Descrizione
(milioni di euro)
Saldo al
01.01.2024
Flusso di cassa dal(per)
attività di finanziamento
Flussi non
monetari
Saldo al
31.12.2024
Finanziamenti 1.948 65 5 2.018
Obbligazioni 998 (500) 1 499
Debiti verso istituzioni finanziarie 950 565 4 1.519
Debiti per leasing 1.032 (244) 122 910
Passività finanziarie vs imprese controllate 1.340 (410) 1 930
Altre passività finanziarie 4 (4) -
Totale 4.324 (593) 127 3.858

Posizione Finanziaria Netta

Di seguito, si riporta la posizione finanziaria netta al 31 dicembre 2024:

(milioni di euro) Patrimonio non
destinato
Patrimonio
BancoPosta
Elisioni Poste Italiane SpA di cui parti
correlate
Passività finanziarie 4.498 90.985 (796) 94.687
Debiti per conti correnti postali 74.717 (156) 74.561 11.565
Obbligazioni 499 499 -
Debiti vs istituzioni finanziarie 1.519 6.205 7.724
Debiti per leasing 910 910 45
MEF conto Tesoreria dello Stato 5.367 5.367 5.436
Strumenti finanziari derivati 1.356 1.356 219
Altre passività finanziarie 930 3.340 4.270 990
Passività finanziarie per rapporti intergestori 640 (640)
Attività finanziarie (883) (81.332) 640 (81.675)
Strumenti finanziari al costo ammortizzato (424) (44.334) (44.758) (13.443)
Strumenti finanziari al FVOCI (559) (33.645) (34.204)
Strumenti finanziari al FV rilevato a Conto ecomonico (34) (34)
Strumenti finanziari derivati (2.679) (2.679) (75)
Attività finanziarie per rapporti intergestori (640) 640
Crediti d'imposta Legge n. 77/2020 (282) (6.723) (7.005) l
Indebitamento netto / (avanzo finanziario netto) 3.233 2.930 (156) 6.007
Cassa e depositi BancoPosta (4.290) (4.290)
Disponibilità liquide e mezzi equivalenti (482) (388) 156 (715) (387)
Posizione finanziaria netta 2.751 (1.749) 1.002
(milioni di euro) Patrimonio non
destinato
Patrimonio
BancoPosta
Elisioni Poste Italiane SpA di cui parti
correlate
Passività finanziarie 4.690 92.818 (645) 96.863
Debiti per conti correnti postali 73.076 (279) 72.797 10.912
Obbligazioni 998 998
Debiti vs istituzioni finanziarie 950 8.216 9.166
Debiti per leasing 1.032 1.032 51
MEF conto Tesoreria dello Stato 5.371 5.371 5.371
Strumenti finanziari derivati 1.138 1.138 201
Altre passività finanziarie 1.344 5.017 6.361 221
Passività finanziarie per rapporti intergestori 366 (366)
Attività finanziarie (1.062) (80.576) 366 (81.272)
Strumenti finanziari al costo ammortizzato (417) (42.858) (43.275) 12.476
Strumenti finanziari al FVOCI (636) (33.069) (33.705)
Strumenti finanziari al FV rilevato a Conto ecomonico (Ə) (26) (35)
Strumenti finanziari derivati (4.257) (4.257) 167
Attività finanziarie per rapporti intergestori (366) 366
Crediti d'imposta Legge n. 77/2020 (407) (7.911) (8.318) -
Indebitamento netto / (avanzo finanziario netto) 3.221 4.331 (279) 7.273
Cassa e depositi BancoPosta (4.671) (4.671)
Disponibilità liquide e mezzi equivalenti (564) (937) 279 (1.222) 874
Posizione finanziaria netta 2.657 (1.277) 1.380

Al 31 dicembre 2024 la Posizione finanziaria netta393 complessiva della Società, come sopra rappresentata è in disavanzo di 1.002 milioni di euro, in miglioramento di 378 milioni di euro rispetto ai valori al 31 dicembre 2023 (in cui presentava un disavanzo di 1.380 milioni di euro). La variazione è principalmente riconducibile all'utile del periodo di 1.882 milioni di euro, agli effetti valutativi positivi degli investimenti classificati nella categoria FVTOCI per 505 milioni di euro, al netto dell'assorbimento di liquidità generato dalla distribuzione di dividendi per complessivi 1.156 milioni di euro (di cui 729 milioni di euro per saldo dividendo 2023 e 427 milioni di euro per acconto dividendo 2024) e dall'assorbimento di cassa derivante da nuovi investimenti per circa 885 milioni di euro.

393 Nella Posizione finanziaria netta sono stati inclusi i Crediti d'imposta, il cui valore al 31 dicembre 2024 è pari a 7.005 milioni di euro. Tali crediti pur essendo rivenienti da attività di business e classificati a livello bilancistico tra le altre attività, al fine di migliorare la rappresentazione dell'indicatore in commento, sono assimilabili a un'attività finanziaria.

Al 31 dicembre 2024, l'indebitamento finanziario del Patrimonio non destinato calcolato secondo gli Orientamenti ESMA 32-382-1138, è il seguente:

(milioni di euro) Al 31 dicembre
2024
Al 31 dicembre
2023
A. Disponibilità liquide (482) (564)
B. Mezzi equivalenti a disponibilità liquide
C. Altre attività finanziarie correnti (42) (61)
D. Liquidità (A+B+C) (524) (625)
E. Debito finanziario corrente (inclusi gli strumenti di debito, ma esclusa la parte corrente del
debito finanziario non corrente)
1.190 2.105
F. Parte corrente dell'indebitamento non corrente 5
G. Indebitamento finanziario corrente (E + F) 1.195 2.106
H. Indebitamento finanziario corrente netto (G + D) 671 1.481
I. Debito finanziario non corrente (esclusi la parte corrente e gli strumenti di debito) 2.165 1.720
J. Strumenti di debito 499 498
K. Debiti commerciali e altri debiti non correnti 11 15
L. Indebitamento finanziario non corrente (l + J + K) 2.675 2.233
M. Totale Indebitamento finanziario (H + L) 3.346 3.714
Al 31 dicembre Al 31 dicembre
(milioni di euro) 2024 2023
M. Totale Indebitamento finanziario (H + L) 3.346 3.714
Attività finanziarie non correnti (942) (1.001)
K. Debiti commerciali e altri debiti non correnti (11) (15)
Crediti d'imposta Legge n. 77/2020 (282) (407)
Posizione Finanziaria Netta Industriale 2.111 2.291
(Crediti)/Debiti finanziari per rapporti intergestori 640 366
Posizione Finanziaria Netta del Patrimonio non destinato al lordo dei rapporti intergestori 2.751 2.657

B7 - DEBITI COMMERCIALI (1.696 milioni di euro)

Descrizione
(milioni di euro)
Saldo al
31.12.2024
Saldo al
31.12.2023
Variazioni
Debiti verso fornitori 990 1.018 (28)
Debiti verso imprese controllate e collegate 446 444 2
Passività derivanti da contratti 260 505 (245)
Totale 1.696 1.967 (271)
di cui Patrimonio BancoPosta 137 133

Debiti verso fornitori

Descrizione
(milioni di euro)
Saldo al
31.12.2024
Saldo al
31.12.2023
Variazioni
Fornitori Italia 847 870 (23)
Fornitori estero 11 13 (2)
Corrispondenti esteri (*) 132 135 (3)
Totale 990 1.018 (28)
di cui Patrimonio BancoPosta ರಿ 8

(*) I debiti verso corrispondenti esteri si riferiscono ai compensi dovuti alle Amministrazioni Postali estere e ad aziende a fronte di servizi postali e telegrafici ricevuti.

Debiti verso imprese controllate, collegate e a controllo congiunto

Denominazione
(milioni di euro)
Saldo al
31.12.2024
Saldo al
31.12.2023
Variazioni
Controllate dirette
Agile Lab
Address Software Srl
6
l
2
1

(1)
BancoPosta Fondi SpA SGR 6 3 3
CLP ScpA
Consorzio servizi ScpA
74
32
112
19
(38)
13
MLK Deliveries SpA
Poste Air Cargo Srl
র্ব
15
6
l
(2)
15
Poste Vita SpA 2 2
Postel SpA
PostePay SpA
14
93
16
85
(2)
8
Poste Welfare Servizi Srl
Poste Logistics SpA
26
2
13 13
2
SDA Express Courier SpA 162 176 (14)
Sourcesense SpA
Controllate indirette
6 4 2
Bridge Technologies Srl 7 2 (1)
Indabox Srl
Kipoint SpA
7
7
7
(2)
Plurima SpA 1 1
Totale 446 444 2
di cui Patrimonio BancoPosta 50 65 (15)

Fra le posizioni debitorie di natura commerciale si segnalano:

  • SDA Express Courier SpA: principalmente per il servizio di ritiro, smistamento e consegna dei prodotti della gamma espresso nazionale ed internazionale.
  • PostePay SpA: principalmente per i servizi di incasso e pagamento rientranti nel contratto di service (44 milioni di euro) e per i servizi di Acquiring (48 milioni di euro).

Passività derivanti da contratto

Descrizione
(milioni di euro)
Saldo al
01.01.2024
Incrementi /
(Decrementi)
Variazione per
rettifica di ricavo
nel periodo
Saldo al
31.12.2024
Anticipi da clienti 445 (262) 1 183
Passività per commissioni da retrocedere 60 (47) 64 77
Totale 505 (309) 64 260
di cui Patrimonio BancoPosta 60 (47) 64 77

Anticipi da clienti

Riguardano principalmente somme ricevute dalla clientela a fronte di servizi da eseguire elencati qui di seguito:

Descrizione
(milioni di euro)
Saldo al
31.12.2024
Saldo al
31.12.2023
Variazioni
Anticipi da corrispondenti esteri 127 179 (52)
Anticipi per Editoria da PCM
[tab.A8.1]
I 195 (195)
Anticipi per spedizioni 43 59 (16)
Anticipi per altri servizi 13 12
Totale 183 445 (262)
di cui Patrimonio BancoPosta I

Il decremento rispetto al 31 dicembre 2023, è dovuto principalmente alla compensazione dei Debiti per anticipi ricevuti con i crediti per Rimborso delle Integrazioni tariffarie all'editoria, a seguito dello svincolo dei relativi incassi (si veda al riguardo quanto riportato nella nota A8 – Crediti commerciali).

Le passività per commissioni da retrocedere rappresentano la stima delle passività connesse alla restituzione di commissioni su prodotti di finanziamento collocati in data successiva al 1° gennaio 2018, previste contrattualmente in caso di estinzione anticipata del prestito da parte del cliente.

B8 - ALTRE PASSIVITÀ (3.254 milioni di euro)

Descrizione Saldo al 31.12.2024 Saldo al 31.12.2023
(milioni di euro) Passività
non correnti
Passività
correnti
Totale Passività
non correnti
Passività
correnti
Totale Variazioni
Debiti verso il personale 5 649 654 5 654 659 (5)
Debiti verso istituti di previdenza e sicurezza sociale 13 409 422 16 417 433 (11)
Altri debiti tributari 1.723 277 2.000 1.752 324 2.076 (76)
Altri debiti verso imprese controllate 20 21 23 24 (3)
Debiti diversi 27 31 15 15 30
Ratei e risconti passivi 124 2 126 136 2 138 (12)
Totale 1.870 1.384 3.254 1.925 1.435 3.360 (106)
di cui Patrimonio BancoPosta 1.724 202 1.926 1.752 227 1.979 (53)

Debiti verso il personale

Riguardano principalmente le competenze maturate e non ancora pagate al 31 dicembre 2024. Il loro dettaglio è il seguente:

Descrizione Saldo al 31.12.2024 Saldo al 31.12.2023
(milioni di euro) Passività
non correnti
Passività
correnti
Totale Passività
non correnti
Passività
correnti
Totale Variazioni
per 14^ mensilità 199 199 202 202 (3)
per incentivi 5 361 366 5 366 371 5)
per permessi e ferie maturate e non godute 33 33 1 38 38 5)
per altre partite del personale 56 56 - 48 48 8
Totale ട് 649 654 5 654 659 (5)
di cui Patrimonio BancoPosta 4 5 5 5

Debiti verso istituti di previdenza e di sicurezza sociale

Saldo al 31.12.2024 Saldo al 31.12.2023
Descrizione
(milioni di euro)
Passività
non correnti
Passività
correnti
Totale Passività
non correnti
Passività
correnti
Totale Variazioni
Debiti verso INPS 2 308 310 1 320 321 (11)
Debiti verso fondi pensione 1 86 86 1 84 84 2
Debiti verso fondi sanitari 5 5 1 5 5
Debiti verso INAIL 11 15 15 19 (4)
Debiti verso altri Istituti - 6 6 l 2
Totale 13 409 422 16 417 433 (11)
di cui Patrimonio BancoPosta 1 3 1 3 3

Altri debiti tributari

Saldo al 31.12.2024 Saldo al 31.12.2023
Descrizione
(milioni di euro)
Passività
non correnti
Passività
correnti
Totale Passività
non correnti
Passività
correnti
Totale Variazioni
Ritenute sui redditi di lavoro dipendente e autonomo 1 80 80 1 87 87 (7)
Ritenute su c/c postali 78 78 74 74
Debito per imposta di bollo 1.723 79 1.802 1.752 129 1.881 (79)
Debiti tributari diversi 40 40 34 34 6
Totale 1.723 277 2.000 1.752 324 2.076 (76)
di cui Patrimonio BancoPosta 1.723 178 1.901 1.752 216 1.968 (67)

Il Debito per imposta di bollo, accoglie il saldo dovuto all'Erario per l'imposta assolta in modo virtuale nell'esercizio 2024. La quota non corrente del debito per imposta di bollo si riferisce a quanto maturato al 31 dicembre 2024 sui buoni fruttiferi postali in circolazione ai sensi della normativa richiamata nella nota A9 – Altri crediti e attività.

Altri debiti verso imprese controllate

Sono costituiti principalmente dal debito che Poste Italiane SpA, in qualità di consolidante fiscale (nota 2.5 – Informazioni rilevanti sui principi contabili), ha verso le controllate per aver acquisito dalle stesse, crediti per acconti versati e per ritenute subite, al netto dell'IRES dovuta dalle controllate alla Controllante, nonché il beneficio connesso alle perdite fiscali apportate nel corso dell'esercizio 2024 principalmente dalle controllate Plurima SpA e Logos Srl.

Debiti diversi

Il saldo dei Debiti diversi è così composto:

Saldo al 31.12.2024 Saldo al 31.12.2023
Descrizione
(milioni di euro)
Passività
non correnti
Passività
correnti
Totale Passività
non correnti
Passività
correnti
Totale Variazioni
Debiti diversi della gestione BancoPosta 17 17 l 3 3 14
Depositi cauzionali 15 15 (11)
Altri debiti 10 10 1 12 12 (2)
Totale 27 31 15 15 30 1
di cui Patrimonio BancoPosta 17 17 ಳಿ 3 14

Ratei e risconti passivi

Saldo al 31.12.2024 Saldo al 31.12.2023
Descrizione
(milioni di euro)
Passività
non correnti
Passività
correnti
Totale Passività
non correnti
Passività
correnti
Totale Variazioni
Risconti passivi 124 2 126 136 2 138 (12)
Totale 124 2 126 136 2 138 (12)
di cui Patrimonio BancoPosta I 1 l

La voce Ratei e risconti passivi, si riferisce per 113 milioni di euro al contributo a fondo perduto ricevuto anticipatamente dalla Società per la realizzazione del "Progetto Polis – Casa dei servizi digitali".

5.4 NOTE AL CONTO ECONOMICO

C1 - RICAVI E PROVENTI (10.504 milioni di euro)

tab. C1 = Ricavi e proventi
Descrizione
(milioni di euro)
Esercizio
2024
Esercizio
2023
Variazioni
Ricavi per Servizi Postali 3.359 3.149 210
di cui Ricavi provenienti da contratti con i clienti 3.359 3.149 210
rilevati in un determinato momento 307 331 (24)
rilevati nel corso del tempo 3.052 2.818 234
Ricavi per Servizi BancoPosta 6.768 6.379 389
di cui Ricavi provenienti da contratti con i clienti 3.772 3.677 95
rilevati in un determinato momento 223 231 (8)
rilevati nel corso del tempo 3.549 3.446 103
Altri ricavi della vendita di beni e servizi 377 352 25
di cui Ricavi provenienti da contratti con i clienti 377 352 25
rilevati in un determinato momento 11 12 (1)
rilevati nel corso del tempo 366 340 26
Totale 10.504 9.880 624

I ricavi provenienti da contratti con i clienti sono ripartiti come di seguito.

Ricavi per Servizi postali

Descrizione
(milioni di euro)
Esercizio
2024
Esercizio
2023
Variazioni
Corrispondenza 1.767 1.744 23
Pacchi 1.264 1.078 186
Filatelia 11 10 1
Totale ricavi da mercato 3.042 2.832 210
Compensi per Servizio Universale 262 262
Integrazioni tariffarie all'Editoria 55 55
Totale ricavi 3.359 3.149 210

I Ricavi da mercato mostrano un incremento rispetto all'esercizio 2023 imputabile essenzialmente ai ricavi del comparto pacchi.

I compensi per Servizio Universale riguardano il rimborso a carico del Ministero dell'Economia e delle Finanze dell'onere per lo svolgimento degli obblighi di Servizio Universale (OSU). L'ammontare del compenso annuale di 262 milioni di euro è definito nel Contratto di Programma 2020-2024, in vigore dal 1° gennaio 2020.

La voce Integrazioni tariffarie all'Editoria394 riguarda le somme a carico della Presidenza del Consiglio dei ministri – Dipartimento per l'Informazione e l'Editoria – spettanti alla Società a titolo di rimborso delle riduzioni praticate agli editori e al settore no-profit all'atto dell'impostazione. Il compenso è stato determinato sulla base delle tariffe stabilite dal Decreto

394 La Legge n.8 del 28 febbraio 2020 ha disposto che i rimborsi delle agevolazioni tariffarie editoriali a Poste Italiane proseguano «per una

del Ministero delle Imprese e del Made in Italy (ex MiSE) di concerto con il Ministero dell'Economia e Finanze del 21 ottobre 2010 e dal D.L. n. 63 del 18 maggio 2012, come convertito dalla Legge n. 103 del 16 luglio 2012. Con la Delibera AGCom 454/22/CONS del 30 dicembre 2022 sono state definite le nuove tariffe base universali dei prodotti editoriali a tariffa agevolata rientranti nel Servizio Universale. La Delibera ha previsto un incremento progressivo delle tariffe base con un conseguente incremento della compensazione ricevuta dalla Società per singolo invio spedito a tariffa agevolata. L'importo delle agevolazioni che la Società ha concesso trova copertura nel Bilancio dello Stato.

Ricavi per Servizi BancoPosta

Descrizione
(milioni di euro)
Esercizio
2024
Esercizio
2023
Variazioni
Proventi degli impieghi della raccolta su ccp e delle disponibilità libere 2.996 2.702 294
Remun.ne attività di raccolta del risparmio postale 1.725 1.740 (15)
Intermediazione assicurativa 660 623 37
Ricavi dei servizi di c/c 428 428
Collocamento prodotti e servizi di pagamento 259 251 8
Collocamento prodotti di finanziamento 251 191 60
Commissioni su bollettini di c/c postale 193 208 (15)
Collocamento fondi di investimento 119 94 25
Proventi dei servizi delegati 89 91 (2)
Altri prodotti e servizi 31 34 (3)
Servizi di trasferimento fondi 17 17
Totale 6.768 6.379 389

I Ricavi per servizi finanziari mostrano un incremento rispetto all'esercizio 2023 principalmente imputabile ai proventi degli impieghi della raccolta su conti correnti postali e delle disponibilità libere ed ai proventi per il collocamento di prodotti di finanziamento.

In particolare:

• La voce Proventi degli impieghi della raccolta su conti correnti postali e delle disponibilità libere è di seguito dettagliata:

Descrizione
(milioni di euro)
Esercizio
2024
Esercizio
2023
Variazioni
Proventi degli impieghi in titoli 2.284 1.962 322
Interessi attivi su titoli al FVTOCI 970 936 34
Interessi attivi su titoli al costo ammortizzato 833 780 53
Interessi attivi (passivi) su asset swap di FVH su titoli al FVTOCI e CA 332 171 161
Interessi su operazioni di pronti contro termine 97 70 27
Interessi attivi (passivi) su asset swap di ČFH su titoli al FVTÓČI e ČA 52 5 47
Proventi degli impieghi in crediti d'imposta 318 309 9
Interessi attivi su crediti d'imposta al CA 318 309 9
Proventi degli impieghi presso il MEF 408 446 (38)
Remunerazione della raccolta su c/c (depositi presso il MEF) 406 441 (35)
Differenziale derivati di stabilizzazione dei rendimenti 2 5 (3)
Quota interessi attivi sulla liquidità propria (proventi finanziari) (14) (15) 1
Totale 2.996 2.702 294

L'incremento della voce in commento rispetto al precedente esercizio è principalmente imputabile ai proventi degli impieghi in titoli.

I proventi degli impieghi in titoli riguardano gli interessi maturati sugli impieghi dei fondi provenienti dalla raccolta effettuata presso la clientela privata. L'ammontare dei proventi comprende gli effetti della copertura dal rischio di tasso. L'incremento della voce in commento rispetto all'esercizio 2023 è dovuto principalmente alla maggiore redditività sia dei nuovi titoli entrati in portafoglio nell'esercizio 2024, sia di quelli oggetto della più ampia ristrutturazione delle coperture di fair value hedge come descritto nella nota A6 – Attività finanziarie ed al contestuale effetto positivo prodotto dall'avvio di coperture di fair value hedge già presenti in portafoglio.

I proventi degli impieghi in crediti d'imposta riguardano gli interessi maturati nell'esercizio sugli impieghi descritti nella nota A10 - Crediti d'imposta Legge n. 77/2020.

I proventi degli impieghi presso il MEF riguardano principalmente gli interessi maturati nell'esercizio sugli impieghi della raccolta effettuata presso la Pubblica Amministrazione remunerata ad un tasso variabile come descritto nella nota A6 – Attività finanziarie.

La remunerazione delle attività di raccolta del risparmio postale si riferisce al servizio di emissione e rimborso di Buoni Fruttiferi Postali e al servizio di versamento e prelevamento su Libretti Postali, svolti da Poste Italiane SpA per conto della Cassa Depositi e Prestiti. La voce in commento riflette i corrispettivi maturati alla data ai sensi del nuovo Accordo sul risparmio Postale valido per il triennio 2024-2026, avente efficacia dal 1° gennaio 2024.

  • I ricavi per intermediazione assicurativa si riferiscono alle commissioni maturate nell'esercizio nei confronti delle controllate Poste Vita e Poste Assicura, per effetto delle attività di collocamento delle polizze.
  • I proventi da collocamento di prodotti e servizi di pagamento si riferiscono alle commissioni percepite per l'attività di collocamento e promozione di prodotti emessi dalla controllata PostePay SpA.
  • I proventi da collocamento prodotti di finanziamento si riferiscono alle commissioni percepite per l'attività di collocamento di prestiti e mutui erogati da terzi.
  • I ricavi dei servizi di conto corrente accolgono principalmente le commissioni per spese di tenuta conto (275 milioni di euro), le commissioni per servizi di attività incasso e bonifici on line e da sportello (rispettivamente per circa 87 milioni di euro e 30 milioni di euro), e le commissioni per i servizi per l'attività di rendicontazione svolti per la clientela (2 milioni di euro).
  • I proventi dei servizi delegati sono relativi, principalmente, al compenso spettante alla Società per il servizio di pagamento delle pensioni e dei bonifici domiciliati INPS (26 milioni di euro) e per i servizi svolti in base alla Convenzione con il MEF (61 milioni di euro).

Altri ricavi della vendita di beni e servizi

Tra le principali voci di ricavo si rilevano: proventi nei confronti della controllata PostePay SpA per operazioni inerenti la monetica e i pagamenti (139 milioni di euro), proventi per la promozione e commercializzazione dell'offerta Energy (12 milioni di euro), proventi nei confronti delle controllate PostePay SpA (49 milioni di euro), Poste Vita SpA (39 milioni di euro), Postel SpA (23 milioni di euro) e SDA Express Courier SpA (16 milioni di euro) per i servizi tecnologici a supporto delle attività di business e proventi dei servizi di call center (16 milioni di euro).

C2 - PROVENTI (247 milioni di euro) E ONERI (683 milioni di euro) DIVERSI DERIVANTI DA OPERATIVITÀ FINANZIARIA

Descrizione
(milioni di euro)
Esercizio
2024
Esercizio
2023
Variazioni
Proventi da strumenti di equity a fair value rilevato a Conto economico 8 8
Utili da valutazione 8 7 1
Utili realizzati 1 1 (1)
Proventi da strumenti finanziari al FVTOCI 105 164 (59)
Utili realizzati 105 164 (59)
Proventi da strumenti finanziari al costo ammortizzato 83 47 રૂદિ
Utili realizzati 83 47 36
Utili su cambi 6 3 3
Utili realizzati 4 2 2
Utili da valutazione 2 1 1
Proventi diversi 45 49 (4)
Totale 247 271 (24)

Il decremento dei Proventi diversi derivanti da operatività finanziaria, rispetto all'esercizio precedente, è principalmente dovuto ai minori utili da realizzo di strumenti finanziari al FVTOCI parzialmente compensato dai maggiori utili da realizzo di strumenti finanziari al Costo ammortizzato (di cui 20 milioni di euro derivanti dall'estinzione anticipata di contratti di pronti contro termine).

Descrizione
(milioni di euro)
Esercizio
2024
Esercizio
2023
Variazioni
Interessi passivi 577 572 5
a favore della clientela 301 286 15
su operazioni di pronti contro termine 170 128 42
su depositi in garanzia 106 158 (52)
Oneri da strumenti finanziari al FVTOCI 70 54 16
Perdite da realizzo 70 54 16
Oneri da strumenti finanziari al costo ammortizzato 28 28
Perdite da realizzo 28 28
Oneri da strumenti finanziari di fair value hedge 2 2
Perdite da valutazione 2 2
Oneri da strumenti finanziari a fair value rilevato a Conto economico 6 7 (1)
Perdite da valutazione 6 2
Perdite da realizzo 3 (3)
Totale 683 633 50

Gli oneri derivanti da operatività finanziaria si incrementano rispetto all'esercizio 2023 principalmente per effetto dei maggiori interessi su operazioni di pronti contro termine e a maggiori perdite da realizzo di strumenti finanziari al FVTOCI al Costo ammortizzato, parzialmente compensato da una diminuzione degli interessi su depositi in garanzia correlati alle dinamiche di ristrutturazione del portafoglio derivati di fair value hedge descritto nella nota A6 – Attività finanziarie.

C3 - ALTRI RICAVI E PROVENTI (1.453 milioni di euro)

Descrizione
(milioni di euro)
Esercizio
2024
Esercizio
2023
Variazioni
Dividendi da società controllate 1.372 829 543
Altri ricavi e proventi diversi 23 25 (2)
Contributi pubblici 19 9 10
Canoni di locazione 14 14 l
Rimborsi spese contrattuali e altri recuperi 12 12 l
Rimborso spese personale 7 6
Plusvalenze da alienazione (1) 5 96 (91)
Interessi attivi su crediti d'imposta al CA 12 (11)
Totale 1.453 1.003 450

(1) A fini di raccordo con il Rendiconto finanziario, per l'esercizio 2024 la voce in esame è esposta per un valore positivo di 1 milione di euro, al netto di minusvalenze per 4 milioni di euro. Per l'esercizio 2023, la voce al netto di minusvalenze per 3 milioni di euro è esposta per un valore positivo di 93 milioni di euro.

L'incremento della voce Altri ricavi e proventi è dovuto principalmente ai maggiori dividendi distribuiti da società controllate, le quali controbilanciano la riduzione delle plusvalenze da alienazione che nel 2023 beneficiavano della plusvalenza di circa 91 milioni di euro generata dalla cessione della partecipazione di controllo in sennder.

Dividendi da società controllate

Denominazione
(milioni di euro)
Esercizio
2024
Esercizio
2023
Variazioni
Poste Vita SpA 750 450 300
PostePay SpA 567 305 262
BancoPosta Fondi SpA SGR 29 27 2
SDA Express Courier SpA 16 35 (19)
PosteWelfare SpA 3
Sengi Express Limited 3 2 1
Nexive Network Srl 3 1 3
Poste Air Cargo Srl 1 (1)
sennder Italia Srl 1 (4)
EGI SpA 2 (2)
Totale 1.372 829 543

C4 - COSTI PER BENI E SERVIZI (2.918 milioni di euro)

Descrizione Esercizio Esercizio Variazioni
(milioni di euro) 2024 2023
Costi per servizi 2.646 2.392 254
Godimento beni di terzi 157 127 30
Materie prime, sussidiarie, di consumo e merci 115 121 (6)
Totale 2.918 2.640 278

I Costi per beni e servizi si incrementano di complessivi 278 milioni di euro rispetto all'esercizio 2023. L'andamento è principalmente legato all'incremento dei costi per acquisto di energia e gas relativo agli immobili ad uso strumentale per 51 milioni di euro, dall'incremento dei costi per i servizi di trasporto aereo e su strada della corrispondenza per 19 milioni di euro e della logistica e recapito legati al comparto pacchi per 126 milioni di euro come riportato nella tabella seguente.

Costi per servizi

Descrizione
(milioni di euro)
Esercizio
2024
Esercizio
2023
Variazioni
Trasporti di corrispondenza, pacchi e modulistica 1.365 1.212 153
Canoni outsourcing e oneri diversi per prestazioni esterne 412 403 9
Manutenzione ordinaria e assistenza tecnica 204 198 6
Utenze energetiche e idriche 156 105 51
Spese per servizi del personale 138 133 5
Pubblicità e propaganda 78 44 34
Pulizia, smaltimento e vigilanza 74 80 (6)
Scambio corrispondenza e telegrafia 55 46 ರಿ
Servizio movimento fondi 47 56 (8)
Servizi di telecomunicazione e trasmissione dati 43 49 (6)
Servizi di stampa e imbustamento 29 25 4
Provvigioni ai rivenditori e diverse 20 15 5
Premi di assicurazione 15 16 (1)
Consulenze varie e assistenze legali 9 9
Oneri per custodia e gestione titoli 1 1
Totale 2.646 2.392 254

Godimento beni di terzi

Descrizione
(milioni di euro)
Esercizio
2024
Esercizio
2023
Variazioni
Noleggi apparecchiature e licenze software 141 110 31
Affitto immobili 9 11 (2)
Veicoli in full rent 2 2
Altri costi per godimento di beni di terzi 5 1
Totale 157 127 30

Materie prime, sussidiarie, di consumo e merci

Descrizione
(milioni di euro)
Esercizio
2024
Esercizio
2023
Variazioni
Carburanti, lubrificanti e combustibili 51 53 (2)
Materiali di consumo e beni destinati alla vendita 33 35 (2)
Cancelleria e stampati 25 27 (2)
Stampa francobolli e carte valori 5 6 (1)
Variazione rimanenze di materie prime, sussidiarie e di consumo 1
Totale 115 121 (6)

C5 - COSTO DEL LAVORO (5.318 milioni di euro)

Descrizione
Note
(milioni di euro)
Esercizio
2024
Esercizio
2023
Variazioni
Salari e stipendi 3.867 3.874 (7)
Oneri sociali 1.093 1.096 (3)
TFR: costo relativo alla previdenza complementare e INPS 229 228
Contratti di somministrazione/a progetto 2
Compensi e spese Amministratori 3 2
Pagamenti basati su azioni 13 10 3
Incentivi all'esodo 7 11 (4)
[tab. B4]
Accantonamenti netti per vertenze con il personale
5 9 (4)
Accantonamento al fondo di incentivazione agli esodi
(tab. B4)
127 158 (31)
Recuperi del personale per vertenze (3) (3)
Altri costi (recuperi di costo) del personale (25) (38) 13
Totale 5.318 5.348 (30)

Il Costo del lavoro segna un decremento rispetto all'esercizio 2023 di 30 milioni di euro per effetto dei minori accantonamenti per incentivi all'esodo.

Le voci Accantonamenti netti per vertenze con il personale e Accantonamento al fondo di incentivazione agli esodi sono commentate nella nota B4 – Fondi per rischi e oneri.

Il numero medio e puntuale dei dipendenti è il seguente:

Numero medio Numero puntuale
Organico stabile Esercizio
2024
Esercizio
2023
Variazioni 31.12.2024 31.12.2023 Variazioni
Dirigenti 565 541 24 565 533 32
Quadri - A1 6.638 6.573 65 6.652 6.530 122
Quadri - A2 7.615 7.549 66 7.612 7.483 129
Livelli B, C, D 83.235 85.640 (2.405) 81.952 83.432 (1.480)
Livelli E, F 6.268 6.303 (35) 8.106 6.435 1.671
Tot. unità tempo indeterminato (*) 104.321 106.606 (2.285) 104.887 104.413 474

Inoltre, tenendo conto dei dipendenti con contratti di lavoro flessibile, il numero medio complessivo full time equivalent delle risorse impiegate nell'esercizio in commento è stato di 114.218 (nell'esercizio 2023: 114.613).

C6 - AMMORTAMENTI E SVALUTAZIONI (810 milioni di euro)

Descrizione
(milioni di euro)
Esercizio
2024
Esercizio
2023
Variazioni
Ammortamenti Immobili, impianti e macchinari 219 205 14
Ammortamenti Investimenti immobiliari 1
Ammortamenti e svalutazioni di Attività immateriali 363 344 19
Ammortamenti Attività per diritti d'uso 226 223 3
Svalutazioni / assorbimento svalutazioni / rettifiche diritto d'uso 1
Totale 810 773 37

Gli ammortamenti e svalutazioni rilevano un incremento di 37 milioni di euro rispetto all'esercizio 2023 riconducibile principalmente a maggiori ammortamenti della voce Attività immateriali per 19 milioni di euro e alla voce Immobili, impianti e macchinari per 14 milioni di euro.

C7 - ALTRI COSTI E ONERI (238 milioni di euro)

Descrizione
(milioni di euro)
Note Esercizio
2024
Esercizio
2023
Variazioni
Altre imposte e tasse 99 103 (4)
IMU 27 27
Imposta di bollo 23 38 (15)
Altre imposte e tasse 49 38 11
Accantonamenti netti ai (assorbimenti netti dai) fondi rischi e oneri (1) 61 (62)
per vertenze con terzi (tab. B41 (19) 25
per rischi operativi [tab. B4] (a) (2) (7)
per altri rischi e oneri (tab. B41 2 2
per rischi su crediti d'imposta Legge n.77/2020 [tab. B4] - 80 (80)
Manifestazione di rischi operativi 25 28 (3)
Rapine subite 6 4 2
Insussistenze dell'attivo BancoPosta al netto dei recuperi 8 3 5
Altre perdite operative del BancoPosta 11 21 (10)
Contributo al fondo di garanzia dei rami vita 16 l 16
Riversamento crediti d'imposta annualità antecedenti al 2024 57 l 57
Minusvalenze 4 3 1
Altri costi correnti 38 28 10
Totale 238 223 15

La voce Altri costi e oneri risulta sostanzialmente in linea rispetto all'esercizio precedente. Nel periodo in commento sono stati rilevati oneri non ricorrenti connessi all'analisi di rischio sui crediti d'imposta per 57 milioni di euro (si veda al riguardo quanto riportato nella nota A10 – Crediti d'Imposta Legge n.77/2020), oneri relativi al contributo al fondo di garanzia dei rami vita per 16 milioni di euro, parzialmente compensati da minori accantonamenti a fondi rischi per 62 milioni di euro.

C8 – RETTIFICHE / (RIPRESE) DI VALORE SU STRUMENTI DI DEBITO, CREDITI E ALTRE ATTIVITA' (403 milioni di euro)

Descrizione
(milioni di euro)
Esercizio
2024
Esercizio
2023
Variazioni
Rettifiche/(riprese) di valore crediti commerciali e altre attività 34 10 24
Rettifiche/(riprese) di valore su crediti d'imposta Legge n.77/2020 380 32 348
Rettifiche/(riprese) di valore su crediti d'imposta Legge n.77/2020 548 1 548
Assorbimento a conto Economico Fondo rischi crediti d'imposta (168) 32 (200)
Rettifiche/(riprese) di valore strumenti di debito e crediti dell'operatività finanziaria (11) 8 (19)
Rettifiche/(riprese) di valore crediti dell'operatività finanziaria (1) (1)
Rettifiche/(riprese) di valore strumenti di debito al FVTOCl (5) 3 (8)
Rettifiche/(riprese) di valore strumenti di debito al Costo ammortizzato (5) 5 (10)
Totale 403 50 353

L'incremento della voce è principalmente ascrivibile agli effetti contabili connessi all'analisi di rischio sui crediti di imposta analiticamente descritti nella nota A10 - Crediti d'imposta legge n.77/2020.

C9 - ONERI (136 milioni di euro) E PROVENTI FINANZIARI (186 milioni di euro)

Oneri finanziari

Descrizione
(milioni di euro)
Note Esercizio
2024
Esercizio
2023
Variazioni
Oneri sulle passività finanziarie 80 દિવે 11
su debiti per leasing 22 21 1
su debiti verso istituzioni finanziarie 16 6 10
su prestiti obbligazionari 3 5 (2)
su debiti verso controllate 39 37 2
Componente finanziaria dell'accantonamento a TFR (tab. B51 20 25 (5)
Componente finanziaria degli accantonamenti a fondi rischi (tab. B4) 2 3 (1)
Svalutazione partecipazioni in società collegate(1) 19 19
Altri oneri finanziari 13 8 5
Perdite su cambi(1) 2 6 (4)
Totale 136 111 25

(1) Ai fini di raccordo con il Rendiconto finanziario, nell'esercizio 2024 gli oneri finanziari al netto delle perdite su cambi e della svalutazione delle partecipazioni in società collegate ammontano a 115 milioni di euro (105 milioni di euro nell'esercizio 2023).

Gli Oneri finanziari si incrementano rispetto all'esercizio 2023 principalmente per effetto dei maggiori interessi su debiti verso istituzioni finanziarie descritti nella Nota B6 – Passività finanziarie e della svalutazione della partecipazione in Financit SpA rilevata nell'esercizio in commento.

Proventi finanziari

Descrizione
(milioni di euro)
Note Esercizio
2024
Esercizio
2023
Variazioni
Proventi da società controllate e collegate 143 134 9
Interessi su finanziamenti 25 22 3
Interessi su strumenti di capitale subordinato non convertibile 57 57 -
Interessi attivi su c/c di corrispondenza 2 1 1
Dividendi da società collegate™ 15 13 2
Altri proventi finanziari 44 41 3
Proventi da strumenti finanziari al FVTOCI 2 5 (3)
Interessi su titoli a reddito fisso 2 2
Dividendi da altre partecipazioni(1) l 3 (3)
Proventi da strumenti finanziari a fair value rilevato a Conto economico 1 -
Interessi 1 1
Differenziali maturati su strumenti finanziari derivati FVTPL - 1 (1)
Proventi da strumenti finanziari di cash flow hedge - 6 (6)
Utili realizzati 6 (6)
Altri proventi finanziari રૂદિ 25 11
Remunerazione liquidità propria di Poste Italiane [tab. C1.2.1] 14 15 (1)
Proventi finanziari su crediti attualizzati(2) 1 2 (1)
Interessi di mora 29 27 2
Svalutazione crediti per interessi di mora (28) (26) (2)
Interessi su debositi bancari 17 3 14
Altri proventi 3 4 (1)
Utili su cambi(1) 4 5 (1)
Totale 186 176 10

(1) A fini di raccordo con il Rendiconto finanziario, nell'esercizio 2024 i proventi finanziari al netto degli utili su cambi e dei dividendi da società collegate e da altre partecipazioni ammontano a 167 milioni di euro (155 milioni di euro nell'esercizio 2023).

(2) I proventi finanziari su crediti attualizzati riguardano gli interessi sui crediti verso il personale e verso INPS per accordi CTD.

I Proventi finanziari si incrementano rispetto all'esercizio 2023 principalmente per effetto dei maggiori interessi su depositi bancari a seguito dell'aumento dei tassi d'interesse riconosciuti dai principali istituti di credito e della maggiore liquidità depositata su c/c bancari.

C10 – RETTIFICHE / (RIPRESE) DI VALORE SU ATTIVITA' FINANZIARIE

La ripresa di valore di 13 milioni di euro relativa al credito per interessi attivi su rimborso IRES è commentata nella nota A9 – Altri crediti e attività.

C11 - IMPOSTE SUL REDDITO (60 milioni di euro)

L'aliquota nominale dell'IRES è del 24%, mentre l'aliquota media teorica dell'IRAP è del 4,53%395. Il dettaglio delle imposte sul reddito è il seguente:

Descrizione Esercizio 2024 Esercizio 2023
(milioni di euro) IRES IRAP Totale IRES IRAP Totale Variazioni
Imposte correnti 83 53 136 168 42 210 74)
Imposte differite attive (79) 2 (77) 17 18 (95)
Imposte differite passive I 1 l l
Totale 56 60 186 43 229 169)

In merito alla deducibilità delle perdite connesse alle mancate compensazioni dei Crediti d'Imposta, dello stanziamento dei fondi rischi sui crediti di imposta e degli oneri conseguenti alla condivisione con l'AdE dell'Analisi di Rischio (si veda anche nota A10 – Crediti d'imposta Legge n. 77/2020), in data 22 novembre 2024 è pervenuta la risposta dell'Agenzia delle Entrate alla comunicazione di rischio del 14 novembre 2024 presentata dalla Società; la risposta ricevuta ha confermato la deducibilità ai fini IRES degli oneri relativi ai crediti d'imposta rilevati nei bilanci 2022, 2023 e 2024, comportando la rilevazione di minori imposte pari a 229 milioni di Euro, inclusivi di imposte relativi a esercizi precedenti.

Il tax rate effettivo dell'esercizio 2024 ammonta al 3,08% ed è così composto:

395 L'aliquota nominale dell'IRAP è del 3,90% per la generalità dei soggetti e del 4,20% per i soggetti che esercitano attività di imprese concessionarie diverse da quelle di costruzione e gestione di autostrade e trafori (+/–0,92% per effetto delle maggiorazioni e agevolazioni regionali e +0,15% per effetto di ulteriori maggiorazioni per le regioni i cui bilanci hanno evidenziato un disavanzo sanitario).

Descrizione Esercizio 2024 Esercizio 2023
(milioni di euro) IRES Incidenza % IRES Incidenza %
Utile ante imposte 1.942 1.619
Imposta teorica 466 24.0% 389 24.0%
Effetto delle variazioni in aumento / (dim.ne) rispetto all'imposta ordinaria
Dividendi da partecipazioni (316) -16,29% (192) -11,83%
Utili realizzati su partecipazioni (21) -1,28%
Acc.ti netti a fondi rischi ed oneri e svalut.ne crediti 4 0,21% 21 1,29%
lmposte esercizi precedenti (158) -8,15% (9) -0,54%
Sopravvenienze passive indeducibili 3 0,17% 5 0,31%
Imposte indeducibili - 0,02% 1 0,02%
Altre 1 0,02% (8) -0,47%
lmposta effettiva 4 0,21% 186 11,50%
Descrizione
(milioni di euro)
Esercizio 2024 Esercizio 2023
Incidenza % IRAP Incidenza %
Utile ante imposte 1.942 1.619
Imposta teorica 88 4,53% 73 4,53%
Effetto delle variazioni in aumento / (dim.ne) rispetto all'imposta ordinaria
Dividendi da partecipazioni (63) -3,24% (38) -2,36%
Costo del personale indeducibile 12 0,64% 21 1,31%
Acc.ti netti a fondi rischi ed oneri e svalut.ne crediti 20 1,03% (3) -0,16%
Sopravvenienze passive indeducibili 1 0,03% 1 0,06%
Oneri e proventi finanziari (4) -0,19% (3) -0,20%
Rettifiche/(riprese) di valore su attività finanziarie 1 0,04% (2) -0,12%
Imposte indeducibili 1 0,06% 1 0,08%
Utili realizzati su partecipazioni (4) -0,26%
lmposte esercizi precedenti (2) -0,10% (1) -0,10%
Altre 2 0,07% (2) -0,11%
Imposta effettiva 56 2,87% 43 2,66%

Imposte correnti

Imposte correnti 2024
Descrizione IRES IRAP
(milioni di euro) Crediti/
(Debiti)
Crediti/
(Debiti)
Totale
Saldo al 1° gennaio (86) 5 (81)
Pagamenti 636 40 676
per acconti dell'esercizio corrente 503 40 543
per saldo esercizio precedente 133 133
Accantonamenti a Conto Economico (83) (53) (136)
per imposte correnti (83) (53) (136)
Accantonamenti a Patrimonio Netto 10 10
Consolidato fiscale (446) 1 (446)
Altro(") 27 27
Saldo al 31 dicembre 58 (8) 50
di cui:
Crediti per imposte correnti 81 5 86
Debiti per imposte correnti (23) (13) (36)

(*) La voce si riferisce principalmente a crediti per ritenute.

In base allo IAS 12 - Imposte sul reddito, dove applicabile, i crediti per IRES e IRAP versati sono compensati con i Debiti per imposte correnti trattandosi di diritti e obbligazioni verso una medesima autorità fiscale da parte di un unico soggetto passivo di imposta che ha diritto di compensazione e intende esercitarlo.

I crediti/(debiti) per imposte correnti al 31 dicembre 2024 comprendono:

  • crediti per complessivi 42 milioni di euro relativi alla deducibilità di oneri relativi ad esercizi precedenti riferiti a crediti di imposta e all'imputazione fiscale di componenti di reddito negative rivenienti dalla gestione delle giacenze su conti correnti postali che diverranno compensabili dopo la presentazione delle relative dichiarazioni dei redditi integrative;
  • crediti per complessivi 20 milioni di euro, principalmente derivanti da operazioni di affrancamento di avviamenti e altre attività immateriali così composto:
    • o per 9 milioni di euro affrancamento effettuato nel 2018 su avviamento e altre attività immateriali derivanti dall'acquisizione della partecipazione nella società FSIA Investimenti Srl;
    • o per 5 milioni di euro affrancamento effettuato nel 2022 su avviamenti derivanti dall'acquisto delle partecipazioni nelle società Nexive Group e Sengi HK;
    • o 6 milioni di euro affrancamento effettuato nel 2023 su avviamenti derivanti dall'acquisto delle partecipazioni nelle società Sourcesense SpA e Agile Power Srl;
  • crediti residui per 10 milioni di euro relativi all'adesione al regime del Patent Box per gli esercizi 2018-2019;
  • crediti di residui 9 milioni di euro iscritti a seguito delle risposte ricevute su due istanze di interpello presentate all'Agenzia delle Entrate sugli effetti fiscali derivanti dall'applicazione dei principi contabili IFRS 9 e 15;
  • debiti per complessivi 35 milioni di euro riferiti a tutte le società partecipanti al consolidato fiscale determinato dagli accantonamenti IRES e IRAP dell'esercizio 2024 al netto degli acconti IRES e IRAP e dei crediti IRES.

Imposte differite

Al 31 dicembre 2024, i crediti/(debiti) per Imposte differite sono di seguito dettagliati:

Descrizione
(milioni di euro)
Saldo al 31.12.24 Saldo al 31.12.23 Variazioni
lmposte differite attive
Imposte differite passive
855
(320)
928
(272)
(73)
(48)
Totale 535 656 (121)
di cui Patrimonio BancoPosta
lmposte differite attive
Imposte differite passive
499
(315)
642
(266)
(143)
(49)

Di seguito vengono illustrati i movimenti dei debiti e crediti per imposte differite:

Descrizione
(milioni di euro)
Note Esercizio
2024
Saldo al 1° gennaio રી રહ
Proventi/(Oneri) netti imputati a Conto Economico
Proventi/(Oneri) netti imputati a Patrimonio Netto
[tab. C11.8] 76
(197)
Saldo al 31 dicembre 535

I movimenti delle Imposte differite attive e passive ripartite in base ai principali fenomeni che le hanno generate sono indicati nelle tabelle che seguono:

Descrizione
(milioni di euro)
Invest.ti
lmmob.ri
Attività e
passività
finanziarie perdite attese
Fondi a
copertura
Fondi per
oneri
Passività
rischi e derivanti da
contratto
Altre Totale
Saldo al 1º gennaio 2024 16 608 79 175 23 27 928
Proventi/(Oneri) imputati a CE (6) 13 ലും പ്രാവരിക്കുന്നത്. അവലംബം ട് (4) 77
Proventi/(Oneri) imputati a PN (144) (6) l l 150)
Saldo al 31 dicembre 2024 10 464 86 244 28 23 855
Descrizione
(milioni di euro)
Attività e
passività
finanziarie
Plusval.ze
rateizzate
Altre Totale
Saldo al 1º gennaio 2024 269 2 272
Oneri/(Proventi) imputati a CE
Oneri/(Proventi) imputati a PN
47 47
Saldo al 31 dicembre 2024 316 3 320

Al 31 dicembre 2024 le Imposte differite attive e passive riferite direttamente a voci incluse nel Patrimonio netto sono le seguenti:

Maggior/(Minor) Patrimonio netto
Descrizione Esercizio
(milioni di euro) 2024
Riserva fair value per attività finanziarie al FVTOCI (173)
Riserva cash flow hedge per strumenti derivati di copertura (18)
Altre variazioni (6)
Totale (197)

5.5 PARTI CORRELATE

Rapporti patrimoniali e economici con entità correlate

Saldo al 31. 12.2024
Denominazione
(milioni di euro)
Att. finanziarie
BancoPosta
Attività
finanziarie
Cred. comm.li Altri crediti e
attività
Disponibilità
liquide e mezzi
equivalenti
Pass. finanziarie
BancoPosta
Passività finanz. Deb. comm.li Altre pass.
Controllate dirette
BancoPosta Fondi SpA SGR 28 3 16 41 6
CLP ScpA ଚି 1 74
Consorzio PosteMotori 3 1 0
Consorzio Servizi ScpA 0 4 32
EGI SpA 2 46 0
Poste Welfare Servizi Srl 3 22 1 3 26
Poste Air Cargo Srl 2 1 15
PatentiViaPoste ScpA 15
Poste Vita SpA 259 394 58 871 74 2
Postel SpA 17 34 3 3 7 14 2
PostePay SpA 102 195 26 10.625 659 વેરૂ 1
Poste Logistics SpA 4 1 2 5 2
SDA Express Courier SpA ളദ 19 7 3 162 12
Milkman Deliveries SpA 1 6 7 4
Nexive Network Srl 1 0 2
Nexive Scarl 17 13 0 1
71
Sengi Express Limited LIM 4 ഗം
Agile Lab Srl
Sourcesense SpA 1 2 6
Controllate indirette
Kipoint SpA 1 2 1
Poste Assicura SpA 31 2 4 5 0
Indabox Srl 1 1
Plurima SpA હતુ 1 3
Bridge Technologies Srl 1
Poste Insurance Broker 3 0
LIS Holding S.p.A. 1 86 0
LIS Pay S.p.A. 1 1 0
Collegate
Gruppo Anima 20
Financit SpA 5 19
sennder Italia Sr.I. 29
Correlate esterne
Ministero Economia e Finanze 9.972 292 1 346 5.436 3 3
Rapporti Diretti 9.972 229 1 346 5.436
63 3 2
Agenzie ed altre dipendenze territoriali
ex Provveditorato Generale dello Stato 1
17
Gruppo Cassa Depositi e Prestiti 2.903 224 1
Gruppo Enel 17
Gruppo Eni 4 4
Gruppo Leonardo 12
Gruppo Monte dei Paschi di Siena 129 41 270
Altre correlate esterne - 44 4 1 71
F.do Svalutaz. crediti vs correlate (5) (20) (4) (0)
Totale 13.101 418 1.388 123 387 17.279 976 504 92

Gruppo Poste Italiane I bilanci di Poste Italiane al 31 dicembre 2024

Saldo al 31.12.2023
Denominazione
(milioni di euro)
Att. finanziarie
BancoPosta
Attività
finanziarie
Cred. comm.li Altri crediti e
attività
Disponibilità
liquide e mezzi
equivalenti
Pass. finanziarie
BancoPosta
Passività finanz. Deb. comm.li Altre pass.
Controllate dirette
BancoPosta Fondi SpA SGR 29 1 11 30 3
CLP ScpA 3 1 112
Consorzio PosteMotori 3 1
Consorzio Servizi ScpA 2 19
EGI SpA 1 51 -
Poste Welfare Servizi Srl 5 10 14 13 1
Poste Air Cargo Srl 5 1
PatentiViaPoste ScpA 1 1 16
Poste Vita SpA 259 355 104 721 247 2
Postel SpA 19 રૂક 3 16 র্ব
PostePay SpA 185 - 189 18 10.197 855 85 1
SDA Express Courier SpA 69 19 3 176 12
Milkman Deliveries SpA - - 3 8
Nexive Network Srl 9 1 3 5 2
Nexive Scarl 13 ଚି 1
Sengi Express Limited LIM 66
Agile Lab S.r.I. 1 2
Sourcesense S.p.A. 4 4
Controllate indirette
Address Software Srl 1
Kipoint SpA 1 2 3
Poste Assicura SpA 16 రు 6
Plurima SpA 46
Bridge Technologies Srl 2
Poste Insurance Broker 2
LIS Holding S.p.A. 85
LIS Pay S.p.A. 1 1 63
Collegate
ItaliaCamp Srl 1
Financit SpA 3 17
sennder Italia Sr.I. 36
Correlate esterne
Ministero Economia e Finanze 8.937 364 2 874 5.371 4 4 1
Gruppo Cassa Depositi e Prestiti 2.891 251 1 16
Gruppo Enel 24
Gruppo Eni 4 3
Gruppo Leonardo 11
Gruppo Monte dei Paschi di Siena 224 1 351
Gruppo Invitalia 20 1
Altre correlate esterne - 24 4 1 ea
F.do Svalutaz. crediti vs correlate (7) (20) (36)
Totale 12.230 414 1.398 155 874 16.705 1.390 496 94

Al 31 dicembre 2024 i Fondi per rischi e oneri complessivamente stanziati a fronte di probabili passività da sostenersi verso entità correlate esterne alla Società e riferiti principalmente a rapporti di natura commerciale ammontano a 48 milioni di euro (59 milioni di euro al 31 dicembre 2023).

Relazione Finanziaria Annuale 2024

Esercizio 2024
Ricavi Costi
Investimenti Spese correnti
Rettifiche/ (riprese)
Denominazione Altri ricavi e Proventi Immob., imp. e Attività Costi per beni e Oneri di valore su
(milioni di euro) Ricavi e proventi proventi finanziari macchin. immateriali servizi dell'operativia
finanziaria
Costo del lavoro Altri costi e oneri strumenti di debito, Oneri finanziari
credito e altre
attività
Controllate dirette
BancoPosta Fondi SpA SGR 128 30 13 1
CLP ScpA 1 2 277
Consorzio Servizi ScpA 1 158
1
EGI Spa 0 4
Poste Welfare Servizi Srl 4 4 3
Poste Air Cargo Srl 1 1 53
-
PatentiViaPoste ScpA - -
Poste Vita SpA 685 752 118 - 27 (1)
Postel SpA 51 2 1 33 - -
PostePay SpA 530 573 209 50 (1) 25
Poste Logistics SpA 1 - 2
SDA Express Courier SpA 22 19 5 973
Milkman Deliveries SpA 1 - 25
Nexive Network Srl 2 3 (1)
Nexive Scarl 4
Sengi Express Limited LIM 207 3
Agile Lab Srl 6
Sourcesense SpA 18 1
Controllate indirette
Kipoint SpA 3 3
Poste Assicura SpA 75
Indiabox Sri 1
Plurima SpA 3 1
Bridge Technologies Srl 1 1
Poste Insurance Broker 2
LIS Holding S.p.A.
LIS Pay S.p.A. 1
Collegate
Gruppo Anima 2 10
Financit SpA 29 6 18
Correlate esterne
14 1
Ministero Economia e Finanze 1.250
1.134
14 (2)
Rapporti Diretti 1 (2)
Agenzie ed altre dipendenze territoriali 116
1,821
14 2 7
Gruppo Cassa Depositi e Prestiti
Gruppo Enel 30 2 15
Gruppo Eni 15 1 19
Gruppo Leonardo 23 2 5
Gruppo Monte dei Paschi di Siena 2
-
Gruppo Invitalia 2
82
3 - 74 1 -
Altre correlate esterne 3
1.398
29
Totale 4.967 158 19 1.798 82 71 7 (2) રહ્યા
Esercizio 2023
Ricavi Costi
Investimenti Spese correnti
Denominazione
(milioni di euro)
Ricavi e proventi Altri ricavi e
proventi
Proventi
finanziari
Immob., imp. e
macchin.
Attività
immateriali
Costi per beni e
servizi
Oneri
dell'operativià
finanziaria
Costo del lavoro Altri costi e oneri Oneri finanziari
Controllate dirette
BancoPosta Fondi SpA SGR 103 28 - 13 (1) 1
CLP ScpA 1 2 314
Consorzio Servizi ScpA 27 4
EGI SpA - 3 1 1
Poste Welfare Servizi Srl 4 3 2
Poste Air Cargo Srl 1 2
PatentiViaPoste ScpA 22 -
Poste Vita SpA 655 452 113 24 (1)
Postel SpA 43 2 1 30 - -
PostePay SpA 491 309 207 43 (1) 28
SDA Express Courier SpA 21 38 4 839 (1) 1
Milkman Deliveries SpA - - 32 -
Nexive Network Srl 2 1 (1)
Nexive Scarl - 3 -
Sengi Express Limited LIM 114 2
Agile Lab S.r.I. 2
Sourcesense S.p.A. 6
Controllate indirette
Address Software Srl 1
Kipoint SpA 1 3
Poste Assicura SpA 72 1
Plurima SpA 2
Bridge Technologies Srl 1
Poste Insurance Broker 1
LIS Holding S.p.A. 2
LIS Pay S.p.A. ﻨﺎ ﺍﻟﻤﺘﺤﺪﺓ ﺍﻟﻤﺘﺤﺪﺓ ﺍﻟﻤﺘﺤﺪﺓ ﺍﻟﻤﺘﺤﺪﺓ ﺍﻟﻤﺘﺤﺪﺓ ﺍﻟﻤﺘﺤﺪﺓ ﺍﻟﻤﺘﺤﺪﺓ ﺍﻟﻤﺘﺤﺪﺓ ﺍﻟﻤﺘﺤﺪﺓ ﺍﻟﻤﺘﺤﺪﺓ ﺍﻟﻤﺘﺤﺪﺓ ﺍﻟﻤﺘﺤﺪﺓ ﺍﻟﻤﺘﺤﺪﺓ ﺍﻟﻤﺘﺤﺪﺓ ﺍﻟﻤﺘﺤﺪﺓ ﺍﻟﻤﺘﺤﺪﺓ ﺍﻟﻤﺘﺤﺪﺓ ﺍﻟﻤﺘﺤﺪﺓ ﺍﻟﻤﺘﺤﺪﺓ ﺍﻟﻤﺘﺤﺪﺓ ﺍﻟﻤﺘﺤﺪﺓ ﺍﻟ
Collegate
Gruppo Anima 2 8
Financit SpA 30 4
sennder Italia Sr.I. - વે છ
Correlate esterne
Ministero Economia e Finanze 1.315 15 1
Gruppo Cassa Depositi e Prestiti 1.832 రు 2 10
Gruppo Enel 35
Gruppo Eni 21 30
- 4 23
Gruppo Leonardo 14 2 7
Gruppo Monte dei Paschi di Siena 2
Gruppo Invitalia 73
Altre correlate
Totalo
31
4813
3
943
148 10 15 6
1 539
74 68 1
8
38

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Al 31 dicembre 2024 gli accantonamenti ai i fondi rischi e oneri stanziati a fronte di probabili passività da sostenersi verso entità correlate esterne alla Società e riferiti principalmente a rapporti di natura commerciale si sono decrementati per 0,04 milioni euro a fronte di accantonamenti netti di 0,07 milioni di euro al 31 dicembre 2023.

La natura dei principali rapporti sopradescritti con entità correlate esterne è riassunta di seguito:

  • I corrispettivi riconosciuti dal MEF si riferiscono principalmente al compenso per l'espletamento del Servizio Universale (OSU), alla remunerazione dei servizi delegati, alla remunerazione dei servizi di gestione dei conti correnti postali, ai compensi per il servizio di notifica e per le spedizioni senza la materiale affrancatura.
  • I corrispettivi riconosciuti dal Gruppo Cassa Depositi e Prestiti SpA si riferiscono principalmente alla remunerazione per l'espletamento del servizio di raccolta del risparmio postale.
  • I corrispettivi riconosciuti dal Gruppo Enel si riferiscono principalmente a compensi per spedizioni di corrispondenza massiva senza materiale affrancatura.
  • I corrispettivi riconosciuti dal Gruppo ENI si riferiscono principalmente a compensi per spedizioni di corrispondenza. I costi sostenuti si riferiscono principalmente alla fornitura di gas e carburanti per moto e autoveicoli.
  • Gli acquisti effettuati dal Gruppo Leonardo si riferiscono principalmente alla fornitura da parte di Leonardo SpA di apparati e interventi di manutenzione e assistenza tecnica su impianti di meccanizzazione della corrispondenza, ad assistenza sistemistica e informatica per la creazione di archivi gestionali, forniture di licenze software e di hardware e relativa manutenzione, a servizi di consulenza specialistica.
  • I corrispettivi riconosciuti dal Gruppo Monte dei Paschi di Siena si riferiscono principalmente a compensi per spedizioni di corrispondenza.

Le operazioni con parti correlate sono state effettuate a condizioni equivalenti a quelle prevalenti in libere transazioni tra parti indipendenti.

Incidenza delle operazioni o posizioni con parti correlate

L'incidenza delle operazioni con parti correlate sulla situazione patrimoniale, sul risultato economico e sui flussi finanziari è indicata nella seguente tabella di sintesi:

Descrizione
(milioni di euro)
Saldo al 31.12.2024 Saldo al 31.12.2023
Totale voce di
bilancio
Totale entità
correlate
Incidenza (%) Totale voce di
bilancio
Totale entità
correlate
Incidenza (%)
Rapporti patrimoniali
Attività finanziarie 81.675 13.519 16,6 81.272 12.644 15,6
Crediti commerciali 2.476 1.388 56,1 2.774 1.397 50,4
Altri crediti e attività 2.944 123 4,2 2.777 155 5,6
Disponibilità liquide e mezzi equivalenti 715 387 54,1 1.223 874 71,5
Fondi per rischi e oneri 999 48 4,8 1.228 ਦਰ 4,8
Passività finanziarie 94.688 18.255 19,3 96.863 18.095 18,7
Debiti commerciali 1.696 504 29,7 1.967 496 25,2
Altre passività 3.254 92 2,8 3.361 94 2,8
Rapporti economici
Ricavi e proventi 10.504 4.967 47,3 9.880 4.814 48,7
Altri ricavi e proventi 1.453 1.398 96,2 1.004 943 94,0
Costi per beni e servizi 2.918 1.798 61,6 2.640 1.539 58,3
Oneri dell'operatività finanziaria 683 82 12,0 633 74 11,7
Costo del lavoro 5.318 71 1,3 5.348 68 1,3
Altri costi e oneri 238 7 2,9 223 8 3,6
Oneri finanziari 136 દવે 43,4 111 38 34,2
Proventi finanziari 186 158 84,9 176 148 84,3
Flussi finanziari
Flusso di cassa netto dal(per) attività operativa 2.181 (261) n.a. 850 4.970 584,7
Flusso di cassa netto dal(per) attività di investimento (895) (47) 5,2 (843) (43) 5,1
Flusso di cassa dal(per) attività di finanziamento e operazioni con
alı azıonıstı
(1.794) (1.170) 65,2 (1.042) 758 n.a.

Dirigenti con responsabilità strategiche

Per Dirigenti con responsabilità strategiche si intendono gli Amministratori della Società, i membri del Collegio Sindacale e dell'Organismo di Vigilanza, i Responsabili di primo livello organizzativo e il Dirigente Preposto di Poste Italiane. Le relative competenze al lordo degli oneri e contributi previdenziali e assistenziali sono di seguito rappresentate:

Saldo al
31.12.2024 31.12.2023
20.256 14.343
698 580
1.195 (787)
5.849 4.936
27.998 19.072
Saldo al
Descrizione Saldo al Saldo al Variazioni
(migliaia di euro) 31.12.2024 31.12.2023
Compensi 262 263 (1)
Spese 9 3 ଚି
Totale 271 266 ട്

Le competenze sostenute per l'Organismo di Vigilanza della Società ammontano, per l'esercizio 2024, a circa 96 migliaia di euro. Nella determinazione delle stesse non si tiene conto dei compensi attribuiti ai dirigenti di Poste Italiane membri dell'OdV, che sono riversati al datore di lavoro.

Nel corso dell'esercizio non sono stati erogati finanziamenti a dirigenti con responsabilità strategiche e al 31 dicembre 2024 la Società non è creditrice per finanziamenti loro concessi.

Operazioni con fondo pensioni per dipendenti

Poste Italiane SpA e le società controllate che applicano il CCNL aderiscono al Fondo Pensione Fondoposte, ossia il Fondo Nazionale di Pensione Complementare per il Personale di Poste Italiane SpA costituito il 31 luglio 2002 nella forma di associazione senza scopo di lucro. Gli organi del Fondo sono l'Assemblea dei Delegati, il Consiglio di Amministrazione, il Presidente e il Vice Presidente del Consiglio di Amministrazione ed il Collegio dei Revisori contabili. La rappresentanza delle imprese e dei lavoratori negli organi del Fondo è disciplinata secondo il principio di pariteticità. La partecipazione degli associati alla vita del fondo è garantita mediante l'elezione diretta dei delegati nell'Assemblea.

5.6 ANALISI E PRESIDIO DEI RISCHI

PREMESSA

La nota "Analisi e presidio dei rischi" presenta informazioni sull'esposizione di Poste Italiane ai rischi di varia natura e include la trattazione relativa ai rischi di natura finanziaria (ai sensi dell'IFRS 7-Strumenti finanziari: Informazioni integrative) nonché ai rischi di altra natura per i quali si ritiene opportuno/necessario dare informativa, tenuto inoltre conto delle raccomandazioni pubblicate da ESMA e Consob396 nel corso dell'esercizio.

INFORMAZIONI DI NATURA QUALITATIVA

Rischi finanziari

La gestione delle operazioni d'impiego e di copertura dei rischi relative al Patrimonio BancoPosta e a Poste Italiane sono affidate a BancoPosta Fondi SpA SGR, mentre le attività di finanza, relative alla tesoreria e alle operazioni di funding a medio lungo termine, anche sul mercato dei capitali, nonché le iniziative di finanza straordinaria e agevolata sono affidate alla funzione Amministrazione, Finanza e Controllo.

396 Public statement ESMA32-193237008-8369 del 24 ottobre 2024 "European common enforcement priorities for 2024 annual financial reports" e Richiamo di attenzione n. 2/24 del 20 dicembre 2024.

La gestione finanziaria di Poste Italiane SpA è rappresentata prevalentemente dall'operatività del Patrimonio BancoPosta e dalle operazioni di finanziamento dell'attivo e impiego della liquidità propria.

L'operatività del Patrimonio BancoPosta è costituita, in particolare, dalla gestione attiva della liquidità raccolta su conti correnti postali, svolta in nome proprio ma con vincolo d'impiego in conformità alla normativa applicabile, e dalla gestione di incassi e pagamenti in nome e per conto di terzi. Le risorse provenienti dalla raccolta effettuata da clientela privata su conti correnti postali sono obbligatoriamente impiegate in titoli governativi dell'area euro e, per una quota non superiore al 50% dei fondi raccolti, in altri titoli assistiti dalla garanzia dello Stato italiano 397, mentre le risorse provenienti dalla raccolta effettuata presso la Pubblica Amministrazione sono depositate presso il MEF. Inoltre, nell'ambito del 50% della raccolta da clientela privata investibile in titoli garantiti dallo Stato italiano, è consentito al Patrimonio BancoPosta di impiegare fino a un massimo del 30% di tale quota nell'acquisto di crediti d'imposta cedibili ai sensi del Decreto Legge n.34/2020 (c.d Decreto Rilancio) e ss.mm.ii. ovvero altri crediti d'imposta cedibili ai sensi della normativa vigente398 .

Il profilo di impieghi si basa sulle risultanze delle attività di continuo monitoraggio delle caratteristiche comportamentali della raccolta in conti correnti postali e sull'aggiornamento del modello statistico/econometrico dell'andamento previsionale e prudenziale di persistenza delle masse raccolte. Al riguardo, la composizione del portafoglio mira a replicare la struttura finanziaria della raccolta su conti correnti postali presso la clientela privata. Per la gestione delle relazioni finanziarie fra la struttura della raccolta e degli impieghi è stato realizzato un appropriato sistema di Asset & Liability Management. Il citato sistema costituisce dunque il riferimento tendenziale della politica degli investimenti, al fine di contenere l'esposizione al rischio di tasso di interesse e di liquidità. Le disposizioni prudenziali introdotte con il terzo aggiornamento della circolare 285/2013 di Banca d'Italia equiparano BancoPosta alle banche sotto il profilo dei controlli, stabilendo che le relative attività siano esercitate nel rispetto delle disposizioni del TUB e del TUF. Il Patrimonio BancoPosta deve disporre pertanto di un sistema di controlli interni in linea con le previsioni della Circolare 285399, che prevede, tra l'altro, la definizione di un quadro di riferimento per la determinazione della propensione al rischio (Risk Appetite Framework - RAF400), il contenimento del rischio entro i limiti indicati dal RAF, la salvaguardia del valore delle attività e protezione dalle perdite e l'individuazione di operazioni di maggior rilievo da sottoporre al vaglio preventivo della funzione di controllo dei rischi.

La struttura patrimoniale BancoPosta, soggetta alle disposizioni prudenziali introdotte con il terzo aggiornamento della circolare 285/2013 di Banca d'Italia, risulta solida in ragione del CET1 ratio che, al 31 dicembre 2024, risulta pari a 19,4% e del Total Capital Ratio, che al 31 dicembre 2024, risulta pari al 22,6%. Il Leverage Ratio si posiziona a fine 2024 al 3,3%401, in lieve aumento rispetto al 31 dicembre 2023 come conseguenza della diminuzione dell'attivo dello Stato Patrimoniale, inclusivo dei correttivi ai fini del computo della Leva.

Per quanto riguarda invece le attività non comprese nel Patrimonio BancoPosta, e in particolare la gestione della liquidità propria, Poste Italiane, in base ad apposite linee guida in materia di investimento, si può avvalere di strumenti di impiego quali: titoli di Stato, titoli corporate/bancari di elevato standing creditizio, depositi bancari a termine e crediti d'imposta. Integra tali forme tecniche la gestione della liquidità propria con lo strumento del conto corrente postale, assoggettato allo stesso vincolo di impiego della raccolta effettuata da correntisti privati.

Nel contesto sopra descritto, gli obiettivi di una gestione finanziaria equilibrata e di monitoraggio dei principali profili di rischio/rendimento sono garantiti da strutture organizzative ispirate a criteri di separatezza e autonomia delle funzioni oltre

397 Come disposto dalla Legge del 27 dicembre 2006 n.296 e successive modifiche previste dalla Legge di stabilità 2015, n.190 del 23 dicembre 2014.

398 Come disposto dalla Legge n. 106 del 23 luglio 2021 del DL n.73 del 25 maggio 2021.

399 Cfr. in particolare le previsioni contenute nella Parte Prima - Titolo IV - Capitolo 3.

400 Quadro di riferimento che definisce, in coerenza con il massimo rischio assumibile, il business model e il piano strategico, la propensione al rischio, le soglie di tolleranza, i limiti di rischio, le politiche di governo dei rischi, i processi di riferimento necessari per definirli e attuarli.

703 401 Il CET1 ratio e il Total Capital Ratio già considerano la proposta di rafforzamento patrimoniale di 61 milioni di euro tramite accantonamento dell'utile dell'esercizio 2024, in applicazione di quanto disciplinato dall'art. 26 del Regolamento (UE) n. 575/2013.

che da specifici processi che regolano l'assunzione, la gestione e il controllo dei rischi finanziari, anche attraverso la progressiva implementazione di adeguati strumenti informatici.

In tale ambito, il Consiglio di Amministrazione di Poste Italiane SpA ha approvato in data 12 dicembre 2024 l'aggiornamento della Linea Guida Sistema di Controllo Interno e Gestione Rischi (SCIGR) quale strumento normativo per la disciplina integrata del Sistema di Controllo Interno e di Gestione dei Rischi di Poste Italiane SpA.

Organizzativamente, la gestione dei rischi finanziari avviene attraverso il coinvolgimento dei seguenti organi e funzioni:

  • il Comitato Controllo e Rischi, istituito nel 2015 come comitato endoconsiliare, ha il compito di supportare, con un'adeguata attività istruttoria, di natura propositiva e consultiva, le valutazioni e le decisioni del Consiglio di Amministrazione relative al sistema di controllo interno e di gestione dei rischi, nonché quelle relative all'approvazione delle relazioni periodiche a carattere finanziario e non finanziario;
  • il Comitato Servizi Finanziari e Assicurativi, istituito in data 19 marzo 2018 ha l'obiettivo di indirizzare le tematiche connesse allo sviluppo dei prodotti e servizi distribuiti da BancoPosta, in ottica di visione unitaria e integrata sull'intero portafoglio di offerta, nonché di presidiare l'andamento degli investimenti finanziari inerenti la raccolta proveniente da clientela privata;
  • la funzione Risk Management di BancoPosta che svolge l'attività di Misurazione e Controllo Rischi nel rispetto del principio della separatezza organizzativa delle strutture aventi funzioni di controllo rispetto a quelle aventi responsabilità di gestione;
  • apposite funzioni istituite presso Poste Italiane SpA e presso le società partecipate che esercitano attività finanziarie e assicurative (BancoPosta Fondi SpA SGR e Poste Vita SpA) svolgono l'attività di Misurazione e Controllo Rischi in ottemperanza al principio della separatezza organizzativa delle strutture aventi funzioni di controllo rispetto a quelle aventi responsabilità di gestione; i risultati di tali attività sono esaminati nell'ambito di appositi Comitati con funzione consultiva e aventi il compito di valutare in maniera integrata i principali profili di rischio.

Nella costruzione del Modello Rischi del Patrimonio BancoPosta si è tenuto conto, tra l'altro, della disciplina di Vigilanza prudenziale vigente per le banche e delle specifiche istruzioni per il BancoPosta, pubblicate dalla Banca d'Italia il 27 maggio 2014 a partire dal terzo aggiornamento alla Circolare n° 285 del 17 dicembre 2013.

I rischi finanziari ai quali Poste Italiane nel suo complesso è esposta sono declinati nelle tipologie di rischio di seguito indicate:

  • Rischio di mercato, definito come il rischio che il fair value o i flussi finanziari futuri di uno strumento finanziario fluttuino in seguito a variazioni dei prezzi di mercato. Il rischio di mercato comprende tre tipi di rischio:
    • o Rischio tasso di interesse sul fair value: è il rischio che il valore di uno strumento finanziario fluttui per effetto di modifiche dei tassi di interesse sul mercato. Le analisi eseguite su tale tipologia di rischio si riferiscono principalmente agli effetti delle variazioni dei tassi di mercato sul prezzo degli strumenti finanziari a tasso fisso o ricondotti a tasso fisso mediante operazioni di copertura di cash flow hedge e, in via residuale, agli effetti delle variazioni dei tassi di mercato sulla componente fissa degli strumenti finanziari a tasso variabile o ricondotti a tasso variabile mediante operazioni di copertura di fair value hedge. Tali effetti risultano tanto più significativi quanto maggiore è la duration dello strumento finanziario. L'analisi di sensitività al rischio di tasso delle posizioni interessate è stata calcolata in conseguenza di un ipotetico shift parallelo della curva dei tassi di mercato di +/- 100 bps, offrendo un riferimento di base, utilizzabile per apprezzare le potenziali variazioni del fair value, in caso di oscillazioni dei tassi di interesse.
    • o Rischio prezzo: è il rischio che il valore di uno strumento finanziario fluttui per effetto di variazioni dei prezzi di mercato, sia che le variazioni derivino da fattori specifici del singolo strumento o del suo emittente, sia da fattori

di mercato.

che influenzino tutti gli strumenti trattati sul mercato. Le analisi eseguite si riferiscono a quelle poste finanziarie attive classificate nelle categorie "fair value rilevato nelle altre componenti di Conto economico complessivo" ovvero "fair value rilevato a Conto economico", nonché a taluni strumenti finanziari derivati le cui fluttuazioni di valore sono rilevate nel Conto economico. Ai fini dell'analisi di sensitività, sono state prese in considerazione le posizioni potenzialmente esposte alle maggiori fluttuazioni di valore, e sottoposte a uno stress di variabilità

o Rischio valuta: è il rischio che il valore di uno strumento finanziario fluttui per effetto di modifiche dei tassi di cambio delle monete diverse da quella di conto. L'analisi di sensitività svolta tiene conto delle posizioni in valuta più significative, ipotizzando uno scenario di stress determinato dai livelli di volatilità del tasso di cambio per ciascuna posizione valutaria. In particolare, è stata applicata una variazione del tasso di cambio pari alla volatilità storica ad un anno, considerata rappresentativa delle possibili variazioni di mercato.

calcolato con riferimento alla volatilità storica ad un anno, considerata rappresentativa delle possibili variazioni

  • Rischio Spread o rischio Paese: è il rischio riconducibile a possibili flessioni dei prezzi dei titoli obbligazionari detenuti in portafoglio, dovute al deterioramento della valutazione di mercato della qualità creditizia dell'emittente. Il fenomeno è riconducibile alla significatività assunta dall'impatto dello spread tra tassi di rendimento dei debiti sovrani sul fair value dei titoli eurogovernativi, dove lo spread riflette la percezione di mercato del merito creditizio degli enti emittenti. La sensitività del valore del portafoglio dei Titoli emessi o garantiti dallo Stato italiano al rischio creditizio della Repubblica Italiana risulta superiore a quella riferita al solo movimento dei tassi di interesse c.d. "risk free". Tale situazione ha origine dal fatto che la variazione dello spread creditizio non è oggetto di copertura e riguarda l'intero portafoglio titoli e quindi sia la componente a tasso fisso, sia quella a tasso variabile. Infatti, in quest'ultimo caso i derivati di fair value, che trasformano il titolo in tasso variabile, coprono solo il rischio tasso di interesse "risk free" e non anche il rischio creditizio. Pertanto, una variazione dello spread creditizio impatta in eguale misura tanto sui titoli a tasso fisso che sui titoli a tasso variabile. La sensitivity allo spread è calcolata applicando uno shift alla curva dei rendimenti dei titoli governativi italiani. Rispetto al precedente esercizio, è stata valutata l'effettiva esposizione al rischio ed è stato ritenuto maggiormente significativo, in termini di potenziali impatti sui risultati, esclusivamente uno scenario peggiorativo delle condizioni dello stress, ovvero uno shift della curva pari a +100 bps.
  • Rischio di credito: definito come il rischio di inadempimento delle controparti verso le quali esistono posizioni attive, ad eccezione degli investimenti in azioni. Per informazioni di dettaglio in merito agli input, alle assunzioni e alle tecniche di stima utilizzate per il calcolo dell'Expected Credit Losses (ECL) si rimanda alla Nota 2.6 – Uso di stime – "Impairment e stage allocation degli strumenti finanziari".
  • Rischio di liquidità: definito come il rischio di incorrere in difficoltà nel reperire fondi, a condizioni di mercato, per far fronte agli impegni iscritti nel passivo. Poste Italiane applica una politica finanziaria mirata a minimizzare il rischio attraverso: la diversificazione delle forme di finanziamento a breve e a lungo termine e delle controparti, la disponibilità di linee di credito rilevanti in termini di ammontare e numero di banche affidanti, la distribuzione graduale e omogenea nel tempo delle scadenze della provvista a medio e lungo termine, l'adozione di modelli di analisi preposti al monitoraggio delle scadenze dell'attivo e del passivo.
  • Rischio tasso di interesse sui flussi finanziari: è definito come l'incertezza relativa al conseguimento di flussi finanziari futuri a seguito di fluttuazioni dei tassi di interesse sul mercato. Può derivare dal disallineamento - in termini di tipologie di tasso, modalità di indicizzazione e scadenze - delle poste finanziarie attive e passive tendenzialmente destinate a permanere fino alla loro scadenza contrattuale e/o attesa (c.d. banking book) che, in quanto tali, generano effetti economici in termini di margine di interesse, riflettendosi sui risultati reddituali dei futuri periodi. Le analisi eseguite si riferiscono agli effetti delle variazioni dei tassi di mercato sul conseguimento di flussi finanziari derivanti da titoli a tasso variabile o resi tali per effetto di operazioni di fair value hedge. L'analisi di sensitività al rischio di tasso dei flussi finanziari prodotti dagli strumenti interessati è effettuata ipotizzando uno shift parallelo della curva dei tassi di mercato di +/- 100 bps.

Rischio tasso di inflazione sui flussi finanziari: definito come l'incertezza relativa al conseguimento di flussi finanziari futuri a seguito di fluttuazioni dei tassi di inflazione rilevati sul mercato.

Rischio operativo

È definibile come il rischio di subire perdite derivanti dall'inadeguatezza o dalla disfunzione di procedure, risorse umane e sistemi interni, oppure da eventi esogeni. Rientrano in tale tipologia, tra l'altro, le perdite derivanti da frodi, errori umani, interruzioni dell'operatività, indisponibilità dei sistemi, inadempienze contrattuali, catastrofi naturali. Nel rischio operativo è compreso il rischio legale, mentre non sono inclusi quelli strategici e di reputazione.

Per far fronte a tale tipologia di rischio, il Patrimonio BancoPosta ha formalizzato un framework metodologico e organizzativo per l'identificazione, la misurazione e la gestione del rischio operativo connesso ai propri prodotti/processi.

Il framework descritto, basato su un modello di misurazione integrato (quali/quantitativo), ha consentito, nel tempo, il monitoraggio della rischiosità finalizzato a una sua sempre più consapevole gestione.

Nel corso dell'esercizio 2024 hanno avuto seguito attività di affinamento del framework di gestione dei rischi operativi volti all'efficientamento dei processi di raccolta delle perdite operative, al monitoraggio e reporting e alla mitigazione dei rischi, a cura di gruppi di lavoro interfunzionali. Sono state supportate, inoltre, le unità specialistiche e il responsabile del processo di analisi e valutazione del rischio informatico, in continuità con quanto già fatto nel corso del 2023 ed è stato rafforzato il monitoraggio dei piani di rientro del rischio informatico. Nell'ambito dei rischi informatici sono stati effettuati adeguamenti alla normativa interna in relazione al Regolamento (UE) 2022/2554 (Digital Operational Resilience Act, "DORA").

Tra le attività svolte nel corso del 2024 rilevano, inoltre, le valutazioni del profilo di rischio connesso alle operazioni di affidamento e di esternalizzazioni di attività del Patrimonio BancoPosta, l'affinamento del modello per le valutazioni exante del profilo di rischio connesso all'innovazione dell'offerta BancoPosta e/o a specifiche iniziative progettuali.

Alla data del 31 dicembre 2024, gli esiti della mappatura dei rischi condotta secondo il citato framework evidenziano a quali tipologie di rischio operativo i prodotti del Patrimonio BancoPosta risultano esposti. In particolare:

Tipologia Evento (Event Type) N. tipologie di rischio
Frode interna 27
Frode esterna 44
Rapporto di impiego e di sicurezza sul lavoro 8
Clientela, prodotti e prassi operative 38
Danni a beni materiali
Interruzioni dell'operatività e disfunzioni dei sistemi 8
Esecuzione, gestione e consegna del processo 105
Totale al 31 dicembre 2024 234

Per le tipologie mappate, sono state raccolte e classificate le relative fonti di rischio (perdite interne, perdite esterne, analisi di scenario e indicatori di rischio) al fine di costituire l'input completo per il modello di misurazione integrata. L'attività di misurazione sistematica dei rischi mappati ha consentito la prioritizzazione degli interventi di mitigazione e la relativa attribuzione al fine di contenerne gli impatti prospettici.

Rischio reputazionale

Il principale elemento del rischio reputazionale a cui l'attività di Poste Italiane è fisiologicamente esposta è connesso all'andamento delle performance di mercato ed è riconducibile prevalentemente all'attività di distribuzione dei prodotti del risparmio postale e all'attività di collocamento di strumenti di investimento emessi da soggetti terzi (obbligazioni, Certificates e Fondi Immobiliari) ovvero da parte di Società del Gruppo (polizze assicurative emesse dalla controllata Poste Vita SpA e Fondi Comuni di Investimento gestiti da BancoPosta Fondi SpA SGR).

Rischi legati al cambiamento climatico

Poste Italiane è consapevole della rilevanza che assume in termini di capillarità all'interno del territorio in cui opera e dei rischi ai quali è esposta. Per cercare di contrastare tali rischi, considerando i potenziali impatti economici derivanti dai rischi legati al cambiamento climatico, la Società:

  • si pone l'obiettivo di ridurre il proprio impatto ambientale e contribuire alla transizione low-carbon dell'economia del Paese; nonché
  • adotta un approccio responsabile nello svolgimento delle proprie attività.

Per una corretta gestione delle tematiche ambientali, è stato costituito uno specifico Comitato endoconsiliare. Il Comitato di Sostenibilità ha il compito di coadiuvare il Consiglio di Amministrazione, che approva le linee guida e le strategie di sostenibilità, supportandolo nelle valutazioni e decisioni relative ai fattori ambientali, sociali e di governance.

L'approccio di Poste Italiane sul rischio climatico è oggetto di estensivo reporting nella specifica sezione della Rendicontazione di Sostenibilità all'interno della Relazione sulla gestione sulle tematiche relative alla gestione dei rischi e delle opportunità legate al cambiamento climatico, alla quale si rimanda per una trattazione completa, nonché alla Nota 2.7 - Cambiamento climatico e contesto macroeconomico dei presenti conti annuali.

INFORMAZIONI DI NATURA QUANTITATIVA

Si riportano di seguito, le informazioni quantitative sull'esposizione ai rischi finanziari per Poste Italiane SpA.

Rischio di tasso di interesse sul fair value

31.12.2023 31.12.2024
Descrizione
(milioni di euro)
Esposizione al rischio Esposizione al rischio Impatti Riserve di Patrimonio
netto al lordo delle imposte
Nominale Fair Value Nominale Fair Value +100bps -100bps
Attività finanziarie Patrimonio BancoPosta
Attività finanziarie al FVTOCI
34.859 33.069 33.795 33.645 (1.201) 1.246
Strumenti finanziari derivati 452 3 52 (64)
Attività finanziarie patrimonio non destinato
Attività finanziarie al FVTOCI
110 00 110 102 (3) 3
Passività finanziarie Patrimonio BancoPosta
Strumenti finanziari derivati
150 (1) 18 (23)
Totale 34.969 33.168 34.507 33.749 (1.134) 1.162

Le Attività finanziarie al fair value rilevato nelle altre componenti di Conto economico complessivo che rilevano al rischio in commento sono costituite da titoli di Stato a reddito fisso detenuti principalmente dal Patrimonio BancoPosta di cui: titoli a tasso fisso per 13.295 milioni di euro, titoli a tasso variabile ricondotti a posizioni di tasso fisso mediante interest rate swap di cash flow hedge per 6.674 milioni di euro, titoli a tasso variabile per 1.538 milioni di euro (di cui titoli indicizzati all'inflazione per 879 milioni di euro) e titoli a tasso fisso o variabile (originariamente indicizzati all'inflazione) ricondotti a posizioni a tasso variabile mediante contratti derivati di fair value hedge per 12.240 milioni di euro (di cui 2.697 milioni di euro forward start).

Gli strumenti finanziari derivati che rilevano al rischio in commento sono relativi a contratti di vendita a termine di titoli di Stato per un nominale di 602 milioni di euro, classificati come derivati di copertura di cash flow hedge, stipulati dal Patrimonio BancoPosta.

Al 31 dicembre 2024, con riferimento all'esposizione al rischio di tasso dovuta alla durata media finanziaria dei portafogli e principalmente riferibile al Patrimonio BancoPosta, la duration402 degli impieghi complessivi è passata da 5,06 a 5,74.

Rischio prezzo

31.12.2023 31.12.2024
Descrizione
(milioni di euro)
Esposizione al
rischio
Esposizione al
rischio
Impatti Risultato prima
delle imposte
Impatti Riserve di Patrimonio
netto al lordo delle imposte
+ Vol 260gg - Vol 260gg + Vol 260gg - Vol 260gg
Attività finanziarie Patrimonio BancoPosta
Attività finanziarie al FVTOCI l
Azioni 1
Attività finanziarie al FVTPL 26 34 6 (6)
Azioni 26 34 6 (6)
Attività finanziarie Patrimonio non destinato
Attività finanziarie al FVTOCI 345 249 70 (70)
Azioni 345 249 70 (70)
Passività finanziarie Patrimonio BancoPosta
Strumenti finanziari derivati (3) (8) (5) 5
Fair value vs. conto economico (3) (8) (5) 5
Totale 368 275 1 (1) 70 (70)

Gli strumenti finanziari che rilevano al rischio in commento, riguardano:

  • Attività finanziarie al fair value rilevato nelle altre componenti di Conto economico complessivo costituite dalle azioni detenute dal Patrimonio non destinato nella società Nexi SpA;
  • Attività finanziarie al fair value rilevato a Conto economico relative ad azioni privilegiate detenute dal Patrimonio BancoPosta in Visa Incorporated. Ai fini dell'analisi di sensitivity, è stato associato il corrispondente valore delle azioni Classe A, tenuto conto della volatilità delle azioni quotate sul NYSE;

Strumenti finanziari derivati relativi al contratto di vendita a termine di 95.000 azioni ordinarie Visa Incorporated.

Le azioni nelle società Moneyfarm Holding Ltd, sennder Technologies GmbH, Milkman e Scalapay Limited classificate tra le Attività finanziarie al fair value rilevato nelle altre componenti di Conto economico complessivo e detenute dal Patrimonio non destinato, non sono oggetto di sensitivity nella tabella che precede.

Rischio valuta

Rischio valuta
31.12.2023 31.12.2024
Descrizione
(milioni di euro)
Posizione in
USD
Posizione in
GBP
Posizione in
Euro
Posizione in
USD
Posizione in
GBP
Posizione in
Euro
Impatti Risultato prima
delle imposte
Impatti Riserve di Patrimonio
netto al lordo delle imposte
+ Vol 260gg - Vol 260gg + Vol 260gg - Vol 260gg
Attività finanziarie Patrimonio BancoPosta
Attività finanziarie al FVTPL
29 1 26 35 - 34 2 (2) 1
Attività finanziarie Patrimonio non destinato
Attività finanziarie al FVTOCI
l 48 ર્ફર્ 1 47 56 1 2 (2)
Passività finanziarie Patrimonio BancoPosta
Strumenti finanziari derivati
(3) l (3) (a) - (8) (2) 2 -
Totale 26 48 78 27 47 82 1 1 2 (2)

402 La duration è l'indicatore utilizzato per stimare la variazione percentuale del prezzo corrispondente ad una determinata variazione dei rendimenti di mercato.

Al 31 dicembre 2024 il rischio in commento riguarda:

  • l'investimento azionario in Visa Incorporated da parte del Patrimonio BancoPosta e il relativo strumento finanziario derivato stipulato sulle azioni ordinarie;
  • l'investimento azionario nella società MFM Holding Ltd da parte del Patrimonio non destinato.

Di seguito è inoltre riportato il rischio riguardante la posizione commerciale netta in DSP403 detenuta da Poste Italiane SpA e utilizzata a livello mondiale per il regolamento delle posizioni commerciali tra Operatori Postali:

Rischio valuta DSP
31.12.2023 31.12.2024
Descrizione
(milioni di euro)
Posizione in
DSP
Posizione in
EUR
Posizione in
DSP
Posizione in
EUR
Impatti Risultato prima
delle imposte
+ Vol 260gg - Vol 260gg
Attività correnti in DSP 77 94 88 107 3 (3)
Passività correnti in DSP (67) (82) (64) (78) (2) 2
Totale 10 12 24 29 1 (1)

Rischio spread

L'esercizio 2024 è stato caratterizzato da una riduzione dei rendimenti dei titoli di Stato italiani (il BTP a 10 anni passa da 3,7% a 3,52%), che ha portato lo spread BTP-Bund a 116 punti base rispetto ai 168 dello scorso anno. Tali movimenti hanno determinato un incremento del prezzo dei titoli in portafoglio.

Si riporta di seguito l'esito dell'analisi di sensitività404 al rischio spread effettuata al 31 dicembre 2024:

31.12.2023 31.12.2024
Descrizione
(milioni di euro)
Esposizione al rischio Esposizione al rischio Impatti Riserve di
Patrimonio netto al
lordo delle imposte
Nominale Fair value Nominale Fair value +100bps
Attività finanziarie BancoPosta
Attività finanziarie al FVTOCI
34.859 33.069 33.795 33.645 (3.346)
Strumenti finanziari derivati 1 452 3 56
Attività finanziarie Patrimonio non destinato
Attività finanziarie al FVTOCI
110 ਰੂਰ 110 102 (3)
Passività finanziarie BancoPosta
Strumenti finanziari derivati
l 1 150 (1) 19
Totale 34.969 33.168 34.507 33.749 (3.274)

Le Attività finanziarie al fair value rilevato nelle altre componenti di Conto economico complessivo riguardano titoli di Stato a reddito fisso detenuti principalmente dal Patrimonio BancoPosta, e hanno subito una variazione complessiva del fair value positiva di circa 847 milioni di euro: tale variazione è stata rilevata a Conto economico per 252 milioni di euro per la parte relativa alla variazione di fair value dei titoli oggetto di copertura dal rischio tasso di interesse, mentre la variazione del fair value dei titoli non coperti e della componente relativa al rischio spread (non oggetto di copertura), è riflessa nel patrimonio netto per 595 milioni di euro.

Per completezza di informazione, si evidenzia che un'eventuale variazione dello spread non comporterebbe effetti contabili sul portafoglio delle attività finanziarie valutate al costo ammortizzato, ma inciderebbe unicamente sull'ammontare delle plus/minus latenti. In altri termini, i titoli a reddito fisso valutati al costo ammortizzato riferibili interamente al Patrimonio BancoPosta che al 31 dicembre 2024 ammontano a 31.108 milioni di euro (nominale di 30.866 milioni di euro) e il cui fair

403 Valuta sintetica determinata dalla media ponderata dei tassi di cambio di quattro valute principali (Euro, Dollaro USA, Sterlina Britannica, Yen Giapponese).

404 Ai fini della sensitivity è stata utilizzata la curva tasso swap e la curva BTP (tasso swap a 10 anni pari a 236 bps e lo spread del BTP rispetto al tasso swap a 10 anni pari a 116 bps).

value è di 29.647 milioni di euro, a seguito di un incremento di 100 bps dello spread, subirebbero una variazione negativa del fair value, non riflessa nei dati contabili, di circa 2,8 miliardi di euro.

Le variazioni dello spread non rilevano ai fini dei requisiti patrimoniali richiesti al Patrimonio BancoPosta non essendo le riserve di fair value comprese nei "fondi propri" utili ai fini di vigilanza.

Rischio di credito

Le informazioni relative all'esposizione al rischio di credito sono presentate nella seguente sezione esclusivamente per le attività finanziarie diverse dai crediti commerciali e dagli altri crediti e attività soggette alle disposizioni in materia di riduzione di valore, per la cui informativa si rimanda alla Nota A8 – Crediti commerciali e alla Nota A9 – Altri crediti e attività.

Esposizione al rischio di credito

Si riporta di seguito l'esposizione al rischio di credito delle Attività finanziarie per le quali, ai fini dell'applicazione delle disposizioni in materia di riduzione di valore, è utilizzato il General deterioration model. L'analisi mostra l'esposizione per classe di attività finanziarie suddivise per stage. Gli importi si riferiscono al valore contabile lordo (costo ammortizzato al lordo dell'ECL), se non diversamente indicato, e non tengono in considerazione garanzie o altri strumenti di attenuazione del rischio di credito.

Descrizione da AAA a AA- da A+ a BBB- da BB+ a C Effetti della
(milioni di euro) Stage 1 Stage 2 Stage 1 Stage 2 Stage 1 Stage 2 Not Rated copertura Totale
2024
Attività finanziarie al costo ammortizzato
Valore contabile lordo 9 44.920 - 44.929
Fondo a copertura perdite attese (17) - (17)
Totale Costo ammortizzato al 31 dicembre 2024 9 44.903 504 (1.082) 44.334
Attività finanziarie al FVTOCI
Valore contabile lordo 34.499 34.499
Fondo a copertura perdite attese - OCI (14) - (14)
Valore contabile - Fair value al 31 dicembre 2024 33.645 33.645
2023
Attività finanziarie al costo ammortizzato
Valore contabile lordo 44.289 - 44.289
Fondo a copertura perdite attese (23) - (23)
Totale Costo ammortizzato al 31 dicembre 2023 44.266 - 536 (1.944) 42.858
Attività finanziarie al FVTOCI
Valore contabile lordo 35.512 1 35.512
Fondo a copertura perdite attese - OCI (18) - (18)
Valore contabile - Fair value al 31 dicembre 2023 33.069 33.069

Relazione Finanziaria Annuale 2024

Gruppo Poste Italiane I bilanci di Poste Italiane al 31 dicembre 2024

Descrizione da AAA a AA- da A+ a BBB- da BB+ a C Effetti della
(milioni di euro) Stage 1 Stage 2 Stage 1 Stage 2 Stage 1 Stage 2 Not Rated copertura Totale
2024
Attività finanziarie al costo ammortizzato
Valore contabile lordo
441 441
Fondo a copertura perdite attese (21) (21)
Totale Costo ammortizzato al 31 dicembre 2024 420 424
Attività finanziarie al FVTOCI
Valore contabile lordo 103 - 103
Valore contabile - Fair value al 31 dicembre 2024 I 102 102
2023
Attività finanziarie al costo ammortizzato
Valore contabile lordo 434 l 434
Fondo a copertura perdite attese (21) (21)
Totale Costo ammortizzato al 31 dicembre 2023 413 417
Attività finanziarie al FVTOCI
Valore contabile lordo 101 - 101
Valore contabile - Fair value al 31 dicembre 2023 ਰੇਰੇ 99

Le Attività finanziarie al costo ammortizzato che rilevano al rischio in commento riguardano: titoli a reddito fisso detenuti dal Patrimonio BancoPosta con un valore contabile lordo di 32.203 milioni di euro decrementato di complessivi 1.095 milioni di euro per tener conto degli effetti della copertura di fair value hedge e del relativo fondo impairment; finanziamenti e crediti con un valore contabile lordo di 13.157 milioni di euro di cui 9.972 milioni di euro riferiti al Patrimonio BancoPosta e derivanti dai Depositi presso il MEF e 414 milioni di euro riferiti al Patrimonio non destinato e relativi a finanziamenti e conti correnti di corrispondenza attivi verso imprese controllate.

Le Attività finanziarie al fair value rilevato nelle altre componenti di Conto economico complessivo che rilevano al rischio in commento riguardano titoli a reddito fisso detenuti principalmente dal Patrimonio BancoPosta.

Di seguito si espone inoltre l'analisi sulla concentrazione del rischio di credito per classe di attività finanziarie sulla base della controparte.

31.12.2024 31.12.2023
Descrizione
(milioni di euro)
Valore contabile lordo Fondo a copertura
perdite attese
Fondo a copertura
perdite attese
Attività finanziarie Patrimonio BancoPoste
Attività finanziarie al Costo ammortizzato 44.929 (17) 44.289 (23)
Sovereign
Corporate
Banking
39.273
5.044
612
(16)
(1)
-
38.406
4.937
946
(21)
(2)
-
Attività finanziarie al FVTOCI 34.499 (14) 35.512 (18)
Sovereign 34.499 (14) 35.512 (18)
Attività finanziarie Patrimonio non destinato
Attività finanziarie al Costo ammortizzato 441 (21) 438 (21)
Corporate
Banking
440 (21)
1
438 (21)
-
Attività finanziarie al FVTOCI 103 - 101 -
Sovereign 103 - 101 -
Totale 79.972 (52) 80.340 (62)

Garanzie e altri strumenti di attenuazione del rischio di credito

Ai fini della mitigazione del rischio di credito, la Società adotta strumenti di attenuazione del rischio di credito e di controparte. In particolare, con riferimento al Patrimonio BancoPosta, il rischio di controparte è mitigato, relativamente ai contratti derivati di copertura e alle operazioni di pronti contro termine, stipulando master netting agreement e richiedendo collateral in cash o titoli di Stato; con riferimento al rischio di credito, inoltre, sono presenti garanzie dello Stato su taluni titoli.

Al 31 dicembre 2024, la Società non detiene strumenti finanziari assistiti da garanzie o altri strumenti di attenuazione del rischio di credito per i quali non sia stato rilevato un fondo a copertura perdite attese (salvo il caso di impiego temporaneo della liquidità in pronti contro termine attivi).

Le principali tipologie di strumenti di attenuazione del rischio di credito adottate da Poste Italiane sono di seguito dettagliate:

Titoli a reddito fisso

I titoli di debito detenuti, principalmente dal Patrimonio BancoPosta, assistiti da garanzia o altri strumenti di attenuazione del rischio di credito sono i titoli emessi da CDP SpA garantiti dallo Stato Italiano e sottoscritti dal Patrimonio BancoPosta per un valore nominale di 3.000 milioni di euro al 31 dicembre 2024, rilevati tra le attività finanziarie al costo ammortizzato; per la determinazione delle perdite attese, si è tenuto conto della PD della Repubblica italiana.

Strumenti finanziari derivati e contratti di Pronti Contro Termine

Al fine di ridurre le esposizioni al rischio di controparte, Poste Italiane stipula contratti standard ISDA (con allegato CSA), e contratti GMRA che disciplinano rispettivamente la collateralizzazione per le operazioni in derivati e in pronti contro termine.

Inoltre, al fine di mitigare il rischio di controparte e avere un più facile accesso al mercato, a partire da dicembre 2017, il Patrimonio BancoPosta stipula contratti di Pronti contro termine principalmente attraverso la Controparte Centrale "Cassa Compensazione e Garanzia". A partire dal 2021, alcuni derivati stipulati dal Patrimonio BancoPosta tramite contratti bilaterali, vengono veicolati ad una Controparte Centrale Qualificata per il clearing centralizzato grazie ai servizi erogati da un clearing broker.

La quantificazione delle posizioni in derivati e in Pronti contro termine e i relativi strumenti di attenuazione del rischio sono illustrati nella Nota 5.12 – "Ulteriori informazioni - Compensazioni di attività e passività finanziarie" alla quale si rimanda.

Misurazione dell'ECL

Nelle tabelle di seguito si forniscono, per le Attività finanziarie, la riconciliazione tra il saldo di apertura e il saldo di chiusura del fondo previsto dall'IFRS 9 a presidio delle perdite attese.

Rischio di credito - Dettaglio fondo a copertura delle perdite attese sugli strumenti finanziari del Patrimonio BancoPosta
-- ---------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------- --
Descrizione
(milioni di euro)
Attività finanziarie al Costo ammortizzato Attività finanziarie al FVTOCI
Stage 1 Totale Stage Totale
Saldo al 1º gennaio 2024 23 23 19 19
lmpairment strumenti finanziari in portafoglio all'inizio del periodo 1 l
Reversal strumenti finanziari in portafoglio all'inizio del periodo (e) (6) (4) (4)
lmpairment strumenti finanziari acquistati/erogati nel periodo 2 N
Reversal per write off 1 1 l
Reversal per vendite/incasso (1) (1) (3) (3)
Saldo al 31 dicembre 2024 17 17 14 14

Descrizione
(milioni di euro)
Attività finanziarie al Costo ammortizzato Attività finanziarie al FVTOCI
Stage 1 Totale Stage Totale
Saldo al 1º gennaio 2024 21 21
lmpairment strumenti finanziari in portafoglio all'inizio del periodo
Reversal strumenti finanziari in portafoglio all'inizio del periodo 1 1
lmpairment strumenti finanziari acquistati/erogati nel periodo 1 1
Reversal per write off 1 1
Reversal per vendite/incasso 1 1
Saldo al 31 dicembre 2024 21 21

Al 31 dicembre 2024 la stima delle perdite attese sugli strumenti finanziari al costo ammortizzato comprende per 13 milioni di euro il fondo relativo ai Titoli a reddito fisso detenuti dal Patrimonio BancoPosta (diminuito di 5 milioni di euro rispetto al 31 dicembre 2023) e per 20 milioni di euro il fondo relativo al credito residuo verso Invitalia SpA per la cessione di Banca del Mezzogiorno-MedioCreditoCentrale SpA (invariato rispetto al 31 dicembre 2023).

Al 31 dicembre 2024 la stima delle perdite attese sugli strumenti finanziari al fair value rilevato nelle altre componenti di Conto economico complessivo di 14 milioni di euro riguarda il fondo relativo ai Titoli di stato detenuti principalmente dal Patrimonio BancoPosta (diminuito di 5 milioni di euro rispetto al 31 dicembre 2023).

Rischio di liquidità

Di seguito il raffronto tra passività e attività in essere al 31 dicembre 2024:

Decrizione 31.12.2024 31.12.2023
(milioni di euro) Entro l'esercizio tra 1 e 5 anni oltre 5 anni Totale Entro l'esercizio tra 1 e 5 anni oltre 5 anni Totale
Passività finanziarie Patrimonio BancoPosta 40.036 19.766 31.092 90.894 41.461 21.702 30.913 94.076
Passività finanziarie Patrimonio non destinato 1.219 2.065 719 4.003 2.117 2.006 249 4.372
Debiti commerciali 1.696 I l 1.696 1.967 I I 1.967
Altre passività 1.385 1.870 l 3.255 1.436 1.925 3.362
Totale passivo 44.336 23.701 31.811 99.848 46.981 25.633 31.163 103.777

Nella tabella che precede i flussi di cassa previsti in uscita sono distinti per scadenza e i debiti per conti correnti postali classificati tra le Passività finanziarie del Patrimonio BancoPosta rappresentati in base al modello statistico/econometrico dell'andamento previsionale e prudenziale di persistenza delle masse raccolte. I rimborsi in linea capitale, al relativo valore nominale, sono aumentati degli interessi calcolati, ove applicabile, in base alla curva dei tassi di interesse al 31 dicembre 2024.

Descrizione 31.12.2024 31.12.2023
(milioni di euro) Entro l'esercizio tra 1 e 5 anni oltre 5 anni Totale Entro l'esercizio tra 1 e 5 anni oltre 5 anni Totale
Attività finanziarie Patrimonio BancoPosta 18.688 18.799 76.634 114 121 20.050 19.144 76.135 115.329
Attività finanziarie Patrimonio non destinato 59 242 533 834 80 209 552 841
Crediti commerciali 2.475 1 2 476 2.774 1 2.775
Altri crediti e attività 1.186 1.750 12 2 948 982 1.784 17 2.783
Crediti d'imposta L.77/2020 1.833 4.152 1.727 7 712 1.760 5.178 2.378 9 316
Cassa e Depositi BancoPosta 4.290 4 290 4.671 4.671
Disponibilità liquide e mezzi equivalenti 715 715 1.222 1.222
Totale Attivo 29.246 24.944 78.906 133.096 31.539 26.316 79.082 136.937

Con riferimento alle attività, i flussi di cassa in entrata sono distinti per scadenza, esposti al loro valore nominale e aumentati, ove applicabili, degli interessi da incassare. Gli investimenti comprendono gli impieghi in titoli detenuti principalmente dal Patrimonio BancoPosta, rappresentati in base ai flussi di cassa attesi, composti dal valore di rimborso dei titoli in portafoglio e dalle relative cedole di interesse alle diverse scadenze.

Il rischio di liquidità in Poste Italiane SpA è principalmente riconducibile alla raccolta da parte del Patrimonio BancoPosta

Gruppo Poste Italiane I bilanci di Poste Italiane al 31 dicembre 2024

in conti correnti postali e carte prepagate405 (74.823 milioni di euro) e al connesso impiego in titoli eurogovernativi e/o garantiti dallo Stato Italiano (99.406 milioni di euro), alla marginazione inerente l'operatività in derivati nonché ai crediti d'imposta acquistati in riferimento al Decreto Rilancio n. 34/2020 (poi convertito con Legge n. 77 del 17 luglio 2020). Il rischio eventuale può derivare da un disallineamento (o mismatch) fra le scadenze degli investimenti in titoli e quelle contrattuali (a vista) delle passività in conti correnti, tale da non consentire il fisiologico soddisfacimento delle obbligazioni verso i correntisti. L'eventuale mismatch fra attività e passività viene monitorato mediante il raffronto tra lo scadenzario delle attività e il modello statistico che delinea le caratteristiche comportamentali di ammortamento della raccolta in conti correnti postali secondo i diversi livelli di probabilità di accadimento e che ne ipotizza il progressivo completo riscatto entro un arco temporale di ventitre anni per la clientela retail, di sei anni per la clientela business, di dieci anni per le carte Postepay ed entro sei anni per la clientela Pubblica Amministrazione.

Infine, per una corretta valutazione del rischio di liquidità, è opportuno tener conto che gli impieghi costituiti in "titoli eurogovernativi", se non vincolati, possono essere assimilati ad Attività Prontamente Liquidabili (APL); tali titoli sono utilizzabili come collateral nell'ambito di operazioni interbancarie di pronti contro termine di finanziamento (operazioni normalmente effettuate in ambito BancoPosta).

Per far fronte ad eventuali esigenze di liquidità, inoltre, sono di seguito presentate le informazioni inerenti le linee di credito committed e uncommitted a disposizione della Società nonché i relativi utilizzi:

Descrizione
(milioni di euro)
Saldo al
31.12.2024
Saldo al
31.12.2023
Linee di credito committed 2.750 2.450
Finanziamenti a breve 2.750 2.450
Linee di credito uncommitted 2.144 2.080
Finanziamenti a breve 910 960
Scoperti di c/c 184 184
Crediti di firma 1.050 936
Totale 4.894 4.530
Utilizzi committed l
Finanziamenti a breve
Utilizzi uncommitted 648 525
Finanziamenti a breve
Crediti di firma (*) 648 525
Totale 648 525

(*) Al 31 dicembre 2024 i crediti di firma sono utilizzati per 365 milioni di euro nell'interesse di Poste Italiane SpA e per 283 milioni di euro nell'interesse di società del Gruppo.

A fronte delle linee di credito disponibili non è stata costituita alcuna forma di garanzia reale.

Al 31 dicembre 2024 non sono state utilizzate linee di credito committed e uncommitted per finanziamenti a breve.

Le linee di credito a revoca uncommitted risultano disponibili anche per l'operatività overnight del Patrimonio BancoPosta. Inoltre, a decorrere dal 5 dicembre 2023 può accedere ad una linea di finanziamento committed a tre anni concessa da Cassa Depositi e Prestiti per operazioni in Pronti contro termine fino ad un massimo di 3 miliardi di euro, non utilizzata al 31 dicembre 2024. Infine, per l'operatività interbancaria intraday, il Patrimonio BancoPosta può accedere ad

405 Dal 1° ottobre 2018 le carte prepagate sono di competenza di PostePay SpA. La liquidità raccolta tramite tali carte viene trasferita al BancoPosta che provvede ad investire i fondi raccolti in titoli governativi dell'area euro o altri titoli assistiti dalla garanzia dello Stato italiano. Pertanto ai fini delle specifiche analisi di rischio permangono le logiche relative a ciascun modello sottostante le diverse tipologie di raccolta.

un'anticipazione infragiornaliera di Banca d'Italia e garantita da titoli di valore nominale pari a 2.900 milioni di euro, non utilizzata al 31 dicembre 2024.

Infine, Poste Italiane SpA ha in essere al 31 dicembre 2024 un programma EMTN – Euro Medium Term Note di 2,5 miliardi di euro, grazie al quale può reperire sul mercato dei capitali ulteriori 2 miliardi di euro. Nell'ambito di tale programma, nel mese di dicembre 2024 è stata rimborsata la prima tranche del valore nominale di 500 milioni di euro del prestito senior unsecured emesso da Poste Italiane il 10 dicembre 2020.

Rischio di tasso di interesse sui flussi finanziari

Nel dettaglio, gli strumenti finanziari che rilevano al rischio in commento riguardano principalmente:

• Crediti classificati tra le Attività finanziarie al costo ammortizzato di complessivi 20.895 milioni di euro di cui: 1.187 milioni di euro per depositi in garanzia prestati come collateral di passività per strumenti finanziari derivati e pronti contro termine e per la riserva di liquidità depositata presso CC&G per eventuali marginazioni infragiornaliere detenuti dal Patrimonio BancoPosta; 9.972 milioni di euro per l'attività di impiego della liquidità proveniente dalla raccolta su conti correnti postali della Pubblica Amministrazione impiegata presso il MEF; 408 milioni di euro per finanziamenti e conti correnti di corrispondenza attivi verso imprese controllate riferiti al Patrimonio non destinato;

  • Titoli di Stato a reddito fisso detenuti dal Patrimonio BancoPosta di cui 9.327 milioni di euro classificati tra le Attività finanziarie al costo ammortizzato e 11.105 milioni di euro classificati tra le Attività finanziarie valutate al fair value rilevato nelle altre componenti di Conto economico complessivo. In particolare, rilevano al rischio in commento titoli a tasso variabile per un nominale complessivo di 650 milioni di euro, titoli a tasso fisso ricondotti a posizioni a tasso variabile attraverso la stipula di contratti derivati di fair value hedge per un nominale complessivo di 17.212 milioni di euro (di cui 2.351 milioni di euro di titoli la cui copertura di fair value hedge inizia a produrre i suoi effetti nei 12 mesi successivi al periodo in commento) e titoli per un valore nominale complessivo di 2.570 milioni di euro con rendimento legato all'inflazione, oggetto di copertura di fair value hedge.
  • Disponibilità liquide e mezzi equivalenti di cui 346 milioni di euro per il deposito detenuto presso il MEF sul conto corrente operativo c.d. conto "Buffer" e depositi bancari a tasso variabile per circa 324 milioni di euro detenuti principalmente dal Patrimonio non destinato (75 milioni di euro al 31 dicembre 2023);
  • Passività finanziarie del Patrimonio BancoPosta di cui 2.225 milioni di euro per Finanziamenti relativi a operazioni di pronti contro termine a tasso variabile e 1.539 milioni di euro per depositi in garanzia ricevuti come collateral per strumenti finanziari derivati e pronti contro termine;
  • Finanziamenti a tasso variabile classificati tra le Passività finanziarie del Patrimonio non destinato di cui 450 milioni di euro stipulato con la BEI nel mese di novembre 2024.

Rischio di tasso di inflazione sui flussi finanziari

31.12.2023 31.12.2024
Descrizione Esposizione al rischio Esposizione al rischio
(milioni di euro) Nominale Valore di
Bilancio
Nominale Valore di
Bilancio
Attività finanziarie Patrimonio BancoPosta
Attività finanziarie al FVTOCI 1.009 1.116 783 879
Titoli a reddito fisso 1.009 1.116 783 879
Attività finanziarie al Costo ammortizzato 292 328 242 280
Titoli a reddito fisso 292 328 242 280
Totale 1.301 1.444 1.025 1.159

Al 31 dicembre 2024, il rischio di tasso di inflazione sui flussi finanziari riguarda i titoli di Stato indicizzati all'inflazione, che non sono stati oggetto di copertura di cash flow hedge o fair value hedge e sono interamente detenuti dal Patrimonio BancoPosta. I risultati delle analisi di sensitività effettuate sui titoli in commento non evidenziano effetti significativi sul risultato prima delle imposte.

5.7 FAIR VALUE DEGLI STRUMENTI FINANZIARI

5.7.1 TECNICHE DI VALUTAZIONE DEL FAIR VALUE

Poste Italiane si è dotata di una Policy sul fair value che disciplina i principi e le regole generali che governano il processo di determinazione del fair value ai fini della redazione del Bilancio, ai fini delle valutazioni di risk management e a supporto delle attività condotte sul mercato dalla funzione Finanza. I principi generali per la valutazione a fair value degli strumenti finanziari non sono variati rispetto al 31 dicembre 2023 e sono stati individuati nel rispetto delle indicazioni provenienti dai principi contabili di riferimento e da Banca d'Italia. Le metodologie di dettaglio sono state aggiornate, ove necessario, per tenere conto delle evoluzioni dell'operatività e delle prassi di mercato registrate nel corso dell'esercizio.

In conformità a quanto indicato dall'IFRS 13 - Valutazione del fair value, di seguito si descrivono le tecniche di valutazione del fair value utilizzate da Poste Italiane.

Le attività e passività interessate (nello specifico, attività e passività iscritte al fair value e attività e passività iscritte al costo ovvero al costo ammortizzato, per le quali si fornisce il fair value nelle note di bilancio) sono classificate in base ad una scala gerarchica che riflette la rilevanza delle fonti utilizzate nell'effettuare le valutazioni.

La scala gerarchica è composta dai 3 livelli di seguito rappresentati.

Livello 1: appartengono a tale livello le valutazioni di fair value effettuate tramite prezzi quotati (non rettificati) in mercati attivi per attività o passività identiche a cui l'entità può accedere alla data di valutazione. Per Poste Italiane rilevano le seguenti categorie di strumenti finanziari:

Titoli obbligazionari quotati su mercati attivi:

  • Titoli obbligazionari emessi da Enti governativi UE o soggetti non governativi: la valutazione viene effettuata considerando i prezzi bid secondo un ordine gerarchico che vede in primo luogo il ricorso al mercato MTS (Mercato Telematico dei Titoli di Stato all'ingrosso), quindi al mercato MILA (Milan Stock Exchange), per i titoli obbligazionari indirizzati prevalentemente alla clientela retail e, infine, al CBBT (Bloomberg Composite Price);
  • Passività finanziarie: la valutazione viene effettuata considerando i prezzi ask rilevati sul mercato CBBT (Bloomberg Composite Price).

Titoli azionari quotati in mercati attivi: la valutazione viene effettuata considerando il prezzo derivante dall'ultimo contratto scambiato nella giornata presso la Borsa di riferimento.

Livello 2: appartengono a tale livello le valutazioni effettuate impiegando input diversi dai prezzi quotati inclusi nel Livello 1 ed osservabili direttamente o indirettamente per l'attività o per la passività406. Per Poste Italiane rilevano le seguenti categorie di strumenti finanziari:

Titoli obbligazionari quotati su mercati non attivi o non quotati:

Titoli obbligazionari plain governativi e non: la valutazione viene effettuata tramite tecniche di discounted cash flow che prevedono l'attualizzazione dei flussi futuri utilizzando in input una curva dei rendimenti che incorpora lo spread rappresentativo del rischio credito in base a spread determinati su titoli benchmark dell'emittente o di altre società con caratteristiche similari all'emittente, quotati e liquidi. La curva dei rendimenti può essere soggetta a rettifiche di importo contenuto, per tenere conto del rischio di liquidità derivante dalla mancanza di un mercato attivo.

406Considerate le caratteristiche dell'operatività di Poste Italiane, i dati di input osservabili, impiegati ai fini della determinazione del fair value delle singole forme tecniche, includono, ad esempio, prezzi quotati forniti da terzi (servizi di determinazione dei prezzi o broker), curve dei rendimenti e di inflazione, tassi di cambio forniti dalla Banca Centrale Europea, superfici di volatilità su tassi, premi delle opzioni su inflazione, interest rate swap spread o credit default spread rappresentativi del merito creditizio delle specifiche controparti, eventuali adjustment di liquidità quotati da primarie controparti di mercato.

Titoli azionari non quotati: sono compresi in tale categoria i titoli azionari non quotati quando è possibile fare riferimento al prezzo quotato di titoli azionari emessi dal medesimo emittente. Ad essi è applicato un fattore di sconto, quotato da primarie controparti di mercato, che rappresenta il costo implicito nel processo di conversione delle azioni non quotate in azioni quotate.

Strumenti finanziari derivati:

Interest Rate Swap:

Plain vanilla interest rate swap: la valutazione viene effettuata utilizzando tecniche di discounted cash flow che prevedono l'attualizzazione dei differenziali tra i flussi cedolari propri delle due gambe (receiver e payer) previste dal contratto. La costruzione delle curve dei rendimenti per la stima dei futuri flussi contrattuali indicizzati a parametri di mercato (tassi monetari e/o inflazione) e l'attualizzazione dei differenziali viene effettuata applicando le prassi in vigore sui mercati dei capitali.

Interest rate swap con opzione implicita: la valutazione avviene applicando l'approccio building block che prevede la scomposizione della posizione strutturata nelle sue componenti elementari: componente lineare e componente opzionale. La valutazione della componente lineare viene effettuata applicando le tecniche di discounted cash flow definite per i plain vanilla interest rate swap al punto precedente. La componente opzionale che, considerate le caratteristiche degli strumenti finanziari derivati presenti nei portafogli di Poste Italiane, è riconducibile ai fattori di rischio tasso o inflazione, viene valutata mediante un approccio in formula chiusa secondo modelli classici di valutazione delle opzioni aventi come sottostante tali specifici fattori di rischio.

  • Bond forward: la valutazione viene effettuata attualizzando il differenziale tra il prezzo forward del titolo sottostante il derivato aggiornato alla data di valutazione ed il prezzo di regolamento.
  • Forward su Cambi: la valutazione viene effettuata facendo la differenza tra il reciproco del cambio forward registrato alla data di valutazione ed il reciproco del cambio forward fissato alla Trade Date.

Gli strumenti finanziari derivati presenti nei portafogli di Poste Italiane sono soggetti a collateralizzazione e pertanto il fair value non necessita di aggiustamenti per tener conto del merito creditizio della controparte. La curva dei rendimenti impiegata per l'attualizzazione è selezionata in coerenza con le modalità di remunerazione previste per il cash collateral. L'approccio descritto è confermato anche nel caso di garanzie rappresentate da titoli di debito, considerato il livello contenuto di rischio di credito che contraddistingue gli effettivi titoli che costituiscono il collateral per Poste Italiane.

Nei rari casi in cui le caratteristiche degli accordi di collateralizzazione non consentano la sostanziale riduzione del rischio di controparte, la valutazione viene effettuata tramite tecniche di discounted cash flow che prevedono l'attualizzazione dei flussi futuri utilizzando in input una curva dei rendimenti che incorpora lo spread rappresentativo del rischio credito dell'emittente. In alternativa, viene utilizzato il metodo del valore corrente che consente di elaborare il CVA/DVA (Credit Valuation Adjustment / Debit Valuation Adjustment) in funzione delle principali caratteristiche tecnico-finanziarie dei contratti e la probabilità di default della controparte.

Reverse Repo: la valutazione viene effettuata tramite tecniche di discounted cash flow che prevedono l'attualizzazione dei futuri flussi contrattuali. Tali strumenti sono soggetti a collateralizzazione e pertanto il fair value non necessita di aggiustamenti per tenere in considerazione il merito creditizio.

Passività finanziarie quotate su mercati non attivi o non quotate:

Debiti finanziari: la valutazione viene effettuata tramite tecniche di discounted cash flow che prevedono l'attualizzazione dei flussi futuri utilizzando in input una curva dei rendimenti che incorpora lo spread rappresentativo del rischio credito.

Repo di finanziamento: la valutazione viene effettuata tramite tecniche di discounted cash flow che prevedono l'attualizzazione dei futuri flussi contrattuali. I Repo sono soggetti a collateralizzazione e pertanto il fair value non necessita di aggiustamenti per tenere in considerazione il merito creditizio.

Livello 3: appartengono a tale livello le valutazioni di fair value effettuate utilizzando oltre agli input di livello 2 anche input non osservabili per l'attività o per la passività. Per Poste Italiane rilevano le seguenti categorie di strumenti finanziari:

Investimenti immobiliari (esclusi ex alloggi di servizio) e rimanenze di immobili destinati alla vendita: I valori di fair value, sia degli Investimenti Immobiliari che delle Rimanenze, sono stati determinati utilizzando principalmente la tecnica reddituale secondo cui il valore dell'immobile, deriva dall'attualizzazione dei cash flow che ci si attende verranno generati dai contratti di locazione e/o dai proventi delle vendite, al netto dei costi di pertinenza della proprietà; il procedimento utilizza un appropriato tasso di attualizzazione che considera analiticamente i rischi caratteristici dell'immobile.

Investimenti immobiliari (ex alloggi di servizio): Il prezzo degli investimenti in commento è determinato in base a criteri e parametri prestabiliti dalla normativa di riferimento (Legge 560 del 24 dicembre 1993) che ne stabilisce il prezzo di alienazione nel caso di vendita all'affittuario ovvero il prezzo minimo di alienazione nel caso in cui il bene venga venduto tramite un'asta pubblica.

Azioni non quotate: rientrano in tale categoria titoli azionari per i quali non sono disponibili prezzi osservabili direttamente o indirettamente sul mercato. La valutazione di tali strumenti viene effettuata a partire dal prezzo quotato di titoli azionari emessi dal medesimo emittente al quale viene applicato un fattore di sconto, calcolato tramite modello interno, che rappresenta il costo implicito nel processo di conversione delle azioni non quotate in azioni quotate. Nel caso specifico di strumenti azionari relativi a società non quotate in "start-up", invece, il fair value è determinato considerando la valutazione implicita al momento dell'acquisizione, rettificata da aggiustamenti di valore per tener conto di eventuali variazioni di prezzo desumibili da operazioni rilevanti407 osservabili sul mercato nei 12 mesi precedenti alla data di reporting. In via alternativa, ed in assenza di operazioni rilevanti, il fair value dell'azione è determinato mediante l'utilizzo di metodologie alternative (verifica di dati finanziari desumibili dai Business Plan della società se disponibili e analisi dell'andamento delle performance aziendali, utilizzo multipli di mercato, ecc.).

Crediti d'imposta Legge n. 77/2020: rientrano in tale categoria i crediti acquistati in riferimento al Decreto Rilancio n. 34/2020 (poi convertito con Legge n. 77 del 17 luglio 2020) per i quali non sono disponibili prezzi osservabili direttamente o indirettamente sul mercato. Per tale tipologia di strumenti, la metodologia di determinazione del fair value prevede l'applicazione della tecnica di valutazione del discounted cash flow che consiste nell'attualizzazione dei flussi di cassa a scadenza tramite la curva dei rendimenti costruita aggiungendo alla curva dei tassi risk-free l'extra rendimento elaborato a partire dal prezzo alla data di acquisto dei crediti. Lo spread resta fisso per tutta la vita dello strumento.

Forward su titoli azionari non quotati: per tali strumenti viene ricalcolata la valutazione della controparte, attualizzando il differenziale tra il prezzo forward del titolo azionario sottostante il derivato aggiornato alla data di valutazione ed il prezzo di regolamento.

407 Per operazione rilevante in tale contesto si intende un investimento minimo di 10 milioni di euro oppure almeno il 5% del capitale sociale dell'entità partecipata verificatosi negli ultimi dodici mesi dalla data di reporting.

5.7.2 GERARCHIA DEL FAIR VALUE

La seguente tabella mostra un'analisi degli strumenti finanziari misurati al fair value al 31 dicembre 2024, distinti per livello di gerarchia del fair value.

Gerarchia del fair value
Descrizione 31.12.2024 31.12.2023
(milioni di euro) Livello 1 Livello 2 Livello 3 Totale Livello 1 Livello 2 Livello 3 Totale
Attività finanziarie Patrimonio BancoPosta 33 476 2 866 16 36 358 32 901 4 425 26 37 352
Attività finanziarie al FVTOCI 33.476 169 - 33.645 32,901 168 33.069
Titoli a reddito fisso 33 476 169 33 645 32 901 168 33 069
Attività finanziarie al FVTPL 18 16 34 26 26
Azioni 18 16 34 26 26
Strumenti finanziari derivati 2679 2 679 - 4.257 4.257
Attività finanziarie Patrimonio non destinato 351 207 558 444 201 645
Attività finanziarie al FVTOCI 351 207 558 444 - 192 636
Titoli a reddito fisso 102 102 ਰੇਰੇ ਰੇਰੇ
Azioni 249 207 456 345 - 192 537
Attività finanziarie al FVTPL - 9 9
Presito obbligazionario convertibile - 9 9
Totale Attività al fair value 33.827 2,866 223 36.916 33,345 4.425 227 37.997
Passività finanziarie Patrimonio BancoPosta (1 348) (8) (1.356) (1.136) (2) (1.138)
Strumenti finanziari derivati (1.348) (8) (1.356) (1.136) (2) (1.138)
Totale Passività al fair value (1 348) 18) 11 3561 11 1361 12) 11 1381

Nell'esercizio in commento non sono intervenuti trasferimenti tra il Livello 1 e il Livello 2 delle voci in commento valutate al fair value su base ricorrente.

Di seguito, si riportano le variazioni di Livello 3 intercorse nell'esercizio:

Attività finanziarie
Descrizione
(milioni di euro)
Attiivtà
finanziarie al
FVTOCI
Attiivtà
finanziarie al
FVTPL
Totale
Esistenza al 1° gennaio 2024 192 35 227
Acquisti/Emissioni 1 1 1
Var. del fair value a CE -
Var. del fair value a PN 5 5
Trasferimenti ald altri livelli 1 (13) (13)
Altre variazioni 10 (10) I
Esistenza al 31 dicembre 2024 207 16 223

Le attività finanziarie valutate al FVTOCI classificate nel Livello 3 sono detenute dal Patrimonio non destinato. Le altre variazioni dell'esercizio per complessivi 10 milioni di euro si riferiscono alla conversione anticipata del prestito obbligazionario emesso da sennder Technologies GmbH, classificato tra le attività finanziarie al fair value rilevato a Conto economico, in azioni della stessa.

Le attività finanziarie valutate al FVTPL, detenute dal Patrimonio BancoPosta, riguardano le azioni Visa Incorporated Series C Convertible Participating Preferred Stock. In particolare, a seguito della conversione in data 19 luglio 2024 di parte delle azioni Series C in azioni serie A Preferred Stock, circa 13 milioni di euro delle azioni C sono state riclassificate dal Livello 3 al Livello 2.

5.8 OPERAZIONI DI COPERTURA

Di seguito sono descritte le politiche di copertura poste in essere da Poste Italiane suddivise tra operazioni di fair value hedge e cash flow hedge e alle quali sono applicate le relative regole di contabilizzazione previste dall'IFRS 9 – Strumenti finanziari al quale Poste italiane è transitata con efficacia retroattiva a partire dal 1° gennaio 2024, come meglio descritto al paragrafo 2.4 – Cambiamenti nelle politiche contabili. Le operazioni di copertura di fair value hedge e cash flow hedge di seguito descritte si riferiscono principalmente a operazioni su titoli a reddito fisso o indicizzati all'inflazione nell'ambito del Patrimonio BancoPosta.

Operazioni di copertura - Fair Value Hedge

Le operazioni di copertura in fair value hedge si riferiscono alle seguenti tipologie di elementi coperti:

  • titoli di Stato a reddito fisso;
  • titoli di Stato indicizzati all'inflazione; e
  • pronti contro termine.

Al fine di coprirsi dai rischi connessi a tali elementi e descritti nei paragrafi seguenti, Poste Italiane pone in essere operazioni di finanza derivata e valuta l'efficacia del derivato designato in ogni relazione di copertura al fine di verificare che siano soddisfatti i seguenti criteri di efficacia:

  • l'esistenza di una relazione economica tra lo strumento di copertura e l'elemento coperto;
  • l'effetto del rischio di credito non prevale sulle variazioni di valore che derivano dalla relazione economica;
  • l'hedge ratio utilizzato ai fini della copertura in hedge accounting è lo stesso utilizzato per gli scopi di risk management.

Tali valutazioni vengono effettuate in modo continuativo ad ogni data di rendicontazione oppure in presenza di casistiche che possano comportare un significativo cambiamento dei driver che influenzano le singole relazioni di copertura.

I requisiti di efficacia della copertura possono essere valutati sulla base di una valutazione qualitativa dei c.d. critical terms408 esclusivamente nelle casistiche in cui lo strumento di copertura e il relativo strumento coperto siano perfettamente allineati ed i loro fair value si muovano specularmente e in direzioni opposte.

Nei casi in cui dall'analisi qualitativa emergano potenziali fonti di inefficacia e conseguentemente l'approccio con i critical terms non risulti applicabile, Poste Italiane effettua una valutazione quantitativa della relazione di copertura al fine di intercettare ab origine tutte le potenziali fonti di inefficacia che potrebbero impattare sulla valutazione della relazione di copertura (hedge relationship).

Al fine di misurare l'inefficacia ad ogni data di reporting, Poste Italiane utilizza l'approccio del "Dollar offset attraverso il derivato ipotetico409". Questo metodo consiste nel confrontare le variazioni di fair value dello strumento di copertura e dell'elemento coperto, tra la data di inizio della relazione di copertura e la data di rendicontazione. L'elemento coperto, considerato per l'utilizzo del metodo "Dollar Offset", è rappresentato dal derivato ipotetico. Il derivato ipotetico e il derivato

408 ll metodo dei "Critical terms" implica un confronto tra i termini principali dello strumento di copertura con quelli dello strumento coperto. La relazione di copertura è altamente efficace quando tutti i principali termini dei due strumenti combaciano in maniera esatta e non ci sono caratteristiche od opzioni che potrebbero invalidare la copertura. I termini principali sono ad esempio: nozionale del derivato e principal del sottostante, rischio di credito, timing, valuta dei flussi di cassa.

409 Il Dollar offset method è un metodo quantitativo che consiste nel confrontare la variazione del fair value o del cash flow dello strumento di copertura con la variazione del fair value o del cash flow dello strumento coperto attribuibile al rischio coperto. A seconda della policy prescelta, tale metodo può essere performato:

su base cumulata, confrontando la performance dall'inception della copertura;

su base periodica, confrontando la performance rispetto l'ultima data di testing.

Il Dollar offset method può essere effettuato tramite un derivato ipotetico, ossia costruendo un derivato teorico, al fine di confrontare le variazioni di fair value o cash flow teoriche con quelle dello strumento di copertura (derivato reale).

effettivamente stipulato presentano una settlement date coerente con l'inizio della copertura (Spot o Forward start) e si differenziano per la sola componente spread che è quindi considerata la principale fonte di inefficacia410. La parziale inefficacia della copertura, pari alla differenza tra le variazioni di valore dei due derivati (ipotetico ed effettivo) costituisce l'effetto netto della copertura separatamente rilevato a Conto Economico.

Di seguito viene definita la strategia di gestione del rischio ed il modo in cui la stessa viene applicata per tipologia di elemento coperto.

Operazioni di copertura su titoli di Stato a reddito fisso e titoli di Stato indicizzati all'inflazione

Poste Italiane detiene un portafoglio di titoli di Stato, BTP a reddito fisso e BTP indicizzati all'inflazione, esposto alle variazioni di fair value dovute all'oscillazione dei tassi d'interesse e del tasso di inflazione.

Al fine di limitare il rischio di tasso sul fair value la Società stipula contratti di Interest Rate Swap (IRS) Over The Counter (OTC) di fair value hedge designati a copertura specifica dei titoli in portafoglio. L'obiettivo di tali operazioni è proteggere il fair value dei titoli dalle oscillazioni dei tassi di interesse o dell'inflazione. Il rischio di credito della Repubblica Italiana non è oggetto di copertura ed è fissato per tutta la durata dello swap.

La copertura può essere totale, con data di inizio immediata e contestuale alla data di acquisto del titolo (swap spot start), o parziale in caso di data di inizio successiva a quella di acquisto del titolo (swap forward start).

Oltre a quanto riportato nel paragrafo precedente sui metodi utilizzati al fine di verificare la sussistenza dei requisiti di efficacia delle coperture di fair value hedge, si specifica che Poste Italiane effettua anche una valutazione prospettica della copertura adottando approcci diversi a seconda delle caratteristiche dello strumento derivato. In particolare:

  • l'approccio dei cosiddetti "Critical terms" per gli swap spot start, per i quali "at inception" è stato verificato che le caratteristiche della gamba fissa consentono di replicare esattamente i flussi fissi incassati sul titolo oggetto di copertura;
  • l'approccio "Dollar offset attraverso il derivato ipotetico" per gli swap forward start per i quali il test di efficacia prospettico è effettuato calcolando l'Hedge Ratio come rapporto tra la variazione del fair value del derivato ipotetico e la variazione del fair value del derivato effettivo411 .

Operazioni di copertura su Pronti contro termine

Poste Italiane effettua operatività in pronti contro termine passivi, su titoli eurogovernativi o con garanzia dello Stato Italiano con diverse finalità tra le quali quella di investire in titoli di Stato, di fronteggiare fabbisogni di liquidità derivanti dalla dinamica della raccolta sui conti correnti, di gestire attivamente la posizione di tesoreria e i depositi in garanzia a fronte di operazioni di collateralizzazione. Tali operazioni sono principalmente a tasso fisso, pertanto, sono esposte alle variazioni di fair value dovute all'oscillazione dei tassi d'interesse.

Al fine di limitare il rischio di tasso sul fair value, la Società stipula contratti di Interest Rate Swap (IRS) Over The Counter (OTC) di fair value hedge designati a copertura specifica dei pronti contro termine passivi in portafoglio.

Oltre a quanto riportato nel paragrafo precedente sui metodi utilizzati al fine di verificare la sussistenza dei requisiti di efficacia delle coperture di fair value hedge, si specifica che Poste Italiane effettua anche una valutazione prospettica della

410 Con riferimento ai Pronti Contro Termine la copertura è effettuata definendo la componente a tasso variabile semplicemente indicizzata all'Euribor e la componente a tasso fisso che incorpora, invece, le condizioni di mercato. Il derivato ipotetico considera il tasso fisso al mid di mercato che rende il present value alla settlement date pari a 0, il derivato reale quello effettivamente concordato con la controparte. 411 Elaborato ipotizzando uno shift parallelo di ampiezza pari a + / - 100 bps delle curve.

copertura adottando l'approccio del "Dollar offset attraverso il derivato ipotetico" effettuato calcolando l'Hedge Ratio come rapporto tra la variazione del fair value del derivato ipotetico e la variazione del fair value del derivato effettivo412 .

Effetti economici e patrimoniali delle operazioni di Fair Value Hedge

Le tabelle che seguono presentano la distribuzione temporale per durata residua contrattuale degli strumenti derivati di copertura di fair value hedge nonché gli effetti patrimoniali ed economici rivenienti da tale tipologia di operazioni di copertura.

Maturity
(milioni di euro) Fino 1 anno Oltre 1 anno e fino a 5 anni Oltre 5 anni Totale
Fair value hedges - Rischio tasso d'interesse
Interest rate swap
Nominale
l
24.452 24.452
(milioni di euro) Nominale Valore di bilancio* Valore cumulato delle rettifiche dello
strumento coperto
Variazione del
valore usata
per rilevare
l'inefficacia
della copertura
Valore cumulato
delle rettifiche dello
strumento coperto
in caso di
discountinuing
Strumenti finanziari coperti Attività Passività Attività Passività
Titoli a reddito fisso, di cui:
al costo ammortizzato
al FVTOCI
11.392
12.240
1
1
(1.082) 207
252
(109)
(46)
Pronti contro termine - 1 (38) 1
Strumenti finanziari di copertura
Interest rate swap
Utili/(perdite) della copertura rilevati a P&L
24.452 2.667 (806) (423)
(2)

* Non include il fondo a copertura delle attese.

Operazioni di copertura Cash Flow Hedge

Operazioni di copertura su titoli di Stato indicizzati all'inflazione e forecast transactions

Al fine di limitare l'esposizione al rischio di tasso di interesse derivante dall'esigenza di reinvestire la liquidità rinveniente dai titoli in portafoglio giunti a scadenza, Poste Italiane stipula, se necessario, contratti di acquisto a termine. Inoltre, al fine di perseguire la stabilizzazione dei rendimenti, sono stipulati contratti di vendita a termine. Tali derivati si configurano come operazioni di cash flow hedge di forecast transactions.

Inoltre, Poste Italiane detiene un portafoglio di titoli BTP indicizzati all'inflazione esposto alla variabilità dei flussi di cassa con riferimento al parametro variabile inflazione.

Al fine di limitare il rischio di tasso d'interesse sui flussi finanziari derivanti dalle tipologie di strumenti precedentemente descritte, Poste Italiane stipula Interest Rate Swap o Inflation Swap OTC di cash flow hedge aventi ad oggetto la copertura specifica dei titoli in portafoglio. L'obiettivo di tali operazioni è stabilizzare il rendimento del titolo fino alla scadenza, indipendentemente dall'andamento futuro del parametro variabile.

Poste Italiane valuta l'efficacia del derivato designato in ogni relazione di copertura nella stabilizzazione delle variazioni dei flussi di cassa dello strumento coperto attraverso un test qualitativo e quantitativo.

Relativamente alle coperture di forecast transaction, nei casi in cui dall'analisi qualitativa dei c.d. critical terms emergano potenziali fonti di inefficacia e conseguentemente l'approccio con i critical terms non risulti applicabile, Poste Italiane

412 Elaborato ipotizzando uno shift parallelo di ampiezza pari a + / - 100 bps delle curve.

effettua una valutazione quantitativa della relazione di copertura al fine di intercettare ab origine tutte le potenziali fonti di inefficacia che potrebbero impattare sulla valutazione dell'hedge relationship.

In tale contesto, al fine di misurare l'inefficacia ad ogni data di rendicontazione, il test di efficacia quantitativo prevede il calcolo di un Hedge Ratio definito come rapporto del differenziale tra il fair value dell'operazione forward chiusa con la controparte, alla data di testing e di inception, e il valore attualizzato del differenziale tra il prezzo forward teorico del BTP, calcolato alla data di testing e di inception413 .

Al fine di verificare l'efficacia della copertura in modalità prospettica, si applica l'approccio dei c.d. "Critical terms" considerata "at inception" la coerenza tra strumento di copertura e strumento coperto in base alle caratteristiche qualitative dei contratti414 .

Relativamente alla copertura di titoli indicizzati all'inflazione, nei casi in cui dall'analisi qualitativa dei c.d. "Critical terms" emergano potenziali fonti di inefficacia e conseguentemente l'approccio con i critical terms non risulti applicabile, Poste Italiane effettua un test quantitativo considerando il rapporto (Hedge Ratio) tra la variazione del fair value del derivato effettivamente stipulato e la variazione del fair value del derivato ipotetico, intervenute nell'intervallo temporale compreso tra la data di stipula dell'operazione e la data di valutazione.

Il derivato ipotetico e il derivato stipulato hanno una settlement date coincidente con l'inizio della copertura e si differenziano per la componente a tasso fisso415. Inoltre, per i derivati di copertura dei BTP indicizzati all'inflazione il fair value alla data di settlement è pari al rateo del titolo maturato dall'ultima data di stacco cedola alla data di settlement del derivato. Pertanto, entrambe le fattispecie, sono considerate le principali fonti di inefficacia.

La variazione di fair value del derivato effettivo è imputata a Patrimonio Netto, per la quota efficace della copertura, ed è rilevata a Conto economico per la quota inefficace.

Al fine di verificare l'efficacia della copertura in modalità prospettica, sono adottati approcci diversi a seconda delle caratteristiche dello swap di copertura. In particolare:

  • l'approccio dei c.d. "Critical terms" per i contratti derivati per i quali "at inception" è stato verificato che le caratteristiche della gamba indicizzata dello swap di copertura consentono di replicare esattamente i flussi variabili incassati sul titolo oggetto di copertura;
  • l'approccio "Dollar offset attraverso il derivato ipotetico" per i contratti derivati che prevedono un tasso fisso per tutta la durata dell'operazione applicato ad un nominale crescente con incrementi semestrali costanti fino alla scadenza del derivato. Per tali contratti il test di efficacia prospettico è stato effettuato calcolando l'Hedge Ratio come rapporto tra la variazione del fair value del derivato ipotetico e la variazione del fair value del derivato effettivo416 .

Effetti economici e patrimoniali delle operazioni di Cash Flow Hedge

Le tabelle che seguono presentano la distribuzione temporale per durata residua contrattuale degli strumenti derivati di copertura di cash flow hedge, gli effetti economici e patrimoniali rivenienti da tale tipologia di operazioni di copertura, nonché gli effetti delle coperture di cash flow hedge nelle altre componenti di conto economico complessivo.

413Ipotizzando la perfetta coincidenza tra i prezzi forward delle controparti e i prezzi forward teorici, la percentuale di efficacia è sempre pari al 100%; non sussistono pertanto fonti di inefficacia.

414L'importo nozionale del contratto forward deve essere, alla settlement date definita, pari al nozionale del titolo nel caso di acquisto, pari o inferiore al nozionale presente nel portafoglio titoli nel caso di vendita. Il sottostante del contratto forward deve coincidere con il titolo che si intende acquistare o vendere (in tal caso deve essere un titolo presente nel portafoglio) alla settlement date. La settlement date deve coincidere con la data di manifestazione attesa del flusso da coprire nel caso di acquisto forward, o riferita all'anno di cui si intende stabilizzare il rendimento complessivo nel caso di vendita forward.

415Il primo considera il tasso fisso di mercato che rende il present value alla settlement date pari a 0, il secondo quello effettivamente concordato con la controparte.

416Elaborato ipotizzando uno shift parallelo di ampiezza pari a + / - 100 bps delle curve.

Il tasso medio degli Interest rate swap esposto rappresenta il tasso fisso medio atteso contrattualmente dall'operazione di copertura suddiviso per fasce di scadenza.

Maturity
(milioni di euro) Fino 1 anno Oltre 1 anno e fino a 5 anni Oltre 5 anni Totale
Cash Flow hedges - Rischio tasso d'interesse
Vendite a termine
Nominale 602 1 1 602
Prezzo di regolamento 547 l l 547
Interest rate swap
Nominale l 609 5.347 5.956
Tasso medio % 1 4,832% 4.073% 4,151%
(milioni di euro) Nominale Valore di bilancio
l'inefficacia della
copertura
Variazione del valore
usata per rilevare
Cash flow hedge
Strumenti finanziari coperti Attività Passività Riserva da
copertura
Cessazione della copertura
Titoli a reddito fisso, di cui:
al FVTOCl 6.674 1 26
Strumenti finanziari di copertura
Acquisti a termine 1 1 42 1 1
Vendite a termine 602 3 (1) 2 2 1 1
Interest rate swap 5.956 ರಿ (541) (28) (396) 1 1
Utili/(perdite) della copertura rilevati a P&L
Utili/(perdite) della
copertura rilevati in OCI
Trasferimenti a Conto economico per:
(milioni di euro) (Inc/(Dec) di fair value del
periodo
Effetti della copertura Cessazione della copertura
Titoli a reddito fisso 111 (48)
Totale 111 (48) I

Riforma degli indici di riferimento per la determinazione dei tassi di interesse

La riforma dei principali parametri di riferimento dei tassi di interesse denominata "Riforma IBOR (InterBank Offered Rate)", ha coinvolto gi organismi di regolamentazione in varie giurisdizioni in tutto il mondo con l'obiettivo di sostituire alcuni tassi interbancari con tassi alternativi privi di rischio e di predisporre le linee guida per aggiornare i modelli contrattuali.

Attualmente i principali indici di riferimento per l'area euro sono:

  • l'Euro Short Term Rate ESTR (amministrato dalla Banca Centrale Europea e pubblicato a partire dal 2 ottobre 2019) che ha sostituito l'Euro OverNight Index Average (EONIA – non più quotato dal 1° gennaio 2022) ridefinendolo come ESTR più 8,5bp;
  • l'EURIBOR (amministrato dallo European Money Market Insitute), il cui processo di riforma si è concluso a novembre 2019.

Poste Italiane detiene strumenti finanziari indicizzati sia all'ESTR che all'EURIBOR. Quest'ultimo continua ad essere quotato giornalmente e i relativi flussi di cassa continuano ad essere scambiati con le controparti come di consueto. Relativamente a questo parametro non vi è dunque incertezza derivante dalla riforma IBOR al 31 dicembre 2024. Tali strumenti sono oggetto di collateralizzazione giornaliera remunerata ad ESTR più 8,5 bp (ex EONIA).

Inoltre, Poste Italiane detiene interest rate swaps designati come strumenti di copertura di fair value hedge che hanno la cd. "gamba" variabile indicizzata all'EURIBOR, per un nozionale di 24.452 milioni di euro. Con particolare riferimento a quasi la totalità di questi strumenti, i flussi di cassa sono alla data del 31 dicembre 2024 scontati al tasso EONIA definito come ESTR più 8,5 bp e non al tasso ESTR, così come definito nei contratti in essere con le controparti.

5.9 PASSIVITÀ POTENZIALI E PRINCIPALI PROCEDIMENTI PENDENTI CON LE AUTORITÀ

PASSIVITÀ POTENZIALI

La trattazione che segue è stata redatta ai sensi del principio contabile IAS 37 – Accantonamenti, passività e attività potenziali.

Al 31 dicembre 2024 risultano pendenti 26 controversie giudiziali ed extragiudiziali per le quali il rischio di soccombenza è valutato come possibile. Il petitum complessivo ammonta a circa 31 milioni di euro, oltre interessi. Le principali controversie in essere, di importo individualmente non significativo, si riferiscono a contenziosi promossi da terzi a vario titolo.

Si tenga conto che la Società, in considerazione dell'elevato numero di contenziosi promossi da terzi, effettua una valutazione su base storica probabilistica, per le cause con petitum di importo singolarmente non significativo, riflessa nei fondi rischi e oneri.

PRINCIPALI PROCEDIMENTI PENDENTI CON LE AUTORITÀ

AGCM

In data 3 ottobre 2018, Poste Italiane, senza che ciò costituisse acquiescenza o ammissione di responsabilità rispetto alle condotte controverse e fermo il diritto di far valere le proprie ragioni nelle opportune sedi, ha provveduto al pagamento della sanzione di 23 milioni di euro, oltre interessi, accertata nel gennaio 2018 a suo carico - per abuso di posizione dominante per il periodo 2014-2017 (procedimento A493) ai sensi dell'art. 102 del TFUE - dall'Autorità. Poste Italiane ha impugnato il suddetto provvedimento innanzi al TAR Lazio, che, con sentenza n.13477/2023, ha rigettato il ricorso. Poste Italiane ha proposto appello al Consiglio di Stato la cui udienza di merito è fissata al 16 dicembre 2025.

In data 19 novembre 2019, l'AGCM ha avviato il procedimento PS/11563 nei confronti di Poste Italiane per accertare una presunta pratica commerciale scorretta, posta in essere nell'ambito del servizio di recapito della corrispondenza e, in particolare delle raccomandate, in possibile violazione degli articoli 20, 21 e 22 del Codice del Consumo. In particolare, secondo le segnalazioni di alcuni clienti: i) le caratteristiche pubblicizzate del servizio "recapito delle raccomandate" non avrebbero trovato riscontro nel servizio effettivamente prestato; ii) nella pubblicità del servizio di "ritiro digitale delle raccomandate" non avrebbe chiarito che il servizio stesso potrebbe, in un immediato futuro, non essere più gratuito e che, comunque, esistono delle limitazioni alla fruizione del medesimo, essendo possibile accedervi esclusivamente se il mittente lo ha autorizzato. L'Autorità, a conclusione del procedimento, con provvedimento notificato il 15 settembre 2020, ha irrogato una sanzione amministrativa pecuniaria di 5 milioni di euro, il cui pagamento è stato effettuato in data 5 gennaio 2021. L'Autorità ha dato atto che Poste ha correttamente ottemperato a quanto previsto nel provvedimento. La Società ha comunque presentato ricorso al TAR Lazio che non è stato accolto e ha proposto appello al Consiglio di Stato. Il Consiglio di Stato con sentenza n.3175 del 5 aprile 2024 ha accolto il ricorso limitatamente ad una riduzione della sanzione nella misura del 50%. A seguito dell'istanza di restituzione presentata dalla Società, l'Autorità ha deliberato di rilasciare il nulla osta alla restituzione di circa 2,5 milioni di euro (oltre interessi legali), da parte del MIMIT, quale differenza tra la sanzione rideterminata dall'Autorità e le somme già versate da Poste Italiane. Il MIMIT ha provveduto al pagamento nel corso del 2024.

In data 6 aprile 2020, l'AGCM ha avviato, ai sensi dell'art. 9 comma 3-bis della Legge n. 192/98 e dell'art. 14 Legge n. 287/90, il procedimento A539 nei confronti di Poste Italiane, a seguito della segnalazione di un fornitore terzo che ha lamentato la supposta imposizione, da parte di Poste Italiane, di clausole contrattuali ingiustificatamente gravose. In particolare, a seguito dell'interruzione dei rapporti contrattuali, intervenuta a metà del 2017, il fornitore non sarebbe, di fatto, riuscito a offrire altrimenti i servizi che svolgeva nel mercato per l'obbligo di rispettare regole e parametri organizzativi ritenuti tali da irrigidire eccessivamente la struttura aziendale, rendendola inadatta a operare con soggetti diversi da Poste Italiane. L'Autorità, a conclusione del procedimento, con provvedimento notificato il 6 agosto 2021, ha irrogato una sanzione amministrativa pecuniaria di oltre 11 milioni di euro per abuso di dipendenza economica, il cui pagamento è stato effettuato in data 6 settembre 2021. Avverso il suddetto provvedimento Poste Italiane ha presentato ricorso al TAR Lazio che ha ritenuto legittimo l'operato di Poste Italiane e ha annullato la suddetta sanzione con la sentenza n. 10044/23 emessa in data 13 giugno 2023. Avverso la sentenza del Tar Lazio, l'AGCM ha presentato appello in data 10 ottobre 2023, mentre Poste Italiane ha proposto appello incidentale in data 9 novembre 2023. L'udienza di merito è fissata al 17 luglio 2025.

Con provvedimento adottato nell'adunanza del 30 gennaio 2024 e notificato a Poste Italiane in data 7 febbraio 2024, l'AGCM, senza tener conto dell'esenzione di cui gode Poste Italiane dall'applicazione dell'art.14 Legge 287/1990, ha avviato un procedimento istruttorio nei confronti della Società, al fine di accertare l'esistenza di una possibile violazione dell'art.8, comma 2-quater, della predetta Legge. Contestualmente, l'Autorità ha avviato un procedimento volto a verificare l'effettiva sussistenza dei requisiti necessari all'adozione di misure cautelari ai sensi dell'art.14-bis della medesima Legge. Nello specifico, l'Autorità ha osservato che Poste Italiane, attraverso la controllata PostePay SpA, è attiva nel settore della fornitura di energia elettrica e gas e avrebbe negato a due società concorrenti di quest'ultima l'accesso – ai sensi dell'art.8, comma 2-quater, della Legge n. 287/90 – alle risorse messe a disposizione di PostePay di cui ha la disponibilità esclusiva in dipendenza delle attività svolte nel perimetro del servizio universale postale. In data 14 febbraio la Società ha depositato la propria memoria nel procedimento cautelare, contestando l'impostazione dell'Autorità e, in particolare, la disapplicazione delle previsioni di cui all'art.1, comma 6, del D.L. 59/2021 e s.m.i. che esenta Poste fino al 31 dicembre 2026 dall'applicazione dell'art.8, comma 2-quater, della Legge 287/1990. Il 2 aprile 2024, l'AGCM ha notificato a Poste il provvedimento n.31138 con il quale ha deliberato l'adozione di misure cautelari, ai sensi dell'articolo 14-bis della Legge n. 287/1990. La Società ha impugnato il provvedimento in sede giurisdizionale. Il Consiglio di Stato in data 20 maggio 2024 ha accolto l'appello e cautelativamente sospeso l'efficacia delle misure cautelari. Nell'adunanza del 16 luglio 2024, l'Autorità ha deliberato il provvedimento finale notificato alla Società in data 19 luglio. L'AGCM ritiene che non sussistano motivazioni tali da giustificare un diniego assoluto quale quello opposto da Poste ai soggetti richiedenti l'accesso ex articolo 8, comma 2-quater e che tale diniego non sia giustificato, in quanto l'esenzione di cui all'articolo 1, comma 6, del D.L. 59/2021 (la "Deroga Polis") non si estende a tutti gli Uffici Postali ma solo a quelli ricompresi nel Progetto Polis. Secondo l'Autorità, le modalità di accesso ex articolo 8, comma 2-quater dovranno in ogni caso essere definite da Poste Italiane in ragione dell'autonomia negoziale ad essa riconosciuta e in base alle informazioni di cui solo essa dispone, in modo da poter contemperare in misura ragionevole e proporzionata le contrapposte esigenze connesse alle richieste di accesso e alla tutela di altri interessi. Per tali ragioni, Poste Italiane dovrà garantire, ai concorrenti di PostePay che ne facciano richiesta, l'accesso ex articolo 8, comma 2-quater a tutti gli Uffici Postali non ricompresi nel Progetto Polis, secondo modalità definite dalla stessa che non dovranno necessariamente essere identiche a quelle garantite a PostePay. A tal fine Poste Italiane dovrà nominare un fiduciario ("Monitoring Trustee") incaricato del monitoraggio relativo al rispetto degli obblighi di cui all'articolo 8, comma 2-quater, sottoponendone la nomina all'approvazione dell'Autorità, entro sessanta giorni dalla notifica del provvedimento. Tuttavia, è necessario segnalare che l'art. 8 comma 2-quater è stato abrogato dal D. L. n. 113 del 9 agosto 2024 (art. 10, comma 2), convertito in Legge 7 ottobre 2024, n. 143, con conseguente venir meno degli obblighi di accesso in capo a Poste Italiane. In ogni caso, al fine di far valere la legittimità del proprio operato a prescindere dagli effetti dell'abrogazione della norma in parola, in data 18 ottobre 2024, la Società ha impugnato il provvedimento dinanzi al TAR del Lazio.

In data 22 aprile 2024, l'AGCM ha notificato a Poste Italiane la comunicazione di avvio del procedimento PS/12768 e contestuale richiesta di informazioni, in relazione ad alcuni messaggi antifrode che i titolari di rapporti BancoPosta e PostePay, che utilizzano i servizi tramite le relative App (installate su dispositivo Android), avrebbero ricevuto in sede di accesso alle medesime, a partire dai primi giorni del mese di aprile. Secondo l'AGCM la condotta della Società costituirebbe una pratica commerciale aggressiva o comunque scorretta, in quanto gli utenti verrebbero "indotti" a

consentire l'accesso ai propri dati in una situazione di indebito condizionamento, dal momento che il mancato consenso – a seguito di tre accessi – preclude loro di continuare ad utilizzare i servizi di BancoPosta e PostePay tramite App. Il 13 maggio 2024 Poste Italiane ha trasmesso all'AGCM una memoria in cui ha fornito riscontro alla richiesta di informazioni e alle contestazioni contenute nell'atto di avvio. In data 6 giugno 2024, la Società ha depositato l'integrazione della precedente memoria difensiva e il formulario di impegni recante le iniziative che si impegna a realizzare (con riserva di integrazione/modifica), su base volontaria, volte a eliminare le presunte criticità rilevate dall'Autorità, senza prestare acquiescenza alle contestazioni mosse nel procedimento. Alcuni degli impegni presentati sono stati in seguito implementati dalla Società che, in data 18 luglio 2024, ha risposto alla seconda richiesta di informazioni su alcuni aspetti emersi nel corso dell'audizione tecnica con l'Autorità svoltasi il 18 giugno 2024 (es. in tema di controlli e indicazioni di Banca d'Italia e risultati delle attività antifrode). In data 10 settembre 2024 l'Autorità ha comunicato a Poste Italiane il rigetto degli impegni ritenendoli «inidonei a sanare i profili di possibile scorrettezza oggetto di istruttoria, in quanto consistono in maggior parte in misure meramente informative, come tali non rispondenti alle criticità contestate in sede di avvio relative ai profili di aggressività, ovvero comunque non risolutivi delle contestazioni formulate» e prorogando il termine di conclusione del procedimento di 60 giorni (18 novembre 2024). In data 26 settembre, l'Autorità ha inviato un'ulteriore richiesta di informazioni alla quale Poste Italiane ha fornito riscontro il 17 ottobre. In data 11 novembre 2024 Poste Italiane ha formulato istanza di riapertura del sub-procedimento impegni con contestuale presentazione di un'ulteriore misura che è stata rigettata dall'Autorità.

AGCom

Ai sensi del D.L. n. 201 del 6 dicembre 2011, convertito nella Legge n.214 del 22 dicembre 2011, le attività di regolamentazione e di vigilanza del settore postale spettano all'Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni (AGCom). A seguito del recepimento nell'ordinamento italiano della terza direttiva europea in materia postale (Direttiva 2008/6/CE), la quantificazione dell'onere del Servizio Postale Universale è effettuata mediante l'applicazione della metodologia del cosiddetto "costo netto evitato"417 .

Al riguardo, con riferimento alle verifiche effettuate dall'Autorità per gli anni dal 2011 al 2016418, la Società aveva presentato ricorso presso il TAR, ma ha successivamente motivato una carenza di interesse pertanto il TAR, nei mesi di novembre e dicembre 2024, ha dichiarato improcedibili i relativi ricorsi per sopravvenuto difetto di interesse della parte ricorrente. Per le verifiche successive effettuate dall'Autorità si evidenzia che:

  • (iv) Il 18 dicembre 2024 è stata pubblicata la Delibera AGCom 505/24/Cons con la quale è stato avviato il procedimento di verifica del calcolo del costo netto del servizio postale universale, la quantificazione dell'onere iniquo e la modalità del suo finanziamento per gli anni 2022 e 2023. In data 14 marzo 2025 è stata pubblicata la Delibera AGCom 52/25/CONS con la quale l'Autorità ha avviato la consultazione pubblica dove l'onere del servizio postale universale per gli anni 2022 e 2023 è stato quantificato rispettivamente in 522 e in 736 milioni di euro.
  • (v) Il 14 marzo 2024 è stata pubblicata la Delibera AGCom 62/24/CONS con la quale si è concluso il procedimento di verifica del costo netto del servizio postale universale sostenuto da Poste Italiane per gli anni 2020 e 2021. In particolare, l'onere del servizio postale universale per tali anni è stato quantificato, rispettivamente, in 585 e 480 milioni di euro. L'Autorità ha stabilito inoltre che l'onere del servizio universale per gli anni 2020 e 2021 è iniquo e che, per i medesimi anni, in difformità di quanto stabilito negli anni precedenti, verrà avviato apposito procedimento per la valutazione dell'alimentazione del fondo di compensazione di cui all'art. 10 del D.Lgs.n. 261/1999.

417 Con tale metodologia l'ammontare del costo netto è quantificato come la differenza tra il costo netto delle operazioni di un fornitore del servizio universale designato - quando questo è soggetto ad obblighi di servizio universale - e il costo netto delle operazioni in assenza di tali obblighi.

418 Delibera 412/14/CONS relativa alla verifica degli anni 2011 e 2012, Delibera 298/17/CONS relativa alla verifica degli anni 2013 e 2014 e Delibera 214/19/CONS relativa alla verifica degli anni 2015 e 2016.

(vi) Il 1° luglio 2021 è stata pubblicata la Delibera AGCom 199/21/CONS con la quale si è concluso il procedimento di verifica del costo netto del servizio postale universale sostenuto da Poste Italiane per gli anni 2017, 2018 e 2019. In particolare, l'onere del Servizio Postale Universale per tali anni è stato quantificato, rispettivamente, in 354,5, 334,5 e 175 milioni di euro. Per l'esercizio 2019, sebbene l'onere quantificato (175 milioni di euro) sia inferiore alle compensazioni autorizzate (262 milioni di euro), l'onere per la fornitura del servizio postale universale sull'intero periodo (ovvero il previgente Contratto di Programma 2016-2019) risulta in ogni caso superiore alle compensazioni autorizzate dalla Commissione Europea. L'Autorità ha stabilito inoltre che l'onere del servizio universale per gli anni 2017, 2018 e 2019 è iniquo e che, per i medesimi anni, in continuità con quanto stabilito negli anni precedenti, non è istituito il Fondo di Compensazione di cui all'art. 10 del D. Lgs. n. 261/1999. In data 22 settembre 2021, avverso la suddetta delibera, Poste Italiane ha presentato ricorso al TAR Lazio. Si è in attesa della fissazione dell'udienza di merito.

Banca d'Italia

In data 20 luglio 2022, l'Autorità ha inviato a Poste Italiane SpA - Patrimonio BancoPosta e PostePay una comunicazione in merito alle modalità di gestione dei fondi ricevuti da PostePay a fronte dell'emissione di moneta elettronica. Si ricorda che le Disposizioni di Vigilanza per gli IMEL prevedono che tale raccolta possa essere depositata presso una banca autorizzata ad operare in Italia, investita in titoli di debito qualificati o particolari quote di fondi comuni di investimento armonizzati. A partire dalla costituzione di PostePay tali somme sono depositate su un conto corrente postale (cd. conto di tutela) e concorrono alla raccolta da clientela privata del Patrimonio Bancoposta che, in base al vincolo di impiego, viene investita in titoli governativi dell'area euro. In merito, l'Autorità ha avviato nel corso del 2021 un'interlocuzione con BancoPosta e PostePay, in considerazione del fatto che BancoPosta non è stato ritenuto un soggetto assimilabile alla nozione di "ente creditizio" prevista dalla normativa europea di riferimento. La tematica ha trovato conclusione favorevole con la Legge 30 dicembre 2024 n. 207 (c.d. Legge di Bilancio 2025), che ha introdotto, tra le attività che Poste Italiane SpA – Patrimonio BancoPosta può svolgere, la possibilità di "raccolta delle somme di denaro ricevute dagli istituti di moneta elettronica per l'emissione di moneta elettronica e dagli istituti di pagamento per la prestazione di servizi di pagamento di cui agli articoli 114-quinquies.1 e 114-duodecies del testo unico bancario" (cfr. art. 2, comma 1, lettera a-bis) del D.P.R. 144/2001 "Regolamento recante norme sui servizi di BancoPosta").

Garante per la Protezione dei Dati Personali

In data 16 aprile 2024, il Garante per la protezione dei dati personali (GPDP) ha aperto un'istruttoria preliminare con richiesta di informazioni in relazione al medesimo evento che ha portato all'avvio del procedimento PS/12768 dell'ACGM, ovvero i messaggi antifrode ricevuti dai titolari di rapporti BancoPosta e PostePay, che utilizzano i servizi tramite le relative app installate su dispositivo Android, in sede di accesso alle medesime a partire dai primi giorni del mese di aprile 2024. Dopo varie richieste di informazioni e relativi riscontri, di cui l'ultima inviata nel mese di gennaio 2025, finalizzate a rappresentare al GPDP sia la base normativa che elementi informativi circa il trattamento dei dati personali delle app BancoPosta e Postepay, effettuati ai fini antifrode, prosegue l'attività istruttoria da parte dell'Autorità.

5.10 EVENTI O OPERAZIONI "SIGNIFICATIVE NON RICORRENTI"

Ai sensi della comunicazione CONSOB n. DEM/6064293 del 28 luglio 2006, gli effetti derivanti da eventi e operazioni significative non ricorrenti rilevati da Poste Italiane nel corso dell'esercizio 2024 e connessi all'analisi di rischio sui crediti di imposta (si veda a riguardo nota A10 - Crediti d'imposta legge n.77/2020), ammontano a complessivi 341 milioni di euro come di seguito dettagliato:

  • cancellazione dei crediti di imposta relativi alle annualità successive al 2024 per 284 milioni di euro rilevati nella voce "Rettifiche di valore su strumenti di debito, crediti e altre attività"
  • oneri per 57 milioni di euro iscritti negli "Altri costi e oneri" connessi al riversamento di quote di credito afferenti le annualità antecedenti al 2024.

5.11 EVENTI O OPERAZIONI "ATIPICHE E/O INUSUALI"

Ai sensi della comunicazione CONSOB del 28 luglio 2006 Poste Italiane non ha posto in essere operazioni atipiche e/o inusuali419 nel corso dell'esercizio 2024.

5.12 ULTERIORI INFORMAZIONI

Nella presente nota vengono fornite informazioni quali/quantitative su tematiche richieste in via residuale dai principi contabili, non specificamente trattate all'interno delle note precedenti.

COMPENSAZIONE DI ATTIVITÀ E PASSIVITÀ FINANZIARIE

In conformità all'IFRS 7 – Strumenti finanziari: Informazioni integrative, si forniscono di seguito le informazioni sulle attività e passività finanziarie soggette a un accordo quadro di compensazione esecutivo o a un accordo similare, indipendentemente dal fatto che gli strumenti finanziari siano stati o meno compensati in conformità al paragrafo 42 dello IAS 32420 .

Le partite interessate al 31 dicembre 2024 riguardano:

  • strumenti derivati attivi e passivi, e relativi depositi di collateralizzazione sia in contanti che in Titoli di Stato;
  • pronti contro termine attivi e passivi, e relativi depositi di collateralizzazione sia in contanti che in Titoli di Stato.

Le posizioni in commento sono regolate da accordi standardizzati bilaterali di netting che consentono, in caso di default della controparte, la compensazione delle posizioni creditorie e debitorie relative a derivati, per i quali sono presenti contratti ISDA e a operazioni di pronti contro termine, per i quali sono presenti contratti GMRA.

Le posizioni in pronti contro termine gestite attraverso la Controparte Centrale, che soddisfano i requisiti previsti dallo IAS 32, sono esposte al netto della compensazione.

Ai fini della compilazione delle tabelle e in linea con quanto previsto dall'IFRS 7, si segnala che le operazioni in pronti contro termine sono rappresentate secondo il criterio di valutazione del costo ammortizzato, mentre le operazioni in derivati sono rappresentate al fair value; le relative garanzie reali finanziarie sono riportate al loro fair value.

419 Operazioni che per significatività/rilevanza, natura delle controparti, oggetto della transazione, modalità di determinazione del prezzo di trasferimento e tempistica dell'accadimento possono dar luogo a dubbi sulla correttezza e/o completezza delle informazioni di bilancio, sul conflitto di interesse, sulla salvaguardia del patrimonio aziendale, nonché sulla tutela degli azionisti di minoranza.

420 Il paragrafo 42 dello IAS 32 stabilisce che "Una attività e una passività finanziaria devono essere compensate e il saldo netto esposto nello stato patrimoniale quando e soltanto quando un'entità:

(a) ha correntemente un diritto legale a compensare gli importi rilevati contabilmente; e

(b) intende estinguere per il residuo netto, o realizzare l'attività e contemporaneamente estinguere la passività".

Ammontare delle Ammontari correlati non oggetto di
compensazione in bilancio
Forme tecniche
(milioni di euro)
Ammontare lordo
delle attività
passività
finanziarie
Ammontare netto
delle attività
Collateral Ammontare netto delle
finanziarie(*)
(a)
compensato in
bilancio
(b)
finanziarie
(c=a-b)
Strumenti finanziari
(d)
Depositi di contante
dati/(ricevuti) in garanzia
(e)
attività/(passivtà) finanziarie
(f=c-d-e)
Esercizio 2024
Attività finanziarie Patrimonio BancoPosta
Derivati 2.679 - 2.679 1.122 1.498 રુવ
Pronti contro termine 2.726 1.160 1.566 1.560 6
Totale al 31 dicembre 2024 5.405 1.160 4.245 2.682 1.498 65
Esercizio 2023
Attività finanziarie Patrimonio BancoPosta
Derivati 4.257 l 4.257 1.068 2.812 377
Pronti contro termine 4.106 2.337 1.769 1.769 l -
Totale al 31 dicembre 2023 8.363 2.337 6.026 2.837 2.812 377
Forme tecniche Ammontare lordo Ammontare delle
attività finanziarie
Ammontare netto Collateral Ammontare netto
delle attività/(passivtà)
(milioni di euro) delle passività
finanziarie(*)
(a)
compensato in
bilancio
(b)
delle passività
finanziarie
(c=a-b)
Strumenti
finanziari
(d)
Depositi di contante
dati/(ricevuti) in
garanzia
(e)
finanziarie
(f=c-d-e)
Esercizio 2024
Passività finanziarie Patrimonio BancoPosta
Derivati 1.348 1.348 1.126 208 14
Pronti contro termine 7.365 1.160 6.205 6.104 101 -
Totale al 31 dicembre 2024 8,713 1.160 7,553 7,230 309 14
Esercizio 2023
Passività finanziarie Patrimonio BancoPosta
Derivati 1.136 1.136 1.053 83 l
Pronti contro termine 10.554 2.337 8.217 7.762 455 l
Totale al 31 dicembre 2023 11.690 2.337 9.353 8.815 538

* L'ammontare lordo delle attività e passività finanziarie comprende gli strumenti finanziari soggetti a compensazione e quelli soggetti ad accordi quadro di compensazione esecutivi ovvero ad accordi similari indipendentemente dal fatto che essi siano o meno compensati.

TRASFERIMENTI DI ATTIVITÀ' FINANZIARIE NON ELIMINATE CONTABILMENTE

In conformità a quanto previsto dall'IFRS 7 – Strumenti finanziari: Informazioni integrative si forniscono nel presente paragrafo le informazioni su operazioni di trasferimento di attività finanziarie che non ne comportano l'eliminazione contabile (c.d. continuing involvment).

Al 31 dicembre 2024, sono riconducibili alla fattispecie in commento debiti per operazioni passive di pronti contro termine stipulate con primari operatori finanziari.

Relazione Finanziaria Annuale 2024 Gruppo Poste Italiane I bilanci di Poste Italiane al 31 dicembre 2024

Descrizione
(milioni di euro)
Note 31 dicembre 2024 31 dicembre 2023
Valore
nominale
Valore di
Bilancio
Fair value Valore
nominale
Valore di
Bilancio
Fair value
Attività finanziarie Patrimonio BancoPosta [A6]
Attività finanziarie al Costo ammortizzato 5.440 5.588 5.323 6.679 6.822 6.291
Attività finanziarie al FVTOCI 2.299 2.251 2.251 4.386 4.093 4.093
Passività finanziarie Patrimonio BancoPosta (B6)
Passività finanziarie per PCT (7.338) (7.365) (7.263) (10.559) (10.553) (10.332)
Totale 401 474 311 506 362 52

ATTIVITÀ' FINANZIARIE SOGGETTE A LIMITAZIONI D'USO

Si fornisce nel presente paragrafo il valore nominale e di bilancio delle attività finanziarie date in garanzia a controparti con le quali sono in essere operazioni di pronti contro termine, di Interest Rate Swap e le attività finanziarie consegnate a Banca d'Italia a garanzia della linea di credito intraday concessa a Poste Italiane nonché a garanzia dell'attività in SEPA Direct Debit.

Attività finanziarie soggette a limitazioni d'uso
Descrizione 31 dicembre 2024 31 dicembre 2023
(milioni di euro) Valore Nominale Valore di bilancio Valore Nominale Valore di bilancio
Attività finanziarie Patrimonio BancoPosta
Attività finanziarie al Costo ammortizzato
Finanziamenti e Crediti 801 801 1.224 1.224
Crediti per depositi in garanzia (collateral previsti da CSA) 193 193 83 83
Crediti per depositi in garanzia (collateral previsti da GMRA) 299 299 1.006 1.006
Crediti per depositi in garanzia (marginazione Clearing House) 214 214 89 89
Crediti per depositi in garanzia (OTC Clearing House) વે છ ે છે ર 46 46
Titoli a reddito fisso
Titoli per operazioni in PCT
Titoli per depositi dati in garanzia (collateral previsti da CSA e GMRA)
7.793
5.440
8
2.345
8.091
5.588
8
2.495
7.523
6.679
844
7.761
6.822
839
Titoli in garanzia per linee di credito intraday con Banca d'Italia e per l'esecuzione dei pagamenti Sepa Direct Debit
Attività finanziarie al FVTOCI
Titoli a reddito fisso 2.854 2.807 6.336 6.026
Titoli per operazioni in PCT 2.299 2.251 4.386 4.093
Titoli per depositi dati in garanzia (collateral previsti da CSA e GMRA)
Titoli in garanzia per linee di credito intraday con Banca d'Italia e per l'esecuzione dei pagamenti Sepa Direct Debit 555 556 1.950 1.933
Attività finanziarie Patrimonio non destinato
Attività finanziarie al Costo ammortizzato
Finanziamenti e Crediti
Crediti per depositi in garanzia (collateral previsti da CSA)
Crediti per depositi in garanzia (collateral previsti da GMRA)
-
-
Attività finanziarie al FVTOCI
Titoli a reddito fisso
Titoli per operazioni in PCT
Totale attività finanziarie indisponibili 11.448 11.699 15.083 15.011

Al 31 dicembre 2024 Poste Italiane ha ricevuto attività finanziarie a garanzia di operazioni in Reversal Repo per un nozionale complessivo di 2.611 milioni di euro ed un fair value pari a 2.709 milioni di euro.

Inoltre, titoli per un valore nominale di 1.205 milioni di euro sono impegnati per Pronti contro temine stipulati con Cassa Compensazione e Garanzia nel mese di dicembre 2024 e regolati nei primi giorni di gennaio 2025.

ESPOSIZIONE IN TITOLI DI DEBITO SOVRANO

Con riferimento alle attività finanziarie, di seguito si riportano le informazioni riguardo l'esposizione al debito sovrano di Poste Italiane al 31 dicembre 2024, ai sensi della Comunicazione n. DEM/11070007 del 28 luglio 2011 di attuazione del documento n. 2011/266 pubblicato dall'ESMA e successive integrazioni.

31 dicembre 2024 31 dicembre 2023
Descrizione
(milioni di euro)
Valore
nominale
Valore di
Bilancio
Valore di
mercato
Valore
nominale
Valore di
Bilancio
Valore di
mercato
Attività finanziarie Patrimonio BancoPosta
Italia 61.661 61.852 60.408 62.736 60.578 58.573
Attività finanziarie al costo ammortizzato 27.866 28.207 26.763 27.877 27.509 25.504
Attività finanziarie FVOCI 33.795 33.645 33.645 34.859 33.069 33.069
Attività finanziarie Patrimonio non destinato
Italia 110 102 102 110 රිම ਰੂਭ
Attività finanziarie FVOCI 110 102 102 110 gg ರಿಕಾ
Totale 61.771 61.954 60.510 62.846 60.677 58.672

ACCORDI DI PAGAMENTO BASATI SU AZIONI

SISTEMA DI INCENTIVAZIONE A LUNGO TERMINE: PIANO DI PERFORMANCE SHARE

A partire dall'esercizio 2019, l'Assemblea degli azionisti di Poste Italiane SpA ha approvato il Documento Informativo redatto ai sensi dell'art 84-bis del Regolamento Emittenti sui Piani di incentivazione basati su strumenti finanziari, rispettivamente: Piano ILT Performance Share 2019-2021 Piano ILT Performance Share 2020-2022; Piano ILT Performance Share 2021-2023, Piano ILT Performance Share 2022-2024, Piano ILT Performance Share 2023-2025, Piano ILT Performance Share 2024-2026.

Tali sistemi d'incentivazione, costruiti in linea con le prassi di mercato, hanno l'obiettivo di rafforzare il collegamento della componente variabile della remunerazione alla strategia di medio-lungo termine di Poste Italiane, in linea con il budget e gli obiettivi del Piano Strategico, su un orizzonte temporale pluriennale.

Descrizione dei Piani

I Piani ILT Performance Share, come descritto nei relativi Documenti informativi, prevedono l'attribuzione di Diritti a ricevere Azioni ordinarie di Poste Italiane. Il numero dei Diritti che verranno attribuiti ai Beneficiari è subordinato al raggiungimento di Obiettivi di Performance nell'arco di un periodo triennale, previa verifica della sussistenza della Condizione Cancello e Condizioni di Accesso (quest'ultime per i Beneficiari BancoPosta, di seguito "Beneficiari BP"). Le principali caratteristiche dei Piani sono di seguito evidenziate.

Destinatari

I destinatari sono: l'Amministratore Delegato di Poste Italiane, il Direttore Generale, taluni Manager del Gruppo Poste Italiane, inclusi alcuni Dirigenti con responsabilità strategiche, nonché alcune risorse del Patrimonio destinato BancoPosta.

Condizioni dei Piani

Gli Obiettivi di Performance, comuni a tutti i Beneficiari, a cui è condizionata la maturazione dei Diritti e, pertanto, l'attribuzione delle Azioni, sono di seguito evidenziati:

• un indicatore di redditività individuato nell'EBIT cumulato triennale di Gruppo utilizzato per riconoscere continuità e sostenibilità dei risultati di redditività nel lungo termine;

• il raggiungimento di un indicatore di creazione di valore per gli azionisti, individuato nel "Total Shareholder Return relativo", utilizzato per misurare la generazione di valore per gli azionisti di Poste Italiane rispetto all'indice FTSE MIB421 .

Per i piani ILT Performance Share 2021-2023, 2022-2024, 2023-2025 e 2024-2026 ai due obiettivi sopra indicati si aggiungono per la componente ESG i seguenti KPI:

  • Piano ILT Performance Share 2021-2023: finanza sostenibile, obiettivo collegato all'inserimento di una componente ESG nei prodotti d'investimento Poste Vita entro il 2023. In particolare, l'indicatore viene calcolato rapportando il numero di prodotti offerti con componenti ESG rispetto al numero totale di prodotti offerti;
  • Piano ILT Performance Share 2022-2024: equa rappresentanza di genere nei piani di successione, obiettivo collegato al rafforzamento della presenza femminile nei piani di successione manageriale, funzionale a incrementare la presenza delle donne nelle posizioni a maggiore responsabilità del Gruppo Poste Italiane. In particolare, l'indicatore viene calcolato rapportando il numero di candidature alla successione occupate da donne rispetto al numero di candidature complessivo.
  • Piano ILT Performance Share 2023-2025: Transizione Green, obiettivo collegato alla riduzione delle emissioni di tCO2. Tale obiettivo è volto a misurare la riduzione delle emissioni totali di Gruppo (tCO2e) nell'orizzonte temporale 2023-2025. Valore al territorio, obiettivo che prende in considerazione l'avanzamento della realizzazione dei cantieri legati al «Progetto Polis». In particolare, l'indicatore viene calcolato rapportando il numero di interventi avviati rispetto al totale degli interventi materialmente realizzabili.
  • Piano ILT Performance Share 2024-2026: Transizione Green, obiettivo che misura la riduzione delle emissioni GHG dirette del Gruppo (Scope 1) derivanti dalle strutture immobiliari (tCO2e). Valorizzazione delle persone, obiettivo che prevede un focus sullo sviluppo delle competenze attraverso l'erogazione delle ore di formazione.

Infine, per il piano ILT Performance Share 2024-2026 è previsto un ulteriore indicatore di creazione di valore per gli azionisti oltre il "Total Shareholder Return relativo", individuato nel "Shareholder Remuneration" che tiene in considerazione la remunerazione degli azionisti sotto forma di dividendi corrisposti e possibili riacquisti di azioni proprie finalizzati alla remunerazione degli azionisti stessi.

La maturazione dei Diritti e, pertanto, l'attribuzione delle Azioni, è condizionata al raggiungimento della Condizione Cancello che garantisce la sostenibilità del Piano a livello di Gruppo. La Condizione Cancello è rappresentata dal raggiungimento di una determinata soglia di EBIT cumulato triennale di Gruppo verificata al termine di ciascun Periodo di Performance. Inoltre, per i Beneficiari del Patrimonio BancoPosta la maturazione dei Diritti è subordinata altresì alla sussistenza di Condizioni di Accesso, che certifichino la presenza di solidità patrimoniale, di liquidità e redditività corretta per il rischio del Patrimonio BancoPosta stesso come segue:

  • Parametro di adeguatezza patrimoniale, (CET 1) di fine periodo;
  • Parametro di liquidità a breve termine, (LCR) di fine periodo;
  • Parametro di redditività corretta per il rischio, (RORAC) di fine periodo.

Beneficiari BP

Le Azioni verranno attribuite al termine del Periodo di Performance, secondo i seguenti schemi:

• per i piani ILT Performance Share 2019-2021 e 2020-2022, per il 40% up-front e per il restante 60% in due pari quote, differite rispettivamente di 2 e 4 anni a decorrere dal termine del Periodo di Performance. È prevista, inoltre

421 L'obiettivo legato al "Total Shareholder Return relativo" ("rTSR") prevede un correttivo di "negative threshold": qualora il TSR di Poste Italiane risultasse negativo, ancorché con performance superiore al TSR dell'indice, si provvederà a ridurre la maturazione (collegata al rTSR) alla soglia minima del 50%.

l'applicazione di un ulteriore Periodo di Retention della durata di un anno, da applicarsi sia in relazione alla quota attribuita up-front, sia in relazione alle quote attribuite in via differita;

• per i piani ILT Performance Share 2021-2023, 2022-2024, 2023-2025 e 2024-2026 è prevista la seguente modalità di erogazione: 40% up-front e per il restante 60% in cinque quote annuali differite su un arco temporale quinquennale (le prime tre pari al 10% dei diritti complessivamente maturati e le successive due pari al 15% dei diritti complessivamente maturati). È prevista, inoltre, l'applicazione di un ulteriore Periodo di Retention della durata di un anno, da applicarsi sia in relazione alla quota attribuita up-front, sia in relazione alle quote attribuite in via differita.

Per i Beneficiari BP, inoltre, l'attribuzione delle quote di Azioni differite avverrà a seguito della verifica della sussistenza dei livelli di patrimonializzazione, liquidità a breve termine e di redditività corretta per il rischio del Patrimonio BancoPosta.

Altri Beneficiari

Per i piani i ILT Performance Share le Azioni di Poste Italiane verranno attribuite interamente up-front al termine di un Periodo di Performance triennale, con l'applicazione, sul 60% delle stesse, di un ulteriore Periodo di Lock-up/Retention della durata di 2 anni.

Per maggiori dettagli sui meccanismi di funzionamento dei piani di incentivazione si rimanda al Documento Informativo e/o alla Relazione sulla politica in materia di remunerazione, tempo per tempo vigenti, approvati dall'Assemblea degli azionisti.

SISTEMA DI INCENTIVAZIONE A LUNGO TERMINE: PIANO DI ILT DELIVER 2022

Alla luce degli aggiornamenti normativi intervenuti e nell'ottica di mantenere un costante allineamento tra gli interessi del management e quelli degli azionisti, nel corso del 2023, l'Assemblea degli azionisti dell'8 maggio 2023 ha deliberato la corresponsione di una quota pari al 55% del premio maturato per i Beneficiari ILT Deliver MRTs BP alla data di conclusione del Periodo di Performance (31 dicembre 2022) in Diritti a ricevere Azioni ordinarie di Poste Italiane, sottoposti a Periodi di Retention.

Trattandosi di una Conversione, non è prevista alcuna nuova assegnazione rispetto a quanto definito dagli obiettivi del piano assegnato nel 2018 e basati su un orizzonte temporale quinquennale (2018-2022).

La maturazione dei Diritti e, pertanto, l'attribuzione delle Azioni, è condizionata al raggiungimento della Condizione Cancello che garantisce la sostenibilità del Piano a livello di Gruppo. La Condizione Cancello è rappresentata dal raggiungimento di una determinata soglia di EBIT cumulato quinquennale di Gruppo al termine del Periodo di Performance (31 dicembre 2022). Inoltre, la consegna delle Azioni è subordinata altresì alla sussistenza di Condizioni di Accesso, che certifichino la presenza di solidità patrimoniale, di liquidità e redditività corretta per il rischio del Patrimonio BancoPosta stesso come segue:

  • Parametro di adeguatezza patrimoniale, (CET 1) di fine periodo;
  • Parametro di liquidità a breve termine, (LCR) di fine periodo;
  • Parametro di redditività corretta per il rischio, (RORAC) di fine periodo.

La Conversione ha previsto la corresponsione del 45% del Premio maturato up-front in forma monetaria nel 2023, a fronte del 75% originariamente previsto. Il restante 55%, originariamente previsto in forma monetaria, è corrisposto in Diritti a ricevere Azioni soggetto a Periodi di Retention di 1 e 2 anni.

735 La consegna delle Azioni al termine di ciascun Periodo di Retention avverrà a condizione che sia verificata la sussistenza del livello risk tolerance di condizioni collegate – in aggiunta all'adeguatezza patrimoniale e alla liquidità, originariamente

previste – anche alla redditività corretta per il rischio con riferimento al Patrimonio BancoPosta, nonché l'inclusione di Poste Italiane in almeno due indici di sostenibilità riconosciuti a livello internazionale.

Per maggiori dettagli sui meccanismi di funzionamento dei piani di incentivazione si rimanda al Documento Informativo e/o alla Relazione sulla politica in materia di remunerazione, tempo per tempo vigenti, approvati dall'Assemblea degli azionisti.

Modalità di valutazione del Fair Value ed effetti economici

Per le valutazioni dei piani in commento ci si è basati sulle conclusioni raggiunte da attuari esterni a Poste Italiane. Il fair value unitario di ciascun Diritto alla data di valutazione è pari al valore nominale dello stesso alla data di assegnazione (determinato sulla base dei prezzi di borsa), scontato per il tasso di dividendo atteso e per il tasso di interesse privo di rischio e aggiornato considerando la migliore stima delle condizioni di servizio (service conditions) e di performance (non market based performance conditions).

Si riportano di seguito gli effetti economici del sopracitato Sistema di Incentivazione a Lungo Termine "Performance Share" al 31 dicembre 2024 per Poste Italiane SpA.

(dati in € mln)
Numero
Beneficiari
Unità (n. Phantom stock / Diritti
a ricevere azioni)
Fair Value alla data di assegnazione Costo
Esercizio
Riserva
IFRS 2 /
Passività
Pagamenti /
Controvalore
consegna azioni
proprie
Piani di incentivazione Numero
Unità
Di cui
sottoposte a
periodo di
retention
Amministratore Delegato Beneficiari BP Altri Beneficiari
Data di
assegnazione
Fair
Value
Data di
assegnazione
Fair Value Data di
assegnazione
Fair
Value
Deliver 5 anni 2 94.209 94.209 29-mag-18 €8,43 n.a n.a 29-mag-18 €8,43 0.01 0,79 (0,53)
ILT Perfomance Share 19-21 4 64.815 32,870 28-mag-19 €5.02 7-ott-19 €7.01 7-ott-19 €7.88 0.02 0.40 (3,23)
ILT Perfomance Share 20-22 ਰੇਰੇ 417.351 1 5-mag-20 €6.05 12-nov-20 €4,89 12-nov-20 €5,41 0,02 2,31 (0,18)
ILT Perfomance Share 21-23 141 903.981 96.747 28-mag-21 €8,19 28-mag-21 €8,27 28-mag-21 €9,07 1.66 8.00 (4,10)
ILT Perfomance Share 22-24 172 1.027.156 - 27-mag-22 €4,65 27-mag-22 €4,65 27-mag-22 €5,66 2,06 5,72 1
ILT Perfomance Share 23-25 185 .579.001 - 8-mag-23 €4,47 8-mag-23 €4,47 8-mag-23 €5,62 2.87 5,78 1
ILT Perfomance Share 24-26 202 892.458 - 31-maq-24 €6,91 31-mag-24 €6.91 30-maq-24 €8,69 5.31 5,31 1
T-6-1- 44 04 20 20 10 041

SISTEMI DI INCENTIVAZIONE A BREVE TERMINE: MBO

La Banca d'Italia, il 27 maggio 2014, ha emanato le Disposizioni di Vigilanza per BancoPosta (Parte IV, Cap. I, "BancoPosta" inserita nella Circolare n. 285 del 17 Dicembre 2013 "Disposizioni di Vigilanza prudenziale per le banche") che, tenuto conto delle peculiarità normative e operative dell'attività di BancoPosta e della società Poste Italiane SpA, hanno reso applicabile al BancoPosta, la disciplina prudenziale delle banche, tra cui, la normativa in materia di politiche di remunerazione e incentivazione (Parte Prima, Titolo IV, Capitolo 2 "Politiche e prassi di remunerazione e incentivazione" della Circolare n. 285 sopra richiamata). Tali disposizioni, applicabili alla sola Capogruppo Poste Italiane SpA, prevedono che parte dei premi erogati ai "Risk Takers" del Patrimonio BancoPosta venga attribuita mediante l'assegnazione di strumenti finanziari, in un orizzonte temporale pluriennale. Con riferimento ai sistemi di incentivazione manageriale del Patrimonio BancoPosta MBO per l'esercizio 2018, ove l'incentivo è risultato superiore ad una determinata soglia di materialità, il sistema di incentivazione manageriale MBO prevede l'assegnazione del 50% dell'incentivo sotto forma di Phantom Stock422 e l'applicazione di meccanismi di differimento sulla parte assegnata in Phantom Stock:

  • per il 60% dell'incentivo su 5 anni pro-rata, per il personale più rilevante che beneficia sia del sistema di incentivazione a breve termine sia del Piano di incentivazione a lungo termine "Piano ILT Phantom Stock";
  • per il 40% su 3 anni pro-rata, per il restante personale più rilevante.

Nel corso del 2024 si è concluso il pagamento dell'ultima tranche del piano in commento con un esborso complessivo di circa 153 migliaia di euro.

422 unità rappresentative del valore dell'azione di Poste Italiane SpA

I più recenti sistemi di incentivazione manageriale a breve termine (MBO dal 2019 al 2024) prevedono, qualora l'incentivo sia risultato superiore ad una soglia di materialità, l'erogazione di una quota parte del Premio maturato sotto forma di Diritti a ricevere Azioni di Poste Italiane SpA e l'applicazione di meccanismi di differimento tra il 40% e il 60% dell'incentivo su un orizzonte temporale di 3/5 anni pro-rata in base alla categoria di appartenenza del beneficiario. Per maggiori dettagli sui meccanismi di funzionamento dei piani di incentivazione si rimanda al Documento Informativo e/o alla Relazione sulla politica in materia di remunerazione, tempo per tempo vigenti, approvati dall'Assemblea degli azionisti.

I Diritti a ricevere Azioni (piani MBO dal 2019 al 2024) sono subordinati alla sussistenza di una Condizione Cancello (Redditività di Gruppo: EBIT gestionale) e di Condizioni di Accesso come segue:

  • Parametro di adeguatezza patrimoniale, identificato nel CET 1;
  • Parametro di liquidità a breve termine, identificato nel LCR;
  • Redditività corretta per il rischio (RORAC) per l'MBO 2023 e per l'MBO 2024.

Per l'Amministratore Delegato si prevede, inoltre, l'applicazione di un'ulteriore Condizione di Accesso, oltre a quelle sopra esposte, collegata al Solvency Ratio del Gruppo Assicurativo Poste Vita.

Le quote attribuite sotto forma di Azioni sono soggette ad un Periodo di Retention sia per la quota up-front sia per le quote differite.

L'erogazione della parte differita avverrà ogni anno a condizione che vengano rispettati i requisiti di patrimonializzazione, di liquidità del Patrimonio BancoPosta e redditività corretta per il rischio (quest'ultima ove prevista tra le condizioni di accesso). Gli effetti economici e patrimoniali sono contabilizzati nel periodo di maturazione degli strumenti.

Modalità di valutazione del Fair Value ed effetti economici

Per le valutazioni dei piani in commento ci si è basati sulle conclusioni raggiunte da attuari esterni a Poste Italiane.

(dati in € mln)
Numero
Beneficiari
Unità (n. Phantom stock /
Diritti a ricevere azioni)
Fair Value alla data di assegnazione Riserva
IFRS 2 /
Passività
Pagamenti /
Controvalore
consegna azioni
proprie
Piani di incentivazione Numero
Unità
Di cui
sottoposte a
periodo di
retention
Amministratore Delegato Beneficiari BP
Altri Beneficiari
Data di
assegnazione
Fair
Value
Data di
assegnazione
Fair Value Data di
assegnazione
Fair Value
MBO 2018 10 15.081 19-mar-19 10.2 € 19-mar-19 10.2 € 19-mar-19 10.2 € 0.01 (0,15)
MBO 2019 5 3.123 3.123 5-mar-20 7,51 € 5-mar-20 7,51 € - 7,62 € 5-mar-20 7,51 € (0,04) 0.02 (0,04)
MBO 2020 6 4.999 3.187 24-mar-21 8,36 € 24-mar-21 8.36 € - 8.83 € 24-mar-21 8.36 € - 8.83 € (0,04) 0.04 (0,04)
MBO 2021 15 34.102 16.873 22-mar-22 8,25 € 22-mar-22 8.25 € 8.77 € 22-mar-22 8.25 € 8.77 € l 0.28 (0.15)
MBO 2022 13 58.097 19.464 28-mar-23 7,70 € 28-mar-23 7.70 € - 8,31 € 28-mar-23 7,7 € - 8,31 € 0,01 0.45 (0,37)
MBO 2023 12 107.007 47.435 19-mar-24 7.92 € 19-mar-24 7,92 € - 8,45 € 19-mar-24 7.92 € - 8.45 € l 0,87 1
MBO 2024* 16 113.854 1 31-mag-24 11.38 € 31-mag-24 11,38 € - 12,23€ 31-mag-24 11,38 € - 12,23€ 1,32 1,32 1
Totale 1,26 2,99 (0,75)

*MBO 2024 stimato sulla base delle migliori informazioni disponibili, in attesa dell'effettiva consuntivazione del sistema, allo scopo di rilevare il costo del servizio ricevuto.

INFORMATIVA AI SENSI DELLA LEGGE 124/2017

Si forniscono di seguito le informazioni richieste dalla Legge n.124 del 4 agosto 2017, all'art. 1, commi da 125 a 129.

Le informazioni vengono rese in migliaia di euro e secondo il criterio della cassa, con indicazione della società del Gruppo che ha ricevuto e/o erogato il beneficio. Inoltre, tenuto conto dei numerosi dubbi interpretativi, la rendicontazione di seguito è resa sulla scorta della miglior interpretazione della norma ad oggi possibile anche alla luce degli orientamenti forniti da Assonime con Circolare n.5 del 22 febbraio 2019.

RISPARMIO POSTALE

Il risparmio postale raccolto da Poste Italiane SpA in nome e per conto della Cassa Depositi e Prestiti è rappresentato di seguito, suddiviso per forma tecnica. Gli importi sono comprensivi degli interessi maturati, non ancora liquidati.

Descrizione
(milioni di euro)
31.12.2024 31.12.2023
Libretti di deposito 94.101 91.729
Buoni Fruttiferi Postali 230.286 234.461
Cassa Depositi e Prestiti 197,981 195.320
Ministero dell' Economia e delle Finanze 32.305 39.141
Totale 324.387 326.190

IMPEGNI

Gli Impegni di Poste Italiane SpA, sono dettagliati nella tabella che segue.

Descrizione
(milioni di euro)
31.12.2024 di cui verso
società del
gruppo
31.12.2023 di cui verso
società del
gruppo
Contratti di leasing 141 214
Contratti per acquisto di Immobili, impianti e macchinari 132 124
Contratti per acquisto di Attività immateriali 12 20
Totale 285 1 358

Al 31 dicembre 2024, la voce Contratti di leasing accoglie impegni non rientranti in ambito IFRS 16 – Leasing.

Descrizione
(milioni di euro)
31.12.2024 di cui verso
società del
gruppo
31.12.2023 di cui verso
società del
gruppo
lmpegni per affitti passivi e altri contratti di leasing con scadenza:
entro l'esercizio successivo a quello di bilancio 79 1 81
tra il 2° e il 5° anno successivo alla data di chiusura di bilancio 61 133
Totale 141 1 214

GARANZIE

Le Garanzie personali in essere di Poste Italiane SpA per le quali esiste un impegno sono le seguenti:

Descrizione
(milioni di euro)
31.12.2023
Fidejussioni e altre garanzie rilasciate:
rilasciate da Istituti di credito nell'interesse di Poste Italiane SpA a favore di terzi 365 320
rilasciate da Poste Italiane SpA nell'interesse di imprese controllate a favore di terzi 283 205
lettere di patronage rilasciate da Poste Italiane SpA nell'interesse di imprese
controllate
92 95
Totale 740 620

BENI DI TERZI

I Beni di terzi detenuti da Poste Italiane SpA sono dettagliati nella seguente tabella:

Beni di terzi
Descrizione
(milioni di euro)
31.12.2024 31.12.2023
Titoli sottoscritti dalla clientela c/o istituti di credito terzi
Altri beni
6.771
T
6.033
2
Totale 6.773 6.035

Nella voce Altri beni rientrano Beni di società del gruppo detenuti da Poste Italiane SpA.

ATTIVITA' IN CORSO DI RENDICONTAZIONE

Al 31 dicembre 2024, Poste Italiane SpA ha pagato titoli di spesa del Ministero della Giustizia per 87 milioni di euro per i quali Poste Italiane SpA, nel rispetto della Convenzione Poste Italiane - MEF, ha già ottenuto la regolazione finanziaria da parte della Tesoreria dello Stato, ma è in attesa del riconoscimento del credito da parte del Ministero della Giustizia.

COMPENSI ALLA SOCIETA' DI REVISIONE AI SENSI DELL'ART.149 DUODECIES DEL "REGOLAMENTO EMITTENTI CONSOB"

I corrispettivi423 per l'esercizio 2024, riconosciuti alla società di revisione della Capogruppo Deloitte & Touche e alle entità appartenenti alla sua rete, sono riepilogati, secondo quanto indicato dall'art. 149 duodecies del "Regolamento Emittenti CONSOB", nella tabella che segue:

423 I compensi per i servizi di revisione contabile sono rilevati nell'esercizio a cui si riferisce il bilancio oggetto di revisione. Eventuali servizi di attestazione riferiti a risultanze contabili antecedenti alla data di chiusura del bilancio di esercizio sono rilevati per competenza, successivamente al conferimento dell'incarico, nell'esercizio in cui i servizi sono resi, in base alla percentuale di completamento.

Informazioni relative ai compensi alla Società di revisione (migliaia di euro) Tipologia di Servizi Soggetto che ha erogato il servizio Onorari Esercizio 2024 Poste Italiane SpA Servizi di revisione contabile Deloitte & Touche S.p.A. 2.229 Servizi di revisione contabile Rete Deloitte & Touche - Servizi di attestazione Deloitte & Touche S.p.A. 678 Servizi di attestazione Rete Deloitte & Touche - Altri servizi Deloitte & Touche S.p.A. 17 Altri servizi Rete Deloitte & Touche 38 Società controllate da Poste Italiane Servizi di revisione contabile (*) SpA Deloitte & Touche S.p.A. 2.553 Servizi di revisione contabile Rete Deloitte & Touche 48 Servizi di attestazione Deloitte & Touche S.p.A. 839 Servizi di attestazione Rete Deloitte & Touche - Altri servizi Deloitte & Touche S.p.A. - Altri servizi Rete Deloitte & Touche 9

Totale 6.411

(*) sono inclusi i costi per la revisione dei fondi amministrati da BPF SGR a carico dei risparmiatori per un valore di € 324 migliaia assestati per il 100%, di cui € 134 migliaia di euro riferite alle gestioni delle polizze di Ramo I di Poste Vita.

Gruppo Poste Italiane I bilanci di Poste Italiane al 31 dicembre 2024

6. RENDICONTO SEPARATO DEL PATRIMONIO BANCOPOSTA AL 31 DICEMBRE 2024

INDICE

SCHEMI DI BILANCIO 743
STATO PATRIMONIALE 743
CONTO ECONOMICO745
PROSPETTO DELLA REDDITIVITA' COMPLESSIVA 746
PROSPETTO DELLE VARIAZIONI DEL PATRIMONIO NETTO747
RENDICONTO FINANZIARIO 748
NOTA INTEGRATIVA750
PARTE A – POLITICHE CONTABILI750
PARTE B – INFORMAZIONI SULLO STATO PATRIMONIALE773
PARTE C – INFORMAZIONI SUL CONTO ECONOMICO 798
PARTE D – REDDITIVITA' COMPLESSIVA 809
PARTE E – INFORMAZIONI SUI RISCHI E SULLE RELATIVE POLITICHE DI COPERTURA 811
PARTE F – INFORMAZIONI SUL PATRIMONIO853
PARTE G – OPERAZIONI DI AGGREGAZIONE RIGUARDANTI IMPRESE O RAMI D'AZIENDA857
PARTE H – OPERAZIONI CON PARTI CORRELATE 857
PARTE I – ACCORDI DI PAGAMENTO BASATI SU PROPRI STRUMENTI PATRIMONIALI 860
PARTE L – INFORMATIVA DI SETTORE864
PARTE M – INFORMATIVA SUL LEASING864

SCHEMI DI BILANCIO

STATO PATRIMONIALE

Voci dell'Attivo 31 dicembre
2024
31 dicembre
2023
10. Cassa e disponibilità liquide 4.332.979.411 4.731.804.421
20. Attività finanziarie valutate al fair value con impatto a Conto economico 34.148.723 26.196.661
a) attività finanziarie detenute per la negoziazione
b) attività finanziarie designate al fair value
c) altre attività finanziarie obbligatoriamente valutate al fair value 34.148.723 26.196.661
30. Attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva 33.644.541.254 33.069.070.448
40. Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato 45.829.201.519 44.561.934.123
a) crediti verso banche 655.027.116 976.196.905
b) crediti verso clientela 45.174.174.403 43.585.737.218
50. Derivati di copertura 2.679.444.548 4.256.825.277
60. Adeguamento di valore delle attività finanziarie oggetto di copertura generica (+/-)
70. Partecipazioni
80. Attività materiali
90. Attività immateriali
di cui:
- avviamento
100. Attività fiscali 499.193.692 642.226.681
a) correnti
b) anticipate 499.193.692 642.226.681
110. Attività non correnti e gruppi di attività in via di dismissione
120. Altre attività 9.798.968.798 10.856.890.504
Totale dell'Attivo 96.818.477.945 98.144.948.115

STATO PATRIMONIALE

Voci del Passivo e del Patrimonio netto 31 dicembre
2024
31 dicembre
2023
10. Passività finanziarie valutate al costo ammortizzato 89.011.842.859 90.963.258.845
a) debiti verso banche 7.532.463.636 10.335.597.387
b) debiti verso clientela 81.479.379.223 80.627.661.458
c) titoli in circolazione
20. Passività finanziarie di negoziazione 8.183.088 2.597.924
30. Passività finanziarie valutate al fair value
40. Derivati di copertura 1.347.664.565 1.135.604.715
50. Adeguamento di valore delle passività finanziarie oggetto di copertura generica (+/-)
60. Passività fiscali 314.740.919 266.193.083
a) correnti
b) differite 314.740.919 266.193.083
70. Passività associate ad attività in via di dismissione
80. Altre passività 2.682.260.896 2.832.777.755
90. Trattamento di fine rapporto del personale 2.028.698 2.083.064
100. Fondi per rischi e oneri: 143.028.185 163.499.489
a) impegni e garanzie rilasciate
b) quiescenza e obblighi simili
c) altri fondi per rischi e oneri 143.028.185 163.499.489
110. Riserve da valutazione (366.335.376) (840.662.686)
120. Azioni rimborsabili
130. Strumenti di capitale 450.000.000 450.000.000
140. Riserve 2.610.107.471 2.569.251.467
150. Sovrapprezzi di emissione
160. Capitale
170. Azioni proprie (-)
180. Utile/(Perdita) d'sercizio (+/-) 614.956.640 600.344.459
Totale del Passivo e del Patrimonio netto 96.818.477.945 98.144.948.115

CONTO ECONOMICO

Voci Esercizio
2024
Esercizio
2023
10. Interessi attivi e proventi assimilati 3.074.063.247 2.778.162.722
di cui: interessi attivi calcolati con il metodo dell'interesse effettivo 3.074.063.247 2.778.162.722
20. Interessi passivi e oneri assimilati (590.839.021) (587.060.606)
30. Margine di interesse 2.483.224.226 2.191.102.116
40. Commissioni attive 3.754.937.457 3.669.506.800
50. Commissioni passive (200.493.366) (199.858.347)
60. Commissioni nette 3.554.444.091 3.469.648.453
70. Dividendi e proventi simili 230.566 246.104
80. Risultato netto dell'attività di negoziazione 1.908.477 (2.460.542)
90. Risultato netto dell'attività di copertura (2.412.608) (1.155.168)
100. Utili/(Perdite) da cessione o riacquisto di: 89.641.704 157.546.084
a) attività finanziarie valutate al costo ammortizzato 34.800.755 47.581.038
b) attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva 34.862.449 109.965.046
c) passività finanziarie 19.978.500
110. Risultato netto delle altre attività e passività finanziarie value con impatto a Conto economico 7.955.937 7.822.515
a) attività e passività finanziarie designate al fair value
b) altre attività finanziarie obbligatoriamente valutate al fair value 7.955.937 7.822.515
120. Margine di intermediazione 6.134.992.393 5.822.749.562
130. Rettifiche/riprese di valore nette per rischio di credito di: 1.518.978 (11.791.539)
a) attività finanziarie valutate al costo ammortizzato (3.417.024) (9.176.925)
b) attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva 4.936.002 (2.614.614)
140. Utili/perdite da modifiche contrattuali senza cancellazioni
150. Risultato netto della gestione finanziaria 6.136.511.371 5.810.958.023
160. Spese amministrative: (5.301.724.943) (4.973.446.719)
a) spese per il personale (36.993.394) (35.011.887)
b) altre spese amministrative (5.264.731.549) (4.938.434.832)
170. Accantonamenti netti ai fondi per rischi e oneri 9.736.785 8.120.394
a) impegni e garanzie rilasciate
b) altri accantonamenti netti 9.736.785 8.120.394
180. Rettifiche/Riprese di valore nette su attività materiali
190. Rettifiche/Riprese di valore nette su attività immateriali
200. Altri oneri/proventi di gestione 1.742.276 (11.871.045)
210. Costi operativi (5.290.245.882) (4.977.197.370)
220. Utili/(Perdite) delle partecipazioni
230. Risultato netto della valutazione al fair value delle attività materiali
240. Rettifiche di valore dell'avviamento
250. Utili/(Perdite) da cessione di investimenti
260. Utile/(Perdita) della operatività corrente al lordo delle imposte 846.265.489 833.760.653
270. Imposte sul reddito dell'esercizio dell'operatività corrente (231.308.849) (233.416.194)
280. Utile/(Perdita) della operatività corrente al netto delle imposte 614.956.640 600.344.459
290. Utile/(Perdita) delle attività operative cessate al netto delle imposte
300. Utile/(Perdita) d'esercizio 614.956.640 600.344.459

PROSPETTO DELLA REDDITIVITA' COMPLESSIVA

(dati in euro)
Voci Esercizio
2024
Esercizio
2023
10. Utile/(Perdita) d'esercizio 614.956.640 600.344.459
Altre componenti reddituali al netto delle imposte senza rigiro a Conto economico
20. Titoli di capitale designati al fair value con impatto sulla redditività complessiva
30. Passività finanziarie designate al fair value con impatto a Conto economico (variazioni del proprio merito creditizio)
40. Copertura di titoli di capitale designati al fair value con impatto sulla redditività complessiva
50. Attività materiali
60. Attività immateriali
70. Piani a benefici definiti 29.666 (34.010)
80. Attività non correnti e gruppi di attività in via di dismissione
90. Quota delle riserve da valutazione delle partecipazioni valutate a Patrimonio netto
Altre componenti reddituali al netto delle imposte con rigiro a Conto economico
100. Copertura di investimenti esteri
110. Differenze di cambio
120. Copertura dei flussi finanziari 44.830.384 (165.814.699)
130. Strumenti di copertura (elementi non designati)
140. Attività finanziarie (diverse dai titoli di capitale) value con impatto sulla redditività complessiva 429.467.260 1.548.467.890
150. Attività non correnti e gruppi di attività in via di dismissione
160. Quota delle riserve da valutazione delle partecipazioni valutate a Patrimonio netto
170. Totale altre componenti reddituali al netto delle imposte 474.327.310 1.382.619.181
180. Redditività complessiva (Voce 10+170) 1.089.283.950 1.982.963.640

PROSPETTO DELLE VARIAZIONI DEL PATRIMONIO NETTO

(dati in euro)
31 dicembre 2024
Capitale Sovrapprezzi di Riserve Azioni
azioni
ordinarie
altre azioni emissione di utili altre Riserve da valutazione Strumenti di capitale proprie Utile/(Perdita) di esercizio Patrimonio netto
Esistenze al 31.12.2023 1.357.229.019 1.212.022.448 (840.662.686) 450.000.000 600.344.459 2.778.933.240
Modifica saldi apertura
Esistenze al 01.01.2024 1.357.229.019 1.212.022.448 (840.662.686) 450.000.000 600.344.459 2.778.933.240
Allocazione risultato esercizio precedente 60.000.000 (600.344.459) (540.344.459)
Riserve 60,000,000 (60.000.000)
Dividendi e altre destinazioni (540.344.459) (540.344.459)
Variazioni dell'esercizio (19.805.323) 661.327 474.327.310 614.956.640 1.070.139.954
Variazioni di riserve - (19.805.323) 661.327 (19.143.996)
Operazioni sul Patrimonio netto
Emissione nuove azioni - - -
Acquisto azioni proprie
Distribuzione straordinaria dividendi - - - - - -
Variazione strumenti di capitale - - - 1 - -
Derivati su proprie azioni
Stock options -
Redditività complessiva esercizio 2024 474.327.310 614.956.640 1.089.283.950
Datrimonio notto al 24 12 2024 4 207 422 000 4 242 602 776 1200 226 2761 100 000 000 CAA QEC CAO 2 200 720 726

(*) La voce rappresenta la Riserva per il Patrimonio BancoPosta per 1.210 milioni di euro ed inoltre accoglie la Riserva per i Piani di incentivazione per 3 milioni di euro.

(aan in adro)
31 dicembre 2023
Capitale Sovrapprezzi di Riserve Azioni
azioni
ordinarie
altre azioni emissione di utili altre Riserve da valutazione Strumenti di capitale proprie Utile/(Perdita) di esercizio Patrimonio netto
Esistenze al 31.12.2022 1.373.317.573 1.211.733.303 (2.223.281.867) 350.000.000,00 602.311.327 1.314.080.336
Modifica saldi apertura
Esistenze al 01.01.2023 1.373.317.573 1.211.733.303 (2.223.281.867) 350.000.000 602.311.327 1.314.080.336
Allocazione risultato esercizio precedente (602.311.327) (602.311.327)
Riserve
Dividendi e altre destinazioni (602.311.327) (602-311-327)
Variazioni dell'esercizio (16.088.554) 289.145 1.382.619.181 100.000.000 600.344.459 2.067.164.231
Variazioni di riserve (16.088.554) 289 145 (15.799.409)
Operazioni sul Patrimonio netto 100.000.000 100,000.00
Emissione nuove azioni -
Acquisto azioni proprie
Distribuzione straordinaria dividendi -
Variazione strumenti di capitale 100.000.000 100.000.000
Derivati su proprie azioni
Stock options
Redditività complessiva esercizio 2023 1.382.619.181 600.344.459 1.982.963.640
Patrimonio netto al 31.12.2023 1,357,229,019 1.212.022.448 (840.662.686) 450.000.000 600.344.459 2.778.933.240

(**) La voce rappresenta la Riserva per il Patrimonio BancoPosta per 1.210 milioni di euro ed inoltre accoglie la Riserva per i Piani di incentivazione per 2 milioni di euro.

RENDICONTO FINANZIARIO

Metodo indiretto

ﺍﺳﺘﺎﻥ ﺍﻟﻠﮧ ﮐﮯ ﺍﺱ ﮐﮯ ﺍﯾﮏ ﮐﮯ ﺍﺱ ﮐﯽ ﻣﺠﻤﻮﻋﯽ ﺁﺑﺎﺩ ﮨﮯ ﺍﻭﺭ ﺍﺱ ﮐﮯ ﺍﯾﮏ ﺭﮨﺎﺋﺸﯽ ﮐﮯ ﺍﺱ ﮐﮯ ﺍﯾﮏ ﺍﯾﮏ ﺍﯾﮏ ﺍﯾﮏ ﺍﯾﮏ ﺍﯾﮏ ﺍﯾﮏ ﺍﯾﮏ ﺍﯾﮏ ﺍﯾﮏ ﺍﯾﮏ ﺍﯾﮏ ﺍﯾﮏ ﺍﯾﮏ ﺍﯾﮏ ﺍﯾﮏ ﺍﯾﮏ ﺍﯾﮏ ﺍﯾﮏ ﺍﯾﮏ ﺍﯾﮏ ﺍﯾﮏ ﺍﯾﮏ ﺍﯾﮏ
Esercizio
2024
Esercizio
2023
A. ATTIVITA' OPERATIVA
1. Gestione 560.887.815 591.320.205
- risultato d'esercizio (+/-) 614.956.640 600.344.459
- plus/minusvalenze su attività finanziarie detenute per la negoziazione e sulle altre attività/passività finanziarie valutate
al fair value con impatto a Conto economico (-/+)
(4.269.303) (5.846.347)
- plus/minusvalenze su attività di copertura (-/+) 2.586.776 1.155.168
- rettifiche/riprese di valore nette per rischio di credito (+/-) (1.518.978) 11.791.539
- rettifiche/riprese di valore nette su immobilizzazioni materiali e immateriali (+)-)
- accantonamenti netti a fondi rischi e oneri e altri costi/ricavi (+/-) (7.108.667) (7.317.189)
- imposte, tasse e crediti d'imposta non liquidati (+) 231.308.848 233.416.194
- rettifiche/riprese di valore nette delle attività operative cessate al netto dell'effetto fiscale (+/-)
- altri aggiustamenti (+/-) (275.067.501) (242.223.619)
2. Liquidità generata/assorbita dalle attività finanziarie 1.659.526.139 6.506.818.877
- attività finanziarie detenute per la negoziazione
- attività finanziarie designate al fair value
- altre attività finanziarie obbligatoriamente valutate al fair value 3.876 21.394.678
- attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva 295.516.809 2.437.010.779
- attività finanziarie valutate al costo ammortizzato 85.608.825 3.169.273.530
- altre attività 1.278.396.629 879.139.890
3. Liquidità generata/assorbita dalle passività finanziarie (2.054.322.044) (7.716.972.177)
- passività finanziarie valutate al costo ammortizzato (3.161.206.697) (8.998.837.942)
- passività finanziarie di negoziazione (4.002.716)
- passività finanziarie designate al fair value
- altre passività 1.106.884.653 1.285.868.481
Liquidità netta generata/assorbita dall'attività operativa 166.091.910 (618.833.095)
B. ATTIVITA' DI INVESTIMENTO
1. Liquidità generata da
- vendite di partecipazioni
- dividendi incassati su partecipazioni
- vendite di attività materiali
- vendite di attività immateriali
- vendite di rami d'azienda
2. Liquidità assorbita da
- acquisti di partecipazioni
- acquisti di attività materiali
- acquisti di attività immateriali
- acquisti di rami d'azienda
Liquidità netta generata/assorbita dall'attività d'investimento
C. ATTIVITA' DI PROVVISTA
- emissioni/acquisti di azioni proprie
- emissioni/acquisti di strumenti di capitale 100.000.000
- distribuzione dividendi e altre finalità (566.803.845) (623.953.171)
Liquidità netta generata/assorbita dall'attività di provvista (566.803.845) (523.953.171)
LIQUIDITA' NETTA GENERATA/ASSORBITA NELL'ESERCIZIO (400.711.935) (1.142.786.266)

LEGENDA:

(+) generata (-) assorbita

Relazione Finanziaria Annuale 2024

(dati in euro)
Voci di bilancio Esercizio
2024
Esercizio
2023
Cassa e disponibilità liquide all'inizio dell'esercizio 4.731.804.421 5.874.003.873
Liquidità totale netta generata/assorbita nell'esercizio (400.711.935) (1.142.786.266)
Cassa e disponibilità liquide: effetto della variazione dei cambi 1.886.925 586.814
Cassa e disponibilità liquide alla chiusura dell'esercizio 4.332.979.411 4.731.804.421

NOTA INTEGRATIVA

PARTE A – POLITICHE CONTABILI

A.1 – PARTE GENERALE

SEZIONE 1 – DICHIARAZIONE DI CONFORMITÀ AI PRINCIPI CONTABILI INTERNAZIONALI

Il presente Rendiconto separato BancoPosta è conforme ai princípi contabili internazionali International Financial Reporting Standards (IFRS) emanati dall'International Accounting Standards Board (IASB) e adottati dall'Unione Europea con il Regolamento Europeo (CE) n. 1606/2002 del 19 luglio 2002, nonché ai sensi del D.Lgs. n. 38 del 28 febbraio 2005 che ha disciplinato l'applicazione degli IFRS nell'ambito del corpo legislativo italiano. Per IFRS si intendono tutti gli International Financial Reporting Standards, tutti gli International Accounting Standards (IAS), tutte le interpretazioni dell'International Financial Reporting Interpretations Committee (IFRIC), precedentemente denominate Standing Interpretations Committee (SIC), adottati dall'Unione Europea e contenuti nei relativi Regolamenti UE in vigore al 31 dicembre 2024, relativamente ai quali non sono state effettuate deroghe.

Princípi contabili e interpretazioni applicati dal 1° gennaio 2024 e di prossima applicazione

L'informativa al riguardo è riportata nel paragrafo 2.3 – Principi contabili e interpretazioni di nuova e di prossima applicazione – della presente sezione – I bilanci di Poste Italiane – della Relazione finanziaria annuale.

SEZIONE 2 – PRINCIPI GENERALI DI REDAZIONE

Il Rendiconto separato è redatto in coerenza con quanto previsto dall'ottavo aggiornamento della Circolare della Banca d'Italia n. 262 del 22 dicembre 2005 "Il bilancio bancario: schemi e regole di compilazione", nonché della Comunicazione della Banca d'Italia del 14 marzo 2023424 "Aggiornamento delle disposizioni della Circolare n. 262 aventi ad oggetto gli impatti del COVID-19 e delle misure a sostegno dell'economia", ove applicabili, ed è elaborato ai sensi delle disposizioni previste dall'art. 2447-septies comma 2 del Codice Civile. In data 27 maggio 2014, la Banca d'Italia ha emanato specifiche Disposizioni di Vigilanza per il Patrimonio BancoPosta (Circolare n. 285/2013, Parte Quarta, Capitolo 1) che, nel tener conto delle peculiarità organizzative e operative del Patrimonio, definiscono un regime di vigilanza prudenziale analogo a quello delle banche, disciplinando, altresì, gli istituti di adeguatezza patrimoniale e contenimento dei rischi. Il Rendiconto separato riguarda l'esercizio chiuso al 31 dicembre 2024, è redatto in unità di euro e senza cifre decimali ed è costituito dallo Stato patrimoniale, dal Conto economico, dal Prospetto della redditività complessiva, dal Prospetto delle variazioni del Patrimonio netto, dal Rendiconto finanziario e dalla Nota integrativa. Gli schemi di Stato patrimoniale, di Conto economico e della Redditività complessiva sono costituiti da voci (contrassegnate da numeri) e da sottovoci (contrassegnate da lettere). Per completezza espositiva negli schemi di Stato patrimoniale, di Conto economico e nel Prospetto della redditività complessiva sono indicate anche le voci che non presentano importi. Il Rendiconto finanziario è stato redatto secondo il metodo indiretto425. Tutti i valori indicati in Nota integrativa sono espressi in milioni di euro; inoltre, le tabelle che non presentano importi non sono riportate.

424 La Comunicazione abroga e sostituisce la precedente del 21 dicembre 2021 "Aggiornamento delle integrazioni alle disposizioni della Circolare n. 262 aventi ad oggetto gli impatti del COVID-19 e delle misure a sostegno dell'economia".

425 In base al metodo indiretto, il flusso finanziario netto derivante dall'attività operativa è determinato rettificando l'utile o la perdita d'esercizio dagli effetti delle operazioni di natura non monetaria, da qualsiasi differimento o accantonamento di precedenti o futuri incassi o pagamenti operativi, e da elementi di ricavi o costi connessi con i flussi finanziari derivanti dall'attività di investimento o finanziaria.

I principi contabili e i criteri di rilevazione, valutazione e classificazione adottati nel presente Rendiconto sono uniformi a quelli di predisposizione del Rendiconto separato al 31 dicembre 2023. Al fine di consentire un confronto omogeneo con i dati relativi all'esercizio 2023, si è proceduto alla riclassifica di taluni dati dell'esercizio di comparazione.

Il Rendiconto separato è parte integrante del Bilancio d'esercizio di Poste Italiane SpA ed è redatto nel presupposto della continuità aziendale in quanto non sussistono incertezze circa la capacità del Patrimonio BancoPosta di proseguire la propria attività nel prevedibile futuro. Le società del Gruppo Poste e conseguentemente il Patrimonio BancoPosta, come entità in funzionamento, redigono il bilancio nel presupposto della continuità aziendale, anche tenuto conto delle prospettive economico - finanziarie del Gruppo desunte dal Piano strategico 2024-2028, approvato dal Consiglio di Amministrazione di Poste Italiane SpA il 19 marzo 2024.

I principi contabili adottati, identici a quelli utilizzati per la redazione del bilancio di Poste Italiane SpA, sono descritti nella presente Parte A del Rendiconto separato e riflettono la piena operatività del Patrimonio BancoPosta.

SEZIONE 3 – EVENTI SUCCESSIVI ALLA DATA DI RIFERIMENTO DEL BILANCIO

Non vi sono eventi di rilievo successivi al 31 dicembre 2024.

SEZIONE 4 – ALTRI ASPETTI

4.1 RAPPORTI INTERGESTORI

Al 31 dicembre 2024 i rapporti intrattenuti tra il Patrimonio BancoPosta e le funzioni di Poste Italiane SpA in esso non comprese (cd rapporti intergestori) sono rappresentati nello Stato patrimoniale come segue:

milioni di euro di cui rapporti
31.12.2024
intergestori
31.12.2023 di cui rapporti
intergestori
Voci dell'Attivo
10. Cassa e disponibilità liquide 4.333 - 4.732 -
20. Attività finanziarie valutate al fair value con impatto a Conto economico 34 - 26 -
a) attività finanziarie detenute per la negoziazione - - - -
b) attività finanziarie designate al fair value - - - -
c) altre attività finanziarie obbligatoriamente valutate al fair value 34 - 26 -
30. Attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva 33.645 - 33.069 -
40. Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato 45.829 642 44.562 371
a) crediti verso banche 655 - 976 -
b) crediti verso clientela 45.174 642 43.586 371
50. Derivati di copertura 2.679 - 4.257 -
100. Attività fiscali 499 - 642 -
120. Altre attività 9.799 34 10.857 39
A Totale dell'Attivo 96.818 676 98.145 410
Voci del Passivo e del Patrimonio netto
10. Passività finanziarie valutate al costo ammortizzato 89.011 156 90.964 279
a) debiti verso banche 7.532 - 10.336 -
b) debiti verso clientela 81.479 156 80.628 279
c) titoli in circolazione - - - -
20. Passività finanziarie di negoziazione 8 - 3 -
40. Derivati di copertura 1.348 - 1.136 -
60. Passività fiscali 315 - 266 -
80. Altre passività 2.682 2 2.833 3
90. Trattamento di fine rapporto del personale 2 - 2 -
100. Fondi per rischi e oneri 143 - 163 -
110. Riserve da valutazione (366) - (841) -
130. Strumenti di capitale 450 - 450 -
140. Riserve 2.610 - 2.569 -
180. Utile/(Perdita) d'esercizio (+/-) 615 - 600 -
B Totale del Passivo e del Patrimonio netto 96.818 158 98.145 282
A-B Saldo dei rapporti intergestori 518 128

Le attività svolte dalle varie strutture di Poste Italiane SpA a favore della gestione del Patrimonio BancoPosta sono disciplinate dall'apposito Regolamento del Processo di Affidamento e di Esternalizzazione del Patrimonio BancoPosta, approvato dal Consiglio di Amministrazione di Poste Italiane SpA426 .

Tale Regolamento, in esecuzione di quanto previsto nel Regolamento Patrimonio destinato, disciplina e formalizza il processo di affidamento di Funzioni Aziendali di BancoPosta a Poste Italiane in conformità con la normativa di riferimento, identificando le fasi operative, i ruoli e le responsabilità degli Organi e delle Funzioni Aziendali a vario titolo coinvolte. I criteri e le modalità di contribuzione contenuti nel Regolamento sono declinati in maniera puntuale in appositi Disciplinari Esecutivi, definiti tra BancoPosta e le altre funzioni di Poste Italiane SpA. I Disciplinari Esecutivi stabiliscono, tra l'altro, i livelli di servizio e i prezzi di trasferimento e acquisiscono efficacia, come stabilito dal Regolamento, dopo un processo autorizzativo che coinvolge le Funzioni interessate, l'Amministratore Delegato e, quando previsto, il Consiglio di Amministrazione di Poste Italiane SpA. Qualora BancoPosta intenda affidare a Poste Italiane SpA, in tutto o in parte, tramite Disciplinari Esecutivi, lo svolgimento di funzioni importanti o attività di controllo, ne deve dare comunicazione preventiva alla Banca d'Italia. Ai sensi della Circolare di Banca d'Italia n. 285, del 17 dicembre 2013, Parte Quarta, il Collegio Sindacale verifica con cadenza almeno semestrale l'adeguatezza dei criteri adottati, il rispetto delle norme e delle disposizioni di vigilanza.

La valorizzazione del suddetto modello di funzionamento, in coerenza con l'esercizio 2023, è effettuata mediante l'utilizzo di prezzi di trasferimento. A tal riguardo, i prezzi di trasferimento, comprensivi di commissioni e ogni altra forma di compenso dovuta, sono determinati sulla base dei prezzi e delle tariffe praticate sul mercato per funzioni coincidenti o similari, individuati, ove possibile, attraverso opportune analisi di benchmark. In presenza di specificità e/o caratteristiche tipiche della struttura di Poste Italiane che non consentono di utilizzare un prezzo di mercato comparabile, si utilizza il criterio basato sui costi, supportato da analisi di benchmark volte a verificare l'adeguatezza dell'apporto stimato. In tal caso, è prevista l'applicazione di un adeguato mark-up, definito sulla base di opportune analisi condotte su soggetti comparabili. Il corrispettivo di ciascun Disciplinare può essere, inoltre, ridotto in presenza di perdite operative connesse alle attività affidate, ovvero in caso di applicazione di penali per il mancato raggiungimento di determinati livelli di servizio misurati da specifici indicatori di performance. I Disciplinari in vigore sono efficaci dal 1° gennaio 2023, con validità prevista fino al 31 dicembre 2025. I prezzi di trasferimento, definiti all'interno dei Disciplinari, possono comunque essere rivisitati annualmente in occasione del processo di pianificazione e budget.

Il Collegio Sindacale, ai fini della vigilanza sulla separazione contabile, nel corso del 2024 ha effettuato le verifiche di competenza in n. 2 riunioni, dando evidenza degli esiti nell'ambito della propria Relazione annuale agli azionisti al 31 dicembre 2024.

4.2 PASSIVITÀ POTENZIALI E PRINCIPALI RAPPORTI CON LE AUTORITÀ

PASSIVITÀ POTENZIALI

La trattazione che segue è stata redatta ai sensi del principio contabile IAS 37 – Accantonamenti, passività e attività potenziali.

Al 31 dicembre 2024 risultano pendenti 9 controversie giudiziali ed extragiudiziali per le quali il rischio di soccombenza è valutato come possibile. Il petitum complessivo ammonta a circa 8 milioni di euro, oltre interessi. Le principali controversie in essere, di importo individualmente non significativo, si riferiscono a contenziosi promossi da terzi a vario titolo. Si tenga

426 Il Consiglio di Amministrazione nella seduta del 20 giugno 2024 ha approvato l'aggiornamento del "Regolamento del Processo di Affidamento e di Esternalizzazione del Patrimonio BancoPosta", disciplinando e formalizzando sia il processo di affidamento di Funzioni Aziendali di BancoPosta a Poste Italiane sia quello di esternalizzazione a soggetti terzi all'organizzazione di Poste Italiane.

conto che il Patrimonio BancoPosta, in considerazione dell'elevato numero di contenziosi promossi da terzi, effettua una valutazione su base storica probabilistica, per le cause con petitum di importo singolarmente non significativo, riflessa nei fondi rischi e oneri.

RAPPORTI CON LE AUTORITÀ

AGCM

In data 22 aprile 2024, l'AGCM ha notificato a Poste Italiane, con riferimento al Patrimonio Bancoposta, la comunicazione di avvio del procedimento PS/12768 e contestuale richiesta di informazioni, in relazione ad alcuni messaggi antifrode che i titolari di rapporti BancoPosta e PostePay, che utilizzano i servizi tramite le relative App (installate su dispositivo Android), avrebbero ricevuto in sede di accesso alle medesime, a partire dai primi giorni del mese di aprile. Secondo l'AGCM la condotta di Poste Italiane costituirebbe una pratica commerciale aggressiva o comunque scorretta, in quanto gli utenti verrebbero "indotti" a consentire l'accesso ai propri dati in una situazione di indebito condizionamento, dal momento che il mancato consenso – a seguito di tre accessi – preclude loro di continuare ad utilizzare i servizi di BancoPosta e PostePay tramite App. Il 13 maggio 2024 Poste Italiane ha trasmesso all'AGCM una memoria in cui ha fornito riscontro alla richiesta di informazioni e alle contestazioni contenute nell'atto di avvio. In data 6 giugno 2024, la Società ha depositato l'integrazione della precedente memoria difensiva e il formulario di impegni recante le iniziative che si impegna a realizzare (con riserva di integrazione/modifica), su base volontaria, volte a eliminare le presunte criticità rilevate dall'Autorità, senza prestare acquiescenza alle contestazioni mosse nel procedimento. Alcuni degli impegni presentati sono stati in seguito implementati dalla Società che, in data 18 luglio 2024, ha risposto alla seconda richiesta di informazioni su alcuni aspetti emersi nel corso dell'audizione tecnica con l'Autorità svoltasi il 18 giugno 2024 (es. in tema di controlli e indicazioni di Banca d'Italia e risultati delle attività antifrode). In data 10 settembre 2024 l'Autorità ha comunicato a Poste Italiane il rigetto degli impegni ritenendoli «inidonei a sanare i profili di possibile scorrettezza oggetto di istruttoria, in quanto consistono in maggior parte in misure meramente informative, come tali non rispondenti alle criticità contestate in sede di avvio relative ai profili di aggressività, ovvero comunque non risolutivi delle contestazioni formulate» e prorogando il termine di conclusione del procedimento di 60 giorni (18 novembre 2024). In data 26 settembre, l'Autorità ha inviato un'ulteriore richiesta di informazioni alla quale Poste Italiane ha fornito riscontro il 17 ottobre. In data 11 novembre 2024 Poste Italiane ha formulato istanza di riapertura del sub-procedimento impegni con contestuale presentazione di un'ulteriore misura che è stata rigettata dall'Autorità.

BANCA D'ITALIA

In data 20 luglio 2022, l'Autorità ha inviato a Poste Italiane SpA, con riferimento al Patrimonio BancoPosta, e PostePay una comunicazione in merito alle modalità di gestione dei fondi ricevuti da PostePay a fronte dell'emissione di moneta elettronica. Si ricorda che le Disposizioni di Vigilanza per gli IMEL prevedono che tale raccolta possa essere depositata presso una banca autorizzata ad operare in Italia, investita in titoli di debito qualificati o particolari quote di fondi comuni di investimento armonizzati. A partire dalla costituzione di PostePay tali somme sono depositate su un conto corrente postale (cd. conto di tutela) e concorrono alla raccolta da clientela privata del Patrimonio BancoPosta che, in base al vincolo di impiego, viene investita in titoli governativi dell'area euro. In merito, l'Autorità ha avviato nel corso del 2021 un'interlocuzione con BancoPosta e PostePay, in considerazione del fatto che BancoPosta non è stato ritenuto un soggetto assimilabile alla nozione di "ente creditizio" prevista dalla normativa europea di riferimento. La tematica ha trovato conclusione favorevole con la Legge 30 dicembre 2024 n. 207 (c.d. Legge di Bilancio 2025), che ha introdotto, tra le attività che Poste Italiane SpA – Patrimonio BancoPosta può svolgere, la possibilità di "raccolta delle somme di denaro ricevute dagli istituti di moneta elettronica per l'emissione di moneta elettronica e dagli istituti di pagamento per la prestazione di

servizi di pagamento di cui agli articoli 114-quinquies.1 e 114-duodecies del testo unico bancario" (cfr. art. 2, comma 1, lettera a-bis) del D.P.R. 144/2001 "Regolamento recante norme sui servizi di BancoPosta").

Garante per la Protezione dei Dati Personali

In data 16 aprile 2024, il Garante per la protezione dei dati personali (GPDP) ha aperto un'istruttoria preliminare con richiesta di informazioni in relazione al medesimo evento che ha portato all'avvio del procedimento PS/12768 dell'ACGM, ovvero i messaggi antifrode ricevuti dai titolari di rapporti BancoPosta e PostePay, che utilizzano i servizi tramite le relative app installate su dispositivo Android, in sede di accesso alle medesime a partire dai primi giorni del mese di aprile 2024. Dopo varie richieste di informazioni e relativi riscontri, di cui l'ultima inviata nel mese di gennaio 2025, finalizzate a rappresentare al GPDP sia la base normativa che elementi informativi circa il trattamento dei dati personali delle app BancoPosta e Postepay, effettuati ai fini antifrode, prosegue l'attività istruttoria da parte dell'Autorità.

4.3 EVENTI DI RILIEVO INTERCORSI NELL'ESERCIZIO

Nell'esercizio non sono intercorsi eventi di rilievo.

4.4 RIFORMA DEGLI INDICI DI RIFERIMENTO

Per l'analisi degli effetti della riforma degli indici di riferimento si rinvia all'informativa fornita nella Parte E.

A.2 – PARTE RELATIVA ALLE PRINCIPALI VOCI DI BILANCIO

La numerazione dei seguenti paragrafi è quella prevista dalle istruzioni di cui alla Circolare n. 262/2005 della Banca d'Italia. I numeri non utilizzati si riferiscono a fattispecie non applicabili al presente Rendiconto separato.

1 – ATTIVITÀ FINANZIARIE VALUTATE AL FAIR VALUE CON IMPATTO A CONTO ECONOMICO

a) criteri di iscrizione

L'iscrizione iniziale delle Attività finanziarie valutate al fair value con impatto a Conto economico avviene alla data di regolamento, per i titoli di debito e di capitale, e alla data di sottoscrizione per i contratti derivati. All'atto della rilevazione iniziale, tali attività finanziarie vengono rilevate al loro fair value, che corrisponde normalmente al corrispettivo pagato. Le variazioni di fair value tra la data di negoziazione e quella di regolamento sono in ogni caso riflesse nel Rendiconto separato.

b) criteri di classificazione

In questa voce sono classificate, in via residuale, le attività finanziarie diverse da quelle classificate tra le "Attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva" e tra le "Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato". Tale voce, in particolare, accoglie: a) le attività finanziarie acquisite principalmente per essere rivendute nel breve termine (negoziazione); b) le attività finanziarie designate come tali al momento della rilevazione iniziale, avvalendosi della fair value option; c) le attività finanziarie obbligatoriamente valutate al fair value con imputazione delle variazioni a Conto economico.

All'interno di tale voce sono compresi:

  • i titoli di debito e i finanziamenti che sono inclusi in un business model "Other/Trading" (non riconducibili quindi ai business model "Hold to Collect" e "Hold to Collect and Sell") o che non superano il test SPPI427;
  • i titoli di capitale detenuti per finalità di negoziazione o per cui non si sia optato, in sede di rilevazione iniziale, per la designazione al fair value con impatto sulla redditività complessiva;
  • contratti derivati, a eccezione di quelli designati come strumenti di copertura, che sono rappresentati come attività o passività detenute per la negoziazione a seconda che il fair value sia positivo o negativo; i fair value positivi e negativi derivanti da operazioni in essere con la medesima controparte sono compensati in fase di collateralizzazione, ove previsto contrattualmente.

c) criteri di valutazione e rilevazione delle componenti reddituali

Tali attività finanziarie sono valorizzate al fair value, con rilevazione delle variazioni in contropartita del Conto economico nella "Voce 80 - Risultato netto dell'attività di negoziazione" e nella "Voce 110 - Risultato netto delle altre attività e passività finanziarie valutate al fair value con impatto a Conto economico".

I dividendi da investimenti azionari classificati come Attività finanziarie valutate al fair value con impatto a Conto economico sono rilevati nella "Voce 70 – Dividendi e proventi simili" nel momento in cui ne viene deliberata la distribuzione e quindi matura il diritto a ricevere il relativo pagamento.

d) criteri di cancellazione

Le attività finanziarie vengono cancellate quando scadono i diritti contrattuali sui flussi finanziari derivanti dalle attività stesse o quando l'attività finanziaria viene ceduta trasferendo sostanzialmente tutti i rischi e i benefici a essa connessi o il relativo controllo. Nel caso in cui non sia possibile accertare il sostanziale trasferimento dei rischi e dei benefici, le attività finanziarie vengono cancellate dal bilancio qualora non sia mantenuto alcun tipo di controllo sulle stesse. Infine, le attività cedute sono cancellate dal bilancio nel caso in cui venga mantenuto il diritto contrattuale a ricevere i flussi di cassa delle stesse, ma contestualmente venga assunta un'obbligazione contrattuale a pagare detti flussi ad un soggetto terzo, senza ritardo e solamente nella misura di quelli ricevuti.

2 – ATTIVITÀ FINANZIARIE VALUTATE AL FAIR VALUE CON IMPATTO SULLA REDDITIVITA' COMPLESSIVA

a) criteri di iscrizione

L'iscrizione iniziale delle Attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva avviene alla data di regolamento. All'atto della rilevazione iniziale, tali attività vengono rilevate al loro fair value, che corrisponde normalmente al corrispettivo pagato. Le variazioni di fair value tra la data di negoziazione e quella di regolamento sono in ogni caso riflesse nel Rendiconto separato.

b) criteri di classificazione

In questa voce sono classificate le attività finanziarie possedute nel quadro di un modello di business il cui obiettivo è conseguito sia mediante la raccolta dei flussi finanziari contrattuali che mediante la vendita di attività finanziarie (business

427 L'acronimo SPPI - Solely Payments of Principal and Interest definisce quelle attività finanziarie detenute esclusivamente con l'obiettivo della raccolta dei flussi finanziari contrattuali rappresentati unicamente da pagamenti, a determinate date, del capitale e dell'interesse sull'importo del capitale da restituire. L'SPPI test è volto alla verifica che le caratteristiche dello strumento finanziario siano coerenti con tale obiettivo.

model "Hold to Collect and Sell" - HTCS) e i cui termini contrattuali prevedono, a determinate date, flussi finanziari rappresentati unicamente da pagamenti del capitale e dell'interesse sull'importo del capitale da restituire (SPPI).

All'interno di tale voce sono compresi i titoli di debito che rispettano le caratteristiche di cui sopra.

c) criteri di valutazione e rilevazione delle componenti reddituali

Le attività finanziarie sono valutate al fair value e gli utili o perdite da valutazione vengono rilevati nelle altre componenti di Conto economico complessivo fino a quando l'attività finanziaria è eliminata contabilmente o riclassificata, ad eccezione degli utili e delle perdite su cambi rilevati nel Conto Economico nella "Voce 80 – Risultato netto dell'attività di negoziazione". Quando l'attività finanziaria è eliminata contabilmente, gli utili o perdite cumulati precedentemente rilevati nelle altre componenti di Conto economico complessivo sono riclassificati nel Conto economico nella "Voce 100 – Utili/perdite da cessione o riacquisto".

Gli effetti derivanti dall'applicazione del costo ammortizzato sono rilevati nel Conto economico nella "Voce 10 – Interessi attivi e proventi assimilati".

Tali attività finanziarie sono oggetto di calcolo di perdite attese di valore, secondo quanto illustrato nella specifica sezione. Tali perdite attese di valore sono registrate a Conto economico nella "Voce 130 – Rettifiche/Riprese di valore nette per rischio di credito" in contropartita alla "Voce 110 – Riserve da valutazione".

d) criteri di cancellazione

Le attività finanziarie vengono cancellate quando scadono i diritti contrattuali sui flussi finanziari derivanti dalle attività stesse o quando l'attività finanziaria viene ceduta trasferendo sostanzialmente tutti i rischi e i benefici a essa connessi o il relativo controllo. Nel caso in cui non sia possibile accertare il sostanziale trasferimento dei rischi e dei benefici, le attività finanziarie vengono cancellate dal bilancio qualora non sia mantenuto alcun tipo di controllo sulle stesse. Infine, le attività cedute sono cancellate dal bilancio nel caso in cui venga mantenuto il diritto contrattuale a ricevere i flussi di cassa delle stesse, ma contestualmente venga assunta un'obbligazione contrattuale a pagare detti flussi ad un soggetto terzo, senza ritardo e solamente nella misura di quelli ricevuti.

3 – ATTIVITA' FINANZIARIE VALUTATE AL COSTO AMMORTIZZATO

a) criteri di iscrizione

L'iscrizione iniziale delle Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato avviene (i) alla data di regolamento per i titoli di debito e per i crediti relativi a impieghi e (ii) alla data di prestazione del servizio per i crediti di funzionamento. All'atto della rilevazione iniziale, tali attività vengono rilevate al loro fair value, che corrisponde normalmente al corrispettivo pagato per i titoli di debito o al valore contrattuale della prestazione per gli altri crediti. Le variazioni di fair value tra la data di negoziazione e quella di regolamento sono in ogni caso riflesse nel Rendiconto separato.

b) criteri di classificazione

In questa voce sono classificate le attività finanziarie possedute nell'ambito di un modello di business il cui obiettivo è il possesso finalizzato alla raccolta dei flussi finanziari contrattuali (business model "Hold to Collect" - HTC) rappresentati unicamente da pagamenti, a determinate date, del capitale e dell'interesse sull'importo del capitale da restituire (SPPI). Il modello di business all'interno del quale tali attività finanziarie sono classificate consente la possibilità di effettuare vendite;

se le vendite non sono occasionali e non sono irrilevanti in termini di valore è necessario valutare la coerenza con il business model HTC.

All'interno di tale voce sono compresi prevalentemente, oltre ai titoli di debito che rispettano le caratteristiche di cui sopra, gli impieghi su depositi presso il MEF e i crediti di funzionamento di natura commerciale.

c) criteri di valutazione e di rilevazione delle componenti reddituali

Tali attività sono valutate al costo ammortizzato, ossia il valore a cui l'attività finanziaria è stata valutata al momento della rilevazione iniziale al netto dei rimborsi di capitale, aumentato o diminuito dall'ammortamento cumulato utilizzando il criterio dell'interesse effettivo sulla differenza tra il valore iniziale e quello a scadenza, dedotta qualsiasi riduzione di valore. Il risultato derivante dell'applicazione di tale metodologia è imputato a Conto economico nella "Voce 10 – Interessi attivi e proventi assimilati".

Il valore di bilancio delle attività finanziarie valutate al costo ammortizzato è rettificato al fine di tener conto di perdite attese di valore, secondo quanto illustrato nella specifica sezione. Tali perdite attese di valore sono registrate a Conto economico nella "Voce 130 – Rettifiche/Riprese di valore nette per rischio di credito".

d) criteri di cancellazione

Le attività finanziarie vengono cancellate quando scadono i diritti contrattuali sui flussi finanziari derivanti dalle attività stesse o quando l'attività finanziaria viene ceduta trasferendo sostanzialmente tutti i rischi e i benefici a essa connessi o il relativo controllo. Nel caso in cui non sia possibile accertare il sostanziale trasferimento dei rischi e dei benefici, le attività finanziarie vengono cancellate dal bilancio qualora non sia mantenuto alcun tipo di controllo sulle stesse. Infine, le attività cedute sono cancellate dal bilancio nel caso in cui venga mantenuto il diritto contrattuale a ricevere i flussi di cassa delle stesse, ma contestualmente venga assunta un'obbligazione contrattuale a pagare detti flussi ad un soggetto terzo, senza ritardo e solamente nella misura di quelli ricevuti.

4 – OPERAZIONI DI COPERTURA

Il Gruppo Poste Italiane, con riferimento alle operazioni di "hedge accounting", è transitato alle regole di contabilizzazione previste dall'IFRS 9 – Strumenti finanziari, con efficacia retroattiva a partire dal 1° gennaio 2024.

a) criteri di iscrizione e di classificazione

L'iscrizione iniziale dei Derivati di copertura è effettuata al momento della stipula dei relativi contratti. All'inizio della relazione di copertura devono essere documentate, tra le altre, le seguenti informazioni: la strategia di gestione del rischio e l'obiettivo della stessa, una descrizione qualitativa della relazione di copertura e l'identificazione del rischio coperto, nonché una descrizione di come verranno valutati i requisiti di efficacia della copertura. La verifica del soddisfacimento dei criteri di efficacia viene effettuata all'inizio della relazione di copertura, nonché in modo continuativo ad ogni data di reporting oppure in presenza di casistiche che possano comportare un significativo cambiamento dei driver che influenzano le singole relazioni di copertura428 .

Le tipologie di copertura utilizzate sono:

428 I requisiti di efficacia della copertura sono soddisfatti se:

- esiste una relazione economica tra lo strumento di copertura e l'elemento coperto;

- l'effetto del rischio di credito non prevale sulle variazioni di valore che derivano dalla relazione economica;

- l'hedge ratio utilizzato per i fini di hedge accounting è lo stesso utilizzato per gli scopi di risk management.

  • fair value hedge: copertura dell'esposizione alle variazioni di fair value di un'attività o passività rilevata, che è attribuibile a un rischio particolare e potrebbe influenzare il Conto economico;
  • cash flow hedge: copertura dell'esposizione alla variabilità dei flussi finanziari che è attribuibile a un particolare rischio associato a un'attività o passività rilevata o a una programmata operazione altamente probabile e che potrebbe influenzare il Conto economico.

I contratti derivati che costituiscono efficaci relazioni di copertura sono rappresentati come attività o passività a seconda che il fair value sia positivo o negativo.

Per una descrizione delle metodologie utilizzate per la valutazione dell'efficacia delle coperture, si rinvia alla Parte E - Sezione 3 – Gli strumenti derivati e le politiche di copertura.

b) criteri di valutazione e di rilevazione delle componenti reddituali

Alla data di stipula del contratto gli strumenti derivati sono contabilizzati al fair value. Se gli strumenti derivati soddisfano i requisiti per essere classificati come strumenti di copertura, le successive variazioni del fair value vengono contabilizzate seguendo gli specifici criteri di seguito indicati.

Fair value hedge

Quando la copertura riguarda attività o passività iscritte in bilancio, sia la variazione di fair value dello strumento di copertura, sia la variazione di fair value dell'elemento coperto sono imputate a Conto economico. L'eventuale differenza costituisce la parziale inefficacia della copertura che rappresenta un onere o provento iscritto nella "Voce 90 – Risultato netto dell'attività di copertura".

Cash flow hedge

Nel caso di cash flow hedge, le variazioni del fair value dello strumento derivato registrate successivamente alla prima rilevazione sono imputate, limitatamente alla porzione efficace, a una specifica riserva di Patrimonio netto (Riserva di cash flow hedge nell'ambito della "Voce 110 – Riserve da valutazione"). La variazione di fair value dello strumento di copertura, riferibile alla porzione inefficace della copertura, è immediatamente rilevata nella "Voce 90 – Risultato netto dell'attività di copertura" dell'esercizio considerato.

Quando si manifestano gli effetti economici originati dall'oggetto della copertura la riserva è imputata a Conto economico. In particolare, nel caso in cui la copertura è relativa a una programmata operazione altamente probabile (per es. acquisto a termine di titoli di debito), la riserva è attribuita alle componenti positive o negative di reddito nell'esercizio o negli esercizi in cui le attività o le passività, successivamente iscritte e connesse alla citata operazione, influenzano il Conto economico (nell'es. a correzione del rendimento del titolo).

Se, durante la vita di uno strumento derivato, il manifestarsi dei flussi di cassa previsti e oggetto della copertura non è più ritenuto altamente probabile, la quota della Riserva di cash flow hedge relativa a tale strumento viene immediatamente attribuita nella "Voce 80 – Risultato netto dell'attività di negoziazione" dell'esercizio considerato. Viceversa, se lo strumento derivato è ceduto o non è più qualificabile come strumento di copertura, la Riserva di cash flow hedge sino a quel momento rilevata viene mantenuta quale componente del Patrimonio netto ed è imputata a Conto economico seguendo il criterio di imputazione sopra descritto, contestualmente al manifestarsi dell'operazione originariamente oggetto della copertura.

9 – FISCALITÀ CORRENTE E DIFFERITA

Le imposte correnti IRES e IRAP sono calcolate sulla base della migliore stima del reddito imponibile dell'esercizio e della normativa di riferimento, applicando le aliquote fiscali vigenti. Le imposte differite attive e passive sono calcolate a fronte di tutte le differenze temporanee che emergono tra il valore fiscale di un'attività o passività e il relativo valore contabile,

sulla base delle aliquote fiscali che si prevede saranno applicabili negli esercizi nei quali le differenze temporanee saranno realizzate o estinte. Le imposte differite attive sono iscritte nella misura in cui è probabile che sia disponibile un reddito imponibile futuro a fronte del quale possano essere recuperate.

Le imposte correnti e differite sono imputate a Conto economico, a eccezione di quelle relative a voci direttamente addebitate o accreditate a Patrimonio netto; in tal caso l'effetto fiscale è imputato direttamente alla specifica voce del Patrimonio netto.

Il Patrimonio BancoPosta non è dotato di personalità giuridica e non è autonomo soggetto passivo di imposizione diretta o indiretta. Le imposte sul reddito complessivo di Poste Italiane SpA sono dunque attribuite al Patrimonio BancoPosta per la quota di competenza sulla base delle risultanze del presente Rendiconto separato, tenendo conto degli effetti legati alla fiscalità differita. In particolare, sia ai fini IRES che ai fini IRAP il calcolo è effettuato considerando le variazioni permanenti e temporanee specifiche dell'operatività bancoposta; quelle non riferibili direttamente a essa sono imputate totalmente al Patrimonio non destinato.

Le attività e le passività fiscali per imposte correnti fanno parte dei rapporti intergestori e sono esposte nel Rendiconto separato tra le Altre attività e le Altre passività in quanto sono regolate con il Patrimonio non destinato nell'ambito dei rapporti interni con Poste Italiane SpA, che rimane l'unico soggetto passivo d'imposta.

10 – FONDI PER RISCHI E ONERI

I Fondi per rischi e oneri sono iscritti a fronte di perdite e oneri di natura determinata, di esistenza certa o probabile, dei quali, tuttavia, non sono determinabili l'ammontare o la data in cui si manifesteranno. L'iscrizione viene eseguita solo quando esiste un'obbligazione corrente (legale o implicita) per una futura fuoriuscita di risorse atte a produrre benefici economici, come risultato di eventi passati, ed è probabile che tale fuoriuscita sia richiesta per l'adempimento dell'obbligazione. Tale ammontare rappresenta la migliore stima attualizzata dell'impiego di risorse richiesto per estinguere l'obbligazione. Il valore della passività è attualizzato, laddove l'effetto temporale del denaro è rilevante, al tasso che riflette i valori correnti di mercato e tiene conto del rischio specifico associabile a ciascuna passività. Gli accantonamenti sono oggetto di riesame ad ogni data di riferimento del bilancio e sono rettificati per riflettere la migliore stima dell'onere previsto per adempiere alle obbligazioni esistenti alla data di chiusura dell'esercizio. L'eventuale effetto del passare del tempo e quello relativo alla variazione dei tassi di interesse sono esposti a Conto economico tra gli accantonamenti netti dell'esercizio. Con riguardo ai rischi per i quali il manifestarsi di una passività è soltanto possibile è fornita specifica informativa senza procedere ad alcuno stanziamento. Quando, in casi estremamente rari, l'indicazione di alcune informazioni di dettaglio relative alle passività considerate potrebbe pregiudicare seriamente la posizione del Patrimonio BancoPosta in una controversia o in una negoziazione in corso con terzi, in base alla facoltà prevista dai principi contabili di riferimento, è fornita un'informativa limitata.

11 – PASSIVITA' FINANZIARIE VALUTATE AL COSTO AMMORTIZZATO

a) criteri di iscrizione e di classificazione

Il Patrimonio BancoPosta non ha titoli di debito in circolazione e non ne ha emessi dalla data della sua costituzione. Le sottovoci Debiti verso banche e Debiti verso clientela comprendono le varie forme di provvista, sia interbancaria che nei confronti della clientela. La prima iscrizione di tali passività finanziarie avviene alla data di regolamento delle somme raccolte ed è effettuata sulla base del fair value delle passività, normalmente pari all'ammontare incassato.

b) criteri di valutazione e di rilevazione delle componenti reddituali

I debiti sono valutati al costo ammortizzato, applicando il criterio del tasso effettivo di interesse. Se i flussi di cassa attesi si modificano ed esiste la possibilità di stimarli attendibilmente, il valore dei debiti è ricalcolato per riflettere le modifiche sulla base del valore attuale dei nuovi flussi di cassa attesi e del tasso interno di rendimento inizialmente determinato.

c) criteri di cancellazione

Le passività finanziarie vengono cancellate nel momento in cui sono estinte o l'obbligazione specificata nel contratto è adempiuta, cancellata o scaduta.

12 – PASSIVITÀ FINANZIARIE DI NEGOZIAZIONE

a) criteri di classificazione e di iscrizione

La voce accoglie gli strumenti finanziari derivati che non soddisfano i requisiti per essere classificati come strumenti di copertura ai sensi dei principi contabili di riferimento. L'iscrizione iniziale delle Passività finanziarie di negoziazione avviene alla data di sottoscrizione dei contratti derivati.

b) criteri di valutazione e di rilevazione delle componenti reddituali

Le Passività finanziarie di negoziazione sono valutate al fair value, con rilevazione delle variazioni in contropartita del Conto economico nella "Voce 80 - Risultato netto dell'attività di negoziazione".

c) criteri di cancellazione

Le Passività finanziarie di negoziazione vengono cancellate nel momento in cui sono estinte o l'obbligazione specificata nel contratto è adempiuta, cancellata o scaduta.

14 – OPERAZIONI IN VALUTA

a) criteri di iscrizione

Le operazioni in valuta estera sono registrate, al momento della rilevazione iniziale, in divisa di conto applicando all'importo in valuta estera il tasso di cambio in vigore alla data di regolamento dell'operazione.

b) criteri di classificazione, di valutazione, di cancellazione e di rilevazione delle componenti reddituali

A ogni chiusura di bilancio le poste in valuta estera vengono valorizzate come segue:

  • le poste monetarie sono convertite al tasso di cambio alla data di chiusura;
  • le poste non monetarie valutate al costo storico sono convertite al tasso di cambio in essere alla data dell'operazione;
  • le poste non monetarie valutate al fair value sono convertite utilizzando i tassi di cambio in essere alla data di chiusura.

Le differenze di cambio che derivano dal regolamento di elementi monetari o dalla conversione di elementi monetari e non monetari a tassi diversi da quelli di conversione iniziali sono rilevate nella "Voce 80 - Risultato netto dell'attività di negoziazione".

15 – ALTRE INFORMAZIONI

Riconoscimento dei ricavi da contratti con i clienti

I ricavi derivanti dai contratti con i clienti sono rilevati per un importo che riflette il corrispettivo a cui si ritiene di avere diritto in cambio del trasferimento di beni e/o servizi promessi al cliente (prezzo di transazione).

Di seguito sono descritte le principali tipologie di ricavo del Patrimonio BancoPosta unitamente all'indicazione della tempistica di soddisfacimento delle performance obligations429:

  • o ricavi per servizi di collocamento e intermediazione: sono rilevati over time e misurati sulla base dei volumi collocati valorizzati in ragione degli accordi commerciali con gli istituti finanziari. Con riferimento alla remunerazione per l'attività di raccolta del risparmio postale, l'accordo stipulato con Cassa Depositi e Prestiti prevede la corresponsione di un corrispettivo variabile al raggiungimento di determinati livelli di raccolta la cui quantificazione è determinata in ragione dei volumi di raccolta e dei rimborsi anticipati; taluni accordi commerciali, stipulati con primari partner finanziari per il collocamento di prodotti di finanziamento, prevedono la retrocessione di commissioni di collocamento nel caso di estinzione anticipata o surroga da parte della clientela;
  • o ricavi per servizi di conto corrente e servizi correlati: sono rilevati over time, misurati sulla base del servizio reso (ivi inclusi servizi correlati, es. bonifici, deposito titoli, ecc.) e valorizzati in ragione delle condizioni contrattuali offerte alla clientela;
  • o ricavi per commissioni su bollettini di c/c postale: sono rilevati at a point in time in ragione del numero di transazioni accettate allo sportello e valorizzate sulla base delle condizioni contrattuali di vendita.

Ai fini della rilevazione del ricavo, sono identificate e quantificate le c.d. componenti variabili del corrispettivo (sconti, ribassi, concessioni di prezzo, incentivi, penali e altri similari) per includerle ad integrazione o rettifica del prezzo di transazione. Tra le componenti variabili del corrispettivo, particolare rilevanza assumono le penali (diverse da quelle previste per risarcimento danni) che sono rilevate in diretta diminuzione dei ricavi.

Con riguardo ai ricavi per attività svolte a favore o per conto dello Stato, la rilevazione è effettuata per un ammontare corrispondente a quanto effettivamente maturato sulla base delle leggi o delle convenzioni vigenti, avendo comunque riguardo alle disposizioni contenute in provvedimenti di Finanza Pubblica. La remunerazione degli impieghi presso il MEF di parte della raccolta in conti correnti è determinata per competenza, sulla base del metodo degli interessi effettivi, e classificata alla "Voce 10 - Interessi attivi e proventi assimilati". Analoga classificazione è adottata per i proventi dei titoli governativi dell'area euro in cui sono impiegati i fondi raccolti su conti correnti da clientela privata e dei crediti d'imposta Legge n. 77/2020.

Per il dettaglio quantitativo in merito alla distinzione tra i ricavi provenienti dai contratti con i clienti rilevati in un determinato momento oppure nel corso del tempo si rimanda alla Parte C - Sezione 2 - Commissioni.

429 Le performance obligation sono definibili come le obbligazioni, esplicite o implicite, di trasferire al cliente un distinto bene o servizio. La rilevazione del ricavo avviene al soddisfacimento delle performance obligation, cioè al trasferimento del bene o servizio al cliente e può essere soddisfatta:

- "at point in time": nel caso di obbligazione adempiuta in un unico momento, il ricavo deve riflettersi in bilancio solo nel momento di passaggio al cliente del totale "controllo" sul bene o servizio oggetto di scambio. Rilevano al riguardo, non solo l'esposizione significativa dei rischi e benefici connessi al bene o servizio, ma anche il possesso fisico, l'accettazione del cliente, l'esistenza di diritti legali, ecc.;

- "over time": nel caso di obbligazione adempiuta nel corso del tempo, la misurazione e contabilizzazione dei ricavi riflette, virtualmente, i progressi del livello di soddisfazione del cliente. In caso di over time, è individuato un appropriato metodo di valutazione del "progress" della performance obligation (metodo degli output).

Rettifiche di valore ("Impairment")

I finanziamenti e i titoli di debito classificati nelle Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato e nelle Attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva sono oggetto di calcolo di rettifiche di valore secondo un modello denominato "Expected Credit Losses (ECL)". Il metodo utilizzato è il "General deterioration model", per il quale:

  • se alla data di riferimento del bilancio il rischio di credito relativo a uno strumento finanziario non è aumentato significativamente dalla rilevazione iniziale, le perdite attese sono determinate su un orizzonte temporale di 12 mesi (stage 1). Gli interessi sullo strumento sono calcolati sul valore contabile lordo o Gross Carrying Amount (costo ammortizzato al lordo dell'ECL);
  • se alla data di riferimento del bilancio il rischio di credito dello strumento finanziario è significativamente aumentato dopo la rilevazione iniziale, le perdite attese sono determinate lungo l'intera vita dello strumento finanziario (stage 2). Gli interessi sullo strumento sono calcolati sul valore contabile lordo o Gross Carrying Amount (costo ammortizzato al lordo dell'ECL);
  • gli strumenti che già alla rilevazione iniziale sono deteriorati, o che presentano obiettive evidenze di perdita alla data di bilancio, sono soggetti ad un impairment determinato sull'intera vita dello strumento finanziario (stage 3). Gli interessi sono rilevati sul costo ammortizzato ossia sulla base del valore dell'esposizione – determinato in base al tasso di interesse effettivo – rettificato delle perdite attese.

Nel determinare se sia avvenuto un significativo incremento del rischio di credito, è necessario confrontare il rischio di default relativo allo strumento finanziario alla data di riferimento del bilancio con il rischio di default relativo allo strumento finanziario alla data della rilevazione iniziale.

Vi è tuttavia la presunzione relativa che l'inadempimento si verifichi se l'attività finanziaria è scaduta da almeno 90 giorni, a meno che si disponga di informazioni ragionevoli e dimostrabili per attestare che sia appropriato adottare un criterio di default più tardivo.

Relativamente ai crediti di funzionamento di natura commerciale è prevista l'applicazione di un metodo semplificato di misurazione del fondo a copertura delle perdite attese, se tali crediti non contengono una significativa componente finanziaria ai sensi dell'IFRS 15. Il metodo semplificato si basa su una matrice di determinazione delle perdite storiche osservate.

Per la descrizione dettagliata dei modelli si rinvia alla Parte E - Sezione 1 - Rischio di credito.

Crediti d'imposta Legge n. 77/2020

I crediti d'imposta sono stati acquistati da Poste Italiane SpA e allocati al BancoPosta a fronte di risorse patrimoniali libere nonché di risorse soggette430 e non al vincolo di impiego nel rispetto delle disposizioni del Decreto Rilancio (D.L. 34/2020 convertito con modifiche dalla Legge n. 77/2020) con il quale sono state introdotte agevolazioni fiscali a sostegno dei Cittadini e delle Imprese per favorire la ripresa economica a seguito dell'emergenza sanitaria da Covid-19. Le caratteristiche principali di tali crediti d'imposta sono: i) la possibilità di utilizzo in compensazione; ii) la cedibilità a terzi acquirenti; e iii) la non rimborsabilità da parte dell'Erario.

430 Con la conversione in Legge n. 106 del 23 luglio 2021 del D.L. n. 73 del 25 maggio 2021, è consentito al Patrimonio BancoPosta, nell'ambito del 50% della raccolta da clientela privata investibile in titoli garantiti dallo Stato italiano, di impiegare fino al 30% di questa quota nell'acquisto di crediti d'imposta in oggetto.

Gruppo Poste Italiane I bilanci di Poste Italiane al 31 dicembre 2024

I crediti d'imposta sono allocati al Patrimonio BancoPosta al costo di acquisto e alla scadenza delle singole quote sono trasferiti a Poste Italiane SpA al loro valore nominale per la relativa compensazione, in quanto il Patrimonio BancoPosta non è dotato di personalità giuridica e non è autonomo soggetto passivo di imposizione fiscale diretta o indiretta.

Per tali crediti, non essendo identificabile un framework contabile direttamente applicabile a tale fattispecie, nel rispetto di quanto previsto dallo IAS 8, si è proceduto a definire un accounting policy idonea a fornire un'informativa rilevante e attendibile, volta a garantire una rappresentazione fedele della posizione finanziaria, reddituale e dei flussi di cassa e che rifletta la sostanza economica e non la mera forma dell'operazione. Sulla base delle analisi svolte e dei documenti pubblicati dai principali organismi di vigilanza italiani431, sebbene alla fattispecie non sia direttamente applicabile la definizione di attività finanziaria presente nello IAS 32, è stato sviluppato un modello contabile basato sull'IFRS 9 dal momento che:

  • a) all'inception sorge, nel bilancio del cessionario, un asset così come definito dal Conceptual Framework;
  • b) il loro utilizzo può essere effettuato per compensare un debito usualmente estinto in denaro (debiti di imposta), nonché essere scambiati con altre attività finanziarie a condizioni che possono essere potenzialmente favorevoli all'entità;
  • c) può essere identificato un business model (Hold to Collect, Hold to Collect and Sell o altri modelli di business).

Alla data di acquisto tali crediti sono iscritti al loro fair value (coincidente con il prezzo pagato) e valutati successivamente al costo ammortizzato (business model "Hold to Collect" - HTC), in quanto acquistati per essere utilizzati in compensazione di debiti di natura tributaria o previdenziale da Poste Italiane SpA, sulla base di quanto previsto dalla normativa di riferimento.

Come specificato dal documento congiunto delle Autorità, tenuto conto che i crediti d'imposta acquistati non rappresentano, ai sensi dei principi contabili internazionali, attività fiscali, contributi pubblici, attività immateriali o attività finanziarie, la classificazione più appropriata, ai fini della presentazione in bilancio, è quella residuale nella "Voce 120 - Altre Attività" dello Stato patrimoniale. La relativa remunerazione è imputata a Conto economico nella "Voce 10 – Interessi attivi e proventi assimilati".

Operazioni di pronti contro termine

I titoli ricevuti nell'ambito di una operazione che contrattualmente prevede la successiva vendita e i titoli consegnati nell'ambito di una operazione che contrattualmente prevede il successivo riacquisto non sono, rispettivamente, registrati o cancellati dal Rendiconto separato. Di conseguenza, nel caso di titoli acquistati con accordo di rivendita, l'importo pagato viene rilevato come credito verso clientela o banche fra le Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato; nel caso di titoli ceduti con accordo di riacquisto, la passività è rilevata nei debiti verso banche o verso clientela, fra le Passività finanziarie valutate al costo ammortizzato. Le operazioni descritte sono oggetto di compensazione se, e solo se, effettuate con la medesima controparte, hanno la medesima scadenza e la compensazione è prevista contrattualmente.

Parti correlate

Per parti correlate interne si intendono il Patrimonio non destinato di Poste Italiane SpA e le entità controllate e collegate, direttamente o indirettamente, da Poste Italiane SpA.

Per parti correlate esterne si intendono il controllante MEF e le entità controllate e collegate, direttamente o indirettamente, dal MEF stesso. Sono altresì parti correlate i Dirigenti con responsabilità strategiche di Poste Italiane SpA e i Fondi

431 Banca d'Italia, Consob e IVASS hanno pubblicato in data 5 gennaio 2021 il documento n. 9 del Tavolo di coordinamento in materia di applicazione degli IAS/IFRS "Trattamento contabile dei crediti d'imposta connessi con i Decreti Legge "Cura Italia" e "Rilancio" acquistati a seguito di cessione da parte dei beneficiari diretti o di precedenti acquirenti".

negoziati in mercati organizzati.

rappresentativi di piani per benefici successivi alla fine del rapporto di lavoro dei dipendenti del Patrimonio destinato e delle entità ad esso correlate. Non sono intese come parti correlate lo Stato e i soggetti pubblici diversi dal MEF. Non sono considerati come rapporti con parti correlate quelli generati da Attività e Passività finanziarie rappresentate da strumenti

Benefici ai dipendenti

I cd Benefici a breve termine per i dipendenti sono benefici che si prevede siano liquidati interamente entro dodici mesi dal termine dell'esercizio nel quale i dipendenti hanno prestato la relativa attività lavorativa. Tali benefici includono: salari, stipendi, oneri sociali, indennità sostitutive di ferie e di assenze per malattia.

L'ammontare non attualizzato dei benefici a breve termine che si prevede dovrà essere pagato al dipendente in cambio dell'attività lavorativa prestata durante un periodo amministrativo deve essere rilevato, per competenza, nel costo del lavoro.

I cd Benefici successivi alla fine del rapporto di lavoro si suddividono in due fattispecie:

• Piani a benefici definiti

Nei Piani a benefici definiti rientra il Trattamento di fine rapporto, dovuto ai dipendenti ai sensi dell'art. 2120 del Codice Civile, limitatamente alle quote di TFR accantonate fino al 31 dicembre 2006.

Nei piani in commento, poiché l'ammontare del beneficio da erogare è quantificabile soltanto dopo la cessazione del rapporto di lavoro, i relativi effetti economici e patrimoniali sono rilevati in base a calcoli attuariali. In particolare, la passività è proiettata al futuro con il "metodo della proiezione unitaria" (Projected Unit Credit Method) per calcolare il probabile ammontare da pagare al momento della risoluzione del rapporto di lavoro, ed è poi attualizzata per tener conto del tempo che trascorrerà prima dell'effettivo pagamento. La valutazione della passività iscritta nel Rendiconto separato è basata sulle conclusioni raggiunte da attuari esterni. Il calcolo tiene conto del TFR maturato per prestazioni di lavoro già effettuate ed è basato su ipotesi attuariali descritte nella Parte B Sezione 9 del Passivo alla quale si rimanda. A ogni scadenza, gli utili e perdite attuariali, definiti per differenza tra il valore di bilancio della passività e il valore attuale degli impegni del Patrimonio BancoPosta a fine periodo, dovuti al modificarsi dei parametri attuariali appena descritti, sono imputati direttamente a Patrimonio netto.

• Piani a contribuzione definita

Nei Piani a contribuzione definita rientra il Trattamento di fine rapporto dovuto ai dipendenti ai sensi dell'art. 2120 del Codice Civile, limitatamente alle quote di TFR maturate a partire dal 1° gennaio 2007 e versate obbligatoriamente a un Fondo di previdenza complementare, ovvero nell'apposito Fondo di Tesoreria istituito presso l'INPS. Nei piani a contribuzione definita, gli oneri contributivi sono imputati a Conto economico quando sostenuti, in base al relativo valore nominale.

I cd Benefici dovuti ai dipendenti per la cessazione del rapporto di lavoro sono rilevati come passività quando il Patrimonio BancoPosta si impegna irrevocabilmente, anche sulla base di consolidati rapporti relazionali ed impegni reciproci con le Rappresentanze sindacali, a concludere il rapporto di lavoro con un dipendente o un gruppo di dipendenti prima della normale data di pensionamento, ovvero nei casi in cui il dipendente o un gruppo di dipendenti decida di accettare un'offerta di benefici in cambio della cessazione del rapporto di lavoro. I benefici dovuti per la cessazione del rapporto di lavoro sono rilevati immediatamente nel costo del lavoro.

Gli Altri benefici a lungo termine sono costituiti da quei benefici non dovuti interamente entro dodici mesi dal termine dell'esercizio in cui i dipendenti hanno reso la propria attività lavorativa. La variazione netta del valore di tutte le componenti della passività intervenuta nell'esercizio viene rilevata interamente nel Conto economico.

Pagamenti basati su azioni

Le operazioni con pagamento basato su azioni possono essere regolate per cassa, con strumenti rappresentativi di capitale o con altri strumenti finanziari. I beni o servizi ricevuti o acquisiti tramite un'operazione con il pagamento basato su azioni sono rilevati al loro fair value.

Nel caso di operazioni con pagamenti basati su azioni regolati per cassa (cash-settled):

  • in contropartita al costo è rilevata una passività;
  • qualora il fair value dei beni o servizi ricevuti o acquisiti non sia attendibilmente determinabile, tale valore deve essere stimato indirettamente sulla base del fair value della passività;
  • il fair value della passività è aggiornato a ciascuna data di chiusura del bilancio, registrandone le variazioni a Conto economico, sino alla data della sua estinzione.

Nel caso di operazioni con pagamenti basati su azioni regolati con strumenti rappresentativi di capitale (equity-settled):

  • in contropartita al costo è rilevato un incremento del Patrimonio netto;
  • qualora il fair value dei beni o servizi ricevuti o acquisiti non sia attendibilmente determinabile, tale valore deve essere stimato indirettamente sulla base del fair value degli strumenti rappresentativi di capitale assegnati alla grant date (data di assegnazione).

Nel caso di benefici concessi ai dipendenti, la rilevazione avviene nella "Voce 160 a) – Spese per il personale" durante il periodo in cui gli stessi prestano il servizio a cui il compenso è riferibile.

Finanziamento subordinato perpetuo

Il finanziamento subordinato perpetuo è classificato come strumento di capitale, tenuto conto del diritto incondizionato del Patrimonio BancoPosta di differire, fino alla data della propria liquidazione, il rimborso del capitale e il pagamento delle cedole. Pertanto, l'importo ricevuto dalla gemmante è rilevato ad incremento del Patrimonio netto; di converso, i rimborsi del capitale e i pagamenti delle cedole dovute (al momento in cui sorge la relativa obbligazione contrattuale) sono rilevati a decremento del Patrimonio netto.

Classificazione dei costi per servizi resi dalla gemmante Poste Italiane SpA

I costi per i servizi resi dalle funzioni del Patrimonio non destinato di Poste Italiane SpA, sono convenzionalmente iscritti nella "Voce 160 b) – Altre spese amministrative".

Uso di stime

La predisposizione dell'informativa finanziaria richiede il ricorso a stime e assunzioni che possono determinare significativi effetti sui valori finali indicati nei prospetti contabili e nell'informativa fornita. L'elaborazione di tali stime implica l'utilizzo delle informazioni disponibili e l'adozione di valutazioni soggettive, fondate anche sull'esperienza storica, utilizzate ai fini della formulazione di assunzioni ragionevoli per la rilevazione dei fatti di gestione. Le stime e le assunzioni sono riviste periodicamente e gli effetti di ogni variazione sono riflessi contabilmente nell'esercizio in cui avviene la revisione di stima, se tale revisione influenza solo l'esercizio corrente, o anche nei periodi successivi se la revisione influenza il periodo corrente e quelli futuri. Per loro natura, le stime e le assunzioni utilizzate possono variare di esercizio in esercizio e,

pertanto, non è da escludersi che negli esercizi successivi i valori iscritti nel presente Rendiconto separato possano variare anche in maniera significativa a seguito del mutamento delle valutazioni soggettive utilizzate.

Di seguito sono descritti i trattamenti contabili che richiedono una maggiore soggettività nell'elaborazione delle stime, tenuto altresì conto della particolarità del contesto macroeconomico di riferimento registrata nel corso degli ultimi esercizi.

Impairment e stage allocation

Ai fini del calcolo dell'impairment e della determinazione della stage allocation, i principali fattori oggetto di stima sono i seguenti, relativi al modello interno elaborato per controparti Sovereign, Banking e Corporate:

  • stima dei rating per controparti;
  • stima della Probabilità di default "PD" per controparti.

Per quanto riguarda i crediti di funzionamento di natura commerciale, invece, la cd stage allocation non è applicata in conformità a quanto consentito dal Simplified Approach. L'impairment per tali poste di bilancio avviene sulla base di una:

  • svalutazione analitica: al superamento di una soglia di credito definita si procede ad un monitoraggio analitico della singola posizione creditoria, sulla base di elementi probativi interni o esterni; oppure
  • svalutazione forfettaria: elaborazione di una matrice di determinazione delle perdite storiche osservate.

Per ulteriori dettagli si rimanda alla Parte E – Sezione 1 - Rischio di credito.

• Ricavi provenienti da contratti con i clienti

La rilevazione dei ricavi provenienti da contratti con i clienti comprende componenti variabili, tra cui particolare rilevanza assumono le penali (diverse da quelle previste per risarcimento danni). Le componenti variabili sono individuate all'inception del contratto e stimate alla fine di ogni chiusura contabile durante tutto il periodo di vigenza contrattuale, per tener conto sia delle nuove circostanze intercorse, sia dei cambiamenti nelle circostanze già considerate ai fini delle precedenti valutazioni. Tra le componenti variabili di prezzo, sono incluse le passività per rimborsi futuri (refund liabilities).

• Imposte differite attive

La contabilizzazione delle imposte differite attive è effettuata sulla base delle aspettative di reddito negli esercizi futuri. La valutazione dei redditi attesi ai fini della contabilizzazione delle imposte differite dipende da fattori che possono variare nel tempo e determinare effetti significativi sulla valutazione di tale posta del Rendiconto separato.

• Fondi per rischi e oneri

Nei Fondi per rischi e oneri sono accertate le probabili passività riconducibili a vertenze e oneri con il personale, fornitori, terzi e in genere gli altri oneri derivanti da obbligazioni assunte. Tali accertamenti comprendono, tra l'altro, la valutazione di passività che potrebbero emergere da contenziosi e procedimenti di diversa natura, gli effetti economici di pignoramenti subiti e non ancora definitivamente assegnati, nonché i prevedibili conguagli o rimborsi da corrispondere alla clientela nei casi in cui non siano definitivamente determinati.

Il calcolo degli accantonamenti a Fondi per rischi e oneri comporta l'assunzione di stime basate sulle correnti conoscenze di fattori che possono modificarsi nel tempo, potendo generare esiti finali anche significativamente diversi da quelli tenuti in conto nella redazione del presente Rendiconto separato.

• Pagamenti basati su azioni

Come meglio descritto nella Parte I, per la valutazione degli Accordi di pagamento basati su azioni in essere nel Gruppo Poste Italiane alla chiusura del presente Rendiconto, è stato utilizzato uno strumento di pricing interno che adotta modelli di simulazione coerenti con i requisiti richiesti dai principi contabili di riferimento e che tiene conto delle specifiche caratteristiche dei Piani. Le condizioni dei Piani contemplano il verificarsi di taluni eventi futuri, quali il raggiungimento di obiettivi di performance, il verificarsi di condizioni cancello e, nell'ambito di determinati settori di attività, il conseguimento di determinati parametri di adeguatezza patrimoniale, di liquidità e/o solvibilità, in conseguenza dei quali la valutazione delle passività, della riserva di Patrimonio netto e dei corrispondenti effetti economici comporta l'assunzione di stime basate sulle attuali conoscenze di fattori che possono modificarsi nel tempo, potendo generare esiti finali anche diversi da quelli di cui si è tenuto conto nella redazione del presente Rendiconto.

• Trattamento di fine rapporto

La valutazione del Trattamento di fine rapporto è basata anche su conclusioni raggiunte da attuari esterni al Gruppo. Il calcolo tiene conto del TFR maturato per prestazioni di lavoro già effettuate ed è basato su diverse ipotesi di tipo sia demografico sia economico-finanziario. Di seguito sono riportate le principali assunzioni attuariali applicate nel calcolo del TFR al 31 dicembre 2024, fondate anche sull'esperienza di ciascuna azienda del Gruppo e della best practice di riferimento: Tali assunzioni sono soggette a periodiche revisioni.

Basi tecniche economico-finanziarie

31.12.2024
Tasso di attualizzazione 3.18%
Tasso di inflazione 2.00%
Tasso annuo incremento TFR 3,00%

Basi tecniche demografiche

31.12.2024
Mortalità ISTAT 2018
Tassi di inabilità Tavole INPS distinte per età e sesso
Pensionamento Raggiungimento requisiti Assicurazione Generale Obbligatoria

Frequenze annue di Turnover e Anticipazioni TFR

31.12.2024
Frequenze Anticipazioni 0,40%
Frequenze annue di Turnover 2,00%

A.3 – INFORMATIVA SUI TRASFERIMENTI TRA PORTAFOGLI DI ATTIVITÀ FINANZIARIE

Non sono stati effettuati trasferimenti tra portafogli.

A.4 – INFORMATIVA SUL FAIR VALUE

Informativa di natura qualitativa

Il Patrimonio BancoPosta ha adottato la policy sul fair value di cui si è dotato il Gruppo Poste Italiane. Tale policy disciplina i principi e le regole generali che governano il processo di determinazione del fair value ai fini della redazione del bilancio, ai fini delle valutazioni di Risk Management e a supporto delle attività condotte sul mercato dalle funzioni di Finanza delle diverse entità del Gruppo. I principi generali per la valutazione al fair value degli strumenti finanziari non sono variati rispetto

al 31 dicembre 2023. Tali principi generali sono stati individuati nel rispetto delle indicazioni provenienti dai diversi Regulators (bancari e assicurativi) e dai principi contabili di riferimento, garantendo omogeneità nelle tecniche di valutazione adottate nell'ambito del Gruppo. Le metodologie di dettaglio sono state aggiornate, ove necessario, per tenere conto delle evoluzioni dell'operatività e delle prassi di mercato registrate nel corso dell'esercizio.

In conformità a quanto indicato dall'IFRS 13 – Valutazione del fair value, di seguito si descrivono le tecniche di valutazione del fair value utilizzate.

Le attività e passività interessate (nello specifico, attività e passività iscritte al fair value e attività e passività iscritte al costo ovvero al costo ammortizzato, per le quali si fornisce il fair value nelle note illustrative) sono classificate in base a una scala gerarchica che riflette la rilevanza delle fonti utilizzate nell'effettuare le valutazioni.

La scala gerarchica è composta dai 3 livelli di seguito rappresentati.

Livello 1: appartengono a tale livello le valutazioni di fair value effettuate tramite prezzi quotati (non rettificati) in mercati attivi per attività o passività identiche a cui l'entità può accedere alla data di valutazione. Per il Patrimonio BancoPosta gli strumenti finanziari che rientrano in tale categoria sono costituiti da titoli obbligazionari emessi dalla Repubblica italiana la cui valutazione viene effettuata considerando i prezzi bid secondo un ordine gerarchico che vede in primo luogo il ricorso al mercato MTS (Mercato Telematico dei Titoli di Stato all'ingrosso), quindi al mercato MILA (Milan Stock Exchange), per i titoli obbligazionari indirizzati prevalentemente alla clientela retail e, infine, al CBBT (Bloomberg Composite Price).

Livello 2: appartengono a tale livello le valutazioni effettuate impiegando input diversi dai prezzi quotati inclusi nel Livello 1 e osservabili direttamente o indirettamente per l'attività o per la passività432. Per il Patrimonio BancoPosta rilevano le seguenti categorie di strumenti finanziari:

  • titoli obbligazionari plain governativi e non, italiani ed esteri, quotati su mercati non attivi o non quotati;
  • titoli azionari non quotati;
  • strumenti finanziari derivati;
  • Reverse Repo;
  • passività finanziarie quotate su mercati non attivi o non quotate costituite da Repo di finanziamento.

Livello 3: appartengono a tale livello le valutazioni di fair value effettuate utilizzando oltre agli input di Livello 2 anche input non osservabili per l'attività o per la passività. Per il Patrimonio BancoPosta rilevano le seguenti categorie di strumenti finanziari per i quali non sono disponibili prezzi osservabili direttamente o indirettamente sul mercato:

  • titoli azionari non quotati;
  • crediti d'imposta Legge n. 77/2020433;
  • vendita forward di titoli azionari non quotati.

432 Considerate le caratteristiche dell'operatività del Patrimonio BancoPosta, i dati di input osservabili, impiegati ai fini della determinazione del fair value delle singole forme tecniche, includono, ad esempio, prezzi quotati forniti da terzi (servizi di determinazione dei prezzi o broker), curve dei rendimenti e di inflazione, tassi di cambio forniti dalla Banca Centrale Europea, superfici di volatilità su tassi, premi delle opzioni su inflazione, interest rate swap spread o credit default spread rappresentativi del merito creditizio delle specifiche controparti, eventuali adjustment di liquidità quotati da primarie controparti di mercato.

433Tali crediti dal 1° ottobre 2022 sono valutati al costo ammortizzato.

A.4.1 LIVELLI DI FAIR VALUE 2 E 3: TECNICHE DI VALUTAZIONE E INPUT UTILIZZATI

Di seguito si riepilogano, per tipologia di strumento finanziario, le informazioni sui modelli di valutazione utilizzati.

Livello 2: appartengono a tale livello le seguenti categorie di strumenti finanziari:

  • Titoli obbligazionari plain governativi e non, quotati su mercati non attivi o non quotati: la valutazione viene effettuata tramite tecniche di discounted cash flow che prevedono l'attualizzazione dei flussi futuri utilizzando in input una curva dei rendimenti che incorpora lo spread rappresentativo del rischio credito in base a spread determinati su titoli benchmark dell'emittente, o di altre società con caratteristiche similari all'emittente, quotati e liquidi. La curva dei rendimenti può essere soggetta a rettifiche di importo contenuto, per tenere conto del rischio di liquidità derivante dalla mancanza di un mercato attivo.
  • Titoli azionari non quotati per i quali è possibile fare riferimento al prezzo quotato di titoli azionari emessi dal medesimo emittente. A essi è applicato un fattore di sconto, quotato da primarie controparti di mercato, che rappresenta il costo implicito nel processo di conversione delle azioni non quotate in azioni quotate.
  • Strumenti finanziari derivati:
    • Plain vanilla interest rate swap: la valutazione viene effettuata utilizzando tecniche di discounted cash flow che prevedono l'attualizzazione dei differenziali tra i flussi cedolari propri delle due gambe (receiver e payer) previste dal contratto. La costruzione delle curve dei rendimenti per la stima dei futuri flussi contrattuali indicizzati a parametri di mercato (tassi monetari e/o inflazione) e l'attualizzazione dei differenziali viene effettuata applicando le prassi in vigore sui mercati dei capitali.
    • Interest rate swap con opzione implicita: la valutazione avviene applicando l'approccio building block che prevede la scomposizione della posizione strutturata nelle sue componenti elementari: componente lineare e componente opzionale. La valutazione della componente lineare viene effettuata applicando le tecniche di discounted cash flow definite per i plain vanilla interest rate swap al punto precedente. La componente opzionale che, considerate le caratteristiche degli strumenti finanziari derivati presenti nei portafogli del Patrimonio BancoPosta, è riconducibile ai fattori di rischio tasso o inflazione, viene valutata mediante un approccio in formula chiusa secondo modelli classici di valutazione delle opzioni aventi come sottostante tali specifici fattori di rischio.
    • Bond forward: la valutazione viene effettuata attualizzando il differenziale tra il prezzo forward del titolo sottostante il derivato aggiornato alla data di valutazione ed il prezzo di regolamento.

Gli strumenti finanziari derivati presenti nei portafogli del Patrimonio BancoPosta sono soggetti a collateralizzazione e pertanto il fair value non necessita di aggiustamenti per tener conto del merito creditizio della controparte. La curva dei rendimenti impiegata per l'attualizzazione è selezionata in coerenza con le modalità di remunerazione previste per il cash collateral. L'approccio descritto è confermato anche nel caso di garanzie rappresentate da titoli di debito, considerato il livello contenuto di rischio di credito che contraddistingue gli effettivi titoli che costituiscono collateral per il Patrimonio BancoPosta.

  • Reverse Repo: la valutazione viene effettuata tramite tecniche di discounted cash flow che prevedono l'attualizzazione dei futuri flussi contrattuali. I Reverse Repo sono soggetti a collateralizzazione e pertanto il fair value non necessita di aggiustamenti per tenere in considerazione il merito creditizio.
  • Passività finanziarie quotate su mercati non attivi o non quotate costituite da Repo di finanziamento: la valutazione viene effettuata tramite tecniche di discounted cash flow che prevedono l'attualizzazione dei futuri flussi contrattuali. I Repo sono soggetti a collateralizzazione e pertanto il fair value non necessita di aggiustamenti per tenere in considerazione il merito creditizio.

Livello 3: appartengono a tale livello le seguenti categorie di strumenti finanziari:

  • Titoli azionari per i quali non sono disponibili prezzi osservabili direttamente o indirettamente sul mercato. La valutazione di tali strumenti viene effettuata a partire dal prezzo quotato di titoli azionari emessi dal medesimo emittente al quale viene applicato un fattore di sconto, calcolato tramite modello interno, che rappresenta il costo implicito nel processo di conversione delle azioni non quotate in azioni quotate.
  • Crediti d'imposta Legge n. 77/2020 per i quali non sono disponibili prezzi osservabili direttamente o indirettamente sul mercato. Per tale tipologia di strumenti, la metodologia di determinazione del fair value prevede l'applicazione della tecnica di valutazione del discounted cash flow che consiste nell'attualizzazione dei flussi di cassa a scadenza tramite la curva dei rendimenti costruita aggiungendo alla curva dei tassi risk free l'extra rendimento elaborato a partire dal prezzo alla data di acquisto dei crediti. Lo spread resta fisso per tutta la vita dello strumento.
  • Vendita forward di titoli azionari non quotati, per i quali viene ricalcolata la valutazione della controparte, attualizzando il differenziale tra il prezzo forward del titolo azionario sottostante il derivato aggiornato alla data di valutazione ed il prezzo di regolamento.

A.4.2 PROCESSI E SENSIBILITÀ DELLE VALUTAZIONI

I processi utilizzati per le valutazioni di fair value ricorrenti e non ricorrenti classificate al Livello 3 sono descritti rispettivamente ai paragrafi A.4.1 e A.4.5 della presente Parte A.

L'analisi di sensitività delle valutazioni del fair value ricorrenti classificate nel Livello 3 della gerarchia è condotta sulle azioni "Series C Visa Incorporated Convertible Participating Preferred Stock". In particolare, la valutazione di tali strumenti finanziari può subire modifiche a seguito dei cambiamenti che potrebbero intervenire nel fattore di sconto applicato nella determinazione del fair value per tenere conto dell'illiquidità propria di tali azioni. Il fattore di sconto, stimato tramite un modello interno di valutazione, è in particolare, influenzato dalla volatilità annua registrata dall'azione sottostante. Applicando la volatilità massima prevista dal modello utilizzato, la riduzione del fair value ipotizzabile può raggiungere il 11,58% circa.

A.4.3 GERARCHIA DEL FAIR VALUE

I principali fattori che contribuiscono ai trasferimenti tra i livelli di fair value comprendono cambiamenti nell'osservabilità degli input significativi e nelle condizioni di mercato (tra cui il parametro di liquidità) e affinamenti nei modelli valutativi utilizzati nella misurazione del fair value.

Per tutte le classi di attività e passività, il passaggio da un livello all'altro avviene alla data dell'evento o del cambiamento delle circostanze che ha determinato il trasferimento.

Le informazioni relative ai trasferimenti intervenuti nel periodo sono fornite nella Parte A.4.5 - Gerarchia del fair value.

A.4.4 ALTRE INFORMAZIONI

Non ricorrono fattispecie previste dall'IFRS 13 ai paragrafi 51, 93 lettera (h) e 96 per le quali siano necessarie ulteriori informazioni.

Informativa di natura quantitativa

A.4.5 GERARCHIA DEL FAIR VALUE

A.4.5.1 Attività e passività valutate al fair value su base ricorrente: ripartizione per livelli di fair value

(milioni di euro)
Attività/Passività misurate al fair value 31.12.2024 31.12.2023
Livello 2 Livello 3* Livello 1 Livello 2 Livello 3*
Attività finanziarie valutate al fair value con impatto a conto economico 17 17 26
a) attività finanziarie detenute per la negoziazione 1
b) attività finanziarie designate al fair value 1
c) altre attività finanziarie obbligatoriamente valutate al fair value 17 17 26
2. Attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva 33.476 169 1 32.901 168 1
Derivati di copertura
3.
2.679 1 4.257 1
Attività materiali 1 1
Attività immateriali 1
Totale 33.476 2.865 17 32.901 4.425 26
1. Passività finanziarie detenute per la negoziazione 8 3
Passività finanziarie designate al fair value
2.
3. Derivati di copertura 1.348 1 1.136
Totale 1.348 8 1.136 3

(*) La posizione è commentata nella Parte B, Attivo, tabella 2.5.

A.4.5.2 Variazioni annue delle attività valutate al fair value su base ricorrente (livello 3)

Attività finanziarie valutate al fair value con impatto a Conto economico (millioni di euro)
Totale di cui:
a) attività finanziarie
detenute per la
negoziazione
di cui:
b) attività finaziarie
designate al fair value
di cui:
c) altre attività
finanziarie
obbligatoriamente
valutate al fair value
Attività finanziarie
valutate al fair value
con impatto sulla
redditività
complessiva
Derivati di copertura Attività materiali Attività immateriali
1. Esistenze iniziali 26 26 1
2. Aumenti 4
2.1. Acquisti
2.2. Profitti imputati a: র্য র্ব
2.2.1. Conto economico র্ব র্ব
- di cui plusvalenze 4 4
2.2.2. Patrimonio netto X × ×
2.3. Trasferimenti da altri livelli
2.4. Altre variazioni in aumento
3. Diminuzioni (13) (13)
3.1. Vendite
3.2. Rimborsi
3.3. Perdite imputate a:
Conto economico
3.3.1.
di cui minusvalenze
3.3.2. Patrimonio netto X × ×
3.4. Trasferimenti ad altri livelli (13) (13)
3.5. Altre variazioni in diminuzione
4. Rimanenze finali 17 17 l l

Nel periodo in commento, le variazioni intercorse sono relative per 4 milioni di euro alla variazione positiva di fair value delle azioni Series C Visa Incorporated Convertible Participating Preferred Stock e per 13 milioni di euro al trasferimento dal Livello 3 al Livello 2 di parte delle azioni Visa Incorporated Series C Preferred Stock convertite in Series A Preferred Stock in data 19 luglio 2024, come descritto nella Parte B, Sezione 2 dell'Attivo.

A.4.5.4 Attività e passività non valutate al fair value o valutate al fair value su base non ricorrente: ripartizione per livelli di fair value

(milioni di euro)
Totale al 31.12.2023
Attività/Passività non misurate al fair value o misurate al fair
value su base non ricorrente
Valore
di bilancio
Livello 1 Livello 2 Livello 3 Valore
di bilancio
Livello 1 Livello 2 Livello 3
Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato
Attività materiali detenute a scopo di investimento
3. Attività non correnti e gruppi di attività in via di dismissione
45.829
1
1
26.489
1
4.724
1
1
13.155 44.562 25.231 4.856 12.394
Totale 45.829 26.489 4.724 13.155 44.562 25.231 4.856 12.394
Passività finanziarie valutate al costo ammortizzato
Passività associate ad attività in via di dismissione
89.012
1
1 6.103
1
82.806 90.963 7.996 82.747
Totale 89.012 6.103 82.806 90.963 7.996 82.747

Nel determinare i fair value esposti nella tabella sono stati utilizzati i seguenti criteri:

  • per i titoli di debito valutati al costo ammortizzato, sono state applicate le medesime regole previste per la valutazione dei titoli valutati al fair value con impatto sulla redditività complessiva; nella gerarchia del fair value tali strumenti finanziari sono esposti nel Livello 1;
  • per i Pronti contro termine il fair value è stato valutato tramite tecniche di discounted cash flow, descritte nel paragrafo A.4.1; nella gerarchia del fair value tali strumenti finanziari sono esposti nel Livello 2;
  • per le altre attività e passività finanziarie il valore di bilancio rappresenta una ragionevole approssimazione del fair value e viene esposto nella colonna corrispondente al Livello 3 della gerarchia del fair value.

La tabella non include i crediti d'imposta Legge n.77/2020 valutati al 31 dicembre 2024 al costo ammortizzato per un valore di bilancio di 6.723 milioni di euro (7.912 milioni di euro al 31 dicembre 2023) e un fair value pari a 6.453 milioni di euro (7.434 milioni di euro al 31 dicembre 2023). Tale fair value è determinato tramite tecniche di discounted cash flow, descritte nel paragrafo A.4.1 e corrisponde al Livello 3 della gerarchia del fair value.

A.5 – INFORMATIVA SUL CD DAY ONE PROFIT/LOSS

Per il Patrimonio BancoPosta la fattispecie in esame non si è verificata.

PARTE B – INFORMAZIONI SULLO STATO PATRIMONIALE

ATTIVO

SEZIONE 1 – CASSA E DISPONIBILITÀ LIQUIDE – VOCE 10

1.1 Cassa e disponibilità liquide: composizione

(milioni di euro)
Totale al
31.12.2024
Totale al
31.12.2023
a) Cassa
b) Conti correnti e depositi a vista presso Banche Centrali
c) Conti correnti e depositi a vista presso banche
4.199
126
8
3.969
756
Totale 4.333 4.732

La sottovoce "Cassa" è costituita da disponibilità liquide presso gli Uffici Postali e presso le Società di trasporto valori che sono rivenienti dalla raccolta effettuata su conti correnti postali e prodotti di risparmio postale (sottoscrizione di Buoni Fruttiferi Postali e versamenti sui Libretti di deposito) o da anticipazioni prelevate presso la Tesoreria dello Stato per garantire l'operatività degli Uffici Postali. Tali disponibilità, giacenti presso gli Uffici Postali (1.524 milioni di euro) e presso le Società di service434 (2.675 milioni di euro), non possono essere utilizzate per fini diversi dall'estinzione delle obbligazioni contratte con le operazioni indicate. Detta sottovoce include contante in valuta per un controvalore pari a 42 milioni di euro. Il decremento dei conti correnti e depositi a vista presso Banche Centrali rispetto al precedente esercizio è dovuto principalmente alla diversa allocazione degli impieghi, al fine di ottimizzare i rendimenti delle giacenze.

SEZIONE 2 – ATTIVITÀ FINANZIARIE VALUTATE AL FAIR VALUE CON IMPATTO A CONTO ECONOMICO – VOCE 20

Al 31 dicembre 2024 e al 31 dicembre 2023 non sono presenti strumenti finanziari classificati nel portafoglio di negoziazione. Nell'ambito dell'operatività effettuata dal Patrimonio BancoPosta per conto della clientela, si sono altresì rese necessarie operazioni di acquisto e immediata rivendita di titoli di debito e di capitale.

Al 31 dicembre 2024 e al 31 dicembre 2023 non sono presenti in portafoglio attività finanziarie designate al fair value (cd "fair value option").

(milioni di euro)
Voci/Valori Totale al 31.12.2024 Totale al 31.12.2023
Livello 1 Livello 2 Livello 3 Livello 1 Livello 2 Livello 3
Titoli di debito I
1.1
Titoli strutturati
I
1.2 Altri titoli di debito 1
2. Titoli di capitale I 17 17 1 26
3. Quote di O.I.C.R. 1
র প্র Finanziamenti I 1
Pronti contro termine
4.1
I
4.2 Altri I
Totale l 17 17 26

2.5 Altre attività finanziarie obbligatoriamente valutate al fair value: composizione merceologica

434 Svolgono attività di trasporto e custodia valori in attesa di essere versati alla Tesoreria dello Stato.

Gli investimenti in titoli di capitale si riferiscono:

  • per 17 milioni di euro, al fair value di 32.059 azioni privilegiate di Visa Incorporated (Series C Convertible Participating Preferred Stock); tali titoli azionari sono convertibili in azioni ordinarie in base al rapporto di 1,783435 azioni ordinarie ogni azione di Classe C, e sono opportunamente scontate a un idoneo tasso per tener conto della loro illiquidità. Nel corso dell'esercizio è proseguito il processo di determinazione della proporzione di convertibilità e del relativo tasso delle Azioni Visa Incorporated Series C Convertible Participating Preferred Stock parzialmente conclusosi in data 19 luglio 2024 con l'assegnazione di 583 azioni privilegiate di Visa Incorporated Series A Preferred Stock;
  • per 17 milioni di euro, al fair value di 583 azioni privilegiate di Visa Incorporated (Series A Preferred Stock); tali titoli azionari sono convertibili in azioni ordinarie in base al rapporto di 100 azioni ordinarie ogni azione di classe A Preferred Stock.

L'oscillazione complessiva netta del fair value nell'esercizio in commento è positiva per 8 milioni di euro ed è rilevata a Conto economico nella "Voce 110 – Risultato netto delle altre attività e passività finanziarie valutate al fair value con impatto a Conto economico".

Inoltre, nel corso dell'esercizio 2023 è stato stipulato un contratto di vendita a termine, ancora in essere, di 95.000 azioni ordinarie Visa Incorporated con un corrispettivo complessivo di 20,5 milioni di euro e con data regolamento il 3 marzo 2025.

L'oscillazione del fair value nell'esercizio in commento è negativa di 5,6 milioni di euro ed è rilevata a Conto economico nella "Voce 80 - Risultato netto dell'attività di negoziazione".

435 Sino alla data della completa conversione delle azioni assegnate in azioni ordinarie, il tasso di conversione potrà essere ridotto a seguito del manifestarsi di passività della Visa Europe Ltd ritenute oggi solo potenziali.

2.6 Altre attività finanziarie obbligatoriamente valutate al fair value: composizione per debitori/emittenti

(milioni di euro)
Totale al
31.12.2024
Totale al
31.12.2023
1. Titoli di capitale 34 26
di cui: banche
di cui: altre società finanziarie 34 26
di cui: società non finanziarie
2. Titoli di debito
Banche Centrali
a)
b)
Amministrazioni pubbliche
C)
Banche
d)
Altre società finanziarie
di cui: imprese di assicurazione
Società non finanziarie
e)
3. Quote di O.I.C.R.
4. Finanziamenti
Banche Centrali
a)
Amministrazioni pubbliche
b)
Banche
C)
d)
Altre società finanziarie
di cui: imprese di assicurazione
Società non finanziarie
e)
1)
Famiglie
Totale 34 26

SEZIONE 3 – ATTIVITÀ FINANZIARIE VALUTATE AL FAIR VALUE CON IMPATTO SULLA REDDITIVITA' COMPLESSIVA – VOCE 30

3.1 Attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva: composizione merceologica

(milioni di euro)
Voci/Valori Totale al 31.12.2024 Totale al 31.12.2023
Livello 1 Livello 2 Livello 3 Livello 1 Livello 2 Livello 3
1.
Titoli di debito
33.476 169 l 32.901 168 1
1.1
Titoli strutturati
1
1.2
Altri titoli di debito
33.476 169 l 32.901 168
Titoli di capitale l 1 l 1 I 1
3.
Finanziamenti
I 1 1 1
Totale 33.476 169 I 32.901 168 1

Gli investimenti in titoli di debito sono iscritti al fair value di 33.645 milioni di euro (di cui 263 milioni di euro dovuti a dietimi di interesse in maturazione).

3.2 Attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva: composizione per debitori/emittenti

(milioni di euro)
Voci/Valori Totale al
31.12.2024
Totale al
31.12.2023
1. Titoli di debito 33.645 33.069
a)
Banche Centrali
b)
Amministrazioni pubbliche
33.645 33.069
C)
Banche
d)
Altre società finanziarie
di cui: imprese di assicurazione
Società non finanziarie
e)
2. Titoli di capitale
a)
Banche
Altri emittenti:
b)
- altre società finanziarie
di cui: imprese di assicurazione
- società non finanziarie
- altri
3. Finanziamenti
Banche Centrali
a)
b)
Amministrazioni pubbliche
C)
Banche
d)
Altre società finanziarie
di cui: imprese di assicurazione
Società non finanziarie
e)
f)
Famiglie
Totale 33.645 33.069

I titoli di debito emessi da Amministrazioni pubbliche riguardano titoli a reddito fisso dell'area euro, costituiti da titoli di Stato di emissione italiana, del valore nominale di 33.795 milioni di euro. Il valore a cui sono iscritti pari a 33.645 milioni di euro, è composto da titoli non oggetto di copertura per 14.731 milioni di euro, da titoli oggetto di copertura di fair value hedge per 12.240 milioni di euro e da titoli oggetto di copertura di cash flow hedge per 6.674 milioni di euro. L'oscillazione complessiva del fair value nel periodo in commento è positiva per 845 milioni di euro ed è rilevata nell'apposita riserva di Patrimonio netto per l'importo positivo di 593 milioni di euro relativo alla parte non coperta da strumenti di fair value hedge, e a Conto economico per l'importo positivo di 252 milioni di euro relativo alla parte coperta. L'aumento della voce in commento è dovuto principalmente all'oscillazione positiva del fair value parzialmente compensato dall'effetto negativo delle vendite nette dei titoli rispetto all'esercizio precedente.

Titoli per un valore nominale di 2.854 milioni di euro sono indisponibili in quanto:

  • 2.299 milioni di euro, iscritti al fair value di 2.251 milioni di euro (Parte B, Altre informazioni, tabella 3), sono stati consegnati a controparti a fronte di operazioni di Pronti contro termine stipulate a tutto il 31 dicembre 2024;
  • 555 milioni di euro, iscritti al fair value di 556 milioni di euro sono stati consegnati a Banca d'Italia a garanzia della linea di credito intraday concessa.

3.3 Attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva: valore lordo e rettifiche di valore complessive

(milioni di euro)
Valore lordo
Primo stadio Terzo stadio lmpaired Primo stadio Secondo stadio Terzo stadio Impaired Write-off
di cui: Strumenti con
basso rischio di
credito
acquisite o
originate
acquisite o
originate
parziali
complessivi
Titoli di debito 33.659 14
Finanziamenti 1 1
Totale 31/12/2024 33.659 I 1 I 14 1
Totale 31/12/2023 33.088 19 1

(*) valore da esporre a fini informativi

I titoli a reddito fisso rilevati al FVTOCI sono soggetti a svalutazione rilevata nel Conto economico in contropartita dell'apposita riserva di Patrimonio netto. L'impairment cumulato al 31 dicembre 2024 ammonta a 14 milioni di euro (19 milioni di euro al 31 dicembre 2023).

SEZIONE 4 – ATTIVITÀ FINANZIARIE VALUTATE AL COSTO AMMORTIZZATO – VOCE 40

4.1 Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato: composizione merceologica dei crediti verso banche

Totale al 31.12.2024 Totale al 31.12.2023
Tipologia operazioni/Valori Valore di bilancio Fair Value Valore di bilancio Fair Value
Primo e
secondo stadio Terzo stadio
Impaired
acquisite o
originate
Livello 1 Livello 2 Livello 3 Primo e
secondo stadio Terzo stadio
Impaired
acquisite o
originate
Livello 1 Livello 2 Livello 3
A. Crediti verso Banche Centrali
1. Depositi a scadenza X X × X × X
2. Riserva obbligatoria X X X X ×
3. Pronti contro termine X X X X × X
4. Altri × X X X × X
B. Crediti verso banche ୧୧୧ 976
1. Finanziamenti 655 976
1.1 Conti correnti × X X X × X
1.2 Depositi a scadenza X X X X × X
1.3 Altri finanziamenti: 655 X X X 976 X ×
- Pronti contro termine attivi 213 X X X 150 X × ×
- Finanziamenti per leasing X X X X × X
- Altri 442 X X X 826 X × X
2. Titoli di debito
2.1 Titoli strutturati × X X X × X
2.2 Altri titoli di debito X X X X X
Totale 655 l 213 442 976 1 1 150 826

La sottovoce "Altri finanziamenti, Pronti contro termine attivi" si riferisce ad operazioni di pronti contro termine garantiti da titoli per un nominale complessivo di 200 milioni di euro, stipulati con primari operatori finanziari. Al 31 dicembre 2024 il fair value dei Pronti contro termine attivi, è pari a 213 milioni di euro esposti nel Livello 2 della gerarchia di fair value.

Inoltre, nel corso del 2024, sono state stipulate operazioni forward start di Pronti contro termine attive con regolamento nel 2025, garantiti da titoli per un nozionale complessivo di 471 milioni di euro.

La sottovoce "Altri finanziamenti, Altri" include i crediti per depositi a garanzia relativi a somme versate a controparti con le quali sono in essere operazioni di interest rate swap (per 100 milioni di euro, collateral previsti da appositi Credit Support Annex) nell'ambito delle politiche di cash flow hedge e fair value hedge adottate dal Patrimonio BancoPosta e operazioni di Repo passivi (per 299 milioni di euro, collateral previsti da appositi Global Master Repurchase Agreement). La diminuzione rispetto all'esercizio precedente dei crediti per depositi a garanzia è dovuta principalmente alla riduzione delle somme versate a controparti con le quali sono in essere operazioni di Repo passivi a seguito dell'effetto combinato della variazione della curva dei tassi di interesse che ha generato un incremento del fair value dei titoli in garanzia e della minore operatività in essere alla data.

Gruppo Poste Italiane I bilanci di Poste Italiane al 31 dicembre 2024

Inoltre, la sottovoce "Altri finanziamenti, Altri" include crediti di funzionamento per 43 milioni di euro derivanti da contratti con i clienti rientranti nelle disposizioni dell'IFRS 15 (al 31 dicembre 2023 pari a 30 milioni di euro) principalmente riferibili a servizi finanziari e di intermediazione di prestiti personali.

4.2 Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato: composizione merceologica dei crediti verso clientela

(milioni di euro)
Totale al 31.12.2024 Totale al 31.12.2023
Valore di bilancio Fair value Valore di bilancio Fair value
Tipologia operazioni/Valori Primo e secondo stadio Terzo stadio acquisite o Impalred
originate
Livello 1 Livello 2 Livello 3 Primo e secondo stadio Terzo stadio Impaired
acquisite o
originate
Livello 1 Livello 2 Livello 3
Finanziamenti 14.066 13.188
1.1 Conti correnti 5 X X × 6 × × X
1.2 Pronti contro termine attivi 1.353 × × × 1.619 × × X
1.3 Mutui × × × X X X
1.4 Carte di credito, prestiti personali e cessioni del quinto × X × X X X
1.5 Finanziamenti per leasing × X × X × X
1.6 Factoring × X × × × ×
1.7 Altri finanziamenti 12.708 × X × 11.563 × × ×
2. Titoli di debito 31.108 30.398
2.1 Titoli strutturati × × 30.398 × X
2.2
Altri titoli di debito
31.108 X X
Totale 45.174 26.489 4.511 12.713 43.586 25.231 4.706 11.568

Nell'ambito della voce "Finanziamenti" si rileva quanto segue.

Al 31 dicembre 2024 sono in essere operazioni di Pronti contro termine attive per milioni 2.513 di euro (3.956 milioni di euro al 31 dicembre 2023), stipulate con la Cassa di Compensazione e Garanzia SpA (di seguito CC&G) finalizzate all'impiego temporaneo della liquidità riveniente dalla raccolta da privati. Tali operazioni risultano garantite da titoli per un nominale complessivo di 2.411 milioni di euro. Il fair value dei Pronti contro termine attivi, è esposto nel Livello 2 della gerarchia di fair value.

Le attività e passività finanziarie relative alle operazioni di Pronti contro termine gestite attraverso la CC&G che soddisfano i requisiti previsti dallo IAS 32 sono oggetto di compensazione. L'effetto della compensazione al 31 dicembre 2024, già incluso nell'esposizione a saldi netti, ammonta a complessivi 1.160 milioni di euro (2.337 milioni di euro al 31 dicembre 2023).

Inoltre, nel mese di dicembre 2024 sono state stipulate con CC&G ulteriori operazioni di Pronti contro termine attive per un nominale complessivo di 1.550 milioni di euro, regolate nei primi giorni di gennaio 2025.

La sottovoce "Altri finanziamenti" è costituita principalmente:

• per 10.152 milioni di euro, di cui 184 milioni di euro per interessi maturati da impieghi presso il MEF della raccolta da conti correnti postali appartenenti alla clientela pubblica (al 31 dicembre 2023 pari a 9.131 milioni di euro), remunerati, ad un tasso variabile calcolato su un paniere di titoli di Stato436 . Il deposito è rettificato di un fondo svalutazione di 4 milioni di euro, per tener conto del rischio di default della controparte rimasto sostanzialmente invariato rispetto al 31 dicembre 2023. L'incremento di 1.021 milioni di euro rispetto al precedente esercizio è dovuto principalmente all'operatività tipica di alcuni clienti della Pubblica Amministrazione che ha generato un aumento della raccolta da conti correnti postali. Nel corso dell'esercizio 2024, sono stati stipulati contratti derivati di copertura (gestionale) sulla componente della remunerazione indicizzata a 10 anni. L'operazione di copertura è stata eseguita attraverso acquisti a termine del BTP a 10 anni con regolamento del differenziale tra il prezzo prefissato del titolo e il market value del titolo stesso. Tale

436 Il tasso variabile in commento è così calcolato: per il 40% in base alla media del rendimento del BOT a 6 mesi rilevato mensilmente e, per il restante 60%, in base alla media del rendimento del BTP a 10 anni rilevato mensilmente.

operatività, terminata al 31 dicembre 2024, ha generato effetti positivi per 2 milioni di euro rilevati a Conto economico nella "Voce 80 – Risultato netto dell'operatività di negoziazione";

  • per 360 milioni di euro, di cui 14 milioni di euro per interessi maturati, da depositi presso il MEF (cd conto Buffer) la cui remunerazione è commisurata al tasso Euro Short Term Rate (ESTR)437. Il decremento di 531 milioni di euro rispetto al precedente esercizio è dovuto principalmente alla diversa allocazione degli impieghi al fine di ottimizzare i rendimenti delle giacenze;
  • per 402 milioni di euro da crediti per depositi a garanzia, di cui: (i) 93 milioni di euro per somme versate a controparti con le quali sono in essere operazioni di interest rate swap (collateral previsti da appositi Credit Support Annex); (ii) 214 milioni di euro per somme versate a CC&G per operazioni di Repo in essere (123 milioni di euro) e come contributo prefinanziato al fondo di garanzia, cd Default Fund438 (91 milioni di euro); (iii) 95 milioni di euro per somme versate a garanzia nell'ambito di sistemi di clearing con controparti centrali per l'operatività over the counter (OTC)439 in derivati;
  • per 386 milioni di euro dalla riserva di liquidità presso CC&G, destinata a coprire eventuali chiamate in margini infra-giornaliere;
  • per 641 milioni di euro da crediti verso il Patrimonio non destinato di Poste Italiane SpA, di cui 640 milioni di euro relativi al saldo dei rapporti di natura numeraria su cui sono regolati gli incassi e pagamenti con i terzi gestiti per il tramite della funzione Finanza di Poste Italiane SpA;
  • per 373 milioni di euro da crediti verso Poste Vita per provvigioni derivanti dall'attività di collocamento di polizze assicurative;
  • per 67 milioni di euro da crediti verso PostePay per servizi di collocamento di prodotti relativi al ramo pagamenti;
  • per 221 milioni di euro da corrispettivi dalla Cassa Depositi e Prestiti per il servizio di raccolta del risparmio postale di competenza dell'esercizio.;
  • per 9 milioni di euro da crediti verso INPS per servizi di pagamento delle pensioni.

I crediti derivanti da contratti con i clienti rientranti nelle disposizioni dell'IFRS 15 ammontano a 968 milioni di euro (al 31 dicembre 2023 pari a 965 milioni di euro) principalmente riferibili a servizi finanziari, di pagamento pensioni, di remunerazione della raccolta del risparmio postale e di intermediazione di prestiti personali, al netto di fondi svalutazione pari a 47 milioni di euro (al 31 dicembre 2022 pari a 45 milioni di euro). L'informativa sulle dinamiche delle rettifiche di valore complessive è descritta nella Parte E, Sezione 1.

La sottovoce "Altri titoli di debito" è costituita da titoli a reddito fisso dell'area euro emessi dallo Stato italiano e da titoli garantiti dallo Stato italiano per un valore nominale 30.866 milioni di euro. Il valore a cui sono iscritti pari a 31.108 milioni di euro è composto dal costo ammortizzato di titoli a reddito fisso non oggetto di copertura per 19.721 milioni di euro, dal costo ammortizzato di titoli a reddito fisso oggetto di copertura di fair value hedge per 12.469 milioni di euro, decrementato di 1.082 milioni di euro complessivi per tener conto degli effetti della copertura stessa (1.944 milioni di euro relativi all'esercizio 2023). Il valore di tali titoli è stato rettificato per tener conto del relativo impairment, il cui fondo al 31 dicembre 2024 ammonta a circa 13 milioni di euro (18 milioni di euro al 31 dicembre 2023).

437 Tasso calcolato e pubblicato dalla BCE con nuova metodologia coerente con il Regolamento (EU) n. 1333/2014 della BCE del 26 novembre 2014 e basata su operazioni overnight di deposito non collateralizzate a tasso fisso di importo superiore al milione di euro. 438 Fondo di garanzia costituito dall'insieme dei versamenti dei partecipanti diretti ai comparti derivati e azionario ed al comparto obbligazionario, istituito a ulteriore garanzia delle operazioni svolte; può essere utilizzato per la copertura degli oneri derivanti da eventuali inadempimenti dei partecipanti.

439 Trattasi di operazioni effettuate al di fuori dei mercati mobiliari regolamentati e quindi non soggette ad alcuna regolamentazione specifica relative all'organizzazione e al funzionamento del mercato stesso.

Al 31 dicembre 2024 il fair value complessivo di tali titoli, comprensivo di 252 milioni di euro di dietimi di interessi, è pari a 29.647 milioni di euro di cui 26.489 milioni di euro esposti nel Livello 1 della gerarchia di fair value e 3.158 milioni di euro esposti nel Livello 2. L'incremento rispetto all'esercizio precedente è dovuto principalmente alla variazione positiva della componente coperta conseguente al ribasso della curva dei tassi d'interesse nonché a maggiori acquisti effettuati nell'esercizio rispetto alle vendite/rimborsi.

Titoli per un valore nominale 7.793 milioni di euro sono indisponibili in quanto:

  • 5.440 milioni di euro, iscritti al costo ammortizzato di 5.588 milioni di euro (Parte B, Altre informazioni, tabella 3), sono stati consegnati a controparti a fronte di operazioni di Pronti contro termine stipulate a tutto il 31 dicembre 2024;
  • 8 milioni di euro, iscritti al costo ammortizzato di 8 milioni di euro (Parte B, Altre informazioni, tabella 3), sono stati consegnati come garanzia a controparti con le quali sono in essere operazioni di interest rate swap;
  • 2.345 milioni di euro, iscritti al costo ammortizzato di 2.495 milioni di euro sono stati consegnati a Banca d'Italia a garanzia della linea di credito intraday concessa.
Totale al 31.12.2024 (Inflion)
Totale al 31.12.2023
Tipologia operazioni/Valori Primo e
secondo stadio
Terzo stadio lmpaired
acquisite o
originate
Primo e
secondo stadio
Terzo stadio lmpaired
acquisite o
originate
Titoli di debito
1.
31.108 1 30.398 1
Amministrazioni pubbliche
a)
28.207 l 27.509
b)
Altre società finanziarie
2.901 - 2.889
di cui: imprese di assicurazione 1
Società non finanziarie
C)
-
2.
Finanziamenti verso:
14.066 1 I 13.188 1 1
Amministrazioni pubbliche
a)
10.555 - 10.070
b)
Altre società finanziarie
2.851 - 2.728
di cui: imprese di assicurazione 393 - 332
Società non finanziarie
C)
654 - 384
d) Famiglie 6 - 6
Totale 45 174 1 1 43 586 1 1

4.3 Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato: composizione per debitori/emittenti dei crediti verso clientela

I titoli relativi a "Altre società finanziarie" per un valore di bilancio pari a 2.901 milioni di euro si riferiscono a titoli a tasso fisso per un ammontare nominale complessivo di 3.000 milioni di euro emessi da Cassa Depositi e Prestiti e garantiti dallo Stato italiano.

4.4 Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato: valore lordo e rettifiche di valore complessive

Valore lordo Rettifiche di valore complessive
Primo stadio
di cui: Strumenti con basso
rischio di credito
Secondo stadio Terzo stadio Impaired acquisite o originate Primo stadio Secondo stadio Terzo stadio Impaired acquisite
o originate
Write-off
parziali
complessivi
Titoli di debito 31.121 13
Finanziamenti 13.714 1.072 61
Totale 31/12/2024 44.835 1.072 i i 17 61 i
Totale 31/12/2023 43.590 1.053 23 58

(*) valore da esporre a fini informativi

Il secondo stadio accoglie le esposizioni per le quali il fondo a copertura perdite è valutato secondo il metodo semplificato.

Per completezza di informativa le tabelle che seguono presentano il dettaglio di tali esposizioni indicando il valore contabile lordo e il Fondo a copertura delle perdite attese, a seconda che il modello utilizzato per la stima dell'ECL sia basato su

Gruppo Poste Italiane I bilanci di Poste Italiane al 31 dicembre 2024

una valutazione analitica oppure sulla base di una matrice semplificata. Per la descrizione dei modelli utilizzati si rimanda alla Parte E – Sezione 1 Rischio di credito.

4.5 Crediti di funzionamento svalutati su base analitica

(milioni di euro)
Totale al 31.12.2024 Totale al 31.12.2023
Descrizione Valore contabile
ordo
Fondo copertura
perdite attese
Valore contabile
lordo
Fondo copertura
perdite attese
Crediti verso banche 34 14
2.
Crediti verso clientela
948 (1) 943 (1)
Totale 982 (1) 957 (1)

4.6 Crediti di funzionamento svalutati sulla base della matrice semplificata

(milioni di euro)
Totale al 31.12.2024 Totale al 31.12.2023
Fascia di scaduto Valore contabile
lordo
Fondo copertura
perdite attese
Valore contabile
lordo
Fondo copertura
perdite attese
Crediti verso banche
1.
9 1 16
a Crediti non scaduti 9 - 16
b Scaduto da 1 giorno a 30 giorni - 1
C) Scaduto da 30 giorni a 90 giorni
d) Scaduto oltre 90 giorni
2. Crediti verso clientela 81 (60) 79 (56)
a) Crediti non scaduti 14 (1) 15 (1)
b) Scaduto da 1 giorno a 30 giorni 29 (25) 28 (23)
C) Scaduto da 30 giorni a 90 giorni
Scaduto oltre 90 giorni 38 (34) 36 (32)
Totale 90 (60) 95 (56)

SEZIONE 5 – DERIVATI DI COPERTURA – VOCE 50

5.1 Derivati di copertura: composizione per tipologia di copertura e per livelli

(milioni di euro)
Fair Value al 31.12.2024 Valore
Nozionale* al
Fair Value al 31.12.2023 Valore
Nozionale* al
Livello 1 Livello 2 Livello 3 31.12.2024 Livello 1 Livello 2 Livello 3 31.12.2023
Derivati finanziari 1 2.679 1 16.270 1 4.257 1 19.665
Fair value
1)
1 2.667 14.816 4.252 1 19.215
Flussi finanziari
2)
12 1 1.454 1 5 1 450
3)
Investimenti esteri
Derivati creditizi 1 1 1 1 I
Fair value
1)
Flussi finanziari
2)
Totale I 2.679 1 16.270 1 4.257 1 19.665

(*) Per i derivati che comportano lo scambio di capitali (titoli o altre attività) è stato indicato il prezzo di regolamento dei contratti così come richiesto dalla Circolare n. 262/2005 della Banca d'Italia.

Gruppo Poste Italiane I bilanci di Poste Italiane al 31 dicembre 2024

Il decremento di 1.577 milioni di euro rispetto al 31 dicembre 2023 è dovuto prevalentemente alla riduzione del fair value dei derivati in essere e alle estinzioni anticipate, perfezionate nel corso dell'esercizio 2024, di operazioni di copertura di fair value hedge per un nozionale complessivo di 4.449 milioni di euro (di cui: 3.499 milioni di euro relativi a operazioni di copertura per le quali è stato venduto anche il titolo sottostante, 950 milioni di euro relativi ad operazioni di copertura senza vendita del titolo sottostante) con la finalità di consolidare un rendimento fisso in linea con la situazione di mercato migliorando contestualmente il profilo reddituale di una porzione del portafoglio anche per gli esercizi successivi. Inoltre, tale decremento è riconducibile al regolamento dei differenziali e alla dinamica complessiva di fair value relativa alle coperture di Cash Flow Hedge.

5.2 Derivati di copertura: composizione per portafogli coperti e per tipologia di copertura

(milioni di euro)
Fair Value Flussi finanziari
Specifica
Operazioni/Tipo di copertura titoli di
debito e
tassi di
interesse
titoli di
capitale e
indici
azionari
valute e oro credito merci altri Generica Specifica
Generica
Investimenti
Esteri
Attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva 1.203 × × × 9 × ×
Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato
2.
1 464 × × × × × ×
Portafoglio
3.
× × X × × × - X l ×
4. Altre operazioni X 1 × l
Totale attività 2.667 ರಿ - -
1. Passività finanziarie 1 X × 1 × ×
2. Portafoglio × × X × X X X ×
Totale passività -
1. Transazioni attese X × X × × × × × ×
2. Portafoglio di attività e passività finanziarie X x X × X X X 1 l

SEZIONE 6 – ADEGUAMENTO DI VALORE DELLE ATTIVITÀ FINANZIARIE OGGETTO DI COPERTURA GENERICA – VOCE 60

Alla data di riferimento non sono attuate strategie di copertura generica (macrohedging) dal rischio di tasso d'interesse.

SEZIONE 7 – PARTECIPAZIONI – VOCE 70

Non si detengono partecipazioni in società controllate, controllate in modo congiunto o sottoposte ad influenza notevole.

SEZIONE 8 – ATTIVITÀ MATERIALI – VOCE 80

Non sono presenti attività materiali a uso funzionale o detenute a scopo di investimento.

SEZIONE 9 – ATTIVITÀ IMMATERIALI – VOCE 90

Non sono presenti attività immateriali.

SEZIONE 10 –ATTIVITÀ FISCALI E LE PASSIVITÀ FISCALI – VOCE 100 DELL'ATTIVO E VOCE 60 DEL PASSIVO

Le attività e le passività fiscali per imposte correnti fanno parte dei rapporti intergestori e sono esposte tra le Altre attività (Voce 120 dell'Attivo) e le Altre passività (Voce 80 del Passivo) in quanto regolate con il Patrimonio non destinato nell'ambito dei rapporti interni con Poste Italiane SpA, soggetto giuridico passivo d'imposta.

I saldi per imposte anticipate e differite sono qui di seguito descritti:

10.1 Attività per imposte anticipate: composizione

(IIIIilloni ui euro)
Descrizione Attività e Passività
finanziarie
Derivati di copertura Fondi svalutazione
crediti
Fondi per rischi e
oneri
Totale
IRES
Totale
IRAP
IRES IRAP IRES IRAP IRES IRAP IRES IRAP
Saldo delle imposte anticipate iscritte nel Conto economico 1 25 5 29 6
Saldo delle imposte anticipate iscritte nel Patrimonio netto 275 51 116 22 391 73
Totale 2024 276 52 116 22 3 1 25 5 420 79
Saldo delle imposte anticipate iscritte nel Conto economico 1 4 23 4 28 6
Saldo delle imposte anticipate iscritte nel Patrimonio netto 381 72 130 25 511 97
Totale 2023 382 74 130 25 23 4 539 103

10.2 Passività per imposte differite: composizione

IIIIIIIaiii al aal a
Descrizione Attività e Passività
finanziarie
Derivati di copertura Totale
IRES
Totale
IRAP
IRES IRAP IRES IRAP
Saldo delle imposte differite iscritte nel Conto economico 1
Saldo delle imposte differite iscritte nel Patrimonio netto 233 44 31 6 264 50
Totale 2024 233 45 31 6 264 51
Saldo delle imposte differite iscritte nel Conto economico
Saldo delle imposte differite iscritte nel Patrimonio netto 194 37 29 5 223 42
Totale 2023 194 38 29 5 223 43

10.3 Variazioni delle imposte anticipate (in contropartita del Conto economico)

(milioni di euro)
Totale al
31.12.2024
Totale al
31.12.2023
Importo iniziale
1.
34 42
2.
Aumenti
9
9
1
2.1 Imposte anticipate rilevate nell'esercizio
relative a precedenti esercizi
a)
8 1
b) dovute al mutamento di criteri contabili
C)
riprese di valore
1
d)
altre
2.2 Nuove imposte o incrementi di aliquote fiscali
-
Altri aumenti
2.3
3.
Diminuzioni
3.1 Imposte anticipate annullate nell'esercizio
rigiri
a)
b) svalutazioni per sopravvenuta irrecuperabilità
(8)
(8)
(8)
(a)
(a)
(8)
mutamento di criteri contabili
C)
d)
altre
(1)
3.2 Riduzioni di aliquote fiscali
Altre diminuzioni:
3.3
a) trasformazione in crediti d'imposta di cui alla Legge 214/2011
b) altre
Importo finale
4.
35 34

10.4 Variazioni delle imposte differite (in contropartita del Conto economico)

(milioni di euro)
Totale al Totale al
31.12.2024 31.12.2023
Importo iniziale
1.
(1) (1)
Aumenti
2.
1
2.1 Imposte differite rilevate nell'esercizio
relative a precedenti esercizi
a)
b) dovute al mutamento di criteri contabili
C)
altre
2.2 Nuove imposte o incrementi di aliquote fiscali
Altri aumenti
2.3
3.
Diminuzioni
3.1 Imposte differite annullate nell'esercizio
rigiri
a)
b) dovute al mutamento di criteri contabili
C)
altre
3.2 Riduzioni di aliquote fiscali
Altre diminuzioni
3.3
Importo finale
4.
(1) (1)

10.5 Variazioni delle imposte anticipate (in contropartita del Patrimonio netto)

(milioni di euro)
Totale al Totale al
31.12.2024 31.12.2023
lmporto iniziale
1.
608 1.115
Aumenti
2.
14 11
2.1 Imposte anticipate rilevate nell'esercizio 14 10
relative a precedenti esercizi
a)
dovute al mutamento di criteri contabili
b)
C)
altre
14 10
2.2 Nuove imposte o incrementi di aliquote fiscali
Altri aumenti
2.3
3.
Diminuzioni
(158) (518)
3.1 Imposte anticipate annullate nell'esercizio (157) (518)
a)
rigiri
(30) (୧୧)
b)
svalutazioni per sopravvenuta irrecuperabilità
dovute al mutamento di criteri contabili
c)
d)
altre
(126) (452)
Riduzioni di aliquote fiscali
3.2
(1)
3.3
Altre diminuzioni
4.
lmporto finale
464 608

10.6 Variazioni delle imposte differite (in contropartita del Patrimonio netto)

(milioni di euro)
Totale al Totale al
31.12.2024 31.12.2023
Importo iniziale
1.
(265) (224)
Aumenti
2.
(76) (150)
2.1 Imposte differite rilevate nell'esercizio (76) (150)
relative a precedenti esercizi
a)
b) dovute al mutamento di criteri contabili
c) altre (76) (150)
2.2 Nuove imposte o incrementi di aliquote fiscali
2.3
Altri aumenti
3.
Diminuzioni
27 109
3.1 Imposte differite annullate nell'esercizio 27 109
a) rigiri 27 91
b) dovute al mutamento di criteri contabili
altre
C)
- 18
3.2 Riduzioni di aliquote fiscali -
3.3
Altre diminuzioni
-
4.
Importo finale
(314) (265)

Il saldo dei proventi ed oneri per imposte anticipate e differite imputate a Patrimonio netto è dovuto agli effetti fiscali sulla variazione delle riserve evidenziati nella Parte D.

La variazione negativa delle imposte anticipate e differite imputate a Patrimonio netto riflette principalmente la dinamica in incremento delle riserve di fair value relativo alle Attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva.

SEZIONE 11 – ATTIVITÀ NON CORRENTI E GRUPPI DI ATTIVITÀ IN VIA DI DISMISSIONE E PASSIVITÀ ASSOCIATE – VOCE 110 DELL'ATTIVO E VOCE 70 DEL PASSIVO

Alla data di riferimento non sono presenti attività correnti e gruppi di attività in via di dismissione.

SEZIONE 12 – ALTRE ATTIVITÀ – VOCE 120

12.1 Altre attività: composizione

(milioni di euro)
Voci/Valori Totale al
31.12.2024
Totale al
31.12.2023
Crediti d'imposta Legge n. 77/2020 6.723 7.912
Crediti tributari verso l'Erario 625 453
Partite in corso di lavorazione 522 552
Crediti verso Patrimonio non destinato per imposte correnti 34 39
Altre partite 1.895 1.901
Totale 9.799 10.857

I crediti d'imposta Legge n. 77/2020 pari a 6.723 milioni di euro, si riferiscono ad acquisti effettuati da Poste Italiane SpA e allocati al BancoPosta a fronte di risorse patrimoniali libere nonché di risorse soggette440 e non al vincolo di impiego nel

440 Con la conversione in Legge n. 106 del 23 luglio 2021 del D.L. n. 73 del 25 maggio 2021, è consentito al Patrimonio BancoPosta, nell'ambito del 50% della raccolta da clientela privata investibile in titoli garantiti dallo Stato italiano, di impiegare fino al 30% di questa quota nell'acquisto di crediti d'imposta in oggetto.

rispetto delle disposizioni del Decreto Rilancio (D.L. n. 34/2020 poi convertito con Legge n. 77/2020) con il quale sono state introdotte agevolazioni fiscali per favorire la ripresa economica a seguito dell'emergenza sanitaria da Covid-19.

Tali crediti sono valutati al costo ammortizzato in quanto acquistati per essere utilizzati, da parte di Poste Italiane SpA, principalmente ai fini della compensazione di debiti di natura previdenziale o fiscale, sulla base di quanto previsto dalla normativa emanata con riferimento alle caratteristiche stesse dei singoli crediti.

Di seguito si riporta la movimentazione di tali crediti avvenuta nel corso dell'esercizio 2024:

Totale al 31.12.2024
1. Esistenze iniziali
7.912
2. Aumenti
1.022
2.1 Acquisti
704
2.2 Variazioni positive di fair value
2.3 Trasferimenti da altri portafogli
318
2.4 Altre variazioni
3. Diminuzioni
(2.211)
3.1 Vendite
3.2 Rimborsi
(2.211)
3.3 Variazioni negative di fair value
3.4 Trasferimenti ad altri portafogli
3.5 Altre variazioni
6.723
4. Rimanenze finali
(milioni di euro)

Le principali variazioni intervenute nell'esercizio si riferiscono a:

  • acquisti per 704 milioni di euro, interamente relativi a crediti valutati al costo ammortizzato;
  • maturazione dei proventi di competenza del periodo per 318 milioni di euro relativi a crediti valutati al costo ammortizzato;
  • rimborsi per restituzioni al Patrimonio non destinato per 2.211 milioni di euro.

Al 31 dicembre 2024 il fair value441 dei crediti d'imposta valutati al Costo ammortizzato è di 6.453 milioni di euro.

La sottovoce "Partite in corso di lavorazione" include:

  • importi per prelievi presso ATM BancoPosta, da regolare sui rapporti della clientela o con i circuiti per 66 milioni di euro;
  • crediti in corso di regolamento col sistema bancario per 16 milioni di euro;
  • importi da addebitare sui rapporti dei clienti per le spese di tenuta conto e deposito titoli per 13 milioni di euro;
  • somme da addebitare alla società PostePay SpA per 102 milioni di euro (prevalentemente nei primi giorni dell'esercizio 2025).

I crediti tributari si riferiscono principalmente agli acconti versati all'Erario, di cui da recuperare dalla clientela pari a 536 milioni di euro per imposta di bollo da assolvere in modo virtuale nel 2025 e pari a 74 milioni di euro per ritenute su interessi passivi a correntisti relativi al 2024.

La sottovoce "Altre partite" include principalmente:

441 Ai fini della scala gerarchica del fair value, che riflette la rilevanza delle fonti utilizzate nell'effettuare le valutazioni, il valore indicato è di Livello 3.

  • per 1.723 milioni di euro la rivalsa sui titolari di Buoni Fruttiferi Postali in circolazione dell'imposta di bollo maturata al 31 dicembre 2024442; un corrispondente ammontare è iscritto nelle Altre passività fra i debiti tributari (Parte B, Passivo, tabella 8.1) sino alla scadenza o estinzione anticipata dei Buoni Fruttiferi Postali, data in cui l'imposta dovrà essere versata all'Erario;
  • per 92 milioni di euro la rivalsa sui titolari di Libretti di risparmio dell'imposta di bollo che il Patrimonio BancoPosta assolve in modo virtuale secondo le attuali disposizioni di legge.

I movimenti dei Crediti/(Debiti) verso il Patrimonio non destinato per le imposte correnti sono indicati nella tabella che segue:

(milioni di euro)
Imposte correnti 2024 Imposte correnti 2023
IRES IRAP IRES IRAP
Descrizione Patrimonio non
destinato
Crediti/(Debiti) vs Crediti/(Debiti) vs
Patrimonio non
destinato
Totale Crediti/(Debiti)
vs Patrimonio
non destinato
Crediti/(Debiti) vs
Patrimonio non
destinato
Totale
Importo iniziale 33 4 37 4 8
Pagamenti 158 રૂદિ 194 198 37 235
per acconti dell'esercizio corrente 158 36 194 171 36 207
per saldo esercizio precedente 27 1 28
Accantonamenti a Conto economico (195) (36) (231) (189) (37) (226)
imposte correnti (198) (36) (234) (189) (37) (226)
variazioni delle imposte correnti dei precedenti esercizi 3 3
Accantonamenti a Patrimonio netto 6 1 5 1 5
Altro 26 26 15 15
lmporto finale 28 32 33 4 37
di cui:
Crediti vs Patrimonio non destinato per imposte correnti (voce 120 Attivo) 30 4 34 35 4 39
Debiti vs Patrimonio non destinato per imposte correnti (voce 80 Passivo) (2) 1 (2) (2) (2)

I crediti per imposte correnti, per complessivi 34 milioni di euro, fanno riferimento principalmente a crediti iscritti a seguito: (i) della firma dell'accordo sul Patent Box relativamente agli esercizi 2018-2019 (10 milioni di euro); (ii) delle risposte ricevute in merito a due istanze di interpello sugli effetti fiscali rivenienti dall'applicazione dei principi contabili IFRS 9 e 15 (9 milioni di euro); (iii) della risposta ricevuta relativamente ad un interpello presentato principalmente riferibile all'imputazione fiscale di componenti di reddito derivanti dalla gestione delle giacenze su conti correnti postali (14 milioni). Tali crediti, diverranno compensabili dopo la presentazione delle relative dichiarazioni dei redditi integrative.

PASSIVO

SEZIONE 1 – PASSIVITA' FINANZIARIE VALUTATE AL COSTO AMMORTIZZATO – VOCE 10

1.1 Passività finanziarie valutate al costo ammortizzato: composizione merceologica dei debiti verso banche

(milioni di euro)
Totale al 31.12.2024 Totale al 31.12.2023
Tipologia operazioni/Valori Valore Fair Value Valore Fair Value
di bilancio Livello 1 Livello 2 Livello 3 di bilancio Livello 1 Livello 2 Livello 3
1. Debiti verso banche centrali 1 × × 1 × X ×
2. Debiti verso banche 7.532 × × × 10.336 × X X
2.1 Conti correnti e depositi a vista 176 × × × 307 × X ×
2.2 Depositi a scadenza × × × × × ×
2.3 Finanziamenti 6.205 × × × 7.926 × × ×
Pronti contro termine passivi
2.3.1
6.205 × × × 7.926 × X ×
2.3.2
Altri
1 × × × 1 × X ×
2.4 Debiti per impegni di riacquisto di propri strumenti patrimoniali 1 × × × × × ×
2.5 Debiti per leasing 1 × × × × × ×
2.6 Altri debiti 1.151 × X × 2.103 × × ×
Totale 7.532 6.103 1.327 10.336 7.705 2.410

Al 31 dicembre 2024 sono in essere debiti verso banche per "Finanziamenti, Pronti contro termine passivi" di 6.205 milioni di euro stipulati con primari operatori finanziari relativi a titoli per un nominale complessivo di 6.535 milioni di euro. Tali debiti si riferiscono per 5.904 milioni di euro a Long Term Repo e per 301 milioni di euro a operazioni ordinarie di

787 442 Introdotta dall'art. 19 del DL 201/2011 convertito con modifiche dalla Legge 214/2011 con le modalità previste con Decreto MEF del 24 maggio 2012: modalità di attuazione dei commi da 1 a 3 dell'articolo 19 del Decreto Legge 6 dicembre 2011, n. 201, in materia di imposta di bollo su conti correnti e prodotti finanziari (G.U. n. 127 del 1° giugno 2012).

finanziamento, finalizzati entrambi all'investimento in titoli di Stato a reddito fisso e alla provvista per il versamento di depositi incrementali a fronte di operazioni di collateralizzazione. Il decremento rispetto al 31 dicembre 2023 è dovuto a rimborsi a scadenza ed estinzioni anticipate di operazioni di pronti contro termine.

Il fair value di Livello 2 è riferito ai suddetti finanziamenti tramite Pronti contro termine passivi, mentre il fair value delle restanti forme tecniche della voce in commento approssima il valore di bilancio ed è di Livello 3.

La sottovoce "Altri debiti" è costituita per 1.151 milioni di euro da depositi a garanzia relativi a somme versate a controparti con le quali sono in essere operazioni di interest rate swap (1.146 milioni per collateral previsti da appositi Credit Support Annex) nell'ambito delle politiche di cash flow hedge e fair value hedge adottate dal Patrimonio BancoPosta e operazioni di Repo (5 milioni di euro per collateral previsti da appositi Global Master Repurchase Agreement). La diminuzione della sottovoce in commento rispetto al 31 dicembre 2023 è riferibile principalmente alle operazioni di estinzione anticipata dei derivati di fair value hedge e alla variazione in diminuzione della curva dei tassi di interesse.

Il Patrimonio BancoPosta può accedere per la propria operatività overnight a linee di credito a revoca uncommitted per 910 milioni di euro, ad affidamenti per scoperto di conto corrente per 184 milioni di euro e ad affidamenti per il rilascio di garanzie personali per 402 milioni di euro, concessi alla gemmante Poste Italiane SpA, non utilizzati al 31 dicembre 2024.

Inoltre, a decorrere dal 5 dicembre 2023 può accedere ad una linea di finanziamento committed a tre anni concessa da Cassa Depositi e Prestiti per operazioni in Pronti contro termine fino ad un massimo di 3 miliardi di euro, non utilizzata al 31 dicembre 2024.

Infine, per l'operatività interbancaria intraday, il Patrimonio BancoPosta può accedere ad un'anticipazione infragiornaliera di Banca d'Italia garantita da titoli di valore nominale di 2.900 milioni di euro, non utilizzata al 31 dicembre 2024.

(milioni di euro)
Totale al 31.12.2024 Totale al 31.12.2023
Tipologia operazioni/Valori Valore Fair Value Valore Fair Value
di bilancio Livello 1 Livello 2 Livello 3 di bilancio Livello 1 Livello 2 Livello 3
1. Conti correnti e depositi a vista 74.541 × × × 72.803 X × ×
2. Depositi a scadenza × × x 10 × × ×
3. Finanziamenti 5.367 × × x 5.662 × × ×
3.1 Pronti contro termine passivi × × × 291 × X ×
3.2 Altri 5.367 × × × 5.371 × × ×
4. Debiti per impegni di riacquisto di propri strumenti patrimoniali 1 × × x 1 × X ×
5. Debiti per leasing 1 × × × × × ×
6. Altri debiti 1.571 × × × 2.153 X X ×
Totale 81.479 81.479 80.628 291 80.327

1.2 Passività finanziarie valutate al costo ammortizzato: composizione merceologica dei debiti verso clientela

La sottovoce "Conti correnti e depositi a vista" include 10.623 milioni di euro di debiti per conti correnti postali intrattenuti da PostePay SpA relativi principalmente al deposito della raccolta da carte prepagate, 864 milioni di euro rappresentati da conti correnti postali intrattenuti da Poste Vita SpA e 156 milioni di euro rappresentati dai conti correnti postali del Patrimonio non destinato. L'incremento della voce rispetto al 31 dicembre 2023 è dovuto principalmente alla maggiore raccolta pubblica per circa 2 miliardi di euro, al netto della riduzione della raccolta privata.

Al 31 dicembre 2024 sono in essere debiti per "Finanziamenti, Pronti contro termine passivi" per 1.160 milioni di euro stipulati con la CC&G relativi a titoli per un nominale complessivo di 1.204 milioni di euro. Tali debiti si riferiscono a operazioni ordinarie di finanziamento, finalizzati all'investimento in titoli di Stato italiani a reddito fisso e alla provvista per il versamento di depositi incrementali a fronte di operazioni di collateralizzazione.

Le attività e passività finanziarie relative alle operazioni di Pronti contro termine gestite attraverso la CC&G che soddisfano i requisiti previsti dallo IAS 32 sono oggetto di compensazione. L'effetto della compensazione al 31 dicembre 2024, già

incluso nell'esposizione a saldi netti, ammonta a complessivi 1.160 milioni di euro (2.337 milioni di euro al 31 dicembre 2023).

La sottovoce "Finanziamenti, Altri" è costituita per 5.367 milioni di euro dal saldo netto del conto intrattenuto con il MEF presso la Tesoreria dello Stato, relativo alle seguenti gestioni:

  • saldo netto a debito dei flussi finanziari per anticipazioni di 5.254 milioni di euro, che accoglie il debito per anticipazioni erogate dal MEF necessarie a far fronte al fabbisogno di cassa;
  • saldo netto a credito dei flussi finanziari per la gestione del risparmio postale di 69 milioni di euro, dovuto all'eccedenza dei rimborsi sui depositi avvenuti negli ultimi due giorni dell'esercizio in commento e regolati nei primi giorni dell'esercizio successivo; al 31 dicembre 2024, il saldo è rappresentato da un debito di 31 milioni di euro dovuto alla Cassa Depositi e Prestiti e da un credito di 100 milioni di euro verso il MEF per le emissioni di Buoni Fruttiferi Postali di sua competenza;
  • debiti per responsabilità connesse a rapine subite dagli Uffici Postali di 159 milioni di euro, relativi alle obbligazioni assunte nei confronti del MEF c/o Tesoreria dello Stato a seguito di furti e sottrazioni; tali obbligazioni derivano dai prelievi effettuati presso la Tesoreria dello Stato, necessari per reintegrare gli ammanchi di cassa dovuti a detti eventi criminosi in modo da garantire la continuità operativa degli Uffici Postali;
  • debiti per rischi operativi di 23 milioni di euro, riferiti a quella parte di anticipazioni ottenute dal MEF per operazioni della gestione per le quali sono successivamente emerse insussistenze dell'attivo certe o probabili.

La sottovoce "Altri debiti" è costituita principalmente da vaglia nazionali per 882 milioni di euro, da assegni vidimati in circolazione per 272 milioni e da depositi a garanzia per 387 milioni di euro relativi a somme ricevute da controparti con le quali sono in essere operazioni di interest rate swap (collateral previsti da appositi Credit Support Annex).

Il fair value di Livello 2 è riferito ai finanziamenti tramite Pronti contro termine passivi, mentre il fair value delle restanti forme tecniche della voce in commento approssima il valore di bilancio ed è pertanto di Livello 3.

1.3 Passività finanziarie valutate al costo ammortizzato: composizione merceologica dei titoli in circolazione Non sono in circolazione titoli di propria emissione.

SEZIONE 2 – PASSIVITÀ FINANZIARIE DI NEGOZIAZIONE – VOCE 20

2.1 Passività finanziarie di negoziazione: composizione merceologica

(milioni di euro)
Totale al 31.12.2024 Totale al 31.12.2023
Tipologia operazioni/Valori Valore Nominale Fair Value Valore Nominale Fair Value
o Nozionale Livello 1 Livello 2 Livello 3 Fair Value o Nozionale Livello 1 Livello 2 Livello 3
A. Passività per cassa
Debiti verso banche
2. Debiti verso clientela
3. Titoli di debito
3.1 Obbligazioni
3.1.1 Strutturate × ×
3.1.2 Altre obbligazioni × ×
3.2 Altri titoli
3.2.1 Strutturati X ×
3.2.2 Altri × ×
Totale A -
B. Strumenti derivati
1. Derivati finanziari 8
1.1 Di negoziazione × × X ×
1.2 Connessi con la fair value option × × × ×
1.3 Altri × 8 × × 3 ×
2. Derivati creditizi
2.1 Di negoziazione × × X ×
2.2 Connessi con la fair value option x × × ×
2.3 Altri X X × ×
Totale B × 8 × × 3 ×
Totale (A+B) × 8 × × 3 ×

(*) Fair value calcolato escludendo le variazioni di valore dovute al cambiamento del merito creditizio dell'emittente rispetto alla data di emissione

Le Passività finanziarie di negoziazione fanno riferimento ad un contratto di vendita a termine di 95.000 azioni ordinarie di Visa Incorporated (commentato nella Sezione 2 dell'Attivo).

SEZIONE 3 – PASSIVITÀ FINANZIARIE DESIGNATE AL FAIR VALUE – VOCE 30

Non sono presenti in portafoglio passività finanziarie designate al fair value rilevato a Conto economico (cd fair value option).

SEZIONE 4 – DERIVATI DI COPERTURA – VOCE 40

4.1 Derivati di copertura: composizione per tipologia di copertura e per livelli gerarchici

(milioni di euro)
Fair Value al 31.12.2024 Valore Fair Value al 31.12.2023 Valore
Livello 1 Livello 2
Livello 3
Nozionale* al
31.12.2024
Livello 1 Livello 2 Livello 3 Nozionale* al
31.12.2023
Derivati finanziari
A.
Fair value
1)
I 1.348
805
1 14.685
9.636
l 1.136
618
1 12.649
9.812
2)
Flussi finanziari
3)
Investimenti esteri
543 5.049 - 518 2.837
Derivati creditizi
B.
Fair value
1)
Flussi finanziari
1 1 1 1 1 l
Totale I 1.348 I 14.685 - 1.136 1 12.649

(*) Per i derivati che comportano lo scambio di capitali (titoli o altre attività) è stato indicato il prezzo di regolamento dei contratti così come richiesto dalla Circolare n. 262/2005 della Banca d'Italia.

L'incremento rispetto al 31 dicembre 2023 delle passività per derivati finanziari di copertura è dovuto principalmente a nuove operazioni di copertura a seguito di estinzioni anticipate sia con vendita del sottostante che senza vendita del sottostante, commentate nella Parte B – sezione 5 dell'Attivo.

4.2 Derivati di copertura: composizione per portafogli coperti e per tipologia di copertura

(milioni di euro)
Flussi finanziari
Specifica
Operazioni/Tipo di copertura titoli di
debito e
tassi di
interesse
titoli di
capitale e
indici
azionari
valute e oro credito merci altri Generica Specifica Generica Investimenti
Esteri
1. Attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva 465 × X × 542 × ×
2. Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato 340 X 1 × × × 1 X ×
3. Portafoglio × X × × × × × 1 ×
4. Altre operazioni l × 1 X l
Totale attività 805 542 -
1. Passività finanziarie × X ×
2. Portafoglio × × × × × X × 1 ×
Totale passività - -
1. Transazioni attese × X × × × × × X ×
2. Portafoglio di attività e passività finanziarie × X × × × X 1 l

SEZIONE 5 – ADEGUAMENTO DI VALORE DELLE PASSIVITÀ FINANZIARIE OGGETTO DI COPERTURA GENERICA – VOCE 50

Alla data di riferimento non sono attuate strategie di copertura generica (macrohedging) dal rischio di tasso d'interesse.

SEZIONE 6 – PASSIVITÀ FISCALI – VOCE 60

Per quanto riguarda le informazioni di questa sezione, si rimanda a quanto esposto nella Sezione 10 dell'Attivo.

SEZIONE 7 – PASSIVITÀ ASSOCIATE AD ATTIVITÀ IN VIA DI DISMISSIONE – VOCE 70

Alla data di riferimento la fattispecie non è presente.

SEZIONE 8 – ALTRE PASSIVITÀ – VOCE 80

8.1 Altre passività: composizione

(milioni di euro)
Voci/Valori Totale al
31.12.2024 31.12.2023
Debiti tributari verso l'Erario 1.901 1.969
Partite in corso di lavorazione 553 642
- somme da accreditare su libretti di risparmio 129 230
- diverse 424 412
Debiti verso fornitori 59 73
Somme a disposizione della clientela 64 76
Passività derivanti da contratti 77 60
Debiti verso Patrimonio non destinato per imposte correnti 2 2
Debiti verso il personale P 8
Altre partite 19 3
Totale 2.682 2.833

La sottovoce "Debiti tributari verso l'Erario" include principalmente:

  • per 1.723 milioni di euro l'imposta di bollo maturata al 31 dicembre 2024 sui Buoni Fruttiferi Postali in circolazione ai sensi della normativa richiamata nella Parte B, Attivo, tabella 12.1;
  • per 79 milioni di euro il saldo dovuto all'Erario per l'imposta di bollo assolta in modo virtuale per l'esercizio 2024;
  • per 78 milioni di euro le ritenute fiscali effettuate sugli interessi maturati sui conti correnti della clientela.

Le "Partite in corso di lavorazione" si riferiscono principalmente a bonifici nazionali ed internazionali per 18 milioni di euro, e alla gestione operativa del BancoPosta per somme da accreditare, prevalentemente nei primi giorni dell'esercizio 2025, a PostePay per 2 milioni di euro e alla clientela per 129 milioni di euro relativi ad assegni da versare su libretti.

La sottovoce "Debiti verso fornitori" include principalmente 44 milioni di euro per debiti di natura commerciale verso PostePay per i servizi di incasso e pagamento rientranti nel contratto di service.

Le "Passività derivanti da contratti" sono principalmente riconducibili all'attività di collocamento di prodotti di finanziamento e sono dettagliate come segue:

(milioni di euro)
Descrizione Saldo al
31.12.2023
Incrementi /
(Decrementi)
Variazione per
rettifica di ricavo
nel periodo
Saldo al
31.12.2024
Passività per commissioni da retrocedere 60 (47) 64 77
Totale 60 (47) 64 77

Le passività per commissioni da retrocedere fanno riferimento alla stima delle commissioni da retrocedere ai partner in caso di estinzione anticipata, prevista contrattualmente, per i prodotti di finanziamento collocati in data successiva al 1° gennaio 2018.

La movimentazione relativa alla sottovoce "Debiti verso Patrimonio non destinato per imposte correnti" è commentata nella Sezione 12 dell'Attivo.

SEZIONE 9 – TRATTAMENTO DI FINE RAPPORTO DEL PERSONALE – VOCE 90

Nell'esercizio in commento la movimentazione del TFR è la seguente:

9.1 Trattamento di fine rapporto del personale: variazioni annue

(milioni di euro)
Totale al
31.12.2024
Totale al
31.12.2023
A. Esistenze iniziali 2 2
B. Aumenti
B.1
Accantonamento dell'esercizio
B.2
Altre variazioni
1
C. Diminuzioni
C.1 Liquidazioni effettuate
C.2
Altre variazioni
1
D. Rimanenze finali 2 2
Totale 2 2

Il costo relativo alle prestazioni correnti non concorre al TFR gestito dal Patrimonio BancoPosta in quanto corrisposto a fondi pensionistici o enti previdenziali terzi ed è rilevato nel costo del lavoro.

Le Altre variazioni in diminuzione comprendono gli utili attuariali.

9.2 Altre informazioni

La valutazione della passività rende necessario un calcolo attuariale che, con riferimento al 2024, si è basato sulle seguenti principali ipotesi:

Utili/perdite attuariali

(milioni di euro)
31.12.2024 31.12.2023
Variazione ipotesi demografiche
Variazione ipotesi finanziarie
Altre variazioni legate all'esperienza
Totale ı

Analisi di sensitività

Gruppo Poste Italiane I bilanci di Poste Italiane al 31 dicembre 2024
TFR al 31.12.2024
Tasso di inflazione +0.25% 2
Tasso di inflazione -0,25% 2
Tasso di attualizzazione +0,25% 2
Tasso di attualizzazione -0.25% 2
Tasso di turnover +0,25% 2
Tasso di turnover -0.25% 2

Altre informazioni

31.12.2024
Service Cost I
Duration media del Piano a benefici definiti 10,6

SEZIONE 10 – FONDI PER RISCHI E ONERI – VOCE 100

10.1 Fondi per rischi e oneri: composizione

(milioni di euro)
Voci/Valori Totale al
31.12.2024
Totale al
31.12.2023
1. Fondi per rischio di credito relativo a impegni e garanzie finanziarie rilasciate 1 1
2. Fondi su altri impegni e altre garanzie rilasciate 1
3. Fondi di quiescenza aziendali I
Altri fondi per rischi e oneri 143 163
4.1 controversie legali e fiscali 62 67
oneri per il personale
4.2
2
altri
4.3
79 95
Totale 143 163

Il contenuto della sottovoce "Altri fondi per rischi e oneri" è illustrato alla successiva tabella 10.6.

10.2 Fondi per rischi e oneri: variazioni annue

(milioni di euro)
Fondi su altri
impegni e altre
garanzie rilasciate
Fondi di
quiescenza
Altri fondi per
rischi e oneri
Totale
A. Esistenze iniziali 163 163
B. Aumenti 14 14
Accantonamento dell'esercizio
B.1
13 13
Variazioni dovute al passare del tempo
B.2
A
Variazioni dovute a modifiche del tasso di sconto
B.3
I
Altre variazioni
B.4
I
C. Diminuzioni (34) (34)
Utilizzo nell'esercizio
C.1
(13) (13)
Variazioni dovute a modifiche del tasso di sconto
C.2
C.3
Altre variazioni
(21) (21)
D. Rimanenze finali 143 143

Le principali variazioni sono commentate nel seguito della presente Sezione.

10.6 Fondi per rischi ed oneri - altri fondi

(milioni di euro)
Descrizione Totale all
31.12.2024
Totale al
31.12.2023
Controversie legali 62 67
Fondo vertenze con terzi 62 67
Fondo vertenze con il personale
Oneri per il personale 2 1
Altri rischi e oneri 79 વેરૂ
Fondo rischi operativi 79 ત્ત્વે છે ર
Totale 143 163

Il Fondo vertenze con terzi è costituito a copertura delle prevedibili passività, relative a contenziosi di varia natura con fornitori e terzi, giudiziali ed extragiudiziali, alle relative spese legali, nonché a sanzioni amministrative, penali e indennizzi nei confronti della clientela. Le variazioni intervenute nell'esercizio si riferiscono ad assorbimenti netti di complessivi 1 milione di euro per l'aggiornamento delle passività stimate e a utilizzi di 5 milioni di euro per passività definite.

Il Fondo vertenze con il personale è costituito a fronte delle passività che potrebbero emergere in esito a contenziosi e vertenze di lavoro promossi a vario titolo.

Il Fondo oneri del personale è costituito a copertura di prevedibili passività concernenti il costo del lavoro, certe o probabili nel loro futuro manifestarsi ma suscettibili di variazioni di stima nella relativa quantificazione. Si incrementa nell'esercizio per 2 milioni di euro per il valore stimato di nuove passività e si decrementa per 1 milioni di euro per passività definite.

Il Fondo rischi operativi riflette principalmente passività per rischi legati alla distribuzione di prodotti del risparmio postale emessi in anni passati, rischi stimati per oneri e spese da sostenersi in esito a pignoramenti subiti dal BancoPosta in prevalenza in qualità di terzo pignorato, rettifiche e conguagli di proventi di esercizi precedenti e frodi. Le variazioni intervenute nell'esercizio si riferiscono a assorbimenti netti di complessivi 9 milioni di euro per l'aggiornamento delle passività stimate e a utilizzi di 7 milioni di euro per passività definite.

SEZIONE 11 – AZIONI RIMBORSABILI – VOCE 120

Nulla da segnalare.

SEZIONE 12 – PATRIMONIO DELL'IMPRESA – VOCI 110, 130, 140, 150, 160, 170 E 180

12.4 Riserve di utili: altre informazioni

Al 31 dicembre 2024 la riserva di utili non distribuiti ammonta a 1.397 milioni di euro, variata in aumento di 40 milioni di euro per l'effetto combinato degli interessi passivi maturati sugli Strumenti di capitale pari a 20 milioni di euro e 60 milioni di euro relativi alla destinazione dell'utile dell'esercizio 2023, come deliberato dall'Assemblea degli Azionisti del 31 maggio 2024.

Le altre riserve sono costituite da riserve patrimoniali per 1.213 milioni di euro, di cui 1.000 milioni di euro in sede di costituzione del Patrimonio BancoPosta, 210 milioni di euro per ulteriori apporti, da parte della gemmante, avvenuti nel corso del 2018 e 3 milioni di euro per riserve per piani di incentivazione, descritti nella Parte I.

In merito alla disponibilità e distribuibilità delle riserve del Patrimonio BancoPosta, si rimanda all'informativa riportata al paragrafo 5, tabella B.3 – Disponibilità e distribuibilità delle riserve – della presente sezione – I bilanci di Poste Italiane – della Relazione finanziaria annuale.

12.5 Strumenti di capitale: composizione e variazioni annue

Gli strumenti di capitale per il Patrimonio BancoPosta si riferiscono a due finanziamenti subordinati perpetui del valore nominale complessivo di 450 milioni di euro concessi rispettivamente in data 30 giugno 2021 per 350 milioni di euro con periodo di "non call" di 8 anni, e in data 30 giugno 2023 per 100 milioni di euro un con un periodo di "non call" di 5 anni, entrambi con l'obiettivo di rafforzare il Leverage Ratio (Basilea III) e il Tier 1 ratio di BancoPosta443 .

Di seguito le principali caratteristiche del finanziamento perfezionato il 30 giugno 2021:

  • il finanziamento è senza scadenza fissa e dovrà essere rimborsato solo in caso di scioglimento o liquidazione, come specificato nei relativi termini e condizioni, salvo la facoltà di rimborso anticipato (call) nei casi previsti. In particolare, la call è prevista in ogni momento dalla First Call Date del 30 giugno 2029 e, successivamente, ad ogni data di pagamento degli interessi; è previsto un meccanismo di assorbimento delle perdite nel caso in cui il CET 1 ratio scenda al di sotto del 5,125%;
  • la cedola fissa annuale è del 4,697% fino alla prima "Reset Date" fissata il 30 giugno 2029. A partire da tale data, l'interesse annuo è determinato in funzione del tasso Euro Mid Swap a 5 anni, più uno spread di 472,7 punti base. Gli interessi sono pagabili a discrezione dell'emittente e in via non cumulabile, a partire dal 30 dicembre 2021. Il prezzo di emissione è stato fissato al 100%.

Di seguito le principali caratteristiche del finanziamento perfezionato il 30 giugno 2023:

  • il finanziamento è senza scadenza fissa e dovrà essere rimborsato solo in caso di scioglimento o liquidazione, come specificato nei relativi termini e condizioni, salvo la facoltà di rimborso anticipato (call) nei casi previsti. In particolare, la call è prevista in ogni momento dalla First Call Date del 30 giugno 2028 e, successivamente, ad ogni data di pagamento degli interessi; è previsto un meccanismo di assorbimento delle perdite nel caso in cui il CET 1 ratio scenda al di sotto del 5,125%;
  • la cedola fissa annuale è del 9,55% fino alla prima "Reset Date" fissata il 30 giugno 2028. A partire da tale data, l'interesse annuo è determinato in funzione del tasso Euro Mid Swap a 5 anni, più uno spread di 653 punti base. Gli interessi sono pagabili a discrezione dell'emittente e in via non cumulabile, a partire dal 30 dicembre 2023. Il prezzo di emissione è stato fissato al 100%.

795 443 E' esclusa la possibilità di apporti di terzi al Patrimonio BancoPosta, in quanto non previsti dalla speciale disciplina del Patrimonio destinato.

ALTRE INFORMAZIONI

3. Attività costituite a garanzia di proprie passività e impegni

Totale al
31.12.2023
2.251 4.093
5.596 6.822
Totale al
31.12.2024

Le "Attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva" e le "Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato" si riferiscono a titoli impegnati in Repo passivi.

4. Gestione e intermediazione per conto terzi

(milloni di euro)
Tipologia servizi Importo
1. Esecuzione di ordini per conto della clientela
acquisti
a)
1.
regolati
non regolati
2.
vendite
b)
1.
regolate
2.
non regolate
2. Gestione individuale di portafogli
3. Custodia e amministrazione di titoli 74.171
a) titoli di terzi in deposito: connessi con lo svolgimento di banca depositaria (escluse le gestioni di portafogli)
1. titoli emessi dalla banca che redige il bilancio
2.
altri titoli
b) titoli di terzi in deposito (escluse gestioni di portafogli): altri 9.510
1. titoli emessi dalla banca che redige il bilancio
2.
altri titoli
9.510
c) titoli di terzi depositati presso terzi 9.510
d) titoli di proprietà depositati presso terzi 64.661
4. Altre operazioni 268.450
Libretti Postali
a)
93.865
Buoni Postali Fruttiferi
b)
174.585

La "Custodia e amministrazione di titoli di terzi in deposito presso terzi", esposti al loro valore nominale, riguarda i titoli della clientela in giacenza presso primari operatori di mercato e, in misura marginale, titoli ricevuti in garanzia. Ad eccezione dei titoli ricevuti in garanzia, l'esecuzione degli ordini raccolti dalla clientela è effettuata mediante qualificati istituti di credito convenzionati.

Nelle "Altre operazioni" è rappresentato il valore della linea capitale del risparmio postale raccolto in nome e per conto della Cassa Depositi e Prestiti e del MEF.

5. Attività finanziarie oggetto di compensazione in bilancio, oppure soggette ad accordi-quadro di compensazione o ad accordi similari

(milioni di euro)
Ammontare lordo delle
attività finanziarie
(a)
Ammontare delle
passività finanziarie
compensato in
bilancio
(b)
Ammontare netto delle
attività finanziarie
riportato in bilancio
(c=a-b)
Ammontari correlati non oggetto di
compensazione in bilancio
Ammontare netto
Forme tecniche Strumenti finanziari
(વ)
Depositi di contante
ricevuti in garanzia
(e)
al 31 dicembre 2024
(f=c-d-e)
Ammontare netto
al 31 dicembre 2023
Derivati 2.679 2.679 1.122 1.498 59 377
Pronti contro termine 2.726 1.160 1.566 1.560 I 6 l
Prestito titoli 1 1 1 1 1 - -
Altre
4.
1 1 l -
Totale al 31/12/2024 5.405 1.160 4.245 2.682 1.498 દર્ ×
Totale al 31/12/2023 8.363 2.337 6.026 2.837 2.812 × 377
  1. Passività finanziarie oggetto di compensazione in bilancio, oppure soggette ad accordi-quadro di compensazione o ad accordi similari
(millioni di euro)
Forme tecniche Ammontare lordo delle Ammontare delle
Ammontare netto delle
attività finanziarie
passività finanziarie
Ammontari correlati non oggetto di
compensazione in bilancio
Ammontare netto Ammontare netto
passività finanziarie
(a)
compensato in
bilancio
(b)
riportato in bilancio
(c=a-b)
Strumenti finanziari
(d)
Depositi di contante
posti a garanzia
(e)
al 31 dicembre 2024
(f=c-d-e)
al 31 dicembre 2023
Derivati 1.348 1.348 1.126 208 14 1
Pronti contro termine 7.365 1.160 6.205 6.104 101 1 1
Prestito titoli 1 1 1 1 1 1
Altre 1 1 1 l l 1 -
Totale 31/12/2024 8.713 1.160 7.553 7.230 309 14 ×
Totale 31/12/2023 11.690 2.337 9.353 8.815 538 ×

Le tabelle in commento sono state compilate in conformità all'IFRS 7, che richiede una specifica informativa indipendentemente dal fatto che gli strumenti finanziari siano stati o meno compensati in bilancio.

In particolare, nelle tabelle sono esposti:

  • i valori di bilancio, prima e dopo gli effetti della compensazione contabile, relativi alle operazioni di Pronti contro termine che soddisfano le condizioni necessarie al riconoscimento di tali effetti;
  • i valori di bilancio relativi alle operazioni in derivati e in Pronti contro termine che non soddisfano tali condizioni ma sono regolati da accordi standardizzati bilaterali di netting che consentono, in caso di default della controparte, la compensazione delle posizioni creditorie e debitorie (contratti ISDA e GMRA);
  • il valore delle garanzie reali ad esse connesse.

Ai fini della compilazione delle tabelle e in linea con quanto previsto dall'IFRS 7 e dalla Circolare della Banca d'Italia n. 262, si segnala che le operazioni in Pronti contro termine sono rappresentate secondo il criterio di valutazione del costo ammortizzato, mentre le operazioni in derivati sono rappresentate al fair value; le relative garanzie reali finanziarie sono riportate al loro fair value.

PARTE C – INFORMAZIONI SUL CONTO ECONOMICO

SEZIONE 1 – INTERESSI – VOCI 10 E 20

1.1 Interessi attivi e proventi assimilati: composizione

(milioni di euro)
Voci/Forme tecniche Titoli di
debito
Finanziamenti Altre operazioni Esercizio
2024
Esercizio
2023
1. Attività finanziarie valutate al fair value con impatto a Conto economico 1
Attività finanziarie detenute per la negoziazione
1.1
1
1.2 Attività finanziarie designate al fair value 1 1
1.3 Altre attività finanziarie obbligatoriamente valutate al fair value
Attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva
2.
969 × 969 935
Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato 833 રહ્દ - 1.399 1.346
Crediti verso banche
3.1
22 × 22 35
3.2 Crediti verso clientela 833 544 X 1 377 1.311
Derivati di copertura
4.
X × 384 384 182
5. Altre attività x × 319 319 309
6. Passività finanziarie x X X 6
Totale 1.802 566 703 3.074 2.778
di cui: interessi attivi su attività finanziarie impaired 1 I 1
di cui: interessi attivi su leasing finanziario X 1 × 1

Le sottovoci "Attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva" e "Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato" accolgono principalmente gli interessi maturati sui portafogli titoli per 1.802 milioni di euro e sul deposito presso il MEF per 406 milioni di euro dovuto alla raccolta su conti correnti della Pubblica Amministrazione.

Nella sottovoce "Altre attività" sono imputati gli interessi attivi maturati nell'esercizio relativi ai crediti d'imposta Legge n. 77/2020, come descritti nella "Sezione 12 – Altre Attività – Voce 120" della Parte B.

La sottovoce relativa ai proventi derivanti da "Passività finanziarie" è costituita principalmente dagli interessi attivi maturati nell'esercizio per operazioni di Repo di finanziamento.

L'incremento della voce in commento rispetto al precedente esercizio è riferibile principalmente ai maggiori proventi degli impieghi in titoli e agli effetti positivi dei derivati ad essi collegati, anche a fronte delle operazioni di ristrutturazione delle coperture di fair value hedge effettuate nel corso dell'esercizio e descritte nella Parte B - Sezione 5 dell'Attivo.

1.3 Interessi passivi e oneri assimilati: composizione

(milioni di euro)
Voci/Forme tecniche Debiti Titoli Altre operazioni Esercizio
2024
Esercizio
2023
Passività finanziarie valutate al costo ammortizzato
1.
(591) 1 1 (591) (587)
Debiti verso Banche Centrali
1.1
× ×
1.2
Debiti verso banche
(175) × × (175) (198)
1.3
Debiti verso clientela
(416) × × (416) (389)
1.4 Titoli in circolazione × 1 ×
2. Passività finanziarie di negoziazione l 1 1 l
3. Passività finanziarie valutate al fair value l 1 1 I
4. Altre passività e fondi × × 1 1
5. Derivati di copertura × × 1 1
6. Attività finanziarie × × × 1 1
Totale (591) I (591) (587)
di cui: interessi passivi relativi ai debiti per leasing l × × I

La voce in commento è sostanzialmente invariata rispetto al precedente esercizio a seguito variazioni dovute a maggiori interessi passivi su operazioni di Pronti contro termine passive verso banche più che compensate da minori interessi per la riduzione dei depositi a garanzia ricevuti.

1.5 Differenziali relativi alle operazioni di copertura

(milioni di euro)
Voci Esercizio
2024
Esercizio
2023
A. Differenziali positivi relativi a operazioni di copertura
B. Differenziali negativi relativi a operazioni di copertura
606
(222)
330
(148)
C. Saldo (A-B) 384 182

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SEZIONE 2 – COMMISSIONI – VOCI 40 E 50

2.1 Commissioni attive: composizione

(milioni di euro)
Tipologia servizi/Valori Esercizio
2024
Esercizio
2023
a) Strumenti Finanziari 8 12
1. Collocamento titoli 7 11
1.1 Con assunzione a fermo e/o sulla base di un impegno irrevocabile
1.2 Senza impegno irrevocabile 7 11
2. Attività di ricezione e trasmissione di ordini e esecuzione di ordini per conto dei clienti 1 1
2.1 Ricezione e trasmissione di ordini di uno o più strumenti finanziari 1 1
2.2 Esecuzione di ordini per conto dei clienti
3. Altre commissioni connesse con attività legate a strumenti finanziari
di cui: negoziazione per conto proprio
di cui: gestione di portafogli individuali
b) Corporate Finance
1. Consulenza in materia di fusioni e acquisizioni
2. Servizi di tesoreria
3. Altre commissioni connesse con servizi di corporate finance
c) Attività di consulenza in materia di investimenti
d) Compensazione e regolamento
e) Custodia e amministrazione 2 2
1. Banca depositaria
2. Altre commissioni legate all'attività di custodia e amministrazione 2 2
f) Servizi amministrativi centrali per gestioni di portafogli collettive
g) Attività fiduciaria
h) Servizi di pagamento 696 725
1. Conti correnti 275 290
2. Carte di credito
3. Altre carte di debito ed altre carte di pagamento
4. Bonifici e altri ordini di pagamento 80 75
5. Altre commissioni legate ai servizi di pagamento 341 360
i) Distribuzione di servizi di terzi 3.023 2.908
1. Gestione di portafogli collettive
2. Prodotti assicurativi 660 623
3. Altri prodotti 2.363 2.285
di cui: gestioni di portafogli individuali 3 2
j) Finanza strutturata
k) Attività di servicing per operazioni di cartolarizzazione
D Impegni a erogare fondi
m) Garanzie finanziarie rilasciate
di cui: derivati su crediti
n) Operazioni di finanziamento
di cui: per operazioni di factoring
o) Negoziazione di valute 1 1
p) Merci
q) Altre commissioni attive 25 22
di cui: per attività di gestione di sistemi multilaterali di scambio
di cui: per attività di gestione di sistemi organizzati di negoziazione
Totale 3.755 3.670

Le commissioni per "Distribuzione di servizi di terzi" comprendono, nell'ambito degli altri prodotti, la remunerazione delle attività di raccolta del risparmio postale riferita per 1.725 milioni di euro al servizio di emissione e rimborso di Buoni Fruttiferi Postali e al servizio di versamento e prelevamento su Libretti Postali, svolti per conto della Cassa Depositi e Prestiti ai sensi della Convenzione per il servizio di raccolta del Risparmio postale per il triennio 2024-2026.

L'incremento della voce in commento rispetto al precedente esercizio è principalmente dovuto all'aumento delle commissioni sull'attività di collocamento di mutui e prestiti di primari partner finanziari, di prodotti assicurativi e di fondi comuni d'investimento.

Ricavi provenienti da contratti con i clienti

(milioni di euro)
Descrizione Esercizio
2024
Esercizio
2023
Strumenti finanziari 8 12
Rilevati in un determinato momento - -
Rilevati nel corso del tempo 8 12
Custodia e amministrazione 2 2
Rilevati in un determinato momento - -
Rilevati nel corso del tempo 2 2
Servizi di pagamento 696 725
Rilevati in un determinato momento 209 224
Rilevati nel corso del tempo 487 501
Distribuzione di servizi di terzi 3.023 2.908
Rilevati in un determinato momento - -
Rilevati nel corso del tempo 3.023 2.908
Negoziazione di valute 1 1
Rilevati in un determinato momento 1 1
Rilevati nel corso del tempo - -
Altre commissioni attive
Rilevati in un determinato momento
Rilevati nel corso del tempo
25
25
22
-
22
Totale 3.755 3.670

I ricavi provenienti dai contratti con i clienti sono riferibili principalmente a: (i) ricavi per distribuzione di servizi di terzi: rilevati over time e misurati sulla base dei volumi collocati valorizzati in ragione degli accordi commerciali con gli istituti finanziari. Con riferimento alla remunerazione per l'attività di raccolta del risparmio postale, l'accordo stipulato con Cassa Depositi e Prestiti prevede la corresponsione di un corrispettivo variabile al raggiungimento di determinati livelli di raccolta la cui quantificazione è annualmente determinata in ragione dei volumi di raccolta e dei rimborsi anticipati; taluni accordi commerciali, stipulati con primari partner finanziari per il collocamento di prodotti di finanziamento, prevedono la retrocessione di commissioni di collocamento nel caso di estinzione anticipata o surroga da parte della clientela; (ii) ricavi per servizi di pagamento: rilevati at point in time in ragione del numero di transazioni accettate allo sportello (es. commissioni su bollettini di conto corrente postale) e valorizzate sulla base delle condizioni contrattuali di vendita e rilevati over time in ragione della fruizione del servizio da parte del cliente con riferimento principalmente alle commissioni su servizi delegati e su servizi di tenuta e gestione dei conti correnti.

2.2 Commissioni attive: canali distributivi dei prodotti e servizi

(milioni di euro)
Canali/Valori Esercizio
2024
Esercizio
2023
a) presso propri sportelli: 3.030 2.919
gestioni di portafogli
1.
2.
collocamento di titoli
11
3.
servizi e prodotti di terzi
3.023 2.908
b) offerta fuori sede:
gestioni di portafogli
1.
2.
collocamento di titoli
3.
servizi e prodotti di terzi
C) altri canali distributivi:
gestioni di portafogli
2.
collocamento di titoli
3.
servizi e prodotti di terzi

Per "Propri sportelli" si intendono, per convenzione, la rete distributiva della gemmante Poste Italiane SpA.

2.3 Commissioni passive: composizione

(milioni di euro)
Servizi/Valori Esercizio
2024
Esercizio
2023
a) Strumenti finanziari
di cui: negoziazione di strumenti finanziari
di cui: collocamento di strumenti finanziari
di cui: gestione di portafogli individuali
Proprie
-
Delegate a terzi
b) Compensazione e regolamento
C)
Custodia e amministrazione
d) Servizi di incasso e pagamento 198 198
di cui: carte di credito, carte di debito e altre carte di pagamento
e) Attività di servicing per operazioni di cartolarizzazione
f)
lmpegni a ricevere fondi
Garanzie finanziarie ricevute
g)
di cui: derivati su crediti
h) Offerta fuori sede di strumenti finanziari, prodotti e servizi
Negoziazione di valute
Altre commissioni passive 2 2
Totale 200 200

Le commissioni passive per servizi di incasso e pagamento sono riferibili principalmente per 184 milioni di euro ai costi maturati per i servizi rientranti nel contratto con PostePay.

SEZIONE 3 – DIVIDENDI E PROVENTI SIMILI – VOCE 70

3.1 Dividendi e proventi simili: composizione

Nel corso dell'esercizio il Patrimonio BancoPosta ha beneficiato di dividendi pari a 0,2 milioni di euro per gli investimenti in azioni di Visa Incorporated iscritte tra le Attività finanziarie valutate al fair value con impatto a Conto economico.

SEZIONE 4 – RISULTATO NETTO DELL'ATTIVITÀ DI NEGOZIAZIONE – VOCE 80

4.1 Risultato netto dell'attività di negoziazione: composizione

(milioni di euro)
Operazioni/Componenti reddituali Plusvalenze
(A)
Utili da
negoziazione
(B)
Minusvalenze
(C)
Perdite da
negoziazione
(D)
Risultato netto
[(A+B) = (C+D)]
1. Attività finanziarie di negoziazione 4 1 4
1.1 Titoli di debito
1.2 Titoli di capitale
1.3 Quote di OICR -
1.4 Finanziamenti 1
1.5 Altre 4 - 4
2. Passività finanziarie di negoziazione - - -
2.1 Titoli di debito 1 l
2.2 Debiti -
2.3 Altre l
3. Attività e passività finanziarie: differenze di cambio X x × x 2
Strumenti derivati
4.
2 (5) (1) (4)
4.1 Derivati finanziari: 2 (5) (1) (4)
- Su titoli di debito e tassi di interesse 2 (1)
- Su titoli di capitale e indici azionari (5) l (5
- Su valute e oro X x × X
- Altri l
4.2 Derivati su crediti -
di cui: coperture naturali connesse con la fair value option x X x ×
Totale 6 (5) (1) 2

SEZIONE 5 – IL RISULTATO NETTO DELL'ATTIVITÀ DI COPERTURA – VOCE 90

5.1 Risultato netto dell'attività di copertura: composizione

Componenti reddituali/Valori Esercizio
2024
Esercizio
2023
Proventi relativi a:
A.
Derivati di copertura del fair value
A.1
120 273
A.2 Attività finanziarie coperte (fair value) 543 894
A.3
Passività finanziarie coperte (fair value)
A.4 Derivati finanziari di copertura dei flussi finanziari
Attività e passività in valuta
A.5
Totale proventi dell'attività di copertura (A) 1.167
Oneri relativi a:
в.
B.1
Derivati di copertura del fair value
(543) (894)
B.2 Attività finanziarie coperte (fair value) (84) (171)
Passività finanziarie coperte (fair value)
B.3
(38) (103)
Derivati finanziari di copertura dei flussi finanziari
B.4
B.5
Attività e passività in valuta
Totale oneri dell'attività di copertura (B) (665) (1.168)
(2)
C. Risultato netto dell'attività di copertura (A - B)
(1)
di cui: risultato delle coperture su posizioni nette

SEZIONE 6 – UTILI/(PERDITE) DA CESSIONE/RIACQUISTO – VOCE 100

6.1 Utili/(Perdite) da cessione/riacquisto: composizione

(milioni di euro)
Esercizio 2024 Esercizio 2023
Voci/Componenti reddituali Utili Perdite Risultato
netto
Utilli Perdite Risultato
netto
A. Attività finanziarie
1. Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato 63 (28) 35 48 48
Crediti verso banche
1.1
I
1.2
Crediti verso clientela
63 (28) 35 48 48
2. Attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva 105 (70) 35 164 (54) 110
2.1
Titoli di debito
105 (70) 35 164 (54) 110
2.2 Finanziamenti
Totale attività (A) 168 (98) 70 212 (54) 158
B. Passività finanziarie valutate al costo ammortizzato
1. Debiti verso banche 20 20
2. Debiti verso clientela 1
3. Titoli in circolazione
Totale passività (B) 20 1 20

SEZIONE 7 – RISULTATO NETTO DELLE ALTRE ATTIVITÀ E PASSIVITÀ FINANZIARIE VALUTATE AL FAIR VALUE CON IMPATTO A CONTO ECONOMICO– VOCE 110

7.2 Variazione netta di valore delle altre attività e passività finanziarie valutate al fair value con impatto a Conto economico: composizione delle altre attività finanziarie obbligatoriamente valutate al fair value

(milioni di euro)
Operazioni/Componenti reddituali Plusvalenze
(A)
Utili da
realizzo
(B)
Minusvalenze
(C)
Perdite da
realizzo
(D)
Risultato netto
[(A+B)-(C+D)]
1. Attività finanziarie 6 1 1 I 6
Titoli di debito
1.1
6 - 6
1.2
Titoli di capitale
- l 1
1.3 Quote di O.I.C.R 1 l 1
1.4 Finanziamenti l
2. Attività finanziarie in valuta: differenze di cambio X × × × 2
Totale 6 I 8

Gruppo Poste Italiane I bilanci di Poste Italiane al 31 dicembre 2024

SEZIONE 8 – RETTIFICHE/RIPRESE DI VALORE NETTE PER RISCHIO DI CREDITO – VOCE 130

8.1 Rettifiche di valore nette per rischio di credito relativo ad attività finanziarie valutate al costo ammortizzato: composizione

(milioni di euro)
Rettifiche di valore
(1)
Riprese di valore
(2)
Operazioni/Componenti reddituali stadio Primo Secondo
stadio
Terzo stadio Impaired acquisite
o originate
stadio Primo Secondo Terzo
stadio
stadio Impaired
acquisite o
Esercizio
2024
Esercizio
2023
Write-off Altre Write-off Altre originate
A. Crediti verso banche 1
- Finanziamenti 1 1
- Titoli di debito 1
B. Crediti verso clientela
- Finanziamenti
(1) (10)
(10)
1 6 2
l
(3)
(8)
(9)
(5)
- Titoli di debito (1) 6 5 (4)
Totale (1) (10) 6 2 l (3) (a)

8.2 Rettifiche di valore nette per rischio di credito relativo ad attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva: composizione

(milioni di euro)
Rettifiche di valore
(1)
Riprese di valore
(2)
Operazioni/Componenti reddituali Primo Secondo Terzo stadio lmpaired acquisite o
originate
Primo Secondo Terzo Impaired
acquisite o
Esercizio
2024
Esercizio
2023
stadio stadio Write-off Altre Write-off Altre stadio stadio stadio originate
A. Titoli di debito 2) 5 (3)
B. Finanziamenti
- Verso clientela 1 1
- Verso banche
Totale (2) 1 1 5 (3)

Le rettifiche di valore nette complessive sono positive per 2 milioni di euro, principalmente riferibili al miglioramento del merito creditizio dei titoli di debito, parzialmente compensato dall'adeguamento del fondo a copertura delle perdite attese relativo ai crediti di funzionamento di natura commerciale.

SEZIONE 9 – UTILI/(PERDITE) DA MODIFICHE CONTRATTUALI SENZA CANCELLAZIONI – VOCE 140

Nulla da segnalare

SEZIONE 10 – SPESE AMMINISTRATIVE – VOCE 160

10.1 Spese per il personale: composizione

(milioni di euro)
Tipologia di spese/Valori Esercizio
2024
Esercizio
2023
1) Personale dipendente (37) (35)
a) salari e stipendi (26) (25)
b) oneri sociali (6)
C) indennità di fine rapporto (2) (1)
ರ) spese previdenziali
e) accantonamento al trattamento di fine rapporto del personale
f) = accantonamento al fondo trattamento di quiescenza e obblighi simili:
- a contribuzione definita
- a benefici definiti
g) versamenti ai fondi di previdenza complementare esterni: (1) (1)
- a contribuzione definita (1) (1)
- a benefici definiti
h) costi derivanti da accordi di pagamento basati su propri strumenti patrimoniali (1) (1)
I ) altri benefici a favore dei dipendenti (1)
2) Altro personale in attività
3) Amministratori e sindaci
4) Personale collocato a riposo
5) Recuperi di spese per dipendenti distaccati presso altre aziende
6) Rimborsi di spese per dipendenti di terzi distaccati presso la società
Totale (37) (35)

10.2 Numero medio dei dipendenti per categoria (*)

Esercizio
2024
Esercizio
2023
Personale dipendente 418 412
dirigenti
a)
28 26
b)
quadri direttivi
322 313
restante personale dipendente
C)
68 73
Altro personale I 1
Totale 418 412

(*) Dati espressi in full time equivalent.

10.4 Altri benefici a favore dei dipendenti

Sono rappresentati principalmente da oneri per esodi.

10.5 Altre spese amministrative: composizione

(milioni di euro)
Tipologia di spese/Valori Esercizio
2024
Esercizio
2023
Spese per prestazioni di servizi resi da Poste Italiane SpA (5.211) (4.887)
2) Spese per consulenze e altri servizi professionali (15) (13)
3) Sanzioni imposte e tasse (23) (38)
4) Contributo al fondo di garanzia dei rami vita (16)
Totale (5.265) (4.938)

Le spese per prestazioni rese dal Patrimonio non destinato di Poste Italiane SpA riguardano i servizi descritti nella Parte A – Politiche contabili, A.1, Sezione 4 – Altri aspetti.

Il Contributo al fondo di garanzia dei rami vita444, introdotto nell'esercizio 2024, è pari a 16 milioni di euro.

SEZIONE 11 – ACCANTONAMENTI NETTI AI FONDI PER RISCHI E ONERI – VOCE 170

11.3 Accantonamenti netti agli altri fondi per rischi e oneri: composizione

Voci/Componenti reddituali Accantonamenti Riattribuzioni Risultato netto
2024
Risultato netto
2023
Accantonamenti ai fondi oneri per controversie legali
Accantonamenti ai fondi rischi e oneri diversi
(6)
(4)
6
14
10 6
2
Totale (10) 20 10 8

I principali accantonamenti e riattribuzioni sono commentati nella precedente Parte B – Sezione 10 del Passivo.

La variazione in aumento rispetto al precedente esercizio pari a 2 milioni di euro è dovuta ai maggiori liberazioni a Conto economico rilevati nel corso dell'esercizio relativi principalmente all'adeguamento delle stime sui prodotti di finanziamento collocati per conto dei primari partner finanziari.

SEZIONE 12 – RETTIFICHE/RIPRESE DI VALORE NETTE SU ATTIVITÀ MATERIALI – VOCE 180

Nulla da segnalare.

SEZIONE 13 – RETTIFICHE/RIPRESE DI VALORE NETTE SU ATTIVITÀ IMMATERIALI – VOCE 190

Nulla da segnalare.

444 Il contributo al Fondo di garanzia assicurativo dei rami vita è stato introdotto con la Legge n. 213 del 30 dicembre 2023 – "Legge di Bilancio" in vigore dal 1° gennaio 2024, istituendo la disciplina di un Fondo la cui funzione sarà quella di intervenire a tutela dei beneficiari di polizze vita nell'ipotesi in cui l'impresa assicurativa collocatrice sia sottoposta a procedure concorsuali. Tale contributo sarà dovuto fino al raggiungimento degli obiettivi fissati dalla Legge entro il 2035. Come previsto dalle best practice di settore, il contributo 2024 è stato calcolato per gli intermediari bancari, postali e finanziari (iscritti alla sezione D del RUI, art. 109 del CAP, tra i quali Poste italiane spa – Divisione servizi di bancoposta) come lo 0,1 per mille delle riserve tecniche corrispondenti ai contratti intermediati.

SEZIONE 14 – ALTRI ONERI E PROVENTI DI GESTIONE – VOCE 200

14.1 Altri oneri di gestione: composizione

(milioni di euro)
Componenti reddituali/Valori Esercizio
2024
Esercizio
2023
Perdite per furti e rapine
2.
Altri oneri
(6)
(19)
(4)
(24)
Totale (25) (28)

14.2 Altri proventi di gestione: composizione

(milioni di euro)
Componenti reddituali/Valori Esercizio
2024
Esercizio
2023
Altri ricavi derivanti da contratti con i clienti
Altri proventi di gestione
2.
17
10
റി
Totale 27 16

La sottovoce "Altri ricavi derivanti da contratti con i clienti" accoglie proventi rilevati at point time per copia documenti, per prescrizione di assegni vidimati e di vaglia e proventi rilevati over time per protesto assegni postali.

SEZIONE 15 – UTILI/(PERDITE) DELLE PARTECIPAZIONI – VOCE 220

Nulla da segnalare.

SEZIONE 16 – RISULTATO NETTO DELLA VALUTAZIONE AL FAIR VALUE DELLE ATTIVITÀ MATERIALI E IMMATERIALI – VOCE 230

Nulla da segnalare.

SEZIONE 17 – RETTIFICHE DI VALORE DELL'AVVIAMENTO – VOCE 240

Nulla da segnalare.

SEZIONE 18 – UTILI/(PERDITE) DA CESSIONE DI INVESTIMENTI – VOCE 250

Nulla da segnalare.

SEZIONE 19 – IMPOSTE SUL REDDITO DELL'ESERCIZIO DELL'OPERATIVITÀ CORRENTE – VOCE 270

19.1 Imposte sul reddito dell'esercizio dell'operatività corrente: composizione

(Illinoni ui euro)
Componenti reddituali/Valori Esercizio
2024
Esercizio
2023
Imposte correnti (-) (234) (226)
2. Variazioni delle imposte correnti dei precedenti esercizi (+/-) 3 1
3. Riduzione delle imposte correnti dell'esercizio (+) 1
3. bis Riduzione delle imposte correnti dell'esercizio per crediti d'imposta di cui alla Legge 214/2011 (+)
4. Variazione delle imposte anticipate (+/-) (8)
5. Variazione delle imposte differite (+/-)
6. Imposte di competenza dell'esercizio (-) (-1+/-2+3+3 bis+/-4+/-5) (231) (233)

19.2 Riconciliazione tra onere fiscale teorico e onere fiscale effettivo di bilancio

(milioni di euro)
Descrizione Esercizio 2024 Esercizio 2023
IRES Incidenza % IRES Incidenza %
Utile ante imposte 846 834
Imposta teorica (203) 24,0% (200) 24,0%
Effetto delle variazioni in aumento (diminuzione) rispetto all'imposta ordinaria
Accantonamenti netti a fondi rischi ed oneri e svalutazione crediti (2)
0,2%
(1) 0,1%
Imposte esercizi precedenti
Altre
- 10
-1,2%
0,0%
-
5
0,0%
-0,6%
Imposta effettiva (195) 23,1% (196) 23,5%
Descrizione Esercizio 2024 (milioni di euro)
Esercizio 2023
IRAP Incidenza % IRAP Incidenza %
Utile ante imposte 846 834
Imposta teorica (38) 4,5% (38) 4,5%
Effetto delle variazioni in aumento (diminuzione) rispetto all'imposta ordinaria
Imposte esercizi precedenti 1 -0,1% - 0,0%
Altre 1 -0,1% 1 -0,1%
Imposta effettiva (36) 4,3% (37) 4,4%
SEZIONE 20 – UTILE/(PERDITA) DELLE ATTIVITÀ OPERATIVE CESSATE AL NETTO DELLE IMPOSTE
– VOCE 290
Nulla da segnalare.
SEZIONE 21 – ALTRE INFORMAZIONI
Non si segnalano ulteriori informazioni oltre a quelle già fornite nelle precedenti sezioni.
SEZIONE 22 – UTILE PER AZIONE
Nulla da segnalare.
PARTE D –
REDDITIVITA' COMPLESSIVA
Descrizione Esercizio 2024 Esercizio 2023
IRAP Incidenza % IRAP Incidenza %
Utile ante imposte 846 834
Imposta teorica (38) 4,5% (38) 4,5%
Effetto delle variazioni in aumento (diminuzione) rispetto all'imposta ordinaria
Imposte esercizi precedenti
Altre
1
1
-0,1%
-0,1%
-
1
0,0%
-0,1%
Imposta effettiva (36) 4,3% (37) 4,4%

SEZIONE 20 – UTILE/(PERDITA) DELLE ATTIVITÀ OPERATIVE CESSATE AL NETTO DELLE IMPOSTE – VOCE 290

SEZIONE 21 – ALTRE INFORMAZIONI

SEZIONE 22 – UTILE PER AZIONE

PROSPETTO ANALITICO DELLA REDDITIVITA' COMPLESSIVA

(milioni di euro)
Voci Esercizio
2024
Esercizio
2023
10. Utile/(Perdita) d'esercizio 615 600
Altre componenti reddituali senza rigiro a Conto economico
20. Titoli di capitale designati al fair value con impatto sulla redditività complessiva:
a) variazioni di fair value
b) trasferimenti ad altre componenti di Patrimonio netto
30. Passività finanziarie designate al fair value con impatto a Conto economico (variazioni del
proprio merito creditizio):
a) variazioni del fair value
b) trasferimenti ad altre componenti di Patrimonio netto
40. Copertura di titoli di capitale designati al fair value con impatto sulla redditività
complessiva:
a) variazioni di fair value (strumento coperto)
b) variazioni di fair value (strumento di copertura)
50. Attività materiali
60. Attività immateriali
70. Piani a benefici definiti
80. Attività non correnti e gruppi di attività in via di dismissione
90. Quota delle riserve da valutazione delle partecipazioni valutate a Patrimonio netto
100. Imposte sul reddito relative alle altre componenti reddituali senza rigiro a Conto economico
Altre componenti reddituali con rigiro a Conto economico
110. Copertura di investimenti esteri:
a) variazioni di fair value
b) rigiro a Conto economico
c) altre variazioni
120. Differenze di cambio:
a) variazioni di valore
b) rigiro a Conto economico
c) altre variazioni
130. Copertura dei flussi finanziari: રે રે (232)
a) variazioni di fair value 111 80
b) rigiro a Conto economico
c) altre variazioni
(48) (312)
di cui: risultato delle posizioni nette
140. Strumenti di copertura (elementi non designati):
a) variazioni di valore
b) rigiro a Conto economico
c) altre variazioni
150. Attività finanziarie (diverse dai titoli di capitale) valutate al fair value con impatto sulla
redditività complessiva:
603 2.164
a) variazioni di fair value 593 1.938
b) rigiro a Conto economico 10 226
- rettifiche per rischio di credito
- utili/perdite da realizzo
(5)
15
3
223
c) altre variazioni
160. Attività non correnti e gruppi di attività in via di dismissione:
a) variazioni di fair value
b) rigiro a Conto economico
c) altre variazioni
170. Quota delle riserve da valutazione delle partecipazioni valutate a Patrimonio netto:
a) variazioni di fair value
b) rigiro a Conto economico
- rettifiche da deterioramento
- utile/perdite da realizzo
c) altre variazioni
180. Imposte sul reddito relative alle altre componenti reddituali con rigiro a Conto economico (192) (549)
190. Totale altre componenti reddituali 474 1.383
200. Redditività complessiva (Voce 10+190) 1.089 1.983

PARTE E – INFORMAZIONI SUI RISCHI E SULLE RELATIVE POLITICHE DI COPERTURA

Premessa

L'operatività del Patrimonio BancoPosta, svolta ai sensi del DPR 144/2001, consiste, in particolare, nella gestione attiva della liquidità raccolta su conti correnti postali, svolta in nome proprio ma con vincolo d'impiego in conformità alla normativa applicabile, e nella gestione di incassi e pagamenti in nome e per conto di terzi.

Le risorse provenienti dalla raccolta effettuata da clientela privata su conti correnti postali sono obbligatoriamente impiegate in titoli governativi dell'area euro445, mentre le risorse provenienti dalla raccolta effettuata presso la Pubblica Amministrazione sono depositate presso il MEF.

Nel corso del 2024, l'operatività del Patrimonio BancoPosta è stata caratterizzata dall'attività di investimento della raccolta registrata sui conti correnti, dal reimpiego dei fondi rivenienti dai titoli governativi scaduti e dalla gestione attiva degli strumenti finanziari.

L'esercizio 2024 è stato caratterizzato da una riduzione dei rendimenti dei titoli di Stato italiani (il BTP a 10 anni passa da 3,7% a 3,52%), che ha portato lo spread BTP-Bund a 116 punti base rispetto ai 168 dello scorso anno. Tali movimenti hanno determinato un incremento del prezzo dei titoli.

La struttura patrimoniale BancoPosta, soggetta alle disposizioni prudenziali introdotte con il terzo aggiornamento della Circolare 285/2013 di Banca d'Italia, risulta solida in ragione del CET1 ratio che, al 31 dicembre 2024, è pari al 19,4% e del Total Capital Ratio, che al 31 dicembre 2024 risulta pari al 22,6%. Il Leverage Ratio si posiziona a fine 2024 al 3,3%446 , in lieve aumento rispetto al 31 dicembre 2023 come conseguenza della diminuzione dell'attivo di bilancio, inclusivo dei correttivi ai fini del computo della Leva.

Il profilo degli impieghi si basa sulle risultanze delle attività di continuo monitoraggio delle caratteristiche comportamentali della raccolta in conti correnti postali e sull'aggiornamento del modello statistico/econometrico dell'andamento previsionale e prudenziale di persistenza delle masse raccolte. Al riguardo, la composizione del portafoglio mira a replicare la struttura finanziaria della raccolta su conti correnti postali presso la clientela privata. Per la gestione delle relazioni finanziarie fra la struttura della raccolta e degli impieghi è stato realizzato un appropriato sistema di Asset & Liability Management. Il citato sistema costituisce dunque il riferimento tendenziale della politica degli investimenti (i cui limiti sono fissati da apposite Linee guida approvate dal Consiglio di Amministrazione), al fine di contenere l'esposizione al rischio di tasso di interesse e di liquidità.

445 Le risorse provenienti dalla raccolta effettuata da clientela privata su conti correnti postali sono obbligatoriamente impiegate in titoli governativi dell'area euro e, per una quota non superiore al 50% dei fondi raccolti, in altri titoli assistiti dalla garanzia dello Stato italiano (come disposto dalla Legge del 27 dicembre 2006 n. 296 e successive modifiche previste dalla Legge di stabilità 2015, n. 190 del 23 dicembre 2014). Con la conversione in Legge n. 106 del 23 luglio 2021 del D.L. n.73 del 25 maggio 2021, è consentito al Patrimonio BancoPosta nell'ambito del 50% della raccolta da clientela privata investibile in titoli garantiti dallo Stato Italiano, di impiegare fino al 30% di questa quota nell'acquisto di crediti d'imposta cedibili ai sensi del Decreto legge n. 34/2020 (cd Decreto Rilancio) e ss.mm.ii. ovvero altri crediti d'imposta cedibili ai sensi della normativa vigente (Legge n. 106 del 23 luglio 2021 del DL n. 73 del 25 maggio 2021).

446Il Cet1 ratio e il Total Capital ratio già considerano la proposta di rafforzamento patrimoniale di 61 milioni di euro tramite accantonamento di utile dell'esercizio 2024, in applicazione di quanto disciplinato dall'art. 26 del Regolamento (UE) n. 575/2013.

Gestione dei rischi finanziari

Gli obiettivi di una gestione finanziaria equilibrata e di monitoraggio dei principali profili di rischio/rendimento sono garantiti da strutture organizzative esistenti nell'ambito di Poste Italiane SpA, interne e esterne al Patrimonio BancoPosta, ispirate a criteri di separatezza e autonomia delle funzioni oltre che da specifici processi che regolano l'assunzione, la gestione e il controllo dei rischi finanziari, anche attraverso la progressiva implementazione di adeguati strumenti informatici. In tale ambito il Consiglio di Amministrazione ha approvato in data 12 dicembre 2024 l'aggiornamento della Linea Guida Sistema di Controllo Interno e Gestione Rischi (SCIGR), quale strumento normativo per la disciplina integrata del Sistema di Controllo Interno e di Gestione dei Rischi del Patrimonio BancoPosta. Organizzativamente, la gestione dei rischi finanziari avviene attraverso il coinvolgimento dei seguenti organi e funzioni:

  • Il Comitato Controllo e Rischi, istituito nel 2015 come comitato endoconsiliare, ha il compito di supportare, con un'adeguata attività istruttoria, di natura propositiva e consultiva, le valutazioni e le decisioni del Consiglio di Amministrazione relative al sistema di controllo interno e di gestione dei rischi, nonché quelle relative all'approvazione delle relazioni periodiche a carattere finanziario e non finanziario;
  • il Comitato Servizi Finanziari e Assicurativi, istituito in data 19 marzo 2018, ha l'obiettivo di indirizzare le tematiche connesse allo sviluppo dei prodotti e servizi distribuiti da BancoPosta, in ottica di visione unitaria e integrata sull'intero portafoglio di offerta, nonché di presidiare l'andamento degli investimenti finanziari inerenti alla raccolta proveniente da clientela privata;
  • la funzione Risk Management di BancoPosta svolge l'attività di Misurazione e Controllo Rischi nel rispetto del principio della separatezza organizzativa delle strutture aventi funzioni di controllo rispetto a quelle aventi responsabilità di gestione.

La gestione delle operazioni di impiego e di copertura dei rischi relative al Patrimonio BancoPosta sono state affidate mediante specifico mandato di gestione alle funzioni specialistiche di BancoPosta Fondi SpA SGR, società del Gruppo Poste Italiane.

Nella costruzione del Modello Rischi del Patrimonio BancoPosta si è tenuto conto, tra l'altro, della disciplina di Vigilanza prudenziale vigente per le banche e delle specifiche istruzioni per il BancoPosta, pubblicate dalla Banca d'Italia il 27 maggio 2014 a partire dal terzo aggiornamento alla Circolare n° 285 del 17 dicembre 2013.

Le citate disposizioni prudenziali estendono a BancoPosta gli obblighi, già in vigore per le banche, in tema di governo societario, controlli interni e gestione dei rischi prevedendo, tra l'altro, il conseguimento delle seguenti finalità:

  • definizione di un quadro di riferimento per la determinazione della propensione al rischio (Risk Appetite Framework RAF);
  • verifica dell'attuazione delle strategie e delle politiche aziendali;
  • contenimento del rischio entro i limiti indicati nel RAF;
  • salvaguardia del valore delle attività e protezione dalle perdite;
  • individuazione di operazioni di maggior rilievo da sottoporre al vaglio preventivo della funzione di controllo dei rischi;
  • applicazione dei processi di valutazione aziendale dell'adeguatezza patrimoniale (ICAAP) e dell'adeguatezza del sistema di gestione e governo del rischio di liquidità (ILAAP).

Il RAF consiste nel quadro di riferimento che definisce, in coerenza con il massimo rischio assumibile, il business model e il piano strategico, la propensione al rischio, le soglie di tolleranza, i limiti di rischio, le politiche di governo dei rischi, i processi di riferimento necessari per definirli e attuarli.

SEZIONE 1 – RISCHIO DI CREDITO

Alle tematiche del rischio di credito sono riconducibili le tipologie di rischio di seguito riportate.

Il rischio di credito è definito come la possibilità che una variazione del merito creditizio di una controparte, nei confronti della quale esiste un'esposizione, generi una corrispondente variazione del valore della posizione creditizia. Rappresenta, dunque, il rischio che il debitore non assolva, anche parzialmente, ai suoi obblighi di rimborso del capitale e degli interessi.

Il rischio di controparte è definito come il rischio che la controparte di una transazione avente ad oggetto determinati strumenti finanziari risulti inadempiente prima del regolamento della transazione stessa. Tale rischio grava su alcune tipologie di transazioni e in particolare, per il Patrimonio BancoPosta, sui derivati finanziari e sulle operazioni di Pronti contro termine.

Il rischio di concentrazione è definito come il rischio derivante da esposizioni verso controparti o gruppi di controparti connesse ovvero controparti del medesimo settore economico o che esercitano la stessa attività ovvero appartenenti alla medesima area geografica.

Informazioni di natura qualitativa

1. Aspetti generali

Secondo quanto previsto dalla normativa di riferimento (DPR 144/2001) il Patrimonio BancoPosta non può esercitare attività di concessione di finanziamenti nei confronti del pubblico. In conseguenza di ciò non sono sviluppate politiche creditizie.

Le caratteristiche operative del Patrimonio BancoPosta determinano tuttavia una rilevante concentrazione delle esposizioni nei confronti dello Stato italiano, riconducibile essenzialmente agli investimenti in titoli di Stato e ai depositi presso il MEF. Secondo il modello di calcolo di rischio di credito più avanti definito, tali tipologie di investimento non determinano fabbisogni di capitale a copertura di tale rischio.

2. Politiche di gestione del rischio di credito

2.1 Aspetti organizzativi

La funzione Risk Management nell'ambito del Patrimonio BancoPosta è la struttura preposta alla gestione e alla misurazione dei rischi di credito, controparte e concentrazione.

L'attività di monitoraggio del rischio di credito si riferisce in particolare alle seguenti esposizioni:

  • titoli governativi dell'area euro o altri titoli assistiti dalla garanzia dello Stato italiano per l'impiego della liquidità raccolta tramite i conti correnti da clientela privata;
  • depositi presso il MEF per l'impiego della liquidità raccolta tramite conti correnti da Pubblica Amministrazione e da privati;
  • eventuali posizioni a credito verso la Tesoreria dello Stato dovute ai versamenti della raccolta al netto del debito per anticipazioni erogate;
  • partite in corso di lavorazione: negoziazione assegni, utilizzo carte elettroniche, incassi diversi;
  • conti correnti postali intrattenuti con la clientela con saldi temporaneamente attivi per effetto dell'addebito di competenze periodiche, limitatamente a quelli non oggetto di svalutazione in quanto tornati passivi nel corso dei primi giorni del 2025;
  • depositi di contante derivanti da collateralizzazioni per operazioni in essere con banche e clientela previste da accordi di mitigazione del rischio di controparte (CSA - Credit Support Annex e GMRA – Global Master Repurchase Agreement);
  • depositi di contante effettuati come contributo prefinanziato al fondo di garanzia della Controparte Centrale "Cassa di Compensazione e Garanzia" per operatività in Repo;
  • depositi di contante derivanti da collateralizzazioni per operazioni in derivati marginati centralmente tramite clearing broker;
    • crediti di funzionamento di natura commerciale verso partner derivanti dall'attività di collocamento di prodotti finanziari/assicurativi.

L'attività di monitoraggio del rischio di controparte si riferisce ai contratti derivati di copertura e alle operazioni di Pronti contro termine.

Il monitoraggio del rischio di concentrazione, nell'ambito del Patrimonio BancoPosta, ha l'obiettivo di limitare i rischi di instabilità derivanti dall'inadempimento di un cliente singolo o di un gruppo di clienti connessi con esposizioni, in termini di rischio credito e controparte, rilevanti rispetto al Patrimonio.

2.2 Sistemi di gestione, misurazione e controllo

Il rischio di credito è complessivamente presidiato attraverso:

  • soglie minime di rating per emittente/controparte, suddivisi in base alla tipologia di strumento;
  • soglie di monitoraggio della concentrazione per emittente/controparte;
  • monitoraggio delle variazioni di rating interni ed esterni delle controparti.

I limiti di cui ai punti che precedono sono stati stabiliti nell'ambito delle "Linee guida della gestione finanziaria di Poste Italiane SpA" per il Patrimonio BancoPosta; in particolare, con riferimento ai limiti di rating, è consentito operare con controparti investment grade ed emittenti eurogovernativi aventi un rating pari almeno a quello della Repubblica italiana.

Con riferimento alle soglie di monitoraggio del rischio di concentrazione, sono applicati i limiti previsti dalla normativa prudenziale447 .

Ai fini della misurazione del rischio di credito e di controparte si è scelto di utilizzare la metodologia standard448 definita dal Regolamento (UE) n. 575/2013. Per il calcolo delle classi di merito creditizio delle controparti, nell'applicazione di tale metodologia, sono state scelte le agenzie di rating Standard & Poor's, Moody's, Fitch e DBRS.

Nello specifico, in materia di vigilanza prudenziale, per ciascuna delle categorie di transazioni da cui deriva il rischio di controparte vengono adottate le seguenti metodologie di stima dell'esposizione a rischio:

  • per i derivati finanziari del tipo "interest rate swap" e per le operazioni di acquisto/vendita a termine di titoli governativi si applica la metodologia "standardizzata"449;
  • per le operazioni di Pronti contro termine si applicano le tecniche di Credit Risk Mitigation (CRM) "Metodo integrale"450 .

447 Secondo la normativa prudenziale, con riferimento alla normativa sulle Grandi Esposizioni, le esposizioni ponderate per il rischio devono rimanere al di sotto del 25% del valore dei fondi propri. Le esposizioni sono di norma assunte al valore nominale e tenendo in considerazione le eventuali tecniche di attenuazione del rischio di credito. Al fine di tenere conto della minore rischiosità connessa con la natura della controparte debitrice si applicano i fattori di ponderazione migliorativi.

448 Tale metodologia prevede la ponderazione delle esposizioni a rischio con fattori che tengono conto della tipologia delle esposizioni e della natura delle controparti, in considerazione anche della rischiosità espressa dalle classi di rating esterni.

449 Secondo tale metodologia, l'esposizione a rischio dei derivati è calcolata attraverso la somma, incrementata del 40%, delle due seguenti componenti: il costo di sostituzione, rappresentato dal fair value dei derivati considerando l'effetto dei collateral forniti e ricevuti, e l'add-on, calcolato sulla base delle caratteristiche contrattuali dei derivati, tra cui il nozionale, la scadenza e il risk driver di riferimento. 450 Secondo il metodo integrale della CRM, l'ammontare dell'esposizione a rischio viene ridotto del valore della garanzia; specifiche

regole sono previste per tenere conto della volatilità dei prezzi di mercato relativi sia all'attività garantita che al collateral ricevuto.

Ai fini della misurazione dell'esposizione al rischio di concentrazione, si è scelto di utilizzare il metodo descritto dal Regolamento (UE) n. 575/2013 in materia di Grandi esposizioni.

2.3 Metodi di misurazione delle perdite attese

Il modello di impairment introdotto con l'IFRS 9, basato sulle Expected Credit Losses (ECL), si applica alle Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato e alle Attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva.

Per le attività finanziarie diverse dai crediti di funzionamento di natura commerciale, il Patrimonio BancoPosta applica il General deterioration model secondo modelli di stima dei parametri di rischio distinti a seconda della tipologia di controparte:

  • modelli interni di stima dei parametri di rischio, per i titoli di debito e i depositi con controparti Sovereign, Banking e Corporate;
  • parametri di rischio derivanti dai rating delle agenzie o tassi di default medi di settore, per la Pubblica Amministrazione e Controparti Centrali.

La determinazione delle perdite attese viene svolta sull'orizzonte temporale definito coerentemente con il livello di Staging (12 mesi o lifetime) sulla base delle seguenti grandezze:

  • Probability of Default (PD);
  • Loss Given Default (LGD);
  • Exposure at Default (EAD);
  • Time Factor (TF).

Di seguito le principali assunzioni adottate nella determinazione dei singoli fattori:

  • PD, come indicato dal principio, è stata adottata una valutazione Point in Time (PIT) e forward looking;
  • LGD, sono stati utilizzati valori coerenti con il modello Internal Ratings Based (IRB) Base Approach della normativa Basilea (45% per attività di rischio senior, 75% per le attività di rischio subordinate);
  • EAD, esposizione calcolata prospetticamente fino alla scadenza dello strumento a partire dallo sviluppo dei flussi di cassa previsti. Nello sviluppo si è tenuto conto delle specifiche ipotesi di indicizzazione per ogni asset class (titoli a tasso fisso, titoli a tasso variabile, titoli indicizzati all'inflazione, ecc.);
  • TF, come tasso di attualizzazione è stato adottato il tasso di interesse effettivo determinato a livello di singola posizione.

Con riferimento a un gruppo omogeneo di attività finanziarie, viene applicato un criterio di svalutazione su base collettiva che definisce la misura dell'ECL insita nello strumento, pur non essendo possibile la sua riconduzione ad una specifica posizione. La modalità di raggruppamento è effettuata in relazione alla tipologia di controparte sulla base della modalità di stima delle PD.

Il Patrimonio BancoPosta ha deciso di non adottare la "Low Credit Risk Exemption" e di procedere invece alla staging allocation degli strumenti finanziari interessati.

Sulla base dei modelli di impairment sopra descritti, ai fini della corretta allocazione delle esposizioni non deteriorate nello stage 1 o nello stage 2, il significativo incremento del rischio di credito delle posizioni finanziarie, diverse dai crediti di funzionamento di natura commerciale, è determinato sulla base del "delta notch" tra il rating al momento dell'entrata in portafoglio e il rating alla data di reporting.

Tale delta viene confrontato con un valore soglia che prende in considerazione i seguenti fattori:

  • il rating dello strumento finanziario al momento dell'entrata in portafoglio;
  • il rating dello strumento finanziario alla data di reporting;
  • l'anzianità della posizione all'interno del portafoglio (fattore vintage);
  • un fattore additivo per mitigare la non linearità del valore della PD rispetto alle classi di rating451;
  • un fattore judgmental il cui utilizzo è ristretto al caso di repentini cambiamenti del merito creditizio non ancora rilevati dai rating452 .

Sulla base delle informazioni sopra riportate il Patrimonio BancoPosta non applica la presunzione che il manifestarsi di uno scaduto di oltre 30 giorni denoti automaticamente aumenti significativi del rischio di credito dopo la rilevazione iniziale. Il Patrimonio BancoPosta definisce il default sulla base di valutazioni ad hoc che prendono in considerazione:

  • eventuali ritardi di pagamento;
  • informazioni di mercato quali ad esempio attribuzioni allo stato di default da parte delle agenzie di rating;
  • analisi interne su specifiche posizioni creditorie.

Con riferimento ai ritardi di pagamento, è utilizzata una definizione di default basata su un ritardo di pagamento di 90 giorni.

Conformemente a quanto richiesto dal principio contabile, nella determinazione dell'ECL sono stati considerati anche elementi forward looking basati su scenari di ampio consenso.

L'approccio seguito è quello di inglobare direttamente nella stima della PD le informazioni forward looking. In particolare, per il calcolo della PD delle controparti sovrane vengono utilizzate stime prospettiche rese disponibili dal Fondo Monetario Internazionale, dall'ONU e dalla World Bank; per quanto riguarda le altre controparti, invece, il modello interno adottato consente di completare il dataset di input necessario al calcolo della PD a partire da valori di scenario riferibili ad alcune delle variabili del modello. La finalità dell'approccio è, quindi, quella di stimare le variabili non valorizzate utilizzando la correlazione storica delle informazioni disponibili453 .

Nel modello di stima della PD Sovereign sono state introdotte variabili che riflettono i fattori Social e Governance tramite indicatori forniti da autorevoli fonti quali l'ONU e la World Bank. Il fattore Environmental risulta trascurabile a tali fini in considerazione dell'orizzonte temporale di 1 anno della stessa PD. Tale fattore è monitorato, nell'ambito del Patrimonio destinato BancoPosta, attraverso analisi di scenario e verifica di rating forniti da agenzie esterne.

Con riferimento alle tecniche di stima utilizzate, si evidenzia che per lo sviluppo di modelli di calcolo della PD per le controparti Sovereign, Banking e Corporate, non potendo utilizzare eventi di default, in quanto poco frequenti, si è adottato un approccio di tipo shadow rating.

Tale metodologia consiste nell'utilizzare variabili target legate al livello di rating esterno prodotto dalle agenzie; il target è identificato con il tasso di default collegato al livello di rating. È stata scelta un'agenzia di rating di riferimento per la costruzione del target tenendo in considerazione sia la numerosità delle controparti valutate sia la disponibilità di dati storici su un orizzonte temporale ritenuto adeguato.

Per la costruzione dei modelli sono state estratte e utilizzate le seguenti tipologie di dati per ciascun Paese del campione:

• dati macroeconomici;

451 Il fattore additivo è costruito in funzione del livello del rating raggiunto alla reporting date: migliore è il rating, più alta è la soglia per il passaggio a stage 2.

452 Il fattore judgemental è un fattore che può riassumere aspetti rilevanti nella determinazione del significativo incremento del rischio di credito tenuto conto di alcuni elementi quali ad esempio:

una variazione significativa, effettiva o attesa, del rating di credito interno/esterno dello strumento finanziario;

variazioni sfavorevoli, esistenti o previste, delle condizioni economiche, finanziarie o commerciali che si ritiene possano provocare un cambiamento significativo della capacità del debitore di onorare i suoi debiti, come un aumento, effettivo o atteso, dei tassi di interesse o un aumento significativo, effettivo o atteso, dei tassi di disoccupazione.

453 In particolare, l'utilizzo di tale approccio viene limitato a situazioni per le quali si ritiene che, effettivamente, i dati consuntivi non siano più rappresentativi della reale rischiosità della controparte.

  • indicatori correlati alle tematiche Social e Governance;
  • dati di bilancio.

Per i crediti di funzionamento di natura commerciale il Patrimonio BancoPosta applica il Simplified approach, per il quale non è prevista la determinazione del significativo incremento del rischio di credito, ma il fondo a copertura perdite è determinato per un ammontare uguale alle perdite attese lungo l'intera vita del credito.

Tale approccio viene determinato mediante il seguente processo:

  • sulla base del volume d'affari o dell'esposizione creditizia storica, si individua una soglia di credito oltre la quale procedere ad una valutazione individuale del singolo credito o della singola esposizione creditoria. La valutazione analitica delle posizioni creditorie implica un'analisi della qualità del credito e della solvibilità del debitore, determinata in base ad elementi probativi interni ed esterni a supporto di tale valutazione;
  • per i crediti sotto la soglia individuata, mediante la predisposizione di una matrice dalla quale risultino le diverse percentuali di svalutazione stimate sulla base delle perdite storiche, ove esistenti, o in alternativa sull'andamento storico degli incassi. Nella costruzione della matrice di impairment i crediti vengono raggruppati per categorie omogenee in funzione delle loro caratteristiche, al fine di tenere conto dell'esperienza storica sulle perdite.

2.4 Tecniche di mitigazione del rischio di credito

Il Patrimonio BancoPosta adotta strumenti di attenuazione del rischio di credito e controparte. In particolare:

• Titoli a reddito fisso

I titoli di debito detenuti assistiti da garanzia o altro strumento di attenuazione del rischio di credito sono i titoli emessi da Cassa Depositi e Prestiti SpA garantiti dallo Stato italiano e sottoscritti dal Patrimonio BancoPosta per un valore nominale al 31 dicembre 2024 di 3.000 milioni di euro, rilevati tra le Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato; per lo strumento finanziario in commento, nella determinazione delle perdite attese, si è tenuto conto della PD della Repubblica italiana.

• Strumenti finanziari derivati e contratti di Pronti contro termine

Al fine di ridurre le esposizioni al rischio di controparte, il Patrimonio BancoPosta stipula contratti standard ISDA (con allegato CSA) e contratti GMRA che disciplinano, rispettivamente, la collateralizzazione, in cash o titoli di Stato, per le operazioni in derivati e in Pronti contro termine. A partire dal 2021, alcuni derivati stipulati dal Patrimonio Bancoposta tramite contratti bilaterali vengono veicolati ad una Controparte Centrale Qualificata per il clearing centralizzato grazie ai servizi erogati da un clearing broker. Con riferimento all'operatività in Pronti contro termine, al fine di mitigare il rischio di controparte e avere un più facile accesso al mercato, a partire da dicembre 2017, il Patrimonio BancoPosta stipula contratti attraverso la Controparte Centrale "Cassa di Compensazione e Garanzia".

La quantificazione delle posizioni in derivati e in Pronti contro termine e i relativi strumenti di attenuazione del rischio sono illustrati nella Parte B – Altre Informazioni, tabelle 5 e 6, alla quale si rimanda.

• Crediti di funzionamento di natura commerciale

Il Patrimonio BancoPosta, al fine di mitigare i rischi derivanti dalla concessione di condizioni di pagamento posticipato alla propria clientela, si è dotata di idonee linee guida che regolamentano la gestione dei crediti di funzionamento di natura commerciale, le modalità e le condizioni di pagamento da applicare alla clientela e definiscono il processo aziendale volto

a verificare il merito creditizio del cliente, nonché la sostenibilità del rischio commerciale insito nella proposta contrattuale di pagamento posticipato.

In funzione dell'esito delle valutazioni, i contratti stipulati con la clientela possono essere subordinati alla prestazione di un'idonea garanzia. Le garanzie vengono inoltre richieste se previste da disposizioni normative e/o da regolamenti attuativi di specifici servizi.

Il Patrimonio BancoPosta accetta principalmente fidejussioni bancarie o assicurative rilasciate da primario istituto; in alternativa, su richiesta del cliente e previa valutazione del rischio, accetta fidejussioni rilasciate da altri istituti, il versamento di un deposito cauzionale oppure l'apertura di conto corrente postale vincolato.

In considerazione del limitato rischio di insolvenza della clientela pubblica, il Patrimonio BancoPosta di norma concede l'esonero dal rilascio delle garanzie fideiussorie a copertura di crediti di funzionamento di natura commerciale alla Pubblica Amministrazione, a eccezione dei casi in cui il rilascio sia obbligatorio per disposizioni normative o per regolamenti attuativi di specifici servizi.

Pertanto, le garanzie detenute sono prevalentemente riferite a clientela privata.

Per tutte le posizioni creditorie valutate analiticamente, ai fini del calcolo del fondo svalutazione crediti commerciali, le garanzie riducono l'incidenza dell'ammontare esposto a rischio.

Al 31 dicembre 2024, l'ammontare dei crediti di funzionamento di natura commerciale al netto delle svalutazioni è di 1.011 milioni di euro senza garanzie in essere.

Al 31 dicembre 2024, il Patrimonio BancoPosta non detiene strumenti finanziari assistiti da garanzie o altri strumenti di attenuazione del rischio di credito per i quali non sia stato rilevato un fondo a copertura perdite attese (salvo il caso di impiego temporaneo della liquidità in Pronti contro termine attivi).

3. Esposizioni creditizie deteriorate

Al 31 dicembre 2024 il Patrimonio BancoPosta non detiene attività finanziarie deteriorate.

Informazione di natura quantitativa

A. Qualità del credito

A.1 Esposizioni creditizie deteriorate e non deteriorate: consistenze, rettifiche di valore, dinamica e distribuzione economica

A.1.1 Distribuzione delle attività finanziarie per portafogli di appartenenza e per qualità creditizia (valori di bilancio)

(millioni di euro)
Portafogli/qualità Sofferenze Inadempienze
probabili
Esposizioni
scadute
deteriorate
Esposizioni
scadute non
deteriorate
Altre esposizioni non
deteriorate
Totale
1. Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato i 12 45.817 45.829
Attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla
2
redditività complessiva
33.645 33.645
3. Attività finanziarie designate al fair value 1
Altre attività finanziarie obbligatoriamente valutate al fair
value
1
5. Attività finanziarie in corso di dismissione
Totale al 31.12.2024 I 12 79.462 79.474
Totale al 31.12.2023 1 13 77.618 77.631

Gruppo Poste Italiane I bilanci di Poste Italiane al 31 dicembre 2024

A.1.2 Distribuzione delle attività finanziarie per portafogli di appartenenza e per qualità creditizia (valori lordi e netti)

(milioni di euro)
Deteriorate
Portafogli/qualità Esposizione lorda Rettifiche di valore
complessive
Esposizione netta Write-off parziali
complessivi*
Esposizione lorda Rettifiche di valore
complessive
Esposizione netta Totale
(esposizione netta)
Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato 1 45.907 78 45.829 45.829
Attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla
redditività complessiva
I 33.659 14 33.645 33.645
3. Attività finanziarie designate al fair value 1 X × 1 1
Altre attività finanziarie obbligatoriamente valutate al fair
value
1 X X - 1
5. Attività finanziarie in corso di dismissione 1 1 1 1
Totale al 31.12.2024 1 1 79.566 92 79.474 79.474
Totale al 31.12.2023 1 1 77.731 100 77.631 77.631

(*) valore da esporre a fini informativi

(milioni di euro)
Attività di evidente scarsa qualità creditizia
Portafogli/qualità Minusvalenze cumulate Esposizione netta Esposizione netta
1. Attività finanziarie detenute per la negoziazione 1 1 I
2. Derivati di copertura - 1 2.679
Totale al 31.12.2024 I 2.679
Totale al 31.12.2023 4.257

A.1.3 Distribuzione delle attività finanziarie per fasce di scaduto (valori di bilancio)

(milioni di euro)
Primo stadio Secondo stadio Terzo stadio Impaired acquisite o originate
Portafogli/stadi di rischio Da 1 giorno
a 30 giorni
Da oltre 30
giorni a 90
aiorni
Oltre 90
qiorni
Da 1 giorno
a 30 giorni
Da oltre 30
giorni a 90
qiorni
Oltre 90
qiorni
Da 1 giorno
a 30 giorni
Da oltre 30
giorni a 90
qiorni
Oltre 90
qiorni
Da 1 giorno
a 30 giorni
Da oltre 30
giorni a 90
qiorni
Oltre 90
qiorni
Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato 3 6
Attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla
redditività complessiva
3. Attività finanziarie in corso di dismissione
Totale al 31.12.2024
Totale al 31.12.2023

A.1.4 Attività finanziarie, impegni a erogare fondi e garanzie finanziarie rilasciate: dinamica delle rettifiche di valore complessive e degli accantonamenti complessivi

Rettifiche di valore complessive
Attivita rientranti nel primo stadio Attività rientranti nel secondo stadio Attività rientranti nel terzo stadio Attività fin. impaired acquisite o originate Accantonamenti complessivi su impogni a erogare fondi e
garanzie finanziarie rilasclate
Causaliistadi di rischio Crediti verso
benche e
Banche
Centrali a
vista
All fin.
valutate al
costo
amm Ip
Att, fin.
valutate al FM
con impatto
808
redditriliz
complessiva
Att, fin, in
corso di
dismissione
di cui:
indexicusali
di cult
svalutazioni svalutazioni
collative
Crediti verso
benche e
Banche
Centrali a
vista
Atl. fin.
valutate al
COSTS
anmit
Att, fin.
valutate al FV
con impatto
SIL 8
recollunità
complessiva
Att, fine, in
corso di
dismissione
di cui:
indroidsali
di cut
syalutazioni svalutazioni
co stave
Crediti verso
banche e
Banche
Centrali a
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Atl. fin.
valutate al
costo
ann to
Att, fin.
valutate al FV
con impatio
sulla
readitività
complessiva
Att, fin, in
corso di
di cuic
dismissione individuali collettive
di cut:
svalutazioni svalutazioni
costo
ammit
Att, fin
Att. fin. valutate al Fil
valutate al con impatio
sulla
recommis
complessiva
Att, fin, in
corso di
dismissione
ci cut
รงลูไมต์สวยการ
individuali
di cui:
svalutazioni
collettive
Primo stadio Secondo stadio Terzo stadio Impegni a
erogare fondi e
garanzie fin.
rilasciate
impared
acquisitile o
originatile
Rettifiche complessive iniziali 22 19 59 41 13 100
Variazioni in aumento da attività finanziane acquisite
o originate
Y X
Cancellazioni diverse dai write-off (1) 13 (ਵ
Rettifiche/riprese di valore nette par rischio di credito
(+)
న్న (4 (B) (1)
Modifiche contrattuali senza cancellazioni
Cambiamenti della metodologia di stima
Wilte-off non rilevati direttamente a Conto economico
Albe vansizioni
പ്പ
(1)
15 151
Rettifiche complessiva finali 17 14 61 44 17
Recuperi da incasso su attività finanziarie oggetto di
with of
INdia of Gouoti Airettomera o Cooks cooperation

Le assunzioni adottate nelle valutazioni delle perdite attese al 31 dicembre 2024 hanno portato ad una riduzione della PD dell'Italia rispetto a quanto utilizzato nelle valutazioni di cui al Rendiconto separato al 31 dicembre 2023. Il miglioramento del merito creditizio sul portafoglio titoli e sui depositi presso il MEF è stato parzialmente compensato dall'adeguamento del fondo a copertura delle perdite attese relativo alle esposizioni valutate secondo il metodo semplificato.

A.1.6 Esposizioni creditizie per cassa e fuori bilancio verso banche: valori lordi e netti

(milioni di euro)
Esposizione lorda
Rettifiche di valore complessive e accantonamenti complessivi
Secondo stadio Terzo stadio Impaired
acquisite o
originate
Primo stadio Terzo stadio Impaired
acquisite o
originate
Esposizione netta Write-off parziali
complessivi*
X
X × - 134
X
X
x
x -
X
X
X X
- X × -
43 X × 655
X × -
43 ' 789
X X
X × 2.214
- - - - 2.214
43 3.003
Primo stadio
134
612
746
746
Secondo stadio
X
X
X
X
X
X
X

(*) valore da esporre a fini informativi

Le esposizioni fuori bilancio "Non deteriorate" riguardano il rischio di controparte connesso alle operazioni in derivati con fair value positivo al lordo di eventuali accordi di compensazione in essere454 e a operazioni di Pronti contro termine passive con margini rientranti nella nozione di "Operazioni SFT" (Securities Financing Transactions) 455 .

A.1.7 Esposizioni creditizie per cassa e fuori bilancio verso clientela: valori lordi e netti

(milioni di euro)
Esposizione lorda Rettifiche di valore complessive e accantonamenti complessivi
Tipologie esposizioni/valori Primo stadio Secondo stadio Terzo stadio Impaired
acquisite o
originate
Primo stadio Secondo
stadio
Terzo stadio Impaired
acquisite o
originate
Esposizione netta Write-off parziali
complessivi*
A. Esposizioni creditizie per cassa
a) Sofferenze × X
- di cui: esposizioni oggetto di concessioni X x
b) Inadempienze probabili X x
di cui: esposizioni oggetto di concessioni X X
c) Esposizioni scadute deteriorate × X
- di cui: esposizioni oggetto di concessioni X X
d) Esposizioni scadute non deteriorate 72 72 X - 60 60 X 12
di cui: esposizioni oggetto di concessioni X - X
e) Altre esposizioni non deteriorate 78.839 77.882 951 X 32 30 2 X 78.807
di cui: esposizioni oggetto di concessioni X
TOTALE A 78.911 77.882 1.029 - 92 30 62 - 78.819
B. Esposizioni creditizie fuori bilancio
a) Deteriorate X X
b) Non deteriorate 680 X X 680
TOTALE B 680 680
TOTALE A+B 79.591 77.882 1.029 92 30 62 79.499

(*) valore da esporre a fini informativi

Le esposizioni fuori bilancio "Non deteriorate" riguardano il rischio di controparte connesso alle operazioni in derivati con fair value positivo al lordo di eventuali accordi di compensazione in essere.

454 Il Patrimonio BancoPosta non ha in essere accordi quadro di compensazione esecutivi o similari che soddisfano i requisiti previsti dallo IAS 32, paragrafo 42, per la compensazione in bilancio, ma utilizza accordi standardizzati bilaterali di netting che consentono, in caso di default della controparte, la compensazione delle posizioni creditorie e debitorie relative a derivati finanziari.

A.2 Classificazione delle attività finanziarie, degli impegni a erogare fondi e delle garanzie finanziarie rilasciate in base ai rating esterni e interni

Il Patrimonio destinato BancoPosta non effettua politiche creditizie in quanto non esercita attività di concessione di finanziamenti nei confronti del pubblico. Inoltre, utilizza modelli interni solo ai fini della misurazione delle perdite attese previste dall'IFRS 9, ma non per la quantificazione dei requisiti patrimoniali a fronte del rischio di credito456. Per le metodologie utilizzate per il calcolo degli assorbimenti patrimoniali del rischio di credito, si rimanda all'Informativa al pubblico ("Terzo Pilastro").

A.2.1 Distribuzione delle attività finanziarie, degli impegni a erogare fondi e delle garanzie finanziarie rilasciate: per classi di rating esterni (valori lordi)

(minoni di Gara)
Senza Totale
Esposizioni Classe 1 Classe 2 Classe 3 Classe 4 Classe 5 Classe 6 rating
A. Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato 82 347 42.860 54 2.564 45.907
- Primo stadio 82 329 42.405 54 1.965 44.835
- Secondo stadio - 18 455 - 599 1.072
- Terzo stadio - -
- Impaired acquisite o originate
Attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla
B
redditività complessiva
33.659 - 33.659
- Primo stadio 33.659 33.659
- Secondo stadio
- Terzo stadio
Impaired acquisite o originate -
C. Attività finanziarie in corso di dismissione l
- Primo stadio -
- Secondo stadio
- Terzo stadio
- Impaired acquisite o originate
Totale (A + B + C) 82 347 76.519 54 - l 2.564 79.566
D. Impegni a erogare fondi e garanzie finanziarie rilasciate - 1
- Primo stadio -
- Secondo stadio -
- Terzo stadio
- Impaired acquisiti/e o originati/e -
Totale (D) - l l l l
Totale (A + B + C + D) 82 347 76.519 54 2.564 79.566

Il secondo stadio accoglie principalmente attività finanziarie riferibili a crediti di funzionamento di natura commerciale per i quali il fondo a copertura perdite è valutato secondo il metodo semplificato.

Le esposizioni senza rating esposte nel primo stadio si riferiscono principalmente ai rapporti in essere con Cassa Compensazione e Garanzia.

Il raccordo tra le classi di merito creditizio e i rating di tali agenzie è il seguente:

Classe di merito creditizio Fitch Moody's S&P DBRS
1 da AAA a AA- da Aaa a Aa3 da AAA a AA- da AAA a AAL
2 da A+ a A- da A1 a A3 da A+ a A- da AH a AL
da BBB+ a BBB- da Baa1 a Baa3 da BBB+ a BBB- da BBBH a BBBL
da BB+ a BB- da Ba1 a Ba3 da BB+ a BB- da BBH a BBI
5 da B+ a B- da B1 a B3 da B+ a B- da BH a BL
6 CC+ e inferiori Caa1 e inferiori CCC+ e inferiori CCC

Le caratteristiche operative del Patrimonio BancoPosta determinano una rilevante concentrazione nei confronti dello Stato italiano. Tale concentrazione è riscontrabile nella tabella A.2.1 in corrispondenza della classe di merito creditizio numero "3" nella quale rientra lo Stato italiano.

821 456 Dal 1° gennaio 2025 è entrato in vigore il Regolamento (UE) n. 2024/1623 che modifica il Regolamento (UE) n. 575/2013 e prevede, tra l'altro, che la ponderazione delle esposizioni avvenga anche in considerazione delle risultanze delle metodologie interne di valutazione del rischio di credito e non più in funzione delle sole valutazioni di rischio effettuate dalle agenzie di rating esterne.

A.2.2 Distribuzione delle attività finanziarie, degli impegni a erogare fondi e delle garanzie finanziarie rilasciate: per classi di rating interni (valori lordi)

(milioni di euro)
Classi di rating interni Senza
Esposizioni da AAA a
AA
da A+ a A- da BBB+ a BBB- da BB+ a BB rating Totale
A. Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato 9 2.741 41.847 54 1.256 45.907
- Primo stadio 9 2.741 41.847 54 184 44.835
- Secondo stadio - - - - 1.072 1.072
- Terzo stadio - - - - - -
-
Impaired acquisite o originate
- - - - - -
B. Attività finanziarie valutate al fair value con impatto
sulla redditività complessiva
- - 33.659 - - 33.659
- Primo stadio - - 33.659 - - 33.659
- Secondo stadio - - - - - -
- Terzo stadio - - - - - -
-
Impaired acquisite o originate
- - - - - -
C. Attività finanziarie in corso di dismissione - - - - - -
- Primo stadio - - - - - -
- Secondo stadio - - - - - -
- Terzo stadio - - - - - -
-
Impaired acquisite o originate
- - - - - -
Totale (A + B + C) 9 2.741 75.506 54 1.256 79.566
D. Impegni a erogare fondi e garanzie finanziarie
rilasciate
- - - - - -
- Primo stadio - - - - - -
- Secondo stadio - - - - - -
- Terzo stadio - - - - - -
-
Impaired acquisiti/e o originati/e
- - - - - -
Totale (D) - - - - - -
Totale (A + B + C + D) 9 2.741 75.506 54 1.256 79.566

A.3 Distribuzione delle esposizioni creditizie garantite per tipologia di garanzia

A.3.1 Esposizioni creditizie per cassa e fuori bilancio verso banche garantite

(այլուսան գոտութ)
Garanzie reali (1) Garanzie personali (2)
Derivati su crediti Crediti di firma
Espos. Espos. Immobili - Immobili - Altre Altri derivati Totale
lorda
netta
ipoteche finanziamenti
per leasing
Titoli garanzie
reali
CLN Controparti
centrali
Banche Altre
società
finanziarie
Altri
soggetti
Amministra
zioni
pubbliche
Banche Altre
società
finanziarie
Altri
soggetti
(1)+(2)
1. Esposizioni creditizie per cassa garantite:
1.1 totalmente garantite -
- di cui deteriorate 1
1.2 parzialmente garantite 213 213 1 1 207 - 207
- di cui deteriorate -
2. Esposizioni creditizie fuori bilancio
garantite:
2.1 totalmente garantite 321 321 321 - 321
di cui deteriorate - 1
2.2 parzialmente garantite 864 864 807 1 807
di cui deteriorate - 1

Le esposizioni creditizie verso banche garantite al 31 dicembre 2024 si riferiscono a operazioni di Pronti contro termine e ad operazioni in derivati aventi fair value netto positivo.

Gruppo Poste Italiane I bilanci di Poste Italiane al 31 dicembre 2024

A.3.2 Esposizioni creditizie per cassa e fuori bilancio verso clientela garantite

Garanzie reali (1) Garanzie personali (2)
Espos. Derivati su crediti Crediti di firma
Espos. lmmobili - Altre Altri derivati
lorda netta lmmobili -
ipoteche
finanziamenti
per leasing
Titoli garanzie
reali
CLN Controparti
centrali
Banche Altre
società
finanziarie
Altri
soggetti
Amministra
zioni
pubbliche
Banche Altre
società
finanziarie
Altri
soggetti
(1)+(2)
Esposizioni creditizie per cassa garantite:
totalmente garantite
1.1
1,397 1.397 1.397 1.397
- di cui deteriorate -
1.2
parzialmente garantite
4.019 4.018 1 - 2.502 1,500 1 4.002
- di cui deteriorate 1
L. Esposizioni creditizie fuori bilancio
garantite:
2.1
totalmente garantite
344 344 344 344
- di cui deteriorate - -
2.2 parzialmente garantite 29 29 27 27
di cui deteriorate 1

Le esposizioni creditizie per cassa si riferiscono a:

  • titoli a tasso fisso per un ammontare nominale di 3.000 milioni di euro emessi da Cassa Depositi e Prestiti e garantiti dallo Stato italiano;
  • operazioni di Pronti contro termine gestite attraverso la Controparte Centrale (CC&G) che soddisfano i requisiti previsti dallo IAS 32 e sono pertanto oggetto di compensazione in bilancio per 1.160 milioni di euro.

Le esposizioni creditizie fuori bilancio si riferiscono ad operazioni in derivati aventi fair value netto positivo.

Al 31 dicembre 2024, inoltre, sono state stipulate, ma non ancora regolate, operazioni di Pronti contro termine attive con la Controparte Centrale per un valore nominale complessivo di 1.550 milioni di euro.

B. Distribuzione e concentrazione delle esposizioni creditizie

B.1 Distribuzione settoriale delle esposizioni creditizie per cassa e fuori bilancio verso clientela

(milioni di euro)
Esposizioni/ Amministrazioni Pubbliche Società finanziarie Società finanziarie (di cui:
imprese di assicurazione)
Società non finanziarie Famiglie
Controparti Espos. netta Rettif. valore
compl.
Espos. netta Rettif. valore
compl.
Espos. netta Rettif. valore
compl.
Espos. netta Rettif. valore
compl.
Espos. Netta Rettif. valore
compl.
Esposizioni creditizie per cassa
Sofferenze
A.1
- di cui: esposizioni oggetto di concessioni
A.2 Inadempienze probabili
- di cui: esposizioni oggetto di concessioni
A.3 Esposizioni scadute deteriorate
- di cui: esposizioni oggetto di concessioni
Esposizioni non deteriorate
A.4
72.406 32 5.752 2 393 1 654 29 7 29
- di cui: esposizioni oggetto di concessioni
TOTALE A 72.406 32 5.752 2 393 654 29 7 29
Esposizioni creditizie fuori bilancio
8.
8.1
Esposizioni deteriorate
B.2 Esposizioni non deteriorate 680
TOTALE B 680
TOTALE (A+B) al 31.12.2024 72.406 32 6.432 2 393 654 29 7 29
TOTALE (A+B) al 31.12.2023 70.647 44 6.706 3 332 384 26 6 27

B.2 Distribuzione territoriale delle esposizioni creditizie per cassa e fuori bilancio verso clientela

(milioni di euro)
ITALIA ALTRI PAEŠI EUROPEI AMERICA ASIA RESTO DEL MONDO
Esposizioni/
Aree geografiche
Espos. netta Rettif. valore
compl.
Espos. netta Rettif. valore
compl.
Espos. netta Rettif. valore
compl.
Espos. netta Rettif. valore
compl.
Espos. netta Rettif. valore
compl.
Esposizioni creditizie per cassa
A.
Sofferenze
A.1
A.2 Inadempienze probabili
A.3 Esposizioni scadute deteriorate
A.4 Esposizioni non deteriorate 78.630 92 189
TOTALE A 78.630 92 189
B. Esposizioni creditizie fuori bilancio
Esposizioni deteriorate
B.1
B.2 Esposizioni non deteriorate 1 680
TOTALE B 680
TOTALE (A+B) al 31.12.2024 78.630 92 869
TOTALE (A+B) al 31.12.2023 76.548 100 1.195

B.2 Distribuzione territoriale delle esposizioni creditizie per cassa e fuori bilancio verso clientela

(milioni di euro)
ITALIA NORD OVEST ITALIA NORD EST ITALIA CENTRO ITALIA SUD E ISOLE
Esposizioni/
Aree geografiche
Espos. netta Rettif. valore
compl.
Espos. netta Rettif. valore
compl.
Espos. netta Rettif. valore
compl.
Espos. netta Rettif. valore
compl.
Esposizioni creditizie per cassa
A.
A.1
Sofferenze
A.2 Inadempienze probabili
A.3 Esposizioni scadute deteriorate
A.4 Esposizioni non deteriorate 2 8 1 5 78.621 47 6 32
TOTALE A 2 8 5 78.621 47 6 32
B.
Esposizioni creditizie fuori bilancio
Esposizioni deteriorate
B.1
B.2 Esposizioni non deteriorate
TOTALE B 1
TOTALE (A+B) al 31.12.2024 2 8 5 78.621 47 6 32
TOTALE (A+B) al 31.12.2023 2 8 1 5 76.540 57 5 30

La concentrazione su Italia Centro nella distribuzione territoriale è dovuta alla natura delle esposizioni costituite per la quasi totalità da titoli di Stato italiani e depositi presso il MEF.

B.3 Distribuzione territoriale delle esposizioni creditizie per cassa e fuori bilancio verso banche

(milioni di euro)
ITALIA ALTRI PAESI EUROPEI AMERICA ASIA RESTO DEL MONDO
Esposizioni/
Aree geografiche
Espos. netta Rettif. valore
compl.
Espos. netta Rettif. valore
compl.
Espos. netta Rettif. valore
compl.
Espos. netta Rettif. valore
compl.
Espos. netta Rettif. valore
compl.
A. Esposizioni creditizie per cassa
Sofferenze
A.1
A.2 Inadempienze probabili
A.3 Esposizioni scadute deteriorate
A.4 Esposizioni non deteriorate 483 306
TOTALE A 483 306
B.
Esposizioni creditizie fuori bilancio
Esposizioni deteriorate
B.1
B.2 Esposizioni non deteriorate 280 1.720
TOTALE B 280 1.720
TOTALE (A+B) al 31.12.2024 763 2.026
TOTALE (A+B) al 31.12.2023 1.370 3.538

B.3 Distribuzione territoriale delle esposizioni creditizie per cassa e fuori bilancio verso banche

(Innoni ui Guru)
ITALIA NORD OVEST ITALIA NORD EST ITALIA CENTRO ITALIA SUD E ISOLE
Esposizioni/
Aree geografiche
Espos. netta Rettif. valore
compl.
Espos. netta Rettif. valore
compl.
Espos. netta Rettif. valore
compl.
Espos. netta Rettif. valore
compl.
Esposizioni creditizie per cassa
A.
Sofferenze
A.1
A.2 Inadempienze probabili
A.3 Esposizioni scadute deteriorate
A.4 Esposizioni non deteriorate 250 233
TOTALE A 250 - - 233
Esposizioni creditizie fuori bilancio
B.
B.1
Esposizioni deteriorate
B.2 Esposizioni non deteriorate 205 75
TOTALE B 205 1 75
TOTALE (A+B) al 31.12.2024 455 308
TOTALE (A+B) al 31.12.2023 292 1 1.078

B.4 Grandi esposizioni

Secondo quanto disposto dalle vigenti normative, la tabella delle "Grandi esposizioni" riporta le informazioni relative alle esposizioni, verso clienti o gruppo di clienti connessi, che superano il 10% del totale dei fondi propri. Le esposizioni sono determinate facendo riferimento alla somma delle attività di rischio per cassa e delle operazioni fuori bilancio, senza l'applicazione dei fattori di ponderazione per il rischio. Sulla base di tali criteri, nella tabella rientrano soggetti che, pur avendo una ponderazione per il rischio pari allo 0%, presentano un'esposizione non ponderata superiore al 10% dei fondi propri. In particolare, le esposizioni verso lo Stato italiano riportate in tabella rappresentano circa il 94% del totale "Ammontare" al valore di bilancio. Le rimanenti esposizioni fanno riferimento a primarie controparti bancarie europee e ad altri organismi centrali italiani. Si precisa, tuttavia, che in considerazione dell'impossibilità di esercitare attività di concessione di finanziamenti nei confronti del pubblico, Banca d'Italia ha esonerato il Patrimonio BancoPosta dall'applicazione delle disposizioni relative ai limiti delle Grandi esposizioni, fermi restando i rimanenti obblighi in materia.

Grandi esposizioni
a) Ammontare valore di bilancio (milioni di euro) 82.949
b) Ammontare valore ponderato (milioni di euro) 1.020
C) Numero

E. Operazioni di cessione

A. Attività finanziarie cedute e non cancellate integralmente

Informazione di natura qualitativa

Nell'ambito del Patrimonio BancoPosta, rientrano in tale casistica esclusivamente i titoli di Stato italiani impegnati in operazioni di Pronti contro termine passive. Attraverso tali operazioni BancoPosta ha accesso al mercato interbancario della raccolta con lo scopo di finanziare l'acquisto di titoli di Stato e i depositi necessari all'attività di marginazione.

Informazione di natura quantitativa

E.1 Attività finanziarie cedute rilevate per intero e passività finanziarie associate: valore di bilancio

(milioni di euro)
Attività finanziarie cedute rilevate per intero Passività finanziarie associate
Valore di bilancio di cui: oggetto di
operazioni di
cartolarizzazione
di cui: oggetto di
contratti di vendita
con patto di
riacquisto
di cui
deteriorate
Valore di bilancio di cui: oggetto di
operazioni di
cartolarizzazione
di cui: oggetto di
contratti di vendita
con patto di
riacquisto
Attività finanziarie detenute per la
negoziazione
X
Titoli di debito
1.
X
Titoli di capitale
2.
X
3.
Finanziamenti
X
4.
Derivati
×
B Altre attività finanziarie -
obbligatoriamente valutate al fair value
1. Titoli di debito
- -
Titoli di capitale
2.
X
Finanziamenti
3.
l
C. Attività finanziarie designate al fair value -
Titoli di debito
1.
Finanziamenti
2.
D. Attività finanziarie valutate al fair value
con impatto sulla redditività complessiva
2.251 2.251 - 2.119 2.119
Titoli di debito
1.
2.251 2.251 - 2.119 2.119
Titoli di capitale
2.
×
Finanziamenti
3.
l
E Attività finanziarie valutate al costo
ammortizzato
5.588 5.588 - 5.246 5.246
Titoli di debito
1.
5.588 5.588 5.246 5.246
Finanziamenti
2.
TOTALE al 31.12.2024 7.839 - 7.839 - 7.365 - 7.365
TOTALE al 31.12.2023 10.915 10.915 - 10.553 10.553

SEZIONE 2 – RISCHI DI MERCATO

Il rischio di mercato riguarda:

  • rischio di prezzo: è il rischio che il valore di uno strumento finanziario fluttui per effetto di variazioni dei prezzi di mercato, sia che le variazioni derivino da fattori specifici del singolo strumento o del suo emittente, sia da fattori che influenzino tutti gli strumenti trattati sul mercato;
  • rischio di cambio: è il rischio che il valore di uno strumento finanziario fluttui per effetto di modifiche dei tassi di cambio delle monete diverse da quella di conto;
  • rischio di tasso di interesse sul fair value: è il rischio che il valore di uno strumento finanziario fluttui per effetto di modifiche dei tassi di interesse sul mercato;
  • rischio spread: è il rischio riconducibile a possibili flessioni dei prezzi dei titoli obbligazionari detenuti in portafoglio, dovute al deterioramento della valutazione di mercato della qualità creditizia dell'emittente;
  • rischio di tasso di interesse sui flussi finanziari futuri: è il rischio che i flussi finanziari fluttuino per effetto di modifiche dei tassi di interesse sul mercato;
  • rischio di tasso d'inflazione sui flussi finanziari futuri: è il rischio che i flussi finanziari fluttuino per effetto di modifiche dei tassi di inflazione rilevati sul mercato.

2.1 Rischio di tasso di interesse e rischio di prezzo – portafoglio di negoziazione di vigilanza

Al 31 dicembre 2024 sono presenti Passività finanziarie di negoziazione derivanti esclusivamente dalla stipula di un contratto di vendita a termine di 95 mila azioni ordinarie Visa Incorporated finalizzato a stabilizzarne il rendimento. Tale operazione non soddisfa il requisito dell'"intento di negoziazione" così come definito dall'art. 104 del Regolamento (UE) n. 575/2013, per la classificazione nel "Portafoglio di negoziazione di vigilanza"; tale intento è peraltro escluso dalle "Linee guida della gestione finanziaria di Poste Italiane SpA" per il Patrimonio BancoPosta.

L'informativa sui rischi di mercato connessi a tale operazione è fornita nella sezione relativa al "Portafoglio bancario".

2.2 Rischio di tasso di interesse e rischio di prezzo – portafoglio bancario

Informazioni di natura qualitativa

A. Aspetti generali, procedure di gestione e metodi di misurazione del rischio di tasso di interesse e del rischio di prezzo

Rischio di tasso di interesse

L'assunzione del rischio di tasso di interesse costituisce una componente normale dell'attività di un'istituzione finanziaria e può generare effetti sia sui livelli reddituali (rischio di tasso di interesse sui flussi finanziari) che sul valore economico dell'azienda (rischio di tasso di interesse sul fair value). In particolare, le variazioni dei tassi di interesse esprimono effetti sui flussi finanziari per le attività e le passività remunerate a tasso variabile e hanno effetti sul fair value degli impieghi remunerati a tasso fisso.

Il rischio di tasso di interesse sui flussi finanziari può derivare dal disallineamento, in termini di tipologie di tasso, modalità di indicizzazione e scadenze, delle poste finanziarie attive e passive tendenzialmente destinate a permanere fino alla loro scadenza contrattuale e/o attesa (cd banking book) che, in quanto tali, generano effetti economici in termini di margine di interesse, riflettendosi sui risultati reddituali dei futuri periodi. In particolare, tale rischio riguarda le attività e le passività a tasso variabile o rese tali per effetto di operazioni di fair value hedge.

Il rischio di tasso di interesse sul fair value riguarda principalmente gli effetti delle variazioni dei tassi di mercato sul prezzo degli strumenti finanziari a tasso fisso o ricondotti a tasso fisso mediante operazioni di copertura di cash flow hedge e, in via residuale, gli effetti delle variazioni dei tassi di mercato sulla componente fissa degli strumenti finanziari a tasso variabile o ricondotti a tasso variabile mediante operazioni di copertura di fair value hedge. Tali effetti risultano tanto più significativi quanto maggiore è la duration457 dello strumento finanziario.

Il modello interno di misurazione del rischio di tasso di interesse sul banking book prevede l'applicazione del metodo basato sul valore economico. In tal senso rileva l'esigenza di definire un probabile profilo di rimborso della raccolta a vista basandosi sulle caratteristiche comportamentali della stessa e su alcune scelte metodologiche relative all'orizzonte temporale ed al livello probabilistico con cui si intende sviluppare le stime. In particolare, ad oggi, considerando un livello di probabilità del 99%, viene utilizzato un orizzonte massimo di scadenza con un cut-off di 23 anni per la raccolta da clientela retail, di 6 anni per la raccolta da clientela business, di 10 anni per le PostePay458 e di 2 anni per la raccolta da Pubblica Amministrazione. L'approccio prevede il calcolo del rischio di tasso in ottica ALM determinato dal confronto tra poste attive detenute e poste passive rilevate sulla base del profilo comportamentale.

L'esposizione al rischio tasso di interesse, ottenuta secondo quanto previsto dal modello interno, viene sottoposta a particolari situazioni di stress che influenzano l'andamento dei principali fattori di rischio - quali la durata della raccolta e il valore delle poste attive e passive dello Stato patrimoniale - che contribuiscono a determinarne la misura. In particolare, gli stress test ipotizzati prevedono una riduzione dell'orizzonte massimo di scadenza (cut-off) per la raccolta a vista e la rivalutazione delle poste attive e passive secondo scenari di mercato avversi.

La gestione e mitigazione del rischio di tasso di interesse si basa sulle risultanze delle analisi di misurazione dell'esposizione al rischio e sul rispetto di quanto indicato, in coerenza con la propensione al rischio e il sistema di soglie e limiti stabiliti nel RAF, nelle Linee guida della gestione finanziaria tempo per tempo approvate dal Consiglio di Amministrazione di Poste Italiane SpA.

Per quanto riguarda il modello di gestione del rischio si rimanda a quanto già descritto nel paragrafo relativo ai rischi finanziari, nella Premessa della Parte E.

Il Patrimonio BancoPosta, inoltre, monitora il rischio di mercato, comprensivo del rischio di tasso di interesse sul fair value e del rischio spread, delle Attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva e degli strumenti finanziari derivati attraverso il calcolo della massima perdita potenziale (VaR – Value at Risk) stimata su un orizzonte temporale di 1 giorno e con una probabilità del 99%.

Rischio spread

Il rischio spread riguarda gli impieghi in titoli eurogovernativi o assistiti dalla garanzia dello Stato italiano classificati nel portafoglio Attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva. Nel corso dell'esercizio 2024, si è rilevato in media una riduzione dei rendimenti dei titoli di Stato italiani rispetto all'esercizio precedente e al 31 dicembre 2024 il differenziale di rendimento dei titoli di Stato italiani a dieci anni rispetto al Bund tedesco (cd Spread) presenta un valore di circa 116 bps, in riduzione rispetto al valore dello scorso anno (168 bps al 31 dicembre 2023).

Nel periodo in commento, quanto sopra descritto, ha determinato nel portafoglio delle Attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva (nozionale di circa 33.795 miliardi di euro), detenuto dal Patrimonio BancoPosta, una complessiva variazione netta positiva del fair value di circa 0,8 miliardi di euro: tale variazione è stata in parte rilevata a Conto economico per l'importo positivo di circa 0,2 miliardi di euro relativo alla variazione di fair value dei titoli oggetto di copertura dal rischio tasso di interesse, mentre la variazione positiva del fair value dei titoli non coperti e

457 La duration è l'indicatore utilizzato per stimare la variazione percentuale del prezzo corrispondente ad una determinata variazione dei rendimenti di mercato.

458 Dal 1 ottobre 2018 le carte prepagate sono di competenza di Postepay SpA. La liquidità raccolta tramite tali carte viene trasferita al BancoPosta che provvede ad investirla nel rispetto dei vincoli di impiego previsti per la restante raccolta riveniente da clientela privata. Pertanto ai fini delle specifiche analisi di rischio permangono le logiche relative a ciascun modello sottostante le diverse tipologie di raccolta.

della componente relativa al rischio spread (non oggetto di copertura), si è riflessa nel patrimonio netto per circa 0,6 miliardi di euro.

Rischio di prezzo

Il rischio di prezzo riguarda le poste finanziarie attive classificate come Attività finanziarie valutate al fair value con impatto a Conto economico.

Ai fini della presente analisi di sensitività sono state prese in considerazione le principali posizioni che sono potenzialmente esposte alle maggiori fluttuazioni di valore.

Il Patrimonio BancoPosta monitora il rischio di prezzo delle azioni mediante il calcolo della massima perdita potenziale (VaR – Value at Risk) stimata su un orizzonte temporale di 1 giorno e con una probabilità del 99%.

Gruppo Poste Italiane I bilanci di Poste Italiane al 31 dicembre 2024

Informazioni di natura quantitativa

1. Portafoglio bancario: distribuzione per durata residua (per data di riprezzamento) delle attività e delle passività finanziarie

Valuta di denominazione: Euro

Tipologia/Durata residua A vista Fino a 3
mesi
Da oltre 3
mesi
Da oltre 6
anno
Da oltre 1
anni
Da oltre 5
mesi fino a 6 mesi fino a 1 anno fino a 5 anni fino a 10 Oltre 10 anni Durata indet.
anni
1. Attività per cassa 13.195 6.818 7.748 1.040 9.348 7.113 35.504
1.1 Titoli di debito 4.000 7.748 1.040 9.348 7.113 35.504
- con opzione di rimborso anticipato
- altri 4.000 7.748 1.040 9.348 7.113 35.504
1.2 Finanziamenti a banche 574 213
1.3 Finanziamenti a clientela 12.621 2.605
- c/c 5
- altri finanziamenti 12.616 2.605
- con opzione di rimborso anticipato
- altri 12.616 2.605
2. Passività per cassa 81.652 3.411 101 915 2.938
2.1 Debiti verso clientela 80.325 1.160
- c/c 74.541
- altri debiti 5.784 1.160
- con opzione di rimborso anticipato
- altri 5.784 1.160
2.2 Debiti verso banche 1.327 2.251 101 915 2.938
- c/c 176
- altri debiti 1.151 2.251 101 915 2.938
2.3 Titoli di debito
- con opzione di rimborso anticipato
- altri
2.4 Altre passività
- con opzione di rimborso anticipato
- altri
3. Derivati finanziari
3.1 Con titolo sottostante
- Opzioni
+ Posizioni lunghe
+ Posizioni corte
- Altri derivati
+ Posizioni lunghe 137 410
+ Posizioni corte 542
3.2 Senza titolo sottostante
- Opzioni
+ Posizioni lunghe
+ Posizioni corte
- Altri derivati
+ Posizioni lunghe 15.263 4.519 5.279 2.518 2.829
+ Posizioni corte 2.175 6.351 50 21.832
4. Altre operazioni fuori bilancio
+ Posizioni lunghe
+ Posizioni corte

1. Portafoglio bancario: distribuzione per durata residua (per data di riprezzamento) delle attività e delle passività finanziarie

Valuta di denominazione: Dollaro USA

(milioni di euro)
Tipologia/Durata residua A vista Fino a 3
mesi
Da oltre 3
mesi
Da oltre 6
mesi fino a 6 mesi fino a 1
anno
Da oltre 1
anno fino a
5 anni
Da oltre 5
10 anni
anni fino a Oltre 10 anni Durata indet.
1. Attività per cassa 1
1.1 Titoli di debito
- con opzione di rimborso anticipato
- altri
1.2 Finanziamenti a banche 1
1.3 Finanziamenti a clientela
- c/c
- altri finanziamenti
- con opzione di rimborso anticipato
- altri
Passività per cassa
2.
2.1 Debiti verso clientela
- c/c
- altri debiti
- con opzione di rimborso anticipato
- altri
2.2 Debiti verso banche
- c/c
- altri debiti
2.3 Titoli di debito
- con opzione di rimborso anticipato
- altri
2.4 Altre passività
- con opzione di rimborso anticipato
- altri
3. Derivati finanziari
3.1 Con titolo sottostante
- Opzioni
+ Posizioni lunghe
+ Posizioni corte
- Altri derivati
+ Posizioni lunghe
+ Posizioni corte
3.2 Senza titolo sottostante
- Opzioni
+ Posizioni lunghe
+ Posizioni corte
- Altri derivati
+ Posizioni lunghe
+ Posizioni corte
4. Altre operazioni fuori bilancio
+ Posizioni lunghe
+ Posizioni corte

1. Portafoglio bancario: distribuzione per durata residua (per data di riprezzamento) delle attività e delle passività finanziarie

Valuta di denominazione: Franco Svizzera

(milioni di euro)
Tipologia/Durata residua A vista Fino a 3
mesi
Da oltre 3
mesi
Da oltre 6
anno
Da oltre 1
mesi fino a 6 mesi fino a 1 anno fino a 5
anni
Da oltre 5
10 anni
anni fino a Oltre 10 anni Durata indet.
1. Attività per cassa 1
1.1 Titoli di debito
- con opzione di rimborso anticipato
- altri
1.2 Finanziamenti a banche 1
1.3 Finanziamenti a clientela
- c/c
- altri finanziamenti
- con opzione di rimborso anticipato
- altri
2.
Passività per cassa
2.1 Debiti verso clientela
- c/c
- altri debiti
- con opzione di rimborso anticipato
- altri
2.2 Debiti verso banche
- c/c
- altri debiti
2.3 Titoli di debito
- con opzione di rimborso anticipato
- altri
2.4 Altre passività
- con opzione di rimborso anticipato
- altri
Derivati finanziari
3.
3.1 Con titolo sottostante
- Opzioni
+ Posizioni lunghe
+ Posizioni corte
- Altri derivati
+ Posizioni lunghe
+ Posizioni corte
3.2 Senza titolo sottostante
- Opzioni
+ Posizioni lunghe
+ Posizioni corte
- Altri derivati
+ Posizioni lunghe
+ Posizioni corte
4. Altre operazioni fuori bilancio
+ Posizioni lunghe
+ Posizioni corte

2. Portafoglio bancario: modelli interni e altre metodologie per l'analisi di sensitività

Rischio di tasso di interesse sul fair value

La sensitivity al rischio di tasso di interesse sul fair value delle posizioni interessate è calcolata in conseguenza di un ipotetico shift parallelo della curva dei tassi di mercato di +/- 100 bps. Le misure di sensitività indicate dall'analisi svolta offrono un riferimento di base, utilizzabile per apprezzare le potenziali variazioni del fair value, in caso di oscillazioni dei tassi di interesse.

Alla data del 31 dicembre 2024 il portafoglio delle Attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva del Patrimonio BancoPosta ha una duration di 5,74 per il portafoglio titoli e derivati (al 31 dicembre 2023 la duration era pari a 5,06). La sensitivity risulta evidenziata in tabella.

Rischio di tasso di interesse sul fair value

Descrizione Esposizione a rischio Riserve di Patrimonio netto al
lordo delle imposte
(milioni di euro) 31.12.2024 31.12.2023 31.12.2024
Nozionale* Fair value Nozionale* Fair value +100bps -100bps
Attività finanziarie valutate al fair value con impatto
sulla redditività complessiva
Titoli a reddito fisso 33.795 33.645 34.859 33.069 (1.201) 1.246
Attivo - Derivati di copertura 410 3 52 (64)
Passivo - Derivati di copertura 137 (1) 1 19 (22)
Totale 34.342 33.647 34.859 33.069 (1.130) 1.160

(*) Per i derivati che comportano lo scambio di capitali (titoli o altre attività) è stato indicato il prezzo di regolamento dei contratti così come richiesto dalla Circolare n. 262/2005 della Banca d'Italia.

Il complesso degli impieghi del Patrimonio BancoPosta è classificato nelle Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato e nelle Attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva. La sensitivity analysis riportata riguarda quest'ultima categoria di attività e i relativi strumenti finanziari derivati.

In particolare, il rischio in commento nell'ambito delle Attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva riguarda titoli di Stato a reddito fisso per 33.645 milioni di euro, costituiti da titoli a tasso fisso per 13.193 milioni di euro, titoli a tasso variabile per 658 milioni di euro, titoli a tasso variabile ricondotti a posizioni di tasso fisso mediante interest rate swap di cash flow hedge per 6.675 milioni di euro, titoli indicizzati all'inflazione per 879 milioni di euro e titoli a tasso fisso o indicizzati all'inflazione ricondotti a posizioni a tasso variabile mediante contratti derivati di fair value hedge per 12.240 milioni di euro (di cui 2.697 milioni di euro con partenza forward start).

Gli strumenti finanziari derivati che rilevano al rischio in commento sono relativi a contratti di vendita a termine di titoli di Stato per un nozionale di 547 milioni di euro, classificati come derivati di copertura di cash flow hedge.

Rischio spread

Il rischio spread è riconducibile alla significatività assunta dall'impatto dello spread tra tassi di rendimento dei debiti sovrani sul fair value dei titoli eurogovernativi, dove lo spread riflette la percezione di mercato del merito creditizio degli enti emittenti.

La sensitività del valore del portafoglio dei titoli emessi o garantiti dallo Stato italiano al rischio creditizio della Repubblica italiana risulta superiore a quella riferita al solo movimento dei tassi di interesse cd risk free. Tale situazione ha origine dal fatto che la variazione dello spread creditizio non è oggetto di copertura e riguarda l'intero portafoglio titoli e quindi sia la

componente a tasso fisso, sia quella a tasso variabile. Infatti, in quest'ultimo caso i derivati di fair value hedge, che trasformano il titolo in tasso variabile, coprono solo il rischio tasso di interesse "risk free" e non anche il rischio creditizio. Pertanto, una variazione dello spread creditizio impatta in eguale misura tanto sui titoli a tasso fisso che sui titoli a tasso variabile.

La sensitivity allo spread459 è calcolata applicando uno shift alla curva dei rendimenti dei titoli governativi italiani. Rispetto al precedente esercizio, è stata valutata l'effettiva esposizione al rischio e, coerentemente con quanto applicato a livello di Gruppo Poste Italiane, è stato ritenuto maggiormente significativo, in termini di potenziali impatti sui risultati, esclusivamente uno scenario peggiorativo delle condizioni dello stress, ovvero uno shift della curva pari a +100 bps.

Di seguito si riporta l'esito dell'analisi di sensitività effettuata.

Rischio spread sul fair value

Descrizione Esposizione a rischio Riserve di Patrimonio
netto al lordo delle
imposte
(milioni di euro) 31.12.2024
31.12.2023
31.12.2024
Nozionale* Fair value Nozionale* Fair value +100bps
Attività finanziarie valutate al fair value con impatto
sulla redditività complessiva
Titoli a reddito fisso 33.795 33.645 34.859 33.069 (3.345)
Attivo - Derivati di copertura
Passivo - Derivati di copertura
410
137
3
(1)
1 1
1
56
19
Totale 34.342 33.647 34.859 33.069 (3.270)

(*) Per i derivati che comportano lo scambio di capitali (titoli o altre attività) è stato indicato il prezzo di regolamento dei contratti così come richiesto dalla Circolare n. 262/2005 della Banca d'Italia.

Si evidenzia che un'eventuale variazione dello spread non comporterebbe effetti contabili sul portafoglio delle Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato, ma inciderebbe unicamente sull'ammontare delle plus/minus latenti. In altri termini, i titoli a reddito fisso valutati al costo ammortizzato che al 31 dicembre 2024 ammontano a 31.108 milioni di euro (nominale di 30.866 milioni di euro) e il cui fair value è di 29.647 milioni di euro, a seguito di un incremento di 100 bps dello spread, subirebbero una variazione negativa del fair value, non riflessa nei dati contabili, di circa 2,80 miliardi di euro.

Le variazioni dello spread non rilevano ai fini dei requisiti patrimoniali richiesti al Patrimonio destinato Bancoposta non essendo le riserve di fair value comprese nei fondi propri utili ai fini di vigilanza.

Si riporta di seguito l'esito dell'analisi del VaR effettuata con riferimento alle Attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva e ai relativi strumenti finanziari derivati, tenendo in considerazione la variabilità sia del rischio spread sia del rischio di tasso di interesse sul fair value:

(milioni di euro)
2024 2023
VaR medio (341) (415)
VaR minimo (301) (296)
VaR massimo (417) (565)

459 Le grandezze utilizzate per lo sviluppo della sensitivity sono la curva tasso swap e la curva BTP (il tasso swap a 10 anni è pari a 236 bps, e lo spread del BTP rispetto al tasso swap a 10 anni è pari a 116 bps).

Tenuto conto delle Attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva (comprensive dei relativi derivati di copertura in essere) l'analisi congiunta del rischio spread e del rischio tasso di interesse sul fair value evidenzia al 31 dicembre 2024 una perdita potenziale pari a 313 milioni di euro (VaR fine periodo). Non si evidenziano variazioni significative rispetto al valore del 31 dicembre 2023.

Rischio di tasso di interesse sui flussi finanziari

Al 31 dicembre 2023 e al 31 dicembre 2024, la sensitivity al rischio di tasso di interesse sui flussi finanziari prodotta dagli strumenti interessati è riassunta nella tabella qui di seguito, calcolata ipotizzando uno shift parallelo della curva dei tassi di mercato di +/- 100 bps.

Rischio di tasso di interesse sui flussi finanziari

Esposizione a rischio Margine di intermediazione
Descrizione
(milioni di euro)
31.12.2024
31.12.2023
31.12.2024
Nozionale Nozionale +100 bps -100 bps
Cassa
- Depositi presso Banca d'Italia 126 756 1 (1)
- Depositi presso banche 8 7
Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato
Crediti verso banche
- Collateral a garanzia 399 796 4 (4)
Crediti verso clientela
- Deposito presso il MEF (raccolta pubblica) 9.972 8.936 100 (100)
- Deposito presso il MEF (raccolta privati) 346 873 3 (3)
- Collateral a garanzia 402 427 4 (4)
- Riserva di liquidità presso CC&G
- Crediti verso Patrimonio non destinato
386
640
355 4
6
(4)
- Titoli a reddito fisso 9.327 6.456 93 (6)
(93)
Attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva
- Titoli a reddito fisso 11.105 8.895 111 (111)
Passività finanziarie valutate al costo ammortizzato
Debiti verso banche
- Collateral a garanzia (1.151) (2.102) (11) 11
- Pronti contro termine (2.225) (3.996) (22) 22
Debiti verso clientela
- Collateral a garanzia (387) (729) (4) 4
Totale variabilità 28.948 20.674 289 (289)

Al 31 dicembre 2024, il rischio in commento è ascrivibile prevalentemente a:

  • attività di impiego presso il MEF della liquidità proveniente dalla raccolta su conti correnti postali della Pubblica Amministrazione e dei privati;
  • depositi presso Banca d'Italia delle temporanee eccedenze di liquidità derivanti dalla raccolta da privati;
  • titoli a tasso fisso emessi dallo Stato italiano ricondotti a posizioni a tasso variabile attraverso la stipula di contratti derivati di fair value hedge per un valore nominale complessivo di 19.782 milioni di euro di cui: (i) 2.351 milioni di euro, con effetti della copertura nei 12 mesi successivi al periodo in commento; (ii) 2.570 milioni di euro con rendimento legato all'inflazione;
  • titoli a tasso variabile emessi dallo Stato italiano per un valore nominale complessivo di 650 milioni di euro;
  • crediti di complessivi 1.187 milioni di euro per depositi in garanzia prestati come collateral per strumenti finanziari derivati e pronti contro termine e per la riserva di liquidità deposita presso CC&G per eventuali marginazioni infragiornaliere;
  • debiti di complessivi 1.538 milioni di euro per depositi in garanzia ricevuti come collateral per strumenti finanziari derivati e pronti contro termine;
  • pronti contro termine passivi a tasso variabile per un valore nominale complessivo di 2.225 milioni di euro.

Rischio di tasso di inflazione sui flussi finanziari

Al 31 dicembre 2024 il rischio in commento riguarda i titoli di Stato indicizzati all'inflazione che non sono stati oggetto di copertura di cash flow hedge o fair value hedge, detenuti dal Patrimonio BancoPosta per un nominale di 1.024 milioni di euro e un valore di bilancio di 1.160 milioni di euro; gli effetti dell'analisi di sensitività sono trascurabili.

Rischio di prezzo

L'analisi di sensitivity sugli strumenti finanziari sensibili al rischio di prezzo si basa su uno stress di variabilità calcolato con riferimento alla volatilità storica ad un anno, considerata rappresentativa delle possibili variazioni di mercato.

Esposizione a rischio Margine di intermediazione
Descrizione
(milioni di euro)
31.12.2024 31.12.2023 31.12.2024
+ Vol 260gg - Vol 260gg
Attività finanziarie valutate al fair value con impatto a
Conto economico
Titoli di capitale 34 26 6 (6)
Passività finanziarie di negoziazione (8) (3) (5) 5
Totale 26 23 1 (1)

Rischio di prezzo

Gli investimenti in azioni sono commentati nella Parte B, Attivo, tabella 2.5.

Ai fini dell'analisi di sensitivity, agli investimenti in azioni privilegiate di Visa Incorporated (Serie C Convertible Participating Preferred Stock e Serie A Preferred Stock) presenti in portafoglio è stato associato il corrispondente valore delle azioni Classe A, tenuto conto della volatilità delle azioni quotate sul NYSE. Tale volatilità è stata attenuata dalla vendita a termine parziale delle azioni ordinarie Visa Incorporated Serie C, stipulata nel corso del 2023. Il rischio di prezzo per le citate azioni è anche monitorato mediante il calcolo del VaR.

(milioni di euro)
2024 2023
VaR fine periodo (0,2) (0,2)
VaR medio (0,2) (0,2)
VaR minimo (0,1) (0,1)
VaR massimo (0,2) (0,2)

2.3 Rischio di cambio

Informazioni di natura qualitativa

A. Aspetti generali, processi di gestione e metodi di misurazione del rischio di cambio

Il rischio di cambio rappresenta il rischio di subire perdite per effetto di avverse variazioni dei corsi delle divise estere su tutte le posizioni detenute indipendentemente dal portafoglio di allocazione. Tale rischio per il Patrimonio BancoPosta deriva principalmente dai conti correnti bancari in valuta, dalla cassa valute e dalle azioni VISA460 .

Il controllo del rischio di cambio è assicurato dalla funzione di Risk Management e si basa sulle risultanze delle analisi di misurazione dell'esposizione al rischio e sul rispetto di quanto indicato nelle Linee guida della gestione finanziaria che limitano l'operatività in cambi ai servizi di cambia valute e bonifici esteri.

La misurazione del rischio di cambio viene effettuata utilizzando la metodologia prudenziale in vigore per le banche (cfr. Regolamento (UE) n. 575/2013). Inoltre, viene effettuata periodicamente l'analisi di sensitività sulle poste soggette a rischio di cambio con riferimento alle posizioni più significative ipotizzando uno scenario di stress determinato dai livelli di volatilità del tasso di cambio per ciascuna posizione valutaria ritenuta rilevante. In particolare, è applicata una variazione del tasso di cambio pari alla volatilità storica ad un anno, considerata rappresentativa delle possibili variazioni di mercato.

B. Attività di copertura del rischio di cambio

Informazioni di natura quantitativa

1. Distribuzione per valuta di denominazione delle attività, delle passività e dei derivati

Valute
Voci Dollari
USA
Franchi
Svizzera
Sterlina
Gran Bretagna
Yen
Giappone
Dinaro
Tunisia
Altre
valute
A. Attività finanziarie 35 1
Titoli di debito
A.1
A.2
Titoli di capitale
34
A.3
Finanziamenti a banche
1
Finanziamenti a clientela
A.4
Altre attività finanziarie
A.5
B. Altre attività 30 8 4
C. Passività finanziarie
Debiti verso banche
C.1
C.2
Debiti verso clientela
C.3
Titoli di debito
C.4
Altre passività finanziarie
D. Altre passività
E. Derivati finanziari
- Opzioni
+ Posizioni lunghe
+ Posizioni corte
- Altri derivati
+ Posizioni lunghe 21
+ Posizioni corte 29
Totale attività 86 9 4 - - I
Totale passività 29 - - -
Sbilancio (+/-) 57 9 4 -

Le "Altre attività" si riferiscono alla valuta giacente presso gli Uffici Postali per il servizio di cambia valuta.

460 Il rischio di cambio relativo alle azioni VISA è stato mitigato attraverso operazioni di vendita a termine poste in essere nel corso del 2023.

2. Modelli interni e altre metodologie per l'analisi di sensitività

L'applicazione della volatilità verificatasi nell'esercizio al tasso di cambio con riferimento alle esposizioni più significative, rappresentate da investimenti in azioni, determina gli effetti rappresentati nella tabella seguente.

Rischio di cambio - Valuta USD

Esposizione a rischio Margine di intermediazione
Descrizione
(milioni di euro)
31.12.2024 31.12.2023 31.12.2024
USD Euro USD Euro + Vol 260gg - Vol 260gg
Attività finanziarie valutate al fair value con
impatto a Conto economico
Titoli di capitale 35 34 29 26 2 (2)
Passività di negoziazione (a) (8) (3) (3) (2) 2
Totale 26 26 26 23 I I

SEZIONE 3 – GLI STRUMENTI DERIVATI E LE POLITICHE DI COPERTURA

3.1 Gli strumenti derivati di negoziazione

A. Derivati finanziari

A.1 Derivati finanziari di negoziazione: valori nozionali di fine periodo

(milioni di euro)
Totale al 31.12.2024
Totale al 31.12.2023
Attività sottostanti/Tipologie derivati Over the counter Over the counter
Controparti Senza controparti centrali Mercati
Controparti
Senza controparti centrali Mercati
centrali Con accordi di
compensazione
Senza accordi di
compensazione
organizzati centrali Con accordi di
compensazione
Senza accordi di
compensazione
organizzati
- Titoli di debito e tassi d'interesse
a) Opzioni
b) Swap
c) Forward
d) Futures
e) Altri
2. Titoli di capitale e indici azionari 21 1 21
a) Opzioni
b) Swap
c) Forward 21 1 21
d) Futures
e) Altri
3. Valute e oro
a) Opzioni
b) Swap
c) Forward
d) Futures
e) Altri
Merci
5. Altri
Totale 21 21

A.2 Derivati finanziari di negoziazione: fair value lordo positivo e negativo - ripartizione per prodotti

(milioni di euro)
Totale al 31.12.2024 Totale al 31.12.2023
Over the counter Over the counter
Tipologie derivati Controparti Senza controparti centrali Controparti Senza controparti centrali Mercati
centrali Con accordi di
compensazione
Senza accordi di
compensazione
organizzati centrali Con accordi di
compensazione
Senza accordi di
compensazione
organizzati
1. Fair value positivo
a) Opzioni -
b) Interest rate swap 1
c) Cross currency swap - 1
d) Equity swap 1
e) Forward
f) Futures
g) Altri 1
Totale י 1
2. Fair value negativo
a) Opzioni 1
b) Interest rate swap 1
c) Cross currency swap - 1
d) Equity swap
e) Forward (8) - l (3)
f) Futures 1
g) Altri 1
Totale (8) - l l (3)

A.3 Derivati finanziari di negoziazione OTC: valori nozionali, fair value lordo positivo e negativo per controparti

(milioni di euro)
Attività sottostanti Controparti
centrali
Banche Altre società
finanziarie
Altri soggetti
Contratti non rientranti in accordi di compensazione
1) Titoli di debito e tassi d'interesse
- valore nozionale ×
- fair value positivo ×
- fair value negativo ×
2) Titoli di capitale e indici azionari
- valore nozionale ×
- fair value positivo ×
- fair value negativo ×
3) Valute e oro
- valore nozionale ×
- fair value positivo ×
- fair value negativo X
4) Merci
- valore nozionale ×
- fair value positivo X
- fair value negativo ×
5)
- valore nozionale ×
- fair value positivo ×
- fair value negativo ×
Contratti rientranti in accordi di compensazione
1) Titoli di debito e tassi d'interesse
- valore nozionale
- fair value positivo
- fair value negativo
2) Titoli di capitale e indici azionari
- valore nozionale 21
- fair value positivo
- fair value negativo (8)
3) Valute e oro
- valore nozionale
- fair value positivo
- fair value negativo
4)
- valore nozionale
- fair value positivo
- fair value negativo
5) Altri
- valore nozionale
- fair value positivo
- fair value negativo

A.4 Vita residua dei derivati finanziari di negoziazione OTC: valori nozionali

(milioni di euro)
Sottostanti/Vita residua Fino a
1 anno
Oltre 1 anno e
fino a 5 anni
Oltre
5 anni
Totale
A.1 Derivati finanziari su titoli di debito e tassi d'interesse 1
A.2 Derivati finanziari su titoli di capitale e indici azionari 21 - 1 21
A.3 Derivati finanziari su valute e oro l
A.4 Derivati finanziari su merci 1
A.5 Altri derivati finanziari -
Totale al 31.12.2024 21 1 1 21
Totale al 31.12.2023 I 21 1 21

3.2 Le coperture contabili

Il Patrimonio BancoPosta attua politiche di copertura del fair value e dei flussi finanziari alle quali sono applicate le regole di contabilizzazione previste dall'IFRS 9 – Strumenti finanziari al quale il Gruppo Poste Italiane è transitato con efficacia retroattiva a partire dal 1° gennaio 2024, come meglio descritto al paragrafo 2.4 - Cambiamenti nelle politiche contabili – della presente sezione – I bilanci di Poste Italiane – della Relazione finanziaria annuale.

La riforma dei principali parametri di riferimento dei tassi di interesse denominata "Riforma IBOR (InterBank Offered Rate)", ha coinvolto gli organismi di regolamentazione in varie giurisdizioni in tutto il mondo con l'obiettivo di sostituire alcuni tassi interbancari con tassi alternativi privi di rischio e di predisporre le linee guida per aggiornare i modelli contrattuali.

Attualmente i principali indici di riferimento per l'area euro sono:

  • l'Euro Short Term Rate ESTR (amministrato dalla Banca Centrale Europea e pubblicato a partire dal 2 ottobre 2019) che ha sostituito l'Euro OverNight Index Average (EONIA – non più quotato dal 1 gennaio 2022) ridefinendolo come ESTR più 8,5 bp;
  • l'EURIBOR (amministrato dallo European Money Market Institute), il cui processo di riforma si è concluso a novembre 2019.

Il Patrimonio BancoPosta detiene strumenti finanziari indicizzati sia all'ESTR che all'EURIBOR. Quest'ultimo continua ad essere quotato giornalmente e i relativi flussi di cassa continuano ad essere scambiati con le controparti come di consueto. Relativamente a questo parametro non vi è dunque incertezza derivante dalla riforma IBOR al 31 dicembre 2024. Tali strumenti sono oggetto di collateralizzazione giornaliera remunerata ad ESTR + 8,5 bp (ex EONIA).

In particolare, il Patrimonio destinato detiene Interest rate swaps designati come strumenti di copertura di fair value hedge che hanno la cd "gamba" variabile indicizzata all'EURIBOR, per un nozionale di 24.452 milioni di euro. Con particolare riferimento a quasi la totalità di questi strumenti, i flussi di cassa sono alla data del 31 dicembre 2024 scontati al tasso EONIA definito come ESTR più 8,5 bp e non al tasso ESTR, così come definito nei contratti in essere con le controparti.

Informazioni di natura qualitativa

A. Attività di copertura del fair value

Il Patrimonio BancoPosta detiene un portafoglio di titoli di Stato, BTP a tasso fisso e BTP indicizzati all'inflazione, esposto alle variazioni di fair value dovute all'oscillazione dei tassi di interesse e del tasso di inflazione.

Al fine di limitare il rischio di tasso sul fair value derivante da tali strumenti, il Patrimonio BancoPosta stipula contratti di Interest Rate Swap (IRS) Over the Counter (OTC) di fair value hedge designati a copertura specifica dei titoli in portafoglio. L'obiettivo di tali operazioni è proteggere il fair value dei titoli dalle oscillazioni dei tassi di interesse o dell'inflazione.

Inoltre, il Patrimonio BancoPosta effettua operatività in Pronti contro termine passivi, su titoli eurogovernativi o con garanzia dello Stato italiano, con diverse finalità, tra le quali quella di investire in titoli di Stato, di fronteggiare fabbisogni di liquidità derivanti dalla dinamica della raccolta sui conti correnti e di gestire attivamente la posizione di tesoreria e i depositi in garanzia a fronte di operazioni di collateralizzazione. Tali operazioni sono principalmente a tasso fisso e, pertanto, sono esposte alle variazioni di fair value dovute all'oscillazione dei tassi di interesse.

Al fine di limitare il rischio di tasso sul fair value derivante da tale operatività, il Patrimonio BancoPosta stipula contratti di Interest Rate Swap (IRS) Over the Counter (OTC) di fair value hedge designati a copertura specifica dei Pronti contro termine passivi in portafoglio.

B. Attività di copertura dei flussi finanziari

Il Patrimonio BancoPosta stipula:

  • contratti di acquisto a termine di titoli di Stato, al fine di limitare l'esposizione al rischio di tasso di interesse derivante dall'esigenza di reinvestire la liquidità rinveniente dai titoli in portafoglio giunti a scadenza e dalla componente indicizzata a 10 anni dei rendimenti dei depositi presso il MEF della raccolta della Pubblica Amministrazione;
  • contratti di vendita a termine di titoli di Stato, al fine di perseguire la stabilizzazione dei rendimenti.

Tali derivati si configurano come operazioni di cash flow hedge di forecast transactions.

Inoltre, il Patrimonio Bancoposta detiene un portafoglio di titoli BTP indicizzati all'inflazione esposto alla variabilità dei flussi di cassa con riferimento al parametro variabile inflazione.

Al fine di limitare il rischio di tasso d'interesse sui flussi finanziari derivante dalle tipologie di strumenti precedentemente descritte, il Patrimonio BancoPosta stipula Interest Rate Swap o Inflation Swap OTC di cash flow hedge aventi ad oggetto la copertura specifica dei titoli in portafoglio. L'obiettivo di tali operazioni è stabilizzare il rendimento del titolo fino alla scadenza, indipendentemente dall'andamento futuro del parametro variabile.

C. Attività di copertura di investimenti esteri

Il Patrimonio BancoPosta non attua politiche di copertura di investimenti esteri.

D. Strumenti di copertura

Con riferimento agli strumenti di copertura di fair value hedge, la principale fonte di inefficacia identificata è rappresentata dall'uso di spread/tassi fissi461 differenti nella determinazione del fair value del derivato ipotetico e del derivato effettivamente stipulato. In particolare, ai fini della valutazione dell'efficacia della relazione di copertura, per il primo si considera lo spread/tasso fisso al mid di mercato che rende il present value alla settlement date pari a zero, per il secondo quello effettivamente concordato con la controparte.

Con riferimento agli strumenti di copertura di cash flow hedge, la principale fonte di inefficacia identificata è rappresentata dalla componente a tasso fisso utilizzata nella determinazione del fair value del derivato ipotetico e del derivato effettivo. In particolare, ai fini della valutazione dell'efficacia della relazione di copertura, si considera per il primo il tasso fisso di mercato che rende il present value alla settlement date pari a zero, per il secondo quello effettivamente concordato con la controparte.

Con riferimento alle coperture di forecast transactions, non sono state identificate fonti di inefficacia essendo ipotizzata la perfetta coincidenza tra i prezzi forward delle controparti e i prezzi forward teorici.

E. Elementi coperti

Il Patrimonio Bancoposta designa come elementi coperti:

  • titoli di Stato in portafoglio a tasso fisso e indicizzati all'inflazione e Pronti contro termine passivi a tasso fisso, nell'ambito delle politiche di copertura del fair value;
  • titoli in portafoglio indicizzati all'inflazione e forecast transactions, nell'ambito di politiche di copertura dei flussi finanziari.

In particolare, nelle coperture di fair value dei titoli di Stato, il rischio di credito della Repubblica Italiana non è oggetto di copertura ed è fissato per tutta la durata dello swap. Inoltre, sono attuate coperture totali, con data di inizio immediata e contestuale alla data di acquisto del titolo (swap spot start), e parziali con data di inizio successiva a quella di acquisto del titolo (swap forward start).

Per quanto riguarda le coperture di fair value dei Pronti contro termine sono attuate coperture totali, con data di inizio immediata.

Con riferimento alle coperture di fair value hedge, il Patrimonio BancoPosta pone in essere operazioni di finanza derivata e valuta l'efficacia del derivato designato in ogni relazione di copertura al fine di verificare che siano soddisfatti i seguenti criteri di efficacia:

  • l'esistenza di una relazione economica tra lo strumento di copertura e l'elemento coperto;
  • l'effetto del rischio di credito non prevale sulle variazioni di valore che derivano dalla relazione economica;
  • l'hedge ratio utilizzato ai fini della copertura in hedge accounting è lo stesso utilizzato per gli scopi di risk management.

Tali valutazioni vengono effettuate in modo continuativo ad ogni data di rendicontazione oppure in presenza di casistiche che possano comportare un significativo cambiamento dei driver che influenzano le singole relazioni di copertura.

461 Per i Pronti contro termine, la copertura è effettuata definendo la componente a tasso variabile semplicemente indicizzata all'EURIBOR e la componente a tasso fisso che incorpora, invece, le condizioni di mercato.

I requisiti di efficacia della copertura possono essere valutati sulla base di una valutazione qualitativa dei cd "Critical terms462 " esclusivamente nelle casistiche in cui lo strumento di copertura e il relativo strumento coperto siano perfettamente allineati ed i loro fair value si muovano specularmente e in direzioni opposte.

Nei casi in cui dall'analisi qualitativa emergano potenziali fonti di inefficacia e conseguentemente l'approccio con i "Critical terms" non risulti applicabile, si effettua una valutazione quantitativa della relazione di copertura al fine di intercettare ab origine tutte le potenziali fonti di inefficacia che potrebbero impattare sulla valutazione della relazione di copertura (hedge relationship).

Al fine di misurare l'inefficacia ad ogni data di reporting, si utilizza l'approccio del "Dollar offset attraverso il derivato ipotetico463". Questo metodo consiste nel confrontare le variazioni di fair value dello strumento di copertura e dell'elemento coperto, tra la data di inizio della relazione di copertura e la data di rendicontazione. L'elemento coperto, considerato per l'utilizzo del metodo "Dollar Offset", è rappresentato dal derivato ipotetico. Il derivato ipotetico e il derivato effettivamente stipulato presentano una settlement date coerente con l'inizio della copertura (spot o forward start) e si differenziano per la sola componente spread/tasso fisso che è quindi considerata la principale fonte di inefficacia. La parziale inefficacia della copertura, pari alla differenza tra le variazioni di valore dei due derivati (ipotetico ed effettivo) costituisce l'effetto netto della copertura separatamente rilevato a Conto economico.

Inoltre, al fine di effettuare anche una valutazione prospettica della copertura, si adottano approcci diversi a seconda delle caratteristiche dello strumento derivato. In particolare:

  • l'approccio dei "Critical terms" per gli swap spot start, per i quali "at inception" è stato verificato che le caratteristiche della gamba fissa consentono di replicare esattamente i flussi fissi incassati sul titolo oggetto di copertura;
  • l'approccio "Dollar offset attraverso il derivato ipotetico" per gli swap forward start e per gli swap di copertura dei Pronti contro termine per i quali il test di efficacia prospettico è effettuato calcolando l'Hedge Ratio come rapporto tra la variazione del fair value del derivato ipotetico e la variazione del fair value del derivato effettivo464 .

Con riferimento alle coperture di cash flow hedge, il Patrimonio BancoPosta valuta l'efficacia del derivato designato in ogni relazione di copertura attraverso un test qualitativo e quantitativo.

Relativamente alle coperture di forecast transaction, nei casi in cui dall'analisi qualitativa dei "Critical terms" emergano potenziali fonti di inefficacia e conseguentemente l'approccio con i "Critical terms" non risulti applicabile, si effettua una valutazione quantitativa della relazione di copertura al fine di intercettare ab origine tutte le potenziali fonti di inefficacia che potrebbero impattare sulla valutazione dell'hedge relationship.

In tale contesto, al fine di misurare l'inefficacia ad ogni data di rendicontazione, il test di efficacia quantitativo prevede il calcolo di un Hedge Ratio definito come rapporto tra il differenziale tra il fair value dell'operazione forward chiusa con la controparte alla data di testing e di inception e il valore attualizzato del differenziale tra il prezzo forward teorico del BTP calcolato alla data di testing e di inception. Ipotizzando la perfetta coincidenza tra i prezzi forward delle controparti e i prezzi forward teorici, la percentuale di efficacia è sempre pari al 100%. Pertanto, non sussistono fonti di inefficacia.

462 Il metodo dei "Critical terms" implica un confronto tra i termini principali dello strumento di copertura con quelli dello strumento coperto. La relazione di copertura è altamente efficace quando tutti i principali termini dei due strumenti combaciano in maniera esatta e non ci sono caratteristiche od opzioni che potrebbero invalidare la copertura. I termini principali sono ad esempio: nozionale del derivato e principal del sottostante, rischio di credito, timing, valuta dei flussi di cassa.

463 Il Dollar offset method è un metodo quantitativo che consiste nel confrontare la variazione del fair value o del cash flow dello strumento di copertura con la variazione del fair value o del cash flow dello strumento coperto attribuibile al rischio coperto. A seconda della policy prescelta, tale metodo può essere performato:

su base cumulata, confrontando la performance dall'inception della copertura;

su base periodica, confrontando la performance rispetto l'ultima data di testing.

Il Dollar offset method può essere effettuato tramite un derivato ipotetico, ossia costruendo un derivato teorico, al fine di confrontare le variazioni di fair value o cash flow teoriche con quelle dello strumento di copertura (derivato reale).

464 Elaborato ipotizzando uno shift parallelo di ampiezza pari a + / - 100 bps delle curve.

Al fine di verificare l'efficacia della copertura in modalità prospettica, si applica l'approccio dei "Critical terms" considerata "at inception" la coerenza tra strumento di copertura e strumento coperto in base alle caratteristiche qualitative dei contratti465 .

Relativamente alla copertura di titoli indicizzati all'inflazione, nei casi in cui dall'analisi qualitativa dei "Critical terms" emergano potenziali fonti di inefficacia e conseguentemente l'approccio con i "Critical terms" non risulti applicabile, si effettua un test quantitativo considerando il rapporto (Hedge Ratio) tra la variazione del fair value del derivato effettivamente stipulato e la variazione del fair value del derivato ipotetico, intervenute nell'intervallo temporale compreso tra la data di stipula dell'operazione e la data di valutazione.

Il derivato ipotetico e il derivato stipulato hanno una settlement date coincidente con l'inizio della copertura e si differenziano per la componente a tasso fisso. Inoltre, per i derivati di copertura dei BTP indicizzati all'inflazione, il fair value alla data di settlement è pari al rateo del titolo maturato dall'ultima data di stacco cedola alla data di settlement del derivato. Pertanto, entrambe le fattispecie, sono considerate le principali fonti di inefficacia.

La variazione di fair value del derivato effettivo è imputata a Patrimonio Netto, per la quota efficace della copertura, ed è rilevata a Conto economico per la quota inefficace.

Al fine di verificare l'efficacia della copertura in modalità prospettica, sono adottati approcci diversi a seconda delle caratteristiche dello swap di copertura. In particolare:

  • l'approccio dei "Critical terms" per i contratti derivati per i quali "at inception" è stato verificato che le caratteristiche della gamba indicizzata dello swap di copertura consentono di replicare esattamente i flussi variabili incassati sul titolo oggetto di copertura;
  • l'approccio "Dollar offset attraverso il derivato ipotetico" per i contratti derivati che prevedono un tasso fisso per tutta la durata dell'operazione applicato ad un nominale crescente con incrementi semestrali costanti fino alla scadenza del derivato. Per tali contratti il test di efficacia prospettico è stato effettuato calcolando l'Hedge Ratio come rapporto tra la variazione del fair value del derivato ipotetico e la variazione del fair value del derivato effettivo466 .

465 L'importo nozionale del contratto forward deve essere, alla settlement date definita, pari al nozionale del titolo nel caso di acquisto, pari o inferiore al nozionale presente nel portafoglio titoli nel caso di vendita. Il sottostante del contratto forward deve coincidere con il titolo che si intende acquistare o vendere (in tal caso deve essere un titolo presente nel portafoglio) alla settlement date. La settlement date deve coincidere con la data di manifestazione attesa del flusso da coprire nel caso di acquisto forward, o riferita all'anno di cui si intende stabilizzare il rendimento complessivo nel caso di vendita forward.

466 Elaborato ipotizzando uno shift parallelo di ampiezza pari a + / - 100 bps delle curve.

Informazioni di natura quantitativa

A. Derivati finanziari di copertura

A.1 Derivati finanziari di copertura: valori nozionali di fine periodo

(milioni di euro)
Totale al 31.12.2024 Totale al 31.12.2023
Over the counter Over the counter Mercati
Attività sottostanti/Tipologie derivati Senza controparti centrali
Mercati
Senza controparti centrali
Controparti
centrali
Con accordi di
compensazione
Senza accordi di
compensazione
organizzati Controparti
centrali
Con accordi di
compensazione
Senza accordi di
compensazione
organizzati
1. Titoli di debito e tassi d'interesse 30.955 32.314
a) Opzioni
b) Swap 30.408 32.314
c) Forward 547
d) Futures
e) Altri
2. Titoli di capitale e indici azionari
a) Opzioni
b) Swap
c) Forward
d) Futures
e) Altri
3. Valute e oro
a) Opzioni
b) Swap
c) Forward
d) Futures
e) Altri
4. Merci
5. Altri
Totale 30.955 32.314

Al 31 dicembre 2024 il Patrimonio BancoPosta ha in essere operatività in derivati OTC con compensazione presso Controparte Centrale Qualificata per il tramite di clearing broker per un nozionale di 326 milioni di euro.

A.2 Derivati finanziari di copertura: fair value lordo positivo e negativo - ripartizione per prodotti

(milioni di euro)
Fair value positivo e negativo Variazione del valore usato per
rilevare l'inefficacia delle
coperture
Tipologie derivati Totale al 31.12.2024 Totale al 31.12.2023
Over the counter Over the counter
Senza controparti centrali Mercati Senza controparti centrali Mercati Totale al
31.12.2024
Totale al
31.12.2023
Controparti
Con accordi di
Senza accordi di
centrali
compensazione
compensazione
organizzati Controparti
centrali
Con accordi di
compensazione
Senza accordi di
compensazione
organizzati
1. Fair value positivo
a) Opzioni
b) Interest rate swap 2.676 4.257 (178) (348)
c) Cross currency swap -
d) Equity swap
e) Forward 3 - 3
f) Futures
g) Altri
Totale - 2.679 - 4.257 י (175) (348)
2. Fair value negativo
a) Opzioni
b) Interest rate swap (1.347) - (1.136) (272) (311
c) Cross currency swap
d) Equity swap
e) Forward (1) - (1)
f) Futures
g) Altri
Totale (1.348) (1.136) (273) (311)

A.3 Derivati finanziari di copertura OTC: valori nozionali, fair value lordo positivo e negativo per controparti

(millioni di euro)
Attività sottostanti Controparti
centrali
Banche Altre società
finanziarie
Altri soggetti
Contratti non rientranti in accordi di compensazione
1) Titoli di debito e tassi d'interesse
- valore nozionale ×
- fair value positivo ×
- fair value negativo ×
2) Titoli di capitale e indici azionari
- valore nozionale ×
- fair value positivo ×
- fair value negativo ×
3) Valute e oro
- valore nozionale ×
- fair value positivo ×
- fair value negativo ×
4) Merci
- valore nozionale ×
- fair value positivo ×
- fair value negativo ×
5) Altri
- valore nozionale x
- fair value positivo ×
- fair value negativo ×
Contratti rientranti in accordi di compensazione
1) Titoli di debito e tassi d'interesse
- valore nozionale 23.145 7.810
- fair value positivo 1.999 680
- fair value negativo (920) (428)
2) Titoli di capitale e indici azionari
- valore nozionale
- fair value positivo
- fair value negativo
3) Valute e oro
- valore nozionale
- fair value positivo
- fair value negativo
4) Merci
- valore nozionale
- fair value positivo
- fair value negativo
5) Altri
- valore nozionale
- fair value positivo
- fair value negativo

A.4 Vita residua dei derivati finanziari di copertura OTC: valori nozionali

(milioni di euro)
Sottostanti/Vita residua Fino a
1 anno
Oltre 1 anno e
fino a 5 anni
Oltre
5 anni
Totale
A.1 Derivati finanziari su titoli di debito e tassi d'interesse 547 609 29.799 30.955
A.2 Derivati finanziari su titoli di capitale e indici azionari
A.3 Derivati finanziari su valute e oro 1
A.4 Derivati finanziari su merci 1
A.5 Altri derivati finanziari
Totale al 31.12.2024 547 609 29.799 30.955
Totale al 31.12.2023 4.021 609 27.684 32.314

D. Strumenti coperti

D.1 Coperture del fair value

(millioni di euro)
Coperture specifiche -
Coperture specifiche:
valore di bilancio
posizioni nette: valore di
bilancio delle attività o
passività (prima della
compensazione)
Variazioni cumulate di fair
value dello strumento
del fair value
coperto
Cessazione della copertura: Variazione del valore usato
variazioni cumulate residue per rilevare l'inefficacia della
copertura
Coperture generiche:
valore di bilancio
A. Attività
Attività finanziarie valutate al fair value con impatto
sulla redditività complessiva - copertura di:
1.1 Titoli di debito e tassi d'interesse 12.240 (676) (46) 252 X
1.2 Titoli di capitale e indici azionari l l X
1.3 Valute e oro - - X
1.4 Crediti 1 - 1 ×
1.5 Altri x
Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato -
copertura di:
1.1 Titoli di debito e tassi d'interesse 11.387 (1.082) (109) 207 X
1.2 Titoli di capitale e indici azionari - X
1.3 Valute e oro - - X
1.4 Crediti - 1 ×
1.5 Altri - 1 ×
Totale al 31.12.2024 23.627 - (1.758) (155) 459
Totale al 31.12.2023 22.551 - (3.600) (1.034) 723
B. Passività
Passività finanziarie valutate al costo ammortizzato -
copertura di:
1.1 Titoli di debito e tassi d'interesse (38) ×
1.2 Valute e oro X
1.3 Altri X
Totale al 31.12.2024 - - - (38)
Totale al 31.12.2023 (3.966) l 38 - (103)

D.2 Copertura dei flussi finanziari e degli investimenti esteri

(milioni di euro)
Variazione del valore usato
per rilevare l'inefficacia della
copertura
Riserva da
copertura
Cessazione della copertura:
valore residuo delle riserve
di copertura
Copertura dei flussi finanziari
A.
Attività
1.
1.1 Titoli di debito e tassi d'interesse 26 (350)
1.2 Titoli di capitale e indici azionari
1.3 Valute e oro
1.4 Crediti
1.5 Altri 1
2.
Passività
1.1 Titoli di debito e tassi d'interesse -
1.2 Valute e oro
1.3 Altri
Totale (A) al 31.12.2024 26 (350)
Totale (A) al 31.12.2023 38 (413)
B. Copertura degli investimenti esteri X l
Totale (A + B) al 31.12.2024 26 (350)
Totale (A + B) al 31.12.2023 38 (413)

E. Effetti delle operazioni di copertura a Patrimonio netto

E.1 Riconciliazione delle componenti di Patrimonio netto

(milioni di euro)
Riserva da copertura dei flussi finanziari Riserva da copertura degli investimenti esteri
Titoli di debito
e tassi
d'interesse
Titoli di capitale
e indici azionari
Valute e oro Crediti Altri Titoli di debito
e tassi
d'interesse
Titoli di capitale
e indici azionari
Valute e oro Crediti Altri
Esistenze iniziali (413) I 1 1 l
Variazioni di fair value (quota efficace) 111 1 I
Rigiri a Conto economico (48) 1 1 1 l
di cui: transazioni future non più attese 1 1 1 1 1 A × × × ×
Altre variazioni
di cui: trasferimenti al valore contabile iniziale degli
strumenti coperti
1 X X X X X
Rimanenze finali (350) I

SEZIONE 4 – RISCHIO DI LIQUIDITÀ

Informazioni di natura qualitativa

A. Aspetti generali, processi di gestione e metodi di misurazione del rischio di liquidità

Per rischio di liquidità si intende il rischio di incorrere in difficoltà nel reperire fondi, a condizioni di mercato, per far fronte ai propri impegni di pagamento quando giungono a scadenza. Il rischio di liquidità può derivare dall'incapacità di vendere un'attività finanziaria rapidamente a un valore prossimo al fair value o anche dalla necessità di raccogliere fondi a tassi non equi.

La politica finanziaria adottata è mirata a minimizzare questo tipo di evenienze, attraverso:

  • la diversificazione delle forme di finanziamento a breve e a lungo termine e delle controparti;
  • la distribuzione graduale e omogenea nel tempo delle scadenze della provvista a medio e lungo termine;
  • l'adozione di modelli di analisi preposti al monitoraggio delle scadenze dell'attivo e del passivo;
  • la possibilità di ricorrere a operazioni interbancarie di finanziamento in Pronti contro termine fornendo in garanzia i titoli compresi nel portafoglio che, secondo quanto previsto dalla normativa di riferimento, sono assimilati a Attività Prontamente Liquidabili (APL).

Al fine di mitigare il rischio di liquidità e di mercato al verificarsi di scenari estremi di mercato, il Patrimonio BancoPosta può accedere a linee di finanziamento per il cui dettaglio si rimanda alla Parte B, Passivo, Sezione 1.

Il rischio di liquidità nel Patrimonio BancoPosta è riconducibile alla raccolta in conti correnti e carte prepagate467, al connesso impiego in titoli, eurogovernativi o garantiti dallo Stato italiano, o in crediti d'imposta nonché alla marginazione inerente all'operatività in derivati. Il rischio eventuale può derivare da un disallineamento (o mismatch) fra le scadenze degli investimenti in titoli e in crediti d'imposta e quelle contrattuali (a vista) delle passività in conti correnti, tale da non consentire il fisiologico soddisfacimento delle obbligazioni verso i correntisti. L'eventuale mismatch fra attività e passività viene monitorato mediante il raffronto tra le scadenze degli impieghi e della raccolta; con riferimento alle passività da conti correnti, si utilizza il modello statistico che delinea le caratteristiche comportamentali di ammortamento di tale raccolta secondo i diversi livelli di probabilità di accadimento e che ne ipotizza il progressivo completo riscatto entro un arco temporale di 23 anni per la clientela retail, di 6 anni per la clientela business, di 10 anni per le carte PostePay ed entro 6 anni per la clientela Pubblica Amministrazione. Il Patrimonio BancoPosta esercita una stretta vigilanza sul comportamento delle masse raccolte al fine di verificare la validità del modello stesso.

467 Dal 1 ottobre 2018 le carte prepagate sono di competenza di Postepay SpA. La liquidità raccolta tramite tali carte viene trasferita al BancoPosta che provvede ad investirla nel rispetto dei vincoli di impiego previsti per la restante raccolta riveniente da clientela privata. Pertanto ai fini delle specifiche analisi di rischio permangono le logiche relative a ciascun modello sottostante le diverse tipologie di raccolta.

Oltre alla raccolta tramite conti correnti postali, sono da segnalare:

  • operazioni di long term repo, per complessivi 6 miliardi di euro
  • le forme tecniche di raccolta a breve termine operate mediante operazioni di Pronti contro termine finalizzate al versamento di depositi incrementali a garanzia di interest rate swap e Repo (collateral previsti rispettivamente da appositi CSA e GMRA).

L'approccio metodologico adottato dal Patrimonio BancoPosta è quello del maturity mismatch che prevede l'analisi dello sbilancio di liquidità tra flussi in entrata ed in uscita allocati all'interno di un orizzonte temporale composto da sotto-intervalli temporali (maturity ladder).

Il modello operativo di gestione della liquidità del Patrimonio BancoPosta si connota per una gestione 'dinamica' della tesoreria che si sostanzia in un tempestivo e continuo monitoraggio dell'andamento dei flussi inerenti i conti correnti postali privati nonché in un'efficiente gestione dei fabbisogni/eccedenze della liquidità di breve periodo. Al fine di consentire una gestione flessibile degli investimenti in titoli in funzione della dinamica comportamentale dei conti correnti, il Patrimonio BancoPosta può inoltre impiegare risorse, entro certi limiti e a determinate condizioni economiche, su un conto corrente presso il MEF (cd conto Buffer).

Per quanto riguarda il modello di gestione del rischio si rimanda a quanto già descritto nel paragrafo relativo ai rischi finanziari, nella Premessa della presente Parte E.

Risulta sostanzialmente nullo il rischio di liquidità derivante da clausole di rilascio di ulteriori garanzie connesse con un eventuale downgrading di Poste Italiane SpA. Rientrano in tale fattispecie i contratti di marginazione dei derivati che prevedono un azzeramento del threshold amount468 nel caso in cui il rating di Poste Italiane SpA dovesse risultare inferiore a "BBB-". Sono pari a zero i threshold amount relativi ai contratti di marginazione sia delle operazioni di Pronti contro termine che delle operazioni in contratti derivati.

La posizione di liquidità del Patrimonio BancoPosta è valutata, in ottica di stress test, attraverso gli indicatori di rischio (Liquidity Coverage Ratio e Net Stable Funding Ratio) definiti dalla normativa prudenziale Basilea 3. Tali indicatori hanno l'obiettivo di valutare se l'azienda disponga di sufficienti attività liquide di elevata qualità per superare una situazione di stress acuto della durata di un mese e per verificare che le attività e le passività presentino una struttura per scadenze sostenibile considerando uno scenario di stress di un anno. Tenuto conto della struttura patrimoniale del Patrimonio BancoPosta caratterizzata dalla presenza di un elevato ammontare di titoli governativi UE e raccolta prevalentemente composta da depositi retail, tali indicatori risultano ampiamente superiori ai limiti imposti dalla normativa prudenziale.

Inoltre, il monitoraggio del rischio di liquidità avviene attraverso l'elaborazione di indicatori di early warning che, oltre che considerare ipotesi di deflusso della raccolta in condizioni di stress, intendono monitorare i deflussi del funding coerenti con il profilo comportamentale stimato ad un livello di confidenza del 99%.

849 468 Il threshold rappresenta l'ammontare di collateral che non deve essere contrattualmente versato; rappresenta quindi il rischio di controparte residuo che rimane in carico ad una controparte.

Informazioni di natura quantitativa

1. Distribuzione temporale per durata residua contrattuale delle attività e passività finanziarie

La distribuzione temporale delle attività e passività finanziarie è rappresentata nelle tabelle che seguono secondo le regole stabilite dalla normativa di bilancio (Circolare n. 262/2005 della Banca d'Italia e successivi aggiornamenti), ricorrendo all'utilizzo di informazioni di natura contabile esposte per durata residua contrattuale.

Non sono stati utilizzati pertanto dati di natura gestionale che prevedono, ad esempio, la modellizzazione delle poste a vista del passivo e la rappresentazione delle poste per cassa secondo il loro grado di liquidabilità.

Valuta di denominazione: Euro

Voci/ Scaglioni temporali A vista Da oltre 1
giorno a 7
Da oltre 7
giorni a 15
Da oltre 15
giorni a 1
Da oltre 1 mese
fino a 3 mesi
Da oltre 3
mesi fino a 6
Da oltre 6 mesi
fino a 1 anno
Da oltre 1 anno
fino a 5 anni
Oltre 5 anni Durata indet.
giorni giorni mese mesi
A. Attività per cassa 12.550 2.942 591 837 2.239 1.700 14.768 54.383
A.1 Titoli di Stato 4 815 397 1.667 9.116 51.421
A.2 Altri titoli di debito 22 10 33 1.500 1.500
A.3 Quote OICR -
A.4 Finanziamenti 12.550 2.942 587 1.832 4.152 1.462
- Banche 175 612 -
- Clientela 12.375 2.330 587 1.832 4.152 1.462
B. Passività per cassa 81.268 2.112 893 101 1.228 4.624
B.1 Depositi e conti correnti 74.717
- Banche 176
- Clientela 74.541
B.2 Titoli di debito
B.3 Altre passività 6.551 2.112 893 101 1.228 4.624
C. Operazioni fuori bilancio
C.1 Derivati finanziari con scambio di capitale
- Posizioni lunghe 137 410
- Posizioni corte 602
Derivati finanziari senza scambio di
C.2 capitale
- Posizioni lunghe 5 400 235 534
- Posizioni corte 222 106 363
C.3 Depositi e finanziamenti da ricevere
- Posizioni lunghe
- Posizioni corte
C.4 Impegni irrevocabili a erogare fondi
- Posizioni lunghe
- Posizioni corte
C.5 Garanzie finanziarie rilasciate
C.6 Garanzie finanziarie ricevute
C.7 Derivati creditizi con scambio di capitale
- Posizioni lunghe
- Posizioni corte
C.8 Derivati creditizi senza scambio di capitale
- Posizioni lunghe
- Posizioni corte

1. Distribuzione temporale per durata residua contrattuale delle attività e passività finanziarie

Valuta di denominazione: Dollaro USA

(milioni di euro)
Voci/ Scaglioni temporali A vista Da oltre 1
giorno a 7
giorni
Da oltre 7
giorni a 15
giorni
Da oltre 15
giorni a 1
mese
Da oltre 1 mese
fino a 3 mesi
Da oltre 3
mesi fino a 6
mesi
Da oltre 6 mesi
fino a 1 anno
Da oltre 1 anno
fino a 5 anni
Oltre 5 anni Durata indet.
A. Attività per cassa 1
A.1 Titoli di Stato
A.2 Altri titoli di debito
A.3 Quote OICR
A.4 Finanziamenti ﺪ ﺍﻟﻤﺪﻳﻨﺔ ﺍﻟﻤﺘﺤﺪﺓ ﺍﻟﻤﺘﺤﺪﺓ ﺍﻟﻤﺘﺤﺪﺓ ﺍﻟﻤﺘﺤﺪﺓ ﺍﻟﻤﺘﺤﺪﺓ ﺍﻟﻤﺘﺤﺪﺓ ﺍﻟﻤﺘﺤﺪﺓ ﺍﻟﻤﺘﺤﺪﺓ ﺍﻟﻤﺘﺤﺪﺓ ﺍﻟﻤﺘﺤﺪﺓ ﺍﻟﻤﺘﺤﺪﺓ ﺍﻟﻤﺘﺤﺪﺓ ﺍﻟﻤﺘﺤﺪﺓ ﺍﻟﻤﺘﺤﺪﺓ ﺍﻟﻤﺘﺤﺪﺓ ﺍﻟﻤﺘﺤﺪﺓ ﺍﻟﻤﺘﺤﺪﺓ ﺍﻟﻤﺘﺤﺪﺓ ﺍﻟﻤﺘﺤﺪﺓ ﺍﻟﻤﺘﺤﺪﺓ ﺍﻟﻤ
- Banche 1
- Clientela
в. Passività per cassa
B.1 Depositi e conti correnti
- Banche
- Clientela
B.2 Titoli di debito
B.3 Altre passività
C. Operazioni fuori bilancio
C.1 Derivati finanziari con scambio di capitale
- Posizioni lunghe
- Posizioni corte
Derivati finanziari senza scambio di
C.2 capitale
- Posizioni lunghe
- Posizioni corte
C.3 Depositi e finanziamenti da ricevere
- Posizioni lunghe
- Posizioni corte
C.4 Impegni irrevocabili a erogare fondi
- Posizioni lunghe
- Posizioni corte
C.5 Garanzie finanziarie rilasciate
C.6 Garanzie finanziarie ricevute
C.7 Derivati creditizi con scambio di capitale
- Posizioni lunghe
- Posizioni corte
C.8 Derivati creditizi senza scambio di capitale
- Posizioni lunghe
- Posizioni corte

1. Distribuzione temporale per durata residua contrattuale delle attività e passività finanziarie

Valuta di denominazione: Franco Svizzera

11111116111 01 2819
Voci/ Scaglioni temporali A vista Da oltre 1
giorno a 7
giorni
Da oltre 7
giorni a 15
giorni
Da oltre 15
giorni a 1
mese
Da oltre 1 mese
fino a 3 mesi
Da oltre 3
mesi fino a 6
mesi
Da oltre 6 mesi
fino a 1 anno
Da oltre 1 anno
fino a 5 anni
Oltre 5 anni Durata indet.
A. Attività per cassa 1
A.1 Titoli di Stato
A.2 Altri titoli di debito
A.3 Quote OICR
A.4 Finanziamenti 1
- Banche 1
- Clientela
B. Passività per cassa
B.1 Depositi e conti correnti
- Banche
- Clientela
B.2 Titoli di debito
B.3 Altre passività
C. Operazioni fuori bilancio
C.1 Derivati finanziari con scambio di capitale
- Posizioni lunghe
- Posizioni corte
Derivati finanziari senza scambio di
C.2 capitale
- Posizioni lunghe
- Posizioni corte
C.3 Depositi e finanziamenti da ricevere
- Posizioni lunghe
- Posizioni corte
C.4 Impegni irrevocabili a erogare fondi
- Posizioni lunghe
- Posizioni corte
C.5 Garanzie finanziarie rilasciate
C.6 Garanzie finanziarie ricevute
C.7 Derivati creditizi con scambio di capitale
- Posizioni lunghe
- Posizioni corte
C.8 Derivati creditizi senza scambio di capitale
- Posizioni lunghe
- Posizioni corte

SEZIONE 5 – RISCHI OPERATIVI

Informazioni di natura qualitativa

A. Aspetti generali, processi di gestione e metodi di misurazione del rischio operativo

È definibile come il rischio di subire perdite derivanti dall'inadeguatezza o dalla disfunzione di procedure, risorse umane e sistemi interni, oppure da eventi esogeni. Rientrano in tale tipologia, tra l'altro, le perdite derivanti da frodi, errori umani, interruzioni dell'operatività, indisponibilità dei sistemi, inadempienze contrattuali, catastrofi naturali. Nel rischio operativo è compreso il rischio legale, mentre non sono inclusi quelli strategici e di reputazione.

Per far fronte a tale tipologia di rischio, il Patrimonio BancoPosta ha formalizzato un framework metodologico e organizzativo per l'identificazione, la misurazione e la gestione del rischio operativo connesso ai propri prodotti/processi.

Il framework descritto, basato su un modello di misurazione integrato (quali/quantitativo), ha consentito, nel tempo, il monitoraggio della rischiosità finalizzato a una sua sempre più consapevole gestione.

Nel corso dell'esercizio 2024 hanno avuto seguito attività di affinamento del framework di gestione dei rischi operativi volti all'efficientamento dei processi di raccolta delle perdite operative, al monitoraggio e reporting e alla mitigazione dei rischi, a cura di gruppi di lavoro interfunzionali. Sono state supportate, inoltre, le unità specialistiche e il responsabile del processo di analisi e valutazione del rischio informatico, in continuità con quanto già fatto nel corso del 2023 ed è stato rafforzato il monitoraggio dei piani di rientro del rischio informatico. Nell'ambito dei rischi informatici sono stati effettuati adeguamenti alla normativa interna in relazione al Regolamento (UE) n. 2022/2554 (Digital Operational Resilience Act, "DORA").

Tra le attività svolte nel corso del 2024 rilevano, inoltre, le valutazioni del profilo di rischio connesso alle operazioni di affidamento e di esternalizzazioni di attività del Patrimonio BancoPosta, l'affinamento del modello per le valutazioni exante del profilo di rischio connesso all'innovazione dell'offerta BancoPosta e/o a specifiche iniziative progettuali.

Informazioni di natura quantitativa

Alla data del 31 dicembre 2024 gli esiti della mappatura dei rischi condotta secondo il citato framework evidenziano a quali tipologie di rischio operativo i prodotti del Patrimonio BancoPosta risultano esposti; in particolare:

Rischio operativo

Tipologia Evento (Event Type) N. tipologie di
rischio
Frode interna 27
Frode esterna 44
Rapporto di impiego e di sicurezza sul lavoro 8
Clientela, prodotti e prassi operative 38
Danni a beni materiali
Interruzioni dell'operatività e disfunzioni dei sistemi 8
Esecuzione, consegna e gestione del processo 105
Totale al 31 dicembre 2024 234

Per le tipologie mappate, sono state raccolte e classificate le relative fonti di rischio (perdite interne, perdite esterne, analisi di scenario e indicatori di rischio) al fine di costituire l'input completo per il modello di misurazione integrata.

L'attività di misurazione sistematica dei rischi mappati ha consentito la prioritizzazione degli interventi di mitigazione e la relativa attribuzione al fine di contenerne gli impatti prospettici.

PARTE F – INFORMAZIONI SUL PATRIMONIO

SEZIONE 1 – IL PATRIMONIO DELL'IMPRESA

A. Informazioni di natura qualitativa

Le disposizioni di vigilanza prudenziale applicabili alle banche e alle imprese di investimento dal 1° gennaio 2014, sono contenute nella Circolare 285/2013 della Banca d'Italia e successivi aggiornamenti, la cui emanazione è stata funzionale all'applicazione del Regolamento (UE) n. 575/2013 (cd CRR) e della Direttiva 2013/36/UE (cd CRD IV) contenenti le riforme per l'introduzione delle regole di "Basilea 3". Con il terzo aggiornamento della summenzionata Circolare, Banca d'Italia ha poi esteso a BancoPosta gli istituti di vigilanza prudenziale applicabili alle banche, tenendo conto delle specificità del Patrimonio destinato. Pertanto, il Patrimonio BancoPosta è tenuto a garantire il rispetto dei requisiti patrimoniali a fronte dei rischi di primo pilastro (rischio di credito, di controparte, di mercato e rischi operativi) nonché l'adeguatezza del capitale interno, ai fini del processo ICAAP, a fronte dei rischi di secondo pilastro (rischi di primo pilastro e rischio di tasso d'interesse). La nozione di patrimonio considerata per entrambi i fini è quella definita nella normativa di vigilanza sopracitata469 .

In virtù dell'estensione al BancoPosta delle disposizioni prudenziali, in capo al Patrimonio destinato sussiste anche l'obbligo di costituire un sistema di controlli interni in linea con le previsioni della Circolare n. 285/2013 di Banca d'Italia che prevede, tra l'altro, la definizione di un quadro di riferimento per la determinazione della propensione al rischio (Risk Appetite Framework - RAF) e il contenimento del rischio entro i limiti indicati nel RAF470. Il rispetto del sistema di obiettivi, soglie e limiti definito nell'ambito del RAF influenza la politica di distribuzione degli utili in termini di capital management.

469 Il patrimonio ai fini di vigilanza tiene conto delle disposizioni previste dal "Regolamento (UE) n. 2020/873 del Parlamento europeo e del Consiglio del 24/06/2020 che modifica i Regolamenti (UE) n. 575/2013 e (UE) n. 2019/876 per quanto riguarda gli adeguamenti in risposta alla pandemia di Covid-19" (cd "Quick Fix"). Il Patrimonio BancoPosta si è avvalso della possibilità, riconosciuta da tale normativa, di adottare le nuove percentuali relative al periodo transitorio che va dal 31 dicembre 2020 al 31 dicembre 2024. 470 Per la definizione di RAF si rimanda alla Premessa alla Parte E.

B. Informazioni di natura quantitativa

B.1 Patrimonio dell'impresa: composizione

Importo al
Voci/Valori
31.12.2024
1. Capitale
2. Sovrapprezzi di emissione
3. Riserve
2.610
1.397
- di utili
legale
a)
statutaria
b)
-
C)
azioni proprie
(milioni di euro)
Importo al
31.12.2023
2.570
1.358
d)
altre
1.397
1.358
1.213
- altre
1.212
4. Strumenti di capitale
450
450
5.
(Azioni proprie)
6. Riserve da valutazione:
(366)
(841)
- Titoli di capitale designati al fair value con impatto sulla redditività complessiva
- Copertura di titoli di capitale designati al fair value con impatto sulla redditività complessiva
- Attività finanziarie (diverse dai titoli di capitale) valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva
(114)
(544)
- Attività materiali
- Attività immateriali
- Copertura di investimenti esteri
- Copertura dei flussi finanziari
(250)
(295)
- Strumenti di copertura (elementi non designati)
- Differenze di cambio
-
- Attività non correnti e gruppi di attività in via di dismissione
-
- Passività finanziarie designate al fair value con impatto (variazioni del proprio merito creditizio)
(2)
- Utili/(Perdite) attuariali relativi a piani previdenziali a benefici definiti
- Quote delle riserve da valutazione relative alle partecipate valutate al Patrimonio netto
(2
- Leggi speciali di rivalutazione
7. Utile/(Perdita) d'esercizio
615
600
3.309
Totale
2.779

Le "Riserve, altre" sono costituite dalla: i) specifica riserva patrimoniale di un miliardo di euro, di cui è stato dotato il Patrimonio BancoPosta all'atto della costituzione, mediante destinazione di utili di esercizi precedenti della gemmante riportati a nuovo incrementata dall'apporto di 210 milioni di euro, deliberato dall'Assemblea straordinaria del 29 maggio 2018, mediante destinazione di riserve libere della gemmante; ii) riserva di utili di 3 milioni di euro per piani di incentivazione, descritti nella Parte I.

Gli "Strumenti di capitale" accolgono gli apporti di mezzi patrimoniali perfezionati in data 30 giugno 2021 e 30 giugno 2023, attraverso la concessione di due finanziamenti subordinati perpetui, rispettivamente di 350 milioni di euro e di 100 milioni di euro, a termini e condizioni che ne consentano la computazione come capitale aggiuntivo di classe 1 ("AT 1")471 .

471 Per maggiori dettagli sulle caratteristiche degli strumenti di capitale emessi, si rimanda all'informativa al pubblico ("Terzo Pilastro").

Gruppo Poste Italiane I bilanci di Poste Italiane al 31 dicembre 2024

B.2 Riserve da valutazione delle attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva: composizione

(milioni di euro)
Attività/Valori Totale al 31.12.2024 Totale al 31.12.2023
Riserva positiva Riserva negativa Riserva positiva Riserva negativa
Titoli di debito 699 (813) 578 (1.122)
Titoli di capitale 1 I
Finanziamenti 1
Totale 699 (813) 578 (1.122)

B.3 Riserve da valutazione delle attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva: variazioni

annue

(millioni di euro)
Titoli di debito Titoli di capitale Finanziamenti
Esistenze iniziali (544) l 1
2. Variazioni positive 553 1
Incrementi di fair value
2.1
483 -
2.2
Rettifiche di valore per rischio di credito
2 × -
2.3 Rigiro a Conto economico di riserve negative da realizzo 68 × 1
2.4 Trasferimenti ad altre componenti di Patrimonio netto (titoli di capitale) l -
2.5
Altre variazioni
1
3. Variazioni negative (123) 1 1
Riduzioni di fair value
3.1
(59) 1
3.2
Riprese di valore per rischio di credito
(7)
3.3 Rigiro a Conto economico da riserve positive da realizzo (57) ×
3.4 Trasferimenti ad altre componenti di Patrimonio netto (titoli di capitale) l
Altre variazioni
3.5
1 1
Rimanenze finali (114) I I

B.4 Riserve da valutazione relative a piani a benefici definiti: variazioni annue

(milioni di euro)
Totale al
31.12.2024
Totale al
31.12.2023
Esistenze iniziali utili/(perdite) attuariali (2) (2)
Utili/(Perdite) attuariali
Effetto fiscale su utili e perdite attuariali
1
1
1
1
Esistenze finali utili/(perdite) attuariali (2) (2)

SEZIONE 2 – I FONDI PROPRI E I COEFFICIENTI DI VIGILANZA

I fondi propri del Patrimonio BancoPosta sono costituiti esclusivamente da capitale di classe 1 ("CET 1" e "AT 1").

Il Common Equity Tier 1 ("CET 1") è composto da:

• altre riserve, ovvero la riserva di utili patrimonializzati, ammontante a un miliardo di euro creata all'atto della costituzione del Patrimonio destinato, e gli ulteriori eventuali apporti effettuati dalla gemmante che rispettino i requisiti di computabilità nei fondi propri472;

855

472 E' esclusa la possibilità di apporti di terzi al Patrimonio BancoPosta, in quanto non previsti dalla speciale disciplina del Patrimonio destinato.

• utili non distribuiti, ovvero gli utili del Patrimonio BancoPosta attribuiti in sede di approvazione del bilancio di esercizio di Poste Italiane SpA.

L'Additional Tier 1 ("AT 1") include gli apporti di mezzi patrimoniali perfezionati in data 30 giugno 2021, per 350 milioni di euro, e in data 30 giugno 2023, per 100 milioni di euro.

Al 31 dicembre 2024 i fondi propri sono pari a 3.136 milioni di euro, di cui 61 milioni di euro computati dall'utile dell'esercizio 2024 (nel rispetto di quanto disciplinato dall'art. 26 del Regolamento (UE) n. 575/2013) e 8 milioni di euro derivanti dall'applicazione delle disposizioni transitorie di cui al Regolamento (EU) n. 2020/873 (cd CRR "Quick fix").

Sulla base delle disposizioni di vigilanza prudenziale, BancoPosta è tenuta a rispettare i seguenti coefficienti minimi patrimoniali:

  • Common Equity Tier 1 ratio (rappresentato dal rapporto tra il CET1 e il totale Risk Weighted Assets RWA473): pari al 7,0% (4,5% come requisito minimo e 2,5% come riserva di conservazione di capitale);
  • Tier 1 ratio (rappresentato dal rapporto tra il Tier 1 e il totale RWA): pari all'8,5% (6,0% come requisito minimo e 2,5% come riserva di conservazione di capitale);
  • Total Capital ratio (rappresentato dal rapporto tra il totale fondi propri e il totale RWA): pari al 10,5% (8% come requisito minimo e 2,5% come riserva di conservazione di capitale).

A seguito del processo di revisione prudenziale (Supervisory Review and Evaluation Process, SREP), la Banca d'Italia, come da provvedimento del 13 febbraio 2025, ha comunicato al Patrimonio BancoPosta la decisione sulla misura di capitale che BancoPosta deve detenere, in aggiunta a quello minimo regolamentare, a fronte dell'esposizione complessiva ai rischi. I nuovi limiti474 richiesti dall'Organo di Vigilanza (Overall Capital Requirement (OCR) ratios) sono così composti:

  • coefficiente di capitale primario di classe 1 (CET 1 ratio): 9,80%, composto da una misura vincolante del 7,30% (di cui 4,50% a fronte dei requisiti minimi regolamentari e 2,80% a fronte dei requisiti aggiuntivi determinati in base ai risultati dello SREP) e, per la parte restante, dalla componente di riserva di conservazione del capitale;
  • coefficiente di capitale di classe 1 (Tier 1 ratio): 12,30%, composto da una misura vincolante del 9,80% (di cui 6,00% a fronte dei requisiti minimi regolamentari e 3,80% a fronte dei requisiti aggiuntivi determinati in base ai risultati dello SREP) e, per la parte restante, dalla componente di riserva di conservazione del capitale;
  • coefficiente di capitale totale (Total Capital ratio): 15,50%, composto da una misura vincolante del 13,00% (di cui 8% a fronte dei requisiti minimi regolamentari e 5,00% a fronte dei requisiti aggiuntivi determinati in base ai risultati dello SREP) e, per la parte restante, dalla componente di riserva di conservazione del capitale.

473 Le attività ponderate per il rischio, o RWA, sono calcolate applicando alle attività esposte al rischio di credito, di controparte, di mercato e operativo un fattore di ponderazione che tiene conto della rischiosità.

474 Coefficienti di capitale validi a partire dal 31 marzo 2025, in incremento rispetto ai requisiti minimi in vigore al 31 dicembre 2024, pari al 7,80% per il CET1 Ratio, 9,55% per il Tier 1 Ratio e 11,95% per il Total Capital Ratio.

Inoltre, per assicurare il rispetto delle misure vincolanti sopra evidenziate e garantire che i fondi propri di BancoPosta possano assorbire eventuali perdite derivanti da scenari di stress, tenendo conto dei risultati delle prove di stress effettuate dal Patrimonio BancoPosta in ambito ICAAP, la Banca d'Italia ha individuato i seguenti livelli di capitale475 che BancoPosta è invitato a mantenere:

  • coefficiente di capitale primario di classe 1 (CET 1 ratio): 11,80%, composto da un OCR CET1 ratio pari a 9,80% e da una Componente Target (Pillar 2 Guidance, P2G), a fronte di una maggiore esposizione al rischio in condizioni di stress, pari a 2,00%;
  • coefficiente di capitale di classe 1 (Tier 1 ratio): 14,30%, composto da un OCR T1 ratio pari a 12,30% e da una Componente Target, a fronte di una maggiore esposizione al rischio in condizioni di stress, pari a 2,00%;
  • coefficiente di capitale totale (Total Capital ratio): 17,50%, composto da un OCR TC ratio pari a 15,50% e da una Componente Target, a fronte di una maggiore esposizione al rischio in condizioni di stress, pari a 2,00%.

Il Patrimonio BancoPosta al 31 dicembre 2024 rispetta i requisiti imposti dalla normativa prudenziale vigente con un Tier 1 ratio e un Total Capital ratio pari a 22,6% e un CET1 ratio pari al 19,4%476 in linea anche con i requisiti aggiuntivi previsti dal suddetto procedimento.

Per maggiori dettagli si rimanda, come previsto dalla Circolare Banca d'Italia n. 262, all'informativa sui fondi propri e sull'adeguatezza patrimoniale contenuta nell'Informativa al pubblico ("Terzo Pilastro").

PARTE G – OPERAZIONI DI AGGREGAZIONE RIGUARDANTI IMPRESE O RAMI D'AZIENDA

Durante il periodo di riferimento e dopo la chiusura non sono state realizzate operazioni di aggregazione riguardanti imprese o rami d'azienda.

PARTE H – OPERAZIONI CON PARTI CORRELATE

1. Informazioni sui compensi dei dirigenti con responsabilità strategica

Per Dirigenti con responsabilità strategiche si intendono gli Amministratori e i responsabili di primo livello organizzativo di Poste Italiane SpA, le cui competenze, al lordo degli oneri e contributi previdenziali e assistenziali, sono riportate nel paragrafo 5.5 – Parti correlate – della presente sezione – I bilanci di Poste Italiane – della Relazione finanziaria annuale e sono riflesse nei conti del Patrimonio BancoPosta nell'ambito degli oneri per i servizi resi dal Patrimonio non destinato, di cui alla precedente Parte C, tabella 10.5, e definiti dagli appositi disciplinari esecutivi (Parte A, paragrafo A.1, Sezione 4).

2. Informazioni sulle transazioni con parti correlate

Le operazioni con parti correlate sono state effettuate a condizioni equivalenti a quelle prevalenti in libere transazioni tra parti indipendenti.

475 Coefficienti di capitale validi a partire dal 31 marzo 2025, in incremento rispetto ai livelli in vigore al 31 dicembre 2024, pari al 8,55% per il CET1 Ratio, 10,30% per il Tier 1 Ratio e 12,70% per il Total Capital Ratio.

476 I coefficienti tengono in considerazione il computo di 61 milioni di euro essendo questi ultimi oggetto della delibera del Consiglio di Amministrazione di Poste Italiane inerente la proposta di destinazione dell'utile dell'esercizio 2024 e rispettando quanto disciplinato dall'art. 26 del Regolamento (UE) n. 575/2013.

Rapporti patrimoniali con entità correlate al 31 dicembre 2024

(milioni di euro)
Totale al 31.12.2024
Denominazione Attività
finanziarie
Crediti verso
banche e
clientela
Derivati di
copertura attivi e
(passivi)
Altre attività Passività
finanziarie
Debiti verso
banche e
clientela
Altre passività
Poste Italiane SpA 642 34 156 2
Controllate dirette
BancoPosta Fondi SpA SGR 24 16 6
Consorzio PosteMotori 3 1
Consorzio Servizi ScpA 4
EGI SpA 2
Poste Vita SpA 373 864 6
Postel SpA 3
PostePay SpA 67 107 10.623 46
SDA Express Courier SpA 7
Milkman Deliveries SpA 6
Controllate indirette
Poste Assicura SpA 19 1 4
Poste Insurance Broker 3
Collegate
Financit SpA 4
Sennder Italia Srl 29
Correlate esterne
Ministero Economia e Finanze 10.547 5.367
Gruppo Cassa Depositi e Prestiti 2.903 221 1
Gruppo Monte dei Paschi 54 56 251
F.do Svalutaz. crediti vs correlate esterne (1) (4)
Totale 2.902 11.950 રક 143 l 17.336 60

Rapporti patrimoniali con entità correlate al 31 dicembre 2023

(milioni di euro)
Totale al 31.12.2023
Denominazione Attività
finanziarie
Crediti verso
banche e
clientela
Derivati di
copertura attivi e
(passivi)
Altre attività Passività
finanziarie
Debiti verso
banche e
clientela
Altre passività
Poste Italiane SpA 370 39 279 3
Controllate dirette
BancoPosta Fondi SpA SGR 26 11 3
Consorzio PosteMotori 3 1
EGI SpA 1
PatentiViaPoste ScpA 1
Poste Vita SpA 324 ୧୨୧ 26
PostePay SpA 73 190 10.152 107
SDA Express Courier SpA 3
Milkman Deliveries SpA 3
Controllate indirette
LIS Pay S.p.A. 1
Poste Assicura SpA 8
Poste Insurance Broker 2
Collegate
Financit SpA 3
Sennder Italia Srl રૂદ
Correlate esterne
Ministero Economia e Finanze 10.060 5.371
Gruppo Cassa Depositi e Prestiti 2.891 247
Gruppo Monte dei Paschi 56 164 348
Altre correlate esterne
F.do Svalutaz. crediti vs correlate esterne (2) (5)
Totale 2.889 11.165 164 229 l 16.910 140

Rapporti economici con entità correlate al 31 dicembre 2024

(milioni di euro)
Esercizio 2024
Denominazione Interessi attivi e
proventi assimilati
Interessi passivi e Commissioni attive
oneri assimilati
Commissioni
passive
Dividendi e
proventi simili
(Rettifiche)/Riprese
di valore nette per
deterioramento
Spese
amministrative
Altri
(oneri)/proventi di
gestione
Poste Italiane SpA 21 (238) (5.210)
Controllate dirette
BancoPosta Fondi SpA SGR - l 120 (13)
Poste Vita SpA - (27) 633
PostePay SpA (50) 259 (183) 4
Controllate indirette
Poste Assicura SpA 60
Poste Insurance Broker 2
Collegate
Financit SpA 30
Correlate esterne
Ministero Economia e Finanze 406 60 1
Gruppo Cassa Depositi e Prestiti 76 1.725 (1)
Gruppo Monte dei Paschi 13 (5) 1 -
Altre correlate esterne (2)
Totale 516 (320) 2.889 (197) 1 (5.212)

Rapporti economici con entità correlate al 31 dicembre 2023

Esercizio 2023
Denominazione Interessi attivi e
proventi assimilati
oneri assimilati Interessi passivi e Commissioni attive Commissioni
passive
Dividendi e
proventi simili
(Rettifiche)/Riprese
di valore nette per
deterioramento
Spese
amministrative
Altri
(oneri)/proventi di
gestione
Poste Italiane SpA 13 (233) (4.887)
Controllate dirette
BancoPosta Fondi SpA SGR
Poste Vita SpA
PostePay SpA
(24)
(43)
છેદ
600
252
(13)
(184)
2
Controllate indirette
Poste Assicura SpA
Poste Insurance Broker
રેદ
1
Collegate
Financit SpA 30
Correlate esterne
Ministero Economia e Finanze
Gruppo Cassa Depositi e Prestiti
Gruppo Monte dei Paschi
Altre correlate esterne
441
73
3
(7) 61
1.740
(3)
Totale 530 (307) 2.836 (197) I (4.890) 2

PARTE I – ACCORDI DI PAGAMENTO BASATI SU PROPRI STRUMENTI PATRIMONIALI

Informazioni di natura qualitativa

  1. Descrizione degli accordi di pagamento basati su propri strumenti patrimoniali

SISTEMA DI INCENTIVAZIONE A LUNGO TERMINE: PIANO DI PERFORMANCE SHARE

A partire dall'esercizio 2019, l'Assemblea degli azionisti di Poste Italiane SpA ha approvato il Documento Informativo redatto ai sensi dell'art 84-bis del Regolamento Emittenti sui Piani di incentivazione basati su strumenti finanziari, rispettivamente i Piani ILT di Performance Share primo ciclo 2019-2021 e secondo ciclo 2020-2022; Piano ILT Performance Share 2021-2023, Piano ILT Performance Share 2022-2024, Piano ILT Performance Share 2023-2025, Piano ILT Performance Share 2024-2026.

Tali sistemi d'incentivazione, costruiti in linea con le prassi di mercato, hanno l'obiettivo di rafforzare il collegamento della componente variabile della remunerazione alla strategia di medio-lungo termine del Gruppo, in linea con il budget e gli obiettivi del Piano Strategico, su un orizzonte temporale pluriennale.

Descrizione dei Piani

I Piani ILT Performance Share, come descritto nei relativi Documenti Informativi, prevedono l'attribuzione di Diritti a ricevere Azioni ordinarie di Poste Italiane. Il numero dei Diritti che verranno attribuiti ai Beneficiari è subordinato al raggiungimento di Obiettivi di Performance nell'arco di un periodo triennale, previa verifica della sussistenza della Condizione Cancello e Condizione di Accesso. Le principali caratteristiche dei Piani sono di seguito evidenziate.

Destinatari

I destinatari del piano sono alcune risorse del Patrimonio destinato BancoPosta.

Condizioni dei Piani

Gli Obiettivi di Performance, comuni a tutti i Beneficiari, a cui è condizionata la maturazione dei Diritti e, pertanto, l'attribuzione delle Azioni, per il primo ciclo di assegnazione sono di seguito evidenziati:

  • un indicatore di redditività individuato nell'EBIT cumulato triennale di Gruppo utilizzato per riconoscere la continuità e sostenibilità dei risultati di redditività nel lungo termine;
  • il raggiungimento di un indicatore di creazione di valore per gli azionisti, individuato nel "Total Shareholder Return relativo", utilizzato per identificare la performance relativa alla generazione di valore per gli azionisti di Poste Italiane rispetto all'indice FTSE MIB477 .

Per i piani ILT Performance Share 2021-2023, 2022-2024, 2023-2025 e 2024-2026 ai due obiettivi sopra indicati si aggiungono per la componente ESG i seguenti KPI:

• Piano ILT Performance Share 2021-2023: finanza sostenibile, obiettivo collegato all'inserimento di una componente ESG nei prodotti d'investimento Poste Vita entro il 2023. In particolare, l'indicatore viene calcolato rapportando il numero di prodotti offerti con componenti ESG rispetto al numero totale di prodotti offerti;

477 L'obiettivo legato al "Total Shareholder Return relativo" ("rTSR") prevede un correttivo di "negative threshold": qualora il TSR di Poste Italiane risultasse negativo, ancorché con performance superiore al TSR dell'indice, si provvederà a ridurre la maturazione (collegata al rTSR) alla soglia minima del 50%.

  • Piano ILT Performance Share 2022-2024: equa rappresentanza di genere nei piani di successione, obiettivo collegato al rafforzamento della presenza femminile nei piani di successione manageriale, funzionale a incrementare la presenza delle donne nelle posizioni a maggiore responsabilità del Gruppo Poste Italiane. In particolare, l'indicatore viene calcolato rapportando il numero di candidature alla successione occupate da donne rispetto al numero di candidature complessivo.
  • Piano ILT Performance Share 2023-2025: Transizione Green, obiettivo collegato alla riduzione delle emissioni di tCO2; tale obiettivo è volto a misurare la riduzione delle emissioni totali di Gruppo (tCO2e) nell'orizzonte temporale 2023- 2025. Valore al territorio, obiettivo che prende in considerazione l'avanzamento della realizzazione dei cantieri legati al «Progetto Polis». In particolare, l'indicatore viene calcolato rapportando il numero di interventi avviati rispetto al totale degli interventi materialmente realizzabili.
  • Piano ILT Performance Share 2024-2026: Transizione Green, obiettivo che misura la riduzione delle emissioni GHG dirette del Gruppo (Scope 1) derivanti dalle strutture immobiliari (tCO2e). Valorizzazione delle persone, tale obiettivo prevede un focus sullo sviluppo delle competenze attraverso l'erogazione delle ore di formazione.

Infine, per il piano ILT Performance Share 2024-2026 è previsto un ulteriore indicatore di creazione di valore per gli azionisti oltre il "Total Shareholder Return relativo", individuato nel "Shareholder Remuneration" che tiene in considerazione la remunerazione degli azionisti sotto forma di dividendi corrisposti e possibili riacquisti di azioni proprie finalizzati alla remunerazione degli azionisti stessi.

La maturazione dei Diritti e, pertanto, l'attribuzione delle Azioni, è condizionata al raggiungimento della Condizione Cancello che garantisce la sostenibilità del Piano a livello di Gruppo. La Condizione Cancello è rappresentata dal raggiungimento di una determinata soglia di EBIT cumulato triennale di Gruppo al termine di ciascun Periodo di Performance. La maturazione dei Diritti è subordinata altresì alla sussistenza di Condizioni di Accesso che certifichino la presenza di solidità patrimoniale e di liquidità del Patrimonio BancoPosta stesso come segue:

  • Parametro di adeguatezza patrimoniale, (CET 1) di fine periodo;
  • Parametro di liquidità a breve termine, (LCR) di fine periodo;
  • Parametro di redditività corretta per il rischio, (RORAC) di fine periodo.

Le Azioni verranno attribuite al termine del Periodo di Performance, secondo i seguenti schemi:

  • per i piani ILT Performance Share 2019-2021 e 2020-2022, per il 40% up-front e per il restante 60% in due pari quote, differite rispettivamente di 2 e 4 anni a decorrere dal termine del Periodo di Performance. È prevista, inoltre l'applicazione di un ulteriore Periodo di Retention della durata di un anno, da applicarsi sia in relazione alla quota attribuita up-front, sia in relazione alle quote attribuite in via differita;
  • per i piani ILT Performance Share 2021-2023, 2022-2024, 2023-2025 e 2024-2026 è prevista la seguente modalità di erogazione: 40% up-front e per il restante 60% in cinque quote annuali differite su un arco temporale quinquennale (le prime tre pari al 10% dei diritti complessivamente maturati e le successive due pari al 15% dei diritti complessivamente maturati). È prevista, inoltre, l'applicazione di un ulteriore Periodo di Retention della durata di un anno, da applicarsi sia in relazione alla quota attribuita up-front, sia in relazione alle quote attribuite in via differita.

L'attribuzione delle quote di Azioni differite avverrà a seguito della verifica della sussistenza dei livelli di patrimonializzazione, liquidità a breve termine e di redditività corretta per il rischio del Patrimonio BancoPosta. Per maggiori dettagli sui meccanismi di funzionamento dei piani di incentivazione si rimanda al Documento Informativo e/o alla Relazione sulla politica in materia di remunerazione, tempo per tempo vigenti, approvati dall'Assemblea degli azionisti.

SISTEMA DI INCENTIVAZIONE A LUNGO TERMINE: PIANO DI ILT DELIVER 2022

Alla luce degli aggiornamenti normativi intervenuti e nell'ottica di mantenere un costante allineamento tra gli interessi del management e quelli degli azionisti, nel corso del 2023, l'Assemblea degli azionisti dell'8 maggio 2023 ha deliberato la corresponsione di una quota pari al 55% del premio maturato per i Beneficiari ILT Deliver MRTs BP alla data di conclusione del Periodo di Performance (31 dicembre 2022) in Diritti a ricevere Azioni ordinarie di Poste Italiane, sottoposti a Periodi di Retention.

Trattandosi di una Conversione, non è prevista alcuna nuova assegnazione rispetto a quanto definito dagli obiettivi del piano assegnato nel 2018 e basati su un orizzonte temporale quinquennale (2018-2022).

La maturazione dei Diritti e, pertanto, l'attribuzione delle Azioni, è condizionata al raggiungimento della Condizione Cancello che garantisce la sostenibilità del Piano a livello di Gruppo. La Condizione Cancello è rappresentata dal raggiungimento di una determinata soglia di EBIT cumulato quinquennale di Gruppo al termine del Periodo di Performance (31 dicembre 2022). Inoltre, la consegna delle Azioni è subordinata altresì alla sussistenza di Condizioni di Accesso, che certifichino la presenza di solidità patrimoniale, di liquidità e redditività corretta per il rischio del Patrimonio BancoPosta stesso come segue:

  • Parametro di adeguatezza patrimoniale, (CET 1) di fine periodo;
  • Parametro di liquidità a breve termine, (LCR) di fine periodo;
  • Parametro di redditività corretta per il rischio, (RORAC) di fine periodo.

La Conversione ha previsto la corresponsione del 45% del Premio maturato up-front in forma monetaria nel 2023, a fronte del 75% originariamente previsto. Il restante 55%, originariamente previsto in forma monetaria, è corrisposto in Diritti a ricevere Azioni soggetto a Periodi di Retention di 1 e 2 anni.

La consegna delle Azioni al termine di ciascun Periodo di Retention avverrà a condizione che sia verificata la sussistenza del livello risk tolerance di condizioni collegate – in aggiunta all'adeguatezza patrimoniale e alla liquidità, originariamente previste – anche alla redditività corretta per il rischio con riferimento al Patrimonio BancoPosta, nonché l'inclusione di Poste Italiane in almeno due indici di sostenibilità riconosciuti a livello internazionale.

Per maggiori dettagli sui meccanismi di funzionamento dei piani di incentivazione si rimanda al Documento Informativo e/o alla Relazione sulla politica in materia di remunerazione, tempo per tempo vigenti, approvati dall'Assemblea degli azionisti. Modalità di valutazione del Fair Value ed effetti economici

Per le valutazioni dei piani in commento ci si è basati principalmente sulle conclusioni raggiunte da attuari esterni al Gruppo. Il fair value unitario di ciascun Diritto alla data di valutazione è pari al valore nominale dello stesso alla data di assegnazione (determinato sulla base dei prezzi di borsa), scontato per il tasso di dividendo atteso e per il tasso di interesse privo di rischio e aggiornato considerando la migliore stima delle condizioni di servizio (service conditions) e di performance (non market based performance conditions).

SISTEMI DI INCENTIVAZIONE A BREVE TERMINE: MBO

La Banca d'Italia, il 27 maggio 2014, ha emanato le Disposizioni di Vigilanza per BancoPosta (Parte IV, Cap. I, "BancoPosta" inserita nella Circolare n. 285 del 17 Dicembre 2013 "Disposizioni di Vigilanza prudenziale per le banche") che, tenuto conto delle peculiarità normative e operative dell'attività di BancoPosta, hanno reso applicabile al BancoPosta la disciplina prudenziale delle banche, tra cui, la normativa in materia di politiche di remunerazione e incentivazione (Parte

Prima, Titolo IV, Capitolo 2 "Politiche e prassi di remunerazione e incentivazione" della Circolare n. 285 sopra richiamata). Tali disposizioni prevedono che parte dei premi erogati ai "Risk Takers" del Patrimonio BancoPosta venga attribuita mediante l'assegnazione di strumenti finanziari, in un orizzonte temporale pluriennale.

Con riferimento ai sistemi di incentivazione manageriale del Patrimonio BancoPosta MBO per l'esercizio 2018, ove l'incentivo risulti superiore ad una soglia di materialità, il sistema di incentivazione manageriale MBO prevede l'assegnazione del 50% dell'incentivo sotto forma di Phantom Stock, ovvero unità rappresentative del valore dell'azione di Poste Italiane SpA, e l'applicazione di meccanismi di differimento:

  • per il 60% dell'incentivo su 5 anni pro-rata, per il personale più rilevante che beneficia sia del sistema di incentivazione a breve termine sia del Piano di incentivazione a lungo termine "Piano ILT Phantom Stock";
  • per il 40% su 3 anni pro-rata, per il restante personale più rilevante.

Nel corso del 2024 si è concluso il pagamento dell'ultima tranche del piano in commento con un esborso complessivo di circa 94 migliaia di euro.

I più recenti sistemi di incentivazione manageriale a breve termine (MBO 2019, MBO 2020, MBO 2021, MBO 2022, MBO 2023 e MBO 2024) prevedono, qualora l'incentivo sia risultato superiore ad una soglia di materialità, l'erogazione di una quota parte del Premio maturato sotto forma di Azioni di Poste Italiane SpA e l'applicazione di meccanismi di differimento tra il 40% e il 60% dell'incentivo su un orizzonte temporale di 3/5 anni pro-rata in base alla categoria di appartenenza del beneficiario.

Per maggiori dettagli sui meccanismi di funzionamento dei piani di incentivazione si rimanda al Documento Informativo e/o alla Relazione sulla politica in materia di remunerazione, tempo per tempo vigenti, approvati dall'Assemblea degli azionisti.

I Diritti a ricevere Azioni (MBO 2019, MBO 2020, MBO 2021, MBO 2022, MBO 2023 e MBO 2024) è subordinata alla sussistenza di una Condizione Cancello (Redditività di Gruppo EBIT gestionale) e di Condizioni di Accesso come segue:

  • Parametro di adeguatezza patrimoniale, (CET 1) livello soglia approvato nel Risk Appetite Framework (RAF);
  • Parametro di liquidità a breve termine, identificato nel LCR livello soglia approvato nel Risk Appetite Framework (RAF).
  • Redditività corretta per il rischio (RORAC) livello soglia approvato nel Risk Appetite Framework (RAF) per l'MBO 2023 e per l'MBO 2024.

Le quote attribuite sotto forma di Azioni sono soggette ad un Periodo di Retention sia per la quota up-front sia per le quote differite.

L'erogazione della parte differita avverrà ogni anno a condizione che vengano rispettati i requisiti di patrimonializzazione e di liquidità del Patrimonio BancoPosta e redditività corretta per il rischio (quest'ultima ove prevista tra le condizioni di accesso). Gli effetti economici e patrimoniali sono contabilizzati nel periodo di maturazione degli strumenti.

Modalità di valutazione del Fair Value ed effetti economici

Per le valutazioni dei piani in commento ci si è basati principalmente sulle conclusioni raggiunte da attuari esterni al Gruppo.

Informazioni di natura quantitativa

Si riportano di seguito gli effetti economici del Sistema di Incentivazione al 31 dicembre 2024 per BancoPosta:

Numero
Beneficiari
Unità ( Diritti a ricevere azioni) Fair Value
alla data di assegnazione
Costo
Esercizio
Riserva
IFRS 2 /
Passività
(milioni di euro)
Pagamenti /
Controvalore consegna
azioni proprie
Piani di incentivazione Numero
Unità
Di cui sottoposte a
periodo di retention
Beneficiari BP
Data di assegnazione Fair Value
Deliver 3 anni 13 8.044 29-mag-18 €9,19 0.00 1 (0,09)
ILT Perfomance Share 19-21 9 33.200 16.837 07-ott-19 €7.01 0,00 0.23 1
ILT Perfomance Share 20-22 10 26.331 12-nov-20 € 4.89 - € 5.41 0.00 0.13 (0,07)
ILT Perfomance Share 21-23 10 82.953 33.414 28-mag-21 € 8,27 - € 9,07 0,09 0,66 (0,01)
ILT Perfomance Share 22-24 12 62.540 27-mag-22 €4.65 0,10 0.29 1
ILT Perfomance Share 23-25 14 95.344 1 08-mag-23 €4.47 0,14 0.28 1
ILT Perfomance Share 24-26 13 111.756 l 31-mag-24 €6.91 0,26 0.26 1
Totale 0,59 1.85 (0,16)
(milioni di euro)
Numero Beneficiari Unità (Diritti a ricevere azioni) Fair Value
alla data di assegnazione
Costo
Esercizio
Riserva
IFRS 2 / Passività
Pagamenti /
Controvalore
consegna azioni
proprie
Piani di incentivazione Numero
Unità
Di cui sottoposte
a periodo di
retention
Beneficiari BP
Data di
assegnazione
Fair Value
MBO 2018 8 8.764 - 19-mar-19 €10,21 0,00 l (0,09)
MBO 2019 4 1.204 1.204 5-mar-20 € 7,52 - € 7,63 0,00 0,01 (0,01)
MBO 2020 5 1.978 1.160 24-mar-21 € 8,36 - € 8,83 0,00 0,02 (0,02)
MBO 2021 12 12.548 7.524 22-mar-22 € 8,25 - € 8,77 0,00 0,11 (0,07)
MBO 2022 11 29.141 10.602 28-mar-23 € 7,70 - € 8,31 0,00 0,23 (0,22)
MBO 2023 10 56.991 27.493 19-mar-24 € 7,92 - € 8,45 (0,00) 0,47 1
MBO 2024* 14 1 1 31-mag-24 € 11,38 - € 12,23 0,80 0,80 l
Totale 0,80 1.63 (0,41)

(*) MBO 2024 stimato sulla base delle migliori informazioni disponibili, in attesa dell'effettiva consuntivazione del sistema, allo scopo di rilevare il costo del servizio ricevuto.

PARTE L – INFORMATIVA DI SETTORE

I flussi economici generati dall'operatività del Patrimonio BancoPosta e le performance relative sono riflessi in un modello di reportistica interna, fornita periodicamente al vertice aziendale, che non prevede la distinzione degli stessi in differenti settori. I risultati del Patrimonio BancoPosta sono pertanto valutati dal vertice aziendale come rivenienti da un unico settore di business.

Inoltre, come previsto dall'IFRS 8.4, qualora il fascicolo di bilancio contenga, oltre al bilancio separato della controllante, anche il bilancio consolidato, l'informativa di settore deve essere presentata solo con riferimento al bilancio consolidato.

PARTE M – INFORMATIVA SUL LEASING

Durante il periodo di riferimento il Patrimonio BancoPosta non ha realizzato operazioni rientranti nel dettato dell'IFRS 16 inerenti al Leasing.

B ATTESTAZIONI

emorket dir storage CERTIFIED

Attestazione del Bilancio consolidato del Gruppo Poste Italiane al 31 dicembre 2024 ai sensi dell'art. 154-bis, comma 5, del D. Lgs. 58/1998 e dell'art. 81-ter del Regolamento CONSOB 14 maggio 1999, n.11971

  1. I sottoscriti Matteo Del Fante, in qualità di Amministratore Delegato, e Alessandro Del Gobbo, in qualità di Dirigente Preposto alla redazione dei documenti contabili societari di Poste Italiane S.p.A., attestano, tenuto anche conto di quanto previsto dall'art. 154-bis, commi 3 e 4, del decreto legislativo 24 febbraio 1998, n. 58:

  2. l'adeguatezza, in relazione alle caratteristiche del Gruppo Poste Italiane e

  3. l'effettiva applicazione delle procedure amministrative e contabili per la formazione del Bilancio consolidato del Gruppo Poste Italiane nel corso del periodo compreso tra il 1º gennaio 2024 e il 31 dicembre 2024.

  4. Al riguardo, si rappresenta che:

  5. l'adeguatezza delle procedure amministrative e contabili per la formazione del Bilancio consolidato del Gruppo Poste Italiane è stata verficata mediante la valutazione del sistema di controllo interno sull'informativa finanziaria. Tale valutazione è stata effettuata prendendo a riferi stabiliti nel modello Internal Control - Integrated Framework emesso dal Committee of Sponsoring Organizations of the Treadway Commission (COSO);

  6. dalla valutazione del sistema di controllo interno sull'informativa non sono emersi aspatti di rilievo.

  7. Si attesta, inoltre, che:

3.1 il Bilancio consolidato del Gruppo Poste Italiane al 31 dicembre 2024.

  • è redatto in conformità ai principi contabili internazionali nella Comunità europea ai sensi al del regolamento (CE) n. 1606/2002 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 19 luglio 2002;
  • b) corrisponde alle risultanze dei libri e delle scritture contabili;
  • C) è idoneo a fornire una rappresentazione ventiera e corretta della situazione patrimoniale, economica e finanziaria dell'emittente e dell'insieme delle imprese incluse nel consolidamento.

3.2 La relazione sulla gestione comprende un'analisi attendibile dell'andamento e del risultato della gestione, nonché della situazione dell'insieme delle imprese incluse nel consolidamento, unitamente alla descrizione dei principali rischi e incertezze cui sono esposti.

Roma, 26 marzo 2025

L'Amministratore Delegato

Il Dirigente Preposto alla redazione dei documenti contabili societari

Alessandro Del Gobbo

emarket dir storage CERTIFIED

Attestazione del Bilancio di esercizio al 31 dicembre 2024 ai sensi dell'art. 154-bis, comma 5, del D. Lgs. 58/1998 e dell'art. 81-ter del Regolamento CONSOB 14 maggio 1999, n. 11971

  1. I sottoscriti Matteo Del Fante, in qualità di Amministratore Del Gobbo, in qualità di Dirigente Preposto alla redazione dei documenti contabili societari di Poste Italiano, tenuto anche conto di quanto previsto dall'art. 154-bis, commi 3 e 4, del decreto legislativo 24 febbraio 1998, n. 58:

  2. · l'adeguatezza, in relazione alle caratteristiche dell'impresa e

  3. l'effettiva applicazione delle procedure amministrative e contabili per la formazione del Bilancio di esercizio nel corso del periodo compreso tra il 1º gennaio 2024 e il 31 dicembre 2024.

  4. Al riguardo, si rappresenta che:

  5. l'adeguatezza delle procedure amministrative e contabili per la formazione del Bilancio di Poste Italiane S.p.A. è stata ven'icata mediante la valutazione del sistema di controllo interno sull'informativa finanziaria. Tale valutazione è stata effettuata prendendo a riferimento i criteri stabiliti nel modello Internal Control - Integrated Framework emesso dal Committee of Sponsoring Organizations of the Treadway Commission (COSO);

  6. dalla valutazione del sistema di controllo interno sull'informativa non sono emersi aspetti di illievo.

  7. Si attesta, inoltre, che:

  8. 3.1 il Bilancio di esercizio al 31 dicembre 2024:

    • è redatto in conformità ai principi contabili internazionali riconosciuti nella Comunità europea ai sensi a) del regolamento (CE) n. 1606/2002 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 19 luglio 2002;
    • b) corrisponde alle risultanze dei libri e delle scritture contabili;
    • è idoneo a fornire una rappresentazione veritiera e corretta della situazione patrimoniale, economica e finanziaria c) dell'emittente.

3.2 La relazione sulla gestione comprende un'analisi attendibile dell'andamento e del risultato della gestione, nonché della situazione dell'emittente, unitamente alla descrizione dei principali rischi e incertezze.

Roma, 26 marzo 2025

L'Amministratore Delegato

Il Dirigente Preposto alla redazione dei documenti contabili societari

Alessandro Del Gobb

emarket CERTIFIED

Attestazione della rendicontazione di sostenibilità ai sensi dell'art. 81-ter, comma 1, del Regolamento Consob n. 11971 del 14 maggio 1999 e successive modifiche e integrazioni

I sottoscritti Matteo Del Fante, in qualità di Amministratore Delegato di Poste Italiane S.p.A., ed Andreana Esposito, in qualità di Dirigente Preposto alla Rendicontazione di Sostenibilità di Poste Italiane S.p.A., attestano, ai sensi dell'art. 154-bis, comma 5-ter, del decreto legislativo 24 febbraio 1998, n. 58, che la rendicontazione di sostenibilità inclusa nella relazione sulla gestione è stata redatta:

a) conformente agli standard di rendicontazione applicati ai sensi della direttiva 2013/34/UE del Parlamento europeo e del Consiglio, del 26 giugno 2013, e del decreto legislativo 6 settembre 2024, n. 125;

b) con le specifiche adottate a norma dell'articolo 8, paragrafo 4, del regolamento (UE) 2020/852 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 18 giugno 2020.

Roma, 26 marzo 2025

L'Amministratore Delegato Matteo Del Fante

Il Dirigente Preposto alla Rendicontazione di Sostenibilità

Andreana Esposito

1

emarket

CERTIFIED

RELAZIONE DEL COLLEGIO SINDACALE DI POSTE ITALIANE S.P.A. AGLI AZIONISTI ai sensi dell'art. 153 del D. Lgs. n. 58/1998

Signori Azionisti,

nel corso dell'esercizio chiuso al 31 dicembre 2024 il Collegio Sindacale di Poste Italiane S.p.A. (d'ora innanzi anche "la Società", "Poste" o "Capogruppo") ha svolto i propri compiti istituzionali nel rispetto del Codice Civile e del D. Lgs. n. 39/2010 ss.mm.ii., del D. Lgs. n. 58/1998 ("Testo Unico della Finanza o TUF"), nonché ai sensi del D.P.R. n. 144/2001 "Regolamento recante norme sui servizi di bancoposta" e delle disposizioni applicate a BancoPosta dalle competenti Autorità. Nello svolgimento dei propri compiti istituzionali, il Collegio Sindacale ha, inoltre, tenuto conto delle indicazioni contenute nel Codice di Corporate Governance delle Società quotate, cui la Società ha formalmente aderito con delibera del Consiglio di Amministrazione ("CdA") del 17 dicembre 2020. L'attività di vigilanza prevista dalla legge è stata altresì condotta secondo le Norme di comportamento del Collegio Sindacale di Società quotate elaborate dal Consiglio Nazionale dei Dottori Commercialisti e degli Esperti Contabili alla data dell'aprile 2018 ("Norme di Comportamento"), la cui ultima versione è stata pubblicata il 27 dicembre 2024.

Nomina e attività del Collegio Sindacale

Lo scrivente Collegio Sindacale è stato nominato dall'Assemblea degli azionisti della Società in data 27 maggio 2022 ed è composto da Mauro Lonardo, Presidente, e dai Sindaci effettivi Serena Gatteschi e Gianluigi Fiorendi.

Considerata l'applicabilità alla Società del Regolamento in materia di requisiti e criteri di idoneità allo svolgimento dell'incarico di esponenti aziendali delle banche e degli intermediari finanziari, di cui al Decreto del Ministero dell'Economia e delle Finanze del 23 novembre 2020, n. 169 ("DM 169/2020"), il Collegio Sindacale anche nell'anno 2024 ha continuato a verificare l'idoneità dei Sindaci effettivi e supplenti,

Anche nel corso dell'anno 2024 l'economia mondiale ha continuato a risentire delle tensioni geopolitiche e dei conflitti in essere. In proposito, il Collegio ha constatato che l'ambito di operatività del Gruppo Poste Italiane (anche "Gruppo") è principalmente domestico e che lo stesso intrattiene limitati rapporti commerciali con i Paesi coinvolti nei conflitti in atto.

Nel corso dell'anno 2024 il Collegio è stato informato della prospettata operazione di Offerta Pubblica di Vendita di un pacchetto azionario di Poste Italiane S.p.A. detenuto dall'azionista Ministero dell'Economia e delle Finanze ("MEF"). Nello specifico, con l'approvazione dello Schema di DPCM nel mese di aprile 2024, il Governo ha espresso l'intenzione di alienare una quota di partecipazione detenuta in Poste Italiane S.p.A. «attraverso il ricorso singolo e/o congiunto ad un'offerta pubblica di vendita rivolta al pubblico dei risparmiatori in Italia, inclusi i dipendenti del Gruppo Poste Italiane, e/o a investitori istituzionali italiani e internazionali, nonché attraverso collocamento sul mercato, anche mediante modalità di vendita accelerate o attraverso vendita in blocchi» (di seguito "Offerta Pubblica di Vendita" o "OPV"). Poste Italiane, conformente a quanto disciplinato dal TUF e dalle norme comunitarie in materia, ha quindi avviato la predisposizione di un prospetto informativo ai fini dell'Offerta Pubblica. Tale operazione è stata poi più volte sospesa in attesa delle determinazioni finali da parte del Governo. Per quanto attiene al conferimento degli incarichi aggiuntivi alla Società di revisione connessi all'OPV si rimanda al successivo § 8. e 9. Attività di vigilanza sull'indipendenza della Società di revisione. Indicazione dell'eventuale conferimento di ulteriori incarichi alla Società di revisione o a soggetti legati alla società di revisione da rapporti continuativi e relativi costi.

Con riferimento agli eventi successivi alla chiusura dell'esercizio 2024, il Collegio Sindacale ha proseguito la propria attività di vigilanza anche nei primi mesi dell'anno 2025 sui fatti intervenuti, confrontandosi costantemente con le funzioni aziendali e con il Revisore legale al fine di valutarne la rilevanza. In questo periodo sono state deliberate alcune operazioni di particolare rilevanza per la Società, illustrate nella presente Relazione a pag. 6 e ss., che hanno riguardato (i) la deliberazione del CdA di Poste Italiane di aderire all'Offerta Pubblica di Acquisto lanciata da Banco BPM Vita S.p.A. sulle azioni ordinarie di Anima Holding, (ii) la costituzione della società Patrimonio Italia Logistica - SICAF S.p.A. in gestione esterna - partecipata da Poste

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Italiane S.p.A. e Dea Capital Real Estate Sgr S.p.A., con quote iniziali rispettivamente del 90% e del 10% - nella quale Poste Italiane apporterà tutti i più grandi siti della rete primaria e gran parte della rete intermedia, (iii) la cessione dell'intera partecipazione detenuta da Poste Italiane in Nexi S.p.A. - pari al 3,78% circa del capitale sociale - a favore di Cassa depositi e prestiti S.p.A. ("CdP") e la contestuale cessione a Poste Italiane della partecipazione detenuta da CdP in Telecom Italia S.p.A. ("TIM") pari al 9,81% delle azioni ordinarie e (iv) successivamente, in data 26 marzo 2025 il CdA di Poste Italiane ha deliberato l'acquisizione da Vivendi SE di azioni ordinarie corrispondenti al 15,00% del totale delle azioni ordinarie e al 10,77% del capitale sociale di TIM

Quanto sopra premesso, si forniscono di seguito le informazioni di cui alle disposizioni contenute nella Comunicazione Consob DEM 1025564/2001, secondo la numerazione prevista dalla stessa, così come modificata e integrata con comunicazione n. DEM/3021582 del 4 aprile 2003, e successivamente con comunicazione n. DEM/6031329 del 7 aprile 2006.

A) Vigilanza circa l'osservanza della legge e dello statuto, il rispetto dei princìpi di corretta amministrativo e contabile adottato dalla Società, nonché ex D. Lgs. n. 39/2010 e successive modifiche e integrazioni.

  1. Operazioni di maggior rilievo economico, finanziario e patrimoniale e loro conformità alla legge e all'atto costitutivo.

Il Collegio Sindacale ha vigilato sull'osservanza della Legge e dello statuto sociale, ricevendo dagli Amministratori in sede consiliare, nonché dalle funzioni preposte, periodiche informazioni sul generale andamento della gestione, sulla sua prevedibile evoluzione e sulle operazioni di maggior rilievo economico, finanziario e patrimoniale deliberate e attuate nell'esercizio, effettuate dalla Società e dalle Società del Gruppo, verificando anche che queste ultime venissero realizzate secondo un processo ispirato a principi di corretta amministrazione.

Sulla base delle informazioni rese disponibili, il Collegio è giunto a ritenere che tali operazioni siano da considerarsi conformi alla legge, allo statuto sociale, ai

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dell'approvazione del documento di offerta da parte di Consob, ha avuto inizio il periodo di adesione con durata dal 17 marzo 2025 al 4 aprile 2025;

  • · in data 14 febbraio 2025 è stata costituita la società Patrimonio Italia Logistica -SICAF S.p.A. in gestione esterna - partecipata da Poste Italiane S.p.A. e Dea Capital Real Estate Sgr S.p.A., con quote iniziali rispettivamente del 90% e del 10% - nella quale Poste Italiane apporterà tutti i più grandi siti della rete primaria e gran parte della rete intermedia per una superficie complessiva di circa 640.000 mq. L'operazione coinvolgerà inoltre più operatori specializzati nello sviluppo immobiliare in ambito logistico in grado di apportare risorse finanziarie e knowhow specialistico e accelerare così il processo di rinnovamento dei siti;
  • · in data 15 febbraio 2025 il CdA di Poste Italiane ha deliberato la cessione dell'intera partecipazione detenuta da Poste Italiane in Nexi S.p.A. ("Nexi") - pari al 3,78% circa del capitale sociale - a favore di CdP e contestualmente il CdA ha deliberato 1'operazione di acquisizione del 9,81% delle azioni ordinarie di TIM detenute da CdP. Il corrispettivo per l'acquisto delle azioni di Tim è stato riconosciuto (i) in parte mediante i proventi derivanti dal trasferimento da Poste Italiane a CdP della partecipazione in Nexi e (ii) in parte mediante cassa disponibile. Successivamente in data 26 marzo 2025 il CdA di Poste Italiane ha deliberato l'acquisizione da Vivendi SE di azioni ordinarie corrispondenti al 15,00% del totale delle azioni ordinarie e al 10,77% del capitale sociale di TIM. Al suo perfezionamento, atteso entro il primo semestre del 2025, Poste Italiane - già azionista con il 9,81% delle azioni ordinarie acquisito da CdP - arriverà a detenere in TIM una partecipazione complessivamente pari al 24,81% delle azioni ordinarie e al 17,81% del capitale sociale, divenendone il maggiore azionista.

Il Collegio ha vigilato affinché le adunanze si svolgessero nel rispetto delle norme statutarie, legislative e regolamentari che ne disciplinano il funzionamento; dalle informazioni rese nel corso dei CdA non risulta che gli Amministratori abbiano posto in essere operazioni in potenziale conflitto di interesse con la Società.

  1. e 3. Operazioni atipiche e inusuali, comprese quelle infragruppo o con parti correlate e soggetti collegati.

In proposito il Collegio precisa che:

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perimetro di riferimento (la cd. Large Portion): Poste Italiane, Poste Vita, Poste Assicura, SDA Express Courier, PostePay, BancoPosta Fondi SGR, Postel, Nexive, LIS Holding e LIS Pay.

La Relazione del Dirigente Preposto evidenzia il consolidamento delle verifiche eseguite in modo sistematico e continuativo (interventi di audit e processo di self assessment) e la progressiva estensione del perimetro di analisi hanno contribuito a mantenere elevato il presidio da parte del Dirigente Preposto sui processi rilevanti ai fini dell'informativa finanziaria. Nell'esercizio 2024 si sono continuate a registrare un numero residuale di eccezioni che confermano il raggiungimento di un consolidato livello di maturità del sistema di controllo interno.

Tutte le fasi del processo di attestazione (Identificazione del perimetro, Risk and Control assessment, Valutazione dei controlli, Carenze e Piani di Remediation) sono interamente supportate dalla Piattaforma informatica di Gruppo GRC-Archer, per favorire il coordinamento e l'integrazione tra le attività del Dirigente Preposto e quelle degli altri Compliance Specialist.

Inoltre, le verifiche condotte dal Dirigente Preposto in ordine al rispetto delle previsioni del Codice della Crisi d'Impresa e dell'Insolvenza ("Codice della crisi"), hanno confermato l'adeguatezza degli assetti organizzativi, amministrativi e contabili delle Società ai fini della tempestiva rilevazione di possibili segnali di crisi o di insolvenza e di perdita di continuità aziendale. Infatti, in linea con il processo definito da Poste Italiane, ai fini della verifica dell'adeguatezza dell'assetto organizzativo, amministrativo e contabile richiesto dal Codice della crisi, le Società del Gruppo predispongono una specifica informativa al Dirigente Preposto della Capogruppo e ai rispettivi Organi amministrativi e di Controllo e rilasciano delle attestazioni che includono anche il monitoraggio degli indicatori di equilibrio patrimoniale, economico e finanziario, di continuità aziendale, di esposizione debitoria e indicatori specifici di settore.

La valutazione del SCIIF è stata eseguita sulla base delle seguenti attività di verifica: (i) Self Assessment: processo di autocertificazione dei controlli eseguiti dai Control Owner; (ii) Monitoraggio indipendente: verifiche di funzionamento dei controlli chiave eseguite da Controllo Interno; (iii) Company Level Control (CLC): verifiche sulle componenti trasversali del sistema di controllo eseguite da Controllo Interno (iv)

IT General Control: verifiche sull'integrità dei Sistemi Informatici eseguite dalla Funzione DTO, con il supporto di consulenti esterni; (v) Segregation of Duties (SOD): assessment sul livello di segregazione dei sistemi contabili, eseguito dalla funzione che supporta il DP e (vi) Lettere di Attestazione ricevute dal management (Primi livelli di Poste e AD Controllate).

Tra le diverse iniziative progettuali realizzate nel corso del 2024 si segnalano:

  • nell'ambito del progetto di fusione transfrontaliera dei Fondi istituiti presso BPF SGR nominati Fondi Multi Asset ("FMA"), al fine di presidiare il processo di consolidamento dei Reporting Package di tali fondi nel Bilancio consolidato, sono stati formalizzati ruoli, responsabilità e presidi di controllo attraverso la redazione di una procedura 262, sono state eseguite le verifiche previste dalla Linea Guida SCIIF (testing, Self Assessment, etc.) ed è stato chiesto il rilascio di specifica attestazione da parte del management;
  • l'aggiornamento della Linea Guida Gestione del Credito Commerciale cui ha lavorato un Gruppo di lavoro interfunzionale con l'obiettivo di ottimizzare e semplificare i processi di gestione del credito in sofferenza compreso l'affidamento al legale.

Inoltre, nel 2024 sono state avviate le seguenti iniziative evolutive tuttora in corso:

  • il rafforzamento del processo di monitoraggio delle utenze con alti privilegi;
  • la review processo di Separazione Contabile IVA ("SCIVA") per l'ottimizzazione dei benefici economici relativi all'applicazione della Separazione Contabile;
  • l'applicazione del Modello di Controllo 262 sui processi rilevanti della nuova società Poste Logistics;
  • l'attivazione delle sinergie dei modelli di controllo previste dalla Linea Guida Sistema di Controllo Interno sull'Informativa di Sostenibilità ("SCIIS").

In termini di pianificazione delle attività 2025 del Dirigente Preposto, le iniziative progettuali prevedono: (i) la definizione e progressiva implementazione delle modalità di integrazione e coordinamento dei modelli SCIIF e SCIIS; (ii) il monitoraggio dell'avanzamento dei Piani di Azione previsti a seguito delle eccezioni riscontrate dalle attività di valutazione.

Il Collegio Sindacale ha analizzato l'impianto metodologico e il Piano di audit adottato dal Revisore e acquisito le necessarie informazioni in corso d'opera, con una informativa in merito all'approccio di revisione utilizzato per le diverse aree significative di Bilancio, nonché ricevendo aggiornamenti sullo stato di avanzamento dell'incarico di revisione e sui principali aspetti all'attenzione del Revisore.

Il Revisore, periodicamente incontrato anche in ossequio al disposto dell'art. 150, comma 3, del TUF, al fine dello scambio di reciproche informazioni, non ha evidenziato al Collegio Sindacale atti o fatti ritenuti censurabili né irregolarità che abbiano richiesto la formulazione di specifiche segnalazioni ai sensi dell'art. 155, comma 2, del TUF.

Le procedure amministrative e contabili per la formazione del Bilancio individuale e consolidato e di ogni altra comunicazione finanziaria sono state predisposte sotto la responsabilità del Dirigente Preposto che, congiuntamente all'Amministratore Delegato, ne attesta l'adeguatezza in relazione alle caratteristiche di Poste Italiane e l'effettiva applicazione.

Il Collegio Sindacale ha inoltre esaminato le relazioni redatte dal Revisore legale, a cui l'Assemblea degli azionisti di Poste ha conferito l'incarico di revisione del Bilancio di esercizio e consolidato per gli esercizi dal 2020 al 2028.

La Società di revisione ha rilasciato, in data 4 aprile 2025, le Relazioni di revisione redatte ai sensi dell'art. 14 del D. Lgs. n. 39/2010 e dell'art. 10 del Regolamento (UE) n. 537/2014, rispettivamente per il Bilancio di esercizio e per il Bilancio consolidato al 31 dicembre 2024. Il Collegio ha preso atto che il Revisore nelle proprie Relazioni ha confermato che il Bilancio d'esercizio e consolidato forniscono una rappresentazione veritiera e corretta della situazione patrimoniale e finanziaria della Società al 31 dicembre 2024, del risultato economico e dei flussi di cassa per l'esercizio chiuso a tale data e non ha evidenziato rilievi o richiami d'informativa e rimanda alle Relazioni emesse dalla Società di Revisione per quanto riguarda il dettaglio dei giudizi e delle dichiarazioni del Revisore.

Il Collegio ha altresì preso atto che nella Relazione Aggiuntiva predisposta ex art. 11 del Regolamento UE n. 537/2014 il Revisore ha confermato che dalle attività di revisione non sono emerse carenze significative del sistema di controllo interno in relazione al processo di informativa finanziaria.

determinazione del Fondo Rischi per crediti d'imposta Legge n. 77/2020 - costituito per coprire le probabili passività connesse ai procedimenti di sequestro preventivo nonché gli ulteriori rischi residuali sugli impieghi effettuati nei crediti d'imposta sentito anche il Revisore, prendendo anche atto dell'approccio metodologico seguito e tenuto conto dei fatti e delle circostanze note sino alla data di redazione del Bilancio.

La determinazione del suddetto fondo ha necessariamente comportato il ricorso a un significativo grado di giudizio professionale, tenuto conto che residuano ancora situazioni incertezza circa il possibile esito dei procedimenti e delle iniziative in corso dell'Autorità giudiziaria e dell'AdE e delle azioni intraprese dalla Società per vedere tutelati i propri interessi.

Il Collegio Sindacale ha altresì preso atto che la Società, ricevuto il riscontro dall'AdE ha potuto considerare deducibili ai fini IRES gli oneri relativi ai crediti d'imposta rilevati nei bilanci 2022, 2023 e 2024, con la conseguente rilevazione di minori imposte.

Nel corso del 2024 il Collegio Sindacale ha continuato a vigilare sull'assetto amministrativo contabile posto in essere dalla Società per l'adeguamento al principio "IFRS17- Insurance Contracts" - entrato in vigore il 1° gennaio 2023.

Da ultimo il Collegio ha vigilato sull'adeguatezza dell'informativa fornita nella Relazione Finanziaria rispetto alle indicazioni richieste dall'ESMA alle società quotate (Public Statement ESMA 32-193237008-8369 "European common enforcement priorities for 2024 corporate reporting" del 24 ottobre 2024).

Il Collegio, che già a partire dal 2022 aveva seguito il progetto e le principali azioni individuate dalla Società per dar seguito alle previsioni del Codice della Crisi di Impresa e dell'Insolvenza ("Codice della Crisi"), per consolidare e formalizzare, attraverso un percorso di progressiva applicazione, un processo e i flussi informativi previsti dall'attuale modello di gestione dei rischi per la rilevazione di possibili segnali di crisi o di insolvenza e di perdita di continuità aziendale, nel corso del 2024 ha continuato a monitorare il processo avviato, sia nel corso di un incontri con il Dirigente Preposto sia nell'ambito dello scambio informativo con gli Organi di controllo delle principali Società Controllate.

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  1. Attività di vigilanza sul processo di informativa di sostenibilità. Osservazioni e proposte su eventuali rilievi e i richiami d'informativa contenuti nella relazione della Società di revisione

Il Collegio Sindacale - che fino allo scorso esercizio ha vigilato, nell'esercizio della propria funzione, sull'osservanza delle norme che disciplinano la predisposizione e la pubblicazione della Dichiarazione Non finanziaria ("DNF") nell'ambito del Bilancio integrato della Società - già dal mese di ottobre 2023, in vista del recepimento nel nostro ordinamento della Corporate Sustainability Reporting Directive ("CSRD"), ha tenuto un incontro con il Revisore legale per raccogliere le prime riflessioni sulla CSRD

Successivamente ha partecipato ad una sessione di induction sul tema "La Sostenibilità nel Gruppo Poste Italiane" tenutasi nel mese di novembre 2023, cui si sono susseguiti nel corso dell'anno 2024 ulteriori incontri di approfondimento volti ad acquisire informazioni in merito alle attività avviate sia dalla Società che dal Revisore per l'adeguamento alla CSRD. Come noto, il recepimento della Direttiva CSRD in Italia è avvenuto con la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale, in data 10 settembre 2024, del D. Lgs. n. 125/2024 del 6 settembre 2024 ("D. Lgs. n. 125/2024").

Alla luce della normativa introdotta nel nostro ordinamento dal D. Lgs. n. 125/2024 e nel rispetto di quanto previsto dalle Norme di Comportamento del Collegio Sindacale di società quotate elaborate dal CNDCEC e, in particolare, dalla recente Norma Q 3.8 bis introdotta nell'aggiornamento del dicembre 2024, il Collegio Sindacale ha vigilato nel corso dell'anno 2024 e sino ad oggi sull'osservanza delle disposizioni stabilite dall'ordinamento in tema di Rendicontazione di sostenibilità, controllando l'efficacia del Sistema di Controllo Interno e di Gestione dei Rischi nonché l'efficacia della revisione interna.

Nel corso di varie riunioni tenute con la Responsabile della Funzione Sviluppo Sostenibile di Gruppo ("SSG") e da ultimo nella riunione del 4 marzo 2025 con la Responsabile della Funzione Risorse Umane e Organizzazione, il Collegio, tenuto conto della natura e delle dimensioni della società, ha approfondito la conoscenza delle strutture preposte al processo di Rendicontazione di sostenibilità, verificando l'esistenza i) di una adeguata struttura organizzativa preposta alla Rendicontazione di sostenibilità in termini di risorse umane ed economiche e ii) di direttive, procedure e prassi operative adottate dalla Società allo scopo di garantire che la Rendicontazione

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consolidata di sostenibilità fosse tempestiva, completa e attendibile, ciò nella consapevolezza che l'Organo d'amministrazione è responsabile della strutturazione del processo di produzione della Rendicontazione di sostenibilità.

Il Collegio Sindacale ha vigilato sull'adeguatezza del sistema amministrativo contabile anche ai fini della Rendicontazione di sostenibilità e in merito all'implementazione e ricezione di adeguati flussi informativi periodici, sia quantitativi che qualitativi, funzionali alla definizione della Rendicontazione di sostenibilità.

Tenuto conto che la Società ha ritenuto opportuno conferire la nomina di Dirigente Preposto alla redazione della Rendicontazione di sostenibilità a soggetto diverso dal Dirigente Preposto all'informativa di carattere finanziario, il Collegio Sindacale nel mese di dicembre 2024 ha reso il proprio parere propedeutico all'approvazione della "Linea Guida sul Sistema di Controllo Interno sull'Informativa di sostenibilità (Linea Guida SCIIS)" e il parere obbligatorio propedeutico alla nomina del Dirigente Preposto alla redazione della Rendicontazione di sostenibilità. Il CdA di Poste, nel corso dell'adunanza del 12 dicembre 2024, ha quindi approvato la nuova Linea Guida Sistema di Controllo Interno sull'Informativa di Sostenibilità (SCIIS) e nominato il Dirigente Preposto di Sostenibilità, approvandone il relativo Regolamento.

Il Collegio Sindacale, nel corso di varie riunioni, ha acquisito informazioni in ordine alle attività programmate e successivamente svolte per la Rendicontazione di sostenibilità dal Dirigente Preposto di Sostenibilità.

Il Collegio Sindacale ha anche vigilato, nel corso di vari incontri con il Dirigente Preposto di Sostenibilità, sull'osservanza delle disposizioni stabilite dall'ordinamento in tema di rendicontazione societaria di sostenibilità e sul processo di formazione della Rendicontazione di sostenibilità. In particolare, il Collegio ha esaminato nel corso della riunione del 18 febbraio 2025 i criteri per la definizione della Rendicontazione di sostenibilità, la strutturazione della Rendicontazione e ha preso atto che il perimetro della Rendicontazione di sostenibilità, condiviso anche con la Società di revisione, è coinciso con quello del Bilancio finanziario consolidato, comprendendo quindi la Capogruppo e 39 Società Controllate. Inoltre, il Collegio ha verificato che già dal mese di novembre 2024 era stata portata a termine anche l'attività di mappatura della catena del valore, introdotta ex novo dalla CSRD e che nel mese di dicembre 2024 era stata ultimata l'Analisi di doppia rilevanza, i cui esiti ampiamente illustrati al

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Il Collegio ha altresì acquisito dal Revisore la "Relazione della Società di revisione indipendente sull'esame limitato della Rendicontazione consolidata di sostenibilità ai sensi dell'art. 14-bis del D. Lgs. n. 39/2010" emessa in data 4 aprile 2025 prendendo atto che il Revisore ha attestato che, sulla base del lavoro svolto, non sono pervenuti alla sua attenzione elementi che abbiano fatto ritenere che (i) la Rendicontazione consolidata di sostenibilità del Gruppo Poste Italiane relativa all'esercizio chiuso al 31 dicembre 2024 non sia stata redatta, in tutti gli aspetti significativi, in conformità ai principi di rendicontazione adottati dalla Commissione Europea ai sensi della Direttiva (UE) 2013/34/UE (European Sustainability Reporting Standards, nel seguito anche "ESRS") e che (ii) le informazioni contenute nella sezione "8.2 Informazioni Ambientali", paragrafo "8.2.1. Il Regolamento sulla Tassonomia Europea" della Rendicontazione consolidata di sostenibilità non siano state redatte, in tutti gli aspetti significativi, in conformità all'art. 8 del Regolamento (UE) n. 852 del 18 giugno 2020 (nel seguito anche "Regolamento Tassonomia").

Inoltre, nel corso di uno specifico scambio informativo con il Revisore, oltre a rivedere le "questioni significative" emerse dall'esame limitato ("limited assurance engagement") della Rendicontazione consolidata di sostenibilità del Gruppo Poste Italiane relativa all'esercizio chiuso al 31 dicembre 2024, il Collegio ha anche esaminato i principali aspetti rilevanti segnalati dal Revisore per il primo anno di applicazione della CSRD nonché i punti di miglioramento individuati e relativi suggerimenti formulati dal Revisore e rivolti al management.

Il Collegio Sindacale procederà ad informare l'Organo di amministrazione della società dell'esito dell'attività di attestazione della Rendicontazione di sostenibilità e delle eventuali osservazioni formulate, in tempo utile rispetto alla data dell'assemblea.

6. e 7. Indicazioni sulla eventuale presentazione di denunce ex art. 2408 Codice Civile ed esposti

Nel corso dell'esercizio 2024 è pervenuta una sola denuncia ai sensi dell'art. 2408 cod. civ. per fatti ritenuti "censurabili", inviata in data 28 agosto 2024 da una persona fisica, dichiaratasi azionista senza fornire prova del possesso azionario (comunque risultato possessore di 2 azioni sulla base delle ultime evidenze)), che vedeva come destinatari il Collegio Sindacale di Poste Italiane S.p.A. e il Presidente della Consob. Nella citata denuncia l'azionista lamentava che in occasione dell'Assemblea degli

normativo su cui faceva leva la richiesta dell'AGCM all'interno del provvedimento oggetto di esposto. Inoltre, il Collegio ha monitorato che la Società ha già tempestivamente impugnato il provvedimento dell'AGCM dinanzi al TAR del Lazio. Infine, nel corso dell'esercizio e fino alla data odierna il Collegio Sindacale ha ricevuto diverse segnalazioni di disservizi da parte di clienti/terzi, non riconducibili né alle denunce ex art. 2408 cod. civ., né ad esposti, a seguito delle quali ha chiesto alla Società di svolgere i necessari approfondimenti presso le competenti funzioni. In esito agli accertamenti svolti sui fatti oggetto di segnalazione, per la cui gestione e risoluzione la Società si è attivata prontamente, il Collegio non ha ravvisato irregolarità da segnalare all'Assemblea degli Azionisti.

  1. e 9. Attività di vigilanza sull'indipendenza della Società di revisione. Indicazione dell'eventuale conferimento di ulteriori incarichi alla Società di revisione o a soggetti legati alla società di revisione da rapporti continuativi e relativi costi.

Il Collegio Sindacale ha ricevuto la dichiarazione del Revisore legale di verifica annuale dell'indipendenza, redatta ai sensi dell'art. 6, par. 2, lett. a) del Regolamento (UE) n. 537/2014 e ai sensi del paragrafo 17, lett. a) dell'ISA Italia 260, che conferma il rispetto dei principi di etica di cui agli articoli 9 e 9 bis del D. Lgs. n. 39/2010 non riscontrando situazioni che possano compromettere l'indipendenza della Società di revisione nel periodo che va dal 1º gennaio 2024 fino alla data di emissione della dichiarazione (5 aprile 2025).

In allegato alle note del Bilancio di esercizio della Società, nel paragrafo "Compensi alla Società di revisione ai sensi dell'art. 149-duodecies del Regolamento Emittenti CONSOB", è riportato il prospetto dei corrispettivi di competenza dell'esercizio riconosciuti alla Società di revisione Deloitte e alle entità appartenenti alla sua rete. Tenuto conto:

  • V della dichiarazione di indipendenza rilasciata dalla Deloitte ai sensi dell'art. 6, par. 2, lett. a) del Regolamento (UE) n. 537/2014 e del paragrafo 17 dell'ISA Italia 260 e della Relazione di trasparenza prodotta dalla stessa e pubblicata sul proprio sito internet ai sensi dell'art. 13 del citato Regolamento;
  • ✓ degli incarichi conferiti alla stessa e alle società appartenenti alla sua rete da Poste Italiane e dalle Società del Gruppo;
Incarico Società
Proroga delle attività affidate a Deloitte Consulting Deloitte Consulting
nell'ambito del Progetto "Azioni di settore in ambito Sale S.r.l.
Conta Multi Banca"
Procedure concordate di verifica sulla dichiarazione di Sengi Shanghai Deloitte
Express Limited HK 2023/2024 Tax Itd.
Procedure concordate di verifica sulla dichiarazione di Sengi Shanghai Deloitte
Express Guangzhou Limited 2023/2024 Tax Ltd.

Revisione contabile Deloitte & Touche
S.p.A.
2.229
Poste Italiane S.p.A. Servizi di Attestazione Deloitte &
Touche S.p.A.
678
Altri servizi Deloitte & Touche S.p.A. 17

Altri servizi network Deloitte & Touche 38
Società Controllate Revisione contabile Deloitte & Touche
S.p.A.
2.553
Revisione contabile network Deloitte &
Touche
48
Servizi di Attestazione Deloitte &
Touche S.p.A.
839
Altri servizi network Deloitte & Touche 9
Totale 6.411 (di cui 1.417 previsti da leggi o regolamenti)

nuova "Linea Guida Sistema di Controllo Interno sull'Informativa di Sostenibilità ("SCIIS")" redatta da Poste Italiane S.p.A.. Nella precedente Relazione il Collegio aveva già riferito in ordine ai pareri rilasciati in data 27 febbraio 2024, in ordine alla proposta di determinazione contrattuale concernente il trattamento economico e normativo dell'Amministratore Delegato, ai sensi dell'art. 2389, comma 3, codice civile e alla proposta di aggiornamento del compenso da corrispondere ai componenti dei Comitati endoconsiliari, ai sensi dell'art. 2389, comma 3, del codice civile.

11. Indicazioni della frequenza e del numero delle riunioni del CdA, del Comitato Esecutivo e del Collegio Sindacale.

Nel corso dell'esercizio il Collegio Sindacale ha partecipato complessivamente a n. 75 riunioni, incontrandosi 35 volte in sede di Collegio Sindacale (di cui 10 riunioni tenutesi in forma congiunta con il Comitato Controllo e Rischi), con durata media delle riunioni di circa 2 ore e 40 minuti partecipando a tutte le adunanze consiliari e a quelle dei Comitati endoconsiliari; più specificatamente, il Collegio è intervenuto in 11 riunioni del CdA, 10 riunioni del Comitato Controllo e Rischi (svolte congiuntamente al Collegio Sindacale), 8 riunioni del Comitato Sostenibilità, 6 riunioni del Comitato Nomine e Corporate Governance, 9 riunioni del Comitato Parti Correlate e Soggetti Collegati, 5 riunioni del Comitato Remunerazioni, nonché a una Assemblea ordinaria. Inoltre, il Collegio ha partecipato a n. 8 sessioni di Induction e a n. 4 Conference Call di presentazione al mercato del piano industriale e risultati periodici.

Si precisa in ultimo che alle riunioni del Collegio Sindacale, a rilevanza esterna, è invitato il Magistrato della Corte dei conti delegato al controllo sulla gestione finanziaria di Poste Italiane ai sensi della Legge n. 259/1958, art. 12.

12. e 13. Osservazioni sul rispetto dei principi di corretta amministrazione e adeguatezza della struttura organizzativa.

Il Collegio Sindacale ha vigilato, per quanto di propria competenza, sull'adeguatezza della struttura organizzativa della Società e, più in generale, del Gruppo nel suo insieme tramite l'acquisizione di informazioni e il costante aggiornamento fornito

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· non ha ricevuto segnalazioni da parte del soggetto incaricato della revisione legale ai sensi e per gli effetti di cui all'art. 25-octies D. Lgs. 12 gennaio 2019, n. 143.

Pertanto, tenuto conto di quanto sopraindicato, il Collegio Sindacale non ha individuato elementi che possano fare ritenere l'assetto organizzativo non adeguato.

  1. Attività di vigilanza sull'adeguatezza del Sistema di Controllo Interno e Gestione dei Rischi.

Con riferimento al Sistema di Controllo Interno e Gestione dei Rischi, il Collegio Sindacale richiama le informazioni fornite nella Relazione sul Governo Societario e gli Assetti Proprietari sul Sistema di Controllo Interno e Gestione dei Rischi.

Il Collegio Sindacale ha incontrato periodicamente il Responsabile della Funzione Controllo Interno di Poste Italiane e ha tra l'altro approfondito, nel corso di vari incontri specifici, i risultati delle attività svolte nel 2024; ha preso, altresì, atto nel mese di marzo 2025 della "Relazione complessiva di Gruppo sulla Valutazione dell'idoneità del SCIGR 2024" redatta dalla Funzione Controllo Interno di Poste Italiane, attestante che "alla data della presente relazione e per il periodo di riferimento, il sistema di controllo interno e di gestione dei rischi risulta complessivamente adeguato al contenimento dei rischi che minacciano il perseguimento degli obiettivi aziendali".

Nell'esprimere tale valutazione, la Funzione Controllo Interno, oltre ad integrare gli esiti di valutazione rappresentati nel corso dell'anno dalle altre funzioni aziendali di controllo previste dal SCIGR ha considerato (i) gli esiti delle attività di verifica e valutazione, (ii) gli esiti di valutazione rappresentati nel corso dell'anno dalle altre funzioni aziendali di controllo previste dal SCIGR, (iii) le principali evoluzioni del SCIGR e in particolare le iniziative di rafforzamento dello stesso, (iv) i controlli compensativi e delle azioni migliorative implementate e/o in corso di realizzazione a fronte delle attività svolte e dei rilievi relativi al SCIGR evidenziati dalla Funzione Revisione Interna BancoPosta e dalle funzioni di Audit delle Società del Gruppo, (v) gli ulteriori eventi con potenziali impatti sul SCIGR, comprese le iniziative progettuali aziendali in specifici ambiti operativi, realizzate o in corso di progressiva

implementazione, (iv) delle evidenze derivanti dalla gestione del sistema di segnalazione Whistleblowing.

Dalle risultanze di audit pervenute al Collegio, nonché dalla sintesi inerente alla valutazione complessiva del SCIGR è emerso che nel 2024 il valore complessivo della valutazione si è attestato in un'area di complessiva adeguatezza nel rispetto dell'equilibrio tra efficacia ed economicità del sistema di controllo.

La valutazione del sistema di controllo interno da parte delle funzioni interne preposte si basa sull'apprezzamento di elementi tra loro naturalmente contrapposti quali l'efficacia e l'economicità dei controlli che lo compongono.

Le attività previste dal Piano di Audit 2024 sono state portate a compimento garantendo i livelli previsti di copertura di audit sui processi aziendali, necessari per esprimere la Valutazione Complessiva del Sistema di Controllo Interno in ottica di "Positive Assurance". È stato, inoltre, conseguito un elevato livello di copertura anche di molteplici processi riguardanti le Società del Gruppo Controllate, tenuto conto, ove presenti, del presidio agito dalle funzioni di Audit delle Società del Gruppo.

Il sistema dei controlli dell'ambito "Information Technology" conferma una valutazione di adeguatezza pur essendo emersa la necessità di rafforzare i presidi di sicurezza afferenti tematiche trasversali quali la sicurezza dei micro-servizi (architettura software sulla quale si basano le principali nuove piattaforme), l'obsolescenza tecnologica hardware e software e l'allineamento alle policy di sicurezza aziendali (in particolare ai processi di hardening e patching).

La Gestione delle Reti di trasporto mostra una valutazione di non adeguatezza imputabile principalmente alla gestione dei fornitori di logistica e a tale riguardo sono state previste azioni per il rafforzamento del presidio, con particolare attenzione sulla modalità di integrazione relativamente ai dati di preadvising, utili all'abilitazione dei mezzi e autisti presso i centri di lavorazione, sulla documentazione a bordo dei mezzi, sullo stato di efficienza e manutenzione dei veicoli impiegati nei processi logistici di ultimo miglio e sulla conformità agli adempimenti in materia di SSL. Su tale ambito sono avviate azioni anche a seguito di specifica richiesta da parte del Comitato Whistleblowing.

Per la controllata Plurima è emersa l'opportunità di valutare eventuali sinergie con la Capogruppo circa le scelte di make or buy nella gestione della flotta, adottando

comunque un modello di valutazione a supporto degli approvvigionamenti. Sempre in relazione all'analisi di audit svolta su Plurima, è stato evidenziato un sistema di controllo non adeguato al presidio dei complessivi rischi con la necessità di introdurre processi di risk assessment trasversali a supporto della maggiore strutturazione dei controlli e di completare il processo di integrazione con la Capogruppo riguardo alla formalizzazione di alcune procedure.

Il Canale Fuori Sede continua a registrare una valutazione al limite dell'adeguatezza, evidenziando come aree di attenzione la gestione del modello di servizio del prodotto pacchi ed evidenziando la necessità di rafforzare le modalità di coordinamento tra canali diretti e indiretti.

Il Collegio Sindacale, anche a seguito degli incontri tenuti con gli Organi di controllo delle Società del Gruppo più rilevanti, ha periodicamente acquisito informazioni in merito alle aree di rischio presenti nelle Controllate per effetto di alcune rivisitazioni nell'assetto organizzativo del Gruppo medesimo. Dalle risultanze di audit ricevute dal Collegio, nonché dalla sintesi inerente alla valutazione complessiva del SCIGR presso le Società Controllate, il Collegio ha constatato come il Sistema di Controllo Interno delle Società del Gruppo si presenti non ancora omogenea.

In particolare, le attività di audit svolte sui processi della società controllata Poste Welfare Servizi hanno evidenziato un sistema di controllo interno ancora non adeguato relativamente ai principali processi di business, di governo e di compliance e i piani di rafforzamento definiti dal management sono in corso di realizzazione, mentre risultano già completati quelli relativi all'aggiornamento del Modello Organizzativo 231/01 e agli ambiti di salute e sicurezza sul lavoro, nonché alla formalizzazione del processo e dei controlli sulla fase di disdetta dei rapporti da parte delle strutture convenzionate.

Le attività di audit svolte su Agile Lab e Sourcesense - società di recente acquisizione - hanno evidenziato per entrambe sistemi di controllo interno non adeguati, con la necessità di finalizzare un percorso di integrazione nel Gruppo anche tramite il recepimento delle Linee Guida e la strutturazione di un processo di risk assessment e di modelli di gestione dei processi volti a garantire la conformità alle normative applicabili.

Per quanto riguarda i servizi di logistica integrata e di magazzino di SDA (in riorganizzazione sulla società Poste Logistics), è stata rilevata la necessità di una maggiore formalizzazione di procedure e controlli, nonché l'integrazione dei sistemi informativi gestionali a supporto delle attività.

Le attività condotte sulla società Nexive, pur riscontrando il completamento di diversi piani di azione definiti dal management, hanno evidenziato un sistema di controllo interno dei processi di valutazione dell'affidabilità dei fornitori di servizi logistici e delle relative fatturazioni ancora non adeguato, con necessità di azioni per mitigare le aree di attenzione.

In sintesi, pur rilevando un positivo processo in atto, le evidenze di audit portano a ritenere necessario un ulteriore consolidamento dei Piani di azione per il raggiungimento di livelli di controllo nelle Controllate adeguati allo standard della Capogruppo.

Il Collegio si è attivato per ottenere informazioni e aggiornamenti continui su eventuali contenziosi in essere nelle società Controllate, in particolare nel corso dei periodici incontri tenuti con gli Organi di controllo delle società del Gruppo.

A tale riguardo, nel corso del 2024 il Collegio Sindacale ha tenuto degli scambi informativi con le principali Società del Gruppo, anche di recente costituzione quali Poste Logistics S.p.A. e Abile Lab e con l'Amministratore Delegato della Controllata Sengi Express Limited HK ("Sengi HK") al fine di ricevere informazioni sull'assetto organizzativo e sugli aspetti operativi delle Controllate.

Con particolare riferimento alla controllata Sengi Express Limited HK ("Sengi HK") il Collegio ha approfondito le iniziative attuate e in corso di realizzazione per la compliance normativa, anche in considerazione del fatto che la Controllata ha sede a Hong Kong e pertanto è soggetta alla normativa cinese. Nel corso dello scambio informativo con l'AD di Sengi HK il Collegio ha approfondito taluni aspetti, prendendo atto che (i) la Controllata si pone come una holding che controlla al 100% Sengi Express Guangzhou Limited ("Sengi Cina") che attraverso l'accordo di servizio con Sengi HK offre a quest'ultima una gamma completa di servizi di supporto al business (in ambito operation, servizi IT, back office, servizi amministrativi); (ii) che la società ha una struttura organizzativa estremamente snella e il Board of Directors, composto anche da dirigenti di Poste; (iii) con riferimento al Business strategy Sengi HK è una società che si occupa della creazione e gestione di soluzioni logistiche cross-

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Logistica il coordinamento funzionale della Società. Inoltre, in data 17 giugno 2024 è stata deliberata l'operazione di fusione per incorporazione di Logos in Plurima, con l'obiettivo di efficientare la gestione delle due società, realizzando economie nei costi di struttura e nell'impiego delle risorse disponibili

Il Collegio sottolinea l'importanza di mantenere una costante attenzione sugli ambiti di miglioramento individuati e monitorare l'evoluzione del Sistema di Controllo nelle Controllate.

Come già riferito nella Relazione del Collegio emessa nel mese di aprile 2024, nei primi mesi dell'esercizio 2024 è stata adeguata la struttura organizzativa dell'Azienda attraverso una redistribuzione di responsabilità e competenze tra le funzioni apicali di governo societario. Infatti, si è provveduto a concentrare sull'Amministratore Delegato ("AD") lo sviluppo strategico e l'elaborazione delle strategie aziendali. Inoltre, è stata affidata la gestione dei business industriali del Gruppo alla figura del Direttore Generale, a diretto riporto dell'AD, con la responsabilità di sovraintendere e coordinare le attività di tutte le strutture organizzative, con il superamento, quindi, sia del precedente ruolo di Condirettore Generale che della Funzione Corporate Affairs ("CA").

La Società nell'anno 2024 ha proseguito il percorso di rafforzamento del SCIGR attuando molteplici interventi finalizzati alla continua evoluzione dello stesso; in particolare, tra le attività di maggiore rilevanza si segnalano:

  • la costituzione, nel corso del primo trimestre 2024, della Funzione "Strategia della Logistica di Gruppo" per sviluppare, da un lato, il business della logistica integrata e presidiare, dall'altro, le attività di ingegneria del network, dei processi e dell'offerta nonché la qualità del servizio;
  • la ridefinizione del perimetro delle responsabilità della Funzione Tutela Aziendale per garantire la necessaria separazione tra le funzioni operative e quelle di controllo a seguito delle recenti evoluzioni normative in materia di sicurezza informatica e cybersecurity quali la direttiva NIS 2, il regolamento DORA, nonché le disposizioni di Banca d'Italia per la gestione e la sicurezza dei servizi ICT;
  • sempre in ambito Tutela Aziendale, la costituzione delle Funzioni "Coordinamento Sicurezza Fisica Società del Gruppo" e "Coordinamento Salute e Sicurezza sul Lavoro Società del Gruppo" con la responsabilità di presidiare la diffusione e la

corretta attuazione delle politiche e degli standard emanati dalla Capogruppo e di raccordare le esigenze ed eventuali fabbisogni inerenti agli ambiti safety e security;

  • la costituzione della Funzione "Sviluppo Sostenibile di Gruppo" con l'obiettivo di rafforzare la governance della strategia di sviluppo sostenibile del Gruppo Poste Italiane e di migliorare le performance di sostenibilità, in linea con quanto previsto nel Piano Strategico ESG;
  • la nomina del Dirigente Preposto alla redazione della Rendicontazione di sostenibilità inclusa nella Relazione sulla gestione sia redatta conformemente agli standard di rendicontazione applicati ai sensi della normativa vigente.

Sempre ai fini del rafforzamento del SCIGR si segnalano i seguenti interventi realizzati nelle Società del Gruppo:

  • Poste Vita e Poste Assicura: è stata istituita la Funzione "Sicurezza e Governo Outsourcing", a diretto riporto dell'Amministratore Delegato e Direttore Generale, con lo scopo principale di assistere i vertici nella definizione della politica in materia di sicurezza delle informazioni e nel monitoraggio della sua corretta attuazione, assicurando inoltre, in coerenza con le politiche e Linee Guida definite, le attività di analisi e gestione del rischio informatico, anche mediante il presidio delle attività esternalizzate presso la competente funzione di Poste Italiane;
  • Poste Vita: sono state ridefinite le aree di responsabilità della Funzione "Insurance Operations e Business Support" in coerenza con gli indirizzi di Gruppo;
  • Poste Assicura: al fine di supportare la crescita del business, si è reso necessario riorientare il modello organizzativo e di funzionamento rafforzando i presidi interni di supervisione e coordinamento dei processi core e delle progettualità aziendali con le Funzioni "Offerta Retail" e "Offerta Corporate e Riassicurazione",
  • SDA: con l'evoluzione del settore logistico e il nuovo modello di funzionamento del Gruppo è stato necessario separare le attività operative di logistica da quelle dedicate al corriere espresso, così da garantire un presidio specifico sui due business costituendo le Funzioni "Operazioni Logistica Integrata" e "Operazioni Espresso e Network"; inoltre, a seguito dell'accentramento presso la Capogruppo delle attività di ingegnerizzazione della rete logistica e dei connessi processi operativi, è stata costituita la Funzione "Monitoraggio Operativo e Processi", a diretto riporto dell'Amministratore Delegato, per favorire, tra l'altro, l'integrazione

e l'allineamento tra le strutture di Operazioni SDA e quelle di Ingegneria in ambito Posta, Comunicazione e Logistica e assicurare l'interfaccia, per tutte le iniziative progettuali connesse al contratto di outsourcing, con la Capogruppo;

PostePay: alla luce delle evoluzioni del mercato dei pagamenti, è stata necessaria una rifocalizzazione della Funzione "Issuing e Circuito PostePay" con l'obiettivo di rafforzare i presidi di primo livello e focalizzare l'attenzione sui servizi Sepa Credit Transfer Instant, sui servizi del Circuito PostePay e sulla customer experience. Inoltre, è stata necessaria una evoluzione della Funzione "Acquiring" per rafforzare il presidio e l'esecuzione dei piani di sviluppo del business; infine, è stata istituita la Funzione "Program Management e Fabbisogni Tecnologici" con lo scopo di garantire le attività di program management delle iniziative principali e / o strategiche di PostePay e delle società controllate, di rappresentare il punto di raccordo per i fabbisogni tecnologici della società verso la Funzione Digital, Technology & Operations (DTO) di Poste Italiane e di supportare le funzioni aziendali nella gestione dei fabbisogni tecnologici.

Inoltre, l'Organo di gestione ha attuato diversi presidi organizzativi utili anche in termini di rafforzamento del Sistema di Controllo Interno, mediante l'approvazione:

  • dell'aggiornamento del Modello di Organizzazione, Gestione e Controllo di Poste Italiane ai sensi del D. Lgs. n. 231/2001 ("Modello 231") e della Linea Guida Sistema di Segnalazione delle Violazioni (Whistleblowing) di Poste Italiane;
  • dell'aggiornamento della Linea Guida Sistema di Controllo Interno e Gestione dei Rischi ("SCIGR");
  • dell'approvazione della Linea Guida Sistema di Controllo Interno sull'Informativa di Sostenibilità ("SCIIS");
  • dell'aggiornamento della Linea Guida Gestione della Crisi e della Continuità Operativa di Gruppo;
  • dell'aggiornamento della Linea Guida Antiriciclaggio di Gruppo e nuovo allegato "disposizioni specifiche in materia di operatività a distanza";
  • dell'aggiornamento periodico della Linea Guida "Gestione delle Operazioni con Parti Correlate e Soggetti Collegati";
  • dell'aggiornamento della Linea Guida IFRS 9 del Gruppo Poste Italiane;
  • dell'aggiornamento della Linea Guida della Gestione Finanziaria di Poste Italiane.

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amministrativa, che sono state approfondite con il Responsabile della funzione Antiriciclaggio di Gruppo

In tema di gestione dei rischi, il Collegio Sindacale ha verificato che la Società ha proseguito il suo impegno nel percorso intrapreso per il rafforzamento del SCIGR quale fattore abilitante per il consolidamento dei processi, che traggono le proprie basi dai principi di integrità, trasparenza, legalità, sostenibilità e creazione di valore, cui si ispira l'operato del Gruppo e che guidano, giorno per giorno, il comportamento nel perseguimento del successo sostenibile nonché nella creazione di valore condiviso nel lungo periodo.

Inoltre, con l'obiettivo di garantire l'allineamento ai criteri definiti dal Codice di Corporate Governance e agli standard normativi nazionali e internazionali, nonché agli obiettivi di integrità, trasparenza e piena tracciabilità delle attività svolte dal Gruppo, Poste Italiane ha proseguito il suo impegno nello sviluppo e nel miglioramento continuo del proprio Modello di governance e di gestione dei rischi.

Nel corso dell'anno si è reso necessario aggiornare la Linea Guida SCIGR al fine di adeguare i ruoli e le responsabilità degli attori del SCIGR alle novità normative introdotte dalla CSRD, dal Regolamento DORA e dalle Disposizioni di Banca d'Italia, che hanno riguardato i temi della Rendicontazione di sostenibilità, della sicurezza informatica e dell'antiriciclaggio. Inoltre, l'aggiornamento ha consentito l'adeguamento della Linea Guida SCIGR alle evoluzioni organizzative attuate in Azienda. Oltre al già richiamato riassetto delle funzioni apicali di governo societario che ha visto la nomina del Direttore Generale a diretto riporto dell'Amministratore Delegato, è stato recepito il superamento della Funzione "Sviluppo Sostenibile, Risk e Compliance di Gruppo" le cui attività sono state distribuite tra le neo-costituite Funzioni "Risk Compliance di Gruppo" (RCG) e "Sviluppo Sostenibile di Gruppo" (SSG) attribuendo, inoltre, al Responsabile della Funzione SSG il ruolo di Dirigente Preposto alla redazione della Rendicontazione di sostenibilità.

Sulla base della Linea Guida di Risk Management di Gruppo predisposta da RCG e in coerenza con le Linee Guida SCIGR approvate dal CdA, il monitoraggio dei rischi integrato viene svolto nel continuo dalla Funzione RCG, tramite l'analisi dell'andamento degli indicatori più rappresentativi dei principali rischi del Gruppo, cd. "Top Risk" e delle specifiche azioni di trattamento pianificate.

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"231" - con conseguente alimentazione del sistema informatico dedicato GRC-RSA Archer e che gli esiti di tale attività supporteranno l'ulteriore aggiornamento del Modello 231 aziendale, la cui approvazione è prevista nell'ambito del primo semestre 2025.

A fronte delle accresciute dimensioni del Gruppo Poste per effetto delle acquisizioni societarie intervenute nell'ultimo triennio, l'OdV già da tempo ha incrementato il numero degli incontri con gli Organismi di Vigilanza delle Società Controllate - per assicurare un costante scambio informativo con tutti gli Organismi, nell'ambito della piena separazione dei relativi ambiti di responsabilità circa i compiti di controllo sul funzionamento e sull'osservanza dei rispettivi Modelli 231.

Nell'ambito delle iniziative promosse volte al rafforzamento del sistema di controllo rilevante ai fini del Modello 231 aziendale, nonché della Governance 231 di Gruppo è stato realizzato un nuovo Progetto - con il supporto di un fornitore esterno individuato a fronte di procedura competitiva - volto a riscontrare, con riferimento ad un set di processi significativi, l'effettiva applicazione dei controlli previsti dal Modello 231 aziendale. A conclusione dell'attività, a dicembre 2024 il fornitore ha emesso il report finale di Certificazione del livello di attuazione dei presidi di controllo del Modello 231 di Poste Italiane. Il risultato complessivo delle attività di verifica può considerarsi ampiamente positivo. Le verifiche hanno mostrato una complessiva adeguatezza del Sistema di Controllo Interno relativo ai processi analizzati.

Nel delineato contesto, il sistema informatico dedicato (GRC-RSA Archer) - di cui si è già parlato in precedenza - è stato progressivamente alimentato sulla base delle evidenze emerse dal monitoraggio dell'attività di Risk Assessment e Gap Analysis 231.

Il Collegio ha preso atto, anche a mezzo di specifico incontro con il Comitato Whistleblowing, della conclusione del Progetto di implementazione del nuovo Portale Whistleblowing per l'adeguamento alla nuova normativa introdotta con il D. Lgs. n. 24/2023, in attuazione della Direttiva UE 2019/1937, che funge da interfaccia unica per tutto il Gruppo e garantisce alle Società Controllate sistemi con chiavi di cifratura a tutela della riservatezza dei dati personali; a seguito dell'implementazione dell'infrastruttura è stata rafforzata la gestione delle tematiche privacy ed eliminate le caselle e-mail di posta impersonale.

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Il Collegio ha altresì preso atto dell'approvazione della nuova versione della Linea Guida Whistleblowing, aggiornata al fine di recepire le nuove disposizioni normative introdotte con il D. Lgs. n. 24/2023 e le implementazioni realizzate in azienda con il supporto di un apposito Gruppo di Lavoro (funzioni: DTO, CI, SSRCG) volte all'evoluzione del Portale informatico dedicato, in coerenza con le nuove disposizioni di legge.

Il Collegio è stato informato che nel corso dell'esercizio l'OdV ha monitorato il Progetto di rivisitazione del Codice Etico di Poste Italiane (versione precedente: aprile 2018) che è stato approvato nella riunione del CdA del 6 novembre 2023 e successivamente inviato alle Società Controllate ai fini del conseguente recepimento. In sintesi, alla luce dell'attività complessivamente svolta e considerati:

  • l'adeguatezza della struttura organizzativa del Gruppo in generale e del Patrimonio Separato BancoPosta nello specifico;
  • il complesso di procedure esistenti e i continui aggiornamenti delle stesse;
  • gli esiti delle attività di verifica e valutazione pervenuti al Collegio Sindacale sia dalla Funzione Controllo Interno che da Revisione Interna di Bancoposta;
  • gli esiti delle attività di ispezione svolti dalle diverse Autorità di vigilanza;
  • gli esiti di valutazione rappresentati nel corso dell'anno dalle altre funzioni aziendali di controllo previste dal SCIGR;
  • gli elementi informativi assunti nella partecipazione del Collegio Sindacale al Consiglio d'Amministrazione e ai Comitati endoconsiliari;
  • lo scambio di informazioni con il Revisore Legale, il Data Protection Officer ("DPO") e l'OdV 231/2001;
  • le principali evoluzioni del SCIGR e in particolare le iniziative di rafforzamento dello stesso;
  • i controlli compensativi e le azioni migliorative implementate e/o in corso di realizzazione a fronte delle attività svolte e dei rilievi relativi al SCIGR evidenziati dalla Funzione Controllo Interno di Poste Italiane;
  • i controlli compensativi e le azioni migliorative implementate e/o in corso di realizzazione a fronte dei rilievi relativi al SCIGR evidenziati dalle Funzioni Revisione Interna di BancoPosta e dalle funzioni di Audit delle Società del Gruppo;

  • gli ulteriori eventi con potenziali impatti sul SCIGR, comprese le iniziative progettuali aziendali in specifici ambiti operativi, realizzate o in corso di progressiva implementazione;
  • le evidenze derivanti dalla gestione del Sistema di Segnalazione Whistleblowing,
  • la diffusione di una cultura del Sistema di Controllo Interno nell'ambito del Gruppo Poste Italiane,

il Collegio Sindacale non ha rilevato situazioni o elementi critici che possano far ritenere non adeguato il Sistema di Controllo Interno di Poste Italiane nel suo complesso e del Patrimonio Separato BancoPosta nello specifico.

15. Osservazioni sull'adeguatezza del sistema amministrativo - contabile e sull'affidabilità di questo a rappresentare correttamente i fatti di gestione.

Il Collegio Sindacale ha acquisito conoscenza e vigilato, per quanto di sua competenza, sull'adeguatezza dell'assetto amministrativo-contabile della Società nel rappresentare correttamente i fatti di gestione, sull'efficacia del Sistema di Controllo Interno e Gestione dei Rischi e sul processo di informativa finanziaria e di sostenibilità, mediante: (i) la raccolta di informazioni dai responsabili delle diverse funzioni, dal Revisore legale, dal Dirigente Preposto alla redazione dei documenti contabili societari e dal Dirigente Preposto alla redazione della Rendicontazione di sostenibilità; (ii) l'esame della Relazione annuale del Dirigente Preposto sul Sistema di Controllo Interno per la redazione dei documenti contabili e societari; (iii) l'esame della Relazione annuale del Dirigente Preposto sulla Rendicontazione di Sostenibilità; (iv) la partecipazione alle riunioni del Comitato Controllo e Rischi, del Comitato Sostenibilità e del Comitato Parti Correlate e Soggetti Collegati; (v) l'esame degli esiti delle attività svolte dalla Funzione Controllo Interno di Poste e Revisione Interna di BancoPosta; (vi) l'esame della proposta di Piano di Audit 2025 sia della Funzione Controllo Interno di Poste che di Revisione Interna di BancoPosta; (vii) l'esame dei rapporti della Funzione di Controllo Interno di Poste e Revisione Interna di BancoPosta; (viii) le informative in merito alle notizie e notifiche di ispezioni e procedimenti da parte di Organi e Autorità di vigilanza, anche indipendenti, dello Stato italiano o della Comunità Europea, per il cui dettaglio si rinvia all'informativa contenuta al paragrafo "Principali rapporti con le Autorità" delle note al Bilancio.

Relazioni e Attestazion

Il Collegio ha inoltre preso atto delle Attestazioni, datate 26 marzo 2025, sul Bilancio di esercizio e sul Bilancio consolidato al 31 dicembre 2024, ai sensi dell'art. 154-bis, comma 5, del TUF e dell'art. 81-ter del Regolamento Consob 14 maggio 1999, n. 11971, con le quali l'Amministratore Delegato e il Dirigente Preposto alla redazione dei documenti contabili societari attestano, tra l'altro, che il Bilancio d'esercizio e il Bilancio consolidato:

  • sono redatti in conformità ai principi contabili internazionali applicabili e riconosciuti nella Comunità Europea, ai sensi del regolamento (CE) n. 1606/2002 del Parlamento europeo e del Consiglio del 19 luglio 2002;
  • corrispondono alle risultanze dei libri e delle scritture contabili;
  • sono idonei a fornire una rappresentazione veritiera e corretta della situazione patrimoniale, economica e finanziaria dell'emittente e dell'insieme delle imprese incluse nel consolidamento.

L'Amministratore Delegato e il Dirigente Preposto attestano altresì che la Relazione sulla gestione comprende un'analisi attendibile dell'andamento e del risultato della gestione, nonché della situazione dell'emittente e dell'insieme delle imprese incluse nel consolidamento, unitamente alla descrizione dei principali rischi e incertezze cui sono esposti.

Inoltre, il Collegio ha inoltre preso atto delle Attestazioni, datate 26 marzo 2025, ai sensi dell'art. 154-bis, comma 5-ter, del D. Lgs. 24 febbraio 1998, n. 58 e dell'art. 81ter, comma 1, del Regolamento Consob n. 11971 del 14 maggio 1999 e successive modifiche e integrazioni, con cui l'Amministratore Delegato e il Dirigente Preposto alla Rendicontazione di Sostenibilità attestano che la Rendicontazione di sostenibilità inclusa nella Relazione sulla gestione è stata redatta:

  • conformemente agli standard di rendicontazione applicati ai sensi della direttiva 2013/34/UE del Parlamento europeo e del Consiglio, del 26 giugno 2013, e del D. Lgs. 6 settembre 2024, n. 125;
  • con le specifiche adottate a norma dell'articolo 8, paragrafo 4, del Regolamento (UE) 2020/852 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 18 giugno 2020.

  • Osservazioni sull'adeguatezza delle disposizioni impartite dalla Società alle Società Controllate ai sensi dell'art. 114, comma 2, del D. Lgs. n. 58/1998.

Il Collegio ha riscontrato anche nell'anno 2024, a mezzo di specifico incontro con la Funzione Affari Societari, l'adeguatezza delle disposizioni impartite dalla Società alle sue Controllate, ai sensi dell'art. 114, comma 2, del Testo Unico della Finanza, a valle dell'aggiornamento della "Linea Guida Gestione e Comunicazione al Pubblico delle Informazioni Privilegiate e Tenuta e Aggiornamento dei Relativi Registri" approvata dal CdA il 22 giugno 2017, revisionata il 2 ottobre 2018 e da ultimo aggiornata il 30 luglio 2020.

Il Collegio Sindacale ha incontrato periodicamente i Collegi Sindacali delle principali Società Controllate del Gruppo al fine anche di verificare la corretta esecuzione delle disposizioni impartite dalla Capogruppo. In particolare, il Collegio ha riscontrato che il recepimento all'interno del Gruppo delle Linee Guida MAR relative alla gestione delle informazioni privilegiate e all'Internal Dealing (inclusa la procedura per le informazioni privilegiate) è continuo e puntuale. Infatti, tutte le società del Gruppo Poste hanno recepito o pianificato il recepimento delle Linee Guida MAR con alcune limitate eccezioni (alcune società estere o non operative o in fase di insediamento). Inoltre, come previsto dai commi 1 e 2 dell'art. 151 del TUIF, il Collegio Sindacale ha acquisito le relazioni degli organi di controllo delle principali società controllate e/o le informative dagli stessi trasmesse a seguito di specifiche richieste.

  1. Attività di vigilanza sulla revisione legale dei conti annuali e dei conti consolidati e osservazioni sugli eventuali aspetti rilevanti emersi nel corso delle riunioni tenutesi con il Revisore ai sensi dell'art. 150, comma 3, del D. Lgs. n. 58/1998.

Il Collegio ha avuto un'efficace e tempestiva comunicazione con la Società di revisione, al fine del reciproco scambio di informazioni utili per lo svolgimento dei rispettivi compiti, ai sensi dell'art. 150, comma 3, del TUF; la Società di revisione legale non ha evidenziato atti o fatti ritenuti censurabili né irregolarità che abbiano richiesto la formulazione di specifiche segnalazioni ai sensi dell'art. 155, comma 2, del TUF.

La Società di revisione legale ha rilasciato, in data 4 aprile 2025, la Relazione aggiuntiva ai sensi dell'art. 11 del Regolamento (UE) n. 537/2014, di cui è parte integrante la conferma annuale di indipendenza. Il Revisore non ha ritenuto di emettere alcuna lettera di suggerimenti al management aziendale fermo restando che

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ad opera delle Associazioni di impresa (ABI, ANIA, Assonime, Confindustria), Borsa Italiana S.p.A. e l'Associazione degli investitori professionali (Assogestioni).

Ai sensi del Codice di Corporate Governance il Collegio Sindacale è stato altresì sentito nel corso dell'esercizio 2024, anche per tramite del Comitato Controllo e Rischi, in merito alle seguenti attività:

  • definizione del Piano di Audit;
  • valutazione dei risultati esposti dal Revisore legale nella Relazione ex art. 11 del Regolamento UE n. 537/2014 inerente al Bilancio d'esercizio e consolidato al 31 dicembre 2024;
  • corretto utilizzo dei principi contabili e la loro omogeneità all'interno del Gruppo Poste Italiane ai fini della redazione del Bilancio consolidato;
  • correttezza del procedimento decisionale adottato dagli Amministratori in ordine alla distribuzione di un acconto sul dividendo dell'esercizio 2024 ai sensi dell'articolo 2433-bis cod. civ., liquidato nel mese di novembre 2024, verificando il rispetto delle condizioni previste dalla normativa per l'erogazione dell'acconto, in coerenza con l'andamento della situazione economica e finanziaria di Poste Italiane nel primo semestre del 2024, nonché della prevedibile evoluzione della gestione per l'esercizio 2024.

19. Processo di Autovalutazione dell'Organo di controllo

In ultimo, in ossequio alle Disposizioni di Vigilanza di Banca d'Italia, alla Norma Q.1.7. "Autovalutazione del Collegio Sindacale" (di seguito "Norma") contenuta nelle "Norme di comportamento del Collegio Sindacale di società quotate" pubblicate dal CNDCEC in aprile 2018 e aggiornate da ultimo il 27 dicembre 2024, all'art. 25.1 dello statuto della Società, nonché in linea con il "Regolamento del processo di autovalutazione del Collegio Sindacale di Poste Italiane S.p.A.", approvato dal medesimo Collegio il 30 gennaio 2020, il Collegio Sindacale ha svolto nei mesi di gennaio e febbraio 2025 la verifica di Autovalutazione sulla propria adeguatezza in termini di poteri, funzionamento e composizione, con riferimento all'esercizio 2024. In questa occasione, come nel precedente esercizio, l'autovalutazione è stata effettuata senza il supporto di un consulente esterno di cui la normativa di Banca d'Italia

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suggerisce di avvalersi almeno un anno nell'arco di mandato triennale (l'autovalutazione con il supporto di un consulente esterno è avvenuto nell'anno di insediamento del Collegio).

Le risultanze delle risposte ai questionari confermano, anche per il terzo anno di mandato, un'Autovalutazione pienamente positiva del Collegio Sindacale, in termini di profili quali-quantitativi ed efficace funzionamento, grazie a chiari equilibri operativi e sintonia delle modalità di dialogo/interazione tra i membri che, in alcuni casi, offrono spunti di riflessione per ulteriori miglioramenti.

Il processo di Autovalutazione ha fornito un quadro complessivo del Collegio molto positivo in termini di adeguatezza della composizione, indipendenza, funzionamento, esercizio dei poteri, clima interno, ruolo del Presidente del Collegio, verbalizzazioni, supporto della competente segreteria.

Il Collegio ha molto apprezzato le misure organizzative poste in essere dalla Società e, in particolare, l'utilizzo degli strumenti di videoconferenza e di condivisione digitale dei documenti, nonché la scelta di tenere le riunioni degli Organi sociali con una modalità "ibrida", ossia: i) le riunioni dei Comitati endoconsiliari e del Collegio Sindacale da remoto (audio/video conferenza) e ii) le riunioni del CdA tutte in presenza al fine di mantenere una costante relazione umana.

All'efficace svolgimento dei compiti ha contribuito positivamente anche il supporto della Segreteria del Collegio nell'organizzazione, nella calendarizzazione, nella verbalizzazione, nella gestione dei flussi e delle scadenze, che ha contribuito a traguardare un livello eccellente nel funzionamento del Collegio stesso. Quale unico elemento di attenzione il Collegio ha segnalato una non piena correlazione tra remunerazione ed attività svolte dal Collegio Sindacale.

Dalla valutazione comune dei componenti del Collegio emerge un quadro positivo dei rapporti tra il Collegio Sindacale e le principali Funzioni di Controllo di Poste (Controllo Interno) e del BancoPosta (Compliance, Risk Management, Revisione Interna), così come di quelli con i Responsabili Antiriciclaggio (di Gruppo e di BancoPosta), il Dirigente Preposto all'informativa di carattere finanziario e il Dirigente Preposto di Sostenibilità, la Società di Revisione e l'Organismo di Vigilanza, il Consiglio di Amministrazione, l'Amministratore Delegato, il Direttore Generale e il top management, nonché, come detto, un forte apprezzamento per il

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supporto fornito dalla Funzione Affari Societari e in particolare dalla Segreteria del Collegio Sindacale.

Gli esiti dell'autovalutazione condotta saranno comunicati al CdA secondo quanto previsto dalle indicazioni del Consiglio Nazionale Dottori Commercialisti ed Esperti Contabili nel relativo documento inerente all'autovalutazione del Collegio Sindacale.

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Attività di Vigilanza dell'Organo di controllo sugli ambiti finanziari, assicurativi e di pagamento del Gruppo Poste Italiane.

Il Collegio ha incontrato nel mese di ottobre dell'anno 2024 l'Organo di controllo di BancoPosta Fondi SGR e in quella occasione, tra le varie tematiche trattate è stato informato sul Progetto Fondi Multi - Asset (FMA) ("Progetto") che ha visto il completamento, tra il 13 e il 16 di settembre 2024, del trasferimento in BancoPosta Fondi SGR della gestione (direttamente o per il tramite di gestori delegati), controllo e monitoraggio dei FMA (AUM pari a c.a. 25 miliardi euro), presenti in passato nelle gestioni separate di Ramo I di Poste Vita.

Il Progetto ha previsto un significativo rafforzamento della struttura e delle competenze della SGR, con investimenti di natura tecnologica per circa 2 milioni di euro e il rafforzamento delle competenze tecnico-specialistiche, con l'assunzione di 16 risorse dal Mercato.

Il Collegio ha ricevuto un'informativa anche sull'assetto organizzativo della Controllata, che è risultato ben strutturato, adeguato e completo di tutte le funzioni aziendali necessarie per lo svolgimento delle attività della Controllata e ha preso atto, altresì, dell'adeguatezza e del funzionamento del sistema amministrativo-contabile, nonché dell'affidabilità di quest'ultimo a rappresentare correttamente i fatti di gestione. Riguardo al Sistema dei controlli interni, dal 2019 la Funzione Internal Audit della SGR è stata integralmente esternalizzata, sulla base di un contratto di esternalizzazione, alla Funzione Revisione Interna di Bancoposta.

Anche le attività di gestione dei rischi (Risk Management), sono state dallo stesso anno esternalizzate e sono gestite dalla Funzione Risk Management di BancoPosta sulla base di un contratto di esternalizzazione.

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al Patrimonio BancoPosta siano imputati, oltre ai ricavi e ai costi a esso direttamente afferenti, anche gli oneri connessi alle attività svolte da Poste per la gestione del Patrimonio Destinato e che l'imputazione di tali oneri sia effettuata secondo criteri che riflettono il reale contributo delle diverse gestioni al risultato del Patrimonio Destinato e della Società nel suo complesso.

Il Collegio ha verificato con cadenza semestrale l'adeguatezza dei criteri adottati per la valorizzazione delle attività svolte da Poste Italiane S.p.A. per la gestione del Patrimonio BancoPosta e nei limiti delle proprie competenze di Organo di legittimità, privo del controllo contabile, il rispetto delle norme e delle disposizioni applicabili. In base ai dati e alle informazioni disponibili, il Collegio Sindacale ritiene che il livello di presidio della gestione contabile del Patrimonio BancoPosta sia adeguato.

In proposito, il Collegio Sindacale segnala che a far data dall'esercizio 2021, il Revisore è stato incaricato di emettere annualmente una "limited opinion" che quest'anno ha avuto ad oggetto il Rendiconto Separato del Patrimonio BancoPosta al 31 dicembre 2024 - composto dallo Stato patrimoniale, dal Conto economico, dal Prospetto della redditività complessiva, dal Prospetto delle variazioni del patrimonio netto, dal Rendiconto finanziario per l'esercizio chiuso a tale data e dalla Nota integrativa ("Rendiconto BancoPosta"), allegato al Bilancio della Società in conformità a quanto previsto dalla sezione 8, del Regolamento del Patrimonio BancoPosta - al fine di verificare la coerenza tra i dati contenuti nel Rendiconto con quelli riportati nel Bilancio al 31 dicembre 2024 della Società.

Il Rendiconto BancoPosta è redatto secondo gli International Financial Reporting Standards adottati dall'Unione Europea e in coerenza con quanto previsto dal settimo aggiornamento della Circolare della Banca d'Italia n. 262/2005 - "Il bilancio bancario: schemi e regole di compilazione" ed è elaborato ai sensi dell'art. 2447 septies, comma 2, cod. civ.

In relazione al contenuto e alle finalità dell'incarico, nonché allo specifico ruolo della Società di revisione sul Rendiconto BancoPosta, il Revisore ha effettuato un esame limitato sulla base di quanto previsto dal principio ISAE 3000 revised Assurance Engagements Other than Audits or Reviews of Historical Financial Information ("ISAE 3000 Revised") e ha pianificato e svolto procedure al fine di acquisire un livello di sicurezza limitato volto ad accertare che il Rendiconto BancoPosta non contenga errori significativi. All'esito delle attività, la Deloitte, in data 4 aprile 2025,

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precedentemente denominata "Governo Outsourcing e BCM" ha assunto la nuova denominazione "Rischi Outsourcing e Terze Parti", in coerenza con la crescente attenzione dedicata ai rapporti di fornitura rilevanti per BancoPosta, in aggiunta ai contratti di servizio interni (Disciplinari) e agli accordi di esternalizzazione.

Inoltre, con la Comunicazione Organizzativa BP/01/2024 del 9 febbraio 2024, in ambito Rischi Operativi e ICT è stato istituito il referente per le attività in materia di Business Continuity Management ("BCM").

Il Collegio Sindacale, nel corso di vari incontri, è stato informato riguardo alle attività svolte dalla Funzione Risk Management nel corso dell'anno 2024 e agli interventi pianificati per l'esercizio 2025. In particolare, la Funzione Risk Management ha continuato a monitorare l'esecuzione del Piano di interventi di miglioramento definito a valle dell'ispezione condotta da Banca d'Italia nell'anno 2022, Piano approvato dal CdA nel mese di gennaio 2023. Si rammenta che gli accertamenti ispettivi erano volti a valutare la redditività e il modello di business di BancoPosta nonché esaminare i sistemi di governo e controllo e le modalità di gestione del rischio tasso, inclusa la modellistica interna, nonché il business dell'acquisto dei crediti di imposta. Tutte le attività relative agli 11 rilievi sollevati nel Rapporto ispettivo sono state realizzate come da programma e regolarmente certificate dalla Funzione Revisione Interna. In particolare, oltre alle 67 attività realizzate nell'anno 2023, sono state concluse in linea con la pianificazione prevista le attività afferenti al cantiere "Affidamenti e Esternalizzazioni", che hanno visto anche l'automazione di ulteriori 8 KPI Disciplinari e di 20 KPI del contratto PostePay Service.

Il Collegio Sindacale, in accordo con la competente funzione di BancoPosta, ha vigilato nel corso dell'anno 2024, con cadenza trimestrale attraverso il Tablecu de Bord della Funzione Risk Management di BancoPosta, l'andamento degli indicatori del Risk Appetite Framework ("RAF").

L'Organo di controllo ha verificato i livelli di rilevanza per BancoPosta dei rischi, con particolare riguardo ai Rischi di Alta Rilevanza, relativi:

  • ai "Rischi Operativi", che rimangono la categoria più rilevante, ma in riduzione sia come assorbimento di capitale che come perdite operative; in entrambi i casi tali rischi risultano ampiamente in linea con il risk appetite e, considerato che anche i

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rischi di natura informatica rientrano in tale macrocategoria, la significatività si conferma strutturalmente elevata;

  • al "Rischio di Tasso", la cui esposizione, in termini di valore economico, si è mantenuta su livelli coerenti con la soglia obiettivo del RAF (28%) tranne nel terzo trimestre, quando l'esposizione - sempre di tipo asset sensitive - è arrivata al 32,6% dei fondi propri, sfruttando i margini di flessibilità rispetto al risk appetite approvati dal CdA nella seduta di marzo 2024. L'esposizione è rientrata a dicembre 2024 al livello obiettivo, in coerenza con quanto deliberato dal CdA.
  • al "Rischio di Spread", che non rileva per i requisiti patrimoniali, ma per le plusvalenze latenti. Riguardo al citato rischio, strutturalmente elevato per il vincolo di impiego in titoli di Stato, l'esercizio è stato caratterizzato dalla tendenziale riduzione del differenziale BTP-Bund (da 168 bps di dicembre 2023 a 116 bps di fine 2024). Il portafoglio iscritto in bilancio al fair value (HTCS) ha fatto registrare alla chiusura del 2024 minusvalenze implicite in calo a circa -0,5 miliardi di euro (-1,2 miliardi di euro a fine 2023), mentre sul portafoglio totale (HTCS+HTC) sono scese a -2 miliardi di euro (-3,4 miliardi di euro a fine 2023). Rimane peraltro inevitabilmente elevata la sensitivity del valore del portafoglio titoli di Stato a tale fattore di rischio.

Tra i Rischi di Media Rilevanza, rientrano:

  • il "Rischio di leva finanziaria", strutturalmente superiore a quella di una banca per la composizione dell'attivo: tale rischio, pur confermandosi rilevante, è stato nell'anno 2024 ricompreso tra i rischi di media rilevanza in quanto il leverage ratio è in lieve miglioramento nel 2024 e si è mantenuto costante su livelli coerenti con il risk appetite;
  • il "Rischio di Credito/Controparte", pur registrando un aumento nell'ultimo trimestre, è risultato in diminuzione rispetto al precedente esercizio e si è mantenuto abbondantemente entro il risk appetite.
  • il "Rischio Regolamentare", risulta in diminuzione dopo l'entrata in vigore del CRR3, con impatti per BancoPosta riferiti al Rischio di Controparte/ Credit Valuation Adjustment (CVA) e al nuovo metodo BIC per i rischi operativi, nel complesso gestibili. L'esposizione residua, strutturale, è connessa a variazioni delle regole prudenziali inerenti i Titoli di Stato.

Nell'anno 2024 sono classificati tra i Rischi di Minore Rilevanza:

  • il "Rischio di business", per l'equilibrato mix di ricavi e i costi prevalentemente variabili e i risultati netti in ulteriore miglioramento;
  • il "Rischio di coinvolgimento in fenomeni di riciclaggio o di finanziamento al terrorismo" (in coerenza con gli esiti dell'autovalutazione);
  • il "Rischio di reputazione", in ulteriore calo dopo il definitivo superamento della tematica delle controversie con la clientela sui rendimenti del terzo decennio dei Buoni Fruttiferi Postali della serie Q/P, a seguito delle sentenze della Cassazione sulla fattispecie, favorevoli a Poste e con il successivo adeguamento da parte dell'Arbitro Bancario Finanziario;
  • il "Rischio di liquidità", grazie al funding stabile in quanto prevalentemente retail e all'attivo estremamente liquido; gli indicatori regolamentari permangono su livelli molto elevati con il Liquidity Coverage Ratio ("LCR") e il Net Stable Funding Ratio ("NSRF") in crescita.

Al 31 dicembre 2024 tutte le metriche del RAF sono risultate in linea con gli obiettivi fissati nel RAF stesso e nel corso dell'esercizio 2024 si è registrato un solo disallineamento - a fine settembre 2024 - per la metrica del Rischio di Tasso di Interesse in termini di valore economico, risultante da una consapevole strategia di gestione oggetto di comunicazione preventiva al CdA e di Risk Opinion da parte della Funzione Risk Management. A tale riguardo nel corso di una specifica induction è stato fornito al Collegio e al CdA un approfondimento sul RAF BancoPosta e sulla strategia adottata dalla Società.

Al 31 dicembre 2024 le misure di adeguatezza patrimoniale evidenziano un Capital Ratio elevato e in aumento rispetto alla fine del 2023 (CET1 al 19,4% rispetto al 18,9% del 2023; TCR al 22,6%, rispetto al 22,1% del 2023) e mezzi propri che continuano ad assicurare un elevato buffer di Free Capital rispetto agli assorbimenti di Pillar 2 (53,1% rispetto al 47,1% del 2023).

Il Leverage ratio è risultato sostanzialmente stabile al 3,3% nel corso dell'anno 2024 e le misure di performance economica risultano positive e in ulteriore crescita, con il Return on Equity al 23,2% e il RoRAC in lieve riduzione al 38,4%.

La composizione delle perdite operative nel 2024 mostra una prevalenza delle frodi esterne (29,7% del totale) seguite dalla non corretta gestione dei rapporti con la clientela, prodotti e prassi professionali (29,3%), dagli errori nell'esecuzione, consegna e gestione del processo (28,6%) e dalle frodi interne (9,7%). Inoltre,

  • rafforzamento patrimoniale per 61 milioni di euro tramite l'accantonamento di utili 2024;
  • aumento dei requisiti da secondo pilastro ("P2R") come da provvedimento di decisione sul capitale della Banca d'Italia del 13 febbraio 2025, con adeguamento delle soglie di Capacity di CET1 ratio e Total Capital ratio;
  • entrata in vigore del Regolamento (UE) 2024/1623 (c.d. "CRR 3"), che rileva principalmente per i rischi di Controparte/Credit Valuation Adjustment e operativi, con il passaggio alla nuova metodologia regolamentare (BIC). Ne deriva un incremento dei requisiti patrimoniali con conseguente adattamento delle soglie di CET1r e TCr;
  • superamento della problematica relativa alla tenuta del conto di tutela PostePay e, pertanto, della necessità di costituire un pegno rotativo su oltre 10 miliardi di titoli, con la conseguente possibilità di elevare le soglie target e i livelli di tolleranza per gli indicatori di liquidità.

In coerenza con il modello di business e gli obiettivi strategici la Funzione Risk Management ha elaborato le seguenti modifiche al RAF di BancoPosta per l'esercizio 2025, rispetto al 2024:

  • diminuzione del livello obiettivo e della tolerance del CET1 ratio e del Total Capital ratio, per effetto dell'entrata in vigore del CRR3, mentre la capacity aumenta in coerenza con le indicazioni ricevute dalla Banca d'Italia - come Pillar 2 Requirement - nella Capital Decision di cui al citato provvedimento del 13 febbraio 2025;
  • lieve diminuzione dei trigger relativi al free capital, come risultato della combinazione delle metriche riferite ai singoli rischi;
  • minore assorbimento di capitale da rischi operativi;
  • aumento dell'assorbimento di capitale riferito ai Rischi di Controparte, per effetto del maggiore requisito patrimoniale sul CVA connesso all'entrata in vigore del CRR3;
  • aumento delle soglie relative al rischio di liquidità a breve (Liquidity Coverage Ratio) e medio termine (Net Stable Funding Ratio), per effetto del venir meno della necessità di dover costituire un pegno rotativo su titoli a fronte della tenuta del conto di tutela PostePay;

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nonché l'inserimento del partner IGEA Digital Bank (finanziamenti business) subentrato in corso d'anno.

Con riferimento alle attività di prevenzione e monitoraggio delle frodi, nell'ambito del continuo processo di rafforzamento dei presidi antifrode per la mitigazione del rischio operativo, sono stati realizzati nel corso del 2024 interventi evolutivi sulla piattaforma PIAF mediante:

· fine tuning della gestione delle regole antifrode per l'ottimizzazione delle performance, a supporto della riduzione dei decline rate e del fraud ratio;

· attivazione della componente antimalware ThreatMetrix138;

· completamento delle attività di setup e alimentazione dell'ambiente di fraud intelligence (con sviluppo della prima versione del modello di analisi predittiva su operatività on-us ed e-commerce);

· alimentazioni tecniche dei flussi operazionali disposti in UP, preliminari allo sviluppo di regole e procedure di monitoraggio su postagiro e bonifici ordinari.

Inoltre, nel corso del 2024 si è provveduto all'estensione del nuovo processo di spedizione anche alle Carte Libretto Postale e sono stati realizzati sviluppi procedurali/informatici volti ad irrobustire le misure di sicurezza nella fase di enrollment delle carte Postepay su digital wallet di provider terzi.

I dati registrati al 31 dicembre 2024 sull'andamento delle operazioni fraudolente evidenziano una forte diminuzione delle frodi sia sulle carte di debito che sull'operatività sui conti correnti grazie all'efficacia delle iniziative intraprese e volte a contrastare in particolare i fenomeni di "manipolazione" della clientela e cd. "boxing" quali rispettivamente: introduzione per le ricariche da UP del limite a 5 mila euro per singolo codice fiscale e tracciatura dell'invio delle carte in rinnovo (debito e libretto).

Nel 2025, proseguiranno le azioni di rafforzamento in ambito fraud prevention volte all'estensione dei modelli predittivi (e-commerce o on-us) in considerazione anche della migrazione della Piattaforma Integrata Antifrode dei servizi ("PIAF") in cloud ed è continuata l'attività formativa in tema di frodi, finalizzata a tenere aggiornato il personale addetto alla vendita sull'evoluzione degli scenari delle forme di frode più utilizzate.

azioni intraprese. Nello specifico, il Collegio ha preso atto che gli esiti del Compliance Risk Assessment del 2024 hanno evidenziato una valutazione positiva sul sistema di gestione della Continuità Operativa con alcune aree di miglioramento, tra cui l'aggiornamento del "Piano di Disaster Recovery e Continuità Operativa ICT", che ha introdotto la tenuta del registro delle minacce informatiche significative in capo alla Funzione CERT di Tutela Aziendale. Inoltre, gli esiti dei controlli di secondo livello hanno evidenziato un sistema adeguatamente presidiato dalla Funzione Risk Management che opera quale funzione di controllo di secondo livello rispetto all'impianto BCM di Gruppo.

Per quanto concerne le attività affidate tramite il Disciplinare Esecutivo sulla Continuità Operativa del Patrimonio BancoPosta, nel 2024 si è rilevato il sostanziale rispetto degli indicatori di compliance (KCI) monitorati dalle competenti strutture di BancoPosta

Con riferimento alle attività di audit specialistico sui processi e sulle soluzioni di Business Continuity relativi ai prodotti e servizi del BancoPosta, lo svolgimento delle stesse è svolto annualmente dalla Funzione Revisione Interna di BancoPosta sulla base del Piano di Audit e il Collegio ha preso atto nel mese di marzo 2025 che le risultanze dell'Audit svolto da Revisione Interna sull'organizzazione e sullo svolgimento delle attività di test, nonché sul processo di gestione di Business Continuity,hanno evidenziato una valutazione di adeguatezza, con la necessità di completare alcune azioni.

Con l'obiettivo di rispondere pienamente agli aggiornamenti normativi del Regolamento UE 2022/2554 c.d. DORA - Digital Operational Resilience Act ("DORA") sono stati costituiti due cantieri all'interno del Macro Progetto di Poste Italiane dedicato all'adeguamento DORA (il Cantiere Business Continuity Management e il Cantiere Incident, L'analisi condotta sui Cantieri ha portato all'aggiornamento del framework documentale già in essere e alla redazione di nuovi presidi.

La Funzione Risk Management di BancoPosta ha pubblicato il "Piano Settoriale di Continuità Operativa di BancoPosta" ed aggiornato la "Procedura Gestione Incidenti dei Servizi Finanziari" al fine di recepire le modalità di classificazione e notifica degli incidenti gravi ICT, degli incidenti ricorrenti e delle minacce informatiche

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monitoraggio dei piani di rientro derivanti dagli esiti dell'analisi del rischio informatico e delle verifiche tecniche cyber e dalle azioni di rientro in ambito obsolescenza dei sistemi

Il Collegio ha incontrato periodicamente, e su base sistematica, la Funzione di Controllo Interno (cd. "Revisione Interna") di BancoPosta, che nel corso del 2024 ha condotto 22 interventi di audit, in coerenza con il Piano di audit annuale, e demandato alla Funzione Controllo Interno di Poste Italiane S.p.A. 13 IT audit e 1.427 interventi territoriali riguardo ai quali la Funzione Interna indirizza la definizione degli ambiti e delle verifiche da svolgere. Inoltre, nel corso del 2024, Revisione Interna ha condotto attività di verifica a supporto del Dirigente Preposto sull'effettiva applicazione dei principali processi amministrativo-contabili ex L. n. 262/2005 ed ha eseguito monitoraggi sistematici sui Piani di Azione definiti dal management a superamento degli aspetti di attenzione emersi dagli audit condotti in precedenza.

Relativamente al Piano di interventi di miglioramento definito a valle degli accertamenti ispettivi condotti da Banca d'Italia nel 2022 ("Piano Bankit"), Revisione Interna ha verificato la realizzazione delle attività in termini di idoneità ed efficacia delle misure adottate e ha seguito mensilmente l'avanzamento delle progettualità, effettuando i dovuti approfondimenti.

All'esito delle attività svolte la Funzione Revisione Interna ha rilevato per il 2024 un Sistema di Controllo Interno complessivamente adeguato, tenuto anche conto delle iniziative realizzate e delle progettualità avviate volte a rafforzare i presidi di monitoraggio ed i sistemi di controllo.

Il Collegio Sindacale, nel corso di vari incontri con la Funzione Revisione Interna, ha preso atto:

  • del completamento, con esito positivo, degli interventi individuati nel Piano Bankit, mediante la realizzazione delle iniziative progettuali programmate per il 2024; il Piano Bankit, oggetto di costante verifica da parte della Funzione di Revisione Interna, è stato periodicamente rendicontato agli Organi sociali nell'ambito dei Tableau de Bord delle funzioni di controllo di BancoPosta;
  • del proseguimento del processo di evoluzione dell'offerta di BancoPosta evidenziando un rafforzamento generale, coerentemente con le direttrici di sviluppo

del Piano Strategico 2024-2028, verso un Modello di Servizio diversificato e integrato confermando la centralità delle tematiche Environmental, Social e Governance (ESG). In generale, si è riscontrato l'arricchimento dell'offerta di prodotti finanziari captive che promuovono caratteristiche ambientali o sociali, il rafforzamento dei presidi sui servizi erogati e l'ampliamento dei canali di contatto (sia digitali sia fisici) con la clientela;

  • dell'avanzamento delle iniziative connesse al Nuovo Modello di Servizio commerciale specialistico che prevede, tra l'altro, una migliore focalizzazione nella relazione dei consulenti finanziari con la clientela sia Premium sia Affluent, il rafforzamento dei percorsi di carriera dei consulenti, l'introduzione di logiche di incentivazione legate alla gestione del portafoglio dei clienti, nonché lo sviluppo di strumenti informatici di supporto basati su Intelligenza Artificiale Generativa;
  • dell'avvio di tavoli e la progressiva individuazione e realizzazione delle azioni necessarie per garantire la conformità alle normative di recente emanazione ed attuazione come il Regolamento Europeo Digital Operational Resilience Act -DORA, il Reg. Europeo n.886/2024 che modifica la normativa in tema di bonifici istantanei in euro e il Provvedimento n.147 IVASS in materia di semplificazione e razionalizzazione dell'informativa precontrattuale mediante previsione di un modello unico precontrattuale ("MUP") per i prodotti assicurativi, in cui sono integrate le informazioni sino ad ora suddivise in documenti distinti;
  • della complessiva validità dell'impianto dei Disciplinari esecutivi e dei relativi KPI, così come aggiornati in occasione del rinnovo per il triennio 2023-2025 che ha tenuto conto anche di quanto evidenziato dall'Autorità nell'ultimo accertamento ispettivo, ed il regolare svolgimento dei Comitati di gestione sui singoli Disciplinari;
  • dell'aggiornamento di importanti politiche di governo tra le quali le Linee Guida Sistema di Controllo Interno e Gestione Rischi (SCIGR), il Regolamento Organizzativo e di Funzionamento BancoPosta, il Regolamento del processo di affidamento e di esternalizzazione del Patrimonio BancoPosta, le Linee Guida Gestione delle Operazioni con Parti Correlate e Soggetti Collegati di Poste Italiane S.p.A., il Regolamento del Comitato Servizi Finanziari e Assicurativi, il Testo Unico di Sicurezza Informatica che comprende il "Modello di Information Security Governance", la "Policy di Sicurezza Informatica del Gruppo Poste Italiane" la

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Nel corso del 2024 sono state realizzate le azioni correttive volte al rafforzamento dei Sistemi Informatici a supporto dell'esecuzione e della tracciatura dei controlli di linea di primo e secondo livello sull'operatività degli Uffici Postali.

Le analisi degli illeciti commessi presso la Rete di vendita hanno confermato, sia a livello complessivo che per singola forma tecnica, il trend in diminuzione registrato negli ultimi anni.

Nel corso del 2024 è stata inoltre riproposta un'attività di mistery shopping al fine di verificare la correttezza delle informazioni fornite dai consulenti commerciali in occasione di richieste di finanziamento abbinate all'offerta di polizze CPI (Credit Protection Insurance) e risultano in miglioramento anche i dati relativi ai consulenti che informano il cliente sulle principali caratteristiche del prodotto assicurativo.

Relativamente allo sviluppo e alla gestione dell'Offerta dei prodotti e servizi di BancoPosta, gli stessi sono risultati aggiornati e coerenti con l'Offerta di finanziamenti per la clientela business e agli accordi con i Partner commerciali riguardanti la distribuzione dei prodotti, individuando alcune azioni di miglioramento volte a rafforzare il presidio sull'andamento del prodotto e sull'adeguatezza del target market. Con riferimento alla gestione e all'erogazione di Servizi di Investimento e distribuzione di prodotti assicurativi, dall'attività di audit è emerso che i processi connessi all'erogazione del Servizio di Consulenza Guidata sono risultati ben presidiati dai controlli di secondo livello e correttamente attenzionati al top management. Inoltre, sono stati rafforzati i presidi ESG e le metriche alla base del servizio di consulenza e sono in corso le azioni per rafforzare i presidi sulla corretta parametrizzazione dei nuovi prodotti prima del collocamento, mentre complessivamente positivi sono risultati anche i processi di pianificazione commerciale e di incentivazione della rete distributiva, rafforzati nel 2025 gli indicatori qualitativi nel sistema incentivante per l'ambito MiFID.

Il Collegio Sindacale, con riferimento alle attività affidate da BancoPosta a Poste Italiane, ha preso atto che nel corso del 2024 l'impianto dei Disciplinari Esecutivi e dei relativi KPI è stato aggiornato in occasione del rinnovo per il triennio 2023-2025 e sarà oggetto di revisione anche nel corso del 2025: i Disciplinari vigenti nel 2024 sono 13, classificati secondo la definizione normativa in 7 Funzione Essenziale o Importante ("FEI"), 3 Funzione Non Essenziale o Importante (No FEI) e 3 di Controllo.

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CERTIFIED

Inoltre, in continuità con i precedenti esercizi, il Sistema di Incentivazione Manageriale (MBO) ha previsto anche degli indicatori sintetici di performance legati all'andamento dei KPI definiti nei Disciplinari esecutivi e, in particolare, per tali KPI, nel corso del 2024, è stato incrementato il peso attribuito per i manager delle funzioni affidatarie.

Relativamente ai processi oggetto di esternalizzazione a terzi, come stabilito dal suddetto Piano di interventi, l'attuale modello di presidio e monitoraggio dei KPI in essere sulle attività affidate a Poste Italiane è stato esteso anche alle esternalizzazioni delle FEI. In particolare, per le esternalizzazioni FEI, ai fini della verifica dei livelli di servizio, sono stati oggetto di monitoraggio periodico complessivamente 200 KPI, il cui esito al 31 dicembre 2024 è sostanzialmente in linea con le valutazioni dei Referenti dei contratti, con 89% dei KPI entro i target definiti.

Con riguardo al presidio delle attività affidate, anche nel corso del 2024 è proseguita con sistematicità l'attività dei Comitati di gestione sui singoli Disciplinari, componenti rilevanti del sistema di monitoraggio degli affidamenti, di cui risulta formalizzata e correttamente archiviata tutta la documentazione a supporto.

Il Collegio ha preso atto che le attività di audit svolte da Revisione Interna sul processo di monitoraggio delle attività affidate hanno evidenziato un andamento complessivamente positivo delle stesse.

Infine, riguardo all'impianto procedurale si segnala l'aggiornamento del "Regolamento del Processo di Affidamento e di Esternalizzazione del Patrimonio BancoPosta" volto a recepire le evoluzioni organizzative di Poste Italiane e di BancoPosta, gli aggiornamenti connessi alle evoluzioni normative oltre agli adeguamenti sui processi in ambito, con riferimento alla reportistica.

Il Collegio, con riferimento al Piano di audit 2024, nella riunione congiunta con il Comitato Controllo e Rischi del 24 marzo 2024 ha ampiamente esaminato gli interventi di audit condotti nel 2024 (Audit di processo e Audit IT) con i relativi giudizi e corredati dai principali interventi correttivi, l'indicazione delle azioni con maggior severity, lo stato di avanzamento dei lavori, le tempistiche di realizzazione e gli owner. Le attività di audit condotte nel 2024 hanno evidenziato delle aree di miglioramento e in particolare, e con riferimento alle attività svolte in ambito ai canali di vendita e al processo di collocamento e gestione dei Libretti di Risparmio Postale,

In tale ambito, nel corso del 2024 il gruppo BCM di Bancoposta è stato coinvolto dal presidio DTO per valutare 19 Disservizi di gravità definita come "Alta" con impatti sui servizi finanziari BancoPosta, di cui 5 incidenti classificati come gravi dall'Unità Gestione Incidenti e comunicati a Banca d'Italia, in conformità alle previsioni normative EBA in materia.

Tra le azioni avviate nel 2024 e previste nel 2025, con l'obiettivo di ridurre la ricorrenza degli eventi su tali servizi critici è stato previsto:

  • per il servizio Instant Payment: dall'inizio di gennaio 2025 è stato introdotto un irrobustimento architetturale sulla piattaforma che gestisce gli Instant payment, affiancando all'hub dei pagamenti esistente un secondo hub con caratteristiche di alta affidabilità (cloud multi-site in modalità active/active) su cui gradualmente convogliare il traffico delle transazioni;
  • per il servizio BPIOL è stata eseguita una revisione dei monitoraggi per migliorare l'osservabilità sul consumo delle risorse, al fine di intercettare precocemente comportamenti anomali e avviata la revisione della attuale modalità Active/Passive con l'obiettivo di ridurre i tempi di attivazione della componente Passive in caso di necessità;
  • come attività di miglioramento su tutte le piattaforme è previsto, inoltre il prosieguo: (i) dell'attività ordinaria di "Health check" delle nuove componenti architetturali/infrastrutturali al fine di verificare la capacità di garantire scalabilità, sviluppo continuativo di strumenti di monitoraggio e dash boarding in ambito trouble ticketing e (ii) delle attività di contrasto all'obsolescenza e del nuovo processo di patching delle componenti IT.

Ad integrazione di quanto previsto per la gestione degli incidenti in ambito finanziario, nel 2024 la Funzione Risk Management ha continuato a monitorare i malfunzionamenti con impatto sui servizi PSD2 passivi.

Con riferimento alla Gestione degli Incidenti, nell'anno 2024 è stata aggiornata la "Procedura Gestione Eventi ed Incidenti di sicurezza informatica di Gruppo" con l'adozione della nuova metodologia di classificazione e declinazione della modalità di rilevazione degli incidenti ricorrenti ed è stata definita la procedura di Cyber Threat Intelligence per la rilevazione e gestione delle minacce significative. Inoltre, è stata aggiornata la Procedura Gestione Incidenti dei Servizi Finanziari (BancoPosta) per

-

  • predisposizione della Relazione Annuale Antiriciclaggio e conduzione dell'Esercizio di Autovalutazione del Rischio:
  • compilazione e trasmissione a Banca d'Italia del Questionario Rilevazione AML 2023;
  • supporto alla Funzione Antiriciclaggio di Gruppo e alle Funzioni di Marketing in ambito BancoPosta per il rafforzamento dei presidi in essere, posti a mitigazione del rischio potenziale di riciclaggio dei prodotti destinati al segmento di clientela impresa;
  • rendicontazione delle attività affidate attraverso il monitoraggio dei KPI;
  • controlli di II livello mirati a verificare le vulnerabilità: (i) verifiche trimestrali semestrali sull'operatività di BancoPosta al fine di intercettare l'operatività a potenziale rischio di riciclaggio e (ii) verifiche sull'efficacia e la copertura dei presidi delle attività affidate alla Capogruppo e connesse agli adempimenti antiriciclaggio;
  • supporto alle funzioni di business in fase di lancio di nuovi prodotti per analisi del rischio inerente e individuazione possibili presidi di mitigazione;
  • rafforzamento, congiuntamente alla Funzione Antiriciclaggio di Gruppo, dei presidi in sede di apertura del conto corrente per il segmento delle c.d. Newco;
  • redazione di protocolli operativi antiriciclaggio (POA) nell'ambito degli accordi distribuzione di prodotti di società partner destinatarie della normativa antiriciclaggio;
  • prosecuzione dell'attività di aggiornamento dell'Adeguata Verifica della clientela a maggior rischio.

In ambito antiriciclaggio rileva altresì la designazione, nel mese di maggio 2024, dell'Alto Dirigente Bancoposta per l'autorizzazione dell'apertura di rapporti continuativi e il compimento di operazioni occasionali da parte di clienti ad alto rischio di riciclaggio e di finanziamento del terrorismo. Al 31 dicembre 2024 risultano completati n. 7 interventi su n. 8 individuati nella Relazione Annuale 2023.

Il Collegio è stato informato che nel 2024 si è registrata una diminuzione delle Segnalazioni di Operazioni Sospette ("SOS") in ambito BancoPosta inviate all'Unità di Informazione Finanziaria ("UIF") (- 24% rispetto al 2023) che è da ricondurre, come detto in precedenza per l'Antiriciclaggio di Gruppo, all'incremento dei tempi

emarket

CERTIFIED

istruttori a seguito del rafforzamento delle verifiche di qualità e alla revisione dei processi di selezione dell'operatività da segnalare con focalizzazione sulle operatività più rilevanti (rating alto e medio alto).

Nel corso del 2024, in continuità con il 2023, è proseguito il percorso formativo per la copertura della popolazione target e sono stati effettuati n. 26 controlli di II livello finalizzati a verificare l'affidabilità e l'adeguatezza su specifici ambiti di processo, identificati come prioritari, per l'assolvimento degli obblighi in materia di astensione, Adeguata Verifica ordinaria e rafforzata, conservazione e formazione.

Il Collegio è stato altresì informato che Poste Italiane ha implementato una nuova procedura di profilazione della clientela che, in coerenza con la Linea Guida AML di Gruppo e BancoPosta, regola il processo di aggiornamento dell'Adeguata Verifica.

Si segnala che ad inizio 2025 la Funzione Risk Management è stata coinvolta nell'attività di autovalutazione del rischio riferita al 2024 e di predisposizione della Relazione Annuale Antiriciclaggio che verrà presentata l'8 maggio 2025 al Consiglio di Amministrazione.

A tale proposito, il Collegio ha preso atto che per l'anno 2024, in linea con lo scorso anno, pur in presenza di un rischio inerente "Medio Basso", la vulnerabilità dell'assetto organizzativo e dei presidi aziendali di BancoPosta è risultata "Poco Significativa", determinando pertanto un livello di rischio residuo "basso", definito su una scala di 4 valori di rischio residuo ("Non significativo", "Basso", "Medio" e "Elevato").

Dalle attività di audit condotte nell'anno è emersa una valutazione del sistema dei controlli interni nel complesso positiva con alcune azioni di miglioramento che sono state condivise con il management. In particolare, con riferimento al Processo delle SOS in ambito BancoPosta la valutazione di audit è complessivamente positiva, tenuto conto dell'articolato sistema di regole valide per tutta la clientela del Gruppo Poste Italiane e degli adeguati strumenti per la lavorazione e l'invio delle SOS alla UIF.

Inoltre, dagli esiti delle altre attività di monitoraggio condotte nel 2024 sono state condivise con il management delle azioni di miglioramento volte al rafforzamento (i) della gestione automatica dei Questionari di Adeguata Verifica Rafforzata in fase di apertura e movimentazione dei Libretti di risparmio, (ii) del monitoraggio nel continuo dei clienti PEP e del titolare effettivo per i rapporti delle persone giuridiche.

Le Funzioni Compliance e Risk Management hanno periodicamente riferito, rispettivamente, sulla valutazione dei rischi di non conformità e dei rischi rilevanti per BancoPosta, nonché sull'avanzamento delle iniziative contenute nel Piano Bankit. Come già detto, il Collegio Sindacale ha accertato il completamento del Piano degli interventi di miglioramento adottato a seguito dei rilievi formulati da Banca d'Italia ed in particolare ha monitorato a fine anno 2024 il completamento degli ultimi 3 interventi riguardanti il Cantiere n. 3 "Affidamenti ed esternalizzazioni" ed accertato che tutti gli interventi sono stati certificati dalla Funzione Revisione Interna.

Con riferimento all'attività di interlocuzione con le Autorità di vigilanza, il Collegio è stato informato delle principali attività come di seguito riportato.

In data 29 gennaio 2024 la Consob ha richiesto un approfondimento su alcune tematiche, tra cui l'aggiornamento sugli ambiti oggetto di riscontro nell'anno 2023 (profilatura, controllo di concentrazione, misure di trasparenza su costi e oneri e modalità di identificazione) e sul nuovo Modello di Servizio e di portafogliazione della clientela; BancoPosta ha fornito riscontro nel mese di febbraio 2024.

Successivamente, nel mese di luglio 2024 la Consob ha richiesto maggiori dettagli sulle tematiche citate e, in particolare, su: i) il modello di servizio, ii) la profilazione della clientela, iii) il controllo di concentrazione, iv) le segnalazioni in ordine a presunte pressioni commerciali. La Società ha fornito puntuale riscontro in data 30 settembre 2024.

Con riferimento alla Banca d'Italia, in data 13 febbraio 2025 l'Autorità di vigilanza ha avviato, ai sensi dell'art. 128 del Testo Unico Bancario (D. Lgs. n. 385/93), un'ispezione presso Poste Italiane - Patrimonio BancoPosta, per la verifica del rispetto delle normative riguardanti la trasparenza delle condizioni contrattuali e dei rapporti con la clientela. L'ispezione riguarderà, in special modo, l'applicazione ai conti di pagamento della normativa Payment Account Directive (direttiva 2014/92/UE), con particolare attenzione alla portabilità dei conti e al conto di base. Saranno effettuate verifiche in loco che coinvolgeranno diciotto Uffici Postali, nonché verifiche presso la direzione centrale.

Inoltre, nel mese di febbraio 2025 l'Autorità ha trasmesso a BancoPosta il provvedimento a conclusione del procedimento relativo all'individuazione di requisiti patrimoniali aggiuntivi ai sensi dell'articolo 53 bis, comma 1, lettera d), del D. Lgs.

emarket CERTIFIED

Con riferimento all'accertamento ispettivo svolto dall'IV ASS nell'anno 2023, avente a oggetto la verifica del processo di gestione delle polizze c.d. dormienti, al 30 giugno 2024 sono state completate tutte le azioni previste dal Piano di interventi predisposto dalla Compagnia Poste Vita ed approvato dal Consiglio di Amministrazione in data 26 ottobre 2023.

* Osservazioni inerenti al Sistema di Controllo Interno di BancoPosta.

Il sistema dei controlli interni del BancoPosta si fonda su:

  • Organi e Funzioni di Controllo, coinvolgendo, ciascuno per le rispettive competenze, il CdA, il Comitato Controllo e Rischi, il Comitato Sostenibilità, il Responsabile BancoPosta, il Collegio Sindacale, nonché le funzioni aziendali con specifici compiti al riguardo;
  • flussi informativi e modalità di coordinamento tra i soggetti coinvolti nel sistema dei controlli interni e di gestione dei rischi;
  • meccanismi di governance.

Per quanto concerne i meccanismi di governance, nel corso dell'esercizio 2024 e fino alla data odierna, il CdA ha approvato diversi regolamenti e linee guida volti a rafforzare l'adeguatezza del disegno e della effettiva operatività del sistema complessivo dei controlli interni afferente al Patrimonio BancoPosta:

  • Aggiornamento del Regolamento Organizzativo e di Funzionamento di BancoPosta, della Linea Guida Product Governance dei prodotti di investimento, assicurativi e bancari e del Regolamento del Processo di Affidamento e di Esternalizzazione del Patrimonio BancoPosta;
  • Aggiornamento della Linea Guida per la prestazione dei servizi d'investimento;
  • Aggiornamento della Linea Guida Conflitti di interesse e incentivi;
  • Aggiornamento Linea Guida Analisi e convalida del sistema di gestione dei rischi del Patrimonio BancoPosta;
  • Aggiornamento della Linea Guida IFRS 9 del Gruppo Poste Italiane e della Linea Guida della Gestione Finanziaria di Poste Italiane;
  • Riesame della Direzione sul Sistema di Gestione della Continuità Operativa di Gruppo;
  • Piano Settoriale di continuità operativa BancoPosta;

  • Documento di indirizzo strategico ICT;
  • Modello Organizzativo ICT;
  • Aggiornamento Linea Guida Antiriciclaggio Patrimonio BancoPosta;
  • Linee Guida sulla Politica in materia di Remunerazione e Incentivazione 2024 del Patrimonio BancoPosta e informativa sulla neutralità della remunerazione rispetto al genere;
  • Aggiornamento della "Linea Guida in materia di Identificazione del Personale più Rilevante riferito al Patrimonio BancoPosta e Processo di identificazione annuale del Personale più rilevante;
  • Aggiornamento della Linea Guida Reclami del Patrimonio BancoPosta;
  • Aggiornamento della Linea Guida Analisi del Rischio Informatico di BancoPosta;
  • Aggiornamento della Linea Guida per la definizione del Risk Appetite Framework e la valutazione delle Operazioni di Maggior Rilievo;
  • Linee Guida sulla politica in materia di remunerazione e incentivazione 2025 del Patrimonio BancoPosta e informativa sulla neutralità della remunerazione rispetto al genere;
  • Linea Guida in materia di ICAAP/ILAAP;
  • Linea Guida Loss Data Management del Rischio Operativo BancoPosta;
  • Linea Guida di Governo e Gestione del Rischio Informatico:

In sintesi, alla luce dell'attività complessivamente svolta e considerati:

  • la struttura organizzativa del Patrimonio Separato BancoPosta nello specifico;
  • il complesso di procedure esistenti e i continui aggiornamenti delle stesse;
  • gli esiti delle attività di verifica e valutazione pervenuti al Collegio Sindacale dalla Funzione di Revisione Interna di Bancoposta;
  • gli esiti delle attività di ispezione svolti dalle diverse Autorità di vigilanza;
  • gli esiti di valutazione rappresentati nel corso dell'anno dalle altre funzioni aziendali di controllo previste dal SCIGR;
  • gli elementi informativi assunti nella partecipazione del Collegio Sindacale al Consiglio d'Amministrazione e ai Comitati endoconsiliari;
  • lo scambio di informazioni con il Revisore Legale, il Data Protection Officer ("DPO") e l'OdV 231/2001;
  • le principali evoluzioni del SCIGR e in particolare le iniziative di rafforzamento dello stesso;

  • i controlli compensativi e le azioni migliorative implementate e/o in corso di realizzazione a fronte dei rilievi relativi al SCIGR evidenziati dalle Funzioni Revisione Interna di BancoPosta e dalle funzioni di Audit delle Società del Gruppo;
  • gli ulteriori eventi con potenziali impatti sul SCIGR, comprese le iniziative progettuali aziendali in specifici ambiti operativi, realizzate o in corso di progressiva implementazione;
  • le evidenze derivanti dalla gestione del Sistema di Segnalazione Whistleblowing,
  • la diffusione della cultura del sistema di controllo interno nell'ambito del Banco Posta,

il Collegio Sindacale non ha rilevato situazioni o elementi critici che possano far ritenere non adeguato il Sistema di Controllo Interno del Patrimonio Separato BancoPosta nello specifico.

*****

  1. e 21. Valutazioni conclusive in ordine all'attività di vigilanza svolta e indicazione di eventuali proposte da rappresentare all'assemblea ai sensi dell'art. 153, comma 2, del D. Lgs. n. 58/1998.

In aderenza alle disposizioni Consob, precisiamo che dall'attività svolta non sono emersi omissioni, fatti censurabili o irregolarità né elementi di inadeguatezza della struttura organizzativa, del Sistema di Controllo Interno o del Sistema Amministrativo Contabile che abbiano rilievo ai fini della presente Relazione.

Sulla base della attività di vigilanza svolta nel corso dell'esercizio, il Collegio Sindacale, considerato il contenuto delle relazioni redatte dal Revisore legale, preso atto delle attestazioni rilasciate congiuntamente dall'Amministratore Delegato e dal Dirigente Preposto alla redazione dei documenti contabili societari, nonché dal Dirigente Preposto alla redazione della Rendicontazione di sostenibilità, non rileva, per quanto di propria competenza, motivi ostativi all'approvazione del Bilancio d'esercizio di Poste Italiane e del Bilancio consolidato del Gruppo Poste al 31 dicembre 2024 e alla proposta di destinazione dell'utile di esercizio, compresa la distribuzione del dividendo formulata dal CdA.

certified

Signori Azionisti, da ultimo, il Collegio ricorda che con l'approvazione del Bilancio al 31 dicembre 2024 da parte dell'Assemblea termina il proprio mandato triennale. Pertanto, il Collegio Sindacale ringrazia gli Azionisti per la fiducia accordata, gli Amministratori e la Struttura per il proficuo lavoro svolto insieme e la collaborazione sempre dimostrata.

Roma, 17 aprile 2025

p. Il Collegio Sindacale

Il Presidente

Mauro Lonardo

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Deloitte.

Deloitte & Touche S.p.A. Via Vittario Veneto, 89 00187 Roma Italia

Tel: +39 06 367491 Fax: +39.06 38749282 www.cleloitte.it

RELAZIONE DELLA SOCIETÀ DI REVISIONE INDIPENDENTE AI SENSI DELL'ART. 14 DEL D.LGS. 27 GENNAIO 2010. N. 39 E DELL'ART. 10 DEL REGOLAMENTO (UE) N. 537/2014

Agli Azionisti di Poste Italiane S.p.A.

RELAZIONE SULLA REVISIONE CONTABILE DEL BILANCIO CONSOLIDATO

Giudizio

Abbiamo svolto la revisione contabile del bilancio consolidato del Gruppo Poste Italiane (il "Gruppo"), costituito dallo stato patrimoniale consolidato al 31 dicembre 2024, dal prospetto dell'utile/(perdita) d'esercizio consolidato, dal conto economico complessivo consolidato, dal prospetto di movimentazione del patrimonio netto consolidato, dal rendiconto finanziario consolidato per l'esercizio chiuso a tale data e dalle note al bilancio che includono le informazioni rilevanti sui principi contabili applicati.

A nostro giudizio, il bilancio consolidato fornisce una rappresentazione veritiera e corretta della situazione patrimoniale e finanziaria del Gruppo al 31 dicembre 2024, del risultato economico e dei flussi di cassa per l'esercizio chiuso a tale data in conformità ai principi contabili IFRS emanati dall'International Accounting Standards Board e adottati dall'Unione Europea nonché ai provvedimenti emanati in attuazione dell'art. 9 del D.Lgs. n. 38/05.

Elementi alla base del giudizio

Abbiamo svolto la revisione contabile in conformità ai principi di revisione internazionali (ISA Italia). Le nostre responsabilità ai sensi di tali principi sono ulteriormente descritte nella sezione Responsabilità della società di revisione per la revisione contabile del bilancio consolidato della presente relazione. Siamo indipendenti rispetto alla società Poste Italiane S.p.A. (la "Società") in conformità alle norme e ai principi in materia di etica e di indipendenza applicabili nell'ordinamento italiano alla revisione contabile del bilancio. Riteniamo di aver acquisito elementi probativi sufficienti ed appropriati su cui basare il nostro giudizio.

Aspetti chiave della revisione contabile

Gli aspetti chiave della revisione contabile sono quegli aspetti che, secondo il nostro giudizio professionale, sono stati maggiormente significativi nell'ambito della revisione contabile del bilancio consolidato dell'esercizio in esame. Tali aspetti sono stati da noi affrontati nell'ambito della revisione contabile e nella formazione del nostro giudizio sul bilancio consolidato nel suo complesso; pertanto su tali aspetti non esprimiamo un giudizio separato.

Sadel Lagita: Var Sarta Schi, 25 - 20122 Miano (Gipture) Scotal Record (Color M. 173023) Piration (C. B. n. NJ. 173023) Piration M. (T 03341560165

@ Deloitte & Touche Sp.A.

Desellan Bargismo Bloingrus Brosci in Coglari Finaun G a Marx poli Placious Purma Rioma Forino Treveso Udinas Vian

กาย ประชาชิกรระบาท อุผ่อ ตรี (ค.ศ. 2015) ทำกัด (ม.ค. 2014) ค.ศ. 2017) ค.ศ. 1975 (ค.ศ. 1971) ค.ศ. 1971) ค.ศ. 1971 (ค.ศ. 1971) ค.ศ. 1971 (ค.ศ. 1971) ค.ศ. 1971 (ค.ศ. 1971) ค.ศ. deloking

Descrizione
dell'aspetto chiave
della revisione
Il Gruppo ha iscritto tra le attività immateriali del bilancio consolidato al
31 dicembre 2024 la voce "Avviamento" per complessivi Euro 796
milioni. In particolare, tale avviamento è allocato:
· per Euro 459 milioni, all'unità generatrice di flussi di cassa ("Cash
Generating Unit" - "CGU") "Servizi Postepay", riveniente
dall'acquisizione del gruppo LIS;
· per Euro 213 milioni, alla CGU rappresentata dal segmento di
business "Corrispondenza, Pacchi e Distribuzione", interessato dal
perdurare di risultati economici negativi e dal declino del mercato
postale in cui il Gruppo Poste Italiane opera, ulteriormente aggravato
dall'attuale contesto caratterizzato da una significativa volatilità
delle principali grandezze di mercato e da una profonda aleatorietà
delle aspettative economiche, e
· per Euro 124 milioni, alla CGU "Net Insurance (Assicurativa)",
riveniente dall'acquisizione del gruppo Net Insurance.
Tali avviamenti, come previsto dal principio contabile IAS 36 "Riduzione
di valore delle attività", non sono ammortizzati ma sottoposti a verifica.
della tenuta del valore contabile ("impairment test"), almeno
annualmente, mediante confronto degli stessi con i valori recuperabili
delle corrispondenti CGU.
Le suddette CGU sono state oggetto di verifica della tenuta del valore
contabile, inclusivo dell'avviamento oltre che degli altri attivi ad esse
attribuiti, sulla base del Piano strategico 2024-2028 "The Connecting
Platform" come aggiornato con il Budget 2025, approvati dal Consiglio
di Amministrazione di Poste Italiane S.p.A. rispettivamente in data 19
marzo 2024 e 21 febbraio 2025 (il "Piano strategico 2024-2028"). Nello
specifico, il valore recuperabile è stato determinato tramite la stima del
"valore d'uso" delle CGU rappresentativo dei flussi finanziari futuri
attesi dall'impiego dei beni inclusi nelle rispettive CGU, tra cui, in
particolare, per quanto riguarda la CGU "Corrispondenza, Pacchi e
Distribuzione", gli immobili adibiti a uffici postali e centri di
meccanizzazione e smistamento, nell'ambito dell'ordinario processo
produttivo aziendale e tenuto conto dell'obbligo di adempimento del
Servizio Postale Universale e delle condizioni economiche previste per i
servizi resi al Patrimonio BancoPosta. Tali flussi sono stati scontati
determinando per ogni CGU un appropriato tasso.
Il test di impairment effettuato dalla Società ha confermato la
recuperabilità dell'avviamento e degli altri attivi del Gruppo attribuiti
alle CGU.
Nella sezione Appendice del capitolo 7 "Proposte deliberative e altre
informazioni" della Relazione sulla gestione e nelle Note 2.5
"Informazioni Rilevanti sui Principi Contabili - Riduzione di valore di
attività", 2.6 "Uso di stime", paragrafi "Impairment test su avviamenti,
unità generatrici di flussi di cassa e partecipazioni", "CGU
Corrispondenza, Pacchi e Distribuzione", "CGU Servizi Postepay",
"CGU Net Insurance (Assicurativa)" e 4.4 "Informativa per settori
operativi", nonché nella Nota A3 "Attività immateriali" del bilancio
consolidato, è riportata l'informativa sugli aspetti sopra descritti.
In considerazione della rilevanza dell'ammontare degli avviamenti
iscritti nel bilancio consolidato, allocati alle CGU "Corrispondenza,
Pacchi e Distribuzione", "Servizi Postepay" e "Net Insurance
(Assicurativa)", della soggettività delle stime attinenti la determinazione
dei flussi di cassa attesi da tali CGU, tenuto anche conto delle
incertezze connesse all'attuale contesto macroeconomico, e delle
variabili chiave del modello adottato per il test di impairment, abbiamo
considerato l'impairment test dell'avviamento un aspetto chiave della
revisione del bilancio consolidato del Gruppo al 31 dicembre 2024.
Nell'ambito delle attività di revisione sono state svolte, anche
avvalendoci del supporto dei nostri specialisti, le seguenti principali
procedure:
· rilevazione e verifica dell'operatività dei controlli rilevanti posti in
essere dalla Società sul processo di effettuazione del test di
impairment;
· comprensione dei metodi e delle assunzioni adottate dalla Società
per l'effettuazione del test di impairment;
· verifica della coerenza dell'impostazione metodologica adottata
dalla Società, con particolare riferimento alla individuazione delle
CGU e alla determinazione dei relativi valori recuperabili, con le
previsioni del principio contabile di riferimento IAS 36 "Riduzione di
valore delle attività";
· analisi di ragionevolezza, anche mediante ottenimento di
informazioni dalla Società, delle principali assunzioni adottate per la
formulazione delle previsioni dei flussi di cassa attesi dalle CGU,
tenuto anche conto delle incertezze connesse all'attuale contesto
macroeconomico, e delle variabili chiave utilizzate nel modello
adottato per il test di impairment;
· verifica della correttezza logica e matematica dello sviluppo dei
flussi di cassa attesi e della ragionevolezza complessiva della
costruzione dei tassi di attualizzazione utilizzati, determinati come
costo medio ponderato del capitale ("WACC") per le CGU

"Corrispondenza, Pacchi e Distribuzione" e "Servizi Postepay" e
come costo del capitale proprio ("Ke") per la CGU "Net Insurance
(Assicurativa)", e delle ipotesi relative al rispettivo terminal value,
inteso come il valore che rappresenta la capacità delle CGU di
generare flussi di cassa stimati oltre il periodo di previsione esplicita
del Piano strategico 2024-2028;
· esame delle analisi di sensitività predisposte dalla Società;
· verifica della completezza e della conformità dell'informativa fornita
dalla Società nel bilancio consolidato rispetto a quanto previsto dai
principi contabili IFRS applicabili.
Valutazione delle Passività per contratti assicurativi
Descrizione
dell'aspetto chiave
della revisione
Al 31 dicembre 2024 il Gruppo ha iscritto nel bilancio consolidato,
nella voce "Passività per contratti assicurativi" (di seguito anche
"Passività Assicurative") un ammontare complessivo pari ad Euro
162,4 miliardi, di cui Euro 162,1 miliardi relativi a passività assicurative
valutate sulla base dei modelli di valutazione "General Model o
Building Block Approach" e "Variable Fee Approach", ed Euro 0,3
miliardi relativi a passività assicurative valutate sulla base del modello
di valutazione "Premium Allocation Approach". Tali modelli di
valutazione sono previsti dal principio contabile internazionale IFRS 17
"Contratti assicurativi", applicabile alla voce in oggetto.
In particolare, le Passività Assicurative, pari a circa il 58,6% del totale
patrimonio netto e passivo del Gruppo, sono rappresentative delle
passività nei confronti degli assicurati derivanti dai contratti stipulati
dalle compagnie assicurative del Gruppo.
Nelle Note 2.5 "Informazioni Rilevanti sui Principi Contabili" e 2.6 "Uso
di stime", paragrafo "Passività assicurative", sono riportati i criteri
seguiti e le metodologie applicate nella determinazione delle Passività
Assicurative da parte del Gruppo. In linea con quanto previsto dal
principio contabile IFRS 17, al momento della sottoscrizione di un
contratto assicurativo, o di un contratto d'investimento con elementi di
partecipazione discrezionale agli utili, viene rilevata una passività o
un'attività assicurativa il cui ammontare è basato sull'attualizzazione
dei flussi di cassa attesi necessari per adempiere al contratto, sulla
determinazione di un aggiustamento a presidio dei rischi di tipo non
finanziario (Risk Adjustment), e del margine sui servizi contrattuali
(Contractual Service Margin) che verrà rilasciato lungo tutta la vita del
contratto.
La determinazione delle Passività Assicurative si basa su un processo
di stima che richiede l'utilizzo di assunzioni e ipotesi di natura tecnica,
demografica, attuariale e finanziaria che riguardano, tra l'altro, la
previsione dei futuri flussi di cassa collegati all'adempimento dei

contratti rientranti nell'ambito di applicazione dell'IFRS 17, la
determinazione del tasso di sconto da applicare nell'attualizzazione
degli stessi, la variazione dell'importo della quota di pertinenza del
Gruppo del fair value degli elementi sottostanti e della componente
relativa all'aggiustamento per rischi non finanziari, nonché la
quantificazione della quota del margine sui servizi contrattuali da
rilasciare nel conto economico.
Nel paragrafo 6.3.3 "Strategic Business Unit Servizi Assicurativi" della
Relazione sulla gestione e nelle Note 2.5 "Informazioni Rilevanti sui
Principi Contabili", 2.6 "Uso di stime", paragrafo "Passività
assicurative", B5 "Passivo Consolidato - Passività per contratti
assicurativi" e C3 "Conto economico Consolidato - Ricavi netti da
servizi assicurativi" è riportata l'informativa sugli aspetti sopra
descritti.
In considerazione della significatività dell'ammontare delle Passività
Assicurative iscritte nel bilancio consolidato e della complessità insita
nel processo di determinazione delle stesse, anche con riferimento al
margine sui servizi contrattuali, abbiamo considerato la valutazione
delle Passività per contratti assicurativi un aspetto chiave della
revisione del bilancio consolidato del Gruppo al 31 dicembre 2024.
Procedure di
revisione svolte
Nell'ambito delle attività di revisione sono state svolte, anche
avvalendoci del supporto di esperti della rete Deloitte, le seguenti
principali procedure:
· comprensione dei principali modelli di valutazione adottati dal
Gruppo nella valutazione delle Passività Assicurative mediante
ottenimento e analisi delle note metodologiche e colloqui con le
competenti funzioni aziendali;
· comprensione del processo di formazione delle Passività
Assicurative che ha incluso la conoscenza degli indirizzi gestionali,
assuntivi ed attuariali nonche dei processi di definizione delle
ipotesi e assunzioni utilizzate dalla Direzione;
· rilevazione e verifica dell'operatività dei controlli rilevanti posti in
essere dal Gruppo sul processo di valutazione e determinazione
delle Passivita Assicurative;
· svolgimento di procedure di verifica in relazione alla completezza e
adeguatezza dei portafogli presi a riferimento e dei relativi dati di
base;
· comprensione delle metodologie di calcolo delle Passività
Assicurative e verifica dell'applicazione di tali metodologie nei

Deloitte.

modelli di calcolo e proiezione attuariali, che hanno incluso, tra le altre, le seguenti principali procedure:

  • verifica della ragionevolezza delle assunzioni e delle ipotesi : tecniche utilizzate nella stima dei flussi di cassa attesi;
  • analisi degli scenari economici utilizzati e verifica della correttezza della curva di sconto applicata e della determinazione della componente relativa all'illiquidity premium;
  • verifica della correttezza del calcolo del valore attuale dei flussi ﺎﺕ ﺍﻟ di cassa attesi;
  • verifica di correttezza del calcolo della percentuale del Risk Adjustment, per gruppi di contratti assicurativi e della coerenza rispetto a quanto definito nelle note metodologiche;
  • analisi della coerenza, rispetto a quanto previsto dal principio, del criterio identificato per il rilascio del margine sui servizi contrattuali e verifica della corretta determinazione delle coverage unit ai fini dell'utilizzo delle stesse per la definizione del rilascio a conto economico;
  • verifica della ragionevolezza dell'importo della quota di pertinenza del Gruppo del fair value degli elementi sottostanti;
  • verifica della corretta rilevazione degli impatti economici e patrimoniali correlati alle Passività Assicurative.
  • · verifica della completezza e della conformità dell'informativa fornita dalla Società nel bilancio consolidato rispetto a quanto previsto dai principi contabili IFRS applicabili.

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Responsabilità degli Amministratori e del Collegio Sindacale per il bilancio consolidato

Gli Amministratori sono responsabili per la redazione del bilancio consolidato che fornisca una rappresentazione veritiera e corretta in conformità ai principi contabili IFRS emanati dall'International Accounting Standards Board e adottati dall'Unione Europea nonché ai provedimenti emanati in attuazione dell'art. 9 del D.Lgs. n. 38/05 e. nei termini previsti dalla legge, per quella parte del controllo interno dagli stessi ritenuta necessaria per consentire la redazione di un bilancio che non contenga errori significativi dovuti a frodi o a comportamenti o eventi non intenzionali.

Gli Amministratori sono responsabili per la valutazione della capacità del Gruppo di continuare ad operare come un'entità in funzionamento e, nella redazione del bilancio consolidato, per l'appropriatezza dell'utilizzo del presupposto della continuità aziendale, nonché per una adeguata informativa in materia. Gli Amministratori utilizzano il presupposto della continuità aziendale nella redazione del bilancio consolidato a meno che abbiano valutato che sussistono le condizioni per la liquidazione della capogruppo Poste Italiane S.p.A. o per l'interruzione dell'attività o non abbiano alternative realistiche a tali scelte.

Il Collegio Sindacale ha la responsabilità della vigilanza, nei termini previsti dalla legge, sul processo di predisposizione dell'informativa finanziaria del Gruppo.

Responsabilità della società di revisione per la revisione contabile del bilancio consolidato

I nostri obiettivi sono l'acquisizione di una ragionevole sicurezza che il bilancio consolidato nel suo complesso non contenga errori significativi, dovuti a frodi o a comportamenti o eventi non intenzionali, e l'emissione di una relazione di revisione che includa il nostro giudizio. Per ragionevole sicurezza si intende un livello elevato di sicurezza che, tuttavia, non fornisce la garanzia che una revisione contabile svolta in conformità ai principi di revisione internazionali (ISA Italia) individui sempre un errore significativo, qualora esistente. Gli errori possono derivare da frodi o da comportamenti o eventi non intenzionali e sono considerati significativi qualora ci si possa ragionevolmente attendere che essi, singolarmente o nel loro insieme, siano in grado di influenzare le decisioni economiche prese dagli utilizzatori sulla base del bilancio consolidato.

Nell'ambito della revisione contabile svolta in conformità ai principi di revisione internazionali (ISA Italia), abbiamo esercitato il giudizio professionale e abbiamo mantenuto lo scetticismo professionale per tutta la durata della revisione contabile. Inoltre:

· Abbiamo identificato e valutato i rischi di errori significativi nel bilancio consolidato, dovuti a frodi o a comportamenti o eventi non intenzionali; abbiamo definito e svolto procedure di revisione in risposta a tali rischi; abbiamo acquisito elementi probativi sufficienti ed appropriati su cui basare il nostro giudizio. Il rischio di non individuare un errore significativo dovuto a frodi è più elevato rispetto al rischio di non individuare un errore significativo derivante da comportamenti o eventi non intenzionali, poiché la frode può implicare l'esistenza di collusioni, falsificazioni, omissioni intenzionali, rappresentazioni fuorvianti o forzature del controllo interno.

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  • · Abbiamo acquisito una comprensione del controllo interno rilevante ai fini della revisione contabile allo scopo di definire procedure di revisione appropriate nelle circostanze e non per esprimere un giudizio sull'efficacia del controllo interno del Gruppo.
  • · Abbiamo valutato l'appropriatezza dei principi contabili utilizzati nonché la ragionevolezza delle stime contabili effettuate dagli Amministratori, inclusa la relativa informativa.
  • · Siamo giunti ad una conclusione sull'appropriatezza dell'utilizzo da parte degli Amministratori del presupposto della continuità aziendale e, in base agli elementi probativi acquisiti, sull'eventuale esistenza di una incertezza significativa riguardo a eventi o circostanze che possono far sorgere dubbi significativi sulla capacità del Gruppo di continuare ad operare come un'entità in funzionamento. In presenza di un'incertezza significativa, siamo tenuti a richiamare l'attenzione nella relazione di revisione sulla relativa informativa di bilancio, ovvero, qualora tale informativa sia inadeguata, a riflettere tale circostanza nella formulazione del nostro giudizio. Le nostre conclusioni sono basate sugli elementi probativi acquisiti fino alla data della presente relazione. Tuttavia, eventi o circostanze successivi possono comportare che il Gruppo cessi di operare come un'entità in funzionamento.
  • · Abbiamo valutato la presentazione, la struttura e il contenuto del bilancio consolidato nel suo complesso, inclusa l'informativa, e se il bilancio consolidato rappresenti le operazioni e gli eventi sottostanti in modo da fornire una corretta rappresentazione.
  • · Abbiamo acquisito elementi probativi sufficienti e appropriati sulle informazioni finanziarie delle imprese o delle differenti attività economiche svolte all'interno del Gruppo per esprimere un giudizio sul bilancio consolidato. Siamo responsabili della direzione, della supervisione e dello svolgimento dell'incarico di revisione contabile del Gruppo. Siamo gli unici responsabili del giudizio di revisione sul bilancio consolidato.

Abbiamo comunicato ai responsabili delle attività di governance, identificati ad un livello appropriato come richiesto dagli ISA Italia, tra gli altri aspetti, la portata e la tempistica pianificate per la revisione contabile e i risultati significativi emersi, incluse le eventuali carenze significative nel controllo interno identificate nel corso della revisione contabile.

Abbiamo fornito ai responsabili delle attività di governance anche una dichiarazione sul fatto che abbiamo rispettato le norme e i principi in materia di etica e di indipendenza applicabili nell'ordinamento italiano e abbiamo comunicato loro ogni situazione che possa ragionevolmente avere un effetto sulla nostra indipendenza e, ove applicabile, le azioni intraprese per eliminare i relativi rischi o le misure di salvaguardia applicate.

Tra gli aspetti comunicati ai responsabili delle attività di governance, abbiamo identificato quelli che sono stati più rilevanti nell'ambito della revisione contabile del bilancio consolidato dell'esercizio in esame, che hanno costituito quindi gli aspetti chiave della revisione. Abbiamo descritto tali aspetti nella relazione di revisione.

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Altre informazioni comunicate ai sensi dell'art. 10 del Regolamento (UE) 537/2014

L'assemblea degli azionisti di Poste Italiane S.p.A. ci ha conferito in data 28 maggio 2019 l'incarico di revisione legale del bilancio d'esercizio e consolidato della Società per gli esercizi dal 31 dicembre 2020 al 31 dicembre 2028.

Dichiariamo che non sono stati prestati servizi diversi dalla revisione contabile vietati ai sensi dell'art. 5, par. 1, del Regolamento (UE) 537/2014 e che siamo rimasti indipendenti rispetto alla Società nell'esecuzione della revisione legale.

Confermiamo che il giudizio sul bilancio consolidato espresso nella presente relazione è in linea con quanto indicato nella relazione aggiuntiva destinata al Collegio Sindacale, nella sua funzione di Comitato per il Controllo Interno e la Revisione Contabile, predisposta ai sensi dell'art. 11 del citato Regolamento.

RELAZIONE SU ALTRE DISPOSIZIONI DI LEGGE E REGOLAMENTARI

Giudizio sulla conformità alle disposizioni del Regolamento Delegato (UE) 2019/815

Gli Amministratori di Poste Italiane S.p.A. sono responsabili per l'applicazione delle disposizioni del Regolamento Delegato (UE) 2019/815 della Commissione Europea in materia di norme tecniche di regolamentazione relative alla specificazione del formato elettronico unico di comunicazione (ESEF - European Single Electronic Format) (nel seguito "Regolamento Delegato") al bilancio consolidato al 31 dicembre 2024, da includere nella relazione finanziaria annuale.

Abbiamo svolto le procedure indicate nel principio di revisione (SA Italia) n. 700B al fine di esprimere un giudizio sulla conformità del bilancio consolidato alle disposizioni del Regolamento Delegato.

A nostro giudizio, il bilancio consolidato al 31 dicembre 2024 è stato predisposto nel formato XHTML ed è stato marcato, in tutti gli aspetti significativi, in conformità alle disposizioni del Regolamento Delegato.

Giudizi e dichiarazione ai sensi dell'art. 14, comma 2, lettere e), e-bis) ed e-ter), del D.Lgs. 39/10 e ai sensi dell'art. 123-bis, comma 4, del D.Lgs. 58/98

Gli Amministratori di Poste Italiane S.p.A. sono responsabili per la predisposizione della relazione sulla gestione e della relazione sul governo societario e gli assetti proprietari del Gruppo Poste Italiane al 31 dicembre 2024, incluse la loro coerenza con il relativo bilancio consolidato e la loro conformità alle norme di legge.

Abbiamo svolto le procedure indicate nel principio di revisione (SA Italia) n. 720B al fine di:

· esprimere un giudizio sulla coerenza della relazione sulla gestione e di alcune specifiche informazioni contenute nella relazione sul governo societario e gli assetti proprietari indicate nell'art. 123-bis, co. 4, del D.Lgs. 58/98, con il bilancio consolidato;

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  • esprimere un giudizio sulla conformità alle norme di legge della relazione sulla gestione, esclusa la sezione relativa alla rendicontazione consolidata di sostenibilità, e di alcune specifiche informazioni contenute nella relazione sul governo societario e gli assetti proprietari indicate nell'art. 123-bis, co. 4, del D.Lgs. 58/98;
  • rilasciare una dichiarazione su eventuali errori significativi nella relazione sulla gestione e in alcune specifiche informazioni contenute nella relazione sul governo societario e gli assetti proprietari indicate nell'art. 123-bis, co. 4, del D.Lgs. 58/98.

A nostro giudizio, la relazione sulla gestione e le specifiche informazioni contenute nella relazione sul governo societario e gli assetti proprietari indicate nell'art. 123-bis, co. 4, del D.I gs. 58/98 sono coerenti con il bilancio consolidato del Gruppo Poste Italiane al 31 dicembre 2024.

Inoltre, a nostro giudizio, la relazione sulla gestione, esclusa la sezione relativa alla rendicontazione consolidata di sostenibilità, e le specifiche informazioni contenute nella relazione sul governo societario e gli assetti proprietari indicate nell'art. 123-bis, co. 4, del D.Lgs. 58/98 sono redatte in conformità alle norme di legge.

Con riferimento alla dichiarazione di cui all'art. 14, co. 2, lettera e-ter), del D.Lgs. 39/10, rilasciata sulla base delle conoscenze e della comprensione dell'impresa e del relativo contesto acquisite nel corso dell'attività di revisione, non abbiamo nulla da riportare.

Il nostro giudizio sulla conformità alle norme di legge non si estende alla sezione della relazione sulla gestione relativa alla rendicontazione consolidata di sostenibilità. Le conclusioni sulla conformità di tale sezione alle norme che ne disciplinano i criteri di redazione e all'osservanza degli obblighi di informativa previsti dall'art. 8 del Regolamento (UE) 2020/852 sono formulate da parte nostra nella relazione di attestazione ai sensi dell'art. 14-bis del D.Lgs. 39/10.

DELOITTE & TOUCHE S.p.A.

Marco Miccoli Socio

Roma, 4 aprile 2025

Relazioni e Attestazioni

Deloitte.

Deloitte & Touche S.p.A. Via Vittorio Venato, 89 00187 Roma Italia

Tel: +39 06 367491 Fax:+39 06 36749282 www.deloitte.k

RELAZIONE DELLA SOCIETÀ DI REVISIONE INDIPENDENTE AI SENSI DELL'ART. 14 DEL D.LGS. 27 GENNAIO 2010. N. 39 E DELL'ART. 10 DEL REGOLAMENTO (UE) N. 537/2014

Agli Azionisti di Poste Italiane S.p.A.

RELAZIONE SULLA REVISIONE CONTABILE DEL BILANCIO D'ESERCIZIO

Giudizio

Abbiamo svolto la revisione contabile del bilancio d'esercizio di Poste Italiane S.p.A. (la "Società"), costituito dallo stato patrimoniale al 31 dicembre 2024, dal prospetto dell'utile/(perdita) d'esercizio, dal conto economico complessivo, dal prospetto di movimentazione del patrimonio netto, dal rendiconto finanziario per l'esercizio chiuso a tale data e dalle note al bilancio che includono le informazioni rilevanti sui principi contabili applicati.

A nostro giudizio, il bilancio d'esercizio fornisce una rappresentazione veritiera e corretta della situazione patrimoniale e finanziaria della Società al 31 dicembre 2024, del risultato economico e dei flussi di cassa per l'esercizio chiuso a tate data in conformità ai principi contabili IFRS emanati dall'International Accounting Standards Board e adottati dall'Unione Europea nonché ai provvedimenti emanati in attuazione dell'art. 9 del D.Lgs. n. 38/05.

Elementi alla base del giudizio

Abbiamo svolto la revisione contabile in conformità ai principi di revisione internazionali (ISA Italia). Le nostre responsabilità ai sensi di tali principi sono ulteriormente descritte nella sezione Responsabilità della società di revisione per la revisione contabile del bilancio d'esercizio della presente relazione. Siamo indipendenti rispetto alla Società in conformità alle norme e ai principi in materia di etica e di indipendenza applicabili nell'ordinamento italiano alla revisione contabile del bilancio. Riteniamo di aver acquisito elementi probativi sufficienti ed appropriati su cui basare il nostro giudizio.

Aspetti chiave della revisione contabile

Gli aspetti chiave della revisione contabile sono quegli aspetti che, secondo il nostro giudizio professionale, sono stati maggiormente significativi nell'ambito della revisione contabile del bilancio dell'esercizio in esame. Tali aspetti sono stati da noi affrontati nell'ambito della revisione contabile e nella formazione del nostro giudizio sul bilancio d'esercizio nel suo complesso; pertanto su tali aspetti non esprimiamo un giudizio separato.

Il normobilities inflelion una o più del seguent orilla Delate Touche Tomanis Limitato e reporsiolità limitato ("DTL"," le member lim als entralia conservativo considerent a reant . DTL e siacura able sus montar finiscentem separate indipersone indipersonal and DTTL (descentes) and heritor of mailings (" te emità a esse correlate.
clierrii. Bilinvita a leggero t
www.delcatte.com/sbout Deloitte & Touche S.p.A

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Sacks Lughts Var Santa Scrin, 26 - 20122 Mario (Capitalia Scelale: Euro 10 E88.000,00 i v.
Codicol Facelolia Inpress cil March Perus Briano Briano Alaroa Loci n. 0300560109

Procedure di
revisione svolte
Nell'ambito delle attività di revisione sono state svolte, anche avvalendoci
del supporto dei nostri specialisti, le seguenti principali procedure:
· rilevazione e verifica dell'operatività dei controlli rilevanti posti in
essere dalla Società sul processo di effettuazione del test di
impairment;
· comprensione dei metodi e delle assunzioni adottate dalla Società per
l'effettuazione del test di impairment;
· verifica della coerenza dell'impostazione metodologica adottata dalla
Società, con particolare riferimento alla individuazione della CGU e
alla determinazione del relativo valore recuperabile, con le previsioni
del principio contabile di riferimento IAS 36 "Riduzione di valore delle
attività":
· analisi di ragionevolezza, anche mediante ottenimento di informazioni
dalla Società, delle principali assunzioni adottate per la formulazione
delle previsioni dei flussi di cassa attesi dalla CGU, tenuto anche
conto delle incertezze connesse all'attuale contesto macroeconomico
e delle variabili chiave utilizzate nel modello adottato per il test di
impairment;
· verifica della correttezza logica e matematica dello sviluppo dei flussi
di cassa attesi e della ragionevolezza complessiva della costruzione
del costo medio ponderato del capitale ("WACC") e delle ipotesi
relative al terminal value, inteso come il valore che rappresenta la
capacità della CGU di generare i flussi di cassa stimati oltre il periodo
di previsione esplicita del Piano strategico 2024-2028;
· esame dell'analisi di sensitività predisposta dalla Società;
· verifica della completezza e della conformità dell'informativa fornita
dalla Società nel bilancio rispetto a quanto previsto dai principi
contabili IFRS applicabili.
Responsabilità degli Amministratori e del Collegio Sindacale per il bilancio d'esercizio

Deloitte.

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Gli Amministratori sono responsabili per la valutazione della Società della Società di continuare ad operare come un'entità in funzionamento e, nella redazione del bilancio d'esercizio, per l'appropriatezza dell'utilizzo del presupposto della continuità aziendale, nonché per una adeguata informativa in materia.

Gli Amministratori utilizzano il presupposto della continuità aziendale nella redazione del bilancio d'esercizio a meno che abbiano valutato che sussistono le condizioni per la liquidazione della Società o per l'interruzione dell'attività o non abbiano alternative realistiche a tali scelte.

Il Collegio Sindacale ha la responsabilità della vigilanza, nei termini previsti dalla legge, sul processo di predisposizione dell'informativa finanziaria della Società.

Responsabilità della società di revisione per la revisione contabile del bilancio d'esercizio

l nostri obiettivi sono l'acquisizione di una ragionevole sicurezza che il bilancio d'esercizio nel suo complesso non contenga errori significativi, dovuti a frodi o a comportamenti o eventi non intenzionali, e l'emissione di una relazione di revisione che includa il nostro giudizio. Per ragionevole sicurezza si intende un livello elevato di sicurezza che, tuttavia, non fornisce la garanzia che una revisione contabile svolta in conformità ai principi di revisione internazionali (ISA Italia) individui sempre un errore significativo, qualora esistente. Gli errori possono derivare da frodi o da comportamenti o eventi non intenzionali e sono considerati significativi qualora ci si possa ragionevolmente attendere che essi, singolarmente o nel loro insieme, siano in grado di influenzare le decisioni economiche degli utilizzatori prese sulla base del bilancio d'esercizio.

Nell'ambito della revisione contabile svolta in conformità ai principi di revisione internazionali (ISA Italia), abbiamo esercitato il giudizio professionale e abbiamo mantenuto lo scetticismo professionale per tutta la durata della revisione contabile. Inoltre:

  • · Abbiamo identificato e valutato i rischi di errori significativi nel bilancio d'esercizio, dovuti a frodi o a comportamenti o eventi non intenzionali; abbiamo definito e svolto procedure di revisione in risposta a tali rischi; abbiamo acquisito elementi probativi sufficienti ed appropriati su cui basare il nostro giudizio. Il rischio di non individuare un errore significativo dovuto a frodi è più elevato rispetto al rischio di non individuare un errore significativo derivante da comportamenti o eventi non intenzionali, poiché la frode può implicare l'esistenza di collusioni, falsificazioni, omissioni intenzionali, rappresentazioni fuorvianti o forzature del controllo interno.
  • · Abbiamo acquisito una comprensione del controllo interno rilevante ai fini della revisione contabile allo scopo di definire procedure di revisione appropriate nelle circostanze e non per esprimere un giudizio sull'efficacia del controllo interno della Società.
  • · Abbiamo valutato l'appropriatezza dei principi contabili utilizzati nonché la ragionevolezza delle stime contabili effettuate dagli Amministratori, inclusa la relativa informativa.

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  • · Siamo giunti ad una conclusione sull'appropriatezza dell'utilizzo da parte degli Amministratori del presupposto della continuità aziendale e, in base agli elementi probativi acquisiti, sull'eventuale esistenza di una incertezza significativa riguardo a eventi o circostanze che possono far sorgere dubbi significativi sulla capacità di continuare ad operare come un'entità in funzionamento. In presenza di un'incertezza significativa, siamo tenuti a richiamare l'attenzione nella relazione di revisione sulla relativa informativa di bilancio ovvero, qualora tale informativa sia inadeguata, a riflettere tale circostanza nella formulazione del nostro giudizio. Le nostre conclusioni sono basate sugli elementi probativi acquisiti fino alla data della presente relazione. Tuttavia, eventi o circostanze successivi possono comportare che la Società cessi di operare come un'entità in funzionamento.
  • · Abbiamo valutato la presentazione, la struttura e il contenuto del bilancio d'esercizio nel suo complesso, inclusa l'informativa, e se il bilancio d'esercizio rappresenti le operazioni e gli eventi sottostanti in modo da fornire una corretta rappresentazione.

Abbiamo comunicato ai responsabili delle attività di governance, identificati ad un livello appropriato come richiesto dagli ISA Italia, tra gli altri aspetti, la portata e la tempistica pianificate per la revisione contabile e i risultati significativi emersi, incluse le eventuali carenze significative nel controllo interno identificate nel corso della revisione contabile.

Abbiamo fornito ai responsabili delle attività di governance anche una dichiarazione sul fatto che abbiamo rispettato le norme e i principi in materia di etica e di indipendenza applicabili nell'ordinamento italiano e abbiamo comunicato loro ogni situazione che possa ragionevolmente avere un effetto sulla nostra indipendenza e, ove applicabile, le azioni intraprese per eliminare i relativi rischi o le misure di salvaguardia applicate.

Tra gli aspetti comunicati ai responsabili delle attività di governance, abbiamo identificato quelli che sono stati più rilevanti nell'ambito della revisione contabile del bilancio dell'esercizio in esame, che hanno costituito quindi gli aspetti chiave della revisione. Abbiamo descritto tali aspetti nella relazione di revisione.

Altre informazioni comunicate ai sensi dell'art. 10 del Regolamento (UE) 537/2014

L'assemblea degli azionisti di Poste Italiane S.p.A. ci ha conferito in data 28 maggio 2019 l'incarico di revisione legale del bilancio d'esercizio e consolidato della Società per gli esercizi dal 31 dicembre 2020 al 31 dicembre 2028.

Dichiariamo che non sono stati servizi diversi dalla revisione contabile vietati ai sensi dell'art. 5, par. 1, del Regolamento (UE) 537/2014 e che siamo rimasti indipendenti rispetto alla Società nell'esecuzione della revisione legale.

Confermiamo che il giudizio sul bilancio d'esercizio espresso nella presente relazione è in linea con quanto indicato nella relazione aggiuntiva destinata al Collegio Sindacale, nella sua funzione di Comitato per il Controllo Interno e la Revisione Contabile, predisposta ai sensi dell'art. 11 del citato Regolamento.

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RELAZIONE SU ALTRE DISPOSIZIONI DI LEGGE E REGOLAMENTARI

Giudizio sulla conformità alle disposizioni del Regolamento Delegato (UE) 2019/815

Gli Amministratori di Poste Italiane S.p.A. sono responsabili per l'applicazione delle disposizioni del Regolamento Delegato (UE) 2019/815 della Commissione Europea in materia di norme tecniche di regolamentazione relative alla specificazione del formato elettronico unico di comunicazione (ESEF - European Single Electronic Format) (nel seguito "Regolamento Delegato") al bilancio d'esercizio al 31 dicembre 2024, da includere nella relazione finanziaria annuale.

Abbiamo svolto le procedure indicate nel principio di revisione (SA Italia) n. 700B al fine di esprimere un giudizio sulla conformità del bilancio d'esercizio alle disposizioni del Regolamento Delegato.

A nostro giudizio, il bilancio d'esercizio al 31 dicembre 2024 è stato predisposto nel formato XHTML in conformità alle disposizioni del Regolamento Delegato.

Giudizi e dichiarazione ai sensi dell'art. 14, comma 2, lettere e), e-bis) ed e-ter), del D.Lgs. 39/10 e ai sensi dell'art. 123-bis, comma 4, del D.Lgs. 58/98

Gli Amministratori di Poste Italiane S.p.A. sono responsabili per la predisposizione della relazione sulla gestione e della relazione sul governo societario e gli assetti proprietari di Poste Italiane S.p.A. al 31 dicembre 2024, incluse la loro coerenza con il relativo bilancio d'esercizio e la loro conformità alle norme di legge.

Abbiamo svolto le procedure indicate nel principio di revisione (SA Italia) n. 720B al fine di:

  • esprimere un giudizio sulla coerenza della relazione sulla gestione e di alcune specifiche informazioni contenute nella relazione sul governo societario e gli assetti proprietari indicate nell'art. 123-bis, co. 4, del D.Lgs. 58/98 con il bilancio d'esercizio;
  • esprimere un giudizio sulla conformità alle norme di legge della relazione sulla gestione, esclusa la sezione relativa alla rendicontazione consolidata di sostenibilità, e di alcune specifiche informazioni contenute nella relazione sul governo societario e gli assetti proprietari indicate nell'art. 123-bis, co. 4, del D.Lgs. 58/98;
  • rilasciare una dichiarazione su eventuali errori significativi nella relazione sulla gestione e in alcune specifiche informazioni contenute nella relazione sul governo societario e gli assetti proprietari indicate nell'art. 123-bis, co. 4, del D.Lgs. 58/98.

A nostro giudizio, la relazione e le specifiche informazioni contenute nella relazione sul governo societario e gli assetti proprietari indicate nell'art. 123-bis, co. 4, del D.Lgs. 58/98 sono coerenti con il bilancio d'esercizio di Poste Italiane S.p.A. al 31 dicembre 2024.

Inoltre, a nostro giudizio, la relazione sulla gestione, esclusa la sezione relativa alla rendicontazione consolidata di sostenibilità, e le specifiche informazioni contenute nella relazione sul governo societario e gli assetti proprietari indicate nell'art. 123-bis, co. 4, del D.Lgs. 58/98 sono redatte in conformità alle norme di legge.

Relazioni e Attestazioni

De oitte.

Deloitte & Touche S.p.A. Via Vittorio Veneto, 89 00187 Roma Halia

Tel: +39 06 367-491 Fax: +39 06 38749282 www.delaitte.it

REI AZIONE DELLA SOCIETA' DI REVISIONE INDIPENDENTE SUI I A COERENZA DEI DATI CONTENUTI NEL RENDICONTO DEL PATRIMONIO DESTINATO BANCOPOSTA CON QUELLI RIPORTATI NEL BILANCIO DELLA SOCIETÀ

Al Consiglio di Amministrazione di Poste Italiane S.p.A.

In qualità di soggetto incaricato della revisione legale dei conti di Poste Italiane S.p.A. (la "Società"), siamo stati incaricati di effettuare un esame limitato dell'allegato rendiconto separato del patrimonio destinato BancoPosta composto dallo stato patrimoniale al 31 dicembre 2024, dal conto economico, dal prospetto della redditività complessiva, dal prospetto delle variazioni del patrimonio netto, dal rendiconto finanziario per l'esercizio chiuso a tale data e dalla nota integrativa (il "Rendiconto"), allegato al bilancio della Società in conformità a quanto previsto dalla sezione 8 del Regolamento del Patrimonio BancoPosta, al fine di verificare la coerenza tra i dati contenuti nel Rendiconto con quelli riportati nel bilancio al 31 dicembre 2024 della Società.

Responsabilità degli Amministratori

Gli Amministratori di Poste Italiane S.p.A. sono responsabili della redazione del Rendiconto in conformità ai principi contabili IFRS emanati dall'International Accounting Standards Board e adottati dall'Unione Europea, nonché alle disposizioni previste dall'art. 2447-septies comma 2 del Codice Civile. Sono altresi responsabili per quella parte del controllo interno che essi ritengono necessaria al fine di consentire la redazione del Rendiconto che non contenga errori significativi, dovuti a frodi o a comportamenti o eventi non intenzionali.

Indipendenza della società di revisione e gestione della qualità

Siamo indipendenti in conformità ai principi in materia di etica e di indipendenza dell'International Code of Ethics for Professional Accountants (including International Independence Standards) (IESBA Code) emesso dall'International Ethics Standards Board for Accountants, basato su principi fondamentali di integrità, obiettività, competenza e diligenza professionale, riservatezza e comportamento professionale.

La nostra società di revisione applica l'International Standard on Quality Management 1 (ISQM Italia 1) in base al quale è tenuta a configurare, mettere in atto e rendere operativo un sistema di gestione della qualità che includa direttive o procedure sulla conformità ai principi etici, ai principi professionali e alle disposizioni di legge e regolamentari applicabili.

Scrin, 26 - 20122 Milano | Capitale: Bockle: Euro 10.688.000,00 i v.
Sciella Impresa ol Millano Noron Brisin, 03040660160 - R.E.A.n. MJ-1720230| Piantiu MA: IT 03040560188

Deloitte & Touche S.D.A.

Ancora Ban Bergerno Bologica Breacia Cagliano Filiano Napoli Paciese Parros Parros Parros Forma Forma Trenso Udana Narona

Il nome Deloitta il rillerisos a una o più della seguenti internation l'united, una secietà inglass a responsabilizationi ("DTL") let inbor Ermadan 400 motivork relate. DTTL e ch curna clolle se correcriso prima giuridicamento alate e indipend enté tra loro. DTTL (disnominata anche "Deloitte Global") non fornisce servizi al 10.00 cilerí. Si irvita a leggere l'internativa a la cescióne della so utum legale d'Oriolito Touche Tokmanu Linited o delo su mannon firm all'indicac

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Responsabilità della società di revisione

E' nostra la responsabilità di esprimere una conclusione sul Rendiconto sulla base delle procedure svolte. Il nostro lavoro è stato svolto secondo i criteri indicati nel principio International Standards on Assurance Engagements - Assurance Engagements other than Audits or Reviews of Historical Information ("ISAE 3000 revised") emanato dall'International Auditing and Assurance Standards Board per gli incarichi che consistono in un esame limitato. Tale principio richiede la pianificazione e lo svolgimento di procedure al fine di acquisire un livello di sicurezza limitato che il Rendiconto non contenga errori significativi.

Le procedure svolte si sono basate sul nostro giudizio professionale e hanno compreso colloqui, prevalentemente con il personale della Società responsabile per la predisposizione del Rendiconto, analisi di documenti, ricalcoli, riscontri e riconciliazioni con la contabilità e altre procedure volte all'acquisizione di evidenze ritenute utili.

In conformità ai predetti criteri abbiamo svolto le procedure necessarie per il raggiungimento delle finalità dell'incarico indicate nel primo paragrafo. In particolare, abbiamo svolto le seguenti procedure:

  • comprensione, tramite colloqui con la Direzione, dei criteri adottati dalla Società per la predisposizione del Rendiconto e verifica della loro coerenza con quanto previsto dalla Circolare della Banca d'Italia n. 262 del 22 dicembre 2005 e successivi aggiornamenti e dalle disposizioni previste dall'art. 2447-septies comma 2 del Codice Civile;
  • · ottenimento della riconciliazione predisposta dalla Società tra i dati riportati nel bilancio d'esercizio della Società ed i dati riportati nel Rendiconto;
  • · comprensione della metodologia utilizzata dalla Società per la ripartizione dei costi comuni;
  • · verifica che i dati inclusi nel Rendiconto siano conformi alle scritture contabili ed ai criteri adottati dalla Società per la predisposizione del Rendiconto stesso;
  • · verifica che i dati inclusi nel Rendiconto siano coerenti con la riconciliazione predisposta dalla Società e con la metodologia applicata per la ripartizione dei costi comuni;
  • · verifica dell'applicazione dei criteri contabili descritti dagli Amministratori nella nota integrativa del Rendiconto;
  • · ottenimento della lettera di attestazione, sottoscritta dal legale rappresentante della Società, circa la correttezza e completezza delle informazioni riportate nel Rendiconto e di quelle a noi fornite ai fini dello svolgimento del nostro incarico.

Il nostro esame ha comportato un'estensione di lavoro inferiore a quella necessaria per lo svolgimento di un esame completo secondo l'ISAE 3000 revised ("reasonable assurance engagement") e, conseguentemente, non ci consente di avere la sicurezza di essere venuti a conoscenza di tutti i fatti e le circostanze significativi che potrebbero essere identificati con lo svolgimento di tale esame.

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RELAZIONE DELLA SOCIETÀ DI REVISIONE INDIPENDENTE SULL'ESAME LIMITATO DELLA RENDICONTAZIONE CONSOLIDATA DI SOSTENIBILITÀ AI SENSI DELL'ART. 14-BIS DEL D.LGS. 27 GENNAIO 2010, N. 39

Agli Azionisti di Poste Italiane S.p.A.

Conclusioni

Ai sensi degli artt. 8 e 18, comma 1, del D.Lgs. 6 settembre 2024, n. 125 (di seguito anche il "Decreto"), siamo stati incaricati di effettuare l'esame limitato ("limited assurance engagement") della rendicontazione consolidata di sostenibilità del Gruppo Poste Italiane (di seguito anche il "Gruppo") relativa all'esercizio chiuso al 31 dicembre 2024 predisposta ai sensi dell'art. 4 del Decreto, presentata nella specifica sezione della relazione consolidata sulla gestione.

Sulla base del lavoro svolto, non sono pervenuti alla nostra attenzione elementi che ci facciano ritenere che:

  • · la rendicontazione consolidata di sostenibilità del Gruppo Poste Italiane relativa all'esercizio chiuso al 31 dicembre 2024 non sia stata redatta, in tutti gli aspetti significativi, in conformità ai principi di rendicontazione adottati dalla Commissione Europea ai sensi della Direttiva (UE) 2013/34/UE (European Sustainability Reporting Standards, nel seguito anche "ESRS");
  • · le informazioni contenute nella sezione "8.2 Informazioni Ambientali", paragrafo "8.2.1. Il Regolamento sulla Tassonomia Europea" della rendicontazione consolidata di sostenibilità non siano state redatte, in tutti gli aspetti significativi, in conformità all'art. 8 del Regolamento (UE) n. 852 del 18 giugno 2020 (nel seguito anche "Regolamento Tassonomia").

Elementi alla base delle conclusioni

Abbiamo svolto l'incarico di esame limitato in conformità al Principio di Attestazione della Rendicontazione di Sostenibilità - SSAE (Italia). Le procedure svolte in tale tipologia di incarico variano per natura e tempistica rispetto a quelle necessarie per lo svolgimento di un incarico finalizzato ad acquisire un livello di sicurezza ragionevole e sono altresì meno estese. Conseguentemente, il livello di sicurezza ottenuto in un incarico di esame limitato è sostanzialmente inferiore rispetto al livello di sicurezza che sarebbe stato ottenuto se fosse stato svolto un incarico finalizzato ad acquisire un livello di sicurezza ragionevole. Le nostre responsabilità ai sensi di tale Principio sono ulteriormente descritte nel paragrafo Responsabilità della società di revisione per l'attestazione sulla rendicontazione consolidata di sostenibilità della presente relazione.

Sedel Logia: Varia Sofia, 26 - 20122 Miano (Capital Sociale: Euro 10.088.000,00 ix.
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ll രണ്ടിക്കാലി സമ റ്റ് ധാരിക്കുന്ന (1982) Tournal in 1942) പ്രവാസ്ത്രി (1972) എന്നിവേഷം നിന്നും (1771) Liman (1971) Limani (1971) Limin (1971)

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Siamo indipendenti in conformità alle norme e ai principi in materia di etica e di indipendenza applicabili all'incarico di attestazione della rendicontazione consolidata di sostenibilità nell'ordinamento italiano.

La nostra società di revisione applica il Principio internazionale sulla gestione della qualità (ISQM Italia) 1 in base al quale è tenuta a configurare, mettere in atto e rendere operativo un sistema di gestione della qualità che includa direttive o procedure sulla conformità ai principi etici, ai principi professionali e alle disposizioni di legge e regolamentari applicabili.

Riteniamo di aver acquisito evidenze sufficienti e appropriate su cui basare le nostre conclusioni.

Altri aspetti

La rendicontazione di sostenibilità dell'esercizio chiuso al 31 dicembre 2024 contiene, nella specifica sezione "8.2 Informazioni Ambientali", paragrafo "8.2.1. Il Regolamento sulla Tassonomia Europea", le informazioni comparative riferite all'esercizio chiuso al 31 dicembre 2023, che non sono state sottoposte a verifica.

Responsabilità degli Amministratori e del Collegio Sindacale di Poste Italiane S.p.A. per la rendicontazione consolidata di sostenibilità

Gli Amministratori sono responsabili per lo sviluppo e l'implementazione delle procedure attuate per individuare le informazioni incluse nella rendicontazione consolidata di sostenibilità in conformità a quanto richiesto dagli ESRS (nel seguito il "processo di valutazione della rilevanza") e per la descrizione di tali procedure nella sezione "8.rmazioni Generali", paragrafo "Gestione degli Impatti, dei Rischi e delle Opportunità" della rendicontazione consolidata di sostenibilità.

Gli Amministratori sono inoltre responsabili per la redazione della rendicontazione consolidata di sostenibilità, che contiene le informazioni identificate mediante il processo di valutazione della rilevanza, in conformità a quanto richiesto dall'art. 4 del Decreto, inclusa:

  • · la conformità agli ESRS;
  • · la conformità all'art. 8 del Regolamento Tassonomia delle informazioni contenute nella sezione "8.2 Informazioni Ambientali", paragrafo "8.2.1. Il Regolamento sulla Tassonomia Europea".

Tale responsabilità comporta la configurazione, la messa in atto e il mantenimento, nei termini previsti dalla legge, di quella parte del controllo interno ritenuta necessaria dagli Amministratori al fine di consentire la redazione di una rendicontazione consolidata di sostenibilità in conformità a quanto richiesto dall'art. 4 del Decreto, che non contenga errori significativi dovuti a frodi o a comportamenti o eventi non intenzionali. Tale responsabilità comporta altresi la selezione e l'applicazione di metodi appropriati per elaborare le informazioni nonché l'elaborazione di ipotesi e stime in merito a specifiche informazioni di sostenibilità che siano ragionevoli nelle circostanze.

Il Collegio Sindacale ha la responsabilità della vigilanza, nei termini previsti dalla legge, sull'osservanza delle disposizioni stabilite nel Decreto.

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Limitazioni intrinseche nella rendicontazione consolidata di sostenibilità

Ai fini della rendicontazione delle informazioni prospettiche in conformità agli ESRS, agli Amministratori è richiesta l'elaborazione di tali informazioni sulla base di ipotesi, descritte nella rendicontazione consolidata di sostenibilità, in merito a eventi che potranno accadere in futuro e a possibili future azioni da parte del Gruppo, come peraltro anche nella sezione "8.rmazioni Generali", paragrafo "Criteri per la redazione - Cause di incertezze nelle stime e nei risultati". A causa dell'aleatorietà connessa alla realizzazione di qualsiasi evento futuro, sia per quanto concerne il concretizzarsi dell'accadimento sia per quanto riguarda la misura e la tempistica della sua manifestazione, gli scostamenti fra i valori consuntivi e le informazioni prospettiche potrebbero essere significativi.

L'informativa fornita dal Gruppo in merito alle emissioni Scope 3 è soggetta a maggiori imitazioni intrinseche rispetto a quelle Scope 1 e 2, a causa della scarsa disponibilità e della precisione relativa delle informazioni utilizzate per definire le informazioni sulle emissioni Scope 3, sia di natura quantitativa sia di natura qualitativa, relative alla catena del valore, come peraltro descritto anche nella sezione "8.rmazioni Generali", paragrafo "Criteri per la redazione - Cause di incertezze nelle stime e nei risultati".

Responsabilità della società di revisione per l'attestazione sulla rendicontazione consolidata di sostenibilità

l nostri obiettivi sono pianificare e svolgere procedure al fine di acquisire un livello di sicurezza limitato che la rendicontazione consolidata di sostenibilità non contenga errori significativi, dovuti a frodi o a comportamenti o eventi non intenzionali, ed emettere una relazione contenente le nostre conclusioni. Gli errori possono derivare da frodi o da comportamenti o eventi non intenzionali e sono considerati significativi qualora ci si possa ragionevolmente attendere che essi, singolarmente o nel loro insieme, siano in grado di influenzare le decisioni degli utilizzatori prese sulla base della rendicontazione consolidata di sostenibilità.

Nell'ambito dell'incarico finalizzato ad acquisire un livello di sicurezza limitato in conformità al Principio di Attestazione della Rendicontazione di Sostenibilità - SSAE (Italia), abbiamo esercitato il giudizio professionale e abbiamo mantenuto lo scetticismo professionale per tutta la durata dell'incarico.

Le nostre responsabilità includono:

  • · la considerazione dei rischi per identificare l'informativa nella quale è probabile che si verifichi un errore significativo, sia dovuto a frodi o a comportamenti o eventi non intenzionali;
  • · la definizione e lo svolgimento di procedure per verificare l'informativa nella quale è probabile che si verifichi un errore significativo. Il rischio di non individuare un errore significativo dovuto a frodi è più elevato rispetto al rischio di non individuare un errore significativo derivante da comportamenti o eventi non intenzionali, poiché la frode può implicare l'esistenza di collusioni, falsificazioni, omissioni intenzionali, rappresentazioni fuorvianti o forzature del controllo interno;

Deloitte.

· la direzione, la supervisione e lo svolgimento dell'esame limitato della rendicontazione consolidata di sostenibilità e l'assunzione della piena responsabilità delle conclusioni sulla rendicontazione consolidata di sostenibilità.

Riepilogo del lavoro svolto

Un incarico finalizzato ad acquisire un livello di sicurezza limitato comporta lo svolgimento di procedure per ottenere evidenze quale base per la formulazione delle nostre conclusioni.

Le procedure svolte sulla rendicontazione consolidata di sostenibilità si sono basate sul nostro giudizio professionale e hanno compreso colloqui, prevalentemente con il personale del Gruppo responsabile per la predisposizione delle informazioni presentate nella rendicontazione consolidata di sostenibilità, nonché analisi di documenti, ricalcoli ed altre procedure volte all'acquisizione di evidenze ritenute utili.

In particolare, abbiamo svolto le seguenti principali procedure in parte in una fase preliminare prima della chiusura dell'esercizio e successivamente in una fase finale fino alla data di emissione della presente relazione:

  • comprensione del modello di business, delle strategie del Gruppo e del contesto in cui opera con riferimento alle questioni di sostenibilità;
  • comprensione dei processi che sottendono alla generazione, rilevazione e gestione delle . informazioni qualitative e quantitative incluse nella rendicontazione consolidata di sostenibilità, ivi inclusa l'analisi del perimetro di rendicontazione;
  • comprensione del processo posto in essere dal Gruppo per l'identificazione e la valutazione . degli impatti, rischi ed opportunità rilevanti, in base al principio di doppia rilevanza, in relazione alle questioni di sostenibilità;
  • · identificazione dell'informativa nella quale è probabile che esista un rischio di errore significativo, tenendo in considerazione, tra gli altri, fattori connessi al processo di generazione e raccolta delle informazioni, alla presenza di stime e alla complessità delle relative metodologie di calcolo, nonché fattori qualitativi e quantitativi riconducibili alla natura delle informazioni stesse;
  • · definizione e svolgimento delle procedure, basate sul giudizio professionale del revisore della rendicontazione di sostenibilità, per rispondere ai rischi di errore significativi identificati anche ricorrendo al supporto di specialisti appartenenti alla rete Deloitte, con particolare riferimento a specifiche informazioni di natura ambientale;
  • . comprensione del processo posto in essere dal Gruppo per identificare le attività economiche ed esposizioni ammissibili e determinarne la natura allineata in base alle previsioni del Regolamento Tassonomia, e verifica della relativa informativa inclusa nella rendicontazione consolidata di sostenibilità;

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