Annual Report • Apr 24, 2025
Annual Report
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Consiglio di Amministrazione del 14 aprile 2025
Sede Legale e Amministrativa: Foro Buonaparte, 44 - 20121 Milano - Italia Capitale sociale Euro 200.154.177,66 i.v. Cod. Fiscale e Reg. Imprese di Milano n° 00931330583 www.itkgroup.it

| Sommario | |
|---|---|
| L'impegno nel sociale | 4 |
| Organi di Amministrazione e Controllo | 6 |
| Relazione sull'andamento della gestione nell'esercizio 2024 | 7 |
| Operazioni di finanza straordinaria | 8 |
| Offerta Pubblica di Scambio sui Warrant | 8 |
| Emissione Prestito Obbligazionario "KME Group SpA 2024-2029" Sintesi della struttura societaria |
9 10 |
| Quadro Macroeconomico | 11 |
| I risultati di Gruppo | 12 |
| La Holding KME Group SpA |
18 |
| Andamento delle partecipazioni e dei settori operativi | 22 |
| KME SE | 22 |
| CULTI Milano SpA | 26 |
| Altre informazioni | 27 |
| Operazioni con parti correlate | 27 |
| Liti e controversie | 27 |
| Società controllante ed assetti proprietari | 27 |
| Azioni proprie Aggiornamenti in materia di Governance |
28 28 |
| Capitale sociale | 29 |
| Adeguamento al Titolo VI del Regolamento Mercati - Deliberazione Consob n. 16191/2007 | 29 |
| Attività di ricerca e sviluppo | 30 |
| Il personale | 30 |
| Risorse Immateriali Essenziali | 30 |
| Principali rischi e incertezze cui KME Group SpA è esposta e gestione dei rischi finanziari | 31 |
| Evoluzione prevedibile della gestione | 31 |
| Fatti di rilievo successivi al 31 dicembre 2024 | 32 |
| Proposta di approvazione del Bilancio relativo all'esercizio 2024 | 33 |
| Rendicontazione consolidata di sostenibilità Informazioni generali |
34 36 |
| Informazioni ambientali | 66 |
| Informazioni sociali | 99 |
| Informazioni sulla governance | 111 |
| Appendice | 117 |
| Attestazione della rendicontazione di sostenibilità | 132 |
| Relazione della società di revisione | 133 |
| Relazione sul governo societario e gli aspetti proprietari | 138 |
| Relazione sulla politica della remunerazione e sui compensi corrisposti | 202 |
| Bilancio separato al 31 dicembre 2024 | 228 |
| Prospetti di bilancio della capogruppo | 229 |
| Note esplicative del bilancio separato | 235 |

| Attestazione del Presidente e del Dirigente Preposto alla redazione dei documenti contabili e societari | 268 |
|---|---|
| Relazione del Collegio Sindacale | 269 |
| Relazione della società di revisione | 289 |
| Bilancio consolidato al 31 dicembre 2024 | 295 |
| Prospetti del bilancio consolidato |
296 |
| Note esplicative del bilancio consolidato | 302 |
| Attestazione del Presidente e del Dirigente Preposto alla redazione dei documenti contabili e societari | 365 |
| Relazione del Collegio Sindacale | 366 |
| Relazione della società di revisione | 375 |

Da 18 anni, Dynamo Camp si impegna per garantire il Diritto alla Felicità a minori affetti da patologie gravi o croniche, disturbi del neuro-sviluppo o condizioni di disabilità in terapia attiva o conclusa da non più di 4 anni, alle loro famiglie e ai loro fratelli e sorelle. I programmi offerti da Fondazione Dynamo Camp ETS (la "Fondazione") sono interamente gratuiti e strutturati secondo il modello della Terapia Ricreativa Dynamo®, basata su divertimento e scoperta. L'obiettivo di questo metodo è quello di promuovere le capacità di ciascuno di rinnovare la fiducia in sé stessi e la speranza, con benefici reali e di lungo periodo sulla qualità di vita.

"Un weekend a Dynamo vale tutte le vacanze che non abbiamo potuto fare."
Una mamma
Anche nel 2024, sulla scia delle esigenze delle famiglie di poter avere "Dynamo vicino a casa", la Fondazione si è impegnata a portare i programmi fuori dal Camp, coinvolgendo bambini e ragazzi con patologie in numerose città del territorio nazionale attraverso il progetto Dynamo City Camp, i tour negli ospedali e all'interno di strutture alberghiere nelle cosiddette Dynamo Off Camp.
Nel 2024 il progetto dei City Camp è stato portato avanti a Milano, Torino, Genova, Firenze, Roma, Termoli e Napoli.
Il City Camp di Milano è primo City Camp attivo 12 mesi l'anno. Si tratta di un Camp "di proprietà" situato all'interno dell'edificio che ospita gli uffici della Fondazione e di Dynamo Academy Srl Impresa Sociale in via Bovio 6, Milano. Nelle settimane estive da giugno a settembre i Camper partecipano a sessioni giornaliere con orario 8.30-13.00. Durante l'anno scolastico vengono proposte attività mattutine per giovani adulti e scuole ed attività pomeridiane per bambini e adolescenti. Inoltre, nei fine settimana vengono accolte le famiglie Dynamo per le "domeniche di sollievo".


"Le attività sembrano fatte apposta per me." Una ragazza
Questo l'impatto di Dynamo Camp dal 2007: 78.993 minori affetti da patologie gravi o croniche, disturbi del neuro-sviluppo o condizioni di disabilità e le loro famiglie, fratelli e sorelle hanno goduto dei programmi di Terapia Ricreativa Dynamo®, per un totale di 251.000 esperienze, volte allo svago e al divertimento ma soprattutto a far riacquisire fiducia e speranza. Sono oltre 75 le patologie ospitate, e il network di Dynamo Camp è costituito da 100 ospedali e 86 associazioni di genitori o di patologia in tutta Italia.
Dynamo Camp, grazie alla nuova normativa del terzo settore detiene partecipazioni in numerose imprese sociali Dynamo che lavorano tutte con l'obiettivo di contribuire al Bene Comune e al prendersi cura, delle persone, delle comunità e della natura. Dynamo Academy, al fianco delle imprese nella formazione sui temi della Diversity, Equity, Inclusion & Belonging e della sostenibilità sociale, nonché nella progettazione di azioni concrete a sostegno della comunità, Arte Dynamo che promuove l'arte come strumento di inclusione e di espressione personale, Dynamo Sport, che arricchisce sempre di più l'offerta di attività sportive e di svago presenti sul territorio dell'Appennino Pistoiese e Oasi Dynamo, con obiettivi di eccellenza nella conservazione e divulgazione delle azioni di ricerca scientifica e cura della natura, integrano e amplificano l'azione di Dynamo Camp. Dynamo the Good Company ci permette di diffondere lo stile Dynamo in una linea di Apparel che contribuisce a creare senso di appartenenza e brand. La creazione di occupazione caratterizza tutto il nostro sistema di imprese.
Una società più accogliente e rispettosa delle fragilità è possibile, e la cura centrata su comportamenti eccellenti, bellezza e attenzione ai particolari avviene a Dynamo con passione e competenza, con lo sforzo congiunto di persone, istituzioni ed aziende che ringraziamo di cuore.
Insieme alla missione, l'occupazione è l'altro obiettivo di Dynamo, che con le sue Fondazioni, Imprese sociali e B-Corp, ad oggi ha 161 dipendenti, 403 persone di staff stagionale e 95 persone tra collaboratori, stagisti continuativi per un totale di 659 persone. Sono inoltre 1.579 i volontari che nel 2024 hanno donato il proprio tempo, intelligenza e cuore per rendere possibile il progetto.

Consiglio di Amministrazione (nominato dall'assemblea del 22 maggio 2024)
| Diva Moriani B |
|---|
| Vincenzo Manes B |
| Marcello Gallo |
James Macdonald Ruggero Magnoni Francesca Marchetti A, C, D Massimiliano Picardi A, D Alessandra Pizzuti C, E Serena Porcari Luca Ricciardi A, C, D
A. Consigliere indipendente
B. Amministratore esecutivo
C. Membro del Comitato Controllo, Rischi e Sostenibilità (Presidente Luca Ricciardi)
D. Membro del Comitato per le Operazioni con Parti Correlate (Presidente Luca Ricciardi)
E: Cooptata dal Consiglio di Amministrazione del 24 gennaio 2025
| Presidente | Gianluca Cinti |
|---|---|
| Sindaci Effettivi | Giovanna Villa |
| Alberto Villani | |
| Sindaci Supplenti | Daniele Beretta |
| Elena Beretta | |
| Dirigente preposto alla redazione dei documenti contabili | Giuseppe Mazza |
| Società di revisione | |
| (nominata dall'assemblea del 31 maggio 2016) | Deloitte & Touche SpA |
| Rappresentante comune degli Azionisti di risparmio | |
| (nominato dall'assemblea speciale del 22 aprile 2024) |
Andrea Santarelli |
| Rappresentante Comune dei Portatori delle – Obbligazioni "KME Group SpA 2022 2027" |
Rossano Bortolotti |
| Rappresentante Comune dei Portatori delle – Obbligazioni "KME Group SpA 2024 2029" |
Rossano Bortolotti |

nel corso del 2024 è proseguita la riduzione della domanda dei settori di riferimento i cui primi segnali di decelerazione erano stati rilevati a partire dal quarto trimestre 2022 e si erano progressivamente più accentuati nei primi mesi del secondo semestre 2023.
Tale riduzione ha avuto chiaramente impatto sui risultati economici di KME Group SpA ("KME" o la "Società") e delle sue controllate (il "Gruppo KME" o il "Gruppo").
Il Gruppo è riuscito a ridurre gli effetti negativi di tale andamento congiunturale grazie alle azioni strategiche condotte in passato che ne avevano rafforzato il posizionamento sul mercato.
In linea con la strategia di Gruppo, il management si è concentrato su nuove acquisizioni funzionali anche al recupero dei volumi di vendita. Si sono così realizzate l'acquisizione di Sundwiger Messingwerk GmbH (leader europeo nel settore dei semilavorati laminati in bronzo oltreché produttore di semilavorati laminati in ottone), finalizzata a gennaio 2025, e quella del 75,76% del capitale sociale di Azienda Metalli Laminati SpA di cui il Gruppo deteneva già il 24,24%, finalizzata a luglio 2024.
Il Gruppo ha altresì avviato un'attenta politica di contenimento e razionalizzazione dei costi anche attraverso azioni di ristrutturazione.
I risultati operativi sono stati penalizzati dall'andamento del mercato. I ricavi al netto dei costi della materia prima sono stati pari ad Euro 523,7 milioni rispetto ad Euro 608,1 milioni dell'anno precedente, con un decremento del 13,9%. Pur con l'elevata riduzione delle vendite, grazie alla redditività raggiunta, il livello dell'EBITDA è stato pari ad Euro 99,7 milioni, rispetto ad Euro 134,5 milioni dell'anno precedente, con un decremento del 26%.
Il Risultato netto ante svalutazioni ed impatto IFRS è negativo per Euro 30,6 milioni. Su tale risultato, a fronte di un pareggio della attività industriale, pesano gli oneri finanziari della Capogruppo. Il predetto pareggio, pur in presenza di una riduzione delle quantità vendute del 24,5%, conferma la validità della strategia commerciale in atto dallo scorso anno.
Sotto il profilo finanziario, si è operato anche per un allungamento della scadenza media dell'indebitamento del Gruppo. Nel corso del 2024, tramite due offerte pubbliche di scambio e due offerte pubbliche di sottoscrizione, è stato collocato, per complessivi Euro 138,8 milioni, il nuovo prestito obbligazionario "KME Group SpA 2024-2029", tasso 5,75%, che è andato a sostituire il precedente in scadenza a febbraio 2025. Nei primi mesi del corrente esercizio sono state inoltre rimodulate le scadenze di rimborso del prestito obbligazionario emesso dalla controllata KMH SpA: il termine ultimo di rimborso è passato dal 31 dicembre 2025 al 31 dicembre 2027 e nel corso del 2025 è prevista la scadenza a settembre di una rata di Euro 15,0 milioni.
Il Gruppo presenta al 31 dicembre 2024 una Posizione Finanziaria Riclassificata Consolidata pari ad Euro 260,5 milioni in linea con l'esercizio precedente. Tale grandezza non considera le passività finanziarie ai sensi dell'IFRS 16, inclusive di quelle derivanti da operazioni di sale and lease back, e gli strumenti finanziari valutati a fair value.
A causa dell'andamento congiunturale e delle operazioni di acquisizione effettuate, si è preferito differire il completamento del percorso di delisting avviato nel 2023, posticipando pertanto il procedimento inerente alla fusione inversa di KME Group SpA nella controllata non quotata KMH SpA, che avrebbe assorbito risorse finanziarie per l'esercizio del diritto di recesso.
Considerato il perdurare del clima di incertezza dell'andamento congiunturale, è prevedibile un ulteriore allungamento dei tempi di realizzazione della fusione, già differiti al secondo semestre del 2025.
Il delisting è ritenuto funzionale dalla Società rispetto all'obiettivo di concentrare la propria attività nella gestione industriale del gruppo riferibile a KME SE e di offrire alla Società maggiore flessibilità nel perseguimento delle strategie finalizzate al rafforzamento della posizione sui mercati, anche mediante crescita per linee esterne, tenuto conto che la quotazione sul mercato non permette di valorizzare adeguatamente il Gruppo KME.

L'attività della Società negli ultimi anni si era infatti concentrata sulla gestione della partecipazione in KME SE e sue controllate, con una serie di operazioni di acquisizione e dismissione di business che hanno realizzato una nuova configurazione strategica del settore rame, focalizzata in misura preponderante sul comparto dei laminati ("Copper").
Il settore Copper presenta, in funzione delle aspettative di quasi tutti i mercati di riferimento, interessanti prospettive di sviluppo, sia in termini di redditività che di generazione di cassa, rafforzati dall'accresciuto posizionamento competitivo di KME SE.
Inoltre, la Società ritiene che il delisting, oltre ad una semplificazione societaria con correlato risparmio di costi, possa consentire di implementare, con maggiore efficacia, eventuali opportunità di riorganizzazione del Gruppo KME finalizzate all'ulteriore rafforzamento dello stesso, più facilmente perseguibili con lo status di non quotata.
Con riferimento al contesto macroeconomico del periodo, il Gruppo sta monitorando l'evolversi della situazione politica ed economica generale, anche in relazione agli effetti dell'evolversi del conflitto in Ucraina ed alle altre situazioni di conflitto e di tensione internazionale.
* * *
La Società, dando seguito a quanto già annunciato in precedenza, ha promosso in data 12 gennaio 2024 un'Offerta Pubblica di Scambio volontaria parziale avente ad oggetto massimi n. 78.635.148 Warrant "KME Group SpA 2021-2024" (i "Warrant") in circolazione, con corrispettivo di n. 10 Azioni Ordinarie, in portafoglio dell'Emittente, ogni n. 23 Warrant portati in adesione e, quindi, di n. 1 Azione Ordinaria, in portafoglio dell'Emittente, ogni n. 2,3 Warrant portati in adesione (il "Corrispettivo OPSC Warrant"), per un numero massimo complessivo di Azioni Ordinarie pari a n. 34.189.630, ai sensi della delibera dell'Assemblea ordinaria e straordinaria del 12 giugno 2023 (il "Corrispettivo Massimo Complessivo" e, complessivamente, l'"OPSC Warrant" o l'"Offerta"). I Warrant oggetto dell'OPSC Warrant corrispondevano al 94,42% dei n. 83.286.883 Warrant in circolazione alla Data del Documento di Offerta. L'OPSC Warrant aveva natura parziale, tenuto conto dei limiti imposti dalla delibera dell'Assemblea ordinaria e straordinaria del 12 giugno 2023, rispetto al numero totale dei Warrant in circolazione.
In data 16 gennaio 2024 la Società ha provveduto, ai sensi dell'art. 102, comma 3, del TUF, al deposito presso la Consob del Documento di Offerta per lo svolgimento della relativa istruttoria, che si è conclusa con l'approvazione del Documento di Offerta da parte di Consob con delibera n. 23002 del 14 febbraio 2024.
KME, in virtù di quanto previsto dall'art. 1, comma 4, lett. f) del Regolamento (UE) 2017/1129 (il "Regolamento Prospetti") è stata esente dall'obbligo di pubblicazione del prospetto per l'offerta delle Azioni Ordinarie di cui all'art. 3, paragrafo 1, del Regolamento Prospetti, avendo redatto e pubblicato, unitamente al Documento di Offerta, il Documento di Esenzione ai sensi degli articoli 34-ter, comma 2, lett. a) e 36, comma 3 del Regolamento Emittenti, in conformità con il Regolamento Prospetti medesimo, come successivamente integrato dal Regolamento Delegato (UE) n. 2021/528 della Commissione del 16 dicembre 2020.
L'OPSC Warrant si è svolta dal 19 febbraio all'8 marzo 2024. Al termine del periodo di offerta, sono risultati portati in adesione complessivi n. 76.545.610 Warrant, rappresentativi del 97,34% dei Warrant oggetto dell'OPSC Warrant e del 92,07% dei Warrant in circolazione alla data della chiusura dell'Offerta. Quattroduedue SpA (di seguito anche "Quattroduedue"), socio di controllo, ha portato in adesione Offerta tutti i n. 73.680.892 Warrant di sua titolarità.
La consegna delle Azioni Ordinarie da offrirsi quale Corrispettivo OPSC Warrant è avvenuta il 15 marzo 2024. Agli aderenti sono state accreditate complessive n. 33.280.700 Azioni Ordinarie (di cui n. 32.035.170 a favore di Quattroduedue), rappresentanti il 10,70% del capitale sociale ordinario di KME a tale data.
* * *

Anche in previsione della scadenza nel febbraio 2025 del Prestito Obbligazionario denominato "KME Group SpA 2020-2025" (le "Obbligazioni 2020") quotato sul Mercato Telematico delle Obbligazioni organizzato e gestito da Borsa Italiana S.p.A. (il "MOT"), il Consiglio di Amministrazione della Società ha deliberato, in data 20 maggio 2024, un'operazione che prevedeva:
Le Obbligazioni 2024, codice ISIN IT0005597874, hanno una durata di 5 anni dalla data di emissione (avvenuta il 2 agosto 2024) e maturano interessi al tasso fisso nominale annuo lordo pari al 5,75%. Al momento dell'annuncio delle Offerte, il Consiglio di Amministrazione aveva stabilito un tasso minimo del 5,25%, prevedendo che il tasso definitivo fosse stabilito prima dell'avvio delle Offerte. Il tasso del 5,75% è stato infatti definito dal Consiglio di Amministrazione del 21 giugno 2024.
Le Obbligazioni 2024 non sono assistite da garanzie reali, né personali. Non è stato assegnato, né è previsto che venga assegnato, un rating alle Obbligazioni 2024. A decorrere dalla scadenza del secondo anno dalla data di emissione, KME avrà la facoltà di rimborsare, anche parzialmente, le Obbligazioni 2024.
Consob, con nota del 26 giugno 2024, protocollo n. 0063689/24, ha approvato il prospetto informativo relativo all'Offerta in Sottoscrizione e alla contestuale ammissione a quotazione sul MOT delle Obbligazioni 2024. L'Offerta di Scambio su Obbligazioni è invece stata promossa in regime di esenzione dall'applicazione delle disposizioni di legge e regolamentari in materia di offerte pubbliche di acquisto e di scambio, ai sensi dell'art. 101-bis, comma 3-bis del TUF ed in conformità all'art. 35-bis, comma 4 del Regolamento Emittenti.
L'Offerta di Scambio su Obbligazioni si è svolta dal 1° luglio al 26 luglio 2024 e l'Offerta in Sottoscrizione dal 1° luglio al 31 luglio 2024. Durante lo svolgimento delle Offerte sono stati infatti prorogati i termini di chiusura, inizialmente previsti rispettivamente il 19 luglio e 23 luglio 2024.
Nell'ambito dell'Offerta in Sottoscrizione sono pervenute richieste per n. 56.198.624 Obbligazioni 2024, per un controvalore nominale complessivo pari ad Euro 56,2 milioni rispetto agli Euro 57,2 milioni oggetto dell'offerta medesima.
Nell'ambito dell'Offerta di Scambio su Obbligazioni sono state portate in adesione n. 1.291.910 Obbligazioni 2020, con una percentuale di adesione pari al 30,0%, con corrispettivo rappresentato da n. 27.905.256 Obbligazioni 2024, per un controvalore nominale complessivo di Euro 27,9 milioni. Di conseguenza, ad esito del regolamento delle Offerte, le Obbligazioni 2020 rimaste in circolazione e negoziate sul MOT risultavano pari a n. 3.005.248, per complessivi Euro 64,9 milioni di valore nominale.
Il regolamento delle Offerte e l'avvio delle negoziazioni sul MOT sono avvenuti in data 2 agosto 2024 con emissione di complessive n. 84.103.880 Obbligazioni 2024 per un controvalore nominale complessivo di Euro 84,1 milioni.
Nel corso dei mesi autunnali, la Società, al fine di completare la raccolta di risorse di debito prevista con l'operazione di luglio 2024, ha promosso una nuova offerta pubblica in sottoscrizione (la "Nuova Offerta in Sottoscrizione") delle Obbligazioni 2024, dell'ammontare di Euro 70,5 milioni. Inoltre, per consentire nuovamente ai possessori di Obbligazioni 2020 di beneficiare dell'opportunità di scambiare le proprie obbligazioni con le Obbligazioni 2024, la Società ha promosso una nuova offerta pubblica di scambio (la "Nuova Offerta di Scambio" e, congiuntamente alla Nuova Offerta in Sottoscrizione, le "Nuove Offerte"), avente natura parziale, dell'ammontare di Euro 45,4 milioni (corrispondenti al 70% delle Obbligazioni 2020 ancora in circolazione), alle medesime condizioni della precedente. La Nuova Offerta in Sottoscrizione

avrebbe potuto essere incrementata sino a massimi Euro 115,9 milioni in funzione dell'andamento della Nuova Offerta di Scambio.
Con nota del 29 ottobre 2024, protocollo n. 0100072/24, Consob ha approvato il prospetto informativo relativo alla Nuova Offerta in Sottoscrizione e alla contestuale ammissione a quotazione sul MOT delle ulteriori Obbligazioni 2024. La Nuova Offerta di Scambio è stata promossa, come la precedente, in regime di esenzione dall'applicazione delle disposizioni di legge e regolamentari in materia di offerte pubbliche di acquisto e di scambio, ai sensi dell'art. 101-bis, comma 3-bis del TUF ed in conformità all'art. 35-bis, comma 4 del Regolamento Emittenti.
La Nuova Offerta di Scambio su Obbligazioni si è svolta dal 4 novembre al 26 novembre 2024 e la Nuova Offerta in Sottoscrizione dal 4 novembre al 29 novembre 2024. Durante lo svolgimento delle Nuove Offerte sono stati infatti prorogati i termini di chiusura, inizialmente previsti rispettivamente il 19 novembre e 22 novembre 2024.
Nell'ambito della Nuova Offerta in Sottoscrizione sono pervenute richieste per n. 42.494.109 Obbligazioni 2024, per un controvalore nominale complessivo pari ad Euro 42,5 milioni.
Nell'ambito della Nuova Offerta di Scambio su Obbligazioni sono state portate in adesione n. 565.095 Obbligazioni 2020, con una percentuale di adesione pari al 26,9% delle Obbligazioni 2020 oggetto dell'offerta medesima, con corrispettivo rappresentato da n. 12.206.052 Obbligazioni 2024, per un controvalore nominale complessivo di Euro 12,2 milioni. Di conseguenza, le Obbligazioni 2020 rimaste in circolazione e negoziate sul MOT fino al 18 febbraio 2025 – data di loro naturale scadenza e rimborso – erano pari a n. 2.440.153, per complessivi Euro 52,7 milioni di valore nominale.
Il regolamento delle Nuove Offerte è avvenuto in data 3 dicembre 2024 con emissione di ulteriori n. 54.700.161 Obbligazioni 2024, per un controvalore nominale di Euro 54,7 milioni.
Ad esito delle offerte promosse nei mesi di luglio e novembre, risultano pertanto in circolazione n. 138.804.041 Obbligazioni 2024 per un controvalore nominale di Euro 138,8 milioni.
Per maggiori dettagli sulle operazioni si rimanda ai Comunicati Stampa disponibili sul sito della Società.
* * *
Proseguendo nel percorso di razionalizzazione societaria e di progressiva focalizzazione della Capogruppo nella gestione del business Copper, nel corso del periodo in esame KME Group SpA ha ceduto la partecipazione detenuta in Intek Investimenti SpA alla propria controllata KME SE.
La struttura del Gruppo alla data del 31 dicembre 2024 può così essere sintetizzata:

KME SE – detenuta direttamente e indirettamente per il tramite di KMH – è a capo di un gruppo leader globale nella produzione e commercializzazione di semilavorati in rame e sue leghe focalizzato nel settore

Copper, dopo la cessione del controllo del business degli speciali (oggi facente capo alla società cunova GmbH) di cui conserva il 45%.
Culti Milano SpA, società i cui titoli sono negoziati al mercato Euronext Growth Milan, è sempre più orientata al benessere della persona, oltre che al consolidamento della tradizionale attività nel campo della profumazione d'ambiente.
* * *
Anche l'anno 2024 è stato caratterizzato da un clima di incertezza geopolitica e commerciale con il perdurare dei conflitti tra Russia e Ucraina e quello mediorientale. Tale clima di incertezza si è incrementato a causa di scadenze elettorali in molti Paesi, che hanno determinato spostamenti dell'asse politico e la minaccia del ritorno di dazi e barriere doganali. In Cina, la crisi del mercato immobiliare pesa ancora sulla domanda interna.
Nel corso del 2024, l'economia globale ha comunque registrato una crescita della produzione stimata al 3,2% su base annua. La diminuzione dell'inflazione dei prezzi al consumo ha favorito un incremento della spesa delle famiglie, compensando in parte gli effetti negativi delle condizioni finanziarie restrittive e delle incertezze legate al conflitto russo-ucraino e all'evoluzione delle tensioni in Medio Oriente.
Nel secondo trimestre del 2024, l'economia degli Stati Uniti ha registrato un'accelerazione, grazie all'aumento dei salari reali, reso possibile in parte dal calo dell'inflazione, che ha sostenuto i consumi privati. Le indagini congiunturali sulle imprese evidenziano un rafforzamento dell'attività nel settore dei servizi, a differenza di quello manifatturiero. In quest'ultimo, i rapporti elevati tra scorte e fatturato, registrati in molte delle principali economie avanzate, potrebbero aver influenzato negativamente la produzione nel breve periodo. Nel corso dell'anno, l'inflazione complessiva ha continuato a registrare una flessione nella maggior parte dei Paesi, in parte a causa di un ulteriore calo dell'inflazione dei prezzi dei generi alimentari e di un indice dei prezzi basso, o negativo, dei beni e dell'energia.
Nel 2025, la crescita economica mondiale dovrebbe stabilizzarsi al 3,2%, mantenendo il ritmo medio registrato nel secondo semestre dell'anno precedente. Nelle economie avanzate, l'impatto ritardato dell'inasprimento della politica monetaria sulla crescita economica sta iniziando ad attenuarsi. Inoltre, l'ulteriore allentamento delle condizioni monetarie, favorito dalla riduzione dell'inflazione, contribuirà a sostenere le spese più sensibili alle variazioni dei tassi di interesse. L'ulteriore calo dell'inflazione darà slancio alla crescita del reddito reale, favorendo così un incremento del consumo privato in molte economie.
La crescita dell'Eurozona è stata dello 0,8%, con una previsione di +1,0% a fine 2025. Dopo essere tornata a crescere nel primo trimestre del 2024, l'economia dell'UE ha continuato a espandersi a un ritmo moderato, ma stabile, nel secondo e terzo trimestre. L'aumento dell'occupazione e la ripresa dei salari reali hanno avuto un impatto positivo sul reddito disponibile delle famiglie, ma i consumi rimangono contenuti. Il costo della vita, ancora elevato, l'incertezza legata all'esposizione a shock estremi e gli incentivi al risparmio, alimentati dai tassi di interesse elevati, hanno spinto le famiglie a destinare una quota crescente del loro reddito al risparmio.
Gli investimenti, invece, si sono rivelati al di sotto delle attese, mostrando una contrazione significativa e diffusa nella maggior parte degli stati membri della comunità europea. Questo è dovuto, in parte, all'elevata incertezza politica e a governi fragili in Paesi come Germania e Francia e, in parte, alla persistente debolezza del settore manifatturiero e all'aumento della capacità inutilizzata tra i produttori principali.
Sul fronte dei prezzi, il processo di disinflazione avviato alla fine del 2022 è proseguito, nonostante un temporaneo rialzo dell'inflazione registrato a ottobre, dovuto principalmente all'aumento dei prezzi dell'energia. La BCE ha ridotto il tasso di riferimento due volte (di 25 punti base a giugno e settembre), portando il tasso sui depositi al 3,50%. Tuttavia, rimane completamente dipendente dai dati e ha sottolineato di "non impegnarsi in un percorso specifico dei tassi". Anche nel mercato del lavoro emergono divergenze tra i diversi Paesi. Il tasso di disoccupazione dell'eurozona ha raggiunto un nuovo minimo storico del 6,4% a luglio, trainato principalmente da Italia e Spagna. Complessivamente, nell'eurozona si osserva un mercato del lavoro ancora relativamente rigido, ma che sembra iniziare ad allentarsi.
* * *

I risultati consolidati al 31 dicembre 2024 risultano pienamente comparabili con quelli dello scorso esercizio, includendo entrambi i flussi economici e finanziari delle società consolidate per tutti i dodici mesi. È stata così superata la limitata comparabilità che aveva interessato i bilanci del Gruppo successivi all'avvio del nuovo percorso strategico annunciato dalla Società il 22 aprile 2022, che aveva reso non più applicabile l'eccezione al consolidamento prevista dall'IFRS 10 per le investment entities, con il conseguente obbligo di consolidamento integrale delle partecipazioni di controllo, da effettuarsi prospetticamente a partire dalla data in cui si era verificato il cambio di stato.
Per i commenti sull'andamento gestionale dell'esercizio 2024 si rinvia a quanto indicato per i singoli settori di attività e in particolare per il settore rame, che rappresenta circa il 99% dei ricavi del Gruppo.
Il Capitale investito netto consolidato è il seguente:
| Capitale investito netto consolidato | |||
|---|---|---|---|
| (in migliaia di Euro) | 31 dic 2024 | 31 dic 2023 | |
| Capitale immobilizzato netto | 1.136.348 | 1.080.728 | |
| Capitale circolante netto | (346.888) | (178.949) | |
| Imposte differite nette | (18.417) | (24.745) | |
| Fondi | (133.203) | (148.928) | |
| Capitale investito netto | 637.840 | 728.106 | |
| Patrimonio netto totale | 270.330 | 358.815 | |
| Indebitamento finanziario netto | 367.510 | 369.291 | |
| Fonti di finanziamento | 637.840 | 728.106 |
Il "Capitale investito netto" è una grandezza finanziaria non prevista dagli IFRS e non è da considerarsi alternativa a quelle previste dagli IFRS. Di seguito si riporta il contenuto delle sue componenti:
1 Nella relazione sulla gestione sono utilizzati alcuni indicatori identificabili quali "Indicatori Alternativi di Performance" ("IAP") ai sensi della comunicazione Consob del 3 dicembre 2015 che riprende gli orientamenti "ESMA" ("European Securities and Markets Authority") del 5 ottobre 2015. Gli IAP sono intesi come indicatori finanziari di performance finanziaria, posizione finanziaria o flussi di cassa storici o futuri, diverso da un indicatore finanziario definito o specificato nella disciplina applicabile sull'informativa finanziaria. Gli IAP sono ricavati dal bilancio redatto conformemente alla disciplina applicabile sull'informativa finanziaria, mediante l'aggiunta o la sottrazione di importi dai dati presentati nel bilancio. Gli IAP sono stati coerenti nel tempo e non sono stati ridefiniti con riferimento ai precedenti esercizi.

Il Conto Economico consolidato può essere così sintetizzato:
| Conto economico consolidato | |||
|---|---|---|---|
| (in migliaia di Euro) | 2024 | 2023 | |
| Ricavi delle vendite e prestazioni di servizi | 1.565.438 | 1.880.532 | |
| Variazioni rimanenze prodotti finiti e semilavorati | 338 | (876) | |
| Capitalizzazioni per lavori interni | 2.171 | 1.463 | |
| Altri proventi | 60.917 | 25.411 | |
| Acquisto e variazione rimanenze materie prime | (1.092.501) | (1.317.919) | |
| Costo del lavoro | (226.788) | (234.083) | |
| Ammortamenti, impairment e svalutazioni | (48.254) | (57.562) | |
| Altri costi operativi | (240.340) | (264.124) | |
| Risultato Operativo | 20.981 | 32.842 | |
| Proventi Finanziari | 23.074 | 14.698 | |
| Oneri Finanziari | (102.487) | (85.649) | |
| Oneri Finanziari Netti | (79.413) | (70.951) | |
| Risultato partecipazioni | (10.454) | (8.388) | |
| Risultato Ante Imposte | (68.886) | (46.497) | |
| Imposte correnti | (5.526) | (7.384) | |
| Imposte differite | 3.501 | 7.402 | |
| Totale Imposte sul reddito | (2.025) | 18 | |
| Risultato netto del periodo | (70.911) | (46.479) | |
| Risultato da attività operative cessate | - | - | |
| Risultato netto del periodo | (70.911) | (46.479) | |
| - interessenze di pertinenza di terzi | (6.029) | (6.144) | |
| - azionisti della controllante | (64.882) | (40.335) | |
| Componenti di conto economico complessivo | (1.864) | (14.341) | |
| Risultato complessivo di pertinenza di terzi | (6.311) | (6.677) | |
| Risultato complessivo degli azionisti della Capogruppo | (66.464) | (54.143) |

Ai fini di fornire una più significativa rappresentazione dei risultati operativi viene presentato anche un conto economico riclassificato che utilizza a livello intermedio informazioni economico finanziarie desunte dai sistemi gestionali del Gruppo e basate su principi contabili che si differenziano rispetto agli IFRS, principalmente in termini di misurazione e presentazione. Di seguito vengono riportate le principali componenti.
La tabella sotto riportata evidenzia gli effetti sull'esercizio 2024 di tali differenti criteri di misurazione e presentazione utilizzati.
| Conto economico consolidato riclassificato gestionale | ||||
|---|---|---|---|---|
| (in milioni di Euro) | 2024 IFRS |
Riclassifiche | 2024 Riclassificato |
|
| Ricavi di vendita | 1.565,40 | - | 1.565,40 | |
| Costo della materia prima | - | (1.041,70) | (1.041,70) | |
| Ricavi al netto costo materia prima | - | 523,70 | ||
| Costo del lavoro | (226,80) | 10,80 | (216,00) | |
| Altri consumi e costi | (1.269,30) | 1.061,30 | (208,00) | |
| Risultato Operativo Lordo (EBITDA) (*) | 69,30 | 30,40 | 99,70 | |
| Ammortamenti | (48,30) | 2,60 | (45,70) | |
| Risultato Operativo Netto (EBIT) | 21,00 | 33,00 | 54,00 | |
| Oneri finanziari netti | (79,40) | 0,90 | (78,50) | |
| Risultato lordo ante componenti non ricorrenti | (58,40) | 33,90 | (24,50) | |
| (Oneri) / Proventi non ricorrenti | - | (1,60) | (1,60) | |
| Imposte correnti | (5,50) | 1,00 | (4,50) | |
| Risultato ante valutazione IFRS rimanenze, contratti a termine e partecipazioni con il metodo patrimonio netto |
(63,90) | 33,30 | (30,60) | |
| Effetto IFRS su valutazione rimanenze e contratti a termine | - | (32,30) | (32,30) | |
| Effetto fiscale della valutazione IFRS di rimanenze e contratti a termine | - | 7,10 | 7,10 | |
| Risultato delle partecipazioni valutate con il metodo del patrimonio netto | (10,50) | - | (10,50) | |
| Imposte differite | 3,50 | (8,10) | (4,60) | |
| Risultato netto consolidato | (70,90) | (0,00) | (70,90) | |
| Risultato di competenza delle minoranze | (6,00) | (6,00) | ||
| Risultato netto di competenza degli azionisti della Capogruppo | (64,90) | (0,00) | (64,90) | |
| Componenti di conto economico complessivo | (1,90) | - | (1,90) | |
| Risultato complessivo | (72,80) | (0,00) | (72,80) | |
| di cui di competenza degli azionisti della Capogruppo | (66,50) | (66,50) | ||
| di cui di competenza di minoranze | (6,30) | (6,30) |

Il confronto con il precedente esercizio è il seguente:
| Conto economico consolidato riclassificato gestionale | |||||
|---|---|---|---|---|---|
| (in milioni di Euro) | 2024 Riclassificato |
2023 Riclassificato |
|||
| Ricavi di vendita | 1.565,40 | 1.880,50 | |||
| Costo della materia prima | (1.041,70) | (1.272,40) | |||
| Ricavi al netto costo materia prima | 523,70 | 100,0% | 608,10 | 100,0% | |
| Costo del lavoro | (216,00) | (220,90) | |||
| Altri consumi e costi | (208,00) | (252,70) | |||
| Risultato Operativo Lordo (EBITDA) (*) | 99,70 | 19,0% | 134,50 | 22,1% | |
| Ammortamenti | (45,70) | (55,20) | |||
| Risultato Operativo Netto (EBIT) | 54,00 | 10,3% | 79,30 | 13,0% | |
| Oneri finanziari netti | (78,50) | (64,70) | |||
| Risultato lordo ante componenti non ricorrenti | (24,50) | -4,7% | 14,60 | 2,4% | |
| (Oneri) / Proventi non ricorrenti | (1,60) | (34,80) | |||
| Imposte correnti | (4,50) | (2,10) | |||
| Risultato ante valutazione IFRS rimanenze, contratti a termine e partecipazioni con il metodo patrimonio netto |
(30,60) | -5,8% | (22,30) | -3,7% | |
| Effetto IFRS su valutazione rimanenze e contratti a termine | (32,30) | (18,00) | |||
| Effetto fiscale della valutazione IFRS di rimanenze e contratti a termine |
7,10 | 4,40 | |||
| Risultato delle partecipazioni valutate con il metodo del patrimonio netto |
(10,50) | (8,40) | |||
| Imposte differite | (4,60) | (2,20) | |||
| Risultato netto consolidato | (70,90) | -13,5% | (46,50) | -7,6% | |
| Risultato di competenza delle minoranze | (6,00) | (6,10) | |||
| Risultato netto di competenza degli azionisti della Capogruppo | (64,90) | -12,4% | (40,40) | -6,6% | |
| Componenti di conto economico complessivo | (1,90) | (14,30) | |||
| Risultato complessivo | (72,80) | -13,9% | (60,80) | -10,0% | |
| di cui di competenza degli azionisti della Capogruppo | (66,50) | (54,10) | |||
| di cui di competenza di minoranze | (6,30) | (6,70) |

Il Gruppo presenta al 31 dicembre 2024 una Posizione Finanziaria Riclassificata Consolidata pari ad Euro 260,5 milioni, rispetto ad Euro 258,2 milioni al 31 dicembre 2023. Tale grandezza non considera le passività finanziarie ai sensi dell'IFRS 16, inclusive di quelle derivanti da operazioni di sale and lease back, e gli strumenti finanziari valutati a fair value.
La riconciliazione tra Posizione Finanziaria Riclassificata Consolidata ed Indebitamento Finanziario Netto Consolidato è la seguente:
| Riconciliazione Posizione Finanziaria Netta Riclassificata | ||||
|---|---|---|---|---|
| 31 dic 2024 | 31 dic 2023 | |||
| 260.546 | 258.191 | |||
| 7.415 | 94.638 | |||
| 62.630 | 12.944 | |||
| (17.148) | 351 | |||
| 54.067 | 3.167 | |||
| 106.964 | 111.100 | |||
| 367.510 | 369.291 | |||
(*) Al 31 dicembre 2024 le passività finanziarie per Sales and Lease Back relative all'immobile di Osnabruck sono state riclassificate nelle passività finanziarie ai sensi IFRS 16 in seguito alla rinuncia dell'opzione di riacquisto prevista dal contratto e l'ammontare di Euro 7,5 milioni è pari alla passività derivante dalla cessione e successiva locazione finanziaria dell'immobile sede della Capogruppo sito in Milano.

L'indebitamento finanziario netto (determinato conformemente a quanto previsto nel documento ESMA 32-382-1138 del 4 marzo 2021 - Orientamenti in materia di obblighi di informativa ai sensi del regolamento sul prospetto, così come evidenziato nel richiamo di attenzione di CONSOB 5/21 del 29 aprile 2021) del Gruppo al 31 dicembre 2024, a raffronto con il 31 dicembre 2023, può essere così sintetizzato:
| Indebitamento finanziario netto | |||
|---|---|---|---|
| (in migliaia di Euro) | 31 dic 2024 | 31 dic 2023 | |
| A | Disponibilità Liquide | 181.242 | 118.609 |
| B | Mezzi equivalenti a disponibilità liquide | - | - |
| C | Altre attività finanziarie | 79.324 | 94.012 |
| D | Liquidità (A+B+C) | 260.566 | 212.621 |
| E | Debito finanziario corrente | 39.103 | 67.820 |
| F | Parte corrente del debito finanziario non corrente | 213.229 | 59.466 |
| G | Indebitamento finanziario corrente (E+F) | 252.332 | 127.286 |
| H | Indebitamento finanziario corrente netto (G-D) | (8.234) | (85.335) |
| I | Debito finanziario non corrente | 176.790 | 223.916 |
| J | Strumenti di debito | 198.954 | 230.710 |
| K | Debiti commerciali e altri debiti non correnti | - | - |
| L | Indebitamento finanziario non corrente (I + J + K) | 375.744 | 454.626 |
| M | Totale indebitamento finanziario (H + L) | 367.510 | 369.291 |
Si segnala che la"Parte corrente del debito finanziario non corrente", pari a complessivi Euro 213 milioni, include complessivi Euro 166,7 milioni rappresentati:
* * *

Vengono di seguito riportati, in sintesi, i principali dati patrimoniali della Capogruppo al 31 dicembre 2024, raffrontati con quelli al 31 dicembre 2023.
| Situazione patrimoniale sintetica individuale | |||||
|---|---|---|---|---|---|
| (in migliaia di Euro) | 31 dic 2024 | 31 dic 2023 | |||
| Partecipazione KME SE | 58.410 | 58.410 | |||
| Partecipazione KMH | 480.000 | 480.000 | |||
| Altro | 2.965 | (141) | |||
| Totale KME | 541.375 | 94,61% | 538.269 | 91,07% | |
| Culti Milano | 37.981 | 6,64% | 37.988 | 6,43% | |
| Intek Investimenti | - | 0,00% | 13.518 | 2,29% | |
| Altri investimenti | 1.574 | 0,28% | 1.774 | 0,30% | |
| Altre attività/passività | (8.705) | -1,52% | (468) | -0,08% | |
| Investimenti netti | 572.225 | 100,00% | 591.081 | 100,00% | |
| Obbligazioni in circolazione (*) | 257.852 | 160.616 | |||
| Finanziamento per OPA | 132.401 | 115.186 | |||
| Disponibilità nette | (77.367) | 17.701 | |||
| Indebitamento finanziario netto holding | 312.886 | 54,68% | 293.503 | 49,66% | |
| Patrimonio netto totale | 259.339 | 45,32% | 297.578 | 50,34% |
Note:
Le partecipazioni sono espresse al netto di eventuali rapporti di credito/debito finanziari in essere con la Società.
(*) Valore comprensivo degli interessi in maturazione.

Gli investimenti netti facenti capo alla Società ammontavano al 31 dicembre 2024 ad Euro 572,2 milioni (Euro 591,1 milioni a fine 2023), di cui oltre il 94% circa concentrati in KME SE.
Il patrimonio netto della holding è pari ad Euro 259,3 milioni, rispetto ad Euro 297,6 milioni al 31 dicembre 2023; la variazione è da collegare principalmente al risultato d'esercizio ed agli effetti delle operazioni di acquisto di azioni e warrant.
Al 31 dicembre 2024 il capitale sociale ammontava ad Euro 200.154.177,66 ed era suddiviso in n. 284.442.812 azioni di cui n. 270.231.550 azioni ordinarie e n. 14.211.262 azioni di risparmio. Si segnala che, rispetto al 31 dicembre 2023, il capitale sociale è aumentato di Euro 49.468,46, a seguito dell'esercizio di n. 4.946.846 Warrant.
Sono state inoltre annullate, come previsto dalla delibera assembleare del 22 maggio 2024, n. 45.114.520 azioni ordinarie proprie, senza effetto sull'ammontare del capitale sociale.
Sempre alla data del 31 dicembre 2024, la Società detiene in portafoglio n. 53.243.219 azioni ordinarie proprie, rappresentanti il 19,70% del capitale ordinario ed il 18,72% del capitale complessivo.
L'Indebitamento Finanziario Netto holding (che esclude i finanziamenti infragruppo e le passività per leasing) ammontava al 31 dicembre 2024 ad Euro 312,9 milioni. La medesima grandezza al 31 dicembre 2023 era pari ad Euro 293,5 milioni.
L'indebitamento finanziario della Capogruppo (*) al 31 dicembre 2024, a raffronto con il 31 dicembre 2023, può essere invece così sintetizzato:
| Indebitamento finanziario | |||
|---|---|---|---|
| (in migliaia di Euro) | 31 dic 2024 | 31 dic 2023 | |
| A | Disponibilità Liquide | 27.356 | 3.214 |
| B | Mezzi equivalenti a disponibilità liquide | - | - |
| C | Altre attività finanziarie | 53.821 | 24.803 |
| D | Liquidità (A+B+C) | 81.177 | 28.017 |
| E | Debito finanziario corrente | 6.781 | 37.749 |
| F | Parte corrente del debito finanziario non corrente | 53.704 | 10.521 |
| G | Indebitamento finanziario corrente (E+F) | 60.485 | 48.270 |
| H | Indebitamento finanziario corrente netto (G-D) | (20.692) | 20.253 |
| I | Debito finanziario non corrente | 139.495 | 117.423 |
| J | Strumenti di debito | 198.954 | 156.139 |
| K | Debiti commerciali e altri debiti non correnti | - | - |
| L | Indebitamento finanziario non corrente (I + J + K) | 338.449 | 273.562 |
| M | Totale indebitamento finanziario (H + L) | 317.757 | 293.815 |
(*) Determinato conformemente a quanto previsto nel documento ESMA 32-382-1138 del 4 marzo 2021 - Orientamenti in materia di obblighi di informativa ai sensi del regolamento sul prospetto, così come evidenziato nel richiamo di attenzione di CONSOB 5/21 del 29 aprile 2021.

I flussi finanziari degli esercizi 2024 e 2023 sono sintetizzabili come segue:
| Rendiconto finanziario - metodo indiretto |
||||
|---|---|---|---|---|
| (in migliaia di Euro) | 2024 | 2023 | ||
| (A) Disponibilità liquide e mezzi equivalenti inizio anno | 3.214 | 508 | ||
| Risultato ante imposte | (28.186) | (16.374) | ||
| Ammortamenti immobilizzazioni materiali e immateriali | 996 | 659 | ||
| Variazione fondi pensione, TFR, stock option | 167 | 1.079 | ||
| Variazione dei fondi rischi e spese | (11) | 769 | ||
| (Incrementi) decrementi in partecipazioni | 11.206 | 7.000 | ||
| (Incrementi)/Decrementi crediti correnti | 1.854 | 4.162 | ||
| Incrementi/(Decrementi) debiti correnti | (3.090) | 451 | ||
| (B) Cash flow totale da attività operative | (17.064) | (2.254) | ||
| (Incrementi) di attività materiali e immateriali non correnti | (11.548) | (426) | ||
| Decrementi di attività materiali e immateriali non correnti | 2.202 | 9 | ||
| Incrementi/decrementi di altre attività/passività non correnti | - | (1) | ||
| (C) Cash flow da attività di investimento | (9.346) | (418) | ||
| (Acquisto) vendita azioni proprie | - | (171.731) | ||
| Distribuzione Dividendi | - | (3.312) | ||
| Esercizio Warrant | 1.838 | 1.524 | ||
| Incrementi (decrementi) debiti finanziari correnti e non correnti | 77.630 | 138.082 | ||
| (Incrementi) decrementi crediti finanziari correnti e non correnti | (28.916) | 40.815 | ||
| (D) Cash flow da attività di finanziamento | 50.552 | 5.378 | ||
| (E) Variazione disponibilità liquide e mezzi equivalenti | (B) + (C) + (D) |
24.142 | 2.706 | |
| (G) Disponibilità liquide e mezzi equivalenti di fine esercizio | (E) + (F) | 27.356 | 3.214 |

Il conto economico riclassificato in forma scalare evidenzia la formazione del risultato netto dell'esercizio attraverso l'indicazione di grandezze comunemente utilizzate per dare rappresentazione sintetica dei risultati aziendali.
| Conto economico riclassificato | ||||
|---|---|---|---|---|
| (in migliaia di Euro) | 2024 | 2023 | ||
| Variazioni fair value e altri oneri/proventi gestione investimenti | 1.475 | 796 | ||
| Costi di gestione investimenti | (83) | (177) | ||
| Risultato lordo degli investimenti | 1.392 | 619 | ||
| Commissioni attive su garanzie prestate (a) | 866 | 859 | ||
| Costi netti di gestione (b) | (6.138) | (5.675) | ||
| Costo struttura (a) - (b) | (5.272) | (4.816) | ||
| Risultato operativo riclassificato | (3.880) | (4.197) | ||
| Oneri finanziari netti | (22.067) | (8.524) | ||
| Risultato ante imposte e poste non ricorrenti | (25.947) | (12.721) | ||
| Proventi/(Oneri) non ricorrenti | (2.240) | (3.653) | ||
| Risultato ante imposte | (28.187) | (16.374) | ||
| Imposte dell'esercizio | 3.128 | 1.826 | ||
| Risultato netto del periodo | (25.059) | (14.548) |
L'andamento economico dell'esercizio, in assenza di rilevanti proventi da partecipazioni, è influenzato negativamente dagli oneri finanziari legati sia ai prestiti obbligazionari in circolazione che all'indebitamento nei confronti di società controllate, in particolare KMH SpA.
Il "Risultato operativo riclassificato" è definito come il risultato derivante dalla gestione degli investimenti al netto dei costi di struttura ed esclude gli oneri finanziari netti, i proventi/(oneri) non ricorrenti e le imposte di esercizio.
* * *

In continuità con le precedenti relazioni, sono fornite nel seguito informazioni di dettaglio sulle principali partecipazioni della Società, in particolare KME SE e CULTI Milano SpA, cui fanno capo, rispettivamente, i settori operativi Rame e Profumi e cosmesi.
* * *
KME SE, holding di un gruppo leader a livello mondiale nella produzione e commercializzazione di semilavorati in rame e sue leghe, rappresenta da anni, come esposto in precedenza, il maggior investimento industriale del Gruppo.
Il gruppo KME SE è caratterizzato da una vasta gamma di prodotti in rame e sue leghe, oltre che da una struttura produttiva e organizzativa globale particolarmente articolata e complessa.
Nel corso degli ultimi anni il gruppo KME SE è stato impegnato in diverse operazioni strategiche (acquisizione di MKM, trasferimento del controllo del business degli speciali, cessione del business Wires (cavi), acquisto di parte del segmento produttivo dei laminati piani di Aurubis AG e di S.A. Eredi Gnutti Metalli SpA, con l'obiettivo sia di realizzo che di consolidamento di alcune attività in un settore interessato da alcuni anni da un processo di razionalizzazione e concentrazione dei diversi mercati da parte dei maggiori player mondiali.
In particolare, la strategia del gruppo KME SE è quella di concentrarsi sui prodotti laminati in rame e sue leghe, in cui il gruppo è leader europeo e intende focalizzarsi e crescere nel futuro, dati gli interessanti tassi di crescita previsti per i principali mercati di riferimento.
Nel corso del 2024 si segnalano le seguenti operazioni, finalizzate a sviluppare ulteriormente il know how produttivo e il portafoglio prodotti, per produrre efficienze operative e fornire il miglior servizio possibile ai clienti:
Non si è invece realizzato il progetto relativo al Business Combination Agreement sottoscritto nel febbraio 2024 congiuntamente a Paragon e SDCL EDGE Acquisition Corporation, una società veicolo per acquisizioni ("SPAC" o "special purpose acquisition company") con titoli quotati al NYSE, che riguardava il business dei prodotti speciali di cunova GmbH, della quale KME SE attualmente detiene una partecipazione indiretta pari al 45%, e il business aerospace. Considerata la valenza strategica dell'operazione di integrazione dei due business, si stanno valutando soluzioni alternative per la sua realizzazione.

KME SE ha come principale mercato di riferimento l'Europa e, pertanto, tutti gli sviluppi macroeconomici, politici e di altro tipo che interessano tale mercato influiscono direttamente sulla sua attività.
Dopo la riduzione del 16% della domanda di semilavorati laminati registrata nel corso 2023, gli istituti di ricerca di mercato indipendenti hanno indicato un ulteriore calo della domanda nell'ordine del 10-12% nel 2024. Anche se al momento non si conoscono i dati definitivi, è chiaro che questa tendenza in atto ha avuto un impatto significativo sullo sviluppo dei volumi della KME.
Il calo ha interessato praticamente tutti i settori in cui il Gruppo opera, ma in particolar modo i settori automobilistico, dei macchinari e delle attrezzature, delle costruzioni e delle esportazioni (soprattutto per i clienti con sede in Germania). Il settore della difesa ha invece evidenziato andamenti migliori.
Nonostante il calo delle quantità vendute (-24,5% rispetto al 2023), KME SE è riuscita a mantenere allineato il valore dei ricavi per tonnellata.
KME SE, nell'ambito dei progetti di trasformazione commerciale, nel corso del 2024 ha condotto le seguenti attività:
Oltre alle azioni commerciali sopra menzionate, sono stati potenziati anche i progetti di ottimizzazione dei costi in tutti gli stabilimenti del Gruppo. Nell'ambito di queste iniziative, a febbraio 2025 è stato annunciato il piano di chiusura della produzione dello stabilimento di Stolberg, per ottimizzare ulteriormente il "footprint" produttivo del Gruppo.
Nel quarto trimestre del 2024, il prezzo medio del rame è aumentato, rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente, del 12,69% in dollari USA (da US\$ 8.159 a US\$ 9.194) e del 13,40% in Euro (da Euro/tonn 7.588 a Euro/tonn 8.605).
In termini di tendenza, i prezzi medi del rame sono aumentati dello 0,34% in dollari rispetto al terzo trimestre 2024 (da US\$ 9.163 a US\$ 9.194) e del 2,69% in Euro (da Euro/tonn 8.380 a Euro/tonn 8.605).
Rispetto alla media del 2023 il prezzo del rame è aumentato dell'8,44% in US\$ (da US\$ 8.478 a US\$ 9.194) e del 9,74% in Euro (da Euro/tonn 7.842 a Euro/tonn 8.605).

I principali risultati di KME SE per l'esercizio 2024, a raffronto con l'esercizio precedente, possono essere così riassunti:
| Principali risultati settore rame | |||||
|---|---|---|---|---|---|
| (in milioni di Euro) | 2024 | 2023 | Variazione | ||
| Ricavi | 1.540,8 | 1.858,0 | -17,1% | ||
| Ricavi (al netto materie prime) | 499,0 | 100,0% | 585,6 | 100,0% | -14,8% |
| EBITDA | 97,8 | 19,6% | 135,5 | 23,1% | -27,8% |
| EBIT | 54,3 | 10,9% | 86,9 | 14,8% | -37,5% |
| Risultato ante poste non ricorrenti | (0,3) | -0,1% | 34,5 | 5,9% | -100,9% |
| Proventi/(Oneri) non ricorrenti | 8,4 | (26,6) | |||
| Risultato al netto delle imposte correnti prima della valutazione IFRS delle rimanenze, delle imposte differite e delle partecipazioni a patrimonio netto |
0,4 | (0,4) | |||
| Impatto valutazione IFRS riman. magazzino | (25,2) | (7,6) | |||
| Risultato partecipate a patrimonio netto | (11,0) | (8,4) | |||
| Imposte differite | (5,0) | 0,8 | |||
| Risultato consolidato netto | (40,9) | (21,6) | |||
| Componenti di conto economico complessivo | (1,8) | (4,5) | |||
| Conto economico complessivo | (42,7) | (26,1) | |||
| Indebitamento netto * | (27,2) | 72,7 | |||
| Patrimonio netto di Gruppo * | 204,3 | 250,6 |
* Dati al 31 dicembre
I Ricavi consolidati dell'esercizio 2024 sono stati pari a complessivi Euro 1.540,8 milioni, in calo del 17,1% rispetto al 2023 (Euro 1.858,0 milioni).
Al netto del valore delle materie prime, i ricavi sono diminuiti, passando da Euro 585,6 milioni a Euro 499,0 milioni (-14,8%).
L'utile operativo lordo (EBITDA) è pari ad Euro 97,8 milioni, in riduzione del 27,8% rispetto ai dati del 2023 (Euro 135,5 milioni).
L'utile operativo netto (EBIT) è pari ad Euro 54,3 milioni (Euro 86,9 milioni nel 2023).
Il Risultato ante componenti non ricorrenti è negativo per Euro 0,3 milioni (positivo per Euro 34,5 milioni nel 2023).
Il risultato dell'esercizio 2024 è influenzato positivamente da proventi non ricorrenti per Euro 8,4 milioni (negativi per Euro 26,6 milioni nel 2023). A fine dicembre 2024, in conseguenza della rinuncia anticipata del possibile esercizio dell'opzione di riacquisto inclusa nel contratto di Sale and Lease back di Osnabrück, il Gruppo ha registrato un provento pari ad Euro 32,8 milioni. Al contrario, il risultato dell'esercizio 2024 è stato penalizzato da oneri non ricorrenti relativi a: progetti di ristrutturazione (Euro 10,9 milioni), operazioni di M&A (Euro 7,9 milioni) – legati principalmente a costi di consulenza, alla svalutazione di alcune attività del capitale circolante per Euro 3,4 milioni – e, infine, a oneri per Euro 2,4 milioni derivanti dai maggiori oneri necessari per la gestione della fornitura di materiale conseguenti al fermo di un impianto, in seguito all'incidente mortale avvenuto il 24 maggio 2024 nello stabilimento di Fornaci di Barga.
Il Risultato al netto delle imposte correnti prima della valutazione IFRS delle rimanenze, delle imposte differite e delle partecipazioni a patrimonio netto è positivo per Euro 0,4 milioni (negativo per Euro 0,4 milioni nel 2023).
Il Risultato consolidato netto è negativo per Euro 40,9 milioni (perdita di Euro 21,6 milioni nel 2023).
La valutazione delle rimanenze e dei contratti a termine, al netto delle imposte, ha inciso negativamente per Euro 25,2 milioni rispetto all'impatto negativo di Euro 7,6 milioni registrato nel 2023.

Il Risultato Consolidato Complessivo di Gruppo evidenzia una perdita di Euro 42,7 milioni (perdita di Euro 26,1 milioni del 2023).
La Posizione Finanziaria Netta Riclassificata al 31 dicembre 2024, escludendo le passività per leasing in base al IFRS 16, la valutazione al fair value degli strumenti finanziari e la passività finanziaria IFRS originata dall'operazione di sale & lease back, realizzata nel dicembre 2022 con riferimento agli immobili di Osnabrück, è positiva per Euro 70,9 milioni rispetto ad Euro 35,2 milioni, sempre positivi, di fine dicembre 2023. Il consolidamento di AML ha avuto un impatto negativo di Euro 22,2 milioni, di cui Euro 7,5 milioni relativi al prezzo di acquisto della partecipazione.
L'Indebitamento Finanziario Netto presenta un saldo attivo per circa Euro 27,2 milioni rispetto ad un saldo negativo per Euro 72,7 milioni al 31 dicembre 2023.
Si ricorda che il 28 novembre 2023, la linea di credito del pool bancario era stata prorogata, con l'introduzione di alcune disposizioni legate alla sostenibilità, fino al 30 novembre 2025, con opzione per un'ulteriore proroga di un anno previo consenso dei finanziatori, per un importo complessivo fino a Euro 460 milioni. Nel mese di maggio 2024, tramite l'ingresso di un altro istituto di credito, la linea è stata aumentata ad Euro 485 milioni.
La linea di credito è stata utilizzata da lettere di credito per un importo di Euro 478,7 milioni (al 31 dicembre 2023: Euro 412,5 milioni) per la fornitura di metallo. Le relative passività nei confronti dei fornitori sono esposte tra i debiti commerciali.
A fronte del finanziamento in pool sono in essere le seguenti garanzie:
Sempre in data 28 novembre 2023, le linee di credito di Factofrance (factoring pro soluto e, parzialmente, pro solvendo fino a Euro 150 milioni destinato alle società estere del Gruppo) con proroga automatica di un anno in caso di consorzi bancari/altri factoring estensione, di Intesa Sanpaolo SpA, (linea di factoring pro soluto e, parzialmente, pro solvendo fino a circa Euro 126,5 milioni ad utilizzo prevalentemente delle società italiane e francesi) e di Targobank (linea di factoring pro soluto fino a circa Euro 100 milioni destinati principalmente alle società tedesche), erano state prorogate fino a novembre 2025.
Le linee Factofrance e Targobank dispongono di un'opzione integrata che consente, se necessario, di cambiare impegno tra le due linee.
Le passività derivanti dall'operazione di factoring pro-solvendo nei confronti della società di factoring ammontano a Euro 9,1 milioni (Euro 7,2 milioni al 31 dicembre 2023).
I finanziamenti sopra menzionati contengono financial covenants simili, soggetti a verifica trimestrale.
Alla data del 31 dicembre 2024 il gruppo KME SE ha rispettato interamente tutti i covenants.
Il Patrimonio netto al 31 dicembre 2024 è pari ad Euro 204,3 milioni.
Gli Investimenti totali sono stati pari a Euro 43,3 milioni (Euro 34,0 milioni nel 2023). È stato realizzato un disinvestimento sulle proprietà immobiliari per Euro 14,2 milioni.
Il numero dei Dipendenti al 31 dicembre 2024 è pari a 3.159 unità (3.358 alla fine del 2023). L'acquisizione del controllo di AML ha comportato un incremento di 52 unità.
* * *

Il Gruppo detiene il 77,17% del capitale sociale di CULTI Milano SpA (di seguito anche "CULTI"), società le cui azioni dal luglio 2017 sono negoziate sul mercato Euronext Growth Milan (EGM). La quota di partecipazione è immutata rispetto allo scorso esercizio. Si segnala che CULTI detiene in portafoglio n. 369.750 azioni proprie. La percentuale di possesso di KME, al netto delle azioni proprie detenute da CULTI, è pari all'87,64%.
L'attività di CULTI è focalizzata, sia a livello nazionale che internazionale, sulla produzione e distribuzione di fragranze d'ambiente d'alta gamma, uno specifico segmento del mercato del lusso, con particolare attenzione al benessere della persona: dalla profumazione per l'ambiente (casa, auto, barca, etc.) a quella della persona (profumi, igiene personale, cosmesi).
Pur in un quadro di riferimento complesso, l'esercizio chiuso al 31 dicembre 2024 è stato positivo per il gruppo CULTI Milano sia in termini di crescita del fatturato caratteristico sia in termini di ottima valorizzazione reddituale.
Di particolare rilevanza si segnala, a dicembre 2024, la cessione da parte di CULTI di una parte della propria partecipazione nella controllata BAKEL SpA (di seguito anche "Bakel") – nel frattempo trasformatasi da Srl in SpA – per un numero di azioni pari al 25,11% del suo capitale sociale, sostanzialmente ai valori di carico della capogruppo CULTI e quindi per complessivi Euro 1,26 milioni (la "Cessione"). In concomitanza, Bakel ha avviato il progetto di quotazione al mercato EGM, che ci si attende trovi conclusione nel primo semestre del 2025 e dei cui risultati CULTI potrà beneficiare anche in relazione alla partecipazione ceduta. La Cessione è stata eseguita in due tranche, rispettivamente la prima per una quota pari allo 0,21% del capitale sociale di Bakel, con pagamento immediato del corrispettivo, e la seconda per una quota pari al 24,90% del capitale sociale di Bakel, con pagamento del corrispettivo entro giugno 2028. L'accordo prevede che il prezzo della seconda quota si incrementi, per tener conto del valore di IPO, non appena lo stesso sarà noto. A seguito della Cessione, CULTI detiene il 24,90% del capitale sociale di Bakel, con il 10,59% dei diritti di voto.
A seguito del venir meno della maggioranza in Bakel, il gruppo CULTI Milano è costituito, oltre che dalla capogruppo, da CULTI Asia Ltd e SCENT Company Srl.
Di seguito sono riportati i principali indicatori del gruppo CULTI Milano (non vengono inclusi i valori economici del gruppo Bakel che al 31 dicembre 2024 non fa più parte del Gruppo):
• vendite complessive: Euro 20,8 milioni (Euro 19,1 milioni di Euro nell'esercizio 2023), registrando una crescita dell'8,9%;
• vendite realizzate sul mercato domestico: Euro 5,7 milioni (Euro 5,2 milioni nell'esercizio 2023), registrando un incremento del 10%;
• vendite conseguite sui mercati internazionali (pari al 72% del fatturato complessivo): raggiungono gli Euro 15,1 milioni (Euro 13,9 milioni nel 2023), registrando un incremento pari all'8%;
• EBITDA pari ad Euro 4,7 milioni (Euro 4,2 milioni nell'esercizio 2023), registrando un incremento pari all'11,9%;
• EBIT pari a Euro 4,2 milioni (Euro 3,7 milioni nell'esercizio 2023), incrementato in funzione dell'aumento delle vendite;
• utile netto consolidato pari a Euro 4,0 milioni (Euro 1,6 milioni nell'esercizio 2023);
• posizione finanziaria netta: positiva per Euro 0,2 milioni (negativa per Euro 3,2 milioni al 31 dicembre 2023), con una variazione positiva principalmente in conseguenza del deconsolidamento di Bakel – che, al 31 dicembre 2023, presentava una posizione finanziaria netta negativa per ad Euro 2,7 milioni – oltre che della marginalità operativa lorda del gruppo CULTI Milano in aumento.
* * *

Le operazioni con parti correlate, ivi incluse le operazioni infragruppo, non sono qualificabili né come atipiche né come inusuali, rientrando nell'ordinario corso degli affari delle società del Gruppo e sono regolate applicando normali condizioni, determinate con parametri standard o a condizioni di mercato.
Non vi sono state nel corso del 2024 operazioni qualificabili come di maggior rilevanza ai sensi della "Procedura in materia di operazioni con parti correlate". Si ricorda che l'informativa relativa all'operazione di acquisto di Warrant Management è stata prudentemente assimilata a quella di operazioni di maggior rilevanza, con pubblicazione di un documento informativo.
Il dettaglio delle transazioni con parti correlate è contenuto nelle note esplicative al bilancio consolidato al 31 dicembre 2024.
Viene di seguito fornito un aggiornamento in merito al contenzioso più significativo che interessa KME Group.
Nell'ambito delle controversie civili risalenti al primo semestre 2016 con alcuni azionisti di risparmio, anche gli ultimi due procedimenti civili contro il medesimo azionista di risparmio e, segnatamente, l'opposizione a decreto ingiuntivo e la causa di accertamento negativo, previa loro riunione, sono stati definiti con sentenza del Tribunale di Bari del 10 luglio 2024 che ha accolto integralmente le ragioni di KME e ha condannato la controparte alla rifusione delle spese di lite. Si precisa che, alla data attuale, sono scaduti i termini dell'appello e quindi le sentenze sono divenute definitive.
È tuttora pendente una causa civile presso il Tribunale di Messina, introdotta dal Fallimento Bazia Gardens contro Futura Funds Sicav PLC, Porcino Demetrio e Porcino Fabio, ove è stata chiesta e ottenuta l'integrazione del contraddittorio nei confronti di KME Group e di Immobiliare Pictea, in quanto parti di una cessione di credito che sarebbe stata posta a base della compravendita dell'immobile - di cui è giudizio - sito a Taormina tra le parti convenute Porcino e Futura Funds e di cui il Fallimento attore chiede l'annullamento per simulazione/declaratoria di inefficacia per revocatoria. Nel predetto giudizio non vengono formulate domande dirette nei confronti di KME Group e/o Immobiliare Pictea. La causa era stata oggetto di interruzione per intervenuto decesso del convenuto contumace Demetrio Porcino, poi riassunta dal Fallimento attore con fissazione dell'udienza di riassunzione in data 18 febbraio 2025. Nel corso di tale udienza il Giudice ha rinviato la causa, per la precisazione delle conclusioni e per la discussione orale ai sensi dell'art. 281-sexies c.p.c., all'udienza del 23 settembre 2025.
A livello di Gruppo non si segnalano contenziosi pendenti che possano avere effetti significativi sul patrimonio netto e sui risultati economici del Gruppo.
La Società è controllata da Quattroduedue SpA, con sede in Milano – Foro Buonaparte, 44.
Alla data del 31 dicembre 2024, Quattroduedue risultava in possesso di n. 177.813.368 azioni ordinarie della Società, pari al 65,80% del capitale votante della stessa e di n. 1.424.032 azioni di risparmio, pari al 10,02% del capitale di categoria. Nel corso dell'esercizio in commento, le azioni ordinarie di proprietà di Quattroduedue si sono incrementate di n. 32.035.170, a seguito della sua adesione alla OPSC Warrant.
Quattroduedue, per effetto della maggiorazione dei diritti di voto, deteneva al 31 dicembre 2024 una percentuale di diritti di voto pari al 77,78%.
KME Group SpA non detiene azioni o quote della controllante e nel corso dell'esercizio 2024 non ha proceduto ad acquistare o alienare azioni e quote della medesima.
Per ogni altra informazione relativa agli assetti proprietari, alla governance della Società e ad ogni altro adempimento si fa espresso rinvio alla apposita relazione predisposta per l'esercizio 2024 ai sensi dell'art. 123 bis del D. Lgs. 58/98 ed inserita nel fascicolo di bilancio 2024.

La Società deteneva al 31 dicembre 2023 n. 131.638.439 azioni ordinarie proprie.
Nel corso dell'esercizio 2024 la Società non ha acquistato azioni ordinarie o di risparmio. Nell'ambito della già citata OPSC Warrant, sono stati portati in adesione n. 76.545.610 Warrant, il cui corrispettivo è stato rappresentato da n. 33.280.700 azioni ordinarie in portafoglio della Società.
Sono state successivamente annullate, come previsto dalla delibera assembleare del 22 maggio 2024, n. 45.114.520 azioni ordinarie proprie.
Al 31 dicembre 2024 la Società deteneva pertanto in portafoglio complessivamente n. 53.243.219 azioni ordinarie (pari al 19,70% delle azioni di tale categoria e al 18,72% del capitale complessivo).
Si segnala da ultimo che, quale parziale corrispettivo dell'acquisto dei complessivi 37.500.000 Warrant Management, la Società si è impegnata alla consegna di n. 5.650.000 azioni ordinarie proprie. Inoltre, nel caso di esercizio delle opzioni concesse nell'ambito del piano di incentivazione azionaria KME Group, scadenti il 30 giugno 2027, potranno essere cedute ulteriori n. 12.500.000 azioni ordinarie proprie.
In linea con quanto effettuato nei precedenti esercizi, si ritiene opportuno aggiornare le informazioni in materia di corporate governance fornite in occasione del bilancio dell'esercizio chiuso al 31 dicembre 2023 e della relazione finanziaria semestrale al 30 giugno 2024 e che trovano ulteriori e precisi dettagli nella "Relazione sul governo societario e sugli assetti proprietari".
L'Assemblea degli azionisti del 22 maggio 2024 ha approvato la relazione del Consiglio di Amministrazione sulla gestione ed il bilancio chiuso al 31 dicembre 2023, deliberando di coprire la perdita di esercizio di Euro 14.547.728 attraverso utilizzo parziale di pari ammontare della Riserva Straordinaria.
* * *
In occasione di tale Assemblea sono state rinnovate le cariche sociali, nominando il Consiglio di Amministrazione formato da dieci componenti (di cui uno tratto dalla lista di minoranza) ed il Collegio sindacale (il cui presidente ed un sindaco supplente tratti dalla lista di minoranza). I nuovi organi rimarranno in carica fino alla data dell'Assemblea che sarà convocata per l'approvazione del bilancio al 31 dicembre 2026, fatta eccezione per Alessandra Pizzuti, cooptata dal Consiglio di Amministrazione nella seduta del 24 gennaio 2025, la cui carica scadrà in occasione della prossima Assemblea chiamata ad approvare il bilancio al 31 dicembre 2024.
L'Assemblea degli azionisti del 22 maggio 2024, riunitasi sia in sede ordinaria che straordinaria, ha deliberato inoltre:
* * *
Precedentemente, in data 22 aprile 2024, si era tenuta l'Assemblea speciale degli azionisti di risparmio che ha provveduto alla nomina del rappresentante comune, che rimarrà in carica fino alla data dell'Assemblea che sarà convocata per l'approvazione del bilancio al 31 dicembre 2026.
* * *

In data 17 dicembre 2024 si è tenuta infine un'Assemblea degli azionisti che ha deliberato:
* * *
Nel corso dell'esercizio 2024, per effetto dell'esercizio di n. 4.946.846 Warrant, sono state emesse altrettante azioni ordinarie con incremento del capitale sociale per Euro 49.468,46.
Sono state inoltre annullate, come previsto dalla delibera assembleare del 22 maggio 2024, n. 45.114.520 azioni ordinarie, senza effetto sull'ammontare del capitale sociale.
Per effetto di tali operazioni, al 31 dicembre 2024, il capitale sociale ammonta ad Euro 200.154.177,66, rappresentato da n. 284.442.812 azioni di cui n. 270.231.550 azioni ordinarie e n. 14.211.262 azioni di risparmio.
* * *
Si ricorda che è in vigore dal 18 marzo 2016 la Direttiva Transparency (Decreto Legislativo 25/2016) che ha, tra l'altro, modificato il comma 5 dell'art. 154-ter del TUF, eliminando l'obbligo di pubblicazione del Resoconto Intermedio di Gestione e concedendo un maggior termine per l'approvazione della Relazione Semestrale consolidata. La Società, a partire dall'esercizio 2016, anche in considerazione della tipologia dei propri business, ha deciso di non procedere alla pubblicazione dei Resoconti Intermedi di Gestione al 31 marzo ed al 30 settembre.
Si segnala che il Consiglio di Amministrazione della Società, nella sua riunione del 14 settembre 2012, ha tra l'altro deciso di avvalersi della deroga prevista dagli artt. 70, comma VIII, e 71-bis del Regolamento Emittenti che dà facoltà alla società di essere esentata dall'obbligo di mettere a disposizione del pubblico un Documento Informativo in caso di operazioni significative di fusione, scissione, aumento di capitale mediante conferimenti di beni in natura, acquisizioni e cessioni.
La Società ha adottato il Modello Organizzativo previsto dal D. Lgs. 231/01 ed il relativo Codice Etico, i cui ultimi aggiornamenti sono stati effettuati nel corso del mese di gennaio 2024, a seguito del recepimento della normativa whistleblowing.
Con riferimento a quanto previsto dagli artt. 36, 37 e 38 del Regolamento in oggetto si segnala che:

in merito a quanto previsto dall'art. 38, la Società non rientra nell'ambito di applicazione, in quanto il proprio oggetto sociale non prevede in via esclusiva l'attività di investimento in partecipazioni secondo limiti prefissati.
Le attività di ricerca e sviluppo sono concentrate nelle aziende industriali del Gruppo, con enfasi sul miglioramento dei prodotti e sulla sostenibilità.
Gli investimenti complessivi del Gruppo sono stati pari ad Euro 43,3 milioni (Euro 34,0 milioni nel 2023).
Il numero dei dipendenti del Gruppo al 31 dicembre 2024 è pari a 3.239 unità (142 in meno rispetto al 2023).
I dipendenti della Capogruppo al 31 dicembre 2024 erano pari a 13, di cui n. 2 dirigenti e n. 11 impiegati/quadri. Nel corso dell'esercizio si sono registrati: la dimissione di un impiegato per raggiunti limiti di pensionamento, il trasferimento di un dirigente ad un'altra società del Gruppo e l'assunzione di due impiegate.
Per quanto concerne il trattamento economico ed ogni altro aspetto retributivo dei Dirigenti con responsabilità strategica si fa rinvio alla apposita Relazione sulla politica di remunerazione e sui compensi corrisposti, redatta in conformità alle apposite disposizioni emanate da Consob resa pubblica nei termini di legge e di regolamento.
* * *
In relazione a quanto richiesto dagli artt. 15 e 16 del D.Lgs. 125, si fornisce di seguito informativa relativa alle risorse immateriali essenziali, ovvero quelle prive di consistenza fisica da cui dipende fondamentalmente il modello aziendale dell'impresa e che costituiscono una fonte di creazione del valore e, che per via della loro natura sono rilevati solo parzialmente fra gli attivi nei bilanci.
Il modello aziendale è sviluppato per tener conto di dette risorse e del loro contributo alla creazione di valore, tra cui: i) il capitale intellettuale, inteso come capitale organizzativo, con le proprie conoscenze, procedure, protocolli e sistemi, e di capacità tecniche e tecnologiche legate alla produzione e commercializzazione di prodotti in grado di soddisfare il mercato sempre più esigente e complesso; ii) il capitale umano, incorporato nelle competenze della forza lavoro e permeato dai valori etici condivisi, che consentono un'unità di intenti ed azioni coordinate nell'implementazione delle strategie riflesse nei Piani aziendali; iii) il capitale sociale e relazionale, espresso in termini di gestione dei rapporti con la catena di fornitura e con i lavoratori della catena del valore oltre che capacità di creare relazioni all'interno delle comunità in cui il Gruppo opera oltre che con i vari stakeholder.
Nell'ambito della Relazione sulla gestione, ed in particolare della sezione dedicata alla Rendicontazione Consolidata di Sostenibilità del Gruppo, sono riportate in modo più ampio alcune informazioni in merito alle risorse sopra descritte ed al loro contributo alla creazione di valore di Gruppo.

KME Group, nella sua posizione di holding, è esposta indirettamente ai rischi delle società in cui ha interessenze partecipative e quindi, considerata la decisione di concentrare la propria attività nel settore dei semilavorati in rame, in particolare in quella di KME SE.
I risultati economici della Società dipendono dai dividendi distribuiti dalle società controllate e, quindi, in ultima istanza, riflettono, oltre l'andamento economico, anche le politiche di investimento e di distribuzione dei dividendi di quest'ultime.
La presente Relazione contiene alcuni dati e dichiarazioni di carattere previsionale in merito agli obiettivi prefissati dal Gruppo KME e ad alcune ipotesi inerenti l'evoluzione patrimoniale, economica e finanziaria della Capogruppo e delle società controllate.
I dati e le dichiarazioni previsionali sulle attività e sui risultati attesi della Società e delle società controllate sono basati su stime aziendali e assunzioni concernenti eventi futuri e incerti, fra i quali l'evoluzione dell'economia nei principali paesi europei in cui il Gruppo opera, il verificarsi dei quali potrebbe evidenziare, anche con riferimento alla particolare situazione dell'attività economica in conseguenza degli sviluppi legati alla situazione in Ucraina ed in Medio-Oriente, scostamenti potenzialmente significativi rispetto alle previsioni formulate. Non è possibile garantire che quanto previsto e atteso si realizzi effettivamente. Il Gruppo KME è esposto inoltre alle fluttuazioni di mercato per le azioni quotate che detiene in portafoglio. I risultati definitivi del Gruppo KME potrebbero, infatti, essere diversi da quelli ipotizzati a causa di rischi noti ed ignoti, incertezze ed altri fattori.
a) rischio di credito: non vi sono significative concentrazioni geografiche di crediti. Le linee guida in essere sono tali da assicurare un'idonea valutazione della solidità finanziaria dei clienti attraverso la selezione del portafoglio clienti sulla base dell'esperienza storica e delle informazioni patrimoniali e/o finanziarie;
b) rischio di liquidità: può sorgere dalle difficoltà ad ottenere finanziamenti a supporto delle attività operative nella giusta tempistica. Il Gruppo prevede di far fronte ai fabbisogni derivanti dai debiti finanziari in scadenza e dagli investimenti previsti attraverso i flussi della gestione operativa, la liquidità disponibile, il rinnovo o la concessione di nuovi finanziamenti bancari;
c) rischio di cambio: il Gruppo è esposto al rischio che i fair value degli investimenti al di fuori dell'area Euro fluttuino in relazione alla variazione di tassi di cambio;
d) rischio tasso di interesse: il rischio di tasso di interesse a cui è esposto il Gruppo è originato soprattutto da debiti finanziari non correnti. I debiti a tasso variabile espongono il Gruppo ad un rischio di cash flow, i debiti a tasso fisso implicano l'assunzione di un rischio da variazione del fair value;
e) rischio fluttuazione valore azioni: il Gruppo è esposto alle fluttuazioni di mercato per le azioni quotate che detiene in portafoglio ed alle variazioni dei parametri di mercato utilizzati per la determinazione del valore delle partecipazioni attraverso tecniche di valutazione. Il rischio di oscillazione dei valori di tali partecipazioni azionarie, contabilizzate alla voce "investimenti in partecipazioni e quote di fondi" non è attivamente gestito con strumenti di copertura finanziaria.
* * *
L'evoluzione prevedibile della gestione sarà correlata all'andamento della domanda dei settori di riferimento di KME SE e sarà pertanto funzionale anche alla più generale dinamica macro-economica.
Rimane aperta inoltre la possibilità, per la Capogruppo ed il Gruppo nel suo complesso, di beneficiare della valorizzazione delle altre partecipazioni o di attività non-core del settore rame, mediante dismissione. In caso di realizzo, tali dismissioni potrebbero impattare positivamente l'indebitamento del Gruppo.
* * *

Si rimanda a quanto già indicato nel corpo della presente Relazione sull'andamento della gestione, in particolare con riferimento:
* * *

Approvazione del Bilancio dell'esercizio chiuso il 31 dicembre 2024; Relazione degli Amministratori sulla situazione della Società e sull'andamento della gestione, comprensiva anche della Relazione sul Governo Societario e gli assetti proprietari e della Rendicontazione consolidata di sostenibilità, Relazione del Collegio Sindacale; Relazione della Società di Revisione. Presentazione del bilancio consolidato al 31 dicembre 2024:
"L'Assemblea degli Azionisti di KME Group SpA, riunitasi in sede ordinaria, preso atto delle Relazioni del Collegio Sindacale e della Società di Revisione, udito e approvato quanto esposto dal Consiglio di Amministrazione
di approvare la Relazione del Consiglio di Amministrazione sulla gestione per l'esercizio chiuso al 31 dicembre 2024, comprensiva anche della Relazione sul Governo Societario e gli assetti proprietari e della Rendicontazione consolidata di sostenibilità, come pure il bilancio, nel suo complesso e nelle singole appostazioni ed iscrizioni con gli stanziamenti e gli utilizzi proposti, che evidenzia una perdita di esercizio di Euro 25.058.741".
* * *
Destinazione del risultato di esercizio; delibere inerenti e conseguenti:
"L'Assemblea degli Azionisti di KME Group SpA, riunitasi in sede ordinaria, visti i risultati dell'esercizio al 31 dicembre 2024,

ai sensi della Direttiva UE 2022/2464 (CSRD) e del decreto legislativo n.125/2024
Esercizio 2024

Criteri per la redazione della rendicontazione di sostenibilità Governance Modello di business e strategia Rapporti con gli stakeholder Analisi di doppia materialità KME Group per la sostenibilità
Cambiamento climatico Inquinamento Acqua Biodiversità Uso delle risorse ed economia circolare Informazioni a norma del regolamento (UE) 2020/852 sulla tassonomia
Forza lavoro propria Lavoratori nella catena del valore Comunità interessate
Politiche di condotta aziendale
Note metodologiche

La rendicontazione consolidata di sostenibilità (di seguito anche "dichiarazione di sostenibilità" o "report di sostenibilità") è stata redatta in conformità alla Direttiva UE 2022/2464 (di seguito anche "CSRD"), recepita in Italia con decreto legislativo n.125/2024, e agli standard europei per il reporting di sostenibilità (ESRS) definiti nel regolamento delegato (UE) 2023/2772 della Commissione Europea. Sono esposte, inoltre, le informazioni utili alla disclosure prevista dall'articolo 8 del Regolamento 852/2020 (Taxonomy Regulation) e dei conseguenti regolamenti delegati.
Lo scopo della rendicontazione di sostenibilità di KME Group è fornire agli stakeholder una visione corretta e trasparente di impatti, rischi e opportunità significativi dal punto di vista ambientale, sociale e di governance, relativamente all'anno 2024.
La rendicontazione è stata redatta utilizzando lo stesso perimetro del bilancio annuale consolidato della Società; i dati e le informazioni in essa contenute riguardano pertanto sia la capogruppo che le sue controllate consolidate con il metodo integrale all'interno del Bilancio annuale dell'esercizio 2024. Al 31 dicembre 2024 non vi sono partecipazioni collegate e/o a controllo congiunto soggette a controllo operativo. L'ambito di consolidamento del presente report coincide pertanto con quello della Relazione Finanziaria Annuale come illustrato nel paragrafo "Area di Consolidamento" della nota integrativa del bilancio consolidato.
Le società controllate da KME Group sono esentate dall'obbligo di rendicontazione di sostenibilità individuale o consolidata. Seppur in assenza di obblighi derivanti dalla Direttiva 2022/2464/UE e dalle normative nazionali, le principali società del Gruppo che gestiscono i siti industriali nel settore rame presentano comunque su base volontaria propri report di sostenibilità, a cui si rimanda per informazioni specifiche. Anche laddove non costituisce un obbligo di legge, la presentazione del report di sostenibilità costituisce per le società del Gruppo KME un atto di trasparenza e responsabilità sociale, oltre che uno strumento per sviluppare adeguate strategie aziendali e nuovi modelli di business nello scenario della transizione ecologica e dello sviluppo sostenibile. I report relativi all'esercizio 2024 riguardano i seguenti siti produttivi e le seguenti società:
Il report contiene informazioni sulla catena del valore a monte e a valle, come richiesto dall'ESRS 1. La valutazione degli impatti, dei rischi e delle opportunità è avvenuta sulla base delle informazioni disponibili. La rendicontazione di sostenibilità comprende, oltre ad informazioni qualitative descritti nelle sezioni SBM-3, anche metriche derivate da dati della catena del valore a monte e a valle che includono stime. In particolare, la misurazione delle emissioni di gas serra scope 3 si basa su dati stimati quando non sono disponibili misurazioni dirette. La stima delle emissioni scope 3 per l'anno di riferimento include le categorie 1, 3, 4, 5 e 7 come classificate dal GHG Protocol, ed è stata effettuata a seguito di una analisi di significatività che ha portato a individuare le suddette categorie e ad escluderne altre in quanto non significative o inapplicabili. Per i dettagli relativi alle metodologie e alle fonti utilizzate si rimanda alle informazioni contenute nella nota metodologica in appendice. KME Group è impegnata ad estendere ulteriormente nei prossimi anni le

informazioni sulla catena del valore, incluse le valutazioni su impatti, rischi e opportunità, nonché a migliorare l'accuratezza delle stime.
Come regola generale, KME Group applica la stessa definizione di medio e lungo termine degli standard ESRS: il medio termine è fino a cinque anni e il lungo termine è oltre i cinque anni. Gli obiettivi indicati nella strategia di sostenibilità e nelle politiche sono sia a medio termine che a lungo termine, coerentemente con gli indirizzi strategici internazionali e, in particolare, con le politiche per il clima e la transizione ecologica dell'Unione Europea, nonché con l'Agenda 2030 per lo sviluppo sostenibile dell'ONU.
Al fine di garantire l'attendibilità delle informazioni riportate è stato limitato il più possibile il ricorso a stime. Le eventuali stime si basano sulle migliori informazioni disponibili, internamente o pubblicamente. In particolare, la rendicontazione contiene dati sulla catena del valore che includono l'uso di stime. La rendicontazione delle emissioni di gas serra scope 3 include dati stimati ed è quindi soggetta a maggiori limitazioni implicite, a causa della scarsa disponibilità e della precisione delle informazioni utilizzate ai fini del calcolo, come descritto in dettaglio nella relativa descrizione metodologica (per maggiori dettagli si rimanda alla nota in appendice "Emissioni gas serra e consumi energetici"). In generale, laddove i dati sono frutto di stime, le fonti utilizzate sono indicate nelle relative note metodologiche. Nel rendicontare informazioni prospettiche – tra cui target e obiettivi futuri – le incertezze sono inerenti e pertanto tali informazioni potrebbero essere soggette a cambiamenti. Infine, la società Azienda Laminati Metalli (di seguito anche "AML") è consolidata dal 1°agosto 2024; i dati ambientali sono pertanto stati stimati considerando i 5/12 del valore base annuale riportato dalla controllata.
KME Group si adopererà, nei prossimi anni, per sviluppare ulteriormente l'accuratezza delle informazioni e affinare le stime, ad esempio per quanto riguarda il numero di fornitori con dati certificati e l'inclusione di ulteriori categorie nel calcolo delle emissioni di gas serra scope 3.
Indicatori di circolarità. In considerazione della rilevanza che le attività del gruppo KME hanno nella transizione verso un'economia circolare, oltre alle informazioni fornite in conformità agli ESRS il report fornisce ulteriori informazioni sulle proprie performance di circolarità, con riferimento al framework di monitoraggio sull'economia circolare pubblicato a maggio 2023 dalla Commissione Europea e alle specifiche tecniche UNI/TS 11820:2024.
Indicatori di intensità. Al fine di consentire una ancora più accurata valutazione delle performance ambientali ed un più completo monitoraggio dei progressi verso gli obiettivi, gli indicatori di intensità (i.e intensità energetica, intensità delle emissioni…) vengono calcolati anche in rapporto alla produzione, oltre che in rapporto ai ricavi netti sulla base degli ESRS. Ciò consente una ancora più accurata valutazione delle performance ambientali, non soggetta alla variabilità di fattori economico-finanziari.
Come illustrato nel paragrafo "Criteri per la redazione della rendicontazione di sostenibilità (BP-1)" il perimetro di consolidamento della presente rendicontazione coincide con quanto riportato nella Relazione Finanziaria Annuale, paragrafo "Area di Consolidamento". Inoltre nella sezione "Effetti degli impatti materiali, dei rischi e delle opportunità sul modello di business, sulla strategia e sul processo decisionale (SBM-

3)" è incluso un riferimento al paragrafo "Andamento delle Partecipazioni e dei settori Operativi" della Nota Integrativa al Bilancio Consolidato.
Essendo il primo anno di rendicontazione basato sugli standard ESRS, KME Group non riporta alcuna modifica nella preparazione o nella presentazione del bilancio di sostenibilità, così come non vi sono segnalazioni di errori nei periodi precedenti. Le informazioni contenute nei precedenti report si basavano sulla Direttiva DNF e sugli standard Global Reporting Initiative (GRI). Le modifiche in termini di ambito, soglie, definizioni e così via possono causare differenze nei dati.
Rispetto al precedente report di sostenibilità (Dichiarazione di carattere non finanziario ai sensi del D.lgs 254/2016, relativa all'esercizio 2023) il perimetro di rendicontazione include alcune nuove società (KME France; dal 1° agosto 2024 Azienda Metalli Laminati; Intek Investimenti SpA), mentre non ne fanno più parte KME Real Estate Germany, KME Recycle e due società del perimetro Culti; inoltre KME SC Italy è stata fusa per incorporazione in KME Italy S.p.A). Laddove, in alcuni casi specifici, viene effettuato un raffronto qualitativo tra il 2024 e il 2023 si deve pertanto tener conto di tali modifiche nel perimetro di rendicontazione, nonché del fatto che nell'anno precedente erano stati utilizzati diversi standard di rendicontazione (GRI).
Nella redazione del report KME Group si è concentrata sull'adempimento dei requisiti di informativa per il primo anno come previsto dagli ESRS, utilizzando le disposizioni di introduzione graduale contenute nell'appendice dell'ESRS 1. In particolare, si è avvalsa di tale opzione relativamente ai potenziali effetti finanziari attesi per quanto riguarda gli argomenti ambientali e sociali. Le informazioni saranno progressivamente ampliate nel corso dei prossimi esercizi per soddisfare i requisiti ed implementare ulteriormente la rendicontazione. Inoltre, come descritto nella sezione delle informazioni ambientali, il Gruppo non ha ancora adottato un piano di transizione in linea con quanto richiesto dagli standard.
Al fine di garantire una gestione efficace della strategia e delle politiche di sostenibilità, KME Group adotta un sistema di governance che prevede responsabilità sia a livello degli organismi di governo che nella struttura organizzativa. Ferme rimanendo le funzioni e i poteri del CdA di KME Group - nonché degli organi di amministrazione delle singole società comprese nel perimetro di consolidamento – la direzione Sostenibilità è responsabile del coordinamento delle politiche in materia del Gruppo. La strategia per la sostenibilità mira a coinvolgere, per quanto possibile, anche la supply chain mediante appositi criteri di sostenibilità, nonché gli stakeholder che possono contribuire alla sua attuazione. L'attuazione della strategia è supportata da una valutazione degli impatti, dei rischi e delle opportunità ed è oggetto di periodico monitoraggio.
Le attribuzioni e le norme di funzionamento degli organi societari sono disciplinate, oltre che dalle disposizioni di legge e regolamentari vigenti, dallo Statuto e da una serie di principi e procedure, periodicamente aggiornate in ragione dell'evoluzione normativa, dottrinale e giurisprudenziale e degli orientamenti e indirizzi del Consiglio. Le informazioni complete e dettagliate sulla struttura di governance adottata sono contenute nella relazione sulla gestione e pubblicate sul sito web.

| Consiglio di Amministrazione | |||
|---|---|---|---|
| Nominativo | Cariche ricoperte | ||
| Moriani Diva | Presidente | ||
| Manes Vincenzo | Vice Presidente | ||
| Magnoni Ruggero | Amministratore | ||
| Porcari Maria Serena | Amministratore | ||
| Pizzuti Alessandra* | Amministratore | ||
| Marchetti Francesca | Amministratore | ||
| Picardi Massimiliano | Amministratore | ||
| Gallo Marcello | Amministratore | ||
| Ricciardi Luca | Amministratore | ||
| Macdonald James | Amministratore |
(*) Alessandra Pizzuti, già componente del consiglio di amministrazione al 1° gennaio 2024, aveva rassegnato le proprie dimissioni con effetto immediato dal 20 novembre 2024. È stata cooptata dal Consiglio di Amministrazione del 24 gennaio 2025 essendo venuti a mancare i motivi personali contingenti che avevano comportato le sue dimissioni.
| Collegio Sindacale | ||
|---|---|---|
| Nominativo | Cariche ricoperte | |
| Cinti Gianluca | Presidente | |
| Villani Alberto | Sindaco Effettivo | |
| Villa Giovanna | Sindaco Effettivo | |
| Beretta Elena | Sindaco Supplente | |
| Beretta Daniele | Sindaco Supplente |
L'organo di governo in carica, grazie alle competenze e all'esperienza dei propri amministratori, esecutivi e non, ha una ampia conoscenza in tutte e tre dimensioni dello sviluppo sostenibile: environmental, social, governance. Questi elementi, unitamente alla visione degli amministratori esecutivi, hanno abilitato il raggiungimento di importanti traguardi in ambito ESG, tra cui la costruzione del "Sistema Dynamo" come best practice internazionale nell'ambito della responsabilità sociale e del terzo settore.
Inoltre, tutti gli amministratori esecutivi, così come taluni amministratori non esecutivi, hanno maturato una significativa esperienza nei più importanti contesti industriali-finanziari di alcune tra le principali aziende italiane (quotate e non) ed enti del terzo settore, come membri del Consiglio di Amministrazione e dei relativi comitati endoconsiliari. Tale fattispecie ha rafforzato ulteriormente il bagaglio di conoscenza, esperienza, networking, che costituisce un elemento distintivo, quale matrice di valore per accelerare lo sviluppo sostenibile del Gruppo.
Al fine di garantire una gestione efficace della strategia di sostenibilità, KME Group adotta un sistema di governance che prevede responsabilità sia a livello degli organismi di governo che nella struttura organizzativa. In particolare, il Consiglio di Amministrazione ha il compito di perseguire gli obiettivi di sostenibilità intesi come capacità di creare valore per gli azionisti nel lungo termine tenendo conto degli impatti ambientali e sociali e dei benefici per gli stakeholder, mentre a livello organizzativo la direzione Sostenibilità ha la responsabilità di coordinare e gestire gli aspetti di sostenibilità del Gruppo, sulla base di una valutazione

dei rischi e delle opportunità connesse alla sostenibilità ambientale e sociale, nonché di curare la redazione del report consolidato di sostenibilità, la cui approvazione spetta al Consiglio di Amministrazione, altresì responsabile dell'approvazione delle informazioni rendicontate nel report.
Riguardo alle procedure di valutazione della performance del consiglio di amministrazione nel controllo della gestione degli impatti sull'economia, sull'ambiente e sulle persone, la società non ha ancora avviato una procedura formale di valutazione delle stesse. Tuttavia, anche con il supporto del Comitato controllo, rischi e sostenibilità (così denominato dal 28 marzo 2023 poiché a partire da tale data si occupa anche delle tematiche legate alla sostenibilità) quali indicatori di performance dell'organo di governo sono monitorati, con cadenza annuale, i principali KPI (inerenti al settore rame) che esprimono lo stato dell'arte del gruppo rispetto agli obiettivi da raggiungere entro il 2030. Inoltre, il Gruppo ha avviato ulteriori valutazioni, volte a conoscere nel dettaglio, analizzare e adottare nel breve periodo uno o più metriche/strumenti di valutazione delle performance ESG di gruppo. A titolo esemplificativo riportiamo in tale ambito, la procedura BIA- B impact assessment messa a punto dal B lab, i giudizi di rating MCSI, Sustanalitics, S&P Global ESG Scores. È opportuno rammentare che si sta procedendo con la citata analisi per capire quale strumento offre la miglior copertura e valorizzazione della dimensione "S" dell'acronimo ESG, ambito nel quale il nostro Gruppo esprime una performance, anche grazie al sistema Dynamo, di elevato valore. La selezione di uno strumento di valutazione permetterà, tra le altre azioni, di attivare un percorso di monitoraggio che potrà eventualmente supportare anche la valutazione del massimo organo di governo.
KME Group ha definito obiettivi di sostenibilità misurabili e ha implementato un sistema specifico di monitoraggio interno, coinvolgendo le competenti funzioni dirigenziali delle società del Gruppo, per la rendicontazione di sostenibilità. Il monitoraggio consente di misurare i progressi e di apportare eventuali revisioni alla strategia di sostenibilità, nonché di fornire un flusso periodico di informazioni verso gli organi di amministrazione, gestione e controllo. KME Group è impegnata a sviluppare ulteriormente i propri sistemi di controllo e procedure specifiche, oltre a quelli già esistenti, per monitorare e gestire impatti, rischi e opportunità connesse ai temi di sostenibilità, con il coinvolgimento di tutte le società del Gruppo, assicurando un flusso informativo strutturato con l'attiva partecipazione di tutti i soggetti che svolgono funzioni in tale ambito.
Eventuali criticità vengono comunicate al massimo organo di governo secondo le procedure previste.
La sostenibilità, intesa anche in termini di sostenibilità economico-finanziaria della Società, è tenuta in considerazione incentivando gli amministratori ed i manager a decidere per investimenti con ritorno nel mediolungo termine, in luogo di monetizzazioni nel breve periodo per i beneficiari. Quanto alla sostenibilità intesa sotto i profili ambientale e sociale la Società ha avviato un percorso di analisi che si sostanzierà in veri e propri obiettivi di Corporate Social Responsibility, cui eventualmente legare una parte delle retribuzioni variabili del management.

KME Group è impegnata a sviluppare un processo di due diligence di sostenibilità a livello di gruppo che copre le attività dell'azienda e la catena del valore con i relativi impatti sulle persone e sull'ambiente. Questa attività si basa sulle azioni che KME Group ha già intrapreso per mitigare i propri impatti sull'ambiente e le persone, con particolare riferimento ai Principi guida delle Nazioni Unite (UNGP) su imprese e diritti umani. L'attenzione prevalente è rivolta alle catene di approvvigionamento delle materie prime che sono state identificate con gli impatti potenziali più significativi sui diritti umani. L'approccio alla due diligence mira a ridurre l'esposizione del Gruppo KME a rischi e impatti e a cogliere le opportunità. KME Group considera la due diligence come un processo continuo e dinamico per identificare e gestire i rischi e gli impatti negativi sull'ambiente e sulle persone legati all'attività del Gruppo e dei suoi partner nella catena commerciale. Integra la due diligence nei sistemi e nelle procedure di gestione, promuovendo l'allineamento tra le diverse funzioni interne. Il processo di due diligence di sostenibilità sarà ulteriormente elaborato sia per le proprie attività che per le catene di fornitura. Da tempo, attraverso i propri report di sostenibilità e quelli delle principali società del gruppo, KME implementa una attività di reporting corretta e trasparente, comunicando le informazioni e i progressi agli stakeholder.
KME Group ha identificato e valutato i rischi riguardanti l'accuratezza e la tempestività della rendicontazione, nonché il processo di rendicontazione. I rischi vengono mitigati implementando il processo di raccolta delle informazioni dalle società del gruppo e dalle funzioni aziendali di KME Group interessate con modalità tali da consentire una rendicontazione di sostenibilità controllata. Le attività di controllo consistono in misure volte a garantire che le informazioni sulla sostenibilità siano accurate e comunicate correttamente. Le principali attività di controllo consistono nell'esaminare le informazioni sulla sostenibilità per garantire la completezza e la correttezza dei dati riportati.
Il presidio che il Gruppo attua rispetto ai temi di sostenibilità si traduce anche nell'attenta mappatura dei rischi non finanziari – potenziali o attuali, diretti o indiretti – e delle opportunità derivanti da un'efficace ed efficiente gestione di ogni singola tematica. Nell'ambito del sistema di controllo interno e di gestione dei rischi vengono svolte attività di risk assessment relativamente all'identificazione di potenziali rischi provenienti da fonti interne ed esterne al Gruppo. Le società del Gruppo adottano un sistema di deleghe finalizzato alla prevenzione dei rischi e ad una funzionale organizzazione della sicurezza del lavoro e della tutela ambientale. La gestione aziendale comporta una permanente attività di risk management sia da parte dei soggetti delegati, sia da parte dell'alta direzione, sulla base delle segnalazioni ricevute dai soggetti delegati e dall'organismo di vigilanza.
Il Gruppo KME pone una costante e crescente attenzione agli eventuali impatti che l'attività di business può generare sugli stakeholder, grazie al monitoraggio che permette l'attivazione di un adeguato rimedio. L'attivazione del rimedio è garantita attraverso specifici processi, che permettono a tutti (dipendenti e terze parti come clienti, fornitori o altri stakeholders) di segnalare dubbi e problematiche in modo sicuro e riservato, ottenendo una risposta. Il principale canale di segnalazione (whistleblowing) è a disposizione degli stakeholder interni ed esterni, accessibile via web o numero diretto, come indicato alla pagina web dedicata (procedura per le segnalazioni). Esistono poi diversi processi e strumenti a disposizione delle comunità nell'area di influenza delle nostre attività, così come canali di reclamo clienti o informativi tramite e-mail e sito web. Gli elementi chiave del processo di segnalazione ne garantiscono un corretto funzionamento allineato alle best practice di settore:

uniformità di trattamento a livello di Gruppo, garantite dalla presenza di un punto focale esterno per la gestione delle segnalazioni.
I meccanismi che il gruppo mette a disposizione per chiedere chiarimenti sull'attuazione delle politiche e delle pratiche dell'organizzazione per una condotta aziendale responsabile, così come per sollevare preoccupazioni sulla condotta d'impresa, rientrano nell'ambito del processo di gestione delle procedure di segnalazione, come descritto dettagliatamente nel punto precedente ("Processi per rimediare agli impatti negativi").
KME Group SpA è una holding company, con sede a Milano che detiene e gestisce partecipazioni industriali. Oggi KME Group è focalizzata sulla gestione di KME SE, principale società controllata che occupa una posizione di preminenza nel mercato mondiale della produzione di semilavorati in rame e leghe di rame, principalmente nella produzione di prodotti laminati. Il raggruppamento industriale conta otto siti produttivi e sette slitting and service centers localizzati in Europa oltre ad una rete di società commerciali presenti sia in Europa che nelle principali aree industrializzate del mondo. La Holding detiene altresì una partecipazione di controllo nella società Culti Milano SpA, attiva nel settore dei profumatori per ambiente, con particolare focalizzazione nel prodotto "diffusore a midollino", quotata sul segmento EGM di Borsa Italiana dal 2017.
KME, gruppo leader nella produzione di rame e leghe di rame, si impegna a contribuire alla transizione ecologica e alla sostenibilità dello sviluppo. A tal fine è impegnata a ridurre le emissioni di gas serra in linea con gli obiettivi di neutralità climatica. Le sue attività si basano in misura significativa sui principi dell'economia circolare: i suoi prodotti sono realizzati utilizzando una elevata percentuale di materiali riciclati e sono a loro volta riciclabili e durabili. KME è altresì impegnata a tutelare i diritti umani, garantire la sicurezza sul lavoro, rafforzare l'inclusione e la coesione sociale, condurre gli affari in modo etico e responsabile, promuovere la sostenibilità nella catena del valore.
KME opera nella catena del valore della produzione e trasformazione del rame e si posiziona specificatamente quale "trasformatore" collocandosi nella sezione "downstream" della catena, come illustrato dalla figura di seguito. La sezione upstream include i produttori di materia prima vergine da estrazione mineraria e comprende altresì coloro che presidiano le altre fasi di raffinazione seguenti l'estrazione, necessarie alla produzione dei catodi di rame ovvero di altro metallo vergine (i.e. lingotti di zinco) nella forma richiesta per avviare il processo di trasformazione. In aggiunta al metallo vergine, rileviamo a valle della sezione upstream anche i fornitori di rottami di metallo (i.e. rame, ottone, altre leghe) dai quali sono originati i cosiddetti "post consumer scraps", materia prima seconda proveniente dal fine vita del precedente utilizzo. Oltre al metallo KME acquista da fornitori a monte energia (energia elettrica, gas, carburanti) ed alcune categorie di beni e servizi tra cui si segnalano i materiali per il packaging dei prodotti e i servizi di trasporto e logistica.
KME, come puro trasformatore, partendo da processi fusione e colata (continua e non) di materia prima è in grado di produrre diverse forme di prodotti semifiniti (pre rolled materials), che vengono dunque utilizzati come input per i successivi processi di laminazione a caldo e/o a freddo necessari per arrivare alla definizione dei nastri di metallo laminato. declinate in diverse specifiche tecniche (lega, spessore, larghezza, lunghezza…) tali da servire le richieste dei clienti del Gruppo. Il pre rolled costituisce l'input anche per il processo di produzione dei tubi. Le produzioni di KME trovano molteplici applicazioni nei mercati finali. I clienti di KME sono distributori e/o produttori di componenti industriali, anche di grandi dimensioni, che servono a loro volta

ulteriori clienti attivi in diversi industries quali l'industria elettrica ed elettronica, le energie rinnovabili, la trasmissione di energia, l'automotive, l'industria meccanica, le telecomunicazioni, l'edilizia, l'architettura e la termoidraulica per ciò che concerne i tubi.


KME Group SpA considera di prioritaria importanza sviluppare rapporti costanti e trasparenti con tutti i propri stakeholder, operando per creare valore economico per gli azionisti nell'ambito di strategie che puntano a garantire la sostenibilità sociale, ambientale ed economica. A tal fine anche le singole società del Gruppo sviluppano un costante dialogo con i propri stakeholder e attività di engagement. La pubblicazione della Rendicontazione di sostenibilità costituisce un elemento essenziale di informativa trasparente delle proprie attività sotto il profilo ambientale, sociale e di governance, anche al fine di rafforzare il dialogo con gli stakeholder. KME Group SpA ha approvato nel 2023 una apposita politica per la gestione del dialogo con gli investitori (Stakeholder engagement policy), pubblicata sul sito web, a cui si rimanda per ulteriori informazioni.
Al fine di gestire le proprie attività nel rispetto dei criteri di sostenibilità, KME tiene in considerazione gli impatti delle attività svolte sui propri stakeholder, intesi come tutti i soggetti - individui, enti o istituzioni che influenzano o sono influenzati dal Gruppo, o che in qualche modo hanno un interesse nel raggiungimento dei suoi obiettivi. Individuare i principali stakeholder del Gruppo è presupposto fondamentale per poter implementare una strategia concretamente orientata allo sviluppo sostenibile, che crei valore e abbia ricadute positive sulla performance non solo economiche, ma anche ambientali e sociali di KME. Al tempo stesso è un presupposto essenziale per sviluppare azioni di stakeholder engagement.

Tra gli stakeholder sono inoltre comprese le seguenti associazioni industriali e di settore che rappresentano gli interessi delle imprese associate, nonché i seguenti istituti, a livello internazionale e nei Paesi in cui operano le Società del Gruppo.
La "Politica per la gestione del dialogo con gli investitori istituzionali, gli azionisti e gli obbligazionisti" di KME Group definisce le modalità operative volte ad instaurare e mantenere con gli investitori (investitori istituzionali, analisti finanziari e detentori di strumenti finanziari emessi dalla Società, inclusi i proxy holder) un dialogo trasparente e continuativo, caratterizzato dalla simmetria informativa per permettere agli stessi l'esercizio dei propri diritti. Al fine di fornire agli investitori informazioni utili sulle attività della Società e delle sue controllate, nonché sul sistema di governo societario, KME Group SpA ha istituito nel proprio sito internet apposite sezioni che raccolgono le informazioni e i documenti ritenuti d'interesse per gli investitori. Un ulteriore momento di dialogo e di confronto tra gli amministratori della Società e gli azionisti è l'Assemblea dei soci. Per favorire il dialogo con gli investitori è attiva un'apposita casella di posta elettronica a cui far pervenire richieste di informazioni.

KME Group ha integrato la sostenibilità nella propria strategia. I valori di KME Group si allineano con le strategie volte a mitigare i rischi legati al clima e cogliere le opportunità associate alla transizione verso un'economia a basso contenuto di carbonio, circolare e resiliente, con particolare riferimento al Green Deal e al Clean Industrial Deal dell'Unione Europea. Gli impatti, i rischi e le opportunità identificati, ed in particolare quelli legati al cambiamento climatico e all'economia circolare, influenzano il modello di business di KME Group stimolando l'innovazione di prodotto e dei processi produttivi, nonché l'adozione di tecnologie pulite. Nella catena del valore, i fattori di sostenibilità sono essenziali per promuovere la resilienza e migliorare le pratiche della catena di fornitura. L'impegno per promuovere i principi dell'economia circolare mitiga i rischi nell'approvvigionamento delle risorse e rafforza la sostenibilità ambientale anche nella catena del valore.
I processi decisionali integrano i criteri di conformità alle leggi e alle normative. KME Group è impegnata a rispettare elevati standard etici e a rispettare le leggi e le normative vigenti nei Paesi in cui opera, nonché gli accordi e gli impegni assunti.
In relazione agli impatti ed ai rischi finanziari connessi alla salute e sicurezza dei lavoratori propri, come riportato nella relazione sulla gestione nel paragrafo "Andamento delle Partecipazioni e dei settori Operativi", si rileva che il risultato 2024 del settore rame è stato influenzato da costi non ricorrenti relativi ai maggiori oneri necessari per la gestione della fornitura di materiale, conseguenti al fermo di una sezione operativa dello stabilimento di Fornaci di Barga verificatasi in seguito all'incidente mortale avvenuto il 24 maggio. Non si rilevano altri effetti finanziari rilevanti connessi a rischi e opportunità identificate. Si riporta di seguito la tabella inerente gli impatti materiali.
| Topic | Sub-topics | Impatto | Positivo/ Negativo |
Attuale/ Potenziale |
Catena del valore/ Operazion i proprie |
Orizzonte temporale |
|---|---|---|---|---|---|---|
| ESRS E1 Cambiamenti climatici |
Mitigazione dei cambiamenti climatici |
Riduzione degli impatti ambientali delle proprie sedi attraverso revamping in chiave green di impianti, macchinari e fabbricati |
Positivo | Attuale | Operazioni proprie |
Lungo termine |
| Adattamento ai cambiamenti climatici Mitigazione dei cambiamenti climatici Energia |
Selezione di fornitori con certificazione del sistema di gestione ambientale. Autoproduzione e acquisto di energia rinnovabile certificata (scope 2) |
Positivo | Attuale | Catena del valore |
Medio termine |
|
| Adattamento ai cambiamenti climatici Mitigazione dei cambiamenti climatici Energia |
Generazione di emissioni (Scope 1) |
Negativo | Attuale | Operazioni proprie |
Medio termine |
|
| Adattamento ai cambiamenti climatici Mitigazione dei cambiamenti climatici |
Generazione di emissioni indirette collegate ai fornitori (Scope 3) |
Negativo | Attuale | Catena del valore |
Medio termine |
|
| Inquinamento dell'aria acqua suolo |
Emissioni di inquinanti atmosferici dal processo di fusione e trasformazione del rame |
Negativo | Attuale | Operazioni proprie |
Breve termine |
|
| ESRS E2 Inquinamento |
Inquinamento dell'aria acqua suolo |
Impatto generato dalla produzione di materia prima vergine dei fornitori della VC |
Negativo | Attuale | Catena del valore |
Breve termine |

| Inquinamento dell'aria acqua suolo |
Promuovere la consapevolezza e l'impegno nel percorso di riduzione dell'inquinamento prodotto dalla Società. |
Positivo | Potenziale | Operazioni proprie |
Medio termine |
|
|---|---|---|---|---|---|---|
| Acque - Consumo idrico |
Aumento degli impatti ambientali diretti a causa del malfunzionamento degli impianti utilizzo delle risorse idriche |
Negativo | Attuale | Operazioni proprie |
Breve termine |
|
| ESRS E3 Acqua e risorse marine |
Acque - Consumo idrico |
Riduzione dell'acqua prelevata grazie agli impianti di riciclo presenti negli stabilimenti |
Positivo | Attuale | Operazioni proprie |
Medio termine |
| Risorse marine - Scarichi di acque negli oceani - Estrazione e uso di risorse marine |
Contaminazione delle acque marine dovute allo scarico di acque di processo contenti metalli pesanti e sostanze chimiche |
Negativo | Attuale | Catena del valore |
Medio termine |
|
| ESRS E5 Uso delle risorse ed |
Afflussi di risorse, compreso l'uso delle risorse Rifiuti |
Aumento degli impatti ambientali diretti a causa della mancata applicazione di politiche e/o procedure a favore dell'utilizzo responsabile delle risorse e corretta gestione dei rifiuti |
Negativo | Attuale | Operazioni proprie |
Medio termine |
| Economia circolare |
Rifiuti Deflusso |
Incrementare l'utilizzo di materia prima seconda per promuovere economia circolare (rottami di rame e altre leghe in sostituzione di materia prima vergine) e il riciclo dei rifiuti |
Positivo | Attuale | Operazioni proprie |
Medio termine |
| ESRS S1 Forza lavoro propria |
Condizioni di lavoro - Salute e sicurezza |
DIPENDENTI Danni al lavoratore derivanti da infortuni e malattie professionali. |
Negativo | Attuale | Operazioni proprie |
Medio termine |
| Condizioni di lavoro - Salute e sicurezza |
Pressioni legate alla produttività e ai turni di lavoro prolungati |
Negativo | Potenziale | Operazioni proprie |
Medio termine |
|
| ESRS S2 Lavoratori |
Condizioni di lavoro - Occupazione sicura - Orario di lavoro - Salari adeguati - Dialogo sociale - Libertà di associazione, esistenza di comitati aziendali - Contrattazione collettiva - Equilibrio tra vita professionale e vita privata - Salute e sicurezza |
Violazione dei diritti dei lavoratori attraverso il ricorso a fornitori che non tutelano i diritti dei lavoratori (es. salari adeguati, occupazione sicura, salute e sicurezza, …) |
Negativo | Potenziale | Catena del valore |
Medio termine |
| nella catena del valore |
Parità di trattamento e di opportunità per tutti - Parità di genere e parità dI retribuzione per un lavoro di pari valore - Formazione e sviluppo delle competenze - Occupazione e inclusione delle persone con disabilità - Misure contro la violenza e le molestie sul luogo di lavoro - Diversità |
Mancanza di sviluppo dei giovani talenti, della promozione della parità di genere e delle pratiche inclusive e non discriminatorie nei confronti dei lavoratori nella catena del valore. |
Negativo | Potenziale | Catena del valore |
Medio termine |

| Diritti economici, | Sviluppo socioeconomico delle | Positivo | Attuale | Operazioni | Medio | |
|---|---|---|---|---|---|---|
| sociali e culturali delle | comunità interessate attraverso | proprie | termine | |||
| comunità | iniziative di sostegno, | |||||
| - Alloggi adeguati | collaborazioni con enti terzi, | |||||
| - Alimentazione | donazione e/o sponsorizzazioni | |||||
| adeguata | ||||||
| - Acqua e servizi | ||||||
| igienico-sanitari | ||||||
| ESRS S3 | - Impatti legati al | |||||
| Comunità | territorio | |||||
| interessate | - Impatti legati alla | |||||
| sicurezza | ||||||
| Diritti civili e politici | Contributo alla diffusione dei | Positivo | Attuale | Operazioni | Medio | |
| delle comunità | diritti civili e politici legati alla | proprie | termine | |||
| - Libertà di | libertà di espressione e di riunione | |||||
| espressione | che ha un impatto positivo (ad es. | |||||
| - Libertà di | sui difensori dei diritti umani) sulle | |||||
| associazione | comunità colpite. | |||||
| - Impatti sui difensori | ||||||
| dei diritti umani | ||||||
| Cultura d'impresa | Diffusione di una cultura di | Positivo | Attuale | Catena del | Medio | |
| Protezione degli | correttezza ed eticità tra i | valore | termine | |||
| ESRS G1 | informatori | dipendenti e nel mercato | ||||
| Condotta delle | Impegno politico e | Partecipazione ad organizzazioni | Negativo | Potenziale | Operazioni | Breve |
| imprese | attività di lobbying | che si occupano di cause politiche | proprie | termine | ||
| con impatti negativi legati alla | ||||||
| corruzione, alle tangenti, | ||||||
| all'influenza indebita sull'opinione | ||||||
| pubblica e sul processo politico. |
L'analisi di materialità ha consentito di identificare i temi di sostenibilità rilevanti, secondo l'approccio della doppia materialità. L'identificazione di impatti, rischi e opportunità è avvenuta valutando da un lato quali sono gli impatti dell'azienda correlati ai temi di sostenibilità sulle persone e sull'ambiente, e dall'altro quali rischi e opportunità possono sorgere per l'azienda in relazione ai temi di sostenibilità.
Nel report sono state prese in considerazione le macro-fasi che caratterizzano il core business del Gruppo e le principali attività svolte. Gli impatti, negativi, positivi, effettivi e potenziali, possono essere:
KME Group si impegna ad aggiornare periodicamente l'analisi di materialità con lo scopo di recepire gli eventuali futuri aggiornamenti metodologici e valutare le conseguenti modifiche all'elenco dei temi materiali, anche in riferimento all'evoluzione dello scenario in cui opera, dei trend e delle tematiche di settore emergenti. Per i dettagli sul processo di identificazione e valutazione di impatti, rischi e opportunità si rimanda alla nota metodologica pubblicata in appendice "Analisi di doppia materialità".
Le produzioni in rame e leghe di rame, e la relativa catena di fornitura, richiedono quantità significative di energia e di materie prime, contribuendo alle emissioni di gas a effetto serra con un impatto negativo sul cambiamento climatico. La volatilità dei prezzi dell'energia e delle materie prime può comportare rischi finanziari per le attività dell'azienda; tuttavia ulteriori iniziative volte ad incrementare l'efficienza energetica e l'autoproduzione di energia rinnovabile, creano opportunità per ridurre il consumo di energia e i relativi costi. KME Group mitiga i propri impatti utilizzando materie prime riciclate e operando per ridurre le emissioni

e migliorare l'efficienza energetica. L'utilizzo di materie prime riciclate ha un impatto positivo in quanto riduce la dipendenza dalle materie prime vergini, le emissioni di carbonio e altri impatti causati dall'estrazione mineraria. Nel caso di aumento dei prezzi del carbonio, di problemi di disponibilità di materie prime riciclate e di impatti connessi alle strategie per la decarbonizzazione si potrebbero generare rischi finanziari. Al tempo stesso, il ruolo essenziale del rame per la transizione energetica e l'uso efficiente delle risorse grazie all'adozione di modelli di business ispirati ai principi dell'economia circolare possono creare opportunità finanziarie e incrementare la competitività di KME. Valutazioni dettagliate su impatti, rischi e opportunità connessi al cambiamento climatico sono contenute nel capitolo sulle informazioni ambientali.
I processi produttivi e le operazioni di estrazione nella catena di fornitura possono avere un impatto negativo sull'ambiente. Questi impatti potenziali sono causati soprattutto dal rilascio di emissioni nell'aria e dalla generazione di rifiuti, se non mitigati in modo appropriato. L'eventuale inasprimento delle normative e l'aumento dei costi di smaltimento dei rifiuti possono potenzialmente aumentare i rischi per l'azienda. Tuttavia, i vantaggi connessi alla durabilità e alla riciclabilità del rame possono avere un impatto positivo, garantendo la sostenibilità e la sicurezza nelle applicazioni a valle dei processi produttivi. Ulteriori opportunità finanziarie sono rappresentate dal riciclo delle materie prime e dal recupero di sottoprodotti e scarti di produzione che vengono reimmessi nel ciclo produttivo.
Il tema dell'acqua, pur non comportando impatti e rischi per quanto riguarda le risorse marine, è da ritenersi rilevante dal punto di vista del prelievo di risorse idriche anche perché correlato sia ai rischi derivanti dal cambiamento climatico sia alle opportunità di uso efficiente e circolare della risorsa.
Negli stabilimenti produttivi i dipendenti possono trovarsi ad affrontare potenziali rischi per la salute e la sicurezza. Il Gruppo opera per garantire elevati standard di sicurezza, nonché per assicurare sistemi di welfare aziendale e realizzare attività formative; ciò, oltre che contribuire alla tutela dei diritti dei lavoratori, comporta opportunità anche dal punto di vista finanziario in quanto contribuisce a migliorare le prestazioni e le competenze professionali.
Quella del rame è una complessa catena di valore globale con fornitori che possono essere localizzati anche in Paesi nei quali le condizioni di lavoro potrebbe avere impatti negativi. Attraverso criteri adottati per la tutela dei diritti umani nella catena di fornitura, KME Group può avere un impatto positivo sulla sostenibilità della catena di fornitura e creare opportunità finanziarie grazie a una maggiore trasparenza nei confronti dei suoi stakeholder e a una migliore resilienza aziendale.
Il mancato rispetto delle leggi o un comportamento non corretto comporterebbe conseguenze legali, finanziarie e reputazionali per KME Group. L'azienda adotta una Carta etica e procedure specifiche per la correttezza della propria condotta, operando affinché anche i partner commerciali mantengano standard simili.

| Topic | Sub -topic | Rischio/ opportunità |
Descrizione | Catena del valore/ |
Orizzonte temporale |
|---|---|---|---|---|---|
| Operazioni proprie |
|||||
| ESRS E1 Cambiamento climatico |
Adattamento ai cambiamenti climatici |
Rischio | Rischio Operativo Interruzione della catena di approvvigionamento dovute a eventi metereologici estremi. Il cambiamento climatico sta aumentando la frequenza e l'intensità di eventi metereologici estremi. Con più facilità potrebbero verificarsi: - danni alle infrastrutture - interruzioni nei trasporti di materie prime o prodotti finiti - problemi di approvvigionamento energetico |
Operazioni proprie |
Breve/Medio termine |
| Adattamento ai cambiamenti climatici Mitigazione dei cambiamenti climatici |
Rischio | Rischio Reputazionale La lavorazione del rame è un processo ad alta intensità energetica che spesso comporta significative emissioni di gas serra sia per la società sia lungo la catena del valore, con particolare riguardo alle operazioni di estrazione della materia prima Con l'aumento della consapevolezza pubblica sul cambiamento climatico, questo potrebbe portare a critiche da parte dell'opinione pubblica, pressioni da parte di investitori per una maggiore sostenibilità, potenziale perdita di clienti |
Catena del valore | Breve/Medio termine |
|
| Adattamento ai cambiamenti climatici Mitigazione dei cambiamenti climatici Energia |
Opportunità | Espansione nel mercato delle tecnologie per l'energia rinnovabile e l'elettrificazione. La domanda di materiali per tecnologie legate all'energia rinnovabile e l'elettrificazione è in forte crescita. |
Operazioni proprie |
Medio/Lungo termine |
|
| ESRS E2 Inquinamento |
Inquinamento dell'aria Inquinamento dell'acqua Inquinamento del suolo |
Rischio | Rischio Operativo Conseguentemente alle operazioni di lavorazione del rame, si genera inquinamento dell'aria, acqua e suolo. Tali operazioni possono portare a impatti ambientali legati a emissioni di polveri contenenti metalli pesanti, rilascio di gas tossici, contaminazione delle acque, accumulo di metalli nel terreno |
Operazioni proprie |
Medio/Lungo termine |
| Inquinamento dell'aria Inquinamento dell'acqua Inquinamento del suolo |
Rischio | Rischio Reputazionale Potenziale danno all'immagine e alla reputazione dell'azienda, causata dalla percezione pubblica del suo impatto negativo sull'ambiente attraverso l'inquinamento di aria, acqua e suolo |
Operazioni proprie |
Medio/Lungo termine |
|
| Inquinamento dell'aria Inquinamento dell'acqua Inquinamento del suolo |
Rischio | Rischio Reputazionale Potenziale danno all'immagine e alla reputazione dell'azienda, causata dalla percezione pubblica del suo impatto negativo sull'ambiente attraverso l'inquinamento di aria, acqua e suolo |
Catena del valore | Medio/Lungo termine |
|
| Inquinamento dell'aria Inquinamento dell'acqua Inquinamento del suolo |
Opportunità | Possibilità di posizionarsi come leader di mercato attraverso lo sviluppo e l'implementazione di tecnologie e processi innovativi che minimizzano l'inquinamento e promuovo una produzione di rame più sostenibile. |
Operazioni proprie |
Medio/Lungo termine |
|
| ESRS E3 Acque e risorse |
Acque - Consumo idirico - Prelievi |
Rischio | Rischio Operativo Eccessivo sfruttamento delle risorse idriche locali. La produzione del rame può portare a un consumo idrico insostenibile causando impatti sull'ambiente e sulle comunità locali. |
Operazioni proprie |
Medio/Lungo termine |
| marine | Acque - Consumo idirico - Prelievi |
Rischio | Rischio Operativo Malfunzionamento dell'impianto di riciclo e maggior necessità di prelievo di acqua da fonte terza |
Operazioni proprie |
Breve-termine |

| Acque - Consumo idirico - Prelievi |
Rischio | Rischio reputazionale L'attività dell'azienda legata alla produzione di rame può essere percepita negativamente da stakeholders e investitori a causa dell'eccessivo sfruttamento delle risorse idriche locali |
Operazioni proprie |
Medio/Lungo termine |
|
|---|---|---|---|---|---|
| Acque - Consumo idirico - Prelievi |
Opportunità | Innovazione nelle tecnologie di risparmio idrico attraverso lo sviluppo di processi di trasformazione a basso consumo d'acqua e creazione di sistemi avanzati di riciclo e riutilizzo dell'acqua |
Operazioni proprie |
Medio/Lungo termine |
|
| Afflussi di risorse, compreso l'uso delle risorse Rifiuti Deflusso di risorse |
Rischio | Rischio operativo Contaminazione ambientale legata alla fuoriuscita o infiltrazione materiali di scarto e dispersione di polveri contenenti metalli pesanti dalle zone di stoccaggio dei rifiuti (i.e.nelle operazioni di stoccaggio e movimentazione dei rottami) |
Entrambi | Medio-termine | |
| ESRS E5 Uso delle risorse ed economia circolare |
Rifiuti | Rischio | Rischio operativo Aumento dei costi operativi per lo smaltimento e il trattamento dei rifiuti e necessità di investimenti significativi per l'aggiornamento delle infrastrutture |
Operazioni proprie |
Medio-termine |
| Deflusso di risorse Rifiuti |
Opportunità | Incremento dell'utilizzo di altro materiale riciclato oltre il metallo |
Operazioni proprie |
Breve/Medio termine |
|
| Afflussi di risorse, compreso l'uso delle risorse |
Opportunità | Creazione di valore aggiunto dalla continua crescita dell'utilizzo di rottami (materia prima secondo) per alimentare il processo produttivo dei laminati di rame e sue leghe |
Operazioni proprie |
Breve/Medio termine |
|
| ESRS S1 Forza lavoro propria |
Condizioni di lavoro - Occupazione sicura - Orario di lavoro |
Rischio | Rischio normativo Violazione della legislazione sul lavoro, gestione non ottimale dei rapporti di lavoro e mancata garanzia di un ambiente di lavoro sicuro. |
Operazioni proprie |
Breve-termine |
| Condizioni di lavoro - Occupazione sicura - Orario di lavoro |
Rischio | Rischio operativo Rischio di incorrere nella carenza di personale a seguito di infortuni sul lavoro e di spese legate alla gestione del claim |
Operazioni proprie |
Breve-termine | |
| Condizioni di lavoro: - Salari adeguati - Dialogo sociale - Libertà di associazione, esistenza di comitati aziendali e diritti di informazione, consultazione e partecipazione dei lavoratori - Contrattazione collettiva, inclusa la percentuale di lavoratori coperti da contratti collettivi - Equilibrio tra vita professionale e vita privata |
Rischio | Rischio reputazionale Potenziali azioni legali relative al livello delle condizioni di lavoro (richiesta di tempo di lavoro adeguato, garanzia di dialogo sociale e libertà di associazione, rispetto dei contratti collettivi, tutela delle condizioni di salute e sicurezza) nonché alle retribuzioni, indennità e rapporti di lavoro (licenziamenti, trasferimenti illegali, decessi, malattie, ecc.) per i lavoratori dipendenti e/o non dipendenti. |
Operazioni proprie |
Breve-termine | |
| Parità di trattamento e di opportunità per tutti - Parità di genere e parità di retribuzione per un lavoro di pari valore |
|||||
| Parità di trattamento e di opportunità per tutti - Formazione e sviluppo delle competenze |
Opportunità | Promuovere una cultura di attenzione alle persone, si interne che esterne all'organizzazione, cosi come al concetto di bene comune, anche grazie all'iniziativa di successo "Dynamo" (il cosiddetto sistema Dynamo) promosso e supportato dal Gruppo KME. |
Operazioni proprie |
Medio-termine | |
| Condizioni di lavoro: - Dialogo sociale |
Opportunità | Promuovere iniziative che possano migliorare il dialogo e lo sviluppo di relazioni in modo trasversale tra le diverse funzioni aziendali. (vedi Benevolent fund) |
Operazioni proprie |
Medio-termine |

| ESRS S2 Lavoratori nella catena del valore |
Condizioni di lavoro - Occupazione sicura - Orario di lavoro - Salari adeguati - Dialogo sociale - Libertà di associazione, esistenza di comitati aziendali - Contrattazione collettiva - Equilibrio tra vita professionale e vita privata - Salute e sicurezza |
Rischio | Rischio reputazionale Presenza lungo la catena del valore fornitori i cui dipendenti hanno avviato azioni legali riguardanti il livello delle condizioni di lavoro (tempo di lavoro adeguato, garanzia di dialogo sociale e libertà di associazione, rispetto dei contratti collettivi di lavoro, tutela delle condizioni di salute e sicurezza), la retribuzione, le indennità e il rapporto di lavoro (licenziamenti, trasferimento illegale, morte, malattia, ecc.). |
Catena del valore | Medio-termine |
|---|---|---|---|---|---|
| Parità di trattamento e di opportunità per tutti - Parità di genere e parità dI retribuzione per un lavoro di pari valore - Formazione e sviluppo delle competenze - Occupazione e inclusione delle persone con disabilità - Misure contro la violenza e le molestie sul luogo di lavoro - Diversità |
Rischio | Rischio reputazionale Presenza lungo la catena del valore di rapporti commerciali con entità che: - non dispongono di misure/politiche adeguate per la prevenzione della violenza e delle molestie, inclusione e diversità, occupazione e inclusione delle persone con disabilità, attività di formazione, garanzia della parità di trattamento e di opportunità, divario retributivo di genere; - non presentano un ambiente di lavoro inclusivo. |
Catena del valore | Medio-termine | |
| Condizioni di lavoro - Occupazione sicura - Orario di lavoro - Salari adeguati - Dialogo sociale - Libertà di associazione, esistenza di comitati aziendali - Contrattazione collettiva - Equilibrio tra vita professionale e vita privata - Salute e sicurezza |
Opportunità | Aggiornamento e miglioramento delle regole di Gruppo per la selezione dei fornitori e partner commerciali tali da includere per tutti valutazioni sulle performance sociali ed ambientali |
Catena del valore | Medio-termine | |
| Diritti economici, sociali e culturali delle comunità |
Rischio | Rischio operativo/reputazionale Disordini sociali o insoddisfazione potrebbero danneggiare la reputazione della Società e la fiducia delle comunità colpite. |
Operazioni proprie |
Medio-termine | |
| ESRS S3 Comunità interessate |
Diritti economici, sociali e culturali delle comunità |
Rischio | Rischio Operativo Interruzione della catena di approvvigionamento dovuto a chiusura degli stabilimenti per impatti sulle comunità esterne |
Catena del valore | Medio-termine |
| Diritti economici, sociali e culturali delle comunità |
Opportunità | Collaborazioni con organizzazioni locali, associazioni industriali e professionali e gruppi di comunità per creare programmi sostenibili e di impatto |
Operazioni proprie |
Medio-termine | |
| Cultura d'impresa Protezione degli informatori |
Rischio | Rischio di non conformità Mancato aggiornamento della normativa interna a fronte dell'espansione del quadro normativo in materia di cultura d'impresa e protezione degli informatori. |
Operazioni proprie |
Medio-termine | |
| ESRS G1 Condotta delle imprese |
Impegno politico e attività di lobbying |
Rischio | Rischio reputazionale Esposizione a possibili conflitti di interesse derivanti dalla sua esposizione e influenza politica. |
Operazioni proprie |
Breve-termine |
| Gestione dei rapporti con i fornitori, comprese le prassi di pagamento |
Opportunità | Miglioramento dei processi di pagamento mediante la definizione di politiche interne e automatismi di sistema |
Operazioni proprie |
Medio-termine |

| OBBLIGO DI INFORMATIVA E RELATIVO DATAPOINT | Capitolo / paragrafo Dichiarazione di sostenibilità |
Note | ||||
|---|---|---|---|---|---|---|
| ESRS 2 – INFORMAZIONI GENERALI | ||||||
| ESRS 2 BP-1 Criteri generali per la redazione della dichiarazione sulla sostenibilità |
Informazioni generali - Basi per la redazione della Dichiarazione di sostenibilità (BP-1) |
|||||
| ESRS BP-2 Informativa in relazione a circostanze specifiche | Informazioni generali - Informazioni relative a circostanze specifiche (BP-2) |
|||||
| ESRS 2 GOV -1 Ruolo degli organi di amministrazione, direzione e controllo |
Governance - Ruolo degli organi amministrativi, direzione e controllo (GOV-1) |
|||||
| ESRS 2 GOV -2 Informazioni fornite agli organi di amministrazione, direzione e controllo e questioni di sostenibilità da essi affrontate |
Governance - Informazioni fornite agli organi di amministrazione, gestione e controllo in merito alla sostenibilità (GOV-2) |
|||||
| ESRS 2 GOV -3 Integrazione delle prestazioni in termini di sostenibilità nei sistemi di incentivazione |
Governance - Integrazione delle prestazioni legate alla sostenibilità nei sistemi di incentivazione (GOV- 3) |
|||||
| ESRS 2 GOV -4 Dichiarazione sul dovere di diligenza | Governance - Dichiarazione sulla due diligence (GOV-4) |
|||||
| ESRS 2 GOV-5 Gestione del rischio e controlli interni sulla rendicontazione di sostenibilità |
Governance - Gestione dei rischi e controlli interni sul report di sostenibilità (GOV-5) |
|||||
| ESRS 2 SBM-1 Strategia, modello aziendale e catena del valore | Modello di business e strategia (SBM 1) |
|||||
| ESRS 2 SBM-2 Interessi e opinioni degli stakeholder | Rapporti con gli stakeholder (SBM 2) |
|||||
| ESRS 2 SBM-3 Impatti, rischi e opportunità rilevanti e loro interazione con la strategia e il modello aziendale |
Effetti degli impatti materiali, dei rischi e delle opportunità sul |

| modello di business, sulla | ||
|---|---|---|
| strategia e sul processo | ||
| decisionale (SBM-3) | ||
| ESRS 2 IRO-1 Descrizione del processo per individuare e valutare impatti, | Analisi di doppia | |
| rischi e opportunità rilevanti | materialità (IRO-1) | |
| ESRS 2 IRO-2 Obblighi di informativa degli ESRS oggetto della | Indice dei contenuti ESRS | |
| dichiarazione di sostenibilità | e dei contenuti | |
| provenienti da altri atti | ||
| legislativi dell'UE (IRO | ||
| 2) | ||
| ESRS 2 MDR-P Politiche adottate per gestire questioni di sostenibilità | KME Group per la | |
| rilevanti | sostenibilità – Politica per | |
| la sostenibilità | ||
| ESRS 2 MDR-A Azioni e risorse relative a questioni di sostenibilità | KME Group per la | |
| rilevanti | sostenibilità – Azioni e | |
| obiettivi della strategia | ||
| per la sostenibilità | ||
| ESRS 2 MDR-T Monitoraggio dell'efficacia delle politiche e delle azioni | KME Group per la | |
| mediante obiettivi | sostenibilità – Obiettivi e | |
| KPI | ||
| ESRS E1 – CAMBIAMENTI CLIMATICI | ||
| E1-1 Piano di transizione per la mitigazione del cambiamento climatico | Informazioni ambientali – | |
| Cambiamento climatico | ||
| (ESRS E1) - Piano di | ||
| transizione per la | ||
| mitigazione del | ||
| cambiamento climatico | ||
| (E1-1) | ||
| ESRS 2 IRO-1 SBM-3 Impatti, rischi e opportunità | Informazioni ambientali – | |
| Cambiamento climatico | ||
| (ESRS E1) - Impatti, | ||
| rischi e opportunità e loro | ||
| interazioni con il modello | ||
| di business – Analisi di | ||
| resilienza (ESRS 2 SBM | ||
| 3) | ||
| E1-2 Politiche di mitigazione e adattamento ai cambiamenti climatici | Informazioni ambientali – | |
| Cambiamento climatico | ||
| (ESRS E1) - Politiche e | ||
| azioni per il clima (E1-2 | ||
| E1-3) | ||
| E1-3 Azioni in materia di cambiamenti climatici | Informazioni ambientali – | |
| Cambiamento climatico | ||
| (ESRS E1) - Politiche e | ||
| azioni per il clima (E1-2 | ||
| E1-3) | ||
| E1-4 Obiettivi in materia di cambiamenti climatici | Informazioni ambientali – | |
| Cambiamento climatico | ||
| (ESRS E1) - Principali obiettivi (E1- 4) |
||
| E1-5 Consumo di energia e intensità energetica | Informazioni ambientali – | |
| Cambiamento climatico | ||
| (ESRS E1) - Consumi di | ||
| energia (E1- 5) | ||
| E1-6 Emissioni di gas ad effetto serra scope 1,2,3 ed emissioni totali – | Informazioni ambientali – | |
| Intensità delle emissioni | Cambiamento climatico | |
| (ESRS E1) - Emissioni di | ||
| gas ad effetto serra (E1-6) | ||
| E1-7 Assorbimenti di gas ad effetto serra e progetti di mitigazione | Informazioni ambientali – | Non vengono |
| finanziati con crediti di carbonio | Cambiamento climatico | acquistati crediti di |
| (ESRS E1) - Emissioni di | carbonio ai fini della | |
| gas ad effetto serra (E1-7) | compensazione | |
| E1-8 Fissazione del prezzo interno del carbonio | Informazioni ambientali – | Non applicabile |
| Cambiamento climatico | ||
| (ESRS E1) - Carbon | ||
| pricing (E1-8) | ||
| E1-9 Effetti finanziari attesi di rischi fisici e di transizione legati al clima e | - | Phase-in |
| potenziali opportunità |

| ESRS E2 - INQUINAMENTO | ||
|---|---|---|
| ESRS 2 IRO-1 Impatti, rischi e opportunità | Informazioni ambientali – | |
| Inquinamento (ESRS E2) | ||
| - Impatti, rischi e | ||
| opportunità | ||
| ESRS 2 SBM-3 Impatti, rischi e opportunità rilevanti e loro interazione con | Informazioni ambientali – | |
| la strategia e il modello aziendale | Inquinamento (ESRS E2) | |
| - Impatti, rischi e | ||
| opportunità | ||
| E2-1 Politiche relative all'inquinamento | Informazioni ambientali – | |
| Inquinamento (ESRS E2) | ||
| - Politiche, azioni, | ||
| obiettivi (E2-1 E2-2 E2-3) | ||
| E2-2 Azioni relative all'inquinamento | Informazioni ambientali – | |
| Inquinamento (ESRS E2) | ||
| - Politiche, azioni, | ||
| obiettivi (E2-1 E2-2 E2-3) | ||
| E2-3 Obiettivi relativi all'inquinamento | Informazioni ambientali – | |
| Inquinamento (ESRS E2) | ||
| - Politiche, azioni, | ||
| obiettivi (E2-1 E2-2 E2-3) | ||
| E2-4 Inquinamento di aria, acqua e suolo | Informazioni ambientali – | |
| Inquinamento (ESRS E2) - Emissioni (E2-4) |
||
| E2-5 Sostanze preoccupanti e altamente preoccupanti | Informazioni ambientali – | |
| Inquinamento (ESRS E2) | ||
| - Sostanze preoccupanti | ||
| ed estremamente | ||
| preoccupanti (E2-5) | ||
| E2-6 Effetti finanziari attesi di impatti, rischi e opportunità connessi | - | Phase-in |
| all'inquinamento | ||
| ESRS E3 - ACQUA E RISORSE MARINE | ||
| ESRS 2 IRO-1 Impatti, rischi e opportunità | Informazioni ambientali – | |
| Acqua (ESRS E3) - | ||
| Impatti, rischi e | ||
| opportunità | ||
| ESRS 2 SBM-3 Impatti, rischi e opportunità rilevanti e loro interazione con | Informazioni ambientali – | |
| la strategia e il modello aziendale | Acqua (ESRS E3) - | |
| Impatti, rischi e | ||
| opportunità | ||
| E3-1 Politiche relative alle acque | Informazioni ambientali – | |
| Acqua (ESRS E3) - | ||
| Politiche, azioni, obiettivi | ||
| (E3-1 E3-2 E3-3) | ||
| E3-2 Azioni connesse alle acque | Informazioni ambientali – | |
| Acqua (ESRS E3) - | ||
| Politiche, azioni, obiettivi | ||
| (E3-1 E3-2 E3-3) | ||
| E3-3 Obiettivi connessi alle acque | Informazioni ambientali – | |
| Acqua (ESRS E3) - | ||
| Politiche, azioni, obiettivi (E3-1 E3-2 E3-3) |
||
| E3-4 Consumo idrico, acqua riciclata e riutilizzata, intensità | Informazioni ambientali – | |
| Acqua (ESRS E3) - | ||
| Consumi idrici (E3-4) | ||
| E3-5 Effetti finanziari attesi di impatti, rischi e opportunità connessi alle | - | Phase-in |
| acque e risorse marine | ||
| ESRS E4 - BIODIVERSITÀ ED ECOSISTEMI | ||
| ESRS 2 IRO-1 Impatti, rischi e opportunità | Informazioni ambientali – | Non materiale |
| Biodiversità ed ecosistemi | ||
| (ESRS E4) | ||
| E4-1 Piano di transizione e attenzione alla biodiversità e agli ecosistemi | Informazioni ambientali – | Non materiale |
| nella strategia aziendale | Biodiversità ed ecosistemi | |
| (ESRS E4) | ||
| E4-2 Politiche relative alla biodiversità e agli ecosistemi | Informazioni ambientali – Biodiversità ed ecosistemi |
Non materiale |

| E4-3 Azioni connesse alla biodiversità e agli ecosistemi | Informazioni ambientali – Biodiversità ed ecosistemi (ESRS E4) |
Non materiale |
|---|---|---|
| E4-4 Obiettivi connessi alla biodiversità e agli ecosistemi | Informazioni ambientali – Biodiversità ed ecosistemi (ESRS E4) |
Non materiale |
| E4-5 Metriche di impatto relative ai cambiamenti della biodiversità e degli | Informazioni ambientali – | Non materiale |
| ecosistemi | Biodiversità ed ecosistemi (ESRS E4) |
|
| E4-6 Effetti finanziari attesi di impatti, rischi e opportunità connessi alla | Informazioni ambientali – | Non materiale |
| biodiversità | Biodiversità ed ecosistemi (ESRS E4) |
|
| ESRS E5 - USO DELLE RISORSE ED ECONOMIA CIRCOLARE | ||
| ESRS 2 IRO-1 Impatti, rischi e opportunità | Informazioni ambientali – | |
| Uso delle risorse ed | ||
| economia circolare (ESRS | ||
| E5) - Impatti, rischi e | ||
| opportunità | ||
| ESRS 2 SBM-3 Impatti, rischi e opportunità rilevanti e loro interazione con | Informazioni ambientali – | |
| la strategia e il modello aziendale | Uso delle risorse ed | |
| economia circolare (ESRS | ||
| E5) - Impatti, rischi e | ||
| opportunità | ||
| E5-1 Politiche relative all'uso delle risorse e all'economia circolare | Informazioni ambientali – | |
| Uso delle risorse ed | ||
| economia circolare (ESRS | ||
| E5) - Politiche e azioni | ||
| (E5-1 E5-2) | ||
| E5-2 Azioni relative all'uso delle risorse e all'economia circolare | Informazioni ambientali – | |
| Uso delle risorse ed | ||
| economia circolare (ESRS | ||
| E5) - Politiche e azioni | ||
| (E5-1 E5-2) | ||
| E5-3 Obiettivi connessi all'uso delle risorse e all'economia circolare | Informazioni ambientali – | |
| Uso delle risorse ed | ||
| economia circolare (ESRS | ||
| E5) - Obiettivi (E5-3) | ||
| E5-4 Risorse in entrata | Informazioni ambientali – | |
| Uso delle risorse ed | ||
| economia circolare (ESRS | ||
| E5) - Flussi di risorse in | ||
| entrata (E5-4) | ||
| E5-5 Risorse in uscita | Informazioni ambientali – | |
| Uso delle risorse ed | ||
| economia circolare (ESRS | ||
| E5) - Flussi di risorse in | ||
| uscita (ESRS E5-5) | ||
| E5-6 Effetti finanziari attesi di impatti, rischi e opportunità connessi all'uso | - | Phase-in |
| delle risorse e all'economia circolare | ||
| ESRS S1 - FORZA LAVORO PROPRIA | ||
| ESRS 2 IRO-1 Impatti, rischi e opportunità | Informazioni sociali – | |
| Forza lavoro propria | ||
| (ESRS S1) - Impatti, | ||
| rischi e opportunità | ||
| ESRS 2 SBM-3 Impatti, rischi e opportunità rilevanti e loro interazione con | Informazioni sociali – | |
| la strategia e il modello aziendale | Forza lavoro propria | |
| (ESRS S1) - Impatti, | ||
| rischi e opportunità | ||
| S1-1 Politiche relative alla forza lavoro propria | Informazioni sociali – | |
| Forza lavoro propria | ||
| (ESRS S1) - Politiche, | ||
| azioni e obiettivi (S1-1) | ||
| S1-2 Processi di coinvolgimento dei lavoratori in merito agli impatti | Informazioni sociali – | |
| Forza lavoro propria | ||
| (ESRS S1) - Processi per | ||
| coinvolgere i lavoratori | ||
| (S1-2) |

| S1-3 Processi per porre rimedio agli impatti negativi e canali che | Informazioni sociali – | |
|---|---|---|
| consentono ai lavoratori di sollevare preoccupazioni | Forza lavoro propria | |
| (ESRS S1) - Processi per | ||
| rimediare impatti negativi | ||
| e canali per sollevare | ||
| preoccupazioni (S1-3) | ||
| S1-4 Interventi su impatti, rischi e opportunità rilevanti per la forza lavoro | Informazioni sociali – | |
| propria | Forza lavoro propria | |
| (ESRS S1) - Interventi su | ||
| impatti rilevanti per la | ||
| forza lavoro (S1-4) | ||
| S1-5 Obiettivi legati alla gestione di impatti, rischi e opportunità rilevanti | Informazioni sociali – | |
| per la forza lavoro propria | Forza lavoro propria | |
| (ESRS S1) - Obiettivi | ||
| legati alla gestione degli | ||
| impatti negativi (S1-5) | ||
| S1-6 Caratteristiche dei dipendenti | Informazioni sociali – | |
| Forza lavoro propria | ||
| (ESRS S1) - Lavoratori | ||
| dipendenti (S1-6) | ||
| S1-7 Caratteristiche dei lavoratori non dipendenti | Informazioni sociali – | |
| Forza lavoro propria | ||
| (ESRS S1) - Lavoratori | ||
| non dipendenti (S1-7) | ||
| S1-8 Copertura della contrattazione collettiva e dialogo sociale | Informazioni sociali – | |
| Forza lavoro propria | ||
| (ESRS S1) - Contratti | ||
| collettivi e dialogo sociale | ||
| (S1-8) | ||
| S1-9 Metriche della diversità | Informazioni sociali – | |
| Forza lavoro propria | ||
| (ESRS S1) - Diversità e | ||
| pari opportunità (S1-9) | ||
| S1-10 Salari adeguati | Informazioni sociali – | |
| Forza lavoro propria | ||
| (ESRS S1) - Salari | ||
| adeguati (S1-10) | ||
| S1-11 Protezione sociale | - | Non materiale |
| S1-12 Persone con disabilità | Informazioni sociali – | |
| Forza lavoro propria | ||
| (ESRS S1) - Disabilità | ||
| (S1-12) | ||
| S1-13 Formazione | - | Non materiale |
| S1-14 Salute e sicurezza | Informazioni sociali – | |
| Forza lavoro propria | ||
| (ESRS S1) - Salute e | ||
| sicurezza sul lavoro (S1- | ||
| 14) | ||
| S1-15 Equilibrio tra lavoro e vita privata | - | Non materiale |
| S1-16 Retribuzione | Informazioni sociali – | |
| Forza lavoro propria | ||
| (ESRS S1) - Retribuzioni | ||
| (S1-16) | ||
| S1-17 Incidenti, denunce e impatti gravi in materia di diritti umani | Informazioni sociali – | |
| Forza lavoro propria | ||
| (ESRS S1) - Casi di | ||
| discriminazione e | ||
| mancata conformità diritti | ||
| umani (S1- 17) | ||
| ESRS S2 - LAVORATORI NELLA CATENA DEL VALORE | ||
| ESRS 2 IRO-1 Impatti, rischi e opportunità | Informazioni sociali – | |
| Lavoratori nella catena | ||
| del valore (ESRS S2) - | ||
| Impatti, rischi e | ||
| opportunità | ||
| ESRS 2 SBM-3 Impatti, rischi e opportunità rilevanti e loro interazione con | Informazioni sociali – | |
| la strategia e il modello aziendale | Lavoratori nella catena del valore (ESRS S2) - |

| Impatti, rischi e opportunità |
||
|---|---|---|
| S2-1 Politiche relative ai lavoratori nella catena del valore | Informazioni sociali – | |
| Lavoratori nella catena | ||
| del valore (ESRS S2) - | ||
| Politiche, azioni, obiettivi | ||
| (S2-1 S2-4 S2-5) | ||
| S2-2 Processi di coinvolgimento dei lavoratori nella catena del valore in | Informazioni sociali – | |
| merito agli impatti | Lavoratori nella catena | |
| del valore (ESRS S2) - | ||
| Processi per il | ||
| coinvolgimento dei | ||
| lavoratori nella catena del | ||
| valore (S2-2) | ||
| S2-3 Processi per porre rimedio agli impatti negativi e canali che | Informazioni sociali – | |
| consentono ai lavoratori nella catena del valore di sollevare preoccupazioni | Lavoratori nella catena | |
| del valore (ESRS S2) - | ||
| Processi per rimediare gli | ||
| impatti sui lavoratori nella | ||
| catena del valore e canali | ||
| per sollevare | ||
| preoccupazioni (S2-3) | ||
| S2-4 Interventi su impatti, rischi e opportunità rilevanti per i lavoratori | Informazioni sociali – | |
| nella catena del valore | Lavoratori nella catena | |
| del valore (ESRS S2) - | ||
| Politiche, azioni, obiettivi | ||
| (S2-1 S2-4 S2-5) | ||
| S2-5 Obiettivi legati alla gestione di impatti, rischi e opportunità rilevanti | Informazioni sociali – | |
| per i lavoratori nella catena del valore | Lavoratori nella catena | |
| del valore (ESRS S2) - | ||
| Politiche, azioni, obiettivi | ||
| (S2-1 S2-4 S2-5) | ||
| ESRS S3 - COMUNITÀ INTERESSATE | ||
| ESRS 2 IRO-1 Impatti, rischi e opportunità | Informazioni sociali – | |
| Comunità interessate | ||
| (ESRS S3) - | ||
| S3-1 Politiche relative alle comunità interessate | Informazioni sociali – | |
| Comunità interessate (ESRS S3) - Politiche e |
||
| azioni (S3-1 S3-2) | ||
| S3-2 Processi di coinvolgimento delle comunità interessate in merito agli | Informazioni sociali – | |
| impatti | Comunità interessate | |
| (ESRS S3) - Politiche e | ||
| azioni (S3-1 S3-2) | ||
| S3-3 Processi per porre rimedio agli impatti negativi e canali che | Processi per rimediare | |
| consentono alle comunità interessate di sollevare preoccupazioni | impatti negativi, | |
| interventi e obiettivi per le | ||
| Comunità interessate | ||
| (ESRS S3-3, S3-4,S3-5) | ||
| S3-4 Interventi su impatti, rischi e opportunità rilevanti per le comunità | Processi per rimediare | |
| interessate | impatti negativi, | |
| interventi e obiettivi per le | ||
| Comunità interessate | ||
| (ESRS S3-3, S3-4,S3-5) | ||
| S3-5 Obiettivi legati alla gestione di impatti, rischi e opportunità rilevanti | Processi per rimediare | |
| per le comunità interessate | impatti negativi, | |
| interventi e obiettivi per le | ||
| Comunità interessate | ||
| (ESRS S3-3, S3-4,S3-5) | ||
| ESRS S4 - CONSUMATORI E UTILIZZATORI FINALI | ||
| ESRS IRO-1 Impatti, rischi e opportunità | Non materiale | |
| S4-1 Politiche relative a consumatori e utilizzatori finali | Non materiale | |
| S4-2 Processi di coinvolgimento di consumatori e utilizzatori finali in | Non materiale | |
| merito agli impatti S4-3 Processi per porre rimedio agli impatti negativi e canali che |
Non materiale |

| S4-4 Interventi su impatti, rischi e opportunità rilevanti per consumatori e | Non materiale | |
|---|---|---|
| utilizzatori finali | ||
| S4-5 Obiettivi legati alla gestione di impatti, rischi e opportunità rilevanti | Non materiale | |
| per consumatori e utilizzatori finali | ||
| ESRS G1 - BUSINESS CONDUCT | ||
| ESRS IRO-1 Impatti, rischi e opportunità | Informazioni sulla | |
| governance – Condotta | ||
| delle imprese (ESRS G1) | ||
| - Impatti, rischi e | ||
| opportunità | ||
| ESRS 2 SBM-3 Impatti, rischi e opportunità rilevanti e loro interazione con | Informazioni sulla | |
| la strategia e il modello aziendale | governance – Condotta | |
| delle imprese (ESRS G1) | ||
| - Impatti, rischi e | ||
| opportunità | ||
| G1-1 Politiche in materia di condotta delle imprese | Informazioni sulla | |
| governance – Condotta | ||
| delle imprese (ESRS G1) | ||
| - Politiche di condotta | ||
| aziendale (G1-1) | ||
| G1-2 Gestione dei rapporti con i fornitori | Informazioni sulla | |
| governance – Condotta | ||
| delle imprese (ESRS G1) | ||
| - Rapporti con i fornitori | ||
| (G1-2) | ||
| G1-3 Prevenzione della corruzione | Informazioni sulla | |
| governance – Condotta | ||
| delle imprese (ESRS G1) | ||
| - Prevenzione della | ||
| corruzione (G1-3) | ||
| G1-4 Casi accertati di corruzione | Informazioni sulla | |
| governance – Condotta | ||
| delle imprese (ESRS G1) | ||
| - Casi di corruzione (G1- | ||
| 4) | ||
| G1-5 Influenza politiche e attività di lobbying | Informazioni sulla | |
| governance – Condotta | ||
| delle imprese (ESRS G1) | ||
| - Influenza politica e | ||
| attività di lobbying (G1-5) | ||
| G1-6 Prassi di pagamento | Informazioni sulla | |
| governance – Condotta | ||
| delle imprese (ESRS G1) | ||
| - Politiche di pagamento | ||
| (G1-6) | ||

| Requisiti di divulgazione e relativi dati |
Riferimento SFDR |
Riferimento al Pilastro 3 |
Riferimento al Regolamento sui Benchmark |
Riferimento alla Legge Climatica dell'UE |
Rilevante / Non rilevante |
|---|---|---|---|---|---|
| ESRS 2 GOV-1 Diversità di genere del Consiglio, paragrafo 21 lettera (d) |
Indicatore numero 13 della tabella 1 dell'Allegato 1 |
N/A | Regolamento delegato (UE) 2020/1816 della Commissione, Allegato II |
N/A | Rilevante |
| ESRS GOV-1 Percentuale di membri del consiglio di amministrazione che sono indipendenti, paragrafo 21 lettera (e) |
N/A | N/A | Regolamento delegato (UE) 2020/1816, Allegato II |
N/A | Rilevante |
| ESRS 2 GOV-4 Dichiarazione sulla due diligence, paragrafo 30 |
Indicatore numero 10 della tabella 3 dell'Allegato 1 |
N/A | N/A | N/A | Rilevante |
| ESRS 2 SBM-1 Coinvolgimento in attività collegate ad attività dei combustibili fossili, paragrafo 40 lettera (d) i |
Indicatore numero 4 della tabella 1 dell'Allegato 1 |
Articolo 449a del Regolamento (UE) n. 575/2013: Regolamento di esecuzione (UE) 2022/2453 Tabella 1: Informazioni qualitative sul rischio ambientale e Tabella 2: Informazioni qualitative sul rischio sociale |
Regolamento delegato (UE) 2020/1816, Allegato II |
N/A | Non Rilevante |
| ESRS 2 SBM-1 Coinvolgimento in attività relative alla produzione di sostanze chimiche, paragrafo 40 lettera (d) ii |
Indicatore numero 9 della tabella 2 dell'Allegato 1 |
N/A | Regolamento delegato (UE) 2020/1816, Allegato II |
N/A | Non Rilevante |
| ESRS 2 SBM-1 Partecipazione in attività relative ad armi controverse, paragrafo 40 lettera (d) iii |
Indicatore numero 14 della tabella 1 dell'Allegato 1 |
N/A | Regolamento delegato (UE) 2020/1818, Articolo 12(1) Regolamento delegato (UE) 2020/1816, Allegato II |
N/A | Non Rilevante |

Per far fronte alle sfide del nostro tempo è necessario uno sviluppo sostenibile, verso gli obiettivi indicati nell'Agenda 2030 delle Nazioni Unite. Uno sviluppo sostenibile dal punto di vista ambientale per preservare gli equilibri ecologici e contrastare il cambiamento climatico, accelerando la transizione ecologica. Sostenibile dal punto di vista sociale per garantire i diritti umani e rafforzare l'inclusione e la coesione. Sostenibile dal punto di vista economico, grazie a imprese capaci di creare valore per gli stakeholder. KME Group opera in questa direzione, con la consapevolezza che ciò rappresenta una sfida all'innovazione continua e, al tempo stesso, una responsabilità verso l'ambiente, la società e le future generazioni.
L'industria del rame – settore in cui KME è uno dei principali player - ha un ruolo importante nella transizione verso un'economia sostenibile, tanto che l'Unione Europea ha classificato il rame come "materia prima strategica" valutando che sia necessaria per il 78% delle tecnologie chiave nei principali settori strategici (digitale, energie rinnovabili, mobilità elettrica, space economy). Il rame è un materiale essenziale per la transizione energetica, in quanto indispensabile per le energie rinnovabili, l'efficienza energetica, la mobilità sostenibile, le reti di distribuzione dell'elettricità. Inoltre, per la sua riciclabilità potenzialmente infinita e la durabilità, ha un ruolo essenziale nella transizione ad un'economia più circolare.
La Politica per la sostenibilità di KME Group è stata aggiornata e approvata dal CdA nella riunione del 14 aprile 2025. Essa determina strategie, indirizzi e obiettivi per l'intero gruppo e, in particolare, per le società industriali nel settore rame. Si basa su due pilastri fondamentali -sostenibilità ambientale e sostenibilità sociale – ed è supportata da un adeguato sistema di governance dei temi di sostenibilità. La politica del Gruppo è focalizzata sulla sostenibilità delle proprie attività produttive ma, al tempo stesso, opera per promuovere la sostenibilità anche nella catena del valore.
La sostenibilità ambientale è per KME Group un valore e al tempo stesso un driver strategico nel quadro della transizione ecologica. È infatti essenziale contribuire alla crescita di un'economia che non danneggi gli equilibri ambientali, ma è ancor più una scelta strategica poiché garantire una sempre maggiore efficienza nell'uso delle risorse consente di ridurre i costi, incrementare la competitività economica, promuovere e stabilizzare la redditività a lungo termine. L'innovazione sostenibile, inoltre, offre importanti opportunità di crescita, ancor più significative in un settore come quello del rame, essenziale per la transizione energetica. L'impegno di KME è particolarmente rivolto verso i seguenti obiettivi:
KME Group si impegna a perseguire la sostenibilità sociale, a partire dal rapporto con i dipendenti e con le comunità locali. Le azioni sono rivolte in primo luogo a garantire il rispetto dei diritti dei lavoratori, contrastare ogni forma di discriminazione e favorire le pari opportunità, fornire un ambiente di lavoro sicuro

e salubre con l'obiettivo "zero incidenti". KME Group agisce concretamente per rafforzare l'inclusione e la coesione sociale attraverso il Sistema Dynamo, e promuove relazioni con le comunità locali anche supportando iniziative di carattere sociale e culturale. Mediante la stretta osservanza del Codice di condotta aziendale, inoltre, KME Group si impegna a:
KME ha impostato e aggiornato la strategia per la sostenibilità, fissando una serie di obiettivi (che tengono conto delle condizioni di partenza) da raggiungere entro il 2032, con traguardi intermedi al 2027 e al 2030. La strategia di KME si basa su quattro principali linee guida e si sviluppa mediante una serie di azioni che, pur potendosi differenziare tra i diversi contesti produttivi e geografici (essendo centrata, per ragioni facilmente comprensibili, sul settore industriale del rame), riguardano tutte le società del Gruppo e contribuiscono al raggiungimento degli obiettivi fissati.
La strategia per la sostenibilità mira a coinvolgere, per quanto possibile, anche la supply chain mediante appositi criteri di sostenibilità, nonché gli stakeholder che possono contribuire alla sua attuazione. L'attuazione della strategia è supportata da una valutazione degli impatti, dei rischi e delle opportunità ed è oggetto di periodico monitoraggio. Ferme rimanendo le funzioni e i poteri del CdA di KME Group, nonché degli organi di amministrazione delle singole società comprese nel perimetro di consolidamento, la direzione sostenibilità è la funzione responsabile del coordinamento delle politiche di sostenibilità del Gruppo.
Da sempre KME ha puntato, non solo per i notevoli benefici ambientali anche per gli evidenti vantaggi economici, alla massimizzazione dell'uso di metalli riciclati. Una scelta che ha dovuto affrontare taluni ostacoli quali la disponibilità, con continuità, di rottami sul mercato e la difficoltà tecnologiche legata all'impiego degli stessi nel processo di produzione. Negli ultimi anni la difficoltà di mercato si è significativamente ridotta grazie ad una serie di fattori positivi quali una crescente sensibilità ed attenzione nel recupero delle materie prime, una maggiore facilità nel trasporto delle merci (logistica più organizzata), lo sviluppo industriale di alcune aree del mondo e la conseguente maggiore disponibilità di materie prime seconde.
KME, con riguardo alle tecnologie di raffinazione e recupero dei rottami, a partire dagli anni 2000 ha fatto ulteriori e determinanti passi avanti in questa direzione. Il rame è uno dei pochi materiali che possono essere riciclati ripetutamente senza perdere di qualità. Non c'è alcuna differenza tra rame riciclato e rame estratto, ma utilizzare rottami per ottenere materie prime con caratteristiche uguali a quelle ottenute dall'utilizzo di materie prime vergini richiede un forte impegno in termini di investimenti e soprattutto un know-how specifico. Tutto ciò si traduce per KME in: investimenti (effettuati e da effettuare) per oltre 60 milioni di euro; sviluppo di Centri Ricerche (due in Germania ed uno in Italia); oltre 100.000 ore di formazione specifica. Grazie a ciò KME è in grado di operare utilizzando elevate percentuali di materiale riciclato. Know how e tecnologia avanzate sono la base di questo vantaggio competitivo che sarà ulteriormente incrementato nel corso della prossima decade.
Sono in corso gli investimenti necessari alla realizzazione di nuove fonderie in grado di operare con materiale riciclato, ampliando il range di rottami utilizzabili. Tuttavia, è opportuno rilevare che non è possibile raggiungere la quota del 100% di materiale riciclato, data la presenza di un mix produttivo composto da diverse famiglie di leghe che presentano limiti tecnici e quote massime per la percentuale di rottami utilizzabili nel

processo produttivo, che di limiti di natura amministrativa dettati dai diversi enti che regolano le caratteristiche dei prodotti venduti nei mercati di riferimento.
Con lo sviluppo di modelli di business circolari e l'ulteriore aumento di utilizzo di materie prime derivanti da riciclo – puntando a raggiungere il 66% entro il 2030 al netto degli ulteriori processi di recupero interni agli stabilimenti, e l'80% considerando anche i metalli riciclati attraverso processi di recupero interno - non solo si contribuisce allo sviluppo dell'economia circolare ma anche, in misura significativa, alla riduzione delle emissioni di gas serra.
KME - coerentemente con le proposte della Commissione Europea per rendere i prodotti presenti sul mercato dell'UE sempre più sostenibili e circolari lungo l'intero ciclo di vita - è costantemente impegnata nel perseguimento di azioni in grado di ridurre le emissioni di CO2 del proprio portafoglio prodotti che già oggi comprendono una serie di prodotti, ad esempio nel settore dell'automotive e delle telecomunicazioni, realizzati quasi interamente con metalli riciclati.
Si tratta di una serie di complesse ed innovative attività che passano attraverso la digitalizzazione dell'azienda. Attraverso una piattaforma cloud vengono archiviati tutti i dati - quelli di processo ma anche tutti i dati in precedenza non presi in considerazione per mancanza di adeguati e idonei strumenti - che vengono gestiti attraverso specifici algoritmi. Il sistema di gestione dei dati permette - in maniera costante l'ottimizzazione di tutte le risorse e la possibilità di unificare i processi a livello di gruppo, con l'evidente vantaggio di poter utilizzare in maniera rapida e generalizzata qualsiasi miglioramento ottenuto in uno o più stabilimenti del gruppo.
I risultati di queste attività sono il pieno controllo e la riduzione:
Grazie a queste attività si realizzano anche sensibili miglioramenti della sicurezza sul lavoro e quindi un ulteriore miglioramento degli indicatori relativi alla frequenza degli infortuni (Frequency Rate) e alla loro gravità (Gravity index), con l'obiettivo "incidenti zero".
Oltre che mediante le azioni già descritte (sviluppo della circolarità e digitalizzazione) il raggiungimento di questo obiettivo si declina in particolare attraverso tre principali azioni:
KME è impegnata nella realizzazione di progetti di solidarietà ed iniziative di rilevante impatto sociale tramite una serie di attività che varcano i confini dell'azienda. Sin dalla propria nascita si è occupata delle famiglie dei dipendenti, quindi della comunità che ospitava le fabbriche e infine di bambini di tutto il mondo dando vita nel 2007 a Dynamo Camp, il primo camp di terapia ricreativa in Italia, che ospita gratuitamente bambini e ragazzi affetti da patologie gravi o croniche e le loro famiglie, per periodi di vacanza con assistenza qualificata. Dynamo è al centro di un sistema di economia sociale - una "nuova impresa sociale" - quale ulteriore attività di KME che ha creato in 17 anni di attività un sistema economico sostenibile, attraverso un sostegno continuativo in una pluralità di forme, investimenti, donazioni di risorse ed asset, sostegno alle spese

correnti, donazioni di competenze. Attraverso Dynamo, che oggi è una realtà solida ed indipendente, KME ha unito all'impegno sulla sostenibilità nuovi business sociali: si occupa in modo concreto di bambini e famiglie con malattie gravi, della conservazione del patrimonio naturalistico della comunità, della formazione di migliaia di persone e professionisti sui temi del bene comune. Il sistema Dynamo è dunque un pilastro fondamentale della strategia di sostenibilità del Gruppo. KME ne garantirà il continuo sviluppo caratterizzato da una costante attenzione verso l'innovazione e la creazione di nuovi modelli in grado massimizzare l'impatto sociale.
La seguente tabella indica una serie di obiettivi che si intendono raggiungere entro il 2032, con traguardi intermedi al 2027 e al 2030, relativamente al perimetro industriale.
| KPI | 2024 | 2027 | 2030 | 2032 |
|---|---|---|---|---|
| UTILIZZO METALLI RICICLATI1 (%) |
53,3% | 58% | 66% | 68% |
| UTILIZZO METALLI RICICLATI E RECUPERATI2 (%) |
64% | 69% | 80% | 82% |
| UTILIZZO ENERGIA RINNOVABILE3 (%) |
43% | 55% | 70% | 85% |
| EMISSIONI CO2 PER UNITA' DI PRODOTTO4 (t CO2 /tprod) |
2,03 | -5% | -10% | -12% |
| RIFIUTI AVVIATI A RECUPERO (%) |
74,8% | 80% | 83% | 87% |
| SICUREZZA SUL LAVORO (Tasso di infortuni sul lavoro – 5 Frequency rate) |
7,6 | < 5 | < 3 | 0 |
1-Percentuale di metalli provenienti da riciclo in rapporto ai metalli complessivamente utilizzati
2-Percentuale di metalli provenienti da riciclo e da recupero interno in rapporto ai metalli complessivamente processati
3-Percentuale di energia rinnovabile (acquistata e autoprodotta) in rapporto all'energia elettrica complessivamente consumata
4-Emissioni di CO2e (scope 1, scope 2 market based, scope 3) per unità di prodotto (tonnellata)
5-Numero di infortuni con assenza >1 giorno / totale ore lavorate x 1.000.000
È opportuno evidenziare che già i precedenti report contenevano una serie di KPI con i relativi obiettivi, ma essendo stati introdotti i nuovi standard di rendicontazione e avendo apportato alcuni aggiornamenti alla metodologia adottata per calcolare i tassi di circolarità dei metalli, appare necessario assumere come nuova baseline l'esercizio 2024. Al tempo stesso si ritiene opportuno, al fine di consentire un raffronto degli indicatori relativi all'uso efficiente e circolare delle risorse, evidenziare che se fosse stata utilizzata la stessa metodologia di calcolo utilizzata sino allo scorso esercizio, la quota di metalli riciclati rispetto al totale dei metalli utilizzati sarebbe stata nel 2024 pari al 47,1% a fronte di 42,9% nel 2023 e 38,7% nel 2022, mentre la quota di metalli riciclati e recuperati rispetto ai metalli complessivamente processati sarebbe stata nel 2024 pari al 54%, a fronte del 60% nel 2023 ed al 55,7% nel 2022.

Nel secondo semestre del 2024 presso lo stabilimento KME Italy situato a Fornaci di Barga sono stati avviati i lavori per la realizzazione di un impianto fotovoltaico da installare sulle coperture di buona parte dei capannoni del sito e su alcune aree non edificate dell'insediamento. L'impianto, che avrà una potenza complessiva pari a 15 MWp, sarà connesso alla rete in parte entro il primo semestre 2025 ed in parte entro il secondo semestre dell'anno in corso. Coprirà circa il 15% del fabbisogno energetico della fabbrica, oggi alimentata quasi esclusivamente a energia elettrica, grazie al percorso di transizione energetica completato negli scorsi esercizi e volto alla sostituzione di gas con energia elettrica per l'alimentazione dei forni fusori. Inoltre, KME ha presentato in Regione Toscana la richiesta per la valutazione di impatto ambientale di un progetto che prevede la possibile introduzione di un altro forno elettrico, in aggiunta a quelli attualmente in funzione.
Nuovo Forno fusorio. È prevista all'inizio del secondo trimestre 2025 l'entrata in funzione di un nuovo forno di fusione e raffinazione del rame. L'investimento consentirà un maggiore utilizzo dei rottami di rame, al posto dei metalli vergini, offrendo contestualmente la possibilità di utilizzare un più ambio range di rottami, ivi incluse alcune categorie di scraps contenenti una percentuale inferiore di metalli vergini, categorie in precedenza non utilizzabili dagli impianti del gruppo. L'obiettivo è integrare il nuovo forno nell'impianto esistente con una capacità di fusione totale invariata di 45 tonnellate all'ora. L'ammodernamento degli impianti di produzione di Osnabrück è un passo strategico verso l'ottimizzazione dell'uso delle risorse e la contemporanea riduzione dell'impronta ecologica. L'innovativo forno di raffinazione consentirà la raffinazione selettiva a fuoco dei rottami di rame, permettendo la rimozione mirata delle impurità indesiderate. L'investimento di circa 15 milioni di euro rafforza l'impegno di KME per la sostenibilità ambientale.
Progetto idrogeno. Una delle opzioni tecnologiche per perseguire l'obiettivo di neutralità climatica è la sostituzione del gas naturale con l'idrogeno come gas combustibile per processi termici come la fusione del rame e delle leghe di rame. Un consorzio composto da tre partner industriali (KME, SMS-group, Aurubis) e tre istituti (INEMET, IKFVW, IEC) della Technical University Bergakademie Freiberg (TUBAF) sta affrontando il tema della sostituzione del gas naturale con l'idrogeno. Tenendo conto degli aspetti ecologici, tecnici ed economici, alla fine del periodo di valutazione (2027) dovrebbe essere possibile valutare in che misura l'uso dell'idrogeno possa essere trasferito nella realtà industriale in impianti di grandi dimensioni.
Presso lo stabilimento industriale di KME Netherlands BV, nei pressi di Zutphen, è attesa la costruzione di un impianto di produzione di idrogeno da elettrolisi. L'impianto avrà una capacità iniziale di 5 MW, scalabile fino a 10 MW, con una capacità di produzione pari a circa 18 kg l'ora da idrogeno verde. Lo stabilimento olandese consuma oggi oltre 10 tonnellate annue di idrogeno grigio, utilizzato nel processo di produzione come gas protettivo in combinazione con l'azoto, che sarà sostituito dall'idrogeno verde prodotto in sito. Inoltre, KME Netherlands sta valutando la possibilità di una sostituzione parziale del consumo di gas naturale, pari a circa 300.000 m3 , con l'idrogeno verde prodotto in loco. L'avvio dell'impianto di produzione dell'idrogeno è previsto entro il primo semestre dell'esercizio 2026.
KME adotta criteri di sostenibilità nella organizzazione dei propri processi commerciali. Le direttive aziendali definiscono standard vincolanti per tutte le aziende che operano all'interno del Gruppo. Nella scelta dei fornitori vengono adottati criteri che qualificano a livello organizzativo, ambientale e sociale il potenziale partner. Per la fornitura dei prodotti e dei servizi si prediligono, come requisito preferenziale seppur non

vincolante, certificazioni del sistema di gestione ambientale (ISO 14001 o EMAS), certificazioni del sistema di gestione della sicurezza (BS OHSAS 18001), certificazioni del sistema di qualità (ISO 9001).
La supply chain di KME riguarda soprattutto metalli primari (rame, zinco, nichel, stagno), rottami (rame, zinco, ottone) ed energia (energia elettrica, gas, carburanti). Tra le altre forniture di beni e servizi, si segnalano in particolare i materiali di packaging e i trasporti. Per quanto riguarda la fornitura di metalli, considerata la peculiarità delle materie prime, gli acquisti sono effettuati secondo le disponibilità di mercato e facendo un ampio ricorso all'utilizzo di materie prime seconde (rottami). Per le forniture di energia sono utilizzati in genere fornitori di carattere nazionale, prediligendo quelli che dichiarano una componente più elevata di produzione da fonti rinnovabili. Per gli acquisti di altri beni e servizi, laddove possibile la preferenza è per fornitori locali, secondo criteri di rapporto qualità/prezzo.
Nell'approvvigionamento di materie prime KME non utilizza minerali provenienti da regioni con confitti armati. A causa della complessa catena di approvvigionamento e dei molteplici processi di trasformazione del metallo, KME - consapevole che non è possibile in ogni caso tracciare fino in fondo i materiali acquisiti, soprattutto per quanto riguarda i materiali di riciclo – nel selezionare nuovi fornitori considera un requisito essenziale la partecipazione a EICC-GesiConfict-Free (iniziativa dell'Electronic Industry Citizenship Coalition e del Global e-Sustainability).
I diritti umani - e in particolare le pratiche di lavoro, quali a titolo esemplificativo e non esaustivo, il rifiuto del lavoro forzato o minorile, il rispetto per le diversità, la non-discriminazione, le libertà di associazione, le condizioni di lavoro giuste e favorevoli, la tutela della privacy dei lavoratori e le relazioni con le comunità - sono aspetti di valutazione imprescindibili per il Gruppo KME nella selezione di nuovi fornitori. In funzione dell'aggiornamento del quadro normativo che disciplina la valutazione della supply chain, il gruppo sta procedendo con l'aggiornamento dei processi e delle procedure di valutazione dei fornitori, per formalizzare le attività che oggi vengono completate in virtù di prassi aziendale consolidate ma che non sono parte di un processo formale e strutturato.
Nessun fornitore viene selezionato utilizzando esclusivamente criteri ambientali, ma nel processo di selezione di nuovi fornitori il Gruppo KME collabora con gli stessi per definire criteri, requisiti tecnici e soluzioni al fine di rafforzare ulteriormente gli standard di circolarità e di sostenibilità ambientale nell'ambito del rapporto di fornitura. Viene altresì valutato il profilo del potenziale fornitore dal punto di vista delle emissioni climalteranti.
KME vuole ulteriormente consolidare il principio di sostenibilità in tutta la catena del valore. Entro il 2030 il 100% della spesa per le forniture rilevanti dovrà essere effettuata con fornitori certificati o sottoposti a verifica di sostenibilità.

Le aziende produttrici di rame e semilavorati di rame devono operare nel rispetto della normativa ambientale dell'Unione Europea e delle leggi nazionali. Le autorizzazioni ambientali sono regolate dalla direttiva sulle emissioni industriali 2024/1785/UE (da recepire entro il 2025 negli ordinamenti nazionali), che modificando la precedente direttiva 2010/75 stabilisce i limiti delle emissioni e richiede l'utilizzo delle migliori tecnologie disponibili (BAT) al fine di ridurre le emissioni inquinanti nell'aria e nell'acqua, supportare la transizione verso la neutralità climatica e l'economia circolare, rafforzare la tutela della salute e dell'ambiente, migliorare la trasparenza e l'accesso del pubblico ai dati ambientali. Le industrie del rame sono soggette a quanto previsto dall'Emission Trading Scheme (ETS) per la riduzione delle emissioni di CO2. Sono inoltre interessate, direttamente o indirettamente, dalla legislazione dell'Unione Europea sulle sostanze chimiche come il regolamento REACH, e dalle Direttive RoSH e WEEE, al fine di tutelare l'ambiente, la salute umana e la sicurezza dei consumatori.
Nell'ambito di una gestione attenta e rigorosa di tutti gli aspetti ambientali, KME adotta sistemi volontari di certificazione, tra cui ISO 14001:2015 (tutela dell'ambiente) e ISO 50001:2018 (gestione dell'energia) al fine di garantire standard di tutela ambientale ancora più elevati rispetto a quelli previsti dalle normative perseguendo obiettivi di miglioramento continuo.
Tutte le Società del Gruppo KME hanno le necessarie autorizzazioni ambientali e sono impegnate ad operare nel rispetto di quanto in esse prescritto, adottando procedure atte a identificare, controllare, misurare e ridurre gli impatti ambientali delle proprie attività.
Nel periodo rendicontato non si registrano violazioni e sanzioni per quanto riguarda il rispetto delle normative ambientali e la conformità a norme e regolamenti in materia di sicurezza dei prodotti ed etichettatura.
Nell'ambito della propria strategia per la sostenibilità, KME si è impegnata a definire un Piano di transizione dettagliato per la mitigazione del cambiamento climatico. Sebbene tale Piano non sia ancora stato formalmente approvato e adottato, KME già da tempo sviluppa azioni finalizzate alla riduzione delle emissioni di gas ad effetto serra, in linea con gli accordi internazionali e gli obiettivi dell'Unione Europea.
Contrastare il cambiamento climatico è una delle sfide più importanti da affrontare su scala globale. Il principale punto di riferimento in tal senso è l'accordo sottoscritto da 185 Paesi alla Conferenza mondiale sul clima di Parigi nel 2015, con l'obiettivo di contenere l'aumento della temperatura globale al di sotto di 2°C rispetto ai livelli preindustriali, e se possibile entro 1,5°C. L'Unione Europea, nell'ambito del Green Deal per

la transizione ecologica, si è data l'obiettivo di raggiungere la neutralità climatica entro il 2050, con un obiettivo intermedio di riduzione delle emissioni del 55% al 2030. Secondo le valutazioni più recenti, il 2024 è stato l'anno più caldo mai registrato a livello globale: il centro europeo Copernicus (Copernicus Climate Change Service-C3S) stima che la temperatura media abbia superato di 1.5°C il livello preindustriale (riferito al periodo 1850-1900). La comunità scientifica internazionale evidenzia (report IPCC 2024) che senza significative riduzioni delle emissioni in tempi rapidi non sarà possibile contenere il riscaldamento entro 1,5°C o 2°C, con un'elevata probabilità di raggiungere livelli estremamente critici per gli ecosistemi umani e naturali. Già oggi, come è sempre più evidente, alla crescente concentrazione di gas ad effetto serra nell'atmosfera si associano un aumento dell'intensità e della frequenza di eventi meteorologici estremi, forti precipitazioni e alluvioni, ondate di calore e siccità prolungate. Dal punto di vista degli impatti economici e finanziari del cambiamento climatico, va ricordato che nell'ultimo decennio le perdite economiche dovute ad eventi climatici estremi nell'UE ammontano mediamente a 26 miliardi di euro l'anno (Eurostat, Climate related economic losses). Se l'economia dell'Unione Europea venisse esposta a un riscaldamento globale compreso tra 1,5 e 3°C al di sopra dei livelli preindustriali, secondo una stima prudente si verificherebbe una perdita economica annuale compresa tra 42 e 175 miliardi di euro (JRC, Economic analysis of selected climate impact). Una riprova autorevole di come sia aumentata la consapevolezza dell'importanza dei rischi viene anche dal rapporto "Global Risks" del World Economic Forum nonché da un numero crescente di analisi e rapporti di autorità finanziarie, soggetti economici, centri studi e istituzioni scientifiche. La Banca Centrale Europea ha identificato i rischi climatici tra i principali fattori da monitorare nell'ambito del Meccanismo di vigilanza unico europeo, in quanto i danni fisici causati dai cambiamenti climatici possono avere impatti significativi sull'economia reale e sul settore finanziario.
In tale contesto, è necessario accelerare le azioni di mitigazione volte a ridurre le emissioni di gas serra, con l'obiettivo di raggiungere la neutralità climatica. Peraltro, anche nel migliore degli scenari possibili, ciò potrà evitare le conseguenze peggiori per gli ecosistemi umani e naturali ma non cancellare gli effetti del cambiamento climatico già in atto. Sono pertanto necessarie anche misure di adattamento, complementari alle azioni di mitigazione, per ridurre quanto più possibile la vulnerabilità e accrescere la resilienza. Tutto ciò richiede, accanto ad una adeguata ed efficace pianificazione da parte degli Stati e delle istituzioni pubbliche ad ogni livello, anche adeguate strategie e azioni da parte delle imprese e dei soggetti economici. Il Piano nazionale per l'Italia di adattamento ai cambiamenti climatici sottolinea come anche i settori industriali – accanto ad una serie di opportunità connesse alla transizione ecologica – siano esposti a molteplici rischi. Oltre a rischi connessi a maggiori costi che possono influire sulla competitività, tra cui anche variazioni nelle forme di tassazione delle emissioni, i rischi più rilevanti sono legati all'aumento della frequenza e dell'intensità degli eventi meteorologici estremi (precipitazioni violente, alluvioni e frane, siccità, incendi boschivi) che possono direttamente produrre effetti sulle attività industriali e sulle infrastrutture localizzate nelle aree più vulnerabili. Secondo i dati raccolti in ambito assicurativo e riportati dall'Agenzia Europea per l'Ambiente, il numero dei disastri naturali nei Paesi UE mostra una tendenza all'aumento a partire dal 1980, e circa due terzi delle perdite economiche riconducibili a disastri naturali sono stati causati da precipitazioni estreme e alluvioni. Sebbene sia attualmente difficile determinare accuratamente la proporzione di perdite attribuibile ai cambiamenti climatici, alla luce degli impatti e dei rischi prevedibili ci si attende tuttavia un incremento, con particolare riferimento alle perdite riconducibili ad alluvioni. Il riscaldamento globale avrà infatti l'effetto di intensificare il ciclo idrologico e incrementare la frequenza di eventi alluvionali in larga parte d'Europa; potrà inoltre influire sullo stato quantitativo e qualitativo delle risorse idriche, alterando i cicli e i sistemi idrogeologici.
Il cambiamento climatico genera anche nei Paesi e nelle aree territoriali in cui sono localizzate le attività di KME Group un aumento dei rischi e degli impatti potenziali sulle attività produttive. In tale contesto, l'incremento della resilienza del modello di business societario è un fattore essenziale per prevenire e mitigare i rischi. Al tempo stesso, le strategie di riduzione delle emissioni e le innovazioni tecnologiche per la sostenibilità ambientale sono fattori altrettanto importanti per cogliere tutte le opportunità connesse alla transizione ecologica rafforzando in tal modo anche la competitività aziendale. Al fine di contribuire al raggiungimento della neutralità climatica e mitigare gli effetti del cambiamento climatico, il Gruppo KME, come più dettagliatamente descritto in altre sezioni, sviluppa strategie per la riduzione delle emissioni e la decarbonizzazione dei processi industriali, in linea con gli obiettivi dell'Accordo di Parigi del 2015 e con l'obiettivo "net zero" dell'Unione Europea. L'impegno di KME si articola su più piani:

Identificare i rischi più rilevanti correlati al cambiamento climatico, seppur in un quadro di inevitabili incertezze, è essenziale per prevenirli o quantomeno minimizzarli attraverso misure di adattamento, nonché per rafforzare la resilienza aziendale a breve, medio e lungo termine. Seguendo le raccomandazioni della Task Force on Climate-related Financial Disclosures, incentrata sui rischi e sulle opportunità legate al cambiamento climatico e sulle conseguenti azioni da adottare, nonché sulle principali tipologie di rischi e opportunità ed i relativi impatti sul business aziendale, sono raggruppati in due categorie:
Sulla base degli elementi analitici e previsionali di carattere generale disponibili a livello europeo1 nonché degli elementi analitici disponibili a livello societario relativamente ai potenziali rischi fisici nelle aree in cui sono localizzate le attività del Gruppo, e della valutazione dei rischi e delle opportunità connesse alla transizione ecologica nel settore industriale del rame - KME Group è impegnata a realizzare analisi quanto più possibile dettagliate, periodicamente aggiornate, al fine di implementare le azioni di mitigazione, rafforzare le misure di adattamento e garantire una adeguata gestione del rischio. In considerazione del mutato contesto operativo derivante dal cambiamento climatico (che richiede modifiche anche nelle consolidate scelte gestionali) e dei suoi effetti sulla struttura dei costi, sulle scelte finanziarie e sulla creazione di valore aziendale, la disclosure dei rischi e delle opportunità sarà progressivamente approfondita ed ampliata di anno in anno.
La strategia di adattamento ai cambiamenti climatici si basa su un insieme di approcci e misure complementari per la gestione dei principali rischi associati soprattutto alla possibilità di eventi meteorologici estremi ed alle loro conseguenze, come è avvenuto nel 2021 con l'alluvione che ha riguardato la regione della Renania settentrionale, in Germania, causando danni materiali ed operativi anche allo stabilimento KME di Stolberg.
Le società del Gruppo KME sono impegnate a definire le possibili misure di prevenzione e mitigazione di tali rischi, coerentemente con gli indirizzi dei piani di adattamento predisposti o in via di predisposizione da parte dalle autorità competenti a livello locale, regionale e nazionale. A titolo esemplificativo si segnala che KME Italy ha già realizzato alcune opere lungo gli argini del fiume Serchio nei pressi dell'area industriale e del centro abitato di Fornaci di Barga. Tra le misure di mitigazione e adattamento si segnalano inoltre gli interventi di ripristino della natura e conservazione del capitale naturale realizzati dalla società controllata Natural Capital Italia.
Contestualmente, analizzando e individuando le opportunità connesse alla transizione ecologica che possono contribuire alla crescita e alla competitività aziendale, KME Group integra i risultati di tale analisi nella propria strategia societaria. In particolare, considerato il ruolo essenziale del rame per la transizione energetica e per la promozione dell'economia circolare, KME Group adotta strategie finalizzate a cogliere pienamente le opportunità connesse a tali ambiti, affiancandole con le best practices operative. L'obiettivo

strategico di KME, in relazione ai rischi derivanti dal cambiamento climatico e alle opportunità connesse alla transizione ecologica, è dunque quello di mitigare i rischi e massimizzare le opportunità con un posizionamento che tiene conto delle prospettive di medio e lungo periodo.
1-avvalendosi negli strumenti istituzionali di monitoraggio e previsione delle informazioni, dati e modelli attualmente a disposizione a livello europeo per migliorare la capacità di valutazione idro-climatica e la protezione dell'ambiente su scala nazionale, regionale e locale.
La valutazione dei rischi fisici è resa complessa dal fatto che in Europa non esiste ancora un riferimento univoco e completo che consenta di valutare gli effetti potenziali dei cambiamenti climatici sulle attività industriali e sulle infrastrutture. La criticità dello stato conoscitivo si caratterizza per la carenza di studi di dettaglio degli scenari di impatto sul territorio, per la conseguente difficoltà di analisi di rischio per il sistema produttivo, nonché per l'assenza di un sistema che possa raccogliere in maniera organica e sistematizzare le informazioni sulle problematiche, sulle buone pratiche, sulle opzioni disponibili a livello locale e nazionale e suirelativi costi. In tale contesto di limiti conoscitivi e inevitabili incertezze previsionali, KME Group e le società controllate operano comunque per identificare i potenziali fattori di rischio e, in particolare, quelli connessi al rischio idrico a fronte di eventi meteorologici di forte intensità. Tale rischio è associato ad eventi fisici che potrebbero danneggiare gli asset operativi e gli immobili delle aziende, limitandone l'operatività, anche per periodi prolungati di tempo, e generando perdite di valore. L'analisi dei potenziali rischi di inondazione nelle aree in cui sono localizzati gli stabilimenti industriali di KME viene condotta utilizzando la mappatura realizzata da EEA2 per conto della Commissione Europea in attuazione della Floods Directive (https://discomap.eea.europa.eu/floodsviewer/). In tale ambito, per quanto riguarda l'Italia la valutazione fa riferimento anche alle informazioni fornite dalla piattaforma IdroGEO realizzata da ISPRA sulla base dei dati forniti dalle Autorità di bacino (https://idrogeo.isprambiente.it/app/).
Relativamente ai rischi fisici cronici - con particolare riferimento alla siccità e alla conseguente disponibilità di risorse idriche - gli scenari previsionali connessi al cambiamento climatico evidenziano che i rischi derivanti da fenomeni di siccità e desertificazione riguardano soprattutto i Paesi del sud Europa. Secondo il European Drought Risk Atlas, con una intensità variabile in funzione del livello di riscaldamento globale, l'area mediterranea (in particolar modo, per quanto riguarda le aree in cui sono localizzati gli stabilimenti di KME Group, l'Italia, la penisola iberica e la fascia meridionale e occidentale della Francia) sarà l'area con maggiore sofferenza nella disponibilità di acqua nei suoli come risultato dei cambiamenti nelle precipitazioni e nell'evapotraspirazione. In ogni caso i rischi di carenza idrica per le società del Gruppo KME non sono valutati come rilevanti, anche perché già oggi gli stabilimenti industriali adottano sistemi operativi che consentono un elevato riciclo e riutilizzo dell'acqua, limitando in tal modo i prelievi e i consumi; a ciò si aggiungono, in alcuni stabilimenti, sistemi di raccolta e utilizzo dell'acqua piovana. La strategia del Gruppo KME mira peraltro ad incrementare ulteriormente i livelli di riciclo e riutilizzo delle risorse idriche, minimizzando i prelievi e il fabbisogno idrico.
Ad integrazione delle suddette informazioni si fornisce anche la seguente tabella relativa ai livelli di stress idrico (World Resources Institute-Water Risk Atlas) delle aree in cui sono localizzati gli stabilimenti industriali e i centri servizi del Gruppo. Lo stress idrico misura il rapporto tra la domanda totale di acqua (per usi domestici, industriali, irrigui e zootecnici) e le riserve rinnovabili di acqua superficiale e sotterranea disponibile.

| STRESS IDRICO | Stabilimenti produttivi e centri servizi |
|---|---|
| BASSO | KME Netherlands (Zutphen) |
| SCT (Serravalle) | |
| KME Rolled France (Besancon) | |
| KME SC SL (Dolny Kubin) | |
| MEDIO-BASSO | KME MANSFELD (Hettstedt) |
| KME SC UK (Birmingham) | |
| TMX (Niederbruck) | |
| MEDIO-ALTO | KME Italy (Fornaci di Barga) |
| KME Germany (Osnabruck) | |
| AML (Alessandria) | |
| TMX (Givet) | |
| ALTO | KME Mansfeld (Mansfeld) |
| KME Spain (Barcellona) | |
| ESTREMAMENTE ALTO | - |
2- Gli Stati membri definiscono ciò che costituisce un rischio di alluvione potenzialmente significativo a seconda delle loro particolari circostanze e dei loro approcci alla gestione del rischio di alluvione. Ad esempio, alcuni Paesi includono nei loro calcoli le misure di protezione dalle alluvioni esistenti, mentre altri non lo fanno. Non è quindi consigliabile fare confronti diretti tra gli Stati membri. Gli Stati membri possono definire un'area a rischio di alluvione potenzialmente significativo come un punto, una linea o un poligono. L'identificazione delle aree a rischio di alluvione potenzialmente significativo è solo una fase del processo di gestione del rischio di alluvione.
I rischi di transizione si riferiscono alle inevitabili incertezze e alla complessità delle sfide che KME Group deve affrontare nella transizione verso un'economia a basse emissioni di carbonio. La strategia di KME si pone da un lato l'obiettivo di minimizzare tali rischi attraverso un attento risk management, e dall'altro di massimizzare le opportunità economiche e i benefici connessi all'innovazione tecnologica e alla resilienza del modello di business. Per quanto riguarda i rischi connessi alla transizione ecologica – spesso intrecciati con quelli derivanti dalle tensioni geopolitiche e dai mutamenti in atto nelle relazioni internazionali e commerciali – si evidenzia in particolare quanto segue:
Il generico rischio di cambiamento normativo e regolatorio, per l'industria dei produttori di semilavorati di rame e sue leghe, deve essere declinato in diversi ambiti: (i) in primis si devono considerare i rischi legati ai processi di rinnovo e conferma delle autorizzazioni e licenze necessarie all'esercizio degli impianti di produzione. Eventuali cambiamenti delle norme, siano essi nazionali o sovranazionali, potrebbero avere un impatto finanziario decisamente materiale, mettendo a rischio la continuità di esercizio degli stabilimenti (Va osservato che il Gruppo KME valuta questo rischio come molto remoto); (ii) un secondo ambito è afferente il Sistema per lo scambio di quote di emissione di gas a effetto serra dell'UE (European Union Emissions Trading Scheme – EU- ETS) che costituisce oggi una delle principali misure dell'Unione Europea per la riduzione delle emissioni nei settori industriali a maggior impatto sui cambiamenti climatici; eventuali modifiche inerenti le soglie di rispetto per le emissioni di gas serra potrebbero avere un impatto finanziario negativo, causando un maggior costo rispetto alla situazione oggi in essere; (iii) vi sono poi rischi legali inerenti nuove normative che potrebbe introdurre il pagamento di "imposte di scopo", come la carbon tax dedicata a tassare con una tariffa ad hoc ogni tonnellata di diossido di carbonio emessa, introducendo dunque un onere fiscale addizionale. Completano il quadro altri potenziali rischi legati agli obblighi assicurativi, che creano un aggravio dei costi operativi per assicurazioni; ne costituisce un esempio il caso italiano: di recente è stato imposto l'obbligo alle imprese italiane di assicurarsi contro le calamità naturali e le catastrofi, e quindi di estendere il perimetro delle polizze in essere, ovvero di sottoscrivere una polizza che protegga l'azienda dai danni causati da tali eventi.

Con riferimento agli eventuali rischi di mercato relativi ai volumi di vendita indotti dagli effetti del cambiamento climatico, è opportuno rilevare che la crescita attesa della domanda di prodotti in rame e sue leghe nel medio lungo periodo, con riguardo alla famiglia di prodotti laminati, core business della società, legata sia al loro ruolo centrale nella elettrificazione e nella transizione energetica, sia ai requisiti di sostenibilità e circolarità che i prodotti in rame garantiscono ai consumatori, consente di escludere rischi significativi dal punto di vista degli sbocchi di mercato per le produzioni del Gruppo. Si rileva invece un diverso scenario per ciò che concerne i rischi di mercato inerenti gli acquisti di prodotti e servizi posti in essere dal gruppo: (i) la crescente domanda di energia elettrica attesa, unitamente alle imposizioni e limitazioni, che potrebbero colpire, specialmente in Europa, l'energia elettrica prodotta da fonti fossili, potrebbe spingere al rialzo i prezzi dell'energia generando un impatto negativo, che può divenire significativo, sulla performance economica-finanziaria del Gruppo; (ii) uno scenario simile potrebbe verificarsi anche per il gas, che potrebbe subire un innalzamento dei prezzi causato, tra l'altro, anche da taluni effetti del cambiamento climatico. Per mitigare tali rischi, il Gruppo, che si ricorda essere un soggetto energivoro, qualificato come tale in Italia e Germania, a cui sono dunque riservati alcuni benefici economici tipici della categoria, ha avviato la costruzione di impianti di autoproduzione dell'energia elettrica da fonti rinnovabili per taluni stabilimenti, e sta valutando, specialmente in Germania, come sostituire, nel medio lungo periodo, il gas necessario all'alimentazione dei propri forni fusori, si pensi ad esempio alla possibile introduzione dell'idrogeno, e procede costantemente ad una analisi dei prezzi di mercato di gas ed energia concludendo contratti di fissazione degli stessi per talune quantità cosi da mitigare ulteriormente il rischio prezzo e sterilizzare quanto possibile la volatilità dello stesso; (iii) sono altresì presenti rischi di mercato legati alla catena di approvvigionamento dei metalli, principale voce di costo del gruppo. Le stime della domanda globale di rame vedono un consumo in crescita nel medio periodo che potrebbe passare dagli attuali oltre 20 milioni di tonnellate a circa 30 milioni di tonnellate, trainato dall'effetto transizione verso la green economy, effetto ad oggi tuttavia ancora non rilevabile. La crescente domanda di metallo unitamente a potenziali effetti restrittivi introdotti da normative volte a migliorare l'impatto ambientale delle società impegnate nell'attività estrattiva, potrebbe generare un importante aumento del prezzo del materiale. Tale effetto si potrebbe riscontrare anche nel prezzo dei rottami di rame, che è direttamente legato al valore del metallo vergine. In tale scenario di prezzi crescenti sul duplice fronte, metallo vergine e rottami, il rischio che si potrebbe palesare è quello di accrescere la dipendenza da alcune aree del modo per il reperimento del metallo vergine oltre ad una limitata disponibilità di materia prima seconda, chiesta per sostituire la materia prima. Il gruppo valuta come remoto tale rischio, la disponibilità di materia prima non presenta criticità per entrambe le tipologie di metallo. Inoltre il modello di business della società non è direttamente impattato dalle dinamiche elencate, in quanto la componente metallo del prezzo di vendita è gestita come pass through verso il cliente con il quale viene fissato il prezzo in fase di ordine per evitare impatti derivanti dalle oscillazioni di mercato dello stesso. Inoltre il Gruppo lavora anche in conto trasformazione, il cosiddetto tolling, modello operativo che prevede la sola trasformazione della materia prima vergine che viene acquistata direttamente dal cliente, che governa termini e condizione dell'acquisto, ed invia il metallo presso gli stabilimenti di KME per la "sola" lavorazione
L'obiettivo di riduzione delle emissioni rende necessaria un'innovazione costante, basata sulle BAT (best available technologies). Il gruppo affronta gli investimenti utilizzando un approccia basato sulle migliori tecnologie disponibili, cercando quindi di ridurre al minimo il profilo di rischio in questione, pertanto, non si rilevano particolari rischi in ambito tecnico-tecnologico.
Anche per ciò che concerne la categoria dei rischi reputazionali è opportuno ricondurre gli stessi ai due ambiti descritti nel proseguo: (i) rischi legati alla catena del valore, tra i quali si annovera il pericolo di selezionare fornitori (principalmente legato alle categorie di acquisti, metallo ed energia) che non rispettano le normative di rifermento in relazione ai temi sostenibilità (i.e. ambiente, emissioni, salute e sicurezza dei lavoratori); tale rischio, valutato come remoto da parte

del gruppo, è mitigato e contrastato dalle procedure e dai processi di selezione dei fornitori, non solo basati sul criterio dell'economicità, ma che includono una valutazione più ampia in grado di comprendere anche ulteriori elementi di valutazione; (ii) rischi legati alle operazioni proprie, che constano nel non rispetto degli obblighi di disclosure e reporting generale in materia di sostenibilità in senso ampio cosi come gli obblighi di report in relazione a specifici tematiche (i.e. ETS). Gli obblighi di reporting vengono assolti correttamente da KME Group; non sussistono pertanto rischi in tal senso. La società è impegnata a ridurre le emissioni (in rapporto al volume delle produzioni) ed a raggiungere gli obiettivi fissati nelle proprie policy di sostenibilità, per contribuire al raggiungimento degli obiettivi di progressiva decarbonizzazione fissati a livello europeo; operare coerentemente per il raggiungimento di tali obiettivi è un presupposto essenziale anche dal punto di vista reputazionale, evitando il rischio di perdere la fiducia degli investitori e di altri stakeholder ivi incluse le comunità locali.
Grazie alle sue proprietà, il rame ha un ruolo importante nella transizione ecologica. In primo luogo perché è un materiale essenziale per la transizione energetica: la conducibilità elettrica, insieme alle caratteristiche meccaniche, ne fa un materiale indispensabile per le tecnologie connesse alle energie rinnovabili, i sistemi di efficienza energetica, la mobilità sostenibile, e in generale per l'elettrificazione. In secondo luogo perché, per la sua infinita riciclabilità e la durabilità dei prodotti, ha un ruolo importante nella transizione verso un'economia circolare, che costituisce una leva essenziale per raggiungere l'obiettivo della neutralità climatica e al contempo un fattore di maggiore efficienza nell'uso delle risorse, di riduzione di costi e competitività economica per le imprese. L'industria del rame è dunque tra quelle che maggiormente possono cogliere opportunità di sviluppo connesse a prodotti e mercati che hanno un ruolo cruciale nella duplice transizione ecologica e digitale. Non a caso l'Unione Europea ha classificato il rame come "materia prima strategica". Anche in riferimento a tali scenari, e al fine di cogliere tutte le opportunità che ne derivano, il Gruppo KME ha ulteriormente focalizzato le proprie attività e la propria strategia nel settore del rame, in particolare su quello dei prodotti piani. L'attività della Società negli ultimi anni si è concentrata infatti sulla gestione della partecipazione in KME SE e sue controllate, realizzando una serie di operazioni di acquisizione e dismissione di business che hanno realizzato una nuova configurazione strategica del settore rame, focalizzata in misura preponderante sul comparto dei laminati. Il settore industriale del rame presenta inoltre, in funzione delle aspettative di quasi tutti i mercati di riferimento, interessanti prospettive di sviluppo di medio termine, sia in termini di redditività che di generazione di cassa, rafforzati dall'accresciuto posizionamento competitivo di KME SE. Ulteriori opportunità potranno svilupparsi in relazione al Clean Industrial Deal, presentato dalla Commissione Europea il 26 febbraio 2025 con l'obiettivo di sostenere le imprese nella transizione ecologica, ed al relativo Piano di azione settoriale presentato il 19 marzo 2025 che prevede specifiche misure per l'industria metallurgica (metalli ferrosi e non ferrosi).
KME Group, consapevole del ruolo cruciale che il settore metallurgico riveste nella transizione ecologica, ha adottato una politica climatica che si fonda su impegni chiari e misure concrete volte a mitigare gli impatti ambientali delle proprie attività e adattarsi agli effetti del cambiamento climatico. Tale politica è parte integrante della più ampia Politica di Sostenibilità approvata dal Consiglio di Amministrazione, che ne garantisce la supervisione strategica e l'aggiornamento periodico. La responsabilità operativa della sua attuazione è affidata alla Direzione Sostenibilità, che agisce in coordinamento con le diverse funzioni aziendali e le società controllate del Gruppo, in Italia e all'estero.
KME si impegna a ridurre le proprie emissioni di gas serra attraverso il miglioramento dell'efficienza energetica, l'adozione di tecnologie a basse emissioni di carbonio, l'utilizzo di fonti rinnovabili certificate e, l'autoproduzione di energia green. In particolare, il Gruppo promuove, ove possibile, il revamping degli impianti in chiave green, cercando di ridurre l'utilizzo del gas naturale. Queste azioni si accompagnano all'adozione volontaria dello standard ISO 50001 per la gestione dell'energia, a testimonianza di un impegno sistemico e trasparente verso la decarbonizzazione.

Le politiche climatiche del Gruppo includono anche misure di adattamento, con l'obiettivo di ridurre l'inquinamento prodotto dalle imprese appartenenti al Gruppo, attraverso una gestione efficiente dei materiali utilizzati e dei rifiuti prodotti sia all'interno delle proprie sedi, promuovendo pratiche di economia circolare e l'utilizzo di materie prime seconde, nonché attraverso iniziative di riduzione e di riciclo dei rifiuti. Infine, il monitoraggio delle emissioni, sia dirette che indirette, è parte integrante della strategia climatica e avviene con l'obiettivo di misurare e ridurre l'impatto per unità di prodotto, anche tramite iniziative di coinvolgimento dei fornitori. Nel definire la propria politica climatica, KME ha tenuto conto degli interessi e delle aspettative dei principali stakeholder – inclusi clienti, comunità locali, investitori e autorità pubbliche – attraverso attività strutturate di stakeholder engagement e un processo annuale di aggiornamento della doppia materialità. I contenuti della politica sono resi pubblici tramite i canali ufficiali del Gruppo, tra cui il sito web aziendale e i documenti di rendicontazione, promuovendo così la piena trasparenza verso tutte le parti interessate.
La trasformazione dei metodi di produzione e dei relativi processi operativi è al centro della strategia di KME mirata verso la neutralità climatica. Il Gruppo KME sviluppa azioni per la riduzione delle emissioni e la decarbonizzazione dei processi industriali, in linea con gli obiettivi dell'Accordo di Parigi del 2015 e con il Piano industriale per il Green Deal dell'Unione Europea. L'impegno di KME si articola su più piani:

Il rame è alla base delle attività imprenditoriali di KME. Grazie alle sue proprietà, il rame è indispensabile per la transizione energetica e il raggiungimento degli obiettivi di neutralità climatica. Inoltre la sua riciclabilità potenzialmente illimitata rende questo materiale particolarmente rispettoso del clima.
Con la sua gestione energetica certificata secondo la norma ISO 50001, KME fornisce un importante contributo all'uso efficiente delle risorse.
Sono già state attuate numerose misure per l'utilizzo di tecnologie innovative per l'utilizzo di materie prime seconde.
KME offre al mercato un materiale con un bilancio di CO2 particolarmente rispettoso del clima, garantito dall'utilizzo esclusivo di materie prime secondarie (100% rottami di rame). In questo modo evitiamo l'uso di nuovi metalli la cui estrazione e lavorazione, altamente dispendiosa dal punto di vista energetico, genera molte emissioni climalteranti.
KME lavora costantemente all'ottimizzazione dei processi per ridurre i consumi di energia - con un miglioramento continuo dell'efficienza energetica in tutte le aree operative - per sostituire progressivamente i combustibili fossili con fonti di energia rinnovabili e per il recupero del calore.
KME è membro di Metals pro Climate, un'iniziativa di aziende leader dell'industria dei metalli non ferrosi impegnate per la protezione del clima.
KME Germany, congiuntamente a Georgsmarienhütte, Q1, EWE e la rete logistica KNI, intende realizzare progetti a idrogeno nell'area di Osnabrück, promuovendo così la trasformazione della regione verso la neutralità climatica. Nel 2022 è stato a tal fine firmato un protocollo d'intesa tra i partner, che stanno pianificando, tra l'altro, la costruzione di un impianto di produzione di idrogeno con una rete di condotte di idrogeno per collegare Georgsmarienhütte e KME, nonché la costruzione di stazioni di rifornimento di idrogeno presso i siti di Q1. Grazie alla sua posizione geografica centrale, la regione si è sviluppata come polo economico in cui hanno sede grandi aziende industriali, piccole e medie imprese e start-up. L'uso dell'idrogeno è destinato a svolgere un ruolo importante nel rendere la produzione e la logistica più sostenibili e neutrali dal punto di vista climatico nel lungo periodo. Con questo progetto il gruppo KME rafforza ulteriormente il proprio impegno nella transizione ecologica, con l'obiettivo di un impatto climatico zero.

Il Gruppo KME è impegnato in una costante azione di miglioramento dell'efficienza energetica. Usare in modo efficiente l'energia è importante non solo dal punto di vista ambientale per ridurre le emissioni di gas serra, ma anche dal punto di vista economico al fine di ridurre i costi operativi. KME adotta la certificazione ISO 50001:2018 per un miglioramento continuo delle prestazioni nell'uso dell'energia. L'incremento dell'efficienza energetica viene perseguito attraverso innovazioni gestionali e interventi di efficientamento degli impianti; in particolare mediante efficientamento dei processi, razionalizzazione delle procedure produttive e interventi di carattere tecnologico. Altre azioni riguardano l'efficienza energetica degli immobili e negli ambienti di lavoro, con interventi sull'efficienza dei sistemi di riscaldamento e condizionamento dei locali anche mediante sistemi informatizzati di telecontrollo, nonché utilizzo di led per l'illuminazione. Sono inoltre in corso di realizzazione impianti fotovoltaici per l'autoproduzione di energia da fonti rinnovabili.
Con l'obiettivo di contribuire alla riduzione dell'impronta carbonica del Gruppo, le principali società industriali del Gruppo (KME Italy, KME Mansfeld e KME Germany) hanno attivato, a partire dal 2022, un'iniziativa volontaria (non certificata) di assorbimento delle emissioni di CO₂ in collaborazione con Natural Capital Italia S.p.A., holding italiana impegnata nella tutela e valorizzazione del capitale naturale (acqua, aria, suolo, biodiversità), attraverso progetti di gestione forestale sostenibile. Sulla base di metodologie interne e di riferimenti tecnico-scientifici riconosciuti (IPCC, FAO) si stima che tale iniziativa nel corso del 2024 abbia generato un beneficio climatico equivalente a circa 11.000 tonnellate di CO₂ assorbite nel corso del ciclo di vita previsto della vegetazione. Le attività si realizzano presso Oasi Dynamo, una riserva naturale di circa 1.000 ettari affiliata al WWF e situata negli Appennini Pistoiesi. L'area è oggetto di un piano di gestione forestale sostenibile, finalizzato a massimizzare la capacità di assorbimento di CO₂ da parte della vegetazione attraverso una cura attiva e responsabile del patrimonio boschivo. Le compensazioni descritte non sono certificate da enti terzi e, pertanto, non sono contabilizzate come riduzioni delle emissioni nei bilanci ufficiali di scope 1, 2 o 3, bensì riportate esclusivamente a fini informativi e di trasparenza. Tali attività si configurano come parte integrante dell'approccio proattivo del Gruppo KME verso la transizione ecologica e la valorizzazione del capitale naturale.
KME Group ha l'obiettivo di ridurre le proprie emissioni di gas ad effetto serra (intese come emissioni totali scope 1,2,3 per unità di prodotto e assumendo il 2024 come base line) del 5% entro il 2027, del 10% entro il 2030 e del 12% entro il 2032. Tra le azioni finalizzate a tale obiettivo particolare rilievo hanno quelle mirate ad incrementare l'utilizzo di energia elettrica rinnovabile (autoprodotta e acquistata): in tale ambito si intende passare dal 43% nel 2024 al 55% nel 2027, al 70% nel 2030 e all'85% nel 2032.
In relazione all'obbligo di informativa ESRS 2 GOV-3 (integrazione delle prestazioni in termini di sostenibilità mei sistemi di incentivazione) si informa che le performance aziendali relative agli obiettivi in materia di mitigazione del cambiamento climatico non influenzano, ad oggi, la remunerazione degli amministratori.
KME Group rendiconta le proprie emissioni di gas ad effetto serra in conformità con i principali standard internazionali e con i requisiti ESRS. Per le emissioni scope 1 i flussi energetici considerati sono: gas naturale; O.C. extra leggero (gasolio da riscaldamento); GPL (anche riferito come propano); biomassa (come carbone di legno, charcoal); benzina; diesel. I consumi di benzina e diesel sono ripartiti tra instrumental use e mixed use: si è assunto che il 100% dell'instrumental use e il 70% del mixed use rientrino nei consumi aziendali sotto scope 1. Per le emissioni scope 2 i flussi energetici considerati sono: energia elettrica acquistata, distinta per

fornitore (da contratto con fornitore certificati di energia rinnovabile / da contratto con fornitore con parziali fonti rinnovabili certificate e con specifico mix energetico ed emissioni diverse dal "residual mix"/ da contratto con fornitore basati su "residual mix"); energia elettrica autogenerata da fonti rinnovabili (di cui autoconsumata/di cui rilasciata alla rete). Le emissioni sono considerate secondo gli approcci market based e location based. I mix energetici impiegati per i dati ESRS E1 sui consumi di energia sono basati sull'approccio market based. Le emissioni scope 3 sono rendicontate in accordo con la classificazione fornita dal GHG Protocol, sulla base di una analisi di significatività che ha consentito di identificare le principali categorie di impatto nella catena del valore. KME Group opera in settori ad alto impatto climatico e i consumi energetici fanno ad essi riferimento. L'intensità energetica è calcolata non solo in rapporto ai ricavi netti ma anche in rapporto alla produzione industriale. Per maggiori dettagli sulle metodologie di rendicontazione adottate e sulle fonti si rimanda alla nota metodologica pubblicata in appendice.
Nel 2024 i consumi di energia sono stati pari a 488.405 MWh, quasi interamente concentrati (99,8%) nelle società del settore rame. Rispetto al 2023 si registra una significativa riduzione dei consumi energetici. Il 50,4% del consumo totale è costituito da energia elettrica, il 47,9% da gas naturale, l'1,7% da altri combustibili (GPL, gasolio, benzina, biomassa, olio extra light). Il 76% proviene da fonti fossili, il 22% da fonti rinnovabili, il 2% da fonti nucleari.
| Consumo totale di energia | Società industriali | Altre società | TOTALE | |
|---|---|---|---|---|
| Unità di misura |
2024 | 2024 | 2024 | |
| Consumo di carburante da petrolio greggio e prodotti petroliferi | MWh | 7.167 | 207 | 7.374 |
| Consumo di carburante da gas naturale | MWh | 233.720 | 289 | 234.009 |
| Consumo di carbone e prodotti da carbone | MWh | - | - | - |
| Consumo di carburante da altre fonti fossili | MWh | - | - | - |
| Consumo di energia elettrica, calore, vapore o raffreddamento acquistati o acquistati da fonti fossili |
MWh | 129.169 | 533 | 129.702 |
| Consumo totale di energia da fonti fossili | MWh | 370.056 | 1.029 | 371.085 |
| Consumo totale da fonti nucleari | MWh | 9.912 | 26 | 9.938 |
| Consumo di combustibili da fonti rinnovabili, compresa la biomassa (compresi i rifiuti industriali e urbani di origine biologica), biocarburanti, biogas, idrogeno da fonti rinnovabili |
MWh | 842 | - | 842 |
| Consumo di energia elettrica, calore, vapore e raffrescamento da fonti rinnovabili acquistati o acquisiti |
MWh | 106.296 | 43 | 106.339 |
| Consumo di energia rinnovabile non combustibile autoprodotta | MWh | 202 | - | 202 |
| Consumo totale di energia da fonti rinnovabili | MWh | 107.340 | 43 | 107.383 |
| Consumo totale di energia | MWh | 487.307 | 1.098 | 488.405 |
| Produzione di energia | Società industriali | Altre società | TOTALE | |
|---|---|---|---|---|
| Produzione di energia | Unità di misura |
2024 | 2024 | 2024 |
| Produzione di energia da fonti non rinnovabili | MWh | - | - | - |
| Produzione di energia da fonti rinnovabili | MWh | 236 | - | 236 |

A fronte di ricavi delle vendite e prestazione di servizi pari a 1.565,4 milioni di euro, l'intensità energetica risulta 312 MWh per milione di euro. Se rapportata alla produzione delle società industriali, l'intensità energetica è 2,12 MWh per tonnellata (in aumento rispetto all'anno precedente). Si evidenzia che KME Group opera in settori ad alto impatto climatico e i consumi energetici fanno ad essi riferimento.
| INTENSITÀ ENERGETICA in rapporto ai ricavi delle vendite e prestazione di servizi |
2024 |
|---|---|
| Consumo totale di energia (MWh) | 488.405 |
| Ricavi delle vendite e prestazione di servizi (milioni euro) | 1.565,4 |
| Intensità energetica (MWh/milioni euro) | 312,0 |
| INTENSITÀ ENERGETICA in rapporto alla produzione (società industriali) |
2024 |
| Consumo di energia (MWh) | 487.307 |
| Produzione (t) | 229.836 |
| Intensità energetica (MWh/tprod) | 2,12 |
Le emissioni dirette scope 1 sono state pari a 53.251 tonnellate CO2e. Derivano quasi interamente (99,9%) dalle attività delle società industriali. Rispetto all'anno precedente si registra un lieve aumento. Sono state inoltre generate emissioni biogeniche da combustione di biomassa pari a 340 tonnellate di CO2e.
L'intensità delle emissioni scope 1 risulta pari a 34 t CO2e per ogni milione di euro di ricavi netti. Se rapportata alla produzione delle società industriali, è stata pari a 0,23 t CO2e per tonnellata (in aumento rispetto all'anno precedente).
| Emissioni di gas serra (Scope1) | ||||
|---|---|---|---|---|
| 2024 | ||||
| Unità di | Società | Altre società | Totale | |
| misura | industriali | |||
| Emissioni lorde di gas serra (scope 1) | tCO2e | 53.163 | 88 | 53.251 |
| Emissioni di gas serra scope 1 derivanti da sistemi | tCO2e | 36.452 | - | 36.452 |
| regolamentati di scambio di quote di emissione | ||||
| % delle emissioni di gas serra scope 1 derivanti da | % | 68,6% | - | 68,5% |
| sistemi di scambio di quote di emissione regolamentati |
| Emissioni biogeniche | 2024 |
|---|---|
| t CO2e | 340 |
| INTENSITÀ EMISSIONI scope 1 in rapporto ai ricavi netti | 2024 |
| tCO2/milioni euro | 34 |
| INTENSITÀ EMISSIONI scope 1 in rapporto alla produzione (società industriali) |
2024 |
| tCO2/tprod | 0,23 |
Non si registrano utilizzi di gas refrigeranti GHG con dispersioni.

Le emissioni indirette legate alla produzione dell'energia elettrica acquistata sono state pari a 73.257 t CO2e secondo l'approccio location based e 91.213 t CO2e secondo l'approccio market based. Rispetto al 2023 si registra una riduzione delle emissioni location based, mentre rimangono sostanzialmente inalterate secondo l'approccio market based.
L'intensità delle emissioni scope 2 risulta pari a 46,8 t CO2e (location based) e 58,3 t CO2e (market based) per ogni milione di euro di ricavi netti. Se rapportata alla produzione delle società industriali, è stata pari a 0,32 t CO2e/t location based (simile all'anno precedente) e 0,40 t CO2e/t market based (in aumento rispetto all'anno precedente).
| 2024 | ||||
|---|---|---|---|---|
| Emissioni di gas serra (scope 2) | Unità di | Società | Altre società | Totale |
| misura | industriali | |||
| Emissioni lorde di gas serra scope 2 (location | t CO2e | 73.132 | 125 | 73.257 |
| based) | ||||
| Emissioni lorde di gas serra scope 2 (market | t CO2e | 90.990 | 224 | 91.213 |
| based) |
| INTENSITÀ EMISSIONI Scope 2 in rapporto ai ricavi netti |
Unità di misura | 2024 |
|---|---|---|
| Emissioni location based | tCO2/milioni euro | 46,8 |
| Emissioni market based | tCO2/milioni euro | 58,3 |
| INTENSITÀ EMISSIONI Scope 2 in rapporto alla produzione (società industriali) |
Unità di misura | 2024 |
|---|---|---|
| Emissioni location based | tCO2/tprod | 0,32 |
| Emissioni market based | tCO2/tprod | 0,40 |
A seguito dell'analisi di significatività, inclusa nella nota metodologica in appendice "Emissioni gas serra a e consumi energetici", sono stati incluse come significative le categorie 1, 3, 4, 5, 7, e 9.
| Emissioni di gas serra (scope 3) | Unità di misura |
2024 |
|---|---|---|
| Emissioni lorde di GHG scope 3 | tCO2e | 324.567 |
| Categoria 1 Beni e servizi acquistati | tCO2e | 271.896 |
| Categoria 2 Beni capitali | tCO2e | Non significativa |
| Categoria 3 Attività connesse ai combustibili e all'energia (non incluse nello Scope 1 o Scope 2) |
tCO2e | 30.971 |
| Categoria 4 Trasporto e distribuzione a monte | tCO2e | 7.590 |
| Categoria 5 Rifiuti derivanti dalle operazioni aziendali | tCO2e | 128 |
| Categoria 6 Viaggi di lavoro | tCO2e | Non significativa |
| Categoria 7 Trasferimenti casa-lavoro dei dipendenti | tCO2e | 1.651 |
| Categoria 8 Beni concessi in leasing a monte | tCO2e | Non applicabile |
| Categoria 9 Trasporto e distribuzione a valle | tCO2e | 12.332 |
| Categoria 10 Lavorazione dei prodotti venduti | tCO2e | Non significativa |
| Categoria 11 Uso dei prodotti venduti | tCO2e | Non significativa |
| Categoria 12 Fine vita dei prodotti venduti | tCO2e | Non significativa |
| Categoria 13 Beni concessi in leasing a valle | tCO2e | Non applicabile |
| Categoria 14 Franchising | tCO2e | Non applicabile |
| Categoria 15 Investimenti | tCO2e | Non significativa |

| Emissioni di gas serra (scope 3) |
Società industriali | Altre società | Totale |
|---|---|---|---|
| tCO2e | 324.301 | 266 | 324.567 |
| INTENSITÀ EMISSIONI scope 3 in rapporto ai ricavi netti | 2024 |
|---|---|
| tCO2/milioni euro | 207,3 |
| INTENSITÀ EMISSIONI scope 3 in rapporto alla produzione (società | 2024 |
|---|---|
| industriali) | |
| tCO2/tprod | 1,41 |
| EMISSIONI TOTALI | unità di misura | 2024 |
|---|---|---|
| Scope 1 | t CO2 | 53.251 |
| Scope 2 location based | t CO2 | 73.257 |
| Scope 2 market based | t CO2 | 91.213 |
| Scope 3 | t CO2 | 324.567 |
| TOTALE location based | t CO2 | 451.075 |
| TOTALE market based | t CO2 | 469.031 |
| INTENSITÀ EMISSIONI TOTALI in rapporto ai ricavi netti | 2024 |
|---|---|
| tCO2/milioni euro (location based) | 288,2 |
| tCO2/milioni euro (market based) | 299,6 |
| INTENSITÀ EMISSIONI TOTALI in rapporto alla produzione (società industriali) |
2024 |
|---|---|
| tCO2/tprod (location based) | 1,96 |
| tCO2/tprod (market based) | 2,03 |
KME Group non ha acquistato nel 2024 crediti di carbonio.
KME Group non adotta sistemi di internal carbon pricing.
La descrizione di impatti, rischi e opportunità connessi all'inquinamento è contenuta nella sezione Informazioni generali (ESRS 2).

KME opera nel rispetto delle normative vigenti ed è impegnata ad adottare nei suoi stabilimenti industriali le migliori tecniche disponibili. Tutelare la qualità dell'aria, dell'acqua e del suolo minimizzando gli impatti delle emissioni inquinanti è essenziale per proteggere l'ambiente e la salute umana. La recente direttiva sulle emissioni industriali 2024/1785/UE (da recepire entro il 2025 negli ordinamenti nazionali), modificando la precedente direttiva 2010/75, stabilisce i limiti delle emissioni da rispettare e prevede l'utilizzo delle migliori tecniche disponibili al fine di ridurre le emissioni inquinanti nell'aria e nell'acqua, supportare la transizione ecologica, rafforzare la tutela della salute e dell'ambiente, migliorare la trasparenza e l'accesso del pubblico ai dati ambientali. Secondo quanto previsto da tale direttiva entro il 2028 le installazioni industriali devono implementare le migliori tecniche disponibili (BAT) aggiornate. Obiettivo di KME Group è minimizzare gli impatti ambientali delle emissioni in aria riducendole ulteriormente, tutelare la qualità delle acque mediante adeguati sistemi di depurazione, prevenire ed evitare forme di inquinamento del suolo.
Particolato (PM10) kg/y 12.840 0 0

Non sono usate o generate microplastiche.
| Sostanze preoccupanti | 2024 | |
|---|---|---|
| Unità di misura | Emissioni | |
| Arsenico e composti (come As) | kg/y | 12 |
| Cadmio e composti (come Cd) | kg/y | 1 |
| Cromo e composti (come Cr) | kg/y | 90 |
| Mercurio e composti (come Hg) | kg/y | 2 |
| Nichel e composti (come Ni) | kg/y | 107 |
| Piombo e composti (come Pb) | kg/y | 38 |
| PCB | mg/y | 0,4 |
| Tetracloroetilene (PER) | kg/y | 555 |
| Benzene | kg/y | 53 |
| Etilbenzene | kg/y | 1 |
| Toluene | kg/y | 11 |
| Acido cianidrico (HCN) | kg/y | 0,2 |
| Sostanze estremamente preoccupanti | Unità di misura | 2024 |
|---|---|---|
| Emissioni | ||
| Cadmio e composti (come Cd) | kg/y | 0,5 |
| Piombo e composti (come Pb) | kg/y | 37,6 |
| PCDD + PCDF (diossine e furani) | mg/y | 8,8 |
REACH è una normativa dell'Unione Europea in vigore dal 2017 per proteggere le persone e l'ambiente dai rischi potenziali derivanti da sostanze chimiche. KME fornisce prodotti in rame e leghe di rame in forma di lamiere e nastri laminati a caldo e a freddo, ma anche tubi pressati e trafilati, profilati e barre e parti perforate. Ai sensi della normativa REACH si intendono come prodotti. Tutti i materiali o preparati contenuti nei prodotti sono stati registrati o preregistrati da KME o da un attore a monte della catena di approvvigionamento. KME è un utilizzatore a valle delle sostanze che sono contenute nei prodotti in rame o in lega di rame. Tali sostanze sono sottoposte alla procedura di registrazione come sostanze soggette a un regime transitorio, il cui utilizzo nella produzione di prodotti in rame e leghe di rame viene preso in considerazione per la registrazione. Per quanto riguarda i semilavorati in rame e leghe di rame, secondo la normativa REACH si tratta di prodotti non soggetti all'obbligo legale di una scheda informativa sulla sicurezza. L'intento di KME è in ogni caso quello di fornire ai propri clienti le informazioni contenute nelle schede di sicurezza, mettendo pertanto a disposizione tali documenti informativi per i prodotti. La scheda informativa è un documento realizzato volontariamente, che non si propone di indicare i requisiti formali della normativa REACH. L'osservanza dei requisiti ai sensi della normativa REACH è coordinata da KME a livello centrale.
Le Direttive europee RoHS (2011/65/EU) e WEEE (2012/19/EU) limitano l'uso di sostanze pericolose nelle apparecchiature elettriche ed elettroniche al fine di contribuire alla tutela della salute umana e dell'ambiente, compresi il recupero e lo smaltimento ecologicamente corretti dei rifiuti delle apparecchiature elettriche ed elettroniche. KME opera nel rispetto di tali direttive, rilasciando apposite dichiarazioni.

La descrizione di impatti, rischi e opportunità connessi all'utilizzo e alla gestione delle risorse idriche è contenuta nella sezione Informazioni generali (ESRS 2).
L'acqua è una risorsa preziosa che KME si impegna a utilizzare in maniera efficiente evitando ogni possibile spreco e, inoltre, riciclandola e riutilizzandola nel ciclo produttivo. KME opera per limitare le quantità di acqua prelevata dalle diverse fonti (acque di superficie, pozzi, reti idriche, ecc), facendo ricorso anche alla raccolta di acqua piovana. Inoltre, grazie ad una serie di soluzioni tecnologiche e impiantistiche, l'acqua viene in misura rilevante riciclata e riutilizzata nei processi industriali. Gli scarichi idrici vengono trattati in impianti di depurazione prima di essere reimmessi nell'ecosistema. Non vi sono interazioni con le risorse marine.
KME persegue l'obiettivo di incrementare ulteriormente l'efficienza nell'uso delle risorse idriche, tanto più necessaria in relazione ai rischi connessi ai cambiamenti climatici e nelle aree a maggiore stress idrico, nonché di raggiungere livelli ancora più elevati nel riciclo e riutilizzo dell'acqua.
Nel 2024 sono stati prelevati 4.194.322 m3 di acqua (con un lieve aumento rispetto al 2023). Si tratta per il 48,7% di acqua freatica, per il 23,2% acqua piovana, per il 19,9% acque superficiali e per l'8,2% di acqua da reti idriche. Il volume delle acque scaricate è stato pari a 3.310.073 m3 (+16% rispetto al 2023). Il consumo è stato di 884.249 m3 , con una rilevante riduzione rispetto all'anno precedente. Il volume di acqua riciclata e riutilizzata è stato pari a 27.280.822 m3 ; in rapporto all'acqua complessivamente utilizzata (acqua prelevata più acqua riciclata e riutilizzata) rappresenta una percentuale pari all'86,7%, con un significativo aumento rispetto all'anno precedente.
| ACQUA PRELEVATA | ||
|---|---|---|
| Fonti | Unità di misura | 2024 |
| Acqua di superficie | m3 | 851.364 |
| Acqua dolce | m3 | 851.364 |
| Altre acque (con salinità media annua < 0,5%) | m3 | 0 |
| Acqua freatica | m3 | 2.027.949 |
| Acqua dolce | m3 | 2.027.949 |
| Altre acque (con salinità media annua < 0,5%) | m3 | 0 |
| Acqua di mare | m3 | 0 |
| Acqua dolce | m3 | 0 |
| Altre acque (con salinità media annua < 0,5%) | m3 | 0 |
| Acqua piovana raccolta nel sito di produzione | m3 | 971.500 |
| Acqua dolce | m3 | 971.500 |
| Altre acque (con salinità media annua < 0,5%) | m3 | 0 |
| Da organizzazioni pubbliche o private (es. Comune) | m3 | 343.509 |
| Acqua dolce | m3 | 343.457 |
| Altre acque (con salinità media annua < 0,5%) | m3 | 52 |
| TOTALE PRELIEVI | m3 | 4.194.322 |
| di cui acqua dolce | m3 | 4.194.270 |
| di cui altre acque | m3 | 52 |

| Scarichi idrici | Unità di misura |
2024 |
|---|---|---|
| Volume totale | m3 | 3.310.073 |
| STOCCAGGIO DI ACQUA | Unità di | 2024 |
|---|---|---|
| misura | ||
| Volume totale | m3 | 616 |
| CONSUMI IDRICI | Unità di misura |
2024 |
|---|---|---|
| CONSUMO TOTALE DI ACQUA | m3 | 884.249 |
| di cui acqua dolce | m3 | 884.197 |
| di cui altre acque | m3 | 52 |
| ACQUA RICICLATA E RIUTILIZZATA | Unità di misura |
2024 |
|---|---|---|
| VOLUME TOTALE DI ACQUA RICICLATA E RIUTILIZZATA | m3 | 27.280.822 |
| di cui riutilizzati (senza o con un trattamento minimo richiesto) | m3 | 20.724.581 |
| di cui riciclati (con un livello superiore di trattamento fisico o chimico) | m3 | 6.556.241 |
| RICICLO | 2024 | ||
|---|---|---|---|
| E RIUTILIZZO DI |
ACQUA RICICLATA E | ACQUA | % ACQUA RICICLATA |
| ACQUA | RIUTILIZZATA | UTILIZZATA* | |
| m3 | 27.280.822 | 31.475.144 | 86,7% |
*ll volume dell'acqua utilizzata corrisponde alla somma dell'acqua prelevata e dell'acqua riciclata e riutilizzata all'interno degli stabilimenti produttivi.
| INTENSITÀ IDRICA in rapporto ai ricavi netti |
|||
|---|---|---|---|
| CONSUMO TOTALE DI ACQUA | m3 | 884.249 | |
| Ricavi netti | milioni euro | 1.565,4 | |
| Intensità idrica | m3 /milioni € |
564,9 |
| INTENSITÀ IDRICA in rapporto alla produzione (società industriali) | |||
|---|---|---|---|
| CONSUMO TOTALE DI ACQUA | m3 | 884.249 | |
| Produzione | tonnellate | 229.836 | |
| Intensità idrica | m3 /tprod |
3,8 |

Pur non essendo identificato come tema rilevante nella analisi di materialità - anche perché KME nella gestione delle proprie attività industriali adotta le misure necessarie per prevenire danni alla biodiversità e non genera rischi rilevanti e impatti significativi in tal senso – è opportuno evidenziare come il Gruppo KME attraverso la società benefit Natural Capital Italia opera per la tutela e la valorizzazione della biodiversità.
Natural Capital è una holding company che gestisce, coordina e finanzia investimenti volti alla conservazione del capitale naturale. Se la sostenibilità ambientale viene perseguita attraverso la missione principale della società – ovvero la conservazione dei sistemi naturali – la sostenibilità economica viene sviluppata mediante servizi orientati alla conservazione del capitale naturale, esperienze all'interno delle oasi e un modello di gestione volto a migliorare la tutela delle biodiversità anche favorendo la convivenza con il mantenimento e lo sviluppo di un'agricoltura biologica.
La società, che ha come partner il WWF, si prefigge di gestire, coordinare e finanziare investimenti volti alla conservazione di alcune tra le oasi naturalistiche più belle d'Italia, affrontando in maniera innovativa la sfida rappresentata dalla compatibilità della difesa del capitale naturale con la redditività economica. La mission può essere così sintetizzata:
Insieme agli interventi di compensazione delle emissioni di CO2 già citati nel report, l'accordo tra le principali società industriali del Gruppo KME e Natural Capital Italia prevede anche interventi relativi a pratiche di conservazione e valorizzazione del patrimonio boschivo e rurale nell'area "Oasi Dynamo" (situata nel cuore della Toscana, nell'Appennino Pistoiese, è una riserva naturale affiliata al WWF). Si tratta, in particolare, di interventi di conservazione della biodiversità, manutenzione sui reticoli idrografici e servizi di regolazione idrica, conservazione del suolo attraverso pratiche agronomiche ambientalmente virtuose, manutenzione delle strutture dell'oasi. In questa area sono presenti specie animali e vegetali incluse nella Lista rossa dell'Unione Internazionale per la Conservazione della Natura (IUCN).
La descrizione di impatti, rischi e opportunità connessi all'uso delle risorse e all'economia circolare è contenuta nella sezione Informazioni generali (ESRS 2).
KME Group opera per contribuire alla transizione verso un'economia più circolare. Le sue produzioni sono già oggi in misura significativa improntate ai principi della circolarità, utilizzando materiali provenienti da riciclo e da recupero di metalli. KME persegue obiettivi di miglioramento continuo dell'efficienza nell'uso delle risorse materiali, energetiche e idriche; tale impegno è sviluppato anche attraverso progetti finalizzati a innovazioni di processo e di prodotto, nonché mediante attività di formazione di competenze professionali necessarie per sviluppare modelli di business circolari.

KME si colloca tra le aziende leader nell'adozione di pratiche circolari. Da molto tempo opera per ridurre la dipendenza dalle materie prime vergini. Ciò contribuisce anche a migliorare la resilienza economica, soprattutto in tempi segnati da crisi geopolitiche e incertezze commerciali. L'adozione di modelli circolari può infatti ridurre la dipendenza dalle catene di approvvigionamento globali e mitigare i rischi legati alla volatilità dei prezzi delle materie prime. Il miglioramento continuo nell'uso efficiente dei materiali è per KME un obiettivo prioritario nell'ambito delle proprie strategie di sostenibilità e nel contesto della transizione ad un'economia circolare. A tal fine vengono sviluppate azioni e adottate misure per ridurre gli scarti di produzione e favorire il loro recupero all'interno dei processi produttivi; incrementare l'utilizzo di materie prime seconde provenienti da riciclo al posto di materie prime vergini; sviluppare innovazioni di processo e di prodotto secondo modelli di business coerenti con i principi dell'economia circolare.
Le produzioni di KME, utilizzate per molteplici applicazioni industriali, hanno requisiti di durabilità e riciclabilità elevatissimi, in quanto il rame, per le sue caratteristiche, è un vero e proprio materiale "permanente" che può essere riciclato senza perdere le sue proprietà, e dunque altamente coerente con i principi dell'economia circolare. Ciò offre rilevanti opportunità anche in relazione alle strategie dell'Unione Europea, con particolare riferimento al Piano di azione per l'Economia Circolare adottato nel 2020, al regolamento sull'ecodesign approvato nel 2024, al Clean Industrial Deal presentato a febbraio 2025 ed al Piano di azione per l'acciaio e i metalli presentato a marzo 2025.
La transizione all'economia circolare richiede investimenti in ricerca e sviluppo, formazione, innovazioni tecnologiche di processo e di prodotto: KME è impegnata in questa direzione attraverso una serie di progetti coerenti con i principi della circolarità. Di seguito sono illustrati, a titolo esemplificativo, due progetti specifici che riguardano KME Italy e KME Germany:
KME Group ha l'obiettivo di migliorare ulteriormente le proprie performance di circolarità ed i livelli di efficienza nell'uso delle risorse. Per quanto riguarda l'utilizzo di metalli riciclati, che nel 2024 costituivano il 53,3% dei metalli utilizzati, si intende arrivare al 58% nel 2027, al 66% nel 2030 e al 68% nel 2032. Se si considera anche il recupero interno, l'obiettivo è aumentare il tasso di circolarità sul totale dei metalli processati, passando dal 64,3% del 2024 al 69% nel 2027, all'80% nel 2030 e all'82% nel 2032. Inoltre KME Group intende aumentare la quota di rifiuti avviati a recupero, passando dal 74,7% del 2024 all'80% nel 2027, all'83% nel 2030 e all'87% nel 2032.

Nel 2024 i materiali in entrata sono stati pari a 239.501 tonnellate* (in calo rispetto all'anno precedente). Ad essi vanno aggiunti, per calcolare i materiali effettivamente utilizzati e processati, anche 97.194 t derivanti da recupero interno (internal recycling) e 55.833 t di prodotti semifiniti provenienti da stabilimenti interni al perimetro KME.
*i dati rendicontati sono riferiti alle società del settore rame (stabilimenti e centri servizi). Inoltre,la società Culti e le sue controllate hanno utilizzato 202 t di materiali (costituiti per circa il 90% da imballaggi).
| Tipologia risorse in entrata | Unità di misura |
2024 |
|---|---|---|
| Metalli | t | 110.438 |
| Metalli da riciclo | t | 87.534 |
| Prodotti semilavorati | t | 15.868 |
| Imballaggi | t | 5.816 |
| Altri materiali di processo | t | 19.845 |
| TOTALE materiali in entrata | t | 239.501 |
| Materiali processati | 2024 | |
|---|---|---|
| t | 239.501 | |
| Materiali in entrata | ||
| Metalli da recupero interno | t | 97.194 |
| Semilavorati interni al perimetro KME | t | 55.833 |
| TOTALE materiali processati | t | 392.528 |
KME fa un ampio utilizzo di materiali riciclati. Si tratta soprattutto di rottami di rame, classificati come "end of waste" (cessazione della qualifica di rifiuto) in base al regolamento dell'Unione Europea 715/22013. A ciò si aggiungono processi di recupero interni agli stabilimenti che consentono di riutilizzare residui e scarti di produzione, reimmettendoli in tal modo nel ciclo produttivo.
Nel 2024 la percentuale di materiali riciclati sul totale dei materiali utilizzati risulta pari al 47,7%. Se si considerano solo i metalli tale percentuale sale al 53,3%. Una quota significativa di residui e scarti di produzione, inoltre, viene riutilizzata attraverso processi di recupero interni al ciclo produttivo (internal recycling). Ciò consente di ridurre ulteriormente il consumo di materie prime vergini e di rottami, riducendo gli sprechi e aumentando l'efficienza nell'uso dei materiali. Se si considerano anche i materiali reimmessi nel ciclo di produzione attraverso processi di recupero interno, la percentuale di metalli provenienti da riciclo e da recupero interno è pari al 64% rispetto al totale dei metalli processati.
Per il calcolo del tasso di riciclo si calcola il contenuto di riciclo stimato per i prodotti con contenuto riciclato. È stato assunto che il rame come "primary materials", costituito principalmente da catodi, sia costituito da un contenuto del 24,9% di riciclato (come riportato in European Copper Institute 2023: Copper the Pathway to net zero). Per i semilavorati dichiarati con contenuto di riciclato (principalmente semilavorati intercompany) si è assunto, cautelativamente, un tasso di contenuto di riciclato del 44%, pari alla sola quota di scraps sul totale di scraps e metallo usato da KME.

| Contenuto di riciclo nei materiali acquistati | Unità di misura |
2024 |
|---|---|---|
| Materiali acquistati | t | 239.501 |
| Contenuto di riciclo nei materiali acquistati | t | 114.267 |
| Percentuale contenuto di riciclo nei materiali acquistati | % | 47,7% |
| Contenuto di riciclo nei materiali processati | Quantità (t) |
Contenuto riciclato (t) |
Percentuale |
|---|---|---|---|
| Imballaggi da materiale primario | 5.529 | 0 | 0% |
| Materiali di processo da materiale primario | 19.845 | 0 | 0% |
| Imballaggi riciclati | 287 | 287 | 100% |
| Materiali di processo riciclati | 0,4 | 0,4 | 100% |
| Metallo (catodo di rame primario) | 99.417 | 24.755 | 25% |
| Altro metallo primario | 11.021 | 0 | 0% |
| Rottami | 87.534 | 87.534 | 100% |
| Semilavorati (internal and external) | 71.701 | 25.247 | 35,2% |
| Internal recycling | 97.194 | 97.194 | 100% |
| Totale | 392.528 | 235.018 | 59,9% |
| Contenuto di riciclo nei metalli processati | Unità di misura |
2024 |
|---|---|---|
| Metalli acquistati | t | 213.840 |
| Contenuto di riciclo nei metalli acquistati (1) | t | 113.980 |
| Percentuale contenuto di riciclo nei metalli acquistati | % | 53,3% |
| Totale metalli processati (inclusi semifiniti intercompany KME e internal recycling) | t | 366.867 |
| Contenuto di riciclo nei metalli processati (inclusi internal recycling e semifinito intercompany) (2) |
t | 234.730 |
| Percentuale contenuto di riciclo nei metalli processati rispetto al totale metalli processati |
% | 64% |
(1) Contenuto di riciclo nei metalli, rottami e semilavorati acquistati
(2) Contenuto di riciclo nei metalli acquistati + contenuto di riciclo nei semilavorati internal company + internal recycling
Nell'ambito dei materiali utilizzati, 5.446 tonnellate sono materiali rinnovabili, ovvero di origine biologica (legno, carta e cartone), utilizzati per gli imballaggi.
| Materiali rinnovabili (biologici) | Unità di misura | 2024 |
|---|---|---|
| Materiali rinnovabili (packaging) | t | 5.446 |
| Totale materiali in entrata | t | 239.501 |
| Percentuale materiali rinnovabili su totale materiali | % | 2,3% |
| Totale materiali packaging | t | 5.816 |
| Percentuale materiali rinnovabili su totale packaging | % | 93,7% |
Non sono utilizzate microplastiche primarie.

I volumi di vendita registrati nel 2024 ammontano a 162.265 tonnellate di prodotti in rame e leghe di rame. Nello stesso anno la produzione lorda, che include anche i trasferimenti e le lavorazioni intercompany, è stata pari a 229.836 tonnellate.
| Produzione (tonnellate) | 2024 |
|---|---|
| stabilimenti industriali | 214.934 |
| centri servizi* | 14.902 |
| Totale | 229.836 |
*I centri servizi effettuano operazioni di taglio a misura, packaging e spedizioni ai clienti. Alcuni di essi, come il centro servizi di Besancon (Francia) effettuano anche il trattamento superficiale mediante stagnatura elettrolitica e sono in grado di effettuare trattamenti delle superfici sui nastri di rame e leghe di rame.
| Vendite (tonnellate) | 2024 |
|---|---|
| stabilimenti industriali | 154.951 |
| centri servizi | 7.314 |
| TOTALE | 162.265 |
Kme produce intermedi di rame e leghe di rame soggetti ad ulteriori lavorazioni prima del prodotto finito posto sul mercato, ad eccezione dell'attività di profumeria. Per i metalli, i valori di durabilità e riciclabilità si riferiscono al materiale prodotto da KME e non al prodotto finito finale (non determinabile). Rame e leghe di rame sono materiali permanenti a lunga durabilità e pressoché completa riciclabilità. I profumi sono destinati al consumo e quindi il tasso di riciclo è stato posto a 0%. Il materiale degli imballaggi è teoricamente riciclabile al 100%, ma il tasso di riciclabilità degli imballaggi è stato assunto come valore medio dell'effettivo tasso di riciclo europeo degli imballaggi (Eurostat database, env_waspacr, dato 2022 media UE27).
| Gruppo di prodotti | Durabilità dell'organizzazione |
Durabilità media del settore |
|---|---|---|
| Billette di rame e leghe di rame | >100 anni | >100 anni |
| Laminati | >100 anni | >100 anni |
| Tubi | >100 anni | >100 anni |
| Profumi | 1 anno | 1 anno |
| Gruppo di prodotti | % di contenuto riciclabile | % di contenuto riciclabile negli imballaggi |
|||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Billette di rame e leghe di rame | 100% | 65,3% | |||||
| Laminati | 100% | 65,3% | |||||
| Tubi | 100% | 65,3% | |||||
| Profumi | 0% | 65,3% |
La corretta gestione dei rifiuti è essenziale per la tutela dell'ambiente e della salute, e al tempo stesso ha un ruolo importante nella transizione all'economia circolare. Obiettivo prioritario di KME è ridurre la produzione di rifiuti ed incrementare quanto più possibile la loro valorizzazione come risorse attraverso il riciclo e altre forme di recupero, riducendo al contempo lo smaltimento. Tra i principali rifiuti generati vi sono scorie di produzione, imballaggi (legno, carta e cartone, materiali misti), fanghi, metalli, materiali refrattari, olio esausto, polveri di frantumazione. Non vi sono rifiuti radioattivi.

I rifiuti generati nel 2024 sono stati complessivamente 15.997 tonnellate (in aumento rispetto al 2023), di cui il 56% classificati come non pericolosi e il 44% pericolosi. Il 74,8% dei rifiuti è stato avviato a recupero e il restante 25,2% a smaltimento. Rispetto all'anno precedente si rileva un significativo aumento dei rifiuti avviati a recupero.
| RIFIUTI GENERATI | Unità di misura |
Pericolosi | Non pericolosi |
Totale |
|---|---|---|---|---|
| 01-RIFIUTI DERIVATI DA ESPLORAZIONE, ESTRAZIONE E TRATTAMENTO FISICO E CHIMICO DI MINERALI |
t | - | - | - |
| 02- RIFIUTI PROVENIENTI DA AGRICOLTURA, ORTICOLTURA, ACQUACOLTURA, SILVICOLTURA, CACCIA E PESCA, PREPARAZIONE E LAVORAZIONE ALIMENTARE |
t | - | - | - |
| 03 -RIFIUTI DELLA LAVORAZIONE DEL LEGNO E DELLA PRODUZIONE DI PANNELLI E MOBILI, PASTA, CARTA E CARTONE |
t | - | 235 | 235 |
| 04 - RIFIUTI DELLE INDUSTRIE DEL CUOIO, DELLA PELLICCIA E DEL TESSILE |
t | - | - | - |
| 05 - RIFIUTI DELLA RAFFINAZIONE DEL PETROLIO, DEPURAZIONE DEL GAS NATURALE E TRATTAMENTO PIROLITICO DEL CARBONE |
t | - | - | - |
| 06 - RIFIUTI DA PROCESSI CHIMICI INORGANICI | t | 137 | 5 | 142 |
| 07 -RIFIUTI DA PROCESSI CHIMICI ORGANICI | t | - | 2 | 2 |
| 08 - RIFIUTI DELLA FABBRICAZIONE, FORMULAZIONE, FORNITURA E UTILIZZO (PFFU) DI RIVESTIMENTI (PITTURE, VERNICI E SMALTI VETROSI), ADESIVI, SIGILLANTI E INCHIOSTRI DA STAMPA |
t | - | - | - |
| 09 - RIFIUTI DELL'INDUSTRIA FOTOGRAFICA | t | - | - | - |
| 10 - RIFIUTI DA PROCESSI TERMICI | t | 855 | 595 | 1.450 |
| 11 - RIFIUTI DEL TRATTAMENTO CHIMICO SUPERFICIALE E DEL RIVESTIMENTO DI METALLI E ALTRI MATERIALI; IDROMETALLURGIA DEI NON FERROSI |
t | 2.279 | 133 | 2.413 |
| 12 - RIFIUTI DELLA SFORMATURA E DEL TRATTAMENTO SUPERFICIALE FISICO E MECCANICO DI METALLI E PLASTICHE |
t | 1.439 | 607 | 2.046 |
| 13 - RIFIUTI DI OLI E RIFIUTI DI COMBUSTIBILI LIQUIDI (esclusi gli oli alimentari) |
t | 343 | - | 343 |
| 14 - SOLVENTI ORGANICI, REFRIGERANTI E PROPELLENTI SCARTI |
t | 4 | - | 4 |
| 15 - RIFIUTI DI IMBALLAGGIO; ASSORBENTI, PANNI, MATERIALI FILTRANTI E INDUMENTI PROTETTIVI NON ALTRIMENTI SPECIFICATI |
t | 129 | 1.450 | 1.579 |
| 16 - RIFIUTI NON ALTRIMENTI SPECIFICATI NELL'ELENCO |
t | 758 | 1.589 | 2.347 |
| 17 - RIFIUTI DI COSTRUZIONE E DEMOLIZIONE (INCLUSE TERRE DA SCAVO DA SITI CONTAMINATI) |
t | 666 | 3.449 | 4.115 |
| 18 - RIFIUTI PROVENIENTI DALL'ASSISTENZA SANITARIA UMANA O ANIMALE E/O RICERCA CONNESSA |
t | 0,1 | 4,4 | 4,5 |
| 19 - RIFIUTI PRODOTTI DA IMPIANTI DI TRATTAMENTO DEI RIFIUTI, IMPIANTI FUORI SITO DI TRATTAMENTO DELLE ACQUE REFLUE E PREPARAZIONE DI ACQUE DESTINATE AL CONSUMO UMANO E ACQUE PER USO INDUSTRIALE |
t | 426 | 331 | 757 |
| 20 - RIFIUTI URBANI (RIFIUTI DOMESTICI E SIMILI, RIFIUTI COMMERCIALI, INDUSTRIALI E ISTITUZIONALI) COMPRESE LE FRAZIONI RACCOLTE DIFFERENZIATAMENTE |
t | 5 | 556 | 561 |
| t | 7.041 | 8.955 | 15.997 | |
| TOTALE | % | 44% | 56% | 100% |

| Rifiuti avviati a recupero | 2024 | ||||
|---|---|---|---|---|---|
| Tonnellate | % | ||||
| Rifiuti pericolosi | 3.900 | 24,4 | |||
| Preparazione per il riutilizzo | 793 | 4,9 | |||
| Riciclaggio (incluso compostaggio e digestione anaerobica) (R4) | 1.297 | 8,1 | |||
| Altre operazioni di recupero (R12/R13) | 1.810 | 11,3 | |||
| Rifiuti non pericolosi | 8.063 | 50,4 | |||
| Preparazione per il riutilizzo | 1.410 | 8,8 | |||
| Riciclaggio (incluso compostaggio e digestione anaerobica) (R4) | 3.791 | 23,7 | |||
| Altre operazioni di recupero (R12/R13) | 2.862 | 17,9 | |||
| Totale | 11.963 | 74,8 |
| Rifiuti avviati a smaltimento | 2024 | ||||
|---|---|---|---|---|---|
| Tonnellate | % | ||||
| Rifiuti pericolosi | 3.142 | 19,7 | |||
| Incenerimento (con recupero energetico) | 50 | 0,3 | |||
| Incenerimento (senza recupero energetico) | 250 | 1,6 | |||
| Discarica | 58 | 0,4 | |||
| Altre operazioni di smaltimento non classificate | 2.784 | 17,4 | |||
| Rifiuti non pericolosi | 891 | 5,5 | |||
| Incenerimento (con recupero energetico) | 477 | 3,0 | |||
| Incenerimento (senza recupero energetico) | - | 0 | |||
| Discarica | 90 | 0,5 | |||
| Altre operazioni di smaltimento non classificate | 325 | 2,0 | |||
| Totale | 4.033 | 25,2 |
Per accelerare la transizione ad un'economia circolare è necessario saper valutare le performance di circolarità in ciascuna fase della produzione e lungo l'intera catena del valore. A tal fine si stanno diffondendo metodologie di misurazione della circolarità con l'obiettivo di fornire alle imprese strumenti di analisi per migliorare l'efficienza nell'uso delle risorse e la circolarità del ciclo produttivo. Mentre nell'ambito del Piano di azione per l'economia circolare la Commissione Europea ha adottato nel 2023 un nuovo sistema di monitoraggio della circolarità con indicatori finalizzati a valutare l'efficienza nell'uso delle risorse a livello macroeconomico, nel 2024 sono state pubblicate in Italia le specifiche tecniche UNI/TS 11820 per la misurazione della circolarità a livello "micro" (singole imprese e organizzazioni) e "meso" (aree territoriali e distretti industriali). Oltre ai dati rendicontati sulla base degli ESRS, il report di KME Group come già negli anni precedenti contiene ulteriori indicatori di circolarità con riferimento ad una selezione delle suddette specifiche tecniche.
Il tasso di produttività delle risorse misura il valore aggiunto generato in rapporto al consumo di risorse. Nel 2024, con un valore aggiunto complessivo pari a 296.023 migliaia di euro, KME Group ha generato 1.236 euro per ogni tonnellata di materiali utilizzati, con un significativo aumento rispetto al 2023.
Il tasso di efficienza nell'uso delle risorse misura il consumo di materiali in rapporto alla produzione. Per ogni tonnellata di prodotto, nel 2024 il settore rame di KME Group ha utilizzato 1,042 tonnellate di materiali, con una lieve riduzione rispetto all'anno precedente.

Il tasso di circolarità misura la percentuale di materie prime seconde (materiali derivanti da processi di riciclo e dal recupero di scarti di produzione reimmessi nel ciclo produttivo) rispetto al totale dei materiali utilizzati. Più alta è questa percentuale e più il ciclo produttivo è virtuoso.
Le materie prime seconde rappresentano il 47,7% dei materiali utilizzati da KME Group nel 2024; ciò contribuisce a ridurre in misura significativa il consumo di materie prime vergini e gli impatti ambientali. Se misurato solo sui metalli, il tasso di circolarità sale al 53,3%. La circolarità dei processi produttivi di KME non si esaurisce in questi numeri, perché all'utilizzo di materiali riciclati acquistati sul mercato si aggiunge, all'interno degli stabilimenti, il recupero di residui e scarti di produzione che vengono reimmessi nel ciclo produttivo. In tal modo la percentuale dei metalli provenienti sia dall'utilizzo di rottami che dal recupero di scarti e residui di produzione, sul totale dei metalli processati, sale al 64%.
L'economia circolare è uno dei pilastri della strategia per raggiungere la neutralità climatica, in quanto l'utilizzo di materiali riciclati in sostituzione di materie prime vergini riduce sensibilmente i consumi energetici e la carbon footprint. Si stima che grazie all'utilizzo di rame riciclato nel 2024 KME abbia evitato consumi energetici pari a 4.606.303 GJ e 217.947 tonnellate di CO2 *.
*Gli impatti considerati sono quelli medi globali come calcolati da International Copper Association – Copper Enviromental Profile – Global 2023).
La transizione ad una economia circolare richiede una progressiva riduzione dei rifiuti e un incremento del recupero di materia, o in via subordinata di energia, a valle della produzione attraverso una corretta gestione dei rifiuti. Nel 2024 sono stati generati 0,069 tonnellate di rifiuti per ogni tonnellata di produzione (con un incremento rispetto al 2023, dovuto in larga parte alla temporanea generazione di un significativo volume di rifiuti di costruzione e demolizione). La percentuale di rifiuti avviati a recupero anziché a smaltimento è stata pari al 74,8%, in aumento rispetto all'anno precedente.
Usare in modo efficiente l'acqua è un obiettivo essenziale nella transizione ad un'economia più circolare. La percentuale di acqua riciclata sul totale di acqua utilizzata ha raggiunto l'86,7%.

KME Group ha considerato le previsioni relative alla cosiddetta "Tassonomia" europea come normata dal regolamento UE 2020/582, e successivi regolamenti delegati. Il regolamento UE 2020/582 "relativo all'istituzione di un quadro che favorisce investimenti sostenibili e recante modifica del regolamento (UE) 2019/2088" ha stabilito i criteri per determinare se un'attività economica possa considerarsi ecosostenibile al fine di individuare il grado di ecosostenibilità di un investimento. Il regolamento si applica, tra l'altro, alle imprese soggette all'obbligo di pubblicare una dichiarazione di carattere non finanziario o una dichiarazione consolidata di carattere non finanziario ai sensi, rispettivamente, dell'articolo 19 bis o dell'articolo 29 bis della direttiva 2013/34/UE del Parlamento europeo e del Consiglio.
Come disciplinato all'art. 8 del regolamento UE 2020/582 le imprese non finanziarie comunicano:
Tale procedura, nota come "Tassonomia", si applica a sei obiettivi ambientali:
Nel 2023 la Commissione Europea ha completato la pubblicazione dei regolamenti delegati (regolamento 2023/2486) su tutti i sei obiettivi ambientali, dopo che già in precedenza era stato emanato quello sui " criteri di vaglio tecnico che consentono di determinare a quali condizioni si possa considerare che un'attività economica contribuisce in modo sostanziale alla mitigazione dei cambiamenti climatici o all'adattamento ai cambiamenti climatici e se non arreca un danno significativo a nessun altro obiettivo ambientale". Pertanto, la divulgazione relativa alla tassonomia europea per l'anno fiscale 2024 riguarda tutti gli obiettivi ambientali previsti dal Regolamento UE 2020/582. In conformità con tale Regolamento il Gruppo KME comunica, per l'anno fiscale 2024, la proporzione di attività economiche ammissibili ("eligible" e "noteligible") e allineate ("aligned" e "not aligned") alla tassonomia nel fatturato totale, capex e opex.
Sulla base dei criteri definiti dai regolamenti delegati, nell'ambito del perimetro aziendale considerato, le attività principali del settore di produzione e lavorazione meccanica del rame non risultano ammissibili, in quanto non contemplate dai regolamenti finora emanati.
In base al codice Nace risultano eleggibili due aziende, nel settore Nace 68.2 "affitto e gestione di immobili di proprietà o in leasing."
L'azienda Immobiliare Pictea svolge attività riconducibili al punto CCA 7.7 e CCM 7.7. di acquisto e proprietà di edifici, con relativa gestione, ammissibili secondo i criteri riportati all'interno della Tassonomia

EU, in particolare per quanto attiene al regolamento delegato 2021/2139 relativamente alla mitigazione dei cambiamenti climatici (allegato 1) e all'adattamento ai cambiamenti climatici (allegato 2)
L'azienda "Natural Capital Italia" svolge attività riconducibili al punto Bio 1.1 di gestione, protezione e ripristino delle foreste e di altri ecosistemi naturali e seminaturali, ammissibili ai sensi del regolamento 2023/2486 relativamente all'obiettivo "protezione e ripristino della biodiversità e degli ecosistemi", mentre le sue attività non sono riconducibili a quelle descritte nel regolamento 2021/2134.
Per quanto riguarda "Natural Capital Italia", le attività in materia di riforestazione e gestione delle oasi e riserve, in particolare della Oasi Dynamo, ancora di modesta significatività economica, sono principalmente state condotte da società esterne al perimetro di consolidamento.
Il fatturato ammissibile risulta pari a 4,851 milioni di € (derivanti da 4.581.613 € in capo a Immobiliare Pictea e 269.845 € a Natural Capital Italia), corrispondente allo 0,310% del fatturato consolidato di KME Group (4,851 come somma dei ricavi dalle vendite e prestazioni di servizi di Immobiliare Pictea + Natural Capital Italia / 1565,4 milioni di € di ricavi di KME Group).
Il Capex ammissibile risulta pari a 1,897 milioni di € (derivante per 1,773 milioni di € da Immobiliare Pictea srl e per 0,034 milioni di € da Natural Capital Italia), corrispondente al 3,697% del Capex del gruppo (1,897 milioni di € Capex Immobiliare Pictea + Natural capital Italia / 48,882 milioni di € Capex KME Group).
L'Opex ammissibile risulta pari a 4,610 milioni di € (derivante per 4,290 milioni di € da Immobiliare Pictea e per 0,320 milioni di € da Natural Capital Italia) corrispondente al 1,918% dell'Opex del gruppo (4,610 milioni € Opex Immobiliare Pictea + Natural Capital Italia / 240,34 milioni di € di Opex KME Group).
L'analisi effettuata sulle attività dell'immobiliare Pictea rispetto ai criteri di vaglio tecnico non ha riscontrato la presenza di interventi allineati, quindi conformi ai criteri di vaglio tecnico sia per quanto riguarda l'allegato 1 che per quanto riguarda l'allegato 2, pur essendo stati svolti interventi di gestione e manutenzione finalizzati all'efficientamento energetico degli edifici. In particolare non risultano edifici costruiti prima del 31 dicembre 2020 dotati di prestazioni energetiche di classe A.
L'analisi effettuata sull'attività dell'immobiliare Pictea non ha riscontrato la presenza di attività che determina danni significativi agli altri obiettivi ambientali.
L'analisi effettuata sulle attività dell'immobiliare Pictea ha mostrato che tali attività sono pienamente conformi ai criteri minimi di salvaguardia.
L'analisi effettuata sulle attività di Natural Capital Italia, in relazione all'obbiettivo di ripristino e protezione della biodiversità, hanno riscontrato che le attività sono conformi ai criteri del vaglio tecnico per quanto attiene alle condizioni generali e al piano di gestione, ma non vi è un completo allineamento per quanto attiene ai requisiti dei punti 4 (audit) e 5 (garanzia di permanenza) dei criteri di vaglio tecnico previsti all'allegato IV del regolamento EU 2023/2486.
L'analisi effettuata sull'attività di Natural Capital Italia non ha riscontrato la presenza di attività che determina danni significativi agli altri obiettivi ambientali.
L'analisi effettuata sulle attività di Natural Capital Italia ha mostrato che tali attività sono pienamente conformi ai criteri minimi di salvaguardia.

| Anno Finanziario 2024 (Fatturato) | Contributo sostanziale | DNSH | |||||||||||||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Attività economiche |
Codice attività | Fatturato assoluto | Quota di fatturato | cambiamenti climatici Mitigazione dei |
cambiamenti climatici Adattamento ai |
Acque e risorse marine | Economia circolare | Inquinamento | Protezione biodiversità | cambiamenti climatici Mitigazione dei |
cambiamenti climatici Adattamento ai |
Acque e risorse marine | Economia circolare | Inquinamento | Biodiversità ed ecosistemi |
Garanzie minime di salvaguardia |
% di fatturato allineata o ammissibile, anno N-1 |
Categoria attività abilitante |
Categoria attività di transizione |
| M€ | % | % | % | % | % | % | % | S/N | S/N | S/N | S/N | S/N | S/N | % | |||||
| A. Attività ammissibili alla tassonomia |
|||||||||||||||||||
| A.1 Attività allineate alla |
|||||||||||||||||||
| tassonomia Fatturato delle attività allineate A.1 |
0% | 0% | 0% | 0% | 0% | 0% | 0% | 0% | 0% | ||||||||||
| A.2 Attività ammissibili alla tassonomia ma non allineate |
|||||||||||||||||||
| Acquisto e proprietà edifici |
CCM 7.7 CCA 7.7 |
4,581 | 0,293% | 0,293% | S | np | np | np | np | 0,211 % |
|||||||||
| Conservazione habitat ecosistemi e specie |
BIO 1.1. | 0,270 | 0,017% | 0,017% | S | S | S | np | S | 0,020 % |
|||||||||
| Fatturato delle attività ammissibili alla tassonomia ma non allineate A.2 |
4,851 | 0,310% | 0,231 % |
||||||||||||||||
| Totale (A.1+A.2) |
4,851 | 0,310% | 0,231 % |
||||||||||||||||
| B. Attività non ammissibili alla tassonomia |
|||||||||||||||||||
| Fatturato delle attività non ammissibili alla Tassonomia (B) |
1.560,587 | 99,7% | 99,8% | ||||||||||||||||
| Totale (A+B) | 1.565,438 | 100% | 100% |
Valori monetari in milioni di €. Per l'attività CCM 7.7 e CCA 7.7., non sono pertinenti (np) i criteri DNSH per acque, economia circolare, inquinamento e biodiversità- Per l'attività BIO 1.1. non sono pertinenti i criteri DNSH per economia circolare.

| Anno Finanziario 2024 (CapEx) | Contributo sostanziale | DNSH | |||||||||||||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Attività economiche |
Codice attività | CapEx assoluto | Quota di CapEx | cambiamenti climatici Mitigazione dei |
cambiamenti climatici Adattamento ai |
Acque e risorse marine | Economia circolare | Inquinamento | Protezione biodiversità | cambiamenti climatici Mitigazione dei |
cambiamenti climatici Adattamento ai |
Acque e risorse marine | Economia circolare | Inquinamento | Biodiversità ed ecosistemi | Garanzie minime di salvaguardia |
% di CapEx allineata o ammissibile, anno N-1 |
Categoria attività abilitante | Categoria attività di transizione |
| M€ | % | % | % | % | % | % | % | S/N | S/N | S/ N |
S/N | S/N | S/N | % | |||||
| A. Attività ammissibili alla tassonomia A.1 Attività |
|||||||||||||||||||
| allineate alla tassonomia |
|||||||||||||||||||
| CapEx delle attività allineate A.1 |
0% | 0% | 0% | 0% | 0% | 0% | 0% | 0% | 0% | ||||||||||
| A.2 Attività ammissibili alla tassonomia ma non allineate |
|||||||||||||||||||
| Acquisto e proprietà edifici |
CCM 7.7 CCA 7.7 |
1,773 | 3,63% | 3,63% | S | np | np | np | np | 6,980% | |||||||||
| Conservazione habitat ecosistemi e specie |
BIO 1.1. | 0,034 | 0,07% | 0,07% | S | S | S | np | S | 0,524% | |||||||||
| CapEx delle attività ammissibili alla tassonomia ma non allineate A.2 |
1,807 | 3,70% | 7,504% | ||||||||||||||||
| Totale (A.1+A.2) |
1,807 | 3,70% | 7,504% | ||||||||||||||||
| B. Attività non ammissibili alla tassonomia |
|||||||||||||||||||
| CapEx delle attività non ammissibili alla Tassonomia (B) |
47,075 | 96,30% | 92,5% | ||||||||||||||||
| Totale (A+B) | 48,882 | 100,00% | 100% |
Valori monetari in milioni di €. Per l'attività CCM 7.7 e CCA 7.7., non sono pertinenti (np) i criteri DNSH per acque, economia circolare, inquinamento e biodiversità- Per l'attività BIO 1.1. non sono pertinenti i criteri DNSH per economia circolare.

| Anno Finanziario 2024 (OpEx) | Contributo sostanziale | DNSH | |||||||||||||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Attività economiche |
Codice attività | OpEx assoluto | Quota di OpEx | cambiamenti climatici Mitigazione dei |
cambiamenti climatici Adattamento ai |
Acque e risorse marine | Economia circolare | Inquinamento | Protezione biodiversità | cambiamenti climatici Mitigazione dei |
cambiamenti climatici Adattamento ai |
Acque e risorse marine | Economia circolare | Inquinamento | Biodiversità ed ecosistemi |
Garanzie minime di salvaguardia |
% di OpEx allineata o amissibile, anno N-1 |
Categoria attività abilitante |
Categoria attività di transizione |
| M€ | % | % | % | % | % | % | % | S/N | S/N | S/N | S/N | S/N | S/N | % | |||||
| A. Attività ammissibili alla tassonomia |
|||||||||||||||||||
| A.1 Attività allineate alla tassonomia |
|||||||||||||||||||
| OpEx delle attività allineate A.1 |
0% | 0% | 0% | 0% | 0% | 0% | 0% | 0% | 0% | ||||||||||
| A.2 Attività ammissibili alla tassonomia ma non allineate |
|||||||||||||||||||
| Acquisto e proprietà edifici |
CCM 7.7 CCA 7.7 |
4,290 | 1,78% | 1,78 % |
S | np | np | np | np | 2,129% | |||||||||
| Conservazione habitat ecosistemi e specie |
BIO 1.1. | 0,320 | 0,13% | 0,13% | S | S | S | np | S | 0,129% | |||||||||
| OpEx delle attività ammissibili alla tassonomia ma non allineate A.2 |
4,610 | 1,92% | 2,258% | ||||||||||||||||
| Totale (A.1+A.2) |
4,610 | 1,92% | 2,258% | ||||||||||||||||
| B. Attività non ammissibili alla tassonomia |
|||||||||||||||||||
| OpEx delle attività non ammissibili alla Tassonomia (B) |
235,730 | 98,08% | 97,7% | ||||||||||||||||
| Totale (A+B) | 240,340 | 100,00% | 100% |
Valori monetari in milioni di €. Per l'attività CCM 7.7 e CCA 7.7., non sono pertinenti (np) i criteri DNSH per acque, economia circolare, inquinamento e biodiversità- Per l'attività BIO 1.1. non sono pertinenti i criteri DNSH per economia circolare.

Si riportano altresì le tabelle riepilogative dell'Allegato II del Regolamento Delegato (UE) 2021/2178 da inserire a seguito delle tabelle principali relative a fatturato, Capex e Opex.
| Quota di fatturato / Fatturato totale | |||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Allineata alla tassonomia per obiettivo |
Ammissibile alla tassonomia per obiettivi |
||||||
| CCM | 0% | 0,29% | |||||
| CCA | 0% | 0,29% | |||||
| WTR | 0% | 0% | |||||
| CE | 0% | 0% | |||||
| PPC | 0% | 0% | |||||
| BIO | 0% | 0,017% |
| Quota di CapEx / CapEx totali | |||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Allineata alla tassonomia per obiettivo |
Ammissibile alla tassonomia per obiettivi |
||||||
| CCM | 0% | 3,63% | |||||
| CCA | 0% | 0% | |||||
| WTR | 0% | 0% | |||||
| CE | 0% | 0% | |||||
| PPC | 0% | 0% | |||||
| BIO | 0% | 0,07% |
| Quota di OpEx / OpEx totali | ||||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Allineata alla tassonomia per | Ammissibile alla tassonomia per | |||||||
| obiettivo | obiettivi | |||||||
| CCM | 0% | 1,78% | ||||||
| CCA | 0% | 1,78% | ||||||
| WTR | 0% | 0% | ||||||
| CE | 0% | 0% | ||||||
| PPC | 0% | 0% | ||||||
| BIO | 0% | 0,13% |
Si precisa infine che KME non svolge, non finanzia, e non ha esposizione verso in attività legate all'energia nucleare, cosi come KME non svolge, non finanzia e non ha esposizione verso attività quali la costruzione o la gestione di impianti per la produzione di energia elettrica che utilizzano combustibili gassosi fossili, la costruzione e la gestione di impianti di generazione combinata di calore/freddo ed energia elettrica, la costruzione, la riqualificazione e la gestione di impianti di generazione di calore che producono calore/freddo utilizzando combustibili gassosi fossili.
KME impiega combustibili fossili gassosi nell'ambito dei processi industriali caratteristici della metallurgia del rame.

Si riporta di seguito la relativa tabella – Attività legate al nucleare e ai gas fossili come previsto dall'Allegato XII del Regolamento Delegato (UE) n. 2022/1214.
| Attività legate all'energia nucleare | ||||||
|---|---|---|---|---|---|---|
| 1 | L'impresa svolge, finanzia o ha esposizioni verso la ricerca, lo sviluppo, la dimostrazione e la realizzazione di impianti innovativi per la generazione di energia elettrica che producono energia a partire da processi nucleari con una quantità minima di rifiuti del ciclo del combustibile. |
NO | ||||
| 2 | L'impresa svolge, finanzia o ha esposizioni verso la costruzione e l'esercizio sicuro di nuovi impianti nucleari per la generazione di energia elettrica o calore di processo, anche a fini di teleriscaldamento o per processi industriali quali la produzione di idrogeno, e miglioramenti della loro sicurezza, con l'ausilio delle migliori tecnologie disponibili |
NO | ||||
| 3 | L'impresa svolge, finanzia o ha esposizioni verso l'esercizio sicuro di impianti nucleari esistenti che generano energia elettrica o calore di processo, anche per il teleriscaldamento o per processi industriali quali la produzione di idrogeno a partire da energia nucleare, e miglioramenti della loro sicurezza |
NO | ||||
| 4 | L'impresa svolge, finanzia o ha esposizioni verso la costruzione o la gestione di impianti per la produzione di energia elettrica che utilizzano combustibili gassosi fossili. |
NO | ||||
| 5 | L'impresa svolge, finanzia o ha esposizioni verso la costruzione, la riqualificazione e la gestione di impianti di generazione combinata di calore/freddo ed energia elettrica che utilizzano combustibili gassosi fossili. |
NO | ||||
| 6 | L'impresa svolge, finanzia o ha esposizioni verso la costruzione, la riqualificazione e la gestione di impianti di generazione di calore che producono calore/freddo utilizzando combustibili gassosi fossili. |
NO |

Impatti, rischi e opportunità connessi alla forza lavoro propria sono descritti nella sezione "Informazioni generali (ESRS 2)".
KME Group attribuisce un ruolo centrale alle persone che in esso lavorano e si impegna, nel rispetto delle normative vigenti e del proprio Codice di condotta, a garantire la correttezza nei rapporti con i dipendenti e condizioni di lavoro dignitose, promuovere la formazione e la crescita professionale, tutelare la salute e la sicurezza, garantire pari opportunità, contrastare ogni forma di discriminazione.
KME Group garantisce il diritto di associazione e contrattazione collettiva, rispetta il diritto dei lavoratori di aderire alle organizzazioni sindacali, opera per promuovere positive relazioni industriali ed il coinvolgimento dei lavoratori nell'ambito di strategie finalizzate all'incremento della competitività economica e alla massima occupazione. Il Codice di condotta impegna KME a garantire il rispetto della dignità personale, della riservatezza e dei diritti di ciascun individuo e non costringere nessuno a lavorare contro la sua volontà.
La gestione delle politiche e delle condizioni di lavoro è regolata dalle normative nazionali e dai contratti collettivi di riferimento. KME assicura il rispetto del numero massimo di ore lavorative stabilite dalle norme vigenti. Nel modello di organizzazione, gestione e controllo e nel Codice di condotta sono specificati tutti gli aspetti da tutelare nei rapporti con il personale e con le parti sociali. I rapporti di lavoro sono regolati dai contratti nazionali collettivi di riferimento.
KME considera la tutela della salute e della sicurezza dei lavoratori un elemento essenziale. A tal fine sviluppa attività di prevenzione e adotta misure di sicurezza con l'obiettivo "zero incidenti sul lavoro". Tutti i lavoratori, sia dipendenti che non dipendenti, sono coperti dal sistema di gestione della salute e della sicurezza sul lavoro. Le società del Gruppo KME operano nel rispetto delle leggi e dei regolamenti in materia di salute e sicurezza sul lavoro. KME adotta la certificazione ISO 45001:2018 (Sicurezza sul lavoro e tutela della salute) che, in aggiunta a quanto previsto dalle leggi nazionali su tale materia, definisce un sistema volontario di gestione della sicurezza e della salute dei lavoratori.
I possibili rischi per la sicurezza sono identificati e valutati nel DVR, aggiornato annualmente, al fine della loro prevenzione e mitigazione. I rischi principali sono connessi a possibili incidenti di tipo meccanico

(tagli o contusioni), infortuni nelle fonderie (ustioni) e infortuni nella movimentazione dei carichi all'interno degli stabilimenti e dei centri servizi.
La gestione delle policy aziendali in materia di salute e sicurezza del lavoro, riguardante tutti i lavoratori, persegue i seguenti obiettivi: ridurre stress e carichi di lavoro; prevenire le malattie legate al lavoro, i rischi per la salute e la sicurezza; garantire la salute e la sicurezza sul luogo di lavoro con l'obiettivo "zero incidenti". Al fine di realizzare tali obiettivi sono previsti, oltre alle misure per la sicurezza del lavoro, anche servizi medici, modelli di lavoro flessibili, gestione dell'integrazione in azienda e attività di consulenza. Fondamentale importanza, per prevenire i rischi per la salute e la sicurezza, hanno le attività di formazione e informazione rivolte ai dipendenti, soprattutto verso coloro che lavorando negli stabilimenti industriali e nei centri servizi sono maggiormente esposti a rischi. Attraverso tali azioni KME Group si propone di ridurre progressivamente il tasso di frequenza degli infortuni, rispetto al valore di 7,6 registrato nel 2024, scendendo sotto 5 entro il 2027 e sotto 3 entro il 2030, con un obiettivo di zero incidenti al 2032.
Sulla base di quanto previsto dai contratti collettivi di lavoro e di prestazioni erogate dalle società del gruppo, i dipendenti possono usufruire di servizi che integrano i sistemi di welfare pubblico in materia di assistenza sanitaria, assicurazione contro gli infortuni, spese familiari, mense aziendali.
A ciò si affianca "Benevolent fund", una iniziativa promossa per supportare chi ne ha bisogno, sia nell'individuazione delle strutture mediche più adeguate ad affrontare le patologie sia nella gestione operativa delle visite diagnostiche, con l'obiettivo di fornire un supporto non solo economico ma anche organizzativo. L'accesso al servizio è rivolto a tutti i dipendenti del Gruppo KME ed ai loro nuclei familiari, per supportarli da più punti di vista: necessità di avviare o proseguire un percorso diagnostico o di cura avente costi rilevanti, individuazione del percorso medico più efficace rispetto alla patologia riscontrata o potenziale; patologie gravi, croniche o rare, sia riconosciute che potenziali.
Il Gruppo KME è impegnato a garantire che nell'ambiente di lavoro non vi sia alcuna forma di discriminazione in riferimento al genere, all'etnia, alla nazionalità, all'orientamento sessuale, alle convinzioni religiose, alle opinioni politiche e sindacali. Il Codice di Condotta impegna KME a promuovere le pari opportunità nel lavoro e nel trattamento dei propri dipendenti. Ogni dipendente è chiamato ad evitare ogni forma di discriminazione diretta o indiretta a causa di razza, origine, colore, nazionalità, religione, ideologia, sesso, età, aspetto e caratteristiche fisiche, orientamento sessuale od appartenenza alle categorie protette. Tali principi si applicano sia per quanto riguarda la collaborazione all'interno dell'azienda, che nella condotta nei confronti dei partner esterni.
La formazione è un aspetto rilevante delle attività aziendali. Oltre a svolgere le attività di formazione obbligatoria sulla sicurezza del lavoro, le società del gruppo organizzano attività formative finalizzate all'aggiornamento del personale ed allo sviluppo delle competenze professionali, nonché sui principi e sulle pratiche previste dal Codice di condotta, ivi compresi i temi di sostenibilità.
Nell'ottica dell'espansione del business a valle del processo produttivo, KME ha promosso la KME Academy per la formazione professionale nel campo dell'edilizia e dell'architettura, con una focalizzazione sulle esigenze del cliente finale e sulla promozione dell'impiego del rame. Inoltre alcune società del Gruppo KME, accanto ad attività di formazione nell'ambito di programmi di alternanza scuola-lavoro, sviluppano specifiche attività di formazione rivolte agli apprendisti. Al termine del periodo di apprendistato in media circa l'80% degli apprendisti viene assunto.

KME Group mantiene relazioni continue con le organizzazioni sindacali e le forme di rappresentanza aziendale dei dipendenti, che possono variare a seconda del Paese in cui opera ciascuna società del Gruppo, impegnandosi per un dialogo costruttivo. KME Group garantisce il diritto di associazione e contrattazione collettiva, rispetta il diritto dei lavoratori di aderire alle organizzazioni sindacali, opera per promuovere positive relazioni industriali ed il coinvolgimento dei lavoratori nell'ambito di strategie finalizzate all'incremento della competitività economica e alla massima occupazione. Sono previste modalità di coinvolgimento e partecipazione dei rappresentanti dei lavoratori nella gestione delle attività relative alla salute e alla sicurezza.
Il Gruppo KME adotta un approccio proattivo nella gestione degli impatti negativi, implementando politiche e processi strutturati per prevenire, identificare e affrontare tempestivamente eventuali problematiche.
Il Codice di Condotta del Gruppo KME definisce le norme di comportamento per tutti i dipendenti, promuovendo l'integrità, il rispetto e l'adozione di pratiche etiche in tutte le operazioni aziendali. La Carta Etica enuncia la missione, la visione e i valori fondamentali dell'azienda, fungendo da guida per le decisioni quotidiane e le interazioni con gli stakeholder.
Il Gruppo KME investe nella formazione continua dei propri dipendenti, organizzando annualmente eventi come i "Safety Day" negli stabilimenti produttivi e nei centri servizi. Questi eventi sono progettati per informare e sensibilizzare i lavoratori su tematiche relative alla sicurezza sul lavoro, al benessere e alla cultura aziendale.
Il Gruppo KME ha istituito canali di segnalazione per consentire ai dipendenti di riportare in modo confidenziale e sicuro eventuali incongruenze o necessità. Questi canali includono una piattaforma digitale di whistleblowing, accessibile anche in forma anonima, e la possibilità di comunicare direttamente con i responsabili di stabilimento. Tutti i report ricevuti sono trattati con la massima serietà e riservatezza, adottando un approccio obiettivo e basato sui fatti.

Il Codice di Condotta stabilisce un sistema disciplinare chiaro per gestire le violazioni delle normative aziendali. In caso di impatti negativi identificati, vengono adottate azioni correttive adeguate per rimediare alla situazione e prevenire il ripetersi di eventi simili.
Il Gruppo KME promuove un ambiente di lavoro inclusivo e partecipativo, coinvolgendo attivamente i dipendenti nella definizione e attuazione delle politiche aziendali. Attraverso sondaggi, incontri periodici e consultazioni con i rappresentanti dei lavoratori, l'azienda raccoglie feedback e suggerimenti per migliorare continuamente le proprie pratiche e rispondere adeguatamente alle esigenze della forza lavoro.
Il Gruppo KME ha implementato una serie di misure per garantire un ambiente di lavoro sicuro, inclusivo e rispettoso dei diritti dei lavoratori. Tra le principali azioni:
KME promuove un ambiente di lavoro che valorizzi la crescita professionale, il benessere e la partecipazione attiva dei dipendenti. Tra le iniziative principali:
L'efficacia delle misure adottate e identificazione delle azioni necessarie in risposta a impatti negativi:

Il Gruppo destina risorse specifiche alla gestione degli impatti rilevanti, tra cui il Budget annuale dedicato a programmi di sicurezza, formazione e benessere nei confronti della popolazione aziendale.
All'interno della propria strategia di sostenibilità, il Gruppo KME assegna un ruolo prioritario alla definizione di obiettivi concreti e misurabili per la prevenzione degli impatti negativi sulla propria forza lavoro, con particolare attenzione alla salute e sicurezza nei luoghi di lavoro.
Uno degli obiettivi centrali perseguiti dal Gruppo è la progressiva riduzione degli infortuni sul lavoro, con l'ambizione di tendere al cosiddetto "zero harm". Questo si traduce nel monitoraggio costante degli indicatori infortunistici e nella diffusione capillare della cultura della prevenzione. In particolare, è previsto il mantenimento del tasso di frequenza degli infortuni al di sotto di soglie definite annualmente, in linea con i benchmark interni e di settore. Il raggiungimento di tali risultati è supportato da attività sistematiche di formazione obbligatoria, momenti di sensibilizzazione diffusa come i "Safety Day" e l'applicazione rigorosa delle 10 Golden Rules.
I dipendenti sono coinvolti non solo nella definizione delle priorità, ma anche nel monitoraggio dei progressi. Reportistica periodica, sessioni di confronto nei singoli stabilimenti e sistemi di feedback strutturati permettono una valutazione continua dell'andamento rispetto agli obiettivi fissati. Allo stesso modo, eventuali scostamenti diventano occasioni per ripensare le azioni in campo, apportando miglioramenti e aggiornando le strategie.
Al 31 dicembre 2024 i dipendenti erano complessivamente 3.239. In Italia opera il 29% dei dipendenti, il 70,5% lavora in altri Paesi europei e lo 0,5% in Paesi extra-europei. Il 97% dei dipendenti ha un rapporto di lavoro a tempo indeterminato. Il 94% ha un contratto full-time, il restante 6% part time. La quota percentuale degli uomini è pari al 87%, quella delle donne al 13%. La fascia di età prevalente è quella degli ultracinquantenni (47%), seguita da quella tra i 30 e i 50 anni (40%) e dagli under 30 (13%). Per quanto riguarda l'inquadramento professionale il 65% è costituito da operai, il 27% da impiegati, il 6% da quadri e il 2% da dirigenti. Al 31 dicembre 2024 operavano nelle società del Gruppo anche 17 lavoratori non dipendenti.
| Dipendenti per aree geografiche | |||
|---|---|---|---|
| Al 31 Dicembre 2024 | |||
| Numero dipendenti | Uomini | Donne | Totale |
| Italia | 798 | 143 | 941 |
| Altri Paesi Europa | 1.998 | 279 | 2.227 |
| Altri Paesi extra europei | 7 | 14 | 21 |
| Totale | 2.803 | 436 | 3239 |
| Dipendenti per contratto e genere | |||
| Al 31 Dicembre 2024 | |||
| Numero dipendenti | Uomini | Donne | Totale |
| Tempo indeterminato | 2.727 | 415 | 3.142 |
| Tempo determinato | 75 | 17 | 92 |
| Dipendenti con orario non garantito | 1 | 4 | 5 |
| Totale | 2.803 | 436 | 3.239 |

| Dipendenti per contratto, genere e aree geografiche | |||
|---|---|---|---|
| Al 31 Dicembre 2024 | |||
| Numero dipendenti | Uomini | Donne | Totale |
| Italia | 798 | 143 | 941 |
| Tempo indeterminato | 794 | 136 | 930 |
| Tempo determinato | 4 | 7 | 111 |
| Dipendenti con orario non garantito | - | - | - |
| Altri Paesi europei | 1998 | 279 | 2.277 |
| Tempo indeterminato | 1.928 | 270 | 2.198 |
| Tempo determinato | 70 | 9 | 79 |
| Dipendenti con orario non garantito | - | - | - |
| Altri Paesi extra-europei | 7 | 14 | 21 |
| Tempo indeterminato | 5 | 9 | 14 |
| Tempo determinato | 1 | 1 | 2 |
| Dipendenti con orario non garantito | 1 | 4 | 5 |
| Dipendenti per tipologia contrattuale e genere | |||
|---|---|---|---|
| Numero dipendenti | Al 31 Dicembre 2024 | ||
| Uomini | Donne | Totale | |
| Tempo pieno | 2.718 | 332 | 3.050 |
| Part time | 85 | 104 | 189 |
| Totale | 2.803 | 436 | 3.239 |
| Dipendenti per tipologia contrattuale, genere e aree geografiche | |||
|---|---|---|---|
| Numero dipendenti | Al 31 Dicembre 2024 | ||
| Uomini | Donne | Totale | |
| Italia | 798 | 143 | 941 |
| Tempo pieno | 785 | 122 | 907 |
| Part time | 13 | 21 | 34 |
| Altri Paesi europei | 1.998 | 279 | 2.277 |
| Tempo pieno | 1.928 | 201 | 2.129 |
| Part time | 70 | 78 | 148 |
| Altri Paesi extra-europei | 7 | 14 | 21 |
| Tempo pieno | 5 | 10 | 15 |
| Part time | 2 | 4 | 6 |
| TURNOVER | |||
|---|---|---|---|
| Numero e tasso turnover | 2024 | ||
| Uomini | Donne | Totale | |
| Cessazioni del rapporto di lavoro | 256 | 38 | 294 |
| Tasso turnover | 9,1% | 8,7% | 9,1% |
| LAVORATORI NON DIPENDENTI | Al 31 dicembre 2024 | ||
|---|---|---|---|
| Uomini | Donne | Totale | |
| Numero | 12 | 5 | 17 |

| Dipendenti coperti da contratti collettivi di lavoro | ||||||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Al 31 dicembre 2024 | ||||||||||
| Area economica europea | Extra EEA | |||||||||
| Hong | Totale | |||||||||
| Italia | Germania | Francia | Olanda | Spagna | Slovacchia | UK | Cina | Kong | ||
| Numero dipendenti | 941 | 1.851 | 160 | 210 | 18 | 17 | 21 | 12 | 9 | 3.239 |
| Number of employees | ||||||||||
| covered by collective | 941 | 1.811 | 129 | 210 | 18 | - | 10 | 1 | - | 3.120 |
| bargaining | ||||||||||
| % Employees covered by | ||||||||||
| collective bargaining | 100% | 97,8% | 80,6% | 100% | 100% | 0,0% | 47,6% | 8,3% | 0 | 96,3% |
| Dialogo sociale | ||||||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Al 31 dicembre 2024 | ||||||||||
| Area economica europea | Extra EEA | Totale | ||||||||
| Italy | Germany | France | Netherland | Spain | Slovakia | UK | Cina | Hong Kong |
||
| Numero di dipendenti coperti da rappresentanti dei lavoratori |
484 | 1.711 | 123 | 210 | 18 | - | 10 | - | - | 2.556 |
| % dipendenti coperti da rappresentanti dei lavoratori |
51% | 92% | 77% | 100% | 100% | 0% | 48% | 0 | 0 | 78,9% |
| Al 31 Dicembre 2024 | ||||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Categorie professionali e genere | Uomini | Donne | Totale | |||||
| Dirigenti | 55 | 2% | 3 | 1% | 58 | |||
| Quadri intermedi | 149 | 5% | 32 | 7% | 181 | |||
| Impiegati | 538 | 19% | 352 | 82% | 890 | |||
| Operai | 2.066 | 74% | 44 | 10% | 2.110 | |||
| Totale | 2.808 | 100% | 431 | 100% | 3.239 |
| Al 31 Dicembre 2024 | |||||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Categorie professionali e fasce di età | < 30 | 30-50 | > 50 | Totale | |||||
| Dirigenti | - | 0% | 19 | 1% | 39 | 3% | 58 | ||
| Quadri intermedi | 2 | 0,5% | 63 | 5% | 116 | 8% | 181 | ||
| Impiegati | 97 | 23% | 397 | 31% | 396 | 26% | 890 | ||
| Operai | 317 | 76% | 805 | 63% | 988 | 64% | 2.110 | ||
| Totale | 416 | 100% | 1.284 | 100% | 1.539 | 100% | 3.239 |
L'87%dei dipendenti è costituito da uomini e il 13 % da donne. Dal punto di vista dei ruoli professionali la quota femminile più elevata si registra nella categoria degli impiegati (82% rispetto al totale donne); è più bassa tra i quadri (7%) e tra i dirigenti (1%). Nel top management è presente 1 donna su un totale di 13 alti dirigenti; in questo caso la percentuale è pari all'8%.
Per quanto riguarda la composizione del CdA, ad oggi la Società non ha applicato specifici criteri di diversità, anche di genere, né ha provveduto all'adozione di una apposita politica in merito, poiché ai fini di un'adeguata composizione dell'organo di amministrazione ritiene sufficiente il rispetto dei requisiti previsti dalle disposizioni normative vigenti, con particolare riferimento alle cosiddette "quote rosa", nonché di quanto previsto dallo Statuto sociale. Nel rispetto di tali disposizioni, alla data del presente report il CdA è composto da 4 consiglieri di genere femminile (tra cui il Presidente) e 6 consiglieri di genere maschile. Nel corso del 2024 non sono stati registrati casi di discriminazione sul luogo di lavoro.

| Dipendenti che non ricevono salari adeguati | |||||||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Al 31 dicembre 2024 | |||||||||||
| European Economic Area | Extra EEA | ||||||||||
| Italy | Germany | France | Netherland | Spain | Slovakia | UK | Asia | Kong Kong |
Total | ||
| Numero dipendenti | 942 | 1.851 | 162 | 210 | 18 | 17 | 21 | 11 | 9 | 3.239 | |
| Dipendenti che non ricevono salari adeguati |
- | - | - | - | - | - | - | - | - | - | |
| % Dipendenti che non ricevono salari adeguati |
0% | 0% | 0% | 0% | 0% | 0% | 0% | 0% | 0% | 0% |
| Lavoratori non dipendenti che non ricevono salari adeguati | ||||||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Al 31 dicembre 2024 | ||||||||||
| European Economic Area | Extra EEA | |||||||||
| Italy | Germany | France | Netherland | Spain | Slovakia | UK | Asia | Kong Kong |
Total | |
| Numero lavoratori non dipendenti |
3 | 1 | 8 | 4 | - | - | - | 1 | - | 17 |
| Lavoratori non dipendenti che non ricevono salari adeguati |
- | - | - | - | - | - | - | - | - | - |
| % Lavoratori non dipendenti che non ricevono salari adeguati |
0% | 0% | 0% | 0% | 0% | 0% | 0% | 0% | 0% | 0% |
| DIPENDENTI CON DISABILITÀ | Al 31 Dicembre 2024 | ||
|---|---|---|---|
| Uomini | Donne | Totale | |
| Dipendenti con disabilità | 143 | 7 | 150 |
| Totale dipendenti | 2.803 | 436 | 3.239 |
| Percentuale | 5% | 2% | 4,6% |
Il 100% dei lavoratori è coperto da sistemi di gestione per la salute e la sicurezza. Per gran parte di loro (92%) si tratta di sistemi di gestione soggetti a certificazione di enti terzi. Nel 2024 sono stati registrati 33 infortuni, di cui uno con conseguenze mortali. I casi di malattie professionali sono 5. Il tasso di frequenza degli infortuni tra i dipendenti è pari a 7,6, mentre l'indice di gravità è 201 e il tasso di malattie professionali 1,1.
| Forza lavoro coperta da sistemi di gestione per la salute e la sicurezza | |||
|---|---|---|---|
| 2024 | |||
| Dipendenti | Non dipendenti | Totale | |
| Numero persone | 3.239 | 17 | 3.256 |
| Percentuale persone coperte da sistemi di gestione per la salute e la | 100% | 100% | 100% |
| sicurezza |
| Forza lavoro coperta da sistemi di gestione per la salute e la sicurezza soggetti ad audit o certificazioni | |||
|---|---|---|---|
| 2024 | |||
| Dipendenti | Non dipendenti | Totale | |
| Numero persone | 2.999 | 15 | 3.014 |
| Percentuale persone coperte da sistemi di gestione per la salute e la sicurezza soggetti ad audit o certificazioni |
92% | 88% | 92% |

| Infortuni e malattie professionali | |||
|---|---|---|---|
| 2024 | |||
| Dipendenti | Non dipendenti |
Totale | |
| Decessi dovuti a infortuni sul lavoro | 1 | - | 1 |
| Decessi dovuti a malattie professionali | - | - | - |
| Infortuni | 33 | - | 33 |
| Numero di ore lavorate | 4.320.133 | 26.439 | 4.346.572 |
| 1 Tasso di frequenza degli infortuni (injury rate) |
7,6 | 7,6 | |
| Giorni di assenza per infortuni sul lavoro | 870 | - | 870 |
| 2 Indice di gravità degli infortuni (gravity index) |
201 | - | 200 |
| Casi di malattie professionali | 5 | - | 5 |
| Giorni di assenza per malattie professionali | 140 | - | 140 |
| 3 ODR (tasso malattie professionali) |
1,1 | - | 1,1 |
1- Frequency Rate: numero di infortuni con assenza superiore a 1 giorno/numero di ore lavorate x 1.000.000
2- Gravity Index: giorni di assenza a causa di infortuni/ numero di ore lavorate x 1.000.000)
3- ODR: casi di malattie professionali/numero di ore lavorate x 1.000.000
Le retribuzioni sono conformi ai livelli salariali previsti dai contratti collettivi di riferimento e dalla Direttiva UE 2022/2041 relativa a salari minimi adeguati. Il rapporto tra la retribuzione totale annuale della persona che riceve la massima retribuzione e la mediana della retribuzione totale annua di tutti i dipendenti è pari a 34,9. La differenza tra il livello retributivo medio dei dipendenti di sesso femminile e quelli di sesso maschile è pari al 5,8%.
| Rapporto remunerazione totale annuale | 2024 |
|---|---|
| retribuzione totale annua della persona che riceve la massima retribuzione | € 1.690.062 |
| mediana della retribuzione totale annua di tutti i dipendenti | € 48.419 |
| Rapporto remunerazione totale annuale | 34,90 |
| 2024 | |||
|---|---|---|---|
| Divario retributivo | Uomini | Donne | % |
| Retribuzione lorda oraria | € 38,48 | € 36,26 | 5,8% |
Nel periodo esaminato non sono stati ravvisati o denunciati episodi di discriminazione nei luoghi di lavoro in relazione al genere, all'etnia, alla nazionalità, all'orientamento sessuale, alle convinzioni religiose, alle opinioni politiche e sindacali.

La descrizione di impatti, rischi e opportunità connessi ai lavoratori nella catena del valore è contenuta nella sezione "Informazioni generali (ESRS 2)".
Le politiche relative ai lavoratori della catena del valore sono previste nella Carta etica e nel Codice di condotta di KME Group. Altre politiche di supporto sono la Politica di sostenibilità e le policy per la supply chain. KME si impegna a collaborare con partner, fornitori, subfornitori e clienti per prevenire e mitigare i potenziali impatti negativi sui diritti umani e sulle condizioni di lavoro nella catena del valore, con particolare attenzione ai lavoratori che lavorano per le entità della catena del valore a monte coinvolte nell'estrazione e nella lavorazione di metalli.
In relazione alla sostenibilità della supply chain, KME agisce affinché i partner commerciali rispettino i principi indicati nell'apposito Codice di condotta per i partner commerciali, con riferimento a standard stabiliti a livello globale quali il "Global Compact delle Nazioni Unite", i "Principi Guida delle Nazioni Unite in materia di business e diritti umani" e le "Linee guida OCSE per le imprese multinazionali". KME acquista materiali solo da fornitori approvati e registrati. Aderisce inoltre a MARS (Metal Alliance for Responsible Sourcing).
Tutti i partner commerciali di KME si devono assumere un impegno vincolante a:
Nella selezione di nuovi fornitori KME fa riferimento a criteri di sostenibilità sociale e tutela dei diritti umani, quali a titolo esemplificativo e non esaustivo il rifiuto del lavoro forzato o minorile, il rispetto per le diversità, la non-discriminazione, la libertà di associazione, le condizioni di lavoro giuste e dignitose, la salute e la sicurezza sul lavoro.
Come già illustrato in altra sezione ("Informazioni generali – Sostenibilità della supply chain") i diritti umani - e in particolare le pratiche di lavoro, quali a titolo esemplificativo e non esaustivo, il rifiuto del lavoro forzato o minorile, il rispetto per le diversità, la non-discriminazione, le libertà di associazione, le condizioni di lavoro giuste e favorevoli, la tutela della privacy dei lavoratori e le relazioni con le comunità - sono aspetti di valutazione imprescindibili per il Gruppo KME nella selezione di nuovi fornitori. In funzione dell'aggiornamento del quadro normativo che disciplina la valutazione della supply chain, il gruppo sta procedendo con l'aggiornamento dei processi e delle procedure di valutazione dei fornitori, per formalizzare le attività che oggi vengono completate in virtù di prassi aziendale consolidate ma che non sono parte di un processo formale e strutturato. KME vuole ulteriormente consolidare il principio di sostenibilità in tutta la catena del valore, ed entro il 2030 il 100% della spesa per le forniture rilevanti dovrà essere effettuata con fornitori certificati o sottoposti a verifica di sostenibilità.

Al di là di quanto illustrato nel precedente paragrafo, non vi sono ad oggi procedure specifiche per il coinvolgimento dei lavoratori della catena del valore.
I lavoratori nella catena del valore possono utilizzare modalità di whistleblowing sulla base di quanto previsto dalla Carta etica e dal Codice di condotta.
La descrizione di impatti, rischi e opportunità connessi alle comunità interessate è contenuta nella sezione "Informazioni generali (ESRS 2)".
Con la propria Carta etica e il Codice di condotta KME si impegna ad instaurare una comunicazione aperta con i suoi stakeholder, tra cui i soggetti appartenenti alle comunità locali e gli enti del territorio, nell'ottica di perseguire lo sviluppo sostenibile delle proprie attività ed avere un impatto positivo sulle comunità e sui territori in cui il Gruppo opera. Le società del Gruppo rivolgono una particolare attenzione al rapporto con le istituzioni locali e le organizzazioni rappresentative degli interessi delle comunità, al fine di costruire rapporti basati sulla reciproca fiducia.
Le società del Gruppo KME hanno cura dei rapporti con le comunità locali, nella consapevolezza di poter contribuire allo sviluppo del territorio e al benessere delle comunità, anche mediante il sostegno a iniziative sociali, attività culturali e sportive, interventi infrastrutturali. Gli interventi realizzati sono rendicontati in maniera più dettagliata nei report di sostenibilità delle singole società. A titolo esemplificativo e non esaustivo, si segnala che KME Italy ha ristrutturato nel corso degli ultimi anni un centro sportivo polivalente e i locali annessi, concessi in comodato d'uso e dunque utilizzati per attività ludiche e ricreative; mentre KME Germany ha tra le altre cose sviluppato iniziative di sostegno ad eventi di interesse culturale e sociale, supportato iniziative di solidarietà con i rifugiati ucraini, sviluppato forme di cooperazione con scuole e università.
Nel corso della propria storia KME ha progressivamente intensificato e allargato il proprio impegno di responsabilità sociale. Partendo dai dipendenti, si è poi occupata delle loro famiglie, quindi delle comunità che ospitavano le fabbriche, fino ad una serie di iniziative più recenti tramite la creazione del Sistema Dynamo. Attraverso il Sistema Dynamo, il Gruppo KME ha fortemente sviluppato il proprio impegno per la sostenibilità sociale, occupandosi di bambini con malattie gravi e delle loro famiglie, della conservazione del patrimonio naturale, della formazione sui temi del bene comune. Le donazioni che il Gruppo KME ha elargito al sistema a Dynamo nel 2024 ammontano a 2 milioni di euro.
Pur non essendo formalizzate specifiche procedure a livello di Gruppo, nell'ambito delle politiche di sostenibilità e di quanto previsto dal Codice di condotta, le singole società (e in particolar modo le società industriali) operano per promuovere e garantire adeguate relazioni con le comunità interessate, finalizzate a identificare gli impatti (effettivi o potenziali) delle proprie attività, minimizzare i rischi e valorizzare le

opportunità, affrontare e rimuovere le cause di eventuali disagi e impatti negativi, definire azioni e interventi con il coinvolgimento degli stakeholder a livello locale, partecipare a iniziative di coinvolgimenti adottati dalle istituzioni locali.
La missione di Fondazione Dynamo è supportare la progettazione e lo sviluppo di organizzazioni di impresa che affrontano problemi sociali come istruzione, sanità, servizi sociali e ambiente, favorendo nel contempo nuova occupazione. Sono tre, ad oggi, i principali progetti sviluppati dal Sistema Dynamo: Dynamo Camp, Dynamo Academy e Oasi Dynamo.
A Fornaci di Barga sono stati effettuati nel 2024 lavori per la trasformazione dell'ex Centro Ricerche nel MUDY, Museo di Arte Contemporanea di Dynamo. Il museo, collegato al sistema di iniziative di filantropia e solidarietà sociale, ambientale e culturale che ruota attorno all'attività di Dynamo Camp, è stato inaugurato ad aprile 2025.

La descrizione di impatti, rischi e opportunità connessi alla condotta delle imprese è contenuta nella sezione "Informazioni generali (ESRS 2)".
La Carta etica definisce i valori a cui il Gruppo KME si ispira, nonché i principi e le norme di comportamento da adottare nel rapporto con i principali stakeholder. Le norme si applicano, senza alcuna eccezione, a tutti i dipendenti, componenti degli organi sociali e collaboratori delle società del Gruppo e a tutti coloro che, direttamente o indirettamente, stabilmente o temporaneamente, vi instaurano rapporti e relazioni, od operano per perseguirne gli obiettivi.
La Carta etica si ispira alle seguenti linee guida a livello nazionale e internazionale in tema di diritti umani, di responsabilità sociale d'impresa e di corporate governance:
Il Codice di condotta impegna le Società del gruppo KME e i dipendenti a osservare rigorosamente le normative vigenti e a rispettare le regole e i principi etici stabiliti per la politica aziendale. Il Codice di condotta di KME comprende in particolare i seguenti temi:

Con il Codice di Condotta che si applica alle società del gruppo KME sono definiti i principi fondamentali di collaborazione con i partner commerciali, i clienti, i colleghi, i concorrenti e il pubblico. Poiché́la reputazione di KME è fortemente influenzata dalle azioni e dai comportamenti di ciascun dipendente, è importante che tutti i dipendenti – indipendentemente dalla loro funzione o incarico – si conformino al Codice di Condotta nello svolgimento del loro lavoro. Tutti i dipendenti sono tenuti all'osservanza delle leggi applicabili e delle direttive aziendali. Sebbene il Codice di Condotta non sia un documento onnicomprensivo e non possa prevedere tutte le possibili situazioni e circostanze, le condotte contrarie all'etica, di qualsiasi tipo, anche se non espressamente regolate in questo documento, non sono consentite in nessuna circostanza. Le violazioni della legge non sono ovviamente ammesse in nessuna circostanza. I dipendenti KME che violano i principi del Codice di Condotta si espongono a severe sanzioni, inclusa la risoluzione del rapporto di lavoro. Nessun dipendente che viola tali principi potrà trovare motivazioni al suo comportamento nell'aver agito nell'interesse di KME, in quanto qualsiasi violazione comporta inevitabilmente un effetto dannoso per la Società. Il Codice di Condotta mira a promuovere una cultura della creazione di valore attraverso la consapevolezza dei dipendenti riguardo alle attuali disposizioni normative ed obbliga gli stessi al rispetto delle regole e dei principi etici nello svolgimento della loro attività lavorativa quotidiana. Il Codice di Condotta, peraltro, incoraggia e sensibilizza i dipendenti a chiedere proattivamente chiarimenti in caso di dubbi perché, in caso di violazioni della legge, la non conoscenza delle regole non costituisce una difesa contro le possibili conseguenze delle violazioni delle norme di diritto penale, civile e del lavoro. In caso di dubbio, i dipendenti possono e devono contattare il loro superiore gerarchico o l'Ufficio Legale. Inoltre, ogni dipendente ha il diritto di segnalare eventuali circostanze che possano indicare una violazione delle regole interne. Questa possibilità dovrebbe essere usata nel migliore interesse di KME e dei suoi dipendenti. A tal fine, KME ha incaricato un avvocato esterno di fiducia (ombudsman) al quale i dipendenti possono riferire tali irregolarità, se necessario anche in forma anonima. Ogni dipendente, il quale faccia una segnalazione in buona fede, è protetto. A tutte le informazioni verrà dato seguito in modo professionale nel rispetto dei diritti di tutti i soggetti coinvolti.

qualità dei prodotti e servizi offerti. Ciascun Destinatario deve perseguire la massima soddisfazione del cliente, fornendo, tra l'altro, informazioni complete, accura- te e trasparenti sui prodotti, sui servizi offerti e sui diversi aspetti relativi alle transazioni commerciali, evitando il ricorso a pratiche ingannevoli, in modo da favorire scelte ponderate e consapevoli in un'ottica di responsabilità e rispetto reciproco.
Nel corso del 2024 non si sono registrati casi di violazioni significative rispetto a quanto previsto dalla Carta etica e dal Codice di condotta.
Nel corso del 2024 non vi sono stati casi di non conformità a leggi e regolamenti.
Nel periodo di rendicontazione non sono state intraprese azioni legali contro società del gruppo inerenti a comportamenti anticompetitivi e/o violazioni di leggi anti-trust e contro il monopolio, e nessun giudizio era pendente su tali argomenti.

Al fine di garantire elevati standard sui temi di sostenibilità, i sistemi di gestione implementati in KME sono conformi ai seguenti requisiti in materia di ambiente, energia, sicurezza sul lavoro e qualità dei prodotti, previsti da norme e standard internazionali:
KME punta a garantire elevati standard ambientali e un costante miglioramento nell'uso efficiente delle risorse materiali, nell'efficienza energetica, nella tutela del clima. La gestione ambientale ed energetica di KME è certificata in conformità a ISO 14001 e ISO 50001. La salute e la tutela sul lavoro sono certificate secondo la norma ISO 45001.
Garantire la qualità e la sicurezza dei prodotti costituisce per KME una priorità non meno importante. A tale obiettivo è dedicata una forte e costante attenzione in tutte le fasi, dalle attività di ricerca e sviluppo fino alla produzione e alla commercializzazione. Nell'ambito della catena di approvvigionamento i fornitori sono selezionati sulla base dei requisiti di qualità richiesti. Nella fase di produzione vengono effettuati costanti e rigorosi controlli. In riferimento alla sicurezza dei prodotti, KME opera nel rispetto delle direttive europee REACH e ROHS. La gestione qualità di KME è certificata ai sensi di ISO 9001 e IATF 16949.
Il Gruppo KME dedica una particolare attenzione alla sostenibilità della supply chain. Per tale ragione agisce, per quanto possibile, affinché i fornitori rispettino i principi indicati in un apposito Codice di condotta per i partner commerciali, con riferimento a standard stabiliti a livello globale come, in particolare, il "Global Compact delle Nazioni Unite", i "Principi Guida delle Nazioni Unite in materia di business e diritti umani" e le "Linee guida OCSE per le imprese multinazionali ". KME acquista materiali solo da fornitori approvati e registrati, e ispeziona costantemente il loro lavoro. KME è membro di MARS (Metal Alliance for Responsible Sourcing), un'iniziativa per la progettazione sostenibile e la certificazione dell'approvvigionamento di materie prime.
Tutti i partner commerciali di KME si devono assumere un impegno vincolante a:

Il Gruppo KME si impegna a contrastare la corruzione in ogni sua forma, basando le proprie attività sui valori di integrità, onestà e trasparenza ed intrattenendo con i propri stakeholder relazioni eque e leali. La possibilità di ottenere maggiori profitti od utili, di qualsiasi importo, non potrà in alcun caso giustificare l'instaurazione di pratiche commerciali illegali. Questo principio vale senza eccezione alcuna a tutti i livelli nel Gruppo KME. Pertanto, il Gruppo chiede ai propri stakeholder di rispettare le regole di condotta definite dal proprio Codice e, per quanto applicabile, dal Modello di Organizzazione, Gestione e Controllo, ex D. Lgs. 231/01, adottato dalla singola società del Gruppo e di agire secondo norme etiche e legali, senza ricorrere a mezzi illeciti, quali tentativi di corruzione, favoritismi e sollecitazioni di vantaggi personali.
KME rifiuta ogni forma di corruzione, in conformità a quanto sancito nel 2003 dalla Convenzione delle Nazioni Unite contro la corruzione, in vigore dal 2005. Pertanto KME non intraprenderà alcun rapporto d'affari che comporti infrazioni alla normativa vigente o violazioni dei regolamenti aziendali in materia di elargizione/accettazione di somme di denaro od altre utilità, pur nella consapevolezza che ciò potrà comportare come conseguenza la perdita di qualche affare. La possibilità di ottenere maggiori profitti od utili, di qualsiasi importo, non potrà in alcun caso giustificare l'instaurazione di pratiche commerciali illegali. Questo principio vale senza eccezione alcuna a tutti i livelli nel Gruppo KME. In alcuni paesi esteri le usanze locali prevedono l'offerta di doni come segno di cortesia e rispetto. In tali ipotesi è importante accertarsi che non si sviluppi alcuna dipendenza sia dal lato del donatore che dal lato del ricevente, e che tutte le normative vigenti – nazionali ed internazionali – siano rispettate. Il responsabile deve essere informato riguardo a qualsiasi dono ricevuto e devono essere osservate le disposizioni contenute nella Carta etica. KME rispetta le norme antiriciclaggio previste dai regolamenti internazionali e dalle leggi nazionali applicabili. Pertanto, KME non intraprenderà alcun rapporto legittimo di affari che possa nascondere le origini criminose del denaro o di beni risultanti come proventi di un reato. In caso di dubbio, i dipendenti dovranno contattare il proprio superiore gerarchico o l'Ufficio legale.
Nel periodo rendicontato non si sono registrati casi di corruzione.
Pubblica Amministrazione, Istituzioni Pubbliche ed Enti Regolatori. L'assunzione di impegni con la Pubblica Amministrazione e con le Pubbliche Istituzioni è riservata esclusivamente alle funzioni aziendali preposte ed autorizzate. I Destinatari che, nell'ambito delle loro funzioni, si trovino ad avere legittimamente

rapporti con la Pubblica Amministrazione, le Pubbliche Istituzioni e gli Enti Regolatori, hanno la responsabilità di verificare preventivamente, e con la dovuta diligenza, che quanto dichiarato e/o attestato, nell'interesse del Gruppo, sia veritiero e corretto.
Organizzazioni politiche e sindacali. KME si propone come interlocutore aperto al confronto con le rappresentanze sindacali, al fine di affrontare in modo collaborativo i temi attinenti ai rapporti di lavoro e alle relazioni industriali. Le società del Gruppo non erogano, in linea di principio, contributi a partiti, a comitati e organizzazioni politiche e sindacali. Qualora un contributo sia ritenuto appropriato per il pubblico interesse, il Gruppo valuta se esso sia ammissibile alla luce delle leggi in vigore. Tutti i contributi devono, comunque, essere erogati in modo rigorosamente conforme alle leggi vigenti ed adeguatamente registrati.
KME Group si impegna a garantire rapporti corretti e responsabili con i propri fornitori per quanto riguarda i pagamenti, rispettando i termini previsti negli accordi commerciali e al contempo i principi di integrità finanziaria. A tal fine opera per evitare ritardi nei pagamenti, con particolare attenzione alle piccole e medie imprese, stabilendo termini di pagamento standardizzati per le principali categorie di fornitori e implementando un sistema di monitoraggio per assicurare il rispetto di tali termini. Di seguito sono rendicontati tre indicatori chiave: la durata media del pagamento (tempo che intercorre tra la ricezione di una fattura e il completamento del pagamento); la percentuale di pagamenti effettuati entro i termini (percentuale di fatture saldate prima della data di scadenza); il termine medio di pagamento (periodo di pagamento concordato). Il campionamento è stato effettuato sull'intera popolazione di fornitori, incluse le PMI.
| Durata media del pagamento | 126 giorni |
|---|---|
| Percentuale dei pagamenti effettuati entro i termini |
91,7% |
| Termine medio di pagamento | I termini contrattuali di pagamento variano a seconda della tipologia di materiali o servizio acquistato. Per ciò che concerne gli acquisti di metallo i termini contrattuali evidenziano un range incluso tra 30 e 150 giorni, per gli altri acquisti i termini di pagamento sono inclusi nell'intervallo compreso tra 30 giorni (termine applicabile principalmente alla fornitura di EE) e 90 giorni. |

Le norme UE in materia di rendicontazione societaria di sostenibilità sono entrate in vigore il 5 gennaio 2024. A partire da quest'anno il rispetto dei fattori ESG inizierà pertanto ad essere declinato, come obbligo, nelle Relazioni sulla Gestione accluse ai bilanci societari seguendo le disposizioni contenute nella nuova direttiva. KME ha definito il processo di doppia materialità in conformità ai requisiti della Direttiva sulla rendicontazione di Sostenibilità Aziendale ("CSRD") e degli European Sustainabiity Reporting Standard ("ESRS") per la dichiarazione di sostenibilità 2024.
L'analisi di materialità̀ costituisce lo strumento attraverso cui una Società̀o un Gruppo identificano i temi strategici, in termini di impatti positivi e/o negativi - potenziali e/o effettivi - per l'organizzazione stessa, per l'ambiente e per le comunità̀ in cui essa opera.
Nei recenti anni si è assisto progressivamente ad un'evoluzione del processo di analisi di materialità̀ implementato dalle diverse categorie di soggetti operanti sui mercati. La crescente attenzione da parte degli stakeholder verso i fattori environmental, social e di governane (ESG) ha reso infatti la reportistica tradizionale inadeguata a far comprendere il reale stato di integrazione dei temi di sostenibilità̀ nelle differenti organizzazioni. Da tale necessità è emerso un nuovo modello di analisi che combina le valutazioni relative ai rischi esterni, cui una data organizzazione potrebbe essere esposta, con la valutazione dell'impatto correlato ai processi da essa stessa posti in essere sull'ambiente e sulla società̀ esterna.
In particolare, gli ESRS definiti dall'EFRAG adottano una prospettiva di "doppia materialità": obbligano cioè l'azienda a rendicontare sia il suo impatto ambientale e sociale, sia i rischi e opportunità che le questioni di sostenibilità ambientale e sociale a loro volta generano per l'azienda. La direttiva UE 2464/2022 stabilisce infatti che le organizzazioni dovranno rendicontare "sia in merito all'impatto delle attività dell'impresa sulle persone e sull'ambiente, sia riguardo al modo in cui le questioni di sostenibilità incidono sull'impresa".
Il processo di valutazione della materialità secondo gli standard ESRS ha seguito tre fasi consecutive: i) comprensione del contesto associata ad una panoramica commerciale del Gruppo; ii) identificazione degli IRO (impatti, rischi e opportunità) potenziali ed effettivi; iii) valutazione degli IRO identificati attraverso un'analisi di doppia materialità (d'impatto e finanziaria).
La prima fase si è dedicata alla comprensione del contesto ed allo sviluppo di una panoramica del Gruppo per quel che concerne: attività e rapporti commerciali, analisi del contesto giuridico e normativo rilevante delle operazioni ed infine comprensione dei soggetti interessati e degli stakeholders impattati.
Questo ha permesso, in una seconda fase, di analizzare ed identificare una serie di impatti, rischi e opportunità (IRO) materiali relativi a tematiche ESG nelle proprie attività e nella catena del valore. In particolare, in accordo con i requisiti applicativi di cui all'appendice A degli ESRS, il Gruppo ha considerato l'elenco delle questioni di sostenibilità contemplate negli ESRS tematici (paragrafo RA 16), integrandole con i temi materiali riportati nella Dichiarazione Non Finanziaria 2023 e completando infine la lista con eventuali ulteriori tematiche entity-specific.
Grazie alla prima fase di comprensione del contesto, nel determinare le questioni rilevanti, il Gruppo ha considerato e adattato l'analisi sulla propria situazione specifica, considerando i settori, i mercati e, le aree geografiche in cui operano le Società del Gruppo, tenendo altresì conto dei suoi principali stakeholder e di una valutazione dei principali aspetti su cui le proprie attività potessero avere impatti. Questo ha permesso di declinare, per ogni ESRS tematico, il topic specifico trattato dal principio tematico in base alla situazione attuale del gruppo, in modo tale da permettere una selezione dei sotto-temi (sub sub topic) specifici per la valutazione della rilevanza degli impatti e dei sotto-temi specifici per la valutazione di rischi e opportunità di rilevanza finanziaria.
Nella determinazione degli impatti, dei rischi e delle opportunità nella catena del valore al fine di determinarne la rilevanza, il gruppo ha riservato una particolare attenzione agli ambiti in cui ritiene probabile che tali impatti, rischi e opportunità potessero manifestarsi, in base alla natura delle attività, dei rapporti commerciali, delle aree geografiche e degli altri fattori considerati. Questo ha permesso la determinazione di impatti, rischi e opportunità (IROs) attuali e potenziali che sono stati analizzati separatamente al fine di determinare i temi di sostenibilità rilevanti. La doppia materialità, quindi, ha riguardato:
Un tema di sostenibilità è rilevante quando riguarda gli impatti materiali generati dell'impresa, siano essi, negativi o positivi, effettivi o potenziali, inerenti a persone ovvero all'ambiente e con un orizzonte temporale di breve, medio o lungo termine. Gli impatti così definiti includono il duplice ambito: sono riferiti alle operazioni proprie dell'impresa e/o alla catena del valore a monte e a valle, attraverso i suoi prodotti e servizi comprati e venduti così come ai propri rapporti commerciali e

non (i.e. comunità di riferimento). I rapporti commerciali comprendono quelli siti nella catena del valore dell'impresa, a monte e a valle, e non sono limitati ai rapporti contrattuali diretti.
La valutazione della rilevanza di un impatto negativo si basa sulla procedura di dovuta diligenza definita negli strumenti internazionali dei principi guida delle Nazioni Unite su imprese e diritti umani e nelle linee guida dell'OCSE destinate alle imprese multinazionali.
Per quanto riguarda gli impatti, la rilevanza è valutata in base alla gravità e alla probabilità dell'impatto. La gravità è stimata in base ai seguenti fattori:
Per completezza d'analisi è stato associato un valore di probabilità non solo agli impatti potenziali, ma anche agli impatti attuali a cui è stato associato un valore massimo di probabilità trattandosi di impatti effetti.
Ad ogni attributo/fattore è stato quindi associato un punteggio da 1 (assente/trascurabile) a 5 (molto alto/probabile), come evidenziato nella tabella sottostante, per quantificare le valutazioni qualitative di tutti i fattori associati ad ogni singolo impatto.
| Punteggio | 1 | 2 | 3 | 4 | 5 |
|---|---|---|---|---|---|
| Entità | Assente- trascurabile |
Bassa | Media | Alta | Molto Alta |
| Portata | scarsa - trascurabile |
Bassa | Media | Alta | Molto Alta |
| Irrimedia bilità | trascurabile | Bassa | Media | Alta | Molto Alta |
| Probabilità | evento molto remoto |
remoto | possibile | probabile | altamamente probabile |
Figura 1. Tabella punteggi. Sono state utilizzate anche valutazioni intermedie (i.e 2.5) per rappresentare una situazione intermedia tra un punteggio e l'altro.
Tale assegnazione ha permesso di associare un valore quantitativo ad ogni singolo impatto ("Valore Impatto"), pari al prodotto tra punteggio Probabilità e punteggio della Gravità, quest'ultimo ottenuto come media dei punteggi assegnati a entità, portata (e irrimediabilità nel caso di impatti negativi).
In tal modo è stato definito un punteggio per ogni ESRS tematico, prendendo il valore massimo dei punteggi associati ai singoli impatti compresi nel topic stesso.
Infine, ottenuto un range di punteggi incluso nell'intervallo 5-20, la determinazione di una soglia minima per il punteggio dei topic (pari alla media dei punteggi totali) ha permesso di selezionare solo i topic considerati effettivamente materiali. La determinazione della soglia di materialità è stata fatta in modo tale da includere tutti quei topic che esprimono un punteggio quantitativo significativo e superiore rispetto alla media delle valutazioni, rispecchiando cioè la combinazione quantitativa di valori d'impatto considerati materiali da un punto di vista qualitativo.

La valutazione della rilevanza finanziaria corrisponde all'individuazione di informazioni considerate rilevanti per i principali fruitori delle relazioni finanziarie di carattere generale nell'adozione di decisioni relative alla fornitura di risorse all'organizzazione in questione. In particolare, un'informazione è considerata rilevante per i fruitori principali delle relazioni finanziarie di carattere generale se è ragionevole presumere che l'omissione, l'errata indicazione o l'occultamento di detta informazione potrebbe influenzare le decisioni che tali fruitori adottano sulla base della dichiarazione sulla sostenibilità dell'impresa.
Una questione di sostenibilità è rilevante da un punto di vista finanziario se comporta, o si può ragionevolmente ritenere che comporti, effetti finanziari materiali sull'impresa. Ciò si verifica quando un tema di sostenibilità genera rischi, siano essi operativi ovvero reputazionali, od opportunità che hanno, o di cui si può ragionevolmente prevedere che abbiano un'influenza rilevante sullo sviluppo dell'impresa, sulla sua situazione patrimoniale-finanziaria, risultato economico, sui flussi finanziari, sull'accesso ai finanziamenti o sul costo del capitale a breve, medio o lungo termine. I rischi e le opportunità possono derivare da eventi passati o futuri. La rilevanza finanziaria di un tema di sostenibilità non si limita agli aspetti soggetti al controllo dell'impresa, ma comprende anche informazioni su rischi e opportunità rilevanti attribuibili ai rapporti commerciali che non rientrano nell'ambito di consolidamento utilizzato nella redazione del bilancio. Come per l'analisi degli impatti, si considerano infatti rischi e opportunità relativi sia ad azioni proprie sia lungo la sua catena del valore.
La rilevanza dei rischi e delle opportunità è valutata combinando l'entità potenziale, "magnitudo", dei possibili effetti finanziari e la probabilità che si verifichino. Anche in questo caso, per ogni rischio e opportunità, è stato assegnato un valore da 1 (assente/trascurabile) a 5 (molto alto/probabile) ad entrambi i fattori (magnitudo e probabilità), come evidenziato nella tabella seguente:
| Punteggio | 1 | 2 | 3 | 4 | 5 |
|---|---|---|---|---|---|
| Magnitudo | Assente- trascurabile |
Bassa | Media | Alta | Molto Alta |
| Probabilità | evento molto remoto |
remoto | possibile | probabile | altamamente probabile |
Figura 2. Tabella punteggi. Sono state utilizzate anche valutazioni intermedie (i.e 2.5) per rappresentare una situazione intermedia tra un punteggio e l'altro.
Questo ha permesso di calcolare un valore di materialità finanziaria pari al prodotto dei valori di magnitudo e probabilità, per ogni rischio e opportunità identificato nell'analisi. In maniera analoga a quanto fatto per la rilevanza degli impatti, è stato assegnato un punteggio ad ogni ESRS tematico, pari al valore massimo tra i punteggi di materialità finanziaria associati ai singoli rischi e opportunità compresi nel topic tematico stesso. Infine, la determinazione di una soglia minima per il punteggio dei topic, pari a 9, dato un range di punteggi incluso nell'intervallo 1-14, ha permesso di selezionare gli ESRS tematici considerati effettivamente materiali. La determinazione della soglia di materialità è stata fatta in modo tale da includere tutti quei topic che esprimevano un punteggio quantitativo superiore alla media delle valutazioni effettuate e che rispecchiassero cioè la combinazione quantitativa di valori di materialità finanziaria associata ai rischi e opportunità identificati e considerati materiali da un punto di vista qualitativo.

Per le emissioni scope 1 i flussi energetici considerati sono:
I fattori di emissione per i combustibili in scope 1, in continuità con gli anni precedenti, sono stati elaborati sulla base di National Inventory Report (Italy) 2024, CRT 2024 e ISPRA 2024: Fattori di emissione della combustione.
Ispra 2024: National Inventory Report 2024; https://www.isprambiente.gov.it/en/publications/reports/italian-greenhousegas-inventory-1990-2022-national-inventory-report-2024
Italy 2024: Italy 2024 Common Reporting Tables; https://unfccc.int/documents/643764
ISPRA, 2024: Fattori di emissione dalla combustione; https://emissioni.sina.isprambiente.it/wpcontent/uploads/2024/07/EF-combustion-2022.xlsx
Il valore energetico (GJ/Smc o GJ/l o GJ/kg) non è in genere riportato direttamente dalla principale fonte utilizzata per i fattori di emissioni climalteranti, ed è quindi stato calcolato il valore energetico implicito a partire dai dati in tCO2/TJ e dai dati in tCO2/t o 1000 Smc.
Qualora i dati raccolti – come benzina e gasolio (autotrazione o riscaldamento) – fossero espressi in litri, è stato applicato un fattore di conversione sulla base del peso specifico dei liquidi. Tali dati sono stati tratti dall'aggiornamento delle tabelle FIRE (Federazione italiana per l'uso razionale dell'energia).
Il dettaglio del calcolo è riportato nell'annesso alla nota metodologica.
I fattori GWP utilizzati per il calcolo CO2e laddove la fonte riportava solo i valori di CO2, CH4 e N20, sono quelli Sixth assessment IPCC: 1 per CO2, 27 per CH4, 273 per N20. In particolare, in conformità alle istruzioni di IPCC, il valore per il metano è quello "non fossil" a cui fare riferimento per tutte le emissioni di combustione.
| kgCO2/GJ | kgCH4/GJ | kgN2O/GJ | kgCO2e/GJ | Fonte | |||
|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Gas naturale | 58,918 | 0,001 | 0,0003 | 59,027 | Ispra (foglio industry) | ||
| Gasolio risc | 73,927 | 0,012 | 0,002 | 74,797 | Ispra (foglio non industrial) | ||
| Benzina | 73,081 | 0,093 | 0,002 | 76,220 | Ispra (foglio non industrial) | ||
| Diesel | 73,512 | 0,0006 | 0,003 | 74,319 | ITA-CRT 2024, Table1.A(a)s3 | ||
| GPL | 65,980 | 0,0089 | 0,001 | 66,411 | ITA-CRT 2024, Table1.A(a)s3 | ||
| Carbone di | 112 | ETS Report KME Mansfeld e CE, | |||||
| legno (bio) | Linee guida MRR v.3 (3,3 tCO2e/t) |
| INDUSTRIAL | NON INDUSTRIAL |
TOTALE | ||
|---|---|---|---|---|
| Emissioni lorde di gas serra Scope 1 | tCO2e | 53.163 | 88 | 53.251 |
| Di cui emissioni di gas serra Scope 1 derivanti da sistemi regolamentati di scambio di quote di emissione |
tCO2e | 36.452 | - | 36.452 |
| % delle emissioni di gas serra Scope 1 derivanti da sistemi di scambio di quote di emissione regolamentati |
% | 68,57% | 0,00% | 68,45% |
| - | - | |||
| Emissioni biogeniche di CO2 derivanti dalla combustione di biomassa |
tCO2e | 340 | - | 340 |

Per le emissioni scope 2 i flussi energetici considerati sono:
Le emissioni sono considerate secondo i due approcci, market based e location based. I mix energetici impiegati per i dati ESRS 1 sono basati sull'approccio market based.
Per tutti i fornitori, salvo i casi successivamente indicati, si applicano contratti di "residual mix". I valori di composizione del mix energetico e di emissione CO2 eq sono derivati da AIB, 2024: European Residual mix 2023 (table 2 Residual mix), https://www.aib-net.org/facts/european-residual-mix
Per Cina e Hong Kong i dati (mix ed emissioni 2023) sono derivati dal database Ember. https://emberenergy.org/data/electricity-data-explorer/
Contratto Fornitori con "Residual Mix": mix energetico ed emissione CO2e
| % fossile | % nucleare | % rinnovabile | CO2eq (g/kWh) | |
|---|---|---|---|---|
| Italy | 88,32% | 4,40% | 7,28% | 500,57 |
| Germany | 96,79% | 3,21% | 0,00% | 719,90 |
| France | 8,81% | 86,53% | 4,66% | 40,74 |
| Spain | 59,09% | 37,51% | 3,40% | 282,45 |
| UK | 68,18% | 18,57% | 13,25% | 388,40 |
| Slovakia | 48,60% | 46,70% | 4,69% | 357,56 |
| Netherlands | 61,53% | 0,30% | 38,17% | 379,89 |
| China | 64,80% | 4,60% | 30,60% | 583,6 |
| Hong Kong | 99,1% | 0 | 0,95% | 682 |
Contratto fornitori con mix energetico ed emissioni diverse dal Residual Mix
| % fossile | % nucleare | % rinnovabile | CO2eq (g/kWh) |
||
|---|---|---|---|---|---|
| KME Italy + SCT | GO(per quota parte | ||||
| consumi) | 100 | 0 | |||
| SC UK | Total Energies Zero Carbon | ||||
| Energy for Business | 10 | 90 | 0 | ||
| SC Spain | L'electra | 100 | 0 | ||
| KME Mansfeld | Enercity – Verbleibender | ||||
| ET MIX 2023 | 47,7 | 1,6 | 50,7 | 392 | |
| KMCB | Enercity – Verbleibender | ||||
| ET MIX 2023 | 47,7 | 1,6 | 50,7 | 392 | |
| Germany | Enercity – Verbleibender | ||||
| ET MIX 2023 | 47,7 | 1,6 | 50,7 | 392 | |
| Stolberg | Enercity – Enercity Mix | ||||
| 2023 | 41 | 1,4 | 57,6 | 334 |
Per il calcolo "location-based" sono stati utilizzati i dati del mix di produzione fornito da AIB per l'Europa e da Ember per i paesi extraeuropei.
Dati da: AIB European Residual Mixes 2023 (table 5: Production mix): Dati da Ember https://emberenergy.org/data/electricity-data-explorer/ per China e Hong Kong (dati al 2023)

| Mix energetico ed emissioni di CO2-e per approccio Location Based | ||||
|---|---|---|---|---|
| % fossile | % nucleare | % rinnovabile | CO2 (g/kWh) | |
| Italy | 56,14% | 0,00% | 43,86% | 273,63 |
| Germany | 45,05% | 1,49% | 53,45% | 335,09 |
| France | 6,66% | 65,45% | 27,89% | 30,80 |
| Spain | 28,20% | 20,95% | 50,85% | 121,84 |
| UK | 38,58% | 13,55% | 47,87% | 193,39 |
| Slovakia | 15,03% | 61,98% | 22,99% | 123,04 |
| Netherlands | 48,84% | 3,16% | 48,00% | 241,57 |
| China | 64,80% | 4,60% | 30,60% | 583,6 |
| Hong Kong | 99,1% | 0 | 0,95% | 682 |
| Emissioni di gas serra Scope 2 | U. m. | NON INDUSTRIAL | TOTALE | |
|---|---|---|---|---|
| Emissioni lorde GHG Scope 2 (Location based) |
tCO2e | 73.132 | 125 | 73.257 |
| Emissioni lorde di GHG Scope 2 (Market-based) |
tCO2e | 90.990 | 224 | 91.213 |
Ai fini dell'analisi scope 3 è stata effettuata una analisi di significatività (allegata) delle varie categorie di scope 3, considerando 4 variabili:
A ciascuna variabile è stato attribuito un punteggio da 1 a 5, dove i punteggi 1-2 sono ritenuti bassi, 2,5-3,5 sono considerati medi, 4-5 sono considerati alti.
Sono state considerate significative le categorie di impatto che riportavano un valore medio pari o superiore a 2,5. Si è inoltre considerata – in particolare per le categorie caratterizzate da un maggior grado di incertezza nella stima - una soglia di rilevanza degli impatti pari allo 0,5% delle emissioni scope 3.
Sono state considerate significative le seguenti categorie di impatto: Categoria 1 Beni e servizi acquistati; Categoria 3 Attività connesse ai combustibili e all'energia (non incluse nello Scope 1 o Scope 2); Categoria 4 Trasporto e distribuzione a monte; Categoria 5 Rifiuti derivanti dalle operazioni aziendali; Categoria 7 Trasferimenti casa-lavoro dei dipendenti; Categoria 9 Trasporto e distribuzione a valle.
La categoria 5 (rifiuti), pur con impatti modesti, è stata comunque inserita perché associata a specifici obiettivi (% di recupero e riciclo dei rifiuti) e perché rilevante per gli stakeholders. La categoria 7 (trasferimenti casa-lavoro) è stata inserita perché comunque superiore alla soglia di significatività (0,51 % sulle emissioni scope 3), rilevante per gli stakeholders e per il management e possibile oggetto di appropriate misure di riduzione.
Altre categorie di impatto sono state escluse perché non applicabili alla produzione della società (Categoria 8 Beni concessi in leasing a monte; Categoria 13 Beni concessi in leasing a valle; Categoria 14 Franchising)
Sono state inoltre escluse tre categorie perché non significative e rilevanti (utilizzando una soglia di 0,5% dello scope 3): Categoria 2 Beni capitali, Categoria 6 Viaggi di lavoro, Categoria 12 Fine vita dei prodotti venduti, Categoria 10 Lavorazione dei prodotti venduti; Categoria 11 Uso dei prodotti venduti, Categoria 15 Investimenti.
Per quanto attiene ai beni capitali (categoria 2), questa esclusione potrebbe essere riconsiderata nei prossimi anni in presenza di investimenti in macchinari e immobili più significativi. In assenza di tali investimenti i consumi di beni capitali (tipicamente arredi, elettronica etc.) sono non significativi (<0,1% delle emissioni scope 3). Per quanto attiene ai viaggi di lavoro (categoria 6) è stata effettuata una stima degli spostamenti. La stima degli spostamenti di lavoro ammonta a circa 1.923.374 pax-km in aereo, 594.084 pax-km in auto, 159.500 pax-km in treno.
Per la stima delle emissioni si considerano i fattori di emissioni Defra per viaggi in aereo in business class per voli shorthaul (meno di 1.400 km) e voli long-haul (gli altri), i fattori di emissioni ricalcolati per il parco auto nazionale (come in Cat 7) per i viaggi su strada e i fattori di emissione Defra per viaggi in treno nazionali.

Complessivamente le emissioni stimate ammontano a 661 t/a, equivalenti allo 0,1% del totale emissioni Scope 1, Scope 2 market based, Scope 3.
| Tipo trasporto | t CO2e |
|---|---|
| Viaggi aereo short haul | 498 |
| Viaggi aereo lonh haul | 62 |
| Viaggi strada | 95 |
| Viaggi treno | 6 |
| Totale | 661 |
Si tratta quindi impatti non significativi. Questa esclusione potrebbe essere comunque riconsiderata nei prossimi anni, in presenza di una appropriata contabilizzazione dei viaggi di lavoro.
Per quanto attiene alla categoria 11 si ricorda che KME produce intermedi di rame e leghe di rame che vengono lavorate da altre industrie e possono esservi anche due o tre passaggi intermedi prima della fabbricazione del prodotto finito. Di conseguenza:
Per quanto attiene alla categoria 12, il fine vita dei prodotti venduti, è possibile stimare, sia pure con grande incertezza, lo smaltimento finale dei prodotti finiti derivanti dagli intermedi di KME. Gli impatti stimati appaiono comunque non significativi.
I prodotti intermedi KME venduti a terze parti (esclusi quindi gli scambi intercompany) sono pari a 162.265 t/a. Questo è il quantitativo suscettibile di trasformazione in prodotto finito su cui si calcola il potenziale impatto di fine vita.
Per le modalità di smaltimento si assume la stima elaborata da JRC (Passarini F. et al 2018: Material Flow Analysis of Aluminium, Copper, and Iron in the EU-28; JRC Technical Report in https://publications.jrc.ec.europa.eu/repository/handle/JRC111643 ). Secondo JRC sul totale dei rottami di rame generati a fine vita dei prodotti circa il 61% è destinato a riciclo. Per la restante quota dei rifiuti non è definibile la tipologia di smaltimento e si può pertanto assumere che lo smaltimento avvenga secondo la media UE del totale dei rifiuti, al netto della quota a riciclo, pertanto con il 52% a discarica (incluso backfilling) e per il 48% a combustione (incenerimento e recupero energetico).2
Sulla base dei fattori di emissione Defra (con riferimento allo waste disposal dei metalli), il totale delle emissioni è pari a 1.121 t (equivalenti allo 0,2% del totale emissioni Scope 1, Scope 2 market based, Scope 3).
| %smaltimento | t/a smaltite | EF kg/t CO2e | t CO2e | |
|---|---|---|---|---|
| Riciclo | 61,0% | 98.982 | 6,41 | 634 |
| Combustione | 18,7% | 30.344 | 6,41 | 195 |
| Discarica | 20,3% | 32.940 | 8,88 | 293 |
| Totale | 1.121 |
2 Al 2020, ultimo dato disponibile a livello UE, sul totale dei rifiuti mostra che il 19% dei rifiuti è smaltito a discarica, il 20% è smaltito per incenerimento o recupero di energia, il 58% è smaltito a riciclo, il 3% a backfilling (utilizzo per riempimenti ambientali). Al netto della quota a riciclo, i rifiuti sono smaltiti per il 52% a discarica o backfilling e per il 48% a incenerimento e recupero energetico (fonte Eurostat, database, indicatore env_wasoper in https://ec.europa.eu/eurostat/databrowser/view/env\_wasoper/default/table?lang=en&category=env.env\_was.env\_wasgt)

| Emissioni lorde di GHG Scope 3 | tCO2e | 324.567 |
|---|---|---|
| Categoria 1 Beni e servizi acquistati | tCO2e | 271.896 |
| Categoria 2 Beni capitali | tCO2e | Non significativa |
| Categoria 3 Attività connesse ai combustibili e all'energia (non incluse nello Scope 1 o Scope 2) |
tCO2e | 30.971 |
| Categoria 4 Trasporto e distribuzione a monte | tCO2e | 7.590 |
| Categoria 5 Rifiuti derivanti dalle operazioni aziendali | tCO2e | 128 |
| Categoria 6 Viaggi di lavoro | tCO2e | Non significativa |
| Categoria 7 Trasferimenti casa-lavoro dei dipendenti | tCO2e | 1.651 |
| Categoria 8 Beni concessi in leasing a monte | tCO2e | Non applicabile |
| Categoria 9 Trasporto e distribuzione a valle | tCO2e | 12.332 |
| Categoria 10 Lavorazione dei prodotti venduti | tCO2e | Non significativa |
| Categoria 11 Uso dei prodotti venduti | tCO2e | Non significativa |
| Categoria 12 Fine vita dei prodotti venduti | tCO2e | Non significativa |
| Categoria 13 Beni concessi in leasing a valle | tCO2e | Non applicabile |
| Categoria 14 Franchising | tCO2e | Non applicabile |
| Categoria 15 Investimenti | tCO2e | Non significativa |
Per la categoria 1, i dati sono derivati dalla tabella Resources used (ES 5.4).
Le attività considerate sono la produzione metallurgica, l'acquisto di acqua dalla rete acquedottistica, la produzione di profumeria.
È importante richiamare qui che i metalli primari (si utilizza questo termine anche se tali metalli, in primo luogo "catodo di rame", hanno un contenuto di rame secondario, da riciclo) considerati ai fini dello scope 3 non includono i metalli processati (e considerati nei dati sulle risorse usate) nell'ambito di "tolling manufacture", cioè di operazioni di lavorazione conto terzi. In queste operazioni un soggetto terzo fornisce i materiali e gestisce il prodotto lavorato che ne deriva. Si tratta quindi di attività per le quali KME non ha il controllo operativo e, coerentemente con le procedure del GHG Protocol e le linee guida per altri settori analoghi, KME considera consumi, emissioni e rifiuti generati per queste lavorazioni, ma non considera i metalli forniti per la lavorazione nel calcolo delle emissioni di scope 3.
Vi è pertanto una differenza significativa tra i metalli primari "processati/ e i metalli acquistati considerati per lo scope 3, come mostrato in tabella. Il totale dei metalli (esclusi rottami e semifiniti) processati è pari a 110.438 t, mentre il totale dei metalli acquistati (escluso quindi il "tolling") è pari a 59.405 t. Analogamente, i rottami acquistati sono pari a 58.103 t (al netto di tolling) a fronte di 87.534 t usate nei processi.
| Totale metalli primari |
Rame | Zinco | Pro-Lega | Altri | ||
|---|---|---|---|---|---|---|
| Totale | Met processati | 110.438 | 99.417 | 8.328 | 1.623 | 1.070 |
Totale Met acquistati 59.405 51.767 7.004 0 634
| Tabella di confronto tra metalli processati (come resources used in ES 5.4) e metalli acquistati (al netto del tolling) | |||||
|---|---|---|---|---|---|
| ------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------- | -- | -- | -- | -- | -- |
Nella seguente tabella sono riportati i totali dei materiali di produzione metallurgica considerati per lo scope 3 evidenziando fattori di emissione specifici e fonte.
Per i materiali di imballaggio si sono impiegati i fattori di emissione forniti da Defra, 2024.
Per i rottami (rifiuti risultanti da un precedente utilizzo, di qualità elevata e classificati generalmente come "end of waste"), in conformità al GHG Protocol si applica il "cut-off approach", secondo cui le emissioni di un materiale riciclato non

comprendono quelle della produzione originale (in carico al primo utilizzatore del prodotto poi divenuto rottame), ma solo quelle associate alle attività di riciclo e trasporto. Per le caratteristiche dei rottami metallici impiegati non vi sono attività di selezione e trattamento a monte del conferimento allo stabilimento KME e pertanto l'impatto considerato è solo quello di trasporto (incluso in cat. 4), pari a 1.269 t CO2e, equivalente a 21,8 kg CO2e/t rottame.
| wood packaging 4526 1.220 270 Defra 2024 wood packaging Eco-Pallet, REUSED 207 8 39 Defra 2024 Eco-Pallet reused wood pack. Paper, cardboard, 633 756 1.194 Defra 2024 Paper, cardboard, VIRGIN VIRGIN Paper, cardboard, 80 87 1.092 Defra 2024 Paper, cardboard, RECYCLED RECYCLED Iron straping 97 278 2.855 Defra 2024 as steel cans plastic foils 135 392 2.910 Defra 2024 as "average plastic film" plastic straping 115 296 2.569 Defra 2024 plastic straping [as PP] other packaging 22 71 3.165 Defra 2024 as "average plastics" insulation and firebrick 817 714 873 BAFA 2024 [as firebricks] material into products 675 1.980 2.936 Defra 2024 as PVC (PVC,PE,) Liq. Nitrogen 99.996% 12.283 2.457 200 BAFA 2024 Nitrogen liquid Oxygen, liquid 3.257 1.628 500 BAFA 2024 O2 Oil and Grease (Virgin) 402 619 1.540 BAFA 2024 Olio lubrificante Hydrogen 99.95% 38 97 2.530 BAFA 2024 Hydrogen abrasiv garnet 170 119 700 BAFA 2024 Minerali generico Rocksalt 73 20 270 BAFA 2024 Rocksalt (come NaCl) Nutriox 45% 38 76 2.000 BAFA 2024 Composti inorganici e prodotti chimici di base (generico) white lime hydrate 36 72 2.000 BAFA 2024 Composti inorganici e prodotti chimici di base (generico) Liq. Argon 25 32 1.250 BAFA 2024 Argon Propane 11 4 353 Defra 2024 WTT Propane other Chemicals non 1.424 2.849 2.000 BAFA 2024 Composti inorganici e prodotti renewable and not chimici di base (generico) recycled Other 177 354 2.000 BAFA 2024 Composti inorganici e prodotti chimici di base (generico) Rame altri 29.193 115.751 3.965 ICA (2023) Copper environmental profile Global (reference year 2019) Rame Fornitore 1 11.236 33.271 2.961 Dati certificati dal fornitore Rame Fornitore 2 11.314 16.518 1.460 Dati certificati dal fornitore Rame Fornitore 3 24 18 739 Dati certificati dal fornitore Zinco 7.004 18.841 2.690 BAFA 2024 Nickel 474 8.316 17.530 BAFA 2024 Stagno 92 957 10.380 BAFA 2024 Alluminio 50 492 9.890 BAFA 2024 Argento 0,430 86 200.000 Aurubis (2024) Environmental Profile of Aurubis Silver and Aurubis Gold Silicio 3 248 98.900 BAFA 2024 |
Produzione metallurgica | T | tCO2e | kgCO2e/t | Fonte | calcolato come | |
|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Piombo | 15 | 20 | 1.350 | BAFA 2024 | |||
| Semifinito rame (come ICA (2023) Copper environmental profile Global |
|||||||
| catodo) 15.868 62.915 3.965 (reference year 2019) |
|||||||
| Rottami metallici Trasporto considerato in cat 4. Totale pari a 1.269 |
|||||||
| (acquistati, netto tolling) 58.104 0 0 t CO2e, equivalente a 21,8 kg CO2e/t rottame) Totale Materiali 155.918 270.915 |
Scope 3 Cat. 1: Materiali acquistati – Produzione metallurgica
DEFRA 2024: UK Government GHG Conversion Factors for Company Reporting
https://assets.publishing.service.gov.uk/media/6722567487df31a87d8c497e/ghg-conversion-factors-2024 full_set__for_advanced_users__v1_1.xlsx

https://www.bafa.de/SharedDocs/Downloads/DE/Energie/eew_infoblatt_co2_faktoren_2024.pdf?__blob=publicationFile &v=4
Il calcolo scope 3 beni e servizi acquistati include le emissioni associate alla produzione dell'acqua prelevata dalla rete acquedotti, usata in tutti i siti KME. I prelievi dalla rete acquedottistica costituiscono solo una parte dell'insieme di acqua usata, caratterizzata da un elevato tasso di riuso.
| ACQUA | Mc | tCO2eq | kgCO2e/mc | Fonte |
|---|---|---|---|---|
| Water supply from public or private | 343.509 | 53 | 0,15311 | defra 2024 - |
| organization (e.g. Municipality) | water supply |
Nel settore della profumeria Culti acquista essenze e imballaggi.
Per le essenze si è assunto come rappresentativo l'estratto di rosa formulato come rose oil.
| PROFUMERIA | T | tCO2e | kg CO2e /t | Fonte | calcolato come |
|---|---|---|---|---|---|
| wood packaging (not for | 7,20 | 1,94 | 269,50 | Defra 2024 | wood packaging |
| transport) | |||||
| Paper, cardboard, | 33,03 | 39,44 | 1193,97 | Defra 2024 | Paper, cardboard, |
| VIRGIN | VIRGIN | ||||
| Aluminium packaging | 0,86 | 7,87 | 9106,92 | Defra 2024 | as aluminium cans |
| Plastic packaging | 12,31 | 31,62 | 2568,59 | Defra 2024 | as PP |
| Glass packaging | 129,50 | 181,66 | 1402,77 | Defra 2024 | Glass |
| Essences | 19,72 | 3,94 | 200,00 | Hamador, | rose oil |
| Pelatan (2019 | |||||
| Totale | 266,47 |
Hamador, Pelatan (2019): Assessing the Sustainability of Natural Ingredients with LCA; in Perfurmer & Flavorist, vol 44 n4, 2019 https://www.perfumerflavorist.com/fragrance/ingredients/article/21856943/assessing-the-sustainability-ofnatural-ingredients-with-lca
| tCO2e | |
|---|---|
| Produzione Metallurgica | |
| Packaging | 3.107 |
| materiali di processo | 11.036 |
| Metalli | 257.433 |
| Profumeria | |
| Packaging | 263 |
| Essenze | 4 |
| Acqua | |
| acqua da rete pubblica | 53 |
| Totale | 271.896 |
Le attività ricomprendo le emissioni WTT (Well to Tank, cioè upstream della combustione nel processo di produzione) dei combustibili usati e le emissioni WTT riconducibili a perdite di distribuzione e upstream delle fonti energetiche usate nella produzione acquistata di energia elettrica.
Le emissioni per i consumi combustibili scope 1 sono tratte da WTT Fuels di Defra 2024; le emissioni connesse a perdite da distribuzione e WTT elettricità sono tratte da Carbon Footprint Ltd's Greenhouse Gas Emissions Factors for International Grid Electricity (calculated from fuel mix)

| Fattori di emissioni WTT (scope 3) per i combustibili usati |
|---|
| ------------------------------------------------------------- |
| Fonte | U.m. | Fattore emissione | Conversione a GJ | Kg CO2eq/GJ |
|---|---|---|---|---|
| Natural Gas | kg CO2e/Smc | 0,337 | 0,0343 | 9,8285114 |
| Extra light oil (as diesel) |
kg CO2e/l | 0,611 | 0,0360 | 16,9683195 |
| Gasoline | kg CO2e/l | 0,581 | 0,0319 | 18,2039215 |
| Diesel | kg CO2e/l | 0,611 | 0,0360 | 16,9750514 |
| GPL (Propane) | kg CO2e/kg | 0,349 | 0,0459 | 7,6104496 |
Fattore emissione originario da Defra 2024. Conversione in GJ sulla base dei contenuti energetici
| Country | Factor Year | Fuel Mix Data Year |
Estimated T&D Factor (kg CO2e/kWh) |
Estimated WTT Factor (kg CO2e/kWh) |
Estimated WTT of T&D Factor (kg CO2e/kWh) |
|---|---|---|---|---|---|
| China | 2024 | 2022 | 0,046360 | 0,119414 | 0,008378 |
| France | 2024 | 2022 | 0,006136 | 0,014944 | 0,001300 |
| Germany | 2024 | 2022 | 0,017748 | 0,076499 | 0,003573 |
| Hong Kong | 2024 | 2022 | 0,091469 | 0,119401 | 0,015761 |
| Italy | 2024 | 2022 | 0,022247 | 0,061051 | 0,004321 |
| Netherlands | 2024 | 2022 | 0,013028 | 0,061947 | 0,002612 |
| Slovakia | 2024 | 2022 | 0,008854 | 0,036758 | 0,001956 |
| Spain | 2024 | 2022 | 0,019353 | 0,034295 | 0,003665 |
| United Kingdom | 2024 | 2022 | 0,018332 | 0,047374 | 0,004187 |
Carbon Footprint Ltd's Greenhouse Gas Emissions Factors for International Grid Electricity (calculated from fuel mix)
| Calcolo Emissioni attività connesse ai combustibili e all'energia | |||||
|---|---|---|---|---|---|
| Quantità | T CO2e | EF kg CO2e |
Fonte | ||
| Natural Gas | GJ | 842.425 | 8.280 | 9,829 | Defra 2024 |
| Extra light oil | GJ | 335 | 6 | 16,968 | Defra 2024 |
| GPL (Propane) | GJ | 1.625 | 12 | 7,610 | Defra 2024 |
| Charcoal | t | 103 | 12 | 120,000 | BAFA 2024 |
| Gasoline | GJ | 1.493 | 27 | 18,204 | Defra 2024 |
| Diesel | GJ | 23.093 | 392 | 16,975 | Defra 2024 |
| Elettricità France | kWh | 6.249.157 | 140 | 0,022 | Carbon Footprint 2024 |
| Elettricità Germany | kWh | 139.027.439 | 13.600 | 0,098 | Carbon Footprint 2024 |
| Elettricità Hong Kong | kWh | 8.489 | 2 | 0,227 | Carbon Footprint 2024 |
| Elettricità Italy | kWh | 69.030.844 | 6.048 | 0,088 | Carbon Footprint 2024 |
| Elettricità Netherlands | kWh | 31.405.822 | 2.437 | 0,078 | Carbon Footprint 2024 |
| Elettricità Slovakia | kWh | 61.979 | 3 | 0,048 | Carbon Footprint 2024 |
| Elettricità Spain | kWh | 77.629 | 4 | 0,057 | Carbon Footprint 2024 |
| Elettricità UK | kWh | 116.799 | 8 | 0,070 | Carbon Footprint 2024 |
| TOTALE | 30.971 |
Nota. Il fattore di emissione è espresso in kgCO2e/GJ o kgCO2e/t o kgCO2e/kWh in funzione dell'unità di misura della quantità
Le forniture di metalli fanno riferimento agli acquisti (escluso tolling) di metalli e di rottami. Le attività di trasporto (sia a monte che a valle) non sono eseguite da KME, ma da società terze di trasporto, per cui le informazioni possedute da KME non sono di dettaglio. Le origini-destinazione dei trasporti a monte, qualora non sia conosciuto il sito di origine del materiale o rottame (essenzialmente per metalli da alcuni paesi extraeuropei), sono state stimate assumendo la partenza dal principale sito produttivo della società fornitrice nel paese di origine.
Per i metalli sono state tracciate le origini-destinazioni del 93% delle forniture (in peso). Il valore ottenuto è stato estrapolato alla totalità delle forniture di metalli (rame, zinco ed altri).

Per i rottami sono state tracciate le origini-destinazioni del 74% (in peso) degli acquisti di rottami. I valori ottenuti sono stati estrapolati al totale delle quantità acquistate.
| t | tCO2e | t-km | |
|---|---|---|---|
| METALLI PRIMARI | 59.405 | 6.321 | 235.147.381 |
| ROTTAMI | 58.104 | 1.269 | 16.542.489 |
Il calcolo delle modalità di trasporto, delle percorrenze (km) e delle associate emissioni (tCO2e) è stato effettuato utilizzando il software EcotransIT.world.
EcoTransIT è stato sviluppato nel 2000 da un consorzio di aziende di trasporto e istituti di ricerca europei. Attualmente è gestito da EcoTransIT World Initiative (EWI), un'organizzazione supportata da diverse compagnie di trasporto e logistica. La versione attuale è mantenuta da IFEU (Institut für Energie- und Umweltforschung Heidelberg). Nel corso degli anni, EcoTransIT è stato aggiornato per adattarsi alle nuove tecnologie e metodologie di calcolo delle emissioni, seguendo standard internazionali come il GHG Protocol e la norma EN 16258.
Il calcolo delle distanze considera – laddove necessario, ad esempio qualora vi sia trasporto via nave – anche le rotture di carico (trasporto su strada) e calcola in altri casi il trasporto su traghetti.
Distanze, struttura del parco veicolare (auto, navi etc.) e fattori di carico sono aggiornati annualmente e considerano valori medi per ciascun paese. La metodologia è disponibile https://www.ecotransit.org/wpcontent/uploads/20240308\_Methodology\_Report\_Update\_2024.pdf
Per i rifiuti derivanti da operazioni aziendali il calcolo delle emissioni è effettuato con i fattori Defra 2024. Per le operazioni classificate come "other recovery operations" si è utilizzato lo stesso fattore del riciclo, distinguendo tra operazioni per rifiuti di costruzione e non.
Nel totale rifiuti si è incluso anche il trattamento delle acque di scarico convogliate.
| Recovery | t | tCO2eq | kgCO2e/t | Fonte |
|---|---|---|---|---|
| Hazardous waste | ||||
| Preparation for reuse | 793 | 0 | 0,00 | Defra 2024 - reuse |
| Recycling and other recovery | Defra 2024 - recycling open loop per | |||
| operations (not construction waste) | 1.297 | 8 | 6,41 | metals, plastics, residual waste |
| Recycling and other recovery | Defra 2024 - "average construction waste | |||
| operations (construction waste) | 1.809 | 2 | 0,98 | - recycling open loop" |
| Non hazardous waste | 0 | |||
| Preparation for reuse | 1.410 | 0 | 0,00 | Defra 2024 - reuse |
| Recycling and other recovery | Defra 2024 - recycling open loop per | |||
| operations (not construction waste) | 3.206 | 21 | 6,41 | metals, plastics, residual waste |
| Recycling and other recovery | Defra 2024 - "average construction waste | |||
| operations (construction waste) | 3.477 | 3 | 0,98 | - recycling open loop" |
| Disposal | ||||
| Hazardous waste | ||||
| Incineration (with energy recovery) | 50 | 0 | 6,41 | Defra 2024 - generico per incineration |
| Incineration (without energy | ||||
| recovery) | 250 | 2 | 6,41 | Defra 2024 - generico per incineration |
| Landfilling | 58 | 1 | 8,88 | Defra 2024 - generico per landfilling non biodegradabili |
| Other disposal operations and not | Defra 2024 - generico per landfilling non | |||
| classified | 2.784 | 25 | 8,88 | biodegradabili |
| Non-hazardous waste | 0 | |||
| Incineration (with energy recovery) | 477 | 3 | 6,41 | Defra 2024 - generico per incineration |
| Incineration (without energy | ||||
| recovery) | 0 | 0 | ||
| Landfilling | 90 | 45 | 497,00 | Defra 2024 - landfilling residual waste |
| (include biodegradabili) | ||||
| Other disposal operations and not | Defra 2024 - generico per landfilling non | |||
| classified | 325 | 3 | 8,88 | biodegradabili |
| mc | kgCO2e/mc | |||
| Wastewater treatment | 70.223 | 13 | 0,19 | Defra 2024 - water treatment |
| Totale Rifiuti | 128 |

KME non gestisce i trasporti ai clienti, che sono effettuati da società terze. Le modalità di trasporto effettive, pertanto, non sono disponibili.
I dati sono stati calcolati sulla base dei data-base aziendali.
Sono state tracciate le movimentazioni dell'84% delle merci – inclusi scambi intercompany. Non si rilevano apprezzabili duplicazioni rispetto ai dati di categoria 4. Non sono tracciabili (cioè mancano le destinazioni), per il momento, AML, SC UK, SC SL, SC IT (tracciata per una quota minoritaria), oltre a parte delle movimentazioni di altre società.
Vi sono 3.272 origini-destinazioni. Sono state tracciate e quantificate le principali percorrenze, pari a 248 diverse originidestinazioni che rappresentano il 57% delle merci movimentate tracciabili. I restanti flussi sono stati attribuiti sulla base della media delle percorrenze nazionali tracciate o attribuite al percorso principale in termini quantitativi. I flussi non tracciabili (il 16% in peso rispetto al valore di produzione venduta) sono stati attribuiti con un valore di emissione e percorrenza corrispondente alla media dei flussi tracciati – un approccio cautelativo considerando che quota rilevante dei flussi non tracciati ha ambito locale.
| Origine | T | CO2e kg | t-km |
|---|---|---|---|
| Fornaci di Barga (KME-It) | 38.616 | 2.163.380 | 31.944.705 |
| Brescia (KME-it) | 1.519 | 37.454 | 447.847 |
| Mortara (SC-It) | 234 | 1.807 | 19.105 |
| Devecey (Rolled France) | 4.203 | 138.641 | 1.647.988 |
| Barcelona (Sc SP) | 1.635 | 49.641 | 599.037 |
| Serravalle Scriva (SCT) | 7.250 | 251.620 | 3.740.887 |
| Stolberg (KMD) | 6.851 | 320.846 | 9.868.525 |
| Zutphen (KMNL) | 16.796 | 1.679.374 | 110.219.051 |
| Osnabrueck (KME Germany) | 37.918 | 1.444.125 | 29.150.360 |
| Niederbrueck (TMX N) | 2.495 | 142.224 | 1.687.259 |
| Hettstedt (KME Mansfeld) | 48.252 | 2.671.738 | 86.647.138 |
| KMCB Hettstedt (KMCB) | 17.372 | 747.863 | 26.184.095 |
| Givet (TMX G) | 8.869 | 653.638 | 7.742.547 |
| TOTALE TRACCIATO | 192.010 | 10.302.350 | 309.898.543 |
| TOTALE ESTRAPOLATO | 229.836 | 12.331.916 | 370.948.656 |
Il calcolo delle percorrenze e delle associate emissioni è stato effettuato utilizzando il software EcotransIT.world. https://emissioncalculator.ecotransit.world/
EcoTransIT è stato sviluppato nel 2000 da un consorzio di aziende di trasporto e istituti di ricerca europei. Attualmente è gestito da EcoTransIT World Initiative (EWI), un'organizzazione supportata da diverse compagnie di trasporto e logistica. La versione attuale è mantenuta da IFEU (Institut für Energie- und Umweltforschung Heidelberg). Nel corso degli anni, EcoTransIT è stato aggiornato per adattarsi alle nuove tecnologie e metodologie di calcolo delle emissioni, seguendo standard internazionali come il GHG Protocol e la norma EN 16258.
Il calcolo delle distanze considera – laddove necessario, ad esempio qualora vi sia trasporto via nave – anche le rotture di carico (trasporto su strada) e calcola in altri casi il trasporto su traghetti.
Distanze, struttura del parco veicolare (auto, navi etc.) e fattori di carico sono aggiornati annualmente e considerano valori medi per ciascun paese. La metodologia è disponibile https://www.ecotransit.org/wpcontent/uploads/20240308\_Methodology\_Report\_Update\_2024.pdf
Dai dati raccolti presso i principali stabilimenti, risulta che parte dei dipendenti risiede nei pressi dello stabilimento e si trasferisce a piedi, in bicicletta, in motociclo o in car-sharing o utilizzando mezzi pubblici. Parte del personale amministrativo svolge anche attività in smart working. Non è quantificabile al momento questa quota di personale.
In attesa di raccogliere dati specifici, attraverso un questionario che sarà somministrato nel 2025, si effettuano alcune assunzioni cautelative per una prima stima.
La stima assume che l'80% dei dipendenti si trasferisca per una distanza media (andata + ritorno) di 20 km con mobilità privata in auto. La composizione della flotta automobilistica è pesata sulla media nazionale per tipologia di alimentazione. Le emissioni unitarie sono, derivate da Defra 2024, per la media auto di ogni categoria di alimentazione.

| Composizione flotta automobilistica | ||||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Petrol | Diesel | Electric | Plug-in | Hybrid | Gas | LPG | other /unknown | |
| Italia | 43,30% | 41% | 0,50% | 5,40% | 2,30% | 7,40% | ||
| Germany | 61,60% | 28,80% | 2,90% | 1,90% | 4,10% | 0,20% | 0,60% | |
| Francia | 40,60% | 50,70% | 2,20% | 1,50% | 4,40% | 0,70% | 0,00% | |
| Spagna | 39,40% | 54,20% | 0,60% | 0,80% | 4,70% | 0,10% | 0,40% | |
| Olanda | 76,50% | 8,40% | 4,90% | 3,00% | 6,10% | 0,10% | 1,00% | |
| UK | 57,20% | 32,90% | 2,90% | 1,50% | 5,40% | 0,00% | 0,00% | 0,10% |
| Slovacchia | 49,30% | 43,60% | 0,30% | 0,30% | 2,80% | 0,10% | 1,90% | 1,70% |
Fonte: Acea 2025: Vehicles on European Roads
https://www.acea.auto/files/ACEA_Report_-_Vehicles_on_European_roads_2025.pdf
| Petrol | Diesel | Electric | Plug-in | Hybrid | Gas | LPG | Sconosciuto | |
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Average car | 0,1645 | 0,16984 | 0 | 0,0936 | 0,12607 | 0,17514 | 0,19718 | 0,16691 |
| Fonte: Defra 2024 (dati per passenger vehicles; tipo: average |
car) Emissioni CO2e/km pesati per la composizione della flotta automobilistica
| Petrol | Diesel | Electric | Plug-in | Hybrid | Gas | LPG | Sconosciuto | Totale | |
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Italia | 0,0712 | 0,0696 | 0,0000 | 0,0000 | 0,0068 | 0,0040 | 0,0146 | 0,0000 | 0,1663 |
| Germany | 0,1013 | 0,0489 | 0,0000 | 0,0018 | 0,0052 | 0,0004 | 0,0012 | 0,0000 | 0,1587 |
| Francia | 0,0668 | 0,0861 | 0,0000 | 0,0014 | 0,0055 | 0,0012 | 0,0000 | 0,0000 | 0,1611 |
| Spagna | 0,0648 | 0,0921 | 0,0000 | 0,0007 | 0,0059 | 0,0002 | 0,0008 | 0,0000 | 0,1645 |
| Olanda | 0,1258 | 0,0143 | 0,0000 | 0,0028 | 0,0077 | 0,0002 | 0,0020 | 0,0000 | 0,1528 |
| UK | 0,0941 | 0,0559 | 0,0000 | 0,0014 | 0,0068 | 0,0000 | 0,0000 | 0,0002 | 0,1584 |
| Slovacchia | 0,0811 | 0,0741 | 0,0000 | 0,0003 | 0,0035 | 0,0002 | 0,0037 | 0,0028 | 0,1657 |
| km mediamente | ||||||
|---|---|---|---|---|---|---|
| Gg annui | percorsi annui | kg annui | ||||
| Tot dipendenti | lavorati | Km/giorno | all'80% | kgCO2/km | CO2e | |
| Italia | 942 | 200 | 20 | 3.014.400 | 0,16629 | 501.265 |
| Germany | 1.851 | 200 | 20 | 5.923.200 | 0,15873 | 940.169 |
| Francia | 150 | 200 | 20 | 480.000 | 0,16107 | 77.315 |
| Spagna | 18 | 200 | 20 | 57.600 | 0,16450 | 9.475 |
| Olanda | 210 | 200 | 20 | 672.000 | 0,15275 | 102.651 |
| UK | 21 | 200 | 20 | 67.200 | 0,15835 | 10.641 |
| Slovacchia | 17 | 200 | 20 | 54.400 | 0,16572 | 9.015 |
| 1.650.532 |
Il valore energetico (GJ/Smc o GJ/l o GJ/kg) non è in genere riportato direttamente dalla principale fonte utilizzata per i fattori di emissioni climalteranti, ed è quindi stato calcolato il valore energetico implicito a partire dai dati in tCO2/TJ e dai dati in tCO2/t o 1000 Smc.
Qualora i dati raccolti – come benzina e gasolio (autotrazione o riscaldamento) – fossero espressi in litri, è astato applicato un fattore di conversione sulla base del peso specifico dei liquidi. Tali dati sono stati tratti dall'aggiornamento delle tabelle FIRE (Federazione italiana per l'uso razionale dell'energia).
Il fattore di conversione del gas (natural gas 2021) è derivato da Ispra 2023: National Inventory Report 2023 (table A6.1). Il valore in GJ/Smc è ottenuto da 2006 (tCO2/103 std cubic meters) / 58504 (tCO2/TJ) = 0,0343 GJ/Smc. Al quarto decimale il valore è uguale anche col dato natural gas 2022 = 2020/58918 = 0,0343 GJ/Smc desumibile dalla versione 2024 del NIR.

Il fattore di conversione per la benzina è derivato da da Ispra 2023: National Inventory Report 2023 (table A6.2; stessi valori nel NIR 2024). Per la benzina (petrol, experimental averages 2017-2020) il valore in GJ/kg è dato da: 3.152 (tCO2/t) / 73.081 (tCO2/tJ) = 0,0431 GJ/kg
Il fattore di conversione per il diesel è derivato da da Ispra 2023: National Inventory Report 2023 (table A6.2; stessi valori nel NIR 2024). Per il diesel (gas oil engines, experimental averages 2017-2020) il valore di GJ/kg è dato da 3150 (tCO2/t) / 73510 (tCO2/TJ) = 0,0429 GJ/kg.
Il fattore di conversione per il gasolio per riscaldamento (extra light oil) è derivato da da Ispra 2023: National Inventory Report 2023 (table A6.2; stessi valori nel NIR 2024). Per l'extra-light oil (Gas oil heating, experimental averages 2017- 2020) il valore di GJ/kg è dato da 3169 (tCO2/t) / 73927 (tCO2/TJ) = 0,0429 GJ/kg
Il fattore di conversione per il GPL, talora chiamato (impropriamente) propano, è derivato da da Ispra 2023: National Inventory Report 2023 (table A6.2; stessi valori nel NIR 2024). Per il GPL (LPG experimental averages 2017-2020), il valore di GJ/kg è dato da 3026 (tCO2/t) / 65984 (tCO2/TJ) = 0,0459.
Il valore riportato nella "tabella parametri standard nazionali" è 45,858 GJ/t (=0,0459 GJ/kg) https://www.ets.minambiente.it/Download/225/Tabella\_coefficienti\_standard\_nazionali\_2020-2022\_v1.pdf
I dati per benzina, diesel e extra light oil sono raccolti con l'unità di misura del litro. Il fattore energetico (GJ/l) è stato derivato dalla conversione tra litri e kg.
Per benzina e diesel il fattore di conversione di massa volumica da l a kg è rispettivamente pari a 0,74 kg/l e 0,84 kg/l, come riportati nelle tabelle conversione 2023 di FIRE Italia (vedi nota 1 e nota 4 della tabella).
https://fire-italia.org/wp-content/uploads/2023/04/2023-01-Tabelle-contabilita-vuote.xlsx
Con questo aggiornamento, rispetto all'anno precedente, cambia il valore per le benzine (da 0,75 kg/l a 0,74 kg/l). Per extralight oil (definizione in uso in Germania, ma equivalente a gasolio per riscaldamento) è stato assunto lo stesso fattore di conversione del diesel (Fire Italia non distingue tra uso autotrazione e uso riscaldamento e anche in altre banche dati la massa volumica è riportata come la stessa).
Per il carbone di legna (charcoal), usato in Germania anche per produzione di energia, il contenuto energetico è ripreso dalla tabella dei "parametri standard nazionali" che riporta un valore di 0,705 tep/t, che convertito in GJ (1 tep =41,868 GJ) è =0,705*41,868 = 29,51694, abbreviato in 29,52 GJ/t. Un valore analogo (ma riportato con un solo decimale, 29,5) è a pag 25 del documento Commissione europea "Linea guida. Questioni relative alla biomassa nell'EU.ETS. Linee guida MRR n. 3".
Su questa base, si ha la conversione riportata in tabella:
| tCO2/TJ | tCO2/1000 Smc | GJ/Smc | |||
|---|---|---|---|---|---|
| gas naturale | 58918 | 2020 | 0,0343 | ||
| tCO2/TJ | tCO2/t | GJ/kg | kg/l | GJ/l | |
| diesel | 73510 | 3150 | 0,0429 | 0,84 | 0,0360 |
| benzina | 73081 | 3152 | 0,0431 | 0,74 | 0,0319 |
| Extra light oil | 73927 | 3169 | 0,0429 | 0,84 | 0,0360 |
| GPL | 65984 | 3026 | 0,0459 | ||
| GJ/t | |||||
| Charcoal | 29,52 |

I sottoscritti Diva Moriani, in qualità di Presidente, e Giuseppe Mazza, in qualità di Dirigente Preposto alla redazione dei documenti contabili societari di KME Group S.p.A., attestano, ai sensi dell'art. 154 bis, comma 5-ter, del decreto legislativo 24 febbraio 1998, n. 58, che la rendicontazione di sostenibilità inclusa nella relazione sulla gestione è stata redatta:
Milano, 14 aprile 2025
La Presidente
Il Dirigente Preposto alla redazione dei documenti contabili societari
______________________ f.to Diva Moriani
__________________________ f.to Giuseppe Mazza

Deloitte & Touche S.p.A. Via Santa Sofia, 28 20122 Milano Italia

Tel: +39 02 83322111 Fax: +39 02 83322112 www.deloitte.it
Agli Azionisti di KME Group S.p.A.
Ai sensi degli artt. 8 e 18, comma 1, del D.Lgs. 6 settembre 2024, n. 125 (di seguito anche il "Decreto"), siamo stati incaricati di effettuare l'esame limitato ("limited assurance engagement") della rendicontazione consolidata di sostenibilità del gruppo KME (di seguito anche il "Gruppo") relativa all'esercizio chiuso al 31 dicembre 2024 predisposta ai sensi dell'art. 4 del Decreto, presentata nella specifica sezione della relazione consolidata sulla gestione.
Sulla base del lavoro svolto, non sono pervenuti alla nostra attenzione elementi che ci facciano ritenere che:
Abbiamo svolto l'incarico di esame limitato in conformità al Principio di Attestazione della Rendicontazione di Sostenibilità - SSAE (Italia). Le procedure svolte in tale tipologia di incarico variano per natura e tempistica rispetto a quelle necessarie per lo svolgimento di un incarico finalizzato ad acquisire un livello di sicurezza ragionevole e sono altresì meno estese.
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Il nome Deloitte si riferisce a una o più delle seguenti entità: Deloitte Touche Tohmatsu Limited, una società inglese a responsabilità limitata ("DTTL"), le member firm aderenti al suo network e le entità a esse correlate. DTTL e ciascuna delle sue member firm sono entità giuridicamente separate e indipendenti tra loro. DTTL (denominata anche "Deloitte Global") non fornisce servizi ai clienti. Si invita a leggere l'informativa completa relativa alla descrizione della struttura legale di Deloitte Touche Tohmatsu Limited e delle sue member firm all'indirizzo www.deloitte.com/about.

Conseguentemente, il livello di sicurezza ottenuto in un incarico di esame limitato è sostanzialmente inferiore rispetto al livello di sicurezza che sarebbe stato ottenuto se fosse stato svolto un incarico finalizzato ad acquisire un livello di sicurezza ragionevole. Le nostre responsabilità ai sensi di tale Principio sono ulteriormente descritte nel paragrafo Responsabilità della società di revisione per l'attestazione sulla rendicontazione consolidata di sostenibilità della presente relazione.
Siamo indipendenti in conformità alle norme e ai principi in materia di etica e di indipendenza applicabili all'incarico di attestazione della rendicontazione consolidata di sostenibilità nell'ordinamento italiano.
La nostra società di revisione applica il Principio internazionale sulla gestione della qualità (ISQM Italia) 1 in base al quale è tenuta a configurare, mettere in atto e rendere operativo un sistema di gestione della qualità che includa direttive o procedure sulla conformità ai principi etici, ai principi professionali e alle disposizioni di legge e regolamentari applicabili.
Riteniamo di aver acquisito evidenze sufficienti e appropriate su cui basare le nostre conclusioni.
La rendicontazione di sostenibilità dell'esercizio chiuso al 31 dicembre 2024 contiene, nello specifico paragrafo "Informazioni a norma del regolamento (UE) 2020/852 sulla tassonomia", le informazioni comparative riferite all'esercizio chiuso al 31 dicembre 2023, che non sono state sottoposte a verifica.
Gli Amministratori sono responsabili per lo sviluppo e l'implementazione delle procedure attuate per individuare le informazioni incluse nella rendicontazione consolidata di sostenibilità in conformità a quanto richiesto dagli ESRS (nel seguito il "processo di valutazione della rilevanza") e per la descrizione di tali procedure nel paragrafo "Analisi di doppia materialità (IRO-1)" della rendicontazione consolidata di sostenibilità.
Gli Amministratori sono inoltre responsabili per la redazione della rendicontazione consolidata di sostenibilità, che contiene le informazioni identificate mediante il processo di valutazione della rilevanza, in conformità a quanto richiesto dall'art. 4 del Decreto, inclusa:

Tale responsabilità comporta la configurazione, la messa in atto e il mantenimento, nei termini previsti dalla legge, di quella parte del controllo interno ritenuta necessaria dagli Amministratori al fine di consentire la redazione di una rendicontazione consolidata di sostenibilità in conformità a quanto richiesto dall'art. 4 del Decreto, che non contenga errori significativi dovuti a frodi o a comportamenti o eventi non intenzionali. Tale responsabilità comporta altresì la selezione e l'applicazione di metodi appropriati per elaborare le informazioni nonché l'elaborazione di ipotesi e stime in merito a specifiche informazioni di sostenibilità che siano ragionevoli nelle circostanze.
Il Collegio Sindacale ha la responsabilità della vigilanza, nei termini previsti dalla legge, sull'osservanza delle disposizioni stabilite nel Decreto.
Ai fini della rendicontazione delle informazioni prospettiche in conformità agli ESRS, agli Amministratori è richiesta l'elaborazione di tali informazioni sulla base di ipotesi, descritte nella rendicontazione consolidata di sostenibilità, in merito a eventi che potranno accadere in futuro e a possibili future azioni da parte del Gruppo. A causa dell'aleatorietà connessa alla realizzazione di qualsiasi evento futuro, sia per quanto concerne il concretizzarsi dell'accadimento sia per quanto riguarda la misura e la tempistica della sua manifestazione, gli scostamenti fra i valori consuntivi e le informazioni prospettiche potrebbero essere significativi.
L'informativa fornita dal Gruppo in merito alle emissioni Scope 3 è soggetta a maggiori limitazioni intrinseche rispetto a quelle Scope 1 e 2, a causa della scarsa disponibilità e della precisione relativa delle informazioni utilizzate per definire le informazioni sulle emissioni Scope 3, sia di natura quantitativa sia di natura qualitativa, relative alla catena del valore.
I nostri obiettivi sono pianificare e svolgere procedure al fine di acquisire un livello di sicurezza limitato che la rendicontazione consolidata di sostenibilità non contenga errori significativi, dovuti a frodi o a comportamenti o eventi non intenzionali, ed emettere una relazione contenente le nostre conclusioni. Gli errori possono derivare da frodi o da comportamenti o eventi non intenzionali e sono considerati significativi qualora ci si possa ragionevolmente attendere che essi, singolarmente o nel loro insieme, siano in grado di influenzare le decisioni degli utilizzatori prese sulla base della rendicontazione consolidata di sostenibilità.
Nell'ambito dell'incarico finalizzato ad acquisire un livello di sicurezza limitato in conformità al Principio di Attestazione della Rendicontazione di Sostenibilità - SSAE (Italia), abbiamo esercitato il giudizio professionale e abbiamo mantenuto lo scetticismo professionale per tutta la durata dell'incarico.
Le nostre responsabilità includono:


a frodi è più elevato rispetto al rischio di non individuare un errore significativo derivante da comportamenti o eventi non intenzionali, poiché la frode può implicare l'esistenza di collusioni, falsificazioni, omissioni intenzionali, rappresentazioni fuorvianti o forzature del controllo interno;
• la direzione, la supervisione e lo svolgimento dell'esame limitato della rendicontazione consolidata di sostenibilità e l'assunzione della piena responsabilità delle conclusioni sulla rendicontazione consolidata di sostenibilità.
Un incarico finalizzato ad acquisire un livello di sicurezza limitato comporta lo svolgimento di procedure per ottenere evidenze quale base per la formulazione delle nostre conclusioni.
Le procedure svolte sulla rendicontazione consolidata di sostenibilità si sono basate sul nostro giudizio professionale e hanno compreso colloqui, prevalentemente con il personale del Gruppo responsabile per la predisposizione delle informazioni presentate nella rendicontazione consolidata di sostenibilità, nonché analisi di documenti, ricalcoli ed altre procedure volte all'acquisizione di evidenze ritenute utili.
In particolare, abbiamo svolto le seguenti principali procedure in parte in una fase preliminare prima della chiusura dell'esercizio e successivamente in una fase finale fino alla data di emissione della presente relazione:

DELOITTE & TOUCHE S.p.A.
Luca Franchino Socio
Milano, 24 aprile 2025


Consiglio di Amministrazione del 14 aprile 2025
Sede Legale e Amministrativa: Foro Buonaparte, 44 - 20121 Milano - Italia Capitale sociale Euro 200.154.177,66 i.v. Cod. Fiscale e Reg. Imprese di Milano n° 00931330583 www.itkgroup.it

| Glossario 141 | |||||
|---|---|---|---|---|---|
| Premessa 142 | |||||
| 1. | Profilo dell'Emittente 143 | ||||
| 2. | INFORMAZIONI SUGLI ASSETTI PROPRIETARI ALLA DATA DEL 14 APRILE 2025 144 | ||||
| a) Struttura del capitale sociale (ex art. 123-bis, comma 1, lett. a), TUF) 144 |
|||||
| b) Restrizioni al trasferimento di titoli (ex art. 123-bis, comma 1, lett. b), TUF) 151 |
|||||
| c) Partecipazioni rilevanti nel capitale (ex art. 123-bis, comma 1, lett. c), TUF) 151 |
|||||
| d) Titoli che conferiscono diritti speciali (ex art. 123-bis, comma 1, lett. d), TUF) 151 |
|||||
| e) Partecipazione azionaria dei dipendenti, meccanismo di esercizio dei diritti di voto (ex art. 123-bis, comma 1, lett. e), TUF) 151 |
|||||
| f) Restrizioni al diritto di voto (ex art. 123-bis, comma 1, lett. f), TUF) 152 |
|||||
| g) Accordi tra Azionisti (ex art. 123-bis, comma 1, lett. g), TUF) 152 |
|||||
| h) Clausole di "change of control" (ex art. 123-bis, comma 1, lett. h), TUF) e disposizioni statutarie in materia di OPA (ex artt. 104, comma 1-ter e 104-bis, comma 1, TUF) 152 |
|||||
| i) Deleghe ad aumentare il capitale sociale ed autorizzazioni all'acquisto di azioni proprie (ex ìart. 123-bis, comma 1, lett. m), TUF) 152 |
|||||
| j) Attività di direzione e coordinamento (ex artt. 2497 e ss c.c.) 153 |
|||||
| 3. | COMPLIANCE (EX. ART. 123-BIS, COMMA 2, LETTERA A), TUF) 153 | ||||
| 4. | CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE 154 | ||||
| 4.1. Ruolo del Consiglio di Amministrazione (ex art. 123-bis, comma 1, lett. l), TUF) 154 |
|||||
| 4.2. Nomina e sostituzione degli Amministratori (ex art. 123-bis, comma 1, lett. l), TUF) 155 |
|||||
| 4.3. Composizione del Consiglio di Amministrazione (ex art. 123-bis, comma 2, lett. d), TUF) 157 |
|||||
| 4.4. Funzionamento del Consiglio di Amministrazione (ex art. 123-bis, comma 2, lett. d), TUF) 160 |
|||||
| 4.5. Ruolo del Presidente 162 |
|||||
| 4.6. Consiglieri Esecutivi 162 |
|||||
| Segretario del Consiglio 163 | |||||
| 4.7. Amministratori indipendenti e Lead Independent Director 163 |
|||||
| Amministratori indipendenti 163 | |||||
| Lead Independent Director 164 | |||||
| 5. | GESTIONE DELLE INFORMAZIONI SOCIETARIE 164 | ||||
| Procedura per il trattamento delle Informazioni Privilegiate 164 | |||||
| Registro delle persone che hanno accesso ad informazioni privilegiate 165 | |||||
| Internal Dealing 166 | |||||
| 6. | COMITATI INTERNI AL CONSIGLIO (EX ART. 123-BIS, COMMA 2, LETT.D), TUF) 167 | ||||
| 7. | AUTOVALUTAZIONE E SUCCESSIONE DEGLI AMMINISTRATORI – COMITATO NOMINE 168 | ||||
| 7.1 Autovalutazione e Successione degli Amministratori 168 |
|||||
| 7.2 Comitato Nomine 168 |
|||||
| 8. | REMUNERAZIONE DEGLI AMMINISTRATORI – COMITATO REMUNERAZIONI 169 | ||||
| 8.1 Remunerazione degli Amministratori 169 |
|||||
| 8.2 Comitato Remunerazioni 169 |

| 9. | SISTEMA DI CONTROLLO E DI GESTIONE DEI RISCHI 170 | |
|---|---|---|
| 9.1. Chief Executive Officer 174 |
||
| 9.2. Comitato Controllo Rischi e Sostenibilità 174 |
||
| 9.3. Responsabile della funzione di Internal Audit 174 |
||
| 9.4. Modello Organizzativo ex D.Lgs. 231/2001 175 |
||
| 9.5. Società di Revisione 176 |
||
| 9.6. Dirigente preposto alla redazione dei documenti contabili societari e altri ruoli e funzioni aziendali 176 |
||
| 9.7. Coordinamento tra i soggetti coinvolti nel sistema di controllo interno e di gestione dei rischi 177 |
||
| 10. | INTERESSI DEGLI AMMINISTRATORI ED OPERAZIONI CON PARTI CORRELATE 177 | |
| 11. | COLLEGIO SINDACALE 181 | |
| 11.1. | Nomina dei Sindaci 181 | |
| 11.2. | Composizione e Funzionamento del Collegio Sindacale (ex art. 123-bis, comma 2, lett. d) e d-bis), | |
| TUF) 182 | ||
| 12. | RAPPORTI CON GLI AZIONISTI 184 | |
| 13. | ASSEMBLEE (EX ART. 123-BIS, COMMA 2, LETT. C), TUF) 185 | |
| 14. | ULTERIORI PRATICHE DI GOVERNO SOCIETARIO 188 | |
| 15. | CAMBIAMENTI DALLA CHIUSURA DELL'ESERCIZIO DI RIFERIMENTO 188 | |
| 16. | CONSIDERAZIONI SULLA LETTERA DEL 17 DICEMBRE 2024 DEL PRESIDENTE DEL COMITATO PER LA CORPORATE GOVERNANCE 188 |
| n. | 2a | Informazioni sulla struttura del capitale e sugli strumenti finanziari al 31 dicembre 2024 |
|---|---|---|
| n. | 2b | Andamento dei titoli nel corso del 2024 |
| n. | 2.3 | Partecipazioni rilevanti nel capitale |
| n. | 4.2 | Struttura del Consiglio di Amministrazione e dei Comitati costituiti al 31 dicembre 2024 |
| n. | 4.2b | Incarichi di amministrazione e controllo ricoperti dagli Amministratori |
| n. | 14a | Struttura del Collegio Sindacale al 31 dicembre 2024 |
| n. | 14b | Incarichi di amministrazione e controllo ricoperti dai Sindaci |

| Codice/Codice di Corporate Governance: | il Codice di Corporate Governance approvato in via definitiva dal Comitato e pubblicato sul proprio sito web (https://www.borsaitaliana.it/comitato-corporate governance/codice/2020.pdf) il 31 gennaio 2020 ed in vigore dal primo esercizio successivo al 31 dicembre 2020. |
||
|---|---|---|---|
| Cod. Civ./c.c.: | il Codice Civile italiano approvato con il Regio Decreto 16 marzo 1942 – XX°, n. 262 e successive modificazioni ed integrazioni. |
||
| Comitato: | il Comitato per la Corporate Governance, la cui composizione è stata definita nel giugno del 2011 da parte delle Associazioni di impresa (ABI, ANIA, Assonime, Confindustria) e degli investitori professionali (Assogestioni), nonché di Borsa Italiana S.p.A. |
||
| Emittente/Società/KME Group: |
KME Group SpA |
||
| Esercizio: | l'esercizio sociale chiusosi al 31 dicembre 2024, cui si riferisce la presente Relazione. |
||
| Modello: | il modello di organizzazione e gestione adottato dalla Società ai sensi del Decreto Legislativo n. 231 del 2001. |
||
| Regolamento Emittenti: | il Regolamento emanato dalla Consob con deliberazione n. 11971 del 1999 (come successivamente modificato) in materia di emittenti. |
||
| Regolamento Mercati: | il Regolamento emanato dalla Consob con deliberazione n. 16191 del 2007 (come successivamente modificato) in materia di mercati. |
||
| Regolamento Parti Correlate: | il Regolamento emanato dalla Consob con deliberazione n. 17221 del 2010 (come successivamente modificato) in materia di operazioni con parti correlate. |
||
| Relazione: | la presente Relazione sul governo societario e gli assetti societari che le società sono tenute a redigere ai sensi dell'art. 123-bis del TUF. |
||
| Relazione sulla Remunerazione: | la Relazione sulla politica della remunerazione e sui compensi corrisposti che le società sono tenute a redigere ai sensi dell'art. 123-ter del TUF. |
||
| Testo Unico della Finanza/TUF: | il Decreto legislativo 24 febbraio 1998 n. 58 come successivamente modificato. |

Il Consiglio di Amministrazione di KME Group SpA ("KME Group" o anche la "Società") nella riunione del 14 aprile 2025, unitamente al progetto di bilancio relativo all'esercizio 2024 ("l'Esercizio"), ha approvato anche la relazione sul governo societario e gli assetti societari riferita a detto Esercizio (la "Relazione").
La Relazione qui riportata è redatta in conformità a quanto previsto dall'art. 123-bis del D.Lgs. 24 febbraio 1998 n. 58 (di seguito il "TUF"), come modificato dal D.Lgs. n. 254 del 30 dicembre 2016 ed ai criteri previsti dall'art. 89-bis del Regolamento Emittenti, nonché delle istruzioni al Regolamento Mercati emanate da Borsa Italiana SpA.
La Relazione si intende riferita alle prescrizioni del Codice di Corporate Governance, approvato in via definitiva e pubblicato sul sito del Comitato il 31 gennaio 2020 (https://www.borsaitaliana.it/comitatocorporate-governance/codice/2020.pdf) e vigente dal primo esercizio successivo al 31 dicembre 2020 (di seguito anche il "Codice").
La struttura della presente Relazione risulta conforme al Format (decima edizione del dicembre 2024, consultabile sul sito web di Borsa Italiana alla pagina https://www.borsaitaliana.it/comitato-corporategovernance/documenti/comitato/format2024.pdf), predisposto da Borsa Italiana per la verifica della natura e del contenuto delle informazioni da inserire nella Relazione sul governo societario e gli assetti proprietari e/o per i controlli di competenza del collegio sindacale (art. 149, comma 1, lettera c-bis del TUF). Si ricorda comunque che l'utilizzo del Format (la cui prima edizione risale al 2008) non risulta in alcun modo obbligatorio ai fini dei suddetti adempimenti.
Si precisa che, in ossequio a quanto previsto dal secondo comma dell'art. 123-bis del TUF, le informazioni ivi richieste, contenute nella presente Relazione, vengono rese note al pubblico sia mediante allegazione della presente Relazione al fascicolo di bilancio relativo all'Esercizio che mediante pubblicazione sul sito web della Società (www.itkgroup.it).
In conformità a quanto disposto dall'art. 89-bis del Regolamento Emittenti, la Relazione evidenzia, secondo il criterio del "comply or explain":
A quest'ultimo riguardo, considerato che le società con azioni quotate in mercati regolamentati sono tenute a presentare all'assemblea convocata per l'approvazione del bilancio una relazione sulla remunerazione avente i contenuti previsti dal Regolamento Emittenti, al fine di evitare un'inutile duplicazione dell'informativa, le informazioni pertinenti in materia (cfr. Sez. 9) vengono fornite mediante rinvio alle parti rilevanti della Relazione sulla remunerazione, così come già effettuato nella Relazione presentata con riferimento ai passati esercizi.
La presente Relazione è volta ad illustrare il modello di governo societario che KME Group ha adottato nell'anno 2024, tenuto conto delle peculiarità della Società, finalizzato ad ottenere un suo sostanziale allineamento ai principi contenuti nel Codice, al quale la Società ha dichiarato di aderire sin dalla introduzione del previgente Codice di Autodisciplina, nonché alle relative raccomandazioni dell'Autorità di controllo, compatibilmente con la contenuta dimensione e struttura aziendale di KME Group.
La Società ha provveduto, fin dal bilancio dell'esercizio chiuso al 30 giugno 2000, a fornire annualmente informazioni sulla propria corporate governance, sviluppando con continuità la qualità e la quantità delle stesse. Sul sito della Società, alla pagina https://www.itkgroup.it/it/relazionigovernance, sono disponibili le singole Relazioni degli esercizi precedenti, con decorrenza da quella relativa all'esercizio chiuso il 31 dicembre 2005.
Questa Relazione tiene infine conto del contenuto della lettera del 17 dicembre 2024 (la "Lettera"), indirizzata dal Presidente del Comitato ai Presidenti dei Consigli di Amministrazione (e per conoscenza agli Amministratori Delegati e ai Presidenti degli Organi di Controllo) delle società quotate italiane, in cui sono

contenute le raccomandazioni del Comitato per il 2025 (le "Raccomandazioni") in uno con il dodicesimo Rapporto annuale sull'applicazione del Codice (il "Rapporto") relativo al 2024.
Al riguardo si rinvia a quanto illustrato al capitolo 16.
A partire dal secondo quadrimestre dell'esercizio 2022 (comunicato stampa del 22 aprile 2022) la Società, chiudendo il proprio precedente percorso di entità di investimento e di holding di interessi diversificati, ha deciso (i) di concentrare la propria attività nella gestione industriale della partecipazione in KME SE, in funzione delle attese di crescita del settore dei laminati in rame e del rafforzamento della complessiva posizione competitiva conseguente alle operazioni di natura straordinaria condotte nei precedenti anni e (ii) di avviare un processo di valorizzazione degli altri investimenti mediante dismissione a terzi o assegnazione ai soci della Società.
La Società ha mantenuto nel tempo la propria struttura di corporate governance secondo il modello tradizionale ex artt. 2380-bis e seguenti c.c., caratterizzato dalla presenza dell'Assemblea degli Azionisti, del Consiglio di Amministrazione e del Collegio Sindacale.
L'attività di revisione legale dei conti è svolta dalla società di revisione.
Le attribuzioni e le norme di funzionamento degli organi societari sono disciplinate, oltre che dalle disposizioni di legge e regolamentari pro tempore vigenti, dallo Statuto e da una serie di principi e procedure, periodicamente aggiornate in ragione dell'evoluzione normativa, dottrinale e giurisprudenziale e degli orientamenti e indirizzi del Consiglio.
Il Consiglio di Amministrazione del 22 maggio 2024, tenutosi subito dopo l'assemblea che ne ha determinato la durata per gli esercizi per il periodo 2024 – 2026, ha deliberato di istituire unicamente il Comitato Controllo Rischi e Sostenibilità, formato da tre Amministratori di cui due Amministratori indipendenti. Successivamente, in occasione della revisione della relativa procedura, il Consiglio di Amministrazione del 26 settembre 2024 ha istituito il Comitato per le Operazioni con Parti Correlate, formato integralmente da Amministratori indipendenti.
Come già avvenuto in precedenti esercizi, la Società ha ritenuto di non procedere alla istituzione del Comitato Nomine e del Comitato per la Remunerazione. Per le motivazioni che hanno portato a questa decisione e per i rimedi previsti, si rimanda al capitolo 8 della presente Relazione ed alla Relazione sulla Remunerazione.
Per quanto riguarda le altre società del Gruppo si precisa che la governance di KME SE, società di diritto tedesco, principale controllata di KME Group, a partire dal 15 settembre 2021 è organizzata secondo il sistema monistico e quindi la società è ora governata da un Consiglio di Amministrazione (Board of Directors).
Al fine di garantire effettive e trasparenti ripartizioni di ruoli e responsabilità dei propri organi sociali e, in particolare, un corretto equilibrio tra le funzioni di gestione e le funzioni di controllo, l'Emittente ha adottato un sistema di corporate governance, oltre che costantemente in linea con la continua evoluzione normativa e con le best practices nazionali ed internazionali, ispirato ai principi ed ai criteri applicativi raccomandati dal Codice.
Alla data della presente Relazione, si precisa che l'Emittente rientra nella definizione di PMI ai sensi dell'art. 1, comma 1, lettera w-quater.1) del TUF e dell'art. 2-ter del Regolamento Emittenti Consob, in considerazione dei valori dei ricavi risultanti dal bilancio consolidato, pari ad Euro 1.565 milioni e della capitalizzazione media di mercato nel corso dell'esercizio 2024, pari ad Euro 202,4 milioni.
In particolare, la suddetta norma del TUF dispone che un'emittente assume la qualifica di PMI al sussistere di almeno uno dei seguenti requisiti da calcolarsi in base alle indicazioni fornite dall'art. 2-ter del Regolamento Emittenti: (i) un fatturato, anche anteriore all'ammissione alla negoziazione delle proprie azioni, inferiore a 300 milioni di Euro; (ii) una capitalizzazione di mercato inferiore ai 500 milioni di Euro. La Società, peraltro, cesserebbe di far parte della categoria delle PMI, ai fini delle richiamate disposizioni,

in caso di superamento di entrambi i predetti limiti (di fatturato e capitalizzazione media di mercato), per tre esercizi, ovvero tre anni solari, consecutivi.
La Società è inserita nell'elenco (gennaio 2025) pubblicato da Consob (http://www.consob.it/web/area-pubblica/emittenti-quotati-pmi) fra quelle che, sulla base dei dati di capitalizzazione e fatturato in possesso della Consob, ai sensi dell'art.2-ter del Regolamento Consob n. 11971/1999, così come modificato dalla Delibera Consob n. 20621 del 10.10.2018, risultano PMI.
Alla luce di quanto precede, si rileva che la soglia rilevante per gli obblighi di comunicazione ai sensi dell'art. 120 TUF è pari al 5% del capitale sociale.
Con riferimento alla data di approvazione della presente Relazione, il capitale sociale di KME Group ammonta ad Euro 200.154.177,66 ed è composto da complessive n. 284.442.812 azioni, delle quali n. 270.231.550 azioni ordinarie, pari al 95,00% del capitale sociale e n. 14.211.262 azioni di risparmio, pari al 5,00% del capitale sociale, tutte prive di indicazione del valore nominale.
Si precisa che, rispetto al 31 dicembre 2024, non sono intervenute modifiche.
L'Emittente, sempre alla data di approvazione della presente Relazione, ha in portafoglio numero 53.243.219 azioni proprie ordinarie.
Le n. 270.231.550 azioni ordinarie complessivamente esistenti non attribuiscono diritti diversi o ulteriori rispetto a quelli previsti dalle disposizioni legislative applicabili e dallo Statuto.
Ogni azione dà diritto ad un voto e, salvo quanto previsto dalle disposizioni di legge in materia, non sono previste restrizioni al diritto di voto. Il voto può essere esercitato anche per corrispondenza in conformità alla apposita procedura prevista dall'art. 11 dello Statuto Sociale.
Come riferito in altra parte della presente Relazione, la Società ha introdotto nell'esercizio 2015 modifiche allo statuto per recepire l'istituto della maggiorazione del diritto di voto in favore degli azionisti in possesso dei requisiti di legge che ne facciano espressa richiesta, con iscrizione degli stessi nell'apposito elenco speciale.
Analogamente, le numero 14.211.262 azioni di risparmio complessivamente esistenti non attribuiscono diritti diversi o ulteriori rispetto a quelli previsti dalle disposizioni legislative applicabili e dallo Statuto.
I diritti degli Azionisti di Risparmio sono riportati agli artt. 145 e ss. del TUF ed agli artt. 5, 8 e 28 dello Statuto sociale.
Il Rappresentante Comune degli azionisti di risparmio, che può partecipare con diritto di intervento alle Assemblee degli Azionisti titolari di azioni ordinarie ed i cui diritti sono indicati all'art. 26 dello Statuto, è il dott. Andrea Santarelli, nominato per gli esercizi 2024/2026 dall'Assemblea Speciale degli Azionisti di Risparmio tenutasi il 22 aprile 2024.

Le azioni di risparmio garantiscono i seguenti privilegi patrimoniali:
* * * * * *
Come già riferito in precedenza, il Consiglio di Amministrazione di KME Group del 22 aprile 2022 aveva deliberato di concentrare la propria attività nella gestione industriale di KME SE, in funzione delle attese di crescita del settore dei laminati in rame e del rafforzamento della complessiva posizione competitiva conseguente alle operazioni di natura straordinaria condotte negli ultimi anni e di procedere di conseguenza alla valorizzazione delle altre partecipazioni in portafoglio.
In data 12 gennaio 2024 la Società ha promosso un'offerta pubblica di scambio volontaria parziale, avente ad oggetto massimi n. 78.635.148 "Warrant KME Group S.p.A. 2021-2024" (i "Warrant") in circolazione, con corrispettivo di n. 10 azioni ordinarie di KME (le "Azioni Ordinarie"), in portafoglio dell'Emittente, ogni n. 23 Warrant portati in adesione, e, quindi, di n. 1 Azione Ordinaria ogni n. 2,3 Warrant portati in adesione (il "Corrispettivo OPSC Warrant"), per un numero massimo complessivo di Azioni Ordinarie pari a n. 34.189.630 (il "Corrispettivo Massimo Complessivo" e, complessivamente, l'"OPSC Warrant").
L'OPSC Warrant si inquadra nell'ambito dell'operazione (l'"Operazione") finalizzata a ottenere la revoca dalla quotazione su Euronext Milan delle Azioni Ordinarie, delle azioni di risparmio KME Group e dei Warrant (il "Delisting") che prevedeva, tra l'altro, la promozione da parte di KME Group dell'offerta pubblica di acquisto volontaria totalitaria su azioni ordinarie ("l'OPA Azioni Ordinarie"), dell'offerta pubblica di acquisto volontaria totalitaria avente ad oggetto i Warrant ("l'OPA Warrant") e dell'offerta pubblica di acquisto volontaria totalitaria avente ad oggetto le Azioni di Risparmio KME Group ("l'OPA Azioni di Risparmio" e, unitamente all'OPA Azioni Ordinarie e all'OPA Warrant, le "Offerte" o le "OPA"). Dette Offerte sono state promosse in data 12 giugno 2023 ai sensi dell'art. 102 del TUF e dell'art. 37 del Regolamento Emittenti, e sono state descritte nel relativo documento di offerta pubblicato in data 28 luglio 2023 (il "Documento sulle Offerte").
Rinviando a quanto già riportato nella Relazione sull'esercizio 2023, si ricorda in particolare che:

è subentrata in alcuni dei diritti e degli obblighi originariamente assunti da Lynstone II, ai sensi dell'art. 1401 e ss. del Codice Civile;
Si ricorda che nel Documento sulle Offerte, KME (d'ora in avanti anche "l'Offerente") aveva dichiarato l'intenzione di promuovere l'OPSC Warrant, a conclusione delle Offerte medesime che l'intenzione di promuovere un'offerta pubblica di scambio sui Warrant era stata annunciata dall'Emittente in data 28 febbraio 2023 in relazione alle linee guida di un'operazione che prevedeva tra l'altro, la promozione di un'offerta pubblica di acquisto e scambio volontaria parziale su massime n. 100.000.000 Azioni Ordinarie. Tale operazione non è stata promossa in quanto sostituita dalle Offerte.
L'OPSC Warrant era rivolta - indistintamente e a parità di condizioni – a tutti i portatori di Warrant e la sua efficacia non era subordinata al verificarsi di alcuna condizione. Alla luce della natura parziale dell'OPSC Warrant, in caso di adesioni per quantitativi superiori al numero massimo di Warrant oggetto di tale offerta, ai Warrant portati in adesione sarebbe stato applicato un metodo di riparto in virtù del quale l'Offerente avrebbe acquistati tutti i Warrant portati in adesione dagli aderenti diversi dall'azionista di controllo Quattroduedue S.p.A. ("Quattroduedue" o "422") e, per il residuo, nei limiti del Corrispettivo Massimo Complessivo, anche i Warrant portati in adesione da Quattroduedue, che si era infatti resa disponibile a essere postergata nel riparto rispetto alle adesioni che sarebbero pervenute dal mercato.
Le Azioni Ordinarie offerte quali Corrispettivo OPSC Warrant erano rappresentate dalle Azioni Ordinarie acquistate mediante l'OPA Azioni Ordinarie, ai sensi di quanto deliberato dall'Assemblea di KME del 12 giugno 2023.
Il documento di offerta relativo all'OPSC Warrant, depositato in data 16 gennaio 2024, approvato da Consob con delibera n. 23002 del 14 febbraio 2024 e pubblicato in data 15 febbraio 2024 (il "Documento di Offerta"), prevedeva un periodo di adesione dal 19 febbraio 2024 all'8 marzo 2024 (il "Periodo di Adesione").
Sulla base dei risultati definitivi comunicati da Equita SIM S.p.A. in qualità di Intermediario Incaricato del Coordinamento della Raccolta delle Adesioni, venivano portati in adesione n 76.545.610 Warrant, rappresentativi del 97,34% dei Warrant oggetto dell'OPSC Warrant e del 92,07% dei Warrant in circolazione alla data dell'11marzo 2024.
Quattroduedue, in conformità agli impegni assunti nell'Accordo di Investimento e nel Patto Parasociale, aveva portato in adesione all'OPSC Warrant tutti i n. 73.680.892 Warrant di sua titolarità, tutti così acquistati da KME.
La consegna delle Azioni Ordinarie da offrirsi quale Corrispettivo OPSC Warrant a favore degli Aderenti (pari a n. 10 Azioni Ordinarie ogni n. 23 Warrant portati in adesione e, quindi, pari a n. 1 Azione Ordinaria ogni n. 2,3 Warrant portati in adesione), a fronte del contestuale trasferimento della proprietà dei Warrant portati in adesione a favore dell'Offerente, avveniva alla Data di Scambio, ossia il quinto Giorno di Borsa Aperta successivo alla data di chiusura del Periodo di Adesione e, pertanto, il 15 marzo 2024.
In conformità al Documento di Offerta, sulla base dei risultati definitivi dell'OPSC Warrant, venivano quindi accreditate alla Data di Scambio a favore degli Aderenti complessive n. 33.280.700 Azioni Ordinarie (di cui n. 32.035.170 Azioni Ordinarie a favore di Quattroduedue), rappresentanti il 10,70% del capitale sociale ordinario di KME a tale data.
In data 22 aprile 2024, il Consiglio di Amministrazione di KME deliberava positivamente in merito all'assunzione di accordi transattivi (gli "Accordi") con gli Amministratori Esecutivi, volti alla cessione da parte di questi ultimi alla Società della totalità dei Warrant Management di cui gli stessi erano titolari, pari a complessivi n. 37,5 milioni di warrant, per un corrispettivo unitario di Euro 0,60 per ciascun Warrant Management e complessivo di Euro 22,5 milioni, con facoltà per i titolari dei Warrant Management di decidere, entro il 28 giugno 2024, la modalità di pagamento (se interamente per cassa o parte in denaro e parte in natura, con azioni ordinarie della Società valorizzate ad Euro 1,00, o interamente in natura). Il pagamento del corrispettivo (sia in natura che per cassa) veniva inizialmente previsto entro il 31 dicembre 2024.

Il corrispettivo di Euro 0,60 per i Warrant e quello di Euro 1,00 per le Azioni era pari a quanto previsto nelle relative Offerte Pubbliche di Acquisto promosse nel corso del 2023.
L'operazione prevista dagli Accordi avrebbe consentito alla Società di evitare una forte diluizione per gli azionisti rispetto a quanto sarebbe avvenuto in caso di esercizio dei Warrant Management e conseguiva le stesse finalità perseguite con le Offerte Pubbliche di Scambio e di Acquisto condotte nel corso del 2022 e del 2023. Inoltre, consentiva di parificare il trattamento degli Amministratori Esecutivi, in quanto titolari dei Warrant Management, al trattamento dei titolari di Warrant "ordinari" che avevano avuto la facoltà di cedere gli stessi alla Società allo stesso corrispettivo, possibilità invece preclusa agli Amministratori Esecutivi titolari di Warrant Management.
Trattandosi di operazione con parti correlate, la stessa era stata preventivamente sottoposta al parere preventivo del Comitato Parti Correlate.
Al riguardo, pur essendo considerata operazione di minore rilevanza per le soglie dimensionali, il Consiglio di Amministrazione, per garantire al mercato la massima trasparenza informativa, aveva redatto il documento informativo di cui all'articolo 5 e in conformità allo schema di cui all'Allegato 4 del Regolamento adottato da Consob con delibera n. 17221 del 12 marzo 2010, come da ultimo modificato con delibera n. 22144 del 22 dicembre 2021. Tale documento informativo veniva diffuso nei termini e con le modalità previste dalla legge e dai regolamenti.
Nella medesima riunione, il Consiglio di Amministrazione deliberava di sottoporre all'assemblea ordinaria, già convocata, fra le altre cose, per l'approvazione del bilancio al 31 dicembre 2023 e per il rinnovo degli organi sociali, un piano di incentivazione per il management, illustrato nella Relazione sulla Remunerazione, cui si fa rinvio.
Sempre in data 22 aprile 2024, l'Assemblea Speciale degli Azionisti di risparmio confermava il dott. Andrea Santarelli quale Rappresentante Comune degli Azionisti di tale categoria, prevedendo la durata della carica per un triennio e quindi dalla data dell'Assemblea di approvazione del bilancio al 31 dicembre 2023 fino alla data che sarà fissata per l'approvazione del bilancio al 31 dicembre 2026.
In data 20 maggio 2024, il Consiglio di Amministrazione di KME approvava un'operazione che prevedeva la promozione di:
A servizio delle Offerte 2024 era prevista una emissione di obbligazioni destinate alla quotazione sul MOT, rappresentata da massime n. 150.000.000 obbligazioni del valore nominale unitario di Euro 1,00, di cui:
Le Obbligazioni 2024 hanno durata di 5 anni dalla data di emissione e maturano interessi al tasso fisso nominale del 5,75%. Al momento dell'annuncio dell'operazione, era stata data indicazione al mercato che il tasso non sarebbe stato inferiore al 5,25%. Successivamente, in data 21 giugno 2024, il Consiglio di Amministrazione ha fissato il tasso nella misura sopra indicata. Si precisa che l'importo massimo della nuova emissione obbligazionaria potrà essere pari ad Euro 200 milioni.

A decorrere dalla scadenza del secondo anno dalla data di emissione (avvenuta il 2 agosto 2024), KME avrà la facoltà di rimborsare, anche parzialmente, le Obbligazioni 2024. Il prezzo di rimborso delle Obbligazioni 2024 (fermo restando il pagamento degli interessi maturati e non ancora pagati fino alla data di rimborso anticipato) sarà pari:
i. dallo scadere del secondo anno, al 102% della quota di valore nominale oggetto di rimborso;
ii. dallo scadere del terzo anno, al 101% della quota di valore nominale oggetto di rimborso; e
iii. dallo scadere del quarto anno, al 100% della quota di valore nominale oggetto di rimborso.
Le Obbligazioni 2024 oggetto dell'Offerta in Sottoscrizione - svoltasi contemporaneamente all'Offerta di Scambio su Obbligazioni – sono state destinate al pubblico indistinto e ad investitori qualificati e sono state distribuite esclusivamente attraverso il MOT.
L'Offerta di Scambio su Obbligazioni promossa da KME aveva ad oggetto le n. 4.297.158 Obbligazioni 2020 in circolazione, con valore nominale unitario pari ad Euro 21,60, quotate sul MOT.
A ciascun aderente all'Offerta di Scambio su Obbligazioni l'Emittente ha riconosciuto n. 108 Obbligazioni 2024, del valore nominale unitario di Euro 1,00, per ogni n. 5 Obbligazioni 2020 del valore nominale complessivo di Euro 108,00, portate in adesione e acquistate (il "Corrispettivo per le Obbligazioni 2020"). Il Corrispettivo per le Obbligazioni 2020 incorporava un premio pari allo 0,20% rispetto al prezzo delle Obbligazioni 2020 determinato sulla base delle quotazioni degli ultimi tre mesi. In relazione alle Obbligazioni 2020 portate in adesione all'Offerta di Scambio su Obbligazioni è stato inoltre pagato il rateo interessi maturato fino alla data di regolamento del Corrispettivo per le Obbligazioni 2020.
Le Obbligazioni 2020 portate in adesione all'Offerta di Scambio su Obbligazioni e acquistate dall'Emittente sono state cancellate ai sensi dell'articolo 6 del Regolamento del Prestito Obbligazionario "KME Group S.p.A. 2020 – 2025".
L'Offerta di Scambio su Obbligazioni era soggetta a condizioni in linea con la prassi di mercato.
L'Offerta in Sottoscrizione era rivolta al pubblico indistinto in Italia e ad investitori qualificati con un ammontare complessivamente pari a Euro 57.181.452,00 (corrispondente a massime n. 57.181.452 Obbligazioni 2024), incrementabile, da parte dell'Emittente, sino a Euro 150.000.000,00 (corrispondente a massime n. 150.000.000 Obbligazioni 2024), in considerazione del livello di adesione all'Offerta di Scambio su Obbligazioni.
Anche l'Offerta in Sottoscrizione era soggetta a condizioni in linea con la prassi di mercato.
In data 22 maggio 2024, l'assemblea ordinaria e straordinaria dell'Emittente, nell'approvare il bilancio per l'esercizio 2023 ed il rinnovo degli organi sociali, di cui si dirà nell'apposita sezione della presente Relazione, autorizzava l'acquisto, per il termine di 18 mesi, e la disposizione, senza limiti temporali, di azioni proprie, ordinarie e di risparmio, nonché di Warrant KME Group SpA 2021-2024 e di Warrant Management.
Il prospetto informativo afferente all'Offerta in Sottoscrizione veniva approvato Consob con nota del 26 giugno 2024, protocollo n. 0063689/24 e le Obbligazioni 2024 ammesse alla quotazione presso il MOT con provvedimento di Borsa Italiana SpA del 21 giugno 2024.
I periodi di adesione all'Offerta di Scambio su Obbligazioni ed all'Offerta in Sottoscrizione terminavano rispettivamente il 26 luglio ed il 31 luglio 2024.
All'esito dell'Offerta di Scambio su Obbligazioni su massime n. 4.297.158 Obbligazioni 2020, venivano portate in adesione all'Offerta e acquistate dall'Emittente n. 1.291.910 Obbligazioni 2020, cancellate in data 2 agosto 2024. Di conseguenza, le Obbligazioni 2020 rimaste in circolazione e negoziate sul MOT erano pari a n. 3.005.248 per complessivi Euro 64.913.356,80 di valore nominale con scadenza in data 18 febbraio 2025.
Successivamente, in data 26 settembre 2024, al fine di completare la raccolta di risorse di debito avviata con le due precedenti offerte condotte nel mese di luglio 2024, la Società approvava una nuova operazione volta alla promozione di:

La Nuova Offerta di Scambio su Obbligazioni interessava pertanto il 70% delle Obbligazioni 2020 in circolazione.
L'Emittente intendeva quindi procedere, a servizio delle Nuove Offerte, alla riapertura dell'emissione di obbligazioni "KME Group S.p.A. 2024-2029" destinate alla quotazione sul MOT, rappresentata da massime n. 115.896.120 obbligazioni del valore nominale unitario di Euro 1,00, di cui:
I titoli obbligazionari offerti erano a tutti gli effetti fungibili con i titoli del prestito "KME Group S.p.A. 2024-2029", costituendo un'unica serie di obbligazioni, con medesimo codice ISIN IT0005597874 nonché ammessi alle negoziazioni sul MOT.
L'importo massimo della nuova emissione obbligazionaria era quindi pari ad Euro 115,9 milioni.
Le Obbligazioni 2024 oggetto della Nuova Offerta in Sottoscrizione - che l'Emittente intendeva svolgere contemporaneamente alla Nuova Offerta di Scambio su Obbligazioni - erano destinate al pubblico indistinto e ad investitori qualificati e distribuite esclusivamente attraverso il MOT.
Per ogni altra caratteristica di dette obbligazioni si rinvia al relativo regolamento consultabile alla pagina https://www.itkgroup.it/it/obbligazioni-2024-2029.
In data 23 ottobre 2024 il Consiglio di Amministrazione di KME determinava in Euro 1,00 il prezzo di emissione delle Obbligazioni 2024, in linea con quanto effettuato nelle precedenti Offerte.
Il prospetto informativo inerente alla Nuova Offerta in Sottoscrizione veniva approvato da Consob in data 29 ottobre 2024.
Conseguentemente, a seguito dell'avvenuta approvazione da parte di Consob del Prospetto Informativo venivano avviate:
Il periodo di adesione alla Nuova Offerta in Sottoscrizione veniva fissato dal 4 al 22 novembre 2024, poi prorogato al 29 novembre 2024, mentre il periodo di adesione alla Nuova Offerta di Scambio su Obbligazioni veniva fissato dal 4 al 19 novembre 2024, poi prorogato al 26 novembre 2024, data in cui si è pertanto conclusa la Nuova Offerta di Scambio su Obbligazioni.
Al termine del periodo risultavano portate in adesione alla Nuova Offerta di Scambio su Obbligazioni n. 565.095 Obbligazioni 2020 (pari al 26,86% delle Obbligazioni 2020 oggetto dell'offerta) per un valore nominale di Euro 12.206.052, con corrispettivo rappresentato da n. 12.206.052 Obbligazioni 2024, del

valore nominale unitario di Euro 1,00, per un controvalore nominale complessivo di Euro 12.206.052, rinvenienti dal Prestito.
Poiché le adesioni alla Nuova Offerta di Scambio su Obbligazioni hanno avuto ad oggetto un quantitativo di Obbligazioni 2020 inferiore alle n. 2.103.673 Obbligazioni 2020 oggetto di detta offerta (ovvero n. 565.095 Obbligazioni 2020), la Società ha ritirato tutte le Obbligazioni 2020 portate in adesione, senza effettuare la procedura di riparto.
Con riferimento alla Nuova Offerta in Sottoscrizione di cui ai comunicati stampa diffusi in data 26 settembre 2024 e 29 ottobre 2024, si precisa che la stessa ha avuto inizio alle ore 9:00 del 4 novembre 2024 ed è terminata il 29 novembre 2024.
Le Obbligazioni 2024 oggetto delle Nuove Offerte sono state distribuite esclusivamente attraverso il MOT e negoziate a partire dal 4 dicembre 2024, con il codice ISIN IT0005597874 che identifica le Obbligazioni 2024 attualmente in circolazione.
Il valore nominale complessivo della Nuova Offerta in Sottoscrizione era pari ad Euro 70.456.848, corrispondenti a n. 70.456.848 Obbligazioni 2024; al termine del relativo periodo di adesione sono pervenute richieste per n. 42.494.109 Obbligazioni 2024, per un controvalore nominale complessivo pari ad Euro 42.494.109.
Ad esito delle Offerte in Sottoscrizione e delle Offerte di Scambio condotte nei mesi di luglio e di novembre sono state complessivamente emesse n. 138.804.041 Obbligazioni 2024.
* * *
In allegato alla Relazione sono riportate due tabelle (rispettivamente Tabella 2a e Tabella 2b), la prima con l'anagrafica degli strumenti finanziari emessi dalla Società e la seconda con il loro andamento in Borsa nel corso dell'Esercizio, evidenziando la sua capitalizzazione di Borsa.
Al riguardo, si ricorda che in apposita sezione del sito, alla pagina https://www.itkgroup.it/it/borsaitaliana è a disposizione un'area dedicata agli strumenti finanziari emessi dalla Società ed alla loro quotazione, il cui aggiornamento è effettuato in continuo, riportando così in tempo reale l'andamento delle loro rispettive contrattazioni.

Lo Statuto non prevede restrizioni al trasferimento delle azioni, quali, ad esempio, limiti al possesso di titoli o la necessità di ottenere il gradimento da parte dell'Emittente o di altri possessori di titoli.
La soglia di rilevanza prevista dall'art. 120, comma 2 del TUF, come già riferito, è pari al 5% del capitale sociale con diritto di voto.
Alla data della presente Relazione, gli Azionisti che detengono, direttamente o indirettamente, partecipazioni superiori al 5% del capitale sociale dell'Emittente, tramite strutture piramidali o di partecipazione incrociata, secondo quanto risulta dalle comunicazioni effettuate ai sensi dell'art. 120 TUF, sono quelli indicati nella Tabella 2.3 allegata alla presente Relazione.
L'azionariato ordinario della Società, aggiornato in base alle risultanze del Libro Soci, è composto da quasi 19.000 Azionisti.
Con riferimento alla data del 31 dicembre 2024, la partecipazione di Quattroduedue nella Società era pari a complessive n. 177.813.368 azioni ordinarie, corrispondenti al 65,80% del capitale sociale di tale categoria ed al 62,51% dell'intero capitale sociale.
Quattroduedue SpA deteneva inoltre n. 1.424.032 azioni di risparmio corrispondenti al 10,02% del capitale sociale di tale categoria ed allo 0,50% dell'intero capitale sociale al 31 dicembre 2024.
La partecipazione complessiva di Quattroduedue all'intero capitale sociale era pari pertanto al 63,01%.
Non si sono avute modifiche dalla data del 31 dicembre 2024 a quella della presente Relazione.
Come da comunicazione del 6 agosto 2024, il cui contenuto è stato oggetto di pubblicazione a mezzo stampa in pari data e di deposito presso il Registro delle Imprese di Milano, gli azionisti di Quattroduedue, Vincenzo Manes, tramite Mapa Srl (Milano), con una partecipazione del 35,12%, Ruggero Magnoni, tramite RFM & Partners SpA (Varese), con una partecipazione del 32,44% ed Hanseatic Europe S.a.r.l. (Lussemburgo), con una partecipazione del 32,44%, in continuità con i precedenti accordi parasociali, in data 1° agosto 2024 (la "Data di Sottoscrizione") hanno sottoscritto un nuovo patto parasociale (il "Patto") in sostituzione del precedente, contenente previsioni rilevanti ai sensi dell'art. 122, commi 1 e 5, lettera b) del TUF relative a Quattroduedue SpA, controllante di KME Group SpA.
La durata del Patto è di 3 (tre) anni consecutivi a partire dalla Data di Sottoscrizione (il "Periodo Iniziale"), fermo restando che, alla scadenza del Periodo Iniziale, il Patto si intenderà automaticamente rinnovato, a meno che una delle parti non lo risolva con un preavviso di almeno 30 (trenta) giorni lavorativi.
Alla Data di Sottoscrizione, Quattroduedue possedeva complessivamente n. 179.237.400 azioni di KME, di cui n. 177.813.368 azioni ordinarie e n. 1.424.032 azioni di risparmio.
L'estratto del Patto è consultabile alla pagina https://www.itkgroup.it/it/patti-parasociali del sito web della Società.
La Società, alla data del 31 dicembre 2024, deteneva direttamente n. 53.243.219 azioni ordinarie proprie, pari al 19,70% del capitale di tale categoria e al 18,72% del capitale sociale complessivo a tale data.
Non sono stati emessi titoli che conferiscano diritti speciali di controllo, salvo quanto già riportato in altra sezione della presente Relazione con riferimento alle previsioni statutarie in ordine al voto maggiorato come ivi illustrate.
Non è previsto un sistema di partecipazione azionaria dei dipendenti.

Salvo quanto indicato dalle disposizioni legislative applicabili e dallo Statuto, non sono previste restrizioni al diritto di voto.
Al riguardo, si ricorda che l'Assemblea degli Azionisti del 19 maggio 2006 ha deliberato l'introduzione nell'art. 4 dello Statuto Sociale della facoltà per l'Assemblea degli Azionisti di escludere, in operazioni di aumento del capitale sociale, il diritto di opzione nei limiti del 10% del capitale sociale preesistente, ai sensi e per gli effetti dell'art. 2441, comma 4, secondo periodo c.c..
Inoltre, l'art. 27 dello Statuto prevede che l'eventuale deliberazione di proroga della durata della Società (prevista al 31 dicembre 2050) non sia causa di recesso ai sensi dell'art. 2437 del Codice Civile.
Alla Società non è stata comunicata l'esistenza di patti parasociali previsti dall'art. 122 del TUF, salvo quanto in precedenza indicato, in merito:
Salvo quanto previsto nell'Accordo di Investimento, la Società, come pure le sue controllate, non hanno sottoscritto accordi che acquistino efficacia, siano modificati o si estinguano in caso di cambiamento di controllo della Società medesima.
La Società non ha adottato alcuna norma statutaria in deroga alle disposizioni sulla passivity rule di cui all'art. 104, comma I e II del TUF, né prevede l'applicazione delle regole di neutralizzazione di cui al successivo art. 104-bis, comma II e III del TUF in materia di offerte pubbliche di acquisto o di scambio.
Non sono in essere deleghe attribuite al Consiglio di Amministrazione ai sensi dell'art. 2443 del Codice Civile.
Come già riferito in altra parte della Relazione, l'Assemblea ordinaria del 22 maggio 2024 ha deliberato l'autorizzazione all'acquisto, per la durata di 18 mesi, ed alla disposizione, senza limiti temporali, di azioni proprie ordinarie e di risparmio nonché degli attualmente estinti warrant "KME Group SpA 2021‐ 2024" e di Warrant Management.
Alla data della Relazione, la Società detiene e dispone di n. 53.243.219 azioni ordinarie, pari al 19,70% del capitale votante ed al 18,72% del capitale sociale complessivo.
Nessuna delle società controllate detiene azioni di KME.

La Società, pur essendo controllata da Quattroduedue SpA, non è soggetta ad attività di direzione e di coordinamento ai sensi degli artt. 2497 e ss. del Codice Civile nonché dell'art. 37 del Regolamento Mercati, in quanto:
* * * * *
Con riferimento alle ulteriori informazioni di cui all'art. 123-bis TUF, si rinvia ai successivi paragrafi della presente Relazione, come di seguito indicato:
In sede di autovalutazione il Consiglio ha ritenuto adeguate le competenze professionali dei propri componenti e nel suo insieme, che sono quindi soggette a valutazione periodica.
KME Group aderisce al Codice, promuovendo l'introduzione dei relativi principi nel proprio sistema di governance, tenendo conto della peculiarità della propria struttura.
Nel caso in cui i principi ed i criteri applicativi del Codice non abbiano trovato completa attuazione, vengono fornite adeguate informazioni in merito ai motivi della mancata o parziale applicazione.

Il testo vigente del Codice è disponibile presso Borsa Italiana SpA, anche attraverso la consultazione del sito web del Comitato per la Corporate Governance alla pagina http://www.borsaitaliana.it/comitatocorporate-governance/codice/codice.htm.
Il Collegio Sindacale, come richiesto dall'art. 149, comma 1, lettera c.-bis del TUF vigila sulle modalità di concreta attuazione delle regole di governo societario previste dal Codice.
La Società, con periodicità annuale, fornisce informativa sul proprio sistema di governance e sull'adesione al Codice attraverso la presente Relazione, redatta anche ai sensi dell'art. 123-bis del TUF, che evidenzia il grado di adeguamento ai principi ed ai criteri applicativi previsti dal Codice e dalla best practice internazionale.
La Relazione è messa a disposizione degli Azionisti con la documentazione prevista per l'Assemblea di bilancio ed è inoltre tempestivamente pubblicata sul sito web della Società (www.itkgroup.it) nella sezione Governance.
I Comitati, istituiti all'interno del Consiglio di Amministrazione (si rimanda sul punto ai successivi capitoli da 6 a 10 della presente Relazione) in conformità al Codice, si riuniscono e svolgono le funzioni secondo le previsioni del medesimo Codice.
L'esame della struttura della governance operativa della Società, così come delineata dallo Statuto, dalle procedure adottate e come illustrata nella presente Relazione, evidenzia l'impegno di KME Group nell'adesione alle regole di best practice comunemente condivise.
Né la Società né sue controllate aventi rilevanza strategica sono soggette a disposizioni di legge non italiane che influenzino la struttura di corporate governance di KME Group.
Il Consiglio di Amministrazione ha tutti i più ampi poteri per l'organizzazione, la gestione e l'amministrazione ordinaria e straordinaria della Società per l'attuazione dell'oggetto sociale (art. 14 dello Statuto Sociale), ne determina le linee strategiche e ne persegue il raggiungimento, garantisce la continuità della gestione e provvede all'attribuzione delle deleghe agli Amministratori esecutivi (artt. 15 e 16 dello Statuto Sociale).
Sono altresì attribuiti alla competenza del Consiglio di Amministrazione i poteri di cui all'art. 2365 II co. Codice Civile, come previsto dall'art. 14 dello Statuto Sociale, in relazione alle deliberazioni concernenti operazioni di fusione e di scissione.
In aderenza a quanto stabilito dal Codice, viene messo in evidenza quale obiettivo prioritario del Consiglio di Amministrazione la creazione di valore in un orizzonte di medio-lungo periodo sottolineando, tra l'altro, il suo compito di definire la natura ed il livello di rischio compatibile con gli obiettivi strategici della Società.
In tale ambito, durante le riunioni del Consiglio, vengono tradizionalmente fornite informazioni di dettaglio sull'attività svolta e sulle operazioni più rilevanti al fine di implementare la loro conoscenza da parte di Amministratori e Sindaci.
Il Consiglio di Amministrazione, in data 23 ottobre 2024, con riferimento a quanto previsto dalla Legge 5 marzo 2024, n. 21 (cd. "Legge Capitali"), entrata in vigore il 27 marzo 2024, ha convocato l'Assemblea del 17 dicembre 2024, che ha recepito i contenuti di detta normativa relativamente alla modalità di tenuta delle riunioni assembleari, adeguando l'art. 11 dello Statuto sociale (Intervento e rappresentanza in Assemblea).
Per quanto concerne i documenti contabili, rientra tra le competenze del Consiglio di Amministrazione quello di redigere:

Le norme applicabili alla nomina ed alla sostituzione dei componenti del Consiglio di Amministrazione sono quelle previste dalle disposizioni legislative applicabili, integrate da quelle contenute nell'art. 17 dello Statuto Sociale. Si evidenzia che l'assemblea straordinaria dell'11 giugno 2014, che ha apportato modifiche allo statuto sociale, ha adeguato gli articoli 17 e 22 alla disciplina inerente all'equilibrio dei generi nella composizione degli organi di amministrazione e controllo, come introdotta dalla Legge 12 luglio 2011 n. 120 e relative disposizioni attuative. Ulteriori modifiche ai predetti articoli sono state approvate dall'Assemblea Straordinaria del 30 novembre 2020 per adeguamento alle nuove disposizioni normative in tema di quote di genere.
Gli Amministratori durano in carica per un periodo non superiore a tre esercizi e possono essere rieletti (art. 17 dello Statuto Sociale).
In occasione della presentazione della proposta di nomina di un nuovo Amministratore, l'Assemblea degli Azionisti è informata del suo curriculum vitae e degli incarichi di amministrazione e controllo ricoperti presso altre società.
La composizione dell'organo prevede un numero variabile di Amministratori tra un minimo di sette ed un massimo di undici.
La procedura di nomina riportata nell'art. 17 dello Statuto Sociale prevede che:

Se nel corso dell'esercizio vengono a mancare, per qualsiasi motivo, uno o più Amministratori tratti da liste presentate da Soci si provvederà ai sensi dell'art. 2386 del Codice Civile, secondo quanto appresso indicato:
a) il Consiglio di Amministrazione procede alla sostituzione nell'ambito degli appartenenti alla medesima lista cui apparteneva l'Amministratore cessato e l'Assemblea delibera, con le maggioranze di legge, rispettando lo stesso criterio;

b) qualora non residuino nella predetta lista candidati non eletti in precedenza ovvero candidati con i requisiti richiesti, o comunque quando per qualsiasi ragione non sia possi- bile rispettare quanto disposto nella lettera a), il Consiglio di Amministrazione provvede alla sostituzione, così come successivamente provvede l'Assemblea, con le maggioranze di legge senza voto di lista.
In ogni caso il Consiglio di Amministrazione e l'Assemblea procederanno alla nomina in modo da assicurare (i) la presenza di Amministratori indipendenti nel numero complessivo minimo richiesto dalla normativa pro tempore vigente e (ii) il rispetto della disciplina pro tempore vigente inerente all'equilibrio tra generi.
L'intera procedura per la nomina degli Amministratori è riportata dall'art. 17 dello Statuto Sociale ed è anche disponibile in apposita sezione del sito web www.itkgroup.it.
Si segnala che, come da comunicato diffuso in data 12 gennaio 2024, in pari data il Consiglio di Amministrazione aveva integrato la propria composizione, con la nomina mediante cooptazione di Laura Cattaneo in sostituzione del Consigliere dimissionario Alberto Previtali, entrambi tratti dalla lista di minoranza a suo tempo presentata congiuntamente dagli azionisti Alberto Previtali e Daniela Guatterini. Il Consigliere Laura Cattaneo è rimasta in carica sino all'assemblea del 22 maggio 2024 che ha provveduto al rinnovo degli organi sociali.
Si ricorda altresì che, come da comunicato diffuso in data 20 novembre 2024, in pari data erano intervenute le dimissioni del Consigliere non indipendente Alessandra Pizzuti, per motivi personali contingenti. Le dimissioni, ai sensi dell'art. 2385 c.c., avevano effetto immediato.
Successivamente, il Consiglio di Amministrazione di KME Group, in data 24 gennaio 2025, preso atto della avvenuta cessazione dei motivi personali contingenti che ne avevano determinato le dimissioni, ha integrato la propria composizione, anche nel rispetto delle quote di genere, con la nomina mediante cooptazione del predetto Consigliere Alessandra Pizzuti, che è stata nominata altresì componente del Comitato Controllo, Rischi e Sostenibilità.
L'attuale Consiglio di Amministrazione è stato nominato dall'Assemblea degli Azionisti del 22 maggio 2024 che ha determinato in dieci (10) il numero dei componenti l'organo amministrativo (come riportato in precedenza, lo Statuto prevede un numero variabile di amministratori tra un minimo di 7 ed un massimo di 11).
La durata in carica è prevista per tre esercizi e quindi fino alla data dell'assemblea convocata per l'approvazione del bilancio al 31 dicembre 2026.
Nel rispetto della procedura di cui all'art. 17 dello Statuto Sociale, sono state presentate le seguenti liste:
L'Assemblea aveva approvato la proposta di Quattroduedue a maggioranza, con n. 323.591.560 voti favorevoli pari al 97,425% delle azioni rappresentate in assemblea ed al 70,791% delle azioni aventi diritto al voto; la lista di minoranza aveva ottenuto n. 8.517.609 pari al 2,564% delle azioni rappresentate in assemblea ed all'1,863% delle azioni aventi diritto al voto.
Sono stati nominati Amministratori i Signori:

Alla data della presente Relazione sono quindi in carica n. 10 Amministratori, di cui n. 8 tratti dalla lista presentata da Quattroduedue, n. 1 tratto dalla lista di minoranza e n. 1 cooptato dal Consiglio di Amministrazione in seguito alle dimissioni di un consigliere tratto dalla lista presentata da Quattroduedue.
Il Consiglio di Amministrazione, riunitosi successivamente alla predetta Assemblea, ha conferito la carica di Presidente del Consiglio di Amministrazione a Diva Moriani e di Vice Presidente a Vincenzo Manes, i quali, in considerazione delle deleghe rispettivamente loro attribuite, ricoprono le funzioni di Amministratori Esecutivi della Società.
Il Consiglio ha altresì accertato il possesso dei requisiti di professionalità ed onorabilità dei soggetti che svolgono funzioni di amministrazione e controllo nonché la sussistenza del requisito di indipendenza, di cui all'art. 148, comma 3, del D. Lgs. 58/98 ed dell'art. 2, raccomandazione 7 del Codice di Corporate Governance promosso da Borsa Italiana SpA, in capo ai Consiglieri Francesca Marchetti, Luca Ricciardi e Massimiliano Picardi.
Per quanto riguarda il Consigliere Luca Ricciardi, il Consiglio ha positivamente valutato la sussistenza di detto requisito poiché lo stesso ha sempre mostrato, durante i lavori del Consiglio, indipendenza di giudizio ed elevata professionalità, anche attraverso la richiesta di specifici approfondimenti, indirizzando efficacemente il Consiglio.
Inoltre, Luca Ricciardi, anche attraverso il suo ruolo di Presidente del Comitato, Controllo, Rischi e Sostenibilità e la partecipazione attiva al Comitato Parti Correlate, ha supportato l'indirizzo di detti organi verso le decisioni più adeguate alla tutela degli interessi di tutti gli stakeholders.
La Società non ha ritenuto necessario introdurre limiti quali-quantitativi su eventuali rapporti con gli Amministratori indipendenti, non rientrando nei suoi criteri operativi il conferimento di incarichi professionali o equivalenti ai componenti degli organi sociali.
Il Consiglio inoltre ha preso atto delle dichiarazioni dei neo nominati Sindaci effettivi Gianluca Cinti, Alberto Villani e Giovanna Villa e, tenuto conto delle informazioni a propria disposizione, ha accertato, per quanto occorrer possa, il possesso in capo ai medesimi del requisito di indipendenza di cui all'art. 148, comma 3, del D. Lgs. 58/98 ed dell'art. 2, raccomandazione 9 del Codice di Corporate Governance promosso da Borsa Italiana SpA.
Nella stessa riunione, il Consiglio ha istituito il Comitato Controllo, Rischi e Sostenibilità, costituito dagli Amministratori indipendenti Luca Ricciardi (Presidente) e Francesca Marchetti, e dal Consigliere non esecutivo Alessandra Pizzuti. Era previsto che tale Comitato svolgesse anche la funzione di Comitato per le Operazioni con Parti correlate per le operazioni di minor rilevanza, mentre quelle di maggior rilevanza sarebbero state esaminate da un comitato di soli amministratori indipendenti.
In data 26 settembre 2024, in occasione dell'approvazione della versione aggiornata della Procedura in materia di Operazioni con Parti Correlate, il Consiglio di Amministrazione ha invece istituito un apposito Comitato per le Operazioni con Parti Correlate costituito dai tre amministratori indipendenti (Luca Ricciardi, Presidente, Francesca Marchetti e Massimiliano Picardi).
Il Consiglio ha ritenuto invece di non procedere alla costituzione di ulteriori comitati.
Il Consiglio di Amministrazione ha confermato, nella funzione di Amministratore incaricato del sistema di controllo interno, il Vice Presidente Vincenzo Manes, ed ha nominato quali componenti dell'Organismo di Vigilanza ex D. Lgs. 231/2001 i Signori Fabio Ambrosiani (con funzioni di Presidente), Elena Pagliarani e Vittorio Gennaro, quest'ultimo nominato anche quale responsabile della funzione di Internal Audit.
Infine, il Consiglio ha confermato quale Dirigente preposto alla redazione dei documenti contabili societari Giuseppe Mazza, confermando lo stesso anche quale Segretario del Consiglio.
In tale occasione i consiglieri hanno altresì ritenuto adeguato al business caratteristico della Società tanto il bagaglio di competenze, esperienze e caratteristiche professionali dei singoli membri del Consiglio, quanto la dimensione, la composizione e il funzionamento del Consiglio medesimo e dei suoi comitati, anche con riferimento all'applicazione di criteri di diversità.
Agli Amministratori è richiesto di evidenziare tempestivamente il venir meno del requisito della onorabilità di cui all'art. 147 quinquies del TUF.

Per quanto a conoscenza della Società, nessuno dei componenti il Consiglio di Amministrazione e/o degli altri dirigenti con responsabilità strategiche del Gruppo ha, negli ultimi cinque anni, riportato condanne in relazione a reati di frode, ne è stato associato nell'ambito dell'assolvimento dei propri incarichi a procedure concorsuali, amministrazione straordinaria o liquidazione coatta amministrativa, né, infine, è stato soggetto ad incriminazioni ufficiali e/o sanzioni da parte di autorità pubbliche o di regolamentazione (comprese le associazioni professionali designate) od a provvedimenti di interdizione da parte di un tribunale dalla carica di membro degli organi di amministrazione, di direzione o di vigilanza della Società o dallo svolgimento di attività di direzione e di gestione di qualsiasi emittente.
Le caratteristiche personali e professionali di ciascun Amministratore sono illustrate nei curricula depositati presso la sede sociale e disponibili sul sito istituzionale dell'Emittente nella sezione Governance/Organi Sociali (https://www.itkgroup.it/it/organisociali).
Per ulteriori dettagli si veda la Tabella 4.2 allegata alla presente Relazione, in cui sono riportati i nominativi di ciascun componente il Consiglio in carica, con specificazione della carica rivestita, dell'anno di nascita, dell'anzianità di carica, della lista da cui è stato tratto, della qualifica di Amministratore esecutivo, Amministratore non esecutivo e di Amministratore Indipendente, delle presenze alle riunioni del Consiglio e dei Comitati nel corso dell'Esercizio, nonché del numero degli incarichi di amministrazione e controllo attualmente ricoperti in altre società quotate in mercati regolamentati, in società finanziarie, bancarie o assicurative o di rilevanti dimensioni.
Dalla data di chiusura dell'Esercizio è intervenuta unicamente la già citata cooptazione di Alessandra Pizzuti.
I nominativi degli Amministratori sono tradizionalmente riportati all'inizio dei fascicoli predisposti in occasione delle Assemblee della Società nonché della pubblicazione del bilancio e della relazione finanziaria semestrale.
La Società non ha, alla data della presente Relazione, applicato specifici criteri di diversità, anche di genere, né ha provveduto all'adozione di una politica di diversità per il Consiglio di Amministrazione poiché ritiene sufficiente ai fini di un'adeguata composizione dell'organo di amministrazione il rispetto dei requisiti previsti dalle disposizioni normative e regolamentari pro-tempore vigenti, nonché di quanto previsto dallo Statuto sociale. In particolare, con riferimento alle disposizioni in tema di cosiddette "quote rosa", come da ultimo modificate dalla Legge 27 dicembre 2019 n. 160, e applicabili a decorrere dal primo rinnovo degli Organi di amministrazione e controllo dell'Emittente successivo al 1° gennaio 2020, data di entrata in vigore della predetta legge, si segnala che:
Si segnala che al Consiglio di Amministrazione attualmente in carica si applica il vigente art. 147 ter, comma 1-ter, del TUF, ai sensi del quale il genere meno rappresentato deve ottenere almeno due quinti degli amministratori eletti.
Alla data della presente Relazione e nel rispetto delle citate disposizioni, il Consiglio di Amministrazione della Società annovera quattro consiglieri di genere femminile su dieci, in linea con quanto previsto dalla norma in vigore.
Tale rappresentanza è inoltre assicurata anche nel Collegio Sindacale da un Sindaco Effettivo e da due Supplenti, nominati in occasione del rinnovo delle cariche sociali nel 2024.
Si segnala che l'Emittente non ha adottato nel corso dell'Esercizio specifiche misure finalizzate alla promozione della parità di trattamento e di opportunità tra i generi all'interno dell'azienda. Ciò premesso,

l'Emittente ritiene che l'attuale organizzazione aziendale, oggetto di costante monitoraggio da parte dell'Emittente medesimo, permetta il raggiungimento dei predetti obiettivi.
Il Consiglio di Amministrazione ritiene di non limitare in via discrezionale il numero di incarichi che ciascun Amministratore può ricoprire, fermo restando il dovere di ciascun Consigliere di valutare la compatibilità delle cariche di Amministratore e Sindaco rivestite in altre società quotate in mercati regolamentati e fatti comunque salvi i diritti di legge e regolamentari, e ciò con riguardo:
Nel corso dell'Esercizio, nella seduta tenutasi in data 22 maggio 2024, il Consiglio, sulla base delle informazioni ricevute, all'esito della verifica degli incarichi attualmente ricoperti dai propri Consiglieri in altre società, ha ritenuto che il numero e la qualità degli incarichi rivestiti non interferisca e sia, pertanto, compatibile con un efficace svolgimento dell'incarico di Amministratore nell'Emittente.
Sulla base delle informazioni ricevute dagli Amministratori e in linea con le previsioni del Codice, si rimanda alla Tabella 4.2b allegata alla presente Relazione per l'elenco degli incarichi di amministrazione e controllo ricoperti dagli Amministratori in carica in società per azioni (comprese quelle quotate in mercati regolamentati, anche esteri), in società in accomandita per azioni ed in società a responsabilità limitata.
La Società, in considerazione
non ha ritenuto necessario promuovere nel corso dell'Esercizio ulteriori iniziative ad hoc finalizzate ad accrescere la conoscenza degli Amministratori del settore di attività della Società, delle dinamiche aziendali e della loro evoluzione nonché del quadro normativo di riferimento (c.d. "induction programme").
Nel corso del 2024 il Consiglio di Amministrazione si è riunito 9 volte, con una durata media delle riunioni del Consiglio di Amministrazione è stata di circa un'ora e un quarto.
Nell'esercizio in corso il Consiglio di Amministrazione si è riunito 3 volte.
E' prassi che la documentazione relativa agli argomenti all'ordine del giorno venga portata a conoscenza degli Amministratori e dei Sindaci in anticipo rispetto ad ogni riunione, utilizzando un'apposita piattaforma dedicata, fornita da un provider esterno di primario standing, che garantisce la riservatezza dei dati e la tracciabilità degli accessi.
Con riferimento alla Raccomandazione 12.c), si segnala che partecipa costantemente alle riunioni del Consiglio, il Segretario nonché Dirigente Preposto, Giuseppe Mazza, il quale svolge anche la mansione di Direttore Amministrativo della Società.

In determinate riunioni consiliari possono partecipare, su invito del Presidente, anche altri dirigenti della Società e/o del Gruppo e professionisti incaricati di assistere la Società su particolari tematiche o specifiche operazioni.
Il calendario delle riunioni di Consiglio viene comunicato non appena disponibile a Borsa Italiana, e comunque entro il 30 gennaio, ed è anche disponibile sul sito della Società www.itkgroup.it.
Il Presidente ha per Statuto (art. 20) la legale rappresentanza, anche in giudizio, della Società, oltre che la firma sociale. Agli altri amministratori compete la rappresentanza sociale nei limiti dei poteri loro conferiti.
Con riferimento alla Raccomandazione 1.a) del Codice, al Consiglio sono riservati l'esame e l'approvazione dei piani strategici, industriali e finanziari e del sistema di governo societario.
KME Group esercita attività di direzione e coordinamento su alcune delle sue controllate ed in particolare su KMH SpA, come comunicato, ai sensi dell'art. 2497-bis c.c..
Il Consiglio di Amministrazione, inoltre, assume ogni determinazione in ordine all'attribuzione ed alla revoca di deleghe agli amministratori esecutivi.
Il Consiglio valuta il generale andamento della gestione in occasione dell'esame delle relazioni periodiche, tenendo in considerazione, in particolare, le informazioni ricevute dagli organi delegati.
Al Consiglio sono riservati:
Si precisa che i poteri per importi inferiori a quelli di esclusiva competenza del Consiglio sono stati conferiti al Presidente ed al Vice Presidente.
Con cadenza semestrale il Consiglio esamina la relazione prodotta dal Comitato Controllo, Rischi e Sostenibilità, in cui vengono forniti gli esiti delle verifiche dallo stesso effettuate ed il proprio giudizio in ordine alla adeguatezza del sistema di controllo interno della Società.
In occasione delle riunioni del 26 settembre 2024 e del 14 aprile 2025, il Consiglio ha esaminato il giudizio espresso al riguardo dal predetto Comitato che è stato positivo.
Per le informazioni sulla politica di remunerazione adottata dalla Società e sui compensi percepiti dagli Amministratori e dai dirigenti strategici si rinvia alla apposita Relazione sulla Remunerazione resa disponibile sul sito web della Società (www.itkgroup.it) nei termini e con le modalità di legge e di regolamento.
Per quanto concerne la gestione dei conflitti di interesse e le operazioni con parti correlate della Società e del gruppo di cui la stessa è a capo, si rinvia a quanto verrà illustrato al riguardo nel successivo paragrafo 10.

Si precisa che non esistono delibere assembleari che prevedano deroghe al divieto di concorrenza previsto a carico degli Amministratori dall'art. 2390 del codice civile.
Il Presidente, ai sensi dell'art. 20 dello Statuto Sociale, al quale si rinvia per maggior dettaglio, è il legale rappresentante della Società ed ha il potere di rappresentarla nei confronti dei terzi e in giudizio.
Diva Moriani è stata nominata Presidente dal Consiglio di Amministrazione del 22 maggio 2024 che le ha conferito, in coerenza con le direttive e le strategie decise dal Consiglio di Amministrazione, i poteri per quanto attiene alla gestione dell'attività della Società nell'area amministrativa, finanziaria, del controllo, legale, fiscale, assicurativa, delle risorse umane e dell'information technology, nonché nell'area delle attività industriali, commerciali e dei servizi. Per tali attività ha potere di indirizzo e coordinamento nei confronti di tutte le società del Gruppo tramite i rispettivi soggetti operativi e sempre nei limiti delle linee strategiche decise dal Consiglio di Amministrazione.
Nell'esercizio di tali poteri, il Presidente può stabilire regolamenti per i vari servizi interni, attribuire responsabilità e nominare procuratori, attribuendo loro i relativi poteri con firma singola o con firma congiunta a quella di altro procuratore, nonché dare ordini e disposizioni per l'organizzazione della Società ed il suo funzionamento.
Sono previsti limiti di valore per l'esercizio delle deleghe compresi tra Euro 5 milioni ed Euro 15 milioni.
Il Consiglio di Amministrazione ha nominato Vincenzo Manes come Vice Presidente attualmente in carica.
Al Vice Presidente Vincenzo Manes è stata conferita la legale rappresentanza della Società ed ha il potere di rappresentarla nei confronti dei terzi e in giudizio nonché per quanto attiene all'esercizio dei poteri attribuitigli.
Compete al Vice Presidente il potere di indirizzo, coordinamento e controllo della comunicazione esterna, in ogni forma, compresa quella nei confronti degli azionisti.
In particolare, ed in maniera esemplificativa, al Vice Presidente spettano, in coerenza con le direttive e le strategie decise dal Consiglio di Amministrazione, i poteri per quanto attiene alla gestione dell'attività della Società nell'area amministrativa, finanziaria, del controllo, legale, fiscale, assicurativa, delle risorse umane e dell'information technology, nonché nell'area delle attività industriali, commerciali e dei servizi; per tali attività ha potere di indirizzo e coordinamento nei confronti di tutte le società del Gruppo tramite i rispettivi soggetti operativi e sempre nei limiti delle linee strategiche decise dal Consiglio di Amministrazione.
Nell'esercizio di tali poteri, il Vice Presidente potrà stabilire regolamenti per i vari servizi interni, attribuire responsabilità e nominare procuratori, attribuendo loro i relativi poteri con firma singola o con firma congiunta a quella di altro procuratore, nonché dare ordini e disposizioni per l'organizzazione della Società ed il suo funzionamento.
Sono previsti limiti di valore per l'esercizio delle deleghe compresi tra Euro 5 milioni ed Euro 30 milioni.
Il Consiglio di Amministrazione non ha ritenuto opportuno costituire un Comitato Esecutivo, riservando al Presidente Diva Moriani ed al Vice Presidente Vincenzo Manes i necessari poteri.
Non vi sono altri consiglieri muniti di deleghe gestionali o comunque da considerarsi esecutivi ai sensi di quanto previsto dal Codice.
Si segnala comunque che al Direttore Amministrativo, Giuseppe Mazza, sono stati attribuiti dal Presidente, con procura speciale in data 19 dicembre 2012, successivamente integrata in data 29 luglio 2014, poteri di ordinaria amministrazione da esercitarsi con firma singola, per operazioni con limiti di valore tra Euro 100 mila ed Euro 500 mila.

Come meglio dettagliato nel capitolo 10 per la parte dedicata alle operazioni con parti correlate, il Consiglio di Amministrazione ha attribuito al Presidente ed al Vice Presidente specifici poteri al riguardo.
Gli Amministratori esecutivi informano periodicamente il Consiglio di Amministrazione ed il Collegio Sindacale sul generale andamento della gestione e sulla sua prevedibile evoluzione, nonché sulle operazioni di maggior rilievo effettuate dalla Società e dalle sue controllate.
Come già sottolineato, tale informativa contribuisce ad accrescere la conoscenza da parte degli Amministratori e dei Sindaci della realtà e delle dinamiche aziendali.
Ai sensi dell'art. 20 dello Statuto, il Consiglio di Amministrazione ha facoltà di designare un Segretario, fra persone estranee.
Il Segretario del Consiglio supporta l'attività del Presidente (sopra riportata) e lo coadiuva nell'organizzazione delle riunioni, nella trasmissione dell'informativa pre-consiliare e in generale dei flussi informativi e nella verbalizzazione delle riunioni.
Il Segretario fornisce – con imparzialità di giudizio – assistenza e consulenza all'organo di amministrazione su ogni aspetto rilevante per il corretto funzionamento del sistema di governo societario.
Il Consiglio ha nominato quale proprio segretario, per l'intera sua durata in carica, Giuseppe Mazza, Direttore Amministrativo.
Fanno parte dell'attuale Consiglio di KME Group n. 3 (tre) amministratori indipendenti.
Nel rispetto di quanto previsto dalla Raccomandazione 5 del Codice, come pure nel rispetto degli artt. 147 ter, comma 4, e 148, comma 3, del TUF, nonché della comunicazione Consob n. DEM/9017893 del 26 febbraio 2009, per gli Amministratori Francesca Marchetti e Luca Ricciardi viene confermato il mantenimento della loro qualifica di "Amministratori Indipendenti" ai sensi delle predette disposizioni, valutazione condivisa anche per il 2024 dal Consiglio di Amministrazione e dal Collegio Sindacale.
Allo stesso modo, per il neo Consigliere Massimiliano Picardi è stato verificato con successo il possesso di tale requisito.
Per quanto riguarda il Consigliere Luca Ricciardi, come già in precedenza indicato, il Consiglio ha positivamente valutato la sussistenza di detto requisito poiché lo stesso ha sempre mostrato, durante i lavori del Consiglio, indipendenza di giudizio ed elevata professionalità, anche attraverso la richiesta di specifici approfondimenti, indirizzando efficacemente il Consiglio.
Inoltre, Luca Ricciardi, anche attraverso il suo ruolo di Presidente del Comitato, Controllo, Rischi e Sostenibilità e la partecipazione attiva al Comitato Parti Correlate, ha supportato l'indirizzo di detti organi verso le decisioni più adeguate alla tutela degli interessi di tutti gli stakeholders.
Si ricorda che la valutazione viene effettuata alla data delle rispettive nomine assembleari e quindi ripetuta nell'ambito delle procedure per l'approvazione del bilancio dell'esercizio chiuso il 31 dicembre.
Si evidenzia inoltre che la Società ha ritenuto sufficiente il numero di tre amministratori indipendenti, in considerazione della loro professionalità, autonomia e dell'elevato contributo alla discussione in seno al Consiglio di Amministrazione.
Si segnala, infine, che gli amministratori indipendenti si riuniscono almeno una volta all'anno, ovvero, ove necessario, in occasione di operazioni di particolare importanza nell'ambito delle attività del Comitato Controllo Rischi e Sostenibilità, di cui fanno parte due dei tre amministratori indipendenti di KME Group.
A partire dal 26 settembre 2024, i tre amministratori indipendenti compongono il Comitato per le Operazioni con Parti Correlate.

La Raccomandazione 14 del Codice sottolinea l'importanza della nomina di un Lead Independent Director da parte del Consiglio di Amministrazione in presenza di particolari situazioni legate al controllo della società ed ai poteri attribuiti al Presidente del Consiglio di Amministrazione.
Diva Moriani non ha alcuna partecipazione significativa in KME Group.
Inoltre, sono stati opportunamente valutati anche i seguenti elementi:
In ragione di tali considerazioni, il Consiglio di Amministrazione non ha ritenuto di procedere alla nomina del c.d. "lead independent director" al fine del coordinamento delle eventuali istanze e contributi degli Amministratori non esecutivi.
Desiderando evidenziare che la comunicazione al mercato degli "eventi societari" deve essere tempestiva, completa, adeguata e non selettiva, la Società ha adottato nel 2002 il "Codice di Comportamento in materia di informazione societaria su fatti rilevanti", accogliendo le sollecitazioni in tal senso del "Codice" e dando una evidenza formale ai principi contenuti nella "Guida per l'informazione al mercato".
Con detto provvedimento, oggetto di successivi interventi, il Consiglio ha inteso dotarsi di una procedura per il trattamento delle informazioni privilegiate, al fine di monitorare l'accesso e la circolazione delle informazioni privilegiate prima della loro diffusione al pubblico, di assicurare il rispetto degli obblighi di riservatezza previsti dalle disposizioni di legge e di regolamento, nonché allo scopo di regolare la gestione interna e la comunicazione all'esterno delle predette informazioni.
Le successive innovazioni introdotte nella legislazione in materia di informazione societaria nel TUF, nonché da CONSOB a livello regolamentare e quindi da Borsa Italiana SpA, hanno portato ad una sua revisione nel marzo e nel novembre del 2006 e poi nel novembre del 2007.
In particolare, ricordiamo la nuova formulazione dell'art. 114 del TUF e, nel rispetto del successivo art. 115-bis, la conseguente individuazione delle persone, i c.d. "soggetti rilevanti", che hanno accesso alle c.d. "informazioni privilegiate", e la costituzione del relativo Registro con decorrenza dal 1° aprile 2006, strutturato in un format elettronico.
La procedura richiama prima di tutto gli Amministratori ed i Sindaci al rispetto della riservatezza delle informazioni privilegiate, principio esteso agli altri soggetti che per le loro funzioni possono ugualmente accedervi, riservando poi il loro trattamento a persone consapevoli della rilevanza della materia ed a conoscenza degli adempimenti e delle procedure in materia richiesti da CONSOB e da Borsa Italiana SpA.
Come anche riportato nel testo dell'art. 115-bis del TUF, la sua applicazione è riferita ai soggetti controllati dall'emittente quotato, escludendo quindi i soggetti controllanti.
La procedura in commento è in costante aggiornamento in funzione delle modifiche normative e/o regolamentari tempo per tempo introdotte, al fine di renderla ancora più adeguata ai diversi business del gruppo. La versione attualmente in vigore è stata approvata dal Consiglio di Amministrazione del 26 settembre 2024.
La comunicazione all'esterno di informazioni privilegiate è effettuata mediante comunicati stampa – o altri mezzi idonei ai sensi di legge – il cui contenuto è approvato dal Presidente.

Di norma, ove possibile, i testi dei comunicati, approvati in bozza, vengono condivisi con i Consiglieri e i Sindaci in occasione delle relative riunioni del Consiglio.
I testi dei comunicati, una volta approvati dai competenti organi societari, vengono divulgati senza indugio a cura dei responsabili delle funzioni amministrative, in conformità con le disposizioni di volta in volta vigenti, anche mediante tempestiva pubblicazione sul sito internet dell'Emittente, dove rimarranno disponibili per il tempo minimo previsto dalle predette disposizioni.
Ai fini che precedono, la Società potrà avvalersi di soggetti terzi secondo le modalità previste dalle vigenti disposizioni.
Gli Amministratori, i Sindaci, i collaboratori e tutti i dipendenti dell'Emittente e dei soggetti controllati sono tenuti a mantenere la riservatezza sulle informazioni privilegiate acquisite nello svolgimento dei loro compiti.
I soggetti predetti sono tenuti a dare immediata comunicazione anche di tutte le informazioni per le quali sussistano ragionevoli dubbi circa la natura di informazioni privilegiate, e ad osservare i medesimi obblighi di riservatezza sopra indicati, fino al momento in cui la natura di informazioni privilegiate non sia venuta meno o sia stata esclusa.
Il Presidente valuta la rilevanza delle informazioni ricevute e, qualora le ritenga Informazioni Privilegiate, ovvero abbia dubbi in proposito, predispone immediatamente, insieme al responsabile della funzione amministrativa, uno o più comunicati stampa.
L'Emittente può ritardare la comunicazione al pubblico delle Informazioni Privilegiate, anche inerenti i soggetti controllati, quando si è in presenza delle seguenti condizioni:
La valutazione della sussistenza delle predette circostanze è rimessa al Presidente.
La procedura per il trattamento delle informazioni privilegiate è portata a conoscenza di tutti gli Amministratori, i Sindaci, i collaboratori e i dipendenti dell'Emittente e dei soggetti controllati con mezzi idonei.
Con particolare riferimento all'obbligo per gli emittenti quotati di istituire e gestire un registro delle persone che hanno accesso ad Informazioni Privilegiate ai sensi di quanto previsto dall'art. 18 del Regolamento (UE) n. 596/2014 e nei regolamenti di esecuzione, la procedura per il trattamento delle informazioni privilegiate adottata dall'Emittente prevede l'istituzione di un registro dei soggetti informati (il "Registro") la cui gestione è affidata al Dirigente Preposto della Società.
Per ciascun soggetto avente accesso, su base regolare od occasionale, ad informazioni privilegiate in ragione dell'attività lavorativa o professionale ovvero delle funzioni svolte per conto dell'Emittente, il Registro contiene i dati identificativi e le ulteriori informazioni richieste dalla normativa pro tempore vigente riferite ai Soggetti Informati iscritti nel Registro.
Il Registro deve essere aggiornato qualora cambi la ragione dell'iscrizione di un soggetto informato, ovvero quando un nuovo soggetto informato debba essere iscritto, ovvero quando occorra annotare che un soggetto informato non ha più accesso ad informazioni privilegiate.
Le informazioni contenute nel Registro devono essere conservate per almeno 5 (cinque) anni successivi al venir meno delle circostanze che ne hanno determinato l'iscrizione o l'aggiornamento.
Il soggetto responsabile della tenuta del Registro comunica tempestivamente ai Soggetti Informati la loro iscrizione nel Registro ed ogni aggiornamento delle informazioni che li riguardino, nonché gli obblighi derivanti dall'aver accesso alle informazioni privilegiate e le sanzioni relative (i) agli illeciti dell'abuso di

informazioni privilegiate e della manipolazione del mercato e, più in generale, (ii) alla diffusione non autorizzata di informazioni privilegiate.
Con decorrenza dal 1° aprile 2006 ed a seguito dell'entrata in vigore delle disposizioni in materia di internal dealing introdotte nell'ordinamento dalla Legge 18 aprile 2005 n. 62 e dalle conseguenti modifiche contenute nel Regolamento Emittenti, l'Emittente si è dotato di uno specifico "Codice di Comportamento sull'Internal Dealing" (in seguito, poi, definita come "Procedura di Internal Dealing"), avente ad oggetto la disciplina degli obblighi informativi inerenti le operazioni su strumenti finanziari emessi dall'Emittente o altri strumenti finanziari ad essi collegati effettuate dai c.d. "soggetti rilevanti" e/o dalle persone ad essi strettamente legate, ai fini di assicurare la necessaria trasparenza e omogeneità informativa nei confronti del mercato.
La Procedura di Internal Dealing costantemente aggiornata nel corso degli anni in ragione dei successivi provvedimenti normativi in materia, anche in attuazione della disciplina contenuta nell'articolo 114, settimo comma del TUF, nonché nell'art. 19 del Regolamento (UE) n. 596/2014 e nei relativi regolamenti di esecuzione, è stata modificata da ultimo in data 26 settembre 2024.
La suddetta Procedura di Internal Dealing, disponibile sul sito internet dell'Emittente alla pagina https://www.itkgroup.it/it/internaldealing, oltre ad individuare i c.d. "soggetti rilevanti", definendone gli obblighi di comportamento e di informazione e il "soggetto preposto" al ricevimento, alla gestione e alla diffusione delle informazioni stesse, pone il divieto al compimento delle operazioni sugli strumenti finanziari della Società nei seguenti periodi: nei 30 (trenta) giorni antecedenti la data prevista per l'approvazione del progetto di bilancio di esercizio; nei 30 (trenta) giorni antecedenti la data prevista per l'approvazione della relazione finanziaria semestrale (c.d. "black out periods"). Tale divieto è divenuto obbligatorio per i "soggetti rilevanti" con l'entrata in vigore del Regolamento Europeo 596/2014 (c.d. MAR).
Le comunicazioni relative alle operazioni rilevanti ai sensi della disciplina dell'Internal Dealing compiute nel corso dell'Esercizio sono state rese note al mercato nel rispetto della Procedura di Internal Dealing e sono disponibili sul sito istituzionale dell'Emittente alla pagina https://www.itkgroup.it/it/internaldealing.
Nel rispetto delle disposizioni in materia di remunerazione, le partecipazioni detenute nella Società e nelle sue controllate dagli Amministratori e dai Sindaci, nonché dei dirigenti strategici della Società e del Gruppo, sono riportate nella Relazione sulla Remunerazione alla quale si fa dunque rinvio.
* * * * * *
Il Consiglio di Amministrazione, nella sua riunione del 14 settembre 2012, ha tra l'altro deciso di avvalersi della deroga prevista dagli artt. 70, comma VIII, e 71-bis del Regolamento Emittenti che dà facoltà alla società di essere esentata dall'obbligo di mettere a disposizione del pubblico un Documento Informativo in caso di operazioni significative di fusione, scissione, aumento di capitale mediante conferimenti di beni in natura, acquisizioni e cessioni.
Si evidenzia che il 18 marzo 2016 è entrata in vigore la Direttiva Transparency (Decreto Legislativo 25/2016) che ha, tra l'altro, modificato il n. 2 dell'art. 154-ter del TUF, eliminando l'obbligo di pubblicazione del Resoconto Intermedio di Gestione e concedendo un maggior termine per l'approvazione della Relazione Semestrale consolidata che deve essere diffusa quanto prima possibile e comunque entro 3 mesi dalla chiusura del semestre.
Sono stati conferiti appositi poteri a Consob per stabilire, con proprio regolamento, l'eventuale obbligo di pubblicazione di informazioni finanziarie periodiche aggiuntive. Al termine di una consultazione pubblica, Consob ha definito di non prevedere obblighi aggiuntivi lasciando alle singole società emittenti la scelta sulla pubblicazione o meno di detti aggiornamenti.
In considerazione di ciò, a partire dalla relazione sul primo trimestre 2016 la Società ha deciso di non procedere alla pubblicazione dei successivi resoconti intermedi di gestione al 31 marzo ed al 30 settembre. Sono comunque oggetto di tempestiva comunicazione le informazioni price sensitive.

A seguito dell'entrata in vigore della citata direttiva Transparency e del MAR, la Società, dopo attenta analisi, ha adeguato le proprie procedure sull'internal dealing e sull'informativa privilegiata.
Per le ragioni già illustrate in precedenza e ribadite nel prosieguo della presente Relazione, la Società non ha istituito Comitati che assommino in sè più funzioni.
Il Comitato Controllo Rischi e Sostenibilità è composto dagli Amministratori Luca Ricciardi (Presidente), Francesca Marchetti e Alessandra Pizzuti.
I primi due componenti sono Amministratori indipendenti la cui esperienza professionale, anche in materia contabile e finanziaria e di gestione dei rischi, è stata ritenuta dal Consiglio di Amministrazione adeguata all'incarico.
Il Comitato Controllo Rischi e Sostenibilità ha il compito di supportare, con una adeguata attività istruttoria, le valutazioni e le decisioni del Consiglio di Amministrazione con riferimento al sistema di controllo interno e di gestione dei rischi, nonché quelle sulla approvazione delle relazioni finanziarie periodiche.
Svolge, inoltre, attività di supporto in ordine alla conformità delle procedure in materia di operazioni con parti correlate, alle disposizioni legislative e regolamentari applicabili nonché sulla loro osservanza.
Per il maggiore dettaglio relativo all'attività di detto Comitato, si rinvia al successivo capitolo 10.
La Società ha deciso, a partire dal 19 giugno 2015, di non istituire il Comitato per la Remunerazione, dotandosi di adeguate procedure per la determinazione della remunerazione degli amministratori esecutivi, come meglio illustrato nel successivo capitolo 8 e nella Relazione sulla Remunerazione, cui si fa rinvio.
Il Comitato Controllo Rischi e Sostenibilità fissa le linee di indirizzo e di verifica del sistema del controllo interno teso all'individuazione ed alla gestione dei principali rischi aziendali, e in tale ambito:
Il Comitato ha accesso alle informazioni aziendali necessarie per lo svolgimento delle sue funzioni.
Alle sue riunioni sono invitati il Presidente Diva Moriani e il Vice Presidente Vincenzo Manes, quest'ultimo anche nella sua qualità di Amministratore Incaricato, e l'intero Collegio Sindacale.

Il Comitato si è riunito 6 volte nel 2024 (4 nel precedente esercizio), e la partecipazione dei suoi componenti è stata pari al 93,3%.
Alle riunioni, oggetto di verbalizzazione, ha sempre partecipato almeno un componente del Collegio Sindacale.
Nel corso del corrente esercizio, si è riunito 1 volta; non è previsto un calendario per le sue prossime riunioni.
Per l'assolvimento dei propri compiti, non sono state messe a disposizione del Comitato specifiche risorse finanziarie, potendo questo utilizzare, all'occorrenza, le strutture della Società o far ricorso al supporto di consulenti esterni di propria fiducia, a spese della Società.
Nel rispetto del Codice, il Consiglio di Amministrazione ritiene che il sistema di controllo interno della Società sia adeguato a presidiare i rischi tipici delle principali attività esercitate ed in grado di garantire la salvaguardia del patrimonio sociale, l'efficienza e l'efficacia delle operazioni aziendali, l'affidabilità dell'informazione finanziaria nonché il rispetto di leggi e di regolamenti.
Tenuto conto di quanto previsto dall'art. 147 ter comma 4 del TUF ed anche con riferimento alle disposizioni di cui alla Raccomandazione 22 del Codice, il Consiglio di Amministrazione ritiene la propria composizione, sia sotto l'aspetto numerico che professionale, sia anche in considerazione della presenza di tre Amministratori indipendenti, adeguata alle dimensioni dell'azienda ed alle problematiche da affrontare (con riferimento al Principio VI - Raccomandazione 5 del Codice); analoga considerazione viene estesa nei confronti dei Comitati costituiti.
Il Consiglio di Amministrazione ritiene adeguato l'assetto organizzativo, amministrativo e contabile della Società e delle società controllate aventi rilevanza strategica, con particolare riferimento al sistema del controllo interno ed alla gestione dei conflitti di interesse.
La presenza di Amministratori esecutivi provvisti di una specifica ed approfondita esperienza professionale multidisciplinare nelle materie di carattere finanziario, industriale ed amministrativo consente di "coprire" in maniera adeguata la parte più significativa dell'attività aziendale.
Gli Amministratori non esecutivi, a loro volta, apportano un sicuro contributo in termini di professionalità ed esperienza al Consiglio di Amministrazione ed ai Comitati di cui fanno parte.
La Società non ha adottato piani per la successione degli amministratori esecutivi, non ritenuti necessari in ragione della composizione dell'azionariato e dell'assetto delle deleghe.
Anche per quanto concerne gli orientamenti agli azionisti sulle figure professionali che debbano essere presenti in Consiglio si è ritenuto che la composizione, l'esperienza e l'attenzione degli azionisti di controllo della Società non richiedano la formulazione di detti orientamenti su aspetti di cui tali azionisti hanno completa conoscenza.
Il Comitato per le Nomine non è stato istituito, in quanto, richiamando le disposizioni della Raccomandazione 5, il Consiglio di Amministrazione ha ritenuto che gli Amministratori indipendenti, pari numericamente ad oltre un quarto dei componenti il Consiglio di Amministrazione, siano caratterizzati da un rilevante livello di autorevolezza ed autonomia decisionale e che abbiano una adeguata conoscenza delle strutture della Società e del Gruppo.
Conseguentemente, il Consiglio di Amministrazione ritiene che:

la predisposizione di un eventuale piano per la successione di amministratori esecutivi;
possano essere discussi e decisi nell'ambito delle competenze e delle riunioni del Consiglio di Amministrazione stesso.
Per le informazioni relative alle politiche di remunerazione adottate dall'Emittente e sui compensi percepiti dagli Amministratori, si rinvia alla apposita Relazione sulla Remunerazione che sarà resa disponibile sul sito web della Società www.itkgroup.it nei termini di legge.
Il Consiglio di Amministrazione, nominato dall'assemblea del 22 maggio 2024, al pari di quello precedentemente in carica, ha ritenuto di non procedere alla ricostituzione del Comitato per la Remunerazione.
Al momento del suo insediamento il Consiglio aveva ritenuto che la precedente ridefinizione da parte della Società della propria mission strategica, dell'approccio al mercato e del nuovo assetto di governance, avesse reso più semplice, rispetto al passato, la gestione della politica delle remunerazioni, riguardante unicamente gli Amministratori esecutivi della Società, mentre quella degli Amministratori e dei Dirigenti delle società controllate/partecipate, considerate come investimenti, è di competenza degli organi amministrativi delle singole società controllate/partecipate, fermo restando il coinvolgimento della capogruppo in relazione a compensi straordinari connessi alla dismissione degli investimenti.
I criteri di incentivazione degli Amministratori esecutivi erano sempre più correlati al raggiungimento di specifici obiettivi di valorizzazione degli asset e delle partecipazioni in portafoglio (dividendi e capital gains) – e, quindi, in termini di creazione di "valore" per la Società – piuttosto che – come in passato - ad obiettivi di performance e/o redditività delle singole controllate.
In tale contesto, l'istituzione del Comitato per le remunerazioni avrebbe un ambito operativo estremamente limitato, tanto da non renderlo funzionale.
Si è ritenuto infatti che il Consiglio di Amministrazione, nella sua interezza, fosse il soggetto che potesse adeguatamente ed efficacemente procedere alla individuazione e fissazione dei criteri di incentivazione (legati alla valorizzazione degli asset come sopra indicato) sulla base dei quali determinare la componente variabile della remunerazione degli amministratori esecutivi e dei dirigenti con responsabilità strategica nonché per il monitoraggio dell'avvenuto raggiungimento degli obiettivi prestabiliti.
I compiti stabiliti dal Codice a proposito del Comitato per le remunerazioni (cfr. Raccomandazione 16) possono quindi essere svolti, nel caso specifico di KME Group, dal Consiglio di Amministrazione.
Al fine di consentire all'organo amministrativo di condurre una valutazione la più consapevole e la più accorta possibile, il Consiglio di Amministrazione potrà farsi supportare, all'occorrenza, dall'expertise di almeno due amministratori indipendenti, cui rivolgersi, di volta in volta, per approfondimenti in merito alla remunerazione fissa e variabile da riconoscere agli Amministratori Esecutivi.
L'esperienza e l'indipendenza di tali amministratori sono in grado di garantire al Consiglio un valido supporto, rendendo così pleonastica la nomina del Comitato per le Remunerazioni.

Il Codice individua nel Sistema Controllo e Rischi (di seguito "SCIR") un insieme di regole procedure e strutture organizzative volti a consentire l'identificazione, la misurazione, la gestione ed il monitoraggio dei principali rischi aziendali.
Un efficace SCIR contribuisce ad una conduzione dell'impresa coerente con gli obiettivi aziendali definiti dal Consiglio di Amministrazione, favorisce l'assunzione di decisioni consapevoli e concorre ad assicurare la salvaguardia del patrimonio sociale, l'efficacia e l'efficienza dei processi aziendali, l'affidabilità dell'informazione societaria ed il rispetto di leggi, regolamenti e delle procedure interne.
Il sistema di controllo interno amministrativo-contabile di KME Group, focalizzato sulla gestione dei rischi inerenti l'informativa finanziaria, non deve essere considerato separatamente dallo SCIR di cui costituisce una componente integrata, sebbene suscettibile di mantenimento autonomo, per ragioni di efficienza operativa, nell'ambito del programma di conformità ai requisiti di cui all'articolo 154-bis TUF del Dirigente preposto alla redazione dei documenti contabili societari.
Tale sistema di controllo interno amministrativo-contabile è finalizzato a garantire l'attendibilità, l'accuratezza, l'affidabilità e la tempestività dell'informativa finanziaria.
Le linee guida seguite dalla Società relative alla progettazione, implementazione, monitoraggio e aggiornamento nel tempo del sistema, fanno riferimento alle best practice riconosciute a livello internazionale ed in particolare al COSO - Internal Control – Integrated Framework)1 , che fornisce la definizione del controllo interno quale processo predisposto dalla Direzione della Società e altri collaboratori per fornire una ragionevole sicurezza sulla realizzazione degli obiettivi compresi in tre categorie (operation, reporting e compliance objective).
I principi seguiti, in accordo con il COSO - Internal Control – Integrated Framework, sono quelli di assicurare:
Il COSO Report indica anche le componenti essenziali del sistema con riferimento alle seguenti aree:
1 COSO - Committee of Sponsoring Organizations of the Treadway Commission, Internal Control - Integrated Framework, May, 2013.

Le attività principali di un processo di gestione dei rischi aziendali sono le seguenti:
Descrizione delle principali caratteristiche del sistema di controllo interno amministrativo-contabile
Al fine di adempiere alle disposizioni contenute nell'articolo 154-bis del D. Lgs. 58/98, relative all'attestazione dell'adeguatezza e dell'effettiva applicazione delle procedure amministrative e contabili per la formazione del bilancio di esercizio e del bilancio consolidato della Società nel corso dell'Esercizio, il Dirigente Preposto alla redazione dei documenti contabili societari ha predisposto e svolto un programma di conformità ai requisiti di cui all'articolo 154-bis del TUF, con il supporto della società di consulenza Operari Srl.
L'impostazione del programma di conformità fa riferimento al COSO - Internal Control – Integrated Framework integrato dalle linee guida e "best practice" quali:
Linee Guida ANDAF;
International Standards of Auditing;
L'adozione di standard e di normative, sia a livello nazionale che internazionale, ha consentito di costruire un programma di lavoro finalizzato a garantire l'attendibilità2 , l'accuratezza3 , l'affidabilità4 e la tempestività5 dell'informativa finanziaria.
Tale approccio può essere sintetizzato nelle seguenti fasi metodologiche:
2 Attendibilità (dell'informativa): l'informativa che ha le caratteristiche di correttezza e conformità ai principi contabili generalmente accettati e ha i requisiti chiesti dalle leggi e dai regolamenti applicati.
3 Accuratezza (dell'informativa): l'informativa che ha le caratteristiche di neutralità e precisione. L'informazione è considerata neutrale se è priva di distorsioni preconcette tese a influenzare il processo decisionale dei suoi utilizzatori al fine di ottenere un predeterminato risultato.
4 Affidabilità (dell'informativa): l'informativa che ha le caratteristiche di chiarezza e di completezza tali da indurre decisioni di investimento consapevoli da parte degli investitori. L'informativa è considerata chiara se facilita la comprensione di aspetti complessi della realtà aziendale, senza tuttavia divenire eccessiva e superflua.
5 Tempestività (dell'informativa): l'informativa che rispetta le scadenze previste per la sua pubblicazione.

condivisione delle eventuali opportunità di miglioramento risultanti dalle attività di test svolte con il management per poter incentivare le azioni di miglioramento sul sistema di controllo interno.
Fasi del sistema di gestione dei rischi e di controllo interno esistenti in relazione al processo di informativa finanziaria
L'ambito del programma di conformità prende avvio dalla definizione, con l'ausilio di metodologie quantitative di analisi, del perimetro di attività, e quindi delle entità coinvolte e delle poste di bilancio rilevanti associate ai cicli di business alimentanti, includendo come parte attiva del sistema di controllo il processo di chiusura e di formazione del bilancio di esercizio e del bilancio consolidato.
Avvalendosi di approcci metodologici "risk-based" è stata condotta per la Capogruppo e per le entità coinvolte nel perimetro di attività, un processo di identificazione e valutazione dei principali rischi legati all'informazione contabile.
L'attività di risk assessment amministrativo-contabile ha portato all'individuazione per ogni entità oggetto di analisi, della voce contabile rilevante, associata al relativo processo/flusso contabile alimentante. Ciascuna voce di bilancio è stata sottoposta ad una valutazione qualitativa del rischio inerente attraverso l'associazione e la successiva valutazione delle asserzioni di bilancio6 riferite alle voci contabili rilevanti.
I rischi e le attività di controllo individuati, sono stati integrati in un apposito framework popolato di specifici obiettivi di controllo classificati nello standard CAVR (7 ) e direttamente correlati con le asserzioni di bilancio di cui sopra.
I controlli in essere nel Gruppo possono essere ricondotti, sulla base delle best practice internazionali, a due principali fattispecie:
Tali controlli possono essere: di tipo "preventive" o "detective", a seconda se vogliono prevenire il verificarsi oppure rilevare anomalie o frodi tali da causare errori nell'informativa finanziaria; di tipo "manuale" o "automatico" come i controlli applicativi effettuati sui sistemi informativi a supporto del business.
Al fine di esprimere un giudizio professionale sull'effettiva esecuzione ed efficacia dei controlli interni amministrativo-contabili nell'Esercizio e sulla base dei risultati del follow-up, le procedure di test di conformità sono state aggiornate e svolte, documentando i relativi risultati mediante la richiesta ai referenti aziendali delle evidenze dei controlli interni attesi, dei dati e delle transazioni eseguite e in genere della loro disponibilità a dimostrare che i controlli siano stati effettivamente eseguiti e/o che non siano occorsi degli errori relativamente alle transazioni selezionate. Durante lo svolgimento dei compliance test previsti dal programma di conformità descritto più sopra, la società di consulenza Operari S.r.l. ha fornito aggiornamenti sul piano di attività, sul suo stato di avanzamento e sugli esiti finali al Dirigente Preposto e da questi comunicati ai vertici aziendali ed all'Amministratore Incaricato, al Comitato Controllo e Rischi, che a sua volta ne riferisce al Consiglio di Amministrazione e al Collegio Sindacale della Società.
6 Esistenza e accadimento (E/O): le attività e le passività dell'impresa esistono a una certa data e le transazioni registrate rappresentano eventi realmente avvenuti durante un determinato periodo;
Completezza (C): tutte le transazioni, le attività e le passività da rappresentare sono state effettivamente incluse in bilancio;
Diritti e obbligazioni (R/O): le attività e le passività dell'impresa rappresentano, rispettivamente, diritti e obbligazioni della stessa a una certa data;
Valutazione e rilevazione (V/A): le attività, le passività, il patrimonio netto, i ricavi e i costi sono iscritti in bilancio al loro corretto ammontare, in accordo con i principi contabili di riferimento;
Presentazione e informativa (P/D): le poste di bilancio sono correttamente denominate, classificate e illustrate.
7 Completezza, Accuratezza, Validità e Accesso ristretto.

Sulla base dei risultati di tale programma di conformità, il Presidente ed il Dirigente Preposto alla redazione dei documenti contabili societari hanno attestato l'adeguatezza e l'efficacia del sistema di controllo interno per l'Esercizio, nei termini e nelle forme previste dal Regolamento Emittenti CONSOB.
Il Sistema di Controllo e di Gestione dei Rischi è stato ulteriormente rafforzato a partire dal 2014 con l'elaborazione del Piano di Internal Audit basato sulla valutazione dei rischi inerenti a KME Group SpA eseguita da parte della stessa Funzione di Internal Audit. Tale risk assessment ha rappresentato, infatti, un'attività di supporto a beneficio del Comitato Controllo e Rischi, dell'Amministratore Incaricato o del Consiglio di Amministrazione nella sua interezza, nonché dei preposti al controllo interno, in merito alle rispettive responsabilità in materia di sistema di controllo interno e di gestione dei rischi, consentendo l'identificazione dei principali rischi, in aggiunta a quelli di dominio amministrativo-contabile nonché quelli di conformità al D.Lgs. 231/2001, e ponendo le basi perché essi siano adeguatamente misurati, gestiti e monitorati, determinando la compatibilità di tali rischi con il profilo di rischio assunto.
Definito l'ambito di riferimento del processo di Internal Audit, è stato, infatti, possibile condurre la valutazione sui rischi su cui il Piano deve basarsi coerentemente alle previsioni del mandato della Funzione di Internal Auditing, nonché degli standard (incluso l'ISO 31000 sul Risk Management per la parte specifica di identificazione e valutazione dei rischi) e delle migliori pratiche di riferimento. L'ambito così delineato è costituito dai processi di business e di supporto allo stesso in essere presso KME Group, ciascuno caratterizzato da propri specifici obiettivi nonché dalle relative incertezze (rischi) che possono compromettere o, viceversa, facilitare il raggiungimento di tali obiettivi.
La valutazione dei rischi eseguita ha avuto ad oggetto gli obiettivi (e rischi) appartenenti ai domini operativo e di conformità, con esclusione per quest'ultimo dei particolari ambiti già presidiati da specifici processi di valutazione e in generale gestione dei rischi (es. ambito 231/2001; ambito 81/08; etc.). Allo stesso modo, come già riferito in precedenza, l'ambito amministrativo-contabile è stato escluso dal processo di internal audit in quanto già presidiato in termini di valutazione dei rischi e dei controlli interni mediante lo specifico programma a supporto dell'attestazione del Dirigente Preposto alla redazione dei documenti contabili societari ex art. 154-bis del TUF.
D'accordo con lo standard ISO 31000, il risk assessment è un processo e come tale la Società ha programmato il suo completamento e continuo aggiornamento, anche sulla base dei risultati delle verifiche eseguite, nonché in funzione dei cambiamenti del contesto di riferimento.
KME Group definisce una chiara individuazione dei ruoli e delle funzioni coinvolte nello SCIR alle diverse fasi di progettazione, implementazione, monitoraggio e aggiornamento del Sistema stesso, con particolare riferimento agli attori coinvolti nelle diverse fasi delle attività (Dirigente Preposto, Responsabile Internal Audit, Process Owner, Control Owner, Tester) che riportano all'Amministratore Incaricato.
Il Dirigente preposto presidia il sistema di gestione dei rischi e di controllo interno in relazione all'informativa finanziaria ed è responsabile delle fasi di identificazione e valutazione dei rischi sull'informativa finanziaria e di identificazione e valutazione dei controlli a fronte dei rischi individuati.
A ciascuna delle fasi sopra menzionate corrisponde uno specifico output di sistema: anagrafica dei rischi, valutazione dei medesimi in termini di rischi inerente, anagrafica dei controlli e mappatura dei controlli ai rischi e alle voci di bilancio (framework di controllo), valutazione dei controlli, valutazione del rischio residuo e identificazione delle eventuali azioni di miglioramento.
La fase di valutazione dei rischi nonché dell'adeguatezza ed efficacia dei relativi controlli è eseguita dal Dirigente Preposto con il supporto della società di consulenza Operari Srl.
Il Dirigente preposto, sulla base della valutazione del rischio inerente e dei relativi controlli, provvede alla valutazione del rischio residuo, alle eventuali attività di aggiornamento del framework, alla risoluzione di eventuali non conformità ed al loro monitoraggio.

Il Consiglio ha affidato al Vice Presidente Vincenzo Manes, nella sua qualità di Chief Executive Officer, l'incarico dell'istituzione e mantenimento del sistema di controllo interno e di gestione dei rischi (l'"Amministratore Incaricato") - Raccomandazione 32.b) del Codice.
Nell'ambito della sua funzione, l'Amministratore Incaricato ha sovrainteso all'identificazione dei principali rischi aziendali (strategici, operativi, finanziari e di compliance), tenendo conto delle caratteristiche delle attività svolte dalla Società e dalle sue controllate, e li ha sottoposti periodicamente all'esame del Consiglio (Raccomandazione 34.a).
Ha inoltre dato esecuzione, in coordinamento unitamente ai preposti al controllo interno, alle linee di indirizzo definite dal Consiglio, curando la progettazione, realizzazione e gestione del sistema di controllo interno e di gestione dei rischi e verificandone costantemente l'adeguatezza e l'efficacia.
Si è occupato dell'adattamento di tale sistema alla dinamica delle condizioni operative e del panorama legislativo e regolamentare.
L'Amministratore Incaricato ha il potere di chiedere al responsabile della funzione di internal audit, nell'ambito del mandato allo stesso conferito, lo svolgimento di verifiche su specifiche aree operative e sul rispetto delle regole e procedure interne nell'esecuzione di operazioni aziendali, dandone contestuale comunicazione al presidente del Comitato Controllo Rischi e Sostenibilità e al presidente del Collegio Sindacale.
Infine, ove se ne è profilata la necessità, ha riferito tempestivamente al Comitato Controllo Rischi e Sostenibilità e al Consiglio di Amministrazione in merito a problematiche e criticità emerse nello svolgimento della propria attività o di cui abbia avuto comunque notizia, affinché il Comitato (o il Consiglio) potesse prendere le opportune iniziative.
Il Comitato Controllo Rischi e Sostenibilità è composto dagli Amministratori non esecutivi Luca Ricciardi (Presidente), Francesca Marchetti e Alessandra Pizzuti.
Si rimanda per maggiori dettagli al precedente capitolo 6.
Nel rispetto del Codice, il Consiglio di Amministrazione ritiene che il sistema di controllo interno della Società sia adeguato a presidiare i rischi tipici delle principali attività esercitate ed in grado di garantire la salvaguardia del patrimonio sociale, l'efficienza e l'efficacia delle operazioni aziendali, l'affidabilità dell'informazione finanziaria nonché il rispetto di leggi e di regolamenti.
L'attività di "internal audit" si identifica con quella del Responsabile del Controllo Interno.
Il Responsabile del Controllo Interno è nominato direttamente dal Consiglio di Amministrazione, su proposta del Presidente al quale riferisce con continuità, senza cadenze temporali predeterminate8 ; è gerarchicamente indipendente da ogni responsabile di aree operative e, a sua volta, non è responsabile di alcuna di esse. Riferisce inoltre al Comitato Controllo Rischi e Sostenibilità ed al Collegio Sindacale.
La sua attività si identifica con quella di "internal audit", rispettando così la disposizione in tal senso contenuta nel nuovo testo del Codice.
Il Responsabile ha accesso diretto a tutte le informazioni utili per lo svolgimento del proprio incarico e la sua attività è finalizzata alla verifica ed alla valutazione della adeguatezza e della efficacia del sistema di controllo interno della Società nonché alla aderenza delle attività delle diverse funzioni aziendali alle procedure, alle politiche aziendali, alle leggi ed ai regolamenti esistenti, con particolare attenzione alla affidabilità ed integrità delle informazioni gestite, alla salvaguardia del patrimonio aziendale, alla adeguatezza dei principi contabili utilizzati ed alla loro omogeneità ai fini della redazione del bilancio, da effettuarsi unitamente al Dirigente preposto alla redazione dei documenti contabili societari.
8 E' in ogni caso prevista una relazione annuale da parte del responsabile della funzione Internal Audit.

Il Consiglio di Amministrazione, nel rispetto dell'art. 6, Raccomandazione 33, lett. a) del Codice, definisce le linee di indirizzo del sistema di controllo interno e di gestione dei rischi, in modo che i principali rischi della Società e delle sue controllate siano identificati e monitorati in un'ottica di seria e corretta gestione dell'impresa.
In virtù delle mutate dimensioni e struttura di KME Group e della accentuazione della sua attività di holding di partecipazioni, per la funzione di controllo interno è stato attuato un processo di riorganizzazione conclusosi con la esternalizzazione di tale mansione, affidata a soggetto di adeguata professionalità ed esperienza.
Il Consiglio di Amministrazione del 22 maggio 2024, con il parere favorevole del Comitato Controllo Rischi e Sostenibilità e sentito il Collegio Sindacale, ha conferito l'incarico di Internal Auditing per gli esercizi 2024-2026 a Operari Srl, soggetto che già rivestiva tale ruolo.
Il responsabile della funzione in commento è stato individuato nel dott. Vittorio Gennaro, Partner e Amministratore Delegato di Operari Srl, già nominato anche quale terzo componente dell'Organismo di Vigilanza ex D. Lgs. 231/2001.
La Società ha adottato un "Modello di organizzazione e di gestione ex D.Lgs. n. 231/01", (il "Modello") che viene aggiornato in ragione delle modifiche introdotte nel tempo nella normativa di riferimento, tenendo conto delle attività di prevenzione dei rischi reato nelle aree sensibili di attività della Società (con particolare riferimento ai reati societari ed agli abusi di mercato).
Il Modello è stato da ultimo aggiornato dal Consiglio di Amministrazione del 12 gennaio 2024, così da tener conto delle novità normative intervenute dall'epoca della precedente revisione dello stesso.
Il Modello si compone nelle seguenti parti:
Le regole contenute nel Modello si applicano a tutti coloro che svolgono, anche di fatto, funzioni di gestione, amministrazione, direzione o controllo in KME Group, ai loro sottoposti, sia dipendenti che collaboratori, nonché a tutti i consulenti, agenti, procuratori e, più in generale, terzi che agiscono anche di fatto per conto della Società, nei limiti dei poteri a questi delegati e relativamente all'ambito delle attività emerse come "a rischio".
Il Consiglio di Amministrazione ha altresì nominato un Organismo di Vigilanza dotato di autonomi poteri di iniziativa e controllo con la funzione di vigilare sull'efficacia e sull'aggiornamento del modello e/o dei suoi elementi costituitivi.
L'Organismo di Vigilanza deve in particolare:

Alla data della presente Relazione, l'Organismo di Vigilanza, nominato dal Consiglio di Amministrazione nella riunione del 22 maggio 2024, in carica per gli esercizi 2024-2026, risulta composto da due professionisti esterni, Fabio Ambrosiani (Presidente) ed Elena Pagliarani e dal Responsabile della Funzione di Internal Audit, Vittorio Gennaro.
L'Emittente non si è avvalsa della facoltà di attribuire le funzioni dell'Organismo di Vigilanza al Collegio Sindacale.
In particolare, anche considerato l'attuale sistema dei controlli implementato da KME Group e la best practice in materia, si ritiene che i compiti attribuiti dalla legge all'Organismo di Vigilanza possano essere più efficacemente perseguiti attraverso un organismo di vigilanza ad hoc plurisoggettivo che unisca in sé competenze e professionalità diverse, rendendo così più efficace e penetrante l'attività dell'Organismo di Vigilanza.
Un estratto del Modello è consultabile sul sito www.itkgroup.it nella sezione Profilo.
Deloitte & Touche SpA (di seguito "Deloitte") è la Società incaricata ai sensi degli artt. 155 e ss. del TUF della revisione legale del bilancio consolidato e del bilancio separato, nonché della relazione semestrale consolidata limitata di KME Group SpA.
Deloitte ricopre il ruolo di "revisore principale" e l'incarico in corso è stato deliberato dall'Assemblea del 31 maggio 2016, a seguito di proposta motivata formulata dal Collegio Sindacale e terminerà con il bilancio dell'esercizio chiuso al 31 dicembre 2024.
Il responsabile dell'incarico per la Società di Revisione è il dott. Luca Franchino. L'art. 17, comma IV del D.Lgs. n. 39 del 27 gennaio 2010 (il c.d. "Testo Unico della Revisione") fissa in n. 6 esercizi, il massimo di durata per tale responsabilità.
L'entità del totale dei compensi corrisposti nel 2024 dalla Società è di complessivi Euro 207 migliaia.
Sempre per il 2024, il totale dei compensi a livello di società controllate è stato di Euro 1.280 migliaia.
Nel corso dell'Esercizio sono stati assegnati, da parte di KME e delle sue controllante, alla Società di Revisione ed alle società facenti parte dello stesso network, ulteriori incarichi per Euro 342 migliaia.
Per il relativo dettaglio si rinvia alla nota integrativa del bilancio separato relativa all'Esercizio in commento.
Il Collegio Sindacale, nell'ambito della sua attività di vigilanza, verifica l'indipendenza della Società di Revisione.
L'Assemblea Ordinaria degli Azionisti di KME Group SpA, in data 17 dicembre 2024, ha deliberato, sulla base della proposta motivata del Collegio Sindacale, di conferire l'incarico per la revisione legale dei conti e per la rendicontazione sulla sostenibilità di KME Group SpA e delle sue controllate, per gli esercizi dal 2025 al 2033, alla società KPMG SpA.
Il Consiglio di Amministrazione del 14 maggio 2013 aveva nominato, con il parere favorevole del Collegio Sindacale, il Direttore Amministrativo Giuseppe Mazza, in considerazione dei requisiti

professionali, delle caratteristiche e delle competenze di cui è in possesso, conferendogli idonei poteri e mezzi per l'esercizio dei compiti a lui attribuiti, quale Dirigente Preposto.
Il Consiglio di Amministrazione del 22 maggio 2024 ha rinnovato detto incarico a Giuseppe Mazza.
L'incarico ha una durata pari a quella del Consiglio di Amministrazione, quindi fino alla data dell'Assemblea convocata per l'approvazione del bilancio dell'esercizio al 31 dicembre 2026.
Il Dirigente Preposto informa periodicamente l'Amministratore Incaricato, il Comitato Controllo Rischi e Sostenibilità ed il Collegio Sindacale sull'attività svolta e collabora con continuità con la Società di Revisione.
La condivisione delle informazioni che si generano nei diversi ambiti di attività è assicurata da un flusso informativo strutturato che vede l'attiva partecipazione di tutti i soggetti investiti di funzioni all'interno del sistema di controllo interno e di gestione dei rischi, anche con riferimento alle funzioni in tale ambito svolte dal Comitato Controllo Rischi e Sostenibilità, dal Collegio Sindacale e dall'Amministratore Incaricato.
Tale flusso informativo trova il suo momento di coordinamento in occasione delle riunioni del Comitato Controllo Rischi e Sostenibilità, cui partecipano tutte le funzioni aziendali coinvolte.
Al riguardo si segnala l'attività del Dirigente Preposto che, unitamente al Presidente, fornisce, inoltre, l'attestazione prevista dal comma 5 dell'art. 154-bis TUF.
Gli Amministratori provvisti di deleghe riferiscono al Consiglio di Amministrazione ed al Collegio Sindacale in merito alle operazioni con riferimento alle quali abbiano un interesse personale, non necessariamente in conflitto con gli interessi della Società.
La Procedura in materia di operazioni con parti correlate (di seguito la "Procedura"), adottata nel marzo 2003, è stata aggiornata più volte nel corso degli anni, l'ultima delle quali in data 26 settembre 2024, con effetto dal 1° ottobre 2024.
Detta Procedura tiene conto di quanto raccomandato da Consob, dà sostanza alla norma statutaria ed è conforme a quanto previsto dal Regolamento in materia adottato da CONSOB con propria delibera n. 17221 del 12 marzo 2010 (di seguito il "Regolamento Parti Correlate") che in particolare richiede che le operazioni con parte correlate, realizzate direttamente o per il tramite di società controllate, debbano essere effettuate nel rispetto dei principi di:
Il Consiglio di Amministrazione ritiene che la procedura prevista sia adeguata alla gestione dei conflitti di interesse.
Di seguito si riportano le disposizioni più significative della Procedura che è disponibile nella sua interezza in apposita sezione del sito web della Società https://www.itkgroup.it/assets/files/tb/file/particorrelate/proc\_parti\_corr\_260924.pdf.
Le parti correlate sono quelle come definite ed indicate da CONSOB.
Gli Amministratori ed i Sindaci della Società e delle sue controllate, come sopra individuate, ove abbiano un interesse, per conto proprio o di terzi, in una operazione, ne informano il Consiglio di Amministrazione, nella persona del suo Presidente, precisandone la natura, i termini, l'origine e la portata. Gli Amministratori per i quali sussista tale interesse hanno inoltre l'obbligo di astenersi dal voto e di

assentarsi durante la relativa discussione, fatta comunque salva una diversa unanime determinazione del Consiglio.
E' inoltre prevista una procedura interna diretta alla redazione, gestione ed al mantenimento dell'elenco delle parti correlate provvedendo al suo aggiornamento su base semestrale, tenendo conto delle informazioni ricevute dagli Amministratori e dai Sindaci nonché dagli altri dirigenti con responsabilità strategiche.
Le società controllate del Gruppo sono tenute al rispetto della Procedura, per quanto applicabile, ed assicurano il flusso delle informazioni alla Società.
Per "operazioni con parti correlate" si intende qualunque trasferimento di risorse, servizi o obbligazioni fra parti correlate, indipendentemente dal fatto che sia stato pattuito un corrispettivo.
Si considerano comunque incluse:
Nel rispetto di quanto indicato dal Regolamento CONSOB e dai suoi allegati, le operazioni sono suddivise in:
In occasione dell'approvazione della versione aggiornata della Procedura è stato nominato un apposito Comitato per le Operazioni con Parti Correlate (di seguito anche "Comitato OPC") composto dai tre amministratori indipendenti che:
In presenza di operazioni di maggiore rilevanza, il Comitato OPC deve essere coinvolto già in fase di trattative nonchè in quella istruttoria attraverso la ricezione di un flusso informativo completo e tempestivo.
Il Comitato OPC ha facoltà di richiedere informazioni e di formulare osservazioni agli organi delegati ed ai soggetti incaricati della conduzione delle trattative, nonché di farsi assistere da propri esperti indipendenti, a spese della Società, ai fini della valutazione delle caratteristiche dell'operazione.
Le decisioni del Comitato OPC sono regolarmente assunte a maggioranza e sono previste specifiche procedure alternative in presenza di operazioni nelle quali i suoi stessi componenti rivestano la qualifica di parti correlate.
Le riunioni del Comitato OPC sono verbalizzate a cura del Segretario del Consiglio di Amministrazione e, ove applicabile, devono riportare le motivazioni in merito all'interesse della Società al compimento dell'operazione nonché alla convenienza ed alla correttezza sostanziale delle relative condizioni.
Le operazioni di maggiore rilevanza sono sottoposte alla preventiva approvazione del Consiglio di Amministrazione che delibera al riguardo nel rispetto delle procedure previste dall'art. 19 dello Statuto Sociale, sentito il parere motivato dell'apposito Comitato OPC sull'interesse della Società al compimento dell'operazione, nonché sulla convenienza e sulla correttezza sostanziale delle relative condizioni.

Il parere del Comitato OPC ha natura vincolante, con l'avvertenza che l'operazione di maggiore rilevanza che non avesse ricevuto tale preventiva approvazione non potrà essere eseguita dal Consiglio di Amministrazione.
Qualora il Consiglio di Amministrazione intenda comunque eseguirla, deve convocare senza indugio l'Assemblea degli Azionisti in sede ordinaria ponendo all'ordine del giorno l'approvazione della predetta operazione. L'Assemblea delibera al riguardo con le maggioranze previste dallo Statuto Sociale.
L'operazione si intende non approvata, e quindi non potrà essere eseguita, solo qualora la maggioranza dei soci non correlati votanti esprima voto contrario all'operazione e qualora i soci non correlati presenti in Assemblea rappresentino almeno il 10% del capitale sociale con diritto di voto.
Le operazioni di minore rilevanza di cui all'art. 13 del Regolamento Interno sono invece esaminate e deliberate dall'organo societario competente in forza delle procedure pro-tempore vigenti.
La Procedura prevede che il Presidente, ed in caso di sua assenza o impedimento, ed in via d'urgenza, il Vice Presidente, purché non in conflitto di interessi nella medesima operazione, abbiano il potere di approvare le operazioni con parti correlate della Società e delle sue società controllate di importo non superiore ad Euro 5 milioni.
Inoltre, le corrispondenti operazioni di importo superiore ad Euro 5 milioni, nonché quelle di importo inferiore per le quali sussista una situazione di conflitto di interessi in capo contemporaneamente, sia al Presidente che al Vice Presidente, devono essere sottoposte alla preventiva approvazione del Consiglio di Amministrazione della Società.
In entrambi i casi, le operazioni sono comunque sottoposte al preventivo parere motivato non vincolante del Comitato OPC sull'interesse al compimento dell'operazione nonché sulla convenienza e sulla correttezza sostanziale delle relative condizioni.
Nel caso di operazioni rientranti nell'ambito delle decisioni riservate al Presidente (o al Vice Presidente) sulle quali il Comitato OPC abbia espresso un proprio parere motivato negativo, il Presidente ne informa senza indugio gli altri componenti del Consiglio di Amministrazione. E' facoltà di ciascuno dei componenti non esecutivi del Consiglio di Amministrazione, esclusi i membri del Comitato OPC, richiedere entro il termine di tre giorni la convocazione dello stesso al fine di deliberare in merito alla approvazione di tali operazioni.
Le disposizioni del Regolamento Interno non si applicano:
Per le operazioni di maggiore rilevanza non soggette all'obbligo di pubblicazione del "Documento Informativo" ai sensi delle disposizioni applicabili, la Società:

Ai fini di valutare la non applicabilità del Regolamento Interno, non si considerano "interessi significativi":
Qualora sia prevista l'effettuazione di una serie di operazioni omogenee con determinate categorie di parti correlate nell'arco di un anno, è possibile che le stesse siano autorizzate dal Consiglio di Amministrazione nell'ambito di una "Delibera Quadro".
La Società fornisce informazione, nella Relazione Intermedia sulla Gestione e nella Relazione sulla Gestione Annuale, come previste dall'art. 154-ter del TUF:
In presenza di un parere negativo espresso dal Comitato OPC in materia di operazioni di minore rilevanza, la Società mette a disposizione del pubblico, entro 15 giorni dalla chiusura di ciascun trimestre dell'esercizio e nel rispetto delle condizioni, termini e modalità previste dal Regolamento CONSOB, un "Documento" contenente la descrizione delle predette operazioni.
Ogni trimestre deve essere fornita al Consiglio di Amministrazione ed al Collegio Sindacale, a cura degli Amministratori Esecutivi della Società, una specifica informativa sulle operazioni con parti correlate non soggette a preventiva approvazione del Consiglio di Amministrazione.
L'informativa deve riguardare la natura della correlazione, le condizioni, in particolare quelle economiche, le modalità ed i tempi di realizzazione dell'operazione, il procedimento valutativo seguito, l'interesse e le motivazioni sottostanti alla stessa.
Deve essere inoltre fornita specifica informativa sull'esecuzione delle operazioni preventivamente approvate dal Consiglio di Amministrazione anche attraverso le c.d. "Delibere Quadro".

In occasione di operazioni di maggiore rilevanza, realizzate anche da società controllate italiane o estere, è predisposto, ai sensi dell'art. 114 comma 5 del "TUF", un "Documento Informativo" redatto in conformità dell'Allegato 4 del Regolamento Parti Correlate, allegato al Regolamento Interno sub lettera c) come sua parte sostanziale.
Il Consiglio di Amministrazione si è riservato di verificare periodicamente l'efficacia della procedura adottata provvedendo in ogni caso alla sua revisione in contraddittorio con il Collegio Sindacale su base triennale, fatta comunque salva la possibilità di interventi più tempestivi anche al fine di assicurare la migliore efficienza del Regolamento medesimo.
Gli artt. 10 (Convocazione dell'Assemblea) e 14 (Amministrazione della società) dello Statuto Sociale consentono al Consiglio di Amministrazione, qualora l'operazione con la parte correlata rivesta carattere di urgenza e non debba essere sottoposta alla approvazione dell'Assemblea degli Azionisti, di eseguirla immediatamente nel rispetto delle condizioni previste dal Regolamento Parti Correlate.
Se l'operazione fosse poi eseguita tramite una società controllata, il Consiglio di Amministrazione ne dovrà essere informato in occasione della sua prima riunione successiva all'effettuazione dell'operazione in commento. Inoltre, in presenza di operazioni da sottoporre alla approvazione dell'Assemblea degli Azionisti che abbiano carattere di urgenza e che siano collegate a situazioni di crisi aziendale, l'operazione potrà essere eseguita dal Consiglio di Amministrazione in deroga alle disposizioni in materia purché alla successiva Assemblea chiamata a deliberare al riguardo si applichino le disposizioni previste dal Regolamento Parti Correlate per tali situazioni.
Il Collegio Sindacale vigila sulla osservanza della legge e dello Statuto, sul rispetto dei principi di corretta amministrazione ed in particolare sulla adeguatezza dell'assetto organizzativo, amministrativo e contabile della Società e sul suo concreto funzionamento.
L'art. 22 dello Statuto Sociale è interamente dedicato al Collegio Sindacale e, oltre ai requisiti di onorabilità e di professionalità che debbono possedere i suoi componenti, indica la procedura per la loro nomina che tra l'altro prevede:

applicabile è pari al 2,5% del capitale ordinario, come previsto da Consob con determinazione n. 123 del 28 gennaio 2025;
Si ricorda, in particolare, che i Sindaci non possono ricoprire più di cinque analoghi incarichi in società emittenti, come richiesto dagli artt. 148-bis del TUF e 144 terdecies del Regolamento.
Le disposizioni statutarie relative alla nomina del Collegio Sindacale sono disponibili in apposita sezione del sito https://www.itkgroup.it/it/statuto e si ricorda che la procedura è stata aggiornata e resa conforme alle nuove disposizioni in materia, da ultimo con deliberazione dell'assemblea straordinaria degli azionisti del 30 novembre 2020.
L'attuale Collegio Sindacale, composto da Gianluca Cinti – Presidente, Alberto Villani e Giovanna Villa ‐ Sindaci effettivi, ed Elena Beretta e Daniele Beretta ‐ Sindaci supplenti, è stato nominato dall'Assemblea degli Azionisti del 22 maggio 2024 per gli esercizi 2024, 2025 e 2026 e quindi scadrà in occasione della Assemblea convocata per l'approvazione del bilancio al 31 dicembre 2026.
Nel rispetto della procedura di cui all'art. 22 dello Statuto Sociale, erano state presentate le seguenti liste:
L'Assemblea aveva approvato la proposta di Quattroduedue a maggioranza, con n. 323.591.560 voti favorevoli, pari al 97,425% delle azioni rappresentate in assemblea ed al 70,791% delle azioni aventi diritto al voto; la lista di minoranza aveva ottenuto n. 8.517.609, pari al 2,564% delle azioni rappresentate in assemblea ed al 1,863%% delle azioni aventi diritto al voto.
Ad eccezione del Presidente Gianluca Cinti e del Sindaco Supplente Daniele Beretta, tratti dalla lista presentata dal socio Navig Sas di Giorgio Zaffaroni, i restanti componenti del Collegio Sindacale sono stati nominati sulla base della lista presentata dal socio Quattroduedue.
Si osserva che la composizione del Collegio Sindacale è conforme alle disposizioni in materia delle c.d. "quote di genere" in ragione della presenza del Sindaco Effettivo Giovanna Villa e del Sindaco Supplente Elena Beretta.
I nominativi di tutti i componenti del Collegio Sindacale in carica nel corso del 2024 sono elencati nella allegata Tabella 14a riportando un breve curriculum vitae di ciascuno di loro, disponibile anche in apposita sezione del sito https://www.itkgroup.it/it/organisociali.
* * * * * *
Per quanto a conoscenza della Società, nessuno dei componenti il Collegio Sindacale ha, negli ultimi cinque anni, riportato condanne in relazione a reati di frode, ne è stato associato nell'ambito dell'assolvimento dei propri incarichi a procedure concorsuali, amministrazione straordinaria o liquidazione coatta amministrativa, né, infine, è stato soggetto ad incriminazioni ufficiali e/o sanzioni da parte di autorità pubbliche o di regolamentazione (comprese le associazioni professionali designate) od a provvedimenti di

interdizione da parte di un tribunale dalla carica di membro degli organi di amministrazione, di direzione o di vigilanza della Società o dallo svolgimento di attività di direzione e di gestione di qualsiasi emittente.
I singoli componenti del Collegio Sindacale hanno dichiarato, in occasione della loro nomina, di possedere i requisiti di professionalità e di onorabilità previsti dalle disposizioni vigenti e dallo Statuto, come pure di non trovarsi in alcuna delle condizioni ostative e di cui all'art. 148 del TUF, impegnandosi a comunicare alla Società ogni eventuale mutamento entro 30 giorni dal suo verificarsi.
Il Consiglio di Amministrazione e il Collegio Sindacale, infatti, procedono annualmente alla verifica della sussistenza in capo a ciascuno dei suoi componenti del requisito della indipendenza in base ai criteri previsti per legge e dall'art. 2, Raccomandazioni 6 e 9 del Codice.
Tali verifiche hanno interessato nel 2024 l'incarico dei Sindaci Alberto Villani ed Elena Beretta in quanto presenti, come sindaci effettivi, in altri Collegi Sindacali di società del Gruppo e di società partecipate come di seguito dettagliato.
Al riguardo si è ritenuto che tali situazioni non limitino la loro indipendenza in ragione delle loro caratteristiche personali ed in quanto non rappresentano relazioni professionali "significative" nell'ambito complessivo della loro attività.
Il Collegio Sindacale ha dato atto dell'esito di tali accertamenti confermati anche nel rispetto dell'art. 149, comma I, lettera c.-bis del TUF che gli richiede di vigilare sulle modalità di concreta attuazione del Codice.
Gli incarichi di amministrazione e controllo ricoperti dai Sindaci presso altre società e nel Gruppo sono indicati nella Tabella 14b, allegata alla presente Relazione, e sono messi a disposizione dell'Assemblea degli Azionisti al momento della loro nomina.
Il loro attuale numero e rilevanza sono sempre inferiori per ciascun Sindaco alle soglie previste da CONSOB ed alle sopra ricordate regole deontologiche.
Ai membri del Collegio Sindacale sono conferite le funzioni e le responsabilità ad essi assegnate dal Codice Civile.
L'art. 2402 primo comma, c.c. prevede che il Collegio Sindacale vigili sull'osservanza della legge e dello statuto, sul rispetto dei principi di corretta amministrazione ed in particolare sull'adeguatezza dell'assetto organizzativo, amministrativo e contabile adottato dalla società e sul suo concreto funzionamento.
Il Collegio Sindacale svolge la sua attività regolarmente ed assiste costantemente alle riunioni del Consiglio di Amministrazione nonché degli altri Comitati costituiti, coordinando in particolare la propria attività con la funzione di internal audit e con il Comitato Controllo Rischi e Sostenibilità. Inoltre, il Collegio Sindacale ha nel tempo acquisita e sviluppata, e poi mantenuta in occasione dei mutamenti intervenuti nei suoi componenti, la possibilità di un contatto continuo con gli uffici della Società ai quali si rivolge direttamente ed in piena autonomia.
I suoi rapporti con la Società di Revisione sono improntati alla collaborazione ed allo scambio dei dati e delle informazioni.
In tale ambito, inoltre, il Collegio Sindacale vigila sull'indipendenza della Società di Revisione.
Nel rispetto delle disposizioni in materia di remunerazioni, i compensi corrisposti ai Sindaci Effettivi sono riportati nella tabella predisposta secondo le disposizioni di CONSOB (ovvero "Schema 1" dell'allegato 3C del Regolamento Emittenti) contenuta nella Relazione sulla Remunerazione, ritenendoli commisurati all'impegno richiesto, alla rilevanza del ruolo ricoperto nonché alle caratteristiche dimensionali e settoriali della Società.
Durante l'Esercizio, il Collegio Sindacale si è riunito 10 volte (7 nel 2023); la partecipazione alle riunioni da parte dei suoi componenti è stata del 100% (così come nell'anno precedente). La durata media delle riunioni del Collegio Sindacale è stata di circa due ore.
Nel corso del corrente esercizio il Collegio Sindacale si è riunito 2 volte.

Nel corso dell'Esercizio almeno due componenti del Collegio Sindacale hanno preso parte a tutte le riunioni del Comitato Controllo Rischi e Sostenibilità.
La partecipazione a dette riunioni può essere individuata anche come momento di coordinamento dei flussi informativi per quanto attiene alle rispettive funzioni delle attività dello stesso Collegio, del responsabile della funzione di Internal Auditing, dell'Amministratore Incaricato, della Società di Revisione e dei dirigenti amministrativi della Società.
La Società, come già riferito in altra sezione della presente Relazione, non ha adottato politiche in materia di diversità anche in relazione alla composizione degli organi di controllo, valutando in sede di nomina la scelta di ciascun soggetto investito di tale funzione in relazione al suo percorso formativo e professionale.
In occasione di tutte le Assemblee, viene messo a disposizione degli aventi diritto un fascicolo con la relativa documentazione. La qualità e la tempestività della comunicazione verso l'esterno, quali elementi fondamentali per assicurare la migliore informazione agli Azionisti ed al mercato, sono perseguite anche attraverso l'utilizzo e lo sviluppo del sito web https://www.itkgroup.it/it.
Fino al 30 novembre 2012, il sito web della società www.kme.com conteneva sia le informazioni di carattere legale e finanziario della società (KME Group SpA) sia le informazioni sull'attività e sui prodotti delle società industriali del Gruppo.
Il 1° dicembre 2012, a seguito del cambio di denominazione in Intek Group, la società ha adottato un nuovo sito web raggiungibile all'indirizzohttps://www.itkgroup.it/it al quale vengono rinviati i visitatori sia dal sito www.kme.com, che ad oggi rappresenta solo le attività industriali della partecipata KME SE, che dal sito www.itk.it.
Il sito è accessibile senza restrizioni, gli argomenti sono facilmente reperibili e le informazioni di maggiore attualità sono opportunamente evidenziate. In particolare, è opportunamente precisato il riferimento alla pagina web nella quale l'informazione può essere consultata.
Il suo aggiornamento avviene in contemporanea rispetto alla immissione dei comunicati nel circuito telematico che, fino al 28 maggio 2012, è stato costituito dal sistema NIS (Network Information System) gestito da Borsa Italiana SpA e poi dal sistema "SDIR/NIS".
Da tale data, a seguito del recepimento nell'ordinamento nazionale della Direttiva 2004/109/CE (la c.d. "Direttiva Transparency"), CONSOB, con propria delibera n. 18159 del 4 aprile 2012, ha infatti modificato la precedente situazione autorizzando l'esercizio del sistema di diffusione delle informazioni regolamentate oggi denominato "eMarketSDIR". L'adesione a tale servizio è evidenziata nella home page del sito web della Società.
Il sistema consente la diffusione al pubblico dei comunicati emessi dalla Società attraverso il loro invio alle agenzie di stampa collegate al sistema stesso, a Borsa Italiana SpA, che le riporta a sua volta in un proprio avviso, ed a CONSOB.
Sul sito sono reperibili informazioni di carattere storico, documentale, contabile e finanziario (bilancio annuale, relazioni semestrali, prospetti ed altri documenti nel tempo prodotti) insieme a quelle relative agli eventi societari (quali ad esempio il calendario annuale degli eventi societari, la relazione sulla corporate governance e quella sulla remunerazione, i termini e le modalità per l'esercizio di diritti, il dettaglio per la convocazione delle assemblee e per le modalità di partecipazione alle stesse, le procedure di nomina del Consiglio di Amministrazione e del Collegio Sindacale).
Una sezione del sito è dedicata all'informazione borsistica, dove è possibile riscontrare gli andamenti delle quotazioni di borsa, aggiornati in continuo, di tutti gli strumenti finanziari emessi dalla Società, con le rispettive rappresentazioni grafiche.
Un'ampia sezione del sito è poi dedicata alla corporate governance (cariche sociali, caratteristiche dei titoli emessi, Regolamento delle obbligazioni, Procedure e Codici Interni, verbali delle Assemblee degli Azionisti), con aree specifiche "dedicate" alle eventuali operazioni straordinarie in corso.

Una parte significativa delle informazioni, con particolare riferimento ai comunicati stampa, ai bilanci ed alle relazioni contabili di periodo, è disponibile anche in lingua inglese.
Nel corso del 2024, il sito www.itkgroup.it, disponibile in italiano ed in inglese, ha riscontrato oltre 400 mila contatti da parte di oltre 370 mila visitatori con oltre 583 mila pagine viste. Il picco di accessi al sito è concentrato nei mesi di luglio e novembre 2024.
E' possibile inviare richieste alla Società anche via e-mail rivolgendosi all'indirizzo [email protected].
L'attività informativa di investor relations è svolta dalle singole funzioni aziendali per le rispettive aree di competenza.
La scelta tiene conto delle attuali risorse e strutture interne della Società e, in ogni caso, consente di assicurare un servizio adeguato alle necessità ed alle richieste.
In occasione delle singole Assemblee degli Azionisti, sul sito web è stata dedicata una specifica area dove è possibile reperire tutta la documentazione sugli argomenti all'Ordine del Giorno nonché quella relativa alle modalità di partecipazione degli Azionisti ordinari alle loro Assemblee, così come anche richiesto dall'art. 125 quater del TUF.
Analoga iniziativa è presa per gli Azionisti di Risparmio nonché per i titolari delle obbligazioni.
Il Consiglio di Amministrazione ritiene che un sito web accessibile senza restrizioni ed aggiornato tempestivamente migliori ed incrementi la qualità e la quantità delle informazioni sulla Società e sul Gruppo, consentendo agli Azionisti, come pure ai titolari degli altri strumenti finanziari emessi dalla società ed al mercato, di disporre di uno strumento fondamentale per valutare la società e le sue iniziative.
La tempestività e le modalità con le quali le informazioni relative alle operazioni effettuate nel corso del 2024 sono state messe a disposizione hanno confermato la validità di tale scelta nella prospettiva di riservare in futuro una sempre maggiore attenzione alla comunicazione ed all'organizzazione ed all'aggiornamento del sito web della Società, elemento sempre di più strategico al fine di consentire a tutti i soggetti, senza restrizioni di sorta, la conoscenza più ampia ed immediata della Società.
In virtù delle misure così adottate che permettono di fornire una serie di informazioni di facile accesso e della contenuta dimensione aziendale, non è stata istituita una apposita struttura incaricata di gestire i rapporti con gli azionisti, risultando efficace a tal fine l'attività informativa svolta dagli uffici amministrativi della Società investiti di volta in volta dalle richieste fatte dagli azionisti.
Le competenze e attribuzioni dell'Assemblea sono quelle previste dal Codice Civile e dal TUF.
L'avvenuto recepimento della Direttiva UE n. 36/2007, comunemente nota come "direttiva shareholdersrights", ha profondamente innovato le disposizioni in merito alla partecipazione degli Azionisti alla vita delle società quotate. Ulteriori modifiche sono state introdotte dal D. Lgs. 18 giugno 2012 n. 91, e dalle sue successive modifiche.
L'Assemblea degli Azionisti è infatti ora costituita da coloro ai quali spetta il diritto di voto per i quali sia pervenuta alla Società la prescritta comunicazione da parte degli intermediari autorizzati, ai sensi delle vigenti disposizioni, sulla base delle evidenze delle proprie scritture contabili relative al termine della giornata contabile del settimo giorno di mercato aperto precedente la data fissata per l'Assemblea in prima convocazione, e pervenuta alla Società nei termini di legge.
Le conseguenti modifiche sono state introdotte nello Statuto e nelle procedure interne e sono dirette a confermare e ad assicurare la parità di trattamento di tutti gli Azionisti che si trovino nella stessa posizione per quanto concerne la partecipazione e l'esercizio del diritto di voto in Assemblea.
Lo Statuto (artt. 2 e 14) consente al Consiglio di Amministrazione di deliberare in merito alla determinazione della sede sociale e di quella secondaria, alla fusione ed alla scissione di società controllate, di ridurre il capitale sociale in caso di recesso di un socio e per adeguarlo a nuove disposizioni di legge nonché la competenza in particolari casi di operazioni con parti correlate sempre nel rispetto naturalmente delle deroghe consentite dalle disposizioni vigenti.

Si ricorda che nell'art. 10 dello Statuto Sociale si prevede che la convocazione avvenga tramite pubblicazione sul sito web della Società, e qualora richiesto sulla Gazzetta Ufficiale, ma che si è anche mantenuta la decisione di pubblicare il relativo avviso - in tal caso anche solo per estratto – su uno dei seguenti quotidiani nazionali: "Il Sole 24 Ore" – "MF/Milano Finanza" – "Italia Oggi".
Nel 2012, sempre nell'ambito delle disposizioni già ricordate, anche le disposizioni dell'art. 125-bis del TUF relative alla redazione dell'avviso di convocazione delle assemblee sono state ulteriormente modificate.
In ogni caso, si segnala che il sito www.itkgroup.it contiene una specifica area destinata alla materia della corporate governance, area che si è continuamente arricchita e sviluppata. In occasione delle singole Assemblee, un'area specifica è dedicata alla documentazione relativa, comprendendo non solo la documentazione sugli argomenti all'Ordine del Giorno ma anche quella relativa all'esercizio dei diritti degli Azionisti così come previsto dall'art. 125 quater del TUF, quale, ad esempio, il format per il voto per delega, la documentazione per la nomina del Rappresentante Designato e quella per l'esercizio del voto per corrispondenza. Nella medesima area sono pure riportate le modalità per proporre domande in occasione di una Assemblea e per richiedere integrazioni all'Ordine del Giorno.
In merito alle disposizioni relative al deposito delle azioni per la partecipazione all'Assemblea, l'art. 11 (Intervento e rappresentanza in Assemblea) dello Statuto Sociale recepisce il principio denominato della "record date"; in pratica, la partecipazione alle Assemblee è ora collegata alle evidenze delle scritture contabili risultanti alla giornata del settimo giorno di mercato aperto precedente la data fissata per l'Assemblea di prima convocazione.
Le disposizioni, ai sensi delle nuove regole relative alle Assemblee degli Azionisti, sono state estese anche alle Assemblee Speciali dei portatori di altri strumenti finanziari emessi dalla Società che fossero ammessi alla negoziazione in un mercato regolamentato, quindi alle azioni di risparmio ed alle obbligazioni.
Si segnalano anche le disposizioni in materia di rilascio della delega e di notifica in via elettronica della stessa, pure contenuti nell'art. 11 dello Statuto Sociale che comprende anche le disposizioni per esercitare il voto per corrispondenza.
Le ulteriori modalità di partecipazione alla Assemblea sono contenute nell'art. 10 (Convocazione dell'Assemblea) dello Statuto Sociale; si segnalano, in particolare, le disposizioni a tutela delle minoranze in sede di nomina degli Amministratori e dei Sindaci.
Come elemento di difformità rispetto al Codice, si segnala che la Società ha ritenuto di non dotarsi di un autonomo "Regolamento di Assemblea" in quanto le relative disposizioni sono contenute nel Titolo III dello Statuto Sociale, il cui testo è disponibile nel sito web della Societàhttps://www.itkgroup.it/it nell'area Profilo – Statuto.
Nell'area Governance/Assemblee, con riferimento alla più vicina Assemblea degli Azionisti che fosse convocata, è possibile reperire ogni informazione di maggiore dettaglio in merito alla partecipazione alla specifica assemblea ed alla facoltà di porre domande.
Al riguardo, si ricorda in particolare l'art. 12 (Presidenza dell'Assemblea) dello Statuto Sociale che richiede espressamente al Presidente dell'Assemblea di garantire il corretto svolgimento dei lavori, dirigendo e regolando la discussione ed intervenendo sulla durata dei singoli interventi.
Alle Assemblee dei titolari di azioni ordinarie non possono partecipare i titolari di azioni di risparmio né delle obbligazioni.
Ogni azione dà diritto ad un voto e, salvo quanto previsto dalle disposizioni di legge in materia, non sono previste restrizioni al diritto di voto.
L'assemblea straordinaria del 19 giugno 2015 ha introdotto gli articoli 11-bis, 11-ter ed 11-quater, istituendo la maggiorazione del diritto di voto in favore degli azionisti in possesso dei requisiti di legge che ne facciano richiesta con la iscrizione nell'apposito elenco speciale che la Società ha istituito ed al quale attualmente risulta iscritto n. 1 azionista.
Nel corso dell'esercizio 2024, si sono tenute le seguenti assemblee:

Nel corso del 2025, alla data della presente Relazione, non si è tenuta alcuna Assemblea.
Lo Statuto Sociale, salvo per quanto diversamente previsto dalle disposizioni legislative applicabili, non può essere modificato se non a seguito di deliberazione adottata dalla Assemblea degli Azionisti con le formalità, i quorum e le maggioranze previste dalle disposizioni legislative applicabili.
Lo Statuto Sociale contiene disposizioni a tutela degli Azionisti di minoranza in materia di convocazione dell'Assemblea e di integrazione del suo Ordine del Giorno (art. 10) e di nomina del Consiglio di Amministrazione (art. 17) e del Collegio Sindacale (art. 22), in merito alle facoltà di raccogliere deleghe di voto e di esercitare il diritto di voto per corrispondenza (art. 11) ed agli obblighi informativi degli amministratori esecutivi nei confronti degli altri Consiglieri e del Collegio Sindacale (artt. 14 e 18) e del Rappresentante Comune degli Azionisti di Risparmio (art. 26).
Al riguardo, si precisa che con delibera del 17 dicembre 2024, l'Assemblea Straordinaria, ha deliberato di modificare l'art. 11 dello Statuto sociale (Intervento e rappresentanza in Assemblea), introducendo la possibilità che: (i) ove previsto dall'avviso di convocazione, l'intervento in assemblea e l'esercizio del diritto di voto possano essere esercitati esclusivamente tramite il rappresentante designato dalla Società ex art 135-undecies.1 del TUF, a cui possono essere conferite anche deleghe o sub-deleghe ex art. 135-novies TUF, e (ii) l'avviso di convocazione preveda che l'intervento in assemblea possa avvenire anche esclusivamente mediante mezzi di telecomunicazione.
In particolare, poi, gli artt. 17 (Nomina e composizione del Consiglio di Amministrazione, durata in carica dei suoi componenti) e 22 (Collegio Sindacale) sono stati modificati nel corso del 2007, introducendo il metodo del voto di lista a favore delle minoranze e nel 2014 e nel 2020, adeguandoli alla disciplina inerente all'equilibrio dei generi nella composizione degli organi di amministrazione e controllo, come introdotta dalla Legge n. 120/2011.
Si segnalano inoltre gli artt. 5 e 13 dello statuto che prevedono rispettivamente la facoltà di richiedere l'identificazione degli Azionisti (art. 83 duodecies del TUF) e il diritto degli Azionisti di proporre domande prima dell'Assemblea (art. 125-bis, comma 4, lett. b), n. 1) del TUF).
Il citato art. 125-bis, comma 4, lett. b), n. 1) del TUF ed il successivo art. 127-ter del TUF prevedono che l'avviso di convocazione indichi il termine entro il quale possono essere proposte domande prima dell'Assemblea, statuendo che tale termine non possa essere anteriore a tre giorni precedenti l'Assemblea di prima o di unica convocazione, ovvero a cinque giorni precedenti la predetta qualora l'avviso di convocazione preveda che la Società fornisca una risposta prima dell'Assemblea.
In tal caso, le risposte dovranno essere fornite almeno due giorni prima dell'Assemblea, anche mediante pubblicazione in apposita sezione del sito web della Società.

La legittimazione a porre domande spetta ai soggetti titolari del diritto di voto.
Nell'art. 10 dello Statuto Sociale è evidenziato, nel rispetto dell'art. 126-bis del TUF, che i Soci che rappresentino almeno un quarantesimo del capitale sociale possono chiedere, entro 10 giorni dalla pubblicazione dell'avviso di convocazione dell'Assemblea, l'integrazione dell'elenco delle materie da trattare. La richiesta deve essere presentata per iscritto e deve contenere indicazione degli argomenti da trattare.
L'integrazione non è ammessa per gli argomenti sui quali l'Assemblea delibera, a norma di legge, su proposta degli Amministratori o sulla base di un progetto o di una relazione dagli stessi predisposta, diversa da quelli di cui all'art. 125 ter, comma 1 del TUF.
La disposizione in parola, a seguito delle modifiche del 2012, è stata integrata al fine di consentire ai Soci che rappresentino una analoga partecipazione, di presentare, sempre entro 10 giorni dalla pubblicazione dell'avviso di convocazione e secondo un procedimento simile a quello previsto per l'integrazione dell'Ordine del Giorno, proposte di delibera su materie già all'Ordine del Giorno.
In ogni caso, colui al quale spetta il diritto di voto può presentare individualmente proposte di deliberazione in Assemblea.
Nei termini di legge, la richiesta d'integrazione e/o della presentazione di una nuova proposta di delibera vengono rese note con le stesse modalità previste per la convocazione dell'Assemblea almeno quindici giorni prima di quello fissato per la medesima, mettendo a disposizione la Relazione predisposta dai Soci, accompagnata da eventuali valutazioni del Consiglio di Amministrazione.
L'art. 10 dello Statuto Sociale, in coerenza con quanto previsto dall'art. 2367 del Codice Civile, prevede che gli Azionisti che rappresentino almeno il ventesimo del capitale sociale espresso in azioni ordinarie possono chiedere al Presidente del Consiglio di Amministrazione di convocare l'Assemblea.
La richiesta dovrà essere formulata a mezzo di lettera raccomandata e dovrà contenere l'elenco degli elementi da inserire all'Ordine del Giorno e la dettagliata elencazione dei richiedenti, allegando copia di idonea comunicazione rilasciata dagli intermediari autorizzati attestante la titolarità ed il numero delle azioni possedute.
L'Emittente, oltre al Modello organizzativo ai sensi del D. Lgs. 231/2001 e alle procedure di controllo contabile illustrate nel capitolo 9 della Relazione, non adotta pratiche di governo societario ulteriori rispetto a quelle previste dalle norme legislative e regolamentari.
A far data dalla chiusura dell'Esercizio non si sono verificati altri cambiamenti nella struttura di corporate governance rispetto a quelli segnalati nelle specifiche sezioni.
La lettera del 17 dicembre 2024, indirizzata dal Presidente del Comitato CG ai Presidenti dei Consigli di Amministrazione delle società quotate italiane, è stata portata all'attenzione del Collegio Sindacale, del Comitato Controllo e Rischi, nonché del Consiglio di Amministrazione dell'Emittente nella riunione del 24 gennaio 2025.
Si segnala preliminarmente che, in continuità con quanto fatto in precedenza, al fine di recepire le Raccomandazioni del Comitato per la Corporate Governance per il 2024, l'Emittente ha evidenziato in forma sintetica le informazioni essenziali circa l'adesione alle specifiche raccomandazioni del Codice CG,

inserendo, in appendice alla Relazione, una tabella che indica, per ciascuna previsione, l'applicazione, la disapplicazione o la non applicabilità.
Il Consiglio di Amministrazione ha preso atto delle analisi e delle raccomandazioni contenute nella lettera e ha rilevato quanto segue:
* * *

| STRUTTURA DEL CAPITALE SOCIALE | |||||
|---|---|---|---|---|---|
| Azioni Emesse | Codice ISIN | n. Azioni in circolazione |
n. Diritti di voto |
% rispetto al c.s. |
|
| Azioni ordinarie senza voto maggiorato |
IT0004552359 | 124.453.358 | 124.453.358 | ||
| Azioni ordinarie con voto maggiorato | IT0005124406 | 145.778.192 | 291.556.384 | 95,0% | |
| Azioni di risparmio al portatore | IT0004552367 | 5,0% | |||
| Azioni di risparmio nominative | IT0004552375 | 14.211.262 | |||
| Totali | 284.442.812 | 416.009.742 | 100,00% |
| ALTRI STRUMENTI FINANZIARI | ||||||
|---|---|---|---|---|---|---|
| Codice ISIN | n. strumenti in circolazione |
|||||
| Obbligazioni non convertibili "KME Group SpA 2020-2025" (*) | IT0005394884 | 2.440.153 | ||||
| Obbligazioni non convertibili "KME Group SpA 2022-2027" | IT0005503393 | 63.533.259 | ||||
| Obbligazioni non convertibili "KME Group SpA 2024-2029" | IT0005597874 | 138.804.041 |
(*) Rimborsate alla scadenza del 18 febbraio 2025
* * * * * *
| Valore massimo | Valore minimo | ||||
|---|---|---|---|---|---|
| Mese | Quotazione | Mese | Quotazione | ||
| Azioni ordinarie | Aprile | 1,056 | Agosto | 0,865 | |
| Azioni di risparmio | Maggio | 1,595 | Gennaio | 1,130 | |
| Warrant KME Group SpA 2021-2024 (*) |
Aprile | 0,600 | Gennaio | 0,452 | |
| Obbligazioni KME Group SpA 2020-2025 |
Febbraio | 100,24 | Luglio | 99,54 | |
| Obbligazioni KME Group SpA 2022-2027 |
Ottobre | 102,39 | Luglio | 99,76 | |
| Obbligazioni KME Group SpA 2024-2029 |
Settembre | 101,77 | Agosto | 99,94 |
(*) fino al termine del 28 giugno 2024.

Relazioni con gli azionisti: telefono: 02 806291 FAX: 02 8062940 Email: [email protected] Website: www.itkgroup.it
* * * * * *
| Dichiarante | Azionista diretto | Quota % su capitale ordinario |
Quota % su capitale votante |
|||
|---|---|---|---|---|---|---|
| Quattroduedue SpA | Quattroduedue SpA | 65,80% | 77,78% |

| CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE |
COMITATO CONTROLLO RISCHI E SOSTENIBILITA' |
COMITATO REMUNERAZ. (***) |
||||||||||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Carica | Componenti | Anno di nascita |
Data di prima nomina * |
In carica dal |
In carica fino a |
Lista ** |
Esecutivi | Non Esecutivi |
Indip. Codice |
Indip. TUF |
Partecipaz. (*) |
N. altri incarichi *** |
(**) | Partecipaz. (*) |
(**) | Partecipaz. (*) |
| Presidente | Diva Moriani |
1968 | 27.04.2005 | 22.05.2024 | 31.12.2026 | M | X | 8/9 | 12 | n/a | n/a | n/a | ||||
| Vice Presidente |
Vincenzo Manes |
1960 | 14.02.2005 | 22.05.2024 | 31.12.2026 | M | X | 9/9 | 5 | n/a | n/a | n/a | ||||
| Amministratore | Marcello Gallo |
1958 | 14.02.2005 | 22.05.2024 | 31.12.2026 | M | X | 7/9 | 9 | n/a | n/a | n/a | ||||
| Amministratore | James Macdonald |
1951 | 30.04.2013 | 22.05.2024 | 31.12.2026 | M | X | 9/9 | 3 | n/a | n/a | n/a | ||||
| Amministratore | Ruggero Magnoni |
1951 | 31.05.2016 | 22.05.2024 | 31.12.2026 | M | X | 7/9 | 5 | n/a | n/a | n/a | ||||
| Amministratore | Francesca Marchetti |
1963 | 08.05.2018 | 22.05.2024 | 31.12.2026 | M | X | X | X | 9/9 | 1 | M | 6/6 | n/a | n/a | |
| Amministratore | Massimiliano Picardi |
1971 | 22.05.2024 | 22.05.2024 | 31.12.2026 | m | X | X | X | 4/4 | 1 | n/a | n/a | n/a | ||
| Amministratore | Maria Serena Porcari |
1971 | 08.06.2021 | 22.05.2024 | 31.12.2026 | M | X | 7/9 | 5 | n/a | n/a | n/a | ||||
| Amministratore | Ricciardi Luca |
1973 | 30.04.2013 | 22.05.2024 | 31.12.2026 | M | X | X | X | 9/9 | 0 | P | 6/6 | n/a | n/a | |
| AMMINISTRATORI CESSATI DURANTE L'ESERCIZIO RIFERIMENTO |
||||||||||||||||
| Amministratore | Laura Cattaneo |
1972 | 12.01.2024 | 12.01.2024 | 31.12.2023 | X | DI X |
X | 1 | |||||||
| m | 4/5 | n/a | n/a | n/a | ||||||||||||
| Amministratore | Alessandra Pizzuti (****) |
1962 | 19.06.2015 | 22.05.2024 | 20.11.2024 | M | X | 8/9 | 0 | M | 4/5 | n/a | n/a | |||
| N. riunioni svolte durante l'Esercizio di riferimento: CDA: 9 |
n/a CCRS: 6 CR: |

Nella tabella sono indicate le presenze alle riunioni verbalizzate. E' da ricordare che tutti i componenti dei Comitati e gli invitati alle riunioni, al di là della loro presenza alle stesse, ricevono con dovuto anticipo la documentazione e le informazioni relative ai punti all'Ordine del Giorno, partecipando al loro esame in preparazione delle deliberazioni da assumere.
* Per data di prima nomina di ciascun amministratore si intende la data in cui l'amministratore è stato nominato per la prima volta (in assoluto) nel CdA dell'Emittente.
** In questa colonna è indicata la lista da cui è stato tratto ciascun amministratore ("M": lista di maggioranza; "m": lista di minoranza; "CdA": lista presentata dal CdA).
*** In questa colonna è indicato il numero di incarichi di amministratore o sindaco ricoperti dal soggetto interessato in altre società quotate in mercati regolamentati, anche esteri, in società finanziarie, bancarie, assicurative o di rilevanti dimensioni. Nella Tabella 4.2b è riportato l'elenco di tali società con riferimento a ciascun consigliere, precisando se la società in cui è ricoperto l'incarico fa parte o meno del gruppo che fa capo o di cui è parte l'Emittente.
(*) In questa colonna è indicata la partecipazione degli amministratori alle riunioni rispettivamente del C.d.A. e dei comitati (n. di presenze/n. di riunioni svolte durante l'effettivo periodo di carica del soggetto interessato).
(**) In questa colonna è indicata la qualifica del Consigliere all'interno del Comitato: "P" se Presidente; "M" se membro.
(***) Comitato non più istituito come da delibera del C.d.A. del 19 giugno 2015, dell'8 maggio 2018, dell'8 giugno 2021 e del 22 maggio 2024.
(****) Successivamente cooptata dal C.d.A. della Società in data 24 gennaio 2025 fino alla data dell'Assemblea di approvazione del bilancio al 31 dicembre 2024.

Di seguito sono riportati per ciascun Amministratore le cariche di amministratore o sindaco ricoperte dagli stessi alla data del 31 dicembre 2024 in altre società per azioni, in società in accomandita per azioni ed in società a responsabilità limitata, nonché le cariche in fondazioni e associazioni.
| Nominativo | Società | Carica | |||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Diva Moriani | KME SE (1) | Vice Presidente esecutivo del Consiglio di | |||||
| Amministrazione | |||||||
| KME Italy SpA (1) | Membro del Consiglio di Amministrazione | ||||||
| KME Germany GmbH (1) | Presidente del Consiglio di Sorveglianza | ||||||
| KME Mansfeld GmbH (1) | Presidente del Consiglio di Sorveglianza | ||||||
| KME Srl (1) | Membro del Consiglio di Amministrazione | ||||||
| KME Netherlands BV (1) | Presidente del Consiglio di Sorveglianza | ||||||
| KMH SpA (1) | Amministratore Delegato | ||||||
| Cunova (gruppo Paragon) | Membro del Consiglio di Amministrazione | ||||||
| Moncler SpA (2) | Membro indipendente del Consiglio di Amministrazione, Presidente del Comitato Remunerazione e Nomine e Membro del Comitato Parti Correlate |
||||||
| Assicurazioni Generali (2) | Membro indipendente del Consiglio di Amministrazione, Presidente del Comitato Remunerazione e Membro dei Comitati Nomine e Parti Correlate |
||||||
| CULTI Milano SpA (1) | Membro del Consiglio di Amministrazione | ||||||
| Fondazione Arte Dynamo | Presidente | ||||||
| Fondazione Dynamo Camp ETS | Membro del Consiglio di Amministrazione | ||||||
| Dynamo Academy Srl Impresa Sociale |
Membro del Consiglio di Amministrazione | ||||||
| Vincenzo Manes | KME SE (1) | Presidente Esecutivo | |||||
| KMH SpA (1) | Presidente del Consiglio di Amministrazione | ||||||
| Quattroduedue SpA | Amministratore Delegato | ||||||
| Tod's Group SpA Class Editori SpA (2) |
Membro del Consiglio di Amministrazione | ||||||
| Membro del Consiglio di Amministrazione | |||||||
| Fondazione Dynamo Camp ETS | Presidente del Consiglio di Amministrazione | ||||||
| Marcello Gallo | Intek Investimenti SpA (1) | Amministratore Delegato | |||||
| Immobiliare Pictea Srl (1) | Presidente del Consiglio di Amministrazione | ||||||
| ISNO 3 Srl in liquidazione (1) | Liquidatore | ||||||
| Benten Srl | Membro del Consiglio di Amministrazione | ||||||
| Lexcapital Srl Società Benefit | Membro del Consiglio di Amministrazione | ||||||
| KME SE (1) | Membro del Consiglio di Amministrazione | ||||||
| KME Italy SpA (1) | Membro del Consiglio di Amministrazione | ||||||
| Dynamo Academy Srl Impresa Sociale |
Membro del Consiglio di Amministrazione | ||||||
| Fondazione Vita | Presidente del Consiglio di Amministrazione | ||||||
| Fondazione Dynamo Camp ETS | Membro del Consiglio di Amministrazione | ||||||
| Fondo Filantropico Italiano ETS | Presidente | ||||||
| Vita Società Editoriale SpA Impresa Sociale |
Vice Presidente Vicario del Consiglio di Amministrazione |

| Fondazione Valore ETS | Membro del Consiglio di Amministrazione |
|---|---|
| Keep Italy Beautiful ETS |
Membro del Consiglio di Amministrazione |
| James Macdonald | Hanseatic Americas Ltd. | Director |
|---|---|---|
| Hanseatic Europe Sarl | Manager | |
| Abolango Stiftung | Director |
| Ruggero Magnoni | Quattroduedue SpA | Presidente del Consiglio di Amministrazione |
|---|---|---|
| IMMSI SpA (2) | Membro del Consiglio di Amministrazione | |
| M&M Capital Ltd. | Chairman | |
| IFM Investors | Senior Advisor to IFM Global Infrastructure Fund |
|
| RFM & Partners SpA | Presidente del Consiglio di Amministrazione | |
| Società di Progetto Brebemi SpA | Membro del Consiglio di Amministrazione |
|
| Fondazione Giuliano e Maria Carmen Magnoni ETS |
Socio Fondatore e Presidente | |
| Fondazione Laureus Sport for Good Italia ETS |
Socio Fondatore e Presidente | |
| Fondazione Cologni dei Mestieri d'Arte |
Membro del Consiglio di Amministrazione | |
| Trilantic Capital Partners Europe | Senior Advisor and Member of the Advisory Council |
|
| Lehman Brothers Foundation Europe |
Trustee | |
| Fondazione Dynamo Camp ETS | Membro del Consiglio di Amministrazione |
| Luca Ricciardi | n/a | n/a |
|---|---|---|
| Francesca Marchetti | KME SE (1) | Membro del Consiglio di Amministrazione |
|---|---|---|
| Riantima Immobiliare Srl | Revisore Unico | |
| Minuter Srl | Revisore Unico |
| Maria Serena Porcari |
Fondazione Dynamo Camp ETS | Amministratore Delegato |
|---|---|---|
| Dynamo Academy Srl Impresa Sociale |
Presidente del Consiglio di Amministrazione | |
| CIR SpA (2) | Membro indipendente del Consiglio di Amministrazione |
|
| CP Energy Crispiano Srl | Amministratore Unico | |
| CP Energy & Finance Srl | Membro del Consiglio di Amministrazione | |
| Seriousfun Children Network USA |
Membro del Consiglio di Amministrazione | |
| Fondazione Cassa di Risparmio di Pistoia e Pescia |
Membro del Consiglio Generale | |
| Fondazione Hospice Isabella Seragnoli |
Membro del Consiglio di Amministrazione | |
| Università Commerciale Luigi Bocconi |
Membro del Consiglio di Amministrazione | |
| Natural Capital Italia SpA Società Benefit (1) |
Membro del Consiglio di Amministrazione |

| Massimiliano | Sogefi SpA | Membro indipendente del Consiglio di |
|---|---|---|
| Picardi | (2) | Amministrazione |
| Alessandra Pizzuti | n/a | n/a |
|---|---|---|
| Laura Cattaneo | Bystronic Italia Srl | Sindaco Unico |
(1) società facente capo a KME Group SpA;
(2) società quotata in un mercato regolamentato.
* * * * * *

| Carica | Componenti | Anno di nascita |
Data di prima nomina * |
carica In dal |
carica In fino a |
Lista ** |
Indip. Codice |
Partecipaz. *** |
N. altri incarichi **** |
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Presidente | Gianluca Cinti |
1971 | 22.05.2024 | 22.05.2024 | 31.12.2026 | m | X | 6/6 | 10 |
| Sindaco effettivo |
Giovanna Villa |
1966 | 08.05.2018 | 22.05.2024 | 31.12.2026 | M | X | 10/10 | 3 |
| Sindaco effettivo |
Alberto Villani |
1962 | 30.04.2013 | 22.05.2024 | 31.12.2026 | M | X | 6/6 | 31 |
| Sindaco supplente |
Elena Beretta |
1969 | 19.06.2015 | 22.05.2024 | 31.12.2026 | M | X | n/a | 4 |
| Sindaco supplente |
Daniele Beretta |
1980 | 22.05.2024 | 22.05.2024 | 31.12.2026 | m | X | n/a | 9 |
| SINDACI | CESSATI | DURANTE | L'ESERCIZIO | DI | RIFERIMENTO | ||||
| Presidente | Silvano Crescini |
1958 | 08.06.2021 | 08.06.2021 | 31.12.2023 | m | X | 4/4 | 10 |
| Sindaco effettivo |
Lombardi Marco |
1959 | 01.09.2008 | 08.06.2021 | 31.12.2023 | M | X | 4/4 | 6 |
| Sindaco supplente |
Cristina Sorrentino |
1969 | 08.06.2021 | 08.06.2021 | 31.12.2023 | m | X | n/a | 6 |


Di seguito, sono riportate, per tutti i Sindaci in carica nell'esercizio cui fa riferimento la presente Relazione, le cariche di Amministratore o Sindaco ricoperte dagli stessi alla data del 31 dicembre 2024 in altre società per azioni, in società in accomandita per azioni ed in società a responsabilità limitata.
| Nominativo | Società | Carica | ||
|---|---|---|---|---|
| Gianluca Cinti | Fabrick SpA | Presidente del Collegio Sindacale e dell'OdV | ||
| Hype SpA | Sindaco effettivo e Membro dell'OdV | |||
| Sella Venture Partners SGR SpA | Sindaco effettivo | |||
| Centrico SpA | Sindaco effettivo e Membro dell'OdV | |||
| BDY SpA | Sindaco effettivo | |||
| Nivola SpA | Sindaco effettivo e Membro dell'OdV | |||
| Ronchi Holding SpA | Sindaco effettivo | |||
| Ronchi Mario SpA | Sindaco effettivo | |||
| Bosfin SpA | Presidente del Collegio Sindacale | |||
| Amandla Srl | Amministratore Unico | |||
| Banca Sella Holding SpA | Sindaco supplente | |||
| Antares Vision SpA (2) |
Sindaco supplente | |||
| Codd&Date Srl | Sindaco supplente | |||
| Giovanna Villa | Lenovo Italy Srl | Sindaco Unico e Membro dell'OdV | ||
| Lenovo Global Technology Srl | Sindaco Unico e Membro dell'OdV | |||
| ENI SpA (2) | Sindaco supplente | |||
| Elfit SpA | Membro dell'OdV | |||
| Cortem SpA | Membro dell'OdV | |||
| Italian Gasket SpA | Membro dell'OdV | |||
| ICM SpA | Sindaco supplente | |||
| LILT Como | Sindaco effettivo | |||
| Alberto Villani | AGB Nielsen Media Research Holding SpA |
Presidente del Collegio Sindacale | ||
| AREEF 2 - SICAF SpA |
Sindaco effettivo | |||
| AREEF 2 Palio - SICAF SpA |
Sindaco effettivo | |||
| AREEF 2 Porta Nuova - SICAF SpA |
Sindaco effettivo | |||
| AREEF 2 - Rêve - SICAF IN GESTIONE ESTERNA SpA |
Sindaco effettivo | |||
| ASAF - SICAF IN GESTIONE ESTERNA SpA |
Sindaco effettivo | |||
| Barry Callebaut Manufactoring Italia SpA |
Sindaco supplente | |||
| Bennet SpA | Sindaco effettivo | |||
| BGB Holding SpA | Sindaco effettivo | |||
| Carcano Antonio SpA | Sindaco effettivo | |||
| De Longhi SpA (2) |
Sindaco effettivo | |||
| De Longhi Capital Services Srl | Sindaco effettivo | |||
| De Longhi Appliances Srl | Sindaco effettivo | |||
| EB Neuro SpA | Presidente del Collegio Sindacale | |||
| EDRA SpA | Presidente del Collegio Sindacale |

| Feltrinelli SpA | Sindaco effettivo | |
|---|---|---|
| FINMEG Srl | Sindaco effettivo | |
| Fratelli Consolandi Srl | Presidente del Collegio Sindacale | |
| Gallerie Commerciali Bennet SpA | Sindaco effettivo | |
| Impresa Costruzioni Grassi & Crespi Srl | Sindaco supplente | |
| Impresa Luigi Notari SpA | Sindaco supplente | |
| KMH SpA (1) | Presidente del Collegio Sindacale | |
| L C Immobiliare Srl | Revisore Legale | |
| Monte Titoli SpA | Sindaco supplente | |
| Over Light SpA | Sindaco effettivo | |
| Pirelli Tyre SpA | Presidente del Collegio Sindacale | |
| Plurima SpA | Presidente del Collegio Sindacale | |
| PM Games Srl | Sindaco Unico | |
| Quattroduedue SpA | Sindaco effettivo | |
| Royal Immobiliare Srl | Amministratore Unico | |
| Selecta Digital SpA | Sindaco effettivo | |
| Selecta Industrial Operations SpA | Sindaco effettivo | |
| SRL Immobiliare Rimini | Amministratore Delegato | |
| Sviluppo Tigullio Srl | Revisore Legale | |
| Vetus Mediolanum SpA | Presidente del Collegio Sindacale | |
| Vianord Engineering Sas | Membro del Consiglio di Amministrazione | |
| Wallaby Real Estate Srl | Revisore Legale | |
| Elena Beretta | Carcano Antonio SpA | Sindaco supplente |
| Columbus Clinic Center Srl | Sindaco supplente | |
| EB Neuro SpA | Sindaco supplente | |
| Fratelli Consolandi Srl | Sindaco effettivo | |
| Impresa Costruzioni Grassi & Crespi Srl | Sindaco supplente | |
| Intek Investimenti SpA (1) | Sindaco effettivo | |
| KMH SpA (1) | Sindaco supplente | |
| Quattroduedue SpA | Sindaco effettivo | |
| Romeo Maestri & Figli SpA | Sindaco supplente | |
| Daniele Beretta | Aidexa Holding SpA | Presidente del Collegio Sindacale |
| Codd&Date SpA | Presidente del Collegio Sindacale | |
| D4Next SpA | Sindaco effettivo | |
| Fabrick SpA | Sindaco effettivo | |
| Fiera Milano Congressi SpA | Sindaco effettivo | |
| Focus Management SpA | Sindaco effettivo | |
| Hype SpA | Sindaco effettivo | |
| Sella Ventures SGR SpA | Sindaco effettivo | |
| Wealthype SpA | Sindaco effettivo |
|
| Silvano Crescini | Acqua Minerale Stella Alpina | Sindaco effettivo |
| Altachiara Srl | Presidente del Collegio Sindacale | |
| De Gasperi Srl | Sindaco Unico | |
| Evolution Srl | Revisore Unico | |
| Sial Srl | Sindaco Unico | |

| Calise Srl | Sindaco Unico |
|---|---|
| Bracca SpA | Sindaco effettivo |
| Fonti Pineta SpA | Sindaco effettivo |
| Hera Società Fiduciaria e di Revisione SpA |
Sindaco effettivo |
| Il Quadrifoglio Srl | Revisore Unico |
| La Cogefin Srl | Amministratore Unico |
| Rondo Schio Srl | Sindaco effettivo |
| Marco Lombardi | Brandini SpA | Presidente del Collegio Sindacale |
|---|---|---|
| KME Italy SpA (1) | Presidente del Collegio Sindacale | |
| Natural Capital Italia SpA SB (1) | Presidente del Collegio Sindacale | |
| First Capital SpA | Presidente del Collegio Sindacale | |
| First SICAF SpA | Presidente del Collegio Sindacale | |
| Palomar SpA | Sindaco effettivo | |
| Fondazione Angeli del Bello | Membro del Collegio dei Revisori | |
| Klab Kids | Revisore |
| Cristina Sorrentino |
MG Equity Securities SpA | Presidente del Collegio Sindacale con controllo contabile |
|---|---|---|
| Simplex Rapid Srl | Presidente del Collegio Sindacale con controllo contabile |
|
| Imbo SpA | Presidente del Collegio Sindacale con controllo contabile |
|
| Cortec SpA | Presidente del Collegio Sindacale con controllo contabile |
|
| Tecnutensil Srl | Presidente del Collegio Sindacale con controllo contabile |
|
| Tecma SpA | Sindaco effettivo senza controllo contabile | |
| Daq-lan Srl unipersonale | Revisore Legale | |
| Satem Srl | Revisore Legale | |
| Satem Servizi Srl | Revisore Legale | |
| G E PI Srl | Revisore Legale | |
| H.T.P. High Tech Products Srl | Revisore Legale | |
| Utensil Meccanica 2000 Srl | Revisore Legale | |
| Autotrasporti Dolci Sergio Srl | Revisore Legale | |
| Oscar Utensili Srl | Revisore Legale | |
| Impresa di Pulizie L'Artigiana Srl | Revisore Legale |
(1) società facente capo a KME Group SpA;
(2) società quotata in un mercato regolamentato.


Redatta ai sensi dell'art. 123-ter del TUF e dell'art. 84-quater Delibera Consob n. 11971 del 14 maggio 1999 e successive modifiche
Consiglio di Amministrazione del 14 aprile 2025
KME Group S.p.A. Sede Legale e Amministrativa: Foro Buonaparte, 44 – 20121 Milano - Italia Capitale sociale Euro 200.154.177,66 i.v. Cod. Fiscale e Reg. Imprese di Milano n° 00931330583 www.itkgroup.it

| 1 | Sezione I – | La Politica della Remunerazione |
205 | |
|---|---|---|---|---|
| 1.1 | Introduzione e finalità |
205 | ||
| 2 | Governance di KME Group in relazione alla Politica |
206 | ||
| 2.1 | Gli organi sociali coinvolti nella predisposizione della Politica della remunerazione e le | |||
| procedure utilizzate | 206 | |||
| 2.2 | Modifiche e deroghe alla Politica |
207 | ||
| 2.3 | Principi Generali delle Politiche di Remunerazione |
208 | ||
| 2.3.1 | Le finalità della politica della remunerazione e sua evoluzione 208 | |||
| 2.3.2 | 210 | Le Politiche di Remunerazione per gli Amministratori e i Dirigenti con responsabilità strategiche | ||
| 2.3.2.1 | Membri del Consiglio di Amministrazione 210 | |||
| 2.3.2.2 | Amministratori Esecutivi 210 | |||
| 2.4 | Le componenti del pacchetto retributivo dei Dirigenti con Responsabilità Strategiche | 211 |
||
| 2.5 | Altre informazioni | 211 | ||
| 2.6 | Collegio Sindacale |
212 | ||
| 3 | Sezione II – | Relazione sui compensi corrisposti nell'esercizio 2024 | 213 | |
| 3.1 | Prima parte: Informazioni in merito alle voci che compongono la remunerazione | 213 |
||
| 3.1.1 | Il Consiglio di Amministrazione 213 | |||
| 3.1.1.1 | Compensi statutari ed assembleari 213 | |||
| 3.1.1.2 | Compensi degli Amministratori con particolari cariche. 213 | |||
| 3.1.1.3 | Compensi degli Amministratori non esecutivi nell'ambito dei Comitati. 214 | |||
| 3.1.2 | Piani di stock option 214 | |||
| 3.1.3 | Il Collegio Sindacale 214 | |||
| 3.1.4 | Informazioni in caso di cessazione dalla carica di Amministratori 214 | |||
| 3.1.5 | Informazioni relative a deroghe nella applicazione della Politica 2024 214 | |||
| 3.1.6 | variabili 214 | Informazioni relative alla applicazione di meccanismi di correzione ex post delle componenti | ||
| 3.1.7 | Informazioni ulteriori per gli esercizi 2020, 2021, 2022, 2023 e 2024 215 | |||
| 3.1.8 | Informazioni relative a come sia stato tenuto in considerazione il voto espresso dalla assemblea sulla seconda sezione della Relazione dell'esercizio precedente 216 |
|||
| 3.2 | Parte seconda – Tabelle |
217 | ||
| 3.2.1 | Compensi dei componenti degli organi di amministrazione e controllo 217 | |||
| 3.2.2 | Stock Option 220 | |||
| 3.2.3 | Altri piani non monetari diversi dalle stock option 222 | |||
| 3.2.4 | Piano di incentivazione monetaria 224 | |||
| 3.2.5 | Partecipazioni detenute dai componenti degli organi di amministrazione e controllo e dai Dirigenti con responsabilità strategiche. 226 |

il presente documento illustra, nella sua prima Sezione, la Politica della Remunerazione 2025 e 2026 (di seguito "Politica" o anche "Politica 2025 e 2026") relativa ai componenti del Consiglio di Amministrazione e del Collegio sindacale della società KME Group SpA (di seguito "KME Group" o la "Società") ed ai Dirigenti con Responsabilità Strategica. Nella seconda Sezione illustra invece l'attuazione delle politiche retributive vigenti e quindi dei compensi corrisposti nell'esercizio 2024 (di seguito la "Relazione sui Compensi" o anche solo "Relazione"). In particolare:
Per questo esercizio, la Politica descritta nella prima sezione è riferita ad un arco temporale di due anni fino alla conclusione del mandato del Consiglio di Amministrazione attualmente in carica e cioè fino all'approvazione del bilancio al 31 dicembre 2026.
Lo scorso esercizio, in considerazione dell'avviato programma di delisting della Società, la Politica della Remunerazione era stata riferita al solo esercizio 2024. Il potrarsi della realizzazione di tale operazione ha reso opportuno, anche per esigenze di stabilità ed economicità, ampliare l'orizzonte temporale di riferimento.
La Politica è stata predisposta in linea con le raccomandazioni in tema di remunerazione del Codice di Corporate Governance approvato dal Comitato per la Corporate Governance di Borsa Italiana SpA da ultimo nel gennaio 2020 (di seguito "Codice"). In particolare, la Politica ha validità dalla data della sua approvazione fino alla approvazione della Relazione Finanziaria Annuale relativa all'esercizio chiuso al 31 dicembre 2026.
La Politica è definita in misura tale da attrarre, motivare e trattenere risorse dotate delle competenze professionali (sia manageriali che tecniche) richieste per gestire con successo la Società e le sue strategie, come definite dal Consiglio di Amministrazione, nonché per aiutare il perseguimento degli interessi a lungo termine e la sostenibilità della Società stessa.
La Politica è redatta alla luce delle raccomandazioni contenute nell'articolo 5 del Codice e tiene conto delle previsioni di cui all'art. 123-ter del D.Lgs. n. 58 del 24 febbraio 1998, come successivamente modificato (il "TUF"), all'art. 84-quater del Regolamento Consob approvato con delibera n. 11971 del 14 maggio 1999, come successivamente modificato (il "Regolamento Emittenti") e all'Allegato 3A, Schema 7-bis, del Regolamento Emittenti, nonché delle disposizioni contenute nella procedura per le operazioni con parti correlate, approvata dal Consiglio di Amministrazione della Società in data 11 novembre 2010, nella versione aggiornata in data 26 settembre 2024, ai sensi del regolamento adottato dalla Consob con delibera n. 17221 del 12 marzo 2010, come successivamente modificato ed integrato.
La Relazione sui Compensi è un documento approvato dal Consiglio di Amministrazione, redatto in conformità all'allegato 3A, schema 7-bis, Sezione II, del Regolamento Emittenti, che viene depositato presso la sede legale della Società e pubblicato nel proprio sito internet, almeno 21 giorni prima della Assemblea degli Azionisti chiamata annualmente ad approvare il bilancio. La Relazione è riferita all'esercizio 2024 ed in particolare è dedicata, anche mediante l'utilizzo di specifiche tabelle, alla illustrazione in via analitica delle remunerazioni attribuite nel corso di tale esercizio agli Amministratori, ai Sindaci, ai Direttori Generali e ai Dirigenti con responsabilità strategiche.
In continuità con quanto effettuato negli ultimi esercizi, seguendo le indicazioni contenute nel format predisposto da Borsa Italiana SpA per la "Relazione sul governo societario e gli assetti proprietari" ("Relazione sulla Governance"), si è ritenuto di inserire nella presente Relazione le informazioni richieste dal Codice al fine di evitare un'inutile duplicazione di informativa. Di tale scelta è stata data evidenza anche nella appena ricordata Relazione sulla Governance.
Sempre nel rispetto di tali indicazioni, la Relazione sulla Governance e la presente Relazione sono messe a disposizione presso la sede legale della Società e nella sezione governance del sito web www.itkgroup.it. In ragione dei loro rispettivi contenuti e delle numerose reciproche sovrapposizioni, si raccomanda la loro lettura ed il loro esame in modo congiunto.
La Politica e la Relazione sui Compensi sono state approvate dal Consiglio di Amministrazione nella sua riunione del 14 aprile 2025.

KME Group è una holding industriale che nel corso del tempo ha modificato il proprio piano strategico, passando da holding di partecipazioni a investment company ai sensi del principio contabile IFRS 10, ed infine a holding industriale focalizzata nel mondo rame.
In particolare, la Società ha realizzato nel passato investimenti con orizzonti temporali di medio termine, combinando la propria ottica imprenditoriale con una struttura finanziaria solida. L'attuale allocazione delle risorse vede una forte concentrazione nella partecipazione nel gruppo KME (oltre il 90% del totale dell'attivo). All'interno di tale gruppo, da alcuni anni si sono privilegiati i settori più performanti e promettenti, favorendo invece l'uscita dai comparti che presentino prospettive di valorizzazione ridotte. Si è inoltre contribuito, con un ruolo particolarmente attivo, al fenomeno di progressiva concentrazione operato negli ultimi anni dai maggiori player del settore dei laminati ("Copper"). Alla luce della strategia definita nell'aprile 2022, si è assistito ad un'ulteriore concentrazione dell'attività nel settore rame, con la progressiva uscita dagli altri investimenti.
Il Gruppo KME, anche nel corso del 2024, ha consolidato il proprio ruolo di gruppo leader europeo in tale settore, realizzando operazioni volte a sviluppare ulteriormente il know how produttivo e il portafoglio prodotti, per produrre efficienze operative e fornire il miglior servizio possibile ai clienti. Nel febbraio 2024, KME SE ha firmato un contratto relativo all'acquisizione del 100% delle azioni di Blackhawk Holding GmbH, holding tedesca che detiene il 100% di Sundwiger Messingwerk GmbH, leader europeo nel settore dei semilavorati laminati in bronzo oltrechè produttore di semilavorati laminati in ottone, operazione finalizzata a gennaio 2025 e, nel luglio 2024, KME SE è diventata l'unico azionista di Azienda Metalli Laminati SpA.
In corenza con la focalizzazione nel mondo rame, come noto, nei primi mesi del 2023 KME Group SpA ha dato avvio al progetto finalizzato al delisting delle azioni ordinarie e di risparmio e dei warrant dal mercato. Il delisting è ritenuto funzionale dalla Società rispetto all'obiettivo di concentrare la propria attività nella gestione industriale del gruppo riferibile a KME SE e di offrire alla Società maggiore flessibilità nel perseguimento delle strategie finalizzate al rafforzamento della posizione sui mercati, anche mediante crescita per linee esterne, tenuto conto che la quotazione sul mercato non permette di valorizzare adeguatamente il Gruppo KME.
La Società ha ritenuto inoltre che il delisting, oltre ad una semplificazione societaria con correlato risparmio di costi, possa consentire di implementare, con maggiore efficacia, eventuali opportunità di riorganizzazione del Gruppo KME finalizzate all'ulteriore rafforzamento dello stesso, più facilmente perseguibili con lo status di non quotata.
In linea con tale nuova definizione strategica, il management ritiene che l'apprezzamento complessivo delle performance della Società vada effettuato considerando soprattutto i risultati economici conseguiti di periodo, più che l'incremento di valore registrato nel tempo dai singoli asset posseduti e dalla loro capacità di trasformarsi in ricchezza per gli azionisti, logica che invece caratterizzava l'approccio del passato.
In coerenza con quanto già indicato nella Politica 2024, anche la Politica 2025 e 2026 tiene in considerazione il mutuato approccio strategico nonché la prospettiva di delisting del Gruppo.

Sin dalla assemblea del 19 giugno 2015, che ha approvato il bilancio al 31 dicembre 2014, era venuto a scadere il Comitato per la Remunerazione. Il Consiglio di Amministrazione della Società, nominato da detta assemblea, aveva deciso di non procedere alla ricostituzione di tale Comitato, ai sensi, all'epoca, dell'art. 6 del Codice di Autodisciplina di Borsa Italiana e ora art. 5 del Codice, ritenendo che i compiti stabiliti dal Codice allora vigente a proposito del Comitato per la Remunerazione potessero ben essere svolti, nel caso specifico della Società, direttamente dal Consiglio di Amministrazione. Anche l'organo amministrativo nominato dall'Assemblea dell'8 maggio 2018, riunitosi in pari data, aveva deciso, in continuità con il precedente triennio, di non procedere alla ricostituzione di detto Comitato. Medesima decisione è stata assunta dall'organo amministrativo nominato dall'Assemblea dell'8 giugno 2021 e da quella del 22 maggio 2024.
Anche per gli esercizi 2024-2026, il Consiglio di Amministrazione ha ritenuto che esso stesso, nella sua interezza, sia il soggetto che possa adeguatamente ed efficacemente procedere alla individuazione e fissazione dei criteri di incentivazione, sulla base dei quali determinare la componente variabile della remunerazione degli amministratori esecutivi e dei dirigenti con responsabilità strategica, nonché per il monitoraggio dell'avvenuto raggiungimento degli obiettivi prestabiliti.
Il Consiglio continua a ritenere che la attuale definizione della propria mission strategica, dell'approccio al mercato e del proprio assetto di governance rendano più semplice la gestione della politica delle remunerazioni, che riguarda unicamente gli Amministratori esecutivi della Società e gli eventuali dirigenti con responsabilità strategica.
La Politica ha validità dalla data della sua approvazione fino alla approvazione della Relazione Finanziaria Annuale relativa all'esercizio chiuso al 31 dicembre 2026.
La Politica della remunerazione degli Amministratori esecutivi ed i criteri di remunerazione dei Dirigenti con responsabilità strategica è stata approvata dal Consiglio di Amministrazione, con il parere favorevole espresso dal Comitato Controllo, Rischi e Sostenibilità e previo esame del Collegio Sindacale.
Il Consiglio di Amministrazione si è anche avvalso della collaborazione di due Amministratori Indipendenti, facenti parte del Comitato per il Controllo, Rischi e Sostenibilità, come confronto tecnico e contenutistico sulla Politica. Inoltre, qualora nel corso dell'esercizio dovessero sorgere specifici quesiti o dovessero essere analizzate questioni inerenti la remunerazione degli Amministratori Esecutivi, il Consiglio di Amministrazione si avvarrà di almeno due Amministratori Indipendenti. Inoltre, il parere positivo di almeno due Amministratori Indipendenti è necessario per la verifica della sussistenza delle circostanze eccezionali che permettano deroghe temporanee alla Politica. In occasione di delibere del Consiglio di Amministrazione in cui si discuta la remunerazione di Amministratori Esecutivi, gli stessi presenziano alle relative discussioni solo se espressamente autorizzati dagli altri Consiglieri e non partecipano alle votazioni relative ad essi stessi, onde evitare palesi conflitti di interessi.
La Politica così approvata dal Consiglio di Amministrazione viene sottoposta alla Assemblea dei soci per la sua approvazione con voto vincolante, secondo l'art 123 ter, comma 3-bis TUF, in occasione della deliberazione riguardante la Relazione Finanziaria Annuale.
Ai sensi dell'art. 123 ter, comma 3 ter, qualora l'Assemblea dei soci non approvasse la Politica, o sue modifiche, sottoposte al voto della Assemblea stessa, continuerebbero a trovare applicazione le remunerazioni conformi alla più recente Politica approvata dalla Assemblea o, in mancanza, le prassi vigenti.
La verifica della corretta attuazione della Politica adottata è affidata al Consiglio di Amministrazione.

La presente Politica è valida e vincolante per il periodo sopra indicato (due anni), salve le eventuali modifiche approvate dalla Assemblea dei soci, secondo l'iter indicato nel paragrafo 2.1.
Le deroghe possono essere approvate solo in circostanze eccezionali, per tali intendendosi le situazioni in cui le deroghe siano necessarie ai fini del perseguimento degli interessi a lungo termine e della sostenibilità della Società nel suo complesso o, ancora, per assicurarne la capacità di stare sul mercato.
Le eventuali deroghe debbono ottenere il parere positivo di almeno due Amministratori Indipendenti ed essere approvate dal Consiglio di Amministrazione. L'approvazione delle deroghe deve essere preceduta dalla verifica i) della sussistenza delle condizioni eccezionali, per tali intendendosi situazioni, non previste al momento della approvazione della Politica, il cui verificarsi non consenta alla Società di stare sul mercato rispetto ai benchmark che il mercato offre in quel momento, e ii) della coerenza delle deroghe alle condizioni previste dalla presente Politica. Gli Amministratori Indipendenti e il Consiglio di Amministrazione possono avvalersi della consulenza interna delle funzioni aziendali coinvolte nonché di ogni altra funzione aziendale ritenuta utile alla valutazione.
I soli elementi della Politica che possono essere oggetto di deroghe sono relativi unicamente alla componente variabile della remunerazione.
Le proposte di deroga sono discusse ed eventualmente approvate con il parere favorevole di almeno due Amministratori Indipendenti, sentito il Collegio Sindacale, con deliberazione del Consiglio di Amministrazione della Società, che provvede alla diffusione della informazione al pubblico, quale informazione privilegiata. Le deroghe e le relative motivazioni sono comunicate altresì alla prima assemblea dei soci successiva alla loro approvazione.
Le informative al pubblico relative alle deroghe alla presente Politica hanno ad oggetto, per ciascuna deroga:

La Politica rappresenta un importante strumento per la creazione di un valore aziendale sostenibile.
Essa contribuisce ad attrarre e a mantenere professionalità di alto livello e ad allineare gli obiettivi e i comportamenti individuali alle strategie ed ai programmi di medio/lungo termine del Gruppo.
I principi ispiratori della struttura retributiva complessiva sono i seguenti:
In linea generale, la remunerazione degli Amministratori esecutivi e dei Dirigenti con responsabilità strategiche è stabilita in misura sufficiente ad attrarre, trattenere e motivare persone dotate delle qualità professionali richieste per gestire con successo la Società.
Inoltre, le politiche di incentivazione degli Amministratori esecutivi e dei Dirigenti con responsabilità strategica vengono correlate ad un mix di obiettivi di performance e/o redditività da una parte e di "creazione di valore" dall'altra.
La Politica 2025 e 2026 non contiene riformulazioni rispetto alla Politica 2024. Dunque, anche per gli esercizi 2025 e 2026, i criteri di remunerazione per gli Amministratori Esecutivi saranno basati su:
Il Consiglio di Amministrazione darà attuazione specifica ai principi riportati nella presente Politica, per la determinazione della remunerazione degli Amministratori Esecutivi e dei Dirigenti aventi Responsabilità Strategica.
La scelta operata dalla Società di incentivazione agli Amministratori Esecutivi e ai Dirigenti con Responsabilità Strategica è stata dettata anche dalla volontà di incentivare il management ad operare su pianificazioni di medio-lungo periodo, che consentono, tra l'altro, di rispettare gli interessi di tutti gli stakeholders e di incentivare la motivazione del personale e di conseguenza ambienti di lavoro più sereni e, in definitiva, migliori. La Società ritiene quindi che la propria Politica 2025 e 2026 sia tale da rispettare le condizioni di lavoro ed il benessere, l'occupazione e l'occupabilità, dei propri dipendenti.
Nella redazione della presente Politica 2025 e 2026 la Società non ha potuto tenere in considerazione commenti o richieste da parte di azionisti in merito alle tematiche coinvolte, in quanto, nel corso della assemblea di approvazione della Politica 2024, il dibattito assembleare non ha fornito spunti tali da dover essere considerati né sono pervenute alla Società richieste o comunicazioni da parte di azionisti dalla data di tale assemblea alla data odierna. Qualora ciò si verificasse in futuro, la Società

prenderà in considerazione tali elementi nel corso della stesura e della approvazione delle future Politiche di remunerazione.

La Politica 2025 e 2026 di KME Group definisce le linee guida alle quali il Consiglio di Amministrazione si attiene per la determinazione della remunerazione, sia fissa sia variabile, dei componenti del Consiglio stesso, con particolare riguardo agli Amministratori cui sono attribuite specifiche deleghe, e dei Dirigenti con responsabilità strategica.
Per tutti gli Amministratori, esecutivi e non esecutivi, l'art. 8 dello Statuto della Società prevede una partecipazione agli utili netti annuali nella misura del 2% di quanto ne residua dopo la destinazione della quota a riserva legale.
In caso di pagamento del compenso di cui all'art. 8 dello Statuto, le somme ricevute a titolo di indennità fissa sono considerate anticipo del predetto compenso.
L'articolo 21 dello Statuto consente all'Assemblea degli Azionisti di attribuire agli amministratori una indennità fissa.
Con riferimento al triennio 2024-2026, l'Assemblea dei soci del 22 maggio 2024, confermando le indicazioni del Consiglio di Amministrazione uscente, ha riconosciuto una indennità di Euro 16.500 su base annua per ciascun amministratore, con una maggiorazione del 50% a favore degli amministratori che facciano parte di Comitati istituiti dalla Società, in linea con la analoga remunerazione riconosciuta per il triennio precedente. Tali importi risultano infatti invariati rispetto al precedente triennio.
La Società ha inoltre stipulato una polizza "Directors & Officers' Liability" (c.d. "D&O") che prevede la copertura assicurativa, nell'eventualità di una responsabilità civile, a favore degli Amministratori e Dirigenti della Società e del Gruppo; la polizza copre inoltre le spese di difesa legale, anche in sede cautelare e d'urgenza.
Agli Amministratori Esecutivi viene riconosciuto un importo fisso definito in base a responsabilità e competenze connesse alla carica. L'importo è determinato dal Consiglio di Amministrazione, sentito il parere del Collegio sindacale.
La presente Politica determina, in continuità con il passato, una remunerazione fissa annua da riconoscere, pari ad Euro 700.000 al Vice-Presidente Vincenzo Manes e pari ad Euro 100.000 alla Presidente Diva Moriani, fino alla data della assemblea convocata per l'approvazione del bilancio al 31 dicembre 2026.
Le opzioni sono state assegnate secondo il seguente schema:
| | Vincenzo Manes | 5.000.000 |
|---|---|---|
| | Diva Moriani | 5.000.000 |
| | Claudio Pinassi | 2.500.000 |
Le opzioni saranno attribuite a pagamento; la attribuzione di azioni ordinarie, sulla base di una azione per ogni opzione, mediante esercizio delle opzioni, potrà essere richiesta da ciascuno

beneficiario, anche in più tranche, entro il 30 giugno 2027, data oltre la quale le opzioni saranno annullate se non esercitate.
Tale componente variabile è idonea a rinforzare la retention degli amministratori indicati, nonché a valorizzare il loro operato per la creazione di valore del Gruppo.
Con riferimento a tutti gli elementi di componente variabile della retribuzione per gli Amministratori Esecutivi, non sono previsti criteri di riconoscimento o variazione di tale componente nei casi di overperformance o di underperformance.
La Società ha deciso di mantenere in capo a Vincenzo Manes quale benefit, la disponibilità di un alloggio, per un canone massimo fino a Euro 150.000 annui, nonché di una polizza infortuni con un massimale di Euro 5.000.000.
Trattamento di fine mandato ed indennità in caso di dimissioni, licenziamento o cessazione del rapporto a seguito di un'offerta pubblica di acquisto
Con riferimento agli esercizi 2025 e 2026, in linea con il passato, non sono attribuiti Trattamenti di Fine Mandato (TFM) in favore di Amministratori. Non sono neppure previsti compensi/indennità per "impegni di non concorrenza", così come l'assegnazione o il mantenimento di benefici non monetari o la stipula di contratti di consulenza successivamente alla cessazione del rapporto.
Con riferimento ad obiettivi di performance non finanziari, la sostenibilità, intesa come sostenibilità economico-finanziaria della Società, è tenuta in considerazione dalla Politica 2025 e 2026, come già detto in precedenza, incentivando gli amministratori ed i manager a decidere per investimenti con ritorno nel medio-lungo termine, in luogo di monetizzazioni, per i beneficiari, nel breve.
Per i Dirigenti con Responsabilità Strategiche si conferma una struttura retributiva adeguatamente bilanciata tra una componente fissa congrua rispetto alle responsabilità attribuite e, nel caso, una componente variabile definita entro limiti massimi e finalizzata ad ancorarne la remunerazione alla performance.
Per i Dirigenti con Responsabilità Strategiche la remunerazione fissa è determinata in base al ruolo e alle responsabilità assegnate, anche tenuto conto dei livelli retributivi riscontrati sul mercato di riferimento e, talora, dell'esperienza e del percorso professionale dell'individuo. Alla luce di questi fattori la remunerazione fissa dei Dirigenti con Responsabilità Strategiche può essere adeguata periodicamente.
La remunerazione variabile è articolata in una componente di breve termine ed una componente di lungo termine a base azionaria in un'ottica di sostenibilità dei risultati e di creazione di valore per gli azionisti nel medio-lungo periodo. La valutazione degli obiettivi di performance assegnati è effettuata al netto degli effetti delle variabili esogene derivanti dall'evoluzione dello scenario di riferimento, allo scopo di valorizzare l'effettivo contributo individuale alla realizzazione degli obiettivi di performance attribuiti.
La Società, nella predisposizione della Politica:

La remunerazione del Collegio Sindacale è deliberata dall'assemblea all'atto della nomina in base alle tariffe professionali (se applicabili) e/o le normali prassi di mercato. In merito, si ricorda che l'Assemblea degli Azionisti del 22 maggio 2024 ha determinato la sopra citata retribuzione annuale nella misura di Euro 46.000 per il Presidente e di Euro 31.000 per ciascun altro Sindaco Effettivo. Non è prevista alcuna remunerazione variabile ai componenti del Collegio Sindacale.
Il Collegio Sindacale non ha trasmesso alla Società alcun approfondimento sulla quantificazione dell'impegno richiesto, ai sensi della norma Q.1.6 delle norme di comportamento del Collegio Sindacale di società quotate, emanate dal Consiglio Nazionale dei Dottori Commercialisti e degli Esperti Contabili.

La presente Sezione II illustra, con riferimento all'esercizio 2024, i compensi percepiti dai componenti degli organi di amministrazione e controllo (con specifica indicazione nominativa per gli Amministratori Esecutivi).
Per tutti gli Amministratori, esecutivi e non esecutivi, l'art. 8 dello Statuto della Società prevede una partecipazione agli utili netti annuali nella misura del 2% di quanto ne residua dopo la destinazione a riserva legale.
L'art. 21 dello Statuto consente all'Assemblea degli Azionisti di attribuire agli Amministratori una indennità fissa.
L'assemblea del 22 maggio 2024 ha determinato, per il triennio 2024-2026, una indennità di Euro 16.500 su base annua per ciascun Amministratore, con una maggiorazione del 50% a favore degli Amministratori che facciano parte di Comitati istituiti dalla Società.
L'art. 21 dello Statuto prevede che il compenso degli Amministratori esecutivi sia deliberato dal Consiglio di Amministrazione, sentito il parere del Collegio sindacale; sono Amministratori esecutivi la Presidente Diva Moriani e il Vice Presidente Vincenzo Manes.
Il Consiglio di Amministrazione del 22 maggio 2024 ha deliberato di attribuire alla Presidente Diva Moriani una remunerazione fissa di Euro 100.000 annui Al Vice Presidente Vincenzo Manes è stata attribuita una remunerazione fissa di Euro 700.000 annui.
I compensi definiti dal Consiglio di Amministrazione del 22 maggio 2024 confermano per Diva Moriani e Vincenzo Manes quelli previsti per il precedente mandato del Consiglio di Amministrazione.
Con riferimento all'esercizio 2024, gli Amministratori Esecutivi non hanno maturato alcun compenso variabile, pertanto, la retribuzione totale erogata nel corso dell'esercizio 2024 agli Amministratori Esecutivi, comprensiva del compenso statutario deliberato dall'assemblea del 22 maggio 2024 è stata la seguente:
Inoltre si rammenta che, fino al 22 maggio 2024, la carica di Vice Presidente era ricoperta anche da Marcello Gallo, che ha ricevuto, per il periodo dal 1° gennaio 2024 al 22 maggio 2024 (data di cessazione della carica), un compenso pro-quota di Euro 38.927. Tale compenso si è aggiunto a quello di Euro 16.500 relativo al compenso statutario e alla retribuzione di Euro 241.678 corrisposta quale dirigente della Società.
Per i dettagli di calcolo, si veda la Tabella 3.2.1.
Si ricorda inoltre che Vincenzo Manes, Diva Moriani e Marcello Gallo erano titolari, nell'ambito del Piano di Incentivazione KME Group 2021/2024, di complessivi n. 37.500.000 Warrant Management (i Warrant). Tali Warrant sono stati acquistati dalla Società nel corso del 2024 per un corrispettivo unitario di Euro 0,60 per ciascun Warrant e complessivo di Euro 22,5 milioni, da liquidarsi parte in azioni e parte in cassa. L'acquisto è stato deliberato dal Consiglio di Amministrazione, nella riunione del 22 aprile 2024, dietro parere favorevole del Comitato Parti Correlate della Società rilasciato in data 18 aprile 2024.

La remunerazione degli Amministratori non esecutivi è integrata in ragione della loro partecipazione ai Comitati esistenti (maggiorazione del 50%).
Il compenso loro attribuito statutariamente insieme agli altri Amministratori, e collegato al positivo risultato dell'esercizio, consente loro di partecipare, seppure in maniera non particolarmente significativa, ai risultati economici della Società.
Si segnala che al momento sono state assegnate agli Amministratori Esecutivi Vincenzo Manes e Diva Moriani e al CEO di KME SE Claudio Pinassi, opzioni della durata di tre anni, che danno la facoltà di acquistare complessivamente n. 12,5 milioni di azioni ordinarie della Società ad Euro 1,00, oltre ad Euro 0,16 per il prezzo di acquisto dell'opzione. Tali azioni ordinarie sono attualmente nel portafoglio della Società.
Il compenso del Presidente del Collegio Sindacale e dei due Sindaci Effettivi è stato determinato su base annua e per tutta la durata dell'incarico (esercizi 2024-2025-2026), da parte dell'Assemblea degli Azionisti al momento della loro nomina.
Per completezza espositiva, si ricorda che, in merito alla verifica sulla sussistenza del requisito dell'indipendenza dei componenti il Collegio Sindacale, vengono prese in considerazione le "situazioni sostanziali" dei singoli rapporti tra i Sindaci ed il Gruppo, ovvero l'insieme delle relazioni economiche intercorrenti; al riguardo si rinvia al paragrafo dedicato al Collegio Sindacale nella Relazione sulla Governance.
Nel corso dell'esercizio 2024, l'Amministratore non esecutivo Alessandra Pizzuti ha rassegnato le proprie dimissioni con decorrenza dal 20 novembre 2024. A tale Amministratore è stato riconosciuto il compenso dovuto pro-quota dal 1° gennaio 2024 fino al giorno di permanenza in carica.
Con riferimento agli esercizi fino al 2024, inoltre, non sono stati attribuiti Trattamenti di Fine Mandato (TFM) in favore di Amministratori, né gli stessi sono stati erogati con riferimento all'esercizio 2024.
Non sono neppure previsti compensi/indennità per "impegni di non concorrenza", così come l'assegnazione o il mantenimento di benefici non monetari o la stipula di contratti di consulenza successivamente alla cessazione del rapporto.
Non si sono verificati casi nell'esercizio 2024.
Non si sono verificati casi nell'esercizio 2024.

Si forniscono di seguito informazioni ulteriori relative agli esercizi 2020, 2021, 2022, 2023 e 2024 con riferimento a:
| (importi in Euro) | Società che redige il bilancio | Compensi totali | ||||
|---|---|---|---|---|---|---|
| Amministratore Esecutivo |
Vincenzo Manes |
Diva Moriani |
Marcello Gallo |
Vincenzo Manes |
Diva Moriani |
Marcello Gallo |
| Esercizio 2020 | 736.899 | 116.500 | 116.500 | 1.152.241 | 555.222 | 541.340 |
| Esercizio 2021 | 736.899 | 116.500 | 307.090 | 1.144.694 | 607.856 | 517.612 |
| Esercizio 2022 | 736.899 | 116.500 | 370.763 | 1.591.899 | 1.189.070 | 503.683 |
| Esercizio 2023 | 736.899 | 116.500 | 364.471 | 1.473.166 | 909.313 | 499.471 |
| Esercizio 2024 | 724.889 | 116.500 | 303.129 | 1.698.451 | 938.053 | 498.129 |
a) remunerazione totale degli Amministratori Esecutivi:
b) risultati della Società:
Patrimonio netto per azione
| Esercizio 2020 | 1,17 |
|---|---|
| Esercizio 2021 | 1,38 |
| Esercizio 2022 | 1,57 |
| Esercizio 2023 | 1,54 |
| Esercizio 2024 | 1,12 |
c) remunerazione annua lorda media parametrata sui dipendenti a tempo pieno di KME Group, diversi dai soggetti la cui remunerazione è indicata nominativamente nella presente Sezione II:
Retribuzione annua lorda
| Esercizio 2020 | Euro 63.674 |
|---|---|
| Esercizio 2021 | Euro 62.927 |
| Esercizio 2022 | Euro 61.660 |
| Esercizio 2023 | Euro 71.034 |
| Esercizio 2024 | Euro 68.115 |
Come noto, la Società è stata, dal 2014, configurata come holding di partecipazioni diversificate attraverso una gestione attiva e dinamica degli investimenti e degli asset in portafoglio, mirante alla loro migliore valorizzazione, e qualificata quale Investment company ai sensi dell'IFRS 10.
Il 22 aprile 2022, il Consiglio di Amministrazione ha deliberato di procedere alla focalizzazione dell'attività della Società sulla gestione industriale di KME SE, partecipazione con valore strategico e duraturo, provvedendo alla progressiva valorizzazione, nei tempi e modi strumentali al conseguimento dei migliori risultati per la Società stessa, degli ulteriori attivi in portafoglio. Come conseguenza di ciò, le partecipazioni non sono più consolidate a fair value, in base all'IFRS 10 relativo alle Investment companies, ma in misura integrale.
Il Consiglio ritiene che, con riferimento alla presente Politica, sia preferibile adottare un criterio di continuità rispetto a quanto adottato negli anni passati, dando evidenza dei dati relativi unicamente alla Capogruppo e non anche alle società incluse nel perimetro di consolidamento. Ciò, sia per coerenza informativa, rendendo confrontabili al lettore i dati rispetto a quelli esposti negli esercizi precedenti, sia

per la difficoltà di lettura e di intelleggibilità dell'informazione, in caso di utilizzo di dati anche relativi ad altre società del Gruppo.
Il dibattito assembleare di approvazione della precedente Relazione non ha fornito spunti tali da dover essere considerati né sono pervenute alla Società richieste o comunicazioni da parte di azionisti dalla data di assemblea alla data odierna. Qualora ciò si verificasse in futuro, la Società prenderà in considerazione tali elementi nel corso della stesura e della approvazione delle future Politiche di remunerazione.

Il dettaglio dei compensi degli Amministratori, relativi all'esercizio 2024, anche in Società controllate, è riportato nella tabella che segue predisposta secondo le disposizioni previste da CONSOB (ovvero lo "Schema 7 bis" – Tabella 1 - di cui all'Allegato 3A del Regolamento Emittenti).
| (A) | (B) | (C) | (D) | (1) | (2) | (3) | (4) | (5) | (6) | (7) | (8) | |
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Compensi variabili non equity | Indennità di fine | |||||||||||
| Periodo per cui è stata | Compensi fissi | Compensi per la | Benefici non | Fair Value dei | carica o di | |||||||
| Nome e cognome | Carica | ricoperta la carica | Scadenza della carica | partecipazione a | Bonus e altri | Partecipazione | monetari | Altri compensi | Totale | compensi equity | cessazione del | |
| comitati (*) | incentivi | agli utili | rapporto di | |||||||||
| lavoro | ||||||||||||
| Diva Moriani (1) | Presidente | 01/01/2024 - 31/12/2024 | Approvazione bilancio 2026 | 116.500 | 116.500 | |||||||
| (I) Compensi nella società che redige il bilancio (II) Compensi da controllate e collegate |
874.115 | - - |
- - |
- - |
- 7.438 |
- - |
881.553 | - - |
- | |||
| (III) Totale | 990.615 | - | - | - | 7.438 | - | 998.053 | - | - - |
|||
| Vincenzo Manes (2) | Vice Presidente | 01/01/2024 - 31/12/2024 | Approvazione bilancio 2026 | |||||||||
| (I) Compensi nella società che redige il bilancio | 716.500 | - | - | - | 8.389 | - | 724.889 | - | - | |||
| (II) Compensi da controllate e collegate | 973.562 | - | - | - | - | - | 973.562 | - | - | |||
| (III) Totale | 1.690.062 | - | - | - | 8.389 | - | 1.698.451 | - | - | |||
| Marcello Gallo (3) | Consigliere | 01/01/2024 - 31/12/2024 | Approvazione bilancio 2026 | |||||||||
| (I) Compensi nella società che redige il bilancio | 297.105 | - | - | - | 6.024 | - | 303.129 | - | - | |||
| (II) Compensi da controllate e collegate | 135.000 | - | 60.000 | - | - | - | 195.000 | - | - | |||
| (III) Totale Duncan James Macdonald (4) |
Consigliere | 01/01/2024 - 31/12/2024 | 432.105 | - | 60.000 | - | 6.024 | - | 498.129 | - | - | |
| (I) Compensi nella società che redige il bilancio | Approvazione bilancio 2026 | 16.500 | - | - | - | - | - | 16.500 | - | - | ||
| (II) Compensi da controllate e collegate | - | - | - | - | - | - | - | - | - | |||
| (III) Totale | 16.500 | - | - | - | - | - | 16.500 | - | - | |||
| Ruggero Magnoni (5) | Consigliere | 01/01/2024 - 31/12/2024 | Approvazione bilancio 2026 | |||||||||
| (I) Compensi nella società che redige il bilancio | 18.300 | - | - | - | - | - | 18.300 | - | - | |||
| (II) Compensi da controllate e collegate | - | - | - | - | - | - | - | - | - | |||
| (III) Totale | 18.300 | - | - | - | - | - | 18.300 | - | - | |||
| Francesca Marchetti (6) | Consigliere | 01/01/2024 - 31/12/2024 | Approvazione bilancio 2026 | |||||||||
| (I) Compensi nella società che redige il bilancio | 16.500 | 8.250 | - | - | - | - | 24.750 | - | - | |||
| (II) Compensi da controllate e collegate (III) Totale |
30.000 46.500 |
- 8.250 |
- - |
- - |
- - |
- - |
30.000 54.750 |
- - |
- | |||
| Massimiliano Picardi (7) | Consigliere | 22/05/2024 - 31/12/2024 | Approvazione bilancio 2026 | - | ||||||||
| (I) Compensi nella società che redige il bilancio | 10.053 | 2.164 | - | - | - | - | 12.217 | - | - | |||
| (II) Compensi da controllate e collegate | - | - | - | - | - | - | - | - | - | |||
| (III) Totale | 10.053 | 2.164 | - | - | - | - | 12.217 | - | - | |||
| Maria Serena Porcari (8) | Consigliere | 01/01/2024 - 31/12/2024 | Approvazione bilancio 2026 | |||||||||
| (I) Compensi nella società che redige il bilancio | 16.500 | - | - | - | - | - | 16.500 | - | - | |||
| (II) Compensi da controllate e collegate | 5.000 | - | - | - | - | - | 5.000 | - | - | |||
| (III) Totale | 21.500 | - | - | - | - | - | 21.500 | - | - | |||
| Luca Ricciardi (9) (I) Compensi nella società che redige il bilancio |
Consigliere | 01/01/2024 - 31/12/2024 | Approvazione bilancio 2026 | 19.500 | 8.250 | - | - | - | - | 27.750 | - | |
| (II) Compensi da controllate e collegate | - | - | - | - | - | - | - | - | - - |
|||
| (III) Totale | 19.500 | 8.250 | - | - | - | - | 27.750 | - | - | |||
| Laura Cattaneo (10) | Consigliere | 12/01/2024 - 22/05/2024 | Approvazione bilancio 2023 | |||||||||
| (I) Compensi nella società che redige il bilancio | 7.106 | - | - | - | - | - | 7.106 | - | - | |||
| (II) Compensi da controllate e collegate | - | - | - | - | - | - | - | - | - | |||
| (III) Totale | 7.106 | - | - | - | - | - | 7.106 | - | - | |||
| Alessandra Pizzuti (11) | Consigliere | 01/01/2024 - 20/11/2024 | Approvazione bilancio 2024 | |||||||||
| (I) Compensi nella società che redige il bilancio | 17.024 152.520 |
7.312 | - | - | - 5.726 |
- | 24.336 158.246 |
- | - | |||
| (II) Compensi da controllate e collegate (III) Totale |
169.544 | - 7.312 |
- - |
- - |
5.726 | - - |
182.582 | - - |
- | |||
| Gianluca Cinti (12) | Sindaco Effettivo | 22/05/2024 - 31/12/2024 | Approvazione bilancio 2026 | - | ||||||||
| (I) Compensi nella società che redige il bilancio | 28.153 | - | - | - | - | - | 28.153 | - | - | |||
| (II) Compensi da controllate e collegate | - | - | - | - | - | - | - | - | - | |||
| (III) Totale | 28.153 | - | - | - | - | - | 28.153 | - | - | |||
| Giovanna Villa (13) | Sindaco Effettivo | 01/01/2024 - 31/12/2024 | Approvazione bilancio 2026 | |||||||||
| (I) Compensi nella società che redige il bilancio | 32.800 | - | - | - | - | - | 32.800 | - | - | |||
| (II) Compensi da controllate e collegate | - | - | - | - | - | - | - | - | - | |||
| (III) Totale Alberto Villani (14) |
Sindaco Effettivo | 22/05/2024 - 31/12/2024 | 32.800 | - | - | - | - | - | 32.800 | - | - | |
| (I) Compensi nella società che redige il bilancio | Approvazione bilancio 2026 | 18.973 | - | - | - | - | - | 18.973 | - | - | ||
| (II) Compensi da controllate e collegate | 7.500 | - | - | - | - | - | 7.500 | - | - | |||
| (III) Totale | 26.473 | - | - | - | - | - | 26.473 | - | - | |||
| Silvano Crescini (15) | Presidente Collegio Sindacale | 01/01/2024 - 22/05/2024 | Approvazione bilancio 2023 | |||||||||
| (I) Compensi nella società che redige il bilancio | 19.173 | - | - | - | - | - | 19.173 | - | - | |||
| (II) Compensi da controllate e collegate | - | - | - | - | - | - | - | - | - | |||
| (III) Totale | 19.173 | - | - | - | - | - | 19.173 | - | - | |||
| Marco Lombardi (16) | Sindaco Effettivo | 01/01/2024 - 22/05/2024 | Approvazione bilancio 2023 | |||||||||
| (I) Compensi nella società che redige il bilancio (II) Compensi da controllate e collegate |
12.112 33.500 |
- - |
- - |
- - |
- - |
- - |
12.112 33.500 |
- - |
- | |||
| (III) Totale | 45.612 | - | - | - | - | - | 45.612 | - | - - |
|||
| Altri dirigenti con responsabilità strategica | 01/01/2024 - 31/12/2024 | |||||||||||
| (I) Compensi nella società che redige il bilancio | 210.000 | - | 100.000 | - | - | - | 310.000 | - | - | |||
| (II) Compensi da controllate e collegate | 60.000 | - | - | - | - | - | 60.000 | - | - | |||
| (III) Totale | 270.000 | - | 100.000 | - | - | - | 370.000 | - | - | |||



| Opzioni detenute all'inizio dell'esercizio | Opzioni assegnate nel corso dell'esercizio | Opzioni esercitate nel corso dell'esercizio | Opzioni scadute nel corso dell'esercizio |
Opzioni detenute alla fine dell'esercizio |
Opzioni di competenza dell'esercizio |
||||||||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| (A) | (B) | (1) | (2) | (3) | (4) | (5) | (6) | (7) | (8) | (9) | (10) | (11) | (12) | (13) | (14) | (15) = (2) + (5) - (11) -(14) |
(16) |
| Nome e cognome | Carica | Piano | Numero opzioni | Prezzo di esercizio |
Perodo possibile esercizio (dal - al) Numero Opzioni |
Prezzo di esercizio |
Perodo possibile esercizio (dal - al) |
Fair value alla data di assegnazione |
Data di assegnazione |
Prezzo di mercato delle azioni sottostanti all'assegnazione delle opzioni |
Numero opzioni | Prezzo di esercizio |
Prezzo di mercato delle azioni sottostanti alla data di esercizio |
Numero opzioni Numero opzioni | Fair value | ||
| Vincenzo Manes | Vice-Presidente Esececutivo KME Group 2024- | 2027 | - | - | - | 5.000.000 | 1,1600 | 1/7/2024 - 30/6/2027 | 0,0400 | 30/06/2027 | 0,9281 | - | - | - | - | 5.000.000 | 33.455 |
| Diva Moriani | Vice-Presidente Esececutivo KME Group 2024- | 2027 | - | - | - | 5.000.000 | 1,1600 | 1/7/2024 - 30/6/2027 | 0,0400 | 30/06/2027 | 0,9281 | - | - | - | - | 5.000.000 | 33.455 |
| Claudio Pinassi | CEO KME SE | KME Group 2024- 2027 |
- | - | - | 2.500.000 | 1,1600 | 1/7/2024 - 30/6/2027 | 0,0400 | 30/06/2027 | 0,9281 | - | - | - | - | 2.500.000 | 16.728 |


Piani di incentivazione non monetari diversi dalle stock option a favore dei componenti dell'organo di amministrazione, dei direttori generali e degli altri dirigenti con responsabilità strategiche

Nella tabella che segue si riporta il piano di incentivazione monetaria nella forma prevista dalla tabella 3B dello Schema n. 7-bis di cui all'Allegato 3A del Regolamento Emittenti.

| (A) | (B) | (1) | (2) | (3) | (4) | ||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Nome e cognome | Carica | Piano | Bonus dell'anno | Bonus di anni precedenti | Altri bonus | ||||
| (A) | (B) | (C) | (A) | (B) | (C) | ||||
| Erogabile/Erogato Differito |
Periodo di riferimento |
Non più erogabili | Erogabile/Erogato | Ancora differiti | |||||
| Vincenzo Manes Vice-Presidente (*) |
|||||||||
| (I) Compensi nella società che redige il bilancio | - | - | - | - | - | - | - | ||
| (II) Compensi da controllate e collegate | - | - | - | - | - | - | - | ||
| (III) Totale | - | - | - | - | - | - | |||
| Diva Moriani | Presidente (*) | ||||||||
| (I) Compensi nella società che redige il bilancio | - | - | - | - | - | - | - | ||
| (II) Compensi da controllate e collegate | - | - | - | - | - | - | - | ||
| (III) Totale | - | - | - | - | - | - | |||
| Marcello Gallo | Vice-Presidente (fino al 22 maggio 2024) | ||||||||
| (I) Compensi nella società che redige il bilancio | - | - | - | - | - | - | - | ||
| (II) Compensi da controllate e collegate | - | - | - | - | - | - | - | ||
| (III) Totale | - | - | - | - | - | - |
(*) Carica attuale

Le partecipazioni detenute dai componenti degli organi di amministrazione e controllo e dai Dirigenti con responsabilità strategiche, sono raccolte nella presente Relazione utilizzando lo schema previsto da CONSOB (ovvero lo "Schema 7-ter" – Tabella 1 – di cui all'Allegato 3A del Regolamento Emittenti).

| Nome e cognome | Carica | Società partecipata | Numero titoli posseduti alla fine dell'esercizio 2023 |
Numero titoli acquistati nel corso del 2024 |
Numero titoli venduti nel corso del 2024 |
Numero titoli posseduti alla fine del 2024 |
|---|---|---|---|---|---|---|
| Marcello Gallo (*) | Amministratore | KME Group SpA - Azioni ordinarie |
835.931 | 337.384 | - | 1.173.315 |
| Luca Ricciardi | Amministratore | KME Group SpA - Azioni risparmio |
121.081 | - | - | 121.081 |
(*) Incremento azioni avvenuto a seguito esercizio Warrant KME Group 2021-2024
| Numero dirigenti con responsabilità strategica |
Società partecipata | Numero titoli posseduti alla fine dell'esercizio 2023 |
Numero titoli acquistati nel corso del 2024 |
Numero titoli venduti nel corso del 2024 |
Numero titoli posseduti alla fine del 2023 |
|---|---|---|---|---|---|
| 1 | - | - | - | - | - |


KME Group S.p.A. Sede Legale e Amministrativa: Foro Buonaparte, 44 - 20121 Milano - Italia Capitale sociale Euro 200.154.177,66 i.v. Cod. Fiscale e Reg. Imprese di Milano n° 00931330583 www.itkgroup.it

| (in unità di Euro) | Rif. Nota |
31-dic-24 | 31-dic-23 | ||
|---|---|---|---|---|---|
| di cui parti correlate |
di cui parti correlate |
||||
| Partecipazioni in controllate | 4.1 | 576.425.631 | 576.425.631 | 587.631.631 | 587.631.631 |
| Partecipazioni in altre imprese | 4.1 | 222.003 | - | 222.003 | - |
| Attività finanziarie non correnti | 4.2 | 10.887 | - | 640.555 | 629.984 |
| Immobili, impianti e macchinari | 4.3 | 11.361.620 | - | 3.011.306 | - |
| Investimenti immobiliari | 4.4 | 32.289 | - | 32.289 | - |
| Attività immateriali | 4.5 | 6.657 | - | 8.184 | - |
| Altre attività non correnti | 4.6 | 2.961 | - | 2.961 | - |
| Attività per imposte differite | 4.19 | 2.054.238 | - | 2.022.730 | - |
| Totale Attività non correnti | 590.116.286 | 593.571.659 | |||
| Attività finanziarie correnti | 4.7 | 54.593.224 | 54.086.220 | 25.625.718 | 25.118.775 |
| Crediti commerciali | 4.8 | 1.108.866 | 102.441 | 1.971.170 | 760.863 |
| Altri crediti ed attività correnti | 4.9 | 4.793.130 | 3.599.259 | 2.747.390 | 1.350.904 |
| Disponibilità liquide e mezzi equivalenti | 4.10 | 27.355.523 | - | 3.213.973 | - |
| Totale Attività correnti | 87.850.743 | 33.558.251 | |||
| Totale Attività | 677.967.029 | 627.129.910 |
Le note esplicative sono parte integrante di questo bilancio.
Le informazioni sulle operazioni con parti correlate sono contenute nella nota esplicativa 7.12.

| (in unità di Euro) | Rif. Nota |
31-dic-24 | 31-dic-23 | ||
|---|---|---|---|---|---|
| di cui parti correlate |
di cui parti correlate |
||||
| Capitale sociale | 200.154.178 | - | 200.104.709 | - | |
| Altre riserve | 127.069.054 | - | 233.581.491 | - | |
| Azioni proprie | (48.439.174) | - | (126.834.394) | - | |
| Risultati di esercizi precedenti | 1.603.038 | - | 1.603.038 | - | |
| Riserva Stock Option | 4.010.417 | - | 3.670.921 | - | |
| Utile (perdita) dell'esercizio | (25.058.741) | - | (14.547.728) | - | |
| Totale Patrimonio netto | 4.11 | 259.338.772 | 297.578.037 | ||
| Benefici ai dipendenti | 4.12 | 276.251 | - | 454.969 | - |
| Passività per imposte differite | 4.19 | 634.428 | - | 694.363 | - |
| Debiti e passività finanziarie non correnti | 4.13 | 139.494.536 | 132.874.107 | 117.422.629 | 116.792.645 |
| Titoli obbligazionari | 4.14 | 198.953.914 | - | 156.139.064 | - |
| Fondi per rischi ed oneri | 4.15 | 757.793 | - | 768.821 | - |
| Totale Passività non correnti | 340.116.922 | 275.479.846 | |||
| Debiti e passività finanziarie correnti | 4.16 | 61.257.250 | 712.376 | 49.092.603 | 33.850.838 |
| Debiti verso fornitori | 4.17 | 1.707.871 | 374.085 | 3.263.966 | 1.149.542 |
| Altre passività correnti | 4.18 | 15.546.214 | 13.928.132 | 1.715.458 | 315.674 |
| Totale Passività correnti | 78.511.335 | 54.072.027 | |||
| Totale Passività e Patrimonio netto | 677.967.029 | 627.129.910 |
Le note esplicative sono parte integrante di questo bilancio.
Le informazioni sulle operazioni con parti correlate sono contenute nella nota esplicativa 7.12.

| (in unità di Euro) | Rif. Nota | 2024 | 2023 | |||
|---|---|---|---|---|---|---|
| di cui parti correlate |
di cui parti correlate |
|||||
| Proventi Netti da Gestione di Partecipazioni | 6.1 | 1.199.978 | 1.199.978 | 238.872 | 238.872 | |
| Commissioni su garanzie prestate | 6.2 | 866.250 | 866.250 | 859.038 | 859.038 | |
| Altri proventi | 6.3 | 829.516 | 570.469 | 1.031.842 | 248.903 | |
| Costo del lavoro | 6.4 | (2.158.174) | (451.679) | (2.527.533) | (518.915) | |
| Ammortamenti, impairment e svalutazioni | 6.5 | (997.224) | - | (659.008) | - | |
| Altri costi operativi | 6.6 | (5.536.348) | (2.159.776) | (6.679.536) | (2.497.306) | |
| Risultato Operativo | (5.796.002) | (7.736.325) | ||||
| Proventi Finanziari | 6.7 | 2.712.326 | 2.508.458 | 4.457.823 | 4.393.580 | |
| Oneri Finanziari | 6.7 | (25.102.584) | (15.816.615) | (13.095.717) | (4.294.285) | |
| Oneri Finanziari Netti | (22.390.258) | (8.637.894) | ||||
| Risultato Ante Imposte | (28.186.260) | (16.374.219) | ||||
| Imposte correnti | 6.8 | 3.036.076 | - | 1.739.350 | - | |
| Imposte differite | 6.8 | 91.443 | - | 87.141 | - | |
| Totale Imposte sul reddito | 3.127.519 | 1.826.491 | ||||
| Risultato netto attività continue | (25.058.741) | (14.547.728) | ||||
| Risultato netto attività discontinue | - | - | ||||
| Risultato d'esercizio | (25.058.741) | (14.547.728) | ||||
| Altri componenti del conto economico complessivo: | ||||||
| Valutazione benefici definiti a dipendenti | 5.997 | 6.849 | ||||
| Risultato da fair value | - | (9.700.000) | ||||
| Imposte su altri componenti del conto economico complessivo |
- | - | ||||
| Componenti che non potranno essere riclassificate nel risultato d'esercizio |
5.997 | (9.693.151) | ||||
| Componenti che potranno essere riclassificate nel risultato d'esercizio |
- | - | ||||
| Altri componenti del conto economico complessivo: | 5.997 | (9.693.151) | ||||
| Totale conto economico complessivo dell'esercizio | (25.052.744) | (24.240.879) |
Le note esplicative sono parte integrante di questo bilancio.
Le informazioni sulle operazioni con parti correlate sono contenute nella nota esplicativa 7.12.

| (in migliaia di Euro) | Capitale sociale |
Altre riserve | Azioni proprie | Risultati esercizi precedenti |
Riserva Stock Option |
Risultato esercizio |
Totale patrimonio |
|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Patrimonio netto al 31 dicembre 2023 | 200.105 | 233.581 | (126.834) | 1.603 | 3.671 | (14.548) | 297.578 |
| Copertura perdita esercizio precedente | - | (14.548) | - | - | - | 14.548 | - |
| Acquisto azioni proprie e warrant | - | (16.850) | - | - | - | - | (16.850) |
| Annullamento azioni proprie di risparmio e warrant | - | (78.395) | 78.395 | - | - | - | - |
| Esercizio warrant | 49 | 1.789 | - | - | - | - | 1.838 |
| Warrant management (2021-2024-2027) | - | 1.600 | - (*) |
- | 339 | - | 1.939 |
| Altri movimenti (oneri aggiuntivi su OPA 2023) | - | (114) | - | - | - | - | (114) |
| Utili/perdite attuariali su fondi pensione | - | 6 | - | - | - | - | 6 |
| Componenti del conto economico complessivo | - | 6 | - | - | - | - | 6 |
| Risultato dell'esercizio | - | - | - | - | - | (25.059) | (25.059) |
| Totale conto economico complessivo | - | 6 | - | - | - | (25.059) | (25.053) |
| Patrimonio netto al 31 dicembre 2024 | 200.154 | 127.069 | (48.439) | 1.603 | 4.010 | (25.059) | 259.338 |
| Riclassifica azioni proprie | (48.439) | - | 48.439 | - | - | - | - |
| Patrimonio netto al 31 dicembre 2024 | 151.715 | 127.069 | - | 1.603 | 4.010 | (25.059) | 259.338 |
Al 31 dicembre 2024 KME Group deteneva direttamente numero 53.243.219 azioni ordinarie prive di valore nominale. Tutte le azioni sono state quindi riclassificate per intero in diminuzione del capitale sociale.
(*) L'ammontare si riferisce all'assegnazione di n. 10 milioni di opzioni ai due Amministratori Esecutivi dal 1 luglio 2024 aventi scadenza 30 giugno 2027 ad un prezzo di Euro 1,6 milioni.
Le note esplicative sono parte integrante di questo bilancio.

| (in migliaia di Euro) | Capitale sociale | Altre riserve | Azioni proprie | Risultati esercizi precedenti |
Riserva Stock Option |
Risultato esercizio |
Totale patrimonio |
|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Patrimonio netto al 31 dicembre 2022 | 200.070 | 288.556 | (2.133) | - | 2.625 | 5.174 | 494.292 |
| Destinazione utile esercizio precedente (*) | - | 259 | - | 1.603 | - | (5.174) | (3.312) |
| Acquisto azioni proprie e warrant (OPA) |
- | (6.710) | (165.021) | - | - | - | (171.731) |
| Annullamento azioni proprie di risparmio e warrant | - | (40.320) | 40.320 | - | - | - | - |
| Esercizio warrant | 35 | 1.489 | - | - | - | - | 1.524 |
| Warrant management (2021-2024) | - | - | - | - | 1.046 | - | 1.046 |
| Utili/perdite attuariali su fondi pensione | - | 7 | - | - | - | - | 7 |
| Componenti del conto economico complessivo | - | (9.693) | - | - | - | - | (9.693) |
| Risultato dell'esercizio | - | - | - | - | - | (14.548) | (14.548) |
| Totale conto economico complessivo | - | (9.693) | - | - | - | (14.548) | (24.241) |
| Patrimonio netto al 31 dicembre 2023 | 200.105 | 233.581 | (126.834) | 1.603 | 3.671 | (14.548) | 297.578 |
| Riclassifica azioni proprie | (126.834) | - | 126.834 | - | - | - | - |
| Patrimonio netto al 31 dicembre 2023 | 73.271 | 233.581 | - | 1.603 | 3.671 | (14.548) | 297.578 |
Al 31 dicembre 2023 KME Group deteneva direttamente numero 131.638.439 azioni ordinarie prive di valore nominale. Tutte le azioni sono state quindi riclassificate per intero in diminuzione del capitale sociale.
Le note esplicative sono parte integrante di questo bilancio.

| (in migliaia di Euro) | 2024 | 2023 | |
|---|---|---|---|
| (A) Disponibilità liquide e mezzi equivalenti inizio esercizio | 3.214 | 508 | |
| Risultato ante imposte | (28.186) | (16.374) | |
| Ammortamenti immobilizzazioni materiali e immateriali | 996 | 659 | |
| Variazione fondi pensione, TFR, stock option | 167 | 1.079 | |
| Variazione dei fondi rischi e spese | (11) | 769 | |
| (Incrementi) decrementi in partecipazioni | 11.206 | 7.000 | |
| (Incrementi)/Decrementi crediti correnti | 1.854 | 4.162 | |
| Incrementi/(Decrementi) debiti correnti | (3.090) | 451 | |
| (B) Cash flow totale da attività operative | (17.064) | (2.254) | |
| (Incrementi) di attività materiali e immateriali non correnti | (11.548) | (426) | |
| Decrementi di attività materiali e immateriali non correnti | 2.202 | 9 | |
| (C) Cash flow da attività di investimento | (9.346) | (418) | |
| (Acquisto) vendita azioni proprie | - | (171.731) | |
| Distribuzione Dividendi | - | (3.312) | |
| Esercizio Warrant | 1.838 | 1.524 | |
| Incrementi (decrementi) debiti finanziari correnti e non correnti | 77.630 | 138.082 | |
| (Incrementi) decrementi crediti finanziari correnti e non correnti | (28.916) | 40.815 | |
| (D) Cash flow da attività di finanziamento | 50.552 | 5.378 | |
| (E) Variazione disponibilità liquide e mezzi equivalenti | (B) + (C) + (D) |
24.142 | 2.706 |
| (G) Disponibilità liquide e mezzi equivalenti di fine esercizio | (E) + (F) | 27.356 | 3.214 |
Le note esplicative sono parte integrante di questo bilancio.

KME Group (la "Società") è una Società per Azioni iscritta in Italia presso il Registro delle Imprese di Milano Monza Brianza e Lodi con il numero 00931330583 ed i suoi titoli sono quotati presso il mercato Euronext Milan organizzato e gestito da Borsa Italiana SpA. La Società ha la propria sede legale a Milano in Foro Buonaparte 44.
Il progetto di bilancio d'esercizio al 31 dicembre 2024 (il "Bilancio") è stato approvato dal Consiglio di Amministrazione in data 14 aprile 2025.
La Società, pur essendo controllata da Quattroduedue SpA, non è soggetta ad attività di direzione e coordinamento, così come prevista dagli artt. 2497 e ss. del Codice Civile nonché dell'art. 37 del Regolamento Mercati, in quanto:
Il bilancio separato al 31 dicembre 2024 è stato redatto ai sensi dell'art. 154 ter del D. Lgs. 58/1998 ed è conforme agli International Financial Reporting Standards (IFRS) emanati dall'International Accounting Standards Board (IASB) e adottati dalla Commissione Europea secondo la procedura di cui all'art. 6 del Regolamento (CE) n. 1606/2002 del Parlamento Europeo e del Consiglio del 19 luglio 2002 nonché ai provvedimenti emanati in attuazione dell'art. 9 del D. Lgs. n. 38/2005 qualora applicabili.
Il bilancio separato è costituito dal prospetto della situazione patrimoniale-finanziaria, dal prospetto dell'utile (perdita) dell'esercizio e delle altre componenti di conto economico complessivo, dal rendiconto finanziario, dal prospetto delle variazioni del patrimonio netto, nonché dalle relative note esplicative. I prospetti contabili e le note illustrative al bilancio presentano, oltre agli importi relativi all'esercizio di riferimento, anche i corrispondenti dati di raffronto riferiti al bilancio al 31 dicembre 2023. Non si sono avute modifiche nella forma dei prospetti rispetto a quelli precedentemente presentati.
Conformemente alla Direttiva 2004/109/CE (la "Direttiva Transparency") modificata dalla Direttiva 2013/50/UE e al Regolamento Delegato (UE) 2019/815 (il "Regolamento ESEF") il presente bilancio d'esercizio di KME Group S.p.A. è elaborato utilizzando il formato xHTML.
I depositi dell'intero documento, presso le sedi e le istituzioni competenti, sono effettuati ai sensi di legge.
***
Il prospetto della situazione patrimoniale-finanziaria è predisposto classificando distintamente attività correnti e non correnti e passività correnti e non correnti.
La Società ha optato per la presentazione di un unico prospetto dell'utile (perdita) dell'esercizio e delle altre componenti di conto economico complessivo in cui sono presentate per natura le voci di ricavo e costo rilevate nell'esercizio, ivi compresi gli oneri finanziari e gli oneri tributari. È data evidenza nella sezione delle "Altre componenti di conto economico complessivo", degli elementi che, su specifica indicazione di singoli IFRS, sono rilevati al di fuori dell'utile (perdita) dell'esercizio corrente. Tali elementi sono suddivisi in due categorie:
quelli che non saranno successivamente riclassificati nell'utile (perdita) d'esercizio;

quelli che saranno successivamente riclassificati nell'utile (perdita) d'esercizio, quando saranno soddisfatte determinate condizioni.
Il metodo utilizzato per la presentazione dei flussi finanziari all'interno del rendiconto finanziario è quello indiretto, secondo il quale il risultato d'esercizio è rettificato per gli effetti:
Il presente Bilancio è redatto nel presupposto della continuità aziendale, secondo quanto previsto dal principio contabile IAS 1, nel rispetto dei covenant finanziari, in considerazione degli impegni finanziari della Società e delle sue controllate, che potranno essere coperti dalle risorse rivenienti anche da possibili dismissioni di partecipazioni e di altre attività non strategiche del settore rame, in aggiunta ai flussi di cassa previsti dal piano industriale del settore rame approvato per il periodo 2025-2029, rafforzati dalle ulteriori iniziative già realizzate nei primi mesi del 2025. Nel valutare l'applicabilità del presupposto della continuità aziendale gli Amministratori hanno, inoltre, considerato le incertezze legate al raggiungimento dei risultati attesi nell'attuale scenario macroeconomico e politico influenzato dal conflitto in corso tra Russia e Ucraina, dal conflitto arabo-israeliano in Medio Oriente e dalle ulteriori tensioni internazionali, tra cui quelle politicomilitari Cina-USA che continuano a pesare sulle prospettive economiche mondiali.
Nella redazione del presente Bilancio gli Amministratori hanno tenuto conto dei principi della competenza, della comprensibilità, significatività, rilevanza, attendibilità, neutralità, prudenza e comparabilità ed hanno applicato i medesimi principi adottati nella redazione del bilancio al 31 dicembre 2023, fatta eccezione per i principi contabili entrati in vigore al 1° gennaio 2024 elencati nel prosieguo (paragrafo 2.8), la cui applicazione non ha comunque comportato effetti.
Gli accadimenti e le operazioni aziendali sono rilevati e rappresentati in conformità alla loro sostanza e realtà economica e non solamente secondo la loro forma legale.
Apposite note esplicative presenti nella Relazione sull'andamento della gestione illustrano contenuto e significato degli indicatori alternativi di performance, se utilizzati, non previsti dagli IFRS, in linea con la raccomandazione del CESR 05 – 178b pubblicata il 3 novembre 2005.
Il presente Bilancio è espresso in Euro, moneta funzionale della Società. Il prospetto della situazione patrimoniale e finanziaria e quello dell'utile (perdita) dell'esercizio e delle altre componenti di conto economico complessivo sono predisposti in unità di Euro mentre il prospetto delle variazioni di patrimonio netto ed il rendiconto finanziario in migliaia di Euro. I dati delle note esplicative, se non diversamente indicato, sono espressi in migliaia di Euro.
Inoltre nella redazione del Bilancio si è tenuto conto dei documenti di tipo interpretativo e di supporto all'applicazione dei principi contabili emanati dagli organismi regolamentari internazionali e di vigilanza italiani e dagli standard setter (Richiami di attenzione di Consob e public statement emanati dall'ESMA).
L'ammontare dell'"Indebitamento finanziario", con il dettaglio delle principali componenti, è indicato nel relativo prospetto riportato nella Relazione sull'andamento della gestione.
Le partecipazioni in società controllate, collegate e joint venture sono valutate al costo rettificato per perdite di valore.
Le controllate sono tutte le società sulle quali la Società ha contemporaneamente:

Le collegate sono tutte le società sulle quali la Società esercita un'influenza notevole ma non il controllo. L'influenza notevole è presunta quando la Società possiede, direttamente o indirettamente tramite società controllate, il 20% o una quota maggiore dei voti nell'assemblea della partecipata.
Una joint venture è un accordo contrattuale con il quale due o più parti intraprendono un'attività economica sottoposta a controllo congiunto. Il controllo congiunto è la condivisione, stabilita contrattualmente, del controllo su un'attività economica.
Tutte le attività e le passività finanziarie valutate al costo ammortizzato, sono soggette a verifica per riduzione di valore come previsto dall'IFRS 9.
Un'attività finanziaria ha subito una perdita di valore se vi è qualche obiettiva evidenza che uno o più eventi hanno avuto un effetto negativo sui flussi finanziari stimati attesi di quell'attività.
Tutte le perdite di valore sono rilevate a conto economico.
Le attività e le passività finanziarie non derivate, con l'eccezione degli strumenti finanziari rappresentativi di capitale, con pagamenti fissi o determinabili, non quotate in un mercato attivo e non appartenenti alle precedenti categorie, sono classificate come "finanziamenti e crediti" e sono valutate al costo ammortizzato utilizzando il criterio dell'interesse effettivo. Per i finanziamenti e crediti correnti e in generale per tutti i crediti e debiti commerciali a breve termine per i quali la componente temporale ha scarsa rilevanza si presume che il costo ammortizzato coincida con il costo.
Gli immobili, impianti e macchinari sono iscritti al costo d'acquisizione o di produzione, comprensivo degli oneri accessori di diretta imputazione e sono esposti al netto dei relativi ammortamenti e di eventuali perdite di valore determinate secondo le modalità descritte in seguito. Se un elemento di immobili, impianti e macchinari è composto da vari componenti aventi vite utili differenti, tali componenti sono contabilizzati separatamente.
Gli immobili, impianti e macchinari sono valutati al costo, al netto degli ammortamenti e delle perdite di valore accumulate.
Gli ammortamenti sono contabilizzati a partire dal mese in cui il cespite è disponibile per l'uso, oppure è potenzialmente in grado di fornire i benefici economici ad esso associati. Sono imputati su base mensile a quote costanti fino ad esaurimento della vita utile, oppure, per le dismissioni, fino all'ultimo mese di utilizzo.
La vita utile è costantemente verificata tenendo in considerazione eventuali cambiamenti nell'intensità di utilizzo dei beni ed eventuali cambiamenti ai piani d'ammortamento sono apportati con applicazione prospettica.
Gli ammortamenti sono calcolati in base alle seguenti vite utili:
| Fabbricati (in leasing finanziario) | 12 anni |
|---|---|
| Impianti e macchinari | da 10 a 40 anni |
| Altri beni | da 4 a 10 anni |
Un contratto, o parte di esso, è classificato come leasing se, in cambio di un corrispettivo, conferisce il diritto di controllare l'utilizzo di un'attività specificata per un periodo di tempo, quindi, se lungo tutto il periodo di utilizzo del bene si godrà di entrambi i seguenti diritti:

In caso di modifica dei termini e delle condizioni del contratto si procede ad una nuova valutazione per determinare se il contratto è o contiene un leasing.
La Società non applica le presenti regole:
Una volta verificato se un contratto si configuri quale leasing, alla data di decorrenza del contratto vengono rilevate l'attività consistente nel diritto di utilizzo e la passività del leasing.
La valutazione iniziale dell'attività consistente nel diritto di utilizzo avviene al costo che comprende:
La valutazione iniziale della passività del leasing avviene al valore attuale dei pagamenti dovuti per il leasing non versati a tale data. I pagamenti dovuti per il leasing sono attualizzati utilizzando il tasso di finanziamento ritenuto maggiormente rappresentativo del costo del denaro.
La contabilizzazione come leasing avviene per ogni componente di leasing separandola dalle componenti non di leasing.
La durata del leasing è determinata come il periodo non annullabile del leasing, a cui vanno aggiunti entrambi i seguenti periodi:
In caso di cambiamento del periodo non annullabile del leasing, si provvede alla rideterminazione della durata del leasing.
Dopo la data di iscrizione iniziale, la valutazione dell'attività avviene applicando il modello del costo. Le attività consistenti nel diritto di utilizzo sono ammortizzate dalla data di decorrenza del contratto sino al termine della durata del leasing.
Dopo la data di decorrenza la passività del leasing è valutata:
Gli interessi sulla passività del leasing e i pagamenti variabili dovuti per il leasing, non inclusi nella valutazione della passività del leasing, sono rilevati a conto economico nell'esercizio in cui si verifica l'evento o la circostanza che fa scattare i pagamenti.

In bilancio le attività consistenti nel diritto di utilizzo sono esposte separatamente dalle altre attività, le passività del leasing separatamente dalle altre passività finanziarie, gli interessi passivi sulla passività del leasing sono rilevati come oneri finanziari e separatamente dalla quota di ammortamento dell'attività consistente nel diritto di utilizzo.
In presenza di indicatori specifici di perdite di valore, immobili, impianti e macchinari sono soggetti ad una verifica di perdita di valore ("impairment test"). La verifica consiste nella stima del valore recuperabile dell'attività, definito come il maggiore fra il prezzo netto di vendita e il suo valore d'uso, e nel confronto con il relativo valore netto contabile. Il valore recuperabile è il maggiore tra il valore d'uso e il suo fair value dedotti i costi di vendita. Per determinare il valore d'uso i flussi finanziari attesi sono attualizzati utilizzando un tasso di sconto, al lordo delle imposte, che riflette le valutazioni correnti di mercato del valore temporale del denaro e dei rischi specifici dell'attività. Se il valore recuperabile è inferiore al valore contabile, quest'ultimo viene ridotto al valore recuperabile; tale riduzione viene imputata a conto economico ovvero a riserva di rivalutazione che sia stata precedentemente costituita in sede di rivalutazione dell'attività interessata. Successive ed eventuali rivalutazioni seguono il percorso inverso. Per le informazioni relative all'impairment test si rinvia a quanto indicato nel paragrafo "Attività e passività finanziarie".
Si tratta di terreni e fabbricati posseduti al fine di percepire canoni di locazione o per l'apprezzamento del capitale investito o per entrambe le motivazioni. Dette attività sono valutate al fair value e quindi non sono sistematicamente ammortizzate.
Riguardano le attività prive di consistenza fisica, identificabili, controllate dall'impresa e in grado di produrre benefici economici futuri.
Le attività immateriali sono ammortizzate sistematicamente lungo la loro vita utile intesa come la stima del periodo in cui le attività sono utilizzate dall'impresa, in genere in un arco temporale fra i 3 e i 5 anni. Il loro valore residuo al termine della vita utile è ipotizzato uguale a zero.
Dette attività sono inoltre espresse al netto di eventuali svalutazioni per riduzioni di valore adottando i medesimi criteri indicati per la voce "Immobili, impianti e macchinari".
Comprendono la cassa, i depositi a vista e gli investimenti finanziari a breve termine ad alta liquidità che sono prontamente convertibili in valori di cassa noti e che sono soggetti ad un rischio irrilevante di variazione di valore (IAS 7 paragrafo 7).
Il capitale sociale è costituito da azioni ordinarie e da azioni di risparmio, tutte prive di valore nominale, sottoscritte e versate alla data di riferimento del presente bilancio, ridotto eventualmente dei crediti verso soci per decimi ancora da versare. Il valore delle azioni proprie riacquistate, secondo quanto previsto dallo IAS 32, è esposto in diminuzione del capitale emesso. Tale rappresentazione è data però unicamente nelle note esplicative, mentre nei prospetti il costo storico delle azioni proprie possedute figura distintamente con segno negativo a riduzione del patrimonio netto.
I costi per operazioni sul patrimonio netto sono imputati direttamente a riduzione delle riserve.

I crediti e i debiti sono rilevati al costo ammortizzato. Quando l'effetto dell'attualizzazione risulta irrilevante, come per i crediti e i debiti commerciali a breve termine, l'iscrizione avviene al loro valore nominale.
L'onere fiscale dell'esercizio comprende l'onere fiscale corrente e l'onere fiscale differito. Le imposte sul reddito sono rilevate a conto economico, fatta eccezione per quelle relative a operazioni rilevate direttamente nel patrimonio netto che sono contabilizzate nello stesso.
L'onere fiscale corrente rappresenta la stima dell'importo delle imposte sul reddito dovute calcolate sul reddito imponibile dell'esercizio, determinato applicando le aliquote fiscali vigenti o quelle sostanzialmente in vigore alla data di chiusura dell'esercizio. Le imposte differite sono stanziate secondo il metodo patrimoniale, calcolando le differenze temporanee tra i valori contabili delle attività e delle passività iscritti in bilancio e i corrispondenti valori riconosciuti ai fini fiscali. Le imposte differite non sono stanziate per le seguenti differenze temporanee: rilevazione iniziale di attività o passività in un'operazione diversa dall'aggregazione aziendale che non influenza né l'utile (o perdita) contabile né il reddito imponibile (o perdita fiscale), nonché per le differenze relative a investimenti in società controllate e a controllo congiunto nella misura in cui è probabile che, nel prevedibile futuro, la differenza temporanea non si riverserà. Inoltre, la Società non rileva le passività fiscali differite derivanti dalla rilevazione iniziale dell'avviamento. Le attività e le passività per imposte differite sono valutate utilizzando le aliquote fiscali che si prevede saranno applicabili nell'esercizio in cui sarà realizzata l'attività o sarà estinta la passività a cui si riferiscono, sulla base delle aliquote fiscali stabilite da provvedimenti in vigore o sostanzialmente in vigore alla data di chiusura dell'esercizio. Le attività e le passività per imposte differite sono compensate in presenza di un diritto legalmente esercitabile di compensare le attività fiscali correnti con le passività fiscali correnti e se le attività e le passività per imposte differite sono relative a imposte sul reddito applicate dalla medesima autorità fiscale sullo stesso soggetto passivo d'imposta o soggetti passivi d'imposta diversi che intendono regolare le passività e le attività fiscali correnti su base netta, o realizzare le attività e regolare le passività contemporaneamente.
Le attività per imposte differite sono rilevate nella misura in cui è probabile che sia disponibile un reddito imponibile futuro a fronte del quale possano essere utilizzate tali attività. Il valore delle attività per imposte differite viene rivisto ad ogni data di chiusura dell'esercizio e viene ridotto nella misura in cui non è più probabile che il relativo beneficio fiscale sia realizzabile.
I benefici successivi al rapporto di lavoro sono definiti sulla base di programmi che in funzione delle loro caratteristiche sono distinti in programmi a "contributi definiti" e programmi a "benefici definiti". Nei programmi a contributi definiti l'obbligazione dell'impresa, limitata al versamento dei contributi a un'entità giuridicamente distinta (può essere anche lo Stato o un patrimonio), è costituita dai contributi dovuti alla data di riferimento del bilancio. La passività relativa ai programmi a benefici definiti, come il trattamento di fine rapporto definito dall'art. 2120 C.C., al netto delle eventuali attività al servizio del piano, è determinata sulla base di ipotesi attuariali ed è rilevata per competenza coerentemente al periodo lavorativo necessario all'ottenimento dei benefici. Gli utili e le perdite attuariali relative ai programmi a benefici definiti derivanti da variazioni delle ipotesi attuariali o da modifiche delle condizioni dei piani sono immediatamente rilevati tra le componenti di conto economico complessivo.
Le valutazioni dei programmi a benefici definiti sono eseguite da attuari indipendenti.
I fondi per rischi ed oneri sono passività con scadenza o ammontare incerti; essi sono rilevati solo se:

può essere fatta una stima attendibile dell'ammontare dell'obbligazione.
Gli importi accantonati sono quindi le migliori stime dell'onere necessario per estinguere l'obbligazione o per trasferirla a terzi alla data di riferimento del bilancio. Laddove l'effetto del valore attuale del denaro è un aspetto rilevante, l'importo di un accantonamento è rappresentato dal valore attuale degli oneri che si suppone saranno necessari per estinguere l'obbligazione.
Il riconoscimento dei ricavi avviene attraverso le seguenti fasi:
Specificatamente i ricavi possono essere riconosciuti:
I dividendi da distribuire sono riconosciuti come passività solo nel periodo nel quale gli stessi sono stati deliberati dall'Assemblea degli Azionisti. I dividendi da percepire sono rilevati soltanto quando è stabilito il diritto a ricevere il pagamento.
Ai sensi dello IAS 33 paragrafo 4 tale informativa viene presentata soltanto sulla base dei dati consolidati.
La redazione del bilancio separato e delle relative note in applicazione agli IFRS richiede da parte degli Amministratori l'effettuazione di stime e di assunzioni che influenzino i valori delle attività e delle passività di bilancio. Le stime sono state utilizzate principalmente per: la determinazione del valore recuperabile degli investimenti in partecipaizoni ai fini dell'impairment test, della vita utile delle immobilizzazioni e del relativo valore recuperabile, degli accantonamenti per rischi su crediti, delle eventuali perdite di valore, dei costi connessi ai benefici ai dipendenti, della stima del carico di imposta corrente e differito e degli accantonamenti e fondi.
Tali stime ed assunzioni saranno riviste periodicamente ed eventuali effetti saranno riflessi immediatamente a conto economico. Alla data di riferimento del presente bilancio gli Amministratori ritengono, comunque, che le stime e le assunzioni utilizzate riflettano la migliore valutazione possibile date le informazioni disponibili. Gli Amministratori ritengono inoltre che le stime e le assunzioni adottate non comportino rettifiche materiali ai valori contabili delle attività e passività.
I seguenti principi contabili, emendamenti e interpretazioni IFRS Accounting Standards sono stati applicati per la prima volta dalla Società a partire dal 1° gennaio 2024:

Alla data di riferimento del presente documento, gli organi competenti dell'Unione Europea hanno concluso il processo di omologazione necessario per l'adozione degli emendamenti e dei principi sotto descritti, ma tali principi non sono obbligatoriamente applicabili e non sono stati adottati in via anticipata dalla Società al 31 dicembre 2024:
In data 15 agosto 2023 lo IASB ha pubblicato un emendamento denominato "Amendments to IAS 21 The Effects of Changes in Foreign Exchange Rates: Lack of Exchangeability". Il documento richiede ad un'entità di applicare una metodologia in maniera coerente al fine di verificare se una valuta può essere convertita in un'altra e, quando ciò non è possibile, come determinare il tasso di cambio da utilizzare e l'informativa da fornire in nota integrativa. La modifica si applicherà dal 1° gennaio 2025, ma è consentita un'applicazione anticipata. Non sono attesi effetti significativi nel bilancio della Società.
Alla data di riferimento del presente documento, gli organi competenti dell'Unione Europea non hanno ancora concluso il processo di omologazione necessario per l'adozione degli emendamenti e dei principi sotto descritti.
Con queste modifiche, lo IASB ha inoltre introdotto ulteriori requisiti di informativa riguardo in particolare ad investimenti in strumenti di capitale designati a FVOCI. Le modifiche si applicheranno

a partire dai bilanci degli esercizi che hanno inizio dal 1° gennaio 2026. Non sono attesi effetti significativi nel bilancio della Società dall'adozione di tale emendamento.
In data 18 luglio 2024 lo IASB ha pubblicato un documento denominato "Annual Improvements Volume 11". Il documento include chiarimenti, semplificazioni, correzioni e cambiamenti volti a migliorare la coerenza di diversi IFRS Accounting Standards.
I principi modificati sono:
Le modifiche si applicheranno dal 1° gennaio 2026, ma è consentita un'applicazione anticipata. Al momento sono in corso di valutazione i possibili effetti dell'introduzione di questi emendamenti sul bilancio della Società.
In data 18 dicembre 2024 lo IASB ha pubblicato un emendamento denominato "Contracts Referencing Nature-dependent Electricity – Amendment to IFRS 9 and IFRS 7". Il documento ha l'obiettivo di supportare le entità nel rendicontare gli effetti finanziari dei contratti di acquisto di elettricità prodotta da fonti rinnovabili (spesso strutturati come Power Purchase Agreements). Sulla base di tali contratti, la quantità di elettricità generata ed acquistata può variare in base a fattori incontrollabili quali le condizioni meteorologiche. Lo IASB ha apportato emendamenti mirati ai principi IFRS 9 e IFRS 7.
Gli emendamenti includono:
La modifica si applicherà dal 1° gennaio 2026, ma è consentita un'applicazione anticipata. Non sono attesi effetti significativi sul bilancio della Società dall'adozione di tale emendamento.
Il nuovo principio inoltre:

Il nuovo principio entrerà in vigore dal 1° gennaio 2027, ma è consentita un'applicazione anticipata. Al momento sono in corso di valutazione i possibili effetti dell'introduzione di questo nuovo principio sul bilancio della Società.
Il nuovo principio entrerà in vigore dal 1° gennaio 2027 e non è applicabile per la Società considerato che la stessa ha emesso strumenti di capitale e di debito quotati su mercati regolamentati.
In data 30 gennaio 2014 lo IASB ha pubblicato il principio IFRS 14 – Regulatory Deferral Accounts che consente solo a coloro che adottano gli IFRS per la prima volta di continuare a rilevare gli importi relativi alle attività soggette a tariffe regolamentate ("Rate Regulation Activities") secondo i precedenti principi contabili adottati. Non essendo la Società un first-time adopter, tale principio non risulta applicabile.
KME Group nella sua posizione di holding è esposta indirettamente ai rischi delle società in cui ha interessenze partecipative e quindi in particolare in a quelli di KME SE, gruppo operante nel settore dei semilavorati in rame.
I risultati economici della Società dipendono dai dividendi distribuiti dalle società controllate e, quindi, in ultima istanza, riflettono oltre l'andamento economico anche le politiche di investimento e di distribuzione dei dividendi di quest'ultime.
Gli investimenti in partecipazioni societarie sono per loro natura investimenti connotati da un certo livello di rischio. Tali tipologie di investimenti, infatti, non garantiscono la certezza del rimborso del capitale investito ovvero possono produrre flussi di cassa insufficienti a remunerare il capitale investito o comunque tradursi in performance che possono risultare inferiori a quelle di mercato.
a) rischio di credito: non vi sono significative concentrazioni geografiche di crediti. Le linee guida in essere sono tali da assicurare un'idonea valutazione della solidità finanziaria dei clienti attraverso la selezione del portafoglio clienti sulla base dell'esperienza storica e delle informazioni patrimoniali e/o finanziarie;
b) rischio di liquidità: può sorgere dalle difficoltà ad ottenere finanziamenti a supporto delle attività operative nella giusta tempistica. I flussi di cassa in entrata e in uscita e la liquidità sono monitorati e coordinati centralmente. La Società prevede di far fronte ai fabbisogni derivanti dai debiti finanziari in scadenza e dagli investimenti previsti attraverso i flussi della gestione operativa, la liquidità disponibile, il rinnovo o il finanziamento dei prestiti bancari e l'accensione di prestiti obbligazionari retail;
c) rischio di cambio: la Società è esposta a tale rischio solo indirettamente per il rischio che il fair value degli investimenti operanti anche in valute diverse dall'Euro sia influenzato da variazioni di tassi di cambio;
d) rischio tasso di interesse: il rischio di tasso di interesse a cui è esposta la Società è originato soprattutto da debiti finanziari non correnti. I debiti a tasso variabile espongono la Società ad un rischio di cash flow, i debiti a tasso fisso implicano l'assunzione di un rischio da variazione del fair value;
e) rischio fluttuazione valore azioni: la Società è esposta alle fluttuazioni di mercato per le azioni quotate che detiene in portafoglio ed alle variazioni dei parametri di mercato utilizzati per la determinazione del valore delle partecipazioni attraverso tecniche di valutazione. Il rischio di oscillazione dei valori di tali partecipazioni azionarie, contabilizzate alla voce "Investimenti in partecipazioni e quote di fondi" non è attivamente gestito con strumenti di copertura finanziaria.

| (in migliaia di Euro) | 31 dic 2024 | 31 dic 2023 | Variazione |
|---|---|---|---|
| Partecipazioni in controllate | 576.426 | 587.632 | (11.206) |
| Altre partecipazioni | 222 | 222 | - |
| Partecipazioni | 576.648 | 587.854 | (11.206) |
Il dettaglio della voce è il seguente:
| Denominazione | Sede | Quota posseduta |
31 dic 2024 | 31 dic 2023 | Differenza |
|---|---|---|---|---|---|
| Controllate e collegate | |||||
| KMH SpA | Milano | 84,08% | 480.000 | 480.000 | - |
| KME SE | Osnabruck (D) | 10,00% | 58.410 | 58.410 | - |
| Culti Milano SpA | Milano | 77,17% | 37.982 | 37.982 | - |
| Intek Investimenti SpA | Milano | n/a | - | 11.200 | (11.200) |
| Ergyca Tracker 2 Srl | Firenze | 51,00% | 24 | 24 | - |
| Newint Srl | Milano | 100,00% | 10 | 10 | - |
| Nextep Srl Società Benefit | Milano | n/a | - | 6 | (6) |
| Totale Controllate e collegate | 576.426 | 587.632 | (11.206) | ||
| Vita Società Editoriale SpA | Milano | 222 | 222 | - | |
| Totale altre partecipazioni | 222 | 222 | - | ||
| Partecipazioni | 576.648 | 587.854 | (11.206) |
Nel corso dell'esercizio si registra la cessione, nell'ambito di un progetto di riorganizzazione societaria del Gruppo, della partecipazione in Intek Investimenti SpA a KME SE, il cui valore precedentemente alla cessione si era incrementato di Euro 2.318 migliaia per effetto della rinuncia di crediti finanziari nei confronti della stessa. La cessione ha originato una plusvalenza di Euro 982 migliaia rispetto ai valori di carico.
Il valore contabile delle partecipazioni è stato sottoposto a impairment come previsto dai principi contabili di riferimento.
I suddetti test di impairment sono stati altresì effettuati tenendo delle previsioni dello IAS 36 e delle raccomandazioni ESMA e Consob e quindi tenendo in considerazione tutti i potenziali effetti di natura esterna derivanti dall'attuale contesto macroeconomico e geopolitico sull'attività delle controllate.
Di seguito le risultanze relative alle principali partecipazioni detenute.
Per quanto riguarda la partecipazione detenuta, anche attraverso KMH SpA, in KME SE, il test di impairment è stato effettuato, con il supporto metodologico di un consulente esterno, mediante la determinazione del "valore d'uso" tramite il metodo dei flussi di cassa attualizzati (UDCF).
Il metodo UDCF è stato sviluppato utilizzando come base informativa le proiezioni economiche e le variazioni di alcune poste patrimoniali contenute nel Piano Industriale 2025 - 2029 di KME SE (il "Piano") elaborato, tenendo conto dei dati consuntivi al 31 dicembre 2024, dagli organi amministrativi di KME SE e dagli stessi approvato il giorno 14 aprile 2025. Il Piano approvato riflette la migliore stima dei principali sviluppi macroeconomici ed economici che potrebbero influenzare l'attività del gruppo KME SE.
Il terminal value è stato calcolato assumendo l'EBITDA di lungo periodo pari alla media dell'EBITDA di Piano (periodo esplicito, 1 gennaio 2025 – 31 dicembre 2029), con un livello di ammortamento

corrispondente agli investimenti, utilizzando un tasso di crescita di lungo periodo "g" pari a zero ed un WACC pari al 9,74% (tasso del 9,91% nelle valutazioni effettuate al 31 dicembre 2023) tenendo conto dei dati storici registrati.
Il tasso WACC è stato calcolato sulla base dei seguenti parametri:
Anche il test di impairment sulla partecipazione in CULTI Milano è stato effettuato sulla base dell'UDCF applicato anche alle sue controllate.
Per ogni parte (entità) componente il gruppo CULTI, il terminal value è stato calcolato sulla base del relativo EBITDA storico e considerando i dati previsionali del piano approvato dal Consiglio di Amministrazione nella riunione del 20 marzo 2025 (periodo esplicito, 1 gennaio 2025 – 31 dicembre 2029), utilizzando un tasso di crescita di lungo periodo "g" pari a zero e giungendo ad un WACC specifico per ciascuna parte (entità); tenuto conto del contributo di ciascun paese all'EBITDA Terminal Value, il tasso di sconto medio ponderato applicato si attesta attorno al 10,04% (10,86% al 31 dicembre 2023).
Sia per KME SE/KMH SpA che per CULTI Milano SpA, conformemente alle indicazioni metodologiche fornite dal principio contabile IAS 36 è stata altresì effettuata un'analisi di sensitività al fine di comprendere come il valore recuperabile possa variare a seguito di variazioni del valore dell'EBITDA (decremento del 5% e del 10%) sul terminal value. Peraltro, al fine di meglio apprezzare la sensibilità dei risultati dell'impairment test rispetto alle variazioni degli assunti di base, a parità di tasso di crescita (pari a zero), è stata svolta, ai fini del calcolo del valore d'uso, anche un'analisi di sensitività rispetto al tasso di attualizzazione complessivo WACC (incremento di 0,5% e 1,0%) utilizzato ai fini del calcolo del terminal value.
Sia nel caso base che nel caso di peggioramento congiunto dei parametri di EBITDA e WACC, nei termini sopra indicati, l'impairment test effettuato ha accertato che la non emersione di perdite di valore sulle partecipazioni, con il mantenimento di headroom positivi.
La voce è così composta:
| (in migliaia di Euro) | 31 dic 2024 | 31 dic 2023 | Variazione |
|---|---|---|---|
| Crediti per commissioni su garanzie | - | 630 | (630) |
| Altre attività finanziarie non correnti | 11 | 11 | - |
| Attività finanziarie non correnti | 11 | 641 | (630) |
I "Crediti per commissioni su garanzie" rappresentavano il valore attuale delle commissioni da percepire negli esercizi futuri, riferite ad oltre i 12 mesi, per le garanzie prestate dalla Società su finanziamenti e affidamenti ottenuti da controllate non consolidate, a favore degli istituti di credito e nell'interesse delle predette società. A tali crediti corrispondevano debiti di pari importo corrispondenti al valore attuale dell'importo delle garanzie prestate. Al 31 dicembre 2024 tali tipologie di crediti sono unicamente a breve termine.

Il dettaglio della voce è il seguente:
| (in migliaia di Euro) | 31 dic 2024 | 31 dic 2023 | Variazione |
|---|---|---|---|
| Fabbricati | 10.135 | 1.974 | 8.161 |
| Altri beni | 1.227 | 1.037 | 190 |
| Immobili, impianti e macchinari | 11.362 | 3.011 | 8.351 |
L'incremento della voce è relativo prevalentemente alla stipulazione di un contratto di leasing immobilare sulla parte uso uffici dell'immobile di Milano, Foro Buonaparte 44, sede storica della Società. L'immobile era di proprietà della controllata indiretta Immobiliare Pictea Srl ed è da questa stato ceduto ad una società di leasing con cui successivamente KME Group SpA ha sottoscritto un contratto di leasing immobilare della durata di 12 anni. L'immobile è attualmente locato per la maggior parte ad altre società del gruppo KME.
Di seguito la suddivisione tra beni di proprietà e beni in leasing al 31 dicembre 2024:
| (in migliaia di Euro) | Di proprietà | In leasing | Totale |
|---|---|---|---|
| Fabbricati | - | 10.135 | 10.135 |
| Altri beni | 1.148 | 79 | 1.227 |
| Immobili, impianti e macchinari | 1.148 | 10.214 | 11.362 |
Quella dell'esercizio precedente era invece la seguente:
| (in migliaia di Euro) | Di proprietà | In leasing | Totale |
|---|---|---|---|
| Fabbricati | - | 1.974 | 1.974 |
| Impianti e macchinari | - | - | - |
| Altri beni | 1.030 | 7 | 1.037 |
| Immobili, impianti e macchinari | 1.030 | 1.981 | 3.011 |
Per i beni di proprietà i movimenti dell'esercizio in esame e di quello precedente sono così analizzabili:
| (in migliaia di Euro) | Fabbricati | Impianti e macchinari |
Altri beni | Totale |
|---|---|---|---|---|
| Costo | ||||
| Saldo al 31 dicembre 2022 | - | 170 | 2.507 | 2.677 |
| Incrementi | - | - | 216 | 216 |
| Saldo al 31 dicembre 2023 | - | 170 | 2.723 | 2.893 |
| Incrementi | - | - | 161 | 161 |
| Saldo al 31 dicembre 2024 | - | 170 | 2.884 | 3.054 |
| Ammortamento cumulato | ||||
| Saldo al 31 dicembre 2022 | - | 170 | 1.652 | 1.822 |
| Incrementi | - | - | 41 | 41 |
| Cessioni | - | - | - | - |
| Saldo al 31 dicembre 2023 | - | 170 | 1.693 | 1.863 |
| Incrementi | - | - | 43 | 43 |
| Cessioni | - | - | - | - |
| Saldo al 31 dicembre 2024 | - | 170 | 1.736 | 1.906 |
| Valore netto | ||||
| 31-dic-2022 | - | - | 855 | 855 |
| 31-dic-2023 | - | - | 1.030 | 1.030 |
| 31-dic-2024 | - | - | 1.148 | 1.148 |

Con riferimento ai beni in leasing, la movimentazione è stata la seguente:
| (in migliaia di Euro) | Fabbricati | Impianti e macchinari |
Altri beni | Totale | |
|---|---|---|---|---|---|
| Costo | |||||
| Saldo al 31 dicembre 2022 | 4.695 | - | 130 | 4.825 | |
| Incrementi | 208 | - | - | 208 | |
| Cessioni | (470) | - | (41) | (511) | |
| Saldo al 31 dicembre 2023 | 4.433 | - | 89 | 4.522 | |
| Incrementi | 11.307 | - | 78 | 11.385 | |
| Cessioni | (4.723) | - | - | (4.723) | |
| Saldo al 31 dicembre 2024 | 11.017 | - | 167 | 11.184 | |
| Ammortamento cumulato | |||||
| Saldo al 31 dicembre 2022 | 2.340 | - | 89 | 2.429 | |
| Incrementi | 589 | - | 25 | 614 | |
| Cessioni | (470) | - | (32) | (502) | |
| Saldo al 31 dicembre 2023 | 2.459 | - | 82 | 2.541 | |
| Incrementi | 944 | - | 6 | 950 | |
| Cessioni | (2.521) | - | - | (2.521) | |
| Saldo al 31 dicembre 2024 | 882 | - | 88 | 970 | |
| Valore netto | |||||
| 31-dic-2022 | 2.355 | - | 41 | 2.396 | |
| 31-dic-2023 | 1.974 | - | 7 | 1.981 | |
| 31-dic-2024 | 10.135 | - | 79 | 10.214 |
| (in migliaia di Euro) | 31 dic 2024 | 31 dic 2023 | Variazione |
|---|---|---|---|
| Investimenti immobiliari | 32 | 32 | - |
L'importo è relativo ad un terreno non edificabile sito in Castronno (VA).
| (in migliaia di Euro) | 31 dic 2024 | 31 dic 2023 | Variazione |
|---|---|---|---|
| Altre | 7 | 8 | (1) |
| Attività immateriali | 7 | 8 | (1) |
La voce è riferita ad attività che hanno vita utile definita e sono relative a software.

| (in migliaia di Euro) | Totale | |
|---|---|---|
| Costo | ||
| Saldo al 31 dicembre 2022 | 32 | |
| Incrementi | 2 | |
| Decrementi | (14) | |
| Saldo al 31 dicembre 2023 | 20 | |
| Incrementi | 2 | |
| Decrementi | (2) | |
| Saldo al 31 dicembre 2024 | 20 | |
| Ammortamento cumulato | ||
| Saldo al 31 dicembre 2022 | 22 | |
| Incrementi | 4 | |
| Decrementi | (14) | |
| Saldo al 31 dicembre 2023 | 12 | |
| Incrementi | 3 | |
| Decrementi | (2) | |
| Saldo al 31 dicembre 2024 | 13 | |
| Valore netto | ||
| 31-dic-2022 | 10 | |
| 31-dic-2023 | 8 | |
| 31-dic-2024 | 7 |
| (in migliaia di Euro) | 31 dic 2024 | 31 dic 2023 | Variazione |
|---|---|---|---|
| Altri crediti | 3 | 3 | - |
| Altre attività non correnti | 3 | 3 | - |
La voce è relativa unicamente a depositi cauzionali.

| (in migliaia di Euro) | 31 dic 2024 | 31 dic 2023 | Variazione |
|---|---|---|---|
| Crediti finanziari verso correlate | 53.314 | 24.296 | 29.018 |
| Crediti per commissioni su garanzie | 772 | 823 | (51) |
| Attività finanziarie detenute per la negoziazione | 272 | 272 | - |
| Altre attività finanziarie correnti | 235 | 235 | - |
| Attività finanziarie correnti | 54.593 | 25.626 | 28.967 |
I "Crediti finanziari verso correlate" al 31 dicembre 2024 comprendono crediti, derivanti dai rapporti di conto corrente di corrispondenza, verso la controllate dirette KMH SpA per Euro 25.496 migliaia, Newint Srl per Euro 24.315 migliaia e verso le controllate indirette Intek Investimenti SpA per Euro 2.585 migliaia ed Immobiliare Pictea Srl per Euro 952 migliaia. Tali importi sono al netto di rettifiche per Euro 34 migliaia operate ai sensi dell'IFRS 9.
I "Crediti per commissioni su garanzie" rappresentano l'ammontare delle commissioni da percepire entro i prossimi 12 mesi per le garanzie prestate dalla Società su finanziamenti e affidamenti ottenuti da società controllate in particolare KME SE, a favore degli istituti di credito finanziatori e nell'interesse delle predette società. A tali crediti corrispondono debiti di pari importo, in quanto nello specifico il fair value del valore attuale della garanzia prestato è stimato uguale a quello del relativo credito.
In riferimento a quanto indicato da Consob con la Comunicazione n. DEM/11070007 del 5 agosto 2011, che ha ripreso il documento emesso dall'European Securities and Markets Authority (ESMA), si segnala che la Società non ha investimenti in titoli di debito sovrano.
| (in migliaia di Euro) | 31 dic 2024 | 31 dic 2023 | Variazione |
|---|---|---|---|
| Crediti da attività di leasing e factoring | 1.006 | 1.210 | (204) |
| Crediti verso imprese correlate | 103 | 761 | (658) |
| Crediti commerciali | 1.109 | 1.971 | (862) |
I "Crediti da attività di leasing e di factoring" sono rappresentati da crediti non in bonis relativi all'attività in precedenza condotta da Fime Leasing e Fime Factoring, società incorporate in passato da KME Group.
I "Crediti verso imprese correlate" si riferiscono principalmente ai servizi amministrativi prestati.
| (in migliaia di Euro) | 31 dic 2024 | 31 dic 2023 | Variazione |
|---|---|---|---|
| Crediti verso correlate | 3.539 | 1.351 | 2.188 |
| Crediti tributari | 782 | 1.119 | (328) |
| Ratei e risconti attivi | 155 | 69 | 86 |
| Altri | 317 | 208 | 109 |
| Altri crediti e attività correnti | 4.793 | 2.747 | 2.055 |
I "Crediti verso correlate" sono rappresentati da posizioni sorte nell'ambito del consolidato fiscale.
I "Crediti tributari" comprendono crediti per imposte dirette per Euro 273 migliaia, di cui Euro 165 migliaia relativo al saldo dell'anno d'imposta 2024 del consolidato fiscale, e crediti IVA per Euro 509 migliaia.
L'iscrizione dei ratei e risconti attivi è dovuta alla rilevazione di costi anticipati principalmente per spese di viaggio e servizi di competenza dei successivi periodi.

Nella voce "Altri crediti" sono ricompresi costi sospesi da riaddebitare per Euro 157 migliaia.
Tutti i crediti sono scadenti entro dodici mesi.
La voce in esame è costituita da depositi bancari e postali e da valori in cassa.
| (in migliaia di Euro) | 31 dic 2024 | 31 dic 2023 | Variazione |
|---|---|---|---|
| Depositi bancari e postali | 27.349 | 3.206 | 24.143 |
| Cassa e disponibilità liquide | 7 | 8 | |
| Disponibilità liquide e mezzi equivalenti | 27.356 | 3.214 | 24.142 |
Per il dettaglio della liquidità generata e assorbita nel corso dell'esercizio si rimanda al rendiconto finanziario della Società.

Il "Capitale Sociale" al 31 dicembre 2024 è pari a Euro 200.154.177,66 suddiviso in complessive n. 284.442.812 azioni di cui n. 270.231.550 azioni ordinarie (95,00% sul capitale) e n. 14.211.262 azioni di risparmio (5,00% sul capitale). Tutte le azioni sono prive di indicazione del valore nominale.
| Azioni ordinarie Azioni di risparmio |
Azioni Totali | ||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|
| 31 dic 2024 | 31 dic 2023 | 31 dic 2024 | 31 dic 2023 | 31 dic 2024 | 31 dic 2023 | ||
| Emesse al 1° gennaio | 310.399.224 | 306.937.071 | 14.211.262 | 15.246.505 | 324.610.486 | 322.183.576 | |
| Annullate per OPA | (45.114.520) | - | - | (1.035.243) | (45.114.520) | (1.035.243) | |
| Nuova emissione esercizio warrant |
4.946.846 | 3.462.153 | - | - | 4.946.846 | 3.462.153 | |
| Emesse al 31 dicembre | 270.231.550 | 310.399.224 | 14.211.262 | 14.211.262 | 284.442.812 | 324.610.486 |
Nel corso dell'esercizio sono state emesse n. 4.946.846 azioni ordinarie a seguito dell'esercizio di warrant e sono state annullate n. 45.114.520 azioni ordinarie, acquistate attraverso offerta pubblica di acquisto.
Al 31 dicembre 2024 la Società detiene n. 53.243.219 azioni ordinarie proprie che rappresentano il 19,70% del capitale ordinario (18,72% del capitale complessivo). La variazione rispetto al 31 dicembre 2023 è ascrivibile all'assegnazione di n. 33.280.700 azioni ordinarie agli aderenti all'Offerta Pubblica di Scambio dei warrant KME Group promossa dalla Società nel primo trimestre 2024 ed all'annullamento di n. 45.114.520 azioni ordinarie come previsto dalla delibera assembleare del 22 maggio 2024.
La "Riserva Stock Option", libera e disponibile, si origina per effetto della valutazione secondo IFRS 2 dei piani di remunerazione.
Il dettaglio delle voci "Altre riserve" è il seguente:
| (in unità di Euro) | 31 dic 2024 | 31 dic 2023 | Variazione | |
|---|---|---|---|---|
| Riserva sovrapprezzo azioni | 8.942.402 | 5.553.429 | 3.388.973 | |
| Riserva legale | 12.611.201 | 12.611.201 | - | |
| Riserva azioni proprie in portafoglio | 48.439.174 | 126.834.394 | (78.395.220) | |
| Riserva disponibile (straordinaria) | 71.296.756 | 102.694.484 | (31.397.728) | |
| Riserva in sospensione di imposta | 3.484.481 | 3.484.481 | - | |
| Riserva Fair Value Partecipazioni FVOCI | (9.700.000) | (9.700.000) | - | |
| Riserva per Costi OPS 2022 | (1.136.613) | (1.136.613) | - | |
| Riserva per Costi OPA 2023 | (6.883.143) | (6.768.684) | - | |
| Riserva per differenze IFRS su TFR | 14.796 | 8.799 | 5.997 | |
| Altre riserve | 127.069.054 | 233.581.490 | (106.512.437) |
La "Riserva legale" è utilizzabile per la copertura delle perdite.
La "Riserva straordinaria", disponibile, si è decrementata per l'utilizzo a copertura della perdita del precedente esercizio e per quello relativo all'acquisto di warrant management.
La "Riserva sovrapprezzo azioni", che si è incrementata per l'esercizio dei warrant e per l'assegnazione di n. 10 milioni opzioni ai 2 Amministratori esecutivi aventi scadenza il 30 giugno 2027, è disponibile ma non può essere distribuita agli azionisti fino a che la riserva legale non sarà pari ad un quinto del capitale sociale ai sensi dell'art. 2431 del Codice Civile.
La "Riserva in sospensione di imposta" si è originata nell'ambito delle operazioni straordinarie del 2012 rivenendo dalla incorporata Intek SpA.

| (in unità di Euro) | Importo | Possibilità di utilizzo |
Quota disponibile |
Quota non disponibile |
Utilizzazioni effettuate nei 3 esercizi precedenti per copertura perdite |
|---|---|---|---|---|---|
| Capitale Sociale | 200.154.178 | 200.154.178 | |||
| Riserve: | |||||
| Riserva sovrapprezzo azioni (*) | 8.942.402 | A, B, C | 8.942.402 | - | |
| Riserva legale | 12.611.201 | B | 12.611.201 | ||
| Riserva azioni proprie in portafoglio |
48.439.174 | - | - | ||
| Riserva disponibile (straordinaria) | 71.296.756 | A, B, C | 71.296.756 | 14.547.728 | |
| Riserva in sospensione di imposta | 3.484.481 | A, B, C | 3.484.481 | ||
| Riserva Fair Value Partecipazioni FVOCI |
(9.700.000) | - | (9.700.000) | ||
| Riserva per Costi OPS 2022 | (1.136.613) | - | (1.136.613) | ||
| Riserva per Costi OPA 2023 | (6.883.143) | - | (6.883.143) | ||
| Riserva per differenze IFRS su TFR | 14.796 | - | 14.796 | ||
| Utili a nuovo | 1.603.038 | A, B, C | 1.603.038 | ||
| Riserva Stock Option | 4.010.417 | A, B, C | 4.010.417 | ||
| Totale Capitale Sociale e Riserve | 132.682.509 | 89.337.094 | 195.060.419 | 14.547.728 | |
| Quota non distribuibile | 27.419.635 | ||||
| Residua quota distribuibile | 61.917.459 |
Legenda: A aumento capitale — B copertura perdite — C distribuibile ai Soci
(*) Riserva sovrapprezzo interamente disponibile previo accantonamento a riserva legale fino al 20% del capitale sociale
La voce è relativa al "Trattamento di Fine Rapporto"; l'importo, determinato sulla base delle competenze maturate alla fine dell'esercizio in base alla legge ed ai contratti di lavoro ed al principio contabile IAS 19, è così composto:
| (in migliaia di Euro) | 31 dic 2023 | Incrementi | Versamenti a Fondi |
Decrementi | 31 dic 2024 |
|---|---|---|---|---|---|
| Impiegati | 325 | 46 | (16) | (95) | 260 |
| Dirigenti | 121 | 37 | (29) | (124) | 5 |
| Rettifiche IFRS | 9 | 2 | - | - | 11 |
| Benefici a dipendenti | 455 | 85 | (45) | (219) | 276 |
I principali criteri utilizzati nella valutazione dei "Benefici a dipendenti" sono stati i seguenti:
| Criteri generali adottati | 31 dic 2024 | 31 dic 2023 |
|---|---|---|
| Tasso di attualizzazione | 3,18% | 3,08% |
| Tasso incremento retribuzioni future | 1,00% | 1,00% |
| Vita lavorativa residua media | 12,3 anni | 9,6 anni |
| Criteri generali adottati |

Per la valutazione attuariale del TFR è stato utilizzato anche al 31 dicembre 2024 un tasso di attualizzazione basato sull'indice "Iboxx Eurozone Corporate AA".
| (in migliaia di Euro) | 31 dic 2024 | 31 dic 2023 | Variazione | |
|---|---|---|---|---|
| Debiti verso correlate | 132.401 | 115.187 | 17.214 | |
| Debiti per leasing - parti correlate | 473 | 1.606 | (1.133) | |
| Debiti per leasing | 6.621 | - | 6.621 | |
| Debiti per garanzie finanziarie rilasciate | - | 630 | (630) | |
| Debiti e passività finanziarie non correnti | 139.495 | 117.423 | 22.072 |
I "Debiti verso correlate" sono derivano interamente dal contratto di finanziamento con KMH sottoscritto nell'ambito dell'operazione di delisting ("prestito upstream") che prevede una scadenza al 31 dicembre 2026 ed un tasso di interesse crescente dall'11% al 16%.
Le voci "Debiti per leasing", sia verso terzi che verso parti correlate, rappresentano le passività finanziarie, con scadenza oltre i dodici mesi, iscritti in applicazione del principio contabile IFRS 16 e si riferiscono ad immobili, soprattutto all'immobile di Milano, Foro Buonaparte 44, ed autovetture; le passività nei confronti di parti correlate si riferiscono ai debiti verso Immobiliare Pictea per le locazioni passive degli immobili di Milano, Foro Buonaparte.
La voce "Debiti per garanzie finanziarie rilasciate" rappresentava la contropartita della posta iscritta nelle attività finanziarie non correnti avente la stessa origine e rappresenta il fair value delle passività contratte, a fronte delle garanzie rilasciate, avendo valutato le eventuali situazioni di rischiosità e di conseguenza le passività potenziali, ai sensi del principio contabile IAS 37.
| (in migliaia di Euro) | 31 dic 2024 | 31 dic 2023 | Variazione | |
|---|---|---|---|---|
| Obbligazioni KME Group - 4,5% - 2020/2025 | - | 92.648 | (92.648) | |
| Obbligazioni KME Group - 5,0% - 2022/2027 | 63.502 | 63.491 | 11 | |
| Obbligazioni KME Group - 5,75% - 2024/2029 | 135.452 | - | 135.452 | |
| Titoli obbligazionari | 198.954 | 156.139 | 42.815 |
La voce, al 31 dicembre 2024, si riferisce:
Al 31 dicembre 2023 la voce comprendeva anche le Obbligazioni KME Group 2020/2025, emesse nel febbraio 2020 con un tasso fisso del 4,5%, in circolazione per nominali Euro 92.819 migliaia. Nel corso del 2024, a seguito di due offerte pubbliche di scambio con le Obbligazioni KME Group 2024/2029, le obbligazioni in circolazione si sono ridotte ad Euro 52.707 migliaia, rimborsate e sono state successivamente nel febbraio 2025. Nel presente bilancio, in considerazione della loro scadenza entro dodici mesi, sono esposte tra le passività finanziarie a breve termine.
Tutte le obbligazioni sono esposte al netto dei costi di emissione che vengono differiti lungo la durata del titolo in misura tale da determinare un tasso di interesse effettivo costante.

Di seguito si fornisce il prospetto riepilogativo dei movimenti relativi ai fondi per rischi ed oneri:
| (in migliaia di Euro) | 31 dicembre 2023 | Rilasci/ | 31 dicembre 2024 | |||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Quota a lungo |
Quota corrente |
Totale | Incrementi | utilizzi | Quota a lungo |
Quota corrente |
Totale | |
| Altri fondi rischi ed oneri | 769 | - | 769 | - | (11) | 758 | - | 758 |
| Totale | 769 | - | 769 | - | (11) | 758 | - | 758 |
L'accantonamento è relativo a garanzie prestate a favore di una società controllata relativa alla recuperabilità di un credito da questa acquisito.
Alla data di approvazione del presente bilancio non esistono, a conoscenza degli Amministratori, altre passività potenziali significative.
| (in migliaia di Euro) | 31 dic 2024 | 31 dic 2023 | Variazione |
|---|---|---|---|
| Debiti per obbligazioni | 58.898 | 4.478 | 54.420 |
| Debiti verso istituti di credito | - | 9.929 | (9.929) |
| Debiti per garanzie finanziarie rilasciate | 772 | 823 | (51) |
| Debiti verso imprese correlate | 563 | 33.271 | (32.708) |
| Debiti per leasing | 875 | 12 | 863 |
| Debiti per leasing - parti correlate | 149 | 580 | (431) |
| Debiti e passività finanziarie correnti | 61.257 | 49.093 | 12.164 |
I "Debiti verso imprese correlate" sono relativi ad un conto corrente di corrispondenza acceso con Isno 3 Srl in liquidazione.
I "Debiti verso istituti di credito" si sono azzerati a seguito del rimborso, alla scadenza a fine luglio 2024 della linea di credito di Euro 10.000 migliaia in essere con Banco BPM, garantita da pegno su azioni Culti Milano.
La voce "Debiti per obbligazioni" pari ad Euro 58.898 migliaia comprende la quota capitale del Prestito Obbligazionario KME Group SpA 2020/2025 (Euro 52.680 migliaia al netto del residuo disaggio di emissione) ed i relativi interessi in corso di maturazione (Euro 2.054 migliaia) oltre agli interessi in corso di maturazione riferibile all Prestito Obbligazionario KME Group SpA 2022/2027 (Euro 862 migliaia) e sul Prestito Obbligazionario KME Group SpA 2024/2029 (Euro 3.301 migliaia).
I "Debiti per garanzie finanziarie rilasciate" rappresentano la contropartita della posta avente la stessa origine, iscritta nelle attività finanziarie correnti; si veda al riguardo il commento ai paragrafi 4.7 e 4.13.
I "Debiti per leasing" sono relativi alla quota a breve termine delle passività finanziarie iscritte in applicazione del principio contabile IFRS 16.
Si ritiene che il valore contabile dei debiti commerciali approssimi il loro fair value.
| (in migliaia di Euro) | 31 dic 2024 | 31 dic 2023 | Variazione |
|---|---|---|---|
| Debiti verso fornitori – terzi | 1.334 | 2.222 | (875) |
| Debiti verso fornitori – parti correlate | 374 | 1.042 | (681) |
| Debiti verso fornitori | 1.708 | 3.264 | (1.556) |

Si ritiene che il valore contabile dei debiti commerciali approssimi il loro fair value.
| (in migliaia di Euro) | 31 dic 2024 | 31 dic 2023 | Variazione |
|---|---|---|---|
| Debiti verso correlate | 13.928 | 315 | 13.613 |
| Debiti tributari | 902 | 377 | 525 |
| Debiti verso dipendenti | 192 | 261 | (69) |
| Debiti verso istituti previdenziali | 133 | 97 | 36 |
| Altri debiti | 391 | 665 | (274) |
| Altre passività correnti | 15.546 | 1.715 | 13.831 |
Nei "Debiti verso correlate" sono compresi i debiti nei confronti degli amministratori esecutivi, non ancora liquidati, sorti in relazione all'operazione di acquisto dei warrant management operata nel giugno 2024.
La voce "Debiti verso dipendenti" si riferisce principalmente alle competenze maturate ma non ancora liquidate.
La voce "Debiti tributari" include principalmente debiti per ritenute d'acconto da versare (Euro 847 migliaia).

| (in migliaia di Euro) | 31 dic 2024 | 31 dic 2023 | Variazione |
|---|---|---|---|
| Imposte differite attive | 2.054 | 2.023 | 31 |
| Imposte differite passive | (634) | (694) | 60 |
| Imposte differite attive e passive | 1.420 | 1.329 | 91 |
Di seguito si fornisce il dettaglio della fiscalità differita attiva e passiva suddivisa per voce di bilancio:
| (in migliaia di Euro) | Attività per imposte differite | Passività per imposte differite | ||
|---|---|---|---|---|
| 31 dic 2024 | 31 dic 2023 | 31 dic 2024 | 31 dic 2023 | |
| Investimenti immobiliari | 9 | 9 | - | - |
| Partecipazioni | - | - | 500 | 525 |
| Crediti commerciali | 765 | 831 | 134 | 169 |
| Attività finanziarie correnti | 18 | 5 | - | - |
| Altre passività correnti | 299 | 297 | - | - |
| Imposte differite su componenti patrimonio netto |
963 | 881 | - | - |
| Totale | 2.054 | 2.023 | 634 | 694 |
Le imposte differite sono calcolate sulle differenze temporanee tra i valori delle attività e delle passività iscritte in bilancio e i corrispondenti valori riconosciuti ai fini fiscali.
La Società dispone inoltre di perdite fiscali pregresse per complessivi Euro 30.115 migliaia) su cui non sono state contabilizzate le relative imposte anticipate.
KME Group SpA è garante a favore di KME SE e delle sue principali controllate per Euro 100 milioni per il finanziamento ottenuto da un pool di Istituti bancari e per ulteriori affidamenti bancari per Euro 15,0 milioni.
Nel dicembre 2015 la Società ha concesso la propria disponibilità al rilascio di una garanzia di massimi Euro 5,0 milioni a favore di Associazione Dynamo nell'ambito dell'erogazione di un mutuo fondiario per la ristrutturazione di alcuni immobili di Limestre. Il mutuo è peraltro già assistito da altre garanzie reali; al 31 dicembre 2024 ammonta a Euro 1,258 milioni.

La voce è così dettagliata:
| (in migliaia di Euro) | 2024 | 2023 | Variazione |
|---|---|---|---|
| Utile (perdite) da cessione partecipazioni e titoli | 961 | - | 961 |
| Dividendi | 239 | 239 | - |
| Proventi Netti da Gestione di Partecipazioni | 1.200 | 239 | 961 |
La voce "Utile da cessione partecipazione e titoli" si riferisce alla cessione di Intek Investimenti (Euro 982 migliaia), al netto della perdita subita in seguito alla chiusura della liquidazione di Nextep Srl SB (Euro 21 migliaia).
I dividendi, sia dell'esercizio 2024 che dell'esercizio 2023, sono stati ricevuti da CULTI Milano.
| (in migliaia di Euro) | 2024 | 2023 | Variazione |
|---|---|---|---|
| Commissioni su garanzie prestate | 866 | 859 | 7 |
| Commissioni su garanzie prestate | 866 | 859 | 7 |
Si riferiscono alla remunerazione delle garanzie prestate a partecipate per l'ottenimento di finanziamenti.
| (in migliaia di Euro) | 2024 | 2023 | Variazione |
|---|---|---|---|
| Prestazioni di servizi a correlate | 571 | 249 | 322 |
| Proventi da "special situation" | 126 | 749 | (623) |
| Altri ricavi e proventi | 133 | 34 | 99 |
| Altri proventi | 830 | 1.032 | (202) |
La posta "Prestazioni di servizi a correlate" accoglie gli importi fatturati a società correlate per prestazioni di assistenza amministrativa e per affitti attivi. L'incremento è legato a quest'ultima voce..
I "Proventi da special situations" sono relativi all'attività dell'incorporata Intek SpA legata ad operazioni di assunzioni di concordati.
| (in migliaia di Euro) | 2024 | 2023 | Variazione |
|---|---|---|---|
| Salari e stipendi | (1.467) | (1.814) | 347 |
| Oneri sociali | (436) | (443) | 7 |
| Altri costi del personale | (255) | (271) | 16 |
| Costo del lavoro | (2.158) | (2.528) | 370 |
Negli altri costi del personale sono inclusi i compensi a collaboratori per Euro 108 migliaia, a cui si aggiungono oneri contributivi per Euro 92 migliaia, i costi per un piano welfare per Euro 85 migliaia e l'accantonamento a trattamento di fine rapporto del personale per Euro 100 migliaia, al netto di recupero di costi per personale distaccato per Euro 130 migliaia.

Qui di seguito si riporta il numero medio dei dipendenti:
| 31 dic 2024 | 31 dic 2023 | Variazione | |
|---|---|---|---|
| Dirigenti | 3 | 3 | - |
| Impiegati | 11 | 11 | - |
| Operai | - | 1 | (1) |
| Numero medio di dipendenti | 14 | 15 | (1) |
| (in migliaia di Euro) | 2024 | 2023 | Variazione |
|---|---|---|---|
| Ammortamento su immobili, impianti e macchinari | (43) | (41) | (2) |
| Ammortamento su beni in leasing | (951) | (614) | (337) |
| Ammortamento su attività immateriali | (3) | (4) | 1 |
| Ammortamenti, impairment e svalutazioni | (997) | (659) | (338) |
L'incremento della voce "ammortamento su beni in leasing" è da porre in relazione al contratto di leasing immobiliare sull'immobile di Milano, Foro Buonaparte, 44.
| (in migliaia di Euro) | 2024 | 2023 | Variazione |
|---|---|---|---|
| Emolumenti amministratori e sindaci | (1.215) | (1.260) | 45 |
| Prestazioni professionali | (1.565) | (1.211) | (354) |
| Spese di viaggio | (316) | (219) | (97) |
| Altre spese per il personale | (57) | (49) | (8) |
| Pubblicità legale e societaria | (95) | (109) | 14 |
| Elettricità, riscaldamento, postali e telefon. | (68) | (63) | (5) |
| Premi assicurativi | (107) | (97) | (10) |
| Formazione e seminari | (7) | (26) | 19 |
| Locazioni immobiliari | (514) | (774) | 260 |
| Manutenzioni | (78) | (40) | (38) |
| Canoni di leasing e noleggi | (39) | (17) | (22) |
| Oneri tributari diversi | (76) | (29) | (47) |
| Contributi associativi | (198) | (193) | (5) |
| Costi diversi netti | (817) | (709) | (108) |
| Beneficenze | (25) | (49) | 24 |
| Oneri per servizi da banche | (31) | (20) | (11) |
| (5.208) | (4.865) | (343) | |
| Rilascio fondi | 11 | - | 11 |
| Oneri su warrant | (339) | (1.046) | 707 |
| Accantonamento a fondi rischi | - | (769) | 769 |
| Altri costi operativi | (5.536) | (6.680) | 1.144 |
Gli "Oneri su warrant management" accolgono gli effetti del calcolo attuariale in applicazione delle previsioni dell'IFRS 2 e hanno come contropartita un incremento di patrimonio netto.

| (in migliaia di Euro) | 2024 | 2023 | Variazione |
|---|---|---|---|
| Interessi attivi da società gruppo | 2.508 | 4.394 | (1.886) |
| Altri interessi e proventi finanziari | 204 | 64 | 140 |
| Totale proventi finanziari | 2.712 | 4.458 | (1.746) |
| Interessi passivi da società del gruppo | (15.776) | (4.294) | (11.482) |
| Interessi passivi su finanziamenti | (512) | (1.169) | 657 |
| Interessi passivi su titoli emessi | (8.296) | (7.501) | (795) |
| Interessi passivi per leasing | (466) | (111) | (355) |
| Altri oneri finanziari | (53) | (21) | (32) |
| Totale oneri finanziari | (25.103) | (13.096) | (12.007) |
| Totale oneri finanziari netti | (22.391) | (8.638) | (13.753) |
Gli "Interessi passivi da società gruppo" contengono anche gli oneri relativi al finanziamento ottenuto da KMH per il finanziamento delle offerte pubbliche di acquisto.
Gli "Interessi passivi su titoli emessi" si incrementano in relazione agli interessi del Prestito Obbligazionario KME Group SpA 2024/2029.
Il dettaglio degli interessi attivi e passivi verso parti correlate è riportato all'interno del paragrafo 7.12.
| (in migliaia di Euro) | 2024 | 2023 | Variazione |
|---|---|---|---|
| Imposte correnti | 3.037 | 1.739 | 1.298 |
| Imposte differite | 91 | 87 | 4 |
| Imposte correnti e differite | 3.128 | 1.826 | 1.302 |
A decorrere dal 2007, KME Group SpA e la maggioranza delle sue controllate italiane hanno esercitato l'opzione per l'adesione al regime del "consolidato fiscale nazionale" determinando l'IRES su una base imponibile corrispondente alla somma algebrica degli imponibili positivi e negativi delle singole società. I rapporti economici, oltre alle responsabilità e agli obblighi reciproci, sono definiti nell'accordo e regolamento relativi all'opzione per il consolidato fiscale nazionale secondo il quale la controllante e/o le controllate con imponibile negativo ricevono una compensazione pari al relativo risparmio d'imposta realizzato dalla controllante e/o le controllate con imponibile positivo.
Correlazione tra oneri fiscali e risultato contabile:
| (in migliaia di Euro) | 2024 | 2023 |
|---|---|---|
| Risultato Ante Imposte | (28.139) | (16.374) |
| Imposte calcolate sull'aliquota fiscale teorica | 6.765 | 3.930 |
| - Altro | (5.340) | (2.389) |
| - Imposte anno precedente | - | 285 |
| - Utilizzo perdite pregresse per imponibili | 1.703 | - |
| Totale imposte effettive a conto economico | 3.128 | 1.826 |
La voce "Altro" è riferibile per lo più a componenti di reddito non deducibili in particolare per interessi passivi.

Di seguito si presentano le informazioni integrative relative agli strumenti finanziari per categorie di attività e passività finanziarie; si specifica che nella tabella sono rappresentate anche le voci crediti diversi e altre attività nonché le voci debiti diversi e altre passività.
| 31 dic 2024 | 31 dic 2023 | Variazione | |
|---|---|---|---|
| Attività finanziarie al fair value rilevato a conto economico | 1.279 | 1.960 | (681) |
| Attività finanziarie al fair value rilevato a conto economico complessivo |
222 | 222 | - |
| Costo ammortizzato | 85.649 | 31.054 | 54.595 |
| Attività finanziarie | 87.150 | 33.236 | 53.914 |
| Passività finanziarie al fair value rilevato a conto economico | (772) | (1.453) | (681) |
| Passività finanziarie e debiti al costo ammortizzato | (415.286) | (325.804) | (89.435) |
| Passività finanziarie | (416.058) | (327.257) | (88.801) |
Di seguito la riconciliazione degli strumenti finanziari con le voci di bilancio al 31 dicembre 2024:
| (in migliaia di Euro) | Totale Voce di bilancio |
Non disciplinato ex IFRS 7 |
Totale Strumenti finanziari |
Misurato al costo |
Misurato al fair value |
|---|---|---|---|---|---|
| Partecipazioni in altre imprese | 222 | - | 222 | - | 222 |
| Attività finanziarie non correnti | 11 | - | 11 | 11 | - |
| Altre attività non correnti | 3 | - | 3 | 3 | - |
| Attività finanziarie correnti | 54.593 | - | 54.593 | 53.314 | 1.279 |
| Crediti commerciali | 1.109 | - | 1.109 | 1.109 | - |
| Altri crediti e attività correnti | 4.793 | 937 | 3.856 | 3.856 | - |
| Disponibilità liquide e mezzi equivalenti | 27.356 | - | 27.356 | 27.356 | - |
| Totale attività finanziarie | 88.087 | 946 | 87.150 | 85.649 | 1.501 |
| Debiti e passività finanziarie non correnti | (139.495) | - | (139.495) | (139.495) | - |
| Titoli obbligazionari | (198.954) | - | (198.954) | (198.954) | - |
| Debiti e passività finanziarie correnti | (61.257) | - | (61.257) | (60.485) | (772) |
| Debiti verso fornitori | (1.708) | - | (1.708) | (1.708) | - |
| Altre passività correnti | (15.546) | (902) | (14.644) | (14.644) | - |
| Totale passività finanziarie | (416.960) | (902) | (416.058) | (415.286) | (772) |
Non vi sono strumenti finanziari derivati iscritti in bilancio al 31 dicembre 2024.
Il valore contabile delle attività finanziarie rappresenta l'esposizione massima di KME Group SpA al rischio credito.

Alla data di riferimento del presente bilancio KME Group SpA non aveva poste di bilancio o impegni di vendita o di acquisto denominate in valuta estera.
Il valore contabile delle attività finanziarie rappresenta l'esposizione massima di KME Group SpA a tale rischio.
Al 31 dicembre 2024 le attività e passività finanziarie della Società fruttifere di interessi presentano la seguente esposizione al rischio tasso di interesse:
| (in migliaia di Euro) | 31 dic 2024 | 31 dic 2023 |
|---|---|---|
| Attività finanziarie | 50.729 | 21.978 |
| Passività finanziarie | (333.415) | (306.795) |
| Strumenti a tasso fisso | (282.686) | (284.817) |
| Attività finanziarie | 2.585 | 2.318 |
| Passività finanziarie | - | (9.929) |
| Strumenti a tasso variabile | 2.585 | (7.611) |
Un incremento (o decremento) di 50 basis point (bps) dei tassi di interesse attivi e passivi, alla data di chiusura del presente bilancio, produrrebbe un effetto sul patrimonio netto e sul risultato di esercizio di circa Euro 13 migliaia.
Ai sensi dell'IFRS 13 par. 91 si dichiara che il valore contabile delle attività e passività finanziarie riconosciute nel presente Bilancio non si discosta dal loro fair value.
L'IFRS 7 par. 27A e l'IFRS 13 richiedono che gli strumenti finanziari rilevati nella situazione patrimoniale-finanziaria al fair value siano classificati sulla base di una gerarchia di livelli che rifletta la significatività degli input utilizzati nella determinazione del fair value stesso.
I livelli previsti dal principio di riferimento sono tre:
Per gli strumenti finanziari in essere al 31 dicembre 2024, e ai fini comparativi, al 31 dicembre 2023, nella tabella sottostante è illustrata la gerarchia del fair value delle attività e passività finanziarie che sono misurate al fair value su base ricorrente (nel livello 3 sono inclusi i valori di carico delle attività finanziarie non quotate iscritte al costo in assenza di un fair value disponibile).

L'analisi di attività e passività secondo il livello di fair value è la seguente:
| (in migliaia di Euro) | Totale Fair value al 31 dicembre 2024 |
Livello 1 | Livello 2 | Livello 3 |
|---|---|---|---|---|
| Partecipazioni in altre imprese | 222 | - | - | 222 |
| Attività finanziarie correnti | 1.279 | - | - | 1.279 |
| Totale attività finanziarie | 1.501 | - | - | 15.01 |
| Debiti e passività finanziarie correnti | (772) | - | - | (772) |
| Totale passività finanziarie | (772) | - | - | (772) |
| (in migliaia di Euro) | Totale Fair value al 31 dicembre 2023 |
Livello 1 | Livello 2 | Livello 3 |
|---|---|---|---|---|
| Partecipazioni in altre imprese | 222 | - | - | 222 |
| Attività finanziarie non correnti | 630 | - | - | 630 |
| Attività finanziarie correnti | 873 | - | - | 873 |
| Totale attività finanziarie | 1.725 | - | - | 1.725 |
| Debiti e passività finanziarie non correnti | (630) | - | - | (630) |
| Debiti e passività finanziarie correnti | (823) | - | - | (823) |
| Totale passività finanziarie | (1.453) | - | - | (1.453) |
Con riferimento alle attività e passività finanziarie che sono misurate al fair value su base ricorrente, nell'esercizio 2024 non ci sono stati trasferimenti dal livello 3 ad altri livelli e viceversa derivanti da cambiamenti nelle significative variabili di input delle tecniche valutative osservabili.
Ai sensi dell'art. 149-duodecies "Regolamento Emittenti", di seguito è riportata la tabella riassuntiva con l'indicazione dei corrispettivi, di competenza dell'esercizio, al netto di spese, IVA e eventuale contributo di vigilanza, a fronte dei servizi forniti alla Società ed alle società controllate dalla società di revisione Deloitte & Touche SpA e da altre società del network:
| (in migliaia di Euro) | Totale | KME Group SpA |
Controllate | |
|---|---|---|---|---|
| a) servizi di revisione | 1.487 | 207 | 1.280 | |
| b) servizi diversi dalla revisione | 342 | 225 | 117 | |
| - servizi di verifica finalizzati all'emissione di attestazione | 342 | 225 | 117 | |
| - altri servizi | - | - | - | |
| c) servizi delle entità appartenenti alla rete della società di revisione | - | - | - | |
| Corrispettivi alla società di revisione | 1.829 | 432 | 1.397 |

Nelle tabelle seguenti si evidenziano i rapporti di debito, credito e di costi e ricavi con parti correlate. Si rimanda a quanto già indicato nei commenti alle singole poste di bilancio per la natura delle operazioni.
| (in migliaia di Euro) | Attività finanziarie correnti |
Crediti Commerciali |
Altri crediti e attività correnti |
Debiti e passività finanziarie non correnti |
Debiti e passività finanziarie correnti |
Fornitori | Altre passività correnti |
|
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Immobiliare Pictea Srl | 952 | - | - | (473) | (149) | (256) | - | |
| Intek Investimenti SpA | 2.583 | - | - | - | - | - | - | |
| Isno 3 Srl in liquidazione | - | - | - | (563) | - | - | ||
| KMH SpA | 25.480 | - | - | (132.401) | - | - | ||
| KME Germany Bet. GmbH |
- | - | - | - | - | (2) | - | |
| KME Srl | - | - | - | - | - | (13) | - | |
| Natural Capital Italia SpA SB |
- | 5 | - | - | - | - | ||
| Newint Srl | 24.299 | - | - | - | - | - | - | |
| Oasi Dynamo Foodco Srl | - | - | - | - - |
(12) | - | ||
| Quattroduedue SpA | - | 19 | - | - - |
- | - | ||
| Scent Company Srl | (1) | |||||||
| Società Agricola Agrienergia |
- | 97 | 77 | - - |
- | - | ||
| Trèfimetaux SA | - | 7 | - | - | - | - | - | |
| Amministratori e Sindaci | - | - | - | - - |
(90) | (13.897) | ||
| Crediti per garanzie | 772 | - | - | - - |
- | - | ||
| Crediti/Debiti per IVA di gruppo |
- | - | - | - - |
- | (31) | ||
| Crediti/Debiti per Consolidato Fiscale |
- | - | 3.462 | - | - | - | - | |
| 54.086 | 102 | 3.599 | (132.874) | (712) | (374) | (13.928) | ||
| Totale voce bilancio | 54.593 | 1.109 | 4.793 | (139.495) | (61.257) | (1.708) | (15.546) | |
| Incidenza | 99,07% | 9,20% | 75,09% | 95,25% | 1,16% | 21,90% | 89,59% |

| (in migliaia di Euro) | Proventi Netti da Gestione di Partecipazioni |
Commissioni su garanzie prestate |
Altri proventi operativi |
Costo del lavoro e altri costi operativi |
Proventi finanziari |
Oneri finanziari |
|---|---|---|---|---|---|---|
| Culti Milano SpA | 239 | - | 15 | (4) | - | - |
| Immobiliare Pictea Srl | - | - | 25 | (382) | 8 | (76) |
| Intek Investimenti SpA | 982 | - | 15 | - | 108 | - |
| Isno 3 Srl in liquidazione | - | - | 15 | - | - | (31) |
| KMH | - | - | 15 | - | 457 | (15.692) |
| KME Italy SpA | - | 66 | - | (4) | - | - |
| KME Mansfeld | - | 7 | - | - | - | - |
| KME SE | - | 750 | - | (521) | - | - |
| KME Srl | - | - | 428 | (25) | - | - |
| Natural Capital Italia SpA SB | - | - | 9 | - | - | - |
| Nextep Srl SB | (21) | - | - | - | - | - |
| Newint Srl | - | - | 1 | - | 1.873 | - |
| Oasi Dynamo Foodco Srl | - | - | - | (13) | - | - |
| Quattroduedue SpA | - | - | 15 | - | - | - |
| Scent Company Srl | - | - | - | (4) | - | - |
| Serravalle Copper Tube Srl | - | 34 | - | - | - | - |
| Società Agricola Agrienergia | - | - | 32 | - | - | - |
| Trèfimetaux SA | - | 9 | - | - | - | - |
| Amministratori/Sindaci e altri dirigenti | - | - | - | (1.659) | 62 | (18) |
| 1.200 | 866 | 570 | (2.160) | 2.508 | (15.817) | |
| Totale voce bilancio | 1.200 | 866 | 830 | (7.694) | 2.712 | (25.103) |
| Incidenza | 100,00% | 100,00% | 68,67% | 33,95% | 92,48% | 63,01% |
Si rimanda a quanto già indicato nella Relazione sull'andamento della gestione.

| Valore nominale Note al 31 dicembre 2024 |
Riprese/ (Rettifiche) di valore |
Esistenza al 31 dicembre 2024 | Valore di Borsa al 31 dicembre 2024 |
||||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Euro | Quantità | Valore in bilancio |
Quantità | Valore | Quantità | % | Valore medio carico |
Valore in bilancio |
|||
| (iscritte tra le immobilizzazioni finanziarie) | |||||||||||
| 50.000.000 | - | - | - | 50.000.000 | 100,00% | 480.000.000 | |||||
| 2.791.775 | 58.410.000 | - | - | - | 2.791.775 | 10,00% | 58.410.000 | ||||
| 10.000 | 5.100 | 24.506 | - | - | - | 5.100 | 51,00% | 24.506 | |||
| 2.388.750 | 37.981.125 | - | - | - | 2.388.750 | 77,17% | 37.981.125 | 14,4000 | 34.398.000 | ||
| 9.108.000 | 11.200.000 | (9.108.000) | (11.200.000) | - | - | - | - | ||||
| 10.000 | 10.000 | 10.000 | - | - | - | 10.000 | 100,00% | 10.000 | |||
| 10.000 | 6.000 | 6.000 | (6.000) | (6.000) | - | - | - | - | |||
| 516.460 | 103.292 | 1 | - | - | - | 103.292 | 20,00% | 1 | |||
| 587.631.632 | (9.114.000) | (11.206.000) | - | 576.425.632 | |||||||
| (iscritte in riduzione del Patrimonio Netto) | |||||||||||
| (78.395.220) | - | 53.243.219 | - | 0,9098 | 48.439.174 | 0,9140 | 48.664.302 | ||||
| senza valore nominale senza valore nominale senza valore nominale |
Esistenza al 31 dicembre 2023 50.000.000 480.000.000 126.834.394 714.466.026 |
senza valore nominale 131.638.439 126.834.394 (78.395.220) | Variazioni dell'esercizio ( + / - ) (78.395.220) (89.601.220) |
- - |
48.439.174 624.864.806 |
Valore unitario Controvalore |

| Denominazione Sociale | Sede legale | Attività | Divisa | Capitale | % di | Società Partecipante | Partecipazione |
|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Sociale | Partecipazione | Totale | |||||
| Acqua Dynamo Srl Società Benefit | Italia | Commerciale | Euro | 27.000 | 100,00% | Intek Investimenti SpA | 84,83% |
| AML - Azienda Metalli Laminati SpA | Italia | Industriale | Euro | 3.300.000 | 75,76% | KME Italy S.p.A. | |
| 24,24% | KME Mansfeld GmbH | 84,83% | |||||
| Bakel SpA | Italia | Commerciale | Euro | 100.000 | 24,90% | Culti Milano SpA | 19,22% |
| Bakel Inc | Stati Uniti | Commerciale | USD | 1.000 | 100,00% | Bakel Srl | 19,22% |
| Bertram's GmbH | Germania | Servizi | Euro | 300.000 | 100,00% | KME Germany GmbH | 84,83% |
| Blitz F24-518 GmbH | Germania | Servizi | Euro | 25.000 | 100,00% | KME Germany GmbH | 84,83% |
| Blitz F24-519 GmbH | Germania | Germania | Euro | 25.000 | 100,00% | KME Germany GmbH | 84,83% |
| Culti Milano Asia Ltd. | Hong Kong Commerciale | HKD | 7.500.000 | 60,00% | Culti Milano SpA | 46,30% | |
| Culti Milano China Ltd. | Cina | Commerciale | RMB | 3.300.000 | 100,00% | Culti Milano Asia Ltd. | 46,30% |
| cunova GmbH | Germania | Industriale | 25.000 | ||||
| Euro | 100,00% | Magnet Joint Venture GmbH | 38,17% | ||||
| cunova Kalip Servis Sanavi ve Ticaret A.S. | Turchia | Commerciale | TRY | 950.000 | 85,00% | cunova GmbH | 32,45% |
| cunova Service Germany GmbH | Germania | Germania | Euro | 25.000 | 85,00% | cunova GmbH | 32,45% |
| cunova Service India Private Ltd. | India | Servizi | INR | 35.296.010 | 71,50% | cunova GmbH | 27,29% |
| cunova Mexico S.A. de C.V. | Messico | Servizi | MXN | 7.642.237 | 99,99% | cunova GmbH | 38,17% |
| 0,01% | Magnet Joint Venture GmbH | ||||||
| cunova Service Spain S.A.U. | Spagna | Servizi | Euro | 60.910 | 100,00% | cunova GmbH | 38,17% |
| cunova Service USA LLC | Stati Uniti | Industriale | USD 31.393.840 | 100,00% | cunova Special Products America Inc. | 38,17% | |
| cunova Special Products America Inc. | Stati Uniti | Industriale | USD | 6.353.000 | 100,00% | cunova GmbH | 38,17% |
| Dalian Dashan Chrystallizer Co. Ltd. | Cina | Industriale | RMB 40.000.000 | 70,00% | cunova GmbH | 26,72% | |
| Dalian Dashan Heavy Machinery Co. Ltd. | Cina | Industriale | RMB 20.000.000 | 70,00% | cunova GmbH | 26,72% | |
| Dalian Dashan Surface Machinery Co. Ltd. | Cina | Industriale | RMB 10.000.000 | 70,00% | cunova GmbH | 26,72% | |
| Dynamo Academy Srl Impresa sociale | Italia | Servizi | Euro | 13.500 | 44,44% | Immobiliare Pictea Srl | 37,70% |
| Dynamo The Good Company Srl Società Benefit | Italia | Commerciale | Euro | 12.700 | 21,26% | Intek Investimenti SpA | 18,03% |
| EM Moulds SpA | Italia | Industriale | Euro | 3.090.000 | 100,00% | cunova GmbH | 38,17% |
| Evidal Schmoele Verwaltungsgesellschaft mbH | Germania | Non operativa | Euro | 30.000 | 50,00% | KME SE | 42,41% |
| Fossati Uno Srl | Italia | Immobiliare | Euro | 100.000 | 35,00% | Immobiliare Pictea Srl | 29,69% |
| Il Post Srl | Italia | Editoriale | Euro | 396.516 | |||
| 28,01% | Intek Investimenti SpA | 23,76% | |||||
| Immobiliare Pictea Srl | Italia | Immobiliare | Euro | 80.000 | 100,00% | KME SE | 84,83% |
| Intek Investimenti S.p.A. | Italia | Holding | Euro | 9.108.000 | 100,00% | KME SE | 84,83% |
| Irish Metal Industries Ltd. In liquidation | Irlanda | in liquidazione | Euro | 127 | 100,00% | KME Yorkshire Ltd. | 84,83% |
| ISNO 3 Srl in liquidazione | Italia | in liquidazione | Euro | 1.754.906 | 60,72% | Intek Investimenti SpA | 51,51% |
| KM Copper Bars GmbH | Germania | Industriale | Euro | 25.000 | 100,00% | KME Mansfeld GmbH | 84,83% |
| KME Stolberg GmbH | Germania | Industriale | Euro | 1.000.000 | 100,00% | KME SE | 84,83% |
| KME Srl | Italia | Servizi | Euro | 115.000 | 100,00% | KME SE | 84,83% |
| KME (Suisse) S.A. | Svizzera | Commerciale | CHF | 100.000 | 100,00% | KME Germany GmbH | 84,83% |
| KME Yorkshire Ltd. | Regno Unito Altro | GBP | 10.014.603 | 100,00% | KME SE | 84,83% | |
| KME America Inc. | Stati Uniti | Commerciale | USD | 5.000 | 100,00% | KME Germany GmbH | 84,83% |
| KME America Marine Holding Inc. | Stati Uniti | Holding | USD | 6.447.014 | 100,00% | cunova GmbH | 38,17% |
| KME America Marine Tube and Fitting, LLC | Stati Uniti | Progettazione | USD | 6.950.961 | 100,00% | KME America Marine Holding Inc. | 38,17% |
| KME AssetCo GmbH | Germania | Altro | Euro | 25.001 | 100,00% | KME Special Products GmbH & Co. KG | 84,83% |
| KME France SAS | Francia | Altro | Euro | 2.932 | 100,00% | Tréfimetaux SAS | 84,83% |
| KME Germany GmbH | Germania | Industriale | Euro 20.000.000 | 100,00% | KME SE | 84,83% | |
| KME Grundstuecksgesellschaft SE & Co. KG | Germania | Immobiliare | Euro | 50.000 | 99,00% | KME SE | |
| 1,00% | KME Germany GmbH | 84,83% | |||||
| KME India Private Ltd. | India | Commerciale | INR | 6.500.000 | 99,80% | KME Special Products GmbH & Co. KG | |
| 0,20% | KME SE | 84,83% | |||||
| KME Italy SpA | Italia | Industriale | Euro 44.603.903 | 100,00% | KME SE | 84,83% | |
| Ucraina | Commerciale | UAH 14.174.000 | 70,00% | cunova GmbH | 26,72% | ||
| KME Magma Service Ukraine LLC KME Mansfeld GmbH |
Germania | Industriale | Euro 38.349.000 | KME SE | |||
| 100,00% | 84,83% | ||||||
| KME Metals (Shanghai) Trading Ltd. | Cina | Commerciale | USD | 100.000 | 100,00% | KME SE | 84,83% |
| KME Middle East FZE (i.L) | UAE | Commerciale | AED | 250.000 | 100,00% | KME SE | 84,83% |
| KME Netherlands BV | Olanda | Industriale | Euro 34.018.000 | 100,00% | KME SE | 84,83% | |
| KME Rolled France SAS | Francia | Industriale | Euro | 952.000 | 100,00% | KME Italy SpA | 84,83% |
| KME SE | Germania | Holding | Euro 142.743.879 | 89,00% | KMH SpA | 84,83% | |
| KME Service Centre Slovakia s.r.o. | Slovacchia | Industriale | Euro | 1.015.734 | 100,00% | KME SE | 84,83% |
| KME Service Centre UK Ltd. | Regno Unito Industriale | LST | 2.130.000 | 100,00% | KME SE | 84,83% | |
| KME Service Russland Ltd. | Russia | Servizi | RUB 10.286.000 | 70,00% | cunova GmbH | 26,72% | |
| KME Spain S.A.U. | Spagna | Commerciale | Euro | 92.446 | 100,00% | KME SE | 84,83% |
| KME Special Holding GmbH | Germania | holding | Euro | 25.000 | 100,00% | KME SE | 84,83% |
| KME Special Products GmbH & Co. KG | Germania | Industriale | Euro | 500 | 100,00% | KME SE | 84,83% |
| Attività di agenzia ai fini di | |||||||
| KMETAL Srl | Italia | acquisto e vendita metalli | Euro | 100.000 | 100,00% | KME SE | 84,83% |
| KME Yorkshire Ltd. | Regno Unito Industriale | LST | 10.014.603 | 100,00% | KME SE | 84,83% | |
| Germania | Euro | 45.455 | 45,00% | 38,17% | |||
| Magnet Joint Venture GmbH Mecchld Srl |
Italia | Holding | Euro | 40.000 | KME Special Products GmbH & Co. KG | ||
| Holding | 20,00% | Intek Investimenti SpA | 16,97% | ||||
| Natural Capital Italia SpA Società Benefit | Italia | Immobiliare | Euro | 147.500 | 74,58% | Immobiliare Pictea Srl | 70,74% |
| 8,81% | Intek Investimenti SpA | ||||||
| Oasi Dynamo Società Agricola Srl | Italia | Attività agricola | Euro | 35.000 | 100,00% | Natural Capital Italia SpA Società Benefit | 70,74% |
| Oasi Dynamo FoodCo Srl | Italia | Commercio alimentari | Euro | 10.000 | 100,00% | Natural Capital Italia SpA Società Benefit | 70,74% |
| Scent Company Srl | Italia | Commerciale | Euro | 100.000 | 100,00% | Culti Milano SpA | 77,17% |
| Serravalle Copper Tubes Srl | Italia | Industriale | Euro | 3.000.000 | 100,00% | KME SE | 84,83% |
| Società Agricola Agrienergia Srl | Italia | Industriale | Euro | 20.000 | 51,00% | Oasi Dynamo Società Agricola Srl | 36,08% |
| Special Steels & Alloys SE Asia Pte Ltd. | Singapore | Commerciale | \$SG | 352.088 | 41,32% | cunova GmbH | 15,77% |
| Trefimetaux SAS | Francia | Industriale | Euro 11.000.000 | 100,00% | KME SE | 84,83% | |
| Valika SAS | Francia | Commercio metalli | Euro | 200.000 | 51,00% | KME SE | 43,26% |

delle procedure amministrative e contabili per la formazione del bilancio d'esercizio nel corso del 2024.
Milano, 14 aprile 2025
La Presidente
Il Dirigente Preposto alla redazione dei documenti contabili societari
______________________ f.to Diva Moriani
__________________________ f.to Giuseppe Mazza

Relazione del Collegio sindacale alla Assemblea degli azionisti di KME Group S.p.A. al bilancio di esercizio al 31.12.2024 ai sensi dell'art. 153 D.Lgs. 58/98 ed art. 2429 comma 2 Codice civile
Signori Azionisti,
il Collegio sindacale riferisce sulle attività di vigilanza previste dalla legge, in particolare dall'art. 153 del D.Lgs. 58/98 ("TUF"), dalle Norme di comportamento del Collegio sindacale di società quotate emanate dal Consiglio Nazionale dei Dottori Commercialisti e degli Esperti Contabili, dalle Raccomandazioni Consob in materia di controlli societari e attività del Collegio sindacale, dagli articoli 2429 e ss. del C.c. nonché ai sensi degli artt. 17 e 19 del D.Lgs 39/2010 e dalle indicazioni contenute nel Codice di Corporate Governance delle società quotate cui KME Group S.p.A. (la "Società") aderisce con le modalità descritte nella "Relazione sul governo societario e gli assetti proprietari".
Il Collegio sindacale per il 2024 ha valutato l'idoneità dei propri componenti e l'adeguata composizione dell'organo con riferimento ai requisiti di professionalità, competenza, onorabilità, correttezza, indipendenza e insussistenza di cause di incompatibilità richiesti dalla normativa, nonché alla disponibilità di tempo e di risorse adeguate alla complessità dell'attività oggetto di vigilanza.
Il Collegio sindacale in carica è stato nominato dall'Assemblea del 22 maggio 2024 in conformità alle vigenti disposizioni legali, regolamentari, nonché statutarie, e rimarrà in carica fino all'Assemblea di approvazione del bilancio chiuso al 31 dicembre 2026.
I componenti del Collegio sindacale hanno rispettato il limite di cumulo degli incarichi previsto dall'articolo 144-terdecies del regolamento emittenti.
Si dà atto che la composizione del Collegio sindacale in carica risulta conforme alle disposizioni in materia di diversità di genere di cui all'articolo 148, comma 1-bis del TUF.
Quanto sopra premesso, di seguito vengono fornite le indicazioni richieste dalla comunicazione Consob n. DEM/1025564 del 6 aprile 2001 e successive modifiche ed integrazioni.
Le operazioni di maggior rilievo che si sono verificate nel 2024 e nel corso del corrente esercizio sino alla data di redazione della presente relazione sono nel seguito riepilogate.

Nel corso dell'esercizio 2024, a causa dell'andamento congiunturale, è stato differito il completamento del percorso di delisting avviato nel 2023, posticipando, quindi, il procedimento inerente la fusione inversa di KME Group S.p.A. nella controllata non quotata KMH S.p.A..
In questo settore, come evidenziato nella "Relazione sull'andamento della gestione nell'esercizio 2024" redatta dagli Amministratori ("Relazione sull'andamento della gestione" o "Relazione finanziaria"), è proseguita, nel corso del 2024, la riduzione della domanda dei mercati di riferimento, i cui primi segnali erano rilevabili già nell'ultimo trimestre del 2022 e si sono poi accentuati nel corso del secondo semestre 2023.
Per contrastare questo andamento, in attesa di una ripresa del mercato, sono state predisposte tutte le azioni di riduzione dei costi a disposizione nei vari Paesi, al fine di ridurre al minimo gli effetti negativi sulla redditività e sulla generazione di risorse finanziarie del Gruppo.
Data la situazione economica, il management si è concentrato esclusivamente su nuove acquisizioni funzionali al recupero dei volumi di vendita. In particolare, nel corso del 2024, KME SE ha proseguito nell'implementazione della strategia di concentrarsi sui prodotti laminati in rame e a tal fine:

di alcune modifiche migliorative della governance proposte e poi introdotte d'intesa con Paragon.
Nel corso del 2024 CULTI Milano S.p.A. ("CULTI") e le sue controllate hanno fatto registrare un incremento dei ricavi consolidati, con una crescita dell'8,9% delle vendite complessive ed un incremento dell'EBITDA dell'11,9%.
Alla fine dell'esercizio 2024 CULTI ha ceduto una parte della propria partecipazione nella controllata Bakel S.p.A. pari al 25,11% del capitale. Nella Relazione finanziaria vengono fornite le informazioni inerenti tale operazione, che prevede un possibile incremento di prezzo in funzione della programmata ammissione a negoziazione presso il mercato EGM avviata da Bakel S.p.A., che potrà trovare conclusione nel primo semestre 2025.
La Società ha promosso nel corso dell'esercizio le ulteriori operazioni rilevanti nel seguito descritte.


parte del regolamento dell'operazione;

Accordi, le quotazioni dei Warrant KME Group 2021/2024 e delle Azioni Ordinarie KME Group approssimavano i corrispettivi considerati;

euro 45,4 milioni corrispondente al 70% delle obbligazioni 2020-2025 ancora in circolazione a tale data. Con riferimento a tale nuova offerta di scambio, sono state portate in adesione numero 560.095 obbligazioni 2020-2025 per una percentuale di adesione pari al 26,9% con corrispettivo rappresentato da numero 12.206.052 obbligazioni 2024-2029, per un controvalore complessivo di euro 12,2 milioni;
Con riferimento alle principali partecipate di KME Group S.p.A. si riepiloga quanto segue:
KME SE (detenuta direttamente e indirettamente per il tramite di KMH S.p.A.) è a capo di un gruppo leader globale nella produzione e commercializzazione di semilavorati in rame e sue leghe, che si è focalizzato nel settore Copper dopo la cessione del controllo del business degli speciali (oggi facente capo alla società Cunova GmbH) di cui conserva il 45%;

CULTI Milano S.p.A., società i cui titoli sono negoziati al mercato EGM, è sempre più orientata al benessere della persona, oltre che al consolidamento della tradizionale attività nel campo della profumazione d'ambiente.
Proseguendo nel percorso di razionalizzazione societaria e di progressiva focalizzazione della Capogruppo nella gestione del business Copper, nel 2024 KME Group S.p.A. ha ceduto alla propria controllata KME SE la partecipazione detenuta in Intek Investimenti S.p.A., veicolo societario in cui è stata concentrata negli ultimi anni l'attività di investimento e private equity della Società.
La modifica della strategia, illustrata nella Relazione finanziaria annuale riferita all'esercizio 2022, ha fatto perdere alla Società i requisiti, previsti dai paragrafi 27 e 28 dell'IFRS 10, per la qualifica di entità di investimento, sulla base della quale erano stati redatti i precedenti bilanci della Società e del Gruppo; pertanto, il bilancio chiuso al 31 dicembre 2024 rappresenta il terzo bilancio in cui la Società non si qualifica come entità di investimento.
Tale cambiamento ha comportato, già a partire dall'esercizio 2022, la modifica dei criteri di valutazione degli investimenti in partecipazioni (voce dell'attivo "Investimenti in partecipazioni e quote di fondi") per i quali il fair value è stato sostituito dal criterio del costo; al riguardo, si ricorda che il fair value alla data di perdita della qualifica di entità di investimento, rappresentava il nuovo costo.
Il valore contabile delle partecipazioni – che rappresenta uno degli elementi chiave delle procedure attuate dalla società di revisione, in particolare con riguardo alla partecipazione in KME SE – è stato sottoposto a impairment come previsto dai principi contabili di riferimento, tenendo conto delle previsioni dello IAS 36 e delle raccomandazioni ESMA e Consob e quindi tenendo conto di tutti i potenziali effetti di natura esterna derivanti dagli impatti dei conflitti in corso e delle recenti incertezze dei mercati economici internazionali.
Per KME SE, il test di impairment è stato effettuato con il supporto metodologico di un consulente esterno, identificato nella società EY Advisory S.p.A., mediante la determinazione del "valore d'uso" tramite il metodo dei flussi di cassa attualizzati (UDCF) sulla base del Piano Industriale 2025–2029 di KME SE elaborato ed approvato

dagli organi amministrativi della stessa. Il terminal value è stato calcolato assumendo l'EBITDA di lungo periodo pari alla media dell'EBITDA del Piano 2025- 2029, con un livello di ammortamento corrispondente agli investimenti, utilizzando un tasso di crescita di lungo periodo "g" pari a zero (come per il 2023) ed un tasso di attualizzazione WACC medio ponderato in funzione dei Paesi di appartenenza delle società nel perimetro di KME SE che si attesta attorno al 9,74% (WACC pari al 9,91% nel 2023).
Anche per CULTI Milano S.p.A. il test di impairment è stato effettuato sulla base dell'UDCF applicato alle sue controllate. Il terminal value – 1° gennaio 2025 / 31 dicembre 2029 – è stato calcolato utilizzando un tasso di crescita di lungo periodo "g" pari a zero e un WACC medio ponderato per le varie entità pari al 10,04% (WACC pari al 10,86% nel 2023).
Il test di impairment è stato supportato da un'analisi di sensitività per comprendere la variazione del valore recuperabile a seguito di variazioni dell'EBITDA sul terminal value e, a parità di tasso di crescita, del tasso di attualizzazione WACC e, sia nel caso base che nel caso di peggioramento congiunto dei parametri di EBITDA e WACC, l'impairment test ha dimostrato che non sussistono perdite di valore sulle partecipazioni.
In relazione alla concreta applicazione del criterio di valutazione delle partecipazioni, il Collegio sindacale ha verificato, anche attraverso incontri con il management e con la società di revisione, che ha esaminato il tema anche con il supporto interno di specialisti in materia di valutazioni aziendali, che la determinazione del valore delle partecipazioni fosse ragionevole, oltre che supportata dell'ausilio di un esperto indipendente ed affidabile.
| Denominazione | Sede | Quota posseduta |
31 dic 2024 | 31 dic 2023 Differenza | |
|---|---|---|---|---|---|
| Controllate e collegate | |||||
| KMH SpA | Milano | 84,08% | 480.000 | 480.000 | - |
| KME SE | Osnabruck (D) | 10,00% | 58.410 | 58.410 | - |
| CULTI Milano SpA | Milano | 77,17% | 37.982 | 37.982 | - |
| Intek Investimenti SpA | Milano | -% | - | 11.200 | (11.200) |
| Ergyca Tracker 2 Srl | Firenze | 51,00% | 24 | 24 | - |
| Newint Srl | Milano | 100,00% | 10 | 10 | - |
| Nextep Srl Società Benefit | Milano | -% | - | 6 | (6) |
| Totale Controllate e collegate | 576.426 | 587.632 | (11.206) |
La seguente tabella riepiloga i risultati delle valutazioni delle partecipazioni nel bilancio 2024, confrontati con i valori di iscrizione del precedente esercizio:

| Vita Società Editoriale SpA | Milano | 222 | 222 | - | |
|---|---|---|---|---|---|
| Totale altre partecipazioni | 222 | 222 | - | ||
| Partecipazioni | 576.648 | 587.854 | (11.206) | ||
| * * * |
Conformemente alla Direttiva 2004/109/CE (la "Direttiva Transparency"), modificata dalla Direttiva 2013/50/UE, e al Regolamento Delegato (UE) 2019/815 (il "Regolamento ESEF"), sebbene la marcatura secondo il linguaggio XBRL sia prevista esclusivamente per i prospetti contabili consolidati, il bilancio d'esercizio di KME Group S.p.A. è stato elaborato utilizzando il formato XHTML.
L'Assemblea degli azionisti del 22 maggio 2024, di approvazione del bilancio e di rinnovo degli organi sociali, ha deliberato anche l'approvazione della relazione sulla politica della remunerazione 2024 redatta ai sensi dell'articolo 123-ter del TUF nonché del piano di incentivazione azionaria KME Group S.p.A. 2024-2027 a favore di Amministratori Esecutivi di KME Group S.p.A. e KME SE. L'Assemblea ha inoltre deliberato l'autorizzazione all'acquisto per la durata di 18 mesi di azioni proprie ordinarie e di risparmio, nonché di warrant e di warrant management e quella alla cessione di azioni proprie.
In sede straordinaria la medesima Assemblea del 22 maggio 2024 ha deliberato di modificare la delibera assunta dall'Assemblea straordinaria del 12 giugno 2023 relativa all'annullamento delle azioni ordinarie proprie di KME Group S.p.A..
Il 17 dicembre 2024 si è tenuta, infine, un'Assemblea degli azionisti che ha deliberato:

preveda che l'intervento in Assemblea possa avvenire anche esclusivamente mediante mezzi di telecomunicazione.
Non risulta al Collegio sindacale l'effettuazione di operazioni atipiche od inusuali nel corso dell'esercizio 2024, salvo le operazioni straordinarie sopra evidenziate.
Per le operazioni con parti correlate, tutte di natura ordinaria, si rinvia ai dettagli e commenti forniti nella Nota Integrativa e nella Relazione sull'andamento della Gestione ed a quanto sopra evidenziato in tema di operazioni sottoposte a preventivo parere del Comitato per le Operazioni con Parti Correlate.
L'attività di vigilanza del Collegio sindacale in merito si è svolta anche attraverso la partecipazione alle riunioni del Comitato Controllo, Rischi e Sostenibilità nel corso del 2024 e della prima parte del 2025, nonché grazie agli opportuni aggiornamenti ricevuti in apposite riunioni, tanto dalla funzione di Internal Audit che dall'Organismo di Vigilanza ex D. Lgs. 231/2001, nel corso delle quali non sono emerse criticità.
Il Collegio sindacale, nel corso del 2024 e sino alla data di redazione della presente relazione, non ha ricevuto denunce ex art 2408 c.c..
La sintesi degli incarichi e compensi della società di revisione Deloitte & Touche S.p.A. è la seguente:
| (in migliaia di Euro) | Totale | KME Group SpA |
Controllate |
|---|---|---|---|
| a) servizi di revisione | 1.487 | 207 | 1.280 |
| b) servizi diversi dalla revisione | 342 | 225 | 117 |
| - servizi di verifica finalizzati all'emissione di attestazione | 342 | 225 | 117 |
| - altri servizi | - | - | - |
| c) servizi delle entità appartenenti alla rete della società di revisione |
- | - | - |
| Corrispettivi alla società di revisione | 1.829 | 432 | 1.397 |

In particolare, il Collegio sindacale ha verificato, anche nella sua funzione di Comitato per il controllo interno e la revisione contabile ("CCIRC"), che gli incarichi conferiti, diversi dalla revisione, non presentassero potenziali rischi in termini di indipendenza.
Come già indicato, in considerazione della scadenza con l'approvazione del bilancio al 31 dicembre 2024 dell'incarico di revisione legale conferito a Deloitte & Touche S.p.A., l'Assemblea ordinaria degli azionisti del 17 dicembre 2024 ha deliberato, sulla base della proposta motivata del Collegio sindacale – anche nella sua funzione di CCIRC – di conferire l'incarico per la revisione legale dei conti e per la rendicontazione sulla sostenibilità di KME Group S.p.A. e delle sue controllate per gli esercizi dal 2025 al 2033, alla società KPMG S.p.A..
Nel corso dell'esercizio 2024 non è stato rilasciato alcun parere ai sensi di legge.
Il Collegio sindacale ha regolarmente assistito alle riunioni del Consiglio di Amministrazione ed ha avuto regolari contatti, come sopra già evidenziato, sia con l'Internal Audit e l'Organismo di Vigilanza ex D.lgs. 231/2001, che con la società di revisione Deloitte & Touche S.p.A.; ha altresì partecipato a tutte le riunioni del Comitato Controllo, Rischi e Sostenibilità, oltre ovviamente ad un continuo confronto con la Società nel corso dell'esercizio; ha partecipato, congiuntamente al Comitato Controllo, Rischi e Sostenibilità, ad un incontro con Consob in merito all'applicazione della nuova normativa CSRD (Corporate Sustainability Reporting Directive), in particolare con riguardo ai temi di stakeholder engagement. Sempre in merito ai rapporti con l'Autorità di Vigilanza, il Collegio sindacale è stato tenuto costantemente informato dalla Società in merito alle richieste pervenute da Consob ai sensi degli artt. 115 e 187-octies, c. 3, lett. a, e delle relative risposte.
Nel corso del 2024, il Collegio sindacale si è riunito 10 volte (nel 2023 si era riunito 7 volte) e la partecipazione alle riunioni da parte dei suoi componenti è stata del 100% (così come nel precedente esercizio).
Nel corso del corrente esercizio, alla data della presente relazione, il Collegio sindacale si è riunito 4 volte, inclusa quella per la redazione della presente relazione.

In relazione alla disciplina ed al funzionamento degli organi sociali si rinvia alla esaustiva Relazione sulla Corporate Governance, contenuta nella Relazione Finanziaria Annuale.
Nell'adempimento dei suoi doveri di vigilanza ed in occasione delle riunioni e dei frequenti contatti sopra richiamati, il Collegio sindacale ha constatato:
a) che nell'esercizio sono state osservate le disposizioni di legge e di statuto;
b) il rispetto dei principi di corretta amministrazione e l'esistenza di una adeguata struttura amministrativa e di un adeguato sistema di controllo interno;
c) che non sono emersi aspetti rilevanti nel corso delle riunioni con la società di revisione e con gli Amministratori, anche ai sensi dell'art. 150 del TUF;
d) che le società controllate hanno fornito tutte le notizie necessarie alla controllante per adempiere agli obblighi informativi di legge e la controllante ha impartito adeguate disposizioni, anche ai sensi dell'art. 114 comma 2 del TUF;
e) che non risultano omessi obblighi informativi alle Autorità di Vigilanza.
Il Collegio sindacale, laddove ritenuto necessario, ha avuto altresì contatti sia con i componenti dei Collegi sindacali delle controllate, sia con i responsabili delle relative società di revisione.
La Società ha predisposto e approvato, ai sensi delle vigenti disposizioni in materia, apposita Relazione sulla Corporate Governance, ritenuta idonea allo scopo dal sottoscritto Collegio Sindacale; nel corso dell'attività di vigilanza non risultano violazioni di tali regole.
La struttura organizzativa della Società appare adeguata alla sua attività anche ai fini della rilevazione di eventuali segnali di crisi dell'impresa ex art. 2086 c.c. ed ex artt. 3 e 25 novies del D.lgs 14/2019.
Il Collegio sindacale ha inoltre verificato:
che la Società ha aderito al Codice di Corporate Governance predisposto da Borsa Italiana S.p.A.;
che la Società ha istituito il Comitato per il Controllo, Rischi e Sostenibilità, che ha regolarmente operato nel corso del 2024;
che fanno parte del Consiglio n. 3 amministratori indipendenti, numero ritenuto adeguato per lo svolgimento delle attività del Consiglio;

In conclusione, il Collegio sindacale, sulla base dei flussi informativi interni ed esterni acquisiti, ha verificato che è garantita la conformità della struttura organizzativa, delle procedure interne, degli atti sociali e delle deliberazioni degli organi sociali alle norme di legge, alle disposizioni statutarie e ai regolamenti applicabili, nonché ai codici di comportamento ai quali la Società abbia dichiarato di attenersi.
Il Collegio sindacale dà atto che ciascun organo o funzione della Società ha adempiuto agli obblighi informativi previsti dalla normativa applicabile.
Mediante la partecipazione alle riunioni del Consiglio di Amministrazione e dei comitati endoconsiliari e l'acquisizione di informazioni dai responsabili delle competenti funzioni di controllo, il Collegio sindacale ha vigilato sul rispetto dei principi di corretta amministrazione e ha ottenuto dagli amministratori, nel rispetto della periodicità normativamente prevista, le dovute informazioni sull'attività svolta dalla Società e dal Gruppo in cui la stessa è a capo nonché sulle operazioni di maggior rilievo economico finanziario e patrimoniale deliberate e poste in essere nell'esercizio dalla Società e dal Gruppo, anche in conformità all'articolo 150, comma 1, del TUF.
Sulla base delle informazioni rese disponibili, il Collegio sindacale può affermare che le operazioni effettuate sono improntate ai principi di corretta amministrazione, sono conformi alla legge e allo statuto sociale e non sono manifestamente imprudenti, azzardate, in conflitto di interessi o in contrasto con le delibere assunte dall'Assemblea e tali da compromettere l'integrità del patrimonio sociale.
KME Group S.p.A., nella sua posizione di holding, è esposta indirettamente ai rischi riferibili alle società partecipate – in primo luogo a KME SE, principale controllata della Società – ed i risultati economici dipendono prevalentemente dai dividendi distribuiti dalle partecipate.
Nel rispetto della raccomandazione Consob del 18 marzo 2022, che richiama l'attenzione degli Emittenti sull'impatto del conflitto russo-ucraino, il Collegio fa presente che KME Group S.p.A. e le sue controllate non hanno significativi rapporti commerciali con la

Russia e l'Ucraina, anche se ovviamente il clima di incertezza che discende dall'attuale politica, anche con gli impatti sull'incremento dei prezzi e sull'approvvigionamento della materia prima, potrebbe influenzare l'andamento e le prospettive di sviluppo al momento non prevedibili.
L'evoluzione prevedibile della gestione sarà correlata all'andamento della domanda dei settori di riferimento di KME SE e alla più generale dinamica macro-economica internazionale.
Rimane aperta, inoltre, la possibilità per KME Group S.p.A. ed il Gruppo nel suo complesso di beneficiare della valorizzazione delle altre partecipazioni o di attività noncore del settore rame, mediante dismissione. Attività di vigilanza sull'adeguatezza dell'assetto organizzativo
Sulla base delle informazioni acquisite e di quanto sopra esposto, il Collegio sindacale ritiene adeguato l'assetto organizzativo, in termini di struttura, procedure, competenze e responsabilità, anche in considerazione alle dimensioni ed oggetto della Società.
In particolare, il Collegio sindacale ha verificato, anche ai sensi dell'art 2086 c.c., che la Società è dotata di un assetto organizzativo che consente di rilevare eventuali situazioni di crisi di impresa ed ha positivamente verificato in concreto le risultanze di tale assetto organizzativo.
Anche la relazione della funzione di Internal Audit non evidenzia alcun rilievo.
Nel corso dell'esercizio 2024 non sono emerse, come detto, criticità in relazione alla indipendenza di ciascun membro del Collegio sindacale, né con riguardo al funzionamento dello stesso.
Pari assenza di criticità è stata rilevata nel funzionamento sia del Consiglio di Amministrazione che del Comitato Controllo, Rischi e Sostenibilità.
Si ricorda che gli amministratori indipendenti hanno svolto in seno al Consiglio di Amministrazione le loro funzioni anche con riferimento alle retribuzioni agli Amministratori Esecutivi, stante la mancanza di un Comitato Remunerazioni.
Sul funzionamento degli organi sociali, al fine di evitare sovrapposizioni, si rinvia alla apposita Relazione sulla Corporate Governance predisposta dagli Amministratori.

Sulla base delle informazioni acquisite, il Collegio sindacale riferisce che il complessivo sistema di controllo interno, di revisione interna e di gestione dei rischi, con particolare riferimento all'attività del Comitato Controllo, Rischi e Sostenibilità appare adeguato:
Nel corso del 2024 il Collegio sindacale ha vigilato sul sistema dei controlli interni mediante incontri periodici con il Responsabile della funzione di Internal Audit, i

Responsabili di altre funzioni aziendali e con l'Organismo di Vigilanza, ed ha partecipato alle n. 6 riunioni del Comitato Controllo, Rischi, e Sostenibilità. In merito osserva quanto segue:
Il Collegio dà atto che le Relazioni annuali delle funzioni di controllo concludono con un giudizio complessivamente favorevole sull'assetto dei controlli interni della Società.
Il Collegio sindacale, anche in veste di CCIRC, ha avuto regolare contatto con la società di revisione Deloitte & Touche S.p.A., valutando altresì le soglie di materialità adottate e le modalità di assunzione dei dati delle partecipazioni controllate.
Deloitte & Touche S.p.A. ha rilasciato in data odierna la propria relazione al bilancio senza rilievi.
Non risultano elementi di criticità, con particolare riferimento al requisito dell'indipendenza del revisore, anche sulla base della dichiarazione fornita in data odierna dal revisore stesso.
In data odierna la Società di revisione ha emesso anche la Relazione aggiuntiva per il Comitato per il controllo interno e la revisione contabile (Art. 11, Regolamento (UE) 537/2014).
Il Collegio sindacale ha altresì verificato che i prospetti di bilancio sono stati redatti secondo i principi contabili adottabili e che nelle note al bilancio sono stati indicati i criteri

di valutazione adottati, la loro conformità ai principi contabili relativi e le altre informazioni previste dalle norme vigenti.
Il Collegio sindacale ha altresì esaminato la relazione con cui la Presidente e il Dirigente preposto hanno attestato ai sensi dell'articolo 154-bis, comma 5-ter del TUF che la rendicontazione di sostenibilità inclusa nella relazione sulla gestione è stata redatta conformemente agli standard di rendicontazione applicati ai sensi della direttiva 2013/34/UE del Parlamento Europeo e del Consiglio del 26 giugno 2013 e del D. Lgs. 125/2024 con le specifiche adottate a norma dell'articolo 8, paragrafo quattro del Regolamento UE 2020/ 852 del Parlamento Europeo e del Consiglio del 18 giugno 2020.
Il Collegio sindacale ha avuto informazioni dalla Società e dalla società di revisione Deloitte & Touche S.p.A. in merito all'adeguatezza delle procedure, dei processi e delle strutture che presiedono la produzione, rendicontazione, misurazione e rappresentazione dei risultati e delle informazioni in tema di sostenibilità.
Nel corso dell'anno 2024 il Collegio sindacale ha posto attenzione sulle novità introdotte dal decreto legislativo 125/2024 che recepisce la Corporate Stability Reporting Directive (CSRD). In particolar modo ha vigilato sull'adeguatezza degli assetti organizzativi e dei processi e procedure posti in essere per la rappresentazione ed il raggiungimento degli obiettivi socio ambientali, nonché sulla gestione dei rischi e della raccolta dei dati non finanziari.
Il Collegio sindacale ha vigilato inoltre sul rispetto di quanto previsto dal regolamento UE 852 del 18 giugno 2020 in relazione all'informativa relativa alla tassonomia europea ed ha preso atto delle attività svolte per la definizione della doppia materialità relativa all'impatto dell'organizzazione sull'ambiente e di rischio opportunità finanziarie derivanti da fattori ESG sulla revisione delle procedure di raccolta dati e del sistema di controllo interno e sulla predisposizione delle policy aziendali per garantire la conformità agli obblighi di rendicontazione ESG.
Nel rispetto di quanto previsto dal decreto legislativo 125/2024, la Società è tenuta a pubblicare l'informativa di sostenibilità secondo le metriche ESRS richieste dagli enti di interesse pubblico di grandi dimensioni.

Il Collegio sindacale ha verificato l'avvenuta approvazione della Dichiarazione consolidata sulla sostenibilità da parte del Consiglio di Amministrazione in data 14 aprile 2025.
Il perimetro di rendicontazione per il 2024, in conformità alla normativa di riferimento, ha coinciso con quello del bilancio consolidato e l'informativa di sostenibilità consolidata è contenuta in una specifica sezione della relazione sulla gestione al bilancio consolidato.
Il Collegio sindacale dà altresì atto che nell'informativa di sostenibilità la Società ha tenuto conto della tassonomia dell'Unione Europea introdotta dal regolamento UE 2020/852.
Deloitte & Touche S.p.A. ha emesso la relazione di attestazione sulla Dichiarazione consolidata sulla sostenibilità in data odierna, i cui contenuti confermano quanto anticipato nel corso degli scambi informativi.
In relazione alla corporate governance ed al suo adeguamento, sulla base delle informazioni acquisite, il Collegio sindacale ribadisce che la Società ha aderito al Codice di Corporate Governance predisposto da Borsa Italiana S.p.A., senza che siano state rilevate criticità nel corso dell'esercizio.
Il Collegio sindacale ha ricevuto costanti flussi informativi circa i rapporti con le altre società del Gruppo, anche tramite la costante partecipazione al Comitato Controllo, Rischi e Sostenibilità.
Il Collegio ha altresì assunto autonome informazioni da parte degli organi di controllo delle società partecipate, laddove ritenuto necessario.
In relazione alle operazioni con parti correlate il Collegio, soprattutto tramite la partecipazione al Comitato Controlli, Rischi e Sostenibilità, ha avuto notizia delle operazioni con parti correlate, senza che siano emersi rilievi.
Il bilancio dell'esercizio al 31 dicembre 2024 evidenzia una perdita di euro 25.058.741, che viene proposto di coprire attraverso utilizzo parziale di pari ammontare della Riserva Straordinaria.

La società di revisione ha rilasciato la propria relazione senza riserve contenente il positivo giudizio sul bilancio in data odierna.
La Presidente della Società, Diva Moriani, ed il Dirigente preposto alla redazione dei documenti contabili societari, Giuseppe Mazza, hanno consegnato agli Amministratori ed ai Sindaci, in data 14 aprile 2025, una dichiarazione scritta con la quale attestano, anche tenuto conto dell'art. 154-bis del TUF, l'adeguatezza in relazione alle caratteristiche dell'impresa delle procedure amministrative e contabili per la formazione del bilancio, sia di esercizio che consolidato, dell'esercizio 2024, precisando la conformità degli stessi ai principi contabili internazionali.
Il Collegio sindacale esprime parere favorevole alla approvazione del Bilancio al 31 dicembre 2024 ed alla relativa destinazione della perdita di esercizio, come evidenziato nella Relazione Finanziaria Annuale dell'esercizio 2024 predisposta dal Consiglio di Amministrazione.
Milano, 24 aprile 2025
IL COLLEGIO SINDACALE (con consenso unanime)
Il Presidente
(f.to Dott. Gianluca Cinti)

Deloitte & Touche S.p.A. Via Santa Sofia, 28 20122 Milano Italia

Tel: +39 02 83322111 Fax: +39 02 83322112 www.deloitte.it
Agli Azionisti di KME Group S.p.A.
Abbiamo svolto la revisione contabile del bilancio d'esercizio di KME Group S.p.A. (la "Società"), costituito dalla situazione patrimoniale e finanziaria al 31 dicembre 2024, dal prospetto dell'utile (perdita) dell'esercizio e delle altre componenti di conto economico complessivo, dal prospetto delle variazioni di patrimonio netto, dal rendiconto finanziario per l'esercizio chiuso a tale data e dalle note esplicative che includono le informazioni rilevanti sui principi contabili applicati.
A nostro giudizio, il bilancio d'esercizio fornisce una rappresentazione veritiera e corretta della situazione patrimoniale e finanziaria della Società al 31 dicembre 2024, del risultato economico e dei flussi di cassa per l'esercizio chiuso a tale data in conformità ai principi contabili IFRS emanati dall'International Accounting Standards Board e adottati dall'Unione Europea nonché ai provvedimenti emanati in attuazione dell'art. 9 del D.Lgs. n. 38/05.
Abbiamo svolto la revisione contabile in conformità ai principi di revisione internazionali (ISA Italia). Le nostre responsabilità ai sensi di tali principi sono ulteriormente descritte nella sezione Responsabilità della società di revisione per la revisione contabile del bilancio d'esercizio della presente relazione. Siamo indipendenti rispetto alla Società in conformità alle norme e ai principi in materia di etica e di indipendenza applicabili nell'ordinamento italiano alla revisione contabile del bilancio. Riteniamo di aver acquisito elementi probativi sufficienti ed appropriati su cui basare il nostro giudizio.
Gli aspetti chiave della revisione contabile sono quegli aspetti che, secondo il nostro giudizio professionale, sono stati maggiormente significativi nell'ambito della revisione contabile del bilancio dell'esercizio in esame. Tali aspetti sono stati da noi affrontati nell'ambito della revisione contabile e nella formazione del nostro giudizio sul bilancio d'esercizio nel suo complesso; pertanto su tali aspetti non esprimiamo un giudizio separato.
Ancona Bari Bergamo Bologna Brescia Cagliari Firenze Genova Milano Napoli Padova Parma Roma Torino Treviso Udine Verona Sede Legale: Via Santa Sofia, 28 - 20122 Milano | Capitale Sociale: Euro 10.688.930,00 i.v.
Codice Fiscale/Registro delle Imprese di Milano Monza Brianza Lodi n. 03049560166 - R.E.A. n. MI-1720239 | Partita IVA: IT 03049560166
Il nome Deloitte si riferisce a una o più delle seguenti entità: Deloitte Touche Tohmatsu Limited, una società inglese a responsabilità limitata ("DTTL"), le member firm aderenti al suo network e le entità a esse correlate. DTTL e ciascuna delle sue member firm sono entità giuridicamente separate e indipendenti tra loro. DTTL (denominata anche "Deloitte Global") non fornisce servizi ai clienti. Si invita a leggere l'informativa completa relativa alla descrizione della struttura legale di Deloitte Touche Tohmatsu Limited e delle sue member firm all'indirizzo www.deloitte.com/about.
| Descrizione dell'aspetto chiave della revisione |
Come riportato al paragrafo "4.1 Partecipazioni" delle note esplicative, nel bilancio d'esercizio al 31 dicembre 2024 sono iscritte partecipazioni in società controllate per Euro 576 milioni, di cui Euro 538 milioni riferibili alla partecipazione di controllo detenuta in KME SE, anche attraverso KMH S.p.A |
|||||
|---|---|---|---|---|---|---|
| In tale paragrafo è indicato che la Società ha proceduto, come previsto dai principi contabili di riferimento, a svolgere un impairment test. L'impairment test è stato effettuato mediante confronto tra il valore recuperabile della partecipazione – determinato secondo la metodologia del valore d'uso – ed il relativo valore contabile. |
||||||
| Le principali assunzioni adottate dagli Amministratori di KME Group S.p.A. per la stima del valore d'uso riguardano: |
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| • la previsione dei flussi di cassa attesi di KME SE per il periodo esplicito sulla base del Piano Industriale 2025 – 2029 di KME SE elaborato ed approvato dagli organi amministrativi della stessa; |
||||||
| • le proiezioni dei suddetti flussi di cassa per la determinazione del terminal value; |
||||||
| • la determinazione del tasso di attualizzazione (WACC) e del tasso di crescita di lungo periodo (g-rate). |
||||||
| Le note esplicative del bilancio d'esercizio evidenziano che ad esito dell'impairment test effettuato non sono emerse perdite di valore della partecipazione in KME SE. |
||||||
| In considerazione della soggettività della stima dei flussi di cassa attesi e delle variabili chiave del modello valutativo adottato dalla Società, nonché della rilevanza del valore di iscrizione della partecipazione in KME SE, detenuta anche attraverso KMH S.p.A., si ritiene che l'impairment test rappresenti un aspetto chiave della revisione contabile del bilancio d'esercizio della Società al 31 dicembre 2024. |
||||||
| Procedure di revisione svolte |
Nell'ambito delle attività di revisione sono state svolte, anche con il supporto di specialisti in materia di valutazioni aziendali, le seguenti principali procedure: |
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| • analisi, anche tramite incontri e discussioni con la Direzione della Società, del modello utilizzato dagli Amministratori per lo svolgimento dell'impairment test e delle relative modalità per la determinazione del valore d'uso della partecipazione in KME SE; |
Abbiamo inoltre esaminato la completezza e la conformità dell'informativa fornita nel bilancio d'esercizio rispetto a quanto previsto dallo IAS 36.
Gli Amministratori sono responsabili per la redazione del bilancio d'esercizio che fornisca una rappresentazione veritiera e corretta in conformità ai principi contabili IFRS emanati dall'International Accounting Standards Board e adottati dall'Unione Europea nonché ai provvedimenti emanati in attuazione dell'art. 9 del D.Lgs. n. 38/05 e, nei termini previsti dalla legge, per quella parte del controllo interno dagli stessi ritenuta necessaria per consentire la redazione di un bilancio che non contenga errori significativi dovuti a frodi o a comportamenti o eventi non intenzionali.
Gli Amministratori sono responsabili per la valutazione della capacità della Società di continuare ad operare come un'entità in funzionamento e, nella redazione del bilancio d'esercizio, per l'appropriatezza dell'utilizzo del presupposto della continuità aziendale, nonché per una adeguata informativa in materia. Gli Amministratori utilizzano il presupposto della continuità aziendale nella redazione del bilancio d'esercizio a meno che abbiano valutato che sussistono le condizioni per la liquidazione della Società o per l'interruzione dell'attività o non abbiano alternative realistiche a tali scelte.
Il Collegio Sindacale ha la responsabilità della vigilanza, nei termini previsti dalla legge, sul processo di predisposizione dell'informativa finanziaria della Società.
I nostri obiettivi sono l'acquisizione di una ragionevole sicurezza che il bilancio d'esercizio nel suo complesso non contenga errori significativi, dovuti a frodi o a comportamenti o eventi non intenzionali, e l'emissione di una relazione di revisione che includa il nostro giudizio. Per ragionevole sicurezza si intende un livello elevato di sicurezza che, tuttavia, non fornisce la garanzia che una revisione contabile svolta in conformità ai principi di revisione internazionali (ISA Italia) individui sempre un errore significativo, qualora esistente. Gli errori possono derivare da frodi o da comportamenti o eventi non intenzionali e sono considerati significativi qualora ci si possa ragionevolmente attendere che essi, singolarmente o nel loro insieme, siano in grado di influenzare le decisioni economiche degli utilizzatori prese sulla base del bilancio d'esercizio.

Nell'ambito della revisione contabile svolta in conformità ai principi di revisione internazionali (ISA Italia), abbiamo esercitato il giudizio professionale e abbiamo mantenuto lo scetticismo professionale per tutta la durata della revisione contabile. Inoltre:
Abbiamo comunicato ai responsabili delle attività di governance, identificati ad un livello appropriato come richiesto dagli ISA Italia, tra gli altri aspetti, la portata e la tempistica pianificate per la revisione contabile e i risultati significativi emersi, incluse le eventuali carenze significative nel controllo interno identificate nel corso della revisione contabile.
Abbiamo fornito ai responsabili delle attività di governance anche una dichiarazione sul fatto che abbiamo rispettato le norme e i principi in materia di etica e di indipendenza applicabili nell'ordinamento italiano e abbiamo comunicato loro ogni situazione che possa ragionevolmente avere un effetto sulla nostra indipendenza e, ove applicabile, le azioni intraprese per eliminare i relativi rischi o le misure di salvaguardia applicate.

Tra gli aspetti comunicati ai responsabili delle attività di governance, abbiamo identificato quelli che sono stati più rilevanti nell'ambito della revisione contabile del bilancio dell'esercizio in esame, che hanno costituito quindi gli aspetti chiave della revisione. Abbiamo descritto tali aspetti nella relazione di revisione.
L'Assemblea degli Azionisti di KME Group S.p.A. ci ha conferito in data 31 maggio 2016 l'incarico di revisione legale del bilancio d'esercizio e consolidato della Società per gli esercizi dal 31 dicembre 2016 al 31 dicembre 2024.
Dichiariamo che non sono stati prestati servizi diversi dalla revisione contabile vietati ai sensi dell'art. 5, par. 1, del Regolamento (UE) 537/2014 e che siamo rimasti indipendenti rispetto alla Società nell'esecuzione della revisione legale.
Confermiamo che il giudizio sul bilancio d'esercizio espresso nella presente relazione è in linea con quanto indicato nella relazione aggiuntiva destinata al Collegio Sindacale, nella sua funzione di Comitato per il Controllo Interno e la Revisione Contabile, predisposta ai sensi dell'art. 11 del citato Regolamento.
Gli Amministratori di KME Group S.p.A. sono responsabili per l'applicazione delle disposizioni del Regolamento Delegato (UE) 2019/815 della Commissione Europea in materia di norme tecniche di regolamentazione relative alla specificazione del formato elettronico unico di comunicazione (ESEF – European Single Electronic Format) (nel seguito "Regolamento Delegato") al bilancio d'esercizio al 31 dicembre 2024, da includere nella relazione finanziaria annuale.
Abbiamo svolto le procedure indicate nel principio di revisione (SA Italia) n. 700B al fine di esprimere un giudizio sulla conformità del bilancio d'esercizio alle disposizioni del Regolamento Delegato.
A nostro giudizio, il bilancio d'esercizio al 31 dicembre 2024 è stato predisposto nel formato XHTML in conformità alle disposizioni del Regolamento Delegato.
Gli Amministratori di KME Group S.p.A. sono responsabili per la predisposizione della relazione sulla gestione e della relazione sul governo societario e gli assetti proprietari di KME Group S.p.A. al 31 dicembre 2024, incluse la loro coerenza con il relativo bilancio d'esercizio e la loro conformità alle norme di legge.

Abbiamo svolto le procedure indicate nel principio di revisione (SA Italia) n. 720B al fine di:
A nostro giudizio, la relazione sulla gestione e le specifiche informazioni contenute nella relazione sul governo societario e gli assetti proprietari indicate nell'art. 123-bis, co. 4, del D.Lgs. 58/98 sono coerenti con il bilancio d'esercizio di KME Group S.p.A. al 31 dicembre 2024.
Inoltre, a nostro giudizio, la relazione sulla gestione, esclusa la sezione relativa alla rendicontazione consolidata di sostenibilità, e le specifiche informazioni contenute nella relazione sul governo societario e gli assetti proprietari indicate nell'art. 123-bis, co. 4, del D.Lgs. 58/98 sono redatte in conformità alle norme di legge.
Con riferimento alla dichiarazione di cui all'art. 14, co. 2, lettera e-ter), del D.Lgs. 39/10, rilasciata sulla base delle conoscenze e della comprensione dell'impresa e del relativo contesto acquisite nel corso dell'attività di revisione, non abbiamo nulla da riportare.
Il nostro giudizio sulla conformità alle norme di legge non si estende alla sezione della relazione sulla gestione relativa alla rendicontazione consolidata di sostenibilità. Le conclusioni sulla conformità di tale sezione alle norme che ne disciplinano i criteri di redazione e all'osservanza degli obblighi di informativa previsti dall'art. 8 del Regolamento (UE) 2020/852 sono formulate da parte nostra nella relazione di attestazione ai sensi dell'art. 14-bis del D.Lgs. 39/10.
DELOITTE & TOUCHE S.p.A.
Luca Franchino Socio
Milano, 24 aprile 2025


KME Group S.p.A. Sede Legale e Amministrativa: Foro Buonaparte, 44 - 20121 Milano - Italia Capitale sociale Euro 200.154.177,66 i.v. Cod. Fiscale e Reg. Imprese di Milano n° 00931330583 www.itkgroup.it

| (in migliaia di Euro) | 31-dic-24 | 31-dic-23 | ||||
|---|---|---|---|---|---|---|
| Rif. Nota | di cui parti correlate |
di cui parti correlate |
||||
| Immobili, impianti e macchinari | 4.1 | 527.582 | 529.206 | |||
| Investimenti immobiliari | 4.2 | 67.182 | 66.724 | |||
| Avviamento | 4.3 | 394.445 | 394.833 | |||
| Attività immateriali | 4.4 | 46.222 | 50.430 | |||
| Partecipazioni in controllate | 4.5 | 9.023 | 9.023 | 18.126 | 18.126 | |
| Partecipazioni a patrimonio netto | 4.5 | 6.077 | 6.077 | 13.977 | 13.977 | |
| Partecipazioni in altre imprese | 4.5 | 4.914 | - | 884 | - | |
| Altre attività non correnti | 4.6 | 6.413 | - | 4.870 | - | |
| Attività finanziarie non correnti | 4.7 | 76.589 | 51.018 | 3.167 | - | |
| Attività per imposte differite | 4.22 | 88.224 | 82.751 | |||
| Totale Attività non correnti | 1.226.671 | 1.164.968 | ||||
| Rimanenze | 4.8 | 400.583 | 374.179 | |||
| Crediti commerciali | 4.9 | 59.079 | 23.224 | 55.158 | 10.978 | |
| Attività finanziarie correnti | 4.10 | 79.596 | 30.140 | 94.284 | 69.974 | |
| Altri crediti ed attività correnti | 4.11 | 21.156 | 87 | 26.465 | 243 | |
| Disponibilità liquide e mezzi equivalenti | 4.12 | 181.242 | 118.609 | |||
| Totale Attività correnti | 741.656 | 668.695 | ||||
| Attività non correnti detenute per la vendita | 4.13 | 11.947 | 11.947 | |||
| Totale Attività | 1.980.274 | 1.845.610 |
Le note esplicative sono parte integrante di questo bilancio consolidato.
Le informazioni sulle operazioni con parti correlate sono contenute nelle descrizioni delle relative note esplicative.

| (in migliaia di Euro) | 31-dic-24 | 31-dic-23 | |||
|---|---|---|---|---|---|
| Rif. Nota |
di cui parti correlate |
di cui parti correlate |
|||
| Capitale sociale | 200.154 | 200.105 | |||
| Altre riserve | 138.679 | 244.287 | |||
| Azioni proprie | (48.439) | (126.834) | |||
| Risultati di esercizi precedenti | (6.066) | 20.069 | |||
| Riserva altri componenti conto economico complessivo | (2.172) | (614) | |||
| Utile (perdita) del periodo | (64.882) | (40.335) | |||
| Patrimonio netto di pertinenza degli azionisti della Capogruppo | 217.274 | 296.678 | |||
| Partecipazioni di terzi | 53.056 | 62.137 | |||
| Totale Patrimonio netto di Gruppo | 4.14 | 270.330 | 358.815 | ||
| Benefici ai dipendenti | 4.15 | 116.674 | 126.639 | ||
| Passività per imposte differite | 4.22 | 106.641 | 107.496 | ||
| Debiti e passività finanziarie non correnti | 4.16 | 176.790 | 223.916 | ||
| Titoli obbligazionari | 4.17 | 198.954 | 230.710 | ||
| Altre passività non correnti | 4.18 | 2.099 | 1.489 | ||
| Fondi per rischi ed oneri | 4.19 | 5.177 | 6.168 | ||
| Totale Passività non correnti | 606.335 | 696.418 | |||
| Debiti e passività finanziarie correnti | 4.16 | 252.332 | 563 | 127.286 | |
| Debiti verso fornitori | 4.20 | 717.452 | 35.350 | 551.180 | 45.514 |
| Altre passività correnti | 4.21 | 122.473 | 14.616 | 95.790 | 127 |
| Fondi per rischi ed oneri | 4.18 | 11.352 | 16.121 | ||
| Totale Passività correnti | 1.103.609 | 790.377 | |||
| Passività direttamente collegate ad attività detenute per la vendita | - | - | |||
| Totale Passività e Patrimonio netto | 1.980.274 | 1.845.610 |
Le note esplicative sono parte integrante di questo bilancio consolidato.
Le informazioni sulle operazioni con parti correlate sono contenute nelle descrizioni delle relative note esplicative.

| (in migliaia di Euro) | 2024 | 2023 | |||
|---|---|---|---|---|---|
| Rif. | di cui | ||||
| Nota | parti | di cui parti correlate |
|||
| correlate | |||||
| Ricavi delle vendite e prestazioni di servizi | 5.1 | 1.565.438 | 2 | 1.880.532 | 194.241 |
| Variazioni rimanenze prodotti finiti e semilavorati | 338 | (876) | |||
| Capitalizzazioni per lavori interni | 2.171 | 1.463 | |||
| Altri proventi | 5.2 | 60.917 | 70 | 25.411 | 78 |
| Acquisto e variazione rimanenze materie prime | (1.092.501) | - | (1.317.919) | (108.721) | |
| Costo del lavoro | 5.3 | (226.788) | (823) | (234.083) | (2.132) |
| Ammortamenti, impairment e svalutazioni | (48.254) | - | (57.562) | - | |
| Altri costi operativi | 5.4 | (240.340) | (2.589) | (264.124) | (5.361) |
| Risultato Operativo | 20.981 | 32.842 | |||
| Proventi finanziari | 23.074 | 2.766 | 14.698 | 5.091 | |
| Oneri finanziari | (102.487) | (49) | (85.649) | (1.313) | |
| Oneri finanziari netti | 5.5 | (79.413) | (70.951) | ||
| Risultato partecipazioni | 5.6 | (10.454) | (10.034) | (8.388) | (8.388) |
| Risultato Ante Imposte | (68.886) | (46.497) | |||
| Imposte correnti | (5.526) | (7.384) | |||
| Imposte differite | 3.501 | 7.402 | |||
| Totale Imposte sul reddito | 5.7 | (2.025) | 18 | ||
| Risultato netto dell'esercizio da attività operative | (70.911) | (46.479) | |||
| Risultato da attività operative cessate | - | - | |||
| Risultato netto dell'esercizio | (70.911) | (46.479) | |||
| Altri componenti del conto economico complessivo: | |||||
| Valutazione benefici definiti a dipendenti | (2.215) | (4.734) | |||
| Imposte su altri componenti del c.e. complessivo | (306) | 1.752 | |||
| Valutazioni al Fair Value | - | (9.700) | |||
| Componenti che non potranno essere riclassificate nel risultato dell'esercizio |
(2.521) | (12.682) | |||
| Utili/(perdite) per conversione bilanci esteri | 1.121 | (1.572) | |||
| Variazione netta della riserva di cash flow hedge | (522) | (151) | |||
| Imposte su altri componenti del c. e. complessivo | 58 | 64 | |||
| Componenti che potranno essere riclassificate nel | |||||
| risultato dell'esercizio | 657 | (1.659) | |||
| Totale altri componenti del conto economico complessivo al netto degli effetti fiscali |
(1.864) | (14.341) | |||
| Totale conto economico complessivo dell'esercizio | (72.775) | (60.820) | |||
| Risultato netto del periodo attribuibile: | |||||
| - interessenze di pertinenza dei terzi | (6.029) | (6.144) | |||
| - agli azionisti della controllante | (64.882) | (40.335) | |||
| Risultato netto dell'esercizio | (70.911) | (46.479) | |||
| Totale conto economico complessivo attribuibile: | |||||
| - interessenze di pertinenza dei terzi | (6.311) | (6.677) | |||
| - agli azionisti della controllante | (66.464) | (54.143) | |||
| Totale conto economico complessivo dell'esercizio | (72.775) | (60.820) | |||
| Utile per azione (dati in Euro) | |||||
| Utile (perdita) base per azione | (0,2922) | (0,1409) | |||
| Utile (perdita) diluito per azione | (0,2284) | (0,0878) |
Le note esplicative sono parte integrante di questo bilancio consolidato.
Le informazioni sulle operazioni con parti correlate sono contenute nelle descrizioni delle relative note esplicative.

| (in migliaia di Euro) | Capitale sociale |
Altre riserve | Azioni proprie |
Risultati esercizi precedenti |
Riserva altri componenti conto economico complessivo |
Risultato dell'esercizio |
Totale patrimonio di pertinenza az. della Capogruppo |
Interessenze di terzi |
Totale patrimonio netto di Gruppo |
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Patrimonio netto al 31 dicembre 2023 | 200.105 | 244.287 (126.834) | 20.069 | (614) | (40.335) | 296.678 | 62.137 | 358.815 | |
| Destinazione del risultato dell'esercizio precedente | - | (14.548) | - | (25.821) | - | 40.335 | (34) | - | (34) |
| Acquisto azioni proprie e warrant | - | (16.850) | - | - | - | - | (16.850) | - | (16.850) |
| Annullamento azioni proprie di risparmio e warrant | - | (78.395) | 78.395 | - | - | - | - | - | - |
| Esercizio Warrant Capogruppo | 49 | 1.789 | - | - | - | - | 1.838 | - | 1.838 |
| Warrant Management | - | 1.939 | - | - | - | - | 1.939 | - | 1.939 |
| Altri movimenti (1) |
- | 457 | - | (314) | 24 | - | 167 | (2.770) | (2.603) |
| Componenti del conto economico complessivo | - | - | - | - | (1.582) | - | (1.582) | (282) | (1.864) |
| Risultato dell'esercizio | - | - | - | - | - | (64.882) | (64.882) | (6.029) | (70.911) |
| Totale conto economico complessivo | - | - | - | - | (1.582) | (64.882) | (66.464) | (6.311) | (72.775) |
| Patrimonio netto al 31 dicembre 2024 | 200.154 | 138.679 | (48.439) | (6.066) | (2.172) | (64.882) | 217.274 | 53.056 | 270.330 |
| Riclassifica azioni proprie | (48.439) | - | 48.439 | - | - | - | - | - | - |
| Patrimonio netto al 31 dicembre 2024 | 151.715 | 138.679 | - | (6.066) | (2.172) | (64.882) | 217.274 | 53.056 | 270.330 |
Al 31 dicembre 2024 la Società deteneva n. 53.243.219 azioni ordinarie proprie prive di valore nominale. Tutte le azioni sono state quindi riclassificate per intero in diminuzione del capitale sociale.
(1) Gli altri movimenti sono originati prevalentemente dalle varazioni dell'area di consolidamento.
Le note esplicative sono parte integrante di questo bilancio consolidato.

| (in migliaia di Euro) | Capitale sociale |
Altre riserve | Azioni proprie |
Risultati esercizi precedenti |
Riserva altri componenti conto economico complessivo |
Risultato dell'esercizio |
Totale patrimonio di pertinenza az. della Capogruppo |
Interessenze di terzi |
Totale patrimonio netto di Gruppo |
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Patrimonio netto al 31 dicembre 2022 | 200.070 | 287.267 | (2.133) | 1.143 | 13.188 | 35.456 | 534.991 | 34.546 | 569.537 |
| Destinazione del risultato dell'esercizio precedente | - | 258 | - | 31.851 | - | (35.456) | (3.347) | (763) | (4.110) |
| Acquisto azioni proprie e warrant | - | (6.710) | (165.021) | - | - | - | (171.731) | - | (171.731) |
| Annullamento azioni proprie di risparmio e warrant | - | (40.320) | 40.320 | - | - | - | - | - | - |
| Esercizio Warrant Capogruppo |
35 | 1.490 | - | - | - | - | 1.525 | - | 1.525 |
| Warrant Management | - | 1.046 | - | - | - | - | 1.046 | - | 1.046 |
| Altri movimenti | - | 1.267 | - | (12.925) | (5) | (11.663) | 35.031 | 23.368 | |
| Componenti del conto economico complessivo | - | (11) | - | - | (13.797) | - | (13.808) | (533) | (14.341) |
| Risultato dell'esercizio | - | - | - | - | - | (40.335) | (40.335) | (6.144) | (46.479) |
| Totale conto economico complessivo | - | (11) | - | - | (13.797) | (40.335) | (54.143) | (6.677) | (60.820) |
| Patrimonio netto al 31 dicembre 2023 | 200.105 | 244.287 (126.834) | 20.069 | (614) | (40.335) | 296.678 | 62.137 | 358.815 | |
| Riclassifica azioni proprie | (126.834) | - | 126.834 | - | - | - | - | - | - |
| Patrimonio netto al 31 dicembre 2023 | 73.271 | 244.287 | - | 20.069 | (614) | (40.335) | 296.678 | 62.137 | 358.815 |
Al 31 dicembre 2023 la Società deteneva n. 131.638.439 azioni ordinarie proprie prive di valore nominale. Tutte le azioni sono state quindi riclassificate per intero in diminuzione del capitale sociale.
Le voci acquisto e annullamento azioni proprie e warrant sono relative alle Offerte Pubbliche di Acqusito promosse nel giugno 2023 e concluse a ottobre 2023: sulla base dei risultati definitivi, in esecuzione della delibera dell'Assemblea straordinaria del 12 giugno 2023, si è proceduto ad annullare, le azioni di risparmio e i warrant portati in adesione senza procedere ad alcuna riduzione di capitale, con conseguente automatico incremento della "parità contabile implicita" delle azioni residue.
Le note esplicative sono parte integrante di questo bilancio consolidato.

| (in migliaia di Euro) | 2024 | 2023 |
|---|---|---|
| (A) Disponibilità liquide e mezzi equivalenti inizio esercizio | 118.609 | 128.844 |
| Risultato ante imposte | (68.886) | (46.497) |
| Ammortamenti, impairment e svalutazioni | 48.254 | 57.562 |
| Variazione rimanenze | (19.766) | 75.443 |
| (Incrementi)/Decrementi crediti commerciali | 3.218 | 26.694 |
| Incrementi/(Decrementi) debiti commerciali | 88.561 | (132.440) |
| Variazione fondi per il personale, fondi rischi ed oneri | (20.279) | (9.329) |
| Variazione altre attività e passività | 92.713 | 59.481 |
| Variazioni fair value dei derivati | (7.801) | (1.697) |
| Risultato partecipazioni a patrimonio netto | 10.974 | 8.388 |
| Risultato finanziario (senza effetto cambio e fair value) | 57.734 | 56.539 |
| Imposte sul reddito | (13.672) | (13.184) |
| Altre variazioni non monetarie | (32.390) | 5.623 |
| (B) Cash flow totale da attività operative | 138.660 | 86.583 |
| (Incrementi) di attività materiali e immateriali non correnti | (11.634) | (1.077) |
| Decrementi di attività materiali e immateriali non correnti | (26.983) | (28.773) |
| Incrementi/decrementi di altre attività/passività non correnti | (1.100) | 19 |
| (Incrementi) decrementi in partecipazioni | (14.373) | 34.766 |
| Interessi ricevuti | 9.406 | 6.631 |
| Dividendi ricevuti | 420 | - |
| (C) Cash flow da attività di investimento | (44.264) | 11.566 |
| Variazioni patrimonio netto a pagamento | 1.838 | (115.897) |
| Dividendi pagati | (34) | (3.346) |
| Incrementi/(Decrementi) debiti finanziari correnti e non correnti | 117.038 | 102.980 |
| (Incrementi)/Decrementi crediti finanziari correnti e non correnti | (63.611) | (14.090) |
| Interessi pagati | (65.023) | (42.381) |
| Altri pagamenti finanziari | (23.934) | (37.569) |
| (D) Cash flow da attività di finanziamento | (33.726) | (110.303) |
| (E) Variazione disponibilità liquide e mezzi equivalenti | 60.670 | (12.154) |
| (F) Variazione area consolidamento e riclass. da IFRS5 | 1.866 | 1.888 |
| (G) Effetto cambi sulle disponibilità liquide e mezzi equivalenti | 97 | 31 |
| (H) Disponibilità liquide e mezzi equivalenti di fine esercizio | 181.242 | 118.609 |
Le note esplicative sono parte integrante di questo bilancio consolidato.

KME Group è una Società per Azioni iscritta in Italia presso il registro delle imprese di Milano con il numero 00931330583 ed i suoi titoli sono quotati presso il mercato Euronext Milan organizzato e gestito da Borsa Italiana SpA.
Il bilancio consolidato al 31 dicembre 2024 (il "Bilancio") è stato approvato dal Consiglio di Amministrazione in data 14 aprile 2025 e verrà pubblicato nei previsti termini di legge e di regolamento.
KME Group SpA, pur essendo controllata da Quattroduedue SpA, non è soggetta ad attività di direzione e coordinamento, così come prevista dagli artt. 2497 e ss. del Codice Civile nonché dell'art. 37 del Regolamento Mercati, in quanto:
Il bilancio consolidato al 31 dicembre 2024 (il "Bilancio Consolidato") è stato redatto ai sensi dell'art. 154 ter del D. Lgs. 58/1998 ed è conforme agli International Financial Reporting Standards (IFRS) emanati dall'International Accounting Standards Board (IASB) e adottati dalla Commissione Europea secondo la procedura di cui all'art. 6 del Regolamento (CE) n. 1606/2002 del Parlamento Europeo e del Consiglio del 19 luglio 2002 nonché ai provvedimenti emanati in attuazione dell'art. 9 del D. Lgs. n. 38/2005.
Ai fini del presente Bilancio Consolidato sono stati utilizzati dati di bilancio con principi contabili uniformi e coerenti.
Il bilancio consolidato al 31 dicembre 2024 è costituito dal prospetto della situazione patrimonialefinanziaria consolidata, dal prospetto dell'utile (perdita) dell'esercizio e delle altre componenti di conto economico complessivo consolidato, dal rendiconto finanziario consolidato, dal prospetto delle variazioni di patrimonio netto consolidato, nonché dalle relative note esplicative. Le attività e le passività da realizzare o estinguere entro dodici mesi dalla data di riferimento del bilancio o detenute principalmente a scopo di negoziazione sono classificate come correnti; il conto economico consolidato è redatto secondo il metodo dei costi per natura.
I prospetti contabili e le note esplicative al bilancio consolidato presentano, oltre agli importi relativi all'esercizio di riferimento, anche i corrispondenti dati di raffronto con l'esercizio precedente.
Per la composizione del Gruppo al 31 dicembre 2024 si rimanda a quanto indicato nel paragrafo "Principi di consolidamento".
Il presente Bilancio Consolidato è redatto nel presupposto della continuità aziendale, secondo quanto previsto dal principio contabile IAS 1, nel rispetto dei covenant finanziari, in considerazione degli impegni finanziari del Gruppo, che potranno essere coperti dalle risorse rivenienti anche da possibili dismissioni di partecipazioni e di altre attività non strategiche del settore rame, in aggiunta ai flussi di cassa previsti dal piano industriale del settore rame approvato per il periodo 2025-2029, rafforzati dalle ulteriori iniziative già realizzate nei primi mesi del 2025. Nel valutare l'applicabilità del presupposto della continuità aziendale gli Amministratori hanno, inoltre, considerato le incertezze legate al raggiungimento dei risultati attesi nell'attuale scenario macroeconomico e politico influenzato dal conflitto in corso tra Russia e Ucraina, dal conflitto araboisraeliano in Medio Oriente e dalle ulteriori tensioni internazionali, tra cui quelle politico-militari Cina-USA che continuano a pesare sulle prospettive economiche mondiali.

Nella redazione del presente Bilancio Consolidato gli Amministratori hanno tenuto conto dei principi della competenza, della comprensibilità, significatività, rilevanza, attendibilità, neutralità, prudenza e comparabilità ed hanno applicato i medesimi principi adottati nella redazione del bilancio consolidato al 31 dicembre 2023 fatta eccezione per i principi contabili entrati in vigore al 1° gennaio 2024 elencati nel prosieguo (paragrafo 2.8), la cui applicazione non ha comunque comportato effetti significativi.
Il Gruppo non ha ancora applicato quei principi contabili, elencati nei paragrafi riportati nel prosieguo (paragrafo 2.9), che, pur se emanati dallo IASB, hanno data di decorrenza successiva a quella di riferimento del presente bilancio consolidato o non hanno ancora completato il processo di adozione da parte dell'Unione Europea.
Gli accadimenti e le operazioni aziendali sono rilevati e rappresentati in conformità alla loro sostanza e realtà economica e non solamente secondo la loro forma legale.
Apposite note esplicative presenti nella Relazione sull'andamento della gestione illustrano contenuto e significato degli indicatori alternativi di performance, se utilizzati, non previsti dagli IFRS, in linea con la raccomandazione del CESR 05 – 178b pubblicata il 3 novembre 2005.
Il presente bilancio consolidato è espresso in Euro, moneta funzionale della Capogruppo e delle principali controllate consolidate. I prospetti ed i dati delle note esplicative, se non diversamente indicato, sono riportati in migliaia di Euro.
Inoltre, nella redazione del Bilancio Consolidato si è tenuto conto dei documenti di tipo interpretativo e di supporto all'applicazione dei principi contabili emanati dagli organismi regolamentari internazionali e di vigilanza italiani e dagli standard setter (Richiami di attenzione di Consob e public statement emanati dall'ESMA), anche nel contesto conseguente ai conflitti in corso tra Russia e Ucraina e tra Israele e Palestina.
Il Public Statement del 24 ottobre 2024 dell'ESMA ribadisce, tra l'altro, alcune raccomandazioni per la predisposizione dei bilanci e della relativa informativa. In particolare, ha richiamato l'attenzione, in relazione:
agli aspetti legati al rischio di liquidità: l'ESMA sottolinea l'importanza (i) dell'applicazione delle nuove richieste previste dal principio contabile IAS 7 Statement of Cash Flow relativamente ai Supplier finance arrangements (SFA), (ii) della classificazione della passività non correnti soggette a convenant, (iii) la corretta presentazione del Rendiconto finanziario. Il Gruppo ha preso in considerazione gli aspetti, ritenendo l'informativa fornita in linea con le richieste dell'ESMA;
agli aspetti legati al clima, per i quali l'ESMA (i) ha sottolineato l'importanza della coerenza e della connessione tra le informazioni relative ai rischi e alle opportunità climatiche fornite nei bilanci e le informazioni incluse nella rendicontazione di sostenibilità, (ii) ha raccomandato di includerli nelle assunzioni utilizzate nel processo di impairment test e (iii) ha richiamato l'attenzione degli emittenti sull'opportunità di riportare le informazioni sugli aspetti climatici in una specifica nota del bilancio, ovvero inserire specifici richiami alle note in cui queste ultime sono rappresentate. Il Gruppo ritiene di aver adempiuto alle richieste suddette;
alle raccomandazioni alla predisposizione del bilancio in formato ESEF il Gruppo ha ritenuto tali aspetti rilevanti e ne ha fornito apposita informativa nel presente bilancio consolidato (si rinvia al paragrafo successivo per quanto riguarda il "Regolamento ESEF").
La Direttiva 2004/109/CE (la "Direttiva Transparency") modificata dalla Direttiva 2013/50/UE e il Regolamento Delegato (UE) 2019/815 (il "Regolamento ESEF") hanno introdotto l'obbligo per gli emittenti di valori mobiliari quotati nei mercati regolamentati dell'Unione Europea di redigere la relazione finanziaria annuale nel linguaggio eXtensible Hypertext Markup Language ("XHTML"), sulla base del formato elettronico unico di comunicazione ESEF ("European Single Electronic Format"), approvato da ESMA. Ciò al fine di rendere le relazioni finanziarie annuali leggibili sia da utenti umani che da dispositivi automatici e migliorare la comparabilità e l'analisi delle informazioni incluse nelle relazioni finanziarie annuali.
Pertanto a partire dall'esercizio finanziario iniziato il 1° gennaio 2021 è stato previsto che la relazione finanziaria annuale venga redatta e pubblicata nel formato XHTML utilizzando il linguaggio Inline Extensible Business Reporting Language ("iXBRL") solo per la marcatura dei prospetti contabili consolidati. Inoltre, a

partire dall'esercizio finanziario iniziato il 1° gennaio 2022, gli emittenti sono tenuti a marcare anche le informazioni contenute nella nota integrativa consolidata.
Il documento in formato PDF non costituisce adempimento agli obblighi derivanti dalla Direttiva Transparency e dal Regolamento ESEF per il quale è stato elaborato apposito formato XHTML. I depositi dell'intero documento, presso le sedi e le istituzioni competenti, sono effettuati ai sensi di legge.
Come già citato, il 25 ottobre 2024, l'ESMA ha pubblicato il documento "European common enforcement priorities for 2024 corporate reporting" in cui ha richiamato l'applicazione del Regolamento ESEF.
In merito ad una descrizione dei fatti di rilievo avvenuti dopo la chiusura dell'esercizio, si rimanda a quanto riportato nella Relazione sull'andamento della gestione.
Con riferimento ai prospetti contabili consolidati non si evidenziano variazioni rispetto a quelli presentati nella relazione finanziaria annuale 2023.
Il bilancio consolidato al 31 dicembre 2024 riflette il consolidamento della Capogruppo e delle società direttamente ed indirettamente controllate, controllate congiuntamente o collegate.
Le attività e le passività di cui è prevista la dismissione vengono riclassificate nelle voci dell'attivo e del passivo destinate ad evidenziare tali fattispecie e i relativi effetti economici vengono esposti in separata voce di conto economico.
Le entità controllate sono tutte le società sulle quali la Capogruppo ha contemporaneamente:
Le attività, le passività, gli oneri ed i proventi delle imprese controllate consolidate con il metodo integrale sono assunti integralmente nel bilancio consolidato; il valore delle partecipazioni è eliminato a fronte della corrispondente frazione di patrimonio netto delle imprese partecipate attribuendo ai singoli elementi dell'attivo e del passivo patrimoniale il loro valore corrente alla data d'acquisizione del controllo. L'eventuale differenza residua, se positiva, è iscritta nella voce dell'attivo "avviamento"; se negativa, a conto economico. Le quote del patrimonio netto e dell'utile di competenza delle minoranze sono iscritte in apposite voci di bilancio. Dopo la rilevazione iniziale, l'"avviamento" è valutato secondo quanto previsto dallo IAS 36 Riduzione di valore delle attività.
Dall'area di consolidamento restano escluse le controllate non significative e le imprese il cui consolidamento non produce effetti sostanziali. Gli effetti di tali esclusioni non assumono però rilevanza e quindi la loro omissione non influenza le decisioni economiche degli utilizzatori di questo Bilancio Consolidato.
Gli utili derivanti da operazioni infragruppo non ancora realizzati nei confronti dei terzi, se significativi, sono eliminati. Sono altresì oggetto di eliminazione i crediti, i debiti, i proventi, gli oneri, le garanzie, gli impegni e i rischi tra imprese consolidate. Le perdite infragruppo non sono eliminate perché considerate rappresentative di un effettivo minor valore del bene ceduto. Tutti i bilanci delle controllate sono, se necessario, rettificati allo scopo di ottenere l'uniformità dei principi e dei criteri di valutazione adottati a livello di Gruppo.

Nell'ipotesi di cessione o conferimento di una società partecipata, il deconsolidamento viene contabilizzato dalla data di effettiva perdita del controllo.
Nel caso di conferimento di una società controllata in una società controllata congiuntamente o collegata, il riconoscimento dell'utile o della perdita derivante dalla perdita del controllo viene contabilizzata a conto economico, così come previsto dall'IFRS 10, paragrafo 25. In tal caso:

Di seguito si fornisce l'elenco delle società consolidate con il metodo integrale al 31 dicembre 2024 indicandone le variazioni rispetto al 31 dicembre 2023:
| Denominazione | Sede | Valuta | % di possesso | |
|---|---|---|---|---|
| diretta | indiretta | |||
| KME Group SpA | Italia | Euro | Capogruppo | |
| KME SE | Germania | Euro | 10,00% | 74,83% |
| KMH SpA | Italia | Euro | 84,08% | |
| CULTI Milano SpA | Italia | Euro | 87,64% | |
| Azienda Laminati Metalli SpA | Italia | Euro | 84,83% | |
| Bertram's GmbH | Germania | Euro | 84,83% | |
| CULTI Milano Asia Ltd | Hong Kong | HKD | 52,58% | |
| Blitz F-24 518 GmbH | Germania | Euro | 84,83% | |
| Blitz F-24 519 GmbH | Germania | Euro | 84,83% | |
| CULTI Milano China Ltd | Cina | RMB | 52,58% | |
| Immobiliare Pictea S.r.l. | Italia | Euro | 84,83% | |
| Intek Investimenti SpA | Italia | Euro | 84,83% | |
| KM Copper Bars GmbH | Germania | Euro | 84,83% | |
| KME AssetCo GmbH | Germania | Euro | 84,83% | |
| KME France | Francia | Euro | 84,83% | |
| KME Germany GmbH | Germania | Euro | 84,83% | |
| KME Grundstücksgesellschaft SE & Co. KG | Germania | Euro | 84,83% | |
| KME Italy S.p.A. | Italia | Euro | 84,83% | |
| KME Mansfeld GmbH | Germania | Euro | 84,83% | |
| KME Netherlands B.V. | Paesi Bassi | Euro | 84,83% | |
| KME Rolled France S.A.S. | Francia | Euro | 84,83% | |
| KME S.r.l. | Italia | Euro | 84,83% | |
| KME Service Centre Slovakia s.r.o. | Slovacchia | Euro | 84,83% | |
| KME Service Centre UK Ltd | Gran Bretagna | GBP | 84,83% | |
| KME Spain S.A.U. | Spagna | Euro | 84,83% | |
| KME Special Holding GmbH | Germania | Euro | 84,83% | |
| KME Special Products GmbH & Co. KG | Germania | Euro | 84,83% | |
| KME Stolberg | Germania | Euro | 84,83% | |
| KME Yorkshire Ltd. | Gran Bretagna | GBP | 84,83% | |
| KMETAL S.p.A. | Italia | Euro | 84,83% | |
| Natural Capital Italia SpA Società Benefit | Italia | Euro | 63,28% | |
| Scent Company Srl | Italia | Euro | 87,64% | |
| Serravalle Copper Tubes Srl | Italia | Euro | 84,83% | |
| Trefimetaux SAS | Francia | Euro | 84,83% | |
| Valika S.A.S. | Francia | Euro | 43,26% |
Nota 1: Azienda Metalli Laminati è una nuova entità controllata del Gruppo emersa a seguito dell'acquisizione da parte di KME Italy SpA del 75,80% del capitale della società. Il gruppo al 31 dicembre 2024 detiene il 100% del capitale della società. Al 31 dicembre 2023 la società risultava essere collegata, in quanto il gruppo possedeva il 24,20% tramite la società KME Mansfeld Gmbh.
Nota 2: Culti Milano SpA ha ceduto, nel dicembre 2024, il 25,11% della propria partecipazione nella Bakel Spa (già Bakel Srl), pertanto Bakel SpA e la sua controllata Bakel Inc sono uscite dal perimetro di consolidamento; la partecipazione residua in Bakel SpA è iscritta tra le partecipazioni in altre imprese e valutata al fair value.
Nota 3: Service Centre Italy SpA è stata fusa per incorporazione nella controllante KME Italy SpA.
Nota 4: Le società Blitz F-24 518 GmbH e Blitz F-24 519 GmbH sono società di nuova costituzione.
Nel perimetro di consolidamento integrale è stata aggiunta anche Intek Investimenti SpA, in seguito alla cessione da parte di KME Group a KME SE, per motivi di riorganizzazione interna. Fino al 31 dicembre 2023 il consolidamento di Intek Investimenti SpA era effettuato al costo in quanto si considerava che l'effetto nel bilancio consolidato non sarebbe stato significativo per l'informativa finanziaria in quanto il totale attivo era

pari a circa lo 0,6% del "Totale Attività" del Bilancio Consolidato al 31 dicembre 2023 ed era rappresentato per lo più da partecipazioni non di controllo che sarebbero confluite - anche in presenza di consolidamento integrale - nella voce "Partecipazioni". Il primo consolidamento, attraverso il subconsolidato KME SE, ha comportato il riconoscimento a patrimonio netto di una riserva positiva di Euro 982 migliaia, pari alla differenza tra il valore di carico della società e il suo fair value al momento della cessione. Tale fair value, in considerazione della composizione delle attività nette della società, rappresentate per lo più da un portafoglio di partecipazioni non di controllo che non ha registrato significative variazioni negli ultimi due anni, si ritiene rappresenti con buona approssimazione il fair value della società alla data della cessazione di KME come entità di investimento (22 aprile 2022). Pertanto, anche qualora la società fosse stata inclusa nell'area di consolidamento a partire dal 22 aprile 2022, l'attuale valore all'interno del bilancio consolidato delle attività nette ad essa riferibili non sarebbe stato significativamente diverso da quello rappresentato.
Oltre a quanto sopra riportato non vi sono stati ulteriori cambiamenti di interessenza all'interno del Gruppo che abbiano influito sull'area di consolidamento. Per effetto di quanto sopra indicato al 31 dicembre 2024 il numero di società presenti nel perimetro di consolidamento sono 35 rispetto alle 34 di fine 2023.
Stante quanto precedentemente rappresentato, nelle tabelle di nota integrativa, laddove evidenziato:
"Variazione area di consolidamento" si fa riferimento all'ingresso nell'area di consolidamento di Azienda Laminati Metalli SpA, Blitz F-24 518 GmbH, Blitz F-24 519 GmbH, oltre a Intek Investimenti SpA e all'uscita di Bakel SpA e di Bakel Inc.
Alcune società controllate non vengono incluse nell'area di consolidamento in quanto l'effetto nel Bilancio Consolidato non sarebbe significativo per l'informativa finanziaria.
Con riferimento alle entità controllate, in termini di significatività, la principale partecipazione controllata è KME SE con sede in Germania, capogruppo del gruppo KME SE, gruppo industriale europeo leader mondiale nella produzione e commercializzazione di prodotti in rame e leghe di rame. Il gruppo KME SE è composto da diversi siti produttivi in Germania, Italia, Francia, Spagna ed è inoltre rappresentato in tutto il mondo da una fitta rete di società commerciali, agenti e centri di assistenza per soddisfare le esigenze dei clienti dei principali settori industriali.
Il consolidamento è stato effettuato a partire dai bilanci subconsolidati di KME SE e di CULTI Milano, i cui dati nel presente Bilancio Consolidato sono rappresentati come gruppo KME SE e gruppo CULTI.

Il prezzo pagato per l'acquisto del 75,80% di Azienda Laminati Metalli SpA è stato di Euro 7,5 milioni a fronte di un fair value delle attività nette acquisite pari ad Euro 9,9 milioni. Il fair value dell'acquisizione ha determinato anche la rilevazione di una plusvalenza di Euro 2,4 milioni sulla partecipazione già detenuta da KME Mansfeld Gmbh. Le attività e le passività iscritte al 31 luglio 2024 sono le seguenti:
| (in migliaia di Euro) | 31-lug-24 | |||
|---|---|---|---|---|
| Immobili, impianti e macchinari | 18.016 | |||
| Attività immateriali | 2.948 | |||
| Partecipazioni | 1 | |||
| Attività per imposte differite | 757 | |||
| Rimanenze | 6.348 | |||
| Crediti commerciali | 7.094 | |||
| Attività finanziarie correnti | 582 | |||
| Altri crediti ed attività correnti | 1.722 | |||
| Disponibilità liquide e mezzi equivalenti | 662 | |||
| Totale Attività | 38.130 | |||
| Benefici ai dipendenti | 739 | |||
| Passività per imposte differite | 1.523 | |||
| Debiti e passività finanziarie non correnti | 2.528 | |||
| Altre passività | 1.600 | |||
| Debiti e passività finanziarie correnti | 14.072 | |||
| Debiti verso fornitori | 4.532 | |||
| Altre passività | 3.236 | |||
| Totale Passività | 28.230 | |||
Le collegate sono tutte le società sulle quali il Gruppo esercita un'influenza notevole ma non il controllo. L'influenza notevole è presunta quando il Gruppo possiede il 20% o una quota maggiore dei voti nell'assemblea della partecipata. Le partecipazioni in società collegate sono consolidate con il metodo del patrimonio netto. Con il metodo del patrimonio netto, la partecipazione è inizialmente rilevata al costo successivamente rettificato per registrare la quota spettante alla controllante negli utili o perdite maturati successivamente alla data di acquisizione e/o eventuali perdite di valore. I dividendi ricevuti riducono il valore contabile della partecipazione.
| Denominazione | Sede | Valuta | % di possesso | ||
|---|---|---|---|---|---|
| diretta | indiretta | ||||
| Dynamo Academy S.r.l. Impresa Sociale | Italia | Euro | 37,26% |
Come già indicato in precedenza, rispetto a dicembre 2023 l'Azienda Metalli Laminati S.p.A., in seguito all'acquisizione del 75,76% del capitale da parte di KME Italy non è più considerata entità collegata, ma è consolidata integralmente.

Una joint venture è un accordo contrattuale con il quale due o più parti intraprendono un'attività economica sottoposta a controllo congiunto. Il controllo congiunto è la condivisione, stabilita contrattualmente, del controllo su un'attività economica. Le joint venture sono consolidate con il metodo del patrimonio netto così come previsto dall'IFRS 11 paragrafo 24.
| Denominazione | Sede | Valuta | % di possesso | |
|---|---|---|---|---|
| diretta | indiretta | |||
| Magnet Joint Venture GmbH | Germania | Euro | 37,73% |
Si ricorda che l'entità Magnet Joint Venture GmbH è relativa al business degli Speciali, il cui controllo (55%) era stato ceduto da KME SE a Paragon con data di efficacia 31 gennaio 2022.
Come già specificato in precedenza, tutti gli importi sono espressi in Euro che rappresenta anche la valuta funzionale della Capogruppo.
I bilanci delle entità consolidate che sono espressi in valuta estera sono stati convertiti in Euro applicando alle singole poste del conto economico i cambi medi di esercizio ed a quelle dello stato patrimoniale i cambi correnti alla data di chiusura di detto bilancio.
| I tassi di cambio utilizzati per la conversione delle valute estere sono i seguenti: | ||||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| 31/12/2024 | 31/12/2023 | 01-12/2024 | 01-12/2023 | |
|---|---|---|---|---|
| Cambio puntuale | Cambio puntuale | Cambio medio | Cambio medio | |
| GBP - Lira sterlina | 0,8293 | 0,8689 | 0,8466 | 0,8764 |
| RMB - Yuan cinese | 7,5833 | 7,4705 | 7,7875 | 7,3417 |
| HKD - Dollaro di Hong Kong | 8,0686 | 8,5301 | 8,4454 | 8,4107 |
| USD - Dollaro USA | 1,0394 | 1,1051 | 1,0821 | 1,0841 |
La differenza tra l'utile di esercizio quale risulta dalla conversione dei cambi medi dell'esercizio e quello risultante dalla conversione in base ai cambi di fine dicembre 2024, di competenza del presente Bilancio Consolidato, è affluita nelle "Altre riserve" e nel "Patrimonio netto dei terzi" rispettivamente per la parte di competenza del Gruppo e delle minoranze.
Gli immobili, impianti e macchinari sono iscritti al costo d'acquisizione o di produzione, comprensivo degli oneri accessori di diretta imputazione e sono esposti al netto dei relativi ammortamenti e di eventuali perdite di valore determinate secondo le modalità descritte in seguito. Se un elemento di immobili, impianti e macchinari è composto da vari componenti aventi vite utili differenti, tali componenti sono contabilizzati separatamente.
Gli immobili, impianti e macchinari sono valutati al costo, al netto degli ammortamenti e delle perdite di valore accumulate, ad eccezione dei terreni che non sono ammortizzati e che sono valutati al costo al netto delle perdite di valore accumulate.

I costi di manutenzione ordinaria sono spesati nell'esercizio di sostenimento mentre i costi di sostituzione di alcune parti delle immobilizzazioni ed i costi di manutenzione straordinaria sono capitalizzati quando è probabile che da questi derivino futuri benefici economici misurabili. Gli oneri finanziari relativi all'acquisto di immobilizzazioni sono capitalizzati ai sensi dello IAS 23.
Gli ammortamenti sono contabilizzati a partire dal mese in cui il cespite è disponibile per l'uso, oppure è potenzialmente in grado di fornire i benefici economici ad esso associati. Sono imputati su base mensile a quote costanti fino ad esaurimento della vita utile, oppure, per le dismissioni, fino all'ultimo mese di utilizzo.
La vita utile è costantemente verificata tenendo in considerazione eventuali cambiamenti nell'intensità di utilizzo dei beni ed eventuali cambiamenti ai piani d'ammortamento sono apportati con applicazione prospettica.
Gli ammortamenti sono calcolati in base alle seguenti vite utili:
| Fabbricati | da 25 a 50 anni |
|---|---|
| Impianti e macchinari | da 10 a 40 anni |
| Altre attrezzature | da 5 a 15 anni |
Al momento della dismissione, il costo e il corrispondente ammortamento accumulato vengono eliminati; eventuali utili o perdite vengono registrati nel conto economico.
Un contratto, o parte di esso, è classificato come leasing se, in cambio di un corrispettivo, conferisce il diritto di controllare l'utilizzo di un'attività specificata per un periodo di tempo, quindi, se lungo tutto il periodo di utilizzo del bene si godrà di entrambi i seguenti diritti:
In caso di modifica dei termini e delle condizioni del contratto si procede ad una nuova valutazione per determinare se il contratto è o contiene un leasing.
Il Gruppo non applica le presenti regole:
Tutti i leasing in cui l'attività sottostante non sia di modesto valore (attività il cui valore unitario è minore o uguale a Euro 5.000) rientrano nell'applicazione del modello di calcolo del diritto d'uso.
Una volta verificato se un contratto si configuri quale leasing, alla data di decorrenza del contratto vengono rilevate l'attività consistente nel diritto di utilizzo e la passività del leasing.
La valutazione iniziale dell'attività consistente nel diritto di utilizzo avviene al costo che comprende:
La valutazione iniziale della passività del leasing avviene al valore attuale dei pagamenti dovuti per il leasing non versati a tale data. I pagamenti dovuti per il leasing sono attualizzati utilizzando il tasso di finanziamento ritenuto maggiormente rappresentativo del costo del denaro.
La contabilizzazione come leasing avviene per ogni componente di leasing separandola dalle componenti non di leasing.

La durata del leasing è determinata come il periodo non annullabile del leasing, a cui vanno aggiunti entrambi i seguenti periodi:
In caso di cambiamento del periodo non annullabile del leasing, si provvede alla rideterminazione della durata del leasing.
Dopo la data di iscrizione iniziale, la valutazione dell'attività avviene applicando il modello del costo. Le attività consistenti nel diritto di utilizzo sono ammortizzate dalla data di decorrenza del contratto sino al termine della durata del leasing.
Dopo la data di decorrenza la passività del leasing è valutata:
Gli interessi sulla passività del leasing e i pagamenti variabili dovuti per il leasing, non inclusi nella valutazione della passività del leasing, sono rilevati a conto economico nell'esercizio in cui si verifica l'evento o la circostanza che fa scattare i pagamenti.
In bilancio le attività consistenti nel diritto di utilizzo sono esposte separatamente dalle altre attività, le passività del leasing separatamente dalle altre passività finanziarie, gli interessi passivi sulla passività del leasing sono rilevati come oneri finanziari e separatamente dalla quota di ammortamento dell'attività consistente nel diritto di utilizzo.
In presenza di indicatori specifici di perdite di valore, immobili, impianti e macchinari sono soggetti ad una verifica di perdita di valore ("impairment test"). La verifica consiste nella stima del valore recuperabile dell'attività, definito come il maggiore fra il prezzo netto di vendita e il suo valore d'uso, e nel confronto con il relativo valore netto contabile. Il valore recuperabile è il maggiore tra il valore d'uso e il suo fair value dedotti i costi di vendita. Per determinare il valore d'uso i flussi finanziari attesi sono attualizzati utilizzando un tasso di sconto, al lordo delle imposte, che rifletta le valutazioni correnti di mercato del valore temporale del denaro e dei rischi specifici dell'attività. Se il valore recuperabile è inferiore al valore contabile, quest'ultimo viene ridotto al valore recuperabile; tale riduzione viene imputata a conto economico ovvero a riserva di rivalutazione che sia stata precedentemente costituita in sede di rivalutazione dell'attività interessata. Successive ed eventuali rivalutazioni seguono il percorso inverso.
Si tratta di immobili non utilizzati nella produzione o nella fornitura di beni o scopi amministrativi da parte del Gruppo ma di terreni e i fabbricati detenuti per ottenere canoni di locazione e/o per l'apprezzamento del capitale investito. La valutazione di tali attività segue il modello del fair value, rilevando eventuali variazioni a conto economico e quindi non soggette a sistematico ammortamento.
Per la determinazione del fair value si fa riferimento ad un valore determinato prevalentemente attraverso perizie esterne, redatte da terzi indipendenti in possesso di qualifiche professionali riconosciute e che vantano esperienze nella tipologia di immobili. Tali perizie si basano sul valore per metro quadrato stimato ad esempio sulla base delle valutazioni effettuate dall'agenzia del territorio per immobili ubicati nella stessa area, con la stessa destinazione e considerando lo stato di manutenzione e tenuto conto delle potenzialità immobiliari future. Gli utili o le perdite derivanti dalla vendita di un investimento immobiliare sono registrati nel conto economico.

Le attività immateriali sono attività non monetarie, identificabili e prive di consistenza fisica, possedute per essere utilizzate in un periodo pluriennale o indefinito. Sono iscritte al costo, rettificato per eventuali oneri accessori solo se è probabile che i futuri benefici economici attribuibili all'attività si realizzino e se il costo dell'attività stessa può essere determinato attendibilmente. In caso contrario il costo dell'attività immateriale è rilevato a conto economico nell'esercizio in cui è stato sostenuto.
L'avviamento si riferisce alla differenza fra il costo di acquisizione delle partecipazioni ed il valore corrente di attività, passività e passività potenziali della controllata alla data di acquisizione. L'avviamento derivante da aggregazioni aziendali è contabilizzato come attività al costo al netto delle svalutazioni accumulate. La vita utile dell'avviamento è indefinita, e quindi esso non è soggetto a processo di ammortamento.
Un'aggregazione di imprese consiste in un'unione di imprese o attività aziendali distinte in un unico soggetto tenuto alla redazione del bilancio. L'aggregazione di imprese può dar luogo ad un legame partecipativo tra capogruppo (acquirente) e controllata (acquisita) ovvero può anche prevedere l'acquisto dell'attivo netto di un'altra impresa, incluso l'eventuale avviamento.
Il Gruppo ha utilizzato l'approccio contabile dell'acquisizione per le aggregazioni aziendali secondo l'IFRS 3 anche in analogia con le operazioni di controllo comune; in base a tale approccio, il corrispettivo trasferito per l'investimento viene confrontato con le attività nette della partecipata, che vengono rimisurate al fair value. Le attività nette sono basate sui fair value delle attività e delle passività, comprese le attività immateriali identificabili e le passività potenziali da riconoscere come passività alla data di acquisizione.
Se non è possibile ottenere prezzi di borsa o di mercato pubblicati per l'allocazione del prezzo di acquisto (Purchase Price Allocation o "PPA"), i fair value sono calcolati sulla base di tecniche di valutazione adeguate. In genere, in questi casi si utilizza il metodo dei flussi di cassa scontati ("DCF"); secondo questo metodo, i flussi di cassa futuri attesi che possono essere generati dall'attività sono attualizzati alla data del consolidamento iniziale utilizzando un tasso di sconto che riflette il rischio intrinseco dell'attività.
L'eventuale eccedenza del corrispettivo trasferito per l'attività acquisita rispetto alla quota proporzionale delle attività nette acquisite viene rilevata separatamente come avviamento; l'eventuale differenza negativa, al momento della rivalutazione delle attività e passività acquisite, viene imputata direttamente a conto economico. Le partecipazioni di minoranza sono valutate in base alla loro quota proporzionale dei fair value delle attività nette acquisite. I costi accessori, quali quelli di consulenti, per le aggregazion aziendali sono imputati a costo quando sostenuti.
Le successive variazioni delle partecipazioni in società controllate consolidate che non comportano un cambiamento del metodo di consolidamento sono trattate come operazioni sul capitale proprio.
La recuperabilità del loro valore di iscrizione è verificata annualmente e comunque quando si verificano eventi che facciano presupporre una riduzione di valore. Le eventuali svalutazioni non sono oggetto di ripristini di valore.
Riguardano le attività prive di consistenza fisica, identificabili, controllate dall'impresa e in grado di produrre benefici economici futuri.
Le attività immateriali sono valutate inizialmente e rispettivamente al costo e al fair value comprensivi degli oneri di diretta attribuzione. Esse sono poi ammortizzate sistematicamente lungo la loro vita utile intesa come la stima del periodo di utilizzo, in genere in un arco temporale fra i 3 e i 10 anni. Il loro valore residuo al termine della vita utile è ipotizzato uguale a zero.
La vita utile viene riesaminata annualmente e, se necessario, le aspettative future vengono adeguate.
Dette attività sono inoltre espresse al netto di eventuali svalutazioni per riduzioni di valore adottando i medesimi criteri indicati per la voce "Immobili, impianti e macchinari".

Le quote di partecipazioni in società controllate non consolidate sono valutate al costo rettificato per perdite di valore. Se il Gruppo perde il controllo di una controllata, la partecipazione residua nella ex controllata è valutata al fair value al momento della perdita del controllo.
Le partecipazioni di minoranza sono valutate alla data di acquisizione in base alla loro quota proporzionale delle attività nette identificabili della società acquisita. Considerando che non hanno un impatto significativo sul patrimonio netto, sui risultati finanziari e sui risultati operativi del Gruppo tali partecipazioni sono misurate al fair value rilevato nelle altre componenti di conto economico complessivo ("FVTOCI") e sono soggette a verifica impairment ai sensi IFRS 9. In assenza di elementi idonei ad identificare il fair value, i loro fair value possono essere approssimati dai costi di acquisizione.
Un'attività finanziaria (a meno che non si tratti di un credito commerciale senza una componente di finanziamento significativa) o una passività finanziaria è inizialmente valutata al fair value più, per un elemento non a fair value through profit & loss ("FVTPL"), i costi di transazione direttamente attribuibili alla sua acquisizione o emissione.
Le attività finanziarie possono essere costituite da disponibilità liquide ed equivalenti, investimenti, crediti commerciali e strumenti finanziari derivati con fair value positivo.
Le passività finanziarie comprendono passività derivanti dall'emissione di un'obbligazione, debiti verso banche, debiti commerciali, debiti per leasing finanziari e strumenti finanziari derivati con fair value negativi.
Le disponibilità liquide e i mezzi equivalenti comprendono la cassa, i saldi bancari e i titoli a breve termine con scadenza originaria inferiore a tre mesi e con un rischio irrilevante di variazioni di valore e sono valutati al valore nominale. I saldi in valuta estera sono convertiti in Euro al tasso di cambio della data di chiusura del bilancio.
Tutte le altre attività e passività finanziarie sono rilevate inizialmente quando il Gruppo diventa parte delle disposizioni contrattuali dello strumento.
Le attività e passività finanziarie sono classificate in tre diverse categorie:
Strumenti finanziari valutati al fair value con impatto a conto economico
Le attività e le passività finanziarie acquisite o detenute principalmente con il fine di vendita sono classificate come "attività o passività finanziarie al fair value rilevato a conto economico".
Un'attività finanziaria non derivata può essere designata al fair value qualora tale designazione consenta di evitare accounting mismatch derivanti dalla valutazione di attività e di associate passività secondo criteri valutativi diversi.
Le passività finanziarie, analogamente alle attività finanziarie, possono essere designate, coerentemente a quanto disposto da IFRS 9, al momento della rilevazione iniziale, come passività finanziarie valutate al fair value, purché:

Un'attività finanziaria è classificata fra le attività finanziarie obbligatoriamente valutate al fair value qualora la stessa non soddisfi le condizioni, in termini di business model o di caratteristiche dei flussi di cassa, per la valutazione al costo ammortizzato o al fair value con impatto sulla redditività complessiva.
In particolare sono classificati in questo portafoglio:
Un'attività finanziaria è classificata fra le attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva qualora:
Inoltre sono classificati in questa categoria, gli strumenti di capitale non detenuti per finalità di negoziazione per i quali l'entità applica l'opzione contabile concessa dal principio IFRS 9 di valutare questi strumenti al fair value con impatto sulla redditività complessiva.
Strumenti finanziari valutate al costo ammortizzato
Un'attività finanziaria è classificata fra le attività finanziarie valutate al costo ammortizzato qualora:
Le passività finanziarie valutate al costo ammortizzato comprendono gli strumenti finanziari (diversi dalle passività di negoziazione e da quelle designate al fair value) rappresentativi delle diverse forme di provvista di fondi da terzi.
Il fair value delle attività e delle passività finanziarie al fair value è determinato al momento della loro rilevazione iniziale per mezzo del prezzo di transazione, pari quindi al corrispettivo pagato o ricevuto.
Successivamente, e ad ogni data di bilancio, il fair value degli strumenti finanziari quotati in un mercato attivo si basa sui prezzi di mercato. I prezzi di mercato utilizzati per i derivati sono i bid price, mentre per le passività finanziarie sono gli ask price. Il fair value di strumenti che non sono quotati in un mercato attivo è determinato utilizzando tecniche di valutazione, basate su una serie di metodi ed assunzioni legate a condizioni di mercato alla data di bilancio.
Il fair value degli strumenti finanziari non derivati non quotati è determinato scontando i flussi finanziari futuri per mezzo del tasso di interesse di mercato alla data di riferimento del bilancio.
Tutte le attività e le passività finanziarie, ad eccezione delle "Attività e passività finanziarie al fair value rilevato a conto economico", sono soggette a verifica per riduzione di valore conformemente a quanto definito dall'IFRS 9 e quindi considerando anche gli effetti delle expected losses.

Una perdita di valore di un'attività finanziaria valutata al costo ammortizzato corrisponde alla differenza fra il valore contabile e il valore attuale dei flussi finanziari stimati attesi attualizzati al tasso di interesse effettivo originale. La perdita di valore di un'attività finanziaria al fair value rilevato a conto economico complessivo è calcolata sulla base del fair value di detta attività.
Tutte le perdite di valore sono rilevate a conto economico ad eccezione di quelle relative a strumenti finanziari di equity per cui il Gruppo si è avvalso dell'opzione di classificarlo a fair value con impatto a conto economico complessivo (c.d. "OCI Election").
Le perdite vengono ripristinate se il successivo incremento del valore può essere oggettivamente collegato ad un evento che si è verificato successivamente alla riduzione dello stesso. Nel caso delle attività valutate al costo ammortizzato e delle attività a fair value rilevato a conto economico complessivo corrispondenti a titoli di debito, il ripristino è rilevato a conto economico.
Il Gruppo elimina un'attività finanziaria quando scadono i diritti contrattuali sui flussi di cassa dell'attività finanziaria oppure trasferisce i diritti a ricevere i flussi di cassa contrattuali in una transazione in cui sono trasferiti sostanzialmente tutti i rischi e i benefici della proprietà dell'attività finanziaria o in cui il Gruppo non trasferisce né mantiene sostanzialmente tutti i rischi e i benefici della proprietà e non mantiene il controllo dell'attività finanziaria.
Il Gruppo cancella una passività finanziaria quando i suoi obblighi contrattuali sono estinti o cancellati, o scadono. Il Gruppo elimina una passività finanziaria anche quando i suoi termini vengono modificati e i flussi di cassa della passività modificata sono sostanzialmente diversi, nel qual caso una nuova passività finanziaria basata sui termini modificati viene rilevata al fair value. I termini contrattuali sono considerati sostanzialmente diversi in presenza di determinate caratteristiche qualitative o se il valore attualizzato dei flussi di cassa differisce di almeno il 10% dal valore attuale attualizzato dei restanti flussi di cassa della passività finanziaria originale secondo i nuovi termini.
Al momento dell'eliminazione di una passività finanziaria, la differenza tra il valore contabile estinto e il corrispettivo pagato (incluse eventuali attività non liquide trasferite o passività assunte) viene rilevata nel conto economico.
Le attività e le passività finanziarie sono compensate e viene presentato l'importo netto nel prospetto della situazione patrimoniale-finanziaria quando, e solo quando, il Gruppo ha un diritto legalmente esercitabile a compensare gli importi e intende liquidarli su base netta o realizzare l'attività e liquidare la passività contemporaneamente.
Il Gruppo utilizza una serie di strumenti finanziari derivati per gestire la propria esposizione al rischio di tasso di interesse e di cambio. Tali strumenti comprendono operazioni di cambio a termine, swap su valute, swap su valute incrociate, swap su tassi d'interesse e cap su tassi d'interesse.
Gli strumenti finanziari derivati sono inizialmente iscritti al fair value al momento della stipula del contratto. Il fair value viene adeguato a ogni successiva data di bilancio. Qualsiasi utile o perdita derivante da una variazione del fair value di uno strumento finanziario derivato che non fa parte di una copertura dei flussi di cassa o di una copertura di un investimento netto estero e per il quale la relazione di copertura è efficace, viene rilevato nel conto economico. Per gli strumenti finanziari derivati designati in una relazione di copertura, il momento della rilevazione degli utili o delle perdite dipende dalla natura della copertura. Il Gruppo utilizza alcuni strumenti finanziari derivati per coprire attività o passività riconosciute. Inoltre, l'hedge accounting viene applicato per alcuni impegni irrevocabili off balance. Le operazioni di cambio a termine sono valutate voce per voce al tasso a termine della data di bilancio e le differenze di cambio derivanti dal tasso di cambio a termine contrattato sono incluse nel conto economico.
Gli importi dei contratti di swap su tassi d'interesse sono contabilizzati nel conto economico alla data di pagamento o alla data di bilancio. Inoltre, i contratti di interest rate swap e gli interest rate cap sono iscritti al loro fair value alla data di chiusura del bilancio e le variazioni del fair value sono rilevate nel conto economico dell'esercizio in corso, a condizione che non si applichi l'hedge accounting.

Gli strumenti finanziari derivati non designati in una relazione di copertura sono classificati come attività o passività finanziarie correnti.
Il Gruppo si avvale dell'opzione prevista dall'IFRS 9 per continuare la contabilizzazione delle operazioni di copertura in base ai requisiti dello IAS 39.
A seconda del volume, della durata e della struttura del rischio, il Gruppo designa i singoli strumenti finanziari derivati come coperture di flussi di cassa o coperture di un investimento netto estero.
Quando gli strumenti finanziari hanno le caratteristiche richieste per l'hedge accounting, vengono applicati i seguenti trattamenti contabili:
La relazione tra l'elemento coperto e lo strumento di copertura, compresi gli obiettivi di gestione del rischio e la strategia per intraprendere l'operazione di copertura, sono documentati all'inizio della copertura. Inoltre, all'inizio di un'operazione di copertura e nel corso della sua durata, il Gruppo verifica e documenta regolarmente se la copertura è altamente efficace in termini di compensazione delle variazioni dei flussi di cassa dell'elemento coperto o dell'investimento netto. Le informazioni sui fair value di questi strumenti finanziari derivati sono fornite nella Sezione "Altre informazioni"; le variazioni della riserva per gli adeguamenti al fair value degli strumenti finanziari all'interno delle altre componenti del conto economico complessivo possono essere ricavate dal prospetto delle variazioni del patrimonio netto.
La parte efficace della variazione del fair value degli strumenti finanziari derivati designati come copertura dei flussi di cassa o degli investimenti netti è rilevata nel patrimonio netto; la parte inefficace è rilevata direttamente nel conto economico. Gli importi rilevati nel patrimonio netto sono riclassificati nell'utile o nella perdita nell'esercizio in cui l'elemento coperto è rilevato nel reddito. Le variazioni del fair value degli investimenti netti di copertura sono compensate con le variazioni del fair value degli strumenti di copertura.
La contabilizzazione delle operazioni di copertura viene interrotta quando lo strumento di copertura scade o viene venduto, terminato o esercitato, o non è più ritenuto efficace. Qualsiasi utile o perdita cumulativa differita nel patrimonio netto in quel momento rimane nel patrimonio netto e viene rilevata quando l'operazione prevista viene infine registrata nel conto economico. Quando non si prevede più che un'operazione prevista si verifichi, l'utile o la perdita cumulativi differiti nel patrimonio netto vengono immediatamente rilevati nel conto economico.
Gli strumenti finanziari derivati designati per le operazioni di copertura sono classificati come attività o passività non correnti se la durata residua della relazione di copertura supera i dodici mesi, o come attività o passività correnti, o se la durata residua della relazione di copertura è inferiore a dodici mesi.
Le rimanenze sono iscritte al minore tra il costo di acquisto o di produzione, determinato secondo il metodo del costo medio ponderato, ed il valore di presunto realizzo.
Le "Rimanenze" sono valutate al minore tra il costo secondo il principio "First in First out" (FiFo) e il valore netto di realizzo. Il valore netto di realizzo è il prezzo di vendita stimato, ovvero per quanto riguarda i

prodotti in rame il prezzo ufficiale registrato sul mercato LME (London Metal Exchange) alla data di riferimento del bilancio, al netto dei costi stimati di completamento nonché di quelli stimati necessari per realizzare la vendita. Oltre ai costi direttamente attribuibili sono riflessi nei costi di produzione i costi generali di produzione, compresi gli ammortamenti legati alla produzione; i costi sono generalmente assegnati sulla base del metodo della media mobile mensile; in alcuni casi viene applicato il metodo dell'identificazione specifica.
I lavori in corso su ordinazione sono valutati in base allo stato di avanzamento dei lavori e al prezzo del corrispettivo contrattuale al netto dei costi contrattuali.
Le forniture e i materiali di consumo sono valutati al costo medio ponderato.
I crediti e i debiti sono rilevati al fair value che normalmente coincide con il valore nominale quando l'effetto dell'attualizzazione risulta irrilevante.
I crediti commerciali sono rilevati inizialmente quando vengono originati.
Un credito commerciale senza una significativa componente di finanziamento è inizialmente valutato al prezzo della transazione.
Gli accantonamenti per perdite su crediti commerciali sono sempre valutati per un importo pari alle perdite di valore a vita sulla base dell'approccio semplificato secondo l'IFRS 9.
Eventuali cessioni di crediti commerciali a una società di factoring possono essere pro-soluto o prosolvendo. I crediti oggetto di una cessione pro-soluto vengono cancellati dal bilancio, poiché sono stati trasferiti sostanzialmente tutti i rischi e i benefici della proprietà. Le spese di factoring per le cessioni di crediti pro-soluto sono riportate nella voce "Altri costi operativi". Per i crediti ceduti pro-solvendo, il Gruppo mantiene sostanzialmente tutti i rischi e i benefici della proprietà. Questi crediti rimangono nella situazione patrimoniale del Gruppo e non vengono cancellati, anche se la proprietà è passata legalmente. Viene inoltre rilevata una passività finanziaria di pari importo. Le spese di factoring per i crediti ceduti pro solvendo sono riportate tra gli oneri finanziari.
Comprendono la cassa, i depositi a vista e gli investimenti finanziari a breve termine ad alta liquidità che sono prontamente convertibili in un ammontare noto di denaro e che sono soggetti ad un rischio irrilevante di variazione di valore (IAS 7 paragrafo 7).
Le Attività e Passività detenute alla vendita e le Attività operative cessate (Discontinued Operation) sono classificate come tali se il loro valore contabile sarà recuperato principalmente attraverso la vendita piuttosto che attraverso l'utilizzo continuativo.
Le attività non correnti o i gruppi di tali attività che vengono dismessi in un'unica operazione (gruppi in dismissione), comprese le passività associate, sono classificate come possedute per la vendita se il loro valore contabile sarà recuperato principalmente attraverso un'operazione di vendita piuttosto che attraverso l'uso continuativo. Questa condizione è soddisfatta solo quando la dismissione è altamente probabile e l'attività o il gruppo in dismissione è disponibile per la vendita immediata nelle sue condizioni attuali.
L'operazione di vendita deve essere altamente probabile, con una realizzazione prevista all'interno dei dodici mesi. Se la vendita è prevista concludersi dopo più di un anno, sono valutati i costi di vendita al loro valore attuale. Qualsiasi incremento nel valore attuale dei costi di vendita derivante dal trascorrere nel tempo è rilevata come componente finanziaria nel conto economico.
Le attività e le passività del gruppo in dismissione sono esposte separatamente nello stato patrimoniale nelle voci "Attività non correnti detenute per la vendita" e "Passività direttamente collegate ad attività detenute per la vendita".

In caso di acquisizione di società controllate con l'unica intenzione di rivenderle, le attività e le passività sono pertanto indicate come detenute per la vendita nello stato patrimoniale consolidato. Il conto economico è riepilogato nel risultato delle attività operative cessate del conto economico consolidato.
Le riclassificazioni delle attività immateriali e degli immobili, impianti e macchinari sono riportate alla voce trasferimenti del rispettivo sviluppo delle attività del Gruppo.
Le spese e le vendite di un gruppo in dismissione sono incluse nel risultato delle attività in esercizio fino al momento della vendita. Il gruppo in dismissione comprende anche l'avviamento acquisito in un'aggregazione aziendale se il gruppo in dismissione rappresenta un'unità generatrice di flussi finanziari e l'avviamento è stato allocato ad essa. Se il gruppo in dismissione rappresenta solo una parte dell'unità generatrice di flussi finanziari, gli viene attribuito un avviamento proporzionale e viene registrato come "Attività destinate alla vendita".
Gli ammortamenti programmati non vengono più rilevati per le attività destinate alla vendita. Esse vengono iscritte al minore tra il valore contabile e il fair value al netto dei costi di vendita.
Il capitale sociale è costituito da azioni ordinarie e da azioni di risparmio, tutte prive di valore nominale, sottoscritte e versate alla data di riferimento del presente bilancio, ridotto eventualmente dei crediti verso soci per decimi ancora da versare.
Gli altri utili o perdite iscritti a conto economico complessivo ("OCI") comprendono gli aggiustamenti di conversione delle valute estere derivanti dalla conversione dei bilanci delle controllate estere, le variazioni del fair value delle coperture dei flussi di cassa e la rivalutazione delle immobilizzazioni prima della riclassificazione a investimento immobiliare. Sono inoltre incluse le variazioni degli utili e delle perdite attuariali degli impegni pensionistici secondo lo IAS 19, al netto delle imposte differite.
Le partecipazioni di minoranza rappresentano gli interessi di terzi nelle controllate consolidate.
Il valore delle azioni proprie, secondo quanto previsto dallo IAS 32, è esposto in diminuzione del capitale emesso. Tale rappresentazione è data però unicamente nelle note esplicative, mentre nei prospetti il costo storico delle azioni proprie possedute figura distintamente con segno negativo a riduzione del patrimonio netto.
I costi per operazioni sul patrimonio netto sono imputati direttamente a riduzione delle riserve.
Nell'ambito dei piani di incentivazione a medio-lungo termine sono previsti accordi a favore di parte del management, con pagamenti basati su azioni rappresentative del capitale, che consistono nell'assegnazione di diritti che attribuiscono ai beneficiari, subordinatamente all'avverarsi delle condizioni stabilite, il diritto di ottenere al termine dell'ultimo anno di vesting, l'equivalente monetario o in azioni della Società.
L'onere fiscale dell'esercizio comprende l'onere fiscale corrente e l'onere fiscale differito. Le imposte sul reddito sono rilevate a conto economico, fatta eccezione per quelle relative a operazioni rilevate direttamente nel patrimonio netto che sono contabilizzate nello stesso.
L'onere fiscale corrente rappresenta la stima dell'importo delle imposte sul reddito dovute calcolate sul reddito imponibile dell'esercizio, determinato applicando le aliquote fiscali vigenti o quelle sostanzialmente in vigore alla data di chiusura dell'esercizio. Le imposte differite sono stanziate secondo il metodo patrimoniale, calcolando le differenze temporanee tra i valori contabili delle attività e delle passività iscritti in bilancio e i corrispondenti valori riconosciuti ai fini fiscali. Le imposte differite non sono stanziate per le seguenti differenze temporanee: rilevazione iniziale di attività o passività in un'operazione diversa dall'aggregazione aziendale che non influenzi né l'utile (o perdita) contabile né il reddito imponibile (o perdita

fiscale), nonché per le differenze relative a investimenti in società controllate e a controllo congiunto nella misura in cui è probabile che, nel presumibile futuro, la differenza temporanea non si riverserà.
Le attività e le passività per imposte differite sono valutate utilizzando le aliquote fiscali che si prevede saranno applicabili nell'esercizio in cui sarà realizzata l'attività o sarà estinta la passività a cui si riferiscono, sulla base delle aliquote fiscali stabilite da provvedimenti in vigore o sostanzialmente in vigore alla data di chiusura dell'esercizio. Le attività e le passività per imposte differite sono compensate in presenza di un diritto legalmente esercitabile di compensare le attività fiscali correnti con le passività fiscali correnti e se le attività e le passività per imposte differite sono relative a imposte sul reddito applicate dalla medesima autorità fiscale sullo stesso soggetto passivo d'imposta o soggetti passivi d'imposta diversi che intendono regolare le passività e le attività fiscali correnti su base netta, o realizzare le attività e regolare le passività contemporaneamente.
Le attività per imposte differite sono rilevate nella misura in cui è probabile che sia disponibile un reddito imponibile futuro a fronte del quale le stesse possano essere utilizzate. Il valore delle attività per imposte differite viene rivisto ad ogni data di chiusura e viene ridotto nella misura in cui non è più probabile che il relativo beneficio fiscale sia realizzabile.
I benefici successivi al rapporto di lavoro sono definiti sulla base di programmi che in funzione delle loro caratteristiche sono distinti in programmi a "contributi definiti" e programmi a "benefici definiti".
Nei programmi a contributi definiti l'obbligazione dell'impresa, limitata al versamento dei contributi a un'entità giuridicamente distinta, è costituita dai contributi dovuti alla data di riferimento del bilancio.
La passività relativa ai programmi a benefici definiti, come il trattamento di fine rapporto definito dall'art. 2120 C.C., al netto delle eventuali attività al servizio del piano, è determinata, con il supporto di esperti indipendenti, sulla base di ipotesi attuariali ed è rilevata per competenza coerentemente al periodo lavorativo necessario all'ottenimento dei benefici. Gli utili e le perdite attuariali relative ai programmi a benefici definiti derivanti da variazioni delle ipotesi attuariali o da modifiche delle condizioni dei piani sono immediatamente rilevati tra le componenti di conto economico complessivo.
Gli obblighi derivanti dai benefici per i dipendenti dovuti a breve termine sono registrati come spesa non appena il servizio relativo è stato reso. Una passività deve essere registrata per il pagamento anticipato se il Gruppo ha attualmente un'obbligazione legale o di fatto a pagare tale importo sulla base del lavoro svolto dal dipendente, ed è possibile stimare l'obbligazione in termini affidabili.
L'obbligazione netta da parte del Gruppo, in considerazione dei benefici per i dipendenti dovuti a lungo termine, è costituita dai benefici futuri dovuti ai dipendenti in cambio dei servizi resi nell'esercizio corrente e negli esercizi precedenti. Tali benefici sono attualizzati per determinare il loro valore attuale. Le rimodulazioni di tali obbligazioni sono rilevate nel conto economico dell'esercizio in cui avvengono le rimodulazioni.
I benefici legati alla cessazione del rapporto di lavoro sono contabilizzati come spese al primo dei seguenti momenti: quando il Gruppo non può più revocare l'offerta di fornire tali benefici o quando il Gruppo registra i costi per le misure di ristrutturazione. Se non è più prevedibile che i benefici saranno compensati entro dodici mesi dalla data di chiusura del bilancio, essi vengono attualizzati.
Gli obblighi pensionistici derivanti da piani a benefici definiti sono determinati utilizzando il metodo della "proiezione unitaria del credito" (IAS 19). I benefici attesi, comprese le componenti dinamiche (ad esempio, gli aumenti salariali e le prestazioni pensionistiche), sono rilevati lungo il periodo di servizio complessivo del rispettivo dipendente. L'importo viene attualizzato e da esso viene dedotto il fair value delle attività a servizio del piano. Si ricorre alla consulenza attuariale.
Gli utili o le perdite attuariali derivanti da scostamenti tra le variazioni previste e realizzate dei beneficiari del piano e delle ipotesi attuariali sono iscritti a conto economico complessivo nel periodo in cui si verificano e sono indicati separatamente nel prospetto del conto economico complessivo.
I costi di servizio sono contabilizzati nei costi del personale. Anche gli interessi passivi derivanti dalla capitalizzazione degli obblighi pensionistici e i proventi derivanti dalle attività a servizio del piano sono registrati tra le spese per il personale, utilizzando il tasso di sconto dell'obbligazione a benefici definiti.

L'eventuale eccedenza delle attività rispetto alle passività da rilevare è limitata alle perdite attuariali nette cumulate e non contabilizzate e al costo previdenziale relativo alle prestazioni di lavoro passate, oltre al valore attuale di eventuali rimborsi disponibili e alla riduzione dei contributi futuri al piano. Il costo previdenziale relativo alle prestazioni di lavoro passate è rilevato nell'utile o nella perdita d'esercizio.
I contributi del datore di lavoro versati dal Gruppo a un'entità indipendente nell'ambito di piani a contribuzione definita, e per i quali non possono sorgere ulteriori obblighi legali o impliciti di pagamento, sono spesati nel momento in cui sono sostenuti, non appena il dipendente è in servizio. I pagamenti anticipati sono riconosciuti come attività nella misura in cui si crea un diritto al rimborso o alla riduzione dei pagamenti futuri.
I fondi per rischi ed oneri sono passività con scadenza o ammontare incerti. Tali fondi sono rilevati solo se:
Gli importi accantonati sono quindi le migliori stime dell'onere necessario per estinguere l'obbligazione o per trasferirla a terzi alla data di riferimento del bilancio. Laddove l'effetto del valore attuale del denaro è un aspetto rilevante, l'importo di un accantonamento è rappresentato dal valore attuale degli oneri che si suppone saranno necessari per estinguere l'obbligazione.
I fondi di garanzia sono accantonati in base all'evoluzione prevista della perdita.
Gli accantonamenti per contratti d'acquisto o di vendita onerosi sono stabiliti quando i costi futuri totali previsti superano le vendite attese. Gli accantonamenti per contratti onerosi vengono rilevati se le spese inevitabili derivanti dal contratto superano i benefici previsti. In questo caso, l'accantonamento viene registrato al valore attuale del minore tra il costo previsto per la risoluzione del contratto e il costo netto previsto per la sua continuazione.
Gli accantonamenti per ristrutturazione sono rilevati solo se viene stabilito e comunicato alle parti interessate un piano di ristrutturazione formale e dettagliato.
Gli accantonamenti per rischi ambientali sono rilevati al fine di eliminare i danni ambientali derivanti da potenziale contaminazione e le relative spese di gestione.
Le passività potenziali includono obbligazioni potenziali, derivanti da eventi passati, che richiedono l'adempimento solo se si verificano uno o più eventi futuri incerti, che l'impresa non può controllare completamente. Inoltre, le passività potenziali includono obbligazioni attuali non riconosciute che derivano da eventi passati ma per le quali è improbabile che sia necessario un esborso di risorse per estinguere l'obbligazione, nonché obbligazioni il cui importo non può essere determinato con sufficiente attendibilità. A meno che la possibilità di un esborso per l'adempimento sia remota, viene fornita una descrizione della natura della passività potenziale.
I dividendi da distribuire sono riconosciuti come passività solo nell'esercizio nel quale gli stessi sono stati deliberati dall'Assemblea degli Azionisti.
I dividendi da percepire sono rilevati soltanto quando è stabilito il diritto a ricevere il pagamento.
Il riconoscimento dei ricavi avviene attraverso le seguenti fasi:
identificazione del contratto (o dei contratti) con il cliente;

Specificatamente i ricavi possono essere riconosciuti:
I ricavi sono rilevati quando il controllo dei prodotti è stato trasferito all'acquirente. Ciò avviene solitamente quando, con la consegna, l'acquirente è fisicamente in possesso dei prodotti e li ha accettati, e anche i rischi e i benefici significativi della proprietà dei beni sono stati trasferiti all'acquirente.
La maggior parte dei ricavi del Gruppo è costituta da vendite di beni e pertanto è realizzata su base puntuale, in quanto l'obbligo di prestazione è stato soddisfatto al momento della consegna. Non esistono garanzie che vadano oltre la garanzia legale.
Un credito viene rilevato non appena il Gruppo ha un diritto incondizionato al corrispettivo. Al momento dell'adempimento dell'obbligazione di prestazione con la consegna, il Gruppo matura un diritto incondizionato al corrispettivo.
Le componenti finanziarie significative non sono incluse nei contratti con i clienti.
Se nei contratti con i clienti sono previsti sconti sui volumi, solitamente concordati per volumi di vendita su un periodo di dodici mesi, questi sono inclusi nella determinazione del corrispettivo. La rilevazione dei ricavi in questi casi si basa sui prezzi specificati nei contratti al netto degli sconti sul volume stimati. Gli sconti sui volumi sono calcolati sulla base dell'importo più probabile. I ricavi vengono rilevati solo se è altamente probabile che non vi siano storni significativi.
I redditi da locazione degli investimenti immobiliari sono registrati come altri ricavi in modo lineare sulla base della durata del rapporto di locazione. I canoni di locazione di altri immobili sono registrati come altri proventi.
Gli interessi attivi vengono maturati su base temporale con riferimento all'importo principale e al tasso di interesse effettivo.
Come menzionato nel paragrafo precedente, i proventi da dividendi sono rilevati quando il diritto a ricevere il pagamento è stato legalmente stabilito.
Gli oneri e proventi finanziari sono rilevati a conto economico in base al principio della maturazione.
Se la produzione di attività immateriali qualificate o di attività materiali si protrae per un lungo periodo, gli oneri finanziari che si verificano in questo contesto fino al completamento sono rilevati come parte dei costi di produzione in conformità allo IAS 23. Alla data di chiusura del bilancio non vi sono casi di applicazione all'interno del Gruppo.
Gli oneri finanziari sono rilevati fino al momento in cui i beni destinati all'uso previsto possono essere registrati e ammortizzati in base alla loro vita utile prevista. Tutti gli altri oneri finanziari correnti sono registrati nel periodo in cui si verificano nel conto economico tra le spese finanziarie.
Per il calcolo dell'utile (perdita) base e diluita per azione ordinaria sono stati impiegati i seguenti criteri:

In detto calcolo si ipotizza che le conversioni dei warrant e l'esercizio delle stock option siano avvenuti all'inizio dell'esercizio e che non vi siano maggiori proventi o minori oneri derivanti da questi accadimenti.
Il calcolo al 31 dicembre 2024 dell'utile base per azione è stato effettuato considerando il risultato netto di Gruppo al netto della quota spettante alle azioni di risparmio, attribuibile ai possessori di azioni ordinarie in circolazione e il numero medio ponderato di azioni in circolazione pari a 284.011.303 tenendo conto delle eventuali operazioni di frazionamento e/o raggruppamento e degli eventuali aumenti/riduzioni di capitale sociale ai sensi dello IAS 33 par. 64.
La moneta funzionale del Gruppo è l'Euro, che rappresenta la valuta in cui viene predisposto e pubblicato il bilancio. Le transazioni effettuate in valuta estera sono rilevate inizialmente al tasso di cambio alla data dell'operazione. Alla data di chiusura del bilancio le attività e le passività monetarie denominate in valuta estera sono convertite al tasso di cambio vigente a tale data. Le partite non monetarie valutate al costo storico in valuta estera sono convertite utilizzando il tasso di cambio in vigore alla data dell'operazione. Le partite non monetarie iscritte al fair value sono convertite utilizzando il tasso di cambio alla data di determinazione del valore di bilancio.
Le operazioni denominate in valuta estera sono convertite utilizzando il tasso di cambio al momento dell'operazione. Il momento dell'operazione ai fini della determinazione del tasso di cambio da utilizzare al momento della rilevazione iniziale della relativa attività, costo o ricavo (o parte di esso) è la data in cui l'entità rileva inizialmente l'attività non monetaria o la passività non monetaria derivante dal pagamento o dall'incasso di un corrispettivo anticipato. Di conseguenza, tali attività e passività non monetarie non sono convertite al tasso di cambio di una successiva data di bilancio.
Nel caso di anticipi ricevuti per la vendita di beni, questa transazione viene registrata per la prima volta come passività contrattuale nel momento in cui vengono ricevuti gli anticipi. Il tasso di cambio per l'importo della successiva rilevazione dei ricavi per l'ammontare dell'anticipo ricevuto è quindi già determinato al momento della rilevazione della passività contrattuale.
Le voci monetarie (compresi i crediti e i debiti commerciali) sono convertite al tasso di cambio corrente alla data di chiusura del bilancio. Indipendentemente da eventuali coperture valutarie, gli utili o le perdite derivanti dalla rimisurazione delle attività monetarie (esclusa la conversione in valuta estera degli investimenti netti) e delle passività monetarie sono rilevati nel conto economico come proventi o oneri finanziari.
Applicando il concetto di valuta funzionale, i bilanci annuali delle controllate estere redatti in valuta estera sono convertiti in euro utilizzando il metodo del tasso di chiusura modificato.
La valuta funzionale è determinata dall'ambiente economico primario in cui l'entità opera. Tutte le controllate svolgono la propria attività in modo indipendente nei rispettivi mercati nazionali. Pertanto, la valuta funzionale di tali entità è la valuta locale. Le attività e le passività delle controllate sono convertite al tasso di cambio di chiusura alla data di chiusura del bilancio, mentre i ricavi e i costi sono convertiti al tasso di cambio medio del periodo di riferimento. Le differenze derivanti da tali conversioni applicate alle attività, alle passività e alle componenti dell'utile netto sono riportate separatamente nel conto economico complessivo e di conseguenza non hanno un impatto sull'utile netto dell'esercizio. Tali differenze sono rilevate nell'utile netto al momento della realizzazione.

I contributi pubblici sono riconosciuti solo se è ragionevolmente certo che siano rispettate le condizioni e che i contributi siano effettivamente ricevuti. I contributi sono rilevati nell'utile netto nello stesso periodo in cui vengono rilevati i rispettivi costi.
I contributi pubblici relativi ad attività, principalmente immobili, impianti e macchinari, sono dedotti dal costo dell'attività.
Le sovvenzioni che diventano esigibili a titolo di compensazione di spese o perdite già sostenute o allo scopo di fornire un sostegno finanziario immediato senza costi futuri sono contabilizzate come altri proventi operativi nel periodo in cui diventano esigibili per il Gruppo.
La redazione del bilancio consolidato e delle relative note in applicazione agli IFRS richiede da parte degli Amministratori l'effettuazione di stime e di assunzioni che influenzino i valori delle attività e delle passività di bilancio.
Le stime sono state utilizzate principalmente per la determinazione delle perdite di valore, delle vite utili delle immobilizzazioni e del relativo valore recuperabile (incluso l'avviamento iscritto) del fair value delle partecipazioni valutate al fair value e degli investimenti immobiliari, degli accantonamenti per rischi su crediti e sulle scorte, delle eventuali perdite di valore, dei costi connessi ai benefici ai dipendenti, della stima del carico di imposta corrente e differito e degli accantonamenti e fondi.
Con riferimento all'Avviamento, il valore recuperabile viene determinato utilizzando i flussi di cassa (attualizzati) che dipendono in larga misura dalla redditività futura attesa (margini di profitto lordo e valore del fatturato) e tengono altresì conto del contesto economico generale e dei tassi di crescita futuri (tasso di sconto). I tassi di sconto, che si basano sul Capital Asset Pricing Model, sono calcolati sulla base delle seguenti componenti: tasso di rendimento privo di rischio, fattore Beta e rendimento del capitale proprio (che include ipotesi sulla leva finanziaria e sul premio per il rischio di mercato).
Le rimanenze di magazzino, sono valutate al minore tra il costo e il valore netto di realizzo. Per calcolare il valore netto di realizzo, vengono stimati i prezzi di vendita e i costi di vendita.
Il Gruppo, in particolar modo mediante KME SE, opera in diversi Paesi. Pertanto, il reddito del Gruppo è soggetto a diverse giurisdizioni fiscali; per ogni entità imponibile, le attività fiscali, le passività fiscali, le differenze temporanee, le perdite fiscali e le conseguenti imposte differite sono calcolate individualmente per ciascuna entità. Tali poste sono soggette a stima; in particolare, le imposte differite attive possono essere iscritte solo nella misura in cui sia probabile il loro effettivo realizzo e la realizzazione delle imposte differite dipende quindi dall'esistenza di sufficienti utili imponibili futuri. Nel valutare l'esistenza di sufficienti utili imponibili futuri, sono considerati, tra gli altri fattori, gli utili storici, i bilanci, le limitazioni al riporto delle perdite e le strategie di pianificazione fiscale. A ogni data di chiusura del bilancio, la rilevazione delle imposte differite viene nuovamente sottoposta a valutazione.
I fondi pensione sono contabilizzati con metodi attuariali. Le ipotesi attuariali comprendono i tassi di sconto, i tassi di mortalità e, laddove valutati applicabili, i rendimenti attesi sulle attività del piano. I valori effettivi di tali ipotesi possono differire significativamente da quelli previsti a causa di variazioni di mercato. Pertanto, gli scostamenti rispetto alle previsioni possono avere un impatto significativo sulle passività relative ai benefici ai dipendenti.
Inoltre, gli accantonamenti iscritti a bilancio comprendono la valutazione dei fatti e delle circostanze, le richieste di risarcimento sollevate e le stime della gamma dei potenziali importi di liquidazione e della probabilità di accadimento.
Alcuni principi contabili adottati dal Gruppo richiedono la determinazione del fair value per le attività e le passività finanziarie e non finanziarie. Per determinare il fair value delle attività e passività finanziarie e non finanziarie, il Gruppo utilizza, ove possibile, input osservabili sul mercato. In base ai fattori di input utilizzati nelle tecniche di valutazione, il fair value è classificato in diversi livelli della gerarchia del fair value.
Livello 1: prezzi quotati (non rettificati) in mercati attivi;

Le attività e le passività iscritte in bilancio sono basate sul costo storico, ad eccezione degli strumenti finanziari derivati, delle partecipazioni in altre imprese, dei "corrispettivi potenziali" (IFRS 3), degli investimenti immobiliari che sono valutati al fair value, degli oneri attuariali derivanti dall'IFRS 2, nonché dell'indebitamento netto derivante da piani a benefici definiti che è valutato al valore attuale dell'obbligazione a benefici definiti meno il fair value delle attività a servizio del piano.
Le stime ed assunzioni sono riviste periodicamente ed eventuali effetti saranno riflessi immediatamente a conto economico. Alla data di riferimento del presente bilancio consolidato gli Amministratori ritengono, comunque, che le stime e le assunzioni utilizzate riflettano la migliore valutazione possibile date le informazioni disponibili. Gli Amministratori ritengono inoltre che le stime e le assunzioni adottate non comportino rettifiche materiali ai valori contabili delle attività e passività.
I seguenti principi contabili, emendamenti e interpretazioni IFRS sono stati applicati per la prima volta dal Gruppo a partire dal 1° gennaio 2024:
L'adozione dei principi e degli emendamenti stante l'attività del Gruppo non hanno avuto effetti sul bilancio consolidato.
Alla data di riferimento del presente documento, gli organi competenti dell'Unione Europea hanno concluso il processo di omologazione necessario per l'adozione degli emendamenti e dei principi sotto descritti, ma tali principi non sono obbligatoriamente applicabili e non sono stati adottati in via anticipata dalla Società al 31 dicembre 2024:
In data 15 agosto 2023 lo IASB ha pubblicato un emendamento denominato "Amendments to IAS 21 The Effects of Changes in Foreign Exchange Rates: Lack of Exchangeability". Il documento richiede ad un'entità di applicare una metodologia in maniera coerente al fine di verificare se una valuta può essere convertita in un'altra e, quando ciò non è possibile, come determinare il tasso di cambio da utilizzare e l'informativa da fornire in nota integrativa. La modifica si applicherà

dal 1° gennaio 2025, ma è consentita un'applicazione anticipata. Non sono attesi effetti significativi nel bilancio consolidato.
Alla data di riferimento del presente documento, gli organi competenti dell'Unione Europea non hanno ancora concluso il processo di omologazione necessario per l'adozione degli emendamenti e dei principi sotto descritti.
Con queste modifiche, lo IASB ha inoltre introdotto ulteriori requisiti di informativa riguardo in particolare ad investimenti in strumenti di capitale designati a FVOCI.
Le modifiche si applicheranno a partire dai bilanci degli esercizi che hanno inizio dal 1° gennaio 2026. Non sono attesi effetti significativi nel bilancio consolidato dall'adozione di tale emendamento.
In data 18 luglio 2024 lo IASB ha pubblicato un documento denominato "Annual Improvements Volume 11". Il documento include chiarimenti, semplificazioni, correzioni e cambiamenti volti a migliorare la coerenza di diversi IFRS Accounting Standards.
I principi modificati sono:
Le modifiche si applicheranno dal 1° gennaio 2026, ma è consentita un'applicazione anticipata. Al momento sono in corso di valutazione i possibili effetti dell'introduzione di questi emendamenti sul bilancio consolidato.

La modifica si applicherà dal 1° gennaio 2026, ma è consentita un'applicazione anticipata. Non sono attesi effetti significativi sul bilancio consolidato dall'adozione di tale emendamento.
Il nuovo principio inoltre:
Il nuovo principio entrerà in vigore dal 1° gennaio 2027, ma è consentita un'applicazione anticipata. Al momento sono in corso di valutazione i possibili effetti dell'introduzione di questo nuovo principio sul bilancio consolidato.
Il nuovo principio entrerà in vigore dal 1° gennaio 2027 e non è applicabile al Gruppo KME.
In data 30 gennaio 2014 lo IASB ha pubblicato il principio IFRS 14 – Regulatory Deferral Accounts che consente solo a coloro che adottano gli IFRS per la prima volta di continuare a rilevare gli importi relativi alle attività soggette a tariffe regolamentate ("Rate Regulation Activities") secondo i precedenti principi contabili adottati. Non essendo il Gruppo un first-time adopter, tale principio non risulta applicabile.
Con riferimento ai conflitti bellici russo-ucraino e israelo-palestinesi in corso, i quali hanno comportato significativi mutamenti nel quadro macroeconomico (i.e. aumento dell'inflazione, difficoltà di reperimento di talune materie prime, forte incremento del costo del gas e dell'energia), si evidenzia che il Gruppo non è esposto direttamente a tali contingenze, non avendo significativi rapporti commerciali con i paesi coinvolti nei conflitti.

Il Gruppo monitora costantemente le evoluzioni del contesto geopolitico mondiale che potrebbero richiedere una revisione delle strategie aziendali già definite e/o l'adozione di meccanismi tali da salvaguardarne il posizionamento competitivo e le performance.
Le attività nelle quali il Gruppo opera e che costituiscono l'informativa per settore operativo come richiesto dall'IFRS 8 sono relative al Settore Rame (gruppo KME SE) e al Settore Profumi & Cosmesi (gruppo CULTI Milano).
La struttura direzionale e organizzativa del Gruppo riflette l'informativa di settore per attività di business precedentemente descritta. L'individuazione dei settori operativi è operata sulla base degli elementi che il più alto livello decisionale del Gruppo utilizza per prendere le proprie decisioni in merito all'allocazione delle risorse e alla valutazione dei risultati.
I dati di settore relativi ai ricavi e proventi e ai risultati al 31 dicembre 2024 sono riportati nella Relazione sull'andamento della gestione.
La progressiva focalizzazione della Società e del Gruppo sull'attività industriale di KME SE conduce la Società a essere soggetta più direttamente ai rischi dell'attività di KME SE stessa.
L'esposizione del Gruppo ai rischi di credito deriva principalmente dalla sua attività operativa (in particolare settore Rame). Il rischio di credito è definito come una perdita inaspettata del valore delle attività finanziarie, ad esempio nel caso in cui un cliente non sia in grado di adempiere ai propri obblighi entro i termini previsti.
Nell'ambito dell'attività operativa, i crediti vengono monitorati localmente su base continuativa e vengono registrati accantonamenti per riflettere i rischi di credito. La massima esposizione al rischio di credito si riflette nel valore contabile delle attività finanziarie riportate nella situazione patrimoniale e finanziaria. Il Gruppo contrasta il rischio di credito monitorando costantemente i crediti verso i partner commerciali e mediante assicurazioni atte a ridurre al minimo il rischio di insolvenza. Il Gruppo ricorre agli strumenti di mercato standard, come le lettere di credito e le garanzie.
Per quanto riguarda i crediti commerciali, gran parte del rischio è garantito dal factoring. Non vi sono concentrazioni geografiche significative del rischio di credito. La concentrazione del rischio di credito nel caso dei crediti commerciali è limitata grazie all'ampia ed eterogenea base di clienti. La valutazione avviene tramite portafogli di clienti sulla base dell'esperienza passata, azioni e/o informazioni finanziarie, nonché delle linee di credito.
Il rischio di solvibilità derivante dagli strumenti finanziari derivati è limitato dal fatto che i relativi contratti sono stipulati esclusivamente con controparti e/o istituti di credito con un rating affidabile.
Il rischio di liquidità rappresenta il rischio che l'azienda non riesca a far fronte alle proprie passività; esso può sorgere dalle difficoltà ad ottenere finanziamenti a supporto delle attività operative nella giusta tempistica.
La Capogruppo fa fronte ai fabbisogni derivanti dai debiti finanziari in scadenza e dagli investimenti previsti attraverso i flussi della gestione operativa, la liquidità disponibile, il rinnovo o il finanziamento dei prestiti bancari o l'emissione di prestiti obbligazionari.
Per le entità del gruppo KME la gestione del rischio è demandata, in modo centralizzato, alla tesoreria del gruppo KME che monitora le necessità al fine di garantire livelli adeguati di liquidità e coordina l'afflusso e deflusso della liquidità. La disponibilità di liquidità è garantita dai flussi di cassa derivanti dalle società del gruppo e dalle banche con cui il gruppo ha in essere linee di credito a breve e lungo termine.

Strettamente legati al rischio di liquidità sono i rischi connessi all'indebitamento del Gruppo: al 31 dicembre 2024 nell'ambito del Gruppo sono in essere quattro prestiti obbligazionari "KME Group SpA 2020/ 2025" (nominali Euro 52,7 milioni), "KME Group SpA 2022/2027", "KME Group SpA 2025/2029", a tasso fisso e uno emesso da KMH (nominali Euro 110,8 milioni) aventi un tasso fisso a scaglioni con scadenza originaira 31 dicembre 2025 che è stata posticipata al 31 dicembre 2027 (il tasso di interesse dal 28 febbraio 2025 fino a fine scadenza è fisso e sarà pari al 15%).
Inoltre, su alcune fonti di finanziamento ottenute dal Gruppo sono applicate clausole contrattuali, impegni e covenant il cui mancato rispetto può essere considerato quale inadempimento contrattuale portando i soggetti finanziatori a richiederne l'immediata esigibilità e causando difficoltà nel reperire risorse alternative.
Nella gestione del rischio in esame, in ottica di garantire la copertura dei futuri impegni finanziari, sia in linea capitale che interessi, il Gruppo può far ricorso alla liquidità connessa all'operatività del settore rame nonché alle risorse rivenienti dalle operazioni di valorizzazione di attività non strategiche del Gruppo.
Il rischio di tasso di interesse a cui il Gruppo è principalmente esposto deriva dai prestiti a lungo termine con tassi di interesse variabili; essi espongono il Gruppo a un rischio di flusso di cassa (differentemente i prestiti a tasso fisso che comportano il rischio di variazione del fair value).
Il Gruppo utilizza diverse forme di finanziamento per supportare i propri investimenti. Pertanto, variazioni importanti nei livelli dei tassi di interesse potrebbero comportare potenziali incrementi/decrementi nel costo dei finanziamenti. La struttura finanziaria del Gruppo è attualmente per lo più orientata ai tassi fissi (si vedano i prestiti obbligazionari emessi).
L'operatività e la gestione del rischio per il gruppo KME SE è coordinato dalla propria tesoreria che, nell'ambito del gruppo KME SE, qualora ritenuto necessario, ricorre alla stipula di IRS (Interest Rate Swap) scambiando i tassi d'interesse variabili in tassi fissi. In base alla struttura di finanziamento che di volta in volta si presenta, orientata più o meno al breve e medio termine, e all'andamento dei tassi di mercato, la tesoreria valuta se ricorrere alla stipula di IRS.
Il Gruppo opera a livello internazionale principalmente per il tramite delle controllate afferenti al gruppo KME SE, ma anche attraverso le entità del gruppo CULTI e conduce le sue transazioni in diverse valute. In tali circostanze, i ricavi sono generati in valute diverse dalla valuta funzionale del Gruppo (Euro).
Il Gruppo monitora e gestisce opportunamente tale rischio ponendosi altresì l'obiettivo di coprire i suddetti rischi utilizzando strumenti finanziari derivati quali cross currency swap e contratti a termine.
Il Gruppo è esposto alle fluttuazioni di mercato per le azioni quotate che detiene in portafoglio ed alle variazioni dei parametri di mercato utilizzati per la determinazione del valore delle partecipazioni attraverso tecniche di valutazione. Il rischio di oscillazione dei valori di tali partecipazioni azionarie è limitato e non è attivamente gestito con strumenti di copertura finanziaria.
Come conseguenza delle sue attività commerciali, il Gruppo, mediante le attività del gruppo KME, è esposto ai rischi legati ai prezzi delle materie prime. Tale rischio risulta essere il rischio più significativo e strategico. Vengono utilizzate, a questo scopo, coperture con transazioni fisiche oppure forward contract sul London Metal Exchange (LME), con l'obiettivo di mitigare o coprire la totalità del rischio. I contratti posti in essere si concentrano principalmente sulla copertura del prezzo del rame. A tal fine, le quantità di metallo in entrata e in uscita vengono compensate ogni giorno e la residua posizione aperta viene compensata mediante transazioni in modo da annullare, al termine di ogni giornata, il rischio aziendale connesso all'oscillazione dei prezzi dei metalli. Nell'ambito delle suddette transazioni di copertura, al fine di ridurre i correlati rischi, il Gruppo opera con partner commerciali di adeguato standing.

Il dettaglio della voce è il seguente:
| (in migliaia di Euro) | 31 dic 2024 | 31 dic 2023 | Variazioni |
|---|---|---|---|
| Terreni e fabbricati | 243.590 | 263.421 | (19.831) |
| Impianti e macchinari | 220.271 | 223.310 | (3.039) |
| Altri beni | 29.953 | 29.615 | 338 |
| Acconti e costruzioni in corso | 33.768 | 12.860 | 1.465 |
| Immobili, impianti e macchinari | 527.582 | 529.206 | (1.624) |
Di seguito la suddivisione tra beni di proprietà e beni in leasing:
| (in migliaia di Euro) | Di proprietà | In leasing | Totale |
|---|---|---|---|
| Terreni e Fabbricati | 220.264 | 23.326 | 243.590 |
| Impianti e macchinari | 219.247 | 1.024 | 220.271 |
| Altri beni | 24.162 | 5.791 | 29.953 |
| Acconti e costruzioni in corso | 33.768 | - | 33.768 |
| Immobili, impianti e macchinari | 497.441 | 30.141 | 527.582 |
I terreni e fabbricati iscritti nella voce sono quelli di proprietà utilizzati dalle entità del Gruppo; tra questi si annoverano gli stabilimenti produttivi del settore rame (tra cui Mansfeld e Fornaci di Barga) e l'immobile ubicato in Milano, Foro Buonaparte 44, sede della Capogruppo, che nel mese di marzo 2024 è stato oggetto di un'operazione di lease-back.
La suddivisione per area geografica è la seguente:
| (in migliaia di Euro) | Italia | Germania | Altri Paesi stranieri |
Totale |
|---|---|---|---|---|
| Immobili, impianti e macchinari | 217.892 | 247.303 | 62.387 | 527.582 |

Per i beni di proprietà i movimenti dell'esercizio in esame sono così analizzabili:
| (in migliaia di Euro) | Terreni e Fabbricati |
Impianti e macchinari |
Altri beni | Acconti e imm. materiali in corso |
Totale |
|---|---|---|---|---|---|
| Valore lordo | 354.166 | 729.492 | 78.510 | 12.860 | 1.175.028 |
| Ammortamenti accumulati | 92.039 | 508.203 | 54.515 | - | 654.757 |
| Totale al 31 dicembre 2023 | 262.127 | 221.289 | 23.995 | 12.860 | 520.271 |
| Valore lordo al 31 dicembre 2023 | 354.166 | 729.492 | 78.510 | 12.860 | 1.175.028 |
| Acquisti del periodo | 11.395 | 3.607 | 2.482 | 31.398 | 48.882 |
| Riclassificazioni | (2.113) | 8.805 | 769 | (12.759) | (5.298) |
| Variazione area di consolidamento (costo) | 6.130 | 20.822 | 1.268 | 2.383 | 30.603 |
| Incrementi nel costo per differenze di cambio | 1 | 8 | 6 | - | 15 |
| Cessioni (costo) | (60.759) | (24.661) | (1.213) | (114) | (86.747) |
| Valore lordo al 31 dicembre 2024 | 308.820 | 738.073 | 81.822 | 33.768 | 1.162.483 |
| Ammortamenti cumulati al 31 dicembre 2023 | 92.039 | 508.203 | 54.515 | - | 654.757 |
| Riclassificazioni | 1.476 | 263 | (985) | - | 754 |
| Variazione area di consolidamento (f. amm.to) | 3.281 | 8.558 | 1.073 | - | 12.912 |
| Ammortamenti, impairment e svalutazioni | 8.203 | 26.312 | 4.010 | - | 38.525 |
| Incrementi negli amm.ti per differenze di cambio | 4 | (51) | 57 | - | 10 |
| Cessioni (fondo ammortamento) | (16.447) | (24.459) | (1.010) | - | (41.916) |
| Ammortamenti cumulati al 31 dicembre 2024 | 88.556 | 518.826 | 57.660 | - | 665.042 |
| Valore lordo | 308.820 | 738.073 | 81.822 | 33.768 | 1.162.483 |
| Ammortamenti accumulati | 88.556 | 518.826 | 57.660 | - | 665.042 |
| Totale al 31 dicembre 2024 | 220.264 | 219.247 | 24.162 | 33.768 | 497.441 |
| di cui leasing finanziario | 8.348 | 8.348 |
Il saldo della voce "cessioni" relativa ai Terreni e Fabbricati include principalmente l'effetto della rinuncia anticipata al diritto d'opzione previsto nell'operazione di Sale & Lease back di Osnabrück realizzata nel dicembre 2022.La rinuncia ha comportato la cancellazione del valore netto contabile dell'impianto di Osnabrück per Euro 35.570 migliaia e l'iscrizione nei beni in leasing di un right of use (diritto d'uso) per la porzione di impianto utilizzata dal Gruppo di Euro 16.536 migliaia.
Le attività materiali per un valore a bilancio di Euro 119.086 migliaia sono a garanzia delle passività finanziarie. Le passività finanziarie garantite sono pari ad Euro 479.060 migliaia alla data di chiusura del bilancio.
Gli immobili, gli impianti e le attrezzature soggetti ad ammortamento sono generalmente a mmortizzati a quote costanti; l'ammortamento iscritto si basa sulle seguenti vite utili medie:
| Vita utile | |
|---|---|
| Fabbricati | da 25 a 50 anni |
| Impianti e macchinari | da 10 a 40 anni |
| Altri beni | da 5 a 15 anni |

| (in migliaia di Euro) | Terreni e Fabbricati |
Impianti e macchinari |
Altri beni | Acconti e imm. materiali in corso |
Totale |
|---|---|---|---|---|---|
| Valore lordo | 313.791 | 532.126 | 64.907 | 11.395 | 922.219 |
| Ammortamenti accumulati | 68.584 | 321.691 | 43.990 | - | 434.266 |
| Totale al 31 dicembre 2022 | 245.207 | 210.435 | 20.917 | 11.395 | 487.954 |
| Valore lordo al 31 dicembre 2022 | 313.791 | 532.126 | 64.907 | 11.395 | 922.219 |
| Acquisti del periodo | 1.613 | 3.861 | 2.950 | 19.973 | 28.397 |
| Riclassificazioni | 2.209 | 13.636 | 1.909 (19.096) | (1.342) | |
| Variazione area di consolidamento (costo) | 11.176 | 26.750 | 6.043 | 89 | 44.058 |
| Riclassificazioni da IFRS5 | 25.378 | 155.798 | 3.278 | 539 | 184.993 |
| Incrementi nel costo per differenze di cambio | (1) | 3 | 2 | - | 4 |
| Cessioni (costo) | - | (2.682) | (579) | (40) | (3.301) |
| Valore lordo al 31 dicembre 2023 | 354.166 | 729.492 | 78.510 | 12.860 | 1.175.028 |
| Ammortamenti cumulati al 31 dicembre 2022 | 68.584 | 321.691 | 43.990 | - | 434.265 |
| Riclassificazioni | (43) | (8) | 72 | - | 21 |
| Variazione area di consolidamento (f. amm.to) | 2.895 | 20.156 | 4.263 | - | 27.314 |
| Riclassificazioni da IFRS5 | 15.139 | 134.608 | 2.962 | - | 152.709 |
| Rilascio | - | (19) | - | - | (19) |
| Ammortamenti, impairment e svalutazioni | 5.464 | 34.290 | 3.746 | - | 43.500 |
| Incrementi negli amm.ti per differenze di cambio | - | - | 2 | - | 2 |
| Cessioni (fondo ammortamento) | - | (2.515) | (520) | - | (3.035) |
| Ammortamenti cumulati al 31 dicembre 2023 | 92.039 | 508.203 | 54.515 | - | 654.757 |
| ù Valore lordo |
354.166 | 729.492 | 78.510 | 12.860 | 1.175.028 |
| Ammortamenti accumulati | 92.039 | 508.203 | 54.515 | - | 654.757 |

Con riferimento ai beni in leasing la movimentazione è stata la seguente:
| (in migliaia di Euro) | Terreni e Fabbricati |
Impianti e macchinari |
Altri beni | Totale |
|---|---|---|---|---|
| Valore lordo | 8.421 | 3.805 | 18.211 | 30.437 |
| Ammortamenti accumulati | 7.127 | 1.784 | 12.591 | 21.502 |
| Totale al 31 dicembre 2023 | 1.294 | 2.021 | 5.620 | 8.935 |
| Valore lordo al 31 dicembre 2023 | 8.421 | 3.805 | 18.211 | 30.437 |
| Acquisti del periodo | 17.664 | - | 4.288 | 21.952 |
| Riclassificazioni | 4.600 | (23) | (71) | 4.552 |
| Variazione area di consolidamento (costo) | - | - | 217 | 217 |
| Incrementi nel costo per differenze di cambio | 26 | - | 3 | 29 |
| Cessioni (costo) | - | - | (547) | (547) |
| Valore lordo al 31 dicembre 2024 | 30.711 | 3.828 | 22.101 | 56.640 |
| Ammortamenti cumulati al 31 dicembre 2023 | 7.127 | 1.784 | 12.591 | 21.502 |
| Riclassificazioni | (1.241) | 173 | 1.316 | 248 |
| Ammortamenti, impairment e svalutazioni | 1.484 | 847 | 2.893 | 5.224 |
| Incrementi negli ammti per differenze di cambio | 15 | - | 2 | 17 |
| Cessioni (costo) | - | - | (492) | (492) |
| Ammortamenti cumulati al 31 dicembre 2024 | 7.385 | 2.804 | 16.310 | 26.499 |
| Valore lordo | 30.711 | 3.828 | 22.101 | 56.640 |
| Ammortamenti accumulati | 7.385 | 2.804 | 16.310 | 26.499 |
| Totale al 31 dicembre 2024 | 23.326 | 1.024 | 5.791 | 30.141 |
L'ammontare dei beni in leasing rappresenta il valore dei diritti d'uso relativi a contratti di locazione/noleggio di immobili, impianti e macchinari; nella voce "debiti e passività finanziarie" sono iscritte le corrispondenti passività. Gli effetti di conto economico sono iscritti come interessi passivi tra gli oneri finanziari e come ammortamenti nel conto economico consolidato. I contratti di locazione/noleggio a breve termine non sono contabilizzati nella presente voce ma tra gli "Altri costi operativi".
L'incremento della voce "Terreni e Fabbricati" è dovuto principalmente all'effetto dell'iscrizione del right of use dell'impianto di Osnabrück per Euro 16.536 migliaia come già indicato precedentemente.

| (in migliaia di Euro) | Terreni e Fabbricati |
Impianti e macchinari |
Altri beni | Acconti e imm. materiali in corso |
Totale |
|---|---|---|---|---|---|
| Valore lordo | 8.831 | 3.230 | 14.251 | - | 26.312 |
| Ammortamenti accumulati | 4.648 | 1.018 | 8.644 | - | 14.310 |
| Totale al 31 dicembre 2022 | 4.183 | 2.212 | 5.607 | - | 12.002 |
| Valore lordo al 31 dicembre 2022 | 8.831 | 3.230 | 14.251 | - | 26.312 |
| Acquisti del periodo | 727 | 110 | 2.755 | - | 3.592 |
| Riclassificazioni | (35) | (23) | (23) | - | (81) |
| Variazione area di consolidamento (costo) | - | 88 | 282 | - | 370 |
| Riclassificazioni da IFRS5 | 244 | 400 | 1.303 | - | 1.947 |
| Incrementi nel costo per differenze di cambio | 12 | - | 4 | - | 16 |
| Cessioni (costo) | (1.358) | - | (361) | - | (1.719) |
| Valore lordo al 31 dicembre 2023 | 8.421 | 3.805 | 18.211 | - | 30.437 |
| Ammortamenti cumulati al 31 dicembre 2022 | 4.648 | 1.018 | 8.644 | - | 14.310 |
| Riclassificazioni | (53) | (3) | (72) | - | (128) |
| Variazione area di consolidamento (f. amm.to) | - | - - |
- | - | |
| Riclassificazioni da IFRS5 | 102 | 400 | 1.093 | - | 1.595 |
| Rilascio | - | - | - | - | - |
| Ammortamenti, impairment e svalutazioni | 3.907 | 369 | 3.247 | - | 7.523 |
| Incrementi negli ammti per differenze di cambio | 1 | - | 2 | - | 3 |
| Cessioni (costo) | (1.478) | - | (323) | - | (1.801) |
| Ammortamenti cumulati al 31 dicembre 2023 | 7.127 | 1.784 | 12.591 | - | 21.502 |
| Valore lordo | 8.421 | 3.805 | 18.211 | - | 30.437 |
| Ammortamenti accumulati | 7.127 | 1.784 | 12.591 | - | 21.502 |
| Totale al 31 dicembre 2023 | 1.294 | 2.021 | 5.620 | - | 8.935 |
| (in migliaia di Euro) | 31 dic 2024 | 31 dic 2023 | Variazioni |
|---|---|---|---|
| Investimenti immobiliari | 67.182 | 66.724 | 458 |
| (in migliaia di Euro) | |||
|---|---|---|---|
| Totale al 31 dicembre 2023 | 66.724 | ||
| Incrementi del periodo | 2.060 | ||
| Decrementi | (3.972) | ||
| Rettifiche di fair value | 2.370 | ||
| Totale al 31 dicembre 2024 | 67.182 |
I decrementi sono riferibili principalmente al completamento delle cessioni delle aree del sito dei comuni di Varedo e Limbiate.

| (in migliaia di Euro) | Italia | Germania | Altri Paesi stranieri |
Totale |
|---|---|---|---|---|
| Investimenti immobiliari | 59.230 | 7.952 | - | 67.182 |
La voce comprende una serie di complessi immobiliari principalmente afferenti alle controllate italiane attive nel settore immobiliare (Immobiliare Pictea Srl e Natural Capital Italia SB SpA) e include complessi immobiliari di Ivrea (TO) e di Limestre (PT), una porzione del complesso industriale sito a Fornaci di Barga (LU), un fabbricato ubicato a Firenze – gravato da ipoteca – ed un complesso industriale sito a Serravalle Scrivia (AL) e terreni e fabbricati appartenenti a KME Grundstücksgesellschaft SE & Co. KG in Germania.
Il valore degli investimenti immobiliari rappresenta il fair value identificato dagli Amministratori sulla base di valutazioni effettuate da esperti esterni indipendenti con qualifiche professionali riconosciute e pertinenti, oppure di valutazioni effettuate da personale tecnico della società. Le variazioni del fair value sono registrate nell'utile o nella perdita di esercizio; tale fair value non è basato su dati di mercato osservabili ed è classificato come fair value di livello 3, nonostante venga misurato su base regolare.
I modelli di valutazione cercano di ridurre l'utilizzo di input non osservabili e pertanto, nel caso di immobili locati, vengono presi come riferimento i canoni previsti contrattualmente. Nel caso di immobili non locati, i canoni di affitto sono ricavati da canoni applicati per immobili similari facendo riferimento a banche dati, quali ad esempio per gli immobili siti in Italia quelle dell'Agenzia delle Entrate (OMI).
I modelli di valutazione prendono in considerazione il valore attuale del flusso di cassa netto generato dagli immobili, includendo il tasso previsto di aumento dei canoni di locazione, i periodi di sfitto, i tassi di occupazione, i costi degli incentivi agli inquilini, ad esempio i periodi senza canone, e tutti gli altri costi che non sono coperti dagli inquilini.
Il flusso di cassa netto previsto viene attualizzato in base a tassi di sconto corretti per il rischio. Oltre ad altri fattori, nella valutazione del tasso di sconto si tiene conto della qualità dell'edificio e della sua ubicazione, dell'affidabilità creditizia dell'inquilino e della durata del rapporto di locazione.
Tali elementi rettificativi assumono la natura di input non osservabili in quanto non ricavabili direttamente dall'osservazione del mercato. I valori minimi e massimi dei principali input non osservabili possono essere così sintetizzati:
Infine considerando la variazione nei principali elementi di valutazione il valore di fair value degli immobili avrebbe un aumento (diminuzione) se:
I pagamenti minimi futuri da ricevere per contratti di affitto non annullabili al 31 dicembre 2024 ammontano ad Euro 1,6 milioni (entro l'anno) ed Euro 5,1 milioni nell'orizzonte temporale tra uno e cinque anni.

| Avviamento | 394.445 | 394.833 | (388) |
|---|---|---|---|
| (in migliaia di Euro) | 31 dic 2024 | 31 dic 2023 | Variazioni |
La seguente tabella evidenzia l'allocazione degli avviamenti per Cash Generating Unit ("CGU"), in coerenza con il settore di operatività del Gruppo; la vita utile dell'avviamento è indefinita.
| (in migliaia di Euro) | 31 dic 2024 | 31 dic 2023 | Variazioni |
|---|---|---|---|
| Cash Generating Unit Rame | 369.013 | 367.057 | 1.956 |
| Cash Generating Unit Profumi e Cosmesi | 25.432 | 27.776 | (2.344) |
| Avviamento | 394.445 | 394.833 | (388) |
La precedente tabella evidenzia l'allocazione degli avviamenti per Cash Generating Unit ("CGU"), in coerenza con il settore di operatività del Gruppo; la vita utile dell'avviamento è indefinita. La riduzione dell'avviamento nella CGU profumi è dovuto al deconsolidamento della partecipata Bakel SpA (già Bakel Srl), mentre l'incremento nella CGU del rame è avvenuto in seguito all'acquisizione del 100% della società Azienda Metalli Laminati SpA.
Di seguito i movimenti dell'esercizio 2024, relativi unicamente a variazioni dell'area di consolidamento:
| (in migliaia di Euro) | 31 dic 2023 | Incrementi | Decrementi | 31 dic 2024 |
|---|---|---|---|---|
| Cash Generating Unit Rame | 367.057 | 1.956 | - | 369.013 |
| Cash Generating Unit Profumi e Cosmesi |
27.776 | - | (2.344) | 25.432 |
| Avviamento | 394.833 | 1.956 | (2.344) | 394.445 |
L'avviamento iscritto al 31 dicembre 2024 trovava origine dalle aggregazioni aziendali avvenute nel 2022 a fronte della variazione di stato di entità di investimento della Capogruppo, e, nello specifico, dal consolidamento del gruppo KME SE, attivo nel settore del rame e del gruppo CULTI Milano, attivo nel settore cosmesi.
L'avviamento acquisito in un'aggregazione di imprese è allocato alle unità generatrici di flussi finanziari. L'avviamento, iscritto in quanto rappresentativo delle capacità reddituali future delle CGU, e quindi delle partecipate, almeno annualmente è sottoposto a test di verifica del valore recuperabile (impairment test), a livello di singola CGU, per identificare eventuali riduzioni di valore. Il valore recuperabile della CGU è il maggiore tra il fair value al netto dei costi di vendita e il valore d'uso ("value in use").
Vi è una perdita di valore ogniqualvolta il valore contabile ("carrying amount") di un'attività – intesa individualmente o come CGU, ovvero il "centro di ricavo" di minori dimensioni a cui è possibile imputare specifici flussi di cassa – è maggiore del "valore recuperabile" della stessa ("recoverable amount").
A tal fine, l'avviamento deve essere allocato a singole o a gruppi di unità generatrici di flussi finanziari dell'acquirente in modo che tali unità beneficino delle sinergie dell'aggregazione, indipendentemente dal fatto che altre attività o passività dell'acquisito siano assegnate a tali unità o gruppi di unità.
I suddetti test di impairment sono stati altresì effettuati tenendo delle previsioni dello IAS 36 e delle raccomandazioni ESMA e Consob e quindi tenendo in considerazione tutti i potenziali effetti di natura esterna derivanti dagli effetti della pandemia e dal conflitto Russia-Ucraina e dagli altri conflitti in essere sull'attività del Gruppo.
In ossequio al principio contabile internazionale IAS 36, le proiezioni dei flussi finanziari utilizzate per la determinazione del valore recuperabile delle attività immateriali a vita utile indefinita, e in particolare dell'avviamento, sono state riviste basandosi sulle ultime stime disponibili (indicate nei Piani Industriali e/o budget), opportunamente riesaminate sulla base di presupposti ragionevoli e dimostrabili al fine di riflettere i risultati nel frattempo consuntivati e in grado di rappresentare ad oggi la migliore stima delle condizioni economiche future attese e svolgendo analisi di sensitività anche in merito ai potenziali impatti derivanti dall'attuale contesto geopolitico e sanitario sulle assunzioni sottostanti le stime effettuate.

Il test di impairment sulla CGU Rame il cui avviamento al 31 dicembre 2024 ammonta ad Euro 369,0 milioni (al 31 dicembre 2023 il valore dell'avviamento era pari ad Euro 367,1 milioni) è stato effettuato sulla base della metodologia dell'Unlevered discounted cash flow (UDCF) attualizzando i flussi di cassa operativi generati dagli asset stessi (al netto dell'effetto fiscale).
Il metodo UDCF è stato sviluppato utilizzando come base informativa le proiezioni economiche e le variazioni di alcune poste patrimoniali contenute nel Piano Industriale 2025 - 2029 di KME SE (il "Piano" elaborato ed approvato dagli organi amministrativi di KME SE il 14 aprile 2025) e tenendo conto della variazione dell'area consolidamento in seguito all'acquisizione del 100% del capitale della società Azienda Metalli Laminati. Il Piano approvato riflette la migliore stima dei principali sviluppi macroeconomici ed economici che potrebbero influenzare l'attività del gruppo KME SE.
Il terminal value è stato calcolato assumendo l'EBITDA di lungo periodo pari alla media dell'EBITDA di Piano (periodo esplicito, 1 gennaio 2025 – 31 dicembre 2029), con un livello di ammortamento corrispondente agli investimenti, utilizzando un tasso di crescita di lungo periodo "g" pari a zero giungendo ad un WACC pari a 9,74% (tasso del 9,91% nell'impairment test effettuato al 31 dicembre 2023) tenendo conto dei dati storici registrati.
Conformemente alle indicazioni metodologiche fornite dal principio contabile IAS 36 è altresì effettuata un'analisi di sensitività al fine di comprendere come il valore recuperabile possa variare a seguito di variazioni del valore dell'EBITDA (decremento del 5% e del 10%) sul terminal value. Peraltro, al fine di meglio apprezzare la sensibilità dei risultati dell'impairment test rispetto alle variazioni degli assunti di base, a parità di tasso di crescita (pari a zero), è stata svolta, ai fini del calcolo del valore d'uso, anche un'analisi di sensitività rispetto al tasso di attualizzazione complessivo WACC (incremento di 0,5% e 1,0%) utilizzato ai fini del calcolo del terminal value. Sia nel caso base che nel caso di peggioramento congiunto dei parametri di EBITDA e WACC, nei limiti sopra descritti, l'impairment test effettuato ha accertato che non sussistono perdite di valore sulla CGU Rame.
Il valore recuperabile della CGU risultante dal test effettuato è superiore rispetto al carrying amount di circa Euro 200 milioni.
Il test di impairment sulla CGU Profumi e Cosmesi il cui avviamento al 31 dicembre 2024 ammonta ad Euro 25,4 milioni (al 31 dicembre 2023 il valore dell'avviamento era pari ad Euro 27,8 milioni), è stato effettuato sulla base dell'Unlevered discounted cash flow (UDCF) attualizzando i flussi di cassa operativi generati dagli asset stessi (al netto dell'effetto fiscale). La riduzione del valore è dovuta al deconsolidamento della partecipata Bakel SpA.
Il valore recuperabile della CGU è stato determinato applicando il metodo Sum of Parts, considerando i valori di CULTI Milano SpA e delle società afferenti al proprio gruppo.
Per ogni parte (entità), il terminal value è stato calcolato sulla base del relativo EBITDA storico e considerando i dati previsionali (periodo esplicito, 1 gennaio 2025 – 31 dicembre 2029), utilizzando un tasso di crescita di lungo periodo "g" pari a zero e giungendo ad un WACC specifico per ciascuna parte (entità); tenuto conto del contributo di ciascun Paese all'EBITDA Terminal Value, il tasso di sconto medio ponderato applicato all'impairment test della CGU Profumi e Cosmesi si attesta attorno al 10,04% (10,86% nelle valutazioni al 31 dicembre 2023).
Anche per la CGU Profumi e Cosmesi, per ciascuna parte, è stata effettuata l'analisi di sensitività al fine di comprendere la variazione del valore recuperabile a seguito di variazioni del valore dell'EBITDA (decremento del 5% e del 10%) sul terminal value e, a parità di tasso di crescita (pari a zero), del tasso di attualizzazione complessivo WACC (incremento di 0,5% e 1,0%).
Sia nel caso base che nel caso di peggioramento congiunto dei parametri di EBITDA e WACC, nei limiti sopra descritti, l'impairment test effettuato ha accertato che non sussistono perdite di valore sulla CGU Profumi e Cosmesi.
Il valore recuperabile risultante dal test effettuato è superiore rispetto al carrying amount di circa Euro 12 milioni.

Gli esiti degli impairment test non hanno evidenziato perdite di valore degli avviamenti iscritti, sia nello scenario di riferimento che in quelli ipotizzati dalle analisi di sensitività effettuate (peggioramento congiunto di EBITDA e WACC), con un recoverable amount delle CGU sempre superiore al valore di carrying amount evidenziato nel presente Bilancio Consolidato.
| (in migliaia di Euro) | 31 dic 2024 | 31 dic 2023 | Variazioni |
|---|---|---|---|
| Software, brevetti e licenze | 23.561 | 22.738 | 823 |
| Acconti e costruzioni in corso | 727 | 2.562 | (1.835) |
| Altre | 21.934 | 25.130 | (3.196) |
| Attività immateriali | 46.222 | 50.430 | (4.208) |
Tutte le attività immateriali, al netto dell'avviamento, sono a vita utile definita e il loro valore di iscrizione di bilancio è rappresentato dal costo al netto degli ammortamenti registrati.
| Vita utile | |
|---|---|
| Attività immateriali a vita utile definita | da 3 a 10 anni |
Al 31 dicembre 2024 non sono state iscritte riduzioni di valore sulla voce.
Di seguito la ripartizione per area geografica:
| (in migliaia di Euro) | Italia | Germania | Altri Paesi stranieri | Totale |
|---|---|---|---|---|
| Attività immateriali (escl. Avviamento) | 22.452 | 22.304 | 1.466 | 46.222 |
Nel corso dell'esercizio le movimentazioni sono così analizzabili:
| (in migliaia di Euro) | Software, brevetti e licenze |
Imm. immateriali Altre in corso |
Totale | ||
|---|---|---|---|---|---|
| Valore lordo | 47.309 | 2.562 | 30.669 | 80.540 | |
| Ammortamenti accumulati | 24.571 | - | 5.539 | 30.110 | |
| Totale al 31 dicembre 2023 | 22.738 | 2.562 | 25.130 | 50.430 | |
| Valore lordo al 31 dicembre 2023 | 47.309 | 2.562 | 30.669 | 80.540 | |
| Acquisti del periodo | 194 | 1.571 | 162 | 1.927 | |
| Riclassificazioni | 3.389 | (3.436) | (1) | (48) | |
| Variazione area di consolidamento (costo) | 769 | 30 | (526) | 273 | |
| Decrementi (costo) | (1.620) | - | (35) | (1.655) | |
| Valore lordo al 31 dicembre 2024 | 50.041 | 727 | 30.269 | 81.037 | |
| Ammortamenti cumulati al 31 dicembre 2023 | 24.571 | - | 5.539 | 30.110 | |
| Variazione area di consolidamento (fondo) | (89) | - | (368) | (457) | |
| Ammortamenti, impairment e svalutazioni | 3.616 | - | 3.185 | 6.801 | |
| Riclassificazioni | (38) | - | 11 | (27) | |
| Decrementi (fondo ammortamento) | (1.580) | - | (32) | (1.612) | |
| Ammortamenti cumulati al 31 dicembre 2024 | 26.480 | - | 8.335 | 34.815 | |
| Valore lordo | 50.041 | 727 | 30.269 | 81.037 | |
| Ammortamenti accumulati | 26.480 | - | 8.335 | 34.815 | |
| Totale al 31 dicembre 2024 | 23.561 | 727 | 21.934 | 46.222 |

| (in migliaia di Euro) | Software, brevetti e licenze |
Imm. immateriali in corso |
Altre | Totale |
|---|---|---|---|---|
| Valore lordo | 43.591 | 2.184 | 30.483 | 76.258 |
| Ammortamenti accumulati | 20.076 | - | 2.434 | 22.510 |
| Totale al 31 dicembre 2022 | 23.515 | 2.184 | 28.049 | 53.748 |
| Valore lordo al 31 dicembre 2022 | 43.591 | 2.184 | 30.483 | 76.258 |
| Acquisti del periodo | 1.106 | 792 | 200 | 2.098 |
| Riclassificazioni | 564 | (414) | - | 150 |
| Variazione area di consolidamento (costo) | 569 | - | - | 569 |
| Riclassificazioni IFRS5 | 1.565 | - | - | - |
| Decrementi (costo) | 86 | - | 14 | 100 |
| Valore lordo al 31 dicembre 2023 | 47.309 | 2.562 | 30.669 | 78.975 |
| Ammortamenti cumulati al 31 dicembre 2022 | 20.076 | - | 2.434 | 22.510 |
| Variazione area di consolidamento (fondo) | 556 | - | - | 556 |
| Ammortamenti, impairment e svalutazioni | 2.461 | - | 3.119 | 5.580 |
| Riclassificazioni IFRS5 | 1.565 | - | - | 1.565 |
| Decrementi (fondo ammortamento) | (87) | - | (14) | (101) |
| Variazione per Entità di Investimento | - | - | - | - |
| Ammortamenti cumulati al 31 dicembre 2023 | 24.571 | - | 5.539 | 30.110 |
| Valore lordo | 47.309 | 2.562 | 30.669 | 80.540 |
| Ammortamenti accumulati | 24.571 | - | 5.539 | 30.110 |
| Totale al 31 dicembre 2023 | 22.738 | 2.562 | 25.130 | 50.430 |
| (in migliaia di Euro) | 31 dic 2024 | 31 dic 2023 | Variazioni |
|---|---|---|---|
| Partecipazioni in controllate | 9.023 | 18.126 | (9.103) |
| Partecipazioni in altre imprese | 4.914 | 884 | 4.040 |
| Partecipazioni a patrimonio netto | 6.077 | 13.977 | (7.900) |
| Partecipazioni | 20.014 | 32.987 | (5.073) |
| (in migliaia di Euro) | Partecipazioni in controllate |
Partecipazioni in altre imprese |
Partecipazioni a patrimonio netto |
Totale |
|---|---|---|---|---|
| Totale al 31 dicembre 2023 | 18.126 | 884 | 13.977 | 32.987 |
| Incrementi | 2.609 | 3.120 | 3.753 | 9.482 |
| Decrementi | (264) | - | (1.629) | (1.893) |
| Altre variazioni | (11.200) | 1.248 | (36) | (9.988) |
| Svalutazioni | (248) | (338) | - | (586) |
| Variazioni FVOCI | - | - | 986 | 986 |
| Quota utili/perdite a conto economico | - | - | (10.974) | (10.974) |
| Totale al 31 dicembre 2024 | 9.023 | 4.914 | 6.077 | 20.014 |

Rispetto al 31 dicembre 2023, l'incremento delle partecipazioni per Euro 9.482 milioni è relativo: agli incrementi per Euro 1.450 migliaia dell'investimento nelle partecipate Oasi Dynamo Società Agricola (Euro 1.200 migliaia) e Oasi Dynamo Foodco Srl (Euro 250 migliaia) e alle partecipazioni rinvenienti dal consolidamento integrale di Intek Investimenti per Euro 7.226 migliaia.
Il decremento netto iscritto nella voce "Altre variazioni" è dovuta al consolidamento integrale di Intek Investimenti SpA (Euro 11.200 migliaia) e di Azienda Metalli Laminati SpA e al deconsolidamento della partecipazione in Bakel SpA.
La variazione negativa della quota di utili/perdite a conto economico per le partecipazioni a patrimonio netto è invece relativa a Magnet Joint Venture GmbH, partecipazione facente capo a KME SE.
Il dettaglio della voce al 31 dicembre 2024 è il seguente:
| Denominazione | Sede legale | Attività | % di possesso al 31/12/2024 |
31/12/2024 | 31/12/2023 | |
|---|---|---|---|---|---|---|
| diretta | indiretta | (in migliaia di Euro) |
(in migliaia di Euro) |
|||
| Intek Investimenti S.p.A. | Italia | Holding | 84,83% | - | 11.200 | |
| Ergyca Tracker 2 S.r.l. | Italia | 51,00% | 24 | 24 | ||
| Newint S.r.l. | Italia | 100,00% | 10 | 10 | ||
| Nextep S.r.l. Società Benefit | Italia | 60,00% | - | 6 | ||
| KME America Inc. | USA | 84,83% | 7 | 7 | ||
| KME INDIA Private Ltd. (in Liquidation) | India | 84,83% | 92 | 92 | ||
| KME Metals (Shanghai) Trading Ltd. | Cina | 84,83% | 81 | 81 | ||
| KME ( Suisse ) S.A. | Svizzera | 84,83% | 1.138 | 1.138 | ||
| Oasi Dynamo Società Agricola S.r.l. | Italia | 69,84% | 6.110 | 4.910 | ||
| Oasi Dynamo Foodco S.r.l. | Italia | 69,84% | 650 | 400 | ||
| KME Middle East FZE | UAE | 84,83% | - | 258 | ||
| Isno 3 srl in liquidazione | Italia | 51,51% | 911 | - | ||
| Partecipazioni in controllate | 9.023 | 18.126 | ||||
| Vita Società Editoriale S.p.A. | Italia | 13,22% | 222 | 222 | ||
| Metal Interconnector S.c.p.A. | Italia | 0,36% | 436 | 436 | ||
| Bakel S.p.A. | Italia | 21,82% | 1.248 | - | ||
| Aurm S.p.A. | Italia | 0,47% | 1.003 | - | ||
| Altre minori | n.a. | 1.199 | 226 | |||
| Partecipazioni in altre imprese | 4.914 | 884 | ||||
| Azienda Metalli Laminati S.p.A. | Italia | 20,53% | - | 36 | ||
| Dynamo Academy S.r.l. | Italia | 37,26% | 1.264 | 1.264 | ||
| Il Post S.p.A. | Italia | 22,46% | 3.753 | - | ||
| Magnet Joint Venture Gmbh | Germania | 37,73% | 1.060 | 12.677 | ||
| Partecipazioni a patrimonio netto | 6.077 | 13.977 | ||||
| Totale partecipazioni | 20.014 | 32.987 |
Le "Partecipazioni a patrimonio netto" comprendono gli investimenti a controllo congiunto, tra cui la partecipazione del 45% da parte di KME SE in Magnet Joint Venture GmbH per Euro 1.060 migliaia. Tale quota è stata acquisita nell'ambito degli accordi con Paragon relativi alla cessione del controllo del Business degli Speciali. Questa valorizzazione include gli aggiustamenti al fair value al momento dell'acquisizione.
Il contenuto della voce è il seguente:
| (in migliaia di Euro) | 31 dic 2024 | 31 dic 2023 | Variazioni |
|---|---|---|---|
| Depositi cauzionali | 1.608 | 1.489 | 119 |
| Altri crediti | 4.805 | 3.381 | 1.424 |
| Altre attività non correnti | 6.413 | 4.870 | 1.543 |

La voce può essere così analizzata:
| (in migliaia di Euro) | 31 dic 2024 | 31 dic 2023 | Variazioni |
|---|---|---|---|
| Crediti verso correlate | 51.018 | - | 51.018 |
| Altre attività finanziarie non correnti | 25.550 | 3.052 | 22.498 |
| Strumenti finanziari derivati | 21 | 115 | (94) |
| Attività finanziarie non correnti | 76.589 | 3.167 | 73.422 |
L'incremento rispetto al 31 dicembre 2023 è conseguente all'iscrizione del credito finanziario di Euro 22.522 migliaia per la rinuncia anticipata del diritto di opzione previsto dal contratto di locazione dell'impianto di Osnabrück e alla riclassificazione, dai crediti finanziari correnti, di Euro 15.022 migliaia di crediti finanziari di Natural Capital Italia e di Euro 35.966 migliaia relativi a crediti verso Magnet JV. La riclassificazione è stata effettuata a seguito delle mutate condizioni contrattuali derivanti dalla mancata realizzazione del progetto relativo al Business Combination Agreement ("BCA") sottoscritto nel febbraio 2024 congiuntamente a Paragon e SDCL EDGE Acquisition Corporation. Per maggiori informazioni si rinvia a quanto descritto nella relazione sulla gestione.
Il valore degli strumenti finanziari derivati pari a Euro 21 migliaia è afferente alle società del gruppo CULTI e in particolare al valore degli IRS Swap stipulati a copertura del rischio tasso di interesse sui finanziamenti passivi in essere.
| (in migliaia di Euro) | CULTI Milano SpA | Scent Company Srl |
|---|---|---|
| Valore nozionale originario | 2.500 | 800 |
| Valore nozionale 31/12/2024 | 790 | 382 |
| Valore di bilancio | 14 | 7 |
| Data scadenza | 2026 | 2026 |
| (in migliaia di Euro) | 31 dic 2024 | 31 dic 2023 | Variazioni |
|---|---|---|---|
| Materie prime, sussidiarie e di consumo | 349.370 | 322.573 | 26.797 |
| Prodotti in corso di lavorazione e semilavorati | 20.764 | 20.511 | 253 |
| Prodotti finiti e merci | 30.449 | 31.095 | (646) |
| Rimanenze | 400.583 | 374.179 | (26.404) |
La voce include principalmente i saldi del settore rame (Euro 394.527 migliaia), relativi principalmente alle giacenze di metalli in particolare rame, alluminio, nichel, zinco, stagno, rottami e altri metalli; la restante parte è relativa al gruppo CULTI (Euro 6.056 migliaia).
Le rimanenze di magazzino comprendono 37 migliaia di tonellate di scorte costituite a garanzia di passività finanziarie (nel 2023 erano le tonnellate a garanzia erano 40 migliaia).
Inoltre nell'esercizio in esame è stata registrata una perdita di valore sulle scorte di metallo pari ad Euro1.976 migliaia (l'esercizio precedente l'ammontare della perdita era stato pari ad Euro 1.872 migliaia).
Infine, l'importo totale delle rimanenze include Euro 6,3 milioni deivanti dal consolidamento dell'Azienda Metalli Laminati SpA.

| (in migliaia di Euro) | 31 dic 2024 | 31 dic 2023 | Variazioni |
|---|---|---|---|
| Crediti verso clienti terzi | 34.848 | 42.970 | (8.122) |
| Crediti da attività di leasing e di factoring | 1.007 | 1.210 | (203) |
| Crediti verso controllante | - | 19 | (19) |
| Crediti verso entità non consolidate | 1.894 | 3.783 | (1.889) |
| Crediti verso entità a patrimonio netto | 21.330 | 7.176 | 14.154 |
| Crediti commerciali | 59.079 | 55.158 | 3.921 |
I "Crediti verso clienti terzi" sono relativi per circa Euro 30,6 milioni al gruppo KME SE e per Euro 4,3 milioni circa al gruppo CULTI.
Si evidenzia che, nell'ambito del suo programma di factoring, il gruppo KME SE cede regolarmente crediti commerciali con operazioni di factoring pro soluto (cessione del rischio in capo alla società di factoring, mantenendo il rischio associato alla validità legale dei crediti; in tale contesto, in conformità con l'IFRS 9, vengono cancellati i crediti ceduti e si rileva un credito nei confronti della società di factoring per lo stesso importo fino al ricevimento del pagamento). Al 31 dicembre 2024 i crediti verso società di factoring ammontano ad Euro 15.684 migliaia e sono inclusi nella voce "attività finanziarie correnti".
Oltre al factoring pro soluto, il gruppo KME SE cede anche crediti nell'ambito del factoring pro solvendo. In tale caso, i crediti, a differenza del factoring pro soluto, non vengono cancellati dal proprio bilancio ma rimangono invariati come crediti verso i clienti. Il corrispettivo della società di factoring è registrato tra le passività finanziarie a breve termine.
Una parte dei crediti commerciali pari a Euro 6,6 milioni (Euro 12,2 milioni lo scorso anno) è data a garanzia delle passività finanziarie in essere.
Con riferimento ai crediti verso clienti, gli scaduti da più di 120 giorni rappresentano circa il 25% del valore lordo.
| (in migliaia di Euro) | 31 dic 2024 | 31 dic 2023 | Variazioni |
|---|---|---|---|
| Crediti finanziari verso correlate | 30.140 | 69.974 | (39.834) |
| Crediti verso soc. factoring | 15.684 | 17.292 | (1.608) |
| Strumenti finanziari derivati | 23.687 | 4.636 | 19.051 |
| Investimenti in titoli | 272 | 272 | - |
| Altre attività finanziarie correnti | 9.813 | 2.110 | (7.703) |
| Attività finanziarie correnti | 79.596 | 94.284 | (14.688) |
I "Crediti finanziari verso correlate" al 31 dicembre 2024 sono prevalentemente afferenti a società del Gruppo non consolidate integralmente. Il saldo al 31 dicembre 2023 comprendeva il credito di Euro 34,6 milioni verso JV Magnet che, nel presente bilancio, è stato riclassificato ad attività finanziarie non correnti.
I "Crediti verso soc. factoring" sono afferenti al gruppo KME SE e in particolare all'importo dei crediti commerciali ceduti secondo operazioni di factoring pro soluto, come precedentemente indicato nel commento alla voce "crediti commerciali". Tale importo si riferisce a crediti commerciali per beni e servizi già ceduti e non pagati alla data di chiusura del bilancio consolidato. L'importo di Euro 15.684 migliaia (Euro 17.292 al 31 dicembre 2023) è posto a garanzia per le passività finanziarie in essere.
Gli "Strumenti finanziari derivati" accolgono il fair value dei derivati in capo al gruppo KME SE e comprendono gli impegni di vendita e di acquisto dei contratti LME (London Metal Exchange) e i contratti forward su cambi.

Tra le "Altre attività finanziarie correnti" al 31 dicembre 2024, sono inclusi Euro 8,8 milioni (Euro 1,1 milioni al 31 dicembre 2024) relativi ad un credito nei confronti di una società di assicurazione.
In riferimento a quanto indicato da Consob con la Comunicazione n. DEM/11070007 del 5 agosto 2011, che ha ripreso il documento emesso dall'European Securities and Markets Authority (ESMA), si segnala che il Gruppo non ha investimenti in titoli di debito sovrano.
| (in migliaia di Euro) | 31 dic 2024 | 31 dic 2023 | Variazioni |
|---|---|---|---|
| Crediti tributari | 10.048 | 18.464 | (8.416) |
| Anticipi a fornitori | 3.244 | 787 | 2.457 |
| Ratei e risconti attivi | 4.075 | 4.048 | 27 |
| Crediti verso imprese correlate | 87 | 243 | (156) |
| Altri crediti | 3.702 | 2.923 | 779 |
| Altri crediti e attività correnti | 21.156 | 26.465 | (5.309) |
Nei Crediti tributari sono inclusi crediti legati a consumi energetici per Euro 2.912 migliaia (rispetto ad Euro 6.517 migliaia dell'anno precedente).
L'iscrizione dei ratei e risconti attivi è dovuta alla rilevazione di costi anticipati principalmente per spese di viaggio e servizi di competenza dei successivi periodi.
| (in migliaia di Euro) | 31 dic 2024 | 31 dic 2023 | Variazioni |
|---|---|---|---|
| Depositi bancari e postali | 181.211 | 118.593 | 62.618 |
| Cassa e disponibilità liquide | 31 | 16 | 15 |
| Disponibilità liquide e mezzi equivalenti | 181.242 | 118.609 | 62.633 |
Le "Disponibilità liquide e mezzi equivalenti" sono costituite da depositi bancari e da valori in cassa; al 31 dicembre 2024 Euro 12 milioni sono costituiti in pegno.
Si ritiene che le disponibilità liquide siano sufficienti per le attività del Gruppo, commerciali e di impegno finanziario.
| (in migliaia di Euro) | 31 dic 2023 | 31 dic 2022 | Variazioni |
|---|---|---|---|
| Immobili destinati alla vendita | 11.947 | 11.947 | - |
| Attività non correnti possedute per la vendita | 11.947 | 11.947 | - |
Al 31 dicembre 2024 le attività destinate alla vendita includono il valore residuo degli immobili, impianti e macchinari facenti capo a KME Italy SpA derivanti dal ramo d'azienda dei laminati della S.A. Eredi Gnutti Metalli SpA.
Il "Capitale Sociale" al 31 dicembre 2024 è pari a Euro 200.154.177,66 suddiviso in n. 270.231.550 azioni ordinarie (95,00% sul capitale) e n. 14.211.262 azioni di risparmio (5% sul capitale). Tutte le azioni sono prive di indicazione del valore nominale.

Per l'illustrazione delle variazioni del patrimonio netto consolidato si rimanda al "Prospetto delle variazioni del patrimonio netto".
Nel corso dell'esercizio sono state emesse n. 4.946.846 azioni ordinarie a seguito dell'esercizio di warrant e sono state annullate n. 45.114.520 azioni ordinarie, acquistate attraverso offerta pubblica di acquisto.
Inoltre la movimentazione include anche gli effetti dell'accantonamento fino al 28 giugno 2024 ad apposita riserva inclusa in "Altre riserve" dei costi sui Warrant Management derivanti da calcolo attuariale effettuato in applicazione delle previsioni dell'IFRS 2. Tali costi sono inclusi nella voce "Altri costi operativi".
I suddetti Warrant Management sono stati acquistati dalla Capogruppo al prezzo 0,60 per warrant.
Al 31 dicembre 2024 la Società detiene n. 53.243.219 azioni ordinarie proprie di cui pari al 19,70% del capitale ordinario (18,72% del capitale complessivo).
La voce è relativa al "Trattamento di fine rapporto" ed agli altri piani a benefici ai dipendenti previsti dalle altre legislazioni; l'importo, determinato sulla base delle competenze maturate alla fine dell'esercizio in base alla legge ed ai contratti di lavoro ed al principio contabile IAS 19, è così composto:
| (in migliaia di Euro) | 31 dic 2024 | 31 dic 2023 | Variazione |
|---|---|---|---|
| Benefici ai dipendenti | 116.674 | 126.639 | (9.965) |
La movimentazione della voce è la seguente:
| (in migliaia di Euro) | 31 dic 2023 | Variazione area di consolidamento |
Riclassifica da IFRS5 |
Incrementi | Decrementi/ versamenti |
31 dic 2024 |
|---|---|---|---|---|---|---|
| Benefici a dipendenti | 126.639 | 597 | - | 2.849 | (13.411) | 116.674 |
Si riportano di seguito i principali criteri utilizzati nella valutazione dei "Benefici a dipendenti":
| Criteri generali adottati | 31 dic 2024 | 31 dic 2023 |
|---|---|---|
| Tasso di attualizzazione | 3,85% | 3,58% |
| Tasso incremento retribuzioni future | 1,00-5,60% | 1,00-4,65% |
| Incremento futuro delle prestazioni | 2,00-3,00% | 2,00-3,00% |
| Vita lavorativa residua media (anni) | 11,13 | 11,08 |
| Criteri generali adottati |
Il Gruppo ha dipendenti in Italia e all'estero, per lo più in Germania e Gran Bretagna; la maggior parte dei dipendenti del Gruppo KME beneficia di prestazioni pensionistiche, il cui tipo di erogazione varia da Paese a Paese in base al contesto giuridico, economico e fiscale nazionale. I piani pensionistici del Gruppo comprendono sia piani a contribuzione definita sia piani a prestazioni definite.
In Germania i dipendenti con incarichi esecutivi hanno diritto al pagamento di una prestazione determinata individualmente che diventa esigibile al compimento del 65° anno di età o prima, a seconda delle possibilità previste dal fondo assicurativo pensionistico obbligatorio. A partire dal 2017 in Germania i dipendenti con incarichi esecutivi ottengono solo impegni per piani a contribuzione definita.
Per un'ampia percentuale di altri dipendenti sono previsti piani a prestazioni definite a seconda della data di inizio del rapporto di lavoro con l'azienda, in conformità al contratto di lavoro, il cui importo è calcolato come percentuale del salario pensionabile per ogni anno di servizio qualificante.
A partire dal 1° gennaio 2018, i dipendenti riceveranno invece un supplemento di contribuzione per la conversione dello stipendio nell'ambito di un piano a contribuzione definita.
Il totale degli obblighi pensionistici derivanti da piani a benefici definiti in Germania ammonta ad Euro 107.120 migliaia al netto delle attività a servizio del piano che ammontano ad Euro 792 migliaia.

In Gran Bretagna esistono piani a benefici definiti per i dipendenti che prevedono il pagamento di una pensione dopo i 65 anni. Il piano prevede l'obbligo legale di coprire gli obblighi con attività finanziarie di importo equivalente. Le attività del piano sono investite in azioni di fondi, titoli a tasso fisso, immobili e depositi bancari. L'organo decisionale in ogni caso è un cosiddetto "Consiglio di amministrazione". Il totale degli obblighi pensionistici derivanti da piani a benefici definiti in Gran Bretagna ammonta ad Euro 70.068 migliaia. A questi si contrappongono attività a servizio del piano per un importo di Euro 69.325 migliaia, con un'obbligazione netta di Euro 743 migliaia.
I piani pensionistici definiti in Italia includono per normativa il pagamento di un capitale in base al periodo di servizio e alla retribuzione alla cessazione del rapporto di lavoro (TFR). Il totale degli obblighi pensionistici derivanti dai piani a benefici definiti in Italia ammonta ad Euro 8.710 migliaia.
Il rischio principale, oltre al normale rischio attuariale - che include il rischio di longevità e il rischio di cambio - riguarda il rischio finanziario associato alle attività del piano. Per quanto riguarda le passività previdenziali, si tratta soprattutto del rischio di inflazione nei piani con prestazioni legate al salario; un forte aumento delle retribuzioni aumenterebbe l'obbligo di tali piani. Nel Gruppo, piani di questo tipo esistono solo su scala ridotta e sono in gran parte preclusi ai nuovi assunti.
Per quanto riguarda gli aumenti delle pensioni attualmente erogate, all'interno del Gruppo non esiste alcun accordo pensionistico che comporti l'obbligo di aumentare l'importo dei benefici in misura superiore all'inflazione o all'eccedenza generata dalle attività del piano.
Il rendimento delle attività a servizio del piano, in conformità allo IAS 19, è ipotizzato sulla base del tasso di sconto dell'obbligazione a benefici definiti. Se il tasso di rendimento effettivo è inferiore al tasso di sconto, la passività netta aumenta. Per i piani a capitalizzazione, tuttavia, soprattutto in considerazione della quota di attività a servizio del piano investite in azioni, ci aspettiamo che i rendimenti a lungo termine superino il tasso di sconto. Tuttavia, non si possono escludere fluttuazioni a breve e medio termine, con un effetto corrispondente sulla passività netta. A tal proposito sono state effettuate analisi di sensitività sulla base di alcuni parametri (variazione del tasso di mortalità, tasso di sconto, età di pensionamento).
| (in migliaia di Euro) | 31 dic 2024 | 31 dic 2023 |
|---|---|---|
| Valore attuale delle obbligazioni parzialmente o interamente coperte | 115.830 | 120.177 |
| Valore attuale delle obbligazioni non finanziate | 70.961 | 76.604 |
| Valore attuale obbligazione a benefici definiti | 186.791 | 196.781 |
| Attività a servizio del piano | (70.117) | (70.142) |
| (Surplus) deficit | 116.674 | 126.639 |
Il valore attuale delle obbligazioni è pari a:
Inoltre, esistono anche diritti di rimborso, principalmente polizze assicurative sulla vita, utilizzate per finanziare parzialmente gli obblighi pensionistici. Le assicurazioni sulla vita saranno pagate dalla compagnia assicurativa a KME al momento del pensionamento. Di seguito l'evoluzione delle richieste di rimborso:
| (in migliaia di Euro) | 2024 | 2023 |
|---|---|---|
| Saldo iniziale | 1.641 | 1.726 |
| Incrementi | - | 39 |
| Decrementi | (96) | (124) |
| Rimborsi assicurativi | 1.545 | 1.641 |

Di seguito la movimentazione del valore attuale delle obbligazioni pensionistiche:
| (in migliaia di Euro) | 2024 | 2023 |
|---|---|---|
| Saldo apertura dell'obbligazione | 196.781 | 187.009 |
| Variazione area consolidamento | 598 | 4.058 |
| Costo per prestazioni di lavoro correnti | 300 | 347 |
| Interessi sull'obbligazione | 7.570 | 8.497 |
| Rettifiche basate sull'esperienza | (1.601) | (876) |
| (Utili) perdite attuariali | ||
| - da variazioni demografiche | (135) | (4.077) |
| - da assunzioni finanziarie | (6.775) | 9.663 |
| Differenze di cambio su piano esteri | 3.364 | 1.581 |
| Benefici pagati ed erogati | (13.311) | (12.257) |
| Riclassificazioni ex IFRS 5 | - | 2.836 |
| Valore attuale dell'obbligazione | 186.791 | 196.781 |
La tabella seguente mostra come l'obbligazione a benefici definiti sarebbe stata influenzata da variazioni delle principali ipotesi attuariali, mantenendo invariate le altre ipotesi:
| (in migliaia di Euro) | Incremento | Decremento |
|---|---|---|
| Aspettativa di vita (variazione di 1 anno) | 113.910 | 105.442 |
| Tasso di attualizzazione (variazione 1%) | 103.743 | 128.545 |
| Incrementi futuri delle pensioni (variazione dello 0,5%) | 111.288 | 106.184 |
| Analisi di sensitività |
Le attività al servizio dei piani (valutate al fair value) hanno avuto la seguente movimentazione:
| (in migliaia di Euro) | 2024 | 2023 |
|---|---|---|
| Saldo iniziale | 70.142 | 59.420 |
| Interessi attivi | 3.403 | 3.159 |
| Utile e (perdite) attuariali | (10.735) | (48) |
| Differenze cambi su piani non in Euro | 3.250 | 1.218 |
| Contributi dal datore di lavoro | 8.859 | 10.376 |
| Contributi da parte dei partecipanti al piano | - | - |
| Benefici pagati ed erogati | (4.802) | (3.983) |
| Fair value attività a servizio dei piani | 70.117 | 70.142 |
La tabella seguente riclassifica le attività a servizio del piano per classi omogenee di titoli:
| (in migliaia di Euro) | 31 dic 2024 | 31 dic 2023 | |||
|---|---|---|---|---|---|
| Titoli di capitale quotati su mercati attivi | 10.334 | 14,7% | 11.104 | 15,8% | |
| Titoli a reddito fisso quotati su mercati attivi | 11.914 | 17,0% | 8.292 | 11,8% | |
| Liquidità | 5.981 | 8,5% | 2.154 | 3,1% | |
| Altro | 41.888 | 59,7% | 48.592 | 69,3% | |
| Attività a servizio del piano | 70.117 | 100,0% | 70.142 | 100,0% |
I piani non comprendono attività finanziarie o altri beni di proprietà del Gruppo.

Di seguito la ripartizione dei titoli di capitale quotati su mercati attivi per settore:
| (in migliaia di Euro) | 31 dic 2024 | 31 dic 2023 | ||
|---|---|---|---|---|
| Istituzioni Finanziarie | 1.819 | 17,6% | 1.788 | 16,1% |
| Beni di cosumo | 1.581 | 15,3% | 1.654 | 14,9% |
| Energia e utilities | 579 | 5,6% | 677 | 6,1% |
| Servizi al consumo | 785 | 7,6% | 988 | 8,9% |
| Industria manifatturiera | 1.219 | 11,8% | 1.410 | 12,7% |
| Altro | 4.351 | 42,1% | 4.587 | 41,3% |
| Titoli di capitale suddivisi per settore | 10.334 | 100,0% | 11.104 | 100,0% |
La tabella seguente evidenzia la suddivisione dei titoli a reddito fisso quotati su mercati attivi, in base al rating dell'emittente:
| (in migliaia di Euro) | 31 dic 2024 | 31 dic 2023 | ||
|---|---|---|---|---|
| AAA | 4.337 | 36,4% | 2.106 | 25,4% |
| AA | 1.847 | 15,5% | 1.153 | 13,9% |
| A | 1.108 | 9,3% | 1.153 | 13,9% |
| BBB ed inferiori | 4.417 | 37,1% | 3.804 | 45,9% |
| Senza rating | 205 | 1,7% | 76 | 0,9% |
| Titoli di capitale suddivisi per rating dell'emittente |
11.914 | 100,0% | 8.292 | 100,0% |
Le spese per i piani pensionistici sono costituite da costi per il personale e dagli interessi passivi, che sono inclusi nelle spese per il personale:
| (in migliaia di Euro) | 2024 | 2023 |
|---|---|---|
| Costo previdenziale relativo alle prestazioni correnti | 300 | 347 |
| Interessi passivi | 4.167 | 5.338 |
| Costi rilevati a conto economico | 4.467 | 5.685 |
I contributi pensionistici futuri sono previsti come segue:
| (in migliaia di Euro) Ammontare |
|
|---|---|
| Anni | |
| 2025 | 12.035 |
| 2026 | 12.060 |
| 2027 | 12.171 |
| 2028 | 12.239 |
| 2029 | 12.272 |
| da 2030 a 2033 | 61.306 |
| Erogazioni future | 122.083 |
Ad eccezione del piano pensionistico in Gran Bretagna, i piani in essere non hanno bisogno di essere finanziati in quanto per gli stessi è sufficiente il flusso di cassa corrente.
I contributi al piano, nel prossimo esercizio finanziario, dovrebbero ammontare ad Euro 4.220 migliaia.

Il dettaglio della voce è il seguente:
| (in migliaia di Euro) | 31 dic 2024 | 31 dic 2023 | Variazioni |
|---|---|---|---|
| Debiti e passività finanziarie non correnti | 176.790 | 223.916 | (47.126) |
| Debiti e passività finanziarie correnti | 252.332 | 127.286 | 125.046 |
| Debiti e passività finanziarie | 429.122 | 351.202 | 77.920 |
| Prestiti obbligazionari | 198.954 | 230.710 | (31.756) |
| Totale | 628.076 | 581.912 | 46.164 |
| (in migliaia di Euro) | 31 dic 2024 | 31 dic 2023 | ||
|---|---|---|---|---|
| Correnti | Non correnti | Correnti | Non correnti | |
| Debiti verso istituti di credito | 52.444 | 88.825 | 59.084 | 113.056 |
| Strumenti finanziari derivati | 6.539 | - | 5.179 | - |
| Debiti finanziari verso imprese correlate | 563 | - | - | - |
| Debiti per titoli obbligazionari emessi | 170.835 | - | 41.196 | - |
| Debiti per factoring | 9.057 | - | 7.282 | - |
| Debiti per leasing | 4.747 | 87.820 | 4.162 | 10.816 |
| Altri debiti finanziari | 8.147 | 685 | 10.383 | 100.044 |
| Debiti e passività finanziarie | 252.332 | 176.790 | 127.286 | 223.916 |
Al 31 dicembre 2024 la voce "Debiti verso istituti di credito", nella parte corrente pari ad Euro 52,4 milioni, accoglie:
Al 31 dicembre 2024 la suddetta voce, invece nella parte non corrente, pari ad Euro 88,8 milioni, accoglie:
Di seguito i principali finanziamenti in essere:
KME SE: Euro 460 milioni relativi al finanziamento bancario in pool utilizzabile in forma revolving e con scadenza 30 novembre 2025, con l'opzione per l'estensione di un ulteriore anno subordinata al consenso degli istituti finanziatori coinvolti nell'operazione. Questa linea risponde ai fabbisogni di finanziamento di capitale circolante del Gruppo KME SE legati, principalmente, alle giacenze di magazzino. Nel mese di maggio 2024 la linea di credito è stata incrementata fino ad Euro 485 milioni con l'ingresso nel pool di banche di Bank of China (UK).
La linea di credito è stata utilizzata con lettere di credito per pagamenti a fornitori di metallo per un importo di Euro 478,7 milioni, le cui passività sono esposte tra i debiti commerciali o altri debiti e pertanto non son incluse negli importi sopra indicati.
La linea di credito del pool di banche beneficia delle seguenti garanzie:

Il finanziamento bancario ricevuto da KME Mansfeld GmbH di Euro 18,8 milioni relativi alla Tranche B della linea di credito di base con scadenza nel terzo trimestre 2024 è stato rimborsato a giugno 2024.
Gli "Strumenti finanziari derivati" sono afferenti al gruppo KME SE e sono relativi agli impegni di vendita e di acquisto dei contratti LME e ai contratti di cambio forward. Gli sturmenti derivati sono valutati al fair value.
La voce "Debiti per titoli obbligazionari emessi" al 31 dicembre 2024 accoglie:

ad Euro 34,3 milioni. Nel corso del primo quadrimestre 2025 sono state inoltre rimodulate le scadenze di rimborso del prestito obbligazionario emesso dalla controllata KMH SpA. Il termine ultimo di rimborso è passato dal 31 dicembre 2025 fino al 31 dicembre 2027 e nel corso del 2025 è prevista la scadenza a settembre di una rata di nominali Euro 15,0 milioni.
Per maggiori dettagli sui prestiti obbligazionari si rinvia al paragrafo "Titoli obbligazionari".
I "Debiti per factoring" sono relativi all'operatività del gruppo KME SE e si riferiscono alle linee di credito con FactoFrance per Euro 150 milioni, con Intesa Sanpaolo SpA, per Euro 126,5 milioni e con Targobank per Euro 100 milioni, avemti tutte scadenza al 30 novembre 2025.
Le linee di credito con Factofrance e Targo incorporano opzioni che consentono, se necessario, di bilanciare il committment tra una linea di credito e l'altra.
Le passività derivanti dal factoring pro solvendo nei confronti della società di factoring ammontano ad Euro 9,1 milioni (rispetto al dato del precedente esercizio pari a Euro 7,3 milioni).
I finanziamenti ricevuti dal Gruppo e sopra menzionati contengono financial covenants simili, soggetti a verifica trimestrale od annuale, ad eccezione del prestito obbligazionario, che è soggetto ad un "at incurrence covenant test" secondo gli standard dei bond ad alto rendimento. Si conferma che il Gruppo, per tutto l'esercizio di riferimento, ha rispettato i covenant.
Le variazioni delle voci "Altri debiti finanziari" (riduzione) e "Debiti per leasing" (incremento) sono prevalentemente dovute alla rinuncia anticipata al diritto d'opzione concesso nell'ambito dell'operazione di Sale & Lease back dello stabilimento sito in Osnabrück. Al 31 dicembre 2023 l'ammontare di tale debito, Euro 94,6 milioni, era classificato nella voce "Altri debiti finanziari", mentre a fine esercizio, in seguito alla rinuncia, il debito residuo è stato riclassificato nella voce "Debiti per leasing".
L'ammontare dell'indebitamento finanziario con il dettaglio delle sue principali componenti ai sensi della Comunicazione Consob n. 6064293, del Richiamo di attenzione Consob n. 5/21 del 29 aprile 2021 e degli Orientamenti ESMA in materia di obblighi di informativa ai sensi del regolamento sul prospetto informativo (ESMA 32-382-1138) è indicata nella "Relazione sull'andamento della gestione".

| (in migliaia di Euro) | 31 dic 2024 | 31 dic 2023 | Variazioni |
|---|---|---|---|
| Obbligazioni KME Group S.p.A. 2020/2025 | - | 92.648 | (92.648) |
| Obbligazioni KME Group S.p.A. 2022/2027 | 63.502 | 63.491 | 11 |
| Obbligazioni KME Group S.p.A. 2024/2029 | 135.452 | - | 135.452 |
| KMH S.p.A. Up to Euro 135,100,000.00 Senior Guaranteed and Secured Fixed Rate Notes due 31 December 2025 |
- | 74.571 | (74.571) |
| Titoli obbligazionari | 198.954 | 230.710 | (31.756) |
La voce si riferisce alle:
Le Obbligazioni KME Group 2020/2025, come già anticipato nel paragrafo precedente sono state riclassificate nelle attività finanziarie correnti avendo a fine esercizio scadenza entro i 12 mesi.
Le Obbligazioni "KMH S.p.A. Up to Euro 135,100,000.00 Senior Guaranteed and Secured Fixed Rate Notes due 31 December 2025" (le "Notes"), come già descritto nel paragrafo precedente, sono state riclassificate nelle attività finanziarie correnti in quanto al 31 dicembre 2024, avevano una scadenza entro 12 mesi.
Tutte le obbligazioni sono esposte al netto dei costi di emissione che vengono differiti lungo la durata del titolo in misura tale da determinare un tasso di interesse effettivo costante.
| (in migliaia di Euro) | 31 dic 2024 | 31 dic 2023 | Variazioni |
|---|---|---|---|
| Altri debiti | 2.099 | 1.489 | 610 |
| Altre passività non correnti | 2.099 | 1.489 | 610 |
La voce è relativa a posizioni legate al settore rame.
| (in migliaia di Euro) | 31 dic 2024 | 31 dic 2023 | Variazioni |
|---|---|---|---|
| Fondi per rischi ed oneri non correnti | 5.177 | 6.168 | (991) |
| Fondi per rischi ed oneri correnti | 11.352 | 16.121 | (4.769) |
| Fondi per rischi ed oneri | 16.529 | 22.289 | (5.760) |

La voce "Altri fondi" comprendono principalmente gli accantonamenti per le indennità di fine rapporto in caso di cessazione del rapporto di lavoro e/o di pensionamento in conformità con la legislazione francese, per le richieste di garanzie da parte dei clienti e per rischi ambientali. Le richieste di garanzia da parte dei clienti sono considerate esigibili entro un anno.
I "Fondi ristrutturazione" sono relativi agli oneri accantonati, al netto degli utilizzi del periodo, per la chiusura della produzione di tubi a Givet annunciata nel febbraio 2022 da Trefimetaux S.A.S. e per le ristrutturazioni annunciate nel 2023 da KME Netherland e KME Stolberg.
Il Gruppo non è attualmente soggetto a controversie legali in corso che potrebbero avere un effetto significativo sul patrimonio netto e sui risultati operativi del Gruppo. Nonostante l'ampia serie di misure di conformità, tuttavia, è possibile che si verifichino violazioni isolate o che vi siano violazioni storiche non ancora individuate.
Alla data di approvazione del presente bilancio consolidato non esistono, a conoscenza degli Amministratori, altre passività potenziali significative.
| (in migliaia di Euro) | 31 dic 2024 | 31 dic 2023 | Variazione |
|---|---|---|---|
| Debiti verso fornitori – terzi | 682.114 | 505.666 | 176.448 |
| Debiti verso fornitori - entità del gruppo non consolidate | 217 | 693 | (476) |
| Debiti verso fornitori - entità a patrimonio netto | 35.021 | 44.821 | (9.800) |
| Debiti verso fornitori - altre parti correlate | 100 | - | 100 |
| Debiti verso fornitori | 717.452 | 551.180 | 166.272 |
Si ritiene che il valore contabile dei debiti commerciali approssimi il loro fair value.
Alla data di chiusura del bilancio, Euro 315.650 migliaia (Euro 322.427 migliaia al 31 dicembre 2023) delle passività registrate tra i debiti verso fornitori terzi sono supportate da lettere di credito; le lettere di credito sono emesse dalla linea di credito in pool. Questi debiti verso fornitori si riferiscono all'acquisto di metallo.
Tutti i debiti hanno una durata massima di un anno.

| (in migliaia di Euro) | 31 dic 2024 | 31 dic 2023 | |
|---|---|---|---|
| Debiti verso personale e dipendenti | 17.316 | 18.909 | (1.593) |
| Debiti verso istituti previdenziali | 5.031 | 5.113 | (82) |
| Debiti tributari | 16.131 | 16.152 | (21) |
| Debiti verso correlate | 14.616 | 943 | 13.673 |
| Debiti verso clienti | 41.968 | 39.747 | 2.221 |
| Altri debiti | 27.411 | 14.926 | 12.485 |
| Altre passività correnti | 122.473 | 95.790 | 26.683 |
La voce "Debiti verso dipendenti" si riferisce principalmente alle competenze maturate ma non ancora liquidate.
La voce "Debiti tributari" sono afferenti principalmente a rintenute d'acconto, IVA ed altre imposte relativi alle società del Gruppo non facenti parte nel consolidato fiscale della Capogruppo.
Nei "Debiti verso correlate" sono compresi i debiti verso amministratori per i compensi maturati, quelli verso gli Amministratori Esecutivi in seguito all'acquisto da parte della capogruppo dei Warrant Management scadenti a fine giugno 2024 e quelli per Trattamento Fine Mandato nei confronti del Presidente maturato fino al 31 dicembre 2012, data in cui è cessato tale istituto. Il Presidente ha concordato di prorogare al 31 dicembre 2025 la data di scadenza del pagamento.
I "Debiti verso clienti" comprendono principalmente i pagamenti anticipati dei clienti, gli accrediti di bonus ai clienti e i saldi di credito dovuti a pagamenti in eccesso.
Il Gruppo applica l'espediente pratico di cui al paragrafo 121 dell'IFRS 15 e non fornisce informazioni sulle obbligazioni residue che hanno una durata originaria prevista di un anno o meno.
| (in migliaia di Euro) | 31 dic 2024 | 31 dic 2023 | Variazione |
|---|---|---|---|
| Imposte differite attive | 88.224 | 82.751 | 5.473 |
| Imposte differite passive | (106.641) | (107.496) | 855 |
| Imposte differite attive (passive) nette | (18.417) | (24.745) | 6.328 |

| Imposte differite attive | Imposte differite passive | ||||
|---|---|---|---|---|---|
| (in migliaia di Euro) | 31 dic 2024 31 dic 2023 |
31 dic 2024 | 31 dic 2023 | ||
| Differenze temporanee | |||||
| Immobili, impianti e macchinari | 1.163 | 2.398 | (73.324) | (76.481) | |
| Investimenti immobiliari | - | - | (4.176) | (4.534) | |
| Attività immateriali | 1.814 | 1.896 | (9.155) | (9.923) | |
| Partecipazioni | 502 | 712 | (496) | (521) | |
| Altre attività non correnti | - | 432 | - | - | |
| Attività finanziarie non correnti | - | - | (5) | (28) | |
| Rimanenze | 621 | 1.077 | (34.434) | (31.510) | |
| Crediti commerciali | 1.782 | 1.987 | (317) | (609) | |
| Attività finanziarie correnti | 21 | (23) | (2.021) | (400) | |
| Altri crediti e attività correnti | 377 | 451 | - | (79) | |
| Attività non correnti possedute per la vendita | - | - | (2.075) | (2.075) | |
| Benefici a dipendenti | 11.002 | 13.085 | (6) | (6) | |
| Debiti e passività finanziarie non correnti | 694 | 913 | - | - | |
| Altre passività non correnti | 709 | 75 | (5) | (92) | |
| Fondi per rischi ed oneri | 1.529 | 351 | - | - | |
| Debiti e passività finanziarie correnti | 1.097 | 1.854 | - | - | |
| Debiti verso fornitori | 713 | 293 | (121) | (248) | |
| Altre passività correnti | 1.450 | 1.260 | (157) | (873) | |
| Imposte differite su componenti di patrimonio netto | - | - | - | - | |
| Imposte differite su perdite fiscali pregresse | 84.401 | 76.645 | - | - | |
| Totale | 107.875 | 103.406 | (126.292) | (127.379) | |
| Rettifiche | (19.651) | (20.655) | 19.651 | 19.883 | |
| Totale Imposte differite attive (passive) | 88.224 | 82.751 | (106.641) | (107.496) |
Gli Amministratori ritengono che le imposte differite attive iscritte siano recuperabili sulla base dei risultati futuri attesi, come indicato nei piani aziendali del Gruppo per il periodo 2025-2029, considerando anche gli effetti degli accordi di consolidamento fiscale esistenti tra alcune società del Gruppo e le imposte differite passive iscritte.

Ai sensi della Comunicazione Consob n. 6064293/06 si precisa che il Gruppo non ha effettuato nel corso dell'esercizio in esame "operazioni atipiche e/o inusuali".
Il dettaglio della voce è il seguente:
| (in migliaia di Euro) | 2024 | 2023 | |
|---|---|---|---|
| Italia | 235.298 | 297.980 | |
| Europa | 1.059.688 | 1.258.517 | |
| Asia | 47.609 | 81.529 | |
| America | 166.104 | 184.305 | |
| Altri Paesi | 56.739 | 58.201 | |
| Ricavi delle vendite e prestazioni di servizi | 1.565.438 | 1.880.532 |
I ricavi del gruppo KME SE confluiti nei saldi di conto economico del presente bilancio consolidato sono pari a Euro 1.540 milioni e derivano principalmente dalla vendita di prodotti in rame e leghe di rame. La ripartizione dei ricavi è stata effettuata in base all'ubicazione dei clienti. La parte residua è relativa a CULTI Milano e sue controllate.
Nell'esercizio, il Gruppo non ha realizzato con alcun cliente vendite superiori al 10% delle vendite del Gruppo. I ricavi totali sono stati iscritti in funzione del trasferimento dei beni in un determinato momento.
| (in migliaia di Euro) | 2024 | 2023 |
|---|---|---|
| Proventi da "special situation" | 126 | 749 |
| Affitti attivi | 7.982 | 8.669 |
| Prestazioni di servizi a correlate | 70 | 78 |
| Altri | 52.739 | 15.915 |
| Altri proventi | 60.917 | 25.411 |
La voce "Altri" include la plusvalenza di Euro 32,8 milioni registrata a fine dicembre 2024 in seguito alla decisione di rinunciare in anticipo all'opzione di riacquisto inclusa nel contratto leasing sull'immobile di Osnabrück. La rinuncia ha avuto l'effetto di rendere definitiva la cessione dell'immobile e quindi ha consentito l'iscrizione della plusvalenza.
| (in migliaia di Euro) | 2024 | 2023 |
|---|---|---|
| Salari e stipendi | (178.420) | (182.591) |
| Oneri sociali | (39.585) | (41.098) |
| Altri costi del personale | (8.783) | (10.394) |
| Costo del lavoro | (226.788) | (234.083) |
La maggior parte delle spese per il personale riguarda le retribuzioni, che comprendono salari, stipendi, indennità e tutti gli altri compensi per il lavoro svolto dai dipendenti del Gruppo nell'esercizio. I contributi

obbligatori a carico della Società, in particolare i contributi previdenziali, sono riportati alla voce contributi previdenziali.
Le spese per le prestazioni pensionistiche si riferiscono al personale attivo ed ex dipendenti o ai loro superstiti. Tali spese comprendono i costi pensionistici periodici netti, i contributi del datore di lavoro ai piani pensionistici integrativi aziendali e i pagamenti delle prestazioni pensionistiche.
| 31/12/2024 | 31/12/2023 | Variazione | |
|---|---|---|---|
| Totale addetti (medio) | 3.309 | 3.530 | (221) |
| (in migliaia di Euro) | 2024 | 2023 |
|---|---|---|
| Emolumenti amministratori e sindaci | (5.230) | (5.411) |
| Prestazioni professionali | (21.723) | (22.316) |
| Trasporti | (31.582) | (34.194) |
| Altri costi per il personale | (759) | (949) |
| Pubblicità e altri costi commerciali | (2.297) | (3.788) |
| Elettricità, riscaldamento, postali e telefoniche | (64.415) | (76.314) |
| Costi di produzione e vendita | (20.066) | (18.991) |
| Commissioni | (12.186) | (13.185) |
| Premi assicurativi | (12.648) | (13.039) |
| Locazioni immobiliari | (4.993) | (4.247) |
| Manutenzioni | (24.840) | (32.539) |
| Oneri tributari diversi | (3.985) | (3.737) |
| Contributi associativi | (198) | (193) |
| Costi diversi netti | (27.743) | (20.044) |
| Oneri per servizi da banche | (974) | (984) |
| Minusvalenze su cessione immobili | (1.927) | (982) |
| Rilascio fondi | 966 | - |
| Accantonamento a fondi rischi | (5.401) | (12.165) |
| Oneri su Warrant Management | (339) | (1.046) |
| Altri costi operativi | (240.340) | (264.124) |
Gli "Oneri su Warrant Management", facenti capo alla Capogruppo, accolgono gli effetti del calcolo attuariale in applicazione delle previsioni dell'IFRS 2 e hanno come contropartita un incremento di patrimonio netto (per ulteriori dettagli circa l'assegnazione dei Warrant Management si rimanda a quanto riportato nella nota esplicativa 4.14).

| (in migliaia di Euro) | 2024 | 2023 |
|---|---|---|
| Interessi attivi correlate | 2.041 | 1.620 |
| Interessi attivi | 7.221 | 5.566 |
| Proventi su cambi e derivati | 13.381 | 6.696 |
| Altri proventi attivi | 300 | 816 |
| Totale proventi finanziari | 23.074 | 14.698 |
| Interessi passivi a correlate | (408) | (26) |
| Interessi passivi | (43.718) | (35.212) |
| Interessi passivi su titoli emessi | (23.508) | (11.315) |
| Commissioni passive su garanzie e finanziamenti | (22.740) | (29.768) |
| Perdite su cambi e derivati | (10.891) | (5.243) |
| Impairment su strumenti finanziari | (666) | (3.520) |
| Altri oneri finanziari | (524) | (565) |
| Totale oneri finanziari | (102.487) | (85.649) |
| Totale oneri finanziari netti | (79.413) | (70.951) |
Il dettaglio della voce è il seguente:
| (in migliaia di Euro) | 2024 | 2023 |
|---|---|---|
| Risultato partecipate a patrimonio netto | (10.974) | (8.388) |
| Utili/Perdite cessione quote di fondi e titoli | 100 | - |
| Dividendi | 420 | - |
| Risultato partecipazioni | (10.454) | (8.388) |
Il "risultato delle partecipate a patrimonio netto", negativo per Euro 10.974 migliaia, è relativo al risultato dell'esercizio della società Magnet Joint Venture del gruppo KME SE.
Per quanto riguarda i dividendi sono relativi agli incassi ricevuti dalla partecipata Intek Investimenti.
| (in migliaia di Euro) | 2024 | 2023 |
|---|---|---|
| Imposte correnti | (5.526) | (7.384) |
| Imposte differite | 3.501 | 7.402 |
| Imposte correnti e differite | (2.025) | 18 |
Il Decreto Legislativo n. 209 del 27 dicembre 2023 ha recepito la Direttiva n. 2022/UE/2523, in materia di "Global Minimum Tax", con l'esplicito scopo di garantire, a decorrere dal 1° gennaio 2024, un livello impositivo minimo di tassazione dei gruppi con ricavi superiori ad Euro 750 milioni. La normativa, comunemente chiamata "Pillar II", trae origine dalle regole formulate in sede OCSE ed è è volta a garantire che i gruppi multinazionali con ricavi consolidati pari o superiori a Euro 750 milioni siano soggetti ad un'aliquota fiscale effettiva (Effective Tax Rate - ETR) non inferiore al 15% in ciascuna giurisdizione in cui operano; qualora l'ETR calcolato in base alle regole Pillar II per una giurisdizione risultasse inferiore al 15%, il gruppo è tenuto a pagare un'imposta integrativa (la "top-up tax") per raggiungere la soglia di tassazione minima.
Le regole Pillar II prevedono, inoltre, un periodo transitorio durante il quale i gruppi soggetti alla citata normativa hanno la possibilità di essere esentati dai complessi calcoli per la determinazione dell'l'ETR eseguendo alcuni test, denominati "Transitional CbCR Safe Harbors" ("TCSH"), applicabili nei primi tre

periodi d'imposta successivi all'entrata in vigore della normativa. È sufficiente che almeno uno dei TCSH risulti soddisfatto per la giurisdizione in cui opera il gruppo affinché l'imposta integrativa dovuta per tale giurisdizione sia pari a zero.
Il Gruppo, come richiesto dal principio contabile IAS 12 (in particolare per effetto dell'"Amendments to IAS 12 Income Taxes – International Tax Reform- Pillar II model Rules"), ha effettuato un'analisi, con il supporto di un consulente esterno, al fine di identificarne il perimetro di applicazione e valutare la potenziale esposizione alla top-up tax.
Tale valutazione è stata effettuata sulla base dei financial reporting package utilizzati nel processo di preparazione del bilancio consolidato del 2024 e dei dati preconsuntivi per le altre società rientranti nel Gruppo.
Sulla base delle risultanze del calcolo dei TCSH relativo al periodo d'imposta 2024, ciascuna giurisdizione ha superato almeno uno dei test e, pertanto, è stato possibile concludere che il Gruppo non risulta esposto ad alcuna imposta integrativa. Il Gruppo ha applicato l'eccezione temporanea alla contabilizzazione delle imposte anticipate e differite connesse all'applicazione delle disposizioni del Pillar II alla predisposizione della relativa informativa integrativa come previsto dal principio contabile IAS 12.
A decorrere dal 2007 la Società e la maggior parte delle sue controllate italiane hanno esercitato l'opzione per il regime fiscale del "consolidato fiscale nazionale" determinando l'IRES su una base imponibile corrispondente alla somma algebrica degli imponibili positivi e negativi delle singole società. I rapporti economici, oltre alle responsabilità e agli obblighi reciproci, sono definiti nell'accordo e regolamento relativi all'opzione per il consolidato fiscale nazionale secondo il quale la controllante e/o le controllate con imponibile negativo ricevono una compensazione pari al relativo risparmio d'imposta realizzato dalla controllante e/o le controllate con imponibile positivo.
| (in migliaia di Euro) | 2024 | 2023 |
|---|---|---|
| Risultato Ante Imposte | (68.886) | (46.497) |
| Carico fiscale teorico (aliquota fiscale utilizzata 24%) | 16.533 | 11.159 |
| Riconciliazione: | ||
| Effetto dovuto alle diverse aliquote fiscali: | 3.925 | 1.792 |
| Altri effetti: | ||
| - (Oneri) non deducibili e proventi non imponibili | 3.132 | (28.623) |
| - Perdite fiscali - Imposte differite non stanziate | (29.322) | 9.702 |
| - Utilizzo perdite fiscali | 1.712 | (288) |
| - Imposte correnti esercizi precedenti | (483) | 54 |
| - Altro | 2.478 | 6.222 |
| Imposte rilevate a conto economico | (2.025) | 18 |

Di seguito si presentano le informazioni integrative relative agli strumenti finanziari per categorie di attività e passività finanziarie; si specifica che nella tabella sono rappresentate anche le voci crediti diversi e altre attività nonché le voci debiti diversi e altre passività.
| (in migliaia di Euro) | 31-dic-24 | 31-dic-23 | Variazione |
|---|---|---|---|
| Attività finanziarie al fair value rilevato a conto economico | 25.107 | 4.808 | 20.299 |
| Attività finanziarie al fair value rilevato a conto economico complessivo |
3.687 | 999 | 2.688 |
| Costo ammortizzato | 384.561 | 273.908 | 110.653 |
| Totale attività finanziarie | 413.355 | 279.715 | 133.640 |
| Passività finanziarie al fair value rilevato a conto economico | (6.539) | (5.179) | (1.360) |
| Passività finanziarie e debiti al costo ammortizzato | (1.406.193) | (1.167.804) | (238.389) |
| Totale passività finanziarie | (1.412.732) | (1.172.983) | (238.749) |
Di seguito si rappresentano gli strumenti finanziari sulla base delle relative voci di bilancio al 31 dicembre 2024:
| (in migliaia di Euro) | Metodo di valutazione | ||||
|---|---|---|---|---|---|
| Valori al 31 dicembre 202 4 |
Valore contabile |
Costo | Fair Value |
Non disciplinato IFRS 7 |
Valore Fair Value |
| Partecipazioni | 10.991 | - | 4.914 | 6.077 | 4.914 |
| Altre attività non correnti | 6.413 | 6.413 | - | - | 6.413 |
| Attività finanziarie non correnti | 76.589 | 76.568 | 21 | - | 76.589 |
| Crediti commerciali | 59.079 | 59.079 | - | - | 59.079 |
| Attività finanziarie correnti | 79.596 | 55.737 | 23.859 | - | 79.596 |
| Altri crediti ed attività correnti | 20.447 | 5.522 | - | 14.925 | 5.522 |
| Disponibilità liquide e mezzi equivalenti | 181.242 | 181.242 | - | - | 181.242 |
| Totale attività finanziarie | 434.357 | 384.561 | 28.794 | 21.002 | 413.355 |
| Debiti e passività finanziarie non correnti | (176.790) | (176.790) | - | - | (176.790) |
| Titoli obbligazionari | (198.954) | (198.954) | - | - | (204.310) |
| Debiti e passività finanziarie correnti | (252.332) | (245.793) | (6.539) | - | (252.322) |
| Debiti verso fornitori | (717.452) | (717.452) | - | - | (717.452) |
| Altre passività correnti | (80.505) | (67.204) | - | (13.301) | (67.204) |
| Totale passività finanziarie | (1.426.033) | (1.406.193) | (6.539) | (13.301) | (1.418.078) |

| (in migliaia di Euro) | Metodo di valutazione | ||||
|---|---|---|---|---|---|
| Valori al 31 dicembre 2023 | Valore contabile |
Costo | Fair Value |
Non disciplinato IFRS 7 |
Valore Fair Value |
| Partecipazioni | 14.861 | - | 884 | 13.977 | 884 |
| Altre attività non correnti | 4.870 | 4.870 | - | - | 4.870 |
| Attività finanziarie non correnti | 3.167 | 3.052 | 115 | - | 3.167 |
| Crediti commerciali | 55.158 | 55.158 | - | - | 55.158 |
| Attività finanziarie correnti | 94.284 | 89.476 | 4.808 | - | 94.284 |
| Altri crediti ed attività correnti | 25.756 | 2.743 | - | 23.013 | 2.743 |
| Disponibilità liquide e mezzi equivalenti | 118.609 | 118.609 | - | - | 118.609 |
| Totale attività finanziarie | 316.705 | 273.908 | 5.807 | 36.990 | 279.715 |
| Debiti e passività finanziarie non correnti | (223.916) | (223.916) | - | - | (223.916) |
| Titoli obbligazionari | (230.710) | (230.710) | - | - | (230.710) |
| Debiti e passività finanziarie correnti | (127.286) | (122.107) | (5.179) | - | (127.286) |
| Debiti verso fornitori | (551.180) | (551.180) | - | - | (551.180) |
| Altre passività correnti | (56.043) | (39.891) | - | (16.152) | (39.891) |
| Totale passività finanziarie | (1.189.135) | (1.167.804) | (5.179) | (16.152) | (1.172.983) |
Il valore contabile delle attività e passività finanziarie riconosciute nel presente bilancio non si discosta dal loro fair value.
L'IFRS 13 stabilisce una gerarchia del fair value che classifica in tre livelli gli input delle tecniche di valutazione adottate per misurare il fair value. La gerarchia del fair value attribuisce la massima priorità ai prezzi quotati (non rettificati) in mercati attivi per attività o passività identiche (dati di Livello 1) e la priorità minima agli input non osservabili (dati di Livello 3):
Per gli strumenti finanziari in essere al 31 dicembre 2024, e ai fini comparativi, al 31 dicembre 2023, nella tabella sottostante è illustrata la gerarchia del fair value delle attività e passività finanziarie che sono misurate al fair value su base ricorrente (nel livello 3 sono inclusi i valori di carico delle attività finanziarie non quotate iscritte al costo in assenza di un fair value disponibile).
| (in migliaia di Euro) | Valore | Livelli di Fair Value | |||
|---|---|---|---|---|---|
| Fair Value al 31/12/2024 |
1 | 2 | 3 | ||
| Partecipazioni | 4.914 | - | - | 4.914 | |
| Attività finanziarie non correnti | 21 | - | 21 | - | |
| Attività finanziarie correnti | 23.859 | - | 23.687 | 172 | |
| Totale attività finanziarie | 28.794 | - | 23.708 | 5.086 | |
| Debiti e passività finanziarie non correnti | - | - | - | - | |
| Debiti e passività finanziarie correnti | 6.539 | - | 6.539 | - | |
| Totale passività finanziarie | 6.539 | - | 6.539 | - |

| (in migliaia di Euro) | Valore Fair Value al 31/12/2023 |
Livelli di Fair Value | ||
|---|---|---|---|---|
| 1 | 2 | 3 | ||
| Partecipazioni | 884 | - | - | 884 |
| Attività finanziarie non correnti | 115 | - | 115 | - |
| Attività finanziarie correnti | 4.808 | - | 4.636 | 172 |
| Totale attività finanziarie | 5.807 | - | 4.751 | 1.056 |
| Debiti e passività finanziarie non correnti | - | - | - | - |
| Debiti e passività finanziarie correnti | 5.179 | - | 5.179 | - |
| Totale passività finanziarie | 5.179 | - | 5.179 | - |
Con riferimento alle attività e passività finanziarie che sono misurate al fair value su base ricorrente, nell'esercizio 2024 non ci sono stati trasferimenti dal livello 3 ad altri livelli e viceversa derivanti da cambiamenti nelle significative variabili di input delle tecniche valutative osservabili.
| (in migliaia di Euro) | Gruppo CULTI | ||
|---|---|---|---|
| Tipologia | IRS | IRS | |
| Finalità | Copertura | Copertura | |
| Valore nozionale originario | 2.500 | 800 | |
| Valore nozionale 31/12/2024 | 790 | 382 | |
| Valore di bilancio | 14 | 7 | |
| Anno scadenza | 2026 | 2026 |
| (in migliaia di Euro) | Gruppo KME SE | ||
|---|---|---|---|
| Tipologia | LME | Firm Committment | |
| Valore nozionale 31/12/2024 | 315.051 | 148.806 | |
| Data scadenza | 2024 | 2024 |
L'esposizione del Gruppo ai rischi di credito deriva principalmente dalla sua attività operativa (in particolare settore Rame). Il rischio di credito rappresenta l'esposizione del Gruppo a potenziali perdite derivanti dal mancato adempimento delle obbligazioni assunte da controparti sia commerciali sia finanziarie. Tale rischio discende principalmente da fattori economico-finanziari, ovvero dalla possibilità che si verifichi una situazione di default di una controparte, ovvero da fattori più strettamente tecnico-commerciali.
La massima esposizione teorica al rischio di credito per il Gruppo è rappresentata dal valore contabile delle attività finanziarie e dei crediti iscritti in bilancio. Si segnala che alcune posizioni creditorie risultano garantite (i.e. per quanto riguarda i crediti commerciali, gran parte del rischio è garantito dal factoring).
La concentrazione del rischio di credito nel caso dei crediti commerciali è limitata grazie all'ampia ed eterogenea base di clienti.
Gli accantonamenti al fondo svalutazione crediti sono effettuati in maniera specifica sulle posizioni creditorie che presentano elementi di rischio peculiari. Sulle posizioni creditorie che non presentano tali

caratteristiche, sono invece effettuati accantonamenti sulla base dell'esigibilità media stimata in funzione di indicatori statistici: la valutazione viene efffettuata tramite portafogli di clienti sulla base dell'esperienza passata, azioni e/o informazioni finanziarie, nonché delle linee di credito e vengono operate svalutazioni.
Per quanto concerne il rischio di credito afferente le componenti attive nonché gli strumenti finanziari derivati, il rischio di solvibilità è limitato dal fatto che i relativi contratti sono stipulati esclusivamente con controparti e/o istituti di credito con un rating affidabile.
Nel corso del 2024 il Gruppo ha operato a livello internazionale e ha condotto le proprie transazioni in diverse valute.
Nel corso di queste operazioni, i ricavi sono generati in valute diverse dalla valuta funzionale della Capogruppo. La politica del Gruppo è quella di monitorare ed eventualmente coprire i suddetti rischi utilizzando strumenti finanziari derivati, quali cross currency swap e contratti a termine.
I rischi valutari sono relativi principalmente al dollaro:
| (in migliaia di Euro) | USD | GBP | CHF |
|---|---|---|---|
| Esposizione lorda | (180.047) | 4.916 | 475 |
| Forward exchange contracts | 179.387 | (5.416) | (239) |
| Esposizione netta | (660) | (500) | 236 |
Un rafforzamento (indebolimento) realisticamente possibile delle valute rispetto alle altre al 31 dicembre avrebbe influenzato la valutazione degli strumenti finanziari in valuta estera ed essenzialmente l'utile o la perdita d'esercizio.
Nell'analisi di sensitività per le valute si è ipotizzato che il tasso di cambio dell'Euro rispetto alla valuta estera vari del +/-10 % in ciascun caso. Se l'Euro fosse stato più forte o più debole del 10% rispetto alla valuta estera rispetto al tasso dominante alla data di bilancio, il capitale proprio e il risultato annuale sarebbero stati modificati secondo lo schema presentato nella tabella seguente.
Nell'analisi si ipotizza che tutti gli altri fattori d'influenza, in particolare i tassi d'interesse, rimangano costanti.
Nel calcolo sono incluse tutte le posizioni in valuta estera rilevanti e il fatturato previsto per il periodo successivo, tenuto conto del rischio di cambio.
| (in migliaia di Euro) | USD | GBP | CHF |
|---|---|---|---|
| Rafforzamento 10% | (66) | (50) | 24 |
| Indebolimento 10% | 66 | 50 | (24) |
Il valore contabile delle attività finanziarie rappresenta l'esposizione massima del Gruppo a tale rischio.
Al 31 dicembre 2024 le attività e passività finanziarie del Gruppo fruttifere di interessi presentano la seguente esposizione al rischio tasso di interesse:
| (in milioni di Euro) | +100 BP | - 50 BP |
|---|---|---|
| Effetto sul risultato d'esercizio | 5,7 | (2,8) |
| Effetto sul Patrimonio Netto | 5,7 | (2,8) |

Alla data di chiusura del presente Bilancio Consolidato, sono in essere IRS Swap a copertura del tasso di interesse del finanziamento in capo a:
Il rischio di liquidità può sorgere dalle difficoltà ad ottenere finanziamenti a supporto delle attività operative nella giusta tempistica.
Una sufficiente disponibilità di liquidità per il Gruppo è garantita dal flusso di cassa del Gruppo e dalle banche con le linee di credito a breve e lungo termine. Le fluttuazioni nell'andamento del flusso di cassa possono quindi essere assorbite; le passività del Gruppo sono principalmente così distribuite:
Si ricorda che al 31 dicembre 2024 sono in essere i quattro prestiti obbligazionari, di cui tre della Capogruppo ed uno della controllata KMH:
Come risultato delle sue operazioni commerciali, il Gruppo è esposto ai rischi legati ai prezzi delle materie prime. Per mitigare tali rischi vengono stipulati, tra le altre misure, contratti a termine.
Il volume nominale degli strumenti finanziari derivati relativi a rame, zinco, nichel, stagno e alluminio, che risultano dal totale lordo degli importi nominali dei singoli contratti di acquisto e vendita è pari ad Euro 464 milioni al 31 dicembre 2024.
In conformità all'IFRS 7, i rischi legati al prezzo delle commodity sono illustrati sotto forma di analisi di sensitività, che riflette gli effetti di una variazione dei prezzi delle commodity sull'utile netto dell'esercizio.
Nel caso di un aumento (diminuzione) di 100 euro/tonnellata del fair value di tutti i prezzi delle commodity rilevanti, come per il periodo di riferimento, si verificherebbe una variazione di Euro 3,3 milioni (peggioramento in caso di incremento prezzi/miglioramento in caso di decremento prezzi).
Il suddetto calcolo include tutti gli strumenti finanziari derivati sul metallo alla data di chiusura del bilancio.

Ai sensi dell'art. 149-duodecies "Regolamento Emittenti", di seguito è riportata la tabella riassuntiva con l'indicazione dei corrispettivi, di competenza dell'esercizio al netto delle spese, dell'IVA e dei contributi di vigilanza, a fronte dei servizi forniti alla Società ed alle società controllate dalla società di revisione Deloitte & Touche SpA e da altre società del network:
| (in migliaia di Euro) | Totale | KME Group SpA | Controllate |
|---|---|---|---|
| a) servizi di revisione | 1.487 | 207 | 1.280 |
| b) servizi diversi dalla revisione | 342 | 225 | 117 |
| - servizi di verifica finalizzati all'emissione di attestazione | 342 | 225 | 117 |
| - altri servizi | - | - | - |
| c) servizi delle entità appartenenti alla rete della società di revisione | - | - | - |
| Corrispettivi alla società di revisione | 1.829 | 432 | 1.397 |
Le operazioni con parti correlate, ivi incluse le operazioni infragruppo, non sono qualificabili né come atipiche né come inusuali, rientrando nell'ordinario corso degli affari delle società del Gruppo e sono regolate applicando normali condizioni, determinate con parametri standard o a condizioni di mercato. Non vi sono state nel corso del 2024 operazioni qualificabili come di maggior rilevanza ai sensi della "Procedura in materia di operazioni con parti correlate".
Al 31 dicembre 2024 è in essere un impegno per investimenti in immobilizzazioni materiali per Euro 25,0 milioni.
Nel dicembre 2015 KME Group SpA ha concesso la propria disponibilità al rilascio di una garanzia di massimi Euro 5,0 milioni a favore di Dynamo Camp ETS (già Associazione Dynamo) nell'ambito dell'erogazione di un mutuo fondiario per la ristrutturazione di alcuni immobili di Limestre. Il mutuo è peraltro già assistito da altre garanzie reali; al 31 dicembre 2024 ammonta a Euro 1,258 milioni. Inoltre si segnala che Immobiliare Pictea ha rilasciato una fideiussione a garanzia di un mutuo erogato a favore di Dynamo Camp ETS il cui valore residuo al 31 dicembre 2024 ammonta ad Euro 1,8 milioni.

Prospetto di raccordo tra il risultato della capogruppo KME Group SpA ed il risultato consolidato di spettanza dell'esercizio 2024:
| (in migliaia di Euro) | 31 dic 2024 |
|---|---|
| Risultato bilancio separato della Capogruppo | (25.059) |
| Risultato di competenza delle società consolidate | (39.542) |
| Eliminazione dividendi ricevuti | (239) |
| Altre scritture di consolidato | (2.159) |
| Annullamento effetto IFRS 16 su operazioni infragruppo | (307) |
| Annullamento effetto IFRS 9 su operazioni infragruppo | (13) |
| Scritture di consolidato (PPA) | (3.592) |
| Risultato netto consolidato | (70.911) |
| di cui Risultato del periodo attribuibile ai terzi | (6.029) |
| di cui Risultato del periodo attribuibile agli azionisti della controllante | (64.882) |
Prospetto di raccordo tra il patrimonio della capogruppo KME Group SpA ed il patrimonio consolidato di spettanza al 31 dicembre 2024:
| (importi in migliaia di Euro) | 31 dic 2024 |
|---|---|
| Patrimonio netto della Capogruppo (incluso il risultato di periodo) | 259.339 |
| Patrimonio società consolidate | 734.002 |
| Eliminazioni valore di carico partecipazioni consolidate integralmente | (1.085.063) |
| Differenza tra patrimonio netto delle società consolidate e loro valore di iscrizione | 365.260 |
| Scritture di consolidamento (PPA e rettifiche di consolidamento) | (3.365) |
| Quota di patrimonio netto delle società consolidate da attribuire ai terzi | (52.899) |
| Patrimonio netto di pertinenza degli azionisti della Capogruppo | 217.274 |

delle procedure amministrative e contabili per la formazione del bilancio consolidato nel corso dell'esercizio 2024.
Milano, 14 aprile 2025
La Presidente
Il Dirigente Preposto alla redazione dei documenti contabili societari
______________________ f.to Diva Moriani
__________________________ f.to Giuseppe Mazza

Il Collegio sindacale presenta la relazione al bilancio consolidato al 31 dicembre 2024, nell'ambito dei doveri di vigilanza sull'osservanza della legge e dell'atto costitutivo.
La presente relazione viene redatta secondo il principio per il quale argomenti o documenti sottoposti dagli Amministratori all'Assemblea, sono oggetto di esame da parte del Collegio sindacale, che riferisce all'Assemblea stessa.
Al fine di evitare inutili duplicazioni, la presente relazione deve intendersi complementare a quella relativa al bilancio di esercizio al 31 dicembre 2024, che pertanto deve intendersi integralmente qui richiamata.
Il bilancio consolidato al 31 dicembre 2024 è stato redatto ai sensi dell'art. 154-ter del D.Lgs. 58/1998 ed è conforme agli International Financial Reporting Standards (IFRS) emanati dall'International Accounting Standards Board (IASB) e adottati dalla Commissione Europea secondo la procedura di cui all'art. 6 del Regolamento (CE) n. 1606/2002 del Parlamento Europeo e del Consiglio del 19 luglio 2002 nonché ai provvedimenti emanati in attuazione dell'art. 9 del D. Lgs. n. 38/2005.
Il bilancio consolidato, inoltre, recepisce le raccomandazioni contenute nel Public Statement ESMA del 24 ottobre 2024, con riguardo, tra gli altri elementi, alla predisposizione del bilancio in formato ESEF obbligatorio per gli emittenti di valori mobiliari quotati.
Il bilancio consolidato prevede il consolidamento integrale delle partecipazioni di controllo, che hanno redatto i propri bilanci sulla base di principi contabili uniformi e coerenti o, comunque, ricondotti agli stessi. Le entità collegate e le joint venture sono consolidate con il metodo del patrimonio netto. Il consolidamento è stato effettuato a partire dai bilanci sub-consolidati di KME SE e di CULTI Milano.
I risultati consolidati al 31 dicembre 2024 risultano pienamente comparabili con quelli dello scorso esercizio, includendo entrambi i flussi economici e finanziari delle società consolidate per tutti i dodici mesi. È stata così superata la limitata comparabilità che aveva interessato i bilanci del Gruppo successivi all'avvio del nuovo percorso strategico annunciato dalla Società il 22 aprile 2022, che aveva reso non più applicabile l'eccezione al consolidamento prevista dall'IFRS 10 per le investment entities, con il

conseguente obbligo di consolidamento integrale delle partecipazioni di controllo, da effettuarsi prospetticamente a partire dalla data in cui si era verificato il cambio di stato.
Il bilancio consolidato, sia a livello di conto economico che di flussi finanziari, include unicamente le attività delle controllate consolidate, come meglio evidenziato nelle seguenti tabelle.
| (in migliaia di Euro) | 31-dic-24 | 31-dic-23 | |||
|---|---|---|---|---|---|
| di cui parti correlate |
di cui parti correlate |
||||
| Immobili, impianti e macchinari | 527.582 | 529.206 | |||
| Investimenti immobiliari | 67.182 | 66.724 | |||
| Avviamento | 394.445 | 394.833 | |||
| Attività immateriali | 46.222 | 50.430 | |||
| Partecipazioni in controllate | 9.023 | 9.023 | 18.126 | 18.126 | |
| Partecipazioni a patrimonio netto | 6.077 | 6.077 | 13.977 | 13.977 | |
| Partecipazioni in altre imprese | 4.914 | - | 884 | - | |
| Altre attività non correnti | 6.413 | - | 4.870 | - | |
| Attività finanziarie non correnti | 76.589 | 51.018 | 3.167 | - | |
| Attività per imposte differite | 88.224 | 82.751 | |||
| Totale Attività non correnti | 1.226.671 | 1.164.968 | |||
| Rimanenze | 400.583 | 374.179 | |||
| Crediti commerciali | 59.079 | 23.224 | 55.158 | 10.978 | |
| Attività finanziarie correnti | 79.596 | 30.140 | 94.284 | 69.974 | |
| Altri crediti ed attività correnti | 21.156 | 87 | 26.465 | 243 | |
| Disponibilità liquide e mezzi equivalenti | 181.242 | 118.609 | |||
| Totale Attività correnti | 741.656 | 668.695 | |||
| Attività non correnti detenute per la vendita | 11.947 | 11.947 | |||
| Totale Attività | 1.980.274 | 1.845.610 |

| (in migliaia di Euro) | 31-dic-24 | 31-dic-23 | ||
|---|---|---|---|---|
| di cui parti correlate |
di cui parti correlate |
|||
| Capitale sociale | 200.154 | 200.105 | ||
| Altre riserve | 138.679 | 244.287 | ||
| Azioni proprie | (48.439) | (126.834) | ||
| Risultati di esercizi precedenti | (6.066) | 20.069 | ||
| Riserva altri componenti conto economico complessivo | (2.172) | (614) | ||
| Utile (perdita) dell'esercizio | (64.882) | (40.335) | ||
| Patrimonio netto di pertinenza degli azionisti di Capogruppo |
217.274 | 296.678 | ||
| Partecipazioni di terzi | 53.056 | 62.137 | ||
| Totale Patrimonio netto di Gruppo | 270.330 | 358.815 | ||
| Benefici ai dipendenti | 116.674 | 126.639 | ||
| Passività per imposte differite | 106.641 | 107.496 | ||
| Debiti e passività finanziarie non correnti | 176.790 | 223.916 | ||
| Titoli obbligazionari | 198.954 | 230.710 | ||
| Altre passività non correnti | 2.099 | 1.489 | ||
| Fondi per rischi ed oneri | 5.177 | 6.168 | ||
| Totale Passività non correnti | 606.335 | 696.418 | ||
| Debiti e passività finanziarie correnti | 252.332 | 563 | 127.286 | |
| Debiti verso fornitori | 717.452 | 35.350 | 551.180 | 45.514 |
| Altre passività correnti | 122.473 | 14.616 | 95.790 | 127 |
| Fondi per rischi ed oneri | 11.352 | 16.121 | ||
| Totale Passività correnti | 1.103.609 | 790.377 | ||
| Passività direttamente collegate ad attività detenute per la vendita |
- | - | ||
| Totale Passività e Patrimonio netto | 1.980.274 | 1.845.610 |

| (in migliaia di Euro) | 2024 | 2023 |
|---|---|---|
| (A) Disponibilità liquide e mezzi equivalenti di inizio esercizio | 118.609 | 128.844 |
| Risultato ante imposte | (68.886) | (46.497) |
| Ammortamenti, impairment e svalutazioni | 48.254 | 57.562 |
| Variazione rimanenze | (19.766) | 75.443 |
| (Incrementi)/Decrementi crediti commerciali | 3.218 | 26.694 |
| Incrementi/(Decrementi) debiti commerciali | 88.561 | (132.440) |
| Variazione fondi per il personale, fondi rischi ed oneri | (20.279) | (9.329) |
| Variazione altre attività e passività | 92.713 | 59.481 |
| Variazioni fair value dei derivati | (7.801) | (1.697) |
| Risultato partecipazioni a patrimonio netto | 10.974 | 8.388 |
| Risultato finanziario (senza effetto cambio e fair value) | 57.734 | 56.539 |
| Imposte sul reddito | (13.672) | (13.184) |
| Altre variazioni non monetarie | (32.390) | 5.623 |
| (B) Cash flow totale da attività operative | 138.660 | 86.583 |
| (Incrementi) di attività materiali e immateriali non correnti | (11.634) | (1.077) |
| Decrementi di attività materiali e immateriali non correnti | (26.983) | (28.773) |
| Incrementi/decrementi di altre attività/passività non correnti | (1.100) | 19 |
| (Incrementi) decrementi in partecipazioni | (14.373) | 34.766 |
| Interessi ricevuti | 9.406 | 6.631 |
| Dividendi ricevuti | 420 | - |
| (C) Cash flow da attività di investimento | (44.264) | 11.566 |
| Variazioni patrimonio netto a pagamento | 1.838 | (115.897) |
| Dividendi pagati | (34) | (3.346) |
| Incrementi/(Decrementi) debiti finanziari correnti e non correnti | 117.038 | 102.980 |
| (Incrementi)/Decrementi crediti finanziari correnti e non correnti | (63.611) | (14.090) |
| Interessi pagati | (65.023) | (42.381) |
| Altri pagamenti finanziari | (23.934) | (37.569) |
| (D) Cash flow da attività di finanziamento | (33.726) | (110.303) |
| (E) Variazione disponibilità liquide e mezzi equivalenti | 60.670 | (12.154) |
| (F) Variazione area consolidamento e riclass. da IFRS5 | 1.866 | 1.888 |
| (G) Effetto cambi sulle disponibilità liquide e mezzi equivalenti | 97 | 31 |
| (H) Disponibilità liquide e mezzi equivalenti di fine esercizio | 181.242 | 118.609 |

| (in migliaia di Euro) | 2024 | 2023 | ||
|---|---|---|---|---|
| di cui | di cui | |||
| parti | parti | |||
| correlate | correlate | |||
| Ricavi delle vendite e prestazioni di servizi | 1.565.438 | 2 | 1.880.532 | 194.241 |
| Variazioni rimanenze prodotti finiti e semilavorati | 338 | (876) | ||
| Capitalizzazioni per lavori interni | 2.171 | 1.463 | ||
| Altri proventi | 60.917 | 70 | 25.411 | 78 |
| Acquisto e variazione rimanenze materie prime | (1.092.501) | - | (1.317.919) (108.721) | |
| Costo del lavoro | (226.788) | (823) | (234.083) | (2.132) |
| Ammortamenti, impairment e svalutazioni | (48.254) | - | (57.562) | - |
| Altri costi operativi | (240.340) | (2.589) | (264.124) | (5.361) |
| Risultato Operativo | 20.981 | 32.842 | ||
| Proventi finanziari | 23.074 | 2.766 | 14.698 | 5.091 |
| Oneri finanziari | (102.487) | (49) | (85.649) | (1.313) |
| Oneri finanziari netti | (79.413) | (70.951) | ||
| Risultato partecipazioni | (10.454) | (10.034) | (8.388) | (8.388) |
| Risultato Ante Imposte | (68.886) | (46.497) | ||
| Imposte correnti | (5.526) | (7.384) | ||
| Imposte differite | 3.501 | 7.402 | ||
| Totale Imposte sul reddito | (2.025) | 18 | ||
| Risultato netto dell'esercizio da attività operative | (70.911) | (46.479) | ||
| Risultato da attività operative cessate | - | - | ||
| Risultato netto dell'esercizio | (70.911) | (46.479) | ||
| Altri componenti del conto economico complessivo: | ||||
| Valutazione benefici definiti a dipendenti | (2.215) | (4.734) | ||
| Imposte su altri componenti del c.e. complessivo | (306) | 1.752 | ||
| Valutazioni al Fair Value | - | (9.700) | ||
| Componenti che non potranno essere riclassificate nel risultato di esercizio |
(2.521) | (12.682) | ||
| Utili/(perdite) per conversione bilanci esteri | 1.121 | (1.572) | ||
| Variazione netta della riserva di cash flow hedge | (522) | (151) | ||
| Imposte su altri componenti del c. e. complessivo | 58 | 64 | ||
| Componenti che potranno essere riclassificate nel risultato di esercizio |
657 | (1.659) | ||
| Totale altri componenti del conto economico complessivo al netto degli effetti fiscali |
(1.864) | (14.341) | ||
| Totale conto economico complessivo del periodo | (72.775) | (60.820) | ||
| Risultato netto dell'esercizio attribuibile: | ||||
| - interessenze di pertinenza dei terzi | (6.029) | (6.144) | ||
| - agli azionisti della controllante | (64.882) | (40.335) | ||
| Risultato netto dell'esercizio | (70.911) | (46.479) | ||
| Totale conto economico complessivo attribuibile: | ||||
| - interessenze di pertinenza dei terzi | (6.311) | (6.677) | ||
| - agli azionisti della controllante | (66.464) | (54.143) | ||
| Totale conto economico complessivo dell'esercizio | (72.775) | (60.820) | ||
| Utile per azione (dati in Euro) | ||||
| Utile (perdita) base per azione | (0,2922) | (0,1409) | ||
| Utile (perdita) diluito per azione | (0,2284) | (0,0878) |

La riconciliazione tra il risultato economico ed il patrimonio netto di Gruppo e quelli separati di KME Group S.p.A. è riportata nei prospetti seguenti.
Prospetto di raccordo tra il risultato della capogruppo KME Group SpA ed il risultato consolidato di spettanza dell'esercizio 2024:
| (importi in migliaia di Euro) | 31 dic 2024 |
|---|---|
| Patrimonio netto della Capogruppo (incluso il risultato di periodo) | 259.339 |
| Patrimonio società consolidate | 734.002 |
| Eliminazioni valore di carico partecipazioni consolidate integralmente | (1.085.063) |
| Differenza tra patrimonio netto delle società consolidate e loro valore di iscrizione | 365.260 |
| Scritture di consolidamento (PPA e rettifiche di consolidamento) | (3.365) |
| Quota di patrimonio netto delle società consolidate da attribuire ai terzi | (52.899) |
| Patrimonio netto di pertinenza degli azionisti della Capogruppo | 217.274 |
Prospetto di raccordo tra il patrimonio della capogruppo KME Group SpA ed il patrimonio consolidato di spettanza al 31 dicembre 2024:
| (importi in migliaia di Euro) | 31 dic 2024 |
|---|---|
| Patrimonio netto della Capogruppo (incluso il risultato di periodo) | 259.339 |
| Patrimonio società consolidate | 734.002 |
| Eliminazioni valore di carico partecipazioni consolidate integralmente | (1.085.063) |
| Differenza tra patrimonio netto delle società consolidate e loro valore di iscrizione | 365.260 |
| Scritture di consolidamento (PPA e rettifiche di consolidamento) | (3.365) |
| Quota di patrimonio netto delle società consolidate da attribuire ai terzi | (52.899) |
| Patrimonio netto di pertinenza degli azionisti della Capogruppo | 217.274 |
Di particolare rilevanza è altresì l'emergere di valori di avviamento derivanti principalmente dalla cd. PPA (Purchase Price Allocation) effettuata in occasione del primo consolidamento avvenuto nell'esercizio 2022, come evidenziati nella seguente tabella:
| (in migliaia di Euro) | 31 dic 2024 | 31 dic 2023 | Variazioni |
|---|---|---|---|
| Cash Generating Unit Rame | 369.013 | 367.057 | 1.956 |
| Cash Generating Unit Profumi e Cosmesi | 25.432 | 27.776 | (2.344) |
| Avviamento | 394.445 | 394.833 | (388) |
Le variazioni dell'esercizio traggono origine da variazioni dell'area di consolidamento.

Il bilancio consolidato al 31 dicembre 2024 riflette il consolidamento della Capogruppo e delle società direttamente ed indirettamente controllate, controllate congiuntamente o collegate. Le entità collegate e quelle controllate congiuntamente (joint venture) sono consolidate con il metodo del patrimonio netto.
Per un dettaglio delle società oggetto di consolidamento si rimanda alle note esplicative al bilancio consolidato.
Le attività e le passività di cui è prevista la dismissione vengono riclassificate nelle voci dell'attivo e del passivo destinate ad evidenziare tali fattispecie e i relativi effetti economici vengono esposti in separata voce di conto economico.
Le controllate sono tutte le società sulle quali la Capogruppo ha contemporaneamente:
Dall'area di consolidamento restano escluse le controllate non significative e le imprese il cui consolidamento non produce effetti sostanziali. Gli effetti di tali esclusioni non assumono però rilevanza e quindi la loro omissione non influenza le decisioni economiche degli utilizzatori di questo bilancio consolidato.
In particolare, con riguardo alle variazioni dell'area di consolidamento intervenute nel corso del 2024, si segnala:

Si ricorda che, con riferimento alle entità controllate, in termini di significatività, la principale partecipazione è rappresentata da KME SE, società con sede in Germania, a capo di un gruppo industriale europeo leader mondiale nella produzione e commercializzazione di prodotti in rame e leghe di rame. Il gruppo che fa riferimento a KME SE è composto da diversi siti produttivi in Germania, Italia, Francia, Spagna ed è inoltre rappresentato in tutto il mondo da una fitta rete di società commerciali, agenti e centri di assistenza per soddisfare le esigenze dei clienti dei principali settori industriali.
La Presidente della Società, Diva Moriani, ed il Dirigente preposto alla redazione dei documenti contabili societari, Giuseppe Mazza, hanno consegnato in data 14 aprile 2025 agli Amministratori ed ai Sindaci, una dichiarazione scritta con la quale attestano, anche tenuto conto dell'art. 154-bis, commi 3 e 4 del D. Lgs n. 58/1998, l'adeguatezza, in relazione alle caratteristiche dell'impresa, delle procedure amministrative e contabili per la formazione del bilancio consolidato dell'esercizio 2024, precisando la conformità dello stesso ai principi contabili internazionali.
La società di revisione Deloitte & Touche S.p.A. ha rilasciato in data odierna la propria relazione sul bilancio consolidato, senza riserve.
I contenuti informativi della parte della Relazione sull'andamento della gestione nell'esercizio 2024 riservata al bilancio consolidato e delle Note esplicative al bilancio consolidato sono esaurienti.
Le informazioni sui principali indicatori di risultato, sia finanziari che non finanziari, sono desumibili dalle varie tabelle della Relazione sull'andamento della gestione e delle Note esplicative al bilancio consolidato.
In relazione alle operazioni di maggior rilievo dell'esercizio 2024, alle operazioni con parti correlate e/o infragruppo, alle denunce od esposti da parte dei soci o di terzi ed in generale per quanto riguarda l'attività di vigilanza e le verifiche svolte, si rinvia alla relazione del Collegio al bilancio di esercizio 2024.

In conclusione, il Collegio ritiene che il bilancio consolidato ed i documenti che lo accompagnano, illustrino in modo adeguato la situazione economica, patrimoniale e finanziaria del Gruppo per l'esercizio 2024.
Del bilancio consolidato e di quanto lo correda, l'Assemblea deve tenere conto solamente ai fini informativi, trattandosi di atto che non è soggetto ad approvazione.
* * *
Milano, 24 aprile 2025
Il Collegio sindacale (con consenso unanime)
Il Presidente
(f.to Gianluca Cinti)

Deloitte & Touche S.p.A. Via Santa Sofia, 28 20122 Milano Italia

Tel: +39 02 83322111 Fax: +39 02 83322112 www.deloitte.it
Agli Azionisti di KME Group S.p.A.
Abbiamo svolto la revisione contabile del bilancio consolidato del gruppo KME (il "Gruppo"), costituito dalla situazione patrimoniale e finanziaria consolidata al 31 dicembre 2024, dal prospetto dell'utile (perdita) dell'esercizio e delle altre componenti di conto economico complessivo consolidato, dal prospetto delle variazioni di patrimonio netto consolidato, dal rendiconto finanziario consolidato per l'esercizio chiuso a tale data e dalle note esplicative che includono le informazioni rilevanti sui principi contabili applicati.
A nostro giudizio, il bilancio consolidato fornisce una rappresentazione veritiera e corretta della situazione patrimoniale e finanziaria del Gruppo al 31 dicembre 2024, del risultato economico e dei flussi di cassa per l'esercizio chiuso a tale data in conformità ai principi contabili IFRS emanati dall'International Accounting Standards Board e adottati dall'Unione Europea nonché ai provvedimenti emanati in attuazione dell'art. 9 del D.Lgs. n. 38/05.
Abbiamo svolto la revisione contabile in conformità ai principi di revisione internazionali (ISA Italia). Le nostre responsabilità ai sensi di tali principi sono ulteriormente descritte nella sezione Responsabilità della società di revisione per la revisione contabile del bilancio consolidato della presente relazione. Siamo indipendenti rispetto a KME Group S.p.A. (la "Società") in conformità alle norme e ai principi in materia di etica e di indipendenza applicabili nell'ordinamento italiano alla revisione contabile del bilancio. Riteniamo di aver acquisito elementi probativi sufficienti ed appropriati su cui basare il nostro giudizio.
Gli aspetti chiave della revisione contabile sono quegli aspetti che, secondo il nostro giudizio professionale, sono stati maggiormente significativi nell'ambito della revisione contabile del bilancio consolidato dell'esercizio in esame. Tali aspetti sono stati da noi affrontati nell'ambito della revisione contabile e nella formazione del nostro giudizio sul bilancio consolidato nel suo complesso; pertanto su tali aspetti non esprimiamo un giudizio separato.
Sede Legale: Via Santa Sofia, 28 - 20122 Milano | Capitale Sociale: Euro 10.688.930,00 i.v. Codice Fiscale/Registro delle Imprese di Milano Monza Brianza Lodi n. 03049560166 - R.E.A. n. MI-1720239 | Partita IVA: IT 03049560166
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Il nome Deloitte si riferisce a una o più delle seguenti entità: Deloitte Touche Tohmatsu Limited, una società inglese a responsabilità limitata ("DTTL"), le member firm aderenti al suo network e le entità a esse correlate. DTTL e ciascuna delle sue member firm sono entità giuridicamente separate e indipendenti tra loro. DTTL (denominata anche "Deloitte Global") non fornisce servizi ai clienti. Si invita a leggere l'informativa completa relativa alla descrizione della struttura legale di Deloitte Touche Tohmatsu Limited e delle sue member firm all'indirizzo www.deloitte.com/about.
| Descrizione dell'aspetto chiave della revisione |
L'avviamento iscritto nel bilancio consolidato al 31 dicembre 2024 allocato alla CGU Rame è pari ad euro 369 milioni. |
|---|---|
| Come indicato nelle note esplicative, al paragrafo "4.3 Avviamento", gli Amministratori di KME Group S.p.A. hanno proceduto, come previsto dai principi contabili di riferimento, a svolgere l'impairment test del suddetto avviamento confrontando il valore recuperabile della CGU Rame – determinato secondo la metodologia del valore d'uso – con il relativo valore contabile. |
|
| Le principali assunzioni adottate dagli Amministratori di KME Group S.p.A. per la stima del valore d'uso riguardano: |
|
| • la previsione dei flussi di cassa attesi dalla CGU rame per il periodo esplicito sulla base del Piano Industriale 2025 – 2029 di KME SE elaborato ed approvato dagli organi amministrativi della stessa; |
|
| • le proiezioni dei suddetti flussi di cassa per la determinazione del terminal value; |
|
| • la determinazione del tasso di attualizzazione (WACC) e del tasso di crescita di lungo periodo (g-rate). |
|
| Le note esplicative del bilancio consolidato evidenziano che ad esito dell'impairment test effettuato non sono emerse perdite di valore della CGU Rame con conseguente tenuta del valore contabile dell'avviamento. |
|
| In considerazione della soggettività della stima dei flussi di cassa attesi e delle variabili chiave del modello valutativo adottato dalla Società, nonché della rilevanza dell'ammontare dell'avviamento iscritto nel bilancio consolidato, si ritiene che l'impairment test rappresenti un aspetto chiave della revisione contabile del bilancio consolidato del Gruppo al 31 dicembre 2024. |
|
| Procedure di revisione svolte |
Nell'ambito delle attività di revisione sono state svolte, anche con il supporto di specialisti in materia di valutazioni aziendali, le seguenti principali procedure: |
| • analisi, anche tramite incontri e discussioni con la Direzione della Società, del modello utilizzato dagli Amministratori per lo svolgimento dell'impairment test e delle relative modalità per la determinazione del valore d'uso della CGU Rame; |
Abbiamo infine esaminato la completezza e la conformità dell'informativa fornita nel bilancio consolidato rispetto a quanto previsto dallo IAS 36.
Gli Amministratori sono responsabili per la redazione del bilancio consolidato che fornisca una rappresentazione veritiera e corretta in conformità ai principi contabili IFRS emanati dall'International Accounting Standards Board e adottati dall'Unione Europea nonché ai provvedimenti emanati in attuazione dell'art. 9 del D.Lgs. n. 38/05 e, nei termini previsti dalla legge, per quella parte del controllo interno dagli stessi ritenuta necessaria per consentire la redazione di un bilancio che non contenga errori significativi dovuti a frodi o a comportamenti o eventi non intenzionali.
Gli Amministratori sono responsabili per la valutazione della capacità del Gruppo di continuare ad operare come un'entità in funzionamento e, nella redazione del bilancio consolidato, per l'appropriatezza dell'utilizzo del presupposto della continuità aziendale, nonché per una adeguata informativa in materia. Gli Amministratori utilizzano il presupposto della continuità aziendale nella redazione del bilancio consolidato a meno che abbiano valutato che sussistono le condizioni per la liquidazione della capogruppo KME Group S.p.A. o per l'interruzione dell'attività o non abbiano alternative realistiche a tali scelte.
Il Collegio Sindacale ha la responsabilità della vigilanza, nei termini previsti dalla legge, sul processo di predisposizione dell'informativa finanziaria del Gruppo.
I nostri obiettivi sono l'acquisizione di una ragionevole sicurezza che il bilancio consolidato nel suo complesso non contenga errori significativi, dovuti a frodi o a comportamenti o eventi non intenzionali, e l'emissione di una relazione di revisione che includa il nostro giudizio. Per ragionevole sicurezza si intende un livello elevato di sicurezza che, tuttavia, non fornisce la garanzia che una revisione contabile svolta in conformità ai principi di revisione internazionali (ISA Italia) individui sempre un errore significativo, qualora esistente.

Gli errori possono derivare da frodi o da comportamenti o eventi non intenzionali e sono considerati significativi qualora ci si possa ragionevolmente attendere che essi, singolarmente o nel loro insieme, siano in grado di influenzare le decisioni economiche prese dagli utilizzatori sulla base del bilancio consolidato.
Nell'ambito della revisione contabile svolta in conformità ai principi di revisione internazionali (ISA Italia), abbiamo esercitato il giudizio professionale e abbiamo mantenuto lo scetticismo professionale per tutta la durata della revisione contabile. Inoltre:

Abbiamo comunicato ai responsabili delle attività di governance, identificati ad un livello appropriato come richiesto dagli ISA Italia, tra gli altri aspetti, la portata e la tempistica pianificate per la revisione contabile e i risultati significativi emersi, incluse le eventuali carenze significative nel controllo interno identificate nel corso della revisione contabile.
Abbiamo fornito ai responsabili delle attività di governance anche una dichiarazione sul fatto che abbiamo rispettato le norme e i principi in materia di etica e di indipendenza applicabili nell'ordinamento italiano e abbiamo comunicato loro ogni situazione che possa ragionevolmente avere un effetto sulla nostra indipendenza e, ove applicabile, le azioni intraprese per eliminare i relativi rischi o le misure di salvaguardia applicate.
Tra gli aspetti comunicati ai responsabili delle attività di governance, abbiamo identificato quelli che sono stati più rilevanti nell'ambito della revisione contabile del bilancio consolidato dell'esercizio in esame, che hanno costituito quindi gli aspetti chiave della revisione. Abbiamo descritto tali aspetti nella relazione di revisione.
L'Assemblea degli Azionisti di KME Group S.p.A. ci ha conferito in data 31 maggio 2016 l'incarico di revisione legale del bilancio d'esercizio e consolidato della Società per gli esercizi dal 31 dicembre 2016 al 31 dicembre 2024.
Dichiariamo che non sono stati prestati servizi diversi dalla revisione contabile vietati ai sensi dell'art. 5, par. 1, del Regolamento (UE) 537/2014 e che siamo rimasti indipendenti rispetto alla Società nell'esecuzione della revisione legale.
Confermiamo che il giudizio sul bilancio consolidato espresso nella presente relazione è in linea con quanto indicato nella relazione aggiuntiva destinata al Collegio Sindacale, nella sua funzione di Comitato per il Controllo Interno e la Revisione Contabile, predisposta ai sensi dell'art. 11 del citato Regolamento.
Gli Amministratori di KME Group S.p.A. sono responsabili per l'applicazione delle disposizioni del Regolamento Delegato (UE) 2019/815 della Commissione Europea in materia di norme tecniche di regolamentazione relative alla specificazione del formato elettronico unico di comunicazione (ESEF – European Single Electronic Format) (nel seguito "Regolamento Delegato") al bilancio consolidato al 31 dicembre 2024, da includere nella relazione finanziaria annuale.
Abbiamo svolto le procedure indicate nel principio di revisione (SA Italia) n. 700B al fine di esprimere un giudizio sulla conformità del bilancio consolidato alle disposizioni del Regolamento Delegato.

A nostro giudizio, il bilancio consolidato al 31 dicembre 2024 è stato predisposto nel formato XHTML ed è stato marcato, in tutti gli aspetti significativi, in conformità alle disposizioni del Regolamento Delegato.
Alcune informazioni contenute nelle note esplicative al bilancio consolidato, quando estratte dal formato XHTML in un'istanza XBRL, a causa di taluni limiti tecnici potrebbero non essere riprodotte in maniera identica rispetto alle corrispondenti informazioni visualizzabili nel bilancio consolidato in formato XHTML.
Gli Amministratori di KME Group S.p.A. sono responsabili per la predisposizione della relazione sulla gestione e della relazione sul governo societario e gli assetti proprietari del gruppo KME al 31 dicembre 2024, incluse la loro coerenza con il relativo bilancio consolidato e la loro conformità alle norme di legge.
Abbiamo svolto le procedure indicate nel principio di revisione (SA Italia) n. 720B al fine di:
A nostro giudizio, la relazione sulla gestione e le specifiche informazioni contenute nella relazione sul governo societario e gli assetti proprietari indicate nell'art. 123-bis, co. 4, del D.Lgs. 58/98 sono coerenti con il bilancio consolidato del gruppo KME al 31 dicembre 2024.
Inoltre, a nostro giudizio, la relazione sulla gestione, esclusa la sezione relativa alla rendicontazione consolidata di sostenibilità, e le specifiche informazioni contenute nella relazione sul governo societario e gli assetti proprietari indicate nell'art. 123-bis, co. 4, del D.Lgs. 58/98 sono redatte in conformità alle norme di legge.
Con riferimento alla dichiarazione di cui all'art. 14, co. 2, lettera e-ter), del D.Lgs. 39/10, rilasciata sulla base delle conoscenze e della comprensione dell'impresa e del relativo contesto acquisite nel corso dell'attività di revisione, non abbiamo nulla da riportare.


Il nostro giudizio sulla conformità alle norme di legge non si estende alla sezione della relazione sulla gestione relativa alla rendicontazione consolidata di sostenibilità. Le conclusioni sulla conformità di tale sezione alle norme che ne disciplinano i criteri di redazione e all'osservanza degli obblighi di informativa previsti dall'art. 8 del Regolamento (UE) 2020/852 sono formulate da parte nostra nella relazione di attestazione ai sensi dell'art. 14-bis del D.Lgs. 39/10.
DELOITTE & TOUCHE S.p.A.
Luca Franchino Socio
Milano, 24 aprile 2025
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