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Kme Group

Annual Report Apr 24, 2025

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Annual Report

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RELAZIONE FINANZIARIA ANNUALE ESERCIZIO 2024

Consiglio di Amministrazione del 14 aprile 2025

KME Group S.p.A.

Sede Legale e Amministrativa: Foro Buonaparte, 44 - 20121 Milano - Italia Capitale sociale Euro 200.154.177,66 i.v. Cod. Fiscale e Reg. Imprese di Milano n° 00931330583 www.itkgroup.it

Sommario
L'impegno nel sociale 4
Organi di Amministrazione e Controllo 6
Relazione sull'andamento della gestione nell'esercizio 2024 7
Operazioni di finanza straordinaria 8
Offerta Pubblica di Scambio sui Warrant 8
Emissione Prestito Obbligazionario "KME Group SpA 2024-2029"
Sintesi della struttura societaria
9
10
Quadro Macroeconomico 11
I risultati di Gruppo 12
La Holding
KME Group SpA
18
Andamento delle partecipazioni e dei settori operativi 22
KME SE 22
CULTI Milano SpA 26
Altre informazioni 27
Operazioni con parti correlate 27
Liti e controversie 27
Società controllante ed assetti proprietari 27
Azioni proprie
Aggiornamenti in materia di Governance
28
28
Capitale sociale 29
Adeguamento al Titolo VI del Regolamento Mercati - Deliberazione Consob n. 16191/2007 29
Attività di ricerca e sviluppo 30
Il personale 30
Risorse Immateriali Essenziali 30
Principali rischi e incertezze cui KME Group SpA è esposta e gestione dei rischi finanziari 31
Evoluzione prevedibile della gestione 31
Fatti di rilievo successivi al 31 dicembre 2024 32
Proposta di approvazione del Bilancio relativo all'esercizio 2024 33
Rendicontazione consolidata di sostenibilità
Informazioni generali
34
36
Informazioni ambientali 66
Informazioni sociali 99
Informazioni sulla governance 111
Appendice 117
Attestazione della rendicontazione di sostenibilità 132
Relazione della società di revisione 133
Relazione sul governo societario e gli aspetti proprietari 138
Relazione sulla politica della remunerazione e sui compensi corrisposti 202
Bilancio separato al 31 dicembre 2024 228
Prospetti di bilancio della capogruppo 229
Note esplicative del bilancio separato 235

Attestazione del Presidente e del Dirigente Preposto alla redazione dei documenti contabili e societari 268
Relazione del Collegio Sindacale 269
Relazione della società di revisione 289
Bilancio consolidato al 31 dicembre 2024 295
Prospetti del
bilancio consolidato
296
Note esplicative del bilancio consolidato 302
Attestazione del Presidente e del Dirigente Preposto alla redazione dei documenti contabili e societari 365
Relazione del Collegio Sindacale 366
Relazione della società di revisione 375

L'impegno nel sociale

Da 18 anni, Dynamo Camp si impegna per garantire il Diritto alla Felicità a minori affetti da patologie gravi o croniche, disturbi del neuro-sviluppo o condizioni di disabilità in terapia attiva o conclusa da non più di 4 anni, alle loro famiglie e ai loro fratelli e sorelle. I programmi offerti da Fondazione Dynamo Camp ETS (la "Fondazione") sono interamente gratuiti e strutturati secondo il modello della Terapia Ricreativa Dynamo®, basata su divertimento e scoperta. L'obiettivo di questo metodo è quello di promuovere le capacità di ciascuno di rinnovare la fiducia in sé stessi e la speranza, con benefici reali e di lungo periodo sulla qualità di vita.

"Un weekend a Dynamo vale tutte le vacanze che non abbiamo potuto fare."

Una mamma

Anche nel 2024, sulla scia delle esigenze delle famiglie di poter avere "Dynamo vicino a casa", la Fondazione si è impegnata a portare i programmi fuori dal Camp, coinvolgendo bambini e ragazzi con patologie in numerose città del territorio nazionale attraverso il progetto Dynamo City Camp, i tour negli ospedali e all'interno di strutture alberghiere nelle cosiddette Dynamo Off Camp.

Nel 2024 il progetto dei City Camp è stato portato avanti a Milano, Torino, Genova, Firenze, Roma, Termoli e Napoli.

Il City Camp di Milano è primo City Camp attivo 12 mesi l'anno. Si tratta di un Camp "di proprietà" situato all'interno dell'edificio che ospita gli uffici della Fondazione e di Dynamo Academy Srl Impresa Sociale in via Bovio 6, Milano. Nelle settimane estive da giugno a settembre i Camper partecipano a sessioni giornaliere con orario 8.30-13.00. Durante l'anno scolastico vengono proposte attività mattutine per giovani adulti e scuole ed attività pomeridiane per bambini e adolescenti. Inoltre, nei fine settimana vengono accolte le famiglie Dynamo per le "domeniche di sollievo".

"Le attività sembrano fatte apposta per me." Una ragazza

Questo l'impatto di Dynamo Camp dal 2007: 78.993 minori affetti da patologie gravi o croniche, disturbi del neuro-sviluppo o condizioni di disabilità e le loro famiglie, fratelli e sorelle hanno goduto dei programmi di Terapia Ricreativa Dynamo®, per un totale di 251.000 esperienze, volte allo svago e al divertimento ma soprattutto a far riacquisire fiducia e speranza. Sono oltre 75 le patologie ospitate, e il network di Dynamo Camp è costituito da 100 ospedali e 86 associazioni di genitori o di patologia in tutta Italia.

Dynamo Camp, grazie alla nuova normativa del terzo settore detiene partecipazioni in numerose imprese sociali Dynamo che lavorano tutte con l'obiettivo di contribuire al Bene Comune e al prendersi cura, delle persone, delle comunità e della natura. Dynamo Academy, al fianco delle imprese nella formazione sui temi della Diversity, Equity, Inclusion & Belonging e della sostenibilità sociale, nonché nella progettazione di azioni concrete a sostegno della comunità, Arte Dynamo che promuove l'arte come strumento di inclusione e di espressione personale, Dynamo Sport, che arricchisce sempre di più l'offerta di attività sportive e di svago presenti sul territorio dell'Appennino Pistoiese e Oasi Dynamo, con obiettivi di eccellenza nella conservazione e divulgazione delle azioni di ricerca scientifica e cura della natura, integrano e amplificano l'azione di Dynamo Camp. Dynamo the Good Company ci permette di diffondere lo stile Dynamo in una linea di Apparel che contribuisce a creare senso di appartenenza e brand. La creazione di occupazione caratterizza tutto il nostro sistema di imprese.

Una società più accogliente e rispettosa delle fragilità è possibile, e la cura centrata su comportamenti eccellenti, bellezza e attenzione ai particolari avviene a Dynamo con passione e competenza, con lo sforzo congiunto di persone, istituzioni ed aziende che ringraziamo di cuore.

Insieme alla missione, l'occupazione è l'altro obiettivo di Dynamo, che con le sue Fondazioni, Imprese sociali e B-Corp, ad oggi ha 161 dipendenti, 403 persone di staff stagionale e 95 persone tra collaboratori, stagisti continuativi per un totale di 659 persone. Sono inoltre 1.579 i volontari che nel 2024 hanno donato il proprio tempo, intelligenza e cuore per rendere possibile il progetto.

Organi di Amministrazione e Controllo

Consiglio di Amministrazione (nominato dall'assemblea del 22 maggio 2024)

Diva Moriani B
Vincenzo Manes B
Marcello Gallo

James Macdonald Ruggero Magnoni Francesca Marchetti A, C, D Massimiliano Picardi A, D Alessandra Pizzuti C, E Serena Porcari Luca Ricciardi A, C, D

A. Consigliere indipendente

B. Amministratore esecutivo

C. Membro del Comitato Controllo, Rischi e Sostenibilità (Presidente Luca Ricciardi)

D. Membro del Comitato per le Operazioni con Parti Correlate (Presidente Luca Ricciardi)

E: Cooptata dal Consiglio di Amministrazione del 24 gennaio 2025

Collegio Sindacale (nominato dall'assemblea del 22 maggio 2024)

Presidente Gianluca Cinti
Sindaci Effettivi Giovanna Villa
Alberto Villani
Sindaci Supplenti Daniele Beretta
Elena Beretta
Dirigente preposto alla redazione dei documenti contabili Giuseppe Mazza
Società di revisione
(nominata dall'assemblea del 31 maggio 2016) Deloitte & Touche
SpA
Rappresentante comune degli Azionisti di risparmio
(nominato dall'assemblea speciale del
22 aprile 2024)
Andrea Santarelli
Rappresentante Comune dei Portatori delle

Obbligazioni "KME Group SpA 2022
2027"
Rossano Bortolotti
Rappresentante Comune dei Portatori delle

Obbligazioni "KME Group SpA 2024
2029"
Rossano Bortolotti

Relazione sull'andamento della gestione nell'esercizio 2024

Signori Azionisti,

nel corso del 2024 è proseguita la riduzione della domanda dei settori di riferimento i cui primi segnali di decelerazione erano stati rilevati a partire dal quarto trimestre 2022 e si erano progressivamente più accentuati nei primi mesi del secondo semestre 2023.

Tale riduzione ha avuto chiaramente impatto sui risultati economici di KME Group SpA ("KME" o la "Società") e delle sue controllate (il "Gruppo KME" o il "Gruppo").

Il Gruppo è riuscito a ridurre gli effetti negativi di tale andamento congiunturale grazie alle azioni strategiche condotte in passato che ne avevano rafforzato il posizionamento sul mercato.

In linea con la strategia di Gruppo, il management si è concentrato su nuove acquisizioni funzionali anche al recupero dei volumi di vendita. Si sono così realizzate l'acquisizione di Sundwiger Messingwerk GmbH (leader europeo nel settore dei semilavorati laminati in bronzo oltreché produttore di semilavorati laminati in ottone), finalizzata a gennaio 2025, e quella del 75,76% del capitale sociale di Azienda Metalli Laminati SpA di cui il Gruppo deteneva già il 24,24%, finalizzata a luglio 2024.

Il Gruppo ha altresì avviato un'attenta politica di contenimento e razionalizzazione dei costi anche attraverso azioni di ristrutturazione.

I risultati operativi sono stati penalizzati dall'andamento del mercato. I ricavi al netto dei costi della materia prima sono stati pari ad Euro 523,7 milioni rispetto ad Euro 608,1 milioni dell'anno precedente, con un decremento del 13,9%. Pur con l'elevata riduzione delle vendite, grazie alla redditività raggiunta, il livello dell'EBITDA è stato pari ad Euro 99,7 milioni, rispetto ad Euro 134,5 milioni dell'anno precedente, con un decremento del 26%.

Il Risultato netto ante svalutazioni ed impatto IFRS è negativo per Euro 30,6 milioni. Su tale risultato, a fronte di un pareggio della attività industriale, pesano gli oneri finanziari della Capogruppo. Il predetto pareggio, pur in presenza di una riduzione delle quantità vendute del 24,5%, conferma la validità della strategia commerciale in atto dallo scorso anno.

Sotto il profilo finanziario, si è operato anche per un allungamento della scadenza media dell'indebitamento del Gruppo. Nel corso del 2024, tramite due offerte pubbliche di scambio e due offerte pubbliche di sottoscrizione, è stato collocato, per complessivi Euro 138,8 milioni, il nuovo prestito obbligazionario "KME Group SpA 2024-2029", tasso 5,75%, che è andato a sostituire il precedente in scadenza a febbraio 2025. Nei primi mesi del corrente esercizio sono state inoltre rimodulate le scadenze di rimborso del prestito obbligazionario emesso dalla controllata KMH SpA: il termine ultimo di rimborso è passato dal 31 dicembre 2025 al 31 dicembre 2027 e nel corso del 2025 è prevista la scadenza a settembre di una rata di Euro 15,0 milioni.

Il Gruppo presenta al 31 dicembre 2024 una Posizione Finanziaria Riclassificata Consolidata pari ad Euro 260,5 milioni in linea con l'esercizio precedente. Tale grandezza non considera le passività finanziarie ai sensi dell'IFRS 16, inclusive di quelle derivanti da operazioni di sale and lease back, e gli strumenti finanziari valutati a fair value.

A causa dell'andamento congiunturale e delle operazioni di acquisizione effettuate, si è preferito differire il completamento del percorso di delisting avviato nel 2023, posticipando pertanto il procedimento inerente alla fusione inversa di KME Group SpA nella controllata non quotata KMH SpA, che avrebbe assorbito risorse finanziarie per l'esercizio del diritto di recesso.

Considerato il perdurare del clima di incertezza dell'andamento congiunturale, è prevedibile un ulteriore allungamento dei tempi di realizzazione della fusione, già differiti al secondo semestre del 2025.

Il delisting è ritenuto funzionale dalla Società rispetto all'obiettivo di concentrare la propria attività nella gestione industriale del gruppo riferibile a KME SE e di offrire alla Società maggiore flessibilità nel perseguimento delle strategie finalizzate al rafforzamento della posizione sui mercati, anche mediante crescita per linee esterne, tenuto conto che la quotazione sul mercato non permette di valorizzare adeguatamente il Gruppo KME.

L'attività della Società negli ultimi anni si era infatti concentrata sulla gestione della partecipazione in KME SE e sue controllate, con una serie di operazioni di acquisizione e dismissione di business che hanno realizzato una nuova configurazione strategica del settore rame, focalizzata in misura preponderante sul comparto dei laminati ("Copper").

Il settore Copper presenta, in funzione delle aspettative di quasi tutti i mercati di riferimento, interessanti prospettive di sviluppo, sia in termini di redditività che di generazione di cassa, rafforzati dall'accresciuto posizionamento competitivo di KME SE.

Inoltre, la Società ritiene che il delisting, oltre ad una semplificazione societaria con correlato risparmio di costi, possa consentire di implementare, con maggiore efficacia, eventuali opportunità di riorganizzazione del Gruppo KME finalizzate all'ulteriore rafforzamento dello stesso, più facilmente perseguibili con lo status di non quotata.

Con riferimento al contesto macroeconomico del periodo, il Gruppo sta monitorando l'evolversi della situazione politica ed economica generale, anche in relazione agli effetti dell'evolversi del conflitto in Ucraina ed alle altre situazioni di conflitto e di tensione internazionale.

* * *

Operazioni di finanza straordinaria

Offerta Pubblica di Scambio sui Warrant

La Società, dando seguito a quanto già annunciato in precedenza, ha promosso in data 12 gennaio 2024 un'Offerta Pubblica di Scambio volontaria parziale avente ad oggetto massimi n. 78.635.148 Warrant "KME Group SpA 2021-2024" (i "Warrant") in circolazione, con corrispettivo di n. 10 Azioni Ordinarie, in portafoglio dell'Emittente, ogni n. 23 Warrant portati in adesione e, quindi, di n. 1 Azione Ordinaria, in portafoglio dell'Emittente, ogni n. 2,3 Warrant portati in adesione (il "Corrispettivo OPSC Warrant"), per un numero massimo complessivo di Azioni Ordinarie pari a n. 34.189.630, ai sensi della delibera dell'Assemblea ordinaria e straordinaria del 12 giugno 2023 (il "Corrispettivo Massimo Complessivo" e, complessivamente, l'"OPSC Warrant" o l'"Offerta"). I Warrant oggetto dell'OPSC Warrant corrispondevano al 94,42% dei n. 83.286.883 Warrant in circolazione alla Data del Documento di Offerta. L'OPSC Warrant aveva natura parziale, tenuto conto dei limiti imposti dalla delibera dell'Assemblea ordinaria e straordinaria del 12 giugno 2023, rispetto al numero totale dei Warrant in circolazione.

In data 16 gennaio 2024 la Società ha provveduto, ai sensi dell'art. 102, comma 3, del TUF, al deposito presso la Consob del Documento di Offerta per lo svolgimento della relativa istruttoria, che si è conclusa con l'approvazione del Documento di Offerta da parte di Consob con delibera n. 23002 del 14 febbraio 2024.

KME, in virtù di quanto previsto dall'art. 1, comma 4, lett. f) del Regolamento (UE) 2017/1129 (il "Regolamento Prospetti") è stata esente dall'obbligo di pubblicazione del prospetto per l'offerta delle Azioni Ordinarie di cui all'art. 3, paragrafo 1, del Regolamento Prospetti, avendo redatto e pubblicato, unitamente al Documento di Offerta, il Documento di Esenzione ai sensi degli articoli 34-ter, comma 2, lett. a) e 36, comma 3 del Regolamento Emittenti, in conformità con il Regolamento Prospetti medesimo, come successivamente integrato dal Regolamento Delegato (UE) n. 2021/528 della Commissione del 16 dicembre 2020.

L'OPSC Warrant si è svolta dal 19 febbraio all'8 marzo 2024. Al termine del periodo di offerta, sono risultati portati in adesione complessivi n. 76.545.610 Warrant, rappresentativi del 97,34% dei Warrant oggetto dell'OPSC Warrant e del 92,07% dei Warrant in circolazione alla data della chiusura dell'Offerta. Quattroduedue SpA (di seguito anche "Quattroduedue"), socio di controllo, ha portato in adesione Offerta tutti i n. 73.680.892 Warrant di sua titolarità.

La consegna delle Azioni Ordinarie da offrirsi quale Corrispettivo OPSC Warrant è avvenuta il 15 marzo 2024. Agli aderenti sono state accreditate complessive n. 33.280.700 Azioni Ordinarie (di cui n. 32.035.170 a favore di Quattroduedue), rappresentanti il 10,70% del capitale sociale ordinario di KME a tale data.

* * *

Emissione Prestito Obbligazionario "KME Group SpA 2024-2029"

Anche in previsione della scadenza nel febbraio 2025 del Prestito Obbligazionario denominato "KME Group SpA 2020-2025" (le "Obbligazioni 2020") quotato sul Mercato Telematico delle Obbligazioni organizzato e gestito da Borsa Italiana S.p.A. (il "MOT"), il Consiglio di Amministrazione della Società ha deliberato, in data 20 maggio 2024, un'operazione che prevedeva:

  • un'offerta pubblica di scambio volontaria totalitaria sulle n. 4.297.158 Obbligazioni 2020, del valore nominale unitario di Euro 21,60, in circolazione, con corrispettivo rappresentato da massime n. 92.818.548 nuove Obbligazioni "KME Group SpA 2024 – 2029", del valore nominale unitario di Euro 1,00, (le "Obbligazioni 2024") per complessivi Euro 92,8 milioni, quotate sul MOT (l'"Offerta di Scambio su Obbligazioni");
  • una contestuale offerta pubblica in sottoscrizione di Obbligazioni 2024, per un ammontare di Euro 57,2 milioni, incrementabile sino a massimi Euro 150 milioni in considerazione del livello di adesione all'Offerta di Scambio su Obbligazioni (l'"Offerta in Sottoscrizione" e, congiuntamente all'Offerta di Scambio su Obbligazioni, anche le "Offerte").

Le Obbligazioni 2024, codice ISIN IT0005597874, hanno una durata di 5 anni dalla data di emissione (avvenuta il 2 agosto 2024) e maturano interessi al tasso fisso nominale annuo lordo pari al 5,75%. Al momento dell'annuncio delle Offerte, il Consiglio di Amministrazione aveva stabilito un tasso minimo del 5,25%, prevedendo che il tasso definitivo fosse stabilito prima dell'avvio delle Offerte. Il tasso del 5,75% è stato infatti definito dal Consiglio di Amministrazione del 21 giugno 2024.

Le Obbligazioni 2024 non sono assistite da garanzie reali, né personali. Non è stato assegnato, né è previsto che venga assegnato, un rating alle Obbligazioni 2024. A decorrere dalla scadenza del secondo anno dalla data di emissione, KME avrà la facoltà di rimborsare, anche parzialmente, le Obbligazioni 2024.

Consob, con nota del 26 giugno 2024, protocollo n. 0063689/24, ha approvato il prospetto informativo relativo all'Offerta in Sottoscrizione e alla contestuale ammissione a quotazione sul MOT delle Obbligazioni 2024. L'Offerta di Scambio su Obbligazioni è invece stata promossa in regime di esenzione dall'applicazione delle disposizioni di legge e regolamentari in materia di offerte pubbliche di acquisto e di scambio, ai sensi dell'art. 101-bis, comma 3-bis del TUF ed in conformità all'art. 35-bis, comma 4 del Regolamento Emittenti.

L'Offerta di Scambio su Obbligazioni si è svolta dal 1° luglio al 26 luglio 2024 e l'Offerta in Sottoscrizione dal 1° luglio al 31 luglio 2024. Durante lo svolgimento delle Offerte sono stati infatti prorogati i termini di chiusura, inizialmente previsti rispettivamente il 19 luglio e 23 luglio 2024.

Nell'ambito dell'Offerta in Sottoscrizione sono pervenute richieste per n. 56.198.624 Obbligazioni 2024, per un controvalore nominale complessivo pari ad Euro 56,2 milioni rispetto agli Euro 57,2 milioni oggetto dell'offerta medesima.

Nell'ambito dell'Offerta di Scambio su Obbligazioni sono state portate in adesione n. 1.291.910 Obbligazioni 2020, con una percentuale di adesione pari al 30,0%, con corrispettivo rappresentato da n. 27.905.256 Obbligazioni 2024, per un controvalore nominale complessivo di Euro 27,9 milioni. Di conseguenza, ad esito del regolamento delle Offerte, le Obbligazioni 2020 rimaste in circolazione e negoziate sul MOT risultavano pari a n. 3.005.248, per complessivi Euro 64,9 milioni di valore nominale.

Il regolamento delle Offerte e l'avvio delle negoziazioni sul MOT sono avvenuti in data 2 agosto 2024 con emissione di complessive n. 84.103.880 Obbligazioni 2024 per un controvalore nominale complessivo di Euro 84,1 milioni.

Nel corso dei mesi autunnali, la Società, al fine di completare la raccolta di risorse di debito prevista con l'operazione di luglio 2024, ha promosso una nuova offerta pubblica in sottoscrizione (la "Nuova Offerta in Sottoscrizione") delle Obbligazioni 2024, dell'ammontare di Euro 70,5 milioni. Inoltre, per consentire nuovamente ai possessori di Obbligazioni 2020 di beneficiare dell'opportunità di scambiare le proprie obbligazioni con le Obbligazioni 2024, la Società ha promosso una nuova offerta pubblica di scambio (la "Nuova Offerta di Scambio" e, congiuntamente alla Nuova Offerta in Sottoscrizione, le "Nuove Offerte"), avente natura parziale, dell'ammontare di Euro 45,4 milioni (corrispondenti al 70% delle Obbligazioni 2020 ancora in circolazione), alle medesime condizioni della precedente. La Nuova Offerta in Sottoscrizione

avrebbe potuto essere incrementata sino a massimi Euro 115,9 milioni in funzione dell'andamento della Nuova Offerta di Scambio.

Con nota del 29 ottobre 2024, protocollo n. 0100072/24, Consob ha approvato il prospetto informativo relativo alla Nuova Offerta in Sottoscrizione e alla contestuale ammissione a quotazione sul MOT delle ulteriori Obbligazioni 2024. La Nuova Offerta di Scambio è stata promossa, come la precedente, in regime di esenzione dall'applicazione delle disposizioni di legge e regolamentari in materia di offerte pubbliche di acquisto e di scambio, ai sensi dell'art. 101-bis, comma 3-bis del TUF ed in conformità all'art. 35-bis, comma 4 del Regolamento Emittenti.

La Nuova Offerta di Scambio su Obbligazioni si è svolta dal 4 novembre al 26 novembre 2024 e la Nuova Offerta in Sottoscrizione dal 4 novembre al 29 novembre 2024. Durante lo svolgimento delle Nuove Offerte sono stati infatti prorogati i termini di chiusura, inizialmente previsti rispettivamente il 19 novembre e 22 novembre 2024.

Nell'ambito della Nuova Offerta in Sottoscrizione sono pervenute richieste per n. 42.494.109 Obbligazioni 2024, per un controvalore nominale complessivo pari ad Euro 42,5 milioni.

Nell'ambito della Nuova Offerta di Scambio su Obbligazioni sono state portate in adesione n. 565.095 Obbligazioni 2020, con una percentuale di adesione pari al 26,9% delle Obbligazioni 2020 oggetto dell'offerta medesima, con corrispettivo rappresentato da n. 12.206.052 Obbligazioni 2024, per un controvalore nominale complessivo di Euro 12,2 milioni. Di conseguenza, le Obbligazioni 2020 rimaste in circolazione e negoziate sul MOT fino al 18 febbraio 2025 – data di loro naturale scadenza e rimborso – erano pari a n. 2.440.153, per complessivi Euro 52,7 milioni di valore nominale.

Il regolamento delle Nuove Offerte è avvenuto in data 3 dicembre 2024 con emissione di ulteriori n. 54.700.161 Obbligazioni 2024, per un controvalore nominale di Euro 54,7 milioni.

Ad esito delle offerte promosse nei mesi di luglio e novembre, risultano pertanto in circolazione n. 138.804.041 Obbligazioni 2024 per un controvalore nominale di Euro 138,8 milioni.

Per maggiori dettagli sulle operazioni si rimanda ai Comunicati Stampa disponibili sul sito della Società.

* * *

Sintesi della struttura societaria

Proseguendo nel percorso di razionalizzazione societaria e di progressiva focalizzazione della Capogruppo nella gestione del business Copper, nel corso del periodo in esame KME Group SpA ha ceduto la partecipazione detenuta in Intek Investimenti SpA alla propria controllata KME SE.

La struttura del Gruppo alla data del 31 dicembre 2024 può così essere sintetizzata:

KME SE – detenuta direttamente e indirettamente per il tramite di KMH – è a capo di un gruppo leader globale nella produzione e commercializzazione di semilavorati in rame e sue leghe focalizzato nel settore

Copper, dopo la cessione del controllo del business degli speciali (oggi facente capo alla società cunova GmbH) di cui conserva il 45%.

Culti Milano SpA, società i cui titoli sono negoziati al mercato Euronext Growth Milan, è sempre più orientata al benessere della persona, oltre che al consolidamento della tradizionale attività nel campo della profumazione d'ambiente.

* * *

Quadro Macroeconomico

Anche l'anno 2024 è stato caratterizzato da un clima di incertezza geopolitica e commerciale con il perdurare dei conflitti tra Russia e Ucraina e quello mediorientale. Tale clima di incertezza si è incrementato a causa di scadenze elettorali in molti Paesi, che hanno determinato spostamenti dell'asse politico e la minaccia del ritorno di dazi e barriere doganali. In Cina, la crisi del mercato immobiliare pesa ancora sulla domanda interna.

Nel corso del 2024, l'economia globale ha comunque registrato una crescita della produzione stimata al 3,2% su base annua. La diminuzione dell'inflazione dei prezzi al consumo ha favorito un incremento della spesa delle famiglie, compensando in parte gli effetti negativi delle condizioni finanziarie restrittive e delle incertezze legate al conflitto russo-ucraino e all'evoluzione delle tensioni in Medio Oriente.

Nel secondo trimestre del 2024, l'economia degli Stati Uniti ha registrato un'accelerazione, grazie all'aumento dei salari reali, reso possibile in parte dal calo dell'inflazione, che ha sostenuto i consumi privati. Le indagini congiunturali sulle imprese evidenziano un rafforzamento dell'attività nel settore dei servizi, a differenza di quello manifatturiero. In quest'ultimo, i rapporti elevati tra scorte e fatturato, registrati in molte delle principali economie avanzate, potrebbero aver influenzato negativamente la produzione nel breve periodo. Nel corso dell'anno, l'inflazione complessiva ha continuato a registrare una flessione nella maggior parte dei Paesi, in parte a causa di un ulteriore calo dell'inflazione dei prezzi dei generi alimentari e di un indice dei prezzi basso, o negativo, dei beni e dell'energia.

Nel 2025, la crescita economica mondiale dovrebbe stabilizzarsi al 3,2%, mantenendo il ritmo medio registrato nel secondo semestre dell'anno precedente. Nelle economie avanzate, l'impatto ritardato dell'inasprimento della politica monetaria sulla crescita economica sta iniziando ad attenuarsi. Inoltre, l'ulteriore allentamento delle condizioni monetarie, favorito dalla riduzione dell'inflazione, contribuirà a sostenere le spese più sensibili alle variazioni dei tassi di interesse. L'ulteriore calo dell'inflazione darà slancio alla crescita del reddito reale, favorendo così un incremento del consumo privato in molte economie.

La crescita dell'Eurozona è stata dello 0,8%, con una previsione di +1,0% a fine 2025. Dopo essere tornata a crescere nel primo trimestre del 2024, l'economia dell'UE ha continuato a espandersi a un ritmo moderato, ma stabile, nel secondo e terzo trimestre. L'aumento dell'occupazione e la ripresa dei salari reali hanno avuto un impatto positivo sul reddito disponibile delle famiglie, ma i consumi rimangono contenuti. Il costo della vita, ancora elevato, l'incertezza legata all'esposizione a shock estremi e gli incentivi al risparmio, alimentati dai tassi di interesse elevati, hanno spinto le famiglie a destinare una quota crescente del loro reddito al risparmio.

Gli investimenti, invece, si sono rivelati al di sotto delle attese, mostrando una contrazione significativa e diffusa nella maggior parte degli stati membri della comunità europea. Questo è dovuto, in parte, all'elevata incertezza politica e a governi fragili in Paesi come Germania e Francia e, in parte, alla persistente debolezza del settore manifatturiero e all'aumento della capacità inutilizzata tra i produttori principali.

Sul fronte dei prezzi, il processo di disinflazione avviato alla fine del 2022 è proseguito, nonostante un temporaneo rialzo dell'inflazione registrato a ottobre, dovuto principalmente all'aumento dei prezzi dell'energia. La BCE ha ridotto il tasso di riferimento due volte (di 25 punti base a giugno e settembre), portando il tasso sui depositi al 3,50%. Tuttavia, rimane completamente dipendente dai dati e ha sottolineato di "non impegnarsi in un percorso specifico dei tassi". Anche nel mercato del lavoro emergono divergenze tra i diversi Paesi. Il tasso di disoccupazione dell'eurozona ha raggiunto un nuovo minimo storico del 6,4% a luglio, trainato principalmente da Italia e Spagna. Complessivamente, nell'eurozona si osserva un mercato del lavoro ancora relativamente rigido, ma che sembra iniziare ad allentarsi.

* * *

I risultati di Gruppo 1

I risultati consolidati al 31 dicembre 2024 risultano pienamente comparabili con quelli dello scorso esercizio, includendo entrambi i flussi economici e finanziari delle società consolidate per tutti i dodici mesi. È stata così superata la limitata comparabilità che aveva interessato i bilanci del Gruppo successivi all'avvio del nuovo percorso strategico annunciato dalla Società il 22 aprile 2022, che aveva reso non più applicabile l'eccezione al consolidamento prevista dall'IFRS 10 per le investment entities, con il conseguente obbligo di consolidamento integrale delle partecipazioni di controllo, da effettuarsi prospetticamente a partire dalla data in cui si era verificato il cambio di stato.

Per i commenti sull'andamento gestionale dell'esercizio 2024 si rinvia a quanto indicato per i singoli settori di attività e in particolare per il settore rame, che rappresenta circa il 99% dei ricavi del Gruppo.

Capitale Investito

Il Capitale investito netto consolidato è il seguente:

Capitale investito netto consolidato
(in migliaia di Euro) 31 dic 2024 31 dic 2023
Capitale immobilizzato netto 1.136.348 1.080.728
Capitale circolante netto (346.888) (178.949)
Imposte differite nette (18.417) (24.745)
Fondi (133.203) (148.928)
Capitale investito netto 637.840 728.106
Patrimonio netto totale 270.330 358.815
Indebitamento finanziario netto 367.510 369.291
Fonti di finanziamento 637.840 728.106

Il "Capitale investito netto" è una grandezza finanziaria non prevista dagli IFRS e non è da considerarsi alternativa a quelle previste dagli IFRS. Di seguito si riporta il contenuto delle sue componenti:

  • il "Capitale immobilizzato netto" è costituito dalla sommatoria delle voci dell'attivo non corrente fatta eccezione per le imposte differite attive.
  • il "Capitale circolante netto" è costituito dalla sommatoria delle voci "Crediti commerciali" al netto dei "Debiti verso fornitori" e di "Altre attività/passività correnti", ad eccezione delle voci considerate nella definizione di "Indebitamento finanziario netto".
  • i "Fondi" comprendono la voce "Benefici ai dipendenti" e "Fondi per rischi e oneri".

1 Nella relazione sulla gestione sono utilizzati alcuni indicatori identificabili quali "Indicatori Alternativi di Performance" ("IAP") ai sensi della comunicazione Consob del 3 dicembre 2015 che riprende gli orientamenti "ESMA" ("European Securities and Markets Authority") del 5 ottobre 2015. Gli IAP sono intesi come indicatori finanziari di performance finanziaria, posizione finanziaria o flussi di cassa storici o futuri, diverso da un indicatore finanziario definito o specificato nella disciplina applicabile sull'informativa finanziaria. Gli IAP sono ricavati dal bilancio redatto conformemente alla disciplina applicabile sull'informativa finanziaria, mediante l'aggiunta o la sottrazione di importi dai dati presentati nel bilancio. Gli IAP sono stati coerenti nel tempo e non sono stati ridefiniti con riferimento ai precedenti esercizi.

Conto Economico

Il Conto Economico consolidato può essere così sintetizzato:

Conto economico consolidato
(in migliaia di Euro) 2024 2023
Ricavi delle vendite e prestazioni di servizi 1.565.438 1.880.532
Variazioni rimanenze prodotti finiti e semilavorati 338 (876)
Capitalizzazioni per lavori interni 2.171 1.463
Altri proventi 60.917 25.411
Acquisto e variazione rimanenze materie prime (1.092.501) (1.317.919)
Costo del lavoro (226.788) (234.083)
Ammortamenti, impairment e svalutazioni (48.254) (57.562)
Altri costi operativi (240.340) (264.124)
Risultato Operativo 20.981 32.842
Proventi Finanziari 23.074 14.698
Oneri Finanziari (102.487) (85.649)
Oneri Finanziari Netti (79.413) (70.951)
Risultato partecipazioni (10.454) (8.388)
Risultato Ante Imposte (68.886) (46.497)
Imposte correnti (5.526) (7.384)
Imposte differite 3.501 7.402
Totale Imposte sul reddito (2.025) 18
Risultato netto del periodo (70.911) (46.479)
Risultato da attività operative cessate - -
Risultato netto del periodo (70.911) (46.479)
- interessenze di pertinenza di terzi (6.029) (6.144)
- azionisti della controllante (64.882) (40.335)
Componenti di conto economico complessivo (1.864) (14.341)
Risultato complessivo di pertinenza di terzi (6.311) (6.677)
Risultato complessivo degli azionisti della Capogruppo (66.464) (54.143)

Conto Economico Riclassificato

Ai fini di fornire una più significativa rappresentazione dei risultati operativi viene presentato anche un conto economico riclassificato che utilizza a livello intermedio informazioni economico finanziarie desunte dai sistemi gestionali del Gruppo e basate su principi contabili che si differenziano rispetto agli IFRS, principalmente in termini di misurazione e presentazione. Di seguito vengono riportate le principali componenti.

    1. I ricavi sono presentati anche al netto del valore delle materie prime, al fine di eliminare l'effetto della variabilità dei prezzi di queste ultime.
    1. Le rimanenze finali di magazzino del settore dei semilavorati in rame e leghe, per la componente metallo, sono valutate al LIFO per quanto riguarda la quota riferibile allo stock di struttura, ossia la parte di stock non impegnata a fronte di ordini di vendita a clienti. La parte di stock impegnata viene invece valutata al valore degli impegni relativi, considerato quale valore di realizzo. Ai fini IFRS invece la valutazione dello stock è effettuata al minore tra il costo calcolato col metodo FIFO e il valore netto di realizzo; sempre ai fini IFRS gli impegni di acquisto e vendita di stock, così come i relativi contratti di copertura stipulati sul mercato LME, vengono separatamente identificati e riportati in bilancio al relativo fair value, come strumenti finanziari. Gli IFRS, non consentendo la valutazione delle rimanenze finali di magazzino del settore con il criterio del LIFO, adottato invece ai fini dell'attività interna di management controlling, hanno introdotto una componente economica esogena la cui variabilità impedisce un confronto omogeneo di dati riferiti a periodi diversi non permettendo di dare una rappresentazione corretta dell'effettivo andamento della gestione.
    1. Le componenti non ricorrenti sono state indicate sotto la linea dei risultati operativi.

La tabella sotto riportata evidenzia gli effetti sull'esercizio 2024 di tali differenti criteri di misurazione e presentazione utilizzati.

Conto economico consolidato riclassificato gestionale
(in milioni di Euro) 2024
IFRS
Riclassifiche 2024
Riclassificato
Ricavi di vendita 1.565,40 - 1.565,40
Costo della materia prima - (1.041,70) (1.041,70)
Ricavi al netto costo materia prima - 523,70
Costo del lavoro (226,80) 10,80 (216,00)
Altri consumi e costi (1.269,30) 1.061,30 (208,00)
Risultato Operativo Lordo (EBITDA) (*) 69,30 30,40 99,70
Ammortamenti (48,30) 2,60 (45,70)
Risultato Operativo Netto (EBIT) 21,00 33,00 54,00
Oneri finanziari netti (79,40) 0,90 (78,50)
Risultato lordo ante componenti non ricorrenti (58,40) 33,90 (24,50)
(Oneri) / Proventi non ricorrenti - (1,60) (1,60)
Imposte correnti (5,50) 1,00 (4,50)
Risultato ante valutazione IFRS rimanenze, contratti a termine e
partecipazioni con il metodo patrimonio netto
(63,90) 33,30 (30,60)
Effetto IFRS su valutazione rimanenze e contratti a termine - (32,30) (32,30)
Effetto fiscale della valutazione IFRS di rimanenze e contratti a termine - 7,10 7,10
Risultato delle partecipazioni valutate con il metodo del patrimonio netto (10,50) - (10,50)
Imposte differite 3,50 (8,10) (4,60)
Risultato netto consolidato (70,90) (0,00) (70,90)
Risultato di competenza delle minoranze (6,00) (6,00)
Risultato netto di competenza degli azionisti della Capogruppo (64,90) (0,00) (64,90)
Componenti di conto economico complessivo (1,90) - (1,90)
Risultato complessivo (72,80) (0,00) (72,80)
di cui di competenza degli azionisti della Capogruppo (66,50) (66,50)
di cui di competenza di minoranze (6,30) (6,30)

Il confronto con il precedente esercizio è il seguente:

Conto economico consolidato riclassificato gestionale
(in milioni di Euro) 2024
Riclassificato
2023
Riclassificato
Ricavi di vendita 1.565,40 1.880,50
Costo della materia prima (1.041,70) (1.272,40)
Ricavi al netto costo materia prima 523,70 100,0% 608,10 100,0%
Costo del lavoro (216,00) (220,90)
Altri consumi e costi (208,00) (252,70)
Risultato Operativo Lordo (EBITDA) (*) 99,70 19,0% 134,50 22,1%
Ammortamenti (45,70) (55,20)
Risultato Operativo Netto (EBIT) 54,00 10,3% 79,30 13,0%
Oneri finanziari netti (78,50) (64,70)
Risultato lordo ante componenti non ricorrenti (24,50) -4,7% 14,60 2,4%
(Oneri) / Proventi non ricorrenti (1,60) (34,80)
Imposte correnti (4,50) (2,10)
Risultato ante valutazione IFRS rimanenze, contratti a termine e
partecipazioni con il metodo patrimonio netto
(30,60) -5,8% (22,30) -3,7%
Effetto IFRS su valutazione rimanenze e contratti a termine (32,30) (18,00)
Effetto fiscale della valutazione IFRS di rimanenze e contratti a
termine
7,10 4,40
Risultato delle partecipazioni valutate con il metodo del patrimonio
netto
(10,50) (8,40)
Imposte differite (4,60) (2,20)
Risultato netto consolidato (70,90) -13,5% (46,50) -7,6%
Risultato di competenza delle minoranze (6,00) (6,10)
Risultato netto di competenza degli azionisti della Capogruppo (64,90) -12,4% (40,40) -6,6%
Componenti di conto economico complessivo (1,90) (14,30)
Risultato complessivo (72,80) -13,9% (60,80) -10,0%
di cui di competenza degli azionisti della Capogruppo (66,50) (54,10)
di cui di competenza di minoranze (6,30) (6,70)

Andamento Finanziario

Il Gruppo presenta al 31 dicembre 2024 una Posizione Finanziaria Riclassificata Consolidata pari ad Euro 260,5 milioni, rispetto ad Euro 258,2 milioni al 31 dicembre 2023. Tale grandezza non considera le passività finanziarie ai sensi dell'IFRS 16, inclusive di quelle derivanti da operazioni di sale and lease back, e gli strumenti finanziari valutati a fair value.

La riconciliazione tra Posizione Finanziaria Riclassificata Consolidata ed Indebitamento Finanziario Netto Consolidato è la seguente:

Riconciliazione Posizione Finanziaria Netta Riclassificata
31 dic 2024 31 dic 2023
260.546 258.191
7.415 94.638
62.630 12.944
(17.148) 351
54.067 3.167
106.964 111.100
367.510 369.291

(*) Al 31 dicembre 2024 le passività finanziarie per Sales and Lease Back relative all'immobile di Osnabruck sono state riclassificate nelle passività finanziarie ai sensi IFRS 16 in seguito alla rinuncia dell'opzione di riacquisto prevista dal contratto e l'ammontare di Euro 7,5 milioni è pari alla passività derivante dalla cessione e successiva locazione finanziaria dell'immobile sede della Capogruppo sito in Milano.

L'indebitamento finanziario netto (determinato conformemente a quanto previsto nel documento ESMA 32-382-1138 del 4 marzo 2021 - Orientamenti in materia di obblighi di informativa ai sensi del regolamento sul prospetto, così come evidenziato nel richiamo di attenzione di CONSOB 5/21 del 29 aprile 2021) del Gruppo al 31 dicembre 2024, a raffronto con il 31 dicembre 2023, può essere così sintetizzato:

Indebitamento finanziario netto
(in migliaia di Euro) 31 dic 2024 31 dic 2023
A Disponibilità Liquide 181.242 118.609
B Mezzi equivalenti a disponibilità liquide - -
C Altre attività finanziarie 79.324 94.012
D Liquidità (A+B+C) 260.566 212.621
E Debito finanziario corrente 39.103 67.820
F Parte corrente del debito finanziario non corrente 213.229 59.466
G Indebitamento finanziario corrente (E+F) 252.332 127.286
H Indebitamento finanziario corrente netto (G-D) (8.234) (85.335)
I Debito finanziario non corrente 176.790 223.916
J Strumenti di debito 198.954 230.710
K Debiti commerciali e altri debiti non correnti - -
L Indebitamento finanziario non corrente (I + J + K) 375.744 454.626
M Totale indebitamento finanziario (H + L) 367.510 369.291

Si segnala che la"Parte corrente del debito finanziario non corrente", pari a complessivi Euro 213 milioni, include complessivi Euro 166,7 milioni rappresentati:

  • per Euro 54,8 milioni, dall'importo capitale e dalle cedole in maturazione del Prestito Obbligazionario KME Group 2020-2025 che è stato rimborsato alla data di scadenza (18 febbraio 2025);
  • per Euro 111,9 milioni, dall'importo capitale e dalle cedole in maturazione del Prestito Obbligazionario emesso dalla controllata KMH ("KMH S.p.A. Up to Euro 135,100,000.00 Senior Guaranteed and Secured Fixed Rate Notes due 31 December 2025") di ammontare pari ad Euro 110,8 milioni e che, al 31 dicembre 2024, prevedeva scadenze per Euro 73,9 milioni al 28 febbraio 2025 e per Euro 36,9 milioni al 31 dicembre 2025. In virtù di successivi accordi con l'obbligazionista, la scadenza finale del prestito è stata differita fino al 31 dicembre 2027, prevedendo rimborsi per Euro 15,0 milioni a settembre 2025 e marzo 2026, per Euro 45,0 milioni a marzo 2027 ed una rata finale di Euro 35,8 milioni. Non vi sono state modifiche nel tasso d'interesse che a partire dal 1° marzo 2025 è pari al 15%. Con la sottoscrizione degli accordi modificativi, che hanno comportato la corresponsione di una fee di Euro 1,7 milioni, sono stati rivisti anche i parametri finanziari previsti dal contratto.

* * *

La Holding KME Group SpA

Situazione economico finanziaria della Capogruppo

Vengono di seguito riportati, in sintesi, i principali dati patrimoniali della Capogruppo al 31 dicembre 2024, raffrontati con quelli al 31 dicembre 2023.

Situazione patrimoniale sintetica individuale
(in migliaia di Euro) 31 dic 2024 31 dic 2023
Partecipazione KME SE 58.410 58.410
Partecipazione KMH 480.000 480.000
Altro 2.965 (141)
Totale KME 541.375 94,61% 538.269 91,07%
Culti Milano 37.981 6,64% 37.988 6,43%
Intek Investimenti - 0,00% 13.518 2,29%
Altri investimenti 1.574 0,28% 1.774 0,30%
Altre attività/passività (8.705) -1,52% (468) -0,08%
Investimenti netti 572.225 100,00% 591.081 100,00%
Obbligazioni in circolazione (*) 257.852 160.616
Finanziamento per OPA 132.401 115.186
Disponibilità nette (77.367) 17.701
Indebitamento finanziario netto holding 312.886 54,68% 293.503 49,66%
Patrimonio netto totale 259.339 45,32% 297.578 50,34%

Note:

Le partecipazioni sono espresse al netto di eventuali rapporti di credito/debito finanziari in essere con la Società.

(*) Valore comprensivo degli interessi in maturazione.

Investimenti netti

Gli investimenti netti facenti capo alla Società ammontavano al 31 dicembre 2024 ad Euro 572,2 milioni (Euro 591,1 milioni a fine 2023), di cui oltre il 94% circa concentrati in KME SE.

Patrimonio Netto

Il patrimonio netto della holding è pari ad Euro 259,3 milioni, rispetto ad Euro 297,6 milioni al 31 dicembre 2023; la variazione è da collegare principalmente al risultato d'esercizio ed agli effetti delle operazioni di acquisto di azioni e warrant.

Al 31 dicembre 2024 il capitale sociale ammontava ad Euro 200.154.177,66 ed era suddiviso in n. 284.442.812 azioni di cui n. 270.231.550 azioni ordinarie e n. 14.211.262 azioni di risparmio. Si segnala che, rispetto al 31 dicembre 2023, il capitale sociale è aumentato di Euro 49.468,46, a seguito dell'esercizio di n. 4.946.846 Warrant.

Sono state inoltre annullate, come previsto dalla delibera assembleare del 22 maggio 2024, n. 45.114.520 azioni ordinarie proprie, senza effetto sull'ammontare del capitale sociale.

Sempre alla data del 31 dicembre 2024, la Società detiene in portafoglio n. 53.243.219 azioni ordinarie proprie, rappresentanti il 19,70% del capitale ordinario ed il 18,72% del capitale complessivo.

Gestione finanziaria

L'Indebitamento Finanziario Netto holding (che esclude i finanziamenti infragruppo e le passività per leasing) ammontava al 31 dicembre 2024 ad Euro 312,9 milioni. La medesima grandezza al 31 dicembre 2023 era pari ad Euro 293,5 milioni.

L'indebitamento finanziario della Capogruppo (*) al 31 dicembre 2024, a raffronto con il 31 dicembre 2023, può essere invece così sintetizzato:

Indebitamento finanziario
(in migliaia di Euro) 31 dic 2024 31 dic 2023
A Disponibilità Liquide 27.356 3.214
B Mezzi equivalenti a disponibilità liquide - -
C Altre attività finanziarie 53.821 24.803
D Liquidità (A+B+C) 81.177 28.017
E Debito finanziario corrente 6.781 37.749
F Parte corrente del debito finanziario non corrente 53.704 10.521
G Indebitamento finanziario corrente (E+F) 60.485 48.270
H Indebitamento finanziario corrente netto (G-D) (20.692) 20.253
I Debito finanziario non corrente 139.495 117.423
J Strumenti di debito 198.954 156.139
K Debiti commerciali e altri debiti non correnti - -
L Indebitamento finanziario non corrente (I + J + K) 338.449 273.562
M Totale indebitamento finanziario (H + L) 317.757 293.815

(*) Determinato conformemente a quanto previsto nel documento ESMA 32-382-1138 del 4 marzo 2021 - Orientamenti in materia di obblighi di informativa ai sensi del regolamento sul prospetto, così come evidenziato nel richiamo di attenzione di CONSOB 5/21 del 29 aprile 2021.

Flussi finanziari

I flussi finanziari degli esercizi 2024 e 2023 sono sintetizzabili come segue:

Rendiconto finanziario -
metodo indiretto
(in migliaia di Euro) 2024 2023
(A) Disponibilità liquide e mezzi equivalenti inizio anno 3.214 508
Risultato ante imposte (28.186) (16.374)
Ammortamenti immobilizzazioni materiali e immateriali 996 659
Variazione fondi pensione, TFR, stock option 167 1.079
Variazione dei fondi rischi e spese (11) 769
(Incrementi) decrementi in partecipazioni 11.206 7.000
(Incrementi)/Decrementi crediti correnti 1.854 4.162
Incrementi/(Decrementi) debiti correnti (3.090) 451
(B) Cash flow totale da attività operative (17.064) (2.254)
(Incrementi) di attività materiali e immateriali non correnti (11.548) (426)
Decrementi di attività materiali e immateriali non correnti 2.202 9
Incrementi/decrementi di altre attività/passività non correnti - (1)
(C) Cash flow da attività di investimento (9.346) (418)
(Acquisto) vendita azioni proprie - (171.731)
Distribuzione Dividendi - (3.312)
Esercizio Warrant 1.838 1.524
Incrementi (decrementi) debiti finanziari correnti e non correnti 77.630 138.082
(Incrementi) decrementi crediti finanziari correnti e non correnti (28.916) 40.815
(D) Cash flow da attività di finanziamento 50.552 5.378
(E) Variazione disponibilità liquide e mezzi equivalenti (B) + (C)
+ (D)
24.142 2.706
(G) Disponibilità liquide e mezzi equivalenti di fine esercizio (E) + (F) 27.356 3.214

Conto economico riclassificato

Il conto economico riclassificato in forma scalare evidenzia la formazione del risultato netto dell'esercizio attraverso l'indicazione di grandezze comunemente utilizzate per dare rappresentazione sintetica dei risultati aziendali.

Conto economico riclassificato
(in migliaia di Euro) 2024 2023
Variazioni fair value e altri oneri/proventi gestione investimenti 1.475 796
Costi di gestione investimenti (83) (177)
Risultato lordo degli investimenti 1.392 619
Commissioni attive su garanzie prestate (a) 866 859
Costi netti di gestione (b) (6.138) (5.675)
Costo struttura (a) - (b) (5.272) (4.816)
Risultato operativo riclassificato (3.880) (4.197)
Oneri finanziari netti (22.067) (8.524)
Risultato ante imposte e poste non ricorrenti (25.947) (12.721)
Proventi/(Oneri) non ricorrenti (2.240) (3.653)
Risultato ante imposte (28.187) (16.374)
Imposte dell'esercizio 3.128 1.826
Risultato netto del periodo (25.059) (14.548)

L'andamento economico dell'esercizio, in assenza di rilevanti proventi da partecipazioni, è influenzato negativamente dagli oneri finanziari legati sia ai prestiti obbligazionari in circolazione che all'indebitamento nei confronti di società controllate, in particolare KMH SpA.

Il "Risultato operativo riclassificato" è definito come il risultato derivante dalla gestione degli investimenti al netto dei costi di struttura ed esclude gli oneri finanziari netti, i proventi/(oneri) non ricorrenti e le imposte di esercizio.

* * *

Andamento delle partecipazioni e dei settori operativi

In continuità con le precedenti relazioni, sono fornite nel seguito informazioni di dettaglio sulle principali partecipazioni della Società, in particolare KME SE e CULTI Milano SpA, cui fanno capo, rispettivamente, i settori operativi Rame e Profumi e cosmesi.

* * *

KME SE

KME SE, holding di un gruppo leader a livello mondiale nella produzione e commercializzazione di semilavorati in rame e sue leghe, rappresenta da anni, come esposto in precedenza, il maggior investimento industriale del Gruppo.

Il gruppo KME SE è caratterizzato da una vasta gamma di prodotti in rame e sue leghe, oltre che da una struttura produttiva e organizzativa globale particolarmente articolata e complessa.

Nel corso degli ultimi anni il gruppo KME SE è stato impegnato in diverse operazioni strategiche (acquisizione di MKM, trasferimento del controllo del business degli speciali, cessione del business Wires (cavi), acquisto di parte del segmento produttivo dei laminati piani di Aurubis AG e di S.A. Eredi Gnutti Metalli SpA, con l'obiettivo sia di realizzo che di consolidamento di alcune attività in un settore interessato da alcuni anni da un processo di razionalizzazione e concentrazione dei diversi mercati da parte dei maggiori player mondiali.

In particolare, la strategia del gruppo KME SE è quella di concentrarsi sui prodotti laminati in rame e sue leghe, in cui il gruppo è leader europeo e intende focalizzarsi e crescere nel futuro, dati gli interessanti tassi di crescita previsti per i principali mercati di riferimento.

Nel corso del 2024 si segnalano le seguenti operazioni, finalizzate a sviluppare ulteriormente il know how produttivo e il portafoglio prodotti, per produrre efficienze operative e fornire il miglior servizio possibile ai clienti:

  • nel febbraio 2024 KME SE ha firmato un contratto relativo all'acquisizione del 100% delle azioni di Blackhawk Holding GmbH, holding tedesca che detiene il 100% di Sundwiger Messingwerk GmbH ("Operazione"). Sundwiger Messingwerk GmbH ("SMW"), è leader europeo nel settore dei semilavorati laminati in bronzo oltreché produttore di semilavorati laminati in ottone. Con circa 320 dipendenti a Hemer (Renania), dove si trovano l'headquarter ed il principale stabilimento, SMW ha realizzato nel 2023 un fatturato di circa Euro 198 milioni ed un Ebitda di circa Euro 16 milioni. Storicamente parte del gruppo Diehl, SMW era stata acquisita circa tre anni fa da un gruppo di investitori riuniti nella società Blackhawk Holding GmbH, oggetto dell'acquisizione. Il prezzo previsto dell'acquisizione è stato di circa Euro 62 milioni (incluso lo stock di metallo) di cui Euro 41 milioni corrisposti al closing e per il residuo mediante un vendor loan a tre anni senza interessi. L'Operazione è stata finalizzata ad inizio gennaio 2025, dopo il completamento del processo autorizzativo da parte delle autorità antitrust tedesche ed austriache;
  • nel luglio 2024 KME SE è diventata l'unico azionista di Azienda Metalli Laminati SpA ("AML"), per il tramite di KME Italy SpA, che ha completato l'acquisizione del restante 75,76% del capitale sociale di AML, e di KME Mansfeld GmbH, che già ne deteneva il 24,24%.

Non si è invece realizzato il progetto relativo al Business Combination Agreement sottoscritto nel febbraio 2024 congiuntamente a Paragon e SDCL EDGE Acquisition Corporation, una società veicolo per acquisizioni ("SPAC" o "special purpose acquisition company") con titoli quotati al NYSE, che riguardava il business dei prodotti speciali di cunova GmbH, della quale KME SE attualmente detiene una partecipazione indiretta pari al 45%, e il business aerospace. Considerata la valenza strategica dell'operazione di integrazione dei due business, si stanno valutando soluzioni alternative per la sua realizzazione.

Andamento operativo

KME SE ha come principale mercato di riferimento l'Europa e, pertanto, tutti gli sviluppi macroeconomici, politici e di altro tipo che interessano tale mercato influiscono direttamente sulla sua attività.

Dopo la riduzione del 16% della domanda di semilavorati laminati registrata nel corso 2023, gli istituti di ricerca di mercato indipendenti hanno indicato un ulteriore calo della domanda nell'ordine del 10-12% nel 2024. Anche se al momento non si conoscono i dati definitivi, è chiaro che questa tendenza in atto ha avuto un impatto significativo sullo sviluppo dei volumi della KME.

Il calo ha interessato praticamente tutti i settori in cui il Gruppo opera, ma in particolar modo i settori automobilistico, dei macchinari e delle attrezzature, delle costruzioni e delle esportazioni (soprattutto per i clienti con sede in Germania). Il settore della difesa ha invece evidenziato andamenti migliori.

Nonostante il calo delle quantità vendute (-24,5% rispetto al 2023), KME SE è riuscita a mantenere allineato il valore dei ricavi per tonnellata.

KME SE, nell'ambito dei progetti di trasformazione commerciale, nel corso del 2024 ha condotto le seguenti attività:

  • continuo monitoraggio e messa a punto di azioni e iniziative commerciali introdotte in questo periodo;
  • continua analisi degli elementi di costo in alcuni siti e del loro impatto sui prezzi di vendita;
  • continua focalizzazione sul raggiungimento degli obiettivi unitari di Valore Aggiunto ed EBITDA a livello di gruppo, per l'intero gruppo di prodotti e clienti;
  • approccio proattivo all'apertura di trattative con i clienti con l'obiettivo di garantire volumi redditizi per il 2025;
  • integrazione commerciale dell'Azienda Metalli Laminati SpA (AML) acquisita nel luglio 2024.

Oltre alle azioni commerciali sopra menzionate, sono stati potenziati anche i progetti di ottimizzazione dei costi in tutti gli stabilimenti del Gruppo. Nell'ambito di queste iniziative, a febbraio 2025 è stato annunciato il piano di chiusura della produzione dello stabilimento di Stolberg, per ottimizzare ulteriormente il "footprint" produttivo del Gruppo.

Andamento del prezzo del rame

Nel quarto trimestre del 2024, il prezzo medio del rame è aumentato, rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente, del 12,69% in dollari USA (da US\$ 8.159 a US\$ 9.194) e del 13,40% in Euro (da Euro/tonn 7.588 a Euro/tonn 8.605).

In termini di tendenza, i prezzi medi del rame sono aumentati dello 0,34% in dollari rispetto al terzo trimestre 2024 (da US\$ 9.163 a US\$ 9.194) e del 2,69% in Euro (da Euro/tonn 8.380 a Euro/tonn 8.605).

Rispetto alla media del 2023 il prezzo del rame è aumentato dell'8,44% in US\$ (da US\$ 8.478 a US\$ 9.194) e del 9,74% in Euro (da Euro/tonn 7.842 a Euro/tonn 8.605).

I principali risultati di KME SE per l'esercizio 2024, a raffronto con l'esercizio precedente, possono essere così riassunti:

Principali risultati settore rame
(in milioni di Euro) 2024 2023 Variazione
Ricavi 1.540,8 1.858,0 -17,1%
Ricavi (al netto materie prime) 499,0 100,0% 585,6 100,0% -14,8%
EBITDA 97,8 19,6% 135,5 23,1% -27,8%
EBIT 54,3 10,9% 86,9 14,8% -37,5%
Risultato ante poste non ricorrenti (0,3) -0,1% 34,5 5,9% -100,9%
Proventi/(Oneri) non ricorrenti 8,4 (26,6)
Risultato al netto delle imposte correnti prima della
valutazione IFRS delle rimanenze, delle imposte differite e
delle partecipazioni a patrimonio netto
0,4 (0,4)
Impatto valutazione IFRS riman. magazzino (25,2) (7,6)
Risultato partecipate a patrimonio netto (11,0) (8,4)
Imposte differite (5,0) 0,8
Risultato consolidato netto (40,9) (21,6)
Componenti di conto economico complessivo (1,8) (4,5)
Conto economico complessivo (42,7) (26,1)
Indebitamento netto * (27,2) 72,7
Patrimonio netto di Gruppo * 204,3 250,6

* Dati al 31 dicembre

I Ricavi consolidati dell'esercizio 2024 sono stati pari a complessivi Euro 1.540,8 milioni, in calo del 17,1% rispetto al 2023 (Euro 1.858,0 milioni).

Al netto del valore delle materie prime, i ricavi sono diminuiti, passando da Euro 585,6 milioni a Euro 499,0 milioni (-14,8%).

L'utile operativo lordo (EBITDA) è pari ad Euro 97,8 milioni, in riduzione del 27,8% rispetto ai dati del 2023 (Euro 135,5 milioni).

L'utile operativo netto (EBIT) è pari ad Euro 54,3 milioni (Euro 86,9 milioni nel 2023).

Il Risultato ante componenti non ricorrenti è negativo per Euro 0,3 milioni (positivo per Euro 34,5 milioni nel 2023).

Il risultato dell'esercizio 2024 è influenzato positivamente da proventi non ricorrenti per Euro 8,4 milioni (negativi per Euro 26,6 milioni nel 2023). A fine dicembre 2024, in conseguenza della rinuncia anticipata del possibile esercizio dell'opzione di riacquisto inclusa nel contratto di Sale and Lease back di Osnabrück, il Gruppo ha registrato un provento pari ad Euro 32,8 milioni. Al contrario, il risultato dell'esercizio 2024 è stato penalizzato da oneri non ricorrenti relativi a: progetti di ristrutturazione (Euro 10,9 milioni), operazioni di M&A (Euro 7,9 milioni) – legati principalmente a costi di consulenza, alla svalutazione di alcune attività del capitale circolante per Euro 3,4 milioni – e, infine, a oneri per Euro 2,4 milioni derivanti dai maggiori oneri necessari per la gestione della fornitura di materiale conseguenti al fermo di un impianto, in seguito all'incidente mortale avvenuto il 24 maggio 2024 nello stabilimento di Fornaci di Barga.

Il Risultato al netto delle imposte correnti prima della valutazione IFRS delle rimanenze, delle imposte differite e delle partecipazioni a patrimonio netto è positivo per Euro 0,4 milioni (negativo per Euro 0,4 milioni nel 2023).

Il Risultato consolidato netto è negativo per Euro 40,9 milioni (perdita di Euro 21,6 milioni nel 2023).

La valutazione delle rimanenze e dei contratti a termine, al netto delle imposte, ha inciso negativamente per Euro 25,2 milioni rispetto all'impatto negativo di Euro 7,6 milioni registrato nel 2023.

Il Risultato Consolidato Complessivo di Gruppo evidenzia una perdita di Euro 42,7 milioni (perdita di Euro 26,1 milioni del 2023).

La Posizione Finanziaria Netta Riclassificata al 31 dicembre 2024, escludendo le passività per leasing in base al IFRS 16, la valutazione al fair value degli strumenti finanziari e la passività finanziaria IFRS originata dall'operazione di sale & lease back, realizzata nel dicembre 2022 con riferimento agli immobili di Osnabrück, è positiva per Euro 70,9 milioni rispetto ad Euro 35,2 milioni, sempre positivi, di fine dicembre 2023. Il consolidamento di AML ha avuto un impatto negativo di Euro 22,2 milioni, di cui Euro 7,5 milioni relativi al prezzo di acquisto della partecipazione.

L'Indebitamento Finanziario Netto presenta un saldo attivo per circa Euro 27,2 milioni rispetto ad un saldo negativo per Euro 72,7 milioni al 31 dicembre 2023.

Si ricorda che il 28 novembre 2023, la linea di credito del pool bancario era stata prorogata, con l'introduzione di alcune disposizioni legate alla sostenibilità, fino al 30 novembre 2025, con opzione per un'ulteriore proroga di un anno previo consenso dei finanziatori, per un importo complessivo fino a Euro 460 milioni. Nel mese di maggio 2024, tramite l'ingresso di un altro istituto di credito, la linea è stata aumentata ad Euro 485 milioni.

La linea di credito è stata utilizzata da lettere di credito per un importo di Euro 478,7 milioni (al 31 dicembre 2023: Euro 412,5 milioni) per la fornitura di metallo. Le relative passività nei confronti dei fornitori sono esposte tra i debiti commerciali.

A fronte del finanziamento in pool sono in essere le seguenti garanzie:

  • pegno, con riserva dei diritti di voto, sulle azioni di KME Italy SpA;
  • ipoteca sulle proprietà immobiliari di KME Grundstuecksgesellschaft SE & Co. KG e su parte delle attrezzature e macchinari dello stabilimento di KME Mansfeld GmbH e KM Copper Bars GmbH ad Hettstedt;
  • pegno sul magazzino e su parte dei crediti commerciali non fattorizzati e dei crediti a breve termine delle società industriali europee;
  • vincolo su alcuni contratti di factoring e assicurativi.

Sempre in data 28 novembre 2023, le linee di credito di Factofrance (factoring pro soluto e, parzialmente, pro solvendo fino a Euro 150 milioni destinato alle società estere del Gruppo) con proroga automatica di un anno in caso di consorzi bancari/altri factoring estensione, di Intesa Sanpaolo SpA, (linea di factoring pro soluto e, parzialmente, pro solvendo fino a circa Euro 126,5 milioni ad utilizzo prevalentemente delle società italiane e francesi) e di Targobank (linea di factoring pro soluto fino a circa Euro 100 milioni destinati principalmente alle società tedesche), erano state prorogate fino a novembre 2025.

Le linee Factofrance e Targobank dispongono di un'opzione integrata che consente, se necessario, di cambiare impegno tra le due linee.

Le passività derivanti dall'operazione di factoring pro-solvendo nei confronti della società di factoring ammontano a Euro 9,1 milioni (Euro 7,2 milioni al 31 dicembre 2023).

I finanziamenti sopra menzionati contengono financial covenants simili, soggetti a verifica trimestrale.

Alla data del 31 dicembre 2024 il gruppo KME SE ha rispettato interamente tutti i covenants.

Il Patrimonio netto al 31 dicembre 2024 è pari ad Euro 204,3 milioni.

Gli Investimenti totali sono stati pari a Euro 43,3 milioni (Euro 34,0 milioni nel 2023). È stato realizzato un disinvestimento sulle proprietà immobiliari per Euro 14,2 milioni.

Il numero dei Dipendenti al 31 dicembre 2024 è pari a 3.159 unità (3.358 alla fine del 2023). L'acquisizione del controllo di AML ha comportato un incremento di 52 unità.

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CULTI Milano SpA

Il Gruppo detiene il 77,17% del capitale sociale di CULTI Milano SpA (di seguito anche "CULTI"), società le cui azioni dal luglio 2017 sono negoziate sul mercato Euronext Growth Milan (EGM). La quota di partecipazione è immutata rispetto allo scorso esercizio. Si segnala che CULTI detiene in portafoglio n. 369.750 azioni proprie. La percentuale di possesso di KME, al netto delle azioni proprie detenute da CULTI, è pari all'87,64%.

L'attività di CULTI è focalizzata, sia a livello nazionale che internazionale, sulla produzione e distribuzione di fragranze d'ambiente d'alta gamma, uno specifico segmento del mercato del lusso, con particolare attenzione al benessere della persona: dalla profumazione per l'ambiente (casa, auto, barca, etc.) a quella della persona (profumi, igiene personale, cosmesi).

Pur in un quadro di riferimento complesso, l'esercizio chiuso al 31 dicembre 2024 è stato positivo per il gruppo CULTI Milano sia in termini di crescita del fatturato caratteristico sia in termini di ottima valorizzazione reddituale.

Di particolare rilevanza si segnala, a dicembre 2024, la cessione da parte di CULTI di una parte della propria partecipazione nella controllata BAKEL SpA (di seguito anche "Bakel") – nel frattempo trasformatasi da Srl in SpA – per un numero di azioni pari al 25,11% del suo capitale sociale, sostanzialmente ai valori di carico della capogruppo CULTI e quindi per complessivi Euro 1,26 milioni (la "Cessione"). In concomitanza, Bakel ha avviato il progetto di quotazione al mercato EGM, che ci si attende trovi conclusione nel primo semestre del 2025 e dei cui risultati CULTI potrà beneficiare anche in relazione alla partecipazione ceduta. La Cessione è stata eseguita in due tranche, rispettivamente la prima per una quota pari allo 0,21% del capitale sociale di Bakel, con pagamento immediato del corrispettivo, e la seconda per una quota pari al 24,90% del capitale sociale di Bakel, con pagamento del corrispettivo entro giugno 2028. L'accordo prevede che il prezzo della seconda quota si incrementi, per tener conto del valore di IPO, non appena lo stesso sarà noto. A seguito della Cessione, CULTI detiene il 24,90% del capitale sociale di Bakel, con il 10,59% dei diritti di voto.

A seguito del venir meno della maggioranza in Bakel, il gruppo CULTI Milano è costituito, oltre che dalla capogruppo, da CULTI Asia Ltd e SCENT Company Srl.

Di seguito sono riportati i principali indicatori del gruppo CULTI Milano (non vengono inclusi i valori economici del gruppo Bakel che al 31 dicembre 2024 non fa più parte del Gruppo):

• vendite complessive: Euro 20,8 milioni (Euro 19,1 milioni di Euro nell'esercizio 2023), registrando una crescita dell'8,9%;

• vendite realizzate sul mercato domestico: Euro 5,7 milioni (Euro 5,2 milioni nell'esercizio 2023), registrando un incremento del 10%;

• vendite conseguite sui mercati internazionali (pari al 72% del fatturato complessivo): raggiungono gli Euro 15,1 milioni (Euro 13,9 milioni nel 2023), registrando un incremento pari all'8%;

• EBITDA pari ad Euro 4,7 milioni (Euro 4,2 milioni nell'esercizio 2023), registrando un incremento pari all'11,9%;

• EBIT pari a Euro 4,2 milioni (Euro 3,7 milioni nell'esercizio 2023), incrementato in funzione dell'aumento delle vendite;

• utile netto consolidato pari a Euro 4,0 milioni (Euro 1,6 milioni nell'esercizio 2023);

• posizione finanziaria netta: positiva per Euro 0,2 milioni (negativa per Euro 3,2 milioni al 31 dicembre 2023), con una variazione positiva principalmente in conseguenza del deconsolidamento di Bakel – che, al 31 dicembre 2023, presentava una posizione finanziaria netta negativa per ad Euro 2,7 milioni – oltre che della marginalità operativa lorda del gruppo CULTI Milano in aumento.

* * *

Altre informazioni

Operazioni con parti correlate

Le operazioni con parti correlate, ivi incluse le operazioni infragruppo, non sono qualificabili né come atipiche né come inusuali, rientrando nell'ordinario corso degli affari delle società del Gruppo e sono regolate applicando normali condizioni, determinate con parametri standard o a condizioni di mercato.

Non vi sono state nel corso del 2024 operazioni qualificabili come di maggior rilevanza ai sensi della "Procedura in materia di operazioni con parti correlate". Si ricorda che l'informativa relativa all'operazione di acquisto di Warrant Management è stata prudentemente assimilata a quella di operazioni di maggior rilevanza, con pubblicazione di un documento informativo.

Il dettaglio delle transazioni con parti correlate è contenuto nelle note esplicative al bilancio consolidato al 31 dicembre 2024.

Liti e controversie

Viene di seguito fornito un aggiornamento in merito al contenzioso più significativo che interessa KME Group.

Nell'ambito delle controversie civili risalenti al primo semestre 2016 con alcuni azionisti di risparmio, anche gli ultimi due procedimenti civili contro il medesimo azionista di risparmio e, segnatamente, l'opposizione a decreto ingiuntivo e la causa di accertamento negativo, previa loro riunione, sono stati definiti con sentenza del Tribunale di Bari del 10 luglio 2024 che ha accolto integralmente le ragioni di KME e ha condannato la controparte alla rifusione delle spese di lite. Si precisa che, alla data attuale, sono scaduti i termini dell'appello e quindi le sentenze sono divenute definitive.

È tuttora pendente una causa civile presso il Tribunale di Messina, introdotta dal Fallimento Bazia Gardens contro Futura Funds Sicav PLC, Porcino Demetrio e Porcino Fabio, ove è stata chiesta e ottenuta l'integrazione del contraddittorio nei confronti di KME Group e di Immobiliare Pictea, in quanto parti di una cessione di credito che sarebbe stata posta a base della compravendita dell'immobile - di cui è giudizio - sito a Taormina tra le parti convenute Porcino e Futura Funds e di cui il Fallimento attore chiede l'annullamento per simulazione/declaratoria di inefficacia per revocatoria. Nel predetto giudizio non vengono formulate domande dirette nei confronti di KME Group e/o Immobiliare Pictea. La causa era stata oggetto di interruzione per intervenuto decesso del convenuto contumace Demetrio Porcino, poi riassunta dal Fallimento attore con fissazione dell'udienza di riassunzione in data 18 febbraio 2025. Nel corso di tale udienza il Giudice ha rinviato la causa, per la precisazione delle conclusioni e per la discussione orale ai sensi dell'art. 281-sexies c.p.c., all'udienza del 23 settembre 2025.

A livello di Gruppo non si segnalano contenziosi pendenti che possano avere effetti significativi sul patrimonio netto e sui risultati economici del Gruppo.

Società controllante ed assetti proprietari

La Società è controllata da Quattroduedue SpA, con sede in Milano – Foro Buonaparte, 44.

Alla data del 31 dicembre 2024, Quattroduedue risultava in possesso di n. 177.813.368 azioni ordinarie della Società, pari al 65,80% del capitale votante della stessa e di n. 1.424.032 azioni di risparmio, pari al 10,02% del capitale di categoria. Nel corso dell'esercizio in commento, le azioni ordinarie di proprietà di Quattroduedue si sono incrementate di n. 32.035.170, a seguito della sua adesione alla OPSC Warrant.

Quattroduedue, per effetto della maggiorazione dei diritti di voto, deteneva al 31 dicembre 2024 una percentuale di diritti di voto pari al 77,78%.

KME Group SpA non detiene azioni o quote della controllante e nel corso dell'esercizio 2024 non ha proceduto ad acquistare o alienare azioni e quote della medesima.

Per ogni altra informazione relativa agli assetti proprietari, alla governance della Società e ad ogni altro adempimento si fa espresso rinvio alla apposita relazione predisposta per l'esercizio 2024 ai sensi dell'art. 123 bis del D. Lgs. 58/98 ed inserita nel fascicolo di bilancio 2024.

Azioni proprie

La Società deteneva al 31 dicembre 2023 n. 131.638.439 azioni ordinarie proprie.

Nel corso dell'esercizio 2024 la Società non ha acquistato azioni ordinarie o di risparmio. Nell'ambito della già citata OPSC Warrant, sono stati portati in adesione n. 76.545.610 Warrant, il cui corrispettivo è stato rappresentato da n. 33.280.700 azioni ordinarie in portafoglio della Società.

Sono state successivamente annullate, come previsto dalla delibera assembleare del 22 maggio 2024, n. 45.114.520 azioni ordinarie proprie.

Al 31 dicembre 2024 la Società deteneva pertanto in portafoglio complessivamente n. 53.243.219 azioni ordinarie (pari al 19,70% delle azioni di tale categoria e al 18,72% del capitale complessivo).

Si segnala da ultimo che, quale parziale corrispettivo dell'acquisto dei complessivi 37.500.000 Warrant Management, la Società si è impegnata alla consegna di n. 5.650.000 azioni ordinarie proprie. Inoltre, nel caso di esercizio delle opzioni concesse nell'ambito del piano di incentivazione azionaria KME Group, scadenti il 30 giugno 2027, potranno essere cedute ulteriori n. 12.500.000 azioni ordinarie proprie.

Aggiornamenti in materia di Governance

In linea con quanto effettuato nei precedenti esercizi, si ritiene opportuno aggiornare le informazioni in materia di corporate governance fornite in occasione del bilancio dell'esercizio chiuso al 31 dicembre 2023 e della relazione finanziaria semestrale al 30 giugno 2024 e che trovano ulteriori e precisi dettagli nella "Relazione sul governo societario e sugli assetti proprietari".

L'Assemblea degli azionisti del 22 maggio 2024 ha approvato la relazione del Consiglio di Amministrazione sulla gestione ed il bilancio chiuso al 31 dicembre 2023, deliberando di coprire la perdita di esercizio di Euro 14.547.728 attraverso utilizzo parziale di pari ammontare della Riserva Straordinaria.

* * *

In occasione di tale Assemblea sono state rinnovate le cariche sociali, nominando il Consiglio di Amministrazione formato da dieci componenti (di cui uno tratto dalla lista di minoranza) ed il Collegio sindacale (il cui presidente ed un sindaco supplente tratti dalla lista di minoranza). I nuovi organi rimarranno in carica fino alla data dell'Assemblea che sarà convocata per l'approvazione del bilancio al 31 dicembre 2026, fatta eccezione per Alessandra Pizzuti, cooptata dal Consiglio di Amministrazione nella seduta del 24 gennaio 2025, la cui carica scadrà in occasione della prossima Assemblea chiamata ad approvare il bilancio al 31 dicembre 2024.

L'Assemblea degli azionisti del 22 maggio 2024, riunitasi sia in sede ordinaria che straordinaria, ha deliberato inoltre:

  • l'approvazione della Relazione sulla Politica della Remunerazione 2024 e sui compensi corrisposti 2023, redatta ai sensi dell'art. 123‐ter del D. Lgs. 58/98, nonché del "Piano di Incentivazione azionaria KME Group 2024‐2027" a favore di Amministratori esecutivi di KME Group e KME SE.
  • l'autorizzazione all'acquisto, per la durata di 18 mesi, ed alla disposizione, senza limiti temporali, di azioni proprie ordinarie e di risparmio nonché di Warrant e di Warrant Management.
  • la modifica della delibera assunta dall'Assemblea Straordinaria del 12 giugno 2023, relativa all'annullamento delle azioni ordinarie proprie KME Group SpA.

* * *

Precedentemente, in data 22 aprile 2024, si era tenuta l'Assemblea speciale degli azionisti di risparmio che ha provveduto alla nomina del rappresentante comune, che rimarrà in carica fino alla data dell'Assemblea che sarà convocata per l'approvazione del bilancio al 31 dicembre 2026.

* * *

In data 17 dicembre 2024 si è tenuta infine un'Assemblea degli azionisti che ha deliberato:

  • in sede ordinaria, sulla base della proposta motivata del Collegio Sindacale, di conferire l'incarico per la revisione legale dei conti e per la rendicontazione sulla sostenibilità di KME Group SpA e delle sue controllate, per gli esercizi dal 2025 al 2033, alla società KPMG SpA;
  • in sede straordinaria, di modificare l'art. 11 dello Statuto sociale (Intervento e rappresentanza in Assemblea), introducendo la possibilità che: (i) ove previsto dall'avviso di convocazione, l'intervento in assemblea e l'esercizio del diritto di voto possano essere esercitati esclusivamente tramite il rappresentante designato dalla Società ex art 135-undecies.1 del D. Lgs. 58/1998 (il "TUF"), a cui possono essere conferite anche deleghe o sub-deleghe ex art. 135-novies TUF, e (ii) l'avviso di convocazione preveda che l'intervento in assemblea possa avvenire anche esclusivamente mediante mezzi di telecomunicazione.

* * *

Capitale sociale

Nel corso dell'esercizio 2024, per effetto dell'esercizio di n. 4.946.846 Warrant, sono state emesse altrettante azioni ordinarie con incremento del capitale sociale per Euro 49.468,46.

Sono state inoltre annullate, come previsto dalla delibera assembleare del 22 maggio 2024, n. 45.114.520 azioni ordinarie, senza effetto sull'ammontare del capitale sociale.

Per effetto di tali operazioni, al 31 dicembre 2024, il capitale sociale ammonta ad Euro 200.154.177,66, rappresentato da n. 284.442.812 azioni di cui n. 270.231.550 azioni ordinarie e n. 14.211.262 azioni di risparmio.

* * *

Si ricorda che è in vigore dal 18 marzo 2016 la Direttiva Transparency (Decreto Legislativo 25/2016) che ha, tra l'altro, modificato il comma 5 dell'art. 154-ter del TUF, eliminando l'obbligo di pubblicazione del Resoconto Intermedio di Gestione e concedendo un maggior termine per l'approvazione della Relazione Semestrale consolidata. La Società, a partire dall'esercizio 2016, anche in considerazione della tipologia dei propri business, ha deciso di non procedere alla pubblicazione dei Resoconti Intermedi di Gestione al 31 marzo ed al 30 settembre.

Si segnala che il Consiglio di Amministrazione della Società, nella sua riunione del 14 settembre 2012, ha tra l'altro deciso di avvalersi della deroga prevista dagli artt. 70, comma VIII, e 71-bis del Regolamento Emittenti che dà facoltà alla società di essere esentata dall'obbligo di mettere a disposizione del pubblico un Documento Informativo in caso di operazioni significative di fusione, scissione, aumento di capitale mediante conferimenti di beni in natura, acquisizioni e cessioni.

La Società ha adottato il Modello Organizzativo previsto dal D. Lgs. 231/01 ed il relativo Codice Etico, i cui ultimi aggiornamenti sono stati effettuati nel corso del mese di gennaio 2024, a seguito del recepimento della normativa whistleblowing.

Adeguamento al Titolo VI del Regolamento Mercati - Deliberazione Consob n. 16191/2007

Con riferimento a quanto previsto dagli artt. 36, 37 e 38 del Regolamento in oggetto si segnala che:

  • KME Group, in merito a quanto previsto dall'art. 36, non detiene partecipazioni rilevanti, ai sensi dell'art. 151 Regolamento Emittenti Consob, in Paesi extra-UE;
  • la Società, pur essendo controllata da Quattroduedue SpA, ritiene di non essere soggetta ad attività di direzione e di coordinamento, così come prevista dagli artt. 2497 e seguenti del Codice Civile nonché dell'art. 37 del Regolamento Mercati, in quanto:
    • è provvista di una autonoma capacità negoziale nei rapporti con la clientela ed i fornitori;
    • non ha in essere con Quattroduedue o sue controllate alcun rapporto di tesoreria accentrata;
    • il numero di amministratori indipendenti (solitamente 3 su 10) è tale da garantire che il loro giudizio abbia un peso significativo nelle assunzioni delle delibere consiliari;

in merito a quanto previsto dall'art. 38, la Società non rientra nell'ambito di applicazione, in quanto il proprio oggetto sociale non prevede in via esclusiva l'attività di investimento in partecipazioni secondo limiti prefissati.

Attività di ricerca e sviluppo

Le attività di ricerca e sviluppo sono concentrate nelle aziende industriali del Gruppo, con enfasi sul miglioramento dei prodotti e sulla sostenibilità.

Gli investimenti complessivi del Gruppo sono stati pari ad Euro 43,3 milioni (Euro 34,0 milioni nel 2023).

Il personale

Il numero dei dipendenti del Gruppo al 31 dicembre 2024 è pari a 3.239 unità (142 in meno rispetto al 2023).

I dipendenti della Capogruppo al 31 dicembre 2024 erano pari a 13, di cui n. 2 dirigenti e n. 11 impiegati/quadri. Nel corso dell'esercizio si sono registrati: la dimissione di un impiegato per raggiunti limiti di pensionamento, il trasferimento di un dirigente ad un'altra società del Gruppo e l'assunzione di due impiegate.

Per quanto concerne il trattamento economico ed ogni altro aspetto retributivo dei Dirigenti con responsabilità strategica si fa rinvio alla apposita Relazione sulla politica di remunerazione e sui compensi corrisposti, redatta in conformità alle apposite disposizioni emanate da Consob resa pubblica nei termini di legge e di regolamento.

* * *

Risorse Immateriali Essenziali

In relazione a quanto richiesto dagli artt. 15 e 16 del D.Lgs. 125, si fornisce di seguito informativa relativa alle risorse immateriali essenziali, ovvero quelle prive di consistenza fisica da cui dipende fondamentalmente il modello aziendale dell'impresa e che costituiscono una fonte di creazione del valore e, che per via della loro natura sono rilevati solo parzialmente fra gli attivi nei bilanci.

Il modello aziendale è sviluppato per tener conto di dette risorse e del loro contributo alla creazione di valore, tra cui: i) il capitale intellettuale, inteso come capitale organizzativo, con le proprie conoscenze, procedure, protocolli e sistemi, e di capacità tecniche e tecnologiche legate alla produzione e commercializzazione di prodotti in grado di soddisfare il mercato sempre più esigente e complesso; ii) il capitale umano, incorporato nelle competenze della forza lavoro e permeato dai valori etici condivisi, che consentono un'unità di intenti ed azioni coordinate nell'implementazione delle strategie riflesse nei Piani aziendali; iii) il capitale sociale e relazionale, espresso in termini di gestione dei rapporti con la catena di fornitura e con i lavoratori della catena del valore oltre che capacità di creare relazioni all'interno delle comunità in cui il Gruppo opera oltre che con i vari stakeholder.

Nell'ambito della Relazione sulla gestione, ed in particolare della sezione dedicata alla Rendicontazione Consolidata di Sostenibilità del Gruppo, sono riportate in modo più ampio alcune informazioni in merito alle risorse sopra descritte ed al loro contributo alla creazione di valore di Gruppo.

Principali rischi e incertezze cui KME Group SpA è esposta e gestione dei rischi finanziari

KME Group, nella sua posizione di holding, è esposta indirettamente ai rischi delle società in cui ha interessenze partecipative e quindi, considerata la decisione di concentrare la propria attività nel settore dei semilavorati in rame, in particolare in quella di KME SE.

I risultati economici della Società dipendono dai dividendi distribuiti dalle società controllate e, quindi, in ultima istanza, riflettono, oltre l'andamento economico, anche le politiche di investimento e di distribuzione dei dividendi di quest'ultime.

La presente Relazione contiene alcuni dati e dichiarazioni di carattere previsionale in merito agli obiettivi prefissati dal Gruppo KME e ad alcune ipotesi inerenti l'evoluzione patrimoniale, economica e finanziaria della Capogruppo e delle società controllate.

I dati e le dichiarazioni previsionali sulle attività e sui risultati attesi della Società e delle società controllate sono basati su stime aziendali e assunzioni concernenti eventi futuri e incerti, fra i quali l'evoluzione dell'economia nei principali paesi europei in cui il Gruppo opera, il verificarsi dei quali potrebbe evidenziare, anche con riferimento alla particolare situazione dell'attività economica in conseguenza degli sviluppi legati alla situazione in Ucraina ed in Medio-Oriente, scostamenti potenzialmente significativi rispetto alle previsioni formulate. Non è possibile garantire che quanto previsto e atteso si realizzi effettivamente. Il Gruppo KME è esposto inoltre alle fluttuazioni di mercato per le azioni quotate che detiene in portafoglio. I risultati definitivi del Gruppo KME potrebbero, infatti, essere diversi da quelli ipotizzati a causa di rischi noti ed ignoti, incertezze ed altri fattori.

Tipologia dei rischi:

a) rischio di credito: non vi sono significative concentrazioni geografiche di crediti. Le linee guida in essere sono tali da assicurare un'idonea valutazione della solidità finanziaria dei clienti attraverso la selezione del portafoglio clienti sulla base dell'esperienza storica e delle informazioni patrimoniali e/o finanziarie;

b) rischio di liquidità: può sorgere dalle difficoltà ad ottenere finanziamenti a supporto delle attività operative nella giusta tempistica. Il Gruppo prevede di far fronte ai fabbisogni derivanti dai debiti finanziari in scadenza e dagli investimenti previsti attraverso i flussi della gestione operativa, la liquidità disponibile, il rinnovo o la concessione di nuovi finanziamenti bancari;

c) rischio di cambio: il Gruppo è esposto al rischio che i fair value degli investimenti al di fuori dell'area Euro fluttuino in relazione alla variazione di tassi di cambio;

d) rischio tasso di interesse: il rischio di tasso di interesse a cui è esposto il Gruppo è originato soprattutto da debiti finanziari non correnti. I debiti a tasso variabile espongono il Gruppo ad un rischio di cash flow, i debiti a tasso fisso implicano l'assunzione di un rischio da variazione del fair value;

e) rischio fluttuazione valore azioni: il Gruppo è esposto alle fluttuazioni di mercato per le azioni quotate che detiene in portafoglio ed alle variazioni dei parametri di mercato utilizzati per la determinazione del valore delle partecipazioni attraverso tecniche di valutazione. Il rischio di oscillazione dei valori di tali partecipazioni azionarie, contabilizzate alla voce "investimenti in partecipazioni e quote di fondi" non è attivamente gestito con strumenti di copertura finanziaria.

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Evoluzione prevedibile della gestione

L'evoluzione prevedibile della gestione sarà correlata all'andamento della domanda dei settori di riferimento di KME SE e sarà pertanto funzionale anche alla più generale dinamica macro-economica.

Rimane aperta inoltre la possibilità, per la Capogruppo ed il Gruppo nel suo complesso, di beneficiare della valorizzazione delle altre partecipazioni o di attività non-core del settore rame, mediante dismissione. In caso di realizzo, tali dismissioni potrebbero impattare positivamente l'indebitamento del Gruppo.

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Fatti di rilievo successivi al 31 dicembre 2024

Si rimanda a quanto già indicato nel corpo della presente Relazione sull'andamento della gestione, in particolare con riferimento:

  • alla finalizzazione dell'acquisizione di Sundwiger Messingwerk GmbH del gennaio 2025;
  • al rimborso del Prestito Obbligazionario KME Group 2020-2025 del febbraio 2025;
  • al differimento della scadenza del prestito obbligazionario della controllata KMH SpA.

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Proposta di approvazione del Bilancio relativo all'esercizio 2024

Approvazione del Bilancio dell'esercizio chiuso il 31 dicembre 2024; Relazione degli Amministratori sulla situazione della Società e sull'andamento della gestione, comprensiva anche della Relazione sul Governo Societario e gli assetti proprietari e della Rendicontazione consolidata di sostenibilità, Relazione del Collegio Sindacale; Relazione della Società di Revisione. Presentazione del bilancio consolidato al 31 dicembre 2024:

"L'Assemblea degli Azionisti di KME Group SpA, riunitasi in sede ordinaria, preso atto delle Relazioni del Collegio Sindacale e della Società di Revisione, udito e approvato quanto esposto dal Consiglio di Amministrazione

delibera

di approvare la Relazione del Consiglio di Amministrazione sulla gestione per l'esercizio chiuso al 31 dicembre 2024, comprensiva anche della Relazione sul Governo Societario e gli assetti proprietari e della Rendicontazione consolidata di sostenibilità, come pure il bilancio, nel suo complesso e nelle singole appostazioni ed iscrizioni con gli stanziamenti e gli utilizzi proposti, che evidenzia una perdita di esercizio di Euro 25.058.741".

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Destinazione del risultato di esercizio; delibere inerenti e conseguenti:

"L'Assemblea degli Azionisti di KME Group SpA, riunitasi in sede ordinaria, visti i risultati dell'esercizio al 31 dicembre 2024,

delibera

  • 1. di coprire la perdita di esercizio di Euro 25.058.741 attraverso utilizzo parziale di pari ammontare della Riserva Straordinaria;
  • 2. di autorizzare il Presidente ed il Vice-Presidente, in via tra loro disgiunta, a dare esecuzione alla presente deliberazione."

Rendicontazione consolidata di sostenibilità

ai sensi della Direttiva UE 2022/2464 (CSRD) e del decreto legislativo n.125/2024

KME Group SpA

Esercizio 2024

Sommario

Informazioni generali

Criteri per la redazione della rendicontazione di sostenibilità Governance Modello di business e strategia Rapporti con gli stakeholder Analisi di doppia materialità KME Group per la sostenibilità

Informazioni ambientali

Cambiamento climatico Inquinamento Acqua Biodiversità Uso delle risorse ed economia circolare Informazioni a norma del regolamento (UE) 2020/852 sulla tassonomia

Informazioni sociali

Forza lavoro propria Lavoratori nella catena del valore Comunità interessate

Informazioni sulla governance

Politiche di condotta aziendale

Appendice

Note metodologiche

Informazioni generali

La rendicontazione consolidata di sostenibilità (di seguito anche "dichiarazione di sostenibilità" o "report di sostenibilità") è stata redatta in conformità alla Direttiva UE 2022/2464 (di seguito anche "CSRD"), recepita in Italia con decreto legislativo n.125/2024, e agli standard europei per il reporting di sostenibilità (ESRS) definiti nel regolamento delegato (UE) 2023/2772 della Commissione Europea. Sono esposte, inoltre, le informazioni utili alla disclosure prevista dall'articolo 8 del Regolamento 852/2020 (Taxonomy Regulation) e dei conseguenti regolamenti delegati.

Lo scopo della rendicontazione di sostenibilità di KME Group è fornire agli stakeholder una visione corretta e trasparente di impatti, rischi e opportunità significativi dal punto di vista ambientale, sociale e di governance, relativamente all'anno 2024.

Criteri per la redazione della rendicontazione di sostenibilità (BP-1)

La rendicontazione è stata redatta utilizzando lo stesso perimetro del bilancio annuale consolidato della Società; i dati e le informazioni in essa contenute riguardano pertanto sia la capogruppo che le sue controllate consolidate con il metodo integrale all'interno del Bilancio annuale dell'esercizio 2024. Al 31 dicembre 2024 non vi sono partecipazioni collegate e/o a controllo congiunto soggette a controllo operativo. L'ambito di consolidamento del presente report coincide pertanto con quello della Relazione Finanziaria Annuale come illustrato nel paragrafo "Area di Consolidamento" della nota integrativa del bilancio consolidato.

Framework di reporting

Le società controllate da KME Group sono esentate dall'obbligo di rendicontazione di sostenibilità individuale o consolidata. Seppur in assenza di obblighi derivanti dalla Direttiva 2022/2464/UE e dalle normative nazionali, le principali società del Gruppo che gestiscono i siti industriali nel settore rame presentano comunque su base volontaria propri report di sostenibilità, a cui si rimanda per informazioni specifiche. Anche laddove non costituisce un obbligo di legge, la presentazione del report di sostenibilità costituisce per le società del Gruppo KME un atto di trasparenza e responsabilità sociale, oltre che uno strumento per sviluppare adeguate strategie aziendali e nuovi modelli di business nello scenario della transizione ecologica e dello sviluppo sostenibile. I report relativi all'esercizio 2024 riguardano i seguenti siti produttivi e le seguenti società:

  • Fornaci di Barga (KME Italy) con i centri servizi di Barcellona (KME Spain), Besançon (KME Rolled France), Mortara;
  • Mansfeld (KME Mansfeld e KM Copper Bars) con il centro servizi di Dolny Kubin (KME SC SL);
  • Osnabrück (KME Germany);
  • Givet e Niederbruck (Trefimetaux) e Serravalle (SCT);
  • Alessandria (Azienda Metalli Laminati);
  • Zupthen (KME Netherlands) con il centro servizi di Birmingham (KME SC UK).

Informazioni sulla catena del valore

Il report contiene informazioni sulla catena del valore a monte e a valle, come richiesto dall'ESRS 1. La valutazione degli impatti, dei rischi e delle opportunità è avvenuta sulla base delle informazioni disponibili. La rendicontazione di sostenibilità comprende, oltre ad informazioni qualitative descritti nelle sezioni SBM-3, anche metriche derivate da dati della catena del valore a monte e a valle che includono stime. In particolare, la misurazione delle emissioni di gas serra scope 3 si basa su dati stimati quando non sono disponibili misurazioni dirette. La stima delle emissioni scope 3 per l'anno di riferimento include le categorie 1, 3, 4, 5 e 7 come classificate dal GHG Protocol, ed è stata effettuata a seguito di una analisi di significatività che ha portato a individuare le suddette categorie e ad escluderne altre in quanto non significative o inapplicabili. Per i dettagli relativi alle metodologie e alle fonti utilizzate si rimanda alle informazioni contenute nella nota metodologica in appendice. KME Group è impegnata ad estendere ulteriormente nei prossimi anni le

informazioni sulla catena del valore, incluse le valutazioni su impatti, rischi e opportunità, nonché a migliorare l'accuratezza delle stime.

Informazioni relative a circostanze specifiche (BP-2)

Orizzonti temporali

Come regola generale, KME Group applica la stessa definizione di medio e lungo termine degli standard ESRS: il medio termine è fino a cinque anni e il lungo termine è oltre i cinque anni. Gli obiettivi indicati nella strategia di sostenibilità e nelle politiche sono sia a medio termine che a lungo termine, coerentemente con gli indirizzi strategici internazionali e, in particolare, con le politiche per il clima e la transizione ecologica dell'Unione Europea, nonché con l'Agenda 2030 per lo sviluppo sostenibile dell'ONU.

Causa di incertezze nelle stime e nei risultati

Al fine di garantire l'attendibilità delle informazioni riportate è stato limitato il più possibile il ricorso a stime. Le eventuali stime si basano sulle migliori informazioni disponibili, internamente o pubblicamente. In particolare, la rendicontazione contiene dati sulla catena del valore che includono l'uso di stime. La rendicontazione delle emissioni di gas serra scope 3 include dati stimati ed è quindi soggetta a maggiori limitazioni implicite, a causa della scarsa disponibilità e della precisione delle informazioni utilizzate ai fini del calcolo, come descritto in dettaglio nella relativa descrizione metodologica (per maggiori dettagli si rimanda alla nota in appendice "Emissioni gas serra e consumi energetici"). In generale, laddove i dati sono frutto di stime, le fonti utilizzate sono indicate nelle relative note metodologiche. Nel rendicontare informazioni prospettiche – tra cui target e obiettivi futuri – le incertezze sono inerenti e pertanto tali informazioni potrebbero essere soggette a cambiamenti. Infine, la società Azienda Laminati Metalli (di seguito anche "AML") è consolidata dal 1°agosto 2024; i dati ambientali sono pertanto stati stimati considerando i 5/12 del valore base annuale riportato dalla controllata.

KME Group si adopererà, nei prossimi anni, per sviluppare ulteriormente l'accuratezza delle informazioni e affinare le stime, ad esempio per quanto riguarda il numero di fornitori con dati certificati e l'inclusione di ulteriori categorie nel calcolo delle emissioni di gas serra scope 3.

Informazioni derivanti da altre legislazioni o altri standard generalmente accettati per la rendicontazione di sostenibilità

Indicatori di circolarità. In considerazione della rilevanza che le attività del gruppo KME hanno nella transizione verso un'economia circolare, oltre alle informazioni fornite in conformità agli ESRS il report fornisce ulteriori informazioni sulle proprie performance di circolarità, con riferimento al framework di monitoraggio sull'economia circolare pubblicato a maggio 2023 dalla Commissione Europea e alle specifiche tecniche UNI/TS 11820:2024.

Indicatori di intensità. Al fine di consentire una ancora più accurata valutazione delle performance ambientali ed un più completo monitoraggio dei progressi verso gli obiettivi, gli indicatori di intensità (i.e intensità energetica, intensità delle emissioni…) vengono calcolati anche in rapporto alla produzione, oltre che in rapporto ai ricavi netti sulla base degli ESRS. Ciò consente una ancora più accurata valutazione delle performance ambientali, non soggetta alla variabilità di fattori economico-finanziari.

Inclusione mediante riferimento

Come illustrato nel paragrafo "Criteri per la redazione della rendicontazione di sostenibilità (BP-1)" il perimetro di consolidamento della presente rendicontazione coincide con quanto riportato nella Relazione Finanziaria Annuale, paragrafo "Area di Consolidamento". Inoltre nella sezione "Effetti degli impatti materiali, dei rischi e delle opportunità sul modello di business, sulla strategia e sul processo decisionale (SBM-

3)" è incluso un riferimento al paragrafo "Andamento delle Partecipazioni e dei settori Operativi" della Nota Integrativa al Bilancio Consolidato.

Modifiche nella preparazione o nella presentazione delle informazioni sulla sostenibilità ed errori di rendicontazione nei periodi precedenti

Essendo il primo anno di rendicontazione basato sugli standard ESRS, KME Group non riporta alcuna modifica nella preparazione o nella presentazione del bilancio di sostenibilità, così come non vi sono segnalazioni di errori nei periodi precedenti. Le informazioni contenute nei precedenti report si basavano sulla Direttiva DNF e sugli standard Global Reporting Initiative (GRI). Le modifiche in termini di ambito, soglie, definizioni e così via possono causare differenze nei dati.

Rispetto al precedente report di sostenibilità (Dichiarazione di carattere non finanziario ai sensi del D.lgs 254/2016, relativa all'esercizio 2023) il perimetro di rendicontazione include alcune nuove società (KME France; dal 1° agosto 2024 Azienda Metalli Laminati; Intek Investimenti SpA), mentre non ne fanno più parte KME Real Estate Germany, KME Recycle e due società del perimetro Culti; inoltre KME SC Italy è stata fusa per incorporazione in KME Italy S.p.A). Laddove, in alcuni casi specifici, viene effettuato un raffronto qualitativo tra il 2024 e il 2023 si deve pertanto tener conto di tali modifiche nel perimetro di rendicontazione, nonché del fatto che nell'anno precedente erano stati utilizzati diversi standard di rendicontazione (GRI).

Utilizzo delle disposizioni per l'introduzione graduale in conformità con l'ESRS 1

Nella redazione del report KME Group si è concentrata sull'adempimento dei requisiti di informativa per il primo anno come previsto dagli ESRS, utilizzando le disposizioni di introduzione graduale contenute nell'appendice dell'ESRS 1. In particolare, si è avvalsa di tale opzione relativamente ai potenziali effetti finanziari attesi per quanto riguarda gli argomenti ambientali e sociali. Le informazioni saranno progressivamente ampliate nel corso dei prossimi esercizi per soddisfare i requisiti ed implementare ulteriormente la rendicontazione. Inoltre, come descritto nella sezione delle informazioni ambientali, il Gruppo non ha ancora adottato un piano di transizione in linea con quanto richiesto dagli standard.

GOVERNANCE

Ruolo degli organi amministrativi, direzione e controllo (GOV-1)

Al fine di garantire una gestione efficace della strategia e delle politiche di sostenibilità, KME Group adotta un sistema di governance che prevede responsabilità sia a livello degli organismi di governo che nella struttura organizzativa. Ferme rimanendo le funzioni e i poteri del CdA di KME Group - nonché degli organi di amministrazione delle singole società comprese nel perimetro di consolidamento – la direzione Sostenibilità è responsabile del coordinamento delle politiche in materia del Gruppo. La strategia per la sostenibilità mira a coinvolgere, per quanto possibile, anche la supply chain mediante appositi criteri di sostenibilità, nonché gli stakeholder che possono contribuire alla sua attuazione. L'attuazione della strategia è supportata da una valutazione degli impatti, dei rischi e delle opportunità ed è oggetto di periodico monitoraggio.

Le attribuzioni e le norme di funzionamento degli organi societari sono disciplinate, oltre che dalle disposizioni di legge e regolamentari vigenti, dallo Statuto e da una serie di principi e procedure, periodicamente aggiornate in ragione dell'evoluzione normativa, dottrinale e giurisprudenziale e degli orientamenti e indirizzi del Consiglio. Le informazioni complete e dettagliate sulla struttura di governance adottata sono contenute nella relazione sulla gestione e pubblicate sul sito web.

Consiglio di Amministrazione
Nominativo Cariche ricoperte
Moriani Diva Presidente
Manes Vincenzo Vice Presidente
Magnoni Ruggero Amministratore
Porcari Maria Serena Amministratore
Pizzuti Alessandra* Amministratore
Marchetti Francesca Amministratore
Picardi Massimiliano Amministratore
Gallo Marcello Amministratore
Ricciardi Luca Amministratore
Macdonald James Amministratore

Composizione del massimo organo di governo

(*) Alessandra Pizzuti, già componente del consiglio di amministrazione al 1° gennaio 2024, aveva rassegnato le proprie dimissioni con effetto immediato dal 20 novembre 2024. È stata cooptata dal Consiglio di Amministrazione del 24 gennaio 2025 essendo venuti a mancare i motivi personali contingenti che avevano comportato le sue dimissioni.

Collegio Sindacale
Nominativo Cariche ricoperte
Cinti Gianluca Presidente
Villani Alberto Sindaco Effettivo
Villa Giovanna Sindaco Effettivo
Beretta Elena Sindaco Supplente
Beretta Daniele Sindaco Supplente

Ruolo del massimo organo di governo e modello organizzativo relativamente ai temi di sostenibilità

L'organo di governo in carica, grazie alle competenze e all'esperienza dei propri amministratori, esecutivi e non, ha una ampia conoscenza in tutte e tre dimensioni dello sviluppo sostenibile: environmental, social, governance. Questi elementi, unitamente alla visione degli amministratori esecutivi, hanno abilitato il raggiungimento di importanti traguardi in ambito ESG, tra cui la costruzione del "Sistema Dynamo" come best practice internazionale nell'ambito della responsabilità sociale e del terzo settore.

Inoltre, tutti gli amministratori esecutivi, così come taluni amministratori non esecutivi, hanno maturato una significativa esperienza nei più importanti contesti industriali-finanziari di alcune tra le principali aziende italiane (quotate e non) ed enti del terzo settore, come membri del Consiglio di Amministrazione e dei relativi comitati endoconsiliari. Tale fattispecie ha rafforzato ulteriormente il bagaglio di conoscenza, esperienza, networking, che costituisce un elemento distintivo, quale matrice di valore per accelerare lo sviluppo sostenibile del Gruppo.

Al fine di garantire una gestione efficace della strategia di sostenibilità, KME Group adotta un sistema di governance che prevede responsabilità sia a livello degli organismi di governo che nella struttura organizzativa. In particolare, il Consiglio di Amministrazione ha il compito di perseguire gli obiettivi di sostenibilità intesi come capacità di creare valore per gli azionisti nel lungo termine tenendo conto degli impatti ambientali e sociali e dei benefici per gli stakeholder, mentre a livello organizzativo la direzione Sostenibilità ha la responsabilità di coordinare e gestire gli aspetti di sostenibilità del Gruppo, sulla base di una valutazione

dei rischi e delle opportunità connesse alla sostenibilità ambientale e sociale, nonché di curare la redazione del report consolidato di sostenibilità, la cui approvazione spetta al Consiglio di Amministrazione, altresì responsabile dell'approvazione delle informazioni rendicontate nel report.

Valutazione della performance del più alto organo di governance

Riguardo alle procedure di valutazione della performance del consiglio di amministrazione nel controllo della gestione degli impatti sull'economia, sull'ambiente e sulle persone, la società non ha ancora avviato una procedura formale di valutazione delle stesse. Tuttavia, anche con il supporto del Comitato controllo, rischi e sostenibilità (così denominato dal 28 marzo 2023 poiché a partire da tale data si occupa anche delle tematiche legate alla sostenibilità) quali indicatori di performance dell'organo di governo sono monitorati, con cadenza annuale, i principali KPI (inerenti al settore rame) che esprimono lo stato dell'arte del gruppo rispetto agli obiettivi da raggiungere entro il 2030. Inoltre, il Gruppo ha avviato ulteriori valutazioni, volte a conoscere nel dettaglio, analizzare e adottare nel breve periodo uno o più metriche/strumenti di valutazione delle performance ESG di gruppo. A titolo esemplificativo riportiamo in tale ambito, la procedura BIA- B impact assessment messa a punto dal B lab, i giudizi di rating MCSI, Sustanalitics, S&P Global ESG Scores. È opportuno rammentare che si sta procedendo con la citata analisi per capire quale strumento offre la miglior copertura e valorizzazione della dimensione "S" dell'acronimo ESG, ambito nel quale il nostro Gruppo esprime una performance, anche grazie al sistema Dynamo, di elevato valore. La selezione di uno strumento di valutazione permetterà, tra le altre azioni, di attivare un percorso di monitoraggio che potrà eventualmente supportare anche la valutazione del massimo organo di governo.

Informazioni fornite agli organi di amministrazione, gestione e controllo in merito alla sostenibilità (GOV-2)

KME Group ha definito obiettivi di sostenibilità misurabili e ha implementato un sistema specifico di monitoraggio interno, coinvolgendo le competenti funzioni dirigenziali delle società del Gruppo, per la rendicontazione di sostenibilità. Il monitoraggio consente di misurare i progressi e di apportare eventuali revisioni alla strategia di sostenibilità, nonché di fornire un flusso periodico di informazioni verso gli organi di amministrazione, gestione e controllo. KME Group è impegnata a sviluppare ulteriormente i propri sistemi di controllo e procedure specifiche, oltre a quelli già esistenti, per monitorare e gestire impatti, rischi e opportunità connesse ai temi di sostenibilità, con il coinvolgimento di tutte le società del Gruppo, assicurando un flusso informativo strutturato con l'attiva partecipazione di tutti i soggetti che svolgono funzioni in tale ambito.

Segnalazione di criticità

Eventuali criticità vengono comunicate al massimo organo di governo secondo le procedure previste.

Integrazione delle prestazioni legate alla sostenibilità nei sistemi di incentivazione (GOV- 3)

La sostenibilità, intesa anche in termini di sostenibilità economico-finanziaria della Società, è tenuta in considerazione incentivando gli amministratori ed i manager a decidere per investimenti con ritorno nel mediolungo termine, in luogo di monetizzazioni nel breve periodo per i beneficiari. Quanto alla sostenibilità intesa sotto i profili ambientale e sociale la Società ha avviato un percorso di analisi che si sostanzierà in veri e propri obiettivi di Corporate Social Responsibility, cui eventualmente legare una parte delle retribuzioni variabili del management.

Dichiarazione sulla due diligence (GOV-4)

KME Group è impegnata a sviluppare un processo di due diligence di sostenibilità a livello di gruppo che copre le attività dell'azienda e la catena del valore con i relativi impatti sulle persone e sull'ambiente. Questa attività si basa sulle azioni che KME Group ha già intrapreso per mitigare i propri impatti sull'ambiente e le persone, con particolare riferimento ai Principi guida delle Nazioni Unite (UNGP) su imprese e diritti umani. L'attenzione prevalente è rivolta alle catene di approvvigionamento delle materie prime che sono state identificate con gli impatti potenziali più significativi sui diritti umani. L'approccio alla due diligence mira a ridurre l'esposizione del Gruppo KME a rischi e impatti e a cogliere le opportunità. KME Group considera la due diligence come un processo continuo e dinamico per identificare e gestire i rischi e gli impatti negativi sull'ambiente e sulle persone legati all'attività del Gruppo e dei suoi partner nella catena commerciale. Integra la due diligence nei sistemi e nelle procedure di gestione, promuovendo l'allineamento tra le diverse funzioni interne. Il processo di due diligence di sostenibilità sarà ulteriormente elaborato sia per le proprie attività che per le catene di fornitura. Da tempo, attraverso i propri report di sostenibilità e quelli delle principali società del gruppo, KME implementa una attività di reporting corretta e trasparente, comunicando le informazioni e i progressi agli stakeholder.

Gestione dei rischi e controlli interni sul report di sostenibilità (GOV-5)

KME Group ha identificato e valutato i rischi riguardanti l'accuratezza e la tempestività della rendicontazione, nonché il processo di rendicontazione. I rischi vengono mitigati implementando il processo di raccolta delle informazioni dalle società del gruppo e dalle funzioni aziendali di KME Group interessate con modalità tali da consentire una rendicontazione di sostenibilità controllata. Le attività di controllo consistono in misure volte a garantire che le informazioni sulla sostenibilità siano accurate e comunicate correttamente. Le principali attività di controllo consistono nell'esaminare le informazioni sulla sostenibilità per garantire la completezza e la correttezza dei dati riportati.

Il presidio che il Gruppo attua rispetto ai temi di sostenibilità si traduce anche nell'attenta mappatura dei rischi non finanziari – potenziali o attuali, diretti o indiretti – e delle opportunità derivanti da un'efficace ed efficiente gestione di ogni singola tematica. Nell'ambito del sistema di controllo interno e di gestione dei rischi vengono svolte attività di risk assessment relativamente all'identificazione di potenziali rischi provenienti da fonti interne ed esterne al Gruppo. Le società del Gruppo adottano un sistema di deleghe finalizzato alla prevenzione dei rischi e ad una funzionale organizzazione della sicurezza del lavoro e della tutela ambientale. La gestione aziendale comporta una permanente attività di risk management sia da parte dei soggetti delegati, sia da parte dell'alta direzione, sulla base delle segnalazioni ricevute dai soggetti delegati e dall'organismo di vigilanza.

Processi per rimediare agli impatti negativi

Il Gruppo KME pone una costante e crescente attenzione agli eventuali impatti che l'attività di business può generare sugli stakeholder, grazie al monitoraggio che permette l'attivazione di un adeguato rimedio. L'attivazione del rimedio è garantita attraverso specifici processi, che permettono a tutti (dipendenti e terze parti come clienti, fornitori o altri stakeholders) di segnalare dubbi e problematiche in modo sicuro e riservato, ottenendo una risposta. Il principale canale di segnalazione (whistleblowing) è a disposizione degli stakeholder interni ed esterni, accessibile via web o numero diretto, come indicato alla pagina web dedicata (procedura per le segnalazioni). Esistono poi diversi processi e strumenti a disposizione delle comunità nell'area di influenza delle nostre attività, così come canali di reclamo clienti o informativi tramite e-mail e sito web. Gli elementi chiave del processo di segnalazione ne garantiscono un corretto funzionamento allineato alle best practice di settore:

  • anonimato;
  • tutela contro ogni forma di ritorsione, minaccia, discriminazione, atto illecito che costituisca o possa costituire violazione – o induzione alla violazione – di leggi e regolamenti, dei valori e dei principi stabiliti nel Codice di Condotta di KME, di policy e procedure aziendali;

uniformità di trattamento a livello di Gruppo, garantite dalla presenza di un punto focale esterno per la gestione delle segnalazioni.

Meccanismi per chiedere consigli e sollevare dubbi

I meccanismi che il gruppo mette a disposizione per chiedere chiarimenti sull'attuazione delle politiche e delle pratiche dell'organizzazione per una condotta aziendale responsabile, così come per sollevare preoccupazioni sulla condotta d'impresa, rientrano nell'ambito del processo di gestione delle procedure di segnalazione, come descritto dettagliatamente nel punto precedente ("Processi per rimediare agli impatti negativi").

Modello di business e strategia (SBM 1)

KME Group SpA è una holding company, con sede a Milano che detiene e gestisce partecipazioni industriali. Oggi KME Group è focalizzata sulla gestione di KME SE, principale società controllata che occupa una posizione di preminenza nel mercato mondiale della produzione di semilavorati in rame e leghe di rame, principalmente nella produzione di prodotti laminati. Il raggruppamento industriale conta otto siti produttivi e sette slitting and service centers localizzati in Europa oltre ad una rete di società commerciali presenti sia in Europa che nelle principali aree industrializzate del mondo. La Holding detiene altresì una partecipazione di controllo nella società Culti Milano SpA, attiva nel settore dei profumatori per ambiente, con particolare focalizzazione nel prodotto "diffusore a midollino", quotata sul segmento EGM di Borsa Italiana dal 2017.

KME, gruppo leader nella produzione di rame e leghe di rame, si impegna a contribuire alla transizione ecologica e alla sostenibilità dello sviluppo. A tal fine è impegnata a ridurre le emissioni di gas serra in linea con gli obiettivi di neutralità climatica. Le sue attività si basano in misura significativa sui principi dell'economia circolare: i suoi prodotti sono realizzati utilizzando una elevata percentuale di materiali riciclati e sono a loro volta riciclabili e durabili. KME è altresì impegnata a tutelare i diritti umani, garantire la sicurezza sul lavoro, rafforzare l'inclusione e la coesione sociale, condurre gli affari in modo etico e responsabile, promuovere la sostenibilità nella catena del valore.

Catena del valore

KME opera nella catena del valore della produzione e trasformazione del rame e si posiziona specificatamente quale "trasformatore" collocandosi nella sezione "downstream" della catena, come illustrato dalla figura di seguito. La sezione upstream include i produttori di materia prima vergine da estrazione mineraria e comprende altresì coloro che presidiano le altre fasi di raffinazione seguenti l'estrazione, necessarie alla produzione dei catodi di rame ovvero di altro metallo vergine (i.e. lingotti di zinco) nella forma richiesta per avviare il processo di trasformazione. In aggiunta al metallo vergine, rileviamo a valle della sezione upstream anche i fornitori di rottami di metallo (i.e. rame, ottone, altre leghe) dai quali sono originati i cosiddetti "post consumer scraps", materia prima seconda proveniente dal fine vita del precedente utilizzo. Oltre al metallo KME acquista da fornitori a monte energia (energia elettrica, gas, carburanti) ed alcune categorie di beni e servizi tra cui si segnalano i materiali per il packaging dei prodotti e i servizi di trasporto e logistica.

KME, come puro trasformatore, partendo da processi fusione e colata (continua e non) di materia prima è in grado di produrre diverse forme di prodotti semifiniti (pre rolled materials), che vengono dunque utilizzati come input per i successivi processi di laminazione a caldo e/o a freddo necessari per arrivare alla definizione dei nastri di metallo laminato. declinate in diverse specifiche tecniche (lega, spessore, larghezza, lunghezza…) tali da servire le richieste dei clienti del Gruppo. Il pre rolled costituisce l'input anche per il processo di produzione dei tubi. Le produzioni di KME trovano molteplici applicazioni nei mercati finali. I clienti di KME sono distributori e/o produttori di componenti industriali, anche di grandi dimensioni, che servono a loro volta

ulteriori clienti attivi in diversi industries quali l'industria elettrica ed elettronica, le energie rinnovabili, la trasmissione di energia, l'automotive, l'industria meccanica, le telecomunicazioni, l'edilizia, l'architettura e la termoidraulica per ciò che concerne i tubi.

Rapporti con gli stakeholder (SBM 2)

KME Group SpA considera di prioritaria importanza sviluppare rapporti costanti e trasparenti con tutti i propri stakeholder, operando per creare valore economico per gli azionisti nell'ambito di strategie che puntano a garantire la sostenibilità sociale, ambientale ed economica. A tal fine anche le singole società del Gruppo sviluppano un costante dialogo con i propri stakeholder e attività di engagement. La pubblicazione della Rendicontazione di sostenibilità costituisce un elemento essenziale di informativa trasparente delle proprie attività sotto il profilo ambientale, sociale e di governance, anche al fine di rafforzare il dialogo con gli stakeholder. KME Group SpA ha approvato nel 2023 una apposita politica per la gestione del dialogo con gli investitori (Stakeholder engagement policy), pubblicata sul sito web, a cui si rimanda per ulteriori informazioni.

Al fine di gestire le proprie attività nel rispetto dei criteri di sostenibilità, KME tiene in considerazione gli impatti delle attività svolte sui propri stakeholder, intesi come tutti i soggetti - individui, enti o istituzioni che influenzano o sono influenzati dal Gruppo, o che in qualche modo hanno un interesse nel raggiungimento dei suoi obiettivi. Individuare i principali stakeholder del Gruppo è presupposto fondamentale per poter implementare una strategia concretamente orientata allo sviluppo sostenibile, che crei valore e abbia ricadute positive sulla performance non solo economiche, ma anche ambientali e sociali di KME. Al tempo stesso è un presupposto essenziale per sviluppare azioni di stakeholder engagement.

Principali stakeholder del Gruppo KME

  • Azionisti
  • Dipendenti e rappresentanze sindacali
  • Partner industriali e finanziari
  • Clienti
  • Fornitori
  • Pubblica Amministrazione, istituzioni pubbliche, autorità di regolazione

  • Investitori e mondo finanziario
  • Comunità locali
  • Associazioni del terzo settore
  • Centri di ricerca

Tra gli stakeholder sono inoltre comprese le seguenti associazioni industriali e di settore che rappresentano gli interessi delle imprese associate, nonché i seguenti istituti, a livello internazionale e nei Paesi in cui operano le Società del Gruppo.

  • Assometalli - Confindustria
  • Copper Association Germany
  • Economic Association Metals
  • Economic Association of Metals, Metals Pro
  • Economic Association of Metals, Metal Alliance for Responsible Soucing
  • Economic Association of Metals, WVM+ Energy Efficiency
  • Economic Association of Metals, Safety and Health Initiative
  • Copper Mark
  • International Wrought Copper Council, IWCC
  • European Copper Institute (REACH Consortium)
  • German Institute for Standardization, Berlin
  • German Society for Materials Science (DGM)
  • Society for Mining, Metallurgy, Resource and Environmental Technology, GDMB enplify eG
  • BUJ - Federal Association of Corporate Lawyers
  • BPM - Federal Association of Personnel Managers
  • Association of German Metal Traders (VDM)
  • Federal Association of Materials Management (BME)
  • GDD (Society for Data Protection and Data Security)
  • Saxony-Anhalt Metal and Electrical Industry Association, VME
  • Industrial Employers' Association Osnabrück - Emsland - Grafschaft Bentheim e. V. (IAV)
  • Chamber of Industry and Commerce Halle Dessau
  • Osnabrück Chamber of Commerce and Industry

Rapporti con investitori istituzionali, azionisti e obbligazionisti

La "Politica per la gestione del dialogo con gli investitori istituzionali, gli azionisti e gli obbligazionisti" di KME Group definisce le modalità operative volte ad instaurare e mantenere con gli investitori (investitori istituzionali, analisti finanziari e detentori di strumenti finanziari emessi dalla Società, inclusi i proxy holder) un dialogo trasparente e continuativo, caratterizzato dalla simmetria informativa per permettere agli stessi l'esercizio dei propri diritti. Al fine di fornire agli investitori informazioni utili sulle attività della Società e delle sue controllate, nonché sul sistema di governo societario, KME Group SpA ha istituito nel proprio sito internet apposite sezioni che raccolgono le informazioni e i documenti ritenuti d'interesse per gli investitori. Un ulteriore momento di dialogo e di confronto tra gli amministratori della Società e gli azionisti è l'Assemblea dei soci. Per favorire il dialogo con gli investitori è attiva un'apposita casella di posta elettronica a cui far pervenire richieste di informazioni.

Effetti degli impatti materiali, dei rischi e delle opportunità sul modello di business, sulla strategia e sul processo decisionale (SBM-3)

KME Group ha integrato la sostenibilità nella propria strategia. I valori di KME Group si allineano con le strategie volte a mitigare i rischi legati al clima e cogliere le opportunità associate alla transizione verso un'economia a basso contenuto di carbonio, circolare e resiliente, con particolare riferimento al Green Deal e al Clean Industrial Deal dell'Unione Europea. Gli impatti, i rischi e le opportunità identificati, ed in particolare quelli legati al cambiamento climatico e all'economia circolare, influenzano il modello di business di KME Group stimolando l'innovazione di prodotto e dei processi produttivi, nonché l'adozione di tecnologie pulite. Nella catena del valore, i fattori di sostenibilità sono essenziali per promuovere la resilienza e migliorare le pratiche della catena di fornitura. L'impegno per promuovere i principi dell'economia circolare mitiga i rischi nell'approvvigionamento delle risorse e rafforza la sostenibilità ambientale anche nella catena del valore.

I processi decisionali integrano i criteri di conformità alle leggi e alle normative. KME Group è impegnata a rispettare elevati standard etici e a rispettare le leggi e le normative vigenti nei Paesi in cui opera, nonché gli accordi e gli impegni assunti.

In relazione agli impatti ed ai rischi finanziari connessi alla salute e sicurezza dei lavoratori propri, come riportato nella relazione sulla gestione nel paragrafo "Andamento delle Partecipazioni e dei settori Operativi", si rileva che il risultato 2024 del settore rame è stato influenzato da costi non ricorrenti relativi ai maggiori oneri necessari per la gestione della fornitura di materiale, conseguenti al fermo di una sezione operativa dello stabilimento di Fornaci di Barga verificatasi in seguito all'incidente mortale avvenuto il 24 maggio. Non si rilevano altri effetti finanziari rilevanti connessi a rischi e opportunità identificate. Si riporta di seguito la tabella inerente gli impatti materiali.

Topic Sub-topics Impatto Positivo/
Negativo
Attuale/
Potenziale
Catena del
valore/
Operazion
i proprie
Orizzonte
temporale
ESRS E1
Cambiamenti
climatici
Mitigazione dei
cambiamenti climatici
Riduzione degli impatti ambientali
delle proprie sedi attraverso
revamping in chiave green di
impianti, macchinari e fabbricati
Positivo Attuale Operazioni
proprie
Lungo
termine
Adattamento ai
cambiamenti climatici
Mitigazione dei
cambiamenti climatici
Energia
Selezione di fornitori con
certificazione del sistema di
gestione ambientale.
Autoproduzione e acquisto di
energia rinnovabile certificata
(scope 2)
Positivo Attuale Catena del
valore
Medio
termine
Adattamento ai
cambiamenti climatici
Mitigazione dei
cambiamenti climatici
Energia
Generazione di emissioni (Scope
1)
Negativo Attuale Operazioni
proprie
Medio
termine
Adattamento ai
cambiamenti climatici
Mitigazione dei
cambiamenti climatici
Generazione di emissioni indirette
collegate ai fornitori (Scope 3)
Negativo Attuale Catena del
valore
Medio
termine
Inquinamento dell'aria
acqua
suolo
Emissioni di inquinanti atmosferici
dal processo di fusione e
trasformazione del rame
Negativo Attuale Operazioni
proprie
Breve
termine
ESRS E2
Inquinamento
Inquinamento dell'aria
acqua
suolo
Impatto generato dalla produzione
di materia prima vergine dei
fornitori della VC
Negativo Attuale Catena del
valore
Breve
termine

IMPATTI MATERIALI

Inquinamento dell'aria
acqua
suolo
Promuovere la consapevolezza e
l'impegno nel percorso di riduzione
dell'inquinamento prodotto dalla
Società.
Positivo Potenziale Operazioni
proprie
Medio
termine
Acque
- Consumo idrico
Aumento degli impatti ambientali
diretti a causa del
malfunzionamento degli impianti
utilizzo delle risorse idriche
Negativo Attuale Operazioni
proprie
Breve
termine
ESRS E3
Acqua e
risorse marine
Acque
- Consumo idrico
Riduzione dell'acqua prelevata
grazie agli impianti di riciclo
presenti negli stabilimenti
Positivo Attuale Operazioni
proprie
Medio
termine
Risorse marine
- Scarichi di acque
negli oceani
- Estrazione e uso di
risorse marine
Contaminazione delle acque
marine dovute allo scarico di
acque di processo contenti metalli
pesanti e sostanze chimiche
Negativo Attuale Catena del
valore
Medio
termine
ESRS E5
Uso delle
risorse ed
Afflussi di risorse,
compreso l'uso delle
risorse
Rifiuti
Aumento degli impatti ambientali
diretti a causa della mancata
applicazione di politiche e/o
procedure a favore dell'utilizzo
responsabile delle risorse e corretta
gestione dei rifiuti
Negativo Attuale Operazioni
proprie
Medio
termine
Economia
circolare
Rifiuti
Deflusso
Incrementare l'utilizzo di materia
prima seconda per promuovere
economia circolare (rottami di
rame e altre leghe in sostituzione
di materia prima vergine) e il
riciclo dei rifiuti
Positivo Attuale Operazioni
proprie
Medio
termine
ESRS S1
Forza lavoro
propria
Condizioni di lavoro
- Salute e sicurezza
DIPENDENTI
Danni al lavoratore derivanti da
infortuni e malattie professionali.
Negativo Attuale Operazioni
proprie
Medio
termine
Condizioni di lavoro
- Salute e sicurezza
Pressioni legate alla produttività e
ai turni di lavoro prolungati
Negativo Potenziale Operazioni
proprie
Medio
termine
ESRS S2
Lavoratori
Condizioni di lavoro
- Occupazione sicura
- Orario di lavoro
- Salari adeguati
- Dialogo sociale
- Libertà di
associazione, esistenza
di comitati aziendali
- Contrattazione
collettiva
- Equilibrio tra vita
professionale e vita
privata
- Salute e sicurezza
Violazione dei diritti dei lavoratori
attraverso il ricorso a fornitori che
non tutelano i diritti dei lavoratori
(es. salari adeguati, occupazione
sicura, salute e sicurezza, …)
Negativo Potenziale Catena del
valore
Medio
termine
nella catena
del valore
Parità di trattamento e
di opportunità per tutti
- Parità di genere e
parità dI retribuzione
per un lavoro di pari
valore
- Formazione e
sviluppo delle
competenze
- Occupazione e
inclusione delle
persone con disabilità
- Misure contro la
violenza e le molestie
sul luogo di lavoro
- Diversità
Mancanza di sviluppo dei giovani
talenti, della promozione della
parità di genere e delle pratiche
inclusive e non discriminatorie nei
confronti dei lavoratori nella
catena del valore.
Negativo Potenziale Catena del
valore
Medio
termine

Diritti economici, Sviluppo socioeconomico delle Positivo Attuale Operazioni Medio
sociali e culturali delle comunità interessate attraverso proprie termine
comunità iniziative di sostegno,
- Alloggi adeguati collaborazioni con enti terzi,
- Alimentazione donazione e/o sponsorizzazioni
adeguata
- Acqua e servizi
igienico-sanitari
ESRS S3 - Impatti legati al
Comunità territorio
interessate - Impatti legati alla
sicurezza
Diritti civili e politici Contributo alla diffusione dei Positivo Attuale Operazioni Medio
delle comunità diritti civili e politici legati alla proprie termine
- Libertà di libertà di espressione e di riunione
espressione che ha un impatto positivo (ad es.
- Libertà di sui difensori dei diritti umani) sulle
associazione comunità colpite.
- Impatti sui difensori
dei diritti umani
Cultura d'impresa Diffusione di una cultura di Positivo Attuale Catena del Medio
Protezione degli correttezza ed eticità tra i valore termine
ESRS G1 informatori dipendenti e nel mercato
Condotta delle Impegno politico e Partecipazione ad organizzazioni Negativo Potenziale Operazioni Breve
imprese attività di lobbying che si occupano di cause politiche proprie termine
con impatti negativi legati alla
corruzione, alle tangenti,
all'influenza indebita sull'opinione
pubblica e sul processo politico.

Analisi di doppia materialità (IRO-1)

Processo di identificazione e valutazione di impatti, rischi e opportunità

L'analisi di materialità ha consentito di identificare i temi di sostenibilità rilevanti, secondo l'approccio della doppia materialità. L'identificazione di impatti, rischi e opportunità è avvenuta valutando da un lato quali sono gli impatti dell'azienda correlati ai temi di sostenibilità sulle persone e sull'ambiente, e dall'altro quali rischi e opportunità possono sorgere per l'azienda in relazione ai temi di sostenibilità.

Nel report sono state prese in considerazione le macro-fasi che caratterizzano il core business del Gruppo e le principali attività svolte. Gli impatti, negativi, positivi, effettivi e potenziali, possono essere:

  • diretti: nell'ambito delle attività e delle operazioni direttamente gestite dalle aziende del Gruppo;
  • indiretti: lungo la catena del valore a monte (upstream) e a valle (downstream), connessi da un lato alla supply chain e dall'altro allo sviluppo di prodotti finiti ed al loro ciclo di vita.

KME Group si impegna ad aggiornare periodicamente l'analisi di materialità con lo scopo di recepire gli eventuali futuri aggiornamenti metodologici e valutare le conseguenti modifiche all'elenco dei temi materiali, anche in riferimento all'evoluzione dello scenario in cui opera, dei trend e delle tematiche di settore emergenti. Per i dettagli sul processo di identificazione e valutazione di impatti, rischi e opportunità si rimanda alla nota metodologica pubblicata in appendice "Analisi di doppia materialità".

Impatti materiali, rischi e opportunità risultanti dalla valutazione di doppia materialità

Le produzioni in rame e leghe di rame, e la relativa catena di fornitura, richiedono quantità significative di energia e di materie prime, contribuendo alle emissioni di gas a effetto serra con un impatto negativo sul cambiamento climatico. La volatilità dei prezzi dell'energia e delle materie prime può comportare rischi finanziari per le attività dell'azienda; tuttavia ulteriori iniziative volte ad incrementare l'efficienza energetica e l'autoproduzione di energia rinnovabile, creano opportunità per ridurre il consumo di energia e i relativi costi. KME Group mitiga i propri impatti utilizzando materie prime riciclate e operando per ridurre le emissioni

e migliorare l'efficienza energetica. L'utilizzo di materie prime riciclate ha un impatto positivo in quanto riduce la dipendenza dalle materie prime vergini, le emissioni di carbonio e altri impatti causati dall'estrazione mineraria. Nel caso di aumento dei prezzi del carbonio, di problemi di disponibilità di materie prime riciclate e di impatti connessi alle strategie per la decarbonizzazione si potrebbero generare rischi finanziari. Al tempo stesso, il ruolo essenziale del rame per la transizione energetica e l'uso efficiente delle risorse grazie all'adozione di modelli di business ispirati ai principi dell'economia circolare possono creare opportunità finanziarie e incrementare la competitività di KME. Valutazioni dettagliate su impatti, rischi e opportunità connessi al cambiamento climatico sono contenute nel capitolo sulle informazioni ambientali.

I processi produttivi e le operazioni di estrazione nella catena di fornitura possono avere un impatto negativo sull'ambiente. Questi impatti potenziali sono causati soprattutto dal rilascio di emissioni nell'aria e dalla generazione di rifiuti, se non mitigati in modo appropriato. L'eventuale inasprimento delle normative e l'aumento dei costi di smaltimento dei rifiuti possono potenzialmente aumentare i rischi per l'azienda. Tuttavia, i vantaggi connessi alla durabilità e alla riciclabilità del rame possono avere un impatto positivo, garantendo la sostenibilità e la sicurezza nelle applicazioni a valle dei processi produttivi. Ulteriori opportunità finanziarie sono rappresentate dal riciclo delle materie prime e dal recupero di sottoprodotti e scarti di produzione che vengono reimmessi nel ciclo produttivo.

Il tema dell'acqua, pur non comportando impatti e rischi per quanto riguarda le risorse marine, è da ritenersi rilevante dal punto di vista del prelievo di risorse idriche anche perché correlato sia ai rischi derivanti dal cambiamento climatico sia alle opportunità di uso efficiente e circolare della risorsa.

Negli stabilimenti produttivi i dipendenti possono trovarsi ad affrontare potenziali rischi per la salute e la sicurezza. Il Gruppo opera per garantire elevati standard di sicurezza, nonché per assicurare sistemi di welfare aziendale e realizzare attività formative; ciò, oltre che contribuire alla tutela dei diritti dei lavoratori, comporta opportunità anche dal punto di vista finanziario in quanto contribuisce a migliorare le prestazioni e le competenze professionali.

Quella del rame è una complessa catena di valore globale con fornitori che possono essere localizzati anche in Paesi nei quali le condizioni di lavoro potrebbe avere impatti negativi. Attraverso criteri adottati per la tutela dei diritti umani nella catena di fornitura, KME Group può avere un impatto positivo sulla sostenibilità della catena di fornitura e creare opportunità finanziarie grazie a una maggiore trasparenza nei confronti dei suoi stakeholder e a una migliore resilienza aziendale.

Il mancato rispetto delle leggi o un comportamento non corretto comporterebbe conseguenze legali, finanziarie e reputazionali per KME Group. L'azienda adotta una Carta etica e procedure specifiche per la correttezza della propria condotta, operando affinché anche i partner commerciali mantengano standard simili.

RISCHI E OPPORTUNITÀ MATERIALI

Topic Sub -topic Rischio/
opportunità
Descrizione Catena del
valore/
Orizzonte
temporale
Operazioni
proprie
ESRS E1
Cambiamento
climatico
Adattamento ai
cambiamenti climatici
Rischio Rischio Operativo
Interruzione della catena di approvvigionamento dovute a
eventi metereologici estremi. Il cambiamento climatico
sta aumentando la frequenza e l'intensità di eventi
metereologici estremi. Con più facilità potrebbero
verificarsi:
- danni alle infrastrutture
- interruzioni nei trasporti di materie prime o prodotti
finiti
- problemi di approvvigionamento energetico
Operazioni
proprie
Breve/Medio
termine
Adattamento ai
cambiamenti climatici
Mitigazione dei
cambiamenti climatici
Rischio Rischio Reputazionale
La lavorazione del rame è un processo ad alta intensità
energetica che spesso comporta significative emissioni di
gas serra sia per la società sia lungo la catena del valore,
con particolare riguardo alle operazioni di estrazione
della materia prima Con l'aumento della consapevolezza
pubblica sul cambiamento climatico, questo potrebbe
portare a critiche da parte dell'opinione pubblica,
pressioni da parte di investitori per una maggiore
sostenibilità, potenziale perdita di clienti
Catena del valore Breve/Medio
termine
Adattamento ai
cambiamenti climatici
Mitigazione dei
cambiamenti climatici
Energia
Opportunità Espansione nel mercato delle tecnologie per l'energia
rinnovabile e l'elettrificazione. La domanda di materiali
per tecnologie legate all'energia rinnovabile e
l'elettrificazione è in forte crescita.
Operazioni
proprie
Medio/Lungo
termine
ESRS E2
Inquinamento
Inquinamento dell'aria
Inquinamento dell'acqua
Inquinamento del suolo
Rischio Rischio Operativo
Conseguentemente alle operazioni di lavorazione del
rame, si genera inquinamento dell'aria, acqua e suolo.
Tali operazioni possono portare a impatti ambientali
legati a emissioni di polveri contenenti metalli pesanti,
rilascio di gas tossici, contaminazione delle acque,
accumulo di metalli nel terreno
Operazioni
proprie
Medio/Lungo
termine
Inquinamento dell'aria
Inquinamento dell'acqua
Inquinamento del suolo
Rischio Rischio Reputazionale
Potenziale danno all'immagine e alla reputazione
dell'azienda, causata dalla percezione pubblica del suo
impatto negativo sull'ambiente attraverso l'inquinamento
di aria, acqua e suolo
Operazioni
proprie
Medio/Lungo
termine
Inquinamento dell'aria
Inquinamento dell'acqua
Inquinamento del suolo
Rischio Rischio Reputazionale
Potenziale danno all'immagine e alla reputazione
dell'azienda, causata dalla percezione pubblica del suo
impatto negativo sull'ambiente attraverso l'inquinamento
di aria, acqua e suolo
Catena del valore Medio/Lungo
termine
Inquinamento dell'aria
Inquinamento dell'acqua
Inquinamento del suolo
Opportunità Possibilità di posizionarsi come leader di mercato
attraverso lo sviluppo e l'implementazione di tecnologie
e processi innovativi che minimizzano l'inquinamento e
promuovo una produzione di rame più sostenibile.
Operazioni
proprie
Medio/Lungo
termine
ESRS E3
Acque e risorse
Acque
- Consumo idirico
- Prelievi
Rischio Rischio Operativo
Eccessivo sfruttamento delle risorse idriche locali. La
produzione del rame può portare a un consumo idrico
insostenibile causando impatti sull'ambiente e sulle
comunità locali.
Operazioni
proprie
Medio/Lungo
termine
marine Acque
- Consumo idirico
- Prelievi
Rischio Rischio Operativo
Malfunzionamento dell'impianto di riciclo e maggior
necessità di prelievo di acqua da fonte terza
Operazioni
proprie
Breve-termine

Acque
- Consumo idirico
- Prelievi
Rischio Rischio reputazionale
L'attività dell'azienda legata alla produzione di rame può
essere percepita negativamente da stakeholders e
investitori a causa dell'eccessivo sfruttamento delle
risorse idriche locali
Operazioni
proprie
Medio/Lungo
termine
Acque
- Consumo idirico
- Prelievi
Opportunità Innovazione nelle tecnologie di risparmio idrico
attraverso lo sviluppo di processi di trasformazione a
basso consumo d'acqua e creazione di sistemi avanzati di
riciclo e riutilizzo dell'acqua
Operazioni
proprie
Medio/Lungo
termine
Afflussi di risorse,
compreso l'uso delle
risorse
Rifiuti
Deflusso di risorse
Rischio Rischio operativo
Contaminazione ambientale legata alla fuoriuscita o
infiltrazione materiali di scarto e dispersione di polveri
contenenti metalli pesanti dalle zone di stoccaggio dei
rifiuti (i.e.nelle operazioni di stoccaggio e
movimentazione dei rottami)
Entrambi Medio-termine
ESRS E5
Uso delle risorse
ed economia
circolare
Rifiuti Rischio Rischio operativo
Aumento dei costi operativi per lo smaltimento e il
trattamento dei rifiuti e necessità di investimenti
significativi per l'aggiornamento delle infrastrutture
Operazioni
proprie
Medio-termine
Deflusso di risorse
Rifiuti
Opportunità Incremento dell'utilizzo di altro materiale riciclato oltre
il metallo
Operazioni
proprie
Breve/Medio
termine
Afflussi di risorse,
compreso l'uso delle
risorse
Opportunità Creazione di valore aggiunto dalla continua crescita
dell'utilizzo di rottami (materia prima secondo) per
alimentare il processo produttivo dei laminati di rame e
sue leghe
Operazioni
proprie
Breve/Medio
termine
ESRS S1
Forza lavoro
propria
Condizioni di lavoro
- Occupazione sicura
- Orario di lavoro
Rischio Rischio normativo
Violazione della legislazione sul lavoro, gestione non
ottimale dei rapporti di lavoro e mancata garanzia di un
ambiente di lavoro sicuro.
Operazioni
proprie
Breve-termine
Condizioni di lavoro
- Occupazione sicura
- Orario di lavoro
Rischio Rischio operativo
Rischio di incorrere nella carenza di personale a seguito
di infortuni sul lavoro e di spese legate alla gestione del
claim
Operazioni
proprie
Breve-termine
Condizioni di lavoro:
- Salari adeguati
- Dialogo sociale
- Libertà di associazione,
esistenza di comitati
aziendali e diritti di
informazione,
consultazione e
partecipazione dei
lavoratori
- Contrattazione
collettiva, inclusa la
percentuale di lavoratori
coperti da contratti
collettivi
- Equilibrio tra vita
professionale e vita
privata
Rischio Rischio reputazionale
Potenziali azioni legali relative al livello delle condizioni
di lavoro (richiesta di tempo di lavoro adeguato, garanzia
di dialogo sociale e libertà di associazione, rispetto dei
contratti collettivi, tutela delle condizioni di salute e
sicurezza) nonché alle retribuzioni, indennità e rapporti
di lavoro (licenziamenti, trasferimenti illegali, decessi,
malattie, ecc.) per i lavoratori dipendenti e/o non
dipendenti.
Operazioni
proprie
Breve-termine
Parità di trattamento e di
opportunità per tutti
- Parità di genere e parità
di retribuzione per un
lavoro di pari valore
Parità di trattamento e di
opportunità per tutti
- Formazione e sviluppo
delle competenze
Opportunità Promuovere una cultura di attenzione alle persone, si
interne che esterne all'organizzazione, cosi come al
concetto di bene comune, anche grazie all'iniziativa di
successo "Dynamo" (il cosiddetto sistema Dynamo)
promosso e supportato dal Gruppo KME.
Operazioni
proprie
Medio-termine
Condizioni di lavoro:
- Dialogo sociale
Opportunità Promuovere iniziative che possano migliorare il dialogo
e lo sviluppo di relazioni in modo trasversale tra le
diverse funzioni aziendali. (vedi Benevolent fund)
Operazioni
proprie
Medio-termine

ESRS S2
Lavoratori nella
catena del valore
Condizioni di lavoro
- Occupazione sicura
- Orario di lavoro
- Salari adeguati
- Dialogo sociale
- Libertà di associazione,
esistenza di comitati
aziendali
- Contrattazione collettiva
- Equilibrio tra vita
professionale e vita
privata
- Salute e sicurezza
Rischio Rischio reputazionale
Presenza lungo la catena del valore fornitori i cui
dipendenti hanno avviato azioni legali riguardanti il
livello delle condizioni di lavoro (tempo di lavoro
adeguato, garanzia di dialogo sociale e libertà di
associazione, rispetto dei contratti collettivi di lavoro,
tutela delle condizioni di salute e sicurezza), la
retribuzione, le indennità e il rapporto di lavoro
(licenziamenti, trasferimento illegale, morte, malattia,
ecc.).
Catena del valore Medio-termine
Parità di trattamento e di
opportunità per tutti
- Parità di genere e parità
dI retribuzione per un
lavoro di pari valore
- Formazione e sviluppo
delle competenze
- Occupazione e
inclusione delle persone
con disabilità
- Misure contro la
violenza e le molestie sul
luogo di lavoro
- Diversità
Rischio Rischio reputazionale
Presenza lungo la catena del valore di rapporti
commerciali con entità che:
- non dispongono di misure/politiche adeguate per la
prevenzione della violenza e delle molestie, inclusione e
diversità, occupazione e inclusione delle persone con
disabilità, attività di formazione, garanzia della parità di
trattamento e di opportunità, divario retributivo di
genere;
- non presentano un ambiente di lavoro inclusivo.
Catena del valore Medio-termine
Condizioni di lavoro
- Occupazione sicura
- Orario di lavoro
- Salari adeguati
- Dialogo sociale
- Libertà di associazione,
esistenza di comitati
aziendali
- Contrattazione collettiva
- Equilibrio tra vita
professionale e vita
privata
- Salute e sicurezza
Opportunità Aggiornamento e miglioramento delle regole di Gruppo
per la selezione dei fornitori e partner commerciali tali da
includere per tutti valutazioni sulle performance sociali
ed ambientali
Catena del valore Medio-termine
Diritti economici, sociali
e culturali delle comunità
Rischio Rischio operativo/reputazionale
Disordini sociali o insoddisfazione potrebbero
danneggiare la reputazione della Società e la fiducia delle
comunità colpite.
Operazioni
proprie
Medio-termine
ESRS S3
Comunità
interessate
Diritti economici, sociali
e culturali delle comunità
Rischio Rischio Operativo
Interruzione della catena di approvvigionamento dovuto
a chiusura degli stabilimenti per impatti sulle comunità
esterne
Catena del valore Medio-termine
Diritti economici, sociali
e culturali delle comunità
Opportunità Collaborazioni con organizzazioni locali, associazioni
industriali e professionali e gruppi di comunità per creare
programmi sostenibili e di impatto
Operazioni
proprie
Medio-termine
Cultura d'impresa
Protezione degli
informatori
Rischio Rischio di non conformità
Mancato aggiornamento della normativa interna a fronte
dell'espansione del quadro normativo in materia di
cultura d'impresa e protezione degli informatori.
Operazioni
proprie
Medio-termine
ESRS G1
Condotta delle
imprese
Impegno politico e attività
di lobbying
Rischio Rischio reputazionale
Esposizione a possibili conflitti di interesse derivanti
dalla sua esposizione e influenza politica.
Operazioni
proprie
Breve-termine
Gestione dei rapporti con
i fornitori, comprese le
prassi di pagamento
Opportunità Miglioramento dei processi di pagamento mediante la
definizione di politiche interne e automatismi di sistema
Operazioni
proprie
Medio-termine

Temi identificati come non materiali

  • Biodiversità ed ecosistemi (ESRS E4). Nella analisi di doppia materialità il tema non è stato ritenuto rilevante dal punto di vista degli impatti e dei rischi, con riferimento alla tutela della biodiversità nelle zone in cui sono ubicati gli stabilimenti. Il report fornisce comunque informazioni sulle attività di Natural Capital, società appartenente al Gruppo KME, poiché hanno un significativo impatto positivo per la biodiversità e la valorizzazione del capitale naturale.
  • Consumatori e utilizzatori finali (ESRS S4). Il tema non è stato valutato come rilevante in quanto KME è un operatore Business to Business e le sue produzioni non arrivano direttamente al consumatore o utilizzatore finale. Le produzioni di KME sono peraltro conformi a normative europee ed internazionali che ne garantiscono la qualità e la sicurezza.

Indice dei contenuti ESRS e dei contenuti provenienti da altri atti legislativi dell'UE (IRO-2)

Indice dei contenuti ESRS

OBBLIGO DI INFORMATIVA E RELATIVO DATAPOINT Capitolo / paragrafo
Dichiarazione di
sostenibilità
Note
ESRS 2 – INFORMAZIONI GENERALI
ESRS 2 BP-1 Criteri generali per la redazione della dichiarazione sulla
sostenibilità
Informazioni generali -
Basi per la redazione della
Dichiarazione di
sostenibilità (BP-1)
ESRS BP-2 Informativa in relazione a circostanze specifiche Informazioni generali -
Informazioni relative a
circostanze specifiche
(BP-2)
ESRS 2 GOV -1 Ruolo degli organi di amministrazione, direzione e
controllo
Governance - Ruolo degli
organi amministrativi,
direzione e controllo
(GOV-1)
ESRS 2 GOV -2 Informazioni fornite agli organi di amministrazione,
direzione e controllo e questioni di sostenibilità da essi affrontate
Governance -
Informazioni fornite agli
organi di
amministrazione, gestione
e controllo in merito alla
sostenibilità (GOV-2)
ESRS 2 GOV -3 Integrazione delle prestazioni in termini di sostenibilità
nei sistemi di incentivazione
Governance -
Integrazione delle
prestazioni legate alla
sostenibilità nei sistemi di
incentivazione (GOV- 3)
ESRS 2 GOV -4 Dichiarazione sul dovere di diligenza Governance -
Dichiarazione sulla due
diligence (GOV-4)
ESRS 2 GOV-5 Gestione del rischio e controlli interni sulla
rendicontazione di sostenibilità
Governance - Gestione
dei rischi e controlli
interni sul report di
sostenibilità (GOV-5)
ESRS 2 SBM-1 Strategia, modello aziendale e catena del valore Modello di business e
strategia (SBM 1)
ESRS 2 SBM-2 Interessi e opinioni degli stakeholder Rapporti con gli
stakeholder (SBM 2)
ESRS 2 SBM-3 Impatti, rischi e opportunità rilevanti e loro interazione con
la strategia e il modello aziendale
Effetti degli impatti
materiali, dei rischi e
delle opportunità sul

modello di business, sulla
strategia e sul processo
decisionale (SBM-3)
ESRS 2 IRO-1 Descrizione del processo per individuare e valutare impatti, Analisi di doppia
rischi e opportunità rilevanti materialità (IRO-1)
ESRS 2 IRO-2 Obblighi di informativa degli ESRS oggetto della Indice dei contenuti ESRS
dichiarazione di sostenibilità e dei contenuti
provenienti da altri atti
legislativi dell'UE (IRO
2)
ESRS 2 MDR-P Politiche adottate per gestire questioni di sostenibilità KME Group per la
rilevanti sostenibilità – Politica per
la sostenibilità
ESRS 2 MDR-A Azioni e risorse relative a questioni di sostenibilità KME Group per la
rilevanti sostenibilità – Azioni e
obiettivi della strategia
per la sostenibilità
ESRS 2 MDR-T Monitoraggio dell'efficacia delle politiche e delle azioni KME Group per la
mediante obiettivi sostenibilità – Obiettivi e
KPI
ESRS E1 – CAMBIAMENTI CLIMATICI
E1-1 Piano di transizione per la mitigazione del cambiamento climatico Informazioni ambientali –
Cambiamento climatico
(ESRS E1) - Piano di
transizione per la
mitigazione del
cambiamento climatico
(E1-1)
ESRS 2 IRO-1 SBM-3 Impatti, rischi e opportunità Informazioni ambientali –
Cambiamento climatico
(ESRS E1) - Impatti,
rischi e opportunità e loro
interazioni con il modello
di business – Analisi di
resilienza (ESRS 2 SBM
3)
E1-2 Politiche di mitigazione e adattamento ai cambiamenti climatici Informazioni ambientali –
Cambiamento climatico
(ESRS E1) - Politiche e
azioni per il clima (E1-2
E1-3)
E1-3 Azioni in materia di cambiamenti climatici Informazioni ambientali –
Cambiamento climatico
(ESRS E1) - Politiche e
azioni per il clima (E1-2
E1-3)
E1-4 Obiettivi in materia di cambiamenti climatici Informazioni ambientali –
Cambiamento climatico
(ESRS E1) - Principali
obiettivi (E1- 4)
E1-5 Consumo di energia e intensità energetica Informazioni ambientali –
Cambiamento climatico
(ESRS E1) - Consumi di
energia (E1- 5)
E1-6 Emissioni di gas ad effetto serra scope 1,2,3 ed emissioni totali – Informazioni ambientali –
Intensità delle emissioni Cambiamento climatico
(ESRS E1) - Emissioni di
gas ad effetto serra (E1-6)
E1-7 Assorbimenti di gas ad effetto serra e progetti di mitigazione Informazioni ambientali – Non vengono
finanziati con crediti di carbonio Cambiamento climatico acquistati crediti di
(ESRS E1) - Emissioni di carbonio ai fini della
gas ad effetto serra (E1-7) compensazione
E1-8 Fissazione del prezzo interno del carbonio Informazioni ambientali – Non applicabile
Cambiamento climatico
(ESRS E1) - Carbon
pricing (E1-8)
E1-9 Effetti finanziari attesi di rischi fisici e di transizione legati al clima e - Phase-in
potenziali opportunità

ESRS E2 - INQUINAMENTO
ESRS 2 IRO-1 Impatti, rischi e opportunità Informazioni ambientali –
Inquinamento (ESRS E2)
- Impatti, rischi e
opportunità
ESRS 2 SBM-3 Impatti, rischi e opportunità rilevanti e loro interazione con Informazioni ambientali –
la strategia e il modello aziendale Inquinamento (ESRS E2)
- Impatti, rischi e
opportunità
E2-1 Politiche relative all'inquinamento Informazioni ambientali –
Inquinamento (ESRS E2)
- Politiche, azioni,
obiettivi (E2-1 E2-2 E2-3)
E2-2 Azioni relative all'inquinamento Informazioni ambientali –
Inquinamento (ESRS E2)
- Politiche, azioni,
obiettivi (E2-1 E2-2 E2-3)
E2-3 Obiettivi relativi all'inquinamento Informazioni ambientali –
Inquinamento (ESRS E2)
- Politiche, azioni,
obiettivi (E2-1 E2-2 E2-3)
E2-4 Inquinamento di aria, acqua e suolo Informazioni ambientali –
Inquinamento (ESRS E2)
- Emissioni (E2-4)
E2-5 Sostanze preoccupanti e altamente preoccupanti Informazioni ambientali –
Inquinamento (ESRS E2)
- Sostanze preoccupanti
ed estremamente
preoccupanti (E2-5)
E2-6 Effetti finanziari attesi di impatti, rischi e opportunità connessi - Phase-in
all'inquinamento
ESRS E3 - ACQUA E RISORSE MARINE
ESRS 2 IRO-1 Impatti, rischi e opportunità Informazioni ambientali –
Acqua (ESRS E3) -
Impatti, rischi e
opportunità
ESRS 2 SBM-3 Impatti, rischi e opportunità rilevanti e loro interazione con Informazioni ambientali –
la strategia e il modello aziendale Acqua (ESRS E3) -
Impatti, rischi e
opportunità
E3-1 Politiche relative alle acque Informazioni ambientali –
Acqua (ESRS E3) -
Politiche, azioni, obiettivi
(E3-1 E3-2 E3-3)
E3-2 Azioni connesse alle acque Informazioni ambientali –
Acqua (ESRS E3) -
Politiche, azioni, obiettivi
(E3-1 E3-2 E3-3)
E3-3 Obiettivi connessi alle acque Informazioni ambientali –
Acqua (ESRS E3) -
Politiche, azioni, obiettivi
(E3-1 E3-2 E3-3)
E3-4 Consumo idrico, acqua riciclata e riutilizzata, intensità Informazioni ambientali –
Acqua (ESRS E3) -
Consumi idrici (E3-4)
E3-5 Effetti finanziari attesi di impatti, rischi e opportunità connessi alle - Phase-in
acque e risorse marine
ESRS E4 - BIODIVERSITÀ ED ECOSISTEMI
ESRS 2 IRO-1 Impatti, rischi e opportunità Informazioni ambientali – Non materiale
Biodiversità ed ecosistemi
(ESRS E4)
E4-1 Piano di transizione e attenzione alla biodiversità e agli ecosistemi Informazioni ambientali – Non materiale
nella strategia aziendale Biodiversità ed ecosistemi
(ESRS E4)
E4-2 Politiche relative alla biodiversità e agli ecosistemi Informazioni ambientali –
Biodiversità ed ecosistemi
Non materiale

E4-3 Azioni connesse alla biodiversità e agli ecosistemi Informazioni ambientali –
Biodiversità ed ecosistemi
(ESRS E4)
Non materiale
E4-4 Obiettivi connessi alla biodiversità e agli ecosistemi Informazioni ambientali –
Biodiversità ed ecosistemi
(ESRS E4)
Non materiale
E4-5 Metriche di impatto relative ai cambiamenti della biodiversità e degli Informazioni ambientali – Non materiale
ecosistemi Biodiversità ed ecosistemi
(ESRS E4)
E4-6 Effetti finanziari attesi di impatti, rischi e opportunità connessi alla Informazioni ambientali – Non materiale
biodiversità Biodiversità ed ecosistemi
(ESRS E4)
ESRS E5 - USO DELLE RISORSE ED ECONOMIA CIRCOLARE
ESRS 2 IRO-1 Impatti, rischi e opportunità Informazioni ambientali –
Uso delle risorse ed
economia circolare (ESRS
E5) - Impatti, rischi e
opportunità
ESRS 2 SBM-3 Impatti, rischi e opportunità rilevanti e loro interazione con Informazioni ambientali –
la strategia e il modello aziendale Uso delle risorse ed
economia circolare (ESRS
E5) - Impatti, rischi e
opportunità
E5-1 Politiche relative all'uso delle risorse e all'economia circolare Informazioni ambientali –
Uso delle risorse ed
economia circolare (ESRS
E5) - Politiche e azioni
(E5-1 E5-2)
E5-2 Azioni relative all'uso delle risorse e all'economia circolare Informazioni ambientali –
Uso delle risorse ed
economia circolare (ESRS
E5) - Politiche e azioni
(E5-1 E5-2)
E5-3 Obiettivi connessi all'uso delle risorse e all'economia circolare Informazioni ambientali –
Uso delle risorse ed
economia circolare (ESRS
E5) - Obiettivi (E5-3)
E5-4 Risorse in entrata Informazioni ambientali –
Uso delle risorse ed
economia circolare (ESRS
E5) - Flussi di risorse in
entrata (E5-4)
E5-5 Risorse in uscita Informazioni ambientali –
Uso delle risorse ed
economia circolare (ESRS
E5) - Flussi di risorse in
uscita (ESRS E5-5)
E5-6 Effetti finanziari attesi di impatti, rischi e opportunità connessi all'uso - Phase-in
delle risorse e all'economia circolare
ESRS S1 - FORZA LAVORO PROPRIA
ESRS 2 IRO-1 Impatti, rischi e opportunità Informazioni sociali –
Forza lavoro propria
(ESRS S1) - Impatti,
rischi e opportunità
ESRS 2 SBM-3 Impatti, rischi e opportunità rilevanti e loro interazione con Informazioni sociali –
la strategia e il modello aziendale Forza lavoro propria
(ESRS S1) - Impatti,
rischi e opportunità
S1-1 Politiche relative alla forza lavoro propria Informazioni sociali –
Forza lavoro propria
(ESRS S1) - Politiche,
azioni e obiettivi (S1-1)
S1-2 Processi di coinvolgimento dei lavoratori in merito agli impatti Informazioni sociali –
Forza lavoro propria
(ESRS S1) - Processi per
coinvolgere i lavoratori
(S1-2)

S1-3 Processi per porre rimedio agli impatti negativi e canali che Informazioni sociali –
consentono ai lavoratori di sollevare preoccupazioni Forza lavoro propria
(ESRS S1) - Processi per
rimediare impatti negativi
e canali per sollevare
preoccupazioni (S1-3)
S1-4 Interventi su impatti, rischi e opportunità rilevanti per la forza lavoro Informazioni sociali –
propria Forza lavoro propria
(ESRS S1) - Interventi su
impatti rilevanti per la
forza lavoro (S1-4)
S1-5 Obiettivi legati alla gestione di impatti, rischi e opportunità rilevanti Informazioni sociali –
per la forza lavoro propria Forza lavoro propria
(ESRS S1) - Obiettivi
legati alla gestione degli
impatti negativi (S1-5)
S1-6 Caratteristiche dei dipendenti Informazioni sociali –
Forza lavoro propria
(ESRS S1) - Lavoratori
dipendenti (S1-6)
S1-7 Caratteristiche dei lavoratori non dipendenti Informazioni sociali –
Forza lavoro propria
(ESRS S1) - Lavoratori
non dipendenti (S1-7)
S1-8 Copertura della contrattazione collettiva e dialogo sociale Informazioni sociali –
Forza lavoro propria
(ESRS S1) - Contratti
collettivi e dialogo sociale
(S1-8)
S1-9 Metriche della diversità Informazioni sociali –
Forza lavoro propria
(ESRS S1) - Diversità e
pari opportunità (S1-9)
S1-10 Salari adeguati Informazioni sociali –
Forza lavoro propria
(ESRS S1) - Salari
adeguati (S1-10)
S1-11 Protezione sociale - Non materiale
S1-12 Persone con disabilità Informazioni sociali –
Forza lavoro propria
(ESRS S1) - Disabilità
(S1-12)
S1-13 Formazione - Non materiale
S1-14 Salute e sicurezza Informazioni sociali –
Forza lavoro propria
(ESRS S1) - Salute e
sicurezza sul lavoro (S1-
14)
S1-15 Equilibrio tra lavoro e vita privata - Non materiale
S1-16 Retribuzione Informazioni sociali –
Forza lavoro propria
(ESRS S1) - Retribuzioni
(S1-16)
S1-17 Incidenti, denunce e impatti gravi in materia di diritti umani Informazioni sociali –
Forza lavoro propria
(ESRS S1) - Casi di
discriminazione e
mancata conformità diritti
umani (S1- 17)
ESRS S2 - LAVORATORI NELLA CATENA DEL VALORE
ESRS 2 IRO-1 Impatti, rischi e opportunità Informazioni sociali –
Lavoratori nella catena
del valore (ESRS S2) -
Impatti, rischi e
opportunità
ESRS 2 SBM-3 Impatti, rischi e opportunità rilevanti e loro interazione con Informazioni sociali –
la strategia e il modello aziendale Lavoratori nella catena
del valore (ESRS S2) -

Impatti, rischi e
opportunità
S2-1 Politiche relative ai lavoratori nella catena del valore Informazioni sociali –
Lavoratori nella catena
del valore (ESRS S2) -
Politiche, azioni, obiettivi
(S2-1 S2-4 S2-5)
S2-2 Processi di coinvolgimento dei lavoratori nella catena del valore in Informazioni sociali –
merito agli impatti Lavoratori nella catena
del valore (ESRS S2) -
Processi per il
coinvolgimento dei
lavoratori nella catena del
valore (S2-2)
S2-3 Processi per porre rimedio agli impatti negativi e canali che Informazioni sociali –
consentono ai lavoratori nella catena del valore di sollevare preoccupazioni Lavoratori nella catena
del valore (ESRS S2) -
Processi per rimediare gli
impatti sui lavoratori nella
catena del valore e canali
per sollevare
preoccupazioni (S2-3)
S2-4 Interventi su impatti, rischi e opportunità rilevanti per i lavoratori Informazioni sociali –
nella catena del valore Lavoratori nella catena
del valore (ESRS S2) -
Politiche, azioni, obiettivi
(S2-1 S2-4 S2-5)
S2-5 Obiettivi legati alla gestione di impatti, rischi e opportunità rilevanti Informazioni sociali –
per i lavoratori nella catena del valore Lavoratori nella catena
del valore (ESRS S2) -
Politiche, azioni, obiettivi
(S2-1 S2-4 S2-5)
ESRS S3 - COMUNITÀ INTERESSATE
ESRS 2 IRO-1 Impatti, rischi e opportunità Informazioni sociali –
Comunità interessate
(ESRS S3) -
S3-1 Politiche relative alle comunità interessate Informazioni sociali –
Comunità interessate
(ESRS S3) - Politiche e
azioni (S3-1 S3-2)
S3-2 Processi di coinvolgimento delle comunità interessate in merito agli Informazioni sociali –
impatti Comunità interessate
(ESRS S3) - Politiche e
azioni (S3-1 S3-2)
S3-3 Processi per porre rimedio agli impatti negativi e canali che Processi per rimediare
consentono alle comunità interessate di sollevare preoccupazioni impatti negativi,
interventi e obiettivi per le
Comunità interessate
(ESRS S3-3, S3-4,S3-5)
S3-4 Interventi su impatti, rischi e opportunità rilevanti per le comunità Processi per rimediare
interessate impatti negativi,
interventi e obiettivi per le
Comunità interessate
(ESRS S3-3, S3-4,S3-5)
S3-5 Obiettivi legati alla gestione di impatti, rischi e opportunità rilevanti Processi per rimediare
per le comunità interessate impatti negativi,
interventi e obiettivi per le
Comunità interessate
(ESRS S3-3, S3-4,S3-5)
ESRS S4 - CONSUMATORI E UTILIZZATORI FINALI
ESRS IRO-1 Impatti, rischi e opportunità Non materiale
S4-1 Politiche relative a consumatori e utilizzatori finali Non materiale
S4-2 Processi di coinvolgimento di consumatori e utilizzatori finali in Non materiale
merito agli impatti
S4-3 Processi per porre rimedio agli impatti negativi e canali che
Non materiale

S4-4 Interventi su impatti, rischi e opportunità rilevanti per consumatori e Non materiale
utilizzatori finali
S4-5 Obiettivi legati alla gestione di impatti, rischi e opportunità rilevanti Non materiale
per consumatori e utilizzatori finali
ESRS G1 - BUSINESS CONDUCT
ESRS IRO-1 Impatti, rischi e opportunità Informazioni sulla
governance – Condotta
delle imprese (ESRS G1)
- Impatti, rischi e
opportunità
ESRS 2 SBM-3 Impatti, rischi e opportunità rilevanti e loro interazione con Informazioni sulla
la strategia e il modello aziendale governance – Condotta
delle imprese (ESRS G1)
- Impatti, rischi e
opportunità
G1-1 Politiche in materia di condotta delle imprese Informazioni sulla
governance – Condotta
delle imprese (ESRS G1)
- Politiche di condotta
aziendale (G1-1)
G1-2 Gestione dei rapporti con i fornitori Informazioni sulla
governance – Condotta
delle imprese (ESRS G1)
- Rapporti con i fornitori
(G1-2)
G1-3 Prevenzione della corruzione Informazioni sulla
governance – Condotta
delle imprese (ESRS G1)
- Prevenzione della
corruzione (G1-3)
G1-4 Casi accertati di corruzione Informazioni sulla
governance – Condotta
delle imprese (ESRS G1)
- Casi di corruzione (G1-
4)
G1-5 Influenza politiche e attività di lobbying Informazioni sulla
governance – Condotta
delle imprese (ESRS G1)
- Influenza politica e
attività di lobbying (G1-5)
G1-6 Prassi di pagamento Informazioni sulla
governance – Condotta
delle imprese (ESRS G1)
- Politiche di pagamento
(G1-6)

Elenco dei datapoint che derivano da altri atti legislativi UE

Requisiti di divulgazione
e relativi dati
Riferimento
SFDR
Riferimento al
Pilastro 3
Riferimento al
Regolamento
sui Benchmark
Riferimento
alla Legge
Climatica
dell'UE
Rilevante / Non rilevante
ESRS 2 GOV-1 Diversità
di genere del Consiglio,
paragrafo 21 lettera (d)
Indicatore numero
13 della tabella 1
dell'Allegato 1
N/A Regolamento
delegato (UE)
2020/1816 della
Commissione,
Allegato II
N/A Rilevante
ESRS GOV-1 Percentuale
di membri del consiglio di
amministrazione che sono
indipendenti, paragrafo 21
lettera (e)
N/A N/A Regolamento
delegato (UE)
2020/1816,
Allegato II
N/A Rilevante
ESRS 2 GOV-4
Dichiarazione sulla due
diligence, paragrafo 30
Indicatore numero
10 della tabella 3
dell'Allegato 1
N/A N/A N/A Rilevante
ESRS 2 SBM-1
Coinvolgimento in attività
collegate ad attività dei
combustibili fossili,
paragrafo 40 lettera (d) i
Indicatore numero
4 della tabella 1
dell'Allegato 1
Articolo 449a
del Regolamento
(UE) n.
575/2013:
Regolamento di
esecuzione (UE)
2022/2453
Tabella 1:
Informazioni
qualitative sul
rischio
ambientale e
Tabella 2:
Informazioni
qualitative sul
rischio sociale
Regolamento
delegato (UE)
2020/1816,
Allegato II
N/A Non Rilevante
ESRS 2 SBM-1
Coinvolgimento in attività
relative alla produzione di
sostanze chimiche,
paragrafo 40 lettera (d) ii
Indicatore numero
9 della tabella 2
dell'Allegato 1
N/A Regolamento
delegato (UE)
2020/1816,
Allegato II
N/A Non Rilevante
ESRS 2 SBM-1
Partecipazione in attività
relative ad armi
controverse, paragrafo 40
lettera (d) iii
Indicatore numero
14 della tabella 1
dell'Allegato 1
N/A Regolamento
delegato (UE)
2020/1818,
Articolo 12(1)
Regolamento
delegato (UE)
2020/1816,
Allegato II
N/A Non Rilevante

Politiche, azioni e target KME

Per far fronte alle sfide del nostro tempo è necessario uno sviluppo sostenibile, verso gli obiettivi indicati nell'Agenda 2030 delle Nazioni Unite. Uno sviluppo sostenibile dal punto di vista ambientale per preservare gli equilibri ecologici e contrastare il cambiamento climatico, accelerando la transizione ecologica. Sostenibile dal punto di vista sociale per garantire i diritti umani e rafforzare l'inclusione e la coesione. Sostenibile dal punto di vista economico, grazie a imprese capaci di creare valore per gli stakeholder. KME Group opera in questa direzione, con la consapevolezza che ciò rappresenta una sfida all'innovazione continua e, al tempo stesso, una responsabilità verso l'ambiente, la società e le future generazioni.

L'industria del rame – settore in cui KME è uno dei principali player - ha un ruolo importante nella transizione verso un'economia sostenibile, tanto che l'Unione Europea ha classificato il rame come "materia prima strategica" valutando che sia necessaria per il 78% delle tecnologie chiave nei principali settori strategici (digitale, energie rinnovabili, mobilità elettrica, space economy). Il rame è un materiale essenziale per la transizione energetica, in quanto indispensabile per le energie rinnovabili, l'efficienza energetica, la mobilità sostenibile, le reti di distribuzione dell'elettricità. Inoltre, per la sua riciclabilità potenzialmente infinita e la durabilità, ha un ruolo essenziale nella transizione ad un'economia più circolare.

Politica per la sostenibilità

La Politica per la sostenibilità di KME Group è stata aggiornata e approvata dal CdA nella riunione del 14 aprile 2025. Essa determina strategie, indirizzi e obiettivi per l'intero gruppo e, in particolare, per le società industriali nel settore rame. Si basa su due pilastri fondamentali -sostenibilità ambientale e sostenibilità sociale – ed è supportata da un adeguato sistema di governance dei temi di sostenibilità. La politica del Gruppo è focalizzata sulla sostenibilità delle proprie attività produttive ma, al tempo stesso, opera per promuovere la sostenibilità anche nella catena del valore.

La sostenibilità ambientale è per KME Group un valore e al tempo stesso un driver strategico nel quadro della transizione ecologica. È infatti essenziale contribuire alla crescita di un'economia che non danneggi gli equilibri ambientali, ma è ancor più una scelta strategica poiché garantire una sempre maggiore efficienza nell'uso delle risorse consente di ridurre i costi, incrementare la competitività economica, promuovere e stabilizzare la redditività a lungo termine. L'innovazione sostenibile, inoltre, offre importanti opportunità di crescita, ancor più significative in un settore come quello del rame, essenziale per la transizione energetica. L'impegno di KME è particolarmente rivolto verso i seguenti obiettivi:

  • contribuire alla transizione verso l'economia circolare sviluppando ulteriormente le già elevate performance di circolarità nei propri processi produttivi, incrementando l'utilizzo di materie prime seconde e recuperando sottoprodotti e scarti di produzione, garantendo la durabilità e la riciclabilità dei prodotti, utilizzando in maniera efficiente le risorse materiali, energetiche e idriche;
  • accrescere la quota di energia proveniente da fonti rinnovabili, anche mediante impianti di autoproduzione, e incrementare l'efficienza energetica dei propri processi produttivi;
  • ridurre le emissioni di gas serra in linea con le strategie e gli obiettivi dell'Unione Europea verso la neutralità climatica, promuovendo l'utilizzo di tecnologie e processi produttivi a basse emissioni di carbonio;
  • utilizzare le migliori tecnologie per tutelate l'ambiente e la salute, prevenendo i rischi di inquinamento, minimizzando gli impatti ambientali e gestendo in modo corretto i rifiuti;
  • attuare una corretta gestione ambientale nel rispetto delle leggi e dei regolamenti in vigore, puntando a garantire standard ancora più elevati di quelli previsti dalle normative anche mediante sistemi di certificazione volontari, e assicurando azioni di monitoraggio e miglioramento continuo per raggiungere gli obiettivi di sostenibilità.

KME Group si impegna a perseguire la sostenibilità sociale, a partire dal rapporto con i dipendenti e con le comunità locali. Le azioni sono rivolte in primo luogo a garantire il rispetto dei diritti dei lavoratori, contrastare ogni forma di discriminazione e favorire le pari opportunità, fornire un ambiente di lavoro sicuro

e salubre con l'obiettivo "zero incidenti". KME Group agisce concretamente per rafforzare l'inclusione e la coesione sociale attraverso il Sistema Dynamo, e promuove relazioni con le comunità locali anche supportando iniziative di carattere sociale e culturale. Mediante la stretta osservanza del Codice di condotta aziendale, inoltre, KME Group si impegna a:

  • garantire la correttezza, la trasparenza e l'eticità nella conduzione delle proprie attività, nelle relazioni con gli stakeholder e nei rapporti con i partner commerciali;
  • rispettare le convenzioni internazionali in materia di diritti umani;
  • rispettare le normative relative all'ambiente, alla salute e alla sicurezza, alla responsabilità sociale d'impresa;
  • promuovere la sostenibilità nella catena del valore, adottando criteri di sostenibilità nella selezione dei fornitori.

Azioni e obiettivi della strategia per la sostenibilità

KME ha impostato e aggiornato la strategia per la sostenibilità, fissando una serie di obiettivi (che tengono conto delle condizioni di partenza) da raggiungere entro il 2032, con traguardi intermedi al 2027 e al 2030. La strategia di KME si basa su quattro principali linee guida e si sviluppa mediante una serie di azioni che, pur potendosi differenziare tra i diversi contesti produttivi e geografici (essendo centrata, per ragioni facilmente comprensibili, sul settore industriale del rame), riguardano tutte le società del Gruppo e contribuiscono al raggiungimento degli obiettivi fissati.

La strategia per la sostenibilità mira a coinvolgere, per quanto possibile, anche la supply chain mediante appositi criteri di sostenibilità, nonché gli stakeholder che possono contribuire alla sua attuazione. L'attuazione della strategia è supportata da una valutazione degli impatti, dei rischi e delle opportunità ed è oggetto di periodico monitoraggio. Ferme rimanendo le funzioni e i poteri del CdA di KME Group, nonché degli organi di amministrazione delle singole società comprese nel perimetro di consolidamento, la direzione sostenibilità è la funzione responsabile del coordinamento delle politiche di sostenibilità del Gruppo.

Linee guida

1.Massimo utilizzo di materie prime derivanti da riciclo e sviluppo dell'economia circolare

Da sempre KME ha puntato, non solo per i notevoli benefici ambientali anche per gli evidenti vantaggi economici, alla massimizzazione dell'uso di metalli riciclati. Una scelta che ha dovuto affrontare taluni ostacoli quali la disponibilità, con continuità, di rottami sul mercato e la difficoltà tecnologiche legata all'impiego degli stessi nel processo di produzione. Negli ultimi anni la difficoltà di mercato si è significativamente ridotta grazie ad una serie di fattori positivi quali una crescente sensibilità ed attenzione nel recupero delle materie prime, una maggiore facilità nel trasporto delle merci (logistica più organizzata), lo sviluppo industriale di alcune aree del mondo e la conseguente maggiore disponibilità di materie prime seconde.

KME, con riguardo alle tecnologie di raffinazione e recupero dei rottami, a partire dagli anni 2000 ha fatto ulteriori e determinanti passi avanti in questa direzione. Il rame è uno dei pochi materiali che possono essere riciclati ripetutamente senza perdere di qualità. Non c'è alcuna differenza tra rame riciclato e rame estratto, ma utilizzare rottami per ottenere materie prime con caratteristiche uguali a quelle ottenute dall'utilizzo di materie prime vergini richiede un forte impegno in termini di investimenti e soprattutto un know-how specifico. Tutto ciò si traduce per KME in: investimenti (effettuati e da effettuare) per oltre 60 milioni di euro; sviluppo di Centri Ricerche (due in Germania ed uno in Italia); oltre 100.000 ore di formazione specifica. Grazie a ciò KME è in grado di operare utilizzando elevate percentuali di materiale riciclato. Know how e tecnologia avanzate sono la base di questo vantaggio competitivo che sarà ulteriormente incrementato nel corso della prossima decade.

Sono in corso gli investimenti necessari alla realizzazione di nuove fonderie in grado di operare con materiale riciclato, ampliando il range di rottami utilizzabili. Tuttavia, è opportuno rilevare che non è possibile raggiungere la quota del 100% di materiale riciclato, data la presenza di un mix produttivo composto da diverse famiglie di leghe che presentano limiti tecnici e quote massime per la percentuale di rottami utilizzabili nel

processo produttivo, che di limiti di natura amministrativa dettati dai diversi enti che regolano le caratteristiche dei prodotti venduti nei mercati di riferimento.

Con lo sviluppo di modelli di business circolari e l'ulteriore aumento di utilizzo di materie prime derivanti da riciclo – puntando a raggiungere il 66% entro il 2030 al netto degli ulteriori processi di recupero interni agli stabilimenti, e l'80% considerando anche i metalli riciclati attraverso processi di recupero interno - non solo si contribuisce allo sviluppo dell'economia circolare ma anche, in misura significativa, alla riduzione delle emissioni di gas serra.

KME - coerentemente con le proposte della Commissione Europea per rendere i prodotti presenti sul mercato dell'UE sempre più sostenibili e circolari lungo l'intero ciclo di vita - è costantemente impegnata nel perseguimento di azioni in grado di ridurre le emissioni di CO2 del proprio portafoglio prodotti che già oggi comprendono una serie di prodotti, ad esempio nel settore dell'automotive e delle telecomunicazioni, realizzati quasi interamente con metalli riciclati.

2.Ottimizzazione dei processi produttivi e dell'uso delle risorse

Si tratta di una serie di complesse ed innovative attività che passano attraverso la digitalizzazione dell'azienda. Attraverso una piattaforma cloud vengono archiviati tutti i dati - quelli di processo ma anche tutti i dati in precedenza non presi in considerazione per mancanza di adeguati e idonei strumenti - che vengono gestiti attraverso specifici algoritmi. Il sistema di gestione dei dati permette - in maniera costante l'ottimizzazione di tutte le risorse e la possibilità di unificare i processi a livello di gruppo, con l'evidente vantaggio di poter utilizzare in maniera rapida e generalizzata qualsiasi miglioramento ottenuto in uno o più stabilimenti del gruppo.

I risultati di queste attività sono il pieno controllo e la riduzione:

  • del consumo di materie prime, materiali di processo e di imballaggio;
  • dei consumi energetici;
  • dei consumi di acqua;
  • della produzione di rifiuti;
  • delle emissioni di gas serra;
  • di sostanze inquinanti.

Grazie a queste attività si realizzano anche sensibili miglioramenti della sicurezza sul lavoro e quindi un ulteriore miglioramento degli indicatori relativi alla frequenza degli infortuni (Frequency Rate) e alla loro gravità (Gravity index), con l'obiettivo "incidenti zero".

3.Decarbonizzazione dei processi e riduzione delle emissioni di gas serra

Oltre che mediante le azioni già descritte (sviluppo della circolarità e digitalizzazione) il raggiungimento di questo obiettivo si declina in particolare attraverso tre principali azioni:

  • conversione, ove possibile, di parte dei forni fusori alimentati a gas metano a forni elettrici, puntando contestualmente ad incrementare l'utilizzo di energia rinnovabile;
  • realizzazione di piattaforme energetiche per autoconsumo alimentate ad energia rinnovabile;
  • progetti di certificazione dell'energia elettrica acquistata da fornitori terzi e compensazione delle emissioni di CO2 .

4.Continua crescita ed evoluzione dell'impatto sociale

KME è impegnata nella realizzazione di progetti di solidarietà ed iniziative di rilevante impatto sociale tramite una serie di attività che varcano i confini dell'azienda. Sin dalla propria nascita si è occupata delle famiglie dei dipendenti, quindi della comunità che ospitava le fabbriche e infine di bambini di tutto il mondo dando vita nel 2007 a Dynamo Camp, il primo camp di terapia ricreativa in Italia, che ospita gratuitamente bambini e ragazzi affetti da patologie gravi o croniche e le loro famiglie, per periodi di vacanza con assistenza qualificata. Dynamo è al centro di un sistema di economia sociale - una "nuova impresa sociale" - quale ulteriore attività di KME che ha creato in 17 anni di attività un sistema economico sostenibile, attraverso un sostegno continuativo in una pluralità di forme, investimenti, donazioni di risorse ed asset, sostegno alle spese

correnti, donazioni di competenze. Attraverso Dynamo, che oggi è una realtà solida ed indipendente, KME ha unito all'impegno sulla sostenibilità nuovi business sociali: si occupa in modo concreto di bambini e famiglie con malattie gravi, della conservazione del patrimonio naturalistico della comunità, della formazione di migliaia di persone e professionisti sui temi del bene comune. Il sistema Dynamo è dunque un pilastro fondamentale della strategia di sostenibilità del Gruppo. KME ne garantirà il continuo sviluppo caratterizzato da una costante attenzione verso l'innovazione e la creazione di nuovi modelli in grado massimizzare l'impatto sociale.

Obiettivi e KPI

La seguente tabella indica una serie di obiettivi che si intendono raggiungere entro il 2032, con traguardi intermedi al 2027 e al 2030, relativamente al perimetro industriale.

KPI 2024 2027 2030 2032
UTILIZZO
METALLI RICICLATI1
(%)
53,3% 58% 66% 68%
UTILIZZO
METALLI RICICLATI E
RECUPERATI2
(%)
64% 69% 80% 82%
UTILIZZO
ENERGIA RINNOVABILE3
(%)
43% 55% 70% 85%
EMISSIONI CO2
PER UNITA' DI PRODOTTO4
(t CO2 /tprod)
2,03 -5% -10% -12%
RIFIUTI AVVIATI A RECUPERO
(%)
74,8% 80% 83% 87%
SICUREZZA SUL LAVORO
(Tasso di infortuni sul lavoro –
5
Frequency rate)
7,6 < 5 < 3 0

1-Percentuale di metalli provenienti da riciclo in rapporto ai metalli complessivamente utilizzati

2-Percentuale di metalli provenienti da riciclo e da recupero interno in rapporto ai metalli complessivamente processati

3-Percentuale di energia rinnovabile (acquistata e autoprodotta) in rapporto all'energia elettrica complessivamente consumata

4-Emissioni di CO2e (scope 1, scope 2 market based, scope 3) per unità di prodotto (tonnellata)

5-Numero di infortuni con assenza >1 giorno / totale ore lavorate x 1.000.000

È opportuno evidenziare che già i precedenti report contenevano una serie di KPI con i relativi obiettivi, ma essendo stati introdotti i nuovi standard di rendicontazione e avendo apportato alcuni aggiornamenti alla metodologia adottata per calcolare i tassi di circolarità dei metalli, appare necessario assumere come nuova baseline l'esercizio 2024. Al tempo stesso si ritiene opportuno, al fine di consentire un raffronto degli indicatori relativi all'uso efficiente e circolare delle risorse, evidenziare che se fosse stata utilizzata la stessa metodologia di calcolo utilizzata sino allo scorso esercizio, la quota di metalli riciclati rispetto al totale dei metalli utilizzati sarebbe stata nel 2024 pari al 47,1% a fronte di 42,9% nel 2023 e 38,7% nel 2022, mentre la quota di metalli riciclati e recuperati rispetto ai metalli complessivamente processati sarebbe stata nel 2024 pari al 54%, a fronte del 60% nel 2023 ed al 55,7% nel 2022.

Progetti realizzati nel 2024 o in corso di realizzazione

KME Italy

Nel secondo semestre del 2024 presso lo stabilimento KME Italy situato a Fornaci di Barga sono stati avviati i lavori per la realizzazione di un impianto fotovoltaico da installare sulle coperture di buona parte dei capannoni del sito e su alcune aree non edificate dell'insediamento. L'impianto, che avrà una potenza complessiva pari a 15 MWp, sarà connesso alla rete in parte entro il primo semestre 2025 ed in parte entro il secondo semestre dell'anno in corso. Coprirà circa il 15% del fabbisogno energetico della fabbrica, oggi alimentata quasi esclusivamente a energia elettrica, grazie al percorso di transizione energetica completato negli scorsi esercizi e volto alla sostituzione di gas con energia elettrica per l'alimentazione dei forni fusori. Inoltre, KME ha presentato in Regione Toscana la richiesta per la valutazione di impatto ambientale di un progetto che prevede la possibile introduzione di un altro forno elettrico, in aggiunta a quelli attualmente in funzione.

KME Germany

Nuovo Forno fusorio. È prevista all'inizio del secondo trimestre 2025 l'entrata in funzione di un nuovo forno di fusione e raffinazione del rame. L'investimento consentirà un maggiore utilizzo dei rottami di rame, al posto dei metalli vergini, offrendo contestualmente la possibilità di utilizzare un più ambio range di rottami, ivi incluse alcune categorie di scraps contenenti una percentuale inferiore di metalli vergini, categorie in precedenza non utilizzabili dagli impianti del gruppo. L'obiettivo è integrare il nuovo forno nell'impianto esistente con una capacità di fusione totale invariata di 45 tonnellate all'ora. L'ammodernamento degli impianti di produzione di Osnabrück è un passo strategico verso l'ottimizzazione dell'uso delle risorse e la contemporanea riduzione dell'impronta ecologica. L'innovativo forno di raffinazione consentirà la raffinazione selettiva a fuoco dei rottami di rame, permettendo la rimozione mirata delle impurità indesiderate. L'investimento di circa 15 milioni di euro rafforza l'impegno di KME per la sostenibilità ambientale.

Progetto idrogeno. Una delle opzioni tecnologiche per perseguire l'obiettivo di neutralità climatica è la sostituzione del gas naturale con l'idrogeno come gas combustibile per processi termici come la fusione del rame e delle leghe di rame. Un consorzio composto da tre partner industriali (KME, SMS-group, Aurubis) e tre istituti (INEMET, IKFVW, IEC) della Technical University Bergakademie Freiberg (TUBAF) sta affrontando il tema della sostituzione del gas naturale con l'idrogeno. Tenendo conto degli aspetti ecologici, tecnici ed economici, alla fine del periodo di valutazione (2027) dovrebbe essere possibile valutare in che misura l'uso dell'idrogeno possa essere trasferito nella realtà industriale in impianti di grandi dimensioni.

KME Netherlands

Presso lo stabilimento industriale di KME Netherlands BV, nei pressi di Zutphen, è attesa la costruzione di un impianto di produzione di idrogeno da elettrolisi. L'impianto avrà una capacità iniziale di 5 MW, scalabile fino a 10 MW, con una capacità di produzione pari a circa 18 kg l'ora da idrogeno verde. Lo stabilimento olandese consuma oggi oltre 10 tonnellate annue di idrogeno grigio, utilizzato nel processo di produzione come gas protettivo in combinazione con l'azoto, che sarà sostituito dall'idrogeno verde prodotto in sito. Inoltre, KME Netherlands sta valutando la possibilità di una sostituzione parziale del consumo di gas naturale, pari a circa 300.000 m3 , con l'idrogeno verde prodotto in loco. L'avvio dell'impianto di produzione dell'idrogeno è previsto entro il primo semestre dell'esercizio 2026.

Sostenibilità della supply chain

KME adotta criteri di sostenibilità nella organizzazione dei propri processi commerciali. Le direttive aziendali definiscono standard vincolanti per tutte le aziende che operano all'interno del Gruppo. Nella scelta dei fornitori vengono adottati criteri che qualificano a livello organizzativo, ambientale e sociale il potenziale partner. Per la fornitura dei prodotti e dei servizi si prediligono, come requisito preferenziale seppur non

vincolante, certificazioni del sistema di gestione ambientale (ISO 14001 o EMAS), certificazioni del sistema di gestione della sicurezza (BS OHSAS 18001), certificazioni del sistema di qualità (ISO 9001).

La supply chain di KME riguarda soprattutto metalli primari (rame, zinco, nichel, stagno), rottami (rame, zinco, ottone) ed energia (energia elettrica, gas, carburanti). Tra le altre forniture di beni e servizi, si segnalano in particolare i materiali di packaging e i trasporti. Per quanto riguarda la fornitura di metalli, considerata la peculiarità delle materie prime, gli acquisti sono effettuati secondo le disponibilità di mercato e facendo un ampio ricorso all'utilizzo di materie prime seconde (rottami). Per le forniture di energia sono utilizzati in genere fornitori di carattere nazionale, prediligendo quelli che dichiarano una componente più elevata di produzione da fonti rinnovabili. Per gli acquisti di altri beni e servizi, laddove possibile la preferenza è per fornitori locali, secondo criteri di rapporto qualità/prezzo.

Nell'approvvigionamento di materie prime KME non utilizza minerali provenienti da regioni con confitti armati. A causa della complessa catena di approvvigionamento e dei molteplici processi di trasformazione del metallo, KME - consapevole che non è possibile in ogni caso tracciare fino in fondo i materiali acquisiti, soprattutto per quanto riguarda i materiali di riciclo – nel selezionare nuovi fornitori considera un requisito essenziale la partecipazione a EICC-GesiConfict-Free (iniziativa dell'Electronic Industry Citizenship Coalition e del Global e-Sustainability).

Criteri sociali e ambientali nella selezione di nuovi fornitori

I diritti umani - e in particolare le pratiche di lavoro, quali a titolo esemplificativo e non esaustivo, il rifiuto del lavoro forzato o minorile, il rispetto per le diversità, la non-discriminazione, le libertà di associazione, le condizioni di lavoro giuste e favorevoli, la tutela della privacy dei lavoratori e le relazioni con le comunità - sono aspetti di valutazione imprescindibili per il Gruppo KME nella selezione di nuovi fornitori. In funzione dell'aggiornamento del quadro normativo che disciplina la valutazione della supply chain, il gruppo sta procedendo con l'aggiornamento dei processi e delle procedure di valutazione dei fornitori, per formalizzare le attività che oggi vengono completate in virtù di prassi aziendale consolidate ma che non sono parte di un processo formale e strutturato.

Nessun fornitore viene selezionato utilizzando esclusivamente criteri ambientali, ma nel processo di selezione di nuovi fornitori il Gruppo KME collabora con gli stessi per definire criteri, requisiti tecnici e soluzioni al fine di rafforzare ulteriormente gli standard di circolarità e di sostenibilità ambientale nell'ambito del rapporto di fornitura. Viene altresì valutato il profilo del potenziale fornitore dal punto di vista delle emissioni climalteranti.

Obiettivo 100%

KME vuole ulteriormente consolidare il principio di sostenibilità in tutta la catena del valore. Entro il 2030 il 100% della spesa per le forniture rilevanti dovrà essere effettuata con fornitori certificati o sottoposti a verifica di sostenibilità.

Informazioni ambientali

Gestione ambientale

Le aziende produttrici di rame e semilavorati di rame devono operare nel rispetto della normativa ambientale dell'Unione Europea e delle leggi nazionali. Le autorizzazioni ambientali sono regolate dalla direttiva sulle emissioni industriali 2024/1785/UE (da recepire entro il 2025 negli ordinamenti nazionali), che modificando la precedente direttiva 2010/75 stabilisce i limiti delle emissioni e richiede l'utilizzo delle migliori tecnologie disponibili (BAT) al fine di ridurre le emissioni inquinanti nell'aria e nell'acqua, supportare la transizione verso la neutralità climatica e l'economia circolare, rafforzare la tutela della salute e dell'ambiente, migliorare la trasparenza e l'accesso del pubblico ai dati ambientali. Le industrie del rame sono soggette a quanto previsto dall'Emission Trading Scheme (ETS) per la riduzione delle emissioni di CO2. Sono inoltre interessate, direttamente o indirettamente, dalla legislazione dell'Unione Europea sulle sostanze chimiche come il regolamento REACH, e dalle Direttive RoSH e WEEE, al fine di tutelare l'ambiente, la salute umana e la sicurezza dei consumatori.

Nell'ambito di una gestione attenta e rigorosa di tutti gli aspetti ambientali, KME adotta sistemi volontari di certificazione, tra cui ISO 14001:2015 (tutela dell'ambiente) e ISO 50001:2018 (gestione dell'energia) al fine di garantire standard di tutela ambientale ancora più elevati rispetto a quelli previsti dalle normative perseguendo obiettivi di miglioramento continuo.

Tutte le Società del Gruppo KME hanno le necessarie autorizzazioni ambientali e sono impegnate ad operare nel rispetto di quanto in esse prescritto, adottando procedure atte a identificare, controllare, misurare e ridurre gli impatti ambientali delle proprie attività.

Nel periodo rendicontato non si registrano violazioni e sanzioni per quanto riguarda il rispetto delle normative ambientali e la conformità a norme e regolamenti in materia di sicurezza dei prodotti ed etichettatura.

CAMBIAMENTO CLIMATICO (ESRS E1)

Piano di transizione per la mitigazione del cambiamento climatico (E1-1)

Nell'ambito della propria strategia per la sostenibilità, KME si è impegnata a definire un Piano di transizione dettagliato per la mitigazione del cambiamento climatico. Sebbene tale Piano non sia ancora stato formalmente approvato e adottato, KME già da tempo sviluppa azioni finalizzate alla riduzione delle emissioni di gas ad effetto serra, in linea con gli accordi internazionali e gli obiettivi dell'Unione Europea.

Impatti, rischi e opportunità e loro interazioni con il modello di business – Analisi di resilienza (ESRS 2 SBM-3)

Strategie di mitigazione e adattamento

Contrastare il cambiamento climatico è una delle sfide più importanti da affrontare su scala globale. Il principale punto di riferimento in tal senso è l'accordo sottoscritto da 185 Paesi alla Conferenza mondiale sul clima di Parigi nel 2015, con l'obiettivo di contenere l'aumento della temperatura globale al di sotto di 2°C rispetto ai livelli preindustriali, e se possibile entro 1,5°C. L'Unione Europea, nell'ambito del Green Deal per

la transizione ecologica, si è data l'obiettivo di raggiungere la neutralità climatica entro il 2050, con un obiettivo intermedio di riduzione delle emissioni del 55% al 2030. Secondo le valutazioni più recenti, il 2024 è stato l'anno più caldo mai registrato a livello globale: il centro europeo Copernicus (Copernicus Climate Change Service-C3S) stima che la temperatura media abbia superato di 1.5°C il livello preindustriale (riferito al periodo 1850-1900). La comunità scientifica internazionale evidenzia (report IPCC 2024) che senza significative riduzioni delle emissioni in tempi rapidi non sarà possibile contenere il riscaldamento entro 1,5°C o 2°C, con un'elevata probabilità di raggiungere livelli estremamente critici per gli ecosistemi umani e naturali. Già oggi, come è sempre più evidente, alla crescente concentrazione di gas ad effetto serra nell'atmosfera si associano un aumento dell'intensità e della frequenza di eventi meteorologici estremi, forti precipitazioni e alluvioni, ondate di calore e siccità prolungate. Dal punto di vista degli impatti economici e finanziari del cambiamento climatico, va ricordato che nell'ultimo decennio le perdite economiche dovute ad eventi climatici estremi nell'UE ammontano mediamente a 26 miliardi di euro l'anno (Eurostat, Climate related economic losses). Se l'economia dell'Unione Europea venisse esposta a un riscaldamento globale compreso tra 1,5 e 3°C al di sopra dei livelli preindustriali, secondo una stima prudente si verificherebbe una perdita economica annuale compresa tra 42 e 175 miliardi di euro (JRC, Economic analysis of selected climate impact). Una riprova autorevole di come sia aumentata la consapevolezza dell'importanza dei rischi viene anche dal rapporto "Global Risks" del World Economic Forum nonché da un numero crescente di analisi e rapporti di autorità finanziarie, soggetti economici, centri studi e istituzioni scientifiche. La Banca Centrale Europea ha identificato i rischi climatici tra i principali fattori da monitorare nell'ambito del Meccanismo di vigilanza unico europeo, in quanto i danni fisici causati dai cambiamenti climatici possono avere impatti significativi sull'economia reale e sul settore finanziario.

In tale contesto, è necessario accelerare le azioni di mitigazione volte a ridurre le emissioni di gas serra, con l'obiettivo di raggiungere la neutralità climatica. Peraltro, anche nel migliore degli scenari possibili, ciò potrà evitare le conseguenze peggiori per gli ecosistemi umani e naturali ma non cancellare gli effetti del cambiamento climatico già in atto. Sono pertanto necessarie anche misure di adattamento, complementari alle azioni di mitigazione, per ridurre quanto più possibile la vulnerabilità e accrescere la resilienza. Tutto ciò richiede, accanto ad una adeguata ed efficace pianificazione da parte degli Stati e delle istituzioni pubbliche ad ogni livello, anche adeguate strategie e azioni da parte delle imprese e dei soggetti economici. Il Piano nazionale per l'Italia di adattamento ai cambiamenti climatici sottolinea come anche i settori industriali – accanto ad una serie di opportunità connesse alla transizione ecologica – siano esposti a molteplici rischi. Oltre a rischi connessi a maggiori costi che possono influire sulla competitività, tra cui anche variazioni nelle forme di tassazione delle emissioni, i rischi più rilevanti sono legati all'aumento della frequenza e dell'intensità degli eventi meteorologici estremi (precipitazioni violente, alluvioni e frane, siccità, incendi boschivi) che possono direttamente produrre effetti sulle attività industriali e sulle infrastrutture localizzate nelle aree più vulnerabili. Secondo i dati raccolti in ambito assicurativo e riportati dall'Agenzia Europea per l'Ambiente, il numero dei disastri naturali nei Paesi UE mostra una tendenza all'aumento a partire dal 1980, e circa due terzi delle perdite economiche riconducibili a disastri naturali sono stati causati da precipitazioni estreme e alluvioni. Sebbene sia attualmente difficile determinare accuratamente la proporzione di perdite attribuibile ai cambiamenti climatici, alla luce degli impatti e dei rischi prevedibili ci si attende tuttavia un incremento, con particolare riferimento alle perdite riconducibili ad alluvioni. Il riscaldamento globale avrà infatti l'effetto di intensificare il ciclo idrologico e incrementare la frequenza di eventi alluvionali in larga parte d'Europa; potrà inoltre influire sullo stato quantitativo e qualitativo delle risorse idriche, alterando i cicli e i sistemi idrogeologici.

Strategia di KME Group e resilienza del modello di business

Il cambiamento climatico genera anche nei Paesi e nelle aree territoriali in cui sono localizzate le attività di KME Group un aumento dei rischi e degli impatti potenziali sulle attività produttive. In tale contesto, l'incremento della resilienza del modello di business societario è un fattore essenziale per prevenire e mitigare i rischi. Al tempo stesso, le strategie di riduzione delle emissioni e le innovazioni tecnologiche per la sostenibilità ambientale sono fattori altrettanto importanti per cogliere tutte le opportunità connesse alla transizione ecologica rafforzando in tal modo anche la competitività aziendale. Al fine di contribuire al raggiungimento della neutralità climatica e mitigare gli effetti del cambiamento climatico, il Gruppo KME, come più dettagliatamente descritto in altre sezioni, sviluppa strategie per la riduzione delle emissioni e la decarbonizzazione dei processi industriali, in linea con gli obiettivi dell'Accordo di Parigi del 2015 e con l'obiettivo "net zero" dell'Unione Europea. L'impegno di KME si articola su più piani:

  • riduzione delle emissioni dirette (scope 1) generate dalle proprie attività industriali;
  • incremento dell'efficienza energetica;
  • riduzione delle emissioni indirette connesse al consumo di energia elettrica (scope 2), con un incremento dell'utilizzo di energia rinnovabile;
  • riduzione delle emissioni indirette nella catena del valore (scope 3), incrementando ulteriormente l'utilizzo di materie prime seconde per le proprie produzioni, avviando i quanto più possibile a riciclo i rifiuti, selezionando i fornitori sulla base di criteri ambientali;
  • investimenti e tecnologie innovative;
  • resilienza del modello di business;
  • misure di adattamento per la prevenzione e la mitigazione dei rischi;
  • partnership e iniziative condivise.

Analisi dei rischi e delle opportunità

Identificare i rischi più rilevanti correlati al cambiamento climatico, seppur in un quadro di inevitabili incertezze, è essenziale per prevenirli o quantomeno minimizzarli attraverso misure di adattamento, nonché per rafforzare la resilienza aziendale a breve, medio e lungo termine. Seguendo le raccomandazioni della Task Force on Climate-related Financial Disclosures, incentrata sui rischi e sulle opportunità legate al cambiamento climatico e sulle conseguenti azioni da adottare, nonché sulle principali tipologie di rischi e opportunità ed i relativi impatti sul business aziendale, sono raggruppati in due categorie:

  • rischi fisici, ovvero sia rischi acuti legati ad eventi metereologici estremi che rischi cronici legati a cambiamenti graduali ma strutturali del clima;
  • rischi e opportunità derivanti dall'evoluzione degli scenari di transizione ecologica, legati a cambiamenti di carattere regolatorio e normativo, limiti alle emissioni e carbon pricing, costi dell'energia e delle materie prime, trend di sviluppo tecnologico carbon-free, investimenti per attività innovative e nuovi mercati,misure difinanza sostenibile a supporto della transizione ecologica, ecc.

Sulla base degli elementi analitici e previsionali di carattere generale disponibili a livello europeo1 nonché degli elementi analitici disponibili a livello societario relativamente ai potenziali rischi fisici nelle aree in cui sono localizzate le attività del Gruppo, e della valutazione dei rischi e delle opportunità connesse alla transizione ecologica nel settore industriale del rame - KME Group è impegnata a realizzare analisi quanto più possibile dettagliate, periodicamente aggiornate, al fine di implementare le azioni di mitigazione, rafforzare le misure di adattamento e garantire una adeguata gestione del rischio. In considerazione del mutato contesto operativo derivante dal cambiamento climatico (che richiede modifiche anche nelle consolidate scelte gestionali) e dei suoi effetti sulla struttura dei costi, sulle scelte finanziarie e sulla creazione di valore aziendale, la disclosure dei rischi e delle opportunità sarà progressivamente approfondita ed ampliata di anno in anno.

La strategia di adattamento ai cambiamenti climatici si basa su un insieme di approcci e misure complementari per la gestione dei principali rischi associati soprattutto alla possibilità di eventi meteorologici estremi ed alle loro conseguenze, come è avvenuto nel 2021 con l'alluvione che ha riguardato la regione della Renania settentrionale, in Germania, causando danni materiali ed operativi anche allo stabilimento KME di Stolberg.

Le società del Gruppo KME sono impegnate a definire le possibili misure di prevenzione e mitigazione di tali rischi, coerentemente con gli indirizzi dei piani di adattamento predisposti o in via di predisposizione da parte dalle autorità competenti a livello locale, regionale e nazionale. A titolo esemplificativo si segnala che KME Italy ha già realizzato alcune opere lungo gli argini del fiume Serchio nei pressi dell'area industriale e del centro abitato di Fornaci di Barga. Tra le misure di mitigazione e adattamento si segnalano inoltre gli interventi di ripristino della natura e conservazione del capitale naturale realizzati dalla società controllata Natural Capital Italia.

Contestualmente, analizzando e individuando le opportunità connesse alla transizione ecologica che possono contribuire alla crescita e alla competitività aziendale, KME Group integra i risultati di tale analisi nella propria strategia societaria. In particolare, considerato il ruolo essenziale del rame per la transizione energetica e per la promozione dell'economia circolare, KME Group adotta strategie finalizzate a cogliere pienamente le opportunità connesse a tali ambiti, affiancandole con le best practices operative. L'obiettivo

strategico di KME, in relazione ai rischi derivanti dal cambiamento climatico e alle opportunità connesse alla transizione ecologica, è dunque quello di mitigare i rischi e massimizzare le opportunità con un posizionamento che tiene conto delle prospettive di medio e lungo periodo.

1-avvalendosi negli strumenti istituzionali di monitoraggio e previsione delle informazioni, dati e modelli attualmente a disposizione a livello europeo per migliorare la capacità di valutazione idro-climatica e la protezione dell'ambiente su scala nazionale, regionale e locale.

Rischi fisici

La valutazione dei rischi fisici è resa complessa dal fatto che in Europa non esiste ancora un riferimento univoco e completo che consenta di valutare gli effetti potenziali dei cambiamenti climatici sulle attività industriali e sulle infrastrutture. La criticità dello stato conoscitivo si caratterizza per la carenza di studi di dettaglio degli scenari di impatto sul territorio, per la conseguente difficoltà di analisi di rischio per il sistema produttivo, nonché per l'assenza di un sistema che possa raccogliere in maniera organica e sistematizzare le informazioni sulle problematiche, sulle buone pratiche, sulle opzioni disponibili a livello locale e nazionale e suirelativi costi. In tale contesto di limiti conoscitivi e inevitabili incertezze previsionali, KME Group e le società controllate operano comunque per identificare i potenziali fattori di rischio e, in particolare, quelli connessi al rischio idrico a fronte di eventi meteorologici di forte intensità. Tale rischio è associato ad eventi fisici che potrebbero danneggiare gli asset operativi e gli immobili delle aziende, limitandone l'operatività, anche per periodi prolungati di tempo, e generando perdite di valore. L'analisi dei potenziali rischi di inondazione nelle aree in cui sono localizzati gli stabilimenti industriali di KME viene condotta utilizzando la mappatura realizzata da EEA2 per conto della Commissione Europea in attuazione della Floods Directive (https://discomap.eea.europa.eu/floodsviewer/). In tale ambito, per quanto riguarda l'Italia la valutazione fa riferimento anche alle informazioni fornite dalla piattaforma IdroGEO realizzata da ISPRA sulla base dei dati forniti dalle Autorità di bacino (https://idrogeo.isprambiente.it/app/).

Relativamente ai rischi fisici cronici - con particolare riferimento alla siccità e alla conseguente disponibilità di risorse idriche - gli scenari previsionali connessi al cambiamento climatico evidenziano che i rischi derivanti da fenomeni di siccità e desertificazione riguardano soprattutto i Paesi del sud Europa. Secondo il European Drought Risk Atlas, con una intensità variabile in funzione del livello di riscaldamento globale, l'area mediterranea (in particolar modo, per quanto riguarda le aree in cui sono localizzati gli stabilimenti di KME Group, l'Italia, la penisola iberica e la fascia meridionale e occidentale della Francia) sarà l'area con maggiore sofferenza nella disponibilità di acqua nei suoli come risultato dei cambiamenti nelle precipitazioni e nell'evapotraspirazione. In ogni caso i rischi di carenza idrica per le società del Gruppo KME non sono valutati come rilevanti, anche perché già oggi gli stabilimenti industriali adottano sistemi operativi che consentono un elevato riciclo e riutilizzo dell'acqua, limitando in tal modo i prelievi e i consumi; a ciò si aggiungono, in alcuni stabilimenti, sistemi di raccolta e utilizzo dell'acqua piovana. La strategia del Gruppo KME mira peraltro ad incrementare ulteriormente i livelli di riciclo e riutilizzo delle risorse idriche, minimizzando i prelievi e il fabbisogno idrico.

Ad integrazione delle suddette informazioni si fornisce anche la seguente tabella relativa ai livelli di stress idrico (World Resources Institute-Water Risk Atlas) delle aree in cui sono localizzati gli stabilimenti industriali e i centri servizi del Gruppo. Lo stress idrico misura il rapporto tra la domanda totale di acqua (per usi domestici, industriali, irrigui e zootecnici) e le riserve rinnovabili di acqua superficiale e sotterranea disponibile.

STRESS IDRICO Stabilimenti produttivi e centri servizi
BASSO KME Netherlands (Zutphen)
SCT (Serravalle)
KME Rolled France (Besancon)
KME SC SL (Dolny Kubin)
MEDIO-BASSO KME MANSFELD (Hettstedt)
KME SC UK (Birmingham)
TMX (Niederbruck)
MEDIO-ALTO KME Italy (Fornaci di Barga)
KME Germany (Osnabruck)
AML (Alessandria)
TMX (Givet)
ALTO KME Mansfeld (Mansfeld)
KME Spain (Barcellona)
ESTREMAMENTE ALTO -

2- Gli Stati membri definiscono ciò che costituisce un rischio di alluvione potenzialmente significativo a seconda delle loro particolari circostanze e dei loro approcci alla gestione del rischio di alluvione. Ad esempio, alcuni Paesi includono nei loro calcoli le misure di protezione dalle alluvioni esistenti, mentre altri non lo fanno. Non è quindi consigliabile fare confronti diretti tra gli Stati membri. Gli Stati membri possono definire un'area a rischio di alluvione potenzialmente significativo come un punto, una linea o un poligono. L'identificazione delle aree a rischio di alluvione potenzialmente significativo è solo una fase del processo di gestione del rischio di alluvione.

Rischi di transizione

I rischi di transizione si riferiscono alle inevitabili incertezze e alla complessità delle sfide che KME Group deve affrontare nella transizione verso un'economia a basse emissioni di carbonio. La strategia di KME si pone da un lato l'obiettivo di minimizzare tali rischi attraverso un attento risk management, e dall'altro di massimizzare le opportunità economiche e i benefici connessi all'innovazione tecnologica e alla resilienza del modello di business. Per quanto riguarda i rischi connessi alla transizione ecologica – spesso intrecciati con quelli derivanti dalle tensioni geopolitiche e dai mutamenti in atto nelle relazioni internazionali e commerciali – si evidenzia in particolare quanto segue:

Rischi legati a politiche e misure di carattere normativo e regolatorio, rischi legali

Il generico rischio di cambiamento normativo e regolatorio, per l'industria dei produttori di semilavorati di rame e sue leghe, deve essere declinato in diversi ambiti: (i) in primis si devono considerare i rischi legati ai processi di rinnovo e conferma delle autorizzazioni e licenze necessarie all'esercizio degli impianti di produzione. Eventuali cambiamenti delle norme, siano essi nazionali o sovranazionali, potrebbero avere un impatto finanziario decisamente materiale, mettendo a rischio la continuità di esercizio degli stabilimenti (Va osservato che il Gruppo KME valuta questo rischio come molto remoto); (ii) un secondo ambito è afferente il Sistema per lo scambio di quote di emissione di gas a effetto serra dell'UE (European Union Emissions Trading Scheme – EU- ETS) che costituisce oggi una delle principali misure dell'Unione Europea per la riduzione delle emissioni nei settori industriali a maggior impatto sui cambiamenti climatici; eventuali modifiche inerenti le soglie di rispetto per le emissioni di gas serra potrebbero avere un impatto finanziario negativo, causando un maggior costo rispetto alla situazione oggi in essere; (iii) vi sono poi rischi legali inerenti nuove normative che potrebbe introdurre il pagamento di "imposte di scopo", come la carbon tax dedicata a tassare con una tariffa ad hoc ogni tonnellata di diossido di carbonio emessa, introducendo dunque un onere fiscale addizionale. Completano il quadro altri potenziali rischi legati agli obblighi assicurativi, che creano un aggravio dei costi operativi per assicurazioni; ne costituisce un esempio il caso italiano: di recente è stato imposto l'obbligo alle imprese italiane di assicurarsi contro le calamità naturali e le catastrofi, e quindi di estendere il perimetro delle polizze in essere, ovvero di sottoscrivere una polizza che protegga l'azienda dai danni causati da tali eventi.

Rischi di mercato

Con riferimento agli eventuali rischi di mercato relativi ai volumi di vendita indotti dagli effetti del cambiamento climatico, è opportuno rilevare che la crescita attesa della domanda di prodotti in rame e sue leghe nel medio lungo periodo, con riguardo alla famiglia di prodotti laminati, core business della società, legata sia al loro ruolo centrale nella elettrificazione e nella transizione energetica, sia ai requisiti di sostenibilità e circolarità che i prodotti in rame garantiscono ai consumatori, consente di escludere rischi significativi dal punto di vista degli sbocchi di mercato per le produzioni del Gruppo. Si rileva invece un diverso scenario per ciò che concerne i rischi di mercato inerenti gli acquisti di prodotti e servizi posti in essere dal gruppo: (i) la crescente domanda di energia elettrica attesa, unitamente alle imposizioni e limitazioni, che potrebbero colpire, specialmente in Europa, l'energia elettrica prodotta da fonti fossili, potrebbe spingere al rialzo i prezzi dell'energia generando un impatto negativo, che può divenire significativo, sulla performance economica-finanziaria del Gruppo; (ii) uno scenario simile potrebbe verificarsi anche per il gas, che potrebbe subire un innalzamento dei prezzi causato, tra l'altro, anche da taluni effetti del cambiamento climatico. Per mitigare tali rischi, il Gruppo, che si ricorda essere un soggetto energivoro, qualificato come tale in Italia e Germania, a cui sono dunque riservati alcuni benefici economici tipici della categoria, ha avviato la costruzione di impianti di autoproduzione dell'energia elettrica da fonti rinnovabili per taluni stabilimenti, e sta valutando, specialmente in Germania, come sostituire, nel medio lungo periodo, il gas necessario all'alimentazione dei propri forni fusori, si pensi ad esempio alla possibile introduzione dell'idrogeno, e procede costantemente ad una analisi dei prezzi di mercato di gas ed energia concludendo contratti di fissazione degli stessi per talune quantità cosi da mitigare ulteriormente il rischio prezzo e sterilizzare quanto possibile la volatilità dello stesso; (iii) sono altresì presenti rischi di mercato legati alla catena di approvvigionamento dei metalli, principale voce di costo del gruppo. Le stime della domanda globale di rame vedono un consumo in crescita nel medio periodo che potrebbe passare dagli attuali oltre 20 milioni di tonnellate a circa 30 milioni di tonnellate, trainato dall'effetto transizione verso la green economy, effetto ad oggi tuttavia ancora non rilevabile. La crescente domanda di metallo unitamente a potenziali effetti restrittivi introdotti da normative volte a migliorare l'impatto ambientale delle società impegnate nell'attività estrattiva, potrebbe generare un importante aumento del prezzo del materiale. Tale effetto si potrebbe riscontrare anche nel prezzo dei rottami di rame, che è direttamente legato al valore del metallo vergine. In tale scenario di prezzi crescenti sul duplice fronte, metallo vergine e rottami, il rischio che si potrebbe palesare è quello di accrescere la dipendenza da alcune aree del modo per il reperimento del metallo vergine oltre ad una limitata disponibilità di materia prima seconda, chiesta per sostituire la materia prima. Il gruppo valuta come remoto tale rischio, la disponibilità di materia prima non presenta criticità per entrambe le tipologie di metallo. Inoltre il modello di business della società non è direttamente impattato dalle dinamiche elencate, in quanto la componente metallo del prezzo di vendita è gestita come pass through verso il cliente con il quale viene fissato il prezzo in fase di ordine per evitare impatti derivanti dalle oscillazioni di mercato dello stesso. Inoltre il Gruppo lavora anche in conto trasformazione, il cosiddetto tolling, modello operativo che prevede la sola trasformazione della materia prima vergine che viene acquistata direttamente dal cliente, che governa termini e condizione dell'acquisto, ed invia il metallo presso gli stabilimenti di KME per la "sola" lavorazione

Rischi tecnologici

L'obiettivo di riduzione delle emissioni rende necessaria un'innovazione costante, basata sulle BAT (best available technologies). Il gruppo affronta gli investimenti utilizzando un approccia basato sulle migliori tecnologie disponibili, cercando quindi di ridurre al minimo il profilo di rischio in questione, pertanto, non si rilevano particolari rischi in ambito tecnico-tecnologico.

Rischi reputazionali

Anche per ciò che concerne la categoria dei rischi reputazionali è opportuno ricondurre gli stessi ai due ambiti descritti nel proseguo: (i) rischi legati alla catena del valore, tra i quali si annovera il pericolo di selezionare fornitori (principalmente legato alle categorie di acquisti, metallo ed energia) che non rispettano le normative di rifermento in relazione ai temi sostenibilità (i.e. ambiente, emissioni, salute e sicurezza dei lavoratori); tale rischio, valutato come remoto da parte

del gruppo, è mitigato e contrastato dalle procedure e dai processi di selezione dei fornitori, non solo basati sul criterio dell'economicità, ma che includono una valutazione più ampia in grado di comprendere anche ulteriori elementi di valutazione; (ii) rischi legati alle operazioni proprie, che constano nel non rispetto degli obblighi di disclosure e reporting generale in materia di sostenibilità in senso ampio cosi come gli obblighi di report in relazione a specifici tematiche (i.e. ETS). Gli obblighi di reporting vengono assolti correttamente da KME Group; non sussistono pertanto rischi in tal senso. La società è impegnata a ridurre le emissioni (in rapporto al volume delle produzioni) ed a raggiungere gli obiettivi fissati nelle proprie policy di sostenibilità, per contribuire al raggiungimento degli obiettivi di progressiva decarbonizzazione fissati a livello europeo; operare coerentemente per il raggiungimento di tali obiettivi è un presupposto essenziale anche dal punto di vista reputazionale, evitando il rischio di perdere la fiducia degli investitori e di altri stakeholder ivi incluse le comunità locali.

Opportunità

Grazie alle sue proprietà, il rame ha un ruolo importante nella transizione ecologica. In primo luogo perché è un materiale essenziale per la transizione energetica: la conducibilità elettrica, insieme alle caratteristiche meccaniche, ne fa un materiale indispensabile per le tecnologie connesse alle energie rinnovabili, i sistemi di efficienza energetica, la mobilità sostenibile, e in generale per l'elettrificazione. In secondo luogo perché, per la sua infinita riciclabilità e la durabilità dei prodotti, ha un ruolo importante nella transizione verso un'economia circolare, che costituisce una leva essenziale per raggiungere l'obiettivo della neutralità climatica e al contempo un fattore di maggiore efficienza nell'uso delle risorse, di riduzione di costi e competitività economica per le imprese. L'industria del rame è dunque tra quelle che maggiormente possono cogliere opportunità di sviluppo connesse a prodotti e mercati che hanno un ruolo cruciale nella duplice transizione ecologica e digitale. Non a caso l'Unione Europea ha classificato il rame come "materia prima strategica". Anche in riferimento a tali scenari, e al fine di cogliere tutte le opportunità che ne derivano, il Gruppo KME ha ulteriormente focalizzato le proprie attività e la propria strategia nel settore del rame, in particolare su quello dei prodotti piani. L'attività della Società negli ultimi anni si è concentrata infatti sulla gestione della partecipazione in KME SE e sue controllate, realizzando una serie di operazioni di acquisizione e dismissione di business che hanno realizzato una nuova configurazione strategica del settore rame, focalizzata in misura preponderante sul comparto dei laminati. Il settore industriale del rame presenta inoltre, in funzione delle aspettative di quasi tutti i mercati di riferimento, interessanti prospettive di sviluppo di medio termine, sia in termini di redditività che di generazione di cassa, rafforzati dall'accresciuto posizionamento competitivo di KME SE. Ulteriori opportunità potranno svilupparsi in relazione al Clean Industrial Deal, presentato dalla Commissione Europea il 26 febbraio 2025 con l'obiettivo di sostenere le imprese nella transizione ecologica, ed al relativo Piano di azione settoriale presentato il 19 marzo 2025 che prevede specifiche misure per l'industria metallurgica (metalli ferrosi e non ferrosi).

Politiche e azioni per il clima (E1-2 E1-3)

KME Group, consapevole del ruolo cruciale che il settore metallurgico riveste nella transizione ecologica, ha adottato una politica climatica che si fonda su impegni chiari e misure concrete volte a mitigare gli impatti ambientali delle proprie attività e adattarsi agli effetti del cambiamento climatico. Tale politica è parte integrante della più ampia Politica di Sostenibilità approvata dal Consiglio di Amministrazione, che ne garantisce la supervisione strategica e l'aggiornamento periodico. La responsabilità operativa della sua attuazione è affidata alla Direzione Sostenibilità, che agisce in coordinamento con le diverse funzioni aziendali e le società controllate del Gruppo, in Italia e all'estero.

KME si impegna a ridurre le proprie emissioni di gas serra attraverso il miglioramento dell'efficienza energetica, l'adozione di tecnologie a basse emissioni di carbonio, l'utilizzo di fonti rinnovabili certificate e, l'autoproduzione di energia green. In particolare, il Gruppo promuove, ove possibile, il revamping degli impianti in chiave green, cercando di ridurre l'utilizzo del gas naturale. Queste azioni si accompagnano all'adozione volontaria dello standard ISO 50001 per la gestione dell'energia, a testimonianza di un impegno sistemico e trasparente verso la decarbonizzazione.

Le politiche climatiche del Gruppo includono anche misure di adattamento, con l'obiettivo di ridurre l'inquinamento prodotto dalle imprese appartenenti al Gruppo, attraverso una gestione efficiente dei materiali utilizzati e dei rifiuti prodotti sia all'interno delle proprie sedi, promuovendo pratiche di economia circolare e l'utilizzo di materie prime seconde, nonché attraverso iniziative di riduzione e di riciclo dei rifiuti. Infine, il monitoraggio delle emissioni, sia dirette che indirette, è parte integrante della strategia climatica e avviene con l'obiettivo di misurare e ridurre l'impatto per unità di prodotto, anche tramite iniziative di coinvolgimento dei fornitori. Nel definire la propria politica climatica, KME ha tenuto conto degli interessi e delle aspettative dei principali stakeholder – inclusi clienti, comunità locali, investitori e autorità pubbliche – attraverso attività strutturate di stakeholder engagement e un processo annuale di aggiornamento della doppia materialità. I contenuti della politica sono resi pubblici tramite i canali ufficiali del Gruppo, tra cui il sito web aziendale e i documenti di rendicontazione, promuovendo così la piena trasparenza verso tutte le parti interessate.

La trasformazione dei metodi di produzione e dei relativi processi operativi è al centro della strategia di KME mirata verso la neutralità climatica. Il Gruppo KME sviluppa azioni per la riduzione delle emissioni e la decarbonizzazione dei processi industriali, in linea con gli obiettivi dell'Accordo di Parigi del 2015 e con il Piano industriale per il Green Deal dell'Unione Europea. L'impegno di KME si articola su più piani:

  • riduzione delle emissioni dirette generate dalle proprie attività industriali;
  • riduzione delle emissioni indirette connesse all'energia elettrica acquistata e consumata;
  • misure di compensazione della CO2;
  • tecnologie e progetti innovativi per la decarbonizzazione;
  • utilizzo di materie prime seconde provenienti da riciclo e sviluppo della circolarità;
  • partnership e iniziative condivise.

KME PER IL CLIMA

Il rame è alla base delle attività imprenditoriali di KME. Grazie alle sue proprietà, il rame è indispensabile per la transizione energetica e il raggiungimento degli obiettivi di neutralità climatica. Inoltre la sua riciclabilità potenzialmente illimitata rende questo materiale particolarmente rispettoso del clima.

Gestione Energetica

Con la sua gestione energetica certificata secondo la norma ISO 50001, KME fornisce un importante contributo all'uso efficiente delle risorse.

Riciclo del rame

Sono già state attuate numerose misure per l'utilizzo di tecnologie innovative per l'utilizzo di materie prime seconde.

Rame ecologico

KME offre al mercato un materiale con un bilancio di CO2 particolarmente rispettoso del clima, garantito dall'utilizzo esclusivo di materie prime secondarie (100% rottami di rame). In questo modo evitiamo l'uso di nuovi metalli la cui estrazione e lavorazione, altamente dispendiosa dal punto di vista energetico, genera molte emissioni climalteranti.

Transizione energetica

KME lavora costantemente all'ottimizzazione dei processi per ridurre i consumi di energia - con un miglioramento continuo dell'efficienza energetica in tutte le aree operative - per sostituire progressivamente i combustibili fossili con fonti di energia rinnovabili e per il recupero del calore.

Metals pro Climate

KME è membro di Metals pro Climate, un'iniziativa di aziende leader dell'industria dei metalli non ferrosi impegnate per la protezione del clima.

Uso dell'idrogeno per la neutralità climatica

KME Germany, congiuntamente a Georgsmarienhütte, Q1, EWE e la rete logistica KNI, intende realizzare progetti a idrogeno nell'area di Osnabrück, promuovendo così la trasformazione della regione verso la neutralità climatica. Nel 2022 è stato a tal fine firmato un protocollo d'intesa tra i partner, che stanno pianificando, tra l'altro, la costruzione di un impianto di produzione di idrogeno con una rete di condotte di idrogeno per collegare Georgsmarienhütte e KME, nonché la costruzione di stazioni di rifornimento di idrogeno presso i siti di Q1. Grazie alla sua posizione geografica centrale, la regione si è sviluppata come polo economico in cui hanno sede grandi aziende industriali, piccole e medie imprese e start-up. L'uso dell'idrogeno è destinato a svolgere un ruolo importante nel rendere la produzione e la logistica più sostenibili e neutrali dal punto di vista climatico nel lungo periodo. Con questo progetto il gruppo KME rafforza ulteriormente il proprio impegno nella transizione ecologica, con l'obiettivo di un impatto climatico zero.

Ulteriori azioni

  • I valori delle emissioni di CO2 sono registrati e rendicontati in maniera trasparente. La partecipazione a vari progetti di benchmarking nell'industria del rame garantisce una valutazione corretta.
  • Impegnandoci nella Science-Based Targets Initiative (SBTi), ci impegniamo a fissare un obiettivo climatico basato su dati scientifici per ridurre le nostre emissioni di CO2, che contribuirà a limitare il riscaldamento globale a 1,5 °C in conformità con l'Accordo di Parigi e a diventare neutrali dal punto di vista climatico entro il 2050.
  • Per contribuire a raggiungere l'obiettivo della neutralità climatica, KME collabora con partner competenti. Anche i clienti e i fornitori sono coinvolti per raggiungere i risultati più ampi possibili.

Efficienza energetica e autoproduzione di energia rinnovabile

Il Gruppo KME è impegnato in una costante azione di miglioramento dell'efficienza energetica. Usare in modo efficiente l'energia è importante non solo dal punto di vista ambientale per ridurre le emissioni di gas serra, ma anche dal punto di vista economico al fine di ridurre i costi operativi. KME adotta la certificazione ISO 50001:2018 per un miglioramento continuo delle prestazioni nell'uso dell'energia. L'incremento dell'efficienza energetica viene perseguito attraverso innovazioni gestionali e interventi di efficientamento degli impianti; in particolare mediante efficientamento dei processi, razionalizzazione delle procedure produttive e interventi di carattere tecnologico. Altre azioni riguardano l'efficienza energetica degli immobili e negli ambienti di lavoro, con interventi sull'efficienza dei sistemi di riscaldamento e condizionamento dei locali anche mediante sistemi informatizzati di telecontrollo, nonché utilizzo di led per l'illuminazione. Sono inoltre in corso di realizzazione impianti fotovoltaici per l'autoproduzione di energia da fonti rinnovabili.

Iniziative volontarie di gestione forestale sostenibile e stima del beneficio climatico

Con l'obiettivo di contribuire alla riduzione dell'impronta carbonica del Gruppo, le principali società industriali del Gruppo (KME Italy, KME Mansfeld e KME Germany) hanno attivato, a partire dal 2022, un'iniziativa volontaria (non certificata) di assorbimento delle emissioni di CO₂ in collaborazione con Natural Capital Italia S.p.A., holding italiana impegnata nella tutela e valorizzazione del capitale naturale (acqua, aria, suolo, biodiversità), attraverso progetti di gestione forestale sostenibile. Sulla base di metodologie interne e di riferimenti tecnico-scientifici riconosciuti (IPCC, FAO) si stima che tale iniziativa nel corso del 2024 abbia generato un beneficio climatico equivalente a circa 11.000 tonnellate di CO₂ assorbite nel corso del ciclo di vita previsto della vegetazione. Le attività si realizzano presso Oasi Dynamo, una riserva naturale di circa 1.000 ettari affiliata al WWF e situata negli Appennini Pistoiesi. L'area è oggetto di un piano di gestione forestale sostenibile, finalizzato a massimizzare la capacità di assorbimento di CO₂ da parte della vegetazione attraverso una cura attiva e responsabile del patrimonio boschivo. Le compensazioni descritte non sono certificate da enti terzi e, pertanto, non sono contabilizzate come riduzioni delle emissioni nei bilanci ufficiali di scope 1, 2 o 3, bensì riportate esclusivamente a fini informativi e di trasparenza. Tali attività si configurano come parte integrante dell'approccio proattivo del Gruppo KME verso la transizione ecologica e la valorizzazione del capitale naturale.

Principali obiettivi (E1- 4)

KME Group ha l'obiettivo di ridurre le proprie emissioni di gas ad effetto serra (intese come emissioni totali scope 1,2,3 per unità di prodotto e assumendo il 2024 come base line) del 5% entro il 2027, del 10% entro il 2030 e del 12% entro il 2032. Tra le azioni finalizzate a tale obiettivo particolare rilievo hanno quelle mirate ad incrementare l'utilizzo di energia elettrica rinnovabile (autoprodotta e acquistata): in tale ambito si intende passare dal 43% nel 2024 al 55% nel 2027, al 70% nel 2030 e all'85% nel 2032.

Remunerazione degli amministratori in relazione agli obiettivi climatici

In relazione all'obbligo di informativa ESRS 2 GOV-3 (integrazione delle prestazioni in termini di sostenibilità mei sistemi di incentivazione) si informa che le performance aziendali relative agli obiettivi in materia di mitigazione del cambiamento climatico non influenzano, ad oggi, la remunerazione degli amministratori.

Metriche

KME Group rendiconta le proprie emissioni di gas ad effetto serra in conformità con i principali standard internazionali e con i requisiti ESRS. Per le emissioni scope 1 i flussi energetici considerati sono: gas naturale; O.C. extra leggero (gasolio da riscaldamento); GPL (anche riferito come propano); biomassa (come carbone di legno, charcoal); benzina; diesel. I consumi di benzina e diesel sono ripartiti tra instrumental use e mixed use: si è assunto che il 100% dell'instrumental use e il 70% del mixed use rientrino nei consumi aziendali sotto scope 1. Per le emissioni scope 2 i flussi energetici considerati sono: energia elettrica acquistata, distinta per

fornitore (da contratto con fornitore certificati di energia rinnovabile / da contratto con fornitore con parziali fonti rinnovabili certificate e con specifico mix energetico ed emissioni diverse dal "residual mix"/ da contratto con fornitore basati su "residual mix"); energia elettrica autogenerata da fonti rinnovabili (di cui autoconsumata/di cui rilasciata alla rete). Le emissioni sono considerate secondo gli approcci market based e location based. I mix energetici impiegati per i dati ESRS E1 sui consumi di energia sono basati sull'approccio market based. Le emissioni scope 3 sono rendicontate in accordo con la classificazione fornita dal GHG Protocol, sulla base di una analisi di significatività che ha consentito di identificare le principali categorie di impatto nella catena del valore. KME Group opera in settori ad alto impatto climatico e i consumi energetici fanno ad essi riferimento. L'intensità energetica è calcolata non solo in rapporto ai ricavi netti ma anche in rapporto alla produzione industriale. Per maggiori dettagli sulle metodologie di rendicontazione adottate e sulle fonti si rimanda alla nota metodologica pubblicata in appendice.

Consumi di energia (E1- 5)

Nel 2024 i consumi di energia sono stati pari a 488.405 MWh, quasi interamente concentrati (99,8%) nelle società del settore rame. Rispetto al 2023 si registra una significativa riduzione dei consumi energetici. Il 50,4% del consumo totale è costituito da energia elettrica, il 47,9% da gas naturale, l'1,7% da altri combustibili (GPL, gasolio, benzina, biomassa, olio extra light). Il 76% proviene da fonti fossili, il 22% da fonti rinnovabili, il 2% da fonti nucleari.

Consumo totale di energia Società industriali Altre società TOTALE
Unità di
misura
2024 2024 2024
Consumo di carburante da petrolio greggio e prodotti petroliferi MWh 7.167 207 7.374
Consumo di carburante da gas naturale MWh 233.720 289 234.009
Consumo di carbone e prodotti da carbone MWh - - -
Consumo di carburante da altre fonti fossili MWh - - -
Consumo di energia elettrica, calore, vapore o raffreddamento
acquistati o acquistati da fonti fossili
MWh 129.169 533 129.702
Consumo totale di energia da fonti fossili MWh 370.056 1.029 371.085
Consumo totale da fonti nucleari MWh 9.912 26 9.938
Consumo di combustibili da fonti rinnovabili, compresa la
biomassa (compresi i rifiuti industriali e urbani di origine
biologica), biocarburanti, biogas, idrogeno da fonti rinnovabili
MWh 842 - 842
Consumo di energia elettrica, calore, vapore e raffrescamento da
fonti rinnovabili acquistati o acquisiti
MWh 106.296 43 106.339
Consumo di energia rinnovabile non combustibile autoprodotta MWh 202 - 202
Consumo totale di energia da fonti rinnovabili MWh 107.340 43 107.383
Consumo totale di energia MWh 487.307 1.098 488.405
Produzione di energia Società industriali Altre società TOTALE
Produzione di energia Unità di
misura
2024 2024 2024
Produzione di energia da fonti non rinnovabili MWh - - -
Produzione di energia da fonti rinnovabili MWh 236 - 236

Intensità energetica

A fronte di ricavi delle vendite e prestazione di servizi pari a 1.565,4 milioni di euro, l'intensità energetica risulta 312 MWh per milione di euro. Se rapportata alla produzione delle società industriali, l'intensità energetica è 2,12 MWh per tonnellata (in aumento rispetto all'anno precedente). Si evidenzia che KME Group opera in settori ad alto impatto climatico e i consumi energetici fanno ad essi riferimento.

INTENSITÀ ENERGETICA in rapporto ai ricavi delle vendite e prestazione di
servizi
2024
Consumo totale di energia (MWh) 488.405
Ricavi delle vendite e prestazione di servizi (milioni euro) 1.565,4
Intensità energetica (MWh/milioni euro) 312,0
INTENSITÀ ENERGETICA in rapporto alla produzione
(società industriali)
2024
Consumo di energia (MWh) 487.307
Produzione (t) 229.836
Intensità energetica (MWh/tprod) 2,12

Emissioni di gas ad effetto serra (E1-6)

Emissioni dirette (scope 1)

Le emissioni dirette scope 1 sono state pari a 53.251 tonnellate CO2e. Derivano quasi interamente (99,9%) dalle attività delle società industriali. Rispetto all'anno precedente si registra un lieve aumento. Sono state inoltre generate emissioni biogeniche da combustione di biomassa pari a 340 tonnellate di CO2e.

L'intensità delle emissioni scope 1 risulta pari a 34 t CO2e per ogni milione di euro di ricavi netti. Se rapportata alla produzione delle società industriali, è stata pari a 0,23 t CO2e per tonnellata (in aumento rispetto all'anno precedente).

Emissioni di gas serra (Scope1)
2024
Unità di Società Altre società Totale
misura industriali
Emissioni lorde di gas serra (scope 1) tCO2e 53.163 88 53.251
Emissioni di gas serra scope 1 derivanti da sistemi tCO2e 36.452 - 36.452
regolamentati di scambio di quote di emissione
% delle emissioni di gas serra scope 1 derivanti da % 68,6% - 68,5%
sistemi di scambio di quote di emissione regolamentati
Emissioni biogeniche 2024
t CO2e 340
INTENSITÀ EMISSIONI scope 1 in rapporto ai ricavi netti 2024
tCO2/milioni euro 34
INTENSITÀ EMISSIONI scope 1 in rapporto alla produzione (società
industriali)
2024
tCO2/tprod 0,23

Gas refrigeranti GHG

Non si registrano utilizzi di gas refrigeranti GHG con dispersioni.

Emissioni indirette (scope 2)

Le emissioni indirette legate alla produzione dell'energia elettrica acquistata sono state pari a 73.257 t CO2e secondo l'approccio location based e 91.213 t CO2e secondo l'approccio market based. Rispetto al 2023 si registra una riduzione delle emissioni location based, mentre rimangono sostanzialmente inalterate secondo l'approccio market based.

L'intensità delle emissioni scope 2 risulta pari a 46,8 t CO2e (location based) e 58,3 t CO2e (market based) per ogni milione di euro di ricavi netti. Se rapportata alla produzione delle società industriali, è stata pari a 0,32 t CO2e/t location based (simile all'anno precedente) e 0,40 t CO2e/t market based (in aumento rispetto all'anno precedente).

2024
Emissioni di gas serra (scope 2) Unità di Società Altre società Totale
misura industriali
Emissioni lorde di gas serra scope 2 (location t CO2e 73.132 125 73.257
based)
Emissioni lorde di gas serra scope 2 (market t CO2e 90.990 224 91.213
based)
INTENSITÀ EMISSIONI Scope 2
in rapporto ai ricavi netti
Unità di misura 2024
Emissioni location based tCO2/milioni euro 46,8
Emissioni market based tCO2/milioni euro 58,3
INTENSITÀ EMISSIONI Scope 2
in rapporto alla produzione
(società industriali)
Unità di misura 2024
Emissioni location based tCO2/tprod 0,32
Emissioni market based tCO2/tprod 0,40

Emissioni indirette (scope 3)

A seguito dell'analisi di significatività, inclusa nella nota metodologica in appendice "Emissioni gas serra a e consumi energetici", sono stati incluse come significative le categorie 1, 3, 4, 5, 7, e 9.

Emissioni di gas serra (scope 3) Unità di
misura
2024
Emissioni lorde di GHG scope 3 tCO2e 324.567
Categoria 1 Beni e servizi acquistati tCO2e 271.896
Categoria 2 Beni capitali tCO2e Non significativa
Categoria 3 Attività connesse ai combustibili e all'energia (non incluse nello Scope 1
o Scope 2)
tCO2e 30.971
Categoria 4 Trasporto e distribuzione a monte tCO2e 7.590
Categoria 5 Rifiuti derivanti dalle operazioni aziendali tCO2e 128
Categoria 6 Viaggi di lavoro tCO2e Non significativa
Categoria 7 Trasferimenti casa-lavoro dei dipendenti tCO2e 1.651
Categoria 8 Beni concessi in leasing a monte tCO2e Non applicabile
Categoria 9 Trasporto e distribuzione a valle tCO2e 12.332
Categoria 10 Lavorazione dei prodotti venduti tCO2e Non significativa
Categoria 11 Uso dei prodotti venduti tCO2e Non significativa
Categoria 12 Fine vita dei prodotti venduti tCO2e Non significativa
Categoria 13 Beni concessi in leasing a valle tCO2e Non applicabile
Categoria 14 Franchising tCO2e Non applicabile
Categoria 15 Investimenti tCO2e Non significativa

Emissioni di gas serra
(scope 3)
Società industriali Altre società Totale
tCO2e 324.301 266 324.567
INTENSITÀ EMISSIONI scope 3 in rapporto ai ricavi netti 2024
tCO2/milioni euro 207,3
INTENSITÀ EMISSIONI scope 3 in rapporto alla produzione (società 2024
industriali)
tCO2/tprod 1,41
EMISSIONI TOTALI unità di misura 2024
Scope 1 t CO2 53.251
Scope 2 location based t CO2 73.257
Scope 2 market based t CO2 91.213
Scope 3 t CO2 324.567
TOTALE location based t CO2 451.075
TOTALE market based t CO2 469.031
INTENSITÀ EMISSIONI TOTALI in rapporto ai ricavi netti 2024
tCO2/milioni euro (location based) 288,2
tCO2/milioni euro (market based) 299,6
INTENSITÀ EMISSIONI TOTALI in rapporto alla produzione
(società industriali)
2024
tCO2/tprod (location based) 1,96
tCO2/tprod (market based) 2,03

Crediti di carbonio (E1-7)

KME Group non ha acquistato nel 2024 crediti di carbonio.

Carbon pricing (E1-8)

KME Group non adotta sistemi di internal carbon pricing.

INQUINAMENTO (ESRS E2)

Impatti, rischi e opportunità

La descrizione di impatti, rischi e opportunità connessi all'inquinamento è contenuta nella sezione Informazioni generali (ESRS 2).

Politiche, azioni, obiettivi (E2-1 E2-2 E2-3)

KME opera nel rispetto delle normative vigenti ed è impegnata ad adottare nei suoi stabilimenti industriali le migliori tecniche disponibili. Tutelare la qualità dell'aria, dell'acqua e del suolo minimizzando gli impatti delle emissioni inquinanti è essenziale per proteggere l'ambiente e la salute umana. La recente direttiva sulle emissioni industriali 2024/1785/UE (da recepire entro il 2025 negli ordinamenti nazionali), modificando la precedente direttiva 2010/75, stabilisce i limiti delle emissioni da rispettare e prevede l'utilizzo delle migliori tecniche disponibili al fine di ridurre le emissioni inquinanti nell'aria e nell'acqua, supportare la transizione ecologica, rafforzare la tutela della salute e dell'ambiente, migliorare la trasparenza e l'accesso del pubblico ai dati ambientali. Secondo quanto previsto da tale direttiva entro il 2028 le installazioni industriali devono implementare le migliori tecniche disponibili (BAT) aggiornate. Obiettivo di KME Group è minimizzare gli impatti ambientali delle emissioni in aria riducendole ulteriormente, tutelare la qualità delle acque mediante adeguati sistemi di depurazione, prevenire ed evitare forme di inquinamento del suolo.

Sostanze unità di misura 2024 Aria Acqua Suolo Composti organici volatili non metanici (NMVOC) kg/y 26.760 0 0 Ossidi di azoto (NOx/NO2) kg/y 37.381 6.737 0 Ossidi di zolfo (SOx/SO2) kg/y 6.244 35.232 0 Azoto totale kg/y 0 4.294 0 Fosforo totale kg/y 0 51 0 Arsenico e composti (come As) kg/y 12 0 0 Cadmio e composti (come Cd) kg/y 1 0 0 Cromo e composti (come Cr) kg/y 1 89 0 Rame e composti (come Cu) kg/y 161 168 0 Mercurio e composti (come Hg) kg/y 2 0 0 Nichel e composti (come Ni) kg/y 6 101 0 Piombo e composti (come Pb) kg/y 26 11 0 Zinco e composti (come Zn) kg/y 54 358 0 Composti organici alogenati (come AOX) kg/y 0 18 0 PCDD + PCDF mg/y 8,8 0 0 PCB mg/y 0,4 0 0 Tetracloroetilene (PER) kg/y 555 0 0 Benzene kg/y 53 0 0 Etilbenzene kg/y 1 0 0 Composti organostannici (come Sn totale) kg/y 1 4 0 Idrocarburi policiclici aromatici (IPA) kg/y 15 0 0 Toluene kg/y 11 0 0 Carbonio organico totale (TOC) (come C totale o COD/3) kg/y 3.194 3.375 0 Xileni kg/y 3 0 0 Cloruri (come Cl totale) kg/y 0 19.593 0 Cloro e composti inorganici (come HCl) kg/y 621 1 0 Fluoro e composti inorganici (come HF) kg/y 677 0 0 Acido cianidrico HCN kg/y 0,2 0 0

Emissioni (E2-4)

Particolato (PM10) kg/y 12.840 0 0

Microplastiche

Non sono usate o generate microplastiche.

Sostanze preoccupanti ed estremamente preoccupanti (E2-5)

Sostanze preoccupanti 2024
Unità di misura Emissioni
Arsenico e composti (come As) kg/y 12
Cadmio e composti (come Cd) kg/y 1
Cromo e composti (come Cr) kg/y 90
Mercurio e composti (come Hg) kg/y 2
Nichel e composti (come Ni) kg/y 107
Piombo e composti (come Pb) kg/y 38
PCB mg/y 0,4
Tetracloroetilene (PER) kg/y 555
Benzene kg/y 53
Etilbenzene kg/y 1
Toluene kg/y 11
Acido cianidrico (HCN) kg/y 0,2
Sostanze estremamente preoccupanti Unità di misura 2024
Emissioni
Cadmio e composti (come Cd) kg/y 0,5
Piombo e composti (come Pb) kg/y 37,6
PCDD + PCDF (diossine e furani) mg/y 8,8

Conformità REACH

REACH è una normativa dell'Unione Europea in vigore dal 2017 per proteggere le persone e l'ambiente dai rischi potenziali derivanti da sostanze chimiche. KME fornisce prodotti in rame e leghe di rame in forma di lamiere e nastri laminati a caldo e a freddo, ma anche tubi pressati e trafilati, profilati e barre e parti perforate. Ai sensi della normativa REACH si intendono come prodotti. Tutti i materiali o preparati contenuti nei prodotti sono stati registrati o preregistrati da KME o da un attore a monte della catena di approvvigionamento. KME è un utilizzatore a valle delle sostanze che sono contenute nei prodotti in rame o in lega di rame. Tali sostanze sono sottoposte alla procedura di registrazione come sostanze soggette a un regime transitorio, il cui utilizzo nella produzione di prodotti in rame e leghe di rame viene preso in considerazione per la registrazione. Per quanto riguarda i semilavorati in rame e leghe di rame, secondo la normativa REACH si tratta di prodotti non soggetti all'obbligo legale di una scheda informativa sulla sicurezza. L'intento di KME è in ogni caso quello di fornire ai propri clienti le informazioni contenute nelle schede di sicurezza, mettendo pertanto a disposizione tali documenti informativi per i prodotti. La scheda informativa è un documento realizzato volontariamente, che non si propone di indicare i requisiti formali della normativa REACH. L'osservanza dei requisiti ai sensi della normativa REACH è coordinata da KME a livello centrale.

Conformità RoHS

Le Direttive europee RoHS (2011/65/EU) e WEEE (2012/19/EU) limitano l'uso di sostanze pericolose nelle apparecchiature elettriche ed elettroniche al fine di contribuire alla tutela della salute umana e dell'ambiente, compresi il recupero e lo smaltimento ecologicamente corretti dei rifiuti delle apparecchiature elettriche ed elettroniche. KME opera nel rispetto di tali direttive, rilasciando apposite dichiarazioni.

ACQUA (ESRS E3)

Impatti, rischi e opportunità

La descrizione di impatti, rischi e opportunità connessi all'utilizzo e alla gestione delle risorse idriche è contenuta nella sezione Informazioni generali (ESRS 2).

Politiche, azioni, obiettivi (E3-1 E3-2 E3-3)

L'acqua è una risorsa preziosa che KME si impegna a utilizzare in maniera efficiente evitando ogni possibile spreco e, inoltre, riciclandola e riutilizzandola nel ciclo produttivo. KME opera per limitare le quantità di acqua prelevata dalle diverse fonti (acque di superficie, pozzi, reti idriche, ecc), facendo ricorso anche alla raccolta di acqua piovana. Inoltre, grazie ad una serie di soluzioni tecnologiche e impiantistiche, l'acqua viene in misura rilevante riciclata e riutilizzata nei processi industriali. Gli scarichi idrici vengono trattati in impianti di depurazione prima di essere reimmessi nell'ecosistema. Non vi sono interazioni con le risorse marine.

KME persegue l'obiettivo di incrementare ulteriormente l'efficienza nell'uso delle risorse idriche, tanto più necessaria in relazione ai rischi connessi ai cambiamenti climatici e nelle aree a maggiore stress idrico, nonché di raggiungere livelli ancora più elevati nel riciclo e riutilizzo dell'acqua.

Consumi idrici (E3-4)

Nel 2024 sono stati prelevati 4.194.322 m3 di acqua (con un lieve aumento rispetto al 2023). Si tratta per il 48,7% di acqua freatica, per il 23,2% acqua piovana, per il 19,9% acque superficiali e per l'8,2% di acqua da reti idriche. Il volume delle acque scaricate è stato pari a 3.310.073 m3 (+16% rispetto al 2023). Il consumo è stato di 884.249 m3 , con una rilevante riduzione rispetto all'anno precedente. Il volume di acqua riciclata e riutilizzata è stato pari a 27.280.822 m3 ; in rapporto all'acqua complessivamente utilizzata (acqua prelevata più acqua riciclata e riutilizzata) rappresenta una percentuale pari all'86,7%, con un significativo aumento rispetto all'anno precedente.

ACQUA PRELEVATA
Fonti Unità di misura 2024
Acqua di superficie m3 851.364
Acqua dolce m3 851.364
Altre acque (con salinità media annua < 0,5%) m3 0
Acqua freatica m3 2.027.949
Acqua dolce m3 2.027.949
Altre acque (con salinità media annua < 0,5%) m3 0
Acqua di mare m3 0
Acqua dolce m3 0
Altre acque (con salinità media annua < 0,5%) m3 0
Acqua piovana raccolta nel sito di produzione m3 971.500
Acqua dolce m3 971.500
Altre acque (con salinità media annua < 0,5%) m3 0
Da organizzazioni pubbliche o private (es. Comune) m3 343.509
Acqua dolce m3 343.457
Altre acque (con salinità media annua < 0,5%) m3 52
TOTALE PRELIEVI m3 4.194.322
di cui acqua dolce m3 4.194.270
di cui altre acque m3 52

Scarichi idrici Unità di
misura
2024
Volume totale m3 3.310.073
STOCCAGGIO DI ACQUA Unità di 2024
misura
Volume totale m3 616
CONSUMI IDRICI Unità di
misura
2024
CONSUMO TOTALE DI ACQUA m3 884.249
di cui acqua dolce m3 884.197
di cui altre acque m3 52
ACQUA RICICLATA E RIUTILIZZATA Unità di
misura
2024
VOLUME TOTALE DI ACQUA RICICLATA E RIUTILIZZATA m3 27.280.822
di cui riutilizzati (senza o con un trattamento minimo richiesto) m3 20.724.581
di cui riciclati (con un livello superiore di trattamento fisico o chimico) m3 6.556.241
RICICLO 2024
E
RIUTILIZZO DI
ACQUA RICICLATA E ACQUA % ACQUA RICICLATA
ACQUA RIUTILIZZATA UTILIZZATA*
m3 27.280.822 31.475.144 86,7%

*ll volume dell'acqua utilizzata corrisponde alla somma dell'acqua prelevata e dell'acqua riciclata e riutilizzata all'interno degli stabilimenti produttivi.

INTENSITÀ
IDRICA in rapporto ai ricavi netti
CONSUMO TOTALE DI ACQUA m3 884.249
Ricavi netti milioni euro 1.565,4
Intensità idrica m3
/milioni €
564,9
INTENSITÀ IDRICA in rapporto alla produzione (società industriali)
CONSUMO TOTALE DI ACQUA m3 884.249
Produzione tonnellate 229.836
Intensità idrica m3
/tprod
3,8

BIODIVERSITA' ED ECOSISTEMI (ESRS E4)

Pur non essendo identificato come tema rilevante nella analisi di materialità - anche perché KME nella gestione delle proprie attività industriali adotta le misure necessarie per prevenire danni alla biodiversità e non genera rischi rilevanti e impatti significativi in tal senso – è opportuno evidenziare come il Gruppo KME attraverso la società benefit Natural Capital Italia opera per la tutela e la valorizzazione della biodiversità.

Natural Capital è una holding company che gestisce, coordina e finanzia investimenti volti alla conservazione del capitale naturale. Se la sostenibilità ambientale viene perseguita attraverso la missione principale della società – ovvero la conservazione dei sistemi naturali – la sostenibilità economica viene sviluppata mediante servizi orientati alla conservazione del capitale naturale, esperienze all'interno delle oasi e un modello di gestione volto a migliorare la tutela delle biodiversità anche favorendo la convivenza con il mantenimento e lo sviluppo di un'agricoltura biologica.

La società, che ha come partner il WWF, si prefigge di gestire, coordinare e finanziare investimenti volti alla conservazione di alcune tra le oasi naturalistiche più belle d'Italia, affrontando in maniera innovativa la sfida rappresentata dalla compatibilità della difesa del capitale naturale con la redditività economica. La mission può essere così sintetizzata:

  • promozione e sviluppo di un turismo nature-based, volto alla sensibilizzazione ambientale attraverso esperienze a contatto con la natura ed attività outdoor;
  • sviluppo di un'agricoltura sostenibile e di progetti volti alla conservazione del patrimonio naturalistico;
  • armonia con la gestione naturalistica che caratterizza la missione del WWF nel rispetto dei protocolli esistenti e a sostegno delle moderne forme di conservazione.

Insieme agli interventi di compensazione delle emissioni di CO2 già citati nel report, l'accordo tra le principali società industriali del Gruppo KME e Natural Capital Italia prevede anche interventi relativi a pratiche di conservazione e valorizzazione del patrimonio boschivo e rurale nell'area "Oasi Dynamo" (situata nel cuore della Toscana, nell'Appennino Pistoiese, è una riserva naturale affiliata al WWF). Si tratta, in particolare, di interventi di conservazione della biodiversità, manutenzione sui reticoli idrografici e servizi di regolazione idrica, conservazione del suolo attraverso pratiche agronomiche ambientalmente virtuose, manutenzione delle strutture dell'oasi. In questa area sono presenti specie animali e vegetali incluse nella Lista rossa dell'Unione Internazionale per la Conservazione della Natura (IUCN).

USO DELLE RISORSE ED ECONOMIA CIRCOLARE (ESRS E5)

Impatti, rischi e opportunità

La descrizione di impatti, rischi e opportunità connessi all'uso delle risorse e all'economia circolare è contenuta nella sezione Informazioni generali (ESRS 2).

Politiche e azioni (E5-1 E5-2)

KME Group opera per contribuire alla transizione verso un'economia più circolare. Le sue produzioni sono già oggi in misura significativa improntate ai principi della circolarità, utilizzando materiali provenienti da riciclo e da recupero di metalli. KME persegue obiettivi di miglioramento continuo dell'efficienza nell'uso delle risorse materiali, energetiche e idriche; tale impegno è sviluppato anche attraverso progetti finalizzati a innovazioni di processo e di prodotto, nonché mediante attività di formazione di competenze professionali necessarie per sviluppare modelli di business circolari.

KME si colloca tra le aziende leader nell'adozione di pratiche circolari. Da molto tempo opera per ridurre la dipendenza dalle materie prime vergini. Ciò contribuisce anche a migliorare la resilienza economica, soprattutto in tempi segnati da crisi geopolitiche e incertezze commerciali. L'adozione di modelli circolari può infatti ridurre la dipendenza dalle catene di approvvigionamento globali e mitigare i rischi legati alla volatilità dei prezzi delle materie prime. Il miglioramento continuo nell'uso efficiente dei materiali è per KME un obiettivo prioritario nell'ambito delle proprie strategie di sostenibilità e nel contesto della transizione ad un'economia circolare. A tal fine vengono sviluppate azioni e adottate misure per ridurre gli scarti di produzione e favorire il loro recupero all'interno dei processi produttivi; incrementare l'utilizzo di materie prime seconde provenienti da riciclo al posto di materie prime vergini; sviluppare innovazioni di processo e di prodotto secondo modelli di business coerenti con i principi dell'economia circolare.

Le produzioni di KME, utilizzate per molteplici applicazioni industriali, hanno requisiti di durabilità e riciclabilità elevatissimi, in quanto il rame, per le sue caratteristiche, è un vero e proprio materiale "permanente" che può essere riciclato senza perdere le sue proprietà, e dunque altamente coerente con i principi dell'economia circolare. Ciò offre rilevanti opportunità anche in relazione alle strategie dell'Unione Europea, con particolare riferimento al Piano di azione per l'Economia Circolare adottato nel 2020, al regolamento sull'ecodesign approvato nel 2024, al Clean Industrial Deal presentato a febbraio 2025 ed al Piano di azione per l'acciaio e i metalli presentato a marzo 2025.

La transizione all'economia circolare richiede investimenti in ricerca e sviluppo, formazione, innovazioni tecnologiche di processo e di prodotto: KME è impegnata in questa direzione attraverso una serie di progetti coerenti con i principi della circolarità. Di seguito sono illustrati, a titolo esemplificativo, due progetti specifici che riguardano KME Italy e KME Germany:

  • KME Italy ha costituito la Circular Academy, un centro per la formazione, la ricerca e l'innovazione dedicato all'economia circolare. Le attività, realizzate in collaborazione con la Scuola Universitaria superiore Sant'Anna di Pisa, hanno l'obiettivo di: fornire conoscenze funzionali ad interpretare il ruolo di circular economy manager in maniera consapevole e innovativa; sviluppare la capacità di saper gestire le aziende in una logica di circolarità; affrontare processi di trasformazione secondo i principi della circular economy in tutti i processi aziendali, dal design al supply chain management, dalla produzione al marketing.
  • KME Germany sta realizzando un progetto che intende contribuire alla transizione verso un'economia circolare e alla riduzione delle emissioni di CO2, mediante un nuovo forno di fusione e raffinazione del rame. L'investimento è finalizzato ad un maggiore utilizzo di rottami di rame al posto di metalli vergini. L'obiettivo è integrare il nuovo forno nell'impianto esistente, con una capacità di fusione totale invariata di 45 tonnellate/ora. L'ammodernamento degli impianti di produzione di Osnabrück è un passo strategico verso l'ottimizzazione del consumo di risorse e la contemporanea riduzione dell'impronta ecologica. L'innovativo forno di raffinazione consente la raffinazione selettiva dei rottami di rame, permettendo la rimozione mirata delle impurità indesiderate. Il sito di Osnabrück vuole in tal modo diventare sempre più un centro all'avanguardia nell'uso sostenibile ed efficiente delle risorse.

Obiettivi (E5-3)

KME Group ha l'obiettivo di migliorare ulteriormente le proprie performance di circolarità ed i livelli di efficienza nell'uso delle risorse. Per quanto riguarda l'utilizzo di metalli riciclati, che nel 2024 costituivano il 53,3% dei metalli utilizzati, si intende arrivare al 58% nel 2027, al 66% nel 2030 e al 68% nel 2032. Se si considera anche il recupero interno, l'obiettivo è aumentare il tasso di circolarità sul totale dei metalli processati, passando dal 64,3% del 2024 al 69% nel 2027, all'80% nel 2030 e all'82% nel 2032. Inoltre KME Group intende aumentare la quota di rifiuti avviati a recupero, passando dal 74,7% del 2024 all'80% nel 2027, all'83% nel 2030 e all'87% nel 2032.

Flussi di risorse in entrata (E5-4)

Nel 2024 i materiali in entrata sono stati pari a 239.501 tonnellate* (in calo rispetto all'anno precedente). Ad essi vanno aggiunti, per calcolare i materiali effettivamente utilizzati e processati, anche 97.194 t derivanti da recupero interno (internal recycling) e 55.833 t di prodotti semifiniti provenienti da stabilimenti interni al perimetro KME.

*i dati rendicontati sono riferiti alle società del settore rame (stabilimenti e centri servizi). Inoltre,la società Culti e le sue controllate hanno utilizzato 202 t di materiali (costituiti per circa il 90% da imballaggi).

Tipologia risorse in entrata Unità di
misura
2024
Metalli t 110.438
Metalli da riciclo t 87.534
Prodotti semilavorati t 15.868
Imballaggi t 5.816
Altri materiali di processo t 19.845
TOTALE materiali in entrata t 239.501
Materiali processati 2024
t 239.501
Materiali in entrata
Metalli da recupero interno t 97.194
Semilavorati interni al perimetro KME t 55.833
TOTALE materiali processati t 392.528

Materiali riciclati

KME fa un ampio utilizzo di materiali riciclati. Si tratta soprattutto di rottami di rame, classificati come "end of waste" (cessazione della qualifica di rifiuto) in base al regolamento dell'Unione Europea 715/22013. A ciò si aggiungono processi di recupero interni agli stabilimenti che consentono di riutilizzare residui e scarti di produzione, reimmettendoli in tal modo nel ciclo produttivo.

Nel 2024 la percentuale di materiali riciclati sul totale dei materiali utilizzati risulta pari al 47,7%. Se si considerano solo i metalli tale percentuale sale al 53,3%. Una quota significativa di residui e scarti di produzione, inoltre, viene riutilizzata attraverso processi di recupero interni al ciclo produttivo (internal recycling). Ciò consente di ridurre ulteriormente il consumo di materie prime vergini e di rottami, riducendo gli sprechi e aumentando l'efficienza nell'uso dei materiali. Se si considerano anche i materiali reimmessi nel ciclo di produzione attraverso processi di recupero interno, la percentuale di metalli provenienti da riciclo e da recupero interno è pari al 64% rispetto al totale dei metalli processati.

Per il calcolo del tasso di riciclo si calcola il contenuto di riciclo stimato per i prodotti con contenuto riciclato. È stato assunto che il rame come "primary materials", costituito principalmente da catodi, sia costituito da un contenuto del 24,9% di riciclato (come riportato in European Copper Institute 2023: Copper the Pathway to net zero). Per i semilavorati dichiarati con contenuto di riciclato (principalmente semilavorati intercompany) si è assunto, cautelativamente, un tasso di contenuto di riciclato del 44%, pari alla sola quota di scraps sul totale di scraps e metallo usato da KME.

Contenuto di riciclo nei materiali acquistati Unità di
misura
2024
Materiali acquistati t 239.501
Contenuto di riciclo nei materiali acquistati t 114.267
Percentuale contenuto di riciclo nei materiali acquistati % 47,7%
Contenuto di riciclo nei materiali processati Quantità
(t)
Contenuto
riciclato (t)
Percentuale
Imballaggi da materiale primario 5.529 0 0%
Materiali di processo da materiale primario 19.845 0 0%
Imballaggi riciclati 287 287 100%
Materiali di processo riciclati 0,4 0,4 100%
Metallo (catodo di rame primario) 99.417 24.755 25%
Altro metallo primario 11.021 0 0%
Rottami 87.534 87.534 100%
Semilavorati (internal and external) 71.701 25.247 35,2%
Internal recycling 97.194 97.194 100%
Totale 392.528 235.018 59,9%
Contenuto di riciclo nei metalli processati Unità di
misura
2024
Metalli acquistati t 213.840
Contenuto di riciclo nei metalli acquistati (1) t 113.980
Percentuale contenuto di riciclo nei metalli acquistati % 53,3%
Totale metalli processati (inclusi semifiniti intercompany KME e internal recycling) t 366.867
Contenuto di riciclo nei metalli processati (inclusi internal recycling e semifinito
intercompany) (2)
t 234.730
Percentuale contenuto di riciclo nei metalli processati
rispetto al totale metalli processati
% 64%

(1) Contenuto di riciclo nei metalli, rottami e semilavorati acquistati

(2) Contenuto di riciclo nei metalli acquistati + contenuto di riciclo nei semilavorati internal company + internal recycling

Materiali rinnovabili

Nell'ambito dei materiali utilizzati, 5.446 tonnellate sono materiali rinnovabili, ovvero di origine biologica (legno, carta e cartone), utilizzati per gli imballaggi.

Materiali rinnovabili (biologici) Unità di misura 2024
Materiali rinnovabili (packaging) t 5.446
Totale materiali in entrata t 239.501
Percentuale materiali rinnovabili su totale materiali % 2,3%
Totale materiali packaging t 5.816
Percentuale materiali rinnovabili su totale packaging % 93,7%

Microplastiche

Non sono utilizzate microplastiche primarie.

Flussi di risorse in uscita (ESRS E5-5)

Prodotti e materiali

I volumi di vendita registrati nel 2024 ammontano a 162.265 tonnellate di prodotti in rame e leghe di rame. Nello stesso anno la produzione lorda, che include anche i trasferimenti e le lavorazioni intercompany, è stata pari a 229.836 tonnellate.

Produzione (tonnellate) 2024
stabilimenti industriali 214.934
centri servizi* 14.902
Totale 229.836

*I centri servizi effettuano operazioni di taglio a misura, packaging e spedizioni ai clienti. Alcuni di essi, come il centro servizi di Besancon (Francia) effettuano anche il trattamento superficiale mediante stagnatura elettrolitica e sono in grado di effettuare trattamenti delle superfici sui nastri di rame e leghe di rame.

Vendite (tonnellate) 2024
stabilimenti industriali 154.951
centri servizi 7.314
TOTALE 162.265

Kme produce intermedi di rame e leghe di rame soggetti ad ulteriori lavorazioni prima del prodotto finito posto sul mercato, ad eccezione dell'attività di profumeria. Per i metalli, i valori di durabilità e riciclabilità si riferiscono al materiale prodotto da KME e non al prodotto finito finale (non determinabile). Rame e leghe di rame sono materiali permanenti a lunga durabilità e pressoché completa riciclabilità. I profumi sono destinati al consumo e quindi il tasso di riciclo è stato posto a 0%. Il materiale degli imballaggi è teoricamente riciclabile al 100%, ma il tasso di riciclabilità degli imballaggi è stato assunto come valore medio dell'effettivo tasso di riciclo europeo degli imballaggi (Eurostat database, env_waspacr, dato 2022 media UE27).

Durabilità prevista dei prodotti immessi sul mercato dall'impresa, rispetto alla media del settore per ciascun gruppo di prodotti

Gruppo di prodotti Durabilità
dell'organizzazione
Durabilità media del settore
Billette di rame e leghe di rame >100 anni >100 anni
Laminati >100 anni >100 anni
Tubi >100 anni >100 anni
Profumi 1 anno 1 anno

Tasso di contenuto riciclabile nei prodotti e nei loro imballaggi

Gruppo di prodotti % di contenuto riciclabile % di contenuto riciclabile negli
imballaggi
Billette di rame e leghe di rame 100% 65,3%
Laminati 100% 65,3%
Tubi 100% 65,3%
Profumi 0% 65,3%

Rifiuti

La corretta gestione dei rifiuti è essenziale per la tutela dell'ambiente e della salute, e al tempo stesso ha un ruolo importante nella transizione all'economia circolare. Obiettivo prioritario di KME è ridurre la produzione di rifiuti ed incrementare quanto più possibile la loro valorizzazione come risorse attraverso il riciclo e altre forme di recupero, riducendo al contempo lo smaltimento. Tra i principali rifiuti generati vi sono scorie di produzione, imballaggi (legno, carta e cartone, materiali misti), fanghi, metalli, materiali refrattari, olio esausto, polveri di frantumazione. Non vi sono rifiuti radioattivi.

I rifiuti generati nel 2024 sono stati complessivamente 15.997 tonnellate (in aumento rispetto al 2023), di cui il 56% classificati come non pericolosi e il 44% pericolosi. Il 74,8% dei rifiuti è stato avviato a recupero e il restante 25,2% a smaltimento. Rispetto all'anno precedente si rileva un significativo aumento dei rifiuti avviati a recupero.

RIFIUTI GENERATI Unità di
misura
Pericolosi Non
pericolosi
Totale
01-RIFIUTI DERIVATI DA ESPLORAZIONE, ESTRAZIONE E
TRATTAMENTO FISICO E CHIMICO DI MINERALI
t - - -
02- RIFIUTI PROVENIENTI DA AGRICOLTURA,
ORTICOLTURA, ACQUACOLTURA, SILVICOLTURA,
CACCIA E PESCA, PREPARAZIONE E LAVORAZIONE
ALIMENTARE
t - - -
03 -RIFIUTI DELLA LAVORAZIONE DEL LEGNO E DELLA
PRODUZIONE DI PANNELLI E MOBILI, PASTA, CARTA E
CARTONE
t - 235 235
04 - RIFIUTI DELLE INDUSTRIE DEL CUOIO, DELLA
PELLICCIA E DEL TESSILE
t - - -
05 - RIFIUTI DELLA RAFFINAZIONE DEL PETROLIO,
DEPURAZIONE DEL GAS NATURALE E TRATTAMENTO
PIROLITICO DEL CARBONE
t - - -
06 - RIFIUTI DA PROCESSI CHIMICI INORGANICI t 137 5 142
07 -RIFIUTI DA PROCESSI CHIMICI ORGANICI t - 2 2
08 - RIFIUTI DELLA FABBRICAZIONE, FORMULAZIONE,
FORNITURA E UTILIZZO (PFFU) DI RIVESTIMENTI
(PITTURE, VERNICI E SMALTI VETROSI), ADESIVI,
SIGILLANTI E INCHIOSTRI DA STAMPA
t - - -
09 - RIFIUTI DELL'INDUSTRIA FOTOGRAFICA t - - -
10 - RIFIUTI DA PROCESSI TERMICI t 855 595 1.450
11 - RIFIUTI DEL TRATTAMENTO CHIMICO
SUPERFICIALE E DEL RIVESTIMENTO DI METALLI E
ALTRI MATERIALI; IDROMETALLURGIA DEI NON
FERROSI
t 2.279 133 2.413
12 - RIFIUTI DELLA SFORMATURA E DEL TRATTAMENTO
SUPERFICIALE FISICO E MECCANICO DI METALLI E
PLASTICHE
t 1.439 607 2.046
13 - RIFIUTI DI OLI E RIFIUTI DI COMBUSTIBILI LIQUIDI
(esclusi gli oli alimentari)
t 343 - 343
14 - SOLVENTI ORGANICI, REFRIGERANTI E
PROPELLENTI SCARTI
t 4 - 4
15 - RIFIUTI DI IMBALLAGGIO; ASSORBENTI, PANNI,
MATERIALI FILTRANTI E INDUMENTI PROTETTIVI NON
ALTRIMENTI SPECIFICATI
t 129 1.450 1.579
16 - RIFIUTI NON ALTRIMENTI SPECIFICATI
NELL'ELENCO
t 758 1.589 2.347
17 - RIFIUTI DI COSTRUZIONE E DEMOLIZIONE (INCLUSE
TERRE DA SCAVO DA SITI CONTAMINATI)
t 666 3.449 4.115
18 - RIFIUTI PROVENIENTI DALL'ASSISTENZA SANITARIA
UMANA O ANIMALE E/O RICERCA CONNESSA
t 0,1 4,4 4,5
19 - RIFIUTI PRODOTTI DA IMPIANTI DI TRATTAMENTO
DEI RIFIUTI, IMPIANTI FUORI SITO DI TRATTAMENTO
DELLE ACQUE REFLUE E PREPARAZIONE DI ACQUE
DESTINATE AL CONSUMO UMANO E ACQUE PER USO
INDUSTRIALE
t 426 331 757
20 - RIFIUTI URBANI (RIFIUTI DOMESTICI E SIMILI,
RIFIUTI COMMERCIALI, INDUSTRIALI E ISTITUZIONALI)
COMPRESE LE FRAZIONI RACCOLTE
DIFFERENZIATAMENTE
t 5 556 561
t 7.041 8.955 15.997
TOTALE % 44% 56% 100%

Rifiuti avviati a recupero 2024
Tonnellate %
Rifiuti pericolosi 3.900 24,4
Preparazione per il riutilizzo 793 4,9
Riciclaggio (incluso compostaggio e digestione anaerobica) (R4) 1.297 8,1
Altre operazioni di recupero (R12/R13) 1.810 11,3
Rifiuti non pericolosi 8.063 50,4
Preparazione per il riutilizzo 1.410 8,8
Riciclaggio (incluso compostaggio e digestione anaerobica) (R4) 3.791 23,7
Altre operazioni di recupero (R12/R13) 2.862 17,9
Totale 11.963 74,8
Rifiuti avviati a smaltimento 2024
Tonnellate %
Rifiuti pericolosi 3.142 19,7
Incenerimento (con recupero energetico) 50 0,3
Incenerimento (senza recupero energetico) 250 1,6
Discarica 58 0,4
Altre operazioni di smaltimento non classificate 2.784 17,4
Rifiuti non pericolosi 891 5,5
Incenerimento (con recupero energetico) 477 3,0
Incenerimento (senza recupero energetico) - 0
Discarica 90 0,5
Altre operazioni di smaltimento non classificate 325 2,0
Totale 4.033 25,2

Ulteriori indicatori di circolarità

Per accelerare la transizione ad un'economia circolare è necessario saper valutare le performance di circolarità in ciascuna fase della produzione e lungo l'intera catena del valore. A tal fine si stanno diffondendo metodologie di misurazione della circolarità con l'obiettivo di fornire alle imprese strumenti di analisi per migliorare l'efficienza nell'uso delle risorse e la circolarità del ciclo produttivo. Mentre nell'ambito del Piano di azione per l'economia circolare la Commissione Europea ha adottato nel 2023 un nuovo sistema di monitoraggio della circolarità con indicatori finalizzati a valutare l'efficienza nell'uso delle risorse a livello macroeconomico, nel 2024 sono state pubblicate in Italia le specifiche tecniche UNI/TS 11820 per la misurazione della circolarità a livello "micro" (singole imprese e organizzazioni) e "meso" (aree territoriali e distretti industriali). Oltre ai dati rendicontati sulla base degli ESRS, il report di KME Group come già negli anni precedenti contiene ulteriori indicatori di circolarità con riferimento ad una selezione delle suddette specifiche tecniche.

Produttività delle risorse

Il tasso di produttività delle risorse misura il valore aggiunto generato in rapporto al consumo di risorse. Nel 2024, con un valore aggiunto complessivo pari a 296.023 migliaia di euro, KME Group ha generato 1.236 euro per ogni tonnellata di materiali utilizzati, con un significativo aumento rispetto al 2023.

Efficienza nell'uso delle risorse

Il tasso di efficienza nell'uso delle risorse misura il consumo di materiali in rapporto alla produzione. Per ogni tonnellata di prodotto, nel 2024 il settore rame di KME Group ha utilizzato 1,042 tonnellate di materiali, con una lieve riduzione rispetto all'anno precedente.

Tasso di circolarità

Il tasso di circolarità misura la percentuale di materie prime seconde (materiali derivanti da processi di riciclo e dal recupero di scarti di produzione reimmessi nel ciclo produttivo) rispetto al totale dei materiali utilizzati. Più alta è questa percentuale e più il ciclo produttivo è virtuoso.

Le materie prime seconde rappresentano il 47,7% dei materiali utilizzati da KME Group nel 2024; ciò contribuisce a ridurre in misura significativa il consumo di materie prime vergini e gli impatti ambientali. Se misurato solo sui metalli, il tasso di circolarità sale al 53,3%. La circolarità dei processi produttivi di KME non si esaurisce in questi numeri, perché all'utilizzo di materiali riciclati acquistati sul mercato si aggiunge, all'interno degli stabilimenti, il recupero di residui e scarti di produzione che vengono reimmessi nel ciclo produttivo. In tal modo la percentuale dei metalli provenienti sia dall'utilizzo di rottami che dal recupero di scarti e residui di produzione, sul totale dei metalli processati, sale al 64%.

Riduzione dei consumi energetici e delle emissioni di CO2 grazie all'uso di rame riciclato

L'economia circolare è uno dei pilastri della strategia per raggiungere la neutralità climatica, in quanto l'utilizzo di materiali riciclati in sostituzione di materie prime vergini riduce sensibilmente i consumi energetici e la carbon footprint. Si stima che grazie all'utilizzo di rame riciclato nel 2024 KME abbia evitato consumi energetici pari a 4.606.303 GJ e 217.947 tonnellate di CO2 *.

*Gli impatti considerati sono quelli medi globali come calcolati da International Copper Association – Copper Enviromental Profile – Global 2023).

Produzione e gestione dei rifiuti

La transizione ad una economia circolare richiede una progressiva riduzione dei rifiuti e un incremento del recupero di materia, o in via subordinata di energia, a valle della produzione attraverso una corretta gestione dei rifiuti. Nel 2024 sono stati generati 0,069 tonnellate di rifiuti per ogni tonnellata di produzione (con un incremento rispetto al 2023, dovuto in larga parte alla temporanea generazione di un significativo volume di rifiuti di costruzione e demolizione). La percentuale di rifiuti avviati a recupero anziché a smaltimento è stata pari al 74,8%, in aumento rispetto all'anno precedente.

Uso delle risorse idriche

Usare in modo efficiente l'acqua è un obiettivo essenziale nella transizione ad un'economia più circolare. La percentuale di acqua riciclata sul totale di acqua utilizzata ha raggiunto l'86,7%.

TASSONOMIA EUROPEA

Informazioni a norma del regolamento (UE) 2020/852 sulla tassonomia

KME Group ha considerato le previsioni relative alla cosiddetta "Tassonomia" europea come normata dal regolamento UE 2020/582, e successivi regolamenti delegati. Il regolamento UE 2020/582 "relativo all'istituzione di un quadro che favorisce investimenti sostenibili e recante modifica del regolamento (UE) 2019/2088" ha stabilito i criteri per determinare se un'attività economica possa considerarsi ecosostenibile al fine di individuare il grado di ecosostenibilità di un investimento. Il regolamento si applica, tra l'altro, alle imprese soggette all'obbligo di pubblicare una dichiarazione di carattere non finanziario o una dichiarazione consolidata di carattere non finanziario ai sensi, rispettivamente, dell'articolo 19 bis o dell'articolo 29 bis della direttiva 2013/34/UE del Parlamento europeo e del Consiglio.

Come disciplinato all'art. 8 del regolamento UE 2020/582 le imprese non finanziarie comunicano:

  • a) la quota del loro fatturato proveniente da prodotti o servizi associati ad attività economiche considerate ecosostenibili ai sensi degli articoli 3 e 9;
  • b) la quota delle loro spese in conto capitale e la quota delle spese operative relativa ad attivi o processi associati ad attività economiche considerate ecosostenibili ai sensi degli articoli 3 e 9.

Tale procedura, nota come "Tassonomia", si applica a sei obiettivi ambientali:

  • la mitigazione dei cambiamenti climatici;
  • l'adattamento ai cambiamenti climatici;
  • l'uso sostenibile e la protezione delle acque e delle risorse marine;
  • la transizione verso un'economia circolare;
  • la prevenzione e la riduzione dell'inquinamento;
  • la protezione e il ripristino della biodiversità e degli ecosistemi.

Nel 2023 la Commissione Europea ha completato la pubblicazione dei regolamenti delegati (regolamento 2023/2486) su tutti i sei obiettivi ambientali, dopo che già in precedenza era stato emanato quello sui " criteri di vaglio tecnico che consentono di determinare a quali condizioni si possa considerare che un'attività economica contribuisce in modo sostanziale alla mitigazione dei cambiamenti climatici o all'adattamento ai cambiamenti climatici e se non arreca un danno significativo a nessun altro obiettivo ambientale". Pertanto, la divulgazione relativa alla tassonomia europea per l'anno fiscale 2024 riguarda tutti gli obiettivi ambientali previsti dal Regolamento UE 2020/582. In conformità con tale Regolamento il Gruppo KME comunica, per l'anno fiscale 2024, la proporzione di attività economiche ammissibili ("eligible" e "noteligible") e allineate ("aligned" e "not aligned") alla tassonomia nel fatturato totale, capex e opex.

Applicazione dei criteri della tassonomia a KME Group

Sulla base dei criteri definiti dai regolamenti delegati, nell'ambito del perimetro aziendale considerato, le attività principali del settore di produzione e lavorazione meccanica del rame non risultano ammissibili, in quanto non contemplate dai regolamenti finora emanati.

In base al codice Nace risultano eleggibili due aziende, nel settore Nace 68.2 "affitto e gestione di immobili di proprietà o in leasing."

L'azienda Immobiliare Pictea svolge attività riconducibili al punto CCA 7.7 e CCM 7.7. di acquisto e proprietà di edifici, con relativa gestione, ammissibili secondo i criteri riportati all'interno della Tassonomia

EU, in particolare per quanto attiene al regolamento delegato 2021/2139 relativamente alla mitigazione dei cambiamenti climatici (allegato 1) e all'adattamento ai cambiamenti climatici (allegato 2)

L'azienda "Natural Capital Italia" svolge attività riconducibili al punto Bio 1.1 di gestione, protezione e ripristino delle foreste e di altri ecosistemi naturali e seminaturali, ammissibili ai sensi del regolamento 2023/2486 relativamente all'obiettivo "protezione e ripristino della biodiversità e degli ecosistemi", mentre le sue attività non sono riconducibili a quelle descritte nel regolamento 2021/2134.

Per quanto riguarda "Natural Capital Italia", le attività in materia di riforestazione e gestione delle oasi e riserve, in particolare della Oasi Dynamo, ancora di modesta significatività economica, sono principalmente state condotte da società esterne al perimetro di consolidamento.

Il fatturato ammissibile risulta pari a 4,851 milioni di € (derivanti da 4.581.613 € in capo a Immobiliare Pictea e 269.845 € a Natural Capital Italia), corrispondente allo 0,310% del fatturato consolidato di KME Group (4,851 come somma dei ricavi dalle vendite e prestazioni di servizi di Immobiliare Pictea + Natural Capital Italia / 1565,4 milioni di € di ricavi di KME Group).

Il Capex ammissibile risulta pari a 1,897 milioni di € (derivante per 1,773 milioni di € da Immobiliare Pictea srl e per 0,034 milioni di € da Natural Capital Italia), corrispondente al 3,697% del Capex del gruppo (1,897 milioni di € Capex Immobiliare Pictea + Natural capital Italia / 48,882 milioni di € Capex KME Group).

L'Opex ammissibile risulta pari a 4,610 milioni di € (derivante per 4,290 milioni di € da Immobiliare Pictea e per 0,320 milioni di € da Natural Capital Italia) corrispondente al 1,918% dell'Opex del gruppo (4,610 milioni € Opex Immobiliare Pictea + Natural Capital Italia / 240,34 milioni di € di Opex KME Group).

L'analisi effettuata sulle attività dell'immobiliare Pictea rispetto ai criteri di vaglio tecnico non ha riscontrato la presenza di interventi allineati, quindi conformi ai criteri di vaglio tecnico sia per quanto riguarda l'allegato 1 che per quanto riguarda l'allegato 2, pur essendo stati svolti interventi di gestione e manutenzione finalizzati all'efficientamento energetico degli edifici. In particolare non risultano edifici costruiti prima del 31 dicembre 2020 dotati di prestazioni energetiche di classe A.

L'analisi effettuata sull'attività dell'immobiliare Pictea non ha riscontrato la presenza di attività che determina danni significativi agli altri obiettivi ambientali.

L'analisi effettuata sulle attività dell'immobiliare Pictea ha mostrato che tali attività sono pienamente conformi ai criteri minimi di salvaguardia.

L'analisi effettuata sulle attività di Natural Capital Italia, in relazione all'obbiettivo di ripristino e protezione della biodiversità, hanno riscontrato che le attività sono conformi ai criteri del vaglio tecnico per quanto attiene alle condizioni generali e al piano di gestione, ma non vi è un completo allineamento per quanto attiene ai requisiti dei punti 4 (audit) e 5 (garanzia di permanenza) dei criteri di vaglio tecnico previsti all'allegato IV del regolamento EU 2023/2486.

L'analisi effettuata sull'attività di Natural Capital Italia non ha riscontrato la presenza di attività che determina danni significativi agli altri obiettivi ambientali.

L'analisi effettuata sulle attività di Natural Capital Italia ha mostrato che tali attività sono pienamente conformi ai criteri minimi di salvaguardia.

Anno Finanziario 2024 (Fatturato) Contributo sostanziale DNSH
Attività
economiche
Codice attività Fatturato assoluto Quota di fatturato cambiamenti climatici
Mitigazione dei
cambiamenti climatici
Adattamento ai
Acque e risorse marine Economia circolare Inquinamento Protezione biodiversità cambiamenti climatici
Mitigazione dei
cambiamenti climatici
Adattamento ai
Acque e risorse marine Economia circolare Inquinamento Biodiversità ed
ecosistemi
Garanzie minime di
salvaguardia
% di fatturato allineata o
ammissibile, anno N-1
Categoria attività
abilitante
Categoria attività di
transizione
M€ % % % % % % % S/N S/N S/N S/N S/N S/N %
A. Attività
ammissibili
alla
tassonomia
A.1 Attività
allineate alla
tassonomia
Fatturato delle
attività
allineate A.1
0% 0% 0% 0% 0% 0% 0% 0% 0%
A.2 Attività
ammissibili
alla
tassonomia
ma non
allineate
Acquisto e
proprietà
edifici
CCM 7.7
CCA 7.7
4,581 0,293% 0,293% S np np np np 0,211
%
Conservazione
habitat
ecosistemi e
specie
BIO 1.1. 0,270 0,017% 0,017% S S S np S 0,020
%
Fatturato delle
attività
ammissibili
alla
tassonomia ma
non allineate
A.2
4,851 0,310% 0,231
%
Totale
(A.1+A.2)
4,851 0,310% 0,231
%
B. Attività
non
ammissibili
alla
tassonomia
Fatturato delle
attività non
ammissibili
alla
Tassonomia
(B)
1.560,587 99,7% 99,8%
Totale (A+B) 1.565,438 100% 100%

Valori monetari in milioni di €. Per l'attività CCM 7.7 e CCA 7.7., non sono pertinenti (np) i criteri DNSH per acque, economia circolare, inquinamento e biodiversità- Per l'attività BIO 1.1. non sono pertinenti i criteri DNSH per economia circolare.

Anno Finanziario 2024 (CapEx) Contributo sostanziale DNSH
Attività
economiche
Codice attività CapEx assoluto Quota di CapEx cambiamenti climatici
Mitigazione dei
cambiamenti climatici
Adattamento ai
Acque e risorse marine Economia circolare Inquinamento Protezione biodiversità cambiamenti climatici
Mitigazione dei
cambiamenti climatici
Adattamento ai
Acque e risorse marine Economia circolare Inquinamento Biodiversità ed ecosistemi Garanzie minime di
salvaguardia
% di CapEx allineata o
ammissibile, anno N-1
Categoria attività abilitante Categoria attività di
transizione
M€ % % % % % % % S/N S/N S/
N
S/N S/N S/N %
A. Attività
ammissibili alla
tassonomia
A.1 Attività
allineate alla
tassonomia
CapEx delle
attività allineate
A.1
0% 0% 0% 0% 0% 0% 0% 0% 0%
A.2 Attività
ammissibili alla
tassonomia ma
non allineate
Acquisto e
proprietà edifici
CCM 7.7
CCA 7.7
1,773 3,63% 3,63% S np np np np 6,980%
Conservazione
habitat
ecosistemi e
specie
BIO 1.1. 0,034 0,07% 0,07% S S S np S 0,524%
CapEx delle
attività
ammissibili alla
tassonomia ma
non allineate A.2
1,807 3,70% 7,504%
Totale
(A.1+A.2)
1,807 3,70% 7,504%
B. Attività non
ammissibili alla
tassonomia
CapEx delle
attività non
ammissibili alla
Tassonomia (B)
47,075 96,30% 92,5%
Totale (A+B) 48,882 100,00% 100%

Valori monetari in milioni di €. Per l'attività CCM 7.7 e CCA 7.7., non sono pertinenti (np) i criteri DNSH per acque, economia circolare, inquinamento e biodiversità- Per l'attività BIO 1.1. non sono pertinenti i criteri DNSH per economia circolare.

Anno Finanziario 2024 (OpEx) Contributo sostanziale DNSH
Attività
economiche
Codice attività OpEx assoluto Quota di OpEx cambiamenti climatici
Mitigazione dei
cambiamenti climatici
Adattamento ai
Acque e risorse marine Economia circolare Inquinamento Protezione biodiversità cambiamenti climatici
Mitigazione dei
cambiamenti climatici
Adattamento ai
Acque e risorse marine Economia circolare Inquinamento Biodiversità ed
ecosistemi
Garanzie minime di
salvaguardia
% di OpEx allineata o
amissibile, anno N-1
Categoria attività
abilitante
Categoria attività di
transizione
M€ % % % % % % % S/N S/N S/N S/N S/N S/N %
A. Attività
ammissibili alla
tassonomia
A.1 Attività
allineate alla
tassonomia
OpEx delle
attività allineate
A.1
0% 0% 0% 0% 0% 0% 0% 0% 0%
A.2 Attività
ammissibili alla
tassonomia ma
non allineate
Acquisto e
proprietà edifici
CCM 7.7
CCA 7.7
4,290 1,78% 1,78
%
S np np np np 2,129%
Conservazione
habitat
ecosistemi e
specie
BIO 1.1. 0,320 0,13% 0,13% S S S np S 0,129%
OpEx delle
attività
ammissibili alla
tassonomia ma
non allineate A.2
4,610 1,92% 2,258%
Totale
(A.1+A.2)
4,610 1,92% 2,258%
B. Attività non
ammissibili alla
tassonomia
OpEx delle
attività non
ammissibili alla
Tassonomia (B)
235,730 98,08% 97,7%
Totale (A+B) 240,340 100,00% 100%

Valori monetari in milioni di €. Per l'attività CCM 7.7 e CCA 7.7., non sono pertinenti (np) i criteri DNSH per acque, economia circolare, inquinamento e biodiversità- Per l'attività BIO 1.1. non sono pertinenti i criteri DNSH per economia circolare.

Si riportano altresì le tabelle riepilogative dell'Allegato II del Regolamento Delegato (UE) 2021/2178 da inserire a seguito delle tabelle principali relative a fatturato, Capex e Opex.

Quota di fatturato / Fatturato totale
Allineata alla tassonomia per
obiettivo
Ammissibile alla tassonomia
per obiettivi
CCM 0% 0,29%
CCA 0% 0,29%
WTR 0% 0%
CE 0% 0%
PPC 0% 0%
BIO 0% 0,017%
Quota di CapEx / CapEx totali
Allineata alla tassonomia per
obiettivo
Ammissibile alla tassonomia
per obiettivi
CCM 0% 3,63%
CCA 0% 0%
WTR 0% 0%
CE 0% 0%
PPC 0% 0%
BIO 0% 0,07%
Quota di OpEx / OpEx totali
Allineata alla tassonomia per Ammissibile alla tassonomia per
obiettivo obiettivi
CCM 0% 1,78%
CCA 0% 1,78%
WTR 0% 0%
CE 0% 0%
PPC 0% 0%
BIO 0% 0,13%

Attività legate all'energia nucleare e ai gas fossili

Si precisa infine che KME non svolge, non finanzia, e non ha esposizione verso in attività legate all'energia nucleare, cosi come KME non svolge, non finanzia e non ha esposizione verso attività quali la costruzione o la gestione di impianti per la produzione di energia elettrica che utilizzano combustibili gassosi fossili, la costruzione e la gestione di impianti di generazione combinata di calore/freddo ed energia elettrica, la costruzione, la riqualificazione e la gestione di impianti di generazione di calore che producono calore/freddo utilizzando combustibili gassosi fossili.

KME impiega combustibili fossili gassosi nell'ambito dei processi industriali caratteristici della metallurgia del rame.

Si riporta di seguito la relativa tabella – Attività legate al nucleare e ai gas fossili come previsto dall'Allegato XII del Regolamento Delegato (UE) n. 2022/1214.

Attività legate all'energia nucleare
1 L'impresa svolge, finanzia o ha esposizioni verso la ricerca, lo sviluppo, la
dimostrazione e la realizzazione di impianti innovativi per la generazione di
energia elettrica che producono energia a partire da processi nucleari con
una quantità minima di rifiuti del ciclo del combustibile.
NO
2 L'impresa svolge, finanzia o ha esposizioni verso la costruzione e
l'esercizio sicuro di nuovi impianti nucleari per la generazione di energia
elettrica o calore di processo, anche a fini di teleriscaldamento o per processi
industriali quali la produzione di idrogeno, e miglioramenti della loro
sicurezza, con l'ausilio delle migliori tecnologie disponibili
NO
3 L'impresa svolge, finanzia o ha esposizioni verso l'esercizio sicuro di
impianti nucleari esistenti che generano energia elettrica o calore di
processo, anche per il teleriscaldamento o per processi industriali quali la
produzione di idrogeno a partire da energia nucleare, e miglioramenti della
loro sicurezza
NO
4 L'impresa svolge, finanzia o ha esposizioni verso la costruzione o la
gestione di impianti per la produzione di energia elettrica che utilizzano
combustibili gassosi fossili.
NO
5 L'impresa svolge, finanzia o ha esposizioni verso la costruzione, la
riqualificazione e la gestione di impianti di generazione combinata di
calore/freddo ed energia elettrica che utilizzano combustibili gassosi fossili.
NO
6 L'impresa svolge, finanzia o ha esposizioni verso la costruzione, la
riqualificazione e la gestione di impianti di generazione di calore che
producono calore/freddo utilizzando combustibili gassosi fossili.
NO

Informazioni sociali

FORZA LAVORO PROPRIA (ESRS S1)

Impatti, rischi e opportunità

Impatti, rischi e opportunità connessi alla forza lavoro propria sono descritti nella sezione "Informazioni generali (ESRS 2)".

Politiche, azioni e obiettivi (S1-1)

KME Group attribuisce un ruolo centrale alle persone che in esso lavorano e si impegna, nel rispetto delle normative vigenti e del proprio Codice di condotta, a garantire la correttezza nei rapporti con i dipendenti e condizioni di lavoro dignitose, promuovere la formazione e la crescita professionale, tutelare la salute e la sicurezza, garantire pari opportunità, contrastare ogni forma di discriminazione.

Diritti dei lavoratori

KME Group garantisce il diritto di associazione e contrattazione collettiva, rispetta il diritto dei lavoratori di aderire alle organizzazioni sindacali, opera per promuovere positive relazioni industriali ed il coinvolgimento dei lavoratori nell'ambito di strategie finalizzate all'incremento della competitività economica e alla massima occupazione. Il Codice di condotta impegna KME a garantire il rispetto della dignità personale, della riservatezza e dei diritti di ciascun individuo e non costringere nessuno a lavorare contro la sua volontà.

Gestione delle politiche e delle condizioni di lavoro

La gestione delle politiche e delle condizioni di lavoro è regolata dalle normative nazionali e dai contratti collettivi di riferimento. KME assicura il rispetto del numero massimo di ore lavorative stabilite dalle norme vigenti. Nel modello di organizzazione, gestione e controllo e nel Codice di condotta sono specificati tutti gli aspetti da tutelare nei rapporti con il personale e con le parti sociali. I rapporti di lavoro sono regolati dai contratti nazionali collettivi di riferimento.

Salute e sicurezza

KME considera la tutela della salute e della sicurezza dei lavoratori un elemento essenziale. A tal fine sviluppa attività di prevenzione e adotta misure di sicurezza con l'obiettivo "zero incidenti sul lavoro". Tutti i lavoratori, sia dipendenti che non dipendenti, sono coperti dal sistema di gestione della salute e della sicurezza sul lavoro. Le società del Gruppo KME operano nel rispetto delle leggi e dei regolamenti in materia di salute e sicurezza sul lavoro. KME adotta la certificazione ISO 45001:2018 (Sicurezza sul lavoro e tutela della salute) che, in aggiunta a quanto previsto dalle leggi nazionali su tale materia, definisce un sistema volontario di gestione della sicurezza e della salute dei lavoratori.

I possibili rischi per la sicurezza sono identificati e valutati nel DVR, aggiornato annualmente, al fine della loro prevenzione e mitigazione. I rischi principali sono connessi a possibili incidenti di tipo meccanico

(tagli o contusioni), infortuni nelle fonderie (ustioni) e infortuni nella movimentazione dei carichi all'interno degli stabilimenti e dei centri servizi.

La gestione delle policy aziendali in materia di salute e sicurezza del lavoro, riguardante tutti i lavoratori, persegue i seguenti obiettivi: ridurre stress e carichi di lavoro; prevenire le malattie legate al lavoro, i rischi per la salute e la sicurezza; garantire la salute e la sicurezza sul luogo di lavoro con l'obiettivo "zero incidenti". Al fine di realizzare tali obiettivi sono previsti, oltre alle misure per la sicurezza del lavoro, anche servizi medici, modelli di lavoro flessibili, gestione dell'integrazione in azienda e attività di consulenza. Fondamentale importanza, per prevenire i rischi per la salute e la sicurezza, hanno le attività di formazione e informazione rivolte ai dipendenti, soprattutto verso coloro che lavorando negli stabilimenti industriali e nei centri servizi sono maggiormente esposti a rischi. Attraverso tali azioni KME Group si propone di ridurre progressivamente il tasso di frequenza degli infortuni, rispetto al valore di 7,6 registrato nel 2024, scendendo sotto 5 entro il 2027 e sotto 3 entro il 2030, con un obiettivo di zero incidenti al 2032.

Welfare

Sulla base di quanto previsto dai contratti collettivi di lavoro e di prestazioni erogate dalle società del gruppo, i dipendenti possono usufruire di servizi che integrano i sistemi di welfare pubblico in materia di assistenza sanitaria, assicurazione contro gli infortuni, spese familiari, mense aziendali.

A ciò si affianca "Benevolent fund", una iniziativa promossa per supportare chi ne ha bisogno, sia nell'individuazione delle strutture mediche più adeguate ad affrontare le patologie sia nella gestione operativa delle visite diagnostiche, con l'obiettivo di fornire un supporto non solo economico ma anche organizzativo. L'accesso al servizio è rivolto a tutti i dipendenti del Gruppo KME ed ai loro nuclei familiari, per supportarli da più punti di vista: necessità di avviare o proseguire un percorso diagnostico o di cura avente costi rilevanti, individuazione del percorso medico più efficace rispetto alla patologia riscontrata o potenziale; patologie gravi, croniche o rare, sia riconosciute che potenziali.

Inclusione e pari opportunità

Il Gruppo KME è impegnato a garantire che nell'ambiente di lavoro non vi sia alcuna forma di discriminazione in riferimento al genere, all'etnia, alla nazionalità, all'orientamento sessuale, alle convinzioni religiose, alle opinioni politiche e sindacali. Il Codice di Condotta impegna KME a promuovere le pari opportunità nel lavoro e nel trattamento dei propri dipendenti. Ogni dipendente è chiamato ad evitare ogni forma di discriminazione diretta o indiretta a causa di razza, origine, colore, nazionalità, religione, ideologia, sesso, età, aspetto e caratteristiche fisiche, orientamento sessuale od appartenenza alle categorie protette. Tali principi si applicano sia per quanto riguarda la collaborazione all'interno dell'azienda, che nella condotta nei confronti dei partner esterni.

Formazione

La formazione è un aspetto rilevante delle attività aziendali. Oltre a svolgere le attività di formazione obbligatoria sulla sicurezza del lavoro, le società del gruppo organizzano attività formative finalizzate all'aggiornamento del personale ed allo sviluppo delle competenze professionali, nonché sui principi e sulle pratiche previste dal Codice di condotta, ivi compresi i temi di sostenibilità.

Nell'ottica dell'espansione del business a valle del processo produttivo, KME ha promosso la KME Academy per la formazione professionale nel campo dell'edilizia e dell'architettura, con una focalizzazione sulle esigenze del cliente finale e sulla promozione dell'impiego del rame. Inoltre alcune società del Gruppo KME, accanto ad attività di formazione nell'ambito di programmi di alternanza scuola-lavoro, sviluppano specifiche attività di formazione rivolte agli apprendisti. Al termine del periodo di apprendistato in media circa l'80% degli apprendisti viene assunto.

Altre informazioni

  • Nell'ambito delle relazioni sindacali, il periodo minimo di preavviso per modifiche operative, spostamenti e modifiche di mansione viene garantito dalle norme di legge e contrattuali.
  • La gestione delle materie previdenziali e pensionistiche avviene in conformità alle normative degli Stati in cui operano.
  • I lavoratori possono inoltre usufruire di congedo parentale nei termini previsti dalle leggi nazionali e dai contratti collettivi di lavoro.
  • I dipendenti con ruoli di operai, amministrativi e quadri provengono dalle comunità locali o comunque dai Paesi in cui hanno sede gli stabilimenti produttivi e i centri servizi; lo stesso criterio è utilizzato in genere per i dirigenti, salvo alcuni casi di funzioni apicali per le quali sono richieste specifiche competenze.
  • Le performance dei dipendenti vengono valutate sulla base di obiettivi aziendali e individuali.
  • Le società del Gruppo prevedono l'adozione di forme di smart working
  • Le attività di KME non sono a rischio di lavoro forzato e lavoro minorile.

Processi per coinvolgere i lavoratori (S1-2)

KME Group mantiene relazioni continue con le organizzazioni sindacali e le forme di rappresentanza aziendale dei dipendenti, che possono variare a seconda del Paese in cui opera ciascuna società del Gruppo, impegnandosi per un dialogo costruttivo. KME Group garantisce il diritto di associazione e contrattazione collettiva, rispetta il diritto dei lavoratori di aderire alle organizzazioni sindacali, opera per promuovere positive relazioni industriali ed il coinvolgimento dei lavoratori nell'ambito di strategie finalizzate all'incremento della competitività economica e alla massima occupazione. Sono previste modalità di coinvolgimento e partecipazione dei rappresentanti dei lavoratori nella gestione delle attività relative alla salute e alla sicurezza.

Processi per rimediare impatti negativi e canali per sollevare preoccupazioni (S1-3)

Il Gruppo KME adotta un approccio proattivo nella gestione degli impatti negativi, implementando politiche e processi strutturati per prevenire, identificare e affrontare tempestivamente eventuali problematiche.

Codice di Condotta e Carta Etica

Il Codice di Condotta del Gruppo KME definisce le norme di comportamento per tutti i dipendenti, promuovendo l'integrità, il rispetto e l'adozione di pratiche etiche in tutte le operazioni aziendali. La Carta Etica enuncia la missione, la visione e i valori fondamentali dell'azienda, fungendo da guida per le decisioni quotidiane e le interazioni con gli stakeholder.

Formazione e sensibilizzazione

Il Gruppo KME investe nella formazione continua dei propri dipendenti, organizzando annualmente eventi come i "Safety Day" negli stabilimenti produttivi e nei centri servizi. Questi eventi sono progettati per informare e sensibilizzare i lavoratori su tematiche relative alla sicurezza sul lavoro, al benessere e alla cultura aziendale.

Canali di segnalazione

Il Gruppo KME ha istituito canali di segnalazione per consentire ai dipendenti di riportare in modo confidenziale e sicuro eventuali incongruenze o necessità. Questi canali includono una piattaforma digitale di whistleblowing, accessibile anche in forma anonima, e la possibilità di comunicare direttamente con i responsabili di stabilimento. Tutti i report ricevuti sono trattati con la massima serietà e riservatezza, adottando un approccio obiettivo e basato sui fatti.

Sistema disciplinare e azioni correttive

Il Codice di Condotta stabilisce un sistema disciplinare chiaro per gestire le violazioni delle normative aziendali. In caso di impatti negativi identificati, vengono adottate azioni correttive adeguate per rimediare alla situazione e prevenire il ripetersi di eventi simili.

Coinvolgimento dei dipendenti

Il Gruppo KME promuove un ambiente di lavoro inclusivo e partecipativo, coinvolgendo attivamente i dipendenti nella definizione e attuazione delle politiche aziendali. Attraverso sondaggi, incontri periodici e consultazioni con i rappresentanti dei lavoratori, l'azienda raccoglie feedback e suggerimenti per migliorare continuamente le proprie pratiche e rispondere adeguatamente alle esigenze della forza lavoro.

Interventi su impatti rilevanti per la forza lavoro (S1-4)

Azioni intraprese, pianificate o in corso per prevenire o mitigare impatti negativi sulla forza lavoro

Il Gruppo KME ha implementato una serie di misure per garantire un ambiente di lavoro sicuro, inclusivo e rispettoso dei diritti dei lavoratori. Tra le principali azioni:

  • Formazione continua: programmi ricorrenti destinati a rafforzare competenze su salute e sicurezza, diritti umani, etica professionale e responsabilità individuale + attività di diffusione interna;
  • Safety Day: iniziative annuali organizzate in tutti gli stabilimenti e centri servizi del Gruppo, per rafforzare la cultura della sicurezza e sensibilizzare i lavoratori attraverso workshop, simulazioni e momenti formativi.
  • 10 Golden Rules: linee guida operative che delineano comportamenti chiave per la sicurezza sul posto di lavoro, applicabili quotidianamente da tutti i lavoratori.

Iniziative volte a generare impatti positivi per la forza lavoro

KME promuove un ambiente di lavoro che valorizzi la crescita professionale, il benessere e la partecipazione attiva dei dipendenti. Tra le iniziative principali:

  • Sviluppo professionale: percorsi di formazione continua, affiancamento on-the-job e piani di crescita individuale.
  • Benessere organizzativo: azioni orientate al miglioramento della qualità della vita lavorativa, tra cui supporto psicologico, iniziative di welfare e promozione del work-life balance.
  • Progetti di coinvolgimento attivo: raccolta periodica di feedback tramite survey aziendali, focus group e momenti strutturati di ascolto e confronto.

L'efficacia delle misure adottate e identificazione delle azioni necessarie in risposta a impatti negativi:

  • Indicatori di performance: analisi di KPI come frequenza e gravità degli infortuni, tasso di assenteismo e livello di soddisfazione interna, oltre ad elaborazioni periodiche per raccogliere suggerimenti dai dipendenti.
  • Confronto con i rappresentanti dei lavoratori, tramite incontri programmati con RLS e sindacati aziendali.
  • Piani di azione correttiva, elaborati a seguito di incidenti o evidenze emerse da audit interni o segnalazioni.

Risorse allocate alla gestione degli impatti materiali

Il Gruppo destina risorse specifiche alla gestione degli impatti rilevanti, tra cui il Budget annuale dedicato a programmi di sicurezza, formazione e benessere nei confronti della popolazione aziendale.

Obiettivi legati alla gestione degli impatti negativi (S1-5)

All'interno della propria strategia di sostenibilità, il Gruppo KME assegna un ruolo prioritario alla definizione di obiettivi concreti e misurabili per la prevenzione degli impatti negativi sulla propria forza lavoro, con particolare attenzione alla salute e sicurezza nei luoghi di lavoro.

Uno degli obiettivi centrali perseguiti dal Gruppo è la progressiva riduzione degli infortuni sul lavoro, con l'ambizione di tendere al cosiddetto "zero harm". Questo si traduce nel monitoraggio costante degli indicatori infortunistici e nella diffusione capillare della cultura della prevenzione. In particolare, è previsto il mantenimento del tasso di frequenza degli infortuni al di sotto di soglie definite annualmente, in linea con i benchmark interni e di settore. Il raggiungimento di tali risultati è supportato da attività sistematiche di formazione obbligatoria, momenti di sensibilizzazione diffusa come i "Safety Day" e l'applicazione rigorosa delle 10 Golden Rules.

I dipendenti sono coinvolti non solo nella definizione delle priorità, ma anche nel monitoraggio dei progressi. Reportistica periodica, sessioni di confronto nei singoli stabilimenti e sistemi di feedback strutturati permettono una valutazione continua dell'andamento rispetto agli obiettivi fissati. Allo stesso modo, eventuali scostamenti diventano occasioni per ripensare le azioni in campo, apportando miglioramenti e aggiornando le strategie.

Lavoratori dipendenti (S1-6)

Al 31 dicembre 2024 i dipendenti erano complessivamente 3.239. In Italia opera il 29% dei dipendenti, il 70,5% lavora in altri Paesi europei e lo 0,5% in Paesi extra-europei. Il 97% dei dipendenti ha un rapporto di lavoro a tempo indeterminato. Il 94% ha un contratto full-time, il restante 6% part time. La quota percentuale degli uomini è pari al 87%, quella delle donne al 13%. La fascia di età prevalente è quella degli ultracinquantenni (47%), seguita da quella tra i 30 e i 50 anni (40%) e dagli under 30 (13%). Per quanto riguarda l'inquadramento professionale il 65% è costituito da operai, il 27% da impiegati, il 6% da quadri e il 2% da dirigenti. Al 31 dicembre 2024 operavano nelle società del Gruppo anche 17 lavoratori non dipendenti.

Dipendenti per aree geografiche
Al 31 Dicembre 2024
Numero dipendenti Uomini Donne Totale
Italia 798 143 941
Altri Paesi Europa 1.998 279 2.227
Altri Paesi extra europei 7 14 21
Totale 2.803 436 3239
Dipendenti per contratto e genere
Al 31 Dicembre 2024
Numero dipendenti Uomini Donne Totale
Tempo indeterminato 2.727 415 3.142
Tempo determinato 75 17 92
Dipendenti con orario non garantito 1 4 5
Totale 2.803 436 3.239

Dipendenti per contratto, genere e aree geografiche
Al 31 Dicembre 2024
Numero dipendenti Uomini Donne Totale
Italia 798 143 941
Tempo indeterminato 794 136 930
Tempo determinato 4 7 111
Dipendenti con orario non garantito - - -
Altri Paesi europei 1998 279 2.277
Tempo indeterminato 1.928 270 2.198
Tempo determinato 70 9 79
Dipendenti con orario non garantito - - -
Altri Paesi extra-europei 7 14 21
Tempo indeterminato 5 9 14
Tempo determinato 1 1 2
Dipendenti con orario non garantito 1 4 5
Dipendenti per tipologia contrattuale e genere
Numero dipendenti Al 31 Dicembre 2024
Uomini Donne Totale
Tempo pieno 2.718 332 3.050
Part time 85 104 189
Totale 2.803 436 3.239
Dipendenti per tipologia contrattuale, genere e aree geografiche
Numero dipendenti Al 31 Dicembre 2024
Uomini Donne Totale
Italia 798 143 941
Tempo pieno 785 122 907
Part time 13 21 34
Altri Paesi europei 1.998 279 2.277
Tempo pieno 1.928 201 2.129
Part time 70 78 148
Altri Paesi extra-europei 7 14 21
Tempo pieno 5 10 15
Part time 2 4 6
TURNOVER
Numero e tasso turnover 2024
Uomini Donne Totale
Cessazioni del rapporto di lavoro 256 38 294
Tasso turnover 9,1% 8,7% 9,1%

Lavoratori non dipendenti (S1-7)

LAVORATORI NON DIPENDENTI Al 31 dicembre 2024
Uomini Donne Totale
Numero 12 5 17

Contratti collettivi e dialogo sociale (S1-8)

Dipendenti coperti da contratti collettivi di lavoro
Al 31 dicembre 2024
Area economica europea Extra EEA
Hong Totale
Italia Germania Francia Olanda Spagna Slovacchia UK Cina Kong
Numero dipendenti 941 1.851 160 210 18 17 21 12 9 3.239
Number of employees
covered by collective 941 1.811 129 210 18 - 10 1 - 3.120
bargaining
% Employees covered by
collective bargaining 100% 97,8% 80,6% 100% 100% 0,0% 47,6% 8,3% 0 96,3%
Dialogo sociale
Al 31 dicembre 2024
Area economica europea Extra EEA Totale
Italy Germany France Netherland Spain Slovakia UK Cina Hong
Kong
Numero di dipendenti
coperti da rappresentanti
dei lavoratori
484 1.711 123 210 18 - 10 - - 2.556
% dipendenti coperti da
rappresentanti dei
lavoratori
51% 92% 77% 100% 100% 0% 48% 0 0 78,9%

Diversità e pari opportunità (S1-9)

Al 31 Dicembre 2024
Categorie professionali e genere Uomini Donne Totale
Dirigenti 55 2% 3 1% 58
Quadri intermedi 149 5% 32 7% 181
Impiegati 538 19% 352 82% 890
Operai 2.066 74% 44 10% 2.110
Totale 2.808 100% 431 100% 3.239
Al 31 Dicembre 2024
Categorie professionali e fasce di età < 30 30-50 > 50 Totale
Dirigenti - 0% 19 1% 39 3% 58
Quadri intermedi 2 0,5% 63 5% 116 8% 181
Impiegati 97 23% 397 31% 396 26% 890
Operai 317 76% 805 63% 988 64% 2.110
Totale 416 100% 1.284 100% 1.539 100% 3.239

L'87%dei dipendenti è costituito da uomini e il 13 % da donne. Dal punto di vista dei ruoli professionali la quota femminile più elevata si registra nella categoria degli impiegati (82% rispetto al totale donne); è più bassa tra i quadri (7%) e tra i dirigenti (1%). Nel top management è presente 1 donna su un totale di 13 alti dirigenti; in questo caso la percentuale è pari all'8%.

Per quanto riguarda la composizione del CdA, ad oggi la Società non ha applicato specifici criteri di diversità, anche di genere, né ha provveduto all'adozione di una apposita politica in merito, poiché ai fini di un'adeguata composizione dell'organo di amministrazione ritiene sufficiente il rispetto dei requisiti previsti dalle disposizioni normative vigenti, con particolare riferimento alle cosiddette "quote rosa", nonché di quanto previsto dallo Statuto sociale. Nel rispetto di tali disposizioni, alla data del presente report il CdA è composto da 4 consiglieri di genere femminile (tra cui il Presidente) e 6 consiglieri di genere maschile. Nel corso del 2024 non sono stati registrati casi di discriminazione sul luogo di lavoro.

Salari adeguati (S1-10)

Dipendenti che non ricevono salari adeguati
Al 31 dicembre 2024
European Economic Area Extra EEA
Italy Germany France Netherland Spain Slovakia UK Asia Kong
Kong
Total
Numero dipendenti 942 1.851 162 210 18 17 21 11 9 3.239
Dipendenti che non
ricevono salari adeguati
- - - - - - - - - -
% Dipendenti che non
ricevono salari adeguati
0% 0% 0% 0% 0% 0% 0% 0% 0% 0%
Lavoratori non dipendenti che non ricevono salari adeguati
Al 31 dicembre 2024
European Economic Area Extra EEA
Italy Germany France Netherland Spain Slovakia UK Asia Kong
Kong
Total
Numero lavoratori non
dipendenti
3 1 8 4 - - - 1 - 17
Lavoratori non
dipendenti che non
ricevono salari adeguati
- - - - - - - - - -
% Lavoratori non
dipendenti che non
ricevono salari adeguati
0% 0% 0% 0% 0% 0% 0% 0% 0% 0%

Disabilità (S1-12)

DIPENDENTI CON DISABILITÀ Al 31 Dicembre 2024
Uomini Donne Totale
Dipendenti con disabilità 143 7 150
Totale dipendenti 2.803 436 3.239
Percentuale 5% 2% 4,6%

Salute e sicurezza sul lavoro (S1-14)

Il 100% dei lavoratori è coperto da sistemi di gestione per la salute e la sicurezza. Per gran parte di loro (92%) si tratta di sistemi di gestione soggetti a certificazione di enti terzi. Nel 2024 sono stati registrati 33 infortuni, di cui uno con conseguenze mortali. I casi di malattie professionali sono 5. Il tasso di frequenza degli infortuni tra i dipendenti è pari a 7,6, mentre l'indice di gravità è 201 e il tasso di malattie professionali 1,1.

Forza lavoro coperta da sistemi di gestione per la salute e la sicurezza
2024
Dipendenti Non dipendenti Totale
Numero persone 3.239 17 3.256
Percentuale persone coperte da sistemi di gestione per la salute e la 100% 100% 100%
sicurezza
Forza lavoro coperta da sistemi di gestione per la salute e la sicurezza soggetti ad audit o certificazioni
2024
Dipendenti Non dipendenti Totale
Numero persone 2.999 15 3.014
Percentuale persone coperte da sistemi di gestione per la salute e la
sicurezza soggetti ad audit o certificazioni
92% 88% 92%

Infortuni e malattie professionali
2024
Dipendenti Non
dipendenti
Totale
Decessi dovuti a infortuni sul lavoro 1 - 1
Decessi dovuti a malattie professionali - - -
Infortuni 33 - 33
Numero di ore lavorate 4.320.133 26.439 4.346.572
1
Tasso di frequenza degli infortuni (injury rate)
7,6 7,6
Giorni di assenza per infortuni sul lavoro 870 - 870
2
Indice di gravità degli infortuni (gravity index)
201 - 200
Casi di malattie professionali 5 - 5
Giorni di assenza per malattie professionali 140 - 140
3
ODR (tasso malattie professionali)
1,1 - 1,1

1- Frequency Rate: numero di infortuni con assenza superiore a 1 giorno/numero di ore lavorate x 1.000.000

2- Gravity Index: giorni di assenza a causa di infortuni/ numero di ore lavorate x 1.000.000)

3- ODR: casi di malattie professionali/numero di ore lavorate x 1.000.000

Retribuzioni (S1-16)

Le retribuzioni sono conformi ai livelli salariali previsti dai contratti collettivi di riferimento e dalla Direttiva UE 2022/2041 relativa a salari minimi adeguati. Il rapporto tra la retribuzione totale annuale della persona che riceve la massima retribuzione e la mediana della retribuzione totale annua di tutti i dipendenti è pari a 34,9. La differenza tra il livello retributivo medio dei dipendenti di sesso femminile e quelli di sesso maschile è pari al 5,8%.

Rapporto remunerazione totale annuale 2024
retribuzione totale annua della persona che riceve la massima retribuzione € 1.690.062
mediana della retribuzione totale annua di tutti i dipendenti € 48.419
Rapporto remunerazione totale annuale 34,90
2024
Divario retributivo Uomini Donne %
Retribuzione lorda oraria € 38,48 € 36,26 5,8%

Casi di discriminazione e mancata conformità diritti umani (S1- 17)

Nel periodo esaminato non sono stati ravvisati o denunciati episodi di discriminazione nei luoghi di lavoro in relazione al genere, all'etnia, alla nazionalità, all'orientamento sessuale, alle convinzioni religiose, alle opinioni politiche e sindacali.

LAVORATORI NELLA CATENA DEL VALORE (ESRS S2)

Impatti, rischi e opportunità (ESRS 2 - SBM 3)

La descrizione di impatti, rischi e opportunità connessi ai lavoratori nella catena del valore è contenuta nella sezione "Informazioni generali (ESRS 2)".

Politiche, azioni, obiettivi (S2-1 S2-4 S2-5)

Le politiche relative ai lavoratori della catena del valore sono previste nella Carta etica e nel Codice di condotta di KME Group. Altre politiche di supporto sono la Politica di sostenibilità e le policy per la supply chain. KME si impegna a collaborare con partner, fornitori, subfornitori e clienti per prevenire e mitigare i potenziali impatti negativi sui diritti umani e sulle condizioni di lavoro nella catena del valore, con particolare attenzione ai lavoratori che lavorano per le entità della catena del valore a monte coinvolte nell'estrazione e nella lavorazione di metalli.

In relazione alla sostenibilità della supply chain, KME agisce affinché i partner commerciali rispettino i principi indicati nell'apposito Codice di condotta per i partner commerciali, con riferimento a standard stabiliti a livello globale quali il "Global Compact delle Nazioni Unite", i "Principi Guida delle Nazioni Unite in materia di business e diritti umani" e le "Linee guida OCSE per le imprese multinazionali". KME acquista materiali solo da fornitori approvati e registrati. Aderisce inoltre a MARS (Metal Alliance for Responsible Sourcing).

Tutti i partner commerciali di KME si devono assumere un impegno vincolante a:

  • rispettare tutte le norme di legge dell'ordinamento giuridico applicabile, tra cui quelle in materia di salario minimo e orario di lavoro;
  • garantire il rispetto dei diritti umani, inclusi il rispetto e la promozione delle pari opportunità e della parità di trattamento di tutti i dipendenti (indipendentemente dal colore della pelle, dal background etico sociale, dalla razza, dalla nazionalità, dall'orientamento sessuale, dalle convinzioni o opinioni politiche e religiose, sesso, età, disabilità, appartenenza sindacale, caratteristiche fisiche), il divieto di lavoro forzato, il diritto di aderire a organizzazioni di rappresentanza dei lavoratori;
  • rispettare il divieto del lavoro minorile, non assumendo persone che non abbiano raggiunto l'età minima stabilita dalla Convenzione ILO 138;
  • adottare misure per garantire la salute e la sicurezza dei lavoratori.

Nella selezione di nuovi fornitori KME fa riferimento a criteri di sostenibilità sociale e tutela dei diritti umani, quali a titolo esemplificativo e non esaustivo il rifiuto del lavoro forzato o minorile, il rispetto per le diversità, la non-discriminazione, la libertà di associazione, le condizioni di lavoro giuste e dignitose, la salute e la sicurezza sul lavoro.

Come già illustrato in altra sezione ("Informazioni generali – Sostenibilità della supply chain") i diritti umani - e in particolare le pratiche di lavoro, quali a titolo esemplificativo e non esaustivo, il rifiuto del lavoro forzato o minorile, il rispetto per le diversità, la non-discriminazione, le libertà di associazione, le condizioni di lavoro giuste e favorevoli, la tutela della privacy dei lavoratori e le relazioni con le comunità - sono aspetti di valutazione imprescindibili per il Gruppo KME nella selezione di nuovi fornitori. In funzione dell'aggiornamento del quadro normativo che disciplina la valutazione della supply chain, il gruppo sta procedendo con l'aggiornamento dei processi e delle procedure di valutazione dei fornitori, per formalizzare le attività che oggi vengono completate in virtù di prassi aziendale consolidate ma che non sono parte di un processo formale e strutturato. KME vuole ulteriormente consolidare il principio di sostenibilità in tutta la catena del valore, ed entro il 2030 il 100% della spesa per le forniture rilevanti dovrà essere effettuata con fornitori certificati o sottoposti a verifica di sostenibilità.

Processi per il coinvolgimento dei lavoratori nella catena del valore (S2-2)

Al di là di quanto illustrato nel precedente paragrafo, non vi sono ad oggi procedure specifiche per il coinvolgimento dei lavoratori della catena del valore.

Processi per rimediare gli impatti sui lavoratori nella catena del valore e canali per sollevare preoccupazioni (S2-3)

I lavoratori nella catena del valore possono utilizzare modalità di whistleblowing sulla base di quanto previsto dalla Carta etica e dal Codice di condotta.

COMUNITA' INTERESSATE (ESRS S3)

Impatti, rischi e opportunità

La descrizione di impatti, rischi e opportunità connessi alle comunità interessate è contenuta nella sezione "Informazioni generali (ESRS 2)".

Politiche e azioni (S3-1 S3-2)

Con la propria Carta etica e il Codice di condotta KME si impegna ad instaurare una comunicazione aperta con i suoi stakeholder, tra cui i soggetti appartenenti alle comunità locali e gli enti del territorio, nell'ottica di perseguire lo sviluppo sostenibile delle proprie attività ed avere un impatto positivo sulle comunità e sui territori in cui il Gruppo opera. Le società del Gruppo rivolgono una particolare attenzione al rapporto con le istituzioni locali e le organizzazioni rappresentative degli interessi delle comunità, al fine di costruire rapporti basati sulla reciproca fiducia.

Le società del Gruppo KME hanno cura dei rapporti con le comunità locali, nella consapevolezza di poter contribuire allo sviluppo del territorio e al benessere delle comunità, anche mediante il sostegno a iniziative sociali, attività culturali e sportive, interventi infrastrutturali. Gli interventi realizzati sono rendicontati in maniera più dettagliata nei report di sostenibilità delle singole società. A titolo esemplificativo e non esaustivo, si segnala che KME Italy ha ristrutturato nel corso degli ultimi anni un centro sportivo polivalente e i locali annessi, concessi in comodato d'uso e dunque utilizzati per attività ludiche e ricreative; mentre KME Germany ha tra le altre cose sviluppato iniziative di sostegno ad eventi di interesse culturale e sociale, supportato iniziative di solidarietà con i rifugiati ucraini, sviluppato forme di cooperazione con scuole e università.

Nel corso della propria storia KME ha progressivamente intensificato e allargato il proprio impegno di responsabilità sociale. Partendo dai dipendenti, si è poi occupata delle loro famiglie, quindi delle comunità che ospitavano le fabbriche, fino ad una serie di iniziative più recenti tramite la creazione del Sistema Dynamo. Attraverso il Sistema Dynamo, il Gruppo KME ha fortemente sviluppato il proprio impegno per la sostenibilità sociale, occupandosi di bambini con malattie gravi e delle loro famiglie, della conservazione del patrimonio naturale, della formazione sui temi del bene comune. Le donazioni che il Gruppo KME ha elargito al sistema a Dynamo nel 2024 ammontano a 2 milioni di euro.

Processi per rimediare impatti negativi, piani di azione e coinvolgimento delle comunità locali (S3-3 S3-4 S3-5)

Pur non essendo formalizzate specifiche procedure a livello di Gruppo, nell'ambito delle politiche di sostenibilità e di quanto previsto dal Codice di condotta, le singole società (e in particolar modo le società industriali) operano per promuovere e garantire adeguate relazioni con le comunità interessate, finalizzate a identificare gli impatti (effettivi o potenziali) delle proprie attività, minimizzare i rischi e valorizzare le

opportunità, affrontare e rimuovere le cause di eventuali disagi e impatti negativi, definire azioni e interventi con il coinvolgimento degli stakeholder a livello locale, partecipare a iniziative di coinvolgimenti adottati dalle istituzioni locali.

Il sistema Dynamo

La missione di Fondazione Dynamo è supportare la progettazione e lo sviluppo di organizzazioni di impresa che affrontano problemi sociali come istruzione, sanità, servizi sociali e ambiente, favorendo nel contempo nuova occupazione. Sono tre, ad oggi, i principali progetti sviluppati dal Sistema Dynamo: Dynamo Camp, Dynamo Academy e Oasi Dynamo.

  • Dynamo Camp. Nato nel 2007, è situato a Limestre (Pistoia), in un'oasi di oltre 900 ettari (Oasi Dynamo), e fa parte di Serious Fun Children's Network, associazione fondata nel 1988 da Paul Newman, attiva in tutto il mondo. Le attività si svolgono presso la struttura di Dynamo Camp e, attraverso il progetto Dynamo Programs, anche in strutture ospedaliere, associazioni e case famiglia. Dynamo Camp onlus offre gratuitamente programmi di terapia ricreativa con assistenza specifica a bambini affetti da patologie gravi o croniche, e alle loro famiglie. Frutto di un progetto di riqualificazione industriale, Dynamo Camp è composto da una serie di costruzioni adibite a camere, aree comuni, attività ludiche, sport e laboratori. Dynamo Camp offre in particolare: periodi di terapia ricreativa per bambini e ragazzi malati, ospitati a Dynamo Camp non accompagnati dai genitori; programmi per l'intero nucleo familiare; attività di terapia ricreativa in ospedali, case famiglia nelle maggiori città del territorio nazionale e a Riva degli Etruschi. In linea con la propria missione di inclusività sociale, Dynamo Camp lavora per accogliere al Camp un numero crescente di bambini con patologie complesse e con bisogni di assistenza medica specifica. Sulla scia delle esigenze delle famiglie di poter avere "Dynamo vicino a casa", la Fondazione si è impegnata a sviluppare i programmi fuori dal Camp, attraverso il progetto Dynamo City Camp, i tour negli ospedali e all'interno di strutture alberghiere nelle cosiddette Dynamo Off Camp. Nel 2024 il progetto dei City Camp è stato portato avanti a Milano, Torino, Genova, Firenze, Roma, Termoli e Napoli. Il City Camp di Milano è primo City Camp attivo 12 mesi l'anno. Si tratta di un Camp "di proprietà" situato all'interno dell'edificio che ospita gli uffici della Fondazione e di Dynamo Academy in Milano.
  • Dynamo Academy. È un'impresa sociale che promuove la condivisione di progetti per il bene comune: corsi di formazione, educazione alla sostenibilità per bambini e ragazzi, attività di experiental learning, servizi di consulenza per imprenditori sociali e aziende, condivisione di best practice in partnership con CEPC (Chief Executive for Corporate Purpose). L'Academy si fonda su una rete di relazioni con università, fondazioni, aziende, istituzioni pubbliche e private nazionali e internazionali.
  • Oasi Dynamo. Situata nel cuore della Toscana, è una riserva naturale affiliata WWF. In passato questo territorio ospitava una riserva di caccia, oggi è un virtuoso modello di sostenibilità ambientale e di responsabilità sociale, grazie alla sinergia tra conservazione ambientale, divulgazione di una cultura rispettosa dell'ambiente e pratiche agricole tradizionali.

Museo di Arte Contemporanea

A Fornaci di Barga sono stati effettuati nel 2024 lavori per la trasformazione dell'ex Centro Ricerche nel MUDY, Museo di Arte Contemporanea di Dynamo. Il museo, collegato al sistema di iniziative di filantropia e solidarietà sociale, ambientale e culturale che ruota attorno all'attività di Dynamo Camp, è stato inaugurato ad aprile 2025.

Informazioni sulla governance

CONDOTTA DELLE IMPRESE (ESRS G1)

Impatti, rischi e opportunità

La descrizione di impatti, rischi e opportunità connessi alla condotta delle imprese è contenuta nella sezione "Informazioni generali (ESRS 2)".

Politiche di condotta aziendale (G1-1)

Carta etica

La Carta etica definisce i valori a cui il Gruppo KME si ispira, nonché i principi e le norme di comportamento da adottare nel rapporto con i principali stakeholder. Le norme si applicano, senza alcuna eccezione, a tutti i dipendenti, componenti degli organi sociali e collaboratori delle società del Gruppo e a tutti coloro che, direttamente o indirettamente, stabilmente o temporaneamente, vi instaurano rapporti e relazioni, od operano per perseguirne gli obiettivi.

La Carta etica si ispira alle seguenti linee guida a livello nazionale e internazionale in tema di diritti umani, di responsabilità sociale d'impresa e di corporate governance:

  • la Dichiarazione Universale dei Diritti Umani delle Nazioni Unite;
  • la Convenzione sui diritti dell'infanzia delle Nazioni Unite;
  • la Convenzione sull'eliminazione di ogni forma di discriminazione nei confronti delle donne delle Nazioni Unite;
  • i Principi dello UN Global Compact;
  • le 8 Convenzioni fondamentali dell'ILO (Organizzazione Internazionale dei Lavoratori);
  • le Linee guida dell'OCSE (Organizzazione per la Cooperazione e lo Sviluppo Economico) per le imprese multinazionali;
  • la Carta dei Diritti Fondamentali dell'Unione Europea;
  • il Codice di Corporate Governance di Borsa Italiana;
  • la Carta dei Valori d'Impresa dell'Istituto Europeo per il Bilancio Sociale;
  • il D. Lgs. 8 giugno 2001, n. 231 "Disciplina della responsabilità amministrativa delle persone giuridiche, delle società e delle associazioni anche prive di personalità giuridica" e successivi aggiornamenti;
  • la Convenzione delle Nazioni Unite contro la corruzione.

Codice di condotta

Il Codice di condotta impegna le Società del gruppo KME e i dipendenti a osservare rigorosamente le normative vigenti e a rispettare le regole e i principi etici stabiliti per la politica aziendale. Il Codice di condotta di KME comprende in particolare i seguenti temi:

  • Concorrenza leale e antitrust
  • Anticorruzione
  • Ambiente, salute e sicurezza
  • Divieto del lavoro minorile
  • Rispetto dei diritti umani

  • Evitare la violazione dei nostri diritti di proprietà o di quelli di terze parti
  • Evitare i conflitti d'interesse
  • Trattamento delle informazioni

Con il Codice di Condotta che si applica alle società del gruppo KME sono definiti i principi fondamentali di collaborazione con i partner commerciali, i clienti, i colleghi, i concorrenti e il pubblico. Poiché́la reputazione di KME è fortemente influenzata dalle azioni e dai comportamenti di ciascun dipendente, è importante che tutti i dipendenti – indipendentemente dalla loro funzione o incarico – si conformino al Codice di Condotta nello svolgimento del loro lavoro. Tutti i dipendenti sono tenuti all'osservanza delle leggi applicabili e delle direttive aziendali. Sebbene il Codice di Condotta non sia un documento onnicomprensivo e non possa prevedere tutte le possibili situazioni e circostanze, le condotte contrarie all'etica, di qualsiasi tipo, anche se non espressamente regolate in questo documento, non sono consentite in nessuna circostanza. Le violazioni della legge non sono ovviamente ammesse in nessuna circostanza. I dipendenti KME che violano i principi del Codice di Condotta si espongono a severe sanzioni, inclusa la risoluzione del rapporto di lavoro. Nessun dipendente che viola tali principi potrà trovare motivazioni al suo comportamento nell'aver agito nell'interesse di KME, in quanto qualsiasi violazione comporta inevitabilmente un effetto dannoso per la Società. Il Codice di Condotta mira a promuovere una cultura della creazione di valore attraverso la consapevolezza dei dipendenti riguardo alle attuali disposizioni normative ed obbliga gli stessi al rispetto delle regole e dei principi etici nello svolgimento della loro attività lavorativa quotidiana. Il Codice di Condotta, peraltro, incoraggia e sensibilizza i dipendenti a chiedere proattivamente chiarimenti in caso di dubbi perché, in caso di violazioni della legge, la non conoscenza delle regole non costituisce una difesa contro le possibili conseguenze delle violazioni delle norme di diritto penale, civile e del lavoro. In caso di dubbio, i dipendenti possono e devono contattare il loro superiore gerarchico o l'Ufficio Legale. Inoltre, ogni dipendente ha il diritto di segnalare eventuali circostanze che possano indicare una violazione delle regole interne. Questa possibilità dovrebbe essere usata nel migliore interesse di KME e dei suoi dipendenti. A tal fine, KME ha incaricato un avvocato esterno di fiducia (ombudsman) al quale i dipendenti possono riferire tali irregolarità, se necessario anche in forma anonima. Ogni dipendente, il quale faccia una segnalazione in buona fede, è protetto. A tutte le informazioni verrà dato seguito in modo professionale nel rispetto dei diritti di tutti i soggetti coinvolti.

  • Divieto di lavoro minorile. KME garantisce il divieto del lavoro minorile, salva l'eccezione espressamente prevista dalle convenzioni internazionali (Convenzione ILO 138) per i Paesi emergenti nei quali il limite di età è di 14 anni.
  • Rispetto dei diritti umani. KME garantisce il rispetto della dignità personale, della riservatezza e dei diritti di ciascun dipendente e non costringe alcun individuo a lavorare contro la sua volontà. Il Gruppo garantisce il rispetto del numero massimo di ore lavorative stabilite dalle leggi vigenti e riconosce il diritto alla libera associazione dei propri dipendenti. Le società del Gruppo, nei Paesi in cui operano, svolgono le proprie attività in armonia con la legislazione vigente a tutela delle condizioni di lavoro, garantendo il divieto di lavoro minorile o forzato.
  • Pari opportunità e non discriminazione. KME promuove le pari opportunità nel lavoro e nel trattamento dei propri dipendenti. I rapporti tra dipendenti delle società del Gruppo devono essere improntati ai principi di una civile convivenza e devono svolgersi nel rispetto reciproco dei diritti e della libertà delle persone. In particolare, non devono essere fatte discriminazioni o ritorsioni per ragioni di nazionalità, di credo religioso, di appartenenza politica e sindacale, di lingua e di sesso.
  • Processi di controllo interno. Il Gruppo ritiene di fondamentale importanza che le proprie risorse umane siano consapevoli dell'esistenza di procedure di controllo e coscienti del contributo che queste danno all'efficienza aziendale e al raggiungimento degli obiettivi di business. La responsabilità di creare un sistema di controllo interno efficace è comune ad ogni livello operativo; conseguentemente tutti i dipendenti, nell'ambito delle funzioni svolte, sono responsabili della definizione, dell'attuazione e del corretto funzionamento dei controlli inerenti alle aree operative a loro affidate.
  • Clienti. KME si impegna ad agire nel rispetto dei valori di eccellenza e innovazione, cercando di rispondere nel migliore dei modi alle esigenze dei propri clienti e garantendo loro elevati standard di

qualità dei prodotti e servizi offerti. Ciascun Destinatario deve perseguire la massima soddisfazione del cliente, fornendo, tra l'altro, informazioni complete, accura- te e trasparenti sui prodotti, sui servizi offerti e sui diversi aspetti relativi alle transazioni commerciali, evitando il ricorso a pratiche ingannevoli, in modo da favorire scelte ponderate e consapevoli in un'ottica di responsabilità e rispetto reciproco.

  • Investitori e mondo finanziario. Il Gruppo KME persegue il successo sostenibile, impegnandosi nella creazione di valore nel lungo termine per i propri investitori e per tutti i suoi stakeholder, promuovendo lo scambio di informazioni e il dialogo tra le parti. KME si impegna ad instaurare con gli investitori, attuali e potenziali, e con il mondo finanziario un rapporto basato su una condivisione delle informazioni chiara, completa e trasparente, volta a garantire agli investitori la possibilità di prendere decisioni informate sull'opportunità di investire nel Gruppo. La descrizione dei prodotti e servizi, della struttura organizzativa del Gruppo e delle statistiche e rendiconti finanziari deve sempre essere improntata a criteri di completezza, correttezza e trasparenza dell'informazione.
  • Organi di informazione. I rapporti tra le società del Gruppo ed i mass media spettano alle funzioni aziendali appositamente designate e devono essere coerenti con la politica di comunicazione definita dal Gruppo e le procedure aziendali in essere. La partecipazione, in nome di KME Group o in rappresentanza della stessa, a comitati ed associazioni di qualsiasi tipo, siano esse scientifiche, culturali o di categoria, deve essere regolarmente autorizzata ed ufficializzata per iscritto, nel rispetto delle regole aziendali
  • Comunità locali. KME si impegna ad instaurare una comunicazione aperta con i suoi stakeholder, tra cui i soggetti appartenenti alle comunità locali e gli enti del territorio, nell'ottica di perseguire lo sviluppo sostenibile delle proprie attività ed avere un impatto positivo sulle comunità e sui territori in cui il Gruppo opera.
  • Ambiente. Il Gruppo KME si impegna a promuovere e diffondere tra i suoi stakeholder una cultura di responsabilità nei confronti dell'ambiente. Tra gli impegni del Gruppo in termini di sostenibilità ambientale vi sono lo sviluppo di strategie preventive volte ad evitare l'inquinamento ambientale, l'uso efficiente, il recupero e/o la riciclabilità dei materiali e l'efficientamento energetico nella produzione e fornitura dei propri prodotti e servizi. I Destinatari, nello svolgimento delle loro funzioni, si impegnano a rispettare la vigente normativa in materia di tutela e protezione ambientale e promuovono, inoltre, una conduzione delle proprie attività incentrata sul corretto e funzionale utilizzo delle risorse e sul rispetto dell'ambiente.

Casi di violazione del Codice di condotta

Nel corso del 2024 non si sono registrati casi di violazioni significative rispetto a quanto previsto dalla Carta etica e dal Codice di condotta.

Compliance

Nel corso del 2024 non vi sono stati casi di non conformità a leggi e regolamenti.

Azioni legali per comportamento anticoncorrenziale, antitrust e pratiche monopolistiche

Nel periodo di rendicontazione non sono state intraprese azioni legali contro società del gruppo inerenti a comportamenti anticompetitivi e/o violazioni di leggi anti-trust e contro il monopolio, e nessun giudizio era pendente su tali argomenti.

Certificazioni ESG

Al fine di garantire elevati standard sui temi di sostenibilità, i sistemi di gestione implementati in KME sono conformi ai seguenti requisiti in materia di ambiente, energia, sicurezza sul lavoro e qualità dei prodotti, previsti da norme e standard internazionali:

  • ISO 9001:2015 (Gestione della qualità)
  • ISO 14001:2015 (Tutela dell'ambiente)
  • ISO 45001:2018 (Sicurezza sul lavoro e tutela della salute)
  • ISO 50001:2018 (Gestione dell'energia)
  • IATF 16949:2016 (Requisiti QM aggiuntivi per i settori automotive)

KME punta a garantire elevati standard ambientali e un costante miglioramento nell'uso efficiente delle risorse materiali, nell'efficienza energetica, nella tutela del clima. La gestione ambientale ed energetica di KME è certificata in conformità a ISO 14001 e ISO 50001. La salute e la tutela sul lavoro sono certificate secondo la norma ISO 45001.

Garantire la qualità e la sicurezza dei prodotti costituisce per KME una priorità non meno importante. A tale obiettivo è dedicata una forte e costante attenzione in tutte le fasi, dalle attività di ricerca e sviluppo fino alla produzione e alla commercializzazione. Nell'ambito della catena di approvvigionamento i fornitori sono selezionati sulla base dei requisiti di qualità richiesti. Nella fase di produzione vengono effettuati costanti e rigorosi controlli. In riferimento alla sicurezza dei prodotti, KME opera nel rispetto delle direttive europee REACH e ROHS. La gestione qualità di KME è certificata ai sensi di ISO 9001 e IATF 16949.

Rapporti con i fornitori (G1-2)

Il Gruppo KME dedica una particolare attenzione alla sostenibilità della supply chain. Per tale ragione agisce, per quanto possibile, affinché i fornitori rispettino i principi indicati in un apposito Codice di condotta per i partner commerciali, con riferimento a standard stabiliti a livello globale come, in particolare, il "Global Compact delle Nazioni Unite", i "Principi Guida delle Nazioni Unite in materia di business e diritti umani" e le "Linee guida OCSE per le imprese multinazionali ". KME acquista materiali solo da fornitori approvati e registrati, e ispeziona costantemente il loro lavoro. KME è membro di MARS (Metal Alliance for Responsible Sourcing), un'iniziativa per la progettazione sostenibile e la certificazione dell'approvvigionamento di materie prime.

Tutti i partner commerciali di KME si devono assumere un impegno vincolante a:

  • rispettare tutte le norme di legge dell'ordinamento giuridico applicabile, in particolare (ma non in modo esclusivo) le disposizioni della legislazione applicabile in materia di concorrenza, antitrust, restrizioni agli scambi commerciali, protezione dati, orario di lavoro, salario minimo e ambiente;
  • garantire attivamente il rispetto dei diritti fondamentali. Ciò include il rispetto e la promozione delle pari opportunità e della parità di trattamento di tutti i dipendenti (indipendentemente dal colore della pelle, dal background etico sociale, dalla razza, dalla nazionalità, dall'orientamento sessuale, dalle convinzioni o opinioni politiche e religiose, sesso, età, disabilità, appartenenza sindacale, caratteristiche fisiche e /o aspetto), nonché il rispetto della dignità, della privacy e del diritto generale alla privacy di ogni singolo dipendente, il divieto di lavoro forzato, tortura, molestie sessuali, nonché il diritto di costituire un'organizzazione dei dipendenti;
  • rispettare il divieto del lavoro minorile, ossia non assumere persone che non abbiano raggiunto l'età minima stabilita dalla Convenzione ILO 138;
  • adottare misure per garantire la salute e la sicurezza dei dipendenti e conseguentemente formare i dipendenti al fine di ridurre il rischio di malattie professionali ed infortuni;
  • conformarsi alle disposizioni applicabili della legislazione ambientale, nonché alle norme internazionali relative a tale materia;

  • prendere le opportune misure volte ad evitare l'uso di materie prime che finanzino direttamente o indirettamente gruppi armati che violano i diritti umani;
  • non consigliare, tollerare o partecipare (sia direttamente che indirettamente, attivamente o passivamente) ad alcuna azione che possa comportare corruzione e /o concussione. Ciò include anche non offrire o concedere vantaggi illegali a nessuno, nè richiederli o accettarli da alcun soggetto, con il fine di ottenere un vantaggio personale o creare dipendenze o conflitti di interesse. Devono essere rispettate le normative applicabili nel rispettivo ordinamento giuridico;
  • ottemperare alle norme di legge applicabili in materia di antiriciclaggio, nonché agli standard internazionali relativi a tale materia;
  • rispettare la proprietà (compresa la proprietà intellettuale) di terzi e adottare misure di sicurezza informatica;
  • promuovere il rispetto, nella propria catena di fornitura, dei principi enunciati nel "Codice di condotta per i partner commerciali delle Società del Gruppo KME".

Prevenzione della corruzione (G1-3)

Il Gruppo KME si impegna a contrastare la corruzione in ogni sua forma, basando le proprie attività sui valori di integrità, onestà e trasparenza ed intrattenendo con i propri stakeholder relazioni eque e leali. La possibilità di ottenere maggiori profitti od utili, di qualsiasi importo, non potrà in alcun caso giustificare l'instaurazione di pratiche commerciali illegali. Questo principio vale senza eccezione alcuna a tutti i livelli nel Gruppo KME. Pertanto, il Gruppo chiede ai propri stakeholder di rispettare le regole di condotta definite dal proprio Codice e, per quanto applicabile, dal Modello di Organizzazione, Gestione e Controllo, ex D. Lgs. 231/01, adottato dalla singola società del Gruppo e di agire secondo norme etiche e legali, senza ricorrere a mezzi illeciti, quali tentativi di corruzione, favoritismi e sollecitazioni di vantaggi personali.

KME rifiuta ogni forma di corruzione, in conformità a quanto sancito nel 2003 dalla Convenzione delle Nazioni Unite contro la corruzione, in vigore dal 2005. Pertanto KME non intraprenderà alcun rapporto d'affari che comporti infrazioni alla normativa vigente o violazioni dei regolamenti aziendali in materia di elargizione/accettazione di somme di denaro od altre utilità, pur nella consapevolezza che ciò potrà comportare come conseguenza la perdita di qualche affare. La possibilità di ottenere maggiori profitti od utili, di qualsiasi importo, non potrà in alcun caso giustificare l'instaurazione di pratiche commerciali illegali. Questo principio vale senza eccezione alcuna a tutti i livelli nel Gruppo KME. In alcuni paesi esteri le usanze locali prevedono l'offerta di doni come segno di cortesia e rispetto. In tali ipotesi è importante accertarsi che non si sviluppi alcuna dipendenza sia dal lato del donatore che dal lato del ricevente, e che tutte le normative vigenti – nazionali ed internazionali – siano rispettate. Il responsabile deve essere informato riguardo a qualsiasi dono ricevuto e devono essere osservate le disposizioni contenute nella Carta etica. KME rispetta le norme antiriciclaggio previste dai regolamenti internazionali e dalle leggi nazionali applicabili. Pertanto, KME non intraprenderà alcun rapporto legittimo di affari che possa nascondere le origini criminose del denaro o di beni risultanti come proventi di un reato. In caso di dubbio, i dipendenti dovranno contattare il proprio superiore gerarchico o l'Ufficio legale.

Casi di corruzione (G1-4)

Nel periodo rendicontato non si sono registrati casi di corruzione.

Influenza politica e attività di lobbying (G1-5)

Pubblica Amministrazione, Istituzioni Pubbliche ed Enti Regolatori. L'assunzione di impegni con la Pubblica Amministrazione e con le Pubbliche Istituzioni è riservata esclusivamente alle funzioni aziendali preposte ed autorizzate. I Destinatari che, nell'ambito delle loro funzioni, si trovino ad avere legittimamente

rapporti con la Pubblica Amministrazione, le Pubbliche Istituzioni e gli Enti Regolatori, hanno la responsabilità di verificare preventivamente, e con la dovuta diligenza, che quanto dichiarato e/o attestato, nell'interesse del Gruppo, sia veritiero e corretto.

Organizzazioni politiche e sindacali. KME si propone come interlocutore aperto al confronto con le rappresentanze sindacali, al fine di affrontare in modo collaborativo i temi attinenti ai rapporti di lavoro e alle relazioni industriali. Le società del Gruppo non erogano, in linea di principio, contributi a partiti, a comitati e organizzazioni politiche e sindacali. Qualora un contributo sia ritenuto appropriato per il pubblico interesse, il Gruppo valuta se esso sia ammissibile alla luce delle leggi in vigore. Tutti i contributi devono, comunque, essere erogati in modo rigorosamente conforme alle leggi vigenti ed adeguatamente registrati.

Politiche di pagamento (G1-6)

KME Group si impegna a garantire rapporti corretti e responsabili con i propri fornitori per quanto riguarda i pagamenti, rispettando i termini previsti negli accordi commerciali e al contempo i principi di integrità finanziaria. A tal fine opera per evitare ritardi nei pagamenti, con particolare attenzione alle piccole e medie imprese, stabilendo termini di pagamento standardizzati per le principali categorie di fornitori e implementando un sistema di monitoraggio per assicurare il rispetto di tali termini. Di seguito sono rendicontati tre indicatori chiave: la durata media del pagamento (tempo che intercorre tra la ricezione di una fattura e il completamento del pagamento); la percentuale di pagamenti effettuati entro i termini (percentuale di fatture saldate prima della data di scadenza); il termine medio di pagamento (periodo di pagamento concordato). Il campionamento è stato effettuato sull'intera popolazione di fornitori, incluse le PMI.

Durata media del pagamento 126 giorni
Percentuale dei pagamenti
effettuati entro i termini
91,7%
Termine medio di pagamento I termini contrattuali di pagamento variano a seconda della tipologia di materiali o servizio
acquistato. Per ciò che concerne gli acquisti di metallo i termini contrattuali evidenziano un
range incluso tra 30 e 150 giorni, per gli altri acquisti i termini di pagamento sono inclusi
nell'intervallo compreso tra 30 giorni (termine applicabile principalmente alla fornitura di
EE) e 90 giorni.

APPENDICE

Note metodologiche

Analisi di doppia materialità

Le norme UE in materia di rendicontazione societaria di sostenibilità sono entrate in vigore il 5 gennaio 2024. A partire da quest'anno il rispetto dei fattori ESG inizierà pertanto ad essere declinato, come obbligo, nelle Relazioni sulla Gestione accluse ai bilanci societari seguendo le disposizioni contenute nella nuova direttiva. KME ha definito il processo di doppia materialità in conformità ai requisiti della Direttiva sulla rendicontazione di Sostenibilità Aziendale ("CSRD") e degli European Sustainabiity Reporting Standard ("ESRS") per la dichiarazione di sostenibilità 2024.

L'analisi di materialità̀ costituisce lo strumento attraverso cui una Società̀o un Gruppo identificano i temi strategici, in termini di impatti positivi e/o negativi - potenziali e/o effettivi - per l'organizzazione stessa, per l'ambiente e per le comunità̀ in cui essa opera.

Nei recenti anni si è assisto progressivamente ad un'evoluzione del processo di analisi di materialità̀ implementato dalle diverse categorie di soggetti operanti sui mercati. La crescente attenzione da parte degli stakeholder verso i fattori environmental, social e di governane (ESG) ha reso infatti la reportistica tradizionale inadeguata a far comprendere il reale stato di integrazione dei temi di sostenibilità̀ nelle differenti organizzazioni. Da tale necessità è emerso un nuovo modello di analisi che combina le valutazioni relative ai rischi esterni, cui una data organizzazione potrebbe essere esposta, con la valutazione dell'impatto correlato ai processi da essa stessa posti in essere sull'ambiente e sulla società̀ esterna.

In particolare, gli ESRS definiti dall'EFRAG adottano una prospettiva di "doppia materialità": obbligano cioè l'azienda a rendicontare sia il suo impatto ambientale e sociale, sia i rischi e opportunità che le questioni di sostenibilità ambientale e sociale a loro volta generano per l'azienda. La direttiva UE 2464/2022 stabilisce infatti che le organizzazioni dovranno rendicontare "sia in merito all'impatto delle attività dell'impresa sulle persone e sull'ambiente, sia riguardo al modo in cui le questioni di sostenibilità incidono sull'impresa".

Il processo di valutazione della materialità secondo gli standard ESRS ha seguito tre fasi consecutive: i) comprensione del contesto associata ad una panoramica commerciale del Gruppo; ii) identificazione degli IRO (impatti, rischi e opportunità) potenziali ed effettivi; iii) valutazione degli IRO identificati attraverso un'analisi di doppia materialità (d'impatto e finanziaria).

La prima fase si è dedicata alla comprensione del contesto ed allo sviluppo di una panoramica del Gruppo per quel che concerne: attività e rapporti commerciali, analisi del contesto giuridico e normativo rilevante delle operazioni ed infine comprensione dei soggetti interessati e degli stakeholders impattati.

Questo ha permesso, in una seconda fase, di analizzare ed identificare una serie di impatti, rischi e opportunità (IRO) materiali relativi a tematiche ESG nelle proprie attività e nella catena del valore. In particolare, in accordo con i requisiti applicativi di cui all'appendice A degli ESRS, il Gruppo ha considerato l'elenco delle questioni di sostenibilità contemplate negli ESRS tematici (paragrafo RA 16), integrandole con i temi materiali riportati nella Dichiarazione Non Finanziaria 2023 e completando infine la lista con eventuali ulteriori tematiche entity-specific.

Grazie alla prima fase di comprensione del contesto, nel determinare le questioni rilevanti, il Gruppo ha considerato e adattato l'analisi sulla propria situazione specifica, considerando i settori, i mercati e, le aree geografiche in cui operano le Società del Gruppo, tenendo altresì conto dei suoi principali stakeholder e di una valutazione dei principali aspetti su cui le proprie attività potessero avere impatti. Questo ha permesso di declinare, per ogni ESRS tematico, il topic specifico trattato dal principio tematico in base alla situazione attuale del gruppo, in modo tale da permettere una selezione dei sotto-temi (sub sub topic) specifici per la valutazione della rilevanza degli impatti e dei sotto-temi specifici per la valutazione di rischi e opportunità di rilevanza finanziaria.

Nella determinazione degli impatti, dei rischi e delle opportunità nella catena del valore al fine di determinarne la rilevanza, il gruppo ha riservato una particolare attenzione agli ambiti in cui ritiene probabile che tali impatti, rischi e opportunità potessero manifestarsi, in base alla natura delle attività, dei rapporti commerciali, delle aree geografiche e degli altri fattori considerati. Questo ha permesso la determinazione di impatti, rischi e opportunità (IROs) attuali e potenziali che sono stati analizzati separatamente al fine di determinare i temi di sostenibilità rilevanti. La doppia materialità, quindi, ha riguardato:

  • Valutazione della rilevanza dell'impatto;
  • Valutazione della rilevanza finanziaria.

Rilevanza dell'impatto

Un tema di sostenibilità è rilevante quando riguarda gli impatti materiali generati dell'impresa, siano essi, negativi o positivi, effettivi o potenziali, inerenti a persone ovvero all'ambiente e con un orizzonte temporale di breve, medio o lungo termine. Gli impatti così definiti includono il duplice ambito: sono riferiti alle operazioni proprie dell'impresa e/o alla catena del valore a monte e a valle, attraverso i suoi prodotti e servizi comprati e venduti così come ai propri rapporti commerciali e

non (i.e. comunità di riferimento). I rapporti commerciali comprendono quelli siti nella catena del valore dell'impresa, a monte e a valle, e non sono limitati ai rapporti contrattuali diretti.

La valutazione della rilevanza di un impatto negativo si basa sulla procedura di dovuta diligenza definita negli strumenti internazionali dei principi guida delle Nazioni Unite su imprese e diritti umani e nelle linee guida dell'OCSE destinate alle imprese multinazionali.

Per quanto riguarda gli impatti, la rilevanza è valutata in base alla gravità e alla probabilità dell'impatto. La gravità è stimata in base ai seguenti fattori:

  • a) l'entità: quanto è o potrebbe essere grave/positivo l'impatto;
  • b) la portata: quanto è o potrebbe essere diffuso l'impatto; e
  • c) la natura irrimediabile dell'impatto, solo per gli impatti negativi.

Per completezza d'analisi è stato associato un valore di probabilità non solo agli impatti potenziali, ma anche agli impatti attuali a cui è stato associato un valore massimo di probabilità trattandosi di impatti effetti.

Ad ogni attributo/fattore è stato quindi associato un punteggio da 1 (assente/trascurabile) a 5 (molto alto/probabile), come evidenziato nella tabella sottostante, per quantificare le valutazioni qualitative di tutti i fattori associati ad ogni singolo impatto.

Punteggio 1 2 3 4 5
Entità Assente-
trascurabile
Bassa Media Alta Molto Alta
Portata scarsa -
trascurabile
Bassa Media Alta Molto Alta
Irrimedia bilità trascurabile Bassa Media Alta Molto Alta
Probabilità evento molto
remoto
remoto possibile probabile altamamente
probabile

Figura 1. Tabella punteggi. Sono state utilizzate anche valutazioni intermedie (i.e 2.5) per rappresentare una situazione intermedia tra un punteggio e l'altro.

Tale assegnazione ha permesso di associare un valore quantitativo ad ogni singolo impatto ("Valore Impatto"), pari al prodotto tra punteggio Probabilità e punteggio della Gravità, quest'ultimo ottenuto come media dei punteggi assegnati a entità, portata (e irrimediabilità nel caso di impatti negativi).

In tal modo è stato definito un punteggio per ogni ESRS tematico, prendendo il valore massimo dei punteggi associati ai singoli impatti compresi nel topic stesso.

Infine, ottenuto un range di punteggi incluso nell'intervallo 5-20, la determinazione di una soglia minima per il punteggio dei topic (pari alla media dei punteggi totali) ha permesso di selezionare solo i topic considerati effettivamente materiali. La determinazione della soglia di materialità è stata fatta in modo tale da includere tutti quei topic che esprimono un punteggio quantitativo significativo e superiore rispetto alla media delle valutazioni, rispecchiando cioè la combinazione quantitativa di valori d'impatto considerati materiali da un punto di vista qualitativo.

Rilevanza finanziaria

La valutazione della rilevanza finanziaria corrisponde all'individuazione di informazioni considerate rilevanti per i principali fruitori delle relazioni finanziarie di carattere generale nell'adozione di decisioni relative alla fornitura di risorse all'organizzazione in questione. In particolare, un'informazione è considerata rilevante per i fruitori principali delle relazioni finanziarie di carattere generale se è ragionevole presumere che l'omissione, l'errata indicazione o l'occultamento di detta informazione potrebbe influenzare le decisioni che tali fruitori adottano sulla base della dichiarazione sulla sostenibilità dell'impresa.

Una questione di sostenibilità è rilevante da un punto di vista finanziario se comporta, o si può ragionevolmente ritenere che comporti, effetti finanziari materiali sull'impresa. Ciò si verifica quando un tema di sostenibilità genera rischi, siano essi operativi ovvero reputazionali, od opportunità che hanno, o di cui si può ragionevolmente prevedere che abbiano un'influenza rilevante sullo sviluppo dell'impresa, sulla sua situazione patrimoniale-finanziaria, risultato economico, sui flussi finanziari, sull'accesso ai finanziamenti o sul costo del capitale a breve, medio o lungo termine. I rischi e le opportunità possono derivare da eventi passati o futuri. La rilevanza finanziaria di un tema di sostenibilità non si limita agli aspetti soggetti al controllo dell'impresa, ma comprende anche informazioni su rischi e opportunità rilevanti attribuibili ai rapporti commerciali che non rientrano nell'ambito di consolidamento utilizzato nella redazione del bilancio. Come per l'analisi degli impatti, si considerano infatti rischi e opportunità relativi sia ad azioni proprie sia lungo la sua catena del valore.

La rilevanza dei rischi e delle opportunità è valutata combinando l'entità potenziale, "magnitudo", dei possibili effetti finanziari e la probabilità che si verifichino. Anche in questo caso, per ogni rischio e opportunità, è stato assegnato un valore da 1 (assente/trascurabile) a 5 (molto alto/probabile) ad entrambi i fattori (magnitudo e probabilità), come evidenziato nella tabella seguente:

Punteggio 1 2 3 4 5
Magnitudo Assente-
trascurabile
Bassa Media Alta Molto Alta
Probabilità evento molto
remoto
remoto possibile probabile altamamente
probabile

Figura 2. Tabella punteggi. Sono state utilizzate anche valutazioni intermedie (i.e 2.5) per rappresentare una situazione intermedia tra un punteggio e l'altro.

Questo ha permesso di calcolare un valore di materialità finanziaria pari al prodotto dei valori di magnitudo e probabilità, per ogni rischio e opportunità identificato nell'analisi. In maniera analoga a quanto fatto per la rilevanza degli impatti, è stato assegnato un punteggio ad ogni ESRS tematico, pari al valore massimo tra i punteggi di materialità finanziaria associati ai singoli rischi e opportunità compresi nel topic tematico stesso. Infine, la determinazione di una soglia minima per il punteggio dei topic, pari a 9, dato un range di punteggi incluso nell'intervallo 1-14, ha permesso di selezionare gli ESRS tematici considerati effettivamente materiali. La determinazione della soglia di materialità è stata fatta in modo tale da includere tutti quei topic che esprimevano un punteggio quantitativo superiore alla media delle valutazioni effettuate e che rispecchiassero cioè la combinazione quantitativa di valori di materialità finanziaria associata ai rischi e opportunità identificati e considerati materiali da un punto di vista qualitativo.

Emissioni gas ad effetto serra e consumi energetici

Fattori di emissione SCOPE 1

Per le emissioni scope 1 i flussi energetici considerati sono:

  • Gas Naturale
  • O.C. extra leggero (gasolio da riscaldamento)
  • GPL (anche riferito come Propane)
  • Biomassa (come carbone di legno, charcoal)
  • Benzina (ai fini dello scope 1 si calcola sulla base del 100% dei consumi per uso strumentale e del 70% dei consumi per uso misto)
  • Diesel (ai fini dello scope 1 si calcola sulla base del 100% dei consumi per uso strumentale e del 70% dei consumi per uso misto)

I fattori di emissione per i combustibili in scope 1, in continuità con gli anni precedenti, sono stati elaborati sulla base di National Inventory Report (Italy) 2024, CRT 2024 e ISPRA 2024: Fattori di emissione della combustione.

Ispra 2024: National Inventory Report 2024; https://www.isprambiente.gov.it/en/publications/reports/italian-greenhousegas-inventory-1990-2022-national-inventory-report-2024

Italy 2024: Italy 2024 Common Reporting Tables; https://unfccc.int/documents/643764

ISPRA, 2024: Fattori di emissione dalla combustione; https://emissioni.sina.isprambiente.it/wpcontent/uploads/2024/07/EF-combustion-2022.xlsx

Il valore energetico (GJ/Smc o GJ/l o GJ/kg) non è in genere riportato direttamente dalla principale fonte utilizzata per i fattori di emissioni climalteranti, ed è quindi stato calcolato il valore energetico implicito a partire dai dati in tCO2/TJ e dai dati in tCO2/t o 1000 Smc.

Qualora i dati raccolti – come benzina e gasolio (autotrazione o riscaldamento) – fossero espressi in litri, è stato applicato un fattore di conversione sulla base del peso specifico dei liquidi. Tali dati sono stati tratti dall'aggiornamento delle tabelle FIRE (Federazione italiana per l'uso razionale dell'energia).

Il dettaglio del calcolo è riportato nell'annesso alla nota metodologica.

I fattori GWP utilizzati per il calcolo CO2e laddove la fonte riportava solo i valori di CO2, CH4 e N20, sono quelli Sixth assessment IPCC: 1 per CO2, 27 per CH4, 273 per N20. In particolare, in conformità alle istruzioni di IPCC, il valore per il metano è quello "non fossil" a cui fare riferimento per tutte le emissioni di combustione.

Fattori di emissione SCOPE 1 in CO2 eq.

kgCO2/GJ kgCH4/GJ kgN2O/GJ kgCO2e/GJ Fonte
Gas naturale 58,918 0,001 0,0003 59,027 Ispra (foglio industry)
Gasolio risc 73,927 0,012 0,002 74,797 Ispra (foglio non industrial)
Benzina 73,081 0,093 0,002 76,220 Ispra (foglio non industrial)
Diesel 73,512 0,0006 0,003 74,319 ITA-CRT 2024, Table1.A(a)s3
GPL 65,980 0,0089 0,001 66,411 ITA-CRT 2024, Table1.A(a)s3
Carbone di 112 ETS Report KME Mansfeld e CE,
legno (bio) Linee guida MRR v.3 (3,3 tCO2e/t)

Emissioni Scope 1

INDUSTRIAL NON
INDUSTRIAL
TOTALE
Emissioni lorde di gas serra Scope 1 tCO2e 53.163 88 53.251
Di cui emissioni di gas serra Scope 1 derivanti da
sistemi regolamentati di scambio di quote di
emissione
tCO2e 36.452 - 36.452
% delle emissioni di gas serra Scope 1 derivanti
da sistemi di scambio di quote di emissione
regolamentati
% 68,57% 0,00% 68,45%
- -
Emissioni biogeniche di CO2 derivanti dalla
combustione di biomassa
tCO2e 340 - 340

Fattori di emissione (e composizione fonti energetiche) SCOPE 2

Per le emissioni scope 2 i flussi energetici considerati sono:

Energia elettrica acquistata, distinta per fornitore

  • da contratto con fornitore certificati di energia rinnovabile
  • da contratto con fornitore con parziali fonti rinnovabili certificate e con specifico mix energetico ed emissioni (diverse dal "residual mix")
  • da contratto con fornitore basati su "residual mix"

Energia elettrica autogenerata da fonti rinnovabili

  • di cui auto-consumata
  • di cui rilasciata alla rete

Le emissioni sono considerate secondo i due approcci, market based e location based. I mix energetici impiegati per i dati ESRS 1 sono basati sull'approccio market based.

(a) Market Based

Per tutti i fornitori, salvo i casi successivamente indicati, si applicano contratti di "residual mix". I valori di composizione del mix energetico e di emissione CO2 eq sono derivati da AIB, 2024: European Residual mix 2023 (table 2 Residual mix), https://www.aib-net.org/facts/european-residual-mix

Per Cina e Hong Kong i dati (mix ed emissioni 2023) sono derivati dal database Ember. https://emberenergy.org/data/electricity-data-explorer/

Contratto Fornitori con "Residual Mix": mix energetico ed emissione CO2e

% fossile % nucleare % rinnovabile CO2eq (g/kWh)
Italy 88,32% 4,40% 7,28% 500,57
Germany 96,79% 3,21% 0,00% 719,90
France 8,81% 86,53% 4,66% 40,74
Spain 59,09% 37,51% 3,40% 282,45
UK 68,18% 18,57% 13,25% 388,40
Slovakia 48,60% 46,70% 4,69% 357,56
Netherlands 61,53% 0,30% 38,17% 379,89
China 64,80% 4,60% 30,60% 583,6
Hong Kong 99,1% 0 0,95% 682

Contratto fornitori con mix energetico ed emissioni diverse dal Residual Mix

% fossile % nucleare % rinnovabile CO2eq
(g/kWh)
KME Italy + SCT GO(per quota parte
consumi) 100 0
SC UK Total Energies Zero Carbon
Energy for Business 10 90 0
SC Spain L'electra 100 0
KME Mansfeld Enercity – Verbleibender
ET MIX 2023 47,7 1,6 50,7 392
KMCB Enercity – Verbleibender
ET MIX 2023 47,7 1,6 50,7 392
Germany Enercity – Verbleibender
ET MIX 2023 47,7 1,6 50,7 392
Stolberg Enercity – Enercity Mix
2023 41 1,4 57,6 334

(b) Location based

Per il calcolo "location-based" sono stati utilizzati i dati del mix di produzione fornito da AIB per l'Europa e da Ember per i paesi extraeuropei.

Dati da: AIB European Residual Mixes 2023 (table 5: Production mix): Dati da Ember https://emberenergy.org/data/electricity-data-explorer/ per China e Hong Kong (dati al 2023)

Mix energetico ed emissioni di CO2-e per approccio Location Based
% fossile % nucleare % rinnovabile CO2 (g/kWh)
Italy 56,14% 0,00% 43,86% 273,63
Germany 45,05% 1,49% 53,45% 335,09
France 6,66% 65,45% 27,89% 30,80
Spain 28,20% 20,95% 50,85% 121,84
UK 38,58% 13,55% 47,87% 193,39
Slovakia 15,03% 61,98% 22,99% 123,04
Netherlands 48,84% 3,16% 48,00% 241,57
China 64,80% 4,60% 30,60% 583,6
Hong Kong 99,1% 0 0,95% 682

Emissioni Scope 2

Emissioni di gas serra Scope 2 U. m. NON INDUSTRIAL TOTALE
Emissioni lorde GHG Scope 2
(Location based)
tCO2e 73.132 125 73.257
Emissioni lorde di GHG Scope 2
(Market-based)
tCO2e 90.990 224 91.213

Emissioni Scope 3

Ai fini dell'analisi scope 3 è stata effettuata una analisi di significatività (allegata) delle varie categorie di scope 3, considerando 4 variabili:

  • Dimensione: dimensione del contributo di ciascuna categoria Scope 3 alle emissioni totali della società;
  • Influenza: possibilità per la società di determinare o influenzare la riduzione delle potenziali emissioni
  • Rischio: contributo all'esposizione al rischio della società sotto il profilo finanziario, regolatorio, di catena delle forniture, reputazionale
  • Stakeholders: importanza percepita dagli stakeholders

A ciascuna variabile è stato attribuito un punteggio da 1 a 5, dove i punteggi 1-2 sono ritenuti bassi, 2,5-3,5 sono considerati medi, 4-5 sono considerati alti.

Sono state considerate significative le categorie di impatto che riportavano un valore medio pari o superiore a 2,5. Si è inoltre considerata – in particolare per le categorie caratterizzate da un maggior grado di incertezza nella stima - una soglia di rilevanza degli impatti pari allo 0,5% delle emissioni scope 3.

Sono state considerate significative le seguenti categorie di impatto: Categoria 1 Beni e servizi acquistati; Categoria 3 Attività connesse ai combustibili e all'energia (non incluse nello Scope 1 o Scope 2); Categoria 4 Trasporto e distribuzione a monte; Categoria 5 Rifiuti derivanti dalle operazioni aziendali; Categoria 7 Trasferimenti casa-lavoro dei dipendenti; Categoria 9 Trasporto e distribuzione a valle.

La categoria 5 (rifiuti), pur con impatti modesti, è stata comunque inserita perché associata a specifici obiettivi (% di recupero e riciclo dei rifiuti) e perché rilevante per gli stakeholders. La categoria 7 (trasferimenti casa-lavoro) è stata inserita perché comunque superiore alla soglia di significatività (0,51 % sulle emissioni scope 3), rilevante per gli stakeholders e per il management e possibile oggetto di appropriate misure di riduzione.

Altre categorie di impatto sono state escluse perché non applicabili alla produzione della società (Categoria 8 Beni concessi in leasing a monte; Categoria 13 Beni concessi in leasing a valle; Categoria 14 Franchising)

Sono state inoltre escluse tre categorie perché non significative e rilevanti (utilizzando una soglia di 0,5% dello scope 3): Categoria 2 Beni capitali, Categoria 6 Viaggi di lavoro, Categoria 12 Fine vita dei prodotti venduti, Categoria 10 Lavorazione dei prodotti venduti; Categoria 11 Uso dei prodotti venduti, Categoria 15 Investimenti.

Per quanto attiene ai beni capitali (categoria 2), questa esclusione potrebbe essere riconsiderata nei prossimi anni in presenza di investimenti in macchinari e immobili più significativi. In assenza di tali investimenti i consumi di beni capitali (tipicamente arredi, elettronica etc.) sono non significativi (<0,1% delle emissioni scope 3). Per quanto attiene ai viaggi di lavoro (categoria 6) è stata effettuata una stima degli spostamenti. La stima degli spostamenti di lavoro ammonta a circa 1.923.374 pax-km in aereo, 594.084 pax-km in auto, 159.500 pax-km in treno.

Per la stima delle emissioni si considerano i fattori di emissioni Defra per viaggi in aereo in business class per voli shorthaul (meno di 1.400 km) e voli long-haul (gli altri), i fattori di emissioni ricalcolati per il parco auto nazionale (come in Cat 7) per i viaggi su strada e i fattori di emissione Defra per viaggi in treno nazionali.

Complessivamente le emissioni stimate ammontano a 661 t/a, equivalenti allo 0,1% del totale emissioni Scope 1, Scope 2 market based, Scope 3.

Tipo trasporto t CO2e
Viaggi aereo short haul 498
Viaggi aereo lonh haul 62
Viaggi strada 95
Viaggi treno 6
Totale 661

Si tratta quindi impatti non significativi. Questa esclusione potrebbe essere comunque riconsiderata nei prossimi anni, in presenza di una appropriata contabilizzazione dei viaggi di lavoro.

Per quanto attiene alla categoria 11 si ricorda che KME produce intermedi di rame e leghe di rame che vengono lavorate da altre industrie e possono esservi anche due o tre passaggi intermedi prima della fabbricazione del prodotto finito. Di conseguenza:

  • KME non ha visibilità della tipologia dei prodotti finiti realizzati con i propri intermedi, né questa informazione può essere direttamente ricavata dai propri clienti a loro volta solo episodicamente produttori di prodotti finiti. Kme, quindi, non ha né controllo operativo e contrattuale né influenza su come i clienti finali (intesi come fabbricanti e consumatori del prodotto finito) usano i prodotti finiti.
  • L'uso dei prodotti finiti derivanti dalle lavorazioni a valle degli intermedi realizzati da KME non ha rilievo nell'analisi di materialità né nelle aspettative degli stakeholders.
  • La rilevanza degli impatti derivanti dall'uso dei prodotti è indefinibile non essendo possibile una identificazione dei prodotti finiti.

Per quanto attiene alla categoria 12, il fine vita dei prodotti venduti, è possibile stimare, sia pure con grande incertezza, lo smaltimento finale dei prodotti finiti derivanti dagli intermedi di KME. Gli impatti stimati appaiono comunque non significativi.

I prodotti intermedi KME venduti a terze parti (esclusi quindi gli scambi intercompany) sono pari a 162.265 t/a. Questo è il quantitativo suscettibile di trasformazione in prodotto finito su cui si calcola il potenziale impatto di fine vita.

Per le modalità di smaltimento si assume la stima elaborata da JRC (Passarini F. et al 2018: Material Flow Analysis of Aluminium, Copper, and Iron in the EU-28; JRC Technical Report in https://publications.jrc.ec.europa.eu/repository/handle/JRC111643 ). Secondo JRC sul totale dei rottami di rame generati a fine vita dei prodotti circa il 61% è destinato a riciclo. Per la restante quota dei rifiuti non è definibile la tipologia di smaltimento e si può pertanto assumere che lo smaltimento avvenga secondo la media UE del totale dei rifiuti, al netto della quota a riciclo, pertanto con il 52% a discarica (incluso backfilling) e per il 48% a combustione (incenerimento e recupero energetico).2

Sulla base dei fattori di emissione Defra (con riferimento allo waste disposal dei metalli), il totale delle emissioni è pari a 1.121 t (equivalenti allo 0,2% del totale emissioni Scope 1, Scope 2 market based, Scope 3).

%smaltimento t/a smaltite EF kg/t CO2e t CO2e
Riciclo 61,0% 98.982 6,41 634
Combustione 18,7% 30.344 6,41 195
Discarica 20,3% 32.940 8,88 293
Totale 1.121

2 Al 2020, ultimo dato disponibile a livello UE, sul totale dei rifiuti mostra che il 19% dei rifiuti è smaltito a discarica, il 20% è smaltito per incenerimento o recupero di energia, il 58% è smaltito a riciclo, il 3% a backfilling (utilizzo per riempimenti ambientali). Al netto della quota a riciclo, i rifiuti sono smaltiti per il 52% a discarica o backfilling e per il 48% a incenerimento e recupero energetico (fonte Eurostat, database, indicatore env_wasoper in https://ec.europa.eu/eurostat/databrowser/view/env\_wasoper/default/table?lang=en&category=env.env\_was.env\_wasgt)

Emissioni Scope 3

Emissioni lorde di GHG Scope 3 tCO2e 324.567
Categoria 1 Beni e servizi acquistati tCO2e 271.896
Categoria 2 Beni capitali tCO2e Non significativa
Categoria 3 Attività connesse ai combustibili e all'energia
(non incluse nello Scope 1 o Scope 2)
tCO2e 30.971
Categoria 4 Trasporto e distribuzione a monte tCO2e 7.590
Categoria 5 Rifiuti derivanti dalle operazioni aziendali tCO2e 128
Categoria 6 Viaggi di lavoro tCO2e Non significativa
Categoria 7 Trasferimenti casa-lavoro dei dipendenti tCO2e 1.651
Categoria 8 Beni concessi in leasing a monte tCO2e Non applicabile
Categoria 9 Trasporto e distribuzione a valle tCO2e 12.332
Categoria 10 Lavorazione dei prodotti venduti tCO2e Non significativa
Categoria 11 Uso dei prodotti venduti tCO2e Non significativa
Categoria 12 Fine vita dei prodotti venduti tCO2e Non significativa
Categoria 13 Beni concessi in leasing a valle tCO2e Non applicabile
Categoria 14 Franchising tCO2e Non applicabile
Categoria 15 Investimenti tCO2e Non significativa

Categoria 1 Beni e servizi acquistati: dati da Resources used (ES 5.4).

Per la categoria 1, i dati sono derivati dalla tabella Resources used (ES 5.4).

Le attività considerate sono la produzione metallurgica, l'acquisto di acqua dalla rete acquedottistica, la produzione di profumeria.

Produzione metallurgica

È importante richiamare qui che i metalli primari (si utilizza questo termine anche se tali metalli, in primo luogo "catodo di rame", hanno un contenuto di rame secondario, da riciclo) considerati ai fini dello scope 3 non includono i metalli processati (e considerati nei dati sulle risorse usate) nell'ambito di "tolling manufacture", cioè di operazioni di lavorazione conto terzi. In queste operazioni un soggetto terzo fornisce i materiali e gestisce il prodotto lavorato che ne deriva. Si tratta quindi di attività per le quali KME non ha il controllo operativo e, coerentemente con le procedure del GHG Protocol e le linee guida per altri settori analoghi, KME considera consumi, emissioni e rifiuti generati per queste lavorazioni, ma non considera i metalli forniti per la lavorazione nel calcolo delle emissioni di scope 3.

Vi è pertanto una differenza significativa tra i metalli primari "processati/ e i metalli acquistati considerati per lo scope 3, come mostrato in tabella. Il totale dei metalli (esclusi rottami e semifiniti) processati è pari a 110.438 t, mentre il totale dei metalli acquistati (escluso quindi il "tolling") è pari a 59.405 t. Analogamente, i rottami acquistati sono pari a 58.103 t (al netto di tolling) a fronte di 87.534 t usate nei processi.

Totale metalli
primari
Rame Zinco Pro-Lega Altri
Totale Met processati 110.438 99.417 8.328 1.623 1.070

Totale Met acquistati 59.405 51.767 7.004 0 634

Tabella di confronto tra metalli processati (come resources used in ES 5.4) e metalli acquistati (al netto del tolling)
------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------- -- -- -- -- --

Nella seguente tabella sono riportati i totali dei materiali di produzione metallurgica considerati per lo scope 3 evidenziando fattori di emissione specifici e fonte.

Per i materiali di imballaggio si sono impiegati i fattori di emissione forniti da Defra, 2024.

  • Per i materiali di processo (prodotti chimici, inorganici ed altri non metallici) si sono utilizzati generalmente i fattori di emissione forniti da BAFA 2024.
  • Per quanto riguardo i metalli, per tre forniture di catodo di rame vi sono dati primari di carbon footprint realizzati dal fornitore. Questi tre fornitori ammontano a 22.574 t.
  • Per i restanti acquisti di catodo di rame (29.193 t) si è impiegato il dato, riferito alla produzione globale, fornito da International Copper Association (2023).
  • Per i semifiniti di rame principalmente billette si è mantenuto il valore riferito al catodo di rame. E' da notare che i semifiniti come tubi o filo, non essendo costituiti solo da rame, hanno una emissione di CO2e associata inferiore a quella del catodo.
  • Per gli altri metalli impiegati si sono considerati i fattori di emissione riportati da BAFA 2024, con valori tipicamente riferibili al consumo di primario. Per l'argento si è impiegato il valore fornito da Aurubis che, pur non essendo il fornitore, ha processi e tassi di impiego di secondario assimilabili a quello del fornitore di KME.
  • Per i rottami, di cui già si considera il trasporto nel calcolo dello scope 3 e l'eventuale "preparazione al riciclo" nel calcolo dello scope 1 (attività che avvengono all'interno dello stabilimento), non si è considerata nessuna altra emissione associata.

Per i rottami (rifiuti risultanti da un precedente utilizzo, di qualità elevata e classificati generalmente come "end of waste"), in conformità al GHG Protocol si applica il "cut-off approach", secondo cui le emissioni di un materiale riciclato non

comprendono quelle della produzione originale (in carico al primo utilizzatore del prodotto poi divenuto rottame), ma solo quelle associate alle attività di riciclo e trasporto. Per le caratteristiche dei rottami metallici impiegati non vi sono attività di selezione e trattamento a monte del conferimento allo stabilimento KME e pertanto l'impatto considerato è solo quello di trasporto (incluso in cat. 4), pari a 1.269 t CO2e, equivalente a 21,8 kg CO2e/t rottame.

wood packaging
4526
1.220
270
Defra 2024
wood packaging
Eco-Pallet, REUSED
207
8
39
Defra 2024
Eco-Pallet reused
wood pack.
Paper, cardboard,
633
756
1.194
Defra 2024
Paper, cardboard, VIRGIN
VIRGIN
Paper, cardboard,
80
87
1.092
Defra 2024
Paper, cardboard, RECYCLED
RECYCLED
Iron straping
97
278
2.855
Defra 2024
as steel cans
plastic foils
135
392
2.910
Defra 2024
as "average plastic film"
plastic straping
115
296
2.569
Defra 2024
plastic straping [as PP]
other packaging
22
71
3.165
Defra 2024
as "average plastics"
insulation and firebrick
817
714
873
BAFA 2024
[as firebricks]
material into products
675
1.980
2.936
Defra 2024
as PVC
(PVC,PE,)
Liq. Nitrogen 99.996%
12.283
2.457
200
BAFA 2024
Nitrogen liquid
Oxygen, liquid
3.257
1.628
500
BAFA 2024
O2
Oil and Grease (Virgin)
402
619
1.540
BAFA 2024
Olio lubrificante
Hydrogen 99.95%
38
97
2.530
BAFA 2024
Hydrogen
abrasiv garnet
170
119
700
BAFA 2024
Minerali generico
Rocksalt
73
20
270
BAFA 2024
Rocksalt (come NaCl)
Nutriox 45%
38
76
2.000
BAFA 2024
Composti inorganici e prodotti
chimici di base (generico)
white lime hydrate
36
72
2.000
BAFA 2024
Composti inorganici e prodotti
chimici di base (generico)
Liq. Argon
25
32
1.250
BAFA 2024
Argon
Propane
11
4
353
Defra 2024
WTT Propane
other Chemicals non
1.424
2.849
2.000
BAFA 2024
Composti inorganici e prodotti
renewable and not
chimici di base (generico)
recycled
Other
177
354
2.000
BAFA 2024
Composti inorganici e prodotti
chimici di base (generico)
Rame altri
29.193
115.751
3.965
ICA (2023) Copper environmental profile Global
(reference year 2019)
Rame Fornitore 1
11.236
33.271
2.961
Dati certificati dal fornitore
Rame Fornitore 2
11.314
16.518
1.460
Dati certificati dal fornitore
Rame Fornitore 3
24
18
739
Dati certificati dal fornitore
Zinco
7.004
18.841
2.690
BAFA 2024
Nickel
474
8.316
17.530
BAFA 2024
Stagno
92
957
10.380
BAFA 2024
Alluminio
50
492
9.890
BAFA 2024
Argento
0,430
86
200.000
Aurubis (2024) Environmental Profile of
Aurubis Silver and Aurubis Gold
Silicio
3
248
98.900
BAFA 2024
Produzione metallurgica T tCO2e kgCO2e/t Fonte calcolato come
Piombo 15 20 1.350 BAFA 2024
Semifinito rame (come
ICA (2023) Copper environmental profile Global
catodo)
15.868
62.915
3.965
(reference year 2019)
Rottami metallici
Trasporto considerato in cat 4. Totale pari a 1.269
(acquistati, netto tolling)
58.104
0
0
t CO2e, equivalente a 21,8 kg CO2e/t rottame)
Totale Materiali
155.918
270.915

Scope 3 Cat. 1: Materiali acquistati – Produzione metallurgica

DEFRA 2024: UK Government GHG Conversion Factors for Company Reporting

https://assets.publishing.service.gov.uk/media/6722567487df31a87d8c497e/ghg-conversion-factors-2024 full_set__for_advanced_users__v1_1.xlsx

BAFA 2024: Informationsblatt CO2 Faktoren

https://www.bafa.de/SharedDocs/Downloads/DE/Energie/eew_infoblatt_co2_faktoren_2024.pdf?__blob=publicationFile &v=4

Acquisto acqua da rete acquedottistica

Il calcolo scope 3 beni e servizi acquistati include le emissioni associate alla produzione dell'acqua prelevata dalla rete acquedotti, usata in tutti i siti KME. I prelievi dalla rete acquedottistica costituiscono solo una parte dell'insieme di acqua usata, caratterizzata da un elevato tasso di riuso.

Scope 3 Cat. 1: Materiali acquistati – Acqua da rete acquedottistica

ACQUA Mc tCO2eq kgCO2e/mc Fonte
Water supply from public or private 343.509 53 0,15311 defra 2024 -
organization (e.g. Municipality) water supply

Produzione Profumeria

Nel settore della profumeria Culti acquista essenze e imballaggi.

Per le essenze si è assunto come rappresentativo l'estratto di rosa formulato come rose oil.

Scope 3 Cat. 1: Materiali acquistati – Produzione Profumeria

PROFUMERIA T tCO2e kg CO2e /t Fonte calcolato come
wood packaging (not for 7,20 1,94 269,50 Defra 2024 wood packaging
transport)
Paper, cardboard, 33,03 39,44 1193,97 Defra 2024 Paper, cardboard,
VIRGIN VIRGIN
Aluminium packaging 0,86 7,87 9106,92 Defra 2024 as aluminium cans
Plastic packaging 12,31 31,62 2568,59 Defra 2024 as PP
Glass packaging 129,50 181,66 1402,77 Defra 2024 Glass
Essences 19,72 3,94 200,00 Hamador, rose oil
Pelatan (2019
Totale 266,47

Hamador, Pelatan (2019): Assessing the Sustainability of Natural Ingredients with LCA; in Perfurmer & Flavorist, vol 44 n4, 2019 https://www.perfumerflavorist.com/fragrance/ingredients/article/21856943/assessing-the-sustainability-ofnatural-ingredients-with-lca

Il totale per la categoria 1 dello scope 3 è così calcolato

tCO2e
Produzione Metallurgica
Packaging 3.107
materiali di processo 11.036
Metalli 257.433
Profumeria
Packaging 263
Essenze 4
Acqua
acqua da rete pubblica 53
Totale 271.896

Categoria 3 Attività connesse ai combustibili e all'energia (non incluse nello Scope 1 o Scope 2)

Le attività ricomprendo le emissioni WTT (Well to Tank, cioè upstream della combustione nel processo di produzione) dei combustibili usati e le emissioni WTT riconducibili a perdite di distribuzione e upstream delle fonti energetiche usate nella produzione acquistata di energia elettrica.

Le emissioni per i consumi combustibili scope 1 sono tratte da WTT Fuels di Defra 2024; le emissioni connesse a perdite da distribuzione e WTT elettricità sono tratte da Carbon Footprint Ltd's Greenhouse Gas Emissions Factors for International Grid Electricity (calculated from fuel mix)

Fattori di emissioni WTT (scope 3) per i combustibili usati
-------------------------------------------------------------
Fonte U.m. Fattore emissione Conversione a GJ Kg CO2eq/GJ
Natural Gas kg CO2e/Smc 0,337 0,0343 9,8285114
Extra light oil
(as diesel)
kg CO2e/l 0,611 0,0360 16,9683195
Gasoline kg CO2e/l 0,581 0,0319 18,2039215
Diesel kg CO2e/l 0,611 0,0360 16,9750514
GPL (Propane) kg CO2e/kg 0,349 0,0459 7,6104496

Fattore emissione originario da Defra 2024. Conversione in GJ sulla base dei contenuti energetici

Fattori di emissione WTT e T&D (scope 3) da consumi elettrici

Country Factor Year Fuel Mix
Data Year
Estimated T&D
Factor
(kg CO2e/kWh)
Estimated WTT
Factor
(kg CO2e/kWh)
Estimated WTT
of T&D Factor
(kg CO2e/kWh)
China 2024 2022 0,046360 0,119414 0,008378
France 2024 2022 0,006136 0,014944 0,001300
Germany 2024 2022 0,017748 0,076499 0,003573
Hong Kong 2024 2022 0,091469 0,119401 0,015761
Italy 2024 2022 0,022247 0,061051 0,004321
Netherlands 2024 2022 0,013028 0,061947 0,002612
Slovakia 2024 2022 0,008854 0,036758 0,001956
Spain 2024 2022 0,019353 0,034295 0,003665
United Kingdom 2024 2022 0,018332 0,047374 0,004187

Carbon Footprint Ltd's Greenhouse Gas Emissions Factors for International Grid Electricity (calculated from fuel mix)

Calcolo Emissioni attività connesse ai combustibili e all'energia
Quantità T CO2e EF kg
CO2e
Fonte
Natural Gas GJ 842.425 8.280 9,829 Defra 2024
Extra light oil GJ 335 6 16,968 Defra 2024
GPL (Propane) GJ 1.625 12 7,610 Defra 2024
Charcoal t 103 12 120,000 BAFA 2024
Gasoline GJ 1.493 27 18,204 Defra 2024
Diesel GJ 23.093 392 16,975 Defra 2024
Elettricità France kWh 6.249.157 140 0,022 Carbon Footprint 2024
Elettricità Germany kWh 139.027.439 13.600 0,098 Carbon Footprint 2024
Elettricità Hong Kong kWh 8.489 2 0,227 Carbon Footprint 2024
Elettricità Italy kWh 69.030.844 6.048 0,088 Carbon Footprint 2024
Elettricità Netherlands kWh 31.405.822 2.437 0,078 Carbon Footprint 2024
Elettricità Slovakia kWh 61.979 3 0,048 Carbon Footprint 2024
Elettricità Spain kWh 77.629 4 0,057 Carbon Footprint 2024
Elettricità UK kWh 116.799 8 0,070 Carbon Footprint 2024
TOTALE 30.971

Nota. Il fattore di emissione è espresso in kgCO2e/GJ o kgCO2e/t o kgCO2e/kWh in funzione dell'unità di misura della quantità

Categoria 4 Trasporto e distribuzione a monte.

Le forniture di metalli fanno riferimento agli acquisti (escluso tolling) di metalli e di rottami. Le attività di trasporto (sia a monte che a valle) non sono eseguite da KME, ma da società terze di trasporto, per cui le informazioni possedute da KME non sono di dettaglio. Le origini-destinazione dei trasporti a monte, qualora non sia conosciuto il sito di origine del materiale o rottame (essenzialmente per metalli da alcuni paesi extraeuropei), sono state stimate assumendo la partenza dal principale sito produttivo della società fornitrice nel paese di origine.

Per i metalli sono state tracciate le origini-destinazioni del 93% delle forniture (in peso). Il valore ottenuto è stato estrapolato alla totalità delle forniture di metalli (rame, zinco ed altri).

Per i rottami sono state tracciate le origini-destinazioni del 74% (in peso) degli acquisti di rottami. I valori ottenuti sono stati estrapolati al totale delle quantità acquistate.

t tCO2e t-km
METALLI PRIMARI 59.405 6.321 235.147.381
ROTTAMI 58.104 1.269 16.542.489

Il calcolo delle modalità di trasporto, delle percorrenze (km) e delle associate emissioni (tCO2e) è stato effettuato utilizzando il software EcotransIT.world.

https://emissioncalculator.ecotransit.world/

EcoTransIT è stato sviluppato nel 2000 da un consorzio di aziende di trasporto e istituti di ricerca europei. Attualmente è gestito da EcoTransIT World Initiative (EWI), un'organizzazione supportata da diverse compagnie di trasporto e logistica. La versione attuale è mantenuta da IFEU (Institut für Energie- und Umweltforschung Heidelberg). Nel corso degli anni, EcoTransIT è stato aggiornato per adattarsi alle nuove tecnologie e metodologie di calcolo delle emissioni, seguendo standard internazionali come il GHG Protocol e la norma EN 16258.

Il calcolo delle distanze considera – laddove necessario, ad esempio qualora vi sia trasporto via nave – anche le rotture di carico (trasporto su strada) e calcola in altri casi il trasporto su traghetti.

Distanze, struttura del parco veicolare (auto, navi etc.) e fattori di carico sono aggiornati annualmente e considerano valori medi per ciascun paese. La metodologia è disponibile https://www.ecotransit.org/wpcontent/uploads/20240308\_Methodology\_Report\_Update\_2024.pdf

Categoria 5 Rifiuti derivanti dalle operazioni aziendali. Da ES 5.5.

Per i rifiuti derivanti da operazioni aziendali il calcolo delle emissioni è effettuato con i fattori Defra 2024. Per le operazioni classificate come "other recovery operations" si è utilizzato lo stesso fattore del riciclo, distinguendo tra operazioni per rifiuti di costruzione e non.

Nel totale rifiuti si è incluso anche il trattamento delle acque di scarico convogliate.

Recovery t tCO2eq kgCO2e/t Fonte
Hazardous waste
Preparation for reuse 793 0 0,00 Defra 2024 - reuse
Recycling and other recovery Defra 2024 - recycling open loop per
operations (not construction waste) 1.297 8 6,41 metals, plastics, residual waste
Recycling and other recovery Defra 2024 - "average construction waste
operations (construction waste) 1.809 2 0,98 - recycling open loop"
Non hazardous waste 0
Preparation for reuse 1.410 0 0,00 Defra 2024 - reuse
Recycling and other recovery Defra 2024 - recycling open loop per
operations (not construction waste) 3.206 21 6,41 metals, plastics, residual waste
Recycling and other recovery Defra 2024 - "average construction waste
operations (construction waste) 3.477 3 0,98 - recycling open loop"
Disposal
Hazardous waste
Incineration (with energy recovery) 50 0 6,41 Defra 2024 - generico per incineration
Incineration (without energy
recovery) 250 2 6,41 Defra 2024 - generico per incineration
Landfilling 58 1 8,88 Defra 2024 - generico per landfilling non
biodegradabili
Other disposal operations and not Defra 2024 - generico per landfilling non
classified 2.784 25 8,88 biodegradabili
Non-hazardous waste 0
Incineration (with energy recovery) 477 3 6,41 Defra 2024 - generico per incineration
Incineration (without energy
recovery) 0 0
Landfilling 90 45 497,00 Defra 2024 - landfilling residual waste
(include biodegradabili)
Other disposal operations and not Defra 2024 - generico per landfilling non
classified 325 3 8,88 biodegradabili
mc kgCO2e/mc
Wastewater treatment 70.223 13 0,19 Defra 2024 - water treatment
Totale Rifiuti 128

Categoria 9 Trasporto e distribuzione a valle.

KME non gestisce i trasporti ai clienti, che sono effettuati da società terze. Le modalità di trasporto effettive, pertanto, non sono disponibili.

I dati sono stati calcolati sulla base dei data-base aziendali.

Sono state tracciate le movimentazioni dell'84% delle merci – inclusi scambi intercompany. Non si rilevano apprezzabili duplicazioni rispetto ai dati di categoria 4. Non sono tracciabili (cioè mancano le destinazioni), per il momento, AML, SC UK, SC SL, SC IT (tracciata per una quota minoritaria), oltre a parte delle movimentazioni di altre società.

Vi sono 3.272 origini-destinazioni. Sono state tracciate e quantificate le principali percorrenze, pari a 248 diverse originidestinazioni che rappresentano il 57% delle merci movimentate tracciabili. I restanti flussi sono stati attribuiti sulla base della media delle percorrenze nazionali tracciate o attribuite al percorso principale in termini quantitativi. I flussi non tracciabili (il 16% in peso rispetto al valore di produzione venduta) sono stati attribuiti con un valore di emissione e percorrenza corrispondente alla media dei flussi tracciati – un approccio cautelativo considerando che quota rilevante dei flussi non tracciati ha ambito locale.

Origine T CO2e kg t-km
Fornaci di Barga (KME-It) 38.616 2.163.380 31.944.705
Brescia (KME-it) 1.519 37.454 447.847
Mortara (SC-It) 234 1.807 19.105
Devecey (Rolled France) 4.203 138.641 1.647.988
Barcelona (Sc SP) 1.635 49.641 599.037
Serravalle Scriva (SCT) 7.250 251.620 3.740.887
Stolberg (KMD) 6.851 320.846 9.868.525
Zutphen (KMNL) 16.796 1.679.374 110.219.051
Osnabrueck (KME Germany) 37.918 1.444.125 29.150.360
Niederbrueck (TMX N) 2.495 142.224 1.687.259
Hettstedt (KME Mansfeld) 48.252 2.671.738 86.647.138
KMCB Hettstedt (KMCB) 17.372 747.863 26.184.095
Givet (TMX G) 8.869 653.638 7.742.547
TOTALE TRACCIATO 192.010 10.302.350 309.898.543
TOTALE ESTRAPOLATO 229.836 12.331.916 370.948.656

Il calcolo delle percorrenze e delle associate emissioni è stato effettuato utilizzando il software EcotransIT.world. https://emissioncalculator.ecotransit.world/

EcoTransIT è stato sviluppato nel 2000 da un consorzio di aziende di trasporto e istituti di ricerca europei. Attualmente è gestito da EcoTransIT World Initiative (EWI), un'organizzazione supportata da diverse compagnie di trasporto e logistica. La versione attuale è mantenuta da IFEU (Institut für Energie- und Umweltforschung Heidelberg). Nel corso degli anni, EcoTransIT è stato aggiornato per adattarsi alle nuove tecnologie e metodologie di calcolo delle emissioni, seguendo standard internazionali come il GHG Protocol e la norma EN 16258.

Il calcolo delle distanze considera – laddove necessario, ad esempio qualora vi sia trasporto via nave – anche le rotture di carico (trasporto su strada) e calcola in altri casi il trasporto su traghetti.

Distanze, struttura del parco veicolare (auto, navi etc.) e fattori di carico sono aggiornati annualmente e considerano valori medi per ciascun paese. La metodologia è disponibile https://www.ecotransit.org/wpcontent/uploads/20240308\_Methodology\_Report\_Update\_2024.pdf

Categoria 7 Trasferimenti casa-lavoro dei dipendenti

Dai dati raccolti presso i principali stabilimenti, risulta che parte dei dipendenti risiede nei pressi dello stabilimento e si trasferisce a piedi, in bicicletta, in motociclo o in car-sharing o utilizzando mezzi pubblici. Parte del personale amministrativo svolge anche attività in smart working. Non è quantificabile al momento questa quota di personale.

In attesa di raccogliere dati specifici, attraverso un questionario che sarà somministrato nel 2025, si effettuano alcune assunzioni cautelative per una prima stima.

La stima assume che l'80% dei dipendenti si trasferisca per una distanza media (andata + ritorno) di 20 km con mobilità privata in auto. La composizione della flotta automobilistica è pesata sulla media nazionale per tipologia di alimentazione. Le emissioni unitarie sono, derivate da Defra 2024, per la media auto di ogni categoria di alimentazione.

Composizione flotta automobilistica
Petrol Diesel Electric Plug-in Hybrid Gas LPG other /unknown
Italia 43,30% 41% 0,50% 5,40% 2,30% 7,40%
Germany 61,60% 28,80% 2,90% 1,90% 4,10% 0,20% 0,60%
Francia 40,60% 50,70% 2,20% 1,50% 4,40% 0,70% 0,00%
Spagna 39,40% 54,20% 0,60% 0,80% 4,70% 0,10% 0,40%
Olanda 76,50% 8,40% 4,90% 3,00% 6,10% 0,10% 1,00%
UK 57,20% 32,90% 2,90% 1,50% 5,40% 0,00% 0,00% 0,10%
Slovacchia 49,30% 43,60% 0,30% 0,30% 2,80% 0,10% 1,90% 1,70%

Fonte: Acea 2025: Vehicles on European Roads

https://www.acea.auto/files/ACEA_Report_-_Vehicles_on_European_roads_2025.pdf

Emissioni (kgCO2eq/km) per tipologia di alimentazione

Petrol Diesel Electric Plug-in Hybrid Gas LPG Sconosciuto
Average car 0,1645 0,16984 0 0,0936 0,12607 0,17514 0,19718 0,16691
Fonte: Defra 2024 (dati per passenger vehicles; tipo: average

car) Emissioni CO2e/km pesati per la composizione della flotta automobilistica

Petrol Diesel Electric Plug-in Hybrid Gas LPG Sconosciuto Totale
Italia 0,0712 0,0696 0,0000 0,0000 0,0068 0,0040 0,0146 0,0000 0,1663
Germany 0,1013 0,0489 0,0000 0,0018 0,0052 0,0004 0,0012 0,0000 0,1587
Francia 0,0668 0,0861 0,0000 0,0014 0,0055 0,0012 0,0000 0,0000 0,1611
Spagna 0,0648 0,0921 0,0000 0,0007 0,0059 0,0002 0,0008 0,0000 0,1645
Olanda 0,1258 0,0143 0,0000 0,0028 0,0077 0,0002 0,0020 0,0000 0,1528
UK 0,0941 0,0559 0,0000 0,0014 0,0068 0,0000 0,0000 0,0002 0,1584
Slovacchia 0,0811 0,0741 0,0000 0,0003 0,0035 0,0002 0,0037 0,0028 0,1657

Calcolo emissioni CO2e da trasferimenti casa-lavoro

km mediamente
Gg annui percorsi annui kg annui
Tot dipendenti lavorati Km/giorno all'80% kgCO2/km CO2e
Italia 942 200 20 3.014.400 0,16629 501.265
Germany 1.851 200 20 5.923.200 0,15873 940.169
Francia 150 200 20 480.000 0,16107 77.315
Spagna 18 200 20 57.600 0,16450 9.475
Olanda 210 200 20 672.000 0,15275 102.651
UK 21 200 20 67.200 0,15835 10.641
Slovacchia 17 200 20 54.400 0,16572 9.015
1.650.532

Annesso: calcolo dei fattori di conversione energetica

Il valore energetico (GJ/Smc o GJ/l o GJ/kg) non è in genere riportato direttamente dalla principale fonte utilizzata per i fattori di emissioni climalteranti, ed è quindi stato calcolato il valore energetico implicito a partire dai dati in tCO2/TJ e dai dati in tCO2/t o 1000 Smc.

Qualora i dati raccolti – come benzina e gasolio (autotrazione o riscaldamento) – fossero espressi in litri, è astato applicato un fattore di conversione sulla base del peso specifico dei liquidi. Tali dati sono stati tratti dall'aggiornamento delle tabelle FIRE (Federazione italiana per l'uso razionale dell'energia).

Il fattore di conversione del gas (natural gas 2021) è derivato da Ispra 2023: National Inventory Report 2023 (table A6.1). Il valore in GJ/Smc è ottenuto da 2006 (tCO2/103 std cubic meters) / 58504 (tCO2/TJ) = 0,0343 GJ/Smc. Al quarto decimale il valore è uguale anche col dato natural gas 2022 = 2020/58918 = 0,0343 GJ/Smc desumibile dalla versione 2024 del NIR.

Il fattore di conversione per la benzina è derivato da da Ispra 2023: National Inventory Report 2023 (table A6.2; stessi valori nel NIR 2024). Per la benzina (petrol, experimental averages 2017-2020) il valore in GJ/kg è dato da: 3.152 (tCO2/t) / 73.081 (tCO2/tJ) = 0,0431 GJ/kg

Il fattore di conversione per il diesel è derivato da da Ispra 2023: National Inventory Report 2023 (table A6.2; stessi valori nel NIR 2024). Per il diesel (gas oil engines, experimental averages 2017-2020) il valore di GJ/kg è dato da 3150 (tCO2/t) / 73510 (tCO2/TJ) = 0,0429 GJ/kg.

Il fattore di conversione per il gasolio per riscaldamento (extra light oil) è derivato da da Ispra 2023: National Inventory Report 2023 (table A6.2; stessi valori nel NIR 2024). Per l'extra-light oil (Gas oil heating, experimental averages 2017- 2020) il valore di GJ/kg è dato da 3169 (tCO2/t) / 73927 (tCO2/TJ) = 0,0429 GJ/kg

Il fattore di conversione per il GPL, talora chiamato (impropriamente) propano, è derivato da da Ispra 2023: National Inventory Report 2023 (table A6.2; stessi valori nel NIR 2024). Per il GPL (LPG experimental averages 2017-2020), il valore di GJ/kg è dato da 3026 (tCO2/t) / 65984 (tCO2/TJ) = 0,0459.

Il valore riportato nella "tabella parametri standard nazionali" è 45,858 GJ/t (=0,0459 GJ/kg) https://www.ets.minambiente.it/Download/225/Tabella\_coefficienti\_standard\_nazionali\_2020-2022\_v1.pdf

I dati per benzina, diesel e extra light oil sono raccolti con l'unità di misura del litro. Il fattore energetico (GJ/l) è stato derivato dalla conversione tra litri e kg.

Per benzina e diesel il fattore di conversione di massa volumica da l a kg è rispettivamente pari a 0,74 kg/l e 0,84 kg/l, come riportati nelle tabelle conversione 2023 di FIRE Italia (vedi nota 1 e nota 4 della tabella).

https://fire-italia.org/wp-content/uploads/2023/04/2023-01-Tabelle-contabilita-vuote.xlsx

Con questo aggiornamento, rispetto all'anno precedente, cambia il valore per le benzine (da 0,75 kg/l a 0,74 kg/l). Per extralight oil (definizione in uso in Germania, ma equivalente a gasolio per riscaldamento) è stato assunto lo stesso fattore di conversione del diesel (Fire Italia non distingue tra uso autotrazione e uso riscaldamento e anche in altre banche dati la massa volumica è riportata come la stessa).

Per il carbone di legna (charcoal), usato in Germania anche per produzione di energia, il contenuto energetico è ripreso dalla tabella dei "parametri standard nazionali" che riporta un valore di 0,705 tep/t, che convertito in GJ (1 tep =41,868 GJ) è =0,705*41,868 = 29,51694, abbreviato in 29,52 GJ/t. Un valore analogo (ma riportato con un solo decimale, 29,5) è a pag 25 del documento Commissione europea "Linea guida. Questioni relative alla biomassa nell'EU.ETS. Linee guida MRR n. 3".

Su questa base, si ha la conversione riportata in tabella:

tCO2/TJ tCO2/1000 Smc GJ/Smc
gas naturale 58918 2020 0,0343
tCO2/TJ tCO2/t GJ/kg kg/l GJ/l
diesel 73510 3150 0,0429 0,84 0,0360
benzina 73081 3152 0,0431 0,74 0,0319
Extra light oil 73927 3169 0,0429 0,84 0,0360
GPL 65984 3026 0,0459
GJ/t
Charcoal 29,52

ATTESTAZIONE DELLA RENDICONTAZIONE DI SOSTENIBILITÀ AI SENSI DELL'ART. 81-TER, COMMA 1, DEL REGOLAMENTO CONSOB N. 11971 DEL 14 MAGGIO 1999 E SUCCESSIVE MODIFICHE E INTEGRAZIONI

I sottoscritti Diva Moriani, in qualità di Presidente, e Giuseppe Mazza, in qualità di Dirigente Preposto alla redazione dei documenti contabili societari di KME Group S.p.A., attestano, ai sensi dell'art. 154 bis, comma 5-ter, del decreto legislativo 24 febbraio 1998, n. 58, che la rendicontazione di sostenibilità inclusa nella relazione sulla gestione è stata redatta:

  • a) conformemente agli standard di rendicontazione applicati ai sensi della direttiva 2013/34/UE del Parlamento europeo e del Consiglio, del 26 giugno 2013, e del decreto legislativo 6 settembre 2024, n. 125;
  • b) con le specifiche adottate a norma dell'articolo 8, paragrafo 4, del regolamento (UE) 2020/852 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 18 giugno 2020.

Milano, 14 aprile 2025

La Presidente

Il Dirigente Preposto alla redazione dei documenti contabili societari

______________________ f.to Diva Moriani

__________________________ f.to Giuseppe Mazza

Deloitte & Touche S.p.A. Via Santa Sofia, 28 20122 Milano Italia

Tel: +39 02 83322111 Fax: +39 02 83322112 www.deloitte.it

RELAZIONE DELLA SOCIETÀ DI REVISIONE INDIPENDENTE SULL'ESAME LIMITATO DELLA RENDICONTAZIONE CONSOLIDATA DI SOSTENIBILITÀ AI SENSI DELL'ART. 14-BIS DEL D.LGS. 27 GENNAIO 2010, N. 39

Agli Azionisti di KME Group S.p.A.

Conclusioni

Ai sensi degli artt. 8 e 18, comma 1, del D.Lgs. 6 settembre 2024, n. 125 (di seguito anche il "Decreto"), siamo stati incaricati di effettuare l'esame limitato ("limited assurance engagement") della rendicontazione consolidata di sostenibilità del gruppo KME (di seguito anche il "Gruppo") relativa all'esercizio chiuso al 31 dicembre 2024 predisposta ai sensi dell'art. 4 del Decreto, presentata nella specifica sezione della relazione consolidata sulla gestione.

Sulla base del lavoro svolto, non sono pervenuti alla nostra attenzione elementi che ci facciano ritenere che:

  • la rendicontazione consolidata di sostenibilità del gruppo KME relativa all'esercizio chiuso al 31 dicembre 2024 non sia stata redatta, in tutti gli aspetti significativi, in conformità ai principi di rendicontazione adottati dalla Commissione Europea ai sensi della Direttiva (UE) 2013/34/UE (European Sustainability Reporting Standards, nel seguito anche "ESRS");
  • le informazioni contenute nel paragrafo "Informazioni a norma del regolamento (UE) 2020/852 sulla tassonomia" della rendicontazione consolidata di sostenibilità non siano state redatte, in tutti gli aspetti significativi, in conformità all'art. 8 del Regolamento (UE) n. 852 del 18 giugno 2020 (nel seguito anche "Regolamento Tassonomia").

Elementi alla base delle conclusioni

Abbiamo svolto l'incarico di esame limitato in conformità al Principio di Attestazione della Rendicontazione di Sostenibilità - SSAE (Italia). Le procedure svolte in tale tipologia di incarico variano per natura e tempistica rispetto a quelle necessarie per lo svolgimento di un incarico finalizzato ad acquisire un livello di sicurezza ragionevole e sono altresì meno estese.

Ancona Bari Bergamo Bologna Brescia Cagliari Firenze Genova Milano Napoli Padova Parma Roma Torino Treviso Udine Verona

Sede Legale: Via Santa Sofia, 28 - 20122 Milano | Capitale Sociale: Euro 10.688.930,00 i.v.

Codice Fiscale/Registro delle Imprese di Milano Monza Brianza Lodi n. 03049560166 - R.E.A. n. MI-1720239 | Partita IVA: IT 03049560166

Il nome Deloitte si riferisce a una o più delle seguenti entità: Deloitte Touche Tohmatsu Limited, una società inglese a responsabilità limitata ("DTTL"), le member firm aderenti al suo network e le entità a esse correlate. DTTL e ciascuna delle sue member firm sono entità giuridicamente separate e indipendenti tra loro. DTTL (denominata anche "Deloitte Global") non fornisce servizi ai clienti. Si invita a leggere l'informativa completa relativa alla descrizione della struttura legale di Deloitte Touche Tohmatsu Limited e delle sue member firm all'indirizzo www.deloitte.com/about.

Conseguentemente, il livello di sicurezza ottenuto in un incarico di esame limitato è sostanzialmente inferiore rispetto al livello di sicurezza che sarebbe stato ottenuto se fosse stato svolto un incarico finalizzato ad acquisire un livello di sicurezza ragionevole. Le nostre responsabilità ai sensi di tale Principio sono ulteriormente descritte nel paragrafo Responsabilità della società di revisione per l'attestazione sulla rendicontazione consolidata di sostenibilità della presente relazione.

Siamo indipendenti in conformità alle norme e ai principi in materia di etica e di indipendenza applicabili all'incarico di attestazione della rendicontazione consolidata di sostenibilità nell'ordinamento italiano.

La nostra società di revisione applica il Principio internazionale sulla gestione della qualità (ISQM Italia) 1 in base al quale è tenuta a configurare, mettere in atto e rendere operativo un sistema di gestione della qualità che includa direttive o procedure sulla conformità ai principi etici, ai principi professionali e alle disposizioni di legge e regolamentari applicabili.

Riteniamo di aver acquisito evidenze sufficienti e appropriate su cui basare le nostre conclusioni.

Altri aspetti

La rendicontazione di sostenibilità dell'esercizio chiuso al 31 dicembre 2024 contiene, nello specifico paragrafo "Informazioni a norma del regolamento (UE) 2020/852 sulla tassonomia", le informazioni comparative riferite all'esercizio chiuso al 31 dicembre 2023, che non sono state sottoposte a verifica.

Responsabilità degli Amministratori e del Collegio Sindacale di KME Group S.p.A. per la rendicontazione consolidata di sostenibilità

Gli Amministratori sono responsabili per lo sviluppo e l'implementazione delle procedure attuate per individuare le informazioni incluse nella rendicontazione consolidata di sostenibilità in conformità a quanto richiesto dagli ESRS (nel seguito il "processo di valutazione della rilevanza") e per la descrizione di tali procedure nel paragrafo "Analisi di doppia materialità (IRO-1)" della rendicontazione consolidata di sostenibilità.

Gli Amministratori sono inoltre responsabili per la redazione della rendicontazione consolidata di sostenibilità, che contiene le informazioni identificate mediante il processo di valutazione della rilevanza, in conformità a quanto richiesto dall'art. 4 del Decreto, inclusa:

  • la conformità agli ESRS;
  • la conformità all'art. 8 del Regolamento Tassonomia delle informazioni contenute nel paragrafo "Informazioni a norma del regolamento (UE) 2020/852 sulla tassonomia".

Tale responsabilità comporta la configurazione, la messa in atto e il mantenimento, nei termini previsti dalla legge, di quella parte del controllo interno ritenuta necessaria dagli Amministratori al fine di consentire la redazione di una rendicontazione consolidata di sostenibilità in conformità a quanto richiesto dall'art. 4 del Decreto, che non contenga errori significativi dovuti a frodi o a comportamenti o eventi non intenzionali. Tale responsabilità comporta altresì la selezione e l'applicazione di metodi appropriati per elaborare le informazioni nonché l'elaborazione di ipotesi e stime in merito a specifiche informazioni di sostenibilità che siano ragionevoli nelle circostanze.

Il Collegio Sindacale ha la responsabilità della vigilanza, nei termini previsti dalla legge, sull'osservanza delle disposizioni stabilite nel Decreto.

Limitazioni intrinseche nella redazione della rendicontazione consolidata di sostenibilità

Ai fini della rendicontazione delle informazioni prospettiche in conformità agli ESRS, agli Amministratori è richiesta l'elaborazione di tali informazioni sulla base di ipotesi, descritte nella rendicontazione consolidata di sostenibilità, in merito a eventi che potranno accadere in futuro e a possibili future azioni da parte del Gruppo. A causa dell'aleatorietà connessa alla realizzazione di qualsiasi evento futuro, sia per quanto concerne il concretizzarsi dell'accadimento sia per quanto riguarda la misura e la tempistica della sua manifestazione, gli scostamenti fra i valori consuntivi e le informazioni prospettiche potrebbero essere significativi.

L'informativa fornita dal Gruppo in merito alle emissioni Scope 3 è soggetta a maggiori limitazioni intrinseche rispetto a quelle Scope 1 e 2, a causa della scarsa disponibilità e della precisione relativa delle informazioni utilizzate per definire le informazioni sulle emissioni Scope 3, sia di natura quantitativa sia di natura qualitativa, relative alla catena del valore.

Responsabilità della società di revisione per l'attestazione sulla rendicontazione consolidata di sostenibilità

I nostri obiettivi sono pianificare e svolgere procedure al fine di acquisire un livello di sicurezza limitato che la rendicontazione consolidata di sostenibilità non contenga errori significativi, dovuti a frodi o a comportamenti o eventi non intenzionali, ed emettere una relazione contenente le nostre conclusioni. Gli errori possono derivare da frodi o da comportamenti o eventi non intenzionali e sono considerati significativi qualora ci si possa ragionevolmente attendere che essi, singolarmente o nel loro insieme, siano in grado di influenzare le decisioni degli utilizzatori prese sulla base della rendicontazione consolidata di sostenibilità.

Nell'ambito dell'incarico finalizzato ad acquisire un livello di sicurezza limitato in conformità al Principio di Attestazione della Rendicontazione di Sostenibilità - SSAE (Italia), abbiamo esercitato il giudizio professionale e abbiamo mantenuto lo scetticismo professionale per tutta la durata dell'incarico.

Le nostre responsabilità includono:

  • la considerazione dei rischi per identificare l'informativa nella quale è probabile che si verifichi un errore significativo, sia dovuto a frodi o a comportamenti o eventi non intenzionali;
  • la definizione e lo svolgimento di procedure per verificare l'informativa nella quale è probabile che si verifichi un errore significativo. Il rischio di non individuare un errore significativo dovuto

a frodi è più elevato rispetto al rischio di non individuare un errore significativo derivante da comportamenti o eventi non intenzionali, poiché la frode può implicare l'esistenza di collusioni, falsificazioni, omissioni intenzionali, rappresentazioni fuorvianti o forzature del controllo interno;

• la direzione, la supervisione e lo svolgimento dell'esame limitato della rendicontazione consolidata di sostenibilità e l'assunzione della piena responsabilità delle conclusioni sulla rendicontazione consolidata di sostenibilità.

Riepilogo del lavoro svolto

Un incarico finalizzato ad acquisire un livello di sicurezza limitato comporta lo svolgimento di procedure per ottenere evidenze quale base per la formulazione delle nostre conclusioni.

Le procedure svolte sulla rendicontazione consolidata di sostenibilità si sono basate sul nostro giudizio professionale e hanno compreso colloqui, prevalentemente con il personale del Gruppo responsabile per la predisposizione delle informazioni presentate nella rendicontazione consolidata di sostenibilità, nonché analisi di documenti, ricalcoli ed altre procedure volte all'acquisizione di evidenze ritenute utili.

In particolare, abbiamo svolto le seguenti principali procedure in parte in una fase preliminare prima della chiusura dell'esercizio e successivamente in una fase finale fino alla data di emissione della presente relazione:

  • comprensione del modello di business, delle strategie del Gruppo e del contesto in cui opera con riferimento alle questioni di sostenibilità;
  • comprensione dei processi che sottendono alla generazione, rilevazione e gestione delle informazioni qualitative e quantitative incluse nella rendicontazione consolidata di sostenibilità, ivi inclusa l'analisi del perimetro di rendicontazione;
  • comprensione del processo posto in essere dal Gruppo per l'identificazione e la valutazione degli impatti, rischi ed opportunità rilevanti, in base al principio di doppia rilevanza, in relazione alle questioni di sostenibilità;
  • identificazione dell'informativa nella quale è probabile che esista un rischio di errore significativo, tenendo in considerazione, tra gli altri, fattori connessi al processo di generazione e raccolta delle informazioni, alla presenza di stime e alla complessità delle relative metodologie di calcolo, nonché fattori qualitativi e quantitativi riconducibili alla natura delle informazioni stesse;
  • definizione e svolgimento delle procedure, basate sul giudizio professionale del revisore della rendicontazione di sostenibilità, per rispondere ai rischi di errore significativi identificati anche ricorrendo al supporto di specialisti appartenenti alla rete Deloitte, con particolare riferimento a specifiche informazioni di natura ambientale;

  • comprensione del processo posto in essere dal Gruppo per identificare le attività economiche ammissibili e determinarne la natura allineata in base alle previsioni del Regolamento Tassonomia, e verifica della relativa informativa inclusa nella rendicontazione consolidata di sostenibilità;
  • riscontro delle informazioni riportate nella rendicontazione consolidata di sostenibilità con le informazioni contenute nel bilancio consolidato ai sensi del quadro sull'informativa finanziaria applicabile o con i dati contabili utilizzati per la redazione del bilancio stesso o con i dati gestionali di natura contabile;
  • verifica della struttura e della presentazione dell'informativa inclusa nella rendicontazione consolidata di sostenibilità in conformità con gli ESRS, inclusa l'informativa sul processo di valutazione della rilevanza;
  • ottenimento della lettera di attestazione.

DELOITTE & TOUCHE S.p.A.

Luca Franchino Socio

Milano, 24 aprile 2025

RELAZIONE SUL GOVERNO SOCIETARIO E SUGLI ASSETTI PROPRIETARI

EX ART. 123.BIS DEL D.LGS. 24 FEBBRAIO 1998 N. 58

ESERCIZIO 2024

Consiglio di Amministrazione del 14 aprile 2025

KME Group SpA

Sede Legale e Amministrativa: Foro Buonaparte, 44 - 20121 Milano - Italia Capitale sociale Euro 200.154.177,66 i.v. Cod. Fiscale e Reg. Imprese di Milano n° 00931330583 www.itkgroup.it

Glossario 141
Premessa 142
1. Profilo dell'Emittente 143
2. INFORMAZIONI SUGLI ASSETTI PROPRIETARI ALLA DATA DEL 14 APRILE 2025 144
a)
Struttura del capitale sociale (ex art. 123-bis, comma 1, lett. a), TUF) 144
b)
Restrizioni al trasferimento di titoli (ex art. 123-bis, comma 1, lett. b), TUF) 151
c)
Partecipazioni rilevanti nel capitale (ex art. 123-bis, comma 1, lett. c), TUF) 151
d)
Titoli che conferiscono diritti speciali (ex art. 123-bis, comma 1, lett. d), TUF) 151
e)
Partecipazione azionaria dei dipendenti, meccanismo di esercizio dei diritti di voto (ex art. 123-bis,
comma 1, lett. e), TUF) 151
f)
Restrizioni al diritto di voto (ex art. 123-bis, comma 1, lett. f), TUF) 152
g)
Accordi tra Azionisti (ex art. 123-bis, comma 1, lett. g), TUF) 152
h)
Clausole di "change of control" (ex art. 123-bis, comma 1, lett. h), TUF) e disposizioni statutarie in
materia di OPA (ex artt. 104, comma 1-ter e 104-bis, comma 1, TUF) 152
i)
Deleghe ad aumentare il capitale sociale ed autorizzazioni all'acquisto di azioni proprie (ex ìart.
123-bis, comma 1, lett. m), TUF) 152
j)
Attività di direzione e coordinamento (ex artt. 2497 e ss c.c.) 153
3. COMPLIANCE (EX. ART. 123-BIS, COMMA 2, LETTERA A), TUF) 153
4. CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE 154
4.1.
Ruolo del Consiglio di Amministrazione (ex art. 123-bis, comma 1, lett. l), TUF) 154
4.2.
Nomina e sostituzione degli Amministratori (ex art. 123-bis, comma 1, lett. l), TUF) 155
4.3.
Composizione del Consiglio di Amministrazione (ex art. 123-bis, comma 2, lett. d), TUF) 157
4.4.
Funzionamento del Consiglio di Amministrazione (ex art. 123-bis, comma 2, lett. d), TUF) 160
4.5.
Ruolo del Presidente 162
4.6.
Consiglieri Esecutivi 162
Segretario del Consiglio 163
4.7.
Amministratori indipendenti e Lead Independent Director 163
Amministratori indipendenti 163
Lead Independent Director 164
5. GESTIONE DELLE INFORMAZIONI SOCIETARIE 164
Procedura per il trattamento delle Informazioni Privilegiate 164
Registro delle persone che hanno accesso ad informazioni privilegiate 165
Internal Dealing 166
6. COMITATI INTERNI AL CONSIGLIO (EX ART. 123-BIS, COMMA 2, LETT.D), TUF) 167
7. AUTOVALUTAZIONE E SUCCESSIONE DEGLI AMMINISTRATORI – COMITATO NOMINE 168
7.1
Autovalutazione e Successione degli Amministratori 168
7.2
Comitato Nomine 168
8. REMUNERAZIONE DEGLI AMMINISTRATORI – COMITATO REMUNERAZIONI 169
8.1
Remunerazione degli Amministratori 169
8.2
Comitato Remunerazioni 169

9. SISTEMA DI CONTROLLO E DI GESTIONE DEI RISCHI 170
9.1.
Chief Executive Officer 174
9.2.
Comitato Controllo Rischi e Sostenibilità 174
9.3.
Responsabile della funzione di Internal Audit 174
9.4.
Modello Organizzativo ex D.Lgs. 231/2001 175
9.5.
Società di Revisione 176
9.6.
Dirigente preposto alla redazione dei documenti contabili societari e altri ruoli e funzioni aziendali 176
9.7.
Coordinamento tra i soggetti coinvolti nel sistema di controllo interno e di gestione dei rischi 177
10. INTERESSI DEGLI AMMINISTRATORI ED OPERAZIONI CON PARTI CORRELATE 177
11. COLLEGIO SINDACALE 181
11.1. Nomina dei Sindaci 181
11.2. Composizione e Funzionamento del Collegio Sindacale (ex art. 123-bis, comma 2, lett. d) e d-bis),
TUF) 182
12. RAPPORTI CON GLI AZIONISTI 184
13. ASSEMBLEE (EX ART. 123-BIS, COMMA 2, LETT. C), TUF) 185
14. ULTERIORI PRATICHE DI GOVERNO SOCIETARIO 188
15. CAMBIAMENTI DALLA CHIUSURA DELL'ESERCIZIO DI RIFERIMENTO 188
16. CONSIDERAZIONI SULLA LETTERA DEL 17 DICEMBRE 2024 DEL PRESIDENTE DEL COMITATO PER LA
CORPORATE GOVERNANCE 188

Tabelle:

n. 2a Informazioni sulla struttura del capitale e sugli strumenti finanziari al 31 dicembre 2024
n. 2b Andamento dei titoli nel corso del 2024
n. 2.3 Partecipazioni rilevanti nel capitale
n. 4.2 Struttura del Consiglio di Amministrazione e dei Comitati costituiti
al 31 dicembre 2024
n. 4.2b Incarichi di amministrazione e controllo ricoperti dagli Amministratori
n. 14a Struttura del Collegio Sindacale
al 31 dicembre 2024
n. 14b Incarichi di amministrazione e controllo ricoperti dai Sindaci

Glossario

Codice/Codice di Corporate Governance: il Codice di Corporate Governance
approvato
in via
definitiva dal Comitato e pubblicato sul proprio sito
web (https://www.borsaitaliana.it/comitato-corporate
governance/codice/2020.pdf) il 31 gennaio 2020 ed in
vigore dal primo esercizio successivo al 31 dicembre
2020.
Cod. Civ./c.c.: il Codice Civile italiano approvato con il Regio Decreto
16
marzo
1942

XX°,
n.
262
e
successive
modificazioni ed integrazioni.
Comitato: il Comitato per la
Corporate Governance, la cui
composizione è stata definita
nel giugno del 2011 da
parte delle Associazioni di impresa (ABI, ANIA,
Assonime,
Confindustria)
e
degli
investitori
professionali (Assogestioni), nonché di Borsa Italiana
S.p.A.
Emittente/Società/KME
Group:
KME
Group SpA
Esercizio: l'esercizio sociale chiusosi al 31 dicembre 2024, cui si
riferisce la
presente Relazione.
Modello: il modello di organizzazione e gestione adottato dalla
Società ai sensi del Decreto Legislativo n. 231 del 2001.
Regolamento Emittenti: il
Regolamento
emanato
dalla
Consob
con
deliberazione n.
11971 del 1999 (come successivamente
modificato) in materia di emittenti.
Regolamento Mercati: il
Regolamento
emanato
dalla
Consob
con
deliberazione n.
16191 del 2007 (come successivamente
modificato) in materia di mercati.
Regolamento Parti Correlate: il
Regolamento
emanato
dalla
Consob
con
deliberazione n.
17221 del 2010 (come successivamente
modificato) in materia di operazioni con parti correlate.
Relazione: la
presente
Relazione sul governo societario e gli assetti
societari che le società sono tenute a redigere ai sensi
dell'art. 123-bis
del TUF.
Relazione sulla Remunerazione: la Relazione sulla politica della remunerazione e sui
compensi corrisposti che le società sono tenute a
redigere ai sensi dell'art. 123-ter del TUF.
Testo Unico della Finanza/TUF: il Decreto legislativo 24 febbraio 1998 n. 58
come
successivamente modificato.

Premessa

Il Consiglio di Amministrazione di KME Group SpA ("KME Group" o anche la "Società") nella riunione del 14 aprile 2025, unitamente al progetto di bilancio relativo all'esercizio 2024 ("l'Esercizio"), ha approvato anche la relazione sul governo societario e gli assetti societari riferita a detto Esercizio (la "Relazione").

La Relazione qui riportata è redatta in conformità a quanto previsto dall'art. 123-bis del D.Lgs. 24 febbraio 1998 n. 58 (di seguito il "TUF"), come modificato dal D.Lgs. n. 254 del 30 dicembre 2016 ed ai criteri previsti dall'art. 89-bis del Regolamento Emittenti, nonché delle istruzioni al Regolamento Mercati emanate da Borsa Italiana SpA.

La Relazione si intende riferita alle prescrizioni del Codice di Corporate Governance, approvato in via definitiva e pubblicato sul sito del Comitato il 31 gennaio 2020 (https://www.borsaitaliana.it/comitatocorporate-governance/codice/2020.pdf) e vigente dal primo esercizio successivo al 31 dicembre 2020 (di seguito anche il "Codice").

La struttura della presente Relazione risulta conforme al Format (decima edizione del dicembre 2024, consultabile sul sito web di Borsa Italiana alla pagina https://www.borsaitaliana.it/comitato-corporategovernance/documenti/comitato/format2024.pdf), predisposto da Borsa Italiana per la verifica della natura e del contenuto delle informazioni da inserire nella Relazione sul governo societario e gli assetti proprietari e/o per i controlli di competenza del collegio sindacale (art. 149, comma 1, lettera c-bis del TUF). Si ricorda comunque che l'utilizzo del Format (la cui prima edizione risale al 2008) non risulta in alcun modo obbligatorio ai fini dei suddetti adempimenti.

Si precisa che, in ossequio a quanto previsto dal secondo comma dell'art. 123-bis del TUF, le informazioni ivi richieste, contenute nella presente Relazione, vengono rese note al pubblico sia mediante allegazione della presente Relazione al fascicolo di bilancio relativo all'Esercizio che mediante pubblicazione sul sito web della Società (www.itkgroup.it).

In conformità a quanto disposto dall'art. 89-bis del Regolamento Emittenti, la Relazione evidenzia, secondo il criterio del "comply or explain":

  • i. l'adesione a ciascuna prescrizione del Codice;
  • ii. le motivazioni dell'eventuale inosservanza delle prescrizioni del Codice;
  • iii. le eventuali condotte tenute in luogo di quelle prescritte dal Codice.

A quest'ultimo riguardo, considerato che le società con azioni quotate in mercati regolamentati sono tenute a presentare all'assemblea convocata per l'approvazione del bilancio una relazione sulla remunerazione avente i contenuti previsti dal Regolamento Emittenti, al fine di evitare un'inutile duplicazione dell'informativa, le informazioni pertinenti in materia (cfr. Sez. 9) vengono fornite mediante rinvio alle parti rilevanti della Relazione sulla remunerazione, così come già effettuato nella Relazione presentata con riferimento ai passati esercizi.

La presente Relazione è volta ad illustrare il modello di governo societario che KME Group ha adottato nell'anno 2024, tenuto conto delle peculiarità della Società, finalizzato ad ottenere un suo sostanziale allineamento ai principi contenuti nel Codice, al quale la Società ha dichiarato di aderire sin dalla introduzione del previgente Codice di Autodisciplina, nonché alle relative raccomandazioni dell'Autorità di controllo, compatibilmente con la contenuta dimensione e struttura aziendale di KME Group.

La Società ha provveduto, fin dal bilancio dell'esercizio chiuso al 30 giugno 2000, a fornire annualmente informazioni sulla propria corporate governance, sviluppando con continuità la qualità e la quantità delle stesse. Sul sito della Società, alla pagina https://www.itkgroup.it/it/relazionigovernance, sono disponibili le singole Relazioni degli esercizi precedenti, con decorrenza da quella relativa all'esercizio chiuso il 31 dicembre 2005.

Questa Relazione tiene infine conto del contenuto della lettera del 17 dicembre 2024 (la "Lettera"), indirizzata dal Presidente del Comitato ai Presidenti dei Consigli di Amministrazione (e per conoscenza agli Amministratori Delegati e ai Presidenti degli Organi di Controllo) delle società quotate italiane, in cui sono

contenute le raccomandazioni del Comitato per il 2025 (le "Raccomandazioni") in uno con il dodicesimo Rapporto annuale sull'applicazione del Codice (il "Rapporto") relativo al 2024.

Al riguardo si rinvia a quanto illustrato al capitolo 16.

1. Profilo dell'Emittente

A partire dal secondo quadrimestre dell'esercizio 2022 (comunicato stampa del 22 aprile 2022) la Società, chiudendo il proprio precedente percorso di entità di investimento e di holding di interessi diversificati, ha deciso (i) di concentrare la propria attività nella gestione industriale della partecipazione in KME SE, in funzione delle attese di crescita del settore dei laminati in rame e del rafforzamento della complessiva posizione competitiva conseguente alle operazioni di natura straordinaria condotte nei precedenti anni e (ii) di avviare un processo di valorizzazione degli altri investimenti mediante dismissione a terzi o assegnazione ai soci della Società.

Modello di governance adottato dall'Emittente

La Società ha mantenuto nel tempo la propria struttura di corporate governance secondo il modello tradizionale ex artt. 2380-bis e seguenti c.c., caratterizzato dalla presenza dell'Assemblea degli Azionisti, del Consiglio di Amministrazione e del Collegio Sindacale.

L'attività di revisione legale dei conti è svolta dalla società di revisione.

Le attribuzioni e le norme di funzionamento degli organi societari sono disciplinate, oltre che dalle disposizioni di legge e regolamentari pro tempore vigenti, dallo Statuto e da una serie di principi e procedure, periodicamente aggiornate in ragione dell'evoluzione normativa, dottrinale e giurisprudenziale e degli orientamenti e indirizzi del Consiglio.

Il Consiglio di Amministrazione del 22 maggio 2024, tenutosi subito dopo l'assemblea che ne ha determinato la durata per gli esercizi per il periodo 2024 – 2026, ha deliberato di istituire unicamente il Comitato Controllo Rischi e Sostenibilità, formato da tre Amministratori di cui due Amministratori indipendenti. Successivamente, in occasione della revisione della relativa procedura, il Consiglio di Amministrazione del 26 settembre 2024 ha istituito il Comitato per le Operazioni con Parti Correlate, formato integralmente da Amministratori indipendenti.

Come già avvenuto in precedenti esercizi, la Società ha ritenuto di non procedere alla istituzione del Comitato Nomine e del Comitato per la Remunerazione. Per le motivazioni che hanno portato a questa decisione e per i rimedi previsti, si rimanda al capitolo 8 della presente Relazione ed alla Relazione sulla Remunerazione.

Per quanto riguarda le altre società del Gruppo si precisa che la governance di KME SE, società di diritto tedesco, principale controllata di KME Group, a partire dal 15 settembre 2021 è organizzata secondo il sistema monistico e quindi la società è ora governata da un Consiglio di Amministrazione (Board of Directors).

Al fine di garantire effettive e trasparenti ripartizioni di ruoli e responsabilità dei propri organi sociali e, in particolare, un corretto equilibrio tra le funzioni di gestione e le funzioni di controllo, l'Emittente ha adottato un sistema di corporate governance, oltre che costantemente in linea con la continua evoluzione normativa e con le best practices nazionali ed internazionali, ispirato ai principi ed ai criteri applicativi raccomandati dal Codice.

Dichiarazione sulla natura di PMI dell'Emittente

Alla data della presente Relazione, si precisa che l'Emittente rientra nella definizione di PMI ai sensi dell'art. 1, comma 1, lettera w-quater.1) del TUF e dell'art. 2-ter del Regolamento Emittenti Consob, in considerazione dei valori dei ricavi risultanti dal bilancio consolidato, pari ad Euro 1.565 milioni e della capitalizzazione media di mercato nel corso dell'esercizio 2024, pari ad Euro 202,4 milioni.

In particolare, la suddetta norma del TUF dispone che un'emittente assume la qualifica di PMI al sussistere di almeno uno dei seguenti requisiti da calcolarsi in base alle indicazioni fornite dall'art. 2-ter del Regolamento Emittenti: (i) un fatturato, anche anteriore all'ammissione alla negoziazione delle proprie azioni, inferiore a 300 milioni di Euro; (ii) una capitalizzazione di mercato inferiore ai 500 milioni di Euro. La Società, peraltro, cesserebbe di far parte della categoria delle PMI, ai fini delle richiamate disposizioni,

in caso di superamento di entrambi i predetti limiti (di fatturato e capitalizzazione media di mercato), per tre esercizi, ovvero tre anni solari, consecutivi.

La Società è inserita nell'elenco (gennaio 2025) pubblicato da Consob (http://www.consob.it/web/area-pubblica/emittenti-quotati-pmi) fra quelle che, sulla base dei dati di capitalizzazione e fatturato in possesso della Consob, ai sensi dell'art.2-ter del Regolamento Consob n. 11971/1999, così come modificato dalla Delibera Consob n. 20621 del 10.10.2018, risultano PMI.

Alla luce di quanto precede, si rileva che la soglia rilevante per gli obblighi di comunicazione ai sensi dell'art. 120 TUF è pari al 5% del capitale sociale.

2. INFORMAZIONI SUGLI ASSETTI PROPRIETARI ALLA DATA DEL 14 APRILE 2025

a) Struttura del capitale sociale (ex art. 123-bis, comma 1, lett. a), TUF)

Con riferimento alla data di approvazione della presente Relazione, il capitale sociale di KME Group ammonta ad Euro 200.154.177,66 ed è composto da complessive n. 284.442.812 azioni, delle quali n. 270.231.550 azioni ordinarie, pari al 95,00% del capitale sociale e n. 14.211.262 azioni di risparmio, pari al 5,00% del capitale sociale, tutte prive di indicazione del valore nominale.

Si precisa che, rispetto al 31 dicembre 2024, non sono intervenute modifiche.

L'Emittente, sempre alla data di approvazione della presente Relazione, ha in portafoglio numero 53.243.219 azioni proprie ordinarie.

Le n. 270.231.550 azioni ordinarie complessivamente esistenti non attribuiscono diritti diversi o ulteriori rispetto a quelli previsti dalle disposizioni legislative applicabili e dallo Statuto.

Ogni azione dà diritto ad un voto e, salvo quanto previsto dalle disposizioni di legge in materia, non sono previste restrizioni al diritto di voto. Il voto può essere esercitato anche per corrispondenza in conformità alla apposita procedura prevista dall'art. 11 dello Statuto Sociale.

Come riferito in altra parte della presente Relazione, la Società ha introdotto nell'esercizio 2015 modifiche allo statuto per recepire l'istituto della maggiorazione del diritto di voto in favore degli azionisti in possesso dei requisiti di legge che ne facciano espressa richiesta, con iscrizione degli stessi nell'apposito elenco speciale.

Analogamente, le numero 14.211.262 azioni di risparmio complessivamente esistenti non attribuiscono diritti diversi o ulteriori rispetto a quelli previsti dalle disposizioni legislative applicabili e dallo Statuto.

I diritti degli Azionisti di Risparmio sono riportati agli artt. 145 e ss. del TUF ed agli artt. 5, 8 e 28 dello Statuto sociale.

Il Rappresentante Comune degli azionisti di risparmio, che può partecipare con diritto di intervento alle Assemblee degli Azionisti titolari di azioni ordinarie ed i cui diritti sono indicati all'art. 26 dello Statuto, è il dott. Andrea Santarelli, nominato per gli esercizi 2024/2026 dall'Assemblea Speciale degli Azionisti di Risparmio tenutasi il 22 aprile 2024.

Le azioni di risparmio garantiscono i seguenti privilegi patrimoniali:

  • il diritto ad un dividendo privilegiato fino a concorrenza di Euro 0,07241 per azione in ragione di anno e, in ogni caso, il diritto ad un dividendo complessivo maggiorato rispetto alle azioni ordinarie nella misura di Euro 0,020722 per azione; fermo restando che, qualora in un esercizio sia stato assegnato alle azioni di risparmio un dividendo inferiore in ragione di anno ad Euro 0,07241 per azione, la differenza è computata in aumento del dividendo privilegiato nei due esercizi successivi;
  • in occasione della liquidazione della Società, in sede di riparto dell'attivo che residui, un diritto di preferenza per un importo pari ad Euro 1,001 per azione.

* * * * * *

Come già riferito in precedenza, il Consiglio di Amministrazione di KME Group del 22 aprile 2022 aveva deliberato di concentrare la propria attività nella gestione industriale di KME SE, in funzione delle attese di crescita del settore dei laminati in rame e del rafforzamento della complessiva posizione competitiva conseguente alle operazioni di natura straordinaria condotte negli ultimi anni e di procedere di conseguenza alla valorizzazione delle altre partecipazioni in portafoglio.

In data 12 gennaio 2024 la Società ha promosso un'offerta pubblica di scambio volontaria parziale, avente ad oggetto massimi n. 78.635.148 "Warrant KME Group S.p.A. 2021-2024" (i "Warrant") in circolazione, con corrispettivo di n. 10 azioni ordinarie di KME (le "Azioni Ordinarie"), in portafoglio dell'Emittente, ogni n. 23 Warrant portati in adesione, e, quindi, di n. 1 Azione Ordinaria ogni n. 2,3 Warrant portati in adesione (il "Corrispettivo OPSC Warrant"), per un numero massimo complessivo di Azioni Ordinarie pari a n. 34.189.630 (il "Corrispettivo Massimo Complessivo" e, complessivamente, l'"OPSC Warrant").

L'OPSC Warrant si inquadra nell'ambito dell'operazione (l'"Operazione") finalizzata a ottenere la revoca dalla quotazione su Euronext Milan delle Azioni Ordinarie, delle azioni di risparmio KME Group e dei Warrant (il "Delisting") che prevedeva, tra l'altro, la promozione da parte di KME Group dell'offerta pubblica di acquisto volontaria totalitaria su azioni ordinarie ("l'OPA Azioni Ordinarie"), dell'offerta pubblica di acquisto volontaria totalitaria avente ad oggetto i Warrant ("l'OPA Warrant") e dell'offerta pubblica di acquisto volontaria totalitaria avente ad oggetto le Azioni di Risparmio KME Group ("l'OPA Azioni di Risparmio" e, unitamente all'OPA Azioni Ordinarie e all'OPA Warrant, le "Offerte" o le "OPA"). Dette Offerte sono state promosse in data 12 giugno 2023 ai sensi dell'art. 102 del TUF e dell'art. 37 del Regolamento Emittenti, e sono state descritte nel relativo documento di offerta pubblicato in data 28 luglio 2023 (il "Documento sulle Offerte").

Rinviando a quanto già riportato nella Relazione sull'esercizio 2023, si ricorda in particolare che:

  • in data 28 marzo 2023 l'Emittente, come comunicato al mercato, ha accettato la binding offer ricevuta da Lynstone SSF Holdings II S.à r.l. ("Lynstone II") finalizzata a finanziare l'Operazione, sottoscritta anche da Quattroduedue, come infra definita, con riferimento a taluni specifici impegni relativi all'Emittente;
  • in data 10 maggio 2023: (i) il Consiglio di Amministrazione dell'Emittente ha approvato i termini e le condizioni essenziali dell'Operazione annunciata in data 28 marzo 2023 e, in particolare, l'incremento da Euro 0,98277 (ex dividend) a Euro 1,08277 (ex dividend) del corrispettivo relativo all'OPA Azioni di Risparmio e l'incremento da Euro 0,45 a Euro 0,60 del corrispettivo relativo all'OPA Warrant; (ii) l'Emittente e Lynstone II hanno concluso un contratto denominato "Investment Agreement" (l'"Accordo di Investimento"), diretto a regolare i rapporti tra KME e Lynstone II (cui partecipa anche Quattroduedue, come infra definita, con riferimento a taluni specifici impegni relativi all'Emittente) e contenente alcune pattuizioni parasociali rilevanti ai sensi dell'art. 122, comma 1 e comma 5, lett. a), b) e d-bis), TUF, principalmente relative (i) alla governance di KME, della controllata KMH S.p.A. ("KMH") e delle sue controllate, e (ii) al trasferimento delle partecipazioni delle società del gruppo facente capo a KME;
  • in data 12 maggio 2023, per effetto dell'esercizio da parte di Lynstone II del diritto di nomina previsto dall'Accordo di Investimento, Lynstone SSF E Holdings II S.à.r.l. ("Lynstone SSF")

è subentrata in alcuni dei diritti e degli obblighi originariamente assunti da Lynstone II, ai sensi dell'art. 1401 e ss. del Codice Civile;

  • in data 28 settembre 2023, ai sensi di quanto previsto nell'Accordo di Investimento, KME, Lynstone SSF e Quattroduedue, hanno sottoscritto un patto parasociale, diretto a regolare, tra l'altro, i rapporti tra Quattroduedue e Lynstone SSF quali soci di KMH (il "Patto Parasociale").

Si ricorda che nel Documento sulle Offerte, KME (d'ora in avanti anche "l'Offerente") aveva dichiarato l'intenzione di promuovere l'OPSC Warrant, a conclusione delle Offerte medesime che l'intenzione di promuovere un'offerta pubblica di scambio sui Warrant era stata annunciata dall'Emittente in data 28 febbraio 2023 in relazione alle linee guida di un'operazione che prevedeva tra l'altro, la promozione di un'offerta pubblica di acquisto e scambio volontaria parziale su massime n. 100.000.000 Azioni Ordinarie. Tale operazione non è stata promossa in quanto sostituita dalle Offerte.

L'OPSC Warrant era rivolta - indistintamente e a parità di condizioni – a tutti i portatori di Warrant e la sua efficacia non era subordinata al verificarsi di alcuna condizione. Alla luce della natura parziale dell'OPSC Warrant, in caso di adesioni per quantitativi superiori al numero massimo di Warrant oggetto di tale offerta, ai Warrant portati in adesione sarebbe stato applicato un metodo di riparto in virtù del quale l'Offerente avrebbe acquistati tutti i Warrant portati in adesione dagli aderenti diversi dall'azionista di controllo Quattroduedue S.p.A. ("Quattroduedue" o "422") e, per il residuo, nei limiti del Corrispettivo Massimo Complessivo, anche i Warrant portati in adesione da Quattroduedue, che si era infatti resa disponibile a essere postergata nel riparto rispetto alle adesioni che sarebbero pervenute dal mercato.

Le Azioni Ordinarie offerte quali Corrispettivo OPSC Warrant erano rappresentate dalle Azioni Ordinarie acquistate mediante l'OPA Azioni Ordinarie, ai sensi di quanto deliberato dall'Assemblea di KME del 12 giugno 2023.

Il documento di offerta relativo all'OPSC Warrant, depositato in data 16 gennaio 2024, approvato da Consob con delibera n. 23002 del 14 febbraio 2024 e pubblicato in data 15 febbraio 2024 (il "Documento di Offerta"), prevedeva un periodo di adesione dal 19 febbraio 2024 all'8 marzo 2024 (il "Periodo di Adesione").

Sulla base dei risultati definitivi comunicati da Equita SIM S.p.A. in qualità di Intermediario Incaricato del Coordinamento della Raccolta delle Adesioni, venivano portati in adesione n 76.545.610 Warrant, rappresentativi del 97,34% dei Warrant oggetto dell'OPSC Warrant e del 92,07% dei Warrant in circolazione alla data dell'11marzo 2024.

Quattroduedue, in conformità agli impegni assunti nell'Accordo di Investimento e nel Patto Parasociale, aveva portato in adesione all'OPSC Warrant tutti i n. 73.680.892 Warrant di sua titolarità, tutti così acquistati da KME.

La consegna delle Azioni Ordinarie da offrirsi quale Corrispettivo OPSC Warrant a favore degli Aderenti (pari a n. 10 Azioni Ordinarie ogni n. 23 Warrant portati in adesione e, quindi, pari a n. 1 Azione Ordinaria ogni n. 2,3 Warrant portati in adesione), a fronte del contestuale trasferimento della proprietà dei Warrant portati in adesione a favore dell'Offerente, avveniva alla Data di Scambio, ossia il quinto Giorno di Borsa Aperta successivo alla data di chiusura del Periodo di Adesione e, pertanto, il 15 marzo 2024.

In conformità al Documento di Offerta, sulla base dei risultati definitivi dell'OPSC Warrant, venivano quindi accreditate alla Data di Scambio a favore degli Aderenti complessive n. 33.280.700 Azioni Ordinarie (di cui n. 32.035.170 Azioni Ordinarie a favore di Quattroduedue), rappresentanti il 10,70% del capitale sociale ordinario di KME a tale data.

In data 22 aprile 2024, il Consiglio di Amministrazione di KME deliberava positivamente in merito all'assunzione di accordi transattivi (gli "Accordi") con gli Amministratori Esecutivi, volti alla cessione da parte di questi ultimi alla Società della totalità dei Warrant Management di cui gli stessi erano titolari, pari a complessivi n. 37,5 milioni di warrant, per un corrispettivo unitario di Euro 0,60 per ciascun Warrant Management e complessivo di Euro 22,5 milioni, con facoltà per i titolari dei Warrant Management di decidere, entro il 28 giugno 2024, la modalità di pagamento (se interamente per cassa o parte in denaro e parte in natura, con azioni ordinarie della Società valorizzate ad Euro 1,00, o interamente in natura). Il pagamento del corrispettivo (sia in natura che per cassa) veniva inizialmente previsto entro il 31 dicembre 2024.

Il corrispettivo di Euro 0,60 per i Warrant e quello di Euro 1,00 per le Azioni era pari a quanto previsto nelle relative Offerte Pubbliche di Acquisto promosse nel corso del 2023.

L'operazione prevista dagli Accordi avrebbe consentito alla Società di evitare una forte diluizione per gli azionisti rispetto a quanto sarebbe avvenuto in caso di esercizio dei Warrant Management e conseguiva le stesse finalità perseguite con le Offerte Pubbliche di Scambio e di Acquisto condotte nel corso del 2022 e del 2023. Inoltre, consentiva di parificare il trattamento degli Amministratori Esecutivi, in quanto titolari dei Warrant Management, al trattamento dei titolari di Warrant "ordinari" che avevano avuto la facoltà di cedere gli stessi alla Società allo stesso corrispettivo, possibilità invece preclusa agli Amministratori Esecutivi titolari di Warrant Management.

Trattandosi di operazione con parti correlate, la stessa era stata preventivamente sottoposta al parere preventivo del Comitato Parti Correlate.

Al riguardo, pur essendo considerata operazione di minore rilevanza per le soglie dimensionali, il Consiglio di Amministrazione, per garantire al mercato la massima trasparenza informativa, aveva redatto il documento informativo di cui all'articolo 5 e in conformità allo schema di cui all'Allegato 4 del Regolamento adottato da Consob con delibera n. 17221 del 12 marzo 2010, come da ultimo modificato con delibera n. 22144 del 22 dicembre 2021. Tale documento informativo veniva diffuso nei termini e con le modalità previste dalla legge e dai regolamenti.

Nella medesima riunione, il Consiglio di Amministrazione deliberava di sottoporre all'assemblea ordinaria, già convocata, fra le altre cose, per l'approvazione del bilancio al 31 dicembre 2023 e per il rinnovo degli organi sociali, un piano di incentivazione per il management, illustrato nella Relazione sulla Remunerazione, cui si fa rinvio.

Sempre in data 22 aprile 2024, l'Assemblea Speciale degli Azionisti di risparmio confermava il dott. Andrea Santarelli quale Rappresentante Comune degli Azionisti di tale categoria, prevedendo la durata della carica per un triennio e quindi dalla data dell'Assemblea di approvazione del bilancio al 31 dicembre 2023 fino alla data che sarà fissata per l'approvazione del bilancio al 31 dicembre 2026.

In data 20 maggio 2024, il Consiglio di Amministrazione di KME approvava un'operazione che prevedeva la promozione di:

  • un'offerta pubblica di scambio volontaria totalitaria sulle n. 4.297.158 Obbligazioni KME Group 2020 – 2025, del valore nominale unitario di Euro 21,60, in circolazione (le "Obbligazioni 2020"), con corrispettivo rappresentato da massime n. 92.818.548 nuove Obbligazioni KME Group 2024 – 2029, del valore nominale unitario di Euro 1,00, (le "Obbligazioni 2024") per complessivi Euro 92,8 milioni destinate alla quotazione sul MOT (l'"Offerta di Scambio su Obbligazioni");
  • una contestuale offerta pubblica in sottoscrizione di Obbligazioni KME Group 2024 2029 per un ammontare di Euro 57,2 milioni, incrementabile sino a massimi Euro 150 milioni ("l'Offerta in Sottoscrizione" e, congiuntamente all'Offerta di Scambio su Obbligazioni, anche le "Offerte 2024").

A servizio delle Offerte 2024 era prevista una emissione di obbligazioni destinate alla quotazione sul MOT, rappresentata da massime n. 150.000.000 obbligazioni del valore nominale unitario di Euro 1,00, di cui:

  • massime n. 92.818.548 Obbligazioni 2024 da offrire in scambio ai titolari di Obbligazioni 2020 aderenti all'Offerta di Scambio su Obbligazioni;
  • tra un minimo di n. 57.181.452 e un massimo di n. 150.000.000 Obbligazioni 2024 oggetto dell'Offerta in Sottoscrizione, in considerazione del livello di adesione all'Offerta di Scambio su Obbligazioni.

Le Obbligazioni 2024 hanno durata di 5 anni dalla data di emissione e maturano interessi al tasso fisso nominale del 5,75%. Al momento dell'annuncio dell'operazione, era stata data indicazione al mercato che il tasso non sarebbe stato inferiore al 5,25%. Successivamente, in data 21 giugno 2024, il Consiglio di Amministrazione ha fissato il tasso nella misura sopra indicata. Si precisa che l'importo massimo della nuova emissione obbligazionaria potrà essere pari ad Euro 200 milioni.

A decorrere dalla scadenza del secondo anno dalla data di emissione (avvenuta il 2 agosto 2024), KME avrà la facoltà di rimborsare, anche parzialmente, le Obbligazioni 2024. Il prezzo di rimborso delle Obbligazioni 2024 (fermo restando il pagamento degli interessi maturati e non ancora pagati fino alla data di rimborso anticipato) sarà pari:

i. dallo scadere del secondo anno, al 102% della quota di valore nominale oggetto di rimborso;

ii. dallo scadere del terzo anno, al 101% della quota di valore nominale oggetto di rimborso; e

iii. dallo scadere del quarto anno, al 100% della quota di valore nominale oggetto di rimborso.

Le Obbligazioni 2024 oggetto dell'Offerta in Sottoscrizione - svoltasi contemporaneamente all'Offerta di Scambio su Obbligazioni – sono state destinate al pubblico indistinto e ad investitori qualificati e sono state distribuite esclusivamente attraverso il MOT.

L'Offerta di Scambio su Obbligazioni promossa da KME aveva ad oggetto le n. 4.297.158 Obbligazioni 2020 in circolazione, con valore nominale unitario pari ad Euro 21,60, quotate sul MOT.

A ciascun aderente all'Offerta di Scambio su Obbligazioni l'Emittente ha riconosciuto n. 108 Obbligazioni 2024, del valore nominale unitario di Euro 1,00, per ogni n. 5 Obbligazioni 2020 del valore nominale complessivo di Euro 108,00, portate in adesione e acquistate (il "Corrispettivo per le Obbligazioni 2020"). Il Corrispettivo per le Obbligazioni 2020 incorporava un premio pari allo 0,20% rispetto al prezzo delle Obbligazioni 2020 determinato sulla base delle quotazioni degli ultimi tre mesi. In relazione alle Obbligazioni 2020 portate in adesione all'Offerta di Scambio su Obbligazioni è stato inoltre pagato il rateo interessi maturato fino alla data di regolamento del Corrispettivo per le Obbligazioni 2020.

Le Obbligazioni 2020 portate in adesione all'Offerta di Scambio su Obbligazioni e acquistate dall'Emittente sono state cancellate ai sensi dell'articolo 6 del Regolamento del Prestito Obbligazionario "KME Group S.p.A. 2020 – 2025".

L'Offerta di Scambio su Obbligazioni era soggetta a condizioni in linea con la prassi di mercato.

L'Offerta in Sottoscrizione era rivolta al pubblico indistinto in Italia e ad investitori qualificati con un ammontare complessivamente pari a Euro 57.181.452,00 (corrispondente a massime n. 57.181.452 Obbligazioni 2024), incrementabile, da parte dell'Emittente, sino a Euro 150.000.000,00 (corrispondente a massime n. 150.000.000 Obbligazioni 2024), in considerazione del livello di adesione all'Offerta di Scambio su Obbligazioni.

Anche l'Offerta in Sottoscrizione era soggetta a condizioni in linea con la prassi di mercato.

In data 22 maggio 2024, l'assemblea ordinaria e straordinaria dell'Emittente, nell'approvare il bilancio per l'esercizio 2023 ed il rinnovo degli organi sociali, di cui si dirà nell'apposita sezione della presente Relazione, autorizzava l'acquisto, per il termine di 18 mesi, e la disposizione, senza limiti temporali, di azioni proprie, ordinarie e di risparmio, nonché di Warrant KME Group SpA 2021-2024 e di Warrant Management.

Il prospetto informativo afferente all'Offerta in Sottoscrizione veniva approvato Consob con nota del 26 giugno 2024, protocollo n. 0063689/24 e le Obbligazioni 2024 ammesse alla quotazione presso il MOT con provvedimento di Borsa Italiana SpA del 21 giugno 2024.

I periodi di adesione all'Offerta di Scambio su Obbligazioni ed all'Offerta in Sottoscrizione terminavano rispettivamente il 26 luglio ed il 31 luglio 2024.

All'esito dell'Offerta di Scambio su Obbligazioni su massime n. 4.297.158 Obbligazioni 2020, venivano portate in adesione all'Offerta e acquistate dall'Emittente n. 1.291.910 Obbligazioni 2020, cancellate in data 2 agosto 2024. Di conseguenza, le Obbligazioni 2020 rimaste in circolazione e negoziate sul MOT erano pari a n. 3.005.248 per complessivi Euro 64.913.356,80 di valore nominale con scadenza in data 18 febbraio 2025.

Successivamente, in data 26 settembre 2024, al fine di completare la raccolta di risorse di debito avviata con le due precedenti offerte condotte nel mese di luglio 2024, la Società approvava una nuova operazione volta alla promozione di:

  • una nuova offerta pubblica in sottoscrizione delle Obbligazioni 2024, del valore nominale unitario di Euro 1,00, per un ammontare di Euro 70,5 milioni, incrementabile sino a massimi Euro 115,9 milioni (la "Nuova Offerta in Sottoscrizione");
  • una nuova offerta pubblica di scambio volontaria parziale su n. 2.103.673 Obbligazioni 2020, del valore nominale unitario di Euro 21,60, in circolazione, con corrispettivo rappresentato da massime n. 45.439.272 nuove Obbligazioni 2024 per complessivi Euro 45,4 milioni destinate alla quotazione sul MOT (la "Nuova Offerta di Scambio su Obbligazioni" e, congiuntamente alla Nuova Offerta in Sottoscrizione, anche le "Nuove Offerte").

La Nuova Offerta di Scambio su Obbligazioni interessava pertanto il 70% delle Obbligazioni 2020 in circolazione.

L'Emittente intendeva quindi procedere, a servizio delle Nuove Offerte, alla riapertura dell'emissione di obbligazioni "KME Group S.p.A. 2024-2029" destinate alla quotazione sul MOT, rappresentata da massime n. 115.896.120 obbligazioni del valore nominale unitario di Euro 1,00, di cui:

  • massime n. 45.439.272 Obbligazioni 2024 da offrire in scambio ai titolari di Obbligazioni 2020 aderenti alla Nuova Offerta di Scambio su Obbligazioni;
  • tra un minimo di n. 70.456.848 e un massimo di n. 115.896.120 Obbligazioni 2024 oggetto della Nuova Offerta in Sottoscrizione, in considerazione del livello di adesione alla Nuova Offerta di Scambio su Obbligazioni.

I titoli obbligazionari offerti erano a tutti gli effetti fungibili con i titoli del prestito "KME Group S.p.A. 2024-2029", costituendo un'unica serie di obbligazioni, con medesimo codice ISIN IT0005597874 nonché ammessi alle negoziazioni sul MOT.

L'importo massimo della nuova emissione obbligazionaria era quindi pari ad Euro 115,9 milioni.

Le Obbligazioni 2024 oggetto della Nuova Offerta in Sottoscrizione - che l'Emittente intendeva svolgere contemporaneamente alla Nuova Offerta di Scambio su Obbligazioni - erano destinate al pubblico indistinto e ad investitori qualificati e distribuite esclusivamente attraverso il MOT.

Per ogni altra caratteristica di dette obbligazioni si rinvia al relativo regolamento consultabile alla pagina https://www.itkgroup.it/it/obbligazioni-2024-2029.

In data 23 ottobre 2024 il Consiglio di Amministrazione di KME determinava in Euro 1,00 il prezzo di emissione delle Obbligazioni 2024, in linea con quanto effettuato nelle precedenti Offerte.

Il prospetto informativo inerente alla Nuova Offerta in Sottoscrizione veniva approvato da Consob in data 29 ottobre 2024.

Conseguentemente, a seguito dell'avvenuta approvazione da parte di Consob del Prospetto Informativo venivano avviate:

  • un'offerta pubblica in sottoscrizione avente ad oggetto n. 70.456.848 Obbligazioni 2024, incrementabile, da parte dell'Emittente, sino a massime n. 115.896.120 Obbligazioni 2024, in considerazione del livello di adesione alla Nuova Offerta di Scambio su Obbligazioni, destinate alla quotazione sul MOT rivenienti dal Prestito;
  • un'offerta pubblica di scambio volontaria parziale su n. 2.103.673 Obbligazioni 2020 in circolazione, con corrispettivo rappresentato da massime n. 45.439.272 Obbligazioni 2024, per complessivi Euro 45,4 milioni, destinate alla quotazione sul MOT rivenienti dal Prestito.

Il periodo di adesione alla Nuova Offerta in Sottoscrizione veniva fissato dal 4 al 22 novembre 2024, poi prorogato al 29 novembre 2024, mentre il periodo di adesione alla Nuova Offerta di Scambio su Obbligazioni veniva fissato dal 4 al 19 novembre 2024, poi prorogato al 26 novembre 2024, data in cui si è pertanto conclusa la Nuova Offerta di Scambio su Obbligazioni.

Al termine del periodo risultavano portate in adesione alla Nuova Offerta di Scambio su Obbligazioni n. 565.095 Obbligazioni 2020 (pari al 26,86% delle Obbligazioni 2020 oggetto dell'offerta) per un valore nominale di Euro 12.206.052, con corrispettivo rappresentato da n. 12.206.052 Obbligazioni 2024, del

valore nominale unitario di Euro 1,00, per un controvalore nominale complessivo di Euro 12.206.052, rinvenienti dal Prestito.

Poiché le adesioni alla Nuova Offerta di Scambio su Obbligazioni hanno avuto ad oggetto un quantitativo di Obbligazioni 2020 inferiore alle n. 2.103.673 Obbligazioni 2020 oggetto di detta offerta (ovvero n. 565.095 Obbligazioni 2020), la Società ha ritirato tutte le Obbligazioni 2020 portate in adesione, senza effettuare la procedura di riparto.

Con riferimento alla Nuova Offerta in Sottoscrizione di cui ai comunicati stampa diffusi in data 26 settembre 2024 e 29 ottobre 2024, si precisa che la stessa ha avuto inizio alle ore 9:00 del 4 novembre 2024 ed è terminata il 29 novembre 2024.

Le Obbligazioni 2024 oggetto delle Nuove Offerte sono state distribuite esclusivamente attraverso il MOT e negoziate a partire dal 4 dicembre 2024, con il codice ISIN IT0005597874 che identifica le Obbligazioni 2024 attualmente in circolazione.

Il valore nominale complessivo della Nuova Offerta in Sottoscrizione era pari ad Euro 70.456.848, corrispondenti a n. 70.456.848 Obbligazioni 2024; al termine del relativo periodo di adesione sono pervenute richieste per n. 42.494.109 Obbligazioni 2024, per un controvalore nominale complessivo pari ad Euro 42.494.109.

Ad esito delle Offerte in Sottoscrizione e delle Offerte di Scambio condotte nei mesi di luglio e di novembre sono state complessivamente emesse n. 138.804.041 Obbligazioni 2024.

* * *

In allegato alla Relazione sono riportate due tabelle (rispettivamente Tabella 2a e Tabella 2b), la prima con l'anagrafica degli strumenti finanziari emessi dalla Società e la seconda con il loro andamento in Borsa nel corso dell'Esercizio, evidenziando la sua capitalizzazione di Borsa.

Al riguardo, si ricorda che in apposita sezione del sito, alla pagina https://www.itkgroup.it/it/borsaitaliana è a disposizione un'area dedicata agli strumenti finanziari emessi dalla Società ed alla loro quotazione, il cui aggiornamento è effettuato in continuo, riportando così in tempo reale l'andamento delle loro rispettive contrattazioni.

b) Restrizioni al trasferimento di titoli (ex art. 123-bis, comma 1, lett. b), TUF)

Lo Statuto non prevede restrizioni al trasferimento delle azioni, quali, ad esempio, limiti al possesso di titoli o la necessità di ottenere il gradimento da parte dell'Emittente o di altri possessori di titoli.

c) Partecipazioni rilevanti nel capitale (ex art. 123-bis, comma 1, lett. c), TUF)

La soglia di rilevanza prevista dall'art. 120, comma 2 del TUF, come già riferito, è pari al 5% del capitale sociale con diritto di voto.

Alla data della presente Relazione, gli Azionisti che detengono, direttamente o indirettamente, partecipazioni superiori al 5% del capitale sociale dell'Emittente, tramite strutture piramidali o di partecipazione incrociata, secondo quanto risulta dalle comunicazioni effettuate ai sensi dell'art. 120 TUF, sono quelli indicati nella Tabella 2.3 allegata alla presente Relazione.

L'azionariato ordinario della Società, aggiornato in base alle risultanze del Libro Soci, è composto da quasi 19.000 Azionisti.

Con riferimento alla data del 31 dicembre 2024, la partecipazione di Quattroduedue nella Società era pari a complessive n. 177.813.368 azioni ordinarie, corrispondenti al 65,80% del capitale sociale di tale categoria ed al 62,51% dell'intero capitale sociale.

Quattroduedue SpA deteneva inoltre n. 1.424.032 azioni di risparmio corrispondenti al 10,02% del capitale sociale di tale categoria ed allo 0,50% dell'intero capitale sociale al 31 dicembre 2024.

La partecipazione complessiva di Quattroduedue all'intero capitale sociale era pari pertanto al 63,01%.

Non si sono avute modifiche dalla data del 31 dicembre 2024 a quella della presente Relazione.

Come da comunicazione del 6 agosto 2024, il cui contenuto è stato oggetto di pubblicazione a mezzo stampa in pari data e di deposito presso il Registro delle Imprese di Milano, gli azionisti di Quattroduedue, Vincenzo Manes, tramite Mapa Srl (Milano), con una partecipazione del 35,12%, Ruggero Magnoni, tramite RFM & Partners SpA (Varese), con una partecipazione del 32,44% ed Hanseatic Europe S.a.r.l. (Lussemburgo), con una partecipazione del 32,44%, in continuità con i precedenti accordi parasociali, in data 1° agosto 2024 (la "Data di Sottoscrizione") hanno sottoscritto un nuovo patto parasociale (il "Patto") in sostituzione del precedente, contenente previsioni rilevanti ai sensi dell'art. 122, commi 1 e 5, lettera b) del TUF relative a Quattroduedue SpA, controllante di KME Group SpA.

La durata del Patto è di 3 (tre) anni consecutivi a partire dalla Data di Sottoscrizione (il "Periodo Iniziale"), fermo restando che, alla scadenza del Periodo Iniziale, il Patto si intenderà automaticamente rinnovato, a meno che una delle parti non lo risolva con un preavviso di almeno 30 (trenta) giorni lavorativi.

Alla Data di Sottoscrizione, Quattroduedue possedeva complessivamente n. 179.237.400 azioni di KME, di cui n. 177.813.368 azioni ordinarie e n. 1.424.032 azioni di risparmio.

L'estratto del Patto è consultabile alla pagina https://www.itkgroup.it/it/patti-parasociali del sito web della Società.

La Società, alla data del 31 dicembre 2024, deteneva direttamente n. 53.243.219 azioni ordinarie proprie, pari al 19,70% del capitale di tale categoria e al 18,72% del capitale sociale complessivo a tale data.

d) Titoli che conferiscono diritti speciali (ex art. 123-bis, comma 1, lett. d), TUF)

Non sono stati emessi titoli che conferiscano diritti speciali di controllo, salvo quanto già riportato in altra sezione della presente Relazione con riferimento alle previsioni statutarie in ordine al voto maggiorato come ivi illustrate.

e) Partecipazione azionaria dei dipendenti, meccanismo di esercizio dei diritti di voto (ex art. 123-bis, comma 1, lett. e), TUF)

Non è previsto un sistema di partecipazione azionaria dei dipendenti.

f) Restrizioni al diritto di voto (ex art. 123-bis, comma 1, lett. f), TUF)

Salvo quanto indicato dalle disposizioni legislative applicabili e dallo Statuto, non sono previste restrizioni al diritto di voto.

Al riguardo, si ricorda che l'Assemblea degli Azionisti del 19 maggio 2006 ha deliberato l'introduzione nell'art. 4 dello Statuto Sociale della facoltà per l'Assemblea degli Azionisti di escludere, in operazioni di aumento del capitale sociale, il diritto di opzione nei limiti del 10% del capitale sociale preesistente, ai sensi e per gli effetti dell'art. 2441, comma 4, secondo periodo c.c..

Inoltre, l'art. 27 dello Statuto prevede che l'eventuale deliberazione di proroga della durata della Società (prevista al 31 dicembre 2050) non sia causa di recesso ai sensi dell'art. 2437 del Codice Civile.

g) Accordi tra Azionisti (ex art. 123-bis, comma 1, lett. g), TUF)

Alla Società non è stata comunicata l'esistenza di patti parasociali previsti dall'art. 122 del TUF, salvo quanto in precedenza indicato, in merito:

  • al Patto esistente tra i soci di Quattroduedue SpA, scadente il 31 luglio 2027 e riportato per estratto sul sito web della Società, alla pagina https://www.itkgroup.it/it/patti-parasociali;
  • al patto, sottoscritto in data 28 settembre 2023, tra KME e Lynstone SSF, insieme a Quattroduedue, riportato per estratto e per i contenuti essenziali nel sito web dell'Emittente alla sezione https://www.itkgroup.it/it/patti-parasociali-kme, ove sono pubblicati anche i relativi aggiornamenti ai sensi dell'art. 130 del Regolamento Emittenti;
  • all'Accordo di Investimento, per i contenuti parasociali già descritti in altra sezione della presente Relazione, riportato per estratto e per i contenuti essenziali nel sito web dell'Emittente alla sezione https://www.itkgroup.it/it/patti-parasociali-kme, ove sono pubblicati anche i relativi aggiornamenti ai sensi dell'art. 130 del Regolamento Emittenti.

h) Clausole di "change of control" (ex art. 123-bis, comma 1, lett. h), TUF) e disposizioni statutarie in materia di OPA (ex artt. 104, comma 1-ter e 104-bis, comma 1, TUF)

Salvo quanto previsto nell'Accordo di Investimento, la Società, come pure le sue controllate, non hanno sottoscritto accordi che acquistino efficacia, siano modificati o si estinguano in caso di cambiamento di controllo della Società medesima.

La Società non ha adottato alcuna norma statutaria in deroga alle disposizioni sulla passivity rule di cui all'art. 104, comma I e II del TUF, né prevede l'applicazione delle regole di neutralizzazione di cui al successivo art. 104-bis, comma II e III del TUF in materia di offerte pubbliche di acquisto o di scambio.

i) Deleghe ad aumentare il capitale sociale ed autorizzazioni all'acquisto di azioni proprie (ex art. 123-bis, comma 1, lett. m), TUF)

Non sono in essere deleghe attribuite al Consiglio di Amministrazione ai sensi dell'art. 2443 del Codice Civile.

Come già riferito in altra parte della Relazione, l'Assemblea ordinaria del 22 maggio 2024 ha deliberato l'autorizzazione all'acquisto, per la durata di 18 mesi, ed alla disposizione, senza limiti temporali, di azioni proprie ordinarie e di risparmio nonché degli attualmente estinti warrant "KME Group SpA 2021‐ 2024" e di Warrant Management.

Alla data della Relazione, la Società detiene e dispone di n. 53.243.219 azioni ordinarie, pari al 19,70% del capitale votante ed al 18,72% del capitale sociale complessivo.

Nessuna delle società controllate detiene azioni di KME.

j) Attività di direzione e coordinamento (ex artt. 2497 e ss c.c.)

La Società, pur essendo controllata da Quattroduedue SpA, non è soggetta ad attività di direzione e di coordinamento ai sensi degli artt. 2497 e ss. del Codice Civile nonché dell'art. 37 del Regolamento Mercati, in quanto:

  • i. è provvista di una autonoma capacità negoziale nei rapporti con la clientela ed i fornitori;
  • ii. non ha in essere con Quattroduedue o altra società alla quale Quattroduedue e KMEGroup stessa facciano capo, alcun rapporto di tesoreria accentrata;
  • iii. il numero di Amministratori indipendenti (attualmente 3 su 10) è tale da garantire che il loro giudizio abbia un peso significativo nella assunzione delle decisioni consiliari, ricordando che dal 26 settembre 2024 gli stessi compongono il Comitato per le Operazioni con Parti Correlate;
  • iv. il Comitato Controllo, Rischi e Sostenibilità è composto da 3 Amministratori di cui 2 Amministratori Indipendenti anche ai sensi dell'art. 37, comma 1-bis del Regolamento Mercati.

* * * * *

Con riferimento alle ulteriori informazioni di cui all'art. 123-bis TUF, si rinvia ai successivi paragrafi della presente Relazione, come di seguito indicato:

  • le informazioni richieste dall'art. 123-bis, comma 1, lettera i), TUF relative agli accordi tra la società e gli amministratori che prevedono indennità in caso di dimissioni o licenziamento senza giusta causa o di cessazione del rapporto di lavoro a seguito di offerta pubblica di acquisto sono illustrate nella Relazione sulla Remunerazione relativa all'esercizio 2024;
  • le informazioni richieste dall'art. 123-bis, comma 1, lettera l), TUF relative alla nomina e alla sostituzione degli amministratori nonché alla modifica dello statuto sono illustrate nel capitolo 4 della presente Relazione, dedicato al Consiglio;
  • le informazioni richieste dall'art. 123-bis, comma 2, lett. b), TUF relative alle principali caratteristiche dei sistemi di gestione dei rischi e di controllo interno sono illustrate nel capitolo 9 della presente Relazione;
  • le informazioni richieste dall'art. 123-bis, comma 2, lett. c), TUF relative alle informazioni sui meccanismi di funzionamento dell'Assemblea degli Azionisti, sui principali poteri della stessa, sui diritti degli Azionisti e sulle modalità del loro esercizio sono illustrate nel capitolo 13 della presente Relazione dedicata all'Assemblea;
  • le informazioni richieste dall'art. 123-bis, comma 2, lett. d), TUF relative alla composizione e al funzionamento degli organi di amministrazione e controllo e dei loro comitati sono illustrate ai capitoli 4, 6, 7, 8, 9 e 11 della presente Relazione;
  • le informazioni richieste dall'art. 123-bis, comma 2, lett. d-bis), TUF, sono contenute nei capitoli 4, 11 e 13, relative alla descrizione delle politiche in materia di diversità applicate in relazione alla composizione degli organi di amministrazione, gestione e controllo relativamente ad aspetti quali l'età, la composizione di genere e il percorso formativo e professionale, assieme ad una descrizione degli obiettivi, delle modalità di attuazione e dei risultati di tali politiche.

In sede di autovalutazione il Consiglio ha ritenuto adeguate le competenze professionali dei propri componenti e nel suo insieme, che sono quindi soggette a valutazione periodica.

3. COMPLIANCE (EX. ART. 123-BIS, COMMA 2, LETTERA A), TUF)

KME Group aderisce al Codice, promuovendo l'introduzione dei relativi principi nel proprio sistema di governance, tenendo conto della peculiarità della propria struttura.

Nel caso in cui i principi ed i criteri applicativi del Codice non abbiano trovato completa attuazione, vengono fornite adeguate informazioni in merito ai motivi della mancata o parziale applicazione.

Il testo vigente del Codice è disponibile presso Borsa Italiana SpA, anche attraverso la consultazione del sito web del Comitato per la Corporate Governance alla pagina http://www.borsaitaliana.it/comitatocorporate-governance/codice/codice.htm.

Il Collegio Sindacale, come richiesto dall'art. 149, comma 1, lettera c.-bis del TUF vigila sulle modalità di concreta attuazione delle regole di governo societario previste dal Codice.

La Società, con periodicità annuale, fornisce informativa sul proprio sistema di governance e sull'adesione al Codice attraverso la presente Relazione, redatta anche ai sensi dell'art. 123-bis del TUF, che evidenzia il grado di adeguamento ai principi ed ai criteri applicativi previsti dal Codice e dalla best practice internazionale.

La Relazione è messa a disposizione degli Azionisti con la documentazione prevista per l'Assemblea di bilancio ed è inoltre tempestivamente pubblicata sul sito web della Società (www.itkgroup.it) nella sezione Governance.

I Comitati, istituiti all'interno del Consiglio di Amministrazione (si rimanda sul punto ai successivi capitoli da 6 a 10 della presente Relazione) in conformità al Codice, si riuniscono e svolgono le funzioni secondo le previsioni del medesimo Codice.

L'esame della struttura della governance operativa della Società, così come delineata dallo Statuto, dalle procedure adottate e come illustrata nella presente Relazione, evidenzia l'impegno di KME Group nell'adesione alle regole di best practice comunemente condivise.

Né la Società né sue controllate aventi rilevanza strategica sono soggette a disposizioni di legge non italiane che influenzino la struttura di corporate governance di KME Group.

4. CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE

4.1. Ruolo del Consiglio di Amministrazione (ex art. 123-bis, comma 1, lett. l), TUF)

Il Consiglio di Amministrazione ha tutti i più ampi poteri per l'organizzazione, la gestione e l'amministrazione ordinaria e straordinaria della Società per l'attuazione dell'oggetto sociale (art. 14 dello Statuto Sociale), ne determina le linee strategiche e ne persegue il raggiungimento, garantisce la continuità della gestione e provvede all'attribuzione delle deleghe agli Amministratori esecutivi (artt. 15 e 16 dello Statuto Sociale).

Sono altresì attribuiti alla competenza del Consiglio di Amministrazione i poteri di cui all'art. 2365 II co. Codice Civile, come previsto dall'art. 14 dello Statuto Sociale, in relazione alle deliberazioni concernenti operazioni di fusione e di scissione.

In aderenza a quanto stabilito dal Codice, viene messo in evidenza quale obiettivo prioritario del Consiglio di Amministrazione la creazione di valore in un orizzonte di medio-lungo periodo sottolineando, tra l'altro, il suo compito di definire la natura ed il livello di rischio compatibile con gli obiettivi strategici della Società.

In tale ambito, durante le riunioni del Consiglio, vengono tradizionalmente fornite informazioni di dettaglio sull'attività svolta e sulle operazioni più rilevanti al fine di implementare la loro conoscenza da parte di Amministratori e Sindaci.

Il Consiglio di Amministrazione, in data 23 ottobre 2024, con riferimento a quanto previsto dalla Legge 5 marzo 2024, n. 21 (cd. "Legge Capitali"), entrata in vigore il 27 marzo 2024, ha convocato l'Assemblea del 17 dicembre 2024, che ha recepito i contenuti di detta normativa relativamente alla modalità di tenuta delle riunioni assembleari, adeguando l'art. 11 dello Statuto sociale (Intervento e rappresentanza in Assemblea).

Per quanto concerne i documenti contabili, rientra tra le competenze del Consiglio di Amministrazione quello di redigere:

  • il bilancio separato e quello consolidato di Gruppo al 31 dicembre;
  • la relazione semestrale al 30 giugno.

4.2. Nomina e sostituzione degli Amministratori (ex art. 123-bis, comma 1, lett. l), TUF)

Le norme applicabili alla nomina ed alla sostituzione dei componenti del Consiglio di Amministrazione sono quelle previste dalle disposizioni legislative applicabili, integrate da quelle contenute nell'art. 17 dello Statuto Sociale. Si evidenzia che l'assemblea straordinaria dell'11 giugno 2014, che ha apportato modifiche allo statuto sociale, ha adeguato gli articoli 17 e 22 alla disciplina inerente all'equilibrio dei generi nella composizione degli organi di amministrazione e controllo, come introdotta dalla Legge 12 luglio 2011 n. 120 e relative disposizioni attuative. Ulteriori modifiche ai predetti articoli sono state approvate dall'Assemblea Straordinaria del 30 novembre 2020 per adeguamento alle nuove disposizioni normative in tema di quote di genere.

Gli Amministratori durano in carica per un periodo non superiore a tre esercizi e possono essere rieletti (art. 17 dello Statuto Sociale).

In occasione della presentazione della proposta di nomina di un nuovo Amministratore, l'Assemblea degli Azionisti è informata del suo curriculum vitae e degli incarichi di amministrazione e controllo ricoperti presso altre società.

La composizione dell'organo prevede un numero variabile di Amministratori tra un minimo di sette ed un massimo di undici.

La procedura di nomina riportata nell'art. 17 dello Statuto Sociale prevede che:

  • le liste dei candidati debbano essere depositate presso la sede sociale e pubblicate in conformità con la normativa vigente;
  • le liste debbano essere corredate:
    • delle informazioni relative all'identità dei titolari di diritti di voto che hanno presentato le liste, con l'indicazione della percentuale di partecipazione complessivamente detenuta;
    • di una dichiarazione dei Soci diversi da quelli che detengono, anche congiuntamente, una partecipazione di controllo o di maggioranza relativa, attestante l'assenza di rapporti di collegamento previsti dalle disposizioni applicabili;
    • di un'esauriente informativa sulle caratteristiche personali e professionali dei candidati, nonchè di una dichiarazione con la quale i singoli candidati accettano la propria candidatura ed attestano, sotto la propria responsabilità, l'inesistenza di cause di ineleggibilità e di incompatibilità, il possesso dei requisiti previsti dalla normativa vigente e dallo Statuto Sociale per le rispettive cariche, con indicazione dell'eventuale idoneità a qualificarsi come indipendente ai sensi dell'art. 148, comma 3, del TUF;
  • le liste che presentino un numero di candidati pari o superiore a tre devono essere composte da candidati appartenenti ad entrambi i generi, in modo che appartenga al genere meno rappresentato un numero di candidati almeno pari a quanto previsto dalle norme di legge e di regolamento inerenti all'equilibrio tra i generi tempo per tempo applicabili;
  • un azionista non può presentare nè votare più di una lista, anche se per interposta persona o per il tramite di società fiduciarie. Gli appartenenti al medesimo gruppo e coloro che aderiscano ad un patto parasociale avente ad oggetto azioni della Società non possono presentare o votare più di una lista, anche se per interposta persona o per il tramite di società fiduciarie. Un candidato può essere presente in una sola lista, a pena di ineleggibilità;
  • hanno diritto di presentare la lista coloro che, da soli o insieme ad altri, rappresentino la quota di partecipazione al capitale sociale - espresso in azioni ordinarie che attribuiscono diritti di voto nelle deliberazioni assembleari aventi ad oggetto la nomina dei componenti degli organi di amministrazione - in misura pari alla percentuale più elevata individuata nel rispetto delle disposizioni in materia emanate da CONSOB - Commissione Nazionale per le Società e la Borsa.
  • nell'avviso di convocazione dell'Assemblea dovrà essere indicata la quota di partecipa- zione per la presentazione delle liste;

  • le liste per le quali non siano osservate le predette prescrizioni, debbano essere considerate come non presentate;
  • risultino nominati Amministratori i candidati, tranne l'ultimo in ordine progressivo, della lista che avrà ottenuto il maggior numero di voti (la "Lista di Maggioranza"), nonchè il primo candidato della lista di minoranza che abbia ottenuto il maggior numero di voti e non sia collegata in alcun modo, neppure indirettamente, con coloro che hanno presentato o votato la lista risultante prima per numero di voti; fermo restando che, ai fini del riparto degli amministratori da eleggere, non si tiene conto delle liste presentate da soci che non hanno conseguito una percentuale di voti almeno pari alla metà della percentuale richiesta per la presentazione delle liste, come sopra indicato;
  • in caso di parità di voti fra due o più liste risulteranno eletti amministratori i candidati della lista che sia stata presentata dagli aventi diritto in possesso della maggiore partecipazione al momento della presentazione della lista ovvero, in subordine, dal maggior numero dei medesimi;
  • qualora con i candidati eletti con le modalità sopra indicate non sia assicurata la nomina di un numero di amministratori in possesso dei requisiti di indipendenza previsti dall'art. 148, comma 3 del TUF, pari al numero minimo stabilito dalla legge in relazione al numero complessivo degli Amministratori, il candidato non indipendente eletto come ultimo in ordine progressivo nella Lista di Maggioranza, sarà sostituito dal primo candidato indipendente non eletto della stessa lista secondo l'ordine progressivo, ovvero, in difetto, dal primo candidato indipendente secondo l'ordine progressivo non eletto delle altre liste, secondo il numero di voti da ciascuna ottenuto. A tale procedura di sostituzione si farà luogo sino a che il Consiglio di Amministrazione risulti composto da un numero di componenti in possesso dei requisiti di cui all'articolo 148, comma 3 del TUF pari almeno al minimo prescritto dalla legge. Qualora infine detta procedura non assicuri il risultato da ultimo indicato, la sostituzione avverrà con delibera assunta dall'Assemblea a maggioranza relativa, previa presentazione di candidature di soggetti in possesso dei citati requisiti previsti, fermo il rispetto della disciplina pro tempore vigente inerente all'equilibrio tra i generi;
  • qualora, inoltre, con i candidati eletti con le modalità sopra indicate non sia assicurata la composizione del Consiglio di Amministrazione conforme alla disciplina pro tempore vigente inerente all'equilibrio tra generi, il candidato del genere più rappresentato eletto come ultimo in ordine progressivo nella Lista di Maggioranza sarà sostituito dal primo candidato del genere meno rappresentato non eletto della stessa lista secondo l'ordine progressivo. A tale procedura di sostituzione si farà luogo sino a che non sia assicurata la composizione del Consiglio di Amministrazione conforme alla disciplina pro tempore vigente inerente all'equilibrio tra generi. Qualora infine detta procedura non assicuri il risultato da ultimo indicato, la sostituzione avverrà con delibera assunta dall'Assemblea a maggioranza relativa, previa presentazione di candidature di soggetti appartenenti al genere meno rap- presentato;
  • nel caso in cui venga presentata un'unica lista o nel caso in cui non venga presentata alcuna lista, ovvero nel caso in cui gli Amministratori non siano nominati, per qualsiasi ragione, ai sensi del procedimento sopra previsto, l'Assemblea delibera con le maggioranze di legge, senza osservare il procedimento sopra previsto, in modo da assicurare (i) la presenza di Amministratori indipendenti ex art. 148 TUF nel numero complessivo minimo richiesto dalla normativa pro tempore vigente e (ii) il rispetto della disciplina pro tempore vigente inerente all'equilibrio tra generi.

Se nel corso dell'esercizio vengono a mancare, per qualsiasi motivo, uno o più Amministratori tratti da liste presentate da Soci si provvederà ai sensi dell'art. 2386 del Codice Civile, secondo quanto appresso indicato:

a) il Consiglio di Amministrazione procede alla sostituzione nell'ambito degli appartenenti alla medesima lista cui apparteneva l'Amministratore cessato e l'Assemblea delibera, con le maggioranze di legge, rispettando lo stesso criterio;

b) qualora non residuino nella predetta lista candidati non eletti in precedenza ovvero candidati con i requisiti richiesti, o comunque quando per qualsiasi ragione non sia possi- bile rispettare quanto disposto nella lettera a), il Consiglio di Amministrazione provvede alla sostituzione, così come successivamente provvede l'Assemblea, con le maggioranze di legge senza voto di lista.

In ogni caso il Consiglio di Amministrazione e l'Assemblea procederanno alla nomina in modo da assicurare (i) la presenza di Amministratori indipendenti nel numero complessivo minimo richiesto dalla normativa pro tempore vigente e (ii) il rispetto della disciplina pro tempore vigente inerente all'equilibrio tra generi.

L'intera procedura per la nomina degli Amministratori è riportata dall'art. 17 dello Statuto Sociale ed è anche disponibile in apposita sezione del sito web www.itkgroup.it.

Si segnala che, come da comunicato diffuso in data 12 gennaio 2024, in pari data il Consiglio di Amministrazione aveva integrato la propria composizione, con la nomina mediante cooptazione di Laura Cattaneo in sostituzione del Consigliere dimissionario Alberto Previtali, entrambi tratti dalla lista di minoranza a suo tempo presentata congiuntamente dagli azionisti Alberto Previtali e Daniela Guatterini. Il Consigliere Laura Cattaneo è rimasta in carica sino all'assemblea del 22 maggio 2024 che ha provveduto al rinnovo degli organi sociali.

Si ricorda altresì che, come da comunicato diffuso in data 20 novembre 2024, in pari data erano intervenute le dimissioni del Consigliere non indipendente Alessandra Pizzuti, per motivi personali contingenti. Le dimissioni, ai sensi dell'art. 2385 c.c., avevano effetto immediato.

Successivamente, il Consiglio di Amministrazione di KME Group, in data 24 gennaio 2025, preso atto della avvenuta cessazione dei motivi personali contingenti che ne avevano determinato le dimissioni, ha integrato la propria composizione, anche nel rispetto delle quote di genere, con la nomina mediante cooptazione del predetto Consigliere Alessandra Pizzuti, che è stata nominata altresì componente del Comitato Controllo, Rischi e Sostenibilità.

4.3. Composizione del Consiglio di Amministrazione (ex art. 123-bis, comma 2, lett. d), TUF)

L'attuale Consiglio di Amministrazione è stato nominato dall'Assemblea degli Azionisti del 22 maggio 2024 che ha determinato in dieci (10) il numero dei componenti l'organo amministrativo (come riportato in precedenza, lo Statuto prevede un numero variabile di amministratori tra un minimo di 7 ed un massimo di 11).

La durata in carica è prevista per tre esercizi e quindi fino alla data dell'assemblea convocata per l'approvazione del bilancio al 31 dicembre 2026.

Nel rispetto della procedura di cui all'art. 17 dello Statuto Sociale, sono state presentate le seguenti liste:

  • Lista di Maggioranza presentata dall'azionista di maggioranza Quattroduedue, titolare del 57,11% del capitale ordinario della Società;
  • Lista di minoranza presentata dal socio Navig Sas di Giorgio Zaffaroni, titolare del 2,57% del capitale ordinario della Società.

L'Assemblea aveva approvato la proposta di Quattroduedue a maggioranza, con n. 323.591.560 voti favorevoli pari al 97,425% delle azioni rappresentate in assemblea ed al 70,791% delle azioni aventi diritto al voto; la lista di minoranza aveva ottenuto n. 8.517.609 pari al 2,564% delle azioni rappresentate in assemblea ed all'1,863% delle azioni aventi diritto al voto.

Sono stati nominati Amministratori i Signori:

  • Diva Moriani, Vincenzo Manes, Marcello Gallo, Ruggero Magnoni, Luca Ricciardi, James Macdonald, Francesca Marchetti, Maria Serena Porcari ed Alessandra Pizzuti sulla base della lista presentata dal socio Quattroduedue SpA;
  • Massimiliano Picardi, tratto dalla lista di minoranza presentata dal socio Navig Sas di Giorgio Zaffaroni.

Alla data della presente Relazione sono quindi in carica n. 10 Amministratori, di cui n. 8 tratti dalla lista presentata da Quattroduedue, n. 1 tratto dalla lista di minoranza e n. 1 cooptato dal Consiglio di Amministrazione in seguito alle dimissioni di un consigliere tratto dalla lista presentata da Quattroduedue.

Il Consiglio di Amministrazione, riunitosi successivamente alla predetta Assemblea, ha conferito la carica di Presidente del Consiglio di Amministrazione a Diva Moriani e di Vice Presidente a Vincenzo Manes, i quali, in considerazione delle deleghe rispettivamente loro attribuite, ricoprono le funzioni di Amministratori Esecutivi della Società.

Il Consiglio ha altresì accertato il possesso dei requisiti di professionalità ed onorabilità dei soggetti che svolgono funzioni di amministrazione e controllo nonché la sussistenza del requisito di indipendenza, di cui all'art. 148, comma 3, del D. Lgs. 58/98 ed dell'art. 2, raccomandazione 7 del Codice di Corporate Governance promosso da Borsa Italiana SpA, in capo ai Consiglieri Francesca Marchetti, Luca Ricciardi e Massimiliano Picardi.

Per quanto riguarda il Consigliere Luca Ricciardi, il Consiglio ha positivamente valutato la sussistenza di detto requisito poiché lo stesso ha sempre mostrato, durante i lavori del Consiglio, indipendenza di giudizio ed elevata professionalità, anche attraverso la richiesta di specifici approfondimenti, indirizzando efficacemente il Consiglio.

Inoltre, Luca Ricciardi, anche attraverso il suo ruolo di Presidente del Comitato, Controllo, Rischi e Sostenibilità e la partecipazione attiva al Comitato Parti Correlate, ha supportato l'indirizzo di detti organi verso le decisioni più adeguate alla tutela degli interessi di tutti gli stakeholders.

La Società non ha ritenuto necessario introdurre limiti quali-quantitativi su eventuali rapporti con gli Amministratori indipendenti, non rientrando nei suoi criteri operativi il conferimento di incarichi professionali o equivalenti ai componenti degli organi sociali.

Il Consiglio inoltre ha preso atto delle dichiarazioni dei neo nominati Sindaci effettivi Gianluca Cinti, Alberto Villani e Giovanna Villa e, tenuto conto delle informazioni a propria disposizione, ha accertato, per quanto occorrer possa, il possesso in capo ai medesimi del requisito di indipendenza di cui all'art. 148, comma 3, del D. Lgs. 58/98 ed dell'art. 2, raccomandazione 9 del Codice di Corporate Governance promosso da Borsa Italiana SpA.

Nella stessa riunione, il Consiglio ha istituito il Comitato Controllo, Rischi e Sostenibilità, costituito dagli Amministratori indipendenti Luca Ricciardi (Presidente) e Francesca Marchetti, e dal Consigliere non esecutivo Alessandra Pizzuti. Era previsto che tale Comitato svolgesse anche la funzione di Comitato per le Operazioni con Parti correlate per le operazioni di minor rilevanza, mentre quelle di maggior rilevanza sarebbero state esaminate da un comitato di soli amministratori indipendenti.

In data 26 settembre 2024, in occasione dell'approvazione della versione aggiornata della Procedura in materia di Operazioni con Parti Correlate, il Consiglio di Amministrazione ha invece istituito un apposito Comitato per le Operazioni con Parti Correlate costituito dai tre amministratori indipendenti (Luca Ricciardi, Presidente, Francesca Marchetti e Massimiliano Picardi).

Il Consiglio ha ritenuto invece di non procedere alla costituzione di ulteriori comitati.

Il Consiglio di Amministrazione ha confermato, nella funzione di Amministratore incaricato del sistema di controllo interno, il Vice Presidente Vincenzo Manes, ed ha nominato quali componenti dell'Organismo di Vigilanza ex D. Lgs. 231/2001 i Signori Fabio Ambrosiani (con funzioni di Presidente), Elena Pagliarani e Vittorio Gennaro, quest'ultimo nominato anche quale responsabile della funzione di Internal Audit.

Infine, il Consiglio ha confermato quale Dirigente preposto alla redazione dei documenti contabili societari Giuseppe Mazza, confermando lo stesso anche quale Segretario del Consiglio.

In tale occasione i consiglieri hanno altresì ritenuto adeguato al business caratteristico della Società tanto il bagaglio di competenze, esperienze e caratteristiche professionali dei singoli membri del Consiglio, quanto la dimensione, la composizione e il funzionamento del Consiglio medesimo e dei suoi comitati, anche con riferimento all'applicazione di criteri di diversità.

Agli Amministratori è richiesto di evidenziare tempestivamente il venir meno del requisito della onorabilità di cui all'art. 147 quinquies del TUF.

Per quanto a conoscenza della Società, nessuno dei componenti il Consiglio di Amministrazione e/o degli altri dirigenti con responsabilità strategiche del Gruppo ha, negli ultimi cinque anni, riportato condanne in relazione a reati di frode, ne è stato associato nell'ambito dell'assolvimento dei propri incarichi a procedure concorsuali, amministrazione straordinaria o liquidazione coatta amministrativa, né, infine, è stato soggetto ad incriminazioni ufficiali e/o sanzioni da parte di autorità pubbliche o di regolamentazione (comprese le associazioni professionali designate) od a provvedimenti di interdizione da parte di un tribunale dalla carica di membro degli organi di amministrazione, di direzione o di vigilanza della Società o dallo svolgimento di attività di direzione e di gestione di qualsiasi emittente.

Le caratteristiche personali e professionali di ciascun Amministratore sono illustrate nei curricula depositati presso la sede sociale e disponibili sul sito istituzionale dell'Emittente nella sezione Governance/Organi Sociali (https://www.itkgroup.it/it/organisociali).

Per ulteriori dettagli si veda la Tabella 4.2 allegata alla presente Relazione, in cui sono riportati i nominativi di ciascun componente il Consiglio in carica, con specificazione della carica rivestita, dell'anno di nascita, dell'anzianità di carica, della lista da cui è stato tratto, della qualifica di Amministratore esecutivo, Amministratore non esecutivo e di Amministratore Indipendente, delle presenze alle riunioni del Consiglio e dei Comitati nel corso dell'Esercizio, nonché del numero degli incarichi di amministrazione e controllo attualmente ricoperti in altre società quotate in mercati regolamentati, in società finanziarie, bancarie o assicurative o di rilevanti dimensioni.

Dalla data di chiusura dell'Esercizio è intervenuta unicamente la già citata cooptazione di Alessandra Pizzuti.

I nominativi degli Amministratori sono tradizionalmente riportati all'inizio dei fascicoli predisposti in occasione delle Assemblee della Società nonché della pubblicazione del bilancio e della relazione finanziaria semestrale.

Criteri e politiche di diversità

La Società non ha, alla data della presente Relazione, applicato specifici criteri di diversità, anche di genere, né ha provveduto all'adozione di una politica di diversità per il Consiglio di Amministrazione poiché ritiene sufficiente ai fini di un'adeguata composizione dell'organo di amministrazione il rispetto dei requisiti previsti dalle disposizioni normative e regolamentari pro-tempore vigenti, nonché di quanto previsto dallo Statuto sociale. In particolare, con riferimento alle disposizioni in tema di cosiddette "quote rosa", come da ultimo modificate dalla Legge 27 dicembre 2019 n. 160, e applicabili a decorrere dal primo rinnovo degli Organi di amministrazione e controllo dell'Emittente successivo al 1° gennaio 2020, data di entrata in vigore della predetta legge, si segnala che:

  • ai sensi dell'art. 147-ter, comma 1-ter, del TUF, il riparto degli amministratori deve essere effettuato in base a un criterio che assicuri l'equilibrio tra i generi; il genere meno rappresentato deve ottenere almeno due quinti degli amministratori eletti;
  • ai sensi dell'art. 17 dello Statuto sociale, nella composizione del Consiglio di Amministrazione deve essere assicurato l'equilibrio tra il genere maschile ed il genere femminile nel rispetto delle applicabili disposizioni di legge e regolamentari pro-tempore vigenti.

Si segnala che al Consiglio di Amministrazione attualmente in carica si applica il vigente art. 147 ter, comma 1-ter, del TUF, ai sensi del quale il genere meno rappresentato deve ottenere almeno due quinti degli amministratori eletti.

Alla data della presente Relazione e nel rispetto delle citate disposizioni, il Consiglio di Amministrazione della Società annovera quattro consiglieri di genere femminile su dieci, in linea con quanto previsto dalla norma in vigore.

Tale rappresentanza è inoltre assicurata anche nel Collegio Sindacale da un Sindaco Effettivo e da due Supplenti, nominati in occasione del rinnovo delle cariche sociali nel 2024.

Si segnala che l'Emittente non ha adottato nel corso dell'Esercizio specifiche misure finalizzate alla promozione della parità di trattamento e di opportunità tra i generi all'interno dell'azienda. Ciò premesso,

l'Emittente ritiene che l'attuale organizzazione aziendale, oggetto di costante monitoraggio da parte dell'Emittente medesimo, permetta il raggiungimento dei predetti obiettivi.

Cumulo massimo agli incarichi ricoperti in altre società

Il Consiglio di Amministrazione ritiene di non limitare in via discrezionale il numero di incarichi che ciascun Amministratore può ricoprire, fermo restando il dovere di ciascun Consigliere di valutare la compatibilità delle cariche di Amministratore e Sindaco rivestite in altre società quotate in mercati regolamentati e fatti comunque salvi i diritti di legge e regolamentari, e ciò con riguardo:

  • alla qualifica personale e professionale dei propri componenti;
  • al numero ed alla rilevanza degli incarichi sopra dettagliati;
  • alla elevata partecipazione alle riunioni del Consiglio di Amministrazione dei propri componenti.

Nel corso dell'Esercizio, nella seduta tenutasi in data 22 maggio 2024, il Consiglio, sulla base delle informazioni ricevute, all'esito della verifica degli incarichi attualmente ricoperti dai propri Consiglieri in altre società, ha ritenuto che il numero e la qualità degli incarichi rivestiti non interferisca e sia, pertanto, compatibile con un efficace svolgimento dell'incarico di Amministratore nell'Emittente.

Sulla base delle informazioni ricevute dagli Amministratori e in linea con le previsioni del Codice, si rimanda alla Tabella 4.2b allegata alla presente Relazione per l'elenco degli incarichi di amministrazione e controllo ricoperti dagli Amministratori in carica in società per azioni (comprese quelle quotate in mercati regolamentati, anche esteri), in società in accomandita per azioni ed in società a responsabilità limitata.

Induction Programme

La Società, in considerazione

  • a) dell'elevata professionalità degli Amministratori,
  • b) dell'esperienza pluriennale maturata dalla quasi totalità degli Amministratori nel settore di attività in cui l'Emittente opera, nonché
  • c) dell'ampia informativa fornita da parte del Presidente e del Vice Presidente nel corso delle riunioni consiliari in relazione ad eventuali aggiornamenti normativi di interesse per la Società ed in ragione
  • d) delle notizie, dati e documenti che vengono periodicamente messi a disposizione degli amministratori stessi nelle varie riunioni del Consiglio in cui vengono fornite le informazioni in ordine all'andamento dei business del gruppo o assunte deliberazioni di natura strategica,

non ha ritenuto necessario promuovere nel corso dell'Esercizio ulteriori iniziative ad hoc finalizzate ad accrescere la conoscenza degli Amministratori del settore di attività della Società, delle dinamiche aziendali e della loro evoluzione nonché del quadro normativo di riferimento (c.d. "induction programme").

4.4. Funzionamento del Consiglio di Amministrazione (ex art. 123-bis, comma 2, lett. d), TUF)

Nel corso del 2024 il Consiglio di Amministrazione si è riunito 9 volte, con una durata media delle riunioni del Consiglio di Amministrazione è stata di circa un'ora e un quarto.

Nell'esercizio in corso il Consiglio di Amministrazione si è riunito 3 volte.

E' prassi che la documentazione relativa agli argomenti all'ordine del giorno venga portata a conoscenza degli Amministratori e dei Sindaci in anticipo rispetto ad ogni riunione, utilizzando un'apposita piattaforma dedicata, fornita da un provider esterno di primario standing, che garantisce la riservatezza dei dati e la tracciabilità degli accessi.

Con riferimento alla Raccomandazione 12.c), si segnala che partecipa costantemente alle riunioni del Consiglio, il Segretario nonché Dirigente Preposto, Giuseppe Mazza, il quale svolge anche la mansione di Direttore Amministrativo della Società.

In determinate riunioni consiliari possono partecipare, su invito del Presidente, anche altri dirigenti della Società e/o del Gruppo e professionisti incaricati di assistere la Società su particolari tematiche o specifiche operazioni.

Il calendario delle riunioni di Consiglio viene comunicato non appena disponibile a Borsa Italiana, e comunque entro il 30 gennaio, ed è anche disponibile sul sito della Società www.itkgroup.it.

Il Presidente ha per Statuto (art. 20) la legale rappresentanza, anche in giudizio, della Società, oltre che la firma sociale. Agli altri amministratori compete la rappresentanza sociale nei limiti dei poteri loro conferiti.

Con riferimento alla Raccomandazione 1.a) del Codice, al Consiglio sono riservati l'esame e l'approvazione dei piani strategici, industriali e finanziari e del sistema di governo societario.

KME Group esercita attività di direzione e coordinamento su alcune delle sue controllate ed in particolare su KMH SpA, come comunicato, ai sensi dell'art. 2497-bis c.c..

Il Consiglio di Amministrazione, inoltre, assume ogni determinazione in ordine all'attribuzione ed alla revoca di deleghe agli amministratori esecutivi.

Il Consiglio valuta il generale andamento della gestione in occasione dell'esame delle relazioni periodiche, tenendo in considerazione, in particolare, le informazioni ricevute dagli organi delegati.

Al Consiglio sono riservati:

  • l'esame e l'approvazione preventivi delle operazioni della Società, quando tali operazioni abbiano ad oggetto partecipazioni, aziende o rami di azienda per un valore, per singola operazione, eccedente Euro 20 milioni;
  • la sottoscrizione di prestiti obbligazionari anche convertibili emessi da società e/o enti nazionali od esteri di ammontare superiore ad Euro 20 milioni;
  • l'esame e l'approvazione preventiva delle operazioni della Società, quando siano svolte con parti correlate: (i) non ricadenti tra quelle ritenute esenti dall'applicazione della specifica procedura relativa alle operazioni con parti correlate e (ii) di ammontare superiore ad Euro 5 milioni;
  • la sottoscrizione di contratti di permuta, di acquisto o di vendita, anche a termine nonché di riporto, per importo superiore ad Euro 30 Mln, per ogni singola operazione, aventi ad oggetto titoli e strumenti finanziari di qualsiasi natura, quotati e costituenti disponibilità finanziaria; contratti di compravendita di opzioni relative a tali titoli per un importo superiore ad Euro 30 milioni per singola operazione calcolato sul capitale di riferimento;
  • l'acquisto, la vendita, la permuta ed il conferimento in società od enti costituiti o costituendi, di beni immobili di qualsiasi genere e natura, ovunque situati, eccedenti il valore di Euro 20 milioni per ciascun atto.

Si precisa che i poteri per importi inferiori a quelli di esclusiva competenza del Consiglio sono stati conferiti al Presidente ed al Vice Presidente.

Con cadenza semestrale il Consiglio esamina la relazione prodotta dal Comitato Controllo, Rischi e Sostenibilità, in cui vengono forniti gli esiti delle verifiche dallo stesso effettuate ed il proprio giudizio in ordine alla adeguatezza del sistema di controllo interno della Società.

In occasione delle riunioni del 26 settembre 2024 e del 14 aprile 2025, il Consiglio ha esaminato il giudizio espresso al riguardo dal predetto Comitato che è stato positivo.

Per le informazioni sulla politica di remunerazione adottata dalla Società e sui compensi percepiti dagli Amministratori e dai dirigenti strategici si rinvia alla apposita Relazione sulla Remunerazione resa disponibile sul sito web della Società (www.itkgroup.it) nei termini e con le modalità di legge e di regolamento.

Per quanto concerne la gestione dei conflitti di interesse e le operazioni con parti correlate della Società e del gruppo di cui la stessa è a capo, si rinvia a quanto verrà illustrato al riguardo nel successivo paragrafo 10.

Si precisa che non esistono delibere assembleari che prevedano deroghe al divieto di concorrenza previsto a carico degli Amministratori dall'art. 2390 del codice civile.

4.5. Ruolo del Presidente

Il Presidente, ai sensi dell'art. 20 dello Statuto Sociale, al quale si rinvia per maggior dettaglio, è il legale rappresentante della Società ed ha il potere di rappresentarla nei confronti dei terzi e in giudizio.

Diva Moriani è stata nominata Presidente dal Consiglio di Amministrazione del 22 maggio 2024 che le ha conferito, in coerenza con le direttive e le strategie decise dal Consiglio di Amministrazione, i poteri per quanto attiene alla gestione dell'attività della Società nell'area amministrativa, finanziaria, del controllo, legale, fiscale, assicurativa, delle risorse umane e dell'information technology, nonché nell'area delle attività industriali, commerciali e dei servizi. Per tali attività ha potere di indirizzo e coordinamento nei confronti di tutte le società del Gruppo tramite i rispettivi soggetti operativi e sempre nei limiti delle linee strategiche decise dal Consiglio di Amministrazione.

Nell'esercizio di tali poteri, il Presidente può stabilire regolamenti per i vari servizi interni, attribuire responsabilità e nominare procuratori, attribuendo loro i relativi poteri con firma singola o con firma congiunta a quella di altro procuratore, nonché dare ordini e disposizioni per l'organizzazione della Società ed il suo funzionamento.

Sono previsti limiti di valore per l'esercizio delle deleghe compresi tra Euro 5 milioni ed Euro 15 milioni.

4.6. Consiglieri Esecutivi

Il Consiglio di Amministrazione ha nominato Vincenzo Manes come Vice Presidente attualmente in carica.

Al Vice Presidente Vincenzo Manes è stata conferita la legale rappresentanza della Società ed ha il potere di rappresentarla nei confronti dei terzi e in giudizio nonché per quanto attiene all'esercizio dei poteri attribuitigli.

Compete al Vice Presidente il potere di indirizzo, coordinamento e controllo della comunicazione esterna, in ogni forma, compresa quella nei confronti degli azionisti.

In particolare, ed in maniera esemplificativa, al Vice Presidente spettano, in coerenza con le direttive e le strategie decise dal Consiglio di Amministrazione, i poteri per quanto attiene alla gestione dell'attività della Società nell'area amministrativa, finanziaria, del controllo, legale, fiscale, assicurativa, delle risorse umane e dell'information technology, nonché nell'area delle attività industriali, commerciali e dei servizi; per tali attività ha potere di indirizzo e coordinamento nei confronti di tutte le società del Gruppo tramite i rispettivi soggetti operativi e sempre nei limiti delle linee strategiche decise dal Consiglio di Amministrazione.

Nell'esercizio di tali poteri, il Vice Presidente potrà stabilire regolamenti per i vari servizi interni, attribuire responsabilità e nominare procuratori, attribuendo loro i relativi poteri con firma singola o con firma congiunta a quella di altro procuratore, nonché dare ordini e disposizioni per l'organizzazione della Società ed il suo funzionamento.

Sono previsti limiti di valore per l'esercizio delle deleghe compresi tra Euro 5 milioni ed Euro 30 milioni.

Il Consiglio di Amministrazione non ha ritenuto opportuno costituire un Comitato Esecutivo, riservando al Presidente Diva Moriani ed al Vice Presidente Vincenzo Manes i necessari poteri.

Non vi sono altri consiglieri muniti di deleghe gestionali o comunque da considerarsi esecutivi ai sensi di quanto previsto dal Codice.

Si segnala comunque che al Direttore Amministrativo, Giuseppe Mazza, sono stati attribuiti dal Presidente, con procura speciale in data 19 dicembre 2012, successivamente integrata in data 29 luglio 2014, poteri di ordinaria amministrazione da esercitarsi con firma singola, per operazioni con limiti di valore tra Euro 100 mila ed Euro 500 mila.

Come meglio dettagliato nel capitolo 10 per la parte dedicata alle operazioni con parti correlate, il Consiglio di Amministrazione ha attribuito al Presidente ed al Vice Presidente specifici poteri al riguardo.

Gli Amministratori esecutivi informano periodicamente il Consiglio di Amministrazione ed il Collegio Sindacale sul generale andamento della gestione e sulla sua prevedibile evoluzione, nonché sulle operazioni di maggior rilievo effettuate dalla Società e dalle sue controllate.

Come già sottolineato, tale informativa contribuisce ad accrescere la conoscenza da parte degli Amministratori e dei Sindaci della realtà e delle dinamiche aziendali.

Segretario del Consiglio

Ai sensi dell'art. 20 dello Statuto, il Consiglio di Amministrazione ha facoltà di designare un Segretario, fra persone estranee.

Il Segretario del Consiglio supporta l'attività del Presidente (sopra riportata) e lo coadiuva nell'organizzazione delle riunioni, nella trasmissione dell'informativa pre-consiliare e in generale dei flussi informativi e nella verbalizzazione delle riunioni.

Il Segretario fornisce – con imparzialità di giudizio – assistenza e consulenza all'organo di amministrazione su ogni aspetto rilevante per il corretto funzionamento del sistema di governo societario.

Il Consiglio ha nominato quale proprio segretario, per l'intera sua durata in carica, Giuseppe Mazza, Direttore Amministrativo.

4.7. Amministratori indipendenti e Lead Independent Director

Amministratori indipendenti

Fanno parte dell'attuale Consiglio di KME Group n. 3 (tre) amministratori indipendenti.

Nel rispetto di quanto previsto dalla Raccomandazione 5 del Codice, come pure nel rispetto degli artt. 147 ter, comma 4, e 148, comma 3, del TUF, nonché della comunicazione Consob n. DEM/9017893 del 26 febbraio 2009, per gli Amministratori Francesca Marchetti e Luca Ricciardi viene confermato il mantenimento della loro qualifica di "Amministratori Indipendenti" ai sensi delle predette disposizioni, valutazione condivisa anche per il 2024 dal Consiglio di Amministrazione e dal Collegio Sindacale.

Allo stesso modo, per il neo Consigliere Massimiliano Picardi è stato verificato con successo il possesso di tale requisito.

Per quanto riguarda il Consigliere Luca Ricciardi, come già in precedenza indicato, il Consiglio ha positivamente valutato la sussistenza di detto requisito poiché lo stesso ha sempre mostrato, durante i lavori del Consiglio, indipendenza di giudizio ed elevata professionalità, anche attraverso la richiesta di specifici approfondimenti, indirizzando efficacemente il Consiglio.

Inoltre, Luca Ricciardi, anche attraverso il suo ruolo di Presidente del Comitato, Controllo, Rischi e Sostenibilità e la partecipazione attiva al Comitato Parti Correlate, ha supportato l'indirizzo di detti organi verso le decisioni più adeguate alla tutela degli interessi di tutti gli stakeholders.

Si ricorda che la valutazione viene effettuata alla data delle rispettive nomine assembleari e quindi ripetuta nell'ambito delle procedure per l'approvazione del bilancio dell'esercizio chiuso il 31 dicembre.

Si evidenzia inoltre che la Società ha ritenuto sufficiente il numero di tre amministratori indipendenti, in considerazione della loro professionalità, autonomia e dell'elevato contributo alla discussione in seno al Consiglio di Amministrazione.

Si segnala, infine, che gli amministratori indipendenti si riuniscono almeno una volta all'anno, ovvero, ove necessario, in occasione di operazioni di particolare importanza nell'ambito delle attività del Comitato Controllo Rischi e Sostenibilità, di cui fanno parte due dei tre amministratori indipendenti di KME Group.

A partire dal 26 settembre 2024, i tre amministratori indipendenti compongono il Comitato per le Operazioni con Parti Correlate.

Lead Independent Director

La Raccomandazione 14 del Codice sottolinea l'importanza della nomina di un Lead Independent Director da parte del Consiglio di Amministrazione in presenza di particolari situazioni legate al controllo della società ed ai poteri attribuiti al Presidente del Consiglio di Amministrazione.

Diva Moriani non ha alcuna partecipazione significativa in KME Group.

Inoltre, sono stati opportunamente valutati anche i seguenti elementi:

  • il frazionamento delle deleghe sociali in capo non solo al Presidente, ma anche al Vice Presidente esecutivo, in via disgiunta tra loro;
  • la composizione del Comitato Controllo Rischi e Sostenibilità formato prevalentemente da Amministratori indipendenti, che si possono convocare e riunire autonomamente, anche al di fuori delle riunioni del Consiglio di Amministrazione.

In ragione di tali considerazioni, il Consiglio di Amministrazione non ha ritenuto di procedere alla nomina del c.d. "lead independent director" al fine del coordinamento delle eventuali istanze e contributi degli Amministratori non esecutivi.

5. GESTIONE DELLE INFORMAZIONI SOCIETARIE

Procedura per il trattamento delle Informazioni Privilegiate

Desiderando evidenziare che la comunicazione al mercato degli "eventi societari" deve essere tempestiva, completa, adeguata e non selettiva, la Società ha adottato nel 2002 il "Codice di Comportamento in materia di informazione societaria su fatti rilevanti", accogliendo le sollecitazioni in tal senso del "Codice" e dando una evidenza formale ai principi contenuti nella "Guida per l'informazione al mercato".

Con detto provvedimento, oggetto di successivi interventi, il Consiglio ha inteso dotarsi di una procedura per il trattamento delle informazioni privilegiate, al fine di monitorare l'accesso e la circolazione delle informazioni privilegiate prima della loro diffusione al pubblico, di assicurare il rispetto degli obblighi di riservatezza previsti dalle disposizioni di legge e di regolamento, nonché allo scopo di regolare la gestione interna e la comunicazione all'esterno delle predette informazioni.

Le successive innovazioni introdotte nella legislazione in materia di informazione societaria nel TUF, nonché da CONSOB a livello regolamentare e quindi da Borsa Italiana SpA, hanno portato ad una sua revisione nel marzo e nel novembre del 2006 e poi nel novembre del 2007.

In particolare, ricordiamo la nuova formulazione dell'art. 114 del TUF e, nel rispetto del successivo art. 115-bis, la conseguente individuazione delle persone, i c.d. "soggetti rilevanti", che hanno accesso alle c.d. "informazioni privilegiate", e la costituzione del relativo Registro con decorrenza dal 1° aprile 2006, strutturato in un format elettronico.

La procedura richiama prima di tutto gli Amministratori ed i Sindaci al rispetto della riservatezza delle informazioni privilegiate, principio esteso agli altri soggetti che per le loro funzioni possono ugualmente accedervi, riservando poi il loro trattamento a persone consapevoli della rilevanza della materia ed a conoscenza degli adempimenti e delle procedure in materia richiesti da CONSOB e da Borsa Italiana SpA.

Come anche riportato nel testo dell'art. 115-bis del TUF, la sua applicazione è riferita ai soggetti controllati dall'emittente quotato, escludendo quindi i soggetti controllanti.

La procedura in commento è in costante aggiornamento in funzione delle modifiche normative e/o regolamentari tempo per tempo introdotte, al fine di renderla ancora più adeguata ai diversi business del gruppo. La versione attualmente in vigore è stata approvata dal Consiglio di Amministrazione del 26 settembre 2024.

La comunicazione all'esterno di informazioni privilegiate è effettuata mediante comunicati stampa – o altri mezzi idonei ai sensi di legge – il cui contenuto è approvato dal Presidente.

Di norma, ove possibile, i testi dei comunicati, approvati in bozza, vengono condivisi con i Consiglieri e i Sindaci in occasione delle relative riunioni del Consiglio.

I testi dei comunicati, una volta approvati dai competenti organi societari, vengono divulgati senza indugio a cura dei responsabili delle funzioni amministrative, in conformità con le disposizioni di volta in volta vigenti, anche mediante tempestiva pubblicazione sul sito internet dell'Emittente, dove rimarranno disponibili per il tempo minimo previsto dalle predette disposizioni.

Ai fini che precedono, la Società potrà avvalersi di soggetti terzi secondo le modalità previste dalle vigenti disposizioni.

Gli Amministratori, i Sindaci, i collaboratori e tutti i dipendenti dell'Emittente e dei soggetti controllati sono tenuti a mantenere la riservatezza sulle informazioni privilegiate acquisite nello svolgimento dei loro compiti.

I soggetti predetti sono tenuti a dare immediata comunicazione anche di tutte le informazioni per le quali sussistano ragionevoli dubbi circa la natura di informazioni privilegiate, e ad osservare i medesimi obblighi di riservatezza sopra indicati, fino al momento in cui la natura di informazioni privilegiate non sia venuta meno o sia stata esclusa.

Il Presidente valuta la rilevanza delle informazioni ricevute e, qualora le ritenga Informazioni Privilegiate, ovvero abbia dubbi in proposito, predispone immediatamente, insieme al responsabile della funzione amministrativa, uno o più comunicati stampa.

L'Emittente può ritardare la comunicazione al pubblico delle Informazioni Privilegiate, anche inerenti i soggetti controllati, quando si è in presenza delle seguenti condizioni:

  • la comunicazione immediata pregiudicherebbe probabilmente i legittimi interessi dell'Emittente;
  • il ritardo nella comunicazione probabilmente non avrebbe l'effetto di fuorviare il pubblico;
  • l'Emittente è in grado di garantire la riservatezza di tali informazioni.

La valutazione della sussistenza delle predette circostanze è rimessa al Presidente.

La procedura per il trattamento delle informazioni privilegiate è portata a conoscenza di tutti gli Amministratori, i Sindaci, i collaboratori e i dipendenti dell'Emittente e dei soggetti controllati con mezzi idonei.

Registro delle persone che hanno accesso ad informazioni privilegiate

Con particolare riferimento all'obbligo per gli emittenti quotati di istituire e gestire un registro delle persone che hanno accesso ad Informazioni Privilegiate ai sensi di quanto previsto dall'art. 18 del Regolamento (UE) n. 596/2014 e nei regolamenti di esecuzione, la procedura per il trattamento delle informazioni privilegiate adottata dall'Emittente prevede l'istituzione di un registro dei soggetti informati (il "Registro") la cui gestione è affidata al Dirigente Preposto della Società.

Per ciascun soggetto avente accesso, su base regolare od occasionale, ad informazioni privilegiate in ragione dell'attività lavorativa o professionale ovvero delle funzioni svolte per conto dell'Emittente, il Registro contiene i dati identificativi e le ulteriori informazioni richieste dalla normativa pro tempore vigente riferite ai Soggetti Informati iscritti nel Registro.

Il Registro deve essere aggiornato qualora cambi la ragione dell'iscrizione di un soggetto informato, ovvero quando un nuovo soggetto informato debba essere iscritto, ovvero quando occorra annotare che un soggetto informato non ha più accesso ad informazioni privilegiate.

Le informazioni contenute nel Registro devono essere conservate per almeno 5 (cinque) anni successivi al venir meno delle circostanze che ne hanno determinato l'iscrizione o l'aggiornamento.

Il soggetto responsabile della tenuta del Registro comunica tempestivamente ai Soggetti Informati la loro iscrizione nel Registro ed ogni aggiornamento delle informazioni che li riguardino, nonché gli obblighi derivanti dall'aver accesso alle informazioni privilegiate e le sanzioni relative (i) agli illeciti dell'abuso di

informazioni privilegiate e della manipolazione del mercato e, più in generale, (ii) alla diffusione non autorizzata di informazioni privilegiate.

Internal Dealing

Con decorrenza dal 1° aprile 2006 ed a seguito dell'entrata in vigore delle disposizioni in materia di internal dealing introdotte nell'ordinamento dalla Legge 18 aprile 2005 n. 62 e dalle conseguenti modifiche contenute nel Regolamento Emittenti, l'Emittente si è dotato di uno specifico "Codice di Comportamento sull'Internal Dealing" (in seguito, poi, definita come "Procedura di Internal Dealing"), avente ad oggetto la disciplina degli obblighi informativi inerenti le operazioni su strumenti finanziari emessi dall'Emittente o altri strumenti finanziari ad essi collegati effettuate dai c.d. "soggetti rilevanti" e/o dalle persone ad essi strettamente legate, ai fini di assicurare la necessaria trasparenza e omogeneità informativa nei confronti del mercato.

La Procedura di Internal Dealing costantemente aggiornata nel corso degli anni in ragione dei successivi provvedimenti normativi in materia, anche in attuazione della disciplina contenuta nell'articolo 114, settimo comma del TUF, nonché nell'art. 19 del Regolamento (UE) n. 596/2014 e nei relativi regolamenti di esecuzione, è stata modificata da ultimo in data 26 settembre 2024.

La suddetta Procedura di Internal Dealing, disponibile sul sito internet dell'Emittente alla pagina https://www.itkgroup.it/it/internaldealing, oltre ad individuare i c.d. "soggetti rilevanti", definendone gli obblighi di comportamento e di informazione e il "soggetto preposto" al ricevimento, alla gestione e alla diffusione delle informazioni stesse, pone il divieto al compimento delle operazioni sugli strumenti finanziari della Società nei seguenti periodi: nei 30 (trenta) giorni antecedenti la data prevista per l'approvazione del progetto di bilancio di esercizio; nei 30 (trenta) giorni antecedenti la data prevista per l'approvazione della relazione finanziaria semestrale (c.d. "black out periods"). Tale divieto è divenuto obbligatorio per i "soggetti rilevanti" con l'entrata in vigore del Regolamento Europeo 596/2014 (c.d. MAR).

Le comunicazioni relative alle operazioni rilevanti ai sensi della disciplina dell'Internal Dealing compiute nel corso dell'Esercizio sono state rese note al mercato nel rispetto della Procedura di Internal Dealing e sono disponibili sul sito istituzionale dell'Emittente alla pagina https://www.itkgroup.it/it/internaldealing.

Nel rispetto delle disposizioni in materia di remunerazione, le partecipazioni detenute nella Società e nelle sue controllate dagli Amministratori e dai Sindaci, nonché dei dirigenti strategici della Società e del Gruppo, sono riportate nella Relazione sulla Remunerazione alla quale si fa dunque rinvio.

* * * * * *

Il Consiglio di Amministrazione, nella sua riunione del 14 settembre 2012, ha tra l'altro deciso di avvalersi della deroga prevista dagli artt. 70, comma VIII, e 71-bis del Regolamento Emittenti che dà facoltà alla società di essere esentata dall'obbligo di mettere a disposizione del pubblico un Documento Informativo in caso di operazioni significative di fusione, scissione, aumento di capitale mediante conferimenti di beni in natura, acquisizioni e cessioni.

Si evidenzia che il 18 marzo 2016 è entrata in vigore la Direttiva Transparency (Decreto Legislativo 25/2016) che ha, tra l'altro, modificato il n. 2 dell'art. 154-ter del TUF, eliminando l'obbligo di pubblicazione del Resoconto Intermedio di Gestione e concedendo un maggior termine per l'approvazione della Relazione Semestrale consolidata che deve essere diffusa quanto prima possibile e comunque entro 3 mesi dalla chiusura del semestre.

Sono stati conferiti appositi poteri a Consob per stabilire, con proprio regolamento, l'eventuale obbligo di pubblicazione di informazioni finanziarie periodiche aggiuntive. Al termine di una consultazione pubblica, Consob ha definito di non prevedere obblighi aggiuntivi lasciando alle singole società emittenti la scelta sulla pubblicazione o meno di detti aggiornamenti.

In considerazione di ciò, a partire dalla relazione sul primo trimestre 2016 la Società ha deciso di non procedere alla pubblicazione dei successivi resoconti intermedi di gestione al 31 marzo ed al 30 settembre. Sono comunque oggetto di tempestiva comunicazione le informazioni price sensitive.

A seguito dell'entrata in vigore della citata direttiva Transparency e del MAR, la Società, dopo attenta analisi, ha adeguato le proprie procedure sull'internal dealing e sull'informativa privilegiata.

6. COMITATI INTERNI AL CONSIGLIO (EX ART. 123-BIS, COMMA 2, LETT.D), TUF)

Per le ragioni già illustrate in precedenza e ribadite nel prosieguo della presente Relazione, la Società non ha istituito Comitati che assommino in sè più funzioni.

Il Comitato Controllo Rischi e Sostenibilità è composto dagli Amministratori Luca Ricciardi (Presidente), Francesca Marchetti e Alessandra Pizzuti.

I primi due componenti sono Amministratori indipendenti la cui esperienza professionale, anche in materia contabile e finanziaria e di gestione dei rischi, è stata ritenuta dal Consiglio di Amministrazione adeguata all'incarico.

Il Comitato Controllo Rischi e Sostenibilità ha il compito di supportare, con una adeguata attività istruttoria, le valutazioni e le decisioni del Consiglio di Amministrazione con riferimento al sistema di controllo interno e di gestione dei rischi, nonché quelle sulla approvazione delle relazioni finanziarie periodiche.

Svolge, inoltre, attività di supporto in ordine alla conformità delle procedure in materia di operazioni con parti correlate, alle disposizioni legislative e regolamentari applicabili nonché sulla loro osservanza.

Per il maggiore dettaglio relativo all'attività di detto Comitato, si rinvia al successivo capitolo 10.

La Società ha deciso, a partire dal 19 giugno 2015, di non istituire il Comitato per la Remunerazione, dotandosi di adeguate procedure per la determinazione della remunerazione degli amministratori esecutivi, come meglio illustrato nel successivo capitolo 8 e nella Relazione sulla Remunerazione, cui si fa rinvio.

Il Comitato Controllo Rischi e Sostenibilità fissa le linee di indirizzo e di verifica del sistema del controllo interno teso all'individuazione ed alla gestione dei principali rischi aziendali, e in tale ambito:

  • assiste il Consiglio di Amministrazione nell'espletamento dei compiti allo stesso affidati in materia di controllo interno e gestione dei rischi;
  • valuta, unitamente al dirigente preposto alla redazione dei documenti contabili ed ai revisori, il corretto utilizzo dei principi contabili e la loro omogeneità anche ai fini della redazione del bilancio consolidato;
  • esprime pareri su specifici aspetti inerenti alla identificazione dei principali rischi aziendali nonché alla progettazione realizzazione e gestione del sistema di controllo interno;
  • esamina il piano di lavoro nonché le relazioni periodiche predisposti dalla funzione di internal audit;
  • monitora l'autonomia, l'adeguatezza, l'efficacia, e l'efficienza della funzione di internal audit;
  • può chiedere alla funzione di internal audit lo svolgimento di verifiche su specifiche aree operative, dandone contestuale comunicazione al Presidente del Collegio Sindacale;
  • riferisce al Consiglio, almeno semestralmente, in occasione della relazione finanziaria annuale e semestrale, sull'attività svolta nonché sulla adeguatezza del sistema di controllo interno e di gestione dei rischi;
  • supporta, con adeguata attività istruttoria, le valutazioni e le decisioni del Consiglio di Amministrazione relative alla gestione di rischi derivanti da fatti pregiudizievoli di cui il Consiglio di Amministrazione sia venuto a conoscenza.

Il Comitato ha accesso alle informazioni aziendali necessarie per lo svolgimento delle sue funzioni.

Alle sue riunioni sono invitati il Presidente Diva Moriani e il Vice Presidente Vincenzo Manes, quest'ultimo anche nella sua qualità di Amministratore Incaricato, e l'intero Collegio Sindacale.

Il Comitato si è riunito 6 volte nel 2024 (4 nel precedente esercizio), e la partecipazione dei suoi componenti è stata pari al 93,3%.

Alle riunioni, oggetto di verbalizzazione, ha sempre partecipato almeno un componente del Collegio Sindacale.

Nel corso del corrente esercizio, si è riunito 1 volta; non è previsto un calendario per le sue prossime riunioni.

Per l'assolvimento dei propri compiti, non sono state messe a disposizione del Comitato specifiche risorse finanziarie, potendo questo utilizzare, all'occorrenza, le strutture della Società o far ricorso al supporto di consulenti esterni di propria fiducia, a spese della Società.

Nel rispetto del Codice, il Consiglio di Amministrazione ritiene che il sistema di controllo interno della Società sia adeguato a presidiare i rischi tipici delle principali attività esercitate ed in grado di garantire la salvaguardia del patrimonio sociale, l'efficienza e l'efficacia delle operazioni aziendali, l'affidabilità dell'informazione finanziaria nonché il rispetto di leggi e di regolamenti.

7. AUTOVALUTAZIONE E SUCCESSIONE DEGLI AMMINISTRATORI – COMITATO NOMINE

7.1 Autovalutazione e Successione degli Amministratori

Tenuto conto di quanto previsto dall'art. 147 ter comma 4 del TUF ed anche con riferimento alle disposizioni di cui alla Raccomandazione 22 del Codice, il Consiglio di Amministrazione ritiene la propria composizione, sia sotto l'aspetto numerico che professionale, sia anche in considerazione della presenza di tre Amministratori indipendenti, adeguata alle dimensioni dell'azienda ed alle problematiche da affrontare (con riferimento al Principio VI - Raccomandazione 5 del Codice); analoga considerazione viene estesa nei confronti dei Comitati costituiti.

Il Consiglio di Amministrazione ritiene adeguato l'assetto organizzativo, amministrativo e contabile della Società e delle società controllate aventi rilevanza strategica, con particolare riferimento al sistema del controllo interno ed alla gestione dei conflitti di interesse.

La presenza di Amministratori esecutivi provvisti di una specifica ed approfondita esperienza professionale multidisciplinare nelle materie di carattere finanziario, industriale ed amministrativo consente di "coprire" in maniera adeguata la parte più significativa dell'attività aziendale.

Gli Amministratori non esecutivi, a loro volta, apportano un sicuro contributo in termini di professionalità ed esperienza al Consiglio di Amministrazione ed ai Comitati di cui fanno parte.

La Società non ha adottato piani per la successione degli amministratori esecutivi, non ritenuti necessari in ragione della composizione dell'azionariato e dell'assetto delle deleghe.

Anche per quanto concerne gli orientamenti agli azionisti sulle figure professionali che debbano essere presenti in Consiglio si è ritenuto che la composizione, l'esperienza e l'attenzione degli azionisti di controllo della Società non richiedano la formulazione di detti orientamenti su aspetti di cui tali azionisti hanno completa conoscenza.

7.2 Comitato Nomine

Il Comitato per le Nomine non è stato istituito, in quanto, richiamando le disposizioni della Raccomandazione 5, il Consiglio di Amministrazione ha ritenuto che gli Amministratori indipendenti, pari numericamente ad oltre un quarto dei componenti il Consiglio di Amministrazione, siano caratterizzati da un rilevante livello di autorevolezza ed autonomia decisionale e che abbiano una adeguata conoscenza delle strutture della Società e del Gruppo.

Conseguentemente, il Consiglio di Amministrazione ritiene che:

  • i pareri in merito alla dimensione ed alla composizione del Consiglio di Amministrazione;
  • le proposte per la nomina di candidati alla carica di amministratore in caso di cooptazione ove occorra sostituire amministratori indipendenti;

la predisposizione di un eventuale piano per la successione di amministratori esecutivi;

possano essere discussi e decisi nell'ambito delle competenze e delle riunioni del Consiglio di Amministrazione stesso.

8. REMUNERAZIONE DEGLI AMMINISTRATORI – COMITATO REMUNERAZIONI

8.1 Remunerazione degli Amministratori

Per le informazioni relative alle politiche di remunerazione adottate dall'Emittente e sui compensi percepiti dagli Amministratori, si rinvia alla apposita Relazione sulla Remunerazione che sarà resa disponibile sul sito web della Società www.itkgroup.it nei termini di legge.

8.2 Comitato Remunerazioni

Il Consiglio di Amministrazione, nominato dall'assemblea del 22 maggio 2024, al pari di quello precedentemente in carica, ha ritenuto di non procedere alla ricostituzione del Comitato per la Remunerazione.

Al momento del suo insediamento il Consiglio aveva ritenuto che la precedente ridefinizione da parte della Società della propria mission strategica, dell'approccio al mercato e del nuovo assetto di governance, avesse reso più semplice, rispetto al passato, la gestione della politica delle remunerazioni, riguardante unicamente gli Amministratori esecutivi della Società, mentre quella degli Amministratori e dei Dirigenti delle società controllate/partecipate, considerate come investimenti, è di competenza degli organi amministrativi delle singole società controllate/partecipate, fermo restando il coinvolgimento della capogruppo in relazione a compensi straordinari connessi alla dismissione degli investimenti.

I criteri di incentivazione degli Amministratori esecutivi erano sempre più correlati al raggiungimento di specifici obiettivi di valorizzazione degli asset e delle partecipazioni in portafoglio (dividendi e capital gains) – e, quindi, in termini di creazione di "valore" per la Società – piuttosto che – come in passato - ad obiettivi di performance e/o redditività delle singole controllate.

In tale contesto, l'istituzione del Comitato per le remunerazioni avrebbe un ambito operativo estremamente limitato, tanto da non renderlo funzionale.

Si è ritenuto infatti che il Consiglio di Amministrazione, nella sua interezza, fosse il soggetto che potesse adeguatamente ed efficacemente procedere alla individuazione e fissazione dei criteri di incentivazione (legati alla valorizzazione degli asset come sopra indicato) sulla base dei quali determinare la componente variabile della remunerazione degli amministratori esecutivi e dei dirigenti con responsabilità strategica nonché per il monitoraggio dell'avvenuto raggiungimento degli obiettivi prestabiliti.

I compiti stabiliti dal Codice a proposito del Comitato per le remunerazioni (cfr. Raccomandazione 16) possono quindi essere svolti, nel caso specifico di KME Group, dal Consiglio di Amministrazione.

Al fine di consentire all'organo amministrativo di condurre una valutazione la più consapevole e la più accorta possibile, il Consiglio di Amministrazione potrà farsi supportare, all'occorrenza, dall'expertise di almeno due amministratori indipendenti, cui rivolgersi, di volta in volta, per approfondimenti in merito alla remunerazione fissa e variabile da riconoscere agli Amministratori Esecutivi.

L'esperienza e l'indipendenza di tali amministratori sono in grado di garantire al Consiglio un valido supporto, rendendo così pleonastica la nomina del Comitato per le Remunerazioni.

9. SISTEMA DI CONTROLLO E DI GESTIONE DEI RISCHI

Il Codice individua nel Sistema Controllo e Rischi (di seguito "SCIR") un insieme di regole procedure e strutture organizzative volti a consentire l'identificazione, la misurazione, la gestione ed il monitoraggio dei principali rischi aziendali.

Un efficace SCIR contribuisce ad una conduzione dell'impresa coerente con gli obiettivi aziendali definiti dal Consiglio di Amministrazione, favorisce l'assunzione di decisioni consapevoli e concorre ad assicurare la salvaguardia del patrimonio sociale, l'efficacia e l'efficienza dei processi aziendali, l'affidabilità dell'informazione societaria ed il rispetto di leggi, regolamenti e delle procedure interne.

Il sistema di controllo interno amministrativo-contabile di KME Group, focalizzato sulla gestione dei rischi inerenti l'informativa finanziaria, non deve essere considerato separatamente dallo SCIR di cui costituisce una componente integrata, sebbene suscettibile di mantenimento autonomo, per ragioni di efficienza operativa, nell'ambito del programma di conformità ai requisiti di cui all'articolo 154-bis TUF del Dirigente preposto alla redazione dei documenti contabili societari.

Tale sistema di controllo interno amministrativo-contabile è finalizzato a garantire l'attendibilità, l'accuratezza, l'affidabilità e la tempestività dell'informativa finanziaria.

Le linee guida seguite dalla Società relative alla progettazione, implementazione, monitoraggio e aggiornamento nel tempo del sistema, fanno riferimento alle best practice riconosciute a livello internazionale ed in particolare al COSO - Internal Control – Integrated Framework)1 , che fornisce la definizione del controllo interno quale processo predisposto dalla Direzione della Società e altri collaboratori per fornire una ragionevole sicurezza sulla realizzazione degli obiettivi compresi in tre categorie (operation, reporting e compliance objective).

I principi seguiti, in accordo con il COSO - Internal Control – Integrated Framework, sono quelli di assicurare:

  • efficacia ed efficienza delle operazioni (operations objective);
  • redazione e pubblicazione reportistica finanziaria e non, interna ed esterna, attendibile, tempestiva e trasparente nonché conformi ai requisiti richiesti dai diversi enti regolamentari, organismi che definiscono standard riconosciuti o policy dell'entità (reporting objectives);
  • conformità alle leggi e regolamenti (compliance objectives).

Il COSO Report indica anche le componenti essenziali del sistema con riferimento alle seguenti aree:

  • ambiente di controllo: è alla base del sistema ed è caratterizzato dalla sensibilità del vertice aziendale di definire i fondamenti di regolamentazione e struttura (formalizzazione di ruoli, compiti e responsabilità, sistema di comunicazione interna, tempestività delle informazioni) in coerenza con le strategie e gli obiettivi aziendali;
  • valutazione del rischio: riguarda l'identificazione e l'analisi da parte del management dei rischi rilevanti al raggiungimento degli obiettivi predefiniti, nonché la determinazione delle modalità di gestione dei rischi stessi;
  • attività di controllo: sono le modalità (metodi, procedure e consuetudini) con cui vengono definiti ed eseguiti i controlli nell'organizzazione al fine di mitigare i rischi e garantire il raggiungimento degli obiettivi fissati dal management;
  • informazione e comunicazione: forniscono supporto a tutte le altre componenti di controllo, comunicando le responsabilità di controllo agli impiegati e fornendo informazioni nelle forme e nei tempi strutturati in modo tale che consentano alle persone di portare avanti i loro doveri;
  • monitoraggio: è l'attività dei diversi soggetti aziendali volta a vigilare continuativamente sul corretto funzionamento del sistema, a risolvere sopravvenute criticità, nonché ad approntare azioni di mantenimento, aggiornamento e miglioramento del sistema stesso.

1 COSO - Committee of Sponsoring Organizations of the Treadway Commission, Internal Control - Integrated Framework, May, 2013.

Le attività principali di un processo di gestione dei rischi aziendali sono le seguenti:

  • identificazione dei rischi;
  • valutazione dei rischi;
  • identificazione delle misure di gestione dei rischi;
  • valutazione delle misure di gestione dei rischi.

Descrizione delle principali caratteristiche del sistema di controllo interno amministrativo-contabile

Al fine di adempiere alle disposizioni contenute nell'articolo 154-bis del D. Lgs. 58/98, relative all'attestazione dell'adeguatezza e dell'effettiva applicazione delle procedure amministrative e contabili per la formazione del bilancio di esercizio e del bilancio consolidato della Società nel corso dell'Esercizio, il Dirigente Preposto alla redazione dei documenti contabili societari ha predisposto e svolto un programma di conformità ai requisiti di cui all'articolo 154-bis del TUF, con il supporto della società di consulenza Operari Srl.

L'impostazione del programma di conformità fa riferimento al COSO - Internal Control – Integrated Framework integrato dalle linee guida e "best practice" quali:

  • Testo Unico della Finanza D.Lgs. 58/98;
  • Regolamenti CONSOB;
  • Linee Guida ANDAF;

  • International Standards of Auditing;

  • International Professional Practices Framework of The Institute of Internal Auditors.

L'adozione di standard e di normative, sia a livello nazionale che internazionale, ha consentito di costruire un programma di lavoro finalizzato a garantire l'attendibilità2 , l'accuratezza3 , l'affidabilità4 e la tempestività5 dell'informativa finanziaria.

Tale approccio può essere sintetizzato nelle seguenti fasi metodologiche:

  • definizione del perimetro di attività in termini di entità e voci di bilancio rilevanti ai fini del programma di conformità in esame (fase di scoping);
  • analisi e valutazione dei rischi relativi all'informazione finanziaria sulle poste di bilancio giudicate rilevanti ai fini dell'attestazione del bilancio 2024 (fase di risk assessment);
  • identificazione e definizione del set dei controlli interni tra le entità incluse nel programma di conformità per l'Esercizio, attraverso l'integrazione dei sistemi di controllo interno di ciascuna entità in un unico Modello di "Sistema di controllo interno" uniforme ed applicabile alla capogruppo e alle controllate coinvolte nel progetto, caratterizzato da pratiche di controllo, principi e metodologie per il mantenimento e la valutazione del sistema di controllo interno unici e validi per le entità incluse nella fase di scoping (fase di Mappatura);
  • predisposizione e svolgimento delle procedure di test di conformità sui controlli interni amministrativo-contabili e documentazione dei risultati ottenuti, a fondamento del giudizio sulla loro efficacia ed effettiva applicazione nel periodo di riferimento da parte delle entità e lungo i processi inclusi nel perimetro progettuale (fase di compliance testing);

2 Attendibilità (dell'informativa): l'informativa che ha le caratteristiche di correttezza e conformità ai principi contabili generalmente accettati e ha i requisiti chiesti dalle leggi e dai regolamenti applicati.

3 Accuratezza (dell'informativa): l'informativa che ha le caratteristiche di neutralità e precisione. L'informazione è considerata neutrale se è priva di distorsioni preconcette tese a influenzare il processo decisionale dei suoi utilizzatori al fine di ottenere un predeterminato risultato.

4 Affidabilità (dell'informativa): l'informativa che ha le caratteristiche di chiarezza e di completezza tali da indurre decisioni di investimento consapevoli da parte degli investitori. L'informativa è considerata chiara se facilita la comprensione di aspetti complessi della realtà aziendale, senza tuttavia divenire eccessiva e superflua.

5 Tempestività (dell'informativa): l'informativa che rispetta le scadenze previste per la sua pubblicazione.

condivisione delle eventuali opportunità di miglioramento risultanti dalle attività di test svolte con il management per poter incentivare le azioni di miglioramento sul sistema di controllo interno.

Fasi del sistema di gestione dei rischi e di controllo interno esistenti in relazione al processo di informativa finanziaria

L'ambito del programma di conformità prende avvio dalla definizione, con l'ausilio di metodologie quantitative di analisi, del perimetro di attività, e quindi delle entità coinvolte e delle poste di bilancio rilevanti associate ai cicli di business alimentanti, includendo come parte attiva del sistema di controllo il processo di chiusura e di formazione del bilancio di esercizio e del bilancio consolidato.

Avvalendosi di approcci metodologici "risk-based" è stata condotta per la Capogruppo e per le entità coinvolte nel perimetro di attività, un processo di identificazione e valutazione dei principali rischi legati all'informazione contabile.

L'attività di risk assessment amministrativo-contabile ha portato all'individuazione per ogni entità oggetto di analisi, della voce contabile rilevante, associata al relativo processo/flusso contabile alimentante. Ciascuna voce di bilancio è stata sottoposta ad una valutazione qualitativa del rischio inerente attraverso l'associazione e la successiva valutazione delle asserzioni di bilancio6 riferite alle voci contabili rilevanti.

I rischi e le attività di controllo individuati, sono stati integrati in un apposito framework popolato di specifici obiettivi di controllo classificati nello standard CAVR (7 ) e direttamente correlati con le asserzioni di bilancio di cui sopra.

I controlli in essere nel Gruppo possono essere ricondotti, sulla base delle best practice internazionali, a due principali fattispecie:

  • entity level control, controlli che operano a livello di Gruppo o di singola società controllata (assegnazione di responsabilità, poteri e deleghe, separazione dei compiti e assegnazione di privilegi e di diritti di accesso alle applicazioni informatiche);
  • process level control, controlli che operano a livello di processo (autorizzazioni, effettuazione di riconciliazioni, svolgimento di verifiche di coerenza, ecc), nell'ambito dei processi operativi, di chiusura contabile e quelli cosiddetti "trasversali", effettuati nell'ambito dei servizi informatici di Gruppo.

Tali controlli possono essere: di tipo "preventive" o "detective", a seconda se vogliono prevenire il verificarsi oppure rilevare anomalie o frodi tali da causare errori nell'informativa finanziaria; di tipo "manuale" o "automatico" come i controlli applicativi effettuati sui sistemi informativi a supporto del business.

Al fine di esprimere un giudizio professionale sull'effettiva esecuzione ed efficacia dei controlli interni amministrativo-contabili nell'Esercizio e sulla base dei risultati del follow-up, le procedure di test di conformità sono state aggiornate e svolte, documentando i relativi risultati mediante la richiesta ai referenti aziendali delle evidenze dei controlli interni attesi, dei dati e delle transazioni eseguite e in genere della loro disponibilità a dimostrare che i controlli siano stati effettivamente eseguiti e/o che non siano occorsi degli errori relativamente alle transazioni selezionate. Durante lo svolgimento dei compliance test previsti dal programma di conformità descritto più sopra, la società di consulenza Operari S.r.l. ha fornito aggiornamenti sul piano di attività, sul suo stato di avanzamento e sugli esiti finali al Dirigente Preposto e da questi comunicati ai vertici aziendali ed all'Amministratore Incaricato, al Comitato Controllo e Rischi, che a sua volta ne riferisce al Consiglio di Amministrazione e al Collegio Sindacale della Società.

6 Esistenza e accadimento (E/O): le attività e le passività dell'impresa esistono a una certa data e le transazioni registrate rappresentano eventi realmente avvenuti durante un determinato periodo;

Completezza (C): tutte le transazioni, le attività e le passività da rappresentare sono state effettivamente incluse in bilancio;

Diritti e obbligazioni (R/O): le attività e le passività dell'impresa rappresentano, rispettivamente, diritti e obbligazioni della stessa a una certa data;

Valutazione e rilevazione (V/A): le attività, le passività, il patrimonio netto, i ricavi e i costi sono iscritti in bilancio al loro corretto ammontare, in accordo con i principi contabili di riferimento;

Presentazione e informativa (P/D): le poste di bilancio sono correttamente denominate, classificate e illustrate.

7 Completezza, Accuratezza, Validità e Accesso ristretto.

Sulla base dei risultati di tale programma di conformità, il Presidente ed il Dirigente Preposto alla redazione dei documenti contabili societari hanno attestato l'adeguatezza e l'efficacia del sistema di controllo interno per l'Esercizio, nei termini e nelle forme previste dal Regolamento Emittenti CONSOB.

Il Sistema di Controllo e di Gestione dei Rischi è stato ulteriormente rafforzato a partire dal 2014 con l'elaborazione del Piano di Internal Audit basato sulla valutazione dei rischi inerenti a KME Group SpA eseguita da parte della stessa Funzione di Internal Audit. Tale risk assessment ha rappresentato, infatti, un'attività di supporto a beneficio del Comitato Controllo e Rischi, dell'Amministratore Incaricato o del Consiglio di Amministrazione nella sua interezza, nonché dei preposti al controllo interno, in merito alle rispettive responsabilità in materia di sistema di controllo interno e di gestione dei rischi, consentendo l'identificazione dei principali rischi, in aggiunta a quelli di dominio amministrativo-contabile nonché quelli di conformità al D.Lgs. 231/2001, e ponendo le basi perché essi siano adeguatamente misurati, gestiti e monitorati, determinando la compatibilità di tali rischi con il profilo di rischio assunto.

Definito l'ambito di riferimento del processo di Internal Audit, è stato, infatti, possibile condurre la valutazione sui rischi su cui il Piano deve basarsi coerentemente alle previsioni del mandato della Funzione di Internal Auditing, nonché degli standard (incluso l'ISO 31000 sul Risk Management per la parte specifica di identificazione e valutazione dei rischi) e delle migliori pratiche di riferimento. L'ambito così delineato è costituito dai processi di business e di supporto allo stesso in essere presso KME Group, ciascuno caratterizzato da propri specifici obiettivi nonché dalle relative incertezze (rischi) che possono compromettere o, viceversa, facilitare il raggiungimento di tali obiettivi.

La valutazione dei rischi eseguita ha avuto ad oggetto gli obiettivi (e rischi) appartenenti ai domini operativo e di conformità, con esclusione per quest'ultimo dei particolari ambiti già presidiati da specifici processi di valutazione e in generale gestione dei rischi (es. ambito 231/2001; ambito 81/08; etc.). Allo stesso modo, come già riferito in precedenza, l'ambito amministrativo-contabile è stato escluso dal processo di internal audit in quanto già presidiato in termini di valutazione dei rischi e dei controlli interni mediante lo specifico programma a supporto dell'attestazione del Dirigente Preposto alla redazione dei documenti contabili societari ex art. 154-bis del TUF.

D'accordo con lo standard ISO 31000, il risk assessment è un processo e come tale la Società ha programmato il suo completamento e continuo aggiornamento, anche sulla base dei risultati delle verifiche eseguite, nonché in funzione dei cambiamenti del contesto di riferimento.

Ruoli e funzioni coinvolte

KME Group definisce una chiara individuazione dei ruoli e delle funzioni coinvolte nello SCIR alle diverse fasi di progettazione, implementazione, monitoraggio e aggiornamento del Sistema stesso, con particolare riferimento agli attori coinvolti nelle diverse fasi delle attività (Dirigente Preposto, Responsabile Internal Audit, Process Owner, Control Owner, Tester) che riportano all'Amministratore Incaricato.

Il Dirigente preposto presidia il sistema di gestione dei rischi e di controllo interno in relazione all'informativa finanziaria ed è responsabile delle fasi di identificazione e valutazione dei rischi sull'informativa finanziaria e di identificazione e valutazione dei controlli a fronte dei rischi individuati.

A ciascuna delle fasi sopra menzionate corrisponde uno specifico output di sistema: anagrafica dei rischi, valutazione dei medesimi in termini di rischi inerente, anagrafica dei controlli e mappatura dei controlli ai rischi e alle voci di bilancio (framework di controllo), valutazione dei controlli, valutazione del rischio residuo e identificazione delle eventuali azioni di miglioramento.

La fase di valutazione dei rischi nonché dell'adeguatezza ed efficacia dei relativi controlli è eseguita dal Dirigente Preposto con il supporto della società di consulenza Operari Srl.

Il Dirigente preposto, sulla base della valutazione del rischio inerente e dei relativi controlli, provvede alla valutazione del rischio residuo, alle eventuali attività di aggiornamento del framework, alla risoluzione di eventuali non conformità ed al loro monitoraggio.

9.1. Chief Executive Officer

Il Consiglio ha affidato al Vice Presidente Vincenzo Manes, nella sua qualità di Chief Executive Officer, l'incarico dell'istituzione e mantenimento del sistema di controllo interno e di gestione dei rischi (l'"Amministratore Incaricato") - Raccomandazione 32.b) del Codice.

Nell'ambito della sua funzione, l'Amministratore Incaricato ha sovrainteso all'identificazione dei principali rischi aziendali (strategici, operativi, finanziari e di compliance), tenendo conto delle caratteristiche delle attività svolte dalla Società e dalle sue controllate, e li ha sottoposti periodicamente all'esame del Consiglio (Raccomandazione 34.a).

Ha inoltre dato esecuzione, in coordinamento unitamente ai preposti al controllo interno, alle linee di indirizzo definite dal Consiglio, curando la progettazione, realizzazione e gestione del sistema di controllo interno e di gestione dei rischi e verificandone costantemente l'adeguatezza e l'efficacia.

Si è occupato dell'adattamento di tale sistema alla dinamica delle condizioni operative e del panorama legislativo e regolamentare.

L'Amministratore Incaricato ha il potere di chiedere al responsabile della funzione di internal audit, nell'ambito del mandato allo stesso conferito, lo svolgimento di verifiche su specifiche aree operative e sul rispetto delle regole e procedure interne nell'esecuzione di operazioni aziendali, dandone contestuale comunicazione al presidente del Comitato Controllo Rischi e Sostenibilità e al presidente del Collegio Sindacale.

Infine, ove se ne è profilata la necessità, ha riferito tempestivamente al Comitato Controllo Rischi e Sostenibilità e al Consiglio di Amministrazione in merito a problematiche e criticità emerse nello svolgimento della propria attività o di cui abbia avuto comunque notizia, affinché il Comitato (o il Consiglio) potesse prendere le opportune iniziative.

9.2. Comitato Controllo Rischi e Sostenibilità

Il Comitato Controllo Rischi e Sostenibilità è composto dagli Amministratori non esecutivi Luca Ricciardi (Presidente), Francesca Marchetti e Alessandra Pizzuti.

Si rimanda per maggiori dettagli al precedente capitolo 6.

Nel rispetto del Codice, il Consiglio di Amministrazione ritiene che il sistema di controllo interno della Società sia adeguato a presidiare i rischi tipici delle principali attività esercitate ed in grado di garantire la salvaguardia del patrimonio sociale, l'efficienza e l'efficacia delle operazioni aziendali, l'affidabilità dell'informazione finanziaria nonché il rispetto di leggi e di regolamenti.

9.3. Responsabile della funzione di Internal Audit

L'attività di "internal audit" si identifica con quella del Responsabile del Controllo Interno.

Il Responsabile del Controllo Interno è nominato direttamente dal Consiglio di Amministrazione, su proposta del Presidente al quale riferisce con continuità, senza cadenze temporali predeterminate8 ; è gerarchicamente indipendente da ogni responsabile di aree operative e, a sua volta, non è responsabile di alcuna di esse. Riferisce inoltre al Comitato Controllo Rischi e Sostenibilità ed al Collegio Sindacale.

La sua attività si identifica con quella di "internal audit", rispettando così la disposizione in tal senso contenuta nel nuovo testo del Codice.

Il Responsabile ha accesso diretto a tutte le informazioni utili per lo svolgimento del proprio incarico e la sua attività è finalizzata alla verifica ed alla valutazione della adeguatezza e della efficacia del sistema di controllo interno della Società nonché alla aderenza delle attività delle diverse funzioni aziendali alle procedure, alle politiche aziendali, alle leggi ed ai regolamenti esistenti, con particolare attenzione alla affidabilità ed integrità delle informazioni gestite, alla salvaguardia del patrimonio aziendale, alla adeguatezza dei principi contabili utilizzati ed alla loro omogeneità ai fini della redazione del bilancio, da effettuarsi unitamente al Dirigente preposto alla redazione dei documenti contabili societari.

8 E' in ogni caso prevista una relazione annuale da parte del responsabile della funzione Internal Audit.

Il Consiglio di Amministrazione, nel rispetto dell'art. 6, Raccomandazione 33, lett. a) del Codice, definisce le linee di indirizzo del sistema di controllo interno e di gestione dei rischi, in modo che i principali rischi della Società e delle sue controllate siano identificati e monitorati in un'ottica di seria e corretta gestione dell'impresa.

In virtù delle mutate dimensioni e struttura di KME Group e della accentuazione della sua attività di holding di partecipazioni, per la funzione di controllo interno è stato attuato un processo di riorganizzazione conclusosi con la esternalizzazione di tale mansione, affidata a soggetto di adeguata professionalità ed esperienza.

Il Consiglio di Amministrazione del 22 maggio 2024, con il parere favorevole del Comitato Controllo Rischi e Sostenibilità e sentito il Collegio Sindacale, ha conferito l'incarico di Internal Auditing per gli esercizi 2024-2026 a Operari Srl, soggetto che già rivestiva tale ruolo.

Il responsabile della funzione in commento è stato individuato nel dott. Vittorio Gennaro, Partner e Amministratore Delegato di Operari Srl, già nominato anche quale terzo componente dell'Organismo di Vigilanza ex D. Lgs. 231/2001.

9.4. Modello Organizzativo ex D.Lgs. 231/2001

La Società ha adottato un "Modello di organizzazione e di gestione ex D.Lgs. n. 231/01", (il "Modello") che viene aggiornato in ragione delle modifiche introdotte nel tempo nella normativa di riferimento, tenendo conto delle attività di prevenzione dei rischi reato nelle aree sensibili di attività della Società (con particolare riferimento ai reati societari ed agli abusi di mercato).

Il Modello è stato da ultimo aggiornato dal Consiglio di Amministrazione del 12 gennaio 2024, così da tener conto delle novità normative intervenute dall'epoca della precedente revisione dello stesso.

Il Modello si compone nelle seguenti parti:

  • "Parte Generale" che illustra i contenuti del D.Lgs. 231/2001, la funzione del modello di organizzazione, gestione e controllo, i compiti dell'Organismo di Vigilanza, il sistema disciplinare e, in generale, i principi, le logiche e la struttura del Modello stesso;
  • "Parti Speciali" che si riferiscono alle specifiche tipologie di reato analizzate ed alle attività sensibili identificate, ai fini della prevenzione dei reati previsti dal D.Lgs. 231/2001; tali parti speciali riguardano in particolare: i reati nei rapporti con le Pubbliche Amministrazioni; i reati in materia di igiene e sicurezza sul lavoro; i reati societari; i reati di corruzione tra privati; i reati di abuso e manipolazione di mercato; i reati di ricettazione, riciclaggio ed impiego di danaro proveniente da attività illecita, i reati in materia di criminalità informatica;
  • Codice Etico;
  • gli allegati richiamati nelle singole parti.

Le regole contenute nel Modello si applicano a tutti coloro che svolgono, anche di fatto, funzioni di gestione, amministrazione, direzione o controllo in KME Group, ai loro sottoposti, sia dipendenti che collaboratori, nonché a tutti i consulenti, agenti, procuratori e, più in generale, terzi che agiscono anche di fatto per conto della Società, nei limiti dei poteri a questi delegati e relativamente all'ambito delle attività emerse come "a rischio".

Il Consiglio di Amministrazione ha altresì nominato un Organismo di Vigilanza dotato di autonomi poteri di iniziativa e controllo con la funzione di vigilare sull'efficacia e sull'aggiornamento del modello e/o dei suoi elementi costituitivi.

L'Organismo di Vigilanza deve in particolare:

  • verificare l'efficacia, la coerenza e l'adeguatezza del Modello adottato, proponendo alle funzioni aziendali a ciò preposte le modifiche e le integrazioni eventualmente necessarie;
  • riferire con cadenza annuale al Consiglio di Amministrazione circa lo stato di attuazione e l'operatività del Modello;

  • promuovere, di concerto con le funzioni aziendali a ciò preposte, programmi di formazione/informazione e comunicazione interna, con riferimento al Modello, agli standard di comportamento e alle procedure adottate ai sensi del D.Lgs. 231/2001;
  • prevedere meccanismi di reporting interno che rendano sistematicamente disponibili da parte delle diverse funzioni aziendali informazioni utili allo svolgimento della funzione di monitoraggio della validità del modello;
  • rispondere adeguatamente alle manifestazioni di cattiva condotta proponendo alle funzioni aziendali a ciò preposte l'applicazione dei sistemi disciplinari interni.

Alla data della presente Relazione, l'Organismo di Vigilanza, nominato dal Consiglio di Amministrazione nella riunione del 22 maggio 2024, in carica per gli esercizi 2024-2026, risulta composto da due professionisti esterni, Fabio Ambrosiani (Presidente) ed Elena Pagliarani e dal Responsabile della Funzione di Internal Audit, Vittorio Gennaro.

L'Emittente non si è avvalsa della facoltà di attribuire le funzioni dell'Organismo di Vigilanza al Collegio Sindacale.

In particolare, anche considerato l'attuale sistema dei controlli implementato da KME Group e la best practice in materia, si ritiene che i compiti attribuiti dalla legge all'Organismo di Vigilanza possano essere più efficacemente perseguiti attraverso un organismo di vigilanza ad hoc plurisoggettivo che unisca in sé competenze e professionalità diverse, rendendo così più efficace e penetrante l'attività dell'Organismo di Vigilanza.

Un estratto del Modello è consultabile sul sito www.itkgroup.it nella sezione Profilo.

9.5. Società di Revisione

Deloitte & Touche SpA (di seguito "Deloitte") è la Società incaricata ai sensi degli artt. 155 e ss. del TUF della revisione legale del bilancio consolidato e del bilancio separato, nonché della relazione semestrale consolidata limitata di KME Group SpA.

Deloitte ricopre il ruolo di "revisore principale" e l'incarico in corso è stato deliberato dall'Assemblea del 31 maggio 2016, a seguito di proposta motivata formulata dal Collegio Sindacale e terminerà con il bilancio dell'esercizio chiuso al 31 dicembre 2024.

Il responsabile dell'incarico per la Società di Revisione è il dott. Luca Franchino. L'art. 17, comma IV del D.Lgs. n. 39 del 27 gennaio 2010 (il c.d. "Testo Unico della Revisione") fissa in n. 6 esercizi, il massimo di durata per tale responsabilità.

L'entità del totale dei compensi corrisposti nel 2024 dalla Società è di complessivi Euro 207 migliaia.

Sempre per il 2024, il totale dei compensi a livello di società controllate è stato di Euro 1.280 migliaia.

Nel corso dell'Esercizio sono stati assegnati, da parte di KME e delle sue controllante, alla Società di Revisione ed alle società facenti parte dello stesso network, ulteriori incarichi per Euro 342 migliaia.

Per il relativo dettaglio si rinvia alla nota integrativa del bilancio separato relativa all'Esercizio in commento.

Il Collegio Sindacale, nell'ambito della sua attività di vigilanza, verifica l'indipendenza della Società di Revisione.

L'Assemblea Ordinaria degli Azionisti di KME Group SpA, in data 17 dicembre 2024, ha deliberato, sulla base della proposta motivata del Collegio Sindacale, di conferire l'incarico per la revisione legale dei conti e per la rendicontazione sulla sostenibilità di KME Group SpA e delle sue controllate, per gli esercizi dal 2025 al 2033, alla società KPMG SpA.

9.6. Dirigente preposto alla redazione dei documenti contabili societari e altri ruoli e funzioni aziendali

Il Consiglio di Amministrazione del 14 maggio 2013 aveva nominato, con il parere favorevole del Collegio Sindacale, il Direttore Amministrativo Giuseppe Mazza, in considerazione dei requisiti

professionali, delle caratteristiche e delle competenze di cui è in possesso, conferendogli idonei poteri e mezzi per l'esercizio dei compiti a lui attribuiti, quale Dirigente Preposto.

Il Consiglio di Amministrazione del 22 maggio 2024 ha rinnovato detto incarico a Giuseppe Mazza.

L'incarico ha una durata pari a quella del Consiglio di Amministrazione, quindi fino alla data dell'Assemblea convocata per l'approvazione del bilancio dell'esercizio al 31 dicembre 2026.

Il Dirigente Preposto informa periodicamente l'Amministratore Incaricato, il Comitato Controllo Rischi e Sostenibilità ed il Collegio Sindacale sull'attività svolta e collabora con continuità con la Società di Revisione.

9.7. Coordinamento tra i soggetti coinvolti nel sistema di controllo interno e di gestione dei rischi

La condivisione delle informazioni che si generano nei diversi ambiti di attività è assicurata da un flusso informativo strutturato che vede l'attiva partecipazione di tutti i soggetti investiti di funzioni all'interno del sistema di controllo interno e di gestione dei rischi, anche con riferimento alle funzioni in tale ambito svolte dal Comitato Controllo Rischi e Sostenibilità, dal Collegio Sindacale e dall'Amministratore Incaricato.

Tale flusso informativo trova il suo momento di coordinamento in occasione delle riunioni del Comitato Controllo Rischi e Sostenibilità, cui partecipano tutte le funzioni aziendali coinvolte.

Al riguardo si segnala l'attività del Dirigente Preposto che, unitamente al Presidente, fornisce, inoltre, l'attestazione prevista dal comma 5 dell'art. 154-bis TUF.

10. INTERESSI DEGLI AMMINISTRATORI ED OPERAZIONI CON PARTI CORRELATE

Gli Amministratori provvisti di deleghe riferiscono al Consiglio di Amministrazione ed al Collegio Sindacale in merito alle operazioni con riferimento alle quali abbiano un interesse personale, non necessariamente in conflitto con gli interessi della Società.

La Procedura in materia di operazioni con parti correlate (di seguito la "Procedura"), adottata nel marzo 2003, è stata aggiornata più volte nel corso degli anni, l'ultima delle quali in data 26 settembre 2024, con effetto dal 1° ottobre 2024.

Detta Procedura tiene conto di quanto raccomandato da Consob, dà sostanza alla norma statutaria ed è conforme a quanto previsto dal Regolamento in materia adottato da CONSOB con propria delibera n. 17221 del 12 marzo 2010 (di seguito il "Regolamento Parti Correlate") che in particolare richiede che le operazioni con parte correlate, realizzate direttamente o per il tramite di società controllate, debbano essere effettuate nel rispetto dei principi di:

  • trasparenza;
  • correttezza sostanziale;
  • correttezza della procedura.

Il Consiglio di Amministrazione ritiene che la procedura prevista sia adeguata alla gestione dei conflitti di interesse.

Di seguito si riportano le disposizioni più significative della Procedura che è disponibile nella sua interezza in apposita sezione del sito web della Società https://www.itkgroup.it/assets/files/tb/file/particorrelate/proc\_parti\_corr\_260924.pdf.

Le parti correlate sono quelle come definite ed indicate da CONSOB.

Gli Amministratori ed i Sindaci della Società e delle sue controllate, come sopra individuate, ove abbiano un interesse, per conto proprio o di terzi, in una operazione, ne informano il Consiglio di Amministrazione, nella persona del suo Presidente, precisandone la natura, i termini, l'origine e la portata. Gli Amministratori per i quali sussista tale interesse hanno inoltre l'obbligo di astenersi dal voto e di

assentarsi durante la relativa discussione, fatta comunque salva una diversa unanime determinazione del Consiglio.

E' inoltre prevista una procedura interna diretta alla redazione, gestione ed al mantenimento dell'elenco delle parti correlate provvedendo al suo aggiornamento su base semestrale, tenendo conto delle informazioni ricevute dagli Amministratori e dai Sindaci nonché dagli altri dirigenti con responsabilità strategiche.

Le società controllate del Gruppo sono tenute al rispetto della Procedura, per quanto applicabile, ed assicurano il flusso delle informazioni alla Società.

Per "operazioni con parti correlate" si intende qualunque trasferimento di risorse, servizi o obbligazioni fra parti correlate, indipendentemente dal fatto che sia stato pattuito un corrispettivo.

Si considerano comunque incluse:

  • le operazioni di fusione, di scissione per incorporazione o di scissione in senso stretto non proporzionale, ove realizzate con parti correlate;
  • ogni decisione relativa all'assegnazione di remunerazioni o benefici economici, sotto qualsiasi forma, ai componenti degli organi di amministrazione e controllo e ai dirigenti con responsabilità strategiche.

Nel rispetto di quanto indicato dal Regolamento CONSOB e dai suoi allegati, le operazioni sono suddivise in:

  • operazioni di maggiore rilevanza;
  • operazioni di minore rilevanza;
  • operazioni esenti.

In occasione dell'approvazione della versione aggiornata della Procedura è stato nominato un apposito Comitato per le Operazioni con Parti Correlate (di seguito anche "Comitato OPC") composto dai tre amministratori indipendenti che:

  • vigila sulla conformità delle procedure in materia di operazioni con parti correlate alle disposizioni legislative e regolamentari applicabili nonché sulla loro osservanza;
  • esprime al Consiglio di Amministrazione il proprio parere sull'interesse della Società al compimento delle operazioni con parti correlate nonché sulla convenienza e sulla correttezza sostanziale delle relative condizioni.

In presenza di operazioni di maggiore rilevanza, il Comitato OPC deve essere coinvolto già in fase di trattative nonchè in quella istruttoria attraverso la ricezione di un flusso informativo completo e tempestivo.

Il Comitato OPC ha facoltà di richiedere informazioni e di formulare osservazioni agli organi delegati ed ai soggetti incaricati della conduzione delle trattative, nonché di farsi assistere da propri esperti indipendenti, a spese della Società, ai fini della valutazione delle caratteristiche dell'operazione.

Le decisioni del Comitato OPC sono regolarmente assunte a maggioranza e sono previste specifiche procedure alternative in presenza di operazioni nelle quali i suoi stessi componenti rivestano la qualifica di parti correlate.

Le riunioni del Comitato OPC sono verbalizzate a cura del Segretario del Consiglio di Amministrazione e, ove applicabile, devono riportare le motivazioni in merito all'interesse della Società al compimento dell'operazione nonché alla convenienza ed alla correttezza sostanziale delle relative condizioni.

Le operazioni di maggiore rilevanza sono sottoposte alla preventiva approvazione del Consiglio di Amministrazione che delibera al riguardo nel rispetto delle procedure previste dall'art. 19 dello Statuto Sociale, sentito il parere motivato dell'apposito Comitato OPC sull'interesse della Società al compimento dell'operazione, nonché sulla convenienza e sulla correttezza sostanziale delle relative condizioni.

Il parere del Comitato OPC ha natura vincolante, con l'avvertenza che l'operazione di maggiore rilevanza che non avesse ricevuto tale preventiva approvazione non potrà essere eseguita dal Consiglio di Amministrazione.

Qualora il Consiglio di Amministrazione intenda comunque eseguirla, deve convocare senza indugio l'Assemblea degli Azionisti in sede ordinaria ponendo all'ordine del giorno l'approvazione della predetta operazione. L'Assemblea delibera al riguardo con le maggioranze previste dallo Statuto Sociale.

L'operazione si intende non approvata, e quindi non potrà essere eseguita, solo qualora la maggioranza dei soci non correlati votanti esprima voto contrario all'operazione e qualora i soci non correlati presenti in Assemblea rappresentino almeno il 10% del capitale sociale con diritto di voto.

Le operazioni di minore rilevanza di cui all'art. 13 del Regolamento Interno sono invece esaminate e deliberate dall'organo societario competente in forza delle procedure pro-tempore vigenti.

La Procedura prevede che il Presidente, ed in caso di sua assenza o impedimento, ed in via d'urgenza, il Vice Presidente, purché non in conflitto di interessi nella medesima operazione, abbiano il potere di approvare le operazioni con parti correlate della Società e delle sue società controllate di importo non superiore ad Euro 5 milioni.

Inoltre, le corrispondenti operazioni di importo superiore ad Euro 5 milioni, nonché quelle di importo inferiore per le quali sussista una situazione di conflitto di interessi in capo contemporaneamente, sia al Presidente che al Vice Presidente, devono essere sottoposte alla preventiva approvazione del Consiglio di Amministrazione della Società.

In entrambi i casi, le operazioni sono comunque sottoposte al preventivo parere motivato non vincolante del Comitato OPC sull'interesse al compimento dell'operazione nonché sulla convenienza e sulla correttezza sostanziale delle relative condizioni.

Nel caso di operazioni rientranti nell'ambito delle decisioni riservate al Presidente (o al Vice Presidente) sulle quali il Comitato OPC abbia espresso un proprio parere motivato negativo, il Presidente ne informa senza indugio gli altri componenti del Consiglio di Amministrazione. E' facoltà di ciascuno dei componenti non esecutivi del Consiglio di Amministrazione, esclusi i membri del Comitato OPC, richiedere entro il termine di tre giorni la convocazione dello stesso al fine di deliberare in merito alla approvazione di tali operazioni.

Le disposizioni del Regolamento Interno non si applicano:

    1. alle deliberazioni in materia di remunerazione degli Amministratori investiti di particolari cariche rientranti nell'importo complessivo preventivamente determinato dall'Assemblea degli Azionisti ai sensi dell'art. 2389, comma 3, del Codice Civile;
    1. alle operazioni di importo inferiore ad Euro 200.000,00 nei confronti dei soggetti persone fisiche e non superiori ad Euro 500.000,00 (in entrambi i casi gli importi si intendono determinati su base annua e quindi anche cumulativamente) nei confronti degli altri soggetti;
    1. ai c.d. "Piani di Compenso" basati su strumenti finanziari approvati dall'Assemblea ai sensi dell'art. 114-bis del TUF ed alle relative operazioni esecutive;
    1. alle deliberazioni in materia di remunerazione di Amministratori investiti di particolari cariche, diverse da quelle di cui al punto 1, solo nel caso siano rispettate le condizioni previste dalle disposizioni in materia di cui all'art. 13, comma 3 lett. a) e b) del Regolamento Parti Correlate;
    1. alle operazioni ordinarie concluse a condizioni equivalenti a quelle di mercato o standard;
    1. alle operazioni con o tra società controllate nonché alle operazioni con società collegate qualora nelle società controllate o collegate controparti dell'operazione non vi siano interessi, qualificati come significativi ai sensi del Regolamento Interno, di altre parti correlate della Società.

Per le operazioni di maggiore rilevanza non soggette all'obbligo di pubblicazione del "Documento Informativo" ai sensi delle disposizioni applicabili, la Società:

    1. comunica a CONSOB, entro i termini previsti dalle disposizioni applicabili, il nominativo della controparte, l'oggetto ed il corrispettivo delle operazioni;
    1. indica nella Relazione Intermedia sulla Gestione e nella Relazione sulla Gestione Annuale quali operazioni soggette agli obblighi informativi sono state concluse avvalendosi dell'esclusione.

Ai fini di valutare la non applicabilità del Regolamento Interno, non si considerano "interessi significativi":

    1. la mera condivisione di uno o più amministratori o dirigenti con responsabilità strategiche tra la Società e le società controllate e collegate;
    1. la sussistenza di rapporti di natura patrimoniale, esclusi quelli di cui al punto n. 3 che segue e in generale quelli derivanti da remunerazioni di dirigenti con responsabilità strategiche, di entità non superiore ad Euro 200.000,00 (importo determinato anche cumulativamente su base annua) tra le società controllate e collegate, da un lato, ed altre parti correlate della Società, dall'altro e che comunque influenzino, o siano influenzati, dall'operazione in discussione;
    1. l'esistenza di Piani di Incentivazione basati su strumenti finanziari (o comunque di remunerazioni variabili) dipendenti dai risultati conseguiti dalle società controllate o collegate con le quali l'operazione è svolta i cui beneficiari siano amministratori o dirigenti con responsabilità strategiche anche della Società, e quando l'operazione in discussione abbia un'incidenza inferiore al 5% rispetto ai risultati conseguiti dalle società controllate e collegate sui quali sono calcolate le incentivazioni;
    1. la società controllata o collegata sia partecipata dal soggetto che controlla la Società qualora il peso effettivo di tale partecipazione non superi il peso effettivo della partecipazione detenuta dal medesimo soggetto nella Società.

Qualora sia prevista l'effettuazione di una serie di operazioni omogenee con determinate categorie di parti correlate nell'arco di un anno, è possibile che le stesse siano autorizzate dal Consiglio di Amministrazione nell'ambito di una "Delibera Quadro".

La Società fornisce informazione, nella Relazione Intermedia sulla Gestione e nella Relazione sulla Gestione Annuale, come previste dall'art. 154-ter del TUF:

  • sulle singole operazioni di maggiore rilevanza concluse nel periodo di riferimento;
  • sulle altre eventuali singole operazioni con parti correlate, come definite ai sensi dell'art. 2427, comma 2 del Codice Civile, sempre concluse nel periodo di riferimento, che abbiano influito in misura rilevante sulla situazione patrimoniale o sui risultati della Società;
  • su qualsiasi modifica o sviluppo delle operazioni con parti correlate descritte nell'ultima relazione annuale che abbiano avuto un effetto rilevante sulla situazione patrimoniale o sui risultati della Società nel periodo di riferimento.

In presenza di un parere negativo espresso dal Comitato OPC in materia di operazioni di minore rilevanza, la Società mette a disposizione del pubblico, entro 15 giorni dalla chiusura di ciascun trimestre dell'esercizio e nel rispetto delle condizioni, termini e modalità previste dal Regolamento CONSOB, un "Documento" contenente la descrizione delle predette operazioni.

Ogni trimestre deve essere fornita al Consiglio di Amministrazione ed al Collegio Sindacale, a cura degli Amministratori Esecutivi della Società, una specifica informativa sulle operazioni con parti correlate non soggette a preventiva approvazione del Consiglio di Amministrazione.

L'informativa deve riguardare la natura della correlazione, le condizioni, in particolare quelle economiche, le modalità ed i tempi di realizzazione dell'operazione, il procedimento valutativo seguito, l'interesse e le motivazioni sottostanti alla stessa.

Deve essere inoltre fornita specifica informativa sull'esecuzione delle operazioni preventivamente approvate dal Consiglio di Amministrazione anche attraverso le c.d. "Delibere Quadro".

In occasione di operazioni di maggiore rilevanza, realizzate anche da società controllate italiane o estere, è predisposto, ai sensi dell'art. 114 comma 5 del "TUF", un "Documento Informativo" redatto in conformità dell'Allegato 4 del Regolamento Parti Correlate, allegato al Regolamento Interno sub lettera c) come sua parte sostanziale.

Il Consiglio di Amministrazione si è riservato di verificare periodicamente l'efficacia della procedura adottata provvedendo in ogni caso alla sua revisione in contraddittorio con il Collegio Sindacale su base triennale, fatta comunque salva la possibilità di interventi più tempestivi anche al fine di assicurare la migliore efficienza del Regolamento medesimo.

Gli artt. 10 (Convocazione dell'Assemblea) e 14 (Amministrazione della società) dello Statuto Sociale consentono al Consiglio di Amministrazione, qualora l'operazione con la parte correlata rivesta carattere di urgenza e non debba essere sottoposta alla approvazione dell'Assemblea degli Azionisti, di eseguirla immediatamente nel rispetto delle condizioni previste dal Regolamento Parti Correlate.

Se l'operazione fosse poi eseguita tramite una società controllata, il Consiglio di Amministrazione ne dovrà essere informato in occasione della sua prima riunione successiva all'effettuazione dell'operazione in commento. Inoltre, in presenza di operazioni da sottoporre alla approvazione dell'Assemblea degli Azionisti che abbiano carattere di urgenza e che siano collegate a situazioni di crisi aziendale, l'operazione potrà essere eseguita dal Consiglio di Amministrazione in deroga alle disposizioni in materia purché alla successiva Assemblea chiamata a deliberare al riguardo si applichino le disposizioni previste dal Regolamento Parti Correlate per tali situazioni.

11. COLLEGIO SINDACALE

11.1. Nomina dei Sindaci

Il Collegio Sindacale vigila sulla osservanza della legge e dello Statuto, sul rispetto dei principi di corretta amministrazione ed in particolare sulla adeguatezza dell'assetto organizzativo, amministrativo e contabile della Società e sul suo concreto funzionamento.

L'art. 22 dello Statuto Sociale è interamente dedicato al Collegio Sindacale e, oltre ai requisiti di onorabilità e di professionalità che debbono possedere i suoi componenti, indica la procedura per la loro nomina che tra l'altro prevede:

  • il deposito della lista per la nomina e del curriculum vitae di ciascun candidato almeno 25 giorni prima della Assemblea di prima convocazione e quindi resa disponibile almeno 21 giorni prima presso la sede sociale, sul sito web della Società e tramite Borsa Italiana SpA. La lista deve essere corredata delle informazioni sull'identità dei soci che la hanno presentata, con la percentuale di partecipazione complessiva detenuta e dichiarazione da parte dei soci diversi da quelli che detengono, anche congiuntamente una partecipazione di controllo o di maggioranza relativa, attestante l'assenza di rapporti di collegamento. Deve inoltre contenere una esauriente informativa sulle caratteristiche personali e professionali unitamente a dichiarazione di accettazione della candidatura;
  • qualora entro tale termine sia stata presentata una sola lista ovvero liste collegate tra loro ai sensi delle disposizioni vigenti, possono essere depositate liste sino al terzo giorno successivo alla data di scadenza del termine per il deposito presso la sede sociale. In tal caso, la soglia è ridotta alla metà;
  • l'inserimento nella lista di un sindaco supplente di designazione della minoranza destinato a sostituire il componente di minoranza che fosse cessato dalla carica;
  • in caso di parità di voti fra due o più liste, l'elezione a sindaci dei candidati della lista che sia stata presentata dagli Azionisti in possesso della maggiore partecipazione ovvero, in subordine, dal maggior numero di Azionisti;
  • hanno diritto a presentare la lista coloro che, da soli od insieme ad altri, detengano una partecipazione, espressa in azioni ordinarie, in misura pari alla percentuale più elevata individuata dall'art. 147 ter comma 1 del TUF nel rispetto delle disposizioni emanate da Consob. In base a quanto previsto dal comma 2 dell'art. 144 quater del TUF la percentuale

applicabile è pari al 2,5% del capitale ordinario, come previsto da Consob con determinazione n. 123 del 28 gennaio 2025;

  • le liste che presentino un numero complessivo di candidati pari o superiore a tre devono essere composte da candidati appartenenti ad entrambi i generi, in modo che appartengano al genere meno rappresentato un numero di candidati almeno pari a quanto previsto dalle norme di legge e di regolamento tempo per tempo applicabili (comunque arrotondato all'eccesso). Ciò sia per i sindaci effettivi che per quelli supplenti;
  • in caso di sostituzione di un sindaco, subentra il supplente appartenente alla medesima lista di quello cessato, nel rispetto della disciplina pro tempore vigente inerente all'equilibrio tra generi.

Si ricorda, in particolare, che i Sindaci non possono ricoprire più di cinque analoghi incarichi in società emittenti, come richiesto dagli artt. 148-bis del TUF e 144 terdecies del Regolamento.

Le disposizioni statutarie relative alla nomina del Collegio Sindacale sono disponibili in apposita sezione del sito https://www.itkgroup.it/it/statuto e si ricorda che la procedura è stata aggiornata e resa conforme alle nuove disposizioni in materia, da ultimo con deliberazione dell'assemblea straordinaria degli azionisti del 30 novembre 2020.

11.2. Composizione e Funzionamento del Collegio Sindacale (ex art. 123-bis, comma 2, lett. d) e d-bis), TUF)

L'attuale Collegio Sindacale, composto da Gianluca Cinti – Presidente, Alberto Villani e Giovanna Villa ‐ Sindaci effettivi, ed Elena Beretta e Daniele Beretta ‐ Sindaci supplenti, è stato nominato dall'Assemblea degli Azionisti del 22 maggio 2024 per gli esercizi 2024, 2025 e 2026 e quindi scadrà in occasione della Assemblea convocata per l'approvazione del bilancio al 31 dicembre 2026.

Nel rispetto della procedura di cui all'art. 22 dello Statuto Sociale, erano state presentate le seguenti liste:

  • Lista di Maggioranza presentata dall'azionista di maggioranza Quattroduedue, titolare del 57,11% del capitale ordinario della Società;
  • Lista di minoranza presentata dal socio Navig Sas di Giorgio Zaffaroni, titolare del 2,57% del capitale ordinario della Società.

L'Assemblea aveva approvato la proposta di Quattroduedue a maggioranza, con n. 323.591.560 voti favorevoli, pari al 97,425% delle azioni rappresentate in assemblea ed al 70,791% delle azioni aventi diritto al voto; la lista di minoranza aveva ottenuto n. 8.517.609, pari al 2,564% delle azioni rappresentate in assemblea ed al 1,863%% delle azioni aventi diritto al voto.

Ad eccezione del Presidente Gianluca Cinti e del Sindaco Supplente Daniele Beretta, tratti dalla lista presentata dal socio Navig Sas di Giorgio Zaffaroni, i restanti componenti del Collegio Sindacale sono stati nominati sulla base della lista presentata dal socio Quattroduedue.

Si osserva che la composizione del Collegio Sindacale è conforme alle disposizioni in materia delle c.d. "quote di genere" in ragione della presenza del Sindaco Effettivo Giovanna Villa e del Sindaco Supplente Elena Beretta.

I nominativi di tutti i componenti del Collegio Sindacale in carica nel corso del 2024 sono elencati nella allegata Tabella 14a riportando un breve curriculum vitae di ciascuno di loro, disponibile anche in apposita sezione del sito https://www.itkgroup.it/it/organisociali.

* * * * * *

Per quanto a conoscenza della Società, nessuno dei componenti il Collegio Sindacale ha, negli ultimi cinque anni, riportato condanne in relazione a reati di frode, ne è stato associato nell'ambito dell'assolvimento dei propri incarichi a procedure concorsuali, amministrazione straordinaria o liquidazione coatta amministrativa, né, infine, è stato soggetto ad incriminazioni ufficiali e/o sanzioni da parte di autorità pubbliche o di regolamentazione (comprese le associazioni professionali designate) od a provvedimenti di

interdizione da parte di un tribunale dalla carica di membro degli organi di amministrazione, di direzione o di vigilanza della Società o dallo svolgimento di attività di direzione e di gestione di qualsiasi emittente.

I singoli componenti del Collegio Sindacale hanno dichiarato, in occasione della loro nomina, di possedere i requisiti di professionalità e di onorabilità previsti dalle disposizioni vigenti e dallo Statuto, come pure di non trovarsi in alcuna delle condizioni ostative e di cui all'art. 148 del TUF, impegnandosi a comunicare alla Società ogni eventuale mutamento entro 30 giorni dal suo verificarsi.

Il Consiglio di Amministrazione e il Collegio Sindacale, infatti, procedono annualmente alla verifica della sussistenza in capo a ciascuno dei suoi componenti del requisito della indipendenza in base ai criteri previsti per legge e dall'art. 2, Raccomandazioni 6 e 9 del Codice.

Tali verifiche hanno interessato nel 2024 l'incarico dei Sindaci Alberto Villani ed Elena Beretta in quanto presenti, come sindaci effettivi, in altri Collegi Sindacali di società del Gruppo e di società partecipate come di seguito dettagliato.

Al riguardo si è ritenuto che tali situazioni non limitino la loro indipendenza in ragione delle loro caratteristiche personali ed in quanto non rappresentano relazioni professionali "significative" nell'ambito complessivo della loro attività.

Il Collegio Sindacale ha dato atto dell'esito di tali accertamenti confermati anche nel rispetto dell'art. 149, comma I, lettera c.-bis del TUF che gli richiede di vigilare sulle modalità di concreta attuazione del Codice.

Gli incarichi di amministrazione e controllo ricoperti dai Sindaci presso altre società e nel Gruppo sono indicati nella Tabella 14b, allegata alla presente Relazione, e sono messi a disposizione dell'Assemblea degli Azionisti al momento della loro nomina.

Il loro attuale numero e rilevanza sono sempre inferiori per ciascun Sindaco alle soglie previste da CONSOB ed alle sopra ricordate regole deontologiche.

Ai membri del Collegio Sindacale sono conferite le funzioni e le responsabilità ad essi assegnate dal Codice Civile.

L'art. 2402 primo comma, c.c. prevede che il Collegio Sindacale vigili sull'osservanza della legge e dello statuto, sul rispetto dei principi di corretta amministrazione ed in particolare sull'adeguatezza dell'assetto organizzativo, amministrativo e contabile adottato dalla società e sul suo concreto funzionamento.

Il Collegio Sindacale svolge la sua attività regolarmente ed assiste costantemente alle riunioni del Consiglio di Amministrazione nonché degli altri Comitati costituiti, coordinando in particolare la propria attività con la funzione di internal audit e con il Comitato Controllo Rischi e Sostenibilità. Inoltre, il Collegio Sindacale ha nel tempo acquisita e sviluppata, e poi mantenuta in occasione dei mutamenti intervenuti nei suoi componenti, la possibilità di un contatto continuo con gli uffici della Società ai quali si rivolge direttamente ed in piena autonomia.

I suoi rapporti con la Società di Revisione sono improntati alla collaborazione ed allo scambio dei dati e delle informazioni.

In tale ambito, inoltre, il Collegio Sindacale vigila sull'indipendenza della Società di Revisione.

Nel rispetto delle disposizioni in materia di remunerazioni, i compensi corrisposti ai Sindaci Effettivi sono riportati nella tabella predisposta secondo le disposizioni di CONSOB (ovvero "Schema 1" dell'allegato 3C del Regolamento Emittenti) contenuta nella Relazione sulla Remunerazione, ritenendoli commisurati all'impegno richiesto, alla rilevanza del ruolo ricoperto nonché alle caratteristiche dimensionali e settoriali della Società.

Durante l'Esercizio, il Collegio Sindacale si è riunito 10 volte (7 nel 2023); la partecipazione alle riunioni da parte dei suoi componenti è stata del 100% (così come nell'anno precedente). La durata media delle riunioni del Collegio Sindacale è stata di circa due ore.

Nel corso del corrente esercizio il Collegio Sindacale si è riunito 2 volte.

Nel corso dell'Esercizio almeno due componenti del Collegio Sindacale hanno preso parte a tutte le riunioni del Comitato Controllo Rischi e Sostenibilità.

La partecipazione a dette riunioni può essere individuata anche come momento di coordinamento dei flussi informativi per quanto attiene alle rispettive funzioni delle attività dello stesso Collegio, del responsabile della funzione di Internal Auditing, dell'Amministratore Incaricato, della Società di Revisione e dei dirigenti amministrativi della Società.

La Società, come già riferito in altra sezione della presente Relazione, non ha adottato politiche in materia di diversità anche in relazione alla composizione degli organi di controllo, valutando in sede di nomina la scelta di ciascun soggetto investito di tale funzione in relazione al suo percorso formativo e professionale.

12. RAPPORTI CON GLI AZIONISTI

In occasione di tutte le Assemblee, viene messo a disposizione degli aventi diritto un fascicolo con la relativa documentazione. La qualità e la tempestività della comunicazione verso l'esterno, quali elementi fondamentali per assicurare la migliore informazione agli Azionisti ed al mercato, sono perseguite anche attraverso l'utilizzo e lo sviluppo del sito web https://www.itkgroup.it/it.

Fino al 30 novembre 2012, il sito web della società www.kme.com conteneva sia le informazioni di carattere legale e finanziario della società (KME Group SpA) sia le informazioni sull'attività e sui prodotti delle società industriali del Gruppo.

Il 1° dicembre 2012, a seguito del cambio di denominazione in Intek Group, la società ha adottato un nuovo sito web raggiungibile all'indirizzohttps://www.itkgroup.it/it al quale vengono rinviati i visitatori sia dal sito www.kme.com, che ad oggi rappresenta solo le attività industriali della partecipata KME SE, che dal sito www.itk.it.

Il sito è accessibile senza restrizioni, gli argomenti sono facilmente reperibili e le informazioni di maggiore attualità sono opportunamente evidenziate. In particolare, è opportunamente precisato il riferimento alla pagina web nella quale l'informazione può essere consultata.

Il suo aggiornamento avviene in contemporanea rispetto alla immissione dei comunicati nel circuito telematico che, fino al 28 maggio 2012, è stato costituito dal sistema NIS (Network Information System) gestito da Borsa Italiana SpA e poi dal sistema "SDIR/NIS".

Da tale data, a seguito del recepimento nell'ordinamento nazionale della Direttiva 2004/109/CE (la c.d. "Direttiva Transparency"), CONSOB, con propria delibera n. 18159 del 4 aprile 2012, ha infatti modificato la precedente situazione autorizzando l'esercizio del sistema di diffusione delle informazioni regolamentate oggi denominato "eMarketSDIR". L'adesione a tale servizio è evidenziata nella home page del sito web della Società.

Il sistema consente la diffusione al pubblico dei comunicati emessi dalla Società attraverso il loro invio alle agenzie di stampa collegate al sistema stesso, a Borsa Italiana SpA, che le riporta a sua volta in un proprio avviso, ed a CONSOB.

Sul sito sono reperibili informazioni di carattere storico, documentale, contabile e finanziario (bilancio annuale, relazioni semestrali, prospetti ed altri documenti nel tempo prodotti) insieme a quelle relative agli eventi societari (quali ad esempio il calendario annuale degli eventi societari, la relazione sulla corporate governance e quella sulla remunerazione, i termini e le modalità per l'esercizio di diritti, il dettaglio per la convocazione delle assemblee e per le modalità di partecipazione alle stesse, le procedure di nomina del Consiglio di Amministrazione e del Collegio Sindacale).

Una sezione del sito è dedicata all'informazione borsistica, dove è possibile riscontrare gli andamenti delle quotazioni di borsa, aggiornati in continuo, di tutti gli strumenti finanziari emessi dalla Società, con le rispettive rappresentazioni grafiche.

Un'ampia sezione del sito è poi dedicata alla corporate governance (cariche sociali, caratteristiche dei titoli emessi, Regolamento delle obbligazioni, Procedure e Codici Interni, verbali delle Assemblee degli Azionisti), con aree specifiche "dedicate" alle eventuali operazioni straordinarie in corso.

Una parte significativa delle informazioni, con particolare riferimento ai comunicati stampa, ai bilanci ed alle relazioni contabili di periodo, è disponibile anche in lingua inglese.

Nel corso del 2024, il sito www.itkgroup.it, disponibile in italiano ed in inglese, ha riscontrato oltre 400 mila contatti da parte di oltre 370 mila visitatori con oltre 583 mila pagine viste. Il picco di accessi al sito è concentrato nei mesi di luglio e novembre 2024.

E' possibile inviare richieste alla Società anche via e-mail rivolgendosi all'indirizzo [email protected].

L'attività informativa di investor relations è svolta dalle singole funzioni aziendali per le rispettive aree di competenza.

La scelta tiene conto delle attuali risorse e strutture interne della Società e, in ogni caso, consente di assicurare un servizio adeguato alle necessità ed alle richieste.

In occasione delle singole Assemblee degli Azionisti, sul sito web è stata dedicata una specifica area dove è possibile reperire tutta la documentazione sugli argomenti all'Ordine del Giorno nonché quella relativa alle modalità di partecipazione degli Azionisti ordinari alle loro Assemblee, così come anche richiesto dall'art. 125 quater del TUF.

Analoga iniziativa è presa per gli Azionisti di Risparmio nonché per i titolari delle obbligazioni.

Il Consiglio di Amministrazione ritiene che un sito web accessibile senza restrizioni ed aggiornato tempestivamente migliori ed incrementi la qualità e la quantità delle informazioni sulla Società e sul Gruppo, consentendo agli Azionisti, come pure ai titolari degli altri strumenti finanziari emessi dalla società ed al mercato, di disporre di uno strumento fondamentale per valutare la società e le sue iniziative.

La tempestività e le modalità con le quali le informazioni relative alle operazioni effettuate nel corso del 2024 sono state messe a disposizione hanno confermato la validità di tale scelta nella prospettiva di riservare in futuro una sempre maggiore attenzione alla comunicazione ed all'organizzazione ed all'aggiornamento del sito web della Società, elemento sempre di più strategico al fine di consentire a tutti i soggetti, senza restrizioni di sorta, la conoscenza più ampia ed immediata della Società.

In virtù delle misure così adottate che permettono di fornire una serie di informazioni di facile accesso e della contenuta dimensione aziendale, non è stata istituita una apposita struttura incaricata di gestire i rapporti con gli azionisti, risultando efficace a tal fine l'attività informativa svolta dagli uffici amministrativi della Società investiti di volta in volta dalle richieste fatte dagli azionisti.

13. ASSEMBLEE (EX ART. 123-BIS, COMMA 2, LETT. C), TUF)

Le competenze e attribuzioni dell'Assemblea sono quelle previste dal Codice Civile e dal TUF.

L'avvenuto recepimento della Direttiva UE n. 36/2007, comunemente nota come "direttiva shareholdersrights", ha profondamente innovato le disposizioni in merito alla partecipazione degli Azionisti alla vita delle società quotate. Ulteriori modifiche sono state introdotte dal D. Lgs. 18 giugno 2012 n. 91, e dalle sue successive modifiche.

L'Assemblea degli Azionisti è infatti ora costituita da coloro ai quali spetta il diritto di voto per i quali sia pervenuta alla Società la prescritta comunicazione da parte degli intermediari autorizzati, ai sensi delle vigenti disposizioni, sulla base delle evidenze delle proprie scritture contabili relative al termine della giornata contabile del settimo giorno di mercato aperto precedente la data fissata per l'Assemblea in prima convocazione, e pervenuta alla Società nei termini di legge.

Le conseguenti modifiche sono state introdotte nello Statuto e nelle procedure interne e sono dirette a confermare e ad assicurare la parità di trattamento di tutti gli Azionisti che si trovino nella stessa posizione per quanto concerne la partecipazione e l'esercizio del diritto di voto in Assemblea.

Lo Statuto (artt. 2 e 14) consente al Consiglio di Amministrazione di deliberare in merito alla determinazione della sede sociale e di quella secondaria, alla fusione ed alla scissione di società controllate, di ridurre il capitale sociale in caso di recesso di un socio e per adeguarlo a nuove disposizioni di legge nonché la competenza in particolari casi di operazioni con parti correlate sempre nel rispetto naturalmente delle deroghe consentite dalle disposizioni vigenti.

Si ricorda che nell'art. 10 dello Statuto Sociale si prevede che la convocazione avvenga tramite pubblicazione sul sito web della Società, e qualora richiesto sulla Gazzetta Ufficiale, ma che si è anche mantenuta la decisione di pubblicare il relativo avviso - in tal caso anche solo per estratto – su uno dei seguenti quotidiani nazionali: "Il Sole 24 Ore" – "MF/Milano Finanza" – "Italia Oggi".

Nel 2012, sempre nell'ambito delle disposizioni già ricordate, anche le disposizioni dell'art. 125-bis del TUF relative alla redazione dell'avviso di convocazione delle assemblee sono state ulteriormente modificate.

In ogni caso, si segnala che il sito www.itkgroup.it contiene una specifica area destinata alla materia della corporate governance, area che si è continuamente arricchita e sviluppata. In occasione delle singole Assemblee, un'area specifica è dedicata alla documentazione relativa, comprendendo non solo la documentazione sugli argomenti all'Ordine del Giorno ma anche quella relativa all'esercizio dei diritti degli Azionisti così come previsto dall'art. 125 quater del TUF, quale, ad esempio, il format per il voto per delega, la documentazione per la nomina del Rappresentante Designato e quella per l'esercizio del voto per corrispondenza. Nella medesima area sono pure riportate le modalità per proporre domande in occasione di una Assemblea e per richiedere integrazioni all'Ordine del Giorno.

In merito alle disposizioni relative al deposito delle azioni per la partecipazione all'Assemblea, l'art. 11 (Intervento e rappresentanza in Assemblea) dello Statuto Sociale recepisce il principio denominato della "record date"; in pratica, la partecipazione alle Assemblee è ora collegata alle evidenze delle scritture contabili risultanti alla giornata del settimo giorno di mercato aperto precedente la data fissata per l'Assemblea di prima convocazione.

Le disposizioni, ai sensi delle nuove regole relative alle Assemblee degli Azionisti, sono state estese anche alle Assemblee Speciali dei portatori di altri strumenti finanziari emessi dalla Società che fossero ammessi alla negoziazione in un mercato regolamentato, quindi alle azioni di risparmio ed alle obbligazioni.

Si segnalano anche le disposizioni in materia di rilascio della delega e di notifica in via elettronica della stessa, pure contenuti nell'art. 11 dello Statuto Sociale che comprende anche le disposizioni per esercitare il voto per corrispondenza.

Le ulteriori modalità di partecipazione alla Assemblea sono contenute nell'art. 10 (Convocazione dell'Assemblea) dello Statuto Sociale; si segnalano, in particolare, le disposizioni a tutela delle minoranze in sede di nomina degli Amministratori e dei Sindaci.

Come elemento di difformità rispetto al Codice, si segnala che la Società ha ritenuto di non dotarsi di un autonomo "Regolamento di Assemblea" in quanto le relative disposizioni sono contenute nel Titolo III dello Statuto Sociale, il cui testo è disponibile nel sito web della Societàhttps://www.itkgroup.it/it nell'area Profilo – Statuto.

Nell'area Governance/Assemblee, con riferimento alla più vicina Assemblea degli Azionisti che fosse convocata, è possibile reperire ogni informazione di maggiore dettaglio in merito alla partecipazione alla specifica assemblea ed alla facoltà di porre domande.

Al riguardo, si ricorda in particolare l'art. 12 (Presidenza dell'Assemblea) dello Statuto Sociale che richiede espressamente al Presidente dell'Assemblea di garantire il corretto svolgimento dei lavori, dirigendo e regolando la discussione ed intervenendo sulla durata dei singoli interventi.

Alle Assemblee dei titolari di azioni ordinarie non possono partecipare i titolari di azioni di risparmio né delle obbligazioni.

Ogni azione dà diritto ad un voto e, salvo quanto previsto dalle disposizioni di legge in materia, non sono previste restrizioni al diritto di voto.

L'assemblea straordinaria del 19 giugno 2015 ha introdotto gli articoli 11-bis, 11-ter ed 11-quater, istituendo la maggiorazione del diritto di voto in favore degli azionisti in possesso dei requisiti di legge che ne facciano richiesta con la iscrizione nell'apposito elenco speciale che la Società ha istituito ed al quale attualmente risulta iscritto n. 1 azionista.

Nel corso dell'esercizio 2024, si sono tenute le seguenti assemblee:

  • in data 22 aprile 2024, l'Assemblea speciale degli Azionisti di risparmio per la rideterminazione del Fondo spese per la tutela dei diritti e degli interessi dei titolari di azioni di risparmio e per la nomina del Rappresentante Comune degli Azionisti di tale categoria;
  • in data 22 maggio 2024, l'Assemblea in sede ordinaria per l'approvazione del bilancio al 31 dicembre 2023, della Relazione sulla Remunerazione relativa a tale esercizio e del piano di incentivazione azionaria per il management, nonché per la nomina degli organi sociali e per l'autorizzazione all'acquisto e disposizione di azioni proprie e warrant e – in sede straordinaria – per modificare la delibera assunta dall'Assemblea Straordinaria del 12 giugno 2023 relativa all'annullamento delle azioni ordinarie della Società;
  • in data 17 dicembre 2024, l'Assemblea in sede ordinaria per il conferimento dell'incarico di revisione legale dei conti e di rendicontazione sulla sostenibilità per il periodo 1° gennaio 2025 - 31 dicembre 2033, e – in sede straordinaria – per modifiche dell'articolo 11 (Intervento e rappresentanza in Assemblea) dello Statuto Sociale, anche ai sensi della Legge n. 21 del 5 marzo 2024, introducendo la possibilità che: (i) ove previsto dall'avviso di convocazione, l'intervento in assemblea e l'esercizio del diritto di voto possano essere esercitati esclusivamente tramite il rappresentante designato dalla Società ex art 135-undecies.1 del TUF, a cui possono essere conferite anche deleghe o sub-deleghe ex art. 135-novies TUF, e (ii) l'avviso di convocazione preveda che l'intervento in assemblea possa avvenire anche esclusivamente mediante mezzi di telecomunicazione.

Nel corso del 2025, alla data della presente Relazione, non si è tenuta alcuna Assemblea.

Lo Statuto Sociale, salvo per quanto diversamente previsto dalle disposizioni legislative applicabili, non può essere modificato se non a seguito di deliberazione adottata dalla Assemblea degli Azionisti con le formalità, i quorum e le maggioranze previste dalle disposizioni legislative applicabili.

Lo Statuto Sociale contiene disposizioni a tutela degli Azionisti di minoranza in materia di convocazione dell'Assemblea e di integrazione del suo Ordine del Giorno (art. 10) e di nomina del Consiglio di Amministrazione (art. 17) e del Collegio Sindacale (art. 22), in merito alle facoltà di raccogliere deleghe di voto e di esercitare il diritto di voto per corrispondenza (art. 11) ed agli obblighi informativi degli amministratori esecutivi nei confronti degli altri Consiglieri e del Collegio Sindacale (artt. 14 e 18) e del Rappresentante Comune degli Azionisti di Risparmio (art. 26).

Al riguardo, si precisa che con delibera del 17 dicembre 2024, l'Assemblea Straordinaria, ha deliberato di modificare l'art. 11 dello Statuto sociale (Intervento e rappresentanza in Assemblea), introducendo la possibilità che: (i) ove previsto dall'avviso di convocazione, l'intervento in assemblea e l'esercizio del diritto di voto possano essere esercitati esclusivamente tramite il rappresentante designato dalla Società ex art 135-undecies.1 del TUF, a cui possono essere conferite anche deleghe o sub-deleghe ex art. 135-novies TUF, e (ii) l'avviso di convocazione preveda che l'intervento in assemblea possa avvenire anche esclusivamente mediante mezzi di telecomunicazione.

In particolare, poi, gli artt. 17 (Nomina e composizione del Consiglio di Amministrazione, durata in carica dei suoi componenti) e 22 (Collegio Sindacale) sono stati modificati nel corso del 2007, introducendo il metodo del voto di lista a favore delle minoranze e nel 2014 e nel 2020, adeguandoli alla disciplina inerente all'equilibrio dei generi nella composizione degli organi di amministrazione e controllo, come introdotta dalla Legge n. 120/2011.

Si segnalano inoltre gli artt. 5 e 13 dello statuto che prevedono rispettivamente la facoltà di richiedere l'identificazione degli Azionisti (art. 83 duodecies del TUF) e il diritto degli Azionisti di proporre domande prima dell'Assemblea (art. 125-bis, comma 4, lett. b), n. 1) del TUF).

Il citato art. 125-bis, comma 4, lett. b), n. 1) del TUF ed il successivo art. 127-ter del TUF prevedono che l'avviso di convocazione indichi il termine entro il quale possono essere proposte domande prima dell'Assemblea, statuendo che tale termine non possa essere anteriore a tre giorni precedenti l'Assemblea di prima o di unica convocazione, ovvero a cinque giorni precedenti la predetta qualora l'avviso di convocazione preveda che la Società fornisca una risposta prima dell'Assemblea.

In tal caso, le risposte dovranno essere fornite almeno due giorni prima dell'Assemblea, anche mediante pubblicazione in apposita sezione del sito web della Società.

La legittimazione a porre domande spetta ai soggetti titolari del diritto di voto.

Integrazione dell'Ordine del Giorno e presentazione di nuove proposte di delibera

Nell'art. 10 dello Statuto Sociale è evidenziato, nel rispetto dell'art. 126-bis del TUF, che i Soci che rappresentino almeno un quarantesimo del capitale sociale possono chiedere, entro 10 giorni dalla pubblicazione dell'avviso di convocazione dell'Assemblea, l'integrazione dell'elenco delle materie da trattare. La richiesta deve essere presentata per iscritto e deve contenere indicazione degli argomenti da trattare.

L'integrazione non è ammessa per gli argomenti sui quali l'Assemblea delibera, a norma di legge, su proposta degli Amministratori o sulla base di un progetto o di una relazione dagli stessi predisposta, diversa da quelli di cui all'art. 125 ter, comma 1 del TUF.

La disposizione in parola, a seguito delle modifiche del 2012, è stata integrata al fine di consentire ai Soci che rappresentino una analoga partecipazione, di presentare, sempre entro 10 giorni dalla pubblicazione dell'avviso di convocazione e secondo un procedimento simile a quello previsto per l'integrazione dell'Ordine del Giorno, proposte di delibera su materie già all'Ordine del Giorno.

In ogni caso, colui al quale spetta il diritto di voto può presentare individualmente proposte di deliberazione in Assemblea.

Nei termini di legge, la richiesta d'integrazione e/o della presentazione di una nuova proposta di delibera vengono rese note con le stesse modalità previste per la convocazione dell'Assemblea almeno quindici giorni prima di quello fissato per la medesima, mettendo a disposizione la Relazione predisposta dai Soci, accompagnata da eventuali valutazioni del Consiglio di Amministrazione.

Richiesta di convocazione dell'Assemblea

L'art. 10 dello Statuto Sociale, in coerenza con quanto previsto dall'art. 2367 del Codice Civile, prevede che gli Azionisti che rappresentino almeno il ventesimo del capitale sociale espresso in azioni ordinarie possono chiedere al Presidente del Consiglio di Amministrazione di convocare l'Assemblea.

La richiesta dovrà essere formulata a mezzo di lettera raccomandata e dovrà contenere l'elenco degli elementi da inserire all'Ordine del Giorno e la dettagliata elencazione dei richiedenti, allegando copia di idonea comunicazione rilasciata dagli intermediari autorizzati attestante la titolarità ed il numero delle azioni possedute.

14. ULTERIORI PRATICHE DI GOVERNO SOCIETARIO

L'Emittente, oltre al Modello organizzativo ai sensi del D. Lgs. 231/2001 e alle procedure di controllo contabile illustrate nel capitolo 9 della Relazione, non adotta pratiche di governo societario ulteriori rispetto a quelle previste dalle norme legislative e regolamentari.

15. CAMBIAMENTI DALLA CHIUSURA DELL'ESERCIZIO DI RIFERIMENTO

A far data dalla chiusura dell'Esercizio non si sono verificati altri cambiamenti nella struttura di corporate governance rispetto a quelli segnalati nelle specifiche sezioni.

16. CONSIDERAZIONI SULLA LETTERA DEL 17 DICEMBRE 2024 DEL PRESIDENTE DEL COMITATO PER LA CORPORATE GOVERNANCE

La lettera del 17 dicembre 2024, indirizzata dal Presidente del Comitato CG ai Presidenti dei Consigli di Amministrazione delle società quotate italiane, è stata portata all'attenzione del Collegio Sindacale, del Comitato Controllo e Rischi, nonché del Consiglio di Amministrazione dell'Emittente nella riunione del 24 gennaio 2025.

Si segnala preliminarmente che, in continuità con quanto fatto in precedenza, al fine di recepire le Raccomandazioni del Comitato per la Corporate Governance per il 2024, l'Emittente ha evidenziato in forma sintetica le informazioni essenziali circa l'adesione alle specifiche raccomandazioni del Codice CG,

inserendo, in appendice alla Relazione, una tabella che indica, per ciascuna previsione, l'applicazione, la disapplicazione o la non applicabilità.

Il Consiglio di Amministrazione ha preso atto delle analisi e delle raccomandazioni contenute nella lettera e ha rilevato quanto segue:

  • a) in conformità alla Raccomandazione 11, la Società ha determinato i termini per l'invio dell'informativa al Consiglio di Amministrazione e al Comitato come puntualmente indicato rispettivamente al par. 4.4 e 6 della presente Relazione. È stata prevista la possibilità di derogare a tali termini ove strettamente necessario in relazione al contenuto dell'argomento e della relativa deliberazione (a titolo di chiarezza anche nei casi di comprovata urgenza o di prioritarie esigenze di riservatezza). In tali ipotesi, la documentazione informativa potrà essere messa a disposizione entro un termine inferiore (garantendo in ogni caso la tempestività, la fruibilità e la completezza dei flussi informativi) o fornita direttamente in riunione. In ogni caso, come indicato ai precedenti par. 4.4 e 6, sono previsti adeguati e puntuali approfondimenti durante le relative riunioni. Nel corso dell'Esercizio la Società non ha mai derogato per ragioni di urgenza o di riservatezza alle tempistiche di cui sopra;
  • b) quanto alla politica di remunerazione, la Società applica la Raccomandazione 27 del Codice. In particolare, la Società prevede incentivi variabili di breve e lungo termine legati a obiettivi di performance predeterminati e misurabili descritti nella Sezione I della Relazione sulla Remunerazione alla quale si rinvia con particolare riferimento agli incentivi variabili di lungo periodo. Si segnala inoltre che, come indicato nella Sezione I della Relazione sulla Remunerazione, la Società può, in casi eccezionali, decidere di assegnare eventuali bonus speciali fermo restando il presidio dell'applicazione della procedura per le operazioni con parti correlate (ove applicabile);
  • c) che, in conformità alla Raccomandazione 4 del Codice, la Società ha già rappresentato nella Relazione relativa all'esercizio 2023 di ritenere che il conferimento delle deleghe gestionali al Presidente risponda ad apprezzabili esigenze organizzative dell'Emittente, che risiedono nella snellezza del funzionamento del Consiglio di Amministrazione della Società.

* * *

Tabella 2a: INFORMAZIONI SULLA STRUTTURA DEL CAPITALE E SUGLI STRUMENTI FINANZIARI AL 31 DICEMBRE 2024

STRUTTURA DEL CAPITALE SOCIALE
Azioni Emesse Codice ISIN n. Azioni
in circolazione
n. Diritti
di voto
% rispetto
al c.s.
Azioni ordinarie senza voto
maggiorato
IT0004552359 124.453.358 124.453.358
Azioni ordinarie con voto maggiorato IT0005124406 145.778.192 291.556.384 95,0%
Azioni di risparmio al portatore IT0004552367 5,0%
Azioni di risparmio nominative IT0004552375 14.211.262
Totali 284.442.812 416.009.742 100,00%
ALTRI STRUMENTI FINANZIARI
Codice ISIN n. strumenti in
circolazione
Obbligazioni non convertibili "KME Group SpA 2020-2025" (*) IT0005394884 2.440.153
Obbligazioni non convertibili "KME Group SpA 2022-2027" IT0005503393 63.533.259
Obbligazioni non convertibili "KME Group SpA 2024-2029" IT0005597874 138.804.041

(*) Rimborsate alla scadenza del 18 febbraio 2025

* * * * * *

Tabella 2b: ANDAMENTO DEI TITOLI NEL CORSO DEL 2024

Valore massimo Valore minimo
Mese Quotazione Mese Quotazione
Azioni ordinarie Aprile 1,056 Agosto 0,865
Azioni di risparmio Maggio 1,595 Gennaio 1,130
Warrant KME Group SpA
2021-2024 (*)
Aprile 0,600 Gennaio 0,452
Obbligazioni KME Group SpA
2020-2025
Febbraio 100,24 Luglio 99,54
Obbligazioni KME Group SpA
2022-2027
Ottobre 102,39 Luglio 99,76
Obbligazioni KME Group SpA
2024-2029
Settembre 101,77 Agosto 99,94

(*) fino al termine del 28 giugno 2024.

Relazioni con gli azionisti: telefono: 02 806291 FAX: 02 8062940 Email: [email protected] Website: www.itkgroup.it

* * * * * *

Tabella 2.3 PARTECIPAZIONI RILEVANTI NEL CAPITALE

Dichiarante Azionista diretto Quota % su capitale
ordinario
Quota % su capitale
votante
Quattroduedue SpA Quattroduedue SpA 65,80% 77,78%

Tabella 4.2 Struttura del Consiglio di Amministrazione e dei Comitati costituiti alla data di chiusura dell'Esercizio

CONSIGLIO
DI
AMMINISTRAZIONE
COMITATO
CONTROLLO
RISCHI
E
SOSTENIBILITA'
COMITATO
REMUNERAZ.
(***)
Carica Componenti Anno
di
nascita
Data
di
prima
nomina
*
In
carica
dal
In
carica
fino
a
Lista
**
Esecutivi Non
Esecutivi
Indip.
Codice
Indip.
TUF
Partecipaz.
(*)
N.
altri
incarichi
***
(**) Partecipaz.
(*)
(**) Partecipaz.
(*)
Presidente Diva
Moriani
1968 27.04.2005 22.05.2024 31.12.2026 M X 8/9 12 n/a n/a n/a
Vice
Presidente
Vincenzo
Manes
1960 14.02.2005 22.05.2024 31.12.2026 M X 9/9 5 n/a n/a n/a
Amministratore Marcello
Gallo
1958 14.02.2005 22.05.2024 31.12.2026 M X 7/9 9 n/a n/a n/a
Amministratore James
Macdonald
1951 30.04.2013 22.05.2024 31.12.2026 M X 9/9 3 n/a n/a n/a
Amministratore Ruggero
Magnoni
1951 31.05.2016 22.05.2024 31.12.2026 M X 7/9 5 n/a n/a n/a
Amministratore Francesca
Marchetti
1963 08.05.2018 22.05.2024 31.12.2026 M X X X 9/9 1 M 6/6 n/a n/a
Amministratore Massimiliano
Picardi
1971 22.05.2024 22.05.2024 31.12.2026 m X X X 4/4 1 n/a n/a n/a
Amministratore Maria
Serena
Porcari
1971 08.06.2021 22.05.2024 31.12.2026 M X 7/9 5 n/a n/a n/a
Amministratore Ricciardi
Luca
1973 30.04.2013 22.05.2024 31.12.2026 M X X X 9/9 0 P 6/6 n/a n/a
AMMINISTRATORI
CESSATI
DURANTE
L'ESERCIZIO
RIFERIMENTO
Amministratore Laura
Cattaneo
1972 12.01.2024 12.01.2024 31.12.2023 X DI
X
X 1
m 4/5 n/a n/a n/a
Amministratore Alessandra
Pizzuti
(****)
1962 19.06.2015 22.05.2024 20.11.2024 M X 8/9 0 M 4/5 n/a n/a
N.
riunioni
svolte
durante
l'Esercizio
di
riferimento:
CDA:
9
n/a
CCRS:
6
CR:

Note

Nella tabella sono indicate le presenze alle riunioni verbalizzate. E' da ricordare che tutti i componenti dei Comitati e gli invitati alle riunioni, al di là della loro presenza alle stesse, ricevono con dovuto anticipo la documentazione e le informazioni relative ai punti all'Ordine del Giorno, partecipando al loro esame in preparazione delle deliberazioni da assumere.

* Per data di prima nomina di ciascun amministratore si intende la data in cui l'amministratore è stato nominato per la prima volta (in assoluto) nel CdA dell'Emittente.

** In questa colonna è indicata la lista da cui è stato tratto ciascun amministratore ("M": lista di maggioranza; "m": lista di minoranza; "CdA": lista presentata dal CdA).

*** In questa colonna è indicato il numero di incarichi di amministratore o sindaco ricoperti dal soggetto interessato in altre società quotate in mercati regolamentati, anche esteri, in società finanziarie, bancarie, assicurative o di rilevanti dimensioni. Nella Tabella 4.2b è riportato l'elenco di tali società con riferimento a ciascun consigliere, precisando se la società in cui è ricoperto l'incarico fa parte o meno del gruppo che fa capo o di cui è parte l'Emittente.

(*) In questa colonna è indicata la partecipazione degli amministratori alle riunioni rispettivamente del C.d.A. e dei comitati (n. di presenze/n. di riunioni svolte durante l'effettivo periodo di carica del soggetto interessato).

(**) In questa colonna è indicata la qualifica del Consigliere all'interno del Comitato: "P" se Presidente; "M" se membro.

(***) Comitato non più istituito come da delibera del C.d.A. del 19 giugno 2015, dell'8 maggio 2018, dell'8 giugno 2021 e del 22 maggio 2024.

(****) Successivamente cooptata dal C.d.A. della Società in data 24 gennaio 2025 fino alla data dell'Assemblea di approvazione del bilancio al 31 dicembre 2024.

Tabella 4.2b Incarichi di amministrazione e controllo ricoperti dagli Amministratori

Di seguito sono riportati per ciascun Amministratore le cariche di amministratore o sindaco ricoperte dagli stessi alla data del 31 dicembre 2024 in altre società per azioni, in società in accomandita per azioni ed in società a responsabilità limitata, nonché le cariche in fondazioni e associazioni.

Nominativo Società Carica
Diva Moriani KME SE (1) Vice Presidente esecutivo del Consiglio di
Amministrazione
KME Italy SpA (1) Membro del Consiglio di Amministrazione
KME Germany GmbH (1) Presidente del Consiglio di Sorveglianza
KME Mansfeld GmbH (1) Presidente del Consiglio di Sorveglianza
KME Srl (1) Membro del Consiglio di Amministrazione
KME Netherlands BV (1) Presidente del Consiglio di Sorveglianza
KMH SpA (1) Amministratore Delegato
Cunova (gruppo Paragon) Membro del Consiglio di Amministrazione
Moncler SpA (2) Membro indipendente del Consiglio di
Amministrazione, Presidente del Comitato
Remunerazione e Nomine e Membro del
Comitato Parti Correlate
Assicurazioni Generali (2) Membro indipendente del Consiglio di
Amministrazione, Presidente del Comitato
Remunerazione e Membro dei Comitati Nomine
e Parti Correlate
CULTI Milano SpA (1) Membro del Consiglio di Amministrazione
Fondazione Arte Dynamo Presidente
Fondazione Dynamo Camp ETS Membro del Consiglio di Amministrazione
Dynamo Academy Srl
Impresa
Sociale
Membro del Consiglio di Amministrazione
Vincenzo Manes KME SE (1) Presidente Esecutivo
KMH SpA (1) Presidente del Consiglio di Amministrazione
Quattroduedue SpA Amministratore Delegato
Tod's Group SpA
Class Editori SpA (2)
Membro del Consiglio di Amministrazione
Membro del Consiglio di Amministrazione
Fondazione Dynamo Camp ETS Presidente del Consiglio di Amministrazione
Marcello Gallo Intek Investimenti SpA (1) Amministratore Delegato
Immobiliare Pictea Srl (1) Presidente del Consiglio di Amministrazione
ISNO 3 Srl in liquidazione (1) Liquidatore
Benten Srl Membro del Consiglio di Amministrazione
Lexcapital Srl Società Benefit Membro del Consiglio di Amministrazione
KME SE (1) Membro del Consiglio di Amministrazione
KME Italy SpA (1) Membro del Consiglio di Amministrazione
Dynamo Academy Srl Impresa
Sociale
Membro del Consiglio di Amministrazione
Fondazione Vita Presidente del Consiglio di Amministrazione
Fondazione Dynamo Camp ETS Membro del Consiglio di Amministrazione
Fondo Filantropico Italiano ETS Presidente
Vita Società Editoriale SpA Impresa
Sociale
Vice Presidente Vicario del Consiglio di
Amministrazione

Fondazione Valore ETS Membro del Consiglio di Amministrazione
Keep Italy
Beautiful ETS
Membro del Consiglio di Amministrazione
James Macdonald Hanseatic Americas Ltd. Director
Hanseatic Europe Sarl Manager
Abolango Stiftung Director
Ruggero Magnoni Quattroduedue SpA Presidente del Consiglio di Amministrazione
IMMSI SpA (2) Membro del Consiglio di Amministrazione
M&M Capital Ltd. Chairman
IFM Investors Senior Advisor to IFM Global Infrastructure
Fund
RFM & Partners SpA Presidente del Consiglio di Amministrazione
Società di Progetto Brebemi SpA Membro del
Consiglio di Amministrazione
Fondazione Giuliano e Maria
Carmen Magnoni ETS
Socio Fondatore e Presidente
Fondazione Laureus Sport for Good
Italia ETS
Socio Fondatore e Presidente
Fondazione Cologni dei Mestieri
d'Arte
Membro del Consiglio di Amministrazione
Trilantic Capital Partners Europe Senior Advisor and Member of the Advisory
Council
Lehman Brothers Foundation
Europe
Trustee
Fondazione Dynamo Camp ETS Membro del Consiglio di Amministrazione
Luca Ricciardi n/a n/a
Francesca Marchetti KME SE (1) Membro del Consiglio di Amministrazione
Riantima Immobiliare Srl Revisore Unico
Minuter Srl Revisore Unico
Maria Serena
Porcari
Fondazione Dynamo Camp ETS Amministratore Delegato
Dynamo Academy Srl Impresa
Sociale
Presidente del Consiglio di Amministrazione
CIR SpA (2) Membro indipendente del Consiglio di
Amministrazione
CP Energy Crispiano Srl Amministratore Unico
CP Energy & Finance Srl Membro del Consiglio di Amministrazione
Seriousfun Children
Network USA
Membro del Consiglio di Amministrazione
Fondazione Cassa di Risparmio di
Pistoia e Pescia
Membro del Consiglio Generale
Fondazione Hospice Isabella
Seragnoli
Membro del Consiglio di Amministrazione
Università Commerciale Luigi
Bocconi
Membro del Consiglio di Amministrazione
Natural Capital Italia SpA Società
Benefit (1)
Membro del Consiglio di Amministrazione

Massimiliano Sogefi SpA Membro indipendente del Consiglio di
Picardi (2) Amministrazione
Alessandra Pizzuti n/a n/a
Laura Cattaneo Bystronic Italia Srl Sindaco Unico

(1) società facente capo a KME Group SpA;

(2) società quotata in un mercato regolamentato.

* * * * * *

TABELLA 14a Struttura del Collegio Sindacale alla data di chiusura dell'Esercizio

Carica Componenti Anno
di
nascita
Data
di
prima
nomina
*
carica
In
dal
carica
In
fino
a
Lista
**
Indip.
Codice
Partecipaz.
***
N.
altri
incarichi
****
Presidente Gianluca
Cinti
1971 22.05.2024 22.05.2024 31.12.2026 m X 6/6 10
Sindaco
effettivo
Giovanna
Villa
1966 08.05.2018 22.05.2024 31.12.2026 M X 10/10 3
Sindaco
effettivo
Alberto
Villani
1962 30.04.2013 22.05.2024 31.12.2026 M X 6/6 31
Sindaco
supplente
Elena
Beretta
1969 19.06.2015 22.05.2024 31.12.2026 M X n/a 4
Sindaco
supplente
Daniele
Beretta
1980 22.05.2024 22.05.2024 31.12.2026 m X n/a 9
SINDACI CESSATI DURANTE L'ESERCIZIO DI RIFERIMENTO
Presidente Silvano
Crescini
1958 08.06.2021 08.06.2021 31.12.2023 m X 4/4 10
Sindaco
effettivo
Lombardi
Marco
1959 01.09.2008 08.06.2021 31.12.2023 M X 4/4 6
Sindaco
supplente
Cristina
Sorrentino
1969 08.06.2021 08.06.2021 31.12.2023 m X n/a 6

Note

  • * Per data di prima nomina di ciascun sindaco si intende la data in cui il sindaco è stato nominato per la prima volta (in assoluto) nel Collegio Sindacale dell'Emittente.
  • ** In questa colonna è indicata la lista da cui è stato tratto ciascun sindaco ("M": lista di maggioranza; "m": lista di minoranza).
  • *** In questa colonna è indicata la partecipazione dei sindaci alle riunioni del C.S. (n. di presenze/n. di riunioni svolte durante l'effettivo periodo di carica del soggetto interessato).
  • **** In questa colonna è indicato il numero di incarichi di amministratore o sindaco ricoperti dal soggetto interessato rilevanti ai sensi dell'art. 148-bis TUF e delle relative disposizioni di attuazione contenute nel Regolamento Emittenti Consob. L'elenco completo degli incarichi è pubblicato dalla Consob sul proprio sito internet ai sensi dell'art. 144-quinquiesdecies del Regolamento Emittenti Consob.

Tabella 14b Incarichi di amministrazione e controllo ricoperti dai Sindaci

Di seguito, sono riportate, per tutti i Sindaci in carica nell'esercizio cui fa riferimento la presente Relazione, le cariche di Amministratore o Sindaco ricoperte dagli stessi alla data del 31 dicembre 2024 in altre società per azioni, in società in accomandita per azioni ed in società a responsabilità limitata.

Nominativo Società Carica
Gianluca Cinti Fabrick SpA Presidente del Collegio Sindacale e dell'OdV
Hype SpA Sindaco effettivo e Membro dell'OdV
Sella Venture Partners SGR SpA Sindaco effettivo
Centrico SpA Sindaco effettivo e Membro dell'OdV
BDY SpA Sindaco effettivo
Nivola SpA Sindaco effettivo e Membro dell'OdV
Ronchi Holding SpA Sindaco effettivo
Ronchi Mario SpA Sindaco effettivo
Bosfin SpA Presidente del Collegio Sindacale
Amandla Srl Amministratore Unico
Banca Sella Holding SpA Sindaco supplente
Antares Vision SpA
(2)
Sindaco supplente
Codd&Date Srl Sindaco supplente
Giovanna Villa Lenovo Italy Srl Sindaco Unico e Membro dell'OdV
Lenovo Global Technology Srl Sindaco Unico e Membro dell'OdV
ENI SpA (2) Sindaco supplente
Elfit SpA Membro dell'OdV
Cortem SpA Membro dell'OdV
Italian Gasket SpA Membro dell'OdV
ICM SpA Sindaco supplente
LILT Como Sindaco effettivo
Alberto Villani AGB Nielsen Media Research Holding
SpA
Presidente del Collegio Sindacale
AREEF 2 -
SICAF SpA
Sindaco effettivo
AREEF 2 Palio -
SICAF SpA
Sindaco effettivo
AREEF 2 Porta Nuova -
SICAF SpA
Sindaco effettivo
AREEF 2 -
Rêve -
SICAF IN
GESTIONE ESTERNA SpA
Sindaco effettivo
ASAF -
SICAF IN GESTIONE
ESTERNA SpA
Sindaco effettivo
Barry Callebaut Manufactoring Italia
SpA
Sindaco supplente
Bennet SpA Sindaco effettivo
BGB Holding SpA Sindaco effettivo
Carcano Antonio SpA Sindaco effettivo
De Longhi SpA
(2)
Sindaco effettivo
De Longhi Capital Services Srl Sindaco effettivo
De Longhi Appliances Srl Sindaco effettivo
EB Neuro SpA Presidente del Collegio Sindacale
EDRA SpA Presidente del Collegio Sindacale

Feltrinelli SpA Sindaco effettivo
FINMEG Srl Sindaco effettivo
Fratelli Consolandi Srl Presidente del Collegio Sindacale
Gallerie Commerciali Bennet SpA Sindaco effettivo
Impresa Costruzioni Grassi & Crespi Srl Sindaco supplente
Impresa Luigi Notari SpA Sindaco supplente
KMH SpA (1) Presidente del Collegio Sindacale
L C Immobiliare Srl Revisore Legale
Monte Titoli SpA Sindaco supplente
Over Light SpA Sindaco effettivo
Pirelli Tyre SpA Presidente del Collegio Sindacale
Plurima SpA Presidente del Collegio Sindacale
PM Games Srl Sindaco Unico
Quattroduedue SpA Sindaco effettivo
Royal Immobiliare Srl Amministratore Unico
Selecta Digital SpA Sindaco effettivo
Selecta Industrial Operations SpA Sindaco effettivo
SRL Immobiliare Rimini Amministratore Delegato
Sviluppo Tigullio Srl Revisore Legale
Vetus Mediolanum SpA Presidente del Collegio Sindacale
Vianord Engineering Sas Membro del Consiglio di Amministrazione
Wallaby Real Estate Srl Revisore Legale
Elena Beretta Carcano Antonio SpA Sindaco supplente
Columbus Clinic Center Srl Sindaco supplente
EB Neuro SpA Sindaco supplente
Fratelli Consolandi Srl Sindaco effettivo
Impresa Costruzioni Grassi & Crespi Srl Sindaco supplente
Intek Investimenti SpA (1) Sindaco effettivo
KMH SpA (1) Sindaco supplente
Quattroduedue SpA Sindaco effettivo
Romeo Maestri & Figli SpA Sindaco supplente
Daniele Beretta Aidexa Holding SpA Presidente del Collegio Sindacale
Codd&Date SpA Presidente del Collegio Sindacale
D4Next SpA Sindaco effettivo
Fabrick SpA Sindaco effettivo
Fiera Milano Congressi SpA Sindaco effettivo
Focus Management SpA Sindaco effettivo
Hype SpA Sindaco effettivo
Sella Ventures SGR SpA Sindaco effettivo
Wealthype SpA Sindaco
effettivo
Silvano Crescini Acqua Minerale Stella Alpina Sindaco effettivo
Altachiara Srl Presidente del Collegio Sindacale
De Gasperi Srl Sindaco Unico
Evolution Srl Revisore Unico
Sial Srl Sindaco Unico

Calise Srl Sindaco Unico
Bracca SpA Sindaco effettivo
Fonti Pineta SpA Sindaco effettivo
Hera Società Fiduciaria e di Revisione
SpA
Sindaco effettivo
Il Quadrifoglio Srl Revisore Unico
La Cogefin Srl Amministratore Unico
Rondo Schio Srl Sindaco effettivo
Marco Lombardi Brandini SpA Presidente del Collegio Sindacale
KME Italy SpA (1) Presidente del Collegio Sindacale
Natural Capital Italia SpA SB (1) Presidente del Collegio Sindacale
First Capital SpA Presidente del Collegio Sindacale
First SICAF SpA Presidente del Collegio Sindacale
Palomar SpA Sindaco effettivo
Fondazione Angeli del Bello Membro del Collegio dei Revisori
Klab Kids Revisore
Cristina
Sorrentino
MG Equity Securities SpA Presidente del Collegio Sindacale con controllo
contabile
Simplex Rapid Srl Presidente del Collegio Sindacale con controllo
contabile
Imbo SpA Presidente del Collegio Sindacale con controllo
contabile
Cortec SpA Presidente del Collegio Sindacale con controllo
contabile
Tecnutensil Srl Presidente del Collegio Sindacale con controllo
contabile
Tecma SpA Sindaco effettivo senza controllo contabile
Daq-lan Srl unipersonale Revisore Legale
Satem Srl Revisore Legale
Satem Servizi Srl Revisore Legale
G E PI Srl Revisore Legale
H.T.P. High Tech Products Srl Revisore Legale
Utensil Meccanica 2000 Srl Revisore Legale
Autotrasporti Dolci Sergio Srl Revisore Legale
Oscar Utensili Srl Revisore Legale
Impresa di Pulizie L'Artigiana Srl Revisore Legale

(1) società facente capo a KME Group SpA;

(2) società quotata in un mercato regolamentato.

RELAZIONE SULLA POLITICA DELLA REMUNERAZIONE ESERCIZI 2025 E 2026 E SUI COMPENSI CORRISPOSTI ESERCIZIO 2024

Redatta ai sensi dell'art. 123-ter del TUF e dell'art. 84-quater Delibera Consob n. 11971 del 14 maggio 1999 e successive modifiche

Consiglio di Amministrazione del 14 aprile 2025

KME Group S.p.A. Sede Legale e Amministrativa: Foro Buonaparte, 44 – 20121 Milano - Italia Capitale sociale Euro 200.154.177,66 i.v. Cod. Fiscale e Reg. Imprese di Milano n° 00931330583 www.itkgroup.it

1 Sezione I – La Politica della Remunerazione
205
1.1 Introduzione e finalità
205
2 Governance di KME Group in relazione alla Politica
206
2.1 Gli organi sociali coinvolti nella predisposizione della Politica della remunerazione e le
procedure utilizzate 206
2.2 Modifiche e deroghe alla Politica
207
2.3 Principi Generali delle Politiche di Remunerazione
208
2.3.1 Le finalità della politica della remunerazione e sua evoluzione 208
2.3.2 210 Le Politiche di Remunerazione per gli Amministratori e i Dirigenti con responsabilità strategiche
2.3.2.1 Membri del Consiglio di Amministrazione 210
2.3.2.2 Amministratori Esecutivi 210
2.4 Le componenti del pacchetto retributivo dei Dirigenti con Responsabilità Strategiche
211
2.5 Altre informazioni 211
2.6 Collegio Sindacale
212
3 Sezione II – Relazione sui compensi corrisposti nell'esercizio 2024 213
3.1 Prima parte: Informazioni in merito alle voci che compongono la remunerazione
213
3.1.1 Il Consiglio di Amministrazione 213
3.1.1.1 Compensi statutari ed assembleari 213
3.1.1.2 Compensi degli Amministratori con particolari cariche. 213
3.1.1.3 Compensi degli Amministratori non esecutivi nell'ambito dei Comitati. 214
3.1.2 Piani di stock option 214
3.1.3 Il Collegio Sindacale 214
3.1.4 Informazioni in caso di cessazione dalla carica di Amministratori 214
3.1.5 Informazioni relative a deroghe nella applicazione della Politica 2024 214
3.1.6 variabili 214 Informazioni relative alla applicazione di meccanismi di correzione ex post delle componenti
3.1.7 Informazioni ulteriori per gli esercizi 2020, 2021, 2022, 2023 e 2024 215
3.1.8 Informazioni relative a come sia stato tenuto in considerazione il voto espresso dalla assemblea
sulla seconda sezione della Relazione dell'esercizio precedente 216
3.2 Parte seconda –
Tabelle
217
3.2.1 Compensi dei componenti degli organi di amministrazione e controllo 217
3.2.2 Stock Option 220
3.2.3 Altri piani non monetari diversi dalle stock option 222
3.2.4 Piano di incentivazione monetaria 224
3.2.5 Partecipazioni detenute dai componenti degli organi di amministrazione e controllo e dai
Dirigenti con responsabilità strategiche. 226

Signori Azionisti,

il presente documento illustra, nella sua prima Sezione, la Politica della Remunerazione 2025 e 2026 (di seguito "Politica" o anche "Politica 2025 e 2026") relativa ai componenti del Consiglio di Amministrazione e del Collegio sindacale della società KME Group SpA (di seguito "KME Group" o la "Società") ed ai Dirigenti con Responsabilità Strategica. Nella seconda Sezione illustra invece l'attuazione delle politiche retributive vigenti e quindi dei compensi corrisposti nell'esercizio 2024 (di seguito la "Relazione sui Compensi" o anche solo "Relazione"). In particolare:

La Politica

Per questo esercizio, la Politica descritta nella prima sezione è riferita ad un arco temporale di due anni fino alla conclusione del mandato del Consiglio di Amministrazione attualmente in carica e cioè fino all'approvazione del bilancio al 31 dicembre 2026.

Lo scorso esercizio, in considerazione dell'avviato programma di delisting della Società, la Politica della Remunerazione era stata riferita al solo esercizio 2024. Il potrarsi della realizzazione di tale operazione ha reso opportuno, anche per esigenze di stabilità ed economicità, ampliare l'orizzonte temporale di riferimento.

La Politica è stata predisposta in linea con le raccomandazioni in tema di remunerazione del Codice di Corporate Governance approvato dal Comitato per la Corporate Governance di Borsa Italiana SpA da ultimo nel gennaio 2020 (di seguito "Codice"). In particolare, la Politica ha validità dalla data della sua approvazione fino alla approvazione della Relazione Finanziaria Annuale relativa all'esercizio chiuso al 31 dicembre 2026.

La Politica è definita in misura tale da attrarre, motivare e trattenere risorse dotate delle competenze professionali (sia manageriali che tecniche) richieste per gestire con successo la Società e le sue strategie, come definite dal Consiglio di Amministrazione, nonché per aiutare il perseguimento degli interessi a lungo termine e la sostenibilità della Società stessa.

La Politica è redatta alla luce delle raccomandazioni contenute nell'articolo 5 del Codice e tiene conto delle previsioni di cui all'art. 123-ter del D.Lgs. n. 58 del 24 febbraio 1998, come successivamente modificato (il "TUF"), all'art. 84-quater del Regolamento Consob approvato con delibera n. 11971 del 14 maggio 1999, come successivamente modificato (il "Regolamento Emittenti") e all'Allegato 3A, Schema 7-bis, del Regolamento Emittenti, nonché delle disposizioni contenute nella procedura per le operazioni con parti correlate, approvata dal Consiglio di Amministrazione della Società in data 11 novembre 2010, nella versione aggiornata in data 26 settembre 2024, ai sensi del regolamento adottato dalla Consob con delibera n. 17221 del 12 marzo 2010, come successivamente modificato ed integrato.

La Relazione sui compensi corrisposti

La Relazione sui Compensi è un documento approvato dal Consiglio di Amministrazione, redatto in conformità all'allegato 3A, schema 7-bis, Sezione II, del Regolamento Emittenti, che viene depositato presso la sede legale della Società e pubblicato nel proprio sito internet, almeno 21 giorni prima della Assemblea degli Azionisti chiamata annualmente ad approvare il bilancio. La Relazione è riferita all'esercizio 2024 ed in particolare è dedicata, anche mediante l'utilizzo di specifiche tabelle, alla illustrazione in via analitica delle remunerazioni attribuite nel corso di tale esercizio agli Amministratori, ai Sindaci, ai Direttori Generali e ai Dirigenti con responsabilità strategiche.

In continuità con quanto effettuato negli ultimi esercizi, seguendo le indicazioni contenute nel format predisposto da Borsa Italiana SpA per la "Relazione sul governo societario e gli assetti proprietari" ("Relazione sulla Governance"), si è ritenuto di inserire nella presente Relazione le informazioni richieste dal Codice al fine di evitare un'inutile duplicazione di informativa. Di tale scelta è stata data evidenza anche nella appena ricordata Relazione sulla Governance.

Sempre nel rispetto di tali indicazioni, la Relazione sulla Governance e la presente Relazione sono messe a disposizione presso la sede legale della Società e nella sezione governance del sito web www.itkgroup.it. In ragione dei loro rispettivi contenuti e delle numerose reciproche sovrapposizioni, si raccomanda la loro lettura ed il loro esame in modo congiunto.

La Politica e la Relazione sui Compensi sono state approvate dal Consiglio di Amministrazione nella sua riunione del 14 aprile 2025.

1 Sezione I – La Politica della Remunerazione

1.1 Introduzione e finalità

KME Group è una holding industriale che nel corso del tempo ha modificato il proprio piano strategico, passando da holding di partecipazioni a investment company ai sensi del principio contabile IFRS 10, ed infine a holding industriale focalizzata nel mondo rame.

In particolare, la Società ha realizzato nel passato investimenti con orizzonti temporali di medio termine, combinando la propria ottica imprenditoriale con una struttura finanziaria solida. L'attuale allocazione delle risorse vede una forte concentrazione nella partecipazione nel gruppo KME (oltre il 90% del totale dell'attivo). All'interno di tale gruppo, da alcuni anni si sono privilegiati i settori più performanti e promettenti, favorendo invece l'uscita dai comparti che presentino prospettive di valorizzazione ridotte. Si è inoltre contribuito, con un ruolo particolarmente attivo, al fenomeno di progressiva concentrazione operato negli ultimi anni dai maggiori player del settore dei laminati ("Copper"). Alla luce della strategia definita nell'aprile 2022, si è assistito ad un'ulteriore concentrazione dell'attività nel settore rame, con la progressiva uscita dagli altri investimenti.

Il Gruppo KME, anche nel corso del 2024, ha consolidato il proprio ruolo di gruppo leader europeo in tale settore, realizzando operazioni volte a sviluppare ulteriormente il know how produttivo e il portafoglio prodotti, per produrre efficienze operative e fornire il miglior servizio possibile ai clienti. Nel febbraio 2024, KME SE ha firmato un contratto relativo all'acquisizione del 100% delle azioni di Blackhawk Holding GmbH, holding tedesca che detiene il 100% di Sundwiger Messingwerk GmbH, leader europeo nel settore dei semilavorati laminati in bronzo oltrechè produttore di semilavorati laminati in ottone, operazione finalizzata a gennaio 2025 e, nel luglio 2024, KME SE è diventata l'unico azionista di Azienda Metalli Laminati SpA.

In corenza con la focalizzazione nel mondo rame, come noto, nei primi mesi del 2023 KME Group SpA ha dato avvio al progetto finalizzato al delisting delle azioni ordinarie e di risparmio e dei warrant dal mercato. Il delisting è ritenuto funzionale dalla Società rispetto all'obiettivo di concentrare la propria attività nella gestione industriale del gruppo riferibile a KME SE e di offrire alla Società maggiore flessibilità nel perseguimento delle strategie finalizzate al rafforzamento della posizione sui mercati, anche mediante crescita per linee esterne, tenuto conto che la quotazione sul mercato non permette di valorizzare adeguatamente il Gruppo KME.

La Società ha ritenuto inoltre che il delisting, oltre ad una semplificazione societaria con correlato risparmio di costi, possa consentire di implementare, con maggiore efficacia, eventuali opportunità di riorganizzazione del Gruppo KME finalizzate all'ulteriore rafforzamento dello stesso, più facilmente perseguibili con lo status di non quotata.

In linea con tale nuova definizione strategica, il management ritiene che l'apprezzamento complessivo delle performance della Società vada effettuato considerando soprattutto i risultati economici conseguiti di periodo, più che l'incremento di valore registrato nel tempo dai singoli asset posseduti e dalla loro capacità di trasformarsi in ricchezza per gli azionisti, logica che invece caratterizzava l'approccio del passato.

In coerenza con quanto già indicato nella Politica 2024, anche la Politica 2025 e 2026 tiene in considerazione il mutuato approccio strategico nonché la prospettiva di delisting del Gruppo.

2 Governance di KME Group in relazione alla Politica

2.1 Gli organi sociali coinvolti nella predisposizione della Politica della remunerazione e le procedure utilizzate

Sin dalla assemblea del 19 giugno 2015, che ha approvato il bilancio al 31 dicembre 2014, era venuto a scadere il Comitato per la Remunerazione. Il Consiglio di Amministrazione della Società, nominato da detta assemblea, aveva deciso di non procedere alla ricostituzione di tale Comitato, ai sensi, all'epoca, dell'art. 6 del Codice di Autodisciplina di Borsa Italiana e ora art. 5 del Codice, ritenendo che i compiti stabiliti dal Codice allora vigente a proposito del Comitato per la Remunerazione potessero ben essere svolti, nel caso specifico della Società, direttamente dal Consiglio di Amministrazione. Anche l'organo amministrativo nominato dall'Assemblea dell'8 maggio 2018, riunitosi in pari data, aveva deciso, in continuità con il precedente triennio, di non procedere alla ricostituzione di detto Comitato. Medesima decisione è stata assunta dall'organo amministrativo nominato dall'Assemblea dell'8 giugno 2021 e da quella del 22 maggio 2024.

Anche per gli esercizi 2024-2026, il Consiglio di Amministrazione ha ritenuto che esso stesso, nella sua interezza, sia il soggetto che possa adeguatamente ed efficacemente procedere alla individuazione e fissazione dei criteri di incentivazione, sulla base dei quali determinare la componente variabile della remunerazione degli amministratori esecutivi e dei dirigenti con responsabilità strategica, nonché per il monitoraggio dell'avvenuto raggiungimento degli obiettivi prestabiliti.

Il Consiglio continua a ritenere che la attuale definizione della propria mission strategica, dell'approccio al mercato e del proprio assetto di governance rendano più semplice la gestione della politica delle remunerazioni, che riguarda unicamente gli Amministratori esecutivi della Società e gli eventuali dirigenti con responsabilità strategica.

La Politica ha validità dalla data della sua approvazione fino alla approvazione della Relazione Finanziaria Annuale relativa all'esercizio chiuso al 31 dicembre 2026.

La Politica della remunerazione degli Amministratori esecutivi ed i criteri di remunerazione dei Dirigenti con responsabilità strategica è stata approvata dal Consiglio di Amministrazione, con il parere favorevole espresso dal Comitato Controllo, Rischi e Sostenibilità e previo esame del Collegio Sindacale.

Il Consiglio di Amministrazione si è anche avvalso della collaborazione di due Amministratori Indipendenti, facenti parte del Comitato per il Controllo, Rischi e Sostenibilità, come confronto tecnico e contenutistico sulla Politica. Inoltre, qualora nel corso dell'esercizio dovessero sorgere specifici quesiti o dovessero essere analizzate questioni inerenti la remunerazione degli Amministratori Esecutivi, il Consiglio di Amministrazione si avvarrà di almeno due Amministratori Indipendenti. Inoltre, il parere positivo di almeno due Amministratori Indipendenti è necessario per la verifica della sussistenza delle circostanze eccezionali che permettano deroghe temporanee alla Politica. In occasione di delibere del Consiglio di Amministrazione in cui si discuta la remunerazione di Amministratori Esecutivi, gli stessi presenziano alle relative discussioni solo se espressamente autorizzati dagli altri Consiglieri e non partecipano alle votazioni relative ad essi stessi, onde evitare palesi conflitti di interessi.

La Politica così approvata dal Consiglio di Amministrazione viene sottoposta alla Assemblea dei soci per la sua approvazione con voto vincolante, secondo l'art 123 ter, comma 3-bis TUF, in occasione della deliberazione riguardante la Relazione Finanziaria Annuale.

Ai sensi dell'art. 123 ter, comma 3 ter, qualora l'Assemblea dei soci non approvasse la Politica, o sue modifiche, sottoposte al voto della Assemblea stessa, continuerebbero a trovare applicazione le remunerazioni conformi alla più recente Politica approvata dalla Assemblea o, in mancanza, le prassi vigenti.

La verifica della corretta attuazione della Politica adottata è affidata al Consiglio di Amministrazione.

2.2 Modifiche e deroghe alla Politica

La presente Politica è valida e vincolante per il periodo sopra indicato (due anni), salve le eventuali modifiche approvate dalla Assemblea dei soci, secondo l'iter indicato nel paragrafo 2.1.

Le deroghe possono essere approvate solo in circostanze eccezionali, per tali intendendosi le situazioni in cui le deroghe siano necessarie ai fini del perseguimento degli interessi a lungo termine e della sostenibilità della Società nel suo complesso o, ancora, per assicurarne la capacità di stare sul mercato.

Le eventuali deroghe debbono ottenere il parere positivo di almeno due Amministratori Indipendenti ed essere approvate dal Consiglio di Amministrazione. L'approvazione delle deroghe deve essere preceduta dalla verifica i) della sussistenza delle condizioni eccezionali, per tali intendendosi situazioni, non previste al momento della approvazione della Politica, il cui verificarsi non consenta alla Società di stare sul mercato rispetto ai benchmark che il mercato offre in quel momento, e ii) della coerenza delle deroghe alle condizioni previste dalla presente Politica. Gli Amministratori Indipendenti e il Consiglio di Amministrazione possono avvalersi della consulenza interna delle funzioni aziendali coinvolte nonché di ogni altra funzione aziendale ritenuta utile alla valutazione.

I soli elementi della Politica che possono essere oggetto di deroghe sono relativi unicamente alla componente variabile della remunerazione.

Le proposte di deroga sono discusse ed eventualmente approvate con il parere favorevole di almeno due Amministratori Indipendenti, sentito il Collegio Sindacale, con deliberazione del Consiglio di Amministrazione della Società, che provvede alla diffusione della informazione al pubblico, quale informazione privilegiata. Le deroghe e le relative motivazioni sono comunicate altresì alla prima assemblea dei soci successiva alla loro approvazione.

Le informative al pubblico relative alle deroghe alla presente Politica hanno ad oggetto, per ciascuna deroga:

  • i. gli specifici elementi cui si è derogato e la specifica informativa che gli stessi erano ricompresi tra gli elementi sopra indicati;
  • ii. le informazioni sulla natura delle circostanze eccezionali e le motivazioni secondo le quali la deroga sia necessaria ai fini del perseguimento degli interessi a lungo termine e della sostenibilità della Società nel suo complesso o per assicurarne la capacità di stare sul mercato;
  • iii. le informazioni in merito alla procedura seguita e la conferma della conformità di tale procedura alle condizioni procedurali indicate nella presente Politica;
  • iv. le informazioni relative alla remunerazione corrisposta nelle circostanze eccezionali.

2.3 Principi Generali delle Politiche di Remunerazione

2.3.1 Le finalità della politica della remunerazione e sua evoluzione

La Politica rappresenta un importante strumento per la creazione di un valore aziendale sostenibile.

Essa contribuisce ad attrarre e a mantenere professionalità di alto livello e ad allineare gli obiettivi e i comportamenti individuali alle strategie ed ai programmi di medio/lungo termine del Gruppo.

I principi ispiratori della struttura retributiva complessiva sono i seguenti:

  • formulazione equilibrata;
  • adeguato bilanciamento delle componenti fisse e di quelle variabili. La componente variabile non deve assumere un peso predominante e deve prevedere limiti massimi. Particolare attenzione va posta alla componente fissa della retribuzione, quale salvaguardia delle professionalità, in stretto collegamento al ruolo ricoperto, all'ampiezza della responsabilità e al mantenimento dei risultati positivi nel tempo, e sufficiente a remunerare la prestazione, anche nel caso di non erogazione della componente variabile;
  • appropriata formulazione della retribuzione variabile, che guardi agli obiettivi di medio/lungo termine, evitando l'unico riferimento ad azioni temporali di breve termine. Il collegamento tra retribuzione e performance deve basarsi su parametri predeterminati, misurabili e collegati non solo a valutazioni quantitative, ma anche a giudizi di natura qualitativa tenendo in considerazione la politica di gestione dei rischi adottata dalla Società;
  • attenzione alla creazione di valore per gli Azionisti in un orizzonte di medio/lungo periodo.

In linea generale, la remunerazione degli Amministratori esecutivi e dei Dirigenti con responsabilità strategiche è stabilita in misura sufficiente ad attrarre, trattenere e motivare persone dotate delle qualità professionali richieste per gestire con successo la Società.

Inoltre, le politiche di incentivazione degli Amministratori esecutivi e dei Dirigenti con responsabilità strategica vengono correlate ad un mix di obiettivi di performance e/o redditività da una parte e di "creazione di valore" dall'altra.

La Politica 2025 e 2026 non contiene riformulazioni rispetto alla Politica 2024. Dunque, anche per gli esercizi 2025 e 2026, i criteri di remunerazione per gli Amministratori Esecutivi saranno basati su:

  • i. una remunerazione fissa;
  • ii. opzioni relative ad azioni della capogruppo KME Group riservate agli Amministatori Esecutivi Vincenzo Manes e Diva Moriani ed a quello di KME SE Claudio Pinassi;
  • iii. piano di incentivazione a medio-lungo termine basato sulle performance della partecipata KME SE.

Il Consiglio di Amministrazione darà attuazione specifica ai principi riportati nella presente Politica, per la determinazione della remunerazione degli Amministratori Esecutivi e dei Dirigenti aventi Responsabilità Strategica.

La scelta operata dalla Società di incentivazione agli Amministratori Esecutivi e ai Dirigenti con Responsabilità Strategica è stata dettata anche dalla volontà di incentivare il management ad operare su pianificazioni di medio-lungo periodo, che consentono, tra l'altro, di rispettare gli interessi di tutti gli stakeholders e di incentivare la motivazione del personale e di conseguenza ambienti di lavoro più sereni e, in definitiva, migliori. La Società ritiene quindi che la propria Politica 2025 e 2026 sia tale da rispettare le condizioni di lavoro ed il benessere, l'occupazione e l'occupabilità, dei propri dipendenti.

Nella redazione della presente Politica 2025 e 2026 la Società non ha potuto tenere in considerazione commenti o richieste da parte di azionisti in merito alle tematiche coinvolte, in quanto, nel corso della assemblea di approvazione della Politica 2024, il dibattito assembleare non ha fornito spunti tali da dover essere considerati né sono pervenute alla Società richieste o comunicazioni da parte di azionisti dalla data di tale assemblea alla data odierna. Qualora ciò si verificasse in futuro, la Società

prenderà in considerazione tali elementi nel corso della stesura e della approvazione delle future Politiche di remunerazione.

2.3.2 Le Politiche di Remunerazione per gli Amministratori e i Dirigenti con responsabilità strategiche

2.3.2.1 Membri del Consiglio di Amministrazione

La Politica 2025 e 2026 di KME Group definisce le linee guida alle quali il Consiglio di Amministrazione si attiene per la determinazione della remunerazione, sia fissa sia variabile, dei componenti del Consiglio stesso, con particolare riguardo agli Amministratori cui sono attribuite specifiche deleghe, e dei Dirigenti con responsabilità strategica.

Per tutti gli Amministratori, esecutivi e non esecutivi, l'art. 8 dello Statuto della Società prevede una partecipazione agli utili netti annuali nella misura del 2% di quanto ne residua dopo la destinazione della quota a riserva legale.

In caso di pagamento del compenso di cui all'art. 8 dello Statuto, le somme ricevute a titolo di indennità fissa sono considerate anticipo del predetto compenso.

L'articolo 21 dello Statuto consente all'Assemblea degli Azionisti di attribuire agli amministratori una indennità fissa.

Con riferimento al triennio 2024-2026, l'Assemblea dei soci del 22 maggio 2024, confermando le indicazioni del Consiglio di Amministrazione uscente, ha riconosciuto una indennità di Euro 16.500 su base annua per ciascun amministratore, con una maggiorazione del 50% a favore degli amministratori che facciano parte di Comitati istituiti dalla Società, in linea con la analoga remunerazione riconosciuta per il triennio precedente. Tali importi risultano infatti invariati rispetto al precedente triennio.

La Società ha inoltre stipulato una polizza "Directors & Officers' Liability" (c.d. "D&O") che prevede la copertura assicurativa, nell'eventualità di una responsabilità civile, a favore degli Amministratori e Dirigenti della Società e del Gruppo; la polizza copre inoltre le spese di difesa legale, anche in sede cautelare e d'urgenza.

2.3.2.2 Amministratori Esecutivi

Componente fissa

Agli Amministratori Esecutivi viene riconosciuto un importo fisso definito in base a responsabilità e competenze connesse alla carica. L'importo è determinato dal Consiglio di Amministrazione, sentito il parere del Collegio sindacale.

La presente Politica determina, in continuità con il passato, una remunerazione fissa annua da riconoscere, pari ad Euro 700.000 al Vice-Presidente Vincenzo Manes e pari ad Euro 100.000 alla Presidente Diva Moriani, fino alla data della assemblea convocata per l'approvazione del bilancio al 31 dicembre 2026.

Componenti variabili

  • A. Con riferimento agli esercizi 2025 e 2026, la componente variabile della remunerazione del Vice-Presidente Vincenzo Manes e della Presidente Diva Moriani viene determinata sulla base del piano di incentivazione variabile di KME SE, basato sui risultati operativi della stessa.
  • B. Agli Amministratori Esecutivi della Società, Vincenzo Manes e Diva Moriani, ed a quello di KME SE, Claudio Pinassi, sono state assegnate opzioni della durata di tre anni, che danno la facoltà di acquistare complessivamente n. 12,5 milioni di azioni ordinarie della Società ad Euro 1,00, in aggiunta al prezzo di Euro 0,16 per singola opzione. Tali azioni ordinarie sono attualmente nel portafoglio della Società.

Le opzioni sono state assegnate secondo il seguente schema:

Vincenzo Manes 5.000.000
Diva Moriani 5.000.000
Claudio Pinassi 2.500.000

Le opzioni saranno attribuite a pagamento; la attribuzione di azioni ordinarie, sulla base di una azione per ogni opzione, mediante esercizio delle opzioni, potrà essere richiesta da ciascuno

beneficiario, anche in più tranche, entro il 30 giugno 2027, data oltre la quale le opzioni saranno annullate se non esercitate.

Tale componente variabile è idonea a rinforzare la retention degli amministratori indicati, nonché a valorizzare il loro operato per la creazione di valore del Gruppo.

Con riferimento a tutti gli elementi di componente variabile della retribuzione per gli Amministratori Esecutivi, non sono previsti criteri di riconoscimento o variazione di tale componente nei casi di overperformance o di underperformance.

Benefici non monetari

La Società ha deciso di mantenere in capo a Vincenzo Manes quale benefit, la disponibilità di un alloggio, per un canone massimo fino a Euro 150.000 annui, nonché di una polizza infortuni con un massimale di Euro 5.000.000.

Trattamento di fine mandato ed indennità in caso di dimissioni, licenziamento o cessazione del rapporto a seguito di un'offerta pubblica di acquisto

Con riferimento agli esercizi 2025 e 2026, in linea con il passato, non sono attribuiti Trattamenti di Fine Mandato (TFM) in favore di Amministratori. Non sono neppure previsti compensi/indennità per "impegni di non concorrenza", così come l'assegnazione o il mantenimento di benefici non monetari o la stipula di contratti di consulenza successivamente alla cessazione del rapporto.

Obiettivi di performance non finanziari

Con riferimento ad obiettivi di performance non finanziari, la sostenibilità, intesa come sostenibilità economico-finanziaria della Società, è tenuta in considerazione dalla Politica 2025 e 2026, come già detto in precedenza, incentivando gli amministratori ed i manager a decidere per investimenti con ritorno nel medio-lungo termine, in luogo di monetizzazioni, per i beneficiari, nel breve.

2.4 Le componenti del pacchetto retributivo dei Dirigenti con Responsabilità Strategiche

Per i Dirigenti con Responsabilità Strategiche si conferma una struttura retributiva adeguatamente bilanciata tra una componente fissa congrua rispetto alle responsabilità attribuite e, nel caso, una componente variabile definita entro limiti massimi e finalizzata ad ancorarne la remunerazione alla performance.

Remunerazione fissa

Per i Dirigenti con Responsabilità Strategiche la remunerazione fissa è determinata in base al ruolo e alle responsabilità assegnate, anche tenuto conto dei livelli retributivi riscontrati sul mercato di riferimento e, talora, dell'esperienza e del percorso professionale dell'individuo. Alla luce di questi fattori la remunerazione fissa dei Dirigenti con Responsabilità Strategiche può essere adeguata periodicamente.

Remunerazione variabile

La remunerazione variabile è articolata in una componente di breve termine ed una componente di lungo termine a base azionaria in un'ottica di sostenibilità dei risultati e di creazione di valore per gli azionisti nel medio-lungo periodo. La valutazione degli obiettivi di performance assegnati è effettuata al netto degli effetti delle variabili esogene derivanti dall'evoluzione dello scenario di riferimento, allo scopo di valorizzare l'effettivo contributo individuale alla realizzazione degli obiettivi di performance attribuiti.

2.5 Altre informazioni

La Società, nella predisposizione della Politica:

  • i. non si è avvalsa della collaborazione di alcuna società di consulenza o di specialista del settore;
  • ii. non ha utilizzato come riferimento politiche della remunerazione di altre società, né italiane né straniere.

2.6 Collegio Sindacale

La remunerazione del Collegio Sindacale è deliberata dall'assemblea all'atto della nomina in base alle tariffe professionali (se applicabili) e/o le normali prassi di mercato. In merito, si ricorda che l'Assemblea degli Azionisti del 22 maggio 2024 ha determinato la sopra citata retribuzione annuale nella misura di Euro 46.000 per il Presidente e di Euro 31.000 per ciascun altro Sindaco Effettivo. Non è prevista alcuna remunerazione variabile ai componenti del Collegio Sindacale.

Il Collegio Sindacale non ha trasmesso alla Società alcun approfondimento sulla quantificazione dell'impegno richiesto, ai sensi della norma Q.1.6 delle norme di comportamento del Collegio Sindacale di società quotate, emanate dal Consiglio Nazionale dei Dottori Commercialisti e degli Esperti Contabili.

3 Sezione II – Relazione sui compensi corrisposti nell'esercizio 2024

3.1 Prima parte: Informazioni in merito alle voci che compongono la remunerazione

La presente Sezione II illustra, con riferimento all'esercizio 2024, i compensi percepiti dai componenti degli organi di amministrazione e controllo (con specifica indicazione nominativa per gli Amministratori Esecutivi).

3.1.1 Il Consiglio di Amministrazione

3.1.1.1 Compensi statutari ed assembleari.

Per tutti gli Amministratori, esecutivi e non esecutivi, l'art. 8 dello Statuto della Società prevede una partecipazione agli utili netti annuali nella misura del 2% di quanto ne residua dopo la destinazione a riserva legale.

L'art. 21 dello Statuto consente all'Assemblea degli Azionisti di attribuire agli Amministratori una indennità fissa.

L'assemblea del 22 maggio 2024 ha determinato, per il triennio 2024-2026, una indennità di Euro 16.500 su base annua per ciascun Amministratore, con una maggiorazione del 50% a favore degli Amministratori che facciano parte di Comitati istituiti dalla Società.

3.1.1.2 Compensi degli Amministratori con particolari cariche.

L'art. 21 dello Statuto prevede che il compenso degli Amministratori esecutivi sia deliberato dal Consiglio di Amministrazione, sentito il parere del Collegio sindacale; sono Amministratori esecutivi la Presidente Diva Moriani e il Vice Presidente Vincenzo Manes.

Il Consiglio di Amministrazione del 22 maggio 2024 ha deliberato di attribuire alla Presidente Diva Moriani una remunerazione fissa di Euro 100.000 annui Al Vice Presidente Vincenzo Manes è stata attribuita una remunerazione fissa di Euro 700.000 annui.

I compensi definiti dal Consiglio di Amministrazione del 22 maggio 2024 confermano per Diva Moriani e Vincenzo Manes quelli previsti per il precedente mandato del Consiglio di Amministrazione.

Con riferimento all'esercizio 2024, gli Amministratori Esecutivi non hanno maturato alcun compenso variabile, pertanto, la retribuzione totale erogata nel corso dell'esercizio 2024 agli Amministratori Esecutivi, comprensiva del compenso statutario deliberato dall'assemblea del 22 maggio 2024 è stata la seguente:

  • a Vincenzo Manes: Euro 716.500, unicamente come quota fissa;
  • a Diva Moriani: Euro 116.500, unicamente come quota fissa.

Inoltre si rammenta che, fino al 22 maggio 2024, la carica di Vice Presidente era ricoperta anche da Marcello Gallo, che ha ricevuto, per il periodo dal 1° gennaio 2024 al 22 maggio 2024 (data di cessazione della carica), un compenso pro-quota di Euro 38.927. Tale compenso si è aggiunto a quello di Euro 16.500 relativo al compenso statutario e alla retribuzione di Euro 241.678 corrisposta quale dirigente della Società.

Per i dettagli di calcolo, si veda la Tabella 3.2.1.

Si ricorda inoltre che Vincenzo Manes, Diva Moriani e Marcello Gallo erano titolari, nell'ambito del Piano di Incentivazione KME Group 2021/2024, di complessivi n. 37.500.000 Warrant Management (i Warrant). Tali Warrant sono stati acquistati dalla Società nel corso del 2024 per un corrispettivo unitario di Euro 0,60 per ciascun Warrant e complessivo di Euro 22,5 milioni, da liquidarsi parte in azioni e parte in cassa. L'acquisto è stato deliberato dal Consiglio di Amministrazione, nella riunione del 22 aprile 2024, dietro parere favorevole del Comitato Parti Correlate della Società rilasciato in data 18 aprile 2024.

3.1.1.3 Compensi degli Amministratori non esecutivi nell'ambito dei Comitati.

La remunerazione degli Amministratori non esecutivi è integrata in ragione della loro partecipazione ai Comitati esistenti (maggiorazione del 50%).

Il compenso loro attribuito statutariamente insieme agli altri Amministratori, e collegato al positivo risultato dell'esercizio, consente loro di partecipare, seppure in maniera non particolarmente significativa, ai risultati economici della Società.

3.1.2 Piani di stock option

Si segnala che al momento sono state assegnate agli Amministratori Esecutivi Vincenzo Manes e Diva Moriani e al CEO di KME SE Claudio Pinassi, opzioni della durata di tre anni, che danno la facoltà di acquistare complessivamente n. 12,5 milioni di azioni ordinarie della Società ad Euro 1,00, oltre ad Euro 0,16 per il prezzo di acquisto dell'opzione. Tali azioni ordinarie sono attualmente nel portafoglio della Società.

3.1.3 Il Collegio Sindacale

Il compenso del Presidente del Collegio Sindacale e dei due Sindaci Effettivi è stato determinato su base annua e per tutta la durata dell'incarico (esercizi 2024-2025-2026), da parte dell'Assemblea degli Azionisti al momento della loro nomina.

Per completezza espositiva, si ricorda che, in merito alla verifica sulla sussistenza del requisito dell'indipendenza dei componenti il Collegio Sindacale, vengono prese in considerazione le "situazioni sostanziali" dei singoli rapporti tra i Sindaci ed il Gruppo, ovvero l'insieme delle relazioni economiche intercorrenti; al riguardo si rinvia al paragrafo dedicato al Collegio Sindacale nella Relazione sulla Governance.

3.1.4 Informazioni in caso di cessazione dalla carica di Amministratori

Nel corso dell'esercizio 2024, l'Amministratore non esecutivo Alessandra Pizzuti ha rassegnato le proprie dimissioni con decorrenza dal 20 novembre 2024. A tale Amministratore è stato riconosciuto il compenso dovuto pro-quota dal 1° gennaio 2024 fino al giorno di permanenza in carica.

Con riferimento agli esercizi fino al 2024, inoltre, non sono stati attribuiti Trattamenti di Fine Mandato (TFM) in favore di Amministratori, né gli stessi sono stati erogati con riferimento all'esercizio 2024.

Non sono neppure previsti compensi/indennità per "impegni di non concorrenza", così come l'assegnazione o il mantenimento di benefici non monetari o la stipula di contratti di consulenza successivamente alla cessazione del rapporto.

3.1.5 Informazioni relative a deroghe nella applicazione della Politica 2024

Non si sono verificati casi nell'esercizio 2024.

3.1.6 Informazioni relative alla applicazione di meccanismi di correzione ex post delle componenti variabili

Non si sono verificati casi nell'esercizio 2024.

3.1.7 Informazioni ulteriori per gli esercizi 2020, 2021, 2022, 2023 e 2024

Si forniscono di seguito informazioni ulteriori relative agli esercizi 2020, 2021, 2022, 2023 e 2024 con riferimento a:

(importi in Euro) Società che redige il bilancio Compensi totali
Amministratore
Esecutivo
Vincenzo
Manes
Diva
Moriani
Marcello
Gallo
Vincenzo
Manes
Diva
Moriani
Marcello
Gallo
Esercizio 2020 736.899 116.500 116.500 1.152.241 555.222 541.340
Esercizio 2021 736.899 116.500 307.090 1.144.694 607.856 517.612
Esercizio 2022 736.899 116.500 370.763 1.591.899 1.189.070 503.683
Esercizio 2023 736.899 116.500 364.471 1.473.166 909.313 499.471
Esercizio 2024 724.889 116.500 303.129 1.698.451 938.053 498.129

a) remunerazione totale degli Amministratori Esecutivi:

b) risultati della Società:

Patrimonio netto per azione

Esercizio 2020 1,17
Esercizio 2021 1,38
Esercizio 2022 1,57
Esercizio 2023 1,54
Esercizio 2024 1,12

c) remunerazione annua lorda media parametrata sui dipendenti a tempo pieno di KME Group, diversi dai soggetti la cui remunerazione è indicata nominativamente nella presente Sezione II:

Retribuzione annua lorda

Esercizio 2020 Euro 63.674
Esercizio 2021 Euro 62.927
Esercizio 2022 Euro 61.660
Esercizio 2023 Euro 71.034
Esercizio 2024 Euro 68.115

Come noto, la Società è stata, dal 2014, configurata come holding di partecipazioni diversificate attraverso una gestione attiva e dinamica degli investimenti e degli asset in portafoglio, mirante alla loro migliore valorizzazione, e qualificata quale Investment company ai sensi dell'IFRS 10.

Il 22 aprile 2022, il Consiglio di Amministrazione ha deliberato di procedere alla focalizzazione dell'attività della Società sulla gestione industriale di KME SE, partecipazione con valore strategico e duraturo, provvedendo alla progressiva valorizzazione, nei tempi e modi strumentali al conseguimento dei migliori risultati per la Società stessa, degli ulteriori attivi in portafoglio. Come conseguenza di ciò, le partecipazioni non sono più consolidate a fair value, in base all'IFRS 10 relativo alle Investment companies, ma in misura integrale.

Il Consiglio ritiene che, con riferimento alla presente Politica, sia preferibile adottare un criterio di continuità rispetto a quanto adottato negli anni passati, dando evidenza dei dati relativi unicamente alla Capogruppo e non anche alle società incluse nel perimetro di consolidamento. Ciò, sia per coerenza informativa, rendendo confrontabili al lettore i dati rispetto a quelli esposti negli esercizi precedenti, sia

per la difficoltà di lettura e di intelleggibilità dell'informazione, in caso di utilizzo di dati anche relativi ad altre società del Gruppo.

3.1.8 Informazioni relative a come sia stato tenuto in considerazione il voto espresso dalla assemblea sulla seconda sezione della Relazione dell'esercizio precedente

Il dibattito assembleare di approvazione della precedente Relazione non ha fornito spunti tali da dover essere considerati né sono pervenute alla Società richieste o comunicazioni da parte di azionisti dalla data di assemblea alla data odierna. Qualora ciò si verificasse in futuro, la Società prenderà in considerazione tali elementi nel corso della stesura e della approvazione delle future Politiche di remunerazione.

3.2 Parte seconda – Tabelle

3.2.1 Compensi dei componenti degli organi di amministrazione e controllo

Il dettaglio dei compensi degli Amministratori, relativi all'esercizio 2024, anche in Società controllate, è riportato nella tabella che segue predisposta secondo le disposizioni previste da CONSOB (ovvero lo "Schema 7 bis" – Tabella 1 - di cui all'Allegato 3A del Regolamento Emittenti).

Compensi corrisposti ai componenti degli organi di amministrazione e controllo ed ai dirigenti con responsabilità strategica

(A) (B) (C) (D) (1) (2) (3) (4) (5) (6) (7) (8)
Compensi variabili non equity Indennità di fine
Periodo per cui è stata Compensi fissi Compensi per la Benefici non Fair Value dei carica o di
Nome e cognome Carica ricoperta la carica Scadenza della carica partecipazione a Bonus e altri Partecipazione monetari Altri compensi Totale compensi equity cessazione del
comitati (*) incentivi agli utili rapporto di
lavoro
Diva Moriani (1) Presidente 01/01/2024 - 31/12/2024 Approvazione bilancio 2026 116.500 116.500
(I) Compensi nella società che redige il bilancio
(II) Compensi da controllate e collegate
874.115 -
-
-
-
-
-
-
7.438
-
-
881.553 -
-
-
(III) Totale 990.615 - - - 7.438 - 998.053 - -
-
Vincenzo Manes (2) Vice Presidente 01/01/2024 - 31/12/2024 Approvazione bilancio 2026
(I) Compensi nella società che redige il bilancio 716.500 - - - 8.389 - 724.889 - -
(II) Compensi da controllate e collegate 973.562 - - - - - 973.562 - -
(III) Totale 1.690.062 - - - 8.389 - 1.698.451 - -
Marcello Gallo (3) Consigliere 01/01/2024 - 31/12/2024 Approvazione bilancio 2026
(I) Compensi nella società che redige il bilancio 297.105 - - - 6.024 - 303.129 - -
(II) Compensi da controllate e collegate 135.000 - 60.000 - - - 195.000 - -
(III) Totale
Duncan James Macdonald (4)
Consigliere 01/01/2024 - 31/12/2024 432.105 - 60.000 - 6.024 - 498.129 - -
(I) Compensi nella società che redige il bilancio Approvazione bilancio 2026 16.500 - - - - - 16.500 - -
(II) Compensi da controllate e collegate - - - - - - - - -
(III) Totale 16.500 - - - - - 16.500 - -
Ruggero Magnoni (5) Consigliere 01/01/2024 - 31/12/2024 Approvazione bilancio 2026
(I) Compensi nella società che redige il bilancio 18.300 - - - - - 18.300 - -
(II) Compensi da controllate e collegate - - - - - - - - -
(III) Totale 18.300 - - - - - 18.300 - -
Francesca Marchetti (6) Consigliere 01/01/2024 - 31/12/2024 Approvazione bilancio 2026
(I) Compensi nella società che redige il bilancio 16.500 8.250 - - - - 24.750 - -
(II) Compensi da controllate e collegate
(III) Totale
30.000
46.500
-
8.250
-
-
-
-
-
-
-
-
30.000
54.750
-
-
-
Massimiliano Picardi (7) Consigliere 22/05/2024 - 31/12/2024 Approvazione bilancio 2026 -
(I) Compensi nella società che redige il bilancio 10.053 2.164 - - - - 12.217 - -
(II) Compensi da controllate e collegate - - - - - - - - -
(III) Totale 10.053 2.164 - - - - 12.217 - -
Maria Serena Porcari (8) Consigliere 01/01/2024 - 31/12/2024 Approvazione bilancio 2026
(I) Compensi nella società che redige il bilancio 16.500 - - - - - 16.500 - -
(II) Compensi da controllate e collegate 5.000 - - - - - 5.000 - -
(III) Totale 21.500 - - - - - 21.500 - -
Luca Ricciardi (9)
(I) Compensi nella società che redige il bilancio
Consigliere 01/01/2024 - 31/12/2024 Approvazione bilancio 2026 19.500 8.250 - - - - 27.750 -
(II) Compensi da controllate e collegate - - - - - - - - -
-
(III) Totale 19.500 8.250 - - - - 27.750 - -
Laura Cattaneo (10) Consigliere 12/01/2024 - 22/05/2024 Approvazione bilancio 2023
(I) Compensi nella società che redige il bilancio 7.106 - - - - - 7.106 - -
(II) Compensi da controllate e collegate - - - - - - - - -
(III) Totale 7.106 - - - - - 7.106 - -
Alessandra Pizzuti (11) Consigliere 01/01/2024 - 20/11/2024 Approvazione bilancio 2024
(I) Compensi nella società che redige il bilancio 17.024
152.520
7.312 - - -
5.726
- 24.336
158.246
- -
(II) Compensi da controllate e collegate
(III) Totale
169.544 -
7.312
-
-
-
-
5.726 -
-
182.582 -
-
-
Gianluca Cinti (12) Sindaco Effettivo 22/05/2024 - 31/12/2024 Approvazione bilancio 2026 -
(I) Compensi nella società che redige il bilancio 28.153 - - - - - 28.153 - -
(II) Compensi da controllate e collegate - - - - - - - - -
(III) Totale 28.153 - - - - - 28.153 - -
Giovanna Villa (13) Sindaco Effettivo 01/01/2024 - 31/12/2024 Approvazione bilancio 2026
(I) Compensi nella società che redige il bilancio 32.800 - - - - - 32.800 - -
(II) Compensi da controllate e collegate - - - - - - - - -
(III) Totale
Alberto Villani (14)
Sindaco Effettivo 22/05/2024 - 31/12/2024 32.800 - - - - - 32.800 - -
(I) Compensi nella società che redige il bilancio Approvazione bilancio 2026 18.973 - - - - - 18.973 - -
(II) Compensi da controllate e collegate 7.500 - - - - - 7.500 - -
(III) Totale 26.473 - - - - - 26.473 - -
Silvano Crescini (15) Presidente Collegio Sindacale 01/01/2024 - 22/05/2024 Approvazione bilancio 2023
(I) Compensi nella società che redige il bilancio 19.173 - - - - - 19.173 - -
(II) Compensi da controllate e collegate - - - - - - - - -
(III) Totale 19.173 - - - - - 19.173 - -
Marco Lombardi (16) Sindaco Effettivo 01/01/2024 - 22/05/2024 Approvazione bilancio 2023
(I) Compensi nella società che redige il bilancio
(II) Compensi da controllate e collegate
12.112
33.500
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
12.112
33.500
-
-
-
(III) Totale 45.612 - - - - - 45.612 - -
-
Altri dirigenti con responsabilità strategica 01/01/2024 - 31/12/2024
(I) Compensi nella società che redige il bilancio 210.000 - 100.000 - - - 310.000 - -
(II) Compensi da controllate e collegate 60.000 - - - - - 60.000 - -
(III) Totale 270.000 - 100.000 - - - 370.000 - -

Note

  • (1) Euro 16.500 per compenso fisso deliberato dall'Assemblea, Euro 100.000 per la carica di Presidente/Vice Presidente di KME Group SpA Euro 595.660 in qualità di componente del Board di KME SE. Euro 10.000 in qualità di componente del consiglio di amministrazione di KMH SpA Euro 6.000 in qualità di componente del Supervisory Board di KME Germany GmbH e Euro 6.000 in qualità di componente del Supervisory Board di KME Mansfeld GmbH. Euro 5.000 in qualità di componente del consiglio di amministrazione di Culti Milano SpA. Euro 251.455 per la carica di dirigente di KME Srl (inclusivi di Euro 1.455 per rimborsi forfettari). I benefici non monetari (Euro 7.438) sono corrisposti per la funzione di dirigente di KME Srl. (2) Euro 16.500 per compenso fisso deliberato dall'Assemblea, Euro 700.000 per la carica di Presidente/Vice Presidente di KME Group SpA Euro 963.562 in qualità di componente del Board di KME SE. Euro 10.000 in qualità di componente del consiglio di amministrazione di KMH SpA I benefici non monetari (Euro 8.389) sono corrisposti per la funzione di Presidente di KME Group SpA. (3) Euro 16.500 per compenso fisso deliberato dall'Assemblea, Euro 39.927 per la carica di Vice Presidente di KME Group SpA (fino al 22 maggio 2024) ed Euro 241.679 come dirigente. Euro 35.000 come liquidatore di Isno 3 Srl in liquidazione, Euro 45.000 come Amministratore Delegato di Intek Investimenti SpA ed Euro 20.000 come Presidente di Immobiliare Pictea Srl. Euro 30.000 per la carica di componente del Board di KME SE ed Euro 5.000 per la carica di Amministratore di KME Italy SpA. Il compenso variabile non equity è stato erogato dalla controllata Intek Investimenti SpA. I benefici non monetari (Euro 6.024) sono corrisposti per la funzione di dirigente di KME Group SpA. (4) Euro 16.500 per compenso fisso deliberato dall'Assemblea. (5) Euro 16.500 per compenso fisso deliberato dall'Assemblea oltre a gettone di presenza per Euro 1.800. (6) Euro 16.500 per compenso fisso deliberato dall'Assemblea e ed Euro 8.250 per la carica di componente del Comitato Controllo, Rischi e Sostenibilità. Euro 30.000 per la carica di componente del Board di KME SE. (7) Euro 10.053 per compenso fisso deliberato dall'Assemblea (pro-quota dal 22 maggio 2024) ed Euro 2.164 (pro-quota dal 26 settembre 2024) per la carica di componente del Comitato per le Operazioni con Parti Correlate. (8) Euro 16.500 per compenso fisso deliberato dall'Assemblea. Euro 5.000 per la carica di Consigliere di Natural Capital Italia SpA SB. (9) Euro 16.500 per compenso fisso deliberato dall'Assemblea oltre a gettone di presenza per Euro 1.800 ed Euro 8.250 per la carica di componente del Comitato Controllo, Rischi e Sostenibilità. (10) Euro 5.905 per compenso fisso deliberato dall'Assemblea (pro-quota dal 12 gennaio 2024 fino al 22 maggio 2024) oltre a gettone di presenza per Euro 1.200. (11) Euro 14.624 per compenso fisso deliberato dall'Assemblea (pro-quota fino al 20 novembre 2024, data delle dimissioni) oltre Euro 2.400 per gettone di presenza ed Euro 7.312 (pro-quota fino al 20 novembre 2024, data delle dimissioni) per la carica di componente del Comitato Controllo, Rischi e Sostenibilità. Euro 27.288 in qualità di componente del Board di KME SE. Euro 2.704 in qualità di componente del Supervisory Board di KME Germany GmbH e Euro 2.704 in qualità di componente del Supervisory Board di KME Mansfeld GmbH. Euro 119.824 per la carica di dirigente di KME Srl (inclusivi di Euro 1.405 per rimborsi forfettari). I benefici non monetari (Euro 5.726) sono corrisposti per la funzione di dirigente di KME Srl. (12) Euro 28.153 per compenso fisso deliberato dall'Assemblea (pro-quota dal 22 maggio 2024). (13) Euro 31.000 per compenso fisso deliberato dall'Assemblea oltre a gettone di presenza per Euro 1.800. (14) Euro 18.973 per compenso fisso deliberato dall'Assemblea (pro-quota dal 22 maggio 2024).
    • Euro 7.500 per compenso come Presidente del Collegio Sindacale di KMH SpA.
    • (15) Euro 17.973 per compenso fisso deliberato dall'Assemblea (pro-quota fino al 22 maggio 2024) oltre a gettone di presenza per Euro 1.200.
    • (16) Euro 12.112 per compenso fisso deliberato dall'Assemblea (pro-quota fino al 22 maggio 2024). Euro 23.000 per compenso come Presidente del Collegio Sindacale di KME Italy SpA ed Euro 10.500 compenso come Presidente del Collegio Sindacale di Natural Capital Italia SpA SB.
    • (*) Euro 8.250 per Comitato Controllo, Rischi e Sostenibilità o Comitato per le Operazioni con Parti Correlate, pro quota per la durata in carica.

3.2.2 Stock Option

Stock option assegnate ai componenti dell'organo di amministrazione, ai direttori generali e agli altri Dirigenti con responsabilità strategica

Opzioni detenute all'inizio dell'esercizio Opzioni assegnate nel corso dell'esercizio Opzioni esercitate nel corso dell'esercizio Opzioni scadute
nel corso
dell'esercizio
Opzioni
detenute alla
fine
dell'esercizio
Opzioni di
competenza
dell'esercizio
(A) (B) (1) (2) (3) (4) (5) (6) (7) (8) (9) (10) (11) (12) (13) (14) (15) = (2) + (5) -
(11) -(14)
(16)
Nome e cognome Carica Piano Numero opzioni Prezzo di
esercizio
Perodo possibile
esercizio (dal - al) Numero Opzioni
Prezzo di
esercizio
Perodo possibile
esercizio (dal - al)
Fair value alla
data di
assegnazione
Data di
assegnazione
Prezzo di mercato
delle azioni
sottostanti
all'assegnazione
delle opzioni
Numero opzioni Prezzo di
esercizio
Prezzo di mercato
delle azioni
sottostanti alla
data di esercizio
Numero opzioni Numero opzioni Fair value
Vincenzo Manes Vice-Presidente Esececutivo KME Group 2024- 2027 - - - 5.000.000 1,1600 1/7/2024 - 30/6/2027 0,0400 30/06/2027 0,9281 - - - - 5.000.000 33.455
Diva Moriani Vice-Presidente Esececutivo KME Group 2024- 2027 - - - 5.000.000 1,1600 1/7/2024 - 30/6/2027 0,0400 30/06/2027 0,9281 - - - - 5.000.000 33.455
Claudio Pinassi CEO KME SE KME Group 2024-
2027
- - - 2.500.000 1,1600 1/7/2024 - 30/6/2027 0,0400 30/06/2027 0,9281 - - - - 2.500.000 16.728

3.2.3 Altri piani non monetari diversi dalle stock option

Piani di incentivazione non monetari diversi dalle stock option a favore dei componenti dell'organo di amministrazione, dei direttori generali e degli altri dirigenti con responsabilità strategiche

3.2.4 Piano di incentivazione monetaria

Nella tabella che segue si riporta il piano di incentivazione monetaria nella forma prevista dalla tabella 3B dello Schema n. 7-bis di cui all'Allegato 3A del Regolamento Emittenti.

Piani di incentivazione monetari a favore dei componenti dell'organo di amministrazione, dei direttori generali e degli altri dirigenti con responsabilità strategiche

(A) (B) (1) (2) (3) (4)
Nome e cognome Carica Piano Bonus dell'anno Bonus di anni precedenti Altri bonus
(A) (B) (C) (A) (B) (C)
Erogabile/Erogato
Differito
Periodo di
riferimento
Non più erogabili Erogabile/Erogato Ancora differiti
Vincenzo Manes
Vice-Presidente (*)
(I) Compensi nella società che redige il bilancio - - - - - - -
(II) Compensi da controllate e collegate - - - - - - -
(III) Totale - - - - - -
Diva Moriani Presidente (*)
(I) Compensi nella società che redige il bilancio - - - - - - -
(II) Compensi da controllate e collegate - - - - - - -
(III) Totale - - - - - -
Marcello Gallo Vice-Presidente (fino al 22 maggio 2024)
(I) Compensi nella società che redige il bilancio - - - - - - -
(II) Compensi da controllate e collegate - - - - - - -
(III) Totale - - - - - -

(*) Carica attuale

3.2.5 Partecipazioni detenute dai componenti degli organi di amministrazione e controllo e dai Dirigenti con responsabilità strategiche.

Le partecipazioni detenute dai componenti degli organi di amministrazione e controllo e dai Dirigenti con responsabilità strategiche, sono raccolte nella presente Relazione utilizzando lo schema previsto da CONSOB (ovvero lo "Schema 7-ter" – Tabella 1 – di cui all'Allegato 3A del Regolamento Emittenti).

Partecipazioni detenute dai componenti degli organi di amministrazione e controllo e dai direttori generali

Nome e cognome Carica Società partecipata Numero titoli
posseduti alla
fine
dell'esercizio
2023
Numero titoli
acquistati nel
corso del 2024
Numero titoli
venduti nel
corso del 2024
Numero titoli
posseduti alla
fine del 2024
Marcello Gallo (*) Amministratore KME Group SpA -
Azioni ordinarie
835.931 337.384 - 1.173.315
Luca Ricciardi Amministratore KME Group SpA -
Azioni risparmio
121.081 - - 121.081

(*) Incremento azioni avvenuto a seguito esercizio Warrant KME Group 2021-2024

Partecipazioni degli altri Dirigenti con Responsabilità strategiche

Numero dirigenti
con responsabilità
strategica
Società partecipata Numero titoli
posseduti alla
fine
dell'esercizio
2023
Numero titoli
acquistati nel
corso del 2024
Numero titoli
venduti nel
corso del 2024
Numero titoli
posseduti alla
fine del 2023
1 - - - - -

Bilancio separato al 31 dicembre 2024

KME Group S.p.A. Sede Legale e Amministrativa: Foro Buonaparte, 44 - 20121 Milano - Italia Capitale sociale Euro 200.154.177,66 i.v. Cod. Fiscale e Reg. Imprese di Milano n° 00931330583 www.itkgroup.it

Prospetto della Situazione Patrimoniale e Finanziaria – Attivo

(in unità di Euro) Rif.
Nota
31-dic-24 31-dic-23
di cui parti
correlate
di cui parti
correlate
Partecipazioni in controllate 4.1 576.425.631 576.425.631 587.631.631 587.631.631
Partecipazioni in altre imprese 4.1 222.003 - 222.003 -
Attività finanziarie non correnti 4.2 10.887 - 640.555 629.984
Immobili, impianti e macchinari 4.3 11.361.620 - 3.011.306 -
Investimenti immobiliari 4.4 32.289 - 32.289 -
Attività immateriali 4.5 6.657 - 8.184 -
Altre attività non correnti 4.6 2.961 - 2.961 -
Attività per imposte differite 4.19 2.054.238 - 2.022.730 -
Totale Attività non correnti 590.116.286 593.571.659
Attività finanziarie correnti 4.7 54.593.224 54.086.220 25.625.718 25.118.775
Crediti commerciali 4.8 1.108.866 102.441 1.971.170 760.863
Altri crediti ed attività correnti 4.9 4.793.130 3.599.259 2.747.390 1.350.904
Disponibilità liquide e mezzi equivalenti 4.10 27.355.523 - 3.213.973 -
Totale Attività correnti 87.850.743 33.558.251
Totale Attività 677.967.029 627.129.910

Le note esplicative sono parte integrante di questo bilancio.

Le informazioni sulle operazioni con parti correlate sono contenute nella nota esplicativa 7.12.

Prospetto della Situazione Patrimoniale e Finanziaria – Passivo

(in unità di Euro) Rif.
Nota
31-dic-24 31-dic-23
di cui parti
correlate
di cui parti
correlate
Capitale sociale 200.154.178 - 200.104.709 -
Altre riserve 127.069.054 - 233.581.491 -
Azioni proprie (48.439.174) - (126.834.394) -
Risultati di esercizi precedenti 1.603.038 - 1.603.038 -
Riserva Stock Option 4.010.417 - 3.670.921 -
Utile (perdita) dell'esercizio (25.058.741) - (14.547.728) -
Totale Patrimonio netto 4.11 259.338.772 297.578.037
Benefici ai dipendenti 4.12 276.251 - 454.969 -
Passività per imposte differite 4.19 634.428 - 694.363 -
Debiti e passività finanziarie non correnti 4.13 139.494.536 132.874.107 117.422.629 116.792.645
Titoli obbligazionari 4.14 198.953.914 - 156.139.064 -
Fondi per rischi ed oneri 4.15 757.793 - 768.821 -
Totale Passività non correnti 340.116.922 275.479.846
Debiti e passività finanziarie correnti 4.16 61.257.250 712.376 49.092.603 33.850.838
Debiti verso fornitori 4.17 1.707.871 374.085 3.263.966 1.149.542
Altre passività correnti 4.18 15.546.214 13.928.132 1.715.458 315.674
Totale Passività correnti 78.511.335 54.072.027
Totale Passività e Patrimonio netto 677.967.029 627.129.910

Le note esplicative sono parte integrante di questo bilancio.

Le informazioni sulle operazioni con parti correlate sono contenute nella nota esplicativa 7.12.

Prospetto dell'utile (perdita) dell'esercizio e delle altre componenti di conto economico complessivo

(in unità di Euro) Rif. Nota 2024 2023
di cui parti
correlate
di cui parti
correlate
Proventi Netti da Gestione di Partecipazioni 6.1 1.199.978 1.199.978 238.872 238.872
Commissioni su garanzie prestate 6.2 866.250 866.250 859.038 859.038
Altri proventi 6.3 829.516 570.469 1.031.842 248.903
Costo del lavoro 6.4 (2.158.174) (451.679) (2.527.533) (518.915)
Ammortamenti, impairment e svalutazioni 6.5 (997.224) - (659.008) -
Altri costi operativi 6.6 (5.536.348) (2.159.776) (6.679.536) (2.497.306)
Risultato Operativo (5.796.002) (7.736.325)
Proventi Finanziari 6.7 2.712.326 2.508.458 4.457.823 4.393.580
Oneri Finanziari 6.7 (25.102.584) (15.816.615) (13.095.717) (4.294.285)
Oneri Finanziari Netti (22.390.258) (8.637.894)
Risultato Ante Imposte (28.186.260) (16.374.219)
Imposte correnti 6.8 3.036.076 - 1.739.350 -
Imposte differite 6.8 91.443 - 87.141 -
Totale Imposte sul reddito 3.127.519 1.826.491
Risultato netto attività continue (25.058.741) (14.547.728)
Risultato netto attività discontinue - -
Risultato d'esercizio (25.058.741) (14.547.728)
Altri componenti del conto economico complessivo:
Valutazione benefici definiti a dipendenti 5.997 6.849
Risultato da fair value - (9.700.000)
Imposte su altri componenti del conto
economico complessivo
- -
Componenti che non potranno essere
riclassificate nel risultato d'esercizio
5.997 (9.693.151)
Componenti che potranno essere
riclassificate nel risultato d'esercizio
- -
Altri componenti del conto economico complessivo: 5.997 (9.693.151)
Totale conto economico complessivo dell'esercizio (25.052.744) (24.240.879)

Le note esplicative sono parte integrante di questo bilancio.

Le informazioni sulle operazioni con parti correlate sono contenute nella nota esplicativa 7.12.

Prospetto delle variazioni di patrimonio netto al 31 dicembre 2024

(in migliaia di Euro) Capitale
sociale
Altre riserve Azioni proprie Risultati
esercizi
precedenti
Riserva Stock
Option
Risultato
esercizio
Totale
patrimonio
Patrimonio netto al 31 dicembre 2023 200.105 233.581 (126.834) 1.603 3.671 (14.548) 297.578
Copertura perdita esercizio precedente - (14.548) - - - 14.548 -
Acquisto azioni proprie e warrant - (16.850) - - - - (16.850)
Annullamento azioni proprie di risparmio e warrant - (78.395) 78.395 - - - -
Esercizio warrant 49 1.789 - - - - 1.838
Warrant management (2021-2024-2027) - 1.600 -
(*)
- 339 - 1.939
Altri movimenti (oneri aggiuntivi su OPA 2023) - (114) - - - - (114)
Utili/perdite attuariali su fondi pensione - 6 - - - - 6
Componenti del conto economico complessivo - 6 - - - - 6
Risultato dell'esercizio - - - - - (25.059) (25.059)
Totale conto economico complessivo - 6 - - - (25.059) (25.053)
Patrimonio netto al 31 dicembre 2024 200.154 127.069 (48.439) 1.603 4.010 (25.059) 259.338
Riclassifica azioni proprie (48.439) - 48.439 - - - -
Patrimonio netto al 31 dicembre 2024 151.715 127.069 - 1.603 4.010 (25.059) 259.338

Al 31 dicembre 2024 KME Group deteneva direttamente numero 53.243.219 azioni ordinarie prive di valore nominale. Tutte le azioni sono state quindi riclassificate per intero in diminuzione del capitale sociale.

(*) L'ammontare si riferisce all'assegnazione di n. 10 milioni di opzioni ai due Amministratori Esecutivi dal 1 luglio 2024 aventi scadenza 30 giugno 2027 ad un prezzo di Euro 1,6 milioni.

Le note esplicative sono parte integrante di questo bilancio.

Prospetto delle variazioni di patrimonio netto al 31 dicembre 2023

(in migliaia di Euro) Capitale sociale Altre riserve Azioni proprie Risultati
esercizi
precedenti
Riserva Stock
Option
Risultato
esercizio
Totale
patrimonio
Patrimonio netto al 31 dicembre 2022 200.070 288.556 (2.133) - 2.625 5.174 494.292
Destinazione utile esercizio precedente (*) - 259 - 1.603 - (5.174) (3.312)
Acquisto azioni proprie e warrant
(OPA)
- (6.710) (165.021) - - - (171.731)
Annullamento azioni proprie di risparmio e warrant - (40.320) 40.320 - - - -
Esercizio warrant 35 1.489 - - - - 1.524
Warrant management (2021-2024) - - - - 1.046 - 1.046
Utili/perdite attuariali su fondi pensione - 7 - - - - 7
Componenti del conto economico complessivo - (9.693) - - - - (9.693)
Risultato dell'esercizio - - - - - (14.548) (14.548)
Totale conto economico complessivo - (9.693) - - - (14.548) (24.241)
Patrimonio netto al 31 dicembre 2023 200.105 233.581 (126.834) 1.603 3.671 (14.548) 297.578
Riclassifica azioni proprie (126.834) - 126.834 - - - -
Patrimonio netto al 31 dicembre 2023 73.271 233.581 - 1.603 3.671 (14.548) 297.578

Al 31 dicembre 2023 KME Group deteneva direttamente numero 131.638.439 azioni ordinarie prive di valore nominale. Tutte le azioni sono state quindi riclassificate per intero in diminuzione del capitale sociale.

Le note esplicative sono parte integrante di questo bilancio.

Rendiconto finanziario – metodo indiretto

(in migliaia di Euro) 2024 2023
(A) Disponibilità liquide e mezzi equivalenti inizio esercizio 3.214 508
Risultato ante imposte (28.186) (16.374)
Ammortamenti immobilizzazioni materiali e immateriali 996 659
Variazione fondi pensione, TFR, stock option 167 1.079
Variazione dei fondi rischi e spese (11) 769
(Incrementi) decrementi in partecipazioni 11.206 7.000
(Incrementi)/Decrementi crediti correnti 1.854 4.162
Incrementi/(Decrementi) debiti correnti (3.090) 451
(B) Cash flow totale da attività operative (17.064) (2.254)
(Incrementi) di attività materiali e immateriali non correnti (11.548) (426)
Decrementi di attività materiali e immateriali non correnti 2.202 9
(C) Cash flow da attività di investimento (9.346) (418)
(Acquisto) vendita azioni proprie - (171.731)
Distribuzione Dividendi - (3.312)
Esercizio Warrant 1.838 1.524
Incrementi (decrementi) debiti finanziari correnti e non correnti 77.630 138.082
(Incrementi) decrementi crediti finanziari correnti e non correnti (28.916) 40.815
(D) Cash flow da attività di finanziamento 50.552 5.378
(E) Variazione disponibilità liquide e mezzi equivalenti (B) + (C)
+ (D)
24.142 2.706
(G) Disponibilità liquide e mezzi equivalenti di fine esercizio (E) + (F) 27.356 3.214

Le note esplicative sono parte integrante di questo bilancio.

Note esplicative

1. Informazioni generali

KME Group (la "Società") è una Società per Azioni iscritta in Italia presso il Registro delle Imprese di Milano Monza Brianza e Lodi con il numero 00931330583 ed i suoi titoli sono quotati presso il mercato Euronext Milan organizzato e gestito da Borsa Italiana SpA. La Società ha la propria sede legale a Milano in Foro Buonaparte 44.

Il progetto di bilancio d'esercizio al 31 dicembre 2024 (il "Bilancio") è stato approvato dal Consiglio di Amministrazione in data 14 aprile 2025.

La Società, pur essendo controllata da Quattroduedue SpA, non è soggetta ad attività di direzione e coordinamento, così come prevista dagli artt. 2497 e ss. del Codice Civile nonché dell'art. 37 del Regolamento Mercati, in quanto:

  • è provvista di una autonoma capacità negoziale nei rapporti con la clientela ed i fornitori;
  • non ha in essere con la controllante o altra società facente capo ad essa alcun rapporto di tesoreria accentrata.
  • il numero di amministratori indipendenti (solitamente 3 su 10) è tale da garantire che il loro giudizio abbia un peso significativo nelle assunzioni delle delibere consiliari.

2. Criteri contabili adottati

2.1. Criteri di redazione

Il bilancio separato al 31 dicembre 2024 è stato redatto ai sensi dell'art. 154 ter del D. Lgs. 58/1998 ed è conforme agli International Financial Reporting Standards (IFRS) emanati dall'International Accounting Standards Board (IASB) e adottati dalla Commissione Europea secondo la procedura di cui all'art. 6 del Regolamento (CE) n. 1606/2002 del Parlamento Europeo e del Consiglio del 19 luglio 2002 nonché ai provvedimenti emanati in attuazione dell'art. 9 del D. Lgs. n. 38/2005 qualora applicabili.

Il bilancio separato è costituito dal prospetto della situazione patrimoniale-finanziaria, dal prospetto dell'utile (perdita) dell'esercizio e delle altre componenti di conto economico complessivo, dal rendiconto finanziario, dal prospetto delle variazioni del patrimonio netto, nonché dalle relative note esplicative. I prospetti contabili e le note illustrative al bilancio presentano, oltre agli importi relativi all'esercizio di riferimento, anche i corrispondenti dati di raffronto riferiti al bilancio al 31 dicembre 2023. Non si sono avute modifiche nella forma dei prospetti rispetto a quelli precedentemente presentati.

Conformemente alla Direttiva 2004/109/CE (la "Direttiva Transparency") modificata dalla Direttiva 2013/50/UE e al Regolamento Delegato (UE) 2019/815 (il "Regolamento ESEF") il presente bilancio d'esercizio di KME Group S.p.A. è elaborato utilizzando il formato xHTML.

I depositi dell'intero documento, presso le sedi e le istituzioni competenti, sono effettuati ai sensi di legge.

***

Il prospetto della situazione patrimoniale-finanziaria è predisposto classificando distintamente attività correnti e non correnti e passività correnti e non correnti.

La Società ha optato per la presentazione di un unico prospetto dell'utile (perdita) dell'esercizio e delle altre componenti di conto economico complessivo in cui sono presentate per natura le voci di ricavo e costo rilevate nell'esercizio, ivi compresi gli oneri finanziari e gli oneri tributari. È data evidenza nella sezione delle "Altre componenti di conto economico complessivo", degli elementi che, su specifica indicazione di singoli IFRS, sono rilevati al di fuori dell'utile (perdita) dell'esercizio corrente. Tali elementi sono suddivisi in due categorie:

quelli che non saranno successivamente riclassificati nell'utile (perdita) d'esercizio;

quelli che saranno successivamente riclassificati nell'utile (perdita) d'esercizio, quando saranno soddisfatte determinate condizioni.

Il metodo utilizzato per la presentazione dei flussi finanziari all'interno del rendiconto finanziario è quello indiretto, secondo il quale il risultato d'esercizio è rettificato per gli effetti:

  • delle variazioni di crediti e debiti generati dall'attività operativa;
  • delle operazioni di natura non monetaria;
  • di tutti gli altri elementi i cui effetti monetari sono flussi finanziari dell'attività di investimento o finanziaria.

Il presente Bilancio è redatto nel presupposto della continuità aziendale, secondo quanto previsto dal principio contabile IAS 1, nel rispetto dei covenant finanziari, in considerazione degli impegni finanziari della Società e delle sue controllate, che potranno essere coperti dalle risorse rivenienti anche da possibili dismissioni di partecipazioni e di altre attività non strategiche del settore rame, in aggiunta ai flussi di cassa previsti dal piano industriale del settore rame approvato per il periodo 2025-2029, rafforzati dalle ulteriori iniziative già realizzate nei primi mesi del 2025. Nel valutare l'applicabilità del presupposto della continuità aziendale gli Amministratori hanno, inoltre, considerato le incertezze legate al raggiungimento dei risultati attesi nell'attuale scenario macroeconomico e politico influenzato dal conflitto in corso tra Russia e Ucraina, dal conflitto arabo-israeliano in Medio Oriente e dalle ulteriori tensioni internazionali, tra cui quelle politicomilitari Cina-USA che continuano a pesare sulle prospettive economiche mondiali.

Nella redazione del presente Bilancio gli Amministratori hanno tenuto conto dei principi della competenza, della comprensibilità, significatività, rilevanza, attendibilità, neutralità, prudenza e comparabilità ed hanno applicato i medesimi principi adottati nella redazione del bilancio al 31 dicembre 2023, fatta eccezione per i principi contabili entrati in vigore al 1° gennaio 2024 elencati nel prosieguo (paragrafo 2.8), la cui applicazione non ha comunque comportato effetti.

Gli accadimenti e le operazioni aziendali sono rilevati e rappresentati in conformità alla loro sostanza e realtà economica e non solamente secondo la loro forma legale.

Apposite note esplicative presenti nella Relazione sull'andamento della gestione illustrano contenuto e significato degli indicatori alternativi di performance, se utilizzati, non previsti dagli IFRS, in linea con la raccomandazione del CESR 05 – 178b pubblicata il 3 novembre 2005.

Il presente Bilancio è espresso in Euro, moneta funzionale della Società. Il prospetto della situazione patrimoniale e finanziaria e quello dell'utile (perdita) dell'esercizio e delle altre componenti di conto economico complessivo sono predisposti in unità di Euro mentre il prospetto delle variazioni di patrimonio netto ed il rendiconto finanziario in migliaia di Euro. I dati delle note esplicative, se non diversamente indicato, sono espressi in migliaia di Euro.

Inoltre nella redazione del Bilancio si è tenuto conto dei documenti di tipo interpretativo e di supporto all'applicazione dei principi contabili emanati dagli organismi regolamentari internazionali e di vigilanza italiani e dagli standard setter (Richiami di attenzione di Consob e public statement emanati dall'ESMA).

L'ammontare dell'"Indebitamento finanziario", con il dettaglio delle principali componenti, è indicato nel relativo prospetto riportato nella Relazione sull'andamento della gestione.

2.2. Partecipazioni in controllate, collegate e joint venture

Le partecipazioni in società controllate, collegate e joint venture sono valutate al costo rettificato per perdite di valore.

Le controllate sono tutte le società sulle quali la Società ha contemporaneamente:

  • il potere cioè detiene validi diritti che gli conferiscono la capacità attuale di dirigere le attività rilevanti, ossia le attività che incidono in maniera significativa sui rendimenti;
  • l'esposizione o i diritti a rendimenti variabili derivanti dal rapporto con la stessa;
  • la capacità di esercitare il proprio potere per incidere sull'ammontare dei suoi rendimenti.

Le collegate sono tutte le società sulle quali la Società esercita un'influenza notevole ma non il controllo. L'influenza notevole è presunta quando la Società possiede, direttamente o indirettamente tramite società controllate, il 20% o una quota maggiore dei voti nell'assemblea della partecipata.

Una joint venture è un accordo contrattuale con il quale due o più parti intraprendono un'attività economica sottoposta a controllo congiunto. Il controllo congiunto è la condivisione, stabilita contrattualmente, del controllo su un'attività economica.

2.3. Attività e passività finanziarie - Determinazione della perdita di valore (impairment)

Tutte le attività e le passività finanziarie valutate al costo ammortizzato, sono soggette a verifica per riduzione di valore come previsto dall'IFRS 9.

Un'attività finanziaria ha subito una perdita di valore se vi è qualche obiettiva evidenza che uno o più eventi hanno avuto un effetto negativo sui flussi finanziari stimati attesi di quell'attività.

Tutte le perdite di valore sono rilevate a conto economico.

2.4. Altre attività finanziarie

Le attività e le passività finanziarie non derivate, con l'eccezione degli strumenti finanziari rappresentativi di capitale, con pagamenti fissi o determinabili, non quotate in un mercato attivo e non appartenenti alle precedenti categorie, sono classificate come "finanziamenti e crediti" e sono valutate al costo ammortizzato utilizzando il criterio dell'interesse effettivo. Per i finanziamenti e crediti correnti e in generale per tutti i crediti e debiti commerciali a breve termine per i quali la componente temporale ha scarsa rilevanza si presume che il costo ammortizzato coincida con il costo.

2.5. Immobili, impianti e macchinari

2.6. Investimenti in beni strumentali di proprietà

Gli immobili, impianti e macchinari sono iscritti al costo d'acquisizione o di produzione, comprensivo degli oneri accessori di diretta imputazione e sono esposti al netto dei relativi ammortamenti e di eventuali perdite di valore determinate secondo le modalità descritte in seguito. Se un elemento di immobili, impianti e macchinari è composto da vari componenti aventi vite utili differenti, tali componenti sono contabilizzati separatamente.

Gli immobili, impianti e macchinari sono valutati al costo, al netto degli ammortamenti e delle perdite di valore accumulate.

Gli ammortamenti sono contabilizzati a partire dal mese in cui il cespite è disponibile per l'uso, oppure è potenzialmente in grado di fornire i benefici economici ad esso associati. Sono imputati su base mensile a quote costanti fino ad esaurimento della vita utile, oppure, per le dismissioni, fino all'ultimo mese di utilizzo.

La vita utile è costantemente verificata tenendo in considerazione eventuali cambiamenti nell'intensità di utilizzo dei beni ed eventuali cambiamenti ai piani d'ammortamento sono apportati con applicazione prospettica.

Gli ammortamenti sono calcolati in base alle seguenti vite utili:

Fabbricati (in leasing finanziario) 12 anni
Impianti e macchinari da 10 a 40 anni
Altri beni da 4 a 10 anni

2.7. Immobilizzazioni in leasing

Un contratto, o parte di esso, è classificato come leasing se, in cambio di un corrispettivo, conferisce il diritto di controllare l'utilizzo di un'attività specificata per un periodo di tempo, quindi, se lungo tutto il periodo di utilizzo del bene si godrà di entrambi i seguenti diritti:

  • il diritto di ottenere sostanzialmente tutti i benefici economici derivanti dall'utilizzo dell'attività; e
  • il diritto di decidere sull'utilizzo dell'attività.

In caso di modifica dei termini e delle condizioni del contratto si procede ad una nuova valutazione per determinare se il contratto è o contiene un leasing.

La Società non applica le presenti regole:

  • ai leasing di attività immateriali;
  • ai leasing a breve termine (durata minore o uguale a 12 mesi);
  • ai leasing in cui l'attività sottostante sia di modesto valore (attività il cui valore unitario è minore o uguale a Euro 5.000).

Una volta verificato se un contratto si configuri quale leasing, alla data di decorrenza del contratto vengono rilevate l'attività consistente nel diritto di utilizzo e la passività del leasing.

La valutazione iniziale dell'attività consistente nel diritto di utilizzo avviene al costo che comprende:

  • l'importo della valutazione iniziale della passività del leasing;
  • i pagamenti dovuti per il leasing effettuati alla data o prima della data di decorrenza al netto degli incentivi al leasing ricevuti;
  • i costi iniziali diretti sostenuti dal locatario; e
  • la stima dei costi che si dovranno sostenere per lo smantellamento e la rimozione dell'attività sottostante e per il ripristino del sito in cui è ubicata o per il ripristino dell'attività sottostante nelle condizioni previste dai termini e dalle condizioni del leasing.

La valutazione iniziale della passività del leasing avviene al valore attuale dei pagamenti dovuti per il leasing non versati a tale data. I pagamenti dovuti per il leasing sono attualizzati utilizzando il tasso di finanziamento ritenuto maggiormente rappresentativo del costo del denaro.

La contabilizzazione come leasing avviene per ogni componente di leasing separandola dalle componenti non di leasing.

La durata del leasing è determinata come il periodo non annullabile del leasing, a cui vanno aggiunti entrambi i seguenti periodi:

  • periodi coperti da un'opzione di proroga del leasing, se si ha la ragionevole certezza di esercitare l'opzione; e
  • periodi coperti dall'opzione di risoluzione del leasing, se si ha la ragionevole certezza di non esercitare l'opzione.

In caso di cambiamento del periodo non annullabile del leasing, si provvede alla rideterminazione della durata del leasing.

Dopo la data di iscrizione iniziale, la valutazione dell'attività avviene applicando il modello del costo. Le attività consistenti nel diritto di utilizzo sono ammortizzate dalla data di decorrenza del contratto sino al termine della durata del leasing.

Dopo la data di decorrenza la passività del leasing è valutata:

  • aumentando il valore contabile per tener conto degli interessi sulla passività del leasing;
  • diminuendo il valore contabile per tener conto dei pagamenti effettuati per il leasing;
  • rideterminando il valore contabile per tener conto di eventuali nuove valutazioni o modifiche del leasing o della revisione dei pagamenti dovuti per il leasing.

Gli interessi sulla passività del leasing e i pagamenti variabili dovuti per il leasing, non inclusi nella valutazione della passività del leasing, sono rilevati a conto economico nell'esercizio in cui si verifica l'evento o la circostanza che fa scattare i pagamenti.

In bilancio le attività consistenti nel diritto di utilizzo sono esposte separatamente dalle altre attività, le passività del leasing separatamente dalle altre passività finanziarie, gli interessi passivi sulla passività del leasing sono rilevati come oneri finanziari e separatamente dalla quota di ammortamento dell'attività consistente nel diritto di utilizzo.

2.8. Perdite di valore

In presenza di indicatori specifici di perdite di valore, immobili, impianti e macchinari sono soggetti ad una verifica di perdita di valore ("impairment test"). La verifica consiste nella stima del valore recuperabile dell'attività, definito come il maggiore fra il prezzo netto di vendita e il suo valore d'uso, e nel confronto con il relativo valore netto contabile. Il valore recuperabile è il maggiore tra il valore d'uso e il suo fair value dedotti i costi di vendita. Per determinare il valore d'uso i flussi finanziari attesi sono attualizzati utilizzando un tasso di sconto, al lordo delle imposte, che riflette le valutazioni correnti di mercato del valore temporale del denaro e dei rischi specifici dell'attività. Se il valore recuperabile è inferiore al valore contabile, quest'ultimo viene ridotto al valore recuperabile; tale riduzione viene imputata a conto economico ovvero a riserva di rivalutazione che sia stata precedentemente costituita in sede di rivalutazione dell'attività interessata. Successive ed eventuali rivalutazioni seguono il percorso inverso. Per le informazioni relative all'impairment test si rinvia a quanto indicato nel paragrafo "Attività e passività finanziarie".

2.9. Investimenti immobiliari

Si tratta di terreni e fabbricati posseduti al fine di percepire canoni di locazione o per l'apprezzamento del capitale investito o per entrambe le motivazioni. Dette attività sono valutate al fair value e quindi non sono sistematicamente ammortizzate.

2.10. Attività immateriali

2.11. Altre attività immateriali a vita utile definita

Riguardano le attività prive di consistenza fisica, identificabili, controllate dall'impresa e in grado di produrre benefici economici futuri.

Le attività immateriali sono ammortizzate sistematicamente lungo la loro vita utile intesa come la stima del periodo in cui le attività sono utilizzate dall'impresa, in genere in un arco temporale fra i 3 e i 5 anni. Il loro valore residuo al termine della vita utile è ipotizzato uguale a zero.

Dette attività sono inoltre espresse al netto di eventuali svalutazioni per riduzioni di valore adottando i medesimi criteri indicati per la voce "Immobili, impianti e macchinari".

2.12. Disponibilità liquide e mezzi equivalenti

Comprendono la cassa, i depositi a vista e gli investimenti finanziari a breve termine ad alta liquidità che sono prontamente convertibili in valori di cassa noti e che sono soggetti ad un rischio irrilevante di variazione di valore (IAS 7 paragrafo 7).

2.13. Patrimonio netto

Il capitale sociale è costituito da azioni ordinarie e da azioni di risparmio, tutte prive di valore nominale, sottoscritte e versate alla data di riferimento del presente bilancio, ridotto eventualmente dei crediti verso soci per decimi ancora da versare. Il valore delle azioni proprie riacquistate, secondo quanto previsto dallo IAS 32, è esposto in diminuzione del capitale emesso. Tale rappresentazione è data però unicamente nelle note esplicative, mentre nei prospetti il costo storico delle azioni proprie possedute figura distintamente con segno negativo a riduzione del patrimonio netto.

I costi per operazioni sul patrimonio netto sono imputati direttamente a riduzione delle riserve.

2.14. Crediti e debiti

I crediti e i debiti sono rilevati al costo ammortizzato. Quando l'effetto dell'attualizzazione risulta irrilevante, come per i crediti e i debiti commerciali a breve termine, l'iscrizione avviene al loro valore nominale.

2.15. Imposte correnti e differite

L'onere fiscale dell'esercizio comprende l'onere fiscale corrente e l'onere fiscale differito. Le imposte sul reddito sono rilevate a conto economico, fatta eccezione per quelle relative a operazioni rilevate direttamente nel patrimonio netto che sono contabilizzate nello stesso.

L'onere fiscale corrente rappresenta la stima dell'importo delle imposte sul reddito dovute calcolate sul reddito imponibile dell'esercizio, determinato applicando le aliquote fiscali vigenti o quelle sostanzialmente in vigore alla data di chiusura dell'esercizio. Le imposte differite sono stanziate secondo il metodo patrimoniale, calcolando le differenze temporanee tra i valori contabili delle attività e delle passività iscritti in bilancio e i corrispondenti valori riconosciuti ai fini fiscali. Le imposte differite non sono stanziate per le seguenti differenze temporanee: rilevazione iniziale di attività o passività in un'operazione diversa dall'aggregazione aziendale che non influenza né l'utile (o perdita) contabile né il reddito imponibile (o perdita fiscale), nonché per le differenze relative a investimenti in società controllate e a controllo congiunto nella misura in cui è probabile che, nel prevedibile futuro, la differenza temporanea non si riverserà. Inoltre, la Società non rileva le passività fiscali differite derivanti dalla rilevazione iniziale dell'avviamento. Le attività e le passività per imposte differite sono valutate utilizzando le aliquote fiscali che si prevede saranno applicabili nell'esercizio in cui sarà realizzata l'attività o sarà estinta la passività a cui si riferiscono, sulla base delle aliquote fiscali stabilite da provvedimenti in vigore o sostanzialmente in vigore alla data di chiusura dell'esercizio. Le attività e le passività per imposte differite sono compensate in presenza di un diritto legalmente esercitabile di compensare le attività fiscali correnti con le passività fiscali correnti e se le attività e le passività per imposte differite sono relative a imposte sul reddito applicate dalla medesima autorità fiscale sullo stesso soggetto passivo d'imposta o soggetti passivi d'imposta diversi che intendono regolare le passività e le attività fiscali correnti su base netta, o realizzare le attività e regolare le passività contemporaneamente.

Le attività per imposte differite sono rilevate nella misura in cui è probabile che sia disponibile un reddito imponibile futuro a fronte del quale possano essere utilizzate tali attività. Il valore delle attività per imposte differite viene rivisto ad ogni data di chiusura dell'esercizio e viene ridotto nella misura in cui non è più probabile che il relativo beneficio fiscale sia realizzabile.

2.16. Benefici ai dipendenti

I benefici successivi al rapporto di lavoro sono definiti sulla base di programmi che in funzione delle loro caratteristiche sono distinti in programmi a "contributi definiti" e programmi a "benefici definiti". Nei programmi a contributi definiti l'obbligazione dell'impresa, limitata al versamento dei contributi a un'entità giuridicamente distinta (può essere anche lo Stato o un patrimonio), è costituita dai contributi dovuti alla data di riferimento del bilancio. La passività relativa ai programmi a benefici definiti, come il trattamento di fine rapporto definito dall'art. 2120 C.C., al netto delle eventuali attività al servizio del piano, è determinata sulla base di ipotesi attuariali ed è rilevata per competenza coerentemente al periodo lavorativo necessario all'ottenimento dei benefici. Gli utili e le perdite attuariali relative ai programmi a benefici definiti derivanti da variazioni delle ipotesi attuariali o da modifiche delle condizioni dei piani sono immediatamente rilevati tra le componenti di conto economico complessivo.

Le valutazioni dei programmi a benefici definiti sono eseguite da attuari indipendenti.

2.17. Fondi rischi ed oneri

I fondi per rischi ed oneri sono passività con scadenza o ammontare incerti; essi sono rilevati solo se:

  • la Società ha un'obbligazione in corso (legale o implicita) quale risultato di un evento passato;
  • è probabile che per adempiere all'obbligazione si renderà necessario l'impiego di risorse atte a produrre benefici economici;

può essere fatta una stima attendibile dell'ammontare dell'obbligazione.

Gli importi accantonati sono quindi le migliori stime dell'onere necessario per estinguere l'obbligazione o per trasferirla a terzi alla data di riferimento del bilancio. Laddove l'effetto del valore attuale del denaro è un aspetto rilevante, l'importo di un accantonamento è rappresentato dal valore attuale degli oneri che si suppone saranno necessari per estinguere l'obbligazione.

2.18. Riconoscimento dei ricavi

Il riconoscimento dei ricavi avviene attraverso le seguenti fasi:

  • identificazione del contratto (o dei contratti) con il cliente;
  • individuazione delle obbligazioni di fare (o "performance obligations");
  • determinazione del prezzo della transazione: il prezzo della transazione è l'importo del corrispettivo a cui si ritiene di avere diritto in cambio del trasferimento al cliente dei servizi promessi;
  • ripartizione del prezzo dell'operazione tra le "performance obligations" del contratto;
  • riconoscimento del ricavo nel momento del soddisfacimento della "performance obligation".

Specificatamente i ricavi possono essere riconosciuti:

  • in un momento preciso, quando è adempiuta l'obbligazione di fare trasferendo al cliente il bene o servizio promesso ("at a point in time"), o
  • nel corso del tempo, mano a mano che è adempiuta l'obbligazione di fare, trasferendo al cliente il bene o servizio promesso ("over time").

2.19. Dividendi

I dividendi da distribuire sono riconosciuti come passività solo nel periodo nel quale gli stessi sono stati deliberati dall'Assemblea degli Azionisti. I dividendi da percepire sono rilevati soltanto quando è stabilito il diritto a ricevere il pagamento.

2.20. Utile (perdita) per azione

Ai sensi dello IAS 33 paragrafo 4 tale informativa viene presentata soltanto sulla base dei dati consolidati.

2.21. Uso delle stime

La redazione del bilancio separato e delle relative note in applicazione agli IFRS richiede da parte degli Amministratori l'effettuazione di stime e di assunzioni che influenzino i valori delle attività e delle passività di bilancio. Le stime sono state utilizzate principalmente per: la determinazione del valore recuperabile degli investimenti in partecipaizoni ai fini dell'impairment test, della vita utile delle immobilizzazioni e del relativo valore recuperabile, degli accantonamenti per rischi su crediti, delle eventuali perdite di valore, dei costi connessi ai benefici ai dipendenti, della stima del carico di imposta corrente e differito e degli accantonamenti e fondi.

Tali stime ed assunzioni saranno riviste periodicamente ed eventuali effetti saranno riflessi immediatamente a conto economico. Alla data di riferimento del presente bilancio gli Amministratori ritengono, comunque, che le stime e le assunzioni utilizzate riflettano la migliore valutazione possibile date le informazioni disponibili. Gli Amministratori ritengono inoltre che le stime e le assunzioni adottate non comportino rettifiche materiali ai valori contabili delle attività e passività.

2.22. Principi contabili di nuova applicazione

I seguenti principi contabili, emendamenti e interpretazioni IFRS Accounting Standards sono stati applicati per la prima volta dalla Società a partire dal 1° gennaio 2024:

  • in data 23 gennaio 2020 lo IASB ha pubblicato un emendamento denominato "Amendments to IAS 1 Presentation of Financial Statements: Classification of Liabilities as Current or Non-current" ed in data 31 ottobre 2022 ha pubblicato un emendamento denominato "Amendments to IAS 1 Presentation of Financial Statements: Non-Current Liabilities with Covenants". Tali modifiche hanno l'obiettivo di chiarire come classificare i debiti e le altre passività a breve o lungo termine. Inoltre, le modifiche migliorano altresì le informazioni che un'entità deve fornire quando il suo diritto di differire l'estinzione di una passività per almeno dodici mesi è soggetto al rispetto di determinati parametri (i.e. covenants). L'adozione di tali emendamenti non ha comportato effetti sul bilancio della Società.
  • In data 22 settembre 2022 lo IASB ha pubblicato un emendamento denominato "Amendments to IFRS 16 Leases: Lease Liability in a Sale and Leaseback". Il documento richiede al venditore-lessee di valutare la passività per il lease riveniente da una transazione di sale & leaseback in modo da non rilevare un provento o una perdita che si riferiscano al diritto d'uso trattenuto. L'adozione di tale emendamento non ha comportato effetti sul bilancio della Società.
  • In data 25 maggio 2023 lo IASB ha pubblicato un emendamento denominato "Amendments to IAS 7 Statement of Cash Flows and IFRS 7 Financial Instruments: Disclosures: Supplier Finance Arrangements". Il documento richiede ad un'entità di fornire informazioni aggiuntive sugli accordi di reverse factoring che permettano agli utilizzatori del bilancio di valutare in che modo gli accordi finanziari con i fornitori possano influenzare le passività e i flussi finanziari dell'entità e di comprendere l'effetto di tali accordi sull'esposizione dell'entità al rischio di liquidità. L'adozione di tali emendamenti non ha comportato effetti sul bilancio della Società.

2.23. Principi contabili, emendamenti ed interpretazioni IFRS omologati dall'Unione Europea al 31 dicembre 2024, non ancora omologati obbligatoriamente applicabili e non adottati in via anticipata anticipata dalla Società al 31 dicembre 2024

Alla data di riferimento del presente documento, gli organi competenti dell'Unione Europea hanno concluso il processo di omologazione necessario per l'adozione degli emendamenti e dei principi sotto descritti, ma tali principi non sono obbligatoriamente applicabili e non sono stati adottati in via anticipata dalla Società al 31 dicembre 2024:

In data 15 agosto 2023 lo IASB ha pubblicato un emendamento denominato "Amendments to IAS 21 The Effects of Changes in Foreign Exchange Rates: Lack of Exchangeability". Il documento richiede ad un'entità di applicare una metodologia in maniera coerente al fine di verificare se una valuta può essere convertita in un'altra e, quando ciò non è possibile, come determinare il tasso di cambio da utilizzare e l'informativa da fornire in nota integrativa. La modifica si applicherà dal 1° gennaio 2025, ma è consentita un'applicazione anticipata. Non sono attesi effetti significativi nel bilancio della Società.

Alla data di riferimento del presente documento, gli organi competenti dell'Unione Europea non hanno ancora concluso il processo di omologazione necessario per l'adozione degli emendamenti e dei principi sotto descritti.

  • In data 30 maggio 2024 lo IASB ha pubblicato il documento "Amendments to the Classification and Measurement of Financial Instruments—Amendments to IFRS 9 and IFRS 7″. Il documento chiarisce alcuni aspetti problematici emersi dalla post-implementation review dell'IFRS 9, tra cui il trattamento contabile delle attività finanziarie i cui rendimenti variano al raggiungimento di obiettivi ESG (i.e. green bonds). In particolare, le modifiche hanno l'obiettivo di:
    • chiarire la classificazione delle attività finanziarie con rendimenti variabili e legati ad obiettivi ambientali, sociali e di governance aziendale (ESG) ed i criteri da utilizzare per l'assessment del SPPI test;
    • determinare che la data di regolamento delle passività tramite sistemi di pagamento elettronici è quella in cui la passività risulta estinta. Tuttavia, è consentito ad un'entità di adottare una politica contabile per consentire di eliminare contabilmente una passività finanziaria prima di consegnare liquidità alla data di regolamento in presenza di determinate condizioni specifiche.

Con queste modifiche, lo IASB ha inoltre introdotto ulteriori requisiti di informativa riguardo in particolare ad investimenti in strumenti di capitale designati a FVOCI. Le modifiche si applicheranno

a partire dai bilanci degli esercizi che hanno inizio dal 1° gennaio 2026. Non sono attesi effetti significativi nel bilancio della Società dall'adozione di tale emendamento.

In data 18 luglio 2024 lo IASB ha pubblicato un documento denominato "Annual Improvements Volume 11". Il documento include chiarimenti, semplificazioni, correzioni e cambiamenti volti a migliorare la coerenza di diversi IFRS Accounting Standards.

I principi modificati sono:

  • IFRS 1 First-time Adoption of International Financial Reporting Standards;
  • IFRS 7 Financial Instruments: Disclosures e le relative linee guida sull'implementazione dell'IFRS 7;
  • IFRS 9 Financial Instruments;
  • IFRS 10 Consolidated Financial Statements; e
  • IAS 7 Statement of Cash Flows.

Le modifiche si applicheranno dal 1° gennaio 2026, ma è consentita un'applicazione anticipata. Al momento sono in corso di valutazione i possibili effetti dell'introduzione di questi emendamenti sul bilancio della Società.

In data 18 dicembre 2024 lo IASB ha pubblicato un emendamento denominato "Contracts Referencing Nature-dependent Electricity – Amendment to IFRS 9 and IFRS 7". Il documento ha l'obiettivo di supportare le entità nel rendicontare gli effetti finanziari dei contratti di acquisto di elettricità prodotta da fonti rinnovabili (spesso strutturati come Power Purchase Agreements). Sulla base di tali contratti, la quantità di elettricità generata ed acquistata può variare in base a fattori incontrollabili quali le condizioni meteorologiche. Lo IASB ha apportato emendamenti mirati ai principi IFRS 9 e IFRS 7.

Gli emendamenti includono:

  • un chiarimento riguardo all'applicazione dei requisiti di "own use" a questa tipologia di contratti;
  • dei criteri per consentire la contabilizzazione di tali contratti come strumenti di copertura; e,
  • dei nuovi requisiti di informativa per consentire agli utilizzatori del bilancio di comprendere l'effetto di questi contratti sulle performance finanziarie e sui flussi di cassa di un'entità.

La modifica si applicherà dal 1° gennaio 2026, ma è consentita un'applicazione anticipata. Non sono attesi effetti significativi sul bilancio della Società dall'adozione di tale emendamento.

  • In data 9 aprile 2024 lo IASB ha pubblicato un nuovo principio IFRS 18 Presentation and Disclosure in Financial Statements che sostituirà il principio IAS 1 Presentation of Financial Statements. Il nuovo principio si pone l'obiettivo di migliorare la presentazione degli schemi di bilancio, con particolare riferimento allo schema del conto economico. In particolare, il nuovo principio richiede di:
    • classificare i ricavi e i costi in tre nuove categorie (sezione operativa, sezione investimento e sezione finanziaria), oltre alle categorie imposte e attività cessate già presenti nello schema di conto economico;
    • Presentare due nuovi sub-totali, il risultato operativo e il risultato prima degli interessi e tasse (i.e. EBIT).

Il nuovo principio inoltre:

  • richiede maggiori informazioni sugli indicatori di performance definiti dal management;
  • introduce nuovi criteri per l'aggregazione e la disaggregazione delle informazioni; e,
  • introduce alcune modifiche allo schema del rendiconto finanziario, tra cui la richiesta di utilizzare il risultato operativo come punto di partenza per la presentazione del rendiconto finanziario predisposto con il metodo indiretto e l'eliminazione di alcune opzioni di classificazione di alcune voci attualmente esistenti (come ad esempio interessi pagati, interessi incassati, dividendi pagati e dividendi incassati).

Il nuovo principio entrerà in vigore dal 1° gennaio 2027, ma è consentita un'applicazione anticipata. Al momento sono in corso di valutazione i possibili effetti dell'introduzione di questo nuovo principio sul bilancio della Società.

  • In data 9 maggio 2024 lo IASB ha pubblicato un nuovo principio IFRS 19 Subsidiaries without Public Accountability: Disclosures. Il nuovo principio introduce alcune semplificazioni con riferimento all'informativa richiesta dagli IFRS Accounting Standard nel bilancio di esercizio di una società controllata, che rispetta i seguenti requisiti:
    • non ha emesso strumenti di capitale o di debito quotati su un mercato regolamentato e non è in procinto di emetterli;
    • la propria società controllante predispone un bilancio consolidato in conformità con i principi IFRS.

Il nuovo principio entrerà in vigore dal 1° gennaio 2027 e non è applicabile per la Società considerato che la stessa ha emesso strumenti di capitale e di debito quotati su mercati regolamentati.

In data 30 gennaio 2014 lo IASB ha pubblicato il principio IFRS 14 – Regulatory Deferral Accounts che consente solo a coloro che adottano gli IFRS per la prima volta di continuare a rilevare gli importi relativi alle attività soggette a tariffe regolamentate ("Rate Regulation Activities") secondo i precedenti principi contabili adottati. Non essendo la Società un first-time adopter, tale principio non risulta applicabile.

3. Politica di gestione dei rischi finanziari

KME Group nella sua posizione di holding è esposta indirettamente ai rischi delle società in cui ha interessenze partecipative e quindi in particolare in a quelli di KME SE, gruppo operante nel settore dei semilavorati in rame.

I risultati economici della Società dipendono dai dividendi distribuiti dalle società controllate e, quindi, in ultima istanza, riflettono oltre l'andamento economico anche le politiche di investimento e di distribuzione dei dividendi di quest'ultime.

Gli investimenti in partecipazioni societarie sono per loro natura investimenti connotati da un certo livello di rischio. Tali tipologie di investimenti, infatti, non garantiscono la certezza del rimborso del capitale investito ovvero possono produrre flussi di cassa insufficienti a remunerare il capitale investito o comunque tradursi in performance che possono risultare inferiori a quelle di mercato.

Tipologia dei rischi:

a) rischio di credito: non vi sono significative concentrazioni geografiche di crediti. Le linee guida in essere sono tali da assicurare un'idonea valutazione della solidità finanziaria dei clienti attraverso la selezione del portafoglio clienti sulla base dell'esperienza storica e delle informazioni patrimoniali e/o finanziarie;

b) rischio di liquidità: può sorgere dalle difficoltà ad ottenere finanziamenti a supporto delle attività operative nella giusta tempistica. I flussi di cassa in entrata e in uscita e la liquidità sono monitorati e coordinati centralmente. La Società prevede di far fronte ai fabbisogni derivanti dai debiti finanziari in scadenza e dagli investimenti previsti attraverso i flussi della gestione operativa, la liquidità disponibile, il rinnovo o il finanziamento dei prestiti bancari e l'accensione di prestiti obbligazionari retail;

c) rischio di cambio: la Società è esposta a tale rischio solo indirettamente per il rischio che il fair value degli investimenti operanti anche in valute diverse dall'Euro sia influenzato da variazioni di tassi di cambio;

d) rischio tasso di interesse: il rischio di tasso di interesse a cui è esposta la Società è originato soprattutto da debiti finanziari non correnti. I debiti a tasso variabile espongono la Società ad un rischio di cash flow, i debiti a tasso fisso implicano l'assunzione di un rischio da variazione del fair value;

e) rischio fluttuazione valore azioni: la Società è esposta alle fluttuazioni di mercato per le azioni quotate che detiene in portafoglio ed alle variazioni dei parametri di mercato utilizzati per la determinazione del valore delle partecipazioni attraverso tecniche di valutazione. Il rischio di oscillazione dei valori di tali partecipazioni azionarie, contabilizzate alla voce "Investimenti in partecipazioni e quote di fondi" non è attivamente gestito con strumenti di copertura finanziaria.

4. Note esplicative al prospetto della situazione patrimoniale e finanziaria

4.1. Partecipazioni

(in migliaia di Euro) 31 dic 2024 31 dic 2023 Variazione
Partecipazioni in controllate 576.426 587.632 (11.206)
Altre partecipazioni 222 222 -
Partecipazioni 576.648 587.854 (11.206)

Il dettaglio della voce è il seguente:

Denominazione Sede Quota
posseduta
31 dic 2024 31 dic 2023 Differenza
Controllate e collegate
KMH SpA Milano 84,08% 480.000 480.000 -
KME SE Osnabruck (D) 10,00% 58.410 58.410 -
Culti Milano SpA Milano 77,17% 37.982 37.982 -
Intek Investimenti SpA Milano n/a - 11.200 (11.200)
Ergyca Tracker 2 Srl Firenze 51,00% 24 24 -
Newint Srl Milano 100,00% 10 10 -
Nextep Srl Società Benefit Milano n/a - 6 (6)
Totale Controllate e collegate 576.426 587.632 (11.206)
Vita Società Editoriale SpA Milano 222 222 -
Totale altre partecipazioni 222 222 -
Partecipazioni 576.648 587.854 (11.206)

Nel corso dell'esercizio si registra la cessione, nell'ambito di un progetto di riorganizzazione societaria del Gruppo, della partecipazione in Intek Investimenti SpA a KME SE, il cui valore precedentemente alla cessione si era incrementato di Euro 2.318 migliaia per effetto della rinuncia di crediti finanziari nei confronti della stessa. La cessione ha originato una plusvalenza di Euro 982 migliaia rispetto ai valori di carico.

Impairment test al 31 dicembre 2024

Il valore contabile delle partecipazioni è stato sottoposto a impairment come previsto dai principi contabili di riferimento.

I suddetti test di impairment sono stati altresì effettuati tenendo delle previsioni dello IAS 36 e delle raccomandazioni ESMA e Consob e quindi tenendo in considerazione tutti i potenziali effetti di natura esterna derivanti dall'attuale contesto macroeconomico e geopolitico sull'attività delle controllate.

Di seguito le risultanze relative alle principali partecipazioni detenute.

KMH SpA/KME SE

Per quanto riguarda la partecipazione detenuta, anche attraverso KMH SpA, in KME SE, il test di impairment è stato effettuato, con il supporto metodologico di un consulente esterno, mediante la determinazione del "valore d'uso" tramite il metodo dei flussi di cassa attualizzati (UDCF).

Il metodo UDCF è stato sviluppato utilizzando come base informativa le proiezioni economiche e le variazioni di alcune poste patrimoniali contenute nel Piano Industriale 2025 - 2029 di KME SE (il "Piano") elaborato, tenendo conto dei dati consuntivi al 31 dicembre 2024, dagli organi amministrativi di KME SE e dagli stessi approvato il giorno 14 aprile 2025. Il Piano approvato riflette la migliore stima dei principali sviluppi macroeconomici ed economici che potrebbero influenzare l'attività del gruppo KME SE.

Il terminal value è stato calcolato assumendo l'EBITDA di lungo periodo pari alla media dell'EBITDA di Piano (periodo esplicito, 1 gennaio 2025 – 31 dicembre 2029), con un livello di ammortamento

corrispondente agli investimenti, utilizzando un tasso di crescita di lungo periodo "g" pari a zero ed un WACC pari al 9,74% (tasso del 9,91% nelle valutazioni effettuate al 31 dicembre 2023) tenendo conto dei dati storici registrati.

Il tasso WACC è stato calcolato sulla base dei seguenti parametri:

  • risk free rate: media del secondo semestre 2024 dei titoli di stato decennali per ciascun Paese (compreso tra 2,28% e 3,50%);
  • premio per il rischio di mercato: pari circa al 5,50% (da un minimo del 5,13% ad un massimo del 5,93%);
  • rischio aggiuntivo costi azionari: 2,66%;
  • costo del debito: 3,11%;
  • Beta Unlevered: 0,92.

CULTI Milano SpA

Anche il test di impairment sulla partecipazione in CULTI Milano è stato effettuato sulla base dell'UDCF applicato anche alle sue controllate.

Per ogni parte (entità) componente il gruppo CULTI, il terminal value è stato calcolato sulla base del relativo EBITDA storico e considerando i dati previsionali del piano approvato dal Consiglio di Amministrazione nella riunione del 20 marzo 2025 (periodo esplicito, 1 gennaio 2025 – 31 dicembre 2029), utilizzando un tasso di crescita di lungo periodo "g" pari a zero e giungendo ad un WACC specifico per ciascuna parte (entità); tenuto conto del contributo di ciascun paese all'EBITDA Terminal Value, il tasso di sconto medio ponderato applicato si attesta attorno al 10,04% (10,86% al 31 dicembre 2023).

Analisi di sensitività

Sia per KME SE/KMH SpA che per CULTI Milano SpA, conformemente alle indicazioni metodologiche fornite dal principio contabile IAS 36 è stata altresì effettuata un'analisi di sensitività al fine di comprendere come il valore recuperabile possa variare a seguito di variazioni del valore dell'EBITDA (decremento del 5% e del 10%) sul terminal value. Peraltro, al fine di meglio apprezzare la sensibilità dei risultati dell'impairment test rispetto alle variazioni degli assunti di base, a parità di tasso di crescita (pari a zero), è stata svolta, ai fini del calcolo del valore d'uso, anche un'analisi di sensitività rispetto al tasso di attualizzazione complessivo WACC (incremento di 0,5% e 1,0%) utilizzato ai fini del calcolo del terminal value.

Sia nel caso base che nel caso di peggioramento congiunto dei parametri di EBITDA e WACC, nei termini sopra indicati, l'impairment test effettuato ha accertato che la non emersione di perdite di valore sulle partecipazioni, con il mantenimento di headroom positivi.

4.2. Attività finanziarie non correnti

La voce è così composta:

(in migliaia di Euro) 31 dic 2024 31 dic 2023 Variazione
Crediti per commissioni su garanzie - 630 (630)
Altre attività finanziarie non correnti 11 11 -
Attività finanziarie non correnti 11 641 (630)

I "Crediti per commissioni su garanzie" rappresentavano il valore attuale delle commissioni da percepire negli esercizi futuri, riferite ad oltre i 12 mesi, per le garanzie prestate dalla Società su finanziamenti e affidamenti ottenuti da controllate non consolidate, a favore degli istituti di credito e nell'interesse delle predette società. A tali crediti corrispondevano debiti di pari importo corrispondenti al valore attuale dell'importo delle garanzie prestate. Al 31 dicembre 2024 tali tipologie di crediti sono unicamente a breve termine.

4.3. Immobili, impianti e macchinari

Il dettaglio della voce è il seguente:

(in migliaia di Euro) 31 dic 2024 31 dic 2023 Variazione
Fabbricati 10.135 1.974 8.161
Altri beni 1.227 1.037 190
Immobili, impianti e macchinari 11.362 3.011 8.351

L'incremento della voce è relativo prevalentemente alla stipulazione di un contratto di leasing immobilare sulla parte uso uffici dell'immobile di Milano, Foro Buonaparte 44, sede storica della Società. L'immobile era di proprietà della controllata indiretta Immobiliare Pictea Srl ed è da questa stato ceduto ad una società di leasing con cui successivamente KME Group SpA ha sottoscritto un contratto di leasing immobilare della durata di 12 anni. L'immobile è attualmente locato per la maggior parte ad altre società del gruppo KME.

Di seguito la suddivisione tra beni di proprietà e beni in leasing al 31 dicembre 2024:

(in migliaia di Euro) Di proprietà In leasing Totale
Fabbricati - 10.135 10.135
Altri beni 1.148 79 1.227
Immobili, impianti e macchinari 1.148 10.214 11.362

Quella dell'esercizio precedente era invece la seguente:

(in migliaia di Euro) Di proprietà In leasing Totale
Fabbricati - 1.974 1.974
Impianti e macchinari - - -
Altri beni 1.030 7 1.037
Immobili, impianti e macchinari 1.030 1.981 3.011

Per i beni di proprietà i movimenti dell'esercizio in esame e di quello precedente sono così analizzabili:

(in migliaia di Euro) Fabbricati Impianti e
macchinari
Altri beni Totale
Costo
Saldo al 31 dicembre 2022 - 170 2.507 2.677
Incrementi - - 216 216
Saldo al 31 dicembre 2023 - 170 2.723 2.893
Incrementi - - 161 161
Saldo al 31 dicembre 2024 - 170 2.884 3.054
Ammortamento cumulato
Saldo al 31 dicembre 2022 - 170 1.652 1.822
Incrementi - - 41 41
Cessioni - - - -
Saldo al 31 dicembre 2023 - 170 1.693 1.863
Incrementi - - 43 43
Cessioni - - - -
Saldo al 31 dicembre 2024 - 170 1.736 1.906
Valore netto
31-dic-2022 - - 855 855
31-dic-2023 - - 1.030 1.030
31-dic-2024 - - 1.148 1.148

Con riferimento ai beni in leasing, la movimentazione è stata la seguente:

(in migliaia di Euro) Fabbricati Impianti e
macchinari
Altri beni Totale
Costo
Saldo al 31 dicembre 2022 4.695 - 130 4.825
Incrementi 208 - - 208
Cessioni (470) - (41) (511)
Saldo al 31 dicembre 2023 4.433 - 89 4.522
Incrementi 11.307 - 78 11.385
Cessioni (4.723) - - (4.723)
Saldo al 31 dicembre 2024 11.017 - 167 11.184
Ammortamento cumulato
Saldo al 31 dicembre 2022 2.340 - 89 2.429
Incrementi 589 - 25 614
Cessioni (470) - (32) (502)
Saldo al 31 dicembre 2023 2.459 - 82 2.541
Incrementi 944 - 6 950
Cessioni (2.521) - - (2.521)
Saldo al 31 dicembre 2024 882 - 88 970
Valore netto
31-dic-2022 2.355 - 41 2.396
31-dic-2023 1.974 - 7 1.981
31-dic-2024 10.135 - 79 10.214

4.4. Investimenti immobiliari

(in migliaia di Euro) 31 dic 2024 31 dic 2023 Variazione
Investimenti immobiliari 32 32 -

L'importo è relativo ad un terreno non edificabile sito in Castronno (VA).

4.5. Attività immateriali

(in migliaia di Euro) 31 dic 2024 31 dic 2023 Variazione
Altre 7 8 (1)
Attività immateriali 7 8 (1)

La voce è riferita ad attività che hanno vita utile definita e sono relative a software.

Le movimentazioni relative all'esercizio in esame ed a quello precedente sono le seguenti:

(in migliaia di Euro) Totale
Costo
Saldo al 31 dicembre 2022 32
Incrementi 2
Decrementi (14)
Saldo al 31 dicembre 2023 20
Incrementi 2
Decrementi (2)
Saldo al 31 dicembre 2024 20
Ammortamento cumulato
Saldo al 31 dicembre 2022 22
Incrementi 4
Decrementi (14)
Saldo al 31 dicembre 2023 12
Incrementi 3
Decrementi (2)
Saldo al 31 dicembre 2024 13
Valore netto
31-dic-2022 10
31-dic-2023 8
31-dic-2024 7

4.6. Altre attività non correnti

(in migliaia di Euro) 31 dic 2024 31 dic 2023 Variazione
Altri crediti 3 3 -
Altre attività non correnti 3 3 -

La voce è relativa unicamente a depositi cauzionali.

4.7. Attività finanziarie correnti

(in migliaia di Euro) 31 dic 2024 31 dic 2023 Variazione
Crediti finanziari verso correlate 53.314 24.296 29.018
Crediti per commissioni su garanzie 772 823 (51)
Attività finanziarie detenute per la negoziazione 272 272 -
Altre attività finanziarie correnti 235 235 -
Attività finanziarie correnti 54.593 25.626 28.967

I "Crediti finanziari verso correlate" al 31 dicembre 2024 comprendono crediti, derivanti dai rapporti di conto corrente di corrispondenza, verso la controllate dirette KMH SpA per Euro 25.496 migliaia, Newint Srl per Euro 24.315 migliaia e verso le controllate indirette Intek Investimenti SpA per Euro 2.585 migliaia ed Immobiliare Pictea Srl per Euro 952 migliaia. Tali importi sono al netto di rettifiche per Euro 34 migliaia operate ai sensi dell'IFRS 9.

I "Crediti per commissioni su garanzie" rappresentano l'ammontare delle commissioni da percepire entro i prossimi 12 mesi per le garanzie prestate dalla Società su finanziamenti e affidamenti ottenuti da società controllate in particolare KME SE, a favore degli istituti di credito finanziatori e nell'interesse delle predette società. A tali crediti corrispondono debiti di pari importo, in quanto nello specifico il fair value del valore attuale della garanzia prestato è stimato uguale a quello del relativo credito.

In riferimento a quanto indicato da Consob con la Comunicazione n. DEM/11070007 del 5 agosto 2011, che ha ripreso il documento emesso dall'European Securities and Markets Authority (ESMA), si segnala che la Società non ha investimenti in titoli di debito sovrano.

4.8. Crediti commerciali

(in migliaia di Euro) 31 dic 2024 31 dic 2023 Variazione
Crediti da attività di leasing e factoring 1.006 1.210 (204)
Crediti verso imprese correlate 103 761 (658)
Crediti commerciali 1.109 1.971 (862)

I "Crediti da attività di leasing e di factoring" sono rappresentati da crediti non in bonis relativi all'attività in precedenza condotta da Fime Leasing e Fime Factoring, società incorporate in passato da KME Group.

I "Crediti verso imprese correlate" si riferiscono principalmente ai servizi amministrativi prestati.

4.9. Altri crediti ed attività correnti

(in migliaia di Euro) 31 dic 2024 31 dic 2023 Variazione
Crediti verso correlate 3.539 1.351 2.188
Crediti tributari 782 1.119 (328)
Ratei e risconti attivi 155 69 86
Altri 317 208 109
Altri crediti e attività correnti 4.793 2.747 2.055

I "Crediti verso correlate" sono rappresentati da posizioni sorte nell'ambito del consolidato fiscale.

I "Crediti tributari" comprendono crediti per imposte dirette per Euro 273 migliaia, di cui Euro 165 migliaia relativo al saldo dell'anno d'imposta 2024 del consolidato fiscale, e crediti IVA per Euro 509 migliaia.

L'iscrizione dei ratei e risconti attivi è dovuta alla rilevazione di costi anticipati principalmente per spese di viaggio e servizi di competenza dei successivi periodi.

Nella voce "Altri crediti" sono ricompresi costi sospesi da riaddebitare per Euro 157 migliaia.

Tutti i crediti sono scadenti entro dodici mesi.

4.10. Disponibilità liquide e mezzi equivalenti

La voce in esame è costituita da depositi bancari e postali e da valori in cassa.

(in migliaia di Euro) 31 dic 2024 31 dic 2023 Variazione
Depositi bancari e postali 27.349 3.206 24.143
Cassa e disponibilità liquide 7 8
Disponibilità liquide e mezzi equivalenti 27.356 3.214 24.142

Per il dettaglio della liquidità generata e assorbita nel corso dell'esercizio si rimanda al rendiconto finanziario della Società.

4.11. Patrimonio netto

Il "Capitale Sociale" al 31 dicembre 2024 è pari a Euro 200.154.177,66 suddiviso in complessive n. 284.442.812 azioni di cui n. 270.231.550 azioni ordinarie (95,00% sul capitale) e n. 14.211.262 azioni di risparmio (5,00% sul capitale). Tutte le azioni sono prive di indicazione del valore nominale.

Azioni ordinarie
Azioni di risparmio
Azioni Totali
31 dic 2024 31 dic 2023 31 dic 2024 31 dic 2023 31 dic 2024 31 dic 2023
Emesse al 1° gennaio 310.399.224 306.937.071 14.211.262 15.246.505 324.610.486 322.183.576
Annullate per OPA (45.114.520) - - (1.035.243) (45.114.520) (1.035.243)
Nuova emissione esercizio
warrant
4.946.846 3.462.153 - - 4.946.846 3.462.153
Emesse al 31 dicembre 270.231.550 310.399.224 14.211.262 14.211.262 284.442.812 324.610.486

Nel corso dell'esercizio sono state emesse n. 4.946.846 azioni ordinarie a seguito dell'esercizio di warrant e sono state annullate n. 45.114.520 azioni ordinarie, acquistate attraverso offerta pubblica di acquisto.

Al 31 dicembre 2024 la Società detiene n. 53.243.219 azioni ordinarie proprie che rappresentano il 19,70% del capitale ordinario (18,72% del capitale complessivo). La variazione rispetto al 31 dicembre 2023 è ascrivibile all'assegnazione di n. 33.280.700 azioni ordinarie agli aderenti all'Offerta Pubblica di Scambio dei warrant KME Group promossa dalla Società nel primo trimestre 2024 ed all'annullamento di n. 45.114.520 azioni ordinarie come previsto dalla delibera assembleare del 22 maggio 2024.

La "Riserva Stock Option", libera e disponibile, si origina per effetto della valutazione secondo IFRS 2 dei piani di remunerazione.

Il dettaglio delle voci "Altre riserve" è il seguente:

(in unità di Euro) 31 dic 2024 31 dic 2023 Variazione
Riserva sovrapprezzo azioni 8.942.402 5.553.429 3.388.973
Riserva legale 12.611.201 12.611.201 -
Riserva azioni proprie in portafoglio 48.439.174 126.834.394 (78.395.220)
Riserva disponibile (straordinaria) 71.296.756 102.694.484 (31.397.728)
Riserva in sospensione di imposta 3.484.481 3.484.481 -
Riserva Fair Value Partecipazioni FVOCI (9.700.000) (9.700.000) -
Riserva per Costi OPS 2022 (1.136.613) (1.136.613) -
Riserva per Costi OPA 2023 (6.883.143) (6.768.684) -
Riserva per differenze IFRS su TFR 14.796 8.799 5.997
Altre riserve 127.069.054 233.581.490 (106.512.437)

La "Riserva legale" è utilizzabile per la copertura delle perdite.

La "Riserva straordinaria", disponibile, si è decrementata per l'utilizzo a copertura della perdita del precedente esercizio e per quello relativo all'acquisto di warrant management.

La "Riserva sovrapprezzo azioni", che si è incrementata per l'esercizio dei warrant e per l'assegnazione di n. 10 milioni opzioni ai 2 Amministratori esecutivi aventi scadenza il 30 giugno 2027, è disponibile ma non può essere distribuita agli azionisti fino a che la riserva legale non sarà pari ad un quinto del capitale sociale ai sensi dell'art. 2431 del Codice Civile.

La "Riserva in sospensione di imposta" si è originata nell'ambito delle operazioni straordinarie del 2012 rivenendo dalla incorporata Intek SpA.

(in unità di Euro) Importo Possibilità di
utilizzo
Quota
disponibile
Quota non
disponibile
Utilizzazioni
effettuate nei
3 esercizi
precedenti per
copertura
perdite
Capitale Sociale 200.154.178 200.154.178
Riserve:
Riserva sovrapprezzo azioni (*) 8.942.402 A, B, C 8.942.402 -
Riserva legale 12.611.201 B 12.611.201
Riserva azioni proprie in
portafoglio
48.439.174 - -
Riserva disponibile (straordinaria) 71.296.756 A, B, C 71.296.756 14.547.728
Riserva in sospensione di imposta 3.484.481 A, B, C 3.484.481
Riserva Fair Value Partecipazioni
FVOCI
(9.700.000) - (9.700.000)
Riserva per Costi OPS 2022 (1.136.613) - (1.136.613)
Riserva per Costi OPA 2023 (6.883.143) - (6.883.143)
Riserva per differenze IFRS su TFR 14.796 - 14.796
Utili a nuovo 1.603.038 A, B, C 1.603.038
Riserva Stock Option 4.010.417 A, B, C 4.010.417
Totale Capitale Sociale e Riserve 132.682.509 89.337.094 195.060.419 14.547.728
Quota non distribuibile 27.419.635
Residua quota distribuibile 61.917.459

Nella seguente tabella sono inclusi i dettagli di utilizzabilità delle riserve di Patrimonio Netto:

Legenda: A aumento capitale — B copertura perdite — C distribuibile ai Soci

(*) Riserva sovrapprezzo interamente disponibile previo accantonamento a riserva legale fino al 20% del capitale sociale

4.12. Benefici a dipendenti

La voce è relativa al "Trattamento di Fine Rapporto"; l'importo, determinato sulla base delle competenze maturate alla fine dell'esercizio in base alla legge ed ai contratti di lavoro ed al principio contabile IAS 19, è così composto:

(in migliaia di Euro) 31 dic 2023 Incrementi Versamenti a
Fondi
Decrementi 31 dic 2024
Impiegati 325 46 (16) (95) 260
Dirigenti 121 37 (29) (124) 5
Rettifiche IFRS 9 2 - - 11
Benefici a dipendenti 455 85 (45) (219) 276

I principali criteri utilizzati nella valutazione dei "Benefici a dipendenti" sono stati i seguenti:

Criteri generali adottati 31 dic 2024 31 dic 2023
Tasso di attualizzazione 3,18% 3,08%
Tasso incremento retribuzioni future 1,00% 1,00%
Vita lavorativa residua media 12,3 anni 9,6 anni
Criteri generali adottati

Per la valutazione attuariale del TFR è stato utilizzato anche al 31 dicembre 2024 un tasso di attualizzazione basato sull'indice "Iboxx Eurozone Corporate AA".

4.13. Debiti e passività finanziarie non correnti

(in migliaia di Euro) 31 dic 2024 31 dic 2023 Variazione
Debiti verso correlate 132.401 115.187 17.214
Debiti per leasing - parti correlate 473 1.606 (1.133)
Debiti per leasing 6.621 - 6.621
Debiti per garanzie finanziarie rilasciate - 630 (630)
Debiti e passività finanziarie non correnti 139.495 117.423 22.072

I "Debiti verso correlate" sono derivano interamente dal contratto di finanziamento con KMH sottoscritto nell'ambito dell'operazione di delisting ("prestito upstream") che prevede una scadenza al 31 dicembre 2026 ed un tasso di interesse crescente dall'11% al 16%.

Le voci "Debiti per leasing", sia verso terzi che verso parti correlate, rappresentano le passività finanziarie, con scadenza oltre i dodici mesi, iscritti in applicazione del principio contabile IFRS 16 e si riferiscono ad immobili, soprattutto all'immobile di Milano, Foro Buonaparte 44, ed autovetture; le passività nei confronti di parti correlate si riferiscono ai debiti verso Immobiliare Pictea per le locazioni passive degli immobili di Milano, Foro Buonaparte.

La voce "Debiti per garanzie finanziarie rilasciate" rappresentava la contropartita della posta iscritta nelle attività finanziarie non correnti avente la stessa origine e rappresenta il fair value delle passività contratte, a fronte delle garanzie rilasciate, avendo valutato le eventuali situazioni di rischiosità e di conseguenza le passività potenziali, ai sensi del principio contabile IAS 37.

(in migliaia di Euro) 31 dic 2024 31 dic 2023 Variazione
Obbligazioni KME Group - 4,5% - 2020/2025 - 92.648 (92.648)
Obbligazioni KME Group - 5,0% - 2022/2027 63.502 63.491 11
Obbligazioni KME Group - 5,75% - 2024/2029 135.452 - 135.452
Titoli obbligazionari 198.954 156.139 42.815

4.14. Titoli obbligazionari

La voce, al 31 dicembre 2024, si riferisce:

  • alle Obbligazioni KME Group 2022/2027, quotate sul MOT, emesse nel settembre 2022 con un tasso fisso del 5,0% in circolazione per nominali Euro 63.533 migliaia;
  • alle Obbligazioni KME Group 2024/2029, quotate sul MOT, emesse nell'agosto e nel dicembe 2024 con un tasso fisso del 5,75% in circolazione per nominali Euro 138.804 migliaia.

Al 31 dicembre 2023 la voce comprendeva anche le Obbligazioni KME Group 2020/2025, emesse nel febbraio 2020 con un tasso fisso del 4,5%, in circolazione per nominali Euro 92.819 migliaia. Nel corso del 2024, a seguito di due offerte pubbliche di scambio con le Obbligazioni KME Group 2024/2029, le obbligazioni in circolazione si sono ridotte ad Euro 52.707 migliaia, rimborsate e sono state successivamente nel febbraio 2025. Nel presente bilancio, in considerazione della loro scadenza entro dodici mesi, sono esposte tra le passività finanziarie a breve termine.

Tutte le obbligazioni sono esposte al netto dei costi di emissione che vengono differiti lungo la durata del titolo in misura tale da determinare un tasso di interesse effettivo costante.

4.15. Fondi per rischi ed oneri

Di seguito si fornisce il prospetto riepilogativo dei movimenti relativi ai fondi per rischi ed oneri:

(in migliaia di Euro) 31 dicembre 2023 Rilasci/ 31 dicembre 2024
Quota a
lungo
Quota
corrente
Totale Incrementi utilizzi Quota a
lungo
Quota
corrente
Totale
Altri fondi rischi ed oneri 769 - 769 - (11) 758 - 758
Totale 769 - 769 - (11) 758 - 758

L'accantonamento è relativo a garanzie prestate a favore di una società controllata relativa alla recuperabilità di un credito da questa acquisito.

Alla data di approvazione del presente bilancio non esistono, a conoscenza degli Amministratori, altre passività potenziali significative.

4.16. Debiti e passività finanziarie correnti

(in migliaia di Euro) 31 dic 2024 31 dic 2023 Variazione
Debiti per obbligazioni 58.898 4.478 54.420
Debiti verso istituti di credito - 9.929 (9.929)
Debiti per garanzie finanziarie rilasciate 772 823 (51)
Debiti verso imprese correlate 563 33.271 (32.708)
Debiti per leasing 875 12 863
Debiti per leasing - parti correlate 149 580 (431)
Debiti e passività finanziarie correnti 61.257 49.093 12.164

I "Debiti verso imprese correlate" sono relativi ad un conto corrente di corrispondenza acceso con Isno 3 Srl in liquidazione.

I "Debiti verso istituti di credito" si sono azzerati a seguito del rimborso, alla scadenza a fine luglio 2024 della linea di credito di Euro 10.000 migliaia in essere con Banco BPM, garantita da pegno su azioni Culti Milano.

La voce "Debiti per obbligazioni" pari ad Euro 58.898 migliaia comprende la quota capitale del Prestito Obbligazionario KME Group SpA 2020/2025 (Euro 52.680 migliaia al netto del residuo disaggio di emissione) ed i relativi interessi in corso di maturazione (Euro 2.054 migliaia) oltre agli interessi in corso di maturazione riferibile all Prestito Obbligazionario KME Group SpA 2022/2027 (Euro 862 migliaia) e sul Prestito Obbligazionario KME Group SpA 2024/2029 (Euro 3.301 migliaia).

I "Debiti per garanzie finanziarie rilasciate" rappresentano la contropartita della posta avente la stessa origine, iscritta nelle attività finanziarie correnti; si veda al riguardo il commento ai paragrafi 4.7 e 4.13.

I "Debiti per leasing" sono relativi alla quota a breve termine delle passività finanziarie iscritte in applicazione del principio contabile IFRS 16.

4.17. Debiti verso fornitori

Si ritiene che il valore contabile dei debiti commerciali approssimi il loro fair value.

(in migliaia di Euro) 31 dic 2024 31 dic 2023 Variazione
Debiti verso fornitori – terzi 1.334 2.222 (875)
Debiti verso fornitori – parti correlate 374 1.042 (681)
Debiti verso fornitori 1.708 3.264 (1.556)

Si ritiene che il valore contabile dei debiti commerciali approssimi il loro fair value.

4.18. Altre passività correnti

(in migliaia di Euro) 31 dic 2024 31 dic 2023 Variazione
Debiti verso correlate 13.928 315 13.613
Debiti tributari 902 377 525
Debiti verso dipendenti 192 261 (69)
Debiti verso istituti previdenziali 133 97 36
Altri debiti 391 665 (274)
Altre passività correnti 15.546 1.715 13.831

Nei "Debiti verso correlate" sono compresi i debiti nei confronti degli amministratori esecutivi, non ancora liquidati, sorti in relazione all'operazione di acquisto dei warrant management operata nel giugno 2024.

La voce "Debiti verso dipendenti" si riferisce principalmente alle competenze maturate ma non ancora liquidate.

La voce "Debiti tributari" include principalmente debiti per ritenute d'acconto da versare (Euro 847 migliaia).

4.19. Imposte differite attive e passive

(in migliaia di Euro) 31 dic 2024 31 dic 2023 Variazione
Imposte differite attive 2.054 2.023 31
Imposte differite passive (634) (694) 60
Imposte differite attive e passive 1.420 1.329 91

Di seguito si fornisce il dettaglio della fiscalità differita attiva e passiva suddivisa per voce di bilancio:

(in migliaia di Euro) Attività per imposte differite Passività per imposte differite
31 dic 2024 31 dic 2023 31 dic 2024 31 dic 2023
Investimenti immobiliari 9 9 - -
Partecipazioni - - 500 525
Crediti commerciali 765 831 134 169
Attività finanziarie correnti 18 5 - -
Altre passività correnti 299 297 - -
Imposte differite su componenti
patrimonio netto
963 881 - -
Totale 2.054 2.023 634 694

Le imposte differite sono calcolate sulle differenze temporanee tra i valori delle attività e delle passività iscritte in bilancio e i corrispondenti valori riconosciuti ai fini fiscali.

La Società dispone inoltre di perdite fiscali pregresse per complessivi Euro 30.115 migliaia) su cui non sono state contabilizzate le relative imposte anticipate.

5. Impegni e garanzie

KME Group SpA è garante a favore di KME SE e delle sue principali controllate per Euro 100 milioni per il finanziamento ottenuto da un pool di Istituti bancari e per ulteriori affidamenti bancari per Euro 15,0 milioni.

Nel dicembre 2015 la Società ha concesso la propria disponibilità al rilascio di una garanzia di massimi Euro 5,0 milioni a favore di Associazione Dynamo nell'ambito dell'erogazione di un mutuo fondiario per la ristrutturazione di alcuni immobili di Limestre. Il mutuo è peraltro già assistito da altre garanzie reali; al 31 dicembre 2024 ammonta a Euro 1,258 milioni.

6. Note esplicative al conto economico

6.1. Proventi Netti da Gestione di Partecipazioni

La voce è così dettagliata:

(in migliaia di Euro) 2024 2023 Variazione
Utile (perdite) da cessione partecipazioni e titoli 961 - 961
Dividendi 239 239 -
Proventi Netti da Gestione di Partecipazioni 1.200 239 961

La voce "Utile da cessione partecipazione e titoli" si riferisce alla cessione di Intek Investimenti (Euro 982 migliaia), al netto della perdita subita in seguito alla chiusura della liquidazione di Nextep Srl SB (Euro 21 migliaia).

I dividendi, sia dell'esercizio 2024 che dell'esercizio 2023, sono stati ricevuti da CULTI Milano.

6.2. Commissioni su garanzie prestate

(in migliaia di Euro) 2024 2023 Variazione
Commissioni su garanzie prestate 866 859 7
Commissioni su garanzie prestate 866 859 7

Si riferiscono alla remunerazione delle garanzie prestate a partecipate per l'ottenimento di finanziamenti.

6.3. Altri proventi

(in migliaia di Euro) 2024 2023 Variazione
Prestazioni di servizi a correlate 571 249 322
Proventi da "special situation" 126 749 (623)
Altri ricavi e proventi 133 34 99
Altri proventi 830 1.032 (202)

La posta "Prestazioni di servizi a correlate" accoglie gli importi fatturati a società correlate per prestazioni di assistenza amministrativa e per affitti attivi. L'incremento è legato a quest'ultima voce..

I "Proventi da special situations" sono relativi all'attività dell'incorporata Intek SpA legata ad operazioni di assunzioni di concordati.

6.4. Costo del lavoro

(in migliaia di Euro) 2024 2023 Variazione
Salari e stipendi (1.467) (1.814) 347
Oneri sociali (436) (443) 7
Altri costi del personale (255) (271) 16
Costo del lavoro (2.158) (2.528) 370

Negli altri costi del personale sono inclusi i compensi a collaboratori per Euro 108 migliaia, a cui si aggiungono oneri contributivi per Euro 92 migliaia, i costi per un piano welfare per Euro 85 migliaia e l'accantonamento a trattamento di fine rapporto del personale per Euro 100 migliaia, al netto di recupero di costi per personale distaccato per Euro 130 migliaia.

Qui di seguito si riporta il numero medio dei dipendenti:

31 dic 2024 31 dic 2023 Variazione
Dirigenti 3 3 -
Impiegati 11 11 -
Operai - 1 (1)
Numero medio di dipendenti 14 15 (1)

6.5. Ammortamenti, impairment e svalutazioni

(in migliaia di Euro) 2024 2023 Variazione
Ammortamento su immobili, impianti e macchinari (43) (41) (2)
Ammortamento su beni in leasing (951) (614) (337)
Ammortamento su attività immateriali (3) (4) 1
Ammortamenti, impairment e svalutazioni (997) (659) (338)

L'incremento della voce "ammortamento su beni in leasing" è da porre in relazione al contratto di leasing immobiliare sull'immobile di Milano, Foro Buonaparte, 44.

6.6. Altri costi operativi

(in migliaia di Euro) 2024 2023 Variazione
Emolumenti amministratori e sindaci (1.215) (1.260) 45
Prestazioni professionali (1.565) (1.211) (354)
Spese di viaggio (316) (219) (97)
Altre spese per il personale (57) (49) (8)
Pubblicità legale e societaria (95) (109) 14
Elettricità, riscaldamento, postali e telefon. (68) (63) (5)
Premi assicurativi (107) (97) (10)
Formazione e seminari (7) (26) 19
Locazioni immobiliari (514) (774) 260
Manutenzioni (78) (40) (38)
Canoni di leasing e noleggi (39) (17) (22)
Oneri tributari diversi (76) (29) (47)
Contributi associativi (198) (193) (5)
Costi diversi netti (817) (709) (108)
Beneficenze (25) (49) 24
Oneri per servizi da banche (31) (20) (11)
(5.208) (4.865) (343)
Rilascio fondi 11 - 11
Oneri su warrant (339) (1.046) 707
Accantonamento a fondi rischi - (769) 769
Altri costi operativi (5.536) (6.680) 1.144

Gli "Oneri su warrant management" accolgono gli effetti del calcolo attuariale in applicazione delle previsioni dell'IFRS 2 e hanno come contropartita un incremento di patrimonio netto.

6.7. Oneri finanziari netti

(in migliaia di Euro) 2024 2023 Variazione
Interessi attivi da società gruppo 2.508 4.394 (1.886)
Altri interessi e proventi finanziari 204 64 140
Totale proventi finanziari 2.712 4.458 (1.746)
Interessi passivi da società del gruppo (15.776) (4.294) (11.482)
Interessi passivi su finanziamenti (512) (1.169) 657
Interessi passivi su titoli emessi (8.296) (7.501) (795)
Interessi passivi per leasing (466) (111) (355)
Altri oneri finanziari (53) (21) (32)
Totale oneri finanziari (25.103) (13.096) (12.007)
Totale oneri finanziari netti (22.391) (8.638) (13.753)

Gli "Interessi passivi da società gruppo" contengono anche gli oneri relativi al finanziamento ottenuto da KMH per il finanziamento delle offerte pubbliche di acquisto.

Gli "Interessi passivi su titoli emessi" si incrementano in relazione agli interessi del Prestito Obbligazionario KME Group SpA 2024/2029.

Il dettaglio degli interessi attivi e passivi verso parti correlate è riportato all'interno del paragrafo 7.12.

6.8. Imposte correnti e differite

(in migliaia di Euro) 2024 2023 Variazione
Imposte correnti 3.037 1.739 1.298
Imposte differite 91 87 4
Imposte correnti e differite 3.128 1.826 1.302

A decorrere dal 2007, KME Group SpA e la maggioranza delle sue controllate italiane hanno esercitato l'opzione per l'adesione al regime del "consolidato fiscale nazionale" determinando l'IRES su una base imponibile corrispondente alla somma algebrica degli imponibili positivi e negativi delle singole società. I rapporti economici, oltre alle responsabilità e agli obblighi reciproci, sono definiti nell'accordo e regolamento relativi all'opzione per il consolidato fiscale nazionale secondo il quale la controllante e/o le controllate con imponibile negativo ricevono una compensazione pari al relativo risparmio d'imposta realizzato dalla controllante e/o le controllate con imponibile positivo.

Correlazione tra oneri fiscali e risultato contabile:

(in migliaia di Euro) 2024 2023
Risultato Ante Imposte (28.139) (16.374)
Imposte calcolate sull'aliquota fiscale teorica 6.765 3.930
- Altro (5.340) (2.389)
- Imposte anno precedente - 285
- Utilizzo perdite pregresse per imponibili 1.703 -
Totale imposte effettive a conto economico 3.128 1.826

La voce "Altro" è riferibile per lo più a componenti di reddito non deducibili in particolare per interessi passivi.

7. Altre informazioni

7.1. Strumenti finanziari per categorie

Di seguito si presentano le informazioni integrative relative agli strumenti finanziari per categorie di attività e passività finanziarie; si specifica che nella tabella sono rappresentate anche le voci crediti diversi e altre attività nonché le voci debiti diversi e altre passività.

31 dic 2024 31 dic 2023 Variazione
Attività finanziarie al fair value rilevato a conto economico 1.279 1.960 (681)
Attività finanziarie al fair value rilevato a conto economico
complessivo
222 222 -
Costo ammortizzato 85.649 31.054 54.595
Attività finanziarie 87.150 33.236 53.914
Passività finanziarie al fair value rilevato a conto economico (772) (1.453) (681)
Passività finanziarie e debiti al costo ammortizzato (415.286) (325.804) (89.435)
Passività finanziarie (416.058) (327.257) (88.801)

7.2. Strumenti finanziari per voce di bilancio

Di seguito la riconciliazione degli strumenti finanziari con le voci di bilancio al 31 dicembre 2024:

(in migliaia di Euro) Totale Voce
di bilancio
Non
disciplinato
ex IFRS 7
Totale
Strumenti
finanziari
Misurato al
costo
Misurato al
fair value
Partecipazioni in altre imprese 222 - 222 - 222
Attività finanziarie non correnti 11 - 11 11 -
Altre attività non correnti 3 - 3 3 -
Attività finanziarie correnti 54.593 - 54.593 53.314 1.279
Crediti commerciali 1.109 - 1.109 1.109 -
Altri crediti e attività correnti 4.793 937 3.856 3.856 -
Disponibilità liquide e mezzi equivalenti 27.356 - 27.356 27.356 -
Totale attività finanziarie 88.087 946 87.150 85.649 1.501
Debiti e passività finanziarie non correnti (139.495) - (139.495) (139.495) -
Titoli obbligazionari (198.954) - (198.954) (198.954) -
Debiti e passività finanziarie correnti (61.257) - (61.257) (60.485) (772)
Debiti verso fornitori (1.708) - (1.708) (1.708) -
Altre passività correnti (15.546) (902) (14.644) (14.644) -
Totale passività finanziarie (416.960) (902) (416.058) (415.286) (772)

7.3. Valore nozionale degli strumenti finanziari e dei derivati

Non vi sono strumenti finanziari derivati iscritti in bilancio al 31 dicembre 2024.

7.4. Esposizione al rischio credito e perdite di valore

Il valore contabile delle attività finanziarie rappresenta l'esposizione massima di KME Group SpA al rischio credito.

7.5. Esposizione al rischio cambio

Alla data di riferimento del presente bilancio KME Group SpA non aveva poste di bilancio o impegni di vendita o di acquisto denominate in valuta estera.

7.6. Esposizione al rischio fluttuazione valore azioni

Il valore contabile delle attività finanziarie rappresenta l'esposizione massima di KME Group SpA a tale rischio.

7.7. Esposizione al rischio tasso di interesse

Al 31 dicembre 2024 le attività e passività finanziarie della Società fruttifere di interessi presentano la seguente esposizione al rischio tasso di interesse:

(in migliaia di Euro) 31 dic 2024 31 dic 2023
Attività finanziarie 50.729 21.978
Passività finanziarie (333.415) (306.795)
Strumenti a tasso fisso (282.686) (284.817)
Attività finanziarie 2.585 2.318
Passività finanziarie - (9.929)
Strumenti a tasso variabile 2.585 (7.611)

7.8. Analisi di sensitività dei flussi finanziari degli strumenti finanziari a tasso variabile

Un incremento (o decremento) di 50 basis point (bps) dei tassi di interesse attivi e passivi, alla data di chiusura del presente bilancio, produrrebbe un effetto sul patrimonio netto e sul risultato di esercizio di circa Euro 13 migliaia.

7.9. Fair value e valore contabile

Ai sensi dell'IFRS 13 par. 91 si dichiara che il valore contabile delle attività e passività finanziarie riconosciute nel presente Bilancio non si discosta dal loro fair value.

7.10. Livelli gerarchici di valutazione del fair value

L'IFRS 7 par. 27A e l'IFRS 13 richiedono che gli strumenti finanziari rilevati nella situazione patrimoniale-finanziaria al fair value siano classificati sulla base di una gerarchia di livelli che rifletta la significatività degli input utilizzati nella determinazione del fair value stesso.

I livelli previsti dal principio di riferimento sono tre:

  • Livello 1 quotazioni rilevate su un mercato attivo per attività o passività oggetto di valutazione;
  • Livello 2 input diversi dai prezzi quotati di cui al punto precedente, che sono osservabili direttamente (prezzi) o indirettamente (derivati dai prezzi) sul mercato;
  • Livello 3 input che non sono basati su dati di mercato osservabili.

Per gli strumenti finanziari in essere al 31 dicembre 2024, e ai fini comparativi, al 31 dicembre 2023, nella tabella sottostante è illustrata la gerarchia del fair value delle attività e passività finanziarie che sono misurate al fair value su base ricorrente (nel livello 3 sono inclusi i valori di carico delle attività finanziarie non quotate iscritte al costo in assenza di un fair value disponibile).

L'analisi di attività e passività secondo il livello di fair value è la seguente:

(in migliaia di Euro) Totale
Fair value al
31 dicembre
2024
Livello 1 Livello 2 Livello 3
Partecipazioni in altre imprese 222 - - 222
Attività finanziarie correnti 1.279 - - 1.279
Totale attività finanziarie 1.501 - - 15.01
Debiti e passività finanziarie correnti (772) - - (772)
Totale passività finanziarie (772) - - (772)
(in migliaia di Euro) Totale
Fair value al
31 dicembre
2023
Livello 1 Livello 2 Livello 3
Partecipazioni in altre imprese 222 - - 222
Attività finanziarie non correnti 630 - - 630
Attività finanziarie correnti 873 - - 873
Totale attività finanziarie 1.725 - - 1.725
Debiti e passività finanziarie non correnti (630) - - (630)
Debiti e passività finanziarie correnti (823) - - (823)
Totale passività finanziarie (1.453) - - (1.453)

Riclassificazione strumenti finanziari

Con riferimento alle attività e passività finanziarie che sono misurate al fair value su base ricorrente, nell'esercizio 2024 non ci sono stati trasferimenti dal livello 3 ad altri livelli e viceversa derivanti da cambiamenti nelle significative variabili di input delle tecniche valutative osservabili.

7.11. Pubblicità dei corrispettivi dei servizi forniti dalla Società di revisione

Ai sensi dell'art. 149-duodecies "Regolamento Emittenti", di seguito è riportata la tabella riassuntiva con l'indicazione dei corrispettivi, di competenza dell'esercizio, al netto di spese, IVA e eventuale contributo di vigilanza, a fronte dei servizi forniti alla Società ed alle società controllate dalla società di revisione Deloitte & Touche SpA e da altre società del network:

(in migliaia di Euro) Totale KME Group
SpA
Controllate
a) servizi di revisione 1.487 207 1.280
b) servizi diversi dalla revisione 342 225 117
- servizi di verifica finalizzati all'emissione di attestazione 342 225 117
- altri servizi - - -
c) servizi delle entità appartenenti alla rete della società di revisione - - -
Corrispettivi alla società di revisione 1.829 432 1.397

7.12. Dettaglio rapporti con parti correlate

Nelle tabelle seguenti si evidenziano i rapporti di debito, credito e di costi e ricavi con parti correlate. Si rimanda a quanto già indicato nei commenti alle singole poste di bilancio per la natura delle operazioni.

Crediti e debiti

(in migliaia di Euro) Attività
finanziarie
correnti
Crediti
Commerciali
Altri crediti e
attività correnti
Debiti e
passività
finanziarie
non correnti
Debiti e
passività
finanziarie
correnti
Fornitori Altre passività
correnti
Immobiliare Pictea Srl 952 - - (473) (149) (256) -
Intek Investimenti SpA 2.583 - - - - - -
Isno 3 Srl in liquidazione - - - (563) - -
KMH SpA 25.480 - - (132.401) - -
KME Germany Bet.
GmbH
- - - - - (2) -
KME Srl - - - - - (13) -
Natural Capital Italia
SpA SB
- 5 - - - -
Newint Srl 24.299 - - - - - -
Oasi Dynamo Foodco Srl - - - -
-
(12) -
Quattroduedue SpA - 19 - -
-
- -
Scent Company Srl (1)
Società Agricola
Agrienergia
- 97 77 -
-
- -
Trèfimetaux SA - 7 - - - - -
Amministratori e Sindaci - - - -
-
(90) (13.897)
Crediti per garanzie 772 - - -
-
- -
Crediti/Debiti per IVA di
gruppo
- - - -
-
- (31)
Crediti/Debiti per
Consolidato Fiscale
- - 3.462 - - - -
54.086 102 3.599 (132.874) (712) (374) (13.928)
Totale voce bilancio 54.593 1.109 4.793 (139.495) (61.257) (1.708) (15.546)
Incidenza 99,07% 9,20% 75,09% 95,25% 1,16% 21,90% 89,59%

Costi e ricavi

(in migliaia di Euro) Proventi Netti
da Gestione di
Partecipazioni
Commissioni
su garanzie
prestate
Altri
proventi
operativi
Costo del
lavoro e
altri costi
operativi
Proventi
finanziari
Oneri
finanziari
Culti Milano SpA 239 - 15 (4) - -
Immobiliare Pictea Srl - - 25 (382) 8 (76)
Intek Investimenti SpA 982 - 15 - 108 -
Isno 3 Srl in liquidazione - - 15 - - (31)
KMH - - 15 - 457 (15.692)
KME Italy SpA - 66 - (4) - -
KME Mansfeld - 7 - - - -
KME SE - 750 - (521) - -
KME Srl - - 428 (25) - -
Natural Capital Italia SpA SB - - 9 - - -
Nextep Srl SB (21) - - - - -
Newint Srl - - 1 - 1.873 -
Oasi Dynamo Foodco Srl - - - (13) - -
Quattroduedue SpA - - 15 - - -
Scent Company Srl - - - (4) - -
Serravalle Copper Tube Srl - 34 - - - -
Società Agricola Agrienergia - - 32 - - -
Trèfimetaux SA - 9 - - - -
Amministratori/Sindaci e altri dirigenti - - - (1.659) 62 (18)
1.200 866 570 (2.160) 2.508 (15.817)
Totale voce bilancio 1.200 866 830 (7.694) 2.712 (25.103)
Incidenza 100,00% 100,00% 68,67% 33,95% 92,48% 63,01%

7.13. Proposta di approvazione del Bilancio relativo all'esercizio 2024

Si rimanda a quanto già indicato nella Relazione sull'andamento della gestione.

Elenco delle partecipazioni dirette al 31 dicembre 2024

Valore nominale
Note
al 31 dicembre 2024
Riprese/
(Rettifiche)
di valore
Esistenza al 31 dicembre 2024 Valore di Borsa
al 31 dicembre 2024
Euro Quantità Valore in
bilancio
Quantità Valore Quantità % Valore
medio carico
Valore in
bilancio
(iscritte tra le immobilizzazioni finanziarie)
50.000.000 - - - 50.000.000 100,00% 480.000.000
2.791.775 58.410.000 - - - 2.791.775 10,00% 58.410.000
10.000 5.100 24.506 - - - 5.100 51,00% 24.506
2.388.750 37.981.125 - - - 2.388.750 77,17% 37.981.125 14,4000 34.398.000
9.108.000 11.200.000 (9.108.000) (11.200.000) - - - -
10.000 10.000 10.000 - - - 10.000 100,00% 10.000
10.000 6.000 6.000 (6.000) (6.000) - - - -
516.460 103.292 1 - - - 103.292 20,00% 1
587.631.632 (9.114.000) (11.206.000) - 576.425.632
(iscritte in riduzione del Patrimonio Netto)
(78.395.220) - 53.243.219 - 0,9098 48.439.174 0,9140 48.664.302
senza valore nominale
senza valore nominale
senza valore nominale
Esistenza al 31 dicembre
2023
50.000.000 480.000.000
126.834.394
714.466.026
senza valore nominale 131.638.439 126.834.394 (78.395.220) Variazioni dell'esercizio
( + / - )
(78.395.220)
(89.601.220)
-
-
48.439.174
624.864.806
Valore unitario Controvalore

Elenco delle partecipazioni indirette al 31 dicembre 2024

Denominazione Sociale Sede legale Attività Divisa Capitale % di Società Partecipante Partecipazione
Sociale Partecipazione Totale
Acqua Dynamo Srl Società Benefit Italia Commerciale Euro 27.000 100,00% Intek Investimenti SpA 84,83%
AML - Azienda Metalli Laminati SpA Italia Industriale Euro 3.300.000 75,76% KME Italy S.p.A.
24,24% KME Mansfeld GmbH 84,83%
Bakel SpA Italia Commerciale Euro 100.000 24,90% Culti Milano SpA 19,22%
Bakel Inc Stati Uniti Commerciale USD 1.000 100,00% Bakel Srl 19,22%
Bertram's GmbH Germania Servizi Euro 300.000 100,00% KME Germany GmbH 84,83%
Blitz F24-518 GmbH Germania Servizi Euro 25.000 100,00% KME Germany GmbH 84,83%
Blitz F24-519 GmbH Germania Germania Euro 25.000 100,00% KME Germany GmbH 84,83%
Culti Milano Asia Ltd. Hong Kong Commerciale HKD 7.500.000 60,00% Culti Milano SpA 46,30%
Culti Milano China Ltd. Cina Commerciale RMB 3.300.000 100,00% Culti Milano Asia Ltd. 46,30%
cunova GmbH Germania Industriale 25.000
Euro 100,00% Magnet Joint Venture GmbH 38,17%
cunova Kalip Servis Sanavi ve Ticaret A.S. Turchia Commerciale TRY 950.000 85,00% cunova GmbH 32,45%
cunova Service Germany GmbH Germania Germania Euro 25.000 85,00% cunova GmbH 32,45%
cunova Service India Private Ltd. India Servizi INR 35.296.010 71,50% cunova GmbH 27,29%
cunova Mexico S.A. de C.V. Messico Servizi MXN 7.642.237 99,99% cunova GmbH 38,17%
0,01% Magnet Joint Venture GmbH
cunova Service Spain S.A.U. Spagna Servizi Euro 60.910 100,00% cunova GmbH 38,17%
cunova Service USA LLC Stati Uniti Industriale USD 31.393.840 100,00% cunova Special Products America Inc. 38,17%
cunova Special Products America Inc. Stati Uniti Industriale USD 6.353.000 100,00% cunova GmbH 38,17%
Dalian Dashan Chrystallizer Co. Ltd. Cina Industriale RMB 40.000.000 70,00% cunova GmbH 26,72%
Dalian Dashan Heavy Machinery Co. Ltd. Cina Industriale RMB 20.000.000 70,00% cunova GmbH 26,72%
Dalian Dashan Surface Machinery Co. Ltd. Cina Industriale RMB 10.000.000 70,00% cunova GmbH 26,72%
Dynamo Academy Srl Impresa sociale Italia Servizi Euro 13.500 44,44% Immobiliare Pictea Srl 37,70%
Dynamo The Good Company Srl Società Benefit Italia Commerciale Euro 12.700 21,26% Intek Investimenti SpA 18,03%
EM Moulds SpA Italia Industriale Euro 3.090.000 100,00% cunova GmbH 38,17%
Evidal Schmoele Verwaltungsgesellschaft mbH Germania Non operativa Euro 30.000 50,00% KME SE 42,41%
Fossati Uno Srl Italia Immobiliare Euro 100.000 35,00% Immobiliare Pictea Srl 29,69%
Il Post Srl Italia Editoriale Euro 396.516
28,01% Intek Investimenti SpA 23,76%
Immobiliare Pictea Srl Italia Immobiliare Euro 80.000 100,00% KME SE 84,83%
Intek Investimenti S.p.A. Italia Holding Euro 9.108.000 100,00% KME SE 84,83%
Irish Metal Industries Ltd. In liquidation Irlanda in liquidazione Euro 127 100,00% KME Yorkshire Ltd. 84,83%
ISNO 3 Srl in liquidazione Italia in liquidazione Euro 1.754.906 60,72% Intek Investimenti SpA 51,51%
KM Copper Bars GmbH Germania Industriale Euro 25.000 100,00% KME Mansfeld GmbH 84,83%
KME Stolberg GmbH Germania Industriale Euro 1.000.000 100,00% KME SE 84,83%
KME Srl Italia Servizi Euro 115.000 100,00% KME SE 84,83%
KME (Suisse) S.A. Svizzera Commerciale CHF 100.000 100,00% KME Germany GmbH 84,83%
KME Yorkshire Ltd. Regno Unito Altro GBP 10.014.603 100,00% KME SE 84,83%
KME America Inc. Stati Uniti Commerciale USD 5.000 100,00% KME Germany GmbH 84,83%
KME America Marine Holding Inc. Stati Uniti Holding USD 6.447.014 100,00% cunova GmbH 38,17%
KME America Marine Tube and Fitting, LLC Stati Uniti Progettazione USD 6.950.961 100,00% KME America Marine Holding Inc. 38,17%
KME AssetCo GmbH Germania Altro Euro 25.001 100,00% KME Special Products GmbH & Co. KG 84,83%
KME France SAS Francia Altro Euro 2.932 100,00% Tréfimetaux SAS 84,83%
KME Germany GmbH Germania Industriale Euro 20.000.000 100,00% KME SE 84,83%
KME Grundstuecksgesellschaft SE & Co. KG Germania Immobiliare Euro 50.000 99,00% KME SE
1,00% KME Germany GmbH 84,83%
KME India Private Ltd. India Commerciale INR 6.500.000 99,80% KME Special Products GmbH & Co. KG
0,20% KME SE 84,83%
KME Italy SpA Italia Industriale Euro 44.603.903 100,00% KME SE 84,83%
Ucraina Commerciale UAH 14.174.000 70,00% cunova GmbH 26,72%
KME Magma Service Ukraine LLC
KME Mansfeld GmbH
Germania Industriale Euro 38.349.000 KME SE
100,00% 84,83%
KME Metals (Shanghai) Trading Ltd. Cina Commerciale USD 100.000 100,00% KME SE 84,83%
KME Middle East FZE (i.L) UAE Commerciale AED 250.000 100,00% KME SE 84,83%
KME Netherlands BV Olanda Industriale Euro 34.018.000 100,00% KME SE 84,83%
KME Rolled France SAS Francia Industriale Euro 952.000 100,00% KME Italy SpA 84,83%
KME SE Germania Holding Euro 142.743.879 89,00% KMH SpA 84,83%
KME Service Centre Slovakia s.r.o. Slovacchia Industriale Euro 1.015.734 100,00% KME SE 84,83%
KME Service Centre UK Ltd. Regno Unito Industriale LST 2.130.000 100,00% KME SE 84,83%
KME Service Russland Ltd. Russia Servizi RUB 10.286.000 70,00% cunova GmbH 26,72%
KME Spain S.A.U. Spagna Commerciale Euro 92.446 100,00% KME SE 84,83%
KME Special Holding GmbH Germania holding Euro 25.000 100,00% KME SE 84,83%
KME Special Products GmbH & Co. KG Germania Industriale Euro 500 100,00% KME SE 84,83%
Attività di agenzia ai fini di
KMETAL Srl Italia acquisto e vendita metalli Euro 100.000 100,00% KME SE 84,83%
KME Yorkshire Ltd. Regno Unito Industriale LST 10.014.603 100,00% KME SE 84,83%
Germania Euro 45.455 45,00% 38,17%
Magnet Joint Venture GmbH
Mecchld Srl
Italia Holding Euro 40.000 KME Special Products GmbH & Co. KG
Holding 20,00% Intek Investimenti SpA 16,97%
Natural Capital Italia SpA Società Benefit Italia Immobiliare Euro 147.500 74,58% Immobiliare Pictea Srl 70,74%
8,81% Intek Investimenti SpA
Oasi Dynamo Società Agricola Srl Italia Attività agricola Euro 35.000 100,00% Natural Capital Italia SpA Società Benefit 70,74%
Oasi Dynamo FoodCo Srl Italia Commercio alimentari Euro 10.000 100,00% Natural Capital Italia SpA Società Benefit 70,74%
Scent Company Srl Italia Commerciale Euro 100.000 100,00% Culti Milano SpA 77,17%
Serravalle Copper Tubes Srl Italia Industriale Euro 3.000.000 100,00% KME SE 84,83%
Società Agricola Agrienergia Srl Italia Industriale Euro 20.000 51,00% Oasi Dynamo Società Agricola Srl 36,08%
Special Steels & Alloys SE Asia Pte Ltd. Singapore Commerciale \$SG 352.088 41,32% cunova GmbH 15,77%
Trefimetaux SAS Francia Industriale Euro 11.000.000 100,00% KME SE 84,83%
Valika SAS Francia Commercio metalli Euro 200.000 51,00% KME SE 43,26%

ATTESTAZIONE SUL BILANCIO D'ESERCIZIO AI SENSI DELL'ART. 154 BIS, COMMA 5 DEL D. LGS. 58/98 E SUCCESSIVE MODIFICHE E INTEGRAZIONI

    1. I sottoscritti Diva Moriani, in qualità di Presidente, e Giuseppe Mazza, in qualità di Dirigente Preposto alla redazione dei documenti contabili societari di KME Group S.p.A., attestano, tenuto anche conto di quanto previsto dall'art. 154bis, commi 3 e 4, del decreto legislativo 24 febbraio 1998, n. 58:
    2. l'adeguatezza in relazione alle caratteristiche dell'impresa e
    3. l'effettiva applicazione

delle procedure amministrative e contabili per la formazione del bilancio d'esercizio nel corso del 2024.

    1. Al riguardo si segnala che non sono emersi aspetti di rilievo.
    1. Si attesta, inoltre, che:
    2. 3.1. il bilancio d'esercizio:
      • a) è redatto in conformità ai principi contabili internazionali applicabili riconosciuti nella Comunità europea ai sensi del regolamento (CE) n. 1606/2002 del Parlamento europeo e del Consiglio del 19 luglio 2002;
      • b) corrisponde alle risultanze dei libri e delle scritture contabili;
      • c) è idoneo a fornire una rappresentazione veritiera e corretta della situazione patrimoniale, economica e finanziaria dell'emittente;
    3. 3.2 la Relazione sulla gestione comprende un'analisi attendibile dell'andamento e del risultato della gestione nonché della situazione dell'emittente, unitamente alla descrizione dei principali rischi e incertezze cui è esposto.

Milano, 14 aprile 2025

La Presidente

Il Dirigente Preposto alla redazione dei documenti contabili societari

______________________ f.to Diva Moriani

__________________________ f.to Giuseppe Mazza

Relazione del Collegio sindacale alla Assemblea degli azionisti di KME Group S.p.A. al bilancio di esercizio al 31.12.2024 ai sensi dell'art. 153 D.Lgs. 58/98 ed art. 2429 comma 2 Codice civile

Signori Azionisti,

il Collegio sindacale riferisce sulle attività di vigilanza previste dalla legge, in particolare dall'art. 153 del D.Lgs. 58/98 ("TUF"), dalle Norme di comportamento del Collegio sindacale di società quotate emanate dal Consiglio Nazionale dei Dottori Commercialisti e degli Esperti Contabili, dalle Raccomandazioni Consob in materia di controlli societari e attività del Collegio sindacale, dagli articoli 2429 e ss. del C.c. nonché ai sensi degli artt. 17 e 19 del D.Lgs 39/2010 e dalle indicazioni contenute nel Codice di Corporate Governance delle società quotate cui KME Group S.p.A. (la "Società") aderisce con le modalità descritte nella "Relazione sul governo societario e gli assetti proprietari".

Il Collegio sindacale per il 2024 ha valutato l'idoneità dei propri componenti e l'adeguata composizione dell'organo con riferimento ai requisiti di professionalità, competenza, onorabilità, correttezza, indipendenza e insussistenza di cause di incompatibilità richiesti dalla normativa, nonché alla disponibilità di tempo e di risorse adeguate alla complessità dell'attività oggetto di vigilanza.

Il Collegio sindacale in carica è stato nominato dall'Assemblea del 22 maggio 2024 in conformità alle vigenti disposizioni legali, regolamentari, nonché statutarie, e rimarrà in carica fino all'Assemblea di approvazione del bilancio chiuso al 31 dicembre 2026.

I componenti del Collegio sindacale hanno rispettato il limite di cumulo degli incarichi previsto dall'articolo 144-terdecies del regolamento emittenti.

Si dà atto che la composizione del Collegio sindacale in carica risulta conforme alle disposizioni in materia di diversità di genere di cui all'articolo 148, comma 1-bis del TUF.

Quanto sopra premesso, di seguito vengono fornite le indicazioni richieste dalla comunicazione Consob n. DEM/1025564 del 6 aprile 2001 e successive modifiche ed integrazioni.

Operazioni di maggior rilievo dell'esercizio 2024 a livello di Gruppo

Le operazioni di maggior rilievo che si sono verificate nel 2024 e nel corso del corrente esercizio sino alla data di redazione della presente relazione sono nel seguito riepilogate.

Delisting

Nel corso dell'esercizio 2024, a causa dell'andamento congiunturale, è stato differito il completamento del percorso di delisting avviato nel 2023, posticipando, quindi, il procedimento inerente la fusione inversa di KME Group S.p.A. nella controllata non quotata KMH S.p.A..

Settore rame

In questo settore, come evidenziato nella "Relazione sull'andamento della gestione nell'esercizio 2024" redatta dagli Amministratori ("Relazione sull'andamento della gestione" o "Relazione finanziaria"), è proseguita, nel corso del 2024, la riduzione della domanda dei mercati di riferimento, i cui primi segnali erano rilevabili già nell'ultimo trimestre del 2022 e si sono poi accentuati nel corso del secondo semestre 2023.

Per contrastare questo andamento, in attesa di una ripresa del mercato, sono state predisposte tutte le azioni di riduzione dei costi a disposizione nei vari Paesi, al fine di ridurre al minimo gli effetti negativi sulla redditività e sulla generazione di risorse finanziarie del Gruppo.

Data la situazione economica, il management si è concentrato esclusivamente su nuove acquisizioni funzionali al recupero dei volumi di vendita. In particolare, nel corso del 2024, KME SE ha proseguito nell'implementazione della strategia di concentrarsi sui prodotti laminati in rame e a tal fine:

  • nel mese di luglio 2024 è stata realizzata l'acquisizione del 75,76% del capitale di Azienda Metalli Laminati S.p.A. di cui il Gruppo KME già deteneva il 24,24%;
  • nel mese di marzo 2024 è stato firmato un contratto relativo all'acquisizione del 100% delle azioni di Blackhawk Holding GmbH, holding tedesca che detiene il 100% di Sundwiger Messingwerk GmbH, leader europeo nei settori dei semilavorati in bronzo e produttore di semilavorati laminati in ottone, operazione poi finalizzata nel gennaio 2025;
  • nel mese di febbraio 2024 è stato siglato un Business Combination Agreement congiuntamente a Paragon e SDCL EDGE Acquisition Corporation, una società veicolo per acquisizioni con titoli quotati al NYSE, che riguarda il business dei prodotti speciali di Cunova GmbH, società detenuta da KME SE attraverso una partecipazione indiretta pari al 45%, e del business aerospace (KME Aerospace). Il progetto non è stato realizzato e si stanno valutando soluzioni alternative, a valle

di alcune modifiche migliorative della governance proposte e poi introdotte d'intesa con Paragon.

Settore della cosmesi e dei profumatori di ambiente – partecipazione in CULTI Milano S.p.A.

Nel corso del 2024 CULTI Milano S.p.A. ("CULTI") e le sue controllate hanno fatto registrare un incremento dei ricavi consolidati, con una crescita dell'8,9% delle vendite complessive ed un incremento dell'EBITDA dell'11,9%.

Alla fine dell'esercizio 2024 CULTI ha ceduto una parte della propria partecipazione nella controllata Bakel S.p.A. pari al 25,11% del capitale. Nella Relazione finanziaria vengono fornite le informazioni inerenti tale operazione, che prevede un possibile incremento di prezzo in funzione della programmata ammissione a negoziazione presso il mercato EGM avviata da Bakel S.p.A., che potrà trovare conclusione nel primo semestre 2025.

Altre operazioni rilevanti

La Società ha promosso nel corso dell'esercizio le ulteriori operazioni rilevanti nel seguito descritte.

Offerta pubblica di scambio volontaria parziale sui warrant "KME Group S.p.A. 2021 – 2024" (i "Warrant")

  • Nel corso del mese di gennaio 2024, la Società, dando seguito a quanto già annunciato in precedenza, ha promosso un'Offerta Pubblica di Scambio volontaria parziale avente ad oggetto massimi n. 78.635.148 Warrant in circolazione, con corrispettivo di n. 10 Azioni Ordinarie, in portafoglio dell'Emittente, ogni n. 23 Warrant portati in adesione e, quindi, di n. 1 Azione Ordinaria, in portafoglio dell'Emittente, ogni n. 2,3 Warrant portati in adesione (il "Corrispettivo OPSC Warrant"), per un numero massimo complessivo di Azioni Ordinarie pari a n. 34.189.630, ai sensi della delibera dell'Assemblea ordinaria e straordinaria del 12 giugno 2023 (il "Corrispettivo Massimo Complessivo" e, complessivamente, l'"OPSC Warrant" o l'"Offerta"). I Warrant oggetto dell'OPSC Warrant corrispondevano al 94,42% dei n. 83.286.883 Warrant in circolazione alla Data del Documento di Offerta. L'OPSC Warrant aveva natura parziale, tenuto conto dei limiti imposti dalla delibera dell'Assemblea ordinaria e straordinaria del 12 giugno 2023, rispetto al numero totale dei Warrant in circolazione;

  • in data 16 gennaio 2024 la Società ha quindi provveduto, ai sensi dell'art. 102, comma 3, del TUF, al deposito presso la Consob del Documento di Offerta per lo svolgimento della relativa istruttoria, che si è conclusa con l'approvazione del Documento di Offerta da parte di Consob con delibera n. 23002 del 14 febbraio 2024;
  • con riferimento al Corrispettivo OPSC Warrant, costituito da Azioni Ordinarie offerte in concambio ai portatori di Warrant che avessero aderito all'Offerta, KME, in virtù di quanto previsto dall'art. 1, comma 4, lett. f) del Regolamento (UE) 2017/1129 (il "Regolamento Prospetti") è stata esente dall'obbligo di pubblicazione del prospetto per l'offerta delle Azioni Ordinarie di cui all'art. 3, paragrafo 1, del Regolamento Prospetti, avendo redatto e pubblicato il Documento di Esenzione unitamente al Documento di Offerta, ai sensi degli articoli 34-ter, comma 2, lett. a) e 36, comma 3 del Regolamento Emittenti, in conformità con il Regolamento Prospetti medesimo, come successivamente integrato dal Regolamento Delegato (UE) n. 2021/528 della Commissione del 16 dicembre 2020;
  • l'OPSC Warrant si è svolta dal 19 febbraio all'8 marzo 2024. Al termine del periodo di offerta, sono risultati portati in adesione complessivi n. 76.545.610 Warrant, rappresentativi del 97,34% dei Warrant oggetto dell'OPSC Warrant e del 92,07% dei Warrant in circolazione alla data della chiusura dell'Offerta;
  • Quattroduedue S.p.A., azionista di controllo di KME Group S.p.A., in conformità agli impegni assunti nell'accordo di investimento relativo all'operazione di delisting del 2023 e nel relativo patto parasociale con Lynstone SSF Holdings II S.à r.l., ha portato in adesione all'OPSC Warrant tutti i n. 73.680.892 Warrant di sua titolarità;
  • la consegna delle Azioni Ordinarie da offrirsi quale Corrispettivo OPSC Warrant è avvenuta il 15 marzo 2024. Agli aderenti sono state accreditate complessive n. 33.280.700 Azioni Ordinarie (di cui n. 32.035.170 a favore di Quattroduedue), rappresentanti il 10,70% del capitale sociale ordinario di KME Group S.p.A. a tale data;
  • ad esito dell'Offerta residuavano in circolazione n. 6.588.576 Warrant dei quali n. 4.347.476 sono stati successivamente esercitati, con emissione di n. 4.347.476 azioni ordinarie;

  • alla data del 28 giugno 2024, data di loro scadenza, residuavano pertanto in essere n. 2.241.100 Warrant che sono decaduti da ogni diritto divenendo privi di validità ad ogni effetto.

Acquisto dei Warrant Management

parte del regolamento dell'operazione;

  • Come già evidenziato nella relazione del Collegio sindacale all'Assemblea degli Azionisti dell'anno 2023, con delibera del Consiglio di Amministrazione del 22 aprile 2024, ottenuto il preventivo parere del Comitato per le Operazioni con Parti Correlate in applicazione dalla "Procedura in materia di Operazioni con Parti Correlate" adottata da KME, sono stati deliberati accordi tra la Società e gli Amministratori Esecutivi, volti alla cessione da parte di questi ultimi alla Società, della totalità dei Warrant Management di cui gli stessi erano titolari, pari a n. 37,5 milioni di warrant, per un corrispettivo unitario di euro 0,60 per ciascun Warrant Management e complessivo di euro 22,5 milioni, con facoltà per i titolari degli Warrant Management di decidere, entro il 28 giugno 2024, la modalità di pagamento (se interamente per cassa o in parte in cassa e in parte in natura, con azioni ordinarie della Società, o interamente in natura) entro il 31 dicembre 2024; - la scelta degli Amministratori Esecutivi è stata di ricevere il corrispettivo con n. 5.650.000 azioni ordinarie ed il resto per cassa, differendo al 31 dicembre 2025
  • si ricorda che gli Accordi erano stati ritenuti, dal Consiglio di Amministrazione e dal Comitato per le Operazioni con Parti Correlate, convenienti economicamente per la Società che con l'acquisto dei warrant, evitava una forte diluizione del capitale sociale, che sarebbe stata determinata dalla conversione dei warrant in azioni ordinarie. Il prezzo di acquisto (euro 0,60) era allineato a quello della precedente OPA Warrant del 2023, che aveva offerto la possibilità ai titolari di warrant di cedere gli stessi alla Società; tale possibilità era stata preclusa ai titolari di Warrant Management. L'acquisto "a sconto" dei Warrant Management ha condiviso il medesimo interesse sociale che era già stato alla base dell'OPA Warrant, avendo un effetto di buy back, vantaggioso per la Società in quanto migliorativo degli indici patrimoniali e reddituali. Anche il corrispettivo implicito in caso di pagamento in natura (euro 1,00 per azione) era identico a quello considerato nell'OPA Azioni Ordinarie. Al momento dell'approvazione degli

Accordi, le quotazioni dei Warrant KME Group 2021/2024 e delle Azioni Ordinarie KME Group approssimavano i corrispettivi considerati;

  • l'operazione di acquisto dei Warrant Management è stata approvata dall'Assemblea degli azionisti del 22 maggio 2024.

Emissione Prestito Obbligazionario "KME Group S.p.A. 2024-2029"

  • In previsione della scadenza, nel mese di febbraio 2025, del prestito obbligazionario "KME Group S.p.A. 2020-2025", in data 20 maggio 2024 il Consiglio di Amministrazione ha deliberato un'operazione che prevedeva: (i) un'offerta pubblica di scambio volontaria totalitaria sulle numero 4.297.158 obbligazioni 2020-2025 del valore nominale unitario di euro 21,60, con corrispettivo rappresentato da numero 92.818.548 nuove obbligazioni KME Group S.p.A. 2024-2029 del valore nominale unitario di euro 1,00 per complessivi euro 92,8 milioni, e (ii) un'offerta pubblica in sottoscrizione di obbligazioni 2024- 2029 per un ammontare di euro 57,2 milioni, incrementabile fino ad euro 150 milioni in considerazione del livello di adesione all'offerta di scambio sulle obbligazioni 2020-2025;
  • con riferimento all'offerta di scambio su obbligazioni 2020-2025 sono state portate in adesione numero 1.291.910 obbligazioni 2020-2025, con una percentuale di adesione pari al 30% e, di conseguenza, le obbligazioni 2020-2025 rimaste in circolazione e negoziate sul MOT risultavano pari a numero 3.005.248 obbligazioni per complessivi euro 64,9 milioni;
  • con riferimento all'offerta in sottoscrizione sono pervenute richieste per numero 56.198.624 obbligazioni 2024-2029, per un controvalore pari ad euro 56,2 milioni rispetto agli euro 57,2 milioni oggetto dell'offerta;
  • nel mese di novembre, per completare la raccolta di risorse previste, è stata promossa una nuova offerta pubblica in sottoscrizione delle obbligazioni 2024- 2029 per complessivi euro 70,5 milioni, a fronte della quale sono pervenute richieste per numero 42.494.109 obbligazioni 2024-2029, per un controvalore di euro 42,5 milioni;
  • al fine di consentire ai possessori delle obbligazioni 2020-2025 di beneficiare dell'opportunità di scambiare le proprie obbligazioni con le obbligazioni 2024- 2029, la Società ha inoltre promosso, sempre nel mese di novembre, anche una nuova offerta pubblica di scambio, avente natura parziale, dell'ammontare di

euro 45,4 milioni corrispondente al 70% delle obbligazioni 2020-2025 ancora in circolazione a tale data. Con riferimento a tale nuova offerta di scambio, sono state portate in adesione numero 560.095 obbligazioni 2020-2025 per una percentuale di adesione pari al 26,9% con corrispettivo rappresentato da numero 12.206.052 obbligazioni 2024-2029, per un controvalore complessivo di euro 12,2 milioni;

  • a fronte delle operazioni sopra descritte risultano pertanto in circolazione numero 138.804.041 obbligazioni 2024-2029, per un controvalore nominale di euro 138,8 milioni, mentre sono rimaste in circolazione e negoziate sul MOT fino al 18 febbraio 2025 – data di loro naturale scadenza in cui è stato effettuato il rimborso – numero 2.440.153 obbligazioni 2020-2025, per complessivi euro 52,7 milioni di valore nominale.

Revisione degli accordi relativamente alle Senior Guaranteed and Secured Fixed Rate Notes emesse da KMH S.p.A.

  • Nel mese di aprile 2025 è stato raggiunto un accordo con Lynstone SSF Holdings II Sàrl, sottoscrittore delle notes di ammontare pari a euro 110,8 milioni emesse dalla controllata KMH S.p.A. in occasione dell'operazione di delisting avviata nel 2023, che ne ha esteso la scadenza fino al 31 dicembre 2027, senza modifiche del tasso di interesse (15% da febbraio 2025), prevedendo rimborsi intermedi per euro 15 milioni a settembre 2025 e marzo 2026, per euro 45 milioni a marzo 2027 e per il residuo alla data di scadenza;
  • tale operazione, unitamente all'emissione del Prestito Obbligazionario "KME Group S.p.A. 2024-2029", è funzionale all'obiettivo di allungamento della scadenza media dell'indebitamento del Gruppo evidenziato nella Relazione sull'andamento della gestione.

Organizzazione societaria interna

Con riferimento alle principali partecipate di KME Group S.p.A. si riepiloga quanto segue:

KME SE (detenuta direttamente e indirettamente per il tramite di KMH S.p.A.) è a capo di un gruppo leader globale nella produzione e commercializzazione di semilavorati in rame e sue leghe, che si è focalizzato nel settore Copper dopo la cessione del controllo del business degli speciali (oggi facente capo alla società Cunova GmbH) di cui conserva il 45%;

CULTI Milano S.p.A., società i cui titoli sono negoziati al mercato EGM, è sempre più orientata al benessere della persona, oltre che al consolidamento della tradizionale attività nel campo della profumazione d'ambiente.

Proseguendo nel percorso di razionalizzazione societaria e di progressiva focalizzazione della Capogruppo nella gestione del business Copper, nel 2024 KME Group S.p.A. ha ceduto alla propria controllata KME SE la partecipazione detenuta in Intek Investimenti S.p.A., veicolo societario in cui è stata concentrata negli ultimi anni l'attività di investimento e private equity della Società.

Principi contabili applicati e altre informazioni

La modifica della strategia, illustrata nella Relazione finanziaria annuale riferita all'esercizio 2022, ha fatto perdere alla Società i requisiti, previsti dai paragrafi 27 e 28 dell'IFRS 10, per la qualifica di entità di investimento, sulla base della quale erano stati redatti i precedenti bilanci della Società e del Gruppo; pertanto, il bilancio chiuso al 31 dicembre 2024 rappresenta il terzo bilancio in cui la Società non si qualifica come entità di investimento.

Tale cambiamento ha comportato, già a partire dall'esercizio 2022, la modifica dei criteri di valutazione degli investimenti in partecipazioni (voce dell'attivo "Investimenti in partecipazioni e quote di fondi") per i quali il fair value è stato sostituito dal criterio del costo; al riguardo, si ricorda che il fair value alla data di perdita della qualifica di entità di investimento, rappresentava il nuovo costo.

Il valore contabile delle partecipazioni – che rappresenta uno degli elementi chiave delle procedure attuate dalla società di revisione, in particolare con riguardo alla partecipazione in KME SE – è stato sottoposto a impairment come previsto dai principi contabili di riferimento, tenendo conto delle previsioni dello IAS 36 e delle raccomandazioni ESMA e Consob e quindi tenendo conto di tutti i potenziali effetti di natura esterna derivanti dagli impatti dei conflitti in corso e delle recenti incertezze dei mercati economici internazionali.

Per KME SE, il test di impairment è stato effettuato con il supporto metodologico di un consulente esterno, identificato nella società EY Advisory S.p.A., mediante la determinazione del "valore d'uso" tramite il metodo dei flussi di cassa attualizzati (UDCF) sulla base del Piano Industriale 2025–2029 di KME SE elaborato ed approvato

dagli organi amministrativi della stessa. Il terminal value è stato calcolato assumendo l'EBITDA di lungo periodo pari alla media dell'EBITDA del Piano 2025- 2029, con un livello di ammortamento corrispondente agli investimenti, utilizzando un tasso di crescita di lungo periodo "g" pari a zero (come per il 2023) ed un tasso di attualizzazione WACC medio ponderato in funzione dei Paesi di appartenenza delle società nel perimetro di KME SE che si attesta attorno al 9,74% (WACC pari al 9,91% nel 2023).

Anche per CULTI Milano S.p.A. il test di impairment è stato effettuato sulla base dell'UDCF applicato alle sue controllate. Il terminal value – 1° gennaio 2025 / 31 dicembre 2029 – è stato calcolato utilizzando un tasso di crescita di lungo periodo "g" pari a zero e un WACC medio ponderato per le varie entità pari al 10,04% (WACC pari al 10,86% nel 2023).

Il test di impairment è stato supportato da un'analisi di sensitività per comprendere la variazione del valore recuperabile a seguito di variazioni dell'EBITDA sul terminal value e, a parità di tasso di crescita, del tasso di attualizzazione WACC e, sia nel caso base che nel caso di peggioramento congiunto dei parametri di EBITDA e WACC, l'impairment test ha dimostrato che non sussistono perdite di valore sulle partecipazioni.

In relazione alla concreta applicazione del criterio di valutazione delle partecipazioni, il Collegio sindacale ha verificato, anche attraverso incontri con il management e con la società di revisione, che ha esaminato il tema anche con il supporto interno di specialisti in materia di valutazioni aziendali, che la determinazione del valore delle partecipazioni fosse ragionevole, oltre che supportata dell'ausilio di un esperto indipendente ed affidabile.

Denominazione Sede Quota
posseduta
31 dic 2024 31 dic 2023 Differenza
Controllate e collegate
KMH SpA Milano 84,08% 480.000 480.000 -
KME SE Osnabruck (D) 10,00% 58.410 58.410 -
CULTI Milano SpA Milano 77,17% 37.982 37.982 -
Intek Investimenti SpA Milano -% - 11.200 (11.200)
Ergyca Tracker 2 Srl Firenze 51,00% 24 24 -
Newint Srl Milano 100,00% 10 10 -
Nextep Srl Società Benefit Milano -% - 6 (6)
Totale Controllate e collegate 576.426 587.632 (11.206)

La seguente tabella riepiloga i risultati delle valutazioni delle partecipazioni nel bilancio 2024, confrontati con i valori di iscrizione del precedente esercizio:

Vita Società Editoriale SpA Milano 222 222 -
Totale altre partecipazioni 222 222 -
Partecipazioni 576.648 587.854 (11.206)
* * *

Conformemente alla Direttiva 2004/109/CE (la "Direttiva Transparency"), modificata dalla Direttiva 2013/50/UE, e al Regolamento Delegato (UE) 2019/815 (il "Regolamento ESEF"), sebbene la marcatura secondo il linguaggio XBRL sia prevista esclusivamente per i prospetti contabili consolidati, il bilancio d'esercizio di KME Group S.p.A. è stato elaborato utilizzando il formato XHTML.

L'Assemblea degli azionisti del 22 maggio 2024, di approvazione del bilancio e di rinnovo degli organi sociali, ha deliberato anche l'approvazione della relazione sulla politica della remunerazione 2024 redatta ai sensi dell'articolo 123-ter del TUF nonché del piano di incentivazione azionaria KME Group S.p.A. 2024-2027 a favore di Amministratori Esecutivi di KME Group S.p.A. e KME SE. L'Assemblea ha inoltre deliberato l'autorizzazione all'acquisto per la durata di 18 mesi di azioni proprie ordinarie e di risparmio, nonché di warrant e di warrant management e quella alla cessione di azioni proprie.

In sede straordinaria la medesima Assemblea del 22 maggio 2024 ha deliberato di modificare la delibera assunta dall'Assemblea straordinaria del 12 giugno 2023 relativa all'annullamento delle azioni ordinarie proprie di KME Group S.p.A..

Il 17 dicembre 2024 si è tenuta, infine, un'Assemblea degli azionisti che ha deliberato:

  • in sede ordinaria, sulla base della proposta motivata del Collegio sindacale, di conferire l'incarico per la revisione legale dei conti e per la rendicontazione sulla sostenibilità di KME Group S.p.A. e delle sue controllate, per gli esercizi dal 2025 al 2033, alla società KPMG S.p.A.;
  • in sede straordinaria, di modificare l'art. 11 dello Statuto sociale (Intervento e rappresentanza in Assemblea), introducendo la possibilità che: (i) ove previsto dall'avviso di convocazione, l'intervento in Assemblea e l'esercizio del diritto di voto possano essere esercitati esclusivamente tramite il rappresentante designato dalla Società ex art 135-undecies.1 del TUF, a cui possono essere conferite anche deleghe o sub-deleghe ex art. 135-novies TUF, e (ii) l'avviso di convocazione

preveda che l'intervento in Assemblea possa avvenire anche esclusivamente mediante mezzi di telecomunicazione.

Operazioni atipiche od inusuali, comprese quelle infragruppo o con parti correlate, nel corso dell'esercizio 2024.

Non risulta al Collegio sindacale l'effettuazione di operazioni atipiche od inusuali nel corso dell'esercizio 2024, salvo le operazioni straordinarie sopra evidenziate.

Per le operazioni con parti correlate, tutte di natura ordinaria, si rinvia ai dettagli e commenti forniti nella Nota Integrativa e nella Relazione sull'andamento della Gestione ed a quanto sopra evidenziato in tema di operazioni sottoposte a preventivo parere del Comitato per le Operazioni con Parti Correlate.

L'attività di vigilanza del Collegio sindacale in merito si è svolta anche attraverso la partecipazione alle riunioni del Comitato Controllo, Rischi e Sostenibilità nel corso del 2024 e della prima parte del 2025, nonché grazie agli opportuni aggiornamenti ricevuti in apposite riunioni, tanto dalla funzione di Internal Audit che dall'Organismo di Vigilanza ex D. Lgs. 231/2001, nel corso delle quali non sono emerse criticità.

Osservazioni o richiami di informativa da parte della società di revisione/denunce da parte di soci ex art. 2408 C.C./esposti

Il Collegio sindacale, nel corso del 2024 e sino alla data di redazione della presente relazione, non ha ricevuto denunce ex art 2408 c.c..

Incarichi alla società di revisione

La sintesi degli incarichi e compensi della società di revisione Deloitte & Touche S.p.A. è la seguente:

(in migliaia di Euro) Totale KME Group
SpA
Controllate
a) servizi di revisione 1.487 207 1.280
b) servizi diversi dalla revisione 342 225 117
- servizi di verifica finalizzati all'emissione di attestazione 342 225 117
- altri servizi - - -
c) servizi delle entità appartenenti alla rete della società di
revisione
- - -
Corrispettivi alla società di revisione 1.829 432 1.397

In particolare, il Collegio sindacale ha verificato, anche nella sua funzione di Comitato per il controllo interno e la revisione contabile ("CCIRC"), che gli incarichi conferiti, diversi dalla revisione, non presentassero potenziali rischi in termini di indipendenza.

Come già indicato, in considerazione della scadenza con l'approvazione del bilancio al 31 dicembre 2024 dell'incarico di revisione legale conferito a Deloitte & Touche S.p.A., l'Assemblea ordinaria degli azionisti del 17 dicembre 2024 ha deliberato, sulla base della proposta motivata del Collegio sindacale – anche nella sua funzione di CCIRC – di conferire l'incarico per la revisione legale dei conti e per la rendicontazione sulla sostenibilità di KME Group S.p.A. e delle sue controllate per gli esercizi dal 2025 al 2033, alla società KPMG S.p.A..

Pareri rilasciati ai sensi di legge dalla società di revisione

Nel corso dell'esercizio 2024 non è stato rilasciato alcun parere ai sensi di legge.

Attività di vigilanza sull'osservanza della legge e dello statuto

Il Collegio sindacale ha regolarmente assistito alle riunioni del Consiglio di Amministrazione ed ha avuto regolari contatti, come sopra già evidenziato, sia con l'Internal Audit e l'Organismo di Vigilanza ex D.lgs. 231/2001, che con la società di revisione Deloitte & Touche S.p.A.; ha altresì partecipato a tutte le riunioni del Comitato Controllo, Rischi e Sostenibilità, oltre ovviamente ad un continuo confronto con la Società nel corso dell'esercizio; ha partecipato, congiuntamente al Comitato Controllo, Rischi e Sostenibilità, ad un incontro con Consob in merito all'applicazione della nuova normativa CSRD (Corporate Sustainability Reporting Directive), in particolare con riguardo ai temi di stakeholder engagement. Sempre in merito ai rapporti con l'Autorità di Vigilanza, il Collegio sindacale è stato tenuto costantemente informato dalla Società in merito alle richieste pervenute da Consob ai sensi degli artt. 115 e 187-octies, c. 3, lett. a, e delle relative risposte.

Nel corso del 2024, il Collegio sindacale si è riunito 10 volte (nel 2023 si era riunito 7 volte) e la partecipazione alle riunioni da parte dei suoi componenti è stata del 100% (così come nel precedente esercizio).

Nel corso del corrente esercizio, alla data della presente relazione, il Collegio sindacale si è riunito 4 volte, inclusa quella per la redazione della presente relazione.

In relazione alla disciplina ed al funzionamento degli organi sociali si rinvia alla esaustiva Relazione sulla Corporate Governance, contenuta nella Relazione Finanziaria Annuale.

Nell'adempimento dei suoi doveri di vigilanza ed in occasione delle riunioni e dei frequenti contatti sopra richiamati, il Collegio sindacale ha constatato:

a) che nell'esercizio sono state osservate le disposizioni di legge e di statuto;

b) il rispetto dei principi di corretta amministrazione e l'esistenza di una adeguata struttura amministrativa e di un adeguato sistema di controllo interno;

c) che non sono emersi aspetti rilevanti nel corso delle riunioni con la società di revisione e con gli Amministratori, anche ai sensi dell'art. 150 del TUF;

d) che le società controllate hanno fornito tutte le notizie necessarie alla controllante per adempiere agli obblighi informativi di legge e la controllante ha impartito adeguate disposizioni, anche ai sensi dell'art. 114 comma 2 del TUF;

e) che non risultano omessi obblighi informativi alle Autorità di Vigilanza.

Il Collegio sindacale, laddove ritenuto necessario, ha avuto altresì contatti sia con i componenti dei Collegi sindacali delle controllate, sia con i responsabili delle relative società di revisione.

La Società ha predisposto e approvato, ai sensi delle vigenti disposizioni in materia, apposita Relazione sulla Corporate Governance, ritenuta idonea allo scopo dal sottoscritto Collegio Sindacale; nel corso dell'attività di vigilanza non risultano violazioni di tali regole.

La struttura organizzativa della Società appare adeguata alla sua attività anche ai fini della rilevazione di eventuali segnali di crisi dell'impresa ex art. 2086 c.c. ed ex artt. 3 e 25 novies del D.lgs 14/2019.

Il Collegio sindacale ha inoltre verificato:

  • che la Società ha aderito al Codice di Corporate Governance predisposto da Borsa Italiana S.p.A.;

  • che la Società ha istituito il Comitato per il Controllo, Rischi e Sostenibilità, che ha regolarmente operato nel corso del 2024;

  • che fanno parte del Consiglio n. 3 amministratori indipendenti, numero ritenuto adeguato per lo svolgimento delle attività del Consiglio;

  • che gli Amministratori Esecutivi hanno riportato al Consiglio l'attività svolta nell'ambito delle deleghe loro conferite.

In conclusione, il Collegio sindacale, sulla base dei flussi informativi interni ed esterni acquisiti, ha verificato che è garantita la conformità della struttura organizzativa, delle procedure interne, degli atti sociali e delle deliberazioni degli organi sociali alle norme di legge, alle disposizioni statutarie e ai regolamenti applicabili, nonché ai codici di comportamento ai quali la Società abbia dichiarato di attenersi.

Il Collegio sindacale dà atto che ciascun organo o funzione della Società ha adempiuto agli obblighi informativi previsti dalla normativa applicabile.

Attività di vigilanza sul rispetto dei principi di corretta amministrazione

Mediante la partecipazione alle riunioni del Consiglio di Amministrazione e dei comitati endoconsiliari e l'acquisizione di informazioni dai responsabili delle competenti funzioni di controllo, il Collegio sindacale ha vigilato sul rispetto dei principi di corretta amministrazione e ha ottenuto dagli amministratori, nel rispetto della periodicità normativamente prevista, le dovute informazioni sull'attività svolta dalla Società e dal Gruppo in cui la stessa è a capo nonché sulle operazioni di maggior rilievo economico finanziario e patrimoniale deliberate e poste in essere nell'esercizio dalla Società e dal Gruppo, anche in conformità all'articolo 150, comma 1, del TUF.

Sulla base delle informazioni rese disponibili, il Collegio sindacale può affermare che le operazioni effettuate sono improntate ai principi di corretta amministrazione, sono conformi alla legge e allo statuto sociale e non sono manifestamente imprudenti, azzardate, in conflitto di interessi o in contrasto con le delibere assunte dall'Assemblea e tali da compromettere l'integrità del patrimonio sociale.

Attività di vigilanza sull'adeguatezza del sistema di gestione del rischio

KME Group S.p.A., nella sua posizione di holding, è esposta indirettamente ai rischi riferibili alle società partecipate – in primo luogo a KME SE, principale controllata della Società – ed i risultati economici dipendono prevalentemente dai dividendi distribuiti dalle partecipate.

Nel rispetto della raccomandazione Consob del 18 marzo 2022, che richiama l'attenzione degli Emittenti sull'impatto del conflitto russo-ucraino, il Collegio fa presente che KME Group S.p.A. e le sue controllate non hanno significativi rapporti commerciali con la

Russia e l'Ucraina, anche se ovviamente il clima di incertezza che discende dall'attuale politica, anche con gli impatti sull'incremento dei prezzi e sull'approvvigionamento della materia prima, potrebbe influenzare l'andamento e le prospettive di sviluppo al momento non prevedibili.

L'evoluzione prevedibile della gestione sarà correlata all'andamento della domanda dei settori di riferimento di KME SE e alla più generale dinamica macro-economica internazionale.

Rimane aperta, inoltre, la possibilità per KME Group S.p.A. ed il Gruppo nel suo complesso di beneficiare della valorizzazione delle altre partecipazioni o di attività noncore del settore rame, mediante dismissione. Attività di vigilanza sull'adeguatezza dell'assetto organizzativo

Sulla base delle informazioni acquisite e di quanto sopra esposto, il Collegio sindacale ritiene adeguato l'assetto organizzativo, in termini di struttura, procedure, competenze e responsabilità, anche in considerazione alle dimensioni ed oggetto della Società.

In particolare, il Collegio sindacale ha verificato, anche ai sensi dell'art 2086 c.c., che la Società è dotata di un assetto organizzativo che consente di rilevare eventuali situazioni di crisi di impresa ed ha positivamente verificato in concreto le risultanze di tale assetto organizzativo.

Anche la relazione della funzione di Internal Audit non evidenzia alcun rilievo.

Nel corso dell'esercizio 2024 non sono emerse, come detto, criticità in relazione alla indipendenza di ciascun membro del Collegio sindacale, né con riguardo al funzionamento dello stesso.

Pari assenza di criticità è stata rilevata nel funzionamento sia del Consiglio di Amministrazione che del Comitato Controllo, Rischi e Sostenibilità.

Si ricorda che gli amministratori indipendenti hanno svolto in seno al Consiglio di Amministrazione le loro funzioni anche con riferimento alle retribuzioni agli Amministratori Esecutivi, stante la mancanza di un Comitato Remunerazioni.

Sul funzionamento degli organi sociali, al fine di evitare sovrapposizioni, si rinvia alla apposita Relazione sulla Corporate Governance predisposta dagli Amministratori.

Attività di vigilanza sull'adeguatezza del sistema di controllo interno

Sulla base delle informazioni acquisite, il Collegio sindacale riferisce che il complessivo sistema di controllo interno, di revisione interna e di gestione dei rischi, con particolare riferimento all'attività del Comitato Controllo, Rischi e Sostenibilità appare adeguato:

  • il Consiglio di Amministrazione ha la responsabilità di governare il sistema di controllo interno. Le unità organizzative hanno invece la responsabilità di gestire il processo di identificazione, misurazione, gestione e monitoraggio dei rischi, nonché di definire le relative contromisure;
  • la funzione di Internal Audit ha il compito di verificare l'idoneità delle procedure interne ad assicurare l'adeguato contenimento dei rischi dell'Emittente e del Gruppo e di assistere il Gruppo nell'identificazione e nella valutazione delle maggiori esposizioni al rischio, includendo tutti i rischi che possono assumere rilievo nell'ottica della sostenibilità nel medio-lungo periodo dell'attività dell'impresa;
  • il Dirigente Preposto ha la responsabilità del sistema di controllo interno e gestione dei rischi in materia di informativa finanziaria e, pertanto, si premura di identificare e valutare i rischi sull'informativa finanziaria, di identificare e realizzare gli opportuni controlli, diretti a mitigare la possibilità che tali rischi si concretizzino, e di monitorare e valutare l'effettività dei controlli nel contesto di un sistema di gestione dei rischi e di controllo interno, in relazione al processo di informativa finanziaria;
  • in linea con quanto previsto dal D. Lgs. 125/2024, il Dirigente Preposto alla redazione dei documenti contabili societari è il soggetto che, insieme con gli organi amministrativi delegati, ha la responsabilità di attestazione della Rendicontazione di Sostenibilità di cui all'art. 154-bis, comma 5-ter, del TUF;
  • l'amministratore incaricato del sistema di controllo interno e di gestione dei rischi cura, di concerto con il Comitato Controllo, Rischi, e Sostenibilità, l'identificazione dei principali rischi aziendali e dà esecuzione alle linee di indirizzo, curando la progettazione, realizzazione e gestione del Sistema di Controllo Interno e di Gestione dei Rischi e verificandone l'adeguatezza e l'efficacia.

Nel corso del 2024 il Collegio sindacale ha vigilato sul sistema dei controlli interni mediante incontri periodici con il Responsabile della funzione di Internal Audit, i

Responsabili di altre funzioni aziendali e con l'Organismo di Vigilanza, ed ha partecipato alle n. 6 riunioni del Comitato Controllo, Rischi, e Sostenibilità. In merito osserva quanto segue:

  • dagli incontri avuti con l'Organismo di Vigilanza, così come dai flussi informativi acquisiti, risulta che nel corso del 2024 l'attività di vigilanza espletata dall'Organismo di Vigilanza si è concentrata sull'attività di verifica dei processi sensibili e sulla revisione del modello organizzativo 231 anche alla luce delle novità normative;
  • mediante i periodici incontri avuti con il Responsabile della funzione di Internal Audit e l'acquisizione di flussi informativi, il Collegio ha vigilato sul piano di audit e sulle sue risultanze, sia nella fase di impostazione, sia in quella di analisi delle verifiche effettuate e dei relativi follow-up, con particolare riguardo agli ambiti della L. 262/2005.

Il Collegio dà atto che le Relazioni annuali delle funzioni di controllo concludono con un giudizio complessivamente favorevole sull'assetto dei controlli interni della Società.

Attività di vigilanza sull'adeguatezza del sistema amministrativo contabile e sull'attività di revisione legale dei conti.

Il Collegio sindacale, anche in veste di CCIRC, ha avuto regolare contatto con la società di revisione Deloitte & Touche S.p.A., valutando altresì le soglie di materialità adottate e le modalità di assunzione dei dati delle partecipazioni controllate.

Deloitte & Touche S.p.A. ha rilasciato in data odierna la propria relazione al bilancio senza rilievi.

Non risultano elementi di criticità, con particolare riferimento al requisito dell'indipendenza del revisore, anche sulla base della dichiarazione fornita in data odierna dal revisore stesso.

In data odierna la Società di revisione ha emesso anche la Relazione aggiuntiva per il Comitato per il controllo interno e la revisione contabile (Art. 11, Regolamento (UE) 537/2014).

Il Collegio sindacale ha altresì verificato che i prospetti di bilancio sono stati redatti secondo i principi contabili adottabili e che nelle note al bilancio sono stati indicati i criteri

di valutazione adottati, la loro conformità ai principi contabili relativi e le altre informazioni previste dalle norme vigenti.

Il Collegio sindacale ha altresì esaminato la relazione con cui la Presidente e il Dirigente preposto hanno attestato ai sensi dell'articolo 154-bis, comma 5-ter del TUF che la rendicontazione di sostenibilità inclusa nella relazione sulla gestione è stata redatta conformemente agli standard di rendicontazione applicati ai sensi della direttiva 2013/34/UE del Parlamento Europeo e del Consiglio del 26 giugno 2013 e del D. Lgs. 125/2024 con le specifiche adottate a norma dell'articolo 8, paragrafo quattro del Regolamento UE 2020/ 852 del Parlamento Europeo e del Consiglio del 18 giugno 2020.

Attività di vigilanza sulla dichiarazione consolidata di sostenibilità

Il Collegio sindacale ha avuto informazioni dalla Società e dalla società di revisione Deloitte & Touche S.p.A. in merito all'adeguatezza delle procedure, dei processi e delle strutture che presiedono la produzione, rendicontazione, misurazione e rappresentazione dei risultati e delle informazioni in tema di sostenibilità.

Nel corso dell'anno 2024 il Collegio sindacale ha posto attenzione sulle novità introdotte dal decreto legislativo 125/2024 che recepisce la Corporate Stability Reporting Directive (CSRD). In particolar modo ha vigilato sull'adeguatezza degli assetti organizzativi e dei processi e procedure posti in essere per la rappresentazione ed il raggiungimento degli obiettivi socio ambientali, nonché sulla gestione dei rischi e della raccolta dei dati non finanziari.

Il Collegio sindacale ha vigilato inoltre sul rispetto di quanto previsto dal regolamento UE 852 del 18 giugno 2020 in relazione all'informativa relativa alla tassonomia europea ed ha preso atto delle attività svolte per la definizione della doppia materialità relativa all'impatto dell'organizzazione sull'ambiente e di rischio opportunità finanziarie derivanti da fattori ESG sulla revisione delle procedure di raccolta dati e del sistema di controllo interno e sulla predisposizione delle policy aziendali per garantire la conformità agli obblighi di rendicontazione ESG.

Nel rispetto di quanto previsto dal decreto legislativo 125/2024, la Società è tenuta a pubblicare l'informativa di sostenibilità secondo le metriche ESRS richieste dagli enti di interesse pubblico di grandi dimensioni.

Il Collegio sindacale ha verificato l'avvenuta approvazione della Dichiarazione consolidata sulla sostenibilità da parte del Consiglio di Amministrazione in data 14 aprile 2025.

Il perimetro di rendicontazione per il 2024, in conformità alla normativa di riferimento, ha coinciso con quello del bilancio consolidato e l'informativa di sostenibilità consolidata è contenuta in una specifica sezione della relazione sulla gestione al bilancio consolidato.

Il Collegio sindacale dà altresì atto che nell'informativa di sostenibilità la Società ha tenuto conto della tassonomia dell'Unione Europea introdotta dal regolamento UE 2020/852.

Deloitte & Touche S.p.A. ha emesso la relazione di attestazione sulla Dichiarazione consolidata sulla sostenibilità in data odierna, i cui contenuti confermano quanto anticipato nel corso degli scambi informativi.

Modalità di concreta attuazione delle regole di governo societario

In relazione alla corporate governance ed al suo adeguamento, sulla base delle informazioni acquisite, il Collegio sindacale ribadisce che la Società ha aderito al Codice di Corporate Governance predisposto da Borsa Italiana S.p.A., senza che siano state rilevate criticità nel corso dell'esercizio.

Attività di vigilanza sui rapporti con società controllate e controllanti

Il Collegio sindacale ha ricevuto costanti flussi informativi circa i rapporti con le altre società del Gruppo, anche tramite la costante partecipazione al Comitato Controllo, Rischi e Sostenibilità.

Il Collegio ha altresì assunto autonome informazioni da parte degli organi di controllo delle società partecipate, laddove ritenuto necessario.

Attività di vigilanza sulle operazioni con parti correlate

In relazione alle operazioni con parti correlate il Collegio, soprattutto tramite la partecipazione al Comitato Controlli, Rischi e Sostenibilità, ha avuto notizia delle operazioni con parti correlate, senza che siano emersi rilievi.

Considerazioni relative al bilancio di esercizio 2024

Il bilancio dell'esercizio al 31 dicembre 2024 evidenzia una perdita di euro 25.058.741, che viene proposto di coprire attraverso utilizzo parziale di pari ammontare della Riserva Straordinaria.

La società di revisione ha rilasciato la propria relazione senza riserve contenente il positivo giudizio sul bilancio in data odierna.

La Presidente della Società, Diva Moriani, ed il Dirigente preposto alla redazione dei documenti contabili societari, Giuseppe Mazza, hanno consegnato agli Amministratori ed ai Sindaci, in data 14 aprile 2025, una dichiarazione scritta con la quale attestano, anche tenuto conto dell'art. 154-bis del TUF, l'adeguatezza in relazione alle caratteristiche dell'impresa delle procedure amministrative e contabili per la formazione del bilancio, sia di esercizio che consolidato, dell'esercizio 2024, precisando la conformità degli stessi ai principi contabili internazionali.

Proposta all'Assemblea

Il Collegio sindacale esprime parere favorevole alla approvazione del Bilancio al 31 dicembre 2024 ed alla relativa destinazione della perdita di esercizio, come evidenziato nella Relazione Finanziaria Annuale dell'esercizio 2024 predisposta dal Consiglio di Amministrazione.

Milano, 24 aprile 2025

IL COLLEGIO SINDACALE (con consenso unanime)

Il Presidente

(f.to Dott. Gianluca Cinti)

Deloitte & Touche S.p.A. Via Santa Sofia, 28 20122 Milano Italia

Tel: +39 02 83322111 Fax: +39 02 83322112 www.deloitte.it

RELAZIONE DELLA SOCIETÀ DI REVISIONE INDIPENDENTE AI SENSI DELL'ART. 14 DEL D.LGS. 27 GENNAIO 2010, N. 39 E DELL'ART. 10 DEL REGOLAMENTO (UE) N. 537/2014

Agli Azionisti di KME Group S.p.A.

RELAZIONE SULLA REVISIONE CONTABILE DEL BILANCIO D'ESERCIZIO

Giudizio

Abbiamo svolto la revisione contabile del bilancio d'esercizio di KME Group S.p.A. (la "Società"), costituito dalla situazione patrimoniale e finanziaria al 31 dicembre 2024, dal prospetto dell'utile (perdita) dell'esercizio e delle altre componenti di conto economico complessivo, dal prospetto delle variazioni di patrimonio netto, dal rendiconto finanziario per l'esercizio chiuso a tale data e dalle note esplicative che includono le informazioni rilevanti sui principi contabili applicati.

A nostro giudizio, il bilancio d'esercizio fornisce una rappresentazione veritiera e corretta della situazione patrimoniale e finanziaria della Società al 31 dicembre 2024, del risultato economico e dei flussi di cassa per l'esercizio chiuso a tale data in conformità ai principi contabili IFRS emanati dall'International Accounting Standards Board e adottati dall'Unione Europea nonché ai provvedimenti emanati in attuazione dell'art. 9 del D.Lgs. n. 38/05.

Elementi alla base del giudizio

Abbiamo svolto la revisione contabile in conformità ai principi di revisione internazionali (ISA Italia). Le nostre responsabilità ai sensi di tali principi sono ulteriormente descritte nella sezione Responsabilità della società di revisione per la revisione contabile del bilancio d'esercizio della presente relazione. Siamo indipendenti rispetto alla Società in conformità alle norme e ai principi in materia di etica e di indipendenza applicabili nell'ordinamento italiano alla revisione contabile del bilancio. Riteniamo di aver acquisito elementi probativi sufficienti ed appropriati su cui basare il nostro giudizio.

Aspetti chiave della revisione contabile

Gli aspetti chiave della revisione contabile sono quegli aspetti che, secondo il nostro giudizio professionale, sono stati maggiormente significativi nell'ambito della revisione contabile del bilancio dell'esercizio in esame. Tali aspetti sono stati da noi affrontati nell'ambito della revisione contabile e nella formazione del nostro giudizio sul bilancio d'esercizio nel suo complesso; pertanto su tali aspetti non esprimiamo un giudizio separato.

Ancona Bari Bergamo Bologna Brescia Cagliari Firenze Genova Milano Napoli Padova Parma Roma Torino Treviso Udine Verona Sede Legale: Via Santa Sofia, 28 - 20122 Milano | Capitale Sociale: Euro 10.688.930,00 i.v.

Codice Fiscale/Registro delle Imprese di Milano Monza Brianza Lodi n. 03049560166 - R.E.A. n. MI-1720239 | Partita IVA: IT 03049560166

Il nome Deloitte si riferisce a una o più delle seguenti entità: Deloitte Touche Tohmatsu Limited, una società inglese a responsabilità limitata ("DTTL"), le member firm aderenti al suo network e le entità a esse correlate. DTTL e ciascuna delle sue member firm sono entità giuridicamente separate e indipendenti tra loro. DTTL (denominata anche "Deloitte Global") non fornisce servizi ai clienti. Si invita a leggere l'informativa completa relativa alla descrizione della struttura legale di Deloitte Touche Tohmatsu Limited e delle sue member firm all'indirizzo www.deloitte.com/about.

Impairment test della partecipazione in KME SE

Descrizione
dell'aspetto chiave
della revisione
Come riportato al paragrafo "4.1 Partecipazioni" delle note esplicative,
nel bilancio d'esercizio al 31 dicembre 2024 sono iscritte partecipazioni
in società controllate per Euro 576 milioni, di cui Euro 538 milioni
riferibili alla partecipazione di controllo detenuta in KME SE, anche
attraverso KMH S.p.A
In tale paragrafo è indicato che la Società ha proceduto, come previsto
dai principi contabili di riferimento, a svolgere un impairment test.
L'impairment test è stato effettuato mediante confronto tra il valore
recuperabile della partecipazione – determinato secondo la
metodologia del valore d'uso – ed il relativo valore contabile.
Le principali assunzioni adottate dagli Amministratori di KME Group
S.p.A. per la stima del valore d'uso riguardano:

la previsione dei flussi di cassa attesi di KME SE per il periodo
esplicito sulla base del Piano Industriale 2025 – 2029 di KME SE
elaborato ed approvato dagli organi amministrativi della stessa;

le proiezioni dei suddetti flussi di cassa per la determinazione del
terminal value;

la determinazione del tasso di attualizzazione (WACC) e del tasso di
crescita di lungo periodo (g-rate).
Le note esplicative del bilancio d'esercizio evidenziano che ad esito
dell'impairment test effettuato non sono emerse perdite di valore della
partecipazione in KME SE.
In considerazione della soggettività della stima dei flussi di cassa attesi
e delle variabili chiave del modello valutativo adottato dalla Società,
nonché della rilevanza del valore di iscrizione della partecipazione in
KME SE, detenuta anche attraverso KMH S.p.A., si ritiene che
l'impairment test rappresenti un aspetto chiave della revisione
contabile del bilancio d'esercizio della Società al 31 dicembre 2024.
Procedure di
revisione svolte
Nell'ambito delle attività di revisione sono state svolte, anche con il
supporto di specialisti in materia di valutazioni aziendali, le seguenti
principali procedure:

analisi, anche tramite incontri e discussioni con la Direzione della
Società, del modello utilizzato dagli Amministratori per lo
svolgimento dell'impairment test e delle relative modalità per la
determinazione del valore d'uso della partecipazione in KME SE;
  • comprensione e rilevazione dei controlli rilevanti posti in essere dalla Società sul processo di effettuazione dell'impairment test;
  • verifica della ragionevolezza delle principali assunzioni adottate per la formulazione delle previsioni dei flussi di cassa e la determinazione del tasso di attualizzazione e del tasso di crescita di lungo periodo utilizzati nel modello valutativo;
  • verifica dell'accuratezza matematica del modello utilizzato per la determinazione del valore d'uso.

Abbiamo inoltre esaminato la completezza e la conformità dell'informativa fornita nel bilancio d'esercizio rispetto a quanto previsto dallo IAS 36.

Responsabilità degli Amministratori e del Collegio Sindacale per il bilancio d'esercizio

Gli Amministratori sono responsabili per la redazione del bilancio d'esercizio che fornisca una rappresentazione veritiera e corretta in conformità ai principi contabili IFRS emanati dall'International Accounting Standards Board e adottati dall'Unione Europea nonché ai provvedimenti emanati in attuazione dell'art. 9 del D.Lgs. n. 38/05 e, nei termini previsti dalla legge, per quella parte del controllo interno dagli stessi ritenuta necessaria per consentire la redazione di un bilancio che non contenga errori significativi dovuti a frodi o a comportamenti o eventi non intenzionali.

Gli Amministratori sono responsabili per la valutazione della capacità della Società di continuare ad operare come un'entità in funzionamento e, nella redazione del bilancio d'esercizio, per l'appropriatezza dell'utilizzo del presupposto della continuità aziendale, nonché per una adeguata informativa in materia. Gli Amministratori utilizzano il presupposto della continuità aziendale nella redazione del bilancio d'esercizio a meno che abbiano valutato che sussistono le condizioni per la liquidazione della Società o per l'interruzione dell'attività o non abbiano alternative realistiche a tali scelte.

Il Collegio Sindacale ha la responsabilità della vigilanza, nei termini previsti dalla legge, sul processo di predisposizione dell'informativa finanziaria della Società.

Responsabilità della società di revisione per la revisione contabile del bilancio d'esercizio

I nostri obiettivi sono l'acquisizione di una ragionevole sicurezza che il bilancio d'esercizio nel suo complesso non contenga errori significativi, dovuti a frodi o a comportamenti o eventi non intenzionali, e l'emissione di una relazione di revisione che includa il nostro giudizio. Per ragionevole sicurezza si intende un livello elevato di sicurezza che, tuttavia, non fornisce la garanzia che una revisione contabile svolta in conformità ai principi di revisione internazionali (ISA Italia) individui sempre un errore significativo, qualora esistente. Gli errori possono derivare da frodi o da comportamenti o eventi non intenzionali e sono considerati significativi qualora ci si possa ragionevolmente attendere che essi, singolarmente o nel loro insieme, siano in grado di influenzare le decisioni economiche degli utilizzatori prese sulla base del bilancio d'esercizio.

Nell'ambito della revisione contabile svolta in conformità ai principi di revisione internazionali (ISA Italia), abbiamo esercitato il giudizio professionale e abbiamo mantenuto lo scetticismo professionale per tutta la durata della revisione contabile. Inoltre:

  • abbiamo identificato e valutato i rischi di errori significativi nel bilancio d'esercizio, dovuti a frodi o a comportamenti o eventi non intenzionali; abbiamo definito e svolto procedure di revisione in risposta a tali rischi; abbiamo acquisito elementi probativi sufficienti ed appropriati su cui basare il nostro giudizio. Il rischio di non individuare un errore significativo dovuto a frodi è più elevato rispetto al rischio di non individuare un errore significativo derivante da comportamenti o eventi non intenzionali, poiché la frode può implicare l'esistenza di collusioni, falsificazioni, omissioni intenzionali, rappresentazioni fuorvianti o forzature del controllo interno;
  • abbiamo acquisito una comprensione del controllo interno rilevante ai fini della revisione contabile allo scopo di definire procedure di revisione appropriate nelle circostanze e non per esprimere un giudizio sull'efficacia del controllo interno della Società;
  • abbiamo valutato l'appropriatezza dei principi contabili utilizzati nonché la ragionevolezza delle stime contabili effettuate dagli Amministratori, inclusa la relativa informativa;
  • siamo giunti ad una conclusione sull'appropriatezza dell'utilizzo da parte degli Amministratori del presupposto della continuità aziendale e, in base agli elementi probativi acquisiti, sull'eventuale esistenza di una incertezza significativa riguardo a eventi o circostanze che possono far sorgere dubbi significativi sulla capacità della Società di continuare ad operare come un'entità in funzionamento. In presenza di un'incertezza significativa, siamo tenuti a richiamare l'attenzione nella relazione di revisione sulla relativa informativa di bilancio ovvero, qualora tale informativa sia inadeguata, a riflettere tale circostanza nella formulazione del nostro giudizio. Le nostre conclusioni sono basate sugli elementi probativi acquisiti fino alla data della presente relazione. Tuttavia, eventi o circostanze successivi possono comportare che la Società cessi di operare come un'entità in funzionamento;
  • abbiamo valutato la presentazione, la struttura e il contenuto del bilancio d'esercizio nel suo complesso, inclusa l'informativa, e se il bilancio d'esercizio rappresenti le operazioni e gli eventi sottostanti in modo da fornire una corretta rappresentazione.

Abbiamo comunicato ai responsabili delle attività di governance, identificati ad un livello appropriato come richiesto dagli ISA Italia, tra gli altri aspetti, la portata e la tempistica pianificate per la revisione contabile e i risultati significativi emersi, incluse le eventuali carenze significative nel controllo interno identificate nel corso della revisione contabile.

Abbiamo fornito ai responsabili delle attività di governance anche una dichiarazione sul fatto che abbiamo rispettato le norme e i principi in materia di etica e di indipendenza applicabili nell'ordinamento italiano e abbiamo comunicato loro ogni situazione che possa ragionevolmente avere un effetto sulla nostra indipendenza e, ove applicabile, le azioni intraprese per eliminare i relativi rischi o le misure di salvaguardia applicate.

Tra gli aspetti comunicati ai responsabili delle attività di governance, abbiamo identificato quelli che sono stati più rilevanti nell'ambito della revisione contabile del bilancio dell'esercizio in esame, che hanno costituito quindi gli aspetti chiave della revisione. Abbiamo descritto tali aspetti nella relazione di revisione.

Altre informazioni comunicate ai sensi dell'art. 10 del Regolamento (UE) 537/2014

L'Assemblea degli Azionisti di KME Group S.p.A. ci ha conferito in data 31 maggio 2016 l'incarico di revisione legale del bilancio d'esercizio e consolidato della Società per gli esercizi dal 31 dicembre 2016 al 31 dicembre 2024.

Dichiariamo che non sono stati prestati servizi diversi dalla revisione contabile vietati ai sensi dell'art. 5, par. 1, del Regolamento (UE) 537/2014 e che siamo rimasti indipendenti rispetto alla Società nell'esecuzione della revisione legale.

Confermiamo che il giudizio sul bilancio d'esercizio espresso nella presente relazione è in linea con quanto indicato nella relazione aggiuntiva destinata al Collegio Sindacale, nella sua funzione di Comitato per il Controllo Interno e la Revisione Contabile, predisposta ai sensi dell'art. 11 del citato Regolamento.

RELAZIONE SU ALTRE DISPOSIZIONI DI LEGGE E REGOLAMENTARI

Giudizio sulla conformità alle disposizioni del Regolamento Delegato (UE) 2019/815

Gli Amministratori di KME Group S.p.A. sono responsabili per l'applicazione delle disposizioni del Regolamento Delegato (UE) 2019/815 della Commissione Europea in materia di norme tecniche di regolamentazione relative alla specificazione del formato elettronico unico di comunicazione (ESEF – European Single Electronic Format) (nel seguito "Regolamento Delegato") al bilancio d'esercizio al 31 dicembre 2024, da includere nella relazione finanziaria annuale.

Abbiamo svolto le procedure indicate nel principio di revisione (SA Italia) n. 700B al fine di esprimere un giudizio sulla conformità del bilancio d'esercizio alle disposizioni del Regolamento Delegato.

A nostro giudizio, il bilancio d'esercizio al 31 dicembre 2024 è stato predisposto nel formato XHTML in conformità alle disposizioni del Regolamento Delegato.

Giudizi e dichiarazione ai sensi dell'art. 14, comma 2, lettere e), e-bis) ed e-ter), del D.Lgs. 39/10 e ai sensi dell'art. 123-bis, comma 4, del D.Lgs. 58/98

Gli Amministratori di KME Group S.p.A. sono responsabili per la predisposizione della relazione sulla gestione e della relazione sul governo societario e gli assetti proprietari di KME Group S.p.A. al 31 dicembre 2024, incluse la loro coerenza con il relativo bilancio d'esercizio e la loro conformità alle norme di legge.

Abbiamo svolto le procedure indicate nel principio di revisione (SA Italia) n. 720B al fine di:

  • esprimere un giudizio sulla coerenza della relazione sulla gestione e di alcune specifiche informazioni contenute nella relazione sul governo societario e gli assetti proprietari indicate nell'art. 123-bis, co. 4, del D.Lgs. 58/98 con il bilancio d'esercizio;
  • esprimere un giudizio sulla conformità alle norme di legge della relazione sulla gestione, esclusa la sezione relativa alla rendicontazione consolidata di sostenibilità, e di alcune specifiche informazioni contenute nella relazione sul governo societario e gli assetti proprietari indicate nell'art. 123-bis, co. 4, del D.Lgs. 58/98;
  • rilasciare una dichiarazione su eventuali errori significativi nella relazione sulla gestione e in alcune specifiche informazioni contenute nella relazione sul governo societario e gli assetti proprietari indicate nell'art. 123-bis, co. 4, del D.Lgs. 58/98.

A nostro giudizio, la relazione sulla gestione e le specifiche informazioni contenute nella relazione sul governo societario e gli assetti proprietari indicate nell'art. 123-bis, co. 4, del D.Lgs. 58/98 sono coerenti con il bilancio d'esercizio di KME Group S.p.A. al 31 dicembre 2024.

Inoltre, a nostro giudizio, la relazione sulla gestione, esclusa la sezione relativa alla rendicontazione consolidata di sostenibilità, e le specifiche informazioni contenute nella relazione sul governo societario e gli assetti proprietari indicate nell'art. 123-bis, co. 4, del D.Lgs. 58/98 sono redatte in conformità alle norme di legge.

Con riferimento alla dichiarazione di cui all'art. 14, co. 2, lettera e-ter), del D.Lgs. 39/10, rilasciata sulla base delle conoscenze e della comprensione dell'impresa e del relativo contesto acquisite nel corso dell'attività di revisione, non abbiamo nulla da riportare.

Il nostro giudizio sulla conformità alle norme di legge non si estende alla sezione della relazione sulla gestione relativa alla rendicontazione consolidata di sostenibilità. Le conclusioni sulla conformità di tale sezione alle norme che ne disciplinano i criteri di redazione e all'osservanza degli obblighi di informativa previsti dall'art. 8 del Regolamento (UE) 2020/852 sono formulate da parte nostra nella relazione di attestazione ai sensi dell'art. 14-bis del D.Lgs. 39/10.

DELOITTE & TOUCHE S.p.A.

Luca Franchino Socio

Milano, 24 aprile 2025

Bilancio consolidato al 31 dicembre 2024

KME Group S.p.A. Sede Legale e Amministrativa: Foro Buonaparte, 44 - 20121 Milano - Italia Capitale sociale Euro 200.154.177,66 i.v. Cod. Fiscale e Reg. Imprese di Milano n° 00931330583 www.itkgroup.it

Prospetto della Situazione Patrimoniale e Finanziaria Consolidata – Attivo

(in migliaia di Euro) 31-dic-24 31-dic-23
Rif. Nota di cui parti
correlate
di cui parti
correlate
Immobili, impianti e macchinari 4.1 527.582 529.206
Investimenti immobiliari 4.2 67.182 66.724
Avviamento 4.3 394.445 394.833
Attività immateriali 4.4 46.222 50.430
Partecipazioni in controllate 4.5 9.023 9.023 18.126 18.126
Partecipazioni a patrimonio netto 4.5 6.077 6.077 13.977 13.977
Partecipazioni in altre imprese 4.5 4.914 - 884 -
Altre attività non correnti 4.6 6.413 - 4.870 -
Attività finanziarie non correnti 4.7 76.589 51.018 3.167 -
Attività per imposte differite 4.22 88.224 82.751
Totale Attività non correnti 1.226.671 1.164.968
Rimanenze 4.8 400.583 374.179
Crediti commerciali 4.9 59.079 23.224 55.158 10.978
Attività finanziarie correnti 4.10 79.596 30.140 94.284 69.974
Altri crediti ed attività correnti 4.11 21.156 87 26.465 243
Disponibilità liquide e mezzi equivalenti 4.12 181.242 118.609
Totale Attività correnti 741.656 668.695
Attività non correnti detenute per la vendita 4.13 11.947 11.947
Totale Attività 1.980.274 1.845.610

Le note esplicative sono parte integrante di questo bilancio consolidato.

Le informazioni sulle operazioni con parti correlate sono contenute nelle descrizioni delle relative note esplicative.

Prospetto della Situazione Patrimoniale e Finanziaria Consolidata – Passivo

(in migliaia di Euro) 31-dic-24 31-dic-23
Rif.
Nota
di cui
parti
correlate
di cui
parti
correlate
Capitale sociale 200.154 200.105
Altre riserve 138.679 244.287
Azioni proprie (48.439) (126.834)
Risultati di esercizi precedenti (6.066) 20.069
Riserva altri componenti conto economico complessivo (2.172) (614)
Utile (perdita) del periodo (64.882) (40.335)
Patrimonio netto di pertinenza degli azionisti della Capogruppo 217.274 296.678
Partecipazioni di terzi 53.056 62.137
Totale Patrimonio netto di Gruppo 4.14 270.330 358.815
Benefici ai dipendenti 4.15 116.674 126.639
Passività per imposte differite 4.22 106.641 107.496
Debiti e passività finanziarie non correnti 4.16 176.790 223.916
Titoli obbligazionari 4.17 198.954 230.710
Altre passività non correnti 4.18 2.099 1.489
Fondi per rischi ed oneri 4.19 5.177 6.168
Totale Passività non correnti 606.335 696.418
Debiti e passività finanziarie correnti 4.16 252.332 563 127.286
Debiti verso fornitori 4.20 717.452 35.350 551.180 45.514
Altre passività correnti 4.21 122.473 14.616 95.790 127
Fondi per rischi ed oneri 4.18 11.352 16.121
Totale Passività correnti 1.103.609 790.377
Passività direttamente collegate ad attività detenute per la vendita - -
Totale Passività e Patrimonio netto 1.980.274 1.845.610

Le note esplicative sono parte integrante di questo bilancio consolidato.

Le informazioni sulle operazioni con parti correlate sono contenute nelle descrizioni delle relative note esplicative.

Prospetto dell'utile (perdita) dell'esercizio e delle altre componenti di conto economico complessivo consolidato

(in migliaia di Euro) 2024 2023
Rif. di cui
Nota parti di cui parti
correlate
correlate
Ricavi delle vendite e prestazioni di servizi 5.1 1.565.438 2 1.880.532 194.241
Variazioni rimanenze prodotti finiti e semilavorati 338 (876)
Capitalizzazioni per lavori interni 2.171 1.463
Altri proventi 5.2 60.917 70 25.411 78
Acquisto e variazione rimanenze materie prime (1.092.501) - (1.317.919) (108.721)
Costo del lavoro 5.3 (226.788) (823) (234.083) (2.132)
Ammortamenti, impairment e svalutazioni (48.254) - (57.562) -
Altri costi operativi 5.4 (240.340) (2.589) (264.124) (5.361)
Risultato Operativo 20.981 32.842
Proventi finanziari 23.074 2.766 14.698 5.091
Oneri finanziari (102.487) (49) (85.649) (1.313)
Oneri finanziari netti 5.5 (79.413) (70.951)
Risultato partecipazioni 5.6 (10.454) (10.034) (8.388) (8.388)
Risultato Ante Imposte (68.886) (46.497)
Imposte correnti (5.526) (7.384)
Imposte differite 3.501 7.402
Totale Imposte sul reddito 5.7 (2.025) 18
Risultato netto dell'esercizio da attività operative (70.911) (46.479)
Risultato da attività operative cessate - -
Risultato netto dell'esercizio (70.911) (46.479)
Altri componenti del conto economico complessivo:
Valutazione benefici definiti a dipendenti (2.215) (4.734)
Imposte su altri componenti del c.e. complessivo (306) 1.752
Valutazioni al Fair Value - (9.700)
Componenti che non potranno essere riclassificate nel
risultato dell'esercizio
(2.521) (12.682)
Utili/(perdite) per conversione bilanci esteri 1.121 (1.572)
Variazione netta della riserva di cash flow hedge (522) (151)
Imposte su altri componenti del c. e. complessivo 58 64
Componenti che potranno essere riclassificate nel
risultato dell'esercizio 657 (1.659)
Totale altri componenti del conto economico complessivo
al netto degli effetti fiscali
(1.864) (14.341)
Totale conto economico complessivo dell'esercizio (72.775) (60.820)
Risultato netto del periodo attribuibile:
- interessenze di pertinenza dei terzi (6.029) (6.144)
- agli azionisti della controllante (64.882) (40.335)
Risultato netto dell'esercizio (70.911) (46.479)
Totale conto economico complessivo attribuibile:
- interessenze di pertinenza dei terzi (6.311) (6.677)
- agli azionisti della controllante (66.464) (54.143)
Totale conto economico complessivo dell'esercizio (72.775) (60.820)
Utile per azione (dati in Euro)
Utile (perdita) base per azione (0,2922) (0,1409)
Utile (perdita) diluito per azione (0,2284) (0,0878)

Le note esplicative sono parte integrante di questo bilancio consolidato.

Le informazioni sulle operazioni con parti correlate sono contenute nelle descrizioni delle relative note esplicative.

Prospetto delle variazioni di patrimonio netto consolidato al 31 dicembre 2024

(in migliaia di Euro) Capitale
sociale
Altre riserve Azioni
proprie
Risultati
esercizi
precedenti
Riserva altri
componenti
conto
economico
complessivo
Risultato
dell'esercizio
Totale
patrimonio di
pertinenza az.
della
Capogruppo
Interessenze di
terzi
Totale
patrimonio
netto di
Gruppo
Patrimonio netto al 31 dicembre 2023 200.105 244.287 (126.834) 20.069 (614) (40.335) 296.678 62.137 358.815
Destinazione del risultato dell'esercizio precedente - (14.548) - (25.821) - 40.335 (34) - (34)
Acquisto azioni proprie e warrant - (16.850) - - - - (16.850) - (16.850)
Annullamento azioni proprie di risparmio e warrant - (78.395) 78.395 - - - - - -
Esercizio Warrant Capogruppo 49 1.789 - - - - 1.838 - 1.838
Warrant Management - 1.939 - - - - 1.939 - 1.939
Altri movimenti
(1)
- 457 - (314) 24 - 167 (2.770) (2.603)
Componenti del conto economico complessivo - - - - (1.582) - (1.582) (282) (1.864)
Risultato dell'esercizio - - - - - (64.882) (64.882) (6.029) (70.911)
Totale conto economico complessivo - - - - (1.582) (64.882) (66.464) (6.311) (72.775)
Patrimonio netto al 31 dicembre 2024 200.154 138.679 (48.439) (6.066) (2.172) (64.882) 217.274 53.056 270.330
Riclassifica azioni proprie (48.439) - 48.439 - - - - - -
Patrimonio netto al 31 dicembre 2024 151.715 138.679 - (6.066) (2.172) (64.882) 217.274 53.056 270.330

Al 31 dicembre 2024 la Società deteneva n. 53.243.219 azioni ordinarie proprie prive di valore nominale. Tutte le azioni sono state quindi riclassificate per intero in diminuzione del capitale sociale.

(1) Gli altri movimenti sono originati prevalentemente dalle varazioni dell'area di consolidamento.

Le note esplicative sono parte integrante di questo bilancio consolidato.

Prospetto delle variazioni di patrimonio netto consolidato al 31 dicembre 2023

(in migliaia di Euro) Capitale
sociale
Altre riserve Azioni
proprie
Risultati
esercizi
precedenti
Riserva altri
componenti
conto
economico
complessivo
Risultato
dell'esercizio
Totale
patrimonio di
pertinenza az.
della
Capogruppo
Interessenze di
terzi
Totale
patrimonio
netto di Gruppo
Patrimonio netto al 31 dicembre 2022 200.070 287.267 (2.133) 1.143 13.188 35.456 534.991 34.546 569.537
Destinazione del risultato dell'esercizio precedente - 258 - 31.851 - (35.456) (3.347) (763) (4.110)
Acquisto azioni proprie e warrant - (6.710) (165.021) - - - (171.731) - (171.731)
Annullamento azioni proprie di risparmio e warrant - (40.320) 40.320 - - - - - -
Esercizio Warrant
Capogruppo
35 1.490 - - - - 1.525 - 1.525
Warrant Management - 1.046 - - - - 1.046 - 1.046
Altri movimenti - 1.267 - (12.925) (5) (11.663) 35.031 23.368
Componenti del conto economico complessivo - (11) - - (13.797) - (13.808) (533) (14.341)
Risultato dell'esercizio - - - - - (40.335) (40.335) (6.144) (46.479)
Totale conto economico complessivo - (11) - - (13.797) (40.335) (54.143) (6.677) (60.820)
Patrimonio netto al 31 dicembre 2023 200.105 244.287 (126.834) 20.069 (614) (40.335) 296.678 62.137 358.815
Riclassifica azioni proprie (126.834) - 126.834 - - - - - -
Patrimonio netto al 31 dicembre 2023 73.271 244.287 - 20.069 (614) (40.335) 296.678 62.137 358.815

Al 31 dicembre 2023 la Società deteneva n. 131.638.439 azioni ordinarie proprie prive di valore nominale. Tutte le azioni sono state quindi riclassificate per intero in diminuzione del capitale sociale.

Le voci acquisto e annullamento azioni proprie e warrant sono relative alle Offerte Pubbliche di Acqusito promosse nel giugno 2023 e concluse a ottobre 2023: sulla base dei risultati definitivi, in esecuzione della delibera dell'Assemblea straordinaria del 12 giugno 2023, si è proceduto ad annullare, le azioni di risparmio e i warrant portati in adesione senza procedere ad alcuna riduzione di capitale, con conseguente automatico incremento della "parità contabile implicita" delle azioni residue.

Le note esplicative sono parte integrante di questo bilancio consolidato.

Rendiconto finanziario consolidato – metodo indiretto

(in migliaia di Euro) 2024 2023
(A) Disponibilità liquide e mezzi equivalenti inizio esercizio 118.609 128.844
Risultato ante imposte (68.886) (46.497)
Ammortamenti, impairment e svalutazioni 48.254 57.562
Variazione rimanenze (19.766) 75.443
(Incrementi)/Decrementi crediti commerciali 3.218 26.694
Incrementi/(Decrementi) debiti commerciali 88.561 (132.440)
Variazione fondi per il personale, fondi rischi ed oneri (20.279) (9.329)
Variazione altre attività e passività 92.713 59.481
Variazioni fair value dei derivati (7.801) (1.697)
Risultato partecipazioni a patrimonio netto 10.974 8.388
Risultato finanziario (senza effetto cambio e fair value) 57.734 56.539
Imposte sul reddito (13.672) (13.184)
Altre variazioni non monetarie (32.390) 5.623
(B) Cash flow totale da attività operative 138.660 86.583
(Incrementi) di attività materiali e immateriali non correnti (11.634) (1.077)
Decrementi di attività materiali e immateriali non correnti (26.983) (28.773)
Incrementi/decrementi di altre attività/passività non correnti (1.100) 19
(Incrementi) decrementi in partecipazioni (14.373) 34.766
Interessi ricevuti 9.406 6.631
Dividendi ricevuti 420 -
(C) Cash flow da attività di investimento (44.264) 11.566
Variazioni patrimonio netto a pagamento 1.838 (115.897)
Dividendi pagati (34) (3.346)
Incrementi/(Decrementi) debiti finanziari correnti e non correnti 117.038 102.980
(Incrementi)/Decrementi crediti finanziari correnti e non correnti (63.611) (14.090)
Interessi pagati (65.023) (42.381)
Altri pagamenti finanziari (23.934) (37.569)
(D) Cash flow da attività di finanziamento (33.726) (110.303)
(E) Variazione disponibilità liquide e mezzi equivalenti 60.670 (12.154)
(F) Variazione area consolidamento e riclass. da IFRS5 1.866 1.888
(G) Effetto cambi sulle disponibilità liquide e mezzi equivalenti 97 31
(H) Disponibilità liquide e mezzi equivalenti di fine esercizio 181.242 118.609

Le note esplicative sono parte integrante di questo bilancio consolidato.

Note esplicative al Bilancio consolidato 2024

1. Informazioni generali

KME Group è una Società per Azioni iscritta in Italia presso il registro delle imprese di Milano con il numero 00931330583 ed i suoi titoli sono quotati presso il mercato Euronext Milan organizzato e gestito da Borsa Italiana SpA.

Il bilancio consolidato al 31 dicembre 2024 (il "Bilancio") è stato approvato dal Consiglio di Amministrazione in data 14 aprile 2025 e verrà pubblicato nei previsti termini di legge e di regolamento.

KME Group SpA, pur essendo controllata da Quattroduedue SpA, non è soggetta ad attività di direzione e coordinamento, così come prevista dagli artt. 2497 e ss. del Codice Civile nonché dell'art. 37 del Regolamento Mercati, in quanto:

  • è provvista di una autonoma capacità negoziale nei rapporti con la clientela ed i fornitori;
  • non ha in essere con la controllante o altra società facente capo ad essa alcun rapporto di tesoreria accentrata;
  • il numero di amministratori indipendenti (solitamente 3 su 10) è tale da garantire che il loro giudizio abbia un peso significativo nelle assunzioni delle delibere consiliari.

2. Criteri contabili adottati

2.1. Criteri di redazione

Il bilancio consolidato al 31 dicembre 2024 (il "Bilancio Consolidato") è stato redatto ai sensi dell'art. 154 ter del D. Lgs. 58/1998 ed è conforme agli International Financial Reporting Standards (IFRS) emanati dall'International Accounting Standards Board (IASB) e adottati dalla Commissione Europea secondo la procedura di cui all'art. 6 del Regolamento (CE) n. 1606/2002 del Parlamento Europeo e del Consiglio del 19 luglio 2002 nonché ai provvedimenti emanati in attuazione dell'art. 9 del D. Lgs. n. 38/2005.

Ai fini del presente Bilancio Consolidato sono stati utilizzati dati di bilancio con principi contabili uniformi e coerenti.

Il bilancio consolidato al 31 dicembre 2024 è costituito dal prospetto della situazione patrimonialefinanziaria consolidata, dal prospetto dell'utile (perdita) dell'esercizio e delle altre componenti di conto economico complessivo consolidato, dal rendiconto finanziario consolidato, dal prospetto delle variazioni di patrimonio netto consolidato, nonché dalle relative note esplicative. Le attività e le passività da realizzare o estinguere entro dodici mesi dalla data di riferimento del bilancio o detenute principalmente a scopo di negoziazione sono classificate come correnti; il conto economico consolidato è redatto secondo il metodo dei costi per natura.

I prospetti contabili e le note esplicative al bilancio consolidato presentano, oltre agli importi relativi all'esercizio di riferimento, anche i corrispondenti dati di raffronto con l'esercizio precedente.

Per la composizione del Gruppo al 31 dicembre 2024 si rimanda a quanto indicato nel paragrafo "Principi di consolidamento".

Il presente Bilancio Consolidato è redatto nel presupposto della continuità aziendale, secondo quanto previsto dal principio contabile IAS 1, nel rispetto dei covenant finanziari, in considerazione degli impegni finanziari del Gruppo, che potranno essere coperti dalle risorse rivenienti anche da possibili dismissioni di partecipazioni e di altre attività non strategiche del settore rame, in aggiunta ai flussi di cassa previsti dal piano industriale del settore rame approvato per il periodo 2025-2029, rafforzati dalle ulteriori iniziative già realizzate nei primi mesi del 2025. Nel valutare l'applicabilità del presupposto della continuità aziendale gli Amministratori hanno, inoltre, considerato le incertezze legate al raggiungimento dei risultati attesi nell'attuale scenario macroeconomico e politico influenzato dal conflitto in corso tra Russia e Ucraina, dal conflitto araboisraeliano in Medio Oriente e dalle ulteriori tensioni internazionali, tra cui quelle politico-militari Cina-USA che continuano a pesare sulle prospettive economiche mondiali.

Nella redazione del presente Bilancio Consolidato gli Amministratori hanno tenuto conto dei principi della competenza, della comprensibilità, significatività, rilevanza, attendibilità, neutralità, prudenza e comparabilità ed hanno applicato i medesimi principi adottati nella redazione del bilancio consolidato al 31 dicembre 2023 fatta eccezione per i principi contabili entrati in vigore al 1° gennaio 2024 elencati nel prosieguo (paragrafo 2.8), la cui applicazione non ha comunque comportato effetti significativi.

Il Gruppo non ha ancora applicato quei principi contabili, elencati nei paragrafi riportati nel prosieguo (paragrafo 2.9), che, pur se emanati dallo IASB, hanno data di decorrenza successiva a quella di riferimento del presente bilancio consolidato o non hanno ancora completato il processo di adozione da parte dell'Unione Europea.

Gli accadimenti e le operazioni aziendali sono rilevati e rappresentati in conformità alla loro sostanza e realtà economica e non solamente secondo la loro forma legale.

Apposite note esplicative presenti nella Relazione sull'andamento della gestione illustrano contenuto e significato degli indicatori alternativi di performance, se utilizzati, non previsti dagli IFRS, in linea con la raccomandazione del CESR 05 – 178b pubblicata il 3 novembre 2005.

Il presente bilancio consolidato è espresso in Euro, moneta funzionale della Capogruppo e delle principali controllate consolidate. I prospetti ed i dati delle note esplicative, se non diversamente indicato, sono riportati in migliaia di Euro.

Inoltre, nella redazione del Bilancio Consolidato si è tenuto conto dei documenti di tipo interpretativo e di supporto all'applicazione dei principi contabili emanati dagli organismi regolamentari internazionali e di vigilanza italiani e dagli standard setter (Richiami di attenzione di Consob e public statement emanati dall'ESMA), anche nel contesto conseguente ai conflitti in corso tra Russia e Ucraina e tra Israele e Palestina.

ESMA - European common enforcement priorities for 2024 corporate reporting

Il Public Statement del 24 ottobre 2024 dell'ESMA ribadisce, tra l'altro, alcune raccomandazioni per la predisposizione dei bilanci e della relativa informativa. In particolare, ha richiamato l'attenzione, in relazione:

  1. agli aspetti legati al rischio di liquidità: l'ESMA sottolinea l'importanza (i) dell'applicazione delle nuove richieste previste dal principio contabile IAS 7 Statement of Cash Flow relativamente ai Supplier finance arrangements (SFA), (ii) della classificazione della passività non correnti soggette a convenant, (iii) la corretta presentazione del Rendiconto finanziario. Il Gruppo ha preso in considerazione gli aspetti, ritenendo l'informativa fornita in linea con le richieste dell'ESMA;

  2. agli aspetti legati al clima, per i quali l'ESMA (i) ha sottolineato l'importanza della coerenza e della connessione tra le informazioni relative ai rischi e alle opportunità climatiche fornite nei bilanci e le informazioni incluse nella rendicontazione di sostenibilità, (ii) ha raccomandato di includerli nelle assunzioni utilizzate nel processo di impairment test e (iii) ha richiamato l'attenzione degli emittenti sull'opportunità di riportare le informazioni sugli aspetti climatici in una specifica nota del bilancio, ovvero inserire specifici richiami alle note in cui queste ultime sono rappresentate. Il Gruppo ritiene di aver adempiuto alle richieste suddette;

  3. alle raccomandazioni alla predisposizione del bilancio in formato ESEF il Gruppo ha ritenuto tali aspetti rilevanti e ne ha fornito apposita informativa nel presente bilancio consolidato (si rinvia al paragrafo successivo per quanto riguarda il "Regolamento ESEF").

Il formato elettronico unico di comunicazione per la redazione le relazioni finanziarie annuali

La Direttiva 2004/109/CE (la "Direttiva Transparency") modificata dalla Direttiva 2013/50/UE e il Regolamento Delegato (UE) 2019/815 (il "Regolamento ESEF") hanno introdotto l'obbligo per gli emittenti di valori mobiliari quotati nei mercati regolamentati dell'Unione Europea di redigere la relazione finanziaria annuale nel linguaggio eXtensible Hypertext Markup Language ("XHTML"), sulla base del formato elettronico unico di comunicazione ESEF ("European Single Electronic Format"), approvato da ESMA. Ciò al fine di rendere le relazioni finanziarie annuali leggibili sia da utenti umani che da dispositivi automatici e migliorare la comparabilità e l'analisi delle informazioni incluse nelle relazioni finanziarie annuali.

Pertanto a partire dall'esercizio finanziario iniziato il 1° gennaio 2021 è stato previsto che la relazione finanziaria annuale venga redatta e pubblicata nel formato XHTML utilizzando il linguaggio Inline Extensible Business Reporting Language ("iXBRL") solo per la marcatura dei prospetti contabili consolidati. Inoltre, a

partire dall'esercizio finanziario iniziato il 1° gennaio 2022, gli emittenti sono tenuti a marcare anche le informazioni contenute nella nota integrativa consolidata.

Il documento in formato PDF non costituisce adempimento agli obblighi derivanti dalla Direttiva Transparency e dal Regolamento ESEF per il quale è stato elaborato apposito formato XHTML. I depositi dell'intero documento, presso le sedi e le istituzioni competenti, sono effettuati ai sensi di legge.

Come già citato, il 25 ottobre 2024, l'ESMA ha pubblicato il documento "European common enforcement priorities for 2024 corporate reporting" in cui ha richiamato l'applicazione del Regolamento ESEF.

2.2. Fatti intervenuti dopo la chiusura dell'esercizio

In merito ad una descrizione dei fatti di rilievo avvenuti dopo la chiusura dell'esercizio, si rimanda a quanto riportato nella Relazione sull'andamento della gestione.

2.3. Base di presentazione

Con riferimento ai prospetti contabili consolidati non si evidenziano variazioni rispetto a quelli presentati nella relazione finanziaria annuale 2023.

2.4. Principi di consolidamento

Il bilancio consolidato al 31 dicembre 2024 riflette il consolidamento della Capogruppo e delle società direttamente ed indirettamente controllate, controllate congiuntamente o collegate.

Le attività e le passività di cui è prevista la dismissione vengono riclassificate nelle voci dell'attivo e del passivo destinate ad evidenziare tali fattispecie e i relativi effetti economici vengono esposti in separata voce di conto economico.

Entità controllate

Le entità controllate sono tutte le società sulle quali la Capogruppo ha contemporaneamente:

  • il potere cioè detiene validi diritti che gli conferiscono la capacità attuale di dirigere le attività rilevanti, ossia le attività che incidono in maniera significativa sui rendimenti;
  • l'esposizione o i diritti a rendimenti variabili derivanti dal rapporto con la stessa;
  • la capacità di esercitare il proprio potere per incidere sull'ammontare dei suoi rendimenti.

Le attività, le passività, gli oneri ed i proventi delle imprese controllate consolidate con il metodo integrale sono assunti integralmente nel bilancio consolidato; il valore delle partecipazioni è eliminato a fronte della corrispondente frazione di patrimonio netto delle imprese partecipate attribuendo ai singoli elementi dell'attivo e del passivo patrimoniale il loro valore corrente alla data d'acquisizione del controllo. L'eventuale differenza residua, se positiva, è iscritta nella voce dell'attivo "avviamento"; se negativa, a conto economico. Le quote del patrimonio netto e dell'utile di competenza delle minoranze sono iscritte in apposite voci di bilancio. Dopo la rilevazione iniziale, l'"avviamento" è valutato secondo quanto previsto dallo IAS 36 Riduzione di valore delle attività.

Dall'area di consolidamento restano escluse le controllate non significative e le imprese il cui consolidamento non produce effetti sostanziali. Gli effetti di tali esclusioni non assumono però rilevanza e quindi la loro omissione non influenza le decisioni economiche degli utilizzatori di questo Bilancio Consolidato.

Gli utili derivanti da operazioni infragruppo non ancora realizzati nei confronti dei terzi, se significativi, sono eliminati. Sono altresì oggetto di eliminazione i crediti, i debiti, i proventi, gli oneri, le garanzie, gli impegni e i rischi tra imprese consolidate. Le perdite infragruppo non sono eliminate perché considerate rappresentative di un effettivo minor valore del bene ceduto. Tutti i bilanci delle controllate sono, se necessario, rettificati allo scopo di ottenere l'uniformità dei principi e dei criteri di valutazione adottati a livello di Gruppo.

Nell'ipotesi di cessione o conferimento di una società partecipata, il deconsolidamento viene contabilizzato dalla data di effettiva perdita del controllo.

Nel caso di conferimento di una società controllata in una società controllata congiuntamente o collegata, il riconoscimento dell'utile o della perdita derivante dalla perdita del controllo viene contabilizzata a conto economico, così come previsto dall'IFRS 10, paragrafo 25. In tal caso:

  • a) sono eliminate contabilmente le attività e le passività della ex controllata dal prospetto consolidato della situazione patrimoniale-finanziaria;
  • b) viene rilevata qualsiasi partecipazione mantenuta nella ex controllata al rispettivo fair value alla data della perdita del controllo e, successivamente, viene contabilizzata insieme a qualsiasi ammontare dovuto dalla o alla ex controllata secondo quanto previsto dai pertinenti IFRS. Tale fair value diventa la base per la successiva contabilizzazione dell'investimento;
  • c) vengono rilevati l'utile o la perdita correlati alla perdita del controllo attribuibile all'ex partecipazione di maggioranza;
  • d) vengono riclassificati nel prospetto dell'utile (perdita) di esercizio o trasferiti direttamente negli utili portati a nuovo, se previsti da altri IFRS, gli ammontari rilevati tra le altre componenti di conto economico complessivo relativo alla ex controllata.

Area di consolidamento

Di seguito si fornisce l'elenco delle società consolidate con il metodo integrale al 31 dicembre 2024 indicandone le variazioni rispetto al 31 dicembre 2023:

Denominazione Sede Valuta % di possesso
diretta indiretta
KME Group SpA Italia Euro Capogruppo
KME SE Germania Euro 10,00% 74,83%
KMH SpA Italia Euro 84,08%
CULTI Milano SpA Italia Euro 87,64%
Azienda Laminati Metalli SpA Italia Euro 84,83%
Bertram's GmbH Germania Euro 84,83%
CULTI Milano Asia Ltd Hong Kong HKD 52,58%
Blitz F-24 518 GmbH Germania Euro 84,83%
Blitz F-24 519 GmbH Germania Euro 84,83%
CULTI Milano China Ltd Cina RMB 52,58%
Immobiliare Pictea S.r.l. Italia Euro 84,83%
Intek Investimenti SpA Italia Euro 84,83%
KM Copper Bars GmbH Germania Euro 84,83%
KME AssetCo GmbH Germania Euro 84,83%
KME France Francia Euro 84,83%
KME Germany GmbH Germania Euro 84,83%
KME Grundstücksgesellschaft SE & Co. KG Germania Euro 84,83%
KME Italy S.p.A. Italia Euro 84,83%
KME Mansfeld GmbH Germania Euro 84,83%
KME Netherlands B.V. Paesi Bassi Euro 84,83%
KME Rolled France S.A.S. Francia Euro 84,83%
KME S.r.l. Italia Euro 84,83%
KME Service Centre Slovakia s.r.o. Slovacchia Euro 84,83%
KME Service Centre UK Ltd Gran Bretagna GBP 84,83%
KME Spain S.A.U. Spagna Euro 84,83%
KME Special Holding GmbH Germania Euro 84,83%
KME Special Products GmbH & Co. KG Germania Euro 84,83%
KME Stolberg Germania Euro 84,83%
KME Yorkshire Ltd. Gran Bretagna GBP 84,83%
KMETAL S.p.A. Italia Euro 84,83%
Natural Capital Italia SpA Società Benefit Italia Euro 63,28%
Scent Company Srl Italia Euro 87,64%
Serravalle Copper Tubes Srl Italia Euro 84,83%
Trefimetaux SAS Francia Euro 84,83%
Valika S.A.S. Francia Euro 43,26%

Nota 1: Azienda Metalli Laminati è una nuova entità controllata del Gruppo emersa a seguito dell'acquisizione da parte di KME Italy SpA del 75,80% del capitale della società. Il gruppo al 31 dicembre 2024 detiene il 100% del capitale della società. Al 31 dicembre 2023 la società risultava essere collegata, in quanto il gruppo possedeva il 24,20% tramite la società KME Mansfeld Gmbh.

Nota 2: Culti Milano SpA ha ceduto, nel dicembre 2024, il 25,11% della propria partecipazione nella Bakel Spa (già Bakel Srl), pertanto Bakel SpA e la sua controllata Bakel Inc sono uscite dal perimetro di consolidamento; la partecipazione residua in Bakel SpA è iscritta tra le partecipazioni in altre imprese e valutata al fair value.

Nota 3: Service Centre Italy SpA è stata fusa per incorporazione nella controllante KME Italy SpA.

Nota 4: Le società Blitz F-24 518 GmbH e Blitz F-24 519 GmbH sono società di nuova costituzione.

Nel perimetro di consolidamento integrale è stata aggiunta anche Intek Investimenti SpA, in seguito alla cessione da parte di KME Group a KME SE, per motivi di riorganizzazione interna. Fino al 31 dicembre 2023 il consolidamento di Intek Investimenti SpA era effettuato al costo in quanto si considerava che l'effetto nel bilancio consolidato non sarebbe stato significativo per l'informativa finanziaria in quanto il totale attivo era

pari a circa lo 0,6% del "Totale Attività" del Bilancio Consolidato al 31 dicembre 2023 ed era rappresentato per lo più da partecipazioni non di controllo che sarebbero confluite - anche in presenza di consolidamento integrale - nella voce "Partecipazioni". Il primo consolidamento, attraverso il subconsolidato KME SE, ha comportato il riconoscimento a patrimonio netto di una riserva positiva di Euro 982 migliaia, pari alla differenza tra il valore di carico della società e il suo fair value al momento della cessione. Tale fair value, in considerazione della composizione delle attività nette della società, rappresentate per lo più da un portafoglio di partecipazioni non di controllo che non ha registrato significative variazioni negli ultimi due anni, si ritiene rappresenti con buona approssimazione il fair value della società alla data della cessazione di KME come entità di investimento (22 aprile 2022). Pertanto, anche qualora la società fosse stata inclusa nell'area di consolidamento a partire dal 22 aprile 2022, l'attuale valore all'interno del bilancio consolidato delle attività nette ad essa riferibili non sarebbe stato significativamente diverso da quello rappresentato.

Oltre a quanto sopra riportato non vi sono stati ulteriori cambiamenti di interessenza all'interno del Gruppo che abbiano influito sull'area di consolidamento. Per effetto di quanto sopra indicato al 31 dicembre 2024 il numero di società presenti nel perimetro di consolidamento sono 35 rispetto alle 34 di fine 2023.

Stante quanto precedentemente rappresentato, nelle tabelle di nota integrativa, laddove evidenziato:

"Variazione area di consolidamento" si fa riferimento all'ingresso nell'area di consolidamento di Azienda Laminati Metalli SpA, Blitz F-24 518 GmbH, Blitz F-24 519 GmbH, oltre a Intek Investimenti SpA e all'uscita di Bakel SpA e di Bakel Inc.

Alcune società controllate non vengono incluse nell'area di consolidamento in quanto l'effetto nel Bilancio Consolidato non sarebbe significativo per l'informativa finanziaria.

Con riferimento alle entità controllate, in termini di significatività, la principale partecipazione controllata è KME SE con sede in Germania, capogruppo del gruppo KME SE, gruppo industriale europeo leader mondiale nella produzione e commercializzazione di prodotti in rame e leghe di rame. Il gruppo KME SE è composto da diversi siti produttivi in Germania, Italia, Francia, Spagna ed è inoltre rappresentato in tutto il mondo da una fitta rete di società commerciali, agenti e centri di assistenza per soddisfare le esigenze dei clienti dei principali settori industriali.

Il consolidamento è stato effettuato a partire dai bilanci subconsolidati di KME SE e di CULTI Milano, i cui dati nel presente Bilancio Consolidato sono rappresentati come gruppo KME SE e gruppo CULTI.

Azienda Laminati Metalli

Il prezzo pagato per l'acquisto del 75,80% di Azienda Laminati Metalli SpA è stato di Euro 7,5 milioni a fronte di un fair value delle attività nette acquisite pari ad Euro 9,9 milioni. Il fair value dell'acquisizione ha determinato anche la rilevazione di una plusvalenza di Euro 2,4 milioni sulla partecipazione già detenuta da KME Mansfeld Gmbh. Le attività e le passività iscritte al 31 luglio 2024 sono le seguenti:

(in migliaia di Euro) 31-lug-24
Immobili, impianti e macchinari 18.016
Attività immateriali 2.948
Partecipazioni 1
Attività per imposte differite 757
Rimanenze 6.348
Crediti commerciali 7.094
Attività finanziarie correnti 582
Altri crediti ed attività correnti 1.722
Disponibilità liquide e mezzi equivalenti 662
Totale Attività 38.130
Benefici ai dipendenti 739
Passività per imposte differite 1.523
Debiti e passività finanziarie non correnti 2.528
Altre passività 1.600
Debiti e passività finanziarie correnti 14.072
Debiti verso fornitori 4.532
Altre passività 3.236
Totale Passività 28.230

Entità collegate

Le collegate sono tutte le società sulle quali il Gruppo esercita un'influenza notevole ma non il controllo. L'influenza notevole è presunta quando il Gruppo possiede il 20% o una quota maggiore dei voti nell'assemblea della partecipata. Le partecipazioni in società collegate sono consolidate con il metodo del patrimonio netto. Con il metodo del patrimonio netto, la partecipazione è inizialmente rilevata al costo successivamente rettificato per registrare la quota spettante alla controllante negli utili o perdite maturati successivamente alla data di acquisizione e/o eventuali perdite di valore. I dividendi ricevuti riducono il valore contabile della partecipazione.

Denominazione Sede Valuta % di possesso
diretta indiretta
Dynamo Academy S.r.l. Impresa Sociale Italia Euro 37,26%

Come già indicato in precedenza, rispetto a dicembre 2023 l'Azienda Metalli Laminati S.p.A., in seguito all'acquisizione del 75,76% del capitale da parte di KME Italy non è più considerata entità collegata, ma è consolidata integralmente.

Joint Venture

Una joint venture è un accordo contrattuale con il quale due o più parti intraprendono un'attività economica sottoposta a controllo congiunto. Il controllo congiunto è la condivisione, stabilita contrattualmente, del controllo su un'attività economica. Le joint venture sono consolidate con il metodo del patrimonio netto così come previsto dall'IFRS 11 paragrafo 24.

Denominazione Sede Valuta % di possesso
diretta indiretta
Magnet Joint Venture GmbH Germania Euro 37,73%

Si ricorda che l'entità Magnet Joint Venture GmbH è relativa al business degli Speciali, il cui controllo (55%) era stato ceduto da KME SE a Paragon con data di efficacia 31 gennaio 2022.

2.5. Operazioni in valuta estera

Valuta funzionale del Gruppo

Come già specificato in precedenza, tutti gli importi sono espressi in Euro che rappresenta anche la valuta funzionale della Capogruppo.

Conversione dei bilanci in moneta diversa dall'Euro

I bilanci delle entità consolidate che sono espressi in valuta estera sono stati convertiti in Euro applicando alle singole poste del conto economico i cambi medi di esercizio ed a quelle dello stato patrimoniale i cambi correnti alla data di chiusura di detto bilancio.

I tassi di cambio utilizzati per la conversione delle valute estere sono i seguenti:
31/12/2024 31/12/2023 01-12/2024 01-12/2023
Cambio puntuale Cambio puntuale Cambio medio Cambio medio
GBP - Lira sterlina 0,8293 0,8689 0,8466 0,8764
RMB - Yuan cinese 7,5833 7,4705 7,7875 7,3417
HKD - Dollaro di Hong Kong 8,0686 8,5301 8,4454 8,4107
USD - Dollaro USA 1,0394 1,1051 1,0821 1,0841

La differenza tra l'utile di esercizio quale risulta dalla conversione dei cambi medi dell'esercizio e quello risultante dalla conversione in base ai cambi di fine dicembre 2024, di competenza del presente Bilancio Consolidato, è affluita nelle "Altre riserve" e nel "Patrimonio netto dei terzi" rispettivamente per la parte di competenza del Gruppo e delle minoranze.

2.6. Principi contabili adottati

Immobili, impianti e macchinari

Beni strumentali di proprietà

Gli immobili, impianti e macchinari sono iscritti al costo d'acquisizione o di produzione, comprensivo degli oneri accessori di diretta imputazione e sono esposti al netto dei relativi ammortamenti e di eventuali perdite di valore determinate secondo le modalità descritte in seguito. Se un elemento di immobili, impianti e macchinari è composto da vari componenti aventi vite utili differenti, tali componenti sono contabilizzati separatamente.

Gli immobili, impianti e macchinari sono valutati al costo, al netto degli ammortamenti e delle perdite di valore accumulate, ad eccezione dei terreni che non sono ammortizzati e che sono valutati al costo al netto delle perdite di valore accumulate.

I costi di manutenzione ordinaria sono spesati nell'esercizio di sostenimento mentre i costi di sostituzione di alcune parti delle immobilizzazioni ed i costi di manutenzione straordinaria sono capitalizzati quando è probabile che da questi derivino futuri benefici economici misurabili. Gli oneri finanziari relativi all'acquisto di immobilizzazioni sono capitalizzati ai sensi dello IAS 23.

Gli ammortamenti sono contabilizzati a partire dal mese in cui il cespite è disponibile per l'uso, oppure è potenzialmente in grado di fornire i benefici economici ad esso associati. Sono imputati su base mensile a quote costanti fino ad esaurimento della vita utile, oppure, per le dismissioni, fino all'ultimo mese di utilizzo.

La vita utile è costantemente verificata tenendo in considerazione eventuali cambiamenti nell'intensità di utilizzo dei beni ed eventuali cambiamenti ai piani d'ammortamento sono apportati con applicazione prospettica.

Gli ammortamenti sono calcolati in base alle seguenti vite utili:

Fabbricati da 25 a 50 anni
Impianti e macchinari da 10 a 40 anni
Altre attrezzature da 5 a 15 anni

Al momento della dismissione, il costo e il corrispondente ammortamento accumulato vengono eliminati; eventuali utili o perdite vengono registrati nel conto economico.

Immobilizzazioni in leasing

Un contratto, o parte di esso, è classificato come leasing se, in cambio di un corrispettivo, conferisce il diritto di controllare l'utilizzo di un'attività specificata per un periodo di tempo, quindi, se lungo tutto il periodo di utilizzo del bene si godrà di entrambi i seguenti diritti:

  • il diritto di ottenere sostanzialmente tutti i benefici economici derivanti dall'utilizzo dell'attività;
  • il diritto di decidere sull'utilizzo dell'attività.

In caso di modifica dei termini e delle condizioni del contratto si procede ad una nuova valutazione per determinare se il contratto è o contiene un leasing.

Il Gruppo non applica le presenti regole:

  • ai leasing di attività immateriali;
  • ai leasing a breve termine (durata minore o uguale a 12 mesi).

Tutti i leasing in cui l'attività sottostante non sia di modesto valore (attività il cui valore unitario è minore o uguale a Euro 5.000) rientrano nell'applicazione del modello di calcolo del diritto d'uso.

Una volta verificato se un contratto si configuri quale leasing, alla data di decorrenza del contratto vengono rilevate l'attività consistente nel diritto di utilizzo e la passività del leasing.

La valutazione iniziale dell'attività consistente nel diritto di utilizzo avviene al costo che comprende:

  • l'importo della valutazione iniziale della passività del leasing;
  • i pagamenti dovuti per il leasing effettuati alla data o prima della data di decorrenza al netto degli incentivi al leasing ricevuti;
  • i costi iniziali diretti sostenuti dal locatario; e
  • la stima dei costi che si dovranno sostenere per lo smantellamento e la rimozione dell'attività sottostante e per il ripristino del sito in cui è ubicata o per il ripristino dell'attività sottostante nelle condizioni previste dai termini e dalle condizioni del leasing.

La valutazione iniziale della passività del leasing avviene al valore attuale dei pagamenti dovuti per il leasing non versati a tale data. I pagamenti dovuti per il leasing sono attualizzati utilizzando il tasso di finanziamento ritenuto maggiormente rappresentativo del costo del denaro.

La contabilizzazione come leasing avviene per ogni componente di leasing separandola dalle componenti non di leasing.

La durata del leasing è determinata come il periodo non annullabile del leasing, a cui vanno aggiunti entrambi i seguenti periodi:

  • periodi coperti da un'opzione di proroga del leasing, se si ha la ragionevole certezza di esercitare l'opzione; e
  • periodi coperti dall'opzione di risoluzione del leasing, se si ha la ragionevole certezza di non esercitare l'opzione.

In caso di cambiamento del periodo non annullabile del leasing, si provvede alla rideterminazione della durata del leasing.

Dopo la data di iscrizione iniziale, la valutazione dell'attività avviene applicando il modello del costo. Le attività consistenti nel diritto di utilizzo sono ammortizzate dalla data di decorrenza del contratto sino al termine della durata del leasing.

Dopo la data di decorrenza la passività del leasing è valutata:

  • aumentando il valore contabile per tener conto degli interessi sulla passività del leasing;
  • diminuendo il valore contabile per tener conto dei pagamenti effettuati per il leasing;
  • rideterminando il valore contabile per tener conto di eventuali nuove valutazioni o modifiche del leasing o della revisione dei pagamenti dovuti per il leasing.

Gli interessi sulla passività del leasing e i pagamenti variabili dovuti per il leasing, non inclusi nella valutazione della passività del leasing, sono rilevati a conto economico nell'esercizio in cui si verifica l'evento o la circostanza che fa scattare i pagamenti.

In bilancio le attività consistenti nel diritto di utilizzo sono esposte separatamente dalle altre attività, le passività del leasing separatamente dalle altre passività finanziarie, gli interessi passivi sulla passività del leasing sono rilevati come oneri finanziari e separatamente dalla quota di ammortamento dell'attività consistente nel diritto di utilizzo.

Perdite di valore delle immobilizzazioni

In presenza di indicatori specifici di perdite di valore, immobili, impianti e macchinari sono soggetti ad una verifica di perdita di valore ("impairment test"). La verifica consiste nella stima del valore recuperabile dell'attività, definito come il maggiore fra il prezzo netto di vendita e il suo valore d'uso, e nel confronto con il relativo valore netto contabile. Il valore recuperabile è il maggiore tra il valore d'uso e il suo fair value dedotti i costi di vendita. Per determinare il valore d'uso i flussi finanziari attesi sono attualizzati utilizzando un tasso di sconto, al lordo delle imposte, che rifletta le valutazioni correnti di mercato del valore temporale del denaro e dei rischi specifici dell'attività. Se il valore recuperabile è inferiore al valore contabile, quest'ultimo viene ridotto al valore recuperabile; tale riduzione viene imputata a conto economico ovvero a riserva di rivalutazione che sia stata precedentemente costituita in sede di rivalutazione dell'attività interessata. Successive ed eventuali rivalutazioni seguono il percorso inverso.

Investimenti immobiliari

Si tratta di immobili non utilizzati nella produzione o nella fornitura di beni o scopi amministrativi da parte del Gruppo ma di terreni e i fabbricati detenuti per ottenere canoni di locazione e/o per l'apprezzamento del capitale investito. La valutazione di tali attività segue il modello del fair value, rilevando eventuali variazioni a conto economico e quindi non soggette a sistematico ammortamento.

Per la determinazione del fair value si fa riferimento ad un valore determinato prevalentemente attraverso perizie esterne, redatte da terzi indipendenti in possesso di qualifiche professionali riconosciute e che vantano esperienze nella tipologia di immobili. Tali perizie si basano sul valore per metro quadrato stimato ad esempio sulla base delle valutazioni effettuate dall'agenzia del territorio per immobili ubicati nella stessa area, con la stessa destinazione e considerando lo stato di manutenzione e tenuto conto delle potenzialità immobiliari future. Gli utili o le perdite derivanti dalla vendita di un investimento immobiliare sono registrati nel conto economico.

Attività immateriali

Le attività immateriali sono attività non monetarie, identificabili e prive di consistenza fisica, possedute per essere utilizzate in un periodo pluriennale o indefinito. Sono iscritte al costo, rettificato per eventuali oneri accessori solo se è probabile che i futuri benefici economici attribuibili all'attività si realizzino e se il costo dell'attività stessa può essere determinato attendibilmente. In caso contrario il costo dell'attività immateriale è rilevato a conto economico nell'esercizio in cui è stato sostenuto.

Avviamento e aggregazioni aziendali

L'avviamento si riferisce alla differenza fra il costo di acquisizione delle partecipazioni ed il valore corrente di attività, passività e passività potenziali della controllata alla data di acquisizione. L'avviamento derivante da aggregazioni aziendali è contabilizzato come attività al costo al netto delle svalutazioni accumulate. La vita utile dell'avviamento è indefinita, e quindi esso non è soggetto a processo di ammortamento.

Un'aggregazione di imprese consiste in un'unione di imprese o attività aziendali distinte in un unico soggetto tenuto alla redazione del bilancio. L'aggregazione di imprese può dar luogo ad un legame partecipativo tra capogruppo (acquirente) e controllata (acquisita) ovvero può anche prevedere l'acquisto dell'attivo netto di un'altra impresa, incluso l'eventuale avviamento.

Il Gruppo ha utilizzato l'approccio contabile dell'acquisizione per le aggregazioni aziendali secondo l'IFRS 3 anche in analogia con le operazioni di controllo comune; in base a tale approccio, il corrispettivo trasferito per l'investimento viene confrontato con le attività nette della partecipata, che vengono rimisurate al fair value. Le attività nette sono basate sui fair value delle attività e delle passività, comprese le attività immateriali identificabili e le passività potenziali da riconoscere come passività alla data di acquisizione.

Se non è possibile ottenere prezzi di borsa o di mercato pubblicati per l'allocazione del prezzo di acquisto (Purchase Price Allocation o "PPA"), i fair value sono calcolati sulla base di tecniche di valutazione adeguate. In genere, in questi casi si utilizza il metodo dei flussi di cassa scontati ("DCF"); secondo questo metodo, i flussi di cassa futuri attesi che possono essere generati dall'attività sono attualizzati alla data del consolidamento iniziale utilizzando un tasso di sconto che riflette il rischio intrinseco dell'attività.

L'eventuale eccedenza del corrispettivo trasferito per l'attività acquisita rispetto alla quota proporzionale delle attività nette acquisite viene rilevata separatamente come avviamento; l'eventuale differenza negativa, al momento della rivalutazione delle attività e passività acquisite, viene imputata direttamente a conto economico. Le partecipazioni di minoranza sono valutate in base alla loro quota proporzionale dei fair value delle attività nette acquisite. I costi accessori, quali quelli di consulenti, per le aggregazion aziendali sono imputati a costo quando sostenuti.

Le successive variazioni delle partecipazioni in società controllate consolidate che non comportano un cambiamento del metodo di consolidamento sono trattate come operazioni sul capitale proprio.

La recuperabilità del loro valore di iscrizione è verificata annualmente e comunque quando si verificano eventi che facciano presupporre una riduzione di valore. Le eventuali svalutazioni non sono oggetto di ripristini di valore.

Altre attività immateriali a vita utile definita

Riguardano le attività prive di consistenza fisica, identificabili, controllate dall'impresa e in grado di produrre benefici economici futuri.

Le attività immateriali sono valutate inizialmente e rispettivamente al costo e al fair value comprensivi degli oneri di diretta attribuzione. Esse sono poi ammortizzate sistematicamente lungo la loro vita utile intesa come la stima del periodo di utilizzo, in genere in un arco temporale fra i 3 e i 10 anni. Il loro valore residuo al termine della vita utile è ipotizzato uguale a zero.

La vita utile viene riesaminata annualmente e, se necessario, le aspettative future vengono adeguate.

Dette attività sono inoltre espresse al netto di eventuali svalutazioni per riduzioni di valore adottando i medesimi criteri indicati per la voce "Immobili, impianti e macchinari".

Partecipazioni

Partecipazioni in società controllate

Le quote di partecipazioni in società controllate non consolidate sono valutate al costo rettificato per perdite di valore. Se il Gruppo perde il controllo di una controllata, la partecipazione residua nella ex controllata è valutata al fair value al momento della perdita del controllo.

Partecipazioni in altre imprese

Le partecipazioni di minoranza sono valutate alla data di acquisizione in base alla loro quota proporzionale delle attività nette identificabili della società acquisita. Considerando che non hanno un impatto significativo sul patrimonio netto, sui risultati finanziari e sui risultati operativi del Gruppo tali partecipazioni sono misurate al fair value rilevato nelle altre componenti di conto economico complessivo ("FVTOCI") e sono soggette a verifica impairment ai sensi IFRS 9. In assenza di elementi idonei ad identificare il fair value, i loro fair value possono essere approssimati dai costi di acquisizione.

Attività e passività finanziarie

Iscrizione e misurazione iniziale

Un'attività finanziaria (a meno che non si tratti di un credito commerciale senza una componente di finanziamento significativa) o una passività finanziaria è inizialmente valutata al fair value più, per un elemento non a fair value through profit & loss ("FVTPL"), i costi di transazione direttamente attribuibili alla sua acquisizione o emissione.

Le attività finanziarie possono essere costituite da disponibilità liquide ed equivalenti, investimenti, crediti commerciali e strumenti finanziari derivati con fair value positivo.

Le passività finanziarie comprendono passività derivanti dall'emissione di un'obbligazione, debiti verso banche, debiti commerciali, debiti per leasing finanziari e strumenti finanziari derivati con fair value negativi.

Le disponibilità liquide e i mezzi equivalenti comprendono la cassa, i saldi bancari e i titoli a breve termine con scadenza originaria inferiore a tre mesi e con un rischio irrilevante di variazioni di valore e sono valutati al valore nominale. I saldi in valuta estera sono convertiti in Euro al tasso di cambio della data di chiusura del bilancio.

Tutte le altre attività e passività finanziarie sono rilevate inizialmente quando il Gruppo diventa parte delle disposizioni contrattuali dello strumento.

Classificazione e misurazione successiva

Le attività e passività finanziarie sono classificate in tre diverse categorie:

  • Strumenti finanziari valutati al fair value con impatto a conto economico ("FVTPL");
  • Attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva ("FVTOCI");
  • Strumenti finanziari valutate al costo ammortizzato ("CA").

Strumenti finanziari valutati al fair value con impatto a conto economico

Le attività e le passività finanziarie acquisite o detenute principalmente con il fine di vendita sono classificate come "attività o passività finanziarie al fair value rilevato a conto economico".

Un'attività finanziaria non derivata può essere designata al fair value qualora tale designazione consenta di evitare accounting mismatch derivanti dalla valutazione di attività e di associate passività secondo criteri valutativi diversi.

Le passività finanziarie, analogamente alle attività finanziarie, possono essere designate, coerentemente a quanto disposto da IFRS 9, al momento della rilevazione iniziale, come passività finanziarie valutate al fair value, purché:

  • tale designazione elimini o riduca notevolmente una discordanza che altrimenti risulterebbe dalla valutazione su basi diverse di attività o passività e dei relativi utili e perdite; ovvero

  • un gruppo di attività finanziarie, di passività finanziarie o di entrambe sia gestito e valutato al fair value secondo una gestione del rischio o una strategia di investimento documentata internamente agli Organi Amministrativi delle entità.

Un'attività finanziaria è classificata fra le attività finanziarie obbligatoriamente valutate al fair value qualora la stessa non soddisfi le condizioni, in termini di business model o di caratteristiche dei flussi di cassa, per la valutazione al costo ammortizzato o al fair value con impatto sulla redditività complessiva.

In particolare sono classificati in questo portafoglio:

  • strumenti di debito, titoli e finanziamenti il cui business model non risulta essere né held to collectheld to collect and sell ma che non appartengono al portafoglio di negoziazione;
  • strumenti di debito, titoli e finanziamenti, i cui flussi di cassa non rappresentano solamente la corresponsione di capitale e interessi;
  • quote di OICR;
  • strumenti di capitale non detenuti per finalità di negoziazione per i quali l'entità non applica l'opzione concessa dal principio IFRS 9 di valutare questi strumenti al fair value con impatto sulla redditività complessiva.

Attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva

Un'attività finanziaria è classificata fra le attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva qualora:

  • l'obiettivo del suo business model sia perseguito mediante sia la raccolta dei flussi finanziari contrattuali sia la vendita delle attività finanziarie ("held-to-collect and sell");
  • i relativi flussi di cassa rappresentino solamente la corresponsione di capitale e interessi.

Inoltre sono classificati in questa categoria, gli strumenti di capitale non detenuti per finalità di negoziazione per i quali l'entità applica l'opzione contabile concessa dal principio IFRS 9 di valutare questi strumenti al fair value con impatto sulla redditività complessiva.

Strumenti finanziari valutate al costo ammortizzato

Un'attività finanziaria è classificata fra le attività finanziarie valutate al costo ammortizzato qualora:

  • l'obiettivo del suo business model sia il possesso di attività finalizzato alla raccolta dei flussi finanziari contrattuali ("held- to-collect");
  • i relativi flussi di cassa rappresentino solamente la corresponsione di capitale e interessi.

Le passività finanziarie valutate al costo ammortizzato comprendono gli strumenti finanziari (diversi dalle passività di negoziazione e da quelle designate al fair value) rappresentativi delle diverse forme di provvista di fondi da terzi.

Misurazione del fair value

Il fair value delle attività e delle passività finanziarie al fair value è determinato al momento della loro rilevazione iniziale per mezzo del prezzo di transazione, pari quindi al corrispettivo pagato o ricevuto.

Successivamente, e ad ogni data di bilancio, il fair value degli strumenti finanziari quotati in un mercato attivo si basa sui prezzi di mercato. I prezzi di mercato utilizzati per i derivati sono i bid price, mentre per le passività finanziarie sono gli ask price. Il fair value di strumenti che non sono quotati in un mercato attivo è determinato utilizzando tecniche di valutazione, basate su una serie di metodi ed assunzioni legate a condizioni di mercato alla data di bilancio.

Il fair value degli strumenti finanziari non derivati non quotati è determinato scontando i flussi finanziari futuri per mezzo del tasso di interesse di mercato alla data di riferimento del bilancio.

Determinazione della perdita di valore (impairment)

Tutte le attività e le passività finanziarie, ad eccezione delle "Attività e passività finanziarie al fair value rilevato a conto economico", sono soggette a verifica per riduzione di valore conformemente a quanto definito dall'IFRS 9 e quindi considerando anche gli effetti delle expected losses.

Una perdita di valore di un'attività finanziaria valutata al costo ammortizzato corrisponde alla differenza fra il valore contabile e il valore attuale dei flussi finanziari stimati attesi attualizzati al tasso di interesse effettivo originale. La perdita di valore di un'attività finanziaria al fair value rilevato a conto economico complessivo è calcolata sulla base del fair value di detta attività.

Tutte le perdite di valore sono rilevate a conto economico ad eccezione di quelle relative a strumenti finanziari di equity per cui il Gruppo si è avvalso dell'opzione di classificarlo a fair value con impatto a conto economico complessivo (c.d. "OCI Election").

Le perdite vengono ripristinate se il successivo incremento del valore può essere oggettivamente collegato ad un evento che si è verificato successivamente alla riduzione dello stesso. Nel caso delle attività valutate al costo ammortizzato e delle attività a fair value rilevato a conto economico complessivo corrispondenti a titoli di debito, il ripristino è rilevato a conto economico.

Cancellazione (Derecognition)

Il Gruppo elimina un'attività finanziaria quando scadono i diritti contrattuali sui flussi di cassa dell'attività finanziaria oppure trasferisce i diritti a ricevere i flussi di cassa contrattuali in una transazione in cui sono trasferiti sostanzialmente tutti i rischi e i benefici della proprietà dell'attività finanziaria o in cui il Gruppo non trasferisce né mantiene sostanzialmente tutti i rischi e i benefici della proprietà e non mantiene il controllo dell'attività finanziaria.

Il Gruppo cancella una passività finanziaria quando i suoi obblighi contrattuali sono estinti o cancellati, o scadono. Il Gruppo elimina una passività finanziaria anche quando i suoi termini vengono modificati e i flussi di cassa della passività modificata sono sostanzialmente diversi, nel qual caso una nuova passività finanziaria basata sui termini modificati viene rilevata al fair value. I termini contrattuali sono considerati sostanzialmente diversi in presenza di determinate caratteristiche qualitative o se il valore attualizzato dei flussi di cassa differisce di almeno il 10% dal valore attuale attualizzato dei restanti flussi di cassa della passività finanziaria originale secondo i nuovi termini.

Al momento dell'eliminazione di una passività finanziaria, la differenza tra il valore contabile estinto e il corrispettivo pagato (incluse eventuali attività non liquide trasferite o passività assunte) viene rilevata nel conto economico.

Compensazione tra attività e passività finanziarie

Le attività e le passività finanziarie sono compensate e viene presentato l'importo netto nel prospetto della situazione patrimoniale-finanziaria quando, e solo quando, il Gruppo ha un diritto legalmente esercitabile a compensare gli importi e intende liquidarli su base netta o realizzare l'attività e liquidare la passività contemporaneamente.

Strumenti finanziari derivati

Il Gruppo utilizza una serie di strumenti finanziari derivati per gestire la propria esposizione al rischio di tasso di interesse e di cambio. Tali strumenti comprendono operazioni di cambio a termine, swap su valute, swap su valute incrociate, swap su tassi d'interesse e cap su tassi d'interesse.

Gli strumenti finanziari derivati sono inizialmente iscritti al fair value al momento della stipula del contratto. Il fair value viene adeguato a ogni successiva data di bilancio. Qualsiasi utile o perdita derivante da una variazione del fair value di uno strumento finanziario derivato che non fa parte di una copertura dei flussi di cassa o di una copertura di un investimento netto estero e per il quale la relazione di copertura è efficace, viene rilevato nel conto economico. Per gli strumenti finanziari derivati designati in una relazione di copertura, il momento della rilevazione degli utili o delle perdite dipende dalla natura della copertura. Il Gruppo utilizza alcuni strumenti finanziari derivati per coprire attività o passività riconosciute. Inoltre, l'hedge accounting viene applicato per alcuni impegni irrevocabili off balance. Le operazioni di cambio a termine sono valutate voce per voce al tasso a termine della data di bilancio e le differenze di cambio derivanti dal tasso di cambio a termine contrattato sono incluse nel conto economico.

Gli importi dei contratti di swap su tassi d'interesse sono contabilizzati nel conto economico alla data di pagamento o alla data di bilancio. Inoltre, i contratti di interest rate swap e gli interest rate cap sono iscritti al loro fair value alla data di chiusura del bilancio e le variazioni del fair value sono rilevate nel conto economico dell'esercizio in corso, a condizione che non si applichi l'hedge accounting.

Gli strumenti finanziari derivati non designati in una relazione di copertura sono classificati come attività o passività finanziarie correnti.

Operazioni di copertura

Il Gruppo si avvale dell'opzione prevista dall'IFRS 9 per continuare la contabilizzazione delle operazioni di copertura in base ai requisiti dello IAS 39.

A seconda del volume, della durata e della struttura del rischio, il Gruppo designa i singoli strumenti finanziari derivati come coperture di flussi di cassa o coperture di un investimento netto estero.

Quando gli strumenti finanziari hanno le caratteristiche richieste per l'hedge accounting, vengono applicati i seguenti trattamenti contabili:

  • Fair value hedge: se uno strumento finanziario derivato è designato come copertura dell'esposizione alle variazioni del fair value di un'attività o di una passività attribuibile a un particolare rischio che può influire sul conto economico, l'utile o la perdita derivanti dalle successive variazioni del fair value dello strumento di copertura sono rilevati a conto economico. L'utile o la perdita di un elemento coperto, che è attribuibile al rischio coperto, modificano il valore contabile di tale elemento e sono rilevati a conto economico;
  • Cash flow hedge: se uno strumento finanziario derivato è designato come copertura delle variazioni dei flussi di cassa futuri di un'attività o di una passività o di un'operazione attesa altamente probabile e che potrebbe produrre effetti sul conto economico, la parte efficace degli utili o delle perdite dello strumento finanziario (variazione del fair value) è rilevata nel patrimonio netto. L'utile o la perdita accumulati sono stornati dal patrimonio netto e contabilizzati a conto economico nello stesso periodo in cui si è verificata l'operazione oggetto di copertura.

La relazione tra l'elemento coperto e lo strumento di copertura, compresi gli obiettivi di gestione del rischio e la strategia per intraprendere l'operazione di copertura, sono documentati all'inizio della copertura. Inoltre, all'inizio di un'operazione di copertura e nel corso della sua durata, il Gruppo verifica e documenta regolarmente se la copertura è altamente efficace in termini di compensazione delle variazioni dei flussi di cassa dell'elemento coperto o dell'investimento netto. Le informazioni sui fair value di questi strumenti finanziari derivati sono fornite nella Sezione "Altre informazioni"; le variazioni della riserva per gli adeguamenti al fair value degli strumenti finanziari all'interno delle altre componenti del conto economico complessivo possono essere ricavate dal prospetto delle variazioni del patrimonio netto.

La parte efficace della variazione del fair value degli strumenti finanziari derivati designati come copertura dei flussi di cassa o degli investimenti netti è rilevata nel patrimonio netto; la parte inefficace è rilevata direttamente nel conto economico. Gli importi rilevati nel patrimonio netto sono riclassificati nell'utile o nella perdita nell'esercizio in cui l'elemento coperto è rilevato nel reddito. Le variazioni del fair value degli investimenti netti di copertura sono compensate con le variazioni del fair value degli strumenti di copertura.

La contabilizzazione delle operazioni di copertura viene interrotta quando lo strumento di copertura scade o viene venduto, terminato o esercitato, o non è più ritenuto efficace. Qualsiasi utile o perdita cumulativa differita nel patrimonio netto in quel momento rimane nel patrimonio netto e viene rilevata quando l'operazione prevista viene infine registrata nel conto economico. Quando non si prevede più che un'operazione prevista si verifichi, l'utile o la perdita cumulativi differiti nel patrimonio netto vengono immediatamente rilevati nel conto economico.

Gli strumenti finanziari derivati designati per le operazioni di copertura sono classificati come attività o passività non correnti se la durata residua della relazione di copertura supera i dodici mesi, o come attività o passività correnti, o se la durata residua della relazione di copertura è inferiore a dodici mesi.

Rimanenze

Le rimanenze sono iscritte al minore tra il costo di acquisto o di produzione, determinato secondo il metodo del costo medio ponderato, ed il valore di presunto realizzo.

Le "Rimanenze" sono valutate al minore tra il costo secondo il principio "First in First out" (FiFo) e il valore netto di realizzo. Il valore netto di realizzo è il prezzo di vendita stimato, ovvero per quanto riguarda i

prodotti in rame il prezzo ufficiale registrato sul mercato LME (London Metal Exchange) alla data di riferimento del bilancio, al netto dei costi stimati di completamento nonché di quelli stimati necessari per realizzare la vendita. Oltre ai costi direttamente attribuibili sono riflessi nei costi di produzione i costi generali di produzione, compresi gli ammortamenti legati alla produzione; i costi sono generalmente assegnati sulla base del metodo della media mobile mensile; in alcuni casi viene applicato il metodo dell'identificazione specifica.

I lavori in corso su ordinazione sono valutati in base allo stato di avanzamento dei lavori e al prezzo del corrispettivo contrattuale al netto dei costi contrattuali.

Le forniture e i materiali di consumo sono valutati al costo medio ponderato.

Crediti e debiti

I crediti e i debiti sono rilevati al fair value che normalmente coincide con il valore nominale quando l'effetto dell'attualizzazione risulta irrilevante.

I crediti commerciali sono rilevati inizialmente quando vengono originati.

Un credito commerciale senza una significativa componente di finanziamento è inizialmente valutato al prezzo della transazione.

Gli accantonamenti per perdite su crediti commerciali sono sempre valutati per un importo pari alle perdite di valore a vita sulla base dell'approccio semplificato secondo l'IFRS 9.

Eventuali cessioni di crediti commerciali a una società di factoring possono essere pro-soluto o prosolvendo. I crediti oggetto di una cessione pro-soluto vengono cancellati dal bilancio, poiché sono stati trasferiti sostanzialmente tutti i rischi e i benefici della proprietà. Le spese di factoring per le cessioni di crediti pro-soluto sono riportate nella voce "Altri costi operativi". Per i crediti ceduti pro-solvendo, il Gruppo mantiene sostanzialmente tutti i rischi e i benefici della proprietà. Questi crediti rimangono nella situazione patrimoniale del Gruppo e non vengono cancellati, anche se la proprietà è passata legalmente. Viene inoltre rilevata una passività finanziaria di pari importo. Le spese di factoring per i crediti ceduti pro solvendo sono riportate tra gli oneri finanziari.

Disponibilità liquide e mezzi equivalenti

Comprendono la cassa, i depositi a vista e gli investimenti finanziari a breve termine ad alta liquidità che sono prontamente convertibili in un ammontare noto di denaro e che sono soggetti ad un rischio irrilevante di variazione di valore (IAS 7 paragrafo 7).

Attività e Passività detenute per la vendita e Attività operative cessate (IFRS 5)

Le Attività e Passività detenute alla vendita e le Attività operative cessate (Discontinued Operation) sono classificate come tali se il loro valore contabile sarà recuperato principalmente attraverso la vendita piuttosto che attraverso l'utilizzo continuativo.

Le attività non correnti o i gruppi di tali attività che vengono dismessi in un'unica operazione (gruppi in dismissione), comprese le passività associate, sono classificate come possedute per la vendita se il loro valore contabile sarà recuperato principalmente attraverso un'operazione di vendita piuttosto che attraverso l'uso continuativo. Questa condizione è soddisfatta solo quando la dismissione è altamente probabile e l'attività o il gruppo in dismissione è disponibile per la vendita immediata nelle sue condizioni attuali.

L'operazione di vendita deve essere altamente probabile, con una realizzazione prevista all'interno dei dodici mesi. Se la vendita è prevista concludersi dopo più di un anno, sono valutati i costi di vendita al loro valore attuale. Qualsiasi incremento nel valore attuale dei costi di vendita derivante dal trascorrere nel tempo è rilevata come componente finanziaria nel conto economico.

Le attività e le passività del gruppo in dismissione sono esposte separatamente nello stato patrimoniale nelle voci "Attività non correnti detenute per la vendita" e "Passività direttamente collegate ad attività detenute per la vendita".

In caso di acquisizione di società controllate con l'unica intenzione di rivenderle, le attività e le passività sono pertanto indicate come detenute per la vendita nello stato patrimoniale consolidato. Il conto economico è riepilogato nel risultato delle attività operative cessate del conto economico consolidato.

Le riclassificazioni delle attività immateriali e degli immobili, impianti e macchinari sono riportate alla voce trasferimenti del rispettivo sviluppo delle attività del Gruppo.

Le spese e le vendite di un gruppo in dismissione sono incluse nel risultato delle attività in esercizio fino al momento della vendita. Il gruppo in dismissione comprende anche l'avviamento acquisito in un'aggregazione aziendale se il gruppo in dismissione rappresenta un'unità generatrice di flussi finanziari e l'avviamento è stato allocato ad essa. Se il gruppo in dismissione rappresenta solo una parte dell'unità generatrice di flussi finanziari, gli viene attribuito un avviamento proporzionale e viene registrato come "Attività destinate alla vendita".

Gli ammortamenti programmati non vengono più rilevati per le attività destinate alla vendita. Esse vengono iscritte al minore tra il valore contabile e il fair value al netto dei costi di vendita.

Patrimonio netto

Il capitale sociale è costituito da azioni ordinarie e da azioni di risparmio, tutte prive di valore nominale, sottoscritte e versate alla data di riferimento del presente bilancio, ridotto eventualmente dei crediti verso soci per decimi ancora da versare.

Gli altri utili o perdite iscritti a conto economico complessivo ("OCI") comprendono gli aggiustamenti di conversione delle valute estere derivanti dalla conversione dei bilanci delle controllate estere, le variazioni del fair value delle coperture dei flussi di cassa e la rivalutazione delle immobilizzazioni prima della riclassificazione a investimento immobiliare. Sono inoltre incluse le variazioni degli utili e delle perdite attuariali degli impegni pensionistici secondo lo IAS 19, al netto delle imposte differite.

Le partecipazioni di minoranza rappresentano gli interessi di terzi nelle controllate consolidate.

Azioni proprie (IAS 32)

Il valore delle azioni proprie, secondo quanto previsto dallo IAS 32, è esposto in diminuzione del capitale emesso. Tale rappresentazione è data però unicamente nelle note esplicative, mentre nei prospetti il costo storico delle azioni proprie possedute figura distintamente con segno negativo a riduzione del patrimonio netto.

I costi per operazioni sul patrimonio netto sono imputati direttamente a riduzione delle riserve.

Accordi di pagamento basati su propri strumenti patrimoniali (IFRS 2)

Nell'ambito dei piani di incentivazione a medio-lungo termine sono previsti accordi a favore di parte del management, con pagamenti basati su azioni rappresentative del capitale, che consistono nell'assegnazione di diritti che attribuiscono ai beneficiari, subordinatamente all'avverarsi delle condizioni stabilite, il diritto di ottenere al termine dell'ultimo anno di vesting, l'equivalente monetario o in azioni della Società.

Imposte correnti e differite

L'onere fiscale dell'esercizio comprende l'onere fiscale corrente e l'onere fiscale differito. Le imposte sul reddito sono rilevate a conto economico, fatta eccezione per quelle relative a operazioni rilevate direttamente nel patrimonio netto che sono contabilizzate nello stesso.

L'onere fiscale corrente rappresenta la stima dell'importo delle imposte sul reddito dovute calcolate sul reddito imponibile dell'esercizio, determinato applicando le aliquote fiscali vigenti o quelle sostanzialmente in vigore alla data di chiusura dell'esercizio. Le imposte differite sono stanziate secondo il metodo patrimoniale, calcolando le differenze temporanee tra i valori contabili delle attività e delle passività iscritti in bilancio e i corrispondenti valori riconosciuti ai fini fiscali. Le imposte differite non sono stanziate per le seguenti differenze temporanee: rilevazione iniziale di attività o passività in un'operazione diversa dall'aggregazione aziendale che non influenzi né l'utile (o perdita) contabile né il reddito imponibile (o perdita

fiscale), nonché per le differenze relative a investimenti in società controllate e a controllo congiunto nella misura in cui è probabile che, nel presumibile futuro, la differenza temporanea non si riverserà.

Le attività e le passività per imposte differite sono valutate utilizzando le aliquote fiscali che si prevede saranno applicabili nell'esercizio in cui sarà realizzata l'attività o sarà estinta la passività a cui si riferiscono, sulla base delle aliquote fiscali stabilite da provvedimenti in vigore o sostanzialmente in vigore alla data di chiusura dell'esercizio. Le attività e le passività per imposte differite sono compensate in presenza di un diritto legalmente esercitabile di compensare le attività fiscali correnti con le passività fiscali correnti e se le attività e le passività per imposte differite sono relative a imposte sul reddito applicate dalla medesima autorità fiscale sullo stesso soggetto passivo d'imposta o soggetti passivi d'imposta diversi che intendono regolare le passività e le attività fiscali correnti su base netta, o realizzare le attività e regolare le passività contemporaneamente.

Le attività per imposte differite sono rilevate nella misura in cui è probabile che sia disponibile un reddito imponibile futuro a fronte del quale le stesse possano essere utilizzate. Il valore delle attività per imposte differite viene rivisto ad ogni data di chiusura e viene ridotto nella misura in cui non è più probabile che il relativo beneficio fiscale sia realizzabile.

Benefici ai dipendenti

I benefici successivi al rapporto di lavoro sono definiti sulla base di programmi che in funzione delle loro caratteristiche sono distinti in programmi a "contributi definiti" e programmi a "benefici definiti".

Nei programmi a contributi definiti l'obbligazione dell'impresa, limitata al versamento dei contributi a un'entità giuridicamente distinta, è costituita dai contributi dovuti alla data di riferimento del bilancio.

La passività relativa ai programmi a benefici definiti, come il trattamento di fine rapporto definito dall'art. 2120 C.C., al netto delle eventuali attività al servizio del piano, è determinata, con il supporto di esperti indipendenti, sulla base di ipotesi attuariali ed è rilevata per competenza coerentemente al periodo lavorativo necessario all'ottenimento dei benefici. Gli utili e le perdite attuariali relative ai programmi a benefici definiti derivanti da variazioni delle ipotesi attuariali o da modifiche delle condizioni dei piani sono immediatamente rilevati tra le componenti di conto economico complessivo.

Gli obblighi derivanti dai benefici per i dipendenti dovuti a breve termine sono registrati come spesa non appena il servizio relativo è stato reso. Una passività deve essere registrata per il pagamento anticipato se il Gruppo ha attualmente un'obbligazione legale o di fatto a pagare tale importo sulla base del lavoro svolto dal dipendente, ed è possibile stimare l'obbligazione in termini affidabili.

L'obbligazione netta da parte del Gruppo, in considerazione dei benefici per i dipendenti dovuti a lungo termine, è costituita dai benefici futuri dovuti ai dipendenti in cambio dei servizi resi nell'esercizio corrente e negli esercizi precedenti. Tali benefici sono attualizzati per determinare il loro valore attuale. Le rimodulazioni di tali obbligazioni sono rilevate nel conto economico dell'esercizio in cui avvengono le rimodulazioni.

I benefici legati alla cessazione del rapporto di lavoro sono contabilizzati come spese al primo dei seguenti momenti: quando il Gruppo non può più revocare l'offerta di fornire tali benefici o quando il Gruppo registra i costi per le misure di ristrutturazione. Se non è più prevedibile che i benefici saranno compensati entro dodici mesi dalla data di chiusura del bilancio, essi vengono attualizzati.

Gli obblighi pensionistici derivanti da piani a benefici definiti sono determinati utilizzando il metodo della "proiezione unitaria del credito" (IAS 19). I benefici attesi, comprese le componenti dinamiche (ad esempio, gli aumenti salariali e le prestazioni pensionistiche), sono rilevati lungo il periodo di servizio complessivo del rispettivo dipendente. L'importo viene attualizzato e da esso viene dedotto il fair value delle attività a servizio del piano. Si ricorre alla consulenza attuariale.

Gli utili o le perdite attuariali derivanti da scostamenti tra le variazioni previste e realizzate dei beneficiari del piano e delle ipotesi attuariali sono iscritti a conto economico complessivo nel periodo in cui si verificano e sono indicati separatamente nel prospetto del conto economico complessivo.

I costi di servizio sono contabilizzati nei costi del personale. Anche gli interessi passivi derivanti dalla capitalizzazione degli obblighi pensionistici e i proventi derivanti dalle attività a servizio del piano sono registrati tra le spese per il personale, utilizzando il tasso di sconto dell'obbligazione a benefici definiti.

L'eventuale eccedenza delle attività rispetto alle passività da rilevare è limitata alle perdite attuariali nette cumulate e non contabilizzate e al costo previdenziale relativo alle prestazioni di lavoro passate, oltre al valore attuale di eventuali rimborsi disponibili e alla riduzione dei contributi futuri al piano. Il costo previdenziale relativo alle prestazioni di lavoro passate è rilevato nell'utile o nella perdita d'esercizio.

I contributi del datore di lavoro versati dal Gruppo a un'entità indipendente nell'ambito di piani a contribuzione definita, e per i quali non possono sorgere ulteriori obblighi legali o impliciti di pagamento, sono spesati nel momento in cui sono sostenuti, non appena il dipendente è in servizio. I pagamenti anticipati sono riconosciuti come attività nella misura in cui si crea un diritto al rimborso o alla riduzione dei pagamenti futuri.

Fondi rischi ed oneri

I fondi per rischi ed oneri sono passività con scadenza o ammontare incerti. Tali fondi sono rilevati solo se:

  • il Gruppo ha un'obbligazione in corso (legale o implicita) quale risultato di un evento passato;
  • è probabile che per adempiere all'obbligazione si renderà necessario l'impiego di risorse atte a produrre benefici economici;
  • può essere fatta una stima attendibile dell'ammontare dell'obbligazione.

Gli importi accantonati sono quindi le migliori stime dell'onere necessario per estinguere l'obbligazione o per trasferirla a terzi alla data di riferimento del bilancio. Laddove l'effetto del valore attuale del denaro è un aspetto rilevante, l'importo di un accantonamento è rappresentato dal valore attuale degli oneri che si suppone saranno necessari per estinguere l'obbligazione.

I fondi di garanzia sono accantonati in base all'evoluzione prevista della perdita.

Gli accantonamenti per contratti d'acquisto o di vendita onerosi sono stabiliti quando i costi futuri totali previsti superano le vendite attese. Gli accantonamenti per contratti onerosi vengono rilevati se le spese inevitabili derivanti dal contratto superano i benefici previsti. In questo caso, l'accantonamento viene registrato al valore attuale del minore tra il costo previsto per la risoluzione del contratto e il costo netto previsto per la sua continuazione.

Gli accantonamenti per ristrutturazione sono rilevati solo se viene stabilito e comunicato alle parti interessate un piano di ristrutturazione formale e dettagliato.

Gli accantonamenti per rischi ambientali sono rilevati al fine di eliminare i danni ambientali derivanti da potenziale contaminazione e le relative spese di gestione.

Passività potenziali

Le passività potenziali includono obbligazioni potenziali, derivanti da eventi passati, che richiedono l'adempimento solo se si verificano uno o più eventi futuri incerti, che l'impresa non può controllare completamente. Inoltre, le passività potenziali includono obbligazioni attuali non riconosciute che derivano da eventi passati ma per le quali è improbabile che sia necessario un esborso di risorse per estinguere l'obbligazione, nonché obbligazioni il cui importo non può essere determinato con sufficiente attendibilità. A meno che la possibilità di un esborso per l'adempimento sia remota, viene fornita una descrizione della natura della passività potenziale.

Dividendi

I dividendi da distribuire sono riconosciuti come passività solo nell'esercizio nel quale gli stessi sono stati deliberati dall'Assemblea degli Azionisti.

I dividendi da percepire sono rilevati soltanto quando è stabilito il diritto a ricevere il pagamento.

Riconoscimento dei ricavi

Il riconoscimento dei ricavi avviene attraverso le seguenti fasi:

identificazione del contratto (o dei contratti) con il cliente;

  • individuazione delle obbligazioni di fare (o "performance obligations");
  • determinazione del prezzo della transazione: il prezzo della transazione è l'importo del corrispettivo a cui si ritiene di avere diritto in cambio del trasferimento al cliente dei servizi promessi;
  • ripartizione del prezzo dell'operazione tra le "performance obligations" del contratto;
  • riconoscimento del ricavo nel momento del soddisfacimento della "performance obligation".

Specificatamente i ricavi possono essere riconosciuti:

  • in un momento preciso, quando è adempiuta l'obbligazione di fare trasferendo al cliente il bene o servizio promesso ("at a point in time"), o
  • nel corso del tempo, mano a mano che è adempiuta l'obbligazione di fare, trasferendo al cliente il bene o servizio promesso ("over time").

I ricavi sono rilevati quando il controllo dei prodotti è stato trasferito all'acquirente. Ciò avviene solitamente quando, con la consegna, l'acquirente è fisicamente in possesso dei prodotti e li ha accettati, e anche i rischi e i benefici significativi della proprietà dei beni sono stati trasferiti all'acquirente.

La maggior parte dei ricavi del Gruppo è costituta da vendite di beni e pertanto è realizzata su base puntuale, in quanto l'obbligo di prestazione è stato soddisfatto al momento della consegna. Non esistono garanzie che vadano oltre la garanzia legale.

Un credito viene rilevato non appena il Gruppo ha un diritto incondizionato al corrispettivo. Al momento dell'adempimento dell'obbligazione di prestazione con la consegna, il Gruppo matura un diritto incondizionato al corrispettivo.

Le componenti finanziarie significative non sono incluse nei contratti con i clienti.

Se nei contratti con i clienti sono previsti sconti sui volumi, solitamente concordati per volumi di vendita su un periodo di dodici mesi, questi sono inclusi nella determinazione del corrispettivo. La rilevazione dei ricavi in questi casi si basa sui prezzi specificati nei contratti al netto degli sconti sul volume stimati. Gli sconti sui volumi sono calcolati sulla base dell'importo più probabile. I ricavi vengono rilevati solo se è altamente probabile che non vi siano storni significativi.

I redditi da locazione degli investimenti immobiliari sono registrati come altri ricavi in modo lineare sulla base della durata del rapporto di locazione. I canoni di locazione di altri immobili sono registrati come altri proventi.

Gli interessi attivi vengono maturati su base temporale con riferimento all'importo principale e al tasso di interesse effettivo.

Come menzionato nel paragrafo precedente, i proventi da dividendi sono rilevati quando il diritto a ricevere il pagamento è stato legalmente stabilito.

Oneri e proventi finanziari

Gli oneri e proventi finanziari sono rilevati a conto economico in base al principio della maturazione.

Se la produzione di attività immateriali qualificate o di attività materiali si protrae per un lungo periodo, gli oneri finanziari che si verificano in questo contesto fino al completamento sono rilevati come parte dei costi di produzione in conformità allo IAS 23. Alla data di chiusura del bilancio non vi sono casi di applicazione all'interno del Gruppo.

Gli oneri finanziari sono rilevati fino al momento in cui i beni destinati all'uso previsto possono essere registrati e ammortizzati in base alla loro vita utile prevista. Tutti gli altri oneri finanziari correnti sono registrati nel periodo in cui si verificano nel conto economico tra le spese finanziarie.

Utile (perdita) per azione

Per il calcolo dell'utile (perdita) base e diluita per azione ordinaria sono stati impiegati i seguenti criteri:

  • a) al numeratore è utilizzato il risultato economico attribuibile all'entità Capogruppo rettificato del risultato che deve essere attribuito, per l'anno in corso, alle azioni di risparmio in circolazione al netto delle azioni proprie di risparmio detenute direttamente o tramite controllate;
  • b) al denominatore dell'indicatore "utile base per azione" è applicata la media ponderata delle azioni in circolazione nell'esercizio al netto delle azioni proprie;
  • c) al denominatore dell'indicatore "utile diluito per azione" la media ponderata delle azioni ordinarie è rettificata ipotizzando l'emissione di nuove azioni ordinarie in seguito:
    • i) alla conversione di tutti i warrant eventualmente in circolazione;
    • ii) all'esercizio di tutte le stock option eventualmente assegnate.

In detto calcolo si ipotizza che le conversioni dei warrant e l'esercizio delle stock option siano avvenuti all'inizio dell'esercizio e che non vi siano maggiori proventi o minori oneri derivanti da questi accadimenti.

Il calcolo al 31 dicembre 2024 dell'utile base per azione è stato effettuato considerando il risultato netto di Gruppo al netto della quota spettante alle azioni di risparmio, attribuibile ai possessori di azioni ordinarie in circolazione e il numero medio ponderato di azioni in circolazione pari a 284.011.303 tenendo conto delle eventuali operazioni di frazionamento e/o raggruppamento e degli eventuali aumenti/riduzioni di capitale sociale ai sensi dello IAS 33 par. 64.

Conversione delle poste in valuta estera

La moneta funzionale del Gruppo è l'Euro, che rappresenta la valuta in cui viene predisposto e pubblicato il bilancio. Le transazioni effettuate in valuta estera sono rilevate inizialmente al tasso di cambio alla data dell'operazione. Alla data di chiusura del bilancio le attività e le passività monetarie denominate in valuta estera sono convertite al tasso di cambio vigente a tale data. Le partite non monetarie valutate al costo storico in valuta estera sono convertite utilizzando il tasso di cambio in vigore alla data dell'operazione. Le partite non monetarie iscritte al fair value sono convertite utilizzando il tasso di cambio alla data di determinazione del valore di bilancio.

Le operazioni denominate in valuta estera sono convertite utilizzando il tasso di cambio al momento dell'operazione. Il momento dell'operazione ai fini della determinazione del tasso di cambio da utilizzare al momento della rilevazione iniziale della relativa attività, costo o ricavo (o parte di esso) è la data in cui l'entità rileva inizialmente l'attività non monetaria o la passività non monetaria derivante dal pagamento o dall'incasso di un corrispettivo anticipato. Di conseguenza, tali attività e passività non monetarie non sono convertite al tasso di cambio di una successiva data di bilancio.

Nel caso di anticipi ricevuti per la vendita di beni, questa transazione viene registrata per la prima volta come passività contrattuale nel momento in cui vengono ricevuti gli anticipi. Il tasso di cambio per l'importo della successiva rilevazione dei ricavi per l'ammontare dell'anticipo ricevuto è quindi già determinato al momento della rilevazione della passività contrattuale.

Le voci monetarie (compresi i crediti e i debiti commerciali) sono convertite al tasso di cambio corrente alla data di chiusura del bilancio. Indipendentemente da eventuali coperture valutarie, gli utili o le perdite derivanti dalla rimisurazione delle attività monetarie (esclusa la conversione in valuta estera degli investimenti netti) e delle passività monetarie sono rilevati nel conto economico come proventi o oneri finanziari.

Applicando il concetto di valuta funzionale, i bilanci annuali delle controllate estere redatti in valuta estera sono convertiti in euro utilizzando il metodo del tasso di chiusura modificato.

La valuta funzionale è determinata dall'ambiente economico primario in cui l'entità opera. Tutte le controllate svolgono la propria attività in modo indipendente nei rispettivi mercati nazionali. Pertanto, la valuta funzionale di tali entità è la valuta locale. Le attività e le passività delle controllate sono convertite al tasso di cambio di chiusura alla data di chiusura del bilancio, mentre i ricavi e i costi sono convertiti al tasso di cambio medio del periodo di riferimento. Le differenze derivanti da tali conversioni applicate alle attività, alle passività e alle componenti dell'utile netto sono riportate separatamente nel conto economico complessivo e di conseguenza non hanno un impatto sull'utile netto dell'esercizio. Tali differenze sono rilevate nell'utile netto al momento della realizzazione.

Contributi pubblici

I contributi pubblici sono riconosciuti solo se è ragionevolmente certo che siano rispettate le condizioni e che i contributi siano effettivamente ricevuti. I contributi sono rilevati nell'utile netto nello stesso periodo in cui vengono rilevati i rispettivi costi.

I contributi pubblici relativi ad attività, principalmente immobili, impianti e macchinari, sono dedotti dal costo dell'attività.

Le sovvenzioni che diventano esigibili a titolo di compensazione di spese o perdite già sostenute o allo scopo di fornire un sostegno finanziario immediato senza costi futuri sono contabilizzate come altri proventi operativi nel periodo in cui diventano esigibili per il Gruppo.

2.7. Uso delle stime

La redazione del bilancio consolidato e delle relative note in applicazione agli IFRS richiede da parte degli Amministratori l'effettuazione di stime e di assunzioni che influenzino i valori delle attività e delle passività di bilancio.

Le stime sono state utilizzate principalmente per la determinazione delle perdite di valore, delle vite utili delle immobilizzazioni e del relativo valore recuperabile (incluso l'avviamento iscritto) del fair value delle partecipazioni valutate al fair value e degli investimenti immobiliari, degli accantonamenti per rischi su crediti e sulle scorte, delle eventuali perdite di valore, dei costi connessi ai benefici ai dipendenti, della stima del carico di imposta corrente e differito e degli accantonamenti e fondi.

Con riferimento all'Avviamento, il valore recuperabile viene determinato utilizzando i flussi di cassa (attualizzati) che dipendono in larga misura dalla redditività futura attesa (margini di profitto lordo e valore del fatturato) e tengono altresì conto del contesto economico generale e dei tassi di crescita futuri (tasso di sconto). I tassi di sconto, che si basano sul Capital Asset Pricing Model, sono calcolati sulla base delle seguenti componenti: tasso di rendimento privo di rischio, fattore Beta e rendimento del capitale proprio (che include ipotesi sulla leva finanziaria e sul premio per il rischio di mercato).

Le rimanenze di magazzino, sono valutate al minore tra il costo e il valore netto di realizzo. Per calcolare il valore netto di realizzo, vengono stimati i prezzi di vendita e i costi di vendita.

Il Gruppo, in particolar modo mediante KME SE, opera in diversi Paesi. Pertanto, il reddito del Gruppo è soggetto a diverse giurisdizioni fiscali; per ogni entità imponibile, le attività fiscali, le passività fiscali, le differenze temporanee, le perdite fiscali e le conseguenti imposte differite sono calcolate individualmente per ciascuna entità. Tali poste sono soggette a stima; in particolare, le imposte differite attive possono essere iscritte solo nella misura in cui sia probabile il loro effettivo realizzo e la realizzazione delle imposte differite dipende quindi dall'esistenza di sufficienti utili imponibili futuri. Nel valutare l'esistenza di sufficienti utili imponibili futuri, sono considerati, tra gli altri fattori, gli utili storici, i bilanci, le limitazioni al riporto delle perdite e le strategie di pianificazione fiscale. A ogni data di chiusura del bilancio, la rilevazione delle imposte differite viene nuovamente sottoposta a valutazione.

I fondi pensione sono contabilizzati con metodi attuariali. Le ipotesi attuariali comprendono i tassi di sconto, i tassi di mortalità e, laddove valutati applicabili, i rendimenti attesi sulle attività del piano. I valori effettivi di tali ipotesi possono differire significativamente da quelli previsti a causa di variazioni di mercato. Pertanto, gli scostamenti rispetto alle previsioni possono avere un impatto significativo sulle passività relative ai benefici ai dipendenti.

Inoltre, gli accantonamenti iscritti a bilancio comprendono la valutazione dei fatti e delle circostanze, le richieste di risarcimento sollevate e le stime della gamma dei potenziali importi di liquidazione e della probabilità di accadimento.

Alcuni principi contabili adottati dal Gruppo richiedono la determinazione del fair value per le attività e le passività finanziarie e non finanziarie. Per determinare il fair value delle attività e passività finanziarie e non finanziarie, il Gruppo utilizza, ove possibile, input osservabili sul mercato. In base ai fattori di input utilizzati nelle tecniche di valutazione, il fair value è classificato in diversi livelli della gerarchia del fair value.

Livello 1: prezzi quotati (non rettificati) in mercati attivi;

  • Livello 2: parametri di valutazione che non sono i prezzi quotati considerati nel Livello 1, ma che tuttavia richiedono di essere osservati per attività o debiti simili, direttamente (cioè come prezzi) o indirettamente (cioè derivati dai prezzi);
  • Livello 3: parametri di valutazione di attività o debiti non basati su input di mercato osservabili.

Le attività e le passività iscritte in bilancio sono basate sul costo storico, ad eccezione degli strumenti finanziari derivati, delle partecipazioni in altre imprese, dei "corrispettivi potenziali" (IFRS 3), degli investimenti immobiliari che sono valutati al fair value, degli oneri attuariali derivanti dall'IFRS 2, nonché dell'indebitamento netto derivante da piani a benefici definiti che è valutato al valore attuale dell'obbligazione a benefici definiti meno il fair value delle attività a servizio del piano.

Le stime ed assunzioni sono riviste periodicamente ed eventuali effetti saranno riflessi immediatamente a conto economico. Alla data di riferimento del presente bilancio consolidato gli Amministratori ritengono, comunque, che le stime e le assunzioni utilizzate riflettano la migliore valutazione possibile date le informazioni disponibili. Gli Amministratori ritengono inoltre che le stime e le assunzioni adottate non comportino rettifiche materiali ai valori contabili delle attività e passività.

2.8. Principi contabili di nuova applicazione

I seguenti principi contabili, emendamenti e interpretazioni IFRS sono stati applicati per la prima volta dal Gruppo a partire dal 1° gennaio 2024:

  • in data 23 gennaio 2020 lo IASB ha pubblicato un emendamento denominato "Amendments to IAS 1 Presentation of Financial Statements: Classification of Liabilities as Current or Noncurrent" ed in data 31 ottobre 2022 ha pubblicato un emendamento denominato "Amendments to IAS 1 Presentation of Financial Statements: Non-Current Liabilities with Covenants". Tali modifiche hanno l'obiettivo di chiarire come classificare i debiti e le altre passività a breve o lungo termine. Inoltre, le modifiche migliorano altresì le informazioni che un'entità deve fornire quando il suo diritto di differire l'estinzione di una passività per almeno dodici mesi è soggetto al rispetto di determinati parametri (i.e. covenants).
  • In data 22 settembre 2022 lo IASB ha pubblicato un emendamento denominato "Amendments to IFRS 16 Leases: Lease Liability in a Sale and Leaseback". Il documento richiede al venditorelessee di valutare la passività per il lease riveniente da una transazione di sale & leaseback in modo da non rilevare un provento o una perdita che si riferiscano al diritto d'uso trattenuto.
  • In data 25 maggio 2023 lo IASB ha pubblicato un emendamento denominato "Amendments to IAS 7 Statement of Cash Flows and IFRS 7 Financial Instruments: Disclosures: Supplier Finance Arrangements". Il documento richiede ad un'entità di fornire informazioni aggiuntive sugli accordi di reverse factoring che permettano agli utilizzatori del bilancio di valutare in che modo gli accordi finanziari con i fornitori possano influenzare le passività e i flussi finanziari dell'entità e di comprendere l'effetto di tali accordi sull'esposizione dell'entità al rischio di liquidità.

L'adozione dei principi e degli emendamenti stante l'attività del Gruppo non hanno avuto effetti sul bilancio consolidato.

2.9. Principi contabili, emendamenti ed interpretazioni IFRS omologati dall'Unione Europea al 31 dicembre 2024, non ancora omologati obbligatoriamente applicabili e non adottati in via anticipata anticipata dal Gruppo al 31 dicembre 2024

Alla data di riferimento del presente documento, gli organi competenti dell'Unione Europea hanno concluso il processo di omologazione necessario per l'adozione degli emendamenti e dei principi sotto descritti, ma tali principi non sono obbligatoriamente applicabili e non sono stati adottati in via anticipata dalla Società al 31 dicembre 2024:

In data 15 agosto 2023 lo IASB ha pubblicato un emendamento denominato "Amendments to IAS 21 The Effects of Changes in Foreign Exchange Rates: Lack of Exchangeability". Il documento richiede ad un'entità di applicare una metodologia in maniera coerente al fine di verificare se una valuta può essere convertita in un'altra e, quando ciò non è possibile, come determinare il tasso di cambio da utilizzare e l'informativa da fornire in nota integrativa. La modifica si applicherà

dal 1° gennaio 2025, ma è consentita un'applicazione anticipata. Non sono attesi effetti significativi nel bilancio consolidato.

2.10. Principi contabili, emendamenti ed interpretazioni IFRS non ancora omologati

Alla data di riferimento del presente documento, gli organi competenti dell'Unione Europea non hanno ancora concluso il processo di omologazione necessario per l'adozione degli emendamenti e dei principi sotto descritti.

  • In data 30 maggio 2024 lo IASB ha pubblicato il documento "Amendments to the Classification and Measurement of Financial Instruments—Amendments to IFRS 9 and IFRS 7″. Il documento chiarisce alcuni aspetti problematici emersi dalla post-implementation review dell'IFRS 9, tra cui il trattamento contabile delle attività finanziarie i cui rendimenti variano al raggiungimento di obiettivi ESG (i.e. green bonds). In particolare, le modifiche hanno l'obiettivo di:
    • chiarire la classificazione delle attività finanziarie con rendimenti variabili e legati ad obiettivi ambientali, sociali e di governance aziendale (ESG) ed i criteri da utilizzare per l'assessment del SPPI test;
    • determinare che la data di regolamento delle passività tramite sistemi di pagamento elettronici è quella in cui la passività risulta estinta. Tuttavia, è consentito ad un'entità di adottare una politica contabile per consentire di eliminare contabilmente una passività finanziaria prima di consegnare liquidità alla data di regolamento in presenza di determinate condizioni specifiche.

Con queste modifiche, lo IASB ha inoltre introdotto ulteriori requisiti di informativa riguardo in particolare ad investimenti in strumenti di capitale designati a FVOCI.

Le modifiche si applicheranno a partire dai bilanci degli esercizi che hanno inizio dal 1° gennaio 2026. Non sono attesi effetti significativi nel bilancio consolidato dall'adozione di tale emendamento.

In data 18 luglio 2024 lo IASB ha pubblicato un documento denominato "Annual Improvements Volume 11". Il documento include chiarimenti, semplificazioni, correzioni e cambiamenti volti a migliorare la coerenza di diversi IFRS Accounting Standards.

I principi modificati sono:

  • IFRS 1 First-time Adoption of International Financial Reporting Standards;
  • IFRS 7 Financial Instruments: Disclosures e le relative linee guida sull'implementazione dell'IFRS 7;
  • IFRS 9 Financial Instruments;
  • IFRS 10 Consolidated Financial Statements; e
  • IAS 7 Statement of Cash Flows.

Le modifiche si applicheranno dal 1° gennaio 2026, ma è consentita un'applicazione anticipata. Al momento sono in corso di valutazione i possibili effetti dell'introduzione di questi emendamenti sul bilancio consolidato.

  • In data 18 dicembre 2024 lo IASB ha pubblicato un emendamento denominato "Contracts Referencing Nature-dependent Electricity – Amendment to IFRS 9 and IFRS 7". Il documento ha l'obiettivo di supportare le entità nel rendicontare gli effetti finanziari dei contratti di acquisto di elettricità prodotta da fonti rinnovabili (spesso strutturati come Power Purchase Agreements). Sulla base di tali contratti, la quantità di elettricità generata ed acquistata può variare in base a fattori incontrollabili quali le condizioni meteorologiche. Lo IASB ha apportato emendamenti mirati ai principi IFRS 9 e IFRS 7. Gli emendamenti includono:
    • un chiarimento riguardo all'applicazione dei requisiti di "own use" a questa tipologia di contratti;
    • dei criteri per consentire la contabilizzazione di tali contratti come strumenti di copertura; e,

  • dei nuovi requisiti di informativa per consentire agli utilizzatori del bilancio di comprendere l'effetto di questi contratti sulle performance finanziarie e sui flussi di cassa di un'entità.

La modifica si applicherà dal 1° gennaio 2026, ma è consentita un'applicazione anticipata. Non sono attesi effetti significativi sul bilancio consolidato dall'adozione di tale emendamento.

  • In data 9 aprile 2024 lo IASB ha pubblicato un nuovo principio IFRS 18 Presentation and Disclosure in Financial Statements che sostituirà il principio IAS 1 Presentation of Financial Statements. Il nuovo principio si pone l'obiettivo di migliorare la presentazione degli schemi di bilancio, con particolare riferimento allo schema del conto economico. In particolare, il nuovo principio richiede di:
    • classificare i ricavi e i costi in tre nuove categorie (sezione operativa, sezione investimento e sezione finanziaria), oltre alle categorie imposte e attività cessate già presenti nello schema di conto economico;
    • Presentare due nuovi sub-totali, il risultato operativo e il risultato prima degli interessi e tasse (i.e. EBIT).

Il nuovo principio inoltre:

  • richiede maggiori informazioni sugli indicatori di performance definiti dal management;
  • introduce nuovi criteri per l'aggregazione e la disaggregazione delle informazioni; e,
  • introduce alcune modifiche allo schema del rendiconto finanziario, tra cui la richiesta di utilizzare il risultato operativo come punto di partenza per la presentazione del rendiconto finanziario predisposto con il metodo indiretto e l'eliminazione di alcune opzioni di classificazione di alcune voci attualmente esistenti (come ad esempio interessi pagati, interessi incassati, dividendi pagati e dividendi incassati).

Il nuovo principio entrerà in vigore dal 1° gennaio 2027, ma è consentita un'applicazione anticipata. Al momento sono in corso di valutazione i possibili effetti dell'introduzione di questo nuovo principio sul bilancio consolidato.

  • In data 9 maggio 2024 lo IASB ha pubblicato un nuovo principio IFRS 19 Subsidiaries without Public Accountability: Disclosures. Il nuovo principio introduce alcune semplificazioni con riferimento all'informativa richiesta dagli IFRS Accounting Standard nel bilancio di esercizio di una società controllata, che rispetta i seguenti requisiti:
    • non ha emesso strumenti di capitale o di debito quotati su un mercato regolamentato e non è in procinto di emetterli;
    • la propria società controllante predispone un bilancio consolidato in conformità con i principi IFRS.

Il nuovo principio entrerà in vigore dal 1° gennaio 2027 e non è applicabile al Gruppo KME.

In data 30 gennaio 2014 lo IASB ha pubblicato il principio IFRS 14 – Regulatory Deferral Accounts che consente solo a coloro che adottano gli IFRS per la prima volta di continuare a rilevare gli importi relativi alle attività soggette a tariffe regolamentate ("Rate Regulation Activities") secondo i precedenti principi contabili adottati. Non essendo il Gruppo un first-time adopter, tale principio non risulta applicabile.

2.11. Impatti della situazione in Ucraina e in Medio Oriente

Con riferimento ai conflitti bellici russo-ucraino e israelo-palestinesi in corso, i quali hanno comportato significativi mutamenti nel quadro macroeconomico (i.e. aumento dell'inflazione, difficoltà di reperimento di talune materie prime, forte incremento del costo del gas e dell'energia), si evidenzia che il Gruppo non è esposto direttamente a tali contingenze, non avendo significativi rapporti commerciali con i paesi coinvolti nei conflitti.

Il Gruppo monitora costantemente le evoluzioni del contesto geopolitico mondiale che potrebbero richiedere una revisione delle strategie aziendali già definite e/o l'adozione di meccanismi tali da salvaguardarne il posizionamento competitivo e le performance.

2.12. Informativa per settori operativi

Le attività nelle quali il Gruppo opera e che costituiscono l'informativa per settore operativo come richiesto dall'IFRS 8 sono relative al Settore Rame (gruppo KME SE) e al Settore Profumi & Cosmesi (gruppo CULTI Milano).

La struttura direzionale e organizzativa del Gruppo riflette l'informativa di settore per attività di business precedentemente descritta. L'individuazione dei settori operativi è operata sulla base degli elementi che il più alto livello decisionale del Gruppo utilizza per prendere le proprie decisioni in merito all'allocazione delle risorse e alla valutazione dei risultati.

I dati di settore relativi ai ricavi e proventi e ai risultati al 31 dicembre 2024 sono riportati nella Relazione sull'andamento della gestione.

3. Politica di gestione dei rischi finanziari

La progressiva focalizzazione della Società e del Gruppo sull'attività industriale di KME SE conduce la Società a essere soggetta più direttamente ai rischi dell'attività di KME SE stessa.

Rischio di credito

L'esposizione del Gruppo ai rischi di credito deriva principalmente dalla sua attività operativa (in particolare settore Rame). Il rischio di credito è definito come una perdita inaspettata del valore delle attività finanziarie, ad esempio nel caso in cui un cliente non sia in grado di adempiere ai propri obblighi entro i termini previsti.

Nell'ambito dell'attività operativa, i crediti vengono monitorati localmente su base continuativa e vengono registrati accantonamenti per riflettere i rischi di credito. La massima esposizione al rischio di credito si riflette nel valore contabile delle attività finanziarie riportate nella situazione patrimoniale e finanziaria. Il Gruppo contrasta il rischio di credito monitorando costantemente i crediti verso i partner commerciali e mediante assicurazioni atte a ridurre al minimo il rischio di insolvenza. Il Gruppo ricorre agli strumenti di mercato standard, come le lettere di credito e le garanzie.

Per quanto riguarda i crediti commerciali, gran parte del rischio è garantito dal factoring. Non vi sono concentrazioni geografiche significative del rischio di credito. La concentrazione del rischio di credito nel caso dei crediti commerciali è limitata grazie all'ampia ed eterogenea base di clienti. La valutazione avviene tramite portafogli di clienti sulla base dell'esperienza passata, azioni e/o informazioni finanziarie, nonché delle linee di credito.

Il rischio di solvibilità derivante dagli strumenti finanziari derivati è limitato dal fatto che i relativi contratti sono stipulati esclusivamente con controparti e/o istituti di credito con un rating affidabile.

Rischio di liquidità

Il rischio di liquidità rappresenta il rischio che l'azienda non riesca a far fronte alle proprie passività; esso può sorgere dalle difficoltà ad ottenere finanziamenti a supporto delle attività operative nella giusta tempistica.

La Capogruppo fa fronte ai fabbisogni derivanti dai debiti finanziari in scadenza e dagli investimenti previsti attraverso i flussi della gestione operativa, la liquidità disponibile, il rinnovo o il finanziamento dei prestiti bancari o l'emissione di prestiti obbligazionari.

Per le entità del gruppo KME la gestione del rischio è demandata, in modo centralizzato, alla tesoreria del gruppo KME che monitora le necessità al fine di garantire livelli adeguati di liquidità e coordina l'afflusso e deflusso della liquidità. La disponibilità di liquidità è garantita dai flussi di cassa derivanti dalle società del gruppo e dalle banche con cui il gruppo ha in essere linee di credito a breve e lungo termine.

Strettamente legati al rischio di liquidità sono i rischi connessi all'indebitamento del Gruppo: al 31 dicembre 2024 nell'ambito del Gruppo sono in essere quattro prestiti obbligazionari "KME Group SpA 2020/ 2025" (nominali Euro 52,7 milioni), "KME Group SpA 2022/2027", "KME Group SpA 2025/2029", a tasso fisso e uno emesso da KMH (nominali Euro 110,8 milioni) aventi un tasso fisso a scaglioni con scadenza originaira 31 dicembre 2025 che è stata posticipata al 31 dicembre 2027 (il tasso di interesse dal 28 febbraio 2025 fino a fine scadenza è fisso e sarà pari al 15%).

Inoltre, su alcune fonti di finanziamento ottenute dal Gruppo sono applicate clausole contrattuali, impegni e covenant il cui mancato rispetto può essere considerato quale inadempimento contrattuale portando i soggetti finanziatori a richiederne l'immediata esigibilità e causando difficoltà nel reperire risorse alternative.

Nella gestione del rischio in esame, in ottica di garantire la copertura dei futuri impegni finanziari, sia in linea capitale che interessi, il Gruppo può far ricorso alla liquidità connessa all'operatività del settore rame nonché alle risorse rivenienti dalle operazioni di valorizzazione di attività non strategiche del Gruppo.

Rischio tasso di interesse

Il rischio di tasso di interesse a cui il Gruppo è principalmente esposto deriva dai prestiti a lungo termine con tassi di interesse variabili; essi espongono il Gruppo a un rischio di flusso di cassa (differentemente i prestiti a tasso fisso che comportano il rischio di variazione del fair value).

Il Gruppo utilizza diverse forme di finanziamento per supportare i propri investimenti. Pertanto, variazioni importanti nei livelli dei tassi di interesse potrebbero comportare potenziali incrementi/decrementi nel costo dei finanziamenti. La struttura finanziaria del Gruppo è attualmente per lo più orientata ai tassi fissi (si vedano i prestiti obbligazionari emessi).

L'operatività e la gestione del rischio per il gruppo KME SE è coordinato dalla propria tesoreria che, nell'ambito del gruppo KME SE, qualora ritenuto necessario, ricorre alla stipula di IRS (Interest Rate Swap) scambiando i tassi d'interesse variabili in tassi fissi. In base alla struttura di finanziamento che di volta in volta si presenta, orientata più o meno al breve e medio termine, e all'andamento dei tassi di mercato, la tesoreria valuta se ricorrere alla stipula di IRS.

Rischio di cambio

Il Gruppo opera a livello internazionale principalmente per il tramite delle controllate afferenti al gruppo KME SE, ma anche attraverso le entità del gruppo CULTI e conduce le sue transazioni in diverse valute. In tali circostanze, i ricavi sono generati in valute diverse dalla valuta funzionale del Gruppo (Euro).

Il Gruppo monitora e gestisce opportunamente tale rischio ponendosi altresì l'obiettivo di coprire i suddetti rischi utilizzando strumenti finanziari derivati quali cross currency swap e contratti a termine.

Rischio fluttuazione valore azioni

Il Gruppo è esposto alle fluttuazioni di mercato per le azioni quotate che detiene in portafoglio ed alle variazioni dei parametri di mercato utilizzati per la determinazione del valore delle partecipazioni attraverso tecniche di valutazione. Il rischio di oscillazione dei valori di tali partecipazioni azionarie è limitato e non è attivamente gestito con strumenti di copertura finanziaria.

Rischio fluttuazione prezzo della materia prima (soprattutto rame)

Come conseguenza delle sue attività commerciali, il Gruppo, mediante le attività del gruppo KME, è esposto ai rischi legati ai prezzi delle materie prime. Tale rischio risulta essere il rischio più significativo e strategico. Vengono utilizzate, a questo scopo, coperture con transazioni fisiche oppure forward contract sul London Metal Exchange (LME), con l'obiettivo di mitigare o coprire la totalità del rischio. I contratti posti in essere si concentrano principalmente sulla copertura del prezzo del rame. A tal fine, le quantità di metallo in entrata e in uscita vengono compensate ogni giorno e la residua posizione aperta viene compensata mediante transazioni in modo da annullare, al termine di ogni giornata, il rischio aziendale connesso all'oscillazione dei prezzi dei metalli. Nell'ambito delle suddette transazioni di copertura, al fine di ridurre i correlati rischi, il Gruppo opera con partner commerciali di adeguato standing.

4. Note esplicative al prospetto della situazione patrimoniale e finanziaria consolidata

4.1. Immobili, impianti e macchinari

Il dettaglio della voce è il seguente:

(in migliaia di Euro) 31 dic 2024 31 dic 2023 Variazioni
Terreni e fabbricati 243.590 263.421 (19.831)
Impianti e macchinari 220.271 223.310 (3.039)
Altri beni 29.953 29.615 338
Acconti e costruzioni in corso 33.768 12.860 1.465
Immobili, impianti e macchinari 527.582 529.206 (1.624)

Di seguito la suddivisione tra beni di proprietà e beni in leasing:

(in migliaia di Euro) Di proprietà In leasing Totale
Terreni e Fabbricati 220.264 23.326 243.590
Impianti e macchinari 219.247 1.024 220.271
Altri beni 24.162 5.791 29.953
Acconti e costruzioni in corso 33.768 - 33.768
Immobili, impianti e macchinari 497.441 30.141 527.582

I terreni e fabbricati iscritti nella voce sono quelli di proprietà utilizzati dalle entità del Gruppo; tra questi si annoverano gli stabilimenti produttivi del settore rame (tra cui Mansfeld e Fornaci di Barga) e l'immobile ubicato in Milano, Foro Buonaparte 44, sede della Capogruppo, che nel mese di marzo 2024 è stato oggetto di un'operazione di lease-back.

La suddivisione per area geografica è la seguente:

(in migliaia di Euro) Italia Germania Altri Paesi
stranieri
Totale
Immobili, impianti e macchinari 217.892 247.303 62.387 527.582

Per i beni di proprietà i movimenti dell'esercizio in esame sono così analizzabili:

(in migliaia di Euro) Terreni e
Fabbricati
Impianti e
macchinari
Altri beni Acconti e
imm.
materiali
in corso
Totale
Valore lordo 354.166 729.492 78.510 12.860 1.175.028
Ammortamenti accumulati 92.039 508.203 54.515 - 654.757
Totale al 31 dicembre 2023 262.127 221.289 23.995 12.860 520.271
Valore lordo al 31 dicembre 2023 354.166 729.492 78.510 12.860 1.175.028
Acquisti del periodo 11.395 3.607 2.482 31.398 48.882
Riclassificazioni (2.113) 8.805 769 (12.759) (5.298)
Variazione area di consolidamento (costo) 6.130 20.822 1.268 2.383 30.603
Incrementi nel costo per differenze di cambio 1 8 6 - 15
Cessioni (costo) (60.759) (24.661) (1.213) (114) (86.747)
Valore lordo al 31 dicembre 2024 308.820 738.073 81.822 33.768 1.162.483
Ammortamenti cumulati al 31 dicembre 2023 92.039 508.203 54.515 - 654.757
Riclassificazioni 1.476 263 (985) - 754
Variazione area di consolidamento (f. amm.to) 3.281 8.558 1.073 - 12.912
Ammortamenti, impairment e svalutazioni 8.203 26.312 4.010 - 38.525
Incrementi negli amm.ti per differenze di cambio 4 (51) 57 - 10
Cessioni (fondo ammortamento) (16.447) (24.459) (1.010) - (41.916)
Ammortamenti cumulati al 31 dicembre 2024 88.556 518.826 57.660 - 665.042
Valore lordo 308.820 738.073 81.822 33.768 1.162.483
Ammortamenti accumulati 88.556 518.826 57.660 - 665.042
Totale al 31 dicembre 2024 220.264 219.247 24.162 33.768 497.441
di cui leasing finanziario 8.348 8.348

Il saldo della voce "cessioni" relativa ai Terreni e Fabbricati include principalmente l'effetto della rinuncia anticipata al diritto d'opzione previsto nell'operazione di Sale & Lease back di Osnabrück realizzata nel dicembre 2022.La rinuncia ha comportato la cancellazione del valore netto contabile dell'impianto di Osnabrück per Euro 35.570 migliaia e l'iscrizione nei beni in leasing di un right of use (diritto d'uso) per la porzione di impianto utilizzata dal Gruppo di Euro 16.536 migliaia.

Le attività materiali per un valore a bilancio di Euro 119.086 migliaia sono a garanzia delle passività finanziarie. Le passività finanziarie garantite sono pari ad Euro 479.060 migliaia alla data di chiusura del bilancio.

Gli immobili, gli impianti e le attrezzature soggetti ad ammortamento sono generalmente a mmortizzati a quote costanti; l'ammortamento iscritto si basa sulle seguenti vite utili medie:

Vita utile
Fabbricati da 25 a 50 anni
Impianti e macchinari da 10 a 40 anni
Altri beni da 5 a 15 anni

Di seguito invece i movimenti dei beni di proprietà dello scorso esercizio:

(in migliaia di Euro) Terreni e
Fabbricati
Impianti e
macchinari
Altri beni Acconti e
imm.
materiali
in corso
Totale
Valore lordo 313.791 532.126 64.907 11.395 922.219
Ammortamenti accumulati 68.584 321.691 43.990 - 434.266
Totale al 31 dicembre 2022 245.207 210.435 20.917 11.395 487.954
Valore lordo al 31 dicembre 2022 313.791 532.126 64.907 11.395 922.219
Acquisti del periodo 1.613 3.861 2.950 19.973 28.397
Riclassificazioni 2.209 13.636 1.909 (19.096) (1.342)
Variazione area di consolidamento (costo) 11.176 26.750 6.043 89 44.058
Riclassificazioni da IFRS5 25.378 155.798 3.278 539 184.993
Incrementi nel costo per differenze di cambio (1) 3 2 - 4
Cessioni (costo) - (2.682) (579) (40) (3.301)
Valore lordo al 31 dicembre 2023 354.166 729.492 78.510 12.860 1.175.028
Ammortamenti cumulati al 31 dicembre 2022 68.584 321.691 43.990 - 434.265
Riclassificazioni (43) (8) 72 - 21
Variazione area di consolidamento (f. amm.to) 2.895 20.156 4.263 - 27.314
Riclassificazioni da IFRS5 15.139 134.608 2.962 - 152.709
Rilascio - (19) - - (19)
Ammortamenti, impairment e svalutazioni 5.464 34.290 3.746 - 43.500
Incrementi negli amm.ti per differenze di cambio - - 2 - 2
Cessioni (fondo ammortamento) - (2.515) (520) - (3.035)
Ammortamenti cumulati al 31 dicembre 2023 92.039 508.203 54.515 - 654.757
ù
Valore lordo
354.166 729.492 78.510 12.860 1.175.028
Ammortamenti accumulati 92.039 508.203 54.515 - 654.757

Con riferimento ai beni in leasing la movimentazione è stata la seguente:

(in migliaia di Euro) Terreni e
Fabbricati
Impianti e
macchinari
Altri beni Totale
Valore lordo 8.421 3.805 18.211 30.437
Ammortamenti accumulati 7.127 1.784 12.591 21.502
Totale al 31 dicembre 2023 1.294 2.021 5.620 8.935
Valore lordo al 31 dicembre 2023 8.421 3.805 18.211 30.437
Acquisti del periodo 17.664 - 4.288 21.952
Riclassificazioni 4.600 (23) (71) 4.552
Variazione area di consolidamento (costo) - - 217 217
Incrementi nel costo per differenze di cambio 26 - 3 29
Cessioni (costo) - - (547) (547)
Valore lordo al 31 dicembre 2024 30.711 3.828 22.101 56.640
Ammortamenti cumulati al 31 dicembre 2023 7.127 1.784 12.591 21.502
Riclassificazioni (1.241) 173 1.316 248
Ammortamenti, impairment e svalutazioni 1.484 847 2.893 5.224
Incrementi negli ammti per differenze di cambio 15 - 2 17
Cessioni (costo) - - (492) (492)
Ammortamenti cumulati al 31 dicembre 2024 7.385 2.804 16.310 26.499
Valore lordo 30.711 3.828 22.101 56.640
Ammortamenti accumulati 7.385 2.804 16.310 26.499
Totale al 31 dicembre 2024 23.326 1.024 5.791 30.141

L'ammontare dei beni in leasing rappresenta il valore dei diritti d'uso relativi a contratti di locazione/noleggio di immobili, impianti e macchinari; nella voce "debiti e passività finanziarie" sono iscritte le corrispondenti passività. Gli effetti di conto economico sono iscritti come interessi passivi tra gli oneri finanziari e come ammortamenti nel conto economico consolidato. I contratti di locazione/noleggio a breve termine non sono contabilizzati nella presente voce ma tra gli "Altri costi operativi".

L'incremento della voce "Terreni e Fabbricati" è dovuto principalmente all'effetto dell'iscrizione del right of use dell'impianto di Osnabrück per Euro 16.536 migliaia come già indicato precedentemente.

Di seguito i movimenti dei beni in leasing registrati lo scorso esercizio:

(in migliaia di Euro) Terreni e
Fabbricati
Impianti e
macchinari
Altri beni Acconti
e imm.
materiali
in corso
Totale
Valore lordo 8.831 3.230 14.251 - 26.312
Ammortamenti accumulati 4.648 1.018 8.644 - 14.310
Totale al 31 dicembre 2022 4.183 2.212 5.607 - 12.002
Valore lordo al 31 dicembre 2022 8.831 3.230 14.251 - 26.312
Acquisti del periodo 727 110 2.755 - 3.592
Riclassificazioni (35) (23) (23) - (81)
Variazione area di consolidamento (costo) - 88 282 - 370
Riclassificazioni da IFRS5 244 400 1.303 - 1.947
Incrementi nel costo per differenze di cambio 12 - 4 - 16
Cessioni (costo) (1.358) - (361) - (1.719)
Valore lordo al 31 dicembre 2023 8.421 3.805 18.211 - 30.437
Ammortamenti cumulati al 31 dicembre 2022 4.648 1.018 8.644 - 14.310
Riclassificazioni (53) (3) (72) - (128)
Variazione area di consolidamento (f. amm.to) - -
-
- -
Riclassificazioni da IFRS5 102 400 1.093 - 1.595
Rilascio - - - - -
Ammortamenti, impairment e svalutazioni 3.907 369 3.247 - 7.523
Incrementi negli ammti per differenze di cambio 1 - 2 - 3
Cessioni (costo) (1.478) - (323) - (1.801)
Ammortamenti cumulati al 31 dicembre 2023 7.127 1.784 12.591 - 21.502
Valore lordo 8.421 3.805 18.211 - 30.437
Ammortamenti accumulati 7.127 1.784 12.591 - 21.502
Totale al 31 dicembre 2023 1.294 2.021 5.620 - 8.935

4.2. Investimenti immobiliari

(in migliaia di Euro) 31 dic 2024 31 dic 2023 Variazioni
Investimenti immobiliari 67.182 66.724 458
(in migliaia di Euro)
Totale al 31 dicembre 2023 66.724
Incrementi del periodo 2.060
Decrementi (3.972)
Rettifiche di fair value 2.370
Totale al 31 dicembre 2024 67.182

I decrementi sono riferibili principalmente al completamento delle cessioni delle aree del sito dei comuni di Varedo e Limbiate.

Di seguito la ripartizione per area geografica:

(in migliaia di Euro) Italia Germania Altri Paesi
stranieri
Totale
Investimenti immobiliari 59.230 7.952 - 67.182

La voce comprende una serie di complessi immobiliari principalmente afferenti alle controllate italiane attive nel settore immobiliare (Immobiliare Pictea Srl e Natural Capital Italia SB SpA) e include complessi immobiliari di Ivrea (TO) e di Limestre (PT), una porzione del complesso industriale sito a Fornaci di Barga (LU), un fabbricato ubicato a Firenze – gravato da ipoteca – ed un complesso industriale sito a Serravalle Scrivia (AL) e terreni e fabbricati appartenenti a KME Grundstücksgesellschaft SE & Co. KG in Germania.

Il valore degli investimenti immobiliari rappresenta il fair value identificato dagli Amministratori sulla base di valutazioni effettuate da esperti esterni indipendenti con qualifiche professionali riconosciute e pertinenti, oppure di valutazioni effettuate da personale tecnico della società. Le variazioni del fair value sono registrate nell'utile o nella perdita di esercizio; tale fair value non è basato su dati di mercato osservabili ed è classificato come fair value di livello 3, nonostante venga misurato su base regolare.

I modelli di valutazione cercano di ridurre l'utilizzo di input non osservabili e pertanto, nel caso di immobili locati, vengono presi come riferimento i canoni previsti contrattualmente. Nel caso di immobili non locati, i canoni di affitto sono ricavati da canoni applicati per immobili similari facendo riferimento a banche dati, quali ad esempio per gli immobili siti in Italia quelle dell'Agenzia delle Entrate (OMI).

I modelli di valutazione prendono in considerazione il valore attuale del flusso di cassa netto generato dagli immobili, includendo il tasso previsto di aumento dei canoni di locazione, i periodi di sfitto, i tassi di occupazione, i costi degli incentivi agli inquilini, ad esempio i periodi senza canone, e tutti gli altri costi che non sono coperti dagli inquilini.

Il flusso di cassa netto previsto viene attualizzato in base a tassi di sconto corretti per il rischio. Oltre ad altri fattori, nella valutazione del tasso di sconto si tiene conto della qualità dell'edificio e della sua ubicazione, dell'affidabilità creditizia dell'inquilino e della durata del rapporto di locazione.

Tali elementi rettificativi assumono la natura di input non osservabili in quanto non ricavabili direttamente dall'osservazione del mercato. I valori minimi e massimi dei principali input non osservabili possono essere così sintetizzati:

  • tasso di crescita dei canoni: minimo 75% massimo 100% della variazione dell'indice dei prezzi al consumo;
  • periodo di non occupazione: a seconda del mercato di riferimento e dello stato dell'immobile specifico sono stati considerati minimo 6 - massimo 12 mesi;
  • tasso di sconto: a seconda del mercato di riferimento e dello stato dell'immobile specifico è stato considerato un tasso di sconto minimo del 5,60% e massimo dell'11,05%.

Infine considerando la variazione nei principali elementi di valutazione il valore di fair value degli immobili avrebbe un aumento (diminuzione) se:

  • l'incremento del canone di affitto fosse superiore (inferiore) a quello atteso;
  • i periodi di non occupazione fossero inferiori (superiori);
  • il tasso di sconto fosse inferiore (superiore) a quello utilizzato. Nello specifico un incremento del WACC in un intervallo tra 0,25% e 1% comporterebbe mediamente una riduzione del fair value di circa il 10%.

I pagamenti minimi futuri da ricevere per contratti di affitto non annullabili al 31 dicembre 2024 ammontano ad Euro 1,6 milioni (entro l'anno) ed Euro 5,1 milioni nell'orizzonte temporale tra uno e cinque anni.

4.3. Avviamento

Avviamento 394.445 394.833 (388)
(in migliaia di Euro) 31 dic 2024 31 dic 2023 Variazioni

La seguente tabella evidenzia l'allocazione degli avviamenti per Cash Generating Unit ("CGU"), in coerenza con il settore di operatività del Gruppo; la vita utile dell'avviamento è indefinita.

(in migliaia di Euro) 31 dic 2024 31 dic 2023 Variazioni
Cash Generating Unit Rame 369.013 367.057 1.956
Cash Generating Unit Profumi e Cosmesi 25.432 27.776 (2.344)
Avviamento 394.445 394.833 (388)

La precedente tabella evidenzia l'allocazione degli avviamenti per Cash Generating Unit ("CGU"), in coerenza con il settore di operatività del Gruppo; la vita utile dell'avviamento è indefinita. La riduzione dell'avviamento nella CGU profumi è dovuto al deconsolidamento della partecipata Bakel SpA (già Bakel Srl), mentre l'incremento nella CGU del rame è avvenuto in seguito all'acquisizione del 100% della società Azienda Metalli Laminati SpA.

Di seguito i movimenti dell'esercizio 2024, relativi unicamente a variazioni dell'area di consolidamento:

(in migliaia di Euro) 31 dic 2023 Incrementi Decrementi 31 dic 2024
Cash Generating Unit Rame 367.057 1.956 - 369.013
Cash Generating Unit Profumi e
Cosmesi
27.776 - (2.344) 25.432
Avviamento 394.833 1.956 (2.344) 394.445

L'avviamento iscritto al 31 dicembre 2024 trovava origine dalle aggregazioni aziendali avvenute nel 2022 a fronte della variazione di stato di entità di investimento della Capogruppo, e, nello specifico, dal consolidamento del gruppo KME SE, attivo nel settore del rame e del gruppo CULTI Milano, attivo nel settore cosmesi.

Impairment test del valore degli avviamenti iscritti in bilancio al 31 dicembre 2024

L'avviamento acquisito in un'aggregazione di imprese è allocato alle unità generatrici di flussi finanziari. L'avviamento, iscritto in quanto rappresentativo delle capacità reddituali future delle CGU, e quindi delle partecipate, almeno annualmente è sottoposto a test di verifica del valore recuperabile (impairment test), a livello di singola CGU, per identificare eventuali riduzioni di valore. Il valore recuperabile della CGU è il maggiore tra il fair value al netto dei costi di vendita e il valore d'uso ("value in use").

Vi è una perdita di valore ogniqualvolta il valore contabile ("carrying amount") di un'attività – intesa individualmente o come CGU, ovvero il "centro di ricavo" di minori dimensioni a cui è possibile imputare specifici flussi di cassa – è maggiore del "valore recuperabile" della stessa ("recoverable amount").

A tal fine, l'avviamento deve essere allocato a singole o a gruppi di unità generatrici di flussi finanziari dell'acquirente in modo che tali unità beneficino delle sinergie dell'aggregazione, indipendentemente dal fatto che altre attività o passività dell'acquisito siano assegnate a tali unità o gruppi di unità.

I suddetti test di impairment sono stati altresì effettuati tenendo delle previsioni dello IAS 36 e delle raccomandazioni ESMA e Consob e quindi tenendo in considerazione tutti i potenziali effetti di natura esterna derivanti dagli effetti della pandemia e dal conflitto Russia-Ucraina e dagli altri conflitti in essere sull'attività del Gruppo.

In ossequio al principio contabile internazionale IAS 36, le proiezioni dei flussi finanziari utilizzate per la determinazione del valore recuperabile delle attività immateriali a vita utile indefinita, e in particolare dell'avviamento, sono state riviste basandosi sulle ultime stime disponibili (indicate nei Piani Industriali e/o budget), opportunamente riesaminate sulla base di presupposti ragionevoli e dimostrabili al fine di riflettere i risultati nel frattempo consuntivati e in grado di rappresentare ad oggi la migliore stima delle condizioni economiche future attese e svolgendo analisi di sensitività anche in merito ai potenziali impatti derivanti dall'attuale contesto geopolitico e sanitario sulle assunzioni sottostanti le stime effettuate.

CGU Rame

Il test di impairment sulla CGU Rame il cui avviamento al 31 dicembre 2024 ammonta ad Euro 369,0 milioni (al 31 dicembre 2023 il valore dell'avviamento era pari ad Euro 367,1 milioni) è stato effettuato sulla base della metodologia dell'Unlevered discounted cash flow (UDCF) attualizzando i flussi di cassa operativi generati dagli asset stessi (al netto dell'effetto fiscale).

Il metodo UDCF è stato sviluppato utilizzando come base informativa le proiezioni economiche e le variazioni di alcune poste patrimoniali contenute nel Piano Industriale 2025 - 2029 di KME SE (il "Piano" elaborato ed approvato dagli organi amministrativi di KME SE il 14 aprile 2025) e tenendo conto della variazione dell'area consolidamento in seguito all'acquisizione del 100% del capitale della società Azienda Metalli Laminati. Il Piano approvato riflette la migliore stima dei principali sviluppi macroeconomici ed economici che potrebbero influenzare l'attività del gruppo KME SE.

Il terminal value è stato calcolato assumendo l'EBITDA di lungo periodo pari alla media dell'EBITDA di Piano (periodo esplicito, 1 gennaio 2025 – 31 dicembre 2029), con un livello di ammortamento corrispondente agli investimenti, utilizzando un tasso di crescita di lungo periodo "g" pari a zero giungendo ad un WACC pari a 9,74% (tasso del 9,91% nell'impairment test effettuato al 31 dicembre 2023) tenendo conto dei dati storici registrati.

Conformemente alle indicazioni metodologiche fornite dal principio contabile IAS 36 è altresì effettuata un'analisi di sensitività al fine di comprendere come il valore recuperabile possa variare a seguito di variazioni del valore dell'EBITDA (decremento del 5% e del 10%) sul terminal value. Peraltro, al fine di meglio apprezzare la sensibilità dei risultati dell'impairment test rispetto alle variazioni degli assunti di base, a parità di tasso di crescita (pari a zero), è stata svolta, ai fini del calcolo del valore d'uso, anche un'analisi di sensitività rispetto al tasso di attualizzazione complessivo WACC (incremento di 0,5% e 1,0%) utilizzato ai fini del calcolo del terminal value. Sia nel caso base che nel caso di peggioramento congiunto dei parametri di EBITDA e WACC, nei limiti sopra descritti, l'impairment test effettuato ha accertato che non sussistono perdite di valore sulla CGU Rame.

Il valore recuperabile della CGU risultante dal test effettuato è superiore rispetto al carrying amount di circa Euro 200 milioni.

CGU Profumi e Cosmesi

Il test di impairment sulla CGU Profumi e Cosmesi il cui avviamento al 31 dicembre 2024 ammonta ad Euro 25,4 milioni (al 31 dicembre 2023 il valore dell'avviamento era pari ad Euro 27,8 milioni), è stato effettuato sulla base dell'Unlevered discounted cash flow (UDCF) attualizzando i flussi di cassa operativi generati dagli asset stessi (al netto dell'effetto fiscale). La riduzione del valore è dovuta al deconsolidamento della partecipata Bakel SpA.

Il valore recuperabile della CGU è stato determinato applicando il metodo Sum of Parts, considerando i valori di CULTI Milano SpA e delle società afferenti al proprio gruppo.

Per ogni parte (entità), il terminal value è stato calcolato sulla base del relativo EBITDA storico e considerando i dati previsionali (periodo esplicito, 1 gennaio 2025 – 31 dicembre 2029), utilizzando un tasso di crescita di lungo periodo "g" pari a zero e giungendo ad un WACC specifico per ciascuna parte (entità); tenuto conto del contributo di ciascun Paese all'EBITDA Terminal Value, il tasso di sconto medio ponderato applicato all'impairment test della CGU Profumi e Cosmesi si attesta attorno al 10,04% (10,86% nelle valutazioni al 31 dicembre 2023).

Anche per la CGU Profumi e Cosmesi, per ciascuna parte, è stata effettuata l'analisi di sensitività al fine di comprendere la variazione del valore recuperabile a seguito di variazioni del valore dell'EBITDA (decremento del 5% e del 10%) sul terminal value e, a parità di tasso di crescita (pari a zero), del tasso di attualizzazione complessivo WACC (incremento di 0,5% e 1,0%).

Sia nel caso base che nel caso di peggioramento congiunto dei parametri di EBITDA e WACC, nei limiti sopra descritti, l'impairment test effettuato ha accertato che non sussistono perdite di valore sulla CGU Profumi e Cosmesi.

Il valore recuperabile risultante dal test effettuato è superiore rispetto al carrying amount di circa Euro 12 milioni.

Risultanze del test sulle CGU identificate

Gli esiti degli impairment test non hanno evidenziato perdite di valore degli avviamenti iscritti, sia nello scenario di riferimento che in quelli ipotizzati dalle analisi di sensitività effettuate (peggioramento congiunto di EBITDA e WACC), con un recoverable amount delle CGU sempre superiore al valore di carrying amount evidenziato nel presente Bilancio Consolidato.

4.4. Attività immateriali

(in migliaia di Euro) 31 dic 2024 31 dic 2023 Variazioni
Software, brevetti e licenze 23.561 22.738 823
Acconti e costruzioni in corso 727 2.562 (1.835)
Altre 21.934 25.130 (3.196)
Attività immateriali 46.222 50.430 (4.208)

Tutte le attività immateriali, al netto dell'avviamento, sono a vita utile definita e il loro valore di iscrizione di bilancio è rappresentato dal costo al netto degli ammortamenti registrati.

Vita utile
Attività immateriali a vita utile definita da 3 a 10 anni

Al 31 dicembre 2024 non sono state iscritte riduzioni di valore sulla voce.

Di seguito la ripartizione per area geografica:

(in migliaia di Euro) Italia Germania Altri Paesi stranieri Totale
Attività immateriali (escl. Avviamento) 22.452 22.304 1.466 46.222

Nel corso dell'esercizio le movimentazioni sono così analizzabili:

(in migliaia di Euro) Software,
brevetti e
licenze
Imm.
immateriali
Altre
in corso
Totale
Valore lordo 47.309 2.562 30.669 80.540
Ammortamenti accumulati 24.571 - 5.539 30.110
Totale al 31 dicembre 2023 22.738 2.562 25.130 50.430
Valore lordo al 31 dicembre 2023 47.309 2.562 30.669 80.540
Acquisti del periodo 194 1.571 162 1.927
Riclassificazioni 3.389 (3.436) (1) (48)
Variazione area di consolidamento (costo) 769 30 (526) 273
Decrementi (costo) (1.620) - (35) (1.655)
Valore lordo al 31 dicembre 2024 50.041 727 30.269 81.037
Ammortamenti cumulati al 31 dicembre 2023 24.571 - 5.539 30.110
Variazione area di consolidamento (fondo) (89) - (368) (457)
Ammortamenti, impairment e svalutazioni 3.616 - 3.185 6.801
Riclassificazioni (38) - 11 (27)
Decrementi (fondo ammortamento) (1.580) - (32) (1.612)
Ammortamenti cumulati al 31 dicembre 2024 26.480 - 8.335 34.815
Valore lordo 50.041 727 30.269 81.037
Ammortamenti accumulati 26.480 - 8.335 34.815
Totale al 31 dicembre 2024 23.561 727 21.934 46.222

Mentre nel corso dell'esercizio precedente i movimenti sono stati i seguenti:

(in migliaia di Euro) Software,
brevetti e
licenze
Imm.
immateriali in
corso
Altre Totale
Valore lordo 43.591 2.184 30.483 76.258
Ammortamenti accumulati 20.076 - 2.434 22.510
Totale al 31 dicembre 2022 23.515 2.184 28.049 53.748
Valore lordo al 31 dicembre 2022 43.591 2.184 30.483 76.258
Acquisti del periodo 1.106 792 200 2.098
Riclassificazioni 564 (414) - 150
Variazione area di consolidamento (costo) 569 - - 569
Riclassificazioni IFRS5 1.565 - - -
Decrementi (costo) 86 - 14 100
Valore lordo al 31 dicembre 2023 47.309 2.562 30.669 78.975
Ammortamenti cumulati al 31 dicembre 2022 20.076 - 2.434 22.510
Variazione area di consolidamento (fondo) 556 - - 556
Ammortamenti, impairment e svalutazioni 2.461 - 3.119 5.580
Riclassificazioni IFRS5 1.565 - - 1.565
Decrementi (fondo ammortamento) (87) - (14) (101)
Variazione per Entità di Investimento - - - -
Ammortamenti cumulati al 31 dicembre 2023 24.571 - 5.539 30.110
Valore lordo 47.309 2.562 30.669 80.540
Ammortamenti accumulati 24.571 - 5.539 30.110
Totale al 31 dicembre 2023 22.738 2.562 25.130 50.430

4.5. Partecipazioni

(in migliaia di Euro) 31 dic 2024 31 dic 2023 Variazioni
Partecipazioni in controllate 9.023 18.126 (9.103)
Partecipazioni in altre imprese 4.914 884 4.040
Partecipazioni a patrimonio netto 6.077 13.977 (7.900)
Partecipazioni 20.014 32.987 (5.073)
(in migliaia di Euro) Partecipazioni in
controllate
Partecipazioni
in altre imprese
Partecipazioni a
patrimonio netto
Totale
Totale al 31 dicembre 2023 18.126 884 13.977 32.987
Incrementi 2.609 3.120 3.753 9.482
Decrementi (264) - (1.629) (1.893)
Altre variazioni (11.200) 1.248 (36) (9.988)
Svalutazioni (248) (338) - (586)
Variazioni FVOCI - - 986 986
Quota utili/perdite a conto economico - - (10.974) (10.974)
Totale al 31 dicembre 2024 9.023 4.914 6.077 20.014

Rispetto al 31 dicembre 2023, l'incremento delle partecipazioni per Euro 9.482 milioni è relativo: agli incrementi per Euro 1.450 migliaia dell'investimento nelle partecipate Oasi Dynamo Società Agricola (Euro 1.200 migliaia) e Oasi Dynamo Foodco Srl (Euro 250 migliaia) e alle partecipazioni rinvenienti dal consolidamento integrale di Intek Investimenti per Euro 7.226 migliaia.

Il decremento netto iscritto nella voce "Altre variazioni" è dovuta al consolidamento integrale di Intek Investimenti SpA (Euro 11.200 migliaia) e di Azienda Metalli Laminati SpA e al deconsolidamento della partecipazione in Bakel SpA.

La variazione negativa della quota di utili/perdite a conto economico per le partecipazioni a patrimonio netto è invece relativa a Magnet Joint Venture GmbH, partecipazione facente capo a KME SE.

Il dettaglio della voce al 31 dicembre 2024 è il seguente:

Denominazione Sede legale Attività % di possesso al
31/12/2024
31/12/2024 31/12/2023
diretta indiretta (in migliaia di
Euro)
(in migliaia di
Euro)
Intek Investimenti S.p.A. Italia Holding 84,83% - 11.200
Ergyca Tracker 2 S.r.l. Italia 51,00% 24 24
Newint S.r.l. Italia 100,00% 10 10
Nextep S.r.l. Società Benefit Italia 60,00% - 6
KME America Inc. USA 84,83% 7 7
KME INDIA Private Ltd. (in Liquidation) India 84,83% 92 92
KME Metals (Shanghai) Trading Ltd. Cina 84,83% 81 81
KME ( Suisse ) S.A. Svizzera 84,83% 1.138 1.138
Oasi Dynamo Società Agricola S.r.l. Italia 69,84% 6.110 4.910
Oasi Dynamo Foodco S.r.l. Italia 69,84% 650 400
KME Middle East FZE UAE 84,83% - 258
Isno 3 srl in liquidazione Italia 51,51% 911 -
Partecipazioni in controllate 9.023 18.126
Vita Società Editoriale S.p.A. Italia 13,22% 222 222
Metal Interconnector S.c.p.A. Italia 0,36% 436 436
Bakel S.p.A. Italia 21,82% 1.248 -
Aurm S.p.A. Italia 0,47% 1.003 -
Altre minori n.a. 1.199 226
Partecipazioni in altre imprese 4.914 884
Azienda Metalli Laminati S.p.A. Italia 20,53% - 36
Dynamo Academy S.r.l. Italia 37,26% 1.264 1.264
Il Post S.p.A. Italia 22,46% 3.753 -
Magnet Joint Venture Gmbh Germania 37,73% 1.060 12.677
Partecipazioni a patrimonio netto 6.077 13.977
Totale partecipazioni 20.014 32.987

Le "Partecipazioni a patrimonio netto" comprendono gli investimenti a controllo congiunto, tra cui la partecipazione del 45% da parte di KME SE in Magnet Joint Venture GmbH per Euro 1.060 migliaia. Tale quota è stata acquisita nell'ambito degli accordi con Paragon relativi alla cessione del controllo del Business degli Speciali. Questa valorizzazione include gli aggiustamenti al fair value al momento dell'acquisizione.

4.6. Altre attività non correnti

Il contenuto della voce è il seguente:

(in migliaia di Euro) 31 dic 2024 31 dic 2023 Variazioni
Depositi cauzionali 1.608 1.489 119
Altri crediti 4.805 3.381 1.424
Altre attività non correnti 6.413 4.870 1.543

4.7. Attività finanziarie non correnti

La voce può essere così analizzata:

(in migliaia di Euro) 31 dic 2024 31 dic 2023 Variazioni
Crediti verso correlate 51.018 - 51.018
Altre attività finanziarie non correnti 25.550 3.052 22.498
Strumenti finanziari derivati 21 115 (94)
Attività finanziarie non correnti 76.589 3.167 73.422

L'incremento rispetto al 31 dicembre 2023 è conseguente all'iscrizione del credito finanziario di Euro 22.522 migliaia per la rinuncia anticipata del diritto di opzione previsto dal contratto di locazione dell'impianto di Osnabrück e alla riclassificazione, dai crediti finanziari correnti, di Euro 15.022 migliaia di crediti finanziari di Natural Capital Italia e di Euro 35.966 migliaia relativi a crediti verso Magnet JV. La riclassificazione è stata effettuata a seguito delle mutate condizioni contrattuali derivanti dalla mancata realizzazione del progetto relativo al Business Combination Agreement ("BCA") sottoscritto nel febbraio 2024 congiuntamente a Paragon e SDCL EDGE Acquisition Corporation. Per maggiori informazioni si rinvia a quanto descritto nella relazione sulla gestione.

Il valore degli strumenti finanziari derivati pari a Euro 21 migliaia è afferente alle società del gruppo CULTI e in particolare al valore degli IRS Swap stipulati a copertura del rischio tasso di interesse sui finanziamenti passivi in essere.

(in migliaia di Euro) CULTI Milano SpA Scent Company Srl
Valore nozionale originario 2.500 800
Valore nozionale 31/12/2024 790 382
Valore di bilancio 14 7
Data scadenza 2026 2026

4.8. Rimanenze

(in migliaia di Euro) 31 dic 2024 31 dic 2023 Variazioni
Materie prime, sussidiarie e di consumo 349.370 322.573 26.797
Prodotti in corso di lavorazione e semilavorati 20.764 20.511 253
Prodotti finiti e merci 30.449 31.095 (646)
Rimanenze 400.583 374.179 (26.404)

La voce include principalmente i saldi del settore rame (Euro 394.527 migliaia), relativi principalmente alle giacenze di metalli in particolare rame, alluminio, nichel, zinco, stagno, rottami e altri metalli; la restante parte è relativa al gruppo CULTI (Euro 6.056 migliaia).

Le rimanenze di magazzino comprendono 37 migliaia di tonellate di scorte costituite a garanzia di passività finanziarie (nel 2023 erano le tonnellate a garanzia erano 40 migliaia).

Inoltre nell'esercizio in esame è stata registrata una perdita di valore sulle scorte di metallo pari ad Euro1.976 migliaia (l'esercizio precedente l'ammontare della perdita era stato pari ad Euro 1.872 migliaia).

Infine, l'importo totale delle rimanenze include Euro 6,3 milioni deivanti dal consolidamento dell'Azienda Metalli Laminati SpA.

4.9. Crediti commerciali

(in migliaia di Euro) 31 dic 2024 31 dic 2023 Variazioni
Crediti verso clienti terzi 34.848 42.970 (8.122)
Crediti da attività di leasing e di factoring 1.007 1.210 (203)
Crediti verso controllante - 19 (19)
Crediti verso entità non consolidate 1.894 3.783 (1.889)
Crediti verso entità a patrimonio netto 21.330 7.176 14.154
Crediti commerciali 59.079 55.158 3.921

I "Crediti verso clienti terzi" sono relativi per circa Euro 30,6 milioni al gruppo KME SE e per Euro 4,3 milioni circa al gruppo CULTI.

Si evidenzia che, nell'ambito del suo programma di factoring, il gruppo KME SE cede regolarmente crediti commerciali con operazioni di factoring pro soluto (cessione del rischio in capo alla società di factoring, mantenendo il rischio associato alla validità legale dei crediti; in tale contesto, in conformità con l'IFRS 9, vengono cancellati i crediti ceduti e si rileva un credito nei confronti della società di factoring per lo stesso importo fino al ricevimento del pagamento). Al 31 dicembre 2024 i crediti verso società di factoring ammontano ad Euro 15.684 migliaia e sono inclusi nella voce "attività finanziarie correnti".

Oltre al factoring pro soluto, il gruppo KME SE cede anche crediti nell'ambito del factoring pro solvendo. In tale caso, i crediti, a differenza del factoring pro soluto, non vengono cancellati dal proprio bilancio ma rimangono invariati come crediti verso i clienti. Il corrispettivo della società di factoring è registrato tra le passività finanziarie a breve termine.

Una parte dei crediti commerciali pari a Euro 6,6 milioni (Euro 12,2 milioni lo scorso anno) è data a garanzia delle passività finanziarie in essere.

Con riferimento ai crediti verso clienti, gli scaduti da più di 120 giorni rappresentano circa il 25% del valore lordo.

(in migliaia di Euro) 31 dic 2024 31 dic 2023 Variazioni
Crediti finanziari verso correlate 30.140 69.974 (39.834)
Crediti verso soc. factoring 15.684 17.292 (1.608)
Strumenti finanziari derivati 23.687 4.636 19.051
Investimenti in titoli 272 272 -
Altre attività finanziarie correnti 9.813 2.110 (7.703)
Attività finanziarie correnti 79.596 94.284 (14.688)

4.10. Attività finanziarie correnti

I "Crediti finanziari verso correlate" al 31 dicembre 2024 sono prevalentemente afferenti a società del Gruppo non consolidate integralmente. Il saldo al 31 dicembre 2023 comprendeva il credito di Euro 34,6 milioni verso JV Magnet che, nel presente bilancio, è stato riclassificato ad attività finanziarie non correnti.

I "Crediti verso soc. factoring" sono afferenti al gruppo KME SE e in particolare all'importo dei crediti commerciali ceduti secondo operazioni di factoring pro soluto, come precedentemente indicato nel commento alla voce "crediti commerciali". Tale importo si riferisce a crediti commerciali per beni e servizi già ceduti e non pagati alla data di chiusura del bilancio consolidato. L'importo di Euro 15.684 migliaia (Euro 17.292 al 31 dicembre 2023) è posto a garanzia per le passività finanziarie in essere.

Gli "Strumenti finanziari derivati" accolgono il fair value dei derivati in capo al gruppo KME SE e comprendono gli impegni di vendita e di acquisto dei contratti LME (London Metal Exchange) e i contratti forward su cambi.

Tra le "Altre attività finanziarie correnti" al 31 dicembre 2024, sono inclusi Euro 8,8 milioni (Euro 1,1 milioni al 31 dicembre 2024) relativi ad un credito nei confronti di una società di assicurazione.

In riferimento a quanto indicato da Consob con la Comunicazione n. DEM/11070007 del 5 agosto 2011, che ha ripreso il documento emesso dall'European Securities and Markets Authority (ESMA), si segnala che il Gruppo non ha investimenti in titoli di debito sovrano.

(in migliaia di Euro) 31 dic 2024 31 dic 2023 Variazioni
Crediti tributari 10.048 18.464 (8.416)
Anticipi a fornitori 3.244 787 2.457
Ratei e risconti attivi 4.075 4.048 27
Crediti verso imprese correlate 87 243 (156)
Altri crediti 3.702 2.923 779
Altri crediti e attività correnti 21.156 26.465 (5.309)

4.11. Altri crediti ed attività correnti

Nei Crediti tributari sono inclusi crediti legati a consumi energetici per Euro 2.912 migliaia (rispetto ad Euro 6.517 migliaia dell'anno precedente).

L'iscrizione dei ratei e risconti attivi è dovuta alla rilevazione di costi anticipati principalmente per spese di viaggio e servizi di competenza dei successivi periodi.

4.12. Disponibilità liquide e mezzi equivalenti

(in migliaia di Euro) 31 dic 2024 31 dic 2023 Variazioni
Depositi bancari e postali 181.211 118.593 62.618
Cassa e disponibilità liquide 31 16 15
Disponibilità liquide e mezzi equivalenti 181.242 118.609 62.633

Le "Disponibilità liquide e mezzi equivalenti" sono costituite da depositi bancari e da valori in cassa; al 31 dicembre 2024 Euro 12 milioni sono costituiti in pegno.

Si ritiene che le disponibilità liquide siano sufficienti per le attività del Gruppo, commerciali e di impegno finanziario.

4.13. Attività non correnti detenute per la vendita e passività direttamente collegate ad attività possedute per la vendita

(in migliaia di Euro) 31 dic 2023 31 dic 2022 Variazioni
Immobili destinati alla vendita 11.947 11.947 -
Attività non correnti possedute per la vendita 11.947 11.947 -

Al 31 dicembre 2024 le attività destinate alla vendita includono il valore residuo degli immobili, impianti e macchinari facenti capo a KME Italy SpA derivanti dal ramo d'azienda dei laminati della S.A. Eredi Gnutti Metalli SpA.

4.14. Patrimonio netto di Gruppo

Il "Capitale Sociale" al 31 dicembre 2024 è pari a Euro 200.154.177,66 suddiviso in n. 270.231.550 azioni ordinarie (95,00% sul capitale) e n. 14.211.262 azioni di risparmio (5% sul capitale). Tutte le azioni sono prive di indicazione del valore nominale.

Per l'illustrazione delle variazioni del patrimonio netto consolidato si rimanda al "Prospetto delle variazioni del patrimonio netto".

Nel corso dell'esercizio sono state emesse n. 4.946.846 azioni ordinarie a seguito dell'esercizio di warrant e sono state annullate n. 45.114.520 azioni ordinarie, acquistate attraverso offerta pubblica di acquisto.

Inoltre la movimentazione include anche gli effetti dell'accantonamento fino al 28 giugno 2024 ad apposita riserva inclusa in "Altre riserve" dei costi sui Warrant Management derivanti da calcolo attuariale effettuato in applicazione delle previsioni dell'IFRS 2. Tali costi sono inclusi nella voce "Altri costi operativi".

I suddetti Warrant Management sono stati acquistati dalla Capogruppo al prezzo 0,60 per warrant.

Al 31 dicembre 2024 la Società detiene n. 53.243.219 azioni ordinarie proprie di cui pari al 19,70% del capitale ordinario (18,72% del capitale complessivo).

4.15. Benefici ai dipendenti

La voce è relativa al "Trattamento di fine rapporto" ed agli altri piani a benefici ai dipendenti previsti dalle altre legislazioni; l'importo, determinato sulla base delle competenze maturate alla fine dell'esercizio in base alla legge ed ai contratti di lavoro ed al principio contabile IAS 19, è così composto:

(in migliaia di Euro) 31 dic 2024 31 dic 2023 Variazione
Benefici ai dipendenti 116.674 126.639 (9.965)

La movimentazione della voce è la seguente:

(in migliaia di Euro) 31 dic 2023 Variazione
area di
consolidamento
Riclassifica
da IFRS5
Incrementi Decrementi/
versamenti
31 dic 2024
Benefici a dipendenti 126.639 597 - 2.849 (13.411) 116.674

Si riportano di seguito i principali criteri utilizzati nella valutazione dei "Benefici a dipendenti":

Criteri generali adottati 31 dic 2024 31 dic 2023
Tasso di attualizzazione 3,85% 3,58%
Tasso incremento retribuzioni future 1,00-5,60% 1,00-4,65%
Incremento futuro delle prestazioni 2,00-3,00% 2,00-3,00%
Vita lavorativa residua media (anni) 11,13 11,08
Criteri generali adottati

Il Gruppo ha dipendenti in Italia e all'estero, per lo più in Germania e Gran Bretagna; la maggior parte dei dipendenti del Gruppo KME beneficia di prestazioni pensionistiche, il cui tipo di erogazione varia da Paese a Paese in base al contesto giuridico, economico e fiscale nazionale. I piani pensionistici del Gruppo comprendono sia piani a contribuzione definita sia piani a prestazioni definite.

In Germania i dipendenti con incarichi esecutivi hanno diritto al pagamento di una prestazione determinata individualmente che diventa esigibile al compimento del 65° anno di età o prima, a seconda delle possibilità previste dal fondo assicurativo pensionistico obbligatorio. A partire dal 2017 in Germania i dipendenti con incarichi esecutivi ottengono solo impegni per piani a contribuzione definita.

Per un'ampia percentuale di altri dipendenti sono previsti piani a prestazioni definite a seconda della data di inizio del rapporto di lavoro con l'azienda, in conformità al contratto di lavoro, il cui importo è calcolato come percentuale del salario pensionabile per ogni anno di servizio qualificante.

A partire dal 1° gennaio 2018, i dipendenti riceveranno invece un supplemento di contribuzione per la conversione dello stipendio nell'ambito di un piano a contribuzione definita.

Il totale degli obblighi pensionistici derivanti da piani a benefici definiti in Germania ammonta ad Euro 107.120 migliaia al netto delle attività a servizio del piano che ammontano ad Euro 792 migliaia.

In Gran Bretagna esistono piani a benefici definiti per i dipendenti che prevedono il pagamento di una pensione dopo i 65 anni. Il piano prevede l'obbligo legale di coprire gli obblighi con attività finanziarie di importo equivalente. Le attività del piano sono investite in azioni di fondi, titoli a tasso fisso, immobili e depositi bancari. L'organo decisionale in ogni caso è un cosiddetto "Consiglio di amministrazione". Il totale degli obblighi pensionistici derivanti da piani a benefici definiti in Gran Bretagna ammonta ad Euro 70.068 migliaia. A questi si contrappongono attività a servizio del piano per un importo di Euro 69.325 migliaia, con un'obbligazione netta di Euro 743 migliaia.

I piani pensionistici definiti in Italia includono per normativa il pagamento di un capitale in base al periodo di servizio e alla retribuzione alla cessazione del rapporto di lavoro (TFR). Il totale degli obblighi pensionistici derivanti dai piani a benefici definiti in Italia ammonta ad Euro 8.710 migliaia.

Rischi connessi ai piani a benefici definiti

Il rischio principale, oltre al normale rischio attuariale - che include il rischio di longevità e il rischio di cambio - riguarda il rischio finanziario associato alle attività del piano. Per quanto riguarda le passività previdenziali, si tratta soprattutto del rischio di inflazione nei piani con prestazioni legate al salario; un forte aumento delle retribuzioni aumenterebbe l'obbligo di tali piani. Nel Gruppo, piani di questo tipo esistono solo su scala ridotta e sono in gran parte preclusi ai nuovi assunti.

Per quanto riguarda gli aumenti delle pensioni attualmente erogate, all'interno del Gruppo non esiste alcun accordo pensionistico che comporti l'obbligo di aumentare l'importo dei benefici in misura superiore all'inflazione o all'eccedenza generata dalle attività del piano.

Il rendimento delle attività a servizio del piano, in conformità allo IAS 19, è ipotizzato sulla base del tasso di sconto dell'obbligazione a benefici definiti. Se il tasso di rendimento effettivo è inferiore al tasso di sconto, la passività netta aumenta. Per i piani a capitalizzazione, tuttavia, soprattutto in considerazione della quota di attività a servizio del piano investite in azioni, ci aspettiamo che i rendimenti a lungo termine superino il tasso di sconto. Tuttavia, non si possono escludere fluttuazioni a breve e medio termine, con un effetto corrispondente sulla passività netta. A tal proposito sono state effettuate analisi di sensitività sulla base di alcuni parametri (variazione del tasso di mortalità, tasso di sconto, età di pensionamento).

(in migliaia di Euro) 31 dic 2024 31 dic 2023
Valore attuale delle obbligazioni parzialmente o interamente coperte 115.830 120.177
Valore attuale delle obbligazioni non finanziate 70.961 76.604
Valore attuale obbligazione a benefici definiti 186.791 196.781
Attività a servizio del piano (70.117) (70.142)
(Surplus) deficit 116.674 126.639

Il valore attuale delle obbligazioni è pari a:

Inoltre, esistono anche diritti di rimborso, principalmente polizze assicurative sulla vita, utilizzate per finanziare parzialmente gli obblighi pensionistici. Le assicurazioni sulla vita saranno pagate dalla compagnia assicurativa a KME al momento del pensionamento. Di seguito l'evoluzione delle richieste di rimborso:

(in migliaia di Euro) 2024 2023
Saldo iniziale 1.641 1.726
Incrementi - 39
Decrementi (96) (124)
Rimborsi assicurativi 1.545 1.641

Di seguito la movimentazione del valore attuale delle obbligazioni pensionistiche:

(in migliaia di Euro) 2024 2023
Saldo apertura dell'obbligazione 196.781 187.009
Variazione area consolidamento 598 4.058
Costo per prestazioni di lavoro correnti 300 347
Interessi sull'obbligazione 7.570 8.497
Rettifiche basate sull'esperienza (1.601) (876)
(Utili) perdite attuariali
- da variazioni demografiche (135) (4.077)
- da assunzioni finanziarie (6.775) 9.663
Differenze di cambio su piano esteri 3.364 1.581
Benefici pagati ed erogati (13.311) (12.257)
Riclassificazioni ex IFRS 5 - 2.836
Valore attuale dell'obbligazione 186.791 196.781

La tabella seguente mostra come l'obbligazione a benefici definiti sarebbe stata influenzata da variazioni delle principali ipotesi attuariali, mantenendo invariate le altre ipotesi:

(in migliaia di Euro) Incremento Decremento
Aspettativa di vita (variazione di 1 anno) 113.910 105.442
Tasso di attualizzazione (variazione 1%) 103.743 128.545
Incrementi futuri delle pensioni (variazione dello 0,5%) 111.288 106.184
Analisi di sensitività

Le attività al servizio dei piani (valutate al fair value) hanno avuto la seguente movimentazione:

(in migliaia di Euro) 2024 2023
Saldo iniziale 70.142 59.420
Interessi attivi 3.403 3.159
Utile e (perdite) attuariali (10.735) (48)
Differenze cambi su piani non in Euro 3.250 1.218
Contributi dal datore di lavoro 8.859 10.376
Contributi da parte dei partecipanti al piano - -
Benefici pagati ed erogati (4.802) (3.983)
Fair value attività a servizio dei piani 70.117 70.142

La tabella seguente riclassifica le attività a servizio del piano per classi omogenee di titoli:

(in migliaia di Euro) 31 dic 2024 31 dic 2023
Titoli di capitale quotati su mercati attivi 10.334 14,7% 11.104 15,8%
Titoli a reddito fisso quotati su mercati attivi 11.914 17,0% 8.292 11,8%
Liquidità 5.981 8,5% 2.154 3,1%
Altro 41.888 59,7% 48.592 69,3%
Attività a servizio del piano 70.117 100,0% 70.142 100,0%

I piani non comprendono attività finanziarie o altri beni di proprietà del Gruppo.

Di seguito la ripartizione dei titoli di capitale quotati su mercati attivi per settore:

(in migliaia di Euro) 31 dic 2024 31 dic 2023
Istituzioni Finanziarie 1.819 17,6% 1.788 16,1%
Beni di cosumo 1.581 15,3% 1.654 14,9%
Energia e utilities 579 5,6% 677 6,1%
Servizi al consumo 785 7,6% 988 8,9%
Industria manifatturiera 1.219 11,8% 1.410 12,7%
Altro 4.351 42,1% 4.587 41,3%
Titoli di capitale suddivisi per settore 10.334 100,0% 11.104 100,0%

La tabella seguente evidenzia la suddivisione dei titoli a reddito fisso quotati su mercati attivi, in base al rating dell'emittente:

(in migliaia di Euro) 31 dic 2024 31 dic 2023
AAA 4.337 36,4% 2.106 25,4%
AA 1.847 15,5% 1.153 13,9%
A 1.108 9,3% 1.153 13,9%
BBB ed inferiori 4.417 37,1% 3.804 45,9%
Senza rating 205 1,7% 76 0,9%
Titoli di capitale suddivisi per rating
dell'emittente
11.914 100,0% 8.292 100,0%

Le spese per i piani pensionistici sono costituite da costi per il personale e dagli interessi passivi, che sono inclusi nelle spese per il personale:

(in migliaia di Euro) 2024 2023
Costo previdenziale relativo alle prestazioni correnti 300 347
Interessi passivi 4.167 5.338
Costi rilevati a conto economico 4.467 5.685

I contributi pensionistici futuri sono previsti come segue:

(in migliaia di Euro)
Ammontare
Anni
2025 12.035
2026 12.060
2027 12.171
2028 12.239
2029 12.272
da 2030 a 2033 61.306
Erogazioni future 122.083

Ad eccezione del piano pensionistico in Gran Bretagna, i piani in essere non hanno bisogno di essere finanziati in quanto per gli stessi è sufficiente il flusso di cassa corrente.

I contributi al piano, nel prossimo esercizio finanziario, dovrebbero ammontare ad Euro 4.220 migliaia.

4.16. Debiti e passività finanziarie non correnti e correnti

Il dettaglio della voce è il seguente:

(in migliaia di Euro) 31 dic 2024 31 dic 2023 Variazioni
Debiti e passività finanziarie non correnti 176.790 223.916 (47.126)
Debiti e passività finanziarie correnti 252.332 127.286 125.046
Debiti e passività finanziarie 429.122 351.202 77.920
Prestiti obbligazionari 198.954 230.710 (31.756)
Totale 628.076 581.912 46.164
(in migliaia di Euro) 31 dic 2024 31 dic 2023
Correnti Non correnti Correnti Non correnti
Debiti verso istituti di credito 52.444 88.825 59.084 113.056
Strumenti finanziari derivati 6.539 - 5.179 -
Debiti finanziari verso imprese correlate 563 - - -
Debiti per titoli obbligazionari emessi 170.835 - 41.196 -
Debiti per factoring 9.057 - 7.282 -
Debiti per leasing 4.747 87.820 4.162 10.816
Altri debiti finanziari 8.147 685 10.383 100.044
Debiti e passività finanziarie 252.332 176.790 127.286 223.916

Al 31 dicembre 2024 la voce "Debiti verso istituti di credito", nella parte corrente pari ad Euro 52,4 milioni, accoglie:

  • per Euro 2,3 milioni la quota a breve dei finanziamenti a lungo in essere nel gruppo CULTI (Euro 2,0 milioni afferenti a CULTI e 0,3 milioni relative a Scent Company);
  • per Euro 50,1 milioni ai finanziamenti bancari in capo a KME SE.

Al 31 dicembre 2024 la suddetta voce, invece nella parte non corrente, pari ad Euro 88,8 milioni, accoglie:

  • per Euro 88,5 milioni finanziamenti facenti capo al gruppo KME SE.
  • per Euro 0,3 milioni l'ammontare dei finanziamenti a lungo in essere nel gruppo CULTI (Euro 0,2 milioni afferenti a CULTI e 0,1 milioni relative a Scent Company);

Di seguito i principali finanziamenti in essere:

KME SE: Euro 460 milioni relativi al finanziamento bancario in pool utilizzabile in forma revolving e con scadenza 30 novembre 2025, con l'opzione per l'estensione di un ulteriore anno subordinata al consenso degli istituti finanziatori coinvolti nell'operazione. Questa linea risponde ai fabbisogni di finanziamento di capitale circolante del Gruppo KME SE legati, principalmente, alle giacenze di magazzino. Nel mese di maggio 2024 la linea di credito è stata incrementata fino ad Euro 485 milioni con l'ingresso nel pool di banche di Bank of China (UK).

La linea di credito è stata utilizzata con lettere di credito per pagamenti a fornitori di metallo per un importo di Euro 478,7 milioni, le cui passività sono esposte tra i debiti commerciali o altri debiti e pertanto non son incluse negli importi sopra indicati.

La linea di credito del pool di banche beneficia delle seguenti garanzie:

  • un pegno, con riserva di diritto di voto, sulle azioni di KME Italy S.p.A.;

  • un'ipoteca sulla proprietà di KME Grundstücksgesellschaft SE & Co. KG e su parte delle attrezzature e dei macchinari di KME Mansfeld GmbH a Hettstedt;
  • un pegno sulle rimanenze e su parte dei crediti commerciali non oggetto di factoring e dei crediti a breve termine delle società industriali europee del gruppo KME SE;
  • un pegno su alcuni contratti di factoring e di assicurazione.
  • KME Italy SpA e Serravalle Copper Tubes Srl: Euro 75 milioni (di cui Euro 65 milioni in capo a KME Italy SpA) relativi al contratto di finanziamento a 6 anni, stipulato a marzo 2022, con un pool di banche italiane supportato da una garanzia SACE. Il finanziamento viene ammortizzato in rate uguali a partire dal 1° trimestre del 2003 fino alla fine del 2027. Al 31 dicembre 2024 il debito residuo ammonta a Euro 45 milioni;
  • KME Italy S.p.A.: Euro 15 milioni relativi ad un ulteriore contratto di finanziamento della durata di 6 anni, stipulato a luglio 2022, assistito da garanzia SACE. Il finanziamento si ammortizza in rate uguali a partire dal 1° trimestre del 2003 fino alla fine del 2027. A fine dicembre 2024 il debito residuo ammonta a Euro 9 milioni;
  • KME Italy S.p.A.: Euro 59 milioni, relativi al contratto di finanziamento a 6 anni, stipulato a novembre 2022, assistito da garanzia SACE. Il finanziamento viene ammortizzato in rate di pari importo a partire dal quarto trimestre 2023 fino alla fine del terzo trimestre 2028. A fine dicembre il debito residuo ammonta a Euro 44,2 milioni;
  • Serravalle Copper Tubes Srl: a fine dicembre 2023 la Società ha sottoscritto un contratto di finanziamento di Euro 10 milioni della durata di 5 anni, supportato da una garanzia SACE. Il finanziamento si ammortizza in rate costanti a partire dal primo trimestre 2024. Il debito residuo ammonta ad Euro 7,9 milioni al 31 dicembre 2024;
  • Immobiliare Pictea Srl: finanziamento ottenuto da Solution Bank a fine dicembre 2024 per Euro 13 milioni con durata 10 anni con rimborso amortizing con rate semestrali a partire da giugno 2025 e tasso di interesse pari all'Euribor 6M oltre a uno spread del 4,75% (tasso minimo 4,75%). Tale finanziamento risulta garantito pricipalmente da: ipoteca di 1° grado su un complesso immobiliare sito in Serravalle Scrivia e dai canoni di affitto percepiti dalla locazione del complesso immobiliare;
  • CULTI Milano SpA: Euro 5,2 milioni con durata di circa 3 anni (scadenza 30 novembre 2025), di cui 8 mesi di preammortamento, con rate di rimborso trimestrale, tasso variabile Euribor 3 mesi oltre ad uno spred del 2,25%. Tale finanziamento risulta finalizzato all'acquisto di azioni proprie di CULTI Milano S.p.A. e garantito tramite pegno sulle azioni proprie acquisite dalla stessa.
  • CULTI Milano SpA: Euro 2,5 milioni con durata di 6 anni (scadenza 31 marzo 2026), di cui due anni di preammortamento, con rate di rimborso trimestrale. Tasso variabile Euribor 3 mesi + spread 1,15% Tasso variabile Euribor 3 mesi + spread 1,15% convertito tramite specifico strumento derivato IRS Swap in tasso fisso dell'1,01%. Il finanziamento è garantito all'80% del proprio valore (Euro 2 milioni) dal Mediocredito Centrale.

Il finanziamento bancario ricevuto da KME Mansfeld GmbH di Euro 18,8 milioni relativi alla Tranche B della linea di credito di base con scadenza nel terzo trimestre 2024 è stato rimborsato a giugno 2024.

Gli "Strumenti finanziari derivati" sono afferenti al gruppo KME SE e sono relativi agli impegni di vendita e di acquisto dei contratti LME e ai contratti di cambio forward. Gli sturmenti derivati sono valutati al fair value.

La voce "Debiti per titoli obbligazionari emessi" al 31 dicembre 2024 accoglie:

  • l'ammontare del valore residuo di rimborso delle Obbligazioni KME Group SpA 2020/2025 per Euro 52.707. Nel corso del secondo semestre 2024 le Obbligazioni KME Group 2020/2025, in circolazione al 31 dicembre 2023 per nominali Euro 92.819 migliaia, sono state oggetto di offerte pubbliche di scambio con le Obbligazioni KME Group 2024/2029 che hanno comportato la riduzione del valore rimborsato nel febbraio 2025. Nel presente bilancio, in considerazione della loro scadenza entro dodici mesi, sono quindi esposte tra le passività finanziarie a breve termine.
  • l'ammontare del prestito Obbligazionario emesso da KMH, che al 31 dicembre 2024 aveva 2 tranche in scadenza nel 2025: la prima il 28 febbraio per Euro 74,5 milioni e la seconda a fine dicembre pari

ad Euro 34,3 milioni. Nel corso del primo quadrimestre 2025 sono state inoltre rimodulate le scadenze di rimborso del prestito obbligazionario emesso dalla controllata KMH SpA. Il termine ultimo di rimborso è passato dal 31 dicembre 2025 fino al 31 dicembre 2027 e nel corso del 2025 è prevista la scadenza a settembre di una rata di nominali Euro 15,0 milioni.

  • il valore delle cedole sui prestiti obbligazionari in essere, in corso di maturazione:
    • o Euro 2,1 milioni sul Prestito Obbligazionario KME Group SpA 2020/2025, avente tasso fisso pari al 4,5% (Euro 3,6 milioni al 31 dicembre 2023) e quotato al MOT (IT0005394884);
    • o Euro 0,9 milioni sul Prestito Obbligazionario KME Group SpA 2022/2027, avente tasso fisso pari al 5% e quotato al MOT (IT0005503393);
    • o Euro 3,3 milioni sul nuovo Prestito Obbligazionario KME Group SpA 2024/2029, emesso in due tranche: il 2 agosto 2024 e il 3 dicembre 2024 avente tasso fisso pari al 5,75% e quotato sul MOT (IT0005597874);
    • o Euro 1,1 milioni sul Prestito Obbligazionario emesso da KMH con scadenza 31 dicembre 2025 emesso in 2 tranche, il 28 settembre 2023 e il 16 ottobre 2023, avente un tasso fisso del 10% fino al 31 maggio 2024, e successivamente fino al 28 febbraio 2025 al 12% e successivamente al 15%.

Per maggiori dettagli sui prestiti obbligazionari si rinvia al paragrafo "Titoli obbligazionari".

I "Debiti per factoring" sono relativi all'operatività del gruppo KME SE e si riferiscono alle linee di credito con FactoFrance per Euro 150 milioni, con Intesa Sanpaolo SpA, per Euro 126,5 milioni e con Targobank per Euro 100 milioni, avemti tutte scadenza al 30 novembre 2025.

Le linee di credito con Factofrance e Targo incorporano opzioni che consentono, se necessario, di bilanciare il committment tra una linea di credito e l'altra.

Le passività derivanti dal factoring pro solvendo nei confronti della società di factoring ammontano ad Euro 9,1 milioni (rispetto al dato del precedente esercizio pari a Euro 7,3 milioni).

I finanziamenti ricevuti dal Gruppo e sopra menzionati contengono financial covenants simili, soggetti a verifica trimestrale od annuale, ad eccezione del prestito obbligazionario, che è soggetto ad un "at incurrence covenant test" secondo gli standard dei bond ad alto rendimento. Si conferma che il Gruppo, per tutto l'esercizio di riferimento, ha rispettato i covenant.

Le variazioni delle voci "Altri debiti finanziari" (riduzione) e "Debiti per leasing" (incremento) sono prevalentemente dovute alla rinuncia anticipata al diritto d'opzione concesso nell'ambito dell'operazione di Sale & Lease back dello stabilimento sito in Osnabrück. Al 31 dicembre 2023 l'ammontare di tale debito, Euro 94,6 milioni, era classificato nella voce "Altri debiti finanziari", mentre a fine esercizio, in seguito alla rinuncia, il debito residuo è stato riclassificato nella voce "Debiti per leasing".

Indebitamento finanziario

L'ammontare dell'indebitamento finanziario con il dettaglio delle sue principali componenti ai sensi della Comunicazione Consob n. 6064293, del Richiamo di attenzione Consob n. 5/21 del 29 aprile 2021 e degli Orientamenti ESMA in materia di obblighi di informativa ai sensi del regolamento sul prospetto informativo (ESMA 32-382-1138) è indicata nella "Relazione sull'andamento della gestione".

4.17. Titoli obbligazionari

(in migliaia di Euro) 31 dic 2024 31 dic 2023 Variazioni
Obbligazioni KME Group S.p.A. 2020/2025 - 92.648 (92.648)
Obbligazioni KME Group S.p.A. 2022/2027 63.502 63.491 11
Obbligazioni KME Group S.p.A. 2024/2029 135.452 - 135.452
KMH S.p.A. Up to Euro 135,100,000.00 Senior Guaranteed and
Secured Fixed Rate Notes due 31 December 2025
- 74.571 (74.571)
Titoli obbligazionari 198.954 230.710 (31.756)

La voce si riferisce alle:

  • Obbligazioni KME Group 2022/2027, emesse nel settembre 2022 con un tasso fisso del 5,0% in circolazione per nominali Euro 63.533 migliaia in conseguenza delle offerte pubbliche di scambio su azioni ordinarie, azioni di risparmio e warrant promosse nel 2022;
  • Obbligazioni KME Group 2024/2029, quotate sul MOT, emesse in due tranche nell'agosto e nel dicembe 2024 con un tasso fisso del 5,75% in circolazione per nominali Euro 138.804 migliaia.

Le Obbligazioni KME Group 2020/2025, come già anticipato nel paragrafo precedente sono state riclassificate nelle attività finanziarie correnti avendo a fine esercizio scadenza entro i 12 mesi.

Le Obbligazioni "KMH S.p.A. Up to Euro 135,100,000.00 Senior Guaranteed and Secured Fixed Rate Notes due 31 December 2025" (le "Notes"), come già descritto nel paragrafo precedente, sono state riclassificate nelle attività finanziarie correnti in quanto al 31 dicembre 2024, avevano una scadenza entro 12 mesi.

Tutte le obbligazioni sono esposte al netto dei costi di emissione che vengono differiti lungo la durata del titolo in misura tale da determinare un tasso di interesse effettivo costante.

4.18. Altre passività non correnti

(in migliaia di Euro) 31 dic 2024 31 dic 2023 Variazioni
Altri debiti 2.099 1.489 610
Altre passività non correnti 2.099 1.489 610

La voce è relativa a posizioni legate al settore rame.

4.19. Fondi per rischi ed oneri

(in migliaia di Euro) 31 dic 2024 31 dic 2023 Variazioni
Fondi per rischi ed oneri non correnti 5.177 6.168 (991)
Fondi per rischi ed oneri correnti 11.352 16.121 (4.769)
Fondi per rischi ed oneri 16.529 22.289 (5.760)

(in migliaia di Euro) Fondi ristrutturazione Fondi rischi garanzie Altri fondi Totale Saldo 1 gennaio 2024 12.193 1.086 9.010 22.289 Variazione area consolidamento - - (106) (106) Utilizzi (5.518) - (1.029) (6.547) Rilasci (121) (58) (787) (966) Stanziamenti 3.770 - 849 4.619 Riclassificazioni (2.760) - - (2.760) Saldo 31 dicembre 2023 7.564 1.028 7.937 16.529 Di cui quota non corrente - 5.177 5.177 Di cui quota corrente 7.564 1.028 2.760 11.352

Di seguito si fornisce il prospetto riepilogativo dei movimenti relativi ai fondi rischi ed oneri:

La voce "Altri fondi" comprendono principalmente gli accantonamenti per le indennità di fine rapporto in caso di cessazione del rapporto di lavoro e/o di pensionamento in conformità con la legislazione francese, per le richieste di garanzie da parte dei clienti e per rischi ambientali. Le richieste di garanzia da parte dei clienti sono considerate esigibili entro un anno.

I "Fondi ristrutturazione" sono relativi agli oneri accantonati, al netto degli utilizzi del periodo, per la chiusura della produzione di tubi a Givet annunciata nel febbraio 2022 da Trefimetaux S.A.S. e per le ristrutturazioni annunciate nel 2023 da KME Netherland e KME Stolberg.

Il Gruppo non è attualmente soggetto a controversie legali in corso che potrebbero avere un effetto significativo sul patrimonio netto e sui risultati operativi del Gruppo. Nonostante l'ampia serie di misure di conformità, tuttavia, è possibile che si verifichino violazioni isolate o che vi siano violazioni storiche non ancora individuate.

Alla data di approvazione del presente bilancio consolidato non esistono, a conoscenza degli Amministratori, altre passività potenziali significative.

4.20. Debiti verso fornitori

(in migliaia di Euro) 31 dic 2024 31 dic 2023 Variazione
Debiti verso fornitori – terzi 682.114 505.666 176.448
Debiti verso fornitori - entità del gruppo non consolidate 217 693 (476)
Debiti verso fornitori - entità a patrimonio netto 35.021 44.821 (9.800)
Debiti verso fornitori - altre parti correlate 100 - 100
Debiti verso fornitori 717.452 551.180 166.272

Si ritiene che il valore contabile dei debiti commerciali approssimi il loro fair value.

Alla data di chiusura del bilancio, Euro 315.650 migliaia (Euro 322.427 migliaia al 31 dicembre 2023) delle passività registrate tra i debiti verso fornitori terzi sono supportate da lettere di credito; le lettere di credito sono emesse dalla linea di credito in pool. Questi debiti verso fornitori si riferiscono all'acquisto di metallo.

Tutti i debiti hanno una durata massima di un anno.

4.21. Altre passività correnti

(in migliaia di Euro) 31 dic 2024 31 dic 2023
Debiti verso personale e dipendenti 17.316 18.909 (1.593)
Debiti verso istituti previdenziali 5.031 5.113 (82)
Debiti tributari 16.131 16.152 (21)
Debiti verso correlate 14.616 943 13.673
Debiti verso clienti 41.968 39.747 2.221
Altri debiti 27.411 14.926 12.485
Altre passività correnti 122.473 95.790 26.683

La voce "Debiti verso dipendenti" si riferisce principalmente alle competenze maturate ma non ancora liquidate.

La voce "Debiti tributari" sono afferenti principalmente a rintenute d'acconto, IVA ed altre imposte relativi alle società del Gruppo non facenti parte nel consolidato fiscale della Capogruppo.

Nei "Debiti verso correlate" sono compresi i debiti verso amministratori per i compensi maturati, quelli verso gli Amministratori Esecutivi in seguito all'acquisto da parte della capogruppo dei Warrant Management scadenti a fine giugno 2024 e quelli per Trattamento Fine Mandato nei confronti del Presidente maturato fino al 31 dicembre 2012, data in cui è cessato tale istituto. Il Presidente ha concordato di prorogare al 31 dicembre 2025 la data di scadenza del pagamento.

I "Debiti verso clienti" comprendono principalmente i pagamenti anticipati dei clienti, gli accrediti di bonus ai clienti e i saldi di credito dovuti a pagamenti in eccesso.

Il Gruppo applica l'espediente pratico di cui al paragrafo 121 dell'IFRS 15 e non fornisce informazioni sulle obbligazioni residue che hanno una durata originaria prevista di un anno o meno.

(in migliaia di Euro) 31 dic 2024 31 dic 2023 Variazione
Imposte differite attive 88.224 82.751 5.473
Imposte differite passive (106.641) (107.496) 855
Imposte differite attive (passive) nette (18.417) (24.745) 6.328

4.22. Imposte differite attive e passive

Imposte differite attive Imposte differite passive
(in migliaia di Euro) 31 dic 2024
31 dic 2023
31 dic 2024 31 dic 2023
Differenze temporanee
Immobili, impianti e macchinari 1.163 2.398 (73.324) (76.481)
Investimenti immobiliari - - (4.176) (4.534)
Attività immateriali 1.814 1.896 (9.155) (9.923)
Partecipazioni 502 712 (496) (521)
Altre attività non correnti - 432 - -
Attività finanziarie non correnti - - (5) (28)
Rimanenze 621 1.077 (34.434) (31.510)
Crediti commerciali 1.782 1.987 (317) (609)
Attività finanziarie correnti 21 (23) (2.021) (400)
Altri crediti e attività correnti 377 451 - (79)
Attività non correnti possedute per la vendita - - (2.075) (2.075)
Benefici a dipendenti 11.002 13.085 (6) (6)
Debiti e passività finanziarie non correnti 694 913 - -
Altre passività non correnti 709 75 (5) (92)
Fondi per rischi ed oneri 1.529 351 - -
Debiti e passività finanziarie correnti 1.097 1.854 - -
Debiti verso fornitori 713 293 (121) (248)
Altre passività correnti 1.450 1.260 (157) (873)
Imposte differite su componenti di patrimonio netto - - - -
Imposte differite su perdite fiscali pregresse 84.401 76.645 - -
Totale 107.875 103.406 (126.292) (127.379)
Rettifiche (19.651) (20.655) 19.651 19.883
Totale Imposte differite attive (passive) 88.224 82.751 (106.641) (107.496)

Di seguito si fornisce il dettaglio della fiscalità differita attiva e passiva suddivisa per voce di bilancio:

Gli Amministratori ritengono che le imposte differite attive iscritte siano recuperabili sulla base dei risultati futuri attesi, come indicato nei piani aziendali del Gruppo per il periodo 2025-2029, considerando anche gli effetti degli accordi di consolidamento fiscale esistenti tra alcune società del Gruppo e le imposte differite passive iscritte.

5. Note esplicative al conto economico consolidato

Ai sensi della Comunicazione Consob n. 6064293/06 si precisa che il Gruppo non ha effettuato nel corso dell'esercizio in esame "operazioni atipiche e/o inusuali".

5.1. Ricavi delle vendite e delle prestazioni di servizi

Il dettaglio della voce è il seguente:

(in migliaia di Euro) 2024 2023
Italia 235.298 297.980
Europa 1.059.688 1.258.517
Asia 47.609 81.529
America 166.104 184.305
Altri Paesi 56.739 58.201
Ricavi delle vendite e prestazioni di servizi 1.565.438 1.880.532

I ricavi del gruppo KME SE confluiti nei saldi di conto economico del presente bilancio consolidato sono pari a Euro 1.540 milioni e derivano principalmente dalla vendita di prodotti in rame e leghe di rame. La ripartizione dei ricavi è stata effettuata in base all'ubicazione dei clienti. La parte residua è relativa a CULTI Milano e sue controllate.

Nell'esercizio, il Gruppo non ha realizzato con alcun cliente vendite superiori al 10% delle vendite del Gruppo. I ricavi totali sono stati iscritti in funzione del trasferimento dei beni in un determinato momento.

5.2. Altri proventi

(in migliaia di Euro) 2024 2023
Proventi da "special situation" 126 749
Affitti attivi 7.982 8.669
Prestazioni di servizi a correlate 70 78
Altri 52.739 15.915
Altri proventi 60.917 25.411

La voce "Altri" include la plusvalenza di Euro 32,8 milioni registrata a fine dicembre 2024 in seguito alla decisione di rinunciare in anticipo all'opzione di riacquisto inclusa nel contratto leasing sull'immobile di Osnabrück. La rinuncia ha avuto l'effetto di rendere definitiva la cessione dell'immobile e quindi ha consentito l'iscrizione della plusvalenza.

5.3. Costo del lavoro

(in migliaia di Euro) 2024 2023
Salari e stipendi (178.420) (182.591)
Oneri sociali (39.585) (41.098)
Altri costi del personale (8.783) (10.394)
Costo del lavoro (226.788) (234.083)

La maggior parte delle spese per il personale riguarda le retribuzioni, che comprendono salari, stipendi, indennità e tutti gli altri compensi per il lavoro svolto dai dipendenti del Gruppo nell'esercizio. I contributi

obbligatori a carico della Società, in particolare i contributi previdenziali, sono riportati alla voce contributi previdenziali.

Le spese per le prestazioni pensionistiche si riferiscono al personale attivo ed ex dipendenti o ai loro superstiti. Tali spese comprendono i costi pensionistici periodici netti, i contributi del datore di lavoro ai piani pensionistici integrativi aziendali e i pagamenti delle prestazioni pensionistiche.

Qui di seguito si riporta il numero medio dei dipendenti del Gruppo:

31/12/2024 31/12/2023 Variazione
Totale addetti (medio) 3.309 3.530 (221)

5.4. Altri costi operativi

(in migliaia di Euro) 2024 2023
Emolumenti amministratori e sindaci (5.230) (5.411)
Prestazioni professionali (21.723) (22.316)
Trasporti (31.582) (34.194)
Altri costi per il personale (759) (949)
Pubblicità e altri costi commerciali (2.297) (3.788)
Elettricità, riscaldamento, postali e telefoniche (64.415) (76.314)
Costi di produzione e vendita (20.066) (18.991)
Commissioni (12.186) (13.185)
Premi assicurativi (12.648) (13.039)
Locazioni immobiliari (4.993) (4.247)
Manutenzioni (24.840) (32.539)
Oneri tributari diversi (3.985) (3.737)
Contributi associativi (198) (193)
Costi diversi netti (27.743) (20.044)
Oneri per servizi da banche (974) (984)
Minusvalenze su cessione immobili (1.927) (982)
Rilascio fondi 966 -
Accantonamento a fondi rischi (5.401) (12.165)
Oneri su Warrant Management (339) (1.046)
Altri costi operativi (240.340) (264.124)

Gli "Oneri su Warrant Management", facenti capo alla Capogruppo, accolgono gli effetti del calcolo attuariale in applicazione delle previsioni dell'IFRS 2 e hanno come contropartita un incremento di patrimonio netto (per ulteriori dettagli circa l'assegnazione dei Warrant Management si rimanda a quanto riportato nella nota esplicativa 4.14).

5.5. Oneri finanziari netti

(in migliaia di Euro) 2024 2023
Interessi attivi correlate 2.041 1.620
Interessi attivi 7.221 5.566
Proventi su cambi e derivati 13.381 6.696
Altri proventi attivi 300 816
Totale proventi finanziari 23.074 14.698
Interessi passivi a correlate (408) (26)
Interessi passivi (43.718) (35.212)
Interessi passivi su titoli emessi (23.508) (11.315)
Commissioni passive su garanzie e finanziamenti (22.740) (29.768)
Perdite su cambi e derivati (10.891) (5.243)
Impairment su strumenti finanziari (666) (3.520)
Altri oneri finanziari (524) (565)
Totale oneri finanziari (102.487) (85.649)
Totale oneri finanziari netti (79.413) (70.951)

5.6. Risultato partecipazioni

Il dettaglio della voce è il seguente:

(in migliaia di Euro) 2024 2023
Risultato partecipate a patrimonio netto (10.974) (8.388)
Utili/Perdite cessione quote di fondi e titoli 100 -
Dividendi 420 -
Risultato partecipazioni (10.454) (8.388)

Il "risultato delle partecipate a patrimonio netto", negativo per Euro 10.974 migliaia, è relativo al risultato dell'esercizio della società Magnet Joint Venture del gruppo KME SE.

Per quanto riguarda i dividendi sono relativi agli incassi ricevuti dalla partecipata Intek Investimenti.

5.7. Imposte correnti e differite

(in migliaia di Euro) 2024 2023
Imposte correnti (5.526) (7.384)
Imposte differite 3.501 7.402
Imposte correnti e differite (2.025) 18

Il Decreto Legislativo n. 209 del 27 dicembre 2023 ha recepito la Direttiva n. 2022/UE/2523, in materia di "Global Minimum Tax", con l'esplicito scopo di garantire, a decorrere dal 1° gennaio 2024, un livello impositivo minimo di tassazione dei gruppi con ricavi superiori ad Euro 750 milioni. La normativa, comunemente chiamata "Pillar II", trae origine dalle regole formulate in sede OCSE ed è è volta a garantire che i gruppi multinazionali con ricavi consolidati pari o superiori a Euro 750 milioni siano soggetti ad un'aliquota fiscale effettiva (Effective Tax Rate - ETR) non inferiore al 15% in ciascuna giurisdizione in cui operano; qualora l'ETR calcolato in base alle regole Pillar II per una giurisdizione risultasse inferiore al 15%, il gruppo è tenuto a pagare un'imposta integrativa (la "top-up tax") per raggiungere la soglia di tassazione minima.

Le regole Pillar II prevedono, inoltre, un periodo transitorio durante il quale i gruppi soggetti alla citata normativa hanno la possibilità di essere esentati dai complessi calcoli per la determinazione dell'l'ETR eseguendo alcuni test, denominati "Transitional CbCR Safe Harbors" ("TCSH"), applicabili nei primi tre

periodi d'imposta successivi all'entrata in vigore della normativa. È sufficiente che almeno uno dei TCSH risulti soddisfatto per la giurisdizione in cui opera il gruppo affinché l'imposta integrativa dovuta per tale giurisdizione sia pari a zero.

Il Gruppo, come richiesto dal principio contabile IAS 12 (in particolare per effetto dell'"Amendments to IAS 12 Income Taxes – International Tax Reform- Pillar II model Rules"), ha effettuato un'analisi, con il supporto di un consulente esterno, al fine di identificarne il perimetro di applicazione e valutare la potenziale esposizione alla top-up tax.

Tale valutazione è stata effettuata sulla base dei financial reporting package utilizzati nel processo di preparazione del bilancio consolidato del 2024 e dei dati preconsuntivi per le altre società rientranti nel Gruppo.

Sulla base delle risultanze del calcolo dei TCSH relativo al periodo d'imposta 2024, ciascuna giurisdizione ha superato almeno uno dei test e, pertanto, è stato possibile concludere che il Gruppo non risulta esposto ad alcuna imposta integrativa. Il Gruppo ha applicato l'eccezione temporanea alla contabilizzazione delle imposte anticipate e differite connesse all'applicazione delle disposizioni del Pillar II alla predisposizione della relativa informativa integrativa come previsto dal principio contabile IAS 12.

A decorrere dal 2007 la Società e la maggior parte delle sue controllate italiane hanno esercitato l'opzione per il regime fiscale del "consolidato fiscale nazionale" determinando l'IRES su una base imponibile corrispondente alla somma algebrica degli imponibili positivi e negativi delle singole società. I rapporti economici, oltre alle responsabilità e agli obblighi reciproci, sono definiti nell'accordo e regolamento relativi all'opzione per il consolidato fiscale nazionale secondo il quale la controllante e/o le controllate con imponibile negativo ricevono una compensazione pari al relativo risparmio d'imposta realizzato dalla controllante e/o le controllate con imponibile positivo.

(in migliaia di Euro) 2024 2023
Risultato Ante Imposte (68.886) (46.497)
Carico fiscale teorico (aliquota fiscale utilizzata 24%) 16.533 11.159
Riconciliazione:
Effetto dovuto alle diverse aliquote fiscali: 3.925 1.792
Altri effetti:
- (Oneri) non deducibili e proventi non imponibili 3.132 (28.623)
- Perdite fiscali - Imposte differite non stanziate (29.322) 9.702
- Utilizzo perdite fiscali 1.712 (288)
- Imposte correnti esercizi precedenti (483) 54
- Altro 2.478 6.222
Imposte rilevate a conto economico (2.025) 18

Correlazione fra oneri fiscali e risultato contabile:

6. Altre informazioni

6.1. Strumenti finanziari per categorie

Di seguito si presentano le informazioni integrative relative agli strumenti finanziari per categorie di attività e passività finanziarie; si specifica che nella tabella sono rappresentate anche le voci crediti diversi e altre attività nonché le voci debiti diversi e altre passività.

(in migliaia di Euro) 31-dic-24 31-dic-23 Variazione
Attività finanziarie al fair value rilevato a conto economico 25.107 4.808 20.299
Attività finanziarie al fair value rilevato a conto economico
complessivo
3.687 999 2.688
Costo ammortizzato 384.561 273.908 110.653
Totale attività finanziarie 413.355 279.715 133.640
Passività finanziarie al fair value rilevato a conto economico (6.539) (5.179) (1.360)
Passività finanziarie e debiti al costo ammortizzato (1.406.193) (1.167.804) (238.389)
Totale passività finanziarie (1.412.732) (1.172.983) (238.749)

6.2. Strumenti finanziari per voce di bilancio

Di seguito si rappresentano gli strumenti finanziari sulla base delle relative voci di bilancio al 31 dicembre 2024:

(in migliaia di Euro) Metodo di valutazione
Valori al 31 dicembre 202
4
Valore
contabile
Costo Fair
Value
Non
disciplinato
IFRS 7
Valore
Fair Value
Partecipazioni 10.991 - 4.914 6.077 4.914
Altre attività non correnti 6.413 6.413 - - 6.413
Attività finanziarie non correnti 76.589 76.568 21 - 76.589
Crediti commerciali 59.079 59.079 - - 59.079
Attività finanziarie correnti 79.596 55.737 23.859 - 79.596
Altri crediti ed attività correnti 20.447 5.522 - 14.925 5.522
Disponibilità liquide e mezzi equivalenti 181.242 181.242 - - 181.242
Totale attività finanziarie 434.357 384.561 28.794 21.002 413.355
Debiti e passività finanziarie non correnti (176.790) (176.790) - - (176.790)
Titoli obbligazionari (198.954) (198.954) - - (204.310)
Debiti e passività finanziarie correnti (252.332) (245.793) (6.539) - (252.322)
Debiti verso fornitori (717.452) (717.452) - - (717.452)
Altre passività correnti (80.505) (67.204) - (13.301) (67.204)
Totale passività finanziarie (1.426.033) (1.406.193) (6.539) (13.301) (1.418.078)

(in migliaia di Euro) Metodo di valutazione
Valori al 31 dicembre 2023 Valore
contabile
Costo Fair
Value
Non
disciplinato
IFRS 7
Valore
Fair Value
Partecipazioni 14.861 - 884 13.977 884
Altre attività non correnti 4.870 4.870 - - 4.870
Attività finanziarie non correnti 3.167 3.052 115 - 3.167
Crediti commerciali 55.158 55.158 - - 55.158
Attività finanziarie correnti 94.284 89.476 4.808 - 94.284
Altri crediti ed attività correnti 25.756 2.743 - 23.013 2.743
Disponibilità liquide e mezzi equivalenti 118.609 118.609 - - 118.609
Totale attività finanziarie 316.705 273.908 5.807 36.990 279.715
Debiti e passività finanziarie non correnti (223.916) (223.916) - - (223.916)
Titoli obbligazionari (230.710) (230.710) - - (230.710)
Debiti e passività finanziarie correnti (127.286) (122.107) (5.179) - (127.286)
Debiti verso fornitori (551.180) (551.180) - - (551.180)
Altre passività correnti (56.043) (39.891) - (16.152) (39.891)
Totale passività finanziarie (1.189.135) (1.167.804) (5.179) (16.152) (1.172.983)

Il valore contabile delle attività e passività finanziarie riconosciute nel presente bilancio non si discosta dal loro fair value.

L'IFRS 13 stabilisce una gerarchia del fair value che classifica in tre livelli gli input delle tecniche di valutazione adottate per misurare il fair value. La gerarchia del fair value attribuisce la massima priorità ai prezzi quotati (non rettificati) in mercati attivi per attività o passività identiche (dati di Livello 1) e la priorità minima agli input non osservabili (dati di Livello 3):

  • Livello 1 quotazioni rilevate su un mercato attivo per attività o passività oggetto di valutazione;
  • Livello 2 input diversi dai prezzi quotati di cui al punto precedente, che sono osservabili direttamente (prezzi) o indirettamente (derivati dai prezzi) sul mercato;
  • Livello 3 input che non sono basati su dati di mercato osservabili.

Per gli strumenti finanziari in essere al 31 dicembre 2024, e ai fini comparativi, al 31 dicembre 2023, nella tabella sottostante è illustrata la gerarchia del fair value delle attività e passività finanziarie che sono misurate al fair value su base ricorrente (nel livello 3 sono inclusi i valori di carico delle attività finanziarie non quotate iscritte al costo in assenza di un fair value disponibile).

(in migliaia di Euro) Valore Livelli di Fair Value
Fair Value
al 31/12/2024
1 2 3
Partecipazioni 4.914 - - 4.914
Attività finanziarie non correnti 21 - 21 -
Attività finanziarie correnti 23.859 - 23.687 172
Totale attività finanziarie 28.794 - 23.708 5.086
Debiti e passività finanziarie non correnti - - - -
Debiti e passività finanziarie correnti 6.539 - 6.539 -
Totale passività finanziarie 6.539 - 6.539 -

(in migliaia di Euro) Valore
Fair Value
al 31/12/2023
Livelli di Fair Value
1 2 3
Partecipazioni 884 - - 884
Attività finanziarie non correnti 115 - 115 -
Attività finanziarie correnti 4.808 - 4.636 172
Totale attività finanziarie 5.807 - 4.751 1.056
Debiti e passività finanziarie non correnti - - - -
Debiti e passività finanziarie correnti 5.179 - 5.179 -
Totale passività finanziarie 5.179 - 5.179 -

Riclassificazione strumenti finanziari

Con riferimento alle attività e passività finanziarie che sono misurate al fair value su base ricorrente, nell'esercizio 2024 non ci sono stati trasferimenti dal livello 3 ad altri livelli e viceversa derivanti da cambiamenti nelle significative variabili di input delle tecniche valutative osservabili.

6.3. Valore nozionale degli strumenti finanziari e dei derivati

(in migliaia di Euro) Gruppo CULTI
Tipologia IRS IRS
Finalità Copertura Copertura
Valore nozionale originario 2.500 800
Valore nozionale 31/12/2024 790 382
Valore di bilancio 14 7
Anno scadenza 2026 2026
(in migliaia di Euro) Gruppo KME SE
Tipologia LME Firm Committment
Valore nozionale 31/12/2024 315.051 148.806
Data scadenza 2024 2024

6.4. Esposizione al rischio credito

L'esposizione del Gruppo ai rischi di credito deriva principalmente dalla sua attività operativa (in particolare settore Rame). Il rischio di credito rappresenta l'esposizione del Gruppo a potenziali perdite derivanti dal mancato adempimento delle obbligazioni assunte da controparti sia commerciali sia finanziarie. Tale rischio discende principalmente da fattori economico-finanziari, ovvero dalla possibilità che si verifichi una situazione di default di una controparte, ovvero da fattori più strettamente tecnico-commerciali.

La massima esposizione teorica al rischio di credito per il Gruppo è rappresentata dal valore contabile delle attività finanziarie e dei crediti iscritti in bilancio. Si segnala che alcune posizioni creditorie risultano garantite (i.e. per quanto riguarda i crediti commerciali, gran parte del rischio è garantito dal factoring).

La concentrazione del rischio di credito nel caso dei crediti commerciali è limitata grazie all'ampia ed eterogenea base di clienti.

Gli accantonamenti al fondo svalutazione crediti sono effettuati in maniera specifica sulle posizioni creditorie che presentano elementi di rischio peculiari. Sulle posizioni creditorie che non presentano tali

caratteristiche, sono invece effettuati accantonamenti sulla base dell'esigibilità media stimata in funzione di indicatori statistici: la valutazione viene efffettuata tramite portafogli di clienti sulla base dell'esperienza passata, azioni e/o informazioni finanziarie, nonché delle linee di credito e vengono operate svalutazioni.

Per quanto concerne il rischio di credito afferente le componenti attive nonché gli strumenti finanziari derivati, il rischio di solvibilità è limitato dal fatto che i relativi contratti sono stipulati esclusivamente con controparti e/o istituti di credito con un rating affidabile.

6.5. Esposizione al rischio cambio

Nel corso del 2024 il Gruppo ha operato a livello internazionale e ha condotto le proprie transazioni in diverse valute.

Nel corso di queste operazioni, i ricavi sono generati in valute diverse dalla valuta funzionale della Capogruppo. La politica del Gruppo è quella di monitorare ed eventualmente coprire i suddetti rischi utilizzando strumenti finanziari derivati, quali cross currency swap e contratti a termine.

I rischi valutari sono relativi principalmente al dollaro:

(in migliaia di Euro) USD GBP CHF
Esposizione lorda (180.047) 4.916 475
Forward exchange contracts 179.387 (5.416) (239)
Esposizione netta (660) (500) 236

Un rafforzamento (indebolimento) realisticamente possibile delle valute rispetto alle altre al 31 dicembre avrebbe influenzato la valutazione degli strumenti finanziari in valuta estera ed essenzialmente l'utile o la perdita d'esercizio.

Nell'analisi di sensitività per le valute si è ipotizzato che il tasso di cambio dell'Euro rispetto alla valuta estera vari del +/-10 % in ciascun caso. Se l'Euro fosse stato più forte o più debole del 10% rispetto alla valuta estera rispetto al tasso dominante alla data di bilancio, il capitale proprio e il risultato annuale sarebbero stati modificati secondo lo schema presentato nella tabella seguente.

Nell'analisi si ipotizza che tutti gli altri fattori d'influenza, in particolare i tassi d'interesse, rimangano costanti.

Nel calcolo sono incluse tutte le posizioni in valuta estera rilevanti e il fatturato previsto per il periodo successivo, tenuto conto del rischio di cambio.

(in migliaia di Euro) USD GBP CHF
Rafforzamento 10% (66) (50) 24
Indebolimento 10% 66 50 (24)

6.6. Esposizione al rischio fluttuazione valore azioni

Il valore contabile delle attività finanziarie rappresenta l'esposizione massima del Gruppo a tale rischio.

6.7. Esposizione al rischio tasso di interesse

Al 31 dicembre 2024 le attività e passività finanziarie del Gruppo fruttifere di interessi presentano la seguente esposizione al rischio tasso di interesse:

(in milioni di Euro) +100 BP - 50 BP
Effetto sul risultato d'esercizio 5,7 (2,8)
Effetto sul Patrimonio Netto 5,7 (2,8)

Alla data di chiusura del presente Bilancio Consolidato, sono in essere IRS Swap a copertura del tasso di interesse del finanziamento in capo a:

  • CULTI Milano S.p.A. relativamente al finanziamento acceso nell'esercizio 2020 di Euro 2,5 milioni con l'istituto ICCREA Banca;
  • Scent Company Srl acceso nell'esercizio 2020 di Euro 0,8 milioni con l'istituto Intesa Sanpaolo;

6.8. Esposizione al rischio liquidità

Il rischio di liquidità può sorgere dalle difficoltà ad ottenere finanziamenti a supporto delle attività operative nella giusta tempistica.

Una sufficiente disponibilità di liquidità per il Gruppo è garantita dal flusso di cassa del Gruppo e dalle banche con le linee di credito a breve e lungo termine. Le fluttuazioni nell'andamento del flusso di cassa possono quindi essere assorbite; le passività del Gruppo sono principalmente così distribuite:

  • strumenti finanziari derivati: orizzonte temporale entro i 3 mesi;
  • passività finanziarie diverse dagli strumenti finanziari derivati: orizzonte temporale da 1 a 5 anni.

Si ricorda che al 31 dicembre 2024 sono in essere i quattro prestiti obbligazionari, di cui tre della Capogruppo ed uno della controllata KMH:

  • KME Group 2020/2025, emesso a febbraio 2020, in circolazione per nominali Euro 52.707 migliaia, con un tasso fisso del 4,5% (cedola annuale), che è stato rimborsato nel mese di febbraio 2025;
  • KME Group 2022/2027, emesso a settembre 2022, in circolazione per nominali Euro 63.533 migliaia con un tasso fisso del 5,0% (cedola annuale);
  • KME Group 2022/2027, emesso nel secondo semestre 2024, in circolazione per nominali Euro 138.804 migliaia con un tasso fisso del 5,75% (cedola annuale);
  • KMH S.p.A. Up to Euro 135,100,000.00 Senior Guaranteed and Secured Fixed Rate Notes due 31 December 2025 emesso nel IV trimestre 2023, per Euro 110,8 milioni avente cedole trimestrali a tasso fisso crescente (12% fino al 28 febbraio 2025 e 15% fino al 31 dicembre 2025), la cui scadenza è stata rinviata alla fine del 2027.

6.9. Esposizione al rischio prezzo materie prime

Come risultato delle sue operazioni commerciali, il Gruppo è esposto ai rischi legati ai prezzi delle materie prime. Per mitigare tali rischi vengono stipulati, tra le altre misure, contratti a termine.

Il volume nominale degli strumenti finanziari derivati relativi a rame, zinco, nichel, stagno e alluminio, che risultano dal totale lordo degli importi nominali dei singoli contratti di acquisto e vendita è pari ad Euro 464 milioni al 31 dicembre 2024.

In conformità all'IFRS 7, i rischi legati al prezzo delle commodity sono illustrati sotto forma di analisi di sensitività, che riflette gli effetti di una variazione dei prezzi delle commodity sull'utile netto dell'esercizio.

Nel caso di un aumento (diminuzione) di 100 euro/tonnellata del fair value di tutti i prezzi delle commodity rilevanti, come per il periodo di riferimento, si verificherebbe una variazione di Euro 3,3 milioni (peggioramento in caso di incremento prezzi/miglioramento in caso di decremento prezzi).

Il suddetto calcolo include tutti gli strumenti finanziari derivati sul metallo alla data di chiusura del bilancio.

7. Pubblicità dei corrispettivi dei servizi forniti dalla Società di revisione

Ai sensi dell'art. 149-duodecies "Regolamento Emittenti", di seguito è riportata la tabella riassuntiva con l'indicazione dei corrispettivi, di competenza dell'esercizio al netto delle spese, dell'IVA e dei contributi di vigilanza, a fronte dei servizi forniti alla Società ed alle società controllate dalla società di revisione Deloitte & Touche SpA e da altre società del network:

(in migliaia di Euro) Totale KME Group SpA Controllate
a) servizi di revisione 1.487 207 1.280
b) servizi diversi dalla revisione 342 225 117
- servizi di verifica finalizzati all'emissione di attestazione 342 225 117
- altri servizi - - -
c) servizi delle entità appartenenti alla rete della società di revisione - - -
Corrispettivi alla società di revisione 1.829 432 1.397

8. Informativa sulle operazioni con parti correlate

Le operazioni con parti correlate, ivi incluse le operazioni infragruppo, non sono qualificabili né come atipiche né come inusuali, rientrando nell'ordinario corso degli affari delle società del Gruppo e sono regolate applicando normali condizioni, determinate con parametri standard o a condizioni di mercato. Non vi sono state nel corso del 2024 operazioni qualificabili come di maggior rilevanza ai sensi della "Procedura in materia di operazioni con parti correlate".

9. Impegni e garanzie

Al 31 dicembre 2024 è in essere un impegno per investimenti in immobilizzazioni materiali per Euro 25,0 milioni.

Nel dicembre 2015 KME Group SpA ha concesso la propria disponibilità al rilascio di una garanzia di massimi Euro 5,0 milioni a favore di Dynamo Camp ETS (già Associazione Dynamo) nell'ambito dell'erogazione di un mutuo fondiario per la ristrutturazione di alcuni immobili di Limestre. Il mutuo è peraltro già assistito da altre garanzie reali; al 31 dicembre 2024 ammonta a Euro 1,258 milioni. Inoltre si segnala che Immobiliare Pictea ha rilasciato una fideiussione a garanzia di un mutuo erogato a favore di Dynamo Camp ETS il cui valore residuo al 31 dicembre 2024 ammonta ad Euro 1,8 milioni.

Allegati alle note esplicative:

Prospetto di raccordo tra il risultato della capogruppo KME Group SpA ed il risultato consolidato di spettanza dell'esercizio 2024:

(in migliaia di Euro) 31 dic 2024
Risultato bilancio separato della Capogruppo (25.059)
Risultato di competenza delle società consolidate (39.542)
Eliminazione dividendi ricevuti (239)
Altre scritture di consolidato (2.159)
Annullamento effetto IFRS 16 su operazioni infragruppo (307)
Annullamento effetto IFRS 9 su operazioni infragruppo (13)
Scritture di consolidato (PPA) (3.592)
Risultato netto consolidato (70.911)
di cui Risultato del periodo attribuibile ai terzi (6.029)
di cui Risultato del periodo attribuibile agli azionisti della controllante (64.882)

Prospetto di raccordo tra il patrimonio della capogruppo KME Group SpA ed il patrimonio consolidato di spettanza al 31 dicembre 2024:

(importi in migliaia di Euro) 31 dic 2024
Patrimonio netto della Capogruppo (incluso il risultato di periodo) 259.339
Patrimonio società consolidate 734.002
Eliminazioni valore di carico partecipazioni consolidate integralmente (1.085.063)
Differenza tra patrimonio netto delle società consolidate e loro valore di iscrizione 365.260
Scritture di consolidamento (PPA e rettifiche di consolidamento) (3.365)
Quota di patrimonio netto delle società consolidate da attribuire ai terzi (52.899)
Patrimonio netto di pertinenza degli azionisti della Capogruppo 217.274

ATTESTAZIONE SUL BILANCIO CONSOLIDATO AI SENSI DELL'ART. 154 BIS, COMMA 5 DEL D. LGS. 58/98 E SUCCESSIVE MODIFICHE E INTEGRAZIONI

    1. I sottoscritti Diva Moriani, in qualità di Presidente, e Giuseppe Mazza, in qualità di Dirigente Preposto alla redazione dei documenti contabili societari di KME Group S.p.A., attestano, tenuto anche conto di quanto previsto dall'art. 154bis, commi 3 e 4, del decreto legislativo 24 febbraio 1998, n. 58:
    2. l'adeguatezza in relazione alle caratteristiche dell'impresa e
    3. l'effettiva applicazione

delle procedure amministrative e contabili per la formazione del bilancio consolidato nel corso dell'esercizio 2024.

    1. Al riguardo si segnala che non sono emersi aspetti di rilievo.
    1. Si attesta, inoltre, che:
    2. 3.1. il bilancio consolidato:
      • a) è redatto in conformità ai principi contabili internazionali applicabili riconosciuti nella Comunità europea ai sensi del regolamento (CE) n. 1606/2002 del Parlamento Europeo e del Consiglio del 19 luglio 2002;
      • b) corrisponde alle risultanze dei libri e delle scritture contabili;
      • c) è idoneo a fornire una rappresentazione veritiera e corretta della situazione patrimoniale, economica e finanziaria dell'emittente e dell'insieme delle imprese incluse nel consolidamento;
    3. 3.2 la Relazione sulla gestione comprende un'analisi attendibile dell'andamento e del risultato della gestione nonché della situazione dell'emittente e dell'insieme delle imprese incluse nel consolidamento, unitamente alla descrizione dei principali rischi e incertezze cui è esposto.

Milano, 14 aprile 2025

La Presidente

Il Dirigente Preposto alla redazione dei documenti contabili societari

______________________ f.to Diva Moriani

__________________________ f.to Giuseppe Mazza

Relazione del Collegio sindacale di KME Group S.p.A. al bilancio consolidato al 31 dicembre 2024

Il Collegio sindacale presenta la relazione al bilancio consolidato al 31 dicembre 2024, nell'ambito dei doveri di vigilanza sull'osservanza della legge e dell'atto costitutivo.

La presente relazione viene redatta secondo il principio per il quale argomenti o documenti sottoposti dagli Amministratori all'Assemblea, sono oggetto di esame da parte del Collegio sindacale, che riferisce all'Assemblea stessa.

Al fine di evitare inutili duplicazioni, la presente relazione deve intendersi complementare a quella relativa al bilancio di esercizio al 31 dicembre 2024, che pertanto deve intendersi integralmente qui richiamata.

PRINCIPI CONTABILI ADOTTATI – EFFETTI SUL BILANCIO CONSOLIDATO

Il bilancio consolidato al 31 dicembre 2024 è stato redatto ai sensi dell'art. 154-ter del D.Lgs. 58/1998 ed è conforme agli International Financial Reporting Standards (IFRS) emanati dall'International Accounting Standards Board (IASB) e adottati dalla Commissione Europea secondo la procedura di cui all'art. 6 del Regolamento (CE) n. 1606/2002 del Parlamento Europeo e del Consiglio del 19 luglio 2002 nonché ai provvedimenti emanati in attuazione dell'art. 9 del D. Lgs. n. 38/2005.

Il bilancio consolidato, inoltre, recepisce le raccomandazioni contenute nel Public Statement ESMA del 24 ottobre 2024, con riguardo, tra gli altri elementi, alla predisposizione del bilancio in formato ESEF obbligatorio per gli emittenti di valori mobiliari quotati.

Il bilancio consolidato prevede il consolidamento integrale delle partecipazioni di controllo, che hanno redatto i propri bilanci sulla base di principi contabili uniformi e coerenti o, comunque, ricondotti agli stessi. Le entità collegate e le joint venture sono consolidate con il metodo del patrimonio netto. Il consolidamento è stato effettuato a partire dai bilanci sub-consolidati di KME SE e di CULTI Milano.

I risultati consolidati al 31 dicembre 2024 risultano pienamente comparabili con quelli dello scorso esercizio, includendo entrambi i flussi economici e finanziari delle società consolidate per tutti i dodici mesi. È stata così superata la limitata comparabilità che aveva interessato i bilanci del Gruppo successivi all'avvio del nuovo percorso strategico annunciato dalla Società il 22 aprile 2022, che aveva reso non più applicabile l'eccezione al consolidamento prevista dall'IFRS 10 per le investment entities, con il

conseguente obbligo di consolidamento integrale delle partecipazioni di controllo, da effettuarsi prospetticamente a partire dalla data in cui si era verificato il cambio di stato.

Il bilancio consolidato, sia a livello di conto economico che di flussi finanziari, include unicamente le attività delle controllate consolidate, come meglio evidenziato nelle seguenti tabelle.

(in migliaia di Euro) 31-dic-24 31-dic-23
di cui parti
correlate
di cui parti
correlate
Immobili, impianti e macchinari 527.582 529.206
Investimenti immobiliari 67.182 66.724
Avviamento 394.445 394.833
Attività immateriali 46.222 50.430
Partecipazioni in controllate 9.023 9.023 18.126 18.126
Partecipazioni a patrimonio netto 6.077 6.077 13.977 13.977
Partecipazioni in altre imprese 4.914 - 884 -
Altre attività non correnti 6.413 - 4.870 -
Attività finanziarie non correnti 76.589 51.018 3.167 -
Attività per imposte differite 88.224 82.751
Totale Attività non correnti 1.226.671 1.164.968
Rimanenze 400.583 374.179
Crediti commerciali 59.079 23.224 55.158 10.978
Attività finanziarie correnti 79.596 30.140 94.284 69.974
Altri crediti ed attività correnti 21.156 87 26.465 243
Disponibilità liquide e mezzi equivalenti 181.242 118.609
Totale Attività correnti 741.656 668.695
Attività non correnti detenute per la vendita 11.947 11.947
Totale Attività 1.980.274 1.845.610

Prospetto della Situazione Patrimoniale e Finanziaria Consolidata – Attivo

Prospetto della Situazione Patrimoniale e Finanziaria Consolidata – Passivo

(in migliaia di Euro) 31-dic-24 31-dic-23
di cui
parti
correlate
di cui
parti
correlate
Capitale sociale 200.154 200.105
Altre riserve 138.679 244.287
Azioni proprie (48.439) (126.834)
Risultati di esercizi precedenti (6.066) 20.069
Riserva altri componenti conto economico complessivo (2.172) (614)
Utile (perdita) dell'esercizio (64.882) (40.335)
Patrimonio netto di pertinenza degli azionisti
di Capogruppo
217.274 296.678
Partecipazioni di terzi 53.056 62.137
Totale Patrimonio netto di Gruppo 270.330 358.815
Benefici ai dipendenti 116.674 126.639
Passività per imposte differite 106.641 107.496
Debiti e passività finanziarie non correnti 176.790 223.916
Titoli obbligazionari 198.954 230.710
Altre passività non correnti 2.099 1.489
Fondi per rischi ed oneri 5.177 6.168
Totale Passività non correnti 606.335 696.418
Debiti e passività finanziarie correnti 252.332 563 127.286
Debiti verso fornitori 717.452 35.350 551.180 45.514
Altre passività correnti 122.473 14.616 95.790 127
Fondi per rischi ed oneri 11.352 16.121
Totale Passività correnti 1.103.609 790.377
Passività direttamente collegate ad attività detenute per
la vendita
- -
Totale Passività e Patrimonio netto 1.980.274 1.845.610

Rendiconto finanziario consolidato – metodo indiretto

(in migliaia di Euro) 2024 2023
(A) Disponibilità liquide e mezzi equivalenti di inizio esercizio 118.609 128.844
Risultato ante imposte (68.886) (46.497)
Ammortamenti, impairment e svalutazioni 48.254 57.562
Variazione rimanenze (19.766) 75.443
(Incrementi)/Decrementi crediti commerciali 3.218 26.694
Incrementi/(Decrementi) debiti commerciali 88.561 (132.440)
Variazione fondi per il personale, fondi rischi ed oneri (20.279) (9.329)
Variazione altre attività e passività 92.713 59.481
Variazioni fair value dei derivati (7.801) (1.697)
Risultato partecipazioni a patrimonio netto 10.974 8.388
Risultato finanziario (senza effetto cambio e fair value) 57.734 56.539
Imposte sul reddito (13.672) (13.184)
Altre variazioni non monetarie (32.390) 5.623
(B) Cash flow totale da attività operative 138.660 86.583
(Incrementi) di attività materiali e immateriali non correnti (11.634) (1.077)
Decrementi di attività materiali e immateriali non correnti (26.983) (28.773)
Incrementi/decrementi di altre attività/passività non correnti (1.100) 19
(Incrementi) decrementi in partecipazioni (14.373) 34.766
Interessi ricevuti 9.406 6.631
Dividendi ricevuti 420 -
(C) Cash flow da attività di investimento (44.264) 11.566
Variazioni patrimonio netto a pagamento 1.838 (115.897)
Dividendi pagati (34) (3.346)
Incrementi/(Decrementi) debiti finanziari correnti e non correnti 117.038 102.980
(Incrementi)/Decrementi crediti finanziari correnti e non correnti (63.611) (14.090)
Interessi pagati (65.023) (42.381)
Altri pagamenti finanziari (23.934) (37.569)
(D) Cash flow da attività di finanziamento (33.726) (110.303)
(E) Variazione disponibilità liquide e mezzi equivalenti 60.670 (12.154)
(F) Variazione area consolidamento e riclass. da IFRS5 1.866 1.888
(G) Effetto cambi sulle disponibilità liquide e mezzi equivalenti 97 31
(H) Disponibilità liquide e mezzi equivalenti di fine esercizio 181.242 118.609

Prospetto dell'utile (perdita) dell'esercizio e delle altre componenti di conto economico complessivo consolidato

(in migliaia di Euro) 2024 2023
di cui di cui
parti parti
correlate correlate
Ricavi delle vendite e prestazioni di servizi 1.565.438 2 1.880.532 194.241
Variazioni rimanenze prodotti finiti e semilavorati 338 (876)
Capitalizzazioni per lavori interni 2.171 1.463
Altri proventi 60.917 70 25.411 78
Acquisto e variazione rimanenze materie prime (1.092.501) - (1.317.919) (108.721)
Costo del lavoro (226.788) (823) (234.083) (2.132)
Ammortamenti, impairment e svalutazioni (48.254) - (57.562) -
Altri costi operativi (240.340) (2.589) (264.124) (5.361)
Risultato Operativo 20.981 32.842
Proventi finanziari 23.074 2.766 14.698 5.091
Oneri finanziari (102.487) (49) (85.649) (1.313)
Oneri finanziari netti (79.413) (70.951)
Risultato partecipazioni (10.454) (10.034) (8.388) (8.388)
Risultato Ante Imposte (68.886) (46.497)
Imposte correnti (5.526) (7.384)
Imposte differite 3.501 7.402
Totale Imposte sul reddito (2.025) 18
Risultato netto dell'esercizio da attività operative (70.911) (46.479)
Risultato da attività operative cessate - -
Risultato netto dell'esercizio (70.911) (46.479)
Altri componenti del conto economico complessivo:
Valutazione benefici definiti a dipendenti (2.215) (4.734)
Imposte su altri componenti del c.e. complessivo (306) 1.752
Valutazioni al Fair Value - (9.700)
Componenti che non potranno essere riclassificate nel
risultato di esercizio
(2.521) (12.682)
Utili/(perdite) per conversione bilanci esteri 1.121 (1.572)
Variazione netta della riserva di cash flow hedge (522) (151)
Imposte su altri componenti del c. e. complessivo 58 64
Componenti che potranno essere riclassificate nel
risultato di esercizio
657 (1.659)
Totale altri componenti del conto economico complessivo
al netto degli effetti fiscali
(1.864) (14.341)
Totale conto economico complessivo del periodo (72.775) (60.820)
Risultato netto dell'esercizio attribuibile:
- interessenze di pertinenza dei terzi (6.029) (6.144)
- agli azionisti della controllante (64.882) (40.335)
Risultato netto dell'esercizio (70.911) (46.479)
Totale conto economico complessivo attribuibile:
- interessenze di pertinenza dei terzi (6.311) (6.677)
- agli azionisti della controllante (66.464) (54.143)
Totale conto economico complessivo dell'esercizio (72.775) (60.820)
Utile per azione (dati in Euro)
Utile (perdita) base per azione (0,2922) (0,1409)
Utile (perdita) diluito per azione (0,2284) (0,0878)

Riconciliazione tra Bilancio consolidato e Bilancio Capogruppo

La riconciliazione tra il risultato economico ed il patrimonio netto di Gruppo e quelli separati di KME Group S.p.A. è riportata nei prospetti seguenti.

Prospetto di raccordo tra il risultato della capogruppo KME Group SpA ed il risultato consolidato di spettanza dell'esercizio 2024:

(importi in migliaia di Euro) 31 dic 2024
Patrimonio netto della Capogruppo (incluso il risultato di periodo) 259.339
Patrimonio società consolidate 734.002
Eliminazioni valore di carico partecipazioni consolidate integralmente (1.085.063)
Differenza tra patrimonio netto delle società consolidate e loro valore di iscrizione 365.260
Scritture di consolidamento (PPA e rettifiche di consolidamento) (3.365)
Quota di patrimonio netto delle società consolidate da attribuire ai terzi (52.899)
Patrimonio netto di pertinenza degli azionisti della Capogruppo 217.274

Prospetto di raccordo tra il patrimonio della capogruppo KME Group SpA ed il patrimonio consolidato di spettanza al 31 dicembre 2024:

(importi in migliaia di Euro) 31 dic 2024
Patrimonio netto della Capogruppo (incluso il risultato di periodo) 259.339
Patrimonio società consolidate 734.002
Eliminazioni valore di carico partecipazioni consolidate integralmente (1.085.063)
Differenza tra patrimonio netto delle società consolidate e loro valore di iscrizione 365.260
Scritture di consolidamento (PPA e rettifiche di consolidamento) (3.365)
Quota di patrimonio netto delle società consolidate da attribuire ai terzi (52.899)
Patrimonio netto di pertinenza degli azionisti della Capogruppo 217.274

Di particolare rilevanza è altresì l'emergere di valori di avviamento derivanti principalmente dalla cd. PPA (Purchase Price Allocation) effettuata in occasione del primo consolidamento avvenuto nell'esercizio 2022, come evidenziati nella seguente tabella:

(in migliaia di Euro) 31 dic 2024 31 dic 2023 Variazioni
Cash Generating Unit Rame 369.013 367.057 1.956
Cash Generating Unit Profumi e Cosmesi 25.432 27.776 (2.344)
Avviamento 394.445 394.833 (388)

Le variazioni dell'esercizio traggono origine da variazioni dell'area di consolidamento.

AREA DI CONSOLIDAMENTO

Il bilancio consolidato al 31 dicembre 2024 riflette il consolidamento della Capogruppo e delle società direttamente ed indirettamente controllate, controllate congiuntamente o collegate. Le entità collegate e quelle controllate congiuntamente (joint venture) sono consolidate con il metodo del patrimonio netto.

Per un dettaglio delle società oggetto di consolidamento si rimanda alle note esplicative al bilancio consolidato.

Le attività e le passività di cui è prevista la dismissione vengono riclassificate nelle voci dell'attivo e del passivo destinate ad evidenziare tali fattispecie e i relativi effetti economici vengono esposti in separata voce di conto economico.

Le controllate sono tutte le società sulle quali la Capogruppo ha contemporaneamente:

  • il potere, cioè detiene validi diritti che gli conferiscono la capacità attuale di dirigere le attività rilevanti, ossia le attività che incidono in maniera significativa sui rendimenti;
  • l'esposizione o i diritti a rendimenti variabili derivanti dal rapporto con la stessa;
  • la capacità di esercitare il proprio potere.

Dall'area di consolidamento restano escluse le controllate non significative e le imprese il cui consolidamento non produce effetti sostanziali. Gli effetti di tali esclusioni non assumono però rilevanza e quindi la loro omissione non influenza le decisioni economiche degli utilizzatori di questo bilancio consolidato.

In particolare, con riguardo alle variazioni dell'area di consolidamento intervenute nel corso del 2024, si segnala:

  • l'ingresso nell'area di consolidamento integrale di Azienda Metalli Laminati S.p.A., a seguito dell'acquisizione da parte di KME Italy S.p.A. del 75,76% del capitale della società, che al 31 dicembre 2023 risultava essere collegata in virtù di una percentuale di possesso del Gruppo pari al 24,24% detenuta tramite la società KME Mansfeld GmbH;
  • la cessione da parte di Culti Milano S.p.A. del 25,11% della propria partecipazione in Bakel S.p.A. (già Bakel S.r.l.), a seguito della quale Bakel S.p.A. e la sua controllata Bakel Inc. sono uscite dal perimetro di consolidamento e la partecipazione residua in Bakel S.p.A. è stata iscritta tra le partecipazioni in altre imprese e valutata al fair value;

  • l'aggiunta nel perimetro di consolidamento integrale anche di Intek Investimenti S.p.A., in seguito alla cessione da parte della Società alla controllata KME SE, per motivi di riorganizzazione interna. Si segnala che fino al 31 dicembre 2023 il consolidamento di Intek Investimenti S.p.A. era effettuato al costo in quanto si considerava che l'effetto nel bilancio consolidato non sarebbe stato significativo per l'informativa finanziaria.

Si ricorda che, con riferimento alle entità controllate, in termini di significatività, la principale partecipazione è rappresentata da KME SE, società con sede in Germania, a capo di un gruppo industriale europeo leader mondiale nella produzione e commercializzazione di prodotti in rame e leghe di rame. Il gruppo che fa riferimento a KME SE è composto da diversi siti produttivi in Germania, Italia, Francia, Spagna ed è inoltre rappresentato in tutto il mondo da una fitta rete di società commerciali, agenti e centri di assistenza per soddisfare le esigenze dei clienti dei principali settori industriali.

DOCUMENTI CONTABILI COSTITUENTI IL BILANCIO CONSOLIDATO

La Presidente della Società, Diva Moriani, ed il Dirigente preposto alla redazione dei documenti contabili societari, Giuseppe Mazza, hanno consegnato in data 14 aprile 2025 agli Amministratori ed ai Sindaci, una dichiarazione scritta con la quale attestano, anche tenuto conto dell'art. 154-bis, commi 3 e 4 del D. Lgs n. 58/1998, l'adeguatezza, in relazione alle caratteristiche dell'impresa, delle procedure amministrative e contabili per la formazione del bilancio consolidato dell'esercizio 2024, precisando la conformità dello stesso ai principi contabili internazionali.

La società di revisione Deloitte & Touche S.p.A. ha rilasciato in data odierna la propria relazione sul bilancio consolidato, senza riserve.

I contenuti informativi della parte della Relazione sull'andamento della gestione nell'esercizio 2024 riservata al bilancio consolidato e delle Note esplicative al bilancio consolidato sono esaurienti.

Le informazioni sui principali indicatori di risultato, sia finanziari che non finanziari, sono desumibili dalle varie tabelle della Relazione sull'andamento della gestione e delle Note esplicative al bilancio consolidato.

In relazione alle operazioni di maggior rilievo dell'esercizio 2024, alle operazioni con parti correlate e/o infragruppo, alle denunce od esposti da parte dei soci o di terzi ed in generale per quanto riguarda l'attività di vigilanza e le verifiche svolte, si rinvia alla relazione del Collegio al bilancio di esercizio 2024.

In conclusione, il Collegio ritiene che il bilancio consolidato ed i documenti che lo accompagnano, illustrino in modo adeguato la situazione economica, patrimoniale e finanziaria del Gruppo per l'esercizio 2024.

Del bilancio consolidato e di quanto lo correda, l'Assemblea deve tenere conto solamente ai fini informativi, trattandosi di atto che non è soggetto ad approvazione.

* * *

Milano, 24 aprile 2025

Il Collegio sindacale (con consenso unanime)

Il Presidente

(f.to Gianluca Cinti)

Deloitte & Touche S.p.A. Via Santa Sofia, 28 20122 Milano Italia

Tel: +39 02 83322111 Fax: +39 02 83322112 www.deloitte.it

RELAZIONE DELLA SOCIETÀ DI REVISIONE INDIPENDENTE AI SENSI DELL'ART. 14 DEL D.LGS. 27 GENNAIO 2010, N. 39 E DELL'ART. 10 DEL REGOLAMENTO (UE) N. 537/2014

Agli Azionisti di KME Group S.p.A.

RELAZIONE SULLA REVISIONE CONTABILE DEL BILANCIO CONSOLIDATO

Giudizio

Abbiamo svolto la revisione contabile del bilancio consolidato del gruppo KME (il "Gruppo"), costituito dalla situazione patrimoniale e finanziaria consolidata al 31 dicembre 2024, dal prospetto dell'utile (perdita) dell'esercizio e delle altre componenti di conto economico complessivo consolidato, dal prospetto delle variazioni di patrimonio netto consolidato, dal rendiconto finanziario consolidato per l'esercizio chiuso a tale data e dalle note esplicative che includono le informazioni rilevanti sui principi contabili applicati.

A nostro giudizio, il bilancio consolidato fornisce una rappresentazione veritiera e corretta della situazione patrimoniale e finanziaria del Gruppo al 31 dicembre 2024, del risultato economico e dei flussi di cassa per l'esercizio chiuso a tale data in conformità ai principi contabili IFRS emanati dall'International Accounting Standards Board e adottati dall'Unione Europea nonché ai provvedimenti emanati in attuazione dell'art. 9 del D.Lgs. n. 38/05.

Elementi alla base del giudizio

Abbiamo svolto la revisione contabile in conformità ai principi di revisione internazionali (ISA Italia). Le nostre responsabilità ai sensi di tali principi sono ulteriormente descritte nella sezione Responsabilità della società di revisione per la revisione contabile del bilancio consolidato della presente relazione. Siamo indipendenti rispetto a KME Group S.p.A. (la "Società") in conformità alle norme e ai principi in materia di etica e di indipendenza applicabili nell'ordinamento italiano alla revisione contabile del bilancio. Riteniamo di aver acquisito elementi probativi sufficienti ed appropriati su cui basare il nostro giudizio.

Aspetti chiave della revisione contabile

Gli aspetti chiave della revisione contabile sono quegli aspetti che, secondo il nostro giudizio professionale, sono stati maggiormente significativi nell'ambito della revisione contabile del bilancio consolidato dell'esercizio in esame. Tali aspetti sono stati da noi affrontati nell'ambito della revisione contabile e nella formazione del nostro giudizio sul bilancio consolidato nel suo complesso; pertanto su tali aspetti non esprimiamo un giudizio separato.

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Il nome Deloitte si riferisce a una o più delle seguenti entità: Deloitte Touche Tohmatsu Limited, una società inglese a responsabilità limitata ("DTTL"), le member firm aderenti al suo network e le entità a esse correlate. DTTL e ciascuna delle sue member firm sono entità giuridicamente separate e indipendenti tra loro. DTTL (denominata anche "Deloitte Global") non fornisce servizi ai clienti. Si invita a leggere l'informativa completa relativa alla descrizione della struttura legale di Deloitte Touche Tohmatsu Limited e delle sue member firm all'indirizzo www.deloitte.com/about.

Impairment test dell'avviamento sulla CGU Rame

Descrizione
dell'aspetto chiave
della revisione
L'avviamento iscritto nel bilancio consolidato al 31 dicembre 2024
allocato alla CGU Rame è pari ad euro 369 milioni.
Come indicato nelle note esplicative, al paragrafo "4.3 Avviamento", gli
Amministratori di KME Group S.p.A. hanno proceduto, come previsto
dai principi contabili di riferimento, a svolgere l'impairment test del
suddetto avviamento confrontando il valore recuperabile della CGU
Rame – determinato secondo la metodologia del valore d'uso
– con il
relativo valore contabile.
Le principali assunzioni adottate dagli Amministratori di KME Group
S.p.A. per la stima del valore d'uso riguardano:

la previsione dei flussi di cassa attesi dalla CGU rame per il periodo
esplicito sulla base del Piano Industriale 2025 – 2029 di KME SE
elaborato ed approvato dagli organi amministrativi della stessa;

le proiezioni dei suddetti flussi di cassa per la determinazione del
terminal value;

la determinazione del tasso di attualizzazione (WACC) e del tasso di
crescita di lungo periodo (g-rate).
Le note esplicative del bilancio consolidato evidenziano che ad esito
dell'impairment test effettuato non sono emerse perdite di valore della
CGU Rame con conseguente tenuta del valore contabile
dell'avviamento.
In considerazione della soggettività della stima dei flussi di cassa attesi
e delle variabili chiave del modello valutativo adottato dalla Società,
nonché della rilevanza dell'ammontare dell'avviamento iscritto nel
bilancio consolidato, si ritiene che l'impairment test rappresenti un
aspetto chiave della revisione contabile del bilancio consolidato del
Gruppo al 31 dicembre 2024.
Procedure di
revisione svolte
Nell'ambito delle attività di revisione sono state svolte, anche con il
supporto di specialisti in materia di valutazioni aziendali, le seguenti
principali procedure:

analisi, anche tramite incontri e discussioni con la Direzione della
Società, del modello utilizzato dagli Amministratori per lo
svolgimento dell'impairment test e delle relative modalità per la
determinazione del valore d'uso della CGU Rame;
  • 3
  • comprensione e rilevazione dei controlli rilevanti posti in essere dalla Società sul processo di effettuazione dell'impairment test;
  • verifica della ragionevolezza delle principali assunzioni adottate per la formulazione delle previsioni dei flussi di cassa e la determinazione del tasso di attualizzazione e del tasso di crescita di lungo periodo utilizzati nel modello valutativo;
  • verifica dell'accuratezza matematica del modello utilizzato per la determinazione del valore d'uso.

Abbiamo infine esaminato la completezza e la conformità dell'informativa fornita nel bilancio consolidato rispetto a quanto previsto dallo IAS 36.

Responsabilità degli Amministratori e del Collegio Sindacale per il bilancio consolidato

Gli Amministratori sono responsabili per la redazione del bilancio consolidato che fornisca una rappresentazione veritiera e corretta in conformità ai principi contabili IFRS emanati dall'International Accounting Standards Board e adottati dall'Unione Europea nonché ai provvedimenti emanati in attuazione dell'art. 9 del D.Lgs. n. 38/05 e, nei termini previsti dalla legge, per quella parte del controllo interno dagli stessi ritenuta necessaria per consentire la redazione di un bilancio che non contenga errori significativi dovuti a frodi o a comportamenti o eventi non intenzionali.

Gli Amministratori sono responsabili per la valutazione della capacità del Gruppo di continuare ad operare come un'entità in funzionamento e, nella redazione del bilancio consolidato, per l'appropriatezza dell'utilizzo del presupposto della continuità aziendale, nonché per una adeguata informativa in materia. Gli Amministratori utilizzano il presupposto della continuità aziendale nella redazione del bilancio consolidato a meno che abbiano valutato che sussistono le condizioni per la liquidazione della capogruppo KME Group S.p.A. o per l'interruzione dell'attività o non abbiano alternative realistiche a tali scelte.

Il Collegio Sindacale ha la responsabilità della vigilanza, nei termini previsti dalla legge, sul processo di predisposizione dell'informativa finanziaria del Gruppo.

Responsabilità della società di revisione per la revisione contabile del bilancio consolidato

I nostri obiettivi sono l'acquisizione di una ragionevole sicurezza che il bilancio consolidato nel suo complesso non contenga errori significativi, dovuti a frodi o a comportamenti o eventi non intenzionali, e l'emissione di una relazione di revisione che includa il nostro giudizio. Per ragionevole sicurezza si intende un livello elevato di sicurezza che, tuttavia, non fornisce la garanzia che una revisione contabile svolta in conformità ai principi di revisione internazionali (ISA Italia) individui sempre un errore significativo, qualora esistente.

Gli errori possono derivare da frodi o da comportamenti o eventi non intenzionali e sono considerati significativi qualora ci si possa ragionevolmente attendere che essi, singolarmente o nel loro insieme, siano in grado di influenzare le decisioni economiche prese dagli utilizzatori sulla base del bilancio consolidato.

Nell'ambito della revisione contabile svolta in conformità ai principi di revisione internazionali (ISA Italia), abbiamo esercitato il giudizio professionale e abbiamo mantenuto lo scetticismo professionale per tutta la durata della revisione contabile. Inoltre:

  • abbiamo identificato e valutato i rischi di errori significativi nel bilancio consolidato, dovuti a frodi o a comportamenti o eventi non intenzionali; abbiamo definito e svolto procedure di revisione in risposta a tali rischi; abbiamo acquisito elementi probativi sufficienti ed appropriati su cui basare il nostro giudizio. Il rischio di non individuare un errore significativo dovuto a frodi è più elevato rispetto al rischio di non individuare un errore significativo derivante da comportamenti o eventi non intenzionali, poiché la frode può implicare l'esistenza di collusioni, falsificazioni, omissioni intenzionali, rappresentazioni fuorvianti o forzature del controllo interno;
  • abbiamo acquisito una comprensione del controllo interno rilevante ai fini della revisione contabile allo scopo di definire procedure di revisione appropriate nelle circostanze e non per esprimere un giudizio sull'efficacia del controllo interno del Gruppo;
  • abbiamo valutato l'appropriatezza dei principi contabili utilizzati nonché la ragionevolezza delle stime contabili effettuate dagli Amministratori, inclusa la relativa informativa;
  • siamo giunti ad una conclusione sull'appropriatezza dell'utilizzo da parte degli Amministratori del presupposto della continuità aziendale e, in base agli elementi probativi acquisiti, sull'eventuale esistenza di una incertezza significativa riguardo a eventi o circostanze che possono far sorgere dubbi significativi sulla capacità del Gruppo di continuare ad operare come un'entità in funzionamento. In presenza di un'incertezza significativa, siamo tenuti a richiamare l'attenzione nella relazione di revisione sulla relativa informativa di bilancio, ovvero, qualora tale informativa sia inadeguata, a riflettere tale circostanza nella formulazione del nostro giudizio. Le nostre conclusioni sono basate sugli elementi probativi acquisiti fino alla data della presente relazione. Tuttavia, eventi o circostanze successivi possono comportare che il Gruppo cessi di operare come un'entità in funzionamento;
  • abbiamo valutato la presentazione, la struttura e il contenuto del bilancio consolidato nel suo complesso, inclusa l'informativa, e se il bilancio consolidato rappresenti le operazioni e gli eventi sottostanti in modo da fornire una corretta rappresentazione;
  • abbiamo acquisito elementi probativi sufficienti e appropriati sulle informazioni finanziarie delle imprese o delle differenti attività economiche svolte all'interno del Gruppo per esprimere un giudizio sul bilancio consolidato. Siamo responsabili della direzione, della supervisione e dello svolgimento dell'incarico di revisione contabile del Gruppo. Siamo gli unici responsabili del giudizio di revisione sul bilancio consolidato.

Abbiamo comunicato ai responsabili delle attività di governance, identificati ad un livello appropriato come richiesto dagli ISA Italia, tra gli altri aspetti, la portata e la tempistica pianificate per la revisione contabile e i risultati significativi emersi, incluse le eventuali carenze significative nel controllo interno identificate nel corso della revisione contabile.

Abbiamo fornito ai responsabili delle attività di governance anche una dichiarazione sul fatto che abbiamo rispettato le norme e i principi in materia di etica e di indipendenza applicabili nell'ordinamento italiano e abbiamo comunicato loro ogni situazione che possa ragionevolmente avere un effetto sulla nostra indipendenza e, ove applicabile, le azioni intraprese per eliminare i relativi rischi o le misure di salvaguardia applicate.

Tra gli aspetti comunicati ai responsabili delle attività di governance, abbiamo identificato quelli che sono stati più rilevanti nell'ambito della revisione contabile del bilancio consolidato dell'esercizio in esame, che hanno costituito quindi gli aspetti chiave della revisione. Abbiamo descritto tali aspetti nella relazione di revisione.

Altre informazioni comunicate ai sensi dell'art. 10 del Regolamento (UE) 537/2014

L'Assemblea degli Azionisti di KME Group S.p.A. ci ha conferito in data 31 maggio 2016 l'incarico di revisione legale del bilancio d'esercizio e consolidato della Società per gli esercizi dal 31 dicembre 2016 al 31 dicembre 2024.

Dichiariamo che non sono stati prestati servizi diversi dalla revisione contabile vietati ai sensi dell'art. 5, par. 1, del Regolamento (UE) 537/2014 e che siamo rimasti indipendenti rispetto alla Società nell'esecuzione della revisione legale.

Confermiamo che il giudizio sul bilancio consolidato espresso nella presente relazione è in linea con quanto indicato nella relazione aggiuntiva destinata al Collegio Sindacale, nella sua funzione di Comitato per il Controllo Interno e la Revisione Contabile, predisposta ai sensi dell'art. 11 del citato Regolamento.

RELAZIONE SU ALTRE DISPOSIZIONI DI LEGGE E REGOLAMENTARI

Giudizio sulla conformità alle disposizioni del Regolamento Delegato (UE) 2019/815

Gli Amministratori di KME Group S.p.A. sono responsabili per l'applicazione delle disposizioni del Regolamento Delegato (UE) 2019/815 della Commissione Europea in materia di norme tecniche di regolamentazione relative alla specificazione del formato elettronico unico di comunicazione (ESEF – European Single Electronic Format) (nel seguito "Regolamento Delegato") al bilancio consolidato al 31 dicembre 2024, da includere nella relazione finanziaria annuale.

Abbiamo svolto le procedure indicate nel principio di revisione (SA Italia) n. 700B al fine di esprimere un giudizio sulla conformità del bilancio consolidato alle disposizioni del Regolamento Delegato.

A nostro giudizio, il bilancio consolidato al 31 dicembre 2024 è stato predisposto nel formato XHTML ed è stato marcato, in tutti gli aspetti significativi, in conformità alle disposizioni del Regolamento Delegato.

Alcune informazioni contenute nelle note esplicative al bilancio consolidato, quando estratte dal formato XHTML in un'istanza XBRL, a causa di taluni limiti tecnici potrebbero non essere riprodotte in maniera identica rispetto alle corrispondenti informazioni visualizzabili nel bilancio consolidato in formato XHTML.

Giudizi e dichiarazione ai sensi dell'art. 14, comma 2, lettere e), e-bis) ed e-ter), del D.Lgs. 39/10 e ai sensi dell'art. 123-bis, comma 4, del D.Lgs. 58/98

Gli Amministratori di KME Group S.p.A. sono responsabili per la predisposizione della relazione sulla gestione e della relazione sul governo societario e gli assetti proprietari del gruppo KME al 31 dicembre 2024, incluse la loro coerenza con il relativo bilancio consolidato e la loro conformità alle norme di legge.

Abbiamo svolto le procedure indicate nel principio di revisione (SA Italia) n. 720B al fine di:

  • esprimere un giudizio sulla coerenza della relazione sulla gestione e di alcune specifiche informazioni contenute nella relazione sul governo societario e gli assetti proprietari indicate nell'art. 123-bis, co. 4, del D.Lgs. 58/98 con il bilancio consolidato;
  • esprimere un giudizio sulla conformità alle norme di legge della relazione sulla gestione, esclusa la sezione relativa alla rendicontazione consolidata di sostenibilità, e di alcune specifiche informazioni contenute nella relazione sul governo societario e gli assetti proprietari indicate nell'art. 123-bis, co. 4, del D.Lgs. 58/98;
  • rilasciare una dichiarazione su eventuali errori significativi nella relazione sulla gestione e in alcune specifiche informazioni contenute nella relazione sul governo societario e gli assetti proprietari indicate nell'art. 123-bis, co. 4, del D.Lgs. 58/98.

A nostro giudizio, la relazione sulla gestione e le specifiche informazioni contenute nella relazione sul governo societario e gli assetti proprietari indicate nell'art. 123-bis, co. 4, del D.Lgs. 58/98 sono coerenti con il bilancio consolidato del gruppo KME al 31 dicembre 2024.

Inoltre, a nostro giudizio, la relazione sulla gestione, esclusa la sezione relativa alla rendicontazione consolidata di sostenibilità, e le specifiche informazioni contenute nella relazione sul governo societario e gli assetti proprietari indicate nell'art. 123-bis, co. 4, del D.Lgs. 58/98 sono redatte in conformità alle norme di legge.

Con riferimento alla dichiarazione di cui all'art. 14, co. 2, lettera e-ter), del D.Lgs. 39/10, rilasciata sulla base delle conoscenze e della comprensione dell'impresa e del relativo contesto acquisite nel corso dell'attività di revisione, non abbiamo nulla da riportare.

Il nostro giudizio sulla conformità alle norme di legge non si estende alla sezione della relazione sulla gestione relativa alla rendicontazione consolidata di sostenibilità. Le conclusioni sulla conformità di tale sezione alle norme che ne disciplinano i criteri di redazione e all'osservanza degli obblighi di informativa previsti dall'art. 8 del Regolamento (UE) 2020/852 sono formulate da parte nostra nella relazione di attestazione ai sensi dell'art. 14-bis del D.Lgs. 39/10.

DELOITTE & TOUCHE S.p.A.

Luca Franchino Socio

Milano, 24 aprile 2025

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