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Aeffe

Management Reports Apr 23, 2025

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Management Reports

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PROGETTO BILANCIO D'ESERCIZIO AL 31 DICEMBRE 2024

Relazione sulla gestione

1. ANDAMENTO DELLA GESTIONE DELLA SOCIETA'

CONTO ECONOMICO

(Valori in unità di Euro) Esercizio % Esercizio % Variazioni %
2024 sui ricavi 2023 sui ricavi
RICAVI DELLE VENDITE E DELLE PRESTAZIONI 133.458.183 100,0% 183.696.470 100,0% (50.238.287) (27,3%)
Altri ricavi e proventi 109.955.422 82,4% 12.591.914 6,9% 97.363.508 773,2%
TOTALE RICAVI 243.413.605 182,4% 196.288.384 106,9% 47.125.221 24,0%
Var.rim.prod.in c.so lav., finiti,sem. (12.549.340) (9,4%) (7.897.238) (4,3%) (4.652.102) 58,9%
Costi per materie prime, mat.di cons. e merci (37.306.052) (28,0%) (60.916.487) (33,2%) 23.610.435 (38,8%)
Costi per servizi (60.059.742) (45,0%) (79.023.858) (43,0%) 18.964.116 (24,0%)
Costi per godimento beni di terzi (1.182.958) (0,9%) (1.958.276) (1,1%) 775.318 (39,6%)
Costi per il personale (43.802.610) (32,8%) (46.562.744) (25,3%) 2.760.134 (5,9%)
Altri oneri operativi (1.551.631) (1,2%) (3.387.023) (1,8%) 1.835.392 (54,2%)
Totale costi operativi (156.452.333) (117,2%) (199.745.626) (108,7%) 43.293.293 (21,7%)
MARGINE OPERATIVO LORDO (EBITDA) 86.961.272 65,2% (3.457.242) (1,9%) 90.418.514 (2.615,3%)
Ammortamento immobilizzazioni immateriali (2.503.359) (1,9%) (2.684.978) (1,5%) 181.619 (6,8%)
Ammortamento immobilizzazioni materiali (2.866.847) (2,1%) (3.145.440) (1,7%) 278.593 (8,9%)
Ammortamenti attività per diritti d'uso (10.538.312) (7,9%) (10.908.975) (5,9%) 370.663 (3,4%)
Rivalutazioni/Svalutazioni e accantonamenti (26.177.112) (19,6%) (31.586.983) (17,2%) 5.409.871 (17,1%)
Totale Ammortamenti e Svalutazioni (42.085.630) (31,5%) (48.326.376) (26,3%) 6.240.746 (12,9%)
RISULTATO OPERATIVO (EBIT) 44.875.642 33,6% (51.783.618) (28,2%) 96.659.260 (186,7%)
Proventi finanziari 849.193 0,6% 92.582 0,1% 756.611 817,2%
Proventi da partecipazione 15.000.000 11,2% - 0,0% 15.000.000 n.a.
Oneri finanziari (6.966.835) (5,2%) (6.162.284) (3,4%) (804.551) 13,1%
Oneri finanziari su attività per diritti d'uso (1.352.954) (1,0%) (1.490.146) (0,8%) 137.192 (9,2%)
Totale Proventi/(Oneri) finanziari 7.529.404 5,6% (7.559.848) (4,1%) 15.089.252 (199,6%)
RISULTATO ANTE IMPOSTE 52.405.046 39,3% (59.343.466) (32,3%) 111.748.512 (188,3%)
Imposte (16.798.271) (12,6%) 7.762.559 4,2% (24.560.830) (316,4%)
RISULTATO NETTO DELL'ESERCIZIO 35.606.775 26,7% (51.580.907) (28,1%) 87.187.682 (169,0%)

Ricavi delle vendite e delle prestazioni

• Nell'esercizio 2024 i ricavi passano da Euro 183.696 migliaia del 2023 a Euro 133.458 migliaia del 2024, con un decremento del 27,3%.

La riduzione dei ricavi è ascrivibile al rallentamento sia del canale retail che del canale wholesale.

I ricavi sono stati conseguiti per il 52% sul mercato italiano e per il 48% sui mercati esteri.

Costo per il personale

I costi del personale passano da Euro 46.563 migliaia del 2023 a Euro 43.803 migliaia del 2024, con un decremento del 5,9% per effetto del processo di riorganizzazione dell'azienda.

Margine operativo lordo (EBITDA)

Nell'esercizio 2024 l'EBITDA è pari a Euro 86.961 migliaia in aumento rispetto all'esercizio 2023 (nel 2023 Ebitda negativo di Euro 3.457 migliaia). Tale aumento è conseguenza principale degli effetti della cessione da parte della Società della

proprietà del marchio "Moschino" con riferimento a tutti i prodotti appartenenti alla classe merceologica 3 della Classificazione di Nizza.

Risultato operativo (EBIT)

L'EBIT 2024 è pari a Euro 44.876 migliaia, registrando un incremento pari a Euro 96.659 migliaia, rispetto all'EBIT negativo del 2023 pari a Euro 51.784 migliaia. L'incremento è determinato principalmente dagli effetti della cessione della proprietà del marchio "Moschino" con riferimento a tutti i prodotti appartenenti alla classe merceologica 3 della Classificazione di Nizza e alle minori svalutazioni delle partecipazioni e crediti verso controllate effettuate nell'anno 2024 rispetto all'anno 2023.

Proventi e oneri finanziari netti

La gestione finanziaria netta passa da Euro -7.560 migliaia del 2023 ad Euro 7.529 migliaia del 2024 con un aumento del 199,6% per effetto principalmente della distribuzione di riserve di utili da parte della società controllata Pollini S.p.A. pari a Euro 15.000 migliaia. Al netto di questa operazione i proventi e oneri finanziari rimangono sostanzialmente invariati.

Risultato ante imposte

Il risultato ante imposte passa da Euro -59.343 migliaia del 2023 a Euro 52.405 migliaia del 2024, con una variazione positiva in valore assoluto di Euro 111.749 determinata dalle motivazioni sopra esposte.

Risultato netto dell'esercizio

Il risultato di esercizio passa da Euro -51.581 migliaia del 2023 ad Euro 35.607 migliaia del 2024, registrando una variazione positiva di Euro 87.188 migliaia determinata dalle motivazioni sopra esposte.

STATO PATRIMONIALE

(Valori in unità di Euro) 31 dicembre 31 dicembre
2024 2023
Crediti commerciali 62.518.508 56.855.903
Rimanenze 30.482.258 43.982.492
Debiti commerciali (43.008.087) (63.026.805)
CCN operativo 49.992.679 37.811.590
Altri crediti correnti 19.771.873 22.417.064
Crediti tributari 4.984.747 7.786.638
Altri debiti correnti (8.237.620) (17.582.065)
Debiti tributari (4.290.585) (1.996.912)
Capitale circolante netto 62.221.094 48.436.315
Immobilizzazioni materiali 46.151.647 48.912.965
Immobilizzazioni immateriali 25.614.454 38.086.686
Attività per diritti d'uso 33.675.063 56.660.267
Partecipazioni 50.016.313 50.616.053
Altre attività non correnti 25.811.339 3.855.714
Attivo immobilizzato 181.268.816 198.131.685
Benefici successivi alla cessazione del rapporto di lavoro (2.460.735) (2.627.058)
Accantonamenti (45.008.729) (19.475.386)
Beni destinati alla vendita 4.349.496
Altri debiti non correnti (1.090.833) (1.397.873)
Attività fiscali per imposte anticipate 9.113.946 7.549.454
Passività fiscali per imposte differite (23.090.999) (6.757.376)
CAPITALE INVESTITO NETTO 185.302.056 223.859.761
Capitale sociale 24.606.246 24.606.246
Altre riserve 20.577.039 72.156.450
Utili/(perdite) esercizi precedenti 2.374.995 2.374.995
Risultato di esercizio 35.606.775 (51.580.907)
Patrimonio netto 83.165.055 47.556.784
Disponibilità liquide (2.734.278) (2.561.025)
Passività finanziarie non correnti 40.425.379 58.660.277
Passività finanziarie correnti 25.987.549 66.014.442
POSIZIONE FINANZIARIA SENZA EFFETTO IFRS 16 63.678.650 122.113.694
Passività per leasing correnti 7.192.909 9.209.021
Passività per leasing non correnti 31.265.442 44.980.262
POSIZIONE FINANZIARIA NETTA 102.137.001 176.302.977
PATRIMONIO NETTO E INDEBITAMENTO FINANZIARIO NETTO 185.302.056 223.859.761

CAPITALE INVESTITO NETTO

Rispetto al 31 dicembre 2023, il capitale investito netto si è decrementato dell'17,2% pari a Euro 38.558 migliaia.

Capitale circolante netto

Il capitale circolante netto al 31 dicembre 2024 risulta pari a Euro 62.221 migliaia rispetto a Euro 48.436 migliaia del 31 dicembre 2023.

Di seguito vengono commentate le variazioni delle principali voci:

  • il capitale circolante netto operativo aumenta complessivamente di Euro 12.181 migliaia. Tale variazione è correlabile alla riduzione dei debiti commerciali e delle rimanenze derivante dalla contrazione delle vendite avvenuta nel corso del 2024;
  • la somma degli altri crediti e degli altri debiti correnti diminuisce di complessivi Euro 11.989 migliaia rispetto al periodo precedente principalmente per la riduzione degli anticipi royalties e dei costi anticipati della primavera/estate 2025 rispetto alla primavera/estate 2024;
  • la variazione complessiva dei crediti e debiti tributari pari ad Euro 508 migliaia è riferibile principalmente al decremento dei crediti tributari per IRES e all'incremento dei debiti tributari per IRAP.

Attivo immobilizzato

Le attività fisse al 31 dicembre 2024 diminuiscono di Euro 16.863 migliaia rispetto al 31 dicembre 2023, principalmente per effetto della cessione della proprietà del marchio "Moschino" con riferimento a tutti i prodotti appartenenti alla classe merceologica 3 della Classificazione di Nizza.

Di seguito vengono commentate le variazioni delle principali voci:

  • le immobilizzazioni materiali aumentano complessivamente di Euro 2.761 migliaia per effetto delle seguenti variazioni:
    • investimenti per Euro 169 migliaia in opere su beni di terzi, attrezzature informatiche ed impiantistica generale e specifica;
    • decrementi per Euro 62 migliaia;
    • ammortamenti per Euro 2.866 migliaia.
  • le immobilizzazioni immateriali aumentano complessivamente di Euro 12.472 migliaia per effetto delle seguenti variazioni:
    • decrementi per Euro 10.750 migliaia a seguito della cessione della proprietà del marchio "Moschino" con riferimento a tutti i prodotti appartenenti alla classe merceologica 3 della Classificazione di Nizza;
    • investimenti per Euro 781migliaia in software;
    • ammortamenti per Euro 2.504 migliaia.
  • le attività per diritti d'uso si movimentano per Euro 22.985 migliaia principalmente per effetto della cessione della boutique di Milano in via Montenapoleone 18 e per la riclassifica dei diritti d'uso della boutique di Roma destinata alla vendita nel corso dell'esercizio 2025.
  • le partecipazioni si movimentano per Euro 600 migliaia. Per i dettagli si rimanda al punto 4 Partecipazioni della nota esplicativa.

POSIZIONE FINANZIARIA NETTA

L'indebitamento finanziario netto della Società si attesta a Euro 102.137 migliaia al 31 dicembre 2024 rispetto a Euro 176.303 migliaia al 31 dicembre 2023 con un miglioramento di Euro 74.166 migliaia.

Le disponibilità liquide di Aeffe S.p.A al 31 dicembre 2024 sono sostanzialmente allineate al valore dell'anno precedente.

L'indebitamento finanziario, al netto dell'effetto dell'applicazione del principio IFRS 16, è pari a Euro 63.679 migliaia al 31 dicembre 2024 rispetto a Euro 122.114 migliaia al 31 dicembre 2023.

Relativamente all'indebitamento finanziario si segnala che Aeffe S.p.A. e Euroitalia S.r.l. hanno sottoscritto e dato esecuzione, nel corso dell'anno 2024, ad un accordo quadro per la cessione da parte di Aeffe della proprietà del marchio "Moschino" con riferimento a tutti i prodotti appartenenti alla classe merceologia 3 della Classificazione di Nizza, ossia principalmente cosmetici e profumi, a fronte di un corrispettivo pari a Euro 98.000 migliaia interamente corrisposto.

PATRIMONIO NETTO

Il Patrimonio Netto complessivo si incrementa di Euro 35.608 migliaia per effetto dell'utile di esercizio.

2. ATTIVITA' DI RICERCA E SVILUPPO

L'attività di ricerca e sviluppo, considerata la particolarità delle nostre produzioni, si sostanzia nel continuo rinnovamento tecnico/stilistico dei nostri modelli e nell'altrettanto costante miglioramento dei materiali di realizzazione dei prodotti.

Tali costi sono contabilizzati a Conto Economico e per l'esercizio 2024 ammontano a Euro 19.175 migliaia.

3. INFORMAZIONI AI SENSI DELL'ART.2428, comma 3, al punto 6-bis, del Codice Civile

Ai sensi dell'art. 2428, comma 3, al punto 6-bis, del Codice Civile si evidenzia il fatto che l'azienda non utilizza strumenti finanziari derivati.

La gestione dei fabbisogni finanziari e dei relativi rischi è svolta a livello accentrato dal dipartimento di tesoreria.

L'obiettivo principale di queste linee guida è quello di garantire la presenza di una struttura del passivo in equilibrio con la composizione dell'attivo di bilancio, al fine di mantenere una elevata solidità patrimoniale.

Il costo medio dell'indebitamento risulta tendenzialmente parametrato all'andamento del tasso EURIBOR a 3/6 mesi, più uno spread che dipende principalmente dalla tipologia di strumento di finanziamento utilizzato.

Il rischio di cambio per le transazioni commerciali in valuta diversa da quella di conto viene coperto mediante operazioni di indebitamento in valuta nei rispettivi paesi.

In riferimento agli obiettivi e alle politiche della Società, in materia di gestione del rischio finanziario, si rinvia alle informazioni già riportate nelle note al bilancio.

4. INFORMAZIONI SUL CAPITALE AZIONARIO

Relativamente alle informazioni sul capitale azionario si rimanda alla Relazione sul Governo Societario, redatta ai sensi degli Artt. 124 bis TUF, 89 bis del Regolamento Emittenti Consob e dell'art. IA2.6 delle Istruzioni Regolamento di Borsa, approvata dal Consiglio di Amministrazione del 14 marzo 2025, che è disponibile sul sito internet www.aeffe.com, sezione Governance.

I detentori di azioni in misura superiore al 3% alla data della Relazione risultano essere:

Azionisti rilevanti %
COLLOPORTUS S.r.l. 30,899%
FQUATTRO S.r.l. 30,899%
Altri azionisti (*) 38,202%

(*) 8,325% di azioni proprie detenute da Aeffe S.p.A.

5. AZIONI PROPRIE

Al 31 dicembre 2024 la Società possiede 8.937.519 azioni proprie dal valore nominale di euro 0,25, ciascuna che corrispondono all'8,325% del suo capitale sociale. Nel corso dell'esercizio 2024 non sono state acquistate dalla Società azioni proprie.

Alla data della chiusura del Bilancio in esame, nel portafoglio della Società non risultano azioni di società controllanti, né direttamente né indirettamente detenute.

6. RAPPORTI INFRAGRUPPO E CON PARTI CORRELATE

Per quanto concerne le operazioni effettuate con parti correlate, ivi comprese le operazioni infragruppo, si precisa che le stesse non sono qualificabili né come atipiche né come inusuali, rientrando nel normale corso di attività delle società del gruppo. Dette operazioni sono regolate a condizioni di mercato, tenuto conto delle caratteristiche dei beni e servizi prestati.

Le informazioni sui rapporti con parti correlate, ivi incluse quelle richieste dalla Comunicazione Consob del 28 luglio 2006, sono presentate nella Nota 38 e 39.

7. CONTESTO GEOPOLITICO

L'Italia ha confermato il proprio sostegno politico all'Ucraina, pur non essendo tra i principali fornitori di armamenti. Il governo punta a una pace giusta, che non significa la resa di Kiev e lavora per portare Mosca al tavolo del negoziato, promuovendo iniziative di ricostruzione e mediazione diplomatica.

Per quanto riguarda la crisi in Medio Oriente, l'Italia ha adottato una strategia di basso profilo, rimanendo allineata ai partner europei. Il governo ha evidenziato che "il cessate il fuoco a Gaza e in Libano, e la transizione in Siria, hanno aperto una nuova fase politica", offrendo un'opportunità per consolidare la stabilità regionale.

Il bilancio del 2024 redatto dall'Istituto Affari Internazionali (IAI) indica un'Italia attiva sulla scena internazionale. Tuttavia, il 2025 si preannuncia denso di sfide, tra cui il rafforzamento della difesa europea nel contesto NATO e la competitività economica. L'evoluzione delle crisi globali e la capacità dell'Italia di mantenere un ruolo centrale in Europa e nel Mediterraneo saranno determinanti per la proiezione strategica del Paese nei prossimi anni.

8. RENDICONTAZIONE DI SOSTENIBILITA'

In considerazione di quanto previsto dall'Art. 7, comma 2, del D.Lgs. 125/2024, le informazioni relative alla rendicontazione sulla sostenibilità di Aeffe SpA sono incluse nella Rendicontazione Consolidata di Sostenibilità, redatta in conformità all'Art. 4 del medesimo Decreto e inserita nella relazione sulla gestione del bilancio consolidato.

9. FATTI DI RILIEVO DELL'ESERCIZIO

In data 30 gennaio 2024 il Gruppo Aeffe ha annunciato la nomina di Adrian Appiolaza come nuovo direttore creativo del Brand Moschino.

In data 24 settembre 2024 il Consiglio di Amministrazione di Aeffe S.p.A. ha comunicato la decisione di Alberta Ferretti di lasciare la Direzione Creativa del brand da lei fondato, con la sfilata Primavera/Estate 2025 si conclude il percorso stilistico della designer italiana, protagonista di un'avventura imprenditoriale e creativa iniziata nel 1980.

In data 26 settembre 2024 Aeffe S.p.A. ed Euroitalia S.r.l. hanno sottoscritto e dato esecuzione ad un accordo quadro per la cessione da parte di Aeffe della proprietà del marchio "Moschino" con riferimento a tutti i prodotti appartenenti alla classe merceologia 3 della Classificazione di Nizza, ossia principalmente cosmetici e profumi, a fronte di un corrispettivo pari a Euro 98.000 migliaia.

Il 15 ottobre è stata annunciata la nomina di Lorenzo Serafini come Direttore Creativo del brand Alberta Ferretti. Il Gruppo Aeffe ha definito, in accordo con Lorenzo Serafini e interpretando le esigenze del mercato attuale, una nuova strategia che prevede a partire dalla stagione Autunno/Inverno 2025 l'integrazione della linea Philosophy all'interno del brand Alberta Ferretti con l'obiettivo di garantire ulteriore appeal e forza al nuovo corso.

10. FATTI DI RILIEVO INTERVENUTI DOPO LA CHIUSURA DEL PERIODO

La Società, in data 24 dicembre 2024, ha siglato l'accordo di Cassa Integrazione Guadagni Straordinaria per crisi aziendale con decorrenza dal 13 gennaio 2025 per una durata complessiva di 12 mesi. Con tale accordo la Società prosegue l'operazione di efficientamento dei costi del personale iniziato nel corso dell'anno 2024 con il Contratto di Solidarietà ai sensi dell'art.21 comma 1 lett c) del D.Lgs. n. 148/2015 e con la Cassa Integrazione Guadagni Ordinaria.

11. EVOLUZIONE PREVEDIBILE DELLA GESTIONE

A partire dall'esercizio 2023 e per tutto l'esercizio 2024 il Gruppo Aeffe ha intrapreso un processo di razionalizzazione societaria, organizzativa e di processo che ha portato all'esecuzione di numerose operazioni che hanno visto coinvolti tutti i Brand in portafoglio. L'andamento dei mercati internazionali, la continuazione di guerre in paesi importanti dal punto di vista della distribuzione (Ucraina, Russia, Israele e Medio Oriente) ed una generale riduzione dei consumi hanno generato una crescente consapevolezza rispetto alle azioni da portare a termine. L'azienda si è attrezzata con tutti gli strumenti possibili anche da un punto di vista creativo per affrontare questa fase: il riposizionamento del Brand Moschino con la Direzione Creativa di Adrian Appiolaza e la scelta di integrare la linea Philosophy all'interno del brand Alberta Ferretti con alla guida Lorenzo Serafini sono stati frutto di un pensiero strategico finalizzato a rispondere alle necessità del consumatore.

A seguito delle importanti operazioni di M&A finalizzate tra il 2021 ed il 2022 (investimenti per la Società pari a oltre Euro 90 milioni), nel corso del 2024, il Gruppo ha deciso di sottoscrivere un accordo di cessione della proprietà del marchio Moschino con riferimento a tutti i prodotti appartenenti alla classe merceologia 3 della Classificazione di Nizza, ossia

principalmente cosmetici e profumi; tale operazione, che ha portato in dote una cospicua plusvalenza, ha permesso al Gruppo di avere una maggiore consistenza patrimoniale, economica e finanziaria apportando di conseguenza risorse che possano garantire lo sviluppo futuro dei propri Brand sin a partire dal 2025.

Alla luce di tutto quanto sopra esposto, il Gruppo ha predisposto un nuovo Piano Industriale 2025-2028, approvato dal Consiglio di Amministrazione in data 23 gennaio 2025, al fine di fissare i nuovi obiettivi strategici

12. PROPOSTA DI APPROVAZIONE DEL BILANCIO E DESTINAZIONE DEL RISULTATO DI ESERCIZIO 2024

Signori Azionisti,

nel sottoporre alla Vostra approvazione il Bilancio d'esercizio chiuso al 31 dicembre 2024 Vi proponiamo di destinare l'utile dell'esercizio di Euro 35.606.775 come segue:

Euro 889.659 a Riserva Legale;

Euro 34.717.116 a Riserva Straordinaria.

14 Marzo 2025

Per Il Consiglio di Amministrazione L'Amministratore Delegato Simone Badioli

Prospetti Contabili

Stato Patrimoniale (*)

(Valori in unità di Euro) Note 31 dicembre 31 dicembre Variazioni
2024 2023
Marchi 23.880.979 36.526.209 (12.645.230)
Altre attività immateriali 1.733.475 1.560.477 172.998
Immobilizzazioni immateriali (1) 25.614.454 38.086.686 (12.472.232)
Terreni 17.319.592 17.319.592 -
Fabbricati 20.017.406 20.628.544 (611.138)
Opere su beni di terzi 5.855.345 7.199.410 (1.344.065)
Impianti e macchinari 936.464 1.224.869 (288.405)
Attrezzature 63.665 106.994 (43.329)
Altre attività materiali 1.959.175 2.433.556 (474.381)
Immobilizzazioni materiali (2) 46.151.647 48.912.965 (2.761.318)
Attività per diritti d'uso (3) 33.675.063 56.660.267 (22.985.204)
Partecipazioni (4) 50.016.313 50.616.053 (599.740)
Altre attività (5) 25.811.339 3.855.714 21.955.625
Imposte anticipate (6) 9.113.946 7.549.454 1.564.492
ATTIVITA' NON CORRENTI 190.382.762 205.681.139 (15.298.377)
Rimanenze (7) 30.482.258 43.982.492 (13.500.234)
Crediti commerciali (8) 62.518.508 56.855.903 5.662.605
Crediti tributari (9) 4.984.747 7.786.638 (2.801.891)
Disponibilità liquide (10) 2.734.278 2.561.025 173.253
Altri crediti (11) 19.771.873 22.417.064 (2.645.191)
ATTIVITA' CORRENTI 120.491.664 133.603.122 (13.111.458)
BENI DESTINATI ALLA VENDITA (12) 4.349.496 4.349.496
TOTALE ATTIVITA' 315.223.922 339.284.261 (24.060.339)
Capitale sociale 24.606.246 24.606.246 -
Altre riserve 20.577.039 72.156.450 (51.579.411)
Utili/(perdite) esercizi precedenti 2.374.995 2.374.995 -
Risultato di esercizio 35.606.775 (51.580.907) 87.187.682
PATRIMONIO NETTO (13) 83.165.055 47.556.784 35.608.271
Accantonamenti (14) 45.008.729 19.475.386 25.533.343
Imposte differite (5) 23.090.999 6.757.376 16.333.623
Fondi relativi al personale (15) 2.460.735 2.627.058 (166.323)
Passività finanziarie (16) 71.690.821 103.640.539 (31.949.718)
Passività non finanziarie (17) 1.090.833 1.397.873 (307.040)
PASSIVITA' NON CORRENTI 143.342.117 133.898.232 9.443.885
Debiti commerciali (18) 43.008.087 63.026.805 (20.018.718)
Debiti tributari (19) 4.290.585 1.996.912 2.293.673
Passività finanziarie (20) 33.180.458 75.223.463 (42.043.005)
Altri debiti (21) 8.237.620 17.582.065 (9.344.445)
PASSIVITA' CORRENTI
88.716.750 157.829.245 (69.112.495)

(*) Ai sensi della Delibera Consob n. 15519 del 27 luglio 2006, gli effetti dei rapporti con parti correlate sullo Stato Patrimoniale della Aeffe S.p.A. sono evidenziati nell'apposito schema di Stato Patrimoniale riportato nell'allegato I e sono ulteriormente descritti nella Nota 38 e 39.

Conto Economico (*)

(Valori in unità di Euro) Note Esercizio Esercizio
2024 % 2023 %
RICAVI DELLE VENDITE E DELLE PRESTAZIONI (22) 133.458.183 100,0% 183.696.470 100,0%
Altri ricavi e proventi (23) 109.955.422 82,4% 12.591.914 6,9%
TOTALE RICAVI 243.413.605 182,4% 196.288.384 106,9%
Var.rim.prod.in c.so lav., finiti,sem. (12.549.340) (9,4%) (7.897.238) (4,3%)
Costi per materie prime, mat.di cons. e merci (24) (37.306.052) (28,0%) (60.916.487) (33,2%)
Costi per servizi (25) (60.059.742) (45,0%) (79.023.858) (43,0%)
Costi per godimento beni di terzi (26) (1.182.958) (0,9%) (1.958.276) (1,1%)
Costi per il personale (27) (43.802.610) (32,8%) (46.562.744) (25,3%)
Altri oneri operativi (28) (1.551.631) (1,2%) (3.387.023) (1,8%)
Ammortamenti e svalutazioni (29) (42.085.630) (31,5%) (48.326.376) (26,3%)
Proventi/(oneri) finanziari (30) 7.529.404 5,6% (7.559.848) (4,1%)
RISULTATO ANTE IMPOSTE 52.405.046 39,3% (59.343.466) (32,3%)
Imposte (31) (16.798.271) (12,6%) 7.762.559 4,2%
RISULTATO NETTO DELL'ESERCIZIO 35.606.775 26,7% (51.580.907) (28,1%)

(*) Ai sensi della Delibera Consob n. 15519 del 27 luglio 2006, gli effetti dei rapporti con parti correlate sul Conto Economico della Aeffe S.p.A. sono evidenziati nell'apposito schema di Conto Economico riportato nell'allegato II e sono ulteriormente descritti nella Nota 38 e 39.

Conto Economico Complessivo

(Valori in unità di Euro) Esercizio Esercizio
2024 2023
Utile/(perdita) del periodo (A) 35.606.775 (51.580.907)
Rimisurazione sui piani a benefici definiti 1.886 91.776
Effetto fiscale relativo agli Altri utili/(perdite) che non saranno successivamente riclassificati
nell'utile/(perdita) d'esercizio
- -
Totale altri utili/(perdite) complessivi che non saranno successivamente riclassificati
nell'utile/(perdita) d'esercizio, al netto dell'effetto fiscale (B1)
1.886 91.776
Utili/(perdite) su strumenti di cash flow hedge - -
Utili/perdite derivanti dalla conversione dei bilanci di imprese estere - -
Effetto fiscale relativo agli Altri utili/(perdite) che saranno successivamente riclassificati
nell'utile/(perdita) d'esercizio
- -
Totale altri utili/(perdite) complessivi che saranno successivamente riclassificati
nell'utile/(perdita) d'esercizio, al netto dell'effetto fiscale (B2)
- -
Totale Altri utili/(perdite) complessivi, al netto dell'effetto fiscale (B1)+(B2)=(B) 1.886 91.776
Totale Utile/(perdita) complessiva (A) + (B) 35.608.661 (51.489.131)

Rendiconto Finanziario (*)

(Valori in migliaia di Euro) Note Esercizio Esercizio
2024 2023
Disponibilità liquide di Aeffe S.p.A. 2.561 5.762
Disponibilità liquide di Moschino S.p.A. fusa per incorporazione 1.963
Disponibilità liquide di Aeffe Retail S.p.A. fusa per incorporazione 768
Disponibilità liquide nette a inizio esercizio 2.561 8.493
Risultato del periodo prima delle imposte 52.405 (59.343)
Ammortamenti / svalutazioni e plusvalenze (45.945) 48.326
Accantonamento (+) / utilizzo (-) fondi a lungo termine e TFR 25.367 (360)
Imposte sul reddito corrisposte 265 1.163
Proventi (-) e oneri finanziari (+) (7.529) 7.560
Variazione nelle attività e passività operative (42.563) 8.263
Disponibilità liquide nette (impiegate) / derivanti dell'attività operativa (33) (18.001) 8.340
Acquisizioni (-) / Alienazioni (+) immobilizzazioni immateriali 98.000 (992)
Acquisizioni (-) / Alienazioni (+) immobilizzazioni materiali (143) (2.204)
Acquisizioni (-) / Alienazioni (+) Attività per diritti d'uso 3.588 (8.263)
Investimenti e svalutazioni (-) / Disinvestimenti e rivalutazioni (+) 600 (2)
Disponibilità liquide nette (impiegate) / derivanti dell'attività di investimento (34) 102.045 (11.461)
Altre variazioni delle riserve e utili a nuovo di patrimonio netto 1
Incassi (+) / rimborsi (-) debiti finanziari (53.715) 10.760
Incassi (+) / rimborsi (-) debiti per leasing (15.731) (79)
Decrementi (+) / incrementi (-) crediti finanziari (21.956) (3.202)
Proventi e oneri finanziari 7.529 (7.560)
Disponibilità liquide nette (impiegate) / derivanti dell'attività finanziaria (35) (83.872) (80)
Disponibilità liquide nette a fine esercizio 2.734 2.561

(*) Ai sensi della Delibera Consob n. 15519 del 27 luglio 2006, gli effetti dei rapporti con parti correlate sul Rendiconto Finanziario della Aeffe S.p.A. sono evidenziati nell'apposito schema di Rendiconto Finanziario riportato nell'allegato III e sono ulteriormente descritti nella Nota 38 e 39.

Prospetti di Patrimonio Netto

(Valori in migliaia di Euro) Capitale sociale Riserva sovrapprezzo azioni Altre riserve Riserva Fair Value Riserva IAS Riserva legale Riserva straordinaria da
riallineamento D.L.
104/2020
Riserva da rimisurazione
piani a benefici definiti
Utili/(perdite) precedenti Risultato di esercizio Totale Patrimonio netto
SALDI AL 1° GENNAIO 2024 24.606 62.264 (15.909) 7.742 11.253 4.032 3.807 (1.033) 2.375 (51.581) 47.556
Copertura perdita 31/12/23 (51.581) 51.581 -
Totale utile al 31/12/24 35.607 35.607
Altre variazioni 1 1
SALDI AL 31 DICEMBRE 2024 24.606 10.683 (15.909) 7.742 11.253 4.032 3.807 (1.032) 2.375 35.607 83.164
(Valori in migliaia di Euro) Capitale sociale Riserva sovrapprezzo azioni Altre riserve Riserva Fair Value Riserva IAS Riserva legale Riserva straordinaria da
riallineamento D.L.
104/2020
Riserva da rimisurazione
piani a benefici definiti
Utili/(perdite) precedenti Risultato di esercizio Totale Patrimonio netto
SALDI AL 1° GENNAIO 2023 24.606 67.599 21.265 7.742 (90) 4.032 3.807 (755) 2.375 (5.335) 125.246
Copertura perdita 31/12/22 (5.335) 5.335 -
Perdita complessiva al 31/12/23 (51.581) (51.581)
Fusione Moschino S.p.A. (21.450) 5.578 (122) (15.994)
Fusione Aeffe Retail S.p.A. (15.724) 5.765 (64) (10.023)
Altre variazioni (92) (92)
SALDI AL 31 DICEMBRE 2023 24.606 62.264 (15.909) 7.742 11.253 4.032 3.807 (1.033) 2.375 (51.581) 47.556

NOTE ILLUSTRATIVE

INFORMAZIONI GENERALI

Aeffe S.p.A. ("Società") è un ente organizzato secondo l'ordinamento giuridico della Repubblica Italiana ed è la Società Capogruppo che detiene direttamente o indirettamente tramite altre società le quote di partecipazione al capitale nelle società a capo dei settori di attività in cui opera Aeffe Group.

La Società ha sede in San Giovanni in Marignano in provincia di Rimini ed è attualmente quotata sull'MTA – Segmento Star – di Borsa Italiana.

La Società dispone ad oggi delle seguenti sedi secondarie ed unità locali:

  • 1) Uffici e sala di esposizione in Via Donizetti 47 e 48 Milano (MI);
  • 2) Uffici e sala di esposizione in Via San Gregorio 28 e 32 Milano (MI);
  • 3) Uffici e sala di esposizione in Via Napo Torriani 1 e 1a Milano (MI);
  • 4) Deposito in Via Felice Casati 32 Milano (MI);
  • 5) Deposito in Via Tavollo snc San Giovanni in Marignano (RN);
  • 6) Boutique Moschino Via della Spiga 26 Milano;
  • 7) Boutique Moschino Via del Babuino 16 Roma;
  • 8) Boutique Alberta Ferretti Via Condotti 34 Roma;
  • 9) Boutique Philosophy di Lorenzo Serafini Via Belsiana 70 Roma;
  • 10) Spazio A Via Porta Rossa 107 Firenze;
  • 11) Spazio A S.re San Marco 295/296 Venezia;
  • 12) Outlet Alberta Ferretti-Moschino Via della Moda 1 Serravalle Scrivia (AL);
  • 13) Outlet Alberta Ferretti-Moschino SP 126 Km. 1,6 Aiello (UD);
  • 14) Outlet Alberta Ferretti-Moschino Via Ponte di Piscina Cupa Castel Romano (RM);
  • 15) Outlet Alberta Ferretti-Moschino Strada Provinciale Sannitica, 336 Marcianise (CE);
  • 16) Outlet Alberta Ferretti-Moschino Via Aretina 61 Leccio di Reggello (FI);
  • 17) Outlet Alberta Ferretti-Moschino Via Marco Polo 1 Noventa di Piave (VE);
  • 18) Outlet Alberta Ferretti-Moschino Via Armea 43 Sanremo (IM);
  • 19) Outlet Alberta Ferretti-Moschino Contrada Mandre Bianche Agira (EN).

Inoltre, la Società dispone dei seguenti depositi presso terzi:

  • 1) Deposito in Via Rivoltana 2/D Segrate Milano (MI);
  • 2) Deposito in Via delle industrie 6 Località Montaletto Cervia (RA)
  • 3) Deposito in Via degli Olmi 15 San Giovanni in Marignano (RN);
  • 4) Deposito in Via Erbosa I tratto n.92 Gatteo (FC);
  • 5) Deposito in Via delle Tamerici 9 San Giovanni in Marignano (RN).

Il presente bilancio è stato redatto in Euro che è la moneta corrente dell'economia in cui opera la Società.

Il bilancio di esercizio include le relative note esplicative in grado di illustrare la situazione economico patrimoniale al 31 dicembre 2024 della Società e viene comparato con il bilancio dell'esercizio precedente redatto in omogeneità di criteri.

Tutti i valori sono indicati, salvo diversa espressa indicazione, in migliaia di Euro, previo arrotondamento.

Il bilancio di esercizio è costituito dallo Stato Patrimoniale, Conto Economico, Conto Economico Complessivo, prospetto delle variazioni del Patrimonio Netto, Rendiconto Finanziario e dalla presente nota di commento.

Ove non diversamente indicato nei criteri di valutazione descritti di seguito, il presente bilancio è stato redatto in conformità al principio del costo storico.

Il bilancio di esercizio è stato sottoposto alla revisione contabile della società Ria Grant Thornton S.p.A.

A seguito dell'operazione di scissione della società Fratelli Ferretti Holding S.r.l., avvenuta con atto notarile 7643 del 25 luglio 2024, della quale all'allegato IV si riportano i dati dell'ultimo bilancio d'esercizio approvato, Aeffe S.p.A è sottoposta al controllo congiunto di Colloportus S.r.l. e Fquattro S.r.l. Per maggiori informazioni si rimanda a quanto indicato sul sito internet www.aeffe.com, sezione governance.

DICHIARAZIONE DI CONFORMITA' E CRITERI DI REDAZIONE

In ottemperanza all'art. 3 del d.lgs. 38/2005 del 28 febbraio 2005 il presente bilancio è stato redatto in conformità ai Principi Contabili Internazionali (IAS/IFRS). Le Note esplicative al bilancio sono state redatte in conformità ai principi IAS/IFRS, e sono state integrate con le informazioni aggiuntive richieste dalla CONSOB e dai provvedimenti da essa emanati in attuazione dell'art. 9 del d.lgs. 38/2005 (delibere 15519 e 15520 del 27 luglio 2006 e comunicazione DEM/6064293 del 28 luglio 2006, ai sensi dell'art. 114 comma 5 del TUF), dall'art 78 del Regolamento Emittenti, dal documento CE del novembre 2003 e, dove applicabili, dal Codice Civile. In coerenza con il documento di bilancio del precedente esercizio, alcune informazioni sono contenute nella Relazione del Consiglio di Amministrazione (Relazione sulla gestione).

SCHEMI DI BILANCIO

Nell'ambito delle scelte consentite dallo IAS 1 per la presentazione della propria situazione economica e patrimoniale, la Società ha optato per uno schema di stato patrimoniale che prevede la suddivisione tra attività e passività correnti e non correnti e per uno schema di conto economico basato sulla classificazione dei costi per natura, ritenuto maggiormente rappresentativo delle dinamiche aziendali. Per l'esposizione del rendiconto finanziario è utilizzato lo schema "indiretto".

Si precisa, infine, che, con riferimento alla Delibera Consob n. 15519 del 27 luglio 2006 in merito agli schemi di bilancio, sono stati inseriti specifici schemi supplementari di Conto Economico, di Stato Patrimoniale e di Rendiconto Finanziario con evidenza dei rapporti significativi con parti correlate al fine di non compromettere la leggibilità complessiva degli schemi di bilancio.

CRITERI DI VALUTAZIONE

I principi contabili adottati nella redazione della presente relazione finanziaria sono coerenti con quelli applicati per la redazione del Bilancio al 31 dicembre 2023, tenuto anche conto di quanto di seguito esposto relativamente ai nuovi principi contabili, agli emendamenti e alle interpretazioni applicabili dal 1° gennaio 2024.

Valutazione degli amministratori sul presupposto della continuità aziendale

Gli Amministratori sono responsabili per la valutazione della capacità della Società di continuare ad operare come un'entità in funzionamento e, nella redazione del bilancio, per l'appropriatezza dell'utilizzo del presupposto della continuità aziendale, nonché per una adeguata informativa in materia. Gli Amministratori utilizzano il presupposto della continuità aziendale nella redazione del bilancio a meno che abbiano valutato che sussistono le condizioni per la liquidazione della capogruppo Aeffe S.p.A. o per l'interruzione dell'attività o non abbiano alternative realistiche a tali scelte.

A partire dall'esercizio 2023 e per tutto l'esercizio 2024 la Società ha intrapreso un processo di razionalizzazione societaria, organizzativa e di processo che ha portato all'esecuzione di numerose operazioni che hanno visto coinvolti tutti i Brand in portafoglio. L'andamento dei mercati internazionali, la continuazione di guerre in paesi importanti dal punto di vista della distribuzione (Ucraina, Russia, Israele e Medio Oriente) ed una generale riduzione dei consumi hanno generato una crescente consapevolezza rispetto alle azioni da portare a termine. L'azienda si è attrezzata con tutti gli strumenti possibili anche da un punto di vista creativo per affrontare questa fase: il riposizionamento del Brand Moschino con la Direzione Creativa di Adrian Appiolaza e la scelta di integrare la linea Philosophy all'interno del brand Alberta

Ferretti con alla guida Lorenzo Serafini sono stati frutto di un pensiero strategico finalizzato a rispondere alle necessità del consumatore.

A seguito delle importanti operazioni di M&A finalizzate tra il 2021 ed il 2022 (investimenti per la Società pari a oltre Euro 90 milioni), nel corso del 2024, la Società ha deciso di sottoscrivere un accordo di cessione della proprietà del marchio Moschino con riferimento a tutti i prodotti appartenenti alla classe merceologia 3 della Classificazione di Nizza, ossia principalmente cosmetici e profumi; tale operazione, che ha generato una plusvalenza pari a 87 milioni di euro (dettagliata nelle note 23 "Altri ricavi e proventi" e 41 "Eventi ed operazioni significative non ricorrenti"), ha permesso alla Società di avere una maggiore consistenza patrimoniale, economica e finanziaria apportando di conseguenza risorse che possano garantire lo sviluppo futuro dei propri Brand sin a partire dal 2025.

Alla luce di tutto quanto sopra esposto, la Società ha predisposto un nuovo Piano Industriale 2025-2028, approvato dal Consiglio di Amministrazione in data 23 gennaio 2025, al fine di fissare i nuovi obiettivi strategici.

Il Piano Industriale è frutto dell'analisi e di previsioni di ogni singolo Brand in portafoglio ed esamina, nel quadriennio, i vari ambiti di sviluppo ed evoluzione ovvero offerta di prodotto, distribuzione, comunicazione&marketing, collaborazioni&licenze, organizzazione.

A livello corporate è stata identificata una strategia di medio-lungo periodo attraverso l'analisi di aspetti precisi. Precisamente:

  • Crescita significativa nel Canale Retail focalizzata sul posizionamento dei DOS del Gruppo puntando anche ad aumentare lo scontrino medio di vendita
  • Riqualificazione della rete distributiva attraverso l'elevazione dei key account e l'ampliamento della presenza
  • Sviluppo di nuovi mercati rientrando in mercati precedentemente perduti
  • Focus su geopricing ed e-commerce
  • Prodotto, qualità ma anche creatività e innovazione sotto i riflettori
  • Accessorio come punto di partenza per veicolare nuovi messaggi e attrarre nuove fasce di clientela.

Tali aree, integrate con la macro-strategia della Società, hanno portato alla fissazione di specifici target per ogni singolo Brand.

Brand Moschino:

  • Innalzamento del percepito del Brand (anche grazie all'avvenuto cambio del direttore creativo ed alla conseguente differente offerta di prodotti)
  • Miglioramento progressivo della distribuzione
  • Aumento della numerosità dei Franchisee ed espansione dei canali digitali
  • Aumento progressivo della presenza Retail in Asia

Brand Pollini:

  • Consolidamento delle performance nelle aree geografiche consolidate
  • Penetrazione in nuovi paesi con potenziale di sviluppo rispetto al posizionamento del Brand
  • Incremento progressivo dei Franchisee in Europa (Italia inclusa) e in selezionati paesi esteri
  • Apertura di pop-up e shopping shop

Brand Alberta Ferretti:

  • Crescita organica e consolidamento dei DOS, nuove aperture e ritocco del concept dei negozi in location chiave
  • Sviluppo del franchising in mercati ad alto potenziale
  • Riqualificazione della rete attraverso la collaborazione con partner chiave
  • Attivazione e rafforzamento della collaborazione con department store a livello mondiale
  • Attenzione sullo sfruttamento efficace dei vari canali online per un'esperienza omnicanale fluida e di successo.
  • Collaborazioni e Partnership.

Nello specifico il piano industriale prevede prevalentemente un rilancio strategico del brand Moschino incentrato inizialmente sul cambio dell'offerta dei prodotti con conseguente innalzamento della posizione del brand sul mercato. Questi risultati verranno raggiunti grazie al contributo del nuovo direttore creativo Adrian Appiolaza, nominato in data 30 gennaio 2024.

Inoltre, sempre nell'ottica dell'innalzamento del brand Moschino, in generale per il canale wholesale in tutte le aree dove il brand è presente, il piano prevede un progressivo miglioramento del canale distributivo ponendosi come obiettivo l'incremento del giro d'affari attraverso nuovi modelli di vendita, costruendo forti relazioni con clienti selezionati. Per il canale retail, il piano industriale prevede principalmente il mantenimento della presenza diretta in Cina, con il consolidamento dei punti vendita più performanti, la chiusura dei punti vendita ubicati in città non più considerate strategiche e ad alto potenziale ed un graduale opportunistico incremento della rete di vendita mediante l'apertura di nuovi negozi a gestione diretta.

Pur auspicando ad una veloce risoluzione dei conflitti internazionali, l'esercizio 2025 per la Società sarà ancora un esercizio di avvicinamento al percorso auspicato di ripresa dei volumi e delle performance di vendita dei prodotti soprattutto a brand Moschino, in considerazione delle difficoltà che il mercato di riferimento continua a presentare.

Già a partire dal 2026, con un trend di consolidamento proiettato per il 2027 e per il 2028, è prevista un'inversione di tendenza con una ripresa dei volumi di vendita di tutti i brand della Società, in particolare di quella del Brand Moschino (sia wholesale che retail).

A seguito della riduzione dei volumi di vendita e di fatturato evidenziata nel 2024, nelle proiezioni di piano industriale sono previste diverse azioni di efficientamento organizzativo e di contenimento dei costi, in particolare per quanto riguarda le prestazioni di servizi (di consulenza, stilistiche e di comunicazione) e le prestazioni del personale. Queste azioni permetteranno di conseguire un progressivo recupero delle marginalità operative.

Gli amministratori continueranno a monitorare con estrema attenzione l'andamento e l'evoluzione dei mercati di riferimento, rispetto alle ipotesi e alle azioni previste nel piano industriale 2025-2028 su cui si fonda la valutazione della capacità della Società di continuare ad operare come un'entità in funzionamento, mantenendo al contempo un'attenzione proattiva e costante all'efficientamento organizzativo e gestionale, al contenimento dei costi e all'individuazione di iniziative che possano ulteriormente tutelare i flussi di cassa e reddituali attesi.

Principi contabili, emendamenti ed interpretazioni pubblicati dallo IASB omologati dalla Unione Europea, applicabili dal 1° gennaio 2024:

  • - Passività del leasing in un'operazione di vendita e retrolocazione (modifiche all'IFRS16);
  • - Classificazione delle passività come correnti e non-correnti e passività non correnti con clausole (modifiche allo IAS 1);
  • - Accordi di finanziamento per le forniture (modifiche allo IAS 7 e all'IFRS 7).

L'adozione di tali emendamenti non ha comportato effetti sul bilancio.

Principi contabili, emendamenti ed interpretazioni non ancora applicabili o non adottati in via anticipata dalla Società:

  • - Impossibilità di cambio (modifiche allo IAS 21).
  • - Classificazione delle passività come correnti e non-correnti e passività non correnti con clausole (modifiche allo IAS 1);

Gli amministratori non si attendono un effetto significativo nel bilancio della Società, dall'adozione di tali emendamenti.

Immobilizzazioni immateriali

Le immobilizzazioni immateriali sono attività non monetarie identificabili, prive di consistenza fisica, sottoposte al controllo dell'impresa ed in grado di far affluire alla Società benefici economici futuri. Le immobilizzazioni immateriali sono inizialmente iscritte al costo d'acquisto (che nel caso di aggregazioni d'imprese corrisponde al fair value), pari al prezzo pagato per l'acquisizione, inclusivo degli oneri direttamente attribuibili alla fase di preparazione o di produzione, nel caso in cui esistano i presupposti per la capitalizzazione di spese sostenute per le attività internamente generate. Dopo la rilevazione iniziale le immobilizzazioni immateriali continuano ad essere contabilizzate al costo, al netto degli ammortamenti cumulati e delle svalutazioni per perdite di valore, secondo quanto previsto dallo IAS 36 (Impairment). I costi sostenuti per le immobilizzazioni immateriali successivamente all'acquisto, sono capitalizzati solo qualora gli stessi incrementino i benefici economici futuri dell'immobilizzazione immateriale cui si riferiscono. Tutti gli altri costi sono imputati a Conto Economico nell'esercizio in cui sono sostenuti.

Tra le immobilizzazioni immateriali si distinguono: a) quelle a vita utile indefinita, quali gli avviamenti, che non sono soggette al processo di ammortamento, ma vengono annualmente (ovvero ogni qual volta vi siano motivi per ritenere che l'immobilizzazione possa aver subito una perdita di valore) sottoposte al test di impairment, sulla base di quanto previsto nello IAS 36; b) quelle a vita utile definita ovvero le altre immobilizzazioni immateriali, i cui criteri di valutazione vengono riportati nei successivi paragrafi.

Marchi

I marchi sono iscritti al valore di costo e vengono ammortizzati sistematicamente a quote costanti lungo il periodo della vita utile stimata (40 anni), a decorrere dal momento in cui il bene è disponibile per l'utilizzo.

La Società ha ritenuto congruo assegnare ai marchi una vita definita pari a 40 anni in considerazione delle scelte effettuate da altri operatori del settore e nell'ottica del tutto prudenziale, di applicare ai propri marchi una vita utile molto lunga (in quanto espressione della prolungata utilità ricavabile da tali assets) ma non eterna, a scapito di una valorizzazione a vita indefinita (quindi non identificabile). Tale scelta risulta, quindi, in linea con la tipologia di beni intangibili appartenenti al settore della moda e confrontabile con l'esperienza già consolidata di altre aziende internazionali del settore (market comparables).

In ottemperanza al principio IAS 36, i marchi sono sottoposti a una verifica del valore recuperabile in presenza di indicazioni di possibile perdita di valore.

Per la determinazione del valore recuperabile dei marchi iscritti a bilancio, si è proceduto alla stima del valore corrente attualizzando l'ipotetico valore delle royalties derivanti dalla cessione in uso a terzi di tali beni immateriali, sulla base del quale i flussi di cassa sono legati al riconoscimento di una percentuale di royalties applicata all'ammontare dei ricavi che il marchio è in grado di generare in prospettiva, nel corso della propria vita utile. Quali tassi delle royalties sono stati utilizzati quelli medi del settore (pari al 10%), da cui è stata dedotta la percentuale media di incidenza dei costi di mantenimento di ciascun marchio sul fatturato (pari al 3,50% per Moschino e al 9,07% per Alberta Ferretti). La percentuale di royalties presunta è stata altresì determinata al netto dell'effetto fiscale.

Nella fattispecie, considerata la storicità dei marchi oggetto di valutazione, si è ritenuto corretto utilizzare un orizzonte temporale (vita utile) di durata del segno distintivo illimitato, che corrisponde comunque ad un algoritmo pari a circa 25/30 anni.

Le royalties attese sono state determinate sulla base dei fatturati riconducibili a ciascun specifico marchio ed estrapolati dal Budget 2025 e per gli esercizi 2026-2028 dai piani economici di sviluppo attesi, approvati dalla Società.

Per il periodo successivo a quello di pianificazione esplicita (post 2028), nella determinazione dei fatturati attesi e, quindi, delle royalties presunte, è stato considerato un tasso di crescita g annuo minimale (pari al 2,02%), pari all'inflazione attesa media nei Paesi di operatività della Società, ponderata in base all'EBITDA 2028 prodotto in tali Paesi. Come tasso di attualizzazione è stato utilizzato il costo medio del capitale (WACC) pari al 7,88% (9,40% quello al 31/12/2023) per il periodo di pianificazione esplicita e pari al 9,11% (10,08% quello al 31/12/2023) per il periodo successivo.

Peraltro, la Società ha condotto le consuete analisi di sensitivity, previste dallo IAS 36, al fine di evidenziare gli effetti prodotti sul "valore d'uso" dei marchi da un aumento del tasso di attualizzazione WACC. In particolare, è stata individuata la percentuale di incremento del WACC che porterebbe ad un azzeramento dell'headroom riscontrato fra il valore d'uso e il carrying amount (percentuale di incremento del WACC per ciascun marchio: +44,75% Moschino; +2,82% Alberta Ferretti).

Dall'analisi effettuata non sono emerse situazioni di impairment essendo il valore netto contabile dei singoli marchi inferiore al relativo valore recuperabile.

Altre immobilizzazioni immateriali

In tale voce sono inclusi i costi sostenuti per l'acquisizione di software; tali immobilizzazioni sono ammortizzate in un periodo non superiore a 3 anni.

Le principali aliquote di ammortamento applicate, sono le seguenti:

Categoria %
Diritti di brevetto e utilizzo opere dell'ingegno 33,0%
Marchi 2,5%

I costi di ricerca sono imputati al Conto Economico nel periodo in cui sono sostenuti.

Al 31 dicembre 2024, la Società non ha iscritto in bilancio attività immateriali a vita utile indefinita.

Immobilizzazioni materiali

Le immobilizzazioni materiali, esposte al netto dei rispettivi fondi ammortamento, sono iscritte al costo di acquisto o di produzione, ad eccezione di quei cespiti il cui valore è stato rivalutato in base a disposizioni di legge. Nel costo sono compresi gli oneri accessori e i costi direttamente imputabili al bene.

Le immobilizzazioni sono sistematicamente ammortizzate in ogni esercizio a quote costanti sulla base di aliquote economico-tecniche determinate in relazione alle residue possibilità di utilizzo dei beni; nel caso in cui, indipendentemente dall'ammortamento già contabilizzato, risulti una perdita durevole di valore, l'immobilizzazione viene corrispondentemente svalutata.

I costi di manutenzione aventi natura ordinaria sono addebitati integralmente al Conto Economico. I costi di manutenzione aventi natura incrementativa sono attribuiti ai cespiti cui si riferiscono ed ammortizzati in relazione alla residua possibilità di utilizzo degli stessi.

Le immobilizzazioni in corso e gli anticipi a fornitori sono iscritti nell'attivo sulla base del costo sostenuto, incluse le spese direttamente imputabili.

Trovano deroga al principio generale le voci dei terreni e dei fabbricati per le quali il valore di iscrizione è stato allineato al valore risultante dalle perizie effettuate da un perito esperto indipendente, anche al fine di poter scindere il valore dei terreni precedentemente incluso nell'unica categoria "terreni e fabbricati" e, come tale, sottoposto ad ammortamento. Le quote di ammortamento sono applicate costantemente sulla base della nuova vita utile stimata dei cespiti pari a 50 anni (2%).

Categoria %
Fabbricati industriali 2%
Macchinari e Impianti 12,5%
Impianti fotovoltaici 9%
Attrezzature industriali e commerciali 25%
Macchine elettroniche 20%
Mobili e arredi 12%
Autoveicoli 20%
Autovetture 25%

Le aliquote di ammortamento applicate sono le seguenti:

I terreni non sono ammortizzati.

I costi per opere su beni di terzi, che comprendono i costi sostenuti per l'allestimento e l'ammodernamento della rete dei punti vendita a gestione diretta e di tutti gli altri immobili posseduti a titolo diverso dalla proprietà (e, comunque, strumentali all'attività della Società) sono ammortizzati sulla base della durata prevista del contratto di locazione, inclusi gli eventuali periodi di rinnovo, o della vita utile del bene, quando questa risulta inferiore.

Il costo relativo a manutenzioni straordinarie è incluso nel valore contabile di un cespite quando è probabile che i benefici economici futuri eccedenti quelli originariamente determinati affluiranno alla Società. Tali manutenzioni sono ammortizzate sulla base della vita utile residua del relativo cespite. Tutti gli altri costi di manutenzione sono rilevati nel Conto Economico dell'esercizio in cui sono sostenuti.

Leasing IFRS 16

L'IFRS 16 introduce alcuni elementi di giudizio professionale che comportano la definizione di alcune policy contabili e l'utilizzo di assunzioni. Le principali sono riassunte di seguito:

Lease term: l'identificazione della durata del contratto di affitto è una tematica molto rilevante dal momento che la forma, la legislazione e le prassi commerciali sui contratti di affitto immobiliare variano significativamente da una giurisdizione ad un'altra e la valutazione degli effetti delle opzioni di rinnovo al termine del periodo non cancellabile sulla stima di lease term comporta l'utilizzo di assunzioni. La Società, infatti, per la definizione della durata del lease ha considerato la presenza di opzioni di rinnovo e cancellazione rispettivamente in capo al locatario, al locatore o a entrambi. In presenza di opzioni di rinnovo esercitabili da entrambe le parti contrattuali ha considerato l'esistenza o meno di significativi disincentivi economici nel rifiutare la richiesta di rinnovo come richiesto dal paragrafo B34 dell'IFRS 16. In presenza di opzioni esercitabili solo da una delle due parti ha considerato il paragrafo B35 dell'IFRS 16. L'applicazione di quanto sopra, tenuto conto degli specifici fatti e circostanze nonché della stima sull'essere ragionevolmente certo l'esercizio dell'opzione, ha comportato che, per i contratti di durata annuale rinnovabili automaticamente salvo disdetta si è considerata una durata media di dieci anni, basando tale scelta sull'evidenza storica mentre negli altri casi se è solo la

Società a poter esercitare l'opzione si è considerata una durata fino al secondo rinnovo previsto dal contratto, basandosi sull'evidenza storica e sul fatto di non poter considerare ragionevolmente certo il rinnovo oltre il secondo periodo.

Definizione del tasso di sconto: poiché nella maggior parte dei contratti di affitto stipulati dalla Società, non è presente un tasso di interesse implicito, la Società ha calcolato un tasso incrementale di indebitamento (Incremental Borrowing Rate-IBR). Al fine di determinare l'IBR da utilizzare per l'attualizzazione dei pagamenti futuri dei canoni di affitto, la Società ha identificato ogni Paese come un portafoglio di contratti con caratteristiche simili e ha determinato il relativo IBR come il tasso di uno strumento privo di rischio del rispettivo Paese in cui il contratto è stato stipulato, basato sulle diverse scadenze contrattuali. L'IBR medio ponderato applicato in sede di transizione è stato il 2,22%, mentre l'IBR medio ponderato al 31/12/24 ammonta al 2,37%.

Attività per diritto d'uso: la Società rileva le attività per diritto d'uso alla data di inizio del contratto di locazione (cioè alla data in cui il bene sottostante è disponibile per l'uso). Le attività per diritto d'uso che rientrano nella definizione di investimenti in attività immobiliari sono classificate in tale voce di bilancio. Le attività per diritto d'uso sono misurate al costo, al netto dell'ammortamento accumulato, delle perdite per riduzione di valore accumulate e modificate per eventuali rimisurazione della passività per leasing. Il costo delle attività per diritto d'uso include il valore inizialmente rilevato della passività per leasing, costi iniziali diretti sostenuti, i pagamenti dovuti per il leasing effettuati alla data o prima della data di decorrenza al netto degli incentivi al leasing ricevuti. A meno che la Società non sia ragionevolmente certo di acquistare il bene locato alla fine del contratto di locazione, le attività per diritto d'uso sono ammortizzate linearmente nel periodo più breve tra la durata del contratto e la vita utile del bene locato.

L'ammortamento delle attività per diritto d'uso si applica sulla base delle previsioni dello IAS 16. Infine, le attività per diritto d'uso sono sottoposte ad impairment test sulla base delle previsioni dello IAS 36. La voce attività per diritti d'uso comprende quindi anche i key money versati dalla Società, in quanto classificati, in base al principio IFRS16, come costi diretti iniziali del leasing. I "diritti d'uso" di ogni singola CGU vengono sottoposti ad impairment test in presenza di triggering event (in capo alla singola CGU).

Il test d'impairment è svolto confrontando il valore contabile netto della CGU (inteso come Capitale Investito Netto – Net Invested Capital - nella CGU) con il valore recuperabile (inteso, come previsto dai paragrafi 18 e 74 del principio contabile internazionale IAS 36, come il maggiore tra fair value dedotti i costi di vendita e value in use).

L'IFRS 13 riunisce la definizione di fair value stabilendo che è il prezzo che si percepirebbe per la vendita di un'attività ovvero che si pagherebbe per il trasferimento di una passività in una regolare operazione tra operatori di mercato alla data di valutazione. L'IFRS 13 stabilisce una gerarchia che classifica in livelli gli input delle tecniche di valutazione adottate per misurare il fair value. I livelli previsti, esposti in ordine gerarchico, sono i seguenti:

  • input di livello 1: sono prezzi quotati (non rettificati) in mercati attivi per attività e passività identiche a cui l'entità può accedere alla data di valutazione;
  • input di livello 2: sono variabili diverse dai prezzi quotati inclusi nel livello 1 osservabili direttamente o indirettamente per le attività o per le passività;
  • input di livello 3: sono variabili non osservabili per le attività o per le passività.

Per determinare il valore d'uso di un'attività si calcola il valore attuale dei flussi finanziari futuri stimati, al lordo delle imposte, applicando un tasso di sconto, ante imposte, che riflette le valutazioni correnti di mercato del valore temporale del denaro e dei rischi specifici dell'attività.

La Società per la stima del "fair value" attualizza i canoni di locazione futuri a valore di mercato mentre per il "value in use" attualizza i flussi di cassa futuri attesi (Discounted Cash Flow – DCF) generati dalla CGU.

Passività per leasing: alla data di inizio del contratto di locazione, la Società rileva la passività per leasing misurata come il valore attuale dei pagamenti futuri residui fino alla fine del contratto. I pagamenti futuri includono i pagamenti fissi, al netto di eventuali incentivi al leasing da ricevere, i pagamenti variabili che dipendono da un indice o un tasso e gli importi che si prevede la Società dovrà pagare a titolo di garanzie del valore residuo. I pagamenti futuri includono anche il prezzo di esercizio dell'opzione di acquisto, se la Società ha la ragionevole certezza di esercitare l'opzione e i pagamenti di penalità di risoluzione del leasing, se la Società ha la ragionevole certezza di esercitare l'opzione di risoluzione. I pagamenti variabili, che non dipendono da un indice o tasso, ma che per la Società dipendono principalmente dal volume delle vendite, continuano ad essere contabilizzati come costi nel conto economico, tra i costi per servizi. Per calcolare il valore attuale dei pagamenti futuri, la Società utilizza l'Incrementale Borrowing rate (IBR) alla data di inizio del contratto. Successivamente, la passività per leasing è incrementata per gli interessi e decrementata per i pagamenti effettuati. Inoltre, la passività per leasing è rimisurata per tenere conto di modifiche ai termini del contratto.

Short term lease e low value assets lease: la Società si avvale dell'esenzione dall'applicazione dell'IFRS 16 per i contratti di breve durata (inferiore a 12 mesi) e per i contratti in cui il singolo bene locato è di valore esiguo. I pagamenti dei canoni di tali contratti sono contabilizzati linearmente come costi a conto economico, sulla base dei termini e delle condizioni del contratto.

Perdite di valore (Impairment) delle attività

Il principio IAS 36, in presenza di indicatori, eventi o variazioni di circostanze che facciano presupporre l'esistenza di perdite durevoli di valore, prevede di sottoporre a test di impairment le attività immateriali e materiali, al fine di assicurare che non siano iscritte a bilancio attività a un valore superiore rispetto a quello recuperabile.

I marchi e le altre attività immateriali, unitamente alle immobilizzazioni materiali, attività per diritti d'uso e altre attività non correnti, sono sottoposte a una verifica del valore recuperabile in presenza di indicazioni di possibile perdita di valore.

Una perdita per riduzione di valore (impairment) si verifica e viene contabilizzata quando il valore contabile di un'attività o unità generatrice di flussi finanziari ecceda il valore recuperabile. Il valore contabile dell'attività viene adeguato al valore recuperabile e la perdita per riduzione di valore viene rilevata a conto economico.

Il valore recuperabile delle attività corrisponde al maggiore tra il fair value, al netto dei costi di vendita, e il valore d'uso. Per la determinazione del valore d'uso, i futuri flussi finanziari stimati sono attualizzati utilizzando un tasso di sconto al netto delle imposte, che riflette la valutazione corrente di mercato del valore del denaro e dei rischi correlati all'attività della Società, nonché dei flussi di cassa derivanti dalla dismissione del bene al termine della sua vita utile. Qualora non fosse possibile stimare per una singola attività un flusso finanziario autonomo, viene individuata l'unità operativa minima (cash generating unit) alla quale il bene appartiene e a cui è possibile associare futuri flussi di cassa indipendenti.

La cessione da parte di Aeffe S.p.A. della proprietà della classe merceologia 3 della Classificazione di Nizza del suo principale marchio (Moschino) è da ritenere un evento straordinario che quindi richiede valutazioni in relazione al rischio che i valori contabili delle attività sopra menzionate (marchi e altre attività immateriali) possano aver subito perdite durevoli di valore.

Si precisa, inoltre, che, tenendo anche conto dell'incertezza del contesto di riferimento, la stima del valore d'uso e del fair value sono stati affidati ad un esperto esterno indipendente.

Pertanto, si è proceduto innanzitutto a effettuare il test di impairment sulla divisione "Pret-a-porter". La divisione «Prêtà-porter», che si compone della realtà aziendale di Aeffe, opera prevalentemente nella creazione, realizzazione e distribuzione di collezioni di abbigliamento prêt-à-porter di lusso e di collezioni di lingerie, beachwear e loungewear.

L'impairment test è stato condotto testando in primo luogo la recuperabilità del carrying amount, ovvero del Capitale Investito Netto, di ciascuna CGU tramite il valore d'uso (value in use), determinato mediante l'attualizzazione dei flussi di risultato di piano di ciascuna CGU, ovvero applicando la metodologia direttamente richiamata dallo IAS 36: il metodo finanziario del Discounted Cash Flow, nella formulazione asset side.

I flussi del periodo esplicito sono stati determinati partendo dal reddito operativo (EBIT) di ciascun esercizio 2025 - 2028, calcolando e sottraendo allo stesso le imposte dirette figurative ad aliquota piena e successivamente sommando i componenti negativi di reddito che non danno luogo a uscite monetarie, quali ammortamenti e accantonamenti, al fine di individuare il "flusso finanziario della gestione operativa corrente", interpretabile come un flusso monetario "potenziale"; infatti, l'ammontare delle risorse monetarie effettivamente liberate dalla gestione caratteristica corrente risente della variazione subita nel periodo dagli elementi del patrimonio che sorgono e si estinguono per effetto dei cicli operativi (crediti commerciali, rimanenze, debiti commerciali, debiti verso il personale, ecc.) – variazioni di Capitale Circolante Netto (CCN). Il flusso monetario della gestione operativa, infine, è stato determinato tenendo in considerazione sia i predetti delta CCN sia gli investimenti (al netto dei disinvestimenti) in capitale fisso – c.d. CAPEX – e le variazioni dei fondi operativi. Per gli anni successivi al 2028, ovvero per gli esercizi successivi al periodo di pianificazione esplicita – e, quindi, per la stima del Terminal Value –, prudenzialmente si è ritenuto di identificare i flussi di cassa prospetticamente mediamente producibili dalla divisione «Pret-a-porter» con la media (normalizzata per flussi non ripetibili e straordinari) degli EBIT degli ultimi due esercizi di pianificazione esplicita (2027 – 2028), opportunamente considerati al netto delle imposte figurative ad aliquota piena e proiettati in perpetuity. Per il periodo post 2028, è stato inoltre considerato un tasso di crescita g annuo minimale (pari al 2,00%), pari all'inflazione attesa media nei Paesi di operatività della Società, ponderata in base all'EBITDA 2028 prodotto in tali Paesi.

I flussi sono stati attualizzati al costo medio ponderato del capitale WACC della Società, pari al 7,88%, determinato sulla base dei seguenti parametri:

Free Risk Rate di un Paese maturo (Germania), ovvero tasso di rendimento dei Bund 10Y relativi ai dodici mesi precedenti il 31/12/2024 (Fonte: investing.com).

  • Coefficiente di volatilità Beta costruito quale media del β unlevered a 2Y di un campione di Società comparabili levereggiato in funzione del rapporto D/E medio dei medesimi comparables (Fonte: Bloomberg).
  • Equity Risk Premium, premio per il rischio ideale come individuato dalle best practice.
  • Country Risk Premium, determinato quale media del rischio dei Paesi di operatività del Gruppo, ponderata per la percentuale di produzione dell'EBIT 2028 in detti Paesi (Fonte: Aswath Damodaran).
  • Coefficiente α, che considera tra l'altro i premi di small cap e di aleatorietà di execution del piano.
  • Costo del debito netto di Gruppo, determinato considerando il tasso medio actual (al 31/12/2024) delle linee di credito della Società.
  • Struttura finanziaria, determinata quale media dei comparables già considerati per la definizione del β (Fonte: Bloomberg).

Per l'attualizzazione del Terminal Value è stato adottato un WACC pari al 9,11%, determinato considerando un premio α aggiuntivo sul costo del capitale proprio.

Il valore d'uso delle due CGU, calcolato secondo la metodologia del DCF, è risultato superiore al valore contabile del relativo Capitale Investito Netto.

Peraltro, la Società ha comunque condotto le consuete analisi di sensitivity, previste dallo IAS 36, al fine di evidenziare gli effetti prodotti sul "valore d'uso" delle CGU da un aumento del tasso di attualizzazione WACC e un decremento del tasso di crescita g.

Dall'analisi effettuata non sono emerse situazioni di impairment essendo il valore netto contabile delle due CGU inferiore al relativo valore recuperabile.

Infine, la Società ha effettuato un'analisi volta a valutare la recuperabilità delle attività per diritto d'uso e delle attività immateriali e materiali attribuibili ai singoli punti vendita a gestione diretta (DOS) – sostanzialmente riconducibili ai key money corrisposti per il subentro – che hanno evidenziato indicatori di impairment ricollegabili all'incremento dei tassi.

In particolare, per i negozi (Cash Generating Unit - CGU) il valore recuperabile, è stato determinato come maggiore tra fair value e valore d'uso della relativa CGU, e confrontato con il valore netto contabile ("carrying amount").

Il test è stato condotto innanzitutto individuando il valore recuperabile dei negozi (per i quali la Società risulta aver iscritto un key money) nell'accezione di fair value. In particolare, il fair value è stato calcolato basandosi sui dati empirici correnti del mercato immobiliare, quale differenza tra:

  • il valore attuale dei canoni residui di locazione considerando i valori di mercato (Fonti: Main Streets across the World - Cushman & Wakefield; Osservatorio del Mercato Immobiliare – Agenzia delle Entrate) dei canoni di locazione applicabili per immobili siti nelle medesime città e vie dei negozi oggetto di stima e la dimensione (mq) specifica dei negozi oggetto di test;
  • il valore attuale dei canoni residui di locazione considerando i valori contrattuali.

Anche in questo caso il tasso di attualizzazione è il WACC della Società, rettificato per considerare gli specifici rischi Paese e inflazione dello Stato di ubicazione del negozio. La vita utile della CGU è stata assunta pari alla durata del contratto di locazione. Il fair value così determinato è stato confrontato con il net book value dei key money e degli allestimenti di ciascun negozio. Nel caso in cui tale confronto abbia evidenziato una perdita di valore, considerato che il Principio Contabile prevede che il valore recuperabile rappresenti il maggiore fra il fair value e il valore d'uso, si è proceduto a determinare anche il valore d'uso dei negozi mediante la precedentemente esposta metodologia finanziaria del DCF.

Per la stima del valore d'uso dei negozi (CGU) sono stati considerati i flussi di cassa operativi desunti dai dati economici actual al 31/12/2024, nonché di quelli prospettici 2025 – 2028, come approvati dalla Società. Per gli esercizi successivi al 2028 e sino alla data di scadenza del contratto di affitto, i flussi di cassa sono stati stimati analiticamente, esercizio per esercizio, sulla base dell'ultimo EBIT disponibile accresciuto per un tasso di crescita g - pari all'inflazione attesa 2029 in Italia o in Francia, in base alla locazione geografica del negozio - nettizzato considerando le imposte ad aliquota piena. Per l'attualizzazione dei flussi di cassa è stato adottato il medesimo tasso WACC determinato per la CGU «Pret-a-porter», modificato solamente per considerare il solo rischio Paese Italia o Francia, e non la media ponderata dei Paesi di operatività di tutto la Società.

Dall'analisi effettuata non è emersa alcuna perdita di valore.

Sono state condotte le consuete analisi di sensitivity, previste dallo IAS 36, al fine di evidenziare gli effetti prodotti sul "fair value" o sul "valore d'uso" dei negozi a seguito di: un'ipotetica riduzione del prezzo di affitto al metro quadro o di un ipotetico incremento del tasso di attualizzazione WACC.

Le analisi sulla variabilità dei risultati delle stime operate in merito ai negozi al mutare dei principali input valutativi assunti, hanno ipotizzato alternativamente: per le valutazioni al fair value, la potenziale variazione in diminuzione delle quotazioni di mercato al metro quadro e, per le valutazioni al value in use, la percentuale di incremento del tasso di attualizzazione WACC, che portano rispettivamente all'azzeramento dei margini riscontrati nel test di impairment.

È stata dapprima svolta un'analisi di sensitività sulle quotazioni di mercato al metro quadro degli affitti di ciascun negozio al fine di identificare la diminuzione delle stesse che porterebbe il valore recuperabile degli attivi di ciascun negozio ad essere almeno pari al relativo carrying amount (ovvero all'azzeramento dell'headroom riscontrato). Tale diminuzione risulta ricompresa fra il 33% e l'82%.

Nel caso in cui il confronto tra fair value e net book value abbia evidenziato una perdita di valore, considerato che il Principio Contabile prevede che il valore recuperabile rappresenti il maggiore fra il fair value e il valore d'uso, si è proceduto a determinare anche il valore d'uso dei negozi.

Sul valore d'uso di questi negozi è stata svolta un'analisi di sensitività sui tassi di sconto (WACC), al fine di identificare la maggiorazione di tasso che porterebbe il valore recuperabile ad essere almeno pari al relativo carrying amount (ovvero all'azzeramento dell'headroom riscontrato). L'incremento dei WACC risulta ricompreso tra il 20,23% e il 39,81%.

Nella definizione del valore recuperabile di tutti gli assets assoggettati a impairment test, sono stati tenuti in considerazione gli impatti finanziari stimati dal management per il raggiungimento dei propri obiettivi Environmental, Social, and corporate Governance (ESG). Infatti, la Società anche nel 2024 ha proseguito il percorso avviato in precedenza in merito all'approfondimento della mappatura dei rischi ESG, anche con il supporto di professionisti esterni, a partire dall'analisi di materialità, che porterà ad una progressiva integrazione dei fattori di sostenibilità all'interno del proprio modello di gestione dei rischi aziendali. La Società ha identificato i propri obiettivi di sostenibilità e definito un piano prospettico di attuazione per il loro raggiungimento. Lo stesso è stato formalizzato in termini di impatti economici in maniera puntuale per l'anno 2025, recepito nel budget aziendale. Aeffe ha altresì stimato, sulla base del budget 2025, gli impatti economici in arco piano, inserendoli nel proprio Piano economico industriale, considerato ai fini dell'impairment test.

Ripristini di valore

Il ripristino di valore di un'attività finanziaria iscritta al costo ammortizzato deve essere rilevato quando il successivo incremento del valore recuperabile può essere attribuito oggettivamente ad un evento che si è verificato dopo la contabilizzazione di una perdita per riduzione di valore.

Nel caso delle altre attività non finanziarie, il ripristino di valore ha luogo se vi è un'indicazione che la perdita di valore non esiste più e vi è stato un cambiamento nelle valutazioni utilizzate per determinare il valore recuperabile.

Un ripristino di valore deve essere rilevato immediatamente nel Conto Economico rettificando il valore contabile dell'attività al proprio valore recuperabile. Quest'ultimo non deve essere superiore al valore contabile che si sarebbe determinato, al netto degli ammortamenti, se, negli esercizi precedenti, non fosse stata rilevata alcuna perdita per riduzione di valore dell'attività.

Viene comunque esclusa qualsiasi possibilità di ripristino di valore dell'avviamento.

Investimenti (Partecipazioni)

Le partecipazioni in società controllate, collegate o sottoposte a controllo congiunto sono contabilizzate al costo storico, che viene ridotto per perdite durevoli di valore come previsto dallo IAS 36. Il valore originario viene ripristinato negli esercizi successivi se vengono meno i motivi della svalutazione effettuata.

Attività destinate alla dismissione (held for sale)

In questa voce vengono classificate le attività il cui valore contabile sarà recuperato principalmente con un'operazione di vendita anziché con un uso continuativo. Perché ciò si verifichi, l'attività (o gruppo in dismissione) deve essere disponibile per la vendita immediata nella sua condizione attuale, soggetta a condizioni, che sono d'uso e consuetudine, per la vendita di tali attività (o gruppi in dismissione) e la vendita deve essere altamente probabile. L'attività classificata come posseduta per la vendita viene valutata al minore tra il suo valore contabile e il fair value (valore equo) al netto dei costi di vendita come disposto dall'IFRS 5.

Crediti commerciali e altri crediti

I crediti sono iscritti secondo il presumibile valore di realizzo, cioè al valore nominale al netto delle svalutazioni che riflettono la stima delle perdite su crediti. Questi sono regolarmente esaminati in termini di scadenza e stagionalità al fine di prevenire rettifiche per perdite inaspettate. Gli eventuali crediti a medio e lungo termine che includano una componente implicita di interesse sono attualizzati impiegando un idoneo tasso di mercato. Tale voce include ratei e risconti relativi a quote di costi e proventi comuni a due o più esercizi la cui entità varia in ragione del tempo, in applicazione del principio della competenza economica. La Società effettua un'analisi specifica sia delle posizioni in contenzioso sia delle posizioni che presentano qualche sintomo di ritardo negli incassi al fine della determinazione del fondo svalutazione crediti. Inoltre, viene effettuata anche la valutazione dei crediti residuali considerando la perdita attesa (Expected Loss) che viene calcolata sull'intera vita del credito commerciale. La valutazione del complessivo valore realizzabile dei crediti commerciali richiede di elaborare delle stime circa la probabilità di recupero delle suddette pratiche, nonché delle percentuali di svalutazione applicate ai crediti non in contenzioso. La Società provvede ad effettuare lo stanziamento a fondo svalutazione crediti coerentemente con la situazione dei propri crediti, considerando che in parte tali crediti sono coperti da assicurazione.

Rimanenze

Le rimanenze sono iscritte al minore tra costo di acquisto o di produzione ed il presunto valore netto di realizzo. Il valore netto di realizzo è il prezzo di vendita stimato nel normale svolgimento dell'attività al netto dei costi stimati di completamento, nonché di quelli stimati necessari per realizzare la vendita.

Per i prodotti finiti il costo di produzione include i costi delle materie prime, dei materiali e delle lavorazioni esterne, nonché tutti gli altri costi diretti ed indiretti di produzione, per le quote ragionevolmente imputabili ai prodotti, con esclusione degli oneri finanziari.

Le scorte obsolete e di "lento rigiro" sono valorizzate in relazione alla loro possibilità di utilizzo o di realizzo.

In particolare, la Società, relativamente ai prodotti finiti relativi a stagioni precedenti presenti nelle giacenze al 31 dicembre 2024, adegua il valore di tali rimanenze al valore di realizzo ottenuto dalla vendita tramite il canale degli stockisti.

Disponibilità liquide e mezzi equivalenti

Le disponibilità liquide e i mezzi equivalenti includono i saldi di cassa e i depositi a vista e tutti gli investimenti ad alta liquidità acquistati con una scadenza originale pari o inferiore a tre mesi. I titoli inclusi nelle disponibilità liquide e nei mezzi equivalenti sono rilevati al fair value.

Accantonamenti

Gli accantonamenti a fondi per rischi ed oneri sono stanziati per coprire perdite e debiti di esistenza certa o probabile, dei quali tuttavia alla chiusura del periodo non erano determinabili l'ammontare o la data di sopravvenienza. Gli stanziamenti sono rilevati nello Stato Patrimoniale solo quando esiste una obbligazione legale o implicita che determini l'impiego di risorse atte a produrre benefici economici per l'adempimento della stessa e se ne possa determinare una stima attendibile dell'ammontare. Nel caso in cui l'effetto sia rilevante, gli accantonamenti sono calcolati attualizzando i flussi finanziari futuri stimati ad un tasso di attualizzazione stimato al lordo delle imposte tale da riflettere le valutazioni correnti di mercato del valore attuale del denaro e dei rischi specifici connessi alla passività.

Benefici ai dipendenti

Il trattamento di fine rapporto rientra nell'ambito dello IAS 19 ("Benefici ai dipendenti") in quanto assimilabile ai piani a benefici definiti. I contributi della Società ai programmi a contribuzione definita sono imputati a Conto Economico nel periodo a cui si riferiscono i contributi.

L'obbligazione netta per la Società derivante da piani a benefici definiti è calcolata su base attuariale utilizzando il metodo della proiezione unitaria del credito. Tutti gli utili e le perdite attuariali al 1° gennaio 2005, data di transizione agli IFRS, sono stati rilevati.

Debiti finanziari

Le passività finanziarie, ad eccezione dei derivati, sono rilevate al fair value al netto dei costi di transazione direttamente attribuibili.

Scoperti bancari e finanziamenti

I finanziamenti sono valutati inizialmente al costo che approssima il loro fair value, al netto dei costi sostenuti per l'operazione. Successivamente, sono iscritti al costo ammortizzato portando a Conto Economico l'eventuale differenza tra il costo e il valore di rimborso lungo la durata del finanziamento utilizzando il metodo del tasso di interesse effettivo.

I finanziamenti sono classificati tra le passività correnti a meno che la Società abbia il diritto incondizionato di differire l'estinzione di tale passività di almeno dodici mesi dopo la data di riferimento.

Debiti commerciali e altri debiti

I debiti sono iscritti al valore nominale. La componente finanziaria inclusa nei debiti a medio e lungo termine viene scorporata impiegando un tasso di mercato.

Azioni proprie

Le azioni proprie sono iscritte a decurtazione del capitale sociale per quanto attiene al valore nominale delle azioni acquistate e in un'apposita riserva per la parte eccedente il valore nominale.

Contributi in conto capitale e in conto esercizio

Eventuali contributi pubblici sono rilevati in bilancio nel momento in cui vi è la ragionevole certezza che la Società rispetterà tutte le condizioni previste per il ricevimento dei contributi e che gli stessi saranno ricevuti. La Società ha optato per la presentazione in bilancio di eventuali contributi in conto capitale come posta rettificativa del valore contabile dei beni ai quali sono riferiti, e di eventuali contributi in conto esercizio a diretta deduzione del costo correlato.

Ricavi

I ricavi delle vendite e delle prestazioni derivano principalmente dalla vendita di beni con il riconoscimento dei ricavi "at point in time" quando il controllo del bene è stato trasferito al cliente. Relativamente all'esportazioni di beni il controllo può essere trasferito in varie fasi a seconda della tipologia dell'Incoterm applicato allo specifico cliente. Ciò premesso porta ad un limitato giudizio sull'identificazione del passaggio di controllo del bene e del conseguente riconoscimento del ricavo.

Una parte dei ricavi della Società deriva dal riconoscimento delle Royalties, convenute, in base ad una percentuale prestabilita nel contratto con il licenziatario, sul fatturato netto. Le royalties maturano "at point in time", quindi nel momento dell'emissione da parte della Licenziataria, delle fatture di vendita dei prodotti concessi in licenza.

La maggior parte dei ricavi della Società deriva da prezzi di listino che possono variare a seconda della tipologia di prodotto, marchio e regione geografica. Alcuni contratti con Società Retail del Gruppo prevedono il trasferimento del controllo con diritto di reso.

Relativamente al riconoscimento delle Royalties queste sono calcolate in base ad una percentuale sul fatturato netto della Licenziataria rispetto ai prodotti concessi in licenza. La percentuale può variare in base alla tipologia di prodotto.

Costi

I costi e le spese sono contabilizzati secondo il principio della competenza.

I costi di progettazione e realizzazione del campionario sostenuti nel periodo sono correlati ai ricavi di vendita della corrispondente collezione e, pertanto, iscritti a Conto Economico in proporzione ai ricavi realizzati. La quota restante da spesare a Conto Economico nell'esercizio in cui si manifesteranno i ricavi correlati figura, pertanto, tra le altre attività correnti.

Proventi e oneri finanziari

Includono tutte le voci di natura finanziaria imputate a Conto Economico del periodo, inclusi gli interessi passivi maturati sui debiti finanziari calcolati usando il metodo dell'interesse effettivo (principalmente scoperti di conto corrente, finanziamenti a medio-lungo termine), gli utili e le perdite su cambi, i dividendi percepiti, la quota di interessi passivi derivanti dal trattamento contabile dei beni in locazione finanziaria (IAS 17).

Proventi e oneri per interessi sono imputati al Conto Economico del periodo nel quale sono realizzati/sostenuti.

I dividendi sono rilevati nel periodo in cui la Società matura il diritto alla percezione mediante delibera di approvazione.

La quota di interessi passivi dei canoni di leasing finanziari è imputata a Conto Economico usando il metodo dell'interesse effettivo.

Imposte

Le imposte sul reddito del periodo comprendono tutte le imposte calcolate sul reddito imponibile. Le imposte sul reddito dell'esercizio sono rilevate a Conto Economico.

Le altre imposte non correlate al reddito, come le imposte sugli immobili, sono incluse tra gli oneri operativi o, qualora ne ricorrano i presupposti, sono capitalizzate nel relativo immobile.

Le imposte correnti sul reddito imponibile dell'esercizio rappresentano l'onere fiscale determinato utilizzando le aliquote fiscali in vigore alla data di riferimento.

Le imposte differite e anticipate sono rilevate per tutte le differenze temporanee esistenti alla data di riferimento tra i valori contabili delle attività e delle passività iscritte in bilancio ed i corrispondenti valori considerati per la determinazione del reddito imponibile ai fini fiscali.

I debiti per imposte differite si riferiscono a:

  • (i) componenti positivi di reddito imputati nell'esercizio in esame la cui rilevanza fiscale o tassazione avverrà nei successivi esercizi;
  • (ii) componenti negativi di reddito deducibili in misura superiore di quella iscritta nel conto economico per effetto dell'applicazione dei Principi Contabili Internazionali.

I crediti per imposte anticipate sono iscritti in bilancio:

  • (i) per tutti i componenti negativi di reddito non deducibili nell'esercizio in esame ma che potranno essere dedotti negli esercizi successivi;
  • (ii) per il riporto a nuovo delle perdite fiscali non utilizzate, se è probabile che sarà realizzato un reddito imponibile a fronte del quale potrà essere utilizzata la perdita fiscale.

I crediti per imposte anticipate e i debiti per imposte differite sono determinati sulla base delle aliquote d'imposta previste per il calcolo delle imposte sui redditi degli esercizi in cui le differenze temporanee si riverseranno, sulla base delle aliquote fiscali e della legislazione fiscale in vigore alla data di riferimento del bilancio.

L'effetto del cambiamento delle aliquote fiscali sulle predette imposte viene portato a Conto Economico nell'esercizio in cui si manifesta tale cambiamento.

Utile per azione

L'utile base per azione è calcolato dividendo l'utile o la perdita attribuibile agli azionisti della Società per la media ponderata delle azioni ordinarie in circolazione durante il periodo. L'utile diluito per azione è calcolato dividendo l'utile o la perdita attribuibile agli azionisti della Società per la media ponderata delle azioni in circolazione.

Principali stime adottate dalla Direzione

Di seguito sono riportate le principali stime ed assunzioni adottate dalla Direzione per la redazione del presente bilancio, le cui variazioni, peraltro al momento non prevedibili, potrebbero avere effetti sulla situazione economica e patrimoniale della Società.

  • Stime adottate nel calcolo attuariale al fine della determinazione dei piani a benefici definiti nell'ambito dei benefici successivi al rapporto di lavoro:
  • − Il tasso di inflazione previsto è pari al 2,0%;
  • − Il tasso di attualizzazione utilizzato è pari al 2,93%;
  • − Il tasso annuo di incremento del TFR è previsto pari al 3,0%;
  • − E' previsto un turn-over dei dipendenti del 6% per la Società.

• Stime adottate nel calcolo attuariale al fine della determinazione del fondo indennità suppletiva di clientela:

  • − Il tasso di turn-over volontario previsto è pari al 0,00%;
  • − Il tasso di turn-over societario previsto è pari al 5,00%;
  • − Il tasso di attualizzazione utilizzato è pari al 3,18%.

ALTRE INFORMAZIONI

Gestione del rischio finanziario

I rischi finanziari a cui è esposta la Società nello svolgimento della sua attività sono i seguenti:

  • rischio di liquidità;
  • rischio di mercato (comprensivo del rischio di valuta, del rischio di tasso, del rischio di prezzo);
  • rischio di credito.

Rischio di liquidità e di mercato

La gestione dei fabbisogni finanziari e dei relativi rischi (principalmente rischi di tasso e rischi di cambio) è svolta a livello di tesoreria centralizzata sulla base di linee guida definite dal Direttore Generale ed approvate dall'Amministratore Delegato.

L'obiettivo principale di queste linee guida consiste nel:

(i)Rischio di liquidità:

La Società gestisce il rischio di liquidità nell'ottica di garantire la presenza di una struttura del passivo in equilibrio con la composizione dell'attivo di bilancio, al fine di mantenere una elevata solidità patrimoniale.

(ii)Rischio di cambio:

La Società opera a livello internazionale ed è quindi esposta al rischio di cambio. Il rischio di cambio sorge quando attività e passività rilevate sono espresse in valuta diversa da quelle funzionali dell'impresa.

La modalità di gestione di tale rischio consiste nel contenere e minimizzare il rischio connesso all'andamento dei tassi di cambio utilizzando coperture di tipo operativo. In alternativa la Società se esposta al rischio di cambio si copre mediante l'apertura di finanziamenti in valuta.

(iii)Rischio di tasso:

Il rischio di tasso di interesse cui la Società è esposta è originato dai debiti finanziari a breve e a medio/lungo termine in essere, che essendo per la totalità a tasso variabile espongono la Società al rischio di variazione dei flussi di cassa al variare dei tassi di interesse stessi.

Il costo medio dell'indebitamento risulta tendenzialmente parametrato all'andamento del tasso EURIBOR a 3/6 mesi, più uno spread che dipende principalmente dalla tipologia di strumento di finanziamento utilizzato.

In generale i margini applicati sono in linea con i migliori standard di mercato. Al 31 dicembre 2024 un'ipotetica variazione in aumento del 10% del tasso di interesse, a parità di tutte le altre variabili, avrebbe prodotto un maggior onere ante imposte (e quindi una corrispondente diminuzione del patrimonio netto) di circa Euro 642 migliaia su base annua (Euro 552 migliaia al 31 dicembre 2023).

Il rischio di cash flow sui tassi di interesse non è mai stato gestito in passato mediante il ricorso a contratti derivati – interest rate swap – che trasformassero il tasso variabile in tasso fisso. Alla data del 31 dicembre 2024 non sono presenti strumenti di copertura del rischio di tasso di interesse.

(iv)Rischio di prezzo:

La Società effettua acquisti e vendite a livello mondiale ed è pertanto esposta a normale rischio di oscillazione dei prezzi tipici del settore.

Rischio di credito

Per quanto riguarda i crediti Italia la Società tratta solo con clienti noti ed affidabili. È politica della Società che i clienti che richiedono condizioni di pagamento dilazionate siano soggetti a procedure di verifica della loro classe di merito. Inoltre, il saldo dei crediti viene monitorato nel corso dell'esercizio in modo che l'importo delle posizioni in sofferenza non sia significativo.

La qualità creditizia delle attività finanziarie non scadute e che non hanno subito perdite di valore può essere valutata facendo riferimento alla procedura interna di gestione del credito.

L'attività di monitoraggio del cliente si articola principalmente in una fase preliminare, in cui si provvede alla raccolta dei dati e delle informazioni sui nuovi clienti ed una fase successiva all'attivazione, in cui viene riconosciuto un fido e viene supervisionata l'evoluzione della posizione creditizia.

La fase preliminare si sostanzia nel reperire i dati amministrativi/fiscali essenziali per poter permettere una valutazione completa e corretta dei rischi che il nuovo cliente comporta. L'attivazione del cliente è subordinata alla completezza dei dati sovra citati e all'approvazione, dopo eventuali approfondimenti, da parte dell'Ufficio Clienti.

Ad ogni nuovo cliente è riconosciuto un fido: la concessione è vincolata ad ulteriori informazioni integrative (anni di attività, condizioni di pagamento, nomea del cliente) indispensabili per procedere ad una valutazione del livello di

solvibilità. Una volta predisposto il quadro di insieme, la documentazione sul potenziale cliente viene sottoposta all'approvazione dei vari enti aziendali.

La gestione dello scaduto è differenziata in funzione all'anzianità dello stesso (fasce di scaduto).

Per le fasce di scaduto fino ai 60 giorni vengono attivate procedure di sollecito, tramite filiale o direttamente dall'Ufficio Clienti; si evidenzia che, a partire da uno scaduto che supera i 15 giorni o dal superamento del fido concesso, viene attivato il blocco delle anagrafiche, generando l'impossibilità di effettuare forniture al cliente inadempiente. Per i crediti di fascia "superiore ai 90 giorni", vengono attivati, ove necessario, interventi di tipo legale.

Per quanto riguarda la gestione dei crediti esteri la Società procede come segue:

  • a) Parte dei crediti esteri sono garantiti da primarie società di assicurazione dei crediti;
  • b) La residuale parte dei crediti non assicurati viene gestita:
    • a. Buona parte mediante richiesta di lettera di credito ed anticipi del 30% entro due settimane dalla conferma dell'ordine;
    • b. I rimanenti crediti non coperti da assicurazione, da lettera di credito né da anticipo, vengono specificamente autorizzati e trattati secondo la procedura dei crediti Italia.

Questa procedura permette di definire quelle regole e quei meccanismi operativi che consentono di generare un flusso di pagamenti tali da garantire alla Società la solvibilità del cliente e la redditività del rapporto.

Alla data di riferimento del bilancio, l'esposizione massima al rischio di credito è uguale al valore di ciascuna categoria dei crediti di seguito indicati:

(Valori in migliaia di Euro) 31 dicembre 31 dicembre
2024 2023 Variaz. %
Crediti commerciali 62.519 56.856 5.663 10,0%
Altre voci attive correnti 19.772 22.417 (2.645) (11,8%)
Totale 82.291 79.273 3.018 3,8%

Per quanto riguarda il commento alle categorie si rimanda alla nota 8 per i "Crediti commerciali" e alla nota 11 "Altre voci attive correnti".

Il fair value delle categorie sopra riportate non viene esposto in quanto il valore contabile ne rappresenta un'approssimazione ragionevole.

Al 31 dicembre 2024, i crediti commerciali scaduti ammontano a Euro 55.509 migliaia (45.527 migliaia di Euro nel 2023). La composizione per scadenza è la seguente:

(Valori in migliaia di Euro) 31 dicembre 31 dicembre
2024 2023 Variaz. %
Fino a 30 giorni 3.672 2.460 1.212 49,3%
31 - 60 giorni 2.198 4.514 (2.316) (51,3%)
61 - 90 giorni 3.945 2.917 1.028 35,2%
Superiore a 90 giorni 45.694 35.636 10.058 28,2%
Totale 55.509 45.527 9.982 21,9%

La variazione dei crediti scaduti di Euro 9.982 migliaia è determinata principalmente dall'incremento dei crediti commerciali intercompany.

Si evidenzia che nella quota dei crediti commerciali scaduti oltre 90 giorni soni inclusi i crediti verso la controllata cinese pari ad Euro 28.269 migliaia (al 31/12/23 Euro 24.871migliaia) di cui Euro 13.091 migliaia svalutati mediante stanziamento a fondo svalutazione.

Non si evidenziano ulteriori rischi di inesigibilità relativamente ai crediti scaduti.

Rendiconto Finanziario

Il Rendiconto Finanziario, predisposto dalla Società come previsto dallo IAS 7, è stato redatto applicando il metodo indiretto. Le disponibilità liquide e i mezzi equivalenti inclusi nel Rendiconto Finanziario comprendono i saldi patrimoniali di tale voce alla data di riferimento. Le altre disponibilità liquide equivalenti rappresentano impieghi finanziari a breve termine e ad alta liquidità che sono prontamente convertibili in valori di cassa e che sono soggetti ad un irrilevante rischio di variazione del loro valore. Pertanto, un impiego finanziario è solitamente classificato come disponibilità liquida equivalente quando è a breve scadenza, ovvero a tre mesi o meno dalla data d'acquisto.

Gli scoperti di conto corrente, solitamente, rientrano nell'attività di finanziamento, salvo il caso in cui essi siano rimborsabili a vista e formano parte integrante della gestione della liquidità o delle disponibilità liquide equivalenti di una Società, nel qual caso essi sono classificati a riduzione delle disponibilità liquide equivalenti.

I flussi finanziari in valuta estera sono stati convertiti al cambio medio del periodo. I proventi e i costi relativi a interessi, dividendi ricevuti e imposte sul reddito sono inclusi nei flussi finanziari generati dalla gestione operativa.

Secondo lo IAS 7, il Rendiconto Finanziario deve evidenziare separatamente i flussi di cassa derivanti dall'attività operativa, di investimento e di finanziamento:

(i) flusso monetario da attività operativa: i flussi di cassa derivanti dall'attività operativa sono connessi principalmente all'attività di produzione del reddito e vengono rappresentati dalla Società utilizzando il metodo indiretto; secondo tale metodo l'utile d'esercizio viene rettificato degli effetti delle poste che nell'esercizio non hanno comportato esborsi, ovvero non hanno originato liquidità (operazioni di natura non monetaria);

(ii) flusso monetario da attività di investimento: l'attività di investimento è indicata separatamente perché essa è, tra l'altro, indicativa di investimenti/disinvestimenti effettuati con l'obiettivo di ottenere in futuro ricavi e flussi di cassa positivi;

(iii) flusso monetario da attività finanziaria: l'attività di finanziamento è costituita dai flussi che comportano la modificazione dell'entità e della composizione del Patrimonio Netto e dei finanziamenti ottenuti.

COMMENTO ALLE PRINCIPALI VOCI DELLO STATO PATRIMONIALE

ATTIVITA' NON CORRENTI

1. Immobilizzazioni immateriali

La tabella seguente ne dettaglia la composizione e la movimentazione:

(Valori in migliaia di Euro) Marchi Altre Totale
Saldo al 01.01.23 2.520 857 3.377
Incrementi per acquisti - 1.006 1.006
incrementi per fusione Moschino SpA 36.059 341 36.400
Decrementi - (11) (11)
Ammortamenti del periodo (2.053) (632) (2.685)
Saldo al 31.12.23 36.526 1.561 38.087
Incrementi per acquisti - 781 781
Decrementi (10.750) (10.750)
Ammortamenti del periodo (1.895) (609) (2.504)
Saldo al 31.12.24 23.881 1.733 25.614

Marchi

La voce è relativa ai marchi di proprietà della Società.

Marchio "Alberta Ferretti" pari ad Euro 2.268 migliaia il cui periodo di ammortamento residuo è pari a 18 anni.

Il marchio "Moschino" registra un decremento pari a Euro 10.751 migliaia relativo alla cessione della classe merceologica 3 e al 31/12/24 il valore ammonta ad Euro 21.613 migliaia il cui periodo di ammortamento residuo è 20 anni.

Altre

La voce "Altre" si riferisce alle licenze d'uso software.

2. Immobilizzazioni materiali

La tabella seguente ne dettaglia la composizione e la movimentazione:

(Valori in migliaia di Euro) Terreni Fabbricati Opere su beni di terzi Impianti e macchinari Attrezzature industriali
e commerciali
Altre immobilizzazioni
materiali
Totale
Saldo al 01.01.23 17.320 21.240 602 1.107 37 591 40.897
Incrementi 1.554 179 58 651 2.442
incrementi per fusione Moschino 7.944 243 166 2.067 10.420
incrementi per fusione Aeffe
Retail
330 107 8 546 991
Decrementi (1.793) (25) (102) (774) (2.694)
Ammortamenti del periodo (611) (1.438) (387) (61) (648) (3.145)
Saldo al 31.12.23 17.320 20.629 7.199 1.224 106 2.433 48.911
Incrementi 13 69 8 79 169
Decrementi (45) (17) (62)
Ammortamenti del periodo (611) (1.311) (357) (51) (536) (2.866)
Saldo al 31.12.24 17.320 20.018 5.856 936 63 1.959 46.152

La movimentazione delle immobilizzazioni materiali evidenzia le seguenti principali variazioni:

  • investimenti per Euro 169 migliaia in opere su beni di terzi, attrezzature informatiche ed impiantistica generale e specifica;
  • decrementi per Euro 62 migliaia;
  • ammortamenti per Euro 2.866 migliaia.

3. Attività per diritti d'uso

La tabella seguente ne dettaglia la composizione e la movimentazione:

(Valori in migliaia di Euro) Fabbricati Auto Altro Totale
Saldo al 01.01.23 6.743 723 533 7.999
Incrementi 58.310 960 888 60.158
Decrementi (384) (384)
Svalutazioni (203) (203)
Ammortamenti del periodo (9.921) (502) (486) (10.909)
Saldo al 31.12.23 54.545 1.181 935 56.661
Incrementi 180 545 994 1.718
Decrementi (5.307) (5.307)
beni destinati alla vendita (8.859) (8.859)
Ammortamenti del periodo (9.426) (555) (558) (10.538)
Saldo al 31.12.24 31.133 1.171 1.371 33.675

La voce Fabbricati include Attività per diritto d'uso relativi principalmente a contratti di affitto di negozi e in misura residuale relativi a contratti di affitto di uffici, e altri spazi. Gli incrementi sono legati a nuovi contratti di affitto relativi all'apertura o alla relocation di negozi retail ed al rinnovo dei contratti di affitto esistenti. I decrementi sono legati alla chiusura della boutique a marchio Alberta Ferretti sita a Milano in via Montenapoleone 18.

Nel corso dell'esercizio la Società ha riclassificato le attività immobilizzate della boutique sita in Roma in via Condotti nelle attività disponibili per la vendita, negozio non rientrante più nel percorso strategico della Società.

Nel corso dell'esercizio la Società ha formalizzato un impairment test con le modalità descritte in precedenza nel paragrafo "IFRS 16". In particolare, per le Cash Generating Unit (CGU) il valore recuperabile è stato calcolato come maggiore tra fair value e valore d'uso della relativa Cash Generating Unit, è stato confrontato con il valore contabile del suo capitale investito netto ("carrying amount") e dall'analisi effettuata non è emersa alcuna perdita di valore.

Key money

A seguito delle operazioni di fusione per incorporazione delle controllate Moschino S.p.A. e Aeffe Retail S.p.A, contestualmente all'applicazione dell'IFRS 16, la Società ha incluso i piani di ammortamento dei Key Money facendoli rientrare nei diritti d'uso.

4. Partecipazioni

4.1 Partecipazioni in imprese controllate

La composizione della voce Partecipazioni in imprese controllate al 31 dicembre 2024 e 2023 è evidenziata nel prospetto seguente:

(Valori in migliaia di Euro)

Società Quota di
Possesso %
Valore al
31/12/2023
Svalutazioni
anno 2024
Cessioni
anno
2024
Valore al
31/12/2024
Pollini SpA 100,0% 41.945 41.945
Moschino Kids Srl 55,0% 7 (2) 5
Aeffe Germany Gbmh 100,0%
Aeffe Spagna Slu 100,0% 320 320
Aeffe Netherlands Bv 100,0%
Aeffe Group Inc. 100,0% 440 (440)
Fashoff UK Ltd 100,0% 2.342 2.342
Moschino France Sarl 100,0% 5.539 (158) 5.381
Moschino Asia Pacific Ltd 100,0%
Moschino Korea Ltd 100,0%
Moschino Shangai Ltd (controllata tramite Moschino Asia
Pacific Ltd) 100,0%
Totale 50.594 (598) (2) 49.994

Le variazioni registrate nel corso del 2024 si riferiscono agli effetti derivanti dalle svalutazioni effettuate dalla Società a copertura delle perdite riportate dalle controllate sopra indicate. Dalle analisi effettuate in base a quanto previsto dallo IAS 36 non si rilevano altri indicatori di impairment test, pertanto, la Società non ha provveduto ad effettuare i test di impairment test.

Nella tabella che segue si riporta la movimentazione del Fondo Eccedenza Svalutazioni Partecipazioni, che riporta nella voce accantonamenti l'ammontare ritenuto congruo per coprire le perdite (per la quota percentuale di pertinenza) che residuano dopo l'azzeramento del valore contabile della partecipazione:

(valori in migliaia di Euro)

Società Quota di
Possesso
%
Valore al
31/12/2023
Accantonamenti
2024
Rilascio
2024
Valore al
31/12/2024
Aeffe Germany Gbmh 100,0% (401) (698) (1.099)
Aeffe Netherlands Bv 100,0% (140) (495) (635)
Moschino Asia Pacific Ltd 100,0% (3.073) (17.039) (20.112)
Moschino Korea Ltd 100,0% (2.613) (2.426) (5.039)
Moschino Shangai Ltd (controllata tramite Moschino Asia
Pacific Ltd)
100,0% (11.515) 1.094 (10.421)
Aeffe group inc 100,0% (1.957) (1.957)
Totale (17.743) (22.615) 1.094 (39.264)

Nel prospetto che segue si riportano i dati principali dei bilanci ias delle Società controllate al 31 dicembre 2024 unitamente al costo storico delle partecipazioni e, se presenti, al Fondo Svalutazione e Fondo Eccedenza Svalutazioni Partecipazioni al 31 dicembre 2024:

(valori in migliaia di Euro)

Società Sede Capitale
sociale
Risultato
ultimo
esercizio
Patrimonio
netto
Quota di
Possesso
%
Numero
azioni
Costo storico
partecipazione
Fondo
svalutazione
partecipazione
Fondo
rischi
Valore
partecipazione
al netto fondi
svalutazione e
rischi
Pollini SpA Gatteo (FC)
Italia
6.000 204 48.386 100% 6.000.000 41.945 41.945
Moschino Kids
Srl
Padernello
(TV) Italia
10 300 782 55,0% n.d. 6 6
Aeffe Germany
Gmbh
Metzingen
(Germany)
25 ( 698) ( 1.099) 100% n.d. 525 ( 525) ( 1.099) ( 1.099)
Aeffe Spagna
Slu
Barcellona
(Spain)
320 ( 151) 245 100% n.d. 320 320
Aeffe
Netherlnads Bv
Rotterdam
(Netherlands)
25 ( 495) ( 635) 100% n.d. 25 ( 25) ( 635) ( 635)
Aeffe Group
Inc.
New York
(USA)
10 ( 2.425) ( 1.957) 100% n.d. 13.962 ( 13.962) ( 1.957) ( 1.957)
Fashoff UK Ltd London (GB) 1.869 ( 2.172) 3.154 100% n.d. 2.342 2.342
Moschino
France Sarl
Paris (France) 50 ( 159) 5.381 100% n.d. 8.400 ( 3.019) 5.381
Moschino Asia
Pacific Ltd
Hong Kong
(H.K.)
62 ( 16.824) ( 20.112) 100% n.d. 54 ( 54) ( 20.112) ( 20.112)
Moschino
Korea L.t.d.
Seoul (KR) 4.042 ( 2.594) ( 5.040) 100% n.d. 4 ( 4) ( 5.040) ( 5.040)
Moschino
Shangai Ltd
Huangpu
(Shanghai)
20.973 ( 13.982) ( 10.422) 100% n.d. ( 10.422) ( 10.422)
Totale 67.583 ( 17.589) ( 39.264) 10.730

4.2 Partecipazioni in altre imprese

La composizione della voce Partecipazioni in altre imprese al 31 dicembre 2024 è evidenziata nel prospetto seguente: (valori in migliaia di Euro)

Società Sede Capitale
sociale
Risultato
ultimo
esercizio
Patrimonio
netto
Quota di
Possesso
%
Numero
azioni
Costo
storico
Conai 0,19
Caaf Emilia Romagna 0,688% 5.000 3
Assoform 1,670% 2
Consorzio Assoenergia Rimini 2,100% 1
Fondazione MadeinItaly circolare-sostenibile 9
Consorzio RE.CREA 2
Effegidi 6
Totale partecipazioni in altre imprese: 22

5. Altre Attività

Tale voce include in via principale crediti verso imprese controllate.

La voce altre attività registra un incremento di Euro 21.956 migliaia con un saldo a fine esercizio pari a Euro 25.811 migliaia. Tale incremento deriva principalmente dall'accensione di finanziamenti concessi alla società controllata Moschino Asia Pacific Ltd per la ricapitalizzazione della società Moschino Shanghai Ltd, detenuta al 100% da Moschino Asia Pacific.

6. Attività e passività fiscali non correnti per imposte anticipate e differite

La tabella seguente illustra la composizione della voce al 31 dicembre 2024 ed al 31 dicembre 2023:

(Valori in migliaia di Euro) Crediti Debiti
31-dic-2024 31-dic-2023 31-dic-2024 31-dic-2023
Beni materiali - (17) (17)
Attività immateriali 52 3 (130) (130)
Accantonamenti 1.121 717
Oneri deducibili in esercizi futuri 262 -
Proventi tassabili in esercizi futuri (16.442) 69
Perdite fiscali portate a nuovo 5.738 6.547 -
Imposte da passaggio IAS 2.203 20 (6.502) (6.679)
Totale 9.114 7.549 (23.091) (6.757)

La movimentazione delle differenze temporanee nel corso dell'esercizio è illustrata nella tabella seguente:

Saldo iniziale Rilevate a conto Altro Saldo finale
economico
(17) (17)
(127) 49 (78)
717 404 1.121
262 (165) (97) -
69 (16.511) (16.442)
6.547 (187) (622) 5.738
(6.659) 2.320 40 (4.299)
46 (46) -
792 (14.044) (725) (13.977)

La variazione in diminuzione pari a Euro 725 migliaia della colonna "Altro" si riferisce sostanzialmente alla parziale compensazione del debito per IRES dell'esercizio generatosi in conseguenza dell'adesione delle società controllate al consolidato fiscale con il credito per imposte anticipate maturato in alcune società del Gruppo.

La determinazione per le attività delle imposte anticipate è stata effettuata valutando la ragionevole certezza della recuperabilità sulla base del Piano Industriale 2025-2028 approvato in data 23 gennaio 2025.

ATTIVITA' CORRENTI

7. Rimanenze

La voce è così composta:

(Valori in migliaia di Euro) 31 dicembre 31 dicembre Variazione
2024 2023 %
Materie prime, sussidiarie e di consumo 4.339 5.290 (951) (18,0%)
Prodotti in corso di lavorazione 3.866 4.533 (667) (14,7%)
Prodotti finiti e merci 22.277 34.159 (11.882) (34,8%)
Totale 30.482 43.982 (13.500) (30,7%)

Le rimanenze di magazzino sono valutate al minore tra costo e valore netto di realizzo.

Per i prodotti finiti il costo di produzione include i costi delle materie prime, dei materiali e delle lavorazioni esterne, nonché tutti gli altri costi diretti ed indiretti di produzione, per le quote ragionevolmente imputabili ai prodotti, con esclusione degli oneri finanziari.

Le giacenze di materie prime e prodotti in corso di lavorazione si riferiscono sostanzialmente alla realizzazione delle collezioni primavera/estate 2025, mentre i prodotti finiti riguardano principalmente le collezioni autunno/inverno 2024, primavera/estate 2025 e il campionario dell'autunno/inverno 2025.

Il valore delle rimanenze prodotti finiti e merci registra un decremento di Euro 11.833 migliaia rispetto al valore dell'anno precedente dovuto principalmente alla contrazione delle vendite avvenuta nel corso del 2024.

Il valore delle rimanenze è già indicato al netto del fondo obsolescenza pari a Euro 9.098 migliaia.

Il fondo obsolescenza riflette la miglior stima effettuata dal management sulla base della ripartizione per anno e stagione delle giacenze di magazzino, sulle considerazioni desunte dall'esperienza passata delle vendite attraverso canali alternativi e le prospettive future dei volumi di vendita.

8. Crediti commerciali

La voce in esame è dettagliata nella tabella che segue:

(Valori in migliaia di Euro) 31 dicembre 31 dicembre
2024 2023 Variaz. %
Crediti verso clienti 14.270 21.752 (7.482) (34,4%)
Crediti verso imprese controllate 62.680 50.513 12.167 24,1%
Crediti verso controllanti 5 (5) (100,0%)
(Fondo svalutazione crediti verso controllate) (13.091) (13.091) - n.a.
(Fondo svalutazione crediti) (1.341) (2.323) 982 (42,3%)
Totale 62.518 56.856 5.662 10,0%

Al 31 dicembre 2024 i crediti commerciali sono pari a Euro 62.518 migliaia, con un incremento del 10% rispetto al loro valore al 31 dicembre 2023.

I crediti verso clienti si riducono del 34,4% per effetto principalmente dalla contrazione delle vendite avvenuta nel corso del 2024.

I crediti verso le imprese controllate mostrano un saldo a fine esercizio pari a Euro 62.680 migliaia contro i Euro 50.513 migliaia del precedente esercizio, con un incremento del 24,1%.

Il fondo svalutazione crediti commerciali è stato calcolato utilizzando criteri analitici sulla base dei dati disponibili e, in generale, sulla base dell'andamento storico.

Il prospetto seguente riporta i movimenti dell'esercizio del fondo svalutazione crediti:

(Valori in migliaia di Euro) 31 dicembre Incrementi Decrementi / Altre 31 dicembre
variazioni
2023 2024
Fondo svalutazione crediti 2.323 700 (1.682) 1.341
Totale 2.323 700 (1.682) 1.341

9. Crediti tributari

La voce in esame è dettagliata nella tabella che segue:

(Valori in migliaia di Euro) 31 dicembre 31 dicembre
2024 2023 Variaz. %
IVA 1.457 1.355 102 7,5%
IRES 1.254 3.162 (1.908) (60,3%)
IRAP - 686 (686) (100,0%)
Altri crediti tributari 2.274 2.583 (309) (12,0%)
Totale 4.985 7.786 (2.801) (36,0%)

La variazione dei crediti tributari è riferibile principalmente al decremento del credito IRES e IRAP.

10. Disponibilità liquide

La voce comprende:

(Valori in migliaia di Euro) 31 dicembre 31 dicembre
2024 2023 Variaz. %
Depositi bancari e postali 2.535 2.346 189 8,1%
Denaro e valori in cassa 199 215 (16) (7,4%)
Totale 2.734 2.561 174 6,8%

La voce "Depositi bancari e postali" rappresenta il valore nominale del saldo dei conti correnti attivi intrattenuti con gli Istituti di credito, compresi gli interessi maturati alla data del bilancio. La voce "Denaro e valori in cassa" rappresenta il valore nominale del contante, presente in cassa alla data del bilancio.

11. Altri crediti

La voce è così composta:

(Valori in migliaia di Euro) 31 dicembre 31 dicembre
2024 2023 Variaz. %
Crediti per costi anticipati realizzazione collezioni 16.086 18.160 (2.074) (11,4%)
Acconti e note di accredito da ricevere 375 1.023 (649) (63,4%)
Ratei e risconti attivi 1.193 1.021 172 16,8%
Altri 1.943 1.667 276 16,6%
Firr 174 547 (373) (68,2%)
Totale 19.771 22.418 (2.647) (11,8%)

I crediti per costi anticipati si riferiscono alla sospensione della quota dei costi di progettazione e realizzazione del campionario relativi alle collezioni primavera/estate 2025 e autunno inverno 2025 per le quali non sono ancora stati realizzati i corrispondenti ricavi di vendita.

Il decremento di Euro 2.074 migliaia è determinato principalmente alla contrazione delle vendite avvenuta nel corso dell'anno 2024 e conseguentemente dei costi.

I ratei e risconti si riferiscono principalmente ad affitti passivi, premi assicurativi e canoni periodici di manutenzione e/o abbonamento.

Il credito verso il Firr è strettamente legato all'attività di agenzia svolta dalla maison Moschino S.p.A.

La voce "Altri" si riferisce principalmente a crediti verso fornitori per note credito relativi a resi di materie/prodotti finiti e sconti su acquisti, crediti vs. Istituti previdenziali, crediti verso dipendenti, crediti per pagamenti anticipati e depositi cauzionali di breve periodo.

12. Beni destinati alla vendita

Nel corso dell'esercizio la Società ha riclassificato le attività immobilizzate della boutique sita in Roma in via Condotti nelle attività disponibili per la vendita, negozio non rientrante più nel percorso strategico della Società per un valore di Euro 4.350 migliaia.

13. PATRIMONIO NETTO

Si commentano, di seguito, le principali classi componenti il Patrimonio Netto al 31 dicembre 2024.

(Valori in migliaia di Euro) 31 dicembre 31 dicembre Variazioni
2024 2023
Capitale sociale 24.606 24.606 -
Riserva sovrapprezzo azioni 10.683 62.264 (51.581)
Altre riserve 4.979 4.979 -
Riserva Fair value 7.742 7.742 -
Riserva legale 4.032 4.032 -
Riserva Ias 11.253 11.253 -
Riserva da rimisurazione piani a benefici definiti (1.032) (1.033) 1
Riserva straordinaria da riallineamento D.L. 104/2020 3.807 3.807 -
Utili/(Perdite) esercizi precedenti 2.375 2.375 -
Risultato di esercizio 35.607 (51.581) 87.188
Riserva da fusioni per incorporazione (20.888) (20.888) -
Totale 83.164 47.556 35.608

Capitale sociale

Il capitale sociale al 31 dicembre 2024, interamente sottoscritto e versato, (al lordo delle azioni proprie) risulta pari a Euro 26.841 migliaia, ed è costituito da 107.362.504 azioni da Euro 0,25 ciascuna. Al 31 dicembre 2024 la Società possiede 8.937.519 azioni proprie che corrispondono al 8,325% del suo capitale sociale.

Non esistono azioni con diritto di voto limitato, azioni prive del diritto di voto e azioni che garantiscono privilegi. Nel corso dell'esercizio 2024 non sono state acquistate dalla Società azioni proprie.

Riserva sovrapprezzo azioni

La variazione della riserva sovrapprezzo azioni pari a Euro 51.581 migliaia è relativa alla copertura della perdita dell'esercizio 2023.

Altre riserve

La riserva straordinaria al 31 dicembre 2024 ammonta a Euro 4.979 migliaia e non ha subito variazioni rispetto all'esercizio 2023. Si specifica che le riserve non si sono movimentate per proventi o oneri imputati direttamente a patrimonio netto.

Riserva fair value

La riserva fair value deriva dall'applicazione del principio contabile internazionale IAS 16, principio che prevede di valutare al fair value i terreni e fabbricati della Società sulla base di perizie effettuate da un perito esperto indipendente.

Riserva Legale

La riserva legale al 31 dicembre 2024 ammonta a Euro 4.032 migliaia e non ha subito variazioni rispetto all'esercizio 2023.

Riserva IAS

La riserva IAS, costituita con la prima applicazione dei principi contabili internazionali, recepisce le differenze di valore emerse con la conversione dai Principi Contabili Italiani ai Principi Contabili Internazionali. Le differenze imputate nella riserva di patrimonio sono al netto dell'effetto fiscale, come richiesto dal IFRS 1.

La voce non ha subito variazioni rispetto all'anno 2023.

Riserva da rimisurazione piani a benefici definiti

La riserva da rimisurazione piani a benefici definiti, costituita a seguito dell'applicazione dal 1° gennaio 2013 (in modo retrospettivo) dell'emendamento allo IAS 19.

Riserva straordinaria da riallineamento D.L. 104/2020

La riserva straordinaria da riallineamento D.L. 104/2020 al 31 dicembre 2024 ammonta a Euro 3.807 migliaia e non ha subito variazioni rispetto all'esercizio 2023.

Tale riserva si è costituita nell'anno 2021 anno in cui la Società si è avvalsa della facoltà di riallineare i valori civilistici e fiscali relativi ai beni di impresa, così come previsto dall'art.110, c.8 del D.L. 14 agosto 2020 n.104 (il cosiddetto Decreto Agosto), convertito nella Legge 13 ottobre 2020 n. 126, con riferimento al fabbricato della sede.

Utili/perdite esercizi precedenti

La voce al 31 dicembre 2024 ammonta a Euro 2.375 migliaia e non ha subito variazioni rispetto al 31 dicembre 2023.

Risultato di esercizio

La voce evidenzia un'utile di esercizio pari a Euro 35.607 migliaia.

Riserva da fusione per incorporazione

La voce non si è movimentata nel corso dell'anno 2024.

Informazioni sulle riserve distribuibili

Nel prospetto sottostante sono riportate, per ogni specifica posta del Patrimonio Netto, le informazioni concernenti la sua possibilità di utilizzazione e distribuibilità, nonché quelle relative ad un eventuale suo avvenuto utilizzo nei precedenti tre esercizi.

(Valori in migliaia di Euro) Importo Possibilità
di utilizzo
Quota
disponibile
Utilizzi
precedenti
esercizi
per:
copertura
perdite
aumento
capitale
sociale
distribuzione
ai soci
Capitale sociale 24.606
Riserva legale 4.032 B
Riserva sovrapprezzo azioni:
- di cui 9.794 A,B,C 9.794 56.916
- di cui 889 B
Altre riserve:
- di cui riserva straordinaria 4.979 A,B,C 4.979 15.920
Riserva Ias (art.6 D.Lgs. 38/2005) 11.253 B
Riserva Fair value (art. 6 D.Lgs. 38/2005) 7.742 B
Riserva da rimisurazione piani a benefici definiti (1.032)
Riserva da fusioni (20.888)
Utili/(Perdite) esercizi precedenti 2.375 A,B,C 2.375
Riserva straordinaria da riallineamento D.L. 104/2020 3.807 A,B,C 3.807
Totale 47.557 20.955 72.836 - -

LEGENDA: A (per aumenti di capitale sociale); B (per copertura perdite); C (per distribuzione soci)

Vincolo Patrimoniale

In rispetto all'art. 109, comma 4, lett. b) del Testo Unico delle imposte sui redditi approvato con DPR 22/12/86 N. 917, come modificato con il D. LGS 12/12/03 n. 344, il vincolo patrimoniale alla data del 31 Dicembre 2024 ammonta ad Euro 1.302 migliaia.

Inoltre, la Società si è avvalsa della facoltà di riallineare i valori civilistici e fiscali relativi ai beni di impresa, così come previsto dall'art.110, c.8 del D.L. 14 agosto 2020 n. 104 (il cosiddetto Decreto di Agosto), convertito nella Legge 13 ottobre 2020 n. 126, con riferimento al fabbricato della sede legale ed è stata vincolata una riserva in sospensione d'imposta (utilizzando parte della riserva straordinaria) per Euro 3.807 migliaia.

Tali vincoli, in caso di incapienza di riserve ed utili distribuibili, comporta l'assoggettamento a tassazione in caso di distribuzione.

PASSIVITA' NON CORRENTI

14. Accantonamenti

La composizione e la movimentazione di tali fondi sono le seguenti:

(Valori in migliaia di Euro) 31 dicembre Incrementi Decrementi e 31 dicembre
2023 altre variazioni 2024
Trattamento di quiescenza 1.483 157 (482) 1.158
Fondo per resi attesi - 1.386 - 1.386
Fondo per rischi e oneri futuri 250 3.200 (250) 3.200
Altri 17.743 22.615 (1.094) 39.264
Totale 19.476 27.358 (1.826) 45.008

Il fondo per trattamento di quiescenza è determinato sulla base di una stima degli oneri da assolvere in relazione all'interruzione dei contratti di agenzia, considerando le previsioni di legge ed ogni altro elemento utile a tale stima come dati statistici, durata media dei contratti di agenzia e indice di rotazione degli stessi. L'importo della voce è calcolato sulla base del valore attuale dell'esborso necessario per estinguere l'obbligazione.

Il valore del fondo per resi attesi è stato stimato a fronte dei resi attesi stimati che si manifesteranno nell'ambito degli accordi commerciali stipulati con i clienti.

Il fondo per rischi e oneri futuri è prevalentemente legato a cambiamenti organizzativi.

Di seguito la movimentazione della voce "Altri" che si riferisce alle svalutazioni delle partecipazioni per la parte eccedente il costo storico.

Società Quota di
Possesso %
Valore al
31/12/2023
Accantonamenti
2024
Rilascio 2024 Valore al
31/12/2024
Aeffe Germany Gbmh 100,0% (401) (698) (1.099)
Aeffe Netherlands Bv 100,0% (140) (495) (635)
Moschino Asia Pacific Ltd 100,0% (3.073) (17.039) (20.112)
Moschino Korea Ltd 100,0% (2.613) (2.426) (5.039)
Moschino Shangai Ltd (controllata tramite Moschino Asia
Pacific Ltd) 100,0% (11.515) 1.094 (10.421)
Aeffe Group inc 100,0% (1.957) (1.957)
Totale (17.743) (22.615) 1.094 (39.264)

Le passività fiscali potenziali, per le quali non sono stati stanziati fondi, in quanto non è ritenuto probabile che daranno origine a oneri a carico della Società, sono descritte al paragrafo "Passività Potenziali".

15. Benefici successivi alla cessazione del rapporto di lavoro

Il trattamento di fine rapporto, istituto retributivo ad erogazione differita a favore di tutti i lavoratori, si configura come programma a benefici definiti (IAS 19), in quanto l'obbligazione aziendale non termina con il versamento dei contributi maturati sulle retribuzioni liquidate, ma si protrae fino al termine del rapporto di lavoro.

Per tali tipi di piani, il principio richiede che l'ammontare maturato debba essere proiettato nel futuro al fine di determinare, con una valutazione attuariale che tenga conto del tasso di rotazione del personale, della prevedibile evoluzione della dinamica retributiva e di eventuali altri fattori, l'ammontare da pagare al momento della cessazione del rapporto di lavoro. Tale metodologia non trova applicazione per quella parte di dipendenti il cui trattamento di fine rapporto confluisce in fondi pensionistici di categoria, configurandosi, in tale situazione, un piano pensionistico a contribuzione definita.

La composizione e la movimentazione del fondo è la seguente:

(Valori in migliaia di Euro) 31 dicembre 2023 Incrementi Decrementi e
altre variazioni
31 dicembre 2024
TFR 2.627 77 (243) 2.461
Totale 2.627 77 (243) 2.461

Gli incrementi comprendono la quota di TFR maturata nell'anno e la relativa rivalutazione, mentre la voce decrementi/altre variazioni comprende il decremento per la liquidazione del TFR e il delta attuariale.

16. Passività finanziarie a lungo termine

La tabella seguente riporta la composizione dei finanziamenti a lungo termine:

(Valori in migliaia di Euro) 31 dicembre 31 dicembre
2024 2023 Variaz. %
Debiti verso banche 40.425 58.660 (18.235) (31,1%)
Debiti per leasing 31.265 44.980 (13.715) (30,5%)
Totale 71.690 103.640 (31.950) (30,8%)

La voce relativa ai debiti verso banche si riferisce alla quota esigibile oltre 12 mesi dei finanziamenti concessi da istituti di credito. Tutte le altre operazioni sono mutui chirografari e finanziamenti bancari su cui non esistono forme di garanzie reali e non sono presenti clausole diverse dalle clausole di rimborso anticipato generalmente previste dalla prassi commerciale. Unica eccezione un finanziamento ipotecario sull'Immobile sito in Gatteo sede della controllata Pollini S.p.A. di Euro 11.420 migliaia.

Non esistono, inoltre, clausole che impongano il rispetto di determinate clausole finanziarie (covenants), o negative pledge.

I debiti per leasing sono relativi all'applicazione dell'IFRS 16 e di seguito la tabella con la movimentazione e la ripartizione temporale del debito:

(Valori in migliaia di Euro) Debiti per leasing Entro 1 anno Da 2 a 5 anni oltre 5 anni
Saldo 31.12.2023 54.189 9.209 29.849 15.131
Incrementi 2.209
Decrementi (4.370)
Lease repayment (10.377)
Interessi 1.353
Decrementi per beni destinati alla vendita (4.546)
Saldo 31.12.2024 38.458 7.192 22.459 8.807

La tabella che segue riporta il dettaglio dei finanziamenti bancari in essere al 31 dicembre 2024 inclusivo della quota a breve e della quota a medio-lungo termine:

(Valori in migliaia di Euro) Importo totale Quota a breve Quota a lungo
Finanziamenti bancari 58.707 18.282 40.425
Totale 58.707 18.282 40.425

Si precisa che le scadenze oltre i cinque anni ammontano ad Euro 4.375 migliaia.

17. Passività non finanziarie

Le passività non finanziarie decrementano di Euro 307 e sono relativi a contributi concessi dai locatori, in fase di apertura del punto vendita, per opere di ristrutturazione e allestimento e imputati a conto economico sulla base della durata del contratto di locazione.

PASSIVITA' CORRENTI

18. Debiti commerciali

La voce è confrontata con il rispettivo saldo al 31 dicembre 2023:

(Valori in migliaia di Euro) 31 dicembre 31 dicembre
2024 2023 Variaz. %
Debiti per acconti da clienti 1.456 2.058 (602) (29,3%)
Debiti verso imprese controllate 13.539 22.579 (9.040) (40,0%)
Debiti verso fornitori 28.013 38.390 (10.377) (27,0%)
Totale 43.008 63.027 (20.019) (31,8%)

I debiti commerciali sono esigibili entro l'esercizio e si riferiscono a debiti per forniture di beni e servizi.

Il decremento dei debiti verso fornitori e dei debiti verso controllate sono determinati prevalentemente dalla contrazione delle vendite avvenuta nel corso del 2024 e dei conseguenti costi.

19. Debiti tributari

I debiti tributari sono dettagliati nel prospetto che segue e confrontati con i rispettivi saldi al 31 dicembre 2023:

(Valori in migliaia di Euro) 31 dicembre 31 dicembre
2024 2023 Variaz. %
Debiti verso Erario per ritenute 4.274 1.997 2.277 114,0%
Altri 17 - 17 n.a.
Totale 4.291 1.997 2.294 114,9%

20. Passività finanziarie a breve termine

La tabella che segue ne dettaglia la composizione:

Totale 33.181 75.223 (42.042) (55,9%)
Debiti per leasing 7.193 9.209 (2.016) (21,9%)
Debiti verso banche 25.988 66.014 (40.026) (60,6%)
2024 2023 Variaz. %
(Valori in migliaia di Euro) 31 dicembre 31 dicembre

I debiti verso banche a breve termine includono gli anticipi concessi da istituti di credito, i finanziamenti a breve termine e la quota corrente dei finanziamenti a medio lungo termine. Gli anticipi rappresentano principalmente l'utilizzo di linee di credito a breve termine per il finanziamento del capitale circolante.

La riduzione dei debiti verso banche è determinata principalmente dagli effetti della cessione della proprietà del marchio "Moschino" con riferimento a tutti i prodotti appartenenti alla classe merceologica 3 della Classificazione di Nizza.

I debiti per leasing sono relativi all'applicazione dell'IFRS 16.

21. Altri debiti

Le altre passività a breve sono dettagliate nel prospetto che segue e confrontate con i corrispondenti saldi al 31 dicembre 2024:

(Valori in migliaia di Euro) 31 dicembre 31 dicembre
2024 2023 Variaz. %
Debiti verso Istituti previdenziali 2.719 2.766 (47) (1,7%)
Debiti verso dipendenti 3.473 3.395 78 2,3%
Debiti verso clienti 586 1.748 (1.162) (66,5%)
Ratei e risconti passivi 1.279 9.460 (8.181) (86,5%)
Altri 180 213 (33) (15,3%)
Totale 8.237 17.582 (9.345) (53,1%)

I debiti verso gli istituti previdenziali, iscritti al valore nominale, sono relativi agli oneri contributivi relativi alle retribuzioni dei dipendenti della Società.

Il decremento della voce "ratei e risconti passivi" è principalmente dovuto alla riduzione degli anticipi royalties della primavera/estate 2025 rispetto alla primavera/estate 2024

COMMENTO ALLE PRINCIPALI VOCI DI CONTO ECONOMICO

22. Ricavi delle vendite e delle prestazioni

Accounting Policy:

I ricavi delle vendite e delle prestazioni derivano principalmente dalla vendita di beni con il riconoscimento dei ricavi "at point in time" quando il controllo del bene è stato trasferito al cliente. Questo è previsto sia per la distribuzione Wholesale (spedizione dei beni al cliente), sia per la distribuzione retail quando il bene viene venduto attraverso un negozio fisico. Relativamente all'esportazioni di beni il controllo può essere trasferito in varie fasi a seconda della tipologia dell'Incoterm applicato allo specifico cliente. Ciò premesso porta ad un limitato giudizio sull'identificazione del passaggio di controllo del bene e del conseguente riconoscimento del ricavo.

Una parte dei ricavi del gruppo deriva dal riconoscimento delle royalties, convenute, in base, ad una percentuale prestabilita nel contratto con il cliente, sul fatturato netto. Le royalties maturano "at point in time", quindi nel momento dell'emissione da parte della licenziataria, delle fatture di vendita dei prodotti concessi.

Determinazione del prezzo della transazione:

La maggior parte dei ricavi della Società derivano da prezzi di listino che possono variare a seconda della tipologia di prodotto, marchio e regione geografica. Alcuni contratti con Società Retail del Gruppo prevedono il trasferimento del controllo con diritto di reso.

Relativamente al riconoscimento delle royalties, queste sono calcolate in base ad una percentuale sul fatturato netto della licenziataria. La percentuale può variare in base alla tipologia di prodotto.

Disaggregazione dei ricavi delle vendite e delle prestazioni (IFRS 15)

(Valori in migliaia di Euro) Div. prêt-à
porter
Div. calzature
pelletteria e
Totale
Aeffe SpA
Esercizio 2024 accessori
Area Geografica 99.183 34.275 133.458
Italia 44.144 25.306 69.450
Europa (Italia esclusa) 22.083 3.159 25.242
Asia e Resto del mondo 26.601 4.663 31.264
America 6.355 1.147 7.502
Marchio 99.183 34.275 133.458
Alberta Ferretti 15.692 1.200 16.892
Philosophy 14.710 643 15.353
Moschino 68.323 32.428 100.751
Altri 458 4 462
Contratti con le controparti 99.183 34.275 133.458
Wholesale 71.958 8.802 80.760
Retail 22.963 12.291 35.254
Royalties 4.262 13.182 17.444
Tempistica di trasferimento dei beni e servizi 99.183 34.275 133.458
POINT IN TIME (passaggio dei rischi e benefici significativi connessi alla
propietà del bene)
71.958 8.802 80.760
POINT IN TIME (maturazione Royalties sul fatturato della licenziataria) 4.262 13.182 17.444

Nell'esercizio 2024 i ricavi passano da Euro 183.696 migliaia del 2023 a Euro 133.458 migliaia del 2024, con un decremento del 27,3%. In valore assoluto il decremento di Euro 50.238 migliaia è determinato dai seguenti fattori intervenuti nel corso dell'anno 2024:

I ricavi sono stati conseguiti per il 52% sul mercato italiano e per il 48% sui mercati esteri.

23. Altri ricavi e proventi

La voce è così composta:

Totale 109.955 12.592 97.363 773,2%
Altri ricavi 106.866 9.503 97.363 1.024,6%
Affitti attivi 3.089 3.089 - n.a.
2024 2023 Variaz. %
(Valori in migliaia di Euro) Esercizio Esercizio

La voce altri ricavi include prestazioni di servizi, utili su cambi di natura commerciale, vendite di materie prime ed imballaggi, credito di imposta R&S e il rilascio di alcuni fondi.

Nel 2024 la voce altri ricavi include la plusvalenza di Euro 87.249 migliaia realizzata a seguito della cessione da parte di Aeffe della proprietà del marchio "Moschino" con riferimento a tutti i prodotti appartenenti alla classe merceologia 3 della Classificazione di Nizza, ossia principalmente cosmetici e profumi.

24. Materie prime e di consumo

La voce è così composta:

(Valori in migliaia di Euro) Esercizio Esercizio
2024 2023 Variaz. %
Materie prime, sussidiarie, di consumo e merci 37.306 60.916 (23.610) (38,8%)
Totale 37.306 60.916 (23.610) (38,8%)

Tale voce comprende prevalentemente i costi per acquisti di materie prime quali tessuti, filati, pellami ed accessori, acquisti di prodotti finiti per la rivendita (prodotti commercializzati) ed imballaggi.

Il decremento dei costi per materie prime è determinato dalla contrazione del fatturato sul canale.

25. Costi per servizi

La voce comprende:

(Valori in migliaia di Euro) Esercizio Esercizio
2024 2023 Variaz. %
Lavorazioni esterne 14.356 18.297 (3.941) (21,5%)
Consulenze 17.502 25.147 (7.645) (30,4%)
Pubblicità e promozione 11.149 13.467 (2.318) (17,2%)
Premi e provvigioni 4.220 6.311 (2.091) (33,1%)
Trasporti 2.907 3.949 (1.042) (26,4%)
Utenze 1.067 1.186 (119) (10,0%)
Compensi amministratori e collegio sindacale 1.831 2.717 (886) (32,6%)
Assicurazioni 361 303 58 19,1%
Commissioni bancarie 266 296 (30) (10,1%)
Spese di viaggio 636 894 (258) (28,9%)
Altri servizi 5.765 6.457 (692) (10,7%)
Totale 60.060 79.024 (18.964) (24,0%)

I costi per servizi passano da Euro 79.024 migliaia dell'esercizio 2023 a Euro 60.060 migliaia dell'esercizio 2024, con un decremento del 24%.

26. Costi per godimento beni di terzi

La voce comprende:

(Valori in migliaia di Euro) Esercizio Esercizio
2024 2023 Variaz. %
Affitti passivi 782 972 (190) (19,5%)
Royalties su licenze, brevetti e marchi 152 597 (445) (74,5%)
Noleggi ed altri 249 388 (139) (35,8%)
Totale 1.183 1.957 (774) (39,6%)

27. Costi per il personale

Di seguito il confronto con l'esercizio chiuso al 31 dicembre 2023:

(Valori in migliaia di Euro) Esercizio Esercizio
2024 2023 Variaz. %
Costi per il personale 43.803 46.563 (2.760) (5,9%)
Totale 43.803 46.563 (2.760) (5,9%)

I costi del personale passano da Euro 46.563 migliaia del 2023 a Euro 43.803 migliaia del 2024, con un decremento del 5,9% principalmente per effetto del processo di riorganizzazione aziendale.

Nel corso del 2024 è stato utilizzo il Contratto di Solidarietà ai sensi dell'art.21 comma 1 lett c) del D.Lgs. n. 148/2015 con decorrenza dal 2 aprile 2024 al 31 agosto 2024 e successivamente è stata aperta la Cassa Integrazione Guadagni Ordinaria con decorrenza dal 1° ottobre 2024, per un periodo pari a 12 settimane.

Il contratto nazionale di lavoro applicato è quello del settore dell'industria tessile e abbigliamento di Novembre 2024.

Il numero medio dei dipendenti della Società nel 2024 è il seguente:

Numero medio dipendenti ripartiti per qualifica 31 dicembre 31 dicembre
2024 2023 Variaz. %
Operai 168 165 3 1,8%
Impiegati 557 595 (38) (6,4%)
Dirigenti 19 20 (1) (5,0%)
Totale 744 780 (36) (4,6%)

28. Altri oneri operativi

La voce comprende:

(Valori in migliaia di Euro) Esercizio Esercizio
2024 2023 Variaz. %
Imposte e tasse 672 887 (215) (24,2%)
Omaggi 276 594 (318) (53,5%)
Altri oneri operativi 604 1.905 (1.301) (68,3%)
Totale 1.552 3.386 (1.834) (54,2%)

La voce "Altri" include principalmente liberalità, contributi ad associazioni di categoria e perdite su cambi.

29. Ammortamenti e Svalutazioni

La voce comprende:

(Valori in migliaia di Euro) Esercizio Esercizio
2024 2023 Variaz. %
Ammortamenti immobilizzazioni immateriali 2.503 2.685 (182) (6,8%)
Ammortamenti immobilizzazioni materiali 2.867 3.145 (278) (8,8%)
Ammortamenti attività per diritti d'uso 10.538 10.909 (371) (3,4%)
Svalutazioni e accantonamenti 26.177 31.587 (5.410) (17,1%)
Totale 42.085 48.326 (6.241) (12,9%)

La voce "Svalutazioni e accantonamenti" include sia le svalutazioni del costo delle partecipazioni sopra menzionate sia gli ulteriori accantonamenti al fondo rischi per copertura perdite per la parte di svalutazione eccedente il costo storico delle partecipazioni medesime. Di seguito il dettaglio:

Società Accantonamenti
2024
Rilascio
2024
Svalutazioni
2024
Valore al
31/12/2024
Aeffe Germany Gbmh (698) (698)
Aeffe Netherlands Bv (495) (495)
Moschino Asia Pacific Ltd (17.039) (17.039)
Moschino Korea Ltd (2.426) (2.426)
Moschino Shangai Ltd (controllata tramite Moschino Asia Pacific Ltd) 1.094 1.094
Aeffe group Inc (1.957) (440) (2.397)
Moschino France Sarl (159) (159)
Totale (22.615) 1.094 (599) (22.120)

Inoltre, sono state effettuati accantonamenti al fondo svalutazione crediti per Euro 700 migliaia, al fondo rischi e oneri futuri per Euro 3.200 migliaia e al fondo indennità supplettiva di clientela per Euro 157 migliaia.

30. Proventi e oneri finanziari

La voce comprende:

(Valori in migliaia di Euro) Esercizio Esercizio
2024 2023 Variaz. %
Interessi attivi 465 79 386 488,6%
Sconti finanziari 1 1 - n.a.
Utili su cambi finanziari 383 13 370 2.846,2%
Proventi finanziari 849 93 756 812,9%
Proventi da partecipazione 15.000 15.000 n.a.
Interessi passivi vs banche 6.550 5.733 817 14,3%
Differenze cambio - 25 (25) (100,0%)
Altri oneri 417 404 13 3,2%
Oneri finanziari 6.967 6.162 805 13,1%
Interessi per leasing 1.353 1.490 (137) (9,2%)
Oneri finanziari su attività per diritti d'uso 1.353 1.490 (137) (9,2%)
Totale 7,529 (7,559) 15,088 n.a.

La gestione finanziaria netta passa da Euro -7.559 migliaia del 2023 ad Euro 7.529 migliaia del 2024 con un aumento del 199,6% per effetto principalmente della distribuzione di riserve di utili da parte della società controllata Pollini S.p.A. pari a Euro 15.000 migliaia. Al netto di questa operazione i proventi e oneri finanziari rimangono sostanzialmente invariati.

31. Imposte sul reddito

La voce comprende:

(Valori in migliaia di Euro) Esercizio Esercizio
2024 2023 Variaz. %
Imposte correnti 2.755 2.755 n.a.
Imposte differite e anticipate 14.043 (7.763) 21.806 n.a.
Totale imposte sul reddito 16.798 (7.763) 24.561 n.a.

La composizione e i movimenti delle imposte anticipate e differite sono descritti nel paragrafo "Attività e passività fiscali differite".

La riconciliazione tra l'imposizione fiscale effettiva e teorica per il 2023 e il 2024 è illustrata nella tabella seguente:

(Valori in migliaia di Euro) Esercizio Esercizio
2024 2023
Risultato prima delle imposte 52.405 (59.343)
Aliquota fiscale applicata 24,0% 24,0%
Calcolo teorico delle imposte sul reddito (IRES) 12.577 (14.242)
Effetto fiscale 6.922 6.539
Totale imposte sul reddito iscritte in bilancio esclusa IRAP (correnti e differite) 19.499 (7.703)
IRAP (corrente e differita) (2.701) (59)
Imposte sul reddito iscritte in bilancio (correnti e differite) 16.798 (7.762)

Ai fini di una migliore comprensione della riconciliazione tra l'onere fiscale iscritto in bilancio e l'onere fiscale teorico, non si tiene conto dell'IRAP perché, essendo questa un'imposta calcolata su una base imponibile diversa dall'utile ante imposte, genererebbe degli effetti distorsivi tra un esercizio e l'altro.

32. Risultato per azione

Utile/(perdita) di riferimento

Il calcolo dell'utile/(perdita) per azione base e diluito è basato sui seguenti elementi:

(Valori in migliaia di Euro) Esercizio Esercizio
Da attività in funzionamento e attività cessate 2024 2023
Da attività in funzionamento
Utile/(perdita) per determinazione dell'utile base per azione 35.607 (51.581)
Utile/(perdita) per determinazione dell'utile base per azione 35.607 (51.581)
Effetti di diluizione - -
Utile/(perdita) per determinazione dell'utile diluito per azione 35.607 (51.581)
Da attività in funzionamento e attività cessate
Utile/(perdita) netto dell'esercizio 35.607 ( 51.581)
Utili/(perdite) da attività cessate - -
Utile/(perdita) per determinazione dell'utile base per azione 35.607 (51.581)
Effetti di diluizione - -
Utile/(perdita) per determinazione dell'utile diluito per azione 35.607 (51.581)
Numero azioni di riferimento
N° medio azioni per determinazione dell'utile/(perdita) base per azione 98.425 98.425
Opzioni su azioni - -
N° medio azioni per determinazione dell'utile/(perdita) diluito per azione 98.425 98.425

Risultato base per azione

L'utile netto attribuibile ai possessori di azioni ordinarie della Società è pari a 35.607 migliaia di euro (dicembre 2023: perdita pari a -51.581 migliaia di euro).

Risultato diluito per azione

Il calcolo del risultato diluito per azione del periodo gennaio - dicembre 2024, coincide con il calcolo del risultato per azione base, non essendovi strumenti aventi potenziali effetti diluitivi.

COMMENTO ALLE PRINCIPALI VOCI DEL RENDICONTO FINANZIARIO

Il flusso di cassa impiegato nel 2024 è stato pari a Euro 2.734 migliaia.

(Valori in migliaia di Euro) Esercizio Esercizio
2024 2023
Disponibilità liquide di Aeffe S.p.A. al 31/12 5.762
Disponibilità liquidi di Moschino S.p.A. fusa per incorporazione 1.963
Disponibilità liquidi di Aeffe Retail S.p.A. fusa per incorporazione 768
Disponibilità liquide nette a inizio esercizio (A) 2.561 8.493
Disponibilità liquide nette (impiegate)/derivanti dall'attività operativa (B) (18.001) 8.340
Disponibilità liquide nette (impiegate)/derivanti dall'attività di investimento (C) 102.045 (11.461)
Disponibilità liquide nette (impiegate)/derivanti dall'attività finanziaria (D) (83.872) (80)
Aumento (diminuzione) delle disponibilità liquide nette (E)=(B)+(C)+(D) 173 (3.201)
Disponibilità liquide nette a fine esercizio (F)=(A)+(E) 2.734 2.561

33. Disponibilità liquide nette (impiegate)/derivanti dall'attività operativa

La gestione operativa del 2024 ha impiegato flussi di cassa pari a Euro 18.001 migliaia.

Il flusso di cassa della gestione operativa è di seguito analizzato nelle sue componenti:

(Valori in migliaia di Euro) Esercizio Esercizio
2024 2023
Disponibilità liquide di Aeffe S.p.A. al 31/12/23 5.762
Disponibilità liquidi di Moschino S.p.A. fusa per incorporazione 1.963
Disponibilità liquidi di Aeffe Retail S.p.A. fusa per incorporazione 768
Disponibilità liquide nette a inizio esercizio (A) 2.561 8.493
Risultato del periodo prima delle imposte 52.405 (59.343)
Ammortamenti e svalutazioni (45.945) 48.326
Accantonamento (+) / utilizzo (-) fondi a lungo termine e TFR 25.367 (360)
Imposte sul reddito corrisposte 265 1.163
Proventi (-) e oneri finanziari (+) (7.529) 7.560
Variazione nelle attività e passività operative (42.563) 8.263
Disponibilità liquide nette (impiegate) / derivanti dall'attività operativa (18.001) 8.340

34. Disponibilità liquide nette (impiegate)/derivanti dall'attività di investimento

Il flusso di cassa ha generato nell'attività di investimento del 2024 Euro 102.045 migliaia.

Le componenti che hanno determinato tale variazione sono di seguito analizzate:

(Valori in migliaia di Euro) Esercizio Esercizio
2024 2023
Acquisizioni (-) / Alienazioni (+) immobilizzazioni immateriali 98.000 (992)
Acquisizioni (-) / Alienazioni (+) immobilizzazioni materiali (143) (2.204)
Acquisizioni (-) / Alienazioni (+) Attività per diritti d'uso 3.588 (8.263)
Investimenti (-) / Disinvestimenti (+) e Svalutazioni 600 (2)
Disponibilità liquide nette (impiegate) / derivanti dall'attività di investimento 102.045 (11.461)

35. Disponibilità liquide nette (impiegate)/derivanti dall'attività finanziaria

Il flusso di cassa impiegato dall'attività finanziaria nel 2024 è di Euro 83.872 migliaia.

Le componenti che hanno determinato tale variazione sono di seguito analizzate:

(Valori in migliaia di Euro) Esercizio Esercizio
2024 2023
Altre variazioni delle riserve e utili a nuovo di patrimonio netto 1 -
Incassi (+) / rimborsi (-) debiti finanziari (53.715) 10.760
Incassi (+) / rimborsi (-) debiti per leasing (15.731) (79)
Decrementi (+) / incrementi (-) crediti finanziari (21.956) (3.202)
Proventi (+) e oneri finanziari (-) 7.529 (7.560)
Disponibilità liquide nette (impiegate) / derivanti dall'attività finanziaria (83.872) (80)

ALTRE INFORMAZIONI

36. Piani di incentivazione

Relativamente ai piani di incentivazione sul lungo periodo riservati ad amministratori esecutivi di Aeffe S.p.A., si rimanda a quanto indicato nella Relazione sulla Remunerazione disponibile sul sito internet www.aeffe.com, sezione governance.

37. Dichiarazione sull'indebitamento

Secondo quanto richiesto dall'orientamento ESMA 32-382-1138 del 4 marzo 2021, in linea con il "Richiamo di attenzione n. 5/21" del 29 aprile 2021 della Consob, si segnala che l'indebitamento della Società al 31 dicembre 2024 è il seguente:

(valori in migliaia di Euro) 31 dicembre 31 dicembre
2024 2023
A - Disponibilità liquide 2.734 2.561
B - Mezzi equivalenti a disponibilità liquide
C - Altre attività finanziarie correnti - -
D - Liquidità (A + B + C) 2.734 2.561
E - Debito finanziario corrente 7.706 48.112
F - Parte corrente del debito finanziario non corrente 25.474 27.111
G - Indebitamento finanziario corrente (E + F) 33.180 75.223
H - Indebitamento finanziario corrente netto (G - D) 30.446 72.662
I - Debito finanziario non corrente 71.691 103.640
J - Crediti finanziari non correnti - -
K - Debiti commerciali e altri debiti non correnti - -
L - Indebitamento finanziario non corrente (I + J + K) 71.691 103.640
M - Totale indebitamento finanziario (H + L) 102.137 176.302

L'indebitamento finanziario netto della Società si attesta a Euro 102.137 migliaia al 31 dicembre 2024 rispetto a Euro 176.302 migliaia al 31 dicembre 2023 con un miglioramento di Euro 74.166 migliaia.

Le disponibilità liquide di Aeffe S.p.A al 31 dicembre 2024 sono sostanzialmente allineate al valore dell'anno precedente.

L'indebitamento finanziario, al netto dell'effetto dell'applicazione del principio IFRS 16, è pari a Euro 63.679 migliaia al 31 dicembre 2024 rispetto a Euro 122.114 migliaia al 31 dicembre 2023.

Relativamente all'indebitamento finanziario si segnala che Aeffe S.p.A. e Euroitalia S.r.l. hanno sottoscritto e dato esecuzione, nel corso dell'anno 2024, ad un accordo quadro per la cessione da parte di Aeffe della proprietà del marchio "Moschino" con riferimento a tutti i prodotti appartenenti alla classe merceologia 3 della Classificazione di Nizza, ossia principalmente cosmetici e profumi, a fronte di un corrispettivo pari a Euro 98.000 migliaia interamente corrisposto.

38. Operazioni infragruppo

Aeffe S.p.A. opera anche tramite le proprie società controllate, direttamente o indirettamente. Le operazioni compiute con le stesse sono sostanzialmente relative allo scambio di beni, alla prestazione di servizi ed alla provvista di mezzi finanziari. Tutte le transazioni si riferiscono alla ordinaria gestione e sono regolate a condizioni di mercato, cioè alle condizioni che sono o sarebbero applicate fra due parti indipendenti.

L'impatto di tali operazioni sulle singole voci di bilancio 2024 e 2023, peraltro già evidenziato negli appositi schemi supplementari di Conto Economico e di Stato Patrimoniale è riepilogato nelle seguenti tabelle:

COSTI E RICAVI

(Valori in migliaia di Euro) ricavi delle
vendite e
delle
prestazioni
altri ricavi e
proventi
costi
materie
prime, mat.
di consumo
e merci
costi per
servizi
costi per
godimento
beni di terzi
proventi
(oneri)
finanziari
Anno 2024
Moschino France Sarl 526 3 207 3.546
Fashoff Uk Ltd 390 2 4 1.156
Moschino Shanghai Ltd 6.088 1.100 166
Moschino Korea Ltd 2.626
Moschino Asia Pacific Ltd 1.187 975 287
Moschino Kids Srl 2.680 881
Aeffe Group Inc 4.449 2 1.185
Gruppo Pollini 9.406 4.123 9.232 109 3
Aeffe Germany Gmbh 687 20
Aeffe Spagna Slu 554 37
Aeffe Netherlands Bb 547 1 16
Totale imprese del gruppo 29.140 4.131 10.397 8.071 3 453
Totale voce di bilancio 133.458 109.955 (37.306) (60.060) (1.183) 7.529
Incidenza % sulla voce di bilancio 21,8% 3,8% (27,9%) (13,4%) (0,3%) 6,0%
(Valori in migliaia di Euro) ricavi delle
vendite e
delle
prestazioni
altri ricavi e
proventi
costi
materie
prime, mat.
di consumo
e merci
costi per
servizi
costi per
godimento
beni di terzi
proventi
(oneri)
finanziari
Anno 2023
Moschino France Sarl 1.202 3 248 3.205 11
Fashoff Uk Ltd 362 2 12 1.529 5
Moschino Shanghai Ltd 11.366 1.339
Moschino Korea Ltd 2.478 3
Moschino Asia Pacific Ltd 343 31 1.118 32
Moschino Kids Srl 1.991 583
Aeffe Group Inc 5.126 34 1 1.510 (109)
Gruppo Pollini 12.664 4.201 17.574 197 5
Aeffe Germany Gmbh 800 230
Aeffe Spagna Slu 862 7
Aeffe Netherlands Bb 850 2 8
Totale imprese del gruppo 38.044 4.276 18.663 8.898 5 (61)
Totale voce di bilancio 183.696 12.592 (60.916) (79.024) (1.958) (7.560)
Incidenza % sulla voce di bilancio 20,7% 34,0% (30,6%) (11,3%) (0,3%) 0,8%

CREDITI E DEBITI

(Valori in migliaia di Euro) Altre attività Crediti
Commerciali
Altri fondi Debiti
Commerciali
Anno 2024
Fashoff UK Ltd 736 549
Moschino Shanghai Ltd 5.490 15.179 10.421 527
Moschino France Sarl 557 2.924
Moschino Korea Ltd 11.931 5.040 1.140
Moschino Usa Inc 3.015
Moschino Kids Srl 308 173
Moschino Asia Pacific Ltd 20.216 1.912 20.112 111
Aeffe Group Inc 5.078 1.957 866
Gruppo Pollini 8.651 7.168
Aeffe Germany Gmbh 1.413 1.099 20
Aeffe Spagna Slu 38
Aeffe Netherlands Bv 809 635 24
Totale imprese del gruppo 25.706 49.589 39.264 13.540
Totale voce di bilancio 25.811 62.519 45.009 43.008
Incidenza % sulla voce di bilancio 99,6% 79,3% 87,2% 31,5%
(Valori in migliaia di Euro) Altre attività Crediti
Commerciali
Altri fondi Debiti
Commerciali
Anno 2023
Fashoff UK Ltd 160 1.402
Moschino Shanghai Ltd 11.780 11.515 499
Moschino France Sarl 1.965 3.243
Moschino Korea Ltd 9.111 2.613 1.790
Moschino Usa Inc 4.980 157
Moschino Kids Srl 1.097 158
Moschino Asia Pacific Ltd 3.761 418 3.073 15
Aeffe Group Inc 4 565
Gruppo Pollini 5.677 14.741
Aeffe Germany Gmbh 1.093 401
Aeffe Spagna Slu 214 1
Aeffe Netherlands Bv 924 140 8
Totale imprese del gruppo 3.761 37.423 17.743 22.579
Totale voce di bilancio 3.856 56.856 19.475 63.027
Incidenza % sulla voce di bilancio 97,5% 65,8% 91,1% 35,8%

39. Operazioni con parti correlate

Le operazioni compiute dalla Società con società correlate sono sostanzialmente relative allo scambio di beni, alla prestazione di servizi ed alla provvista di mezzi finanziari. Tutte le transazioni si riferiscono alla ordinaria gestione e sono regolate a condizioni di mercato, cioè alle condizioni che sono o sarebbero applicate fra due parti indipendenti.

Si riepilogano nel seguente prospetto i rapporti intrattenuti dalla Società con altri soggetti correlati:

(Valori in migliaia di Euro) 31 dicembre 31 dicembre Natura
2024 2023 dell'operazione
Azionista Alberta Ferretti con Società Aeffe S.p.a.
Contratto cessione patrimonio artistico e collaborazione stilistica 1.000 1.000 Costo
Società Commerciale Valconca con Società Aeffe S.p.a.
Vendita prodotti 83 121 Ricavo
Costi per servizi 74 75 Costo
Affitto immobile 50 50 Costo
Commerciale - 490 Credito
Commerciale 61 Debito
Società Ferrim con Società Aeffe S.p.a.
Affitto immobile 2.067 1.991 Costo

Nella seguente tabella si riportano le informazioni relative all'incidenza che le operazioni o posizioni con parti correlate hanno sulla situazione patrimoniale, economica e finanziaria della Società al 31 dicembre 2024 ed al 31 dicembre 2023.

(Valori in migliaia di Euro) Bilancio Val. Ass. % Bilancio Val. Ass. %
Correlate Correlate
2024 2024 2023 2023
Incidenza operazioni con parti correlate sulle voci di conto economico
Ricavi delle vendite 133.458 83 0,1% 183.696 121 0,1%
Costi per servizi 60.060 1.074 1,8% 79.024 1.075 1,4%
Incidenza operazioni con parti correlate sulle voci di stato patrimoniale
Debiti commerciali (43.008) 61 n.a. (63.027) 0,0%
Crediti commerciali 62.519 - 0,0% 56.856 490 0,9%
Incidenza operazioni con parti correlate sui flussi finanziari
Disponibilità liquide nette (impiegate) / derivanti dall'attività
operativa
(18.001) (501) 2,8% 8.340 (931) n.a.
Incidenza operazioni con parti correlate sull'indebitamento
Indebitamento finanziario netto senza effetto ifrs16 (63.679) (501) 0,8% (122.114) (931) 0,8%

Per maggiori dettagli si rimanda agli allegati della presenta nota.

40. Transazioni derivanti da operazioni atipiche e/o inusuali

Ai sensi della Comunicazione Consob del 28 Luglio 2006 n. DEM/6064293, si precisa che nel corso del 2024 la Società non ha posto in essere operazioni atipiche e/o inusuali, così come definite dalla Comunicazione stessa.

41. Eventi ed operazioni significative non ricorrenti ai sensi della comunicazione Consob del 28 luglio 2006.

In data 26 settembre 2024 Aeffe S.p.A. e Euroitalia S.r.l. hanno sottoscritto e dato esecuzione ad un accordo quadro per la cessione da parte di Aeffe della proprietà del marchio "Moschino" con riferimento a tutti i prodotti appartenenti alla classe merceologia 3 della Classificazione di Nizza, ossia principalmente cosmetici e profumi.

Gli effetti economici e patrimoniali dell'operazioni sono riportati nella seguente tabella riepilogativa:

(Valori in migliaia di Euro) Esercizio
2024
Operazioni non ricorrenti di conto economico
Altri ricavi e proventi 87.249
Imposte (24.343)
Operazioni non ricorrenti di stato patrimoniale
Immobilizzazioni immateriali (10.751)
Attività fiscali per imposte anticipate (4.188)
Disponibilità liquide 98.000
Debiti tributari (3.403)
Passività fiscali per imposte differite (16.752)

42. Garanzie ed impegni

Al 31 dicembre 2024 la Società ha prestato fideiussioni a garanzia di impegni contrattuali verso terzi per Euro 26.974 migliaia (Euro 4.394 migliaia al 31 dicembre 2023).

43. Passività potenziali

In considerazione del fatto che non ci sono contenziosi fiscali significativi non è stato accantonato alcun fondo.

44. Informazioni ai sensi dell'art. 149-duodecies del Regolamento Emittenti Consob

Il seguente prospetto, redatto ai sensi dell'art. 149-duodecies del Regolamento Emittenti Consob, evidenzia i corrispettivi di competenza dell'esercizio 2024 per i servizi di revisione e per quelli diversi dalla revisione resi dalla stessa Società. Non vi sono servizi resi da entità appartenenti alla sua rete.

(Valori in migliaia di Euro) Soggetto che ha
erogato il servizio
Corrispettivi di competenza
dell'esercizio 2024
Revisione contabile RIA GRANT THORNTON S.p.A. 124
Revisione contabile per la controllata Moschino Kids RIA GRANT THORNTON S.p.A. 17
Dichiarazione di carattere non finanziario (DNF) BDO ITALIA S.p.A. 40
Revisione dichiarazione di carattere non finanziario (DNF) RIA GRANT THORNTON S.p.A. 28
Certificazione del credito di imposta R&S RIA GRANT THORNTON S.p.A. 12
Bilancio consolidato standard ESEF BDO ITALIA S.p.A. 8
Revisione bilancio consolidato standard ESEF RIA GRANT THORNTON S.p.A. 8
Visto di conformità iva RIA GRANT THORNTON S.p.A. 6
Totale 243

ALLEGATI NOTE ILLUSTRATIVE

  • ALLEGATO I: Stato Patrimoniale con parti correlate
  • ALLEGATO II: Conto Economico con parti correlate
  • ALLEGATO III: Rendiconto Finanziario con parti correlate
  • ALLEGATO IV: Prospetto dei dati essenziali del bilancio di esercizio della Fratelli Ferretti Holding S.r.l. al

31 dicembre 2023

ALLEGATO I

Stato Patrimoniale con parti correlate

Ai sensi della Delibera Consob n. 15519 del 27 luglio 2006

(Valori in migliaia di Euro) Note 31 dicembre Di cui parti 31 dicembre Di cui parti
2024 correlate 2023 correlate
Marchi 23.881 36.526
Altre attività immateriali 1.733 1.560
Immobilizzazioni immateriali (1) 25.614 38.087
Terreni 17.320 17.320
Fabbricati 20.017 20.629
Opere su beni di terzi 5.855 7.199
Impianti e macchinari 936 1.225
Attrezzature 64 107
Altre attività materiali 1.959 2.434
Immobilizzazioni materiali (2) 46.152 48.913
Attività per diritti d'uso (3) 33.675 56.660
Partecipazioni (4) 50.016 49.994 50.616 50.594
Altre attività (5) 25.811 25.706 3.856 3.761
Imposte anticipate (6) 9.114 7.549
ATTIVITA' NON CORRENTI 190.383 205.681
Rimanenze (7) 30.482 43.982
Crediti commerciali (8) 62.519 49.589 56.856 37.913
Crediti tributari (9) 4.985 7.787
Disponibilità liquide (10) 2.734 2.561
Altri crediti (11) 19.772 22.417
ATTIVITA' CORRENTI 120.492 133.603
BENI DESTINATI ALLA VENDITA (12) 4.349
TOTALE ATTIVITA' 315.224 339.284
Capitale sociale 24.606 24.606
Altre riserve 20.577 72.156
Utili/(perdite) esercizi precedenti 2.375 2.375
Risultato di esercizio 35.607 (51.581)
PATRIMONIO NETTO (13) 83.165 47.557
Accantonamenti (14) 45.009 39.264 19.475 17.743
Imposte differite (5) 23.091 6.757
Fondi relativi al personale (15) 2.461 2.627
Passività finanziarie (16) 71.691 325 103.641 4.742
Passività non finanziarie (17) 1.091 1.398
PASSIVITA' NON CORRENTI 143.342 133.898
Debiti commerciali (18) 43.008 13.601 63.027 22.579
Debiti tributari (19) 4.291 1.997
Passività finanziarie (20) 33.180 396 75.223 1.869
Altri debiti (21) 8.238 17.582
PASSIVITA' CORRENTI 88.717 157.829
TOTALE PATRIMONIO NETTO E PASSIVITA' 315.224 339.284

ALLEGATO II

Conto Economico con parti correlate

Ai sensi della Delibera Consob n. 15519 del 27 luglio 2006

(Valori in migliaia di Euro) Note Esercizio di cui Parti
correlate
Esercizio di cui Parti
correlate
2024 2023
RICAVI DELLE VENDITE E DELLE PRESTAZIONI (22) 133.458 29.223 183.696 38.165
Altri ricavi e proventi (23) 109.955 4.131 12.592 4.276
TOTALE RICAVI 243.414 196.288
Var.rim.prod.in c.so lav., finiti,sem. (12.549) (7.897)
Costi per materie prime, mat.di cons. e merci (24) (37.306) (10.397) (60.916) (18.663)
Costi per servizi (25) (60.060) (9.145) (79.024) (9.973)
Costi per godimento beni di terzi (26) (1.183) (3) (1.958) (5)
Costi per il personale (27) (43.803) (46.563)
Altri oneri operativi (28) (1.552) (3.387)
Ammortamenti e svalutazioni (29) (42.086) (1.681) (48.326) (1.563)
Proventi/(oneri) finanziari (30) 7.529 265 (7.560) (276)
RISULTATO ANTE IMPOSTE 52.405 (59.343)
Imposte dirette sull'esercizio (31) (16.798) 7.763
RISULTATO NETTO DELL'ESERCIZIO 35.607 (51.581)

ALLEGATO III

Rendiconto Finanziario con parti correlate

Ai sensi della Delibera Consob n. 15519 del 27 luglio 2006

(Valori in migliaia di Euro) Note Esercizio Di cui parti Esercizio Di cui parti
2024 2023
Disponibilità liquide nette a inizio esercizio 2.561 8.493
Risultato del periodo prima delle imposte 52.405 (59.343)
Ammortamenti / svalutazioni (45.945) (1.681) 48.326 (1.563)
Accantonamento (+) / utilizzo (-) fondi a lungo termine e TFR 25.367 (360)
Imposte sul reddito corrisposte 265 1.163
Proventi (-) e oneri finanziari (+) (7.529) 7.560
Variazione nelle attività e passività operative (42.563) (20.654) 8.263 (15.646)
Disponibilità liquide nette (impiegate) / derivanti
dell'attività operativa
(33) (18.001) 5.609
Acquisizioni (-) / Alienazioni (+) immobilizzazioni immateriali 98.000 (992)
Acquisizioni (-) / Alienazioni (+) immobilizzazioni materiali (143) (2.204)
Acquisizioni (-) / Alienazioni (+) Attività per diritti d'uso 3.588 (8.263)
Investimenti e svalutazioni (-) / Disinvestimenti e rivalutazioni
(+)
600 (2)
Disponibilità liquide nette (impiegate) / derivanti
dell'attività di investimento
(34) 102.045 (11.461)
Altre variazioni delle riserve e utili a nuovo di patrimonio netto 1 -
Incassi (+) / rimborsi (-) debiti finanziari (53.715) 10.760 (2.625)
Incassi (+) / rimborsi (-) debiti per leasing (15.731) 5.891 (79) 1.720
Decrementi (+) / incrementi (-) crediti finanziari (21.956) (21.945) (3.202) (3.202)
Proventi (-) e oneri finanziari (+) 7.529 265 (7.560) (276)
Disponibilità liquide nette (impiegate) / derivanti
dell'attività finanziaria
(35) (83.872) (80)
Disponibilità liquide nette a fine esercizio 2.734 2.561

ALLEGATO IV

Prospetto dei dati essenziali dell'ultimo bilancio di esercizio della Fratelli Ferretti Holding S.r.l. al 31 dicembre 2023

(Valori in unità di euro) Esercizio Esercizio
2023 2022
STATO PATRIMONIALE
Immobilizzazioni immateriali 46.800 55.066
Immobilizzazioni materiali - 1.235.226
Partecipazioni 54.554.186 54.554.986
Attività non correnti 54.600.986 55.845.278
Crediti commerciali 188.446 173.739
Crediti tributari 894.344 1.049.094
Disponibilità liquide 354.758 29.254
Altri crediti 92 3.374
Attività correnti 1.437.640 1.255.461
Totale attività 56.038.626 57.100.739
Capitale sociale 100.000 100.000
Riserva sovrapprezzo azioni 47.674.104 49.879.769
Altre riserve 20.000 20.000
Utili (perdite) esercizi precedenti 1 (1)
Risultato d'esercizio 232.879 (705.665)
Patrimonio netto 48.026.984 49.294.103
Accantonamenti - 43.095
Passività finanziarie - -
Passività non correnti - 43.095
Debiti commerciali 8.011.642 7.763.541
Passività correnti 8.011.642 7.763.541
Totale patrimonio netto e passività 56.038.626 57.100.739
CONTO ECONOMICO
Ricavi delle vendite e delle prestazioni 435.519 480.953
Altri ricavi e proventi 1.749.521
Totale ricavi 2.185.040 480.953
Costi operativi (612.279) (695.463)
Costi per godimento beni di terzi - -
Ammortamenti e Svalutazioni (279.852) (275.479)
Oneri diversi di gestione (587.726) (18.848)
Proventi/(Oneri) finanziari (328.439) (73.696)
Risultato ante imposte 376.744 (582.533)
Imposte Dirette sul Reddito d'Esercizio (143.865) (123.132)
Risultato netto dell'esercizio 232.879 (705.665)

Attestazione del Bilancio d'esercizio ai sensi dell'art.81-ter del Regolamento Consob n. 11971 del 14 maggio 1999 e successive modifiche e integrazioni

I sottoscritti Simone Badioli in qualità di Amministratore Delegato di Aeffe S.p.A. e Matteo Scarpellini in qualità di dirigente preposto alla redazione dei documenti contabili societari di Aeffe S.p.A. attestano, tenuto anche conto di quanto previsto dall'art. 154 bis, commi 3 e 4, del decreto legislativo 24 febbraio 1998, n.58:

  • L'adeguatezza in relazione alle caratteristiche dell'impresa e
  • L'effettiva applicazione;

delle procedure amministrative e contabili per la formazione del bilancio d'esercizio, nel corso dell'esercizio 2024.

Si attesta inoltre che il bilancio d'esercizio:

  • a) è redatto in conformità ai principi contabili internazionali applicabili riconosciuti nella Comunità europea ai sensi del regolamento (CE) n. 1606/2002 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 19 luglio 2002;
  • b) corrisponde alle risultanze dei libri e delle scritture contabili;
  • c) è idoneo a fornire una rappresentazione veritiera e corretta della situazione patrimoniale, economica e finanziaria dell'emittente.

La relazione sulla gestione comprende un'analisi attendibile dell'andamento e del risultato della gestione, nonché della situazione dell'emittente, unitamente alla descrizione dei principali rischi e incertezze cui è esposta.

14 marzo 2025

Amministratore Delegato Dirigente preposto alla redazione dei documenti contabili societari

Simone Badioli Matteo Scarpellini

Relazione della società di revisione indipendente ai sensi degli artt. 14 del D.Lgs. 27 gennaio 2010, n. 39 e 10 del Regolamento (UE) n. 537 del 16 aprile 2014

Ria Grant Thornton S.p.A. Via San Donato, 197 40127 Bologna

T +39 051 6045911

Agli Azionisti della Aeffe S.p.A.

Relazione sulla revisione contabile del bilancio d'esercizio

Giudizio

Abbiamo svolto la revisione contabile del bilancio d'esercizio della Società Aeffe S.p.A. (la "Società"), costituito dalla situazione patrimoniale-finanziaria al 31 dicembre 2024, dal conto economico, dal conto economico complessivo, dal prospetto delle variazioni del patrimonio netto, dal rendiconto finanziario per l'esercizio chiuso a tale data e dalle note al bilancio che includono le informazioni rilevanti sui principi contabili applicati.

A nostro giudizio, il bilancio d'esercizio fornisce una rappresentazione veritiera e corretta della situazione patrimoniale e finanziaria della Società al 31 dicembre 2024, del risultato economico e dei flussi di cassa per l'esercizio chiuso a tale data in conformità ai principi contabili IFRS emanati dall'International Accounting Standards Board e adottati dall'Unione Europea nonché ai provvedimenti emanati in attuazione dell'art. 9 del D.Lgs. n. 38/05.

Elementi alla base del giudizio

Abbiamo svolto la revisione contabile in conformità ai principi di revisione internazionali (ISA Italia). Le nostre responsabilità ai sensi di tali principi sono ulteriormente descritte nella sezione Responsabilità della società di revisione per la revisione contabile del bilancio d'esercizio della presente relazione. Siamo indipendenti rispetto alla Società in conformità alle norme e ai principi in materia di etica e di indipendenza applicabili nell'ordinamento italiano alla revisione contabile del bilancio. Riteniamo di aver acquisito elementi probativi sufficienti ed appropriati su cui basare il nostro giudizio.

Richiamo di informativa

Richiamiamo l'attenzione su quanto descritto al paragrafo "Valutazione degli amministratori sul presupposto della continuità aziendale" della nota integrativa, a cui si rimanda, dove gli amministratori illustrano gli effetti delle azioni intraprese nel corso dell'esercizio per perseguire l'equilibrio economico, patrimoniale e finanziario della Società, nonché le linee strategiche e le azioni conseguenti da intraprendere, contenute nel piano industriale 2025-2028, su cui si fonda la valutazione della capacità della Società di continuare ad operare come un'entità in funzionamento, e conseguentemente, a ritenere appropriato l'utilizzo del presupposto della continuità aziendale nella redazione del bilancio d'esercizio al 31 dicembre 2024. In particolare, gli amministratori evidenziano quanto segue. "A partire dall'esercizio 2023 e per tutto l'esercizio 2024 la Società ha intrapreso un processo di razionalizzazione societaria, organizzativa e di processo che ha portato all'esecuzione di numerose operazioni che hanno visto

Società di revisione ed organizzazione contabile Sede Legale: Via Melchiorre Gioia n .8 – 20124 Milano - Iscrizione al registro delle imprese di Milano Codice Fiscale e P.IVA n.02342440399 - R.E.A. 1965420. Registro dei revisori legali n.157902 già iscritta all'Albo Speciale delle società di revisione tenuto dalla CONSOB al n. 49 Capitale Sociale: € 1.832.610,00 interamente versato Uffici: Ancona-Bari-Bologna-Cagliari-Firenze-Milano-Napoli-Padova-Palermo-Perugia-Rimini-Roma-Torino-Trento-Treviso. Grant Thornton refers to the brand under which the Grant Thornton member firms provide assurance, tax and advisory services to their clients and/or refers to one or more member firms, as the context requires. Ria Grant Thornton spa is a member firm of Grant Thornton International Ltd (GTIL). GTIL and the member firms are not a worldwide partnership. GTIL and each member firm is a separate legal entity. Services are delivered by the member firms. GTIL does not provide services to clients. GTIL and its member firms are not agents of, and do not obligate one another and are not liable for one another's acts or omission

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coinvolti tutti i Brand in portafoglio. L'andamento dei mercati internazionali, la continuazione di guerre in paesi importanti dal punto di vista della distribuzione (Ucraina, Russia, Israele e Medio Oriente) ed una generale riduzione dei consumi hanno generato una crescente consapevolezza rispetto alle azioni da portare a termine. L'azienda si è attrezzata con tutti gli strumenti possibili anche da un punto di vista creativo per affrontare questa fase: il riposizionamento del Brand Moschino con la Direzione Creativa di Adrian Appiolaza e la scelta di integrare la linea Philosophy all'interno del brand Alberta Ferretti con alla guida Lorenzo Serafini sono stati frutto di un pensiero strategico finalizzato a rispondere alle necessità del consumatore. A seguito delle importanti operazioni di M&A finalizzate tra il 2021 ed il 2022 (investimenti per la Società pari a oltre Euro 90 milioni), nel corso del 2024, la Società ha deciso di sottoscrivere un accordo di cessione della proprietà del marchio Moschino con riferimento a tutti i prodotti appartenenti alla classe merceologia 3 della Classificazione di Nizza, ossia principalmente cosmetici e profumi; tale operazione, che ha generato una plusvalenza pari a 87 milioni di euro (dettagliata nelle note 23 "Altri ricavi e proventi" e 41 "Eventi ed operazioni significative non ricorrenti"), ha permesso alla Società di avere una maggiore consistenza patrimoniale, economica e finanziaria apportando di conseguenza risorse che possano garantire lo sviluppo futuro dei propri Brand sin a partire dal 2025. Alla luce di tutto quanto sopra esposto, la Società ha predisposto un nuovo Piano Industriale 2025-2028, approvato dal Consiglio di Amministrazione in data 23 gennaio 2025, al fine di fissare i nuovi obiettivi strategici. Nello specifico il piano industriale prevede prevalentemente un rilancio strategico del brand Moschino incentrato inizialmente sul cambio dell'offerta dei prodotti con conseguente innalzamento della posizione del brand sul mercato. Questi risultati verranno raggiunti grazie al contributo del nuovo direttore creativo Adrian Appiolaza, nominato in data 30 gennaio 2024. Pur auspicando ad una veloce risoluzione dei conflitti internazionali, l'esercizio 2025 per la Società sarà ancora un esercizio di avvicinamento al percorso auspicato di ripresa dei volumi e delle performance di vendita dei prodotti soprattutto a brand Moschino, in considerazione delle difficoltà che il mercato di riferimento continua a presentare. Già a partire dal 2026, con un trend di consolidamento proiettato per il 2027 e per il 2028, è prevista un'inversione di tendenza con una ripresa dei volumi di vendita di tutti i brand della Società, in particolare di quella del Brand Moschino (sia wholesale che retail). A seguito della riduzione dei volumi di vendita e di fatturato evidenziata nel 2024, nelle proiezioni di piano industriale sono previste diverse azioni di efficientamento organizzativo e di contenimento dei costi, in particolare per quanto riguarda le prestazioni di servizi (di consulenza, stilistiche e di comunicazione) e le prestazioni del personale. Queste azioni permetteranno di conseguire un progressivo recupero delle marginalità operative. Gli amministratori continueranno a monitorare con estrema attenzione l'andamento e l'evoluzione dei mercati di riferimento, rispetto alle ipotesi e alle azioni previste nel piano industriale 2025-2028 su cui si fonda la valutazione della capacità della Società di continuare ad operare come un'entità in funzionamento, mantenendo al contempo un'attenzione proattiva e costante all'efficientamento organizzativo e gestionale, al contenimento dei costi e all'individuazione di iniziative che possano ulteriormente tutelare i flussi di cassa e reddituali attesi."

Il nostro giudizio non è espresso con rilievi con riferimento a tali aspetti.

Aspetti chiave della revisione contabile

Gli aspetti chiave della revisione contabile sono quegli aspetti che, secondo il nostro giudizio professionale, sono stati maggiormente significativi nell'ambito della revisione contabile del bilancio dell'esercizio in esame. Tali aspetti sono stati da noi affrontati nell'ambito della revisione contabile e nella formazione del nostro giudizio sul bilancio d'esercizio nel suo complesso; pertanto, su tali aspetti non esprimiamo un giudizio separato.

Valutazione dei marchi Alberta Ferretti e Moschino

Il bilancio d'esercizio al 31 dicembre 2024 include tra le attività non correnti, i marchi Alberta Ferretti e Moschino (di seguito anche i "marchi") per un valore pari a 23,9 milioni di euro, considerati beni immateriali a vita utile definita, ammortizzati sistematicamente a quote costanti lungo il periodo di vita utile, stimato in 40 anni.

Il principio contabile IAS 36 prevede che i marchi siano sottoposti ad una verifica del valore recuperabile in presenza di indicazioni di possibile perdita di valore. Gli amministratori hanno ritenuto la cessione del principale marchio Moschino, relativamente alla Classe merceologica 3 della classificazione di Nizza, un evento straordinario che quindi richiede valutazioni in relazione al rischio che il valore contabile dei marchi possano aver subito perdite durevoli di valore. Pertanto, i marchi sono stati sottoposti a test di impairment, al fine di verificare il loro valore recuperabile e confrontarlo con il valore contabile.

Per determinare il valore recuperabile dei marchi oggetto di impairment test, il management ha applicato il metodo dell'attualizzazione dell'ipotetico valore delle royalties. Il metodo in esame consiste nell'attualizzazione, per un periodo ritenuto congruo, dei flussi di royalties che il mercato sarebbe disposto a corrispondere al proprietario di un asset intangibile per acquisirne la licenza d'uso.

Lo svolgimento del test di impairment comporta valutazioni complesse che richiedono un elevato grado di giudizio soggettivo. Per tali ragioni abbiamo considerato la valutazione dei marchi un aspetto chiave dell'attività di revisione.

I paragrafi "Marchi" e "Perdite di valore (Impairment) delle attività" della nota integrativa riportano l'informativa sui test effettuati relativamente ai marchi, ivi inclusa una "sensitivity analysis".

Descrizione dell'aspetto chiave Procedure di revisione in risposta all'aspetto chiave

Le procedure di revisione svolte, anche con il coinvolgimento di esperti del network Grant Thornton, hanno incluso:

  • − l'analisi della ragionevolezza dei criteri di ammortamento adottati;
  • − la comprensione del processo adottato nella predisposizione del test di impairment sui marchi;
  • − l'analisi della ragionevolezza delle principali assunzioni adottate nella predisposizione del piano industriale 2025 - 2028 del Gruppo Aeffe, approvato dal Consiglio di amministrazione della Società in data 23 gennaio 2025, da cui si desumono i flussi di cassa alla base dei test di impairment;
  • − valutazione della ragionevolezza dei criteri di calcolo delle ipotetiche royalties;
  • − verifica della correttezza metodologica e della accuratezza matematica del modello utilizzato per la determinazione del valore d'uso dei marchi;
  • − valutazione della ragionevolezza del tasso di attualizzazione (WACC) e di crescita di lungo periodo (g-rate);
  • − analisi di sensitività con riferimento alle assunzioni chiave utilizzate per i test di impairment, tra i quali il tasso di attualizzazione (WACC) e il tasso di crescita di lungo periodo (g-rate);
  • − l'esame dell'appropriatezza dell'informativa fornita dagli amministratori nelle note illustrative, in relazione ai marchi e ai test di impairment.

Valutazione delle rimanenze

Il bilancio d'esercizio al 31 dicembre 2024 include tra le attività correnti, rimanenze nette pari a 30,5 milioni di euro.

La determinazione del valore contabile delle rimanenze, quale minor valore tra il costo di produzione o di acquisto ed il presunto valore netto di realizzo, rappresenta una stima contabile complessa che richiede un elevato grado di giudizio, in quanto influenzata da molteplici fattori, tra cui:

  • − le caratteristiche del settore in cui la Società opera;
  • − la stagionalità delle vendite;
  • − le politiche di prezzo adottate e le capacità di smaltimento nei canali di vendita.

Per tali ragioni abbiamo considerato la valutazione delle rimanenze un aspetto chiave dell'attività di revisione.

Il paragrafo "Rimanenze" e la nota 7 "Rimanenze" della nota integrativa riportano l'informativa sulla valorizzazione delle rimanenze.

Descrizione dell'aspetto chiave Procedure di revisione in risposta all'aspetto chiave

Le procedure di revisione svolte hanno incluso:

  • − la comprensione dei processi aziendali, del relativo ambiente informatico e dei controlli adottati dagli amministratori al fine di determinare la valutazione delle rimanenze;
  • − l'analisi della movimentazione delle giacenze di magazzino nell'esercizio, tenuto conto del ciclo di vita atteso delle rimanenze in base all'anzianità delle stesse e l'analisi del trend storico delle vendite, anche tramite il canale degli stockisti;
  • − la verifica, tramite analisi documentale e discussione con le funzioni aziendali coinvolte, dell'applicazione del principio di valutazione contabile del minore tra il costo di produzione o di acquisto ed il presunto valore netto di realizzo, volta alla comprensione delle assunzioni poste alla base delle dinamiche attese di smaltimento delle merci;
  • − la verifica della completezza e dell'accuratezza della base dati utilizzata dagli amministratori per la valorizzazione contabile del minore tra il costo di produzione o di acquisto ed il presunto valore netto di realizzo;
  • − l'esame dell'appropriatezza dell'informativa fornita dagli amministratori nelle note illustrative, in relazione alle rimanenze.

Responsabilità degli amministratori e del collegio sindacale per il bilancio d'esercizio

Gli amministratori sono responsabili per la redazione del bilancio d'esercizio che fornisca una rappresentazione veritiera e corretta in conformità ai principi contabili ai principi contabili IFRS emanati dall'International Accounting Standards Board e adottati dall'Unione Europea nonché ai provvedimenti emanati in attuazione dell'art. 9 del D.Lgs. n. 38/05 e, nei termini previsti dalla legge, per quella parte del controllo interno dagli stessi ritenuta necessaria per consentire la redazione di un bilancio che non contenga errori significativi dovuti a frodi o a comportamenti o eventi non intenzionali.

Gli amministratori sono responsabili per la valutazione della capacità della Società di continuare ad operare come un'entità in funzionamento e, nella redazione del bilancio d'esercizio, per l'appropriatezza dell'utilizzo del presupposto della continuità aziendale, nonché per una adeguata informativa in materia.

Gli amministratori utilizzano il presupposto della continuità aziendale nella redazione del bilancio d'esercizio a meno che abbiano valutato che sussistono le condizioni per la liquidazione della Società o per l'interruzione dell'attività o non abbiano alternative realistiche a tali scelte.

Il collegio sindacale ha la responsabilità della vigilanza, nei termini previsti dalla legge, sul processo di predisposizione dell'informativa finanziaria della Società.

Responsabilità della società di revisione per la revisione contabile del bilancio d'esercizio

I nostri obiettivi sono l'acquisizione di una ragionevole sicurezza che il bilancio d'esercizio nel suo complesso non contenga errori significativi, dovuti a frodi o a comportamenti o eventi non intenzionali, e l'emissione di una relazione di revisione che includa il nostro giudizio. Per ragionevole sicurezza si intende un livello elevato di sicurezza che, tuttavia, non fornisce la garanzia che una revisione contabile svolta in conformità ai principi di revisione internazionali (ISA Italia) individui sempre un errore significativo, qualora esistente. Gli errori possono derivare da frodi o da comportamenti o eventi non intenzionali e sono considerati significativi qualora ci si possa ragionevolmente attendere che essi, singolarmente o nel loro insieme, siano in grado di influenzare le decisioni economiche prese dagli utilizzatori sulla base del bilancio d'esercizio.

Nell'ambito della revisione contabile svolta in conformità ai principi di revisione internazionali (ISA Italia), abbiamo esercitato il giudizio professionale e abbiamo mantenuto lo scetticismo professionale per tutta la durata della revisione contabile. Inoltre:

  • abbiamo identificato e valutato i rischi di errori significativi nel bilancio d'esercizio, dovuti a frodi o a comportamenti o eventi non intenzionali; abbiamo definito e svolto procedure di revisione in risposta a tali rischi; abbiamo acquisito elementi probativi sufficienti ed appropriati su cui basare il nostro giudizio. Il rischio di non individuare un errore significativo dovuto a frodi è più elevato rispetto al rischio di non individuare un errore significativo derivante da comportamenti o eventi non intenzionali, poiché la frode può implicare l'esistenza di collusioni, falsificazioni, omissioni intenzionali, rappresentazioni fuorvianti o forzature del controllo interno;
  • abbiamo acquisito una comprensione del controllo interno rilevante ai fini della revisione contabile allo scopo di definire procedure di revisione appropriate nelle circostanze e non per esprimere un giudizio sull'efficacia del controllo interno della Società;
  • abbiamo valutato l'appropriatezza dei principi contabili utilizzati nonché la ragionevolezza delle stime contabili effettuate dagli amministratori, inclusa la relativa informativa;
  • siamo giunti ad una conclusione sull'appropriatezza dell'utilizzo da parte degli amministratori del presupposto della continuità aziendale e, in base agli elementi probativi acquisiti, sull'eventuale esistenza di una incertezza significativa riguardo a eventi o circostanze che possono far sorgere dubbi significativi sulla capacità della Società di continuare ad operare come un'entità in funzionamento. In presenza di un'incertezza significativa, siamo tenuti a richiamare l'attenzione nella relazione di revisione sulla relativa informativa di bilancio, ovvero, qualora tale informativa sia inadeguata, a riflettere tale circostanza nella formulazione del nostro giudizio. Le nostre conclusioni sono basate sugli elementi probativi acquisiti fino alla data della presente relazione. Tuttavia, eventi o circostanze successivi possono comportare che la Società cessi di operare come un'entità in funzionamento;
  • abbiamo valutato la presentazione, la struttura e il contenuto del bilancio d'esercizio nel suo complesso, inclusa l'informativa, e se il bilancio d'esercizio rappresenti le operazioni e gli eventi sottostanti in modo da fornire una corretta rappresentazione.

Abbiamo comunicato ai responsabili delle attività di governance, identificati ad un livello appropriato come richiesto dagli ISA Italia, tra gli altri aspetti, la portata e la tempistica pianificate per la revisione contabile e i risultati significativi emersi, incluse le eventuali carenze significative nel controllo interno identificate nel corso della revisione contabile.

Abbiamo fornito ai responsabili delle attività di governance anche una dichiarazione sul fatto che abbiamo rispettato le norme e i principi in materia di etica e di indipendenza applicabili nell'ordinamento italiano e abbiamo comunicato loro ogni situazione che possa ragionevolmente avere un effetto sulla nostra indipendenza e, ove applicabile, le azioni intraprese per eliminare i relativi rischi o le misure di salvaguardia applicate.

Tra gli aspetti comunicati ai responsabili delle attività di governance, abbiamo identificato quelli che sono stati più rilevanti nell'ambito della revisione contabile del bilancio dell'esercizio in esame, che hanno costituito quindi gli aspetti chiave della revisione. Abbiamo descritto tali aspetti nella relazione di revisione.

Altre informazioni comunicate ai sensi dell'art. 10 del Regolamento (UE) 537/2014

L'assemblea degli azionisti della Aeffe S.p.A. ci ha conferito in data 13 aprile 2016 l'incarico di revisione legale del bilancio d'esercizio e consolidato della Società per gli esercizi dal 31 dicembre 2016 al 31 dicembre 2024.

Dichiariamo che non sono stati prestati servizi diversi dalla revisione contabile vietati ai sensi dell'art. 5, par. 1, del Regolamento (UE) 537/2014 e che siamo rimasti indipendenti rispetto alla Società nell'esecuzione della revisione legale.

Confermiamo che il giudizio sul bilancio d'esercizio espresso nella presente relazione è in linea con quanto indicato nella relazione aggiuntiva destinata al collegio sindacale, nella sua funzione di comitato per il controllo interno e la revisione contabile, predisposta ai sensi dell'art. 11 del citato Regolamento.

Relazione su altre disposizioni di legge e regolamentari

Giudizio sulla conformità alle disposizioni del Regolamento Delegato (UE) 2019/815

Gli amministratori della Aeffe S.p.A. sono responsabili per l'applicazione delle disposizioni del Regolamento Delegato (UE) 2019/815 della Commissione Europea in materia di norme tecniche di regolamentazione relative alla specificazione del formato elettronico unico di comunicazione (ESEF – European Single Electronic Format) (nel seguito "Regolamento Delegato") al bilancio d'esercizio al 31 dicembre 2024, da includere nella relazione finanziaria annuale.

Abbiamo svolto le procedure indicate nel principio di revisione (SA Italia) n. 700B al fine di esprimere un giudizio sulla conformità del bilancio d'esercizio alle disposizioni del Regolamento Delegato.

A nostro giudizio, il bilancio d'esercizio al 31 dicembre 2024 è stato predisposto nel formato XHTML in conformità alle disposizioni del Regolamento Delegato.

Giudizi e dichiarazione ai sensi dell'art. 14, comma 2, lettere e), e-bis) ed e-ter), del D.Lgs. 39/10 e ai sensi dell'art. 123-bis, comma 4, del D.Lgs. 58/98

Gli amministratori della Aeffe S.p.A. sono responsabili per la predisposizione della relazione sulla gestione e della relazione sul governo societario e gli assetti proprietari della Aeffe S.p.A. al 31 dicembre 2024, incluse la loro coerenza con il relativo bilancio d'esercizio e la loro conformità alle norme di legge.

Abbiamo svolto le procedure indicate nel principio di revisione (SA Italia) n. 720B al fine di:

  • esprimere un giudizio sulla coerenza della relazione sulla gestione e di alcune specifiche informazioni contenute nella relazione sul governo societario e gli assetti proprietari indicate nell'art. 123-bis, co. 4, del D.Lgs. 58/98 con il bilancio d'esercizio;
  • esprimere un giudizio sulla conformità alle norme di legge della relazione sulla gestione, esclusa la sezione relativa alla rendicontazione consolidata di sostenibilità, e di alcune specifiche informazioni contenute nella relazione sul governo societario e gli assetti proprietari indicate nell'art. 123-bis, co. 4, del D.Lgs. 58/98;

  • rilasciare una dichiarazione su eventuali errori significativi nella relazione sulla gestione e in alcune specifiche informazioni contenute nella relazione sul governo societario e gli assetti proprietari indicate nell'art. 123-bis, co. 4, del D.Lgs. 58/98.

A nostro giudizio, la relazione sulla gestione e le specifiche informazioni contenute nella relazione sul governo societario e gli assetti proprietari indicate nell'art. 123-bis, co. 4, del D.Lgs. 58/98 sono coerenti con il bilancio d'esercizio di Aeffe S.p.A. al 31 dicembre 2024.

Inoltre, a nostro giudizio, la relazione sulla gestione, esclusa la sezione relativa alla rendicontazione consolidata di sostenibilità, e le specifiche informazioni contenute nella relazione sul governo societario e gli assetti proprietari indicate nell'art. 123-bis, co. 4, del D.Lgs. 58/98 sono redatte in conformità alle norme di legge.

Con riferimento alla dichiarazione di cui all'art. 14, co. 2, lettera e-ter), del D.Lgs. 39/10, rilasciata sulla base delle conoscenze e della comprensione dell'impresa e del relativo contesto acquisite nel corso dell'attività di revisione, non abbiamo nulla da riportare.

Il nostro giudizio sulla conformità alle norme di legge non si estende alla sezione della relazione sulla gestione relativa alla rendicontazione consolidata di sostenibilità. Le conclusioni sulla conformità di tale sezione alle norme che ne disciplinano i criteri di redazione e all'osservanza degli obblighi di informativa previsti dall'art. 8 del Regolamento (UE) 2020/852 sono formulate da parte nostra nella relazione di attestazione ai sensi dell'art. 14-bis del D.Lgs. 39/10.

Bologna, 28 marzo 2025

Ria Grant Thornton S.p.A.

Marco Bassi Socio

Relazione del Collegio Sindacale all'Assemblea degli Azionisti di "AEFFE S.p.A."

convocata per l'approvazione del Bilancio al 31 dicembre 2024 (art. 153, D.Lgs. n. 58/98 e art. 2429 - comma 2 - Codice Civile)

Signori Azionisti,

il Collegio Sindacale, ai sensi dell'art 153 del D.Lgs. n. 58/1998, Testo Unico della Finanza (TUF) e dell'art. 2429, comma 2, Codice Civile, ha l'incarico di riferire all'Assemblea degli Azionisti circa i risultati dell'esercizio sociale, l'attività di vigilanza svolta nell'adempimento dei propri doveri, formulando osservazioni in ordine al Bilancio e alla sua approvazione, per le materie di propria competenza.

Nel corso dell'esercizio 2024, il Collegio Sindacale ha svolto i propri compiti di vigilanza nei termini previsti dalla vigente normativa, tenendo conto delle norme di comportamento emanate dal Consiglio Nazionale dei Dottori Commercialisti e degli Esperti Contabili (aggiornate, da ultimo, a dicembre 2024), delle disposizioni Consob in materia di controlli societari e di attività del Collegio Sindacale, nonché delle indicazioni contenute nel Codice di Corporate Governance delle società quotate, approvato nel gennaio 2020 dal Comitato appositamente istituito e promosso da Borsa Italiana S.p.A. (il "Codice") a cui AEFFE S.p.A. (in seguito anche "AEFFE" o "Società") aderisce.

Inoltre, avendo AEFFE adottato il modello di governance tradizionale, il Collegio Sindacale si identifica con il "Comitato per il controllo interno e la revisione contabile" e, quindi, nella presente relazione si terrà altresì conto delle specifiche funzioni di controllo e monitoraggio in tema di informativa finanziaria e revisione legale, previste dall'articolo 19 del D.Lgs. 27 gennaio 2010 n. 39, così come modificato dal D.Lgs. 17 luglio 2016 n. 135.

A tale fine, il Collegio Sindacale, oltreché partecipare alle riunioni del Consiglio di Amministrazione, del Comitato Esecutivo e dei Comitati endoconsiliari (quest'ultimi, per il tramite del Presidente del Collegio Sindacale), ha attuato un costante scambio di informazioni con le preposte funzioni amministrative e di audit, con l'Organo incaricato della vigilanza sull'efficacia, l'osservanza e l'aggiornamento del Modello di Organizzazione, Gestione e Controllo ai fini del D.Lgs. n. 231/01 della Società ("O.d.V."), nonché con la società di revisione RGT "RIA GRANT THORNTON S.p.A." (in seguito anche "RGT"), incaricata della revisione legale dei conti e della verifica di conformità della Rendicontazione di sostenibilità, ex D.Lgs. 125/2024 (la "Corporate Sustainability Reporting Directive", o "CSRD") e del rilascio della relativa attestazione.

Il Collegio Sindacale

Il Collegio Sindacale in carica alla data della presente relazione, nominato dall'Assemblea ordinaria degli Azionisti del 27 aprile 2023 e in carica fino alla approvazione del Bilancio al 31 dicembre 2025, è costituito da:

  • Dott. Avv. Stefano Morri (Presidente)
  • Dott.ssa Carla Trotti (Sindaco Effettivo)
  • Dott. Fernando Ciotti (Sindaco Effettivo)

Sono Sindaci supplenti la Dott.ssa Daniela Elvira Bruno ed il Dott. Nevio Dalla Valle.

Il Collegio Sindacale dichiara che tutti i propri componenti rispettano le disposizioni regolamentari emanate da Consob in materia di limite al cumulo degli incarichi.

* * * * * * * * *

Vi rappresentiamo che il Bilancio della Società al 31 dicembre 2024 è stato redatto facendo riferimento ai principi contabili internazionali IAS/IFRS emessi dall'International Accounting Standards Board (IASB) e omologati dall'Unione Europea, in vigore al 31 dicembre 2024.

Nel Bilancio separato e nel Bilancio consolidato al 31 dicembre 2024 di AEFFE sono riportate le previste dichiarazioni di conformità da parte del Presidente del Consiglio di Amministrazione e del Dirigente preposto alla redazione dei documenti contabili societari, ex Legge 262/2005.

Operazioni significative non ricorrenti

In data 30 gennaio 2024 il Gruppo Aeffe ha provveduto alla nomina di Adrian Appiolaza come nuovo direttore creativo del brand Moschino.

In data 26 settembre 2024 Aeffe S.p.A. ed Euroitalia S.r.l. hanno sottoscritto e dato esecuzione ad un accordo quadro per la cessione da parte di Aeffe della proprietà del marchio "Moschino" con riferimento a tutti i prodotti appartenenti alla classe merceologia 3 della Classificazione di Nizza, principalmente cosmetici e profumi, a fronte di un corrispettivo pari a Euro 98.000 migliaia.

Il 15 ottobre 2024 è stata annunciata la nomina di Lorenzo Serafini come Direttore Creativo del brand Alberta Ferretti, a seguito della decisione di Alberta Ferretti di lasciare la Direzione Creativa del brand da lei fondato. Il Gruppo Aeffe ha definito, in accordo con Lorenzo Serafini e interpretando le esigenze del mercato attuale, una nuova strategia che prevede, a partire dalla stagione Autunno/Inverno 2025, l'integrazione della linea Philosophy all'interno del brand Alberta Ferretti, con l'obiettivo di garantire ulteriore appeal e forza al nuovo corso.

Nel corso dell'esercizio non sono state rilevate altre operazioni non ricorrenti da segnalare.

Procedura di Impairment Test

In linea con quanto previsto dal documento congiunto di Banca d'Italia/Consob/IVASS, del 3 marzo 2010, il Consiglio di Amministrazione, in data 14 marzo 2025, ha provveduto ad approvare la rispondenza della metodologia di impairment test alle prescrizioni del principio contabile internazionale IAS 36.

Nelle Note illustrative al Bilancio sono riportate le informazioni e gli esiti del processo valutativo condotto con la stima del valore recuperabile. Si segnala che, ad esito dei test svolti, non sono emerse situazioni di impairment loss.

Per i dettagli del processo di impairment, si rinvia alle Note Illustrative al Bilancio d'esercizio e del Bilancio consolidato redatte da parte del Consiglio di Amministrazione.

Operazioni atipiche o inusuali

Non risulta che la Società abbia posto in essere operazioni atipiche o inusuali così come definite dalla comunicazione Consob DEM/6064293 del 28 luglio 2006.

Operazioni infragruppo o con parti correlate

Ai sensi dell'articolo 2391-bis del Codice Civile e della delibera Consob 17221 del 12 marzo 2010 recante "Regolamento operazioni con parti correlate", successivamente modificato con delibere n. 17389 del 23 giugno 2010, n. 19925 del 22 marzo 2017, n. 19974 del 27 aprile 2017, n. 21396 del 10 giugno 2020, n. 21624 del 10 dicembre 2020 e n. 22144 del 22 dicembre 2021, il Consiglio di Amministrazione ha approvato la "Procedura per le operazioni con parti correlate" (la "Procedura").

Segnaliamo che la Procedura adottata dalla Società per le operazioni effettuate nel corso dell'esercizio 2024 è coerente con i principi contenuti nel Regolamento Consob, come aggiornato con delibera del 22 dicembre 2021 n. 22144 e risulta pubblicata sul sito internet della Società (www.AEFFE.com).

Le operazioni con Parti Correlate sono indicate nelle Note Illustrative al Bilancio d'esercizio e al Bilancio consolidato della Società e del Gruppo, nelle quali sono riportati anche i conseguenti effetti economici e patrimoniali.

Il Collegio ha vigilato sull'osservanza del Regolamento e sulla correttezza del processo seguito dal Consiglio di Amministrazione in tema di qualificazione delle Parti Correlate e non ha nulla da segnalare a riguardo.

Attività di vigilanza svolta dal Collegio Sindacale nel corso dell'esercizio 2024

Nell'espletamento della propria attività, il Collegio Sindacale:

  • ha vigilato sull'osservanza della legge e dell'atto costitutivo;
  • ha vigilato sul rispetto dei principi di corretta amministrazione;
  • ha partecipato alle riunioni del Consiglio di Amministrazione e del Comitato Esecutivo e, tramite il Presidente del Collegio Sindacale o Sindaco all'uopo delegato, alle riunioni

del Comitato Controllo Rischi e Sostenibilità e del Comitato per la Remunerazione, ottenendo dagli Amministratori periodiche informazioni, con cadenza almeno trimestrale, sul generale andamento della gestione, sulla sua prevedibile evoluzione, nonché sulle operazioni di maggior rilievo economico, finanziario e patrimoniale effettuate da AEFFE e dal Gruppo di Società che ad essa fanno capo (il "Gruppo"), assicurandosi che le delibere assunte e poste in essere, sulla base delle informazioni disponibili, non abbiamo rilevato violazioni della legge e dello statuto, non fossero manifestamente imprudenti, azzardate, in potenziale conflitto di interessi, in contrasto con le delibere assembleari o tali da compromettere l'integrità del patrimonio sociale;

  • ha vigilato sull'adeguatezza dell'assetto organizzativo, in termini di struttura, procedura, competenze e responsabilità, tramite osservazioni dirette, raccolta di informazioni dai Responsabili delle Funzioni aziendali e la partecipazione ai Comitati endoconsiliari;
  • ha vigilato sull'adeguatezza e sul funzionamento del sistema di controllo interno e di gestione dei rischi, mediante la partecipazione alle riunioni del Comitato Controllo Rischi e Sostenibilità, mediante l'ottenimento di informazioni dall'Amministratore Delegato, dai Responsabili delle Funzioni aziendali, dai Rappresentanti della Società di Revisione e dall'Organismo di Vigilanza, del quale fa parte anche un componente del Collegio. Ha inoltre avuto incontri con la Responsabile dell'Internal Audit della Società, dalla quale ha ottenuto informazioni sullo stato di attuazione del Piano di Audit per l'esercizio;
  • ha vigilato sull'adeguatezza del sistema amministrativo-contabile tramite incontri con il Dirigente preposto alla redazione dei documenti contabili societari (Legge 262/2005), incaricato anche dell'attestazione sulla Rendicontazione di sostenibilità, e con la Società di revisione RGT, anche al fine dello scambio di dati ed informazioni;
  • ha vigilato sulle modalità di attuazione delle regole di Governo Societario adottate dalla Società, anche in aderenza ai principi contenuti nel Codice. In particolare:
    • ha verificato la corretta applicazione dei criteri di accertamento adottati dal Consiglio di Amministrazione per valutare l'indipendenza dei propri membri;
    • ha verificato l'indipendenza della società di revisione;
    • ha valutato l'indipendenza dei componenti l'Organo di Controllo;
  • ha vigilato sull'adeguatezza delle disposizioni impartite alle società controllate, ai sensi dell'art. 114, comma 2, del TUF, finalizzate ad ottenere tempestivamente da queste ultime le notizie necessarie per adempiere agli obblighi di comunicazione previsti dalla legge. A tal proposito, il Collegio ha svolto incontri e/o scambiato informazioni con gli Organi di controllo delle principali Società controllate;
  • ha vigilato sulla corretta attuazione degli adempimenti posti a carico della Società dalle normative sugli abusi di mercato ("Market Abuse Regulation"), inclusi quelli afferenti alle

c.d. operazioni di "internal dealing", e sulla "tutela del risparmio", nonché in materia di informativa societaria.

Alla luce di tutto quanto sopra, e tenuto conto della natura evolutiva del Sistema di controllo interno e di gestione dei rischi, dalle analisi svolte e sulla base degli elementi informativi acquisiti, non sono emersi elementi che possano indurre questo Collegio a ritenere non adeguato, nel suo complesso, il sistema di controllo interno e gestione dei rischi della Società.

L'Internal Audit e l'O.d.V., in occasione degli incontri periodici, non hanno segnalato criticità nell'ambito delle rispettive competenze.

La relazione annuale del Consiglio di Amministrazione sul Governo Societario e gli Assetti Proprietari non ha evidenziato problematiche tali da essere portate alla Vostra attenzione.

Attività di vigilanza sul processo di informativa finanziaria

Il Collegio ha verificato l'esistenza di una adeguata organizzazione a presidio del processo di raccolta, formazione e diffusione delle informazioni finanziarie.

Ha, inoltre, preso atto che il Dirigente preposto alla redazione dei documenti contabili societari ha confermato:

  • l'adeguatezza e idoneità dei poteri e dei mezzi conferitigli dal Consiglio di Amministrazione;
  • di aver avuto accesso diretto a tutte le informazioni necessarie per la produzione dei dati contabili, senza necessità di autorizzazione alcuna;
  • di aver partecipato ai flussi informativi interni ai fini contabili e di aver approvato tutti i relativi processi aziendali.

Pertanto, il Collegio esprime una valutazione di adeguatezza del processo di formazione dell'informativa finanziaria e ritiene non sussistano rilievi da sottoporre all'Assemblea.

Attività di vigilanza sul processo di Rendicontazione di sostenibilità (CSRD)

AEFFE, in qualità di ente di interesse pubblico (EIP) e Gruppo di grandi dimensioni, è tenuta a comunicare al pubblico le informazioni di carattere non finanziario, redatta ai sensi del Decreto Legislativo n. 125 del 6 settembre 2024 che ha recepito a livello nazionale italiano la Direttiva (UE) 2022/2464.

In ottemperanza alle sopra richiamate normative, la Rendicontazione di sostenibilità consolidata(CSRD) del Gruppo AEFFE per l'esercizio chiuso al 31 dicembre 2024, approvata con delibera del Consiglio di Amministrazione del 14 marzo 2025 ed inserita nella Relazione Finanziaria Annuale al 31 dicembre 2024, è stata redatta nella misura necessaria ad assicurare la comprensibilità delle informazioni inerenti alle attività del Gruppo, nonché le altre

caratteristiche qualitative dell'impresa di cui all'ESRS 1, Appendice B, del Regolamento delegato (UE) 2023/2772 di attuazione della Direttiva europea sopra citata.

La Rendicontazione consolidata di sostenibilità, inclusa nella Relazione sulla gestione, è sottoposta a limited assurance da parte della società Ria Grant Thornton S.p.A.

La Rendicontazione di sostenibilità include, inoltre, le informazioni richieste dall'art. 8 del Regolamento (UE) 2020/852 del 18 giugno 2020 (c.d. "Regolamento Tassonomia Ambientale") e dei Regolamenti delegati (UE) 2021/2178, 2021/2139, 2023/2485 e 2023/2486 ad esso collegati. Per la redazione del documento sono state prese in considerazione le raccomandazioni comunicate dall'European Securities and Markets Authority (ESMA) ad ottobre 2023 in riferimento alla disclosure ex Art. 8 del Regolamento Tassonomia e sulle questioni legate al cambiamento climatico.

La Società di Revisione RGT, nella relazione emessa in data odierna, evidenzia che non sono pervenuti alla sua attenzione elementi tali da far ritenere che la Rendicontazione di sostenibilità (CSRD) del Gruppo AEFFE relativa all'esercizio chiuso al 31 dicembre 2024, non sia stata redatta, in tutti gli aspetti significativi, in conformità a quanto richiesto dal D.Lgs. n. 125/2024, dai Global Reporting Initiative Sustainability Reporting Standards ed in linea con le indicazioni fornite dal principio ISAE 3000 (Revised) - Assurance Engagements Other than Audits or Reviews of Historical Financial lnformation.

Il Collegio Sindacale esprime, pertanto, una valutazione di adeguatezza del processo di formazione dell'informativa non finanziaria, in funzione degli obiettivi strategici del Gruppo in ambito socio-ambientale, e ritiene non sussistano rilievi da sottoporre all'Assemblea.

Esposti, denunce ai sensi dell'art. 2408 del Codice Civile. Eventuali omissioni, fatti censurabili o irregolarità rilevate

Nel corso dell'esercizio 2024 non sono pervenuti al Collegio Sindacale esposti e/o denunce, ai sensi dell'articolo 2408 del Codice Civile, né sono stati rilevati fatti censurabili, omissioni, o irregolarità.

Nel corso dell'esercizio non abbiamo effettuato segnalazioni all'Organo di amministrazione ai sensi e per gli effetti di cui all'art. 25-octies D.Lgs. 12 gennaio 2019, n. 14 e non sono pervenute segnalazioni da parte dei creditori pubblici qualificati ex art. 25-novies d.lgs. 12 gennaio 2019, n. 14.

Remunerazione degli Amministratori e dei dirigenti aventi responsabilità strategica

Nel corso dell'anno 2024 il Collegio Sindacale ha rilasciato il proprio parere favorevole, in relazione alla determinazione del compenso di un amministratore ai sensi dell'articolo 2389 Codice Civile.

Ulteriori pareri espressi dal Collegio Sindacale

Nel corso delle Assemblee degli Azionisti non sono stati rilasciati ulteriori pareri da parte del Collegio Sindacale.

Vigilanza ai sensi del D.Lgs. n. 39/2010 – verifica dell'indipendenza della società di revisione

Il Collegio ha vigilato sulla revisione legale dei conti annuali e dei conti consolidati, sull'indipendenza della Società di revisione, con particolare attenzione agli eventuali servizi diversi dalla revisione prestati e sull'esito della revisione legale.

Nell'ambito degli incontri con la società di revisione RGT, il Collegio Sindacale, tenuto anche conto delle interpretazioni fornite dai più autorevoli organismi rappresentativi delle professioni contabili e delle imprese quotate, ha adempiuto al dovere di vigilanza di cui all'articolo 19 del D.Lgs. 39/2010, richiedendo alla Società di Revisione RGT, di illustrare, tra l'altro, l'impianto metodologico, l'approccio di revisione adottato per le diverse aree significative di bilancio, i fondamentali aspetti del piano di lavoro e le principali evidenze riscontrate nelle verifiche svolte.

Con riferimento all'indipendenza della società di revisione RGT, il Collegio Sindacale ha valutato la compatibilità degli incarichi diversi dalla revisione legale, con i divieti di cui all'art. 5 del Regolamento UE 537/2014 e l'assenza di potenziali rischi per l'indipendenza del revisore, derivanti dallo svolgimento dei servizi medesimi.

Il Collegio ha altresì esaminato la relazione di trasparenza di RGT, prodotta dalla Società nel mese di dicembre 2024, come previsto dall'articolo 18 del D.Lgs. 39/2010 e pubblicata sul sito internet della medesima Società di Revisione (https://www.ria-grantthornton.it/chi-siamo/transparencyreport/).

Nell'esercizio 2024 la Società di Revisione ha svolto nei confronti del Gruppo le attività riportate nelle Note illustrative al Bilancio consolidato. Il Collegio Sindacale dichiara che i corrispettivi relativi a tali attività sono adeguati alla dimensione, alla complessità e alle caratteristiche dei lavori svolti e che gli incarichi per servizi diversi dalla revisione, non sono tali da minarne l'indipendenza.

Osservazioni sulla relazione della Società di Revisione

Si rappresenta che la società di revisione RIA GRANT THORNTON S.p.A., in data 28 marzo 2025, ha rilasciato:

in qualità di Revisore Incaricato, le relazioni previste dagli artt. 14 del D.Lgs. 39/2010 e 10 del Regolamento UE 537/2014, redatte in conformità alle disposizioni contenute nel citato decreto, come modificato dal D.Lgs. 135/2016; entrambe le relazioni riportano un richiamo di informativa relativo al paragrafo "Valutazione degli amministratori sul

presupposto della continuità aziendale", di cui al Bilancio d'esercizio e consolidato, e l'attestazione che essi forniscono una rappresentazione veritiera e corretta della situazione patrimoniale e finanziaria della Società e del Gruppo al 31 dicembre 2024, del risultato economico e dei flussi di cassa, in conformità ai principi contabili applicabili; la relazione aggiuntiva prevista dall'art. 11 del Regolamento UE 537/2014, dalla quale non risultano carenze significative nel sistema di controllo interno e di gestione dei rischi, in relazione al processo di informativa finanziaria, con allegata la dichiarazione di cui all'art. 6 del Regolamento UE 537/2014, dalla quale non emergono situazioni che possano comprometterne l'indipendenza.

Conferimento dell'incarico di revisione legale per il novennio 2025-2033

Con l'approvazione del bilancio al 31 dicembre 2024 verrà a scadere, essendo giunto al nono esercizio ovvero al periodo massimo consentito dalla legge, l'incarico di revisione legale dei conti conferito a RIA GRANT THORNTON S.p.A. dall'Assemblea degli Azionisti del 13 ottobre 2016.

Si ricorda, pertanto, che l'Assemblea degli Azionisti convocata per il 23 aprile 2024 dovrà deliberare in merito al conferimento dell'incarico di revisione legale per il novennio 2025-2033.

Per maggiori dettagli si rinvia alla "Raccomandazione del Comitato per il Controllo Interno e la Revisione Contabile di AEFFE SPA per Il conferimento dell'incarico di revisione legale dei conti per Il novennio 2025-2033 (ai sensi dell'art. 13, comma 1, del D.lgs. 27 gennaio 2010 n. 39)" disponibile sul sito internet della Società.

Autovalutazione del Collegio Sindacale

In ottemperanza alle previsioni di cui alle "Norme di Comportamento del Collegio Sindacale di società quotate" del Consiglio Nazionale dei Dottori Commercialisti e degli Esperti Contabili, che prevedono che il Collegio Sindacale sia tenuto ad effettuare, dopo la nomina e successivamente con cadenza annuale, una valutazione sul proprio operato in relazione alla concertata pianificazione della propria attività, sull'idoneità dei componenti, sull'adeguata composizione dell'Organo con riferimento ai requisiti di professionalità, competenza, onorabilità e indipendenza, nonché sull'adeguatezza della disponibilità di tempo e di risorse, rispetto alla complessità dell'incarico (la "Autovalutazione"), si informa che il Collegio Sindacale ha svolto l'Autovalutazione per l'esercizio 2024, i cui esiti sono oggetto di specifica esposizione nell'ambito della "Relazione sul governo societario e gli assetti proprietari 2024" ex art. 123-bis del TUF della Società, messa disposizione del pubblico nei termini di legge sul sito internet di AEFFE (www.AEFFE.com) e con le altre modalità previste dalla normativa vigente.

Riunioni del Collegio Sindacale, del Consiglio di Amministrazione e dei Comitati endoconsiliari

Nel corso dell'esercizio 2024:

  • si sono tenute numero 14 riunioni del Collegio Sindacale, della durata media di circa 2 ore e 15 minuti ciascuna;
  • il Collegio Sindacale ha avuto periodici incontri e scambi di informazioni, con i Rappresentanti della società di revisione RGT;
  • si sono tenute numero 7 riunioni del Consiglio di Amministrazione. A tal riguardo si evidenzia che il Consiglio di Amministrazione è composto da dieci membri, di cui quattro indipendenti e uno non esecutivo; quattro amministratori su dieci sono di genere femminile;
  • il Comitato Esecutivo si è riunito 3 volte;
  • il Comitato Controllo Rischi e Sostenibilità si è riunito 6 volte; il Comitato per la Remunerazione 2 volte.

Il Collegio Sindacale ha assistito a tutte le riunioni del Consiglio di Amministrazione e del Comitato Esecutivo e, tramite la partecipazione del Presidente o di un Sindaco delegato, alle riunioni dei Comitati endoconsiliari.

Infine, il Collegio dà atto di aver assistito all'Assemblea degli azionisti tenutesi in data 23 aprile 2024.

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Il Presidente del Consiglio di Amministrazione e il Dirigente preposto alla redazione dei documenti contabili societari hanno rilasciato, in data 14 marzo 2025, le dichiarazioni ex art. 154 bis del TUF, diligentemente attenzionate da parte del Collegio Sindacale, attestando che:

  • il Bilancio d'esercizio e il Bilancio consolidato sono redatti in conformità ai principi contabili internazionali applicabili riconosciuti nella Comunità Europea, ai sensi del Regolamento (CE) n. 1606/2002, del Parlamento Europeo e del Consiglio del 19 luglio 2002;
  • i citati documenti corrispondono alle risultanze dei libri e delle scritture contabili e sono idonei a fornire una rappresentazione veritiera e corretta della situazione patrimoniale, economica e finanziaria dell'Emittente e del Gruppo.

Il Collegio Sindacale ha monitorato ai sensi di legge il processo di informativa finanziaria.

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Conclusioni

Sulla base dell'attività di vigilanza svolta nel corso dell'esercizio e considerando anche le risultanze dell'attività svolta dal soggetto incaricato dalla revisione legale dei conti, RIA GRANT THORNTON S.p.A., contenute nella Relazione di revisione del Bilancio redatto ai sensi degli articoli 14 e 16 del D.Lgs. 27 gennaio 2010, numero 39, rilasciata in data odierna - in cui si esprime un giudizio finale senza rilievi anche con riferimento all'oggetto di "Richiamo di informativa" il Collegio Sindacale, ai sensi dell'art. 153, comma 2, D.Lgs. 24.2.1998, n. 58, ritiene, per quanto di sua competenza, che il Bilancio di esercizio fornisca una rappresentazione veritiera e corretta della situazione patrimoniale e finanziaria della Società al 31 dicembre 2024 e rappresenti in modo compiuto la realtà aziendale della Società AEFFE S.p.A., al 31 dicembre 2024 e non ha obiezioni da formulare in merito alle proposte deliberative del Consiglio di Amministrazione di:

  • approvare il Bilancio d'esercizio chiuso al 31 dicembre 2024;
  • destinare l'utile d'esercizio di Euro 35.606.775 a riserva legale per Euro 889.659 e a riserva straordinaria per Euro 34.717.116.

Infine, il Collegio Sindacale rende noto che, in ossequio al dettato dell'articolo 19, comma 1, del D.Lgs. 39/2010, provvederà ad informare l'Organo Amministrativo della Società, circa gli esiti della revisione legale dei conti effettuata dal Soggetto Incaricato e trasmetterà, allo stesso, la Relazione aggiuntiva del Revisore corredata dalle proprie osservazioni.

San Giovanni in Marignano, 28 Marzo 2025

Il Collegio Sindacale

Stefano MORRI - Presidente

Carla TROTTI – Sindaco Effettivo

Fernando CIOTTI – Sindaco Effettivo

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