AI Terminal

MODULE: AI_ANALYST
Interactive Q&A, Risk Assessment, Summarization
MODULE: DATA_EXTRACT
Excel Export, XBRL Parsing, Table Digitization
MODULE: PEER_COMP
Sector Benchmarking, Sentiment Analysis
SYSTEM ACCESS LOCKED
Authenticate / Register Log In

Enel

Annual Report Apr 22, 2025

4317_10-k_2025-04-22_703acd43-05d2-4783-8363-e86f4ff7e1b5.pdf

Annual Report

Open in Viewer

Opens in native device viewer

RELAZIONE E BILANCIO DI ESERCIZIO DI ENEL SPA AL 31 DICEMBRE 2024

Oltre la reportistica: il percorso grafico di Enel che racconta un futuro sostenibile

Il design alla base del corporate reporting 2024 di Enel riflette con forza il nostro impegno volto a costruire un futuro migliore.

Le scelte grafiche alla base della presente pubblicazione sottolineano la ferma volontà di tradurre il nostro Purpose - "Build the future through sustainable power" - in azioni concrete.

Vogliamo contribuire attivamente alla costruzione di un domani migliore, riducendo l'impatto ambientale tramite soluzioni energetiche pulite, innovative e responsabili per le generazioni future.

La narrazione visiva è stata pensata per esprimere l'impegno di Enel nel raggiungere il nostro obiettivo a lungo termine e come incarniamo i nostri valori fondamentali: fiducia, innovazione, flessibilità, rispetto e proattività. Costruiamo fiducia all'interno dei nostri team e con i nostri stakeholder attraverso una comunicazione chiara e un focus sui nostri clienti. Promuovendo la curiosità e un approccio pratico, stimoliamo l'innovazione per soddisfare sempre nuove esigenze e creare soluzioni sostenibili. La nostra capacità di adattamento ci consente di cogliere nuove opportunità in un mondo in rapida evoluzione, mentre il nostro rispetto per le individualità e l'inclusività favorisce il lavoro di squadra. Insieme, lavoriamo con passione per raggiungere i risultati attesi, puntando su integrità e responsabilità, plasmando un futuro sostenibile.

Così, ogni elemento del nostro reporting aziendale funge da richiamo ai valori fondamentali di Enel, dando vita a un percorso narrativo che vuole essere di ispirazione, invitando gli altri a unirsi a noi in questo percorso verso un futuro più sostenibile.

RELAZIONE E BILANCIO DI ESERCIZIO DI ENEL SPA AL 31 DICEMBRE 2024

Flavio Cattaneo Amministratore Delegato e Direttore Generale

LETTERA AGLI AZIONISTI E AGLI ALTRI STAKEHOLDER

Cari azionisti, cari stakeholder,

nel corso del 2024 Enel ha proseguito il suo percorso lungo le direttrici strategiche tracciate lo scorso anno di (i) profittabilità, flessibilità e resilienza, (ii) efficacia ed efficienza, (iii) sostenibilità finanziaria e ambientale, raggiungendo una struttura finanziaria più solida ed equilibrata, essenziale per la crescita e lo sviluppo di valore di lungo termine.

Nel 2024 Enel, con oltre 60.000 dipendenti, si conferma il più grande operatore1 nel settore delle energie rinnovabili al mondo, con circa 66 GW di capacità gestita e la più grande società1 di distribuzione di energia elettrica a livello globale, con circa 68,5 milioni di utenti finali serviti da reti. Inoltre, possiede la più estesa base clienti1 , con oltre 55 milioni di clienti di energia elettrica e gas.

In linea con la strategia, abbiamo definito il nostro purpose "Build the future through sustainable power" e la vision "Drive electrification, fulfilling people's needs and shaping a better world". Contribuiamo alla decarbonizzazione e guidiamo il processo di elettrificazione dei consumi finali attraverso tecnologie innovative e servizi affidabili, rimanendo focalizzati sul nostro core business: generare, distribuire e vendere energia in modo sostenibile da un punto di vista finanziario, ambientale e sociale.

Enel adotta un approccio integrato per permettere una transizione energetica giusta e inclusiva, ponendo al centro della propria strategia comunità locali, istituzioni, fornitori, clienti, lavoratori e azionisti e creando valore condiviso nel lungo periodo, e mantiene un

1. Perimetro di riferimento: società quotate non a prevalenza statale.

forte impegno nel rispetto della sicurezza e dei diritti umani. Inoltre, investiamo in programmi di formazione e di aggiornamento e condividiamo con circa 7.500 fornitori qualificati con contratti attivi l'obiettivo di creare processi produttivi sostenibili, riducendo il fabbisogno di materie prime critiche attraverso soluzioni e processi innovativi.

Infine, l'impegno nella sostenibilità è rafforzato da un solido modello di governance, che garantisce trasparenza, integrità e responsabilità nella gestione delle attività aziendali. La focalizzazione in termini di sostenibilità trova conferma anche dalla costante presenza nelle più importanti graduatorie e negli indici di sostenibilità.

Il contesto macroeconomico

Nel 2024 l'economia globale ha dimostrato di essere resiliente, nonostante un contesto di volatilità alimentato dalle persistenti incertezze geopolitiche e il ritardo nel processo di normalizzazione delle politiche monetarie.

L'andamento economico delle principali economie ha registrato tassi di crescita diversi: negli Stati Uniti, la performance economica è rimasta solida e superiore alle attese, sostenuta principalmente dalla tenuta dei consumi e dall'espansione degli investimenti; nell'Eurozona, l'attività economica ha mostrato un lieve miglioramento, sebbene inferiore alle attese a causa della debolezza della domanda interna. Infine, in America Latina, le dinamiche di crescita post-COVID-19 si sono realizzate in contesti macroeconomici disomogenei, impattati anche da discontinuità nella conduzione politica di alcuni Stati. Per le economie più rilevanti, tra cui il Brasile, il debito pubblico, la dinamica dei tassi di interesse e le politiche valutarie rappresentano elementi chiave per l'evoluzione delle variabili macroeconomiche.

Nel corso del 2024, il mercato del gas europeo ha evidenziato un'elevata volatilità e le incertezze nelle forniture, insieme alla ripresa della domanda asiatica, hanno determinato un marcato rialzo dei prezzi nell'ultimo trimestre, nonostante livelli di stoccaggio non allarmanti. Parallelamente, il mercato del carbone ha registrato un calo dei prezzi, effetto della minor disponibilità e della crescita della generazione rinnovabile, mentre il prezzo del petrolio Brent è lievemente diminuito per l'aumento della produzione statunitense e la stabilità dell'offerta a livello globale. Diminuisce anche il prezzo della CO2 nell'ambito dell'Emission Trading System (ETS), riflettendo sia la riduzione dell'attività industriale in Europa sia il maggiore ricorso a fonti energetiche rinnovabili.

In Italia e Spagna, la diminuzione del costo del gas registrata nella prima parte del 2024 e l'incremento della produzione da fonti rinnovabili hanno normalizzato le dinamiche del mercato producendo una riduzione annua del prezzo dell'energia elettrica, rispettivamente del 15% e del 28%.

I prezzi del rame e dell'alluminio sono cresciuti all'incirca dell'8% anno su anno, a causa dell'aumento sia della domanda legata alla transizione energetica e alla ripresa industriale a livello mondiale sia delle problematiche di offerta, tra cui tensioni sociali in Cile e Perù e restrizioni ambientali in Cina. Al contrario, i metalli maggiormente legati alle tecnologie rinnovabili, come il litio e il polisilicio, hanno raggiunto nei mesi finali dell'anno i livelli minimi storici, sia per l'aumento dell'offerta sia per una domanda inferiore alle attese, evidenziando un mercato in fase di riassestamento.

I risultati economici

Enel chiude l'esercizio 2024 con solidi risultati centrando gli obiettivi annuali comunicati al mercato: l'EBITDA ordinario è pari a 22,8 miliardi di euro e l'utile netto ordinario pari a 7,1 miliardi di euro, in crescita rispettivamente del 3,8% e di circa il 10% rispetto all'anno precedente. Il dividendo che sarà proposto

agli azionisti per il 2024 ammonta a 47 centesimi di euro per azione, circa il 9% in più di quello del 2023, in linea con quanto indicato nella presentazione del Piano Industriale 2025-2027. Il debito netto è pari a 55,8 miliardi di euro, con una riduzione del 7% rispetto all'anno precedente e un miglioramento del rapporto debito netto su EBITDA ordinario che passa da 2,7x a 2,4x, un ratio che colloca Enel come la migliore tra le utility in quanto a solidità della struttura patrimoniale. Tale livello di solidità ci permette di valutare opportunità di crescita incrementali.

Principali avvenimenti

Enel continua il percorso di crescita nella generazione di energia da fonti rinnovabili. Nel corso del 2024, ha realizzato circa 4,0 GW di nuova capacità rinnovabile (di cui circa 1,3 GW di stoccaggio con batterie), raggiungendo un totale di capacità installata di circa 66 GW, con una produzione di 148 TWh/anno.

Prosegue la focalizzazione sulle reti di distribuzione attraverso importanti investimenti in resilienza, qualità e digitalizzazione, necessari sia per il processo di transizione energetica sia per far fronte ai sempre più frequenti eventi meteorologici legati al cambiamento climatico.

Inoltre, per la gestione delle emergenze legate agli eventi meteorologici estremi, come quelli accaduti durante l'anno in Brasile, Cile e Italia, abbiamo attivato protocolli di emergenza che assicurano una risposta efficace e immediata, facendo leva sulla nostra dimensione internazionale per mobilitare tempestivamente risorse esperte da tutti i Paesi di presenza.

Per quanto riguarda il ruolo delle reti nella transizione energetica, la capacità distribuita rinnovabile connessa alle nostre reti raggiunge 78 GW, proveniente da circa 2,4 milioni di produttori e prosumer2, di cui 411.520 aggiunti nel corso dell'anno.

In particolare in Italia, grazie a una strategia di pianificazione degli investimenti e schemi regolatori favorevoli, nel 2024, sono stati investiti oltre 3,5 miliardi di euro, di cui circa 900 milioni di euro finanziati principalmente dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR), che hanno consentito, tra le altre cose, di abilitare la rete alla gestione di capacità rinnovabile distribuita per un valore pari a 1,43 GW, superiore al target di 924 MW del PNRR.

Infine, la consapevolezza dell'importanza degli investimenti per la resilienza, l'ammodernamento e la digitalizzazione delle reti di distribuzione ha portato in Italia alla rimodulazione delle concessioni in essere, per un periodo massimo di 20 anni, per i concessionari del servizio di distribuzione di energia elettrica a fronte di piani straordinari di investimento pluriennale3.

Il 2024 è stato un anno di cambiamento per la divisione commerciale Enel X Global Retail: è stata rinnovata nella sua struttura organizzativa e potenziata per affrontare la crescente competitività del mercato e soddisfare al meglio le esigenze dei clienti. Sono stati semplificati i modelli di business della mobilità elettrica offerti al mercato, razionalizzando i Paesi di presenza e confermando Enel come uno dei principali player del settore.

Durante l'anno, la divisione ha lavorato per incrementare e fidelizzare la base clienti definendo un portafoglio di soluzioni innovative (per esempio, solare virtuale, flessibilità) e offerte bundle (commodity, prodotti e servizi), comprensive anche della ricarica di veicoli elettrici in ambito residenziale, aziendale e pubblico. La divisione Enel X Global Retail ha continuato a migliorare la customer experience, con un numero di reclami commerciali in discesa dell'8%4 rispetto all'anno precedente e, infine, ha rafforzato i canali commerciali.

A supporto della strategia commerciale, abbiamo rafforzato la comunicazione esterna con spot istituzionali volti al rafforzamento del brand attraverso il messaggio di un'azienda storica, più vicina ai clienti, affidabile e di qualità.

Infine, è stata introdotta una nuova governance a livello di Gruppo che permette di definire e condividere la strategia commerciale insieme alle divisioni Global Energy and Commodity Management and Chief Pric-

2. Il termine "prosumer", contrazione di "producer" (produttore) e "consumer" (consumatore), indica un individuo o un'azienda che non solo consuma beni o servizi, ma li produce anche, per esempio installando pannelli fotovoltaici per la produzione di energia elettrica.

3. Legge 30 dicembre 2024, n. 207, recante "Bilancio di previsione dello Stato per l'anno finanziario 2025 e bilancio pluriennale per il triennio 2025-2027" all'art. 1, commi 50-53.

4. Riduzione nuovi reclami ogni 10.000 clienti.

ing Officer ed Enel Green Power and Thermal Generation, garantendo l'ottimizzazione e il monitoraggio del margine integrato del Gruppo lungo l'intera catena del valore.

La Funzione Globale di Servizio Enel Global Services5 continua il percorso di trasformazione digitale dell'Azienda, puntando su soluzioni e tecnologie avanzate, come l'intelligenza artificiale, sulla quale ha avviato un programma di formazione rivolto a tutti i dipendenti finalizzato a fornire gli strumenti per orientarsi tra relative opportunità e rischi. Parallelamente l'unità di Procurement ha posto la sostenibilità finanziaria e ambientale al centro della strategia di approvvigionamento. Attraverso efficienza e semplificazione, ha garantito la disponibilità di beni, lavori e servizi nei tempi richiesti, assicurando flessibilità e competitività dei prezzi.

In linea con l'Accordo di Parigi, continuiamo il percorso di decarbonizzazione, puntando a raggiungere zero emissioni in tutti gli Scope entro il 2040. Nel 2024, le emissioni assolute di gas serra dirette e indirette lungo l'intera catena del valore sono state pari a circa 70 MtCO2eq, con una riduzione del 26% rispetto al 2023, in linea con gli obiettivi certificati dalla Science Based Targets initiative (SBTi).

Nel 2024 abbiamo emesso prestiti obbligazionari per un totale di 4,5 miliardi di euro equivalenti, in linea con la strategia finanziaria volta a ottimizzare il costo del capitale a servizio degli investimenti industriali del Piano Strategico 2024-2026. Di questo ammontare, 3,6 miliardi di euro equivalenti sono stati collocati attraverso Sustainability-Linked Bond sui mercati europeo e americano, utilizzando Key Performance Indicator (KPI) che confermano l'impegno di Enel nella transizione energetica, in linea con il pilastro della sostenibilità ambientale e finanziaria della nostra strategia; in particolare, per ciascuna emissione, i tassi di interesse sono stati subordinati al raggiungimento congiunto dei Sustainability Performance Targets ("SPT") collegati alla "Percentuale di capex allineata alla tassonomia dell'UE (%)" e all'"Intensità delle emissioni di GES Scope 1 relative alla produzione di energia elettrica (gCO2eq/ kWh)".

Nell'ambito dei finanziamenti con banche di sviluppo e agenzie di credito all'esportazione, Enel nel 2024 ha inoltre sottoscritto prestiti per un totale di circa 1 miliardo di euro equivalenti, diversificando così ulteriormente le fonti di finanziamento con costi inferiori rispetto a quelli di mercato.

Durante il 2024, in linea con gli obiettivi di riduzione del debito e di rafforzamento della struttura patrimoniale e finanziaria, è stato completato il piano di dismissioni in un'ottica di rotazione del portafoglio incentrata sulla massimizzazione del valore degli asset, permettendoci di cogliere opportunità di crescita.

In particolare, tra le altre, è stata perfezionata la cessione delle società peruviane di distribuzione e fornitura di energia elettrica Enel Distribución Perú SAA, di servizi energetici avanzati Enel X Perú SAC e di generazione elettrica Enel Generación Perú SAA, nonché la cessione da parte di Enel Italia al fondo Sosteneo del 49% di Enel Lybra Flexsys, società neocostituita da Enel con l'obiettivo di sviluppare e gestire un portafoglio di impianti composto prevalentemente da Battery Energy Storage Systems (BESS). Inoltre, in Italia, è stato effettuato il closing della cessione ad A2A SpA, da parte della controllata e-distribuzione, del 90% del capitale sociale di Duereti Srl, veicolo societario beneficiario del conferimento delle attività di distribuzione di energia elettrica in alcuni comuni situati nelle province di Milano e Brescia.

Per quanto riguarda le acquisizioni, al fine di consolidare il ruolo primario nelle rinnovabili a livello globale, in Spagna, attraverso Endesa Generación abbiamo firmato un accordo per l'acquisito del 100% di Corporación Acciona Hidráulica SL, società del Gruppo Acciona che detiene 34 centrali idroelettriche spagnole per una capacità installata di oltre 600 MW.

Infine, coerentemente con la strategia presentata ai mercati sulle stewardship, in Spagna, attraverso Enel Green Power España abbiamo finalizzato un accordo in virtù del quale Masdar ha acquisito il 49,99% di Enel Green Power España Solar 1 (EGPE Solar), società che detiene un portafoglio di 2 GW di impianti fotovoltaici operativi di Endesa. Enel manterrà il controllo di EGPE Solar consolidando la joint venture e acquisterà il 100% dell'energia generata dagli impianti fotovoltaici oggetto dell'operazione attraverso contratti di lungo termine (Power Purchase Agreement).

5. Include le strutture di Global Information & Communication Technologies, Global Procurement, Global Real Estate and General Services e Workforce Evolution.

Strategia e previsioni per il 2025-2027

Il Piano Strategico 2025-2027 conferma i tre pilastri di quello precedente:

  • redditività, flessibilità e resilienza, per creare valore attraverso una selettiva allocazione del capitale che ottimizzi il profilo di rischio/rendimento, mantenendo al contempo un approccio flessibile;
  • efficienza ed efficacia, con una continua ottimizzazione di processi, attività e portafoglio di offerte, rafforzando la generazione di cassa e sviluppando soluzioni innovative per incrementare il valore degli asset esistenti;
  • sostenibilità finanziaria e ambientale, per mantenere una struttura solida, assicurare la flessibilità necessaria alla crescita e affrontare le sfide del cambiamento climatico.

Nel triennio gli investimenti lordi saranno pari a circa 43 miliardi di euro, allocati tra le geografie in proporzione al relativo contributo all'EBITDA.

Si prevedono circa 26 miliardi di euro di investimenti lordi nelle Reti, in crescita del 40% rispetto al precedente Piano, per renderle più resilienti, digitalizzate ed efficienti. Grazie a questi investimenti si prevede che la Regulated Asset Base (RAB)6 si attesti a circa 52 miliardi di euro nel 2027, da circa 42 miliardi nel 2024, e che le Reti contribuiscano per circa il 40% all'EBITDA ordinario di Gruppo nello stesso anno.

8

Nella Generazione Rinnovabile, investiremo circa 12 miliardi di euro per aggiungere 12 GW di capacità nei prossimi tre anni, arrivando nel 2027 a un totale di 76 GW di capacità rinnovabile installata. La strategia di investimento prevede: (i) un'allocazione del capitale flessibile, valutando sia la possibilità di realizzare nuovi impianti sia l'opportunità di acquisire asset già in operation (brownfield), in funzione del tempo di ritorno dell'investimento e del contesto regolatorio e di mercato dei diversi Paesi; (ii) un approccio selettivo volto a massimizzare i rendimenti e ridurre al minimo i rischi; (iii) la scelta di tecnologie di maggior valore, con oltre il 70% della capacità addizionale prevista nel Piano rappresentata da eolico onshore e dalle tecnologie programmabili (idroelettrico e batterie).

Nel segmento Clienti verranno investiti circa 2,7 miliardi di euro, di cui circa l'85% nei Paesi in cui abbiamo una presenza integrata, offrendo un portafoglio di soluzioni bundled con energia, prodotti e servizi. Prevediamo di aumentare la base clienti nel mercato libero dell'elettricità in Italia e Spagna a oltre 19 milioni nel 2027.

Sul fronte della sostenibilità ambientale, intendiamo proseguire con la riduzione delle emissioni dirette e indirette di gas a effetto serra, in linea con l'Accordo di Parigi e con lo scenario di 1,5 °C, come certificato dalla SBTi.

Si prevede che l'EBITDA ordinario di Gruppo cumulato nel periodo di Piano supererà i 70 miliardi di euro, di cui circa il 90% deriverà da attività regolate o contrattualizzate, riducendo i rischi e migliorando la visibilità sui risultati futuri e quindi la qualità dell'EBITDA.

Nel 2027 è previsto un EBITDA ordinario di Gruppo tra 24,1 e 24,5 miliardi di euro – con un CAGR (Compound Average Growth Rate) di circa il 7% rispetto ai 17,3 miliardi di euro del 2022 – e un utile netto ordinario di Gruppo compreso tra 7,1 e 7,5 miliardi di euro, con un CAGR di circa l'11% rispetto ai 4,3 miliardi di euro del 2022.

Infine, al termine del periodo di Piano, si prevede che il rapporto indebitamento finanziario netto/EBITDA si attesti a circa 2,5x, mantenendosi al di sotto della media di settore.

Con riguardo alla remunerazione per gli azionisti nel triennio, è stata rivista al rialzo la politica dei dividendi con un nuovo DPS fisso minimo annuo pari a 0,46 euro e un potenziale ulteriore incremento fino a un payout del 70% sull'utile netto ordinario del Gruppo. Rispetto alla precedente politica dei dividendi è stato inoltre rimosso il vincolo del raggiungimento della neutralità dei flussi di cassa.

6. Relativa ai Paesi "core" del Gruppo (Italia, Spagna, Brasile, Cile, Colombia, Stati Uniti).

INDICE

GUIDA ALLA NAVIGAZIONE DEL DOCUMENTO

Per facilitarne la consultazione, il documento, oltre a link ipertestuali, è dotato di interazioni che ne consentono la navigazione.

Torna al menu generale Conto economico
Vai a Stato patrimoniale
Ricerca Rendiconto finanziario
Stampa Prospetto delle variazioni
del patrimonio netto
Indietro/avanti Prospetto dell'utile complessivo
rilevato nell'esercizio

dell'Assemblea ordinaria 185

disponibili 186

Proposta di destinazione dell'utile dell'esercizio e distribuzione di riserve

Lettera agli azionisti
e agli altri stakeholder
4 2. CORPORATE GOVERNANCE
Relazione sul governo societario
e gli assetti proprietari
55
56
1. RELAZIONE SULLA GESTIONE 13
Modello organizzativo di Enel 14 3. BILANCIO DI ESERCIZIO 59
Gli azionisti di Enel 17 Prospetti contabili 60
Organi sociali 19 Note di commento 67
Il titolo Enel 21 Attestazione dell'Amministratore
Attività di Enel SpA 24 Delegato e del Dirigente
preposto
160
Fatti di rilievo del 2024 25
Definizione degli indicatori
di performance
27
Andamento economico
finanziario di Enel SpA
28 4. RELAZIONI 163
Risultati delle principali
società controllate
34 Relazione del Collegio
Sindacale all'Assemblea
Centralità delle persone 38 degli azionisti di Enel SpA 164
Ricerca e sviluppo 41 Relazione della Società
di revisione
180
Risk management 44 Convocazione

Risk management 44 Prevedibile evoluzione della gestione 47 Altre informazioni 49 Il sistema di incentivazione 51

CAPITOLO 1 Relazione sulla GESTIONE

Modello organizzativo di Enel

Il modello organizzativo del Gruppo Enel è articolato in:

  • quattro Linee di Business Globali, responsabili in tutte le geografie del Gruppo di sviluppare, costruire, operare e manutenere gli asset, svolgere le attività di trading, nonché sviluppare e gestire il portafoglio di nuovi prodotti e servizi (oltre alla commodity);
  • una Funzione Globale di Servizio, responsabile della gestione integrata di tutte le attività di Gruppo relative allo sviluppo e alla governance delle soluzioni digitali, degli acquisti, dei processi di insourcing in collaborazione con la Funzione People and Organization;
  • due Paesi e una Regione, responsabili di garantire i risultati economico-finanziari, di gestire le relazioni con i clienti, le istituzioni, le vendite di elettricità, gas e di nuovi prodotti e servizi a livello Paese, nonché di fornire servizi e attività di staff alle Linee di Business Globali presenti nel Paese di riferimento;
  • sette Funzioni di Staff (Holding), focalizzate sulle attività di indirizzo, coordinamento e controllo strategico dell'intero Gruppo, tra cui una funzione (CEO Office and Strategy) responsabile di fornire supporto all'Amministratore Delegato nel definire e indirizzare le decisioni strategiche del Gruppo e di definire il posizionamento strategico di medio-lungo periodo per tutto il Gruppo, elaborando gli scenari strategici che considerino anche gli effetti del cambiamento climatico.

Nel corso del 2024 è stato avviato un percorso di riorganizzazione diretto a superare l'assetto a matrice a doppio riporto, con l'obiettivo di ridurre la complessità organizzativa e rafforzare il presidio sui Paesi e sulle Linee di Business Globali.

Tale percorso si è concretizzato in interventi mirati che hanno portato a una maggiore integrazione organizzativa, in particolare dei processi della Funzione External Relations e della Regione Rest of the World, focalizzata sul coordinamento delle geografie in cui il Gruppo Enel opera, a eccezione di Italia e Iberia.

Il percorso di riorganizzazione avviato nel 2024 ha mantenuto la configurazione della struttura organizzativa composta da: quattro Linee di Business Globali, una Funzione Globale di Servizio, due Paesi e una Regione e sette Funzioni di Staff.

La Holding è focalizzata sulle attività che presentano un rilevante contenuto di indirizzo, coordinamento e controllo nei confronti del Gruppo. Tramite le sue Funzioni di Administration, Finance and Control, People and Organization, External Relations, Legal, Corporate, Regulatory and Antitrust Affairs, Security, Audit1 e CEO Office and Strategy, ha l'obiettivo di:

  • gestire le attività che presentano un potenziale di creazione di valore significativo per il Gruppo;
  • gestire le attività aventi lo scopo di proteggere il Gruppo da eventi che potrebbero avere un impatto negativo in termini economici, di immagine e di continuità del business;
  • supportare il vertice aziendale e le Linee di Business/ Funzioni/Regione/Paesi nelle decisioni chiave in merito alle suddette attività e nel relativo controllo strategico.

La Holding esercita il proprio ruolo di indirizzo, coordinamento e controllo sostanzialmente attraverso:

  • la gestione diretta in cui ha un ruolo di responsabilità totale o prevalente nella esecuzione delle attività (per esempio, finanza, M&A ecc.);
  • la gestione indiretta nella quale ha un ruolo di indirizzo e supervisione mentre l'esecuzione delle attività è essenzialmente delegata alle Linee di Business/ Funzioni/Regione/Paesi sulla base di policy, processi e linee guida.

Ciascuna Funzione di Holding ha la responsabilità della definizione di policy, processi, procedure e assetto organizzativo, per quanto di propria competenza, per l'intero Gruppo.

1. Il Responsabile della Funzione Audit agisce sotto la supervisione del Presidente del CdA e dipende gerarchicamente dal Consiglio di Amministrazione di Enel SpA pur mantenendo una linea di riporto funzionale con l'Amministratore Delegato, in qualità di Amministratore incaricato del Sistema di Controllo Interno e di Gestione dei Rischi.

  1. Corporate governance 3. Bilancio di esercizio 4. Relazioni

15

Di seguito, in sintesi, le principali responsabilità attribuite alla Holding, da quest'ultima esercitate nel rispetto delle norme di diritto societario e dell'autonomia gestionale delle società controllate quotate e/o sottoposte a regime di separazione funzionale, vigenti nei vari Paesi.

Funzione Administration, Finance and Control

La Funzione Administration, Finance and Control ha la mission di:

  • gestire i processi di pianificazione industriale, budgeting e reporting per il Gruppo; monitorare l'evoluzione dei risultati operativi e finanziari del Gruppo, identificando gli scostamenti e suggerendo possibili azioni correttive;
  • supportare il Comitato Investimenti di Gruppo nella valutazione delle proposte di investimento;
  • guidare le operazioni di fusione e acquisizione;
  • definire la struttura ottimale del capitale di Gruppo e la composizione del debito, gestire i finanziamenti, la liquidità e le relazioni con il sistema bancario internazionale, le istituzioni finanziarie, gli investitori e gli analisti e gestire il rischio finanziario e le coperture assicurative per l'intero Gruppo;
  • definire le linee guida e policy per la redazione dei bilanci finanziari e di sostenibilità delle società del Gruppo e redigere il bilancio finanziario e di sostenibilità di Enel SpA;
  • predisporre un'adeguata ed efficace piattaforma di controllo interno sulle informazioni finanziarie, fiscali e di sostenibilità/non finanziarie per la rendicontazione aziendale;
  • gestire gli adempimenti fiscali per Enel SpA e la pianificazione fiscale, le linee guida e le policy per il Gruppo;
  • monitorare e controllare i rischi relativi alle commodity, quelli finanziari e strategici e qualsiasi rischio che possa potenzialmente influenzare il valore del Gruppo, con l'obiettivo di ottimizzare o minimizzare il loro impatto.

Funzione People and Organization

La Funzione People and Organization ha la mission di:

  • definire i modelli organizzativi in linea con la strategia di Gruppo, guidando i programmi di gestione del cambiamento;
  • gestire il budget e il piano pluriennale della Funzione a livello di Gruppo, definendo le linee guida e gli obiettivi;
  • definire le linee guida del Gruppo per il processo di compensation e benefit;
  • Funzione External Relations

La Funzione External Relations ha la mission di:

  • sviluppare e gestire a livello globale l'identità del marchio Enel, facendo leva sulle risorse, le competenze e le eccellenze operative del Gruppo;
  • gestire le relazioni con i media globali;
  • sviluppare e gestire la comunicazione interna dei contenuti locali e globali e definire le linee guida da applicare a livello di Paese;
  • gestire le relazioni industriali e sindacali;
  • sviluppare le competenze tecniche, professionali e manageriali del Gruppo in funzione delle esigenze del business, promuovendo integrazione trasversale e culturale;
  • definire le strategie e le linee guida del Gruppo per la gestione della salute, della sicurezza, dell'ambiente e della qualità (HSEQ), assicurando la loro implementazione a livello Gruppo.
  • gestire e ottimizzare i canali di comunicazione online di Gruppo, compresi i siti web e i social media di Gruppo;
  • definire, rappresentare e promuovere la posizione del Gruppo Enel presso le istituzioni, sia a livello internazionale sia nazionale; monitorare le attività legislative e individuare e suggerire proposte normative che promuovano gli interessi del Gruppo.

po (inclusi i rapporti con le autorità dei mercati finanziari, la gestione degli organi societari e del sistema delle procure) fornendo anche la necessaria

• definire, rappresentare e promuovere la posizione del Gruppo Enel su questioni normative e di antitrust rappresentando il Gruppo nei confronti delle organizzazioni e degli organismi istituzionali internazionali.

• supportare il Gruppo Enel nel monitoraggio dei rischi e nell'identificazione di azioni di mitigazione.

assistenza legale in materia;

La Funzione Legal, Corporate, Regulatory and Antitrust Affairs ha la mission di:

Funzione Legal, Corporate, Regulatory

  • fornire assistenza legale alle Linee di Business Globali, alle Funzioni di Staff e di Servizio, gestire i contenziosi e assicurare la conformità delle attività svolte dalle società del Gruppo rispetto alla legge e alla regolamentazione applicabile;
  • gestire il sistema di corporate governance del Grup-

Funzione Audit

La Funzione Audit ha la mission di:

• valutare in modo sistematico e indipendente l'efficacia e l'adeguatezza del Sistema di Controllo Interno del Gruppo;

Funzione Security

La Funzione Security ha la mission di:

  • definire la strategia e le linee guida in ambito Security in linea con le previsioni dei rischi, le normative e gli standard internazionali di riferimento, stabilendo le priorità di implementazione e gli obiettivi a livello di Paese;
  • monitorare rischi e minacce alla sicurezza a livello di Gruppo, inclusi i rischi informatici, e implementare misure efficaci per prevenire, contrastare e mitigare ogni possibile rischio o minaccia alla sicurezza delle persone, degli asset tangibili e intangibili e alla continuità delle attività di business.

Funzione CEO Office and Strategy

La Funzione CEO Office and Strategy ha la mission di:

  • supportare l'Amministratore Delegato nella definizione e nel coordinamento delle decisioni strategiche e monitorare le attività interne del Gruppo nei rapporti con gli stakeholder rilevanti interni ed esterni secondo le linee guida dell'Amministratore Delegato e di posizionamento del Gruppo;
  • definire la strategia, il piano di lungo termine e gli

obiettivi strategici del Gruppo, e guidare i relativi processi decisionali;

• garantire l'allineamento degli stakeholder interni sul posizionamento strategico di Gruppo, su quello in ambito ESG (Environmental, Social and Governance) e sulla strategia da implementare per rispondere al cambiamento climatico, nonché sulla relativa informativa esterna al Gruppo.

and Antitrust Affairs

  1. Corporate governance 3. Bilancio di esercizio 4. Relazioni

Gli azionisti di Enel

Al 31 dicembre 2024 il capitale sociale di Enel SpA, interamente sottoscritto e versato, risulta pari a 10.166.679.946 euro, rappresentato da altrettante azioni ordinarie del valore nominale di 1 euro ciascuna ed è invariato rispetto a quello registrato al 31 dicembre 2023.

Nel corso del 2024 la Società ha acquistato azioni proprie per un numero complessivo pari a 2.900.000, a servizio del Piano di incentivazione di lungo termine (Piano LTI) per il 2024 destinato al management di Enel e/o di società da essa controllate ai sensi dell'art. 2359 del codice civile. Pertanto, considerando le n. 10.085.106 azioni proprie già in portafoglio e tenuto conto della erogazione intervenuta in data 5 settembre 2024 di n. 905.436 azioni ordinarie Enel ai destinatari del Piano LTI 2020 e del Piano LTI 2021, al 31 dicembre 2024 la Società detiene complessivamente n. 12.079.670 azioni proprie.

Azionisti rilevanti

Al 31 dicembre 2024, in base alle risultanze del libro dei Soci e tenuto conto delle comunicazioni inviate alla CONSOB e pervenute alla Società ai sensi dell'art. 120 del decreto legislativo 24 febbraio 1998, n. 58, nonché delle altre informazioni a disposizione, gli azionisti in possesso di una partecipazione superiore al 3% del capitale della Società risultavano il Ministero dell'Economia e delle Finanze (con il 23,585% del capitale sociale) e BlackRock Inc. (con il 5,023% del capitale sociale, posseduto a titolo di gestione del risparmio).

Composizione dell'azionariato

Enel è una società quotata dal 1999 sul mercato Euronext Milan organizzato e gestito da Borsa Italiana SpA, nella cui compagine sociale figurano i principali fondi d'investimento internazionali, compagnie di assicurazione, fondi pensione e fondi etici.

Al 31 dicembre 2024, gli investitori istituzionali rappre-

sentano circa il 58,6% del capitale sociale, mentre la quota degli investitori retail rappresenta circa il 17,8% (in linea con quanto rilevato al 31 dicembre 2023); inoltre, non è variata la partecipazione del Ministero dell'Economia e delle Finanze, pari al 23,6% del capitale sociale.

I fondi di investimento socialmente responsabili hanno registrato un significativo incremento, in quanto al 31 dicembre 2024 questi ultimi rappresentano circa il 23,0% del capitale sociale (rispetto a circa il 17,5% al 31 dicembre 2023) e circa il 39,2% degli investitori istitu-

zionali (rispetto a circa il 29,8% al 31 dicembre 2023). Gli investitori firmatari dei PRI (Principles for Responsible Investment) rappresentano circa il 43,2% del capitale sociale (rispetto a circa il 42,8% al 31 dicembre 2023).

ANDAMENTO DEGLI INVESTITORI SOCIALMENTE RESPONSABILI (SRI)

  1. Corporate governance 3. Bilancio di esercizio 4. Relazioni

1. Relazione sulla gestione

Assetto dei poteri

Consiglio di Amministrazione

Il Consiglio è investito per statuto dei più ampi poteri per l'amministrazione ordinaria e straordinaria della Società e, in particolare, ha facoltà di compiere tutti gli atti che ritenga opportuni per l'attuazione e il raggiungimento dell'oggetto sociale.

Presidente del Consiglio di Amministrazione

Il Presidente ha per statuto i poteri di rappresentanza legale della Società e la firma sociale, presiede l'Assemblea, convoca e presiede il Consiglio di Amministrazione e verifica l'attuazione delle deliberazioni del Consiglio stesso. Al Presidente sono inoltre riconosciute, in base a deliberazione consiliare del 12 maggio 2023, alcune ulteriori attribuzioni di carattere non gestionale.

Amministratore Delegato

20

L'Amministratore Delegato ha anch'egli per statuto i poteri di rappresentanza legale della Società e la firma sociale ed è inoltre investito, in base a deliberazione consiliare del 12 maggio 2023, di tutti i poteri per l'amministrazione della Società, a eccezione di quelli diversamente attribuiti dalla legge, dallo Statuto o riservati al Consiglio di Amministrazione ai sensi della medesima deliberazione.

  1. Corporate governance 3. Bilancio di esercizio 4. Relazioni

21

Il titolo Enel

Enel e i mercati finanziari

2024 2023
Margine operativo lordo consolidato per azione (euro) 2,37 1,99
Risultato operativo consolidato per azione (euro) 1,52 1,07
Risultato netto del Gruppo per azione (euro) 0,69 0,34
Risultato netto ordinario del Gruppo per azione (euro) 0,70 0,64
Dividendo unitario (euro) 0,47 0,43
Patrimonio netto del Gruppo per azione (euro) 3,32 3,12
Prezzo massimo dell'anno (euro) 7,34 6,73
Prezzo minimo dell'anno (euro) 5,70 5,17
Prezzo medio del mese di dicembre (euro) 6,91 6,63
Capitalizzazione borsistica (milioni di euro)(1) 70.230 67.369
Numero di azioni al 31 dicembre (milioni)(2) 10.167 10.167

(1) Calcolata sul prezzo medio del mese di dicembre.

(2) Il numero di azioni include n. 12.079.670 azioni proprie nel 2024 e n. 9.262.330 azioni proprie nel 2023.

al 31.12.2024 al 31.12.2023
Rating
Standard & Poor's Outlook STABLE STABLE
M/L termine BBB BBB
Breve termine A-2 A-2
Moody's Outlook STABLE NEGATIVE
M/L termine Baa1 Baa1
Breve termine - -
Fitch Outlook STABLE STABLE
M/L termine BBB+ BBB+
Breve termine F2 F2

I principali indici azionari europei – dopo un 2023 caratterizzato da un generale andamento positivo – hanno chiuso il 2024 in rialzo: FTSE-MIB +12,6%, Ibex35 +14,8%, DAX +18,8%. Fa eccezione il CAC40 (-2,2%). Il settore delle utility dell'area euro (EURO STOXX Utilities) ha chiuso l'esercizio con un decremento del 3,1%.

Infine, per quanto riguarda il titolo Enel, il 2024 si è concluso con una quotazione di 6,89 euro per azione, in lieve rialzo rispetto all'anno precedente (+2,3%), in controtendenza rispetto all'indice settoriale europeo.

ANDAMENTO TITOLO ENEL E INDICI EURO STOXX UTILITIES E FTSE-MIB, DAL 1° GENNAIO 2024 AL 31 DICEMBRE 2024

Fonte: Bloomberg.

22

Il 24 gennaio 2024 è stato liquidato un acconto sul dividendo pari a 0,215 euro relativo agli utili 2023 e il 24 luglio 2024 è stato pagato il saldo del dividendo per lo stesso esercizio per un importo sempre pari a 0,215 euro. L'ammontare totale dei dividendi distribuiti nel corso del 2024 è stato pari a 0,43 euro per azione, in aumento del 7,5% rispetto agli 0,40 euro distribuiti nel 2023.

In relazione all'utile netto ordinario relativo all'esercizio 2024, il 22 gennaio 2025 è stato pagato un acconto sul dividendo per un importo pari a 0,215 euro per azione, mentre il pagamento del saldo del dividendo è previsto il 23 luglio 2025.

Gli analisti e le agenzie di rating ESG monitorano con-

tinuamente, con diverse metodologie, la performance di Enel in termini di sostenibilità, in relazione ad aspetti ambientali, sociali e di governance. I rating ESG sono anche strumenti strategici per gli investitori (attivi e passivi), supportandoli nella valutazione di modelli di business sostenibili, nell'identificazione di rischi e opportunità legati alla sostenibilità e conseguentemente nello sviluppo di strategie di investimento sostenibili.

Enel è impegnata a gestire e riportare costantemente tutti gli aspetti ESG e considera le valutazioni delle agenzie di rating ESG un'importante opportunità per migliorare la propria performance in termini di sostenibilità e individuare specifici piani di azione, coinvolgendo le diverse unità e Linee di Business del Gruppo.

RATING RANKING MEDIA SETTORE SCALA
(BASSO ALTO)
MSCI AA (Leadership band) Top 35%
utility
BBB CCC AAA
Sustainalytics ESG Risk Rating 21,6
(Rischio medio)
26/237
electric utility
31,8 100 0
S&P ESG Scores 78 16/267
electric utility
37 0 100
CDP A (climate)
A- (water)
- - D- A

Principali rating ESG

  1. Corporate governance 3. Bilancio di esercizio 4. Relazioni

Per ulteriori informazioni si invita a visitare il sito web istituzionale (https://www.enel.com/it.html) alla sezione Investitori, dove possono essere reperite sia informazioni di carattere economico-finanziario (bilanci, relazioni semestrali e trimestrali, presentazioni alla comunità finanziaria, stime degli analisti e andamento delle contrattazioni di Borsa concernenti le azioni emesse da Enel e dalle principali società controllate quotate, rating e outlook assegnati dalle agenzie di credito), sia dati e documenti aggiornati di interesse per la generalità degli azionisti e degli obbligazionisti (comunicati stampa price sensitive, titoli obbligazionari in circolazione, programmi di emissioni obbligazionarie, composizione degli organi sociali di Enel, statuto sociale e regolamento delle assemblee, informazioni e documenti relativi alle assemblee, procedure e altri documenti in tema di corporate governance, Codice Etico e modello organizzativo e gestionale).

Sono anche disponibili punti di contatto specificatamente dedicati agli azionisti individuali (numero telefonico: +39-0683054000; indirizzo di posta elettronica: [email protected]) e agli investitori istituzionali (numero telefonico: +39-0683057975; indirizzo di posta elettronica: [email protected]).

Attività di Enel SpA

Enel SpA, nella propria funzione di holding industriale, definisce gli obiettivi strategici a livello di Gruppo e di società controllate e ne coordina l'attività. Le attività che Enel SpA, nell'ambito della propria funzione di indirizzo e coordinamento, presta nei confronti delle altre società del Gruppo, anche in relazione alla struttura organizzativa adottata dalla società, possono essere riconducibili alle Funzioni di Staff di Holding, connesse al coordinamento dei processi di governance a livello di Gruppo e così sintetizzate:

  • Administration, Finance and Control;
  • People and Organization;
  • External Relations;
  • Legal, Corporate, Regulatory and Antitrust Affairs;
  • Audit;
  • Security;
  • CEO Office and Strategy.

Nell'ambito del Gruppo, Enel SpA sopperisce ai fabbisogni di liquidità principalmente con i flussi di cassa generati dalla gestione ordinaria e attraverso l'utilizzo di una pluralità di fonti di finanziamento, assicurando, inoltre, un'opportuna gestione delle eventuali eccedenze di liquidità.

  1. Corporate governance 3. Bilancio di esercizio 4. Relazioni

25

Fatti di rilievo del 2024

Di seguito si riportano i fatti di rilievo dell'esercizio 2024 riferiti alla Società e alle controllate dirette.

Emesso un Sustainability-Linked Bond da 1,75 miliardi di euro in due tranche nel mercato Eurobond

In data 16 gennaio 2024 Enel Finance International NV, società finanziaria controllata da Enel SpA, ha lanciato sul mercato Eurobond un Sustainability-Linked Bond in due tranche rivolto agli investitori istituzionali per un totale di 1,75 miliardi di euro. L'emissione, garantita da Enel, prevede l'utilizzo di Key Performance Indicator (KPI) di sostenibilità per ciascuna tranche, illustrati all'interno del "Sustainability-Linked Financing Framework" aggiornato a gennaio 2024.

L'emissione è strutturata nelle seguenti due tranche:

  • 750 milioni di euro a un tasso fisso del 3,375%, con data di regolamento fissata al 23 gennaio 2024 e scadenza al 23 luglio 2028;
  • 1.000 milioni di euro a un tasso fisso del 3,875%, con data di regolamento fissata al 23 gennaio 2024 e scadenza al 23 gennaio 2035.

Emesso un prestito obbligazionario ibrido perpetuo da 900 milioni di euro con un coupon a 4,750%

In data 20 febbraio 2024 Enel SpA ha lanciato sul mercato europeo l'emissione di un prestito obbligazionario non convertibile, subordinato ibrido perpetuo con denominazione in euro, destinato a investitori istituzionali, per un ammontare complessivo pari a 900 milioni di euro. L'operazione ha rifinanziato il prestito obbligazionario ibrido perpetuo da 900 milioni di euro equity-accounted con prima call date a febbraio 2025

e cedola del 3,500%. Il prestito obbligazionario, strutturato in una singola tranche da 900 milioni di euro, è senza scadenza fissa ed esigibile solo in caso di scioglimento o liquidazione della Società. Una cedola fissa annuale del 4,750% verrà corrisposta fino alla prima reset date (esclusa) del 27 maggio 2029, che corrisponde all'ultimo giorno per la prima optional redemption.

Enel colloca con successo un Sustainability-Linked Bond multi-tranche da 2 miliardi di dollari statunitensi con un costo medio pari a circa il 4%, in linea con il costo di raccolta sul mercato europeo

In data 19 giugno 2024 Enel Finance International NV ha lanciato un Sustainability-Linked Bond multi-tranche rivolto agli investitori istituzionali nel mercato statunitense e in quelli internazionali per un importo complessivo di 2 miliardi di dollari statunitensi, equivalenti a circa 1,9 miliardi di euro.

L'emissione, garantita da Enel, è legata al raggiungimento dell'obiettivo di sostenibilità di Enel legato alla

riduzione dell'intensità delle emissioni di GES Scope 1 relative alla produzione di energia elettrica, contribuendo all'Obiettivo di Sviluppo Sostenibile 13 delle Nazioni Unite ("Lotta contro il cambiamento climatico") ed è in linea con il "Sustainability-Linked Financing Framework" del Gruppo Enel.

Enel perfeziona la partnership con Sosteneo per lo sviluppo di sistemi di accumulo di energia attraverso l'utilizzo di batterie e di impianti a ciclo aperto, destinati ai servizi regolati di capacità

In data 26 giugno 2024 Enel Italia SpA, controllata da Enel SpA, ha perfezionato la cessione a Sosteneo Energy Transition 1, per 1.094 milioni di euro, della quota di minoranza pari al 49% del capitale sociale di Enel Libra Flexsys Srl, società costituita per la realizzazione e la gestione di un portafoglio di progetti destinati ai servizi regolati di capacità; nello specifico:

  • 23 progetti di stoccaggio di energia a batteria (Battery Energy Storage Systems, BESS) per una capacità totale pari a 1,7 GW;
  • 3 progetti di rifacimento di impianti a gas a ciclo aperto (Open Cycle Gas Turbines, OCGT) per una capacità totale pari a 0,9 GW.

L'operazione è in linea con il modello di Partnership delineato nel Piano Strategico 2024-2026 del Gruppo Enel, con la finalità di mantenere il controllo degli asset strategici e massimizzare la produttività e i ritorni sul capitale investito.

26 Enel avvia un programma di acquisto di azioni proprie, legato alla sostenibilità, a servizio del Piano di incentivazione di lungo termine 2024

In data 25 luglio 2024 il Consiglio di Amministrazione di Enel SpA, in attuazione dell'autorizzazione conferita dall'Assemblea degli azionisti del 23 maggio 2024 e nel rispetto dei relativi termini già comunicati al mercato, ha approvato l'avvio di un programma di acquisto di azioni proprie, per un numero di azioni pari a 2,9 milioni, equivalenti a circa lo 0,029% del capitale sociale di Enel. Il programma, avviato in data 16 settembre 2024 e conclusosi in data 8 novembre 2024, è al servizio del Piano di incentivazione di lungo termine per il 2024 destinato al management di Enel e/o di società da questa controllate ai sensi dell'art. 2359 del codice civile (Piano LTI 2024), anch'esso approvato dall'Assemblea del 23 maggio 2024. Nell'ambito del programma sono state acquistate complessivamente n. 2.900.000 azioni Enel, al prezzo medio ponderato per il volume di 7,0210 euro per azione e per un controvalore complessivo di circa 20 milioni di euro.

  1. Corporate governance 3. Bilancio di esercizio 4. Relazioni

Definizione degli indicatori di performance

Al fine di illustrare i risultati economici e finanziari della Società analizzandone la struttura patrimoniale e finanziaria, sono stati predisposti distinti schemi riclassificati diversi dai prospetti previsti dai princípi contabili IFRS-EU adottati da Enel SpA e contenuti nel Bilancio di esercizio. Tali schemi riclassificati contengono indicatori di performance alternativi rispetto a quelli risultanti direttamente dagli schemi del Bilancio di esercizio e che il management ritiene utili ai fini del monitoraggio dell'andamento della Capogruppo, nonché rappresentativi dei risultati economici e finanziari prodotti dal business. In merito a tali indicatori, il 29 aprile 2021 la CONSOB ha emesso il Richiamo di Attenzione n. 5/2021 che rende applicabili gli Orientamenti emanati il 4 marzo 2021 dalla European Securities and Markets Authority (ESMA) in materia di obblighi di informativa ai sensi del Regolamento UE 2017/1129 (c.d. "Regolamento sul Prospetto") che trovano applicazione dal 5 maggio 2021 e sostituiscono i riferimenti alle raccomandazioni CESR e quelli presenti nella Comunicazione n. DEM/6064293 del 28 luglio 2006 in materia di posizione finanziaria netta.

Gli Orientamenti aggiornano le precedenti Raccomandazioni CESR (ESMA/2013/319, nella versione rivisitata del 20 marzo 2013) a esclusione di quelle riguardanti gli emittenti che svolgono attività speciali di cui all'Allegato n. 29 del Regolamento Delegato (UE) 2019/980, le quali non sono state convertite in Orientamenti e rimangono tuttora applicabili.

Tali Orientamenti sono volti a promuovere l'utilità e la trasparenza degli indicatori alternativi di performance inclusi nelle informazioni regolamentate o nei prospetti rientranti nell'ambito di applicazione della Direttiva 2003/71/CE, al fine di migliorarne la comparabilità, l'affidabilità e la comprensibilità.

Nel seguito sono forniti, in linea con le comunicazioni sopra citate, i criteri utilizzati per la costruzione di tali indicatori.

Margine operativo lordo: rappresenta un indicatore della performance operativa ed è calcolato sommando al "Risultato operativo" gli "Ammortamenti e impairment" e gli "Impairment/(Ripristini di valore) netti di crediti commerciali e di altri crediti".

Attività immobilizzate nette: determinate quale differenza tra le "Attività non correnti" e le "Passività non correnti" a esclusione:

  • delle "Attività per imposte anticipate";
  • dei "Crediti finanziari diversi" inclusi nelle "Altre attività finanziarie non correnti";
  • dei "Finanziamenti a lungo termine";
  • dei "Benefíci ai dipendenti";
  • dei "Fondi rischi e oneri (quota non corrente)";
  • delle "Passività per imposte differite".

Capitale circolante netto: definito quale differenza tra le "Attività correnti" e le "Passività correnti" a esclusione:

  • della "Quota corrente dei crediti finanziari a lungo termine", dei "Cash collateral", degli "Altri crediti finanziari" inclusi nelle "Altre attività finanziarie correnti";
  • delle "Disponibilità liquide e mezzi equivalenti";
  • dei "Finanziamenti a breve termine" e delle "Quote correnti dei finanziamenti a lungo termine";
  • dei "Fondi rischi e oneri (quota corrente)";
  • degli "Altri debiti finanziari" inclusi nelle "Altre passività correnti".

Capitale investito lordo: determinato quale somma algebrica delle "Attività immobilizzate nette" e del "Capitale circolante netto", delle "Passività per imposte differite" e delle "Attività per imposte anticipate".

Capitale investito netto: determinato quale somma algebrica del "Capitale investito lordo", dei "Fondi rischi e oneri" e dei "Benefíci ai dipendenti".

Indebitamento finanziario netto: rappresenta un indicatore della struttura finanziaria ed è determinato:

  • dai "Finanziamenti a lungo termine", dai "Finanziamenti a breve termine", dalle "Quote correnti dei finanziamenti a lungo termine" e tenendo conto dei "Debiti finanziari a breve" inclusi nelle "Altre passività correnti";
  • al netto delle "Disponibilità liquide e mezzi equivalenti";
  • al netto della "Quota corrente dei crediti finanziari a lungo termine", dei "Cash collateral", degli "Altri crediti finanziari" inclusi nelle "Altre attività finanziarie correnti";
  • al netto dei "Crediti finanziari diversi" inclusi nelle "Altre attività finanziarie non correnti".

Andamento economico-finanziario di Enel SpA

Risultati economici

La gestione economica di Enel SpA dell'esercizio 2024 è sintetizzata nel seguente prospetto.

Milioni di euro 2024 2023 2024-2023
Ricavi
Ricavi delle vendite e delle prestazioni 110 107 3
Altri proventi 11 56 (45)
Totale 121 163 (42)
Costi
Acquisti di materiali di consumo - - -
Servizi e godimento beni di terzi 177 202 (25)
Costo del personale 146 135 11
Altri costi operativi 14 47 (33)
Totale 337 384 (47)
Margine operativo lordo (216) (221) 5
Ammortamenti e impairment 3.585 719 2.866
Risultato operativo (3.801) (940) (2.861)
Proventi/(Oneri) finanziari netti e da partecipazioni
Proventi da partecipazioni 6.563 4.269 2.294
Proventi finanziari 1.098 1.388 (290)
Oneri finanziari 1.406 1.821 (415)
Totale 6.255 3.836 2.419
Risultato prima delle imposte 2.454 2.896 (442)
Imposte (144) (136) (8)
UTILE DELL'ESERCIZIO 2.598 3.032 (434)

I ricavi delle vendite e delle prestazioni si riferiscono ai ricavi per prestazioni rese alle società controllate per servizi manageriali, per servizi di assistenza informatica e per altre prestazioni.

La variazione positiva di 3 milioni di euro è da ricondurre all'incremento dei ricavi per prestazioni di servizi manageriali (11 milioni di euro), compensato parzialmente dal decremento dei ricavi relativi ai servizi informatici (7 milioni di euro) e ad altre prestazioni (1 milione di euro).

Gli altri proventi comprendono essenzialmente il riad-

debito dei costi per personale di Enel SpA in distacco in altre società del Gruppo, nella Fondazione Centro Studi Enel e in Enel Cuore Onlus, per complessivi 10 milioni di euro.

Nell'esercizio precedente la voce accoglieva la plusvalenza di 43 milioni di euro, rilevata a seguito della cessione della partecipazione nella società a controllo congiunto Rusenergosbyt LLC.

I costi per servizi e godimento beni di terzi riguardano prestazioni ricevute da terzi per 56 milioni di euro e da società del Gruppo per 121 milioni di euro.

  1. Corporate governance 3. Bilancio di esercizio 4. Relazioni

Le prestazioni da terzi si riferiscono prevalentemente a spese per pubblicità e per sponsorizzazioni e a consulenze tecniche e professionali, nonché a servizi informatici.

Le prestazioni da società del Gruppo sono riferibili essenzialmente alle controllate Enel Global Services Srl ed Enel Italia SpA e sono relative ai servizi di assistenza informatica, ai servizi manageriali e ai costi per altri servizi.

Il costo del personale ammonta complessivamente a 146 milioni di euro, con un incremento pari a 11 milioni di euro rispetto al 2023, riferibile principalmente all'aumento della consistenza media ed effettiva del personale al 31 dicembre 2024.

Gli altri costi operativi, pari a 14 milioni di euro, registrano una riduzione pari a 33 milioni di euro.

Nell'esercizio precedente la voce accoglieva principalmente le rilevazioni effettuate per effetto della rinuncia dei crediti vantati dalla Società e da altre società del Gruppo verso Enel Generación Costanera SA, a seguito dei Termination Intercompany Agreement sottoscritti nell'ambito degli accordi per la cessione degli asset in Argentina per 21 milioni di euro, e dei crediti non incassati verso Rusenergosbyt LLC per 11 milioni di euro.

Il margine operativo lordo, negativo per 216 milioni di euro, presenta rispetto al periodo a raffronto un miglioramento di 5 milioni di euro, da ricondurre alla diminuzione degli altri costi operativi e dei costi per servizi e godimento beni di terzi, compensata in parte dal decremento dei ricavi e dall'incremento dei costi del personale.

Gli ammortamenti e impairment, pari a 3.585 milioni di euro, aumentano di 2.886 milioni di euro rispetto all'esercizio precedente.

Gli "ammortamenti", pari a 88 milioni di euro, si riferiscono alle attività materiali per 5 milioni di euro e alle attività immateriali per 83 milioni di euro.

La voce "impairment" comprende le rettifiche di valore effettuate sulle partecipazioni detenute nelle società controllate Enel Holding Finance Srl per 2.587 milioni di euro ed Enel Finance International NV per 862 milioni di euro, come risultato del test di impairment effettuato a seguito della distribuzione parziale di riserve di capitale disponibili.

La voce inoltre comprende la rettifica di valore effettuata sulla partecipazione detenuta nella società controllata Enel Reinsurance - Compagnia di riassicurazione SpA per 47 milioni di euro.

La voce include anche gli impairment e i ripristini di valore dei crediti commerciali e degli altri crediti per un importo complessivo pari a 1 milione di euro.

Il risultato operativo, negativo per (3.801) milioni di euro, presenta una variazione negativa di 2.861 milioni di euro, da ricondurre alle maggiori rettifiche di valore effettuate sulle partecipazioni.

I proventi da partecipazioni, pari a 6.563 milioni di euro, si riferiscono ai dividendi deliberati dalle società controllate, collegate e altre imprese.

Rispetto all'esercizio precedente la variazione positiva di 2.294 milioni di euro è dovuta principalmente alla distribuzione di riserve di capitale disponibili da parte di Enel Holding Finance Srl (3.225 milioni di euro) e di Enel Finance International NV (1.075 milioni di euro), alla distribuzione di dividendi da parte di Enel Global Trading SpA per 1.103 milioni di euro e alla minore distribuzione di dividendi da parte di Enel Iberia SRLU per 1.040 milioni di euro. Inoltre, le società Enel Italia SpA ed Enel Grids Srl nel corso del periodo non hanno deliberato la distribuzione di dividendi.

Gli oneri finanziari netti ammontano a 308 milioni di euro e riflettono essenzialmente gli interessi passivi sull'indebitamento finanziario (879 milioni di euro), in parte compensati dagli interessi attivi su attività finanziarie (348 milioni di euro), dagli altri proventi relativi alle commissioni sulle garanzie rilasciate nell'interesse delle altre società del Gruppo (186 milioni di euro) e dai proventi finanziari netti da contratti derivati per 96 milioni di euro.

Rispetto al precedente esercizio, gli oneri finanziari netti registrano un decremento di 125 milioni di euro, dovuto sostanzialmente all'incremento degli interessi attivi su attività finanziarie a breve termine (113 milioni di euro), ai minori interessi passivi su prestiti obbligazionari (100 milioni di euro), alle minori commissioni su garanzie rilasciate da terzi (51 milioni di euro) e all'incremento dei proventi finanziari netti da contratti derivati (58 milioni di euro), parzialmente compensati dall'effetto negativo connesso all'andamento dei cambi (50 milioni di euro) e dall'incremento degli interessi passivi su altri finanziamenti principalmente verso società del Gruppo (145 milioni di euro).

Le imposte sul reddito dell'esercizio sono positive per 144 milioni di euro, per effetto principalmente della riduzione della base imponibile IRES rispetto al risultato civilistico ante imposte dovuta all'esclusione del 95% dei dividendi percepiti dalle società controllate e della deducibilità degli interessi passivi di Enel SpA in capo al consolidato fiscale di Gruppo in base alle disposizioni in materia di IRES (art. 96 del TUIR).

Il risultato netto dell'esercizio si attesta a 2.598 milioni di euro, a fronte di un utile dell'esercizio precedente di 3.032 milioni di euro. La variazione negativa di 434

milioni di euro è sostanzialmente dovuta alle maggiori rettifiche di valore delle partecipazioni, in parte compensate dall'incremento dei proventi da partecipazioni, per i motivi sopra esposti.

Analisi della struttura patrimoniale

Milioni di euro al 31.12.2024 al 31.12.2023 2024-2023
Attività immobilizzate nette:
- attività materiali e immateriali 87 140 (53)
- partecipazioni 58.478 60.917 (2.439)
- altre attività/(passività) non correnti nette (351) (300) (51)
Totale 58.214 60.757 (2.543)
Capitale circolante netto:
- crediti commerciali 197 167 30
- altre attività/(passività) correnti nette (2.259) (2.705) 446
- debiti commerciali (132) (135) 3
Totale (2.194) (2.673) 479
Capitale investito lordo 56.020 58.084 (2.064)
Fondi diversi:
- benefíci ai dipendenti (112) (121) 9
- fondi rischi e oneri e imposte differite nette 49 33 16
Totale (63) (88) 25
Capitale investito netto 55.957 57.996 (2.039)
Patrimonio netto 36.386 37.883 (1.497)
INDEBITAMENTO FINANZIARIO NETTO 19.571 20.113 (542)

Il decremento delle attività immobilizzate nette è riferito:

  • per 2.439 milioni di euro alla variazione negativa del valore delle partecipazioni detenute in imprese controllate, sulle quali hanno influito sostanzialmente le seguenti operazioni:

    • l'adeguamento di valore della partecipazione detenuta nella società Enel Finance International NV per 862 milioni di euro, come risultato del test di impairment effettuato a seguito della distribuzione parziale di riserve di capitale disponibili per un importo complessivo di 4.300 milioni di euro a favore dei propri soci, Enel SpA ed Enel Holding Finance Srl, proporzionalmente alle quote detenute;
    • l'adeguamento di valore della partecipazione detenuta nella società interamente controllata Enel Holding Finance Srl per 2.587 milioni di euro, come risultato del test di impairment effettuato a seguito della distribuzione parziale di riserve di capitale disponibili a favore di Enel SpA per un importo pari 3.225 milioni di euro;
    • l'adeguamento di valore della partecipazione detenuta nella società controllata Enel Reinsurance
  • Compagnia di riassicurazione SpA per 47 milioni di euro;

  • il versamento in conto capitale, in data 12 dicembre 2024, a favore della società controllata Enel North America Inc. di 1.050 milioni di euro (controvalore di 1.100 milioni di dollari statunitensi) al fine di ottimizzare la struttura finanziaria della società massimizzando l'impatto positivo delle operazioni di liability management;

  • per 53 milioni di euro alla movimentazione delle attività materiali e immateriali, derivante dal saldo netto negativo tra gli ammortamenti e gli investimenti dell'esercizio;
  • per 51 milioni di euro all'incremento della voce "Altre attività/(passività) non correnti nette" per effetto principalmente:

    • del decremento del valore dei contratti derivati attivi non correnti (82 milioni di euro) e dei contratti derivati passivi non correnti (39 milioni di euro);
    • del decremento delle altre attività non correnti (5 milioni di euro) e delle altre attività finanziarie non correnti (6 milioni di euro).
  • Corporate governance 3. Bilancio di esercizio 4. Relazioni

Il capitale circolante netto, negativo per 2.194 milioni di euro, registra una variazione positiva di 479 milioni di euro rispetto al 31 dicembre 2023 riferibile:

  • per 446 milioni di euro al saldo negativo della voce "Altre attività/(passività) correnti nette", conseguente:
    • al decremento delle altre passività correnti (889 milioni di euro), dovuto principalmente ai minori debiti tributari verso l'Erario per IRES (677 milioni di euro), ai minori debiti verso le società del Gruppo per il consolidato fiscale nazionale IRES (119 milioni di euro) e ai minori debiti verso le società del Gruppo derivanti dal Gruppo IVA (157 milioni di euro);
    • al decremento delle altre attività correnti (400 milioni di euro), dovuto ai minori crediti verso le società del Gruppo per il consolidato fiscale nazionale IRES (613 milioni di euro) e per IVA verso l'Erario (11 milioni di euro), compensato in parte dai maggiori crediti verso le società del Gruppo per dividendi da incassare (218 milioni di euro);
    • all'incremento del valore dei contratti derivati attivi correnti (31 milioni di euro) e al decremento dei contratti derivati passivi correnti (4 milioni di euro);
  • per 30 milioni di euro all'incremento dei crediti commerciali, di cui 29 milioni di euro verso le società del Gruppo;
  • per 3 milioni di euro al decremento dei debiti commerciali.

I debiti verso le società del Gruppo diminuiscono di 6 milioni di euro, mentre i debiti verso terzi registrano un incremento di 3 milioni di euro.

Il capitale investito netto al 31 dicembre 2024, pari a 55.957 milioni di euro, è finanziato dal patrimonio netto per 36.386 milioni di euro e dall'indebitamento finanziario netto per 19.571 milioni di euro.

Il patrimonio netto, pari a 36.386 milioni di euro, è in diminuzione di 1.497 milioni di euro rispetto al precedente esercizio. In particolare, tale variazione è riferibile principalmente all'utile complessivo rilevato nell'esercizio pari a 2.536 milioni di euro; alla distribuzione del saldo dividendo dell'esercizio 2023 nella misura di 0,215 euro per azione (complessivamente pari a 2.186 milioni di euro), così come deliberato dall'Assemblea degli azionisti in data 23 maggio 2024, e dell'acconto sul dividendo dell'esercizio 2024 deliberato dal Consiglio di Amministrazione del 6 novembre 2024 e messo in pagamento a decorrere dal 22 gennaio 2025 (0,215 euro per azione per complessivi 2.186 milioni di euro); alla variazione netta dei prestiti obbligazionari ibridi perpetui per 592 milioni di euro; all'erogazione a favore dei detentori di obbligazioni ibride perpetue di coupon per un valore complessivo pari a 246 milioni di euro.

L'indebitamento finanziario netto a fine esercizio è pari a 19.571 milioni di euro, con un'incidenza sul patrimonio netto pari al 53,78% (53,09% a fine 2023).

Analisi della struttura finanziaria

Milioni di euro al 31.12.2024 al 31.12.2023 2024-2023
Indebitamento a lungo termine:
- finanziamenti bancari 1.000 1.316 (316)
- obbligazioni 2.201 2.265 (64)
- altri finanziamenti da contratti di leasing 2 - 2
- finanziamenti ricevuti da società controllate 14.142 14.274 (132)
Indebitamento a lungo termine 17.345 17.855 (510)
Crediti finanziari verso terzi (3) (3) -
Indebitamento netto a lungo temine 17.342 17.852 (510)
Indebitamento/(Disponibilità) a breve termine:
- quota a breve dei finanziamenti a lungo termine 567 1.179 (612)
- indebitamento a breve verso banche - 1 (1)
- indebitamento a breve verso società del Gruppo 3.000 4.500 (1.500)
- cash collateral ricevuti 104 169 (65)
Indebitamento a breve termine 3.671 5.849 (2.178)
- finanziamenti a breve concessi a società del Gruppo - (6) 6
- altri crediti finanziari a breve (5) (5) -
- cash collateral versati (461) (482) 21
- posizione finanziaria netta a breve verso società del
Gruppo
1.145 (1.973) 3.118
- disponibilità presso banche e titoli a breve (2.121) (1.122) (999)
Indebitamento/(Disponibilità) netto a breve termine 2.229 2.261 (32)
INDEBITAMENTO FINANZIARIO NETTO 19.571 20.113 (542)

L'indebitamento finanziario netto è pari a 19.571 milioni di euro e registra un decremento di 542 milioni di euro rispetto al precedente esercizio, come risultato di un minore indebitamento finanziario netto a lungo termine per 510 milioni di euro e a breve termine per 32 milioni di euro.

32

Le principali operazioni effettuate nel corso del 2024 che hanno determinato il decremento dell'indebitamento finanziario sono state:

  • il rimborso di un finanziamento bancario a lungo termine giunto a scadenza nel mese di maggio 2024 per 200 milioni di euro;
  • il rimborso di un prestito obbligazionario giunto a scadenza nel mese di maggio 2024 per un importo di 750 milioni di euro;
  • il rimborso delle quote giunte a scadenza del prestito obbligazionario INA per complessivi 97 milioni di euro;
  • il rimborso nei confronti della controllata Enel Finance International NV di una linea di credito revolving a breve termine, giunta a scadenza nel mese di luglio 2024, per 4.500 milioni di euro unitamente a rimborsi parziali di finanziamenti per complessivi 132 milioni di euro;
  • la sottoscrizione di una nuova linea di credito revolving a breve termine con Enel Finance International NV, utilizzata per 3.000 milioni di euro;
  • un incremento dell'esposizione finanziaria netta sui conti intrattenuti con le società del Gruppo che riflettono la normale operatività per complessivi 3.118 milioni di euro;
  • la riduzione netta dei cash collateral di 44 milioni di euro, per effetto del rimborso di cash collateral ricevuti per 65 milioni di euro e dell'incremento per 21 milioni di euro di cash collateral versati, derivanti entrambi dalla minore esposizione dei contratti sottostanti;
  • il rimborso di 6 milioni di euro da parte di Enel Global Trading SpA di una linea di credito concessa nel corso dell'esercizio 2022.

Le disponibilità verso banche e titoli a breve, pari a 2.121 milioni di euro, presentano un incremento di 999 milioni di euro rispetto al 31 dicembre 2023, principalmente per l'effetto dei maggiori dividendi ricevuti dalle società del Gruppo nel corso dell'esercizio.

Si rimanda al paragrafo seguente "Flussi finanziari" per maggiori dettagli.

  1. Corporate governance 3. Bilancio di esercizio 4. Relazioni

Flussi finanziari

Milioni di euro 2024 2023 2024-2023
Disponibilità liquide e mezzi equivalenti all'inizio
dell'esercizio
1.122 4.868 (3.746)
Cash flow da attività operativa 5.690 4.277 1.413
Cash flow da attività di investimento (1.085) (1.007) (78)
Cash flow da attività di finanziamento (3.606) (7.016) 3.410
Disponibilità liquide e mezzi equivalenti alla fine
dell'esercizio
2.121 1.122 999

Il cash flow da attività operativa nell'esercizio 2024 è positivo per 5.690 milioni di euro (pari a 4.277 milioni di euro al 31 dicembre 2023), in incremento di 1.413 milioni di euro rispetto al precedente esercizio principalmente a seguito dei maggiori dividendi incassati dalle società controllate e del minor fabbisogno connesso alla variazione del capitale circolante netto, in parte compensati dai maggiori versamenti relativi al saldo e agli acconti IRES per le società del Gruppo rientranti nel consolidato fiscale nazionale.

Il cash flow da attività di investimento ha assorbito liquidità per 1.085 milioni di euro, in incremento di 78 milioni di euro, e riflette essenzialmente il versamento in conto capitale a favore della società controllata Enel North America Inc. (1.050 milioni di euro).

Nel corso dell'esercizio il cash flow da attività di finanziamento ha assorbito liquidità per 3.606 milioni di euro principalmente per il pagamento dei dividendi agli azionisti (4.367 milioni di euro), il rimborso di finanziamenti a lungo termine (1.180 milioni di euro) e di una linea di credito revolving con Enel Finance International NV (4.500 milioni di euro), oltre al pagamento di coupon ai detentori di obbligazioni ibride perpetue (246 milioni di euro). Questi esborsi sono stati parzialmente compensati dall'incremento netto delle obbligazioni ibride perpetue (592 milioni di euro), dall'utilizzo di una nuova linea di credito sottoscritta con Enel Finance International NV (3.000 milioni di euro) e dalla variazione netta positiva dei debiti finanziari a lungo e breve termine (3.119 milioni di euro).

I fabbisogni generati dalle attività di finanziamento e dalle attività di investimento sono stati fronteggiati dall'apporto del cash flow generato dall'attività operativa, pari a 5.690 milioni di euro, che ha determinato un saldo delle disponibilità liquide e mezzi equivalenti alla fine dell'esercizio pari a 2.121 milioni di euro.

Risultati delle principali società controllate

Milioni di euro Bilancio Attività non correnti Attività correnti Totale attività
al 31.12.2024 al 31.12.2023 al 31.12.2024 al 31.12.2023 al 31.12.2024 al 31.12.2023
Endesa SA Consolidato 28.232 28.825 9.113 12.458 37.345 41.283
Enel Américas SA Consolidato 23.240 24.021 7.165 9.342 30.405 33.363
Enel Chile SA Consolidato 10.182 9.507 2.169 2.760 12.351 12.267
Enel Italia SpA Consolidato 43.659 41.345 12.127 15.739 55.786 57.084
Enel North
America Inc.
Consolidato 14.063 13.118 952 1.441 15.015 14.559
Enel Finance
International NV
Separato 41.274 42.663 10.373 13.648 51.647 56.311
Enel Grids Srl Separato 94 98 283 297 377 395
Enel Global
Services Srl
Separato 142 123 461 459 603 582
Enel Global Trading
SpA
Separato 222 341 7.701 14.024 7.923 14.365
Enel Green
Power SpA
Separato 1.775 1.855 587 873 2.362 2.728
Enel Holding
Finance Srl
Separato 5.287 7.872 1 2 5.288 7.874
Enel Iberia SRLU Separato 26.304 26.287 1.253 1.121 27.557 27.408
Enel Innovation
Hubs Srl
Separato - - 10 11 10 11
Enel Investment
Holding BV
Separato 3 1 4 5 7 6
Enel X Srl Separato 917 994 185 172 1.102 1.166
Enel X Way Srl Separato 571 570 57 74 628 644
Enelpower Srl Separato 1 1 35 37 36 38
Enel Reinsurance -
Compagnia di
riassicurazione
SpA(1)
Separato 582 554 852 548 1.434 1.102

(1) La società al 1° gennaio 2024 ha incorporato la società Enel Insurance NV. Ai fini comparativi, i dati al 31 dicembre 2023 rappresentano un pro forma della fusione per incorporazione.

Risultati delle principali

(1) La società al 1° gennaio 2024 ha incorporato la società Enel Insurance NV. Ai fini comparativi, i dati al 31 dicembre 2023 rappresentano un pro

società controllate

Enel Reinsurance - Compagnia di riassicurazione SpA(1)

forma della fusione per incorporazione.

Passività non correnti Passività correnti Patrimonio Netto Totale
patrimonio netto e passività
al 31.12.2024 al 31.12.2023 al 31.12.2024 al 31.12.2023 al 31.12.2024 al 31.12.2023 al 31.12.2024 al 31.12.2023
19.322 19.504 8.970 14.575 9.053 7.204 37.345 41.283
7.689 9.149 6.871 8.806 15.845 15.408 30.405 33.363
5.001 4.133 2.178 3.199 5.172 4.935 12.351 12.267
27.542 27.239 18.690 25.391 9.554 4.454 55.786 57.084
5.479 6.422 1.867 1.986 7.669 6.151 15.015 14.559
37.732 37.823 8.232 8.275 5.683 10.213 51.647 56.311
17 24 312 326 48 45 377 395
26 28 525 503 52 51 603 582
110 625 6.019 11.602 1.794 2.138 7.923 14.365
1.505 1.647 499 414 358 667 2.362 2.728
- -
3
-
5.285
7.874 5.288 7.874
2.354 2.706 1.140 1.041 24.063 23.661 27.557 27.408
- -
2
3 8 8 10 11
2 -
1
1 4 5 7 6
110 112 1.044 948 (52) 106 1.102 1.166
81 81 353 256 194 307 628 644

Enelpower Srl Separato 1 1 35 37 36 38 1 1 8 8 27 29 36 38

Separato 582 554 852 548 1.434 1.102 738 376 141 156 555 570 1.434 1.102

Proventi/(Oneri) finanziari netti

Milioni di euro Bilancio Ricavi Costi Margine operativo lordo e impairment Ammortamenti
al 31.12.2024 al 31.12.2023 al 31.12.2024 al 31.12.2023 al 31.12.2024 al 31.12.2023 al 31.12.2024 al 31.12.2023
Endesa SA Consolidato 21.307 25.459 16.014 21.682 5.293 3.777 2.222 2.132
Enel
Américas SA(1)
Consolidato 12.850 11.919 9.398 8.452 3.452 3.467 1.417 1.259
Enel Chile SA Consolidato 3.905 4.823 3.199 3.679 706 1.144 341 299
Enel Italia SpA Consolidato 38.135 46.259 27.617 37.063 10.518 9.196 3.302 3.094
Enel North
America Inc.
Consolidato 2.157 1.887 1.027 1.241 1.130 646 536 1.810
Enel Finance
International
NV
Separato 2.338 2.284 1.872 1.778 466 506 - -
Enel Grids Srl Separato 364 397 367 404 (3) (7) 1 1
Enel Global
Services Srl
Separato 847 898 787 834 60 64 49 59
Enel Global
Trading SpA
Separato 15.772 33.683 14.177 32.119 1.595 1.564 50 33
Enel Green
Power SpA
Separato 489 485 379 408 110 77 132 13
Enel Holding
Finance Srl
Separato - - - - - - 2.586 -
Enel Iberia
SRLU
Separato 47 53 55 65 (8) (12) - -
Enel Innovation
Hubs Srl
Separato 4 6 4 6 - - - -
Enel Investment
Holding BV
Separato 2 2 3 3 (1) (1) - -
Enel X Srl Separato 133 117 131 108 2 9 185 71
Enel X Way Srl Separato 58 72 67 98 (9) (26) 112 488
Enelpower Srl Separato - - - (4) - 4 - 1
Enel
Reinsurance -
Compagnia di
riassicurazione
SpA(2)
Separato 218 159 213 265 5 (106) - -

36

(1) Il risultato netto include la componente relativa alle discontinued operation.

(2) La società al 1° gennaio 2024 ha incorporato la società Enel Insurance NV. Ai fini comparativi, i dati al 31 gennaio 2023 rappresentano un pro forma della fusione per incorporazione.

(1) Il risultato netto include la componente relativa alle discontinued operation.

forma della fusione per incorporazione.

(2) La società al 1° gennaio 2024 ha incorporato la società Enel Insurance NV. Ai fini comparativi, i dati al 31 gennaio 2023 rappresentano un pro

  1. Corporate governance 3. Bilancio di esercizio 4. Relazioni
emarket
sdir storage
CERTIFIED
Proventi/(Oneri)
finanziari netti
Risultato operativo e da partecipazioni Risultato ante imposte Imposte Risultato netto
al 31.12.2024 al 31.12.2023 al 31.12.2024 al 31.12.2023 al 31.12.2024 al 31.12.2023 al 31.12.2024 al 31.12.2023 al 31.12.2024 al 31.12.2023
3.071 1.645 (482) (580) 2.589 1.065 696 303 1.893 762
1.084
2.035 2.208 (822) (867) 1.213 1.341 317 622 2.645
365 845 (144) 154 221 999 34 250 187 749
7.216 6.102 (1.658) (1.355) 5.558 4.747 1.591 1.581 3.967 3.166
594 (1.164) (355) (327) 239 (1.491) 74 (360) 165 (1.131)
466 506 - (16) 466 490 131 140 335 350
(4) (8) (8) (8) (12) (16) (15) (8) 3 (8)
11 5 (6) (6) 5 (1) 4 (2) 1
1.545 1.531 24 (43) 1.569 1.488 408 385 1.161 1.103
(22) 64 (79) 108 (101) 172 33 (26) (134)
(2.586) - 3.225 - 639 - 3 - 636
(8) (12) 705 1.499 697 1.487 (78) (155) 775 1.642
- - - - - - - - -
(1) (1) - - (1) (1) - - (1)
(183) (62) (19) (24) (202) (86) (43) 7 (159)
(121) (514) (14) (8) (135) (522) (22) (13) (113) (509)
-
3
1 1 1 4 - 1 1
35 - 40 (106) 10 (30) 30

Centralità delle persone

I dipendenti di Enel SpA al 31 dicembre 2024 sono pari a 1.130 persone, con un aumento dell'organico di 221 persone per effetto del saldo netto tra assunzioni e cessazioni.

Nel prospetto che segue è evidenziata la consistenza media dei dipendenti per categoria di appartenenza, confrontata con quella del periodo precedente, nonché la consistenza effettiva al 31 dicembre 2024.

Consistenza puntuale
N. 2024 2023 2024-2023 al 31.12.2024
Manager 184 165 19 189
Middle manager 593 488 105 668
White collar 271 249 22 273
Totale 1.048 902 146 1.130

La tabella seguente evidenzia la variazione delle consistenze nel corso del periodo.

Consistenze al
31.12.2023
Assunzioni Cessazioni Mobilità in entrata Mobilità in uscita Consistenze al
31.12.2024
909 38 56 346 107 1.130

Persone e organizzazione

Le profonde trasformazioni sociali, economiche, demografiche e culturali che stiamo vivendo, dalla transizione energetica ai processi di digitalizzazione e innovazione tecnologica, e la rapida diffusione dell'intelligenza artificiale incidono profondamente anche sul mondo del lavoro, rinnovandone i paradigmi e imponendo importanti cambiamenti di carattere culturale e organizzativo, che richiedono nuovi profili e competenze professionali.

Per affrontare il cambiamento è indispensabile agire in maniera inclusiva, mettendo al centro la Persona nella sua dimensione sociale e lavorativa, con strumenti adeguati ad affrontare questa trasformazione epocale. Le organizzazioni sono chiamate sempre più a orientarsi verso nuovi modelli di lavoro e di business agili, flessibili e sostenibili lungo l'intera catena del valore; è altresì fondamentale l'adozione di politiche di valorizzazione delle diversità e dei talenti di ciascuno, nella consapevolezza che il contributo del singolo rappresenta un tassello essenziale per la creazione di valore diffuso e condiviso.

Centralità della persona, ascolto costante, condivisione, potenziamento dell'imprenditorialità dei singoli, coinvolgimento sono alcune delle parole chiave che guidano il nostro modo di lavorare e di vivere l'Azienda. Grazie a un'organizzazione sempre più efficiente e snella assumono un ruolo fondamentale, per l'attuazione della strategia industriale di Enel, la gestione del capitale umano e la centralità delle persone, in quanto fattori abilitanti cui sono legati specifici obiettivi, tra cui i principali sono: lo sviluppo costante di capacità e competenze attraverso la promozione di programmi di reskilling e upskilling per le nostre persone; la realizzazione di modelli di valutazione dell'ambiente lavorativo e delle performance; la diffusione e rigorosa valutazione degli effetti in tutti i Paesi di presenza del Gruppo della politica di diversità e inclusione, nonché di una cultura organizzativa inclusiva fondata sui princípi di non discriminazione e pari opportunità, driver fondamentali per attrarre e mantenere talenti.

La Società è impegnata nel potenziamento della resilienza e della flessibilità dei modelli organizzativi attraverso la semplificazione e l'evoluzione del modello organizzativo, con una costante attenzione al disegno di una chiara accountability tra gli attori coinvolti e un sistema procedurale con una governance e un con2. Corporate governance 3. Bilancio di esercizio 4. Relazioni

trollo globale, digitalizzazione dei processi e un approccio data driven.

Tutto ciò al fine di abilitare autonomia e responsabilità di singoli e team rafforzando i processi di people empowerment e favorendo l'approccio imprenditoriale che valorizzi i talenti, le attitudini e le aspirazioni delle persone. La modalità di lavoro ibrido e la promozione della mobilità interna, così come il ricorso a modelli organizzativi innovativi e flessibili sono strumenti volti proprio a sostenere questa evoluzione della cultura organizzativa in chiave di fiducia, innovazione, proattività, rispetto e flessibilità.

Salute e sicurezza

Generare una cultura della sicurezza forte e sostenibile, condivisa da tutti i membri dell'organizzazione, è un obiettivo strategico. Per questo, Enel si impegna a definire e implementare processi, condizioni e ambienti di lavoro sempre più salutari e sicuri per i propri dipendenti, per le imprese che collaborano con essa, per i propri clienti e per le comunità terze con cui si interfaccia quotidianamente, promuovendo il continuo rafforzamento della cultura sulla sicurezza anche attraverso percorsi formativi dedicati.

I principali rischi per la salute e la sicurezza ai quali è esposto il personale di Enel e delle imprese appaltatrici sono da ricondursi allo svolgimento delle attività operative presso i siti e gli asset del Gruppo. Questi rischi possono variare, o addirittura cambiare, a seconda delle tendenze economiche e sociali, nonché dell'introduzione della digitalizzazione nei processi e nelle attività operative. Un'altra tipologia di rischi connessi alla salute e alla sicurezza sono quelli dovuti al non rispetto delle leggi, dei regolamenti e delle normative vigenti che hanno un impatto sulla salute e sulla sicurezza delle persone, e che possono portare a sanzioni amministrative o giudiziarie, e quindi a impatti economico-finanziari e reputazionali nei confronti del Gruppo Enel.

Per questo motivo, il Gruppo è dotato di un proprio Sistema di Gestione della Salute e della Sicurezza conforme allo standard internazionale UNI ISO 45001. Il Sistema di Gestione si basa sull'identificazione dei pericoli, sulla valutazione qualitativa e quantitativa dei rischi, compresi quelli economico-finanziari e reputazionali, sulla pianificazione e attuazione delle misure di prevenzione e protezione, sulla verifica dell'efficacia di tali misure e sulle eventuali azioni correttive, con applicazione anche nei rigorosi processi di selezione e gestione degli appaltatori. Questi sistemi permettono di garantire la compliance normativa, di verificare l'efficacia dei processi e delle relative azioni rimediali in ottica di miglioramento continuo e, infine, di assicurare la diffusione e disseminazione di un approccio "risk based" oltre che di una robusta cultura organizzativa e individuale sui temi più generali in materia di salute e sicurezza. Il documento cardine di questi sistemi è la Politica sulla Salute e Sicurezza del Gruppo, condivisa con il Consiglio di Amministrazione e sottoscritta dall'Amministratore Delegato, che descrive i princípi guida, gli obiettivi strategici, l'approccio e le direttrici e priorità di azione per il continuo miglioramento delle prestazioni in materia di salute e sicurezza sul lavoro. Dal punto di vista operativo, i rischi per la salute e sicurezza vengono valutati in maniera specifica in ciascun sito o asset aziendale sulla base delle attività che vengono svolte dai lavoratori e delle condizioni dei luoghi di lavoro e ambientali esterne. Tale valutazione permette di individuare misure di prevenzione e protezione per la sicurezza sul luogo di lavoro e di pianificarne l'attuazione, il miglioramento e il controllo al fine di verificarne l'efficacia e l'efficienza.

In aggiunta alla valutazione dei rischi preventivi, Enel ha sviluppato un processo strutturato di ispezioni in campo finalizzato al monitoraggio continuo dei comportamenti, al rispetto delle procedure e dei metodi di lavoro e di conseguenza alla corretta gestione dei rischi per la salute e la sicurezza sul lavoro sia del personale interno sia degli appaltatori. Tale processo, gestito sia da personale interno sia da imprese certificate, permette l'individuazione di situazioni a rischio (non conformità) e dei relativi piani contenenti le azioni di rimedio, tra cui anche corsi di formazione, coaching e diffusione della cultura della sicurezza.

Per quanto concerne nello specifico le imprese appaltatrici, l'approccio di Enel è di considerarle come partner con i quali condividere i princípi cardine della salute e della sicurezza per i propri lavoratori, che vengono quindi considerati alla pari di dipendenti interni nell'applicazione di tali princípi e nell'attenzione verso le tematiche di salute e sicurezza sul lavoro. Pertanto, la sicurezza è integrata nei processi di appalto e le performance delle imprese sono monitorate sia in fase preventiva, tramite il sistema di qualificazione, sia in fase di esecuzione del contratto, attraverso numerosi processi di controllo e strumenti come il Contractor

Assessment (analisi sull'organizzazione, i processi e i metodi di lavoro eseguite sulle imprese appaltatrici in fase di qualifica oppure nei casi in cui emergano criticità o basso punteggio nella valutazione degli indicatori) o gli Evaluation Group (incontri periodici interfunzionali, distribuiti in tutte le Linee di Business Globali e le geografie, che consentono di valutare le performance di sicurezza dei fornitori e decidere azioni di consequence management).

Oltre agli aspetti procedurali e operativi, un altro driver importante nella corretta gestione dei rischi per la salute e la sicurezza è legato alle attività di formazione, sensibilizzazione e informazione delle persone .Per favorire l'accrescimento delle competenze tecniche e della cultura della sicurezza, supportando i processi di cambiamento e rispondendo in modo tempestivo alle necessità che emergono dal business, Enel si è dotata di uno strutturato processo di gestione della formazione, che mira a trasformare le conoscenze in competenze e quindi in comportamenti.

Inoltre, Enel favorisce il processo di informazione e sensibilizzazione del personale, in maniera sistematica, attraverso diversi canali aziendali quali news sulla intranet, mail informative, newsletter e magazine, realizzando periodicamente survey per raccogliere i feedback dei colleghi sul miglioramento dei processi o iniziative di comunicazione volte a sensibilizzare tutti i lavoratori sull'osservanza delle procedure di sicurezza e a ritagliare alcuni momenti di riflessione collettiva sulle dinamiche e le cause che hanno prodotto infortuni gravi o fatali.

Infine, Enel è anche impegnata costantemente in momenti di confronto esterni con le aziende top player internazionali, operanti nel settore energetico e non solo, attraverso la partecipazione a tavoli interaziendali definiti per condividere, in ottica di miglioramento continuo, le migliori prassi in materia di salute e sicurezza, in termini sia di processi operativi sia di iniziative innovative.

Procurement, logistica e supply chain

I processi di acquisto del Global Procurement e i relativi documenti di governance costituiscono un sistema strutturato di norme e punti di controllo che consentono di coniugare la realizzazione degli obiettivi economici di business con il pieno rispetto dei princípi fondamentali espressi nel Codice Etico, nell'Enel Global Compliance Program, nel Piano "Tolleranza Zero alla Corruzione" e nella Policy sui Diritti Umani, senza rinunciare alla promozione di iniziative volte a uno sviluppo economico sostenibile.

40

Dal punto di vista del processo di approvvigionamento, le diverse unità adottano lo strumento della procedura competitiva, assicurando così la massima concorrenza e pari opportunità di accesso a tutti gli operatori che siano in possesso dei requisiti tecnici, economico-finanziari, ambientali, di sicurezza, di diritti umani, legali ed etici.

Relativamente al sistema di governance dei rischi, il Global Procurement è focalizzato sull'applicazione di metriche che indichino il livello di rischio prima e dopo l'azione di mitigazione, al fine di attuare azioni precauzionali per ridurre l'incertezza a un livello tollerabile o mitigare gli eventuali impatti in tutte le aree di business, tecnologiche e geografiche.

La gestione del rischio della supply chain viene monitorata attraverso il calcolo di un indice di rischio aggregato per ciascun fornitore attraverso specifici indicatori – tra i quali la probabilità di insolvenza, la concentrazione dei contratti verso singoli fornitori o gruppi industriali, la dipendenza del fornitore verso Enel, l'indice di performance sulla correttezza dei comportamenti in sede di gara, qualità, puntualità e sostenibilità nell'esecuzione del contratto, il country risk ecc. – per i quali si definiscono soglie che indirizzano la definizione della strategia di approvvigionamento, di negoziazione e di aggiudicazione di una gara, consentendo scelte consapevoli di rischio e beneficio potenziale.

Inoltre, viene monitorata anche la situazione geopolitica dei Paesi rispetto alla nostra catena di fornitura dei materiali per gestire la volatilità dei mercati sulla supply chain al fine di adottare le strategie più idonee, come la differenziazione delle fonti di approvvigionamento per evitare interruzioni nella catena di fornitura e mitigare i rischi derivanti da shortage di mercato/da criticità logistiche e interruzioni di attività.

  1. Corporate governance 3. Bilancio di esercizio 4. Relazioni

Ricerca e sviluppo

Enel SpA non svolge direttamente attività di ricerca e sviluppo in quanto, nell'ambito del Gruppo, tale attività viene svolta da alcune società controllate e collegate.

Innovazione

Il modello di innovazione di Enel si avvale di diversi strumenti per identificare nuove soluzioni alle sfide di business, che permettono di coinvolgere nel processo di innovazione un ecosistema esteso fatto di partner industriali, grandi aziende, piccole e medie imprese, centri di ricerca, università e imprenditori, startup. Tra i canali principali ci sono la piattaforma di crowdsourcing www.openinnovability.enel.com per trovare soluzioni innovative e la rete globale di Innovation Hub, situati negli ecosistemi di innovazione più rilevanti per il Gruppo, come, per esempio, l'Europa e gli Stati Uniti, e che costituiscono la principale fonte di scouting di soluzioni innovative. Enel mette a disposizione delle società con cui collabora competenze, strutture per la validazione tecnica ed economica di nuove soluzioni in ambiente industriale e una rete globale di partner per supportarne lo sviluppo e l'eventuale scale-up. Inoltre, tramite il co-sviluppo con i fornitori, il Gruppo mira a implementare, in maniera rapida ed efficace, soluzioni innovative a livello di sviluppo pre-commerciale e fa leva su competenze già esistenti e sulla customizzazione e sul trasferimento di soluzioni già impiegate in altri settori produttivi.

Enel ha adottato lo standard ISO 56002 per la gestione dell'innovazione; lo standard copre tutti gli aspetti della gestione dell'innovazione, dalla nascita di un'idea alla sua implementazione su scala globale. Nel 2024 è proseguita la collaborazione con UNI, con l'emissione della prassi UNI/PdR 155 "Gestione dell'innovazione sostenibile – Linee guida per la gestione dei processi di innovazione sostenibile nelle imprese attraverso l'open innovation". Il documento, di carattere pre-normativo, si propone di essere un supporto pratico a tutte quelle organizzazioni che vogliono affrontare i cambiamenti organizzativi e produttivi necessari a realizzare al proprio interno un efficace processo di gestione dell'innovazione sostenibile.

67

Progetti lanciati per testare nuove soluzioni Progetti di innovazione in fase di scale-up nel business

21

41

Nel 2024 sono state lanciate alcune iniziative per promuovere la cultura dell'innovazione all'interno dell'Azienda. Nello specifico si sono svolti cicli di webinar interni all'azienda con il coinvolgimento di centri di ricerca esterni e università. Sono state, inoltre, lanciate nuove community di innovazione su alcuni temi tecnologici rilevanti; si tratta di gruppi di lavoro informali ai quali i colleghi partecipano spontaneamente con l'obiettivo di condividere esperienze e conoscenze, proporre soluzioni, presidiare gli sviluppi interni e dell'ecosistema esterno.

Durante il 2024 il portafoglio progetti d'innovazione è stato semplificato e allineato costantemente sia agli indirizzi strategici sia alle priorità di business sulle varie aree, attraverso un attento processo di selezione e allocazione delle risorse sulle migliori iniziative sotto il profilo della generazione di valore, della sostenibilità, della scalabilità, focalizzandosi in particolare su sviluppo, digitalizzazione e resilienza delle reti, flessibilità, nuove tecnologie per la generazione rinnovabile e modelli per l'abilitazione di nuovi servizi, sistemi innovativi per storage energetico, soluzioni a supporto della safety, sviluppo di soluzioni digitali basate su intelligenza artificiale per migliorare l'efficienza operativa e la redditività, soluzioni per l'elettrificazione dei clienti, nuovi processi e strumenti per ingaggiare i clienti e modelli innovativi di offerta.

Nel corso del 2024, sono stati lanciati 67 Proof of Concept, per testare nuove soluzioni, mentre sono state 21 le soluzioni innovative prese in carico dal business per essere implementate su larga scala.

Ricerca e sviluppo

Proprietà intellettuale

Il portafoglio di proprietà intellettuale (anche definita di seguito come "IP") di Enel comprende un complesso di informazioni funzionali a una crescita sostenibile, generate all'interno di un ecosistema di innovazione aperta che trova negli istituti IP tutela e valorizzazione. Nel 2024 Enel ha consolidato e ulteriormente efficientato i processi di gestione della generazione e dello sfruttamento dei diritti di proprietà intellettuale all'interno della procedura organizzativa Intellectual Property Management, che guarda al capitale umano come elemento essenziale nella creazione di IP e mira a incentivare la partecipazione dei dipendenti al processo inventivo, responsabilizzandoli sull'importanza strategica di tutti i trovati.

Parallelamente, Enel ha proseguito nel design dei processi di digitalizzazione della gestione dei diritti di proprietà intellettuale previsti dalle suddette procedure organizzative. L'utilizzo di strumenti digitali proprietari, in linea con le specifiche esigenze di Enel, consente la razionalizzazione dei titoli IP in base alle strategie di business, la reportistica e il monitoraggio costante sia dello status del portafoglio IP di tutto il Gruppo sia della codifica dei diritti di proprietà intellettuale che originano da invenzioni sviluppate all'interno dell'ecosistema innovativo di Enel, aumentando così la trasparenza delle procedure e l'affidabilità dei processi interni. Al 31 dicembre 2024, il Gruppo è titolare di 503 brevetti per invenzione industriale, di cui 265 sono titoli

concessi, appartenenti a 183 famiglie brevettuali, 17 modelli di utilità e 184 registrazioni di design.

Unitamente ai brevetti, ai modelli di utilità e ai design figurano tra i diritti IP anche copyright, diritti sui generis su banche dati e know-how.

Digitalizzazione

La trasformazione digitale rappresenta uno dei pilastri strategici per il raggiungimento degli obiettivi di sostenibilità ambientale, sociale e di governance. Il digitale svolge infatti un ruolo centrale nella riduzione degli impatti ambientali e nella creazione di valore condiviso per tutti gli stakeholder.

La digitalizzazione consente di ottimizzare l'utilizzo delle risorse naturali, monitorare in tempo reale le emissioni di gas serra e implementare soluzioni per la gestione intelligente della distribuzione e dei consumi elettrici. Parallelamente, è uno strumento fondamentale per promuovere l'inclusione sociale, migliorando l'accessibilità ai servizi e supportando lo sviluppo delle competenze digitali nei territori in cui Enel opera.

Enel sta proseguendo nell'adozione di tecnologie digitali avanzate, come per esempio l'intelligenza artificiale, integrandole nei processi operativi e gestionali per incrementare efficienza, efficacia e resilienza, con impatti su tutta la catena del valore e sulle modalità di lavoro. Enel si impegna per garantire che il processo di trasformazione digitale sia sostenibile per garantire un futuro equo e responsabile. Ciò significa adottare approcci etici nella progettazione delle tecnologie, investire in infrastrutture digitali sostenibili e promuovere un'economia circolare anche nell'ambito digitale. A tal fine, Enel si impegna a integrare la sostenibilità in ogni fase del processo digitale, dalla progettazione all'implementazione, affinché ogni innovazione contribuisca attivamente alla lotta contro il cambiamento climatico e al miglioramento delle condizioni di vita delle comunità globali.

Cyber security

Nell'era della trasformazione digitale, la cyber security è fondamentale per garantire la continuità operativa delle imprese, affrontando le crescenti minacce informatiche e la continua evoluzione del contesto normativo. La digitalizzazione amplia la superficie di attacco, rendendo necessaria l'adozione di un approccio sistemico e proattivo, che includa strategie di prevenzione, monitoraggio e risposta agli incidenti, oltre a una cultura diffusa della sicurezza informatica.

Per gestire il rischio cyber, Enel ha sviluppato un modello operativo di Cyber Security affidato al Chief Information Security Officer (CISO), che coordina le strategie, le policy e la conformità normativa, lavorando in sinergia con le unità aziendali. Il Cyber Se-

  1. Corporate governance 3. Bilancio di esercizio 4. Relazioni

curity Committee, presieduto dal CEO, approva la strategia globale e ne monitora l'attuazione, mentre la governance della sicurezza è sottoposta a costante revisione da parte dei principali organi esecutivi e di controllo.

Il Cyber Security Framework, adottato nel 2017, stabilisce i princípi e i processi per proteggere gli ambienti IT (Information Technology), OT (Operational Technology) e IoT (Internet of Things), integrando un sistema di gestione del rischio cyber per identificare e mitigare le minacce. Un elemento chiave è il Cyber Emergency Readiness Team (CERT), attivo 24/7, che analizza e gestisce gli incidenti informatici attraverso sofisticati sistemi di monitoraggio e correlazione dei dati. Nel 2024, il CERT ha risposto a 31 incidenti classificati con impatto medio-alto, senza rilevare eventi di massimo livello di criticità.

L'approccio di Enel si basa sulla resilienza e sulla collaborazione tra pubblico e privato per proteggere le infrastrutture critiche, minimizzando i rischi e garantendo un'elevata capacità di risposta alle minacce informatiche.

In linea con l'approccio integrato e olistico adottato dal Gruppo per la gestione del rischio cyber, sono implementate diverse iniziative che agiscono in tre ambiti fondamentali, ossia persone, processi e tecnologie, poiché ciascuno di essi svolge un ruolo cruciale nella protezione delle risorse aziendali.

In primo luogo, vengono promosse attività di sensibilizzazione e formazione continua, con contenuti anche obbligatori, per tutti i dipendenti del Gruppo, al fine di sviluppare una cultura della sicurezza informatica e aumentare la consapevolezza in merito alle minacce e agli attacchi che hanno come obiettivo il vettore umano. A livello di processi, vengono adottate politiche, procedure e linee guida dettagliate che definiscono le regole e i princípi della sicurezza informatica, unitamente ai controlli di sicurezza (allineati agli standard internazionali e alle best practice di settore) da progettare e applicare (per esempio, gestione e controllo accessi ai sistemi aziendali, analisi e gestione degli incidenti cyber). Infine, vengono implementati strumenti e soluzioni tecnologiche avanzate, per garantire una protezione adeguata delle risorse aziendali contro le minacce informatiche, e vengono costantemente eseguiti controlli tecnici di sicurezza, anche con il supporto di fornitori esterni indipendenti opportunamente selezionati, in tutti gli ambienti del Gruppo (IT, OT e IoT) al fine di identificare eventuali vulnerabilità e mitigarne i rischi associati.

Risk management

Il modello di risk governance del Gruppo Enel

Enel SpA, nella propria funzione di holding industriale, è esposta ai medesimi rischi connessi al business del Gruppo.

A tal riguardo, in coerenza con l'architettura del sistema di controllo interno e di gestione dei rischi (SCIGR), Enel si è dotata anche di un modello di risk governance basato su alcuni "pilastri" di seguito descritti, nonché di una tassonomia omogenea dei rischi (c.d. "risk catalogue") che ne agevola la gestione e la rappresentazione organica.

I "pilastri" della risk governance

Enel ha adottato un framework di riferimento in materia di risk governance che viene declinato in maniera puntuale mediante specifici presídi di gestione, monitoraggio, controllo e reporting per ciascuna delle categorie di rischio individuate.

Il modello di risk governance del Gruppo è in linea con le migliori pratiche nazionali e internazionali di gestione dei rischi e si fonda sui seguenti pilastri:

  • Linee di difesa. Il Gruppo adotta presídi strutturati su tre linee di difesa per le attività di gestione, monitoraggio e controllo dei rischi, nel rispetto della segregazione dei ruoli nei principali perimetri in relazione ai rischi rilevanti.
  • Group Risk Committee. A tale organo, istituito a livello manageriale e presieduto dall'Amministratore Delegato, spettano le attività di indirizzo strategico e di supervisione della gestione dei rischi attraverso:
    • l'analisi delle principali esposizioni e i principali temi di rischio del Gruppo;
    • l'adozione di specifiche policy di rischio applicabili alle società del Gruppo, al fine di individuare i ruoli e le responsabilità per i processi di gestione, monitoraggio e controllo dei rischi, nel rispetto del principio della separazione organizzativa fra le strutture preposte alla gestione e quelle responsabili del monitoraggio e del controllo dei rischi;
    • l'approvazione di specifici limiti operativi, autorizzandone, laddove necessario e opportuno,

deroghe operative a fronte di specifiche circostanze o esigenze;

  • la definizione di strategie di risposta al rischio.
  • Il Group Risk Committee si riunisce generalmente quattro volte l'anno e può essere altresì convocato, laddove se ne ravvisi la necessità, dall'Amministratore Delegato e dal responsabile dell'unità "Risk Control", collocata all'interno della Funzione "Administration, Finance and Control".
  • Sistema integrato e diffuso di comitati rischi locali. La presenza di specifici comitati rischi locali, articolati secondo le principali Linee di Business Globali e aree geografiche del Gruppo e presieduti dai rispettivi responsabili apicali, garantisce un adeguato presidio sui rischi maggiormente caratterizzanti a livello locale. Il coordinamento di tali comitati con il Group Risk Committee facilita l'opportuna condivisione con il top management del Gruppo delle informazioni e delle strategie di mitigazione delle esposizioni più rilevanti, nonché l'attuazione a livello locale degli indirizzi e delle strategie definite a livello di Gruppo.

  1. Corporate governance 3. Bilancio di esercizio 4. Relazioni

  2. Risk Appetite Framework (RAF). Il Risk Appetite Framework costituisce il quadro di riferimento per la determinazione della propensione al rischio ed è un sistema integrato e formalizzato di elementi che consentono la definizione e l'applicazione di un approccio univoco alla gestione, alla misurazione e al controllo di ciascun rischio. Il RAF è sintetizzato nel Risk Appetite Statement, documento che descrive in maniera sinottica le strategie di rischio identificate e gli indicatori e/o limiti applicabili a ciascun rischio.

  3. Policy. L'allocazione delle responsabilità, i meccanismi di coordinamento e le principali attività di controllo sono rappresentate in specifiche policy e documenti organizzativi definiti secondo specifici iter approvativi che coinvolgono le strutture aziendali direttamente interessate.
  4. Reporting. Appositi e regolari flussi informativi su esposizioni e metriche di rischio, declinati a livello di Gruppo e di singole Linee di Business Globali o geografie, consentono al top management e agli organi sociali di Enel di avere una visione integrata delle principali esposizioni al rischio del Gruppo, sia attuali sia prospettiche.
  5. Risk Landscape Enel Group©. Il Gruppo, in base alla risk governance e alle norme internazionali del Risk Management ISO 31000:2018, monitora costantemente i rischi grazie a un processo supportato da uno strumento di data visualization (e-Risk Landscape©). Tale sistema raccoglie e organizza i contributi provenienti dalle diverse geografie e dalle Linee di Business di Gruppo categorizzandole in base alla definizione del risk catalogue adottato dal Gruppo. Il processo di monitoraggio e controllo prevede l'assegnazione di metriche basate sulla probabilità di occorrenza degli eventi di rischio (likelihood) e sulla dimensione di potenziale impatto economico-finanziario, fornendo al top management del Gruppo una vista dinamicamente aggiornata del profilo di rischio del Gruppo, delle azioni di gestione e mitigazione. Tali dimensioni, modulate tramite griglie rappresentative, danno indicazione sul livello dei singoli rischi.

Il Gruppo Enel a dicembre 2024 ha monitorato un set di quasi 400 rischi, di cui 14 identificati come Top Risks (con valore di probabilità superiore alla media e potenziali impatti economici rilevanti), prevalentemente identificati come rischi e/o incertezze regolatorie e legali/fiscali.

Macrocategoria: Compliance Tecnologia digitale Finanziari Operativi Strategici Governance e cultura

Il Risk Landscape Enel Group® permette di selezionare e visualizzare i Top Risks che si focalizzano su un livello di rischiosità da medio ad alto (quindi, escludendo gli eventi poco probabili e/o con un basso impatto).

In aggiunta, è possibile procedere ad una selezione multidimensionale:

  • per categoria;
  • per Paese/Legal Entity;
  • per Linea di Business.

Relativamente ai rischi Top identificati ed esaminati per il periodo di piano di riferimento, si vede la maggiore concentrazione di rischi strategici (5), in particolar modo rischi legislativo-regolatori, e di compliance (9), in particolar modo rischi di contenzioso fiscale o di conformità alle altre leggi e regolamenti.

Il "risk catalogue" di Gruppo

Enel si è dotata di un risk catalogue che rappresenta il punto di riferimento a livello di Gruppo e per tutte le strutture aziendali coinvolte nei processi di gestione e di monitoraggio dei rischi. L'adozione di un linguaggio comune agevola la mappatura e la rappresentazione organica dei rischi all'interno del Gruppo, permettendo così l'identificazione delle principali tipologie di rischio che influiscono sui processi aziendali e dei ruoli delle unità organizzative coinvolte nella loro gestione.

Nell'ambito del suddetto risk catalogue, le tipologie di rischio sono raggruppate in macrocategorie, che comprendono, come di seguito rappresentato, i rischi strategici, finanziari e operativi, i rischi di (non) compliance, i rischi legati alla governance e alla cultura nonché alla tecnologia digitale. Di seguito la classificazione dei rischi attualmente individuati e classificati all'interno delle diverse macrocategorie.

Compliance

  1. Corporate governance 3. Bilancio di esercizio 4. Relazioni

Prevedibile evoluzione della gestione

Nel mese di novembre 2024, il Gruppo ha presentato il nuovo Piano Industriale 2025-2027 con una strategia focalizzata principalmente nei Paesi "core" e su una allocazione del capitale flessibile, con l'obiettivo di incrementare gli investimenti in asset regolati con rendimenti solidi e prevedibili.

Per il triennio 2025-2027, il Gruppo Enel ha confermato i pilastri strategici presentati in occasione del precedente Piano 2024-2026:

  • redditività, flessibilità e resilienza per creare valore attraverso una selettiva allocazione del capitale che ottimizzi il profilo di rischio/rendimento, mantenendo al contempo un approccio flessibile;
  • efficienza ed efficacia con una continua ottimizzazione di processi, attività e portafoglio di offerte, rafforzando la generazione di cassa e sviluppando soluzioni innovative per incrementare il valore degli asset esistenti;
  • sostenibilità finanziaria e ambientale per mantenere una struttura solida, assicurare la flessibilità necessaria alla crescita e affrontare le sfide del cambiamento climatico.

Il nuovo Piano Industriale 2025-2027 prevede investimenti lordi di circa 43 miliardi di euro, in aumento di circa 7 miliardi di euro rispetto al Piano precedente e con la seguente allocazione:

  • 26 miliardi di euro destinati alle Reti, per migliorare la resilienza, la digitalizzazione e l'efficienza della rete di distribuzione. Inoltre, il Gruppo proseguirà con impegno l'attività di advocacy per favorire quadri regolatori che supportino il ruolo centrale svolto dalle reti nella transizione energetica;
  • 12 miliardi di euro destinati alla Generazione Rinnovabile, con un'allocazione del capitale flessibile e un approccio selettivo volto a massimizzare i rendimenti e ridurre al minimo i rischi, cogliendo anche opportunità brownfield, con l'obiettivo di migliorare ulteriormente la redditività. Nel periodo di Piano si

prevede di aggiungere circa 12 GW di capacità, con un migliorato mix tecnologico che prevede oltre il 70% di eolico onshore e tecnologie programmabili (idroelettrico e batterie), raggiungendo un totale di capacità rinnovabile installata di circa 76 GW nel 2027;

• 2,7 miliardi di euro sul segmento Retail per potenziare le offerte integrate e migliorare la gestione dei clienti e dei i servizi.

Il risultato delle azioni strategiche sopra descritte consente di prevedere per l'anno 2027 un EBITDA ordinario di Gruppo compreso tra 24,1 e 24,5 miliardi di euro e un utile netto ordinario compreso tra 7,1 e 7,5 miliardi di euro.

La visibilità sui risultati finanziari di Gruppo del 2024 consente di proporre alla prossima Assemblea degli azionisti di Enel la distribuzione di un dividendo complessivo pari a 0,47 euro per azione, superiore al dividendo per azione ("DPS", Dividend Per Share) fisso minimo di 0,43 euro indicato nel precedente Piano.

Nel periodo 2025-2027, si prevede che la realizzazione delle azioni strategiche si traduca in rendimenti visibili e altamente prevedibili; di conseguenza, la politica dei dividendi prevede un DPS fisso minimo annuo pari a 0,46 euro e un potenziale incremento fino a un payout del 70% sull'utile netto ordinario del Gruppo. Rispetto alla precedente politica dei dividendi, è stato inoltre rimosso il vincolo del raggiungimento della neutralità dei flussi di cassa.

Nel 2025 sono previsti:

  • investimenti nelle reti di distribuzione focalizzati nelle aree geografiche caratterizzate da un quadro regolatorio più equilibrato e chiaro;
  • investimenti selettivi nelle rinnovabili, finalizzati alla massimizzazione della redditività del capitale investito e alla minimizzazione dei rischi;
  • gestione attiva del portafoglio clienti attraverso offerte bundled multi-play.

Sulla base di quanto sopra esposto, qui di seguito si ricordano gli obiettivi economico-finanziari su cui si basa il Piano 2025-2027 del Gruppo.

Obiettivi finanziari
Crescita dell'utile 2024 2025 2027
EBITDA ordinario (€mld) 22,8 22,9-23,1 24,1-24,5
Utile netto ordinario (€mld) 7,1 6,7-6,9 7,1-7,5
Creazione di valore
0,46(1) 0,46(1)
DPS (€/azione)
0,47
Aumento del DPS fino a un payout del 70%
sull'utile netto ordinario

(1) DPS minimo.

  1. Corporate governance 3. Bilancio di esercizio 4. Relazioni

Altre informazioni

Approvazione del Bilancio

L'Assemblea per l'approvazione del Bilancio, così come previsto dall'art. 9.2 dello Statuto di Enel SpA, è convocata entro 180 giorni dalla chiusura dell'esercizio sociale. L'utilizzo di tale termine rispetto a quello ordinario di 120 giorni dalla chiusura dell'esercizio sociale, consentito dall'art. 2364, comma 2 del codice civile, è motivato dalla circostanza che la Società è tenuta alla redazione del Bilancio consolidato.

Informativa sulla rendicontazione societaria di sostenibilità

Il decreto legislativo n. 125 del 6 settembre 2024, entrato in vigore il 25 settembre dello stesso anno, ha recepito nell'ordinamento nazionale la direttiva (UE) 2022/2464, che ha modificato il regolamento (UE) 537/2014, la direttiva 2004/109/CE, la direttiva 2006/43/CE e la direttiva 2013/34/UE per quanto riguarda la rendicontazione societaria di sostenibilità. Il decreto dà specifiche indicazioni in merito all'ambito di applicabilità della rendicontazione di sostenibilità che può essere redatta su base individuale nel bilancio di esercizio o su base consolidata.

Nello specifico, Enel SpA, in qualità di Capogruppo,

redige la Rendicontazione consolidata di Sostenibilità in accordo con quanto previsto dall'art. 4 del decreto nella Relazione sulla gestione inclusa nella Relazione finanziaria annuale consolidata del Gruppo Enel, resa disponibile nella sezione "Informazioni finanziarie" del sito web enel.com (https://www.enel.com/it/investitori/dati-finanziari). Pertanto, la Società rientra in quanto previsto dall'art. 4, comma 12, del decreto legislativo n. 125/2024, secondo cui la società madre che redige la rendicontazione consolidata di sostenibilità non è tenuta alla redazione della rendicontazione individuale nella Relazione sulla gestione del bilancio di esercizio.

Informativa sugli strumenti finanziari

Con riferimento all'informativa sugli strumenti finanziari richiesta dall'art. 2428, comma 2, n. 6 bis del codice civile, si rinvia a quanto illustrato nelle note 31 "Strumenti finanziari", 32 "Risk management", 33 "Derivati ed hedge accounting" e 34 "Fair value measurement".

Operazioni con parti correlate

Per quanto attiene all'informativa sulle parti correlate e il dettaglio dei rapporti patrimoniali ed economici con parti correlate, si rinvia a quanto illustrato nella specifica nota 36.

Azioni proprie

Alla data del 31 dicembre 2024, le azioni proprie sono rappresentate da n. 12.079.670 azioni ordinarie di Enel SpA del valore nominale di 1 euro (n. 9.262.330 al 31 dicembre 2023), acquistate tramite un intermediario abilitato.

Operazioni atipiche e/o inusuali

Ai sensi della comunicazione CONSOB del 28 luglio 2006, la Società non ha posto in essere operazioni atipiche e/o inusuali nel corso dell'esercizio 2024. A tal proposito, sono definite come tali le operazioni che per significatività/rilevanza, natura delle controparti, oggetto della transazione, modalità di determinazione del prezzo di trasferimento e tempistica dell'accadimento possono dar luogo a dubbi sulla correttezza e/o completezza dell'informazione, sul conflitto di interesse, sulla salvaguardia del patrimonio aziendale, nonché sulla tutela degli azionisti di minoranza.

Fatti di rilievo intervenuti dopo la chiusura dell'esercizio

Per quanto attiene ai fatti di rilievo intervenuti dopo la chiusura dell'esercizio, si rinvia a quanto illustrato di seguito nella specifica nota 41.

  1. Corporate governance 3. Bilancio di esercizio 4. Relazioni

Il sistema di incentivazione

La Politica in materia di remunerazione di Enel per l'esercizio 2024, adottata dal Consiglio di Amministrazione su proposta del Comitato per le Nomine e le Remunerazioni e approvata dall'Assemblea degli azionisti del 23 maggio 2024, è stata definita tenendo conto (i) delle raccomandazioni contenute nel Codice italiano di Corporate Governance pubblicato il 31 gennaio 2020; (ii) delle best practice nazionali e internazionali; (iii) delle indicazioni emerse dal voto favorevole dell'Assemblea degli azionisti del 10 maggio 2023 sulla politica in materia di remunerazione per il 2023; (iv) degli esiti dell'attività di engagement su temi di governo societario, ambientali e sociali svolta dalla Società nel periodo compreso tra la fine del mese di gennaio e l'inizio del mese di marzo 2024 con i principali proxy advisor e alcuni rilevanti investitori istituzionali presenti nel capitale di Enel; (v) degli esiti di un'analisi di benchmark relativa al trattamento retributivo del Presidente del Consiglio di Amministrazione, dell'Amministratore Delegato/Direttore Generale e degli Amministratori non esecutivi di Enel per l'esercizio 2023, che è stata predisposta dal consulente indipendente Willis Towers Watson.

Tale Politica è volta a (i) promuovere il successo sostenibile di Enel, che si sostanzia nella creazione di valore nel lungo termine a beneficio degli azionisti, tenendo in adeguata considerazione gli interessi degli altri stakeholder rilevanti per la Società, in modo da incentivare il raggiungimento degli obiettivi strategici; (ii) attrarre, trattenere e motivare persone dotate della competenza e della professionalità richieste dai delicati compiti manageriali loro affidati, tenendo conto del compenso e delle condizioni di lavoro dei dipendenti della Società e del Gruppo Enel; nonché (iii) promuovere la missione e i valori aziendali.

La Politica in materia di remunerazione per il 2024 prevede per l'Amministratore Delegato/Direttore Generale e per i dirigenti con responsabilità strategiche (DRS):

  • una componente fissa;
  • una componente variabile di breve termine (MBO), da riconoscere in funzione del raggiungimento di specifici obiettivi di performance. In particolare:
    • per l'Amministratore Delegato/Direttore Generale, l'MBO 2024 prevede i seguenti obiettivi annuali di performance:
      • utile netto ordinario consolidato (con un peso pari al 30% del totale);
  • cash cost consolidato (con un peso pari al 20% del totale);
  • Funds From Operations/indebitamento finanziario netto consolidato (con un peso pari al 20% del totale);
  • reclami commerciali a livello di Gruppo (con un peso pari al 10% del totale);
  • indice di frequenza degli infortuni sul lavoro, accompagnato dall'obiettivo-cancello rappresentato dagli infortuni fatali (con un peso pari al 20% del totale).

Pertanto, il peso complessivo degli obiettivi di sostenibilità (ovvero, reclami commerciali a livello di Gruppo e obiettivo relativo alla Safety) nell'ambito della remunerazione variabile di breve termine dell'Amministratore Delegato/Direttore Generale si conferma pari al 30%.

Per ciascun obiettivo, al raggiungimento della soglia di accesso è prevista l'erogazione di una somma pari al 50% del premio base, mentre al raggiungimento del target e dell'overperformance è prevista l'erogazione, rispettivamente, del 100% e del 150% del premio base (con interpolazione lineare, salvo per quanto riguarda l'obiettivo relativo alla Safety). Per performance inferiori alla soglia di accesso non è previsto alcun premio;

  • per i DRS, i rispettivi MBO individuano obiettivi annuali, oggettivi e specifici, correlati al Piano Strategico e individuati congiuntamente dalla Funzione Administration, Finance and Control e dalla Funzione People and Organization; per quanto riguarda la misura della retribuzione variabile di breve termine, si segnala che essa può variare in concreto, in funzione del livello di raggiungimento di ciascuno degli obiettivi di performance, da un minimo (pari all'80% del livello target, al di sotto del quale il premio viene azzerato) a un massimo (predefinito e legato a ipotesi di overperformance riguardo agli obiettivi assegnati, pari al 150% del livello target) che risulta differenziato in funzione degli specifici contesti di business in cui il Gruppo opera;
  • una componente variabile di lungo termine, legata alla partecipazione ad appositi piani di incentivazione di durata pluriennale. In particolare, per il 2024 tale componente è legata alla partecipazione al Pia-

no di incentivazione di lungo termine destinato al management di Enel SpA e/o di società da questa controllate ai sensi dell'art. 2359 del codice civile ("Piano LTI 2024"), che prevede i seguenti obiettivi di performance di durata triennale:

  • TSR (Total Shareholders Return) medio di Enel vs TSR medio indice EURO STOXX Utilities – UEM nel triennio 2024-2026 (con un peso pari al 45% del totale);
  • ROIC (Return on Invested Capital) WACC (Weighted Average Cost of Capital) cumulati nel triennio 2024-2026 (con un peso pari al 30% del totale);
  • intensità delle emissioni di GES "Scope 1 e Scope 3" relative all'Integrated Power del Gruppo (gCO2eq/kWh) al 2026, accompagnato dall'obiettivo-cancello rappresentato dalla intensità delle emissioni di GES "Scope 1" relative alla Power Generation del Gruppo (gCO2eq/kWh) al 2026 (con un peso pari al 15% del totale);
  • percentuale di donne manager e middle manager rispetto al totale della popolazione di manager e middle manager a fine 2026 (con un peso pari al 10% del totale).

La componente di tali ultimi due obiettivi di performance concernenti tematiche ESG riveste quindi un peso complessivo del 25% e tiene conto della ormai consolidata attenzione da parte della comunità finanziaria a dette tematiche, con una particolare enfasi posta in tal caso sulla lotta al cambiamento climatico e alla diversità di genere.

Per ciascun obiettivo, al raggiungimento del target è prevista l'erogazione di un incentivo pari al 130% (per l'Amministratore Delegato/Direttore Generale di Enel) o del 100% (per gli altri destinatari) del valore base, mentre al raggiungimento dell'overperformance è prevista l'erogazione (i) del 150% (al livello Over I) ovvero (ii) del 280% (per l'Amministratore Delegato/Direttore Generale di Enel) o del 180% (per gli altri destinatari) del valore base (al livello Over II); è prevista l'interpolazione lineare tra le varie soglie.

Il Piano LTI 2024 prevede che il premio eventualmente maturato sia rappresentato da una componente azionaria, cui può aggiungersi – in funzione del livello di raggiungimento dei vari obiettivi – una componente monetaria. In particolare, rispetto al totale dell'incentivo maturato il Piano LTI 2024 prevede che: (i) per l'Amministratore Delegato/Direttore Generale di Enel, fino al 150% del valore base, l'incentivo sia interamente corrisposto in azioni Enel; (ii) per i primi riporti dell'Amministratore Delegato/Direttore Generale di Enel, ivi inclusi i DRS, fino al 100% del valore base, l'incentivo sia interamente corrisposto in azioni Enel; (iii) per gli altri destinatari, diversi da quelli indicati sub (i) e (ii), fino al 65% del valore base, l'incentivo sia interamente corrisposto in azioni Enel. Il Piano LTI 2024 prevede che le azioni da erogare ai sensi di quest'ultimo siano previamente acquistate da Enel e/o dalle società da questa controllate. Inoltre, l'erogazione di una porzione rilevante della remunerazione variabile di lungo termine (pari al 70% del totale) è differita al secondo esercizio successivo rispetto al triennio di riferimento degli obiettivi del Piano LTI 2024 (c.d. "deferred payment").

Per ulteriori informazioni sul contenuto della Politica in materia di remunerazione per il 2024 si rinvia alla "Relazione sulla politica in materia di remunerazione di Enel per il 2024 e sui compensi corrisposti nel 2023", disponibile sul sito internet della Società (www.enel.com).

Infine, la tabella seguente riporta per il 2023 e 2024 il rapporto tra la remunerazione totale maturata dall'Amministratore Delegato/Direttore Generale di Enel e la remunerazione annua lorda media dei dipendenti del Gruppo (c.d. "pay ratio"). Il medesimo rapporto è indicato, per completezza di informativa, anche con riferimento alla sola componente fissa delle remunerazioni in questione.

% 2024 2023
Pay Ratio – Rapporto tra la remunerazione totale dell'AD/DG di Enel in carica
dal 12 maggio 2023 e la remunerazione annua lorda media dei dipendenti
del Gruppo(1)
65x
(31x compenso fisso)
45x
(21x compenso fisso)

(1) Al fine di rendere comparabili i dati degli esercizi 2024 e 2023, i dati del 2023 sono stati rideterminati applicando alle remunerazioni del 2023 il tasso di cambio del 2024.

CAPITOLO 2 Corporate GOVERNANCE

Relazione sul governo societario e gli assetti proprietari

Il sistema di corporate governance di Enel SpA ("Enel" o la "Società") è conforme ai princípi contenuti nel Codice italiano di Corporate Governance2 (il "Codice di Corporate Governance"), cui la Società aderisce quale "società grande" a "proprietà non concentrata"3, ed è inoltre ispirato alle best practice internazionali.

Il sistema di governo societario adottato da Enel risulta orientato all'obiettivo del successo sostenibile, in quanto mira alla creazione di valore per gli azionisti in un orizzonte di lungo termine, nella consapevolezza della rilevanza sotto il profilo ambientale e sociale delle attività in cui il Gruppo è impegnato e della conseguente necessità di considerare adeguatamente, nel relativo svolgimento, gli interessi degli stakeholder rilevanti.

In conformità a quanto previsto dalla legislazione italiana in materia di società con azioni quotate, l'organizzazione della Società si caratterizza per la presenza:

  • di un Consiglio di Amministrazione incaricato di provvedere in ordine alla gestione sociale, che ha istituito al suo interno (i) Comitati consiliari con funzioni istruttorie, propositive e consultive, al fine di assicurare un'adeguata ripartizione interna delle proprie funzioni, nonché (ii) un Comitato per le operazioni con parti correlate, che svolge le funzioni previste dalla normativa vigente e dalla apposita procedura aziendale;
  • di un Collegio Sindacale chiamato a vigilare: (i) circa

l'osservanza della legge e dello Statuto, nonché sul rispetto dei princípi di corretta amministrazione nello svolgimento delle attività sociali; (ii) sul processo di informativa finanziaria, nonché sull'adeguatezza della struttura organizzativa, del sistema di controllo interno e del sistema amministrativo-contabile della Società; (iii) sulla revisione legale dei conti annuali e dei conti consolidati, nonché circa l'indipendenza della Società di revisione legale dei conti; e, infine, (iv) sulle modalità di concreta attuazione delle regole di governo societario previste dal Codice di Corporate Governance;

• dell'Assemblea dei soci, competente a deliberare tra l'altro – in sede ordinaria o straordinaria – in merito: (i) alla nomina e alla revoca dei componenti del Consiglio di Amministrazione e del Collegio Sindacale e circa i relativi compensi ed eventuali azioni di responsabilità; (ii) all'approvazione del bilancio e alla destinazione degli utili; (iii) all'acquisto e all'alienazione di azioni proprie; (iv) alla politica in materia di remunerazione e alla sua attuazione; (v) ai piani di azionariato; (vi) alle modificazioni dello Statuto sociale; (vii) alle operazioni di fusione e scissione; (viii) all'emissione di obbligazioni convertibili.

L'attività di revisione legale dei conti risulta affidata a una società specializzata iscritta nell'apposito registro, nominata dall'Assemblea dei soci su proposta motivata del Collegio Sindacale.

2. Disponibile sul sito internet di Borsa Italiana (all'indirizzo https://www.borsaitaliana.it/comitato-corporate-governance/codice/2020.pdf).

3. Il Codice di Corporate Governance definisce "società grande" ogni società la cui capitalizzazione è stata superiore a 1 miliardo di euro l'ultimo giorno di mercato aperto di ciascuno dei tre anni solari precedenti, nonché "società a proprietà concentrata" ogni società in cui uno o più soci che partecipano a un patto parasociale di voto dispongono, direttamente o indirettamente (attraverso società controllate, fiduciari o interposta persona), della maggioranza dei voti esercitabili in assemblea ordinaria.

Per informazioni dettagliate sul sistema di corporate governance si rinvia alla Relazione sul governo societario e gli assetti proprietari di Enel, pubblicata sul sito internet della Società (www.enel.com, sezione "Governance").

CAPITOLO 3 Bilancio di ESERCIZIO

Prospetti contabili

Conto economico

Euro Note 2024 2023
di cui con parti
correlate
di cui con parti
correlate
Ricavi
Ricavi delle vendite e delle prestazioni 4.a 110.210.076 108.726.988 107.242.614 107.177.471
Altri proventi 4.b 10.931.376 10.005.541 55.953.225 12.301.276
(Subtotale) 121.141.452 163.195.839
Costi
Acquisti di materiali di consumo 5.a 472.230 333.332 411.658 230.382
Servizi e godimento beni di terzi 5.b 176.611.642 123.843.455 201.897.034 125.570.450
Costo del personale 5.c 145.853.420 135.217.154
Ammortamenti e impairment 5.d 3.585.062.116 718.632.977
Altri costi operativi 5.e 13.717.203 321.670 47.150.940 411.287
(Subtotale) 3.921.716.611 1.103.309.763
Risultato operativo (3.800.575.159) (940.113.924)
Proventi da partecipazioni 6 6.562.676.857 6.562.253.256 4.269.179.595 4.268.761.567
Proventi finanziari da contratti derivati 7 550.480.785 151.027.831 906.666.335 421.215.400
Altri proventi finanziari 8 547.379.094 463.709.232 481.633.806 386.665.830
Oneri finanziari da contratti derivati 7 454.096.754 247.184.252 868.999.445 342.163.853
Altri oneri finanziari 8 951.712.079 594.980.195 952.414.076 449.181.865
(Subtotale) 6.254.727.903 3.836.066.215
Risultato prima delle imposte 2.454.152.744 2.895.952.291
Imposte 9 (143.822.837) (135.857.564)
UTILE DELL'ESERCIZIO 2.597.975.581 3.031.809.855

3. Bilancio di esercizio

Prospetto dell'utile complessivo rilevato nell'esercizio

  1. Relazione sulla gestione 2. Corporate governance 4. Relazioni
Euro Note 2024 2023
Utile dell'esercizio 2.597.975.581 3.031.809.855
Altre componenti di Conto economico complessivo riclassificabili
a Conto economico (al netto delle imposte)
Quota efficace delle variazioni di fair value della copertura di flussi
finanziari
(69.687.626) (55.299.318)
Variazione del fair value dei costi di hedging 5.691.741 (45.732)
Altre componenti di Conto economico complessivo
non riclassificabili a Conto economico (al netto delle imposte)
Rimisurazione delle passività/(attività) nette per piani a benefíci definiti 1.025.912 (5.254.233)
Variazione del fair value di partecipazioni in altre imprese 543.665 1.239.631
Utili/(Perdite) rilevati direttamente a patrimonio netto 22 (62.426.308) (59.359.652)
Utili/(Perdite) complessivi rilevati nell'esercizio 2.535.549.273 2.972.450.203

Stato patrimoniale

Euro
ATTIVITÀ Note al 31.12.2024 al 31.12.2023
di cui con parti
correlate
di cui con parti
correlate
Attività non correnti
Immobili, impianti e macchinari 10 11.040.700 9.325.876
Attività immateriali 11 76.038.873 130.536.624
Attività per imposte anticipate 12 111.027.875 105.795.799
Partecipazioni 13 58.477.671.111 60.917.485.264
Derivati finanziari attivi non correnti 14 179.012.959 38.744.498 260.558.273 17.582.012
Altre attività finanziarie non correnti 15 4.063.517 9.732.013
Altre attività non correnti 16 67.781.550 56.322.369 72.985.571 64.126.969
(Totale) 58.926.636.585 61.506.419.420
Attività correnti
Crediti commerciali 17 196.776.243 196.137.183 167.063.646 167.043.846
Crediti per imposte sul reddito 18 189.187.706 309.389.752
Derivati finanziari attivi correnti 14 107.413.717 3.497.352 76.246.594 55.833.206
Altre attività finanziarie correnti 19 2.677.499.947 2.164.987.799 6.482.654.926 5.951.617.471
Altre attività correnti 20 1.181.303.651 1.144.532.311 1.581.057.389 1.552.330.980
Disponibilità liquide e mezzi equivalenti 21 2.120.979.729 1.122.155.615
(Totale) 6.473.160.993 9.738.567.922
TOTALE ATTIVITÀ 65.399.797.578 71.244.987.342

3. Bilancio di esercizio

3. Bilancio di esercizio

Euro
PATRIMONIO NETTO E PASSIVITÀ Note al 31.12.2024 al 31.12.2023
di cui con parti
correlate
di cui con parti
correlate
Patrimonio netto
Capitale sociale 10.166.679.946 10.166.679.946
Riserva negativa per azioni proprie in
portafoglio
(78.488.831) (59.391.451)
Strumenti di capitale - obbligazioni ibride
perpetue
7.145.440.752 6.553.164.779
Altre riserve 11.744.653.163 11.785.045.273
Utili/(Perdite) accumulati 6.995.391.684 8.591.640.579
Utile dell'esercizio(1) 412.139.393 845.973.667
TOTALE PATRIMONIO NETTO 22 36.385.816.107 37.883.112.793
Passività non correnti
Finanziamenti a lungo termine 23 17.345.071.030 14.141.712.688 17.855.165.462 14.274.103.557
Benefíci ai dipendenti 24 112.028.460 120.706.096
Fondi rischi e oneri - quota non corrente 25 14.817.397 20.741.948
Passività per imposte differite 12 32.568.605 43.103.814
Derivati finanziari passivi non correnti 14 581.486.286 90.727.164 619.923.490 104.107.038
Altre passività non correnti 26 17.207.167 8.532.511 20.538.647 8.512.767
(Subtotale) 18.103.178.945 18.680.179.457
Passività correnti
Finanziamenti a breve termine 23 6.410.053.437 6.305.554.497 8.631.664.059 8.461.461.359
Quote correnti dei finanziamenti a lungo
termine
23 567.396.256 132.390.869 1.179.258.322 132.390.869
Fondi rischi e oneri - quota corrente 25 13.889.336 9.194.092
Debiti commerciali 27 131.515.810 81.350.389 134.532.360 86.850.266
Derivati finanziari passivi correnti 14 101.826.471 66.420.147 105.519.013 19.558.734
Altre passività finanziarie correnti 28 178.340.384 98.154.930 226.230.895 110.995.822
Altre passività correnti 30 3.507.780.832 551.024.280 4.395.296.351 824.782.216
(Subtotale) 10.910.802.526 14.681.695.092
TOTALE PASSIVITÀ 29.013.981.471 33.361.874.549
TOTALE PATRIMONIO NETTO E PASSIVITÀ 65.399.797.578 71.244.987.342

(1) L'utile dell'esercizio, pari a 2.598 milioni di euro (3.032 milioni di euro nel 2023), è esposto al netto dell'acconto sul dividendo pari a 2.186 milioni di euro (2.186 milioni di euro nel 2023).

Prospetto delle variazioni del patrimonio netto (nota 22)

Riserva da
sovrapprezzo
Riserva
negativa
per azioni
proprie in
Riserva per
strumenti
di capitale -
obbligazioni
Riserve ex lege
Euro Capitale sociale azioni portafoglio ibride perpetue Riserva legale n. 292/1993
Al 1° gennaio 2023 10.166.679.946 7.496.016.063 (47.077.924) 5.567.477.464 2.033.335.988 2.215.444.500
Acquisto azioni proprie - - (21.028.919) - - -
Riserva per pagamenti
basati su azioni (LTI)
- - - - - -
Erogazione azioni proprie - - 8.715.392 - - -
Strumenti di capitale -
obbligazioni ibride perpetue
- - - 985.687.315 - -
Coupon pagati a titolari di
obbligazioni ibride perpetue
- - - - - -
Riparto utile 2022
Distribuzione dividendi - - - - - -
Coupon a titolari di
obbligazioni ibride perpetue
- - - - - -
Utili portati a nuovo - - - - - -
Acconto dividendo 2023(1) - - - - - -
Utile/(Perdita) complessivo
rilevato nell'esercizio
Utili e perdite rilevati
direttamente a patrimonio
netto
- - - - - -
Utile dell'esercizio - - - - - -
Al 31 dicembre 2023 10.166.679.946 7.496.016.063 (59.391.451) 6.553.164.779 2.033.335.988 2.215.444.500
Acquisto azioni proprie - - (25.916.845) - - -
Riserva per pagamenti
basati su azioni (LTI)
- - - - - -
Erogazione azioni proprie - - 6.819.465 - - -
Strumenti di capitale -
obbligazioni ibride perpetue
- - - 592.275.973 - -
Coupon pagati a titolari di
obbligazioni ibride perpetue
- - - - - -
Riparto utile 2023
Distribuzione dividendi - - - - - -
Coupon a titolari di
obbligazioni ibride perpetue
- - - - - -
Utili portati a nuovo - - - - - -
Acconto dividendo 2024(2) - - - - - -
Utile/(Perdita) complessivo
rilevato nell'esercizio
Utili e perdite rilevati
direttamente a patrimonio
netto
- - - - - -
Utile dell'esercizio - - - - - -
Al 31 dicembre 2024 10.166.679.946 7.496.016.063 (78.488.831) 7.145.440.752 2.033.335.988 2.215.444.500

(1) Deliberato dal Consiglio di Amministrazione del 7 novembre 2023 e messo in pagamento a decorrere dal 24 gennaio 2024.

(2) Deliberato dal Consiglio di Amministrazione del 6 novembre 2024 e messo in pagamento a decorrere dal 22 gennaio 2025.

3. Bilancio di esercizio

  1. Relazione sulla gestione 2. Corporate governance 4. Relazioni
Totale
patrimonio netto
Utile
dell'esercizio
Utili/(Perdite)
accumulati
Riserve da
rimisurazione
delle passività/
(attività) nette
per piani a
benefíci definiti
Riserve da
valutazione
di attività
finanziarie
FVOCI
Riserve da
valutazione
di strumenti
finanziari
costi di
hedging
Riserve da
valutazione
di strumenti
finanziari di
cash flow
hedge
Altre riserve
38.342.244.228 5.124.029.959 5.695.687.373 (21.408.822) 1.832.546 (3.409.291) (23.849.707) 137.486.133
(25.598.617) - (25.643.550) - - - - 21.073.852
(3.311.691) - - - - - - (3.311.691)
8.983.171 - 9.072.425 - - - - (8.804.646)
-
985.687.315 - - - - - -
(181.768.696) - (181.768.696) - - - -
(2.033.335.989) (2.033.335.989) - - - - - -
- (123.434.990) 123.434.990 - - - - -
1.430.759 (2.967.258.980) 2.968.689.739 - - - - -
(2.183.667.890) (2.185.836.188) 2.168.298 - - - - -
(59.359.652) - - (5.254.233) 1.239.631 (45.732) (55.299.318)
3.031.809.855 3.031.809.855 - - - - -
37.883.112.793 845.973.667 8.591.640.579 (26.663.055) 3.072.177 (3.455.023) (79.149.025)
(21.347.147) - (21.347.147) - - - -
2.936.818 - - - - - -
6.607.463 - 6.607.463 - - - -
592.275.973 - - - - - - -
(246.412.117) - (246.412.117) - - - - -
(2.185.836.188) (660.834.196) (1.525.001.992) - - - - -
- (181.768.696) 181.768.696 - - - - -
2.168.298 (3.370.775) 5.539.073 - - - - -
(2.183.239.059) (2.185.836.188) 2.597.129 - - - - -
(62.426.308) - - 1.025.912 543.665 5.691.741 (69.687.626) -

Utile dell'esercizio - - - - - - - - - - - - 2.597.975.581 2.597.975.581 Al 31 dicembre 2024 10.166.679.946 7.496.016.063 (78.488.831) 7.145.440.752 2.033.335.988 2.215.444.500 168.477.846 (148.836.651) 2.236.718 3.615.842 (25.637.143) 6.995.391.684 412.139.393 36.385.816.107

Rendiconto finanziario

Euro Note
2024
2023
di cui con parti
correlate
di cui con parti
correlate
Risultato prima delle imposte 2.454.152.744 2.895.952.291
Rettifiche per:
Ammortamenti e impairment 5.d 3.585.112.792 718.632.977
Effetti adeguamento cambi attività e passività in valuta 48.827.789 13.686.853
Accantonamenti ai fondi 22.606.923 6.957.494
Dividendi da società controllate, collegate e altre
imprese
6 (6.562.676.857) (6.562.253.256) (4.269.179.595) (4.268.761.567)
(Proventi)/Oneri finanziari netti 247.790.219 227.474.681 411.222.943 (16.527.553)
Cash flow da attività operativa prima delle
variazioni del capitale circolante netto
(204.186.390) (222.727.037)
Incremento/(Decremento) fondi (32.513.866) (28.866.530)
(Incremento)/Decremento di crediti commerciali 17 (31.037.710) (29.093.337) 111.147.807 113.669.287
(Incremento)/Decremento di attività/passività
finanziarie e non
1.760.348.827 468.923.364 1.012.405.770 (822.418.837)
Incremento/(Decremento) di debiti commerciali 27 (3.016.550) (5.499.877) (19.946.322) (10.182.788)
Interessi attivi e altri proventi finanziari incassati 812.527.191 552.991.209 1.080.902.064 644.093.507
Interessi passivi e altri oneri finanziari pagati (1.144.314.285) (682.834.924) (1.460.144.722) (637.676.049)
Dividendi incassati da società controllate, collegate,
altre imprese
6 6.325.067.380 6.324.645.491 3.851.190.666 3.850.786.914
Imposte pagate (1.792.730.598) (47.114.592)
Cash flow da attività operativa (a) 5.690.143.999 4.276.847.104
Investimenti in attività materiali e immateriali 10-11 (34.558.947) (47.401.080)
Investimenti in partecipazioni 13 (1.050.537.331) (1.050.537.331) (1.608.039.876) (1.608.039.876)
Disinvestimenti da operazioni straordinarie - 648.514.204 648.514.204
Cash flow da attività di investimento (b) (1.085.096.278) (1.006.926.752)
Nuove emissioni di debiti finanziari a lungo termine 23 - 2.201.106.190 2.000.032.661
Rimborsi di debiti finanziari a lungo termine 23 (1.179.394.903) (132.390.869) (2.803.055.864) (1.332.805.452)
Variazione netta dei debiti/(crediti) finanziari a lungo 674.968.967 265.084.305 1.200.109.945
Rimborsi di finanziamenti a breve(1) (4.500.000.000) (4.500.000.000) (3.025.000.000) (3.025.000.000)
Utilizzi di finanziamenti a breve(1) 3.000.000.000 3.000.000.000 4.500.000.000 4.500.000.000
Variazione netta dei debiti/(crediti) finanziari a breve(1) 2.446.048.810 3.117.881.919 (4.846.850.065) (5.481.272.340)
Dividendi e acconti sui dividendi pagati 22 (4.366.954.626) (4.090.667.883)
Emissioni di obbligazioni ibride perpetue 22 889.699.972 1.737.237.500
Rimborso di obbligazioni ibride perpetue 22 (297.424.000) (751.550.185)
Coupon pagati a titolari di obbligazioni ibride
perpetue
22 (246.412.117) (181.768.696)
Acquisto azioni proprie 22 (26.755.710) (20.173.002)
Cash flow da attività di finanziamento (c) (3.606.223.607) (7.015.637.700)
Incremento/(Decremento) disponibilità liquide
e mezzi equivalenti (a+b+c)
998.824.114 (3.745.717.348)
Disponibilità liquide e mezzi equivalenti
all'inizio dell'esercizio
21 1.122.155.615 4.867.872.963
Disponibilità liquide e mezzi equivalenti
alla fine dell'esercizio
21 2.120.979.729 1.122.155.615

(1) Per una migliore esposizione, il dato del 2023 è stato rideterminato ai soli fini comparativi.

3. Bilancio di esercizio

Note di commento

1. Forma e contenuto del bilancio

La società Enel SpA ha sede in Italia, a Roma, in viale Regina Margherita 137, ed è quotata dal 1999 sul Mercato Telematico Azionario organizzato e gestito da Borsa Italiana SpA.

Nel corso del 2024 non risultano cambiamenti nella denominazione sociale.

Enel è una multinazionale dell'energia e uno dei principali operatori integrati globali nei settori dell'elettricità e del gas, con un particolare focus su Europa e America Latina.

La Società Enel SpA, in qualità di Capogruppo, ha predisposto il Bilancio consolidato del Gruppo Enel al 31 dicembre 2024, presentato in apposito e separato fascicolo.

La pubblicazione del presente Bilancio di esercizio è stata autorizzata dagli Amministratori in data 13 marzo 2025.

Il presente Bilancio è assoggettato a revisione legale da parte di KPMG SpA.

Base di presentazione

Il Bilancio relativo all'esercizio chiuso al 31 dicembre 2024 rappresenta il bilancio separato della Capogruppo Enel SpA ed è stato predisposto in conformità ai princípi contabili internazionali (International Accounting Standards - IAS e International Financial Reporting Standards - IFRS) emanati dall'International Accounting Standards Board (IASB), alle interpretazioni dell'IFRS Interpretations Committee (IFRSIC) e dello Standing Interpretations Committee (SIC), riconosciuti nell'Unione Europea ai sensi del regolamento (CE) n. 1606/2002 e in vigore alla chiusura dell'esercizio. L'insieme di tutti i princípi e interpretazioni di riferimento sopraindicati è di seguito definito "IFRS-EU".

Il presente Bilancio è stato predisposto in attuazione del comma 3 dell'art. 9 del decreto legislativo n. 38 del 28 febbraio 2005.

Il Bilancio di esercizio è costituito dal Conto economico, dal Prospetto dell'utile complessivo rilevato nell'esercizio, dallo Stato patrimoniale, dal Prospetto delle variazioni del patrimonio netto, dal Rendiconto finanziario e dalle relative Note di commento.

Nello Stato patrimoniale la classificazione delle attività e passività è effettuata secondo il criterio "corrente/ non corrente" con separata presentazione delle attività classificate come possedute per la vendita e delle passività incluse in un gruppo in dismissione classificato come posseduto per la vendita. Le attività correnti, che includono le disponibilità liquide e i mezzi equivalenti, sono quelle destinate a essere realizzate, cedute o consumate nel normale ciclo operativo della Società; le passività correnti sono quelle per le quali è prevista l'estinzione nel normale ciclo operativo della Società.

Il Conto economico presenta una classificazione dei costi in base alla loro natura.

Il Rendiconto finanziario è preparato utilizzando il metodo indiretto, con separata presentazione del flusso di cassa da attività operativa, da attività di investimento e da attività di finanziamento. Più in dettaglio, il Rendiconto finanziario è presentato su base lorda e non

Per maggiori dettagli sui flussi di cassa del Rendiconto finanziario, si rimanda alla nota relativa ai "Flussi finanziari" della Relazione sulla gestione.

include le operazioni non monetarie.

Il bilancio è redatto nella prospettiva della continuità aziendale applicando il metodo del costo storico, a eccezione delle voci di bilancio che secondo gli IFRS-EU sono rilevate al fair value, come indicato nei criteri di valutazione delle singole voci, e delle attività non correnti e dei gruppi in dismissione classificati come posseduti per la vendita che sono valutati al minore tra il valore contabile e il fair value al netto dei costi di vendita.

La valuta utilizzata per la presentazione degli schemi di bilancio è l'euro, valuta funzionale della Società, e i valori riportati nelle note di commento sono espressi in milioni di euro, salvo quando diversamente indicato. Il Bilancio fornisce informativa comparativa del precedente esercizio.

Note di commento

2. Princípi contabili

2.1 Uso di stime e giudizi del management

I ricavi, i costi, le attività, le passività e la relativa informativa, nonché le attività e passività potenziali richiedono che il management prenda decisioni ed effettui stime e assunzioni che possono avere effetto sui loro valori nella redazione del Bilancio di esercizio, in applicazione degli IFRS-EU. Le stime e i giudizi del management si basano sulle esperienze pregresse e su altri fattori considerati ragionevoli nella fattispecie; essi vengono adottati quando il valore contabile delle attività e passività non è facilmente desumibile da altre fonti. I risultati che si consuntiveranno, pertanto, potrebbero differire da tali stime. Le stime e le assunzioni sono riviste periodicamente e gli effetti di ogni variazione sono riflessi a Conto economico, qualora la revisione interessi solo quell'esercizio; nel caso in cui, invece, la stessa interessi esercizi sia correnti sia futuri, la variazione è rilevata nell'esercizio in cui la revisione viene effettuata e nei relativi periodi futuri.

Al fine di una migliore comprensione del Bilancio, di seguito sono indicate le principali voci di bilancio interessate dall'uso di stime contabili e le fattispecie che risentono di una significativa componente del giudizio del management, evidenziando le principali assunzioni utilizzate nel loro processo di valutazione, nel rispetto dei sopra richiamati IFRS-EU. La criticità insita in tali valutazioni è determinata dal ricorso ad assunzioni e/o a giudizi professionali relativi a tematiche per loro natura incerte.

Le modifiche delle condizioni alla base delle assunzioni e dei giudizi adottati potrebbero determinare un impatto significativo sui risultati successivi.

Le informazioni incluse nel Bilancio di esercizio sono selezionate sulla base di un'analisi di materialità effettuata in linea con i requisiti previsti dal Practice Statement 2 "Making Materiality Judgments", emesso dall'International Accounting Standards Board (IASB).

Per quanto riguarda gli effetti delle tematiche legate al cambiamento climatico, la Società ritiene il cambiamento climatico come un elemento implicito nell'applicazione delle metodologie e dei modelli utilizzati per effettuare stime nella valutazione e/o misurazione di alcune voci contabili. Inoltre, la Società ha anche tenuto conto degli impatti del cambiamento climatico nei giudizi significativi fatti dal management.

Uso di stime

Recuperabilità delle partecipazioni

La Società valuta almeno annualmente la presenza di indicatori di impairment di ciascuna partecipazione, coerentemente con la propria strategia di gestione delle entità legali all'interno del Gruppo e, qualora si manifestino, assoggetta a impairment test tali attività. I processi e le modalità di valutazione e determinazione del valore recuperabile di ciascuna partecipazione sono basate su assunzioni a volte complesse che per loro natura implicano il ricorso al giudizio degli Amministratori, in particolare con riferimento all'identificazione di indicatori di impairment, alla previsione della loro redditività futura per il periodo del business plan di Gruppo, alla determinazione dei flussi di cassa normalizzati alla base della stima del valore terminale e alla determinazione dei tassi di crescita di lungo periodo e di attualizzazione applicati alle previsioni dei flussi di cassa futuri.

Impairment delle attività non finanziarie

Attività quali immobili, impianti e macchinari, attività immateriali subiscono una riduzione di valore quando il loro valore contabile supera il valore recuperabile, rappresentato dal maggiore fra il fair value, al netto dei costi di dismissione, e il valore d'uso.

Le verifiche del valore recuperabile vengono svolte secondo i criteri previsti dallo IAS 36 e più dettagliatamente descritti nelle specifiche note di riferimento. Nel determinare il valore recuperabile, la Società applica generalmente il criterio del valore d'uso, inteso come il valore attuale dei flussi finanziari futuri che si prevede abbiano origine dall'attività oggetto di valutazione, attualizzati utilizzando un tasso di sconto, al lordo delle imposte, che riflette le valutazioni correnti di mercato del valore temporale del denaro e dei rischi specifici dell'attività.

I flussi finanziari futuri attesi utilizzati per determinare il valore d'uso si basano sul più recente Piano Industriale, approvato dal management, contenente le previsioni di volumi, ricavi, costi operativi e investimenti. Queste previsioni coprono il periodo dei prossimi tre anni; per gli esercizi successivi, si tiene conto:

• delle ipotesi sull'evoluzione di lungo termine delle principali variabili considerate nel calcolo dei flussi di cassa, nonché della vita media utile residua degli 1. Relazione sulla gestione 2. Corporate governance 4. Relazioni

3. Bilancio di esercizio

asset o della durata delle concessioni, in base alle specificità dei business;

• di un tasso di crescita a lungo termine pari alla crescita di lungo periodo della domanda elettrica e/o dell'inflazione (in funzione del Paese e del business) e comunque non eccedente il tasso medio di crescita nel lungo termine del mercato di riferimento.

Il valore recuperabile è sensibile alle stime e alle assunzioni utilizzate per la determinazione dell'ammontare dei flussi di cassa e ai tassi di attualizzazione applicati. Tuttavia, possibili variazioni negli assunti di base per tali calcoli potrebbero produrre differenti valori recuperabili. L'analisi di ciascuno dei gruppi di attività non finanziarie è unica e richiede alla direzione aziendale l'uso di stime e ipotesi considerate prudenti e ragionevoli in relazione alle specifiche circostanze.

In linea con il suo modello di business e nel contesto del processo di transizione energetica, la Società ha anche attentamente valutato se le tematiche legate al cambiamento climatico abbiano inciso sulle ipotesi ragionevoli e sostenibili utilizzate per stimare le proiezioni dei flussi finanziari. A tal riguardo, ove necessario, la Società ha tenuto conto anche degli impatti derivanti dal cambiamento climatico nel lungo periodo, in particolare considerando nella stima del valore terminale un tasso di crescita di lungo termine allineato alla variazione della domanda elettrica risultante dai modelli energetici per Paese.

Le informazioni sulle principali assunzioni, utilizzate per stimare il valore recuperabile delle attività con riferimento agli impatti relativi al cambiamento climatico, nonché quelle relative alle variazioni di tali assunzioni, sono fornite nelle specifiche note di riferimento.

Perdite attese su attività finanziarie

A ciascuna data di riferimento del bilancio, la Società rileva un fondo per le perdite attese sui crediti commerciali e altre attività finanziarie valutate al costo ammortizzato, sugli strumenti di debito valutati al fair value rilevato a Conto economico complessivo, sulle attività derivanti da contratti con i clienti e su tutte le altre attività rientranti nell'ambito di applicazione dell'impairment.

I fondi per perdite attese sulle attività finanziarie si basano su assunzioni riguardanti il rischio di default e la misurazione delle perdite attese. Nel formulare tali assunzioni e selezionare gli input per il calcolo della perdita attesa, il management utilizza il proprio giudizio professionale, basato sulla propria esperienza storica, sulle condizioni di mercato attuali, oltre che su stime prospettiche alla fine di ciascun periodo di riferimento del bilancio.

La perdita attesa (Expected Credit Loss, ECL), calcolata utilizzando la probabilità di default (PD), la perdita in caso di default (LGD) e l'esposizione al rischio in caso di default (EAD), è la differenza fra i flussi finanziari dovuti in base al contratto e i flussi finanziari attesi (comprensivi di tutti i mancati incassi) attualizzati usando il tasso di interesse effettivo originario (EIR).

Per maggiori informazioni sull'approccio generale e semplificato utilizzato nel calcolo delle perdite attese, si veda il contenuto della nota 31 "Strumenti finanziari". Sulla base dello specifico mercato di riferimento e del quadro normativo applicabile, nonché delle aspettative di recupero oltre i 90 giorni, per tali crediti, ai fini del calcolo delle perdite attese, è applicata principalmente una definizione di default pari a 180 giorni di scaduto, in quanto è considerato quale indicatore maggiormente rappresentativo dell'incremento significativo del rischio di credito. Di conseguenza, le attività finanziarie scadute da oltre 90 giorni non sono generalmente considerate in default, fatta eccezione per alcuni specifici settori commerciali regolamentati. Per i crediti commerciali e le attività derivanti da contratti con i clienti, la Società applica prevalentemente un approccio collettivo basato sul raggruppamento dei crediti in cluster. La Società adotta un approccio analitico solo per i crediti commerciali che il management considera singolarmente significativi e in presenza di specifiche informazioni sull'incremento significativo del rischio di credito.

Sulla base delle specifiche valutazioni del management, la rettifica forward-looking potrà essere applicata considerando informazioni qualitative e quantitative al fine di riflettere possibili eventi e scenari macroeconomici futuri, che potrebbero influenzare il rischio del portafoglio o dello strumento finanziario.

I dettagli degli assunti chiave e degli input utilizzati sono commentati nella nota 31 "Strumenti finanziari".

Determinazione del fair value di strumenti finanziari

Il fair value degli strumenti finanziari è determinato sulla base di prezzi direttamente osservabili sul mercato, ove disponibili, o, per gli strumenti finanziari non quotati, utilizzando specifiche tecniche di valutazione (principalmente basate sul present value) che massimizzano l'utilizzo di input osservabili sul mercato. Nelle rare circostanze ove ciò non fosse possibile, gli input sono stimati dal management tenendo conto delle caratteristiche degli strumenti oggetto di valutazione. In conformità con il principio contabile internaziona-

le IFRS 13, la Società include la misura del rischio di credito, sia della controparte (Credit Valuation Adjustment o CVA) sia proprio (Debit Valuation Adjustment o DVA), al fine di poter effettuare l'aggiustamento del fair value degli strumenti finanziari derivati per la corrispondente misura del rischio controparte, applicando la metodologia riportata alla nota 34 "Fair value measurement". Variazioni nelle assunzioni effettuate nella stima dei dati di input potrebbero avere effetti sul fair value rilevato in bilancio per tali strumenti.

Piani pensionistici e altri piani per benefíci e altre prestazioni post-pensionamento

Una parte dei dipendenti della Società beneficia di piani pensionistici che offrono prestazioni previdenziali basate sulla storia retributiva e sui rispettivi anni di servizio. Alcuni dipendenti beneficiano, inoltre, della copertura di altri piani di benefíci post-pensionamento. I calcoli dei costi e delle passività associati a tali piani sono basati su stime effettuate da consulenti attuariali, che utilizzano una combinazione di fattori statistico-attuariali, tra cui dati statistici relativi agli anni passati e previsioni dei costi futuri. Sono inoltre considerati come componenti di stima gli indici di mortalità e di pensionamento, le ipotesi relative all'evoluzione futura dei tassi di sconto, dei tassi di crescita delle retribuzioni, dei tassi inflazionistici, nonché l'analisi dell'andamento tendenziale dei costi dell'assistenza sanitaria. Tali stime potranno differire sostanzialmente dai risultati effettivi, per effetto dell'evoluzione delle condizioni economiche e di mercato, di incrementi o riduzioni dei tassi di pensionamento e della durata di vita dei partecipanti, oltre che di variazioni dei costi effettivi dell'assistenza sanitaria.

Tali differenze potranno avere un impatto significativo sulla quantificazione della spesa previdenziale e degli altri oneri a questa collegati.

Per ulteriori dettagli sulle principali ipotesi attuariali adottate si rinvia alla nota 24 "Benefíci ai dipendenti".

Fondi rischi e oneri

Per maggiori dettagli riguardo ai fondi rischi e oneri, si rinvia alla nota 25 "Fondi rischi e oneri".

La nota 39 "Attività e passività potenziali" fornisce anche informazioni riguardo alle passività potenziali maggiormente significative per la Società.

Contenziosi

La Società è parte in diversi procedimenti civili, amministrativi e fiscali, collegati al normale svolgimento delle proprie attività, che potrebbero generare passività di importo significativo, per i quali non è sempre oggettivamente possibile prevedere l'esito finale. La valutazione dei rischi legati ai suddetti procedimenti è basata su elementi complessi che per loro natura implicano il ricorso al giudizio degli Amministratori, anche tenendo conto degli elementi acquisiti da parte di consulenti esterni che assistono la Società, con riferimento alla loro classificazione tra le passività potenziali ovvero tra le passività.

Sono stati costituiti fondi destinati a coprire tutte le passività significative per i casi in cui i legali abbiano constatato che un esito sfavorevole sia più verosimile piuttosto che il contrario (ossia, "more likely than not") e che possa essere effettuata una stima attendibile dell'importo della spesa.

Leasing

Quando il tasso di interesse implicito nel leasing non può essere determinato facilmente, la Società utilizza il tasso di finanziamento marginale (Incremental Borrowing Rate - IBR) alla data di decorrenza del leasing, per calcolare il valore attuale dei pagamenti dovuti. Tale tasso corrisponde a quello che il locatario dovrebbe pagare per un prestito, con una durata e con garanzie simili, necessario per ottenere un'attività di valore simile all'attività consistente nel diritto di utilizzo in un contesto economico simile. In assenza di input osservabili, la Società stima il tasso di finanziamento marginale sulla base di assunzioni che riflettono la durata e le condizioni contrattuali del leasing e su altre stime specifiche.

L'aspetto che ha richiesto il maggior ricorso al giudizio professionale da parte della Società riguarda la determinazione del tasso di finanziamento marginale, per la stima del valore attuale dei pagamenti dovuti per il leasing da corrispondere al locatore. In tale contesto, l'approccio della Società per la determinazione del tasso di finanziamento marginale è basato sulla valutazione delle tre seguenti componenti chiave:

  • il tasso privo di rischio, che considera i flussi contrattuali dei pagamenti per il leasing in valuta, il contesto economico al momento della negoziazione del contratto di leasing e la sua durata;
  • l'aggiustamento per il credit spread, al fine di calcolare un tasso di finanziamento marginale specifico per il locatario tenendo conto dell'eventuale garanzia della società capogruppo o di altre garanzie sottostanti;
  • le rettifiche inerenti al contratto di leasing specifico, per riflettere nel calcolo del tasso di finanziamento marginale il fatto che il tasso di attualizzazione è direttamente collegato al tipo di attività sottostante, anziché a un tasso di finanziamento marginale ge-

  • Relazione sulla gestione 2. Corporate governance 4. Relazioni

3. Bilancio di esercizio

71

nerico. In particolare, il rischio di insolvenza per il locatore è mitigato dal suo diritto a reclamare l'attività sottostante.

Imposte sul reddito

Recupero di imposte anticipate

Al 31 dicembre 2024 il Bilancio di esercizio comprende attività per imposte anticipate, connesse alla rilevazione di perdite fiscali o di crediti d'imposta utilizzabili in esercizi successivi e a componenti di reddito a deducibilità tributaria differita, per un importo il cui recupero negli esercizi futuri è ritenuto dagli Amministratori altamente probabile.

La recuperabilità delle suddette imposte anticipate è subordinata al conseguimento di redditi imponibili futuri sufficientemente capienti per l'assorbimento delle predette perdite fiscali e per l'utilizzo dei benefíci delle altre attività per imposte anticipate.

Significativi giudizi del management sono richiesti per valutare la probabilità della recuperabilità delle imposte anticipate, considerando tutte le evidenze possibili, sia negative sia positive, e per determinarne l'ammontare che può essere rilevato in bilancio, in base alla tempistica e all'ammontare dei redditi imponibili futuri, alle future strategie di pianificazione fiscale, nonché alle aliquote fiscali vigenti al momento del loro riversamento. Tuttavia, nel momento in cui si dovesse constatare che la Società non sia in grado di recuperare negli esercizi futuri la totalità o una parte delle imposte anticipate rilevate, la conseguente rettifica verrà imputata al Conto economico dell'esercizio in cui si verifica tale circostanza.

La recuperabilità delle attività per imposte anticipate è riesaminata a ogni chiusura di periodo; le attività per imposte anticipate non rilevate in bilancio sono nuovamente valutate a ogni data di riferimento del bilancio al fine di verificare le condizioni per la loro rilevazione. Per ulteriori dettagli sulle imposte anticipate rilevate o non rilevate, si rinvia alla nota 12 "Attività per imposte anticipate e Passività per imposte differite".

Giudizi del management

Determinazione della vita utile di attività non finanziarie

Nel determinare la vita utile di immobili, impianti e macchinari e attività immateriali aventi vita utile definita, la Società considera non solo i benefíci economici futuri – contenuti nelle attività – fruiti tramite il loro utilizzo, ma anche molti altri fattori, quali il deterioramento fisico, l'obsolescenza del prodotto o servizio forniti dal bene (per esempio, tecnica, tecnologica o commerciale), restrizioni legali o altri vincoli similari (per esempio, sicurezza, ambientali ecc.) nell'utilizzo del bene, se la vita utile del bene dipende dalla vita utile di altri beni.

Inoltre, nella stima delle vite utili delle attività interessate, la Società ha tenuto conto del proprio impegno nell'ambito dell'Accordo di Parigi.

Valutazione dell'esistenza dei requisiti del controllo

Secondo le previsioni del principio contabile IFRS 10, il controllo è ottenuto quando la Società è esposta a rendimenti variabili, o detiene diritti su tali rendimenti, derivanti dal rapporto con la società partecipata e ha la capacità di incidere su tali rendimenti, attraverso l'esercizio del proprio potere sulla società partecipata. Il potere è definito come la capacità attuale di dirigere le attività rilevanti della società partecipata in virtù di diritti sostanziali esistenti.

L'esistenza del controllo non dipende esclusivamente dal possesso della maggioranza dei diritti di voto, ma piuttosto dai diritti sostanziali di ciascun investitore sulla società partecipata. Conseguentemente, è richiesto il giudizio del management per valutare specifiche situazioni che determinino diritti sostanziali che attribuiscono alla Società il potere di dirigere le attività rilevanti della società partecipata in modo da influenzarne i rendimenti.

Ai fini dell'assessment sul requisito del controllo, il management analizza tutti i fatti e le circostanze, inclusi gli accordi con gli altri investitori anche in riferimento al voto o la nomina dei direttori, i diritti derivanti da altri accordi contrattuali, i diritti di voto potenziali (call option, warrant, put option assegnate ad azionisti minoritari ecc.) e altre previsioni legali4. Tali altri fatti e circostanze possono risultare particolarmente rilevanti nell'ambito di tale valutazione soprattutto nei casi in cui la Società detiene meno della maggioranza dei diritti di voto, o diritti similari, della società partecipata. Inoltre, anche se detiene più della metà dei diritti di voto di un'altra società, la Società considera tutti i fatti e le circostanze rilevanti nel valutare se controlla la società partecipata.

4. Public Statement ESMA 24 ottobre 2024 – Priority 2: Accounting policies, judgements, significant estimates (ESMA 32-193237008-8369 of October 24, 2024).

La Società riesamina l'esistenza delle condizioni di controllo su una partecipata quando i fatti e le circostanze indichino che ci sia stata una variazione di uno o più elementi considerati per la verifica della sua esistenza.

Si segnala, infine, come, nella valutazione dell'esistenza dei requisiti del controllo non siano state riscontrate situazioni di controllo de facto.

Valutazione dell'esistenza del controllo congiunto e del tipo di accordo a controllo congiunto

Secondo le previsioni del principio contabile IFRS 11, un accordo a controllo congiunto è un accordo nel quale due o più parti detengono il controllo congiunto. Si ha il controllo congiunto unicamente quando per le decisioni relative alle attività rilevanti è richiesto il consenso unanime delle parti che condividono il controllo. Un accordo a controllo congiunto si può configurare come una joint venture o una joint operation. Una joint venture è un accordo a controllo congiunto nel quale le parti che detengono il controllo congiunto vantano diritti sulle attività nette dell'accordo. Per contro, una joint operation è un accordo a controllo congiunto nel quale le parti che detengono il controllo congiunto hanno diritti sulle attività e obbligazioni per le passività relative all'accordo.

Ai fini di determinare l'esistenza del controllo congiunto e il tipo di accordo a controllo congiunto, è richiesto il giudizio del management, che deve valutare i diritti e gli obblighi derivanti dall'accordo. A tal fine il management considera la struttura e la forma legale dell'accordo, i termini concordati tra le parti nell'accordo contrattuale e, quando rilevanti, altri fatti e circostanze. La Società riesamina l'esistenza del controllo congiunto quando i fatti e le circostanze indicano che c'è stata una variazione di uno o più elementi precedentemente considerati per la verifica dell'esistenza del controllo congiunto e del tipo di controllo congiunto.

Valutazione dell'esistenza dell'influenza notevole su una società collegata

Le partecipazioni in imprese collegate sono quelle in cui la Società esercita un'influenza notevole, ossia quelle in cui si ha il potere di partecipare alla determinazione delle decisioni circa le politiche finanziarie e gestionali senza esercitare il controllo o il controllo congiunto su queste politiche. In linea generale, si presume che la Società abbia un'influenza notevole quando la stessa detiene una partecipazione di almeno il 20%.

Al fine di determinare l'esistenza dell'influenza note-

vole è richiesto il giudizio del management che deve valutare tutti i fatti e le circostanze.

La Società riesamina l'esistenza dell'influenza notevole quando i fatti e le circostanze indicano che c'è stata una variazione di uno o più elementi considerati per la verifica dell'esistenza di tale influenza notevole.

Determinazione delle attività non correnti (o gruppi in dismissione) possedute per la vendita

Un'attività è classificata come "posseduta per la vendita" quando la sua vendita è altamente probabile.

Per valutare se una vendita è altamente probabile, la Società considera se:

  • il management è impegnato in un programma per la dismissione dell'attività (o del gruppo in dismissione), e sono state avviate tutte le attività necessarie per individuare un acquirente e completare il programma;
  • si prevede che la vendita venga completata entro un anno dalla data di classificazione dell'attività come posseduta per la vendita, soggetto a proroga qualora il ritardo sia causato da eventi o circostanze indipendenti dal controllo della Società e vi siano sufficienti evidenze che la stessa mantenga il proprio impegno nel programma di vendita;
  • le azioni richieste per completare il programma di vendita dimostrino l'improbabilità che il programma possa essere significativamente modificato o annullato.

Classificazione e valutazione delle attività finanziarie

Alla data di rilevazione iniziale, al fine di classificare le attività finanziarie, come attività finanziarie al costo ammortizzato, al fair value rilevato tra le altre componenti di Conto economico complessivo e al fair value rilevato a Conto economico, il management valuta le caratteristiche contrattuali dei flussi di cassa dello strumento unitamente al modello di business adottato per gestire le attività finanziarie al fine di generare flussi di cassa.

Per valutare le caratteristiche dei flussi di cassa contrattuali dello strumento, il management effettua "SPPI test" a livello di singolo strumento per determinare se lo stesso generi flussi di cassa che rappresentano solamente pagamento di capitale e interessi, effettuando specifiche valutazioni sulle clausole contrattuali degli strumenti finanziari così come analisi quantitative qualora necessarie.

Il modello di business determina se i flussi di cassa deriveranno dall'incasso degli stessi in base al contratto, 1. Relazione sulla gestione 2. Corporate governance 4. Relazioni

dalla vendita delle attività finanziarie o da entrambi.

Per maggiori dettagli, si rinvia alla nota 31 "Strumenti finanziari".

Hedge accounting

L'hedge accounting è applicato ai derivati al fine di riflettere in bilancio gli effetti delle strategie di risk management della Società.

A tale scopo, la Società documenta all'inception della transazione la relazione tra lo strumento di copertura e l'elemento coperto, così come l'obiettivo e la strategia di risk management. Inoltre, la Società valuta, sia all'inception della relazione sia su base sistematica, se gli strumenti di copertura sono altamente efficaci nel compensare le variazioni nel fair value o nei flussi di cassa degli elementi coperti.

Sulla base del giudizio del management, la valutazione dell'efficacia basata sull'esistenza di una relazione economica tra gli strumenti di copertura e gli elementi coperti, sulla dominanza del rischio di credito sulle variazioni di valore e sull'hedge ratio, così come la misurazione dell'inefficacia, sono valutate mediante un assessment qualitativo o un calcolo quantitativo, a seconda degli specifici fatti e circostanze e delle caratteristiche degli strumenti di copertura e degli elementi coperti.

In relazione alle coperture dei flussi di cassa di transazioni future, il management valuta e documenta che le stesse sono altamente probabili e presentano una esposizione alle variazioni dei flussi di cassa che impatta il Conto economico.

Per maggiori dettagli sulle assunzioni chiave sulla valutazione dell'efficacia e la misurazione dell'inefficacia, si rinvia alla nota 33.1 "Hedge accounting".

Leasing

Considerata la complessità richiesta per la valutazione dei contratti di leasing, unita alla loro durata a lungo termine, l'applicazione dell'IFRS 16 impone un signifi-

2.2 Princípi contabili rilevanti

Parti correlate

Ai sensi dello IAS 24, per parti correlate si intendono principalmente quelle che condividono con Enel SpA il medesimo soggetto controllante, le società che direttamente o indirettamente sono controllate da Enel SpA, le società collegate o joint venture (comprese le loro controllate) di Enel SpA, o le società collegate o joint venture (comprese le loro controllate) di qualsiasi società del Gruppo.

cativo ricorso al giudizio professionale. In particolare, ciò è stato necessario per:

  • applicare la definizione di leasing a fattispecie tipiche dei settori in cui opera la Società;
  • identificare la componente di servizio nell'ambito dei contratti di leasing;
  • valutare eventuali opzioni di rinnovo e di risoluzione previste nei contratti al fine di determinare la durata del leasing, esaminando congiuntamente la probabilità di esercizio di tali opzioni e qualsiasi significativa miglioria sulle attività sottostanti;
  • identificare eventuali pagamenti variabili che dipendono da indici o tassi per determinare se le variazioni di questi ultimi possano avere un impatto sui futuri pagamenti per il leasing, nonché sull'ammontare dell'attività consistente nel diritto di utilizzo;
  • stimare il tasso di attualizzazione per calcolare il valore attuale dei pagamenti dovuti per il leasing; per ulteriori dettagli sulle ipotesi usate per la stima di questo tasso si rinvia al paragrafo "Uso di stime".

Incertezza sui trattamenti ai fini dell'imposta sul reddito

La Società determina se prendere in considerazione ciascun trattamento fiscale incerto separatamente o congiuntamente a uno o più trattamenti fiscali incerti, nonché se riportare l'effetto dell'incertezza usando il metodo dell'importo più probabile o il metodo del valore atteso, scegliendo quello che, secondo le sue proiezioni, meglio prevede la soluzione dell'incertezza. La Società effettua un significativo ricorso al giudizio professionale nell'identificare le incertezze sui trattamenti ai fini delle imposte sul reddito e riesamina i giudizi e le stime effettuate in presenza di un cambiamento dei fatti e delle circostanze che potrebbe modificare la conclusione sull'accettabilità di un determinato trattamento fiscale oppure sulla stima degli effetti dell'incertezza, o entrambi.

Nella definizione di parti correlate rientrano, inoltre, quelle entità che gestiscono piani di benefíci post-pensionistici per i dipendenti di Enel SpA o di sue società correlate (nello specifico, i Fondi pensione FOPEN e FONDENEL), nonché i Sindaci e i loro stretti familiari, i dirigenti con responsabilità strategiche e i loro stretti familiari, di Enel SpA e di società da questa controllate. I dirigenti con responsabilità strategiche sono coloro che hanno il potere e la responsabilità, diretta o indiretta, della pianificazione, della direzione,

del controllo delle attività della Società e comprendono i relativi Amministratori (esecutivi o meno).

Società controllate, collegate e joint venture

Il controllo è ottenuto quando la Società è esposta o ha diritto ai rendimenti variabili derivanti dal rapporto con la partecipata, indipendentemente dalla natura della loro relazione formale, e ha la capacità, attraverso l'esercizio del proprio potere sulla partecipata, di influenzarne i rendimenti. Per maggiori dettagli circa la definizione di controllo, si rinvia al paragrafo "Valutazione dell'esistenza dei requisiti del controllo" all'interno della nota 2.1 "Uso di stime e giudizi del management".

Le società collegate sono quelle in cui la Società esercita un'influenza notevole, ossia il potere di partecipare alla determinazione delle decisioni circa le politiche finanziarie e gestionali della società partecipata senza esercitare il controllo o il controllo congiunto su queste politiche.

Una joint venture è un accordo a controllo congiunto nel quale la Società detiene il controllo congiunto e vanta diritti sulle attività nette dell'accordo. Per controllo congiunto si intende la condivisione del controllo di un accordo, che esiste unicamente quando per le decisio-

ni riguardanti le attività rilevanti è richiesto il consenso

unanime di tutte le parti che condividono il controllo. Le partecipazioni in società controllate, collegate e joint venture sono valutate al costo di acquisto. Il costo è rettificato per eventuali perdite di valore; queste ultime sono successivamente ripristinate qualora vengano meno i presupposti che le hanno determinate; il ripristino di valore non può eccedere il costo originario.

Nel caso in cui la perdita di pertinenza di Enel SpA ecceda il valore contabile della partecipazione e la partecipante sia obbligata ad adempiere a obbligazioni legali o implicite dell'impresa partecipata o comunque a coprirne le perdite, l'eventuale eccedenza rispetto al valore contabile è rilevata in un apposito fondo del passivo nell'ambito dei fondi rischi e oneri.

In caso di cessione, senza sostanza economica, di una partecipazione a una società sotto controllo comune, l'eventuale differenza tra il corrispettivo ricevuto e il valore di carico della partecipazione è rilevata nell'ambito del patrimonio netto.

Conversione delle poste in valuta

Ai sensi dello "IAS 21 - Effetti delle variazioni dei cambi delle valute estere", le transazioni in valute diverse dalla valuta funzionale sono contabilizzate, al momento della rilevazione iniziale, al tasso di cambio a pronti in essere alla data dell'operazione.

Successivamente, le attività e le passività monetarie denominate in valuta diversa dalla valuta funzionale sono convertite usando il tasso di cambio a pronti alla data di riferimento del bilancio.

Le attività e le passività non monetarie denominate in valuta estera, iscritte al costo storico, sono convertite usando il tasso di cambio in essere alla data di rilevazione iniziale della transazione. Le attività e le passività non monetarie denominate in valuta, iscritte al fair value, sono convertite utilizzando il tasso di cambio alla data di determinazione del fair value.

Le differenze di cambio eventualmente emergenti sono rilevate a Conto economico.

Nel determinare il tasso di cambio a pronti da utilizzare per la rilevazione iniziale dell'attività, del costo o del ricavo (o parte di essi) connessi all'eliminazione contabile di un'attività o passività non monetaria derivante dal pagamento o dal ricevimento di un anticipo in valuta estera, la data dell'operazione è quella in cui la Società rileva inizialmente l'attività o la passività non monetaria relativa all'anticipo.

Misurazione del fair value

Per tutte le valutazioni al fair value e per la relativa informativa integrativa, così come richiesto o consentito dai princípi contabili internazionali, la Società applica l'IFRS 13.

Il fair value rappresenta il prezzo che si percepirebbe per la vendita di un'attività ovvero che si pagherebbe per il trasferimento di una passività nell'ambito di una transazione ordinaria posta in essere tra operatori di mercato, alla data di valutazione (c.d. "exit price").

La valutazione al fair value presuppone che l'operazione di vendita dell'attività o di trasferimento della passività abbia luogo nel mercato principale, ossia nel mercato in cui ha luogo il maggior volume e livello di transazioni per l'attività o la passività. In assenza di un mercato principale, si ipotizza che la transazione abbia luogo nel mercato più vantaggioso al quale la Società ha accesso, vale a dire il mercato suscettibile di massimizzare i risultati della transazione di vendita dell'attività o di minimizzare l'ammontare da pagare per trasferire la passività.

Il fair value di un'attività o di una passività è determinato utilizzando le assunzioni che gli operatori di mercato prenderebbero in considerazione per definire il 1. Relazione sulla gestione 2. Corporate governance 4. Relazioni

3. Bilancio di esercizio

prezzo dell'attività o della passività, assumendo che gli stessi agiscano secondo il loro migliore interesse economico. Gli operatori di mercato sono acquirenti e venditori indipendenti, informati, in grado di concludere una transazione per l'attività o la passività e interessati, ma non obbligati o diversamente indotti, a perfezionare la transazione.

Nella misurazione del fair value, la Società considera le caratteristiche delle specifiche attività o passività, in particolare:

  • per le attività non finanziarie considera la capacità di un operatore di mercato di generare benefíci economici impiegando l'attività nel suo massimo e migliore utilizzo o vendendola a un altro operatore di mercato capace di impiegarla nel suo massimo e migliore utilizzo;
  • per le passività e gli strumenti rappresentativi di capitale proprio, il fair value include l'effetto del cosiddetto "non-performance risk", ossia il rischio che la Società non sia in grado di adempiere alle proprie obbligazioni, compreso tra l'altro anche il rischio di credito proprio della Società;
  • per i gruppi di attività e passività finanziarie gestiti sulla base della propria esposizione netta ai rischi di mercato o al rischio di credito, si veda la nota 34.1 "Attività valutate al fair value nello Stato patrimoniale" e la nota 34.2 "Passività valutate al fair value nello Stato patrimoniale" per maggiori dettagli.

Nella misurazione del fair value delle attività e delle passività, la Società utilizza tecniche di valutazione adeguate alle circostanze e per le quali sono disponibili dati sufficienti per valutare il fair value stesso, massimizzando l'utilizzo di input osservabili e riducendo al minimo l'utilizzo di input non osservabili.

Immobili, impianti e macchinari

Ai sensi dello IAS 16 gli immobili, impianti e macchinari sono iscritti al costo, al netto del fondo ammortamento e di qualsiasi perdita per riduzione di valore accumulata. Tale costo è comprensivo dei costi accessori direttamente attribuibili per portare il bene nel luogo e nelle condizioni necessarie alla messa in funzione del bene per l'uso per cui è stato acquistato.

I costi sostenuti successivamente all'acquisto sono rilevati a incremento del valore contabile dell'elemento cui si riferiscono, qualora sia probabile che i futuri benefíci associati al costo sostenuto per una parte del bene affluiscano alla Società e il costo dell'elemento possa essere determinato attendibilmente. Tutti gli altri costi sono rilevati nel Conto economico nell'esercizio in cui sono sostenuti.

Gli immobili, impianti e macchinari, al netto del valore residuo, sono ammortizzati a quote costanti in base alla vita utile stimata del bene che è riesaminata con periodicità annuale; eventuali cambiamenti dei criteri di ammortamento sono applicati prospetticamente. L'ammortamento ha inizio quando il bene è disponibile all'uso.

La vita utile stimata dei principali immobili, impianti e macchinari è la seguente:

Periodo di ammortamento
Migliorie su beni di terzi Minore tra il termine del
contratto e la vita utile residua
Fabbricati civili 40 anni
Altri beni 7 anni

I terreni non sono ammortizzati in quanto elementi a vita utile illimitata.

I beni rilevati nell'ambito degli immobili, impianti e macchinari sono eliminati contabilmente al momento della loro dismissione (ossia, alla data in cui il destinatario ottiene il controllo) oppure quando nessun beneficio economico futuro è atteso dal loro utilizzo o dismissione. L'eventuale utile o perdita, rilevato a Conto economico, è calcolato come differenza tra i corrispettivi netti della dismissione, determinati secondo le previsioni dell'IFRS 15 in merito al prezzo dell'operazione, e il valore netto contabile dei beni eliminati.

Leasing

Alla data di inizio del leasing, la Società determina se il contratto è, o contiene, un leasing applicando la definizione prevista dall'IFRS 16, soddisfatta quando il contratto trasferisce il diritto di controllare l'utilizzo di un'attività sottostante per un periodo di tempo in cambio di un corrispettivo.

La Società rileva un'attività consistente nel diritto di utilizzo dell'attività sottostante e una passività del leasing alla data di decorrenza del contratto (ossia, la data in cui l'attività sottostante è disponibile per l'uso).

L'attività consistente nel diritto di utilizzo rappresenta il diritto del locatario a utilizzare l'attività sottostante per la durata del leasing; la sua valutazione iniziale è al costo, che comprende l'importo iniziale della passività del leasing rettificato per tutti i pagamenti dovuti per il leasing corrisposti alla data di decorrenza o precedentemente, al netto degli incentivi ricevuti, più gli eventuali costi diretti iniziali sostenuti e una stima dei

costi per lo smantellamento e la rimozione dell'attività sottostante e per il ripristino dell'attività sottostante o del sito in cui è ubicata.

Le attività sono successivamente ammortizzate a quote costanti sul periodo più breve fra la durata del leasing e la vita utile stimata delle attività consistenti nel diritto di utilizzo. Se il leasing trasferisce la proprietà dell'attività sottostante alla Società, al termine della durata del contratto, o se il costo dell'attività consistente nel diritto di utilizzo riflette il fatto che la Società eserciterà una opzione di acquisto, l'ammortamento è calcolato sulla base della vita utile stimata dell'attività sottostante.

La passività del leasing è inizialmente valutata al valore attuale dei pagamenti dovuti per il leasing da corrispondere lungo la durata del leasing. Nel calcolare il valore attuale dei pagamenti dovuti per il leasing, la Società utilizza il tasso di finanziamento marginale del locatario alla data di decorrenza del leasing quando il tasso di interesse implicito del leasing non è facilmente determinabile.

I pagamenti variabili dovuti per il leasing che non dipendono da un indice o da un tasso sono rilevati come costi nel periodo in cui si verifica l'evento o la circostanza che fa scattare i pagamenti.

Dopo la data di decorrenza, la passività del leasing è valutata al costo ammortizzato usando il metodo del tasso di interesse effettivo e rideterminata al verificarsi di taluni eventi.

La Società applica l'eccezione alla rilevazione prevista per i leasing a breve termine ai propri contratti con durata uguale o inferiore a 12 mesi dalla data di decorrenza. Applica, inoltre, l'eccezione alla rilevazione prevista per i leasing nei quali l'attività sottostante è di "modesto valore" e il cui importo è stimato come non significativo. Per esempio, la Società detiene in leasing alcune attrezzature per ufficio (ossia, PC, stampanti e fotocopiatrici) che sono considerate di modesto valore. I pagamenti dovuti per i leasing a breve termine e per i leasing in cui l'attività sottostante è di modesto valore sono rilevati come costo a quote costanti per la durata del leasing.

Attività immateriali

Ai sensi dello IAS 38, le attività immateriali riguardano le attività prive di consistenza fisica, identificabili, controllate dalla Società, per le quali è probabile che dal loro utilizzo vengano generati benefíci economici futuri e il relativo costo può essere attendibilmente determinato.

Sono rilevate al costo di acquisto o di produzione interna per le attività generate internamente e sono rilevate come attività immateriali solo quando la Società può dimostrare la fattibilità tecnica, l'intenzione e la disponibilità di risorse al fine di completare l'attività e avere la capacità di utilizzarla o venderla.

Il costo è comprensivo degli oneri accessori di diretta imputazione necessari a rendere le attività disponibili per l'uso.

Le attività immateriali, aventi vita utile definita, sono rilevate al netto del fondo di ammortamento e delle eventuali perdite di valore accumulate.

L'ammortamento è calcolato a quote costanti in base alla vita utile stimata dell'attività, che è riesaminata con periodicità almeno annuale; eventuali cambiamenti dei criteri di ammortamento sono applicati prospetticamente. Per maggiori dettagli circa la stima della vita utile, si rimanda alla nota 2.1 "Uso di stime e giudizi del management".

L'ammortamento ha inizio quando l'attività immateriale è disponibile per l'uso. Di conseguenza, le attività immateriali non ancora disponibili per l'uso non sono ammortizzate ma sono sottoposte a verifica annuale di recuperabilità (impairment test).

Le attività immateriali della Società sono a vita utile definita.

Le attività immateriali si riferiscono a software applicativi a titolo di proprietà con vita utile prevista tra tre e cinque anni.

Impairment delle attività non finanziarie

Ai sensi dello "IAS 36 - Riduzione di valore delle attività", a ciascuna data di riferimento del bilancio, gli immobili, impianti e macchinari, gli investimenti immobiliari iscritti al costo, le attività immateriali, il diritto d'uso, l'avviamento e le partecipazioni in società collegate/joint venture sono verificate al fine di constatare l'esistenza di indicatori (fonti informative interne ed esterne) di un'eventuale riduzione del loro valore.

Le attività immateriali con vita utile indefinita e le attività immateriali non ancora disponibili per l'uso sono sottoposte a verifica per riduzione di valore annualmente o più frequentemente in presenza di indicatori che facciano ritenere che le suddette attività possano aver subíto una riduzione di valore.

Se esiste indicazione di una riduzione di valore, il valore recuperabile di ciascuna attività interessata è stimato sulla base dell'utilizzo dell'attività e della sua dismissione futura, conformemente al più recente Piano Indu1. Relazione sulla gestione 2. Corporate governance 4. Relazioni

3. Bilancio di esercizio

striale del Gruppo. Per la stima del valore recuperabile, si rimanda alla nota 2.1 "Uso di stime e giudizi del management".

Il valore recuperabile è calcolato con riferimento a una singola attività, a meno che l'attività non sia in grado di generare flussi finanziari in entrata che siano ampiamente indipendenti da quelli derivanti da altre attività o gruppi di attività.

Qualora il valore contabile dell'attività sia superiore al suo valore recuperabile, è riconosciuta una perdita di valore rilevata a Conto economico nella voce "Ammortamenti e impairment".

Se vengono meno i presupposti per una svalutazione precedentemente effettuata, il valore contabile dell'attività è ripristinato con imputazione a Conto economico, nella voce "Ammortamenti e impairment", nei limiti del valore netto contabile che l'attività in oggetto avrebbe avuto se non fosse stata effettuata la svalutazione e se fossero stati effettuati gli eventuali relativi ammortamenti.

Strumenti finanziari

Gli strumenti finanziari sono rilevati e valutati secondo lo "IAS 32 - Strumenti finanziari: esposizione nel bilancio" e l'"IFRS 9 - Strumenti finanziari".

Un'attività o una passività finanziaria è rilevata quando, e solo quando, la Società diviene parte delle clausole contrattuali dello strumento (ossia, trade date).

I crediti commerciali derivanti da contratti con la clientela, nell'ambito di applicazione dell'IFRS 15, sono inizialmente valutati al prezzo dell'operazione (come definito nell'IFRS 15) se tali crediti non contengono una componente finanziaria significativa o quando la Società applica l'espediente pratico consentito dall'IFRS 15.

Diversamente, la Società valuta inizialmente le attività finanziarie diverse dai crediti commerciali summenzionati al loro fair value più, nel caso di un'attività finanziaria non rilevata al fair value rilevato a Conto economico, i costi di transazione.

Le attività finanziarie sono classificate, alla data di rilevazione iniziale, come attività finanziarie al costo ammortizzato, al fair value rilevato tra le altre componenti di Conto economico complessivo e al fair value rilevato a Conto economico, sulla base di entrambi i seguenti elementi:

• il modello di business della Società per la gestione delle attività finanziarie ovvero in base al modo in cui la Società gestisce le proprie attività finanziarie al fine di generare flussi di cassa (ovvero, incassando i flussi di cassa contrattuali, vendendo le attività finanziarie o entrambi); e

• le caratteristiche contrattuali dei flussi di cassa dello strumento, per stabilire se lo strumento generi flussi di cassa rappresentativi esclusivamente di pagamenti di capitale e interessi sulla base del "SPPI test".

Ai fini della valutazione successiva, le attività finanziarie sono classificate in tre categorie:

  • attività finanziarie al costo ammortizzato (strumenti di debito);
  • attività finanziarie designate al fair value rilevato tra le altre componenti di Conto economico complessivo senza riciclo degli utili e perdite cumulati all'atto dell'eliminazione contabile (strumenti di capitale); e
  • attività finanziarie al fair value rilevato a Conto economico.

Attività finanziarie al costo ammortizzato

Sono classificati in tale categoria principalmente i crediti commerciali, gli altri crediti e i crediti finanziari. Le attività finanziarie al costo ammortizzato sono detenute in un modello di business il cui obiettivo è quello di incassare i flussi di cassa contrattuali e i cui termini contrattuali prevedono, a date specifiche, pagamenti di flussi di cassa rappresentati esclusivamente da capitale e interessi sul capitale da rimborsare.

77

Tali attività sono inizialmente rilevate al fair value, eventualmente rettificato dei costi di transazione e, successivamente, valutate al costo ammortizzato utilizzando il tasso di interesse effettivo, e sono soggette a impairment.

Gli utili e le perdite da cancellazione contabile dell'attività, da modifica o da rettifica per impairment sono rilevati a Conto economico.

Attività finanziarie al fair value rilevato a Conto economico complessivo (FVOCI) - Strumenti di capitale

In tale categoria, sono principalmente classificate le partecipazioni in altre imprese irrevocabilmente designate come tali al momento della rilevazione iniziale.

Gli utili e le perdite di tali attività finanziarie non saranno mai riciclati a Conto economico. La Società può trasferire l'utile o la perdita cumulata all'interno del patrimonio netto.

Gli strumenti di capitale designati al fair value rilevato a Conto economico complessivo non sono assoggettati a impairment.

I dividendi su tali investimenti sono rilevati a Conto

economico a meno che non rappresentino chiaramente un recupero di una parte del costo dell'investimento.

Attività finanziarie al fair value rilevato a Conto economico

In tale categoria, sono classificati principalmente:

  • attività finanziarie con flussi di cassa che non sono rappresentati esclusivamente da pagamenti di capitale e interesse, indipendentemente dal modello di business;
  • attività finanziarie detenute per la negoziazione in quanto acquistate o detenute principalmente al fine di essere vendute o riacquistate entro breve termine (ovvero, titoli, investimenti finanziari in fondi ecc.);
  • strumenti derivati, compresi i derivati impliciti, detenuti per la negoziazione o non designati come efficaci strumenti di copertura;
  • corrispettivi potenziali.

Tali attività finanziarie sono inizialmente rilevate al fair value, e successivamente gli utili e le perdite derivanti da variazioni del loro fair value sono rilevati a Conto economico.

In questa categoria sono incluse anche le partecipazioni in società che la Società non ha designato irrevocabilmente al fair value rilevato a OCI. Anche i dividendi su tali partecipazioni sono rilevati fra gli altri proventi nel prospetto di Conto economico quando è stabilito il diritto al pagamento.

Impairment delle attività finanziarie

A ciascuna data di riferimento del bilancio, la Società rileva un fondo per le perdite attese sui crediti commerciali e sulle altre attività finanziarie valutate al costo ammortizzato, sugli strumenti di debito valutati al fair value rilevato a Conto economico complessivo (FVO-CI), sulle attività derivanti da contratti con i clienti e tutte le altre attività rientranti nell'ambito di applicazione dell'impairment IFRS 9.

Il modello di impairment della Società, sviluppato in linea con i requisiti previsti dall'IFRS 9, è basato sulla determinazione delle perdite attese (ECL) utilizzando un approccio forward looking.

Per i crediti commerciali, le attività derivanti da contratti con i clienti e i crediti per leasing, compresi quelli con una componente finanziaria significativa, la Società applica l'approccio semplificato, calcolando le perdite attese su un periodo corrispondente all'intera vita dell'attività, generalmente pari a 12 mesi.

Per tutte le attività finanziarie diverse da crediti commerciali, attività derivanti da contratti con i clienti e crediti per leasing, la Società applica l'approccio generale in base all'IFRS 9, basato sulla valutazione dell'incremento significativo del rischio di credito rispetto alla rilevazione iniziale.

La Società rileva a Conto economico, come perdita o ripristino di valore, l'importo delle perdite (o rivalutazioni) attese necessarie per rettificare il fondo perdite attese alla data di riferimento del bilancio.

Per maggiori dettagli circa l'"impairment delle attività finanziarie", si rimanda alla nota 31 "Strumenti finanziari".

Disponibilità liquide e mezzi equivalenti

Tale categoria comprende depositi disponibili a vista o a brevissimo termine, così come gli investimenti finanziari a breve termine e ad alta liquidità prontamente convertibili in un ammontare noto di cassa e soggetti a un irrilevante rischio di variazione di valore.

Inoltre, ai fini del Rendiconto finanziario, le disponibilità liquide non includono gli scoperti bancari alla data di chiusura dell'esercizio5.

Passività finanziarie al costo ammortizzato

Tale categoria comprende principalmente finanziamenti, debiti commerciali, lease liability e strumenti di debito.

Le passività finanziarie diverse dagli strumenti derivati sono rilevate quando la Società diviene parte delle clausole contrattuali dello strumento e sono valutate inizialmente al fair value rettificato dei costi di transazione direttamente attribuibili. Successivamente, le passività finanziarie sono valutate con il criterio del costo ammortizzato, utilizzando il metodo del tasso di interesse effettivo. Il tasso di interesse effettivo è il tasso che attualizza esattamente i pagamenti o incassi futuri stimati lungo la vita attesa dello strumento finanziario od, ove opportuno un periodo più breve, al valore contabile netto dell'attività o passività finanziaria.

5. Public Statement ESMA 24 ottobre 2024 – Priority 1: Liquidity considerations (ESMA 32-193237008-8369 of October 24, 2024).

  1. Relazione sulla gestione 2. Corporate governance 4. Relazioni

3. Bilancio di esercizio

Passività finanziarie al fair value rilevato a Conto economico

Le passività finanziarie al fair value rilevato a Conto economico includono principalmente:

  • passività detenute per la negoziazione quando sono assunte con la finalità di un loro riacquisto a breve termine;
  • strumenti finanziari derivati stipulati dalla Società e non designati quali strumenti di copertura in base all'IFRS 9;
  • corrispettivi potenziali.

Derecognition delle attività e passività finanziarie

Le attività finanziarie sono eliminate contabilmente ogni qualvolta si verifichi una delle seguenti condizioni:

  • il diritto contrattuale a ricevere i flussi di cassa connessi all'attività è scaduto;
  • la Società ha sostanzialmente trasferito tutti i rischi e benefíci connessi all'attività, trasferendo i suoi diritti a ricevere flussi di cassa dall'attività oppure assumendo un'obbligazione contrattuale a riversare i flussi di cassa ricevuti a uno o più eventuali beneficiari in virtù di un contratto che rispetta i requisiti previsti dall'IFRS 9 (c.d. "pass through test");
  • la Società non ha né trasferito né mantenuto sostanzialmente tutti i rischi e benefíci connessi all'attività finanziaria ma ne ha trasferito il controllo.

Al momento dell'eliminazione dell'attività finanziaria, la Società rileva la differenza tra valore contabile (misurato alla data di eliminazione) e il corrispettivo ricevuto a Conto economico.

Le passività finanziarie sono eliminate contabilmente quando sono estinte, ossia quando l'obbligazione contrattuale è adempiuta, cancellata o prescritta.

Quando una passività finanziaria esistente viene sostituita da un'altra verso lo stesso creditore a condizioni sostanzialmente diverse, o le condizioni di una passività esistente sono sostanzialmente modificate, tale sostituzione o modifica viene trattata come un'eliminazione contabile della passività originaria e la rilevazione di una nuova passività. La differenza tra i rispettivi valori contabili è rilevata a Conto economico.

Strumenti finanziari derivati

Gli strumenti derivati sono classificati come attività o passività finanziarie a seconda del fair value positivo o negativo e sono classificati come "detenuti per la negoziazione" all'interno degli "Altri modelli di business" e valutati al fair value rilevato a Conto economico, a eccezione di quelli designati come efficaci strumenti di copertura.

Tutti i derivati detenuti per la negoziazione sono classificati come attività e passività correnti.

I derivati non detenuti per la negoziazione, ma valutati al fair value rilevato a Conto economico in quanto non si qualificano per l'hedge accounting, e i derivati designati come efficaci strumenti di copertura sono classificati come correnti o non correnti in base alla loro data di scadenza e all'intenzione della Società di detenere o meno tali strumenti fino alla scadenza. Per maggiori dettagli sui derivati e sull'hedge accounting, si rinvia alla nota 33.1 "Hedge accounting".

Compensazione di attività e passività finanziarie

La Società compensa attività e passività finanziarie quando:

  • esiste un diritto legalmente esercitabile di compensare i valori rilevati in bilancio; e
  • vi è l'intenzione o di compensare su base netta o di realizzare l'attività e regolare la passività simultaneamente.

Attività non correnti (o gruppi in dismissione) classificate come possedute per la vendita

Ai sensi dell'IFRS 5, le attività non correnti (o gruppi in dismissione) sono classificate come possedute per la vendita se il loro valore contabile sarà recuperato principalmente con un'operazione di vendita anziché con il loro uso continuativo.

Tale criterio di classificazione è applicabile solo se le attività non correnti (o gruppi in dismissione) sono disponibili per la vendita immediata nelle loro condizioni attuali e la vendita è altamente probabile.

Per maggiori dettagli sui requisiti per verificare se la vendita è altamente probabile si veda la nota 2.1 "Uso di stime e giudizi del management".

Benefíci ai dipendenti

Benefíci successivi alla fine del rapporto di lavoro e altri benefíci a lungo termine

Ai sensi dello IAS 19, la Società determina, separatamente per ciascun piano, le passività relative ai benefíci definiti erogati ai dipendenti in coincidenza o successivamente alla cessazione del rapporto di lavoro e agli altri benefíci a lungo termine erogati nel corso dell'attività lavorativa. La Società utilizza ipotesi attuariali per stimare l'ammontare dei benefíci futuri che i dipendenti hanno maturato alla data di riferimento del bilancio (attraverso il "metodo di proiezione unitaria del credito") e un opportuno tasso di sconto per determinare il valore attuale di tali piani.

La passività, al netto delle eventuali attività a servizio del piano, è rilevata per competenza lungo il periodo di maturazione del diritto. La valutazione della passività è effettuata da attuari indipendenti.

Se le attività a servizio del piano eccedono il valore attuale della relativa passività a benefíci definiti, il surplus viene rilevato come attività (nei limiti dell'eventuale massimale).

Con riferimento alle passività (attività) per i piani a benefíci definiti, la Società rileva gli utili e le perdite attuariali derivanti dalla valutazione attuariale delle passività, il rendimento delle attività a servizio del piano (al netto degli associati interessi attivi) e l'effetto del massimale di attività – asset ceiling – (al netto dei relativi interessi) nell'ambito delle altre componenti del Conto economico complessivo (OCI) quando si verificano. Per gli altri benefíci a lungo termine, i relativi utili e perdite attuariali sono rilevati a Conto economico.

Inoltre, la Società è impegnata in piani a contribuzione definita per effetto dei quali paga contributi fissi a una entità distinta (un fondo) e non avrà un'obbligazione legale o implicita a pagare ulteriori contributi se il fondo non disponesse di risorse sufficienti a pagare tutti i benefíci ai dipendenti relativamente all'attività lavorativa svolta nell'esercizio corrente e in quelli precedenti. Tali piani sono generalmente istituiti con lo scopo di integrare le prestazioni pensionistiche dovute successivamente alla fine del rapporto di lavoro. I costi relativi a tali piani sono rilevati a Conto economico sulla base della contribuzione effettuata nel periodo.

Termination benefit

Ai sensi dello IAS 19, le passività per benefíci dovuti ai dipendenti per la cessazione anticipata del rapporto di lavoro derivano dalla decisione da parte della Società di concludere il rapporto di lavoro con un dipendente prima della normale data di pensionamento oppure dalla scelta volontaria di un dipendente di accettare un'offerta, da parte della Società, di tali benefíci in cambio della cessazione del rapporto di lavoro.

Tali benefíci sono rilevati nella data più immediata tra le seguenti:

  • il momento in cui la Società non può più ritirare l'offerta di tali benefíci; e
  • il momento in cui la Società rileva i costi di una ristrutturazione che rientra nell'ambito di applicazione dello IAS 37 e implica il pagamento di benefíci dovuti per la cessazione del rapporto di lavoro.

La Società determina tali passività sulla base della natura del beneficio concesso.

Pagamenti basati su azioni

La Società attua operazioni con pagamento basato su azioni regolate con strumenti rappresentativi di capitale nell'ambito della politica in materia di remunerazione adottata per l'Amministratore Delegato/ Direttore Generale e per i dirigenti con responsabilità strategiche.

I più recenti piani di incentivazione di lungo termine prevedono l'assegnazione ai destinatari di un incentivo, rappresentato da una componente di natura azionaria (regolata con strumenti rappresentativi di capitale) e da una componente monetaria (pagata per cassa), che maturerà qualora si verifichino specifiche condizioni. Ai sensi dell'IFRS 2, la Società classifica la componente monetaria come un'operazione regolata per cassa se è basata sul prezzo (o valore) degli strumenti rappresentativi di capitale della società che ha emesso il piano o, negli altri casi, come un altro beneficio ai dipendenti a lungo termine. Al fine di regolare la componente azionaria mediante l'assegnazione gratuita di azioni, sono stati approvati programmi di acquisto di azioni proprie a servizio di tali piani. Per ulteriori dettagli sui piani di incentivazione basati su azioni, si rinvia alla nota 35 "Pagamenti basati su azioni".

In particolare, per la componente azionaria, la Società rileva i servizi resi dai dipendenti come costo del personale lungo il periodo in cui le condizioni di permanenza in servizio e di conseguimento di determinati risultati devono essere soddisfatte (periodo di maturazione) e stima indirettamente il loro valore, e il corrispondente incremento di una specifica voce del patrimonio netto, sulla base del fair value degli strumenti rappresentativi di capitale (ossia, azioni della società emittente) alla data di assegnazione.

  1. Relazione sulla gestione 2. Corporate governance 4. Relazioni

3. Bilancio di esercizio

81

Il costo complessivamente rilevato è rettificato a ogni data di riferimento del bilancio fino alla data di maturazione per riflettere la migliore stima disponibile alla Società del numero di strumenti rappresentativi di capitale per i quali ci si attende che le condizioni di permanenza in servizio e quelle di conseguimento di determinati risultati diverse dalle condizioni di mercato o di non maturazione saranno soddisfatte al termine del periodo di maturazione.

Di contro, se l'incentivo basato su strumenti rappresentativi di capitale è pagato per cassa, la Società rileva i servizi resi dai dipendenti come costo del personale lungo il periodo di maturazione e una corrispondente passività misurata al fair value della passività sostenuta. Successivamente, e fino al momento della sua estinzione, la passività viene rimisurata al fair value a ogni data di riferimento del bilancio, considerando la migliore stima possibile dell'incentivo che maturerà, con le variazioni di fair value rilevate tra i costi del personale.

Fondi rischi e oneri

Ai sensi dello IAS 37, gli accantonamenti ai fondi per rischi e oneri sono rilevati quando, alla data di riferimento, in presenza di un'obbligazione legale o implicita, derivante da un evento passato, è probabile che per soddisfare l'obbligazione si renderà necessario un esborso di risorse il cui ammontare è stimabile in modo attendibile. Se l'effetto del valore temporale del denaro è un aspetto rilevante, gli accantonamenti sono determinati attualizzando i flussi finanziari futuri attesi a un tasso di sconto al lordo delle imposte che riflette la valutazione corrente del mercato del costo del denaro in relazione al tempo e i rischi per i quali le stime dei flussi di cassa futuri non sono state rettificate. Quando l'accantonamento è attualizzato, l'adeguamento periodico del valore attuale dovuto al fattore temporale (ovvero, unwinding dello sconto) è riflesso nel Conto economico come interesse passivo.

Laddove si supponga che tutte le spese, o una parte di esse, richieste per estinguere un'obbligazione vengano rimborsate da terzi, l'indennizzo, se virtualmente certo, è rilevato come un'attività distinta.

I fondi non comprendono passività per riflettere le incertezze sui trattamenti ai fini dell'imposta sul reddito che vengono rilevati come passività fiscali.

Le variazioni di stima degli accantonamenti ai fondi sono riflesse nel Conto economico dell'esercizio in cui avviene la variazione.

Ricavi provenienti da contratti con i clienti

La Società rileva i ricavi derivanti da contratti con clienti, per un ammontare che riflette il corrispettivo cui la Società si aspetta di avere diritto in cambio dei beni e dei servizi forniti in accordo con il modello a 5 fasi (step) previsto dall'IFRS 15:

  • individuazione del contratto con il cliente (step 1);
  • individuazione delle obbligazioni di fare (step 2);
  • determinazione del prezzo dell'operazione (step 3);
  • allocazione del corrispettivo, all'inizio del contratto, alle diverse obbligazioni di fare (step 4);
  • rilevazione dei ricavi (step 5).

La Società rileva i ricavi quando (o man mano che) ciascuna obbligazione di fare è soddisfatta trasferendo il bene o servizio promesso al cliente.

Proventi e oneri finanziari da derivati

I proventi e oneri finanziari da derivati includono:

  • proventi e oneri da derivati valutati al fair value rilevato a Conto economico sul rischio di tasso di interesse e tasso di cambio;
  • proventi e oneri da derivati di cash flow hedge sul rischio di tasso di interesse e tasso di cambio.

Altri proventi e oneri finanziari

Per tutte le attività e passività finanziarie valutate al costo ammortizzato e le attività finanziarie che maturano interessi classificate come al fair value rilevato a Conto economico complessivo, gli interessi attivi e passivi sono rilevati utilizzando il metodo del tasso di interesse effettivo.

Gli interessi attivi sono rilevati nella misura in cui è probabile che i benefíci economici affluiranno alla Società e il loro ammontare possa essere attendibilmente valutato. Gli altri proventi e oneri finanziari includono anche le variazioni di fair value di strumenti finanziari diversi dai derivati.

Dividendi

Ai sensi dell'"IFRS 9 - Strumenti finanziari", i dividendi sono rilevati quando è stabilito il diritto incondizionato a ricevere il pagamento.

I dividendi e gli acconti sui dividendi pagabili agli azio-

nisti della Società sono rappresentati come movimento del patrimonio netto alla data in cui sono approvati, rispettivamente, dall'Assemblea degli azionisti e dal Consiglio di Amministrazione.

Imposte sul reddito

Lo IAS 12 specifica i requisiti per la rilevazione di attività e passività fiscali correnti e differite; l'incertezza nella determinazione dei debiti verso l'Erario è definita in linea con i requisiti previsti dall'"IFRIC 23 - Incertezza sui trattamenti ai fini dell'imposta sul reddito".

Imposte correnti sul reddito

Le imposte correnti sul reddito dell'esercizio, iscritte tra i "debiti per imposte sul reddito" al netto degli acconti versati, ovvero nella voce "crediti per imposte sul reddito" qualora il saldo netto risulti a credito, sono determinate in base alla stima del reddito imponibile e in conformità alle disposizioni in vigore.

Tali debiti e crediti sono determinati applicando le aliquote fiscali previste da provvedimenti promulgati o sostanzialmente promulgati alla data di riferimento del bilancio. Le imposte correnti sono rilevate nel Conto economico, a eccezione di quelle relative a voci rilevate al di fuori del Conto economico che sono riconosciute direttamente a patrimonio netto.

Imposte sul reddito differite e anticipate

Le imposte sul reddito differite e anticipate sono calcolate sulle differenze temporanee tra i valori patrimoniali iscritti in bilancio e i corrispondenti valori riconosciuti ai fini fiscali applicando l'aliquota fiscale in vigore alla data in cui la differenza temporanea si riverserà, determinata sulla base delle aliquote fiscali previste da provvedimenti promulgati o sostanzialmente promulgati alla data di riferimento del bilancio.

Le passività fiscali differite sono rilevate in relazione alle differenze temporanee imponibili, salvo che tali passività derivino: (i) dalla rilevazione iniziale di un'attività o di una passività in un'operazione che: non rappresenta una aggregazione aziendale e, al momento dell'operazione, non influenza né l'utile contabile né il reddito imponibile; e non dà luogo a differenze temporanee imponibili e deducibili uguali; o (ii) in riferimento a differenze temporanee imponibili riferibili a partecipazioni in società controllate, collegate e joint venture, quando la Società è in grado di controllare i tempi dell'annullamento delle differenze temporanee ed è probabile che, nel prevedibile futuro, la differenza temporanea non si annullerà.

Le attività per imposte anticipate si riferiscono a tutte le differenze temporanee deducibili, nonché al riporto a nuovo di perdite fiscali e di crediti d'imposta non utilizzati. Per i dettagli riguardo alla recuperabilità di tali attività, si rimanda allo specifico paragrafo nell'ambito delle stime. Le imposte sul reddito differite e anticipate sono rilevate nel Conto economico, a eccezione di quelle relative a voci rilevate al di fuori del Conto economico che sono riconosciute direttamente a patrimonio netto. Le attività per imposte anticipate e le passività fiscali differite sono compensate solo se esiste un diritto legalmente esercitabile di compensare le attività fiscali correnti con le passività fiscali correnti e se sono relative a imposte sul reddito applicate dalla medesima Autorità Fiscale sullo stesso soggetto passivo d'imposta oppure su soggetti passivi d'imposta diversi che intendono regolare le passività e le attività fiscali correnti su base netta, o realizzare le attività e regolare le passività contemporaneamente, in ciascun esercizio successivo nel quale si prevede che siano regolati o recuperati ammontari significativi di passività o di attività fiscali differite.

Incertezza sui trattamenti ai fini dell'imposta sul reddito

Nella definizione di incertezza, andrà considerato se un dato trattamento fiscale risulterà accettabile per l'Autorità Fiscale. Se si ritiene probabile che l'Autorità Fiscale accetti il trattamento fiscale (con il termine "probabile" inteso come "più verosimile che non"), allora la Società rileva e valuta le proprie imposte correnti o differite attive e passive applicando le disposizioni dello IAS 12.

Di converso, se la Società ritiene che non sia probabile che l'Autorità Fiscale accetti il trattamento fiscale ai fini dell'imposta sul reddito, la Società dovrà riflettere l'effetto di tale incertezza avvalendosi del metodo che meglio prevede la risoluzione del trattamento fiscale incerto.

Maggiori informazioni sull'incertezza sui trattamenti ai fini dell'imposta sul reddito sono riportati nella nota 2.1 "Uso di stime e giudizi del management".

Poiché le posizioni fiscali incerte si riferiscono alla definizione di imposte sul reddito, la Società espone le attività/passività fiscali incerte come imposte correnti o imposte differite.

Contratti di garanzia

I contratti di garanzia finanziaria sono valutati e contabilizzati in applicazione dell'"IFRS 9 - Strumenti fi1. Relazione sulla gestione 2. Corporate governance 4. Relazioni

3. Bilancio di esercizio

nanziari", secondo il quale la garanzia è inizialmente valutata al fair value. Successivamente alla rilevazione iniziale, la valutazione della garanzia è effettuata al maggiore tra:

  • l'importo dell'accantonamento per la perdita attesa del credito (ECL) determinato in conformità all'IFRS 9; e
  • l'importo inizialmente rilevato meno, quando appropriato, l'importo cumulativo dei ricavi rilevati in conformità all'IFRS 15.

Tali previsioni si applicano anche ai contratti di garanzia commerciale che non rappresentano contratti assicurativi perché non trasferiscono rischi assicurativi significativi all'emittente e soddisfano le condizioni per essere rilevati e misurati come strumenti finanziari secondo l'IFRS 9.

2.3 Informativa relativa al cambiamento climatico

Enel è impegnata a sviluppare un modello di business in linea con gli obiettivi dell'Accordo di Parigi (COP21) per limitare l'aumento medio della temperatura globale al di sotto di 1,5 °C e a raggiungere le emissioni zero entro il 2040, promuovendo il ruolo fondamentale dell'elettricità come vettore energetico per guidare la transizione verso un'economia mondiale a zero emissioni nette entro il 2050. Attraverso la propria strategia di business, il Gruppo si impegna a stabilire i driver e gli investimenti necessari per lo sviluppo di azioni di mitigazione e adattamento al cambiamento climatico lungo tutta la sua catena del valore.

Ambizione emissioni zero: il piano di decarbonizzazione per la mitigazione dei cambiamenti climatici

L'impegno nella lotta al cambiamento climatico è parte integrante della strategia di Enel sia nel breve sia nel lungo termine, attraverso un piano di decarbonizzazione che copre sia le emissioni dirette sia quelle indirette lungo tutta la catena di valore. Tale strategia, che si basa su quattro obiettivi certificati dalla Science Based Targets initiative (SBTi), in linea con la limitazione del riscaldamento globale a 1,5 ºC, si concretizza nelle seguenti linee d'azione di business.

Decarbonizzazione del mix energetico: sviluppo di nuova capacità rinnovabile e contestuale uscita dalla generazione termica entro il 2040. In tal senso, il Gruppo conferma l'obiettivo di uscire dalla generazione a carbone entro il 2027, previa autorizzazione delle autorità competenti, convertendo i siti per altri usi. Il raggiungimento degli obiettivi è possibile grazie anche all'assenza di emissioni bloccate associate alle attività del Gruppo, che possano quindi ritardare e/o bloccare gli impegni di business presi per la chiusura degli impianti.

Spinta all'elettrificazione e phase-out del gas retail: sviluppo di tecnologie elettriche più efficienti e convenienti per i consumatori, promuovendo l'elettrificazione degli usi e la progressiva minimizzazione del portafoglio gas dei clienti nel medio e lungo termine.

Sviluppo e potenziamento della rete: rafforzamento del ruolo delle reti con un piano di investimenti volto ad aumentarne la resilienza, la digitalizzazione e la flessibilità, per supportare la connessione di milioni di clienti e prosumer e bilanciare l'intermittenza dell'energia generata direttamente da impianti rinnovabili.

Gli investimenti a supporto del Piano di Transizione sono parte integrante del Piano Strategico di Gruppo, incluso l'allineamento agli obiettivi di decarbonizzazione e ai criteri della tassonomia europea.

Per ulteriori dettagli sulle implicazioni finanziarie relative agli argomenti legati al cambiamento climatico, si rimanda alla nota 2.1 "Uso di stime e giudizi del management" e alle note relative a voci specifiche.

2.4 Minimum tax

La legislazione "Pillar II - Global Anti-Base Erosion Model Rules (GloBE Rules)", volta a garantire che le grandi imprese multinazionali paghino un livello minimo di imposta sul reddito realizzato in un determinato periodo in ciascuna giurisdizione in cui operano, è stata emanata o sostanzialmente emanata in alcune giurisdizioni del Gruppo Enel. In Italia, il decreto legislativo n. 209 del 27 dicembre 2023 ha recepito la direttiva 2022/2523/UE sull'imposizione minima globale dei gruppi multinazionali.

In generale, le norme prevedono un sistema di imposta aggiuntiva ("top-up tax") che porta l'ammontare totale delle imposte da corrispondere sull'excess profit di una giurisdizione fino all'aliquota minima del 15%.

A tal proposito, il Gruppo si è dotato di un apposito processo per la stima della potenziale esposizione alla top-up tax in tali giurisdizioni, da cui è emerso che vi sono limitate circostanze in cui l'aliquota fiscale effettiva sia inferiore al 15%.

Sulla base di questa stima, la potenziale top-up tax che il Gruppo Enel dovrebbe pagare come differenza tra l'aliquota fiscale effettiva calcolata per giurisdizione secondo le GloBE Rules e l'aliquota minima del 15% non ha impatti materiali.

In applicazione di quanto previsto dallo "IAS 12 - International Tax Reform - Pillar II Model Rules", il Gruppo ha applicato l'esenzione temporanea obbligatoria per la contabilizzazione delle imposte differite derivanti dall'applicazione del Pillar II. Il Gruppo riconoscerà le imposte che risulteranno dall'applicazione della normativa come imposte correnti nel momento in cui le stesse saranno sostenute (si veda la nota 12 "Attività per imposte anticipate e Passività per imposte differite").

3. Nuovi princípi contabili, modifiche e interpretazioni

La Società ha adottato le seguenti modifiche ai princípi esistenti con data di efficacia dal 1° gennaio 2024.

• "Amendments to IAS 7 - Statement of cash flows and IFRS 7 - Financial Instruments Disclosures: Supplier Finance Arrangements", emesso a maggio 2023. Le modifiche chiariscono le caratteristiche dei Supplier Finance Arrangements (SFA) e richiedono di fornire informazioni integrative tali da consentire agli user del bilancio di valutare gli effetti di tali accordi sulle passività, sui flussi finanziari e sull'esposizione al rischio di liquidità. Inoltre, le modifiche chiariscono che tali accordi prevedono la dilazione dei termini di pagamento per il debitore o l'anticipo degli stessi per i suoi fornitori, rispetto alle scadenze di pagamento originarie. Le modifiche allo IAS 7 forniscono un elenco di informazioni, da riportare in forma aggregata, per gli SFA con caratteristiche simili. Riguardo all'IFRS 7, le modifiche aggiungono gli SFA

all'elenco dei fattori che dovrebbero essere considerati nel fornire l'informativa richiesta sulla gestione del rischio di liquidità, inserendo tali accordi come possibile causa di concentrazione di tale rischio. Lo IASB ha consentito di non fornire, durante il primo anno di applicazione né informazioni comparative, né l'informativa sui saldi di apertura specifici.

  • "Amendments to IAS 1 Classification of Liabilities as Current or Non-current", emesso a gennaio 2020. Le modifiche riguardano le previsioni dello IAS 1 relativamente alla presentazione delle passività. In particolare, tali modifiche eliminano il requisito che il diritto sia incondizionato e chiariscono più nel dettaglio:
    • i criteri per classificare una passività come corrente o non corrente, specificando cosa si intenda per diritto a differirne il regolamento e che tale diritto deve esistere alla fine del periodo di reporting;
  • che la classificazione non è influenzata dalle intenzioni o aspettative del management in merito all'esercizio o meno del diritto di differire il regolamento di una passività;
  • che esiste un diritto di differire solo se sono soddisfatte le condizioni specificate nel contratto di finanziamento alla fine dell'esercizio, anche se il creditore non verifica il rispetto di tali condizioni fino a una data successiva; e
  • che il regolamento si riferisce al trasferimento alla controparte di disponibilità liquide, strumenti rappresentativi di capitale, altri beni o servizi. A tal riguardo, le clausole di una passività che potrebbero, a scelta della controparte, dar luogo al suo regolamento attraverso il trasferimento di strumenti rappresentativi di capitale (per esempio, opzioni di conversione) non incidono sulla sua classificazione come corrente o non corrente se, applicando lo IAS 32, l'opzione è classificata come strumento rappresentativo di capitale, rilevato separatamente dalla passività.
  • "Amendments to IAS 1 Non-current Liabilities with Covenants", emesso a ottobre 2022. Le modifiche sono finalizzate a:
    • chiarire che la classificazione di una passività come corrente o non corrente è subordinata a eventuali covenant, presenti nel contratto, da rispettare alla data, o prima della data, di chiusura dell'esercizio; e
    • migliorare l'informativa da fornire quando la facoltà di differire il regolamento di una passività per almeno 12 mesi è subordinata al rispetto di covenant. Nello specifico, le modifiche richiedono un'informativa che consenta agli user del bilancio di comprendere il rischio che le passività possano

1. Relazione sulla gestione 2. Corporate governance 4. Relazioni

3. Bilancio di esercizio

85

diventare rimborsabili entro 12 mesi dalla data di chiusura dell'esercizio, fornendo: (i) informazioni sui covenant (compresa la loro natura e la data in cui vanno rispettati) e sul valore contabile delle relative passività; (ii) fatti e circostanze, se presenti, che indicano che potrebbero manifestarsi delle difficoltà a rispettare tali clausole.

"Amendments to IFRS 16 - Lease Liability in a Sale and Leaseback", emesso a settembre 2022. Le modifiche specificano i criteri che il venditore-locatario utilizza nel valutare la passività derivante da un'operazione di vendita e retrolocazione, al fine di garantire che il venditore-locatario non rilevi alcun importo degli utili o delle perdite che si riferiscono al diritto di utilizzo da lui mantenuto.

In particolare, l'IFRS 16 richiede al venditore-locatario di valutare l'attività per il diritto d'uso derivante da un'operazione di vendita e retro-locazione in proporzione al valore contabile precedente dell'attività che si riferisce al diritto di utilizzo mantenuto e, di conseguenza, di rilevare solo l'importo dell'eventuale plusvalenza o minusvalenza relativa ai diritti trasferiti all'acquirente-locatore.

Inoltre, le modifiche si applicano alle operazioni di vendita e retrolocazione in cui i pagamenti del leasing includono pagamenti variabili che non dipendono da un indice o da un tasso.

L'applicazione di queste modifiche non ha comportato impatti significativi nel presente Bilancio di esercizio.

Informazioni sul Conto economico

Ricavi

4.a Ricavi delle vendite e delle prestazioni – Euro 110 milioni

Milioni di euro 2024 2023 2024-2023
Società del Gruppo 109 107 2
Terzi 1 - 1
Totale ricavi delle vendite e delle prestazioni 110 107 3

I "Ricavi delle vendite e delle prestazioni" si riferiscono a prestazioni rese alle società controllate nell'ambito della funzione di indirizzo e coordinamento della Capogruppo per servizi manageriali (76 milioni di euro), per servizi di assistenza informatica (29 milioni di euro) e per altre prestazioni (5 milioni di euro).

La variazione positiva di 3 milioni di euro è da ricondurre all'incremento dei ricavi per prestazioni di servizi manageriali per 11 milioni di euro, compensato dal decremento dei ricavi per servizi informatici per 7 milioni di euro e per altre prestazioni per 1 milione di euro.

I "Ricavi delle vendite e delle prestazioni" possono essere suddivisi per area geografica come di seguito riportato:

• 60 milioni di euro in Italia (52 milioni di euro nel 2023);

  • 16 milioni di euro in Europa Paesi UE (18 milioni di euro nel 2023);
  • 34 milioni di euro in altri Paesi (37 milioni di euro nel 2023).

4.b Altri proventi – Euro 11 milioni

Gli "Altri proventi" comprendono essenzialmente il riaddebito dei costi per personale di Enel SpA in distacco in altre società del Gruppo per 8 milioni di euro e nella Fondazione Centro Studi Enel e in Enel Cuore Onlus per complessivi 2 milioni di euro. Nell'esercizio precedente la voce comprendeva la plusvalenza di 43 milioni di euro, rilevata a seguito della cessione della partecipazione nella società a controllo congiunto Rusenergosbyt LLC.

Costi

5.a Acquisti di materiale di consumo

I costi per acquisti di materiali di consumo non presentano variazioni rispetto all'esercizio precedente.

5.b Servizi e godimento beni di terzi – Euro 177 milioni

Milioni di euro 2024 2023 2024-2023
Costi per servizi 170 197 (27)
Costi per godimento beni di terzi 7 5 2
Totale servizi e godimento beni di terzi 177 202 (25)

I "Costi per servizi" si riferiscono a servizi resi da terzi per 55 milioni di euro (75 milioni di euro nel 2023) e da società del Gruppo per 115 milioni di euro (122 milioni di euro nel 2023).

I costi per servizi resi da terzi presentano una variazione in diminuzione di 20 milioni di euro, riconducibile essenzialmente alla riduzione dei costi per servizi di assistenza sistemica (23 milioni di euro), parzialmente compensata da un aumento delle spese per pubblicità e sponsorizzazioni (4 milioni di euro).

I costi per servizi resi da società del Gruppo registrano un decremento di 7 milioni di euro, da ricondursi alla riduzione dei costi per servizi di assistenza sistemica (6 milioni di euro) e dei costi per servizi manageriali (2 milioni di euro).

I "Costi per godimento beni di terzi" sono rappresentati dai costi per godimento di beni di proprietà della controllata Enel Italia SpA (5 milioni di euro) e dai costi per leasing operativi (2 milioni di euro).

5.c Costo del personale – Euro 146 milioni

Milioni di euro Note 2024 2023 2024-2023
Salari e stipendi 93 87 6
Oneri sociali 28 26 2
Benefíci successivi al rapporto di lavoro 24 8 7 1
Altri benefíci a lungo termine 24 1 (3) 4
Pagamenti basati su azioni 4 2 2
Altri costi e altri piani di incentivazione 12 16 (4)
Totale costo del personale 146 135 11

1. Relazione sulla gestione 2. Corporate governance 4. Relazioni

3. Bilancio di esercizio

87

Il "Costo del personale" presenta un incremento di 11 milioni di euro rispetto al 2023, da ricondurre prevalentemente alla variazione positiva della consistenza effettiva e media del personale.

Nel prospetto che segue è evidenziata la consistenza media dei dipendenti per categoria di appartenenza, confrontata con quella del periodo precedente, nonché la consistenza effettiva al 31 dicembre 2024.

Consistenza media Consistenza puntuale
N. 2024 2023 2024-2023 al 31.12.2024
Manager 184 165 19 189
Middle manager 593 488 105 668
White collar 271 249 22 273
Totale 1.048 902 146 1.130

5.d Ammortamenti e impairment – Euro 3.585 milioni

Milioni di euro 2024 2023 2024-2023
Ammortamenti delle attività materiali 5 4 1
Ammortamenti delle attività immateriali 83 47 36
Impairment 3.497 668 2.829
Ripristini di valore - - -
Totale ammortamenti e impairment 3.585 719 2.866

Gli ammortamenti, pari a 88 milioni di euro, si riferiscono alle attività materiali per 5 milioni di euro e alle attività immateriali per 83 milioni di euro.

La voce "Impairment" comprende le rettifiche di valore effettuate sulle partecipazioni detenute nelle società controllate Enel Holding Finance Srl per 2.587 milioni di euro ed Enel Finance International NV per 862 milioni di euro, come risultato del test di impairment effettuato a seguito della distribuzione parziale di riserve di capitale disponibili. La voce inoltre comprende la rettifica di valore effettuata sulla partecipazione detenuta nella società controllata Enel Reinsurance - Compagnia di riassicurazione SpA per 47 milioni di euro.

La voce include anche gli impairment e i ripristini di valore dei crediti commerciali e degli altri crediti per un importo complessivo pari a 1 milione di euro.

Per i dettagli sui criteri adottati per la determinazione delle rettifiche di valore si rinvia alla successiva nota 13 "Partecipazioni".

5.e Altri costi operativi – Euro 14 milioni

La voce "Altri costi operativi" si decrementa per 33 milioni di euro. Nell'esercizio precedente la voce accoglieva principalmente le rilevazioni effettuate per effetto della rinuncia dei crediti vantati dalla Società e da altre società del Gruppo verso Enel Generación Costanera SA per 21 milioni di euro e dei crediti non incassati verso Rusenergosbyt LLC per 11 milioni di euro.

6. Proventi da partecipazioni – Euro 6.563 milioni

Milioni di euro 2024 2023 2024-2023
Dividendi da società controllate 6.562 4.269 2.293
Enel Américas SA 399 88 311
Enel Chile SA 216 285 (69)
Enel Finance International NV 1.075 - 1.075
Enel Global Trading SpA 1.103 - 1.103
Enel Green Power SpA 166 - 166
Enel Grids Srl - 267 (267)
Enel Holding Finance Srl 3.225 - 3.225
Enel Iberia SRLU 375 1.415 (1.040)
Enel Italia SpA - 2.214 (2.214)
Enelpower Srl 3 - 3
Dividendi da altre società 1 - 1
Empresa Propietaria de la Red SA 1 - 1
Totale proventi da partecipazioni 6.563 4.269 2.294

I proventi da partecipazioni si riferiscono ai dividendi deliberati dalle società controllate, collegate e altre imprese. Rispetto all'esercizio precedente la variazione positiva di 2.294 milioni di euro è dovuta principalmente:

  • 88
  • alla distribuzione di riserve di capitale disponibili da parte della controllata Enel Holding Finance Srl per un importo pari a 3.225 milioni di euro e da parte della società olandese Enel Finance International NV per un importo pari a 1.075 milioni di euro;
  • alla distribuzione di dividendi da parte di Enel Global Trading SpA per 1.103 milioni di euro;

• ai minori dividendi deliberati da Enel Iberia SRLU per 1.040 milioni di euro.

Le società Enel Italia SpA ed Enel Grids Srl nel corso dell'esercizio non hanno deliberato la distribuzione di dividendi.

A fine periodo risultano da incassare i dividendi dell'esercizio 2024 deliberati dalle società controllate Enel Iberia SRLU (300 milioni di euro), Enel Américas SA (294 milioni di euro) ed Enel Chile SA (35 milioni di euro), successivamente incassati nei mesi di gennaio e febbraio 2025.

7. Proventi/(Oneri) finanziari netti da contratti derivati – Euro 96 milioni

Milioni di euro 2024 2023 2024-2023
Proventi finanziari da derivati
- posti in essere nell'interesse di società del Gruppo: 401 762 (361)
- proventi da derivati al fair value rilevato
a Conto economico
401 762 (361)
- posti in essere nell'interesse di Enel SpA: 149 145 4
- proventi da derivati di cash flow hedge 130 121 9
- proventi da derivati al fair value rilevato
a Conto economico
19 24 (5)
Totale proventi finanziari da derivati 550 907 (357)
Oneri finanziari da derivati
- posti in essere nell'interesse di società del Gruppo: 398 766 (368)
- oneri da derivati al fair value rilevato
a Conto economico
398 766 (368)
- posti in essere nell'interesse di Enel SpA: 56 103 (47)
- oneri da derivati di cash flow hedge 36 67 (31)
- oneri da derivati al fair value rilevato a Conto
economico
20 36 (16)
Totale oneri finanziari da derivati 454 869 (415)
TOTALE PROVENTI/(ONERI) FINANZIARI NETTI
DA CONTRATTI DERIVATI
96 38 58

I proventi finanziari netti da contratti derivati su tassi e cambi ammontano a 96 milioni di euro (38 milioni di euro nel 2023).

La variazione positiva di 58 milioni di euro è determinata dal decremento degli oneri finanziari netti su derivati di cash flow hedge (40 milioni di euro), dal decremento degli oneri finanziari netti su strumenti derivati valutati al fair value a Conto economico (11 milioni di euro), stipulati nell'interesse di Enel SpA, e dalla riduzione degli oneri finanziari netti da contratti derivati posti in essere nell'interesse di società del Gruppo (7 milioni di euro).

I risultati netti rilevati nel 2024 su derivati sia di copertura sia al fair value a Conto economico si riferiscono prevalentemente alla copertura del rischio di cambio. Per maggiori dettagli sui derivati, si rinvia alla nota 31 "Strumenti finanziari" e alla nota 33 "Derivati ed hedge accounting".

8. Altri proventi/(oneri) finanziari netti – Euro (404) milioni

Milioni di euro 2024 2023 2024-2023
Altri proventi finanziari
Interessi attivi
Interessi attivi su attività finanziarie a breve termine 348 235 113
Totale 348 235 113
Differenze positive di cambio 14 32 (18)
Altro 186 214 (28)
Totale 200 246 (46)
Totale altri proventi finanziari 548 481 67
Altri oneri finanziari
Interessi passivi
Interessi passivi su finanziamenti bancari 145 163 (18)
Interessi passivi su prestiti obbligazionari 140 240 (100)
Interessi passivi su altri finanziamenti 594 449 145
Totale 879 852 27
Differenze negative di cambio 64 32 32
Interessi passivi su piani a benefíci definiti e altri benefíci
a lungo termine relativi al personale
5 6 (1)
Oneri finanziari su operazioni gestione del debito - 7 (7)
Altro 4 55 (51)
Totale 73 100 (27)
Totale altri oneri finanziari 952 952 -
TOTALE ALTRI PROVENTI/(ONERI) FINANZIARI NETTI (404) (471) 67

Gli altri proventi finanziari, pari a 548 milioni di euro, registrano un incremento di 67 milioni di euro rispetto al precedente esercizio, riferito principalmente:

  • all'aumento degli interessi attivi su attività finanziarie a breve termine per 113 milioni di euro;
  • al decremento delle differenze positive di cambio, per 18 milioni di euro, che risente soprattutto dell'andamento dei tassi di cambio associati all'indebitamento netto in valuta diversa dall'euro;
  • al decremento degli altri proventi finanziari su garanzie rilasciate nell'interesse delle società del Gruppo per 28 milioni di euro.

Gli altri oneri finanziari, pari a 952 milioni di euro, non presentano variazioni rispetto all'esercizio precedente. L'incremento degli interessi passivi su altri finanziamenti (145 milioni di euro) e delle differenze negative di cambio (32 milioni di euro) è compensato dal decremento degli interessi passivi su prestiti obbligazionari (100 milioni di euro) e su finanziamenti bancari (18 milioni di euro), dalle minori commissioni su garanzie da terzi (51 milioni di euro) e dalla riduzione degli oneri finanziari inerenti alla gestione del debito.

3. Bilancio di esercizio

9. Imposte – Euro (144) milioni

Milioni di euro 2024 2023 2024-2023
Imposte correnti (148) (141) (7)
Imposte anticipate 1 - 1
Imposte differite 3 5 (2)
Totale imposte (144) (136) (8)

Le imposte sul reddito dell'esercizio 2024 sono positive per 144 milioni di euro, per effetto principalmente della riduzione della base imponibile IRES rispetto al risultato civilistico ante imposte, per l'esclusione del 95% dei dividendi percepiti dalle società controllate e della deducibilità degli interessi passivi di Enel SpA in capo al consolidato fiscale di Gruppo in base alle disposizioni in materia di IRES (art. 96 del TUIR).

Nella tabella che segue viene rappresentata la riconciliazione dell'aliquota fiscale teorica con quella effettiva.

Milioni di euro 2024 Incidenza % 2023 Incidenza %
Risultato ante imposte 2.454 2.896
Imposte teoriche IRES 589 24,0% 695 24,0%
Minori imposte:
- dividendi da partecipazioni incassati (536) -21,8% (973) -33,6%
- dividendi da partecipazioni non incassati (8) -0,3% (5) -
- utilizzo fondi (13) -0,5% (12) -0,4%
- altre (1.072) -43,7% (47) -1,6%
Maggiori imposte:
- svalutazioni/(rivalutazioni) dell'esercizio 839 34,2% 145 5,0%
- accantonamento ai fondi 11 0,4% 12 -
- sopravvenienze passive 1 - 8 0,3%
- altre 7 0,3% 7 0,2%
Totale imposte correnti sul reddito (IRES) (182) -7,4% (170) -5,9%
Imposte estere (10) -0,4% 39 -
Differenza su stime imposte anni precedenti 21 0,9% - -
Ritenute definitive su dividendi
da partecipazioni estere
23 0,9% - -
Totale fiscalità differita 4 0,2% 4 0,1%
- di cui movimenti dell'anno 4 5
- di cui differenza stime anni precedenti - (1)
TOTALE IMPOSTE SUL REDDITO (144) -5,9% (127) -5,7%

Informazioni sullo Stato patrimoniale

Attivo

10. Immobili, impianti e macchinari – Euro 11 milioni

Impianti e Attrezzature
industriali e
Migliorie
su immobili
Immob.
in corso
Milioni di euro Terreni Fabbricati macchinari commerciali Altri beni di terzi e acconti Totale
Costo storico 1 6 3 5 35 42 - 92
Fondo ammortamento - (5) (3) (5) (27) (41) - (81)
Consistenza al 31.12.2022 1 1 - - 8 1 - 11
Investimenti - - - - 3 - - 3
Passaggi in esercizio - - - - - - - -
Ammortamenti - - - - (4) (1) - (5)
Totale variazioni - - - - (1) (1) - (2)
Costo storico 1 6 3 5 38 42 - 95
Fondo ammortamento - (5) (3) (5) (31) (42) - (86)
Consistenza al 31.12.2023 1 1 - - 7 - - 9
Investimenti - - - - 5 - - 5
Passaggi in esercizio - - - - - - - -
Ammortamenti - - - - (3) - - (3)
Totale variazioni - - - - 2 - - 2
Costo storico 1 6 3 5 43 42 - 100
Fondo ammortamento - (5) (3) (5) (34) (42) - (89)
Consistenza al 31.12.2024 1 1 - - 9 - - 11

Gli "Immobili, impianti e macchinari", pari a 11 milioni di euro, evidenziano, rispetto all'esercizio precedente, un incremento di 2 milioni di euro da riferirsi al saldo positivo tra gli investimenti effettuati nel corso dell'esercizio 2024 (5 milioni di euro) e gli ammortamenti (3 milioni di euro).

11. Attività immateriali – Euro 76 milioni

Le "Attività immateriali", tutte a vita utile definita, sono di seguito rappresentate.

Milioni di euro Diritti di brevetto industriale e diritti di
utilizzazione delle opere dell'ingegno
Altre attività
immateriali in corso
Totale
Consistenza al 31.12.2022 76 57 133
Investimenti 4 41 45
Passaggi in esercizio - - -
Ammortamenti (47) - (47)
Totale variazioni (43) 41 (2)
Consistenza al 31.12.2023 33 98 131
Investimenti - 28 28
Passaggi in esercizio 97 (97) -
Ammortamenti (83) - (83)
Totale variazioni 14 (69) (55)
Consistenza al 31.12.2024 47 29 76

3. Bilancio di esercizio

I "Diritti di brevetto industriale e di utilizzazione delle opere dell'ingegno", pari a 47 milioni di euro (33 milioni di euro nel 2023), sono relativi in prevalenza a costi sostenuti per l'acquisto di licenze software a titolo di proprietà. L'ammortamento è calcolato a quote costanti in relazione alle residue possibilità di utilizzazione (mediamente in tre esercizi).

Le "Altre attività immateriali in corso", pari a 29 milioni di euro, presentano un decremento di 69 milioni di euro, principalmente per investimenti passati in esercizio relativi a progetti di Information Technology, connessi agli sviluppi digitali per l'informatizzazione di processi aziendali, di compliance e di reporting delle Funzioni di Holding, in particolare nelle aree Administration, Finance and Control, Legal, Corporate, Regulatory and Antitrust Affairs, External Relations, People and Organization e Audit.

12. Attività per imposte anticipate e Passività per imposte differite – Euro 111 milioni e Euro 33 milioni

Increm./
(Decrem.) con
imputazione
a Conto
Increm./
(Decrem.) con
imputazione
a patrimonio
Milioni di euro al 31.12.2023 economico netto al 31.12.2024
Attività per imposte anticipate
Natura delle differenze temporanee:
- accantonamenti per rischi e oneri e perdite di valore 7 6 - 13
- valutazione strumenti finanziari 64 - 7 71
- altre partite 35 (8) - 27
Totale attività per imposte anticipate 106 (2) 7 111
Passività per imposte differite
Natura delle differenze temporanee:
- valutazione strumenti finanziari (38) - 13 (25)
- altre partite (5) (3) - (8)
Totale passività per imposte differite (43) (3) 13 (33)
Attività per imposte anticipate su IRES risultanti
anche dopo un'eventuale compensazione
63 78

Le "Attività per imposte anticipate", pari a 111 milioni di euro (106 milioni di euro al 31 dicembre 2023), si riferiscono essenzialmente alla fiscalità anticipata connessa alla valutazione al fair value delle operazioni di cash flow hedge.

Le "Passività per imposte differite", pari a 33 milioni di

euro (43 milioni di euro al 31 dicembre 2023), si riferiscono principalmente alla fiscalità differita relativa alla valutazione al fair value degli strumenti finanziari di cash flow hedge.

Il valore delle imposte anticipate e differite è stato determinato applicando l'aliquota IRES del 24%.

13. Partecipazioni – Euro 58.478 milioni

Il seguente prospetto riassume i movimenti intervenuti nell'esercizio per ciascuna partecipazione, con i corrispondenti valori di inizio e fine esercizio, nonché l'elenco delle partecipazioni possedute nelle società controllate, a controllo congiunto, collegate e in altre imprese.

Costo (Svalutazioni)/ Altre
variazioni
IFRIC 11 e
Valore a Quota di Apporti in
conto capitale
e a copertura
Fusioni/
Milioni di euro originario Rivalutazioni IFRS 2
al 31.12.2023
bilancio possesso % perdite (Scissioni)
A) Imprese controllate
Enel Global Services Srl 70 - 2 72 100,0 - -
Enel Global Trading SpA 1.401 - 2 1.403 100,0 - -
Enel Green Power SpA 2.063 (1.369) 5 699 100,0 - -
Enel Grids Srl 59 - 3 62 100,0 - -
Enel Holding Finance Srl(1) 7.874 - - 7.874 100,0 - -
Enel Iberia SRLU 13.713 - 1 13.714 100,0 - -
Enel Innovation Hubs Srl 70 (63) - 7 100,0 - -
Enel Insurance NV 602 - - 602 100,0 - (602)
Enel Investment Holding BV 4.497 (4.492) - 5 100,0 - -
Enel Italia SpA 12.763 - 6 12.769 100,0 - -
Enel North America Inc. 5.537 - 1 5.538 100,0 1.050 -
Enel Reinsurance -
Compagnia di
riassicurazione SpA(1)
4 - - 4 100,0 - 602
Enel X Srl 239 - 3 242 100,0 - -
Enel X Way Srl 916 - - 916 100,0 - -
Enelpower Srl 189 (163) - 26 100,0 - -
Vektör Enerjí Üretím Anoním
Şírketí
- - - - 100,0 - -
Enel Américas SA 11.658 - - 11.658 82,3 - -
Enel Chile SA 2.671 - - 2.671 64,9 - -
Enel Finance International NV 2.624 - - 2.624 25,0 - -
Enel Green Power Chile SA - - - - - - -
Totale controllate 66.950 (6.087) 23 60.886 1.050 -
B) Imprese collegate
CESI SpA 23 - - 23 42,7 - -
Totale collegate 23 - - 23 - -
C) Altre imprese
Compañía de Transmisión
del Mercosur SA
- - - - - - -
Elcogas SA in liquidazione 5 (5) - - 4,3 - -
Empresa Propietaria de la
Red SA
5 3 - 8 11,1 - -
Idrosicilia SpA - - - - 1,0 - -
Red Centroamericana de
Telecomunicaciones SA
- - - - 11,1 - -
Totale altre imprese 10 (2) - 8 - -
TOTALE PARTECIPAZIONI 66.983 (6.089) 23 60.917 1.050 -

(1) Il saldo al 31 dicembre 2023 risente di una più puntuale rideterminazione.

e a copertura
Fusioni/
perdite
(Scissioni)
Rettifiche di
valore
Saldo
movimenti
Costo
originario
(Svalutazioni)/
Rivalutazioni
Altre variazioni
IFRIC 11 e IFRS 2
Valore a bilancio Quota di
possesso %
Movimenti del 2024 al 31.12.2024
- - - 70 - 3 73 100,0
- - 1.401 - 3 1.404 100,0
- - 2.063 (1.369) 6 700 100,0
- - 59 - 4 63 100,0
(2.587) (2.587) 7.874 (2.587) - 5.287 100,0
- - 13.713 - 1 13.714 100,0
- - 70 (63) - 7 100,0
- (602) - - - -
- - 4.497 (4.492) - 5 100,0
- - 12.763 - 7 12.770 100,0
- 1.050 6.587 - 1 6.588 100,0
(47) 555 606 (47) - 559 100,0
- - 239 - 4 243 100,0
- - 916 - - 916 100,0
- - 189 (163) - 26 100,0
- - - - - - 100,0
- - 11.658 - - 11.658 82,3
- - 2.671 - - 2.671 64,9
(862) (862) 2.624 (862) - 1.762 25,0
- - - - - -
(3.496) (2.446) 68.000 (9.583) 29 58.446
- - 23 - - 23 42,7
- - 23 - - 23
- - - - - -
- - 5 (5) - - 4,3
1 1 5 4 - 9 11,1
- - - - - -
- - - - - - 11,1
1 1 10 (1) - 9
(3.495) (2.445) 68.033 (9.584) 29 58.478

(1) Il saldo al 31 dicembre 2023 risente di una più puntuale rideterminazione.

Altre variazioni IFRIC 11 e IFRS 2

Apporti in conto capitale e a copertura perdite

Si riporta di seguito la movimentazione delle partecipazioni intervenuta nel corso dell'esercizio 2024.

Milioni di euro
Incrementi
Versamento in conto capitale a favore di Enel North America Inc. 1.050
Rivalutazione del valore della partecipazione detenuta in Empresa Propietaria de la Red SA 1
Totale incrementi 1.051
Decrementi
Adeguamento di valore di Enel Holding Finance Srl (2.587)
Adeguamento di valore di Enel Finance International NV (862)
Adeguamento di valore di Enel Reinsurance - Compagnia di riassicurazione SpA (47)
Totale decrementi (3.496)
SALDO MOVIMENTI (2.445)

Nel corso dell'esercizio 2024 il valore delle partecipazioni in imprese controllate, a controllo congiunto, collegate e in altre imprese ha registrato un decremento di 2.445 milioni di euro a seguito:

  • dell'adeguamento di valore della partecipazione detenuta nella società Enel Finance International NV per 862 milioni di euro, come risultato del test di impairment effettuato a seguito della distribuzione parziale di riserve di capitale disponibili per un importo complessivo di 4.300 milioni di euro a favore dei propri soci, Enel SpA ed Enel Holding Finance Srl, proporzionalmente alle quote detenute;
  • dell'adeguamento di valore della partecipazione detenuta nella società interamente controllata Enel Holding Finance Srl per 2.587 milioni di euro, come risultato del test di impairment effettuato a seguito della distribuzione parziale di riserve di capitale disponibili a favore di Enel SpA per un importo pari a 3.225 milioni di euro;
  • dell'adeguamento di valore della partecipazione detenuta nella società controllata Enel Reinsurance - Compagnia di riassicurazione SpA per 47 milioni di euro per tenere conto della situazione economico-patrimoniale della società;
  • del versamento in conto capitale, in data 12 dicembre 2024, a favore della società controllata Enel North America Inc., di 1.050 milioni di euro (controvalore di 1.100 milioni di dollari statunitensi) al fine di ottimizzare la struttura finanziaria della società

massimizzando l'impatto positivo delle operazioni di liability management;

• dell'incremento della valutazione al fair value della partecipazione detenuta in Empresa Propietaria de la Red SA per un importo di 1 milione di euro.

Con data di efficacia 1° gennaio 2024, si è inoltre realizzata la fusione transfrontaliera della società captive olandese Enel Insurance NV a favore della società italiana Enel Reinsurance - Compagnia di riassicurazione SpA.

Secondo quanto previsto dall'IFRS 2, il valore delle partecipazioni nelle società controllate coinvolte nei Piani di incentivazione di lungo termine su base azionaria destinati al management di Enel e/o di società da questa controllate, ai sensi dell'art. 2359 del codice civile, è stato incrementato del valore corrispondente al fair value della componente azionaria di competenza dell'esercizio in contropartita a specifiche riserve di patrimonio netto, per un valore complessivo di 6 milioni di euro. Nel caso di assegnazione di strumenti di capitale in favore di dipendenti di controllate indirette, è stato incrementato il valore della partecipazione nella controllata diretta.

Nella tabella che segue vengono riportate le assunzioni che hanno caratterizzato la perdita di valore relativamente alle partecipazioni detenute in Enel Finance International NV ed Enel Holding Finance Srl.

3. Bilancio di esercizio

Milioni
di euro
Costo
originario
Tasso di
crescita(1)
Tasso di
sconto
WACC
pre-tax
Periodo
esplicito
flussi di
cassa
Terminal
value(2)
Valore a
bilancio
post
impairment
Costo
originario
Tasso di
crescita(1)
Tasso di
sconto
WACC
pre-tax
Periodo
esplicito
flussi di
cassa
Terminal
value(2)
Valore a
bilancio
post
impairment
al 31.12.2024 al 31.12.2023
Enel Finance
International
NV
2.624 0,04% 11,6% 3 anni Perpetuity 1.762 2.624 2,10% 13,3% 3 anni Perpetuity 2.624
Enel Holding
Finance Srl
7.874 0,04% 11,6% 3 anni Perpetuity 5.287 7.874 2,10% 13,3% 3 anni Perpetuity 7.874
  1. Relazione sulla gestione 2. Corporate governance 4. Relazioni

(1) Tasso di crescita perpetua del flusso di cassa dopo il periodo esplicito.

(2) Il valore del terminal value è stato stimato attraverso una rendita perpetua o una rendita attesa annua a rendimento crescente per gli anni indicati in colonna.

La stima del valore recuperabile delle partecipazioni iscritto in bilancio attraverso i test di impairment è stata effettuata determinando l'equity value delle partecipazioni in esame mediante una stima del valore d'uso basata sull'utilizzo di modelli discounted cash flow, che prevedono la stima dei flussi di cassa attesi e l'applicazione di un appropriato tasso di attualizzazione, determinato utilizzando input di mercato quali tassi risk-free, beta e market risk premium. Ai fini del confronto con il valore di carico delle partecipazioni, l'enterprise value risultante dalla stima dei flussi di cassa futuri è stato convertito in equity value decurtandolo della posizione finanziaria netta della partecipazione e di altre voci di bilancio rilevanti ai fini della stima dell'equity value. I flussi di cassa sono stati determinati sulla base delle migliori informazioni disponibili al momento della stima e desumibili per il periodo esplicito dal Piano Industriale triennale per il periodo 2025-2027 approvato dal Consiglio di Amministrazione della Capogruppo, in data 17 novembre 2024, contenente le previsioni in ordine ai volumi, ai ricavi, ai costi operativi, agli investimenti, agli assetti industriali e commerciali, nonché all'andamento delle principali variabili macroeconomiche (inflazione, tassi di interesse nominali e tassi di cambio) e delle commodity. Si segnala che il periodo esplicito dei flussi di cassa preso in considerazione per l'impairment test di tali partecipazioni varia in funzione delle specificità e dei cicli economici dei business relativi alle diverse partecipazioni. Il valore terminale è stato stimato come rendita perpetua o rendita annua con un tasso di crescita rappresentativo delle prospettive di lungo periodo delle società analizzate (in funzione del Paese di appartenenza e del business).

Per quanto riguarda le partecipazioni detenute nelle società Enel Finance International NV, Enel Holding Finance Srl ed Enel Reinsurance - Compagnia di riassicurazione SpA, la differenza negativa tra il carrying amount delle partecipazioni e il patrimonio netto delle stesse in corso d'anno ha rappresentato un trigger event, a seguito del quale è stato determinato mediante esercizio di impairment il valore dell'equity value delle partecipazioni in considerazione dei flussi di cassa futuri attesi.

Relativamente alle partecipazioni detenute nelle società Enel Italia SpA, Enel X Way Srl, Enel X Srl, Enel Green Power SpA, Enel Grids Srl ed Enel Global Services Srl il valore in bilancio è ritenuto recuperabile ancorché individualmente superiore rispetto al patrimonio netto al 31 dicembre 2024 di ciascuna delle società partecipate. Si ritiene infatti che tale circostanza non è da considerarsi un indicatore di perdita di valore durevole della partecipazione ma un temporaneo disallineamento tra i due valori. In particolare, per le società Enel Italia SpA, Enel X Way Srl, Enel X Srl, Enel Green Power SpA, Enel Grids Srl ed Enel Global Services Srl, la differenza negativa tra il carrying amount delle partecipazioni e il patrimonio netto delle stesse ha rappresentato un trigger event, a seguito del quale è stato determinato mediante esercizio di impairment il valore dell'equity value delle partecipazioni in considerazione dei flussi di cassa futuri attesi. A esito di tale esercizio è emerso un maggior valore non riflesso nel patrimonio netto contabile tale da confermare la piena recuperabilità del valore delle partecipazioni.

Si rileva, a tale proposito, che le partecipazioni oggetto di analisi hanno superato i test di impairment.

I certificati azionari relativi alle partecipazioni in società controllate italiane detenute da Enel SpA sono presso il Monte dei Paschi di Siena, in conto deposito titoli a custodia.

Nel prospetto che segue è riportata la composizione del capitale sociale e del patrimonio netto di ciascuna delle partecipazioni in imprese controllate, a controllo congiunto, collegate e in altre imprese al 31 dicembre 2024.

Patrimonio
netto
(milioni di
Utile/
(Perdita)
ultimo
esercizio
(milioni di
Quota di Valore a
bilancio
(milioni di
A) Imprese controllate Sede legale Valuta Capitale sociale euro) euro) possesso % euro)
Enel Global Services Srl Roma EUR 10.000 52 1 100,0 73
Enel Global Trading SpA Roma EUR 90.885.000 1.794 1.161 100,0 1.404
Enel Green Power SpA Roma EUR 272.000.000 358 (134) 100,0 700
Enel Grids Srl Roma EUR 10.100.000 48 3 100,0 63
Enel Holding Finance Srl Roma EUR 10.000 5.285 636 100,0 5.287
Enel Iberia SRLU Madrid EUR 336.142.500 24.063 775 100,0 13.714
Enel Innovation Hubs Srl Roma EUR 1.100.000 8 - 100,0 7
Enel Investment Holding BV Amsterdam EUR 1.000.000 4 (1) 100,0 5
Enel Italia SpA Roma EUR 100.000.000 10.200 2.119 100,0 12.770
Enel North America Inc(1) Andover USD 50 7.669 165 100,0 6.588
Enel Reinsurance -
Compagnia di riassicurazione
SpA
Roma EUR 3.000.000 555 30 100,0 559
Enel X Srl Roma EUR 1.050.000 (52) (159) 100,0 243
Enel X Way Srl Roma EUR 6.026.000 194 (113) 100,0 916
Enelpower Srl Milano EUR 2.000.000 27 1 100,0 26
Vektör Enerjí Üretím
Anoním Şírketí
Istanbul TRY 3.500.000 (8) (1) 100,0 -
Enel Américas SA Santiago del Cile USD 15.799.226.825 17.639 1.763 82,3 11.658
Enel Chile SA Santiago del Cile CLP 3.882.103.470.184 3.479 229 64,9 2.671
Enel Finance International NV Amsterdam EUR 1.478.810.371 5.683 335 25,0 1.762
Enel Green Power Chile SA Santiago del Cile USD 599.261.770 967 50 - -
B) Imprese collegate
CESI SpA Milano EUR 8.550.000 101 2 42,7 23
C) Altre imprese
Compañía de Trasmisión
del Mercosur SA
Buenos Aires ARS 2.025.191.313 3 (1) - -
Elcogas SA in liquidazione Puertollano EUR 809.690 - - 4,3 -
Empresa Propietaria de la
Red SA
Panama USD 58.500.000 340 23 11,1 9
Idrosicilia SpA Milano EUR 22.520.000 35 - 1,0 -
Red Centroamericana de
Telecomunicaciones SA
Panama USD 2.700.000 - - 11,1 -

(1) Valori del bilancio consolidato al 31 dicembre 2024.

Le "Partecipazioni in altre imprese" al 31 dicembre 2024 sono tutte riferite a società non quotate. In fase di transizione all'IFRS 9 è stata applicata l'opzione ammessa dal nuovo principio di valutare queste attività finanziarie al fair value rilevato a Conto economico complessivo.

La partecipazione in Elcogas SA è stata completamente svalutata nel 2014 e, dal 1° gennaio 2015, la società, di cui si possiede il 4,3%, è in liquidazione. Anche il relativo credito partecipativo di 6 milioni di euro, concesso nel 2014, è stato svalutato per tenere conto delle perdite accumulate.

Milioni di euro al 31.12.2024 al 31.12.2023
Partecipazioni in società non quotate valutate al FVOCI 9 8
Empresa Propietaria de la Red SA 9 8
Red Centroamericana de Telecomunicaciones SA - -
Compañía de Trasmisión del Mercosur SA - -
Elcogas SA in liquidazione - -
Idrosicilia SpA - -

14. Derivati – Euro 179 milioni, euro 107 milioni, euro 581 milioni, euro 102 milioni

Milioni di euro Non correnti Correnti
al 31.12.2024 al 31.12.2023 al 31.12.2024 al 31.12.2023
Attività finanziarie - Derivati 179 261 107 76
Passività finanziarie - Derivati 581 620 102 106

Per maggiori dettagli sulla natura, la rilevazione e la classificazione dei derivati, che sono inclusi nelle attività e passività finanziarie, si rimanda alle note 31 "Strumenti finanziari" e 33 "Derivati e hedge accounting".

15. Altre attività finanziarie non correnti – Euro 4 milioni

Milioni di euro Note al 31.12.2024 al 31.12.2023 2024-2023
Risconti attivi finanziari 1 7 (6)
Altre attività finanziarie non correnti
incluse nell'indebitamento
15.1 3 3 -
Totale 4 10 (6)

I "Risconti attivi finanziari" si riferiscono essenzialmente alle quote residue dei costi di transazione sulle linee di credito revolving sustainability-linked.

15.1 Altre attività finanziarie non correnti incluse nell'indebitamento – Euro 3 milioni

Milioni di euro al 31.12.2024 al 31.12.2023 2024-2023
Altri crediti finanziari 3 3 -
Totale 3 3 -

Gli "Altri crediti finanziari" si riferiscono ai prestiti ai dipendenti.

16. Altre attività non correnti – Euro 68 milioni

Milioni di euro al 31.12.2024 al 31.12.2023 2024-2023
Crediti tributari 12 9 3
Crediti verso società controllate per accollo PIA 56 64 (8)
Totale altre attività non correnti 68 73 (5)

La voce "Crediti tributari" accoglie il credito residuo di 9 milioni di euro, emerso in seguito alla presentazione delle istanze di rimborso per le maggiori imposte sui redditi versate, per effetto della mancata deduzione parziale dell'IRAP nella determinazione del reddito imponibile IRES. Le suddette istanze sono state presentate da Enel SpA per proprio conto per l'esercizio 2003, mentre per le annualità 2004-2011 sono state presentate sia per proprio conto sia in qualità di società consolidante.

La voce comprende inoltre il credito di 3 milioni di euro derivante dal calcolo definitivo della withholding tax applicata sui dividendi di Enel Américas SA di competenza dell'esercizio 2021.

La voce "Crediti verso società controllate per accollo PIA" si riferisce ai crediti derivanti dall'accollo da parte delle società del Gruppo delle rispettive quote di competenza della Previdenza Integrativa Aziendale (PIA). I termini dell'accordo prevedono che le società del Gruppo accollanti rimborseranno i costi per estinguere l'obbligazione a benefíci definiti, che sorge in capo alla Capogruppo ed è iscritta alla voce "Benefíci ai dipendenti".

Sulla base delle previsioni attuariali formulate secondo le correnti assunzioni, il piano avrà scadenza entro i prossimi cinque anni.

17. Crediti commerciali – Euro 197 milioni

Milioni di euro al 31.12.2024 al 31.12.2023 2024-2023
Crediti commerciali:
- verso società controllate 192 163 29
- verso clienti terzi 5 4 1
Totale 197 167 30

I crediti commerciali verso imprese controllate si riferiscono principalmente ai servizi di indirizzo e coordinamento e alle altre attività svolte da Enel SpA a favore delle società del Gruppo. Rispetto al 31 dicembre 2023, l'incremento è correlato all'andamento dei ricavi connessi a tali servizi.

I crediti verso clienti terzi sono riferiti a prestazioni di diversa natura.

I crediti commerciali verso imprese controllate sono di seguito dettagliati per società.

Milioni di euro al 31.12.2024 al 31.12.2023 2024-2023
Società controllate
Edistribución Redes Digitales SLU 4 5 (1)
e-distribuzione SpA 16 17 (1)
Endesa Energía SAU 2 2 -
Endesa Generación SAU 3 3 -
Endesa SA 8 8 -
Enel Américas SA 1 2 (1)
Enel Brasil SA 57 33 24
Enel Chile SA 5 8 (3)
Enel Distribución Chile SA 1 2 (1)
Enel Distribución Perú SAA - 3 (3)
Enel Energia SpA 8 4 4
Enel Generación Chile SA 2 2 -
Enel Generación Perú SAA - 2 (2)
Enel Global Services Srl 13 13 -
Enel Green Power Chile SA 2 3 (1)
Enel Green Power Hellas SA 7 6 1
Enel Green Power Italia Srl 3 2 1
Enel Green Power North America Inc. 1 2 (1)
Enel Green Power SpA 5 3 2
Enel Grids Srl 1 1 -
Enel Italia SpA 3 (1) 4
Enel North America Inc. 4 2 2
Enel Produzione SpA 5 5 -
Enel X Srl 6 2 4
Enel X Way Srl - 2 (2)
Gas y Electricidad Generación SAU 2 2 -
Servizio Elettrico Nazionale SpA - 1 (1)
Vektör Enerjí Üretím Anoním Şírketí 8 8 -
Altre 25 21 4
Totale 192 163 29

Nella seguente tabella si riportano i crediti commerciali suddivisi per area geografica.

Milioni di euro al 31.12.2024 al 31.12.2023 2024-2023
Italia 68 57 11
Europa - UE 34 31 3
Europa - extra UE 1 1 -
Altri 94 78 16
Totale 197 167 30

18. Crediti per imposte sul reddito – Euro 189 milioni

I crediti per imposte sul reddito si riferiscono al credito IRES della Società per la stima delle imposte dell'esercizio 2024 (182 milioni di euro) e al credito per ritenute

su interessi attivi (9 milioni di euro), in parte compensati con le posizioni riferite alla withholding tax (2 milioni di euro).

19. Altre attività finanziarie correnti – Euro 2.678 milioni

Milioni di euro Note al 31.12.2024 al 31.12.2023 2024-2023
Altre attività finanziarie correnti incluse
nell'indebitamento
19.1 2.627 6.428 (3.801)
Altre attività finanziarie correnti 51 55 (4)
Totale 2.678 6.483 (3.805)

Per il dettaglio della voce "Altre attività finanziarie correnti incluse nell'indebitamento" si rimanda alla nota 19.1.

La voce "Altre attività finanziarie correnti" si riferisce ai ratei attivi finanziari correnti, principalmente su derivati di tasso di cash flow hedge, per 35 milioni di euro (invariati rispetto al 31 dicembre 2023), ai crediti su esiti su operazioni in derivati tariffa per 11 milioni di euro (5 milioni di euro al 31 dicembre 2023) e ai risconti attivi finanziari correnti per 6 milioni di euro (invariati rispetto al 31 dicembre 2023), relativi ai costi sostenuti per le sottoscrizione delle linee di credito.

19.1 Altre attività finanziarie correnti incluse nell'indebitamento – Euro 2.627 milioni

Milioni di euro Note al 31.12.2024 al 31.12.2023 2024-2023
Crediti finanziari verso società
del Gruppo:
- crediti finanziari a breve termine (conto
corrente intersocietario)
2.161 5.934 (3.773)
- finanziamenti a breve termine - 6 (6)
Totale 2.161 5.940 (3.779)
Crediti finanziari verso terzi:
- altri crediti finanziari 5 6 (1)
- cash collateral per accordi di
marginazione su derivati OTC
31.1.1 461 482 (21)
Totale 466 488 (22)
TOTALE 2.627 6.428 (3.801)

20. Altre attività correnti – Euro 1.181 milioni

Milioni di euro al 31.12.2024 al 31.12.2023 2024-2023
Crediti tributari 13 13 -
Altri crediti verso società del Gruppo 1.144 1.552 (408)
Crediti verso altri 24 16 8
Totale 1.181 1.581 (400)

1. Relazione sulla gestione 2. Corporate governance 4. Relazioni

3. Bilancio di esercizio

I "Crediti tributari", pari a 13 milioni di euro, comprendono essenzialmente il credito di 8 milioni di euro relativo al rimborso per IRES per le annualità 2011-2014 riconosciuto a Enel SpA a esito di una procedura amichevole (MAP), avviata nel 2021 e conclusasi nel corso dell'esercizio 2022 con un accordo intervenuto tra le Amministrazioni finanziarie italiana e spagnola, con cui è stata eliminata la doppia imposizione subita dal gruppo multinazionale in seguito alle rettifiche operate ai prezzi di trasferimento applicati nelle transazioni fra la società Enel SpA e le sue consociate spagnole, nel corso degli esercizi 2011, 2012, 2013 e 2014.

Gli "Altri crediti verso società del Gruppo" sono relativi principalmente ai crediti per i dividendi deliberati dalle società controllate Enel Iberia SRLU (300 milioni di euro), Enel Américas SA (294 milioni di euro) ed Enel Chile SA (35 milioni di euro), ai crediti verso le società del Gruppo aderenti all'istituto del consolidato fiscale nazionale (507 milioni di euro), nonché ai crediti per IVA verso le società controllate aderenti al Gruppo IVA Enel (8 milioni di euro).

I "Crediti verso altri", pari a 24 milioni di euro, presentano un incremento di 8 milioni di euro.

21. Disponibilità liquide e mezzi equivalenti – Euro 2.121 milioni

Milioni di euro al 31.12.2024 al 31.12.2023 2024-2023
Depositi bancari e postali 2.121 1.122 999
Totale 2.121 1.122 999

Le disponibilità liquide e i mezzi equivalenti, pari a 2.121 milioni di euro, presentano un incremento di 999 milioni di euro rispetto al 31 dicembre 2023, principalmente per l'effetto dei maggiori dividendi ricevuti dalle società del Gruppo nel corso dell'esercizio.

Per ulteriori informazioni si rimanda al commento relativo ai "Flussi finanziari" nel paragrafo "Andamento economico-finanziario di Enel SpA" presente nella Relazione sulla gestione.

103

Passivo

22. Patrimonio netto – Euro 36.386 milioni

Il patrimonio netto è pari a 36.386 milioni di euro, in diminuzione di (1.497) milioni di euro rispetto al 31 dicembre 2023.

Tale variazione è principalmente riferibile:

  • all'utile complessivo rilevato nell'esercizio pari a 2.536 milioni di euro;
  • alla distribuzione del saldo dividendo dell'esercizio 2023 nella misura di 0,215 euro per azione (complessivamente pari a 2.186 milioni di euro), così come deliberato dall'Assemblea degli azionisti in data 23 maggio 2024, e dell'acconto sul dividendo dell'esercizio 2024 deliberato dal Consiglio di Amministrazione del 6 novembre 2024 e messo in pagamento a decorrere dal 22 gennaio 2025 (0,215 euro per azione per complessivi 2.186 milioni di euro);
  • alla variazione netta dei prestiti obbligazionari ibridi perpetui per 592 milioni di euro;
  • all'erogazione, a favore dei detentori di obbligazioni ibride perpetue, di coupon per un valore complessivo pari a 246 milioni di euro.

Capitale sociale – Euro 10.167 milioni

Al 31 dicembre 2024 il capitale sociale di Enel SpA, interamente sottoscritto e versato, risulta pari a 10.166.679.946 euro, rappresentato da altrettante azioni ordinarie del valore nominale di 1 euro ciascuna. L'indicato importo del capitale di Enel SpA risulta quindi invariato rispetto a quello registrato al 31 dicembre 2023.

Al 31 dicembre 2024, in base alle risultanze del libro dei Soci e tenuto conto delle comunicazioni inviate alla CONSOB e pervenute alla Società ai sensi dell'art. 120 del decreto legislativo 24 febbraio 1998, n. 58, nonché delle altre informazioni a disposizione, gli azionisti in possesso di una partecipazione superiore al 3% del capitale della Società risultavano il Ministero dell'Economia e delle Finanze (con il 23,585% del capitale sociale) e BlackRock Inc. (con il 5,023% del capitale sociale, posseduto a titolo di gestione del risparmio).

Riserva negativa per azioni proprie in portafoglio – Euro (78) milioni

In data 25 luglio 2024 il Consiglio di Amministrazione della Società, in attuazione dell'autorizzazione conferita dall'Assemblea degli azionisti del 23 maggio 2024, ha approvato l'avvio di un programma di acquisto di azioni proprie, per un numero di azioni pari a 2,9 milioni, equivalenti a circa lo 0,029% del capitale sociale di Enel.

Il Programma, avviato in data 16 settembre 2024 e conclusosi l'8 novembre 2024, è al servizio del Piano di incentivazione di lungo termine per il 2024 destinato al management di Enel e/o di società da questa controllate ai sensi dell'art. 2359 del codice civile (Piano LTI 2024), anch'esso approvato dall'Assemblea del 23 maggio 2024.

Nel corso dell'esercizio 2024 sono state acquistate n. 2.900.000 azioni Enel al prezzo medio ponderato per il volume di 7,0210 euro per azione, per un controvalore totale di circa 20 milioni di euro. Inoltre, sono state erogate n. 905.436 azioni, a seguito della consuntivazione degli obiettivi di performance, ai destinatari dei Piani LTI 2020 e 2021, per un valore complessivo di 7 milioni di euro.

Tenuto conto di quanto sopra e considerando le azioni proprie già in portafoglio, al 31 dicembre 2024 Enel detiene complessivamente n. 12.079.670 azioni proprie, pari allo 0,1188% circa del capitale sociale, al servizio dei Piani di incentivazione di lungo termine (Piano LTI) per gli anni 2021, 2022, 2023 e 2024.

Come previsto dall'art. 2357 ter comma 2 del codice civile, le azioni proprie non concorrono alla distribuzione del dividendo.

Per ulteriori dettagli si rinvia alla nota 35 "Pagamenti basati su azioni".

Obbligazioni ibride perpetue – Euro 7.145 milioni

Le obbligazioni ibride perpetue si incrementano per 592 milioni di euro, in virtù di una nuova emissione effettuata a febbraio 2024 per 889 milioni di euro, contabilizzati al netto dei costi di transazione, in parte compensata dal rimborso della quota residua di un prestito obbligazionario ibrido avvenuto nel mese di gennaio 2024 per un importo di 297 milioni di euro.

Al riguardo si precisa che, in data 20 febbraio, la Società ha lanciato sul mercato europeo l'emissione di un prestito obbligazionario non convertibile, subordinato ibrido perpetuo con denominazione in euro, destinato a investitori istituzionali, per un ammontare complessivo pari a 900 milioni di euro.

L'operazione è effettuata in esecuzione della delibera del 18 dicembre 2023 del Consiglio di Amministrazione della Società, il quale ha dato mandato all'emissione da parte di Enel, entro il 31 dicembre 2024, di uno o più prestiti obbligazionari non convertibili, sotto forma di titoli subordinati ibridi.

Il prestito obbligazionario, strutturato in una singola tranche da 900 milioni di euro, è non convertibile subordinato ibrido perpetuo, senza scadenza fissa ed esigibile solo in caso di scioglimento o liquidazione della Società, come specificato nei relativi termini e condizioni.

I titoli saranno quotati sul mercato regolamentato della Borsa Irlandese (Euronext Dublin).

Nel corso del periodo considerato la Società ha pagato ai detentori di obbligazioni ibride perpetue coupon per un valore complessivo di 246 milioni di euro.

Altre riserve – Euro 11.745 milioni

Riserva da sovrapprezzo azioni – Euro 7.496 milioni

La riserva sovrapprezzo azioni non ha subíto variazioni rispetto all'esercizio precedente.

Riserva legale – Euro 2.034 milioni

La riserva legale, pari al 20,0% del capitale sociale, non presenta variazioni rispetto al precedente esercizio.

Riserva ex lege n. 292/1993 – Euro 2.215 milioni

Evidenzia la quota residua delle rettifiche di valore effettuate in sede di trasformazione di Enel da ente pubblico a società per azioni. In caso di distribuzione si rende applicabile il regime fiscale previsto per le riserve di capitale ex art. 47 del TUIR.

Altre riserve – Euro 168 milioni

La voce comprende la riserva per contributi in conto capitale di 19 milioni di euro che riflette il 50% dei contributi acquisiti da enti pubblici e organismi comunitari, in forza di leggi, per la realizzazione di nuove opere (ai sensi dell'art. 55 del decreto del Presidente della Repubblica n. 917/1986) rilevati a patrimonio netto al fine di usufruire del beneficio di sospensione della tassazione.

Sono comprese inoltre le riserve costituite per rilevare il controvalore della componente azionaria assegnata al management della Società e delle società controllate nell'ambito dei Piano di incentivazione di lungo termine dal 2019 al 2024, per un valore pari a 22 milioni di euro, e la riserva indisponibile costituita per l'acquisto di azioni proprie, pari a 78 milioni di euro.

La voce accoglie infine la riserva stock option di 29 milioni di euro e altre riserve per 20 milioni di euro.

  1. Relazione sulla gestione 2. Corporate governance 4. Relazioni

3. Bilancio di esercizio

Riserve da valutazione di strumenti finanziari – Euro (147) milioni

La voce al 31 dicembre 2024 è costituita dalle riserve da valutazione di strumenti finanziari di cash flow hedge, negative per 149 milioni di euro (al netto dell'effetto fiscale positivo pari a 47 milioni di euro), e dalle riserve di costi di hedging, positive per 2 milioni di euro (al netto dell'effetto fiscale pari a 1 milione di euro).

Riserve da valutazione di attività finanziarie FVOCI – Euro 4 milioni

Al 31 dicembre 2024 la riserva da valutazione di attività finanziarie FVOCI è pari a 4 milioni di euro per effetto della valutazione al fair value della società Empresa Propietaria de la Red SA per 1 milione di euro.

Riserve da rimisurazione delle passività/ (attività) nette per piani a benefíci definiti – Euro (25) milioni

Al 31 dicembre 2024 la riserva per piani a benefíci definiti è pari a 25 milioni di euro (al netto dell'effetto fiscale positivo pari a 6 milioni di euro). La riserva accoglie gli utili e le perdite attuariali rilevati direttamente a patrimonio netto, non essendo più applicabile il cosiddetto "corridor approach" secondo la nuova versione del principio contabile "IAS 19 – Benefíci per i dipendenti". Di seguito viene riportata una tabella che evidenzia i movimenti delle riserve da valutazione di strumenti finanziari e da rimisurazione delle passività/(attività) nette per piani a benefíci definiti avvenuti nel corso degli esercizi 2023 e 2024.

Milioni di euro Utili/
(Perdite)
lordi rilevati
a patrimonio
netto
nell'esercizio
Rilasci
a Conto
economico
lordi
Imposte Altre
movimen
tazioni
Utili/
(Perdite)
lordi rilevati
a patrimonio
netto
nell'esercizio
Rilasci
a Conto
economico
lordi
Imposte Altre
movimen
tazioni
al
01.01.2023
al
31.12.2023
al
31.12.2024
Riserve da
valutazione
di strumenti
finanziari di
cash flow
hedge
(24) (257) 207 17 (23) (80) 2 (72) 22 (21) (149)
Riserve da
valutazione
di strumenti
finanziari
di costi di
hedging
(3) - - - - (3) 7 (2) - - 2
Riserve da
valutazione
di attività
finanziarie
FVOCI
2 1 - - - 3 1 - - - 4
Riserve da
rimisurazione
delle
passività/
(attività) nette
per piani
a benefíci
definiti
(22) (7) - 2 - (27) 2 - - - (25)
Utili/(Perdite)
rilevati
direttamente
a patrimonio
netto
(47) (263) 207 19 (23) (107) 12 (74) 22 (21) (168)

Utili e perdite accumulati – Euro 6.995 milioni

Nell'esercizio 2024 la voce ha presentato una variazione in diminuzione di 1.597 milioni di euro per effetto principalmente:

  • di quanto deliberato dall'Assemblea degli azionisti del 23 maggio 2023, che ha previsto la distribuzione in favore degli azionisti, a titolo di saldo del dividendo, di un importo pari a 1.525 milioni di euro e la destinazione a tale riserva della parte residua dell'utile dell'esercizio per un valore complessivo di 5 milioni di euro, comprensivo della quota di saldo del dividendo non distribuito a fronte delle azioni proprie che sono risultate in portafoglio alla "record date" del 23 luglio 2024;
  • della destinazione dell'utile dell'esercizio 2023, in esecuzione di quanto deliberato dall'Assemblea degli azionisti del 23 maggio 2024, che ha previsto la copertura degli importi pagati nel corso del 2023 a titolo di "coupon" ai possessori dei prestiti obbligazionari non convertibili subordinati ibridi con durata c.d. "perpetua" per un importo complessivo pari a 182 milioni di euro;
  • dell'erogazione, a favore dei detentori di obbligazioni ibride perpetue, di coupon per un valore complessivo pari a 246 milioni di euro;
  • del rilascio parziale della riserva indisponibile a seguito dell'erogazione delle azioni proprie ai destinatari del Piano LTI 2020 e del Piano LTI 2021 per 7 milioni di euro;
  • dell'imputazione a specifica riserva indisponibile, a fronte degli acquisti di azioni proprie effettuati a servizio del Piano LTI 2024 e a conclusione del Piano LTI 2023, per complessivi 21 milioni di euro;
  • della rinuncia dell'acconto sul dividendo dell'esercizio 2024 spettante alle azioni proprie in portafoglio alla record date del 21 gennaio 2025 per 3 milioni di euro.

Utile dell'esercizio – Euro 412 milioni

L'utile dell'esercizio 2024, al netto dell'acconto sul dividendo 2024 di 0,215 euro per azione (per complessivi 2.186 milioni di euro), è pari a 412 milioni di euro. Di seguito si riporta la tabella che evidenzia la disponibilità e distribuibilità delle riserve.

Milioni di euro al 31.12.2024 Possibilità di utilizzare Quota disponibile
Capitale sociale 10.167
Riserve di capitale:
- riserva da sovrapprezzo azioni 7.496 ABC 7.496
- strumenti di capitale - obbligazioni ibride perpetue 7.145
Riserve di utili:
- riserva legale 2.034 B
- riserva negativa per azioni proprie in portafoglio (78)
- riserva ex lege n. 292/1993 2.215 ABC 2.215
- riserve da valutazione di strumenti finanziari (147)
- riserve da valutazione di attività finanziarie FVOCI 4
- riserva contributi in conto capitale 19 ABC 19
- riserva stock option 29 ABC 29(1)(2)
- riserve da rimisurazione delle passività nette
per piani a benefíci definiti
(25)
- riserve per pagamenti basati su azioni (LTI) 22
- altre 98 ABC 20
Utili/(Perdite) accumulati 6.995 ABC 6.995
Totale 35.974 16.774
di cui quota distribuibile 16.771

A: aumento di capitale.

B: per copertura perdite.

C: per distribuzione ai soci.

(1) Relativi a opzioni non più esercitabili.

(2) Non è distribuibile per un importo pari a 3 milioni di euro relativi alle opzioni assegnate dalla Capogruppo ai dipendenti di società controllate e non più esercitabili.

  1. Relazione sulla gestione 2. Corporate governance 4. Relazioni

3. Bilancio di esercizio

Non sussistono limitazioni alla distribuzione delle riserve a norma dell'art. 2426, comma 1, n. 5 del codice civile, in quanto non vi sono costi d'impianto e di ampliamento e costi di ricerca e sviluppo non ammortizzati, ovvero deroghe di cui all'art. 2423, comma 4 del codice civile. Si evidenzia che nei precedenti tre esercizi una parte della riserva disponibile denominata "utili e perdite accumulati" è stata utilizzata per un importo pari a 1.525 milioni di euro per la distribuzione di dividendi a favore degli azionisti.

22.1 Dividendi

La tabella seguente evidenzia i dividendi distribuiti dalla Società negli esercizi 2023 e 2024.

Ammontare distribuito
(milioni di euro)
Dividendo per azione
(euro)
4.064 0,40
- -
- -
4.064 0,40
4.367 0,43
- -
- -
4.367 0,43

(1) Deliberato dal Consiglio di Amministrazione del 7 novembre 2023 e messo in pagamento a decorrere dal 24 gennaio 2024 (acconto dividendo per azione 0,215 euro per complessivi 2.186 milioni di euro).

(2) Deliberato dal Consiglio di Amministrazione del 6 novembre 2024 e messo in pagamento a decorrere dal 22 gennaio 2025 (acconto dividendo per azione 0,215 euro per complessivi 2.186 milioni di euro).

I dividendi distribuiti sono esposti al netto delle quote spettanti alle azioni proprie risultate in portafoglio alle rispettive "record date". Tali quote sono state oggetto di rinuncia all'incasso da parte della Società e destinate alla riserva denominata "utili accumulati".

Il dividendo dell'esercizio 2024, pari a euro 0,47 per azione, per un ammontare complessivo di 4.778 milioni di euro (di cui 0,215 euro per azione a titolo di acconto per complessivi 2.186 milioni di euro), verrà proposto all'Assemblea degli azionisti del 22 maggio 2025 riunita in unica convocazione.

Il presente Bilancio non tiene conto degli effetti della distribuzione ai soci del dividendo dell'esercizio 2024, se non per il debito verso gli azionisti per l'acconto sul dividendo 2024, deliberato dal Consiglio di Amministrazione del 6 novembre 2024 per un importo massimo potenziale di 2.186 milioni di euro, e messo in pagamento a decorrere dal 22 gennaio 2025 al netto della quota spettante alle n. 12.079.670 azioni proprie risultate in portafoglio alla "record date" del 21 gennaio 2025.

Nel corso dell'esercizio, la Società ha inoltre pagato ai

detentori di obbligazioni ibride perpetue coupon per un valore complessivo di 246 milioni di euro.

22.2 Gestione del capitale

Gli obiettivi identificati dalla Società nella gestione del capitale sono la salvaguardia della continuità aziendale, la creazione di valore per gli stakeholder e il supporto allo sviluppo del Gruppo. In particolare, la Società persegue il mantenimento di un adeguato livello di capitalizzazione che permetta di realizzare un soddisfacente ritorno economico per gli azionisti e l'accesso a fonti esterne di finanziamento anche attraverso il conseguimento di un rating adeguato.

In tal contesto, la Società gestisce la propria struttura di capitale ed effettua degli aggiustamenti alla stessa, qualora i cambiamenti delle condizioni economiche lo richiedano. Non vi sono state modifiche sostanziali agli obiettivi, alle politiche o ai processi nel corso dell'esercizio 2024.

A tal fine, la Società monitora costantemente l'evoluzione del livello di indebitamento in rapporto al patrimonio netto, la cui situazione al 31 dicembre 2024 e 2023 è sintetizzata nella seguente tabella.

Note di commento

Milioni di euro al 31.12.2024 al 31.12.2023 2024-2023
Posizione finanziaria non corrente (17.345) (17.855) 510
Posizione finanziaria corrente netta (2.229) (2.261) 32
Crediti finanziari non correnti e titoli a lungo termine 3 3 -
Indebitamento finanziario netto (19.571) (20.113) 542
Patrimonio netto 36.386 37.883 (1.497)
Indice debt/equity (0,54) (0,53) (0,01)

23. Finanziamenti – Euro 17.345 milioni, euro 567 milioni, euro 6.410 milioni

Milioni di euro Non corrente Corrente
al 31.12.2024 al 31.12.2023 al 31.12.2024 al 31.12.2023
Finanziamenti a lungo termine 17.345 17.855 567 1.179
Finanziamenti a breve termine - - 6.410 8.632

Per maggiori dettagli sulla natura, rilevazione e classificazione dei finanziamenti si rimanda alla nota 31 "Strumenti finanziari".

24. Benefíci ai dipendenti – Euro 112 milioni

108

La Società riconosce ai dipendenti varie forme di benefíci individuati nelle prestazioni connesse a trattamento di fine rapporto di lavoro, indennità per mensilità aggiuntive e indennità sostitutiva del preavviso, premi di fedeltà, previdenza integrativa aziendale, assistenza sanitaria, indennità aggiuntiva contributi FO-PEN, contributi FOPEN superiori al limite fiscalmente deducibile e piani di incentivazione al personale.

La voce accoglie gli accantonamenti destinati a coprire i benefíci dovuti al momento della cessazione del rapporto di lavoro o successivamente al rapporto di lavoro per piani a benefíci definiti nonché altri benefíci a lungo termine spettanti ai dipendenti in forza di legge, di contratto o per altre forme di incentivazione ai dipendenti.

Le obbligazioni, in linea con le previsioni dello IAS 19, sono state determinate sulla base del "metodo della proiezione unitaria del credito".

Nel seguito si evidenzia la variazione intervenuta nell'esercizio delle passività attuariali e la riconciliazione delle stesse con le passività rilevate in bilancio rispettivamente al 31 dicembre 2024 e al 31 dicembre 2023.

2024 2023
Milioni di euro Benefíci
pensionistici
Assistenza
sanitaria
Altri
benefíci
Totale Benefíci
pensionistici
Assistenza
sanitaria
Altri
benefíci
Totale
VARIAZIONI NELLA PASSIVITÀ
ATTUARIALE
Passività attuariale al 1° gennaio 88 28 5 121 96 27 8 131
Costo previdenziale relativo alle
prestazioni di lavoro correnti
- 1 1 2 - 1 2 3
Interessi passivi 3 1 - 4 3 1 - 4
Perdite/(Utili) attuariali risultanti da
variazioni nelle ipotesi finanziarie
- (1) - (1) 1 1 - 2
Rettifiche basate sull'esperienza
passata
1 (2) - (1) 5 - - 5
Costo relativo alle prestazioni di
lavoro passate
- - - - - - - -
Altri pagamenti (15) (2) (1) (18) (17) (2) (1) (20)
Altri movimenti 2 3 - 5 - - (4) (4)
Passività attuariale al 31 dicembre 79 28 5 112 88 28 5 121
Milioni di euro 2024 2023
Perdite/(Utili) rilevati a Conto economico
Costo previdenziale 2 3
Interessi passivi 4 4
Totale 6 7
Milioni di euro 2024 2023
Perdite/(Utili) da rimisurazione rilevati nelle OCI
Perdite/(Utili) attuariali sui piani a benefíci definiti (2) 7
Totale (2) 7

Il costo relativo alle prestazioni di lavoro correnti per benefíci ai dipendenti relativo al 2024 è pari a 6 milioni di euro (7 milioni nel 2023).

l'esercizio precedente, utilizzate nella stima attuariale delle passività per benefíci ai dipendenti sono di seguito riportate.

Le principali assunzioni, determinate in coerenza con

2024 2023
Tasso di attualizzazione 2,75%-3,20% 3,30%-3,40%
Tasso di incremento delle retribuzioni 2,00%-4,00% 2,30%-4,30%
Tasso di incremento costo spese sanitarie 3,00% 3,30%

Di seguito si riporta un'analisi di sensitività che illustra gli effetti sulla passività per assistenza sanitaria definiti a seguito di variazioni, ragionevolmente possibili alla fine dell'esercizio, delle singole ipotesi attuariali rilevanti adottate nella stima della predetta passività.

Milioni di euro Incremento
0,5% tasso di
attualizzazione
Decremento
0,5% tasso di
attualizzazione
Incremento
0,5% tasso di
inflazione
Incremento
0,5% delle
retribuzioni
Incremento
0,5% delle
pensioni
in corso di
erogazione
Incremento
1% costi
assistenza
sanitaria
Incremento
di 1 anno
dell'aspettativa di
vita dipendenti in
forza e pensionati
Piani medici:
ASEM
(2) 2 (2) 4 30

25. Fondi rischi e oneri – Euro 29 milioni

I "Fondi rischi e oneri" sono destinati a coprire le passività potenziali ritenute probabili che potrebbero derivare alla Società da vertenze giudiziali e da altro contenzioso, senza considerare gli effetti delle vertenze che si stima abbiano un esito positivo e di quelle per le quali un eventuale onere non sia ragionevolmente quantificabile.

Nel determinare l'entità del fondo si considerano sia gli oneri presunti che potrebbero derivare da vertenze giudiziali e da altro contenzioso intervenuti nell'esercizio, sia l'aggiornamento delle stime sulle posizioni sorte in esercizi precedenti.

La movimentazione dei fondi rischi e oneri è di seguito riportata.

Rilevazione a Conto economico
Milioni di euro Accantonamenti Rilasci Utilizzi Altri movimenti Totale
al 31.12.2023 al 31.12.2024
di cui quota
corrente
Fondo contenzioso,
rischi e oneri diversi:
- contenzioso legale 3 2 (1) (2) - 2 2
- altri 3 - - - - 3 -
Totale fondo contenzioso,
rischi e oneri diversi
6 2 (1) (2) - 5 2
Fondo oneri per incentivi
all'esodo
24 10 - (11) 1 24 12
TOTALE FONDI RISCHI
E ONERI
30 12 (1) (13) 1 29 14

110

Il decremento del fondo relativo al contenzioso legale, pari a 1 milione di euro, riflette il rilascio a Conto economico dei contenziosi in essere. Il suddetto fondo è riferito principalmente a cause di lavoro.

Il fondo per incentivi all'esodo del personale adottati dall'Azienda è sostanzialmente invariato rispetto all'esercizio precedente.

26. Altre passività non correnti – Euro 17 milioni

Le "Altre passività non correnti", pari a 17 milioni di euro (20 milioni di euro al 31 dicembre 2023), sono riferite per 8 milioni di euro al debito residuo verso le società del Gruppo, inizialmente rilevato in seguito alla presentazione da parte di Enel SpA, in qualità di società consolidante, delle istanze di rimborso per le annualità 2004-2011, per le maggiori imposte sui redditi versate per effetto della mancata deduzione parziale dell'IRAP nella determinazione del reddito imponibile IRES. La contropartita di tale debito verso le società controllate ha trovato rilevazione tra i crediti tributari non correnti (nota 16).

La voce comprende inoltre il debito verso i dipendenti (5 milioni di euro) per i piani di incentivo all'esodo del personale adottati dall'Azienda (8 milioni di euro al 31 dicembre 2023) e la quota non corrente dei risconti passivi relativi a commissioni up-front realizzate alla stipula di alcuni contratti derivati di cambio di copertura per 4 milioni di euro (4 milioni di euro al 31 dicembre 2023), stipulati in anni precedenti, il cui rilascio a Conto economico viene effettuato sulla base di un piano di ammortamento per tutta la durata del derivato stesso.

3. Bilancio di esercizio

27. Debiti commerciali – Euro 132 milioni

Milioni di euro al 31.12.2024 al 31.12.2023 2024-2023
Debiti commerciali:
- verso terzi 51 48 3
- verso società del Gruppo 81 87 (6)
Totale 132 135 (3)

I "Debiti commerciali" accolgono prevalentemente i debiti per le forniture di servizi, nonché quelli relativi a prestazioni diverse.

I debiti commerciali verso imprese controllate al 31 dicembre 2024 sono di seguito dettagliati.

Milioni di euro al 31.12.2024 al 31.12.2023 2024-2023
Società controllate
Endesa SA - 1 (1)
Enel Brasil SA 1 - 1
Enel Global Services Srl 40 53 (13)
Enel Global Trading SpA 1 1 -
Enel Green Power SpA 7 5 2
Enel Grids Srl 6 6 -
Enel Iberia SRLU 4 5 (1)
Enel Innovation Hubs Srl 4 5 (1)
Enel Italia SpA 10 4 6
Enel Produzione SpA 1 1 -
Enel X Srl 2 - 2
Altre 5 6 (1)
Totale 81 87 (6)

Nella seguente tabella sono riportati i debiti commerciali suddivisi per area geografica di destinazione.

Milioni di euro al 31.12.2024 al 31.12.2023 2024-2023
Fornitori
Italia 121 121 -
Europa - UE 5 7 (2)
Europa - extra UE 5 1 4
Altri 1 6 (5)
Totale 132 135 (3)

28. Altre passività finanziarie correnti – Euro 178 milioni

Milioni di euro al 31.12.2024 al 31.12.2023 2024-2023
Passività finanziarie differite 169 213 (44)
Altre partite 9 13 (4)
Totale 178 226 (48)

Le "Passività finanziarie differite" si riferiscono principalmente a interessi passivi di competenza del periodo maturati sui debiti finanziari, mentre le "Altre partite" accolgono i debiti verso le banche e verso le società del Gruppo, maturati al 31 dicembre 2024, liquidabili nel periodo successivo, connessi a oneri finanziari realizzati su derivati di copertura su cambio commodity posti in essere nell'interesse delle società del Gruppo.

29. Posizione finanziaria netta e crediti finanziari a lungo termine – Euro 19.571 milioni

La tabella seguente mostra la ricostruzione dell'indebitamento finanziario netto a partire dalle voci presenti nello schema di Stato patrimoniale.

Milioni di euro Note al 31.12.2024 al 31.12.2023 2024-2023
Finanziamenti a lungo termine 23 17.345 17.855 (510)
Finanziamenti a breve termine 23 6.410 8.632 (2.222)
Quota corrente dei finanziamenti
a lungo termine
23 567 1.179 (612)
Altre attività finanziarie non correnti
incluse nell'indebitamento
15.1 3 3 -
Altre attività finanziarie correnti incluse
nell'indebitamento
19.1 2.627 6.428 (3.801)
Disponibilità liquide e mezzi equivalenti 21 2.121 1.122 999
Totale 19.571 20.113 (542)

Nel seguito viene riportata la posizione finanziaria netta, rispettivamente al 31 dicembre 2024 e al 31 dicembre 2023, in linea con l'Orientamento n. 39, emanato il 4 marzo 2021 dall'ESMA, applicabile dal 5 maggio 2021, e con il Richiamo di Attenzione n. 5/2021 emesso dalla CONSOB il 29 aprile 2021, che ha sostituito i riferimenti alle raccomandazioni CESR e quelli presenti nella Comunicazione n. DEM/6064293 del 28 luglio 2006 in materia di posizione finanziaria netta.

3. Bilancio di esercizio

parti correlate
Liquidità
Depositi bancari e postali
2.121
Disponibilità liquide
2.121
Mezzi equivalenti a disponibilità liquide
-
Crediti finanziari a breve termine
2.627
Altre attività finanziarie correnti
2.627
Liquidità
4.748
Indebitamento finanziario corrente
di cui con
2.161
1.122
1.122
-
6.428
6.428
7.550
di cui con
parti correlate
5.934
999
999
-
(3.801)
(3.801)
(2.802)
Debiti bancari correnti
-
(1) 1
Altri debiti finanziari correnti
(6.410)
(6.306) (8.631) (8.461) 2.221
Debito finanziario corrente
(6.410)
(inclusi gli strumenti di debito)
(8.632) 2.222
Quota corrente dei debiti finanziari non correnti
(567)
(1.179) 612
Quota corrente del debito finanziario non corrente
(567)
(1.179) 612
Indebitamento finanziario corrente
(6.977)
(9.811) 2.834
Indebitamento finanziario corrente netto
(2.229)
(2.261) 32
Indebitamento finanziario non corrente
Debiti bancari non correnti
(1.000)
(1.316) 316
Finanziamenti non bancari (leasing)
(2)
- (2)
Altri debiti non correnti
(14.142)
(14.274) 132
Debito finanziario non corrente (esclusi la parte
(15.144)
corrente e gli strumenti di debito)
(15.590) 446
Obbligazioni emesse
(2.201)
(2.265) 64
Debiti commerciali e altri debiti non correnti non
-
remunerati che presentano una significativa
componente di finanziamento
- -
Indebitamento finanziario non corrente
(17.345)
(17.855) 510
Totale indebitamento finanziario come
(19.574)
da Comunicazione CONSOB
(20.116) 542
Crediti finanziari non correnti
3
- 3 - -
INDEBITAMENTO FINANZIARIO NETTO
(19.571)
(20.113) 542

Si precisa che il presente prospetto della posizione finanziaria netta non include le attività e passività finanziarie relative a derivati, in quanto i contratti derivati non designati in hedge accounting sono in ogni caso stipulati dalla Società, essenzialmente, con finalità di copertura gestionale.

Al 31 dicembre 2024 tali attività e passività finanziarie sono esposte separatamente nello schema di Stato patrimoniale nelle seguenti voci: "Derivati finanziari attivi non correnti" per 179 milioni di euro (261 milioni di euro al 31 dicembre 2023), "Derivati finanziari attivi correnti" per 107 milioni di euro (76 milioni di euro al 31 dicembre 2023), "Derivati finanziari passivi non correnti" per 581 milioni di euro (620 milioni di euro al 31 dicembre 2023), e "Derivati finanziari passivi correnti" per 102 milioni di euro (106 milioni di euro al 31 dicembre 2023).

Milioni di euro

30. Altre passività correnti – Euro 3.508 milioni

Milioni di euro al 31.12.2024 al 31.12.2023 2024-2023
Debiti tributari 730 1.320 (590)
Debiti diversi verso società del Gruppo 550 825 (275)
Debiti verso il personale, associazioni ricreative e
assistenziali
22 23 (1)
Debiti verso istituti di previdenza 12 10 2
Debiti verso clienti per depositi cauzionali e rimborsi 1 2 (1)
Altri 2.193 2.215 (22)
Totale 3.508 4.395 (887)

I "Debiti tributari", pari a 730 milioni di euro, includono i debiti verso l'Erario per l'imposta IRES delle società aderenti al consolidato fiscale nazionale per 562 milioni di euro (1.239 milioni di euro al 31 dicembre 2023), i debiti verso l'Erario per la liquidazione dell'IVA del quarto trimestre 2024 delle società aderenti al Gruppo IVA Enel per 161 milioni di euro e i debiti per ritenute da lavoro dipendente per 5 milioni di euro.

La voce "Debiti diversi verso società del Gruppo", pari a 550 milioni di euro, è riconducibile principalmente ai debiti derivanti dal consolidato fiscale nazionale IRES per 405 milioni di euro (523 milioni di euro al 31 dicembre 2023) e ai debiti generati dal Gruppo IVA per 114 milioni di euro (301 milioni di euro al 31 dicembre 2023).

I debiti "Altri", pari a 2.193 milioni di euro, includono essenzialmente i debiti relativi ai dividendi da corrispondere agli azionisti per un importo pari a 2.184 milioni di euro, rappresentati dai debiti per l'acconto sul dividendo dell'esercizio 2024, al netto della quota spettante alle azioni proprie in portafoglio alla record date del 21 gennaio 2025.

114 31. Strumenti finanziari

31.1 Attività finanziarie per categoria

La tabella seguente indica il valore contabile di ciascuna categoria delle attività finanziarie previste dall'IFRS 9, distinte tra attività finanziarie correnti e non correnti, esponendo separatamente i derivati di copertura e i derivati misurati al fair value rilevato a Conto economico.

Non corrente Corrente
Milioni di euro Note al 31.12.2024 al 31.12.2023 al 31.12.2024 al 31.12.2023
Attività finanziarie al costo ammortizzato 31.1.1 3 3 5.587 8.145
Attività finanziarie a FVOCI
Partecipazioni in altre società 31.1.2 9 8 - -
Totale attività finanziarie a FVOCI 9 8 - -
Attività finanziarie a FVTPL
Derivati attivi a FVTPL 33 128 122 69 76
Totale attività finanziarie a FVTPL 128 122 69 76
Derivati attivi designati come strumenti di copertura
Derivati di cash flow hedge 33 51 139 39 -
Totale derivati attivi designati come strumenti
di copertura
51 139 39 -
TOTALE 191 272 5.695 8.221

Per maggiori dettagli sulla rilevazione e classificazione dei derivati attivi correnti e non correnti si rimanda alla nota 33 "Derivati ed hedge accounting".

Per maggiori informazioni sulla valutazione al fair value si rimanda alla nota 31.1.2 "Attività finanziarie al fair value rilevato a Conto economico complessivo (FVOCI)".

3. Bilancio di esercizio

31.1.1 Attività finanziarie al costo ammortizzato

La tabella seguente espone le attività finanziarie valutate al costo ammortizzato per natura, suddivise in attività finanziarie correnti e non correnti.

Non corrente Corrente
Milioni di euro Note
al 31.12.2024
al 31.12.2023 Note al 31.12.2024 al 31.12.2023
Disponibilità liquide e mezzi equivalenti - - 21 2.121 1.122
Crediti commerciali - - 17 197 167
Crediti finanziari verso società del Gruppo
Crediti su conto corrente intersocietario - - 19.1 2.161 5.934
Altri crediti finanziari - - 2 15
Totale crediti finanziari verso società del Gruppo - - 2.163 5.949
Crediti finanziari verso terzi
Cash collateral per accordi di marginazione su
derivati OTC
- - 19.1 461 482
Altri crediti finanziari 15.1
3
3 12 10
Totale crediti finanziari verso terzi 3 3 473 492
Altri crediti - - 633 415
TOTALE 3 3 5.587 8.145

Le variazioni principali rispetto all'esercizio 2023 riguardano:

  • le "Disponibilità liquide e mezzi equivalenti", aumentate di 999 milioni di euro, principalmente per effetto dei maggiori dividendi ricevuti nel corso dell'esercizio dalle società del Gruppo;
  • i "Crediti finanziari verso società del Gruppo", che diminuiscono di 3.786 milioni di euro per effetto dei minori crediti vantati sul conto corrente intersocietario intrattenuto con le società del Gruppo (3.773 milioni di euro) e del decremento degli altri crediti finanziari (13 milioni di euro) verso Enel Italia SpA ed Enel Global Trading SpA;
  • i minori cash collateral versati alle controparti per l'operatività su contratti derivati per 21 milioni di euro;
  • gli "Altri crediti", in incremento di 218 milioni di euro, per effetto dei maggiori crediti per dividendi deliberati dalle società controllate e ancora da incassare al 31 dicembre 2024.

Impairment delle attività finanziarie al costo ammortizzato

Le attività finanziarie valutate al costo ammortizzato al 31 dicembre 2024 sono pari a 5.590 milioni di euro e sono rilevate al netto del fondo perdite attese, pari a 28 milioni di euro (26 milioni di euro al 31 dicembre 2023). La Società detiene essenzialmente le seguenti tipologie di attività finanziarie valutate al costo ammortizzato e sottoposte a impairment:

  • disponibilità liquide e mezzi equivalenti;
  • crediti commerciali;
  • crediti finanziari;
  • altre attività finanziarie.

Benché le disponibilità liquide e mezzi equivalenti siano state assoggettate a impairment in base all'IFRS 9, la perdita attesa identificata risulta trascurabile. La perdita attesa (Expected Credit Loss, ECL) – calco-

lata utilizzando la probabilità di default (PD), la perdita in caso di default (LGD) e l'esposizione al rischio in caso di default (EAD) – è la differenza fra i flussi finanziari dovuti in base al contratto e i flussi finanziari attesi (comprensivi dei mancati incassi) attualizzati usando il tasso di interesse effettivo originario.

In base alla natura delle attività finanziarie e delle informazioni disponibili sul rischio di credito, la verifica dell'incremento significativo del rischio di credito può essere effettuata su:

  • base individuale, in presenza di crediti singolarmente significativi e per tutti i crediti che sono verificati singolarmente ai fini dell'impairment in base a informazioni ragionevoli e supportabili;
  • base collettiva, quando il reperimento di informazioni ragionevoli e supportabili per verificare le perdite attese su base individuale richiederebbe costi o sforzi eccessivi.

Quando non ci sono ragionevoli aspettative di recuperare un'attività finanziaria integralmente o parzialmente, si procederà a ridurre direttamente il suo valore contabile lordo.

L'eliminazione contabile (ovvero, write-off) costituisce

un evento di derecognition (per esempio, estinzione, trasferimento o scadenza del diritto a incassare dei flussi finanziari).

La tabella seguente riporta le perdite attese per ogni classe di attività finanziaria misurata al costo ammortizzato.

Milioni di euro al 31.12.2024
Valore
contabile
lordo
Fondo
perdite
attese
Totale Valore
contabile
lordo
Fondo
perdite
attese
Totale
Disponibilità liquide e mezzi
equivalenti
2.121 - 2.121 1.122 - 1.122
Crediti commerciali 220 23 197 188 21 167
Crediti finanziari verso società
del Gruppo
2.163 - 2.163 5.949 - 5.949
Crediti finanziari verso terzi 481 5 476 497 5 492
Altri crediti 633 - 633 418 - 418
Totale 5.618 28 5.590 8.174 26 8.148

Per misurare le perdite attese, la Società valuta i crediti commerciali basandosi sull'approccio semplificato, sia su base individuale sia collettiva.

In caso di valutazioni individuali, la PD è ottenuta prevalentemente da provider esterni.

Diversamente, in caso di valutazioni su base collettiva, i crediti commerciali sono raggruppati in base alle caratteristiche di rischio di credito condivise e informazioni sullo scaduto, considerando una specifica definizione di default.

La Società applica principalmente una definizione di default basata su uno scaduto di 180 giorni e pertanto, oltre tale termine, si presume che i crediti commerciali siano deteriorati (ovvero, credit-impaired).

La tabella seguente indica la movimentazione del fondo perdite attese su crediti finanziari e commerciali.

Milioni di euro Fondo perdite attese
Crediti finanziari Crediti commerciali
Individuale Collettivo Totale Individuale Collettivo Totale
01.01.2023 IFRS 9 5 - 5 - 6 6
Impairment - - - - 17 17
Utilizzi - - - - - -
Rilasci - - - - (2) (2)
Totale al 31.12.2023 IFRS 9 5 - 5 - 21 21
Impairment - - - - 2 2
Utilizzi - - - - - -
Rilasci - - - - - -
Totale al 31.12.2024 IFRS 9 5 - 5 - 23 23

31.1.2 Attività finanziarie al fair value rilevato a Conto economico complessivo (FVOCI)

In tale categoria sono classificate le partecipazioni in società non quotate irrevocabilmente designate come tali al momento della rilevazione iniziale.

Le partecipazioni in altre imprese, pari a 9 milioni di euro, sono rappresentate essenzialmente dalla partecipazione detenuta da Enel SpA nella società Empresa Propietaria de la Red SA.

Al 31 dicembre 2024 il fair value della partecipazione è stato determinato sulla base di una valutazione indipendente che ha selezionato tra i possibili approcci l'income approach ed è stata scelta la metodologia discounted cash flow.

31.1.3 Attività finanziarie al fair value rilevato a Conto economico (FVTPL)

In tale categoria sono esclusivamente rilevati i derivati attivi correnti e non correnti relativi, principalmente, alle operazioni di copertura dell'indebitamento delle società del Gruppo per i quali si rimanda alla nota 33.2 "Derivati al fair value through profit or loss".

3. Bilancio di esercizio

31.2 Passività finanziarie per categoria

La tabella seguente indica il valore contabile di ciascuna categoria delle passività finanziarie previste dall'IFRS 9, distinte tra passività finanziarie correnti e non correnti, esponendo separatamente i derivati di copertura e i derivati misurati al fair value rilevato a Conto economico.

Milioni di euro Non corrente Corrente
Note al 31.12.2024 al 31.12.2023 al 31.12.2024 al 31.12.2023
Passività finanziarie valutate al costo ammortizzato 31.2.1 17.345 17.855 9.302 12.143
Passività finanziarie al fair value rilevato
a Conto economico
Derivati passivi al FVTPL 33 129 122 102 106
Totale 129 122 102 106
Derivati passivi designati come strumenti di copertura
Derivati di cash flow hedge 33 452 498 - -
Totale 452 498 - -
TOTALE 17.926 18.475 9.404 12.249

Per maggiori dettagli sulla rilevazione e classificazione dei derivati passivi correnti e non correnti si rimanda alla nota 33 "Derivati ed hedge accounting".

Per maggiori informazioni sulla valutazione al fair value, si prega di far riferimento alla nota 34 "Fair value measurement".

31.2.1 Passività finanziarie valutate al costo ammortizzato

La tabella seguente espone le passività finanziarie valutate al costo ammortizzato per natura, suddivise in passività finanziarie correnti e non correnti.

Milioni di euro Non corrente Corrente
Note al 31.12.2024 al 31.12.2023 Note al 31.12.2024 al 31.12.2023
Finanziamenti a lungo termine 23 17.345 17.855 567 1.179
Finanziamenti a breve termine - - 23 6.410 8.632
Debiti commerciali - - 27 132 135
Altre passività finanziarie correnti - - 30 2.193 2.197
Totale 17.345 17.855 9.302 12.143

Le "Altre passività finanziarie correnti" includono essenzialmente i debiti relativi ai dividendi da corrispondere agli azionisti per un importo pari a 2.184 milioni di euro, rappresentati dai debiti per l'acconto sul dividendo dell'esercizio 2024, al netto della quota spettante alle azioni proprie in portafoglio, messo in pagamento a decorrere dal 22 gennaio 2025.

Finanziamenti

Finanziamenti a lungo termine (incluse le quote in scadenza nei 12 mesi successivi) – Euro 17.912 milioni

Il debito a lungo termine, relativo a prestiti obbligazionari, a finanziamenti bancari nonché a finanziamenti ricevuti da società del Gruppo, in euro e in altre valute, incluse le quote in scadenza entro i 12 mesi (pari a 567 milioni di euro), ammonta al 31 dicembre 2024 a 17.912 milioni di euro.

La tabella seguente indica il valore nominale, il valore contabile e il fair value dei finanziamenti a lungo termine al 31 dicembre 2024, inclusa la quota in scadenza nei 12 mesi successivi, aggregati per tipologia di finanziamento e di tasso di interesse. Per gli strumenti di debito quotati, il fair value è determinato utilizzando le quotazioni ufficiali. Per gli strumenti di debito non quotati, il fair value è determinato mediante modelli di valutazione appropriati per ciascuna categoria di strumento finanziario e utilizzando i dati di mercato relativi alla data di chiusura dell'esercizio, ivi inclusi gli spread creditizi del Gruppo.

Quota con Quota con
Milioni di euro Valore
nominale
Valore
contabile
Quota
corrente
scadenza
oltre i
12 mesi
Fair
value
Valore
nominale
Valore
contabile
Quota
corrente
scadenza
oltre i
12 mesi
Fair
value
Valore
contabile
al 31.12.2024 al 31.12.2023 2024-2023
Obbligazioni:
- tasso fisso 1.729 1.717 - 1.717 1.798 2.446 2.433 749 1.684 2.563 (716)
- tasso variabile 581 581 97 484 575 678 678 97 581 690 (97)
Totale 2.310 2.298 97 2.201 2.373 3.124 3.111 846 2.265 3.253 (813)
Finanziamenti bancari:
- tasso variabile 1.337 1.337 337 1.000 1.354 1.516 1.516 200 1.316 1.545 (179)
Totale 1.337 1.337 337 1.000 1.354 1.516 1.516 200 1.316 1.545 (179)
Finanziamenti
non bancari:
- da contratti di leasing
a tasso fisso
3 3 1 2 3 1 1 1 - 1 2
Totale 3 3 1 2 3 1 1 1 - 1 2
Finanziamenti da
società del Gruppo:
- tasso fisso 11.813 11.813 86 11.727 10.517 11.899 11.899 86 11.813 10.343 (86)
- tasso variabile 2.461 2.461 46 2.415 2.485 2.507 2.507 46 2.461 2.546 (46)
Totale 14.274 14.274 132 14.142 13.002 14.406 14.406 132 14.274 12.889 (132)
Totale finanziamenti
a tasso fisso
13.545 13.533 87 13.446 12.318 14.346 14.333 836 13.497 12.907 (800)
Totale finanziamenti
a tasso variabile
4.379 4.379 480 3.899 4.414 4.701 4.701 343 4.358 4.781 (322)
TOTALE 17.924 17.912 567 17.345 16.732 19.047 19.034 1.179 17.855 17.688 (1.122)

Per maggiori informazioni sull'analisi delle scadenze dei finanziamenti, si rinvia alla nota 32 "Risk management" e, sui livelli del fair value, si rinvia alla nota 34 "Fair value measurement".

Viene di seguito rappresentato l'indebitamento finanziario a lungo termine per valuta di origine con l'indicazione del tasso di interesse.

Finanziamenti a lungo termine per valuta e tasso di interesse

Milioni di euro Saldo contabile Valore nominale Tasso medio
di interesse
in vigore
Tasso di interesse
effettivo
in vigore
al 31.12.2023 al 31.12.2024 al 31.12.2024
Euro 18.047 16.871 16.873 2,2% 2,2%
Dollari statunitensi 316 337 337 5,4% 5,4%
Sterline inglesi 671 704 714 5,7% 5,9%
Totale valute non euro 987 1.041 1.051
TOTALE 19.034 17.912 17.924
Milioni di euro Valore nominale Rimborsi Nuove emissioni Altre
movimentazioni
Differenze
di cambio
Valore nominale
al 31.12.2023 al 31.12.2024
Obbligazioni 3.124 (847) - - 33 2.310
Finanziamenti bancari 1.516 (200) - - 21 1.337
Finanziamenti
non bancari
1 (2) 4 - - 3
Finanziamenti da
società del Gruppo
14.406 (132) - - - 14.274
Totale 19.047 (1.181) 4 - 54 17.924

La movimentazione del valore nominale dell'indebitamento a lungo termine è riepilogata nella seguente tabella.

Rispetto al 31 dicembre 2023, il valore nominale dell'indebitamento a lungo termine presenta nel complesso un decremento di 1.123 milioni di euro, determinato dai rimborsi pari a 1.181 milioni di euro, che hanno ampiamente superato le nuove emissioni riferite ai contratti di leasing, pari a 4 milioni di euro, e le variazioni negative sui cambi pari a 54 milioni di euro; si evidenzia che i rimborsi delle obbligazioni, pari a 847 milioni di euro, sono determinati principalmente dal rimborso di un prestito obbligazionario a tasso fisso da 750 milioni di euro avvenuto nel mese di maggio.

Nel corso del 2024 non ci sono state nuove emissioni di finanziamenti.

I principali debiti finanziari a lungo termine di Enel SpA contengono i covenant tipici della prassi internazionale. Tali indebitamenti sono rappresentati principalmente dalle emissioni obbligazionarie effettuate nell'ambito del programma di Global/Euro Medium Term Notes, dalle emissioni di strumenti obbligazionari non convertibili, subordinati ibridi (i c.d. "bond ibridi"), dal Revolving Facility Agreement sottoscritto in data 5 marzo 2021 da Enel SpA ed Enel Finance International NV con un pool di banche (come successivamente modificato in data 11 maggio 2022 e in data 6 marzo 2024) per un importo fino a 13,5 miliardi di euro (il "Revolving Facility Agreement"), dal "Sustainability-Linked Loan Facility Agreement" sottoscritto da Enel SpA il 15 ottobre 2020 con un pool di banche per un importo fino a 1 miliardo di euro, dal contratto di finanziamento sottoscritto da Enel SpA con Unicredit SpA in data 8 novembre 2023, dal Facility Agreement sottoscritto in data 5 ottobre 2021 da Enel SpA con Bank of America Europe Designated Activity Company per un importo pari a 348.750.000 dollari statunitensi (per un controvalore pari a 300 milioni di euro, alla data di sottoscrizione del finanziamento) e dal finanziamento "sustainability-linked" sottoscritto il 30 settembre 2022 da Enel Finance America LLC (EFA) in qualità di prenditore e da Enel SpA (in qualità di garante) con EKF Denmark's Export Credit Agency (EKF)6 e Citi per un importo fino a 800 milioni di dollari statunitensi (Linea EKF).

I principali covenant relativi alle emissioni obbligazionarie effettuate nell'ambito del programma di Global/ Euro Medium Term Notes di Enel SpA ed Enel Finance International NV (inclusi i c.d. "green bond" di Enel Finance International NV, garantiti da Enel SpA, utilizzati per finanziare i c.d. "eligible green project" del Gruppo) e quelli relativi ai prestiti obbligazionari emessi da Enel Finance International NV sul mercato americano, garantiti da Enel SpA, possono essere riassunti come segue:

  • clausole di "negative pledge", in base alle quali l'emittente e il garante non possono creare o mantenere in essere (se non per effetto di disposizione di legge) ipoteche, pegni o altri vincoli, su tutti o parte dei propri beni o ricavi, a garanzia di determinati indebitamenti finanziari, a meno che gli stessi vincoli non siano estesi pariteticamente o pro quota ai prestiti obbligazionari in questione;
  • clausole di "pari passu", in base alle quali i titoli obbligazionari e le relative garanzie costituiscono diretto, incondizionato e non garantito obbligo dell'emittente e del garante, sono senza preferenza tra loro e sono almeno allo stesso livello di "seniority" degli altri prestiti, non subordinati e non garantiti, presenti e futuri, dell'emittente e del garante;
  • clausole di "cross default", in base alle quali, nel caso si verifichi un evento di inadempimento (superiore a specifiche soglie di rilevanza) su un determinato indebitamento finanziario dell'emittente, del garante

6. Si segnala che, a seguito di un'operazione di riorganizzazione, nel 2023 EKF è confluita in Export and Investment Fund of Denmark (EIFO).

o delle società rilevanti, si verifica un inadempimento anche sui prestiti obbligazionari in questione che possono diventare immediatamente esigibili.

A partire dal 2019 Enel Finance International NV ha emesso sul mercato europeo (nell'ambito del programma di emissioni obbligazionarie Euro Medium Term Notes - EMTN) e sul mercato americano alcuni prestiti obbligazionari "sostenibili", entrambi garantiti da Enel SpA, legati al raggiungimento di alcuni degli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile (SDG) delle Nazioni Unite che contengono gli stessi covenant degli altri prestiti obbligazionari della stessa tipologia. Inoltre, Enel Finance America LLC detiene un prestito obbligazionario "sostenibile" sul mercato americano, garantito da Enel SpA, della stessa tipologia.

I principali covenant relativi ai bond ibridi di Enel SpA, inclusi i bond ibridi "perpetui" che prevedono l'obbligo di rimborso solo in caso di scioglimento o liquidazione della Società, possono essere riassunti come segue:

  • clausole di subordinazione, in base alle quali ciascuno strumento obbligazionario ibrido è subordinato a tutte le altre emissioni obbligazionarie dell'emittente e ha un livello di "seniority" pari a quello degli altri strumenti finanziari ibridi emessi e superiore a quello degli strumenti di "equity";
  • divieto di fusione con un'altra società e divieto di vendita o locazione di tutti o di una parte sostanziale dei propri asset a un'altra società, a meno che quest'ultima non subentri in tutte le obbligazioni in essere dell'emittente.

I principali covenant previsti nel Revolving Facility Agreement e negli altri contratti di finanziamento sottoscritti da Enel SpA, similari nella loro struttura, possono essere riassunti come segue7 :

  • clausola di "negative pledge", in base alle quali il debitore e, in alcuni casi, le società rilevanti non possono creare o mantenere in essere ipoteche, pegni o altri vincoli su tutti o parte dei propri beni o attività, a garanzia di determinati indebitamenti finanziari, fatta eccezione per i vincoli espressamente ammessi;
  • clausole sulle "disposals", in base alle quali il debitore e, in alcuni casi, le società controllate di Enel non possono compiere atti di disposizione di tutti o di una parte rilevante dei propri beni o attività, fatta

eccezione per gli atti di disposizione espressamente ammessi;

  • clausole di "pari passu", in base alle quali gli impegni di pagamento del debitore hanno lo stesso livello di "seniority" degli altri suoi obblighi di pagamento non garantiti e non subordinati;
  • clausole di "change of control" che trovano applicazione nel caso in cui (i) Enel divenga controllata da uno o più soggetti diversi dallo Stato italiano ovvero (ii) Enel o una delle società da essa controllate conferiscano una rilevante porzione delle attività del Gruppo a soggetti a esso esterni tale che l'affidabilità del Gruppo, sotto il profilo finanziario, risulti significativamente compromessa. Il verificarsi di una delle suddette ipotesi può dare luogo (a) alla rinegoziazione dei termini e delle condizioni del finanziamento o (b) al rimborso anticipato obbligatorio del finanziamento da parte del debitore;
  • clausole di "cross default", in base alle quali, nel caso si verifichi un inadempimento (superiore a specifiche soglie di rilevanza) su un determinato indebitamento finanziario del debitore o delle società rilevanti, si verifica un inadempimento anche sui finanziamenti in questione che possono diventare immediatamente esigibili.

Gli indebitamenti finanziari presi in considerazione prevedono gli "events of default" tipici della prassi internazionale, quali, per esempio, insolvenza, procedure concorsuali e cessazione dell'attività d'impresa. Nessuno dei covenant sopra considerati risulta a oggi

Si precisa infine che Enel SpA ha rilasciato nell'interesse di alcune società del Gruppo alcune garanzie, a fronte degli impegni assunti nell'ambito dei contratti di finanziamento passivi. Tali garanzie e i relativi contratti di finanziamento includono, anche a carico di Enel SpA, in qualità di garante, taluni covenant ed "events of default" tipici della prassi internazionale.

Struttura del debito a lungo termine dopo la copertura

La tabella indica l'effetto della copertura del rischio di cambio sulla struttura del debito a lungo termine lordo (incluse le quote in scadenza nei 12 mesi successivi).

disatteso.

7. Si segnala che la Linea EKF prevede, tra i covenant, una clausola sul "danno reputazionale di EKF", in base alla quale EKF potrà richiedere la cancellazione dell'impegno finanziario da essa assunto e il pagamento anticipato delle somme erogate, qualora si verifichi un danno accertato alla reputazione di EKF o dello Stato danese in conseguenza di sostanziali violazioni di talune normative. È inoltre previsto l'impegno, anche del garante, ad assicurare il rispetto di determinate normative e standard ambientali e sociali.

  1. Relazione sulla gestione 2. Corporate governance 4. Relazioni

3. Bilancio di esercizio

Milioni di euro al 31.12.2024 al 31.12.2023
Struttura iniziale del debito Debito
coperto
Struttura
del debito
dopo la
copertura
Struttura iniziale del debito
Debito
coperto
Struttura
del debito
dopo la
copertura
Valore
contabile
Valore
nominale
% Valore
contabile
Valore
nominale
%
Euro 16.871 16.873 94,1% 1.051 17.924 18.047 18.050 94,77% 997 19.047
Dollari
statunitensi
337 337 1,9% (337) - 316 316 1,66% (316) -
Sterline inglesi 704 714 4,0% (714) - 671 681 3,58% (681) -
Totale 17.912 17.924 - 17.924 19.034 19.047 100,0% - 19.047

La tabella seguente indica l'effetto della copertura sul rischio di tasso di interesse sull'ammontare lordo dei

debiti a lungo termine in essere alla data di riferimento del bilancio.

% al 31.12.2024 al 31.12.2023
Prima della copertura
Dopo la copertura
Prima della copertura Dopo la copertura
Tasso variabile 24,0 17,0 25,0 18,0
Tasso fisso 76,0 83,0 75,0 82,0
Totale 100,0 100,0 100,0 100,0

Finanziamenti a breve termine – Euro 6.410 milioni

La tabella seguente indica i finanziamenti a breve termine al 31 dicembre 2024, distinti per natura.

Milioni di euro al 31.12.2024 al 31.12.2023 2024-2023
Finanziamenti da terzi
Debiti verso banche (conto corrente ordinario) - 1 (1)
Cash collateral per CSA su derivati OTC ricevuti 104 169 (65)
Totale 104 170 (66)
Finanziamenti dal Gruppo
Finanziamenti a breve termine da società del Gruppo
(conto corrente intersocietario)
3.306 3.962 (656)
Altri finanziamenti a breve termine da società del Gruppo 3.000 4.500 (1.500)
Totale 6.306 8.462 (2.156)
TOTALE 6.410 8.632 (2.222)

Si precisa che il fair value dei finanziamenti correnti è equivalente al loro valore contabile in quanto l'effetto dell'attualizzazione non è significativo.

31.2.2 Passività finanziarie al fair value rilevato a Conto economico (FVTPL)

In tale categoria sono esclusivamente rilevati i derivati passivi correnti e non correnti relativi, principalmente, alle operazioni di copertura dell'indebitamento delle società del Gruppo per i quali si rimanda alla nota 33.2 "Derivati al fair value through profit or loss".

31.2.3 Utili/(Perdite) netti

La tabella seguente presenta gli utili e le perdite netti per categoria di strumento finanziario, escludendo i derivati.

Milioni di euro Utili/(Perdite) netti di cui: Impairment/
Ripristini di impairment
al 31.12.2024 al 31.12.2023 al 31.12.2024
Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato 517 444 -
Passività finanziarie valutate al costo ammortizzato (915) (846) -

Per informazioni su utili e perdite netti su strumenti finanziari derivati, si rinvia alla nota 7 "Proventi/(Oneri) finanziari netti da contratti derivati".

32. Risk management

Rischi finanziari

La Società, nello svolgimento della propria attività, è esposta a una varietà di rischi finanziari quali il rischio di tasso di interesse, il rischio tasso di cambio, il rischio di credito e controparti e il rischio di liquidità.

Enel SpA ha adottato un sistema di governance dei rischi finanziari che prevede la presenza di comitati interni e l'impiego di apposite policy e limiti operativi. L'obiettivo è quello di mitigare opportunamente i rischi finanziari al fine di evitare variazioni inattese sul risultato economico senza precludersi, nel contempo, la possibilità di cogliere eventuali opportunità.

Tasso di interesse e di cambio

Enel SpA, nell'esercizio dell'attività di holding industriale, è esposta al rischio di oscillazione dei tassi di interesse e dei tassi di cambio.

Il rischio di tasso di interesse e il rischio di tasso di cambio nascono principalmente dalla presenza di strumenti finanziari.

Le principali passività finanziarie detenute dalla Società comprendono i prestiti obbligazionari, i finanziamenti bancari, i debiti verso altri finanziatori, i derivati, i depositi in denaro ricevuti a garanzia di contratti derivati (cash collateral), nonché i debiti commerciali. Lo scopo principale di tali strumenti finanziari è quello di finanziare l'attività della Società.

Le principali attività finanziarie, detenute dalla Società comprendono i crediti finanziari, i derivati, i depositi in denaro forniti a garanzia di contratti derivati (cash collateral), le disponibilità liquide e i depositi a breve termine, nonché i crediti commerciali. Per maggiori dettagli, si rinvia alla nota 31 "Strumenti finanziari".

La fonte dell'esposizione al rischio di tasso di interesse e di tasso di cambio non ha subíto variazioni rispetto al precedente esercizio.

Enel SpA, inoltre, in qualità di Capogruppo, accentra parte delle attività di tesoreria e di accesso ai mercati finanziari per quanto concerne la conclusione di contratti derivati di natura finanziaria su tassi e cambi. Nell'ambito di tali attività, Enel SpA effettua nei confronti delle società del Gruppo attività di intermediazione con il mercato assumendo posizioni, anche rilevanti in termini di nozionale, che però non rappresentano per la stessa fonte di esposizione ai rischi suddetti.

Nel 2024 il Gruppo si è posizionato al di sotto delle soglie di clearing per tutte le asset class di attività previste da EMIR (Regolamento UE n. 648/2012), mantenendo la classificazione di controparte non finanziaria non soggetta all'obbligo di compensazione (NFC-).

Nel prosieguo si dà evidenza delle consistenze delle operazioni su strumenti finanziari derivati in essere al 31 dicembre 2024, indicando per ciascuna classe di strumenti il valore nozionale.

Il valore nozionale di un contratto derivato è l'importo in base al quale sono scambiati i flussi; tale ammontare può essere espresso sia in termini di valore monetario sia in termini di quantità (quali, per esempio, tonnellate convertite in euro moltiplicando l'ammontare nozionale per il prezzo fissato).

Gli importi nozionali dei derivati qui riportati non rappresentano necessariamente valori scambiati fra le parti e di conseguenza non possono essere considerati una misura dell'esposizione creditizia della Società.

Tasso di interesse

Il rischio di tasso di interesse è il rischio che il fair value o i flussi finanziari futuri di uno strumento finanziario fluttuino in seguito a variazioni nel livello di mercato dei tassi di interesse.

Per la Società il rischio di tasso di interesse si manifesta come variazione nei flussi connessi al pagamento degli interessi sulle passività finanziarie indicizzate a tasso variabile, come variazione delle condizioni economiche nella negoziazione dei nuovi strumenti di debito, nonché come variazioni avverse del valore di attività/passività finanziarie valutate al fair value, tipicamente strumenti di debito a tasso fisso.

La gestione del rischio di tasso di interesse ha il dupli-

  1. Relazione sulla gestione 2. Corporate governance 4. Relazioni

3. Bilancio di esercizio

ce obiettivo di ridurre l'ammontare di indebitamento soggetto alla variazione dei tassi di interesse e di contenere il costo della provvista, limitando la volatilità dei risultati.

Tale obiettivo viene raggiunto attraverso la diversificazione strategica del portafoglio di passività finanziarie per tipologia contrattuale, durata nonché condizioni di tasso e modificando il profilo di rischio di specifiche esposizioni attraverso la stipula di strumenti finanziari derivati OTC, principalmente interest rate swap.

Si evidenzia di seguito il valore nozionale dei contratti in essere a fine esercizio.

Milioni di euro Valore nozionale
al 31.12.2024 al 31.12.2023
Derivati su tasso di interesse
Interest rate swap 6.726 5.652
Totale 6.726 5.652

La scadenza di tali contratti non eccede la scadenza della passività finanziaria sottostante cosicché ogni variazione nel fair value e/o nei flussi di cassa attesi di tali contratti è bilanciata da una corrispondente variazione del fair value e/o nei flussi di cassa attesi della posizione sottostante.

I contratti di interest rate swap prevedono tipicamente lo scambio periodico di flussi di interesse a tasso variabile contro flussi di interesse a tasso fisso, entrambi calcolati su un medesimo capitale nozionale di riferimento.

Il valore nozionale degli interest rate swap in essere a fine esercizio, pari a 6.726 milioni di euro (5.652 milioni di euro al 31 dicembre 2023), è relativo per 1.490 milioni di euro a operazioni di copertura riferite alla propria quota di indebitamento e per 5.236 milioni di euro a operazioni di copertura dell'indebitamento delle società del Gruppo verso il mercato e intermediate per un corrispondente valore di nozionale con le società stesse. La variazione in aumento del valore nominale complessivo è dovuta sostanzialmente ai seguenti fenomeni:

  • nuovi interest rate swap negoziati per conto di e-distribuzione per un ammontare complessivo di 1.677 milioni di euro;
  • 473 milioni di euro a fronte di interest rate swap giunti a naturale scadenza o ridotti per effetto delle quote di ammortamento;
  • chiusura anticipata di un interest rete swap stipulato per conto di Enel Generación Perú, per un ammontare di 130 milioni di euro, in seguito alla cessione degli asset di generazione in Perù.

Per maggiori dettagli sui derivati su tasso di interesse, si prega di far riferimento alla nota 33 "Derivati ed hedge accounting".

L'ammontare dell'indebitamento a tasso variabile che non è oggetto di copertura del rischio di tasso di interesse rappresenta il principale elemento di rischio a causa del potenziale impatto negativo sul Conto economico, in termini di maggiori oneri finanziari, nel caso di un eventuale aumento del livello dei tassi di interesse di mercato.

Al 31 dicembre 2024 il 24% (25% al 31 dicembre 2023) dell'indebitamento finanziario lordo a lungo termine è espresso a tassi variabili. Tenuto conto di efficaci relazioni di copertura dei flussi finanziari connessi al rischio di tasso di interesse (in base a quanto previsto dall'IFRS 9), l'indebitamento finanziario lordo a lungo termine, al 31 dicembre 2024, risulta essere coperto per l'83% rispetto all'esposizione (coperto per l'82% al 31 dicembre 2023). Il rapporto risulta sostanzialmente invariato ove si considerassero nel rapporto anche quei derivati ritenuti di copertura sotto il profilo gestionale ma che non hanno tutti i requisiti necessari per essere considerati tali anche da un punto di vista contabile.

Analisi di sensitività del tasso di interesse

La Società effettua l'analisi di sensitività attraverso la stima degli effetti della variazione nel livello dei tassi di interesse sul valore delle poste di bilancio relative al portafoglio in strumenti finanziari.

In particolare, l'analisi di sensitività misura il potenziale impatto di scenari di mercato sia a patrimonio netto, per la componente di copertura dei derivati in cash flow hedge, sia a Conto economico per i derivati in fair value hedge, sul fair value degli strumenti finanziari derivati e sulla quota parte di indebitamento lordo a lungo termine non coperto da strumenti finanziari derivati.

Tali scenari sono rappresentati dalla traslazione parallela in aumento e in diminuzione nella curva dei tassi di interesse di riferimento alla data di bilancio.

Non ci sono variazioni rispetto al periodo precedente nei metodi e nelle assunzioni utilizzate nell'analisi di sensitività.

Mantenendo costanti tutte le altre variabili, il risultato prima delle imposte è impattato come segue.

al 31.12.2024 al 31.12.2023
Punti Impatto a Conto
economico
(al lordo delle imposte)
Impatto a patrimonio netto
(al lordo delle imposte)
Impatto a Conto
economico
(al lordo delle imposte)
Impatto a patrimonio netto
(al lordo delle imposte)
Milioni di euro base Incremento Decremento Incremento Decremento Incremento Decremento Incremento Decremento
Variazione degli
oneri finanziari sul
debito lordo a lungo
termine a tasso
variabile dopo le
coperture
25 7,7 (7,7) - - 8,5 (8,5) - -
Variazione del
fair value degli
strumenti finanziari
derivati classificati
non di copertura
25 3,4 (3,4) - - 4,5 (4,5) - -
Variazione del
fair value degli
strumenti finanziari
derivati designati
come strumenti di
copertura
Cash flow hedge 25 - - 5,9 (5,9) - - 9,2 (9,2)
Fair value hedge 25 - - - - - - - -

Tasso di cambio

Il rischio di tasso di cambio è il rischio che il fair value o i flussi finanziari futuri di uno strumento finanziario fluttuino a seguito di variazioni nel livello di mercato dei tassi di cambio.

Per Enel SpA la principale fonte di rischio di tasso di cambio deriva dalla presenza di strumenti finanziari monetari denominati in una valuta diversa dall'euro, principalmente prestiti obbligazionari emessi in valuta estera.

L'esposizione al rischio di cambio non ha subíto variazioni rispetto al precedente esercizio.

Per maggiori dettagli si prega di far riferimento alla nota 31 "Strumenti finanziari".

Al fine di minimizzare l'esposizione al rischio di oscillazione dei tassi di cambio, la Società pone in essere, tipicamente sul mercato over the counter (OTC), diverse tipologie di contratti derivati e in particolare currency forward e cross currency interest rate swap, la cui scadenza non eccede quella dell'esposizione sottostante. I currency forward sono contratti con i quali le controparti concordano lo scambio di due flussi di capitale denominati in divise diverse, a una determinata data futura e a un certo tasso di cambio (c.d. "strike"); tali contratti possono prevedere la consegna effettiva dei due flussi (deliverable forward) o la corresponsione del differenziale tra il tasso di cambio strike e il livello del cambio prevalente sul mercato alla scadenza (non-deliverable forward).

I cross currency interest rate swap sono utilizzati per trasformare una passività a lungo termine denominata in divisa estera, a tasso fisso o variabile, in un'equivalente passività denominata in euro, a tasso variabile o fisso. Oltre ad avere i nozionali di riferimento denominati in divise diverse, tali strumenti differiscono dagli interest rate swap in quanto prevedono sia lo scambio periodico di flussi di interesse sia lo scambio finale dei flussi di capitale.

Nella seguente tabella viene fornito, alla data del 31 dicembre 2024 e del 31 dicembre 2023, il valore nozionale delle operazioni in essere suddivise per tipologia di posta coperta.

3. Bilancio di esercizio

Milioni di euro Valore nozionale
al 31.12.2024 al 31.12.2023
Derivati su cambi
Forward: 3.888 6.129
- forward a copertura del rischio cambio connesso alle commodity 2.912 4.849
- forward a copertura dei flussi futuri 856 773
- altri contratti forward 120 507
Cross currency interest rate swap 2.050 1.969
Totale 5.938 8.098

In particolare si evidenziano:

  • contratti di currency forward per un ammontare nozionale complessivo di 2.912 milioni di euro, relativi per 1.456 milioni di euro alla copertura del rischio cambio connesso al processo di approvvigionamento di commodity energetiche da parte delle società del Gruppo intermediate in modo speculare con il mercato;
  • contratti di currency forward per un ammontare nozionale complessivo di 856 milioni di euro, connessi alla copertura del rischio cambio relativo ad altri flussi attesi in valute diverse dall'euro, di cui 592 milioni di euro conclusi con il mercato;
  • contratti di currency forward per un ammontare nozionale complessivo di 120 milioni di euro, di cui 59 milioni di euro conclusi con il mercato, relativi alla copertura del rischio cambio derivante dai contratti di approvvigionamento di materie prime e semilavorati per la costruzione di pannelli fotovoltaici, denominati in valuta estera;
  • contratti di cross currency interest rate swap per un ammontare nozionale di 2.050 milioni di euro, finalizzati alla copertura del rischio cambio dell'indebitamento, proprio o di società del Gruppo, denominato in valuta diversa dall'euro.

Per maggiori dettagli sui derivati su cambi si rinvia alla nota 33 "Derivati e hedge accounting".

In base all'analisi dell'indebitamento, si rileva che il 5,9% dell'indebitamento a lungo termine lordo è espresso in valute diverse dall'euro.

Tenuto conto delle operazioni di copertura dal rischio di tasso di cambio e della quota di indebitamento in valuta estera, che è espressa nella valuta di conto o nella valuta funzionale della Società, l'indebitamento risulta essere interamente coperto mediante operazioni di cross currency interest rate swap.

Analisi di sensitività del rischio di cambio

La Società effettua l'analisi di sensitività attraverso la stima degli effetti della variazione nel livello dei tassi di cambio sul portafoglio in strumenti finanziari.

In particolare, l'analisi di sensitività misura il potenziale impatto di scenari di mercato sia a patrimonio netto, per la componente di copertura dei derivati in cash flow hedge, sia a Conto economico per i derivati in fair value hedge, sul fair value degli strumenti finanziari derivati e sulla quota parte di indebitamento lordo a lungo termine non coperto da strumenti finanziari derivati.

Tali scenari sono rappresentati dall'apprezzamento/deprezzamento del tasso di cambio dell'euro verso tutte le divise estere rispetto al valore rilevato alla data di bilancio. Non ci sono variazioni rispetto al periodo precedente nei metodi e nelle assunzioni utilizzate nell'analisi di sensitività.

Mantenendo costanti tutte le altre variabili, il risultato prima delle imposte è impattato come segue.

al 31.12.2024 al 31.12.2023
Impatto a Conto economico
(al lordo delle imposte)
Impatto a patrimonio netto
(al lordo delle imposte)
Impatto a Conto economico
(al lordo delle imposte)
Impatto a patrimonio netto
(al lordo delle imposte)
Milioni di euro Tasso di
cambio
Apprezza
mento euro
Deprezza
mento euro
Apprezza
mento euro
Deprezza
mento euro
Apprezza
mento euro
Deprezza
mento euro
Apprezza
mento euro
Deprezza
mento euro
Variazione degli
oneri finanziari
sul debito lordo a
lungo termine a
tasso variabile in
valuta estera dopo
le coperture
10% - - - - - - - -
Variazione
del fair value
degli strumenti
finanziari derivati
classificati non di
copertura
10% 29,7 (36,2) - - 10,1 (12,3) - -
Variazione
del fair value
degli strumenti
finanziari derivati
designati come
strumenti di
copertura
Cash flow hedge 10% - - (108,0) 132,0 - - (108,2) 132,2
Fair value hedge 10% - - - - - - - -

Credito e Controparte

Il rischio di credito è rappresentato dall'eventualità di un peggioramento del merito creditizio delle controparti di operazioni finanziarie che determina effetti avversi sulla posizione creditoria. La Società è esposta al rischio di credito nell'ambito dell'attività finanziaria, ivi inclusa l'operatività in strumenti derivati, i depositi con banche e società finanziarie, le transazioni in valuta estera e la negoziazione di altri strumenti finanziari. La gestione del rischio di crediti finanziari da parte della Società è fondata sulla selezione delle controparti tra le primarie istituzioni finanziarie nazionali e internazionali con elevato standing creditizio considerate sol-

cando le esposizioni tra le stesse. Il monitoraggio delle esposizioni creditizie e del relativo rischio di credito è effettuato periodicamente dalle unità deputate al controllo dei rischi nell'ambito delle policy e procedure definite dalla governance dei rischi di Gruppo, anche al fine di individuare tempestivamente le eventuali azioni di mitigazione da porre in essere.

vibili sia dal mercato sia da valutazioni interne, diversifi-

In tale ambito generale, Enel SpA ha peraltro sottoscritto con le principali istituzioni finanziarie con cui opera accordi di marginazione che prevedono lo scambio di cash collateral, in grado di mitigare significativamente l'esposizione al rischio di credito.

Crediti finanziari

Milioni di euro
Staging Base per la rilevazione
del fondo perdite
attese
Loss rate medio
(PD*LGD)
Valore contabile
lordo
Fondo perdite
attese
Valore netto
al 31.12.2024
Performing 12 m ECL 0,19% 2.644 5 2.639
Underperforming Lifetime ECL - - -
Non-performing - - -
Totale 2.644 5 2.639

Crediti commerciali e altri crediti: valutazione collettiva

Milioni di euro al 31.12.2024
Loss rate medio
(PD*LGD)
Valore contabile
lordo
Fondo perdite
attese
Valore netto
Crediti commerciali
Crediti commerciali non scaduti 125 - 125
Crediti commerciali scaduti:
- 1-180 giorni 0,59% 17 - 17
- più di 180 giorni (credit impaired) 29,29% 78 23 55
Totale crediti commerciali 220 23 197
Altri crediti
Altri crediti non scaduti 633 - 633
Altri crediti scaduti - - -
Totale altri crediti 633 - 633
TOTALE 853 23 830

Liquidità

Il rischio di liquidità è il rischio che la Società possa incorrere in difficoltà di adempimento alle proprie obbligazioni associate a passività finanziarie che sono regolate tramite cassa o altre attività finanziarie. Gli obiettivi di gestione del rischio di liquidità sono:

  • garantire un adeguato livello di liquidità per la Società, minimizzando il relativo costo opportunità;
  • mantenere una struttura del debito equilibrata in termini di profilo di maturity e fonti di finanziamento.

Nel breve periodo, il rischio di liquidità è mitigato garantendo un adeguato livello di liquidità e risorse incondizionatamente disponibili, ivi comprese disponibilità liquide e depositi a breve termine, le linee di credito committed disponibili e un portafoglio di attività altamente liquide.

Nel lungo termine, il rischio di liquidità è mitigato garantendo un profilo di maturity del debito equilibrato, la diversificazione delle fonti di finanziamento in termini di strumenti, mercati, valute e controparti.

Al 31 dicembre 2024 Enel SpA aveva a disposizione complessivamente 2.121 milioni di euro di disponibilità liquide e mezzi equivalenti (1.122 milioni di euro al 31 dicembre 2023), nonché linee di credito committed per 8.250 milioni di euro interamente disponibili con scadenza oltre un anno (stesso importo al 31 dicembre 2023).

Maturity analysis

La seguente tabella sintetizza il profilo temporale del piano di scadenza del debito a lungo termine della Società.

Milioni di euro Scadenza entro
Maggiore
Meno di 3 mesi Da 3 mesi
a 1 anno
Da 1 a 2 anni Da 2 a 5 anni di 5 anni
Obbligazioni:
- tasso fisso - - - 849 868
- tasso variabile - 97 97 247 140
Totale - 97 97 1.096 1.008
Finanziamenti bancari:
- tasso variabile - 337 1.000 - -
Totale - 337 1.000 - -
Finanziamenti non bancari:
- da contratti di leasing a tasso fisso - 1 1 1 -
Totale - 1 1 1 -
Finanziamenti da società del Gruppo:
- tasso fisso 43 43 86 687 10.954
- tasso variabile 23 23 2.046 369 -
Totale 66 66 2.132 1.056 10.954
TOTALE 66 501 3.230 2.153 11.962

Compensazione di attività e passività finanziarie

La seguente tabella espone le attività e le passività finanziarie nette di bilancio. In particolare, si evidenzia che non esistono posizioni in derivati compensate in bilancio, in quanto non è intenzione della Società procedere alla regolazione netta delle posizioni attive e passive. Come previsto dalle attuali normative di mercato e a garanzia delle operazioni in derivati, Enel SpA ha sottoscritto con le principali istituzioni finanziarie con cui opera accordi di marginazione che prevedono lo scambio di cash collateral, ripartiti come in tabella.

Milioni di euro al 31.12.2024
(a) (b) (c)=(a)-(b) (d) (e)=(c)-(d)
Importi correlati non
compensati in bilancio
(d)(i),(d)(ii) (d)(iii)
Valore lordo
delle attività/
(passività)
finanziarie
rilevate
Valore lordo
delle attività/
(passività)
finanziarie
rilevate
compensate
in bilancio
Valore netto
delle attività/
(passività)
finanziarie
esposte in
bilancio
Strumenti
finanziari
Quota valore
netto delle
attività/
(passività)
finanziarie
garantita
da cash
collateral
Valore netto
delle attività/
(passività)
finanziarie
ATTIVITÀ FINANZIARIE
Derivati attivi:
- sul rischio di tasso di interesse 87 87 (59) 28
- sul rischio di cambio 199 199 (139) 60
Totale derivati attivi 286 - 286 - (198) 88
TOTALE ATTIVITÀ FINANZIARIE 286 - 286 - (198) 88
PASSIVITÀ FINANZIARIE
Derivati passivi:
- sul rischio di tasso di interesse (156) (156) 124 (32)
- sul rischio di cambio (527) (527) 431 (96)
Totale derivati passivi (683) - (683) - 555 (128)
TOTALE PASSIVITÀ FINANZIARIE (683) - (683) - 555 (128)
TOTALE ATTIVITÀ/(PASSIVITÀ)
FINANZIARIE NETTE
(397) - (397) - 357 (40)
  1. Relazione sulla gestione 2. Corporate governance 4. Relazioni

3. Bilancio di esercizio

33. Derivati ed hedge accounting

Le tabelle seguenti indicano il valore nozionale e il fair value dei derivati attivi e passivi, per tipologia di relazione di copertura e rischio coperto, suddivisi rispettivamente in attività e passività finanziarie correnti e non correnti.

Il valore nozionale di un contratto derivato è l'ammontare in base al quale i flussi di cassa sono scambiati. Questo importo può essere espresso sia in termini di valore monetario sia in termini di quantità (quali, per esempio, tonnellate convertite in euro moltiplicando il valore nozionale per il prezzo fissato). Gli importi denominati in valute diverse dall'euro sono convertiti in euro applicando i tassi di cambio ufficiali di fine periodo forniti da World Markets Refinitiv (WMR) Company.

Milioni di euro Non corrente Corrente
Valore nozionale Fair value Valore nozionale
Fair value
DERIVATI ATTIVI al
31.12.2024
al
31.12.2023
al
31.12.2024
al 31.12.2023 2024-2023 al
31.12.2024
al
31.12.2023
al
31.12.2024
al 31.12.2023 2024-2023
Derivati
designati come
strumenti di
copertura
Cash flow
hedge:
- sul rischio
di tasso di
interesse
500 1.000 4 21 (17) 500 - 1 - 1
- sul rischio
di tasso di
cambio
665 950 47 118 (71) 337 - 37 - 37
Totale cash
flow hedge
1.165 1.950 51 139 (88) 837 - 38 - 38
Derivati
al FVTPL:
- sul rischio
di tasso di
interesse
2.618 2.073 82 85 (3) - 8 - - -
- sul rischio
di tasso di
cambio
383 281 46 37 9 1.535 2.961 69 76 (7)
Totale derivati
al FVTPL
3.001 2.354 128 122 6 1.535 2.969 69 76 (7)
TOTALE
DERIVATI ATTIVI
4.166 4.304 179 261 (82) 2.372 2.969 107 76 31

Milioni di euro Non corrente Corrente
Valore nozionale Fair value Valore nozionale Fair value
DERIVATI
PASSIVI
al
31.12.2024
al
31.12.2023
al
31.12.2024
al
31.12.2023 2024-2023
al
31.12.2024
al
31.12.2023
al
31.12.2024
al
31.12.2023 2024-2023
Derivati
designati come
strumenti di
copertura
Cash flow
hedge:
- sul rischio
di tasso di
interesse
390 2.440 45 49 (4) - - - - -
- sul rischio
di tasso di
cambio
771 712 407 449 (42) - - - - -
Totale cash
flow hedge
1.161 3.152 452 498 (46) - - - - -
Derivati
al FVTPL:
- sul rischio
di tasso di
interesse
2.618 2.080 82 85 (3) 100 122 29 29 -
- sul rischio
di tasso di
cambio
383 660 47 37 10 1.863 2.884 73 77 (4)
Totale derivati
al FVTPL
3.001 2.740 129 122 7 1.963 3.006 102 106 (4)
TOTALE
DERIVATI
PASSIVI
4.162 5.892 581 620 (39) 1.963 3.006 102 106 (4)

33.1 Hedge accounting

I contratti derivati sono rilevati inizialmente al fair value, alla data di negoziazione del contratto, e successivamente sono rimisurati al loro fair value. Il metodo di rilevazione degli utili e delle perdite relativi a un derivato è dipendente dalla designazione dello stesso quale strumento di copertura, e in tal caso dalla natura dell'elemento coperto.

L'hedge accounting è applicato ai contratti derivati stipulati al fine di ridurre il rischio di tasso di interesse, il rischio di cambio e il rischio di prezzo delle commodity (ivi inclusi i Virtual PPA) e quando sono rispettati tutti i criteri previsti dall'IFRS 9.

All'inception della transazione, la Società deve documentare la relazione di copertura distinguendo tra strumenti di copertura ed elementi coperti, nonché tra strategia e obiettivi di risk management. Inoltre, la Società documenta, all'inception e successivamente su base sistematica, la propria valutazione in base alla quale gli strumenti di copertura risultano altamente efficaci a compensare le variazioni di fair value e dei flussi di cassa degli elementi coperti.

Per le transazioni altamente probabili designate come

elementi coperti di una relazione di cash flow hedge, la Società valuta e documenta il fatto che tali operazioni sono altamente probabili e presentano un rischio di variazione dei flussi finanziari che impatta sul Conto economico.

In relazione alla natura dei rischi cui è esposta, la Società designa i derivati come strumenti di copertura in una delle seguenti relazioni di copertura:

  • cash flow hedge;
  • fair value hedge.

Per maggiori dettagli sulla natura e l'entità dei rischi derivanti dagli strumenti finanziari cui la Società è esposta si rimanda alla nota 32 "Risk management". Affinché una relazione di copertura risulti efficace deve soddisfare i seguenti criteri:

  • esistenza di una relazione economica tra lo strumento di copertura e l'elemento coperto;
  • l'effetto del rischio di credito non prevale sulle variazioni di valore risultanti dalla relazione economica;
  • l'hedge ratio definito al momento della designazione iniziale risulta pari a quello utilizzato a fini di gestione del rischio (ovvero, stessa quantità dell'elemento co-

3. Bilancio di esercizio

perto che l'entità effettivamente copre e stessa quantità dello strumento di copertura che l'entità effettivamente utilizza per coprire l'elemento coperto).

In base ai requisiti dell'IFRS 9, l'esistenza di una relazione economica è verificata dalla Società mediante un'analisi qualitativa o un calcolo quantitativo, in base alle circostanze seguenti:

  • se il rischio sottostante dello strumento di copertura e dell'elemento coperto è lo stesso, l'esistenza di una relazione economica sarà dimostrata mediante un'analisi qualitativa;
  • diversamente, se il rischio sottostante dello strumento di copertura e dell'elemento coperto non è lo stesso, l'esistenza di una relazione economica sarà dimostrata attraverso un metodo quantitativo oltre all'analisi qualitativa sulla natura della relazione economica (ovvero regressione lineare).

Per dimostrare che l'andamento dello strumento di copertura è in linea con quello dell'elemento coperto, saranno analizzati diversi scenari.

Per la copertura del rischio di prezzo delle commodity, l'esistenza di una relazione economica si desume da una matrice di ranking che definisce, per ciascuna possibile componente di rischio, un set di tutti i derivati standard disponibili sul mercato classificati in base alla loro efficacia nella copertura del rischio considerato.

Al fine di valutare gli effetti del rischio di credito, la Società valuta l'esistenza di misure di mitigazione del rischio (costituzione di garanzie, break up clause, master netting agreement ecc.).

La Società ha stabilito un hedge ratio di 1:1 per tutte le relazioni di copertura (inclusa la copertura del rischio di prezzo su commodity) per cui il rischio sottostante il derivato di copertura è identico al rischio coperto, al fine di ridurre al minimo l'inefficacia della copertura.

L'inefficacia della copertura è valutata mediante un'analisi qualitativa o un calcolo quantitativo, a seconda delle circostanze:

  • se i critical term dell'elemento coperto e dello strumento di copertura corrispondono e non si rilevano ulteriori fonti di inefficacia incluso il credit risk adjustment sul derivato di copertura, la relazione di copertura è considerata pienamente efficace sulla base di un'analisi qualitativa;
  • se i critical term dell'elemento coperto e dello strumento di copertura non corrispondono o si rileva almeno una fonte di inefficacia, l'inefficacia della copertura sarà quantificata applicando il metodo del "dollar offset" cumulativo usando il derivato ipotetico. Tale metodo confronta le variazioni di fair value dello

strumento di copertura e del derivato ipotetico tra la data di riferimento del bilancio e la data di inizio della copertura.

Le principali cause di inefficacia delle coperture possono essere le seguenti:

  • basis difference (ovvero, i fair value o flussi finanziari dell'elemento coperto dipendono da una variabile diversa dalla variabile che causa la variazione del fair value o dei flussi finanziari nello strumento di copertura);
  • differenze di timing (ovvero, l'elemento coperto e lo strumento di copertura si verificano o sono regolati a date diverse);
  • differenze di quantità o di importo nozionale (ovvero, l'elemento coperto e lo strumento di copertura si basano su quantità o importi nozionali diversi);
  • altri rischi (ovvero, le variazioni del fair value o dei flussi finanziari di uno strumento di copertura o elemento coperto sono collegate a rischi diversi dal rischio specifico oggetto di copertura);
  • rischio di credito (ovvero, il rischio di credito di controparte impatta diversamente sulle variazioni del fair value degli strumenti di copertura e dell'elemento coperto).

Cash flow hedge

Il cash flow hedge è applicato con l'intento di coprire la Società dall'esposizione al rischio di variazioni dei flussi di cassa attesi attribuibili a un rischio specifico associato a un'attività, una passività o una transazione prevista altamente probabile che potrebbe impattare il Conto economico.

La quota efficace delle variazioni del fair value dei derivati, che sono designati e si qualificano di cash flow hedge, è rilevata a patrimonio netto tra le "altre componenti di Conto economico complessivo (OCI)". L'utile o la perdita relativa alla quota di inefficacia sono rilevati immediatamente a Conto economico.

Gli importi rilevati a patrimonio netto sono rilasciati a Conto economico nel periodo in cui l'elemento coperto impatta il Conto economico (per esempio, quando si verifica la vendita attesa oggetto di copertura).

Se l'elemento coperto comporta l'iscrizione di un'attività non finanziaria (ovvero terreni, impianti e macchinari o magazzino ecc.) o di una passività non finanziaria, o di una transazione prevista altamente probabile oggetto di copertura relativa a una attività o passività non finanziaria, diventa un impegno irrevocabile cui si applica il fair value hedge, l'importo cumulato a patrimonio netto (ovvero, riserva cash flow) sarà stornato e incluso nel valore iniziale (ovvero, costo o altro valore

contabile) dell'attività o passività coperte (ovvero, "basis adjustment").

Quando uno strumento di copertura giunge a scadenza o è venduto, oppure quando la copertura non soddisfa più i criteri per l'applicazione dell'hedge accounting, gli utili e le perdite cumulati rilevati a patrimonio netto fino a tale momento rimangono sospesi a patrimonio netto e saranno rilevati a Conto economico quando la transazione futura sarà definitivamente rilevata a Conto economico. Quando una transazione prevista non è più ritenuta probabile, gli utili o le perdite rilevati a patrimonio netto sono rilasciati immediatamente a Conto economico.

Per le relazioni di copertura che utilizzano i forward come strumento di copertura, in cui solo la variazione di valore dell'elemento spot è designata come strumento di copertura, la contabilizzazione dei punti forward (a Conto economico piuttosto che OCI) viene definita caso per caso.

Diversamente, nei rapporti di copertura che utilizzano il cross currency interest rate swap come strumento di copertura, la Società separa i basis spread della valuta estera, nella designazione del derivato di copertura, e li rileva nel Conto economico complessivo (OCI) nella riserva costi di hedging.

Con specifico riferimento alle coperture di cash flow hedge del rischio di prezzo delle commodity, allo scopo di migliorare la coerenza delle stesse alla strategia di risk management, la Società applica un approccio dinamico di hedge accounting basato su specifici requisiti di liquidità (c.d. "Liquidity Based Approach").

Tale approccio richiede di designare le coperture mediante l'utilizzo dei derivati più liquidi disponibili sul mercato e di sostituirli con altri, più efficaci nella copertura del rischio in oggetto.

Coerentemente con la strategia di risk management, il Liquidity Based Approach consente il roll-over di un derivato attraverso la sostituzione dello stesso con un nuovo derivato, non solo in caso di scadenza, ma anche nel corso della relazione di copertura, se e solo se il nuovo derivato soddisfa entrambi i seguenti requisiti:

  • rappresenta una best proxy rispetto al vecchio derivato, in termini di ranking; e
  • soddisfa specifici requisiti di liquidità.

Il soddisfacimento dei predetti requisiti è verificato trimestralmente.

Alla data del roll-over, la relazione di copertura non viene discontinuata. Pertanto, a partire da tale data, le variazioni di fair value efficaci del nuovo derivato dovranno essere rilevate in contropartita al patrimonio netto (ovvero, riserva di cash flow hedge), mentre le variazioni di fair value del vecchio derivato dovranno essere rilevate a Conto economico.

Attualmente la Società utilizza tali relazioni di copertura al fine di minimizzare la volatilità del Conto economico.

Fair value hedge

Il fair value hedge è utilizzato dalla Società per la copertura delle variazioni del fair value di attività, passività o impegni irrevocabili, che sono attribuibili a un rischio specifico e potrebbero impattare il Conto economico. Le variazioni di fair value di derivati che si qualificano e sono designati come strumenti di copertura sono rilevate a Conto economico, coerentemente con le variazioni di fair value dell'elemento coperto che sono attribuibili al rischio coperto.

Se la copertura non soddisfa più i criteri per l'applicazione dell'hedge accounting, l'adeguamento del valore contabile dell'elemento coperto, per il quale viene utilizzato il metodo del tasso di interesse effettivo, è ammortizzato a Conto economico lungo la vita residua dell'elemento coperto.

Attualmente la Società non utilizza tali relazioni di copertura.

Per maggiori informazioni sulla valutazione al fair value dei contratti derivati, si veda la nota 34 "Fair value measurement".

33.1.1 Relazione di copertura per tipologia di rischio di credito

Rischio di tasso di interesse

La tabella seguente espone il valore nozionale e il tasso medio degli strumenti di copertura sul rischio di tasso di interesse sulle transazioni in essere al 31 dicembre 2024 e al 31 dicembre 2023 suddivisi per scadenza.

Milioni di euro
Al 31.12.2024 2025 2026 2027 2028 2029 Oltre Totale
Interest rate swap
Valore nozionale 500 500 - - 150 240 1.390
Tasso di interesse medio IRS 1,63 1,78 5,44 4,32
Milioni di euro
Al 31.12.2023 2024 2025 2026 2027 2028 Oltre Totale
Interest rate swap
Valore nozionale - 500 500 - - 390 1.390
Tasso di interesse medio IRS 1,63 1,78 5,07

Gli interest rate swap in essere a fine esercizio e designati come strumenti di copertura presentano una relazione di copertura di cash flow hedge con l'elemento coperto. I derivati di cash flow hedge sono relativi alla copertura di alcuni prestiti obbligazionari a tasso variabile emessi a partire dal 2001 e di finanziamenti bancari a tasso variabile negoziati nel corso del 2020.

La tabella seguente espone il valore nozionale e il fair value dei derivati di copertura del rischio di tasso di interesse al 31 dicembre 2024 e al 31 dicembre 2023.

Milioni di euro Valore nozionale Fair value attività Valore nozionale Fair value passività
al
31.12.2024
al
31.12.2023
al
31.12.2024
al
31.12.2023
al
31.12.2024
al
31.12.2023
al
31.12.2024
al
31.12.2023
Derivati di cash
flow hedge
1.000 1.000 5 21 390 390 (45) (49)
Interest rate swap 1.000 1.000 5 21 390 390 (45) (49)

Il peggioramento del fair value dei derivati rispetto al precedente esercizio è dovuto principalmente alla riduzione della curva dei tassi di interesse, verificatasi nel corso del 2024. Questo fenomeno è principalmente attribuibile al progressivo allentamento, soprattutto nella seconda metà del 2024, delle politiche monetarie restrittive che hanno caratterizzato questi ultimi anni. Nella tabella seguente sono indicati i flussi di cassa attesi negli esercizi futuri relativi ai derivati di cash flow hedge di copertura su tasso di interesse.

Milioni di euro Fair value Distribuzione dei flussi di cassa attesi
Derivati di cash flow hedge su tasso di interesse al 31.12.2024 2025 2026 2027 2028 2029 Oltre
Fair value positivo 5 6 1 - - - -
Fair value negativo (45) (8) (9) (9) (8) (10) (9)

Gli impatti degli strumenti di copertura del rischio di tasso di interesse sullo Stato patrimoniale sono i seguenti.

Milioni di euro Valore nozionale Valore contabile Fair value utilizzato per la misurazione
dell'inefficacia del periodo
Al 31 dicembre 2024
Interest rate swap 1.390 (40) (40)
Al 31 dicembre 2023
Interest rate swap 1.390 (28) (28)

Gli impatti degli elementi coperti esposti al rischio di tasso di interesse sullo Stato patrimoniale sono i seguenti.

Milioni di euro Fair value
utilizzato per
la misurazione
dell'inefficacia
del periodo
Riserva cash
Riserva costi
flow hegde
di hedging
Fair value
utilizzato per
la misurazione
dell'inefficacia
Riserva cash
Riserva costi
del periodo
flow hegde
2024 2023
Finanziamenti a tasso variabile 20 (20) - (14) 14 -
Totale 20 (20) - (14) 14 -

La seguente tabella espone l'effetto della copertura di cash flow hedge sul rischio di tasso di interesse nel Conto economico e nelle altre componenti dell'utile complessivo.

Milioni di euro Totale utile/
(perdita)
rilevato a OCI
utile/(perdita)
Parte
off-market
rilevata
a Conto
economico
Voce di Conto
economico
nel prospetto
utile/(perdita)
Costi di
hedging
Importo
riclassificato
da OCI
a Conto
economico
Voce nel
Conto
economico
di profitto o
perdita
Al 31.12.2024
Finanziamenti a tasso variabile 4 - - (111) oneri finanziari
Totale al 31.12.2024 4 - - (111)
Al 31.12.2023
Finanziamenti a tasso variabile (18) - - - (83) oneri finanziari
Totale al 31.12.2023 (18) - - (83)

Rischio di tasso di cambio

La seguente tabella espone il valore nozionale e il tasso medio degli strumenti di copertura del rischio di cambio sulle transazioni in essere al 31 dicembre 2024 e al 31 dicembre 2023 suddivise per scadenza.

Milioni di euro
Al 31.12.2024 2025 2026 2027 2028 2029 Oltre Totale
Cross currency interest rate swap
Valore nozionale totale - 337 - - - 1.436 1.773
Valore nozionale CCS EUR/USD - 337 - - - - 337
Tasso di cambio contrattuale medio EUR/USD 1,16
Valore nozionale CCS EUR/GBP 1.436 1.436
Tasso di cambio contrattuale medio EUR/GBP 0,68
Milioni di euro
Al 31.12.2023 2024 2025 2026 2027 2028 Oltre Totale
Cross currency interest rate swap
Valore nozionale totale - 316 - - - 1.373 1.689
Valore nozionale CCS EUR/USD - 316 - - - - 316
Tasso di cambio contrattuale medio EUR/USD 1,16
Valore nozionale CCS EUR/GBP 1.373 1.373
Tasso di cambio contrattuale medio EUR/GBP 0,68

3. Bilancio di esercizio

La tabella seguente espone il valore nozionale e il fair value degli strumenti di copertura del rischio di cambio sulle transazioni in essere al 31 dicembre 2024 e al 31 dicembre 2023 per tipologia di elemento coperto.

Milioni di euro Fair value Valore
nozionale
Fair value
Attività Passività Attività Passività
Strumento di copertura Elemento coperto al 31.12.2024 al 31.12.2023
Cross currency interest
rate swap
Finanziamenti in
valuta estera a tasso
fisso
47 (407) 1.436 102 (449) 1.373
Cross currency interest
rate swap
Finanziamenti in
valuta estera a tasso
variabile
37 - 337 16 - 316
Totale 84 (407) 1.773 118 (449) 1.689

I cross currency interest rate swap in essere a fine esercizio e designati come strumenti di copertura presentano una relazione di copertura di cash flow hedge con l'elemento coperto. In particolare, tali derivati sono relativi alla copertura di prestiti obbligazionari in valuta estera a tasso fisso, nonché alla copertura di un finanziamento in dollari statunitensi a tasso variabile scaduto e rinnovato nel corso del 2021 con Bank of America. La tabella seguente espone il valore nozionale e il fair value dei derivati di copertura del rischio di cambio al 31 dicembre 2024 e al 31 dicembre 2023, suddivisi per tipologia di relazione di copertura.

Milioni di euro Valore nozionale Fair value attività Valore nozionale Fair value passività
al
31.12.2024
al
31.12.2023
al
al
31.12.2024
31.12.2023
al
31.12.2024
al
31.12.2023
al
31.12.2024
al
31.12.2023
Derivati di cash
flow hedge
1.002 950 84 118 771 739 (407) (449)
Cross currency
interest rate swap
1.002 950 84 118 771 739 (407) (449)

Al 31 dicembre 2024 i cross currency interest rate swap presentano un valore nozionale pari a 1.773 milioni di euro (1.689 milioni di euro al 31 dicembre 2023) e un fair value complessivamente negativo pari a 323 milioni di euro (negativo per 331 milioni di euro al 31 dicembre 2023).

Il lieve miglioramento del fair value dei cross currency

interest rate swap è dovuto principalmente all'andamento del cambio dell'euro rispetto al dollaro statunitense e alla sterlina inglese e a quello delle curve dei tassi di interesse.

L'impatto degli strumenti di copertura del rischio di cambio sullo Stato patrimoniale è il seguente.

Milioni di euro Valore nozionale Valore contabile Fair value utilizzato per la misurazione
dell'inefficacia del periodo
Al 31.12.2024
Cross currency interest rate
swap
1.773 (323) (323)
Al 31.12.2023
Cross currency interest rate
swap
1.689 (330) (326)

Gli impatti degli elementi coperti esposti al rischio di cambio sullo Stato patrimoniale sono i seguenti.

Milioni di euro Fair value
utilizzato per
la misurazione
dell'inefficacia
del periodo
Riserva cash
flow hegde
Riserva costi
di hedging
Fair value
utilizzato per
la misurazione
dell'inefficacia
del periodo
Riserva cash
flow hegde
Riserva costi
di hedging
2024 2023
Finanziamenti a tasso
fisso in valuta estera
363 (363) 3 342 (342) (5)
Finanziamenti a tasso
variabile in valuta estera
(37) 37 - (16) 16 -
Totale 326 (326) 3 326 (326) (5)

La seguente tabella espone l'effetto della copertura di cash flow hedge sul rischio di cambio sul Conto economico e sulle altre componenti dell'utile complessivo.

Milioni di euro Totale utile/
(perdita)
rilevato a OCI
utile/(perdita)
Inefficacia
rilevata
a Conto
economico
Voce di Conto
economico
nel prospetto
dell'utile/
(perdita)
Costi di
hedging
Importo
riclassificato
da OCI
a Conto
economico
Voce nel
Conto
economico
di profitto o
perdita
Al 31.12.2024
Finanziamenti a tasso fisso
in valuta estera
(3) - - (45) oneri
finanziari
Finanziamenti a tasso variabile
in valuta estera
2 - - 97 proventi
finanziari
Totale al 31.12.2024 (1) - - 52
Al 31.12.2023
Finanziamenti a tasso fisso in
valuta estera
(251) - 4 (285) oneri
finanziari
Finanziamenti a tasso variabile
in valuta estera
12 - - 65 proventi
finanziari
Totale al 31.12.2023 (239) - 4 (220)

Nella tabella seguente sono indicati i flussi di cassa attesi negli esercizi futuri relativi ai derivati di cash flow hedge sul rischio di tasso di cambio.

Milioni di euro Fair value
Distribuzione dei flussi di cassa attesi
Derivati di cash flow hedge su tasso di cambio al 31.12.2024 2025 2026 2027 2028 2029 Oltre
Fair value positivo 84 48 6 7 7 7 54
Fair value negativo (407) (12) (14) (15) (15) (15) (255)

33.1.2 Impatto dei derivati di cash flow hedge a patrimonio netto al lordo dell'effetto fiscale

Milioni di euro Costi di
hedging
Variazioni
lorde del
fair value
rilevate a
patrimonio
netto
Variazioni
lorde del
fair value
a Conto
economico
Variazioni
lorde del
fair value
a Conto
economico
-Inefficacia
Costi di
hedging
Variazioni
lorde del
fair value
rilevate a
patrimonio
netto
Variazioni
lorde del
fair value
a Conto
economico
Variazioni
lorde del
fair value
a Conto
economico
-Inefficacia
al 31.12.2024 al 31.12.2023
Copertura dei tassi di interesse - 4 (111) - - (18) (83) -
Copertura del tasso di cambio 7 (1) 52 - - (239) (220) -
Derivati di hedging 7 3 (59) - - (257) (303) -
  1. Relazione sulla gestione 2. Corporate governance 4. Relazioni

3. Bilancio di esercizio

33.2 Derivati al fair value through profit or loss

La tabella seguente espone il valore nozionale e il fair

value dei derivati al FVTPL in essere al 31 dicembre 2024 e al 31 dicembre 2023 per ciascun tipo di rischio.

Milioni di euro Valore nozionale Fair value attività Valore nozionale Fair value passività
al
31.12.2024
al
31.12.2023
al
31.12.2024
al
31.12.2023
al
31.12.2024
al
31.12.2023
al
31.12.2024
al
31.12.2023
Derivati FVTPL sul
rischio di tasso di
interesse
2.618 2.081 82 85 2.718 2.181 (111) (114)
Interest rate swap 2.618 2.081 82 85 2.718 2.181 (111) (114)
Derivati FVTPL sul
rischio di tasso di
cambio
1.919 3.242 115 113 2.247 3.166 (120) (114)
Forward 1.780 3.102 79 78 2.108 3.026 (83) (78)
Cross currency
interest rate swap
139 140 36 35 139 140 (37) (36)
Totale derivati FVTPL 4.537 5.323 197 198 4.965 5.347 (231) (228)

Al 31 dicembre 2024 i derivati al fair value through profit or loss su tassi di interesse e cambio presentano un valore nozionale complessivamente pari a 9.502 milioni di euro (10.670 milioni di euro al 31 dicembre 2023) e un fair value complessivamente negativo pari a 34 milioni di euro (negativo per 30 milioni di euro al 31 dicembre 2023).

Gli interest rate swap in essere a fine esercizio, pari a 5.336 milioni di euro, sono relativi, principalmente, a operazioni di copertura dell'indebitamento delle società del Gruppo verso il mercato (per 2.718 milioni di euro) e intermediate con le società stesse per 2.618 milioni di euro.

Il valore nozionale complessivo evidenzia un aumento, rispetto al precedente esercizio, pari a 1.074 milioni di euro dovuto principalmente alla stipula di nuovi interest rate swap per conto di e-distribuzione.

I contratti forward a copertura del rischio cambio presentano un valore nominale complessivo di 3.888 milioni di euro (6.128 milioni di euro al 31 dicembre 2023). I currency forward stipulati con controparti esterne, pari a 2.108 milioni di euro (3.140 milioni di euro al 31 dicembre 2023), si riferiscono principalmente a operazioni in derivati OTC posti in essere al fine di mitigare il rischio di cambio connesso al prezzo delle commodity energetiche nell'ambito del relativo processo di approvvigionamento da parte delle società del Gruppo e intermediate in modo speculare con il mercato, ai flussi attesi in valute diverse dall'euro relativi ai costi di approvvigionamento delle materie prime e dei semilavorati per la costruzione dei pannelli fotovoltaici, nonché ai flussi attesi in divisa estera conseguenti agli acconti su dividendi deliberati dalle società controllate.

I cross currency interest rate swap, per un ammontare nozionale di 139 milioni di euro (140 milioni di euro al 31 dicembre 2023), si riferiscono alle operazioni di copertura del rischio cambio dell'indebitamento delle società del Gruppo, denominato in valuta diversa dall'euro, e intermediate in modo speculare con il mercato.

34. Fair value measurement

La Società determina il fair value in conformità all'IFRS 13 ogni volta che tale misurazione è richiesta dai princípi contabili internazionali.

Il fair value rappresenta il valore stimato di scambio che si percepirebbe per la vendita di un'attività finanziaria o si riceverebbe per l'acquisto di una passività finanziaria. La sua stima migliore è il prezzo di mercato, ossia il suo prezzo corrente, pubblicamente disponibile ed effettivamente negoziato su un mercato liquido e attivo.

Il fair value delle attività e delle passività è classificato in una gerarchia del fair value che prevede tre livelli, definiti come segue, in base agli input e alle tecniche di valutazione utilizzati per valutare il fair value:

  • Livello 1: prezzi quotati (non modificati) su mercati attivi per attività o passività identiche cui la Società può accedere alla data di valutazione;
  • Livello 2: input diversi da prezzi quotati di cui al Livello 1 che sono osservabili per l'attività o per la passivi-

tà, sia direttamente (come i prezzi) sia indirettamen-

te (derivati da prezzi); • Livello 3: input per l'attività e la passività non basati su dati osservabili di mercato (input non osservabili).

In questa nota sono fornite le disclosure con l'obiettivo di valutare quanto segue:

  • per le attività e le passività valutate al fair value nello Stato patrimoniale dopo la rilevazione iniziale, su base ricorrente o non ricorrente, le tecniche di valutazione e gli input utilizzati per elaborare tali valutazioni; e
  • per le valutazioni ricorrenti al fair value effettuate utilizzando input significativi non osservabili (Livello 3), l'effetto delle valutazioni sull'utile/(perdita) di esercizio o sulle altre componenti di Conto economico complessivo del periodo.

A tale scopo:

  • le valutazioni ricorrenti al fair value di attività o passività sono quelle che gli IFRS richiedono o permettono nello Stato patrimoniale alla fine di ogni periodo;
  • le valutazioni non ricorrenti al fair value di attività o passività sono quelle che gli IFRS richiedono o permettono nello Stato patrimoniale in particolari circostanze.

Il fair value di un contratto derivato è determinato utilizzando le quotazioni ufficiali per gli strumenti scambiati in mercati regolamentati. Il fair value degli strumenti non quotati in mercati regolamentati è determinato mediante modelli di valutazione appropriati per ciascuna categoria di strumento finanziario e utilizzando i dati di mercato relativi alla data di chiusura dell'esercizio contabile (quali tassi di interesse, tassi di cambio, volatilità), attualizzando i flussi di cassa attesi in base alle curve dei tassi di interesse e convertendo in euro gli importi espressi in divise diverse dall'euro utilizzando i tassi di cambio forniti dalla World Markets Refinitiv (WMR) Company. Per i contratti relativi a commodity, la valutazione è effettuata utilizzando, ove disponibili, quotazioni relative ai medesimi strumenti di mercato sia regolamentati sia non regolamentati.

In conformità con i nuovi princípi contabili internazionali, la Società ha introdotto nel corso del 2013 la misura del rischio di credito, sia della controparte (Credit Valuation Adjustment o CVA) sia proprio (Debit Valuation Adjustment o DVA), al fine di poter effettuare l'aggiustamento del fair value per la corrispondente misura del rischio controparte.

In particolare, la Società misura il CVA/DVA utilizzando la tecnica di valutazione basata sulla Potential Future Exposure dell'esposizione netta di controparte e allocando, successivamente, l'aggiustamento sui singoli strumenti finanziari che lo costituiscono. Tale tecnica si avvale unicamente di input osservabili sul mercato. Variazioni nelle assunzioni effettuate nella stima dei dati di input potrebbero avere effetti sul fair value rilevato in bilancio per tali strumenti.

Il valore nozionale di un contratto derivato è l'importo in base al quale sono scambiati i flussi; tale ammontare può essere espresso sia in termini di valore monetario sia in termini di quantità (quali, per esempio, tonnellate convertite in euro moltiplicando l'ammontare nozionale per il prezzo fissato).

Gli ammontari espressi in valute diverse dall'euro sono convertiti in euro applicando i tassi di cambio ufficiali di fine periodo forniti da World Markets Refinitiv (WMR) Company.

Gli importi nozionali dei derivati qui riportati non rappresentano necessariamente ammontari scambiati fra le parti e di conseguenza non possono essere considerati una misura dell'esposizione creditizia della Società.

Per gli strumenti di debito quotati il fair value è determinato utilizzando le quotazioni ufficiali. Per gli strumenti di debito non quotati il fair value è determinato mediante modelli di valutazione appropriati per ciascuna categoria di strumento finanziario e utilizzando i dati di mercato relativi alla data di chiusura dell'esercizio, ivi inclusi gli spread creditizi di Enel.

34.1 Attività valutate al fair value nello Stato patrimoniale

Nella tabella che segue sono esposti, per ogni classe di attività valutata al fair value nello Stato patrimoniale, su base ricorrente e non ricorrente, la valutazione al fair value alla fine del periodo e il livello nella gerarchia del fair value in cui è stata classificata la valutazione al fair value.

Milioni di euro Attività non correnti Attività correnti
Note Fair value al
31.12.2024
Livello 1 Livello 2 Livello 3 Fair value al
31.12.2024
Livello 1 Livello 2 Livello 3
Derivati
Cash flow hedge:
- sul rischio di tasso di interesse 4 - 4 - 1 - - -
- sul rischio di tasso di cambio 33 47 - 47 - 37 - - -
Totale cash flow hedge 51 - 51 - 38 - - -
Fair value through profit or loss:
- sul rischio di tasso di interesse 33 82 - 82 - - - - -
- sul rischio di tasso di cambio 33 46 - 46 - 69 - 69 -
Totale fair value through
profit or loss
128 - 128 - 69 - 69 -
TOTALE 179 - 179 - 107 - 69 -

34.2 Passività valutate al fair value nello Stato patrimoniale

Nella tabella che segue sono esposti, per ogni classe di passività valutata al fair value nello Stato patrimoniale, su base ricorrente e non ricorrente, la valutazione al fair value alla fine del periodo e il livello nella gerarchia del fair value in cui è stata classificata la valutazione al fair value.

Milioni di euro Passività non correnti Passività correnti
Note Fair value al
31.12.2024
Livello 1 Livello 2 Livello 3 Fair value al
31.12.2024
Livello 1 Livello 2 Livello 3
Derivati
Cash flow hedge:
- sul rischio di tasso di interesse 33 45 - 45 - - - - -
- sul rischio di tasso di cambio 33 407 - 407 - - - - -
Totale cash flow hedge 452 - 452 - - - - -
Fair value through profit or loss:
- sul rischio di tasso di interesse 33 82 - 82 - 29 - 29 -
- sul rischio di tasso di cambio 33 47 - 47 - 73 - 73 -
Totale fair value through profit
or loss
129 - 129 - 102 - 102 -
TOTALE 581 - 581 - 102 - 102 -

34.3 Passività non valutate al fair value nello Stato patrimoniale

Nella tabella che segue sono esposti, per ogni classe di passività non valutata al fair value nello Stato patrimoniale, ma per la quale il fair value deve essere indicato, il fair value alla fine del periodo e il livello nella gerarchia del fair value in cui è stata classificata tale valutazione.

Milioni di euro PASSIVITÀ
Note Fair value al
31.12.2024
Livello 1 Livello 2 Livello 3
Obbligazioni:
- tasso fisso 31.2.1 1.798 1.798 - -
- tasso variabile 31.2.1 575 67 508 -
Totale obbligazioni 2.373 1.865 508 -
Finanziamenti bancari:
- tasso variabile 31.2.1 1.354 - 1.354 -
Totale finanziamenti bancari 1.354 - 1.354 -
Finanziamenti non bancari:
- contratti di leasing a tasso fisso 31.2.1 3 - 3 -
Totale finanziamenti non bancari 3 - 3 -
Finanziamenti da società del Gruppo:
- tasso fisso 31.2.1 10.517 - 10.517 -
- tasso variabile 31.2.1 2.485 - 2.485 -
Totale finanziamenti da società del Gruppo 13.002 - 13.002 -
TOTALE 16.732 1.865 14.867 -

35. Pagamenti basati su azioni

A partire dall'esercizio 2019, l'Assemblea degli azionisti di Enel SpA ("Enel" o la "Società") ha deliberato con cadenza annuale l'adozione di piani di incentivazione di lungo termine su base azionaria destinati al management della stessa Enel e/o di società da questa controllate ai sensi dell'art. 2359 del codice civile; in particolare, ciascuno dei piani di incentivazione approvati (ovvero, Piano di incentivazione di lungo termine per il 2019; Piano di incentivazione di lungo termine per il 2020; Piano di incentivazione di lungo termine per il 2021; Piano di incentivazione di lungo termine per il 2022; Piano di incentivazione di lungo termine per il 2023; Piano di incentivazione di lungo termine per il 2024, di seguito, rispettivamente "Piano LTI 2019", "Piano LTI 2020", "Piano LTI 2021", "Piano LTI 2022", "Piano LTI 2023", "Piano LTI 2024" e, congiuntamente, i "Piani") prevede, subordinatamente al raggiungimento di specifici obiettivi di performance, l'assegnazione di azioni ordinarie della Società ("Azioni") ai rispettivi beneficiari.

Nello specifico, i Piani approvati sono rivolti all'Amministratore Delegato/Direttore Generale di Enel e ai manager del Gruppo Enel che occupano le posizioni più direttamente responsabili dei risultati aziendali o considerate di interesse strategico e prevedono l'assegnazione ai destinatari di un incentivo rappresentato da una componente di natura monetaria e da una componente azionaria. Il suddetto incentivo – determinato, al momento dell'assegnazione, in un valore base calcolato in rapporto alla remunerazione fissa del singolo destinatario – può variare, in funzione del livello di raggiungimento di ciascuno degli obiettivi di performance triennali previsti dai Piani, da zero fino a un massimo del 280% ovvero del 180% del valore base nel caso, rispettivamente, dell'Amministratore Delegato/Direttore Generale ovvero degli altri destinatari.

Tali Piani prevedono inoltre che, rispetto al totale dell'incentivo effettivamente maturato, il premio sia interamente corrisposto in Azioni: (a) con riguardo ai Piani LTI 2019, 2020, 2021 e 2022 (i) per l'Amministratore Delegato/Direttore Generale, fino al 100% del valore base assegnato (ovvero fino al 130% relativamente al Piano LTI 2022), e (ii) per gli altri destinatari, fino al 50% del valore base assegnato (ovvero fino al 65% relativamente al Piano LTI 2022); (b) con riguardo ai Piani LTI 2023 e 2024 (i) per l'Amministratore Delegato/Direttore Generale, fino al 150% del valore base assegnato, (ii) per

3. Bilancio di esercizio

i primi riporti dell'Amministratore Delegato/Direttore Generale, ivi inclusi i dirigenti con responsabilità strategiche, fino al 100% del valore base assegnato e (iii) per gli altri destinatari, diversi da quelli indicati sub (i) e (ii), fino al 65% del valore base assegnato.

L'erogazione dell'incentivo previsto dai singoli Piani è subordinata al raggiungimento di specifici obiettivi di performance nel corso del triennio di riferimento (c.d. "performance period"). Qualora tali obiettivi siano raggiunti, l'incentivo maturato viene erogato ai destinatari – sia per la componente azionaria sia per quella monetaria – per il 30% nel primo esercizio successivo al termine del performance period triennale e per il restante 70% nel secondo esercizio successivo al termine del performance period triennale. L'erogazione di una porzione rilevante della remunerazione variabile di lungo termine (pari al 70% del totale) risulta quindi differita al secondo esercizio successivo rispetto al triennio di riferimento degli obiettivi di performance dei singoli Piani (c.d. "deferred payment").

Nella tabella di seguito rappresentata vengono riportate alcune informazioni relative al Piano LTI 2019, al Piano LTI 2020, al Piano LTI 2021, al Piano LTI 2022, al Piano LTI 2023 e al Piano LTI 2024.

Per ulteriori informazioni sulle caratteristiche dei Piani si rinvia ai rispettivi Documenti informativi, predisposti ai sensi dell'art. 84 bis del Regolamento adottato dalla CONSOB con delibera del 14 maggio 1999 n. 11971 ("Regolamento Emittenti") e messi a disposizione del pubblico nella sezione del sito internet della Società (www.enel.com) dedicata alle Assemblee degli azionisti di riferimento, svoltesi rispettivamente in data 16 maggio 2019, 14 maggio 2020, 20 maggio 2021,19 maggio 2022, 10 maggio 2023 e 23 maggio 2024.

Data di assegnazione
delle azioni
Performance
period
Verifica raggiungimento
obiettivi
Erogazione
dell'incentivo
Piano LTI 2019 12/11/20198 2019-2021 20229 2022-202310
Piano LTI 2020 17/09/202011 2020-2022 202312 2023-202413
Piano LTI 2021 16/09/202114 2021-2023 202415 2024-202516
Piano LTI 2022 21/09/202217 2022-2024 202518 2025-2026
Piano LTI 2023 05/10/202319 2023-2025 202620 2026-2027
Piano LTI 2024 19/09/202421 2024-2026 202722 2027-2028

8. La data si riferisce alla riunione del Consiglio di Amministrazione che ha approvato modalità e tempi di assegnazione del Piano LTI 2019 ai destinatari (tenuto conto della proposta formulata dal Comitato per le Nomine e le Remunerazioni nella riunione dell'11 novembre 2019).

  1. In occasione dell'approvazione del Bilancio consolidato del Gruppo Enel al 31 dicembre 2022, il Consiglio di Amministrazione ha proceduto alla verifica del livello di raggiungimento degli obiettivi di performance del Piano LTI 2020.

9. In occasione dell'approvazione del Bilancio consolidato del Gruppo Enel al 31 dicembre 2021, il Consiglio di Amministrazione ha proceduto alla verifica del livello di raggiungimento degli obiettivi di performance del Piano LTI 2019.

10. In data 5 settembre 2022 la Società ha provveduto alla erogazione di parte della componente azionaria del premio spettante ai destinatari del Piano LTI 2019, secondo i termini e le modalità previste dal Regolamento di attuazione del medesimo Piano. La restante parte della componente azionaria del premio spettante ai destinatari del Piano LTI 2019 è stata erogata in data 5 settembre 2023.

11. La data si riferisce alla riunione del Consiglio di Amministrazione che ha approvato modalità e tempi di assegnazione del Piano LTI 2020 ai destinatari (tenuto conto della proposta formulata dal Comitato per le Nomine e le Remunerazioni nella riunione del 16 settembre 2020).

13. In data 5 settembre 2023 la Società ha provveduto alla erogazione di parte della componente azionaria del premio spettante ai destinatari del Piano LTI 2020, secondo i termini e le modalità previste dal Regolamento di attuazione del medesimo Piano. La restante parte della componente azionaria del premio spettante ai destinatari del Piano LTI 2020 è stata erogata in data 5 settembre 2024.

14. La data si riferisce alla riunione del Consiglio di Amministrazione che ha approvato modalità e tempi di assegnazione del Piano LTI 2021 ai destinatari (tenuto conto della proposta formulata dal Comitato per le Nomine e le Remunerazioni nella riunione del 9 giugno 2021).

15. In occasione dell'approvazione del Bilancio consolidato del Gruppo Enel al 31 dicembre 2023, il Consiglio di Amministrazione ha proceduto alla verifica del livello di raggiungimento degli obiettivi di performance del Piano LTI 2021.

16. In data 5 settembre 2024 la Società ha provveduto alla erogazione di parte della componente azionaria del premio spettante ai destinatari del Piano LTI 2021, secondo i termini e le modalità previste dal Regolamento di attuazione del medesimo Piano.

17. La data si riferisce alla riunione del Consiglio di Amministrazione che ha approvato modalità e tempi di assegnazione del Piano LTI 2022 ai destinatari (tenuto conto della proposta formulata dal Comitato per le Nomine e le Remunerazioni nella riunione dell'8 giugno 2022).

18. In occasione dell'approvazione del Bilancio consolidato del Gruppo Enel al 31 dicembre 2024, il Consiglio di Amministrazione procederà alla verifica del livello di raggiungimento degli obiettivi di performance del Piano LTI 2022.

19. La data si riferisce alla riunione del Consiglio di Amministrazione che ha approvato modalità e tempi di assegnazione del Piano LTI 2023 ai destinatari (tenuto conto della proposta formulata dal Comitato per le Nomine e le Remunerazioni nella riunione del 4 ottobre 2023).

20. In occasione dell'approvazione del Bilancio consolidato del Gruppo Enel al 31 dicembre 2025, il Consiglio di Amministrazione procederà alla verifica del livello di raggiungimento degli obiettivi di performance del Piano LTI 2023.

21. La data si riferisce alla riunione del Consiglio di Amministrazione che ha approvato modalità e tempi di assegnazione del Piano LTI 2024 ai destinatari (tenuto conto della proposta formulata dal Comitato per le Nomine e le Remunerazioni nella riunione del 24 luglio 2024).

22. In occasione dell'approvazione del Bilancio consolidato del Gruppo Enel al 31 dicembre 2026, il Consiglio di Amministrazione procederà alla verifica del livello di raggiungimento degli obiettivi di performance del Piano LTI 2024.

In attuazione delle autorizzazioni conferite dalle Assemblee degli azionisti tenutesi nelle date sopra richiamate e nel rispetto dei relativi termini e condizioni, il Consiglio di Amministrazione ha approvato – nelle adunanze del 19 settembre 2019, 29 luglio 2020, 17 giugno 2021, 16 giugno 2022, 5 ottobre 2023 e 25 luglio 2024 – l'avvio di programmi di acquisto di Azioni proprie a servizio rispettivamente del Piano LTI 2019, del Piano LTI 2020, del Piano LTI 2021, del Piano LTI 2022, del Piano LTI 2023 e del Piano LTI 2024. Il numero di Azioni il cui acquisto è stato autorizzato dal Consiglio di Amministrazione per ciascun Piano, l'effettivo numero di Azioni acquistate, il relativo prezzo medio ponderato e il controvalore complessivo sono di seguito rappresentati.

Acquisti autorizzati dal Consiglio
di Amministrazione
Acquisti effettuati
Numero di azioni Numero di azioni Prezzo medio ponderato
(euro per azione)
Controvalore
complessivo (euro)
Piano LTI
2019
Numero non superiore a 2.500.000
per un corrispettivo massimo
di 10.500.000 milioni di euro
1.549.15223 6,7779 10.499.999
Piano LTI
2020
1.720.000 1.720.00024 7,4366 12.790.870
Piano LTI
2021
1.620.000 1.620.00025 7,8737 12.755.459
Piano LTI
2022
2.700.000 2.700.00026 5,1951 14.026.715
Piano LTI
2023
4.200.000 4.200.00027 6,3145 26.520.849
Piano LTI
2024
2.900.000 2.900.00028 7,0210 20.360.977

142

Per effetto degli acquisti effettuati a servizio dei Piani e delle erogazioni di Azioni intervenute nel settembre 2022, 2023 e 2024 ai destinatari dei Piani LTI 2019, 2020 e 2021, secondo quanto previsto dal Regolamento dei Piani stessi, per complessive n. 2.609.482 Azioni, al 31 dicembre 2024 Enel detiene complessivamente n. 12.079.670 Azioni proprie, pari allo 0,1188% circa del capitale sociale.

Le seguenti informazioni riguardano gli strumenti rappresentativi di capitale assegnati durante gli esercizi 2019, 2020, 2021, 2022, 2023 e 2024.

23. Azioni acquistate nel periodo compreso tra il 23 settembre e il 2 dicembre 2019, equivalenti allo 0,015% circa del capitale sociale.

24. Azioni acquistate nel periodo compreso tra il 3 settembre e il 28 ottobre 2020, equivalenti allo 0,017% circa del capitale sociale.

25. Azioni acquistate nel periodo compreso tra il 18 giugno e il 21 luglio 2021, equivalenti allo 0,016% circa del capitale sociale.

26. Azioni acquistate nel periodo compreso tra il 17 giugno e il 20 luglio 2022, equivalenti allo 0,026% circa del capitale sociale.

27. Azioni acquistate nel periodo compreso tra il 16 ottobre 2023 e il 18 gennaio 2024, equivalenti allo 0,041% circa del capitale sociale. 28. Azioni acquistate nel periodo compreso tra il 16 settembre e l'8 novembre 2024, equivalenti allo 0,028% circa del capitale sociale.

3. Bilancio di esercizio
-- -- -------------------------- --

3. Bilancio di esercizio

2024 2023 Numero azioni assegnate alla data di assegnazione Fair value per azione alla data di assegnazione Numero di azioni potenzialmente erogabili per il Piano LTI di riferimento Numero di azioni erogate per il Piano LTI di riferimento Numero di azioni potenzialmente erogabili per il Piano LTI di riferimento Numero di azioni erogate per il Piano LTI di riferimento Piano LTI 2019 1.538.547 6,983 0 0 0 956.56229 Piano LTI 2020 1.638.775 7,380 0 708.45630 728.265 312.12731 Piano LTI 2021 1.577.773 7,0010 443.608 196.98032 1.375.671 - Piano LTI 2022 2.398.143 4,8495 1.858.051 - 2.023.677 - Piano LTI 2023 4.040.820 5,5540 3.804.244 - 4.040.820 - Piano LTI 2.877.714 6,9730 2.877.714 - - -

Il fair value di tali strumenti rappresentativi di capitale è misurato sulla base del prezzo di mercato delle Azioni alla data di assegnazione33.

2024

Il costo relativo alla componente azionaria è determinato con riferimento al fair value degli strumenti rappresentativi di capitale assegnati ed è rilevato lungo la durata del vesting period in contropartita alle riserve di patrimonio netto.

I costi totali del Gruppo rilevati a Conto economico ammontano a 10 milioni di euro nell'esercizio 2024 (6 milioni di euro nel 2023).

Non ci sono state cancellazioni o modifiche che hanno interessato i Piani approvati.

36. Informativa sulle parti correlate

Le parti correlate sono state individuate sulla base di quanto disposto dai princípi contabili internazionali e dalle disposizioni CONSOB emanate in materia.

Le operazioni compiute da Enel SpA con società con-

trollate riguardano principalmente le prestazioni di servizi, la provvista e l'impiego di mezzi finanziari, la copertura di rischi assicurativi, l'attività di assistenza in materia di organizzazione e gestione del personale, le-

  1. Con riferimento al Piano LTI 2019, la data di assegnazione si riferisce al 12 novembre 2019, ovverosia alla data della riunione del Consiglio di Amministrazione che ha approvato modalità e tempi di assegnazione del Piano LTI 2019 ai destinatari. Con riferimento al Piano LTI 2020, la data di assegnazione si riferisce al 17 settembre 2020, ovverosia alla data della riunione del Consiglio di Amministrazione che ha approvato modalità e tempi di assegnazione del Piano LTI 2020 ai destinatari.

Con riferimento al Piano LTI 2021, la data di assegnazione si riferisce al 16 settembre 2021, ovverosia alla data della riunione del Consiglio di Amministrazione che ha approvato modalità e tempi di assegnazione del Piano LTI 2021 ai destinatari.

29. Nella tabella è valorizzato il numero di Azioni erogate, in data 5 settembre 2023, ai destinatari del Piano LTI 2019 e che costituiscono la parte restante della componente azionaria del premio riconosciuto ai suddetti destinatari a seguito della consuntivazione degli obiettivi di performance del Piano stesso.

30. Nella tabella è valorizzato il numero di Azioni erogate, in data 5 settembre 2024, ai destinatari del Piano LTI 2020 e che costituiscono la parte restante della componente azionaria del premio riconosciuto ai suddetti destinatari a seguito della consuntivazione degli obiettivi di performance del Piano stesso.

31. Nella tabella è valorizzato il numero di Azioni erogate, in data 5 settembre 2023, ai destinatari del Piano LTI 2020 e che costituiscono parte della componente azionaria del premio riconosciuto ai suddetti destinatari a seguito della consuntivazione degli obiettivi di performance del Piano stesso. La restante parte della componente azionaria del premio, secondo i termini e le modalità di cui al Regolamento del Piano LTI 2020, è stata erogata il 5 settembre 2024.

32. Nella tabella è valorizzato il numero di Azioni erogate, in data 5 settembre 2024, ai destinatari del Piano LTI 2021 e che costituiscono parte della componente azionaria del premio riconosciuto ai suddetti destinatari a seguito della consuntivazione degli obiettivi di performance del Piano stesso. Per la restante parte della componente azionaria del premio è previsto un differimento al 2025, secondo i termini e le modalità di cui al Regolamento di attuazione del Piano LTI 2021.

Con riferimento al Piano LTI 2022, la data di assegnazione si riferisce al 21 settembre 2022, ovverosia alla data della riunione del Consiglio di Amministrazione che ha approvato modalità e tempi di assegnazione del Piano LTI 2022 ai destinatari.

Con riferimento al Piano LTI 2023, la data di assegnazione si riferisce al 5 ottobre 2023, ovverosia alla data della riunione del Consiglio di Amministrazione che ha approvato modalità e tempi di assegnazione del Piano LTI 2023 ai destinatari.

Con riferimento al Piano LTI 2024, la data di assegnazione si riferisce al 19 settembre 2024, ovverosia alla data della riunione del Consiglio di Amministrazione che ha approvato modalità e tempi di assegnazione del Piano LTI 2024 ai destinatari.

gale e societaria, nonché l'indirizzo e il coordinamento delle attività amministrative e fiscali.

Tutte le operazioni fanno parte dell'ordinaria gestione, sono effettuate nell'interesse della Società e sono regolate a condizione di mercato, cioè alle condizioni che si sarebbero applicate tra due parti indipendenti. Si ricorda infine che, nell'ambito delle regole di corporate governance di cui si è dotato il Gruppo Enel, descritte dettagliatamente nella Relazione sul governo societario e gli assetti proprietari disponibile sul sito internet della Società (www.enel.com), sono state previste le condizioni per assicurare che le operazioni con parti correlate vengano effettuate nel rispetto di criteri di trasparenza nonché di correttezza procedurale e sostanziale.

In merito all'informativa sulla retribuzione dei componenti del Consiglio di Amministrazione e del Collegio Sindacale, del Direttore Generale e dei dirigenti con responsabilità strategiche, prevista dallo IAS 24, si rimanda alle seguenti tabelle.

2024 2023 2024-2023
5 5 - -
- 5 (5) -
1 1 - -
6 11 (5) -45,5%
2024 2023 2024-2023
7 8 (1) -12,5%
- 4 (4) -
1 1 - -
8 13 (5) -38,5%

Nel corso del mese di novembre 2010 il Consiglio di Amministrazione di Enel SpA ha approvato una procedura che disciplina l'approvazione e l'esecuzione delle operazioni con parti correlate poste in essere da Enel SpA, direttamente ovvero per il tramite di società controllate (la "Procedura OPC Enel"), da ultimo aggiornata nel mese di giugno 2021. Tale Procedura (reperibile all'indirizzo https://www.enel.com/it/investitori/governance/statuto-regolamenti-politiche) individua una serie di regole volte ad assicurare la trasparenza e la correttezza, sia sostanziale sia procedurale, delle operazioni con parti correlate ed è stata adottata in attuazione di quanto disposto dall'art. 2391 bis del codice civile e dalla disciplina attuativa dettata dalla CONSOB con Regolamento n. 17221 del 12 marzo 2010, come successivamente modificato (il "Regolamento CONSOB OPC"). Si segnala che nel corso dell'esercizio 2024 non sono state realizzate operazioni con parti correlate per le quali fosse necessario procedere all'inserimento in bilancio dell'informativa richiesta dal Regolamento CONSOB OPC.

Di seguito si evidenziano i rapporti di natura commerciale, finanziaria e diversi tenuti dalla Società con le proprie parti correlate.

RELAZIONE E BILANCIO DI ESERCIZIO 2024 | ENEL SPA

3. Bilancio di esercizio

Rapporti commerciali e diversi

Costi Ricavi
Milioni di euro Crediti Debiti Beni Servizi Beni Servizi
al 31.12.2024 al 31.12.2024 2024 2024
Società controllate, a controllo congiunto e collegate
3SUN Srl - 29 - - - -
Agatos Green Power Trino Srl - 1 - - - -
C&C Uno Energy Srl - 1 - - - -
Edistribución Redes Digitales SLU 4 1 - - - 4
e-distribuzione SpA 214 17 - - - 17
E-Solar Srl 1 - - - - -
E-Solar 2 Srl - 1 - - - -
Eletropaulo Metropolitana Eletricidade de São Paulo SA 2 - - - - -
Empresa Distribuidora Sur SA - Edesur 1 - - - - 1
Endesa Energía SAU 2 - - - - -
Endesa Generación SAU 3 - - - - 3
Endesa Medios y Sistemas SLU 1 - - - - 1
Endesa SA 8 - - - - 7
Enel Américas SA 295 1 - - - -
Enel Brasil SA 57 1 - - - 26
Enel Chile SA 41 - - - - 3
Enel Colombia SA ESP 2 - - - - 2
Enel Distribución Chile SA 1 - - - - 1
Enel Energia SpA 8 159 - - - 11
Enel Finance America LLC 9 - - - - -
Enel Generación Chile SA 2 - - - - 2
Enel Global Services Srl 14 49 - 72 - 2
Enel Global Trading SpA 35 5 - - - 4
Enel Green Power Chile SA 2 - - - - -
Enel Green Power España SLU 2 - - - - 2
Enel Green Power Italia Srl 176 12 - - - 4
Enel Green Power North America Inc. 1 - - - - 2
Enel Green Power SpA 22 8 - 3 - 5
Enel Green Power Sannio Srl - 1 - - - -
Enel Grids Srl 2 9 - 7 - 1
Enel Iberia SRLU 301 4 - 3 - -
Enel Innovation Hubs Srl - 4 - 4 - -
Enel Italia SpA 5 190 - 29 - 4
Enel Libra Flexsys Srl 10 - - - - -
Enel North America Inc. 4 1 - - - 4
Enel Produzione SpA 115 42 - - - 4
Enel Reinsurance - Compagnia di riassicurazione SpA 20 - - - - 1
Enel Services México SA de Cv 1 - - - - 1
Enel Sole Srl (1) 3 - - - -
Enel Trading Argentina Srl 1 - - - - (1)
Enel X Advisory Services Srl - 2 - - - -
Enel X Italia Srl - 17 - - - -
Enel X North America Inc. 2 - - - - -
Enel X Srl 6 12 - 2 - 5

Costi Ricavi
Milioni di euro Crediti Debiti Beni Servizi Beni Servizi
al 31.12.2024 al 31.12.2024 2024 2024
Società controllate, a controllo congiunto e collegate
Enel X Way Srl - 6 - - - -
Enel X Way Italia Srl 2 16 - - - -
Gas y Electricidad Generación SAU 2 - - - - -
Ilary Energia Srl 2 3 - - - -
Maicor Wind Srl 2 - - - - -
Principia Energy Generation Single Member SA 6 - - - - -
Potentia Energy Group (Pty) Ltd 1 - - - - -
Servizio Elettrico Nazionale SpA - 44 - - - -
Società Elettrica Trigno Srl - 1 - - - -
Unión Eléctrica de Canarias Generación SAU 1 - - - - 1
Vektör Enerjí Üretím Anoním Şírketí 8 - - - - -
Totale 1.393 640 - 120 - 117
Altre parti correlate
Enel Cuore Onlus - - - - - 1
Fondazione Centro Studi Enel 4 - - - - 1
FONDENEL - - - 2 - -
FOPEN - 1 - 2 - -
Totale 4 1 - 4 - 2
TOTALE 1.397 641 - 124 - 119
Costi Ricavi
Milioni di euro Crediti Debiti Beni Servizi Beni Servizi
al 31.12.2023 al 31.12.2023 2023 2023
Società controllate, a controllo congiunto e collegate
3SUN Srl - 24 - - - -
Agatos Green Power Trino Srl - 1 - - - 1
C&C Uno Energy Srl 1 - - - - -
Edistribución Redes Digitales SLU 5 1 - - - 3
e-distribuzione SpA 64 118 - - - 23
E-Solar Srl - 2 - - - -
Eletropaulo Metropolitana Eletricidade de São Paulo SA 2 - - - - -
Empresa Distribuidora Sur SA - Edesur - - - - - (1)
Endesa Energía SAU 2 - - - - 2
Endesa Generación SAU 3 - - - - 2
Endesa Medios y Sistemas SLU 1 - - - - (1)
Endesa SA 8 - - - - 6
Endesa X Servicios SLU 1 - - - - -
Enel Américas SA 90 1 - - - 3
Enel Brasil SA 32 1 - 1 - 24
Enel Chile SA 33 - - - - 3
Enel Colombia SA ESP 2 - - - - 2
Enel Distribución Chile SA 2 - - - - 2
Enel Distribución Perú SAA 3 - - - - 2

Costi Ricavi
Milioni di euro Crediti Debiti Beni Servizi Beni Servizi
al 31.12.2023 al 31.12.2023 2023 2023
Società controllate, a controllo congiunto e collegate
Enel Energia SpA 749 72 - - - 4
Enel Finance America LLC 6 - - - - -
Enel Finance International NV - - - - - 2
Enel Generación Chile SA 2 - - - - 2
Enel Generación Perú SAA 2 - - - - 1
Enel Global Services Srl 13 68 - 77 - 1
Enel Global Trading SpA 360 16 - - - 3
Enel Green Power Chile SA 3 - - - - 1
Enel Green Power España SLU 1 - - - - -
Enel Green Power Hellas SA 6 - - - - -
Enel Green Power Italia Srl 2 53 - - - 1
Enel Green Power North America Inc. 2 - - - - 2
Enel Green Power Rus LLC 1 - - - - -
Enel Green Power SpA 3 36 - 4 - 4
Enel Green Power Sannio Srl - 1 - - - -
Enel Grids Srl 1 41 - 7 - 1
Enel Iberia SRLU 300 5 - 4 - -
Enel Innovation Hubs Srl - 5 - 5 - -
Enel Italia SpA 2 131 - 27 - 1
Enel North America Inc. 2 1 - - - 4
Enel Produzione SpA 26 208 - - - 8
Enel Romania SA - - - 1 - 1
Enel Sole Srl - 2 - - - -
Enel Trading Argentina Srl 2 - - - - 1
Enel X Italia Srl 20 1 - - - -
Enel X International Srl - 9 - - - -
Enel X North America Inc. 2 - - - - 1
Enel X Srl 2 14 - - - 1
Enel X Way Srl 2 11 - - - 2
Enel X Way Italia Srl - 13 - - - -
Gas y Electricidad Generación SAU 2 - - - - -
Gridspertise Srl 1 1 - - - -
Maicor Wind Srl - 9 - - 1 -
Servizio Elettrico Nazionale SpA 9 74 - - 2 1
Società Elettrica Trigno Srl - 1 - - 3 -
Unión Eléctrica de Canarias Generación SAU 1 1 - - - 1
Vektör Enerjí Üretím Anoním Şírketí 8 - - - - -
Totale società controllate, a controllo congiunto e
collegate
1.779 921 - 126 - 114
Altre parti correlate
Enel Cuore Onlus 1 - - - - 2
Fondazione Centro Studi Enel 3 - - - - -
Totale altre parti correlate 4 - - - - 2
TOTALE 1.783 921 - 126 - 116

Rapporti finanziari

Milioni di euro Crediti Debiti Garanzie Oneri Proventi Dividendi
al 31.12.2024
2024
Società controllate, a controllo congiunto e collegate
Concert Srl - 3 - - - -
e-distribuzione SpA - - 2.001 - 8 -
Eletropaulo Metropolitana Eletricidade de São Paulo SA - - 294 - 1 -
Enel Américas SA - - - - - 399
Enel Brasil SA 3 - 679 - 11 -
Enel Chile SA - - 860 - 1 216
Enel Colombia SA ESP - - 33 - - -
Enel Costa Rica CAM SA - - 8 - - -
Enel Energia SpA - - 454 - 3 -
Enel Finance America LLC - - 2.722 - 3 -
Enel Finance International NV - 19.327 52.298 522 67 1.075
Enel Generación Perú SAA - - - - 3 -
Enel Global Services Srl 126 1 24 3 9 -
Enel Global Trading SpA 4 1.045 1.973 248 105 1.103
Enel Green Power Chile SA - - 83 - 1 -
Enel Green Power Development Srl - 1 - - - -
Enel Green Power Hellas SA - - - - - -
Enel Green Power Italia Srl - - 276 - 1 -
Enel Green Power Matimba NewCo 1 Srl - - - - - -
Enel Green Power México S de RL de Cv 20 - 764 - 12 -
Enel Green Power Partecipazioni Speciali Srl - 3 - - - -
Enel Green Power Perú SAC - - - - - -
Enel Green Power Solar Ngonye SpA - 1 - - - -
Enel Green Power South Africa (Pty) Ltd 57 - 266 - 7 -
Enel Green Power SpA 108 4 776 8 10 166
Enel Grids Srl 167 - 25 - 7 -
Enel Holding Finance Srl - 1 - - - 3.225
Enel Iberia SRLU - - - - - 375
Enel Innovation Hubs Srl - 4 1 - - -
Enel Italia SpA 183 47 6.656 46 252 -
Enel North America Inc. 77 - 16.728 - 35 -
Enel Produzione SpA - - 277 - 6 -
Enel Reinsurance - Compagnia di riassicurazione SpA - 363 414 13 - -
Enel Sole Srl - - 129 - 1 -
Enel X Advisory Services Srl 72 - - - 4 -
Enel X Australia (Pty) Ltd - - 11 - - -
Enel X International Srl 12 - - - 1 -
Enel X Italia Srl - - 1 - - -
Enel X North America Inc. 3 - 71 - 1 -
Enel X Polska Sp. zo o - - 17 - - -
Enel X Srl 939 - 4 - 41 -
Enel X UK Limited - - 16 - - -
Enel X Way Srl 296 - 123 - 11 -
3. Bilancio di esercizio
Milioni di euro Crediti Debiti Garanzie Oneri Proventi Dividendi
al 31.12.2024 2024
Società controllate, a controllo congiunto e collegate
Enel X Way Italia Srl 96 - 41 - 5 -
Enelpower Srl - 35 - 1 - 3
EnerNOC Ireland Limited - - 1 - - -
Generadora Montecristo SA - - 1 - - -
Nuove Energie Srl 43 - 86 - 3 -
Potentia Energy Group (Pty) Ltd - - 96 1 2 -
Servizio Elettrico Nazionale SpA - - 1.150 - 4 -
Tynemouth Energy Storage Limited - - - - - -
Totale imprese controllate, a controllo congiunto e collegate 2.206 20.835 89.359 842 615 6.562
Altre parti correlate
Monte dei Paschi di Siena 1 - - - - -
Totale 1 - - - - -
TOTALE 2.207 20.835 89.359 842 615 6.562
Milioni di euro Crediti Debiti Garanzie Oneri Proventi Dividendi
al 31.12.2023 2023
Società controllate, a controllo congiunto e collegate
Concert Srl - 4 - - - -
e-distribuzione SpA - - 2.297 - 11 -
Eletropaulo Metropolitana Eletricidade de São Paulo SA - - 190 - 1 -
Enel Américas SA - - - - - 88
Enel Brasil SA 145 - 1.249 - 21 -
Enel Chile SA - - 470 - 1 285
Enel Colombia SA ESP - - 31 - - -
Enel Costa Rica CAM SA - - 8 - - -
Enel Energia SpA - - 456 - 1 -
Enel Energie SA - - - - 1 -
Enel Finance America LLC - - 3.494 - 3 -
Enel Finance International NV - 19.777 52.691 434 66 -
Enel Generación Perú SAA 2 2 325 3 2 -
Enel Global Services Srl 114 2 14 2 10 -
Enel Global Trading SpA 63 2.703 2.231 239 276 -
Enel Green Power Australia (Pty) Ltd 1 - 118 3 3 -
Enel Green Power Chile SA - - 78 - 1 -
Enel Green Power Hellas SA - - 40 - 6 -
Enel Green Power India Private Limited - - - - - -
Enel Green Power Italia Srl - - 317 - 1 -
Enel Green Power México S de RL de Cv 8 - 716 - 11 -
Enel Green Power Perú SAC - - - 1 3 -
Enel Green Power South Africa (Pty) Ltd 51 - 292 - 6 -
Enel Green Power SpA - 157 987 8 45 -
Enel Grids Srl 173 - 23 - 7 267
Enel Holding Finance Srl - 1 - - - -

Milioni di euro Crediti Debiti Garanzie Oneri Proventi Dividendi
al 31.12.2023 2023
Società controllate, a controllo congiunto e collegate
Enel Iberia SRLU - - - - - 1.415
Enel Innovation Hubs Srl - 3 1 - - -
Enel Insurance NV - 350 282 6 - -
Enel Investment Holding BV - 1 - - - -
Enel Italia SpA 4.198 66 7.135 93 235 2.214
Enel North America Inc. 38 - 17.145 - 35 -
Enel Panamá CAM Srl - - 9 - - -
Enel Produzione SpA - - 1.087 - 7 -
Enel Sole Srl - - 187 - 1 -
Enel X Advisory Services Srl 84 - - - 3 -
Enel X Australia (Pty) Ltd - - 5 - - -
Enel X International Srl 31 - - - 1 -
Enel X Italia Srl - - 14 - - -
Enel X North America Inc. 2 - 109 - 1 -
Enel X Polska Sp. zo o - - 16 - - -
Enel X Srl 839 - 4 - 34 -
Enel X UK Limited - - 20 - - -
Enel X Way Srl 192 - 122 - 7 -
Enel X Way Italia Srl 47 - 49 - 1 -
Enelpower Srl - 36 - 1 - -
EnerNOC Ireland Limited - - 1 - - -
Generadora Montecristo SA - - 4 - - -
Gridspertise Srl - - - 1 - -
Nuove Energie Srl 36 - 85 - 3 -
Servizio Elettrico Nazionale SpA - - 1.166 - 4 -
Totale 6.024 23.102 93.468 791 808 4.269

Di seguito si evidenzia l'incidenza dei rapporti con parti correlate sulla situazione patrimoniale, sul risultato economico e sui flussi finanziari.

Incidenza sulla situazione patrimoniale

Milioni di euro Totale Correlate Incidenza % Totale Correlate Incidenza %
al 31.12.2024 al 31.12.2023
Attività
Derivati - non correnti 179 39 21,8% 261 18 6,7%
Altre attività non correnti 68 56 82,4% 73 64 87,8%
Crediti commerciali 197 196 - 167 167 -
Derivati - correnti 107 3 2,8% 76 56 73,5%
Altre attività finanziarie correnti 2.678 2.165 80,8% 6.483 5.952 91,8%
Altre attività correnti 1.181 1.145 97,0% 1.581 1.552 98,2%
Passività
Finanziamenti a lungo termine 17.345 14.142 81,5% 17.855 14.274 79,9%
Derivati - non correnti 581 91 15,7% 620 104 16,8%
Altre passività non correnti 17 9 52,9% 20 9 45,0%
Finanziamenti a breve termine 6.410 6.306 98,4% 8.632 8.461 98,0%
Quote correnti dei
finanziamenti a lungo termine
567 132 23,3% 1.179 132 11,2%
Debiti commerciali 132 81 61,4% 135 87 64,4%
Derivati - correnti 102 66 64,7% 106 20 18,9%
Altre passività finanziarie
correnti
178 98 55,1% 226 111 49,1%
Altre passività correnti 3.508 551 15,7% 4.395 825 18,8%

Incidenza sul risultato economico

Milioni di euro Totale Correlate Incidenza % Totale Correlate Incidenza %
2024 2023
Ricavi 121 119 98,3% 163 119 73,0%
Servizi e godimento beni di terzi 177 124 70,1% 202 126 62,4%
Proventi da partecipazioni 6.563 6.562 - 4.269 4.269 -
Proventi finanziari da contratti derivati 550 151 27,5% 907 421 46,4%
Altri proventi finanziari 548 464 84,7% 481 387 80,5%
Oneri finanziari da contratti derivati 454 247 54,4% 869 342 39,4%
Altri oneri finanziari 952 595 62,5% 952 449 47,2%

Incidenza sui flussi finanziari

Milioni di euro Totale Correlate Incidenza % Totale Correlate Incidenza %
2024 2023
Cash flow da attività operativa 5.690 295 5,2% 4.277 (1.147) -26,8%
Cash flow da attività di investimento/
disinvestimento
(1.085) (1.051) 96,9% (1.007) (960) 95,3%
Cash flow da attività di finanziamento (3.606) 2.986 -82,8% (7.016) (4.139) 59,0%

37. Erogazioni pubbliche - Informativa ex art. 1, commi 125-129, legge n. 124/2017

Ai sensi dell'art. 1, commi 125 e 126, della legge n. 124/2017 e successive modificazioni, di seguito sono indicate le informazioni in merito alle erogazioni ricevute da enti e amministrazioni pubbliche italiane, nonché le erogazioni concesse da Enel SpA a imprese, persone ed enti pubblici e privati. L'informativa tiene conto: (i) delle erogazioni ricevute da soggetti pubblici/entità statali italiani; e (ii) delle erogazioni concesse dai Enel SpA a soggetti pubblici o privati residenti o stabiliti in Italia.

L'informativa di seguito presentata include le erogazioni di importo superiore a 10.000 euro, effettuate dal medesimo soggetto erogante nel corso del 2024, anche tramite una pluralità di transazioni economiche. Il criterio di rilevazione utilizzato è quello cosiddetto "di cassa".

Ai sensi delle disposizioni dell'art. 3 quater del decreto legge 14 dicembre 2018, n. 135, convertito dalla legge 11 febbraio 2019, n. 12, per le erogazioni ricevute si rinvia alle indicazioni contenute nel Registro Nazionale degli Aiuti di Stato di cui all'art. 52 della legge 24 dicembre 2012, n. 234.

Per quanto attiene alle erogazioni concesse, sono di seguito indicate le fattispecie rilevanti.

Euro
Soggetto beneficiario Importo erogato Descrizione del contributo versato
MAXXI 600.000 Erogazione per promuovere e sensibilizzare l'arte, la ricerca
e l'innovazione in campo artistico
Totale 600.000

38. Impegni contrattuali e garanzie

152

Milioni di euro
al 31.12.2024 al 31.12.2023 2024-2023
Fideiussioni e garanzie prestate a:
- imprese controllate 89.363 91.540 (2.177)
- imprese a controllo congiunto, collegate e altre - 158 (158)
- interesse proprio 13 12 1
- terzi 85 106 (21)
Totale 89.461 91.816 (2.355)

Le fideiussioni nell'interesse della Società riguardano sostanzialmente una fideiussione bancaria a favore del Banco Centroamericano de Integración Económica (BCIE) per un controvalore di 13 milioni di euro acquisita a seguito della fusione per incorporazione di Enel South America Srl in Enel SpA nell'esercizio 2017. Essendo tale fideiussione prossima alla scadenza, al fine di garantire continuità nella copertura, la Società ha stipulato un impegno nel mese di dicembre per l'emissione di una lettera di credito a favore della medesima controparte con data di efficacia della garanzia 1° gennaio 2025.

Le fideiussioni e garanzie rilasciate nell'interesse di società controllate si riferiscono:

  • per 50.492 milioni di euro a garanzie emesse nell'interesse di Enel Finance International NV a copertura di emissioni obbligazionarie sui mercati europei e internazionali;
  • per 18.585 milioni di euro a garanzie emesse nell'in-

teresse delle diverse società del perimetro delle energie rinnovabili per lo sviluppo di nuovi progetti in linea con il Piano Industriale;

  • per 4.850 milioni di euro alle garanzie rilasciate alla BEI (Banca Europea per gli Investimenti), per finanziamenti concessi a e-distribuzione SpA, Enel Produzione SpA, Enel Italia SpA, Enel Green Power SpA, Enel Chile SA, Enel Green Power Italia Srl, Eletropaulo Metropolitana Eletricidade de São Paulo SA, Enel Sole Srl, Enel X Way Srl ed Enel X Way Italia Srl;
  • per 2.722 milioni di euro a garanzie emesse nell'interesse della società di diritto americano Enel Finance America LLC, a copertura del programma di commercial paper e di emissioni obbligazionarie presso il mercato nordamericano, nonché a garanzia del finanziamento ricevuto da EKF, l'agenzia danese di credito all'esportazione, a sostegno degli investimenti sostenibili del Gruppo;
  • per 1.806 milioni di euro a garanzie emesse nell'in-

3. Bilancio di esercizio

teresse di Enel Finance International NV a copertura del programma di euro commercial paper;

  • per 1.150 milioni di euro a una garanzia rilasciata da Enel SpA all'Acquirente Unico, nell'interesse di Servizio Elettrico Nazionale SpA, per le obbligazioni assunte nell'ambito del contratto di acquisto di energia elettrica;
  • per 985 milioni di euro a controgaranzie rilasciate in favore delle banche che hanno garantito il Gestore dei Mercati Energetici, nell'interesse di Enel Global Trading SpA e di Enel Produzione SpA;
  • per 885 milioni di euro a garanzie rilasciate a Terna, nell'interesse di e-distribuzione SpA, Enel Global Trading SpA, Enel Produzione SpA, Enel X Italia Srl, Enel Green Power Italia Srl, Enel Energia SpA e di Enel Green Power SpA, relative alle "Convenzioni per il servizio di trasmissione dell'energia elettrica";
  • per 780 milioni di euro a garanzie rilasciate in favore dell'INPS nell'interesse di varie società del Gruppo, i cui dipendenti hanno aderito alla manovra strutturale di adeguamento dell'organico (art. 4, legge n. 92/2012);
  • per 375 milioni di euro a garanzie in favore di Cassa Depositi e Prestiti emesse nell'interesse di e-distribuzione SpA, beneficiaria del mutuo Enel Efficienza Rete II;
  • per 489 milioni di euro a garanzie rilasciate in favore di Snam Rete Gas nell'interesse di Enel Global Trading SpA, Enel X Italia Srl, Enel Produzione SpA e Nuove Energie Srl per "capacità di trasporto gas";
  • per 50 milioni di euro a garanzie rilasciate in favore di RWE Supply & Trading GmbH e nell'interesse di Enel Global Trading SpA per "acquisti di energia elettrica";
  • per 50 milioni di euro a una garanzia rilasciata a E.ON Energy Trading nell'interesse di Enel Global Trading SpA per "attività di trading sul mercato elettrico";

39. Attività e passività potenziali

Contenzioso BEG – Italia, Francia, Lussemburgo

A conclusione di un procedimento arbitrale avviato in Italia dalla società BEG SpA (BEG), Enelpower SpA (Enelpower) ha ottenuto nel 2002 un lodo favorevole, confermato nel 2010 dalla Corte di Cassazione, con cui è stata integralmente rigettata la domanda risarcitoria avversaria in relazione al presunto inadempimento di Enelpower di un accordo per la valutazione della costruzione di una centrale idroelettrica in Albania. Successivamente BEG, attraverso la propria controlla-

  • per 46 milioni di euro alla garanzia rilasciata nell'interesse di Enel Italia SpA in favore di Excelsia Nove Srl per il corretto adempimento degli obblighi derivanti dai contratti di locazione;
  • per 6.098 milioni di euro a garanzie rilasciate a beneficiari diversi nel quadro delle attività di assistenza finanziaria svolta dalla holding nell'interesse delle società controllate.

Rispetto al precedente esercizio, il decremento delle fideiussioni e garanzie rilasciate nell'interesse di società controllate è riconducibile principalmente alle società del perimetro delle energie rinnovabili. Inoltre, la riduzione risente delle operazioni di rimborso di titoli obbligazionari con l'obiettivo di rafforzare la struttura patrimoniale del Gruppo, in coerenza con la strategia finanziaria presentata anche nel Piano Strategico 2025-2027.

Le garanzie prestate nell'interesse di imprese a controllo congiunto, collegate e altre hanno subíto un decremento pari a 158 milioni di euro; il valore al 31 dicembre 2023 riguardava garanzie rilasciate nell'interesse di Enel Green Power Australia (118 milioni di euro) e di Enel Green Power Hellas (40 milioni di euro), rilasciate antecedentemente alle operazioni di vendita del 50% delle partecipazioni avvenute nel corso dell'esercizio 2023.

Le garanzie rilasciate nell'interesse di terzi, pari a 85 milioni di euro, riguardano garanzie a beneficiari diversi e sono riconducibili alla cessione alla società greca Public Power Corporation SA delle partecipazioni detenute dal Gruppo Enel in Romania, perfezionatasi nel mese di ottobre 2023.

Si evidenzia inoltre che Enel SpA, in qualità di controllante, ha concesso a favore di alcune società del Gruppo lettere di patronage essenzialmente relative a operazioni di cessione di crediti.

ta Albania BEG Ambient Shpk (ABA), società di diritto albanese, ha avviato in Albania un giudizio contro Enelpower ed Enel SpA (Enel), in relazione alla medesima questione, ottenendo dal Tribunale Distrettuale di Tirana, in data 24 marzo 2009, una decisione, confermata dalla Cassazione albanese, che ha condannato Enelpower ed Enel al risarcimento di un danno extracontrattuale di circa 25 milioni di euro per il 2004 e di un ulteriore danno, non quantificato, per gli anni successivi. ABA, a seguito di tale decisione, ha chiesto il pagamento di oltre 430 milioni di euro.

Nel novembre 2016, Enel ed Enelpower hanno promosso un giudizio dinanzi alla Corte di Cassazione albanese, chiedendo la revocazione della sentenza emessa dal Tribunale Distrettuale di Tirana in data 24 marzo 2009. All'esito dell'udienza del 6 novembre 2024 la Corte Suprema albanese ha rigettato tale ricorso.

Con sentenza della Corte d'Appello di Roma del 7 marzo 2022, si è concluso l'ulteriore giudizio intrapreso da Enel ed Enelpower dinanzi al Tribunale di Roma, teso a ottenere l'accertamento della responsabilità di BEG per avere aggirato il lodo arbitrale reso in Italia a favore di Enelpower mediante le predette iniziative assunte dalla controllata ABA. Con la suddetta sentenza la Corte d'Appello di Roma ha confermato la sentenza di primo grado resa dal Tribunale di Roma in data 16 giugno 2015 che aveva rigettato la domanda in rito.

In data 20 maggio 2021, inoltre, la Corte Europea dei Diritti dell'Uomo (CEDU) ha emesso la sentenza con la quale ha deciso sul ricorso promosso da BEG contro lo Stato italiano per violazione dell'art. 6.1 della Convenzione Europea dei Diritti dell'Uomo. Con tale decisione la Corte ha respinto la richiesta di BEG di riaprire il procedimento arbitrale di cui sopra e ha, altresì, rigettato la domanda risarcitoria di BEG per danni patrimoniali per circa 1,2 miliardi di euro, per insussistenza del nesso di causalità con la condotta contestata, riconoscendo un risarcimento di 15.000 euro per danni non patrimoniali.

Ciononostante, il 29 dicembre 2021, BEG, con un'azione ritenuta dalla società e dai suoi legali infondata e pretestuosa, ha deciso di convenire in giudizio dinanzi al Tribunale di Milano lo Stato italiano, per chiedere, come conseguenza della sentenza della CEDU, il risarcimento a titolo di responsabilità extracontrattuale di un importo quantificato in circa 1,8 miliardi di euro. In tale giudizio BEG ha altresì convenuto, a titolo di responsabilità solidale, Enel ed Enelpower. Con ordinanza del 14 giugno 2022, il Tribunale di Milano, in accoglimento dell'eccezione di incompetenza territoriale sollevata dall'Avvocatura dello Stato, ha dichiarato la propria incompetenza a conoscere della controversia in favore del Tribunale di Roma, foro esclusivamente competente a conoscere delle cause nelle quali è coinvolto lo Stato italiano, condannando BEG al pagamento delle spese processuali in favore dei convenuti. BEG non ha riassunto il giudizio dinanzi al Tribunale di Roma nel termine di legge del 14 ottobre 2022 e pertanto il procedimento si è estinto.

Poco tempo dopo, in data 3 novembre 2022, BEG ha riproposto le medesime domande risarcitorie del procedimento estinto, notificando un nuovo atto di citazione dinanzi al Tribunale di Milano nei confronti dei medesimi convenuti, a esclusione dello Stato italiano, che BEG ha dichiarato di non voler convenire in tale giudizio. Enel ed Enelpower si sono ritualmente costituite in giudizio al fine di contestare la domanda, che si ritiene del tutto pretestuosa e infondata, al pari della precedente analoga iniziativa. All'esito dell'udienza di ammissione dei mezzi di prova, con ordinanza del 26 ottobre 2023 il Giudice ha respinto le richieste istruttorie della parte attrice e ha rinviato il giudizio per la precisazione delle conclusioni al 17 ottobre 2024, all'esito della quale le parti hanno presentato i propri scritti conclusivi e si resta in attesa della decisione.

Procedimenti intrapresi da Albania BEG Ambient Shpk (ABA) per il riconoscimento della sentenza del Tribunale di Tirana del 24 marzo 2009

Italia

Con ricorso notificato in data 11 settembre 2023, la società Albania BEG Ambient Shpk (ABA) ha promosso dinanzi la Corte d'Appello di Roma, nei confronti di Enel SpA ed Enelpower Srl, il procedimento volto a ottenere, ai sensi dell'art. 67 della legge n. 218/1995, il riconoscimento e l'esecuzione della sentenza del Tribunale di Tirana del 24 marzo 2009. Le due società del Gruppo si sono costituite in giudizio contestando integralmente la domanda di exequatur. All'esito dell'udienza di prima comparizione la Corte d'Appello ha rinviato al 18 settembre 2025 per la discussione orale della causa.

Francia

Nel 2012, ABA ha convenuto Enel ed Enelpower davanti al Tribunal de Grande Instance di Parigi (TGI) per ottenere il riconoscimento della sentenza albanese in Francia.

Il 29 gennaio 2018, il TGI ha rigettato la domanda di ABA. In particolare, il TGI ha statuito che: (i) la sentenza albanese contrasta con un giudicato preesistente (il lodo arbitrale del 2002) e (ii) la circostanza che BEG abbia cercato di ottenere in Albania ciò che non è riuscita a ottenere nel giudizio arbitrale italiano, riproponendo la medesima domanda tramite la sua controllata ABA, costituisce una frode alla legge.

Successivamente, con sentenza del 4 maggio 2021, la Corte d'Appello di Parigi ha rigettato integralmente l'appello proposto da ABA, confermando la sentenza di primo grado e, in particolare, l'inconciliabilità della sen-

3. Bilancio di esercizio

tenza albanese con il lodo arbitrale del 2002, e ha condannato ABA a rifondere a Enel ed Enelpower 200.000 euro ciascuna a titolo di spese legali.

Con sentenza del 17 maggio 2023 la Corte di Cassazione francese ha respinto l'ulteriore impugnazione di ABA rigettando così in via definitiva la domanda di exequatur di ABA.

In conseguenza della sentenza favorevole della Corte d'Appello, Enel ha avviato un separato giudizio volto a ottenere la liberazione dei sequestri conservativi presso terzi (Saisie Conservatoire de Créances) in favore di ABA di eventuali crediti vantati da Enel nei confronti di Enel France precedentemente notificati. Con ordinanza del 16 giugno 2022, il Tribunale dell'Esecuzione di Parigi ha ordinato il rilascio di tali sequestri, ordinando altresì ad ABA il pagamento in favore di Enel di una somma complessiva pari a circa 146.000 euro a titolo di risarcimento danni e spese legali. ABA ha impugnato la predetta ordinanza di rilascio, e l'impugnazione è stata accolta con sentenza del 17 maggio 2023 della Corte d'Appello di Parigi. In data 16 giugno 2023 Enel ha depositato avviso di impugnazione e in data 15 dicembre 2023 ha formalmente impugnato tale provvedimento dinanzi alla Corte di Cassazione francese. In data 18 aprile 2024, ABA si è costituita in giudizio comunicando l'avvenuto rilascio dei sequestri conservativi e chiedendo alla Corte di Cassazione l'estinzione del giudizio per cessazione della materia del contendere. Enel si è opposta alla richiesta di estinzione del giudizio; si resta in attesa della decisione della Corte al riguardo.

Olanda

Nel 2014, ABA ha promosso dinanzi al Tribunale di Amsterdam un procedimento per ottenere il riconoscimento e l'esecuzione della decisione albanese in Olanda.

In seguito a una sentenza di primo grado del 29 giugno 2016 favorevole ad ABA, con decisione del 17 luglio 2018 la Corte d'Appello di Amsterdam ha accolto l'appello proposto da Enel ed Enelpower e negato il riconoscimento e l'esecuzione della sentenza albanese in Olanda, in quanto arbitraria e manifestamente irragionevole, e pertanto contraria all'ordine pubblico olandese. Successivamente, il procedimento dinanzi alla Corte d'Appello è proseguito relativamente alla domanda subordinata avanzata da ABA per ottenere dalla Corte olandese una decisione sul merito della controversia oggetto del contenzioso in Albania, e in particolare sull'asserita responsabilità extracontrattuale di Enel ed Enelpower in merito alla mancata costruzione della centrale in Albania. Con sentenza definitiva del 3 dicembre 2019, la Corte d'Appello di Amsterdam ha rigettato ogni pretesa avanzata da ABA, confermando il diniego del riconoscimento e dell'esecuzione della sentenza albanese in Olanda e riconoscendo l'insussistenza di qualsiasi responsabilità extracontrattuale in capo a Enel ed Enelpower all'esito di una rinnovata analisi del merito della causa ai sensi del diritto albanese. ABA è stata altresì condannata a rimborsare alle società i danni sofferti per aver subíto sequestri conservativi illegittimi, da quantificarsi nell'ambito di un apposito procedimento, e le spese del procedimento di primo e secondo grado.

Con sentenza del 16 luglio 2021, la Corte Suprema olandese ha definitivamente rigettato le domande di ABA, condannandola altresì a rifondere le spese del giudizio.

Lussemburgo

In Lussemburgo, sempre su iniziativa di ABA, sono stati notificati a J.P. Morgan Bank Luxembourg SA alcuni sequestri conservativi presso terzi di eventuali crediti vantati da entrambe le società del Gruppo Enel nei confronti della banca e, parallelamente, ABA ha avviato un procedimento volto a riconoscere in Lussemburgo la sentenza del Tribunale di Tirana.

Il procedimento, a causa di alcuni rallentamenti di carattere procedurale, si trova ancora in primo grado e nessun provvedimento giudiziario è stato ancora assunto. In particolare, a seguito di varie rinunce al mandato da parte dei difensori di ABA, a settembre 2023, il Tribunale ha sospeso il procedimento.

Stati Uniti e Irlanda

Nel 2014 ABA aveva avviato due procedimenti di exequatur dinanzi ai tribunali dello Stato di New York e d'Irlanda volti a ottenere il riconoscimento della sentenza albanese in tali Paesi. Entrambi i procedimenti si sono conclusi favorevolmente per Enel ed Enelpower, rispettivamente, in data 23 febbraio e 26 febbraio 2018. Pertanto, non esistono procedimenti allo stato pendenti né in Irlanda, né nello Stato di New York.

Arbitrato Kino – Messico

In data 16 settembre 2020 è stata notificata a Kino Contractor SA de Cv (Kino Contractor), Kino Facilities Manager SA de Cv (Kino Facilities) ed Enel SpA (Enel) una domanda di arbitrato presentata da Parque Solar Don José SA de Cv, Villanueva Solar SA de Cv e Parque Solar Villanueva Tres SA de Cv. (insieme, le "Società di Progetto"), nella quale le Società di Progetto lamentano la violazione (i) da parte di Kino Contractor di alcune previsioni dell'EPC Contract e (ii) da parte di Kino Faci-

lities di alcune previsioni dell'Asset Management Agreement, entrambi contratti relativi ai progetti solari di proprietà delle tre società attrici. Enel – garante delle obbligazioni assunte da Kino Contractor e Kino Facilities in forza dei predetti contratti – è stata chiamata in arbitrato, ma senza che siano state avanzate, nei suoi confronti, specifiche domande. Le Società di Progetto, nelle quali Enel Green Power SpA è azionista minoritario, sono controllate da CDPQ Infraestructura Participación SA de Cv (controllata da Caisse de Dépôt et Placement du Québec) e CKD Infraestructura México SA de Cv.

In data 4 agosto 2023 è stato notificato il lodo finale con il quale il Tribunale arbitrale ha dichiarato di non avere giurisdizione nei confronti di Enel SpA e, in parziale accoglimento delle domande delle Società di Progetto, ha condannato Kino Contractor e Kino Facilities (ora Enel Services México SA de Cv - Enel Services) al pagamento di penali contrattuali per un importo complessivo pari a circa 77 milioni di dollari statunitensi, oltre interessi al tasso del 6% annuo (Lodo). Successivamente, Kino Contractor ed Enel Services hanno depositato istanza di correzione del Lodo che è stata parzialmente accolta e, in data 13 dicembre 2023, hanno proposto impugnazione per nullità del Lodo dinanzi alle Corti messicane. Successivamente, le Società di Progetto hanno richiesto il riconoscimento e l'esecuzione del Lodo nel medesimo procedimento. Il procedimento è pendente.

Nel dicembre 2023, inoltre, le Società di Progetto hanno iniziato un giudizio dinanzi alla Supreme Court dello Stato di New York contro Enel, nella sua qualità di garante delle obbligazioni di Kino Contractor, per richiedere il pagamento di quanto dovuto da quest'ultima società ai sensi del Lodo. Tale giudizio si è concluso con decisione favorevole del 3 dicembre 2024, che ha riconosciuto integralmente le difese di Enel. In data 17 dicembre 2024 le Società di Progetto hanno proposto istanza di appello ed Enel, in data 24 dicembre 2024, ha depositato istanza di appello incidentale condizionato. Il procedimento di appello è pendente.

40. Princípi contabili di futura applicazione

Di seguito l'elenco dei princípi, delle modifiche ai princípi e alle interpretazioni la cui data di efficacia per la Società è successiva al 31 dicembre 2024.

156

  • "IFRS 18 Presentation and Disclosure in Financial Statements", emesso ad aprile 2024. Il nuovo principio, riguardante la presentazione e l'informativa in bilancio, sostituirà lo "IAS 1 - Presentation of Financial Statements", introducendo nuovi requisiti al fine di fornire agli user informazioni più rilevanti e trasparenti, focalizzandosi sugli aggiornamenti relativi al Conto economico. Nel dettaglio, i concetti chiave introdotti dall'IFRS 18 sono relativi:
    • alla struttura del Conto economico, richiedendo nuovi e specifici subtotali;
    • al requisito di determinare il raggruppamento più funzionale alla presentazione delle spese di Conto economico;
    • alla presentazione in un'unica nota all'interno del bilancio dell'informativa relativa alle misure di performance definite dal management, corrispondenti a subtotali di ricavi e costi utilizzati nelle comunicazioni pubbliche riportate al di fuori del bilancio; e
    • al miglioramento dei princípi di aggregazione e disaggregazione delle informazioni.
    • Il principio dovrà essere applicato, previa omologa-

zione, retrospettivamente, a partire dagli esercizi che hanno inizio il 1° gennaio 2027 o successivamente. È consentita l'applicazione anticipata.

  • "IFRS 19 Subsidiaries without Public Accountability: Disclosures", emesso a maggio 2024. Il nuovo principio, di applicazione volontaria, consente alle società controllate eligibili l'applicazione di requisiti di informativa ridotta. In particolare, una controllata è eligibile se:
    • non ha una responsabilità pubblica; e
    • ha una capogruppo o una controllante intermedia che redige un bilancio consolidato per uso pubblico conforme agli IFRS.

Il principio dovrà essere applicato, previa omologazione, a partire dagli esercizi annuali che hanno inizio il 1° gennaio 2027 o successivamente. È consentita l'applicazione anticipata.

"Amendments to IFRS 10 and IAS 28 - Sale or Contribution of Assets between an Investor and its Associate or Joint Venture", emesso a settembre 2014. Le modifiche chiariscono il trattamento contabile di vendite o conferimenti di attività tra un investitore e le sue collegate o joint venture. Le modifiche confermano che il trattamento contabile varia a seconda che le attività vendute o conferite a una società collegata o joint venture costituiscano un "business" (come definito dall'IFRS 3). Lo IASB ha rinviato inde-

3. Bilancio di esercizio

finitamente la data di prima applicazione delle modifiche in oggetto.

  • "Amendments to IAS 21 The Effects of Changes in Foreign Exchange Rates: Lack of Exchangeability", emesso ad agosto 2023. Le modifiche richiedono di applicare un approccio coerente nel valutare se una valuta è scambiabile con un'altra e, quando non lo è, nel determinare il tasso di cambio da utilizzare e l'informativa da fornire. Le modifiche sono applicabili a partire dagli esercizi che avranno inizio dal 1° gennaio 2025 o successivamente.
  • "Amendments to IFRS 9 and IFRS 7 Amendments to the Classification and Measurement of Financial Instruments", emesso a maggio 2024. Le modifiche includono nuovi requisiti finalizzati a:
    • chiarire la data di rilevazione ed eliminazione contabile di alcune attività e passività finanziarie, con una nuova eccezione prevista per alcune passività finanziarie regolate tramite un sistema elettronico di trasferimento di denaro;
    • chiarire e aggiungere ulteriori indicazioni nel valutare se un'attività finanziaria soddisfa il criterio dei solely payments of principal and interest (SPPI);
    • aggiungere nuova informativa per alcuni strumenti con termini contrattuali che possono modificare i flussi di cassa (per esempio, alcuni strumenti finanziari con caratteristiche legate al raggiungimento di obiettivi ambientali, sociali e di governance); e
    • aggiornare l'informativa sugli strumenti di equity valutati al fair value rilevato negli other comprehensive income (FVOCI).

Le modifiche dovranno essere applicate, previa omologazione, a partire dagli esercizi annuali che avranno inizio dal 1° gennaio 2026 o successivamente.

  • "Annual Improvements Volume 11", emesso a luglio 2024. Il documento contiene modifiche formali e chiarimenti agli standard esistenti. Nel dettaglio, sono stati modificati i seguenti princípi:
    • "IAS 7 Cost method"; la modifica elimina il termine "metodo del costo", non più definito nei princípi contabili IFRS;
    • "IFRS 9 Lessee derecognition of lease liabilities"; la modifica risolve una potenziale mancanza di chiarezza relativa al modo in cui un locatario contabilizza l'eliminazione contabile di una passività per leasing, chiarendo che qualsiasi utile o perdita risultante deve essere rilevato a Conto economico;
    • "IFRS 9 Transaction price"; la modifica rimuove il riferimento, nell'Appendice A dell'IFRS 9, alla definizione di "prezzo di transazione" contenuta nell'I-FRS 15, considerato che il termine è utilizzato in

particolari paragrafi dell'IFRS 9 con un significato non necessariamente coerente con la definizione di tale termine nell'IFRS 15;

  • "IFRS 7 Gain or loss on derecognition"; la modifica chiarisce una potenziale confusione derivante da un riferimento obsoleto a un paragrafo che è stato eliminato dal principio in occasione dell'emissione dell'"IFRS 13 - Fair Value Measurement";
  • "IFRS 7 Disclosure of deferred difference between fair value and transaction price"; la modifica chiarisce un'incoerenza tra il principio e le relative linee guida applicative, emersa quando una modifica, consequenziale all'emissione dell'IFRS 13, è stata apportata al principio, ma non al corrispondente paragrafo delle linee guida implementative;
  • "IFRS 7 Introduction and credit risk disclosures"; la modifica risolve una potenziale confusione chiarendo come applicare la pertinente guida applicativa e semplificando alcune spiegazioni;
  • "IFRS 10 Determination of a 'de facto agent"'; la modifica chiarisce come un investitore deve determinare se un altro soggetto agisce per suo conto;
  • "IFRS 1 Hedge accounting by a first-time adopter"; la modifica migliora la coerenza tra I requisiti per l'hedge accounting previsti nell'IFRS 9 e nell'I-FRS 1.

Ciascuna delle modifiche sarà applicabile, previa omologazione, a partire dagli esercizi annuali che avranno inizio dal 1° gennaio 2026 o successivamente. L'applicazione anticipata è consentita.

  • "Amendments to IFRS 9 and IFRS 7 Contracts Referencing Nature-dependent Electricity", emesso a dicembre 2024. Le modifiche mirano a una migliore rappresentazione degli effetti finanziari derivanti da alcuni contratti di acquisto o vendita di energia elettrica da fonti rinnovabili (per esempio, eolico e solare). Tali contratti comportano l'esposizione alla variabilità della quantità sottostante di energia elettrica perché la fonte della sua generazione dipende da condizioni naturali incontrollabili (per esempio, le condizioni meteorologiche). Sono inclusi nella tipologia descritta sia alcuni contratti per l'acquisto o la vendita di energia elettrica da fonti rinnovabili, spesso strutturati come accordi a lunga scadenza (ovvero, physical Power Purchase Agreements, PPA), sia gli strumenti finanziari che fanno riferimento a tale tipologia di elettricità (ovvero, Virtual Power Purchase Agreements, VPPA). Le modifiche sono le seguenti:
    • è permessa l'applicazione dell'"own use exception" ai physical PPA se la Società è stata, e prevede di essere, un acquirente netto di energia elettrica

per il periodo contrattuale (ovvero, gli acquisti di energia elettrica rinnovabile compensano in misura sufficiente eventuali vendite di energia elettrica inutilizzata all'interno dello stesso mercato);

• è consentita l'applicazione dell'hedge accounting ai Virtual PPA (ovvero contratti che non prevedono la consegna fisica di energia e il cui regolamento si basa sulla differenza tra il prezzo di mercato dell'energia e il prezzo strike previsto nel contratto) o ai PPA per cui non è possibile applicare l'own use exemption. In particolare, tali contratti possono essere utilizzati come strumenti di copertura di un importo nominale variabile delle transazioni previste di energia elettrica, allineato all'importo variabile che si prevede sarà fornito dall'impianto di generazione al quale fa riferimento lo strumento di copertura. Se i flussi di cassa dello strumento di copertura sono condizionati al verificarsi di una transazione prevista designata, si presume che la stessa sia altamente probabile;

• sono stati introdotti ulteriori obblighi di informativa finalizzati a chiarire gli effetti di tali contratti sui flussi di cassa e sulla performance finanziaria. Inoltre, sono richieste specifiche informazioni in caso di adozione dell'own use exception.

Tali modifiche si applicano a partire dagli esercizi che hanno inizio dal 1° gennaio 2026 o successivamente. È consentita l'applicazione anticipata.

La Società sta valutando i potenziali effetti derivanti dalla futura applicazione delle nuove disposizioni.

41. Fatti di rilievo intervenuti dopo la chiusura dell'esercizio

Enel colloca nuovi prestiti obbligazionari ibridi perpetui per 2 miliardi di euro, con una cedola media pari a 4,375% e un costo medio inferiore agli attuali livelli di mercato

In data 7 gennaio 2025 Enel SpA ha lanciato con successo sul mercato europeo nuovi prestiti obbligazionari non convertibili, subordinati, ibridi perpetui, denominati in euro e destinati a investitori istituzionali, per un ammontare complessivo pari a 2 miliardi di euro. La nuova emissione è strutturata nelle seguenti due serie: un prestito obbligazionario da 1.000 milioni di euro con cedola fissa annuale del 4,250% che verrà corrisposta fino alla prima reset date (esclusa) del 14 aprile 2030; un prestito obbligazionario da 1.000 milioni di euro con cedola fissa annuale del 4,500% che verrà corrisposta fino alla prima reset date (esclusa) del 14 gennaio 2033. L'emissione ha totalizzato ordini per un importo pari a circa 6,8 miliardi di euro; la risposta degli investitori ha consentito una cedola media

Enel ha lanciato con successo un Sustainability-Linked Bond da 2 miliardi di euro in tre tranche nel mercato Eurobond

In data 17 febbraio 2025 Enel Finance International NV ha lanciato sul mercato Eurobond un Sustainability-Linked Bond rivolto agli investitori istituzionali per un totale di 2 miliardi di euro. L'emissione, garantita da Enel, prevede l'utilizzo di due Key Performance Indicator di sostenibilità per ciascuna tranche, illustrati all'interno del "Sustainability-Linked Financing Framework", come aggiornato a dicembre 2024.

L'emissione, che ha una durata media di circa sei anni, presenta una cedola media inferiore al 3% ed è strutturata in tre tranche: (i) 750 milioni di euro a un tasso fisso del 2,625%, con data di regolamento fissata al 24 febbraio 2025, e scadenza 24 febbraio 2028; (ii) 750 milioni di euro a un tasso fisso del 3,000%, con data di regolamento fissata al 24 febbraio 2025, e scadenza 24 febbraio 2031; (iii) 500 milioni di euro a un tasso fisso del 3,500%, con data di regolamento fissata al 24 febbraio 2025, e scadenza 24 febbraio 2036.

Enel sottoscrive una linea di credito committed revolving da 12 miliardi di euro

In data 19 febbraio 2025 Enel SpA e la sua controllata Enel Finance International NV hanno sottoscritto una linea di credito committed revolving sustainability-linked per un ammontare di 12 miliardi di euro e una durata di cinque anni. La linea di credito prevede l'utilizzo di un Key Performance Indicator di sostenibilità, previsto nel "Sustainability-Linked Financing Framework" e collegato alla "Percentuale di Capex allineata alla Tassonomia dell'UE (%)" oltre che al raggiungimento di un Sustainability Performance Target pari o superiore all'80% al 31 dicembre 2026 per il periodo 2024-2026. Questa operazione sostituisce la precedente linea firmata nel marzo 2021 e successivamente modificata, avente un importo complessivo di 13,5 miliardi di euro.

pari a 4,375%.

42. Compensi alla società di revisione ai sensi dell'art. 149 duodecies del "Regolamento Emittenti CONSOB"

I corrispettivi di competenza dell'esercizio 2024 riconosciuti da Enel SpA e dalle sue controllate al 31 dicembre 2024 alla società di revisione e alle entità appartenenti al suo network, a fronte di prestazioni di servizi, sono riepilogati nella tabella che segue, redatta secondo quanto indicato dall'art. 149 duodecies del "Regolamento Emittenti CONSOB".

Tipologia di servizi Soggetto che ha erogato il servizio Compensi (milioni di euro)
Enel SpA
Revisione contabile di cui:
- KPMG SpA 0,5
- entità della rete KPMG -
Servizi di attestazione di cui:
- KPMG SpA 1,9
- entità della rete KMPG -
Altri servizi di cui:
- KPMG SpA -
- entità della rete KPMG -
Totale 2,4
Società controllate da Enel SpA
Revisione contabile di cui:
- KPMG SpA 5,0
- entità della rete KPMG 6,2
Servizi di attestazione di cui:
- KPMG SpA 1,2
- entità della rete KPMG 2,0
Altri servizi di cui:
- KPMG SpA -
- entità della rete KPMG -
Totale 14,4
TOTALE 16,8

Attestazione dell'Amministratore Delegato e del Dirigente preposto alla redazione dei documenti contabili societari relativa al Bilancio di esercizio di Enel SpA al 31 dicembre 2024, ai sensi dell'art. 154-bis, comma 5, del decreto legislativo 24 febbraio 1998, n. 58 e dell'art. 81-ter del Regolamento CONSOB 14 maggio 1999, n. 11971

    1. I sottoscritti Flavio Cattaneo e Stefano De Angelis, nella qualità rispettivamente di Amministratore Delegato e di Dirigente preposto alla redazione dei documenti contabili societari di Enel SpA attestano, tenuto anche conto di quanto previsto dall'art. 154-bis, commi 3 e 4, del decreto legislativo 24 febbraio 1998, n. 58:
    2. a. l'adeguatezza in relazione alle caratteristiche dell'impresa e
    3. b. l'effettiva applicazione delle procedure amministrative e contabili per la formazione del Bilancio di esercizio di Enel SpA nel corso del periodo compreso tra il 1° gennaio 2024 e il 31 dicembre 2024.
    1. Al riguardo si segnala che:
    2. a. l'adeguatezza delle procedure amministrative e contabili per la formazione del Bilancio di esercizio di Enel SpA è stata verificata mediante la valutazione del sistema di controllo interno sull'informativa finanziaria. Tale valutazione è stata effettuata prendendo a riferimento i criteri stabiliti nel modello "Internal Controls – Integrated Framework" emesso dal Committee of Sponsoring Organizations of the Treadway Commission ("COSO");
    3. . dalla valutazione del sistema di controllo interno sull'informativa finanziaria non sono emersi aspetti di rilievo.
    1. Si attesta inoltre che il Bilancio di esercizio di Enel SpA al 31 dicembre 2024:
    2. a. è redatto in conformità ai principi contabili internazionali applicabili riconosciuti nella Comunità europea ai sensi del regolamento (CE) n. 1606/2002 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 19 luglio 2002;
    3. b. corrisponde alle risultanze dei libri e delle scritture contabili;
    4. c. è idoneo a fornire una rappresentazione veritiera e corretta della situazione patrimoniale, economica e finanziaria dell'emittente.
    1. Si attesta infine che la relazione sulla gestione, che correda il Bilancio di esercizio di Enel SpA al 31 dicembre 2024, comprende un'analisi attendibile dell'andamento e del risultato della gestione, nonché della situazione dell'emittente, unitamente alla descrizione dei principali rischi e incertezze cui è esposto.

Roma, 13 marzo 2025

Firmato digitalmente da Flavio Cattaneo Data: 13/03/2025 09:42:36 CET

Flavio Cattaneo Stefano De Angelis

Amministratore Delegato di Enel SpA Dirigente preposto alla redazione dei documenti contabili societari di Enel SpA

CAPITOLO 4 RELAZIONI

Relazione del Collegio Sindacale all'Assemblea degli azionisti di Enel SpA

(ai sensi dell'art. 153 del decreto legislativo n. 58/1998)

-

-

-

165

-

-

-

167

  • -
    -

-

  • -

169

-

-

RELAZIONE E BILANCIO DI ESERCIZIO 2024 | ENEL SPA

-

-

173

-

-

-

  1. Relazione sulla gestione 2. Corporate governance 3. Bilancio di esercizio

  • -
    -

Relazione della Società di revisione

-

-

-

$$\boxed{\phantom{\rule{1em}1em|c}}$$

Convocazione dell'Assemblea ordinaria

L'Assemblea degli azionisti è convocata in sede ordinaria e straordinaria per il giorno 22 maggio 2025, in unica convocazione, alle ore 14:00, in Roma, in via Dalmazia n. 15, per discutere e deliberare sul seguente

ORDINE DEL GIORNO

Parte ordinaria

  • 1. Bilancio di esercizio al 31 dicembre 2024. Relazioni del Consiglio di Amministrazione, del Collegio Sindacale e della Società di revisione. Deliberazioni relative. Presentazione del Bilancio consolidato al 31 dicembre 2024 comprensivo della Rendicontazione consolidata di Sostenibilità relativa all'esercizio 2024.
  • 2. Destinazione dell'utile di esercizio e distribuzione di riserve disponibili.
  • 3. Autorizzazione all'acquisto e alla disposizione di azioni proprie, previa revoca dell'autorizzazione conferita dall'Assemblea ordinaria del 23 maggio 2024. Deliberazioni inerenti e conseguenti.
  • 4. Nomina del Collegio Sindacale.
  • 5. Determinazione della retribuzione dei componenti effettivi del Collegio Sindacale.
  • 6. Piano 2025 di incentivazione di lungo termine destinato al management di Enel SpA e/o di società da questa controllate ai sensi dell'art. 2359 del codice civile.
  • 7. Relazione sulla politica di remunerazione e sui compensi corrisposti:
    • 7.1 Prima sezione: relazione sulla politica di remunerazione per il 2025 (deliberazione vincolante);

7.2 Seconda sezione: relazione sui compensi corrisposti nel 2024 (deliberazione non vincolante).

Parte straordinaria

  • 1. Modifiche dell'art. 5.1 (soppressione del valore nominale delle azioni), dell'art. 16.2 (modalità di svolgimento delle riunioni del Consiglio di Amministrazione mediante mezzi di telecomunicazione) e dell'art. 25.4 (modalità di svolgimento delle riunioni del Collegio Sindacale mediante mezzi di telecomunicazione) dello Statuto sociale.
  • 2. Annullamento di azioni proprie senza riduzione del capitale sociale e conseguente modifica dell'art. 5 dello Statuto sociale. Deliberazioni inerenti e conseguenti.

Il Presidente del Consiglio di Amministrazione

Paolo Scaroni

Proposta di destinazione dell'utile dell'esercizio e distribuzione di riserve disponibili

Signori azionisti,

si ricorda che il Piano Strategico 2025-2027 (illustrato alla comunità finanziaria nel mese di novembre 2024) prevede, con specifico riferimento ai risultati dell'esercizio 2024, la corresponsione agli azionisti di un dividendo pari a complessivi 0,46 euro per azione, da corrispondere in due tranche, con pagamento programmato nei mesi di gennaio, a titolo di acconto, e di luglio, a titolo di saldo.

Il Consiglio di Amministrazione, nella seduta del 6 novembre 2024, ha deliberato, ai sensi dell'art. 2433 bis del codice civile e dell'art. 26.3 dello Statuto sociale, la distribuzione di un acconto sul dividendo dell'esercizio 2024 pari a 0,215 euro per azione, che è stato posto in pagamento, al lordo delle eventuali ritenute di legge, a decorrere dal 22 gennaio 2025. A tale acconto sul dividendo non hanno concorso le n. 12.079.670 azioni proprie in portafoglio alla "record date" del 21 gennaio 2025. In concreto, quindi, l'acconto sul dividendo dell'esercizio 2024 effettivamente distribuito agli azionisti è ammontato a 2.183.239.059,34 euro, mentre un importo di 2.597.129,05 euro è stato destinato alla riserva "utili accumulati" a fronte delle azioni proprie risultate in portafoglio alla "record date" sopra indicata.

Tenuto conto dei risultati conseguiti dal Gruppo Enel, il Consiglio di Amministrazione Vi propone la corresponsione di un dividendo complessivo per l'intero esercizio 2024 pari a 0,47 euro per azione, che comporta – in considerazione dell'importo dell'acconto sul dividendo già distribuito – la distribuzione di un saldo dividendo pari a 0,255 euro per azione (per un importo complessivo massimo pari a circa 2.593 milioni di euro, secondo quanto appresso indicato), da mettere in pagamento nel mese di luglio 2025.

Tenuto altresì conto che l'utile netto civilistico di Enel SpA relativo all'esercizio 2024 ammonta a circa 2.598 milioni di euro, si prevede di destinare alla distribuzione in favore degli azionisti, sempre a titolo di saldo del dividendo, una parte della riserva disponibile denominata "utili accumulati" (complessivamente ammontante, al 31 dicembre 2024, a circa 6.995 milioni di euro).

Si segnala inoltre che, a partire dall'esercizio 2020, il Consiglio di Amministrazione ha autorizzato l'emissione da parte della Società di prestiti obbligazionari non convertibili subordinati ibridi con durata cosiddetta "perpetua". Questi ultimi, ai sensi dei principi contabili internazionali IAS/IFRS, sono rappresentati contabilmente tra gli strumenti di capitale e i relativi interessi devono essere contabilizzati a rettifica del patrimonio netto nel momento stesso in cui sorge l'obbligazione di pagamento. A tale riguardo, nel corso dell'esercizio 2024 Enel SpA ha posto in pagamento, in favore dei possessori dei suddetti prestiti obbligazionari, un importo complessivo pari a 246.412.117,24 euro.

Tutto ciò premesso, e considerato che la riserva legale già ammonta alla misura massima pari a un quinto del capitale sociale (secondo quanto previsto dall'art. 2430, comma 1, del codice civile), sottoponiamo alla Vostra approvazione il seguente

  1. Relazione sulla gestione 2. Corporate governance 3. Bilancio di esercizio

Ordine del giorno

L'Assemblea di Enel SpA, esaminata la relazione illustrativa del Consiglio di Amministrazione,

delibera

1. di destinare come segue l'utile netto dell'esercizio 2024 di Enel SpA, pari a 2.597.975.581,25 euro:

(i) alla distribuzione in favore degli azionisti:

  • 0,215 euro per ognuna delle 10.154.600.276 azioni ordinarie risultate in circolazione alla data di "stacco cedola" (tenuto conto delle 12.079.670 azioni proprie risultate in portafoglio alla "record date" indicata nel presente punto), a copertura dell'acconto sul dividendo messo in pagamento a decorrere dal 22 gennaio 2025, previo stacco in data 20 gennaio 2025 della cedola n. 41 e "record date" (ossia, data di legittimazione al pagamento del dividendo stesso, ai sensi dell'art. 83 terdecies del decreto legislativo 24 febbraio 1998 n. 58 e dell'art. 2.6.6, comma 2, del Regolamento dei Mercati organizzati e gestiti da Borsa Italiana SpA) coincidente con il 21 gennaio 2025, per un importo complessivo di 2.183.239.059,34 euro;
  • 0,016 euro per ognuna delle 10.166.679.946 azioni ordinarie che risulteranno in circolazione alla data di "stacco cedola" del 21 luglio 2025 (al netto delle azioni proprie che risulteranno in portafoglio alla "record date" indicata nel punto 3 della presente delibera), a titolo di saldo del dividendo, per un importo complessivo massimo di 162.666.879,14 euro;
  • (ii) alla riserva denominata "utili accumulati" a copertura degli importi corrisposti nel corso del 2024, alla scadenza delle rispettive cedole, ai possessori dei prestiti obbligazionari non convertibili subordinati ibridi con durata cosiddetta "perpetua" emessi da Enel SpA, per un importo complessivo pari a 246.412.117,24 euro;
  • (iii) alla riserva denominata "utili accumulati" la parte residua dell'utile stesso, per un importo

complessivo minimo di 5.657.525,53 euro, che potrà incrementarsi in relazione al saldo del dividendo non distribuito a fronte delle azioni proprie che risulteranno in portafoglio alla "record date" indicata nel punto 3 della presente delibera;

  • 2. di destinare inoltre alla distribuzione in favore degli azionisti, sempre a titolo di saldo del dividendo, una parte della riserva disponibile denominata "utili accumulati" appostata nel bilancio di Enel SpA (ammontante al 31 dicembre 2024 a complessivi 6.995.391.683,56 euro), per un importo di 0,239 euro per ognuna delle 10.166.679.946 azioni ordinarie che risulteranno in circolazione alla data di "stacco cedola" del 21 luglio 2025 (al netto delle azioni proprie che risulteranno in portafoglio alla "record date" indicata nel punto 3 della presente delibera), per un importo complessivo massimo di 2.429.836.507,09 euro;
  • 3. di porre in pagamento, al lordo delle eventuali ritenute di legge, il saldo del dividendo complessivo di 0,255 euro per azione ordinaria (di cui 0,016 euro a titolo di distribuzione di parte dell'utile residuo dell'esercizio 2024 e 0,239 euro a titolo di parziale distribuzione della riserva disponibile denominata "utili accumulati") – al netto delle azioni proprie che risulteranno in portafoglio alla "record date" appresso indicata – a decorrere dal 23 luglio 2025, con "data stacco" della cedola n. 42 coincidente con il 21 luglio 2025 e "record date" (ossia, data di legittimazione al pagamento del dividendo stesso, ai sensi dell'art. 83 terdecies del decreto legislativo 24 febbraio 1998 n. 58 e dell'art. 2.6.6, comma 2, del Regolamento dei Mercati organizzati e gestiti da Borsa Italiana SpA) coincidente con il 22 luglio 2025.

Concept design e realizzazione Mercurio GP

Revisione testi postScriptum di Paola Urbani

Pubblicazione fuori commercio

A cura di Comunicazione Enel

Enel Società per azioni Sede legale 00198 Roma Viale Regina Margherita, 137 Capitale sociale Euro 10.166.679.946 i.v. Registro Imprese di Roma, Codice Fiscale 00811720580 R.E.A. 756032 Partita IVA 15844561009

© Enel SpA 00198 Roma, Viale Regina Margherita, 137

enel.com

Talk to a Data Expert

Have a question? We'll get back to you promptly.