Annual Report • Apr 18, 2025
Annual Report
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www.volksbank.it

Società per Azioni
Sede Legale e Direzione Generale: Via del Macello, 55 – I-39100 Bolzano Capitale Sociale al 31 dicembre 2024 euro 201.993.752 i.v. Codice fi scale, P.IVA e n. iscrizione al Registro delle Imprese di Bolzano 00129730214 Aderente al Fondo Interbancario di Tutela dei Depositi ed al Fondo Nazionale di Garanzia ABI 05856.0
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Sehr geehrte Kunden, Aktionäre, Mitarbeiter und Lieferanten,
2024 war für die Volksbank ein sehr wichtiges und positives Jahr. Die erzielten Ergebnisse bestätigen erneut die Fähigkeit der Bank, eine nachhaltige Rentabilität zu erwirtschaften. Dies ist dank eines Geschäftsmodells möglich, das im Nordosten gut verankert ist und sich bei strategischen Entscheidungen als widerstandsfähig erweist. Der Ende 2023 verabschiedete Strategieplan "I-mpact 2026" trägt erste Früchte und bestätigt die Rolle der Bank als Akteur mit starker sozialer Verantwortung. Der Kunde im Mittelpunkt: Die Volksbank verzeichnete im Jahr 2024 einen Nettozuwachs von mehr als 3.100 Kunden und ein über dem System liegendes Wachstum des Kundenvolumens, was zu einem Ausbau der Marktanteile führte. Die Investitionen in die Verbesserung digitaler Dienstleistungen werden fortgesetzt. Darüber hinaus wird das Potenzial der künstlichen Intelligenz genutzt, um Prozesse effi zienter zu gestalten, damit sich die Mitarbeitenden auf wertschöpfende Tätigkeiten wie die Beratung konzentrieren können.
Flächendeckende Präsenz in der Region: Mit der Eröffnung der Filialen Padova Net Center und Albignasego sowie der Gründung der neuen Niederlassung für die Provinz Belluno hat die Bank ihre Präsenz im Nordosten verstärkt und Familien und Unternehmen mit fast 2 Milliarden Euro an neuen Krediten unterstützt. Diese Investitionen unterstreichen die Rolle der Volksbank als Referenzinstitut für die lokale Gemeinschaft, das den Menschen und Unternehmen vor Ort zur Seite steht. Darüber hinaus hat die Bank 122 neue Mitarbeitenden eingestellt, um ihren Kunden eine noch professionellere und umfassendere Betreuung bieten zu können. Darüber hinaus hat die Bank ihr Engagement für die Förderung von Vielfalt und Inklusion innerhalb des Unternehmens verstärkt und ihre Zertifi zierung zur Geschlechtergleichstellung am Arbeitsplatz erneuert.
Reduzierung der Umweltbelastung: Das Engagement zur Verbesserung der ökologischen Nachhaltigkeit wird fortgesetzt, etwa durch die Steigerung der Energieeffi zienz in den Filialen, aber auch im Bereich der Social Green Mobility: 2024 spendete die Volksbank Elektroautos an die Vereine Comedicus, Anteas Agas und das Weiße Kreuz Südtirol. Auch das erste Aufforstungsprojekt zeigt bereits sehr positive Ergebnisse: Der Moranzani-Wald hat in den ersten zwei Jahren 102 Tonnen Kohlendioxid gebunden. Für die Umsetzung konkreter Maßnahmen zur CO2-Reduktion wurde die Volksbank vom Corriere della Sera als eines der "klimabewusstesten Unternehmen" ausgezeichnet. Fokus auf soziale Verantwortung: Nicht zuletzt aufgrund ihrer Wurzeln als Volksbank hat die Bank eine ausgeprägte soziale Verantwortung. Das soziale Engagement wird durch verschiedene konkrete Initiativen ausgebaut. Dazu gehört unter anderem die Unterstützung des ehrenamtlichen Vereins Alzheimer Südtirol Alto Adige ASAA, der Hilfe für Alzheimerpatienten und deren Betreuer bietet. Im Sportbereich sponsert die Volksbank die inklusive Basketballmannschaft von Reyer Venezia, eine Initiative, die den Sport und die Integration von Menschen mit Behinderung fördert. Darüber hinaus hat sich die Bank im Bereich Family and Childcare an einem Crowdfunding-Projekt für den Bau eines Aufenthaltsraumes für Kinder mit chronischen und komplexen Erkrankungen beteiligt, die im Day Hospital des Krankenhauses Bozen auf eine Untersuchung warten.
Hohe Solidität und Rentabilität: Das Eigenkapital der Bank überstieg erstmals eine Milliarde Euro, ein Zeichen für die gestiegene Solidität der Volksbank. Die Bank erzielte eine Gewinnsteigerung von +25% gegenüber dem Vorjahr und eine ausgezeichnete Eigenkapitalrendite (RoTe) von 13,9%. Das Kosten-Ertragsverhältnis (Cost Income Ratio) verbesserte sich weiter von 49,3 % im Jahr 2023 auf 48,4 %, was im Vergleich zu italienischen und europäischen Geschäftsbanken als sehr effi zient gilt. Das Nettobetriebsergebnis stieg um 5,5% und die Bank konnte die Kostenkontrolle optimieren. Im Laufe des Jahres 2024 wurde eine weitere Diversifi zierung der Refi nanzierungsquellen durch die Emission einer garantierten Bankanleihe in Höhe von 300 Millionen Euro vorgenommen.
Ausgezeichnete Liquidität und geringes Risiko: Die Qualität der Vermögenswerte der Bank verbessert sich weiter: Der Nettoanteil der Problemkredite am Gesamtkreditportfolio (Netto-NPL-Quote) ist von 1,9 % im Jahr 2023 auf derzeit 1,7 % gesunken. Gleichzeitig sank die Brutto-NPL-Quote von 4,4 % zum Jahresende 2023 auf 3,9 %. Die Kreditrisikokosten blieben dank positiver Rückfl üsse durch die proaktive Bearbeitung bereits klassifi zierter Positionen stabil auf niedrigem Niveau. Die Deckung der Problemkredite blieb entgegen dem Trend stabil bei 59 % und die der Kredite "in bonis" bei 1,17 %, beides Werte, die deutlich über denen des italienischen Bankensystems liegen.
Mit Leidenschaft und Zielstrebigkeit erfüllen wir den uns anvertrauten Auftrag.
Lukas Ladurner Alberto Naef Präsident des Verwaltungsrates Generaldirektor



Gentili clienti, azionisti, collaboratori e fornitori,
il 2024 ha rappresentato un anno molto importante e positivo per Volksbank. I risultati raggiunti confermano ulteriormente la capacità della Banca di generare una redditività sostenibile e questo è possibile grazie ad un modello di business ben radicato nel Nord Est e resiliente nelle scelte strategiche. Il Piano Industriale "I-mpact 2026", approvato nel 2023, sta iniziando a produrre risultati tangibili, consolidando il ruolo della Banca come attore con una forte responsabilità sociale. I principali indicatori mostrano:
Il cliente al centro: Volksbank ha registrato una crescita netta di oltre 3.100 clienti nel 2024 e un incremento dei volumi da clientela superiore al sistema con conseguente aumento delle quote di mercato. Continuano inoltre gli investimenti nel miglioramento dei servizi digitali, sfruttando le potenzialità dell'Intelligenza Artifi ciale per effi cientare i processi, in modo da permettere alle collaboratrici e ai collaboratori di potersi focalizzare su attività a valore aggiunto, come la consulenza. Presenza capillare sul territorio: la Banca ha incrementato la presenza nel Nord Est con l'apertura delle fi liali di Padova Net Center e Albignasego, la creazione della nuova Direzione di Area di Belluno ed erogando poco meno di 2 miliardi di euro di nuovi fi nanziamenti a famiglie ed imprese. Questi investimenti testimoniano l'impegno di Volksbank nel consolidare il proprio ruolo di istituto fi nanziario di riferimento per la comunità locale, vicina alle persone e alle imprese. Inoltre, la Banca ha incrementato l'organico inserendo 122 nuovi collaboratrici e collaboratori, per poter fornire un servizio sempre più professionale e capillare, e ha consolidato il suo impegno nel valorizzare le diversità e l'inclusione in azienda, ottenendo il rinnovo della Certifi cazione per la Parità di Genere sul posto di lavoro.
Riduzione dell'impatto ambientale: prosegue l'impegno sul fronte della sostenibilità ambientale, ad esempio attraverso l'effi cientamento energetico delle fi liali, ma anche sul fronte della Social Green Mobility, che ha visto la donazione di auto elettriche alle associazioni Comedicus, Anteas Agas e Croce Bianca Alto Adige. Anche il primo progetto di riforestazione inizia a portare risultati concreti: nei primi due anni di vita, il Bosco Moranzani ha catturato 102 tonnellate di anidride carbonica. Volksbank è stata inserita dal Corriere della Sera nella graduatoria delle eccellenze italiane più attente al clima, per aver introdotto strategie ed azioni concrete volte a ridurre l'intensità delle emissioni di CO2.
Forte attenzione al sociale: Volksbank, anche grazie alla sua matrice da banca popolare, è azienda con un forte senso di responsabilità sociale. L'impegno sociale è in ulteriore crescita attraverso varie azioni concrete. In particolare, nel campo delle fragilità, segnaliamo il supporto della Banca all'associazione di volontariato ASAA, che si dedica al sostegno delle persone affette da Alzheimer. Nell'ambito sportivo, Volksbank sostiene la squadra di basket unifi cato della Reyer Venezia, un'iniziativa che promuove lo sport e l'inclusione delle persone con disabilità. Inoltre, nel contesto della Family and Childcare, la Banca ha partecipato ad un progetto di crowdfunding per la costruzione di un'area di attesa all'interno dell'ospedale di Bolzano, dedicata ai bambini con patologie croniche e complesse, offrendo loro un ambiente più confortevole durante le visite mediche.
Elevate solidità e redditività: il patrimonio netto della Banca ha superato per la prima volta il miliardo di euro, indice dell'accresciuta solidità di Volksbank. La Banca ha registrato un incremento dell'utile pari al +25% rispetto al 2023 e ha raggiunto un'eccellente redditività netta, con un rendimento del patrimonio tangibile (RoTe) al 13,9%. Il rapporto tra costi e ricavi (Cost Income Ratio) si è ulteriormente ridotto dal 49,3% del 2023 al 48,4%, attestandosi ad un livello considerato di ottima effi cienza nel panorama delle banche commerciali italiane ed europee. Il margine fi nanziario ha segnato un incremento del 5,5% e la Banca è riuscita ad ottimizzare il controllo dei costi. Nel corso del 2024, da ultimo, è stata condotta un'ulteriore attività di diversifi cazione delle fonti di funding con l'emissione di un'obbligazione bancaria garantita per 300 milioni di euro.
Ottima liquidità e basso rischio: La posizione di liquidità della Banca è ulteriormente migliorata nel 2024, con l'indicatore LCR (Liquidity Coverage Ratio) che cresce dal 209% del 2023 al 213% del 2024, ed il NSFR (Net Stable Funding Ratio) che cresce da 132% a 135%. La qualità degli attivi della banca continua a migliorare, con la quota netta del portafoglio di crediti deteriorati sul portafoglio complessivo che si è ridotta dall'1,9% del 2023 all'attuale 1,7%. Parallelamente, l'NPL ratio lordo è sceso al 3,9% dal 4,4% di fi ne 2023. Il costo del rischio di credito si mantiene stabilmente basso, grazie al contributo delle riprese da incasso sul portafoglio deteriorato. La copertura del portafoglio deteriorato è stabile al 59% e quella del portafoglio in bonis è a 1,17%, entrambe misure ben al di sopra del sistema bancario italiano.
Portiamo avanti con passione e determinazione il mandato che ci avete conferito.
Lukas Ladurner Alberto Naef Präsident des Verwaltungsrates Generaldirektor







| CARICHE SOCIALI E SOCIETÀ DI REVISIONE 16 | |||
|---|---|---|---|
| RELAZIONI E BILANCIO DELL'IMPRESA 17 | |||
| DATI DI SINTESI E INDICATORI ALTERNATIVI DI PERFORMANCE 19 | |||
| RELAZIONE SULL'ANDAMENTO DELLA GESTIONE 25 | |||
| 1.1 | CONTESTO ECONOMICO E MERCATI 27 | ||
| 1.2 | IL SISTEMA BANCARIO 35 | ||
| 1.3 | FATTI DI RILIEVO DELL'ESERCIZIO 38 | ||
| 1.4 | ANDAMENTO DELLA GESTIONE 42 | ||
| 1.5 | IL MODELLO DISTRIBUTIVO 53 | ||
| 1.6 | ATTIVITÀ BANCARIA 56 | ||
| 1.7 | ATTIVITÀ DI GOVERNO 57 | ||
| 1.8 | LA GESTIONE DEI RISCHI 64 | ||
| 1.9 | ALTRE INFORMAZIONI 84 | ||
| 1.10 | PREVEDIBILE EVOLUZIONE DELLA GESTIONE86 | ||
| 1.11 | FATTI DI RILIEVO AVVENUTI DOPO LA CHIUSURA DELL'ESERCIZIO 88 | ||
| 1.12 | RELAZIONE SUL GOVERNO SOCIETARIO E GLI ASSETTI PROPRIETARI 88 | ||
| 1.13 | RENDICONTAZIONE DI SOSTENIBILITA' 102 | ||
| SCHEMI DI BILANCIO DELL'IMPRESA 233 | |||
| STATO PATRIMONIALE 235 | |||
| CONTO ECONOMICO 236 | |||
| PROSPETTO DELLE VARIAZIONI DEL PATRIMONIO NETTO 238 | |||
| RENDICONTO FINANZIARIO 239 | |||
| NOTA INTEGRATIVA DELL'IMPRESA 241 | |||
| Parte A | Politiche contabili 243 | ||
| Parte B | Informazioni sullo Stato Patrimoniale 286 | ||
| Parte C | Informazioni sul Conto Economico 325 | ||
| Parte D | Redditività complessiva 341 | ||
| Parte E | Informazioni sui rischi e sulle relative politiche di copertura 342 | ||
| Parte F | Informazioni sul patrimonio 399 | ||
| Parte G | Operazioni di aggregazione riguardanti imprese o rami d'azienda 402 | ||
| Parte H | Operazioni con parti correlate 403 | ||
| Parte I | Accordi di pagamento basati su propri strumenti patrimoniali 406 | ||
| Parte L | Informativa di settore 408 | ||
| Parte M | Informativa sul leasing 410 | ||
| ATTESTAZIONE DEL BILANCIO D'ESERCIZIO 411 | |||
| RELAZIONE DEL COLLEGIO SINDACALE 415 |


Società per Azioni Iscritta al Registro delle Imprese di Bolzano al n. 00129730214 Aderente al Fondo Interbancario di Tutela dei Depositi ABI 05856.0
Bolzano, Via del Macello, 55 – Bozen, www.bancapopolare.it Schlachthofstraße 55 www.volksbank.it Tel. + 39 0471 – 996111 – Telefax 0471 – 979188 [email protected]
| PROVINCIA DI BOLZANO | |
|---|---|
| Appiano – Eppan Via J. G. Plazer 56 - J.-G.-Plazer-Straße 56 |
tel. 0471-944270 |
| Badia – Abtei Via Colz 56 - Colz-Straße 56 – Fraz. La Villa – Frak. Stern |
tel. 0471-944010 |
| Bolzano – Bozen Galleria Telser 1 - Telsergalerie 1 | tel. 0471-944190 |
| Bolzano – Bozen Corso della Libertà 2 - Freiheitsstraße 2 |
tel. 0471-944020 |
| Bolzano – Bozen Via Claudia Augusta 5 - Claudia-Augusta-Straße 5 |
tel. 0471-944250 |
| Bolzano – Bozen Via del Ronco 15 - Neubruchweg 15 |
tel. 0471-944260 |
| Bolzano – Bozen Via Bruno Buozzi 4 - Bruno Buozzi Straße 4 |
tel. 0471-944320 |
| Bolzano – Bozen Via Leonardo da Vinci 2 - Leonardo-da-Vinci-Straße 2 |
tel. 0471-996151 |
| Bolzano – Bozen Via Resia 132/B - Reschenstraße 132/B |
tel. 0471-944290 |
| Bolzano – Bozen Via Roma 45 - Romstraße 45 | tel. 0471-944200 |
| Bolzano – Bozen Vicolo Gumer 7 (sportello economale) - Gumergasse 7 (Schatzamtsschalter) |
tel. 0471-996123 |
| Bressanone – Brixen Portici Maggiori 2 - Große Lauben 2 |
tel. 0472-811213 |
| Bressanone – Brixen Via Julius Durst 28 - Julius-Durst-Straße 28 |
tel. 0472-811600 |
| Bressanone – Brixen Via Plose 38/B - Plosestraße 38/B – Fraz. Millan Sarnes – Frak. Milland Sarns |
tel. 0472-811560 |
| Brunico – Bruneck Bastioni 24 - Graben 24 | tel. 0474-544700 |
| Brunico – Bruneck Via Valle Aurina 30 - Ahrntalerstraße 30 |
tel. 0474-544760 |
| Caldaro sulla Strada del Vino – Kaltern an der Weinstraße Piazza Principale 13 - Marktplatz 13 |
tel. 0471-944220 |
| Campo Tures - Sand in Taufers Via Municipio 4 - Rathausstraße 4 |
tel. 0474-544740 |
| Chienes – Kiens Via Chienes 1 - Kiener Dorfweg 1 | tel. 0474-544730 |
| Chiusa – Klausen Piazza Tinne 5 - Tinneplatz 5 | tel. 0472-811540 |
| Chiusa – Klausen San Giacomo 3 - St. Jakob 3 Fraz. Lazfons – Frak. Latzfons |
tel. 0472-811620 |
| Castelrotto – Kastelruth Via Sciliar 16 - Schlernstraße 16 – Fraz. Siusi allo Sciliar – Frak. Seis am Schlern |
tel. 0471-944300 |
| Dobbiaco – Toblach V.le S. Giovanni 23 - St. -Johannes-Straße, 23 |
tel. 0474 544770 |
| Egna – Neumarkt Largo Municipio 32 - Rathausring 32 |
tel. 0471-944280 |
| Laces – Latsch Via Stazione 1/b - Bahnhofstraße 1/b |
tel. 0473-254440 |
| Laives – Leifers Via Kennedy 123 - Kennedystraße 123 |
tel. 0471-944240 |
| Lana Piazza Tribus 17 - Tribusplatz 17 | tel. 0473-254350 |
|---|---|
| Lasa – Laas Via Venosta 44 - Vinschgaustraße 44 | tel. 0473-254310 |
| Luson – Lüsen Vicolo Dorf 19 - Dorfgasse 19 | tel. 0472-811590 |
| Malles Venosta – Mals im Vinschgau Via Stazione 9/b - Bahnhofstraße 9/b |
tel. 0473-254400 |
| Merano – Meran Piazza del Grano 3 - Kornplatz 3 | tel. 0473-254111 |
| Merano – Meran Via Goethe 74/a - Goethestraße 74/a |
tel. 0473-254300 |
| Merano – Meran Via Matteotti 43 - Matteottistraße 43 |
tel. 0473-254330 |
| Merano – Meran Via Monte Tessa 34 - Texelstraße 34 |
tel. 0473-254390 |
| Merano – Meran Via Roma 278 - Romstraße 278 |
tel. 0473-254420 |
| Monguelfo – Welsberg Via Parrocchia 13 - Pfarrgasse 13 |
tel. 0474-544750 |
| Naturno – Naturns Via Principale 37/b - Hauptstraße 37/b |
tel. 0473-254370 |
| Nova Levante – Welschnofen Via Roma 8 - Romstraße 8 |
tel. 0471-944090 |
| Ora – Auer Via Stazione 8 - Bahnhofstraße 8 | tel. 0471-944040 |
| Ortisei - St. Ulrich in Gröden Piazza San Durich 3 - S.-Durich-Platz 3 |
tel. 0471-944330 |
| Racines – Ratschings Stanghe 18 - Stange 18 – Fraz. Racines di Fuori - Außerratschings tel. 0472-811610 |
|
| Rio di Pusteria – Mühlbach Via K. Lanz 50 - K.-Lanz-Straße 50 |
tel. 0472-811520 |
| S. Leonardo in Passiria - St. Leonhard in Passeier Via Passiria 14 - Passeirer Straße 14 |
tel. 0473-254380 |
| S. Lorenzo di Sebato - St. Lorenzen Via Josef Renzler 17 - Josef-Renzler-Straße 17 |
tel. 0474-544780 |
| Scena – Schenna Piazza Arciduca Giovanni 7 - Erzh.-Johann-Platz 7 |
tel. 0473-254430 |
| Selva di Val Gardena – Wolkenstein in Gröden Via Meisules 155/a - Meisulesstraße 155/a |
tel. 0471-944000 |
| Silandro – Schlanders Via Covelano 10 - Göfl aner Straße 10 |
tel. 0473-254410 |
| Valle Aurina – Ahrntal Via Klausberg 65 - Klausbergstraße 65 – Fraz. Cadipietra - Frak. |
tel. 0474-544800 |
| Vandoies – Vintl Via J. A. Zoller 8 - J.-A.-Zoller-Straße 8 |
tel. 0472-811640 |
| Varna – Vahrn Via Brennero 101 - Brennerstraße 101 |
tel. 0472-811650 |
| Velturno – Feldthurns Paese 12 - Dorf 12 | tel. 0472-811580 |
| Vipiteno – Sterzing Via Città Nuova 22/a - Neustadt 22/a |
tel. 0472-811500 |
| ---------------------------------------------------------------- |
| emarket sdir scorage |
|---|
| CERTIFIED |
| PROVINCIA DI BELLUNO | |
|---|---|
| Auronzo di Cadore Via Corte 33 | tel. 0435-505650 |
| Borgo Valbelluna Via Tempietto 33/A | tel. 0437-356660 |
| Belluno Via Caffi 15 | tel. 0437-356700 |
| Cencenighe Agordino Via XX Settembre 107 | tel. 0437-356640 |
| Comelico Superiore Piazza Tiziano 2 – Fraz. Dosoledo |
tel. 0435-505670 |
| Comelico Superiore Piazza San Luca 22 – Fraz. Padola |
tel. 0435-505690 |
| Cortina d' Ampezzo Largo delle Poste 49 | tel. 0436-863500 |
| Domegge di Cadore Via Roma 48 | tel. 0435-505620 |
| Feltre Via Monte Grappa 28 | tel. 0439-842600 |
| Forno di Zoldo Via Roma 70/b | tel. 0437-356620 |
| Limana Via Roma 116/118 | tel. 0437-356690 |
| Longarone Via Roma 89 | tel. 0437-356720 |
| Ponte nelle Alpi Viale Roma 87 | tel. 0437-356630 |
| Santo Stefano di Cadore Via Venezia 30 | tel. 0435-505630 |
| Santa Giustina Via Feltre 17 | tel. 0437-356680 |
| Sedico Via Cordevole 2/b | tel. 0437-356650 |
| Pieve di Cadore Via Ferdinando Coletti 15 – Fraz. Tai di Cadore |
tel. 0435-505600 |
| Valle di Cadore Via XX Settembre 76 | tel. 0435-505660 |
| PROVINCIA DI PADOVA | |
| Camposampiero Piazza Castello 43 | tel. 049-6950070 |
| Camposampiero Piazza Castello 43 | tel. 049-6950070 |
|---|---|
| Carmignano di Brenta Via Marconi 36 | tel. 049-6950010 |
| Cittadella Via Riva Pasubio 5 | tel. 049-6950040 |
| Albignasego Via Roma 106 B | tel. 049-6950030 |
| Padova Corso Milano 99 | tel. 049-6950020 |
| Padova Via Jacopo Facciolati 38 | tel. 049-6950080 |
| Padova Via San Marco 11/C int. 1 | tel. 049-6950090 |
| Piazzola sul Brenta Via dei Contarini 36 | tel. 049-6950050 |
| Tombolo Via Vittorio Veneto 1 | tel. 049-6950000 |
| PROVINCIA DI PORDENONE | |
|---|---|
| Pordenone Via Galvani 8 | tel. 0434-786520 |
| Sacile Via Martiri Sfriso 7 | tel. 0434-786500 |
| PROVINCIA DI TRENTO | |
|---|---|
| Ala Via della Roggia 10 | tel. 0464-912520 |
| Arco Via S. Caterina 20 | tel. 0464-912510 |
| Borgo d'Anaunia Via Cesare Battisti 39 | tel. 0463-840500 |
| Borgo Valsugana Via Hippoliti 11/13 | tel. 0461-211060 |
| Cavalese Via Cacciatori 7 | tel. 0462-248500 |
| Cles Piazza Navarrino 16/17 | tel. 0463-840510 |
| Lavis Via Rosmini 65 | tel. 0461-211070 |
| Mezzolombardo Via A. Degasperi 4 | tel. 0461-211030 |
| Moena Piaz de Ramon 24 | tel. 0462-248510 |
| Mori Via della Terra Nera 48/d | tel. 0464-912500 |
| Pergine Valsugana Viale Venezia 44 | tel. 0461-211050 |
| Riva del Garda Viale Damiano Chiesa 4/g-h | tel. 0464-912560 |
| Rovereto Via G. M. Della Croce 2 | tel. 0464-912530 |
| Tione di Trento Via Circonvallazione 56 | tel. 0465-338500 |
| Trento Piazza Lodron 31 | tel. 0461-211000 |
| Trento Via Brennero 302/a | tel. 0461-211080 |
| Trento Via Enrico Fermi 11 | tel. 0461-211090 |
| PROVINCIA DI TREVISO | |
| Casale Sul Sile Via G. Marconi 3 | tel. 0422-508170 |
| Castelfranco Veneto Borgo Treviso 62 | tel. 0423-974610 |
| Conegliano Via Cesare Battisti 5 | tel. 0438-907740 |
| Crocetta del Montello Via Andrea Erizzo 64 | tel. 0423-974620 |
| PROVINCIA DI TREVISO | |
|---|---|
| Loria Via Poggiana 4 – Fraz. Ramon di Loria | tel. 0423-974670 |
| Mogliano Veneto Via degli Alpini 16/g/f/e | tel. 041-5446660 |
| Montebelluna Via Salvo D'Acquisto, 2 | tel. 0423-974660 |
| Motta Di Livenza - Via Padre Leonardo Bello/ Angolo Via Cigana 1 |
tel. 0422-508180 |
| Oderzo Via degli Alpini 24/26 | tel. 0422-508100 |
| Paese Via Cesare Battisti 3 | tel. 0422-508140 |
| Pieve di Soligo Via Nubie 3/d | tel. 0438-907700 |
| Preganziol Piazza Gabbin 16 | tel. 0422-508120 |
| Quinto Di Treviso Via Vittorio Emanuele 11 | tel. 0422-508190 |
| Spresiano Piazza Luciano Rigo 49 | tel. 0422-508130 |
| Treviso Viale Brigata Treviso 1 | tel. 0422-508210 |
| Treviso Piazza San Vito 12 | tel. 0422-508150 |
| Valdobbiadene Foro Boario 21-23-13 | tel. 0423-974600 |
| Vittorio Veneto Galleria Tintoretto 3 | tel. 0438-907710 |
Sappada Borgata Palu' 90/A tel. 0435-505639
| PROVINCIA DI VENEZIA | |
|---|---|
| Caorle Via Pineda 1 | tel. 0421 480830 |
| Fossò Via Roncaglia 1 | tel. 041-5446690 |
| Jesolo Via Firenze 6 | tel. 0421-480820 |
| Marcon Viale della Repubblica 2 | tel. 041-5446680 |
| Martellago Via Friuli 28 | tel. 041-5446780 |
| Mira Via Venezia, 120 - Fraz. Oriago | tel. 041-5446730 |
| Mirano Via Cavin di Sala 39 | tel. 041-5446710 |
| Noale Via Tempesta 31 | tel. 041-5446630 |
| Portogruaro Via S. Agnese 28 | tel. 0421-480810 |
| San Donà di Piave Via XIII Martiri 90 | tel. 0421-480800 |
| Spinea Piazza Marconi 17 | tel. 041-5446670 |
| Venezia Piazza Mercato 51 - Fraz. Marghera | tel. 041-5446800 |
| Venezia Sestriere Cannaregio 4547/4552 | tel. 041-5446810 |
| Venezia Via Miranese 256/h - Fraz. Chirignago | tel. 041-5446600 |
| Venezia Via Torre Belfredo 23 – Fraz. Mestre | tel. 041-5446750 |
| PROVINCIA DI VICENZA | |
|---|---|
| Asiago Piazza Carli 42 | tel. 0424-596090 |
| Arzignano Piazza G. Pellizzari, 4 | tel. 0444 577110 |
| Bassano Del Grappa Piazza Garibaldi 8 | tel. 0424-596105 |
| Bassano Del Grappa Piazzale Firenze 2 | tel. 0424-596060 |
| Bassano Del Grappa Villaggio S. Eusebio 94/a | tel. 0424-596080 |
| Breganze Piazza Mazzini 2 | tel. 0445-617050 |
| Bressanvido Via Roma 94 | tel. 0444-577000 |
| Calvene Via Roma 22 | tel. 0445-617030 |
| Camisano Vicentino Piazza Pio X 2 | tel. 0444-577010 |
| Cassola Via Martiri del Grappa 3 | tel. 0424-596040 |
| Cassola Via Pio X/Angolo G. D'Arezzo – | |
| Fraz. S. Giuseppe | tel. 0424-596240 |
| Colceresa Via Marconi 85 | tel. 0424-596000 |
| Dueville Piazza Monza 30/31 | tel. 0444-577020 |
| Lusiana Conco Piazza San Marco 20 | tel. 0424-596170 |
| Malo Via Vicenza 97 – Loc. San Tomio | tel. 0445-617070 |
| Marostica Via Mazzini 84 | tel. 0424-596200 |
| Monticello Conte Otto Via Spine 3/B – Fraz. Vigardolo tel. 0444-577090 | |
| Mussolente Via Vittoria 47 | tel. 0424-596100 |
| Nove Via Molini 2 | tel. 0424-596110 |
| Romano D'Ezzelino Via Roma 62 | tel. 0424-596140 |
| Rosa' Via Mazzini 71 | tel. 0424-596150 |

| PROVINCIA DI VICENZA | |
|---|---|
| Sandrigo Via Roma 34 | tel. 0444-577040 |
| Sarcedo Via Schio 34 | tel. 0445-617010 |
| Schiavon Via Roma 120 | tel. 0444-577050 |
| Schio Via Cementi 8 | tel. 0445-617090 |
| Tezze sul Brenta Via Nazionale 47 – Fraz. Belvedere tel. 0424-596020 | |
| Tezze sul Brenta Via Risorgimento 23 | tel. 0424-596180 |
| Thiene Viale Bassani 26/28 | tel. 0445-617110 |
| Vicenza Via Lago di Molveno 2 – Fraz. Laghetto | tel. 0444-577060 |
| Vicenza Corso Palladio 46 | tel. 0444-577070 |
| Villaverla Via S. Antonio, 43 | tel. 0445-617130 |
| Zane' Via Trieste 110 | tel. 0445-617140 |
| CENTRI DI CONSULENZA |
|---|
| PROVINCIA DI BOLZANO |
| Bolzano – Bozen Via del Macello 55 - Schlachthofstraße 55 |
| Brunico – Bruneck Via San Nicolo' 14 - Sankt-Nikolaus-Straße 14 – Fraz. Stegona - Frak. Stegen |
| Caldaro sulla Strada del Vino – Kaltern an der Weinstraße Via Stazione 10 - Bahnhofstraße 10 |
| Fié allo Sciliar – Völs am Schlern Via Bolzano 3 - Boznerstraße 3 |
| PROVINCIA DI TRENTO |
| Villa Lagarina Via degli Alpini 8 |
| PROVINCIA DI TREVISO |
| Treviso Viale Monte Grappa 46 |
Treviso Viale IV Novembre 13/A

Presidente Lukas LADURNER
Vice Presidenti Lorenzo SALVÀ Giuseppe PADOVAN
Consiglieri Christina GASSER Margherita MARIN Federico MARINI Alessandro Giuseppe Pietro METRANGOLO Johannes PEER Margit TAUBER
Presidente Alessandro Giuseppe Pietro METRANGOLO Christina GASSER Margherita MARIN Federico MARINI
Margherita MARIN Christina GASSER Alessandro Giuseppe Pietro METRANGOLO
Lorenzo SALVÀ Giuseppe PADOVAN Johannes PEER Margit TAUBER
Presidente Georg HESSE
Sindaci effettivi Rosella CAZZULANI Sabrina RIGO
Sindaci supplenti Nadia DAPOZ Emilio LORENZON
Direttore Generale Alberto NAEF
Vice Direttore Generale Georg MAIR AM TINKHOF
DIRIGENTE PREPOSTO ALLA REDAZIONE DEI DOCUMENTI CONTABILI SOCIETARI
Alberto CALTRONI
KPMG S.p.A.
( 1 ) Informazioni aggiornate alla data di redazione del presente documento.





Di seguito si riportano i dati di sintesi e i principali indici della Banca, calcolati sulla base dei prospetti contabili.

| Variazioni Ass. |
|
|---|---|
| % | |
| (4,9) | -1,3% |
| 24,2 | n.d. |
| 19,3 | 5,3% |
| (6,0) | 3,3% |
| 13,3 | 7,2% |
| 39,8 | 26,4% |
| 25,3 | 25,1% |
Per la descrizione della ricostruzione dei dati riclassificati si rimanda al paragrafo 1.4.1.

Principali dati patrimoniali

| Dati patrimoniali | 31.12.2024 | 31.12.2023 | Variazioni | ||
|---|---|---|---|---|---|
| (milioni di euro) | Ass. | % | |||
| Attività fi nanziarie che non costituiscono fi nanziamenti | 3.285,5 | 3.565,9 | (280,3) | -7,86% | |
| - di cui al fair value | 995,8 | 776,2 | 219,6 | 28,29% | |
| - di cui al costo ammortizzato | 2.289,7 | 2.789,6 | (499,9) | -17,92% | |
| Finanziamenti a clientela | 7.546,0 | 7.498,4 | 47,7 | 0,64% | |
| - di cui al fair value | 24,4 | 15,4 | 8,9 | 57,79% | |
| - di cui al costo ammortizzato | 7.521,6 | 7.482,9 | 38,7 | 0,52% | |
| Totale attività | 11.739,7 | 11.954,5 | (214,8) | -1,80% | |
| Raccolta diretta bancaria | 8.773,4 | 8.519,6 | 253,8 | 2,98% | |
| Altra raccolta | 1.265,7 | 1.218,0 | 47,7 | 3,92% | |
| Raccolta indiretta | 4.936,4 | 4.619,6 | 316,7 | 6,86% | |
| Patrimonio netto | 1.018,0 | 924,0 | 94,0 | 10,17% |

| Indici economici, fi nanziari e altre informazioni | 31.12.2024 | 31.12.2023 |
|---|---|---|
| Indicatori Finanziari | ||
| Indici di struttura | ||
| Attività fi nanziarie / Totale attivo | 92,8% | 93,3% |
| Finanziamenti lordi a clientela / Raccolta diretta da clientela (retail) | 89,0% | 91,5% |
| Attività immobilizzate / Totale attivo | 1,4% | 1,4% |
| Totale attività di rischio ponderate (RWA) / Totale attivo | 49,0% | 46,7% |
| Numero dipendenti | 1.436 | 1.391 |
| Numero di sportelli bancari | 171 | 170 |
| Indici di redditività | ||
| ROE (Utile netto / Patrimonio netto) (1) | 13,7% | 11,7% |
| ROTE (Utile netto / Patrimonio netto tangibile) (1) | 13,9% | 11,9% |
| ROA (Utile netto / Totale attivo) | 1,1% | 0,8% |
| Cost to income ratio (Costi operativi/Proventi operativi netti) (2) | 48,4% | 49,3% |
| EPS base (earnings per share - utile per azione base) | 2,55 | 2,09 |
| EPS diluito (earnings per share - utile per azione diluito) | 2,55 | 2,09 |
| Indici di rischiosità | ||
| Crediti deteriorati netti / Crediti netti verso clientela | 1,7% | 1,9% |
| Crediti deteriorati lordi / Crediti lordi verso clientela | 3,9% | 4,4% |
| Texas ratio (Crediti deteriorati netti / Patrimonio netto tangibile) | 25,5% | 30,2% |
| % copertura delle sofferenze | 76,6% | 74,4% |
| % copertura dei crediti deteriorati | 58,9% | 59,0% |
| % copertura dei crediti in bonis | 1,2% | 1,1% |
| Patrimonio di vigilanza (migliaia di euro) e ratios patrimoniali | ||
| Capitale Primario di Classe 1 (CET 1) | 933.813 | 859.917 |
| Totale fondi propri | 1.009.791 | 934.917 |
| Totale attività ponderate per il rischio (RWA) | 5.748.857 | 5.578.996 |
| CET 1 Ratio – Capitale primario di classe 1 (transitional) | 16,2% | 15,4% |
| Total Capital Ratio – Totale fondi propri (transitional) | 17,6% | 16,8% |
| CET 1 Ratio – Capitale primario di classe 1 (fully phased) | 16,2% | 15,3% |
| Total Capital Ratio – Totale fondi propri (fully phased) | 17,5% | 16,6% |
| Liquidity Coverage Ratio (LCR) | 213,0% | 214,8% |
| Net Stable Funding Ratio (NSFR) | 135,0% | 131,3% |
| Indicatori Non Finanziari | ||
| Indici di produttività (in euro) | ||
| Raccolta diretta per dipendente | 6.109.580 | 6.124.793 |
| Crediti verso clientela per dipendente | 5.254.889 | 5.390.622 |
| Raccolta amministrata - prodotti di terzi, per dipendente | 2.511.097 | 2.320.379 |
| Raccolta amministrata - titoli di terzi e azioni di propria emissione, per dipendente | 1.252.748 | 1.258.777 |
| Margine di intermediazione per dipendente | 272.702 | 266.968 |
• ROE calcolato come rapporto tra l'utile netto dell'esercizio e il patrimonio netto contabile all'inizio dell'esercizio;
(1 ) A partire dal 31 dicembre 2023 la Banca ha modifi cato il metodo di calcolo di alcuni indici di redditività, prevedendo:
• ROTE calcolato come rapporto tra l'utile netto dell'esercizio e il patrimonio netto contabile tangibile all'inizio dell'esercizio.
Precedentemente questi indici erano calcolati avendo al denominatore rispettivamente il patrimonio netto e il patrimonio netto tangibile al all'inizio dell'esercizio al netto del dividendo erogato nell'esercizio in corso. Qualora fossero stati calcolati secondo la preesistente metodologia, i valori di RoE e RoTE al 31 dicembre 2023 sarebbero stati rispettivamente 12,2 e 12,4.
( 2 ) per l'ammontare dei Costi operativi e dei Proventi operativi netti si rimanda al Conto economico riclassifi cato esposto al paragrafo 1.4.1 della Relazione sull'andamento della gestione




Nel 2024, l'economia globale sembra aver avuto - alla fine - un andamento piuttosto positivo. Le tensioni geopolitiche e i conflitti armati regionali sono continuati o si sono diffusi, come nel caso del Medio Oriente, senza far deragliare la crescita globale.
Secondo il FMI, il PIL globale è cresciuto del 3,2%. L'inflazione è diminuita e la crescita dell'occupazione rimane solida. I mercati azionari sono aumentati di oltre il 20% per il secondo anno consecutivo.
La crescita è stata molto variabile nelle principali economie: gli Stati Uniti sono cresciuti del 2,8%, il Brasile del 3,7%, l'India del 6,5% e la Cina del 4,8%; nel frattempo, l'area dell'euro ha registrato una crescita di appena lo 0,7%, con il Belgio all'1% e il Giappone evidenzia una leggera contrazione (-0,2%).
I prezzi del petrolio e del gas sono rimasti al di sotto dei livelli record visti qualche anno fa. Più in generale, l'inflazione è diminuita nella maggior parte dei paesi, spesso scendendo a livelli vicini agli obiettivi fissati dalle banche centrali. Quasi tutte le economie avanzate hanno quindi avviato la graduale normalizzazione della politica monetaria.
La combinazione di inflazione in calo e redditi nominali in aumento ha dato nuova vita all'economia. Inoltre, non si sono verificati grandi shock sui mercati finanziari.
Con l'economia globale entrata in acque un po' più calme, le differenze strutturali di crescita tra le principali economie sono diventate un po' più evidenti, con l'Europa certamente non in testa al gruppo in questo senso. L'Europa ha recentemente registrato tassi di crescita molto modesti e la produttività è aumentata a un ritmo più lento, soprattutto rispetto agli Stati Uniti. Una crescita più elevata potrebbe tuttavia contribuire a finanziare varie sfide di bilancio, come l'invecchiamento della popolazione, che porterà a maggiori spese per le pensioni e l'assistenza sanitaria, e la transizione energetica, nonché l'aumento della spesa per la difesa in un mondo caratterizzato da una crescente incertezza geopolitica, preservando al contempo l'integrità dello stato sociale.
Le differenze nelle traiettorie di crescita delle economie riflettono in gran parte orientamenti politici divergenti. Le politiche economiche degli Stati membri dell'Unione europea (UE) sono sempre più definite a livello europeo. A questo proposito, sono stati recentemente redatti diversi importanti rapporti con l'obiettivo di rendere l'economia europea più resiliente e competitiva e di rafforzare il funzionamento del mercato interno. Il rapporto Draghi sulla competitività europea, redatto dall'ex primo ministro italiano Mario Draghi, sostiene principalmente una maggiore integrazione e investimenti, ma mette in guardia contro un'eccessiva regolamentazione.
Il 2024 è stato anche caratterizzato da numerose elezioni, non solo nell'UE e in diversi Stati membri, ma anche negli Stati Uniti, in Giappone, in India e nel Regno Unito. Per i nuovi governi al potere, ciò rappresenta un'opportunità per valutare e adeguare a fondo la politica economica. Dato che ora è più probabile che i vari blocchi economici adottino una posizione più isolazionista, è importante che l'UE e i suoi Stati membri si concentrino sul rafforzamento delle dinamiche di crescita interna.
La ripresa del Mediterraneo continua per il terzo anno consecutivo, con la Spagna in cima alla lista di quest'anno. Grecia e Italia, un tempo emblema delle difficoltà della zona euro, continuano la loro ripresa. L'Irlanda, che ha attirato aziende tecnologiche, e la Danimarca, sede di Novo Nordisk, famosa per l'Ozempic, si collocano ai primi
( 1 ) Elaborazione Volksbank su dati ABI, International Monetary Fund, World Economic Forum, Banca Centrale Europea, Banca d'Italia, Istat, dati camerali, notiziari e quotidiani economici.
5 posti per performance economica nel 2024. Nel frattempo, i pesi massimi del nord Europa deludono, con scarse prestazioni da parte di Gran Bretagna e Germania.
L'inflazione nell'area dell'euro è scesa notevolmente, attestandosi in media al 2,4% nel 2024. In autunno, l'inflazione su base annua è scesa addirittura al di sotto del 2%, per poi in seguito rimbalzare leggermente. Il forte calo, di tre punti percentuali in media rispetto al 2023, non è stato dovuto tanto ai prezzi dell'energia. Questi ultimi hanno continuato a diminuire, ma più o meno allo stesso ritmo dell'anno precedente.
I prezzi medi dei prodotti alimentari, invece, hanno continuato a salire, ma a un ritmo molto più lento, comunque superiore alla media a lungo termine. Il calo dell'inflazione generale è dovuto non solo all'indebolimento dell'inflazione dei prodotti alimentari, ma anche a un marcato allentamento delle pressioni sottostanti sui prezzi. Lasciando da parte le componenti volatili, ovvero i prezzi dell'energia e dei generi alimentari, l'inflazione è diminuita rapidamente dalla metà del 2023 in poi.
Nella primavera del 2024, tuttavia, questo calo si è arrestato: da maggio l'inflazione di fondo non ha praticamente registrato alcuna variazione. Nel frattempo, l'aumento dei prezzi dei beni non energetici sembra essersi normalizzato. La già citata pressione deflazionistica esercitata dalle esportazioni cinesi ha sicuramente contribuito a questo fenomeno.
Tuttavia, i prezzi dei servizi continuano a crescere molto più rapidamente di prima e l'inflazione dei servizi è scesa appena al di sotto del 4% nel 2024. Questa maggiore persistenza non sorprende, poiché l'inflazione dei servizi è guidata maggiormente da fattori puramente interni, come il costo del lavoro, che è aumentato notevolmente nell'area dell'euro.
Il recupero dei salari sembra tuttavia rallentare, il che dovrebbe alla fine moderare anche l'inflazione dei servizi. Il potere d'acquisto dei lavoratori è stato eroso dall'alto livello di inflazione, poiché occorre tempo prima che i nuovi accordi sugli aumenti salariali siano conclusi ed entrino in vigore. Tra il 2023 e il 2024, si stima che il costo orario del lavoro sia aumentato di circa il 10%. Tuttavia, ciò è ancora insufficiente per compensare completamente la perdita di potere d'acquisto: in termini reali, i salari lordi nell'area dell'euro nel 2024 erano ancora leggermente inferiori rispetto al 2021.
Secondo gli ultimi indicatori, la crescita dei salari dovrebbe essere più moderata nel breve termine, nonostante la carenza di manodopera, che in linea di principio dovrebbe anche allentare le pressioni inflazionistiche nei settori dei servizi.
La domanda interna è rimasta relativamente debole, caratterizzata da notevoli cali degli investimenti aziendali e immobiliari. Nella maggior parte dei paesi, tuttavia, l'aumento della crescita dei salari nominali ha incrementato il potere d'acquisto delle famiglie, ma alcuni di questi guadagni sono stati trasferiti al risparmio; inoltre, i consumi delle famiglie sono aumentati solo moderatamente. Secondo gli ultimi dati disponibili, nel 2024 le famiglie europee hanno risparmiato in media circa il 15% del loro reddito disponibile, una percentuale notevolmente superiore a quella precedente alla pandemia. Se da un lato ciò è dovuto, in una certa misura, all'aumento dei tassi di interesse, dall'altro la debolezza della domanda interna riflette anche l'elevato livello di incertezza macroeconomica. La crescita è stata inoltre trainata principalmente dai servizi, mentre l'industria manifatturiera ha continuato a contrarsi. Anche i tassi di crescita sono stati molto diversi da un paese all'altro dell'area dell'euro. In media, la maggior parte delle economie meridionali ha registrato risultati migliori. Tra i paesi più grandi, spicca la forte crescita registrata in Spagna. Ciò è in gran parte dovuto al processo di ripresa seguito alla pandemia, che ha colpito duramente l'economia spagnola. Inoltre, i paesi meridionali stanno beneficiando in misura superiore alla media della normalizzazione del turismo e dei grandi progetti di investimento finanziati dall'UE nell'ambito del Recovery and Resilience Facility (RRF). Nel caso della Spagna, nonostante la disoccupazione sia ancora elevata, l'attività economica è sostenuta da un'elevata immigrazione (spesso dall'America Latina).
Al contrario, la crescita è rimasta debole in Germania, dove, come l'anno precedente, si prevede che l'economia si contrarrà leggermente nel 2024. Ciò non può essere disgiunto dalla maggiore importanza dell'industria, che ha dovuto fare i conti con un calo della domanda e problemi specifici come i costi energetici persistentemente più elevati, nell'economia tedesca. Il forte aumento dei salari e dei redditi si è tradotto in un aumento solo leggero dei consumi delle famiglie; il tasso di risparmio delle famiglie tedesche, già relativamente elevato, è salito ulteriormente. Anche in Italia i consumi delle famiglie hanno vacillato, con una crescita economica nel 2024 inferiore rispetto all'intera area dell'euro. L'economia francese, nel frattempo, ha registrato risultati leggermente migliori rispetto alla media.
È sempre più chiaro che la crescita meno dinamica in Europa e il declino dell'industria manifatturiera sono in gran parte di natura strutturale. Si può quindi dedurre che, proprio come la forte stretta della politica monetaria non ha portato a una recessione, l'allentamento della politica monetaria non è una panacea per stimolare la crescita. Le cause di questa crescita strutturalmente più debole sono ben note. In primo luogo, l'economia europea deve affrontare alcuni svantaggi in termini di costi, in particolare i prezzi dell'energia che sono ancora molto più alti rispetto ad altre economie. In secondo luogo, la crescita della produttività è stata per molto tempo molto più bassa rispetto agli Stati Uniti, ad esempio. Ciò è dovuto, a sua volta, alla concorrenza effettiva sui mercati nazionali, all'entità dei costi di conformità normativa e amministrativa, al clima imprenditoriale, al carico fiscale, ecc. Inoltre, la crescita europea è sempre più frenata da vincoli dal lato dell'offerta, in particolare da una grave carenza di manodopera.
Più in generale, l'Europa deve competere con gli Stati Uniti, che beneficiano di un significativo vantaggio tecnologico e di energia a basso costo, nonché con la Cina, che è diventata altamente competitiva nel campo dei prodotti energetici verdi pur avendo una capacità industriale in eccesso. Una traiettoria di crescita più elevata richiede riforme strutturali e politiche incentrate sul lato dell'offerta dell'economia. In questo contesto, diversi rapporti pubblicati nel 2024, tra cui quello di Mario Draghi sulla competitività europea, hanno proposto chiare misure di politica economica.
Il rapporto Draghi copre un'ampia gamma di azioni in molti settori e sostiene in generale una maggiore integrazione europea e maggiori investimenti, piuttosto che cambiamenti radicali nella direzione politica. Sulla base delle conclusioni del rapporto, la Commissione europea ha annunciato il suo pieno impegno a lavorare per una riduzione generale degli oneri amministrativi. Il rapporto chiede anche massicci investimenti aggiuntivi, finanziati principalmente dal settore privato ma anche in parte da fondi pubblici, in difesa, infrastrutture, transizione energetica e digitalizzazione, tra le altre aree. I grandi programmi di investimento non sono una novità: il RRF, ad esempio, è ancora in corso. Tuttavia, i progetti di investimento in questione spesso incontrano gravi problemi di attuazione legati, tra l'altro, a stime dei costi insufficienti, alla limitata capacità di assorbimento delle autorità pubbliche e a meccanismi inefficienti di assegnazione dei fondi disponibili.
Inoltre, nell'attuale contesto di carenza di manodopera, un forte aumento della domanda alimenta l'inflazione. Sebbene la debole crescita dell'Europa non stia generando alcun costo sociale evidente per il momento, sta comunque complicando il finanziamento delle sfide a più lungo termine. La disoccupazione rimane storicamente bassa, mentre i redditi reali delle famiglie stanno nuovamente aumentando.
Un tasso di crescita inferiore a quello degli Stati Uniti può anche riflettere in parte una maggiore avversione al rischio di fronte alle perturbazioni tecnologiche e una preferenza della società per una maggiore stabilità. Una crescita più rapida della produttività renderebbe tuttavia più facile almeno mantenere l'attuale livello di prosperità in un contesto di invecchiamento della popolazione e, allo stesso tempo, finanziare la spesa necessaria per la difesa e la transizione climatica. Quest'ultima equivale a uno shock negativo dell'offerta che richiede una spesa molto consistente, ma ritardare la transizione verso un'economia globale a zero emissioni nette aumenta il rischio di shock esterni, come le catastrofi naturali, che a loro volta potrebbero pesare sull'offerta. Va notato che le altre grandi economie si sono poste obiettivi meno ambiziosi rispetto all'UE. Questo non solo intensifica le tensioni esistenti sul fronte del libero scambio, ma grava anche sul mercato unico europeo, poiché gli Stati membri plasmano questa politica e sostengono le loro economie nazionali in vari modi.
Inoltre, saranno necessari importanti aggiustamenti fiscali in diversi paesi dell'area dell'euro. Secondo gli ultimi dati disponibili, il rapporto debito pubblico/PIL nell'area dell'euro è nuovamente aumentato leggermente nel 2024. Il deficit di bilancio medio è rimasto intorno al 3% del PIL. I rischi per la sostenibilità non sono quindi diminuiti. Le regole fiscali europee, che erano state a lungo sospese, sono state riformate e riattivate nel 2024. È importante per la stabilità dell'UE, e ancor di più per quella dell'area dell'euro, che gli Stati membri rispettino scrupolosamente queste regole: posizioni fiscali sane forniscono il margine di manovra necessario ed evitano la necessità di fare affidamento esclusivamente sulla politica monetaria per garantire un policy mix appropriato. A questo proposito, sono state avviate procedure per deficit eccessivo contro cinque paesi dell'area dell'euro, tra cui Francia e Italia, ma anche il Belgio, il che significa che questi Stati devono ridurre il loro deficit di bilancio concentrandosi sul controllo rigoroso della spesa (tenendo conto delle misure relative alle entrate). In un contesto di debole crescita del welfare, ciò rende ancora più difficile per questi paesi liberare risorse per affrontare le sfide a lungo termine.
Nel terzo trimestre l'attività economica è rimasta invariata rispetto ai tre mesi precedenti. La domanda interna ha sostenuto l'andamento del PIL grazie alla crescita dei consumi delle famiglie e al contributo della variazione delle scorte, che hanno più che compensato la flessione degli investimenti.
Il calo dell'accumulazione di capitale ha riguardato quasi tutte le principali componenti; in particolare, quella dei beni strumentali si è ridotta su base tendenziale per il quarto trimestre consecutivo. Crescono gli investimenti in fabbricati non residenziali, che beneficiano della realizzazione delle opere connesse con il Piano nazionale di ripresa e resilienza (PNRR).
L'interscambio con l'estero ha invece sottratto 0,7 punti percentuali alla crescita del PIL, a causa della netta contrazione delle esportazioni di beni e servizi e del forte aumento delle importazioni. Dal lato dell'offerta, il valore aggiunto ha continuato a scendere nell'industria in senso stretto (-1,0 per cento), mentre è lievemente salito nelle costruzioni e nei servizi (0,3 e 0,2 per cento, rispettivamente). Nel terziario sono proseguite in maniera più accentuata sia l'espansione nei servizi di commercio, trasporto e alloggio, sia la contrazione in quelli professionali; l'attività di mercato nel comparto immobiliare segna un calo per la prima volta dall'inizio del 2021.
Secondo le stime di Banca d'Italia, il prodotto sarebbe rimasto debole anche nel quarto trimestre. Si è protratta, pur attenuandosi, la fiacchezza nella manifattura, mentre il valore aggiunto risulterebbe di nuovo in lieve aumento nelle costruzioni e nei servizi. Dal lato della domanda, il recupero delle esportazioni nette, dovuto a una diminuzione delle importazioni, si sarebbe accompagnato a una dinamica ancora tenue degli investimenti e a un'attenuazione del contributo dei consumi dopo il balzo del trimestre precedente. L'indicatore Ita-coin, che misura la dinamica del prodotto depurata dalla volatilità congiunturale, si è mantenuto su valori prossimi allo zero nei mesi autunnali, confermando il proseguimento della debolezza dell'attività economica. In base alle proiezioni macroeconomiche più recenti di Banca d'Italia, il PIL, cresciuto dello 0,5 per cento nel 2024 (dello 0,7, escludendo la correzione per le giornate lavorative), si espanderebbe in media all'1,0 per cento nel triennio 2025-27.
Nella media del bimestre ottobre-novembre la produzione industriale è aumentata dello 0,1 per cento rispetto all'estate. Per le componenti dei beni di consumo (soprattutto non durevoli), dei prodotti energetici e, in misura minore, di quelli strumentali si è registrata un'espansione, mentre la componente relativa ai beni intermedi è scesa. Riduzioni marcate hanno tuttavia riguardato nuovamente la fabbricazione dei mezzi di trasporto, che riflette la crisi del comparto nell'area dell'euro. Circa la metà dei settori è risultata in crescita a novembre nel confronto con lo stesso periodo dell'anno precedente.
Nei mesi autunnali l'indice PMI per la manifattura è peggiorato, rimanendo al di sotto della soglia di espansione per il settimo trimestre consecutivo. Analoghi segnali di debolezza emergono dalle inchieste qualitative. Le imprese italiane riportano un progressivo deterioramento dei livelli di produzione e degli ordini, sia nei giudizi correnti sia nelle attese; il pessimismo è più marcato tra le aziende che producono beni intermedi e strumentali. La carenza della domanda, tanto domestica quanto estera, continua a essere indicata come il principale fattore che frena la produzione.
Complessivamente, le stime di Banca d'Italia per dicembre − basate su un ampio insieme di indicatori quantitativi e qualitativi − suggeriscono una prosecuzione della fiacchezza dell'attività industriale in autunno. Vi contribuisce la fiacchezza del ciclo manifatturiero nell'area dell'euro, in particolare in Germania.
Nei mesi autunnali gli indici PMI per il settore terziario prefigurano una crescita modesta dell'attività. Anche gli indicatori di fiducia relativi alle imprese che offrono servizi di mercato forniscono segnali di rallentamento, sia negli affari correnti sia negli ordini; sono invece positivi e in miglioramento i giudizi delle aziende del commercio al dettaglio. Le inchieste della Banca d'Italia condotte tra novembre e dicembre dello scorso anno confermano l'indebolimento della domanda nel comparto.
Nel terzo trimestre gli investimenti sono diminuiti (-1,2 per cento), proseguendo la tendenza in atto dall'inizio dell'anno. Il calo ha riguardato tutte le principali componenti, ad eccezione delle costruzioni. In questo settore la marcata riduzione nel comparto abitativo è stata più che compensata dalla crescita in quello non residenziale, favorita dalla realizzazione dei progetti del PNRR. Gli investimenti in macchinari e attrezzature, in forte contrazione, hanno risentito della persistente fiacchezza del ciclo manifatturiero, nonché delle incertezze relative all'attuazione
( 2 ) Fonte: Banca d'Italia, Il Bollettino economico trimestrale
del piano Transizione 5.0. È tuttavia positivo, ma più contenuto nell'industria in senso stretto, il saldo tra la quota di aziende che si attendono per il 2025 un'espansione della spesa nominale per investimenti e quella delle imprese che ne indicano una riduzione. I giudizi sono più favorevoli nelle costruzioni, dove oltre la metà delle aziende prevede di beneficiare dei provvedimenti connessi con il PNRR.
Nei mesi estivi la spesa delle famiglie è salita oltre le attese, dell'1,4 per cento in termini reali. L'espansione, su cui ha influito anche il prolungarsi della stagione turistica, è stata sospinta soprattutto dal rialzo degli acquisti di servizi (2,0 per cento) e più moderatamente di beni durevoli e non durevoli (0,5 per cento e 0,7, rispettivamente); la spesa per beni semidurevoli ha sostanzialmente ristagnato. La dinamica dei consumi ha continuato a beneficiare dell'incremento del reddito reale (0,4 per cento), favorito dalla graduale ripresa delle retribuzioni e dal buon andamento dei livelli occupazionali. La propensione al risparmio rimane lievemente superiore ai livelli precedenti la pandemia.
Secondo le stime di Banca d'Italia, l'aumento dei consumi delle famiglie si sarebbe attenuato nello scorcio del 2024. L'indicatore di Confcommercio segnala una sostanziale stabilità nel bimestre ottobre-novembre rispetto all'estate, suggerendo una stagnazione degli acquisti di beni a fronte di una crescita contenuta della spesa per i servizi; i prelievi e i pagamenti elettronici, valutati in termini reali, sono scesi rispetto ai tre mesi precedenti. Anche le immatricolazioni di automobili, al netto della stagionalità, hanno continuato a ridursi.
La fiducia dei consumatori è lievemente peggiorata nel quarto trimestre, penalizzata da giudizi meno favorevoli sulla situazione economica generale e dal deterioramento delle aspettative sull'occupazione; sono rimaste nel complesso favorevoli le valutazioni sulla situazione economica personale e sulle possibilità di risparmio. Queste ultime sono rese appetibili dai tassi di interesse reali ancora elevati, ponendo così un freno ai consumi.
Nel terzo trimestre del 2024 i prezzi delle abitazioni hanno accelerato sui dodici mesi (3,9 per cento, da 2,9), sia nel segmento delle nuove costruzioni sia in quello degli immobili esistenti.
Il volume delle compravendite è ulteriormente aumentato, ma resta inferiore ai picchi del 2022. Secondo nostre elaborazioni basate sugli annunci pubblicati sulla piattaforma digitale Immobiliare.it, in autunno la domanda di abitazioni ha mostrato segnali di ripresa, pur collocandosi su livelli moderati. Le prospettive sulle condizioni del mercato sono migliorate anche nei giudizi degli agenti immobiliari intervistati tra settembre e ottobre nell'ambito del Sondaggio congiunturale sul mercato delle abitazioni in Italia; si sono inoltre attenuate ancora le difficoltà di acquisto mediante mutuo. Continuano a prevalere i giudizi di stabilità dei prezzi delle abitazioni, mentre gli agenti si attendono un'ulteriore crescita dei canoni di locazione, sebbene siano presenti prime indicazioni di un rallentamento.
Nei mesi estivi il contributo della domanda estera netta alla dinamica del PIL reale è risultato negativo: le importazioni sono tornate a crescere, mentre le esportazioni sono diminuite per il terzo trimestre consecutivo. Gli indicatori disponibili segnalano una persistente debolezza della domanda estera nei mesi autunnali.
Il conto corrente si è contratto significativamente, pur rimanendo in surplus. Il conto finanziario ha registrato un ampio avanzo, anche per l'ulteriore riduzione del saldo debitorio su TARGET; gli investitori non residenti hanno continuato ad acquistare titoli pubblici italiani. La posizione creditoria netta sull'estero si è nuovamente rafforzata. Secondo i dati dei Conti economici trimestrali, l'occupazione ha continuato a espandersi (0,5 per cento), sostenuta in particolare dai servizi privati, a fronte di un incremento più contenuto nell'industria in senso stretto e di un deciso calo nelle costruzioni. Le ore lavorate per addetto si sono ridotte (-0,3 per cento), sia nella manifattura sia nei servizi; è inoltre rimasto elevato il ricorso agli strumenti di integrazione salariale, che era già aumentato in termini tendenziali nel trimestre precedente. Le ore autorizzate di CIG, richieste prevalentemente dalle imprese manifatturiere, si sono collocate infatti su livelli doppi rispetto a quelli del corrispondente periodo del 2019.
Nel terzo trimestre il tasso di partecipazione è sceso; nel confronto con il massimo storico raggiunto alla fine del 2023, il calo è stato di 0,5 punti percentuali e si è concentrato nelle fasce di età inferiore a 50 anni, che avevano particolarmente beneficiato della ripresa post-pandemica. Il tasso di attività della popolazione ultracinquantenne ha invece proseguito lungo il sentiero di crescita degli ultimi due decenni; si è interrotto l'aumento della partecipazione femminile. L'incremento dell'occupazione, insieme al calo delle forze di lavoro, ha ulteriormente ridotto il tasso di disoccupazione, al 6,1 per cento; la diminuzione è stata più accentuata tra le donne e per gli individui tra i 15 e i 49 anni.
Secondo i dati provvisori della Rilevazione sulle forze di lavoro, il numero di occupati è aumentato lievemente in autunno, sospinto dalla componente a tempo indeterminato e da quella autonoma; il tasso di partecipazione ha continuato a contrarsi, soprattutto tra i più giovani; quello di disoccupazione è sceso a novembre al 5,7 per cento, il valore più basso dall'inizio delle rilevazioni. Si prevede che l'occupazione continui a espandersi anche nel 2025, ma in misura inferiore a quella del prodotto.
Nel terzo trimestre le retribuzioni contrattuali nel settore privato non agricolo sono salite del 4,2 per cento su base annua, in linea con i mesi precedenti. La crescita si conferma robusta nell'industria in senso stretto, grazie all'adeguamento dei minimi tabellari nella metalmeccanica, mentre si è arrestata nelle costruzioni, dove il contratto collettivo di riferimento è scaduto; si è intensificata nei servizi, in virtù degli incrementi già accordati nei comparti del credito e del turismo. Le retribuzioni orarie di fatto nel settore privato non agricolo hanno accelerato al 4,0 per cento (dal 3,5 dei tre mesi precedenti). Il differenziale rispetto alla dinamica delle retribuzioni contrattuali si è attenuato, indicando una ripresa delle voci aggiuntive ai minimi tabellari.
L'andamento positivo dei salari ha contribuito alla salita del costo del lavoro per unità di prodotto.
La dinamica delle retribuzioni contrattuali, mantenutasi robusta nei principali comparti del settore privato nello scorcio del 2024, resterebbe sostenuta, sulla base dei contratti in vigore, anche nella prima metà dell'anno in corso. La quota di lavoratori in attesa di rinnovo è ancora elevata (37 per cento a novembre), a causa dei ritardi nelle trattative nei settori delle costruzioni e della metalmeccanica i cui contratti sono scaduti a giugno e interessano oltre un quinto del totale degli addetti.
In dicembre l'inflazione armonizzata al consumo è lievemente scesa, all'1,4 per cento sui dodici mesi (dall'1,5 in novembre). Vi è stata una minore flessione dei prezzi dei beni energetici, mentre l'inflazione di quelli alimentari è diminuita. Anche la componente di fondo (al netto dei beni energetici e alimentari) ha registrato un calo (1,8 per cento, da 2,0), rispecchiando la decelerazione sia dei prezzi dei beni industriali non energetici, rimasti sostanzialmente invariati, sia di quelli dei servizi, la cui crescita resta comunque relativamente sostenuta (2,9 per cento).
Per il primo trimestre del nuovo anno l'Autorità di regolazione per energia, reti e ambiente (ARERA) ha annunciato un aumento delle tariffe elettriche sul mercato regolamentato per gli utenti vulnerabili di circa il 20 per cento nel confronto con il periodo precedente. Tale aumento è riconducibile al perdurare delle tensioni geopolitiche e al rialzo stagionale dei prezzi all'ingrosso dell'energia.
In novembre la riduzione dei prezzi alla produzione dei beni industriali venduti sul mercato interno è stata meno accentuata (-0,7 per cento sui dodici mesi, da -3,8 in ottobre), rispecchiando l'andamento della componente energetica (-2,6 per cento da -10,6), che incide per oltre un terzo sull'indice complessivo; pesa invece per circa un decimo su quello dei prezzi al consumo. Tra le componenti non energetiche, la dinamica dei prezzi alla produzione è rimasta stabile per i beni di consumo (all'1,3 per cento), pressoché nulla per quelli strumentali e leggermente negativa per gli intermedi.
Nei mesi autunnali i PMI hanno indicato una sostanziale stabilità dei costi dei beni intermedi nella manifattura; nei servizi permangono invece segnali di espansione dei costi degli input, inclusi quelli relativi al personale.
Nel terzo trimestre del 2024 il costo del lavoro per unità di prodotto (CLUP) nel settore privato non agricolo ha nuovamente accelerato, a causa della crescita più marcata delle retribuzioni e del calo della produttività.
I margini di profitto sono modesti nella manifattura, mentre nelle costruzioni e nei servizi privati restano ancora al di sopra dei valori pre-pandemici; dovrebbero permettere di assorbire gli attesi rialzi salariali dei prossimi mesi.
Secondo le inchieste dell'Istat, in autunno continuavano a prevalere tra le famiglie le attese di un ulteriore indebolimento dell'inflazione nei successivi dodici mesi.
In novembre le aspettative delle famiglie italiane relative all'inflazione al consumo, rilevate dalla Consumer Expectations Survey della BCE, sono rimaste attorno a un valore mediano del 3,0 per cento sia sull'orizzonte dei dodici mesi sia su quello dei tre anni. Nell'Indagine sulle aspettative di inflazione e crescita, condotta fra novembre e dicembre dalla Banca d'Italia, l'aumento dei propri listini previsto dalle aziende per i successivi dodici mesi si è mantenuto pressoché stabile (poco al di sotto del 2 per cento in media) e in linea con la variazione realizzata nell'ultimo anno. Le aspettative delle imprese sull'inflazione al consumo si sono ridotte e si collocano attorno all'1,5 per cento su tutti gli orizzonti rilevati.
Il Consiglio direttivo del 6 marzo 2025 della Banca Centrale Europea ha deciso di abbassare di 25 punti base i tre tassi di interesse chiave della BCE. In particolare, la decisione di abbassare il tasso sui depositi – il tasso attraverso il quale il Consiglio direttivo orienta la politica monetaria – si basa sulla sua valutazione aggiornata delle prospettive di inflazione, delle dinamiche dell'inflazione di fondo e della forza della trasmissione della politica monetaria.
BCE ha confermato che il processo di disinflazione è ben avviato: l'inflazione ha continuato a svilupparsi sostanzialmente come previsto e le ultime proiezioni sono in linea con le precedenti prospettive di inflazione.
Secondo la BCE la maggior parte delle misure dell'inflazione di fondo suggerisce che l'inflazione si stabilizzerà intorno all'obiettivo di medio termine del 2% del Consiglio direttivo su base sostenuta. L'inflazione interna rimane elevata, soprattutto perché i salari e i prezzi in alcuni settori si stanno ancora adeguando al passato aumento dell'inflazione con un notevole ritardo. Ma la crescita dei salari sta moderandosi come previsto e i profitti stanno parzialmente attenuando l'impatto sull'inflazione.
La politica monetaria sta diventando significativamente meno restrittiva, poiché i tagli dei tassi di interesse stanno rendendo i nuovi prestiti meno costosi per le imprese e le famiglie e la crescita dei prestiti sta aumentando. Allo stesso tempo, un ostacolo all'allentamento delle condizioni di finanziamento deriva dagli aumenti dei tassi di interesse passati che si trasmettono ancora allo stock di credito, e i prestiti rimangono complessivamente contenuti.
L'economia deve affrontare continue sfide e la BCE ha nuovamente ridotto le sue proiezioni di crescita, allo 0,9% per il 2025, all'1,2% per il 2026 e all'1,3% per il 2027. Le revisioni al ribasso per il 2025 e il 2026 riflettono la diminuzione delle esportazioni e la persistente debolezza degli investimenti, in parte dovuta all'elevata incertezza della politica commerciale e a un'incertezza politica più ampia. L'aumento dei redditi reali e il graduale venir meno degli effetti dei precedenti aumenti dei tassi rimangono i fattori chiave alla base della prevista ripresa della domanda nel tempo.
Il Consiglio direttivo è determinato a garantire che l'inflazione si stabilizzi in modo sostenibile al suo obiettivo di medio termine del 2%. Soprattutto nelle attuali condizioni di crescente incertezza, seguirà un approccio basato sui dati per determinare riunione per riunione l'orientamento appropriato della politica monetaria. In particolare, le decisioni del Consiglio direttivo sui tassi di interesse si baseranno sulla sua valutazione delle prospettive di inflazione alla luce dei dati economici e finanziari in arrivo, delle dinamiche dell'inflazione di fondo e della forza della trasmissione della politica monetaria. Il Consiglio direttivo continua a mantenere un approccio nel quale non si impegna in anticipo a seguire un particolare percorso dei tassi.
Il tasso euribor a tre mesi nella media di dicembre 2024 era pari a 2,82%. Il tasso sui contratti di interest rate swaps a 10 anni era pari, a dicembre 2024, a 2,23%. Sempre a dicembre 2024, il differenziale tra il tasso swap a 10 anni e il tasso euribor a 3 mesi è risultato negativo e in media pari a -58 punti base (-135 p.b. un anno prima).
L'indice delle condizioni monetarie (ICM), che considera congiuntamente l'evoluzione dei tassi d'interesse interbancari e dei tassi di cambio (entrambi espressi in termini reali) ed esprime una misura delle variazioni nell'indirizzo monetario, fa emergere come vi sia stato, a novembre, nell'area dell'euro, un allentamento del livello delle condizioni monetarie complessive (la variazione dell'ICM è stata pari a -0,48), dovuto principalmente all'effetto del tasso di interesse. Mentre negli Stati Uniti, nello stesso mese, le condizioni monetarie complessive hanno mostrato un minore allentamento dovuto principalmente all'effetto tasso di cambio.
Date queste dinamiche, il gap rispetto agli Stati Uniti delle condizioni monetarie nell'Eurozona a novembre è aumentato a -2,77 punti (-1,91 punti un anno prima).
(3 ) Fonte: ABI Monthly Outlook

Il tasso benchmark sulla scadenza a 10 anni è risultato, nella media di dicembre, pari a 4,40% negli USA, a 2,22% in Germania e a 3,26% in Italia (3,63% dodici mesi prima). Lo spread tra il rendimento sul decennale dei titoli di Stato italiani e tedeschi era pari, dunque, a 103 punti base.
Nel mese di dicembre 2024 i corsi azionari internazionali hanno mostrato le seguenti dinamiche: il Dow Jones Euro Stoxx (indice dei 100 principali titoli dell'area dell'euro per capitalizzazione) è salito del +8,7% su base annua, il Nikkei 225 (indice di riferimento per il Giappone) è salito del +18,7% a/a, lo Standard & Poor's 500 (indice di riferimento per gli Stati Uniti) è salito del +28,2% a/a. Il price/earning relativo al Dow Jones Euro Stoxx, nello stesso mese, era pari in media a 17,7.
I principali indici di Borsa europei hanno evidenziato, a dicembre, le seguenti variazioni medie mensili: il Cac40 (l'indice francese) è sceso del -2,4% su base annua, il Ftse100 della Borsa di Londra è salito del +8,1% a/a, il Dax30 (l'indice tedesco) è salito del +20,6% a/a e il Ftse Mib (l'indice della Borsa di Milano) è salito del +12,9% a/a.
Nello stesso mese, relativamente ai principali mercati della New Economy, si sono rilevate le seguenti dinamiche: il TecDax (l'indice tecnologico tedesco) è salito del +5,8% su base annua, il CAC Tech (indice tecnologico francese) è sceso del -27,6% a/a e il Nasdaq è salito del +34,3% a/a. Con riferimento ai principali indici bancari internazionali si sono registrate le seguenti variazioni: lo S&P 500 Banks (indice bancario degli Stati Uniti) è salito del +41,9% su base annua, il Dow Jones Euro Stoxx Banks (indice bancario dell'area dell'euro) è salito del +22,2% a/a e il FTSE Banche (indice bancario dell'Italia) è salito del +49,3% a/a.

La raccolta complessiva è rimasta in calo, del -2,6% a fine 2024, continuando a risentire della riduzione del rifinanziamento presso l'Eurosistema (-84,7% a dicembre, un minimo storico da inizio 2010) e della frenata dei depositi di non residenti. Quest'ultimi a dicembre sono tornati a segnare una variazione annua positiva dopo il calo di novembre (+3,9% e -2,4% a/a rispettivamente). In media, nel 2° semestre 2024 sono cresciuti del +3,2%, in forte rallentamento rispetto alla dinamica a due cifre osservata fino a maggio (+18,9% nel 1° semestre, +21,4% in media nel 2023).
Infine, la chiusura del 2024 ha confermato il cambio di passo nella riallocazione dei portafogli dei risparmiatori verso i titoli di debito. In dettaglio, i titoli di debito delle famiglie consumatrici in custodia presso le banche hanno riportato un calo significativo sul finire dell'anno, con -3,7 miliardi di flusso netto mensile a dicembre, dopo i -1,9 miliardi di novembre. Complessivamente, il 2024 ha visto un flusso cumulato positivo per 47 miliardi, un importo considerevole sebbene ridimensionato rispetto ai 149 miliardi del 2023.
Secondo le prime stime del SI-ABI a dicembre 2024 la raccolta da clientela del totale delle banche operanti in Italia – rappresentata dai depositi a clientela residente e dalle obbligazioni – era pari a 2.089,3 miliardi di euro in aumento del 2,4% rispetto ad un anno prima. Per i depositi bancari i dati ufficiali di fine 2024 hanno riportato una crescita dell'1,9% su base annua, in continuità con la ripresa evidenziata da giugno e confermata a inizio 2025 secondo le stime ABI che danno un incremento leggermente più intenso (+2,1% rispetto a +2,0% di dicembre su basi omogenee).
In dettaglio, i depositi da clientela residente nello stesso mese si sono attestati a 1.825,3 miliardi e sono aumentati dell'1,7%.
La raccolta a medio e lungo termine, tramite obbligazioni, è cresciuta rispetto ad un anno prima (+6,8%). Nel corso dell'anno, in particolare, è proseguito l'aumento più moderato delle obbligazioni bancarie, cresciute del +7,2% nell'ultimo bimestre del 2024, seguito da un +6,0% a gennaio 2025. Di conseguenza, dicembre è stato il dodicesimo mese di crescita continua della raccolta da clientela, pari a +2,7%, un ritmo confermato a inizio 2025 con il +2,6% stimato su dati preliminari. L'ammontare delle obbligazioni è risultato pari a 264 miliardi di euro.
A novembre 2024, rispetto ad un anno prima, sono risultati in calo i depositi dall'estero: in dettaglio, quelli delle banche operanti in Italia risultavano pari a 410 miliardi di euro, -2,0% rispetto ad un anno prima. La quota dei depositi dall'estero sul totale della raccolta era pari al 14,5% (15,2% un anno prima). Il flusso netto di provvista dall'estero nel periodo compreso fra novembre 2023 e novembre 2024 è stato negativo per 8,3 miliardi di euro.
A novembre 2024 la raccolta netta dall'estero (depositi dall'estero meno prestiti sull'estero) è stata pari a 124 miliardi di euro (-25,3 la variazione tendenziale). Sul totale degli impieghi sull'interno è risultata pari a 7,4% (9,7% un anno prima), mentre i prestiti sull'estero – sempre alla stessa data - sono ammontati a 286 miliardi di euro. Il rapporto prestiti sull'estero/depositi dall'estero è risultato pari al 69,7% (60,3% un anno prima).
Secondo le prime stime del SI-ABI il tasso medio della raccolta bancaria da clientela si è collocato, a dicembre 2024, all'1,14%. In particolare, il tasso sui depositi in euro applicato alle famiglie e società non finanziarie è risultato pari allo 0,91% e quello delle obbligazioni al 2,84%. Il tasso sui soli depositi in conto corrente era pari allo 0,47%, tenendo presente che il conto corrente permette di utilizzare una moltitudine di servizi e non ha la funzione di investimento.
Con riferimento alle nuove operazioni, le stime del SI-ABI indicano che il tasso medio della raccolta bancaria da clientela si è collocato, a dicembre 2024, al 2,61%. In particolare, il tasso sui depositi con durata prestabilita in euro applicato alle famiglie e società non finanziarie è stimato a 3,04%.
Il tasso sulle obbligazioni a dicembre è pari al 2,41%.
Con riferimento ai BTP, il rendimento medio è risultato pari a 3,10% (3,55% un anno prima). Il rendimento medio lordo annualizzato dei BOT, infine, si è collocato a 2,46% (3,54% un anno prima).
( 4 ) Fonte: ABI Monthly Outlook
Nel mese di novembre 2024 le obbligazioni per categoria di emittente hanno mostrato in Italia le seguenti dinamiche:
Anche nell'ultima parte dell'anno, le erogazioni a tasso fisso sono risultate nettamente prevalenti, pari al 93,5% del totale operazioni, una quota record in linea con i tre mesi precedenti. Il 2024 nel complesso ha registrato transazioni per 60,4 miliardi, tra nuovi contratti, surroghe e rinegoziazioni, di cui l'89,5% a tasso fisso, dal 64,3% medio del 2023. Le erogazioni a tasso fisso sono cresciute del 59,8% a fine 2024. È proseguita la forte riduzione delle operazioni a tasso variabile, pari a -83,8% a dicembre, un record storico negativo, e del -74,1% nell'intero 2024. Alla base della preferenza per il tasso fisso resta il differenziale molto ampio con il tasso variabile, il primo più basso del secondo per 1,2 punti percentuali a dicembre, come in media nell'anno (1,24%).
Sulla base di prime stime del SI-ABI il totale prestiti a residenti in Italia a dicembre 2024 si è collocato a 1.644,2 miliardi di euro, con una variazione annua pari a -1,6%. I prestiti a residenti in Italia al settore privato sono risultati, nello stesso mese, pari a 1.411 miliardi di euro in calo dello 0,9% rispetto ad un anno prima.
Tra fine 2024 e inizio 2025 si è osservata un'interruzione del calo dei prestiti al settore privato, con un calo dello -0,3% su base annua registrato a dicembre, se confermato, segnerebbe l'epilogo di una fase di contrazione durata quasi due anni. L'andamento dell'aggregato dei prestiti alle famiglie continua a essere determinato dai finanziamenti per l'acquisto della casa, che hanno mostrato una graduale ripresa nel secondo semestre 2024, passando dal -0,1% di aprile al +1,2% di dicembre. Il trend è stato sostenuto dalla forte accelerazione delle nuove erogazioni di mutui che hanno chiuso l'anno in crescita del 40% a/a dopo il +30% di novembre.
Questo risultato riflette il ritorno in positivo del tasso di variazione dei prestiti alle famiglie, che hanno chiuso il 2024 con un +0,2% su base annua, mentre i finanziamenti alle società non-finanziarie, pur restando deboli, hanno registrato un'attenuazione del calo a -2,3%, da -3,6% del mese precedente.
I prestiti a famiglie e società non finanziarie sono pari a 1.270 miliardi di euro con una variazione annua pari a -1,0%. Secondo i dati ufficiali di Banca d'Italia, a novembre 2024 il tasso di variazione dei prestiti alle imprese non finanziarie è risultato pari a -3,6% (-3,1% nel mese precedente). Diversamente, le rinegoziazioni sono rimaste in forte calo, come osservato da inizio 2024 (-45,7% nel 4° trimestre e -46,9% nell'intero anno).
Il calo dei volumi di credito è coerente con il rallentamento della crescita economica, che deprime la domanda di prestiti.
Il totale dei prestiti alle famiglie è rimasto invariato rispetto a dodici mesi prima.
Nel terzo trimestre del 2024 la quota di acquisti di abitazioni finanziati con mutuo ipotecario è salita al 63,7% dal 61,5% nel trimestre precedente. Il rapporto fra l'entità del prestito e il valore dell'immobile è pari al 77,9%.
L'analisi della distribuzione del credito bancario per branca di attività economica mette in luce come a novembre 2024 le attività manifatturiere, quella dell'estrazione di minerali ed i servizi rappresentino una quota del 58,8% sul totale (la quota delle sole attività manifatturiere è del 27,2%). I finanziamenti al commercio ed attività di alloggio e ristorazione incidono sul totale per circa il 22,2%, il comparto delle costruzioni per l'8,6% mentre quello dell'agricoltura per il 5,8%. Le attività residuali rappresentano circa il 4,7%.

Secondo quanto emerge dall'ultima indagine trimestrale sul credito bancario (Bank Lending Survey – Ottobre 2024), "nel terzo trimestre del 2024 i criteri di offerta sui prestiti alle imprese sono rimasti invariati; i termini e le condizioni generali sono divenuti leggermente più favorevoli, principalmente attraverso la diminuzione dei tassi di interesse praticati sui prestiti, dovuta anche alla riduzione dei margini".
Al miglioramento dei termini e delle condizioni hanno contribuito la maggiore tolleranza del rischio, la pressione concorrenziale e le prospettive economiche generali.
La domanda di credito da parte delle imprese, in calo da inizio 2023, è ulteriormente diminuita, seppure in misura lieve, riflettendo il maggior ricorso all'autofinanziamento e ad altre fonti di finanziamento alternative. La richiesta di finanziamenti da parte delle famiglie per l'acquisto di abitazioni ha registrato un nuovo marcato incremento. L'aumento della domanda di credito al consumo è stato invece di minore entità. Nel trimestre in corso la domanda di prestiti di imprese e famiglie crescerebbe in tutti i comparti.
Dalle segnalazioni del SI-ABI si rileva che a dicembre 2024 il tasso sui nuovi prestiti in euro alle famiglie per l'acquisto di abitazioni - che sintetizza l'andamento dei tassi fissi e variabili ed è influenzato anche dalla variazione della composizione fra le erogazioni in base alla tipologia di mutuo – era pari a 3,10%, ancora superiore al 2,05% di giugno 2022, ultima rilevazione prima della fase di aumento dei tassi. Sul totale delle nuove erogazioni di mutui il 95,1% erano mutui a tasso fisso. Il tasso medio sui nuovi prestiti in euro alle società non finanziarie è pari al 4,53% (era 1,44% a giugno 2022). Il tasso medio ponderato sul totale dei prestiti a famiglie e società non finanziarie è sceso al 4,45% rispetto al 2023, e si confronta con il 2,21% di giugno 2022.
A dicembre 2024 il differenziale fra tasso medio dell'attivo fruttifero denominato in euro nei confronti di famiglie e società non finanziarie e il tasso medio sulla raccolta in euro da clientela (rappresentata da famiglie e società non finanziarie), nello stesso mese, si è posizionato a 2,65 punti percentuali in Italia.
Il margine sui prestiti concessi alle famiglie dalle banche nei principali paesi europei (calcolato come differenza tra i tassi di interesse sui nuovi prestiti e un tasso medio ponderato di nuovi depositi delle famiglie e società non finanziarie) è risultato, a novembre 2024, pari a 9 punti base in Italia, un valore inferiore ai 79 punti della Germania, ai 60 punti della Spagna e in linea con quello della Francia.
Gli ultimi dati ABI sulla consistenza del totale dei titoli a custodia presso le banche italiane (sia in gestione sia detenuti direttamente dalla clientela) - pari a 1.601,1 miliardi di euro a dicembre 2024 e in crescita di +165,5 miliardi e +11,5% rispetto ad un anno prima - mostrano come essa sia riconducibile per il 28,7% alle famiglie consumatrici (+11,4% la variazione annua), per il 21,3% alle istituzioni finanziarie (+25,2% su base annua), per il 37,8% alle imprese di assicurazione (+3,6% su base annua), per il 6,1% alle società non finanziarie (+20,9% su base annua), per il 2,7% alle Amministrazioni pubbliche e l'1,1% alle famiglie produttrici.
I titoli da non residenti, il 2,4% del totale, hanno segnato nell'ultimo anno una variazione pari a +31,3%.
Il mercato italiano del risparmio gestito archivia il 2024 con un patrimonio di 2.509 mld euro, in netto aumento dai 2.463 mld euro registrati alla fine del Q3 e dai 2.338 mld euro a fine 2023. Bilancio positivo anche sul fronte della raccolta netta, risultata pari a 33 mld euro nell'intero anno e a 25 mld euro nel 4° trimestre. In particolare, l'andamento del patrimonio dei fondi aperti, arrivato a sfiorare i 1.280 mld euro a fine anno, è stato determinato da due spinte, entrambe di segno positivo: una raccolta netta di 9,5 mld euro e un effetto mercato pari a +1,2% equivalente a circa 15 mld euro.
Il dettaglio per tipologia mostra che la raccolta del 4° trimestre ha premiato i prodotti di diritto italiano, con 5 mld euro, per effetto principalmente del lancio di fondi a scadenza di nuova generazione. Positivi anche i dati dei fondi roundtrip (+2,5 mld euro) ed esteri puri (+2 mld euro). In merito all'andamento dell'intero anno, i fondi italiani hanno sempre performato bene, con dati positivi su tutti i trimestri. Viceversa, i dati negativi riguardanti i fondi roundtrip ed esteri nella prima parte dell'anno sono legati ai riscatti che hanno colpito i prodotti assicurativi e in particolare unit-linked di cui i fondi esteri spesso sono sottostanti. La raccolta per canale distributivo evidenzia un dato positivo e in crescita delle reti di consulenti finanziari. Buona anche la performance degli sportelli bancari, mentre resta volatile la raccolta dei clienti istituzionali.
( 5 ) Fonte ABI Monthly Outlook - Assogestioni
Il 2024 ha visto una ottima performance dei fondi obbligazionari che nei dodici mesi hanno attratto oltre 50 mld euro di nuovi capitali, con un picco di più di 15 mld euro nel 1° trimestre. La raccolta netta degli ultimi tre mesi dell'anno è stata di 12 mld euro.
Si chiude in territorio negativo la raccolta nel 4° trimestre di azionari (-5,6 mld euro) e bilanciati (-2,2 mld euro), mentre i flessibili sono rimasti sostanzialmente invariati (+172 mln euro).
Di segno positivo invece i flussi dei fondi chiusi, pari a 4,2 mld euro nel trimestre, di cui 2,9 mld euro concentrati sui fondi mobiliari che, tipicamente, investono in imprese non quotate di piccole e medie dimensioni.
Sul fronte del patrimonio delle gestioni patrimoniali individuali delle banche, delle SIM e degli O.I.C.R. in Italia, il saldo è risultato a settembre 2024 pari a 990,2 miliardi di euro, in aumento dell'11,8% rispetto ad un anno prima. In particolare, le gestioni patrimoniali bancarie nello stesso periodo si collocano a 134 miliardi di euro, segnando una variazione annua pari a +16,5%. Le gestioni patrimoniali delle SIM, pari a 12,8 miliardi, hanno segnato una variazione annua pari a +14,2% (+6,7% rispetto al trimestre precedente) mentre quelle delle S.G.R., pari a 843,4 miliardi di euro, sono cresciute del +11,1% (+2,1% rispetto al trimestre precedente).
A dicembre 2024 il patrimonio dei fondi aperti di diritto italiano ed estero delle banche è sceso dello 0,1% rispetto al mese precedente, collocandosi intorno ai 1.210 miliardi di euro (-0,7 miliardi). Tale patrimonio era composto per il 23,4% da fondi di diritto italiano e per il restante da fondi di diritto estero. Rispetto a dicembre 2023, il patrimonio è salito del 5,3% in seguito all'aumento di 23,4 miliardi di fondi azionari, di 45 miliardi di quelli obbligazionari e di 5,4 miliardi di fondi monetari, a cui è corrisposto un calo di 4 miliardi di fondi flessibili, 8,5 miliardi di fondi bilanciati, e 416 milioni di fondi hedge.
Riguardo alla composizione del patrimonio delle banche per tipologia di fondi si rileva come, nell'ultimo anno, la quota dei fondi azionari sia passata dal 32,8% al 33,1%, quella dei fondi obbligazionari dal 35,4% al 37,3%, quella dei fondi flessibili dal 16,1% al 15,0%, quella dei fondi bilanciati dall'11,8% al 10,6% e quella di fondi monetari dal 3,7% al 4,0%. La quota dei fondi hedge è rimasta stabile allo 0,1%.
Il 20 aprile 2024 si è svolta l'Assemblea ordinaria degli azionisti.
L'Assemblea degli azionisti 20 aprile 2024 ha approvato il Bilancio d'esercizio 2023 che si è chiuso con un utile netto pari ad euro 101.128.605,29 (di cui utile netto distribuibile pari ad euro 67.675.006,98). L'Assemblea, udita la proposta del Consiglio di amministrazione di destinazione dell'utile netto relativo all'esercizio chiuso al 31 dicembre 2023, ha deliberato la distribuzione di un dividendo in contanti per azione di 67 centesimi di Euro, riconoscendo la facoltà a ciascun socio di optare, in luogo del predetto dividendo in denaro, per l'attribuzione di n. 1 azione della Banca ogni n. 14 azioni detenute alla record date (i.e. 11 aprile 2024), entro massime n. 400.000 azioni proprie rivenienti dal Magazzino Titoli della Banca e dall'attività di liquidity provider, oltre a un importo in denaro pari a 43 centesimi di Euro per ogni nuova azione assegnata a ciascun socio, a titolo di conguaglio rispetto a quanto percepito dagli azionisti che optano per il dividendo in denaro.
964 azionisti hanno aderito alla distribuzione del dividendo in azioni e hanno ricevuto, pertanto, 277.866 azioni della Banca.
Oltre all'approvazione del Bilancio 2023, l'Assemblea soci ha deliberato sui seguenti temi all'ordine del giorno.
L'Assemblea soci del 20 aprile 2024, su Relazione del Consiglio di amministrazione ex artt. 2357 e 2357-ter cod. civ., redatta ai sensi dell'art. 73 del Regolamento Emittenti (Consob n. 11971/1999), ha rinnovato l'autorizzazione per l'acquisto di azioni proprie per euro 3,5 mln così da mantenere cicli annui allineati tra i termini delle procedure autorizzative (Assemblea soci e Banca d'Italia) e l'operatività del Liquidity provider.
L'acquisto da parte della Banca di azioni proprie e il successivo utilizzo di tali azioni, devono essere autorizzati dall'Assemblea soci ai sensi degli artt. 2357 e 2357-ter del codice civile. L'acquisto di azioni proprie è stato autorizzato da Banca d'Italia, ex artt. 77 e 78 del Regolamento (UE) n. 575/2013 e norme di attuazione, in data 26 luglio 2024.
L'Assemblea soci del 20 aprile 2024 ha poi autorizzato l'assegnazione gratuita ai soci delle azioni BPAA nel rapporto massimo di n. 1 azione gratuita ogni n. 30 azioni detenute, e in ogni caso nei limiti delle azioni effettivamente disponibili presenti nel portafoglio della Banca cinque giorni lavorativi prima del momento di assegnazione ai soci. L'Assemblea soci ha deliberato che l'assegnazione debba essere eseguita nel bimestre settembre / ottobre 2024.
L'Assemblea soci del 20 aprile 2024 ha deliberato il "Regolamento disponibilità di tempo e limiti al cumulo degli incarichi per i componenti del Collegio sindacale di Banca Popolare dell'Alto Adige Spa" che, recependo le indicazioni degli "Orientamenti in materia di valutazione dei requisiti e criteri di idoneità allo svolgimento dell'incarico degli esponenti aziendali delle banche LSI (…)" pubblicati da Banca d'Italia nel novembre 2023, ridefinisce i limiti al cumulo degli incarichi esercitabili dai Sindaci della Banca in società terze, anche in vista del rinnovo del Collegio sindacale previsto con l'approvazione del bilancio di esercizio al 31 dicembre 2024.
L'Assemblea dei soci 20 aprile 2024 ha infine approvato le Politiche di remunerazione applicabili a partire dall'esercizio 2024 nonché il Piano di Stock Grant 2024 per l'assegnazione gratuita di azioni ordinarie di Banca Popolare dell'Alto Adige Spa alle categorie di personale che maggiormente hanno o possono avere un impatto rilevante sul profilo di rischio della Banca. Tali documenti sono stati precedentemente deliberati dal Consiglio di amministrazione in data 22 marzo 2024. L'Assemblea ha inoltre preso atto della Relazione sull'attuazione 2023 delle Politiche di remunerazione.
In data 25 settembre 2024 è stata convocata una Assemblea ordinaria per deliberare i seguenti punti:
Il Consiglio di amministrazione del 9 agosto 2024, sentita l'Autorità di vigilanza e dopo una attenta valutazione, ha rilevato la presenza di condizioni adeguate a proporre all'Assemblea la distribuzione di un dividendo da riserve di utili per un importo complessivo di 10,2 milioni di euro, che si somma ai 32 milioni di euro di dividendi già distribuiti ai soci a maggio 2024. Tale operazione concilia la necessità di rafforzare il capitale nel lungo periodo con l'obiettivo di assicurare agli azionisti rendimenti adeguati e regolari nel tempo, in linea con le previsioni e i limiti stabiliti dalla Policy dei dividendi della Banca.
L'Assemblea del 20 aprile 2024 al punto all'odg n. 3 aveva deliberato i.a. di "autorizzare il Consiglio di amministrazione ad assegnare gratuitamente le Azioni proprie ai soci nel rapporto di n. 1 azione gratuita ogni n. 30 azioni detenute e in ogni caso nei limiti delle azioni effettivamente disponibili presenti nel portafoglio della Banca 5 giorni lavorativi prima della effettiva data di assegnazione. L'assegnazione dovrà essere eseguita nel bimestre settembre / ottobre 2024."
Ferme le rimanenti previsioni della succitata delibera assembleare del 20 aprile 2024, e considerate le tempistiche previste per la distribuzione di riserve di utili previste al punto 1 dell'odierna Assemblea, l'Assemblea 25 settembre 2024, al fine di anteporre la distribuzione di riserve da utili rispetto all'assegnazione gratuita di azioni BPAA, ha deliberato di procedere con l'assegnazione delle azioni con valuta 5 dicembre 2024 a valere sul possesso azionario alla record date il 28 novembre 2024.
Con la dichiarazione di carattere non finanziario al 31 dicembre 2023 redatta ai sensi del d.lgs. 30 dicembre 2016, n. 254 è scaduto l'incarico per lo svolgimento dell'esame limitato della suddetta rendicontazione, rendendo necessario conferire un nuovo incarico di revisione limitata, tenendo tra l'altro conto che, in data 30 agosto u.s., il Consiglio dei Ministri ha approvato il decreto legislativo che recepisce la Corporate Sustainability Reporting Directive (CSRD) o Direttiva 2022/2464/UE.
L'Assemblea del 25 settembre 2024 ha deliberato di conferire alla società KPMG S.p.A. l'incarico per lo svolgimento dell'esame limitato della Rendicontazione di Sostenibilità introdotta dalla Direttiva UE 2022/2464 (c.d. Corporate Sustainability Reporting Directive, nel seguito "CSRD" o "Direttiva") dal 2024 al 31 dicembre 2026, "stabilendo il compenso per suddetta attività in euro 42.000 per l'esercizio 2024 e in euro 40.000 per ciascuno degli esercizi successivi, oltre al rimborso spese del 10%, all'IVA e agli eventuali oneri applicati dalle Autorità di Vigilanza."
Per maggiori dettagli e per una descrizione puntuale delle delibere assunte nelle succitate Assemblea degli azionisti si rinvia alla rispettiva documentazione disponibile sul sito della Banca www.volksbank.it sezione Corporate Governance.
Nel corso dell'esercizio 2023 la Banca è stata sottoposta ad un'ispezione condotta dalla Banca d'Italia ai sensi dell'art. 54 del D. Lgs. n. 385/1993 (TUB). Gli accertamenti ispettivi condotti hanno riguardato il tema della tutela della clientela e, in particolare, la trasparenza delle operazioni e dei servizi bancari, nonché i diritti e gli obblighi delle parti nella prestazione di servizi di pagamento. La condivisione del rapporto ispettivo da parte dell'Autorità ha rilevato taluni punti di attenzione, pur nel contesto di una riscontrata complessiva sensibilità della Banca alla qualità della relazione con la clientela. In particolare, le principali evidenze si riferiscono ad evoluzioni in merito al riordino della normativa interna, alla revisione dei principali processi operativi e al rafforzamento dei controlli interni. A fronte delle vulnerabilità evidenziate dagli accertamenti, la Banca ha condotto le relative azioni rimediali poi confluite in uno strutturato piano di interventi conclusosi il 30 settembre 2024.
Nel corso dell'esercizio 2024 la Banca è stata sottoposta ad un controllo mirato ai fini IRES e IRAP per gli anni d'imposta 2019, 2020 e 2021 condotta dall'Agenzia delle Entrate - Direzione Provinciale di Bolzano – Ufficio Fiscalità e Compliance, con riferimento:
In data 11 dicembre 2024 è stato redatto il processo verbale di constatazione, all'interno del quale è stata evidenza che, alla data di apertura delle operazioni di verifica (16 luglio 2024) la Banca non si era ancora adeguata alla risposta all'interpello presentato in data 25 novembre 2022, non aveva cioè ancora effettuato la sterilizzazione degli utili aceabili.
I rilievi formalizzati dai verificatori hanno pertanto riguardato la mancata sterilizzazione degli utili oggetto di ACE a seguito di iscrizione di riserva negativa da FTA dell'IFRS 9.
La regolarizzazione dei rilievi verrà effettuata dalla Banca mediante presentazione di dichiarazioni integrative per le annualità oggetto di verifica, ricorrendo all'istituto del ravvedimento operoso ai sensi dell'art. 13 del D.Lgs. n. 472/1997, effettuando il versamento delle imposte dovute, delle sanzioni ridotte nonché dei relativi interessi.
Alla data di questa Relazione finanziaria, non pendono procedimenti, giudiziari o arbitrali di ammontare o natura tali da poter avere, anche in caso di soccombenza, significative ripercussioni sulla situazione finanziaria, patrimoniale o economica di Volksbank che non siano stati considerati negli accantonamenti per passività potenziali. Nel corso del normale svolgimento della propria attività, Volksbank è parte di procedimenti giudiziali civili e

amministrativi, nonché di alcuni procedimenti arbitrali. Le controversie instauratesi nel corso del 2024, diverse da quelle legate al recupero del credito, hanno prevalentemente ad oggetto le azioni della Banca. Tale contenzioso è promosso sia individualmente da singoli azionisti sia attraverso un'azione di classe.
Con riferimento a quest' ultima, in data 29 dicembre 2022, n. 7 azionisti avevano promosso presso il Tribunale di Venezia un procedimento volto a promuovere un'azione di classe ex art. 140-bis del Codice di Consumo, (D. Lgs. 206/2005), in relazione a presunte carenze informative nella "scheda prodotto" utilizzata i fini dei collocamenti azionari realizzati nel periodo gennaio 2012 – luglio 2015.
In tale procedimento gli azionisti proponenti hanno formulato contestazioni di varia natura, complesse e articolate, e riconducibili, nella loro essenza, nella contestazione alla Banca di aver fornito "falsa informativa" in relazione ad operazioni di acquisto di azioni proprie e di comportamento inadempiente da parte della Banca stessa circa gli obblighi informativi dettati dalla normativa applicabile in materia di intermediazione finanziaria nella prestazione di servizi di collocamento, negoziazione e consulenza in materia di investimenti aventi per oggetto le sue azioni.
In data 11 ottobre 2023, il Tribunale di Venezia aveva dichiarato ammissibile l'azione di classe promossa dai 7 azionisti della Banca e supportati da 3 associazioni di tutela dei consumatori. Tale decisione riguardava solo il profilo procedurale dell'ammissibilità della azione di classe e non il merito delle contestazioni ivi veicolate. La Banca aveva impugnato l'ordinanza attraverso un reclamo. Quest'ultimo in data 8 febbraio 2024 è stato respinto dalla Corte di Appello di Venezia. L'ordinanza di rigetto del reclamo non equivale a un giudizio sulla fondatezza dell'azione.
L'udienza per la prosecuzione dell'azione di classe nel merito si è tenuta il giorno 10 ottobre 2024, ad esito della quale erano stati concessi ulteriori termini per il deposito di memorie delle parti. All'udienza tenutasi in data 9 gennaio 2025 la Corte ha fissato l'udienza di precisazione delle conclusioni che si terrà il 12 giugno 2025.
In data 03 febbraio 2025 è stato notificato alla Banca un atto di citazione per azione di classe ex art. 140-bis D.Lgs. 206/2005, con cui n. 7 consumatori, le associazioni Centro Consumatori Italia, Robin APS e il Comitato Azionisti Suedtirol hanno convenuto in giudizio la Banca lamentando, in particolare, la mancata consegna all'azionista del prospetto informativo, della nota di sintesi e della scheda prodotto, la non corretta determinazione del prezzo di collocamento nonché, più in generale, la violazione delle norme di validità e comportamento dettate dalla disciplina finanziaria in tema di informativa sull'investimento di cui all'articolo 21 TUF e alla normativa regolamentare secondaria emanata dalla Consob in relazione al collocamento di azioni emesse in occasione dell'aumento di capitale effettuato a fine 2015. La prima udienza, riguardante l'ammissibilità o meno dell'azione stessa, è fissata per il giorno 12 giugno 2025 avanti il Tribunale di Venezia.
La Banca continua a ritenere corretto il suo operato in relazione alle operazioni oggetto di contestazione e proseguirà nella sua difesa, anche a tutela della compagine sociale.
Nel corso dell'anno Volksbank ha perfezionato la cessione pro-soluto di diverse posizioni deteriorate denominate in euro.
| Cessione portafoglio crediti non-performing | 2024 |
|---|---|
| No. Posizioni deteriorate cedute | 157 |
| Valore lordo (in euro) | 19.223.694 |
| Int. Mora su (in euro) | 2.339.066 |
| Totale (in euro) | 21.562.761 |
La cessione non prevede alcuna garanzia della solvenza dei debitori ceduti da parte del cedente, né dei loro eventuali garanti, a qualsiasi titolo, e pertanto non è rilasciata alcuna garanzia sull'incasso totale o parziale dei crediti oggetto di cessione. Per effetto della cessione i crediti sono stati cancellati dal bilancio a partire dalla data di perfezionamento. Il prezzo pagato dagli acquirenti è stato pari ad euro 4,5 milioni a fronte di un'esposizione netta in bilancio pari a euro 2,0 milioni.
Al fi ne di consentire una più agevole lettura del risultato economico dell'esercizio è di seguito riportato uno schema di Conto economico riclassifi cato.
Come previsto dalla comunicazione Consob n. DEM/6064293 del 28 luglio 2006, si riporta di seguito una descrizione delle riclassifi cazioni e delle aggregazioni effettuate:

| Conto economico riclassifi cato | 31.12.2024 | 31.12.2023 | Variazione | |
|---|---|---|---|---|
| (migliaia di euro) | Ass. | % | ||
| Margine di interesse | 265.210 | 275.515 | (10.305) | -3,7% |
| Commissioni nette | 105.785 | 100.404 | 5.381 | 5,4% |
| Primo margine | 370.995 | 375.919 | (4.924) | -1,3% |
| Risultato netto del portafoglio fi nanziario | 17.709 | (7.577) | 25.286 | -333,7% |
| Altri proventi (oneri) netti di gestione | (4.448) | (3.393) | (1.055) | 31,1% |
| Altri proventi (oneri) operativi | 13.261 | (10.970) | 24.231 | -220,9% |
| Proventi operativi netti | 384.256 | 364.949 | 19.307 | 5,3% |
| Spese per il personale | (118.574) | (112.192) | (6.382) | 5,7% |
| Spese amministrative | (52.760) | (52.831) | 71 | -0,1% |
| Risultato netto delle attività materiali ed immateriali | (14.537) | (14.874) | 337 | -2,3% |
| Costi operativi | (185.871) | (179.897) | (5.974) | 3,3% |
| Risultato della gestione operativa | 198.385 | 185.052 | 13.333 | 7,2% |
| Rettifi che nette su fi nanziamenti a clientela | (591) | 6.782 | (7.373) | -108,7% |
| Rettifi che su altre attività e passività | (22) | (366) | 344 | -94,0% |
| Utili (Perdite) da cessione di partecipazioni ed investimenti | 622 | 918 | (296) | -32,2% |
| Tributi ed oneri riguardanti il sistema bancario | (8.194) | (13.253) | 5.059 | -38,2% |
| Accantonamenti netti ai fondi per rischi e oneri | 218 | (28.495) | 28.713 | -100,8% |
| Risultato lordo dell'operatività corrente | 190.418 | 150.638 | 39.780 | 26,4% |
| Imposte sul reddito | (63.940) | (49.509) | (14.431) | 29,1% |
| Utile (Perdita) d'esercizio | 126.478 | 101.129 | 25.349 | 25,1% |
La Società ha chiuso l'esercizio 2024 con un utile netto pari a 126,5 milioni.
Il risultato della gestione operativa mostra una crescita dello +7,2% rispetto al 2023.
In particolare, i proventi operativi netti crescono dello +5,3% a 384,3 milioni e i costi operativi crescono del +3,3% a 185,9 milioni. Il Risultato della gestione operativa si attesta a 198,4 milioni.
Nel 2024 gli interessi netti hanno raggiunto i 265,2 milioni, le commissioni nette si sono attestate a 105,8 milioni, portando ad un primo margine in ribasso del -1,3% rispetto al 2023.
Gli interessi netti da clientela si attestano a 211,6 milioni, con quelli attivi pari a 345,3 milioni, mentre gli interessi passivi sono pari a 133,7 milioni.



Le commissioni nette sono incrementate a 105,8 milioni. Il comparto gestione, intermediazione e consulenza, su cui ha inciso la volatilità dei mercati fi nanziari, ha registrato una performance positiva, con una crescita di +10,1% rispetto al 2023, principalmente grazie al contributo del comparto collocamento prodotti di risparmio gestito. In crescita anche la performance dell'attività bancaria commerciale (+2,3%), principalmente per effetto del comparto monetica (+16,3%).


Con specifi co riferimento al portafoglio di proprietà si evidenzia che la dinamica del portafoglio è stata condizionata dalla riduzione della liquidità riveniente dalle operazioni di fi nanziamento TLTRO III, che hanno visto la contestuale riduzione del portafoglio obbligazionario ed il riposizionamento su asset con un maggiore grado di diversifi cazione. La funzione di Tesoreria ha mantenuto il focus sulla gestione del portafoglio ai fi ni di sostenere le esigenze di liquidità di breve e brevissimo termine mentre la funzione di Portfolio Management ha proseguito nella gestione degli altri portafogli al fi ne di cogliere le opportunità di mercato in un contesto di tassi in riduzione, tramite l'incremento dell'esposizione su scadenze oltre il breve termine aumentando pertanto strutturalmente l'apporto complessivo della gestione del portafoglio titoli ai ricavi della Società, in particolare per la componente di interessi attivi.
Nel corso del 2024 l'orientamento verso il portafoglio di titoli governativi è stato ridotto anche per le citate esigenze di gestione della liquidità strutturale verso altri strumenti con profi lo di rischio sempre coerente con il business model della Banca e sono state realizzate alcune cessioni di attività valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva e di attività al costo ammortizzato, funzionali alla citata ricomposizione del portafoglio. Anche nel 2024 il contesto è stato caratterizzato da una pronunciata volatilità dello scenario dei tassi, con una dinamica orientata al ribasso, sia nella decisioni della BCE sia nelle aspettative di mercato, con un leggero incremento della volatilità nell'ultima parte dell'esercizio principalmente per effetto delle incertezze emerse dal mutato quadro geopolitico dopo le elezioni negli USA, che si sono sommate alle già consistenti incertezze legate alla situazione della guerra in Ucraina e alle tensioni commerciali.
Le voci risultato netto del portafoglio fi nanziario e altri proventi (oneri) netti di gestione sono rispettivamente pari a +17,7 e -4,4 milioni, con gli altri proventi (oneri) operativi si attestano complessivamente a +13,3 milioni. I proventi operativi netti risultano pari a 384,3 milioni.
I costi operativi risultano pari a 185,9 milioni e includono spese per il personale pari a 118,6 milioni, in crescita rispetto all'esercizio precedente, anche a seguito del rinnovo del CCNL.


Le spese amministrative ammontano a 52,8 milioni, composte principalmente da oneri per outsourcing dei sistemi informativi pari a 17,0 milioni, oneri per tecnologie dell'informazione e della Comunicazione (ICT) pari a 8,2 milioni, gestione immobili per 7,2 milioni, compensi a professionisti pari a 5,4 milioni, legali e recupero crediti pari a 1,4 milioni.

Il risultato netto delle attività materiali e immateriali è pari a -14,5 milioni. Accoglie, tra l'altro, -4,1 milioni relativi all'ammortamento di immobili, -4,4 milioni relativi all'ammortamento di beni mobili e impianti, nonché -1,0 milioni relativi all'ammortamento della Client relationship rilevata in sede di contabilizzazione dell'aggregazione con Banca Popolare di Marostica.
Dall'introduzione dell'IFRS 16 i costi per affi tto divengono ammortamento dei diritti d'uso iscritti nell'attivo, per l'anno 2024 sono pari a -5,1 milioni (stabile rispetto all'esercizio precedente).
Le rettifi che nette su fi nanziamenti a clientela si attestano a -0,6 milioni. L'importo registrato nell'esercizio è essenzialmente riconducibile alle valutazioni dei fi nanziamenti classifi cati al fair value, oltre ai recuperi da incasso su crediti non performing. I livelli di copertura dei crediti deteriorati sono comparabili ai livelli indicati dalla vigilanza europea per le banche signifi cative.
I fondi rettifi cativi complessivi sono pari al 3,4% degli impieghi lordi rispetto al 3,7% dell'anno precedente. Il tasso di copertura sulle sofferenze sale al 76,6%, contro un 74,4% al 31 dicembre 2023. La copertura delle inadempienze probabili scende al 41,3%, contro il 44,1% dell'anno precedente, per i crediti scaduti il tasso di copertura si attesta al 27,8% contro il 27,6% di dodici mesi prima, mentre per i crediti in bonis la percentuale di svalutazione si attesta al 1,17%, rispetto allo 1,13% di fi ne 2023.
| 31.12.2024 | 31.12.2023 |
|---|---|
| 76,64% | 74,42% |
| 41,31% | 44,12% |
| 27,84% | 27,57% |
| 1,17% | 1,13% |
Gli oneri relativi ai contributi ordinari previsti dalle direttive 2014/59/UE - Risanamento e risoluzione degli enti creditizi e delle imprese di investimento e 2014/49/UE - Sistemi di garanzia dei depositi ("SGD"), Fondo di Risoluzione Unico (BRRD) ammontano, al netto delle imposte, a -8,2 milioni. Si tratta dell'ultima contribuzione necessaria per il raggiungimento del target level del Fondo Interbancario Tutela dei Depositi. L'ultimo contributo al Fondo nazionale di risoluzione (FNR) è stato versato nell'anno 2023.
L'utile netto d'esercizio è pari a +126,5 milioni.

Al fi ne di agevolare la lettura delle consistenze patrimoniali, è esposto di seguito lo Stato patrimoniale riclassifi cato. La riclassifi cazione ha comportato l'aggregazione e la disaggregazione di voci dello Stato patrimoniale. In particolare, si segnala quanto segue:
| Voci dell'attivo riclassifi cate | 31.12.2024 | 31.12.2023 | Variazione | |
|---|---|---|---|---|
| (migliaia di euro) | Ass. | % | ||
| Finanziamenti verso banche | 194.102 | 149.180 | 44.922 | 30,1% |
| Finanziamenti verso clientela | 7.546.022 | 7.498.354 | 47.668 | 0,6% |
| a) Crediti verso clientela valutati al costo ammortizzato | 7.521.645 | 7.482.906 | 38.739 | 0,5% |
| b) Crediti verso clientela valutati al FVOCI e con FV a Conto economico | 24.377 | 15.448 | 8.929 | 57,8% |
| Attività fi nanziarie valutate al CA che non costituiscono fi nanziamenti | 2.289.711 | 2.789.634 | (499.923) | -17,9% |
| Attività fi nanziarie valutate al FV con impatto a Conto economico | 38.360 | 43.205 | (4.845) | -11,2% |
| Attività fi nanziarie valutate al FVOCI | 933.076 | 717.569 | 215.507 | 30,0% |
| Partecipazioni | 5.105 | 4.362 | 743 | 17,0% |
| Attività materiali e immateriali | 165.798 | 161.485 | 4.313 | 2,7% |
| - beni di proprietà | 145.602 | 142.478 | 3.124 | 2,2% |
| - diritti d'uso | 20.196 | 19.007 | 1.189 | 6,3% |
| Attività fi scali | 116.054 | 126.346 | (10.292) | -8,1% |
| Attività non correnti e gruppi di attività in via di dismissione | 2.228 | 3.235 | (1.007) | -31,1% |
| Altre attività | 449.229 | 461.128 | (11.899) | -2,6% |
| Totale dell'attivo | 11.739.685 | 11.954.498 | -214.813 | -1,8% |
| Voci del passivo riclassifi cate | 31.12.2024 | 31.12.2023 | Variazione | |
| (migliaia di euro) | Ass. | % | ||
| Debiti verso banche al costo ammortizzato | 229.126 | 889.152 | (660.026) | -74,2% |
| Debiti verso clientela al costo ammortizzato e titoli in circolazione | 10.039.063 | 9.737.589 | 301.474 | 3,1% |
| Passività fi nanziarie di negoziazione | 47 | 107 | (60) | -56,1% |
| Passività fi nanziarie designate al fair value | - | - | - | n.d. |
| Passività fi scali | 63.102 | 46.852 | 16.250 | 34,7% |
| Passività associate ad attività in via di dismissione | - | - | - | n.d. |
| Altre voci del passivo | 329.783 | 293.721 | 36.062 | 12,3% |
| Fondi per rischi ed oneri | 60.587 | 63.108 | (2.521) | -4,0% |
| - di cui: impegni e garanzie rilasciate | 8.481 | 8.675 | (194) | -2,2% |
| Capitale | 201.994 | 201.994 | - | 0,0% |
| Riserve | 685.512 | 624.819 | 60.693 | 9,7% |
| Riserve da valutazione | 3.993 | (3.973) | 7.966 | -200,5% |
| Strumenti di capitale | - | - | - | n.d. |
| Utile (Perdita) d'esercizio (+/-) | 126.478 | 101.129 | 25.349 | 25,1% |
| Totale del passivo e del patrimonio netto | 11.739.685 | 11.954.498 | -214.813 | -1,8% |

| Rapporti interbancari | 31.12.2024 | 31.12.2023 | Variazione | ||
|---|---|---|---|---|---|
| (migliaia di euro) | Ass. | % | |||
| Crediti verso banche | 90.783 | 104.208 | (13.425) | -12,9% | |
| Debiti verso banche | 229.126 | 889.152 | (660.026) | -74,2% | |
| Posizione netta banche | (138.343) | (784.944) | 646.601 | -82,4% |
Per quanto riguarda l'attività di tesoreria, la posizione di liquidità netta sul mercato interbancario a fi ne esercizio presenta un saldo negativo di -138,3 milioni, rispetto ai -784,9 milioni di fi ne 2023.
La raccolta diretta da clientela ammonta complessivamente a 8.773,4 milioni, in aumento di 253,8 milioni (+3,0%) sul dato al 31 dicembre 2023 (8.519,6 milioni).
| Raccolta diretta | 31.12.2024 | 31.12.2023 | Variazione | |
|---|---|---|---|---|
| (migliaia di euro) | Ass. | % | ||
| Depositi a risparmio e in c/c | 8.572.205 | 8.426.198 | 146.008 | 1,7% |
| Titoli in circolazione | 201.152 | 93.389 | 107.763 | 115,4% |
| Totale raccolta diretta da clientela | 8.773.357 | 8.519.587 | 253.770 | 3,0% |
| Raccolta wholesale | 1.265.706 | 1.218.002 | 47.704 | 3,9% |
| - di cui OBG | 852.674 | 550.091 | 302.583 | 55,0% |
| - di cui Cartolarizzazioni collocate | 8.019 | 29.911 | (21.892) | -73,2% |
| - di cui Passività subordinate | 76.357 | 76.286 | 71 | 0,1% |
| - di cui Operazioni passive di pronti contro termine su titoli | 190.061 | 188.411 | 1.650 | 0,9% |
| - di cui Deposito MEF | 50.004 | 290.541 | (240.537) | -82,8% |
| - di cui Altra raccolta | 88.591 | 82.762 | 5.830 | 7,0% |
Disaggregando il dato, si rileva un aumento sulle forme di raccolta a vista, rappresentate da conti correnti e depositi (+130,6 milioni e +1,7%), che costituiscono il 91,5% della raccolta diretta, e un aumento della raccolta a scadenza (+63,1 milioni e +3,6%).
I pronti contro termine, che a fi ne esercizio si attestano a 190,1 milioni, sono in diminuzione rispetto a inizio anno (+188,4 milioni).
Al 31 dicembre 2024 la raccolta indiretta da clientela privata è risultata pari a circa 5.404,9 milioni, in aumento del +8,6% rispetto ai 4.978,6 milioni di inizio anno (+426,3 milioni).
| Forme tecniche raccolta indiretta | 31.12.2024 | 31.12.2023 | Variazione | |
|---|---|---|---|---|
| (migliaia di euro) | Ass. | % | ||
| Raccolta amministrata - prodotti di terzi | 3.605.935 | 3.227.647 | 378.287 | 11,7% |
| Raccolta amministrata - titoli di terzi e azioni di propria emissione | 1.798.947 | 1.391.982 | -61.538 | -4,4% |
| Totale | 5.404.881 | 4.978.606 | 426.276 | 8,6% |
La raccolta indiretta amministrata di prodotti di terzi si è attestata a 3.605,9 milioni, con un aumento di +11,7% rispetto ad inizio anno (+3.227,6 milioni).
La raccolta indiretta amministrata di titoli di terzi e azioni di propria emissione si attesta a 1.798,9 milioni, in diminuzione rispetto ai 1.751,0 milioni di inizio anno (-4,4%).
La raccolta indiretta, escluse azioni della Banca, ammonta a 4.936,4 milioni, in aumento di +6,9% rispetto allo stesso aggregato di inizio anno (4.619,6 milioni; +316,8 milioni).

Gli impieghi verso la Clientela ammontano a complessivi 7.521,6 milioni, un incremento di +0,5% rispetto ad inizio anno, che aveva registrato un saldo di 7.482,9 milioni (+38,7 milioni).
| Forme tecniche di impiego | 31.12.2024 | 31.12.2023 | Variazione | |
|---|---|---|---|---|
| (migliaia di euro) | Ass. | % | ||
| Conti correnti | 811.508 | 820.694 | (9.186) | -1,1% |
| Anticipazioni e fi nanziamenti | 469.746 | 478.389 | (8.644) | -1,8% |
| Mutui | 6.029.025 | 5.978.782 | 50.244 | 0,8% |
| Crediti commerciali | 7.310.279 | 7.277.864 | 32.415 | 0,4% |
| Pronti contro termine attivi | - | - | - | n.d. |
| Crediti rappresentati da titoli | 75.948 | 66.862 | 9.086 | 13,6% |
| Crediti deteriorati | 123.922 | 137.459 | (13.538) | -9,8% |
| Altri | 11.496 | 720 | 10.776 | 1496,7% |
| Altri fi nanziamenti a clientela | 211.366 | 205.042 | 6.324 | 3,1% |
| Totale | 7.521.645 | 7.482.906 | 38.739 | 0,5% |
Le forme tecniche a breve termine (conti correnti, PCT attivi, altre operazioni) ammontano a 823,0 milioni, in aumento di +0,2% (+1,6 milioni) rispetto a 821,4 milioni di inizio anno; le forme tecniche a medio e lungo termine, essenzialmente rappresentate dai mutui e prestiti personali sono stabili +0,6% a 6.698,6 milioni (+37,1 milioni) rispetto a inizio anno.
Con riferimento alla composizione dei crediti verso clienti, si segnala che le forme tecniche di mutuo costituiscono l'80,2% degli impieghi netti, in aumento rispetto al 79,9% di inizio anno.
I conti correnti rappresentano il 10,8% degli impieghi netti a clientela, in diminuzione rispetto a 11,0% del precedente esercizio.
I crediti deteriorati lordi sono pari a 301,9 milioni, in diminuzione di -9,9% rispetto ai 334,9 milioni di inizio anno. L'incidenza dei crediti deteriorati lordi sul totale degli impieghi lordi a clientela è di 3,9%, in diminuzione rispetto a 4,4% di inizio anno.
| (migliaia di euro) A) sofferenze importi lordi |
155.037 (118.814) |
Ass. | % | |
|---|---|---|---|---|
| 170.072 | (15.035) | -8,8% | ||
| rettifi che di valore | (126.560) | 7.746 | -6,1% | |
| importi netti a bilancio | 36.223 | 43.512 | (7.289) | -16,8% |
| % copertura | -76,6% | -74,4% | ||
| B) inadempienze probabili | ||||
| importi lordi | 135.542 | 153.711 | (18.169) | -11,8% |
| rettifi che di valore | (55.992) | (67.822) | 11.830 | -17,4% |
| importi netti a bilancio | 79.550 | 85.889 | -6.339 | -7,4% |
| % copertura | -41,3% | -44,1% | ||
| C) esposizioni scadute/sconfi nate | ||||
| importi lordi | 11.292 | 11.126 | 166 | 1,5% |
| rettifi che di valore | (3.144) | (3.067) | (77) | 2,5% |
| importi netti a bilancio | 8.148 | 8.059 | 89 | 1,1% |
| % copertura | -27,8% | -27,6% | ||
| D) Subtotale esposizioni deteriorate (a+b+c) | ||||
| importi lordi | 301.871 | 334.909 | (33.038) | -9,9% |
| rettifi che di valore | (177.950) | (197.449) | 19.499 | -9,9% |
| importi netti a bilancio | 123.921 | 137.460 | -13.539 | -9,8% |
| % copertura | -58,9% | -59,0% | ||
| E) crediti in bonis - stage 1 | ||||
| importi lordi | 6.591.031 | 6.609.030 | (17.999) | -0,3% |
| rettifi che di valore | (41.861) | (41.703) | (158) | 0,4% |
| importi netti a bilancio | 6.549.170 | 6.567.327 | -18.157 | -0,3% |
| % copertura | -0,64% | -0,63% |

| F) crediti in bonis - stage 2 | ||||
|---|---|---|---|---|
| importi lordi | 817.517 | 752.886 | 64.631 | 8,6% |
| rettifi che di valore | (44.912) | (41.629) | (3.283) | 7,9% |
| importi netti a bilancio | 772.605 | 711.257 | 61.348 | 8,6% |
| % copertura | -5,49% | -5,53% | ||
| G) Subtotale Crediti in bonis (e+f) | ||||
| importi lordi | 7.408.548 | 7.361.916 | 46.632 | 0,6% |
| rettifi che di valore | (86.773) | (83.332) | (3.441) | 4,1% |
| importi netti a bilancio | 7.321.775 | 7.278.584 | 43.191 | 0,6% |
| % copertura | -1,17% | -1,13% | ||
| H) esposizioni in bonis rappresentate da titoli - stage 1 | ||||
| importi lordi | 74.937 | 65.685 | 9.252 | 14,1% |
| rettifi che di valore | (886) | (842) | (44) | 5,2% |
| importi netti a bilancio | 74.051 | 64.842 | 9.209 | 14,2% |
| % copertura | -1,18% | -1,28% | ||
| I) esposizioni in bonis rappresentate da titoli - stage 2 | ||||
| importi lordi | 2.532 | 2.396 | 136 | 5,7% |
| rettifi che di valore | (635) | (376) | (259) | 69,0% |
| importi netti a bilancio | 1.897 | 2.020 | -123 | -6,1% |
| % copertura | -25,08% | -15,68% | ||
| J) Subtotale Crediti in bonis rappresentati da titoli (h+i) | ||||
| importi lordi | 77.469 | 68.080 | 9.389 | 13,8% |
| rettifi che di valore | (1.521) | (1.218) | (303) | 24,9% |
| importi netti a bilancio | 75.948 | 66.862 | 9.086 | 13,6% |
| K) Crediti deteriorati rappresentati da titoli importi lordi |
- | - | - | n.d. |
| rettifi che di valore | - | - | - | n.d. |
| importi netti a bilancio | 0 | 0 | 0 | n.d. |
| Totale Crediti verso clientela valutati al costo ammortizzato (D+G+J+K) | ||||
| importi lordi | 7.787.888 | 7.764.905 | 22.983 | 0,3% |
| rettifi che di valore | (266.244) | (281.999) | 15.755 | -5,6% |
| Importi netti a bilancio | 7.521.644 | 7.482.906 | 38.738 | 0,5% |
| - di cui forborne performing | 99.178 | 121.351 | (22.173) | -18,3% |
| - di cui forborne non performing | 48.196 | 54.468 | (6.272) | -11,5% |
| - di cui esposizioni scadute non deteriorate | 75.462 | 107.751 | (32.289) | -30,0% |
Le sofferenze nette diminuiscono di -16,8% a 36,2 milioni, rispetto ai 43,5 milioni di inizio anno. Il livello di copertura è 76,6%, rispetto a 74,4% di inizio anno. L'incidenza delle sofferenze nette sul totale degli impieghi netti a bilancio è di 0,49%, diminuisce rispetto a 0,59% di inizio anno.
Le inadempienze probabili nette ammontano a 79,6 milioni, in diminuzione di -7,4% rispetto a 85,9 milioni di inizio anno. La percentuale di copertura si attesta a 41,3%, stabile rispetto a 44,1% di inizio anno. L'incidenza delle inadempienze probabili nette rispetto agli impieghi netti si attesta a 1,07% rispetto a 1,16% di inizio anno.
Le esposizioni scadute nette si attestano a 8,2 milioni rispetto a 8,1 milioni di inizio anno. La percentuale di svalutazione si attesta a 27,8% rispetto a 27,6% di inizio anno.
I crediti deteriorati netti si attestano a 123,9 milioni, in diminuzione di -9,8% rispetto ai 137,5 milioni di inizio anno. La percentuale di svalutazione si attesta a 58,9% rispetto a 59,0% di inizio anno. L'incidenza dei crediti deteriorati netti rispetto agli impieghi netti si attesta a 1,66%, in diminuzione rispetto a 1,85% di inizio anno.
Gli impieghi in bonis netti si attestano a 7.321,8 milioni, in aumento di +0,6% rispetto ai 7.278,6 milioni di inizio anno. La stima di impairment collettivo dei crediti in bonis ha determinato una rettifi ca di 86,8 milioni, rispetto a 83,3 milioni di inizio anno. La percentuale di svalutazione si attesta a 1,17% rispetto a 1,13% di inizio anno.

Di seguito si riportano alcuni dei principali indicatori di asset quality:
| Asset quality | 31.12.2024 | 31.12.2023 |
|---|---|---|
| Crediti deteriorati lordi/impieghi lordi | 3,92% | 4,35% |
| Crediti deteriorati netti/impieghi netti | 1,66% | 1,85% |
| Sofferenze lorde/impieghi lordi | 2,01% | 2,21% |
| Sofferenze nette/impieghi netti | 0,49% | 0,59% |
| Inadempienze probabili lorde/impieghi lordi | 1,76% | 2,00% |
| Inadempienze probabili nette/impieghi netti | 1,07% | 1,16% |
Il rapporto tra crediti deteriorati lordi e impieghi lordi inclusi le attività fi nanziarie valutate al fair value che costituiscono fi nanziamenti è pari a 3,99%, mentre il rapporto calcolato sui valori netti è pari a 1,75%.
| Attività fi nanziarie | 31.12.2024 | 31.12.2023 | Variazione | |
|---|---|---|---|---|
| (migliaia di euro) | Ass. | % | ||
| Attività fi nanziarie valutate al FV con impatto a CE | 62.737 | 58.653 | 4.084 | 7,0% |
| - attività fi nanziarie di negoziazione | 1.700 | 1.774 | (74) | -4,2% |
| - attività fi nanziarie designate al FV | 0 | 0 | 0 | n.d. |
| - attività fi nanziarie obbligatoriamente valutate al FV | 61.037 | 56.879 | 4.158 | 7,3% |
| Attività fi nanziarie valutate al FV con impatto a OCI | 933.076 | 717.569 | 215.506 | 30,0% |
| Titoli valutati al CA che non costituiscono fi nanziamenti | 2.289.711 | 2.789.634 | (499.923) | -17,9% |
| Totale | 3.285.524 | 3.565.857 | (280.333) | -7,9% |
Nel comparto delle attività fi nanziarie si osserva la seguente composizione:
Le attività materiali ammontano complessivamente a 153,2 milioni, in aumento di 5,3 milioni rispetto ai 147,9 milioni di inizio anno (+1,3%). Complessivamente si sono registrati ammortamenti per 13,5 milioni, considerando anche l'ammortamento dei diritti d'uso.
Nell'ambito dell'incorporazione del Gruppo Banca Popolare di Marostica, avvenuto nel 2015, sono state identifi cate attività immateriali legate alla clientela, denominate "client relationship", connesse con la valorizzazione delle attività legate alla gestione del risparmio, inclusa l'attività di collocamento di contratti assicurativi nonché con l'attività di raccolta attraverso la gestione dei cosiddetti "core deposits". A fi ne esercizio l'importo di tale voce è pari a 12,6 milioni, dopo ammortamenti per 1,0 milioni.
Nel corso dell'esercizio non vi sono stati investimenti signifi cativi in attività immateriali. Gli ammortamenti sono trascurabili.
A fi ne esercizio il capitale sociale ammonta a 202,0 milioni, ripartito in n. 50.498.438 azioni ordinarie, prive di indicazione del valore nominale.
Il patrimonio netto, comprensivo del risultato di periodo di +126,5 milioni, evidenzia un saldo di 1.107,8 milioni. I fondi propri si attestano a 1.009,8 milioni.
| Totale fondi propri | 31.12.2024 |
|---|---|
| (migliaia di euro) | |
| Capitale primario di Classe 1 (CET 1) | 933.813 |
| Capitale di Classe 1 (TIER 1) | 933.813 |
| - Strumenti TIER 2 | 75.978 |
| - Regime transitorio - Impatto da T2 | - |
| - Elementi da dedurre dal TIER 2 | - |
| Totale Capitale di classe 2 | 75.978 |
| Totale fondi propri | 1.009.791 |
Il rapporto fra il Capitale primario di classe 1 ("CET 1") e il totale delle attività di rischio ponderate (Common equity Tier 1 Ratio) risulta pari a 16,2% rispetto a 15,4% del 31 dicembre 2023. Il rapporto fra i Fondi Propri e il totale delle attività di rischio ponderate (Total Capital Ratio) si attesta a 17,6% rispetto a 16,8% dell'esercizio precedente.
| Totale fondi propri | 31.12.2024 | 31.12.2023 | |
|---|---|---|---|
| (migliaia di euro) | |||
| Common Equity Tier 1 Ratio | 16,2% | 15,4% | |
| Total capital ratio | 17,6% | 16,8% | |
| Attività di rischio ponderate (RWA) | 5.748.857 | 5.578.996 |
Per maggiori informazioni si rimanda alla tabella di movimentazione del patrimonio netto ed alla sezione F della Nota integrativa relativa al capitale e, per i fondi propri, all'Informativa al Pubblico (Pillar III).

Volksbank si dedica all'attività di intermediazione creditizia, prestazione di servizi fi nanziari e servizi di investimento alla propria clientela, tramite il presidio del territorio di riferimento, la massima valorizzazione del rapporto banca-cliente e banca-azionista e la massima valorizzazione delle specifi cità locali.
Il modello distributivo si fonda sul concetto di omnicanalità integrata, che rappresenta un elemento essenziale della strategia commerciale complessiva. Un approccio centrato sul cliente, che integri molteplici canali e adotti una strategia omnicanale è fondamentale per garantire un'esperienza al cliente coerente e di elevata qualità in ogni punto di contatto con la banca, che includa informazioni, consulenza, supporto e vendita di prodotti.
Nel corso del 2024 è continuata l'implementazione della strategia omnicanale. Questo approccio prevede quattro canali distributivi: fi liale, online banking, contact center e offerta fuori sede. Il cliente sceglie il canale da utilizzare in base ai suoi fabbisogni e alle sue preferenze.
La rete distributiva è focalizzata sulla consulenza e l'assistenza al cliente con l'obiettivo di garantire un servizio ottimale per ogni segmento di clientela. Ciò avviene grazie a criteri di segmentazione specifi ci a cui sono assegnati defi niti modelli di servizio e consulenza a collaboratori adeguatamente preparati, oltre che centri di consulenza specializzati per specifi che fasce di clientela. I clienti privati di elevato standing e i clienti corporate sono seguiti da consulenti presenti nei rispettivi centri di consulenza.
La consulenza avviene in conformità a standard di servizio defi niti, che includono, tra le altre cose, un colloquio periodico strutturato e supportato da appositi applicativi di consulenza. Il cliente viene gestito a 360° da un consulente che ne identifi ca e soddisfa le esigenze anche attraverso l'utilizzo di un sistema integrato di Customer Relationship Management (CRM). Le specifi che iniziative commerciali sono sviluppate allo scopo di differenziare il servizio offerto dalla Banca rispetto alla concorrenza, puntando in particolare sulla massima valorizzazione del collaboratore che rappresenta il principale valore aggiunto dell'offerta. La vicinanza al cliente consente di identifi carne e soddisfarne le esigenze con continuità. In questo senso Volksbank intende assicurare lo sviluppo di un'offerta demand-driven.
In quest'ottica ad inizio anno è stato avviato il progetto di piano industriale "Focus Colloquio Commerciale" incentrato sulla consulenza e sull'assistenza ai clienti privati di Volksbank. In linea con il posizionamento di banca retail radicata sul territorio e focalizzata sulla relazione personale con il cliente, ove la consulenza è orientata alle esigenze del cliente, che determina in un processo strutturato e supportato da strumenti di consulenza avanzati, offrendo poi al cliente soluzioni e servizi specifi ci. Nel progetto questo processo è stato analizzato e defi nito con particolare attenzione al rilevamento del fabbisogno del singolo cliente. Sono inoltre stati evoluti i prerequisiti tecnologici (CRM e strumenti di consulenza) e approfondite le competenze consulenziali dei gestori e la leadership commerciale dei titolari di fi liali, capofi la e centri di consulenza con particolare attenzione all'organizzazione commerciale all'interno delle singole unità. Nel corso dell'anno sono stati registrati signifi cativi miglioramenti nella qualità e nell'intensità del servizio erogato, che hanno portato alla decisione di proseguire il progetto nel 2025.
La cura del cliente è continua: il cliente viene contattato dal consulente in un'ottica di assistenza post-vendita, in particolar modo per alcuni prodotti di utilizzo più complesso al fi ne di assicurare che il servizio venduto abbia creato il valore aggiunto desiderato.
Inoltre, i clienti possono avvalersi dei canali virtuali (per esempio: smartphone, tablet e PC), attraverso i quali è possibile effettuare la maggior parte delle operazioni. Ulteriormente, la Banca offre la possibilità di eseguire operazioni bancarie direttamente al chiosco self-service presente in fi liale (Area Self).
I servizi erogati dal Contact Center sono in costante ampliamento, in risposta alle esigenze e alle richieste della clientela. È stato introdotto un nuovo canale di chat per le aziende all'interno dell'online banking "CoBa web", nonché per tutti i clienti privati e aziende sul sito istituzionale. Questo servizio permette ai clienti di entrare in contatto con i consulenti del Contact Center in tempo reale, offrendo assistenza immediata e personalizzata. I consulenti attivi nel Contact Center provengono prevalentemente dalle fi liali, al fi ne di garantire alla clientela un servizio di qualità ed esperienza.

La chat è progettata per rispondere rapidamente a domande, risolvere problemi e guidare i clienti attraverso varie operazioni bancarie, rendendo l'interazione con la banca ancora più fl uida e accessibile
L'omnicanalità e l'automazione dei servizi sta progressivamente "liberando tempo", a benefi cio dell'attività di consulenza, migliorando l'esperienza del cliente, consentendo un supporto più approfondito e personalizzato, nonché aumentando la fl essibilità di Volksbank nell'adattarsi alle esigenze del mercato.
La rete commerciale di Volksbank è articolata in territori geografi ci con una ripartizione territoriale composta dalle seguenti aree (Bolzano/Merano, Bressanone/Brunico, Venezia/Padova, Trento, Vicenza/Marostica, Belluno, Treviso/ Pordenone) suddivise in singoli "mercati".
| LE FILIALI | 31.12.2024 | 31.12.2023 | |
|---|---|---|---|
| Distribuzione territoriale degli sportelli | |||
| Trentino Alto Adige | 69 | 69 | |
| - Bolzano | 52 | 52 | |
| - Trento | 17 | 17 | |
| Veneto | 92 | 90 | |
| - Belluno | 18 | 18 | |
| - Treviso | 18 | 18 | |
| - Venezia | 15 | 15 | |
| - Vicenza | 32 | 32 | |
| - Padova | 9 | 7 | |
| Friuli Venezia Giulia | 3 | 3 | |
| - Pordenone | 2 | 2 | |
| - Udine | 1 | 1 | |
| Totale | 164 | 162 |
All'interno delle singole aree il mercato geografi co è suddiviso in zone di mercato e fi liali con eventuali sportelli distaccati ("spoke"). Alle Aree territoriali rispondono i Centri Corporate e Centri Private distribuiti sul territorio in cui opera la Banca. I Centri prestano attività di consulenza specializzata per i clienti Private e Corporate.
La rete territoriale vede sempre quale elemento fondamentale per rafforzare la presenza sul territorio il Direttore di Sede, dal quale dipendono tutte le strutture periferiche rappresentate dai Centri di Consulenza Corporate e Private, dalle Filiali Capozona, dalle Filiali hub e spoke.
Quale banca regionale Volksbank punta al costante rafforzamento del radicamento territoriale. Si pone quindi in veste di operatore economico assicurando un importante contributo per lo sviluppo dell'economia locale. Nel corso del 2024 è stata inaugurata la Filiale di Albignasego, rispondente alla Capofi la di Padova nell'Area di Venezia/ Padova.
| LA RETE COMMERCIALE | 31.12.2024 | 31.12.2023 | |
|---|---|---|---|
| Filiali tradizionali | 164 | 162 | |
| Punti di consulenza | 7 | 8 | |
| Self Area | 13 | 13 | |
| Centri di consulenza Corporate | 10 | 10 | |
| Centri di consulenza Private | 6 | 6 | |
| ATM | 210 | 202 | |
| POS fi sici | 11.423 | 11.190 | |
| POS virtuali | 218 | 203 | |
| Pay by link (terminali virtuali attivati direttamente tramite Nexi) | 209 |

Nelle fi liali e nei centri di consulenza di Volksbank sono seguiti circa 250.300 clienti privati, 30.100 clienti aziendali e 6.600 clienti appartenenti ad altre tipologie.
Il consulente di Volksbank cura con costanza e dedizione il rapporto con il cliente e lo accompagna durante l'intero ciclo di vita rilevando i fabbisogni e proponendo coerenti soluzioni in linea con le sue specifi che esigenze. La Banca fornisce una consulenza professionale e specializzata, mirata ai fabbisogni specifi ci del cliente, proponendosi di svolgere con periodica continuità un rilevamento preciso e analitico del fabbisogno al fi ne di rispondere adeguatamente alla soddisfazione delle sue necessità offrendo soluzioni adeguate. Al centro dell'attività commerciale ci sono i colloqui di consulenza attraverso i quali il consulente analizza e individua i bisogni del cliente e porta valore aggiunto proponendo soluzioni personalizzate. L'offerta spazia dai prodotti base, come conto corrente, carta di debito e online banking, alla pianifi cazione patrimoniale, alla copertura assicurativa contro rischi di varia natura (sia danni, sia vita), fi no al supporto per l'acquisto della prima casa, ai prestiti personali, nonché alle soluzioni previdenziali.
Con decorrenza 01/01/2024, in aggiunta alle unità Clienti Private &CRM e Clienti Aziendali, è stata creata la nuova unità organizzativa Wealth Management, che prende in carico la gestione commerciale del comparto servizi e prodotti fi nanziari destinati alla clientela con lo scopo di sviluppare e realizzare dei modelli di consulenza e pianifi cazione patrimoniale adeguati ai diversi segmenti apicali della clientela.
I clienti Privati di elevato standing sono seguiti da Consulenti Private, muniti di elevata specializzazione in materia di consulenza fi nanziaria e sono allocati prevalentemente nei Centri Private o nelle fi liali dove sono presenti Consulenti Private. L'obiettivo è quello di rilevare il fabbisogno, trovare soluzioni mirate, anche con un alto tasso di personalizzazione, per rispondere maggiormente alle esigenze della clientela, mediante incontri periodici programmati nel corso dell'anno.
Gli obiettivi e i servizi di Volksbank per i Clienti Aziende si basano su un approccio Globale e Sostenibile.
Volksbank si impegna a fornire alle imprese consulenza e assistenza a 360°, rispettando le esigenze specifi che di ciascuna. Per raggiungere questo obiettivo, la banca organizza periodicamente colloqui con le imprese per identifi care non solo i fabbisogni a breve termine, ma anche quelli a medio-lungo termine.
I clienti aziendali Corporate sono seguiti con attenzione e frequenza. Almeno una volta all'anno, vengono invitati a un colloquio con il loro consulente. Durante questi incontri viene analizzata la situazione attuale del cliente e si discute dei piani futuri. L'obiettivo è rilevare i fabbisogni dell'impresa a 360°, coprendo aspetti come il fi nanziamento, la fi nanza agevolata, la gestione dei rischi, i sistemi di pagamento e d'incasso e lo sviluppo dei mercati esteri. I Gestori Imprese dispongono di un nuovo strumento ESG Evaluation Tool, che valuta gli aspetti ESG del cliente. Questo tool, allineato alla Tassonomia europea attuale, permette di analizzare l'azienda attraverso le tre dimensioni: Ambientale (Environmental), Sociale (Social) e di Governance (Governance).
Nel corso del 2025, Volksbank formerà i Consulenti Corporate e i Consulenti Imprese per offrire consulenza mirata e di alta professionalità, con un particolare focus sulla sostenibilità.
A sostegno della clientela è in corso il potenziamento dell'unità organizzativa "Finanza d'impresa", all'interno dalla Direzione Commerciale. Questa unità è dedicata a fornire un'assistenza più qualifi cata alla rete commerciale della banca nella gestione di operazioni di fi nanza strutturata, come la sottoscrizione di mini-bond e la partecipazione e strutturazione attiva e passiva di fi nanziamenti in pool.
Volksbank continua a evolversi per fornire soluzioni fi nanziarie innovative e sostenibili, mantenendo al centro le esigenze delle imprese clienti.

| LA CLIENTELA | 31.12.2024 | 31.12.2023 |
|---|---|---|
| Numero di clienti | ||
| Privati | 250.249 | 247.432 |
| Aziende | 30.046 | 29.711 |
| Altri (pubblica amministrazione, associazioni, …) | 6.610 | 6.635 |
| Totale | 286.905 | 283.778 |
Nel corso del 2024 è proseguito il presidio dei seguenti ambiti:
Dal punto di vista organizzativo, il 2024 ha visto inoltre l'accentramento sotto un'unica area di responsabilità (Governo Prodotti) della gestione dell'intero ciclo di vita di tutti i prodotti e servizi offerti dalla banca, siano essi disciplinati dal Testo Unico Bancario (Prodotti e servizi di base, fi nanziamenti, prestiti e affi damenti), dal Testo Unico della Finanza (investimenti alla clientela, sia del comparto gestito che amministrato) e dal Codice delle Assicurazioni Private (prodotti di bancassurance). In tale contesto e in ottica di armonizzazione è stato revisionato l'intero corpo normativo interno (policy, regolamenti, normative operative) relativo alla Product Oversight & Governance (POG) e alla trasparenza attinenti a tutti i prodotti e servizi offerti dalla banca.
Nel corso del 2024 sono proseguite le attività legate all'adeguamento normativo rispetto alla "direttiva SFDR" (regolamento UE 2019/2088) compresi i c.d. Principali Effetti Negativi "PAI" (effetti delle decisioni di investimento e delle consulenze in materia di investimenti che determinano incidenze negative sui fattori di sostenibilità), alla "Tassonomia" (regolamento UE 2020/852), nonché al regolamento 2021/1253 che modifi ca il regolamento delegato "Mifi d II" (Regolamento Delegato UE 2017/565) che proseguiranno nel corso del 2025 seguendo gli sviluppi della normativa di riferimento. Sono inoltre stati effettuati affi namenti anche su altre attività (come, ad esempio, la trasparenza costi e oneri ex-post, la valutazione di adeguatezza periodica), già avviate negli anni precedenti. È stato ulteriormente sviluppato/consolidato il processo di erogazione dei servizi di investimento, in particolare in ambito consulenza, che inizia con la rilevazione del fabbisogno del cliente e dalla determinazione del profi lo di investimento e si concretizza in una raccomandazione specifi ca volta alla soddisfazione di esigenze complessive (consulenza di portafoglio). Tale processo è stato integrato rispetto agli aggiornamenti normativi sopra esposti, al fi ne di recepire le preferenze di sostenibilità rispetto ai fattori (E-S-G), della Tassonomia e dei PAI, nell'ambito del servizio di consulenza.
La banca offre consulenza in materia d'investimenti a diversi livelli di profondità (light, full, plus) attraverso la propria rete di fi liali, mentre nei confronti della clientela di elevato standing la consulenza viene erogata attraverso centri dedicati. La differenza tra i vari livelli di profondità è riferita alla maggiore strutturazione dei portafogli modello offerti.
Si rafforza ulteriormente l'obiettivo, per noi primario, di affi ancamento dei nostri clienti in tutte le scelte consapevoli e razionali di investimento attraverso soluzioni semplici e sostenibili: particolare attenzione è stata rivolta ai prodotti di risparmio gestito (in abbinamento ai prodotti assicurativi fi nalizzati alla protezione del capitale) in risposta a condizioni di mercato di diffi cile interpretazione e pertanto affrontabili con prodotti caratterizzati da elevati gradi di diversifi cazione e diversi profi li di rischio/rendimento, e nell'ottica di fornire al cliente una consulenza a 360 gradi rispetto alle proprie esigenze.
Sono proseguiti durante l'anno, in continuità con l'anno precedente, gli incontri con le diverse case fondi fi nalizzati alla verifi ca della qualità degli strumenti fi nanziari e all'individuazione di eventuali nuovi servizi e prodotti con i quali arricchire la nostra offerta.
Stante la volontà della Banca di fornire ai nostri clienti soluzioni di investimento fi nalizzate al tema della sostenibilità, è stata consolidata in corso d'anno la gamma d'offerta inserendo all'interno del perimetro prodotti disponibili per la consulenza ulteriori prodotti che vanno ad arricchire la gamma d'offerta tradizionale ma soprattutto vanno a migliorare la qualità dei portafogli della linea "ethical", dedicata a tutti i clienti che sono attenti e interessati a questa importante tematica, strategica per la Banca. È proseguita inoltre la collaborazione per la fornitura di dati "ESG" con il provider MSCI, leader nella fornitura di dati in merito alla sostenibilità di singole aziende e del risparmio gestito.
Allo scopo di accrescere ulteriormente le conoscenze tecnico-specialistiche, durante tutto l'anno si sono svolte le formazioni volte alla certifi cazione (ed al mantenimento) MiFID II dei circa 750 consulenti in rete abilitati ad erogare tutti i servizi di investimento alla clientela, come previsto dalla normativa.
In aggiunta ai corsi "obbligatori" richiesti da Mifi d2 dedicati ai consulenti fi nanziari, si è voluto estendere la formazione a sessioni/aule formative, tenute in più giornate dal servizio Investimenti Clientela riservate ai consulenti fi nanziari, volte a rafforzare le conoscenze circa contenuti fi nanziari (con, ad esempio, un particolare focus sul mercato obbligazionario). Detti corsi sono strutturati su tre livelli (base, avanzato ed evoluto) a seconda del grado di conoscenza del collaboratore in materia economico/ fi nanziaria.
Sempre in ottica formativa, con il fi ne di migliorare le competenze e le conoscenze dei consulenti fi nanziari sulla gamma dei prodotti in offerta per meglio soddisfare le esigenze del cliente in materia di investimenti, sono state organizzate durante l'anno delle aule formative che hanno visto la presenza dei nostri primari partner del risparmio gestito in collaborazione con il servizio Investimenti Clientela.
Infi ne, sul segmento Equity Auction di Vorvel, nel corso del 2024 sono state scambiate 1.718.875 azioni ordinarie di propria emissione per un controvalore di 15.567.615,03 €.
Di queste azioni, 23.590 (per un controvalore di 212.176,26 €) sono state acquistate dalla Banca nell'ambito dell'attività di sostegno alla liquidità delle azioni proprie (con incarico conferito dalla Banca per la sua esecuzione a Equita Sim).
Il "piano operativo liquidità e funding" dell'anno 2024, redatto in conformità agli orientamenti strategici defi niti nel piano industriale "I-mpact 2026", si è basato sullo scadenziario del rifi nanziamento istituzionale, sullo sviluppo del portafoglio titoli di proprietà, nonché sulla pianifi cazione dei movimenti della clientela, poste che sono poi state costantemente aggiornate nel corso dell'esercizio. I piani in oggetto concorrono alla defi nizione del fabbisogno di liquidità durante l'anno e conseguentemente guidano le scelte di esecuzione delle operazioni sul mercato. La Banca è riuscita a incrementare la raccolta diretta, anche grazie alle emissioni obbligazionarie collocate attra-

verso la rete commerciale, in un contesto di mercato che è rimasto fortemente competitivo e caratterizzato da una rapida riduzione dei tassi di riferimento. Il fabbisogno di liquidità, costituito prevalentemente dalle scadenze TL-TRO-III di marzo (500 milioni) e giugno (250 milioni), dal rimborso delle cartolarizzazioni collocate per un importo di circa 22 milioni e dall'ammortamento dei fi nanziamenti BEI in essere per un importo di circa 21 milioni, è stato coperto da una riduzione del portafoglio titoli di proprietà nel primo trimestre dell'anno, dall'emissione di Obbligazioni Bancarie Garantite (OBG), dall'erogazione di un prestito concesso dalla Banca Europea per gli Investimenti (BEI), da depositi di breve durata concessi dal Ministero dell'Economia e delle Finanze (MEF) e da un maggiore utilizzo delle fonti di rifi nanziamento del mercato interbancario.
L'ammontare consistente di "titoli eleggibili" non impegnati a garanzia è stato ulteriormente integrato dai titoli liberati in seguito al rimborso delle ultime tranche TLTRO-III.
Volksbank presenta al 31 dicembre 2024 un indice NSFR superiore a 135,0%.
Il leverage ratio fully phased-in al 31 dicembre 2024 è pari a 7,53%. Lo stesso valore, calcolato secondo il regime transitorio è pari a 7,56%.
La Direzione crediti presiede ai processi di erogazione, monitoraggio e gestione del portafoglio crediti secondo i principi della sana e prudente gestione.
Gli standard della Banca per la concessione e il monitoraggio del rischio di credito lungo tutto il processo del credito (acquisizione, istruttoria, analisi del merito creditizio, delibera) sono univoci su tutto il territorio di riferimento. Gli standard, ove necessario, vengono allineati alle nuove normative ed aspettative delle Autorità di Regolamentazione (ad esempio EBA) e di Vigilanza (ad esempio BCE, Banca d'Italia), in particolare la Banca adempie pienamente ai requisiti della normativa "Loan Origination & Monitoring" di recente introduzione.
Il portafoglio creditizio riguarda per circa il 40% il credito alla clientela al dettaglio (persone private e piccoli imprenditori) e per circa il 60% il credito alla clientela aziendale.
Il target primario di riferimento rimangono le famiglie ubicate nel territorio di riferimento della Banca, sia come persone private che come proprietari di aziende a conduzione familiare. Per i privati si punta ad assumere il ruolo di banca di riferimento con il prodotto strategico "mutuo casa", con particolare attenzione ai mutui per immobili con elevato grado di effi cientamento energetico (ad esempio CasaClima).
Nell'ottica di rimanere Banca radicata al e sul territorio, il comparto "crediti speciali" permette alle piccole e medie imprese un migliore e più agevole accesso al credito sfruttando le opportunità inerenti ai fi nanziamenti agevolati con contributi in conto interessi ai sensi della Legge Sabatini bis, ai fi nanziamenti attraverso i fondi di rotazione, o alle garanzie pubbliche concesse dal Fondo di Garanzia ai sensi della Legge n. 662/96. In questo contesto è proseguita la collaborazione con società fi nanziarie a sostegno dello sviluppo economico territoriale, con i diversi Confi di/Consorzi di Garanzia con cui sono state stipulate le relative convenzioni. Tali enti gestiscono diversi strumenti agevolati destinati allo sviluppo delle aziende regionali.
Il criterio chiave per la concessione del credito rimane la capacità del cliente di onorare gli impegni contrattuali assunti (rimborso capitale e pagamento interessi), grazie al reddito/risparmio generato con la sua attività produttiva. Tali criteri sono affi ancati da opportune garanzie tarate sul rischio di credito percepito, al fi ne di minimizzare le eventuali perdite in caso di riduzioni/interruzioni del fl usso reddituale.
La raccolta di garanzie reali, di garanzie pubbliche e la concessione di credito a piccole e medie imprese (PMI - che benefi ciano del cosiddetto fattore di supporto per le PMI), oltre a mitigare il rischio di credito, riducono anche l'assorbimento di capitale proprio (riduzione dei risk weighted assets - RWA) che la Banca deve mettere a disposizione per la concessione.
Per clienti imprese selezionati la Banca concede fi nanziamenti in pool con altre banche o altri prodotti di fi nanza strutturata d'impresa.
Il piano industriale "I-mpact 2026" prevede un tasso annuo di crescita composto del volume totale degli impieghi moderato, al fi ne di garantire una crescita costante. A tale crescita si dovrà accompagnare un progressivo allineamento dei livelli di produttività nei processi del credito di tutte le aree. Appositi progetti (es. rimodulazione del sistema di rating, potenziamento del sistema di early warning, affi namento dell'analisi di bilancio) sono stati implementati a tale scopo.

Nel solco del piano industriale la credit policy 2024 ha previsto l'applicazione della misurazione del grado di sostenibilità (ESG) per la clientela corporate sia per l'azienda nel suo intero che per i suoi progetti di transizione ecologica (decarbonizzazione, economia circolare, salvaguardia della biodiversità) in linea con la tassonomia europea (sistema di classifi cazione volto a identifi care le attività economiche sostenibili dal punto di vista ambientale), oggetto di fi nanziamento.
Il monitoraggio del portafoglio si avvale di un set di indicatori automatizzati e di valutazioni individualizzate per garantire un adeguato presidio nel continuo del rischio di credito e l'emersione quanto più tempestiva delle esposizioni che necessitano di interventi di ristrutturazione e/o classifi cazione del credito.
La Direzione Crediti si occupa anche delle attività di prevenzione e gestione proattiva fi n dalle prime criticità dei crediti in deterioramento, mediante interventi mirati a seconda delle tipologie dei singoli clienti, ad esempio tramite pagamenti parziali o totali, attraverso rischedulazioni delle scadenze contrattuali, prevedendo nel continuo adeguati livelli di copertura rispetto alle valutazioni tempo per tempo del rischio creditizio intrinseco delle singole posizioni.
Laddove nonostante gli sforzi effettuati dal cliente e dalla Banca, il credito dovesse essere classifi cato "a sofferenza" passa nella gestione del Servizio Gestione Crediti Problematici la cui attività principale prevede una gestione proattiva del portafoglio procedendo al recupero sia in via stragiudiziale che giudiziale delle posizioni classifi cate a sofferenza. L'impostazione della strategia di recupero e la sua implementazione vengono elaborate dal team di gestori interni che si avvalgono del supporto di avvocati esterni ove si ravvisi la necessità di procedere giudizialmente al consolidamento del credito e al successivo avvio delle procedure esecutive immobiliari e/o mobiliari. Nell'ottica di ottimizzazione del portafoglio sofferenze, nel corso del 2024, Volksbank ha partecipato ad una nuova operazione di cessione multi-originator pro soluto che ha consentito la cessione di circa 156 posizioni per un gross book value di circa 8,5 milioni euro. Sono state inoltre perfezionate alcune cessioni di single-names.
L'attività gestionale della Direzione crediti si è mostrata particolarmente effi cace nel 2024, con oltre 1,8 mdi euro di nuove concessioni approvate ed una ulteriore riduzione del portafoglio crediti problematici, ormai ridottosi a circa 300 milioni euro.
La risorsa più importante, di cui la Banca dispone, è rappresentata dal personale che, come tale, richiede un'attenzione particolare e una gestione specifi ca che tenga conto delle sue peculiarità. Esso determina il risultato aziendale ed è il vero fattore competitivo, personifi cando le peculiarità e i valori etici, che appartengono alla tradizione e al codice etico di Banca Popolare - Volksbank quale banca regionale.
L'obiettivo primario della funzione Human Resources è quello di mettere in atto strategie che consentano a tutte le collaboratrici e a tutti i collaboratori di sviluppare e consolidare le proprie competenze professionali e personali. Lo sviluppo di tali competenze viene perseguito anche attraverso la formazione continua e progressiva del personale ovvero attraverso la progettualità lavorativa rispetto all'evoluzione del proprio ruolo nell'ottica di poter dare un contributo concreto e sentirsi parte in maniera proattiva dello sviluppo che sta vivendo Volksbank.
La funzione Human Resources della Banca assicura, mediante rotazione interna, nuove assunzioni, percorsi professionali personalizzati e formazione continua, le risorse necessarie al consolidamento delle unità organizzative e delle fi liali dislocate nelle varie province. La funzione HR, inoltre, garantisce il rafforzamento dell'organico in linea con le politiche di dimensionamento annualmente adottate dall'azienda e la sostituzione tempestiva sia delle collaboratrici e dei collaboratori che hanno cessato l'attività sia degli assenti per un periodo prolungato (maternità, infortunio o malattia). La Banca valorizza lo scambio di esperienze e professionalità tra uffi ci interni e la rete commerciale, in base alle esigenze organizzative di volta in volta da porre in essere.
Ai fi ni del raggiungimento delle strategie di gestione del personale sono stati defi niti specifi ci percorsi formativi, in linea con il Piano Industriale adottato nonché le strategie ed i valori aziendali, rispondenti alle esigenze di sviluppo professionale e personale di collaboratrici e collaboratori.

L'organico di Banca Popolare - Volksbank a fi ne esercizio 2024 era composto da n. 1.436 collaboratori (n. 1.391 a fi ne 2023). Il mantenimento dei livelli di organico, in linea con gli obiettivi previsti dal piano industriale, ha previsto l'assunzione di 122 nuovi collaboratori nell'arco del 2024, molti dei quali (il 60,65%) di età inferiore ai 30 anni favorendo così il ricambio generazionale all'interno della struttura, processo già in corso da alcuni anni.
Delle assunzioni nell'anno 2024, 81 collaboratori sono inseriti nella rete commerciale e 41 collaboratori nelle unità organizzative interne.
La seguente tabella evidenzia il numero dei collaboratori attivi nei servizi interni e nelle fi liali, distinti per provincia, confrontato con l'esercizio precedente:
| Dati per provincia 31.12.2024 |
31.12.2023 | |||
|---|---|---|---|---|
| Nr. Unità | % | Nr. Unità | % | |
| Bolzano – servizi interni e le fi liali | 719 | 50,07% | 702 | 50,47% |
| Trento | 88 | 6,13% | 86 | 6,18% |
| Belluno | 86 | 5,99% | 80 | 5,75% |
| Venezia | 81 | 5,64% | 77 | 5,54% |
| Treviso | 114 | 7,94% | 116 | 8,34% |
| Vicenza | 298 | 20,75% | 285 | 20,49% |
| Padova | 38 | 2,65% | 34 | 2,44% |
| Pordenone | 12 | 0,84% | 11 | 0,79% |
Da sempre è attribuita grande importanza alla creazione di gruppi di lavoro diversifi cati per genere e generazione. La percentuale di personale di genere femminile nell'organico aziendale è attualmente pari al 45% in leggero aumento rispetto agli esercizi precedenti.
In Italia le modalità di partecipazione al mondo del lavoro da parte di persone con disabilità sono disciplinate dalla legge.
Volksbank ritiene fondamentale assicurare anche alle persone con disabilità un'opportunità di collaborazione e interpreta il suo ruolo all'interno delle realtà locali come occasione per consentire a tali collaboratrici e collaboratori di fornire un concreto contributo e non semplicemente come adempimento a obblighi di legge.
La Banca è consapevole di come il bilanciamento e la conciliazione delle esigenze di carattere lavorativo con quelle personali e familiari dei propri dipendenti costituisca un aspetto fondamentale per la creazione di condizioni che permettano la piena espressione e lo sviluppo delle loro potenzialità professionali, favorendo la creazione di un valore condiviso, durevole e sostenibile nel tempo. Quindi, in un'ottica di fi delizzazione dei propri dipendenti, di incremento del loro benessere e del loro work-life balance, la Banca adotta a favore del personale politiche e strumenti innovativi di incentivazione, di natura anche non strettamente monetaria quali, a titolo esemplifi cativo, l'adozione di un welfare aziendale, la possibilità compatibilmente alle mansioni assegnate di svolgere l'attività lavorativa in modalità agile (cd. smart working), la presenza di un nido aziendale presso la sede centrale sita in Bolzano con posti riservati a collaboratrici e l'introduzione di permessi retribuiti ulteriori rispetto a quelli previsti dalla legge e dalla contrattazione collettiva nazionale.
Fermo restando quanto enunciato nel Codice Etico e nel codice comportamentale e disciplinare, all'interno della Banca vengono promossi comportamenti fi nalizzati all'instaurazione di un ambiente di lavoro sereno, in linea con i valori della Banca, che non ostacolino la valorizzazione delle individualità e diversità dei propri lavoratori, astenendosi dal porre in essere comportamenti pregiudizievoli nei confronti degli stessi. A tal fi ne, si segnala altresì che nel corso del 2024 è stato adottato apposito regolamento interno in materia di condotta per la prevenzione e gestione delle segnalazioni di molestie sessuali, discriminazioni, violenze morali e psicologiche, mobbing e straining nell'ambito dell'attività lavorativa. Inoltre, è stata mantenuta la certifi cazione di equità di genere secondo la prassi UNI/Pdr 125:2022 e posto particolare focus sull'Empowerment Femminile. Questo programma ideato nel corso del 2023 esclusivamente per le collaboratrici di Volksbank ha coinvolto 33 donne nel 2024 e proseguirà anche nel 2025. Gli obiettivi principali sono di rafforzare le competenze manageriali e aumentare la consapevolezza nelle partecipanti.
Al fi ne di garantire una certa attenzione al tema della conciliazione dei tempi di vita e il lavoro, nel corso degli ultimi anni confermando, tra l'altro, una particolare sensibilità alle richieste di part-time e al rientro al lavoro per le dipendenti che terminano il periodo di congedo per maternità obbligatoria, la Banca garantisce loro la possibilità di chiedere ed ottenere una riduzione dell'orario di lavoro con diverse forme di part time.
Annualmente, nell'ambito di revisione delle politiche di remunerazione ed incentivazione, la Banca conduce una specifi ca attività di analisi del gender pay gap secondo i criteri e le linee guida previste dalla normativa di vario livello, al fi ne di porre in essere eventuali azioni correttive rispetto a divari retributivi caratterizzanti il genere meno rappresentato.
Nel corso degli anni, Volksbank ha implementato vari presidi volti ad aumentare il benessere dei suoi lavoratori. Tra questi, oltre agli adempimenti di tipo normativo come, per esempio, quelli derivanti dagli obblighi informativi a carico del datore di lavoro, la sicurezza sul lavoro, l'applicazione della disciplina relativa ai congedi parentali, la Banca ha introdotto uno strutturato sistema di normativa interna volta a dare precise indicazioni sui valori che i lavoratori devono seguire come anche i comportamenti da poter attuare e quelli che, viceversa, non possono verifi carsi. A tal proposito, la Banca ha adottato un sistema di welfare aziendale, un orario fl essibile, un preciso processo per richiedere lavoro a tempo parziale (part-time) e introdotto il lavoro agile (smart working) in maniera defi nitiva anche dopo l'esperienza emergenziale dovuta alla pandemia. Al fi ne di incentivare un clima lavorativo sereno, la funzione HR pone in essere varie attività volte all'ascolto continuo delle esigenze dei lavoratori accrescendo la sensibilità rispetto a temi come la diversità coordinando, tra le altre, il progetto DEI (Diversità, Equità e Inclusione). La funzione HR monitora costantemente l'effetto delle attività poste in essere con particolare riferimento alle conseguenze impattanti sul benessere dei lavoratori. Più nello specifi co, specialmente per quanto concerne adempimenti di tipo normativo o richiesti a vario titolo dal regolatore italiano, in stretta collaborazione con le funzioni aziendali di controllo, attraverso un approccio risk based, viene periodicamente valutato il livello di adeguatezza dei presidi posti in essere dalla Banca. Con specifi co riferimento agli adempimenti derivanti dalla contrattazione collettiva di ogni livello, inoltre, la funzione HR è in costante contatto con le organizzazioni sindacali rappresentate in azienda. La Banca e, in particolare la funzione HR, è alla costante ricerca delle migliori soluzioni per soddisfare, compatibilmente alle esigenze organizzative e aziendali, la conciliazione di tempi di vita e lavoro. In Banca trovano applicazione, oltre al CCNL, anche contratti integrativi aziendali e specifi ci accordi sindacali che regolano particolari materie quali i contratti part time, la riorganizzazione della rete commerciale, la costituzione del Contact Center, l'introduzione del sistema di Welfare e la Banca Etica delle Ore. Negli ultimi anni, la contrattazione collettiva di secondo livello ha avuto particolare attenzione a temi di stretta attualità quali, per esempio, al lavoro agile (cd. smart working).
La formazione e l'aggiornamento delle collaboratrici e dei collaboratori è un aspetto che la Banca ha da sempre valorizzato e che continua a rivestire importanza primaria nello sviluppo professionale del proprio personale. La Banca predispone annualmente un ampio programma formativo rivolto a tutto il personale per favorirne il costante sviluppo professionale e l'aggiornamento delle competenze tecniche, comportamentali e di gestione delle relazioni oltre ad adempiere agli obblighi di aggiornamento professionale previsti a livello normativo. Nel 2024 l'attività formativa è stata organizzata sia attraverso la strumentazione digitale predisponendo sessioni in modalità webinar oppure e-learning, sia mediante affi ancamenti, Training on the job ed aule in presenza fi sica.
Lo sviluppo professionale dei collaboratori della rete commerciale si è orientato principalmente alle formazioni di natura tecnico – bancaria, tramite l'offerta di una preparazione approfondita negli ambiti fi nanze, titoli, crediti e prodotti bancari e sviluppo delle competenze legate alla leadership e alle capacità di tipo commerciale. In particolare, per le collaboratrici e i collaboratori neoassunti è stato predisposto un percorso approfondito fi nalizzato all'introduzione di tematiche necessarie allo svolgimento delle proprie mansioni e all'attività tipica del settore bancario. Sulle tematiche legate alla leadership la banca prevede annualmente un percorso riservato ai collaboratori che hanno assunto un ruolo di responsabilità nel corso dell'anno, per accompagnarli al percorso di inserimento nel nuovo ruolo.
Nel 2024 è stato mantenuto il progetto di sviluppo professionale rivolto alle collaboratrici e ai collaboratori con meno di 40 anni denominato 'Cresciamo Insieme'. I circa 20 partecipanti selezionati hanno preso parte a diversi moduli formativi strutturati e fi nalizzati allo sviluppo della conoscenza del settore bancario, con specifi co riferimento alla realtà Volksbank, e delle competenze tecnico-bancarie e trasversali (soft skills, leadership, comunicazione).

A cadenza annuale, l'apporto professionale di ogni collaboratrice e collaboratore viene valutato secondo quanto stabilito dalla normativa e, ove necessario, nel rispetto di quanto stabilito dalla contrattazione collettiva di primo e secondo livello.
La valutazione della prestazione lavorativa e degli apporti professionali prende in esame la posizione ricoperta e il profilo professionale assegnato e si basa, pertanto, sui criteri definiti dall'azienda, dall'assignment e, eventualmente, dagli obiettivi (qualitativi e/o quantitativi) individuali assegnati. Nell'ambito del colloquio annuale la valutazione si declina nell'analisi della prestazione lavorativa e del potenziale inespresso di ogni collaboratrice e collaboratore. Il colloquio annuale costituisce l'occasione finalizzata a instaurare un dialogo paritario tra il preposto e ogni collaboratrice e collaboratore e a fornire un feedback rispetto all'attività svolta durante il periodo di riferimento da un lato e, per la collaboratrice o il collaboratore, a esprimere chiaramente il proprio grado di soddisfazione dall'altro. Tale occasione riveste un'importanza di carattere primario in quanto costituisce il momento principale e formale per esprimere il grado di raggiungimento dell'obiettivo, dell'assignment e valutare le potenzialità future. In rapporto alla situazione particolare del singolo viene concordato un piano di sviluppo professionale e personale nonché la formazione necessaria a concretizzare tale piano. Il potenziale viene rilevato tramite l'analisi dei punti di forza, degli ambiti da migliorare e delle possibilità di sviluppo. A titolo esemplificativo, vengono presi in considerazione: la performance oltre la media, l'ambizione dimostrata nel ricoprire posizioni con più responsabilità, una necessaria e riconoscibile base di competenze e la forte identificazione con la strategia e i valori della Banca, il suo digital mindset, la predisposizione alla collaborazione e al lavoro di gruppo nonché la capacità di una corretta gestione delle dinamiche tra colleghi/e.
HR presidia e coordina le attività relative al colloquio annuale e pone in essere attività formative specifiche rivolte ai preposti per trasmettere metodologie corrette e strumenti adeguati da utilizzare ai fini del colloquio e monitora tutto il processo di valutazione.
Volksbank adotta in ambito ICT una strategia di outsourcing per il core system bancario e per quelle applicazioni che richiedono rilevanti investimenti e competenze specifi che. Volksbank per tali servizi si avvale del supporto dell'outsourcer informatico Accenture Financial Advanced Solutions & Technology (Accenture FAST) per la gestione, l'evoluzione e l'innovazione dell'intero sistema informatico che sostiene tutti i processi bancari, sia di fi liale sia interni.
Accenture FAST offre soluzioni evolute per il mondo bancario, in grado di assicurare adeguati livelli di servizio e una costante evoluzione ed innovazione dei prodotti e servizi offerti dalla banca.
In base agli obiettivi del piano industriale 2024-2026 che pone particolare attenzione a tematiche di omnicanalitá e uso del dato, la banca ha approvato la strategia ICT per il prossimo triennio che prevede investimenti importanti lato dati e canali digitali con l'obiettivo di una maggiore autonomia della banca in questi ambiti strategici, puntando, se necessario, anche a infrastrutture autonome e disaccoppiate dal sistema di core banking.
La banca ha analizzato e valutato nel 2024 le migliori soluzioni architetturali sul mercato per migliorare la propria offerta digitale e ha avviato di conseguenza un progetto che prevede l'implementazione di una nuova architettura che sará la base per un'offerta dei canali digitali completamente rivista a partire da App e Direct Banking per clienti privati. La soluzione coprirà in una prima fase tutto il perimetro funzionale attuale ma con un design moderno e una migliore "user experience" omnicanale quindi con interfacce allineate tra i canali web/mobile e integrata con processi di consulenza e assistenza fisica qualora richiesta dal cliente.
A tal proposito la banca continua a puntare sull'uso dei processi di firma e contrattualizzazione a distanza, segno
della maggior propensione da parte della clientela a svolgere anche operazioni più complesse e consulenza tramite canali senza contatti fisici.
Le nuove soluzioni per i canali digitali per i clienti privati verranno introdotte sul mercato nel corso del secondo semestre 2025.
Volksbank, nel suo percorso di trasformazione digitale, riconosce l'importanza strategica dei dati come fondamento per la personalizzazione del servizio al cliente e la creazione di nuovo valore. Attraverso un approccio 'Data-Driven', la banca si impegna a garantire che tutti gli utenti abbiano accesso ai dati necessari per prendere decisioni informate, promuovendo un'esperienza cliente omnicomprensiva e customer-centric. Gli obiettivi a lungo termine includono l'incremento dell'uso self-service dei dati, il miglioramento della conoscenza dei clienti e supportare nuove opportunità di business, nonché l'ottimizzazione dell'efficienza operativa e del presidio del rischio. Questi obiettivi sono supportati da un impegno costante nella governance dei dati e da un modello di maturity che promuove la cultura del dato all'interno dell'organizzazione.
Continua il graduale aggiornamento del parco macchine "self service" con l'installazione di ATM di versamento di ultima generazione e con la sostituzione delle macchine contamonete, in parte con macchine ad uso 24/7 nelle filiali con un alto volume di versamenti moneta.
Inoltre, la banca ha investito nei "chioschi" con il rinnovo di oltre la metà del parco installato e con la sostituzione del software di questi apparecchi che continuano ad essere apprezzati dai clienti che preferiscono eseguire operazioni bancarie 24/7 in un ambiente protetto della banca come lo è l'area self di ogni filiale.
In ambito organizzazione di filiale si segnala che ormai 112 filiali lavorano con il modello organizzativo cosiddetto "multicassiere". In tali filiali non sono più presenti il ruolo del cassiere fisso e lo sportello classico, ma viene installata una cassa multi-operatore situata nell'area comune della filiale, che è accessibile a tutti collaboratori. Il cliente può rivolgersi di conseguenza a un qualsiasi consulente per supporto su transazioni di cassa. Questo modello di filiale adatto soprattutto alle filiali di piccola e media dimensione con operatività in contanti contenuta consente ai collaboratori di sfruttare al meglio i propri tempi e di concentrarsi così sulla consulenza e su servizi a maggiore valore aggiunto.
Si è conclusa nel 2024 la dotazione dei collaboratori di filiale di PC portatili al posto delle postazioni fisse per supportare meglio la flessibilità nella gestione dei posti di lavoro e per supportare futuri modelli di smart working. Da evidenziare infine che in ambito degli sviluppi IT interni si è conclusa la migrazione degli applicativi dalla piattaforma HCL Domino ad applicativi sviluppati internamente su una piattaforma "low code" con metodi di sviluppo agili. Tale piattaforma è fondamentale per app completamente nuovi per supportare gli obiettivi di digitalizzazione ed efficientamento dei processi aziendali interni, obiettivo importante del nuovo piano industriale.
L'attività di sponsorizzazione di Volksbank sostiene fi nanziariamente eventi, attività od organizzazioni a fronte di determinate controprestazioni di carattere pubblicitario e/o economico coerentemente con un preciso piano di marketing, allo so di raggiungere specifi ci obiettivi d'immagine e/o commerciali.
Le sponsorizzazioni promuovono l'immagine e la popolarità della Società, ma tendono anche a consolidare il legame con il cliente e rappresentano un mezzo strategico che agevola l'avvio di nuove relazioni.
Nel 2024 Volksbank ha investito complessivamente in sponsorizzazioni 1.165.119.000 euro.
I settori che ne hanno benefi ciato vanno dallo sport, alla cultura, al sociale, alla formazione. Il sostegno alle sezioni giovanili delle associazioni sportive viene tenuto in particolare considerazione.

Nel 2024 Volksbank ha sponsorizzato circa 140 associazioni. L'investimento è ricaduto per circa l'88% in attività sportive, mentre del restante 12% hanno benefi ciato associazioni culturali, sociali, ecologiste e di categoria. A questo importo va aggiunta la somma gestita direttamente dalle fi liali a sostegno di iniziative locali di piccola/ media entità. Nel 2024 tale importo è ammontato complessivamente a 233.395 euro.
| Attività di sponsorizzazione 2024 | Importo | % su totale |
|---|---|---|
| (in euro) | ||
| Sport | 1.003.152 | 86,1% |
| Cultura | 113.586 | 9,7% |
| Sociale | 34.179 | 2,9% |
| Altro | 14.202 | 1,2% |
| Totale | 1.165.119 | 100,0% |
Volksbank sostiene il territorio anche mediante elargizioni, per sostenere le realtà meritevoli di supporto. Di norma le elargizioni sono destinate a fi nalità di bene comune, e possono anche esser indirizzate a istituzioni culturali. Tradizionalmente la Società contatta direttamente le strutture locali destinatarie delle elargizioni nell'ambito del loro bacino d'utenza. Complessivamente, nel 2024, le elargizioni sono state di circa 221.000 euro. Tra le istituzioni benefi ciarie si registrano parrocchie, associazioni volontarie laiche e istituzioni locali.
La Fondazione Banca Popolare di Marostica Volksbank ha come scopo promuovere e sostenere iniziative aventi finalità culturali, di educazione, istruzione, ricreazione, assistenza sociale e sanitaria, culto o finalità di ricerca scientifica a beneficio del tessuto civile e sociale nel territorio dove ha operato la ex Banca Popolare di Marostica ora incorporata in Volksbank.
Nel 2024 la Banca ha erogato alla Fondazione 308.000 euro per iniziative a sostegno del territorio.
La Società, coerentemente con la signifi cativa evoluzione normativa e con la complessità del contesto operativo assegna rilievo essenziale alle attività di gestione e al controllo dei rischi, che devono costituire i presidi per la creazione di valore in un contesto di rischio controllato, coerentemente con gli obiettivi di redditività corrente e prospettica defi niti dai competenti organi decisionali.
Coerentemente con quanto previsto dalle Disposizioni di Vigilanza emanate da Banca d'Italia e in linea con il Regolamento Congiunto Banca d'Italia - Consob in attuazione dell'art. 6, comma 2-bis del TUF del 29 ottobre 2007, la funzione Internal audit assume il ruolo di funzione di revisione interna.
Lo scopo principale della Funzione in discorso, sulla base di quanto stabilito dalla normativa di Vigilanza, è duplice: accertare, tramite lo svolgimento di controlli cd. di terzo livello, svolti sia a distanza che all'interno dei locali della Banca/di suoi fornitori chiave, il regolare andamento dell'operatività e l'evoluzione dei rischi; valutare la completezza, l'adeguatezza, la funzionalità e l'affi dabilità della struttura organizzativa e delle altre componenti del Sistema dei Controlli Interni, portando all'attenzione degli Organi aziendali i possibili miglioramenti, con particolare riferimento al processo di gestione dei rischi nonché agli strumenti di misurazione e controllo degli stessi.
La funzione Internal audit opera nell'ambito di un modello integrato di valutazione del sistema dei controlli interni secondo un approccio "risk based" – "process oriented" e fi nalizzato principalmente a consentire alle funzioni aziendali di controllo analisi integrate dei rischi e dei presidi organizzativi e di controllo.
L'integrazione è consentita innanzitutto dall'utilizzo di un patrimonio informativo condiviso fra tutte le strutture coinvolte (in primis, le funzioni aziendali di controllo, ma anche le funzioni operative di volta in volta interessate),

nonché dalla crescente interazione tra le funzioni aziendali di controllo. Oltre alla previsione di specifi ci fl ussi informativi reciproci, rileva, a questo riguardo, l'istituzione del Comitato controlli interni, composto dalle funzioni aziendali di controllo, con lo scopo di facilitare il coordinamento operativo e lo scambio di informazioni e di generare sinergie nello svolgimento delle rispettive mansioni.
La funzione Internal audit, conformemente a quanto previsto dalle disposizioni di Vigilanza di Banca d'Italia, non risponde gerarchicamente ad alcun Responsabile di aree operative, riportando direttamente al Consiglio di amministrazione, anche per il tramite del Comitato Rischi, e preservando in tal modo la propria indipendenza. Gli Organi aziendali sono sistematicamente informati degli esiti delle verifi che svolte, con particolare evidenza di eventuali criticità riscontrate nel corso dell'attività.
La Funzione in parola è dotata di un budget di spesa autonomo, che permette, tra l'altro, di ricorrere a consulenze esterne; ha, inoltre, facoltà di accesso a tutte le attività della Banca svolte presso gli Uffi ci Centrali, le Filiali e gli outsourcer.
La nomina e la revoca del Responsabile rientrano tra le competenze esclusive e non delegabili del Consiglio di amministrazione, sentito il parere del Collegio sindacale; il Consiglio approva, inoltre, la regolamentazione interna istitutiva della funzione Internal audit (Mandato).
La richiamata Funzione opera coerentemente al piano annuale/pluriennale delle attività, redatto dal Responsabile attraverso un approccio "risk based" e "process oriented" e approvato dal Consiglio di amministrazione. Tramite lo svolgimento delle attività previste nel piano, la Funzione:
Al fi ne di espletare correttamente e in modo effi cace ed effi ciente le proprie attività, la funzione Internal audit:
ove non vi abbia partecipato direttamente, viene informato dei rapporti intercorsi con le Autorità, in particolare di Vigilanza;
collabora con i diversi livelli dell'organizzazione, con il Collegio sindacale e con gli altri soggetti incaricati di attività di controllo (in particolare con le Funzioni Risk management, Compliance, Antiriciclaggio, Dirigente Preposto).
Nel perseguimento della propria "mission", la Funzione si ispira alle regole stabilite dal Board of Directors dell'Institute of Internal Auditors (di seguito anche "IIA"). Tali regole si basano su quattro principi di seguito brevemente descritti:
La funzione di conformità alle norme presiede, secondo un approccio risk based, alla gestione del rischio di non conformità con riguardo a tutta l'attività aziendale, verifi cando che le procedure interne siano adeguate a prevenire tale rischio. A tal fi ne, essa ha accesso a tutte le attività della banca, centrali e periferiche, e a qualsiasi informazione a tal fi ne rilevante.
La funzione di Compliance opera con indipendenza e in autonomia all'interno della struttura, rispondendo funzionalmente del proprio operato al solo Consiglio di amministrazione. Il vigente mandato della funzione di Compliance è stato approvato dal Consiglio di amministrazione nella seduta del 28 giugno 2024.
I principali adempimenti che la funzione di Compliance è chiamata a svolgere sono:
Inoltre, nello specifi co ambito della gestione e della supervisione dei rischi ICT e di sicurezza, la funzione di Compliance concorre alla defi nizione delle policy di sicurezza dell'informazione adottate dalla Banca, e viene tempestivamente informata su qualsiasi attività o evento che infl uenzi in modo rilevante il profi lo di rischio della Banca in ambito ICT, al verifi carsi di incidenti operativi o di sicurezza signifi cativi, nonché in merito a qualsivoglia modifi ca sostanziale ai sistemi e ai processi ICT della Banca; infi ne, la Funzione garantisce la conformità dei contratti di outsourcing e con fornitori di rilevanza ICT.
Nel corso dell'esercizio 2024 la funzione di Compliance ha monitorato sistematicamente le novità normative e regolamentari applicabili alla Banca, informandone i servizi interni coinvolti; si è relazionata nel continuo con gli organi aziendali (fornendo loro consulenza e assistenza in tutte le materie in cui assume rilievo il rischio di non conformità) e con le unità organizzative, sia tramite attività di consulenza e di verifi ca ex-ante dell'adeguatezza dei presidi approntati per mitigare i rischi di non conformità, sia mediante attività di verifi ca ex-post, inerente alla coerenza dei comportamenti operativi. Tali attività sono state individuate, strutturate e formalizzate attraverso:
La funzione di Compliance agisce nell'ambito del "Sistema dei controlli interni" le cui attività si coordinano nell'ambito del Comitato controlli interni, composto dai responsabili delle funzioni aziendali di controllo di secondo e terzo livello della Banca cui si aggiunge il Dirigente Preposto e il Data Protection Offi cer, il cui obiettivo è incrementare, mediante regole e metodologie comuni, il livello di consapevolezza dei rischi da parte degli organi preposti alla gestione dell'azienda.
Le attività hanno interessato principalmente i seguenti ambiti:

La funzione di Compliance svolge un ruolo determinante nella tutela dell'immagine nei confronti degli stakeholder della Banca occupandosi dell'osservanza del Codice Etico che il Consiglio di amministrazione ha adottato fi n dal 2005, e della gestione, direttamente ad opera del responsabile della funzione, del sistema interno di segnalazione delle violazioni (cd Whistleblowing).
Con il mandato della funzione di Risk management il Consiglio di amministrazione ha formalizzato compiti e competenze della funzione di controllo dei rischi, recependo tutte le più recenti normative nazionali e internazionali circa il ruolo e gli adempimenti delle funzioni aziendali di controllo, cui la funzione di Risk management appartiene, inquadrate nel più generale Sistema dei Controlli Interni, e che impongono in particolare:
Il mandato stabilisce quindi che la funzione Risk management risulti gerarchicamente e funzionalmente dipendente direttamente dal Consiglio di amministrazione. Il responsabile della funzione Risk management comunica e risponde in merito al proprio operato al Consiglio di amministrazione ed esplica il mandato conferito alla funzione in maniera autonoma.
All'interno del sistema dei controlli interni, la funzione di controllo dei rischi ha la fi nalità di attuare le politiche di governo dei rischi.
A partire dal 2015 è stato istituito – ai sensi della circolare di Banca d'Italia n. 285/2013 – il Comitato rischi, un comitato endoconsiliare di supporto al Consiglio di amministrazione in materia di rischi e sistema dei controlli interni. Esso è composto da tre a cinque amministratori non esecutivi ed ha il compito di:
La Policy dei rischi e il relativo Regolamento defi niscono in forma organica e sistematica le strategie di individuazione, misurazione, gestione e controllo dei rischi nonché i presupposti per una consapevole assunzione dei rischi medesimi. Nel corso del 2024, si è provveduto a completare la razionalizzazione dei processi di gestione dei rischi formalizzandoli in appositi e dettagliati manuali operativi interni.
Il Regolamento di gestione dei rischi contiene in primo luogo la defi nizione, in conformità alla disciplina contenuta nella succitata circolare di Banca d'Italia n. 285/2013, del cosiddetto Risk Appetite Framework (RAF) che si prefi gge di defi nire, in coerenza con il massimo rischio assumibile da parte della Banca, il suo modello di business e il piano strategico, le seguenti grandezze fondamentali:
L'obiettivo è quello di defi nire i rischi insiti nelle singole attività di business e di descrivere le variazioni nel tempo della struttura dei rischi, in modo tale da poter garantire controllo e gestione dei rischi accurati e tempestivi. Eventuali variazioni sfavorevoli possono essere così rilevate per tempo grazie ad un presidio sistematico, garantendo la possibilità di azioni correttive sulla struttura dei rischi. Il framework adottato prevede quattro livelli di assunzione di rischio in funzione della capacità o volontà di assumere rischio e dipendono, in particolare, dalla propria dotazione patrimoniale, posta a copertura dei rischi, dalla propria capacità reddituale e dal rischio che si è disposti ad assumere per il raggiungimento dei propri obiettivi economici e strategici:
Annualmente il Consiglio di amministrazione, con il supporto della funzione di controllo dei rischi, verifi ca l'adeguatezza del RAF, la sua aderenza al business model e quantifi ca per ogni esercizio, in coerenza con gli obiettivi strategici, gli obiettivi di rischio e le eventuali soglie di tolleranza all'interno di un documento denominato Risk Appetite Statement ("RAS"). Tale attività è svolta in ottica di stress test della Banca al fi ne di garantire che i limiti e gli obiettivi di business siano coerenti con le soglie di Piano di risanamento. Il RAS rappresenta la linea guida per la Banca a presidio del rischio nella sua gestione quotidiana e rappresenta la base per la creazione della Risk Culture. Periodicamente, almeno trimestralmente, il Consiglio di amministrazione viene aggiornato sul rispetto dei limiti defi niti e sull'identifi cazione/presidio di rischi emergenti attraverso il documento di "Risk Profi le".
Al fi ne di garantire una pronta e precisa informativa verso il CdA la Banca si è dotata di un robusto sistema di warning e di un processo di escalation per garantire che i limiti non vengano sforati o, nel caso in cui questo si verifi chi, di porre immediatamente in essere strumenti di mitigazione/rientro.
Relativamente al risk assessment, ovvero la periodica valutazione della rilevanza e signifi catività di ciascun rischio, sono utilizzati un metodo e una scala di valutazione conformi alla metodologia integrata di verifi ca comune alle funzioni aziendali di controllo. In particolare, la metodologia prevede che, per ciascuna categoria di rischio, la rilevanza prenda in considerazione – ove possibile – la probabilità che il rischio si manifesti e l'impatto che ne deriva. Ciascuna funzione di controllo, per le aree di propria competenza, è coinvolta e condivide gli esiti della verifi ca.
Nell'ambito del sistema dei controlli interni ("SCI"), la "metodologia integrata", cioè comune a tutte le funzioni aziendali di controllo, defi nisce, in un quadro omogeneo e consistente, obiettivi, ruoli, procedure e tecniche da adottare nel disegno e nella valutazione dei controlli posti in essere per la mitigazione dei rischi. Tale metodologia prevede il coinvolgimento e la responsabilizzazione dei process owner e l'adozione di un approccio bottom-up di rilevazione e valutazione dei rischi.
Nell'ambito delle attività di controllo, assume un ruolo fondamentale il processo ICAAP (Internal Capital Adequacy Assessment Process), previsto dalla normativa vigente e fi nalizzato alla verifi ca dell'adeguatezza della dotazione patrimoniale della Banca, anche in ottica prospettica e in situazioni di stress di sistema e/o interne.
L'attività prevede, fra l'altro, la verifi ca del rispetto nel continuo dell'insieme dei requisiti prudenziali regolamentari e di quelli indicati dall'Autorità di Vigilanza nell'ambito del processo SREP. A partire dal 2023, il processo considera anche i requisiti minimi di capitale e passività ammissibili in caso di risoluzione (MREL, Minimum Requirements for own funds and Eligible Liabilities).
Analogamente, in ottemperanza alle esigenze informative statuite nella circ. n. 285 di Banca d'Italia che ha recepito gli orientamenti SREP dell'Autorità Bancaria Europea, viene eseguito, in concomitanza con il processo ICAAP, il processo di valutazione dell'adeguatezza della liquidità interna denominato ILAAP (Internal Liquidity Adequacy Assessment Process), i cui risultati riferiti al 31 dicembre 2023 sono stati trasmessi all'Autorità di Vigilanza nel mese di aprile all'interno di uno specifi co resoconto redatto congiuntamente al resoconto ICAAP.
Il rischio di credito è il rischio della totale o parziale insolvenza di una controparte affi data e costituisce il principale fattore di rischio a cui è esposta la Società, coerentemente con la propria caratterizzazione di banca orientata alla clientela retail e alle piccole e medie imprese.
La gestione del rischio di credito è perciò volta da un lato a migliorare i processi di concessione del credito in modo che essi risultino compatibili coi rischi sottostanti e dall'altro all'individuazione preventiva dei fenomeni di peggioramento della solvibilità dei clienti affi dati attraverso sistemi di monitoraggio sempre più effi caci ed affi dabili come previsto all'interno della Policy e del regolamento di gestione dei rischi.
In tali documenti sono defi nite in modo organico le linee guida di gestione di tutte le possibili forme del rischio di credito (rischio di insolvenza, rischio di variazione del grado di solvibilità, rischio delle esposizioni in valuta, rischio di concentrazione del portafoglio crediti, rischio residuale). I due documenti disciplinano in particolare:
patrimoniali per il rischio di credito (pillar I); limiti normativi e interni per il rischio di concentrazione (pillar II); criteri adottati per le rettifi che di valore per il deterioramento dei crediti.
Nel corso del 2024 è stata svolta la ricalibrazione del sistema di rating entrato a regime da aprile 2023 volta ad ottimizzare ed effi cientare sempre più la valutazione della clientela nei processi di erogazione e monitoraggio.
In modo particolare si sono aggiornate le serie storiche inserendo due ulteriori anni che hanno consentito di migliorare la precisione del modello, permettendo di fare valutazioni più dettagliate e accurate.
Il modello di rating consente di valutare in modo diversifi cato i privati, imprese di piccole dimensioni e imprese di medio grandi dimensioni utilizzando diversi driver e pesi a seconda del settore economico di appartenenza.
Il modello di rating non solo calcola la classe per ogni cliente affi dato ma sono stati creati specifi ci moduli che assegnino anche ai clienti non affi dati una valutazione. Sulla base del sistema di rating interno la Banca è, pertanto, in grado di attribuire ad ogni cliente una specifi ca PD.
Da un punto di vista operativo, il processo di monitoraggio del credito è garantito nel continuo attraverso un sistema automatico di classifi cazione delle posizioni anomale (GDC, Gestione del Credito). Esso si avvale di un motore di early warning, anch'esso oggetto di alcuni interventi di ottimizzazione e affi namento avviati a fi ne 2023 e proseguiti nel corso del 2024, che, partendo dal rating andamentale e da altri indicatori calcolati e alimentati su base giornaliera, è in grado di segnalare l'insorgenza di situazioni potenzialmente degradate. Inoltre, il sistema consente di razionalizzare il processo interno di classifi cazione e gestione dei clienti problematici, a sua volta disciplinato da uno specifi co regolamento che contiene il dettaglio delle attività di controllo da porre in atto, la procedura di classifi cazione delle posizioni anomale e le istruzioni operative per l'amministrazione e la gestione delle stesse.
Oltre che le usuali classi di rischio per i crediti deteriorati stabilite dall'organo di vigilanza (sofferenze, inadempienze probabili, esposizioni scadute e/o sconfi nanti deteriorate, esposizioni oggetto di concessione "forborne exposure"), il sistema prevede anche quattro classifi cazioni per la clientela in "bonis", graduate in funzione della presenza di indicatori di anomalia che, pur non richiedendo la classifi cazione nella categoria dei crediti deteriorati, richiede non di meno una gestione più attenta del profi lo di rischio (bonis, osservazione, medio rischio, alto rischio). La Banca prevede che le posizioni classifi cate a medio rischio e ad alto rischio siano classifi cate, in ottica IFRS9, come stage 2, ovvero presentino una valutazione dell'impairment lifetime; mentre le posizioni classifi cate a bonis e/o osservazione possono essere classifi cate in ottica IFRS9 sia a stage 1 che a stage 2, ovvero sia con approccio one year che lifetime, a seconda della presenza o meno di variazioni della rischiosità.
In particolare, è in essere un sistema di monitoraggio e gestione delle posizioni cosiddette in pre-past due, ossia delle posizioni in stato di sconfi namento continuativo per più di 30 giorni, al fi ne di prevenire il loro passaggio allo stato di past due vero e proprio.
L'adozione delle metodologie di credit risk mitigation per il calcolo del requisito patrimoniale a fronte del rischio di credito secondo le disposizioni di Basilea 3 continua a determinare la defi nizione accurata dei processi di stima, valutazione e rivalutazione periodica degli immobili utilizzati come garanzie ipotecarie, al fi ne di rispettare i criteri di eleggibilità e ammissibilità di tali garanzie.
Tra le attività svolte al fi ne di garantire una corretta classifi cazione e valutazione delle esposizioni creditizie, la funzione di Risk management svolge un controllo andamentale sulle singole posizioni, ed in particolare:
Il controllo da parte della funzione di Risk management si confi gura nei termini di:
Nel corso dell'anno il livello del requisito patrimoniale è stato costantemente monitorato nell'ambito del processo ICAAP e non si sono segnalate signifi cative variazioni nel livello medio di ponderazione delle esposizioni nei singoli portafogli regolamentari.
La relazione trimestrale del rischio di credito redatta per il Consiglio di amministrazione costituisce lo strumento di reporting dell'andamento dell'attività creditizia e dei rischi ad essa connessi nonché del rispetto degli obiettivi di rischio (defi niti nel "RAF") e degli obiettivi e delle linee guida defi niti nella pianifi cazione strategica a medio e lungo termine. In essa sono esposte fra l'altro le valutazioni degli indici di rischio (probabilità di insolvenza e stima delle perdite attese), le metodologie adottate nei calcoli, le analisi di scenario per verifi care il comportamento del portafoglio crediti a fronte di eventi inattesi.
A cadenza mensile viene elaborata anche una relazione ridotta che contiene le informazioni essenziali sulla composizione e il grado di rischio complessivo del portafoglio crediti.
La verifi ca e il controllo del rischio di credito sono stati inoltre oggetto di trattazione mensile nell'ambito del Comitato interno crediti, nel corso del quale vengono esaminate approfonditamente le succitate relazioni mensile e trimestrale e la situazione di dettaglio delle principali posizioni deteriorate.
Il rischio di mercato viene defi nito come il rischio di perdita sugli strumenti fi nanziari di proprietà derivante dalle possibili oscillazioni delle variabili dei mercati fi nanziari (tassi, volatilità, cambi valutari, corsi azionari), considerando la possibilità che ogni singolo strumento fi nanziario sia esposto a uno o più dei suddetti rischi. Il rischio di mercato è pertanto misurato come variazione di valore delle consistenze dovute ai movimenti dei mercati.
Il sistema di misurazione e controllo dei rischi di mercato è basato sul metodo del Value-at-Risk (VaR), sul quale poggia un sistema di limiti di rischio e di perdita massimi sopportabili (capitale a rischio) su diversi orizzonti temporali. Il metodo del VaR calcola la perdita potenziale massima di un portafoglio durante un determinato orizzonte temporale e con una determinata probabilità, in presenza di condizioni normali di mercato. Il VaR è un sistema omogeneo di misurazione, applicabile a tutti gli strumenti fi nanziari, e permette in tal modo la confrontabilità dei valori di rischio calcolati sia dal punto di vista temporale sia da quello della redditività giornaliera. Per il calcolo del VaR, la Banca utilizza il modello parametrico varianza-covarianza fornito da primaria società con ampia esperienza nel settore, affi ancato da modelli interni utilizzati per le necessarie verifi che, nonché per scopi di pianifi cazione: a titolo esemplifi cativo si citano VaR da simulazioni Monte Carlo e VaR storici con utilizzo dell'Extreme Value Theory per i livelli di confi denza più elevati.
Oltre che sull'analisi di VaR e di perdita massima sostenibile, il presidio del rischio di mercato si basa, attraverso specifi ci sistemi di limiti, sul controllo del rischio di controparte, del rischio Paese, della sensitività del portafoglio al rischio di tasso di mercato (basis point value) e del rischio di credito (credit risk sensitivity).
Al fi ne di evitare e prevenire possibili sconfi namenti dai limiti di rischio autorizzati, un sistema standardizzato di reporting giornaliero controlla e verifi ca l'approssimarsi del raggiungimento delle soglie.
Mensilmente la funzione di Risk management redige una relazione dettagliata ed esaustiva inerente i rischi di mercato attinenti il portafoglio di proprietà. Il Risk management ha infi ne il compito di validare e verifi care nel continuo il sistema di pricing degli strumenti fi nanziari detenuti, allo scopo di mantenere un profi lo di quotazioni attendibile e aderente alle quotazioni di mercato (fair value).

È il rischio che la controparte di un'operazione non adempia ai suoi obblighi nei modi e tempi previsti dal contratto. Il rischio di controparte è regolato attraverso uno specifi co sistema di limiti operativi, basati su una serie di criteri di valutazione del merito creditizio delle controparti, in forma distinta a seconda della loro tipologia (corporate o fi nancial).
Vale inoltre la regola generale secondo la quale tutte le operazioni fi nanziarie devono essere eseguite esclusivamente con controparti affi date.
Il limite di ciascuna controparte viene deliberato dal Consiglio di amministrazione e può essere utilizzato dai servizi Tesoreria e Investimenti sulla base di specifi che quote percentuali del limite stesso, attribuite a categorie omogenee di strumenti fi nanziari.
Relativamente al portafoglio bancario, che corrisponde all'insieme dell'operatività commerciale della Banca in relazione alla trasformazione delle scadenze di tutte le attività e passività di bilancio, comprese quelle della tesoreria e dei derivati di copertura, le variazioni delle strutture dei tassi di mercato possono avere effetti sfavorevoli sul margine di interesse e sul patrimonio costituendo quindi una fonte di rischio (rischio di tasso).
Le strategie gestionali e di investimento di tale portafoglio sono improntate a criteri di ottimizzazione del profi lo rischio/rendimento e attuate in base alle aspettative sull'andamento dei tassi di interesse. La politica di investimento della Banca è perciò focalizzata sull'ottimizzazione dei margini di interesse e sulla minimizzazione della volatilità degli stessi (Asset & Liability Management).
Le linee guida e la disciplina per la gestione del rischio di tasso di interesse del portafoglio bancario sono contenute nella "Policy fi nanza e tesoreria" e nel "Regolamento di gestione dei rischi", mentre i limiti e deleghe operative per la gestione fi nanziaria e della liquidità sono contenuti nella "Policy limiti e deleghe della fi nanza e della liquidità". In tali documenti sono identifi cati, fra gli altri, due indicatori, inerenti rispettivamente alla sensibilità del margine di interesse e del valore attuale del patrimonio a fronte di variazioni sfavorevoli della curva dei tassi, utilizzati anche nella defi nizione del RAF.
Il presidio del rischio di tasso si avvale in particolare delle elaborazioni trimestrali elaborate tramite modulo applicativo integrato di analisi e simulazione a supporto dei processi di ALM e rischio tasso, il cui modello è stato via via affi nato al fi ne di trattare nella maniera più realistica e attendibile possibile tutte le poste dell'attivo e passivo del portafoglio bancario in ottica di ottimizzazione delle strategie delle poste dell'attivo e del passivo del bilancio. La verifi ca e il controllo del profi lo di rischio di tasso di interesse sono oggetto di discussione trimestrale nell'ALCO Banca, nel corso del quale viene presentata da parte della funzione Risk management una specifi ca relazione trimestrale. In particolare, la reportistica comprende una cosiddetta analisi di fi xing che consente di illustrare su fasce di scadenze regolamentari l'ammontare delle voci del banking book sottoposte a variazione di tasso. Essa consente fra l'altro di monitorare l'effettiva capacità di natural hedging del portafoglio bancario sia in termini temporali che d'importo fra le poste attive e quelle passive.
Il rischio di liquidità è il rischio che la Banca non sia in grado di far fronte ai propri impegni di pagamento alla loro scadenza e/o di fi nanziare gli incrementi delle proprie attività. Esso si manifesta principalmente sotto forma di:
incapacità di reperire fondi fi nanziandosi sul mercato (funding liquidity risk);
incapacità si smobilizzare fondi vendendo le attività sul mercato (asset liquidity risk).
In ottemperanza al disposto della circolare n. 285 di Banca d'Italia, è inoltre eseguito il processo di valutazione dell'adeguatezza della liquidità interna denominato ILAAP (Internal Liquidity Adequacy Assessment Process).
La gestione della liquidità si avvale delle indicazioni e delle linee guida operative contenute nel Regolamento di gestione dei rischi, documento oggetto di costante aggiornamento. Elemento essenziale della gestione è la distinzione fra liquidità operativa in ottica di breve termine (con un orizzonte temporale fi no a 12 mesi) e liquidità

strutturale in ottica di medio-lungo termine (con un orizzonte temporale oltre i 12 mesi). La prima è volta a scongiurare situazioni di improvvisa tensione di liquidità, determinata da shock specifi ci della Banca o sistemici del mercato; la seconda risponde alla necessità di garantire la gestione ottimale, da un punto di vista strategico, della trasformazione delle scadenze tra raccolta e impieghi, tramite un adeguato bilanciamento delle scadenze delle poste dell'attivo e del passivo, in modo da prevenire situazioni di crisi di liquidità future.
La misurazione e il controllo della liquidità operativa e della liquidità strutturale sono defi niti attraverso un sistema di indicatori, limiti e reportistica periodica, anche a livello giornaliero. Inoltre, sono chiaramente defi niti l'assetto organizzativo delle strutture e funzioni preposte alla gestione della liquidità e dei relativi controlli e i piani di emergenza da porre in atto al verifi carsi di situazioni di stress o di crisi, il cosiddetto Contingency Funding Plan (CFP). Il rischio di liquidità è calcolato con il metodo del Liquidity at Risk (LaR) che stima – a differenti intervalli di confi denza – il fabbisogno di liquidità, non direttamente infl uenzabile dalla Banca, su orizzonti temporali predefi niti. I fl ussi di liquidità di interesse nell'analisi del LaR sono gli sbilanci giornalieri non riconducibili a scelte operate dalla Banca, ovvero i fl ussi "autonomi" dalla volontà della Banca e pertanto riconducibili all'attività della clientela. Tale approccio viene utilizzato per verifi care il livello delle riserve.
La situazione della liquidità è oggetto di costante monitoraggio da parte degli organi preposti, su base settimanale e mensile. Il Contingency Funding Plan prevede inoltre un sistema di segnali di allarme monitorati sul cosiddetto Liquidity Monitor e basato sulla misurazione di indicatori di preallarme suddivisi tra indicatori di crisi sistemica e di crisi specifi ca.
Gli indicatori sono opportunamente ponderati al fi ne di individuare cinque diverse situazioni operative riconducibili al progressivo deterioramento della posizione di liquidità della Banca: condizione di normalità operativa – a sua volta ripartita in situazione di regolarità, sotto osservazione e di attenzione – condizione di stress (emergenza), situazione di crisi (grave emergenza).
L'UO Tesoreria, cui è deputata la gestione della liquidità operativa, si avvale inoltre del cosiddetto quadro sinottico della liquidità, un report con periodicità giornaliera che descrive in modo sintetico ed esaustivo la situazione di liquidità a breve-medio termine consentendo l'individuazione tempestiva di situazioni di criticità e il mantenimento dei valori degli indicatori sui livelli desiderati.
Le metriche di liquidità sono riportate, secondo le vigenti scadenze, all'Autorità di Vigilanza tramite le segnalazioni armonizzate COREP: LCR e AMM (mensili) ed NSFR (trimestrale).
In merito al rischio di eccessiva leva fi nanziaria, ossia il rischio che un livello di indebitamento particolarmente elevato rispetto alla dotazione di mezzi propri renda la Banca vulnerabile, rendendo necessaria l'adozione di misure correttive al proprio piano industriale, compresa la vendita di attività con contabilizzazione di perdite che potrebbero comportare rettifi che di valore anche sulle restanti attività, annualmente il Consiglio di amministrazione defi nisce, all'interno del RAF, la propensione al rischio della Banca in termini di leva fi nanziaria stabilendo un livello minimo di leverage ratio (rapporto fra Tier1 e totale dell'attivo), secondo la defi nizione di Basilea 3.
La politica di gestione della liquidità privilegia il mantenimento di un funding di riserve di liquidità stabilmente consistente e sempre suffi ciente a fronteggiare possibili situazioni di stress; a tal fi ne si fa ricorso a tutti gli strumenti disponibili, compresi quelli posti in essere dai provvedimenti della Banca Centrale Europea e dal Governo italiano. Il portafoglio titoli di proprietà è confi gurato in modo da garantire nel tempo una capiente riserva per la gestione della liquidità, stabilendo a tal fi ne opportune regole di investimento in termini di durata, settore, rischio emittente, eleggibilità, ecc.
Nel 2016 è stato attivato in modo estensivo il canale di rifi nanziamento cosiddetto ABACO, strumento attraverso il quale è possibile collateralizzare presso BCE i prestiti che presentino specifi ci requisiti di idoneità.
La Banca misura quindi anche il livello di encumbrance delle proprie attività adottando le regole previste dagli "Implementing Technical Standards" pubblicati dall'European Banking Authority (EBA) e tali informazioni sono oggetto di apposita segnalazione Regolamentare alle Autorità di Vigilanza. Il totale del valore contabile delle attività "vincolate" rapportato al totale delle attività di Bilancio, misura il "livello di gravame" sulle attività, ovvero il c.d. "asset encumbrance ratio". Un valore contenuto dell'indicatore permette di ridurre i rischi di liquidità in caso di stress.
I rischi operativi sono naturalmente insiti nell'esecuzione dei processi, nelle caratteristiche dei prodotti e dei servizi offerti, nella possibilità di essere oggetto di eventi fraudolenti o incidentali.
Per questi motivi la Banca analizza le cause che possono determinare le perdite operative e rileva e misura sistematicamente gli eventi con l'obiettivo di limitare e di ridurre i relativi rischi.
Coerentemente con le defi nizioni del Comitato di Basilea, il rischio operativo è identifi cato come "il rischio di perdite risultanti da errori o inadeguatezze dei processi interni, delle risorse umane e dei sistemi oppure derivante da eventi esterni". Sono inclusi i rischi legali, ma esclusi i rischi strategici, di reputazione e sistemici.
Non sono pertanto compresi nella defi nizione di rischio operativo i rischi di opportunità (affare mancato), i danni di immagine e i rischi che coinvolgono l'intero sistema bancario.
La Banca utilizza un sistema interno per la rilevazione e la misurazione delle perdite operative con lo scopo di gestire al meglio le potenziali fonti di pericolo che possono minare la stabilità dell'impresa.
Questo sistema ricalca un'iniziativa analoga, cui la Banca aderisce, che a livello nazionale è promossa dall'Associazione Bancaria Italiana (ABI). Con il progetto DIPO (Database Italiano Perdite Operative) l'ABI vuole sensibilizzare e coadiuvare le banche nella realizzazione di queste procedure, nonché pervenire alla creazione di una banca dati nazionale che permetta alle banche di ottenere dati ed informazioni statistiche più ampie e signifi cative.
Il processo di raccolta delle perdite operative si basa su un processo interno di segnalazioni, che prevede la rilevazione e l'inoltro ad un punto di raccolta centrale situato presso la funzione Risk management, di tutti gli eventi di perdita operativa derivanti incidenti, frodi, cause legali, reclami da parte della clientela, contenziosi con il personale, ecc. La raccolta, catalogazione e analisi sistematica di tali informazioni ha fornito, nel corso degli anni, preziosi spunti e suggerimenti per la valutazione e l'ottimizzazione dei processi e delle attività della Banca.
La valutazione dei rischi operativi è contemplata inoltre nell'ambito dell'assessment delle funzioni aziendali di controllo a fronte dell'introduzione di nuovi prodotti, servizi o altre iniziative commerciali, l'introduzione o la modifi ca di nuovi processi operativi, l'esternalizzazione di funzioni, l'implementazione di nuove soluzioni informatiche.
La gestione dei rischi operativi è di competenza della funzione Risk management ed è inoltre oggetto di esame, nell'ambito del Sistema dei Controlli Interni, anche da parte del Comitato controlli interni che si riunisce periodicamente allo scopo di coordinare fra loro tutte le funzioni aziendali di controllo (Internal audit, Compliance, Antiriciclaggio e Risk management), condividere i perimetri di intervento e le risultanze delle verifi che, indirizzare le azioni correttive verso le funzioni operative, sviluppare e diffondere la cultura dei rischi e dei controlli nelle strutture operative.
Con cadenza trimestrale la funzione Risk management redige una relazione sulla situazione dei rischi operativi della Banca discussa in seno al Comitato controlli interni e presentata al Consiglio di amministrazione.
A partire dal 2012, i requisiti patrimoniali a fronte dei rischi operativi sono calcolati secondo la metodologia standardizzata, che fra l'altro impone l'esecuzione di iniziative per migliorare il livello generale di presidio dei rischi operativi. Fra esse si citano:
Nel sistema di gestione dei rischi operativi è integrato anche il cosiddetto "rischio di condotta", così come defi nito nell'ambito delle linee guida SREP della Banca Centrale Europea. Si tratta del rischio di subire perdite per la fornitura inadeguata di servizi fi nanziari, compresi i casi di dolo o negligenza e deriva dal comportamento non etico di dirigenti e dipendenti della Banca, anche in violazione di controlli e di processi correttamente defi niti, espressione di una cultura aziendale non etica. In particolare, rientrano nel rischio:
La valutazione del rischio è contemplata nell'ambito degli assessment delle funzioni aziendali di controllo a fronte dell'introduzione o modifi ca sostanziale di nuovi prodotti, servizi o altre iniziative commerciali, secondo le direttive della product oversight governance.
Ai fi ni della valutazione del rischio è utilizzata anche la metodologia interna di valutazione del cosiddetto "rischio di modello", per quegli ambiti dell'attività bancaria che, per la presa delle decisioni e la misurazione di determinate variabili di mercato, facciano uso di "modelli", ovvero metodi, sistemi, approcci quantitativi che impiegano teorie, tecniche, assunzioni di natura statistica, matematica, economica, fi nanziaria per ottenere dall'elaborazione di dati in input dei risultati/stime quantitative.
Sono oggetto di specifi ca attenzione i processi di analisi, misurazione e trattamento del "rischio informatico (IT-risk)" con riferimento sia al main-outsourcer AFAST di Accenture, che continua a costituire il centro informatico esternalizzato della Banca, sia alle componenti IT interne, ovvero non esternalizzate, così come ad ogni altra fornitura/esternalizzazione che coinvolga componenti ICT rilevanti.
Nel 2024, particolare attenzione è stata riservata al trattamento e presidio dei rischi derivanti da tecnologie di artifi cial intelligence e alle applicazioni che si avvalgono di servizi di cloud computing, casistica che si conferma in progressiva estensione. Inoltre, continua ad essere progressivamente rafforzata l'attività di presidio del cosiddetto cyber risk, a fronte della continua evoluzione delle potenziali tipologie di attacco informatico.
Per il monitoraggio dei rischi operativi connessi ai processi dedicati ai sistemi di pagamento, la Banca svolge annualmente un'attività di assessment dedicata, secondo le disposizioni della normativa PSD2 i cui esiti sono inviati all'Autorità di Vigilanza.
Sempre nell'ambito dei rischi operativi sono in essere processi e metodologie di analisi e valutazione del cosiddetto "rischio di esternalizzazione (outsourcing risk)", volte a presidiare i rischi connessi alle funzioni aziendali trasferite a fornitori esterni, con particolare ma non esclusivo riferimento alle funzioni aziendali essenziali (FEI) ai sensi della normativa vigente. Le verifi che si avvalgono di processi e metodologie di analisi e valutazione, specifi camente defi nite per il presidio di tale tipologia di rischio.
In questo ultimo ambito la Banca nel 2024 ha avviato un processo di adeguamento a quanto prescritto dal Digital Opertional Resilience Act (DORA).
Il rischio di concentrazione è defi nito come il rischio derivante da esposizioni creditizie verso controparti, gruppi di controparti connesse, controparti del medesimo settore economico o che esercitano la stessa attività.
Il rischio di concentrazione per singolo prenditore è misurato in conformità alle disposizioni della Circolare 285 di Banca d'Italia (Titolo III – Capitolo 1 – Allegato B) secondo il metodo del Granularity Adjustment ("GA").
Nell'ambito del processo ICAAP sono state messe a punto specifi che metodiche, conformi alle disposizioni normative in materia, per calcolare il rischio di concentrazione geo-settoriale, cioè il rischio derivante da esposizioni verso controparti operanti nel medesimo settore economico o nella medesima area geografi ca.
È attivo, inoltre, un articolato sistema di limiti che controlla e indirizza le linee guida per il contenimento del livello di rischio di concentrazione del portafoglio crediti della Banca.
Anche il rischio di concentrazione, nelle sue varie forme, è monitorato nella relazione trimestrale del credito ed è oggetto di discussione nell'ambito delle riunioni trimestrali del Comitato interno crediti.

Il rischio ESG (Environmental, Social and Governance), viene defi nito come il rischio attuale o prospettico di fl essione degli utili o del capitale derivante dall'impatto diretto o indiretto di eventi collegati a fattori ambientali (con particolare attenzione a quelli connessi al fenomeno del cambiamento climatico), sociali e di governance.
La Banca Centrale Europea considera i rischi climatici e ambientali tra i principali fattori di rischio per il sistema bancario dell'area Euro, come dimostrato dal fatto che tale tipologia di rischi sono stati fra le priorità del Meccanismo di Vigilanza Unico per il triennio 2024-2026. In tale ottica, le banche risultano potenzialmente esposte ai rischi fi nanziari legati al clima, indipendentemente dalle loro dimensioni, dalla loro complessità o dal loro modello di business e la Vigilanza richiede di "accelerare gli interventi per porre effi cacemente rimedio alle carenze nella governance e nella gestione dei rischi climatici e ambientali".
La Banca rivolge particolare attenzione alla gestione del rischio climatico ambientale, avendolo inserito fra gli obiettivi del piano strategico 2024-2026. In particolare, vengono attenzionati i rischi sociali, ambientali e di governance associati alle tipologie di attività delle imprese clienti, quelli connessi agli immobili a garanzia dei fi nanziamenti e delle attività economiche a cui sono rivolti i propri investimenti. Particolare attenzione è rivolta al tema della sostenibilità, con lo sviluppo di politiche interne ed esterne a supporto del territorio e della propria clientela. L'attività di analisi della Banca si è focalizzata, coerentemente con le linee guida di Banca d'Italia, sui rischi climatici ed ambientali, declinati nel rischio fi sico e nel rischio di transizione, iniziando a mappare e a misurarne gli impatti, diretti e indiretti, in relazione a diversi orizzonti temporali (breve, medio e lungo periodo) e in funzione di diversi scenari di analisi. In particolare, le progettualità condotte nel corso del 2024 rappresentano una continuazione e un affi namento del percorso avviato dalla Banca a partire dal 2022, confermato anche nel "Piano interventi" condiviso con Banca d'Italia in coerenza con le "Aspettative di Vigilanza sui rischi climatici ed ambientali". L'integrazione di questa tipologia di rischi nel sistema dei controlli interni è avvenuta attraverso varie fasi.
La Banca ha avviato un'attività di revisione del framework di materiality assessment condotto internamente dalla funzione di Risk management al fi ne di valutare, con approccio quali/quantitativo, gli impatti, diretti/indiretti, dei fattori ESG sugli ambiti "tradizionali" di rischio della Banca. Scopo del processo di revisione è quello di proseguire il continuo miglioramento del processo di identifi cazione delle aree che necessitano di particolari presidi di mitigazione e le aree di possibile sviluppo del business e della strategia in ambito ESG.
A fronte delle analisi quantitative condotte nel corso dell'anno è emerso che la Banca è esposta ai rischi climatici e ambientali in maniera moderata. Gli ambiti di potenziale impatto riguardano gli impieghi e la raccolta verso e da imprese non fi nanziarie, le garanzie immobiliari a copertura del credito, il patrimonio mobiliare e immobiliare, sui quali la Banca ha predisposto approfondimenti e valutazioni. La Banca nel corso del 2024 ha proseguito e ampliato il set di analisi sui rischi climatici ed ambientali, prevedendo anche alcune analisi ad hoc sulla base delle caratteristiche e tipicità del proprio portafoglio clientela e del proprio bacino di utenza. In particolare, le analisi condotte hanno riguardato:
controparti in differenti scenari e con differenti orizzonti temporali, viene inoltre considerato anche in base al livello di effi cienza energetica degli immobili residenziali e commerciali a garanzia;
Inoltre, la Banca, tramite anche il supporto della funzione di Risk management, ha condotto un'attività di revisione del Questionario ESG (Tool). Tale strumento è utilizzato in fase di erogazione/revisione dei fi nanziamenti, allo scopo di defi nire uno scoring interno ESG per le controparti e per i progetti oggetto di fi nanziamento. La nuova versione del Questionario, la quale aggiorna e arricchisce uno strumento preesistente e già adottato negli esercizi precedenti dalla Banca, sarà introdotta nel corso del 2025 per raccogliere informazioni in ambito ESG, ai fi ni della mitigazione del rischio, del posizionamento, della remediation e della sensibilità della clientela su queste tematiche. Quindi una raccolta di dati di tipo Bottom Up utile, dopo una fase di monitoraggio, all'integrazione dei dati Top Down provenienti da analisi di scenario o settoriali.
Gli esiti del processo di analisi, della quantifi cazione del rischio e della simulazione sono stati inseriti nel Resoconto ICAAP, arrivando a determinare una misurazione di capitale proprio aggiuntivo a copertura di determinati fattori di rischio climatico.
Infi ne, si segnala come la Banca abbia proseguito nella piena implementazione ed esecuzione delle attività riportate nel "piano di interventi" monitorando il rispetto delle tempistiche e delle attività e preveda di aggiornare suddetto piano di interventi allo scopo di recepire ove possibile/necessario le "buone prassi" evidenziate dall'Autorità di Vigilanza all'interno del documento "Piani d'azione sull'integrazione dei rischi climatici e ambientali nei processi aziendali delle LSI: principali evidenze e buone prassi".
La Policy dei rischi identifi ca e defi nisce le seguenti ulteriori categorie di rischio oggetto di periodica analisi e valutazione:
rischio di partecipazione, ovvero rischio che il valore di bilancio di una partecipazione possa subire una contrazione a seguito di una riduzione del prezzo sui mercati azionari, in caso di società quotate, oppure di default patrimoniali della partecipata che rendono necessario/opportuno rivederne il valore di carico a bilancio, in caso di società non quotate;
rischio di reputazione, ossia il rischio, attuale o prospettico, di fl essione degli utili o del capitale derivante da una percezione negativa dell'immagine della Banca da parte di portatori di interesse o di qualsiasi soggetto con cui la Banca sia entrata in relazione.
Il riciclaggio e il fi nanziamento del terrorismo rappresentano fenomeni che, anche in virtù della loro possibile dimensione transnazionale, costituiscono una grave minaccia per l'economia legale e possono determinare effetti destabilizzanti soprattutto per il sistema bancario e fi nanziario.
Le articolate basi giuridiche su cui poggia l'intero sistema della lotta, internazionale e interna, al riciclaggio e al fi nanziamento del terrorismo, sono dirette a preservare il sistema bancario dal rischio di essere strumentalizzato anche inconsapevolmente per il compimento di attività illecite, chiamando gli operatori a condotte di c.d. "collaborazione attiva", segnalando all'Autorità preposta le eventuali operazioni che destano sospetto circa la provenienza illecita dei fondi trasferiti.
Per consentire la piena effi cacia dell'impianto regolamentare antiriciclaggio si è reso necessario un processo di armonizzazione internazionale della disciplina di prevenzione, tendente ad evitare che, in un mercato sempre più aperto e concorrenziale, chi movimenta fondi di provenienza illecita possa approfi ttare delle lacune nelle reti di protezione previste dai vari Paesi.
Permangono peraltro aree geografi che e territori la cui regolamentazione non è ancora in linea con le best practices internazionali e nei cui confronti vanno applicati controlli antiriciclaggio più severi, calibrati sul grado di rischio più elevato.
Al riguardo, la normativa, sia di rango primario che secondario, è copiosa e viene costantemente ampliata dalle varie Autorità a ciò delegate. In sintesi, il sistema di obblighi posto in capo agli intermediari e che Volksbank è attenta ad implementare in maniera continuativa è, ancora oggi, incentrato su tre istituti fondamentali:
Di seguito i principali elementi che caratterizzano la normativa antiriciclaggio:

Rileva infi ne che, le Disposizioni Banca d'Italia in materia di organizzazione, procedure e controlli interni, nel recepire gli Orientamenti EBA sulle politiche e procedure relative alla gestione della conformità e al ruolo e alle responsabilità del responsabile antiriciclaggio (EBA/GL/2022/05) vigenti dal 14 novembre 2023, prevedono la nomina di un Consigliere quale "Esponente responsabile per l'antiriciclaggio" al primo rinnovo degli Organi sociali e comunque entro il 30 giugno 2026. Tale Consigliere ha il compito di presidiare la materia dell'antiriciclaggio, in una logica di sempre maggior impegno e coinvolgimento del Consiglio di amministrazione.
È in Volksbank la convinzione che la crescita e lo sviluppo, effettivi e duraturi, sono possibili solo se il cliente è posto al centro di ogni decisione strategica della Società. Tale attenzione verso il cliente, che trova il suo fondamento nel Codice etico della Società, emerge già nella fase di progettazione dei prodotti e dei servizi, costantemente orientata alla ricerca della qualità ma soprattutto alla gestione della relazione con il cliente, allo scopo di fornirgli sempre il prodotto o il servizio che più si adatta alle sue esigenze.

Nonostante l'impegno profuso da tutti i collaboratori, considerata la mole numericamente elevata delle operazioni che quotidianamente vengono poste in essere, non è possibile scongiurare l'ipotesi che, saltuariamente, le aspettative della clientela risultino disattese, generando quindi insoddisfazione per coloro che ritengano di non aver benefi ciato di un servizio adeguato. In queste occasioni, la collaborazione del cliente diventa essenziale sia per l'individuazione e l'eventuale rimozione delle cause all'origine del disservizio, sia per implementare gli opportuni miglioramenti procedurali.
Già da tempo la Società ha istituito al proprio interno un'apposita funzione per la gestione dei reclami e ha aderito, in conformità a quanto previsto dalla normativa di riferimento, ad appositi organismi di risoluzione stragiudiziale delle controversie che dovessero sorgere fra banca e cliente. In un'ottica di continuo miglioramento dei servizi offerti alla clientela è assicurata la terzietà di analisi e di giudizio delle rimostranze ricevute, poiché il personale della funzione per la gestione dei reclami è in posizione di indipendenza organizzativa e gerarchica nei confronti delle unità aziendali preposte alla commercializzazione dei prodotti e servizi.
Laddove la soluzione individuata non soddisfi , in tutto o in parte, il cliente, questi può rivolgersi anche ai sistemi di risoluzione stragiudiziale delle controversie i quali, operando in modo alternativo all'autorità giudiziaria ordinaria, consentono una trattazione delle controversie più rapida ed economica. A tal proposito la Società, attraverso la sua rete commerciale ed attraverso il sito internet, mette a disposizione della clientela un set informativo contenente, tra l'altro, il regolamento reclami e le informazioni relative ai diversi sistemi di risoluzione stragiudiziale delle controversie.
Nel corso dell'esercizio sono pervenuti, e sono stati trattati, 578 reclami di cui n. 251 inerenti ai servizi bancari e fi nanziari e n 327 inerenti ai servizi di investimento.
Dei 578 reclami al 31 dicembre 2024, n. 94 reclami risultavano composti, n. 454 risultavano chiusi in attesa di composizione, mentre n. 30 risultavano in corso di valutazione.
Un reclamo viene considerato chiuso con l'invio della risposta al cliente, sottoscritta dal Coordinatore della funzione Gestione Reclami o dal Responsabile dell'unità organizzativa "Affari societari e legali", mentre si considera composto quando è stato ritenuto fondato, o quando è stato superato in altro modo il motivo della lamentela avanzata dal cliente (ad esempio in seguito alla composizione della controversia per via giudiziaria o stragiudiziale).
Inoltre, un reclamo si considera composto se il cliente non replica entro 12 mesi dalla chiusura dello stesso. Tuttavia, ogni ulteriore replica del cliente avente ad oggetto la medesima questione implica la riapertura del reclamo, anche oltre il limite dei 12 mesi previsti per la predetta composizione.
In ordine ai reclami pervenuti nel corso dell'anno 2024 inerenti ai servizi bancari e fi nanziari, la Società ha rimborsato ai clienti l'importo globale di euro 74.818,25.
In ordine ai reclami pervenuti nel corso dell'anno 2024 inerenti ai servizi d'investimento, la Società ha rimborsato ai clienti l'importo globale di euro 32.050,00.
Nel corso dell'anno 2024, sono stati effettuati rimborsi per euro 62.792,00 relativi a reclami inerenti ai servizi bancari e fi nanziari presentati negli anni precedenti ed euro 335.023,55 relativi a reclami inerenti ai servizi d'investimento presentati negli anni precedenti. Sempre nel corso dell'esercizio sono stati effettuati accantonamenti al fondo rischi e oneri per cause civili, revocatorie fallimentari, servizi bancari e fi nanziari e per servizi d'investimento e altri oneri per complessivi euro 496.272.
La rifl essione sull'etica degli affari – la sfera valoriale e il sistema delle regole che orientano il comportamento dell'impresa nei confronti dei portatori di interesse (clienti, azionisti, dipendenti, comunità) – trova per le banche un primo riscontro nel principio di sana e prudente gestione, che richiede alle stesse di operare secondo criteri di effi cienza funzionale e di mitigazione dei rischi, con professionalità e correttezza, rispettando la normativa, le linee guida, le disposizioni della vigilanza e degli altri regolatori e le raccomandazioni e aspettative che le autorità rivolgono ai soggetti vigilati.
Rapidi e rilevanti cambiamenti di contesto confrontano continuamente le banche a rischi nuovi e possono aumentare quelli noti, anche nelle circostanze in cui il quadro normativo di riferimento può non essere una guida suffi ciente per governare i rischi operativi e reputazionali; in tale contesto il primo presidio è costituito dal Codice Etico, il quale adeguatamente formalizzato e approvato dal Consiglio di amministrazione, viene reso pubblico e diffuso a tutti i livelli dell'organizzazione.
Esso esprime i valori e i principi di condotta che costituiscono il fondamento della cultura d'impresa in Volksbank ed è documento di governo di primo livello della Banca e delle società del gruppo. L'ascolto degli interessi e il loro bilanciamento rispetto alle strategie aziendali (stakeholder engagement) sono orientati ai valori e ai principi indicati nel Codice.
Il Codice Etico approvato nel 2022 dal Consiglio di amministrazione si aggancia ai valori a cui Volksbank informa la propria attività:
Le norme comportamentali contenute nel Codice Etico scaturiscono da tali principi etici (i "valori") sostenuti e vissuti attivamente dai soggetti che operano a qualsiasi titolo nella Banca e nelle società del gruppo.
Il D.lgs. 6 novembre 2007, n. 195, di attuazione della direttiva 2004/109/CE sull'armonizzazione degli obblighi di trasparenza ("Direttiva Transparency"), ha parzialmente esteso alle società emittenti valori mobiliari ammessi alla negoziazione in un mercato regolamentato la normativa di cui alla Legge 28 dicembre 2005, n. 262 recante "Disposizioni per la tutela del risparmio e la disciplina dei mercati fi nanziari", a modifi ca del D.Lgs. 58/1998 (Testo Unico della Finanza).
Le disposizioni pongono in capo al Dirigente Preposto specifi che responsabilità funzionali a garantire una rappresentazione veritiera e corretta della situazione patrimoniale, economica e fi nanziaria dell'Emittente.
A tal fi ne il Dirigente Preposto attesta con apposita relazione sul bilancio di esercizio e sul bilancio semestrale abbreviato l'adeguatezza e l'effettiva applicazione delle procedure amministrative e contabili per la formazione del bilancio di esercizio nonché di ogni altra comunicazione di carattere fi nanziario, nonché la corrispondenza dei documenti alle risultanze dei libri e delle scritture contabili.
Per emettere l'attestazione il Dirigente Preposto effettua verifi che circa l'adeguatezza e l'effettività del Sistema dei controlli interni sul Financial Reporting:
Financial Reporting condotte anche utilizzando le risultanze prodotte dalle altre funzioni di controllo; a tal fi ne viene effettuata un'identifi cazione del perimetro delle attività in ambito, che porta all'identifi cazione dei processi signifi cativi da verifi care.
Volksbank ha conseguentemente intrapreso un percorso organizzativo volto alla defi nizione di un modello di riferimento, in linea con la prassi nazionale, con l'obiettivo di rafforzare i processi a supporto dell'affi dabilità del fi nancial reporting, cioè dell'attività inerente la raccolta, elaborazione e pubblicazione dei fl ussi di informazione di carattere economico-fi nanziario.
In relazione al reporting di sostenibilità è stato defi nito e implementato con l'obiettivo di garantire l'integrità, la completezza, l'affi dabilità e l'accuratezza dei dati e delle informazioni di sostenibilità oggetto di divulgazione esterna, anche in un'ottica di conformità ai requisiti previsti dalla legge.
A tal fi ne, in conformità a quanto previsto dall'art.154-bis del D.Lgs. 58/1998, comma 5-ter, gli organi amministrativi delegati e il dirigente preposto alla redazione dei documenti contabili societari (o altro dirigente dotato di specifi che competenze in materia di rendicontazione di sostenibilità) attestano, con apposita relazione, che la rendicontazione di sostenibilità inclusa nella relazione sulla gestione è stata redatta in conformità agli standard di rendicontazione applicati ai sensi della direttiva 2013/24/UE del Parlamento europeo e del Consiglio, del 26 giugno 2013, e del decreto legislativo adottato in attuazione dell'articolo 13 della Legge 15 del 21 febbraio 2024, e con le specifi che adottate a norma dell'articolo 8, paragrafo 4, del regolamento (UE) 2020/852 del Parlamento europeo e del Consiglio del 18 giugno 2020.
Per l'attestazione sopra menzionata è stato designato il Dirigente preposto alla redazione dei documenti contabili societari.
Il framework del sistema di controllo interno sulla sostenibilità è stato defi nito rispecchiando il framework esistente sull'informativa fi nanziaria adottata dalla Banca ed adattandolo alle caratteristiche della rendicontazione di sostenibilità.
In particolare, il modello adottato prevede, anche in termini evolutivi, tenuto conto della continua evoluzione della materia in oggetto:

In data 6 febbraio 2009 Banca d'Italia/Consob/Isvap hanno emanato il documento n. 2 in materia di applicazione degli IAS/IFRS, al fi ne di raccomandare l'inserimento nelle relazioni fi nanziarie di informazioni in merito alla continuità aziendale, ai rischi fi nanziari gravanti sull'impresa, all'attività di verifi ca svolta sull'eventuale esistenza di riduzioni di valore delle attività e alle incertezze nell'utilizzo di stime. L'importanza di dedicare il massimo impegno nelle valutazioni relative all'applicabilità del presupposto della "continuità aziendale" e della relativa informativa di bilancio è stata ulteriormente richiamata nel documento n. 4 del 3 marzo 2010 emanato dalle medesime citate autorità, nel quale viene sottolineata l'attenzione sulla necessità di garantire un elevato grado di trasparenza all'informativa sulla valutazione dell'avviamento e delle altre attività immateriali a vita utile indefi nita e delle partecipazioni, sulla valutazione dei titoli di capitale, sulla classifi cazione di passività fi nanziarie assistite da particolari clausole contrattuali.
Con riferimento alla continuità aziendale gli amministratori non hanno rilevato nell'andamento operativo e nell'evoluzione della situazione patrimoniale e fi nanziaria situazioni tali da mettere in dubbio la capacità dell'impresa di poter continuare ad operare normalmente. Gli amministratori ritengono pertanto che la struttura patrimoniale e fi nanziaria sia tale da garantire la continuità operativa dell'impresa nel prossimo futuro. Sulla base di tale ragionevole aspettativa il bilancio al 31 dicembre 2024 è stato pertanto predisposto nella prospettiva della continuità aziendale.
Con riferimento all'informativa sui rischi fi nanziari si precisa che gli stessi sono stati oggetto di analisi sia nell'ambito della relazione sull'andamento della gestione, sia nell'ambito della Parte E della Nota integrativa: "Informazioni sui rischi e sulle relative politiche di copertura".
Volksbank ha condotto puntualmente, in occasione della redazione del bilancio di fi ne esercizio, l'attività di verifi ca in merito all'eventuale esistenza di riduzioni di valore delle proprie attività, tra cui gli investimenti partecipativi iscritti nell'attivo patrimoniale e gli investimenti azionari. La descrizione delle modalità di conduzione dell'attività di verifi ca e dei conseguenti risultati è oggetto di specifi ca illustrazione nell'ambito della Nota integrativa in cui sono oggetto di trattazione le singole attività.
Con riferimento alle incertezze sull'utilizzo di stime nell'ambito del processo di redazione del bilancio, nella Nota integrativa "Parte A – Politiche contabili, A. 1 – Parte Generale", è previsto uno specifi co paragrafo intitolato "Incertezze legate all'utilizzo delle stime".
Per quanto infi ne riguarda la classifi cazione dei propri debiti fi nanziari, si precisa che non esiste alcuna passività a medio-lungo termine da classifi care come "corrente" a causa del venir meno del benefi cio del termine ovvero del mancato rispetto delle clausole contrattuali che assistono la passività.
Sulla base delle raccomandazioni fornite nel corso del 2008 dal Financial Stability Forum (ora Financial Stability Board) e da Banca d'Italia si riporta di seguito l'informativa sulle esposizioni al 31 dicembre 2024 verso quei prodotti fi nanziari che il mercato considera ad alto rischio quali, in particolare, i Collateralised Debt Obligations ("CDO"), i titoli garantiti da ipoteca su immobili ("RMBS"), i titoli garantiti da ipoteca commerciale ("CMBS"), gli altri veicoli Special Purpose ("SPE") e la fi nanza a leva ("leveraged fi nance").
Le Special Purpose Entities (SPE) sono entità costituite ad hoc per il raggiungimento di uno specifi co obiettivo, normalmente costituite per la realizzazione di operazioni di cartolarizzazione di crediti ed operazioni di emissione di Covered Bond.

Per operazioni di cartolarizzazione si fa riferimento alle società veicolo, costituite ai sensi dell'art. 3 della legge n. 130 del 30 aprile 1999, che collocano sul mercato gli strumenti di debito emessi per fi nanziare l'acquisto dei crediti oggetto di cartolarizzazione. I suddetti crediti sono posti a garanzia del rimborso delle passività emesse dalla società veicolo.
Le operazioni di Covered Bond, disciplinate dalla legge n. 130 del 30 aprile 1999, sono emissioni di titoli di debito da parte di istituti di credito garantiti specifi camente da un portafoglio di attivi identifi cato e distinto rispetto al patrimonio dell'emittente. Tali attivi sono ceduti dall'emittente ad una società veicolo appositamente costituita.
L'esposizione complessiva verso covered bonds è minima e, in termini di controvalore di bilancio, ammonta a 346,7 milioni, di cui 86,6 milioni classifi cati al costo ammortizzato ("HTC") ed i restanti 260,1 milioni classifi cati al fair value con impatto sulla redditività complessiva ("HTCS"), con un'esposizione limitata rispetto al portafoglio complessivo (pari a 10,4%).
Si segnala che la Società detiene una tranche senior del titolo VIVERACQUA 11.34 TF e una tranche senior del titolo VIVERACQUA 09.42 TF, iscritti tra gli strumenti valutati al costo ammortizzato rispettivamente per 8,4 e 15,2 milioni, relativi a una cartolarizzazione di bond.
Al 31 dicembre 2024 le principali posizioni in titoli strutturati di credito emessi da terzi sono rappresentate da obbligazioni corporate, oltre ad alcuni minibond corporate.
I titoli strutturati, che presentano un controvalore di bilancio pari ad euro 220,9 milioni (pari al 6,61% del totale portafoglio) sono classifi cati al costo ammortizzato ("HTC") per un ammontare pari a 128,3 milioni, al fair value con impatto sulla redditività complessiva ("HTCS") per un ammontare di 91,2 milioni e fra le attività fi nanziarie detenute per la negoziazione per 1,5 milioni. Tutti questi strumenti hanno scadenza residua pari od inferiore a dieci anni.
In conformità a quanto raccomandato dall'European Securities and Markets Authority (ESMA) con il documento n. 2011/226 del 28 luglio 2011 e dalla Consob con comunicazione DEM/11070007 del 5 agosto 2011, si fornisce l'esposizione della Società verso il debito sovrano, costituito per la massima parte da titoli di debito di stato italiani. Come indicato nel documento ESMA, per "debito sovrano" si intendono i titoli obbligazionari emessi dai governi centrali e locali e dagli enti governativi nonché i prestiti erogati agli stessi.
| Esposizione verso titoli di debito sovrano - per scadenza | ||||||
|---|---|---|---|---|---|---|
| (migliaia di euro) | ||||||
| 2025 | 2026 | 2027 | 2028 | Oltre 2028 | Totale | |
| FVTPL | - | - | - | - | - | - |
| HTCS | 14.802- | 127.140 | 62.213 | 24.858 | 89.244 | 318.257 |
| HTC | - | 162.982 | 238.832 | 334.137 | 1.211.826 | 1.947.778 |
| Totale | 14.802 | 290.122 | 301.045 | 358.996 | 1.301.070 | 2.266.035 |
Di seguito si riporta la composizione per categoria contabile e Paese emittente
| Esposizione verso titoli di debito sovrano - per Paese emittente | ||||
|---|---|---|---|---|
| (migliaia di euro) | Totale | |||
| FVTPL | HTCS | HTC | 31.12.2024 | |
| Paesi UE | ||||
| - Italia | - | 270.059 | 1.926.769 | 2.196.828 |
| Altri UE | - | 14.802 | 21.008 | 35.810 |
| Extra UE | ||||
| - USA | - | 33.397 | - | 33.397 |
| Altri extra UE | - | - | - | - |
| Totale portafoglio | - | 318.257 | 1.947.778 | 2.266.035 |
Non sono presenti ulteriori esposizioni in titoli di debito sovrano. Il 46,8% dell'esposizione complessivamente detenuta presenta una durata residua inferiore ai 5 anni.
Al 31 dicembre 2024, la sensitivity al variare in aumento di 1bp del credit spread della Repubblica Italiana a valere sui titoli classificati in FVOCI Debt (includendo non solo titoli di stato in senso stretto ma anche, conservativamente, titoli emessi da public sector entities e regional government strettamente correlati con i titoli sovrani italiani) ammonta a -74,426 euro/bp, con una spread-duration implicita pari a 2,7 anni circa. Volksbank presenta al 31 dicembre 2024 un indice NSFR pari a 135,0%.
Con riferimento alla Comunicazione Consob n. 6064293 del 28 luglio 2006, non si segnalano, nel corso dell'esercizio, operazioni atipiche e/o inusuali, per tali intendendosi, secondo quanto previsto dalle comunicazioni Consob n. DAC/98015375 del 27 febbraio 1998 e n. DEM/1025564 del 6 aprile 2001, quelle estranee alla normale gestione d'impresa, che per signifi catività e/o rilevanza, natura delle controparti, modalità di determinazione del prezzo di trasferimento e tempistica di accadimento, possano dare luogo a dubbi in ordine alla correttezza e completezza delle informazioni in bilancio, ai confl itti d'interesse, alla salvaguardia del patrimonio aziendale e alla tutela degli azionisti.
Nell'articolo 35 del Decreto Legge n. 34/2019 (Decreto "Crescita"), convertito dalla Legge n. 58/2019, è stata introdotta una riformulazione della disciplina di trasparenza delle erogazioni pubbliche contenuta nell'articolo 1, commi 125-129 della Legge n. 124/2017. La riformulazione ha indicato come oggetto degli obblighi di trasparenza le informazioni relative a sovvenzioni, sussidi, vantaggi, contributi o aiuti, in denaro o in natura, "non aventi carattere generale e privi di natura corrispettiva, retributiva o risarcitoria", effettivamente erogati dalle pubbliche amministrazioni nonché dai soggetti di cui all'articolo 2-bis del Decreto Legislativo n. 33/2013.
Alla luce di tale riformulazione, ulteriori chiarimenti interpretativi intervenuti con la circolare Assonime n. 32 del 23 dicembre 2019 hanno confermato che oggetto dell'obbligo di trasparenza sono le attribuzioni di vantaggi economici derivanti da un rapporto bilaterale tra un soggetto pubblico e uno specifi co benefi ciario. Sono espressamente escluse le somme percepite dall'impresa a titolo di corrispettivo per una prestazione svolta o a titolo di retribuzione per un incarico ricevuto oppure dovute a fi ne risarcitori. Sono altresì esclusi i vantaggi economici ricevuti in applicazione di un regime generale, quali ad esempio agevolazioni fi scali o contributi accessibili a tutti i soggetti che soddisfano determinate condizioni.
In considerazione di quanto sopra, nell'esercizio 2024 non risultano per la Banca fattispecie da segnalare. Per completezza informativa, si rinvia anche al Registro Nazionale degli Aiuti di Stato, pubblicamente consultabile sul relativo sito internet, nel quale sono pubblicate le misure di Aiuto e i relativi Aiuti individuali concessi e registrati nel sistema dai Soggetti gestori, ancorché per la Banca le fattispecie ivi indicate per l'anno 2024 non rappresentino, alla luce di quanto sopra, oggetto degli obblighi di trasparenza in bilancio di cui ai commi 125 e 125-bis.
Seppure in un contesto di elevata incertezza, lo scenario previsivo assume un rafforzamento graduale della crescita della domanda estera, sebbene su valori inferiori a quelli medi del decennio precedente la pandemia. Negli ultimi mesi del 2024, a seguito dell'esito delle elezioni presidenziali negli Stati Uniti, il rischio di un generale inasprimento delle politiche protezionistiche si è acuito. È aumentata l'incertezza sulle politiche commerciali che ha raggiunto livelli superiori ai picchi osservati nella fase più acuta della guerra commerciale tra Stati Uniti e Cina nel biennio 2018-19. L'Italia è signifi cativamente esposta alle ripercussioni di incrementi dei dazi da parte degli Stati Uniti, che rappresentano la seconda destinazione, dopo la Germania, delle vendite estere di beni dell'Italia. Gli Stati Uniti costituiscono un mercato di destinazione per quasi un terzo delle aziende esportatrici italiane. Le proiezioni per l'Italia stimano un incremento del PIL dello 0,5 per cento nel 2024 (0,7 per cento in termini non

corretti per le giornate lavorative) e un'accelerazione nel triennio 2025-27, con un'espansione del prodotto di circa l'1 per cento all'anno nella media del periodo. La crescita dovrebbe rimanere contenuta nella prima parte del 2025, per riacquistare slancio in seguito, sostenuta dai consumi e dalle esportazioni, che benefi ciano della ripresa del reddito disponibile e del commercio internazionale. Si stima invece che gli investimenti rallentino, principalmente per gli effetti del ridimensionamento degli incentivi all'edilizia residenziale, solo in parte compensati dalle misure del PNRR.
Si prevede che l'infl azione al consumo salga all'1,5 per cento nel biennio 2025-26, da poco più dell'1 per cento nella media del 2024; raggiungerebbe il 2,0 per cento nel 2027 per via del temporaneo rialzo della componente energetica, dovuto all'entrata in vigore del nuovo sistema di scambio di quote di emissione di inquinanti e di gas a effetto serra nell'Unione europea (EU Emission Trading System 2). Si stima che l'infl azione di fondo si riduca, dal 2,2 per cento del 2024 a poco più dell'1,5 in media nel triennio 2025-27, periodo in cui si valuta che le pressioni connesse con l'accelerazione delle retribuzioni saranno in larga misura assorbite dalla diminuzione dei margini di profi tto. Nel confronto con le proiezioni di ottobre l'infl azione al consumo è pressoché invariata.
L'incertezza che grava sulle proiezioni è particolarmente elevata, principalmente per effetto dello scenario geopolitico internazionale. L'evoluzione in senso maggiormente protezionistico delle politiche commerciali e il perdurare delle tensioni derivanti dai confl itti in corso potrebbero frenare sia la domanda estera sia quella interna, anche tramite una riduzione della fi ducia di famiglie e imprese. Questi fattori potrebbero comportare pressioni al ribasso sui prezzi al consumo, mentre un'infl azione più alta potrebbe scaturire da nuovi rincari delle materie prime.
Sul fronte delle imprese un inasprimento dei dazi avrebbe effetti signifi cativi sulle aziende italiane che esportano verso il mercato statunitense, soprattutto le piccole e le medie. In aggiunta agli effetti diretti, le restrizioni commerciali potrebbero colpire anche i produttori che, pur non esportando direttamente, forniscono input intermedi incorporati nei beni destinati agli Stati Uniti. Peraltro, l'elevata incertezza sulle politiche commerciali può costituire di per sé un freno consistente agli investimenti.
Sul fronte dei tassi, dopo la riduzione del tasso sui depositi al 2,50%, come atteso, l'approccio resta basato sui dati, senza impegni a seguire un percorso predeterminato.
La novità è che la politica monetaria è ora giudicata come "sensibilmente meno restrittiva", a motivo dell'accelerazione del credito e della riduzione osservata nei costi di fi nanziamento. Le dichiarazioni di alcuni membri della BCE suggeriscono che l'asticella per nuove riduzioni dei tassi si stia alzando. Lo scenario centrale vede ancora l'aspettativa di un taglio di 25 punti base il 5 giugno anche se gli esiti delle prossime riunioni non saranno più scontati come le precedenti. Una pausa nella fase di allentamento ora non può essere esclusa, data "l'elevata incertezza sulle politiche commerciali e su quelle economiche in generale" e i segnali di ripresa della erogazione del credito.
La spesa dei consumatori è cresciuta moderatamente, con la maggior parte dei distretti che ha riportato forti vendite natalizie. L'occupazione è aumentata lievemente, trainata dai servizi e dall'edilizia. Le diffi coltà di reperire manodopera qualifi cata persistono. La crescita salariale è moderata e diffusa. Si registrano incrementi contenuti sia dei prezzi di vendita che dei costi degli input produttivi. In prospettiva, permane un moderato ottimismo, ma diversi operatori temono che l'inasprimento delle tariffe possa innescare ulteriori aumenti dei costi e comprimere i margini
L'infl azione ha sorpreso al rialzo a gennaio, risultando più alta del previsto di un decimo sull'indice nazionale (1,5% su base annua) e di ben tre decimi sulla misura armonizzata UE (1,7% sempre su base annua).
Nel breve termine, l'infl azione complessiva dovrebbe moderarsi solo marginalmente, attestandosi in media al 2,3% nel 2025, per poi attestarsi all'1,9% nel 2026 e al 2,0% nel 2027. L'infl azione complessiva dovrebbe diminuire solo leggermente nel corso del 2025.
Sul fonte del risparmio gestito i dati preliminari dell'Uffi cio Studi di Assogestioni di gennaio 2025 mostrano un incremento del patrimonio gestito a 2.530 mld euro, supportato da un effetto performance positivo, pari a +0,75%. La raccolta netta risulta in crescita di +2,3 mld euro. Tra i fondi aperti, continua a spiccare il dato degli obbligazionari che a gennaio hanno attratto 1,6 mld euro di affl ussi. Azionari e bilanciati hanno invece registrato defl ussi rispettivamente per 363 e 565 mln euro. Per quanto riguarda le gestioni di portafoglio, la raccolta netta di gennaio è stata pari a 373 mln euro, frutto del bilancio tra 851 mln euro di affl ussi confl uiti nelle gestioni retail e 478 mln euro di defl ussi dalle gestioni istituzionali.
In tale contesto la redditività della Banca sarà sostenuta dalla componente margine di interesse, pur in riduzione

rispetto al 2024, sia relativamente al comparto clientela sia al portafoglio fi nanziario, nonché nel mantenimento del margine sulla componente commissionale, che potrebbe benefi ciare di una dinamica ancora favorevole, sia nel comparto dei servizi bancari tradizionali sia nel comparto dei servizi di investimento.
A fronte di una accelerazione negli investimenti in tecnologia e a sostegno delle iniziative commerciali, resterà elevata l'attenzione al governo della dinamica dei costi operativi continuerà, anche al fi ne di gestire gli aumenti attesi connessi all'applicazione del contratto nazionale di categoria e in generale all'infl azione.
Sul fronte del costo del credito, l'approccio conservativo adottato nell'ultimo triennio nella valutazione sia delle esposizioni creditizie performing sia di quelle non performing posiziona la Banca in condizioni di gestire un eventuale incremento della dinamica dei fl ussi di deteriorati e del profi lo di rischio della clientela. L'orientamento per il 2025 resta quello di progredire ulteriormente nel percorso di consolidamento della qualità degli attivi, favorendo la prosecuzione del processo di riduzione dei rischi e il mantenimento di solidi livelli di copertura.
Salvo signifi cativi peggioramenti di scenario, peraltro possibili alla luce dell'estrema incertezza e complessità dell'attuale scenario, la performance complessiva nel 2025, potendo anche fare leva sulla sostenibilità dei risultati raggiunta nell'ultimo triennio, è prevedibile, allo stato attuale, manifestarsi coerente con la tendenza delineata nel Piano Strategico e con i relativi target di breve periodo.
In conformità con la disciplina speciale emanata dalla Banca d'Italia, i fatti di rilievo avvenuti dopo la chiusura dell'esercizio sono illustrati nella Nota integrativa, "Parte A, Sezione 3".
Banca Popolare dell'Alto Adige S.p.A. è una società per azioni riveniente dalla trasformazione di "Banca Popolare dell'Alto Adige società cooperativa" deliberata dall'Assemblea soci in data 26.11.2016 ai sensi della Legge n. 33/2015.
Il capitale sociale della Banca è pari a euro 201.993.752, interamente versato e suddiviso in n° 50.498.438 azioni ordinarie prive di valore nominale. Le azioni sono scambiate sul sistema multilaterale di negoziazione denominato Vorvel (segmento Equity Auction) organizzato da Vorvel Sim Spa (già Hi Mtf Sim Spa). In data 3 novembre 2023 Vorvel Sim Spa aveva comunicato al mercato il nuovo modello del segmento azionario ad asta, denominato Vorvel Equity Auction (Modello), in vigore dal 1° gennaio 2024. Mediante comunicato stampa pubblicato in data 6 novembre 2023, la Banca ha reso informativa al mercato sulle scelte preliminari effettuate al fine di gestire il passaggio al suddetto nuovo Modello, come richiesto dalle norme transitorie del nuovo Regolamento del Mercato Vorvel Equity Auction.
Mediante comunicato stampa pubblicato in data 12 aprile 2024, la Banca ha informato il mercato in merito al passaggio dal "Gate 2" al "Gate 3" del mercato Vovel Equity Auction. Il Gate 3, caratterizzato da una maggiore dinamicità e una frequenza di ricalcolo del Prezzo di Riferimento che avviene almeno 6 volte ogni 12 mesi, mantenendo comunque una banda di oscillazione del +/- 8% rispetto al Prezzo di Riferimento stesso, a parere del Consiglio di amministrazione ben si adatta alla situazione di liquidità dell'azione della Banca, anche in seguito all'operazione di buyback del 2023.
Ai sensi e per gli effetti degli artt. 2357 ss. cod. civ., l'Assemblea dei soci del 30 marzo 2019 aveva autorizzato l'acquisto di azioni proprie, in riduzione dei Fondi propri, fino ad un importo massimo di euro 5 mln. Tale autorizzazione è stata successivamente rinnovata dall'Assemblea soci 2020, 2021, 2022, 2023 e 2024 senza soluzione di continuità rispetto alla scadenza della precedente delibera assembleare, fino ad un importo massimo rispettivamente pari a euro 3,5 mln.
I suddetti piani di riacquisto, tempo per tempo autorizzati da Banca d'Italia ai sensi delle previsioni della normativa di riferimento, sono finalizzati a:
azionari nell'eventualità di operazioni societarie e piani di compensi in azioni o in diritti di opzione per i componenti del Consiglio di amministrazione e per il personale dipendente secondo quanto stabilito dalla Politica di remunerazione tempo per tempo adottata dalla Banca;
c) acquistare azioni proprie per le finalità previste dall'art. 5 del Regolamento (UE) n. 596/2014 (Market Abuse Regulation o MAR) – ovverosia l'adempimento degli obblighi derivanti da programmi di opzione su azioni o altre assegnazioni di azioni ai dipendenti e agli esponenti aziendali o qualsivoglia ulteriore finalità che dovesse essere contemplata da tale norma nella versione pro tempore vigente – e/o per le finalità contemplate dalle prassi di mercato ammesse a norma dell'art. 13 MAR, nei termini e nelle
d) modalità che saranno eventualmente deliberati dal Consiglio di amministrazione.
In relazione alla finalità di cui alla precedente lettera a), si segnala che per garantire la massima trasparenza e correttezza dei comportamenti sul mercato, Consob chiede che le operazioni di compravendita di azioni proprie siano svolte, sulla base di un contratto di servizio orientato alle prassi di mercato ammesse dall'Autorità, da un intermediario terzo esperto (il "Liquidity provider") operante in modo indipendente, nei limiti delle risorse trasferitegli dall'emittente con contratto di mandato. A tal fine, in data 25 ottobre 2019, la Banca ha sottoscritto con il Liquidity provider Equita SIM Spa un contratto di mandato - successivamente rinnovato con cadenza annuale - "ispirato ai principi" contenuti nella prassi di mercato n° 1 di cui alla delibera Consob n° 21318/2020, in attuazione del quale, il mandatario nei limiti delle risorse trasferitegli dal Fondo acquisto azioni proprie, interviene sul mercato Vorvel a sostegno della liquidità delle azioni BPAA. In vista della dell'entrata in vigore del nuovo Regolamento Vorvel Equity Auction in data 1° gennaio 2024, la Banca ha risolto il contratto di mandato in vigore e ha sottoscritto un nuovo contratto con Equita Sim SpA comunicandolo al mercato in data 18 dicembre 2023.
A far tempo dall'8 novembre 2019 a valere delle azioni immesse in vendita sulla piattaforma di negoziazione interviene in qualità di liquidity provider, con le modalità e nei limiti dell'incarico conferitogli dalla Banca, l'operatore specialista Equita SIM Spa, iscritto all'Albo delle società di intermediazione mobiliare tenuto da Consob al n° 67. L'informativa al mercato è stata resa sul sito emarketstorage.com e mediante pubblicazione sul sito della Banca. Nel periodo dall'8 novembre 2019 al 31 dicembre 2024 (data valuta 25 dicembre 2024) Equita SIM Spa è intervenuta sul mercato Vorvel acquistando complessivamente n. 1.049.673 azioni BPAA. Si precisa a tale proposito che l'attività del Liquidity Provider è rimasta sospesa durante il periodo dell'operazione straordinaria di buyback e cioè nelle aste dal 30 giugno 2023 al 27 ottobre 2023.
Si segnala che al 31 dicembre 2024 la Banca detiene n. 551.172 azioni proprie, rivenienti da acquisti effettuati nell'ambito dell'operazione di buyback e nell'ambito del mandato di sostegno alla liquidità del titolo.
A ogni azione BPAA spetta numero un (1) diritto di voto in Assemblea ad eccezione delle azioni proprie tenute dalla Banca, per le quali il diritto è sospeso. I diritti di voto sono certificati ai sensi dell'art. 83-sexies del Testo Unico della Finanza, sulla base delle evidenze dei conti di deposito, relative alla chiusura della giornata contabile del settimo giorno di mercato aperto precedente la data fissata per l'Assemblea. Le registrazioni in accredito o in addebito compiute sui conti successivamente a tale termine non rilevano ai fini della legittimazione all'esercizio del diritto di voto nell'Assemblea.
L'esercizio del diritto di voto non è limitato.
Volksbank è proprietà di un azionariato diffuso di 50.000 azionisti circa. L'importante frammentazione del possesso azionario, retaggio della previgente forma societaria che prevedeva il voto capitario e una stringente limitazione di legge all'assunzione di partecipazioni in banche popolari cooperative, comporta una presenza in Assemblea di una quota di capitale, di norma, relativamente bassa per i soli azionisti che partecipano di persona. Pertanto, ai fini dell'ordinato svolgimento delle attività societarie, assumono rilevanza l'istituto della delega di voto e le forme di rappresentanza consociata degli interessi degli azionisti e, in via generale, la semplificazione organizzativa per intervenire e votare in Assemblea. Su proposta del Consiglio di amministrazione, l'Assemblea soci 30 marzo 2019 ha introdotto alcune modifiche statutarie volte ad assicurare più ampi numeri di diritti di voto alle assemblee:
Resta fermo che non possono essere delegati gli amministratori, i sindaci e il personale dipendente della Banca e delle società controllate.
La legittimazione del diritto di intervento e voto è attestata dalla banca depositaria delle azioni in favore del soggetto cui spetta il diritto di voto ai sensi dell'art. 83-sexies del Testo Unico della Finanza.
Ai fini dell'esercizio del voto, i portatori di diritti possono aggregarsi - tipicamente, a seconda della peculiarità degli interessi consociati, in:
In data 18 novembre 2019 la Banca è stata informata dell'esistenza di un patto parasociale costituito fra alcuni azionisti con impegno di consultazione e di voto nelle Assemblee soci, definire alcuni limiti alla circolazione delle azioni Volksbank possedute dai pattisti e stabilire i termini e le modalità perché altri azionisti richiedenti possano aderire all'accordo (il "Patto"). Suddetto patto parasociale dopo la data di scadenza del 13 novembre 2024 non è stato rinnovato.
In data 17 luglio 2024 la Banca è stata informata in merito alla costituzione di una società veicolo avente come scopo l'acquisto e la detenzione di partecipazioni in Volksbank spa.
Per quanto noto alla Banca, alla chiusura redazionale di questo documento, i diritti di voto direttamente o indirettamente detenuti dagli azionisti singolarmente o aggregati nelle forme consentite dalla legge, non esprimono alcuna soglia rilevante ai fini di Vigilanza.
La convocazione dell'Assemblea è pubblicata con preavviso indicato dallo statuto sociale in almeno venti (20) giorni. L'Assemblea è tenuta, con le modalità di legge e di statuto, di norma in convocazione unica sia in sede ordinaria che straordinaria ed è, in convocazione unica, validamente costituita qualunque sia la parte di capitale sociale intervenuta in sede ordinaria e in sede straordinaria quando siano presenti o rappresentati almeno 1/5 dei diritti di voto ovvero, sul capitale sociale sottoscritto e versato di euro 201.993.752, diviso in numero 50.498.438 azioni, quando siano presenti o rappresentati almeno numero 10.099.688 diritti. Il numero importante dei diritti di voto necessari per la valida convocazione in straordinaria, restituisce la preoccupazione per il raggiungimento del quorum e l'importanza dell'istituto della delega e dell'organizzazione degli interessi degli azionisti per l'ordinata gestione societaria.
Lo statuto ammette, a discrezione del Consiglio di amministrazione, che l'Assemblea si tenga in più convocazioni - in tal caso, con quorum costitutivi e deliberativi particolari - e disciplina con quorum rafforzato le materie indicate all'art. 16, comma 3° dello statuto.
L'Assemblea delibera in modo palese, a maggioranza dei diritti di voto costituiti, fatta eccezione per la nomina del Consiglio di amministrazione e del Collegio sindacale, che avviene con voto di lista con le modalità previste dallo statuto, all'art. 21 per il Consiglio di amministrazione e all'art. 33 per il Collegio sindacale. Il rinnovo degli Organi aziendali avviene di triennio in triennio, con scadenza dei mandati in vigore nel 2024, per il Consiglio di amministrazione, con l'approvazione del bilancio chiuso al 31 dicembre 2025; per il Collegio sindacale, con l'approvazione del bilancio chiuso al 31 dicembre 2024.
Le liste di candidati per l'elezione degli amministratori e dei sindaci sono validamente presentate, nel rispetto della normativa, anche regolamentare e statutaria che disciplina la materia, con firma - autenticata da Notaio o resa in Volksbank, avanti i dipendenti autorizzati a riceverla - di tanti azionisti che, insieme, detengono diritti di voto pari ad almeno l'uno (1) % del capitale sociale. La soglia di diritti di voto (capitale) necessaria e sufficiente per la presentazione di una lista di candidati (amministratori o sindaci) è rappresentata da numero 504.984 azioni Volksbank.
Per la presentazione delle liste di candidati, gli azionisti consultano lo statuto sociale, il regolamento dell'Assemblea, il regolamento disponibilità di tempo e limiti al cumulo degli incarichi in società terze e l'Avviso di convocazione dell'Assemblea di nomina nonché i documenti pubblicati in concomitanza con il rinnovo degli Organi aziendali sul sito della Banca.
Ai fini del criterio di estrazione dalle liste di candidati per la formazione del Consiglio di amministrazione ovvero per la formazione del Collegio sindacale, è considerata "di maggioranza" la lista che consegue il maggior numero di voti in Assemblea, mentre la seconda e la terza lista più votata per l'elezione del Consiglio di amministrazione ovvero la seconda lista più votata per l'elezione del Collegio sindacale, sono "di minoranza" quando abbiano conseguito il voto di almeno l'uno (1) % del capitale sociale.
Volksbank è banca commerciale retail per le famiglie e per le piccole e medie imprese. Costituita in Alto Adige per fusione delle tre cooperative locali di credito risalenti alla seconda metà del 1800, a fine 2024 opera con una rete distributiva nel Nordest di 171 filiali e punti di consulenza integrati in un sistema evoluto omnicanale di fruizione dei servizi bancari.
Volksbank è emittente di strumenti finanziari diffusi fra il pubblico in misura rilevante, scambiati sul sistema multilaterale di negoziazione Vorvel.
È soggetto vigilato da Banca d'Italia nell'ambito degli indirizzi e della supervisione comunque in competenza della Banca Centrale Europea. In quanto emittente di strumenti finanziari diffusi, la Banca è tenuta a rispettare i relativi obblighi previsti dal Testo Unico della Finanza (d.lgs n. 58/1998) e dal Regolamento Emittenti (Regolamento Consob n. 11971/1999).
Nell'ambito del processo di armonizzazione della Vigilanza bancaria a livello europeo con l'entrata in vigore nel 2014 del Single Supervisory Mechanism (SSM), Volksbank rientra tra le "Less Significant Institutions", che restano sottoposte ai poteri di Vigilanza dell'Autorità nazionale.
Con l'emanazione del 35° aggiornamento della Circolare n. 285/2013, Banca d'Italia ha sostituito il Capitolo 1 della Parte Prima, Titolo IV, contenente le disposizioni di vigilanza in materia di "Governo societario", apportando, tra l'altro, modifiche ai criteri quantitativi di classificazione delle banche (banche di maggiori dimensioni e complessità operativa, banche intermedie e banche di minori dimensioni). Tali modifiche non impattano su Volksbank che rientra nella categoria di "banche intermedie", ovvero banche con un attivo compreso tra i 5 miliardi (rispetto ai 3,5 miliardi previsti precedentemente) e i 30 miliardi di Euro.
Volksbank applica il sistema di governo societario di tipo tradizionale, contraddistinto dalla presenza di un Consiglio di amministrazione (titolare della funzione di supervisione strategica e di quella di gestione) e di un Collegio sindacale che assolve la funzione di controllo; il presidio delle attività correnti è esercitato dal Direttore generale che rappresenta il vertice della struttura interna della Banca.
La qualità del disegno organizzativo e di governo societario è requisito imprescindibile per assicurare alla Banca condizioni di sana e prudente gestione, capace di generare redditività e promuovere la risposta di fiducia da parte del contesto economico. Sull'assunto della sana e prudente gestione, Banca d'Italia stabilisce i principi generali e le linee applicative per il rafforzamento degli assetti di governo, con particolare attenzione alle materie di:
Le regole di governance di Volksbank poggiano sullo statuto sociale e sul progetto organizzativo e di governo societario, quest'ultimo inteso come insieme, tempo per tempo aggiornato, dei documenti di comando della Società secondo gli indirizzi e le disposizioni di Vigilanza.
Con l'emanazione del 35° aggiornamento della Circolare n. 285/2013, sono state introdotte alcune previsioni di rafforzamento degli assetti di governance, fra l'altro, la diversità di genere negli organi di amministrazione e controllo; l'estensione delle attribuzioni non delegabili del Consiglio di amministrazione; i profili di pianificazione strategica; la responsabilità degli standard di condotta etica; i documenti di comando in competenza del Consiglio. Volksbank adotta il modello di governo societario cosiddetto "tradizionale" che prescrive gli Organi aziendali e le funzioni che gli stessi sono chiamate a svolgere, nel rispetto della disciplina civilistica e di Vigilanza bancaria, in:
Ai sensi dell'art. 28 dello Statuto, il Consiglio di amministrazione è titolare della funzione di supervisione strategica e di quella di gestione ed è investito di tutti i poteri di ordinaria e straordinaria amministrazione per l'attuazione dell'oggetto sociale, ferma restando la necessità di specifica autorizzazione nei casi richiesti dalla legge e fermi restanti gli atti di competenza dell'Assemblea.
La Supervisione strategica concerne la definizione degli indirizzi e obiettivi strategici del Gruppo e la verifica della loro attuazione e comprende, in particolare:
Il Consiglio di amministrazione ha inoltre il compito di assumere decisioni concernenti l'impostazione della struttura organizzativa e la verifica della sua adeguatezza e appropriatezza rispetto il profilo dimensionale della Banca, nonché la conduzione dell'operatività in ambito di:
La supervisione della gestione include il monitoraggio e il coordinamento dei domini di indirizzo e verifica per garantire:
Con l'emanazione del 35° aggiornamento della Circolare n. 285/2013, sono state estese le attribuzioni dell'organo con funzione di supervisione strategica non delegabili per quanto riguarda i principali regolamenti di comando e la gestione delle crisi.
La gestione operativa è presidiata, a norma di legge e di statuto, dal Direttore generale che sovrintende la struttura interna, dà esecuzione alle delibere consiliari ed esercita le attività correnti secondo gli indirizzi e nei limiti dei poteri stabiliti dal Consiglio di amministrazione.
Il sistema delle deleghe attribuisce poteri di gestione
Le Funzioni delegate curano le attività con poteri esecutivi secondo gli indirizzi e gli obiettivi impartiti dal Consiglio e riportano al Consiglio, anche per importi aggregati, sulle deleghe esercitate.
Ai sensi dell'art. 20 dello statuto sociale, il Consiglio di amministrazione può essere composto da un minimo di nove fino a un massimo di dodici amministratori, eletti dall'Assemblea per un periodo non superiore a tre anni e che possono essere rieletti. Il numero degli amministratori da eleggere è determinato dall'Assemblea nell'anno che precede la nomina, su proposta del Consiglio di amministrazione nel rispetto delle indicazioni di Vigilanza e secondo le procedure di cui alle Disposizioni di vigilanza, Circolare n. 285/2013.
La proposta poggia sull'autovalutazione effettuata dal Consiglio di amministrazione in ordine alla composizione collegiale ritenuta ottimale.
La qualificazione professionale degli amministratori.
L'Assemblea del 1° aprile 2023 ha eletto gli amministratori per il mandato 2023 – 2025 con voto di lista disciplinato dagli artt. 20 e 21 dello statuto sociale. Gli amministratori devono possedere i requisiti per la carica previsti dalla legge, dalle disposizioni di vigilanza bancaria e dallo statuto sociale ed essere dotati delle risorse di «competenza» e di «tempo» appropriate alla diligenza professionale richiesta dalla natura dell'incarico.
Nella formazione delle liste di candidati, i soci promotori tengono conto dei requisiti e dei criteri di idoneità stabiliti dalla normativa, anche regolamentare, pro tempore vigente nonché delle previsioni dello statuto sociale.
Fermo il possesso dei suddetti requisiti e criteri, la qualità del Consiglio di amministrazione nel suo insieme è data, tra l'altro, dall'equilibrata combinazione di competenze e di percorsi professionali, opportunamente diversificate/i tra i singoli amministratori, cui comunque è chiesto di contribuire con indipendenza di giudizio e con capacità di analisi e valutazione alle deliberazioni in tutti gli ambiti di presidio consiliare.
A mantenere alto il profilo di qualità del Consiglio di amministrazione concorrono, inoltre, fattori di personalità dei singoli amministratori e dinamiche che possono facilitare l'efficace svolgimento dei compiti che sono loro affidati nonché un adeguato grado di diversità presente del gruppo amministratori (e.g. per genere, cultura, età anagrafica, anzianità di carica e provenienza geografica). Affinché i Soci possano selezionare e nominare componenti del Consiglio di amministrazione idonei allo svolgimento dell'incarico, la normativa di settore chiede inoltre a «ciascun organo» di identificare preventivamente la propria composizione quali-quantitativa ottimale al fine di favorire il percorso di ricerca di adeguati profili individuali e loro combinazione collegiale ottimale. I risultati di tale analisi sono portati a conoscenza dei soci in tempo utile affinché il processo di selezione e di nomina dei candidati alla carica di amministratore possa tenere conto di tali indicazioni. Resta salva la possibilità per i soci di svolgere proprie valutazioni sulla composizione ottimale del Consiglio di amministrazione e di presentare candidature coerenti con queste, motivando eventuali differenze rispetto alle analisi svolte dal Consiglio uscente. Il documento "Composizione quali-quantitativa ottimale del Consiglio di amministrazione" di orientamento ai Soci in vista della nomina del Consiglio di amministrazione per il triennio 2023 – 2025 è stato approvato dall'Organo amministrativo uscente in data 10 febbraio 2023 e pubblicato sul sito internet della Banca. La suddetta "Composizione qualiquantitativa ottimale" tiene conto delle previsioni del Regolamento sulla diversità del Consiglio di amministrazione, introdotto al fine di definire e formalizzare taluni criteri e obiettivi da considerare per favorire il raggiungimento di un adeguato grado di diversificazione in seno al Consiglio di amministrazione, conformemente alle previsioni della normativa, anche regolamentare, tempo per tempo vigente, alle previsioni statutarie ed alle best practice di settore. Nell'ambito del processo di valutazione dell'idoneità degli esponenti, il Consiglio di amministrazione verifica la rispondenza tra la composizione ritenuta ottimale e quella effettiva risultante dal processo di nomina, motivando in maniera esaustiva eventuali scostamenti. I risultati della suddetta verifica sono resi noti ai soci. Oltre a specifiche sessioni di induction finalizzate ad agevolare l'inserimento degli esponenti aziendali di nuova nomina, la Banca organizza con cadenza periodica ulteriori sessioni di approfondimento (c.d. formazione continua), al fine di consolidare il bagaglio di competenze/conoscenze necessarie per svolgere con consapevolezza il ruolo.
Gli amministratori sono tenuti ad agire in modo informato e deliberano in via collegiale, ognuno con piena autonomia di giudizio.
Il presidente promuove l'effettivo funzionamento del governo societario e garantisce l'efficacia del dibattito consiliare affinché le deliberazioni alle quali giunge il Consiglio, siano il risultato di un'adeguata dialettica di ruolo, basata sul contributo consapevole e ragionato di tutti gli amministratori.
Gli amministratori esecutivi sono organizzati in comitato consiliare con delega esecutiva in materia di concessione del credito.
Gli amministratori non esecutivi intervengono nel processo di delibera consiliare con perizia specialistica, in particolare, nell'analisi del rischio correlato alle decisioni di vertice.
Gli amministratori indipendenti sono amministratori non esecutivi con formale accertamento dei requisiti di indipendenza previsti, tempo per tempo, dalla normativa di settore e dallo statuto sociale; intervengono nelle delibere consiliari in potenziale conflitto d'interesse, con autorevolezza e autonomia non condizionata da relazioni di influenza con la Banca o con soggetti che sono a essa legati.
Il Consiglio di amministrazione istituisce:
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I Comitati restano in carica per la durata del mandato consiliare dei loro componenti.
Ai componenti del Comitati sono richieste conoscenze, competenze ed esperienze, sia pure su base complessiva, nelle materie di pertinenza dei rispettivi Comitati. Gli amministratori accettano la nomina nei Comitati qualora ritengano di poter dedicare il tempo necessario all'efficace espletamento dell'incarico.
Ciascun Comitato dispone di una segreteria individuata nell'ambito delle Funzioni/Direzioni interne della Banca e riceve, per il tramite della stessa, la documentazione e le informazioni rilevanti per l'efficace espletamento dei propri compiti.
Il ruolo e l'organizzazione dei Comitati sono disciplinati in maniera dettagliata nei rispettivi regolamenti interni, approvati dal Consiglio di amministrazione e tempo per tempo aggiornati.
Per ulteriori informazioni sulla composizione pro tempore degli organi aziendali e dei comitati, si rinvia al documento "Informativa sul governo societario" pubblicato nel sito internet della Banca.

| Numero componenti | 9 amministratori |
|---|---|
| Numero adunanze (2024) | 17 |
| Equilibrio di genere | 6 M e 3 F |
| Età anagrafi ca (media) | 51 anni |
| Permanenza in carica (media) | 9 anni |
| Amministratori estratti dalle Liste di minoranza | non sono state presentate liste di minoranza |
| Comitato Rischi | |
|---|---|
| Numero componenti | 4 amministratori non esecutivi, di cui 3 indipendenti |
| Numero adunanze | 16 |
| Comitato Amministratori indipendenti | |
| Numero componenti | 3 amministratori non esecutivi indipendenti |
| Numero adunanze | 16 |
| Comitato di credito | |
| Numero componenti | 4 amministratori esecutivi |
| Numero adunanze | 18 |
Conformemente alle previsioni delle Disposizioni di Vigilanza Banca d'Italia - Circolare n. 285/2013, negli ultimi mesi del 2023/inizio 2024, il Consiglio di amministrazione ha effettuato la propria autovalutazione annuale avvalendosi anche del supporto di una società di consulenza specializzata.
Nell'ambito di tale processo, si è provveduto a raccogliere le informazioni funzionali all'assessment mediante la somministrazione di un questionario a cui hanno fatto seguito interviste individuali di approfondimento con gli interessati per la raccolta di ulteriori spunti di riflessione.
Nel corso dell'adunanza del 1 marzo 2024, il Consiglio di amministrazione ha discusso gli esiti delle analisi svolte, redigendo successivamente apposito documento conclusivo, tenendo anche conto degli "Orientamenti della Banca d'Italia sulla composizione del Consiglio di amministrazione delle banche less significant" pubblicati in data 29 novembre 2022.
L'autovalutazione riferita all'esercizio 2024 non ha evidenziato criticità in nessuna delle sezioni sottoposte a valutazione confermando il buon funzionamento e le dinamiche del Consiglio di amministrazione, dimostrate anche dal fatto che le risposte fornite dagli amministratori risultano in generale ulteriore miglioramento rispetto a quanto rilevato nel corso dell'autovalutazione riferita all'esercizio 2023.
Il Collegio sindacale vigila sul rispetto della normativa che disciplina l'attività di Volksbank, sulla corretta amministrazione e sull'adeguatezza dell'assetto organizzativo, amministrativo e contabile della Banca; il Collegio ha l'obbligo di segnalare a Banca d'Italia i fatti di cui venga a conoscenza nell'esercizio delle assegnazioni di cui all'art. 34 dello statuto, quando tali fatti possano costituire un'irregolarità di gestione della Banca o, in via generale, un'infrazione alle regole di corretto esercizio dell'attività bancaria.
Il Collegio sindacale in carica è stato eletto dall'Assemblea soci 31 marzo 2022 per il triennio di mandato 2022 – 2024, intendendosi scadere l'incarico con l'approvazione del bilancio chiuso al 31 dicembre 2024.
| Numero componenti | 3 sindaci effettivi e 2 sindaci supplenti |
|---|---|
| Numero adunanze (2023) | 23 |
| Equilibrio di genere | 2 M e 3 F |
| Età anagrafi ca – sindaci effettivi (media) | 51 anni |
| Permanenza in carica – sindaci effettivi (media) | 6 anni |
| Sindaci estratti dalla lista di minoranza | non sono state presentate liste di minoranza |
Conformemente alle previsioni delle Disposizioni di Vigilanza Banca d'Italia - Circolare n. 285/2013, nei mesi di gennaio e febbraio 2025, il Collegio sindacale ha effettuato la propria autovalutazione con riferimento all'esercizio 2024, avvalendosi del supporto di un consulente esterno.
All'esito di tale processo, nel complesso i sindaci non rilevano specifiche criticità nel funzionamento e nella composizione del Collegio sindacale.
Il Testo Unico Bancario ("TUB" - d.lgs 385/1993) dispone all'art. 26 che i soggetti che svolgono funzioni di amministrazione, direzione e controllo presso banche devono essere idonei allo svolgimento dell'incarico e attribuisce al Ministro dell'economia e delle finanze il compito di individuare, con decreto adottato, sentita Banca d'Italia, i requisiti e i criteri di idoneità che gli esponenti devono soddisfare, i limiti al cumulo degli incarichi che possono ricoprire in società terze, le cause che comportano la sospensione temporanea dall'incarico e la sua durata, i casi in sui requisiti e criteri di idoneità si applicano anche ai responsabili delle principali funzioni aziendali nelle banche di maggiore rilevanza.
In data 15 dicembre 2020 è stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale il decreto del Ministro dell'Economia e delle Finanze recante il regolamento in materia di requisiti e criteri di idoneità allo svolgimento degli incarichi degli esponenti aziendali delle banche le cui disposizioni hanno trovato piena applicazione alle nomine successive alla data della sua entrata in vigore.
Le principali novità del decreto, rispetto la superata normativa del 1998, si ispirano alle linee guida della Banca Centrale Europea (Guide to fit and proper assessments – maggio 2017) e propongono alcuni nuovi parametri di idoneità degli esponenti aziendali tra cui:

Il regolamento rafforza significativamente gli standard di idoneità degli esponenti, in parte elevando i requisiti già previsti dalla disciplina previgente ma soprattutto attraverso l'introduzione di nuovi profili (correttezza, competenza, indipendenza di giudizio, disponibilità di tempo), limiti al cumulo degli incarichi e la ricerca di una equilibrata composizione collegiale per fattori di diversità e competenze tra loro complementari.
Il Sistema di Controllo Interno sull'informativa societaria deve essere inteso come il processo che, coinvolgendo molteplici funzioni aziendali, fornisce ragionevoli assicurazioni circa l'affidabilità dell'informativa finanziaria, l'attendibilità dei documenti contabili e il rispetto della normativa applicabile.
È stretta e chiara la correlazione con il processo di gestione dei rischi che si configura come il processo di identificazione e analisi di quei fattori che possono pregiudicare il raggiungimento degli obiettivi aziendali, al fine di determinare come questi rischi possono essere gestiti. Un sistema di gestione dei rischi idoneo ed efficace può infatti mitigare gli eventuali effetti negativi sugli obiettivi aziendali, tra i quali l'attendibilità, l'accuratezza, l'affidabilità e la tempestività delle informazioni contabili e finanziarie.
L'istituzione e il mantenimento di un adeguato sistema di controllo sull'informativa societaria e la periodica valutazione della sua efficacia da parte della Banca presuppongono l'individuazione preliminare di un modello di confronto cui fare riferimento. Esso deve essere generalmente accettato, rigoroso, completo e perciò tale da guidare nell'adeguata realizzazione e nella corretta valutazione del sistema di controllo stesso.
La verifica della presenza di un adeguato sistema delle procedure amministrative e contabili e del suo corretto funzionamento nel tempo avviene secondo metodologie specifiche definite in un regolamento interno ed è condotta in parte dall'apposita unità organizzativa all'uopo istituita e, in parte, dalla stessa unità con il supporto di altre funzioni aziendali.
L'ambito di analisi tiene altresì conto delle componenti della struttura dei controlli interni a livello aziendale che influiscono sull'informativa finanziaria; tali controlli operano trasversalmente rispetto ai singoli processi aziendali di linea.
Di seguito una descrizione delle principali caratteristiche dei sistemi di gestione dei rischi e di controllo interno esistenti in relazione al processo di informativa finanziaria.
L'attività di identificazione dei rischi viene condotta in primis attraverso l'analisi dei rischi che risiedono lungo i processi aziendali da cui origina l'informativa finanziaria.
Questa attività prevede la definizione di criteri quantitativi e qualitativi.
Si procede all'individuazione dei processi significativi, definiti tali se associati a dati e informazioni materiali, ossia voci contabili per le quali esiste una possibilità non remota di contenere errori con un potenziale impatto rilevante sull'informativa finanziaria.
All'interno di ogni processo significativo si procede altresì a identificare le "asserzioni" più rilevanti, sempre secondo valutazioni basate sull'analisi dei rischi. Le asserzioni di bilancio sono rappresentate dall'esistenza, dalla completezza, dall'occorrenza, dalla valutazione, da diritti e obblighi e dalla presentazione e informativa. I rischi si riferiscono quindi alla possibilità che una o più asserzioni di bilancio non siano correttamente rappresentate, con conseguente impatto sull'informativa stessa.
La valutazione dei rischi è condotta sia a livello societario complessivo sia a livello di specifico processo. Nel primo ambito rientrano in particolare, con riferimento all'informativa finanziaria, i rischi di frode, i rischi di non corretto funzionamento dei sistemi informatici o l'assenza di separazione delle funzioni. A livello di processo i rischi connessi all'informativa finanziaria (errori operativi, sottostima o sovrastima delle voci, non accuratezza dell'informativa, etc.) vanno analizzati a livello delle attività componenti i processi.
La valutazione di rischi e controlli pertinenti associati ai processi critici del Dirigente Preposto avviene utilizzando un approccio di tipo "risk based", che ha come prerequisito fondamentale la mappatura puntuale dei processi aziendali.
L'indice di rischio potenziale rappresenta la valutazione sintetica del singolo evento rischioso, il cui manifestarsi potrebbe provocare un danno diretto/indiretto di natura economico-finanziaria, patrimoniale, sanzionatoria o d'immagine verso l'esterno. Esso è rilevato nell'ambito del processo e prescinde dai controlli esistenti. L'indice di rischio è valutato in base all'intensità del danno potenziale e alla frequenza, ossia il numero di volte in cui il rischio può manifestarsi. La combinazione del giudizio di intensità e frequenza dà origine agli indici di rischiosità inerente o potenziale.
In prima istanza, viene posto il focus sull'attività dei controlli a livello aziendale ricollegabili a dati/informazioni e alle asserzioni rilevanti, che vengono identificati e valutati sia attraverso il monitoraggio del riflesso a livello di processo sia a livello generale.
I controlli a livello aziendale possono prevenire o individuare eventuali errori significativi, pur non operando a livello di processo.
Avendo adottato un approccio "risk based", la determinazione dei processi critici e, all'interno degli stessi, dei rischi contabili a livello di processo, guida le attività di analisi e comporta la successiva individuazione e valutazione dei controlli, che possono mitigare il livello di rischio inerente e condurre il rischio residuo entro soglie di accettabilità.
La valutazione del sistema dei controlli utilizzata è svolta in funzione di diversi elementi: controlli virtuosi, tempistica e frequenza, adeguatezza, conformità operativa, valutazione organizzativa. L'analisi complessiva dei controlli a presidio di ciascun rischio viene definita autonomamente come sintesi del processo di valutazione del livello di adeguatezza e di conformità corrispondente a tali controlli. Dette analisi riassumono considerazioni di carattere soggettivo in merito all'efficacia ed efficienza dei controlli a presidio del singolo rischio. La valutazione complessiva sulla gestione dei rischi può essere scomposta in valutazioni di esistenza, adeguatezza e conformità.
Il processo di valutazione dei rischi si conclude con la determinazione del livello di rischio residuo, come valore risultante dall'applicazione della valutazione complessiva dei controlli alla rischiosità inerente.
Flussi informativi con i risultati dell'attività svolta vengono resi semestralmente agli organi amministrativi nella forma di relazioni operative del Dirigente Preposto a supporto delle attestazioni ai documenti contabili. Tali relazioni comprendono: i risultati della determinazione del perimetro critico di analisi, l'individuazione dei rischi contabili con annessi score finali di valutazione, un focus sulle carenze e punti di miglioramento riscontrati e le connesse procedure di mitigazione, unitamente ad un sunto sulla adeguatezza e operatività dei controlli a livello aziendale. Il Dirigente Preposto è sostanzialmente al vertice del sistema che supervisiona la formazione dell'informativa finanziaria. Al fine del perseguimento della sua missione, il Dirigente Preposto ha la facoltà di dettare le linee organizzative per un'adeguata struttura nell'ambito della propria funzione.
Una molteplicità di funzioni aziendali concorre all'alimentazione delle informazioni di carattere economicofinanziario. Pertanto, il Dirigente Preposto instaura un sistematico e proficuo rapporto con dette funzioni.
Spetta al Consiglio di amministrazione vigilare affinché il Dirigente Preposto disponga di adeguati poteri e mezzi per l'esercizio dei compiti a lui attribuiti, nonché sul rispetto effettivo delle procedure amministrative e contabili.
Il Dirigente Preposto è tenuto a informare tempestivamente il Collegio sindacale qualora emergessero criticità di natura contabile, patrimoniale e finanziaria.
Il suddetto modello è in corso di progressivo affinamento nell'ambito di un progetto che ha visto la formalizzazione dei processi amministrativo contabili e dei relativi controlli. La successiva integrazione dei processi e dei controlli in un applicativo specifico consentirà di evolvere il sistema dei controlli a presidio dell'informativa finanziaria verso una migliore gestione della crescente complessità aziendale.
Si ritiene che il modello utilizzato nel corso del 2024 permetta di fornire sufficienti garanzie per una corretta informativa contabile e finanziaria. Si fa tuttavia presente che non è possibile avere la certezza che non possano verificarsi disfunzioni o anomalie suscettibili di ricadute sull'informativa contabile e finanziaria, pur in presenza di sistemi di controllo interno correttamente impostati e funzionanti.
L'Assemblea soci 30 marzo 2019 ha conferito, ai sensi dell'art. 13 del d.lgs n° 39/2010 sulla base della proposta motivata del Collegio sindacale, alla società KPMG S.p.A. l'incarico di revisione legale dei conti di Banca Popolare dell'Alto Adige S.p.A. per gli esercizi 2019 – 2027, nei termini e alle condizioni contenuti nella Relazione del Consiglio ai fini della decisione dell'Assemblea.
Il "Regolamento di gruppo per la gestione delle operazioni con Parti correlate e Soggetti collegati" aggiornato dal Consiglio di amministrazione da ultimo in data 19 maggio 2023 riassume, in un unico corpus di regole:
Il Regolamento illustra le procedure che, in ottemperanza alla normativa Consob e Banca d'Italia, la Banca adotta per individuare i soggetti "parti correlate" e loro soggetti "connessi" e per presidiare le operazioni poste in essere con controparti correlate e connesse e assicurare il rispetto dei limiti prudenziali per le attività di rischio nei confronti degli stessi. Il presidio mira a catturare il rischio che la vicinanza di taluni soggetti ai centri decisionali possa compromettere l'oggettività e l'imparzialità delle decisioni relative alla concessione di finanziamenti e ad altre transazioni nei confronti dei medesimi soggetti, con possibili distorsioni nel processo di allocazione delle risorse e conseguente esposizione della Banca a rischi non adeguatamente commisurati e potenziali danni per depositanti e azionisti.
La Banca utilizza sistemi informatici di acquisizione e segnalazione in automatico degli accordi e delle operazioni poste in essere con le controparti Parti correlate e Soggetti connessi, individuate a norma del Regolamento di attuazione delle Disposizioni Consob e Banca d'Italia.
Per maggiori dettagli in merito alla gestione delle operazioni con parti correlate e soggetti collegati si rinvia alla documentazione disponibile sul sito della Banca nella sezione corporate-governance-documenti-societari.
In data 18 novembre 2014 Banca d'Italia ha integrato le Disposizioni di Vigilanza per le banche (Circolare n. 285 del 17 dicembre 2013) con un nuovo capitolo sulle politiche di remunerazione e incentivazione che dà attuazione alla Direttiva europea 2013/36/UE (CRD IV). In particolare, il 25° aggiornamento della Circolare, pubblicato in data 23 ottobre 2018, ha introdotto una serie di disposizioni principalmente finalizzate all'adeguamento del quadro normativo italiano agli Orientamenti EBA su sane politiche di remunerazione. Il 37° aggiornamento della Circolare pubblicato in data 25 novembre 2021, ha recepito le novità introdotte dalla Direttiva 2019/878/UE (CRD V) su questa materia e gli Orientamenti dell'Autorità Bancaria Europea di attuazione della direttiva (EBA/GL/2021/04). A partire dal 2015 Volksbank ha quindi avviato un processo di revisione annuale delle Politiche di Remunerazione al fine di garantire il costante aggiornamento e adeguamento normativo delle stesse. In data 20 aprile 2024 l'Assemblea dei soci ha approvato la Relazione in merito alle Politiche di Remunerazione e Incentivazione 2024, aggiornato in ragione dell'evoluzione del contesto normativo e regolamentare sopra citato, e orientato al perseguimento degli obiettivi d'impresa di medio e lungo periodo. In particolare, le Politiche di Remunerazione vigenti contemplano un sistema premiante e incentivante ancorato alla performance di lungo periodo del "Personale più rilevante", avente un'incidenza maggiore sul rischio Banca. Pertanto, in ottemperanza ai principi dettati dal legislatore europeo ed alle disposizioni regolamentari di Banca d'Italia, le Politiche di Remunerazione e Incentivazione applicate da Volksbank prevedono il pagamento di una parte della remunerazione variabile sotto forma di strumenti finanziari, il differimento nel tempo di parte dei medesimi compensi variabili, il divieto di vendita (per un periodo di tempo determinato) degli strumenti finanziari corrisposti ed una serie di meccanismi di correzione ex post, qualora i presupposti di performance alla base della remunerazione ottenuta si siano rivelati errati o, nei casi più gravi, siano dipesi da condotte inadempienti (o finanche fraudolente) dei beneficiari - c.d. meccanismi di malus e clawback.
Con riferimento al paragrafo 4 delle Politiche di Remunerazione "Gender neutrality del sistema retributivo" ovvero in conformità alla normativa nazionale e alle più recenti Linee Guida EBA in materia di sane e prudenti politiche di remunerazione, Volksbank si propone l'obiettivo di assicurare, a parità di attività svolta, che il personale abbia un pari livello di remunerazione, anche in termini di condizioni per il suo riconoscimento e pagamento.
In materia retributiva, pertanto, Volksbank adotta il principio della neutralità che viene puntualmente enunciato nelle politiche di remunerazione ed incentivazione revisionate annualmente. Vengono, pertanto, applicati criteri oggettivi e uniformi di valutazione ed erogazione delle remunerazioni nel rispetto di quanto previsto dalle politiche di remunerazione applicate dalla Banca e del codice etico che ne sta alla base. In particolare, le politiche di remunerazione della Banca prevedono e disciplinano una parte variabile della remunerazione ancorata al raggiungimento di obiettivi individualmente assegnati che tengono conto anche del profilo professionale ricoperto dai singoli dipendenti e, conseguentemente, delle responsabilità dai medesimi assunte. Nello specifico, il Consiglio di amministrazione di Volksbank - su proposta del Comitato amministratori Indipendenti e con il supporto di Human Resources - ha avviato un processo formale volto a perseguire il massimo livello di parità retributiva all'interno della struttura. Tale processo, rivolto a tutta la popolazione aziendale, è stato avviato nel 2021.
In continuità con gli esercizi precedenti, con riferimento all'anno 2024, nell'ambito di analisi delle migliori prassi di mercato (benchmarking) condotto in relazione all'aggiornamento e revisione annuale delle politiche di remunerazione applicate in Volksbank, è stato condotto un preciso processo di analisi e valutazione del gender pay gap (GPG) all'interno della Banca. In tale analisi è stato utilizzato un approccio di tipo statistico che ha diviso il personale della Banca in quartili. Nell'individuazione dei cluster, pertanto, il personale è stato ordinato in ordine crescente dalla remunerazione globale lorda più bassa a quella più alta.
In continuità con gli esercizi precedenti, con riferimento all'anno 2024, nell'ambito di analisi delle migliori prassi di mercato (benchmarking) condotto in relazione all'aggiornamento e revisione annuale delle politiche di remunerazione applicate in Volksbank, è stato condotto un preciso processo di analisi e valutazione del gender pay gap (GPG) all'interno della Banca. In tale analisi è stato utilizzato un approccio di tipo statistico che ha diviso il personale della Banca in quartili. Nell'individuazione dei cluster, pertanto, il personale è stato ordinato in ordine crescente. Tale approccio è stato utilizzato in ragione delle indicazioni contenute negli Orientamenti EBA «sugli esercizi di benchmarking in materia di prassi di remunerazione, divario retributivo di genere e rapporti più elevati approvati ai sensi della direttiva 2013/36/UE» del 30 giugno 2022.
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Ai fini del calcolo di eventuali gap retributivi, sono state prese in considerazione la Retribuzione Annuale Lorda (RAL) e la Retribuzione Globale Annua Lorda (RGL) del personale calcolata come la somma della componente fissa più il premio variabile di competenza dell'esercizio. Il GPG è stato analizzato rispetto al dato medio e al dato mediano di ogni quartile. I risultati non hanno evidenziato criticità. Si segnala che, rispetto alla RGL media, non viene superata la soglia indicativa del 5%: il primo 1° quartile presente un dato del -3,65% e il 4° quartile del 4,02%. È stato altresì rilevato che specialmente in riferimento al 2° e il 3° quartile il medesimo dato mediano si è attestato tra il 0,92% e il 1,69%.
Una descrizione dettagliata delle singole componenti del Sistema di controllo interno e alle attività di gestione e al controllo dei rischi è contenuta nella presente Relazione sulla Gestione al paragrafo 1.8 Gestione dei Rischi e nella Nota integrativa.

| 1.13.RMAZIONI GENERALI 105 | |
|---|---|
| Criteri per la redazione 105 | |
| Criteri generali per la redazione delle rendicontazioni di sostenibilità (BP-1) 105 | |
| Informativa in relazione a circostanze specifiche (BP-2) 106 | |
| Governance 107 | |
| Ruolo degli organi di amministrazione, direzione e controllo (GOV-1) 107 | |
| Informazioni fornite agli organi di amministrazione, direzione e controllo dell'impresa e questioni | |
| di sostenibilità da questi affrontate (GOV-2) 111 | |
| Integrazione delle prestazioni di sostenibilità nei sistemi di incentivazione (GOV-3) 111 | |
| Dichiarazione sul dovere di diligenza (GOV-4) 111 | |
| Gestione del rischio e controlli interni sulla rendicontazione di sostenibilità (GOV-5) 112 | |
| Strategia… 113 | |
| Strategia, modello aziendale e catena del valore (SBM-1) 113 | |
| Interessi e opinioni dei portatori di interessi (SBM-2) 113 | |
| Impatti, rischi e opportunità rilevanti e loro interazione con la strategia e il modello aziendale (SBM-3) 114 | |
| Gestione degli impatti, dei rischi e delle opportunità 114 | |
| Descrizione del processo per individuare e valutare gli impatti, i rischi e le opportunità rilevanti (IRO-1) 114 | |
| Obblighi di informativa degli ESRS oggetto della rendicontazione di sostenibilità dell'impresa (IRO-2) 126 |
| 1.13.2 INFORMAZIONI AMBIENTALI 126 | |
|---|---|
| Informativa a norma dell'articolo 8 del regolamento (UE) 2020/852 126 | |
| Cambiamenti climatici (E1) 129 | |
| Piano di transizione per la mitigazione dei cambiamenti climatici (E1-1) 129 | |
| Politiche relative alla mitigazione dei cambiamenti climatici e all'adattamento agli stessi (E1-2) 130 | |
| Azioni e risorse relative alle politiche in materia di cambiamenti climatici (E1-3) 130 | |
| Obiettivi relativi alla mitigazione dei cambiamenti climatici e all'adattamento agli stessi (E1-4). 132 | |
| Consumo di energia e mix energetico (E1-5) 133 | |
| Emissioni lorde di GES di ambito 1, 2, 3 ed emissioni totali di GES (E1-6) 134 | |
| Assorbimenti di GES e progetti di mitigazione delle emissioni di GES finanziati con crediti | |
| di carbonio (E1-7) 137 | |
| Inquinamento (E2) 138 | |
| Politiche relative all'inquinamento (E2-1) 138 | |
| Azioni e risorse connesse all'inquinamento (E2-2) 138 | |
| Obiettivi connessi all'inquinamento (E2-3) 138 | |
| Uso delle risorse ed economia circolare (E5) 139 | |
| Politiche relative all'uso delle risorse e all'economia circolare (E5-1) 139 | |
| Azioni e risorse relative all'uso delle risorse e all'economia circolare (E5-2) 139 | |
| Obiettivi relativi all'uso delle risorse e all'economia circolare (E5-3) 139 | |

| 1.13.3 INFORMAZIONI SOCIALI 139 | |
|---|---|
| Forza lavoro propria (S1) 139 | |
| Politiche relative alla propria forza lavoro (S1-1) 139 | |
| Processi di coinvolgimento della forza lavoro propria e dei rappresentanti dei lavoratori | |
| in merito agli impatti (S1-2) 141 | |
| Processi per porre rimedio agli impatti negativi e canali che consentono alla forza lavoro | |
| di sollevare preoccupazioni (S1-3) 142 | |
| Interventi su impatti rilevanti per la forza lavoro propria e approcci per la gestione dei rischi rilevanti | |
| e il perseguimento di opportunità rilevanti in relazione alla forza lavoro propria, nonché efficacia | |
| di tali azioni (S1-4). 142 | |
| Obiettivi legati alla gestione degli impatti negativi rilevanti, al potenziamento degli impatti positivi | |
| e alla gestione dei rischi e delle opportunità rilevanti (S1-5) 145 | |
| Caratteristiche dei dipendenti dell'impresa (S1-6) 146 | |
| Caratteristiche dei lavoratori non dipendenti nella forza lavoro propria dell'impresa (S1-7) 147 | |
| Copertura della contrattazione collettiva e dialogo sociale (S1-8) 148 | |
| Metriche della diversità (S1-9) 149 | |
| Persone con disabilità (S1-12) 150 | |
| Metriche di formazione e sviluppo delle competenze (S1-13) 150 | |
| Metriche dell'equilibrio tra vita professionale e vita privata (S1-15) 151 | |
| Incidenti, denunce e impatti gravi in materia di diritti umani (S1-17) 152 | |
| Lavoratori nella catena del valore (S2) 152 | |
| Politiche relative ai lavoratori lungo la catena del valore (S2-1) 152 | |
| Processi di coinvolgimento dei lavoratori nella catena del valore in merito agli impatti (S2-2) 152 | |
| Processi per porre rimedio agli impatti negativi e canali che consentono ai lavoratori nella catena | |
| del valore di esprimere preoccupazioni (S2-3) 152 | |
| Processi per porre rimedio agli impatti negativi e canali che consentono ai lavoratori nella catena | |
| del valore di esprimere preoccupazioni (S2-3). 152 | |
| Obiettivi legati alla gestione degli impatti negativi rilevanti, al potenziamento degli impatti positivi | |
| e alla gestione dei rischi e delle opportunità rilevanti (S2-5) 153 | |
| Comunità interessate (S3) 153 | |
| Politiche relative alle comunità interessate (S3-1) 153 | |
| Processi di coinvolgimento delle comunità interessate in merito agli impatti (S3-2) 154 | |
| Processi per porre rimedio agli impatti negativi e canali che consentono alle comunità interessate | |
| di esprimere preoccupazioni (S3-3) 154 | |
| Interventi su impatti rilevanti sulle comunità interessate e approcci per gestire i rischi rilevanti | |
| e conseguire opportunità rilevanti per le comunità interessate, nonché efficacia di tali azioni (S3-4). 154 | |
| Obiettivi legati alla gestione degli impatti rilevanti negativi, al potenziamento degli impatti positivi | |
| e alla gestione dei rischi e delle opportunità rilevanti (S3-5) 156 |

| Consumatori e utilizzatori finali (S4) 157 | |
|---|---|
| Politiche connesse ai consumatori e agli utenti finali (S4-1) 157 | |
| Processi di coinvolgimento dei consumatori e degli utilizzatori finali in merito agli impatti (S4-2) 158 | |
| Processi per porre rimedio agli impatti negativi e canali che consentono ai consumatori | |
| e agli utilizzatori finali di esprimere preoccupazioni (S4-3) 159 | |
| Interventi su impatti rilevanti per i consumatori e gli utilizzatori finali e approcci per la mitigazione | |
| dei rischi rilevanti e il conseguimento di opportunità rilevanti in relazione ai consumatori | |
| e agli utilizzatori finali, nonché efficacia di tali azioni (S4-4). 160 | |
| Obiettivi legati alla gestione degli impatti rilevanti negativi, al potenziamento degli impatti positivi | |
| e alla gestione dei rischi e delle opportunità rilevanti (S4-5) 162 | |
| Innovazione tecnologica e digitalizzazione 163 | |
| Politiche adottate per gestire questioni di sostenibilità rilevanti in merito all'innovazione tecnologica | |
| e digitalizzazione (MDR – P) 163 | |
| Azioni e risorse relative a questioni di sostenibilità rilevanti in merito all'innovazione tecnologica | |
| e digitalizzazione (MDR – A) 163 | |
| Monitoraggio dell'efficacia delle politiche e delle azioni mediante obiettivi in merito all'innovazione | |
| tecnologica e digitalizzazione (MDR – T) 164 | |
| Finanza sostenibile e credito responsabile 165 | |
| Politiche adottate per gestire questioni di sostenibilità rilevanti in merito alla finanza sostenibile | |
| e credito responsabile (MDR-P) 165 | |
| Azioni e risorse relative a questioni di sostenibilità rilevanti in merito alla finanza sostenibile | |
| e credito responsabile (MDR-A) 167 | |
| Monitoraggio dell'efficacia delle politiche e delle azioni mediante obiettivi in merito alla finanza | |
| sostenibile e credito responsabile (MDR-T) 168 | |
| 1.13.4 INFORMAZIONI SULLA GOVERNANCE 169 | |
| Condotta delle imprese (G1) 169 | |
| Politiche in materia di cultura d'impresa e condotta delle imprese (G1-1) 169 | |
| Gestione dei rapporti con i fornitori (G1-2) 170 | |
| Prevenzione e individuazione della corruzione attiva e passiva (G1-3) 171 | |
| Casi di corruzione attiva o passiva (G1-4) 173 | |
| 1.13.5 APPENDICE DELLA RENDICONTAZIONE DI SOSTENIBILITÀ 175 | |
| Tabella di tutti gli elementi d'informazione derivanti da altre normative dell'UE 175 | |
| Tabelle allegato VI Regolamento (UE) 2021/2178 184 | |
| 1.13.6 RELAZIONE DELLA SOCIETÀ DI REVISIONE 228 |

Il presente documento costituisce la Rendicontazione di sostenibilità della Banca Popolare dell'Alto Adige S.p.A. (di seguito anche "Volksbank"), capogruppo del Gruppo bancario Banca Popolare dell'Alto Adige, la cui sede legale si trova in via del Macello 55 a Bolzano. La Banca opera all'interno del perimetro nazionale italiano.
Il documento è stato redatto ai sensi dell'articolo 2 del Decreto Legislativo n. 125 del 6 settembre 2024, che ha recepito a livello nazionale italiano la Direttiva (UE) 2022/2464 (c.d. Corporate Sustainability Reporting Directive o "CSRD").
Il documento è stato redatto al fine di assicurare la comprensibilità delle informazioni inerenti alle attività della Banca, nonché le altre caratteristiche qualitative dell'impresa di cui all'ESRS 1, Appendice B, del Regolamento delegato (UE) 2023/2772, di attuazione della Direttiva europea sopra citata.
Il documento comunica le informazioni di sostenibilità di Volksbank secondo il perimetro e il periodo di rendicontazione adottato nella Relazione finanziaria annuale 2024 (dal 1° gennaio al 31 dicembre). Il documento è dunque redatto su base individuale per la sola Capogruppo. Eventuali scostamenti dei dati sono riportati con opportune note a piè di pagina. Ad eccezione delle emissioni di GES di ambito 3 e dell'intensità emissiva totale, tutte le metriche relative alle questioni di sostenibilità rilevanti sono fornite in via comparativa per i due esercizi finanziari 2023 e 2024.
In conformità all'analisi svolta con riferimento alla rendicontazione economico-finanziaria, Volksbank non consolida nella propria Rendicontazione di sostenibilità le Società partecipate in ragione della valutazione di immaterialità delle stesse dal punto di vista sia economico-finanziario sia di impatto, rischi e opportunità.
Elenco delle società partecipate e motivazioni per l'esclusione dalla Rendicontazione di sostenibilità:
| Valpolicella Alta Società Agricola S.r.l. | trattasi società proprietaria di un terreno agricolo (vigneto) dato in affi tto su cui la Banca non esercita controllo operativo. |
|---|---|
| Quartiere Brizzi S.r.l. | trattasi di attività nata da un'operazione immobiliare fi nalizzata allo sviluppo di un complesso residenziale nel quartiere di S.Zeno a Verona, lo sviluppo del complesso è terminato rimane da perfezionare la cessione delle unità immo biliari (termine previsto: 2025-2026). Durante il FY2024 sono state realizzate le fi niture degli immobili e sono stati raccolti i preliminari di vendita. |
| Voba CB S.r.l. | trattasi di veicolo di cartolarizzazione ai fi ni dell'emissione di obbligazioni ban carie garantite. I crediti a garanzia sono inclusi nelle attività della Banca. |
| Verona Green Living | trattasi di un'iniziativa immobiliare nata da un'operazione creditizia per la quale la banca fungeva da fi nanziatore, successivamente acquisita dalla Banca. Du rante il FY2024 l'unica attività svolta è stata relativa alla vendita degli immobili (termine previsto: 2025). |
| Tre S.r.l. | trattasi di una società nata al fi ne di sviluppare un terreno sito in provincia di Trento. La società, al momento inattiva, è una collegata a cui la Banca parteci pa per il 30%. |
La Rendicontazione di sostenibilità non include informazioni prescritte da altre normative contenenti obblighi di comunicazione di informazioni sulla sostenibilità o da disposizioni in materia di sostenibilità generalmente accettate.
La presente Rendicontazione ha tenuto in considerazione la catena del valore a monte e a valle della Banca, nello svolgimento dell'analisi di doppia rilevanza, comprendendo anche le informazioni su impatti, rischi e opportunità (c.d. "IRO") generati nell'ambito dei rapporti commerciali diretti e indiretti della Banca, inclusi investimenti e rapporti creditizi che la stessa intrattiene con la propria clientela. In ottemperanza al principio di rilevanza, le informazioni inserite all'interno della Rendicontazione riguardano gli aspetti più significativi della catena del valore a monte e a valle.
Volksbank non si è avvalsa dell'opzione di omettere informazioni corrispondenti a proprietà intellettuale, know-
how o a risultati dell'innovazione né dell'esenzione dalla comunicazione di informazioni concernenti gli sviluppi imminenti o le questioni oggetto di negoziazione.
Relativamente agli orizzonti temporali a medio o lungo termine, l'impresa non si è discostata da quanto previsto dalla normativa europea che disciplina il presente rendiconto. In particolare, la Banca ha adottato i seguenti intervalli:
La Rendicontazione di sostenibilità include, inoltre, le informazioni richieste dall'articolo 8 del Regolamento (UE) 2020/852 del 18 giugno 2020 (c.d. "Regolamento Tassonomia Ambientale") e dei Regolamenti delegati (UE) 2021/2178, 2021/2139, 2023/2485 e 2023/2486 ad esso collegati. Nella redazione del documento è stata presa in considerazione la Comunicazione della Commissione UE del 8 novembre 2024 (C/2024/6691) in riferimento alla disclosure ex articolo 8 del Regolamento Tassonomia. La Banca presenta, all'interno del capitolo di riferimento ("Informativa ambientale", par. "Informativa a norma dell'articolo 8 del regolamento (UE) 2020/852"), una descrizione delle analisi svolte nel FY 2024 al fine di comunicare ai propri stakeholder, attraverso i modelli forniti dal Legislatore, i dati relativi alle esposizioni verso attività economiche ammissibili e allineate alla Tassonomia per i 6 obiettivi ambientali.
Non essendo disponibili alla data di rendicontazione tutte le informazioni necessarie, per questo esercizio la Banca ha applicato le disposizioni transitorie (cd."phase in") previste con riferimento alle informazioni sulla sua catena del valore associate a questioni di sostenibilità rilevanti per quest'ultima.6 Al fine di includere tali informazioni nei prossimi esercizi di rendicontazione, la Banca si è dotata di uno strumento che le consentirà di raccogliere le informazioni rilevanti anche lungo la sua catena del valore. Informazioni dettagliate in merito a tale strumento, cd. ESG Evaluation Tool, sono riportate all'interno del parag. "Azioni e risorse relative a questioni di sostenibilità rilevanti in merito alla finanza sostenibile e credito responsabile (MDR-A)".
In ragione dell'applicazione di tali disposizioni transitorie, ad eccezione delle emissioni di GES di Ambito 3, le metriche riportate dalla Banca all'interno della presente rendicontazione non includono stime relative alla catena del valore. Si precisa, inoltre, che per la sola metrica relativa alle emissioni di GES di Ambito 3 è stato fatto ricorso a stime7 , per le quali non si rintracciano tuttavia cause di incertezza rilevanti.
Si riporta di seguito l'elenco degli obblighi di informativa previsti dagli ESRS, o degli elementi d'informazione specifici previsti da un obbligo di informativa, che sono stati inclusi nella Rendicontazione di sostenibilità mediante riferimento ad altre sezioni della Relazione sulla gestione o ulteriori documenti:
( 6 ) Art. 19 bis, comma 3, Direttiva (UE) 2013/34/UE, recepito dall'art.3, comma 4 del D. Lgs. 125/2024. Per il dettaglio degli impatti rilevanti lungo la catena del valore di Volksbank, si veda il parag. "Impatti, rischi e opportunità rilevanti e loro interazione con la strategia e il modello aziendale (SBM-3)".
( 7 ) Informazioni dettagliate in merito alla metodologia di calcolo utilizzata per le emissioni di GES sono fornite al parag. "Emissioni lorde di GES di ambito 1, 2, 3 ed emissioni totali di GES (E1-6)".
Volksbank è una società per azioni con modello di governance "tradizionale", articolato in due organi societari nominati dall'Assemblea dei Soci, che esprime con le proprie delibere la volonta degli Azionisti: il Consiglio di amministrazione (che a sua volta nomina i Comitati endo-consiliari) e il Collegio sindacale.
Lo Statuto attribuisce l'esercizio delle funzioni sociali, secondo le rispettive competenze, a:
Il governo societario della Banca si esprime inoltre attraverso diversi comitati con funzioni deliberative oppure consultive e propositive, nei confronti del Consiglio di amministrazione. I comitati descritti sono:
L'assetto di Corporate Governance della Banca si realizza, infine, attraverso ulteriori strutture, tra cui rivestono particolare importanza:
I presidi organizzativi, procedurali e di controllo sono definiti nell'ambito della regolamentazione interna che disciplina, in particolare: il complesso delle deleghe, il sistema di incentivazione e remunerazione, il sistema di gestione dei conflitti d'interesse, il sistema dei flussi informativi.
Per maggiori dettagli sul modello organizzativo adottato dalla Banca si rimanda a quanto riportato nell'informativa in materia di governo societario pubblicata sul sito della Banca (sezione corporate governance).
L'Assemblea dei soci delibera in sede ordinaria e straordinaria sulle materie alla stessa riservate dalla legge e dallo Statuto sociale.
Il Consiglio di amministrazione è investito dei più ampi poteri per la gestione, ordinaria e straordinaria, della Banca, con facoltà di compiere tutti gli atti opportuni per il raggiungimento degli scopi sociali, ad esclusione degli atti riservati dalla legge e dallo Statuto all'Assemblea dei soci. Il Consiglio di amministrazione è composto da 9 membri di cui il 44% indipendenti.
( 8 ) Unità organizzativa.
( 9 ) Il presente paragrafo relativo al DR GOV-1 del ESRS 2, copre anche le richieste informative per ESRS G1 GOV-1.
Composizione del CdA 12 2024 2023 Donne Uomini Totale Donne Uomini Totale Totale componenti del CdA (numero) 369369 Totale componenti del CdA (%) 33% 67% - 33% 67% - Suddivisione per età < 29 anni (numero) 000000 < 29 anni (%) 0% 0% - 0% 0% - 30-50 anni (numero) 235235 30-50 anni (%) 22% 33% - 22% 33% - > 51 anni (numero) 134134 > 51 anni (%) 11% 33% - 11% 33% -
Con riferimento alla composizione del Consiglio di amministrazione10 in carica per il triennio 2023 – 202511 si rimanda al paragrafo 1.12.3 "Il profilo dimensionale e il modello di governance della Banca".
Conformemente alle previsioni della normativa di settore, il Consiglio di amministrazione si sottopone ad un periodico processo di autovalutazione13 all'esito del quale il Consiglio stesso identifica preventivamente, ai fini delle nomine, la composizione collegiale ritenuta "ottimale" rispetto al profilo della Banca.
Gli amministratori, inoltre, devono possedere i requisiti di onorabilità, professionalità e indipendenza e devono soddisfare i criteri di competenza volti a comprovare la loro idoneità a rivestire l'incarico (particolarmente in riferimento alla conoscenza del settore in cui opera la Banca e ai prodotti e servizi offerti) nonché i criteri di correttezza nelle condotte personali e professionali pregresse, come previsto dalla vigente normativa, anche regolamentare e statutaria. Almeno tre amministratori, che possono coincidere con quelli non esecutivi, devono essere in possesso dei requisiti di indipendenza previsti dalla normativa, anche regolamentare, tempo per tempo vigente.
La Banca ha adottato una Policy di pianificazione strategica e operativa con la finalità di disciplinare l'insieme dei principi e delle regole su cui si basa l'intero processo di pianificazione.
La pianificazione strategica segue un approccio di tipo top-down, che vede innanzitutto coinvolto il Consiglio di amministrazione il quale, in qualità di organo con funzione di supervisione strategica, definisce gli indirizzi strategici e approva il Piano Industriale14. La Policy in vigore stabilisce che siano definiti anche obiettivi pluriennali di carattere non finanziario attraverso la definizione di specifiche strategie ESG. Al Consiglio di amministrazione, quale organo con funzione di gestione (Consiglio di amministrazione con Direzione Generale), è quindi attribuita la responsabilità dell'attuazione degli indirizzi strategici.
In questo contesto, il ruolo del Consiglio di amministrazione viene espletato nel costante monitoraggio dello stato di attuazione delle progettualità previste dal "Piano Industriale i-mpact 2026", che si compone di 5 stream verticali che definiscono la strategia e due stream trasversali relativi alla "Social responsibility e vicinanza al territorio" e
( 10) Il Consiglio di amministrazione costituisce al suo interno: (i) il Comitato rischi, il quale svolge funzioni di supporto all'Organo con funzione di supervisione strategica in materia di rischi e sistema di controlli interni (Statuto, art. 30); (ii) il Comitato amministratori indipendenti, che interviene con funzione consultiva e di parere al Consiglio di amministrazione, al fi ne di minimizzare il rischio Banca riveniente da delibere in potenziale con fl itto d'interesse (Statuto, art. 28, comma 2, lettera l); (iii) il Comitato di credito che delibera in materia di concessione del credito nei limiti delle deleghe esecutive conferitegli dal Consiglio, a cui relaziona alla prima adunanza utile (Statuto, art. 31, comma 2).
( 11) Per maggiori informazioni rispetto al numero di membri con e senza incarichi esecutivi e la percentuale di membri del Consiglio di amministrazione indipendenti si rimanda al paragrafo 1.12.3 "Il profi lo dimensionale e il modello di governance della Banca". Attualmente, all'interno degli organi di amministrazione, direzione e controllo, non vi sono membri in rappresentanza dei dipendenti.
( 12) Il Regolamento sulla diversità del Consiglio di amministrazione defi nisce e formalizza criteri e obiettivi da considerare in relazione ai singoli driver di diversità rilevanti (in termini di età, anzianità di carica, diversità di genere, provenienze, idoneità collegiale), al fi ne di favorire il raggiungimento di un adeguato grado di diversity in seno al Consiglio di amministrazione, conformemente alle previsioni della normativa, anche regolamentare, tempo per tempo vigente, alle previsioni statutarie ed alle best practice di settore.
( 13) L'autovalutazione consiste nella raccolta di una serie di informazioni mediante somministrazione agli Amministratori di un questionario e di interviste individuali che affrontano, tra le altre, anche la tematica ESG. I risultati di tale analisi sono portati a conoscenza dei soci in tempo utile affi nché il processo di selezione e di nomina dei candidati alla carica di Amministratore possa tenere conto di tali indicazioni, pubblicandoli sul sito internet della Banca.
alla "Digital transformation". Le azioni previste dal Piano sono considerate un elemento strategico centrale nella definizione di impatti, rischi e opportunità rilevanti per la Banca.
In aggiunta, la Banca si è dotata di una Policy di Sostenibilità che declina le strategie in termini di sostenibilità, sia in conformità all'attuale quadro normativo sia per lo sviluppo di lungo termine della Banca e dell'ecosistema in cui opera. Nella Policy sono indicati: quadro di riferimento formativo, funzioni coinvolte e principali scelte strategiche inerenti le questioni di sostenibilità rilevanti. La Policy viene redatta in conformità alla strategia aziendale promossa dal Consiglio di amministrazione e ai valori cui si ispira l'operato della Banca. In tal senso rappresenta lo strumento programmatico con cui si indirizzano le tematiche ESG che sono per definizione pervasive e trasversali all'interno della Banca, integrandole nei processi aziendali.
Le indicazioni contenute nella Policy si applicano a tutti i processi che hanno per oggetto l'implementazione, la supervisione e il monitoraggio di progetti e obiettivi di sostenibilità in Banca, con preciso riferimento a quanto previsto nel Piano Industriale. L'ambito di applicazione riguarda, pertanto, il complessivo governo della tematica di sostenibilità nella Banca, che per sua natura è trasversale e pervasiva in quanto coinvolge tutti gli ambiti di operatività, ivi inclusa la value chain. L'integrazione dei principi di sostenibilità nell'agire quotidiano in tutte le aree di business rappresenta, infatti, un elemento fondamentale per il posizionamento e la reputazione della Banca rispetto a tutti i suoi stakeholder.
La Policy è allineata ai principi portanti della finanza sostenibile, delineati a livello comunitario e nazionale, e si ispira anche a principi e iniziative di carattere internazionale, quali:
La Policy di Sostenibilità affronta gli ambiti della sostenibilità nel loro complesso, suddivisi in fattori ambientali (E-Environment), sociali (S-Social) e di governance (G-Governance) e descrive il modo in cui la Banca intende integrare questi ambiti nella sua attività in modo virtuoso e rispettoso, al fine di generare, al contempo, impatti positivi per l'ambiente e la società e opportunità per la Banca stessa.
Come indicato nella Policy, inoltre, il Consiglio di amministrazione nell'esercizio delle sue funzioni assicura l'integrazione di impatti, rischi e opportunità derivanti dalle questioni di sostenibilità nella strategia di business, nella governance, nei processi, nelle procedure e nel sistema dei controlli interni. In questo contesto gli amministratori hanno il compito di definire gli indirizzi strategici e le linee guida in ambito ESG, assumendosi la responsabilità di quanto effettivamente e concretamente realizzato dalla Banca nel presidio dei rischi ESG e di strutturare un sistema di controlli interni che consenta l'efficace individuazione e gestione dei rischi rilevanti per l'impresa nonché la raccolta delle informazioni di carattere non finanziario.
La Banca considera gli interessi di tutti gli stakeholder nella definizione della strategia di business, al fine di agire da attore responsabile nel tessuto socio-economico-ambientale in cui opera e offrire prodotti/servizi in linea con i bisogni della comunità.
La Policy di Sostenibilità è divulgata agli stakeholder interni mediante intranet aziendale.
Il Consiglio di amministrazione ha istituito una funzione in staff alla Direzione generale avente la mission, tra l'altro, di supportare lo stesso nella definizione della strategia di sostenibilità della Banca e della relativa attuazione
(14) La Direzione Finanze, attraverso l'Unità Organizzativa Pianifi cazione strategica e controlling, coordina l'intero processo di pianifi cazione strategica che prevede, tra l'altro, il coinvolgimento delle Funzioni Aziendali di Controllo.

nonché di definire il piano di messa a terra della strategia di sostenibilità definita dagli Organi apicali attraverso la formalizzazione di un'apposita Roadmap operativa. Il controllo dell'allineamento delle performance della Banca con la pianificazione pluriennale segue il medesimo iter previsto per la pianificazione economico-finanziaria e si realizza attraverso la valutazione dei principali indicatori quantitativi e mediante il monitoraggio dell'effettivo stato di avanzamento delle attività pianificate rispetto a quello previsto da piano. Si precisa che, laddove dall'attività di monitoraggio emergano eventi o circostanze in grado di ostacolare in maniera significativa il raggiungimento degli obiettivi strategici, la Banca valuta se revisionare il piano strategico ovvero pianificare opportuni interventi correttivi.
Gli altri organi coinvolti nella gestione delle questioni di sostenibilità sono: il Direttore generale, il Comitato rischi, il Comitato amministratori indipendenti e le singole funzioni competenti.
La Direzione Generale contribuisce alla gestione di impatti, rischi e opportunità in ambito di sostenibilità, alla formulazione e supporta il CdA nell'approvazione degli obiettivi ad essi associati supervisionandone l'integrazione definendo gli assetti organizzativi adeguati al raggiungimento degli stessi. Il Comitato Rischi svolge funzioni di supporto al Consiglio di amministrazione in materia di rischi e sistema di controlli interni. In particolare, ha la responsabilità di approvare gli esiti dell'analisi di doppia rilevanza una volta condivisa dalle funzioni competenti. Il Comitato amministratori indipendenti accerta, contestualmente, che gli incentivi sottesi al sistema di remunerazione e incentivazione della Banca contemplino anche i rischi in ambito ESG, coerentemente con il RAF. La Banca ha, inoltre, affidato alla U.O. Pianificazione, Amministrazione e Bilancio il compito di presidiare il processo di Rendicontazione di sostenibilità da sottoporre all'approvazione degli organi competenti, pianificare, progettare e definire le attività di identificazione e sorveglianza degli impatti, rischi e delle opportunità e di coordinarle a livello dell'intera Organizzazione, con il supporto della U.O. Sostenibilità/ESG.
Per quanto riguarda i flussi informativi indirizzati al Consiglio di amministrazione, si evidenzia che, oltre al monitoraggio trimestrale dei principali indicatori quantitativi, la Banca monitora l'attuazione del Piano Industriale I-mpact 2026. A tale proposito, viene sottoposto all'attenzione del Consiglio di amministrazione un monitoring qualitativo sui singoli macro-cantieri declinati dal Piano Industriale.
È prevista, in aggiunta, un'informativa periodica a favore del Consiglio di amministrazione sulla definizione e sulla gestione degli impatti dell'organizzazione sull'economia, sull'ambiente e sulle persone e sui rischi e le opportunità.
Per ottemperare al ruolo di gestione e controllo delle questioni di sostenibilità, le figure coinvolte nel processo di rendicontazione, tra cui Consiglieri, Data owner e Direttori, partecipano annualmente a incontri formativi in merito alle evoluzioni normative in atto attraverso il supporto di esperti esterni. Alcuni di questi incontri si svolgono in concomitanza con l'avvio delle progettualità inerenti all'identificazione delle questioni di sostenibilità rilevanti e dei rispettivi impatti, rischi e opportunità, in modo da garantire una loro corretta identificazione e valutazione.
In particolare, nell'ambito del piano di formazione continua rivolta al Consiglio di amministrazione, per l'anno 2024 si è svolta una sessione di approfondimento in ambito ESG con particolare riferimento ai ruoli e responsabilità degli organi sociali in merito alle questioni di sostenibilità (anche alla luce delle novità introdotte dalla Direttiva CSRD). Questo programma era già stato avviato nel corso del 2023, con l'erogazione di una sessione di formazione sui temi ESG a cura di relatori esterni avente ad oggetto rischi climatici e ambientali.
All'esito dell'Autovalutazione del Consiglio di amministrazione 2025 è emerso come profilo di attenzione l'esigenza di rafforzare la conoscenza e la comprensione delle tematiche di sostenibilità anche alla luce delle recenti evoluzioni regolamentari.
Di conseguenza, è in corso di pianificazione il programma di formazione continua per l'anno 2025 che tiene conto di quanto rilevato nell'ambito del processo di autovalutazione del Consiglio di amministrazione nel quale è emersa, in particolare, l'esigenza di effettuare mirate sessioni di induction, tra l'altro, sulle Tematiche di sostenibilità.
Il Collegio sindacale rappresenta l'organo di controllo della Banca. Esso, in ottemperanza alla normativa vigente, verifica l'adeguatezza dei processi di natura contabile amministrativa e di sostenibilità. L'organo di controllo,

nell'ambito dello svolgimento delle funzioni ad esso attribuite dall'ordinamento, vigila sull'osservanza delle disposizioni previste dalla normativa e ne riferisce all'Assemblea nella relazione annuale. Inoltre, il Collegio sindacale vigila sull'adeguatezza degli assetti organizzativi definiti dagli amministratori per il perseguimento degli obiettivi strategici individuati in campo socio-ambientale, nonché del sistema dei controlli interni e delle procedure implementate dagli amministratori per la gestione dei rischi e per la raccolta dei dati destinati a confluire nell'informativa di sostenibilità.
Si rimanda ai paragrafi "Il ruolo del Consiglio di amministrazione nella supervisione degli impatti, rischi e opportunità rilevanti" e "Descrizione dei processi per individuare e valutare gli impatti, i rischi e le opportunità rilevanti".
Per quanto riguarda il Consiglio di amministrazione, la remunerazione si suddivide in fissa e variabile. Quest'ultima è riconosciuta esclusivamente agli amministratori con deleghe esecutive, ovvero i componenti del Comitato di credito. Il compenso fisso per gli amministratori viene approvato dall'Assemblea in occasione della nomina del Consiglio di amministrazione. Al compenso fisso si aggiunge l'eventuale indennità per l'assunzione di cariche nell'ambito del Consiglio di amministrazione e dei comitati di nomina consiliare. Tali indennità sono calcolate in applicazione delle Politiche di remunerazione che vengono approvate annualmente dall'Assemblea dei soci.
La retribuzione fissa degli alti dirigenti e il valore teorico della parte variabile sono determinati dal Consiglio di amministrazione, mentre i meccanismi di accesso e determinazione del premio sono stabiliti nell'ambito delle politiche di remunerazione. Le Politiche di Remunerazione 2023 approvate dall'Assemblea 2023, hanno introdotto parametri ESG, quali/quantitativi, nella valutazione della performance del personale più apicale. Tali criteri sono stati rivisti e approvati dal Consiglio di amministrazione per l'esercizio 2024, in particolare con riferimento alla valorizzazione della diversità all'interno della struttura, con la finalità di creare valore condiviso per tutti gli stakeholder anche attraverso la tutela e il rispetto dell'ambiente e dei valori condivisi dalla Banca. Per l'esercizio fiscale 2024, è stata attribuita particolare rilevanza agli obiettivi di riduzione delle emissioni di GES, in coerenza con il percorso di sostenibilità dell'Organizzazione. In particolare, il raggiungimento degli obiettivi di sostenibilità ha inciso complessivamente per il 5% nella remunerazione variabile del personale apicale, di cui il 2,5% associato al raggiungimento dell'obiettivo di miglioramento del rapporto risultato business/emissioni di GES (ambito 1 + ambito 2), e l'ulteriore 2,5% al raggiungimento dell'obiettivo di riduzione del consumo di carta.
Nella misurazione effettiva della performance e la conseguente quantificazione della componente variabile, è stata introdotta quindi anche una pesatura per gli indicatori ESG, volti alla salvaguardia dell'ambiente, su cui la Banca intende conseguire performance sempre migliori. Anche la dimensione di Governance ("G") è intrinsecamente valorizzata nella remunerazione variabile di tutto il Personale più rilevante, integrata nei "pillar" del Piano industriale approvato dal CdA e, pertanto, allineata alla performance globale della Banca e del suo Personale.
Il dovere di diligenza è il processo che consente alle imprese di identificare, prevenire e mitigare il proprio impatto negativo, effettivo e potenziale, e di rendere conto del modo in cui affrontano tale impatto. Il dovere di diligenza può essere incluso in sistemi più ampi di gestione dei rischi delle imprese.
La Banca si impegna a integrare, secondo le Linee Guide OCSE e i Principi Guida delle Nazioni Unite su imprese e diritti umani, il dovere di diligenza nelle proprie politiche e procedure, con l'obiettivo di stabilire un sistema di regole utili all'individuazione e alla gestione degli impatti negativi su persone e ambiente nonché all'eliminazione o mitigazione degli effetti di eventuali eventi avversi.
(15) Il presente paragrafo relativo al DR GOV-3 del ESRS 2, copre anche le richieste informative per ESRS E1 GOV-3.

| ELEMENTI FONDAMENTALI DEL DOVERE DI DILIGENZA | PARAGRAFI NELLA RENDICONTAZIONE DI SOSTENIBILITÀ |
|---|---|
| a) Integrare il dovere di diligenza nella governance, nella strate gia e nel modello aziendale |
Ruolo degli organi di amministrazione, direzione e controllo (GOV-1) Informazioni fornite agli organi di amministrazione, direzione e controllo dell'impresa e questioni di sostenibilità da questi affrontate (GOV-2) Impatti, rischi e opportunità rilevanti e loro interazione con la strategia e il modello aziendale (SBM-3) Descrizione dei processi per individuare e valutare gli impatti, i rischi e le opportunità rilevanti (IRO-1) |
| b) Coinvolgere i portatori di interessi in tutte le fasi fondamentali del dovere di diligenza |
Interessi e opinioni dei portatori di interesse (SBM-2) Descrizione dei processi per individuare e valutare gli impatti, i rischi e le opportunità rilevanti (IRO-1) Processi di coinvolgimento della forza lavoro propria e dei rappresentanti dei lavoratori in merito agli impatti (S1-2) Processi di coinvolgimento dei consumatori e degli utilizzatori fi nali in merito agli impatti (S4-2) Processi di coinvolgimento delle comunità interessate in merito agli impatti (S3-2) Processi di coinvolgimento dei lavoratori nella catena del valore in merito agli impatti (S2-2) |
| c) Individuare e valutare gli impatti negativi | Descrizione del processo per individuare e valutare gli impatti, i rischi e le opportunità rilevanti (IRO-1) |
| d) Intervenire per far fronte agli impatti negativi | Non sono stati registrati impatti negativi per cui si sia reso necessario un intervento della Banca. |
| e) Monitorare l'effi cacia degli interventi e comunicare | La Banca comunica i propri sistemi di due diligence e i risultati ottenuti mediante l'annuale Rendicontazione di sostenibilità. |
La Banca ha definito un processo strutturato di controlli interni relativi alla rendicontazione di sostenibilità. In particolare, al fine di ridurre il rischio di concentrazione16, i singoli data owner17 effettuano un controllo qualiquantitativo di primo livello sui dati raccolti, anche tramite i referenti operativi18, relativamente alle tematiche che rientrano nella loro area di competenza.
La U.O. Pianificazione, amministrazione e bilancio in collaborazione con la U.O. Sostenibilità/ESG, effettua un controllo di plausibilità relativo alla coerenza e alla completezza dei dati forniti confrontandoli ove possibile con altre fonti e verificandone la continuità, approfondendo nel caso di scostamenti significativi.
Le U.O. Compliance e Internal audit costituiscono le funzioni di controllo di secondo e terzo livello così come definiti nella Policy del Sistema dei Controlli Interni (SCI). Esse svolgono, ciascuna per le proprie competenze e in coerenza con i rispettivi piani di attività, controlli ex post in ambito di data governance e data quality.
Il Collegio sindacale, tra le altre mansioni, supervisiona il sistema dei controlli interni e delle procedure implementate dagli amministratori per la gestione dei rischi e per la raccolta dei dati destinati a confluire nella Rendicontazione di sostenibilità19. Il ruolo del Consiglio di amministrazione viene espletato anche nell'ambito del costante monitoraggio di questo processo volto a strutturare un sistema di controlli interni che consenta l'efficace individuazione dei rischi rilevanti per l'impresa nonché la redazione di una documento senza errori significativi dovuti a frodi o a comportamenti o eventi non intenzionali.
( 16) Con riferimento al rischio di concentrazione in relazione alla rendicontazione di sostenibilità, si considerano rischi quali la completezza e l'integrità dei dati, l'accuratezza dei risultati delle stime, la disponibilità di dati sulla catena del valore a monte e/o a valle e le tempistiche con cui le informazioni sono rese disponibili (cfr. ESRS 2, RA 11).
( 17) I data owner sono le risorse interne alla Banca incaricate dell'esecuzione, implementazione e coordinamento delle attività previste dal processo di redazione della Rendicontazione di Sostenibilità.
( 18) I referenti operativi sono le risorse interne alle Direzioni coinvolte nel Processo di reporting. Essi svolgono il ruolo di referenti nella raccolta dei dati relativi alla propria funzione e rispondono ai data owner.
( 19) Per maggiori informazioni in merito al ruolo del Collegio sindacale, si veda parag. "Ruolo degli organi di amministrazione, direzione e controllo (GOV-1)".

Si rimanda ai paragrafi 1.3 "Fatti di rilievo dell'esercizio", 1.5 "Il modello distributivo" e 1.6 "Attività Bancaria".
Volksbank ha implementato nel corso degli anni un processo di mappatura e identificazione delle categorie di stakeholder di interesse prioritario per la Banca. L'analisi è stata svolta facendo riferimento ai criteri definiti dallo Standard AccountAbility 1000 (AA1000). Il livello di rilevanza per ogni categoria di stakeholder è stato definito sulla base di due variabili: l'influenza esercitata dallo stakeholder sulla Banca e la dipendenza dello stakeholder dalle attività e decisioni della Banca stessa. Ciò ha permesso di definire una mappa raffigurante i principali stakeholder di riferimento.
Già nel 2021 la Banca ha realizzato un workshop con il Team trasversale Sostenibilità e successivo confronto con la Direzione aziendale, finalizzato alla definizione della Matrice di stakeholder relationship management, strumento utilizzato per l'attività di mappatura e prioritizzazione delle categorie di portatori di interesse più rilevanti per l'azienda, considerando il loro grado di dipendenza e di influenza da/verso la Banca. Si riportano di seguito gli stakeholder più rilevanti individuati:
Sulla base dell'analisi svolta nel 2021 con il coinvolgimento di tutte le principali funzioni della Banca, nel corso del 2024, è stato aggiornato l'albero degli stakeholder, ovvero l'elenco degli stakeholder della Banca contenente categorie e sottocategorie dei principali stakeholder per Volksbank. I risultati dell'analisi hanno sostanzialmente confermato la validità dell'analisi condotta precedentemente dalla Banca.
La Banca considera le opinioni e gli interessi dei suoi principali stakeholder come elementi chiave nella definizione della propria strategia. La Banca, quindi, ricerca continuamente il dialogo con i propri stakeholder, con l'obiettivo di agevolare le occasioni in cui gli azionisti, i clienti, i collaboratori e gli altri stakeholder possano entrare in dialogo attivo con la Banca.
Allo scopo di raccogliere e valorizzare tali informazioni, Volksbank ha implementato diverse iniziative di ascolto e di coinvolgimento strutturato dei principali portatori d'interesse, rivolte, in particolare, a dipendenti e clienti, coinvolti attraverso la somministrazione di survey biennali e organizzando occasioni di confronto con i propri fornitori e partner strategici. Nel 2023 la Banca ha promosso un'indagine di soddisfazione del cliente e un sondaggio di brand awareness. Questo tipo di indagine viene svolto di regola ogni due anni. I risultati di queste indagini sono strumenti fondamentali per valutare l'efficacia della strategia adottata dalla Banca stessa e identificare eventuali aree di miglioramento.
Gli interessi e le opinioni dei principali stakeholder, inoltre, sono stati analizzati e tenuti in debita considerazione nel corso del processo di valutazione della doppia rilevanza e i risultati di tale attività sono stati condivisi con Comitato rischi e Collegio sindacale e deliberati dal Consiglio di amministrazione. Per maggiori dettagli, si rimanda al parag. "Descrizione del processo per individuare e valutare gli impatti, i rischi e le opportunità rilevanti".
( 20) Il presente paragrafo relativo al DR SBM-2 del ESRS 2, copre anche le richieste informative per: ESRS S1 SBM-2, ESRS S2 SBM-2, ESRS S3 SBM-2 e ESRS S4 SBM-2.

Volksbank ha individuato impatti, rischi e opportunità rilevanti per la propria Organizzazione e lungo la catena del valore tramite l'analisi di doppia rilevanza come prescritto dallo Standard ESRS. I risultati dell'analisi sono stati riportati in una tabella riepilogativa di cui al parag. "Descrizione del processo per individuare e valutare gli impatti, i rischi e le opportunità rilevanti".
Volksbank ha identificato le questioni di sostenibilità su cui incentrare la rendicontazione sulla base del principio della doppia rilevanza23, analizzando e valutando sia gli impatti che le attività aziendali sono in grado di generare sull'ambiente e sulle persone ("impact materiality"), sia le implicazioni connesse ad una gestione più o meno efficace degli aspetti ESG sulla resilienza e sulla business continuity della Banca ("financial materiality"). Una questione di sostenibilità è rilevante se risulta prioritaria secondo la prospettiva dell'impact materiality, della financial materiality o di entrambe.
Una questione di sostenibilità è rilevante dal punto di vista dell'impatto quando riguarda gli effetti rilevanti dell'impresa, negativi o positivi, effettivi o potenziali, sulle persone o sull'ambiente a breve, medio o lungo termine. Gli impatti comprendono quelli connessi alle operazioni proprie dell'impresa e alla catena del valore a monte e a valle, anche attraverso i suoi prodotti e servizi e i suoi rapporti commerciali. I rapporti commerciali comprendono quelli siti nella catena del valore dell'impresa, a monte e a valle, e non sono limitati ai rapporti contrattuali diretti.
Una questione di sostenibilità è rilevante da un punto di vista finanziario se comporta, o si può ragionevolmente ritenere che comporti, effetti finanziari rilevanti sull'impresa. Ciò si verifica quando una questione di sostenibilità genera rischi od opportunità che hanno, o di cui si può ragionevolmente prevedere che abbiano, un'influenza rilevante sullo sviluppo dell'impresa, sulla sua situazione patrimoniale-finanziaria, sul risultato economico, sui flussi finanziari, sull'accesso ai finanziamenti o sul costo del capitale a breve, medio o lungo termine. I rischi e le opportunità possono derivare da eventi passati o futuri. La rilevanza finanziaria di una questione di sostenibilità non si limita agli aspetti soggetti al controllo dell'impresa, ma comprende informazioni su rischi e opportunità rilevanti attribuibili ai rapporti commerciali che non rientrano nell'ambito di consolidamento utilizzato nella redazione del bilancio.
La valutazione della rilevanza è stata effettuata in risposta ai requisiti obbligatori degli European Sustainability Reporting Standards (ESRS) ed in linea con le linee guida previste per l'implementazione della valutazione di doppia rilevanza24, entrambi emessi dall'European Financial Reporting Advisory Group (EFRAG). Nel proprio mandato, l'EFRAG ha ricevuto anche il compito di sviluppare i c.d. ESRS Sector Standard, che descriveranno impatti, rischi e opportunità che probabilmente sono materiali per le imprese di uno specifico settore e non sono sufficientemente coperti dagli ESRS Topical Standard.
Dal momento che lo standard di settore dedicato alle istituzioni finanziarie non è attualmente disponibile, la Banca ha svolto un'analisi di benchmark per identificare le questioni di sostenibilità rilevanti per il proprio comparto. Tale analisi consente di identificare il contesto di settore in cui la Banca opera e offre preziose informazioni funzionali alle successive fasi del processo.
(21) Il presente paragrafo relativo al DR SBM-3 del ESRS 2, copre anche le richieste informative per: ESRS E1 SBM-3, ESRS E4 SBM-3, ESRS S1 SBM-3, ESRS S2 SBM-3, ESRS S3 SBM-3 e ESRS S4 SBM-3.
( 22) Il presente paragrafo relativo al DR IRO-1 del ESRS 2, copre anche le richieste informative per: ESRS E1 IRO-1, ESRS E2 IRO-1, ESRS E3 IRO-1, ESRS E4 IRO-1, ESRS E5 IRO-1 e ESRS G1 IRO-1.
( 23) Il processo è stato implementato nel corso del 2024 per rispondere alle nuove richieste normative e si differenzia dall'esercizio svolto nei periodi precedenti (basati sullo standard GRI).
(24) EFRAG IG 1: Materiality Assessment Implementation Guidance.

Nello specifico, sono stati identificati e valutati 13 competitor e comparable di Volksbank. L'analisi è stata realizzata esaminando il posizionamento delle società del campione facendo riferimento a informazioni pubblicamente disponibili (principalmente DNF), in modo da evidenziare efficacemente i temi rilevanti per il comparto. Al fine di avvalorare ulteriormente la robustezza dei risultati emersi e affinare l'analisi sotto il profilo financial è stata svolta un'analisi di coerenza rispetto a quanto riportato dal Sustainability Accounting Standard Board (SASB) in quanto strumento riconosciuto a livello internazionale per identificare le aree e i temi potenzialmente materiali dei settori di riferimento. Per affinità alla realtà di Volksbank, il comparto di riferimento individuato dal SASB è "Commercial Banks".
Le questioni di sostenibilità emerse dal benchmark hanno confermato le aree di interesse per Volksbank e hanno costituito le aree su cui focalizzare l'attenzione rispetto ai temi, sottotemi e i sotto-sottotemi elencati dallo standard stesso e associati ai Topical Standard ESRS. In aggiunta, Volksbank ha individuato alcune tematiche "entity specific", sulla base delle quali ha poi elaborato un'informativa specifica per la propria realtà riguardante gli impatti, i rischi e le opportunità rilevanti. Per ciascun tema "entity specific" non coperto dalle richieste informative ESRS, sono stati rendicontati, all'interno delle rispettive sezioni25, tutti i requisiti minimi di informativa26 previsti dall'ESRS 2 con riferimento a politiche, azioni e obiettivi specifici.
Nell'effettuare la valutazione della rilevanza di impatto, Volksbank ha preso in considerazione l'elenco delle questioni di sostenibilità contemplate negli ESRS tematici, a partire dalla tabella dell'ESRS 1, Appendice A, RA 16. In coerenza con la medesima prescrizione degli ESRS, la Banca ha considerato anche la propria situazione specifica mediante la valutazione del contesto aziendale e del mercato di riferimento, come di seguito specificato:
L'analisi ha così permesso di individuare un campione di impatti diretti derivanti dal business della Banca. Contestualmente, è stata svolta un'analisi volta a identificare gli impatti indiretti che si verificano lungo la value chain di Volksbank. In applicazione del principio di rilevanza, l'analisi è stata condotta sulla parte della value chain che riguarda i clienti della Banca che rappresentano la quota maggiore del portafoglio crediti, ovvero le imprese (60%)27. Tra queste, l'analisi si è concentrata su quelle che operano in settori che contribuiscono al cambiamento climatico, c.d. Climate Policy Relevant Sectors (o CPRS), che rappresentano il 75%28 del totale crediti verso imprese. La Banca è scesa, infine, ad un ulteriore livello di dettaglio, identificando i settori ad alto impatto climatico che rappresentano la maggior parte dell'esposizione in CPRS (tali settori sono stati identificati come quelli aventi un'esposizione superiore alla media dell'esposizione in CPRS29).
Sono stati dunque considerati settori potenzialmente rilevanti ai fini dell'analisi di rilevanza: Agricoltura, silvicoltura e pesca; Attività manifatturiere; Costruzioni; Commercio all'ingrosso e al dettaglio, riparazione di autoveicoli e motocicli; Servizi di alloggio e di ristorazione; Attività immobiliari. Sulla base di questo screening iniziale sono stati poi identificati i potenziali IROs indiretti associati ai settori di cui sopra e successivamente ricondotti ai topical
(25) Le sezioni che trattano temi "entity specifi c" sono rispettivamente: "Innovazione tecnologica e digitalizzazione" e "Finanza sostenibile e credito responsabile"
( 26) Cd. Minimun Disclosure Requirement (MDR). (27) Fonte: DNF Volksbank 2023: € 6.126.244,00.
(28) Dato da DNF 2023: € 4.594.180,00 di crediti verso imprese che operano in CPRS su un totale di € 6.126.244,00 di crediti complessivi verso imprese.
( 29) Tali settori sono stati identifi cati come quelli aventi un'esposizione superiore alla media dell'esposizione in CPRS (media della % di esposizione rispetto al totale crediti vs imprese: 7%).
standard ESRS (in particolare agli ESRS E2, E3, E4, E5, S2).
Gli impatti così individuati sono stati ricondotti ai topic ricompresi nella tabella dell'ESRS 1, Appendice A, RA 16, classificati in applicazione delle disposizioni degli ESRS e, quindi, raggruppati in tematiche. Ogni impatto individuato è stato classificato in termini di: diretto/indiretto, positivo/negativo, effettivo/potenziale. È stato inoltre definito il perimetro dell'impatto stesso, inteso come il perimetro all'interno del quale gli impatti, positivi o negativi, effettivi o potenziali, hanno effetti (con conseguenti ricadute sugli stakeholder interessati).
Per quanto riguarda la valutazione degli impatti, è stata svolta un'analisi dettagliata tramite focus Group interno. L'analisi è stata quindi affinata alla luce dei risultati emersi dalle survey sottoposte nell'anno alla popolazione aziendale e ai clienti della Banca, privati e corporate. Il processo è stato successivamente avvalorato con il supporto della U.O. Risk management che ha confermato le valutazioni così effettuate. Al fine di ottenere una valutazione rappresentativa delle categorie di stakeholder maggiormente rilevanti per la Banca, è stata creata un'apposita survey online sottoposta a diverse funzioni interne alla Banca, alle quali è stato chiesto di esprimere la propria opinione rispetto agli impatti di competenza (stakeholder engagement indiretto). Le funzioni sono state individuate in funzione dell'aggiornamento della mappatura degli Stakeholder effettuata nel corso del 2024, partendo dalle categorie presenti nello standard AccountAbility 1000 e successivamente messe in relazione con i portatori di interesse identificati da Volksbank durante il processo di reporting dei precedenti esercizi. Queste categorie sono state poi valutate secondo i criteri di influenza e dipendenza al fine di individuare il livello di rilevanza e quindi di engagement degli stakeholder.
Per maggiori informazioni si rimanda al parag. "Interessi e opinioni dei portatori di interesse".
Una volta raccolte tutte le valutazioni, queste sono state aggregate e opportunamente rielaborate (numericamente) al fine di ottenere l'elenco degli impatti rilevanti per Volksbank. In particolare, una volta rielaborati i risultati delle survey, sono stati definiti gli impatti rilevanti ottenuti sulla base di specifiche soglie di rilevanza identificate con riferimento alla natura degli impatti stessi. In particolare, gli impatti negativi effettivi sono stati valutati in base alla gravità dell'impatto, mentre per gli impatti negativi potenziali sono state valutate la gravità e la probabilità dell'impatto. La valutazione della gravità è stata ulteriormente scomposta nella valutazione dei seguenti fattori:
Nel caso di un potenziale impatto negativo sui diritti umani, la gravità dell'impatto prevale sulla sua probabilità.
Nell'effettuare la valutazione della rilevanza finanziaria, Volksbank ha preso in considerazione l'elenco delle questioni di sostenibilità contemplate negli ESRS tematici, a partire dalla tabella dell'ESRS 1, Appendice A, RA 16. In coerenza con la medesima prescrizione degli ESRS, è stato stilato un elenco di rischi e opportunità potenzialmente rilevanti associati al business della Banca. A tal fine, la Banca ha considerato la propria situazione specifica mediante la valutazione del contesto aziendale e del mercato di riferimento, come di seguito specificato:
( 30) Piattaforma riconosciuta dalla Commissione Europea e promossa dalle UN con l'obiettivo di identifi care gli impatti e le dipendenze da risorse naturali e sociali per enti fi nanziari e imprese. La piattaforma consente di selezionare la tipologia di settore, sub-settore e attività per restringere il perimetro di analisi e individuare le dipendenze specifi che di un particolare business. Si prega di notare che ENCORE elenca solo le dipendenze e gli impatti potenziali diretti dei processi produttivi sui servizi ecosistemici e sul capitale naturale, escludendo le dipendenze e gli impatti che si verifi cano attraverso la catena di fornitura.

Con particolare riferimento al risk assessment, nel corso del 2023, Volksbank ha condotto due progettualità, tra loro complementari, fondamentali al fine di approfondire e proseguire nel processo di quantificazione degli impatti connessi ai rischi climatici e ambientali. In primo luogo, è stata affinata l'attività di materiality assessment, con l'obiettivo di valutare in maniera quali/quantitativa gli impatti e i relativi canali di trasmissione dei rischi climatici rispetto ai rischi tradizionali della Banca, valutando sia gli impatti diretti sia quelli indiretti. In particolare, l'analisi si è focalizzata sui rischi idrici e idrogeologici sul portafoglio creditizio garantito da ipoteca immobiliare e sul rischio di transizione su portafoglio imprese con segmentazione/mapping in base ai "Climate Policy Relevant Sectors" (CPRS).
L'attività di materiality assessment ha restituito come output una c.d. "heatmap" di materialità che evidenzia i principali punti di attenzione relativi ai rischi ESG. Infatti, per condurre un'adeguata valutazione della materialità, gli istituti sviluppano una mappatura dei fattori di rischio ESG rilevanti e valutano le modalità in cui questi potrebbero influenzare i rischi a cui l'attività bancaria èadizionalmente esposta (rischio di credito, rischio reputazionale, di mercato, di liquidità, operativo).
Tale analisi è risultata funzionale all'identificazione dei rischi associati a ciascuna delle aree di interesse analizzate rispetto ai Topical Standard ESRS e a una loro prima classificazione rispetto all'entità del rischio residuo.
E' stata quindi identificata una scala di valutazione della rilevanza che rispecchia i gradi di rischiosità utilizzati nella realizzazione della "heatmap" di materialità; in particolare, l'identificazione di fattori ambientali, sociali e di governance che possono comportare un impatto significativo rispetto ai rischi normalmente tenuti in considerazione dalla Banca è avvenuta tramite l'approccio definito dall'IPCC per la definizione dei fattori di rischio ESG, ovvero sulla base di pericolosità (intesa come probabilità di accadimento), esposizione (intesa come entità potenziale degli effetti finanziari) e vulnerabilità (intesa come resilienza della Banca a seguito dell'implementazione di appositi presidi).
Coinvolgendo la U.O. Risk management, è stata quindi dapprima validata la valutazione costruita con riferimento agli effetti finanziari derivanti dal rischio residuo così come ottenuta in coerenza a quanto emerso dal materiality assessment. Poichè gli ESRS non richiedono di prendere in considerazione la vulnerabilità, la quale tiene conto delle azioni di mitigazione adottate, la valutazione è stata effettuata nuovamente con riferimento al rischio inerente e rispetto all'orizzonte temporale degli effetti finanziari attuali e attesi da questi derivanti.
Contestualmente, per quanto riguarda l'opportunity assessment, le opportunità potenzialmente rilevanti sono state valutate sulla base della relativa entità potenziale e sulla probabilità di accadimento, coinvolgendo in tal senso la U.O. Pianificazione strategica e operativa, al fine di attribuire un grado di rilevanza specifico ad ognuna di esse in coerenza con la pianificazione strategica della Banca e il Piano Industriale I-mpact 2026. L'analisi è stata quindi ulteriormente affinata dal Gruppo di lavoro interno con l'obiettivo di tenere in considerazione la natura degli effetti finanziari associati alle opportunità e i relativi orizzonti temporali.
I risultati emersi dall'analisi di doppia rilevanza sono quindi stati discussi e deliberati dal Consiglio di amministrazione e successivamente condivisi con il Collegio sindacale.
Di seguito si riporta l'elenco degli impatti, dei rischi e delle opportunità connessi alle questioni di sostenibilità emersi come rilevanti a seguito del processo di valutazione suesposto. 31
(31) In merito a tutte le informazioni relative alla value chain ma non disponibili alla data, la Banca applica il phase-in previsto dalla CSRD e dal D.Lgs. 125/2024; all'interno della Rendicontazione di Sostenibilità, viene fornita evidenza degli sforzi e dei piani che la Banca ha messo in atto per raccogliere tali informazioni con la fi nalità di poterne dare disclosure nei prossimi esercizi.
| ORIZZONTI TEMPORALI DI ACCADIMENTO |
Orizzonte temporale di breve periodo |
Orizzonte temporale di breve periodo |
Orizzonte temporale di breve periodo |
Orizzonte temporale di breve periodo |
Orizzonte temporale di breve periodo |
Orizzonte temporale di breve periodo |
||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| DELL'IMPATTO PERIMETRO |
Pervasivo | Pervasivo | Pervasivo | Pervasivo | Pervasivo | Value chain | ||
| IMPATTI CONNESSI ALLE QUESTIONI DI SOSTENIBILITÀ RILEVANTI PER VOLKSBANK | NATURA DELL'IMPATTO | (Effettivo/ Potenziale) | Effettivo | Effettivo | Effettivo | Effettivo | Effettivo | Effettivo |
| (Positivo/ Negativo) | Positivo | Negativo | Negativo | Negativo | Negativo | Negativo | ||
| Diretto/ Indiretto | Diretto | Diretto | Indiretto | Indiretto | Diretto | Indiretto | ||
| IMPATTI RILEVANTI Supporto alla decarbo nizzazione attraverso |
della creazione di comuni Moranzani e promozione ziative mirate (es. Bosco il ricorso a processi di effi cientamento e a ini tà energetiche) |
Generazione di emissioni GHG dirette e indirette Scope 1 e 2 |
legate al portafoglio titoli e Generazione di emissioni crediti, viaggi aziendali e GHG indirette (Scope 3) acquisti di beni e servizi |
vato consumo di energia elettrica e dalla mancata mosfera dovuto a un ele Mancata riduzione delle emissioni di GHG nell'at adozione di tecnologie innovative |
Consumo di risorse e ma terie prime per le attività condotte dalla Banca |
rifi uti derivati da attività di contaminazione del suolo zione, con conseguente Mancata gestione dei costruzione e demoli e dell'acqua |
||
| SUB-SUB-TOPIC ESRS |
- | |||||||
| SUB-TOPIC ESRS | Energia | Inquinamento dell'acqua |
||||||
| TOPIC ESRS | ESRS E2 |



| Orizzonte temporale di breve periodo |
Orizzonte temporale di breve periodo |
Orizzonte temporale di medio periodo |
Orizzonte temporale di medio periodo |
Orizzonte temporale di lungo periodo |
Orizzonte temporale di breve periodo |
|---|---|---|---|---|---|
| Interno | Interno | Value chain | Value chain | Value chain | Pervasivo |
| Effettivo | Effettivo | Potenziale | Potenziale | Potenziale | Effettivo |
| Positivo | Positivo | Negativo | Negativo | Negativo | Positivo |
| Diretto | Diretto | Indiretto | Indiretto | Indiretto | Diretto |
| percorsi di formazione su passaggio generazionale base continuativa, anche Crescita delle competen formazione e di sviluppo nale attraverso attività di la previsione di specifi ci professionale, mediante ze e capacità del perso al fi ne di supportare il |
più alti livelli di inclusività migliore qualità della vita e meritocrazia sul luogo dei dipendenti grazie a Contributo ad una di lavoro |
salari e scarsi diritti per i dei lavoratori (es. bassi zione allo sfruttamento Potenziale contribu lavoratori) |
nale del business (attività dovuta alla natura stagio lavorativa e generazione di diffi coltà economiche Creazione di instabilità per le imprese locali alberghiera) |
logia di attività e mansioni considerazione della tipo Elevati tassi di frequenza e gravità di infortuni in richieste dal business aziendale |
boli della comunità locale, che consentano l'accesso cultura, e progetti di «so «green social mobility», Sostegno alle fasce de anche tramite progetti ai luoghi di salute e di stegno alle fragilità» |
| Formazione e svilup po competenze |
Diversità e Parità di lavoro di pari valore retribuzione per un genere e parità di |
Occupazione sicura | Salute e sicurezza | Impatti legati al territorio |
|
| Parità di trattamen to e di opportunità per tutti |
Condizioni di lavoro | Diritti economici, sociali e culturali delle comunità |
|||
| ESRS S2 | ESRS S3 |

| Orizzonte temporale di breve periodo |
Orizzonte temporale di medio periodo |
Orizzonte temporale di breve periodo |
Orizzonte temporale di breve periodo |
Orizzonte temporale di breve periodo |
Orizzonte temporale di breve periodo |
Orizzonte temporale di breve periodo |
|---|---|---|---|---|---|---|
| Pervasivo | Pervasivo | Value Chain | Pervasivo | Pervasivo | Value Chain | Value Chain |
| Effettivo | Effettivo | Effettivo | Effettivo | Effettivo | Effettivo | Potenziale |
| Positivo | Positivo | Positivo | Positivo | Positivo | Negativo | Negativo |
| Diretto | Indiretto | Diretto | Diretto | Diretto | Diretto | Diretto |
| ziative che siano coerenti strategia della Banca ma puntino anche allo svilup- sostenendo progetti e ini- non solo con i valori e la po e alla partecipazione Contributo positivo allo sviluppo del territorio, attiva delle comunità territoriali |
contribuendo alla crescita all'occupazione, offrendo posti di lavoro a diversi livelli di competenza e Contributo positivo economica locale |
aspettative, benefi ci, ade- Soddisfazione del cliente guato servizio e risposte in termini di esigenze, tempestive |
fi cienza operativa del Miglioramento dell'ef economico tessuto |
clusione economica del territorio in cui opera la Rafforzamento dell'in- Banca |
Deterioramento della sod- una gestione ineffi cace e a causa della fornitura di disfazione della clientela servizi inaccessibili o di tardiva dei reclami |
mazioni aziendali riservate e violazione della privacy Disfunzioni in merito alla perdita dei dati, di infor sicurezza informatica, dei clienti e terzi |
| informazioni Accesso a di qualità |
informazioni Accesso a di qualità |
Sicurezza della persona |
||||
| consumatori e/o per e/o degli utilizzatori Sicurezza persona- le dei consumatori gli utilizzatori fi nali informazioni per i Impatti legati alle fi nali |
||||||
| ESRS S4 |

| Orizzonte temporale di breve periodo |
Orizzonte temporale di medio periodo |
Orizzonte temporale di breve periodo |
Orizzonte temporale di breve periodo |
Orizzonte temporale di breve periodo |
Orizzonte temporale di medio periodo |
Orizzonte temporale di breve periodo |
Orizzonte temporale di breve periodo |
|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Interno | Interno | Interno | Pervasivo | Pervasivo | Pervasivo | Value Chain | Pervasivo |
| Effettivo | Effettivo | Effettivo | Effettivo | Effettivo | Effettivo | Effettivo | Effettivo |
| Positivo | Negativo | Positivo | Positivo | Negativo | Negativo | Positivo | Positivo |
| Diretto | Diretto | Diretto | Diretto | Diretto | Diretto | Diretto | Diretto |
| Diffusione di una cultura di correttezza ed eticità |
economico, ambientale e taria) in vigore in ambito leggi e dei regolamenti (anche di natura volon Mancato rispetto delle sociale |
Maggiore fi ducia verso l'istituto fi nanziario |
circa le proprie progettua comunicazione verso gli stakeholder della banca Migliore chiarezza nella lità/obiettivi |
una gestione fi scale poco caso di episodi relativi ad Peggioramento del livello di fi ducia generale verso gli istituti di credito in trasparente |
business con conseguen Condotta non etica del ze sulle persone e sui sistemi economici |
adottate dal procurement mento delle performance ESG dei fornitori, anche Contributo al migliora attraverso le pratiche della Banca |
zione di valore economico Generazione e distribu agli stakeholder |
| - - |
- | ||||||
| comprese le prassi Corruzione attiva e porti con i fornitori, Cultura d'impresa Gestione dei rap di pagamento passiva |
- | ||||||
| ESRS G1 | valore economico e distribuzione di Generazione e Entity Specifi c: fi nanziario |

| Orizzonte temporale di breve periodo |
Orizzonte temporale di breve periodo |
Orizzonte temporale di medio periodo |
|---|---|---|
| Pervasivo | Interno | Pervasivo |
| Effettivo | Effettivo | Effettivo |
| Positivo | Positivo | Positivo |
| Diretto | Diretto | Diretto |
| Contributo alla transizione investimento con l'integra verso un'economia clima ticamente neutra, anche processi del credito e di grazie all'evoluzione dei zione dei criteri ESG |
investimenti sostenibili per Attenuazione dei rischi su cesso di selezione degli mezzo dell'integrazione dei fattori ESG nel pro investimenti |
sulle persone e sui sistemi Innovazione continua dei prodotti e dei processi con ricadute positive economici |
| - | - | |
| - | - | |
| Finanza sostenibile e credito respon- Entity Specifi c: |
Innovazione tecno logica e Digitaliz Entity Specifi c: zazione |
| ORIZZONTI TEMPORALI DI ACCADIMENTO |
Orizzonte temporale di medio periodo |
Orizzonte temporale di lungo periodo |
Orizzonte temporale di medio periodo |
Orizzonte temporale di medio periodo |
Orizzonte temporale di breve periodo |
Orizzonte temporale di lungo periodo |
Orizzonte temporale di medio periodo |
Orizzonte temporale di lungo periodo |
||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| STAKEHOLDER IMPATTATI |
Banca | Banca | Banca e popola- zione aziendale |
Banca e popola- zione aziendale |
Banca | Banca | Banca | Banca | ||
| Attuale/ Atteso |
Atteso | Atteso | Atteso | Atteso | Attuale | Atteso | Atteso | Atteso | ||
| NATURA DELL'EFFETTO FINANZIARIO |
Interno/ Esterno |
Interno | Esterno | Esterno | Interno | Esterno | Esterno Interno |
Esterno | ||
| Diretto/ Indiretto |
Diretto | Diretto | Diretto | Diretto | Diretto | Diretto | Diretto | Diretto | ||
| RISCHI E OPPORTUNITÀ CONNESSI ALLE QUESTIONI DI SOSTENIBILITÀ RILEVANTI PER VOLKSBANK | PRINCIPALI BENEFICI |
- | - | risorse umane; Qualità delle Innovazione |
Condivisione di valori comuni |
- | - | glioramento della Visibilità e mi reputazione |
- | |
| PRUDENZIALE RISCHIO |
Rischio operativo | Rischio di credito | - | - | Rischio reputazionale | Rischio di mercato | - | Rischio di credito | ||
| R/O | O R R |
O | R | R | O | R | ||||
| RISCHI E OPPORTUNITÀ RILEVANTI |
Mancata integrazione dei rischi ESG |
di default e della LGD delle Aumento della probabilità controparti maggiormen climatici e ambientali di te impattate dai rischi transizione e fi sici |
tion dei dipendenti grazie Miglioramento della reten all'implementazione di talent program mirati |
corso di diffusione della Rafforzamento del per cultura di Volksbank |
Azione sul territorio ritenuta insuffi ciente sulla base dei liberali e sponsorizzazioni concesse inferiori ai livelli dati relativi ad erogazioni attesi |
deterioramento delle quote di mercato della Banca nel stakeholder comporta un Mancata comprensione delle esigenze degli medio-lungo periodo |
Banca al centro del Terri torio e rafforzamento del Riposizionamento della footprint territoriale |
criticità su specifi ci temi in gestione del recupero del Rilevazione di particolari ambito credito (ad esem potenziali impatti reputa pio gestione garanzie, tema ESG, ecc.) con credito, zionali |
||
| SUB-SUB- TOPIC |
- | - | competenze Formazione e sviluppo |
Parità di gene per un lavoro re e parità di di pari valore retribuzione Diversità e |
Impatti legati al territorio |
|||||
| SUB-TOPIC | - | Adattamento biamento climatico al cam |
Parità di trat | tamento e di opportunità per tutti |
Diritti econo mici, sociali delle comu e culturali nità |
|||||
| TOPIC | Copertura ESRS E1 ESRS S1 tramite ESRS 2 |
ESRS S3 |

| Orizzonte temporale di breve periodo |
Orizzonte temporale di breve periodo |
Orizzonte temporale di medio periodo |
Orizzonte temporale di breve periodo |
Orizzonte temporale di medio periodo |
Orizzonte temporale di breve periodo |
|---|---|---|---|---|---|
| Banca | Banca e comu- nità |
Banca e popola- zione aziendale |
Banca | Banca | Banca e comu- nità |
| Attuale | Atteso | Atteso | Attuale | Attuale | Atteso |
| Esterno | Esterno | Esterno | Esterno | Esterno | Interno |
| Diretto Diretto |
Diretto | Diretto | Diretto | Diretto | |
| - | Incremento reve nues |
risorse umane; Qualità delle Innovazione |
della reputazione e minimizzazione del rischio di liquidità Miglioramento |
- | Incremento market share |
| Rischio reputazionale Rischio di credito / |
- | - | - | Rischio reputazionale | - |
| R | O | O | O | R | O |
| generando potenziali rischi connessi alla relazione con risultare meno trasparente, dei servizi offerti potrebbe la gestione dei prodotti e controparti PMI fa si che Esposizione verso i clienti. |
rispondono alle aspettative della clientela grazie a una Sviluppo di nuovi prodotti delle esigenze dei clienti, comunicazione chiara ed maggior comprensione ottenuta attraverso una e servizi innovativi che effi cace |
dell'operatività svolta dalla gestione e/o nell'ambito Perdite operative ricon ducibili all'inadeguata Banca |
za fi nanziaria grazie a una di investimenti e consulen reputazionale nell'ambito liquidità e miglioramento clientela maggiormente Riduzione del rischio di consapevole |
sticazione degli strumenti, all'evoluzione tecnologica dei processi e dei modelli continua in termini di sofi - di operazioni innovative Criticità nella gestione e complesse, dovuto di servizio |
favorendo la crescita del esigenze della clientela, rispondono alle nuove Sviluppo di prodotti e servizi innovativi che comparto |
| Accesso a | informazioni di qualità |
della persona Sicurezza |
Accesso a prodotti e servizi |
- | |
| legati alle informa- Impatti |
consumatori e/o per gli utilizzatori zioni per i fi nali |
dei consum personale utilizzatori Sicurezza atori e/o degli fi nali |
consumatori sociale dei Inclusione utilizzatori e/o degli fi nali |
- | |
| ESRS S4 | Specifi c: Innova tecno Entity zione |
logica e Digitaliz zazione |
Banca Popolare dell'Alto Adige SpA – Relazione sull'andamento della gestione


Con riferimento all'elenco degli obblighi di informativa cui la Banca ha adempiuto nella redazione della presente Rendicontazione in base ai risultati della valutazione della rilevanza, si rimanda all'Indice della presente sezione della Relazione sulla Gestione.
Con riferimento agli elementi di informazione derivanti da altri atti legislativi dell'UE, si rimanda all'Appendice della presente sezione della Relazione sulla Gestione.
Il Regolamento (UE) 852/2020 (c.d. Tassonomia Europea o Tassonomia UE o Tassonomia) e i relativi Atti Delegati32 istituiscono un sistema di classificazione delle attività economiche che possono essere considerate ecosostenibili dal punto di vista climatico e ambientale e impongono specifici obblighi di rendicontazione in capo alle imprese che sono tenute a pubblicare informazioni quali-quantitative che indicano come e in che misura le attività dell'impresa sono associate ad attività economiche ecosostenibili. Tale strumento di classificazione si pone come primario obiettivo quello di creare un linguaggio comune a imprese e investitori al fine di mobilitare i flussi di capitale verso investimenti sostenibili, supportando dunque l'orientamento delle strategie pubbliche e private al raggiungimento degli obiettivi ambientali comunitari, ossia:
Nello specifico, agli enti creditizi è richiesta la pubblicazione dei seguenti Key Performance Indicator (KPI):
Con riferimento all'anno fiscale 2024, la normativa richiede agli enti creditizi di utilizzare i seguenti modelli ai fini della rappresentazione dei KPI:
( 32) Gli atti delegati adottati in attuazione del Regolamento (UE) 2020/852 includono i Regolamenti Delegati (UE) 2021/2139, 2021/2178,2022/1214, 2023/2485 e 2023/2486.
(33) Il Regolamento Delegato 2023/2485 e il Regolamento Delegato 2023/2486, pubblicati il 21 novembre 2023, modifi cano e integrano il Regolamento Delegato 2021/2139, che stabilisce i criteri per i primi due obiettivi climatici, e defi niscono i criteri di vaglio tecnico per i restanti quattro obiettivi ambientali.
(34) Trattasi della compliance con le Linee Guida OCSE (Organizzazione per la Cooperazione e lo Sviluppo Economico) destinate alle imprese multinazionali, i Principi Guida delle Nazioni Unite su Imprese e Diritti Umani, le otto convenzioni fondamentali individuate nella Dichiarazione dell'ILO (Organizzazione internazionale del lavoro) sui principi e i diritti fondamentali nel lavoro e la Carta internazionale dei diritti dell'uomo (ai sensi dell'articolo 18 del Regolamento (UE) 2020/852).
( 35) Direttiva (UE) 2014/95/UE (Non-Financial Reporting Directive). La NFRD ha introdotto l'obbligo di rendicontare informazioni di carattere non fi nanziario per alcune società di grandi dimensioni. Tale Direttiva è stata recepita in Italia con il Decreto Legislativo n. 254/2016.sensi dell'articolo 18 del Regolamento (UE) 2020/852).
Ciascun Modello di informativa (fatta eccezione per il Modello 0) è pubblicato in duplice versione, utilizzando quale fattore di ponderazione per le esposizioni ammissibili e allineate verso le controparti il Capex e il Turnover.
Volksbank ha elaborato gli indicatori richiesti dal Regolamento Delegato (UE) 2021/2178 con riferimento agli attivi di bilancio e fuori bilancio al 31/12/2024, secondo il perimetro di consolidamento prudenziale.
Rispetto al precedente esercizio di rendicontazione, la Banca ha affinato la metodologia di calcolo in ottica di miglioramento continuo, in particolare con riferimento alle esposizioni al dettaglio verso prestiti su immobili residenziali.
Al fine di calcolare i propri asset ammissibili e allineati alla Tassonomia, la Banca ha utilizzato gli ultimi dati effettivi divulgati dalle controparti che hanno pubblicato una Dichiarazione di carattere Non Finanziario (DNF) relativa al FY 202339.
In aggiunta, la Banca ha incluso nel numeratore del GAR i proventi delle obbligazioni ecosostenibili e dei titoli di debito destinati a finanziare attività e attivi specificati, indipendentemente dal fatto che l'emittente sia un'impresa tenuta alla rendicontazione di sostenibilità a norma dell'articolo 19bis o 29bis della Direttiva 2013/34/EU o meno.
( 36) Nel calcolare il KPI relativo al fl usso nei modelli 4 e 5 fl ow dell'allegato VI del Regolamento delegato (UE) 2021/2178, la Banca ha considerato solo il valore contabile lordo delle nuove esposizioni assunte (ossia nuovi prestiti e anticipi, titoli di debito, strumenti rappresentativi di capitale), vale a dire solo le nuove esposizioni che sono state assunte durante il FY 2024, senza dedurre gli importi dei rimborsi dei prestiti o delle cessioni di titoli di debito/strumenti rappresentativi di capitale verifi catisi nello stesso periodo.
(37) L'allegato XII del Regolamento (UE) 2021/2178 prevede inoltre i seguenti modelli: Modello 2 – Attività economiche allineate alla tassonomia (denominatore), Modello 3 – Attività economiche allineate alla tassonomia (numeratore), Modello 4 – Attività economiche ammissibili alla tassonomia ma non allineate alla tassonomia, Modello 5 – Attività economiche non ammissibili alla tassonomia
(38) Per informazioni in merito alla strategia di Volksbank, ai processi di progettazione dei prodotti e all'impegno con clienti e controparti aziendali, si rimanda alla sezione "ESG Evaluation Tool (clienti aziendali)" all'interno del parag. "Azioni e risorse relative a questioni di sostenibilità rilevanti in merito alla fi nanza sostenibile e credito responsabile (MDR-A)".
( 39) La Direttiva 2014/95/UE (Non-Financial Reporting Directive - NFRD) del Parlamento europeo e del Consiglio del 22 ottobre 2014 ha modifi cato la Direttiva 2013/34/UE, introducendo l'obbligo per talune imprese di grandi dimensioni di pubblicare informazioni di carattere non fi nanziario e informazioni sulla diversità. In Italia, tale obbligo è stato recepito con il Decreto Legislativo 254/2016, che disciplina la rendicontazione non fi nanziaria da parte di determinati enti di interesse pubblico, in conformità agli standard europei e agli obiettivi di trasparenza e sostenibilità. La normativa italiana prevede la possibilità di pubblicare volontariamente una DNF assoggettandosi ai medesimi vincoli delle società obbligate.

Il GAR per le esposizioni al dettaglio verso prestiti su immobili residenziali è calcolato come quota dei prestiti alle famiglie garantiti da immobili residenziali che sono allineati alla Tassonomia Ambientale UE rispetto al totale de prestiti alle famiglie garantiti da immobili residenziali o concessi ai fini della ristrutturazione di abitazioni.
L'informativa copre, dunque, il portafoglio di prestiti al dettaglio ipotecari. Le informazioni relative a tale KPI tengono conto della conformità degli immobili ai criteri pertinenti di vaglio tecnico fissati per gli edifici all'allegato I, punto 7.7 del Regolamento Delegato (UE) 2021/2139. In tal senso, sono considerati ecosostenibili gli edifici con le migliori prestazioni energetiche come dimostrato da Certificato di Prestazione Energetica (EPC)41 e fabbisogno di energia primaria (Primary Energy Demand - PED)42 e che, contemporaneamente, non presentano livelli di rischio climatico fisico alto.
Per quanto concerne la ristrutturazione di immobili residenziali e l'acquisto di autovetture la Banca detiene informazioni sufficienti per verificare l'ammissibilità di tali esposizioni ma non l'allineamento. Sono state avviate specifiche valutazioni al fine di recuperare maggiori dati in vista dei prossimi esercizi.
La Banca ha svolto un'analisi dei finanziamenti erogati alle amministrazioni locali al fine di verificare l'ammissibilità delle esposizioni alla Tassonomia Ambientale Europea. Le esposizioni ammissibili, così individuate, sono costituite principalmente da attività finalizzate alla costruzione di nuovi edifici ed alla produzione di energia elettrica a partire dall'energia idroelettrica.
Non sono attualmente disponibili dati sufficienti per valutare il grado di allineamento di tali asset.
Rispetto al totale delle attività della Banca di cui al Modello 1 (Attivi per il calcolo del GAR), per questo esercizio di rendicontazione, il GAR (stock) relativo al fatturato risulta pari a 2,35%, con un totale di attività ecosostenibili pari a €223 mln. Il dato risulta in leggera diminuzione (-7,5%) rispetto al FY2023, dove il GAR risultava pari a 2,54% con un totale di attività pari a €236 mln. Questo risultato è il frutto di un affinamento della metodologia che ha portato all'adozione di un approccio più rigoroso e accurato per il calcolo dei KPI e ad una serie di attività attuate dalla Banca funzionali a garantire una maggiore disponibilità e correttezza delle informazioni. Lo stesso andamento si riscontra sui KPI relativi alle spese in conto capitale.
Contestualmente, con riferimento al GAR (flusso), il KPI relativo al fatturato evidenzia un aumento consistente rispetto al FY precedente, rispettivamente 3,47% e 0,63%. Lo stesso andamento positivo si riscontra sui KPI relativi alle spese in conto capitale.
Di seguito, si riportano i principali risultati relativi alla quota di esposizioni della Banca derivanti da attività economiche allineate alla Tassonomia Ambientale Europea, in termini di stock e flusso, al 31.12.2024.
( 40) Per informazioni in merito alla strategia di Volksbank, ai processi di progettazione dei prodotti e all'impegno con clienti e controparti privati, si rimanda alla sezione "Mutui "green" (clienti privati)" all'interno del parag. "Azioni e risorse relative a questioni di sostenibilità rilevanti in merito alla fi nanza sostenibile e credito responsabile (MDR-A)"
( 41) Per informazioni in merito alla strategia di monitoraggio adottata da Volksbank, con riferimento a clienti e controparti privati, si rimanda al parag. "Monitoraggio dell'effi cacia delle politiche e delle azioni mediante obiettivi in merito alla fi nanza sostenibile e credito responsabile (MDR-T)"
(42) I criteri di vaglio tecnico sanciti dalla Tassonomia UE considerano ecosostenibili solamente gli edifi ci che dispongono come minimo di un attestato di prestazione energetica di classe A, nonché gli edifi ci rientranti nel primo 15% del parco immobiliare nazionale in termini di fabbisogno di energia primaria operativo e quelli il cui fabbisogno di energia primaria è almeno del 10% inferiore alla soglia fi ssata per i requisiti degli edifi ci a energia quasi zero (NZEB, Nearly Zero-Energy Building). La metodologia impiegata per identifi care tali edifi ci si basa sulla pubblicazione del Comitato Termotecnico Italiano "Percentage distribution of primary energy (Ep) values in the Italian national building stock" (2022) e sui dati disponibili nel database SIAPE.
| Totale degli attivi ecosostenibili |
KPI (****) |
KPI (*) |
Copertura % (sul totale degli attivi) (***) |
% di attivi esclusi dal numeratore del GAR (articolo 7, paragrafi 2 e 3, e punto 1.1.2 dell'allegato V) |
% di attivi esclusi dal denominatore del GAR (articolo 7, paragrafo 1, e punto 1.2.4 dell'allegato V) |
||
|---|---|---|---|---|---|---|---|
| KPI principale |
GAR (coeffi ciente di attivi verdi) per lo stock |
223.155.470,14 | 2,35% | 2,56% | 79,23% | 46,46% | 20,77% |
| Totale degli attivi ecoso stenibili |
KPI | KPI | Copertura % (sul totale degli attivi) |
% di attivi esclusi dal numeratore del GAR (articolo 7, paragrafi 2 e 3, e punto 1.1.2 dell'allegato V) |
% di attivi esclusi dal denominatore del GAR (articolo 7, paragrafo 1, e punto 1.2.4 dell'allegato V) |
||
|---|---|---|---|---|---|---|---|
| KPI aggiuntivi |
GAR (fl usso) | 78.384.855,47 | 3,47% | 3,54% | 59,05% | 29,80% | 40,95% |
| Portafoglio di negoziazione (*) |
|||||||
| Garanzie fi nanziarie | 0,00 | 0,00% | 0,00% | ||||
| Attività fi nanziarie gestite | 0,00 | 0,00% | 0,00% | ||||
| Ricavi relativi a commissioni e compensi (**) |
(*) Per gli enti creditizi che non soddisfano le condizioni di cui all'articolo 94, paragrafo 1, del CRR o le condizioni di cui all'articolo 325 bis, paragrafo 1, del CRR.
(**) Ricavi relativi a commissioni e compensi da servizi diversi da prestiti e attività finanziarie gestite.
Gli enti devono comunicare informazioni prospettiche per tali KPI, comprese informazioni in termini di obiettivi, unitamente a spiegazioni pertinenti sulla metodologia applicata.
(***) % degli attivi coperti dal KPI sul totale degli attivi delle banche.
(****) sulla base del KPI relativo al fatturato della controparte.
(*****) sulla base del KPI relativo alle spese in conto capitale della controparte, fatta eccezione per le attività di prestito dove per i prestiti generici si usa il KPI relativo al fatturato.
Durante il 2024, Volksbank ha avviato le attività volte alla formalizzazione del proprio Piano di transizione per la mitigazione dei cambiamenti climatici. Tale Piano, in corso di definizione, sarà adottato entro le tempistiche previste dalla normativa vigente. A tale scopo, Volksbank ha definito un piano di azioni funzionale all'individuazione di target e KPI di monitoraggio che consentano la riduzione delle proprie emissioni di GES (dirette e indirette) e, dunque, la progressiva decarbonizzazione delle attività proprie e lungo la value chain.
Attraverso tale piano, la Banca intende orientare la propria strategia di sostenibilità e il proprio modello di business, affinché possano divenire compatibili con la transizione verso un'economia sostenibile e con gli obiettivi di limitare il riscaldamento globale a 1,5°C, in linea con l'accordo di Parigi, e di conseguire la neutralità climatica entro il 2050.
Volksbank affronta il tema della gestione di impatti, rischi e opportunità rilevanti connessi alla mitigazione dei cambiamenti climatici e all'adattamento agli stessi, all'interno della più ampia Policy di Sostenibilità, redatta nel 2023 in considerazione delle esperienze maturate e degli obiettivi strategici che permeano il Piano Industriale I-mpact 2026.
La componente ambientale (E) della Policy impegna la Banca, da un lato, ad operare in modo sempre più rispettoso delle risorse ambientali e, dall'altro, a sostenere con i finanziamenti i progetti di efficientamento energetico e di transizione dei clienti, nonché di indirizzare gli investimenti verso soluzioni a basso impatto ambientale. Questo al fine di contribuire alla riduzione dell'impatto ambientale in linea con gli obiettivi UE 2050.
Sul piano della mitigazione dei cambiamenti climatici, l'obiettivo principale è una riduzione delle emissioni di GES, in particolare attraverso l'elaborazione del Piano di Transizione, che garantisca compatibilità tra il modello di business della Banca e la transizione verso un'economia sostenibile, limitando il riscaldamento globale in linea con la Convenzione di Parigi e con l'obiettivo finale di raggiungere la neutralità climatica entro il 2050. A tal fine, è stato formulato il piano di azioni che include l'adozione di pratiche sostenibili, come il ricorso a soluzioni di mobilità a ridotto impatto ambientale, e la promozione di investimenti in progetti di efficientamento energetico, sia in termini di riqualificazione dei locali, sia nell'offerta di finanziamenti ai clienti. La Policy, inoltre, individua in capo all'Energy Manager, le attività di riduzione e ottimizzazione dei consumi, oltre all'incremento dell'utilizzo (o produzione stessa) di energia da fonti rinnovabili.
Con riferimento all'adattamento ai cambiamenti climatici, la Policy si concentra sull'identificazione e gestione dei rischi climatici, sia fisici che di transizione. Questi rischi vengono integrati nei processi strategici e decisionali, assicurando che la Banca possa mantenere la resilienza del proprio modello di business anche di fronte a condizioni ambientali sempre più sfidanti.
Per mitigare gli effetti del cambiamento climatico, la Banca ha implementato un percorso volto alla decarbonizzazione che si articola in quattro step:
Nel 2024, Volksbank ha portato avanti diverse iniziative in relazione alla mitigazione dei cambiamenti climatici. In particolare, il progetto di efficientamento energetico che ha preso avvio nella seconda parte del 2022, punta alla riduzione delle emissioni di GES nella sede di Bolzano e in tutta la rete di filiali della Banca. A tal fine, Volksbank si è avvalsa del supporto di un'azienda specializzata nelle attività di rilevazione, analisi e gestione dei consumi energetici, la quale si occuperà di seguire la Banca per dieci anni nella regolazione e nell'ottimizzazione dell'uso degli impianti di riscaldamento e raffrescamento e del sistema di illuminazione.
Tra gli interventi di efficientamento energetico, rientra anche il sistema BEMS (Building Energy Management System), che permette di effettuare una misurazione generale dell'energia, la gestione delle temperature di uffici ed open space, l'ottimizzazione dell'orario di accensione degli impianti, la telegestione da remoto e la segnalazione tempestiva di eventuali guasti al manutentore. La sede centrale della Banca, inoltre, è stata certificata LEED Silver. Al 31.12.2024, il sistema BEMS è stato installato in oltre il 90% delle filiali (60% al 31.12.2023) per le quali la diagnosi energetica ha evidenziato opportunità rilevanti di efficientamento, mentre il relamping a LED ha coinvolto il 66% delle filiali (0% al 31.12.2023). Tali attività, nel 2024, hanno contribuito a una riduzione del 5% dei consumi energetici delle sedi e filiali di Volksbank, corrispondente a una riduzione di GES pari a 194 tCO2eq secondo il metodo basato sulla posizione, e pari a 42 tCO2eq secondo il metodo basato sul mercato43.
L'investimento complessivo sostenuto dalla Banca per le attività di efficientamento energetico ammonta a quasi 1,5 milioni di euro, di cui circa 1,1 milioni di euro destinati all'implementazione del sistema BEMS, e circa 350 mila euro funzionali al relamping LED.44 L'efficientamento energetico di sedi e filiali sarà completato entro il 2025.
La Banca si rifornisce, inoltre, di energia elettrica proveniente al 100% da fonti rinnovabili certificate tramite Garanzie d'Origine e, dal 2022, da energia prodotta localmente, contribuendo anche in questo modo alla riduzione delle emissioni di gas serra nell'atmosfera.
Infine, sul piano della mobilità sostenibile, si evidenzia come, per gli spostamenti di lavoro, vengono utilizzati principalmente i mezzi pubblici, le biciclette o la flotta di veicoli aziendali. Con riferimento a quest'ultima, Volksbank prosegue l'elettrificazione della propria flotta aziendale, prediligendo la scelta di auto ad alimentazione non tradizionale (es. metano, GPL, mild-hybrid, full electric). Tutte le azioni sono in linea con il Regolamento per l'acquisto, l'assegnazione e l'utilizzo delle auto ad uso promiscuo e il Piano Spostamenti Casa-Lavoro (PSCL) di cui la Banca si è dotata.
Rispetto al 2023, nel parco auto aziendale sono state aggiunte un'auto full electric e 3 auto mild hybrid, con una riduzione del 5% del consumo di gasolio. Complessivamente, la flotta della Banca è composta da: 8 auto full electric, 11 auto mild-hybrid, 2 plug in hybrid, 1 ibrida a metano e 28 auto a motore termico. Di queste, il 98% delle auto con motore termico appartiene alla classe EURO 6. Il 15% dell'intero parco auto è costituito da auto full electric, mentre il 23% da auto mild hybrid. Complessivamente il 38% del parco auto aziendale è costituito da auto a basso impatto ambientale. L'orientamento è quello di sostituire le auto, che raggiungono l'anzianità prevista dal regolamento, con modelli full electric.
L'età media del parco auto aziendale è di 4 anni.
L'8 aprile 2022, Banca d'Italia ha pubblicato le "Aspettative di vigilanza sui rischi climatici e ambientali". A seguito della pubblicazione della comunicazione "Rischi climatici e ambientali. Principali evidenze di un'indagine tematica condotta dalla Banca d'Italia su un campione di banche less significant", avvenuta il 24 novembre 2022, Banca d'Italia ha previsto che le banche coinvolte nel campione d'indagine, tra cui anche Volksbank, approvassero e trasmettessero all'Autorità di Vigilanza un piano di iniziative volto a definire, per il triennio 2023-2025, un percorso di allineamento progressivo alle Aspettative.
Il 23 gennaio 2023 Volksbank ha trasmesso a Bankit il proprio "Piano di interventi" triennale, volto alla gestione prudente dei rischi climatici e ambientali, allineato alle misure previste dalle Aspettative e in coerenza con il più ampio Piano Industriale della Banca. In particolare, al fine di coprire le cinque aree interessate dalle Aspettative (governance, modello di strategia e business, sistema organizzativo e processi operativi, sistema di gestione dei rischi e disclosure), sono state identificate un totale di 84 misure, articolate su tutto l'arco piano, di cui 70 con scadenza definita e 14 a cadenza periodica (ad esempio inclusione annuale degli indicatori nel RAF, monitoraggio periodico della copertura degli elementi ESG, ecc.), suddivise temporalmente in 4 preparatorie previste nel 2022, 42 nel 2023, 15 nel 2024, 9 nel 2025 e 13 valide per tutto l'orizzonte temporale del piano. In tale ambito, l'U.O. Sostenibilità/ESG della Banca svolge un'attività di monitoraggio trimestrale degli organi aziendali, volta a verificare l'effettiva implementazione delle attività pianificate e indicate nel "Piano interventi", al fine di garantire la piena realizzazione del piano e quindi il rispetto nell'allineamento alle Aspettative di Banca d'Italia.
Nel mese di dicembre 2023, Banca d'Italia ha pubblicato i risultati principali dell'analisi dei Piani di azione sviluppati dalle Less Significant Institutions. Inoltre, è stato fornito un aggiornamento delle "best practices" osservate. Tali informazioni sono state oggetto di analisi da parte della Banca, allo scopo di affinare il piano di interventi funzionale alla realizzazione del Piano Industriale I-mpact 2026.
( 43) Tale riduzione è riferita ai consumi e alle emissioni relative alle sedi e alle fi liali di Volksbank, comprendendo i consumi di gasolio, di gas metano, elettricità e teleriscaldamento. Sono esclusi i consumi e le emissioni relative alla fl otta aziendale e ai gas refrigeranti (F-Gas). La metodologia di calcolo è la medesima descritta per il calcolo dei consumi ed emissioni richieste dagli ESRS E1-5 ed E1-6.
( 44) Tali importi sono compresi nella voce "Spese di manutenzione" del Conto Economico.

Il Piano di interventi trasmesso a Bankit presentava di fatto tre momenti progettuali sequenziali: uno nel 2023 – ultimo anno del Piano Industriale Sustainable 2023 di Volksbank – che rappresentava l'anno di impostazione e quindi di scouting delle soluzioni operative offerte dal mercato; uno nel 2024 in cui ci si concentrava sulla effettiva attuazione delle iniziative, parallelamente ai lavori preparatori riferibili alla disclosure secondo CSRD; uno nel 2025 che raccoglierà le prime risultanze e impostava i fine-tuning negli orientamenti strategici.
In agosto 2024, su richiesta di Banca d'Italia, Volksbank ha inoltrato alla stessa lo stato avanzamento lavori che ha evidenziato come, delle 70 misure con scadenza definita, 45 di esse fossero state realizzate, 11 avessero subito una ripianificazione relativamente alla fase implementativa, 11 fossero attualmente in corso, e 3 prevedessero da Piano di essere implementate a partire dal 2025.
Ad oggi, Volksbank non ha fissato degli obiettivi quantitativi legati al clima. Tuttavia, nel 2024, la Banca ha effettuato l'attività di screening delle emissioni di GES complessivamente generate dalla propria attività (cd. ambito 1 e 2) e lungo la catena del valore (cd. ambito 3). Tale attività è volta alla definizione della baseline su cui saranno individuati gli obiettivi di riduzione delle emissioni di GES e le azioni da intraprendere per il loro raggiungimento, incluse le rispettive leve di decarbonizzazione, che andranno a costituire il Piano di transizione di Volksbank.
In particolare, relativamente alle proprie emissioni di ambito 1 e 2, la Banca intende identificare specifici target in relazione al programma di efficientamento energetico e al programma di indipendenza energetica intrapresi, e target di riduzione dell'impronta emissiva della flotta aziendale.
Al fine di perseguire l'obiettivo di un sempre maggior allineamento delle proprie attività economiche al Regolamento sulla Tassonomia (UE) 2020/852, inoltre, la Banca intende inoltre focalizzarsi sulla definizione di una strategia di accompagnamento delle controparti verso la transizione, e ricorrere all'uscita graduale dai settori ad alta intensità di gas serra e ad alta intensità energetica solo quale ultimo passo in caso di mancata volontà della controparte ad intraprendere un percorso virtuoso di riduzione dell'impronta carbonica.
Pur non avendo fissato obiettivi quantitativi specifici, la Banca monitora l'efficacia di politiche e azioni, nonché l'attuazione del Piano Industriale I-mpact 2026. A tal fine, viene sottoposto all'attenzione del Consiglio di amministrazione un report di monitoraggio qualitativo sui singoli macro-cantieri declinati dal Piano Industriale. È prevista un'informativa periodica, a favore del Consiglio di amministrazione, in merito alla gestione degli impatti dell'organizzazione sull'economia, sull'ambiente e sulle persone.
La U.O. Risk management della Banca monitora gli impatti dei rischi ESG sui vari rischi "tradizionali" tipici dell'attività bancaria (es. rischio di credito, rischio mercato, etc.) tramite un'analisi di materialità quali/quantitativa volta a valutare l'impatto dei fattori ESG. In particolare, per quanto concerne i rischi climatici e ambientali relativi al rischio di credito, sono svolte analisi quantitative volte a misurare sia la materialità dei rischi fisici del portafoglio ipotecario, sia la materialità del rischio di transizione del portafoglio "NFCs" della Banca. Coerentemente con quanto previsto dalle Aspettative di Vigilanza e con quanto indicato nelle Linee Guida EBA, la Banca ha avviato un'attività di revisione del framework di "materiality assessment" dei fattori di rischio ESG, al fine di recepire gli aggiornamenti e gli approcci più recenti indicati dal regolatore, dalle aspettative di vigilanza, dalle linee guida EBA e dalle best practice di mercato.
Inoltre, per il portafoglio finanziamenti alla clientela, è stata svolta un'attività di "Climate Stress Test", volta a misurare l'impatto dei rischi climatici e ambientali in termini di di incremento del rischio di credito sia tramite la determinazione di variazioni di "Probability of Default" e "Loss Given Default", che tramite l'elaborazione di un Risk index specifico per valutare l'incremento di rischiosità della clientela in funzione dello scenario climatico adottato e dell'orizzonte temporale valutato.. L'affinamento e aggiornamento del framework di Climate Stress Test si inserisce nel percorso indicato dall'Autorità di Vigilanza nelle sue Aspettative, allo scopo di garantire una sempre più efficace e puntuale quantificazione dei rischi climatici e ambientali e, conseguentemente, il loro costante monitoraggio. Le analisi di Climate Stress Test ricomprendono sia il rischio fisico che il rischio di transizione e consentono di quantificare l'impatto degli hazards e degli scenari analizzati in termini di variazione sia di "Probability of Default", che di "Loss Given Default" dovuta al manifestarsi del rischio climatico in oggetto. Tali analisi di simulazione, consentono di valutare gli impatti e la sensitivity del portafoglio Banca a determinati fattori e ipotesi di scenario; consentendo anche di definire analisi ad-hoc in funzione delle specificità della propria clientela e del proprio portafoglio. In coerenza con quanto auspicato dalle aspettative dell'Autorità di Vuigilanza, la Banca ha già avviato l'integrazione quali/quantitativa delle risultanze ottenute dalle analisi di Climate Stress Test all'interno del processo ICAAP/ILAAP, al fine di determinare l'impatto di tali rischi nel processo di adeguatezza del capitale da parte della Banca.
In continuità con il percorso intrapreso da parte della Banca negli ultimi anni e in coerenza con le Aspettative di Banca d'Italia sui Rischi Climatici e Ambientali, la Banca, anche nel corso del 2024, ha proseguito nel processo di integrazione dei rischi climatici e ambientali all'interno del documento di Risk Appetite Framework e Risk Appetite Statement (RAF/RAS). In particolare, la Banca ha avviato un'attività di revisione dei KRIs di sostenibilità, , definendo un set aggiuntivo di indicatori di rischio da monitorare nel corso dell'anno, poiché potenzialmente materiali, allo scopo di valutarne l'integrazione degli stessi nel framework di RAF/RAS nel corso dei prossimi esercizi. La sopracitata attività di revisione degli indicatori di RAF/RAS si integra con l'attuale framework di rischio della Banca, che per il 2024 prevedeva il monitoraggio periodico di tre indicatori: "Stock private green loans", il"New corporate green loans" e il "Physical climate risk". Di seguito riportiamo la descrizione degli indicatori sopracitati: 1) Stock private green loans, rappresenta la percentuale di mutui "green" (sulla base della classe energetica dell'immobile finanziato) sul totale degli impieghi verso la clientela; 2) New corporate green loans, che rappresenta la percentuale dei mutui qualificati "Green" (attraverso l' ESG- tool di valutazione della controparte e/o del progetto finanziato) erogati nell'anno in attuazione della politica creditizia sul totale dei mutui imprese erogati e valutati con l'ESG-tool; 3) Physical climate risk, che misura la percentuale dei finanziamenti accordati e coperti da garanzie immobiliari sul totale dell'accordato di portafoglio coperto da garanzie immobiliari, che potrebbero essere interessate da un danno almeno materiale nel caso di un evento climatico estremo.
Durante il 2024, Volksbank ha registrato una riduzione del consumo totale di energia del 4,77% rispetto all'anno precedente. Tale riduzione è motivata soprattutto dagli investimenti in efficientamento energetico effettuati dalla Banca (si rimanda al parag. "Azioni e risorse relative alle politiche in materia di cambiamenti climatici"). È stato confermato l'impegno ad approvvigionarsi da fonti di energia a basse emissioni. La percentuale di energia proveniente da fonti rinnovabili è pari al 55% sul totale45.
| Consumo di energia e mix energetico46,47 | 2024 | 2023 |
|---|---|---|
| Consumo totale di energia da fonti fossili (MWh) | 4.442 | 4.721 |
| Quota di fonti fossili sul consumo totale di energia (%) | 45% | 47% |
| Consumo totale di energia da fonti nucleari (MWh) | - | - |
| Quota di fonti nucleari sul consumo totale di energia (%) | 0% | 0% |
| Consumo di combustibili per le fonti rinnovabili (MWh) | - | 5 |
| Consumo di energia elettrica, calore, vapore e raffrescamento da fonti rinnovabili, acquistati o acquisiti (MWh) |
5.522 | 5.742 |
| Consumo di energia rinnovabile autoprodotta senza ricorrere a combustibili (MWh) | - | - |
| Consumo totale di energia da fonti rinnovabili (MWh) | 5.522 | 5.742 |
| Quota di fonti rinnovabili sul consumo totale di energia (%) | 55% | 57% |
| Consumo totale di energia (MWh) | 9.963 | 10.463 |
Nel 2024 è stata parzialmente aggiornata la metodologia di calcolo utilizzata per determinare le emissioni di GES di ambito 1 e 2 di Volksbank; in aggiunta, per la prima volta la Banca ha calcolato le emissioni di GES delle categorie significative di ambito 348.
Le emissioni di GES di ambito 1 comprendono i consumi di combustione stazionaria delle sedi di Volksbank e delle filali, i consumi di carburante delle auto mild-hybrid e a metano della flotta aziendale, e le emissioni fuggitive. Le emissioni da combustione stazionaria e della flotta sono state ricavate moltiplicando i consumi delle diverse fonti di energia per i fattori di emissione pubblicati nel documento UK Government GHG Conversion Factors for Company Reporting (versione 2024)49. Le emissioni fuggitive di gas refrigeranti (F-Gas) sono state calcolate in base al potenziale di riscaldamento globale (GWP) del sesto rapporto dell'IPCC (c.d. AR6).
Le emissioni di GES di ambito 2 comprendono l'energia elettrica e il teleriscaldamento acquistati per le sedi di Volksbank e delle sue filiali, e l'energia elettrica acquistata per le auto full electric. Per il metodo basato sulla posizione, le emissioni sono state ricavate moltiplicando i consumi di energia elettrica e di teleriscaldamento per i fattori di emissione pubblicati da Ispra (edizione 2024)50. Per il metodo basato sul mercato, le emissioni derivanti dai consumi di energia elettrica nelle sedi e filiali di Volksbank sono state considerate pari a zero, poiché l'energia elettrica acquistata è proveniente al 100% da fonti rinnovabili certificate tramite Garanzie d'Origine. Per la quota di energia elettrica acquistata dalle auto aziendali da colonnine di ricarica in strada è stato utilizzato il fattore di emissione pubblicato da AIB (pubblicato nel 2024)51. Per il teleriscaldamento è stato utilizzato il medesimo fattore di emissione del metodo basato sulla posizione.
Al fine di rendicontare le informazioni relative alle emissioni lorde di GES di ambito 3, Volksbank ha preso in considerazione i principi e le prescrizioni contenuti nella norma Corporate Value Chain (Scope 3) Accounting and Reporting Standard (versione 2011) del Greenhouse Gas Protocol (GHG Protocol); essendo un istituto finanziario, ha tenuto conto della norma Global GHG Accounting and Reporting Standard for the Financial Industry della Partnership for Carbon Accounting Financials (PCAF), in particolare la parte A «Financed Emissions» (versione dicembre 2022).
Le categorie significative di ambito 3 sono state individuate secondo un processo di "screening analysis", basato sulle indicazioni e i criteri del GHG Protocol52. A valle di tale attività sono risultate significative le seguenti categorie di ambito 3:
(45) La riduzione dei consumi di energia da fonti rinnovabili è motivata dalla riduzione del 3,83% dei consumi di energia elettricità nelle sedi e fi liali di Volksbank, che anche per il 2024 è al 100% certifi cata rinnovabile da Garanzie d'Origine.
(46) Nel 2024 è stata parzialmente aggiornata la metodologia di calcolo utilizzata per determinare il consumo di energia e il mix energetico di Volksbank. Per il 2023, i fattori di conversione applicati erano basati su ISPRA 2023. Per il 2024, invece, sono stati utilizzati i fattori di conversione derivati dal documento UK Government GHG Conversion Factors for Company Reporting (versione 2024), pubblicato dal Department for Energy Security and Net Zero del Regno Unito (in precedenza veniva invece sviluppato dal cosiddetto DEFRA). Tale documento, è riconosciuto per la regolarità degli aggiornamenti, l'elevata qualità dei dati e l'ampia copertura delle fonti di energia, motivo per cui è ampiamente adottato anche al di fuori del Regno Unito per ricavare i consumi di energia e le emissioni di ambito 1.
(47) Per il 2023, 1,5 MWh erano stati allocati all'utilizzo personale da parte dei dipendenti, in quanto erano riferiti all'utilizzo di auto ad alimentazione elettrica ad uso promiscuo. Per il 2024, invece, è stato incluso il 100% dell'energia consumata dalle auto aziendali di Volksbank.
(48) Con riferimento al processo per l'identifi cazione delle informazioni relative alla catena del valore si rimanda al parag. "Descrizione del processo per individuare e valutare gli impatti, i rischi e le opportunità rilevanti (IRO-1)", il quale risponde alle richieste informative dell'ESRS 1, sezione 5.1 (Impresa comunicante e catena del valore).
( 49) Il documento è pubblicato dal Department for Energy Security and Net Zero del Regno Unito (in precedenza sviluppato dal c.d. DEFRA). Tale documento è riconosciuto per la regolarità degli aggiornamenti, l'elevata qualità dei dati e l'ampia copertura delle fonti di energia, motivo per cui è ampiamente adottato anche al di fuori del Regno Unito per ricavare i consumi di energia e le emissioni di ambito 1. Per il 2023 era stata utilizzato il documento corrispondente, nella versione 2023.
( 50) Istituto superiore per la protezione e la ricerca ambientale (ISPRA) - Rapporto 404/2024 - Effi ciency and decarbonization indicators in Italy and in the biggest European Countries. Per il 2023, i fattori di emissione utillizzati per il metodo basato sulla posizione corrispondevano ai fattori ISPRA 2023 per la produzione di calore da impianti cogenerativi.
( 51) Association of Issuing Bodies - European Residual Mixes 2023, pubblicato a Maggio 2024. Per il 2023 era stato utilizzato il fattore di emissione corrispondente, presente nel documento European Residual Mixes 2022.
( 52) In particolare, i criteri indicati dal GHG Protocol per effettuare la "screening analysis" utilizzati da Volksbank sono la magnitudo, il rischio, l'infl uenza e la reperibilità.

Le emissioni di categoria 1 (beni e servizi acquistati) sono state calcolate in parte basandosi sulla quantità puntuale di beni acquistati (utilizzando i fattori di emissione del database Ecoinvent 3.11), e in parte sulla spesa effettuata nel 2024 da Volksbank in beni e servizi (utilizzando i fattori di emissione spend-based del database EPA53).
Le emissioni di categoria 2 (beni strumentali) sono state interamente calcolate utilizzando i fattori di emissione spend-based del database EPA. In questo modo, è stato possibile stimare interamente le emissioni di GES generate da Volksbank e riconducibili alle categorie 1 e 2.
Le emissioni di categoria 3 (attività legate ai combustibili e all'energia - non incluse nell'ambito 1 o 2) sono state calcolate basandosi sui consumi di ambito 1 e 2, moltiplicati per fattori di emissione del database Ecoinvent 3.11; in alcuni casi, è stato invece necessario rielaborare fattori presenti nella versione Ecoinvent 3.10 o in Defra 2024. Le emissioni di categoria 5 (rifiuti generati nel corso delle operazioni) sono state calcolate suddividendo i rifiuti in base ai codici CER, moltiplicando la quantità di rifiuti generata per i corrispondenti fattori di emissione del database Ecoinvent 3.11.
Le emissioni di categoria 6 (viaggi d'affari) sono state calcolate in base ai kilometri percorsi dai dipendenti su mezzi di trasporto non controllati da Volksbank, moltiplicati per fattori di emissione del database Ecoinvent 3.11. Sono state incluse anche le emissioni generate dagli hotel in cui hanno soggiornato i dipendenti di Volksbank durante viaggi d'affari; in questo caso, una stima del numero di notti è stata moltiplicata per il corrispondente fattore di emissione del database Defra 2024.
Le emissioni di categoria 7 (pendolarismo dei dipendenti) sono state stimate a partire dai dati raccolti con il questionario svolto nel 2023 per il Piano Spostamenti Casa-Lavoro. Tale questionario ha coinvolto 224 dipendenti della sede centrale di Bolzano e ha permesso di ricavare i kilometri percorsi in un anno per recarsi in ufficio, suddivisi per modalità di trasporto utilizzata. I kilometri percorsi dai 224 dipendenti sono stati utilizzati per stimare gli spostamenti di tutti i dipendenti di Volksbank, utilizzando il numero totale di dipendenti (si rimanda al parag. "Caratteristiche dei dipendenti dell'impresa").
Per la categoria 15, sono state incluse le emissioni di GES relative alle seguenti asset class, come definito dalla sopracitata norma sviluppata da PCAF:
Volksbank calcola le emissioni di circa l'84% delle voci che potrebbero rientrare nella categoria 15. Tali asset class corrispondono al 53% del portafoglio della banca. Non sono invece incluse le emissioni relative alle seguenti asset class definite dallo standard PCAF: listed equity and corporate bonds, project finance, commercial real estate e motor vehicle loans, che rappresentano circa il 10% del portafoglio. Il restante 37% del portafoglio è costituito da voci dell'attivo per cui PCAF non ha ancora sviluppato una metodologia di calcolo delle emissioni di GES; di conseguenza, le emissioni di questi investimenti non possono essere calcolate né incluse nella categoria 15.Le emissioni delle tre asset class incluse nella categoria 15 sono state calcolate seguendo la metodologia indicata da PCAF54 e utilizzando i fattori di emissione resi disponibili ai membri PCAF.
Le emissioni dell'asset class business loans and unlisted equity corrispondono alle emissioni di ambito 1 e ambito 2 delle controparti beneficiarie degli investimenti azionari e dei prestiti. Le emissioni di GES generate da tali controparti sono state stimate attraverso i fattori di emissione forniti da PCAF (basati sul database Exiobase); in particolare, questi fattori di emissione di tipo EEIO (Environmentally Extended Input-Output), consentono di stimare le emissioni di una controparte in funzione del settore NACE di appartenenza e dei suoi ricavi annui. Le emissioni finanziate da Volksbank sono calcolate applicando un fattore di attribuzione, che rappresenta la quota di emissioni totali annuali della controparte da allocare alla Banca. Questo fattore di attribuzi one è determinato
( 53) U.S. Environmental Protection Agency - Supply Chain Greenhouse Gas Emission Factors v1.3 by NAICS-6. I fattori di emissione sono stati aggiustati per tenere conto dell'infl azione e del cambio Euro-Dollaro.
( 54) PCAF, The Global GHG Accounting and Reporting Standard for the Financial Industry, Part A: Financed Emissions. Second Edition (2022).
come il rapporto tra l'ammontare residuo dei prestiti e degli investimenti concessi da Volksbank e il totale dell'attivo della controparte55.
Le emissioni dell'asset class mortgages corrispondono alle emissioni di ambito 1 e ambito 2 degli immobili a garanzia dei mutui concessi alle famiglie clienti di Volksbank. Le emissioni di GES generate da tali immobili sono state stimate attraverso i fattori di emissione forniti da PCAF, basati sul database EPC Italy Enea: 2020: CRREM Global Pathways; in particolare, questi fattori di emissione consentono di stimare le emissioni di un immobile in base alla superficie in metri quadri, alla zona climatica del comune in cui è situato, e al rating energetico. Le emissioni finanziate da Volksbank sono calcolate applicando un fattore di attribuzione, che rappresenta la quota di emissioni totali annuali dell'immobile da allocare alla Banca. Questo fattore di attribuzione è determinato come il rapporto tra l'ammontare residuo del mutuo concesso da Volksbank e il valore totale dell'immobile a garanzia56. Le emissioni dell'asset class sovereign debt corrispondono alle emissioni di ambito 1 degli Stati emittenti dei titoli di debito sovrano detenuti da Volksbank. Le emissioni di GES generate da tali Stati sono state stimate utilizzando i fattori di emissione forniti da PCAF, basati su dati UNFCCC. In particolare, questi fattori di emissione consentono di stimare le emissioni territoriali di uno Stato in base al suo prodotto interno lordo (PIL) e alle emissioni complessive del Paese. Le emissioni finanziate da Volksbank sono calcolate applicando un fattore di attribuzione, che rappresenta la quota di emissioni totali annue dello Stato da allocare alla Banca. Questo fattore di attribuzione è determinato come il rapporto tra il valore dell'esposizione al titolo di Stato detenuto da Volksbank e il PIL aggiustato per la parità di potere d'acquisto (PPP) dello Stato emittente.
A valle dell'attività di "screening analysis" non è risultata significativa la categoria 4 (trasporto e distribuzione a monte)57. Inoltre, non sono risultati attinenti all'attività di Volksbank le seguenti categorie:
| 2024 | 2023 | % 2024 / 2023 | ||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Emissioni di GES di ambito 158 | ||||||||
| Emissioni lorde di GES di ambito 1 (tCO2 eq) |
870 | 912 | -4% | |||||
| Percentuale di emissioni di GES di ambito 1 coperta da sistemi regolamentati di scambio di quote di emissioni (%) |
0% | 0% | NA | |||||
| Emissioni di GES di ambito 2 59 | ||||||||
| Emissioni lorde di GES di ambito 2 basate sulla posizione (tCO2 eq) |
1.524 | 1.662 | -8% | |||||
| Emissioni lorde di GES di ambito 2 basate sul mercato (tCO2 eq) |
111 | 112 | -4% | |||||
| Emissioni signifi cative di GES di ambito 3 | ||||||||
| Emissioni indirette lorde totali di GES (ambito 3) (tCO2 eq) |
499.778 | NA | NA | |||||
| 1. Beni e servizi acquistati | 2.025 | NA | NA | |||||
| 2. Beni strumentali | 1.129 | NA | NA | |||||
| 3. Attività legate ai combustibili e all'energia (non incluse nell'ambito 1 o 2) | 546 | NA | NA | |||||
| 5. Rifi uti generati nel corso delle operazioni | 435 | NA | NA | |||||
| 6. Viaggi d'affari | 470 | NA | NA | |||||
| 7. Pendolarismo dei dipendenti | 3.128 | NA | NA | |||||
| 15. Investimenti 60 | 492.045 | NA | NA | |||||
| Emissioni totali di GES | ||||||||
| Emissioni totali di GES (basate sulla posizione) (tCO2 eq) |
502.172 | 2.575 | NA | |||||
| Emissioni totali di GES (basate sul mercato) (tCO2 eq) |
500.758 | 1.024 | NA |
(55) Poiché per alcune controparti non sono disponibili informazioni sul totale del patrimonio, non è stato possibile calcolare il relativo fattore di attribuzione. Di conseguenza, le emissioni di tali controparti, corrispondenti al 3% dell'esposizione dell'asset class Business loans and unlisted equity, non sono state incluse nel calcolo.
( 56) Poiché per alcuni mutui non sono disponibili informazioni sugli immobili a garanzia. Di conseguenza, le emissioni di tali mutui, corrispondenti all'1% dell'esposizione dell'asset class Mortgeges, non sono state incluse nel calcolo.unlisted equity, non sono state incluse nel calcolo.
( 57) La categoria non è risultata signifi cativa poiché la valutazione dei criteri di magnitudo, infl uenza e reperibilità dei dati non sono state tali da superare le soglie di signifi catività della "screening analysis".

Di seguito, l'informazione relativa all'intensità di GES rispetto ai ricavi netti. L'unità monetaria adottata al denominatore per il calcolo dell'intensità delle emissioni di GES è rappresentata dal Margine di Intermediazione, riportato alla voce 120 del Conto Economico.
| Intensità di GES rispetto ai ricavi netti | 2024 | |
|---|---|---|
| Emissioni totali di GES (in base alla posizione) rispetto ai ricavi netti (tCO2 eq / Margine di Intermediazione, in euro) |
0,00128236 | |
| Emissioni totali di GES (in base al mercato) rispetto ai ricavi netti (tCO2 eq / Margine di Intermediazione, in euro) |
0,00127875 |
Poiché il 2024 è il primo anno di rendicontazione delle emissioni di GES di ambito 3, non è possibile effettuare un confronto con il 2023 basato sulle emissioni totali di GES.
Tuttavia, tale confronto è possibile utilizzando le sole emissioni di ambito 1 e 2. Di seguito è riportata una tabella che confronta le emissioni di GES di ambito 1 e 2 generate nel 2024 con quelle dell'anno precedente.
| Intensità di GES di ambito 1 e 2 rispetto ai ricavi netti | 2024 | 2023 | % 2024 / 2023 |
|---|---|---|---|
| Emissioni totali di GES di ambito 1 e 2 (in base alla posizione) rispetto ai ricavi netti (tCO2 eq / Margine di Intermediazione, in euro) |
0,00000611 | 0,00000693 | -12% |
| Emissioni totali di GES di ambito 1 e 2 (in base al mercato) rispetto ai ricavi netti (tCO2 eq / Margine di Intermediazione, in euro) |
0,00000250 | 0,00000276 | -9% |
Nel novembre 2022, la Banca ha festeggiato la nascita a Mira, in provincia di Venezia, del "Bosco Moranzani – foresta accessibile di Volksbank", il primo bosco in Italia progettato per essere accessibile e inclusivo.
Il progetto ha una durata di 10 anni, si estende su un'area di circa 50 mila m2 e ha visto la messa a dimora di un totale di 5.000 alberi, di 16 specie autoctone diverse. L'impianto di alberi, terminato nella primavera 2023, è avvenuto nel pieno rispetto dei ritmi della natura e dei più rigorosi standard di gestione forestale responsabile. Il piano delle manutenzioni del Bosco, avviato a seguito dalla conclusione dei lavori d'impianto, verrà dunque portato avanti per i prossimi 7 anni.
Tale progetto, oltre ad essere vincitore di un bando e di un cofinanziamento del Ministero della Transizione ecologica, rispecchia valori importanti condivisi dalla Banca, quali l'inclusività, l'attenzione verso lo sviluppo sostenibile del territorio e la vicinanza alla comunità locale. A promuovere l'iniziativa è stata infatti la Fondazione Emma, la quale ha garantito la piena accessibilità della foresta prevedendo, fin dalla fase di progettazione, l'abbattimento di tutte le possibili barriere architettoniche e l'ideazione di servizi e attività inclusivi come, ad esempio, il percorso ciclopedonale predisposto per la fruizione in sicurezza da parte di persone con disabilità motorie, aree di sosta attrezzate, segnaletica e percorsi tattili come il braille.
Questo cospicuo impegno ha portato, nel giugno 2024, all'ottenimento della certificazione per la gestione forestale responsabile e, nel novembre 2024, alla verifica sui relativi servizi ecosistemici quali, ad esempio, l'assorbimento di GES. Tale certificazione, effettuata a seguito della verifica da parte di una società terza e indipendente, è un importante strumento che garantisce la corretta gestione del bosco sotto il profilo ambientale, economico e sociale.
( 58) Le emissioni biogeniche di CO2 di GES di ambito 1, corrispondenti alla quota di biocarburante presente nel diesel e nella benzina utilizzate dalle auto mild-hybrid, sono pari a 12 tCO2 .
( 59) I fattori di emissione utilizzati per calcolare le emissioni di GES di ambito 2 non distinguono la percentuale di biomassa o CO2 biogenico. Inoltre, non includono le emissioni di GES diverse dal CO2 .
(60) In particolare, le emissioni relative alle tre asset class sono così suddivise: Business loans and unlisted equity, 116.938 tCO2 eq di ambito 1 e 29.247 tCO2 eq di ambito 2 delle controparti; Mortgages, 17.012 tCO2 eq generate dalla clientela (includono sia le emissioni di ambito 1 che di ambito 2); Sovereign debt, 328.849 tCO2 eq generate dagli emittenti dei titoli di stato (ambito 1). Come richiesto dallo standard PCAF, vengono qui riportati anche alcuni dati sulle emissioni fi nanziate che, tuttavia, sono da escludere dal totale delle emissioni di Volksbank; si tratta delle emissioni di ambito 3 delle controparti dell'asset class Business loans and unlisted equity (pari a 450.424 tCO2 eq), e delle emissioni generate dagli emittenti dei titoli di stato, al netto delle emissioni da uso del suolo, cambiamento di uso del suolo e silvicoltura (cd. LULUCF, pari a 352.784 tCO2 eq).
Come verificato in fase di verifica, nei suoi primi due anni di vita, il Bosco Moranzani ha assorbito 102 tCO2 eq, grazie a un accrescimento rapido della vegetazione e a un ridottissimo tasso di fallanze. Il dato corrisponde nella sua totalità a emissioni di CO2 assorbite grazie al cambiamento d'uso del suolo e, in particolare, all'attività di ripristino delle foreste ed è stato calcolato dall'ente certificatore seguendo lo standard internazionale IPCC61. Non è disponibile il dato relativo alle emissioni di GES eventualmente prodotte durante le attività di impianto e manutenzione del Bosco.
Il Bosco Moranzani rientra nell'ambito delle attività di mitigazione dei cambiamenti climatici portate avanti da Volksbank coerentemente con la sua Policy di Sostenibilità.
La Policy di Sostenibilità di Volksbank include anche aspetti legati alla gestione degli impatti indiretti, ossia quegli impatti generabili dai comportamenti posti in essere da soggetti lungo la catena del valore della Banca. Ciò costituisce un aspetto fondamentale poiché, attraverso la gestione di tali atteggiamenti, la Banca contribuisce alla diffusione di processi ed azioni virtuose sotto il profilo ambientale anche oltre la sfera della priopria attività.
La Banca, infatti, si impegna a gestire i propri processi di approvvigionamento in modo sostenibile perseguendo la riduzione, per quanto possibile, dell'impatto ambientale e sociale indiretto legato alle esternalizzazioni e all'acquisto di beni e servizi da fornitori terzi che agiscono a loro volta per minimizzare il proprio impatto sull'ambiente e sulle persone.
La Banca predilige outsourcer e fornitori che nella loro attività non generano impatti negativi sull'ambiente e che forniscono prodotti volti alla minimizzazione degli impatti negativi ambientali e sociali.
In caso di disallineamento dei fornitori con riguardo ai requisiti di rispetto ambientale, responsabilità sociale e di governance diversificata, formulati tempo per tempo dalla Banca, si procederà ad un'escalation con il fornitore con l'obiettivo di rientrare in tali parametri. Laddove non venga fornito un piano credibile da parte del fornitore la Banca valuterà ipotesi di restrizione dei servizi richiesti e finanche l'uscita dal rapporto di fornitura.
Nel 2024, Volksbank ha svolto le attività di aggiornamento dell'ESG Evaluation Tool. Grazie a tale strumento, la Banca monitora il grado di awareness e di presidio da parte di un target definito di clienti aziendali, rispetto alle questioni ambientali, sociali e di governance. Il Tool, infatti, prevede la somministrazione di un questionario di valutazione funzionale alla raccolta di informazioni di natura quali-quantitativa che, con riferimento alle questioni ambientali, tocca i seguenti aspetti: emissioni di GES e consumi energetici, quantità di rifiuti prodotti e riciclati; quantità di acqua prelevata e scaricata, presenza di pratiche per la transizione verso un'economia sostenibile e presenza di strumenti di salvaguardia contro l'emissione di sostanze inquinanti nell'aria, nell'acqua e nel suolo. Per maggiori informazioni in merito all'ESG Evaluation Tool sviluppato da Volksbank, si rimanda alla sezione "Finanza sostenibile e credito responsabile".
La Banca non ha al momento definito obiettivi quantitativi connessi agli impatti rilevanti individuati lungo la catena del valore, con riferimento alla prevenzione dell'inquinamento.
Una volta raggiunta la completa operatività dell'ESG Evaluation Tool, i dati raccolti presso i clienti potrebbero costituire una base di monitoraggio delle performance dei clienti aziendali.
(61) IPCC, Guidelines for National Greenhouse Gas Inventories, 2006.
Con riferimento alla presente informativa, si rimanda al parag. "Politiche relative all'inquinamento".
Con riferimento alla presente informativa, si rimanda al parag. "Azioni e risorse connesse all'inquinamento".
La Banca non ha al momento definito obiettivi quantitativi connessi agli impatti rilevanti individuati lungo la catena del valore, con riferimento all'uso delle risorse e alla promozione dell'economia circolare.
Una volta raggiunta la completa operatività dell'ESG Evaluation Tool, i dati raccolti presso i clienti potrebbero costituire una base di monitoraggio delle performance dei clienti aziendali.
Lo sviluppo del capitale umano è un pilastro fondamentale per Volksbank, che valorizza le proprie risorse promuovendo iniziative volte ad accrescerne le competenze e abilità. I dipendenti rappresentano un elemento chiave per il successo aziendale, sostenuto da una cultura organizzativa inclusiva che favorisce creatività e innovazione. Volksbank affronta il tema della gestione di impatti, rischi e opportunità rilevanti connessi alla forza lavoro propria all'interno della più ampia Policy di Sostenibilità62, redatta nel 2023 in considerazione delle esperienze maturate e degli obiettivi strategici che permeano il Piano Industriale I-mpact 2026 e declinandoli poi nelle relative politiche ambientali.
L'impegno della Banca si articola in cinque ambiti chiave, volti a valorizzare le competenze e le diversità dei collaboratori, che riflettono le proprie priorità strategiche:
Per garantire una gestione efficace del personale, Volksbank ha, infatti, adottato politiche strutturate relative alla gestione delle risorse umane e declinate rispetto a tematiche specifiche. Attraverso questi strumenti la Banca affronta i temi relativi alla forza lavoro propria, con particolare riferimento agli aspetti legati al welfare e la conciliazione vita-lavoro, la diversità e le pari opportunità, nonché la formazione e lo sviluppo delle competenze, rafforzando il legame tra benessere organizzativo e sostenibilità aziendale e delineando i propri impegni nella gestione degli impatti, rischi e opportunità rilevanti connessi alla forza lavoro propria.
Nello specifico, la Policy di gestione delle risorse umane copre in modo trasversale tutte le tematiche legate alla parità di genere, alla cultura aziendale, alla cura del benessere e alla tutela delle disabilità, alla diversity e inclusion e al dialogo intergenerazionale. Questo approccio integrato consente a ogni collaboratore di esprimere appieno il proprio potenziale in un contesto favorevole e inclusivo.
La Politica per la parità di genere è stata, inoltre, adottata per riconoscere, tutelare e valorizzare le differenze uomo-
(62) Per maggiori informazioni si rimanda al parag. "Ruolo degli organi di amministrazione, direzione e controllo".

donna in tutte le fasi del percorso professionale. Dall'assunzione allo sviluppo di carriera, fino alla promozione di modelli di leadership diversificati, la politica impegna la Banca a garantire pari opportunità e a ridurre il gender pay gap attraverso un monitoraggio costante, in linea con la normativa vigente, adottando eventuali azioni correttive per assicurare equità retributiva tra generi. L'impegno per il miglioramento delle condizioni di lavoro si traduce anche in iniziative di sensibilizzazione e formazione, integrate nella formazione obbligatoria per tutti i collaboratori e collaboratrici.
Volksbank ha inoltre adottato una specifica Politica sul welfare e la cura del benessere, riconoscendo che il bilanciamento tra esigenze lavorative e personali costituisce un elemento fondamentale per creare un ambiente di lavoro favorevole alla crescita professionale e personale. La Banca promuove il benessere aziendale attraverso misure che incentivano la qualità della vita lavorativa e la fidelizzazione del personale.
Tali politiche riguardano tutta la popolazione aziendale della Banca.
A conferma di questo impegno, Volksbank adotta un approccio strutturato per garantire il rispetto e la promozione dei diritti umani e dei diritti dei lavoratori, consolidando la centralità del capitale umano attraverso politiche e procedure allineate al Global Compact delle Nazioni Unite, alla Dichiarazione dell'OIL e alle Linee Guida dell'OCSE. In particolare, si ispira ai principi I, II, III, IV, V e VI del Global Compact, che riguardano la tutela dei diritti umani e delle condizioni lavorative, ribadendo l'impegno della Banca nella prevenzione e contrasto alla tratta di esseri umani, al lavoro forzato o minorile e nella promozione di condizioni di lavoro dignitose e sicure per tutte le collaboratrici e i collaboratori.
L'attenzione della Banca per la tutela della dignità e dei diritti fondamentali dei propri collaboratori si concretizza nell'adozione del Regolamento di condotta per la prevenzione e gestione delle segnalazioni di molestie sessuali, discriminazioni, violenze morali e psicologiche, mobbing e straining. Questo strumento stabilisce procedure chiare per la segnalazione e gestione di comportamenti pregiudizievoli. Nel 2024, tale impegno è stato ulteriormente rafforzato con l'introduzione di un canale di segnalazione dedicato, che consente ai collaboratori di attivare una procedura informale o formale, assicurando riservatezza e trasparenza nella gestione dei casi. Un aspetto centrale del regolamento riguarda anche l'informazione, la formazione e la sensibilizzazione su tematiche legate alla gestione dei conflitti e alla prevenzione delle discriminazioni, con percorsi specifici rivolti a chi ricopre ruoli di coordinamento e gestione del personale.
Volksbank si impegna a monitorare costantemente l'efficacia delle proprie politiche e a intervenire con le necessarie modifiche per garantire un ambiente lavorativo conforme ai più alti standard internazionali in materia di diritti umani e del lavoro. L'approccio adottato rafforza la volontà dell'organizzazione di essere un punto di riferimento nel settore, ponendo al centro il benessere e la dignità delle proprie risorse umane.
Attualmente, Volksbank non dispone di una politica di prevenzione degli infortuni sul lavoro. Durante il 2024 si sono verificati complessivamente 7 infortuni di cui 3 sul posto di lavoro e 4 in itinere. Le giornate di assenza relative a suddetti episodi risultano in totale 57.
| Infortuni sul lavoro di lavoratori dipendenti: | 2024 | 2023 | |
|---|---|---|---|
| Numero di decessi a seguito di infortuni sul lavoro | 0 | 0 | |
| Numero di infortuni sul lavoro con gravi conseguenze (ad esclusione dei decessi) | 0 | 0 | |
| Numero di infortuni sul lavoro registrabili | 7 | 8 | |
| Numero di ore lavorate | 2.099.526 | 2.038.499 | |
| Tipologie principali di infortuni sul lavoro | in itinere | in itinere | |
| Il tasso di decessi risultanti da infortuni sul lavoro | 0 | 0 | |
| Il tasso di infortuni sul lavoro con gravi conseguenze (ad esclusione dei decessi)63 | 0 | 0 | |
| Il tasso di infortuni sul lavoro registrabili64 | 3,33% | 3,92% |
( 62) il tasso di gravità degli infortuni è calcolato come giorni totali di assenza per infortunio diviso ore totali lavorate nell'anno, moltiplicato per 1.000.000
( 62) tasso di frequenza degli infortuni è calcolato come numero di infortuni sul lavoro diviso per le ore totali lavorate nell'anno, moltiplicato per 1.000.000.
Nel biennio 2023–2024 non si registrano infortuni sul lavoro di lavoratori NON dipendenti.
Nella definizione delle proprie politiche, la Banca considera gli interessi degli stakeholder e rende disponibili tali documenti ai collaboratori mediante intranet aziendale.
L'approccio adottato dalla Banca mira a garantire un ambiente di lavoro inclusivo e partecipativo, in cui il benessere e lo sviluppo continuo delle risorse umane sono considerati elementi centrali per il successo aziendale. Volksbank, con il supporto della U.O. Human Resources, promuove una serie di processi volti a coinvolgere attivamente i propri collaboratori e collaboratrici in merito agli impatti rilevanti, favorendo un ambiente di lavoro partecipativo. Il coinvolgimento del personale avviene attraverso diverse modalità, definite in base al tipo di intervento e alla loro frequenza.
In particolare, il sondaggio sul clima aziendale si svolge ogni due anni, il colloquio annuale ha una cadenza annuale, la formazione è un processo continuo e i progetti strategici vengono attuati in funzione degli obiettivi del Piano Industriale. Il dialogo con le organizzazioni sindacali avviene attraverso incontri mensili, eventi dedicati e un confronto costante per garantire una comunicazione trasparente ed efficace.
Per ogni attività, di norma, vi è una fase di valutazione e monitoraggio delle azioni intraprese, al fine di misurare l'efficacia degli interventi e orientare le strategie future. Questi processi coinvolgono tutti i livelli dell'organizzazione, dal Consiglio di amministrazione ai comitati endoconsiliari, dalla Direzione Generale fino ai preposti, seguendo l'intera catena di governance. La U.O. Human Resources, con il supporto delle strutture aziendali coinvolte, ha la responsabilità operativa di garantire che le attività di coinvolgimento siano implementate in modo efficace e che i risultati ottenuti guidino le strategie aziendali, contribuendo così al miglioramento dell'ambiente di lavoro e al raggiungimento degli obiettivi dell'organizzazione.
Uno degli strumenti principali è il sondaggio sul clima aziendale, condotto con cadenza biennale, che permette di raccogliere opinioni e percezioni del personale in merito all'ambiente di lavoro, alle politiche aziendali e al livello di soddisfazione generale. I risultati del sondaggio forniscono indicazioni essenziali per individuare aree di miglioramento e sviluppare strategie mirate a rafforzare il benessere e la motivazione dei dipendenti. L'edizione del 2024 ha registrato un miglioramento rispetto agli esercizi precedenti, a conferma dell'efficacia delle iniziative intraprese.
Un ulteriore strumento chiave di coinvolgimento è il colloquio annuale tra responsabile e collaboratore/collaboratrice, che non si limita alla valutazione della performance individuale, ma rappresenta anche un'opportunità per discutere obiettivi professionali, aspirazioni di carriera e percorsi di sviluppo, comprese le attività formative. Questo momento di confronto contribuisce alla crescita personale e professionale e rafforza il rapporto tra dipendenti e azienda.
Volksbank favorisce inoltre il coinvolgimento attivo del personale nelle attività legate agli obiettivi del Piano Industriale I-mpact 2026, adottato nel 2024. La partecipazione diretta dei dipendenti consente loro di contribuire concretamente al raggiungimento degli obiettivi strategici, valorizzando competenze specifiche, rafforzando il senso di appartenenza e promuovendo la crescita interna.
La formazione rappresenta un altro pilastro fondamentale nelle politiche di coinvolgimento del personale, rappresentando un'opportunità chiave per stimolare la partecipazione attiva dei collaboratori. La Banca organizza workshop, seminari e corsi di aggiornamento per sviluppare competenze tecniche e trasversali, creando momenti di confronto e crescita condivisa. Nel 2024, la U.O. Human Resources ha rafforzato queste attività, puntando a rendere i percorsi formativi un'esperienza coinvolgente e orientata allo sviluppo continuo delle risorse.
In aggiunta, oltre al rispetto delle disposizioni normative e contrattuali di primo e secondo livello, Volksbank adotta misure aggiuntive per favorire un dialogo costante con le parti sociali. Gli incontri mensili con le organizzazioni sindacali rappresentano un'importante occasione per approfondire tematiche di interesse e affrontare eventuali criticità segnalate, coinvolgendo i presidi specialistici interni per garantire un confronto approfondito e costruttivo. La Banca opera nel pieno rispetto della normativa vigente, sia interna che esterna, adottando policy, regolamenti e normative operative per assicurare un approccio strutturato e conforme agli standard previsti. Il rapporto tra la Banca e le organizzazioni sindacali è disciplinato dalla contrattazione collettiva di primo livello, rappresentata dal CCNL del settore creditizio, e di secondo livello, che include il contratto integrativo aziendale, affiancato da numerosi accordi specifici a latere.
Questi strumenti regolano le forme di coinvolgimento dei rappresentanti dei lavoratori, promuovendo un dialogo costante e costruttivo tra la Banca e le rappresentanze sindacali. Tale approccio non solo garantisce il rispetto delle normative vigenti, ma rafforza anche il ruolo delle rappresentanze dei lavoratori nel miglioramento delle condizioni lavorative e nel raggiungimento degli obiettivi aziendali.
Volksbank adotta un approccio strutturato e sistematico per gestire e mitigare eventuali impatti negativi sui propri lavoratori, basandosi su normative interne, politiche specifiche e strumenti operativi che garantiscono la conformità agli standard aziendali e normativi. La gestione delle problematiche legate ai dipendenti è supportata da un quadro normativo chiaro e articolato, che include il Regolamento per la prevenzione e gestione di molestie, discriminazioni e altre situazioni pregiudizievoli. Tale regolamento prevede procedure formali e informali per la segnalazione e il trattamento delle criticità, affidando a HR un ruolo centrale nella raccolta e gestione delle segnalazioni, garantendo al contempo riservatezza e un intervento tempestivo.
Per affrontare problematiche legate a impatti negativi, la Banca si avvale di processi strutturati che includono l'attivazione di procedure specifiche per il trattamento di reclami e segnalazioni, con particolare attenzione alla risoluzione tempestiva e alla prevenzione di problematiche future. In quest'ottica, HR analizza le situazioni riportate per individuare non solo soluzioni immediate, ma anche miglioramenti nei processi organizzativi volti a prevenire il ripetersi di tali situazioni. Il canale di segnalazione introdotto nel 2024 rappresenta un esempio concreto di tale approccio, garantendo che ogni problematica venga trattata in modo trasparente e conforme alle normative vigenti.
La valutazione dell'efficacia delle azioni intraprese avviene attraverso attività di monitoraggio continuo e strumenti di feedback mirati, come il sondaggio biennale sul clima aziendale, i cui risultati non solo aiutano a identificare aree critiche, ma permettono anche di misurare l'impatto positivo delle iniziative implementate. Inoltre, Volksbank si impegna a comunicare in modo chiaro e trasparente le proprie politiche e procedure, sia attraverso documenti interni sia tramite il sito istituzionale, rendendo le informazioni accessibili e promuovendo la consapevolezza tra i dipendenti.
In un'ottica di miglioramento continuo, la Banca non si limita a intervenire sulle singole segnalazioni, ma adotta un approccio proattivo che integra formazione obbligatoria, sensibilizzazione e aggiornamenti regolari sulle politiche aziendali. Questo approccio garantisce che eventuali problematiche siano affrontate in modo sistematico, promuovendo un ambiente lavorativo sicuro e inclusivo e favorendo la piena valorizzazione delle risorse umane.
La risorsa più importante, di cui la Banca dispone, è rappresentata dal personale che, come tale, richiede un'attenzione particolare e una gestione specifica che tenga conto delle sue peculiarità. Esso determina il risultato aziendale ed è il vero fattore competitivo, personificando le peculiarità e i valori etici, che appartengono alla tradizione e al codice etico di Volksbank quale banca regionale.
L'approccio adottato dalla Banca integra iniziative finalizzate a gestire con efficacia gli impatti rilevanti sulla forza lavoro e a cogliere le opportunità offerte, creando un ambiente di lavoro inclusivo, rispettoso e sostenibile nel tempo.
A supporto di tale impegno, la Banca pianifica e dedica un budget annuale, approvato dal Consiglio di amministrazione, che garantisce le risorse finanziarie necessarie per implementare le iniziative a favore del personale. Questa pianificazione strategica riflette la costante attenzione di Volksbank nel promuovere un equilibrio tra benessere organizzativo, crescita individuale e sostenibilità aziendale. Inoltre, in Banca, trovano applicazione, oltre al CCNL, anche contratti integrativi aziendali e specifici accordi sindacali che regolano particolari materie quali i contratti part time, la riorganizzazione della rete commerciale, la costituzione del Contact Center, l'introduzione del sistema di Welfare e la Banca Etica delle Ore.
Le azioni e le iniziative intraprese dalla Banca per la gestione degli impatti, rischi e opportunità rilevanti in relazione alla forza lavoro propria si concentrano su tre questioni principali: welfare e conciliazione vita-lavoro, formazione e sviluppo delle competenze e diversità e pari opportunità. Le azioni rispondono in modo concreto alle esigenze dei dipendenti e contribuiscono a generare valore condiviso.
Per rafforzare il proprio approccio sistematico, la Banca ha istituito figure chiave come il/la Consigliere/a di Fiducia e il/la Diversity Manager, unitamente al Comitato Guida UNI PdR, che si occupano di prevenire e gestire situazioni critiche legate a molestie, discriminazioni e altre problematiche lesive della dignità personale. Tali figure svolgono un ruolo cruciale nel fornire supporto e consulenza, promuovendo un ambiente lavorativo basato su inclusione e rispetto.
La Banca è consapevole di come il bilanciamento e la conciliazione delle esigenze di carattere lavorativo con quelle personali e familiari dei propri dipendenti costituisca un aspetto fondamentale per la creazione di condizioni che permettano la piena espressione e lo sviluppo delle loro potenzialità professionali, favorendo la creazione di un valore condiviso, durevole e sostenibile nel tempo. Su questo fronte, la Banca adotta a favore del personale politiche e strumenti innovativi di incentivazione, di natura anche non strettamente monetaria, che favoriscono l'equilibrio tra vita privata e lavorativa. Tra le iniziative principali di welfare aziendale, Volksbank favorisce la flessibilità lavorativa attraverso il lavoro agile (smart working) e orari flessibili, compatibilmente con le mansioni assegnate. Per supportare la genitorialità, la Banca ha istituito un asilo nido aziendale presso la sede centrale di Bolzano, con posti riservati al personale, e ha introdotto permessi retribuiti aggiuntivi rispetto a quanto previsto dalla normativa e dalla contrattazione collettiva. Inoltre, promuove il supporto alle famiglie attraverso iniziative per la custodia dei figli dei dipendenti e l'inclusione in attività educative e sportive, ciò rappresenta un ulteriore tassello nel promuovere una cultura aziendale attenta alle esigenze dei collaboratori.
Al fine di garantire una certa attenzione al tema della conciliazione dei tempi di vita e il lavoro, inoltre, nel corso degli ultimi anni confermando, tra l'altro, una particolare sensibilità alle richieste di part-time e al rientro al lavoro per le dipendenti che terminano il periodo di congedo per maternità obbligatoria, la Banca garantisce loro la possibilità di chiedere ed ottenere una riduzione dell'orario di lavoro con diverse forme di part time.
Tra i benefit non monetari è incluso il check-up medico triennale gratuito per tutti i collaboratori.
Sul fronte della formazione e dello sviluppo delle competenze, Volksbank pone grande enfasi sul miglioramento continuo delle capacità tecniche, comportamentali e relazionali dei propri dipendenti. Ogni anno viene predisposto un programma formativo diversificato, che include sessioni in presenza, webinar, e-learning e training on the job. In relazione al fabbisogno formativo caratterizzante le professionalità di profili particolarmente specialistici, la Banca prevede altresì la possibilità di accedere a percorsi formativi esterni, anche di tipo normativo, utili a perseguire nel modo più efficace ed efficiente possibile il Piano Industriale di tempo in tempo adottato. Nel 2024, iniziative come il progetto "Cresciamo Insieme" hanno coinvolto collaboratori under 40 in percorsi formativi mirati a rafforzare competenze tecnico-bancarie, leadership e capacità commerciali. Inoltre, la Banca offre programmi specifici per neoassunti e collaboratori che assumono nuovi incarichi, garantendo un supporto strutturato durante le transizioni professionali.
Fermo restando quanto enunciato nel Codice Etico e nel codice comportamentale e disciplinare, all'interno della Banca vengono promossi comportamenti finalizzati all'instaurazione di un ambiente di lavoro sereno, in linea con i valori della Banca, che non ostacolino la valorizzazione delle individualità e diversità dei propri lavoratori, astenendosi dal porre in essere comportamenti pregiudizievoli nei confronti degli stessi. La politica della Banca mira a rimuovere gli ostacoli che limitano la piena realizzazione della parità di genere, con particolare attenzione alla prevenzione di episodi discriminatori e alla valorizzazione della genitorialità. A tal fine, Volksbank monitora costantemente il gender pay gap (annualmente, nell'ambito di revisione delle politiche di remunerazione e incentivazione), al fine di porre in essere eventuali azioni correttive rispetto a divari retributivi caratterizzanti il genere meno rappresentato.
In continuità con l'esercizio precedente, pertanto, nell'ambito di analisi delle migliori prassi di mercato (benchmarking) condotte in relazione all'aggiornamento e revisione annuale delle Politiche di remunerazione, in funzione della GPG Analysis è stato altresì utilizzato un approccio di tipo statistico che ha diviso il personale della

Banca in quartili. Nell'individuazione dei cluster, pertanto, il personale è stato ordinato in ordine crescente dalla remunerazione globale lorda più bassa a quella più alta. Tale approccio è stato utilizzato in ragione delle indicazioni contenute negli Orientamenti EBA «sugli esercizi di benchmarking in materia di prassi di remunerazione, divario retributivo di genere e rapporti più elevati approvati ai sensi della direttiva 2013/36/UE» del 30 giugno 2022. Il divario retributivo di genere è il risultato del rapporto tra la differenza tra remunerazione media maschile e femminile divisa per la retribuzione media maschile e, successivamente, moltiplicato per cento. Suddetto calcolo viene effettuato anche in riferimento al dato mediano.
Le risultanze dell'analisi del divario retributivo di genere restituiscono nel complesso un dato in miglioramento rispetto agli esercizi precedenti. I risultati relativi all'esercizio 2024 appaiono in linea con il settore.
| Rapporto tra salario base e remunerazione femminili/maschili per categoria e per qualifi ca operativa |
2024 | 2023 |
|---|---|---|
| Dirigenti - Top management | ||
| Salario base medio | 0% | 0% |
| Altre forme remunerative (dato medio) | 0% | 0% |
| Remunerazione media totale | 0% | 0% |
| Altri Dirigenti | ||
| Salario base medio | 89% | 83% |
| Altre forme remunerative (dato medio) | 78% | 77% |
| Remunerazione media totale | 86% | 82% |
| Quadri Direttivi | ||
| Salario base medio | 89% | 88% |
| Altre forme remunerative (dato medio) | 85% | 85% |
| Remunerazione media totale | 88% | 87% |
| Restante personale dipendente | ||
| Salario base medio | 91% | 91% |
| Altre forme remunerative (dato medio) | 92% | 97% |
| Remunerazione media totale | 91% | 92% |
La Banca, inoltre, ha ottenuto la certificazione UNI/PdR 125:2022 e sostiene programmi come l'Empowerment Femminile, che nel 2024 ha coinvolto 33 dipendenti in percorsi dedicati al rafforzamento delle competenze manageriali e proseguirà anche nel 2025. Inoltre, sono portate avanti anche iniziative di mentoring e reversementoring che favoriscono il dialogo intergenerazionale e lo scambio di competenze tra collaboratori di età ed esperienze diverse.
Nel corso del 2024 è stato adottato, inoltre, un apposito regolamento interno in materia di condotta per la prevenzione e gestione delle segnalazioni di molestie sessuali, discriminazioni, violenze morali e psicologiche, mobbing e straining nell'ambito dell'attività lavorativa.
La U.O. Human Resources assicura, mediante rotazione interna, nuove assunzioni, percorsi professionali personalizzati e formazione continua, le risorse necessarie al consolidamento delle unità organizzative e delle filiali dislocate nelle varie province. La stessa, inoltre, garantisce il rafforzamento dell'organico in linea con le politiche di dimensionamento annualmente adottate dall'azienda e la sostituzione tempestiva sia delle collaboratrici e dei collaboratori che hanno cessato l'attività sia degli assenti per un periodo prolungato (maternità, infortunio o malattia). La Banca valorizza lo scambio di esperienze e professionalità tra uffici interni e la rete commerciale, in base alle esigenze organizzative di volta in volta da porre in essere.
La Banca, anche in riferimento alla gestione del personale, pone in essere varie attività volte al rispetto della normativa con l'obiettivo di non causare impatti negativi rilevanti sulla forza lavoro propria. Tra queste, rileva, in particolare, quella in materia di trattamento dei dati personali. In tal senso la Banca si dota di misure e procedure volte ad evitare eventuali data breach relativi a dati e informazioni relativi al proprio personale. Inoltre, se necessario e opportuno, la Banca esercita il proprio potere disciplinare nel pieno rispetto della normativa e della contrattazione collettiva in caso di presunte violazioni e comportamenti ritenuti non conformi.
In questo contesto, la U.O. Human Resources monitora costantemente l'effetto delle attività poste in essere con particolare riferimento alle conseguenze impattanti sul benessere dei lavoratori. Più nello specifico, specialmente per quanto concerne adempimenti di tipo normativo o richiesti a vario titolo dal regolatore italiano, in stretta collaborazione con le funzioni aziendali di controllo, attraverso un approccio risk based, viene periodicamente valutato il livello di adeguatezza dei presidi posti in essere dalla Banca. Con specifico riferimento agli adempimenti derivanti dalla contrattazione collettiva di ogni livello, inoltre, la U.O. Human Resources è in costante contatto con le organizzazioni sindacali rappresentate in azienda. La Banca e, in particolare la funzione stessa, è alla costante ricerca delle migliori soluzioni per soddisfare, compatibilmente alle esigenze organizzative e aziendali, la conciliazione di tempi di vita e lavoro.
Nella definizione del Piano Industriale I-mpact 2026, la Banca ha definito una serie di obiettivi relativi alla forza lavoro propria e legati alle questioni ESG. Questi obiettivi, definiti secondo un orizzonte temporale di mediolungo termine, includono termini e tempistiche intermedie per garantire un allineamento continuo con la strategia aziendale e le finalità prefissate. Nella definizione degli obiettivi confluiti nel Piano Industriale, la Banca ha tenuto in considerazione le opinioni della propria forza lavoro raccolte durante le occasioni di cui al parag. "Processi di coinvolgimento della forza lavoro propria e dei rappresentanti dei lavoratori in merito agli impatti".
In ambito formazione e sviluppo delle competenze, Volksbank mira a migliorare la qualità e l'efficacia dei percorsi formativi, adeguandoli alle necessità normative e alle esigenze strategiche. Tra gli obiettivi definiti, vi è la rifocalizzazione del piano di formazione, per i neoassunti e per i collaboratori in transizione verso ruoli di maggiore responsabilità, attraverso lo sviluppo di programmi specifici volti ad accrescere le competenze tecniche e manageriali. Nel progetto "Cresciamo Insieme", dedicato ai talenti under 40, circa 20 partecipanti hanno già beneficiato di moduli formativi su leadership e comunicazione, un'iniziativa che continuerà nei prossimi anni. L'implementazione di talent management, supportati da meccanismi di employer branding, talent program mirati e strumenti di job rotation, migliorano la retention e assicurano una pipeline di competenze allineate agli obiettivi aziendali.
La formazione obbligatoria per tutti i collaboratori copre le seguenti tematiche:
MCD;
trasparenza.
In ambito welfare e conciliazione vita-lavoro, l'obiettivo principale è la ridefinizione il miglioramento della soddisfazione e del benessere psico-fisico dei dipendenti, supportato dall'introduzione di strumenti volti a garantire un equilibrio tra vita privata e professionale. Tra le iniziative chiave rientrano l'ampliamento del supporto alle famiglie con l'istituzione di programmi di custodia per i figli del personale e il sostegno economico indiretto per l'inclusione dei dipendenti in attività educative e sportive.

Nel tema diversità e pari opportunità per tutti, la Banca si impegna a promuovere una cultura aziendale inclusiva, sensibilizzando su temi di diversity, equity e inclusion attraverso campagne di awareness. Obiettivi chiave includono l'eliminazione del gender pay gap tramite analisi periodiche e misure correttive, e il rafforzamento della rappresentanza femminile nei processi decisionali aziendali. Questi impegni sono consolidati dal mantenimento della certificazione UNI/PdR 125:2022 e dall'adozione di programmi come l'Empowerment Femminile.
Tutti gli obiettivi fissati sono monitorati attraverso un processo continuo che prevede attività di roll-out e followup dei gruppi di lavoro. I risultati vengono analizzati in relazione a metriche qualitative e quantitative, con la definizione di traguardi intermedi nel quadro del Piano Industriale "I-mpact 2026". Tale approccio consente alla Banca di allineare le proprie iniziative con gli obiettivi più ampi di sostenibilità e sviluppo territoriale, creando valore condiviso e consolidando la propria posizione di riferimento nel settore bancario regionale.
A fine esercizio 2024, l'organico di Volksbank ha registrato un incremento del 3,24% rispetto all'anno precedente, con tutti i collaboratori situati in Italia. Da sempre è attribuita grande importanza alla creazione di gruppi di lavoro diversificati per genere e generazione. La percentuale di personale di genere femminile nell'organico aziendale è attualmente pari al 45%, in leggero aumento rispetto agli esercizi precedenti.
| 2024 | 2023 | ||
|---|---|---|---|
| Genere | Numero di dipendenti | ||
| Uomini | 794 | 773 | |
| Donne | 642 | 618 | |
| Altro66 | NA | NA | |
| Non comunicato | - | - | |
| Totale dipendenti | 1.436 | 1.391 |
| 2024 | |||||
|---|---|---|---|---|---|
| Donne | Uomini | Altro | Non comunicato |
Totale | |
| Numero di dipendenti | 642 | 794 | NA | - | 1.436 |
| Numero di dipendenti a tempo indeterminato | 622 | 767 | NA | - | 1.389 |
| Numero di dipendenti a tempo determinato | 20 | 27 | NA | - | 47 |
| Numero di dipendenti a orario variabile | - | - | NA | - | 0 |
| Numero di dipendenti a tempo pieno | 358 | 784 | NA | - | 1.142 |
| Numero di dipendenti a tempo parziale | 284 | 10 | NA | - | 294 |
| 2023 | ||||||
|---|---|---|---|---|---|---|
| Donne | Uomini | Altro | Non comuni cato |
Totale | ||
| Numero di dipendenti | 618 | 773 | NA | - | 1.391 | |
| Numero di dipendenti a tempo indeterminato | 600 | 753 | NA | - | 1.353 | |
| Numero di dipendenti a tempo determinato | 18 | 20 | NA | - | 38 | |
| Numero di dipendenti a orario variabile | - | - | NA | - | 0 | |
| Numero di dipendenti a tempo pieno | 338 | 765 | NA | - | 1.103 | |
| Numero di dipendenti a tempo parziale | 280 | 8 | NA | - | 288 |
(65) Tutti i dati relativi ai dipendenti della Banca sono riportati in numero di persone al 31.12.2024. Il numero dei dipendenti rispecchia quanto riportato nella sezione "Il personale" della Relazione sulla Gestione.
(66) In Italia non è possibile registrarsi legalmente come appartenenti a un terzo genere, per tale ragione la categoria «altro» non è applicabile.

Il mantenimento dei livelli di organico, in linea con gli obiettivi previsti dal Piano Industriale, ha previsto l'assunzione di 122 nuovi collaboratori nell'arco del 2024, molti dei quali (il 60,65%) di età inferiore ai 30 anni favorendo così il ricambio generazionale all'interno della struttura, processo già in corso da alcuni anni.
Delle assunzioni nell'anno 2024, 81 collaboratori sono inseriti nella rete commerciale e 41 collaboratori nelle unità organizzative interne.
| 2024 | 2023 | |||||
|---|---|---|---|---|---|---|
| Numero di dipendenti |
Numero di rapporti cessati |
Tasso di avvicendamento |
Numero di dipendenti |
Numero di rapporti cessati |
Tasso di avvicendamento |
|
| 1.436 | 77 | 5% | 1.391 | 80 | 6% |
Il tasso di avvicendamento (o "turnover") è calcolato come rapporto tra il numero di dipendenti che hanno lasciato il luogo di lavoro e il numero totale di dipendenti nell'anno di riferimento.
| 2024 | 2023 | 2022 | ||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Numero di dipendenti |
Numero di rapporti cessati |
Tasso di avvicendamento volontario |
Numero di dipendenti |
Numero di rapporti cessati |
Tasso di avvicendamento volontario |
Numero di dipendenti |
Numero di rapporti cessati |
Tasso di avvicendamento volontario |
| 1.436 | 43 | 3% | 1.391 | 44 | 3% | 1.357 | 34 | 3% |
Il tasso di turnover "volontario" che prende a riferimento esclusivamente le dimissioni volontarie per motivi diversi dal pensionamento e altri tipologie di cessazione del rapporto di lavoro si attesta, in riferimento all'esercizio 2024, al 3% in linea con gli esercizi precedenti.
Alla data 31.12.2024 sono in forza 2 collaboratori non dipendenti come tirocinanti che hanno operato in diversi ambiti aziendali.
| Numero di lavoratori non dipendenti | 2024 | 2023 |
|---|---|---|
| Lavoratori autonomi | 0 | 1 |
| Stagisti e tirocinanti | 2 | 2 |
| Totale lavoratori non dipendenti | 2 | 3 |
( 67) Tutti i dati relativi al personale non dipendente della Banca sono riportati in numero di persone al 31.12.2024.

Nel 2024, il 100% dei dipendenti di Volksbank è coperto da CCNL. L'86% degli stessi è coperto da un Rappresentante dei lavoratori.
| 2024 | 2023 | ||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|
| COPERTURA DELLA CONTRATTAZIONE COLLETTIVA |
DIALOGO SOCIALE |
COPERTURA DELLA CONTRATTAZIONE COLLETTIVA |
DIALOGO SOCIALE |
||||
| Tasso di copertura |
Lavoratori dipendenti – SEE 68 |
Lavoratori dipendenti – non SEE |
Rappresentanza sul luogo di l avoro (SEE) |
Lavoratori dipendenti – SEE |
Lavoratori dipendenti – non SEE |
Rappresentanza sul luogo di l avoro (SEE) |
|
| 0-19% | |||||||
| 20-39% | |||||||
| 40-59% | |||||||
| 60-79% | |||||||
| 80-100% | Italia (100%) | - | Italia (86%) | Italia (100%) | - | Italia (86%) |
| NUMERO DI DIPENDENTI COPERTI DA CCNL | 2024 | 2023 |
|---|---|---|
| Numero totale di dipendenti coperti da CCNL | 1.436 | 1.391 |
| Numero totale di dipendenti | 1.436 | 1.391 |
| Percentuale di dipendenti coperti da CCNL | 100% | 100% |
| RAPPRESENTANZA SUL LUOGO DI LAVORO | 2024 | 2023 |
|---|---|---|
| N. totale di dipendenti coperti da Rappresentanti dei lavoratori | 1.240 | 1.202 |
| N. totale di dipendenti | 1.436 | 1.391 |
| Percentuale di dipendenti coperti da Rappresentanti dei lavoratori | 86% | 86% |
(68) Spazio Economico Europeo.

| DISTRIBUZIONE DI GENERE NELL'ALTA DIRIGENZA |
2024 | |||||
|---|---|---|---|---|---|---|
| Donne | Uomini | Altro | Non comunicato | Totale | ||
| Dirigenti | 6 | 28 | NA | - | 34 | |
| Quadri | 135 | 446 | NA | - | 581 | |
| Totale membri dell'Alta Dirigenza | 141 | 474 | NA | - | 615 | |
| Percentuale membri dell'Alta Dirigenza |
23% | 77% | NA | - | 100% |
| DISTRIBUZIONE DI GENERE NELL'ALTA DIRIGENZA |
2023 | |||||
|---|---|---|---|---|---|---|
| Donne | Uomini | Altro | Non comunicato | Totale | ||
| Dirigenti | 6 | 30 | NA | - | 36 | |
| Quadri | 124 | 430 | NA | - | 554 | |
| Totale membri dell'Alta Dirigenza | 130 | 460 | NA | - | 590 | |
| Percentuale membri dell'Alta Dirigenza |
22% | 78% | NA | - | 100% |
| DIPENDEDENTI PER FASCIA D'ETÀ |
2024 | 2023 | ||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| <30 anni | 30-50 anni | > 50 anni | Totale | < 30 anni | 30-50 anni | > 50 anni | Totale | |
| Totale dipendenti | 198 | 650 | 588 | 1.436 | 160 | 674 | 557 | 1.391 |

In Italia le modalità di partecipazione al mondo del lavoro da parte di persone con disabilità sono disciplinate dalla legge.
Volksbank ritiene fondamentale assicurare anche alle persone con disabilità un'opportunità di collaborazione e interpreta il suo ruolo all'interno delle realtà locali come occasione per consentire a tali collaboratrici e collaboratori di fornire un concreto contributo e non semplicemente come adempimento a obblighi di legge.
| PERCENTUALE CATEGORIE | 2024 | |||||
|---|---|---|---|---|---|---|
| PROTETTE PER GENERE | Donne | Uomini | Altro | Non comunicato | Totale | |
| Totale dipendenti | 642 | 794 | NA | - | 1.436 | |
| Dipendenti con disabilità | 24 | 20 | NA | - | 44 | |
| TOTALE | 4% | 3% | NA | - | 3% |
| PERCENTUALE CATEGORIE | 2023 | |||||
|---|---|---|---|---|---|---|
| PROTETTE PER GENERE | Donne | Uomini | Altro | Non comunicato | Totale | |
| Totale dipendenti | 618 | 773 | NA | - | 1.391 | |
| Dipendenti con disabilità | 20 | 21 | NA | - | 41 | |
| TOTALE | 3% | 3% | NA | - | 3% |
Metriche di formazione e sviluppo delle competenze (S1-13)
| ORE MEDIE DI FORMAZIONE | 2024 | ||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Donna | Uomo | Altro | Non riportato | Totale | |||
| Dirigenti | 37,90 | 34,28 | NA | - | 34,92 | ||
| Quadri | 73,14 | 70,35 | NA | - | 71,00 | ||
| Impiegati | 67,38 | 66,71 | NA | - | 67,12 | ||
| TOTALE | 68,32 | 67,61 | NA | - | 67,93 |
| ORE MEDIE DI FORMAZIONE | 2023 | ||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Donna | Uomo | Altro | Non riportato | Totale | |||
| Dirigenti | 23,17 | 41,9 | NA | - | 38,78 | ||
| Quadri | 58,93 | 59,65 | NA | - | 59,49 | ||
| Impiegati | 55,55 | 60,08 | NA | - | 57,32 | ||
| TOTALE | 55,92 | 59,14 | NA | - | 57,71 |

| DIPENDENTI CHE HANNO PARTECIPATO A REVISIONI PERIODICHE DELLE PRESTAZIONI |
2024 | |||||
|---|---|---|---|---|---|---|
| E DELLO SVILUPPO DELLA CARRIERA PER CATEGORIA E PER GENERE |
Donna | Uomo | Altro | Non riportato | Totale | |
| Dirigenti | 6 | 28 | NA | - | 34 | |
| Quadri | 135 | 446 | NA | - | 581 | |
| Impiegati | 501 | 320 | NA | - | 821 | |
| TOTALE | 642 | 794 | NA | - | 1.436 | |
| TOTALE % | 100% | 100% | NA | - | 100% |
| DIPENDENTI CHE HANNO PARTECIPATO A REVISIONI PERIODICHE DELLE PRESTAZIONI |
2023 | |||||
|---|---|---|---|---|---|---|
| E DELLO SVILUPPO DELLA CARRIERA PER CATEGORIA E PER GENERE |
Donna | Uomo | Altro | Non riportato | Totale | |
| Dirigenti | 6 | 30 | NA | - | 36 | |
| Quadri | 124 | 430 | NA | - | 554 | |
| Impiegati | 488 | 313 | NA | - | 801 | |
| TOTALE | 618 | 773 | NA | - | 1.391 | |
| TOTALE % | 100% | 100% | NA | - | 100% |
Nel FY24, tutti i dipendenti di Volksbank hanno avuto diritto a congedi per motivi familiari, garantiti in virtù della politica sociale dell'azienda e dei contratti collettivi applicati.
| 2024 | ||||||
|---|---|---|---|---|---|---|
| CONGEDO PER MOTIVI FAMILIARI | Donna | Uomo | Altro | Non riportato | Totale | |
| N. Dipendenti | 642 | 794 | NA | - | 1.436 | |
| Dipendenti che hanno diritto al congedo parentale | 642 | 794 | NA | - | 1.436 | |
| Percentuale di dipendenti che hanno diritto a congedi per motivi familiari |
100% | 100% | NA | - | 100% | |
| Dipendenti aventi diritto che hanno usufruito del congedo per motivi familiari |
33 | 22 | NA | - | 55,00 | |
| Percentuale di dipendenti aventi diritto che hanno usufruito di congedi per motivi familiari |
5% | 3% | NA | - | 4% |
| 2023 | ||||||
|---|---|---|---|---|---|---|
| CONGEDO PER MOTIVI FAMILIARI | Donna | Uomo | Altro | Non riportato | Totale | |
| N. Dipendenti | 618 | 773 | NA | - | 1.391 | |
| Dipendenti che hanno diritto al congedo parentale | 618 | 773 | NA | - | 1.391 | |
| Percentuale di dipendenti che hanno diritto a congedi per motivi familiari |
100% | 100% | NA | - | 100% | |
| Dipendenti aventi diritto che hanno usufruito del congedo per motivi familiari |
40 | 28 | NA | - | 68 | |
| Percentuale di dipendenti aventi diritto che hanno usufruito di congedi per motivi familiari |
6% | 4% | NA | - | 5% |
Nessun incidente a sfondo discriminatorio né in materia di diritti umani è avvenuto durante il periodo 2023–2024.
Volksbank affronta il tema della gestione di impatti, rischi e opportunità rilevanti connessi ai lavoratori lungo la sua catena del valore all'interno della più ampia Policy di Sostenibilità69, redatta nel 2023 in considerazione delle esperienze maturate e degli obiettivi strategici che permeano il Piano Industriale I-mpact 2026.
Attraverso la componente sociale (S) della Policy, la Banca si impegna ad adottare principi e linee guida orientate al rispetto della persona con specifico riferimento alla tutela dei diritti universali. La Banca riconosce infatti il rispetto dei diritti umani quale requisito imprescindibile, tutelando e promuovendo tali diritti nello svolgimento delle proprie attività, anche in linea con quanto stabilito nel Codice Etico70.
Volksbank attualmente non dispone di un codice di condotta del fornitore.
Le politiche e gli strumenti messi in campo dalla Banca per gestire tali tematiche sono conformi agli strumenti riconosciuti a livello internazionale per i lavoratori suddetti. Rispetto a questo tema, non sono stati riscontrati casi di mancato rispetto dei principi guida delle Nazioni Unite su imprese e diritti umani e delle linee guida dell'OCSE.
Con riferimento alla presente informativa si rimanda ai parag. "Dichiarazione sul dovere di diligenza (GOV-4)" e "Interessi e opinioni dei portatori di interessi (SBM-2)".
Con riferimento alla clientela aziendale con la quale la Banca ha instaurato un certo tipo di rapporto creditizio, Volksbank monitora il livello di presidio delle questioni sociali per mezzo dell'ESG Evaluation Tool. Attraverso la somministrazione di un questionario, infatti, la Banca raccoglie informazioni in merito alle pratiche sviluppate dalle imprese con riguardo alle persone coinvolte nelle rispettive attività71.
Per tutti i clienti, inoltre, Volksbank mette a disposizione dei canali di comunicazione affinché anche i lavoratori lungo la catena del valore possano comunicare le proprie preoccupazioni o esigenze direttamente alla Banca e ricevere assistenza in merito, garantendo la protezione dei segnalanti72.
Il monitoraggio posto in essere tramite l'ESG Evaluation Tool, si limita attualmente a fornire alla Banca una "fotografia" delle pratiche di sostenibilità implementate dalla clientela, non implicando ancora conseguenze sulle condizioni contrattuali dei rapporti creditizi. Con riferimento a tale aspetto, la Banca intende definire le opportune metriche che disciplinino la concessione del credito in considerazione degli elementi raccolti attraverso il Tool, al
( 69) Per maggiori informazioni si rimanda al parag. "Ruolo degli organi di amministrazione, direzione e controllo".
(70) Per maggiori informazioni in merito al Codice Etico adottato da Volksbank, si rimanda al parag. "Politiche in materia di cultura d'impresa e condotta delle imprese (G1-1)".
( 71) Per maggiori informazioni in merito all'ESG Evaluation Tool sviluppato da Volksbank, si rimanda si rimanda al parag. "Azioni e risorse relative a questioni di sostenibilità rilevanti in merito alla fi nanza sostenibile e credito responsabile (MDR-A)".
(72) Per maggiori informazioni in merito ai canali di segnalazione, si rimanda al parag. "Processi per porre rimedio agli impatti negativi e canali che consentono ai consumatori e agli utilizzatori fi nali di esprimere preoccupazioni (S4-3)". Con riguardo agli strumenti di tutela predisposti da Volksbank per i segnalanti, si rimanda al parag. "Politiche in materia di cultura d'impresa e condotta delle imprese (G1-1)".
fine di una sempre maggior integrazione delle valutazioni ESG all'interno del processo di valutazione del merito creditizio.
Infine, non sono state registrate segnalazioni relative a gravi problemi e incidenti in materia di diritti umani connessi alla propria catena del valore a monte e a valle.
Al momento, Volksbank non ha definito obiettivi puntuali e specifici connessi ai lavoratori lungo la propria catena del valore. Tuttavia, anche in considerazione dell'entrata in vigore della Corporate Sustainability Due Diligence Directive (CSDDD)73, la Banca ha previsto l'allargamento del perimetro dell'ESG Evaluation Tool anche al fine di ampliare la platea di clienti a cui vengono somministrati i questionari.
La Banca sostiene il principio della creazione di valore per il territorio, non solo attraverso investimenti mirati allo sviluppo dell'economia locale, ma anche preservando il proprio patrimonio come bene destinato a rimanere a beneficio dei soci. Nella sua attività di sostegno alle comunità, la Banca mira a posizionarsi come attore centrale del Territorio e a rafforzare il "footprint territoriale".
Questi principi sono declinati nella più ampia Policy di Sostenibilità74, redatta nel 2023 in considerazione delle esperienze maturate e degli obiettivi strategici che permeano il Piano Industriale "I-mpact 2026" dove Volksbank affronta il tema della gestione di impatti, rischi e opportunità rilevanti connessi, tra gli altri, alle comunità interessate. La componente sociale (S) della Policy impegna la Banca, infatti, a mantenere un costante dialogo con le comunità locali, con particolare riguardo alle loro esigenze. A tale scopo, lo stream "F" del Piano Industriale, nominato "Social Responsibility e Vicinanza al territorio", è volto a favorire lo sviluppo del territorio attraverso il supporto a progetti e iniziative coerenti con i suoi principi e capaci di promuovere la partecipazione attiva delle comunità locali. Le iniziative promosse devono riflettersi positivamente sulle comunità con cui la Banca interagisce. Parallelamente, si punta a rafforzare l'immagine della Banca nel contesto territoriale, creando e consolidando rapporti con i beneficiari degli interventi. Infine, particolare attenzione è riservata al sostegno delle fasce più fragili della comunità.
La Banca, inoltre, dispone di una Policy sponsorizzazioni e contributi, che regola gli strumenti delle sponsorizzazioni ed elargizioni a favore delle comunità con cui essa opera. In particolare, i programmi di sviluppo comunitario promossi dalla Banca si traducono principalmente nel supporto all'attività ordinaria di numerose associazioni sportive, culturali e sociali presenti sul territorio, oltre che in contributi una tantum a progetti e manifestazioni di natura culturale, economica o sociale, purché rilevanti per il contesto territoriale. La Policy delinea anche gli elementi per la definizione di una valutazione di sostenibilità dei processi di sponsorizzazione e donazione e di misurazione degli impatti ambientali e sociali degli stessi.
L'attività di sponsorizzazione e contributo di Volksbank si concentra su attività, iniziative e organizzazioni radicate che si riflettono nel principale bacino d'utenza, ovvero nel Nordest d'Italia. Di norma, deve essere garantita l'esclusività rispetto ad altri operatori del settore bancario/finanziario, ed è previsto che il richiedente non abbia avviato rapporti di sponsorizzazione con altre società del settore bancario/finanziario, ad eccezione di attività rilevanti dal punto di vista sociale, culturale o economico.
In linea generale, la Banca persegue l'inclusione e non opera distinzioni di genere, sesso e orientamenti. Nella scelta dei partner, si escludono a priori enti o associazioni di dubbia moralità o che non rispettano i valori fondanti della Società.
( 73) Direttiva (UE) 2024/1760 del 13 giugno 2024.
(74) Per maggiori informazioni si rimanda al parag. "Ruolo degli organi di amministrazione, direzione e controllo".

Particolare attenzione viene data ad attività destinate a giovani e ragazzi. È interesse della Banca che le organizzazioni creino punti di ritrovo, ristoro e formazione per i giovani, che le attività siano veicolo di inclusione e crescita sociale. L'attività di sponsorizzazione e contributo di Volksbank si concentra, infatti, nei seguenti ambiti: sport; cultura; sostenibilità e qualità di vita; sviluppo territoriale.
La responsabilità dell'approvazione e attuazione della politica è distribuita a vari livelli. Il Direttore generale è responsabile per le pratiche superiori a 25 mila euro (IVA inclusa) all'anno. Il Comitato Sponsoring si occupa delle pratiche superiori a 5 mila euro (IVA inclusa), a prescindere dalla durata del contratto, mentre il Responsabile Team Sponsoring delle pratiche fino a 5 mila euro (IVA inclusa). Dal 2024, inoltre, il Responsabile della U.O. Sostenibilità/ESG risulta membro con diritto di voto all'interno del Comitato Sponsoring, garantendo in questo modo il presidio dei temi ESG anche in tale ambito.
Volksbank non dispone attualmente di una politica ad hoc relativa alla tutela dei diritti umani pertinenti anche le comunità interessate. Tuttavia, presidia e gestisce i propri impegni relativi ai diritti umani all'interno del proprio Codice Etico75 e all'interno della Policy di Sostenibilità.
Per la Banca, la sponsorizzazione non è un'attività fine a sé stessa, ma uno strumento strategico per il raggiungimento degli obiettivi aziendali. Tale rapporto si configura come uno scambio reciproco di prestazioni tra le parti. Per l'intera durata del rapporto le attività del beneficiario vengono costantemente monitorate tramite reportistica fornita da parte del beneficiario stesso e osservazione dei vari canali di comunicazione tradizionale e online, per garantire correttezza e trasparenza. La Banca si riserva, come previsto nei relativi contratti, di rescindere il rapporto qualora ritenga che l'evoluzione delle attività del beneficiario viri verso un percorso non in linea con i valori della Banca.
Volksbank tiene in particolare considerazione i punti di vista delle comunità interessate nell'identificazione degli impatti che li riguardano, ponendosi l'obiettivo di portare avanti almeno un progetto all'anno nell'ambito dello specifico stream del Piano Industriale. In particolare, la Banca ha lanciato "Volksbank Connect", un progetto di confronto con gli stakeholder per trasformare la Banca in un facilitatore dei progetti di sviluppo del territorio (Banca quale vero motore del territorio), basato sul continuo confronto con le comunità all'interno delle quali la Banca opera. L'obiettivo di questo programma consiste nel programmare attività mirate al coinvolgimento degli stakeholder esterni tramite specifici roadshow (e.g. eventi/sponsorizzazioni associazioni economiche/categoria), al fine di raccogliere le loro opinioni anche in merito alle questioni di sostenibilità.
Al fine di sostenere la realizzazione di strutture di interesse sociale, Volksbank ha inoltre implementato uno strumento scientificamente riconosciuto per la misurazione dell'impatto sociale, nell'ambito della collaborazione con Triadi, spin-off del Politecnico di Milano76.
Con riferimento alla presente informativa si rimanda al parag. "Processi per porre rimedio agli impatti negativi e canali che consentono ai clienti e utilizzatori finali di esprimere preoccupazioni".
I programmi di sviluppo della comunità attuati dalla Banca si traducono prevalentemente nel sostegno all'attività ordinaria di moltissime associazioni (sportive, culturali, sociali, ecc.) operative sul territorio o in sostegni una tantum a progetti e manifestazioni culturali, di carattere economico o sociale.
(75) Per maggiori informazioni relative alle modalità secondo cui Volksbank tiene conto dei principi guida delle Nazioni Unite sui diritti umani si rimanda al parag. "Dichiarazione sul dovere di diligenza".
(76) Per maggiori informazioni in merito al progetto Triadi, si veda il parag. "Interventi su impatti rilevanti sulle comunità interessate e approcci per gestire i rischi rilevanti e conseguire opportunità rilevanti per le comunità interessate, nonché effi cacia di tali azioni (S3-4)".

Affinché i progetti per lo sviluppo della comunità abbiano successo, vi è la necessità sia di persone che agiscano con spirito di gratuità e liberalità, sia di partner che si occupino della parte economica. Da sempre la Banca sostiene progetti di interesse collettivo con l'obiettivo primario di produrre impatti positivi per le comunità all'interno delle quali essa opera (principalmente nel Nord-Est Italia).
Il nuovo Piano Industriale "I-mpact 2026" prevede lo stream "F", nominato "Social Responsibility e Vicinanza al territorio", il quale è gestito da un Gruppo di Lavoro trasversale che raggruppa svariate professionalità e ha strutturato il lavoro secondo una chiara suddivisione di ownership e responsabilità. Tale gruppo di lavoro elabora collegialmente le proposte avanzate che – in caso di positivo – vengono sottoposte al Comitato Sponsoring secondo un preciso iter di delibera e tracciabilità.
Durante il 2024, lo stream ha portato avanti tre cantieri principali con focus sulla sfera social: "Social Green Mobility", "Fragilità" e "Family and Childcare". A beneficio delle comunità locali sono stati sviluppati sette progetti77 , quattro dei quali nell'ambito della Social Green Mobility e tre nell'ambito di Fragilità. Nello scouting progettuale è stato coperto tutto il bacino d'utenza della Banca, coinvolgendo attivamente anche la rete commerciale.
Nel 2024, la progettualità di "Social Green Mobility" ha evidenziato i seguenti risultati:
Il progetto "Fragilità" ha evidenziato i seguenti risultati:
Inoltre, sempre nell'ambito del Piano industriale, nel corso del 2024:
È inoltre in fase di studio in collaborazione con Triadi, spin-off del Politecnico di Milano, un processo di valutazione da applicare a tutte le attività del settore sponsoring/elargizioni che permetterà di valutare l'impatto sociale sul territorio di pertinenza. Triadi si occupa di misurazione e advisory strategico per l'impatto sociale e la sostenibilità, utilizzando tecnologie innovative e intelligenza artificiale per l'analisi dei dati e accompagnerà la Banca nella comprensione del valore sociale generato per le comunità e il territorio attraverso le proprie iniziative. La metodologia utilizzata da Triadi si basa sulla Teoria del Cambiamento, uno strumento oggi sempre più riconosciuto anche nell'ambito dell'impact investing, che consente di mappare e valutare il valore – di breve, medio e lungo periodo - generato intenzionalmente dalle attività di un'organizzazione per il territorio e le comunità. Attraverso l'utilizzo di questa metodologia sarà possibile valutare e gestire gli impatti che Volksbank genera attraverso i propri progetti.
( 73) La durata dei progetti è variabile e rientra nell'orizzonte temporale del Piano Industriale 2026.

Accanto alle attività menzionate, Volkbank ha infine portato avanti, anche per il 2024, alcune sponsorizzazioni emblematiche:
Annualmente viene stanziato un budget per lo sviluppo di tali progettualità. I contributi erogati relativamente all'anno 2024 sono stati realizzati tramite contratti di sponsorizzazione per il 61%, elargizioni dirette per il 23%, contributo alla fondazione Banca Popolare di Marostica per il 17%. I contributi banca hanno riguardato per il 62% lo sport, per il 23% tematiche ESG e per l'11% attività culturali.
Per il 2025 è previsto un aumento del budget da destinare al supporto delle comunità.
Con riferimento alle modalità con cui la Banca monitora e valuta l'efficacia di tali azioni e iniziative nel produrre i risultati auspicati, si rimanda al parag. "Politiche relative alle comunità interessate".
Non sono stati segnalati gravi problemi e incidenti in materia di diritti umani in relazione alle comunità interessate.
In linea con il nuovo Piano Industriale, la Banca intende dare ancor maggiore impulso alle progettualità a carattere sociale, sempre in un contesto di continuità nel supporto alle attività sportive giovanili e alle iniziative culturali con valenza locale.
In particolare, la Banca intende proseguire il solco virtuoso tracciato dal precedente Piano "Sustainable 2023", capitalizzandone i risultati e potenziando le iniziative in ambito ESG. Con riferimento agli impatti, rischi e opportunità rilevanti relativi alle comunità in cui opera, la Banca si impegna a supportare progetti volti alla promozione del benessere socioeconomico nei territori coinvolti, anche attraverso una misurazione strutturata dell'impatto generato.
La Banca si impegna, inoltre, a definire un approccio programmatico per lo sviluppo di interventi mirati verso chi ha più difficoltà nell'accesso ai servizi di tutti i giorni e verso le fasce più deboli.
Volksbank affronta il tema della gestione di impatti, rischi e opportunità rilevanti connessi alla propria clientela all'interno della più ampia Policy di Sostenibilità.78 Al suo interno, infatti, la Banca si impegna a garantire un approccio responsabile nei confronti dei propri clienti, con particolare attenzione ai seguenti aspetti chiave: trasparenza delle informazioni sui servizi offerti e qualità del servizio e soddisfazione del cliente, protezione dei dati personali e inclusione ed educazione finanziaria. Con riferimento a quest'ultimo aspetto, Volksbank, inoltre, adotta strumenti e misure atti a migliorare l'accessibilità del sistema bancario a fasce di stakeholder svantaggiate attraverso, ad esempio, la rimozione di eventuali barriere architettoniche nelle sedi o la previsione di strumenti di finanza sociale indirizzati a fasce di stakeholder che difficilmente potrebbero accedere al credito secondo criteri meramente finanziari.
Volksbank garantisce inoltre una comunicazione chiara, completa e accessibile verso la clientela, nel rispetto della regolamentazione nazionale e internazionale in materia di trasparenza,79 attraverso la Policy Product Oversight and Governance (POG). Tale Policy è inoltre redatta in conformità al Codice Etico80 della Banca, il quale include anche i principi che devono guidare le relazioni con i clienti, tra cui la completa trasparenza in merito ai diritti degli stessi e alle sedi di composizione delle contestazioni.
La Policy si pone dunque l'obiettivo di assicurare la trasparenza delle condizioni contrattuali e di eventuali variazioni, la disponibilità di un'informativa completa, chiara e accessibile da parte della clientela e che sia utilizzata attivamente da parte della rete di vendita e adeguatamente pubblicizzata anche sul sito internet e, in generale, la correttezza dei comportamenti della Banca, a conseguimento della tutela formale e sostanziale del cliente.
All'interno della stessa Policy POG viene inoltre monitorata la qualità del servizio, attraverso l'analisi della soddisfazione della clientela, la valutazione della qualità percepita e l'adozione di strumenti di ascolto per raccogliere feedback e migliorare i processi interni.
In tale ambito, l'obiettivo della Banca è quello di perseguire una governance di prodotto che si sviluppi in modo strutturato e controllato, conformemente alla normativa applicabile, alle procedure interne adottate, assicurando la corretta individuazione e mitigazione dei rischi inerenti, e garantendo un'adeguata attenzione verso interessi, bisogni, obiettivi e caratteristiche della clientela.
La Policy POG si applica ai prodotti e servizi bancari, finanziari e assicurativi regolati dal Testo Unico Bancario (TUB), dal Testo Unico della Finanza (TUF) e dal Codice delle Assicurazioni Private (CAP) per tutti i canali di distribuzione adottati dalla Banca. Il Consiglio di amministrazione è responsabile dell'attuazione di tale Politica.
Con riferimento al tema della protezione dei dati, infine, Volksbank dispone di una Policy della Sicurezza informatica il cui scopo è quello di indirizzare le strategie della Banca volte a prevenire, fronteggiare e superare eventi in prevalenza di natura dolosa e/o colposa, che possano danneggiare le risorse materiali, immateriali ed umane di cui l'azienda dispone e necessita per garantirsi un'adeguata capacità concorrenziale nel breve, medio e lungo periodo.81
(78) Per maggiori informazioni in merito alla Policy di Sostenibilità di Volksbank, si rimanda al parag. "Ruolo degli organi di amministrazione, direzione e controllo".
( 79) La Politica di Volksbank si allinea alle normative europee e nazionali di settore in materia di trasparenza delle informazioni e qualità dei servizi offerti. Tra queste, si menzionano, a titolo non esaustivo, le seguenti norme: Direttive 2023/2225/UE (CCD II) e 2014/17/UE (MCD) relative rispettivamente ai contratti di credito al consumo ed al credito immobiliare ai consumatori; Direttiva 2014/65/UE (MiFID II), Direttiva delegata 2017/593/UE e Orientamenti ESMA (35-43-3448) relativi a servizi di investimento e strumenti fi nanziari; Provvedimento della Banca d'Italia del 29/07/2009 in materia di trasparenza delle operazioni dei servizi bancari e fi nanziari; Direttiva 2013/36/UE (CRD IV) e Circolare Banca d'Italia 285/2013, relative ai requisiti di governance atti a garantire la solidità degli istituti e la qualità dei servizi; Orientamenti EBA sulla governance dei prodotti bancari al dettaglio (EBA/GL/2015/18) e sulla governance interna (EBA/GL/2017/11); Direttiva 2016/97/UE (IDD), Regolamento delegato 2017/2358/UE e Regolamenti IVASS 40/2018 e 45/2018 in materia di prodotti assicurativi e riassicurativi.
( 80) Per maggiori informazioni relative alle modalità secondo cui Volksbank tiene conto dei principi guida delle Nazioni Unite sui diritti umani si rimanda al parag. "Dichiarazione sul dovere di diligenza"..
(81) La Politica di Volksbank in materia di protezione dei dati è redatta conformemente agli adempimenti normativi previsti, in particolare, dal Regolamento (UE) n. 2016/679 del Parlamento Europeo ("Regolamento Generale sulla Protezione dei dati" o "GDPR") e dal Decreto Legislativo 30 giugno 2003, n. 196 ("Codice Privacy"). Essa si allinea inoltre agli standard di sicurezza internazionali NIST e ISO/IEC 27001.
Il Consiglio di amministrazione, unitamente ai Direttori Centrali e tutte le strutture aziendali, deve quindi contribuire e concorrere alla realizzazione e al mantenimento di un adeguato livello di sicurezza informatica. Esso, in particolare, definisce e approva la strategia ICT in considerazione dell'evoluzione del settore di riferimento e in coerenza con gli indirizzi strategici della banca e con l'articolazione attuale e prospettica dei settori di operatività, dei processi e dell'organizzazione aziendale. In tale contesto, il CdA approva il modello di riferimento per l'architettura del sistema informativo. Esso, inoltre, assicura che tutto il personale, incluso il personale che riveste ruoli chiave, riceva una formazione adeguata in materia di rischi ICT e di sicurezza, nonché di sicurezza dell'informazione. L'ambito di applicazione della Policy della Sicurezza informatica copre tutte le linee di business della banca.
Il documento fissa i principi idonei a garantire la trasparenza, la sicurezza e la correttezza dei trattamenti dei dati personali, aumentando la propria affidabilità verso i propri azionisti, clienti, partners, consulenti e dipendenti; chiarisce le finalità della raccolta dei dati personali e i presupposti di liceità del loro trattamento; indica i mezzi con cui i dati sono raccolti e trattati e chiarisce se terze parti hanno accesso ai dati e per quali finalità. La Policy si applica anche a fornitori e partner commerciali che gestiscono dati per la banca, e prevede l'applicazione di specifiche clausole contrattuali e una valutazione del processo di trasferimento dati (Data Transfer Impact Analysis – DTIA) per assicurare un adeguato livello di protezione dei dati personali.
La Policy della Sicurezza informatica, dunque, fornisce l'indirizzo espresso dal Consiglio di amministrazione in materia di sicurezza del sistema informativo aziendale, e rappresenta pertanto il principale strumento di comunicazione e condivisione delle direttive aziendali a governo della sicurezza IT di Volksbank. Tale Policy è comunicata a tutto il personale della Banca e resa disponibile in qualsiasi momento tramite la rete intraziendale. La stessa viene inoltre comunicata alle terze parti coinvolte nella gestione di informazioni e componenti del sistema informativo.
Volksbank adotta un approccio inclusivo e orientato alla collaborazione per coinvolgere i consumatori e gli utilizzatori finali. L'obiettivo principale di questi processi è quello di comprendere meglio le esigenze della clientela, promuovere l'educazione finanziaria e garantire un accesso equo ai servizi bancari al fine di gestire impatti rilevanti su di essi.
Per promuovere una maggiore consapevolezza sui temi finanziari e migliorare la comprensione del contesto bancario, Volksbank adotta un approccio integrato che combina eventi in presenza e iniziative digitali. Gli eventi in presenza sono dedicati ad argomenti specifici e mirano a creare un dialogo diretto con i partecipanti. Tra le iniziative più rilevanti si annoverano il "Progetto Casa", gli eventi "Private", "Volksbank incontra l'economia" e "Previdenza per aziende". Questi incontri rappresentano un'occasione per approfondire tematiche economiche e previdenziali, favorendo una maggiore trasparenza e fiducia nel rapporto banca-cliente.
Parallelamente, Volksbank implementa una strategia di educazione finanziaria digitale, sfruttando strumenti come la produzione e la diffusione di video educativi su piattaforme online. Questi contenuti digitali consentono alla Banca di ampliare il proprio raggio d'azione, raggiungendo un pubblico più vasto e diversificato, offrendo informazioni utili su temi economici e finanziari.
Trattando tematiche trasversali, Volksbank coinvolge diverse figure professionali all'interno dell'organizzazione per garantire che le attività di engagement siano pianificate e realizzate in modo mirato, rispondendo alle esigenze dei clienti e allineandosi agli obiettivi strategici della Banca. A conclusione degli eventi, qualora ritenuto opportuno, la Banca contatta un campione di partecipanti per raccogliere feedback. Questo processo consente di valutare l'efficacia delle iniziative intraprese e di identificare eventuali aree di miglioramento per le future attività di coinvolgimento.
Nell'organizzazione di tali eventi vengono adottate misure di facilitazione per le categorie di clienti più fragili che potrebbero essere particolarmente vulnerabili agli impatti (e.g. traduzione nel linguaggio dei segni) con l'obiettivo finale di coinvolgere una platea il più ampia possibile e comprenderne meglio il punto di vista.
Volksbank esegue con periodicità biennale sondaggi sulla clientela privata al fine di raccogliere informazioni sul grado di soddisfazione, oltre che su temi specifici, tra cui anche aspetti legati alla sostenibilità. Tali rilevazioni vengono integrate nei processi di monitoraggio della qualità del servizio e dell'esperienza d'uso dei prodotti. Con

riferimento alla clientela Corporate, invece, il coinvolgimento avviene durante la fase di istruttoria dei finanziamenti.82 Tali attività coinvolgono principalmente rappresentanti aziendali, generalmente esponenti di rilievo dell'impresa richiedente, al fine di garantire una valutazione approfondita e consapevole delle tematiche affrontate. Per quanto riguarda la clientela privata, il coinvolgimento avviene direttamente, senza intermediari, attraverso la raccolta di feedback strutturati sui servizi bancari, digitali e di investimento.
A livello organizzativo, i risultati dei sondaggi rivestono un ruolo significativo nell'ambito della governance della Banca, con possibili azioni intraprese a livello delle singole unità operative. Il questionario ESG, in particolare, è considerato un obiettivo commerciale per i gestori ed è soggetto a monitoraggio continuo da parte della Direzione Commerciale, assicurando che le informazioni raccolte abbiano un impatto concreto sulle decisioni strategiche della Banca.
La Banca ha previsto al suo interno un Team per la gestione dei reclami che esercita i propri compiti in autonomia rispetto alle varie funzioni operative e di controllo e ha aderito ad appositi organismi di risoluzione stragiudiziale delle controversie che dovessero eventualmente insorgere fra la Banca e la clientela. In un'ottica di continuo miglioramento dei servizi offerti alla clientela, la creazione di una funzione preposta alla trattazione dei reclami è finalizzata sia a fornire una risposta sollecita ed esaustiva alle contestazioni sollevate, sia ad accrescere la sensibilità aziendale per il superamento delle criticità eventualmente riscontrate, salvaguardando la qualità delle relazioni con la clientela stessa.
I clienti possono presentare reclamo alla Banca con una delle seguenti modalità:
Al ricevimento del reclamo il team che gestisce i reclami predispone una lettera di prima risposta, con cui si attesta al cliente che la sua comunicazione è stata ricevuta e alla stessa è allegato anche il documento che rende note le modalità di trattazione dei reclami.
La Banca, attraverso la sua rete commerciale e attraverso il proprio sito Internet, mette a disposizione il seguente set informativo, con le modalità indicate:
I reclami così raccolti offrono alla Banca la possibilità di rivedere e migliorare, ove se ne ravvisi la necessità, i propri processi operativi, le procedure, i sistemi, i prodotti e i servizi offerti, nonché di mantenere inalterato il rapporto di fiducia tra cliente e Banca. Se dall'istruttoria del reclamo emergessero criticità di carattere procedurale o di sistema, oppure evidenze di comportamenti anomali di singole risorse, il team incaricato della gestione dei reclami segnala tali aspetti alle strutture competenti per ogni opportuna valutazione. Inoltre, al Consiglio di amministrazione della Banca viene fornita una rendicontazione trimestrale sulla situazione dei reclami pervenuti83.
(82) I questionari sono previsti per i soli clienti aziendali che richiedono fi nanziamenti di importo superiore a 250 mila euro, fi nalizzati a investimenti ESG. Per maggiori informazioni in merito al questionario di valutazione dei clienti si rimanda al parag. "Finanza sostenibile e credito responsabile".
(83) Per maggiori informazioni rispetto al numero di reclami ricevuti nel corso del FY2024, si rimanda al parag "Gestione dei reclami" nella sezione 1.8 "La gestione dei rischi" della Relazione sulla Gestione.

Per la Banca il rapporto con il cliente è fondamentale. Al momento del colloquio viene riservata una particolare attenzione, i dipendenti della rete partecipano ad apposite formazioni che mirano ad un continuo miglioramento della qualità dei colloqui, fornendo le necessarie indicazioni nel caso in cui i clienti vogliano presentare un reclamo. Con riferimento alla protezione dei dati, il monitoraggio e la gestione degli incidenti e degli eventi critici sono essenziali per rispondere prontamente e adeguatamente a qualsiasi situazione di emergenza, in linea con i requisiti di DORA84. Ciò include l'istituzione di piani di risposta agli incidenti, la formazione del personale sulle procedure di emergenza e l'uso di sistemi di monitoraggio per rilevare anomalie. Tutti i processi per la gestione degli incidenti connessi agli incidenti informatici adottati dalla Banca, sono descritti e documentati all'interno della specifica politica.
La Banca investe nella formazione del personale sulle procedure di gestione degli incidenti ITC, garantendo che tutti i dipendenti siano consapevoli del proprio ruolo e delle proprie responsabilità in caso di emergenza, e collabora con fornitori di servizi di sicurezza, quali ad esempio CERTFin, al fine di approfondire le tematiche di sicurezza ITC in ambito bancario.
Dopo ogni incidente critico, la Banca conduce un'analisi approfondita per identificare le cause, le vulnerabilità sfruttate e le lezioni apprese. Le prove relative agli incidenti sono conservate in modo sicuro e per un periodo commisurato alla criticità delle funzioni aziendali. I risultati dell'analisi sono utilizzati per aggiornare i piani di risposta agli incidenti, migliorare le misure di sicurezza e prevenire il ripetersi di incidenti simili. Attraverso queste azioni, la Banca si assicura di essere preparata a gestire efficacemente gli incidenti ICT, minimizzando l'impatto sul business e garantendo la continuità dei servizi ai clienti.
Con riferimento alla gestione degli incidenti ITC, Volksbank ha inoltre previsto processi di gestione delle comunicazioni in caso di crisi. Nell'ambito delle azioni di gestione della crisi e degli interventi per la sua risoluzione, il Piano di Continuità Operativa è integrato con il Piano di Comunicazione affinché le varie fasi di attuazione del Piano, i diversi step di valutazione degli impatti, di aggiornamento della severity dell'incidente e di escalation vengano accompagnati da un'adeguata comunicazione sia all'interno della Banca sia verso l'esterno.
All'interno del Piano di Continuità Operativa sono indicati i riferimenti agli step operativi e ai materiali del Piano di Comunicazione, includendo:
Il Responsabile della U.O. Corporate Communication/Marketing è incaricato di attuare la strategia di comunicazione per gli incidenti informatici, assumendo la funzione di informazione al pubblico e ai media, garantendo così una tempestiva ed efficace gestione della comunicazione. Per qualsiasi segnalazione, infine, i clienti possono contattare il Contact Center telefonicamente o via mail tramite l'internet banking o il sito web della Banca.
La Banca ha predisposto un piano di comunicazione strutturato per garantire un'informazione chiara e accessibile a tutti gli stakeholder. Attraverso diversi canali, l'obiettivo è quello di rendere la clientela più consapevole e informata, fornendo contenuti dettagliati e tempestivi sulle iniziative e sui servizi disponibili.
La Banca monitora costantemente il coinvolgimento del pubblico per valutare l'efficacia delle proprie iniziative di
(84) Il Digital Operational Resilience Act (DORA) è un regolamento dell'Unione Europea (Regolamento UE 2022/2554) che mira a rafforzare la resilienza operativa digitale nel settore fi nanziario.

educazione finanziaria. Per massimizzare l'impatto, la Banca ha scelto di diffondere le proprie iniziative attraverso i canali digitali maggiormente utilizzati dalle generazioni Y e Z, come YouTube e le piattaforme social, rispondendo così alle esigenze di un pubblico sempre più incline all'apprendimento autonomo tramite formati video e contenuti brevi.
L'uso di questi formati consente di intercettare le generazioni più giovani nel loro ambiente digitale naturale, stimolando un coinvolgimento attivo e aumentando l'efficacia del messaggio. Al tempo stesso, la diffusione su piattaforme accessibili a un pubblico trasversale garantisce una copertura più ampia, permettendo anche ad altri segmenti di consumatori di accedere ai contenuti formativi in modo semplice e immediato.
Attraverso questa strategia, la Banca non solo contribuisce a colmare il gap di alfabetizzazione finanziaria, ma supporta l'intero ecosistema di consumatori nella gestione consapevole delle proprie risorse economiche. Questo approccio mirato si inserisce nelle azioni della Banca volte a mitigare i rischi connessi alla scarsa informazione finanziaria e a valorizzare le opportunità per gli utilizzatori finali, in linea con il quadro degli interventi su impatti rilevanti.
A supporto dell'efficacia delle iniziative, si riportano i KPI relativi alle visualizzazioni dei webinar di educazione finanziaria:
Nel 2024 è stata inoltre completata con successo la complessiva revisione della normativa interna della Banca (Policy, Regolamenti e Normative Operative) in materia di trasparenza e qualità dei servizi offerti. Tale attività, completata entro il termine previsto del 31 dicembre 2024, è stata condotta sulla base del piano di interventi che la Banca ha definito a seguito della ricezione del rapporto ispettivo di Banca d'Italia relativo agli accertamenti svolti durante il 2023. Gli interventi in questione hanno previsto, tra gli altri:
Con riferimento alla qualità dei servizi ed alla soddisfazione della clientela, inoltre, la Banca ha rafforzato il proprio modello di servizio attraverso una segmentazione mirata della clientela, che prevede attività di consulenza personalizzata tramite collaboratori con competenze specifiche e centri di consulenza specializzati. Inoltre, sono stati definiti specifici standard di servizio al fine di garantire un'interazione strutturata con i clienti e un'assistenza continua.
A completamento delle iniziative volte a garantire un servizio di qualità elevata e personalizzato, la Banca ha implementato nel 2024 il progetto "Colloquio Commerciale", che rappresenta un cambio di paradigma nel modo di erogare consulenza ai clienti privati. Tale iniziativa garantisce a tutti i clienti privati, in via prioritaria, un servizio di consulenza personalizzato, erogato da professionisti altamente qualificati. Grazie all'utilizzo di strumenti avanzati di consulenza, ogni area di bisogno viene analizzata in modo approfondito, con un focus su:

La qualità del processo di consulenza è oggetto di monitoraggio costante e, durante i colloqui con i clienti, vengono verificati e, se necessario, aggiornati i documenti e i requisiti normativi previsti dalla legislazione bancaria, come il regolamento MiFID in materia di consulenza sugli investimenti e le disposizioni in ambito antiriciclaggio. Inoltre, la conoscenza approfondita del cliente, unita all'utilizzo di strumenti di consulenza basati su software (ad esempio nell'ambito dell'assicurazione degli investimenti) riduce il rischio di offerte non adeguate o di vendita di prodotti non in linea con le reali esigenze dei clienti.
Per garantire l'efficacia delle misure adottate, la Banca ha implementato un sistema di controlli interni e un monitoraggio costante dei reclami e delle segnalazioni di insoddisfazione da parte della clientela. Il Comitato Prodotti svolge un ruolo centrale nel monitoraggio della gamma prodotti, valutando periodicamente la capacità di soddisfare le esigenze della clientela e intervenendo con azioni di rimedio in caso di criticità, come un elevato numero di reclami o un'incidenza significativa di target market negativo. Tali interventi sono oggetto di un monitoraggio continuo fino alla completa risoluzione delle problematiche. Volksbank pone grande attenzione alla customer satisfaction, implementando strumenti di monitoraggio continuo della qualità del servizio. Il Comitato Prodotti rappresenta l'organo preposto alla valutazione e al miglioramento delle operazioni bancarie, in risposta a feedback e segnalazioni della clientela.
A livello organizzativo, Volksbank ha introdotto misure volte a prevenire eventuali conflitti di interesse che possano incidere sugli interessi della clientela. Per garantire una gestione efficace dei reclami, la Banca ha adottato un Regolamento Reclami, in linea con quanto previsto dalla Policy Trasparenza, assicurando un processo strutturato per la gestione delle segnalazioni e una maggiore tutela dei clienti.
Nel corso del 2024, sono stati registrati tre casi di incidenti IT significativi a carico di alcuni fornitori della Banca. Essi hanno comportato temporanei blocchi applicativi a causa del sovraccarico del sistema informatico, e la temporanea interruzione dei servizi di pagamento a causa di danni ai cavi di rete. Inoltre, la simultanea rottura delle connessioni in fibra ha messo in evidenza alcune criticità infrastrutturali nei sistemi di pagamento.
L'intervento tempestivo della Banca ha garantito un monitoraggio costante della situazione in collaborazione con i fornitori, fino alla completa risoluzione delle criticità. Tuttavia, grazie alla preventiva adozione di una strategia di prevenzione, Volksbank ha potuto mitigare significativamente gli impatti per i clienti attivando fin da subito la cosiddetta Down Option: tale soluzione ha permesso di mantenere l'operatività essenziale, consentendo ai clienti di effettuare pagamenti e prelievi limitati, assicurando continuità nei servizi anche in situazioni critiche.
Volksbank si impegna a garantire la trasparenza delle informazioni sui servizi offerti, in linea con la propria politica di alto livello, con l'obiettivo di rispettare i principi di chiarezza, completezza e conoscibilità delle operazioni rientranti nell'ambito di applicazione della disciplina.
La Banca, pur non definendo obiettivi specifici per la gestione degli impatti sui clienti, ha in corso una serie di iniziative volte a mitigare i rischi e a cogliere le opportunità rilevanti. Ai fini della riduzione del rischio di non conformità e del rispetto delle disposizioni di trasparenza, sono attualmente in corso le seguenti attività:

formazione continua alla rete commerciale sugli obblighi normativi in materia di Trasparenza;
sviluppo costante di nuovi automatismi per la gestione del portafoglio prodotti.
Questi obiettivi sono coerenti con l'impegno della Banca di ridurre il rischio di esposizione verso controparti PMI e migliorando la capacità della clientela di comprendere e valutare i servizi e i prodotti bancari offerti.
Inoltre, la Banca prosegue nello sviluppo di nuovi prodotti e servizi innovativi, in grado di rispondere meglio alle esigenze della clientela e di garantire una comunicazione sempre più chiara ed efficace.
In merito all'educazione finanziaria, non vengono definiti obiettivi specifici. La Banca opera pianificando e implementando determinate iniziative in risposta alle effettive necessità raccolte e valutate dalla rete commerciale, che mantiene un rapporto diretto con i clienti, e dagli stakeholder interni in base alle situazioni contingenti.
Infine, con riferimento alla protezione dei dai ed alla sicurezza informatica, la Banca, pur non avendo fissato degli obiettivi specifici in materia, intende ampliare ulteriormente il perimetro di applicazione del sistema di cybersecurity ed avviare la migrazione dell'attuale fraud detection system su un'infrastruttura cloud, eventualmente integrandovi tecnologie AI evolute. La Banca, inoltre, garantisce il costante presidio delle implementazioni e degli aggiornamenti richiesti dalla normativa DORA, finalizzate a sviluppare un livello incrementale di resilienza operativa digitale.
Volksbank si è dotata di un Documento di indirizzo strategico ICT che ha l'obiettivo di guidare l'evoluzione del sistema informativo aziendale, delineando il modello architetturale di riferimento dell'intermediario, le modalità di approvvigionamento dei servizi ICT, l'approccio alla gestione del rischio informatico e le linee guida per la selezione del personale tecnico e per l'acquisizione di sistemi, software e servizi ICT, al fine di garantire il rispetto degli obblighi normativi e la tutela sia della Banca stessa che del cliente.
In coerenza con gli indirizzi del Piano Industriale I-mpact 2026, il documento individua inoltre obiettivi specifici in termini di innovazione, tra cui la progressiva adozione di architetture sempre più orientate al cloud computing per una maggiore flessibilità operativa, l'impiego di metodologie di sviluppo software evolute (DevOps, DevSecOps, Agile) a supporto dell'efficienza organizzativa, e il rafforzamento della digitalizzazione come leva per migliorare l'esperienza del cliente attraverso soluzioni omnicanale integrate.
Il documento è approvato dal Consiglio di amministrazione, che ne assicura la coerenza con gli indirizzi strategici della Banca.
L'innovazione rappresenta una leva strategica per la crescita futura di Volksbank, che continua a investire in multicanalità e digitalizzazione per rispondere alle esigenze di un mercato sempre più dinamico e competitivo e per mitigare i rischi relativi alle criticità nella gestione di operazioni innovative e complesse, dovuto all'evoluzione tecnologica continua in termini di sofisticazione degli strumenti, dei processi e dei modelli di servizio.
Nel 2024, la Banca ha rafforzato il proprio impegno in questo ambito, implementando iniziative volte a garantire l'accesso a servizi bancari economici, flessibili e disponibili 24 ore su 24, migliorando così l'esperienza cliente e contribuendo al raggiungimento degli obiettivi del Piano Industriale I-mpact 2026.
Pur non avendo adottato politiche formali specifiche per l'innovazione tecnologica e la digitalizzazione, Volksbank ha integrato questi temi strategici nel proprio approccio operativo, utilizzando azioni mirate e strumenti di monitoraggio per assicurare risultati concreti.
Nel corso del 2024, Volksbank ha implementato una serie di azioni per rafforzare la digitalizzazione dei servizi e promuovere l'adozione di strumenti innovativi tra la clientela.
Un'area di particolare attenzione è stata la riduzione dell'uso di documenti cartacei, promuovendo l'adozione di canali digitali attraverso l'introduzione di un popup dedicato che invita i clienti a disattivare il formato cartaceo. Questa iniziativa ha portato a un significativo aumento nell'utilizzo di strumenti digitali rispetto agli anni precedenti. La strategia di promozione delle soluzioni digitali, come la firma online e grafometrica su tablet in filiale, insieme all'adozione di App e Direct Banking, ha determinato un notevole incremento degli accessi tramite l'App bancaria, evidenziando la crescente preferenza dei clienti per le piattaforme mobile rispetto a quelle tradizionali. Nel 2024, la Banca ha proseguito a investire risorse e tempo per ampliare il numero di prodotti sottoscrivibili attraverso queste modalità di firma digitale.
Nel 2024 si è registrato un trend positivo nell'utilizzo dell'App di Volksbank, con un significativo aumento degli utenti attivi pari al 12,09%: è stata superata la soglia di 120.000 accessi mensili.
In parallelo, si è osservata una crescita nella percentuale di contratti firmati digitalmente, che è passata dal 47,7% del 2023 al 50,2% del 2024, a testimonianza di un crescente orientamento verso la digitalizzazione dei processi.
| CONTRATTI FIRMATI DIGITALMENTE | UDM | 2024 | 2023 |
|---|---|---|---|
| Contratti fi rmati | N.ro | 543.486 | 597.936 |
| Di cui fi rmati digitalmente | N.ro | 272.647 | 285.479 |
| Percentuale dei contratti fi rmati digitalmente | % | 50,2% | 47,7% |
| UTILIZZO APP E DIRECT BANKING | UDM | 2024 | 2023 |
|---|---|---|---|
| Accessi app per cliente (mese di dicembre) | N.ro | 120.798 | 107.765 |
| Accessi desktop per cliente (mese di dicembre) | N.ro | 41.776 | 40.851 |
| Percentuale degli accessi tramite app | % | 74,3% | 72,5% |
| Numero di accessi medi per utente | N.ro | 39 | 39 |
La Banca ha inoltre promosso l'utilizzo di strumenti biometrici e notifiche push, incrementando la sicurezza e la personalizzazione dei servizi per i clienti. Il numero di clienti che utilizza funzionalità come Fingerprint/Touch ID e notifiche push ha registrato una crescita costante.
In aggiunta, nell'ambito della messa a terra del Piano Industriale I-mpact 2026, Volksbank ha avviato un'iniziativa strategica per la diffusione di una cultura dell'intelligenza artificiale (AI) all'interno dell'organizzazione. Questo è possibile grazie a programmi di formazione dedicati e specialistici, volti a sensibilizzare i dipendenti sull'importanza delle tecnologie AI nella gestione dei dati presenti in Banca in ottica data-driven.
Nel quadro del Piano Industriale I-mpact 2026, la strategia ITC della Banca, sempre orientata alla digitalizzazione dei touchpoint, vedrà al centro la gestione dei dati e lo sfruttamento di tecnologie AI e cloud based.
La Banca mira a potenziare ulteriormente l'offerta digitale e ridurre l'impatto ambientale legato all'utilizzo di carta e alla mobilità fisica dei clienti verso le filiali. Il Piano include le seguenti linee direttive, declinate in specifiche azioni:
Volksbank monitora l'implementazione e l'efficacia di queste iniziative attraverso l'uso di report periodici e dashboard analitiche. Questi strumenti permettono di analizzare i dati di utilizzo in tempo reale, offrendo alla rete commerciale una visione chiara del grado di diffusione degli strumenti digitali. Questo approccio consente non solo di misurare i progressi rispetto agli obiettivi prefissati, ma anche di identificare eventuali aree di miglioramento e di ottimizzare la strategia adattandosi dinamicamente alle necessità dei clienti e del mercato.
La Policy di Sostenibilità di Volksbank è allineata ai principi portanti della finanza sostenibile delineati a livello comunitario e nazionale da normative e linee guida che comprendono, tra le altre, il Regolamento UE 2019/2088 (SFDR) in tema di trasparenza sulla sostenibilità nel settore dei servizi finanziari e gli Orientamenti in materia di concessione e monitoraggio dei prestiti dell'Autorità Bancaria Europea85, che trattano il tema dell'integrazione dei fattori ambientali, sociali e di governance nei processi di concessione e monitoraggio dei prestiti.
In particolare, nell'ambito della finanza sostenibile, la Policy sui servizi di investimento della Banca si allinea alle disposizioni della normativa SFDR relative alle informazioni sulle caratteristiche di sostenibilità delle strategie di investimento e sulla prevenzione dell'utilizzo improprio delle etichette sostenibili. L'obiettivo è di promuovere la trasparenza e la responsabilità nella gestione dei prodotti finanziari e di garantire che le preferenze degli investitori vengano effettivamente rispettate.
In tale ambito, la Banca elabora portafogli "modello", costituiti da Organismi di investimento collettivo del risparmio (OICR), abbinandoli ai profili/orizzonti temporali dei clienti e selezionando gli OICR oggetto di raccomandazione tramite algoritmi di ottimizzazione e di creazione di una "frontiera efficiente", ossia la migliore combinazione di asset class in ottica di minore rischio storico e maggiore rendimento stimato. Dunque, la Banca seleziona, per ciascuna asset class, gli OICR ritenuti più efficienti secondo il loro profilo di rischio/rendimento e le loro performance passate sulla base delle informazioni disponibili, e con questi compone i profili di investimento, provvedendo altresì a elaborare le singole strategie e le relative raccomandazioni di investimento.
Tra gli indicatori di rischio e finanziari utilizzati nel suddetto processo di selezione degli OICR, la Banca considera anche un apposito indicatore di "rischio sostenibilità", fornito alla stessa da provider esterni di primario rilievo internazionale. A parità di efficienza, la Banca sceglie gli OICR che presentano rischi di sostenibilità inferiori, costruendo i portafogli modello raccomandati in modo tale da permettere un'adeguata diversificazione e garantire che, in media, il rischio di sostenibilità si attesti a un livello basso, in coerenza con gli indicatori di rischio forniti dai suddetti provider esterni.
Nell'elaborazione dei portafogli "modello" la Banca tiene in considerazione la quota parte di prodotti classificati come "Art. 8" e "Art. 9" SFDR86, al fine di garantire una coerenza fra le preferenze dei clienti e il portafoglio proposto dalla Banca.
Il Comitato Investimenti e il Comitato Prodotti sono responsabili del corretto svolgimento di tali processi, con il coinvolgimento del Consiglio di amministrazione nel caso di fattispecie con livelli di rischio da medio/alti ad alti.
(85) Guidelines on Loan Origination and Monitoring (ABE/GL/2020/06 del 29/05/2020).
(86) La Sustainable Finance Disclosure Regulation (SFDR) classifi ca i prodotti fi nanziari in "Articolo 8" e "Articolo 9" in base alle loro caratteristiche di sostenibilità. In particolare, i prodotti "Art. 8" promuovono caratteristiche ambientali e/o sociali integrando i criteri ESG nella strategia di investimento, ma non necessariamente hanno la sostenibilità come obiettivo primario. I prodotti "Art. 9", invece, hanno come obiettivo precisi investimenti sostenibili e devono allinearsi ai criteri defi niti dalla SFDR.
Tutte le informazioni in merito ai processi legati ai servizi di investimento vengono condivise tramite:
Con riferimento all'attività creditizia, la Banca ha predisposto una Policy per la definizione della Strategia del Credito, che delinea gli indirizzi strategici per il raggiungimento degli obiettivi di crescita degli impieghi in coerenza con gli obiettivi previsti dal Piano Industriale.
In virtù del forte radicamento sul territorio connaturato nel suo carattere popolare, l'attività bancaria di Volksbank ha un impatto rilevante sul contesto sociale e ambientale del bacino d'utenza in cui opera. Per tale ragione, le Strategie del Credito della Banca sono mirate a coniugare sviluppo e sostenibilità, responsabilità e attività d'impresa, anche attraverso il Codice Etico, al quale la Banca deve attenersi anche nella fase di concessione del credito87.
Oltre alla valutazione del mero merito creditizio, la Banca mira a dare sempre maggiore importanza anche ad aspetti non finanziari quali, ad esempio:
Attraverso tale Policy, che copre l'intero bacino d'utenza e portafoglio, la Banca sostiene l'obiettivo di riorientare i flussi di capitali verso finanziamenti sostenibili per raggiungere una crescita economica responsabile e inclusiva. Coerentemente con le politiche pubbliche di mitigazione e adattamento ai cambiamenti climatici, Volksbank ambisce a facilitare il finanziamento di tutti quei progetti che non solo rientrano nell'elenco tassonomico e rispettano i criteri di contributo sostanziale e di "non arrecare un danno significativo" (c.d. "Do Not Significant Harm" o DNSH) all'ambiente, ma che sono anche svolti nel rispetto delle garanzie minime di salvaguardia sociali (cd. "Minimum Social Safeguard") e che fungono da acceleratore della necessaria conversione ecologica della produzione, dei modelli e del consumare. Tale principio è compreso nella strategia commerciale della Banca, al fine di assicurare uniformità dell'operato in tutto il territorio di riferimento.
La banca da diversi anni adotta una "black list" di attività che non intende finanziare, quali il gioco d'azzardo, la produzione e commercializzazione di armi ad uso bellico, la mercificazione del sesso e tutte le attività che non rispettano i diritti umani o che risultano dannose per la salute umana, come lo sfruttamento del lavoro minorile e la produzione del tabacco. Inoltre, la banca non intende finanziare attività dannose per l'ambiente, quali l'estrazione del carbone fossile e attività che si riconducono agli allevamenti intensivi.
Nell'ambito del percorso di transizione della Banca, le Strategie di Credito prevedono la graduale riduzione dell'esposizione verso alcune attività ad alto impatto ambientale, come la produzione energetica da carbone fossile, a vantaggio di attività a ridotto impatto ambientale, come ad esempio la produzione energetica da fonti rinnovabili.
Le Strategie del Credito sono sottoposte al Comitato Interno Crediti e al Comitato Interno Workout (ciascuno per quanto di competenza), al Comitato di Credito e al Comitato Rischi per loro pareri e presa visione, e al Consiglio di amministrazione per approvazione. A quest'ultimo, unitamente alla Direzione Generale, è attribuita la responsabilità di implementare e sviluppare il business della Banca nell'ambito dei principi fondamentali sui quali viene definita la strategia creditizia e in coerenza con gli indirizzi creditizi (e.g. indirizzi di tutela del rischio) volti al raggiungimento di un obiettivo sostenibile e coerente con la propensione al rischio e la creazione di valore.
La diffusione delle Linee Guida di alto livello e della Strategia del Credito verso la filiera commerciale avviene
(87) Per maggiori informazioni in merito al Codice Etico adottato da Volksbank, si rimanda al parag. "Politiche in materia di cultura d'impresa e condotta delle imprese (G1-1)".

attraverso i seguenti canali:
Azioni e risorse relative a questioni di sostenibilità rilevanti in merito alla finanza sostenibile e credito responsabile (MDR-A)
Nel corso del 2024 sono stati ulteriormente affinati gli interventi volti a recepire le disposizioni relative alla normativa in materia di finanza sostenibile (SFDR e MiFID II ). La Banca ha proseguito la raccolta delle preferenze della clientela per quanto riguarda le caratteristiche sostenibili dei prodotti finanziari e ulteriormente affinato la valutazione di adeguatezza delle preferenze raccolte rispetto a quanto proposto nel portafoglio.
Inoltre, la Banca sta proseguendo nel percorso di attenuazione dei rischi sugli investimenti per mezzo dell'integrazione dei fattori ESG nel processo di selezione degli investimenti e definizione di portafogli "modello" in linea con tale integrazione. L'automatizzazione legata alla proposizione di portafogli modello contribuisce al raggiungimento degli scopi e degli obiettivi delle politiche tramite l'incremento delle quote di prodotti a basso rischio ESG nei portafogli.
Grazie all'integrazione dei fattori di sostenibilità all'interno dell'offerta commerciale della Banca, lo stock di fondi terzi presenti nei portafogli dei clienti ha comportato un sensibile aumento del rating (fornito da MSCI, società leader nel settore): al 31.12.2024 il totale dello stock di fondi con rating compreso tra "A" (medio-alto) e "AAA" (Leader) è stato pari a circa 2,2 miliardi di euro (81%) delle masse collocate. L'utilizzo di un rating di primaria importanza permette di semplificare la valutazione settoriale comparativa e la combinazione di rischi e opportunità, permettendo di combinare focus tematici con analisi dettagliate della gestione ESG. Inoltre, tale approccio può essere tarato su diversi settori o tipologie di investimenti.
Nel 2023 Volksbank ha emesso il suo primo green covered bond sul mercato europeo, basato sui principi e le line guida del Green Bond Principles (GBP) versione 2021 del International Capital Markets Association (ICMA). Le obbligazioni emesse sono di tipo "green" e i proventi derivanti dal collocamento vengono utilizzati per il finanziamento o il rifinanziamento di mutui ipotecari residenziali già erogati e garantiti da immobili con attestazione di prestazione energetica esclusivamente di classe energetica A o B, in conformità al Green Bond Framework di Volksbank89.
Al 31.12.2024, circa il 63,2% degli immobili a garanzia dei finanziamenti rientra nella classe energetica A, mentre la restante parte degli immobili appartiene alla classe B. In termini di importo, il 70,3% dei proventi è stato destinato agli immobili rientranti in classe energetica A, mentre la restante parte dei proventi è stato destinato a immobili in classe B90.
(88) Direttiva 2014/65/UE.
(89) Si veda il Green Bond Framework di Volksbank al seguente link: Green Bond Framework
(90) Per maggiori informazioni in merito all'uso dei proventi del Green Covered Bond di Volksbank, si veda il Report on the Allocation and Environmental Impact 2024 di Volksbank.
Per il 2025, la Banca intende integrare la sua offerta per clienti privati con mutui "green" destinati a finanziare le spese di costruzioni di edifici ad elevati standard di prestazione energetica. Anche a tale scopo, dal 2022 Volksbank svolge un'attività di mappatura delle caratteristiche degli immobili dati a garanzia: rientreranno in tale offerta tutti gli edifici di nuova costruzione che possiedono una certificazione di prestazione energetica (APE) di livello B o superiore, e tutti gli edifici la cui ristrutturazione riduce il consumo energetico del 30%.
In questo contesto, si evidenzia inoltre che la Banca partecipa al Gruppo di lavoro EEMI (Energy Efficient Mortgage Initiative), iniziativa promossa dall'European Mortgage Federation e dall'European Covered Bond Council con lo scopo di incentivare gli investimenti privati volti all'efficienza energetica degli edifici.
Con riferimento ai clienti aziendali la Banca ha adottato, nel 2020, l'ESG Credit Framework, un documento che definisce le principali linee guida per la concessione di crediti "sostenibili" che si sommano alla preesistente blacklist con la quale già venivano escluse determinate tipologie di finanziamento (ad esempio, quelle per attività legate a produzione di armi, sfruttamento del lavoro minorile e gaming). Attraverso tale Framework, la Banca ha identificato attività che possono contribuire al raggiungimento degli obiettivi definiti nell'Agenda 2030 con ricadute positive sul territorio e sulla comunità in cui la Banca opera, grazie a un'integrazione dei fattori ESG nelle Policy di erogazione e monitoraggio del credito.
In tale ambito, a partire dal 2021 la Banca ha sviluppato l'ESG Evaluation Tool, uno strumento di valutazione della sostenibilità delle controparti Corporate all'interno del processo di concessione creditizia. Il Tool, lanciato a inizio 2022, ha coinvolto tutti i centri Corporate della Banca, e ha consentito ai consulenti Volksbank di raccogliere e valutare gli impatti ambientali, sociali e di governance delle controparti Corporate e dei loro progetti. Esso prevede, infatti, un questionario di valutazione che viene somministrato alle aziende richiedenti nuovi finanziamenti destinati a progetti di investimento a medio-lungo periodo con il quale la Banca è in grado di misurare concretamente il grado di awareness della controparte sulle tematiche ESG e l'allineamento dei progetti oggetto di finanziamento alla strategia della Banca.
L'ESG Evaluation Tool è stato oggetto di un aggiornamento durante il 2024. Tale attività ha avuto l'obiettivo di allineare il contenuto del questionario di valutazione somministrato ai clienti alle richieste dei recenti VSME91, nonché al documento "Dialogo di Sostenibilità tra PMI e banche"92 redatto dal Tavolo di coordinamento sulla finanza sostenibile, finalizzato ad agevolare la trasmissione delle informazioni di sostenibilità dalle PMI alle banche nell'ambito dei rapporti creditizi. Grazie a tale aggiornamento, la valutazione delle controparti è stata affinata e arricchita con ulteriori informazioni quali-quantitative che spaziano sui tre ambiti E, S e G. La versione aggiornata del ESG Evaluation Tool dedicata alla valutazione delle controparti diventerà gradualmente operativa a partire dal 2025.
Volksbank non ha definito obiettivi quantitativi specifici connessi a impatti, rischi e opportunità rilevanti in materia di finanza sostenibile e credito responsabile. Tuttavia, con riferimento alla finanza sostenibile, la Banca attua un monitoraggio sull'attività svolta attraverso controlli di linea trimestrali. L'obiettivo dei controlli è quello della mitigazione del rischio che il cliente abbia un portafoglio non coerente con le sue preferenze ESG e che lo stock fondi terzi della Banca continui il suo sviluppo verso fondi con elevato rating ESG, attraverso il controllo dell'aderenza dei portafogli della clientela in essere con le relative preferenze ESG definite dalla stessa clientela tramite il questionario MiFID, ed il monitoraggio dell'andamento dello stock fondi terzi della Banca in base al rating ESG.
(91) I Voluntary Sustainability Reporting Standard for non-listed SMEs, o VSME, sono gli standard europei di rendicontazione della sostenibilità pubblicati da EFRAG e previsti, in via volontaria, per le PMI non quotate.
( 92) Per visionare il documento si rimanda al seguente link: Documento-per-il-dialogo-di-sostenibilita-tra-PMI-e-Banche.pdf.
Al fine di monitorare al meglio i mutui "green" di prossima erogazione, inoltre, è di fondamentale importanza la raccolta degli Attestati di Prestazione Energetica (APE) o – ove diversamente previsto – del Certificato di Prestazione Energetica Casaclima93. Da tali documenti, infatti, si potranno desumere le emissioni di GES dell'immobile, che costituiscono un dato funzionale a varie riflessioni nell'ecosistema bancario.
A tale scopo, Volksbank ha svolto una massiccia attività di remediation sul suo portafoglio creditizio, e la raccolta dell'APE è stata integrata all'interno della Procedura per la concessione del credito.
Volksbank si impegna ad operare con integrità e indipendenza. Per presidiare nel tempo tale condotta, la Banca gestisce i relativi impatti e rischi, anche di corruzione, con l'adozione e il costante aggiornamento di tre documenti di alto livello: la Carta dei Valori, il Codice Etico e il Modello Organizzativo ex D.Lgs. 231/2001. Da tali documenti diramano operativamente una serie di politiche, regolamenti, procedure e processi interni, che consolidano e diffondono la cultura d'impresa, basata su tre pilastri fondamentali:
Pur disponendo di un sistema di regole coerente e funzionale, la Banca ha deciso di adottare il MOG 231, tra l'altro, nella convinzione che la sua adozione rappresenti anche un valido strumento di sensibilizzazione. La Banca si rivolge non solo ai soggetti apicali, ai dipendenti e ai collaboratori, ma anche a tutti gli altri interlocutori coinvolti a vario titolo, come clienti, soci, fornitori e partner. L'intento è promuovere comportamenti ispirati a trasparenza, correttezza gestionale, fiducia e cooperazione nello svolgimento delle attività svolte in o con Banca Popolare dell'Alto Adige.
Contestualmente all'approvazione del Modello da parte del Consiglio di amministrazione della Banca, è stato nominato l'Organismo di Vigilanza, con ampi e indipendenti poteri di proposta, di intervento e di controllo. L'Organismo di Vigilanza, in attuazione di quanto previsto dal Decreto, rispetta i requisiti di professionalità, indipendenza e continuità d'azione e ha il compito di vigilare sul funzionamento, sull'efficacia e sulla osservanza del modello stesso, nonché di curarne l'aggiornamento.
È inoltre vigente un meccanismo interno di segnalazione secretata e di conseguente valutazione di eventuali comportamenti non conformi, il cosiddetto "Whistleblowing"94. Questo meccanismo permette la segnalazione di presunte violazioni sia di norme del diritto dell'Unione europea e nazionale sia di normative e codici interni, da parte di soggetti sia interni sia esterni alla Banca.
Il canale interno di segnalazione utilizza modalità informatiche, sia in forma scritta che in forma orale mediante un sistema di messaggistica/registrazione vocale, che garantisce la riservatezza dell'identità del Segnalante e dei fatti segnalati. Il Responsabile Whistleblowing, che si occupa dell'istruttoria della segnalazione pervenuta, garantisce che tutte le informazioni acquisite vengano trattate con la necessaria attenzione e l'assoluta riservatezza.
( 93) Il certifi cato energetico CasaClima è un documento che attesta le caratteristiche energetiche, la sostenibilità e la qualità di un edifi cio, in linea con la Direttiva del Parlamento Europeo sulla prestazione energetica nell'edilizia (2010/31/UE).
( 94) Questo sistema già in uso nella Banca è stato rivisto per promuoverne l'adeguamento alle nuove disposizioni introdotte con il Decreto legislativo n. 24/2023, adottato in recepimento della diretti-va (UE) 2019/1937, il quale ha modifi cato la normativa relativa al Whistleblowing con l'obiettivo di aumentare la protezione delle persone che segnalano violazioni, allineandosi ai requisiti europei.
Poiché il rischio di corruzione non riguarda esclusivamente le figure di vertice, ma può coinvolgere anche ruoli gerarchicamente inferiori, la legge — così come il Modello Organizzativo di cui sopra — identifica i seguenti soggetti attivi:
Questi soggetti possono essere coinvolti in condotte illecite quando:
Il piano formativo della Banca include anche i temi della condotta aziendale, è rivolto a tutto il personale e viene definito e declinato nel rispetto della normativa nonché in base alle esigenze particolari e specifiche legate alla declinazione delle strategie di tempo in tempo adottate.
Durante il 2024 è stato organizzato un corso specifico in materia di condotta aziendale, destinato ai vertici (amministratori, sindaci, direttore generale, direttori centrali, responsabili delle funzioni aziendali di controllo e responsabile della U.O. Affari societari e legali). Tutta la popolazione aziendale, inoltre, è stata destinataria di una formazione obbligatoria specifica in materia di modello organizzativo e di gestione ex D. lgs. 231/2001 e canale di segnalazione (whistleblowing).
La Banca si impegna a gestire i propri processi di approvvigionamento in modo sostenibile perseguendo la riduzione, per quanto possibile, dell'impatto ambientale e sociale indiretto legato alle esternalizzazioni e all'acquisto di beni e servizi da fornitori terzi che agiscono a loro volta per minimizzare il proprio impatto ambientale e sociale. Sebbene Volksbank non disponga attualmente di una politica per evitare ritardi nei pagamenti, in particolare alle PMI, la Banca si impegna a trattare i rapporti con tutti i suoi fornitori in modo equo.
La gestione della catena di approvvigionamento è descritta nel "Regolamento Gestione Acquisti", approvato dal Consiglio di amministrazione, che definisce i principi e i vincoli per la gestione delle spese e degli investimenti necessari allo sviluppo delle attività aziendali. Tale regolamento garantisce il rispetto dei principi di sana e prudente gestione e la tutela dell'immagine della Banca.
Il documento stabilisce le diverse tipologie di spesa e i criteri per la selezione dei fornitori, i quali vengono valutati sulla base di tre categorie principali: criteri di esclusione, criteri qualitativi, e criteri quantitativi.
In particolare, nell'ambito delle procedure di acquisto, Volksbank applica criteri di esclusione tali per cui vengono selezionate esclusivamente imprese dotate delle necessarie abilitazioni a norma di legge e qualificate professionalmente secondo quanto disposto dalle vigenti prescrizioni legislative, con particolare riguardo al rispetto delle disposizioni in materia di tutela della salute e della sicurezza nei luoghi di lavoro (ex D. Lgs 81/2008), della tutela dell'ambiente e di continuità operativa.
Inoltre, il possesso di certificazioni riconosciute in ambito sociale, ambientale o in materia di sicurezza costituisce un ulteriore elemento distintivo per valutare la qualità dei prodotti, dei servizi o dei fornitori da selezionare, quando richiesto.
In aggiunta, tra gli obiettivi del piano strategico di sostenibilità della Banca rientra l'integrazione, sempre più capillare e approfondita, dei criteri ESG nella selezione e nel monitoraggio dei fornitori. Nel 2021 è stata condotta una mappatura dei principali fornitori attivi, utilizzando una versione del questionario dell'ESG Evaluation Tool95, calibrata sulle caratteristiche degli stakeholder coinvolti. Nel 2022 lo strumento di valutazione è stato ulteriormente affinato sulla base dei riscontri raccolti l'anno precedente. Successivamente, è stata avviata l'inclusione dei
( 95) Per maggiori informazioni in merito all'ESG Evaluation Tool di Volksbank si rimanda al parag. "Finanza sostenibile e credito responsabile".
criteri di sostenibilità nel processo di monitoraggio, come descritto di seguito. Nel 2024, il questionario è stato somministrato alle sole FEI96 ed esternalizzazioni con ammontare del contratto con Volksbank maggiore di 100 mila euro.
Il processo di raccolta delle informazioni e di valutazione dei requisiti ESG dei fornitori fa capo, ciascuna per la rispettiva area di competenza, alle U.O. Sicurezza e Sostenibilità, le quali riportano direttamente al CEO.
In caso di disallineamento dei fornitori rispetto ai requisiti ambientali, sociali e di governance definiti dalla Banca, verrà avviato un processo di escalation volto a favorire il rientro nei parametri stabiliti. Qualora il fornitore non presenti un piano credibile di adeguamento, la Banca valuterà misure restrittive sui servizi richiesti, fino alla possibile cessazione del rapporto di fornitura.
La valutazione dei fornitori sulla base di criteri ESG sarà progressivamente ampliata sia in termini di ambito che di approfondimento, in conformità con le disposizioni della direttiva europea Corporate Sustainability Due Diligence Directive (CSDDD).
Al fine di gestire opportunamente tutti i rischi derivanti da accordi con terze parti e fornitori, linee guida EBA «Orientamenti in materia di esternalizzazione»97 richiedono l'adozione di un framework di valutazione robusto che permetta – secondo un approccio risk-based e in coerenza con il principio di proporzionalità – un adeguato assetto di governance e robusti sistemi di controllo interno. In quest'ottica la Banca valuta e classifica ogni fornitore selezionato attraverso la predisposizione di una checklist valutativa che consente di verificare i seguenti aspetti:
Ogni fornitore verrà sottoposto a un monitoraggio nel continuo, supportato anche da valutazioni di Risk Assessment e di Due Diligence, che prevede controlli specifici sul rispetto dei service level agreement (SLA) contrattualizzati, sul rating di sicurezza e sull'andamento delle vulnerabilità ed incidenti di sicurezza informatici registrati per i fornitori. Laddove vengano riscontrate criticità viene immediatamente attivato il processo adeguato ad individuare le opportune azioni di escalation, sia interne che direttamente con il fornitore stesso.
Il monitoraggio dei fornitori viene supportato attraverso l'utilizzo di un software che permette di valutare il profilo di rischio associato al fornitore attraverso l'invio di assessment realizzati ad hoc, in cui, tra le verifiche sopra menzionate, sono inclusi anche criteri ESG.
Al fine di prevenire, individuare e gestire asserzioni o casi di corruzione attiva e passiva, Banca Popolare dell'Alto Adige SpA ha adottato un Codice Etico e un Modello di organizzazione, gestione e controllo ex D. Lgs. n. 231/2001. In relazione alla normativa vigente, la Banca ha individuato e suddiviso i rischi di corruzione in tre direttrici:
I comportamenti corruttivi, attivi e passivi, così come la loro istigazione, oltre a rappresentare reati in merito ai quali la Banca risponde ai sensi del D.Lgs. 231/2001, sono individuati dalla Banca come minaccia per il proprio standing reputazionale, tenuto conto dell'elevato livello di attenzione e sensibilità che, su questo tema, tutte le
(96) Funzioni Essenziali e Importanti.
(97) EBA/GL/2019/02.
controparti manifestano, sia quelle legate alla Banca da relazioni contrattuali, sia quelle potenziali, sia il pubblico indistinto. Questo perché il coinvolgimento della Banca in fattispecie di carattere corruttivo non solo sarebbe gravemente sanzionato dalla legge, ma anche dall'ambiente nel quale viene sviluppata, in senso ampio, l'attività imprenditoriale.
Per quanto riguarda il contrasto alla corruzione, si rimanda, inoltre, al Codice Etico aziendale.
L'adeguatezza e l'efficacia del Modello Organizzativo e del Codice Etico – rilevanti anche in chiave anticorruzione – sono oggetto di verifica periodica da parte dell'Organismo di Vigilanza. Dell'attività svolta nel corso di ogni anno è data notizia agli organi sociali, tramite una relazione annuale, presentata in prossimità dell'approvazione del Bilancio della Banca. Altri report dell'Organismo di Vigilanza sulla propria attività possono essere redatti su specifica richiesta del Consiglio di amministrazione, del Collegio sindacale o della Direzione generale. A sua volta l'OdV, in caso ne ravvisi la necessità o l'urgenza, può richiedere di relazionarsi al Consiglio d'amministrazione, specie per fatti di particolare rilievo che incidano sulla corretta gestione del Modello.
La conoscenza della materia (principi, comportamenti attesi, rischi, obblighi e divieti di condotta) è assicurata attraverso l'erogazione di ciclica formazione (mediante e-learning, webinar o formazioni in aula), sia ai componenti degli organi apicali che a tutto il personale dipendente, in modo differenziato e graduato in relazione alle mansioni concretamente esercitate. Inoltre, le procedure organizzative prevedono che la formazione in materia di responsabilità amministrativa ex D.Lgs. 231/2001 sia erogata ai nuovi collaboratori entro sei mesi dall'assunzione. In aggiunta, è sempre a disposizione dei dipendenti la piattaforma informativa che contiene sia i documenti di alto livello (Carta dei valori, Codice Etico e Modello Organizzativo) sia le dettagliate disposizioni di servizio e le relative procedure. Essa è costantemente aggiornata a cura della U.O. Compliance nella quale è incardinata la segreteria tecnica dell'Organismo di Vigilanza. Il Modello è inoltre presente sul sito aziendale della Banca, a disposizione di tutti gli stakeholder, nella sezione dedicata ai documenti societari.
Il 96% delle funzioni a rischio ha partecipato alla formazione in materia di anticorruzione nel 2024. Nelle tabelle che seguono, si riportano i dettagli dette attività formative in materia di anticorruzione organizzate da Volksbank nell'ultimo biennio:
| 2024 | ||||||
|---|---|---|---|---|---|---|
| CONGEDO PER MOTIVI FAMILIARI | FUNZIONI A RISCHIO |
DIRIGENTI | OADC | ALTRI LAVORATORI PROPRI |
||
| Estensione della formazione | ||||||
| Totale | 1.436 | 34 | 21 | - | ||
| Totale destinatari della formazione | 1.377 | 27 | 11 | - | ||
| Modalità di erogazione e durata | ||||||
| Formazione in aula (in ore) | - | - | 2,00 | - | ||
| Formazione tramite computer (in ore) | 1.507,00 | 27,00 | - | - | ||
| Formazione volontaria tramite computer (in ore) | - | - | - | - | ||
| Frequenza | ||||||
| Con quale frequenza è richiesta la formazione? (n. di volte durante il periodo di rendicontazione) |
3 | 1 | 1 | - | ||
| Tematiche trattate | ||||||
| Defi nizione di corruzione | X | X | ||||
| Politica | X | X | ||||
| Procedure in materia di sospetto/rilevamento | X | X | X |

| FORMAZIONE SULLA LOTTA ALLA | 2023 | ||||
|---|---|---|---|---|---|
| CORRUZIONE ATTIVA E PASSIVA | FUNZIONI A RISCHIO |
DIRIGENTI | OADC | ALTRI LAVORATORI PROPRI |
|
| Estensione della formazione | |||||
| Totale | 1.391 | 36 | 21 | - | |
| Totale destinatari della formazione | 174 | 5 | 2 | - | |
| Modalità di erogazione e durata | |||||
| Formazione in aula (in ore) | - | - | - | - | |
| Formazione tramite computer (in ore) | 243,75 | 7,00 | 2,25 | - | |
| Formazione volontaria tramite computer (in ore) | - | - | - | - | |
| Frequenza | |||||
| Con quale frequenza è richiesta la formazione? (n. di volte durante il periodo di rendicontazione) |
3 | 3 | 2 | - | |
| Tematiche trattate | |||||
| Defi nizione di corruzione | X | X | X | ||
| Politica | X | X | X | ||
| Procedure in materia di sospetto/rilevamento | X | X |
Nel periodo di riferimento, non si segnalano casi di corruzione, né relativi a episodi per i quali i dipendenti sono stati licenziati o sottoposti a misure disciplinari, né relativi a episodi per i quali i contratti con i partner commerciali non sono stati rinnovati per violazioni relative alla corruzione. Allo stesso modo, non sono da segnalare procedimenti giudiziari pendenti e/o definiti riguardanti pratiche di corruzione contro l'organizzazione o i suoi dipendenti.
La Società non ha formalizzato la strategia fiscale in un documento. Tuttavia, la Banca mira ad avere un'operatività ispirata ai principi di correttezza, trasparenza, buona fede ed integrità. Questi valori di base, in ambito fiscale, trovano attuazione, da un lato, nel rispetto formale e sostanziale delle vigenti previsioni contenute in leggi, regolamenti e best practice, dall'altro, nell'efficientamento della componente fiscale a beneficio delle attività di business e allo sviluppo sostenibile dell'organizzazione.
La Banca è avversa al rischio fiscale e, pertanto, l'operato della stessa è improntato alla massima compliance fiscale, con particolare attenzione:
La Società, seppur al momento non si è dotata di un Tax Control Framework, ha adottato procedure atte a identificare, monitorare e gestire i rischi fiscali insiti nei processi di business. Tali procedure si integrano con lo SCI (Sistema dei Controlli Interni), con il modello organizzativo D.Lgs. 231/2001 e il sistema di controllo sull'informativa finanziaria L. n. 262/2005. La funzione fiscale, inoltre, in qualità di presidio specialistico, presidia e gestisce, con un approccio risk based, il rischio di non conformità alle norme con riguardo a tutte le attività aziendali, verificando che le procedure siano adeguate a prevenire i rischi di non conformità.
La gestione del rischio fiscale è affidata a un articolato sistema di presidi organizzativi, integrato nella funzione Pianificazione, Amministrazione e Bilancio, e supportato da procedure che assicurano il costante controllo sulla correttezza dei dati fiscali dichiarati, dei versamenti d'imposta e delle comunicazioni all'Amministrazione finanziaria. L'efficacia e l'aggiornamento di tali presidi e procedure vengono periodicamente verificati, così da consentire interventi di mitigazione o modifica, quando necessario. Inoltre, i modelli organizzativi previsti dal D.Lgs. 231/2001 includono la possibilità di segnalare agli Organismi eventuali presunte violazioni delle normative tributarie.
Eventuali questioni fiscali di particolare rilevanza vengono affrontate tempestivamente per eliminare o ridurre al minimo i rischi economici e reputazionali. In questi casi, può essere richiesto il parere di consulenti esterni o l'intervento dell'Amministrazione finanziaria attraverso le procedure previste dalla legge (come gli interpelli). Inoltre, nell'ambito dei processi decisionali per l'approvazione di operazioni e nuovi prodotti o servizi, viene sempre effettuata un'attenta valutazione degli impatti e dei rischi fiscali connessi.
La Banca si impegna infine ad instaurare rapporti di reciproca fiducia, collaborazione e trasparenza con l'Amministrazione finanziaria, evadendo le richieste pervenute con la maggiore celerità e trasparenza possibile e avendo cura di non adottare mai condotte che possano, in qualche misura, ostacolare la attività di verifica dell'Amministrazione finanziaria.
La Banca, nel dotarsi di processi e procedure per la gestione del rischio fiscale, assicura un'adeguata protezione degli stakeholders interni ed esterni, sia in termini di mitigazione del rischio, sia in termini più generali di salvaguardia dello shareholder's value, inteso come interesse degli stakeholders al non depauperamento del valore aziendale.
In qualità di Banca solida e profondamente radicata nel territorio, Volksbank rappresenta un importante fattore di sostegno per l'economia regionale nella funzione di erogatore di credito, datore di lavoro e contribuente.
La Banca pone al centro della propria attività il servizio alla clientela. Il raggiungimento dei risultati tramite il costante miglioramento del servizio alla clientela avviene anche tramite l'assunzione di responsabilità sociali, con la creazione di posti di lavoro, l'erogazione di credito a favore dell'economia, l'offerta di prodotti e servizi innovativi e la promozione di progetti di pubblica utilità.
Si riporta di seguito la distribuzione del valore economico generato e distribuito da Volksbank nell'ultimo biennio:
| Unità di misura | 2024 | 2023 | |
|---|---|---|---|
| Valore economico generato | €M | 406 | 391 |
| Pagamenti ai fornitori | €M | 61 | 67 |
| Salari ai dipendenti | €M | 119 | 112 |
| Remunerazione agli azionisti | €M | 50 | 32 |
| Pagamenti alla Pubblica Amministrazione | €M | 64 | 58 |
| Investimenti nella comunità | €M | 3 | 1 |
| Valore economico distribuito | €M | 296 | 270 |
| Valore economico trattenuto | €M | 110 | 121 |
Per maggiori informazioni in merito alla presente informativa si rimanda alle informazioni presenti nella sezione "Nota integrativa dell'Impresa" della Relazione sulla Gestione.
| Pagina | 108 | 108 | 111 | 113 | 113 |
|---|---|---|---|---|---|
| Status dell'obbligo di informativa |
Inclusione mediante riferimento. |
Inclusione mediante riferimento. |
Rendicontato. | opera nel settore dei Inclusione mediante combustibili fossili. Volksbank non riferimento. |
Inclusione mediante della fabbricazione opera nel settore Volksbank non riferimento. |
| Riferimento normativa dell'UE sul clima101 |
|||||
| indici di riferimento100 regolamento sugli Riferimento |
Regolamento delegato (UE) 2020/1816 della Commissione102, allegato II |
Regolamento delegato della Commissione, (UE) 2020/1816 allegato II |
Regolamento delegato della Commissione, (UE) 2020/1816 allegato II |
Regolamento delegato (UE) 2020/1816 della Commissione, |
|
| Riferimento terzo pilastro99 |
della Commissione103, mento di esecuzione qualitative sul rischio regolamento (UE) n. ambientale e tabella Articolo 449 bis del litative sul rischio 575/2013; regola Informazioni qua (UE) 2022/2453 2 – Informazioni tabella 1 – sociale |
||||
| Riferimento SFDR98 | Allegato I, tabella 1, indicatore n. 13 |
Allegato I, tabella 3, indicatore n. 10 |
Allegato I, tabella 1, indicatore n. 4 |
Allegato I, tabella 2, indicatore n. 9 |
|
| Descrizione dell'obbligo d'informativa |
Diversità di genere nel consiglio |
indipendenti del consiglio Percentuale di membri di amministrazione |
Dichiarazione sul dovere di diligenza |
Coinvolgimento in attività collegate ad attività nel settore dei combustibili fossili |
collegate alla produzione Coinvolgimento in attività di sostanze chimiche |
| Obbligo di informativa |
GOV-1, 21 (d) | GOV-1, 21 (e) | GOV-4, 30 | SBM-1, 40 (d.i) | SBM-1, 40 (d.ii) |
| ESRS | ESRS 2 | ESRS 2 | ESRS 2 | ESRS 2 | ESRS 2 |
(98) Regolamento (UE) 2019/2088 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 27 novembre 2019, relativo all'informativa sulla sostenibilità nel settore dei servizi fi nanziari (SFDR) (GU L 317 del 9.12.2019, pag. 1). (99) Regolamento (UE) n. 575/2013 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 26 giugno 2013, relativo ai requisiti prudenziali per gli enti creditizi e che modifi ca il regolamento (UE) n. 648/2012 (regolamento sui requisiti patrimoniali) (GU L 176 del 27.6.2013, pag. 1).
di prodotti chimici.
(100) Regolamento (UE) 2016/1011 del Parlamento europeo e del Consiglio, dell'8 giugno 2016, sugli indici usati come indici di riferimento negli strumenti fi nanziari e nei contratti fi nanziari o per misurare la performance di fondi di investimento e recante modifi ca delle direttive 2008/48/CE e 2014/17/UE e del regolamento (UE) n. 596/2014 (GU L 171 del 29.6.2016, pag. 1).
(101) Regolamento (UE) 2021/1119 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 30 giugno 2021, che istituisce il quadro per il conseguimento della neutralità climatica e che modifi ca il regolamento (CE) n. 401/2009 e il regolamento (UE) 2018/1999 («Normativa europea sul clima») (GU L 243 del 9.7.2021, pag. 1).
(102) Regolamento delegato (UE) 2020/1816 della Commissione del 17 luglio 2020 che integra il regolamento (UE) 2016/1011 del Parlamento europeo e del Consiglio per quanto riguarda la spiegazione nella dichiarazione sull'indice di riferimento del modo in cui i fattori ambientali, sociali e di governance si rifl ettono in ciascun indice di riferimento fornito e pubblicato (GU L 406 del 3.12.2020, pag. 1).
(103) Regolamento di esecuzione (UE) 2022/2453 della Commissione, del 30 novembre 2022, che modifi ca le norme tecniche di attuazione stabilite dal regolamento di esecuzione (UE) 2021/637 per quanto riguarda l'informativa sui rischi ambientali, sociali e di governance (GU L 324 del 19.12.2022, pag. 1).

| 113 | 113 | Na | Na | Na |
|---|---|---|---|---|
| Inclusione mediante sbank non opera in settori relativi alle riferimento. Volk armi controverse |
Inclusione mediante della coltivazione opera nel settore e produzione di Volksbank non riferimento. tabacco, |
Non rendicontato. | Non rendicontato. | Non rendicontato. |
| paragrafo 1, del (UE) 2021/1119 regolamento Articolo 2, |
||||
| Articolo 12, paragrafo regolamento delegato regolamento delegato (UE) 2020/1818 e (UE) 2020/1816 allegato II del 1, del |
d) a g), e paragrafo 2, paragrafo 1, lettere a del regolamento (UE) 2020/1818 Articolo 12, delegato |
regolamento delegato (UE) 2020/1818 Articolo 6 del |
||
| Portafoglio bancario – transizione connesso 2022/2453 della Com 575/2013; regolamen missione, modello 1: regolamento (UE) n. potenziale rischio di creditizia delle espo Articolo 449 bis del sizioni per settore, emissioni e durata esecuzione (UE) climatici: Qualità ai cambiamenti Indicatori del residua to di |
Portafoglio bancario – transizione connesso climatici: metriche di 575/2013; regolamen regolamento (UE) n. potenziale rischio di Articolo 449 bis del Commissione, mo esecuzione (UE) 2022/2453 della ai cambiamenti Indicatori del allineamento dello 3: to di |
|||
| Allegato I, tabella 1, indicatore n. 14 |
Allegato I, tabella 2, indicatore n. 4 |
|||
| Partecipazione ad attività connesse ad armi con troverse |
Coinvolgimento in attività ne e alla produzione di collegate alla coltivazio tabacco |
Piano di transizione per conseguire la neutralità climatica entro il 2050 |
dici di riferimento allineati Imprese escluse dagli in con l'accordo di Parigi |
Obiettivi di riduzione delle emissioni di GES |
| SBM-1, 40 (d.iii) | SBM-1, 40 (d.iv) | E1-1, 14 | E1-1, 16 (g) | E1-4, 34 |
| ESRS 2 | ESRS 2 | ESRS E1 | ESRS E1 | ESRS E1 |

| emarket sdir storage |
|---|
| CERTIFIED |
| Banca Popolare dell'Alto Adige SpA – Relazione sull'andamento della gestione | ||||
|---|---|---|---|---|
| -- | -- | ------------------------------------------------------------------------------ | -- | -- |
| Na | 133 | Na | 136 | 137 |
|---|---|---|---|---|
| Non rendicontato. | Rendicontato. | Non rendicontato. | Rendicontato. | Rendicontato. |
| regolamento delegato 1, articolo 6 e articolo Articolo 5, paragrafo 8, paragrafo 1, del (UE) 2020/1818 |
Articolo 8, paragrafo 1, del regolamento (UE) 2020/1818 delegato |
|||
| Portafoglio bancario – transizione connesso 2022/2453 della Com- 575/2013; regolamen- missione, modello 1: regolamento (UE) n. potenziale rischio di creditizia delle espo- Articolo 449 bis del sizioni per settore, emissioni e durata esecuzione (UE) climatici: Qualità ai cambiamenti Indicatori del residua to di |
nesso ai cambiamenti modello 3: Portafoglio del potenziale rischio mento di esecuzione 2022/2453 della Com- bancario – Indicatori climatici: metriche di Articolo 449 bis del n. 575/2013; regola- regolamento (UE) di transizione con- allineamento missione, (UE) |
|||
| Allegato I, tabella 1, allegato I, tabella 2, indicatore n. 5 e indicatore n. 5 |
Allegato I, tabella 1, indicatore n. 5 |
Allegato I, tabella 1, indicatore n. 6 |
Allegato I, tabella 1, indicatori nn. 1 e 2 |
Allegato I, tabella 1, indicatore n. 3 |
| combustibili fossili disag- Consumo di energia da gregato per fonte (solo settori ad alto impatto climatico) |
Consumo di energia e mix energetico |
ciata con attività in settori Intensità energetica asso- ad alto impatto climatico |
Emissioni lorde di ambito 1, 2, 3 ed emissioni totali di GES |
Intensità delle emis sioni lorde di GES |
| E1-5, 38 | E1-5, 37 | E1-5, 40-43 | E1-6, 44 | E1-6, 53-55 |
| ESRS E1 | ESRS E1 | ESRS E1 | ESRS E1 | ESRS E1 |
| eleborsa: distribution and commercial use strictly prohibited | ||
|---|---|---|

| 137 | Na | Na | Na |
|---|---|---|---|
| Rendicontato. | Non rendicontato. | Non rendicontato. | Non rendicontato. |
| paragrafo 1, del (UE) 2021/1119 regolamento Articolo 2, |
|||
| regolamento delegato regolamento delegato (UE) 2020/1818 e (UE) 2020/1816 Allegato II del allegato II del |
|||
| cambiamenti climatici: 575/2013; punti 46 e 2022/2453 della Com missione; modello 5: tenziale rischio fi sico esposizioni soggette regolamento (UE) n. Portafoglio bancario 47 del regolamento Articolo 449 bis del di esecuzione (UE) – Indicatori del po al rischio fi sico connesso ai |
(UE) 2022/2453 della transizione connesso Effi cienza energetica ai cambiamenti clima Commissione; Model cario – Indicatori del regolamento (UE) n. potenziale rischio di 575/2013; punto 34 lo 2: Portafoglio ban tici: prestiti garantiti Articolo 449 bis del del regolamento di da beni immobili – delle garanzie reali esecuzione |
||
| Assorbimenti di GES e crediti di carbonio |
riferimento verso rischi tafoglio dell'indice di Esposizione del por fi sici legati al clima |
Disaggregazione degli Posizione delle attività signifi cative a rischio rischio fi sico acuto e importi monetari per fi sico rilevante cronico |
immobiliari per classi di contabile dei suoi attivi Ripartizione del valore effi cienza energetica |
| E1-7, 56 | E1-9, 66 | E1-9, 66 (a), 66 (c) | E1-9, 67 (c) |
| ESRS E1 | ESRS E1 | ESRS E1 | ESRS E1 |

| Na | Na | Na | Na | Na | Na | Na | Na | Na | Na | Na | Na |
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Non rendicontato. | Non rendicontato. | Non rendicontato. | Non rendicontato. | Non rendicontato. | Non rendicontato. | Non rendicontato. | Non rendicontato. | Non rendicontato. | Non rendicontato. | Non rendicontato. | Non rendicontato. |
| regolamento delegato (UE) 2020/1818 Allegato II del |
|||||||||||
| tabella 2, indicatore n. 1; allegato I, tabella 2, indicatore n. 8; allega- Allegato I, tabella 1, tore n. 2; allegato 1, to I, tabella 2, indica- indicatore n. 3 |
Allegato I, tabella 2, indicatore n. 7 |
Allegato I, tabella 2, indicatore n. 8 |
Allegato I, tabella 2, indicatore n. 12 |
Allegato I, tabella 2, indicatore n. 6.2 |
Allegato I, tabella 2, indicatore n. 6.1 |
Allegato I, tabella 1, indicatore n. 7 |
Allegato I, tabella 2, indicatore n. 10 |
Allegato I, tabella 2, indicatore n. 14 |
Allegato I, tabella 2, indicatore n. 11 |
Allegato I, tabella 2, indicatore n. 12 |
|
| Grado di esposizione del portafoglio a opportunità legate al clima |
stanze inquinanti) emesso lamento E-PRTR (registro nell'aria, nell'acqua e nel europeo delle emissioni e dei trasferimenti di so- nell'allegato II del rego- inquinante che fi gura Quantità di ciascun suolo |
Acque e risorse marine | Politica dedicata | Sostenibilità degli oceani e dei mari |
Totale dell'acqua riciclata e riutilizzata |
rispetto ai ricavi netti da Consumo idrico totale operazioni proprie in m3 |
cole/di utilizzo del suolo Politiche o pratiche agri- sostenibili |
Pratiche o politiche di utilizzo del mare/degli oceani ostenibili |
|||
| E1-9, 69 | E2-4, 28 | E3-1, 9 | E3-1, 13 | E3-1, 14 | E3-4, 28 (c) | E3-4, 29 | SBM-3 – E4, 16 (a.i) | SBM-3 – E4, 16 (b) | SBM-3 – E4, 16 (c) | E4-2, 24 (b) | E4-2, 24 (c) |
| ESRS E1 | ESRS E2 | ESRS E3 | ESRS E3 | ESRS E3 | ESRS E3 | ESRS E3 | ESRS 2 | ESRS 2 | ESRS 2 | ESRS E4 | ESRS E4 |
| oorsa: distribution and commercial use strictly prohibited ████ | |
|---|---|

| Na | Na | Na | 114 | 114 | 139 | 139 | 139 | 139 | 142 | Na | Na |
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Non rendicontato. | Non rendicontato. | Non rendicontato. | zioni a grave rischio di lavoro forzato o riscontrate opera Non sono state Rendicontato. lavoro coatto. |
scontrate operazioni a grave rischio di Non sono state ri Rendicontato. lavoro minorile. |
Rendicontato. | Rendicontato. | Rendicontato. | Rendicontato. | Rendicontato. | Non rendicontato. | Non rendicontato. |
| Regolamento delegato (UE) 2020/1816 Commissione, allegato II della |
Regolamento delegato della Commissione, (UE) 2020/1816 allegato II |
||||||||||
| Allegato I, tabella 2, indicatore n. 15 |
Allegato I, tabella 2, indicatore n. 13 |
Allegato I, tabella 1, indicatore n. 9 |
Allegato I, tabella 3, indicatore n. 13 |
Allegato I, tabella 3, indicatore n. 12 |
Allegato I, tabella 3, allegato I, tabella 1, indicatore n. 9 e indicatore n. 11 |
Allegato I, tabella 3, indicatore n. 11 |
Allegato I, tabella 3, indicatore n. 1 |
Allegato I, tabella 3, indicatore n. 5 |
Allegato I, tabella 3, indicatore n. 2 |
Allegato I, tabella 3, indicatore n. 3 |
|
| Politiche volte ad affronta- re la deforestazione |
Rifi uti non riciclati | Rifi uti pericolosi e rifi uti radioattivi |
Rischio di lavoro forzato | Rischio di lavoro minorile | Impegni politici in materia di diritti umani |
convenzioni fondamentali zione internazionale del questioni oggetto delle da 1 a 8 dell'Organizza dovuta diligenza sulle Politiche in materia di lavoro |
Procedure e misure per prevenire la tratta di esseri umani |
sistema di gestione degli Politica di prevenzione o infortuni sul lavoro |
mento dei reclami/delle Meccanismi di tratta denunce |
mero e tasso di infortuni Numero di decessi e nu connessi al lavoro |
perdute a causa di ferite, infortuni, incidenti mortali Numero di giornate o malattie |
| E4-2, 24 (d) | E5-5, 37 (d) | E5-5, 39 | SBM3 – S1, 14 (f) | SBM3 – S1, 14 (g) | S1-1, 20 | S1-1, 21 | S1-1, 22 | S1-1, 23 | S1-3, 32 (c) | S1-14, 88 (b), (c) | S1-14, 88 (e) |
| ESRS E4 | ESRS E5 | ESRS E5 | ESRS 2 | ESRS 2 | ESRS S1 | ESRS S1 | ESRS S1 | ESRS S1 | ESRS S1 | ESRS S1 | ESRS S1 |
| Na | Na | Na | 152 | 152 | 114 | 152 | 152 | 152 |
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Non rendicontato. | Non rendicontato. | Non rendicontato. | Rendicontato. | Rendicontato. | vo di lavoro minorile, per le quali sussiste un rischio signifi cati- tra i lavoratori della Non si riscontrano aree geografi che catena del valore forzato o coatto, Rendicontato. dell'impresa |
Rendicontato. | Rendicontato. | Rendicontato. |
| Regolamento delegato (UE) 2020/1816 della Commissione, allegato II |
regolamento delegato mento delegato (UE) 2020/1816 e articolo Allegato II del regola- 12, paragrafo 1, del (UE) 2020/1818 |
regolamento delegato mento delegato (UE) 2020/1816 e articolo Allegato II del regola- 12, paragrafo 1, del (UE) 2020/1818 |
||||||
| Allegato I, tabella 3, indicatore n. 3 |
Allegato I, tabella 1, indicatore n. 12 |
Allegato I, tabella 3, indicatore n. 8 |
Allegato I, tabella 3, indicatore n. 7 |
Allegato I, tabella 1, allegato I, tabella 3, indicatore n. 10 e indicatore n. 14 |
Allegato I, tabella 3, indicatori nn 12 e 13 |
allegato I, tabella 1, 3, indicatore n. 9 e Allegato I, tabella indicatore n. 11 |
Allegato I, tabella 3, indicatori nn. 11 e 4 |
Allegato I, tabella 1, indicatore n. 10 |
| perdute a causa di ferite, infortuni, incidenti mortali Numero di giornate o malattie |
Divario retributivo di genere non corretto |
Eccesso di divario retribu- tivo a favore dell'ammini- stratore delegato |
Incidenti legati alla discri- minazione |
umani e delle linee guida Mancato rispetto dei prin- Unite su imprese e diritti cipi guida delle Nazioni dell'OCSE |
Grave rischio di lavoro mi- norile o di lavoro forzato nella catena del lavoro |
Impegni politici in materia di diritti umani |
lavoratori nella catena del Politiche connesse ai valore |
umani e delle linee guida Mancato rispetto dei prin- Unite su imprese e diritti cipi guida delle Nazioni dell'OCSE |
| S1-14, 88 (e) | S1-16, 97 (a) | S1-16, 97 (b) | S1-17, 103 (a) | S1-17, 104 (a) | SBM-3 – S2, 11 (b) | S2-1, 17 | S2-1, 18 | S2-1, 19 |
| ESRS S1 | ESRS S1 | ESRS S1 | ESRS S1 | ESRS S1 | ESRS 2 | ESRS S2 | ESRS S2 | ESRS S2 |
Banca Popolare dell'Alto Adige SpA – Relazione sull'andamento della gestione

| 152 | 152 | 152 | 153 | 153 | 154 | 157 | 157 | Na |
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Rendicontato. | Rendicontato. | Rendicontato. | Rendicontato. | Rendicontato. | Rendicontato. | Rendicontato. | Rendicontato. | Non rendicontato. |
| Regolamento delegato (UE) 2020/1816 della Commissione, allegato II |
Regolamento delegato Commissione, allegato (UE) 2020/1816 della II |
regolamento delegato mento delegato (UE) 2020/1816 e articolo Allegato II del regola 12, paragrafo 1, del (UE) 2020/1818 |
regolamento delegato mento delegato (UE) 2020/1816 e articolo Allegato II del regola 12, paragrafo 1, del (UE) 2020/1818 |
|||||
| Allegato I, tabella 3, indicatore n. 14 |
Allegato I, tabella 3, allegato I, tabella 1, indicatore n. 9 e indicatore n. 11 |
Allegato I, tabella 1, indicatore n. 10 |
Allegato I, tabella 3, indicatore n. 14 |
allegato I, tabella 1, 3, indicatore n. 9 e Allegato I, tabella indicatore n. 11 |
Allegato I, tabella 1, indicatore n. 10 |
Allegato I, tabella 3, indicatore n. 14 |
||
| convenzioni fondamentali zione internazionale del questioni oggetto delle da 1 a 8dell'Organizza dovuta diligenza sulle Politiche in materia di lavoro |
convenzioni fondamentali zione internazionale del questioni oggetto delle da 1 a 8dell'Organizza dovuta diligenza sulle Politiche in materia di lavoro |
nella sua catena del valo Problemi e incidenti in materia di diritti umani re a monte e a valle |
Impegni politici in materia di diritti umani |
e diritti umani, dei principi Nazioni Unite su imprese dell'OIL o delle linee gui Mancato rispetto dei principi guida delle da dell'OCSE |
Problemi e incidenti in materia di diritti umani |
sumatori e agli utilizzatori Politiche connesse ai con fi nali |
umani e delle linee guida Mancato rispetto dei prin Unite su imprese e diritti cipi guida delle Nazioni dell'OCSE |
Problemi e incidenti in materia di diritti umani |
| S2-1, 19 | S2-1, 19 | S2-4, 36 | S3-1, 16 | S3-1, 17 | S3-4, 36 | S4-1, 16 | S4-1, 17 | S4-4, 35 |
| ESRS S2 | ESRS S2 | ESRS S2 | ESRS S3 | ESRS S3 | ESRS S3 | ESRS S4 | ESRS S4 | ESRS S4 |

| eleborsa: distribution and commercial use strictly prohibited | |||
|---|---|---|---|

| 169 | 169 | 173 | 173 |
|---|---|---|---|
| Rendicontato. | Rendicontato. | Rendicontato. | Rendicontato. |
| mento delegato (UE) Allegato II del regola- 2020/1816 |
|||
| Allegato I, tabella 3, indicatore n. 15 |
Allegato I, tabella 3, indicatore n. 6 |
Allegato I, tabella 3, indicatore n. 17 |
Allegato I, tabella 3, indicatore n. 16 |
| Nazioni Unite contro la Convenzione delle corruzione |
Protezione degli infor- matori |
contro la corruzione attiva Ammende infl itte per violazioni delle leggi e passiva |
Norme di lotta alla corru- zione attiva e passiva |
| G1-1, 10 (b) | G1-1, 10 (d) | G1-4, 24 (a) | G1-4, 24 (b) |
| ESRS G1 | ESRS G1 | ESRS G1 | ESRS G1 |
| a | b | c | d | e | f | g | h | i | j | k | l | m | n | ||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| 31.12.2024 | |||||||||||||||
| (CCM) | Mitigazione dei cambiamenti climatici | Adattamento ai cambiamenti climatici (CCA) |
(WTR) | Acque e risorse marine | |||||||||||
| Valore | (ammissibile alla tassonomia) | Di cui verso settori pertinenti per la tassonomia | tassonomia (ammissibile alla tassonomia) Di cui verso settori pertinenti per la |
tassonomia (ammissibile alla tassonomia) Di cui verso settori pertinenti per la |
|||||||||||
| In Milioni di Eur | le (lordo) contabi |
(allineato alla tassonomia) Di cui ecosostenibile |
(allineato alla tassonomia) Di cui ecosostenibile |
Di cui ecosostenibile (allineato alla tassonomia) |
|||||||||||
| totale | impiego proventi Di cui dei |
Di cui di transizio ne |
abilitante Di cui |
impiego proventi Di cui dei |
abilitante Di cui |
impiego dei pro Di cui venti |
abilitante Di cui |
||||||||
| GAR - Attivi coperti sia al numeratore che al denominatore | |||||||||||||||
| 1 | Prestiti e anticipi, titoli di debito e strumenti rappresentativi di capitale non posseduti per la negoziazione ammissibili per il calcolo del GAR |
3.934 | 1.716 | 206 | 7 | - | 6 | 14 | - | - | - | - | - | - | - |
| 2 | Imprese fi nanziarie | 232 | 36 | 4 | - | - | - | 1 | - | - | - | - | - | - | - |
| 3 | Enti creditizi | 155 | 29 | 1 | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - |
| 4 | Prestiti e anticipi | 6 | 2 | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - |
| 5 | Titoli di debito, compresi UoP | 149 | 27 | 1 | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - |
| 6 | Strumenti rappresentativi di capitale | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - |
| 7 | Altre Imprese fi nanziarie | 78 | 8 | 2 | - | - | - | 1 | - | - | - | - | - | - | - |
| 8 | di cui imprese di investimento | 68 | 8 | 2 | - | - | - | 1 | - | - | - | - | - | - | - |
| 9 | Prestiti e anticipi | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - |
| 10 | Titoli di debito, compresi UoP (*) | 68 | 8 | 2 | - | - | - | 1 | - | - | - | - | - | - | - |
| 11 | Strumenti rappresentativi di capitale | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - |
| 12 | di cui società di gestione | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - |
| 13 | Prestiti e anticipi | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - |
| 14 | Titoli di debito, compresi UoP | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - |
| 15 | Strumenti rappresentativi di capitale | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - |
| 16 | di cui imprese di assicurazione | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - |
| 17 | Prestiti e anticipi | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - |
| 18 | Titoli di debito, compresi UoP | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - |
| 19 | Strumenti rappresentativi di capitale | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - |
| 20 | Imprese non fi nanziarie | 83 | 22 | 20 | 7 | - | 6 | 14 | - | - | - | - | - | - | - |
| 21 | Prestiti e anticipi | 34 | 1 | 1 | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - |
| 22 | Titoli di debito, compresi UoP | 49 | 21 | 20 | 7 | - | 6 | 14 | - | - | - | - | - | - | - |
| 23 | Strumenti rappresentativi di capitale | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - |
| 24 | Famiglie | 3.531 | 1.574 | 182 | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - |
| 25 | di cui prestiti garantiti da immobili residenziali | 1.326 | 1.326 | 182 | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - |
| 26 | di cui prestiti per la ristrutturazione di edifi ci | 234 | 234 | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - |
| 27 | di cui prestiti per veicoli a motore | 13 | 13 | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - |
| 28 | Finanziamento delle amministrazioni locali (**) | 88 | 84 | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - |
| 29 | Finanziamento dell'edilizia | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - |
| 30 | Finanziamento di altre pubbliche amministrazioni locali | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - |
184

| o | q p |
r | t s |
u | v | w | x | y | z | aa | ab | ac | ad | ae | ||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| 31.12.2024 | ||||||||||||||||
| Economia circolare (CE) | Inquinamento (PPC) | Biodiversità ed ecosistemi (BIO) | TOTALE (CCM + CCA + WTR + CE + PPC + BIO) | |||||||||||||
| Di cui verso settori pertinenti per la tassonomia (ammissibile alla tassonomia) |
Di cui verso settori pertinenti per la tassonomia (ammissibile alla tasso nomia) |
Di cui verso settori pertinenti per la tassonomia (ammissibile alla tassonomia) |
(ammissibile alla tassonomia) | Di cui verso settori pertinenti per la tassonomia | ||||||||||||
| In Milioni di Eur | (allineato alla tassonomia) Di cui ecosostenibile |
(allineato alla tassonomia) Di cui ecosostenibile |
(allineato alla tassonomia) Di cui ecosostenibile |
(allineato alla tassonomia) Di cui ecosostenibile |
||||||||||||
| impiego proventi Di cui dei |
abilitante Di cui |
impiego proventi Di cui dei |
abilitante Di cui |
impiego proventi Di cui dei |
abilitante Di cui |
impiego proventi Di cui dei |
di transi Di cui zione |
abilitante Di cui |
||||||||
| GAR - Attivi coperti sia al numeratore che al denominatore | ||||||||||||||||
| Prestiti e anticipi, titoli di debito e strumenti rappresentativi di capitale non posseduti per la negoziazione ammissibili per il calcolo del GAR 1 |
- | - | - | - | - | - | - - |
- | - | - | - | 1.719 | 223 | 7 | - | 6 |
| Imprese fi nanziarie 2 |
- | - | - | - | - | - | - - |
- | - | - | - | 38 | 4 | - | - | - |
| Enti creditizi 3 |
- | - | - | - | - | - | - - |
- | - | - | - | 29 | 1 | - | - | - |
| Prestiti e anticipi 4 |
- | - | - | - | - | - | - - |
- | - | - | - | 2 | - | - | - | - |
| Titoli di debito, compresi UoP 5 |
- | - | - | - | - | - | - - |
- | - | - | - | 27 | 1 | - | - | - |
| Strumenti rappresentativi di capitale 6 |
- | - | - | - | - | - | - - |
- | - | - | - | - | - | - | - | - |
| Altre Imprese fi nanziarie 7 |
- | - | - | - | - | - | - - |
- | - | - | - | 9 | 2 | - | - | - |
| di cui imprese di investimento 8 |
- | - | - | - | - | - | - - |
- | - | - | - | 9 | 2 | - | - | - |
| Prestiti e anticipi 9 |
- | - | - | - | - | - | - - |
- | - | - | - | - | - | - | - | - |
| Titoli di debito, compresi UoP (*) 10 |
- | - | - | - | - | - | - - |
- | - | - | - | 9 | 2 | - | - | - |
| Strumenti rappresentativi di capitale 11 |
- | - | - | - | - | - | - - |
- | - | - | - | - | - | - | - | - |
| di cui società di gestione 12 |
- | - | - | - | - | - | - - |
- | - | - | - | - | - | - | - | - |
| Prestiti e anticipi 13 |
- | - | - | - | - | - | - - |
- | - | - | - | - | - | - | - | - |
| Titoli di debito, compresi UoP 14 |
- | - | - | - | - | - | - - |
- | - | - | - | - | - | - | - | - |
| Strumenti rappresentativi di capitale 15 |
- | - | - | - | - | - | - - |
- | - | - | - | - | - | - | - | - |
| di cui imprese di assicurazione 16 |
- | - | - | - | - | - | - - |
- | - | - | - | - | - | - | - | - |
| Prestiti e anticipi 17 |
- | - | - | - | - | - | - - |
- | - | - | - | - | - | - | - | - |
| Titoli di debito, compresi UoP 18 |
- | - | - | - | - | - | - - |
- | - | - | - | - | - | - | - | - |
| Strumenti rappresentativi di capitale 19 |
- | - | - | - | - | - | - - |
- | - | - | - | - | - | - | - | - |
| Imprese non fi nanziarie 20 |
- | - | - | - | - | - | - - |
- | - | - | - | 23 | 38 | 7 | - | 6 |
| Prestiti e anticipi 21 |
- | - | - | - | - | - | - - |
- | - | - | - | 2 | 18 | - | - | - |
| Titoli di debito, compresi UoP 22 |
- | - | - | - | - | - | - - |
- | - | - | - | 21 | 20 | 7 | - | 6 |
| Strumenti rappresentativi di capitale 23 |
- | - | - | - | - | - | - - |
- | - | - | - | - | - | - | - | - |
| Famiglie 24 |
- | - | - | - | - | - | - - |
- | - | - | - | 1.574 | 182 | - | - | - |
| di cui prestiti garantiti da immobili residenziali 25 |
- | - | - | - | - | - | - - |
- | - | - | - | 1.326 | 182 | - | - | - |
| di cui prestiti per la ristrutturazione di edifi ci 26 |
- | - | - | - | - | - | - - |
- | - | - | - | 234 | - | - | - | - |
| di cui prestiti per veicoli a motore 27 |
- | - | - | - | - | - | - - |
- | - | - | - | 13 | - | - | - | - |
| Finanziamento delle amministrazioni locali (**) 28 |
- | - | - | - | - | - | - - |
- | - | - | - | 84 | - | - | - | - |
| Finanziamento dell'edilizia 29 |
- | - | - | - | - | - | - - |
- | - | - | - | - | - | - | - | - |
| Finanziamento di altre pubbliche amministrazioni locali 30 |
- | - | - | - | - | - | - - |
- | - | - | - | - | - | - | - | - |
*) Si segnala che una controparte della Banca ha pubblicato nella propria DNF FY 2023 la % di allineamento all'obiettivo economia circolare.
(
Segue Modello 1: Attivi per il calcolo del GAR sulla base del fatturato

| a | b | c | d | e | f | g | h | i | j | k | l | m | n | ||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| 31.12.2024 | |||||||||||||||
| Mitigazione dei cambiamenti climatici (CCM) | Adattamento ai cambiamenti climatici (CCA) |
Acque e risorse marine (WTR) | |||||||||||||
| Valore | Di cui verso settori pertinenti per la tassonomia (ammissibile alla tassonomia) |
tassonomia (ammissibile alla tassonomia) Di cui verso settori pertinenti per la |
tassonomia (ammissibile alla tassonomia) Di cui verso settori pertinenti per la |
||||||||||||
| In Milioni di Eur | le (lordo) contabi |
(allineato alla tassonomia) Di cui ecosostenibile |
(allineato alla tassonomia) Di cui ecosostenibile |
(allineato alla tassonomia) Di cui ecosostenibile |
|||||||||||
| totale | impiego proventi Di cui dei |
di transi Di cui zione |
abilitante Di cui |
impiego proventi Di cui dei |
abilitante Di cui |
impiego proventi Di cui dei |
abilitante Di cui |
||||||||
| GAR - Attivi coperti sia al numeratore che al denominatore | |||||||||||||||
| 31 | Garanzie ottenute mediante presa di possesso: immobili residenziali e non residenziali |
- | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - |
| 32 | Attivi esclusi dal numeratore per il calcolo del GAR (inclusi nel denominatore) |
5.579 | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - |
| 33 | Imprese fi nanziarie e non fi nanziarie | 4.836 | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - |
| 34 | PMI e imprese non fi nanziarie (diverse dalle PMI) non soggette agli obblighi di informativa NFRD |
4.803 | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - |
| 35 | Prestiti e anticipi | 4.072 | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - |
| 36 | di cui prestiti garantiti da immobili non residenziali | 492 | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - |
| 37 | di cui prestiti per la ristrutturazione di edifi ci | 1 | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - |
| 38 | Titoli di debito, compresi UoP | 614 | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - |
| 39 | Strumenti rappresentativi di capitale | 117 | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - |
| 40 | Controparti di paesi terzi non soggette agli obblighi di informa tiva NFRD |
33 | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - |
| 41 | Prestiti e anticipi | 1 | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - |
| 42 | Titoli di debito, compresi UoP | 32 | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - |
| 43 | Strumenti rappresentativi di capitale | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - |
| 44 | Derivati | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - |
| 45 | Prestiti interbancari a vista | 4 | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - |
| 46 | Disponibilità liquide e attivi in contante | 85 | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - |
| 47 | Altre categorie di attivi (ad esempio, avviamento, merci ecc.) |
654 | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - |
| 48 | Totale attivi GAR | 9.513 | 1.738 | 226 | 7 | 2 | 17 | 32 | - | - | - | - | - | - | - |
| 49 | Attivi non inclusi per il calcolo del GAR | 2.494 | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - |
| 50 | Amministrazioni centrali ed emittenti sovranazionali | 2.308 | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - |
| 51 | Esposizioni verso le banche centrali | 184 | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - |
| 52 | Portafoglio di negoziazione | 2 | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - |
| 53 | Attivi totali | 12.007 | 1.738 | 226 | 7 | 2 | 17 | 32 | - | - | - | - | - | - | - |
| Esposizioni fuori bilancio - Imprese soggette agli obblighi di informativa della direttiva sulla comunicazione di informazioni di carattere non fi nanziario (NFRD) | |||||||||||||||
| 54 | Garanzie fi nanziarie | 19 | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - |
| 55 | Attività fi nanziarie gestite | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - |
| 56 | di cui titoli di debito | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - |
| 57 | di cui strumenti rappresentativi di capitale | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - |

186
| o | p | q | r | s | t | u | v | x w |
z y |
aa | ab | ac | ad | ae | |||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| 31.12.2024 | |||||||||||||||||
| Economia circolare (CE) | Inquinamento (PPC) | Biodiversità ed ecosistemi (BIO) | TOTALE (CCM + CCA + WTR + CE + PPC + BIO) | ||||||||||||||
| Di cui verso settori pertinenti per la tassonomia (ammissibile alla tassonomia) |
Di cui verso settori pertinenti per la tassonomia (ammissibile alla tassonomia) |
tassonomia) | Di cui verso settori pertinenti per la tassonomia (ammissibile alla |
(ammissibile alla tassonomia) | Di cui verso settori pertinenti per la tassonomia | ||||||||||||
| In Milioni di Eur | (allineato alla tassonomia) Di cui ecosostenibile |
(allineato alla tassonomia) Di cui ecosostenibile |
(allineato alla tassonomia) Di cui ecosostenibile |
(allineato alla tassonomia) Di cui ecosostenibile |
|||||||||||||
| impiego proventi Di cui dei |
abilitante Di cui |
impiego proventi Di cui dei |
abilitante Di cui |
abilitante Di cui impiego proventi Di cui dei |
impiego proventi Di cui dei |
di transi Di cui zione |
abilitante Di cui |
||||||||||
| GAR - Attivi coperti sia al numeratore che al denominatore | |||||||||||||||||
| 31 | Garanzie ottenute mediante presa di possesso: immobili residenziali e non residenziali |
- | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - - |
- | - | - | - | - |
| 32 | Attivi esclusi dal numeratore per il calcolo del GAR (inclusi nel denominatore) |
- | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - - |
- | - | - | - | - |
| 33 | Imprese fi nanziarie e non fi nanziarie | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - - |
- | - | - | - | - |
| 34 | PMI e imprese non fi nanziarie (diverse dalle PMI) non soggette agli obblighi di informativa NFRD |
- | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - - |
- | - | - | - | - |
| 35 | Prestiti e anticipi | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - - |
- | - | - | - | - |
| 36 | di cui prestiti garantiti da immobili non residenziali | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - - |
- | - | - | - | - |
| 37 | di cui prestiti per la ristrutturazione di edifi ci | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - - |
- | - | - | - | - |
| 38 | Titoli di debito, compresi UoP | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - - |
- | - | - | - | - |
| 39 | Strumenti rappresentativi di capitale | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - - |
- | - | - | - | - |
| 40 | Controparti di paesi terzi non soggette agli obblighi di informa tiva NFRD |
- | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - - |
- | - | - | - | - |
| 41 | Prestiti e anticipi | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - - |
- | - | - | - | - |
| 42 | Titoli di debito, compresi UoP | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - - |
- | - | - | - | - |
| 43 | Strumenti rappresentativi di capitale | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - - |
- | - | - | - | - |
| 44 | Derivati | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - - |
- | - | - | - | - |
| 45 | Prestiti interbancari a vista | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - - |
- | - | - | - | - |
| 46 | Disponibilità liquide e attivi in contante | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - - |
- | - | - | - | - |
| 47 | Altre categorie di attivi (ad esempio, avviamento, merci ecc.) |
- | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - - |
- | - | - | - | - |
| 48 | Totale attivi GAR | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - - |
1.719 | 223 | 7 | - | 6 |
| 49 | Attivi non inclusi per il calcolo del GAR | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - - |
- | - | - | - | - |
| 50 | Amministrazioni centrali ed emittenti sovranazionali | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - - |
- | - | - | - | - |
| 51 | Esposizioni verso le banche centrali | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - - |
- | - | - | - | - |
| 52 | Portafoglio di negoziazione | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - - |
- | - | - | - | - |
| 53 | Attivi totali | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - - |
1.719 | 223 | 7 | - | 6 |
| Esposizioni fuori bilancio - Imprese soggette agli obblighi di informativa della direttiva sulla comunicazione di informazioni di carattere non fi nanziario (NFRD) 24 | |||||||||||||||||
| 54 | Garanzie fi nanziarie | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - - |
- | - | - | - | - |
| 55 | Attività fi nanziarie gestite | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - - |
- | - | - | - | - |
| 56 | di cui titoli di debito | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - - |
- | - | - | - | - |
| 57 | di cui strumenti rappresentativi di capitale | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - - |
- | - | - | - | - |

| Modello 1: Attivi per il calcolo del GAR sulla base del CapEx |
|---|
| a | b | c | d | e | f | g | h | i | j | k | l | m | n | |||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| 31.12.2024 | ||||||||||||||||
| Mitigazione dei cambiamenti climatici (CCM) |
Adattamento ai cambiamenti climatici (CCA) |
(WTR) | Acque e risorse marine | |||||||||||||
| Valore | Di cui verso settori pertinenti per la tassonomia (ammissibile alla tassonomia) |
tassonomia (ammissibile alla tassonomia) Di cui verso settori pertinenti per la |
tassonomia (ammissibile alla tassonomia) | Di cui verso settori pertinenti per la | ||||||||||||
| In Milioni di Eur | le (lordo) contabi |
(allineato alla tassonomia) Di cui ecosostenibile |
(allineato alla tassonomia) Di cui ecosostenibile |
Di cui ecosostenibile (allineato alla tassonomia) |
||||||||||||
| totale | impiego proventi Di cui dei |
Di cui di transizio ne |
abilitante Di cui |
impiego proventi Di cui dei |
abilitante Di cui |
impiego dei pro Di cui venti |
abilitante Di cui |
|||||||||
| GAR - Attivi coperti sia al numeratore che al denominatore | ||||||||||||||||
| 1 | Prestiti e anticipi, titoli di debito e strumenti rappresentativi di capitale non posseduti per la negoziazione ammissibili per il calcolo del GAR |
3.934 | 1.738 | 226 | 7 | 2 | 17 | 32 | - | - | - | - | - | - | - | |
| 2 | Imprese fi nanziarie | 232 | 39 | 6 | - | - | 1 | 2 | - | - | - | - | - | - | - | |
| 3 | Enti creditizi | 155 | 29 | 2 | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | |
| 4 | Prestiti e anticipi | 6 | 2 | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | |
| 5 | Titoli di debito, compresi UoP | 149 | 27 | 1 | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | |
| 6 | Strumenti rappresentativi di capitale | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | |
| 7 | Altre Imprese fi nanziarie | 78 | 10 | 4 | - | - | - | 2 | - | - | - | - | - | - | - | |
| 8 | di cui imprese di investimento | 68 | 10 | 4 | - | - | - | 2 | - | - | - | - | - | - | - | |
| 9 | Prestiti e anticipi | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | |
| 10 | Titoli di debito, compresi UoP | 68 | 10 | 4 | - | - | - | 2 | - | - | - | - | - | - | - | |
| 11 | Strumenti rappresentativi di capitale | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | |
| 12 | di cui società di gestione | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | |
| 13 | Prestiti e anticipi | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | |
| 14 | Titoli di debito, compresi UoP | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | |
| 15 | Strumenti rappresentativi di capitale | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | |
| 16 | di cui imprese di assicurazione | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | |
| 17 | Prestiti e anticipi | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | |
| 18 | Titoli di debito, compresi UoP | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | |
| 19 | Strumenti rappresentativi di capitale | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | |
| 20 | Imprese non fi nanziarie | 83 | 41 | 38 | 7 | 2 | 16 | 30 | - | - | - | - | - | - | - | |
| 21 | Prestiti e anticipi | 34 | 4 | 2 | - | 2 | - | - | - | - | - | - | - | - | - | |
| 22 | Titoli di debito, compresi UoP | 49 | 38 | 36 | 7 | - | 16 | 30 | - | - | - | - | - | - | - | |
| 23 | Strumenti rappresentativi di capitale | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | |
| 24 | Famiglie | 3.531 | 1.574 | 182 | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | |
| 25 | di cui prestiti garantiti da immobili residenziali | 1.326 | 1.326 | 182 | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | |
| 26 | di cui prestiti per la ristrutturazione di edifi ci | 234 | 234 | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | |
| 27 | di cui prestiti per veicoli a motore | 13 | 13 | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | |
| 28 | Finanziamento delle amministrazioni locali (*) | 88 | 84 | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | |
| 29 | Finanziamento dell'edilizia | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | |
| 30 | Finanziamento di altre pubbliche amministrazioni locali | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | |
| (*) | L'intera esposizione verso Pubblica Amministrazione è stata inserita in un'unica riga in quanto il modello aziendale di Volksbank non si basa in larga misura sul fi nanziamento dell'edilizia residenziale pubblica. |

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|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| 31.12.2024 | |||||||||||||||
| Economia circolare (CE) | Inquinamento (PPC) | Biodiversità ed ecosistemi (BIO) | TOTALE (CCM + CCA + WTR + CE + PPC + BIO) | ||||||||||||
| Di cui verso settori pertinenti per la | tassonomia (ammissibile alla tassonomia) |
nomia) | Di cui verso settori pertinenti per la tassonomia (ammissibile alla tasso |
Di cui verso settori pertinenti per la tassonomia (ammissibile alla tassonomia) |
Di cui verso settori pertinenti per la tassonomia (ammissibile alla tassonomia) |
||||||||||
| In Milioni di Eur | (allineato alla tassonomia) Di cui ecosostenibile |
(allineato alla tassonomia) Di cui ecosostenibile |
(allineato alla tassonomia) Di cui ecosostenibile |
(allineato alla tassonomia) | Di cui ecosostenibile | ||||||||||
| impiego proventi Di cui dei |
abilitante Di cui |
impiego proventi Di cui dei |
abilitante Di cui |
impiego proventi Di cui dei |
abilitante Di cui |
impiego proventi Di cui dei |
di transi Di cui zione |
abilitante Di cui |
|||||||
| GAR - Attivi coperti sia al numeratore che al denominatore | |||||||||||||||
| Prestiti e anticipi, titoli di debito e strumenti rappresentativi di capitale non posseduti per la negoziazione ammissibili per il calcolo del GAR 1 |
- - |
- | - | - | - | - | - | - | - - |
- | 1.742 | 244 | 7 | 2 | 17 |
| Imprese fi nanziarie 2 |
- - |
- | - | - | - | - | - | - | - - |
- | 41 | 6 | - | - | 1 |
| Enti creditizi 3 |
- - |
- | - | - | - | - | - | - | - - |
- | 29 | 2 | - | - | - |
| Prestiti e anticipi 4 |
- - |
- | - | - | - | - | - | - | - - |
- | 2 | - | - | - | - |
| Titoli di debito, compresi UoP 5 |
- - |
- | - | - | - | - | - | - | - - |
- | 27 | 1 | - | - | - |
| Strumenti rappresentativi di capitale 6 |
- - |
- | - | - | - | - | - | - | - - |
- | - | - | - | - | - |
| Altre Imprese fi nanziarie 7 |
- - |
- | - | - | - | - | - | - | - - |
- | 12 | 4 | - | - | - |
| di cui imprese di investimento 8 |
- - |
- | - | - | - | - | - | - | - - |
- | 12 | 4 | - | - | - |
| Prestiti e anticipi 9 |
- - |
- | - | - | - | - | - | - | - - |
- | - | - | - | - | - |
| Titoli di debito, compresi UoP 10 |
- - |
- | - | - | - | - | - | - | - - |
- | 12 | 4 | - | - | - |
| Strumenti rappresentativi di capitale 11 |
- - |
- | - | - | - | - | - | - | - - |
- | - | - | - | - | - |
| di cui società di gestione 12 |
- - |
- | - | - | - | - | - | - | - - |
- | - | - | - | - | - |
| Prestiti e anticipi 13 |
- - |
- | - | - | - | - | - | - | - - |
- | - | - | - | - | - |
| Titoli di debito, compresi UoP 14 |
- - |
- | - | - | - | - | - | - | - - |
- | - | - | - | - | - |
| Strumenti rappresentativi di capitale 15 |
- - |
- | - | - | - | - | - | - | - - |
- | - | - | - | - | - |
| di cui imprese di assicurazione 16 |
- - |
- | - | - | - | - | - | - | - - |
- | - | - | - | - | - |
| Prestiti e anticipi 17 |
- - |
- | - | - | - | - | - | - | - - |
- | - | - | - | - | - |
| Titoli di debito, compresi UoP 18 |
- - |
- | - | - | - | - | - | - | - - |
- | - | - | - | - | - |
| Strumenti rappresentativi di capitale 19 |
- - |
- | - | - | - | - | - | - | - - |
- | - | - | - | - | - |
| Imprese non fi nanziarie 20 |
- - |
- | - | - | - | - | - | - | - - |
- | 43 | 56 | 7 | 2 | 17 |
| Prestiti e anticipi 21 |
- - |
- | - | - | - | - | - | - | - - |
- | 5 | 20 | - | 2 | - |
| Titoli di debito, compresi UoP 22 |
- - |
- | - | - | - | - | - | - | - - |
- | 38 | 36 | 7 | - | 17 |
| Strumenti rappresentativi di capitale 23 |
- - |
- | - | - | - | - | - | - | - - |
- | - | - | - | - | - |
| Famiglie 24 |
- - |
- | - | - | - | - | - | - | - - |
- | 1.574 | 182 | - | - | - |
| di cui prestiti garantiti da immobili residenziali 25 |
- - |
- | - | - | - | - | - | - | - - |
- | 1.326 | 182 | - | - | - |
| di cui prestiti per la ristrutturazione di edifi ci 26 |
- - |
- | - | - | - | - | - | - | - - |
- | 234 | - | - | - | - |
| di cui prestiti per veicoli a motore 27 |
- - |
- | - | - | - | - | - | - | - - |
- | 13 | - | - | - | - |
| Finanziamento delle amministrazioni locali (*) 28 |
- - |
- | - | - | - | - | - | - | - - |
- | 84 | - | - | - | - |
| Finanziamento dell'edilizia 29 |
- - |
- | - | - | - | - | - | - | - - |
- | - | - | - | - | - |
| Finanziamento di altre pubbliche amministrazioni locali 30 |
- - |
- | - | - | - | - | - | - | - - |
- | - | - | - | - | - |
( *) L'intera esposizione verso Pubblica Amministrazione è stata inserita in un'unica riga in quanto il modello aziendale di Volksbank non si basa in larga misura sul fi nanziamento dell'edilizia residenziale pubblica
Segue Modello 1: Attivi per il calcolo del GAR sulla base del CapEx
| Segue Modello 1: Attivi per il calcolo del GAR sulla base del CapEx |
|---|
| a | b | c | d | e | f | g | h | i | j | k | l | m | n | ||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| 31.12.2024 | |||||||||||||||
| Mitigazione dei cambiamenti climatici (CCM) | Adattamento ai cambiamenti climatici | (CCA) | Acque e risorse marine (WTR) | ||||||||||||
| Valore | Di cui verso settori pertinenti per la tassonomia (ammissibile alla tassonomia) |
tassonomia (ammissibile alla tassonomia) Di cui verso settori pertinenti per la |
tassonomia (ammissibile alla tassonomia) Di cui verso settori pertinenti per la |
||||||||||||
| In Milioni di Euro | le (lordo) contabi |
(allineato alla tassonomia) | Di cui ecosostenibile | (allineato alla tassonomia) Di cui ecosostenibile |
(allineato alla tassonomia) Di cui ecosostenibile |
||||||||||
| totale | impiego proventi Di cui dei |
di transi Di cui zione |
abilitante Di cui |
impiego proventi Di cui dei |
abilitante Di cui |
impiego proventi Di cui dei |
abilitante Di cui |
||||||||
| GAR - Attivi coperti sia al numeratore che al denominatore | |||||||||||||||
| 31 | Garanzie ottenute mediante presa di possesso: immobili residenziali e non residenziali |
- | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - |
| 32 | Attivi esclusi dal numeratore per il calcolo del GAR (inclusi nel denominatore) |
5.579 | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - |
| 33 | Imprese fi nanziarie e non fi nanziarie | 4.836 | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - |
| 34 | PMI e imprese non fi nanziarie (diverse dalle PMI) non soggette agli obblighi di informativa NFRD |
4.803 | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - |
| 35 | Prestiti e anticipi | 4.072 | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - |
| 36 | di cui prestiti garantiti da immobili non residenziali | 492 | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - |
| 37 | di cui prestiti per la ristrutturazione di edifi ci | 1 | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - |
| 38 | Titoli di debito, compresi UoP | 614 | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - |
| 39 | Strumenti rappresentativi di capitale | 117 | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - |
| 40 | Controparti di paesi terzi non soggette agli obblighi di informa tiva NFRD |
33 | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - |
| 41 | Prestiti e anticipi | 1 | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - |
| 42 | Titoli di debito, compresi UoP | 32 | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - |
| 43 | Strumenti rappresentativi di capitale | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - |
| 44 | Derivati | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - |
| 45 | Prestiti interbancari a vista | 4 | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - |
| 46 | Disponibilità liquide e attivi in contante | 85 | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - |
| 47 | Altre categorie di attivi (ad esempio, avviamento, merci ecc.) |
654 | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - |
| 48 | Totale attivi GAR | 9.513 | 1.738 | 226 | 7 | 2 | 17 | 32 | - | - | - | - | - | - | - |
| 49 | Attivi non inclusi per il calcolo del GAR | 2.494 | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - |
| 50 | Amministrazioni centrali ed emittenti sovranazionali | 2.308 | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - |
| 51 | Esposizioni verso le banche centrali | 184 | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - |
| 52 | Portafoglio di negoziazione | 2 | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - |
| 53 | Attivi totali | 12.007 | 1.738 | 226 | 7 | 2 | 17 | 32 | - | - | - | - | - | - | - |
| Esposizioni fuori bilancio - Imprese soggette agli obblighi di informativa della direttiva sulla comunicazione di informazioni di carattere non fi nanziario (NFRD) | |||||||||||||||
| 54 | Garanzie fi nanziarie | 19 | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - |
| 55 | Attività fi nanziarie gestite | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - |
| 56 | di cui titoli di debito | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - |
| 57 | di cui strumenti rappresentativi di capitale | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - |

| o | r | s | t | u | v | w | x | z | aa | ab | ac | ad | ae | |||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| p | q | 31.12.2024 | y | |||||||||||||||
| Economia circolare (CE) | Inquinamento (PPC) | Biodiversità ed ecosistemi (BIO) | TOTALE (CCM + CCA + WTR + CE + PPC + BIO) | |||||||||||||||
| Di cui verso settori pertinenti per la tassonomia (ammissibile alla tassonomia) |
Di cui verso settori pertinenti per la tassonomia (ammissibile alla tassonomia) |
Di cui verso settori pertinenti per la tassonomia (ammissibile alla tassonomia) |
(ammissibile alla tassonomia) | Di cui verso settori pertinenti per la tassonomia | ||||||||||||||
| In Milioni di Euro | (allineato alla tassonomia) Di cui ecosostenibile |
(allineato alla tassonomia) Di cui ecosostenibile |
(allineato alla tassonomia) Di cui ecosostenibile |
(allineato alla tassonomia) Di cui ecosostenibile |
||||||||||||||
| impiego proventi Di cui dei |
abilitante Di cui |
impiego proventi Di cui dei |
abilitante Di cui |
impiego proventi Di cui dei |
abilitante Di cui |
impiego proventi Di cui dei |
di transi Di cui zione |
abilitante Di cui |
||||||||||
| GAR - Attivi coperti sia al numeratore che al denominatore | ||||||||||||||||||
| 31 | Garanzie ottenute mediante presa di possesso: immobili residenziali e non residenziali |
- | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - |
| 32 | Attivi esclusi dal numeratore per il calcolo del GAR (inclusi nel denominatore) |
- | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - |
| 33 | Imprese fi nanziarie e non fi nanziarie | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - |
| 34 | PMI e imprese non fi nanziarie (diverse dalle PMI) non soggette agli obblighi di informativa NFRD |
- | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - |
| 35 | Prestiti e anticipi | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - |
| 36 | di cui prestiti garantiti da immobili non residenziali | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - |
| 37 | di cui prestiti per la ristrutturazione di edifi ci | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - |
| 38 | Titoli di debito, compresi UoP | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - |
| 39 | Strumenti rappresentativi di capitale | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - |
| 40 | Controparti di paesi terzi non soggette agli obblighi di informa tiva NFRD |
- | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - |
| 41 | Prestiti e anticipi | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - |
| 42 | Titoli di debito, compresi UoP | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - |
| 43 | Strumenti rappresentativi di capitale | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - |
| 44 | Derivati | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - |
| 45 | Prestiti interbancari a vista | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - |
| 46 | Disponibilità liquide e attivi in contante | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - |
| 47 | Altre categorie di attivi (ad esempio, avviamento, merci ecc.) |
- | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - |
| 48 | Totale attivi GAR | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | 1.742 | 244 | 7 | 2 | 17 |
| 49 | Attivi non inclusi per il calcolo del GAR | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - |
| 50 | Amministrazioni centrali ed emittenti sovranazionali | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - |
| 51 | Esposizioni verso le banche centrali | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - |
| 52 | Portafoglio di negoziazione | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - |
| 53 | Attivi totali | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | 1.742 | 244 | 7 | 2 | 17 |
| Esposizioni fuori bilancio - Imprese soggette agli obblighi di informativa della direttiva sulla comunicazione di informazioni di carattere non fi nanziario (NFRD) | ||||||||||||||||||
| 54 | Garanzie fi nanziarie | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - |
| 55 | Attività fi nanziarie gestite | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - |
| 56 | di cui titoli di debito | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - |
| 57 | di cui strumenti rappresentativi di capitale | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - |
Segue Modello 1: Attivi per il calcolo del GAR sulla base del CapEx

| Modello 1: Attivi per il calcolo del GAR sulla base del fatturato |
|---|
| a | b | c | d | e | f | g | h | i | j | k | m l |
n | ||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| 31.12.2023 | ||||||||||||||
| (CCM) | Mitigazione dei cambiamenti climatici | (CCA) | Adattamento ai cambiamenti climatici | Acque e risorse marine (WTR) |
||||||||||
| Valore | (ammissibile alla tassonomia) | Di cui verso settori pertinenti per la tassonomia | tassonomia (ammissibile alla tassonomia) Di cui verso settori pertinenti per la |
tassonomia (ammissibile alla tassonomia) Di cui verso settori pertinenti per la |
||||||||||
| In Milioni di Euro | le (lordo) contabi |
(allineato alla tassonomia) Di cui ecosostenibile |
(allineato alla tassonomia) Di cui ecosostenibile |
Di cui ecosostenibile (allineato alla tassonomia) |
||||||||||
| totale | impiego proventi Di cui dei |
Di cui di transizio ne |
abilitante Di cui |
impiego proventi Di cui dei |
abilitante Di cui |
impiego dei pro Di cui venti |
abilitante Di cui |
|||||||
| GAR - Attivi coperti sia al numeratore che al denominatore | ||||||||||||||
| 1 | Prestiti e anticipi, titoli di debito e strumenti rappresentativi di capitale non posseduti per la negoziazione ammissibili per il calcolo del GAR |
3.973 | 2.511 | 237 | - | 2 | - | - | - | - | - | - | - - |
- |
| 2 | Imprese fi nanziarie | 182 | 30 | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - - |
- |
| 3 | Enti creditizi | 119 | 30 | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - - |
- |
| 4 | Prestiti e anticipi | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - - |
- |
| 5 | Titoli di debito, compresi UoP | 119 | 30 | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - - |
- |
| 6 | Strumenti rappresentativi di capitale | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - - |
- |
| 7 | Altre Imprese fi nanziarie | 63 | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - - |
- |
| 8 | di cui imprese di investimento | 63 | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - - |
- |
| 9 | Prestiti e anticipi | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - - |
- |
| 10 | Titoli di debito, compresi UoP (*) | 63 | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - - |
- |
| 11 | Strumenti rappresentativi di capitale | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - - |
- |
| 12 | di cui società di gestione | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - - |
- |
| 13 | Prestiti e anticipi | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - - |
- |
| 14 | Titoli di debito, compresi UoP | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - - |
- |
| 15 | Strumenti rappresentativi di capitale | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - - |
- |
| 16 | di cui imprese di assicurazione | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - - |
- |
| 17 | Prestiti e anticipi | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - - |
- |
| 18 | Titoli di debito, compresi UoP | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - - |
- |
| 19 | Strumenti rappresentativi di capitale | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - - |
- |
| 20 | Imprese non fi nanziarie | 67 | 23 | 15 | - | 2 | - | - | - | - | - | - | - - |
- |
| 21 | Prestiti e anticipi | 14 | 8 | 4 | - | 2 | - | - | - | - | - | - | - - |
- |
| 22 | Titoli di debito, compresi UoP | 52 | 15 | 12 | - | - | - | - | - | - | - | - | - - |
- |
| 23 | Strumenti rappresentativi di capitale | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - - |
- |
| 24 | Famiglie | 3.664 | 2.401 | 221 | - | - | - | - | - | - | - | - | - - |
- |
| 25 | di cui prestiti garantiti da immobili residenziali | 2.401 | 2.401 | 221 | - | - | - | - | - | - | - | - | - - |
- |
| 26 | di cui prestiti per la ristrutturazione di edifi ci | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - - |
- |
| 27 | di cui prestiti per veicoli a motore | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - - |
- |
| 28 | Finanziamento delle amministrazioni locali (**) | 61 | 58 | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - - |
- |
| 29 | Finanziamento dell'edilizia | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - - |
- |
| 30 | Finanziamento di altre pubbliche amministrazioni locali | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - - |
- |

Segue Modello 1: Attivi per il calcolo del GAR sulla base del fatturato

| a | b | c | d | e | f | g | h | i | j | k | l | m | n | ||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| 31.12.2023 | |||||||||||||||
| Mitigazione dei cambiamenti climatici (CCM) | Adattamento ai cambiamenti climatici (CCA) |
Acque e risorse marine (WTR) | |||||||||||||
| Valore | Di cui verso settori pertinenti per la tassonomia (ammissibile alla tassonomia) |
tassonomia (ammissibile alla tassonomia) Di cui verso settori pertinenti per la |
tassonomia (ammissibile alla tassonomia) Di cui verso settori pertinenti per la |
||||||||||||
| In Milioni di Euro | le (lordo) contabi |
(allineato alla tassonomia) | Di cui ecosostenibile | (allineato alla tassonomia) Di cui ecosostenibile |
(allineato alla tassonomia) Di cui ecosostenibile |
||||||||||
| totale | impiego proventi Di cui dei |
di transi Di cui zione |
abilitante Di cui |
impiego proventi Di cui dei |
abilitante Di cui |
impiego proventi Di cui dei |
abilitante Di cui |
||||||||
| GAR - Attivi coperti sia al numeratore che al denominatore | |||||||||||||||
| 31 | Garanzie ottenute mediante presa di possesso: immobili residenziali e non residenziali |
- | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - |
| 32 | Attivi esclusi dal numeratore per il calcolo del GAR (inclusi nel denominatore) |
5.331 | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - |
| 33 | Imprese fi nanziarie e non fi nanziarie | 4.570 | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - |
| 34 | PMI e imprese non fi nanziarie (diverse dalle PMI) non soggette agli obblighi di informativa NFRD |
4.541 | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - |
| 35 | Prestiti e anticipi | 3.957 | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - |
| 36 | di cui prestiti garantiti da immobili non residenziali | 1.449 | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - |
| 37 | di cui prestiti per la ristrutturazione di edifi ci | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - |
| 38 | Titoli di debito, compresi UoP | 488 | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - |
| 39 | Strumenti rappresentativi di capitale | 96 | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - |
| 40 | Controparti di paesi terzi non soggette agli obblighi di informa tiva NFRD |
29 | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - |
| 41 | Prestiti e anticipi | 29 | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - |
| 42 | Titoli di debito, compresi UoP | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - |
| 43 | Strumenti rappresentativi di capitale | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - |
| 44 | Derivati | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - |
| 45 | Prestiti interbancari a vista | 5 | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - |
| 46 | Disponibilità liquide e attivi in contante | 88 | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - |
| 47 | Altre categorie di attivi (ad esempio, avviamento, merci ecc.) |
669 | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - |
| 48 | Totale attivi GAR | 9.305 | 2.511 | 237 | - | 2 | - | - | - | - | - | - | - | - | - |
| 49 | Attivi non inclusi per il calcolo del GAR | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - |
| 50 | Amministrazioni centrali ed emittenti sovranazionali | 2.807 | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - |
| 51 | Esposizioni verso le banche centrali | 124 | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - |
| 52 | Portafoglio di negoziazione | 2 | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - |
| 53 | Attivi totali | 12.238 | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - |
| Esposizioni fuori bilancio - Imprese soggette agli obblighi di informativa della direttiva sulla comunicazione di informazioni di carattere non fi nanziario (NFRD) | |||||||||||||||
| 54 | Garanzie fi nanziarie | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - |
| 55 | Attività fi nanziarie gestite | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - |
| 56 | di cui titoli di debito | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - |
| 57 | di cui strumenti rappresentativi di capitale | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - |

| o | p | q | r | s | t | u | v | 31.12.2023 w |
x | y | z | aa | ab | ac | ad | ae | ||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Economia circolare (CE) | Inquinamento (PPC) | Biodiversità ed ecosistemi (BIO) | TOTALE (CCM + CCA + WTR + CE + PPC + BIO) | |||||||||||||||
| Di cui verso settori pertinenti per la tassonomia (ammissibile alla tassonomia) |
Di cui verso settori pertinenti per la tassonomia (ammissibile alla tassonomia) |
Di cui verso settori pertinenti per la tassonomia (ammissibile alla tassonomia) |
(ammissibile alla tassonomia) | Di cui verso settori pertinenti per la tassonomia | ||||||||||||||
| In Milioni di Euro | (allineato alla tassonomia) Di cui ecosostenibile |
(allineato alla tassonomia) Di cui ecosostenibile |
(allineato alla tassonomia) Di cui ecosostenibile |
(allineato alla tassonomia) Di cui ecosostenibile |
||||||||||||||
| impiego proventi Di cui dei |
abilitante Di cui |
impiego proventi Di cui dei |
abilitante Di cui |
impiego proventi Di cui dei |
abilitante Di cui |
impiego proventi Di cui dei |
di transi Di cui zione |
abilitante Di cui |
||||||||||
| GAR - Attivi coperti sia al numeratore che al denominatore | ||||||||||||||||||
| 31 | Garanzie ottenute mediante presa di possesso: immobili residenziali e non residenziali |
- | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - |
| 32 | Attivi esclusi dal numeratore per il calcolo del GAR (inclusi nel denominatore) |
- | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - |
| 33 | Imprese fi nanziarie e non fi nanziarie | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - |
| 34 | PMI e imprese non fi nanziarie (diverse dalle PMI) non soggette agli obblighi di informativa NFRD |
- | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - |
| 35 | Prestiti e anticipi | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - |
| 36 | di cui prestiti garantiti da immobili non residenziali | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - |
| 37 | di cui prestiti per la ristrutturazione di edifi ci | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - |
| 38 | Titoli di debito, compresi UoP | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - |
| 39 | Strumenti rappresentativi di capitale | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - |
| 40 | Controparti di paesi terzi non soggette agli obblighi di informa tiva NFRD |
- | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - |
| 41 | Prestiti e anticipi | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - |
| 42 | Titoli di debito, compresi UoP | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - |
| 43 | Strumenti rappresentativi di capitale | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - |
| 44 | Derivati | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - |
| 45 | Prestiti interbancari a vista | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - |
| 46 | Disponibilità liquide e attivi in contante | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - |
| 47 | Altre categorie di attivi (ad esempio, avviamento, merci ecc.) |
- | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - |
| 48 | Totale attivi GAR | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | 2.511 | 237 | - | 2 | - |
| 49 | Attivi non inclusi per il calcolo del GAR | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - |
| 50 | Amministrazioni centrali ed emittenti sovranazionali | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - |
| 51 | Esposizioni verso le banche centrali | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - |
| 52 | Portafoglio di negoziazione | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - |
| 53 | Attivi totali | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - |
| Esposizioni fuori bilancio - Imprese soggette agli obblighi di informativa della direttiva sulla comunicazione di informazioni di carattere non fi nanziario (NFRD) | ||||||||||||||||||
| 54 | Garanzie fi nanziarie | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - |
| 55 | Attività fi nanziarie gestite | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - |
| 56 | di cui titoli di debito | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - |
| 57 | di cui strumenti rappresentativi di capitale | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - |

| Modello 1: Attivi per il calcolo del GAR sulla base del CapEx |
|---|
| a | b | c | d | e | f | g | h | i | j | k | l | m | n | ||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| 31.12.2023 | |||||||||||||||
| Mitigazione dei cambiamenti climatici (CCM) |
Adattamento ai cambiamenti climatici (CCA) |
(WTR) | Acque e risorse marine | ||||||||||||
| Valore | Di cui verso settori pertinenti per la tassonomia (ammissibile alla tassonomia) |
tassonomia (ammissibile alla tassonomia) Di cui verso settori pertinenti per la |
tassonomia (ammissibile alla tassonomia) Di cui verso settori pertinenti per la |
||||||||||||
| In Milioni di Euro | le (lordo) contabi |
(allineato alla tassonomia) Di cui ecosostenibile |
(allineato alla tassonomia) Di cui ecosostenibile |
Di cui ecosostenibile (allineato alla tassonomia) |
|||||||||||
| totale | impiego proventi Di cui dei |
Di cui di transizio ne |
abilitante Di cui |
impiego proventi Di cui dei |
abilitante Di cui |
impiego dei pro Di cui venti |
abilitante Di cui |
||||||||
| GAR - Attivi coperti sia al numeratore che al denominatore | |||||||||||||||
| 1 | Prestiti e anticipi, titoli di debito e strumenti rappresentativi di capitale non posseduti per la negoziazione ammissibili per il calcolo del GAR |
3.973 | 2.530 | 242 | - | 3 | - | - | - | - | - | - | - | - | - |
| 2 | Imprese fi nanziarie | 182 | 30 | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - |
| 3 | Enti creditizi | 119 | 30 | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - |
| 4 | Prestiti e anticipi | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - |
| 5 | Titoli di debito, compresi UoP | 119 | 30 | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - |
| 6 | Strumenti rappresentativi di capitale | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - |
| 7 | Altre Imprese fi nanziarie | 63 | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - |
| 8 | di cui imprese di investimento | 63 | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - |
| 9 | Prestiti e anticipi | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - |
| 10 | Titoli di debito, compresi UoP | 63 | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - |
| 11 | Strumenti rappresentativi di capitale | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - |
| 12 | di cui società di gestione | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - |
| 13 | Prestiti e anticipi | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - |
| 14 | Titoli di debito, compresi UoP | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - |
| 15 | Strumenti rappresentativi di capitale | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - |
| 16 | di cui imprese di assicurazione | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - |
| 17 | Prestiti e anticipi | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - |
| 18 | Titoli di debito, compresi UoP | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - |
| 19 | Strumenti rappresentativi di capitale | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - |
| 20 | Imprese non fi nanziarie | 67 | 42 | 21 | - | 3 | - | - | - | - | - | - | - | - | - |
| 21 | Prestiti e anticipi | 14 | 11 | 4 | - | 3 | - | - | - | - | - | - | - | - | - |
| 22 | Titoli di debito, compresi UoP | 52 | 31 | 16 | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - |
| 23 | Strumenti rappresentativi di capitale | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - |
| 24 | Famiglie | 3.664 | 2.401 | 221 | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - |
| 25 | di cui prestiti garantiti da immobili residenziali | 2.401 | 2.401 | 221 | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - |
| 26 | di cui prestiti per la ristrutturazione di edifi ci | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - |
| 27 | di cui prestiti per veicoli a motore | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - |
| 28 | Finanziamento delle amministrazioni locali (*) | 61 | 58 | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - |
| 29 | Finanziamento dell'edilizia | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - |
| 30 | Finanziamento di altre pubbliche amministrazioni locali | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - |

| o | p | q | r | s | t | u | v | w | x | y | z | aa | ab | ac | ad | ae | ||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| 31.12.2023 | ||||||||||||||||||
| Economia circolare (CE) | Inquinamento (PPC) | Biodiversità ed ecosistemi (BIO) | TOTALE (CCM + CCA + WTR + CE + PPC + BIO) | |||||||||||||||
| Di cui verso settori pertinenti per la tassonomia (ammissibile alla tassonomia) |
Di cui verso settori pertinenti per la tassonomia (ammissibile alla tasso nomia) |
Di cui verso settori pertinenti per la tassonomia (ammissibile alla tassonomia) |
(ammissibile alla tassonomia) | Di cui verso settori pertinenti per la tassonomia | ||||||||||||||
| In Milioni di Euro | (allineato alla tassonomia) Di cui ecosostenibile |
(allineato alla tassonomia) Di cui ecosostenibile |
(allineato alla tassonomia) Di cui ecosostenibile |
(allineato alla tassonomia) Di cui ecosostenibile |
||||||||||||||
| impiego proventi Di cui dei |
abilitante Di cui |
impiego proventi Di cui dei |
abilitante Di cui |
impiego proventi Di cui dei |
abilitante Di cui |
impiego proventi Di cui dei |
di transi Di cui zione |
abilitante Di cui |
||||||||||
| GAR - Attivi coperti sia al numeratore che al denominatore | ||||||||||||||||||
| 1 | Prestiti e anticipi, titoli di debito e strumenti rappresentativi di capitale non posseduti per la negoziazione ammissibili per il calcolo del GAR |
- | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | 2.530 | 242 | - | 3 | - |
| 2 | Imprese fi nanziarie | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | 30 | - | - | - | - |
| 3 | Enti creditizi | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | 30 | - | - | - | - |
| 4 | Prestiti e anticipi | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - |
| 5 | Titoli di debito, compresi UoP | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | 30 | - | - | - | - |
| 6 | Strumenti rappresentativi di capitale | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - |
| 7 | Altre Imprese fi nanziarie | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - |
| 8 | di cui imprese di investimento | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - |
| 9 | Prestiti e anticipi | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - |
| 10 | Titoli di debito, compresi UoP | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - |
| 11 | Strumenti rappresentativi di capitale | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - |
| 12 | di cui società di gestione | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - |
| 13 | Prestiti e anticipi | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - |
| 14 | Titoli di debito, compresi UoP | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - |
| 15 | Strumenti rappresentativi di capitale | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - |
| 16 | di cui imprese di assicurazione | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - |
| 17 | Prestiti e anticipi | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - |
| 18 | Titoli di debito, compresi UoP | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - |
| 19 | Strumenti rappresentativi di capitale | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - |
| 20 | Imprese non fi nanziarie | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | 42 | 21 | - | 3 | - |
| 21 | Prestiti e anticipi | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | 11 | 4 | - | 3 | - |
| 22 | Titoli di debito, compresi UoP | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | 31 | 16 | - | - | - |
| 23 | Strumenti rappresentativi di capitale | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - |
| 24 | Famiglie | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | 2.401 | 221 | - | - | - |
| 25 | di cui prestiti garantiti da immobili residenziali | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | 2.401 | 221 | - | - | - |
| 26 | di cui prestiti per la ristrutturazione di edifi ci | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - |
| 27 | di cui prestiti per veicoli a motore | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - |
| 28 | Finanziamento delle amministrazioni locali (*) | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | 58 | - | - | - | - |
| 29 | Finanziamento dell'edilizia | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - |
| 30 | Finanziamento di altre pubbliche amministrazioni locali | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - |
197

| Segue Modello 1: Attivi per il calcolo del GAR sulla base del CapEx |
|---|
| a | b | c | d | e | f | g | h | j i |
k | l | m | n | |
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| 31.12.2023 | |||||||||||||
| Mitigazione dei cambiamenti climatici (CCM) | (CCA) | Adattamento ai cambiamenti climatici | Acque e risorse marine (WTR) | ||||||||||
| Valore | (ammissibile alla tassonomia) | Di cui verso settori pertinenti per la tassonomia | tassonomia (ammissibile alla tassonomia) Di cui verso settori pertinenti per la |
tassonomia (ammissibile alla tassonomia) | Di cui verso settori pertinenti per la | ||||||||
| In Milioni di Euro | le (lordo) contabi |
(allineato alla tassonomia) Di cui ecosostenibile |
(allineato alla tassonomia) Di cui ecosostenibile |
(allineato alla tassonomia) Di cui ecosostenibile |
|||||||||
| totale | impiego proventi Di cui dei |
di transi Di cui zione |
abilitante Di cui |
abilitante Di cui impiego proventi Di cui dei |
impiego proventi Di cui dei |
abilitante Di cui |
|||||||
| GAR - Attivi coperti sia al numeratore che al denominatore | |||||||||||||
| Garanzie ottenute mediante presa di possesso: immobili residenziali e non residenziali 31 |
- | - | - | - | - | - | - | - | - - |
- | - | - | - |
| Attivi esclusi dal numeratore per il calcolo del GAR (inclusi nel denominatore) 32 |
5.331 | - | - | - | - | - | - | - | - - |
- | - | - | - |
| Imprese fi nanziarie e non fi nanziarie 33 |
4.570 | - | - | - | - | - | - | - | - - |
- | - | - | - |
| PMI e imprese non fi nanziarie (diverse dalle PMI) non soggette agli obblighi di informativa NFRD 34 |
4.541 | - | - | - | - | - | - | - | - - |
- | - | - | - |
| Prestiti e anticipi 35 |
3.957 | - | - | - | - | - | - | - | - - |
- | - | - | - |
| di cui prestiti garantiti da immobili non residenziali 36 |
1.449 | - | - | - | - | - | - | - | - - |
- | - | - | - |
| di cui prestiti per la ristrutturazione di edifi ci 37 |
- | - | - | - | - | - | - | - | - - |
- | - | - | - |
| Titoli di debito, compresi UoP 38 |
488 | - | - | - | - | - | - | - | - - |
- | - | - | - |
| Strumenti rappresentativi di capitale 39 |
96 | - | - | - | - | - | - | - | - - |
- | - | - | - |
| Controparti di paesi terzi non soggette agli obblighi di informa tiva NFRD 40 |
29 | - | - | - | - | - | - | - | - - |
- | - | - | - |
| Prestiti e anticipi 41 |
29 | - | - | - | - | - | - | - | - - |
- | - | - | - |
| Titoli di debito, compresi UoP 42 |
- | - | - | - | - | - | - | - | - - |
- | - | - | - |
| Strumenti rappresentativi di capitale 43 |
- | - | - | - | - | - | - | - | - - |
- | - | - | - |
| Derivati 44 |
- | - | - | - | - | - | - | - | - - |
- | - | - | - |
| Prestiti interbancari a vista 45 |
5 | - | - | - | - | - | - | - | - - |
- | - | - | - |
| Disponibilità liquide e attivi in contante 46 |
88 | - | - | - | - | - | - | - | - - |
- | - | - | - |
| Altre categorie di attivi (ad esempio, avviamento, merci ecc.) 47 |
669 | - | - | - | - | - | - | - | - - |
- | - | - | - |
| Totale attivi GAR 48 |
9.305 | 2.530 | 242 | - | 3 | - | - | - | - - |
- | - | - | - |
| Attivi non inclusi per il calcolo del GAR 49 |
- | - | - | - | - | - | - | - | - - |
- | - | - | - |
| Amministrazioni centrali ed emittenti sovranazionali 50 |
2.807 | - | - | - | - | - | - | - | - - |
- | - | - | - |
| Esposizioni verso le banche centrali 51 |
124 | - | - | - | - | - | - | - | - - |
- | - | - | - |
| Portafoglio di negoziazione 52 |
2 | - | - | - | - | - | - | - | - - |
- | - | - | - |
| Attivi totali 53 |
12.238 | - | - | - | - | - | - | - | - - |
- | - | - | - |
| Esposizioni fuori bilancio - Imprese soggette agli obblighi di informativa della direttiva sulla comunicazione di informazioni di carattere non fi nanziario (NFRD) | |||||||||||||
| Garanzie fi nanziarie 54 |
- | - | - | - | - | - | - | - | - - |
- | - | - | - |
| Attività fi nanziarie gestite 55 |
- | - | - | - | - | - | - | - | - - |
- | - | - | - |
| di cui titoli di debito 56 |
- | - | - | - | - | - | - | - | - - |
- | - | - | - |
| di cui strumenti rappresentativi di capitale 57 |
- | - | - | - | - | - | - | - | - - |
- | - | - | - |
198

| o | p | q | r | s | t | u | v | w | x | y | z | aa | ab | ac | ad | ae | ||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| 31.12.2023 | ||||||||||||||||||
| Economia circolare (CE) | Inquinamento (PPC) | Biodiversità ed ecosistemi (BIO) | TOTALE (CCM + CCA + WTR + CE + PPC + BIO) | |||||||||||||||
| Di cui verso settori pertinenti per la tassonomia (ammissibile alla tassonomia) |
Di cui verso settori pertinenti per la tassonomia (ammissibile alla tassonomia) |
Di cui verso settori pertinenti per la tassonomia (ammissibile alla tassonomia) |
(ammissibile alla tassonomia) | Di cui verso settori pertinenti per la tassonomia | ||||||||||||||
| In Milioni di Euro | (allineato alla tassonomia) Di cui ecosostenibile |
(allineato alla tassonomia) Di cui ecosostenibile |
(allineato alla tassonomia) Di cui ecosostenibile |
(allineato alla tassonomia) Di cui ecosostenibile |
||||||||||||||
| impiego proventi Di cui dei |
abilitante Di cui |
impiego proventi Di cui dei |
abilitante Di cui |
impiego proventi Di cui dei |
abilitante Di cui |
impiego proventi Di cui dei |
di transi Di cui zione |
abilitante Di cui |
||||||||||
| GAR - Attivi coperti sia al numeratore che al denominatore | ||||||||||||||||||
| 31 | Garanzie ottenute mediante presa di possesso: immobili residenziali e non residenziali |
- | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - |
| 32 | Attivi esclusi dal numeratore per il calcolo del GAR (inclusi nel denominatore) |
- | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - |
| 33 | Imprese fi nanziarie e non fi nanziarie | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - |
| 34 | PMI e imprese non fi nanziarie (diverse dalle PMI) non soggette agli obblighi di informativa NFRD |
- | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - |
| 35 | Prestiti e anticipi | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - |
| 36 | di cui prestiti garantiti da immobili non residenziali | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - |
| 37 | di cui prestiti per la ristrutturazione di edifi ci | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - |
| 38 | Titoli di debito, compresi UoP | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - |
| 39 | Strumenti rappresentativi di capitale | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - |
| 40 | Controparti di paesi terzi non soggette agli obblighi di informa tiva NFRD |
- | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - |
| 41 | Prestiti e anticipi | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - |
| 42 | Titoli di debito, compresi UoP | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - |
| 43 | Strumenti rappresentativi di capitale | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - |
| 44 | Derivati | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - |
| 45 | Prestiti interbancari a vista | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - |
| 46 | Disponibilità liquide e attivi in contante | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - |
| 47 | Altre categorie di attivi (ad esempio, avviamento, merci ecc.) |
- | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - |
| 48 | Totale attivi GAR | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | 2.530 | 242 | - | 3 | - |
| 49 | Attivi non inclusi per il calcolo del GAR | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - |
| 50 | Amministrazioni centrali ed emittenti sovranazionali | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - |
| 51 | Esposizioni verso le banche centrali | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - |
| 52 | Portafoglio di negoziazione | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - |
| 53 | Attivi totali | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - |
| Esposizioni fuori bilancio - Imprese soggette agli obblighi di informativa della direttiva sulla comunicazione di informazioni di carattere non fi nanziario (NFRD) | ||||||||||||||||||
| 54 | Garanzie fi nanziarie | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - |
| 55 | Attività fi nanziarie gestite | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - |
| 56 | di cui titoli di debito | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - |
| 57 | di cui strumenti rappresentativi di capitale | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - |

| l | PMI e altre imprese non fi nanziarie non soggette a NFRD |
Valore contabile (lordo) | sostenibile Di cui eco (CE) |
- | - | - | - | - | - | |
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| k | Economi circolare (CE) | in milioni di EUR |
- | - | - | - | - | - | ||
| i | Imprese non fi nanziarie (soggette a NFRD) |
Valore contabile (lordo) | sostenibile Di cui eco (CE) |
- | - | - | - | - | - | |
| h | in milioni di EUR |
69 | - | - | 2 | 2 | 10 | |||
| l | Acque e risorse marine (WTR) | PMI e altre imprese non fi nanziarie non soggette a NFRD |
Valore contabile (lordo) | sostenibile Di cui eco (WTR) |
- | - | - | - | - | - |
| k | in milioni di EUR |
- | - | - | - | - | - | |||
| i | sostenibile Di cui eco (WTR) |
- | - | - | - | - | - | |||
| h | Adattamento ai cambiamenti climatici (CCA) | Imprese non fi nanziarie (soggette a NFRD) PMI e altre imprese non fi nanziarie non soggette a NFRD |
Valore contabile (lordo) | in milioni di EUR |
69 | - | - | 2 | 2 | 10 |
| l | sostenibile Di cui eco (CCA) |
- | - | - | - | - | - | |||
| k | Valore contabile (lordo) | in milioni di EUR |
- | - | - | - | - | - | ||
| i | Imprese non fi nanziarie (soggette a NFRD) |
sostenibile Di cui eco (CCA) |
- | - | - | - | - | - | ||
| h | Valore contabile (lordo) | in milioni di EUR |
69 | - | - | 2 | 2 | 10 | ||
| f | Mitigazione dei cambiamenti climatici (CCM) | PMI e altre imprese non fi nanziarie non soggette a NFRD |
Valore contabile (lordo) | sostenibile Di cui eco (CCA) |
- | - | - | - | - | - |
| e | in milioni di EUR |
- | - | - | - | - | - | |||
| c | Imprese non fi nanziarie (soggette a NFRD) |
sostenibile Di cui eco (CCM) |
20 | - | - | - | - | - | ||
| b | Valore contabile (lordo) | in milioni di EUR |
69 | - | - | 2 | 2 | 10 | ||
| a | Scoposizione per settore - livello NACE (codice e a 4 cifre marchio) |
70.1 | 64.20 | 53.10 | 61 | 62.01 | 20.6 | |||
| 1 | 2 | 3 | 4 | 5 | 6 |
Modello 2: GAR – Informazioni sul settore sulla base del fatturato
| r | PMI e altre imprese non fi nanziarie non soggette a NFRD |
Valore contabile (lordo) | (CCM+CCA+WTR+CE+PPC+BIO) Di cui ecosostenibile |
- | - | - | - | - | - |
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| q | in milioni di EUR |
- | - | - | - | - | - | ||
| TOTALE (CCM+CCA+WTR+CE+PPC+BIO) o |
Imprese non fi nanziarie (soggette a NFRD) | Valore contabile (lordo) | (CCM+CCA+WTR+CE+PPC+BIO) Di cui ecosostenibile |
38 | - | - | - | - | - |
| n | in milioni di EUR |
69 | - | - | 2 | 2 | 10 | ||
| l | PMI e altre imprese non fi nanziarie non |
sostenibile Di cui eco (BIO) |
- | - | - | - | - | - | |
| k | soggette a NFRD | Valore contabile (lordo) | in milioni di EUR |
- | - | - | - | - | - |
| Biodiversità ed ecosistemi (BIO) i |
Imprese non fi nanziarie (soggette a NFRD) |
sostenibile Di cui eco (BIO) |
- | - | - | - | - | - | |
| h | Valore contabile (lordo) | in milioni di EUR |
69 | - | - | 2 | 2 | 10 | |
| l | Valore contabile (lordo) | sostenibile Di cui eco (PPC) |
- | - | - | - | - | - | |
| k | PMI e altre imprese non fi nanziarie non soggette a NFRD |
in milioni di EUR |
- | - | - | - | - | - | |
| Inquinamento (PPC) i |
Imprese non fi nanziarie | Valore contabile (lordo) | sostenibile Di cui eco (PPC) |
- | - | - | - | - | - |
| h | (soggette a NFRD) | in milioni di EUR |
69 | - | - | 2 | 2 | 10 | |
| a | Scoposizione livello NACE per settore - (codice e a 4 cifre marchio) |
53.10 | 61 | 62.01 | 20.6 |

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| l | PMI e altre imprese non fi nanziarie non |
sostenibile Di cui eco (CE) |
- | - | - | - | - | - | ||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| k | soggette a NFRD | Valore contabile (lordo) | in milioni di EUR |
- | - | - | - | - | - | |
| i | Economi circolare (CE) | Imprese non fi nanziarie | sostenibile Di cui eco (CE) |
- | - | - | - | - | - | |
| h | (soggette a NFRD) | Valore contabile (lordo) | in milioni di EUR |
69 | - | - | 2 | 2 | 10 | |
| l | PMI e altre imprese non fi nanziarie non |
sostenibile Di cui eco (WTR) |
- | - | - | - | - | - | ||
| k | soggette a NFRD | Valore contabile (lordo) | in milioni di EUR |
- | - | - | - | - | - | |
| i | Acque e risorse marine (WTR) | Imprese non fi nanziarie | sostenibile Di cui eco (WTR) |
- | - | - | - | - | - | |
| h | (soggette a NFRD) | Valore contabile (lordo) | in milioni di EUR |
69 | - | - | 2 | 2 | 10 | |
| l | PMI e altre imprese non fi nanziarie non |
sostenibile Di cui eco (CCA) |
- | - | - | - | - | - | ||
| k | soggette a NFRD | Valore contabile (lordo) | in milioni di EUR |
- | - | - | - | - | - | |
| i | Adattamento ai cambiamenti climatici (CCA) | Imprese non fi nanziarie (soggette a NFRD) |
sostenibile Di cui eco (CCA) |
- | - | - | - | - | - | |
| h | Valore contabile (lordo) | in milioni di EUR |
69 | - | - | 2 | 2 | 10 | ||
| f | PMI e altre imprese non fi nanziarie non soggette a NFRD |
Valore contabile (lordo) | sostenibile Di cui eco (CCM) |
- | - | - | - | - | - | |
| e | in milioni di EUR |
- | - | - | - | - | - | |||
| c | Mitigazione dei cambiamenti climatici (CCM) | Imprese non fi nanziarie (soggette a NFRD) |
Valore contabile (lordo) | sostenibile Di cui eco (CCM) |
37 | - | - | - | - | 2 |
| b | in milioni di EUR |
69 | - | - | 2 | 2 | 10 | |||
| a | Scoposizione per settore - |
livello NACE a 4 cifre |
(codice e marchio) |
70.1 | 64.20 | 53.10 | 61 | 62.01 | 20.6 | |
| 1 | 2 | 3 | 4 | 5 | 6 |
Modello 2: GAR – Informazioni sul settore sulla base del CapEx
| r | PMI e altre imprese non fi nanziarie non soggette a NFRD |
Valore contabile (lordo) | (CCM+CCA+WTR+CE+PPC+BIO) Di cui ecosostenibile |
- | - | - | - | - | - | |||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| q | in milioni di EUR |
- | - | - | - | - | - | |||||
| o | TOTALE (CCM+CCA+WTR+CE+PPC+BIO) | Imprese non fi nanziarie (soggette a NFRD) | Valore contabile (lordo) | (CCM+CCA+WTR+CE+PPC+BIO) Di cui ecosostenibile |
55 | - | - | - | - | 2 | ||
| n | in milioni di EUR |
69 | - | - | 2 | 2 | 10 | |||||
| l | PMI e altre imprese non fi nanziarie non soggette a NFRD |
Valore contabile (lordo) | sostenibile Di cui eco (BIO) |
- | - | - | - | - | - | |||
| k | in milioni di EUR |
- | - | - | - | - | - | |||||
| i | Biodiversità ed ecosistemi (BIO) | sostenibile Di cui eco (BIO) |
- | - | - | - | - | - | ||||
| h | Imprese non fi nanziarie (soggette a NFRD) |
Valore contabile (lordo) | in milioni di EUR |
69 | - | - | 2 | 2 | 10 | |||
| l | PMI e altre imprese non fi nanziarie non |
sostenibile Di cui eco (PPC) |
- | - | - | - | - | - | ||||
| k | soggette a NFRD | Valore contabile (lordo) | in milioni di EUR |
- | - | - | - | - | - | |||
| i | Inquinamento (PPC) | sostenibile Di cui eco (PPC) |
- | - | - | - | - | - | ||||
| h | Imprese non fi nanziarie (soggette a NFRD) |
Valore contabile (lordo) | in milioni di EUR |
69 | - | - | 2 | 2 | 10 | |||
| a | Scoposizione livello NACE per settore - |
a 4 cifre | (codice e marchio) |
70.1 | 64.20 | 53.10 | 61 | 62.01 | 20.6 | |||
| 1 | 2 | 3 | 4 | 5 | 6 |

| Modello 3: KPI GAR (stock) in base al fatturato |
|---|
| a | b | c | d | e | f | g | h | i | j | k | l | m | n | o | p | q | |||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| 31.12.2024 | |||||||||||||||||||
| Mitigazione dei cambiamenti climatici (CCM) | Adattamento ai cambiamenti climatici (CCA) |
Acque e risorse marine (WTR) | Economia circolare (CE) | ||||||||||||||||
| Quota del totale degli attivi coperti che fi nanziano settori pertinenti per la tassonomia |
(ammissibili alla tassonomia) | che fi nanziano settori pertinenti per Quota del totale degli attivi coperti la tassonomia (ammissibili alla tassonomia) |
tassonomia) | che fi nanziano settori pertinenti per la Quota del totale degli attivi coperti tassonomia (ammissibili alla |
tassonomia) | che fi nanziano settori pertinenti per Quota del totale degli attivi coperti la tassonomia (ammissibili alla |
|||||||||||||
| %(a fronte del totale degli attivi coperti al denominatore) | Quota del totale degli attivi coperti che tassonomia (allineati alla tassonomia) fi nanziano settori pertinenti per la |
coperti che fi nanziano settori | pertinenti per la tassonomia Quota del totale degli attivi (allineati alla tassonomia) |
coperti che fi nanziano settori pertinenti per la tassonomia Quota del totale degli attivi (allineati alla tassonomia) |
coperti che fi nanziano settori pertinenti per la tassonomia Quota del totale degli attivi (allineati alla tassonomia) |
||||||||||||||
| impiego proventi Di cui dei |
Di cui di transi zione |
Di cui abili tante |
impiego proventi Di cui dei |
Di cui abili tante |
impiego proventi Di cui dei |
abilitante Di cui |
impiego proventi Di cui dei |
abilitante Di cui |
|||||||||||
| GAR - Attivi coperti sia al numeratore che al denominatore | |||||||||||||||||||
| 1 | Prestiti e anticipi, titoli di debito e strumenti rappresentativi di capitale non posseduti per la negoziazione ammissibili per il calcolo del GAR |
18,04% | 2,16% | 0,07% | 0,00% | 0,06% | 0,15% | 0,00% | 0,00% | 0,00% | 0,00% | - | - | - | 0,00% | ||||
| 2 | Imprese fi nanziarie | 0,38% | 0,04% | 0,00% | 0,00% | 0,00% | 0,01% | 0,00% | 0,00% | 0,00% | 0,00% | - | - | - | 0,00% | ||||
| 3 | Enti creditizi | 0,30% | 0,01% | 0,00% | 0,00% | 0,00% | 0,00% | 0,00% | 0,00% | 0,00% | 0,00% | - | - | - | 0,00% | ||||
| 4 | Prestiti e anticipi | 0,02% | 0,00% | 0,00% | 0,00% | 0,00% | 0,00% | 0,00% | 0,00% | 0,00% | 0,00% | - | - | - | 0,00% | ||||
| 5 | Titoli di debito, compresi UoP | 0,28% | 0,01% | 0,00% | 0,00% | 0,00% | 0,00% | 0,00% | 0,00% | 0,00% | 0,00% | - | - | - | 0,00% | ||||
| 6 | Strumenti rappresentativi di capitale | 0,00% | 0,00% | 0,00% | 0,00% | 0,00% | 0,00% | 0,00% | 0,00% | - | - | - | 0,00% | ||||||
| 7 | Altre Imprese fi nanziarie | 0,08% | 0,02% | 0,00% | 0,00% | 0,00% | 0,01% | 0,00% | 0,00% | 0,00% | 0,00% | - | - | - | 0,00% | ||||
| 8 | di cui imprese di investimento | 0,08% | 0,02% | 0,00% | 0,00% | 0,00% | 0,01% | 0,00% | 0,00% | 0,00% | 0,00% | - | - | - | 0,00% | ||||
| 9 | Prestiti e anticipi | 0,00% | 0,00% | 0,00% | 0,00% | 0,00% | 0,00% | 0,00% | 0,00% | 0,00% | 0,00% | - | - | - | 0,00% | ||||
| 10 | Titoli di debito, compresi UoP | 0,08% | 0,02% | 0,00% | 0,00% | 0,00% | 0,01% | 0,00% | 0,00% | 0,00% | 0,00% | - | - | - | 0,00% | ||||
| 11 | Strumenti rappresentativi di capitale | 0,00% | 0,00% | 0,00% | 0,00% | 0,00% | 0,00% | 0,00% | 0,00% | - | - | - | 0,00% | ||||||
| 12 | di cui società di gestione | 0,00% | 0,00% | 0,00% | 0,00% | 0,00% | 0,00% | 0,00% | 0,00% | 0,00% | 0,00% | - | - | - | 0,00% | ||||
| 13 | Prestiti e anticipi | 0,00% | 0,00% | 0,00% | 0,00% | 0,00% | 0,00% | 0,00% | 0,00% | 0,00% | 0,00% | - | - | - | 0,00% | ||||
| 14 | Titoli di debito, compresi UoP | 0,00% | 0,00% | 0,00% | 0,00% | 0,00% | 0,00% | 0,00% | 0,00% | 0,00% | 0,00% | - | - | - | 0,00% | ||||
| 15 | Strumenti rappresentativi di capitale | 0,00% | 0,00% | 0,00% | 0,00% | 0,00% | 0,00% | 0,00% | 0,00% | - | - | - | 0,00% | ||||||
| 16 | di cui imprese di assicurazione | 0,00% | 0,00% | 0,00% | 0,00% | 0,00% | 0,00% | 0,00% | 0,00% | 0,00% | 0,00% | - | - | - | 0,00% | ||||
| 17 | Prestiti e anticipi | 0,00% | 0,00% | 0,00% | 0,00% | 0,00% | 0,00% | 0,00% | 0,00% | 0,00% | 0,00% | - | - | - | 0,00% | ||||
| 18 | Titoli di debito, compresi UoP | 0,00% | 0,00% | 0,00% | 0,00% | 0,00% | 0,00% | 0,00% | 0,00% | 0,00% | 0,00% | - | - | - | 0,00% | ||||
| 19 | Strumenti rappresentativi di capitale | 0,00% | 0,00% | 0,00% | 0,00% | 0,00% | 0,00% | 0,00% | 0,00% | - | - | - | 0,00% | ||||||
| 20 | Imprese non fi nanziarie | 0,23% | 0,21% | 0,07% | 0,00% | 0,06% | 0,15% | 0,00% | 0,00% | 0,00% | 0,00% | - | - | - | 0,00% | ||||
| 21 | Prestiti e anticipi | 0,01% | 0,01% | 0,00% | 0,00% | 0,00% | 0,00% | 0,00% | 0,00% | 0,00% | 0,00% | - | - | - | 0,00% | ||||
| 22 | Titoli di debito, compresi UoP | 0,22% | 0,21% | 0,07% | 0,00% | 0,06% | 0,15% | 0,00% | 0,00% | 0,00% | 0,00% | - | - | - | 0,00% | ||||
| 23 | Strumenti rappresentativi di capitale | 0,00% | 0,00% | 0,00% | 0,00% | 0,00% | 0,00% | 0,00% | 0,00% | - | - | - | 0,00% | ||||||
| 24 | Famiglie | 16,55% | 1,91% | 0,00% | 0,00% | 0,00% | 0,00% | 0,00% | 0,00% | 0,00% | - | - | - | 0,00% | |||||
| 25 | di cui prestiti garantiti da immobili residenziali | 13,94% | 1,91% | 0,00% | 0,00% | 0,00% | 0,00% | 0,00% | 0,00% | 0,00% | - | - | - | 0,00% | |||||
| 26 | di cui prestiti per la ristrutturazione di edifi ci | 2,46% | 0,00% | 0,00% | 0,00% | 0,00% | 0,00% | 0,00% | 0,00% | 0,00% | - | - | - | 0,00% | |||||
| 27 | di cui prestiti per veicoli a motore | 0,14% | 0,00% | 0,00% | 0,00% | 0,00% | - | - | - | ||||||||||
| 28 | Finanziamento delle amministrazioni locali | 0,88% | 0,00% | 0,00% | 0,00% | 0,00% | 0,00% | 0,00% | 0,00% | 0,00% | 0,00% | - | - | - | 0,00% | ||||
| 29 | Finanziamento dell'edilizia | 0,00% | 0,00% | 0,00% | 0,00% | 0,00% | 0,00% | 0,00% | 0,00% | 0,00% | 0,00% | - | - | - | 0,00% | ||||
| 30 | Finanziamento di altre pubbliche amministrazioni locali | 0,00% | 0,00% | 0,00% | 0,00% | 0,00% | 0,00% | 0,00% | 0,00% | 0,00% | 0,00% | - | - | - | 0,00% | ||||
| 31 | Garanzie ottenute mediante presa di possesso: immobili residenziali e non residenziali |
0,00% | 0,00% | 0,00% | 0,00% | 0,00% | 0,00% | 0,00% | 0,00% | 0,00% | 0,00% | - | - | - | 0,00% | ||||
| 32 | Totale attivi GAR | 18,04% | 2,16% | 0,07% | 0,00% | 0,06% | 0,15% | 0,00% | 0,00% | 0,00% | 0,00% | - | - | - | 0,00% | ||||

| Segue Modello 3: KPI GAR (stock) in base al fatturato |
|---|
| r | s | t | u | v | w | x | y | z | aa | ab | ac | ad | ae | ||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| 31.12.2024 | |||||||||||||||
| Inquinamento (PPC) | Biodiversità ed ecosistemi (BIO) | TOTALE (CCM + CCA + WTR + CE + PPC + BIO) | |||||||||||||
| tassonomia (ammissibili alla tassonomia) | Quota del totale degli attivi coperti che fi nanziano settori pertinenti per la |
Quota del totale degli attivi coperti che fi nanziano settori pertinenti per la tasso nomia (ammissibili alla tassonomia) |
settori pertinenti per la tassonomia (ammissibili alla | Quota del totale degli attivi coperti che fi nanziano tassonomia) |
|||||||||||
| %(a fronte del totale degli attivi coperti al denominatore) | coperti che fi nanziano settori pertinenti per la tassonomia Quota del totale degli attivi (allineati alla tassonomia) |
coperti che fi nanziano settori pertinenti per la tassonomia Quota del totale degli attivi (allineati alla tassonomia) |
Quota del totale degli attivi coperti che tassonomia (allineati alla tassonomia) fi nanziano settori pertinenti per la |
Quota del totale degli attivi coperti |
|||||||||||
| impiego proventi Di cui dei |
Di cui abili tante |
impiego proventi Di cui dei |
Di cui abili tante |
impiego dei pro Di cui venti |
di transi Di cui zione |
Di cui abili tante |
|||||||||
| GAR - Attivi coperti sia al numeratore che al denominatore | |||||||||||||||
| 1 | Prestiti e anticipi, titoli di debito e strumenti rappresentativi di capitale non posseduti per la negoziazione ammissibili per il calcolo del GAR |
0,00% | - | - | - | 0,00% | - | - | - | 18,06% | 2,35% | 0,07% | 0,00% | 0,06% | 41,36% |
| 2 | Imprese fi nanziarie | 0,00% | - | - | - | 0,00% | - | - | - | 0,40% | 0,04% | 0,00% | 0,00% | 0,00% | 2,44% |
| 3 | Enti creditizi | 0,00% | - | - | - | 0,00% | - | - | - | 0,30% | 0,01% | 0,00% | 0,00% | 0,00% | 1,63% |
| 4 | Prestiti e anticipi | 0,00% | - | - | - | 0,00% | - | - | - | 0,02% | 0,00% | 0,00% | 0,00% | 0,00% | 0,06% |
| 5 | Titoli di debito, compresi UoP | 0,00% | - | - | - | 0,00% | - | - | - | 0,28% | 0,01% | 0,00% | 0,00% | 0,00% | 1,57% |
| 6 | Strumenti rappresentativi di capitale | 0,00% | - | - | - | 0,00% | - | - | - | 0,00% | 0,00% | 0,00% | 0,00% | 0,00% | |
| 7 | Altre Imprese fi nanziarie | 0,00% | - | - | - | 0,00% | - | - | - | 0,09% | 0,03% | 0,00% | 0,00% | 0,00% | 0,82% |
| 8 | di cui imprese di investimento | 0,00% | - | - | - | 0,00% | - | - | - | 0,09% | 0,03% | 0,00% | 0,00% | 0,00% | 0,71% |
| 9 | Prestiti e anticipi | 0,00% | - | - | - | 0,00% | - | - | - | 0,00% | 0,00% | 0,00% | 0,00% | 0,00% | 0,00% |
| 10 | Titoli di debito, compresi UoP | 0,00% | - | - | - | 0,00% | - | - | - | 0,09% | 0,03% | 0,00% | 0,00% | 0,00% | 0,71% |
| 11 | Strumenti rappresentativi di capitale | 0,00% | - | - | - | 0,00% | - | - | - | 0,00% | 0,00% | 0,00% | 0,00% | 0,00% | |
| 12 | di cui società di gestione | 0,00% | - | - | - | 0,00% | - | - | - | 0,00% | 0,00% | 0,00% | 0,00% | 0,00% | 0,00% |
| 13 | Prestiti e anticipi | 0,00% | - | - | - | 0,00% | - | - | - | 0,00% | 0,00% | 0,00% | 0,00% | 0,00% | 0,00% |
| 14 | Titoli di debito, compresi UoP | 0,00% | - | - | - | 0,00% | - | - | - | 0,00% | 0,00% | 0,00% | 0,00% | 0,00% | 0,00% |
| 15 | Strumenti rappresentativi di capitale | 0,00% | - | - | - | 0,00% | - | - | - | 0,00% | 0,00% | 0,00% | 0,00% | 0,00% | |
| 16 | di cui imprese di assicurazione | 0,00% | - | - | - | 0,00% | - | - | - | 0,00% | 0,00% | 0,00% | 0,00% | 0,00% | 0,00% |
| 17 | Prestiti e anticipi | 0,00% | - | - | - | 0,00% | - | - | - | 0,00% | 0,00% | 0,00% | 0,00% | 0,00% | 0,00% |
| 18 | Titoli di debito, compresi UoP | 0,00% | - | - | - | 0,00% | - | - | - | 0,00% | 0,00% | 0,00% | 0,00% | 0,00% | 0,00% |
| 19 | Strumenti rappresentativi di capitale | 0,00% | - | - | - | 0,00% | - | - | - | 0,00% | 0,00% | 0,00% | 0,00% | 0,00% | |
| 20 | Imprese non fi nanziarie | 0,00% | - | - | - | 0,00% | - | - | - | 0,24% | 0,40% | 0,07% | 0,00% | 0,06% | 0,87% |
| 21 | Prestiti e anticipi | 0,00% | - | - | - | 0,00% | - | - | - | 0,02% | 0,19% | 0,00% | 0,00% | 0,00% | 0,36% |
| 22 | Titoli di debito, compresi UoP | 0,00% | - | - | - | 0,00% | - | - | - | 0,22% | 0,21% | 0,07% | 0,00% | 0,06% | 0,51% |
| 23 | Strumenti rappresentativi di capitale | 0,00% | - | - | - | 0,00% | - | - | - | 0,00% | 0,00% | 0,00% | 0,00% | 0,00% | |
| 24 | Famiglie | - | - | - | - | - | - | 16,55% | 1,91% | 0,00% | 0,00% | 0,00% | 37,12% | ||
| 25 | di cui prestiti garantiti da immobili residenziali | - | - | - | - | - | - | 13,94% | 1,91% | 0,00% | 0,00% | 0,00% | 2,46% | ||
| 26 | di cui prestiti per la ristrutturazione di edifi ci | - | - | - | - | - | - | 2,46% | 0,00% | 0,00% | 0,00% | 0,00% | 0,14% | ||
| 27 | di cui prestiti per veicoli a motore | - | - | - | - | - | - | 0,14% | 0,00% | 0,00% | 0,00% | 0,00% | 0,93% | ||
| 28 | Finanziamento delle amministrazioni locali | 0,00% | - | - | - | 0,00% | - | - | - | 0,88% | 0,00% | 0,00% | 0,00% | 0,00% | 0,93% |
| 29 | Finanziamento dell'edilizia | 0,00% | - | - | - | 0,00% | - | - | - | 0,00% | 0,00% | 0,00% | 0,00% | 0,00% | 0,00% |
| 30 | Finanziamento di altre pubbliche amministrazioni locali | 0,00% | - | - | - | 0,00% | - | - | - | 0,00% | 0,00% | 0,00% | 0,00% | 0,00% | 0,00% |
| 31 | Garanzie ottenute mediante presa di possesso: immobili resi- denziali e non residenziali |
0,00% | - | - | - | 0,00% | - | - | - | 0,00% | 0,00% | 0,00% | 0,00% | 0,00% | 0,00% |
| 32 | Totale attivi GAR | 0,00% | - | - | - | 0,00% | - | - | - | 18,06% | 2,35% | 0,07% | 0,00% | 0,06% | 100,00% |

| Modello 3: KPI GAR (stock) in base al CapEx |
|---|
| a | b | c | d | e | f | g | h | i | j | k | l | m | n | o | p | q | ||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| 31.12.2024 | ||||||||||||||||||
| Mitigazione dei cambiamenti climatici (CCM) | Adattamento ai cambiamenti clima- | tici (CCA) | Acque e risorse marine (WTR) | Economia circolare (CE) | ||||||||||||||
| %(a fronte del totale degli attivi coperti al denominatore) | Quota del totale degli attivi coperti che fi nanziano settori pertinenti per la tassonomia (ammissibili alla tassonomia) |
che fi nanziano settori pertinenti per la | Quota del totale degli attivi coperti tassonomia (ammissibili alla tassonomia) |
tassonomia) | che fi nanziano settori pertinenti per la Quota del totale degli attivi coperti tassonomia (ammissibili alla |
Quota del totale degli attivi coperti che tassonomia (ammissibili alla tassono |
mia) | fi nanziano settori pertinenti per la | ||||||||||
| Quota del totale degli attivi coperti che tassonomia (allineati alla tassonomia) fi nanziano settori pertinenti per la |
coperti che fi nanziano settori pertinenti per la tassonomia Quota del totale degli attivi |
(allineati alla tassonomia) | coperti che fi nanziano settori pertinenti per la tassonomia Quota del totale degli attivi (allineati alla tassonomia) |
coperti che fi nanziano settori pertinenti per la tassonomia Quota del totale degli attivi (allineati alla tassonomia) |
||||||||||||||
| impiego proventi Di cui dei |
Di cui di transi zione |
Di cui abili tante |
impiego proventi Di cui dei |
Di cui abili tante |
impiego proventi Di cui dei |
abilitante Di cui |
impiego proventi Di cui dei |
abilitante Di cui |
||||||||||
| GAR - Attivi coperti sia al numeratore che al denominatore | ||||||||||||||||||
| 1 | di capitale non posseduti per la negoziazione ammissibili per Prestiti e anticipi, titoli di debito e strumenti rappresentativi il calcolo del GAR |
18,27% | 2,37% | 0,07% | 0,02% | 0,18% | 0,34% | 0,00% | 0,00% | 0,00% | 0,00% | - | - | - | 0,00% | |||
| 2 | Imprese fi nanziarie | 0,41% | 0,06% | 0,00% | 0,00% | 0,01% | 0,02% | 0,00% | 0,00% | 0,00% | 0,00% | - | - | - | 0,00% | |||
| 3 | Enti creditizi | 0,30% | 0,02% | 0,00% | 0,00% | 0,01% | 0,00% | 0,00% | 0,00% | 0,00% | 0,00% | - | - | - | 0,00% | |||
| 4 | Prestiti e anticipi | 0,02% | 0,00% | 0,00% | 0,00% | 0,00% | 0,00% | 0,00% | 0,00% | 0,00% | 0,00% | - | - | - | 0,00% | |||
| 5 | Titoli di debito, compresi UoP | 0,29% | 0,02% | 0,00% | 0,00% | 0,00% | 0,00% | 0,00% | 0,00% | 0,00% | 0,00% | - | - | - | 0,00% | |||
| 6 | Strumenti rappresentativi di capitale | 0,00% | 0,00% | 0,00% | 0,00% | 0,00% | 0,00% | 0,00% | 0,00% | - | - | - | 0,00% | |||||
| 7 | Altre Imprese fi nanziarie | 0,10% | 0,04% | 0,00% | 0,00% | 0,00% | 0,02% | 0,00% | 0,00% | 0,00% | 0,00% | - | - | - | 0,00% | |||
| 8 | di cui imprese di investimento | 0,10% | 0,04% | 0,00% | 0,00% | 0,00% | 0,02% | 0,00% | 0,00% | 0,00% | 0,00% | - | - | - | 0,00% | |||
| 9 | Prestiti e anticipi | 0,00% | 0,00% | 0,00% | 0,00% | 0,00% | 0,00% | 0,00% | 0,00% | 0,00% | 0,00% | - | - | - | 0,00% | |||
| 10 | Titoli di debito, compresi UoP | 0,10% | 0,04% | 0,00% | 0,00% | 0,00% | 0,02% | 0,00% | 0,00% | 0,00% | 0,00% | - | - | - | 0,00% | |||
| 11 | Strumenti rappresentativi di capitale | 0,00% | 0,00% | 0,00% | 0,00% | 0,00% | 0,00% | 0,00% | 0,00% | - | - | - | 0,00% | |||||
| 12 | di cui società di gestione | 0,00% | 0,00% | 0,00% | 0,00% | 0,00% | 0,00% | 0,00% | 0,00% | 0,00% | 0,00% | - | - | - | 0,00% | |||
| 13 | Prestiti e anticipi | 0,00% | 0,00% | 0,00% | 0,00% | 0,00% | 0,00% | 0,00% | 0,00% | 0,00% | 0,00% | - | - | - | 0,00% | |||
| 14 | Titoli di debito, compresi UoP | 0,00% | 0,00% | 0,00% | 0,00% | 0,00% | 0,00% | 0,00% | 0,00% | 0,00% | 0,00% | - | - | - | 0,00% | |||
| 15 | Strumenti rappresentativi di capitale | 0,00% | 0,00% | 0,00% | 0,00% | 0,00% | 0,00% | 0,00% | 0,00% | - | - | - | 0,00% | |||||
| 16 | di cui imprese di assicurazione | 0,00% | 0,00% | 0,00% | 0,00% | 0,00% | 0,00% | 0,00% | 0,00% | 0,00% | 0,00% | - | - | - | 0,00% | |||
| 17 | Prestiti e anticipi | 0,00% | 0,00% | 0,00% | 0,00% | 0,00% | 0,00% | 0,00% | 0,00% | 0,00% | 0,00% | - | - | - | 0,00% | |||
| 18 | Titoli di debito, compresi UoP | 0,00% | 0,00% | 0,00% | 0,00% | 0,00% | 0,00% | 0,00% | 0,00% | 0,00% | 0,00% | - | - | - | 0,00% | |||
| 19 | Strumenti rappresentativi di capitale | 0,00% | 0,00% | 0,00% | 0,00% | 0,00% | 0,00% | 0,00% | 0,00% | - | - | - | 0,00% | |||||
| 20 | Imprese non fi nanziarie | 0,44% | 0,40% | 0,07% | 0,02% | 0,17% | 0,32% | 0,00% | 0,00% | 0,00% | 0,00% | - | - | - | 0,00% | |||
| 21 | Prestiti e anticipi | 0,04% | 0,02% | 0,00% | 0,02% | 0,00% | 0,00% | 0,00% | 0,00% | 0,00% | 0,00% | - | - | - | 0,00% | |||
| 22 | Titoli di debito, compresi UoP | 0,40% | 0,38% | 0,07% | 0,00% | 0,17% | 0,32% | 0,00% | 0,00% | 0,00% | 0,00% | - | - | - | 0,00% | |||
| 23 | Strumenti rappresentativi di capitale | 0,00% | 0,00% | 0,00% | 0,00% | 0,00% | 0,00% | 0,00% | - | - | - | 0,00% | ||||||
| 24 | Famiglie | 16,55% | 1,91% | 0,00% | 0,00% | 0,00% | 0,00% | 0,00% | 0,00% | 0,00% | - | - | - | 0,00% | ||||
| 25 | di cui prestiti garantiti da immobili residenziali | 13,94% | 1,91% | 0,00% | 0,00% | 0,00% | 0,00% | 0,00% | 0,00% | 0,00% | - | - | - | 0,00% | ||||
| 26 | di cui prestiti per la ristrutturazione di edifi ci | 2,46% | 0,00% | 0,00% | 0,00% | 0,00% | 0,00% | 0,00% | 0,00% | 0,00% | - | - | - | 0,00% | ||||
| 27 | di cui prestiti per veicoli a motore | 0,14% | 0,00% | 0,00% | 0,00% | 0,00% | 0,00% | - | - | - | ||||||||
| 28 | Finanziamento delle amministrazioni locali | 0,88% | 0,00% | 0,00% | 0,00% | 0,00% | 0,00% | 0,00% | 0,00% | 0,00% | 0,00% | - | - | - | 0,00% | |||
| 29 | Finanziamento dell'edilizia | 0,00% | 0,00% | 0,00% | 0,00% | 0,00% | 0,00% | 0,00% | 0,00% | 0,00% | 0,00% | - | - | - | 0,00% | |||
| 30 | Finanziamento di altre pubbliche amministrazioni locali | 0,00% | 0,00% | 0,00% | 0,00% | 0,00% | 0,00% | 0,00% | 0,00% | 0,00% | 0,00% | - | - | - | 0,00% | |||
| 31 | Garanzie ottenute mediante presa di possesso: immobili residenziali e non residenziali |
0,00% | 0,00% | 0,00% | 0,00% | 0,00% | 0,00% | 0,00% | 0,00% | 0,00% | 0,00% | - | - | - | 0,00% | |||
| 32 | Totale attivi GAR | 18,27% | 2,37% | 0,07% | 0,02% | 0,18% | 0,34% | 0,00% | 0,00% | 0,00% | 0,00% | - | - | - | 0,00% |

| Segue Modello 3: KPI GAR (stock) in base al CapEx |
|---|
| r | s | t | u | v | w | x | y | z | aa | ab | ac | ad | ae | ||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| 31.12.2024 | |||||||||||||||
| Inquinamento (PPC) | Biodiversità ed ecosistemi (BIO) | TOTALE (CCM + CCA + WTR + CE + PPC + BIO) | |||||||||||||
| tassonomia (ammissibili alla tassonomia) che fi nanziano settori pertinenti per la Quota del totale degli attivi coperti |
tassonomia (ammissibili alla tassonomia) che fi nanziano settori pertinenti per la Quota del totale degli attivi coperti |
Quota del totale degli attivi coperti che fi nanziano | settori pertinenti per la tassonomia (ammissibili alla tassonomia) |
||||||||||||
| %(a fronte del totale degli attivi coperti al denominatore) | coperti che fi nanziano settori pertinenti per la tassonomia Quota del totale degli attivi (allineati alla tassonomia) |
coperti che fi nanziano settori pertinenti per la tassonomia Quota del totale degli attivi |
(allineati alla tassonomia) | che fi nanziano settori pertinenti per la tassonomia (allineati alla tassonomia) Quota del totale degli attivi coperti |
degli attivi coperti Quota del totale |
||||||||||
| impiego proventi Di cui dei |
Di cui abili tante |
impiego proventi Di cui dei |
Di cui abili tante |
impiego dei pro Di cui venti |
di transi Di cui zione |
Di cui abili tante |
|||||||||
| GAR - Attivi coperti sia al numeratore che al denominatore | |||||||||||||||
| 1 | Prestiti e anticipi, titoli di debito e strumenti rappresentativi di capitale non posseduti per la negoziazione ammissibili per il calcolo del GAR |
0,00% | - | - | - | 0,00% | - | - | - | 18,31% | 2,56% | 0,07% | 0,02% | 0,18% | 41,36% |
| 2 | Imprese fi nanziarie | 0,00% | - | - | - | 0,00% | - | - | - | 0,43% | 0,06% | 0,00% | 0,00% | 0,01% | 2,44% |
| 3 | Enti creditizi | 0,00% | - | - | - | 0,00% | - | - | - | 0,31% | 0,02% | 0,00% | 0,00% | 0,01% | 1,63% |
| 4 | Prestiti e anticipi | 0,00% | - | - | - | 0,00% | - | - | - | 0,02% | 0,00% | 0,00% | 0,00% | 0,00% | 0,06% |
| 5 | Titoli di debito, compresi UoP | 0,00% | - | - | - | 0,00% | - | - | - | 0,29% | 0,02% | 0,00% | 0,00% | 0,00% | 1,57% |
| 6 | Strumenti rappresentativi di capitale | 0,00% | - | - | - | 0,00% | - | - | - | 0,00% | 0,00% | 0,00% | 0,00% | 0,00% | |
| 7 | Altre Imprese fi nanziarie | 0,00% | - | - | - | 0,00% | - | - | - | 0,13% | 0,04% | 0,00% | 0,00% | 0,00% | 0,82% |
| 8 | di cui imprese di investimento | 0,00% | - | - | - | 0,00% | - | - | - | 0,13% | 0,04% | 0,00% | 0,00% | 0,00% | 0,71% |
| 9 | Prestiti e anticipi | 0,00% | - | - | - | 0,00% | - | - | - | 0,00% | 0,00% | 0,00% | 0,00% | 0,00% | 0,00% |
| 10 | Titoli di debito, compresi UoP | 0,00% | - | - | - | 0,00% | - | - | - | 0,13% | 0,04% | 0,00% | 0,00% | 0,00% | 0,71% |
| 11 | Strumenti rappresentativi di capitale | 0,00% | - | - | - | 0,00% | - | - | - | 0,00% | 0,00% | 0,00% | 0,00% | 0,00% | |
| 12 | di cui società di gestione | 0,00% | - | - | - | 0,00% | - | - | - | 0,00% | 0,00% | 0,00% | 0,00% | 0,00% | 0,00% |
| 13 | Prestiti e anticipi | 0,00% | - | - | - | 0,00% | - | - | - | 0,00% | 0,00% | 0,00% | 0,00% | 0,00% | 0,00% |
| 14 | Titoli di debito, compresi UoP | 0,00% | - | - | - | 0,00% | - | - | - | 0,00% | 0,00% | 0,00% | 0,00% | 0,00% | 0,00% |
| 15 | Strumenti rappresentativi di capitale | 0,00% | - | - | - | 0,00% | - | - | - | 0,00% | 0,00% | 0,00% | 0,00% | 0,00% | |
| 16 | di cui imprese di assicurazione | 0,00% | - | - | - | 0,00% | - | - | - | 0,00% | 0,00% | 0,00% | 0,00% | 0,00% | 0,00% |
| 17 | Prestiti e anticipi | 0,00% | - | - | - | 0,00% | - | - | - | 0,00% | 0,00% | 0,00% | 0,00% | 0,00% | 0,00% |
| 18 | Titoli di debito, compresi UoP | 0,00% | - | - | - | 0,00% | - | - | - | 0,00% | 0,00% | 0,00% | 0,00% | 0,00% | 0,00% |
| 19 | Strumenti rappresentativi di capitale | 0,00% | - | - | - | 0,00% | - | - | - | 0,00% | 0,00% | 0,00% | 0,00% | 0,00% | |
| 20 | Imprese non fi nanziarie | 0,00% | - | - | - | 0,00% | - | - | - | 0,45% | 0,59% | 0,07% | 0,02% | 0,17% | 0,87% |
| 21 | Prestiti e anticipi | 0,00% | - | - | - | 0,00% | - | - | - | 0,05% | 0,21% | 0,00% | 0,02% | 0,00% | 0,36% |
| 22 | Titoli di debito, compresi UoP | 0,00% | - | - | - | 0,00% | - | - | - | 0,40% | 0,38% | 0,07% | 0,00% | 0,17% | 0,51% |
| 23 | Strumenti rappresentativi di capitale | - | - | - | - | - | - | 0,00% | 0,00% | 0,00% | 0,00% | 0,00% | |||
| 24 | Famiglie | - | - | - | - | - | - | 16,55% | 1,91% | 0,00% | 0,00% | 0,00% | 37,12% | ||
| 25 | di cui prestiti garantiti da immobili residenziali | - | - | - | - | - | - | 13,94% | 1,91% | 0,00% | 0,00% | 0,00% | 13,94% | ||
| 26 | di cui prestiti per la ristrutturazione di edifi ci | - | - | - | - | - | - | 2,46% | 0,00% | 0,00% | 0,00% | 0,00% | 2,46% | ||
| 27 | di cui prestiti per veicoli a motore | - | - | - | - | - | - | 0,14% | 0,00% | 0,00% | 0,00% | 0,00% | 0,14% | ||
| 28 | Finanziamento delle amministrazioni locali | 0,00% | - | - | - | 0,00% | - | - | - | 0,88% | 0,00% | 0,00% | 0,00% | 0,00% | 0,93% |
| 29 | Finanziamento dell'edilizia | 0,00% | - | - | - | 0,00% | - | - | - | 0,00% | 0,00% | 0,00% | 0,00% | 0,00% | 0,00% |
| 30 | Finanziamento di altre pubbliche amministrazioni locali | 0,00% | - | - | - | 0,00% | - | - | - | 0,00% | 0,00% | 0,00% | 0,00% | 0,00% | 0,00% |
| 31 | Garanzie ottenute mediante presa di possesso: immobili residenziali e non residenziali |
0,00% | - | - | - | 0,00% | - | - | - | 0,00% | 0,00% | 0,00% | 0,00% | 0,00% | 0,00% |
| 32 | Totale attivi GAR | 0,00% | - | - | - | 0,00% | - | - | - | 18,31% | 2,56% | 0,07% | 0,02% | 0,18% | 100,00% |

| Modello 3: KPI GAR (stock) in base al fatturato |
|---|
| a | b | c | d | e | f | g | h | i | j | k | l | m | n | o | p | q | ||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| 31.12.2023 | ||||||||||||||||||
| Mitigazione dei cambiamenti climatici (CCM) | Adattamento ai cambiamenti clima- tici (CCA) |
Acque e risorse marine (WTR) | Economia circolare (CE) | |||||||||||||||
| Quota del totale degli attivi coperti che fi nanziano | alla tassonomia) | settori pertinenti per la tassonomia (ammissibili | Quota del totale degli attivi coperti per la tassonomia (ammissibili alla che fi nanziano settori pertinenti tassonomia) |
tassonomia) | che fi nanziano settori pertinenti per la Quota del totale degli attivi coperti tassonomia (ammissibili alla |
che fi nanziano settori pertinenti per la Quota del totale degli attivi coperti |
tassonomia) | tassonomia (ammissibili alla | ||||||||||
| %(a fronte del totale degli attivi coperti al denominatore) | la tassonomia (allineati alla tassonomia) che fi nanziano settori pertinenti per Quota del totale degli attivi coperti |
coperti che fi nanziano settori | pertinenti per la tassonomia Quota del totale degli attivi (allineati alla tassonomia) |
coperti che fi nanziano settori pertinenti per la tassonomia Quota del totale degli attivi (allineati alla tassonomia) |
coperti che fi nanziano settori pertinenti per la tassonomia Quota del totale degli attivi (allineati alla tassonomia) |
|||||||||||||
| impiego proventi Di cui dei |
Di cui di transi zione |
Di cui abili tante |
impiego proventi Di cui dei |
Di cui abili tante |
impiego proventi Di cui dei |
abilitante Di cui |
impiego proventi Di cui dei |
abilitante Di cui |
||||||||||
| GAR - Attivi coperti sia al numeratore che al denominatore | ||||||||||||||||||
| 1 | di capitale non posseduti per la negoziazione ammissibili per Prestiti e anticipi, titoli di debito e strumenti rappresentativi il calcolo del GAR |
63,19% | 5,96% | 0,00% | - | 0,05% | 0,00% | 0,00% | 0,00% | - | 0,00% | - | - | - | - | - | - | - |
| 2 | Imprese fi nanziarie | 16,35% | 0,00% | 0,00% | - | 0,00% | 0,00% | 0,00% | 0,00% | - | 0,00% | - | - | - | - | - | - | - |
| 3 | Enti creditizi | 24,98% | 0,00% | 0,00% | - | 0,00% | 0,00% | 0,00% | 0,00% | - | 0,00% | - | - | - | - | - | - | - |
| 4 | Prestiti e anticipi | 0,00% | 0,00% | 0,00% | - | 0,00% | 0,00% | 0,00% | 0,00% | - | 0,00% | - | - | - | - | - | - | - |
| 5 | Titoli di debito, compresi UoP | 24,98% | 0,00% | 0,00% | - | 0,00% | 0,00% | 0,00% | 0,00% | - | 0,00% | - | - | - | - | - | - | - |
| 6 | Strumenti rappresentativi di capitale | 0,00% | 0,00% | 0,00% | - | 0,00% | 0,00% | 0,00% | - | 0,00% | - | - | - | - | - | - | - | |
| 7 | Altre Imprese fi nanziarie | 0,00% | 0,00% | 0,00% | - | 0,00% | 0,00% | 0,00% | 0,00% | - | 0,00% | - | - | - | - | - | - | - |
| 8 | di cui imprese di investimento | 0,00% | 0,00% | 0,00% | - | 0,00% | 0,00% | 0,00% | 0,00% | - | 0,00% | - | - | - | - | - | - | - |
| 9 | Prestiti e anticipi | 0,00% | 0,00% | 0,00% | - | 0,00% | 0,00% | 0,00% | 0,00% | - | 0,00% | - | - | - | - | - | - | - |
| 10 | Titoli di debito, compresi UoP | 0,00% | 0,00% | 0,00% | - | 0,00% | 0,00% | 0,00% | 0,00% | - | 0,00% | - | - | - | - | - | - | - |
| 11 | Strumenti rappresentativi di capitale | 0,00% | 0,00% | 0,00% | - | 0,00% | 0,00% | 0,00% | - | 0,00% | - | - | - | - | - | - | - | |
| 12 | di cui società di gestione | 0,00% | 0,00% | 0,00% | - | 0,00% | 0,00% | 0,00% | 0,00% | - | 0,00% | - | - | - | - | - | - | - |
| 13 | Prestiti e anticipi | 0,00% | 0,00% | 0,00% | - | 0,00% | 0,00% | 0,00% | 0,00% | - | 0,00% | - | - | - | - | - | - | - |
| 14 | Titoli di debito, compresi UoP | 0,00% | 0,00% | 0,00% | - | 0,00% | 0,00% | 0,00% | 0,00% | - | 0,00% | - | - | - | - | - | - | - |
| 15 | Strumenti rappresentativi di capitale | 0,00% | 0,00% | 0,00% | - | 0,00% | 0,00% | 0,00% | - | 0,00% | - | - | - | - | - | - | - | |
| 16 | di cui imprese di assicurazione | 0,00% | 0,00% | 0,00% | - | 0,00% | 0,00% | 0,00% | 0,00% | - | 0,00% | - | - | - | - | - | - | - |
| 17 | Prestiti e anticipi | 0,00% | 0,00% | 0,00% | - | 0,00% | 0,00% | 0,00% | 0,00% | - | 0,00% | - | - | - | - | - | - | - |
| 18 | Titoli di debito, compresi UoP | 0,00% | 0,00% | 0,00% | - | 0,00% | 0,00% | 0,00% | 0,00% | - | 0,00% | - | - | - | - | - | - | - |
| 19 | Strumenti rappresentativi di capitale | 0,00% | 0,00% | 0,00% | - | 0,00% | 0,00% | 0,00% | - | 0,00% | - | - | - | - | - | - | - | |
| 20 | Imprese non fi nanziarie | 33,87% | 23,08% | 0,00% | - | 2,99% | 0,20% | 0,00% | 0,00% | - | 0,00% | - | - | - | - | - | - | - |
| 21 | Prestiti e anticipi | 55,48% | 26,94% | 0,00% | - | 14,18% | 0,00% | 0,00% | 0,00% | - | 0,00% | - | - | - | - | - | - | - |
| 22 | Titoli di debito, compresi UoP | 28,28% | 22,19% | 0,00% | - | 0,00% | 0,26% | 0,00% | 0,00% | - | 0,00% | - | - | - | - | - | - | - |
| 23 | Strumenti rappresentativi di capitale | 0,00% | 0,00% | 0,00% | - | 0,00% | 0,00% | 0,00% | - | 0,00% | - | - | - | - | - | - | - | |
| 24 | Famiglie | 65,52% | 6,04% | 0,00% | - | 0,00% | 0,00% | 0,00% | 0,00% | - | - | - | - | - | - | - | - | |
| 25 | di cui prestiti garantiti da immobili residenziali | 100,00% | 9,22% | 0,00% | - | 0,00% | 0,00% | 0,00% | 0,00% | - | - | - | - | - | - | - | - | |
| 26 | di cui prestiti per la ristrutturazione di edifi ci | 0,00% | 0,00% | 0,00% | - | 0,00% | 0,00% | 0,00% | 0,00% | - | - | - | - | - | - | - | - | |
| 27 | di cui prestiti per veicoli a motore | 0,00% | 0,00% | 0,00% | - | 0,00% | - | - | - | - | - | - | - | - | ||||
| 28 | Finanziamento delle amministrazioni locali | 95,15% | 0,00% | 0,00% | - | 0,00% | 0,00% | 0,00% | 0,00% | - | 0,00% | - | - | - | - | - | - | - |
| 29 | Finanziamento dell'edilizia | 0,00% | 0,00% | 0,00% | - | 0,00% | 0,00% | 0,00% | 0,00% | - | 0,00% | - | - | - | - | - | - | - |
| 30 | Finanziamento di altre pubbliche amministrazioni locali | 0,00% | 0,00% | 0,00% | - | 0,00% | 0,00% | 0,00% | 0,00% | - | 0,00% | - | - | - | - | - | - | - |
| 31 | Garanzie ottenute mediante presa di possesso: immobili residenziali e non residenziali |
0,00% | 0,00% | 0,00% | - | 0,00% | 0,00% | 0,00% | 0,00% | - | 0,00% | - | - | - | - | - | - | - |
| 32 | Totale attivi GAR | 26,98% | 2,54% | 0,00% | - | 0,00% | 0,00% | 0,00% | 0,00% | - | 0,00% | - | - | - | - | - | - | - |

| Segue Modello 3: KPI GAR (stock) in base al fatturato |
|---|
| r | s | t | u | v | w | x | y | z | aa | ab | ac | ad | ae | |||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| 31.12.2023 | ||||||||||||||||
| Inquinamento (PPC) | Biodiversità ed ecosistemi (BIO) | TOTALE (CCM + CCA + WTR + CE + PPC + BIO) | ||||||||||||||
| tassonomia (ammissibili alla tassonomia) Quota del totale degli attivi coperti che fi nanziano settori pertinenti per la |
tassonomia (ammissibili alla tassonomia) Quota del totale degli attivi coperti che fi nanziano settori pertinenti per la |
settori pertinenti per la tassonomia (ammissibili alla Quota del totale degli attivi coperti che fi nanziano |
tassonomia) | |||||||||||||
| %(a fronte del totale degli attivi coperti al denominatore) | coperti che fi nanziano settori pertinenti per la tassonomia Quota del totale degli attivi (allineati alla tassonomia) |
coperti che fi nanziano settori | pertinenti per la tassonomia Quota del totale degli attivi (allineati alla tassonomia) |
Quota del totale degli attivi coperti che tassonomia (allineati alla tassonomia) fi nanziano settori pertinenti per la |
degli attivi coperti Quota del totale |
|||||||||||
| impiego proventi Di cui dei |
Di cui abili tante |
impiego proventi Di cui dei |
Di cui abili tante |
impiego dei pro Di cui venti |
di transi Di cui zione |
Di cui abili tante |
||||||||||
| GAR - Attivi coperti sia al numeratore che al denominatore | ||||||||||||||||
| 1 | Prestiti e anticipi, titoli di debito e strumenti rappresentativi di capitale non posseduti per la negoziazione ammissibili per il calcolo del GAR |
- | - | - | - | - | - | - | - | - | 63,19% | 5,96% | - | 0,05% | 32,47% | |
| 2 | Imprese fi nanziarie | - | - | - | - | - | - | - | - | - | 16,35% | 0,00% | - | 0,00% | 0,00% | |
| 3 | Enti creditizi | - | - | - | - | - | - | - | - | - | 24,98% | 0,00% | - | 0,00% | 0,00% | |
| 4 | Prestiti e anticipi | - | - | - | - | - | - | - | - | - | 0,00% | 0,00% | - | 0,00% | 0,00% | |
| 5 | Titoli di debito, compresi UoP | - | - | - | - | - | - | - | - | - | 24,98% | 0,00% | - | 0,00% | 0,00% | |
| 6 | Strumenti rappresentativi di capitale | - | - | - | - | - | - | - | - | - | 0,00% | 0,00% | - | 0,00% | 0,00% | |
| 7 | Altre Imprese fi nanziarie | - | - | - | - | - | - | - | - | - | 0,00% | 0,00% | - | 0,00% | 0,00% | |
| 8 | di cui imprese di investimento | - | - | - | - | - | - | - | - | - | 0,00% | 0,00% | - | 0,00% | 0,00% | |
| 9 | Prestiti e anticipi | - | - | - | - | - | - | - | - | - | 0,00% | 0,00% | - | 0,00% | 0,00% | |
| 10 | Titoli di debito, compresi UoP | - | - | - | - | - | - | - | - | - | 0,00% | 0,00% | - | 0,00% | 0,00% | |
| 11 | Strumenti rappresentativi di capitale | - | - | - | - | - | - | - | - | - | 0,00% | - | 0,00% | 0,00% | ||
| 12 | di cui società di gestione | - | - | - | - | - | - | - | - | - | 0,00% | 0,00% | - | 0,00% | 0,00% | |
| 13 | Prestiti e anticipi | - | - | - | - | - | - | - | - | - | 0,00% | 0,00% | - | 0,00% | 0,00% | |
| 14 | Titoli di debito, compresi UoP | - | - | - | - | - | - | - | - | - | 0,00% | 0,00% | - | 0,00% | 0,00% | |
| 15 | Strumenti rappresentativi di capitale | - | - | - | - | - | - | - | - | - | 0,00% | - | 0,00% | 0,00% | ||
| 16 | di cui imprese di assicurazione | - | - | - | - | - | - | - | - | - | 0,00% | 0,00% | - | 0,00% | 0,00% | |
| 17 | Prestiti e anticipi | - | - | - | - | - | - | - | - | - | 0,00% | 0,00% | - | 0,00% | 0,00% | |
| 18 | Titoli di debito, compresi UoP | - | - | - | - | - | - | - | - | - | 0,00% | 0,00% | - | 0,00% | 0,00% | |
| 19 | Strumenti rappresentativi di capitale | - | - | - | - | - | - | - | - | - | 0,00% | - | 0,00% | 0,00% | ||
| 20 | Imprese non fi nanziarie | - | - | - | - | - | - | - | - | - | 33,87% | 23,08% | - | 2,99% | 0,00% | |
| 21 | Prestiti e anticipi | - | - | - | - | - | - | - | - | - | 55,48% | 26,94% | - | 14,18% | 0,00% | |
| 22 | Titoli di debito, compresi UoP | - | - | - | - | - | - | - | - | - | 28,28% | 22,19% | - | 0,00% | 0,00% | |
| 23 | Strumenti rappresentativi di capitale | - | - | - | - | - | - | - | - | - | 0,00% | - | 0,00% | 0,00% | ||
| 24 | Famiglie | - | - | - | - | - | - | - | - | - | 65,52% | 6,04% | - | 0,00% | 0,00% | |
| 25 | di cui prestiti garantiti da immobili residenziali | - | - | - | - | - | - | - | - | - | 100,00% | 9,22% | - | 0,00% | 0,00% | |
| 26 | di cui prestiti per la ristrutturazione di edifi ci | - | - | - | - | - | - | - | - | - | 0,00% | 0,00% | - | 0,00% | 0,00% | |
| 27 | di cui prestiti per veicoli a motore | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | |||||
| 28 | Finanziamento delle amministrazioni locali | - | - | - | - | - | - | - | - | - | 95,15% | 0,00% | - | 0,00% | 0,00% | |
| 29 | Finanziamento dell'edilizia | - | - | - | - | - | - | - | - | - | 0,00% | 0,00% | - | 0,00% | 0,00% | |
| 30 | Finanziamento di altre pubbliche amministrazioni locali | - | - | - | - | - | - | - | - | - | 0,00% | 0,00% | - | 0,00% | 0,00% | |
| 31 | Garanzie ottenute mediante presa di possesso: immobili residenziali e non residenziali |
- | - | - | - | - | - | - | - | - | 0,00% | 0,00% | - | 0,00% | 0,00% | |
| 32 | Totale attivi GAR | - | - | - | - | - | - | - | - | - | 2,54% | 0,00% | - | 0,00% | ||

| a | b | c | d | e | f | g | h | i | k j |
l | m | n | o | p | q | ||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| 31.12.2023 | |||||||||||||||||
| Mitigazione dei cambiamenti climatici (CCM) | climatici (CCA) | Adattamento ai cambiamenti | Acque e risorse marine (WTR) | Economia circolare (CE) | |||||||||||||
| Quota del totale degli attivi coperti che fi nanziano | alla tassonomia) | settori pertinenti per la tassonomia (ammissibili | tassonomia) | Quota del totale degli attivi coperti per la tassonomia (ammissibili alla che fi nanziano settori pertinenti |
Quota del totale degli attivi coperti tassonomia (ammissibili alla tassonomia) |
che fi nanziano settori pertinenti per la | che fi nanziano settori pertinenti per la Quota del totale degli attivi coperti tassonomia (ammissibili alla tassonomia) |
||||||||||
| %(a fronte del totale degli attivi coperti al denominatore) | la tassonomia (allineati alla tassonomia) che fi nanziano settori pertinenti per Quota del totale degli attivi coperti |
coperti che fi nanziano settori pertinenti per la tassonomia Quota del totale degli attivi (allineati alla tassonomia) |
Quota del totale degli attivi (allineati alla tassonomia) |
coperti che fi nanziano settori pertinenti per la tassonomia |
coperti che fi nanziano settori pertinenti per la tassonomia Quota del totale degli attivi (allineati alla tassonomia) |
||||||||||||
| impiego proventi Di cui dei |
Di cui di transi zione |
Di cui abili tante |
impiego proventi Di cui dei |
Di cui abili tante |
impiego proventi Di cui dei |
abilitante Di cui |
impiego proventi Di cui dei |
abilitante Di cui |
|||||||||
| GAR - Attivi coperti sia al numeratore che al denominatore | |||||||||||||||||
| 1 | Prestiti e anticipi, titoli di debito e strumenti rappresentativi di capitale non posseduti per la negoziazione ammissibili per il calcolo del GAR |
63,68% | 6,09% | 6,09% | - | 0,07% | 0,01% | 0,00% | 0,00% | - | 0,00% | - | - - |
- | - | - | - |
| 2 | Imprese fi nanziarie | 0,76% | 0,00% | 0,00% | - | 0,00% | 0,00% | 0,00% | 0,00% | - | 0,00% | - | - - |
- | - | - | |
| 3 | Enti creditizi | 0,76% | 0,00% | 0,00% | - | 0,00% | 0,00% | 0,00% | 0,00% | - | 0,00% | - | - - |
- | - | - | - |
| 4 | Prestiti e anticipi | 0,00% | 0,00% | 0,00% | - | 0,00% | 0,00% | 0,00% | 0,00% | - | 0,00% | - | - - |
- | - | - | - |
| 5 | Titoli di debito, compresi UoP | 0,76% | 0,00% | 0,00% | - | 0,00% | 0,00% | 0,00% | 0,00% | - | 0,00% | - | - - |
- | - | - | - |
| 6 | Strumenti rappresentativi di capitale | 0,00% | 0,00% | 0,00% | 0,00% | 0,00% | 0,00% | 0,00% | 0,00% | 0,00% | 0,00% 0,00% |
0,00% | 0,00% | 0,00% | 0,00% | 0,00% | 0,00% |
| 7 | Altre Imprese fi nanziarie | 0,00% | 0,00% | 0,00% | - | 0,00% | 0,00% | 0,00% | 0,00% | - | 0,00% | - | - - |
- | - | - | - |
| 8 | di cui imprese di investimento | 0,00% | 0,00% | 0,00% | - | 0,00% | 0,00% | 0,00% | 0,00% | - | 0,00% | - | - - |
- | - | - | - |
| 9 | Prestiti e anticipi | 0,00% | 0,00% | 0,00% | - | 0,00% | 0,00% | 0,00% | 0,00% | - | 0,00% | - | - - |
- | - | - | - |
| 10 | Titoli di debito, compresi UoP | 0,00% | 0,00% | 0,00% | - | 0,00% | 0,00% | 0,00% | 0,00% | - | 0,00% | - | - - |
- | - | - | - |
| 11 | Strumenti rappresentativi di capitale | 0,00% | 0,00% | - | 0,00% | 0,00% | 0,00% | - | 0,00% | - | - - |
- | - | - | - | ||
| 12 | di cui società di gestione | 0,00% | 0,00% | 0,00% | - | 0,00% | 0,00% | 0,00% | 0,00% | - | 0,00% | - | - - |
- | - | - | - |
| 13 | Prestiti e anticipi | 0,00% | 0,00% | 0,00% | - | 0,00% | 0,00% | 0,00% | 0,00% | - | 0,00% | - | - - |
- | - | - | - |
| 14 | Titoli di debito, compresi UoP | 0,00% | 0,00% | 0,00% | - | 0,00% | 0,00% | 0,00% | 0,00% | - | 0,00% | - | - - |
- | - | - | - |
| 15 | Strumenti rappresentativi di capitale | 0,00% | 0,00% | - | 0,00% | 0,00% | 0,00% | - | 0,00% | - | - - |
- | - | - | - | ||
| 16 | di cui imprese di assicurazione | 0,00% | 0,00% | 0,00% | - | 0,00% | 0,00% | 0,00% | 0,00% | - | 0,00% | - | - - |
- | - | - | - |
| 17 | Prestiti e anticipi | 0,00% | 0,00% | 0,00% | - | 0,00% | 0,00% | 0,00% | 0,00% | - | 0,00% | - | - - |
- | - | - | - |
| 18 | Titoli di debito, compresi UoP | 0,00% | 0,00% | 0,00% | - | 0,00% | 0,00% | 0,00% | 0,00% | - | 0,00% | - | - - |
- | - | - | - |
| 19 | Strumenti rappresentativi di capitale | 0,00% | 0,00% | - | 0,00% | 0,00% | 0,00% | - | 0,00% | - | - - |
- | - | - | - | ||
| 20 | Imprese non fi nanziarie | 1,05% | 0,52% | 30,90% | - | 3,97% | 0,35% | 0,00% | 0,00% | - | 0,00% | - | - - |
- | - | - | - |
| 21 | Prestiti e anticipi | 0,27% | 0,11% | 31,18% | - | 18,79% | 0,00% | 0,00% | 0,00% | - | 0,00% | - | - - |
- | - | - | - |
| 22 | Titoli di debito, compresi UoP | 0,78% | 0,41% | 31,03% | - | 0,00% | 0,45% | 0,00% | 0,00% | - | 0,00% | - | - - |
- | - | - | - |
| 23 | Strumenti rappresentativi di capitale | 0,00% | 0,00% | - | 0,00% | 0,00% | 0,00% | - | 0,00% | - | - - |
- | - | - | - | ||
| 24 | Famiglie | 60,42% | 5,57% | 6,04% | - | 0,00% | 0,00% | 0,00% | 0,00% | - | - | - - |
- | - | - | ||
| 25 | di cui prestiti garantiti da immobili residenziali | 60,42% | 5,57% | 9,22% | - | 0,00% | 0,00% | 0,00% | 0,00% | - | - | - - |
- | - | - | ||
| 26 | di cui prestiti per la ristrutturazione di edifi ci | 0,00% | 0,00% | 0,00% | - | 0,00% | 0,00% | 0,00% | 0,00% | - | - | - - |
- | - | - | - | |
| 27 | di cui prestiti per veicoli a motore | 0,00% | 0,00% | 0,00% | - | 0,00% | - | - | - - |
- | - | - | - | ||||
| 28 | Finanziamento delle amministrazioni locali | 1,45% | 0,00% | 0,00% | - | 0,00% | 0,00% | 0,00% | 0,00% | - | 0,00% | - | - - |
- | - | - | - |
| 29 | Finanziamento dell'edilizia | 0,00% | 0,00% | 0,00% | - | 0,00% | 0,00% | 0,00% | 0,00% | - | 0,00% | - | - - |
- | - | - | - |
| 30 | Finanziamento di altre pubbliche amministrazioni locali | 0,00% | 0,00% | 0,00% | - | 0,00% | 0,00% | 0,00% | 0,00% | - | 0,00% | - | - - |
- | - | - | - |
| 31 | Garanzie ottenute mediante presa di possesso: immobili residenziali e non residenziali |
0,00% | 0,00% | 0,00% | - | 0,00% | 0,00% | 0,00% | 0,00% | - | 0,00% | - | - - |
- | - | - | - |
| 32 | Totale attivi GAR | 27,19% | 2,60% | 0,00% | - | 0,00% | 0,00% | 0,00% | 0,00% | - | 0,00% | - | - - |
- | - | - | |

| Segue Modello 3: KPI GAR (stock) in base al CapEX |
|---|
| r | s | t | u | v | w | x | y | z | aa | ab | ac | ad | ae | |
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| 31.12.2023 | ||||||||||||||
| Inquinamento (PPC) | Biodiversità ed ecosistemi (BIO) | TOTALE (CCM + CCA + WTR + CE + PPC + BIO) | ||||||||||||
| Quota del totale degli attivi coperti che fi nanziano settori pertinenti per la tasso nomia (ammissibili alla tassonomia) |
Quota del totale degli attivi coperti che fi nanziano settori pertinenti per la tasso nomia (ammissibili alla tassonomia) |
settori pertinenti per la tassonomia (ammissibili alla Quota del totale degli attivi coperti che fi nanziano tassonomia) |
||||||||||||
| %(a fronte del totale degli attivi coperti al denominatore) | coperti che fi nanziano settori pertinenti per la tassonomia Quota del totale degli attivi (allineati alla tassonomia) |
coperti che fi nanziano settori pertinenti per la tassonomia Quota del totale degli attivi (allineati alla tassonomia) |
che fi nanziano settori pertinenti per la tassonomia (allineati alla tassonomia) Quota del totale degli attivi coperti |
degli attivi coperti Quota del totale |
||||||||||
| impiego proventi Di cui dei |
Di cui abili tante |
impiego proventi Di cui dei |
Di cui tante abili |
impiego dei pro Di cui venti |
di transi Di cui zione |
Di cui abili tante |
||||||||
| GAR - Attivi coperti sia al numeratore che al denominatore | ||||||||||||||
| Prestiti e anticipi, titoli di debito e strumenti rappresentativi di capitale non posseduti per la negoziazione ammissibili per il calcolo del GAR 1 |
- | - | - | - | - | - | - | - | - | 63,68% | 6,09% | - | 0,07% | 32,47% |
| Imprese fi nanziarie 2 |
- | - | - | - | - | - | - | - | - | 16,66% | 0,00% | - | 0,00% | 1,49% |
| Enti creditizi 3 |
- | - | - | - | - | - | - | - | - | 25,44% | 0,00% | - | 0,00% | 0,97% |
| Prestiti e anticipi 4 |
- | - | - | - | - | - | - | - | - | 0,00% | 0,00% | - | 0,00% | 0,00% |
| Titoli di debito, compresi UoP 5 |
- | - | - | - | - | - | - | - | - | 25,44% | 0,00% | - | 0,00% | 0,97% |
| Strumenti rappresentativi di capitale 6 |
0,00% | 0,00% | 0,00% | 0,00% | 0,00% | 0,00% | 0,00% | 0,00% | 0,00% | 0,00% | 0,00% | - | 0,00% | 0,00% |
| Altre Imprese fi nanziarie 7 |
- | - | - | - | - | - | - | - | - | 0,00% | 0,00% | - | 0,00% | 0,51% |
| di cui imprese di investimento 8 |
- | - | - | - | - | - | - | - | - | 0,00% | 0,00% | - | 0,00% | 0,51% |
| Prestiti e anticipi 9 |
- | - | - | - | - | - | - | - | - | 0,00% | 0,00% | - | 0,00% | 0,00% |
| Titoli di debito, compresi UoP 10 |
- | - | - | - | - | - | - | - | - | 0,00% | 0,00% | - | 0,00% | 0,51% |
| Strumenti rappresentativi di capitale 11 |
- | - | - | - | - | - | - | - | - | 0,00% | - | 0,00% | 0,00% | |
| di cui società di gestione 12 |
- | - | - | - | - | - | - | - | - | 0,00% | 0,00% | - | 0,00% | 0,00% |
| Prestiti e anticipi 13 |
- | - | - | - | - | - | - | - | - | 0,00% | 0,00% | - | 0,00% | 0,00% |
| Titoli di debito, compresi UoP 14 |
- | - | - | - | - | - | - | - | - | 0,00% | 0,00% | - | 0,00% | 0,00% |
| Strumenti rappresentativi di capitale 15 |
- | - | - | - | - | - | - | - | - | 0,00% | - | 0,00% | 0,00% | |
| di cui imprese di assicurazione 16 |
- | - | - | - | - | - | - | - | - | 0,00% | 0,00% | - | 0,00% | 0,00% |
| Prestiti e anticipi 17 |
- | - | - | - | - | - | - | - | - | 0,00% | 0,00% | - | 0,00% | 0,00% |
| Titoli di debito, compresi UoP 18 |
- | - | - | - | - | - | - | - | - | 0,00% | 0,00% | - | 0,00% | 0,00% |
| Strumenti rappresentativi di capitale 19 |
- | - | - | - | - | - | - | - | - | 0,00% | - | 0,00% | 0,00% | |
| Imprese non fi nanziarie 20 |
- | - | - | - | - | - | - | - | - | 62,32% | 30,90% | - | 3,97% | 0,55% |
| Prestiti e anticipi 21 |
- | - | - | - | - | - | - | - | - | 75,44% | 31,18% | - | 18,79% | 0,12% |
| Titoli di debito, compresi UoP 22 |
- | - | - | - | - | - | - | - | - | 59,09% | 31,03% | - | 0,00% | 0,43% |
| Strumenti rappresentativi di capitale 23 |
- | - | - | - | - | - | - | - | - | 15,51% | - | 0,00% | 0,00% | |
| Famiglie 24 |
- | - | - | - | - | - | - | - | - | 65,52% | 6,04% | - | 0,00% | 29,94% |
| di cui prestiti garantiti da immobili residenziali 25 |
- | - | - | - | - | - | - | - | - | 100,00% | 9,22% | - | 0,00% | 19,61% |
| di cui prestiti per la ristrutturazione di edifi ci 26 |
- | - | - | - | - | - | - | - | - | 0,00% | 0,00% | - | 0,00% | 0,00% |
| di cui prestiti per veicoli a motore 27 |
- | - | - | - | - | - | - | - | - | - | ||||
| Finanziamento delle amministrazioni locali 28 |
- | - | - | - | - | - | - | - | - | 0,00% | 0,00% | - | 0,00% | 0,50% |
| Finanziamento dell'edilizia 29 |
- | - | - | - | - | - | - | - | - | 0,00% | 0,00% | - | 0,00% | 0,00% |
| Finanziamento di altre pubbliche amministrazioni locali 30 |
- | - | - | - | - | - | - | - | - | 0,00% | 0,00% | - | 0,00% | 0,00% |
| Garanzie ottenute mediante presa di possesso: immobili residenziali e non residenziali 31 |
- | - | - | - | - | - | - | - | - | 0,00% | 0,00% | - | 0,00% | 0,00% |
| Totale attivi GAR 32 |
- | - | - | - | - | - | - | - | - | 2,60% | 0,00% | - | 0,00% |

| Modello 4: KPI GAR (flusso) in base al fatturato |
|---|
| a | b | c | d | e | f | g | h | i | j | k | l | m | n | o | p | q | ||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| 31.12.2024 | ||||||||||||||||||
| Mitigazione dei cambiamenti climatici (CCM) | Adattamento ai cambiamenti climatici (CCA) |
Acque e risorse marine (WTR) | Economia circolare (CE) | |||||||||||||||
| Quota del totale degli attivi coperti che fi nanziano | alla tassonomia) | settori pertinenti per la tassonomia (ammissibili | Quota del totale degli attivi coperti per la tassonomia (ammissibili alla che fi nanziano settori pertinenti tassonomia) |
tassonomia) | che fi nanziano settori pertinenti per la Quota del totale degli attivi coperti tassonomia (ammissibili alla |
tassonomia) | che fi nanziano settori pertinenti per la Quota del totale degli attivi coperti tassonomia (ammissibili alla |
|||||||||||
| %(a fronte del totale di attivi nuovi coperti) | la tassonomia (allineati alla tassonomia) che fi nanziano settori pertinenti per Quota del totale degli attivi coperti |
coperti che fi nanziano settori | pertinenti per la tassonomia Quota del totale degli attivi (allineati alla tassonomia) |
coperti che fi nanziano settori pertinenti per la tassonomia Quota del totale degli attivi (allineati alla tassonomia) |
coperti che fi nanziano settori pertinenti per la tassonomia Quota del totale degli attivi (allineati alla tassonomia) |
|||||||||||||
| impiego proventi Di cui dei |
Di cui di transi zione |
Di cui tante abili |
impiego proventi Di cui dei |
Di cui tante abili |
impiego proventi Di cui dei |
abilitante Di cui |
impiego proventi Di cui dei |
abilitante Di cui |
||||||||||
| GAR - Attivi coperti sia al numeratore che al denominatore | ||||||||||||||||||
| 1 | Prestiti e anticipi, titoli di debito e strumenti rappresentativi di capitale non posseduti per la negoziazione ammissibili per il calcolo del GAR |
26,32% | 2,70% | 0,00% | 0,00% | 0,00% | 0,00% | 0,00% | 0,00% | 0,00% | 0,00% | - | - | - | 0,00% | - | - | - |
| 2 | Imprese fi nanziarie | 0,59% | 0,03% | 0,00% | 0,00% | 0,00% | 0,00% | 0,00% | 0,00% | 0,00% | 0,00% | - | - | - | 0,00% | - | - | - |
| 3 | Enti creditizi | 0,56% | 0,02% | 0,00% | 0,00% | 0,00% | 0,00% | 0,00% | 0,00% | 0,00% | 0,00% | - | - | - | 0,00% | - | - | - |
| 4 | Prestiti e anticipi | 0,00% | 0,00% | 0,00% | 0,00% | 0,00% | 0,00% | 0,00% | 0,00% | 0,00% | 0,00% | - | - | - | 0,00% | - | - | - |
| 5 | Titoli di debito, compresi UoP | 0,56% | 0,02% | 0,00% | 0,00% | 0,00% | 0,00% | 0,00% | 0,00% | 0,00% | 0,00% | - | - | - | 0,00% | - | - | - |
| 6 | Strumenti rappresentativi di capitale | 0,00% | 0,00% | 0,00% | 0,00% | 0,00% | 0,00% | 0,00% | 0,00% | - | - | - | 0,00% | - | - | - | ||
| 7 | Altre Imprese fi nanziarie | 0,03% | 0,01% | 0,00% | 0,00% | 0,00% | 0,00% | 0,00% | 0,00% | 0,00% | 0,00% | - | - | - | 0,00% | - | - | - |
| 8 | di cui imprese di investimento | 0,03% | 0,01% | 0,00% | 0,00% | 0,00% | 0,00% | 0,00% | 0,00% | 0,00% | 0,00% | - | - | - | 0,00% | - | - | - |
| 9 | Prestiti e anticipi | 0,00% | 0,00% | 0,00% | 0,00% | 0,00% | 0,00% | 0,00% | 0,00% | 0,00% | 0,00% | - | - | - | 0,00% | - | - | - |
| 10 | Titoli di debito, compresi UoP | 0,03% | 0,01% | 0,00% | 0,00% | 0,00% | 0,00% | 0,00% | 0,00% | 0,00% | 0,00% | - | - | - | 0,00% | - | - | - |
| 11 | Strumenti rappresentativi di capitale | 0,00% | 0,00% | 0,00% | 0,00% | 0,00% | 0,00% | 0,00% | 0,00% | - | - | - | 0,00% | - | - | - | ||
| 12 | di cui società di gestione | 0,00% | 0,00% | 0,00% | 0,00% | 0,00% | 0,00% | 0,00% | 0,00% | 0,00% | 0,00% | - | - | - | 0,00% | - | - | - |
| 13 | Prestiti e anticipi | 0,00% | 0,00% | 0,00% | 0,00% | 0,00% | 0,00% | 0,00% | 0,00% | 0,00% | 0,00% | - | - | - | 0,00% | - | - | - |
| 14 | Titoli di debito, compresi UoP | 0,00% | 0,00% | 0,00% | 0,00% | 0,00% | 0,00% | 0,00% | 0,00% | 0,00% | 0,00% | - | - | - | 0,00% | - | - | - |
| 15 | Strumenti rappresentativi di capitale | 0,00% | 0,00% | 0,00% | 0,00% | 0,00% | 0,00% | 0,00% | 0,00% | - | - | - | 0,00% | - | - | - | ||
| 16 | di cui imprese di assicurazione | 0,00% | 0,00% | 0,00% | 0,00% | 0,00% | 0,00% | 0,00% | 0,00% | 0,00% | 0,00% | - | - | - | 0,00% | - | - | - |
| 17 | Prestiti e anticipi | 0,00% | 0,00% | 0,00% | 0,00% | 0,00% | 0,00% | 0,00% | 0,00% | 0,00% | 0,00% | - | - | - | 0,00% | - | - | - |
| 18 | Titoli di debito, compresi UoP | 0,00% | 0,00% | 0,00% | 0,00% | 0,00% | 0,00% | 0,00% | 0,00% | 0,00% | 0,00% | - | - | - | 0,00% | - | - | - |
| 19 | Strumenti rappresentativi di capitale | 0,00% | 0,00% | 0,00% | 0,00% | 0,00% | 0,00% | 0,00% | 0,00% | - | - | - | 0,00% | - | - | - | ||
| 20 | Imprese non fi nanziarie | 0,31% | 0,29% | 0,00% | 0,00% | 0,00% | 0,00% | 0,00% | 0,00% | 0,00% | 0,00% | - | - | - | 0,00% | - | - | - |
| 21 | Prestiti e anticipi | 0,02% | 0,00% | 0,00% | 0,00% | 0,00% | 0,00% | 0,00% | 0,00% | 0,00% | 0,00% | - | - | - | 0,00% | - | - | - |
| 22 | Titoli di debito, compresi UoP | 0,30% | 0,29% | 0,00% | 0,00% | 0,00% | 0,00% | 0,00% | 0,00% | 0,00% | 0,00% | - | - | - | 0,00% | - | - | - |
| 23 | Strumenti rappresentativi di capitale | 0,00% | 0,00% | 0,00% | 0,00% | 0,00% | 0,00% | 0,00% | 0,00% | - | - | - | 0,00% | - | - | - | ||
| 24 | Famiglie | 25,42% | 2,38% | 0,00% | 0,00% | 0,00% | 0,00% | 0,00% | 0,00% | 0,00% | - | - | - | 0,00% | - | - | - | |
| 25 | di cui prestiti garantiti da immobili residenziali | 21,76% | 2,38% | 0,00% | 0,00% | 0,00% | 0,00% | 0,00% | 0,00% | 0,00% | - | - | - | 0,00% | - | - | - | |
| 26 | di cui prestiti per la ristrutturazione di edifi ci | 3,41% | 0,00% | 0,00% | 0,00% | 0,00% | 0,00% | 0,00% | 0,00% | 0,00% | - | - | - | 0,00% | - | - | - | |
| 27 | di cui prestiti per veicoli a motore | 0,25% | 0,00% | 0,00% | 0,00% | 0,00% | - | - | - | - | - | - | ||||||
| 28 | Finanziamento delle amministrazioni locali | 0,00% | 0,00% | 0,00% | 0,00% | 0,00% | 0,00% | 0,00% | 0,00% | 0,00% | 0,00% | - | - | - | 0,00% | - | - | - |
| 29 | Finanziamento dell'edilizia | 0,00% | 0,00% | 0,00% | 0,00% | 0,00% | 0,00% | 0,00% | 0,00% | 0,00% | 0,00% | - | - | - | 0,00% | - | - | - |
| 30 | Finanziamento di altre pubbliche amministrazioni locali | 0,00% | 0,00% | 0,00% | 0,00% | 0,00% | 0,00% | 0,00% | 0,00% | 0,00% | 0,00% | - | - | - | 0,00% | - | - | - |
| 31 | Garanzie ottenute mediante presa di possesso: immobili residenziali e non residenziali |
0,00% | 0,00% | 0,00% | 0,00% | 0,00% | 0,00% | 0,00% | 0,00% | 0,00% | 0,00% | - | - | - | 0,00% | - | - | - |
| 32 | Totale attivi GAR | 26,32% | 2,70% | 0,00% | 0,00% | 0,00% | 0,00% | 0,00% | 0,00% | 0,00% | 0,00% | - | - | - | 0,00% | - | - | - |

| Segue Modello 4: KPI GAR (flusso) in base al fatturato |
|---|
| r | s | t | u | v | w | x | y | z | aa | ab | ac | ad | ae | |||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| 31.12.2024 | ||||||||||||||||
| Inquinamento (PPC) | Biodiversità ed ecosistemi (BIO) | TOTALE (CCM + CCA + WTR + CE + PPC + BIO) | ||||||||||||||
| tassonomia (ammissibili alla tassonomia) Quota del totale degli attivi coperti che fi nanziano settori pertinenti per la |
tassonomia (ammissibili alla tassonomia) Quota del totale degli attivi coperti che fi nanziano settori pertinenti per la |
settori pertinenti per la tassonomia (ammissibili alla Quota del totale degli attivi coperti che fi nanziano |
tassonomia) | |||||||||||||
| %(a fronte del totale di attivi nuovi coperti) | coperti che fi nanziano settori pertinenti per la tassonomia Quota del totale degli attivi (allineati alla tassonomia) |
coperti che fi nanziano settori pertinenti per la tassonomia Quota del totale degli attivi (allineati alla tassonomia) |
che fi nanziano settori pertinenti per la tassonomia (allineati alla tassonomia) Quota del totale degli attivi coperti |
Quota del totale degli attivi nuovi coperti |
||||||||||||
| impiego proventi Di cui dei |
Di cui tante abili |
impiego proventi Di cui dei |
Di cui abili tante |
impiego dei pro Di cui venti |
di transi Di cui zione |
Di cui tante abili |
||||||||||
| GAR - Attivi coperti sia al numeratore che al denominatore | ||||||||||||||||
| 1 | Prestiti e anticipi, titoli di debito e strumenti rappresentativi di capitale non posseduti per la negoziazione ammissibili per il calcolo del GAR |
0,00% | - | - | - | 0,00% | - | - | - | 26,35% | 3,47% | 0,29% | 0,00% | 0,00% | 49,54% | |
| 2 | Imprese fi nanziarie | 0,00% | - | - | - | 0,00% | - | - | - | 0,59% | 0,03% | 0,00% | 0,00% | 0,00% | 3,16% | |
| 3 | Enti creditizi | 0,00% | - | - | - | 0,00% | - | - | - | 0,56% | 0,02% | 0,00% | 0,00% | 0,00% | 2,94% | |
| 4 | Prestiti e anticipi | 0,00% | - | - | - | 0,00% | - | - | - | 0,00% | 0,00% | 0,00% | 0,00% | 0,00% | 0,00% | |
| 5 | Titoli di debito, compresi UoP | 0,00% | - | - | - | 0,00% | - | - | - | 0,56% | 0,02% | 0,00% | 0,00% | 0,00% | 2,94% | |
| 6 | Strumenti rappresentativi di capitale | 0,00% | - | - | - | 0,00% | - | - | - | 0,00% | 0,00% | 0,00% | 0,00% | 0,00% | ||
| 7 | Altre Imprese fi nanziarie | 0,00% | - | - | - | 0,00% | - | - | - | 0,03% | 0,01% | 0,00% | 0,00% | 0,00% | 0,22% | |
| 8 | di cui imprese di investimento | 0,00% | - | - | - | 0,00% | - | - | - | 0,03% | 0,01% | 0,00% | 0,00% | 0,00% | 0,22% | |
| 9 | Prestiti e anticipi | 0,00% | - | - | - | 0,00% | - | - | - | 0,00% | 0,00% | 0,00% | 0,00% | 0,00% | 0,00% | |
| 10 | Titoli di debito, compresi UoP | 0,00% | - | - | - | 0,00% | - | - | - | 0,03% | 0,01% | 0,00% | 0,00% | 0,00% | 0,22% | |
| 11 | Strumenti rappresentativi di capitale | 0,00% | - | - | - | 0,00% | - | - | - | 0,00% | 0,00% | 0,00% | 0,00% | 0,00% | ||
| 12 | di cui società di gestione | 0,00% | - | - | - | 0,00% | - | - | - | 0,00% | 0,00% | 0,00% | 0,00% | 0,00% | 0,00% | |
| 13 | Prestiti e anticipi | 0,00% | - | - | - | 0,00% | - | - | - | 0,00% | 0,00% | 0,00% | 0,00% | 0,00% | 0,00% | |
| 14 | Titoli di debito, compresi UoP | 0,00% | - | - | - | 0,00% | - | - | - | 0,00% | 0,00% | 0,00% | 0,00% | 0,00% | 0,00% | |
| 15 | Strumenti rappresentativi di capitale | 0,00% | - | - | - | 0,00% | - | - | - | 0,00% | 0,00% | 0,00% | 0,00% | 0,00% | ||
| 16 | di cui imprese di assicurazione | 0,00% | - | - | - | 0,00% | - | - | - | 0,00% | 0,00% | 0,00% | 0,00% | 0,00% | 0,00% | |
| 17 | Prestiti e anticipi | 0,00% | - | - | - | 0,00% | - | - | - | 0,00% | 0,00% | 0,00% | 0,00% | 0,00% | 0,00% | |
| 18 | Titoli di debito, compresi UoP | 0,00% | - | - | - | 0,00% | - | - | - | 0,00% | 0,00% | 0,00% | 0,00% | 0,00% | 0,00% | |
| 19 | Strumenti rappresentativi di capitale | 0,00% | - | - | - | 0,00% | - | - | - | 0,00% | 0,00% | 0,00% | 0,00% | 0,00% | ||
| 20 | Imprese non fi nanziarie | 0,00% | - | - | - | 0,00% | - | - | - | 0,34% | 1,07% | 0,29% | 0,00% | 0,00% | 1,62% | |
| 21 | Prestiti e anticipi | 0,00% | - | - | - | 0,00% | - | - | - | 0,04% | 0,78% | 0,00% | 0,00% | 0,00% | 1,12% | |
| 22 | Titoli di debito, compresi UoP | 0,00% | - | - | - | 0,00% | - | - | - | 0,30% | 0,29% | 0,29% | 0,00% | 0,00% | 0,45% | |
| 23 | Strumenti rappresentativi di capitale | 0,00% | - | - | - | 0,00% | - | - | - | 0,00% | 0,00% | 0,00% | 0,00% | 0,05% | ||
| 24 | Famiglie | - | - | - | - | - | - | 25,42% | 2,38% | 0,00% | 0,00% | 0,00% | 44,75% | |||
| 25 | di cui prestiti garantiti da immobili residenziali | - | - | - | - | - | - | 21,76% | 2,38% | 0,00% | 0,00% | 0,00% | 21,76% | |||
| 26 | di cui prestiti per la ristrutturazione di edifi ci | - | - | - | - | - | - | 3,41% | 0,00% | 0,00% | 0,00% | 0,00% | 3,41% | |||
| 27 | di cui prestiti per veicoli a motore | - | - | - | - | - | - | 0,25% | 0,00% | 0,00% | 0,00% | 0,00% | 0,25% | |||
| 28 | Finanziamento delle amministrazioni locali | 0,00% | - | - | - | 0,00% | - | - | - | 0,00% | 0,00% | 0,00% | 0,00% | 0,00% | 0,00% | |
| 29 | Finanziamento dell'edilizia | 0,00% | - | - | - | 0,00% | - | - | - | 0,00% | 0,00% | 0,00% | 0,00% | 0,00% | 0,00% | |
| 30 | Finanziamento di altre pubbliche amministrazioni locali | 0,00% | - | - | - | 0,00% | - | - | - | 0,00% | 0,00% | 0,00% | 0,00% | 0,00% | 0,00% | |
| 31 | Garanzie ottenute mediante presa di possesso: immobili residenziali e non residenziali |
0,00% | - | - | - | 0,00% | - | - | - | 0,00% | 0,00% | 0,00% | 0,00% | 0,00% | 0,00% | |
| 32 | Totale attivi GAR | 0,00% | - | - | - | 0,00% | - | - | - | 26,35% | 3,47% | 0,29% | 0,00% | 0,00% | 100,00% | |

| Modello 4: KPI GAR (flusso) in base al CapEx |
|---|
| Quota del totale degli attivi coperti per la tassonomia (ammissibili alla che fi nanziano settori pertinenti Adattamento ai cambiamenti 0,00% 0,00% 0,00% 0,00% 0,00% 0,00% 0,00% 0,00% 0,00% 0,00% 0,00% 0,00% 0,00% 0,00% 0,00% 0,00% 0,00% 0,00% 0,00% 0,00% 0,00% 0,00% 0,00% 0,00% 0,00% 0,00% 0,00% 0,01% 0,01% 0,00% 0,00% 0,00% 0,00% 0,01% 0,01% 0,00% 0,01% 0,00% 0,00% 0,00% 0,00% 0,00% 0,00% 0,00% 0,00% 0,00% 0,00% 0,00% 0,00% 0,00% 0,00% 0,00% 0,00% 0,00% Quota del totale degli attivi coperti che fi nanziano la tassonomia (allineati alla tassonomia) 0,01% 0,01% 0,01% 0,00% 0,01% 0,00% 0,00% 0,00% 0,00% 0,00% 0,00% 0,00% 0,00% 0,00% 0,00% 0,00% 0,00% 0,00% 0,00% 0,00% 0,00% 0,00% 0,00% 0,00% 0,00% 0,00% 0,00% 0,00% Di cui settori pertinenti per la tassonomia (ammissibili che fi nanziano settori pertinenti per tante abili Mitigazione dei cambiamenti climatici (CCM) Quota del totale degli attivi coperti Di cui di 0,04% 0,00% 0,00% 0,00% 0,00% 0,00% 0,00% 0,00% 0,00% 0,00% 0,00% 0,00% 0,00% 0,00% 0,00% 0,00% 0,00% 0,00% 0,00% 0,04% 0,04% 0,00% 0,00% 0,00% 0,00% 0,00% 0,00% 0,00% transi zione alla tassonomia) impiego 0,29% 0,00% 0,00% 0,00% 0,00% 0,00% 0,00% 0,00% 0,00% 0,00% 0,00% 0,00% 0,00% 0,00% 0,00% 0,29% 0,00% 0,29% 0,00% 0,00% 0,00% 0,00% 0,00% proventi Di cui dei 2,74% 0,04% 0,03% 0,00% 0,03% 0,00% 0,01% 0,01% 0,00% 0,01% 0,00% 0,00% 0,00% 0,00% 0,00% 0,00% 0,00% 0,00% 0,00% 0,32% 0,04% 0,29% 0,00% 2,38% 2,38% 0,00% 0,00% 0,00% 26,36% 0,60% 0,57% 0,00% 0,57% 0,00% 0,03% 0,03% 0,00% 0,03% 0,00% 0,00% 0,00% 0,00% 0,00% 0,00% 0,00% 0,00% 0,00% 0,35% 0,05% 0,30% 0,00% 25,42% 21,76% 3,41% 0,25% 0,00% Prestiti e anticipi, titoli di debito e strumenti rappresentativi GAR - Attivi coperti sia al numeratore che al denominatore di capitale non posseduti per la negoziazione ammissibili %(a fronte del fl usso di attivi totali ammissibili) Finanziamento delle amministrazioni locali di cui prestiti garantiti da immobili residenziali di cui prestiti per la ristrutturazione di edifi ci Strumenti rappresentativi di capitale Strumenti rappresentativi di capitale Strumenti rappresentativi di capitale Strumenti rappresentativi di capitale Strumenti rappresentativi di capitale di cui prestiti per veicoli a motore di cui imprese di assicurazione di cui imprese di investimento Titoli di debito, compresi UoP Titoli di debito, compresi UoP Titoli di debito, compresi UoP Titoli di debito, compresi UoP Titoli di debito, compresi UoP di cui società di gestione Imprese non nanziarie Altre Imprese fi nanziarie per il calcolo del GAR Imprese fi nanziarie Prestiti e anticipi Prestiti e anticipi Prestiti e anticipi Prestiti e anticipi Prestiti e anticipi fi Enti creditizi Famiglie 10 12 13 14 15 16 17 18 19 20 22 23 24 25 26 27 28 11 21 2 3 4 5 6 7 8 9 1 |
coperti che fi nanziano settori pertinenti per la tassonomia Quota del totale degli attivi (allineati alla tassonomia) impiego 0,00% 0,00% 0,00% 0,00% 0,00% 0,00% 0,00% 0,00% 0,00% proventi climatici (CCA) Di cui dei tassonomia) |
31.12.2024 0,00% 0,00% 0,00% 0,00% 0,00% 0,00% 0,00% 0,00% 0,00% 0,00% Di cui tante abili |
0,00% 0,00% 0,00% 0,00% 0,00% 0,00% 0,00% 0,00% |
- - - - - - - - |
coperti che fi nanziano settori pertinenti per la tassonomia che fi nanziano settori pertinenti per la Quota del totale degli attivi Quota del totale degli attivi coperti (allineati alla tassonomia) Acque e risorse marine (WTR) tassonomia (ammissibili alla impiego proventi Di cui tassonomia) dei |
che fi nanziano settori pertinenti per la Quota del totale degli attivi coperti |
tassonomia (ammissibili alla Economia circolare (CE) tassonomia) |
||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| coperti che fi nanziano settori pertinenti per la tassonomia (allineati alla tassonomia) |
Quota del totale degli attivi | ||||||||||
| abilitante Di cui |
impiego proventi Di cui dei |
abilitante Di cui |
|||||||||
| - | - | 0,00% | - | - | |||||||
| - | - | 0,00% | - | - | |||||||
| - | - | 0,00% | - | - | |||||||
| - | - | 0,00% | - | - | |||||||
| - | - | 0,00% | - | - | |||||||
| - | - | 0,00% | - | - | |||||||
| - | - | 0,00% | - | - | |||||||
| - | - | 0,00% | - | - | |||||||
| 0,00% | - | - | - | 0,00% | - | - | |||||
| 0,00% | - | - | - | 0,00% | - | - | |||||
| 0,00% | 0,00% | - | - | - | 0,00% | - | - | ||||
| 0,00% | 0,00% | 0,00% | - | - | - | 0,00% | - | - | |||
| 0,00% | 0,00% | 0,00% | - | - | - | 0,00% | - | - | |||
| 0,00% | 0,00% | 0,00% | - | - | - | 0,00% | - | - | |||
| 0,00% | 0,00% | - | - | - | 0,00% | - | - | ||||
| 0,00% | 0,00% | 0,00% | - | - | - | 0,00% | - | - | |||
| 0,00% | 0,00% | 0,00% | - | - | - | 0,00% | - | - | |||
| 0,00% | 0,00% | 0,00% | - | - | - | 0,00% | - | - | |||
| 0,00% | 0,00% | - | - | - | 0,00% | - | - | ||||
| 0,00% | 0,00% | 0,00% | - | - | - | 0,00% | - | - | |||
| 0,00% | 0,00% | 0,00% | - | - | - | 0,00% | - | - | |||
| 0,00% | 0,00% | 0,00% | - | - | - | 0,00% | - | - | |||
| 0,00% | 0,00% | - | - | - | 0,00% | - | - | ||||
| 0,00% | 0,00% | - | - | - | 0,00% | - | - | ||||
| 0,00% | 0,00% | - | - | - | 0,00% | - | - | ||||
| 0,00% | 0,00% | - | - | - | 0,00% | - | - | ||||
| - | - | - | - | - | |||||||
| 0,00% | 0,00% | 0,00% | - | - | - | 0,00% | - | - | |||
| 0,00% 0,00% 0,00% Finanziamento dell'edilizia 29 |
0,00% 0,00% |
0,00% | 0,00% 0,00% |
0,00% | 0,00% | - | - | - | 0,00% | - | - |
| 0,00% 0,00% 0,00% 0,00% 0,00% 0,00% 0,00% Finanziamento di altre pubbliche amministrazioni locali 30 |
0,00% | 0,00% | 0,00% | - | - | - | 0,00% | - | - | ||
| 0,00% 0,00% 0,00% 0,00% 0,00% 0,00% 0,00% Garanzie ottenute mediante presa di possesso: immobili residenziali e non residenziali 31 |
0,00% | 0,00% | 0,00% | - | - | - | 0,00% | - | - | ||
| 0,00% 0,01% 0,01% 0,04% 0,29% 2,74% 26,36% Totale attivi GAR 32 |
0,00% | 0,00% | 0,00% | - | - | - | 0,00% | - | - |

| Segue Modello 4: KPI GAR (flusso) in base al CapEx |
|---|
| r | s | t | u | v | w | x | y | z | aa | ab | ac | ad | ae | |
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| 31.12.2024 | ||||||||||||||
| Inquinamento (PPC) | Biodiversità ed ecosistemi (BIO) | TOTALE (CCM + CCA + WTR + CE + PPC + BIO) | ||||||||||||
| Quota del totale degli attivi coperti che fi nanziano settori pertinenti per la tasso nomia (ammissibili alla tassonomia) |
tassonomia (ammissibili alla tassonomia) che fi nanziano settori pertinenti per la Quota del totale degli attivi coperti |
settori pertinenti per la tassonomia (ammissibili alla | Quota del totale degli attivi coperti che fi nanziano | tassonomia) | ||||||||||
| %(a fronte del fl usso di attivi totali ammissibili) | coperti che fi nanziano settori pertinenti per la tassonomia Quota del totale degli attivi (allineati alla tassonomia) |
coperti che fi nanziano settori pertinenti per la tassonomia |
Quota del totale degli attivi (allineati alla tassonomia) |
che fi nanziano settori pertinenti per la tassonomia (allineati alla tassonomia) Quota del totale degli attivi coperti |
degli attivi coperti Quota del totale |
|||||||||
| impiego proventi Di cui dei |
Di cui tante abili |
impiego proventi Di cui dei |
Di cui tante abili |
impiego dei pro Di cui venti |
di transi Di cui zione |
Di cui tante abili |
||||||||
| GAR - Attivi coperti sia al numeratore che al denominatore | ||||||||||||||
| Prestiti e anticipi, titoli di debito e strumenti rappresentativi di capitale non posseduti per la negoziazione ammissibili per il calcolo del GAR 1 |
0,00% | - | - | - | 0,00% | - | - | - | 26,37% | 3,54% | 0,29% | 0,04% | 0,01% | 49,54% |
| Imprese fi nanziarie 2 |
0,00% | - | - | - | 0,00% | - | - | - | 0,61% | 0,04% | 0,00% | 0,00% | 0,01% | 3,16% |
| Enti creditizi 3 |
0,00% | - | - | - | 0,00% | - | - | - | 0,57% | 0,03% | 0,00% | 0,00% | 0,01% | 2,94% |
| Prestiti e anticipi 4 |
0,00% | - | - | - | 0,00% | - | - | - | 0,00% | 0,00% | 0,00% | 0,00% | 0,00% | 0,00% |
| Titoli di debito, compresi UoP 5 |
0,00% | - | - | - | 0,00% | - | - | - | 0,57% | 0,03% | 0,00% | 0,00% | 0,01% | 2,94% |
| Strumenti rappresentativi di capitale 6 |
0,00% | - | - | - | 0,00% | - | - | - | 0,00% | 0,00% | 0,00% | 0,00% | 0,00% | |
| Altre Imprese fi nanziarie 7 |
0,00% | - | - | - | 0,00% | - | - | - | 0,04% | 0,01% | 0,00% | 0,00% | 0,00% | 0,22% |
| di cui imprese di investimento 8 |
0,00% | - | - | - | 0,00% | - | - | - | 0,04% | 0,01% | 0,00% | 0,00% | 0,00% | 0,22% |
| Prestiti e anticipi 9 |
0,00% | - | - | - | 0,00% | - | - | - | 0,00% | 0,00% | 0,00% | 0,00% | 0,00% | 0,00% |
| Titoli di debito, compresi UoP 10 |
0,00% | - | - | - | 0,00% | - | - | - | 0,04% | 0,01% | 0,00% | 0,00% | 0,00% | 0,22% |
| Strumenti rappresentativi di capitale 11 |
0,00% | - | - | - | 0,00% | - | - | - | 0,00% | 0,00% | 0,00% | 0,00% | 0,00% | |
| di cui società di gestione 12 |
0,00% | - | - | - | 0,00% | - | - | - | 0,00% | 0,00% | 0,00% | 0,00% | 0,00% | 0,00% |
| Prestiti e anticipi 13 |
0,00% | - | - | - | 0,00% | - | - | - | 0,00% | 0,00% | 0,00% | 0,00% | 0,00% | 0,00% |
| Titoli di debito, compresi UoP 14 |
0,00% | - | - | - | 0,00% | - | - | - | 0,00% | 0,00% | 0,00% | 0,00% | 0,00% | 0,00% |
| Strumenti rappresentativi di capitale 15 |
0,00% | - | - | - | 0,00% | - | - | - | 0,00% | 0,00% | 0,00% | 0,00% | 0,00% | |
| di cui imprese di assicurazione 16 |
0,00% | - | - | - | 0,00% | - | - | - | 0,00% | 0,00% | 0,00% | 0,00% | 0,00% | 0,00% |
| Prestiti e anticipi 17 |
0,00% | - | - | - | 0,00% | - | - | - | 0,00% | 0,00% | 0,00% | 0,00% | 0,00% | 0,00% |
| Titoli di debito, compresi UoP 18 |
0,00% | - | - | - | 0,00% | - | - | - | 0,00% | 0,00% | 0,00% | 0,00% | 0,00% | 0,00% |
| Strumenti rappresentativi di capitale 19 |
0,00% | - | - | - | 0,00% | - | - | - | 0,00% | 0,00% | 0,00% | 0,00% | 0,00% | |
| Imprese non fi nanziarie 20 |
0,00% | - | - | - | 0,00% | - | - | - | 0,35% | 1,12% | 0,29% | 0,04% | 0,00% | 1,62% |
| Prestiti e anticipi 21 |
0,00% | - | - | - | 0,00% | - | - | - | 0,05% | 0,83% | 0,00% | 0,04% | 0,00% | 1,12% |
| Titoli di debito, compresi UoP 22 |
0,00% | - | - | - | 0,00% | - | - | - | 0,30% | 0,29% | 0,29% | 0,00% | 0,00% | 0,45% |
| Strumenti rappresentativi di capitale 23 |
0,00% | - | - | - | 0,00% | - | - | - | 0,00% | 0,00% | 0,00% | 0,00% | 0,05% | |
| Famiglie 24 |
- | - | - | - | - | - | 25,42% | 2,38% | 0,00% | 0,00% | 0,00% | 44,75% | ||
| di cui prestiti garantiti da immobili residenziali 25 |
- | - | - | - | - | - | 21,76% | 2,38% | 0,00% | 0,00% | 0,00% | 21,76% | ||
| di cui prestiti per la ristrutturazione di edifi ci 26 |
- | - | - | - | - | - | 3,41% | 0,00% | 0,00% | 0,00% | 0,00% | 3,41% | ||
| di cui prestiti per veicoli a motore 27 |
- | - | - | - | - | - | 0,25% | 0,00% | 0,00% | 0,00% | 0,00% | 0,25% | ||
| Finanziamento delle amministrazioni locali 28 |
0,00% | - | - | - | 0,00% | - | - | - | 0,00% | 0,00% | 0,00% | 0,00% | 0,00% | 0,00% |
| Finanziamento dell'edilizia 29 |
0,00% | - | - | - | 0,00% | - | - | - | 0,00% | 0,00% | 0,00% | 0,00% | 0,00% | 0,00% |
| Finanziamento di altre pubbliche amministrazioni locali 30 |
0,00% | - | - | - | 0,00% | - | - | - | 0,00% | 0,00% | 0,00% | 0,00% | 0,00% | 0,00% |
| Garanzie ottenute mediante presa di possesso: immobili resi- denziali e non residenziali 31 |
0,00% | - | - | - | 0,00% | - | - | - | 0,00% | 0,00% | 0,00% | 0,00% | 0,00% | 0,00% |
| Totale attivi GAR 32 |
0,00% | - | - | - | 0,00% | - | - | - | 26,37% | 3,54% | 0,29% | 0,04% | 0,01% | 100,00% |

| a | b | c | d | e | f | g | h | i | k j |
l | m | n | o | p | q | ||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| 31.12.2023 | |||||||||||||||||
| Mitigazione dei cambiamenti climatici (CCM) | Adattamento ai cambiamenti climatici (CCA) |
Acque e risorse marine (WTR) | Economia circolare (CE) | ||||||||||||||
| Quota del totale degli attivi coperti che fi nanziano | settori pertinenti per la tassonomia (ammissibili | alla tassonomia) | Quota del totale degli attivi coperti per la tassonomia (ammissibili alla che fi nanziano settori pertinenti tassonomia) |
Quota del totale degli attivi coperti tassonomia (ammissibili alla tassonomia) |
che fi nanziano settori pertinenti per la | tassonomia) | che fi nanziano settori pertinenti per la Quota del totale degli attivi coperti tassonomia (ammissibili alla |
||||||||||
| %(a fronte del totale di attivi nuovi coperti) | la tassonomia (allineati alla tassonomia) | che fi nanziano settori pertinenti per Quota del totale degli attivi coperti |
coperti che fi nanziano settori pertinenti per la tassonomia Quota del totale degli attivi (allineati alla tassonomia) |
(allineati alla tassonomia) | coperti che fi nanziano settori pertinenti per la tassonomia Quota del totale degli attivi |
coperti che fi nanziano settori pertinenti per la tassonomia Quota del totale degli attivi (allineati alla tassonomia) |
|||||||||||
| impiego proventi Di cui dei |
Di cui di transi zione |
Di cui abili tante |
impiego proventi Di cui dei |
Di cui abili tante |
impiego proventi Di cui dei |
abilitante Di cui |
impiego proventi Di cui dei |
abilitante Di cui |
|||||||||
| GAR - Attivi coperti sia al numeratore che al denominatore | |||||||||||||||||
| 1 | Prestiti e anticipi, titoli di debito e strumenti rappresentativi di capitale non posseduti per la negoziazione ammissibili per il calcolo del GAR |
45,71% | 5,41% | 0,00% | 0,28% | 0,00% | 0,00% | 0,00% | 0,00% | 0,00% | 0,00% 0,00% |
0,00% | 0,00% | 0,00% | 0,00% | 0,00% | 0,00% |
| 2 | Imprese fi nanziarie | 21,19% | 0,00% | 0,00% | - | 0,00% | 0,00% | 0,00% | 0,00% | - | 0,00% | - | - - |
- | - | - | - |
| 3 | Enti creditizi | 21,19% | 0,00% | 0,00% | - | 0,00% | 0,00% | 0,00% | 0,00% | - | 0,00% | - | - - |
- | - | - | - |
| 4 | Prestiti e anticipi | 0,00% | 0,00% | 0,00% | - | 0,00% | 0,00% | 0,00% | 0,00% | - | 0,00% | - | - - |
- | - | - | - |
| 5 | Titoli di debito, compresi UoP | 21,19% | 0,00% | 0,00% | - | 0,00% | 0,00% | 0,00% | 0,00% | - | 0,00% | - | - - |
- | - | - | - |
| 6 | Strumenti rappresentativi di capitale | 0,00% | 0,00% | 0,00% | - | 0,00% | 0,00% | 0,00% | 0,00% | - | 0,00% | - | - - |
- | - | - | - |
| 7 | Altre Imprese fi nanziarie | 0,00% | 0,00% | 0,00% | - | 0,00% | 0,00% | 0,00% | 0,00% | - | 0,00% | - | - - |
- | - | - | - |
| 8 | di cui imprese di investimento | 0,00% | 0,00% | 0,00% | - | 0,00% | 0,00% | 0,00% | 0,00% | - | 0,00% | - | - - |
- | - | - | - |
| 9 | Prestiti e anticipi | 0,00% | 0,00% | 0,00% | - | 0,00% | 0,00% | 0,00% | 0,00% | - | 0,00% | - | - - |
- | - | - | - |
| 10 | Titoli di debito, compresi UoP | 0,00% | 0,00% | 0,00% | - | 0,00% | 0,00% | 0,00% | 0,00% | - | 0,00% | - | - - |
- | - | - | - |
| 11 | Strumenti rappresentativi di capitale | 0,00% | 0,00% | - | 0,00% | 0,00% | 0,00% | - | 0,00% | - | - - |
- | - | - | - | ||
| 12 | di cui società di gestione | 0,00% | 0,00% | 0,00% | - | 0,00% | 0,00% | 0,00% | 0,00% | - | 0,00% | - | - - |
- | - | - | - |
| 13 | Prestiti e anticipi | 0,00% | 0,00% | 0,00% | - | 0,00% | 0,00% | 0,00% | 0,00% | - | 0,00% | - | - - |
- | - | - | - |
| 14 | Titoli di debito, compresi UoP | 0,00% | 0,00% | 0,00% | - | 0,00% | 0,00% | 0,00% | 0,00% | - | 0,00% | - | - - |
- | - | - | - |
| 15 | Strumenti rappresentativi di capitale | 0,00% | 0,00% | - | 0,00% | 0,00% | 0,00% | - | 0,00% | - | - - |
- | - | - | - | ||
| 16 | di cui imprese di assicurazione | 0,00% | 0,00% | 0,00% | - | 0,00% | 0,00% | 0,00% | 0,00% | - | 0,00% | - | - - |
- | - | - | - |
| 17 | Prestiti e anticipi | 0,00% | 0,00% | 0,00% | - | 0,00% | 0,00% | 0,00% | 0,00% | - | 0,00% | - | - - |
- | - | - | - |
| 18 | Titoli di debito, compresi UoP | 0,00% | 0,00% | 0,00% | - | 0,00% | 0,00% | 0,00% | 0,00% | - | 0,00% | - | - - |
- | - | - | - |
| 19 | Strumenti rappresentativi di capitale | 0,00% | 0,00% | - | 0,00% | 0,00% | 0,00% | - | 0,00% | - | - - |
- | - | - | - | ||
| 20 | Imprese non fi nanziarie | 43,85% | 31,51% | 0,00% | - | 0,00% | 0,00% | 0,00% | 0,00% | - | 0,00% | - | - - |
- | - | - | - |
| 21 | Prestiti e anticipi | 100,00% | 40,00% | 0,00% | - | 0,00% | 0,00% | 0,00% | 0,00% | - | 0,00% | - | - - |
- | - | - | - |
| 22 | Titoli di debito, compresi UoP | 36,46% | 30,63% | 0,00% | - | 0,00% | 0,00% | 0,00% | 0,00% | - | 0,00% | - | - - |
- | - | - | - |
| 23 | Strumenti rappresentativi di capitale | 0,00% | 0,00% | - | 0,00% | 0,00% | 0,00% | - | 0,00% | - | - - |
- | - | - | - | ||
| 24 | Famiglie | 46,67% | 3,94% | 0,00% | - | 0,00% | 0,00% | 0,00% | 0,00% | - | - | - - |
- | - | - | - | |
| 25 | di cui prestiti garantiti da immobili residenziali | 100,00% | 8,44% | 0,00% | - | 0,00% | 0,00% | 0,00% | 0,00% | - | - | - - |
- | - | - | - | |
| 26 | di cui prestiti per la ristrutturazione di edifi ci | 0,00% | 0,00% | 0,00% | - | 0,00% | 0,00% | 0,00% | 0,00% | - | - | - - |
- | - | - | - | |
| 27 | di cui prestiti per veicoli a motore | 0,00% | 0,00% | 0,00% | - | 0,00% | - | - | - - |
- | - | - | - | ||||
| 28 | Finanziamento delle amministrazioni locali | 100,00% | 0,00% | 0,00% | - | 0,00% | 0,00% | 0,00% | 0,00% | - | 0,00% | - | - - |
- | - | - | - |
| 29 | Finanziamento dell'edilizia | 0,00% | 0,00% | 0,00% | - | 0,00% | 0,00% | 0,00% | 0,00% | - | 0,00% | - | - - |
- | - | - | - |
| 30 | Finanziamento di altre pubbliche amministrazioni locali | 0,00% | 0,00% | 0,00% | - | 0,00% | 0,00% | 0,00% | 0,00% | - | 0,00% | - | - - |
- | - | - | - |
| 31 | Garanzie ottenute mediante presa di possesso: immobili residenziali e non residenziali |
0,00% | 0,00% | 0,00% | - | 0,00% | 0,00% | 0,00% | 0,00% | - | 0,00% | - | - - |
- | - | - | - |
| 32 | Totale attivi GAR | 5,35% | 0,63% | 0,00% | - | 0,00% | 0,00% | 0,00% | 0,00% | - | 0,00% | - | - - |
- | - | - | - |

| Segue Modello 4: KPI GAR (flusso) in base al fatturato |
|---|
| r | s | t | u | v | w | x | y | z | aa | ab | ac | ad | ae | |
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| 31.12.2023 | ||||||||||||||
| Inquinamento (PPC) | Biodiversità ed ecosistemi (BIO) | TOTALE (CCM + CCA + WTR + CE + PPC + BIO) | ||||||||||||
| tassonomia (ammissibili alla tassonomia) che fi nanziano settori pertinenti per la Quota del totale degli attivi coperti |
tassonomia (ammissibili alla tassonomia) | che fi nanziano settori pertinenti per la Quota del totale degli attivi coperti |
settori pertinenti per la tassonomia (ammissibili alla Quota del totale degli attivi coperti che fi nanziano |
tassonomia) | ||||||||||
| %(a fronte del totale di attivi nuovi coperti) | coperti che fi nanziano settori pertinenti per la tassonomia Quota del totale degli attivi (allineati alla tassonomia) |
coperti che fi nanziano settori pertinenti per la tassonomia Quota del totale degli attivi (allineati alla tassonomia) |
Quota del totale degli attivi coperti che fi nanziano settori pertinenti per la ta ssonomia (allineati alla tassonomia) |
degli attivi nuovi Quota del totale coperti |
||||||||||
| impiego proventi Di cui dei |
Di cui tante abili |
impiego proventi Di cui dei |
Di cui abili tante |
impiego dei pro Di cui venti |
di transi Di cui zione |
Di cui tante abili |
||||||||
| GAR - Attivi coperti sia al numeratore che al denominatore | ||||||||||||||
| Prestiti e anticipi, titoli di debito e strumenti rappresentativi di capitale non posseduti per la negoziazione ammissibili per il calcolo del GAR 1 |
0,00% | 0,00% | 0,00% | 0,00% | 0,00% | 0,00% | 0,00% | 0,00% | 45,71% | 5,41% | 0,00% | 0,28% | 0,00% | 7,83% |
| Imprese fi nanziarie 2 |
- | - | - | - | - | - | - | - | - | 0,00% | 0,00% | - | 0,00% | 0,27% |
| Enti creditizi 3 |
- | - | - | - | - | - | - | - | - | 0,00% | 0,00% | - | 0,00% | 0,27% |
| Prestiti e anticipi 4 |
- | - | - | - | - | - | - | - | - | 0,00% | 0,00% | - | 0,00% | 0,00% |
| Titoli di debito, compresi UoP 5 |
- | - | - | - | - | - | - | - | - | 0,00% | 0,00% | - | 0,00% | 0,27% |
| Strumenti rappresentativi di capitale 6 |
- | - | - | - | - | - | - | - | - | 0,00% | 0,00% | - | 0,00% | 0,00% |
| Altre Imprese fi nanziarie 7 |
- | - | - | - | - | - | - | - | - | 0,00% | 0,00% | - | 0,00% | 0,00% |
| di cui imprese di investimento 8 |
- | - | - | - | - | - | - | - | - | 0,00% | 0,00% | - | 0,00% | 0,00% |
| Prestiti e anticipi 9 |
- | - | - | - | - | - | - | - | - | 0,00% | 0,00% | - | 0,00% | 0,00% |
| Titoli di debito, compresi UoP 10 |
- | - | - | - | - | - | - | - | - | 0,00% | 0,00% | - | 0,00% | 0,00% |
| Strumenti rappresentativi di capitale 11 |
- | - | - | - | - | - | - | - | - | 0,00% | - | 0,00% | 0,00% | |
| di cui società di gestione 12 |
- | - | - | - | - | - | - | - | - | 0,00% | 0,00% | - | 0,00% | 0,00% |
| Prestiti e anticipi 13 |
- | - | - | - | - | - | - | - | - | 0,00% | 0,00% | - | 0,00% | 0,00% |
| Titoli di debito, compresi UoP 14 |
- | - | - | - | - | - | - | - | - | 0,00% | 0,00% | - | 0,00% | 0,00% |
| Strumenti rappresentativi di capitale 15 |
- | - | - | - | - | - | - | - | - | 0,00% | - | 0,00% | 0,00% | |
| di cui imprese di assicurazione 16 |
- | - | - | - | - | - | - | - | - | 0,00% | 0,00% | - | 0,00% | 0,00% |
| Prestiti e anticipi 17 |
- | - | - | - | - | - | - | - | - | 0,00% | 0,00% | - | 0,00% | 0,00% |
| Titoli di debito, compresi UoP 18 |
- | - | - | - | - | - | - | - | - | 0,00% | 0,00% | - | 0,00% | 0,00% |
| Strumenti rappresentativi di capitale 19 |
- | - | - | - | - | - | - | - | - | 0,00% | - | 0,00% | 0,00% | |
| Imprese non fi nanziarie 20 |
- | - | - | - | - | - | - | - | - | 31,51% | 0,00% | - | 0,00% | 0,46% |
| Prestiti e anticipi 21 |
- | - | - | - | - | - | - | - | - | 40,00% | 0,00% | - | 0,00% | 0,06% |
| Titoli di debito, compresi UoP 22 |
- | - | - | - | - | - | - | - | - | 30,63% | 0,00% | - | 0,00% | 0,40% |
| Strumenti rappresentativi di capitale 23 |
- | - | - | - | - | - | - | - | - | 0,00% | - | 0,00% | 0,00% | |
| Famiglie 24 |
- | - | - | - | - | - | - | - | - | 3,94% | 0,00% | - | 0,00% | 7,09% |
| di cui prestiti garantiti da immobili residenziali 25 |
- | - | - | - | - | - | - | - | - | 8,44% | 0,00% | - | 0,00% | 3,31% |
| di cui prestiti per la ristrutturazione di edifi ci 26 |
- | - | - | - | - | - | - | - | - | 0,00% | 0,00% | - | 0,00% | 0,00% |
| di cui prestiti per veicoli a motore 27 |
- | - | - | - | - | - | - | - | - | 0,00% | 0,00% | - | 0,00% | 0,00% |
| Finanziamento delle amministrazioni locali 28 |
- | - | - | - | - | - | - | - | - | 0,00% | 0,00% | - | 0,00% | 0,01% |
| Finanziamento dell'edilizia 29 |
- | - | - | - | - | - | - | - | - | 0,00% | 0,00% | - | 0,00% | 0,00% |
| Finanziamento di altre pubbliche amministrazioni locali 30 |
- | - | - | - | - | - | - | - | - | 0,00% | 0,00% | - | 0,00% | 0,00% |
| Garanzie ottenute mediante presa di possesso: immobili resi- denziali e non residenziali 31 |
- | - | - | - | - | - | - | - | - | 0,00% | 0,00% | - | 0,00% | 0,00% |
| Totale attivi GAR 32 |
- | - | - | - | - | - | - | - | - | 0,63% | 0,00% | - | 0,00% |

| Modello 4: KPI GAR (flusso) in base al CapEx |
|---|
| a | b | c | d | e | f | g | h | i | j | k | l | m | n | o | p | q | ||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| 31.12.2023 | ||||||||||||||||||
| Mitigazione dei cambiamenti climatici (CCM) | climatici (CCA) | Adattamento ai cambiamenti | Acque e risorse marine (WTR) | Economia circolare (CE) | ||||||||||||||
| alla tassonomia) | Quota del totale degli attivi coperti che fi nanziano settori pertinenti per la tassonomia (ammissibili |
tassonomia) | Quota del totale degli attivi coperti per la tassonomia (ammissibili alla che fi nanziano settori pertinenti |
tassonomia) | che fi nanziano settori pertinenti per la Quota del totale degli attivi coperti tassonomia (ammissibili alla |
tassonomia) | che fi nanziano settori pertinenti per la Quota del totale degli attivi coperti tassonomia (ammissibili alla |
|||||||||||
| %(a fronte del fl usso di attivi totali ammissibili) | la tassonomia (allineati alla tassonomia) che fi nanziano settori pertinenti per Quota del totale degli attivi coperti |
coperti che fi nanziano settori pertinenti per la tassonomia Quota del totale degli attivi (allineati alla tassonomia) |
coperti che fi nanziano settori pertinenti per la tassonomia Quota del totale degli attivi (allineati alla tassonomia) |
coperti che fi nanziano settori pertinenti per la tassonomia Quota del totale degli attivi (allineati alla tassonomia) |
||||||||||||||
| impiego proventi Di cui dei |
Di cui di transi zione |
Di cui abili tante |
impiego proventi Di cui dei |
Di cui abili tante |
impiego proventi Di cui dei |
abilitante Di cui |
impiego proventi Di cui dei |
abilitante Di cui |
||||||||||
| GAR - Attivi coperti sia al numeratore che al denominatore | ||||||||||||||||||
| Prestiti e anticipi, titoli di debito e strumenti rappresentativi di capitale non posseduti per la negoziazione ammissibili per il calcolo del GAR 1 |
47,81% | 6,13% | 0,00% | 0,37% | 0,00% | 0,00% | 0,00% | 0,00% | 0,00% | 0,00% | 0,00% | 0,00% | 0,00% | 0,00% | 0,00% | 0,00% | 0,00% | |
| Imprese fi nanziarie 2 |
21,75% | 0,00% | 0,00% | - | 0,00% | 0,00% | 0,00% | 0,00% | - | 0,00% | - | - | - | - | - | - | - | |
| Enti creditizi 3 |
21,75% | 0,00% | 0,00% | - | 0,00% | 0,00% | 0,00% | 0,00% | - | 0,00% | - | - | - | - | - | - | - | |
| Prestiti e anticipi 4 |
0,00% | 0,00% | 0,00% | - | 0,00% | 0,00% | 0,00% | 0,00% | - | 0,00% | - | - | - | - | - | - | - | |
| Titoli di debito, compresi UoP 5 |
21,75% | 0,00% | 0,00% | - | 0,00% | 0,00% | 0,00% | 0,00% | - | 0,00% | - | - | - | - | - | - | - | |
| Strumenti rappresentativi di capitale 6 |
0,00% | 0,00% | 0,00% | - | 0,00% | 0,00% | 0,00% | 0,00% | - | 0,00% | - | - | - | - | - | - | - | |
| Altre Imprese fi nanziarie 7 |
0,00% | 0,00% | 0,00% | - | 0,00% | 0,00% | 0,00% | 0,00% | - | 0,00% | - | - | - | - | - | - | - | |
| di cui imprese di investimento 8 |
0,00% | 0,00% | 0,00% | - | 0,00% | 0,00% | 0,00% | 0,00% | - | 0,00% | - | - | - | - | - | - | - | |
| Prestiti e anticipi 9 |
0,00% | 0,00% | 0,00% | - | 0,00% | 0,00% | 0,00% | 0,00% | - | 0,00% | - | - | - | - | - | - | - | |
| Titoli di debito, compresi UoP 10 |
0,00% | 0,00% | 0,00% | - | 0,00% | 0,00% | 0,00% | 0,00% | - | 0,00% | - | - | - | - | - | - | - | |
| Strumenti rappresentativi di capitale 11 |
0,00% | 0,00% | - | 0,00% | 0,00% | 0,00% | - | 0,00% | - | - | - | - | - | - | - | |||
| di cui società di gestione 12 |
0,00% | 0,00% | 0,00% | - | 0,00% | 0,00% | 0,00% | 0,00% | - | 0,00% | - | - | - | - | - | - | - | |
| Prestiti e anticipi 13 |
0,00% | 0,00% | 0,00% | - | 0,00% | 0,00% | 0,00% | 0,00% | - | 0,00% | - | - | - | - | - | - | - | |
| Titoli di debito, compresi UoP 14 |
0,00% | 0,00% | 0,00% | - | 0,00% | 0,00% | 0,00% | 0,00% | - | 0,00% | - | - | - | - | - | - | - | |
| Strumenti rappresentativi di capitale 15 |
0,00% | 0,00% | - | 0,00% | 0,00% | 0,00% | - | 0,00% | - | - | - | - | - | - | - | |||
| di cui imprese di assicurazione 16 |
0,00% | 0,00% | 0,00% | - | 0,00% | 0,00% | 0,00% | 0,00% | - | 0,00% | - | - | - | - | - | - | - | |
| Prestiti e anticipi 17 |
0,00% | 0,00% | 0,00% | - | 0,00% | 0,00% | 0,00% | 0,00% | - | 0,00% | - | - | - | - | - | - | - | |
| Titoli di debito, compresi UoP 18 |
0,00% | 0,00% | 0,00% | - | 0,00% | 0,00% | 0,00% | 0,00% | - | 0,00% | - | - | - | - | - | - | - | |
| Strumenti rappresentativi di capitale 19 |
0,00% | 0,00% | - | 0,00% | 0,00% | 0,00% | - | 0,00% | - | - | - | - | - | - | - | |||
| Imprese non nanziarie fi 20 |
79,68% | 44,26% | 0,00% | - | 0,00% | 0,00% | 0,00% | 0,00% | - | 0,00% | - | - | - | - | - | - | - | |
| Prestiti e anticipi 21 |
100,00% | 53,00% | 0,00% | - | 0,00% | 0,00% | 0,00% | 0,00% | - | 0,00% | - | - | - | - | - | - | - | |
| Titoli di debito, compresi UoP 22 |
76,85% | 43,04% | 0,00% | - | 0,00% | 0,00% | 0,00% | 0,00% | - | 0,00% | - | - | - | - | - | - | - | |
| Strumenti rappresentativi di capitale 23 |
0,00% | 0,00% | - | 0,00% | 0,00% | 0,00% | - | 0,00% | - | - | - | - | - | - | - | |||
| Famiglie 24 |
46,67% | 3,94% | 0,00% | - | 0,00% | 0,00% | 0,00% | 0,00% | - | - | - | - | - | - | - | - | ||
| di cui prestiti garantiti da immobili residenziali 25 |
100,00% | 8,44% | 0,00% | - | 0,00% | 0,00% | 0,00% | 0,00% | - | - | - | - | - | - | - | - | ||
| di cui prestiti per la ristrutturazione di edifi ci 26 |
0,00% | 0,00% | 0,00% | - | 0,00% | 0,00% | 0,00% | 0,00% | - | - | - | - | - | - | - | - | ||
| di cui prestiti per veicoli a motore 27 |
0,00% | 0,00% | 0,00% | - | 0,00% | - | - | - | - | - | - | - | - | |||||
| Finanziamento delle amministrazioni locali 28 |
100,00% | 0,00% | 0,00% | - | 0,00% | 0,00% | 0,00% | 0,00% | - | 0,00% | - | - | - | - | - | - | - | |
| Finanziamento dell'edilizia 29 |
0,00% | 0,00% | 0,00% | - | 0,00% | 0,00% | 0,00% | 0,00% | - | 0,00% | - | - | - | - | - | - | - | |
| Finanziamento di altre pubbliche amministrazioni locali 30 |
0,00% | 0,00% | 0,00% | - | 0,00% | 0,00% | 0,00% | 0,00% | - | 0,00% | - | - | - | - | - | - | - | |
| Garanzie ottenute mediante presa di possesso: immobili residenziali e non residenziali 31 |
0,00% | 0,00% | 0,00% | - | 0,00% | 0,00% | 0,00% | 0,00% | - | 0,00% | - | - | - | - | - | - | - | |
| Totale attivi GAR 32 |
5,60% | 0,72% | 0,00% | - | 0,00% | 0,00% | 0,00% | 0,00% | - | 0,00% | - | - | - | - | - | - | - | |

| Segue Modello 4: KPI GAR (flusso) in base al CapEx |
|---|
| r | s | t | u | v | w | x | y | z | aa | ab | ac | ad | ae | |||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| 31.12.2023 | ||||||||||||||||
| Inquinamento (PPC) | Biodiversità ed ecosistemi (BIO) | TOTALE (CCM + CCA + WTR + CE + PPC + BIO) | ||||||||||||||
| Quota del totale degli attivi coperti che fi nanziano settori pertinenti per la tasso nomia (ammissibili alla tassonomia) |
Quota del totale degli attivi coperti che fi nanziano settori pertinenti per la tasso nomia (ammissibili alla tassonomia) |
settori pertinenti per la tassonomia (ammissibili alla Quota del totale degli attivi coperti che fi nanziano |
tassonomia) | |||||||||||||
| %(a fronte del fl usso di attivi totali ammissibili) | coperti che fi nanziano settori pertinenti per la tassonomia Quota del totale degli attivi (allineati alla tassonomia) |
coperti che fi nanziano settori pertinenti per la tassonomia Quota del totale degli attivi (allineati alla tassonomia) |
che fi nanziano settori pertinenti per la tassonomia (allineati alla tassonomia) Quota del totale degli attivi coperti |
degli attivi coperti Quota del totale |
||||||||||||
| impiego proventi Di cui dei |
Di cui tante abili |
impiego proventi Di cui dei |
Di cui tante abili |
impiego dei pro Di cui venti |
di transi Di cui zione |
Di cui abili tante |
||||||||||
| GAR - Attivi coperti sia al numeratore che al denominatore | ||||||||||||||||
| 1 | Prestiti e anticipi, titoli di debito e strumenti rappresentativi di capitale non posseduti per la negoziazione ammissibili per il calcolo del GAR |
0,00% | 0,00% | 0,00% | 0,00% | 0,00% | 0,00% | 0,00% | 0,00% | 47,81% | 6,13% | 0,00% | 0,37% | 0,00% | 7,83% | |
| 2 | Imprese fi nanziarie | - | - | - | - | - | - | - | - | - | 0,00% | 0,00% | - | 0,00% | 0,27% | |
| 3 | Enti creditizi | - | - | - | - | - | - | - | - | - | 0,00% | 0,00% | - | 0,00% | 0,27% | |
| 4 | Prestiti e anticipi | - | - | - | - | - | - | - | - | - | 0,00% | 0,00% | - | 0,00% | 0,00% | |
| 5 | Titoli di debito, compresi UoP | - | - | - | - | - | - | - | - | - | 0,00% | 0,00% | - | 0,00% | 0,27% | |
| 6 | Strumenti rappresentativi di capitale | - | - | - | - | - | - | - | - | - | 0,00% | 0,00% | - | 0,00% | 0,00% | |
| 7 | Altre Imprese fi nanziarie | - | - | - | - | - | - | - | - | - | 0,00% | 0,00% | - | 0,00% | 0,00% | |
| 8 | di cui imprese di investimento | - | - | - | - | - | - | - | - | - | 0,00% | 0,00% | - | 0,00% | 0,00% | |
| 9 | Prestiti e anticipi | - | - | - | - | - | - | - | - | - | 0,00% | 0,00% | - | 0,00% | 0,00% | |
| 10 | Titoli di debito, compresi UoP | - | - | - | - | - | - | - | - | - | 0,00% | 0,00% | - | 0,00% | 0,00% | |
| 11 | Strumenti rappresentativi di capitale | - | - | - | - | - | - | - | - | - | 0,00% | - | 0,00% | 0,00% | ||
| 12 | di cui società di gestione | - | - | - | - | - | - | - | - | - | 0,00% | 0,00% | - | 0,00% | 0,00% | |
| 13 | Prestiti e anticipi | - | - | - | - | - | - | - | - | - | 0,00% | 0,00% | - | 0,00% | 0,00% | |
| 14 | Titoli di debito, compresi UoP | - | - | - | - | - | - | - | - | - | 0,00% | 0,00% | - | 0,00% | 0,00% | |
| 15 | Strumenti rappresentativi di capitale | - | - | - | - | - | - | - | - | - | 0,00% | - | 0,00% | 0,00% | ||
| 16 | di cui imprese di assicurazione | - | - | - | - | - | - | - | - | - | 0,00% | 0,00% | - | 0,00% | 0,00% | |
| 17 | Prestiti e anticipi | - | - | - | - | - | - | - | - | - | 0,00% | 0,00% | - | 0,00% | 0,00% | |
| 18 | Titoli di debito, compresi UoP | - | - | - | - | - | - | - | - | - | 0,00% | 0,00% | - | 0,00% | 0,00% | |
| 19 | Strumenti rappresentativi di capitale | - | - | - | - | - | - | - | - | - | 0,00% | - | 0,00% | 0,00% | ||
| 20 | Imprese non fi nanziarie | - | - | - | - | - | - | - | - | - | 44,26% | 0,00% | - | 0,00% | 0,45% | |
| 21 | Prestiti e anticipi | - | - | - | - | - | - | - | - | - | 53,00% | 0,00% | - | 0,00% | 0,06% | |
| 22 | Titoli di debito, compresi UoP | - | - | - | - | - | - | - | - | - | 43,04% | 0,00% | - | 0,00% | 0,40% | |
| 23 | Strumenti rappresentativi di capitale | - | - | - | - | - | - | - | - | - | 0,00% | - | 0,00% | 0,00% | ||
| 24 | Famiglie | - | - | - | - | - | - | - | - | - | 3,94% | 0,00% | - | 0,00% | 7,09% | |
| 25 | di cui prestiti garantiti da immobili residenziali | - | - | - | - | - | - | - | - | - | 8,44% | 0,00% | - | 0,00% | 3,31% | |
| 26 | di cui prestiti per la ristrutturazione di edifi ci | - | - | - | - | - | - | - | - | - | 0,00% | 0,00% | - | 0,00% | 0,00% | |
| 27 | di cui prestiti per veicoli a motore | - | - | - | - | - | - | - | - | - | 0,00% | 0,00% | - | 0,00% | 0,00% | |
| 28 | Finanziamento delle amministrazioni locali | - | - | - | - | - | - | - | - | - | 0,00% | 0,00% | - | 0,00% | 0,01% | |
| 29 | Finanziamento dell'edilizia | - | - | - | - | - | - | - | - | - | 0,00% | 0,00% | - | 0,00% | 0,00% | |
| 30 | Finanziamento di altre pubbliche amministrazioni locali | - | - | - | - | - | - | - | - | - | 0,00% | 0,00% | - | 0,00% | 0,00% | |
| 31 | Garanzie ottenute mediante presa di possesso: immobili residenziali e non residenziali |
- | - | - | - | - | - | - | - | - | 0,00% | 0,00% | - | 0,00% | 0,00% | |
| 32 | Totale attivi GAR | - | - | - | - | - | - | - | - | - | 0,72% | 0,00% | - | 0,00% | 0,00% |

| Modello 5: KPI per le esposizioni fuori bilancio (Stock) in base al fatturato |
|---|
| Di cui abili tante |
0,00% | 0,00% | ||||
|---|---|---|---|---|---|---|
| TOTALE (CCM + CCA + WTR + CE + PPC + BIO) |
Quota del totale degli attivi coperti che tassonomia (ammissibili alla tassono fi nanziano settori pertinenti per la mia) |
coperti che fi nanziano settori pertinenti per la tassonomia Quota del totale degli attivi (allineati alla tassonomia) |
||||
| cui di transi zione Di |
0,00% | 0,00% | ||||
| go dei Di cui impie venti pro |
0,00% | 0,00% | ||||
| 0,00% | 0,00% | |||||
| 0,00% | 0,00% | |||||
| Di cui abili tante |
||||||
| 31.12.2024 | Biodiversità ed ecosistemi (BIO) |
tivi coperti che fi nanziano tassonomia (ammissibili Quota del totale degli at settori pertinenti per la alla tassonomia) |
degli attivi coperti per la tassonomia settori pertinenti Quota del totale che fi nanziano (allineati alla tassonomia) |
go dei Di cui impie venti pro |
||
| 0,00% | 0,00% | |||||
| che fi nanziano (allineati alla tassonomia) |
Di cui abili tante |
|||||
| Inquinamento (PPC) | settori pertinenti per la Quota del totale degli alla tassonomia) |
degli attivi coperti per la tassonomia Quota del totale settori pertinenti |
go dei Di cui impie venti pro |
|||
| attivi coperti che fi nanziano tassonomia (ammissibili |
0,00% | 0,00% | ||||
| Di cui tante abili |
||||||
| degli attivi coperti per la tassonomia Quota del totale settori pertinenti che fi nanziano (allineati alla tassonomia) |
go dei Di cui |
|||||
| Economia circolare (CE) | tivi coperti che fi nanziano tassonomia (ammissibili Quota del totale degli at settori pertinenti per la alla tassonomia) |
impie venti pro |
||||
| 0,00% | 0,00% | |||||
| Di cui tante abili |
||||||
| Acque e risorse marine (WTR) |
tivi coperti che fi nanziano tassonomia (ammissibili Quota del totale degli at settori pertinenti per la alla tassonomia) |
degli attivi coperti per la tassonomia Quota del totale settori pertinenti che fi nanziano (allineati alla tassonomia) |
go dei Di cui impie venti pro |
|||
| 0,00% | 0,00% | |||||
| Adattamento ai cambiamenti climatici (CCA) |
Di cui abili tante |
0,00% | 0,00% | |||
| coperti che fi nanziano settori pertinenti per la tassonomia (ammissibili alla tassonomia) Quota del totale degli attivi |
Quota del totale degli tassonomia (allineati fi nanziano settori pertinenti per la attivi coperti che alla tassonomia) |
go dei Di cui impie venti pro |
0,00% | 0,00% | ||
| 0,00% | 0,00% | |||||
| 0,00% | 0,00% | |||||
| Mitigazione dei cambiamenti climatici (CCM) |
Quota del totale degli attivi coperti che fi nanziano settori pertinenti per la tasso nomia (ammissibili alla tassonomia) |
coperti che fi nanziano settori pertinenti per la tassonomia Quota del totale degli attivi (allineati alla tassonomia) |
Di cui abili tante |
0,00% | 0,00% | |
| cui di transi zione Di |
0,00% | 0,00% | ||||
| go dei Di cui impie venti pro |
0,00% | 0,00% | ||||
| 0,00% | 0,00% | |||||
| 0,00% | 0,00% | |||||
| % (a fonte | dei rispettivi attivi fuori del totale bilancio |
alle garanzie (KPI relativo fi nanziarie fi nanziarie) Garanzie |
gestite (KPI relativo alle fi nanziarie fi nanziarie Attività gestite) attività |

| Modello 5: KPI per le esposizioni fuori bilancio (Stock) in base al CapEx | |
|---|---|
| Quota del totale degli attivi coperti che fi nanziano settori pertinenti per la tasso nomia (ammissibili alla tassonomia) |
coperti che fi nanziano settori pertinenti per la tassonomia Quota del totale degli attivi (allineati alla tassonomia) |
Di cui abili tante |
0,0% | 0,0% | ||
|---|---|---|---|---|---|---|
| TOTALE (CCM + CCA + WTR + CE + PPC + BIO) |
cui di transi zione Di |
0,0% | 0,0% | |||
| go dei Di cui impie venti pro |
0,0% | 0,0% | ||||
| 0,0% | 0,0% | |||||
| 0,0% | 0,0% | |||||
| Di cui abili tante |
||||||
| 31.12.2024 | Biodiversità ed ecosiste- mi (BIO) |
tivi coperti che fi nanziano tassonomia (ammissibili Quota del totale degli at settori pertinenti per la alla tassonomia) |
degli attivi coperti per la tassonomia settori pertinenti Quota del totale che fi nanziano (allineati alla tassonomia) |
go dei Di cui impie venti pro |
||
| 0,0% | 0,0% | |||||
| Di cui abili tante |
||||||
| Inquinamento (PPC) | attivi coperti che fi nanziano tassonomia (ammissibili settori pertinenti per la Quota del totale degli alla tassonomia) |
degli attivi coperti per la tassonomia (allineati alla tasso Quota del totale settori pertinenti che fi nanziano nomia) |
go dei Di cui impie venti pro |
|||
| 0,0% | 0,0% | |||||
| Economia circolare (CE) | degli attivi coperti per la tassonomia Quota del totale settori pertinenti che fi nanziano (allineati alla tassonomia) |
Di cui tante abili |
||||
| tivi coperti che fi nanziano tassonomia (ammissibili Quota del totale degli at settori pertinenti per la alla tassonomia) |
go dei Di cui impie venti pro |
|||||
| 0,0% | 0,0% | |||||
| Di cui abili tante |
||||||
| Acque e risorse marine | tivi coperti che fi nanziano tassonomia (ammissibili Quota del totale degli at settori pertinenti per la alla tassonomia) |
degli attivi coperti per la tassonomia settori pertinenti Quota del totale che fi nanziano (allineati alla tassonomia) |
go dei Di cui impie venti pro |
|||
| (WTR) | ||||||
| 0,0% | 0,0% | |||||
| Di cui abili tante |
0,0% | 0,0% | ||||
| climatici (CCA) | coperti che fi nanziano settori pertinenti per la tassonomia (ammissibili alla tassonomia) Quota del totale degli attivi |
ziano settori pertinenti Quota del totale degli attivi coperti che fi nan per la tassonomia (alli neati alla tassonomia) |
go dei Di cui impie venti pro |
0,0% | 0,0% | |
| Adattamento ai cambiamenti | 0,0% | 0,0% | ||||
| 0,0% | 0,0% | |||||
| Mitigazione dei cambiamenti climatici (CCM) |
Quota del totale degli attivi coperti che fi nanziano settori pertinenti per la tasso nomia (ammissibili alla tassonomia) |
coperti che fi nanziano settori pertinenti per la tassonomia Quota del totale degli attivi (allineati alla tassonomia) |
Di cui abili tante |
0,0% | 0,0% | |
| cui di transi zione Di |
0,0% | 0,0% | ||||
| go dei Di cui impie venti pro |
0,0% | 0,0% | ||||
| 0,0% | 0,0% | |||||
| 0,0% | 0,0% | |||||
| % (a fonte | dei rispettivi attivi fuori del totale bilancio |
alle garanzie (KPI relativo fi nanziarie fi nanziarie) Garanzie |
gestite (KPI alle attività fi nanziarie fi nanziarie relativo Attività gestite) |

| Modello 5: KPI per le esposizioni fuori bilancio (flusso) in base al fatturato | |
|---|---|
| TOTALE (CCM + CCA + WTR + CE + PPC + BIO) |
Quota del totale degli attivi coperti che fi nanziano settori pertinenti per la tasso nomia (ammissibili alla tassonomia) |
Di cui abili tante |
0,0% | 0,0% | ||
|---|---|---|---|---|---|---|
| cui di transi zione Di |
0,0% | 0,0% | ||||
| coperti che fi nanziano settori pertinenti per la tassonomia Quota del totale degli attivi (allineati alla tassonomia) |
go dei Di cui impie venti pro |
0,0% | 0,0% | |||
| 0,0% | 0,0% | |||||
| 0,0% | 0,0% | |||||
| Biodiversità ed ecosiste- mi (BIO) |
tivi coperti che fi nanziano tassonomia (ammissibili Quota del totale degli at settori pertinenti per la alla tassonomia) |
Di cui abili tante |
||||
| degli attivi coperti per la tassonomia settori pertinenti Quota del totale che fi nanziano (allineati alla tassonomia) |
go dei Di cui impie venti pro |
|||||
| 0,0% | 0,0% | |||||
| Inquinamento (PPC) | attivi coperti che fi nanziano tassonomia (ammissibili settori pertinenti per la Quota del totale degli alla tassonomia) |
Di cui abili tante |
||||
| degli attivi coperti per la tassonomia (allineati alla tasso Quota del totale settori pertinenti che fi nanziano nomia) |
go dei Di cui impie venti pro |
|||||
| 0,0% | 0,0% | |||||
| Economia circolare (CE) | tivi coperti che fi nanziano tassonomia (ammissibili Quota del totale degli at settori pertinenti per la alla tassonomia) |
Di cui tante abili |
||||
| 31.12.2024 | degli attivi coperti per la tassonomia Quota del totale settori pertinenti che fi nanziano (allineati alla tassonomia) |
go dei Di cui impie venti pro |
||||
| 0,0% | 0,0% | |||||
| Acque e risorse marine (WTR) |
Di cui abili tante |
|||||
| tivi coperti che fi nanziano tassonomia (ammissibili Quota del totale degli at settori pertinenti per la alla tassonomia) |
degli attivi coperti per la tassonomia Quota del totale settori pertinenti che fi nanziano (allineati alla tassonomia) |
|||||
| go dei Di cui impie venti pro |
||||||
| 0,0% | 0,0% | |||||
| Adattamento ai cambiamenti climatici (CCA) |
coperti che fi nanziano settori pertinenti per la tassonomia (ammissibili alla tassonomia) Quota del totale degli attivi |
Di cui abili tante |
0,0% | 0,0% | ||
| ziano settori pertinenti Quota del totale degli attivi coperti che fi nan per la tassonomia (alli neati alla tassonomia) |
go dei Di cui impie venti pro |
0,0% | 0,0% | |||
| 0,0% | 0,0% | |||||
| 0,0% | 0,0% | |||||
| Mitigazione dei cambiamenti climatici (CCM) |
Quota del totale degli attivi coperti che fi nanziano settori pertinenti per la tasso nomia (ammissibili alla tassonomia) |
Di cui abili tante |
0,0% | 0,0% | ||
| coperti che fi nanziano settori pertinenti per la tassonomia Quota del totale degli attivi (allineati alla tassonomia) |
cui di transi zione Di |
0,0% | 0,0% | |||
| go dei Di cui impie venti pro |
0,0% | 0,0% | ||||
| 0,0% | 0,0% | |||||
| 0,0% | 0,0% | |||||
| del totale dei % (a fonte |
alle garanzie (KPI relativo fi nanziarie fi nanziarie) Garanzie |
ziarie gestite (KPI relativo Attività fi nan alle attività fi nanziarie gestite) |

| Modello 5: KPI per le esposizioni fuori bilancio (flusso) in base al CapEx |
|---|


| ATTIVITÀ LEGATE ALL'ENERGIA NUCLEARE | SI/NO |
|---|---|
| 4.26 L'impresa svolge, fi nanzia o ha esposizioni verso la ricerca, lo sviluppo, la dimostrazione e la realizzazione di impianti innovativi per la generazione di energia elettrica che producono energia a partire da processi nucleari con una quantità minima di rifi uti del ciclo del combustibile |
NO |
| 4.27 L'impresa svolge, fi nanzia o ha esposizioni verso la costruzione e l'esercizio sicuro di nuovi impianti nucleari per la genera zione di energia elettrica o calore di processo, anche a fi ni di teleriscaldamento o per processi industriali quali la produzione di idrogeno, e miglioramenti della loro sicurezza, con l'ausilio delle migliori tecnologie disponibili |
NO |
| 4.28 L'impresa svolge, fi nanzia o ha esposizioni verso l'esercizio sicuro di impianti nucleari esistenti che generano energia elettrica o calore di processo, anche per il teleriscaldamento o per processi industriali quali la produzione di idrogeno a partire da energia nucleare, e miglioramenti della loro sicurezza |
NO |
| ATTIVITÀ LEGATE AI GAS FOSSILI | SI/NO |
|---|---|
| 4.29 L'impresa svolge, fi nanzia o ha esposizioni verso la costruzione o la gestione di impianti per la produzione di energia elettri ca che utilizzano combustibili gassosi fossili |
NO |
| 4.30 L'impresa svolge, fi nanzia o ha esposizioni verso la costruzione, la riqualifi cazione e la gestione di impianti di generazione combinata di calore/freddo ed energia elettrica che utilizzano combustibili gassosi fossili |
NO |
| 4.31 L'impresa svolge, fi nanzia o ha esposizioni verso la costruzione, la riqualifi cazione e la gestione di impianti di generazione di calore che producono calore/freddo utilizzando combustibili gassosi fossili |
NO |


Banca Popolare dell'Alto Adige SpA – Attestazione della Rendicontazione di Sostenibilita

Banca Popolare dell'Alto Adige SpA – Attestazione della Rendicontazione di Sostenibilita


Banca Popolare dell'Alto Adige SpA – Relazione della Societa di Revisione)


KPMG S.p.A. Revisione e organizzazione contabile Via della Rena, 20 39100 BOLZANO BZ Telefono +39 0471 324010 Email [email protected] PEC [email protected]
Agli Azionisti della Banca Popolare dell'Alto Adige S.p.A.
Ai sensi dell'art. 8 del D.Lgs. 6 settembre 2024, n. 125 (di seguito anche il "Decreto"), siamo stati incaricati di effettuare l'esame limitato ("limited assurance engagement") della rendicontazione di sostenibilità della Banca Popolare dell'Alto Adige S.p.A. (di seguito anche la "Banca") relativa all'esercizio chiuso al 31 dicembre 2024 predisposta ai sensi dell'art. 4 del Decreto, presentata nella specifica sezione della relazione sulla gestione.
Sulla base del lavoro svolto, non sono pervenuti alla nostra attenzione elementi che ci facciano ritenere che:
Abbiamo svolto l'incarico di esame limitato in conformità al Principio di Attestazione della Rendicontazione di Sostenibilità - SSAE (Italia). Le procedure svolte in tale tipologia di incarico variano per natura e tempistica rispetto a quelle necessarie per lo svolgimento di un incarico finalizzato ad acquisire un livello di sicurezza ragionevole e sono altresì meno estese. Conseguentemente, il livello di sicurezza ottenuto in un incarico di esame limitato è sostanzialmente inferiore rispetto al livello di sicurezza che sarebbe stato ottenuto se fosse stato svolto un incarico finalizzato ad acquisire un livello di sicurezza ragionevole. Le nostre responsabilità ai sensi del Principio di Attestazione della Rendicontazione di Sostenibilità - SSAE (Italia) sono ulteriormente descritte nel paragrafo "Responsabilità della società di revisione per l'attestazione sulla rendicontazione di sostenibilità" della presente relazione.
KPMG S.p.A. è una società per azioni di diritto italiano e fa parte del network KPMG di entità indipendenti affiliate a KPMG International Limited, società di diritto inglese.
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Società per azioni Capitale sociale Euro 10.415.500,00 i.v. Registro Imprese Milano Monza Brianza Lodi e Codice Fiscale N. 00709600159 R.E.A. Milano N. 512867 Partita IVA 00709600159 VAT number IT00709600159 Sede legale: Via Vittor Pisani, 25 20124 Milano MI ITALIA


Banca Popolare dell'Alto Adige S.p.A. Relazione della società di revisione 31 dicembre 2024
Siamo indipendenti in conformità alle norme e ai principi in materia di etica e di indipendenza applicabili all'incarico di attestazione della rendicontazione di sostenibilità nell'ordinamento italiano.
La nostra società di revisione applica il Principio Internazionale sulla Gestione della Qualità (ISQM Italia 1) in base al quale è tenuta a configurare, mettere in atto e rendere operativo un sistema di gestione della qualità che includa direttive o procedure sulla conformità ai principi etici, ai principi professionali e alle disposizioni di legge e regolamentari applicabili.
Riteniamo di aver acquisito evidenze sufficienti e appropriate su cui basare le nostre conclusioni.
Le informazioni comparative presentate nella rendicontazione di sostenibilità riferite all'esercizio chiuso al 31 dicembre 2023 non sono state sottoposte a verifica.
Gli Amministratori sono responsabili per lo sviluppo e l'implementazione delle procedure attuate per individuare le informazioni incluse nella rendicontazione di sostenibilità in conformità a quanto richiesto dagli ESRS (di seguito il "processo di valutazione della rilevanza") e per la descrizione di tali procedure nel paragrafo "Descrizione del processo per individuare e valutare gli impatti, i rischi e le opportunità rilevanti (IRO-1)" della rendicontazione di sostenibilità.
Gli Amministratori sono inoltre responsabili per la redazione della rendicontazione di sostenibilità, che contiene le informazioni identificate mediante il processo di valutazione della rilevanza, in conformità a quanto richiesto dall'art. 4 del Decreto, inclusa:
Tale responsabilità comporta la configurazione, la messa in atto e il mantenimento, nei termini previsti dalla legge, di quella parte del controllo interno ritenuta necessaria dagli Amministratori al fine di consentire la redazione di una rendicontazione di sostenibilità in conformità a quanto richiesto dall'art. 4 del Decreto, che non contenga errori significativi dovuti a frodi o a comportamenti o eventi non intenzionali. Tale responsabilità comporta altresì la selezione e l'applicazione di metodi appropriati per elaborare le informazioni nonché l'elaborazione di ipotesi e stime in merito a specifiche informazioni di sostenibilità che siano ragionevoli nelle circostanze.
Il Collegio Sindacale ha la responsabilità della vigilanza, nei termini previsti dalla legge, sull'osservanza delle disposizioni stabilite nel Decreto.
Ai fini della rendicontazione delle informazioni prospettiche in conformità agli ESRS, agli Amministratori è richiesta l'elaborazione di tali informazioni sulla base di ipotesi, descritte nella rendicontazione di sostenibilità, in merito a eventi che potranno accadere in futuro e a possibili future azioni da parte della Banca. A causa dell'aleatorietà connessa alla realizzazione di qualsiasi evento futuro, sia per quanto concerne il concretizzarsi dell'accadimento sia per quanto riguarda la misura e la tempistica della sua manifestazione, gli scostamenti fra i valori consuntivi e le informazioni prospettiche potrebbero essere significativi.


Banca Popolare dell'Alto Adige S.p.A. Relazione della società di revisione 31 dicembre 2024
L'informativa fornita dalla Banca in merito alle emissioni di Scope 3 è soggetta a maggiori limitazioni intrinseche rispetto a quelle di Scope 1 e 2, a causa della scarsa disponibilità e della precisione relativa delle informazioni utilizzate per definire le informazioni sulle emissioni di Scope 3, sia di natura quantitativa sia di natura qualitativa, relative alla catena del valore.
I nostri obiettivi sono pianificare e svolgere procedure al fine di acquisire un livello di sicurezza limitato che la rendicontazione di sostenibilità non contenga errori significativi, dovuti a frodi o a comportamenti o eventi non intenzionali, ed emettere una relazione contenente le nostre conclusioni. Gli errori possono derivare da frodi o da comportamenti o eventi non intenzionali e sono considerati significativi qualora ci si possa ragionevolmente attendere che essi, singolarmente o nel loro insieme, siano in grado di influenzare le decisioni degli utilizzatori prese sulla base della rendicontazione di sostenibilità.
Nell'ambito dell'incarico finalizzato ad acquisire un livello di sicurezza limitato in conformità al Principio di Attestazione della Rendicontazione di Sostenibilità - SSAE (Italia), abbiamo esercitato il giudizio professionale e abbiamo mantenuto lo scetticismo professionale per tutta la durata dell'incarico.
Le nostre responsabilità includono:
Un incarico finalizzato ad acquisire un livello di sicurezza limitato comporta lo svolgimento di procedure per ottenere evidenze quale base per la formulazione delle nostre conclusioni.
Le procedure svolte si sono basate sul nostro giudizio professionale e hanno compreso colloqui, prevalentemente con il personale della Banca Popolare dell'Alto Adige S.p.A. responsabile per la predisposizione delle informazioni presentate nella rendicontazione di sostenibilità, nonché analisi di documenti, ricalcoli e altre procedure volte all'acquisizione di evidenze ritenute utili.
Abbiamo svolto le seguenti principali procedure:




Banca Popolare dell'Alto Adige SpA – Schemi di bilancio dell'impresa

| Voci dell'attivo | 31.12.2024 | 31.12.2023 | |
|---|---|---|---|
| (in euro) | |||
| 10. | Cassa e disponibilità liquide | 187.922.220 | 132.670.583 |
| 20. | Attività fi nanziarie valutate al fair value con impatto a Conto economico | 62.737.012 | 58.653.057 |
| a) attività fi nanziarie detenute per la negoziazione | 1.699.939 | 1.774.089 | |
| b) attività fi nanziarie designate al fair value | - | - | |
| c) altre attività fi nanziarie obbligatoriamente valutate al fair value | 61.037.073 | 56.878.968 | |
| 30. | Attività fi nanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva | 933.075.619 | 717.569.420 |
| 40. | Attività fi nanziarie valutate al costo ammortizzato | 9.902.138.510 | 10.376.748.655 |
| a) crediti verso banche | 279.445.584 | 245.172.714 | |
| b) crediti verso clientela | 9.622.692.926 | 10.131.575.941 | |
| 50. | Derivati di copertura | - | - |
| 60. | Adeguamento di valore delle attività fi nanziarie oggetto di copertura generica (+/-) | - | - |
| 70. | Partecipazioni | 5.104.760 | 4.362.010 |
| 80. | Attività materiali | 153.158.161 | 147.884.495 |
| 90. | Attività immateriali | 12.639.839 | 13.600.431 |
| di cui: | |||
| - avviamento | - | - | |
| 100. | Attività fi scali | 116.054.209 | 126.346.004 |
| a) correnti | 59.408.990 | 46.894.557 | |
| b) anticipate | 56.645.219 | 79.451.447 | |
| 110. | Attività non correnti e gruppi di attività in via di dismissione | 2.227.588 | 3.235.390 |
| 120. | Altre attività | 364.627.042 | 373.427.814 |
| Totale dell'attivo | 11.739.684.960 | 11.954.497.859 |
| Voci del passivo e del patrimonio netto | 31.12.2024 | 31.12.2023 | |
|---|---|---|---|
| (in euro) | |||
| 10. | Passività fi nanziarie valutate al costo ammortizzato | 10.268.189.169 | 10.626.740.679 |
| a) debiti verso banche | 229.125.908 | 889.151.607 | |
| b) debiti verso la clientela | 8.908.880.964 | 9.017.823.164 | |
| c) titoli in circolazione | 1.130.182.297 | 719.765.908 | |
| 20. | Passività fi nanziarie di negoziazione | 47.250 | 107.184 |
| 30. | Passività fi nanziarie designate al fair value (IFRS 7 par. 8 lett. e)) | - | - |
| 40. | Derivati di copertura | 5.093.878 | 4.964.943 |
| 50. | Adeguamento di valore delle passività fi nanziarie oggetto di copertura generica (+/-) | - | - |
| 60. | Passività fi scali | 63.102.179 | 46.851.980 |
| a) correnti | 56.864.446 | 41.875.686 | |
| b) differite | 6.237.733 | 4.976.294 | |
| 70. | Passività associate ad attività in via di dismissione | - | - |
| 80. | Altre passività | 324.688.711 | 288.757.446 |
| 90. | Trattamento di fi ne rapporto del personale | 11.690.900 | 12.411.268 |
| 100. | Fondi per rischi ed oneri | 48.896.498 | 50.696.872 |
| a) impegni e garanzie rilasciate | 8.480.721 | 8.674.927 | |
| b) quiescenza e obblighi simili | - | - | |
| c) altri fondi per rischi e oneri | 40.415.777 | 42.021.945 | |
| 110. | Riserve da valutazione | 3.992.533 | (3.973.462) |
| 120. | Azioni rimborsabili | - | - |
| 130. | Strumenti di capitale | - | - |
| 140. | Riserve | 431.261.161 | 372.616.920 |
| 150. | Sovrapprezzi di emissione | 259.774.069 | 275.887.768 |
| 160. | Capitale | 201.993.752 | 201.993.752 |
| 170. | Azioni proprie (-) | (5.522.835) | (23.686.096) |
| 180. | Utile (Perdita) d'esercizio (+/-) | 126.477.695 | 101.128.605 |
| Totale del passivo e del patrimonio netto | 11.739.684.960 | 11.954.497.859 |

| Conto Economico | 31.12.2024 | 31.12.2023 | |
|---|---|---|---|
| (in euro) | |||
| 10. | Interessi attivi e proventi assimilati | 457.600.808 | 448.284.277 |
| di cui: interessi attivi calcolati con il metodo dell'interesse effettivo | 431.316.437 | 416.309.775 | |
| 20. | Interessi passivi e oneri assimilati | (192.391.144) | (172.768.887) |
| 30. | Margine di interesse | 265.209.664 | 275.515.390 |
| 40. | Commissioni attive | 119.623.923 | 114.899.632 |
| 50. | Commissioni passive | (13.838.767) | (14.495.684) |
| 60. | Commissioni nette | 105.785.156 | 100.403.948 |
| 70. | Dividendi e proventi simili | 3.622.998 | 3.230.542 |
| 80. | Risultato netto dell'attività di negoziazione | 5.490.751 | 3.429.743 |
| 90. | Risultato netto dell'attività di copertura | 43.672 | 4.136 |
| 100. | Utili (Perdite) da cessione o riacquisto di: | 7.476.692 | (12.154.179) |
| a) attività fi nanziarie valutate al costo ammortizzato | 6.805.370 | (3.926.817) | |
| b) attività fi nanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva | 671.322 | (8.227.362) | |
| c) passività fi nanziarie | - | - | |
| 110. | Risultato netto delle altre attività e passività fi nanziarie valutate al fair value con impatto a Conto economico |
3.971.553 | 922.527 |
| a) attività e passività fi nanziarie designate al fair value | - | - | |
| b) altre attività fi nanziarie obbligatoriamente valutate al fair value | 3.971.553 | 922.527 | |
| 120. | Margine di intermediazione | 391.600.486 | 371.352.107 |
| 130. | Rettifi che/riprese di valore nette per rischio di credito di: | (4.321.071) | 1.481.888 |
| a) attività fi nanziarie valutate al costo ammortizzato | (4.350.175) | 1.569.301 | |
| b) attività fi nanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva | 29.104 | (87.413) | |
| 140. | Utili/perdite da modifi che contrattuali senza cancellazioni | (125.962) | 867.139 |
| 150. | Risultato netto della gestione fi nanziaria | 387.153.453 | 373.701.134 |
| 160. | Spese amministrative: | (201.926.959) | (198.493.637) |
| a) spese per il personale | (118.574.337) | (112.192.416) | |
| b) altre spese amministrative | (83.352.622) | (86.301.221) | |
| 170. | Accantonamenti netti ai fondi per rischi e oneri | 412.378 | (27.341.138) |
| a) per rischio di credito relativo a impegni e garanzie rilasciate | 194.206 | 1.154.249 | |
| b) altri accantonamenti netti | 218.172 | (28.495.387) | |
| 180. | Rettifi che/riprese di valore nette su attività materiali | (13.539.453) | (13.884.512) |
| 190. | Rettifi che/riprese di valore nette su attività immateriali | (997.192) | (989.421) |
| 200. | Altri oneri/proventi di gestione | 17.950.846 | 16.824.330 |
| 210. | Costi operativi | (198.100.380) | (223.884.378) |
| 220. | Utili (Perdite) delle partecipazioni | 742.750 | (97.201) |
| 230. | Risultato netto della valutazione al fair value delle attività materiali e immateriali | - | - |
| 240. | Rettifi che di valore dell'avviamento | - | - |
| 250. | Utili (Perdite) da cessioni di investimenti | 621.930 | 918.379 |
| 260. | Utile (Perdita) della operatività corrente al lordo delle imposte | 190.417.753 | 150.637.934 |
| 270. | Imposte sul reddito dell'esercizio dell'operatività corrente | (63.940.058) | (49.509.328) |
| 280. | Utile (Perdita) della operatività corrente al netto delle imposte | 126.477.695 | 101.128.606 |
| 290. | Utile (Perdita) delle attività operative cessate al netto delle imposte | - | - |
| 300. | Utile (Perdita) d'esercizio | 126.477.695 | 101.128.606 |

| Voci | 31.12.2024 | 31.12.2023 | |
|---|---|---|---|
| (in euro) | |||
| 10. | Utile (Perdita) d'esercizio | 126.477.695 | 101.128.606 |
| Altre componenti reddituali al netto delle imposte senza rigiro a Conto economico | |||
| 20. | Titoli di capitale designati al fair value con impatto sulla redditività complessiva | (73.646) | (1.097.209) |
| 30. | Passività fi nanziarie designate al fair value con impatto a Conto economico (variazioni del proprio merito creditizio) |
- | - |
| 70. | Piani a benefi ci defi niti | 162.704 | (166.785) |
| Altre componenti reddituali al netto delle imposte con rigiro a Conto economico | |||
| 140. | Attività fi nanziarie (diverse dai titoli di capitale) valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva |
7.892.582 | 9.077.459 |
| 160. | Quota delle riserve da valutazione delle partecipazioni valutate a patrimonio netto | - | - |
| 170. | Totale altre componenti reddituali al netto delle imposte | 7.981.640 | 7.813.465 |
| 180. | Redditività complessiva (Voce 10+170) | 134.459.335 | 108.942.071 |
| Prospetto delle variazioni del patrimonio netto |
|---|
Prospetto delle variazioni del patrimonio netto dal 1° gennaio al 31 dicembre 2024
| (in euro) | Esistenze al 31.12.2023 |
Modifica saldi apertura |
Esistenze al 01.01.2024 |
Allocazione risultato esercizio precedente |
Variazioni dell'esercizio | Patrimonio netto al |
||||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Riserve | Dividendi | Variazioni | Operazioni sul patrimonio netto | Redditività | 31.12.2024 | |||||||||
| destinazioni e altre |
di riserve | nuove azioni Emissione |
Acquisto proprie azioni |
Distribuzione straordinaria dividendi |
strumenti di Variazione capitale |
proprie azioni Derivati su |
Options Stock |
dell'esercizio complessiva 2024 |
||||||
| Capitale | 201.993.752 | - | 201.993.752 | - | - | - | - | - | - | - - |
- - |
201.993.752 | ||
| a) azioni ordinarie | 201.993.752 | - | 201.993.752 | - | - | - | - | - | - | - - |
- - |
201.993.752 | ||
| b) altre azioni | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - - |
- - |
- | ||
| Sovrapprezzi di emissione | 275.887.767 | - | 275.887.767 | - | - | (16.113.698) | - | - | - | - - |
- - |
259.774.069 | ||
| Riserve | 372.616.919 | - | 372.616.919 | 68.772.145 | - | 33.033 | - | - | (10.160.936) | - - |
- - |
431.261.161 | ||
| a) di utili | 372.510.356 | - | 372.510.356 | 68.772.145 | - | 33.033 | - | - | (10.160.936) | - - |
- - |
431.261.161 | ||
| b) altre | 106.563 | - | 106.563 | - | - | - | - | - | - | - - |
- - |
106.563 | ||
| Riserve da valutazione | (3.973.461) | - | (3.973.461) | - | - | (15.646) | - | - | - | - - |
7.981.640 - |
3.992.533 | ||
| Strumenti di capitale | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - - |
- - |
- | ||
| Azioni proprie | (23.686.096) | - | (23.686.096) | - | - | - | 18.810.985 | (647.724) | - | - - |
- - |
(5.522.835) | ||
| Utile di esercizio | 101.128.606 | - | 101.128.606 | (68.772.145) | (32.356.461) | - | - | - | - | - - |
126.477.695 - |
126.477.695 | ||
| Patrimonio netto | 923.967.487 | - | 923.967.487 | - | (32.356.461) | (16.096.311) | 18.810.985 | (647.724) | (10.160.936) | - - |
134.459.335 - |
1.017.976.375 |
Prospetto delle variazioni del patrimonio netto dal 1° gennaio al 31 dicembre 2023
| Patrimonio netto al |
31.12.2023 Redditività |
dell'esercizio complessiva 2023 Options Stock |
201.993.752 - - |
201.993.752 - - |
- - - |
275.887.767 - - |
372.616.919 - - |
372.510.356 - - |
106.563 - - |
(3.973.459) 7.813.465 - |
- - - |
(23.686.096) - - |
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| proprie azioni Derivati su |
- | - | - | - | - | - | - | - | - | - | ||
| Variazioni dell'esercizio | strumenti di Variazione capitale |
- - |
- - |
- - |
- - |
- - |
- - |
- - |
- - |
- - |
- - |
|
| Operazioni sul patrimonio netto | Distribuzione straordinaria dividendi |
|||||||||||
| Acquisto azioni proprie |
- | - | - | - | - | - | - | - | - | (16.501.441) | ||
| nuove azioni Emissione |
- | - | - | - | - | - | - | - | - | 22.945.616 | ||
| Variazioni | di riserve | - | - | - | (22.886.062) | (16.363) | (16.363) | - | 60.102 | - | - | |
| Dividendi | destinazioni e altre |
- | - | - | - | - | - | - | - | - | - | |
| Allocazione risultato esercizio precedente |
Riserve | - | - | - | - | 45.903.753 | 45.903.753 | - | - | - | - | |
| Esistenze al 01.01.2023 |
201.993.752 | 201.993.752 | - | 298.773.829 | 326.729.529 | 326.622.966 | 106.563 | (11.847.026) | - | (30.130.270) | ||
| Modifica saldi |
apertura | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | |
| Esistenze al 31.12.2022 |
201.993.752 | 201.993.752 | - | 298.773.829 | 326.729.529 | 326.622.966 | 106.563 | (11.847.026) | - | (30.130.270) | ||
| (in euro) | Capitale | a) azioni ordinarie | b) altre azioni | Sovrapprezzi di emissione | Riserve | a) di utili | b) altre | Riserve da valutazione | Strumenti di capitale | Azioni proprie |


| A. | ATTIVITÀ OPERATIVA | 31.12.2024 | 31.12.2023 |
|---|---|---|---|
| (in euro) | |||
| 1. Gestione | 136.504.027 | 157.474.896 | |
| - interessi attivi incassati (+) | 457.600.808 | 448.284.277 | |
| - interessi passivi pagati (-) | (192.391.144) | (172.768.887) | |
| - dividendi e proventi simili (+) | 3.622.998 | 3.230.542 | |
| - plus/minusvalenze su atttivitá di copertura (+/-) | 43.672 | 4.136 | |
| - commissioni nette (+/-) | 105.785.157 | 100.403.948 | |
| - spese per il personale (-) | (118.298.165) | (111.970.308) | |
| - altri costi (-) | (87.435.022) | (89.513.904) | |
| - altri ricavi (+) | 31.515.780 | 29.314.421 | |
| - imposte e tasse (-) | (63.940.058) | (49.509.328) | |
| - costi/ricavi relativi alle attività operative cessate al netto dell'effetto fi scale (+/-) | - | - | |
| 2. Liquidità generata/assorbita dalle attività fi nanziarie | 286.142.928 | 66.454.675 | |
| - attività fi nanziarie detenute per la negoziazione | 5.564.901 | 3.263.908 | |
| - attività fi nanziarie designate al fair value | - | - | |
| - altre attività valutate obbligatoriamente al fair value | (186.552) | 46.331.756 | |
| - attività fi nanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva | (206.986.837) | 11.635.478 | |
| - attività fi nanziarie valutate al costo ammortizzato | 467.456.843 | 127.527.553 | |
| - altre attività | 20.294.575 | (122.304.019) | |
| 3. Liquidità generata/assorbita dalle passività fi nanziarie | (308.717.083) | (1.093.783.709) | |
| - passività fi nanziarie valutate al costo ammortizzato | (358.551.510) | (1.161.285.548) | |
| - passività fi nanziarie di negoziazione | (59.934) | (276.319) | |
| - passività fi nanziarie designate al fair value | 128.935 | 4.964.943 | |
| - altre passività | 49.765.426 | 62.813.215 | |
| Liquidità netta generata/assorbita dall'attività operativa | 113.929.871 | (869.854.138) |
| B. | ATTIVITÀ DI INVESTIMENTO | ||
|---|---|---|---|
| 1. | Liquidità generata da | 621.930 | 918.379 |
| - vendite di partecipazioni | - | - | |
| - dividendi incassati su partecipazioni | - | - | |
| - vendite di attività materiali | 621.930 | 918.379 | |
| - vendite di attività immateriali | - | - | |
| - vendite di rami d'azienda | - | - | |
| 2. | Liquidità assorbita da | (18.849.719) | (15.694.804) |
| - acquisti di partecipazioni | - | (119.761) | |
| - acquisti di attività materiali | (18.813.119) | (15.561.762) | |
| - acquisti di attività immateriali | (36.600) | (13.281) | |
| - acquisti di rami d'azienda | - | - | |
| Liquidità netta generata/assorbita dall'attività di investimento (18.227.789) |
(14.776.424) |
| C. | ATTIVITA' DI PROVVISTA | ||
|---|---|---|---|
| - emissioni/Acquisti di azioni proprie | 18.163.261 | 6.444.174 | |
| - emissioni/Acquisti di strumenti di capitale | (16.096.312) | (84.716.695) | |
| - distribuzione dividendi e altre fi nalità | (42.517.397) | 32.250.801 | |
| Liquidità netta generata/assorbita dall'attività di provvista | (40.450.448) | (46.021.720) | |
| LIQUIDITA' NETTA GENERATA/ASSORBITA NELL'ESERCIZIO | 55.251.634 | (930.652.283) |
| RICONCILIAZIONE | 31.12.2024 | 31.12.2023 |
|---|---|---|
| Cassa e disponibilità liquide all'inizio dell'esercizio | 132.670.583 | 1.063.322.866 |
| Liquidità totale netta generata/assorbita nell'esercizio | 55.251.634 | (930.652.285) |
| Cassa e disponibilità liquide: effetto della variazione dei cambi | - | - |
| Cassa e disponibilità liquide alla chiusura dell'esercizio | 187.922.217 | 132.670.581 |

Banca Popolare dell'Alto Adige SpA – Schemi di bilancio dell'impresa


Banca Popolare dell'Alto Adige SpA – Nota integrativa dell'impresa

Il presente Bilancio è stato redatto, in applicazione del D.Lgs. 28 febbraio 2005 n. 38, secondo i principi contabili emanati dall'International Accounting Standards Board (IASB) e le relative interpretazioni dell'International Financial Reporting Interpretations Committee (IFRIC) ed omologati dalla Commissione Europea, come stabilito dal Regolamento Comunitario n. 1606 del 19 luglio 2002.
Nella predisposizione del Bilancio sono stati applicati i principi IAS/IFRS in vigore alla data di riferimento dello stesso, inclusi i documenti interpretativi denominati SIC e IFRIC così come omologati dalla Commissione Europea.I principi contabili adottati per la predisposizione del bilancio, con riferimento alle fasi di classificazione, iscrizione, valutazione e cancellazione delle attività e passività finanziarie, così come per le modalità di riconoscimento dei ricavi e dei costi, sono rimasti invariati rispetto a quelli adottati per la predisposizione del Bilancio 2023 di Volksbank.
Per una panoramica relativa ai principi omologati nel corso del 2024 o a quelli omologati in esercizi precedenti, la cui applicazione è eventualmente prevista o consentita per l'esercizio 2024, si fa rinvio alla successiva "Sezione 4 – Altri Aspetti", nella quale sono altresì illustrati i principali impatti per la Società.
Inoltre, il bilancio al 31 dicembre 2024 è stato predisposto sulla base delle "Istruzioni per la redazione del bilancio dell'impresa e del bilancio consolidato delle banche e delle società finanziarie capogruppo di gruppi bancari" emanate da Banca d'Italia con Provvedimento del 22 dicembre 2005 e successivi aggiornamenti. Queste Istruzioni fissano in modo vincolante gli schemi del bilancio e le relative modalità di compilazione, nonché il contenuto della Nota integrativa.
Il bilancio di esercizio è costituito dallo Stato patrimoniale, dal Conto economico, dal Prospetto della redditività complessiva, dal Prospetto delle variazioni di patrimonio netto, dal Rendiconto fi nanziario e dalla Nota integrativa ed è corredato da una relazione degli amministratori sull'andamento della gestione, sui risultati economici conseguiti e sulla situazione patrimoniale e fi nanziaria di Volksbank.
Il presente bilancio è redatto adottando l'Euro come moneta di conto.
Gli importi degli schemi di bilancio sono espressi in unità di Euro, mentre i dati riportati nelle tabelle di Nota integrativa sono espressi – qualora non diversamente indicato – in migliaia di Euro.
In base alle disposizioni applicabili il bilancio deve essere redatto con chiarezza e rappresentare in modo veritiero e corretto la situazione patrimoniale, fi nanziaria e il risultato economico dell'esercizio. Se le informazioni richieste dai principi contabili internazionali e dalle disposizioni contenute nella citata Circolare sono ritenute non suffi cienti a dare una rappresentazione veritiera e corretta, nella Nota integrativa sono fornite informazioni complementari necessarie allo scopo.
Se, in casi eccezionali, l'applicazione di una disposizione prevista dai principi contabili internazionali fosse incompatibile con la rappresentazione veritiera e corretta della situazione patrimoniale, di quella fi nanziaria e del risultato economico, essa non è applicata. In questo caso nella Nota integrativa vanno spiegati i motivi della eventuale deroga e la sua infl uenza sulla rappresentazione della situazione patrimoniale, di quella fi nanziaria e del risultato economico.
Il bilancio è redatto nel rispetto dei seguenti principi generali:
cizio all'altro, ad eccezione del caso in cui un principio o una interpretazione non richieda un cambiamento nella presentazione o in cui un'altra presentazione o classifi cazione sia ritenuta più appropriata tenuto conto di quanto previsto dallo IAS 8. In quest'ultimo caso, nella Nota integrativa viene fornita l'informativa riguardante i cambiamenti effettuati rispetto all'esercizio precedente;
Nello Stato patrimoniale e nel Conto economico non sono indicati i conti che non presentano importi né per l'esercizio al quale si riferisce il bilancio né per quello precedente.
La Nota integrativa è suddivisa in parti. Ogni parte della nota è articolata in sezioni, ciascuna delle quali illustra un singolo aspetto della gestione.
La predisposizione dell'informativa fi nanziaria richiede anche il ricorso a stime e ad assunzioni che possono determinare signifi cativi effetti sui valori iscritti nello Stato patrimoniale e nel Conto economico, nonché sull'informativa relativa alle attività e passività potenziali riportate in bilancio. L'elaborazione di tali stime implica l'utilizzo delle informazioni disponibili e l'adozione di valutazioni soggettive, fondate anche sull'esperienza storica, utilizzata ai fi ni della formulazione di assunzioni ragionevoli per la rilevazione dei fatti di gestione. Per loro natura le stime e le assunzioni utilizzate possono variare di esercizio in esercizio e, pertanto, non è da escludersi che negli esercizi successivi i valori iscritti in bilancio possano variare anche in maniera signifi cativa a seguito del mutamento delle valutazioni soggettive utilizzate.
Le principali fattispecie per le quali è maggiormente richiesto l'impiego di valutazioni soggettive da parte della direzione aziendale sono:

le stime e le assunzioni sulla recuperabilità della fi scalità differita attiva;
stima del valore recuperabile degli immobili detenuti a scopo di investimento;
Per talune delle fattispecie appena elencate possono identifi carsi i principali fattori che sono oggetto di stima e che quindi concorrono a determinare il valore di iscrizione in bilancio di attività e passività. Senza pretesa di esaustività, si segnala che:
In data 03 febbraio 2025 è stato notifi cato alla Banca un atto di citazione per azione di classe ex art. 140-bis D.Lgs. 206/2005. Le informazioni a riguardo sono riportate al punto 1.3 Fatti di rilievo dell'esercizio nel paragrafo "Procedimenti giudiziari e arbitrali.

L'art. 135-sexies del D. Lgs. 59/98 (TUF) prevede che, entro centoventi giorni dalla chiusura dell'esercizio, sia approvato il bilancio d'esercizio e sia pubblicata la relazione fi nanziaria annuale, comprendente il bilancio di esercizio, la relazione sulla gestione e l'attestazione di cui all'articolo 154-bis, comma 5.
Il progetto di bilancio di esercizio è stato approvato dal Consiglio di amministrazione del 21 marzo 2025.
Il bilancio di esercizio è assoggettato a revisione contabile, ai sensi del D.Lgs. 58/98, da parte della società KPMG S.p.A., in applicazione dell'incarico conferito per il periodo 2019 - 2027 a detta società con delibera assembleare del 30 marzo 2019. La relazione di revisione è pubblicata integralmente insieme alla relazione fi nanziaria annuale, ai sensi dell'art. 14 del D.Lgs. 39/2010.
Nel corso del 2024 sono entrati in vigore i seguenti principi contabili, modifi che o interpretazioni di principi contabili esistenti:
L'entrata in vigore di questi nuovi principi contabili, modifi che o interpretazioni non ha determinato impatti signifi cativi sui saldi rilevati nello Stato patrimoniale e nel Conto economico.
Alla data del 31 dicembre 2024, sono stati omologati dalla Commissione Europea i seguenti documenti applicabili ai bilanci a partire dall'1 gennaio 2025:
Al 31 dicembre 2024, infi ne, lo IASB risulta aver emanato i seguenti principi contabili, interpretazioni o modifi che di principi contabili esistenti la cui applicazione è tuttavia subordinata al completamento del processo di omologazione da parte degli organi competenti dell'Unione Europea:
Con riferimento alle modifi che alla classifi cazione e valutazione degli strumenti fi nanziari (modifi che a IFRS9 e IFRS7) la Banca sta valutando gli eventuali impatti delle nuove disposizioni.
Il D. Lgs. 209/2023, che recepisce la Direttiva 2022/2523/UE del 15 dicembre 2022 emanata in coerenza con l'approccio condiviso in sede OCSE in data 14 dicembre 2021 "Global Anti-Base Erosion Model Rules – Pillar Two", introduce nel nostro ordinamento un'imposizione integrativa per le imprese localizzate in Italia che fanno parte di un Gruppo multinazionale o nazionale con ricavi annui pari o superiori a 750 Mln di Euro.
Ai sensi dell'art. 18 del Decreto succitato, risulta potenzialmente applicabile ai Gruppi composti esclusivamente da imprese localizzate in Italia la cd. "imposta minima nazionale", la cui struttura e il contenuto, sono mutuati dalla QDMTT di fonte OCSE.
Sulla base delle informazioni ad oggi in possesso, non si rilevano impatti signifi cativi derivanti dall'applicazione di tale normativa.
Volksbank ha optato, insieme alle controllate Quartiere Brizzi S.r.l. e Valpolicella Alta Società Agricola S.r.l., per l'applicazione dell'istituto della tassazione di gruppo (consolidato fi scale) ai sensi degli artt. 117 e seguenti del D.P.R. 917/86.
I rapporti fra tali società sono stati regolati mediante scrittura privata sottoscritta tra le parti nel mese di giugno 2014 per il triennio 2014 - 2016. Tale opzione è automaticamente rinnovata salvo esplicito esercizio dell'opzione di interruzione della tassazione di Gruppo. La società Quartiere Brizzi S.r.l. è inclusa nel regime di consolidamento fi scale a partire dall'esercizio 2018, anno in cui la Banca ne ha acquisito il controllo.
Il regime consente alle singole società controllate partecipanti al consolidato fi scale, dopo aver determinato l'onere fi scale di propria pertinenza, di trasferire il corrispondente reddito imponibile (o la propria perdita fi scale) alla controllante, la quale determina – apportando il correttivo per gli interessi passivi intercompany previsto in materia di deducibilità degli interessi passivi - un reddito imponibile o perdita fi scale consolidata, quale somma algebrica dei redditi/perdite propri e delle singole società controllate partecipanti, con identifi cazione del debito o credito d'imposta nei confronti dell'Amministrazione Finanziaria.
La compensazione dei fl ussi relativi ai trasferimenti conseguenti a utili e perdite fi scali fra la controllante e le società controllate sono disciplinate da specifi ci accordi. Tali fl ussi sono determinati applicando agli imponibili fi scali delle società aderenti l'aliquota IRES in vigore. Per le società con perdite fi scali, la compensazione, calcolata come sopra, è riconosciuta dalla controllante alla controllata per le perdite realizzate successivamente all'adesione al regime del Consolidato fi scale nazionale, ove tali perdite trovino capienza nell'imponibile consolidato. Le perdite realizzate anteriormente all'adesione al consolidato fi scale nazionale dovranno essere compensate nel proprio imponibile unicamente dalla consolidata secondo le regole fi scali vigenti.

Si riportano nel seguito i principi contabili applicati, dettagliati per voce di bilancio.
Sono classifi cate in questa categoria le attività fi nanziarie diverse da quelle classifi cate tra le Attività fi nanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva e tra le Attività fi nanziare valutate al costo ammortizzato. La voce, in particolare, include:
Trovano, quindi, evidenza in questa voce:
La voce accoglie, inoltre, i contratti derivati, contabilizzati tra le attività fi nanziarie detenute per la negoziazione, che sono rappresentati come attività se il fair value è positivo e come passività se il fair value è negativo. È possibile compensare i valori correnti positivi e negativi derivanti da operazioni in essere con la medesima controparte soltanto qualora si abbia correntemente il diritto legale di compensare gli importi rilevati contabilmente e si intenda procedere al regolamento su base netta delle posizioni oggetto di compensazione.
Fra i derivati sono inclusi anche quelli incorporati in contratti fi nanziari complessi - in cui il contratto primario è una passività fi nanziaria - che sono stati oggetto di rilevazione separata in quanto:
Relativamente alle regole di classifi cazione, IFRS 9 non ammette alcuna riclassifi ca per i titoli di capitale. Per le altre categorie di attività fi nanziarie non sono parimenti ammesse riclassifi che, salvo il caso in cui l'entità mo-
difi chi il proprio modello di business per la gestione delle attività fi nanziarie. In tali casi, che ci si attende siano altamente infrequenti, le attività fi nanziarie potranno essere riclassifi cate dalla categoria valutata al fair value con impatto a Conto economico in una delle altre due categorie previste dall'IFRS 9 (Attività fi nanziarie valutate al costo ammortizzato o Attività fi nanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva). Il valore di trasferimento è rappresentato dal fair value al momento della riclassifi cazione e gli effetti della riclassifi cazione operano in maniera prospettica a partire dalla data di riclassifi cazione. In questo caso, il tasso di interesse effettivo dell'attività fi nanziaria riclassifi cata è determinato in base al suo fair value alla data di riclassifi cazione e tale data viene considerata come data di rilevazione iniziale per l'allocazione nei diversi stadi di rischio creditizio (stage assignment) ai fi ni dell'impairment.
Per maggiori informazioni sui criteri di classifi cazione degli strumenti fi nanziari si rinvia al successivo capitolo "I criteri di classifi cazione delle attività fi nanziarie".
L'iscrizione iniziale delle attività fi nanziarie avviene alla data di regolamento per i titoli di debito e per i titoli di capitale, alla data di erogazione per i fi nanziamenti e alla data di sottoscrizione per i contratti derivati.
All'atto della rilevazione iniziale le attività fi nanziarie valutate al fair value con impatto a Conto economico vengono rilevate al fair value, senza considerare i costi o proventi di transazione direttamente attribuibili allo strumento stesso.
Successivamente alla rilevazione iniziale, le attività fi nanziarie valutate al fair value con impatto a Conto economico sono valorizzate al fair value. Gli effetti dell'applicazione di tale criterio di valutazione sono imputati nel Conto economico.
Per la determinazione del fair value degli strumenti fi nanziari quotati in un mercato attivo, vengono utilizzate quotazioni di mercato. In assenza di un mercato attivo, vengono utilizzati metodi di stima e modelli valutativi comunemente adottati, che tengono conto di tutti i fattori di rischio correlati agli strumenti e che sono basati su dati rilevabili sul mercato quali: valutazione di strumenti quotati che presentano analoghe caratteristiche, calcoli di fl ussi di cassa scontati, modelli di determinazione del prezzo di opzioni, valori rilevati in recenti transazioni comparabili, ecc.. Per i titoli di capitale e per gli strumenti derivati che hanno per oggetto titoli di capitale, non quotati in un mercato attivo, il criterio del costo è utilizzato quale stima del fair value soltanto in via residuale e limitatamente a poche circostanze, ossia in caso di non applicabilità di tutti i metodi di valutazione precedentemente richiamati, ovvero in presenza di un'ampia gamma di possibili valutazioni del fair value, nel cui ambito il costo rappresenta la stima più signifi cativa.
Le attività fi nanziarie vengono cancellate dal bilancio solamente se la cessione ha comportato il sostanziale trasferimento di tutti i rischi e benefi ci connessi alle attività stesse. Per contro, qualora sia stata mantenuta una quota parte rilevante dei rischi e benefi ci relativi alle attività fi nanziarie cedute, queste continuano a essere iscritte in bilancio, ancorché giuridicamente la titolarità delle attività stesse sia stata effettivamente trasferita.
Nel caso in cui non sia possibile accertare il sostanziale trasferimento dei rischi e benefi ci, le attività fi nanziarie vengono cancellate dal bilancio qualora non sia stato mantenuto alcun tipo di controllo sulle stesse. In caso contrario, la conservazione, anche in parte, di tale controllo comporta il mantenimento in bilancio delle attività in misura pari al coinvolgimento residuo, misurato dall'esposizione ai cambiamenti di valore delle attività cedute e alle variazioni dei fl ussi fi nanziari delle stesse.
Infi ne, le attività fi nanziarie cedute vengono cancellate dal bilancio nel caso in cui vi sia la conservazione dei diritti contrattuali a ricevere i relativi fl ussi di cassa, con la contestuale assunzione di un'obbligazione a pagare detti fl ussi, e solo essi, senza un ritardo rilevante ad altri soggetti terzi.

Sono incluse nella presente categoria le attività fi nanziarie che soddisfano entrambe le seguenti condizioni:
Sono inoltre inclusi nella voce gli strumenti di capitale, non detenuti per fi nalità di negoziazione, per i quali al momento della rilevazione iniziale è stata esercitata l'opzione per la designazione al fair value con impatto sulla redditività complessiva.
In particolare, vengono inclusi in questa voce:
Non sono ammesse riclassifi che verso altre categorie di attività fi nanziarie salvo il caso in cui l'entità modifi chi il proprio modello di business per la gestione delle attività fi nanziarie. In tali casi, che ci si attende siano altamente infrequenti, le attività fi nanziarie potranno essere riclassifi cate dalla categoria valutata al fair value con impatto sulla redditività complessiva in una delle altre due categorie previste dall'IFRS 9 ("Attività fi nanziarie valutate al costo ammortizzato" o "Attività fi nanziarie valutate al fair value con impatto a Conto economico").
Il valore di trasferimento è rappresentato dal fair value al momento della riclassifi cazione e gli effetti della riclassifi cazione operano in maniera prospettica a partire dalla data di riclassifi cazione. Nel caso di riclassifi ca dalla categoria in oggetto a quella del costo ammortizzato, l'utile (perdita) cumulato rilevato nella riserva da valutazione è portato a rettifi ca del fair value dell'attività fi nanziaria alla data della riclassifi cazione. Nel caso invece di riclassifi ca nella categoria del fair value con impatto a Conto economico, l'utile (perdita) cumulato rilevato precedentemente nella riserva da valutazione è riclassifi cato dal patrimonio netto all'utile (perdita) d'esercizio.
Per i titoli di capitale non è ammessa alcuna riclassifi ca.
Per maggiori informazioni sui criteri di classifi cazione degli strumenti fi nanziari si rinvia al successivo capitolo "I criteri di classifi cazione delle attività fi nanziarie".
L'iscrizione iniziale delle attività fi nanziarie avviene alla data di regolamento per i titoli di debito e per i titoli di capitale e alla data di erogazione per i fi nanziamenti. All'atto della rilevazione iniziale le attività sono contabilizzate al fair value, comprensivo dei costi o proventi di transazione direttamente attribuibili allo strumento stesso.
Successivamente alla rilevazione iniziale, le Attività classifi cate al fair value con impatto sulla redditività complessiva, diverse dai titoli di capitale, sono valutate al fair value, con la rilevazione a Conto economico degli impatti derivanti dall'applicazione del costo ammortizzato, degli effetti dell'impairment e dell'eventuale effetto cambio, mentre gli altri utili o perdite derivanti da una variazione di fair value vengono rilevati in una specifi ca riserva di
patrimonio netto fi nché l'attività fi nanziaria non viene cancellata. Al momento della dismissione, totale o parziale, l'utile o la perdita cumulati nella riserva da valutazione vengono riversati, in tutto o in parte, a Conto economico. Gli strumenti di capitale per cui è stata effettuata la scelta per la classifi cazione nella presente categoria sono valutati al fair value e gli importi rilevati in contropartita del patrimonio netto (Prospetto della redditività complessiva) non devono essere successivamente trasferiti a Conto economico, neanche in caso di cessione. La sola componente riferibile ai titoli di capitale in questione che è oggetto di rilevazione a Conto economico è rappresentata dai
Il fair value viene determinato sulla base dei criteri già illustrati per le "Attività fi nanziarie valutate al fair value con impatto a Conto economico".
Per i titoli di capitale inclusi in questa categoria, non quotati in un mercato attivo, il criterio del costo è utilizzato quale stima del fair value soltanto in via residuale e limitatamente a poche circostanze, ossia in caso di non applicabilità di tutti i metodi di valutazione precedentemente richiamati, ovvero in presenza di un'ampia gamma di possibili valutazioni del fair value, nel cui ambito il costo rappresenta la stima più signifi cativa.
Le "Attività fi nanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva" – sia sotto forma di titoli di debito che di crediti – sono soggette alla verifi ca dell'incremento signifi cativo del rischio creditizio ("impairment"), al pari di quella prevista per le Attività al costo ammortizzato, con conseguente rilevazione a Conto economico di una rettifi ca di valore a copertura delle perdite attese. Più in particolare, sugli strumenti classifi cati in stage 1 (ossia sulle attività fi nanziarie al momento dell'origination, ove non deteriorate, e sugli strumenti per cui non si è verifi cato un signifi cativo incremento del rischio creditizio rispetto alla data di rilevazione iniziale) viene contabilizzata, alla data di rilevazione iniziale e a ogni data di reporting successiva, una perdita attesa a un anno. Invece, per gli strumenti classifi cati in stage 2 (bonis per i quali si è verifi cato un incremento signifi cativo del rischio creditizio rispetto alla data di rilevazione iniziale) e in stage 3 (esposizioni deteriorate) viene contabilizzata una perdita attesa per l'intera vita residua dello strumento fi nanziario.
Viceversa non sono assoggettati al processo di impairment i titoli di capitale.
Si rinvia al successivo capitolo "Perdite di valore delle attività fi nanziarie" per approfondimenti.
relativi dividendi.
Le attività fi nanziarie vengono cancellate dal bilancio solamente se la cessione ha comportato il sostanziale trasferimento di tutti i rischi e benefi ci connessi alle attività stesse. Per contro, qualora sia stata mantenuta una quota parte rilevante dei rischi e benefi ci relativi alle attività fi nanziarie cedute, queste continuano a essere iscritte in bilancio, ancorché giuridicamente la titolarità delle attività stesse sia stata effettivamente trasferita.
Nel caso in cui non sia possibile accertare il sostanziale trasferimento dei rischi e benefi ci, le attività fi nanziarie vengono cancellate dal bilancio qualora non sia stato mantenuto alcun tipo di controllo sulle stesse. In caso contrario, la conservazione, anche in parte, di tale controllo comporta il mantenimento in bilancio delle attività in misura pari al coinvolgimento residuo, misurato dall'esposizione ai cambiamenti di valore delle attività cedute e alle variazioni dei fl ussi fi nanziari delle stesse.
Infi ne, le attività fi nanziarie cedute vengono cancellate dal bilancio nel caso in cui vi sia la conservazione dei diritti contrattuali a ricevere i relativi fl ussi di cassa, con la contestuale assunzione di un'obbligazione a pagare detti fl ussi, e solo essi, senza un ritardo rilevante ad altri soggetti terzi.

Sono incluse nella presente categoria le attività fi nanziarie (in particolare fi nanziamenti e titoli di debito) che soddisfano entrambe le seguenti condizioni:
Più in particolare, formano oggetto di rilevazione in questa voce:
Sono inoltre inclusi in tale categoria i crediti di funzionamento connessi con la prestazione di attività e di servizi fi nanziari come defi niti dal T.U.B. e dal T.U.F. (ad esempio per distribuzione di prodotti fi nanziari e attività di servicing).
Secondo le regole generali previste dall'IFRS 9 in materia di riclassifi cazione delle attività fi nanziarie, non sono ammesse riclassifi che verso altre categorie di attività fi nanziarie salvo il caso in cui l'entità modifi chi il proprio modello di business per la gestione delle attività fi nanziarie. In tali casi, che ci si attende siano altamente infrequenti, le attività fi nanziarie potranno essere riclassifi cate dalla categoria valutata al costo ammortizzato in una delle altre due categorie previste dall'IFRS 9 (Attività fi nanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva o Attività fi nanziarie valutate al fair value con impatto a Conto economico).
Il valore di trasferimento è rappresentato dal fair value al momento della riclassifi cazione e gli effetti della riclassifi cazione operano in maniera prospettica a partire dalla data di riclassifi cazione. Gli utili o le perdite risultanti dalla differenza tra il costo ammortizzato dell'attività fi nanziaria e il relativo fair value sono rilevati a Conto economico nel caso di riclassifi ca tra le Attività fi nanziarie valutate al fair value con impatto a Conto economico e a Patrimonio netto, nell'apposita riserva di valutazione, nel caso di riclassifi ca tra le Attività fi nanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva.
Per maggiori informazioni sui criteri di classifi cazione degli strumenti fi nanziari si rinvia al successivo paragrafo "I criteri di classifi cazione delle attività fi nanziarie".
L'iscrizione iniziale dell'attività fi nanziaria avviene alla data di regolamento per i titoli di debito e alla data di erogazione nel caso di crediti. All'atto della rilevazione iniziale le attività sono contabilizzate al fair value, comprensivo dei costi o proventi di transazione direttamente attribuibili allo strumento stesso.
In particolare, per quel che attiene ai crediti, la data di erogazione normalmente coincide con la data di sottoscrizione del contratto. Qualora tale coincidenza non si manifesti, in sede di sottoscrizione del contratto si provvede a iscrivere un impegno a erogare fondi che si chiude alla data di erogazione del fi nanziamento. L'iscrizione del credito avviene sulla base del fair value dello stesso, pari all'ammontare erogato, o prezzo di sottoscrizione, comprensivo dei costi/proventi direttamente riconducibili al singolo credito e determinabili sin dall'origine dell'operazione, ancorché liquidati in un momento successivo.
Sono esclusi i costi che, pur avendo le caratteristiche suddette, sono oggetto di rimborso da parte della controparte debitrice o sono inquadrabili tra i normali costi interni di carattere amministrativo.

Successivamente alla rilevazione iniziale, le attività fi nanziarie in esame sono valutate al costo ammortizzato, utilizzando il metodo del tasso di interesse effettivo. In questi termini, l'attività è riconosciuta in Bilancio per un ammontare pari al valore di prima iscrizione diminuito dei rimborsi di capitale, più o meno l'ammortamento cumulato (calcolato col citato metodo del tasso di interesse effettivo) della differenza tra tale importo iniziale e l'importo alla scadenza (riconducibile tipicamente ai costi/proventi imputati direttamente alla singola attività) e rettifi cato dell'eventuale fondo a copertura delle perdite. Il tasso di interesse effettivo è individuato calcolando il tasso che eguaglia il valore attuale dei fl ussi futuri dell'attività, per capitale e interesse, all'ammontare erogato inclusivo dei costi/proventi ricondotti all'attività fi nanziaria medesima. Tale modalità di contabilizzazione, utilizzando una logica fi nanziaria, consente di distribuire l'effetto economico dei costi/proventi direttamente attribuibili a un'attività fi nanziaria lungo la sua vita residua attesa.
Il metodo del costo ammortizzato non viene utilizzato per le attività - valorizzate al costo - la cui breve durata fa ritenere trascurabile l'effetto dell'applicazione della logica dell'attualizzazione, per quelle senza una scadenza defi nita e per i crediti a revoca.
I criteri di valutazione, come meglio indicato nel capitolo "Perdite di valore delle attività fi nanziarie", sono strettamente connessi all'inclusione degli strumenti in esame in uno dei tre stages (stadi di rischio creditizio) previsti dall'IFRS 9, l'ultimo dei quali (stage 3) comprende le attività fi nanziarie deteriorate e i restanti (stage 1 e 2) le attività fi nanziarie in bonis.
Con riferimento alla rappresentazione contabile dei suddetti effetti valutativi, le rettifi che di valore riferite a questa tipologia di attività sono rilevate nel Conto economico:
Le attività fi nanziarie in esame, ove risultino in bonis, sono sottoposte a una valutazione, volta a defi nire le rettifi che di valore da rilevare in bilancio, a livello di singolo rapporto creditizio (o "tranche" di titolo), in funzione dei parametri di rischio rappresentati da probability of default (PD), loss given default (LGD) ed exposure at default (EAD).
Se, oltre a un incremento signifi cativo del rischio di credito, si riscontrano anche oggettive evidenze di una perdita di valore, l'importo della perdita viene misurato come differenza tra il valore contabile dell'attività – classifi cata come "deteriorata", al pari di tutti gli altri rapporti intercorrenti con la medesima controparte – e il valore attuale dei futuri fl ussi fi nanziari stimati, scontati al tasso di interesse effettivo originario. L'importo della perdita, da rilevare a Conto economico, è defi nito sulla base di un processo di valutazione analitica o determinato per categorie omogenee e, quindi, attribuito analiticamente a ogni posizione e tiene conto, come dettagliato nel capitolo "Perdite di valore delle attività fi nanziarie", di informazioni "forward looking" e dei possibili scenari alternativi di recupero.
Rientrano nell'ambito delle attività deteriorate gli strumenti fi nanziari ai quali è stato attribuito lo status di sofferenza, inadempienza probabile o di scaduto/sconfi nante da oltre novanta giorni secondo le regole di Banca d'Italia, coerenti con la normativa IAS/IFRS e di Vigilanza europea.
I fl ussi di cassa previsti tengono conto dei tempi di recupero attesi e del presumibile valore di realizzo delle eventuali garanzie.
Il tasso effettivo originario di ciascuna attività rimane invariato nel tempo ancorché sia intervenuta una ristrutturazione del rapporto che abbia comportato la variazione del tasso contrattuale e anche qualora il rapporto divenga, nella pratica, infruttifero di interessi contrattuali.
Qualora i motivi della perdita di valore siano rimossi a seguito di un evento verifi catosi successivamente alla rilevazione della riduzione di valore, vengono effettuate riprese di valore con imputazione a Conto economico. La ripresa di valore non può eccedere il costo ammortizzato che lo strumento fi nanziario avrebbe avuto in assenza di precedenti rettifi che.
I ripristini di valore connessi con il trascorrere del tempo sono appostati nel margine di interesse.
In alcuni casi, durante la vita delle attività fi nanziarie in esame e in particolare dei crediti, le condizioni contrattuali originarie sono oggetto di successiva modifi ca per volontà delle parti del contratto. Quando, nel corso della vita di uno strumento, le clausole contrattuali sono oggetto di modifi ca occorre verifi care se l'attività originaria deve continuare a essere rilevata in bilancio o se, al contrario, lo strumento originario deve essere oggetto di cancellazione dal bilancio ("derecognition") e debba essere rilevato un nuovo strumento fi nanziario.
In generale, le modifi che di un'attività fi nanziaria conducono alla cancellazione della stessa e all'iscrizione di una nuova attività quando sono "sostanziali". La valutazione circa la "sostanzialità" della modifi ca deve essere effettuata considerando sia elementi qualitativi sia elementi quantitativi. In alcuni casi, infatti, potrà risultare chiaro, senza il ricorso a complesse analisi, che i cambiamenti introdotti modifi cano sostanzialmente le caratteristiche e/o i fl ussi contrattuali di una determinata attività mentre, in altri casi, dovranno essere svolte ulteriori analisi (anche di tipo quantitativo) per apprezzare gli effetti delle stesse e verifi care la necessità di procedere o meno alla cancellazione dell'attività e all'iscrizione di un nuovo strumento fi nanziario.
Le analisi (quali-quantitative) volte a defi nire la "sostanzialità" delle modifi che contrattuali apportate a un'attività fi nanziaria, dovranno pertanto considerare:
Le attività fi nanziarie vengono cancellate dal bilancio solamente se la cessione ha comportato il sostanziale trasferimento di tutti i rischi e benefi ci connessi alle attività stesse. Per contro, qualora sia stata mantenuta una quota parte rilevante dei rischi e benefi ci relativi alle attività fi nanziarie cedute, queste continuano a essere iscritte in bilancio, ancorché giuridicamente la titolarità delle attività stesse sia stata effettivamente trasferita.
Nel caso in cui non sia possibile accertare il sostanziale trasferimento dei rischi e benefi ci, le attività fi nanziarie vengono cancellate dal bilancio qualora non sia stato mantenuto alcun tipo di controllo sulle stesse. In caso contrario, la conservazione, anche in parte, di tale controllo comporta il mantenimento in bilancio delle attività in misura pari al coinvolgimento residuo, misurato dall'esposizione ai cambiamenti di valore delle attività cedute e

alle variazioni dei fl ussi fi nanziari delle stesse.
Infi ne, le attività fi nanziarie cedute vengono cancellate dal bilancio nel caso in cui vi sia la conservazione dei diritti contrattuali a ricevere i relativi fl ussi di cassa, con la contestuale assunzione di un'obbligazione a pagare detti fl ussi, e solo essi, senza un ritardo rilevante ad altri soggetti terzi.
La Società ha in essere, alla data, operazioni di copertura delle variazioni di fair value di titoli detenuti nell'attivo. La Società ha esercitato la scelta, consentita in sede di introduzione dell'IFRS 9, di continuare ad applicare integralmente le previsioni del principio contabile IAS 39 in tema di "hedge accounting" (nella versione carved out omologata dalla Commissione Europea) per ogni tipologia di copertura (sia per le coperture specifi che che per le macro-coperture).
Le operazioni di copertura dei rischi sono fi nalizzate a neutralizzare potenziali perdite, attribuibili a un determinato rischio e rilevabili su un determinato elemento o gruppo di elementi, nel caso in cui quel particolare rischio dovesse effettivamente manifestarsi.
Le tipologie di coperture utilizzate sono le seguenti:
Data la scelta esercitata di avvalersi della possibilità di continuare ad applicare integralmente le regole dello IAS 39 per le relazioni di copertura, non è possibile designare i titoli di capitale classifi cati tra le Attività fi nanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva (FVOCI) come oggetti coperti per il rischio di prezzo o di cambio, dato che tali strumenti non impattano il Conto economico, nemmeno in caso di vendita (se non per i dividendi che sono rilevati a Conto economico).
Gli strumenti derivati di copertura, al pari di tutti i derivati, sono inizialmente iscritti e successivamente misurati al fair value.
I derivati di copertura sono valutati al fair value. In particolare:
netto. Nel caso di operazioni di copertura generica di fair value ("macro hedge") le variazioni di fair value con riferimento al rischio coperto delle attività e delle passività oggetto di copertura sono imputate nello Stato patrimoniale, rispettivamente, nella voce 60. dell'attivo "Adeguamento di valore delle attività fi nanziarie oggetto di copertura generica" oppure 50. del passivo "Adeguamento di valore delle passività fi nanziarie oggetto di copertura generica";
Lo strumento derivato è designato di copertura se esiste una documentazione formalizzata della relazione tra lo strumento coperto e lo strumento di copertura e se è effi cace nel momento in cui la copertura ha inizio e, prospetticamente, durante tutta la vita della stessa.
L'effi cacia della copertura dipende dalla misura in cui le variazioni di fair value dello strumento coperto o dei relativi fl ussi fi nanziari attesi risultano compensati da quelle dello strumento di copertura. Pertanto, l'effi cacia è apprezzata dal confronto delle suddette variazioni, tenuto conto dell'intento perseguito dall'impresa nel momento in cui la copertura è stata posta in essere. Si ha effi cacia quando le variazioni di fair value (o dei fl ussi di cassa) dello strumento fi nanziario di copertura neutralizzano quasi integralmente, cioè nei limiti stabiliti dall'intervallo 80- 125%, le variazioni dello strumento coperto, per l'elemento di rischio oggetto di copertura.
La valutazione dell'effi cacia è effettuata a ogni chiusura di bilancio o di situazione infrannuale utilizzando:
Se le verifi che non confermano l'effi cacia della copertura, da quel momento la contabilizzazione delle operazioni di copertura, secondo quanto sopra esposto, viene interrotta, il contratto derivato di copertura viene riclassifi cato tra gli strumenti di negoziazione e lo strumento fi nanziario coperto riacquisisce il criterio di valutazione corrispondente alla sua classifi cazione di bilancio.
Nel caso di interruzione di una relazione di copertura generica di fair value, le rivalutazioni/svalutazioni cumulate iscritte nella voce 60. "Adeguamento di valore delle attività fi nanziarie oggetto di copertura generica" oppure 50. "Adeguamento di valore delle passività fi nanziarie oggetto di copertura generica" sono rilevate a Conto economico tra gli interessi attivi o passivi lungo la durata residua delle originarie relazioni di copertura, ferma restando la verifi ca che ne sussistano i presupposti.
La voce include le interessenze detenute in società controllate congiuntamente e collegate.
Sono considerate società sottoposte a controllo congiunto (joint ventures), le entità per le quali, su base contrattuale, il controllo è condiviso fra la Banca e uno o più altri soggetti, ovvero quando per le decisioni riguardanti le attività rilevanti è richiesto il consenso unanime di tutte le parti che condividono il controllo.
Sono considerate società sottoposte a infl uenza notevole ("collegate"), le entità in cui la Banca possiede almeno il 20% dei diritti di voto (ivi inclusi i diritti di voto "potenziali") o nelle quali – pur con una quota di diritti di voto inferiore – ha il potere di partecipare alla determinazione delle politiche fi nanziarie e gestionali della partecipata in virtù di particolari legami giuridici quali la partecipazione a patti di sindacato.
Non sono considerate sottoposte a infl uenza notevole alcune interessenze superiori al 20%, nelle quali la Banca detiene esclusivamente diritti patrimoniali su una porzione dei frutti degli investimenti, non ha accesso alle politiche di gestione e può esercitare diritti di governance limitati alla tutela degli interessi patrimoniali.
Se esistono evidenze che il valore di una partecipazione possa aver subito una riduzione, si procede alla stima
del valore recuperabile della partecipazione stessa, tenendo conto, quando disponibili, del valore attuale dei fl ussi fi nanziari futuri che la partecipazione potrà generare, incluso il valore di dismissione fi nale dell'investimento. Qualora il valore di recupero risulti inferiore al valore contabile, la relativa differenza è rilevata a Conto economico. Qualora i motivi della perdita di valore siano rimossi a seguito di un evento verifi catosi successivamente alla rilevazione della riduzione di valore, vengono effettuate riprese di valore con imputazione a Conto economico.
Le partecipazioni vengono cancellate quando scadono i diritti contrattuali sui fl ussi fi nanziari derivati dalle attività stesse o quando la partecipazione viene ceduta trasferendo sostanzialmente tutti i rischi e benefi ci a essa connessi.
Le attività materiali comprendono i terreni, gli immobili strumentali, gli investimenti immobiliari, il patrimonio artistico di pregio, gli impianti tecnici, i mobili e gli arredi nonché le attrezzature di qualsiasi tipo che si ritiene di utilizzare per più di un periodo.
Le attività materiali detenute per essere utilizzate nella produzione o nella fornitura di beni e servizi sono classifi cate come "attività a uso funzionale" secondo lo IAS 16. Gli immobili posseduti con fi nalità di investimento (per conseguire canoni di locazione o per l'apprezzamento del capitale investito) sono classifi cati come "attività detenute a scopo di investimento" in base allo IAS 40.
La voce accoglie anche attività materiali classifi cate in base allo IAS 2 - Rimanenze, che si riferiscono sia a beni derivanti dall'attività di escussione di garanzie o dall'acquisto in asta che l'impresa ha intenzione di vendere nel prossimo futuro (di norma in base allo IFRS 5), senza effettuare rilevanti opere di ristrutturazione, e che non hanno i presupposti per essere classifi cati nelle categorie precedenti, sia al portafoglio immobiliare, comprensivo di aree edifi cabili, immobili in costruzione, immobili ultimati in vendita e iniziative di sviluppo immobiliare, detenuto in un'ottica di dismissione.
Sono, infi ne, iscritti nelle attività materiali i beni utilizzati nell'ambito di contratti di leasing fi nanziario, ancorché la titolarità giuridica degli stessi rimanga alla società locatrice.
Le attività materiali sono inizialmente iscritte al costo che comprende, oltre al prezzo di acquisto, tutti gli eventuali oneri accessori direttamente imputabili all'acquisto e alla messa in funzione del bene.
Le spese di manutenzione straordinaria che comportano un incremento dei benefi ci economici futuri vengono imputate a incremento del valore dei cespiti, mentre gli altri costi di manutenzione ordinaria sono rilevati a Conto economico.
Secondo l'IFRS 16, i leasing sono contabilizzati sulla base del modello del "diritto d'uso" in base al quale, alla data iniziale, il locatario ha un'obbligazione fi nanziaria a effettuare pagamenti dovuti al locatore per compensare il suo diritto a utilizzare il bene sottostante durante la durata del leasing. Quando l'attività è resa disponibile al locatario per il relativo utilizzo (data iniziale), il locatario riconosce sia la passività che l'attività consistente nel diritto di utilizzo.

Le attività materiali sono valutate al costo, dedotti eventuali ammortamenti e perdite di valore, a eccezione degli immobili a uso funzionale e del patrimonio artistico di pregio che sono valutati secondo il metodo della rideterminazione del valore.
Gli immobili detenuti a scopo di investimento sono valutati con il metodo del costo.
Alla data di bilancio la Società non detiene attività materiali soggette alla valutazione secondo il metodo della rideterminazione del valore.
Le attività materiali sono sistematicamente ammortizzate, adottando come criterio di ammortamento il metodo a quote costanti, lungo la loro vita utile. Il valore ammortizzabile è rappresentato dal costo dei beni (o dal valore netto rideterminato qualora il metodo adottato per la valutazione sia quello della rideterminazione del valore) al netto del valore residuo al termine del processo di ammortamento, se signifi cativo.
Gli immobili vengono ammortizzati per una quota ritenuta congrua al fi ne di rappresentare il deperimento dei cespiti nel tempo a seguito del loro utilizzo, tenuto conto delle spese di manutenzione di carattere straordinario, che vengono portate a incremento del valore dei cespiti.
Non vengono invece ammortizzati:
Se esiste qualche indicazione che dimostri che un'attività materiale valutata al costo possa aver subito una perdita di valore, si procede al confronto tra il valore di carico del cespite e il suo valore di recupero. Le eventuali rettifi che vengono rilevate a Conto economico.
Qualora vengano meno i motivi che hanno portato alla rilevazione della perdita, si dà luogo a una ripresa di valore, che non può superare il valore che l'attività avrebbe avuto, al netto degli ammortamenti calcolati, in assenza di precedenti perdite di valore.
Un'attività materiale è eliminata dallo Stato patrimoniale al momento della dismissione o quando il bene è permanentemente ritirato dall'uso e dalla sua dismissione non sono attesi benefi ci economici futuri.

Le attività immateriali sono iscritte come tali se sono identifi cabili e trovano origine in diritti legali o contrattuali.
Le attività immateriali sono iscritte al costo, rettifi cato per eventuali oneri accessori, solo se è probabile che i futuri benefi ci economici attribuibili all'attività si realizzino e se il costo dell'attività stessa può essere determinato attendibilmente. In caso contrario il costo dell'attività immateriale è rilevato a Conto economico nell'esercizio in cui è stato sostenuto.
Per le attività a vita utile defi nita, il costo è ammortizzato in quote costanti o in quote decrescenti determinate in funzione dell'affl usso dei benefi ci economici attesi dall'attività. Le attività a vita utile indefi nita non sono invece soggette ad ammortamento sistematico, bensì a un test periodico di verifi ca dell'adeguatezza del relativo valore di iscrizione in bilancio.
Se esiste qualche indicazione che dimostri che un'attività possa avere subito una perdita di valore, si procede alla stima del valore di recupero dell'attività. L'ammontare della perdita, rilevato a Conto economico, è pari alla differenza tra il valore contabile dell'attività e il valore recuperabile.
In particolare, tra le attività immateriali sono incluse:
Un'attività immateriale è eliminata dallo Stato patrimoniale al momento della dismissione o qualora non siano più attesi benefi ci economici futuri.

Le altre attività accolgono essenzialmente partite in attesa di sistemazione e poste non riconducibili ad altre voci dello Stato patrimoniale, tra cui si ricordano i crediti derivanti da forniture di beni e servizi non finanziari, le partite fiscali diverse da quelle rilevate a voce propria (ad esempio, connesse con l'attività di sostituto di imposta), l'oro, l'argento e i metalli preziosi e i ratei attivi diversi da quelli che vanno capitalizzati sulle relative attività finanziarie, ivi inclusi quelli derivanti da contratti con i clienti ai sensi dell'IFRS 15, paragrafi 116 e successivi.
Vengono classifi cate nella voce dell'attivo "Attività non correnti e gruppi di attività in via di dismissione" e in quella del passivo "Passività associate ad attività in via di dismissione" attività non correnti o gruppi di attività/passività per i quali è stato avviato un processo di dismissione e la loro vendita è ritenuta altamente probabile. Tali attività/ passività sono valutate al minore tra il valore di carico e il loro fair value al netto dei costi di cessione, a eccezione di alcune tipologie di attività (es. attività fi nanziarie rientranti nell'ambito di applicazione dell'IFRS 9) per cui l'IFRS 5 prevede specifi catamente che debbano essere applicati i criteri valutativi del principio contabile di pertinenza. I proventi e oneri (al netto dell'effetto fi scale), riconducibili a gruppi di attività in via di dismissione o rilevati come tali nel corso dell'esercizio, sono esposti nel Conto economico in voce separata.
Le imposte sul reddito, calcolate nel rispetto della legislazione fi scale nazionale, sono contabilizzate come costo in base al criterio della competenza economica, coerentemente con le modalità di rilevazione in bilancio dei costi e ricavi che le hanno generate. Esse rappresentano pertanto il saldo della fi scalità corrente e differita relativa al reddito dell'esercizio. Le Attività e Passività fi scali correnti accolgono il saldo netto delle posizioni fi scali della Società nei confronti dell'Amministrazione fi nanziaria italiana. In particolare, tali poste accolgono il saldo netto tra le passività fi scali correnti dell'esercizio, calcolate in base a una prudenziale previsione dell'onere tributario dovuto per l'esercizio, determinato in base alle norme tributarie in vigore, e le attività fi scali correnti rappresentate dagli acconti e dagli altri crediti d'imposta per ritenute d'acconto subite o altri crediti d'imposta di esercizi precedenti per i quali la Società ha richiesto la compensazione con imposte di esercizi successivi.
Le Attività fi scali correnti accolgono altresì i crediti d'imposta per i quali la Società ha richiesto il rimborso alle autorità fi scali competenti, nonché le somme versate a titolo provvisorio nel corso di un procedimento contenzioso con l'Amministrazione fi nanziaria. Il rischio insito nei suddetti procedimenti, allo stesso modo dei rischi insiti in procedimenti che non hanno richiesto versamenti a titolo provvisorio, viene valutato secondo le logiche dello IAS 37 in relazione alle probabilità di impiego di risorse economiche per il loro adempimento.
Tenuto conto dell'adozione del consolidato fi scale nazionale da parte della Società, le posizioni fi scali riferibili alle società incluse nel consolidato sono gestite in modo distinto sotto il profi lo amministrativo.
La fi scalità differita viene determinata in base al criterio del cosiddetto balance sheet liability method, tenuto conto dell'effetto fi scale connesso alle differenze temporanee tra il valore contabile delle attività e passività e il loro valore fi scale che determineranno importi imponibili o deducibili nei futuri periodi. A tali fi ni, si intendono "differenze temporanee tassabili" quelle che nei periodi futuri determineranno importi imponibili e "differenze temporanee deducibili" quelle che negli esercizi futuri determineranno importi deducibili.
La fi scalità differita viene calcolata applicando le aliquote di imposizione stabilite dalle disposizioni di legge in vigore alle differenze temporanee tassabili per le quali esiste la probabilità di un effettivo sostenimento di imposte e alle differenze temporanee deducibili per le quali esiste una ragionevole certezza che vi siano ammontari imponibili futuri al momento in cui si manifesterà la relativa deducibilità fi scale (c.d. "probability test"). Le imposte anticipate e differite relative alla medesima imposta e scadenti nel medesimo periodo vengono compensate.

Qualora le Attività e Passività fi scali differite si riferiscano a componenti che hanno interessato il Conto economico, la contropartita è rappresentata dalle imposte sul reddito.
Nei casi in cui le imposte anticipate e differite riguardino transazioni che hanno interessato direttamente il patrimonio netto senza infl uenzare il Conto economico (quali le rettifi che di prima applicazione degli IAS/IFRS, le valutazioni degli strumenti fi nanziari rilevati al fair value con impatto sulla redditività complessiva o dei contratti derivati di copertura di fl ussi fi nanziari), le stesse vengono iscritte in contropartita al patrimonio netto, interessando le specifi che riserve quando previsto (es. riserve da valutazione).
La fi scalità latente sulle poste patrimoniali in sospensione d'imposta "tassabili in ogni caso di utilizzo" è iscritta in bilancio in riduzione del patrimonio netto. La fi scalità differita relativa alle rivalutazioni per conversione all'euro, direttamente imputate a specifi ca Riserva ex art. 21 D. Lgs. 213/98 in sospensione d'imposta, viene iscritta in bilancio in riduzione della Riserva stessa. La fi scalità latente riferita alle poste patrimoniali in sospensione d'imposta "tassabili soltanto in ipotesi di distribuzione" non viene iscritta in bilancio, in quanto la consistenza delle riserve disponibili già assoggettate a tassazione consente di ritenere che non saranno effettuate operazioni che ne comportino la tassazione.
La fi scalità differita riferita alle società incluse nel consolidato fi scale viene rilevata in bilancio dalle stesse, in applicazione del criterio di competenza economica e in considerazione della valenza del consolidato fi scale limitata agli adempimenti di liquidazione delle posizioni fi scali correnti.
I Fondi di quiescenza sono costituiti in attuazione di accordi aziendali e si qualifi cano come piani a benefi ci defi niti. La passività relativa a tali piani e il relativo costo previdenziale delle prestazioni di lavoro corrente sono determinati sulla base di ipotesi attuariali applicando il metodo della "Proiezione Unitaria del Credito", che prevede la proiezione degli esborsi futuri sulla base di analisi storiche statistiche e della curva demografi ca e l'attualizzazione fi nanziaria di tali fl ussi sulla base di un tasso di interesse di mercato. I contributi versati in ciascun esercizio sono considerati come unità separate, rilevate e valutate singolarmente ai fi ni della determinazione dell'obbligazione fi nale. Il tasso utilizzato per l'attualizzazione è determinato in base ai rendimenti di mercato rilevati alle date di valutazione di obbligazioni di aziende primarie tenendo conto della durata media residua della passività. Il valore attuale dell'obbligazione alla data di riferimento del bilancio è inoltre rettifi cato del fair value delle eventuali attività a servizio del piano.
Gli utili e le perdite attuariali (ovvero le variazioni nel valore attuale dell'obbligazione derivanti dalle modifi che alle ipotesi attuariali e dalle rettifi che basate sull'esperienza passata) sono riconosciuti nel prospetto della redditività complessiva.
La sottovoce dei fondi per rischi e oneri in esame accoglie i fondi per rischio di credito rilevati a fronte degli impegni a erogare fondi e alle garanzie rilasciate che rientrano nel perimetro di applicazione delle regole sull'impairment ai sensi dell'IFRS 9. Per tali fattispecie sono adottate, in linea di principio, le medesime modalità di allocazione tra i tre stage (stadi di rischio creditizio) e di calcolo della perdita attesa esposte con riferimento alle attività fi nanziarie valutate al costo ammortizzato o al fair value con impatto sulla redditività complessiva.
L'aggregato accoglie, peraltro, anche i fondi per rischi e oneri costituti a fronte di altre tipologie di impegni e di garanzie rilasciate che, in virtù delle proprie peculiarità, non rientrano nel richiamato perimetro di applicazione dell'impairment ai sensi dell'IFRS 9.

Gli altri fondi per rischi e oneri accolgono gli accantonamenti relativi a obbligazioni legali o connessi a rapporti di lavoro oppure a contenziosi, anche fi scali, originati da un evento passato per i quali sia probabile l'esborso di risorse economiche per l'adempimento delle obbligazioni stesse, sempre che possa essere effettuata una stima attendibile del relativo ammontare.
Conseguentemente, la rilevazione di un accantonamento avviene se e solo se:
L'importo rilevato come accantonamento rappresenta la migliore stima della spesa richiesta per adempiere all'obbligazione esistente alla data di riferimento del bilancio e rifl ette rischi e incertezze che inevitabilmente caratterizzano una pluralità di fatti e circostanze. Laddove l'elemento temporale sia signifi cativo, gli accantonamenti vengono attualizzati utilizzando i tassi correnti di mercato. L'accantonamento e gli incrementi dovuti al fattore temporale sono rilevati a Conto economico.
L'accantonamento viene stornato quando diviene improbabile l'impiego di risorse atte a produrre benefi ci economici per adempiere l'obbligazione oppure quando si estingue l'obbligazione.
Nella voce sono inclusi anche i benefi ci a lungo termine ai dipendenti, i cui oneri vengono determinati con i medesimi criteri attuariali descritti per i fondi di quiescenza. Gli utili e le perdite attuariali vengono rilevati tutti immediatamente nel Conto economico.
I Debiti verso banche, i Debiti verso clientela e i Titoli in circolazione ricomprendono: le varie forme di provvista interbancaria e con clientela, le operazioni di pronti contro termine con obbligo di riacquisto a termine e la raccolta effettuata attraverso: certifi cati di deposito, titoli obbligazionari e altri strumenti di raccolta in circolazione, al netto degli eventuali ammontari riacquistati.
Sono inoltre inclusi i debiti iscritti dall'impresa in qualità di locatario nell'ambito di operazioni di leasing.
La prima iscrizione di tali passività fi nanziarie avviene alla data di sottoscrizione del contratto, che normalmente coincide con il momento della ricezione delle somme raccolte o dell'emissione dei titoli di debito.
La prima iscrizione è effettuata sulla base del fair value delle passività, normalmente pari all'ammontare incassato o al prezzo di emissione, aumentato degli eventuali costi/proventi aggiuntivi direttamente attribuibili alla singola operazione di provvista o di emissione. Sono esclusi i costi interni di carattere amministrativo.
Dopo la rilevazione iniziale, le passività fi nanziarie vengono valutate al costo ammortizzato col metodo del tasso di interesse effettivo.
Fanno eccezione le passività a breve termine, per le quali il fattore temporale risulta trascurabile, che rimangono iscritte per il valore incassato.
I debiti per leasing vengono rivalutati quando vi è una lease modifi cation (e.g. una modifi ca del perimetro del contratto), che non è contabilizzata/considerata come contratto separato.

Le passività fi nanziarie sono cancellate dal bilancio quando risultano scadute o estinte. La cancellazione avviene anche in presenza di riacquisto di titoli obbligazionari precedentemente emessi. La differenza tra valore contabile della passività e l'ammontare corrisposto per acquistarla viene registrata a Conto economico.
Il ricollocamento sul mercato di titoli propri successivamente al loro riacquisto è considerato come una nuova emissione con iscrizione al nuovo prezzo di collocamento.
Gli strumenti fi nanziari in oggetto sono iscritti alla data di sottoscrizione o alla data di emissione a un valore pari al fair value dello strumento, senza considerare eventuali costi o proventi di transazione direttamente attribuibili agli strumenti stessi.
In tale categoria di passività sono, in particolare, inclusi i contratti derivati di trading con fair value negativo, nonché i derivati impliciti con fair value negativo presenti in contratti complessi - in cui il contratto primario è una passività fi nanziaria - ma non strettamente correlati agli stessi. Inoltre, sono incluse le passività che si originano da scoperti tecnici generati dall'attività di negoziazione di titoli e i certifi cates.
Tutte le passività di negoziazione sono valutate al fair value con imputazione del risultato della valutazione nel Conto economico.
Le Passività fi nanziarie detenute per negoziazione vengono cancellate dal bilancio quando scadono i diritti contrattuali sui relativi fl ussi fi nanziari o quando la passività fi nanziaria è ceduta con trasferimento sostanziale di tutti i rischi e benefi ci derivanti dalla proprietà della stessa.
Formano oggetto di rilevazione nella presente voce le passività fi nanziarie designate al fair value con contropartita in Conto economico, sulla base della facoltà riconosciuta alle imprese (c.d. "fair value option") dall'IFRS 9 e nel rispetto delle casistiche previste dalla normativa di riferimento.
L'iscrizione di tali passività avviene alla data di emissione in misura pari al loro fair value, incluso il valore dell'eventuale derivato embedded e al netto delle commissioni di collocamento pagate.

Tali passività sono valutate al fair value con imputazione del risultato secondo le seguenti regole previste dall'IFRS 9:
Gli importi rilevati nel Prospetto della redditività complessiva non rigirano successivamente a Conto economico. Tale modalità di contabilizzazione non deve essere applicata qualora la rilevazione degli effetti del proprio merito di credito a Patrimonio netto determini o accentui un accounting mismatch a Conto economico. In questo caso gli utili o le perdite legate alla passività, incluse quelle che si determinano come effetto della variazione del proprio merito creditizio, devono essere rilevate a Conto economico.
Le passività fi nanziarie valutate al fair value vengono cancellate dal bilancio quando scadono i diritti contrattuali sui relativi fl ussi fi nanziari o quando la passività fi nanziaria è ceduta con trasferimento sostanziale di tutti i rischi e benefi ci derivanti dalla proprietà della stessa.
Le operazioni in valuta estera sono registrate, al momento della rilevazione iniziale, in divisa di conto, applicando all'importo in valuta estera il tasso di cambio in vigore alla data dell'operazione.
A ogni chiusura di bilancio o di situazione infrannuale, le poste di bilancio in valuta estera vengono valorizzate come segue:
Le differenze di cambio che derivano dal regolamento di elementi monetari o dalla conversione di elementi monetari a tassi diversi da quelli di conversione iniziali, o di conversione del bilancio precedente, sono rilevate nel Conto economico del periodo in cui sorgono.
Quando un utile o una perdita relativi a un elemento non monetario sono rilevati a patrimonio netto, la differenza di cambio relativa a tale elemento è rilevata anch'essa a patrimonio netto. Per contro, quando un utile o una perdita sono rilevati a Conto economico, è rilevata in Conto economico anche la relativa differenza di cambio.

Le altre passività accolgono essenzialmente partite in attesa di sistemazione e poste non riconducibili ad altre voci dello Stato patrimoniale.
Le eventuali azioni proprie detenute sono portate in riduzione del patrimonio netto. Analogamente, il costo originario delle stesse e gli utili o le perdite derivanti dalla loro successiva vendita sono rilevati come movimenti del patrimonio netto.
I ratei e i risconti che accolgono oneri e proventi di competenza del periodo maturati su attività e passività sono iscritti in bilancio a rettifi ca delle attività e passività a cui si riferiscono.
I costi di ristrutturazione di immobili non di proprietà vengono capitalizzati in considerazione del fatto che per la durata del contratto di affi tto la società utilizzatrice ha il controllo dei beni e può trarre da essi benefi ci economici futuri. I suddetti costi, classifi cati tra le Altre attività come previsto dalle Istruzioni della Banca d'Italia, vengono ammortizzati per un periodo non superiore alla durata del contratto di affi tto.
Il trattamento di fi ne rapporto si confi gura come un "benefi cio successivo al rapporto di lavoro" classifi cato come:
Tali quote sono iscritte sulla base del loro valore attuariale determinato utilizzando il metodo della "Proiezione Unitaria del Credito", senza applicazione del pro-rata del servizio prestato in quanto il costo previdenziale ("current service cost") del TFR è quasi interamente maturato e la rivalutazione dello stesso, per gli anni a venire, non si ritiene dia luogo a signifi cativi benefi ci per i dipendenti.
Ai fi ni dell'attualizzazione, il tasso utilizzato è determinato con riferimento al rendimento di mercato di obbligazioni di aziende primarie tenendo conto della durata media residua della passività, ponderata in base alla percentuale dell'importo pagato e anticipato, per ciascuna scadenza, rispetto al totale da pagare e anticipare fi no all'estinzione fi nale dell'intera obbligazione.
I costi per il servizio del piano sono contabilizzati tra i costi del personale, mentre gli utili e le perdite attuariali sono rilevati nel prospetto della redditività complessiva.

I piani di remunerazione del personale basati su azioni vengono rilevati nel Conto economico, con un corrispondente incremento del patrimonio netto, sulla base del fair value degli strumenti fi nanziari attribuiti alla data di assegnazione, suddividendo l'onere lungo il periodo previsto dal piano.
In presenza di opzioni, il fair value delle stesse è calcolato utilizzando un modello che considera, oltre a informazioni quali il prezzo di esercizio e la vita dell'opzione, il prezzo corrente delle azioni e la loro volatilità attesa, i dividendi attesi e il tasso di interesse risk-free, anche le caratteristiche specifi che del piano in essere. Nel modello di valorizzazione sono valutate in modo distinto l'opzione e la probabilità di realizzazione delle condizioni in base alle quali le opzioni sono state assegnate.
La combinazione dei due valori fornisce il fair value dello strumento assegnato.
L'eventuale riduzione del numero di strumenti fi nanziari assegnati è contabilizzata come cancellazione di una parte degli stessi.
Si defi niscono benefi ci ai dipendenti tutti i tipi di remunerazione erogati dall'azienda in cambio dell'attività lavorativa svolta dai dipendenti. I benefi ci ai dipendenti si suddividono tra:
I ricavi possono essere riconosciuti:
Il bene è trasferito quando, o nel corso del periodo in cui, il cliente ne acquisisce il controllo. In particolare:

I costi sono rilevati a Conto economico secondo il principio della competenza; i costi relativi all'ottenimento e all'adempimento dei contratti con la clientela sono rilevati a Conto economico nei periodi nei quali sono contabilizzati i relativi ricavi.
La classifi cazione delle attività fi nanziarie nelle tre categorie previste dal principio IFRS 9 dipende da due criteri, o driver, di classifi cazione: i) il modello di business con cui sono gestiti gli strumenti fi nanziari (o Business Model) e ii) le caratteristiche contrattuali dei fl ussi fi nanziari delle attività fi nanziarie (o SPPI Test).
Dal combinato disposto dei due driver sopra menzionati discende la classifi cazione delle attività fi nanziare, secondo quanto di seguito evidenziato:
Affi nché un'attività fi nanziaria possa essere classifi cata al costo ammortizzato o a FVOCI - oltre all'analisi relativa al business model - è necessario che i termini contrattuali dell'attività stessa prevedano, a determinate date, fl ussi fi nanziari rappresentati unicamente da pagamenti del capitale e dell'interesse sull'importo del capitale da restituire ("solely payment of principal and interest" - SPPI). Tale analisi deve essere effettuata, in particolare, per i fi nanziamenti e per i titoli di debito.
Il test SPPI deve essere effettuato su ogni singolo strumento fi nanziario, al momento dell'iscrizione nel bilancio. Successivamente alla rilevazione iniziale, e fi nché è rilevata in bilancio, l'attività non è più oggetto di nuove valutazioni ai fi ni del test SPPI. Qualora si proceda alla cancellazione (derecognition contabile) di uno strumento fi nanziario e all'iscrizione di una nuova attività fi nanziaria occorre procedere all'effettuazione del test SPPI sul nuovo asset.
Ai fi ni dell'applicazione del test SPPI si applicano le seguenti defi nizioni:
Nel valutare se i fl ussi contrattuali di un'attività fi nanziaria possono essere defi niti come SPPI, IFRS 9 fa riferimento al concetto generale di "contratto base di concessione del credito" (basic lending arrangement), che è indipendente dalla forma legale dell'attività. Quando le clausole contrattuali introducono l'esposizione a rischi o volatilità dei fl ussi fi nanziari contrattuali non coerenti con la defi nizione di basic lending arrangement, come ad esempio l'esposizione alla variazione dei prezzi di azioni o di merci, i fl ussi contrattuali non soddisfano la defi nizione di SPPI. L'applicazione del driver di classifi cazione basato sui fl ussi di cassa contrattuali richiede talvolta un giudizio soggettivo e, pertanto, la defi nizione di policy interne di applicazione.
Nei casi in cui il valore temporale del denaro sia modifi cato ("modifi ed time value of money") – ad esempio, quando il tasso di interesse dell'attività fi nanziaria è rideterminato periodicamente, ma la frequenza della rideterminazione o la frequenza del pagamento delle cedole non rispecchiano la natura del tasso di interesse (ad esempio il tasso di interesse è rivisto mensilmente sulla base di un tasso a un anno) oppure quando il tasso d'interesse è rideterminato periodicamente sulla base di una media di particolari tassi di breve o medio-lungo termine – è valutato, sia utilizzando elementi quantitativi che qualitativi, se i fl ussi contrattuali rispondano ancora alla defi nizione di SPPI (c.d. benchmark cash fl ows test). Qualora dal test emerga che i fl ussi di cassa contrattuali (non attualizzati) risultino "signifi cativamente differenti" rispetto ai fl ussi di cassa (anch'essi non attualizzati) di uno strumento benchmark (ovvero senza l'elemento di time value modifi cato), i fl ussi di cassa contrattuali non possono essere considerati come rispondenti alla defi nizione di SPPI.
Analisi particolari (c.d. "look through test") sono richieste dal principio e vengono di conseguenza poste in essere anche per gli strumenti multipli legati contrattualmente ("contrattually linked instruments" – CLI) che creano concentrazioni di rischio di credito per il ripianamento del debito e per i "non recourse assets", ad esempio nei casi in cui il credito può essere fatto valere solo in relazione a determinate attività del debitore o ai fl ussi fi nanziari derivanti da determinate attività.
Anche la presenza di clausole contrattuali che possono modifi care la periodicità o l'ammontare dei fl ussi di cassa contrattuali deve essere considerata per valutare se tali fl ussi soddisfano i requisiti per essere considerati SPPI (ad esempio opzioni di prepagamento, possibilità di differire i fl ussi di cassa previsti contrattualmente, strumenti con derivati incorporati, strumenti subordinati, eccetera).
Tuttavia, come previsto dall'IFRS 9, una caratteristica dei fl ussi fi nanziari contrattuali non infl uisce sulla classifi cazione dell'attività fi nanziaria qualora possa avere solo un effetto de minimis sui fl ussi fi nanziari contrattuali dell'attività fi nanziaria (in ciascun esercizio e cumulativamente). Analogamente se una caratteristica dei fl ussi fi nanziari non è realistica ("not genuine"), ovvero se infl uisce sui fl ussi fi nanziari contrattuali dello strumento soltanto al verifi carsi di un evento estremamente raro, molto insolito e molto improbabile, essa non infl uisce sulla classifi cazione dell'attività fi nanziaria.
Ai fi ni dell'effettuazione del test SPPI, per l'operatività in titoli di debito la Società si avvale dei servizi forniti da noti info-provider.
Per l'effettuazione del test SPPI nell'ambito dei processi di concessione del credito si è sviluppato un tool basato su una metodologia elaborata internamente (alberi decisionali). In particolare, date le signifi cative differenti caratteristiche, è prevista una gestione differenziata per i prodotti riconducibili a uno standard contrattuale (tipicamente portafoglio crediti retail) e per i fi nanziamenti "tailor made" (tipicamente portafoglio crediti corporate).
Per i prodotti standard, il test SPPI è effettuato in sede di strutturazione dello standard contrattuale e l'esito del test viene esteso a tutti i singoli rapporti riconducibili al medesimo prodotto. Per i prodotti "tailor made", il test SPPI è effettuato per ogni nuova linea di credito / rapporto sottoposta all'organo deliberante attraverso l'utilizzo del tool proprietario.
Per quanto riguarda il business model, IFRS 9 individua tre fattispecie in relazione alla modalità con cui sono gestiti i fl ussi di cassa e le vendite delle attività fi nanziarie:

vendere gli strumenti anche se è necessario considerare la frequenza, il valore e la tempistica delle vendite negli esercizi precedenti, le ragioni delle vendite e le aspettative riguardo alle vendite future;
Il business model rifl ette le modalità con le quali le attività fi nanziarie sono gestite per generare fl ussi di cassa a benefi cio dell'entità e viene defi nito dal top management mediante l'opportuno coinvolgimento delle strutture di business.
Il business model è osservato considerando la modalità di gestione delle attività fi nanziarie e, come conseguenza, la misura in cui i fl ussi di cassa del portafoglio derivano dall'incasso di fl ussi contrattuali, dalla vendita delle attività fi nanziarie o da entrambe queste attività. La valutazione non avviene sulla base di scenari che, in base a previsioni ragionevoli dell'entità, non sono destinati a verifi carsi, come i cosiddetti scenari "worst case" o "stress case". Per esempio, se l'entità prevede di vendere un determinato portafoglio di attività fi nanziarie solo in uno scenario "stress case", tale scenario non infl uisce sulla valutazione del modello di business dell'entità per tali attività se tale scenario, in base a previsioni ragionevoli dell'entità, non è destinato a verifi carsi.
Il modello di business non dipende dalle intenzioni che il management ha con riferimento a un singolo strumento fi nanziario, ma fa riferimento alle modalità con le quali gruppi di attività fi nanziarie vengono gestiti ai fi ni del raggiungimento di un determinato obiettivo di business.
In sintesi, il business model:
In termini operativi l'assessment del modello di business viene effettuato in coerenza con l'organizzazione aziendale, la specializzazione delle funzioni di business, il modello di risk e l'assegnazione dei poteri delegati (limiti). In relazione agli intenti gestionali per cui le attività fi nanziare sono detenute, si evidenzia che un apposito documento – approvato dai competenti livelli di governance – defi nisce e declina gli elementi costitutivi del business model in relazione alle attività fi nanziarie inserite nei portafogli gestiti nello svolgimento dell'operatività sulle strutture di business.
Per i portafogli Hold to Collect, la Società ha defi nito le soglie di ammissibilità delle vendite che non infi ciano la classifi cazione (frequenti ma non signifi cative, individualmente e in aggregato, oppure infrequenti anche se di ammontare signifi cativo) e, contestualmente, si sono stabiliti i parametri per individuare le vendite coerenti con tale modello di business in quanto riconducibili a un incremento del rischio di credito.
Più nel dettaglio, nell'ambito di un modello di business HTC le vendite sono ammesse:
Nei casi di superamento contestuale di entrambe le soglie di frequenza e signifi catività, è previsto un ulteriore assessment al fi ne di confermare la coerenza del business model HTC (ad esempio, per valutare se le vendite sono effettuate in prossimità della scadenza).
Il costo ammortizzato di un'attività o passività fi nanziaria è il valore al quale è stata misurata, alla rilevazione iniziale, l'attività o la passività fi nanziaria al netto dei rimborsi di capitale, accresciuto o diminuito dell'ammortamento complessivo calcolato usando il metodo dell'interesse effettivo, delle differenze tra il valore iniziale e quello a scadenza e al netto di qualsiasi perdita di valore.
Il tasso di interesse effettivo è quel tasso che eguaglia il valore attuale di un'attività o passività fi nanziaria al fl usso contrattuale dei pagamenti futuri in denaro o ricevuti fi no alla scadenza o alla successiva data di ricalcolo del prezzo. Per il calcolo del valore attuale si applica il tasso di interesse effettivo al fl usso dei futuri incassi o pagamenti lungo l'intera vita utile dell'attività o passività fi nanziaria o per un periodo più breve in presenza di talune condizioni (per esempio revisione dei tassi di mercato).
Successivamente alla rilevazione iniziale, il costo ammortizzato permette di allocare ricavi e costi portati in diminuzione o aumento dello strumento lungo l'intera vita attesa dello stesso per il tramite del processo di ammortamento. La determinazione del costo ammortizzato è diversa a seconda che le attività/passività fi nanziarie oggetto di valutazione siano a tasso fi sso o variabile e – in quest'ultimo caso – a seconda che la variabilità del tasso sia nota o meno a priori. Per gli strumenti a tasso fi sso o a tasso fi sso per fasce temporali, i fl ussi futuri di cassa vengono quantifi cati in base al tasso di interesse noto (unico o variabile) durante la vita del fi nanziamento. Per le attività/ passività fi nanziarie a tasso variabile, la cui variabilità non è nota a priori (ad esempio perché legata a un indice), la determinazione dei fl ussi di cassa è effettuata sulla base dell'ultimo tasso noto. A ogni data di revisione del tasso si procede al ricalcolo del piano di ammortamento e del tasso di rendimento effettivo su tutta la vita utile dello strumento, cioè fi no alla data di scadenza. L'aggiustamento viene riconosciuto come costo o provento nel Conto economico.
La valutazione al costo ammortizzato viene effettuata per le attività fi nanziarie valutate al costo ammortizzato e per quelle valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva, nonché per le passività fi nanziarie valutate al costo ammortizzato.
Le attività e le passività fi nanziarie negoziate a condizioni di mercato sono inizialmente rilevate al loro fair value, che normalmente corrisponde all'ammontare erogato o pagato comprensivo, trattandosi di strumenti valutati al costo ammortizzato, dei costi di transazione e delle commissioni direttamente imputabili.
Sono considerati costi di transazione i costi e i proventi marginali interni o esterni attribuibili all'emissione, all'acquisizione o alla dismissione di uno strumento fi nanziario e non riaddebitabili al cliente. Tali commissioni, che devono essere direttamente riconducibili alla singola attività o passività fi nanziaria, incidono sul rendimento effettivo originario e rendono il tasso di interesse effettivo associato alla transazione diverso dal tasso di interesse contrattuale.
Sono esclusi i costi/proventi relativi indistintamente a più operazioni e le componenti correlate a eventi che possono verifi carsi nel corso della vita dello strumento fi nanziario, ma che non sono certi all'atto della defi nizione iniziale, quali ad esempio: commissioni per retrocessione, per mancato utilizzo, per estinzione anticipata. Inoltre non sono considerati nel calcolo del costo ammortizzato i costi che l'impresa dovrebbe sostenere indipendentemente dall'operazione (es. costi amministrativi, di cancelleria, di comunicazione), quelli che, pur essendo specifi catamente attribuibili all'operazione, rientrano nella normale prassi di gestione del fi nanziamento (ad esempio, attività fi nalizzate all'erogazione del fi do), nonché le commissioni per servizi incassate a seguito dell'espletamento di attività di Finanza Strutturata che si sarebbero comunque incassate indipendentemente dal successivo fi nanziamento dell'operazione (quali ad esempio le commissioni di facility e di arrangement).
Con particolare riferimento ai crediti, si considerano costi riconducibili allo strumento fi nanziario le provvigioni pagate ai canali distributivi, i compensi pagati per consulenza/assistenza per l'organizzazione e/o la partecipazione ai prestiti sindacati e infi ne le commissioni up front correlate a crediti erogati a tassi superiori a quelli di mercato; mentre i ricavi considerati nel calcolo del costo ammortizzato sono le commissioni up-front correlate a crediti
erogati a tassi inferiori a quelli di mercato, quelle di partecipazione alle operazioni sindacate e le commissioni di brokeraggio collegate a provvigioni riconosciute da società di intermediazione.
Per quanto riguarda i titoli non valutati al fair value con impatto a Conto economico, sono considerati costi di transazione le commissioni per contratti con broker operanti sui mercati azionari italiani, quelle erogate agli intermediari operanti sui mercati azionari e obbligazionari esteri defi nite sulla base di tabelle commissionali. Non si considerano attratti dal costo ammortizzato i bolli, in quanto non signifi cativi.
Per i titoli emessi, sono considerati nel calcolo del costo ammortizzato le commissioni di collocamento dei prestiti obbligazionari pagate a terzi, le quote pagate alle borse valori e i compensi pagati ai revisori per l'attività svolta a fronte di ogni singola emissione, mentre non si considerano attratte dal costo ammortizzato le commissioni pagate ad agenzie di rating, le spese legali e di consulenza/revisione per l'aggiornamento annuale dei prospetti informativi, i costi per l'utilizzo di indici e le commissioni che si originano durante la vita del prestito obbligazionario emesso.
Il costo ammortizzato si applica anche per la valutazione della perdita di valore degli strumenti fi nanziari sopra elencati nonché per l'iscrizione di quelli emessi o acquistati a un valore diverso dal loro fair value. Questi ultimi vengono iscritti al fair value, anziché per l'importo incassato o pagato, calcolato attualizzando i fl ussi di cassa futuri a un tasso uguale al tasso di rendimento effettivo di strumenti simili (in termini di merito creditizio, scadenze contrattuali, valuta, ecc.), con contestuale rilevazione nel Conto economico di un onere o di un provento fi nanziario. Successivamente alla valorizzazione iniziale, sono valutati al costo ammortizzato con l'evidenziazione di interessi effettivi maggiori o minori rispetto a quelli nominali. Infi ne, sono valutate al costo ammortizzato anche le passività strutturate che non sono valutate al fair value con imputazione al Conto economico in quanto si è provveduto a scorporare e rilevare separatamente il contratto derivato incorporato nello strumento fi nanziario.
Come indicato dall'IFRS 9, in alcuni casi, un'attività fi nanziaria è considerata deteriorata al momento della rilevazione iniziale poiché il rischio di credito è molto elevato e, in caso di acquisto, è acquistata con grossi sconti (rispetto al valore di erogazione iniziale). Nel caso in cui le attività fi nanziarie in oggetto, sulla base dell'applicazione dei driver di classifi cazione (ovvero SPPI test e Business model), siano classifi cate tra le attività valutate al costo ammortizzato o al fair value con impatto sulla redditività complessiva, le stesse sono qualifi cate come "Purchased or Originated Credit Impaired Asset" (in breve "POCI") e sono assoggettate a un trattamento peculiare per quel che attiene al processo di impairment. Inoltre, sulle attività fi nanziarie qualifi cate come POCI, si calcola, alla data di rilevazione iniziale, un tasso di interesse effettivo corretto per il credito (c.d. "credit-adjusted effective interest rate"), per la cui individuazione è necessario includere, nelle stime dei fl ussi fi nanziari, le perdite attese iniziali. Per l'applicazione del costo ammortizzato, e il conseguente calcolo degli interessi, si applica, quindi, tale tasso di interesse effettivo corretto per il credito.
Il criterio di valutazione al costo ammortizzato non si applica per le attività/passività fi nanziarie coperte per le quali è prevista la rilevazione delle variazioni di fair value relative al rischio coperto a Conto economico. Lo strumento fi nanziario viene però nuovamente valutato al costo ammortizzato in caso di cessazione della copertura, momento a partire dal quale le variazioni di fair value precedentemente rilevate sono ammortizzate, calcolando un nuovo tasso di interesse effettivo di rendimento che considera il valore del credito aggiustato del fair value della parte oggetto di copertura, fi no alla scadenza della copertura originariamente prevista. Inoltre, come già ricordato nei paragrafi relativi alle attività e passività fi nanziarie valutate al costo ammortizzato, la valutazione al costo ammortizzato non si applica per le attività/passività fi nanziarie la cui breve durata fa ritenere trascurabile l'effetto economico dell'attualizzazione né per i crediti senza una scadenza defi nita o a revoca.
A ogni data di bilancio, ai sensi dell'IFRS 9, le attività fi nanziarie diverse da quelle valutate al fair value con impatto a Conto economico sono sottoposte a una valutazione volta a verifi care se esistano evidenze che possano far ritenere non interamente recuperabile il valore di iscrizione delle attività stesse. Un'analisi analoga viene effettuata anche per gli impegni a erogare fondi e per le garanzie rilasciate che rientrano nel perimetro da assoggettare a impairment ai sensi dell'IFRS 9.
Nel caso in cui tali evidenze sussistano (c.d. "evidenze di impairment"), le attività fi nanziarie in questione – coerentemente, ove esistenti, con tutte quelle restanti di pertinenza della medesima controparte – sono considerate deteriorate ("impaired") e confl uiscono nello stage 3. A fronte di tali esposizioni, rappresentate dalle attività fi nanziarie classifi cate – ai sensi delle disposizioni della Circolare n. 262/2005 della Banca d'Italia – nelle categorie delle sofferenze, delle inadempienze probabili e delle esposizioni scadute da oltre novanta giorni, devono essere rilevate rettifi che di valore pari alle perdite attese relative alla loro intera vita residua.
Per le attività fi nanziarie per cui non sussistono evidenze di impairment (strumenti fi nanziari non deteriorati), occorre invece verifi care se esistono indicatori tali per cui il rischio creditizio della singola operazione risulti signifi cativamente incrementato rispetto al momento di iscrizione iniziale. L'esito di tale verifi ca comporta la classifi cazione dello strumento, a seconda dell'esito, in due diverse categorie (più propriamente detti "stage"):
Per quel che attiene alla valutazione delle attività fi nanziarie e, in particolare, all'identifi cazione del "signifi cativo incremento" del rischio di credito (condizione necessaria e suffi ciente per la classifi cazione dell'attività oggetto di valutazione nello stage 2), gli elementi che - ai sensi del principio e della sua declinazione operativa effettuata dalla Società - costituiscono le determinanti principali da prendere in considerazione sono i seguenti:
Il signifi cativo incremento del rischio di credito ("SICR"), misurato tramite la variazione di probabilità di default lifetime, è calcolato mettendo a confronto la variazione relativa della Probabilità di Default lifetime registrata tra la data di prima iscrizione del rapporto e quella di osservazione (Delta PD Lifetime) con soglie di signifi catività predeterminate. L'attribuzione di una PD Lifetime ai singoli rapporti viene effettuata tramite riconduzione dei rating per singolo segmento sia alla data di prima iscrizione sia all'osservazione. I rating sono determinati sulla base di modelli interni ove disponibili o gestionali.
La suddetta variazione "relativa" di PD si confi gura come l'indicatore dell'incremento o del decremento del rischio di credito riscontrato nel periodo di riferimento. Per poter stabilire se, ai sensi di quanto richiesto dall'IFRS 9, un eventuale incremento di rischio creditizio possa considerarsi "signifi cativo" (e comportare, quindi, il passaggio tra stages), è necessario defi nire apposite soglie. Gli incrementi di PD lifetime inferiori a tali soglie non sono considerati signifi cativi e, di conseguenza, non comportano il trasferimento di singole linee di credito/tranches di titoli di debito dallo stage 1 allo stage 2; tale spostamento è, invece, necessario in presenza di incrementi relativi di PD superiori alle soglie in questione. Le soglie utilizzate sono state stimate sulla base di un processo di simulazioni e ottimizzazioni di performance predittive, sviluppate utilizzando dati storici granulari di portafoglio. Sono defi nite soglie puntuali per i modelli Private, Small business e Corporate.
La determinazione delle soglie è stata calibrata al fi ne di trovare un corretto bilanciamento tra gli indicatori di performance relativi alla capacità delle soglie stesse di:
Alcune considerazioni peculiari valgono poi per il c.d. "staging" dei titoli. A differenza dei crediti, infatti, per questa tipologia di esposizioni, le operazioni di compravendita successive al primo acquisto (effettuate con riferimento al medesimo ISIN) possono rientrare abitualmente nell'ordinaria attività di gestione delle posizioni (con conseguente necessità di individuare una metodologia da adottare per l'identifi cazione delle vendite e rimborsi al fi ne di determinare le quantità residue delle singole transazioni cui associare una qualità creditizia/rating all'origination da comparare con quella della data di reporting). In questo contesto, si è ritenuto che l'utilizzo della metodologia "fi rst-in-fi rst-out" o "FIFO" (per il riversamento a Conto economico dell'ECL registrata, in caso di vendite e rimborsi) contribuisca a una gestione più trasparente del portafoglio, anche dal punto di vista degli operatori di front offi ce, consentendo, contestualmente, un continuo aggiornamento della valutazione del merito creditizio sulla base dei nuovi acquisti.
Una volta defi nita l'allocazione delle esposizioni nei diversi stadi di rischio creditizio, la determinazione delle perdite attese (ECL) è effettuata, a livello di singola operazione o tranche di titolo, basata sui parametri di Probabilità di Default (PD), Loss Given Default (LGD) ed Exposure at Default (EAD), su cui sono effettuati opportuni interventi correttivi, in modo da garantirne la compliance con le prescrizioni peculiari dell'IFRS 9.
Per PD, LGD ed EAD valgono le seguenti defi nizioni:
LGD ("Loss Given Default"): percentuale di perdita in caso di default, quantifi cata attraverso l'esperienza storica dei recuperi attualizzati sulle pratiche passate a credito deteriorato;
EAD ("Exposure At Default") o equivalente creditizio: ammontare dell'esposizione al momento del default. In relazione all'EAD multiperiodale, in linea con il dettato dell'IFRS 9, si fa riferimento ai piani al costo ammortizzato per quel che riguarda sia i crediti sia i titoli di debito, a prescindere dalle relative modalità di valutazione (costo ammortizzato o fair value con impatto sulla redditività complessiva). Per gli impegni a erogare fondi (margini), l'E-AD è, invece, assunta pari al valore nominale ponderato per un apposito Fattore di Conversione Creditizia (CCF). La valutazione delle attività fi nanziarie rifl ette, inoltre, la miglior stima degli effetti delle condizioni future, prime tra tutte quelle di contesto economico, sulla base delle quali viene condizionata la PD forward looking. Nell'ambito dell'IFRS 9, anche in base alle indicazioni dei Regulators internazionali, assumono rilevanza, in particolare, le informazioni sugli scenari macroeconomici futuri in cui la Società può trovarsi a operare e che infl uenzano la situazione dei debitori con riferimento sia alla "rischiosità" di migrazione delle esposizioni verso classi di qualità inferiore (riguardando quindi lo "staging") sia agli ammontari recuperabili (riguardando quindi la determinazione della perdita attesa sulle esposizioni). Lo scenario macroeconomico è ottenuto da infoproviders esterni. Gli scenari alternativi migliorativi e peggiorativi sono determinati tramite stress delle variabili in input ai modelli previsivi.

I crediti deteriorati classifi cati a sofferenza sono assoggettati alle seguenti modalità di valutazione:
I crediti deteriorati classifi cati nella categoria dei crediti scaduti e/o sconfi nanti sono, invece, oggetto di valutazione analitica su basi statistiche indipendentemente dall'ammontare dell'esposizione di cassa. Anche in questo caso, comunque, la rettifi ca defi nita sulla base delle griglie statistiche di LGD è integrata per tener conto della componente di Add-On ascrivibile all'effetto di scenari macroeconomici futuri.
Con riferimento agli scenari alternativi di recupero, la Società, in relazione agli obiettivi di riduzione dello stock di sofferenze in essere, inclusi nei piani aziendali, e agli eventuali impegni assunti con gli Organi di Vigilanza, anche con specifi co riferimento alla c.d. NPL Strategy, considera la vendita di determinati portafogli come la strategia che può, in determinate condizioni, massimizzare il recupero dei cash fl ow, anche in considerazione dei tempi di recupero.
In particolare, Banca d'Italia nel documento "Linee Guida per le banche Less Signifi cant italiane in materia di gestione di crediti deteriorati", che richiama il documento "Guidance to banks on non performing loans" pubblicato dallo SSM, ha richiesto alle Banche la defi nizione di una strategia volta a raggiungere una progressiva riduzione degli stessi.
A tali prime indicazioni si sono aggiunte ulteriori evoluzioni regolamentari, tra cui le misure introdotte dall'Unione Europea nella prima parte dell'esercizio per la riduzione dei rischi connessi con i Non Performing Loans, fi nalizzate a determinare livelli minimi di accantonamento prudenziale per i crediti deteriorati. Per effetto di tale complessivo contesto, la strategia di riduzione degli aggregati tramite "work-out" interno ha necessariamente dovuto essere rafforzata e affi ancata da altre misure di maggiore effi cacia, specifi camente mediante la cessione di un portafoglio di sofferenze e inadempienze probabili.
Conseguentemente, allo scenario "ordinario", che ipotizza una strategia di recupero basata sull'incasso del credito tipicamente attraverso azioni legali, mandati a società di recupero, realizzo delle garanzie ipotecarie, è stato affi ancato – come strategia di recupero - anche lo scenario di vendita del credito medesimo. Alla luce di ciò, per un perimetro defi nito di crediti in sofferenza aventi le caratteristiche di cedibilità, al fi ne di determinare la complessiva perdita attesa delle esposizioni, i valori recuperabili in base al processo ordinario di recupero interno e gli ammontari recuperabili dalla vendita, stimati sulla base di valutazioni di mercato, sono stati ponderati in funzione della quota di portafoglio destinata alla vendita, prevista dalla NPL strategy, rispetto al totale del portafoglio cedibile. In particolare, il valore recuperabile delle sofferenze cedibili è stato quantifi cato come valore medio tra (i) il "valore

in ipotesi di cessione" ("fair value") e (ii) il valore in ipotesi di recupero tramite work-out interno - "valore in ipotesi di collection".
Si osserva che il "valore in ipotesi di collection" è stato determinato secondo le logiche ordinarie seguite per l'impairment delle sofferenze, vale a dire sulla base di una valutazione analitica per le esposizioni superiori a una defi nita soglia e sulla base di una valutazione analitico-statistica per le altre.
Come già anticipato, si segnala, inoltre, che le attività fi nanziarie acquistate od originate già deteriorate (POCI) presentano delle particolarità in tema di impairment. In proposito, a fronte delle stesse, sin dalla data di rilevazione iniziale e per tutta la vita degli strumenti in questione, devono essere contabilizzate rettifi che di valore pari all'ECL lifetime. A ogni data di riferimento successiva del bilancio, deve, quindi, essere adeguato l'ammontare dell'ECL lifetime, rilevando a Conto economico l'importo dell'eventuale variazione delle perdite attese lungo tutta la vita del credito come utile o perdita per riduzione di valore. Alla luce di quanto esposto, le attività fi nanziarie POCI sono inizialmente iscritte nello stage 3, ferma restando la possibilità di essere spostate successivamente fra i crediti performing, sui quali, però, continuerà a essere rilevata una perdita attesa pari all'ECL lifetime.
Inoltre, per quel che attiene ai crediti deteriorati, si procede allo stralcio/cancellazione di partite contabili inesigibili e alla conseguente imputazione a perdite del residuo non ancora rettifi cato tenuto anche conto delle seguenti casistiche:
A ogni data di bilancio le partecipazioni sono assoggettate a un test di impairment al fi ne di verifi care se esistono obiettive evidenze che possano far ritenere non interamente recuperabile il valore di iscrizione delle attività stesse. Il processo di rilevazione di eventuali impairment prevede la verifi ca della presenza di indicatori di possibili riduzioni di valore e la determinazione dell'eventuale svalutazione. Gli indicatori di impairment sono sostanzialmente suddivisibili in due categorie: indicatori qualitativi e indicatori quantitativi.
Tra quelli qualitativi si segnalano:
Tra gli indicatori quantitativi si segnalano:
La presenza di indicatori di impairment comporta la rilevazione di una svalutazione, nella misura in cui il valore recuperabile risulti inferiore al valore di iscrizione, da determinarsi mediante una specifi ca valutazione. Il valore recuperabile è rappresentato dal maggiore tra il fair value al netto dei costi di vendita e il valore d'uso. Il valore d'uso è il valore attuale dei fl ussi fi nanziari attesi rivenienti dall'attività; esso rifl ette la stima dei fl ussi fi nanziari attesi dall'attività, la stima delle possibili variazioni nell'ammontare e/o nella tempistica dei fl ussi fi nanziari, il valore fi nanziario del tempo, il prezzo atto a remunerare la rischiosità dell'attività e altri fattori che possano infl uenzare l'apprezzamento, da parte degli operatori di mercato, dei fl ussi fi nanziari attesi rivenienti dall'attività. Nella determinazione del valore d'uso si utilizza il metodo dell'attualizzazione dei fl ussi di cassa futuri.
Le attività materiali e immateriali con vita utile defi nita sono soggette a test di impairment se esiste un'indicazione che il valore contabile del bene non può più essere recuperato. Il valore recuperabile viene determinato con riferimento al fair value dell'attività materiale o immateriale al netto degli oneri di dismissione o al valore d'uso se determinabile e se esso risulta superiore al fair value.
Per quanto riguarda gli immobili, al fi ne di verifi care la presenza di indicatori di impairment, annualmente è effettuata un'analisi dei diversi scenari dei mercati immobiliari. Se da tali analisi emergono degli indicatori di impairment si procede con la predisposizione di una perizia sugli immobili per i quali è stata verifi cata tale presenza.
Per le altre immobilizzazioni materiali e le immobilizzazioni immateriali (diverse da quelle rilevate a seguito di operazioni di aggregazione) si assume che il valore di carico corrisponda normalmente al valore d'uso, in quanto determinato da un processo di ammortamento stimato sulla base dell'effettivo contributo del bene al processo produttivo e risultando estremamente aleatoria la determinazione di un fair value. I due valori si discostano, dando luogo a impairment, in caso di danneggiamenti, uscita dal processo produttivo o altre circostanze similari non ricorrenti.
Le attività immateriali rilevate a seguito di operazioni di acquisizione e in applicazione del principio IFRS 3 a ogni data di bilancio sono sottoposte a un test di impairment, al fi ne di verifi care se esistono obiettive evidenze che l'attività possa aver subito una riduzione di valore.
Le attività immateriali a vita defi nita, in presenza di indicatori di impairment vengono sottoposte a un nuovo processo valutativo per verifi care la recuperabilità dei valori iscritti in bilancio. Il valore recuperabile viene determinato sulla base del valore d'uso, ovvero del valore attuale, stimato attraverso l'utilizzo di un tasso rappresentativo del valore temporale del denaro e dei rischi specifi ci dell'attività, dei margini reddituali generati dai rapporti in essere alla data della valutazione lungo un orizzonte temporale esprimente la durata residua attesa degli stessi.
Le attività immateriali a vita indefi nita, rappresentate dall'avviamento, non presentando fl ussi fi nanziari autonomi, sono annualmente sottoposte a una verifi ca dell'adeguatezza del valore iscritto tra le attività con riferimento alla Cash Generating Unit (CGU) a cui i valori sono stati attribuiti in occasione delle operazioni di aggregazione aziendale. L'ammontare dell'eventuale riduzione di valore è determinato sulla base della differenza tra il valore contabile della CGU e il valore recuperabile della stessa rappresentato dal maggiore tra il fair value, al netto di eventuali costi di vendita, e il valore d'uso.
Il valore d'uso di una CGU è determinato attraverso la stima del valore attuale dei fl ussi fi nanziari futuri che si prevede possano essere generati dalla CGU. Tali fl ussi fi nanziari sono determinati utilizzando l'ultimo piano d'impresa pubblico disponibile ovvero, in mancanza, attraverso la formulazione di un piano previsionale interno da parte del management o attraverso altre evidenze esterne disponibili. Normalmente il periodo di previsione analitico comprende un arco temporale massimo di cinque anni. Il fl usso dell'ultimo esercizio di previsione analitica viene proiettato in perpetuità, attraverso un appropriato tasso di crescita "g" ai fi ni del cosiddetto "Terminal value". Il tasso "g" viene determinato assumendo come fattore di crescita il minore tra il tasso medio di crescita rilevato nel periodo di previsione analitica e il tasso medio di sviluppo del Prodotto Interno Lordo nei Paesi in cui i fl ussi si generano.
Nella determinazione del valore d'uso i fl ussi fi nanziari devono essere attualizzati a un tasso che rifl etta le valutazioni correnti del valore temporale del denaro e dei rischi specifi ci dell'attività. In particolare, i tassi di attualizzazione utilizzati incorporano la componente risk free e premi per il rischio correlati alla componente azionaria osservati su un arco temporale suffi cientemente ampio per rifl ettere condizioni di mercato e cicli economici differenziati.

In tema di Aggregazioni aziendali il principio contabile di riferimento è l'IFRS 3.
Il trasferimento del controllo di un'impresa (o di un gruppo di attività e beni integrati, condotti e gestiti unitariamente) confi gura un'operazione di aggregazione aziendale.
A tal fi ne il controllo si considera trasferito quando l'investitore è esposto a rendimenti variabili, o detiene diritti su tali rendimenti, derivanti dal proprio rapporto con la partecipata e nel contempo ha la capacità di incidere sui rendimenti esercitando il proprio potere su tale entità.
L'IFRS 3 richiede che per tutte le operazioni di aggregazione venga individuato un acquirente. Quest'ultimo deve essere identifi cato nel soggetto che ottiene il controllo su un'altra entità o gruppo di attività. Nel caso in cui non si sia in grado di identifi care un soggetto controllante seguendo la defi nizione di controllo sopra descritta, come per esempio nel caso di operazioni di scambio di interessenze partecipative, l'individuazione dell'acquirente deve avvenire con l'utilizzo di altri fattori quali: l'entità il cui fair value è signifi cativamente maggiore, l'entità che eventualmente versa un corrispettivo in denaro, l'entità che emette le nuove azioni.
L'acquisizione, e quindi il primo consolidamento dell'entità acquisita, deve essere contabilizzata nella data in cui l'acquirente ottiene effettivamente il controllo sull'impresa o sulle attività acquisite. Quando l'operazione avviene tramite un'unica operazione di scambio, la data dello scambio normalmente coincide con la data di acquisizione. Tuttavia è sempre necessario verifi care l'eventuale presenza di accordi tra le parti che possano comportare un trasferimento del controllo prima della data dello scambio.
Il corrispettivo trasferito nell'ambito di un'operazione di aggregazione deve essere determinato come sommatoria del fair value, alla data dello scambio, delle attività cedute, delle passività sostenute o assunte e degli strumenti di capitale emessi dall'acquirente in cambio del controllo.
Nelle operazioni che prevedono il pagamento in denaro (o quando è previsto il pagamento mediante strumenti fi nanziari assimilabili alla cassa) il prezzo è il corrispettivo pattuito, eventualmente attualizzato nel caso in cui sia previsto un pagamento rateale con riferimento a un periodo superiore al breve termine; nel caso in cui il pagamento avvenga tramite uno strumento diverso dalla cassa, quindi mediante l'emissione di strumenti rappresentativi di capitale, il prezzo è pari al fair value del mezzo di pagamento al netto dei costi direttamente attribuibili all'operazione di emissione di capitale.
Sono inclusi nel corrispettivo dell'aggregazione aziendale alla data di acquisizione gli aggiustamenti subordinati a eventi futuri, se previsti dagli accordi e solo nel caso in cui siano probabili, determinabili in modo attendibile e realizzati entro i dodici mesi successivi alla data di acquisizione del controllo mentre non vengono considerati gli indennizzi per riduzione del valore delle attività utilizzate in quanto già considerati o nel fair value degli strumenti rappresentativi di capitale o come riduzione del premio o incremento dello sconto sull'emissione iniziale nel caso di emissione di strumenti di debito.
I costi correlati all'acquisizione sono gli oneri che l'acquirente sostiene per la realizzazione dell'aggregazione aziendale; a titolo esemplifi cativo questi comprendono i compensi professionali corrisposti a revisori, periti, consulenti legali, i costi per perizie e controllo dei conti, predisposizione di documenti informativi richiesti dalle norme, nonché le spese di consulenza sostenute per identifi care potenziali target da acquisire se è contrattualmente stabilito che il pagamento sia effettuato solo in caso di esito positivo dell'aggregazione, nonché i costi di registrazione ed emissione di titoli di debito o titoli azionari.
L'acquirente deve contabilizzare i costi correlati all'acquisizione come oneri nei periodi in cui tali costi sono sostenuti e i servizi sono ricevuti, a eccezione dei costi di emissione di titoli azionari o di titoli di debito che devono essere rilevati secondo quanto disposto dallo IAS 32 e dallo IFRS 9.
Le operazioni di aggregazione aziendale sono contabilizzate secondo il "metodo dell'acquisizione", in base al quale le attività identifi cabili acquisite (comprese eventuali attività immateriali in precedenza non rilevate dall'impresa acquisita) e le passività identifi cabili assunte (comprese quelle potenziali) devono essere rilevate ai rispettivi fair value alla data di acquisizione.
Inoltre, per ogni aggregazione aziendale eventuali quote di minoranza nella società acquisita possono essere rilevate al fair value (con conseguente incremento del corrispettivo trasferito) o in proporzione alla quota della partecipazione di minoranza nelle attività nette identifi cabili delle società acquisite.
Se il controllo viene realizzato attraverso acquisti successivi, l'acquirente deve ricalcolare l'interessenza che de-
teneva in precedenza nella società acquisita al rispettivo fair value alla data di acquisizione e rilevare nel Conto economico l'eventuale differenza rispetto al precedente valore di carico.
L'eccedenza tra il corrispettivo trasferito (rappresentato dal fair value delle attività trasferite, delle passività sostenute o degli strumenti di capitale emessi dall'acquirente), eventualmente integrato dal valore delle quote di minoranza (determinato come sopra esposto) e dal fair value delle interessenze già possedute dall'acquirente, e il fair value delle attività e passività acquisite deve essere rilevata come avviamento; qualora queste ultime risultino, invece, superiori alla sommatoria del corrispettivo, delle quote di minoranza e del fair value delle quote già possedute, la differenza deve essere imputata a Conto economico.
La contabilizzazione dell'operazione di aggregazione può avvenire provvisoriamente entro la fi ne dell'esercizio in cui l'aggregazione viene realizzata e deve essere perfezionata entro dodici mesi dalla data di acquisizione.
Le contabilizzazioni di ulteriori quote di partecipazione in società già controllate sono considerate, ai sensi dell'I-FRS 10, come operazione sul capitale, ossia operazioni con soci che agiscono nella loro qualità di soci. Pertanto, le differenze tra i costi di acquisizione e il valore contabile delle quote di minoranza acquisite sono imputate al patrimonio netto; parimenti, le vendite di quote di minoranza senza perdita del controllo non generano utili/perdite nel Conto economico ma variazioni del patrimonio netto.
Non confi gurano aggregazioni aziendali le operazioni fi nalizzate al controllo di una o più imprese che non costituiscono un'attività aziendale o al controllo in via transitoria o, infi ne, se l'aggregazione aziendale è realizzata con fi nalità riorganizzative, quindi tra due o più imprese o attività aziendali già controllate, e che non comporta cambiamento degli assetti di controllo indipendentemente dalla percentuale di diritti di terzi prima e dopo l'operazione (cosiddette aggregazioni aziendali di imprese sottoposte a controllo comune). Tali operazioni sono considerate prive di sostanza economica. Pertanto, in assenza di specifi che indicazioni previste dai principi IAS/IFRS e in aderenza con le presunzioni dello IAS 8 che richiede che – in assenza di un principio specifi co – l'impresa debba fare uso del proprio giudizio nell'applicare un principio contabile che fornisca un'informativa rilevante, attendibile, prudente e che rifl etta la sostanza economica dell'operazione, esse sono contabilizzate salvaguardando la continuità dei valori dell'acquisita nel bilancio dell'acquirente.
Le fusioni rientrano tra le operazioni di concentrazione tra imprese, rappresentando la forma di aggregazione aziendale più completa, in quanto comportano l'unifi cazione sia giuridica che economica dei soggetti che vi partecipano.
Le fusioni, siano esse proprie, cioè con la costituzione di un nuovo soggetto giuridico oppure "per incorporazione" con la confl uenza di un'impresa in un'altra impresa già esistente, sono trattate secondo i criteri precedentemente illustrati, in particolare:
Nel corso dell'esercizio 2024 non sono state effettuate riclassifi che di attività fi nanziarie.
Nel corso dell'esercizio 2024 non sono state effettuate riclassifi che di attività fi nanziarie.
Nel corso dell'esercizio 2024 non sono state effettuate riclassifi che di attività fi nanziarie.

In termini di regole di classifi cazione e misurazione degli strumenti fi nanziari, lo IFRS 9 indica che uno strumento è valutato al fair value sulla base del modello di business adottato oppure se esso, in funzione delle caratteristiche contrattuali dei propri fl ussi fi nanziari, non supera il test SPPI (Solely Payment of Principal and Interest).
Il par. 24 dell'IFRS 13 defi nisce fair value il corrispettivo che potrebbe essere ricevuto per vendere un'attività, o pagato per trasferire una passività, in una transazione ordinaria tra controparti di mercato, nel mercato principale. Nel caso di strumenti fi nanziari quotati in mercati attivi il fair value è determinato a partire dalle quotazioni uffi ciali del mercato principale, oppure il più vantaggioso, al quale la Banca ha accesso ("Mark to Market"). Un mercato è attivo se le operazioni relative all'attività o alla passività si verifi cano con una frequenza e con volumi suffi cienti a fornire informazioni utili per la determinazione del prezzo su base continuativa.
In assenza di quotazione su un mercato attivo o in assenza di un regolare funzionamento del mercato, cioè quando il mercato non ha un suffi ciente e continuativo numero di transazioni, spread denaro-lettera e volatilità non suffi cientemente contenute, vengono utilizzati modelli valutativi alimentati da input di mercato, in particolare:
In assenza di input di mercato, i modelli valutativi saranno basati su dati stimati internamente.
Il fair value viene riportato secondo una gerarchia basata sulla qualità dei parametri di input utilizzati per la sua determinazione.
La gerarchia del fair value, in linea con quanto indicato dal principio IFRS 13 e ripreso dalla Circolare n. 262 di Banca d'Italia, dà priorità decrescente a valutazioni basate su parametri di mercato diversi: la priorità più alta (Livello 1) è assegnata alle valutazioni basate su prezzi quotati su un mercato attivo per attività o passività identiche; la priorità più bassa (Livello 3) a quelle derivate in misura signifi cativa da parametri non osservabili.
Il livello di gerarchia del fair value associato alle attività e passività è defi nito come il livello minimo fra tutti gli input signifi cativi utilizzati. Si distinguono i seguenti livelli:
La Banca massimizza l'utilizzo di prezzi di mercato di Livello 1, o quando non disponibili, modelli con input osservabili (Livello 2). Nel caso di strumenti di Livello 3 è previsto l'utilizzo di parametri soggettivi e di giudizi basati sull'esperienza e conseguentemente possono essere previsti aggiustamenti alle valutazioni che tengano conto del bid-ask spread, della liquidità o del rischio di controparte, oltre che della tipologia del modello di valutazione adottato.
Per le attività e le passività valutate al fair value su base ricorrente, per le quali non risultano disponibili prezzi direttamente osservabili su mercati attivi, il fair value è determinato sulla base di modelli di valutazione ovvero sulla base dei prezzi osservati per strumenti fi nanziari con caratteristiche assimilabili. Tali strumenti sono quelli appartenenti alle classi di fair value 2 e 3.
Ai fi ni della valutazione del fair value degli strumenti di livello 2 è utilizzato un modello di attualizzazione dei fl ussi futuri attesi che si avvale in primo luogo della curva risk-free (nelle sue diverse forme, ovvero basate su tassi swap vs euribor 6 mesi o 3 mesi ed altri input ancora quali ad esempio gli swap vs estr nel caso della omonima curva risk-free) direttamente osservabile sul mercato.
In particolare, nel caso di strumenti bond denominati in Euro si utilizzano concretamente tre curve risk-free: una curva per il semplice discounting (basata swap vs 6 mesi) e altre 2 curve (una 3 mesi ed una 6 mesi) per il calcolo dei forward nei titoli a tasso indicizzato euribor 3 mesi od euribor 6 mesi.
Nel calcolo di attualizzazione si applica inoltre il credit spread, quantifi cato sulla base di prezzi direttamente osservabili sul mercato (ancorché non di borsa) e forniti da contributors esterni. Qualora non vi siano prezzi disponibili esso è quantifi cato sulla base di comparables, ovvero per analogia con titoli omogenei per durata e qualità creditizia dell'emittente, nonché settore di appartenenza.
Nella seguente tabella si riporta un riepilogo delle principali tipologie di strumenti in essere, con evidenza dei relativi modelli di valutazione e dei principali input:
| Categoria di strumenti fi nanziari |
Prodotto | Modello di valutazione | Input dei modelli di valutazione |
|---|---|---|---|
| Titoli di debito | Titoli di stato, obbligazioni corporate |
Attualizzazione dei fl ussi attesi utilizzando parametri di mercato, corretti per il rischio emittente. In caso di titoli strutturati è inoltre valutata la componente opzionale. |
Curve dei tassi di interesse, credit spread comunicati da contributors, credit spread da comparables |
| Titoli di capitale non quotati | Quote partecipative | Metodo delle transazioni osservate direttamente sullo stesso strumento o, in assenza, su strumenti assimilabili. In alternativa metodo dei multipli di mercato di società comparabili. In via subordinata metodi di valutazione fi nanziari, reddituali e patrimoniali. |
Dati relativi ai prezzi forniti dai contributors, ultimi bilanci di sponibili |
| Investimenti in OICR | Hedge fund, fondi di private equity, fondi immobiliari |
NAV previa analisi dei sottostanti e delle modalità di valutazione degli stessi da parte delle SGR. |
n/a |
| Derivati fi nanziari su tassi di interesse - SWAP |
Discounting dei fl ussi attesi | Curve dei tassi di interesse (in particolare VS ESTR) |
|
| Derivati OTC | Derivati fi nanziari su tassi di interesse - Cap-fl oor |
Modello di Black | Matrici di volatilità, tassi risk free |
I titoli classifi cati livello 3 sono titoli tipicamente strutturati; nel caso specifi co del portafoglio di proprietà detenuto dalla Società, si tratta di titoli indicizzati CMS ("constant maturity swap") o strutturati infl ation linked o ancora titoli per i quali la quantifi cazione del credit spread non è praticabile con il livello qualitativo cui sopra si è accennato.
Nel caso di titoli CMS va osservato come, in linea teorica, sul mercato sarebbero direttamente osservabili (impliciti nelle valutazioni) i forward dei tassi medesimi: tuttavia si ritiene che la qualità di tali tassi forward non possa essere paragonata alla qualità dei forward sul tasso euribor 3 mesi o 6 mesi largamente utilizzati dal mercato nel prezzare gli analoghi titoli indicizzati rispettivamente a 3 o 6 mesi.
Nella fase di pricing dei titoli CMS ci si avvale dunque di tali forward, pur con le criticità sopra evidenziate, senza l'applicazione di convexity adjustment e ricorrendo per il resto (curva per l'attualizzazione e credit spread) alle medesime modalità operative citate per i titoli di livello 2.
Per i titoli strutturati infl ation linked indicizzato all'euribor e all'infl azione, si utilizzano le curve forward per l'euribor nonché le curve forward dell'infl azione basati sulla curva dei tassi swap contro infl azione medesima.
Per titoli di livello 3 il credit spread è defi nito di volta in volta facendo riferimento alle eventuali contribuzioni esterne ovvero mediante conversione in credit spread dei risultati dell'analisi del merito creditizio basata sugli ultimi bilanci disponibili.
Al 31 dicembre 2024 l'exposure at default ("EAD") in derivati non di copertura è risultata sostanzialmente nulla.
La valutazione al fair value dei fi nanziamenti viene effettuata calcolando il valore attuale dei fl ussi di cassa futuri attesi utilizzando un appropriato credit spread, individuato a partire dalle seguenti fonti:
In ogni caso si tiene conto della differente seniority dello strumento da prezzare relativamente alla struttura del debito dell'emittente. In fase di applicazione dello spread per il pricing del fi nanziamento, qualora la curva di credito 'fair' stimata non rispettasse le stesse caratteristiche dello strumento, si considererebbero dei fattori correttivi. Inoltre, qualora per la determinazione dello spread creditizio dei fi nanziamenti si faccia riferimento alle curve create attraverso titoli obbligazionari, occorrerà applicare una base Loan – Bond, volta a catturare l'eventuale differente struttura del mercato e la diversa forma tecnica.
Al fi ne di tenere in considerazione il premio richiesto dal mercato per strumenti illiquidi e/o strutturati si applicano alcuni aggiustamenti allo spread creditizio anche sulla base delle informazioni relative alla specifi ca solvibilità del debitore.
Per quanto riguarda gli Investimenti immobiliari detenuti a scopo di investimento il fair value viene determinato in prevalenza mediante perizie esterne, il cui punto di riferimento è rappresentato dai prezzi correnti per attività similari (valore per metro quadro, prezzi di transazioni simili).
Il fair value così ottenuto viene classifi cato in corrispondenza del livello 3 nella gerarchia di fair value.
L'applicazione delle tecniche di valutazione è svolta dal Servizio Risk management.
Il Servizio Risk management, indipendente gerarchicamente dalla funzione di front-offi ce, effettua una verifi ca con frequenza almeno mensile dei prezzi.
L'attività di validazione consiste in sostanza nella verifi ca della correttezza teorica del modello di valutazione prescelto nonché nella riprezzatura autonoma dei singoli strumenti.
Il Servizio Risk management inoltre effettua una validazione dei modelli di valutazione di nuova introduzione, anche in relazione all'acquisizione di nuovi strumenti fi nanziari.
Tra gli strumenti utilizzati dal Servizio Risk management si richiama la funzione ICVS per la costruzione delle curve risk-free. Il Servizio Risk management effettua inoltre una verifi ca delle analoghe curve adottate dal Servizio Investimenti.
Inoltre, viene utilizzato lo strumento BVAL (Bloomberg VALuation) allo scopo di validare direttamente i prezzi medesimi. Tali prezzi Bloomberg presentano le seguenti caratteristiche:
In presenza di titoli strutturati di elevata complessità (ad esempio "delta CMS"), in relazione ai quali non sono disponibili prezzi di livello 2 (quali sono i prezzi offerti dal contributore Bloomberg), il Servizio Risk management opera una stima autonoma eventualmente basata su simulazioni Montecarlo allo scopo di fornire adeguata validazione di detti valori di mercato.
Per quanto concerne l'analisi di sensitività da operarsi sugli input "non direttamente osservabili" attinenti le valutazioni dei titoli di livello 3 al fair value, posto quanto sopra detto in merito ai titoli indicizzati CMS nonché all'esiguità delle esposizioni a valere su titoli strutturati, sono state effettuate analisi di sensitività su strumenti di debito di livello 3 emessi da soggetti non quotati.
In quest'ultimo caso è quantifi cato l'impatto di variazioni nell'input non direttamente osservabile rappresentato dal credit spread dell'emittente (che per titoli di emittenti più "liquidi" è al contrario determinabile con discreta effi cacia avvalendosi di titoli analoghi o di comparables direttamente osservabili sul mercato).
I principali fattori che contribuiscono ai trasferimenti tra i livelli di fair value comprendono cambiamenti nelle condizioni di mercato, affi namenti nei modelli valutativi o negli input non osservabili. Il passaggio di uno strumento dal Livello 1 al Livello 2 (e viceversa) deriva principalmente dalla perdita (recupero) di signifi catività del prezzo espresso dal mercato attivo di riferimento per lo strumento.
Il grado di signifi catività dei dati di input, in particolare del peso che assumono quelli non osservabili rispetto a quelli osservabili, determina invece il passaggio da Livello 2 a Livello 3 o viceversa. Nel corso dell'esercizio, non sono state operate riclassifi che di strumenti.
Al 31 dicembre 2024, in relazione a quanto richiesto dallo IFRS 13, paragrafi 51, 93 (i), 96 si segnala quanto segue:
| (migliaia di euro) | 31.12.2024 | 31.12.2023 | ||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Attività/Passività fi nanziarie misurate al fair value | L1 | L2 | L3 | L1 | L2 | L3 | ||
| 1. | Attività fi nanziarie valute al fair value con impatto a Conto economico | |||||||
| a) attività fi nanziarie detenute per la negoziazione | 18 | 1.682 | - | 11 | 1.763 | - | ||
| b) attività fi nanziarie designate al fair value | - | - | - | - | - | - | ||
| c) altre attività fi nanziare obbligatoriamente valutate al fair value | - | 36.618 | 24.419 | - | 41.386 | 15.493 | ||
| 2. | Attività fi nanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva |
318.508 | 609.575 | 4.993 | 264.744 | 447.822 | 5.004 | |
| 3. | Derivati di copertura | - | - | - | - | - | - | |
| 4. | Attività materiali | - | - | - | - | - | - | |
| 5. | Attività immateriali | - | - | - | - | - | - | |
| Totale | 318.526 | 647.875 | 29.412 | 264.755 | 490.971 | 20.497 | ||
| 1. | Passività fi nanziarie detenute per la negoziazione | - | 47 | - | - | 107 | - | |
| 2. | Passività fi nanziarie designate al fair value | - | - | - | - | - | - | |
| 3. | Derivati di copertura | - | 5.094 | - | - | 4.965 | - | |
| Totale | - | 5.141 | - | - | 5.072 | - |
| Legenda | |||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|
| L1 | = | Livello 1 | |||||
| L2 | = | Livello 2 | |||||
| L3 | = | Livello 3 |
Le attività fi nanziarie valorizzate sulla base di prezzi attinti da mercati attivi (Livello 1) o determinati sulla base di parametri osservabili sul mercato (Livello 2) rappresentano il 97,0% del valore di bilancio delle attività fi nanziarie valutate al fair value su base ricorrente.
Gli strumenti valutati in modo signifi cativo sulla base di parametri non osservabili sul mercato (Livello 3) costituiscono una quota marginale, pari al 3,0%, del totale delle attività valutate al fair value su base ricorrente, e sono rappresentati da un numero limitato di investimenti azionari di minoranza valorizzati sulla base di modelli interni classifi cati nelle attività fi nanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva e da fi nanziamenti classifi cati al fair value con impatto a Conto economico che non hanno superato il test SPPI, per i quali il fair value è valutato con modelli interni.
Le attività fi nanziarie detenute per la negoziazione sono costituite principalmente da titoli di debito detenuti con fi nalità di negoziazione; trattasi di contratti Over the Counter (OTC) la cui valutazione è effettuata attraverso modelli di valutazione che utilizzano in misura signifi cativa parametri osservabili sul mercato o attinti da fonti indipendenti (Livello 2).
Le passività fi nanziarie detenute per la negoziazione sono rappresentate da strumenti derivati principalmente con fi nalità di negoziazione, il cui fair value è ottenuto prevalentemente attraverso tecniche di valutazione che utilizzano in modo signifi cativo parametri di mercato osservabili (Livello 2).

Nel corso dell'esercizio 2024 non si registrano trasferimenti di attività o di passività valutate al fair value da livello 2 al livello 1 né trasferimenti di attività o passività fi nanziarie valutate al fair value dal livello 1 al livello 2.
| Attività fi nanziarie valutate al fair value con impatto | |||||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| a Conto economico | |||||||||
| Totale | di cui: a) attività fi nanziarie detenute per la negozia zione |
di cui: b) attività fi nanziarie designate al fair value |
di cui: c) altre attività fi nanziarie obbligato riamente valutate al fair value |
Attività fi nanziarie valutate al fair value con im patto sulla redditività comples siva |
Derivati di coper tura |
Attività materiali |
Attività immate riali |
||
| (migliaia di euro) | |||||||||
| 1. | Esistenze iniziali | 15.493 | - | - | 15.493 | 5.004 | - | - | - |
| 2. | Aumenti | 29.689 | - | - | 29.689 | 17 | - | - | - |
| 2.1 | Acquisti | - | - | - | - | - | - | - | - |
| 2.2 | Profi tti imputati a: | 17.392 | - | - | 17.392 | - | - | - | - |
| 2.2.1 | Conto Economico | 17.392 | - | - | 17.392 | - | - | - | - |
| - di cui plusvalenze | 17.392 | - | - | 17.392 | - | - | - | - | |
| 2.2.2 | Patrimonio netto | - | X | X | X | - | - | - | - |
| 2.3 | Trasferimenti da altri livelli | - | - | - | - | - | - | - | - |
| 2.4 | Altre variazioni in aumento | 12.297 | - | - | 12.297 | 17 | - | - | - |
| 3. | Diminuzioni | 20.763 | - | - | 20.763 | 27 | - | - | - |
| 3.1 | Vendite | - | - | - | - | 27 | - | - | - |
| 3.2 | Rimborsi | 557 | - | - | 557 | - | - | - | - |
| 3.3 | Perdite imputate a: | - | - | - | 0 | - | - | - | - |
| 3.3.1 | Conto Economico | - | - | - | 0 | - | - | - | - |
| - di cui minusvalenze | - | - | - | 0 | - | - | - | - | |
| 3.3.2 | Patrimonio netto | - | X | X | X | - | - | - | - |
| 3.4 | Trasferimenti ad altri livelli | - | - | - | - | - | - | - | - |
| 3.5 | Altre variazioni in diminuzione | 20.206 | - | - | 20.206 | - | - | - | - |
| 4. | Rimanenze fi nali | 24.419 | 0 | - | 24.419 | 4.993 | - | - | - |
Alla data di bilancio non sono presenti passività fi nanziarie valutate al fair value di livello 3 su base ricorrente.
| 31.12.2024 | 31.12.2023 | ||||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| (migliaia di euro) | VB | L1 | L2 | L3 | VB | L1 | L2 | L3 | |
| 1. | Attività fi nanziarie valutate al costo ammortizzato | 9.902.139 | 1.895.374 | 275.276 | 7.925.925 10.376.749 | 2.446.193 | 202.198 | 7.779.439 | |
| 2. | Attività materiali detenute a scopo di investimento | 9.086 | - | - | 15.041 | 9.340 | - | - | 15.009 |
| 3. | Attività non correnti e gruppi di attività in via di | ||||||||
| dismissione | 2.228 | - | - | - | 3.235 | - | - | - | |
| Totale | 9.913.453 | 1.895.374 | 275.276 | 7.940.966 10.389.324 | 2.446.193 | 202.198 | 7.794.448 | ||
| 1. | Passività fi nanziarie valutate al costo ammortizzato | 10.268.189 | - | 1.053.825 | 9.123.296 10.626.741 | - | 643.480 | 9.877.857 | |
| 2. | Passività associate ad attività in via di dismissione | - | - | - | - | - | - | - | - |
| Totale | 10.268.189 | - | 1.053.825 | 9.123.296 10.626.741 | - | 643.480 | 9.877.857 |
| Legenda | |||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|
| VB | = | Valore di bilancio | |||||
| L1 | = | Livello 1 | |||||
| L2 | = | Livello 2 | |||||
| L3 | = | Livello 3 |
Per le "Attività non correnti e gruppi di attività in via di dismissione" e le "Passività associate ad attività in via di dismissione" il fair value va indicato soltanto nei casi in cui l'importo della valutazione corrisponde al fair value oppure al fair value al netto dei costi di vendita (in quanto inferiore al costo).
Per le "Attività non correnti e gruppi di attività in via di dismissione" e le "Passività associate ad attività in via di dismissione" il fair value va indicato soltanto nei casi in cui l'importo della valutazione corrisponde al fair value oppure al fair value al netto dei costi di vendita (in quanto inferiore al costo).
Si segnala che al 31 dicembre 2024 vi sono attività valutate al fair value su base non ricorrente per 2,2 milioni, relative ad immobili acquisiti nell'ambito di operazioni di "foreclosure".
Al 31 dicembre 2024 non vi sono passività valutate al fair value su base non ricorrente.
In base all'IFRS 7, paragrafo 28, è necessario fornire evidenza dell'ammontare del "Day One Profi t or Loss" rilevato a Conto economico al 31 dicembre 2024, nonché una riconciliazione rispetto al saldo iniziale. Per "Day One Profi t or Loss" si intende la differenza tra il fair value di uno strumento fi nanziario acquisito o emesso al momento della rilevazione iniziale (prezzo della transazione) e l'importo determinato a quella data utilizzando una tecnica di valutazione.
Al riguardo si segnala che non esiste alcuna fattispecie che debba essere oggetto di informativa nella presente sezione.

Sezione 1 CASSA E DISPONIBILITÀ LIQUIDE – VOCE 10
| (migliaia di euro) | 31.12.2024 | 31.12.2023 | |
|---|---|---|---|
| a) | Cassa | 84.603 | 87.699 |
| b) | Conti correnti e depositi a vista presso Banche Centrali | 99.000 | 40.009 |
| b) | Conti correnti e depositi a vista presso banche | 4.319 | 4.963 |
| Totale | 187.922 | 132.671 |
La voce è rappresentata dalle disponibilità liquide.
| (migliaia di euro) | 31.12.2024 | 31.12.2023 | ||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Livello 1 | Livello 2 | Livello 3 | Livello 1 | Livello 2 | Livello 3 | |||
| A. | Attività per cassa | |||||||
| 1. | Titoli di debito | - | 1.456 | - | - | 1.424 | - | |
| 1.1 Titoli strutturati |
- | - | - | - | - | - | ||
| 1.2 Altri titoli di debito |
- | 1.456 | - | - | 1.424 | - | ||
| 2. | Titoli di capitale | 18 | - | - | 11 | - | - | |
| 3. | Quote di O.I.C.R. | - | - | - | - | - | - | |
| 4. | Finanziamenti | - | - | - | - | - | - | |
| 4.1 Pronti contro termine |
- | - | - | - | - | - | ||
| 4.2 Altri |
- | - | - | - | - | - | ||
| Totale A | 18 | 1.456 | - | 11 | 1.424 | - | ||
| B. | Strumenti derivati | |||||||
| 1. | Derivati fi nanziari | - | 226 | - | - | 339 | - | |
| 1.1 di negoziazione |
- | 226 | - | - | 339 | - | ||
| 1.2 connessi con la fair value option |
- | - | - | - | - | - | ||
| 1.3 altri |
- | - | - | - | - | - | ||
| 2. | Derivati creditizi | - | - | - | - | - | - | |
| 2.1 di negoziazione |
- | - | - | - | - | - | ||
| 2.2 connessi con la fair value option |
- | - | - | - | - | - | ||
| 2.3 altri |
- | - | - | - | - | - | ||
| Totale B | - | 226 | - | - | 339 | - | ||
| Totale (A+B) | 18 | 1.682 | - | 11 | 1.763 | - |
| (migliaia di euro) | 31.12.2024 | 31.12.2023 | |
|---|---|---|---|
| A. ATTIVITA' PER CASSA |
|||
| 1. Titoli di debito | 1.456 | 1.424 | |
| a) Banche Centrali | - | - | |
| b) Amministrazioni Pubbliche | - | - | |
| c) Banche | - | - | |
| d) Altre società fi nanziare | - | - | |
| di cui: imprese di assicurazione | |||
| e) Società non fi nanziare | 1.456 | 1.424 | |
| 2. Titoli di capitale | 18 | 11 | |
| a) Banche | 18 | 11 | |
| b) Altre società fi nanziarie: | - | - | |
| di cui: imprese di assicurazione | - | - | |
| c) Società non fi nanziarie | - | - | |
| d) Altri emittenti | - | - | |
| 3. Quote di O.I.C.R. | - | - | |
| 4. Finanziamenti | - | - | |
| a) Banche Centrali | - | - | |
| b) Amministrazioni Pubbliche | - | - | |
| c) Banche | - | - | |
| d) Altre società fi nanziare | - | - | |
| di cui: imprese di assicurazione | - | - | |
| e) Società non fi nanziarie | - | - | |
| f) Famiglie |
- | - | |
| Totale A | 1.474 | 1.435 | |
| B. STRUMENTI DERIVATI |
|||
| a) Controparti Centrali | - | - | |
| b) Altre | 226 | 339 | |
| Totale B | 226 | 339 | |
| Totale (A+B) | 1.700 | 1.774 |
Alla data di bilancio non sono presenti attività fi nanziarie designate al fair value.
Alla data di bilancio non sono presenti attività fi nanziarie designate al fair value.
| (migliaia di euro) | 31.12.2024 | 31.12.2023 | |||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Livello 1 | Livello 2 | Livello 3 | Livello 1 | Livello 2 | Livello 3 | ||
| 1. | Titoli di debito | - | - | 34 | - | - | - |
| 1.1 Titoli strutturati |
- | - | - | - | - | - | |
| 1.2 Altri titoli di debito |
- | - | 34 | - | - | 36 | |
| 2. | Titoli di capitale | - | - | - | - | - | - |
| 3. | Quote di O.I.C.R. | - | 36.618 | 8 | - | 41.387 | 8 |
| 4. | Finanziamenti | - | - | 24.377 | - | - | - |
| 4.1 Pronti contro termine |
- | - | - | - | - | - | |
| 4.2 Altri |
- | 24.377 | - | 15.448 | |||
| Totale | - | 36.618 | 24.419 | - | 41.387 | 15.492 |
| (migliaia di euro) | 31.12.2024 | 31.12.2023 | |
|---|---|---|---|
| 1. Titoli di capitale | - | - | |
| di cui: banche | - | - | |
| di cui: altre società fi nanziarie | - | - | |
| di cui: società non fi nanziarie | - | - | |
| 2. Titoli di debito | 34 | 36 | |
| a) Banche centrali | - | - | |
| b) Amministrazioni pubbliche: | - | - | |
| c) Banche | - | - | |
| d) Altre società fi nanziarie | 34 | 36 | |
| - di cui: imprese di assicurazione | - | - | |
| e) Società non fi nanziarie | - | - | |
| 3. Quote di O.I.C.R. | 36.626 | 41.395 | |
| 4. Finanziamenti | 24.377 | 15.448 | |
| a) Banche Centrali | - | - | |
| b) Amministrazioni pubbliche | 16.153 | 3.480 | |
| c) Banche | - | - | |
| d) Altre società fi nanziarie | - | - | |
| - di cui: imprese di assicurazione | - | - | |
| e) Società non fi nanziarie | 8.172 | 11.892 | |
| f) | Famiglie | 52 | 76 |
| Totale | 61.037 | 56.879 |
| (migliaia di euro) | 31.12.2024 | 31.12.2023 | |||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Livello 1 | Livello 2 | Livello 3 | Livello 1 | Livello 2 | Livello 3 | ||
| 1. | Titoli di debito | 318.257 | 534.575 | - | 264.398 | 397.821 | - |
| 1.1 Titoli strutturati |
- | 66.638 | - | - | 64.332 | - | |
| 1.2 Altri titoli di debito |
318.257 | 467.937 | - | 264.398 | 333.489 | - | |
| 2. | Titoli di capitale | 250 | 75.000 | 4.993 | 346 | 50.000 | 5.004 |
| 3. | Finanziamenti | - | - | - | - | - | - |
| Totale | 318.507 | 609.575 | 4.993 | 264.744 | 447.821 | 5.004 |
| (migliaia di euro) | 31.12.2024 | 31.12.2023 |
|---|---|---|
| 1. Titoli di debito | 852.833 | 662.219 |
| a) Banche Centrali | - | - |
| b) Amministrazioni pubbliche | 322.660 | 266.679 |
| c) Banche | 486.891 | 320.825 |
| d) Altre società fi nanziarie | 42.017 | 69.852 |
| - di cui: imprese di assicurazione | - | - |
| d) Società non fi nanziarie | 1.265 | 4.863 |
| 2. Titoli di capitale | 80.243 | 55.350 |
| a) Banche | 75.056 | 50.056 |
| b) Altri emittenti: | 5.187 | 5.294 |
| - altre società fi nanziarie | 1.960 | 2.056 |
| di cui imprese di assicurazione | - | - |
| - società non fi nanziarie | 3.227 | 3.238 |
| - altri | - | - |
| 3. Finanziamenti | - | - |
| a) Banche Centrali | - | - |
| b) Amministrazioni pubbliche | - | - |
| c) Banche | - | - |
| d) Altre società fi nanziarie | - | - |
| - di cui imprese di assicurazione | - | - |
| e) Società non fi nanziarie | - | - |
| f) Famiglie | - | - |
| Totale | 933.076 | 717.569 |
| Valore lordo | Rettifi che di valore complessive | |||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Primo stadio |
di cui: strumenti con basso rischio di credito |
Secondo stadio |
Terzo stadio |
Primo stadio |
Secondo stadio |
Terzo stadio |
Write-off parziali com plessivi * |
|
| (migliaia di euro) | ||||||||
| Titoli di debito | 853.424 | - | - | - | - | (592) | - | - |
| Finanziamenti | - | - | - | - | - | - | - | - |
| Totale 31.12.2024 | 853.424 | - | - | - | - | (592) | - | - |
| Totale 31.12.2023 | 662.842 | - | - | - | - | (621) | - | - |
| di cui: attività fi nanziarie impaired | X | X | - | - | X | - | - | - |
acquisite o originate
| Totale 31.12.2024 | Totale 31.12.2023 | |||||||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Valore di bilancio | Fair value | Valore di bilancio | Fair value | |||||||||
| Primo e secondo stadio |
Terzo stadio |
di cui: impaired acquisite o origi nate |
L1 | L2 | L3 | Primo e secondo stadio |
Terzo stadio |
di cui: impaired acquisite o originate |
L1 | L2 | L3 | |
| Tipologia operazioni/Valori | ||||||||||||
| (migliaia di euro) | ||||||||||||
| A. Crediti verso Banche Centrali | 85.272 | - | - | - | - | 85.272 | 84.344 | - | - | - | - | 84.344 |
| 1. Depositi a scadenza | - | - | - | X | X | X | - | - | - | X | X | X |
| 2. Riserva obbligatoria | 85.272 | - | - | X | X | X | 84.344 | - | - | X | X | X |
| 3. Pronti contro termine | - | - | - | X | X | X | - | - | - | X | X | X |
| 4. Altri | - | - | - | X | X | X | - | - | - | X | X | X |
| B. Crediti verso banche | 194.174 | - | - | - 130.672 | 55.526 | 160.829 | - | - | - | 89.436 | 63.014 | |
| 1. Finanziamenti | 5.511 | - | - | - | - | 5.511 | 19.864 | - | - | - | - | 19.864 |
| 1.1. Conti correnti | - | - | - | X | X | X | - | - | - | X | X | X |
| 1.2. Depositi a scadenza | 50 | - | - | X | X | X | 50 | - | - | X | X | X |
| 1.3. Altri fi nanziamenti: | 5.461 | - | - | X | X | X | 19.814 | - | - | X | X | X |
| - Pronti contro termine attivi | - | - | - | X | X | X | - | - | - | X | X | X |
| - Finanziamenti per leasing | - | - | - | X | X | X | - | - | - | X | X | X |
| - Altri | 5.461 | - | - | X | X | X | 19.814 | - | - | X | X | X |
| 2. Titoli di debito | 188.663 | - | - | - 130.672 | 50.015 | 140.965 | - | - | - 112.231 | 43.150 | ||
| 2.1. Titoli strutturati | 30.196 | - | - | - 31.422 | - | 22.332 | - | - | - | 89.436 | 43.150 | |
| 2.2. Altri titoli di debito | 158.467 | - | - | - | 99.251 | 50.015 | 118.633 | - | - | - | 22.795 | - |
| Totale | 279.446 | - | - | - 130.672 | 140.798 | 245.173 | - | - | - | 89.436 | 147.358 |
Legenda L1 = Livello 1 L2 = Livello 2
L3 = Livello 3
| emarket sdir storage |
|---|
| CERTIFIED |
| Valore di bilancio | Fair value | Valore di bilancio | Fair value | |||||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| secondo Primo e stadio |
Terzo stadio | acquisite o impaired originate di cui: |
L1 | L2 | L3 | secondo Primo e stadio |
Terzo stadio |
acquisite o impaired originate di cui: |
L1 | L2 | L3 | |
| Tipologia operazioni/Valori | ||||||||||||
| (migliaia di euro) | ||||||||||||
| Finanziamenti 1. |
7.321.774 | 123.921 | - | - | - | 7.703.574 | 7.278.585 | 137.459 | - | - | - | 7.560.621 |
| 1.1. Conti correnti | 794.599 | 31.399 | - | X | X | X | 807.242 | 37.838 | - | X | X | X |
| 1.2. Pronti contro termine attivi | - | - | - | X | X | X | - | - | - | X | X | X |
| 1.3. Mutui | 5.962.846 | 89.694 | - | X | X | X | 5.920.242 | 96.447 | - | X | X | X |
| 1.4. Carte di credito, prestiti | 50.980 | 564 | - | X | X | X | 58.561 | 671 | - | X | X | X |
| personali e cessioni del quinto | - | - | - | X | X | X | - | - | - | X | X | X |
| 1.5. Finanziamenti per leasing | - | - | - | X | X | X | - | - | - | X | X | X |
| 1.6. Factoring | - | - | - | X | X | X | - | - | - | X | X | X |
| 1.7. Altri fi nanziamenti | 513.349 | 2.264 | - | X | X | X | 492.540 | 2.503 | - | X | X | X |
| Titoli di debito 2. |
2.174.662 | 2.334 | - | 1.895.374 | 144.604 | 81.554 | 2.715.532 | - | - | 2.446.193 | 112.762 | 71.460 |
| 2.1. Titoli strutturati | 19.099 | - | - | - | - | 19.041 | 15.312 | - | - | - | 4.829 | 10.368 |
| 2.2. Altri titoli di debito | 2.155.563 | 2.334 | - | 1.895.374 | 144.604 | 62.513 | 2.700.220 | - | - | 2.446.193 | 107.933 | 61.092 |
| Totale | 9.496.436 | 126.255 | - | 1.895.374 | 144.604 | 7.785.128 | 9.994.117 | 137.459 | - | 2.446.193 | 112.762 | 7.632.081 |
4.2 Attività fi nanziarie valutate al costo ammortizzato: composizione merceologica dei crediti verso clientela
Totale 31.12.2024
Totale 31.12.2023
| Totale 31.12.2024 | Totale 31.12.2023 | |||||
|---|---|---|---|---|---|---|
| Primo e secondo stadio |
Terzo stadio | di cui: impaired acquisite o originate |
Primo e secondo stadio |
Terzo stadio | di cui: impaired acquisite o originate |
|
| Tipologia operazioni/Valori | ||||||
| (migliaia di euro) | ||||||
| 1. Titoli di debito | 2.174.662 | 2.334 | - | 2.715.533 | - | - |
| a) Amministrazioni pubbliche | 1.985.174 | - | - | 2.532.240 | - | - |
| b) Altre società fi nanziarie | 97.141 | - | - | 82.082 | - | - |
| di cui: imprese di assicurazione | - | - | - | - | - | - |
| c) Società non fi nanziarie | 92.347 | 2.334 | - | 101.211 | - | - |
| 2. Finanziamenti verso: | 7.321.776 | 123.921 | - | 7.278.584 | 137.459 | - |
| a) Amministrazioni pubbliche | 72.028 | 1 | - | 64.829 | 1 | - |
| b) Altre società fi nanziarie | 304.895 | 14 | - | 100.964 | 62 | - |
| di cui: imprese di assicurazione | 8.641 | - | - | 1.446 | - | - |
| c) Società non fi nanziarie | 3.513.881 | 84.648 | - | 3.564.884 | 92.973 | - |
| d) Famiglie | 3.430.972 | 39.258 | - | 3.547.907 | 44.423 | - |
| Totale | 9.496.438 | 126.255 | - | 9.994.117 | 137.459 | - |
| Valore lordo | Rettifi che di valore complessive | |||||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Primo stadio |
di cui: strumenti con basso rischio di credito |
Secondo stadio |
Terzo stadio |
Impaired acquisite o originate |
Primo stadio |
Secondo stadio |
Terzo stadio |
Impaired acquisite o originate |
Write-off parziali comples sivi * |
|
| (migliaia di euro) | ||||||||||
| Titoli di debito | 2.363.230 | 60.431 | 2.532 | 2.334 | - | 1.801 | 635 | - | - | - |
| Finanziamenti | 6.681.816 | 6.681.816 | 817.517 | 301.872 | - | 41.864 | 44.912 | 177.950 | - | 32.178 |
| Totale 31.12.2024 | 9.045.046 | 6.742.247 | 820.049 | 304.206 | - | 43.665 | 45.547 | 177.950 | - | 32.178 |
| Totale 31.12.2023 | 9.569.724 | 198.896 | 755.282 | 334.909 | - | 43.712 | 42.005 | 197.449 | - | 31.225 |
| di cui: attività | X | X | - | - | - | X | - | - | - | - |
fi nanziarie impaired
acquisite o
originate
* Valore da esporre a fi ni informativi

Sezione 5 DERIVATI DI COPERTURA – VOCE 50
Alla data di bilancio non vi sono derivati di copertura.
Alla data di bilancio non vi sono derivati di copertura.
Alla data di bilancio non vi sono attività fi nanziarie oggetto di copertura generica.
| Denominazione | Sede | Quota di partecipazione % | Disponibilità voti % | |
|---|---|---|---|---|
| A. Imprese controllate in via esclusiva | ||||
| 1. | Valpolicella Alta Società Agricola S.r.l. | Bolzano | 100,00% | 100,00% |
| 2. | Quartiere Brizzi S.r.l. | Bolzano | 100,00% | 100,00% |
| B. Imprese controllate in modo congiunto C. Imprese sottoposte ad infl uenza notevole |
||||
| 1. | Tre S.r.l. | Trento | 30,00% | 30,00% |
| 2. | Voba CB S.r.l. | Conegliano (TV) | 60,00% | 60,00% |
| 3. | Verona Green Living | Bolzano | 49,00% | 49,00% |
Alla data di bilancio la Società non detiene partecipazioni signifi cative.
Alla data di bilancio la Società non detiene partecipazioni signifi cative.

| Denominazione | Valore di | Totale | Totale | Ricavi | Utile (Per | Utile (Perdita) | Utile | Altre | Redditività | |
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| bilancio | attivo | passività | totali | dita) della | dei gruppi di | (Perdita) | componenti | complessiva | ||
| delle | operatività | attività in via | d'esercizio | reddituali al | (3) = (1)+(2) | |||||
| partecipa | corrente al | di dismissio | (1) | netto delle | ||||||
| zioni | netto delle | ne al netto | imposte | |||||||
| imposte | delle imposte | (2) | ||||||||
| (migliaia di euro) | ||||||||||
| A. | Imprese controllate in via esclusiva | |||||||||
| 1. Valpolicella Alta Società Agricola S.r.l. | 4.187 | 3.372 | 849 | 62 | 1 | - | 1 | - | 1 | |
| 2. Quartiere Brizzi S.r.l. | 743 | 8.684 | 7.679 | 2.022 | (757) | - | (757) | - | (757) | |
| B. | Imprese controllate in modo congiunto | |||||||||
| C. | Imprese sottoposte ad infl uenza notevole | |||||||||
| 1. Tre S.r.l. (*) | 165 | 367 | 285 | 1 | (2) | - | (2) | - | (2) | |
| 2. Voba CB S.r.l. (*) | 6 | 67 | 57 | 79 | - | - | - | - | - | |
| 3. Verona Green Living (*) | 5 | 7.801 | 7.342 | 827 | 80 | - | 80 | - | 80 | |
(*) I dati delle partecipate si riferiscono all'ultimo bilancio disponibile.
| (migliaia di euro) | 31.12.2024 | 31.12.2023 | |
|---|---|---|---|
| A. | Esistenze iniziali | 4.362 | 4.339 |
| B. | Aumenti | 743 | 45 |
| B.1 Acquisti | - | - | |
| B.2 Riprese di valore | - | - | |
| B.3 Rivalutazioni | - | - | |
| B.4 Altre variazioni | 743 | 45 | |
| C. | Diminuzioni | - | 22 |
| C.1 Vendite | - | - | |
| C.2 Rettifi che di valore | - | - | |
| C.3 Svalutazioni | - | - | |
| C.4 Altre variazioni | - | 22 | |
| D. | Rimanenze fi nali | 5.105 | 4.362 |
| E. | Rivalutazioni totali | - | - |
| F. | Rettifi che totali | - | - |
Le voci B.4 e C.4 "Altre variazioni" sono riconducibili alle variazioni di valore operate sulle partecipazioni per effetto di utili o perdite registrati dalle partecipate rilevate al patrimonio netto.
Come descritto nella "Parte A – Politiche contabili", le partecipazioni sono state sottoposte al test di impairment al fi ne di valutare la recuperabilità del valore di iscrizione in bilancio.
Nell'individuazione dei segnali di potenziale impairment, particolare rilievo è stato attribuito all'analisi dei risultati economici successivi alla data di acquisizione del controllo, nonché, quando disponibili, alle prospettive reddituali future.
Al fi ne di evidenziare eventuali situazioni di impairment, si è confrontato il valore di iscrizione della partecipazione con il suo valore recuperabile. In base a quanto stabilito dallo IAS 36 il valore recuperabile è rappresentato dal maggiore tra il fair value al netto dei costi di vendita e il valore d'uso.
Sulla base di quanto sopra rappresentato, il test di impairment sui valori al 31 dicembre 2024 non ha determinato la necessità di operare rettifi che di valore.
Alla data di bilancio non sono presenti impegni riferiti a partecipazioni in società controllate in modo congiunto.
Alla data di bilancio non sono presenti impegni verso società sottoposte a infl uenza notevole.
Alla data di bilancio non sono presenti restrizioni signifi cative riferibili a partecipazioni.
Per la maggior parte delle partecipazioni le tempistiche di disponibilità del bilancio di fi ne esercizio non sono compatibili con le tempistiche di chiusura del bilancio d'esercizio di Volksbank. L'applicazione del metodo del patrimonio netto fa riferimento all'ultima reportistica contabile disponibile, rappresentata, nella maggior parte dei casi, dalla relazione fi nanziaria semestrale ovvero, quando non disponibile, dal bilancio dell'esercizio precedente. Qualora la reportistica contabile della società partecipata utilizzata nell'applicazione del metodo del patrimonio netto sia riferita a una data diversa dalla data di riferimento del bilancio di Volksbank, sono apportate le eventuali rettifi che che tengano conto degli effetti conosciuti di operazioni o fatti signifi cativi che siano intervenuti tra la data della situazione contabile e la data di riferimento del bilancio.

| (migliaia di euro) | 31.12.2024 | 31.12.2023 | |
|---|---|---|---|
| 1 | Attività di proprietà | 124.263 | 120.350 |
| a) Terreni | 39.662 | 39.884 | |
| b) Fabbricati | 69.175 | 67.011 | |
| c) Mobili | 3.136 | 2.683 | |
| d) Impianti elettronici | 5.736 | 5.372 | |
| e) Altre | 6.554 | 5.400 | |
| 2 | Diritti d'uso acquisiti con il leasing | 19.809 | 19.007 |
| a) Terreni | - | - | |
| b) Fabbricati | 19.809 | 19.007 | |
| c) Mobili | - | - | |
| d) Impianti elettronici | - | - | |
| e) Altre | - | - | |
| Totale | 144.072 | 139.357 | |
di cui: ottenute tramite l'escussione delle garanzie ricevute - -
| Attività/Valori (migliaia di euro) |
Totale 31.12.2024 | Totale 31.12.2023 | |||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| VB | L1 | L2 | L3 | VB | L1 | L2 | L3 | ||
| 1. | Attività di proprietà | 9.086 | - | - | 9.066 | 8.527 | - | - | 8.527 |
| a) Terreni | 1.480 | - | - | 1.460 | 1.239 | - | - | 1.239 | |
| b) Fabbricati | 7.606 | - | - | 7.606 | 7.288 | - | - | 7.288 | |
| 2. | Diritti d'uso acquisiti con il leasing | - | - | - | - | - | - | - | - |
| a) Terreni | - | - | - | - | - | - | - | - | |
| b) Fabbricati | - | - | - | - | - | - | - | - | |
| Totale | 9.086 | - | - | 9.066 | 8.527 | - | - | 8.527 | |
| di cui: ottenute tramite l'escussione delle | - | - | - | - | - | - | - | - |
garanzie ricevute
Alla data di bilancio non sono presenti attività materiali ad uso funzionale rivalutate.
Alla data di bilancio non sono presenti attività materiali detenute a scopo di investimento valutate al fair value.
Alla data di bilancio non sono presenti rimanenze di attivita materiali rientranti nella disciplina dello IAS 2.
| (migliaia di euro) | Terreni | Fabbricati | Mobili | Impianti | Altre | Totale | |
|---|---|---|---|---|---|---|---|
| elettronici | |||||||
| A. | Esistenze iniziali lorde | 42.715 | 154.602 | 44.316 | 44.493 | 44.508 | 330.634 |
| A.1 Riduzioni di valore totali nette | 2.831 | 68.583 | 41.632 | 39.122 | 39.109 | 191.277 | |
| A.2 Esistenze iniziali nette | 39.884 | 86.019 | 2.684 | 5.371 | 5.399 | 139.357 | |
| B. | Aumenti: | 63 | 12.496 | 960 | 2.602 | 2.796 | 18.917 |
| B.1 Acquisti | 63 | 254 | 960 | 2.602 | 2.796 | 6.675 | |
| B.2 Spese per migliorie capitalizzate | - | 6.243 | - | - | - | 6.243 | |
| B.3 Riprese di valore | - | - | - | - | - | - | |
| B.4 Variazioni positive di fair value imputate a: | - | - | - | - | - | - | |
| a) Patrimonio netto | - | - | - | - | - | - | |
| b) Conto economico | - | - | - | - | - | - | |
| B.5 Differenze positive di cambio | - | - | - | - | - | - | |
| B.6 Trasferimenti da immobili detenuti a scopo di investimento | - | 141 | X | X | X | 141 | |
| B.7 Altre variazioni | - | 5.858 | - | - | - | 5.858 | |
| C. | Diminuzioni | 285 | 9.531 | 508 | 2.237 | 1.641 | 14.202 |
| C.1 Vendite | 44 | 107 | - | - | - | 151 | |
| C.2 Ammortamenti | - | 8.853 | 506 | 2.224 | 1.633 | 13.216 | |
| C.3 Rettifi che di valore da deterioramento imputate a: | - | - | - | - | - | - | |
| a) patrimonio netto | - | - | - | - | - | - | |
| b) Conto economico | - | - | - | - | - | - | |
| C.4 Variazioni negative di fair value imputate a: | - | - | - | - | - | - | |
| a) patrimonio netto | - | - | - | - | - | - | |
| b) Conto economico | - | - | - | - | - | - | |
| C.5 Differenze negative di cambio | - | - | - | - | - | - | |
| C.6 Trasferimenti a: | 241 | 571 | - | - | - | 812 | |
| a) attività materiali detenute a scopo di investimento | 241 | 571 | X | X | X | 812 | |
| b) attività in via di dismissione | - | - | - | - | - | - | |
| C.7 Altre variazioni | - | - | 2 | 13 | 8 | 23 | |
| D. | Rimanenze fi nali nette | 39.662 | 88.984 | 3.136 | 5.736 | 6.554 | 144.072 |
| D.1 Riduzioni di valore totali nette | 2.716 | 74.265 | 42.080 | 39.734 | 39.882 | 198.677 | |
| D.2 Rimanenze fi nali lorde | 42.378 | 163.249 | 45.216 | 45.470 | 46.436 | 342.749 | |
| E. | Valutazione al costo | - | - | - | - | - | - |
| (migliaia di euro) Terreni |
Fabbricati | ||
|---|---|---|---|
| A. | Esistenze iniziali | 1.239 | 7.288 |
| B. | Aumenti: | 241 | 781 |
| B.1 Acquisti | - | - | |
| B.2 Spese per migliorie capitalizzate | - | 210 | |
| B.3 Variazioni positive di fair value | - | - | |
| B.4 Riprese di valore | - | - | |
| B.5 Differenze di cambio positive | - | - | |
| B.6 Trasferimenti da immobili ad uso funzionale | 241 | 571 | |
| B.7 Altre variazioni | - | - | |
| C. | Diminuzioni | - | 463 |
| C.1 Vendite | - | - | |
| C.2 Ammortamenti | - | 322 | |
| C.3 Variazioni negative di fair value | - | - | |
| C.4 Rettifi che di valore da deterioramento | - | - | |
| C.5 Differenze di cambio negative | - | - | |
| C.6 Trasferimenti ad altri portafogli di attività | - | - | |
| a) immobili ad uso funzionale | - | 141 | |
| b) attività non correnti in via di dismissione | - | - | |
| C.7 Altre variazioni | - | - | |
| D. | Rimanenze fi nali | 1.480 | 7.606 |
| E. | Valutazione al fair value | - | - |
Alla data di bilancio non sono presenti impegni per l'acquisto di attività materiali.
| (migliaia di euro) | 31.12.2024 | 31.12.2023 | ||
|---|---|---|---|---|
| Durata defi nita |
Durata indefi nita |
Durata defi nita |
Durata indefi nita |
|
| A.1 Avviamento | X | - | X | - |
| A.2 Altre attività immateriali | 12.640 | - | 13.600 | - |
| di cui: software | ||||
| A.2.1 Attività valutate al costo: | 12.640 | - | 13.600 | - |
| a) Attività immateriali generate internamente | - | - | - | - |
| b) Altre attività | 12.640 | - | 13.600 | - |
| A.2.2 Attività valutate al fair value: | - | - | - | - |
| a) Attività immateriali generate internamente | - | - | - | - |
| b) Altre attività | - | - | - | - |
| Totale | 12.640 | - | 13.600 | - |

L'applicazione del principio contabile IFRS 3 nella contabilizzazione delle operazioni di acquisizione può comportare la rilevazione in bilancio di attività immateriali e di avviamenti. Per Volksbank assume rilievo la fusione per incorporazione, avvenuta in data 1 aprile 2015, del Gruppo Banca Popolare di Marostica, che ha comportato la rilevazione contabile di attività immateriali.
Nel prospetto che segue sono sintetizzati i valori delle attività intangibili iscritti nel bilancio con la relativa dinamica nel corso dell'esercizio.
| CGU | 31.12.2023 | Ammort. | Altre var. | 31.12.2024 |
|---|---|---|---|---|
| (migliaia di euro) | ||||
| Client relationship ex Gruppo Popolare Marostica | 13.586 | (971) | - | 12.615 |
| Altro | 14 | (26) | 37 | 25 |
| Totale | 13.600 | (989) | 13 | 13.640 |
A fronte delle attività immateriali a vita utile defi nita, costituite dalla Customer Relationship, e dal software, si è provveduto ad imputare a Conto economico la quota di ammortamento di competenza dell'anno (incluso nella voce "190. Rettifi che/riprese di valore nette su attività immateriali") per un ammontare complessivo pari a 1,0 milioni al lordo dell'effetto fi scale. Si segnala, in particolare, che la client relationship rilevata nell'ambito della incorporazione del Gruppo Banca Popolare di Marostica è ammortizzata su un periodo di 23 anni (di cui residui 14). Lo IAS 36 prevede che, almeno annualmente, le attività immateriali a vita utile indefi nita e l'avviamento siano sottoposti a verifi ca di impairment. Inoltre, per le attività immateriali a vita utile defi nita l'impairment test deve essere svolto ogni qual volta sia rilevata la presenza di indicatori di perdita. La verifi ca di impairment è volta ad accertare se il valore recuperabile sia uguale o superiore al valore contabile. Lo IAS 36 specifi ca che il valore recuperabile è rappresentato dal maggiore tra il valore d'uso e il fair value, al netto dei costi di vendita.
Per quanto concerne l'attivo immateriale a vita defi nita "client relationship" la Banca non ha rilevato indicatori di perdite di valore.
Per maggiori dettagli si rimanda al paragrafo successivo.
L'attività immateriale "client relationship" iscritta nel bilancio di Volksbank per effetto dell'incorporazione del Gruppo Banca Popolare di Marostica avvenuta con efficacia 1 aprile 2015 è considerata "a vita definita".
La clientela presa a riferimento per la valorizzazione della client relationship ha riguardato solo quei rapporti instaurati prima della data di acquisizione. L'intangible è dunque legato allo status quo prima della data di acquisizione e il suo fair value risulta di durata limitata, seguendo la durata osservata dei rapporti tra la società acquisita e i propri clienti. Non viene in alcun modo valorizzata la capacità di generazione di nuovi rapporti che non può essere separata e trasferita a terzi, se non trasferendo l'azienda nel suo complesso. La client relationship è stata determinata valorizzando le seguenti componenti:
raccolta indiretta (raccolta amministrata al netto dei titoli propri, raccolta gestita, raccolta assicurativa);
core deposits (depositi a risparmio liberi ordinari, conti correnti ordinari).
La valorizzazione della client relationship è stata condotta attualizzando i flussi economici netti futuri ad essa riferibili.
Il valore di tale attività è stato determinato con riferimento al 1 aprile 2015, data di efficacia della fusione. Il processo di determinazione del valore di tale attività si è completato precedentemente alla delibera di approvazione del progetto di bilancio.
Le verifiche di impairment relative a tale attività si basano principalmente su analisi dei principali indicatori del valore dell'attività medesima (tra di essi, andamento delle masse dei core deposits e raccolta indiretta, evoluzione della probabilità di chiusura dei rapporti ("lifing curve"), variazioni della redditività, livello degli oneri operativi, costo del capitale).
Nel corso del 2024 le verifiche effettuate non hanno evidenziato elementi tali da richiedere l'impairment dell'attività intangibile client relationship.
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| (migliaia di euro) | Avviamento | Altre attività immateriali: generate internamente |
Altre attività immateriali: altre |
Totale | ||
|---|---|---|---|---|---|---|
| DEF | INDEF | DEF | INDEF | |||
| A. Esistenze iniziali lorde | - | - | - | 24.387 | - | 24.387 |
| A.1 Riduzioni di valore totali nette | - | - | - | 10.787 | - | 10.787 |
| A.2 Esistenze iniziali nette | - | - | - | 13.600 | - | 13.600 |
| B. Aumenti | - | - | - | 37 | - | 37 |
| B.1 Acquisti | - | - | - | 37 | - | 37 |
| B.2 Incrementi di attività immateriali interne | X | - | - | - | - | - |
| B.3 Riprese di valore | X | - | - | - | - | - |
| B.4 Variazioni positive di fair value | - | - | - | - | - | - |
| - a patrimonio netto | X | - | - | - | - | - |
| - a Conto economico | X | - | - | - | - | - |
| B.5 Differenze di cambio positive | - | - | - | - | - | - |
| B.6 Altre variazioni | - | - | - | - | - | - |
| C. Diminuzioni | - | - | - | 997 | - | 997 |
| C.1 Vendite | - | - | - | - | - | - |
| C.2 Rettifi che di valore | - | - | - | 997 | - | 997 |
| - Ammortamenti | X | - | - | 997 | - | 997 |
| - Svalutazioni | - | - | - | - | - | - |
| + patrimonio netto | X | - | - | - | - | - |
| + Conto economico | - | - | - | - | - | - |
| C.3 Variazioni negative di fair value | - | - | - | - | - | |
| - a patrimonio netto | X | - | - | - | - | - |
| - a Conto economico | X | - | - | - | - | - |
| C.4 Trasferimenti alle attività non correnti in via di | - | - | - | - | - | - |
| dismissione | ||||||
| C.5 Differenze di cambio negative | - | - | - | - | - | - |
| C.6 Altre variazioni | - | - | - | - | - | - |
| D. Rimanenze fi nali nette | - | - | - | 12.640 | - | 12.640 |
| D.1 Rettifi che di valore totali nette | - | - | - | 11.784 | - | 11.784 |
| E. Rimanenze fi nali lorde | - | - | - | 24.424 | - | 24.424 |
| F. Valutazione al costo | - | - | - | - | - | - |
DEF. = a durata defi nita
INDEF. = a durata indefi nita
Alla data di bilancio non si segnalano impegni riferiti alle attività immateriali.

| IRES | 31.12.2024 | 31.12.2023 | |||
|---|---|---|---|---|---|
| (migliaia di euro) | ammontare | effetto | ammontare | effetto | |
| differenze | fi scale | differenze | fi scale | ||
| temporanee | temporanee | ||||
| - | Rettifi che di valore su crediti vs. clientela (inclusi crediti di fi rma) | 58.494 | 16.086 | 101.848 | 28.007 |
| - | Accantonamenti al fondo rischi ed oneri | 40.418 | 11.115 | 42.024 | 11.557 |
| - | Disallineamenti amm.to civilistico/fi scale su beni mobili e immateriali | 755 | 208 | 650 | 179 |
| - | Avviamento Banca di Treviso (affrancato da BPM) | 4.031 | 1.108 | 4.979 | 1.369 |
| - | Avviamento fusione BPM+BTV (affrancato da BPAA) | 11.842 | 3.257 | 17.763 | 4.885 |
| - | Avviamento "Mimosa" | 2.167 | 596 | 4.334 | 1.192 |
| - | Client Relationship PPA fusione BPM+BTV (affrancata da BPAA) | 971 | 267 | 971 | 267 |
| - | Perdite fi scali IRES riportabili (24%) | - | - | - | - |
| - | Perdite fi scali IRES riportabili (3,5%) | - | - | - | - |
| - | Eccedenza ACE riportabile (3,5%) | - | - | - | - |
| - | Svalutazioni immobili (fabbricati e terreni) | 18.682 | 5.138 | 18.902 | 5.198 |
| - | Svalutazioni crediti vs. banche (voce 40a SP) | 672 | 185 | 589 | 162 |
| - | Svalutazioni crediti a FVTPL | 20.067 | 5.518 | 25.871 | 7.115 |
| - | Valutazione su cambi | - | - | 586 | 161 |
| - | Mutamento di criteri contabili (adozione IFRS 9) | 23.065 | 6.343 | 28.831 | 7.929 |
| - | Altre | 803 | 221 | 350 | 96 |
| - | Riserva OCI negativa valutazioni titoli obbligazionari FVOCI/HTCS | 1.753 | 482 | 9.967 | 2.741 |
| - | Componenti imputati al prospetto OCI | - | - | - | - |
| Totale | 183.721 | 50.523 | 257.665 | 70.858 |
| IRAP | 31.12.2024 | 31.12.2023 | |||
|---|---|---|---|---|---|
| (migliaia di euro) | ammontare | effetto | ammontare | effetto | |
| differenze | fi scale | differenze | fi scale | ||
| temporanee | temporanee | ||||
| - Rettifi che di valore su crediti vs. clientela (inclusi crediti di fi rma) |
27.217 | 1.390 | 50.703 | 2.590 | |
| - Accantonamenti al fondo rischi ed oneri |
40.418 | 2.065 | 42.024 | 2.147 | |
| - Avviamento Banca di Treviso (affrancato da BPM) |
4.031 | 206 | 4.979 | 254 | |
| - Avviamento fusione BPM+BTV (affrancato da BPAA) |
11.842 | 605 | 17.763 | 907 | |
| - Avviamento "Mimosa" |
2.167 | 111 | 4.334 | 221 | |
| - Client Relationship PPA fusione BPM+BTV (affrancata da BPAA) |
874 | 45 | 874 | 45 | |
| - Svalutazioni immobili (fabbricati e terreni) |
1.968 | 101 | 1.968 | 101 | |
| - Mutamento di criteri contabili (adozione IFRS 9) |
23.387 | 1.195 | 29.173 | 1.490 | |
| - Altre |
3.350 | 171 | 3.599 | 184 | |
| - Riserva OCI negativa valutazioni titoli obbligazionari FVOCI/HTCS |
1.753 | 90 | 9.967 | 509 | |
| - Riserva OCI negativa valutazioni partecipazioni FVOCI/HTCS |
2.829 | 145 | 2.829 | 145 | |
| Totale | 119.835 | 6.122 | 168.213 | 8.593 |
Le attività per imposte anticipate ("DTA"), contabilizzate con riferimento alle differenze temporanee deducibili, ammontano a 56 milioni di cui 55 milioni per imposte rilevate in contropartita del Conto economico e 1 milione per imposte rilevate in contropartita del patrimonio netto.
Le prime si riferiscono principalmente alla quota non ancora compensata dei benefi ci connessi alla deducibilità in esercizi futuri delle rettifi che nette su crediti vs. la clientela di esercizi pregressi (ante 2016), a svalutazioni su immobili, a svalutazioni di crediti valutati a fair value, ad accantonamenti a fondo rischi e oneri e alle componenti reddituali derivanti dalla prima adozione (fi rst time adoption) del principio contabile IFRS 9.
Le attività per imposte anticipate in contropartita del patrimonio netto attengono alla fi scalità sulle valutazioni di partecipazioni e titoli obbligazionari a FVOCI imputate al prospetto della redditività complessiva (OCI)..
| IRES | 31.12.2024 | 31.12.2023 | |||
|---|---|---|---|---|---|
| (migliaia di euro) | ammontare | effetto | ammontare | effetto | |
| differenze | fi scale | differenze | fi scale | ||
| temporanee | temporanee | ||||
| - Disallineamenti amm.to civilistico/fi scale su beni materiali e immateriali |
661 | 182 | 660 | 182 | |
| - Riprese di valore crediti a FVTPL |
6.617 | 1.820 | 6.336 | 1.742 | |
| - Riprese di valore crediti vs. banche (voce 40a SP) |
470 | 129 | 135 | 37 | |
| - Valutazioni su cambi |
- | - | 72 | 20 | |
| - Interessi di mora |
187 | 51 | 320 | 88 | |
| - Mutamento di criteri contabili (adozione IFRS 9) |
- | - | - | - | |
| - Altre |
- | - | - | - | |
| - Riserva OCI positiva valutazioni titoli obbligazionari FVOCI/HTCS (*) |
12.299 | 3.382 | 8.758 | 2.408 | |
| - Riserva OCI positiva valutazioni partecipazioni FVOCI/HTCS (*) |
12 | 3 | 17 | 5 | |
| Totale | 20.245 | 5.567 | 16.298 | 4.482 |
| IRAP 31.12.2024 |
31.12.2023 | ||||
|---|---|---|---|---|---|
| (migliaia di euro) | ammontare differenze temporanee |
effetto fi scale |
ammontare differenze temporanee |
effetto fi scale |
|
| - Disallineamenti amm.to civilistico/fi scale su beni materiali e immateriali |
- | - | - | - | |
| - Mutamento di criteri contabili (adozione IFRS 9) |
582 | 30 | 582 | 30 | |
| - Altre |
- | - | - | - | |
| - Riserva OCI negativa valutazioni titoli obbligazionari FVOCI/HTCS (*) |
12.299 | 628 | 8.758 | 447 | |
| - Riserva OCI negativa valutazioni partecipazioni FVOCI/HTCS (*) |
240 | 12 | 335 | 17 | |
| Totale | 13.120 | 670 | 9.675 | 494 |

| (migliaia di euro) | IRES | IRAP | 31.12.2024 | 31.12.2023 | |
|---|---|---|---|---|---|
| 1. | Importo iniziale | 76.057 | 84.983 | ||
| 2. | Aumenti | 3.192 | 314 | 3.506 | 12.675 |
| 2.1 | Imposte anticipate rilevate nell'esercizio | 3.192 | 314 | 3.506 | 12.158 |
| a) relative a precedenti esercizi | - | - | - | - | |
| b) dovute al mutamento di criteri contabili | - | - | - | - | |
| c) riprese di valore | - | - | - | - | |
| d) Altre | 3.192 | 314 | 3.506 | 12.158 | |
| 2.2 | Nuove imposte o incrementi di aliquote fi scali | - | - | - | - |
| 2.3 | Altri aumenti | - | - | - | 517 |
| 3. | Diminuzioni | 21.268 | 2.365 | 23.634 | 21.601 |
| 3.1 | Imposte anticipate annullate nell'esercizio | 21.268 | 2.365 | 23.634 | 21.586 |
| a) Rigiri | 21.268 | 2.365 | 23.634 | - | |
| b) svalutazioni per sopravvenuta irrecuperabilità | - | - | - | - | |
| c) mutamento di criteri contabili | - | - | - | - | |
| d) Altre | - | - | - | 21.586 | |
| 3.2 | Riduzioni di aliquote fi scali | - | - | - | - |
| 3.3 | Altre diminuzioni | - | - | - | 15 |
| a) trasformazione in crediti d'imposta di cui alla | - | - | - | - | |
| L.214/2011 | |||||
| b) altre | - | - | - | 15 | |
| 4. | Importo fi nale | 55.929 | 76.057 |
| (migliaia di euro) | IRES | IRAP | 31.12.2024 | 31.12.2023 | |
|---|---|---|---|---|---|
| 1. | Importo iniziale | 29.836 | 43.973 | ||
| 2. | Aumenti | - | - | - | - |
| 3. | Diminuzioni | 12.130 | 1.248 | 13.378 | 14.137 |
| 3.1 | Rigiri | 12.130 | 1.248 | 13.378 | 14.137 |
| 3.2 | Trasformazione in crediti d'imposta | - | - | - | - |
| a) derivante da perdite d'esercizio | - | - | - | - | |
| b) derivante da perdite fi scali | - | - | - | - | |
| 3.3 | Altre diminuzioni | - | - | - | - |
| 4. | Importo fi nale | 16.458 | 29.836 |
La movimentazione delle imposte anticipate di cui alla L. 214/2011 in contropartita a Conto economico si riferisce ai reversal relativi all'avviamento affrancato e alle rettifi che di valore su crediti verso la clientela effettuate fi no al 2015.

| (migliaia di euro) | IRES | IRAP | 31.12.2024 | 31.12.2023 | |
|---|---|---|---|---|---|
| 1. | Importo iniziale | 2.099 | 924 | ||
| 2. | Aumenti | 323 | - | 323 | 1.199 |
| 2.1 | Imposte differite rilevate nell'esercizio | 323 | - | 323 | 358 |
| a) relative a precedenti esercizi | - | - | - | - | |
| b) dovute al mutamento di criteri contabili | - | - | - | - | |
| c) altre | 323 | - | 323 | 358 | |
| 2.2 | Nuove imposte o incrementi di aliquote fi scali | - | - | - | - |
| 2.3 | Altri aumenti | - | - | - | 841 |
| 3. | Diminuzioni | 210 | - | 210 | 24 |
| 3.1 | Imposte differite annullate nell'esercizio | 210 | - | 210 | 24 |
| a) rigiri | 210 | - | 210 | - | |
| b) dovute al mutamento di criteri contabili | - | - | - | - | |
| c) altre | - | - | - | 24 | |
| 3.2 | Riduzioni di aliquote fi scali | - | - | - | - |
| 3.3 | Altre diminuzioni | - | - | - | - |
| 4. | Importo fi nale | 2.212 | 2.099 |
| (migliaia di euro) | IRES | IRAP | 31.12.2024 | 31.12.2023 | |
|---|---|---|---|---|---|
| 1. | Importo iniziale | 3.394 | 5.239 | ||
| 2. | Aumenti | 310 | 58 | 367 | 56 |
| 2.1 | Imposte anticipate rilevate nell'esercizio | 310 | 58 | 367 | 56 |
| a) relative a precedenti esercizi | - | - | - | - | |
| b) dovute al mutamento di criteri contabili | - | - | - | - | |
| c) altre | 310 | 58 | 367 | 56 | |
| 2.2 | Nuove imposte o incrementi di aliquote fi scali | - | - | - | - |
| 2.3 | Altri aumenti | - | - | - | - |
| 3. | Diminuzioni | 2.569 | 477 | 3.046 | 1.901 |
| 3.1 | Imposte anticipate annullate nell'esercizio | 2.569 | 477 | 3.046 | 1.901 |
| a) rigiri | 2.569 | 477 | 3.046 | 1.901 | |
| b) svalutazioni per sopravvenuta irrecuperabilità | - | - | - | - | |
| c) dovute al mutamento di criteri contabili | - | - | - | - | |
| d) altre | - | - | - | - | |
| 3.2 | Riduzioni di aliquote fi scali | - | - | - | - |
| 3.3 | Altre diminuzioni | - | - | - | - |
| 4. | Importo fi nale | 716 | 3.394 |
La movimentazione delle imposte anticipate in contropartita a patrimonio netto si riferisce principalmente alla contabilizzazione della fi scalità differita in contropartita alla riserva OCI negativa da valutazione di partecipazioni e titoli obbligazionari a FVOCI.

| (migliaia di euro) | IRES | IRAP | 31.12.2024 | 31.12.2023 | |
|---|---|---|---|---|---|
| 1. | Importo iniziale | 2.877 | 132 | ||
| 2. | Aumenti | 974 | 181 | 1.155 | 2.745 |
| 2.1 | Imposte differite rilevate nell'esercizio | 974 | 181 | 1.155 | 2.745 |
| a) relative a precedenti esercizi | - | - | - | - | |
| b) dovute al mutamento di criteri contabili | - | - | - | - | |
| c) altre | 974 | 181 | 1.155 | 2.745 | |
| 2.2 | Nuove imposte o incrementi di aliquote fi scali | - | - | - | - |
| 2.3 | Altri aumenti | - | - | - | - |
| 3. | Diminuzioni | 1 | 5 | 6 | - |
| 3.1 | Imposte differite annullate nell'esercizio | 1 | 5 | 6 | - |
| a) rigiri | 1 | 5 | 6 | - | |
| b) dovute al mutamento di criteri contabili | - | - | - | - | |
| c) altre | - | - | - | - | |
| 3.2 | Riduzioni di aliquote fi scali | - | - | - | - |
| 3.3 | Altre diminuzioni | - | - | - | - |
| 4. | Importo fi nale | 4.025 | 2.877 |
La movimentazione delle imposte differite in contropartita a patrimonio netto si riferisce principalmente alla contabilizzazione della fi scalità differita in contropartita alla riserva OCI positiva da valutazione di partecipazioni e titoli obbligazionari a FVOCI.
| (migliaia di euro) | 31.12.2024 | 31.12.2023 | |
|---|---|---|---|
| 1. | Attività per imposte dirette (IRES - IRAP) | 40.407 | 30.569 |
| 2. | Attività per imposte indirette ed altre imposte | 17.575 | 15.074 |
| 3. | Ritenute subite | 878 | 702 |
| 4. | Altre attività fi scali correnti | 550 | 550 |
| Totale | 59.409 | 46.895 |
| (migliaia di euro) 31.12.2024 |
31.12.2023 | ||
|---|---|---|---|
| 1. | Passività per imposte dirette | 47.582 | 40.511 |
| 2. | Passività per imposte indirette | 9.283 | 1.365 |
| 3. | Ritenute alla fonte da versare | - | - |
| 4. | Altre passività fi scali correnti | - | - |
| Totale | 56.864 | 41.876 |

Il principio contabile internazionale IAS 12 prevede che la rilevazione delle passività e delle attività fi scali differite avvenga con i seguenti criteri:
L'ammontare delle imposte anticipate iscritto in bilancio deve essere, pertanto, sottoposto a test ogni anno, per verifi care se sussista una ragionevole certezza di conseguire in futuro redditi imponibili fi scali e quindi la possibilità di recuperare le imposte anticipate.
Considerato l'ammontare di imposte anticipate iscritte, è stata effettuata un'analisi volta a verifi care se le previsioni di redditività futura siano tali da garantirne il riassorbimento e giustifi carne quindi l'iscrizione e il mantenimento in bilancio (c.d. "probability test").
In particolare, per le imposte anticipate derivanti da differenze temporanee deducibili relative a svalutazioni e perdite su crediti ("imposte anticipate qualifi cate" e "differenze temporanee qualifi cate") rileva la considerazione che, a decorrere dal periodo di imposta chiuso al 31 dicembre 2011, è stabilita la conversione in crediti di imposta delle imposte anticipate (IRES) iscritte in bilancio a fronte di perdite fi scali derivanti dalla deduzione differita di differenze temporanee qualifi cate (art. 2, comma 56-bis, D.L. 29 dicembre 2010 n. 225, introdotto dall'art. 9, D.L. 6 dicembre 2011 n. 201).
A decorrere dal periodo di imposta 2013, analoga conversione è stabilita, qualora dalla dichiarazione IRAP emerga un valore della produzione netta negativo, relativamente alle imposte anticipate (IRAP) che si riferiscono a differenze temporanee qualifi cate che abbiano concorso alla determinazione del valore della produzione netta negativo (art. 2, comma 56-bis.1, D.L. 29 dicembre 2010 n. 225, introdotto dalla L. n. 147/2013).
Tale convertibilità - che si aggiunge a quella già prevista per il caso in cui dal bilancio individuale risulti una perdita di esercizio (art. 2, commi 55 e 56, D.L. n. 225/2010, come da ultimo modifi cato dalla L. n. 147/2013) – risulta idonea ad assicurare il recupero delle imposte anticipate qualifi cate in ogni situazione, indipendentemente dalla redditività futura dell'impresa. Infatti, qualora in un determinato esercizio si verifi cassero eccedenze delle differenze temporanee qualifi cate rispetto al reddito imponibile o al valore della produzione netta, il recupero delle relative imposte anticipate non si manifesterebbe in una riduzione delle imposte correnti, ma comunque mediante l'iscrizione di imposte anticipate sulla perdita fi scale o sul valore della produzione netta negativo, convertibili in crediti d'imposta ai sensi dell'art. 2, comma 56-bis e 56-bis.1, D.L. n. 225/2010.
Si precisa che, a seguito dell'approvazione del D.L. n. 83/2015, con il quale è stata introdotta per le banche la deducibilità immediata delle perdite e delle svalutazioni su crediti vs. la clientela, lo stock di imposte anticipate trasformabili non potrà più subire incrementi.
La convertibilità delle imposte anticipate su perdite fi scali e valore netto negativo della produzione che siano determinate da differenze temporanee qualifi cate si confi gura quale suffi ciente presupposto per l'iscrizione in bilancio delle imposte anticipate qualifi cate, rendendo implicitamente superato il relativo probability test.
Tale impostazione trova peraltro conferma nel documento congiunto Banca d'Italia, Consob e ISVAP n. 5 del 15 maggio 2012 (emanato nell'ambito del Tavolo di coordinamento in materia di applicazione degli IAS/IFRS), relativo al "Trattamento contabile delle imposte anticipate derivante dalla Legge 214/2011", e nel successivo documento IAS ABI n. 112 del 31 maggio 2012 ("Credito d'imposta derivante dalla trasformazione delle attività per imposte anticipate: chiarimenti della Banca d'Italia Consob e ISVAP in materia di applicazione degli IAS/IFRS"). La verifi ca ha pertanto riguardato:
l'analisi di tali imposte anticipate non qualifi cate e delle imposte differite iscritte nel bilancio, distinguendole per tipologia di origine e, quindi, per prevedibile timing di riassorbimento;
la quantifi cazione previsionale della redditività futura della Banca, tesa a verifi care la capacità di assorbimento delle imposte anticipate di cui al precedente punto a).
L'analisi di dettaglio di cui ai punti b) e c) non si è resa necessaria per le imposte anticipate (e, conseguentemente, quelle differite) iscritte in bilancio ai fi ni IRAP, sussistendo per la quasi totalità di esse prospettive certe di utilizzo ai sensi dell'art. 2, comma 56 bis.1, D.L. n. 225/2010 e risultando le imposte anticipate IRAP "non qualifi cate" di importo trascurabile.
L'analisi effettuata ha evidenziato una base imponibile attesa ampiamente in grado di assorbire la fi scalità differita iscritta nel bilancio al 31 dicembre 2024.
| (migliaia di euro) | 31.12.2024 | 31.12.2023 | |
|---|---|---|---|
| A. Attività possedute per la vendita | |||
| A.1 Attività fi nanziarie | - | - | |
| A.2 Partecipazioni | - | - | |
| A.3 Attività materiali | 2.228 | 3.235 | |
| di cui: ottenute tramite l'escussione delle garanzie ricevute | - | - | |
| A.4 Attività immateriali | - | - | |
| A.5 Altre attività non correnti | - | - | |
| Totale (A) | 2.228 | 3.235 | |
| di cui valutate al costo | - | - | |
| di cui valutate al fair value livello 1 | - | - | |
| di cui valutate al fair value livello 2 | - | - | |
| di cui valutate al fair value livello 3 | 2.228 | 3.235 | |
| B. Attività operative cessate | |||
| B.1 Attività fi nanziarie valutate al fair value con impatto a Conto economico | - | - | |
| - attività fi nanziarie detenute per la negoziazione | - | - | |
| - attività fi nanziarie designate al fair value | - | - | |
| - altre attività fi nanziarie obbligatoriamente valutate al fair value | - | - | |
| B.2 Attività fi nanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva | - | - | |
| B.3 Attività fi nanziarie valutate al costo ammortizzato | - | - | |
| B.4 Partecipazioni | - | - | |
| B.5 Attività materiali | - | - | |
| di cui: ottenute tramite l'escussione delle garanzie ricevute | - | - | |
| B.6 Attività immateriali | - | - | |
| B.7 Altre attività | - | - | |
| Totale (B) | - | - | |
| di cui valutate al costo | - | - | |
| di cui valutate al fair value livello 1 | - | - | |
| di cui valutate al fair value livello 2 | - | - | |
| di cui valutate al fair value livello 3 | - | - | |
| C. Passività associate ad attività possedute per la vendita | |||
| C.1 Debiti | - | - | |
| C.2 Titoli | - | - | |
| C.3 Altre passività | - | - | |
| Totale (C) | - | - | |
| di cui valutate al costo | - | - | |
| di cui valutate al fair value livello 1 | - | - | |
| di cui valutate al fair value livello 2 | - | - | |
| di cui valutate al fair value livello 3 | - | - | |
| D. Passività associate ad attività operative cessate | - | - | |
| D.1 Passività fi nanziarie valutate al costo ammortizzato | - | - | |
| D.2 Passività fi nanziarie di negoziazione | - | - | |
| D.3 Passività fi nanziarie designate al fair value | - | - | |
| D.4 Fondi | - | - | |
| D.5 Altre passività | |||
| Totale (D) | - | - | |
| di cui valutate al costo | - | - | |
| di cui valutate al fair value livello 1 | - | - | |
| di cui valutate al fair value livello 2 | - | - | |
| di cui valutate al fair value livello 3 | - | - |
Alla data di bilancio non ci sono altre informazioni da segnalare.

Sezione 12 ALTRE ATTIVITÀ – VOCE 120
| (migliaia di euro) | 31.12.2024 | 31.12.2023 | |
|---|---|---|---|
| 1. | Partite viaggianti con le fi liali | 78 | 566 |
| 2. | Cauzioni | 8.253 | 8.217 |
| 3. | Partite in corso di lavorazione | 136.742 | 138.996 |
| 4. | Sospesi diversi (partite in attesa di imputazione defi nitiva) | 8.105 | 24.195 |
| 5. | Redditi maturati e scaduti da percepire | 17.102 | 13.741 |
| 6. | Valori in carico al cassiere | 60 | 44 |
| 7. | Ratei e risconti non riconducibili | 618 | 1.055 |
| 8. | Spese su beni di terzi | 10.417 | 7.780 |
| 9. | Crediti d'imposta | 183.253 | 178.834 |
| Totale | 364.627 | 373.428 |

| 31.12.2024 | 31.12.2023 | |||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Tipologia operazioni/Valori | Fair value | Fair value | ||||||
| VB | L1 | L2 | L3 | VB | L1 | L2 | L3 | |
| (migliaia di euro) | ||||||||
| 1. Debiti verso banche centrali | - | X | X | X | 766.743 | X | X | X |
| 2. Debiti verso banche | 229.126 | X | X | X | 122.409 | X | X | X |
| 2.1 Conti correnti e depositi a vista | 29.643 | X | X | X | 28.835 | X | X | X |
| 2.2 Depositi a scadenza | 67.405 | X | X | X | - | X | X | X |
| 2.3 Finanziamenti | 132.058 | X | X | X | 93.526 | X | X | X |
| 2.3.1.Pronti contro termine passivi | - | X | X | X | - | X | X | X |
| 2.3.2.Altri | 132.058 | X | X | X | 93.526 | X | X | X |
| 2.4 Debiti per impegni di riacquisto di | - | X | X | X | - | X | X | X |
| propri strumenti patrimoniali | ||||||||
| 2.5 Debiti per leasing | - | X | X | X | - | X | X | X |
| 2.6 Altri debiti | 20 | X | X | X | 48 | X | X | X |
| Totale | 229.126 | - | 172.839 | 889.152 | - | 844.084 | - |
Le operazioni Pronti contro termine passive a fronte di attività cedute e non cancellate dal bilancio sono dettagliate nella Parte E.
| 31.12.2024 | 31.12.2023 | |||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Tipologia operazioni/Valori | Fair value | Fair value | ||||||
| VB | L1 | L2 | L3 | VB | L1 | L2 | L3 | |
| (migliaia di euro) | ||||||||
| 1. Conti correnti e depositi a vista | 8.025.998 | X | X | X | 7.895.327 | X | X | X |
| 2. Depositi a scadenza | 593.770 | X | X | X | 818.869 | X | X | X |
| 3. Finanziamenti | 232.553 | X | X | X | 220.487 | X | X | X |
| 3.1. Pronti contro termine passivi | 190.061 | X | X | X | 188.411 | X | X | X |
| 3.2. Altri | 42.492 | X | X | X | 32.076 | X | X | X |
| 4. Debiti per impegni di riacquisto di | - | X | X | X | - | X | X | X |
| propri strumenti patrimoniali | ||||||||
| 5. Debiti per leasing | 20.077 | X | X | X | 19.208 | X | X | X |
| 6. Altri debiti | 36.483 | X | X | X | 63.932 | X | X | X |
| Totale | 8.908.881 | - | 8.874.100 | - | 9.017.823 | - | 8.957.488 | - |
| (migliaia di euro) | 31.12.2024 | 31.12.2023 | |||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| VB | Fair value | VB | Fair value | ||||||
| L1 | L2 | L3 | L1 | L2 | L3 | ||||
| (migliaia di euro) | |||||||||
| A. | Titoli | ||||||||
| 1. Obbligazioni | 1.130.182 | - | 1.053.825 | 76.357 | 719.766 | - | 643.480 | 76.286 | |
| 1.1 Strutturate | - | - | - | - | - | - | - | - | |
| 1.2 Altre | 1.130.182 | - | 1.053.825 | 76.357 | 719.766 | - | 643.480 | 76.286 | |
| 2. Altri titoli | - | - | - | - | - | - | - | - | |
| 2.1 Strutturati | - | - | - | - | - | - | - | - |
2.2 Altri - - - - - - - - Totale 1.130.182 - 1.053.825 76.357 719.766 - 643.480 76.286
Alla data di bilancio non sono presenti debiti strutturati verso banche.
Di seguito le principali caratteristiche degli strumenti in essere al 31 dicembre 2024:
| Emissione 01.08.2017 | Emissione 09.09.2022 | |
|---|---|---|
| Grado di Subordinazione | Passività subordinate qualifi cabili Tier 2 | Passività subordinate qualifi cabili Tier 2 |
| ISIN | XS1663201942 | XS2530769921 |
| Ammontare | 5.000.000 | 70.000.000 |
| Data di Emissione | 17.08.2017 | 09.09.2022 |
| Data di Scadenza | 17.08.2029 | 09.09.2032 |
| Valuta | EUR | EUR |
| Tasso | 5,625% | 9,00% annuo, pagabile posticipato fi no al 09.09.2027 (pari a 5yr MS + 673.4 bps), poi reset del tasso al fi xing mid-swap + margine di 673.4 bps |
| Prezzo | 100 | 100 |
| Quotazione | Luxembourg Stock Exchange | Luxembourg Stock Exchange |
Alla data di bilancio non sono presenti debiti strutturati.
I debiti per leasing al 31 dicembre 2024 ammontano a 20,1 milioni, di questi 1,8 hanno scadenza fra 1 e 2 anni, 5,2 milioni fra 3 e 5 anni, 6,9 milioni fra 6 e 8 anni, e i restanti 6,2 milioni fra 9 e 12 anni.
Nell'anno 2024 sono stati pagati affi tti per complessivi € 5,2 milioni.

| (migliaia di euro) | 31.12.2024 | 31.12.2023 | |||||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| VN | FV | FV * | VN | FV | FV * | ||||||
| L1 | L2 | L3 | L1 | L2 | L3 | ||||||
| A. | Passività per cassa | ||||||||||
| 1. Debiti verso banche | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | |
| 2. Debiti verso clientela | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | |
| 3. Titoli di debito | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | |
| 3.1 Obbligazioni | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | |
| 3.1.1 Strutturate | - | - | - | - | X | - | - | - | - | X | |
| 3.1.2 Altre obbligazioni | - | - | - | - | X | - | - | - | - | X | |
| 3.2 Altri titoli | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | |
| 3.2.1 Strutturati | - | - | - | - | X | - | - | - | - | X | |
| 3.2.2 Altri | - | - | - | - | X | - | - | - | - | X | |
| Totale A | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | |
| B. | Strumenti derivati | ||||||||||
| 1. Derivati fi nanziari | - | 47 | - | - | - | - | 107 | - | - | - | |
| 1.1 Di negoziazione | X | 47 | - | - | X | X | 107 | - | - | X | |
| 1.2 Connessi con la fair value option | X | - | - | - | X | X | - | - | - | X | |
| 1.3 Altri | X | - | - | - | X | X | - | - | - | X | |
| 2. Derivati creditizi | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | |
| 2.1 Di negoziazione | X | - | - | - | X | X | - | - | - | X | |
| 2.2 Connessi con la fair value option | X | - | - | - | X | X | - | - | - | X | |
| 2.3 Altri | X | - | - | - | X | X | - | - | - | X | |
| Totale B | X | 47 | - | - | X | X | 107 | - | - | X | |
| Totale (A+B) | X | 47 | - | - | X | X | 107 | - | - | X |
FV fair value
FV* fair value calcolato escludendo le variazioni di valore dovute al cambiamento del merito creditizio dell'emittente rispetto alla data di emissione
Alla data di bilancio non sono presenti passività fi nanziarie di negoziazione subordinate.
Alla data di bilancio non sono presenti passività fi nanziarie di negoziazione relative a debiti strutturati.

Sezione 3 PASSIVITÀ FINANZIARIE DESIGNATE AL FAIR VALUE – VOCE 30
Alla data di bilancio non sono presenti passività fi nanziarie designate al fair value.
Alla data di bilancio non sono presenti passività fi nanziarie subordinate valutate al fair value.
Sezione 4 DERIVATI DI COPERTURA – VOCE 40
| (migliaia di euro) | Fair value 31.12.2024 | Fair value 31.12.2023 | VN | ||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| L1 | L2 L3 |
L1 | L2 | L3 | |||||
| A. | Derivati fi nanziari | - | 5.094 | - | 110.000 | - | 4.965 | - | 110.000 |
| 1) - |
- | 5.094 | - | 110.000 | - | 4.965 | - | 110.000 | |
| 2) - |
- | - | - | - | - | - | - | - | |
| 3) - |
- | - | - | - | - | - | - | - | |
| B. | Derivati creditizi | - | - | - | - | - | - | - | - |
| 1) - |
- | - | - | - | - | - | - | - | |
| 2) - |
- | - | - | - | - | - | - | - | |
| Totale | - | 5.094 | - | 110.000 | - | 4.965 | - | 110.000 |
VN = valore nominale L1 = Livello 1 L2 = Livello 2 L3 = Livello 3
| emarket sdir storage |
|---|
| CERTIFIED |
| Fair value | Flussi fi nanziari | |||||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| (migliaia di euro) | Specifi ca | |||||||||
| Operazioni/Tipologia di | titoli di debito |
titoli di capitale |
valute e | Investi | ||||||
| copertura | e tassi di | e indici | oro | Credito | merci | altri | Generica | Specifi ca | Generica | menti |
| interesse | azionari | esteri | ||||||||
| 1. Attività fi nanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva |
- | - | - | - | X | X | X | - | X | X |
| 2. Attività fi nanziarie valutate al costo ammortizzato |
5.094 | X | - | - | X | X | X | - | X | X |
| 3. Portafoglio | X | X | X | X | X | X | - | X | - | X |
| 4. Altre operazioni | - | - | - | - | - | - | X | - | X | - |
| Totale attività | 5.094 | - | - | - | - | - | - | - | - | - |
| 1. Passività fi nanziarie | - | X | - | - | - | - | X | - | X | X |
| 2. Portafoglio | X | X | X | X | X | X | - | X | - | X |
| Totale passività | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - |
| 1. Transazioni attese | X | X | X | X | X | X | X | - | X | X |
| 2. Portafoglio di attività | X | X | X | X | X | X | - | X | - | - |
Nella tabella è indicato il fair value negativo dei derivati di copertura, suddiviso in relazione all'attività o alla passività coperta e alla tipologia di copertura realizzata.
Si tratta di contratti derivati di copertura specifi ca di fair value dei titoli di debito dell'attivo.
Alla data di bilancio non sono presenti passività fi nanziarie oggetto di copertura generica.
e passività fi nanziarie
Per quanto riguarda le informazioni di questa sezione, si rimanda a quanto esposto nella Sezione 10 dell'attivo..
Per quanto riguarda le informazioni di questa sezione, si rimanda a quanto esposto nella Sezione 11 dell'attivo.

Sezione 8 ALTRE PASSIVITÀ – VOCE 80
| (migliaia di euro) | 31.12.2024 | 31.12.2023 | |
|---|---|---|---|
| 1. | Rettifi che di partite illiquide relative a portafoglio effetti | 111.983 | 20.779 |
| 2. | Partite viaggianti con le fi liali | - | - |
| 3. | Somme a disposizione diversi (banche, fornitori ecc.) | 96.008 | 103.437 |
| 4. | Somme a disposizione della clientela | 73.914 | 114.836 |
| 5. | Partite in corso di lavorazione (bonifi ci ecc.) | 16.987 | 9.781 |
| 6. | Altre partite per diversi creditori | 3.049 | 4.714 |
| 7. | Ratei e risconti non riconducibili | 202 | 301 |
| 8. | Ritenute e imposte da riversare | 22.546 | 34.909 |
| Totale | 324.689 | 288.757 |
| (migliaia di euro) | 31.12.2023 | ||
|---|---|---|---|
| A. | Esistenze iniziali | 12.411 | 12.743 |
| B. | Aumenti | 438 | 615 |
| B.1. Accantonamento dell'esercizio | 438 | 492 | |
| B.2. Altre variazioni | - | 123 | |
| C. | Diminuzioni | 1.158 | 947 |
| C.1. Liquidazioni effettuate | 946 | 947 | |
| C.2. Altre variazioni | 212 | - | |
| D. | Rimanenze fi nali | 11.691 | 12.411 |
Come descritto nella Parte A – Politiche contabili, a seguito della riforma della previdenza complementare, il trattamento di fi ne rapporto del personale contabilizzato nella presente voce di bilancio si riferisce, alla sola quota maturata sino al 31 dicembre 2006.
L'accantonamento non comprende pertanto le quote che per effetto della citata riforma sono versate a forme di previdenza complementare oppure al fondo di Tesoreria presso l'INPS. In tal caso, le quote di trattamento di fi ne rapporto del personale maturande a partire dal 1° gennaio 2007 confi gurano un "piano a contribuzione defi nita" e sono rilevate tra i costi del personale nella sottovoce "indennità di fi ne rapporto", sulla base dei contributi dovuti senza l'applicazione di metodologie di calcolo attuariali, in contropartita alla rilevazione della voce patrimoniale "Altre passività" o di un'uscita di disponibilità liquide.
La valutazione attuariale del TFR è stata realizzata in base alla metodologia dei "benefi ci maturati" secondo il criterio del Credito Unitario Previsto ("Projected Unit Credit") disciplinato dai paragrafi 70-74 e 75-98 dello IAS 19, si fonda sulle seguenti principali ipotesi di tipo demografi co, economico e fi nanziario:

| Principali ipotesi demografi che ed attuariali per la valutazione del fondo TFR | ||||
|---|---|---|---|---|
| Tasso di sopravvivenza dei dipendenti |
Tavola di sopravvivenza RG48 pubblicate dalla Ragioneria Generale dello Stato. | |||
| Frequenze ed ammontare delle anticipazioni di TFR |
Sono state determinate in funzione dell'esperienza storica distinte per anzianità di servizio. Per l'esercizio in corso è stato utilizzato un valore del 1,50%. |
|||
| Inabilità | Tavole INPS distinte per età e sesso | |||
| Frequenze del turnover | Determinate in funzione dell'esperienza storica per la società e per aziende analoghe distinte per età e sesso e pari al 2,00%. |
|||
| Probabilità di pensionamento | 100% al raggiungimento del requisito di pensionamento previsto dall'Assicurazione Generale Obbligato ria (AGO). |
|||
| Tasso annuo di attualizzazione | è stato desunto, coerentemente con il par. 83 dello IAS 19, dall'indice Iboxx Corporate AA con duration 7-10 rilevato alla data della valutazione. A tal fi ne si è scelto il rendimento avente durata comparabile alla duration del collettivo di lavoratori oggetto della valutazione è pari a 3,18%. |
|||
| Tasso annuo di infl azione | 2,00% per tutto l'orizzonte di riferimento | |||
| Tasso annuo di incremento del TFR |
3,00% per tutto l'orizzonte di riferimento |
| Altre informazioni | 31.12.2024 |
|---|---|
| Service cost pro futuro annuo | 0,00 |
| Duration del piano | 7,6 |
Si precisa che i criteri sottostanti le assunzioni demografi che ed attuariali sopra riportate sono sostanzialmente allineati a quelli utilizzati nello scorso esercizio.
Tenuto conto del tenore dello IAS 19 nonché dell'assenza di specifi che prescrizioni da parte di Enti regolatori, si ritiene che l'identifi cazione e la scelta del tasso in oggetto rappresenti una delle numerose valutazioni e stime che i principi contabili IFRS richiedono nell'ambito della predisposizione del bilancio. In particolare, Il principio specifi ca, che il tasso di attualizzazione deve essere determinato con riferimento ai rendimenti di mercato, alla data di chiusura dell'esercizio, di titoli di aziende primarie del paese in cui opera l'entità ("high quality corporate bond yield") e, alternativamente, in assenza di un mercato spesso per tali titoli, con riferimento ai rendimenti di mercato di titoli governativi.
Per l'esercizio 2024 il tasso annuo di attualizzazione utilizzato per la determinazione del valore attuale dell'obbligazione è stato desunto, coerentemente con il par. 83 dello IAS 19, dall'indice Iboxx Corporate AA con duration 7-10 rilevato alla data della valutazione. A tal fi ne si è scelto il rendimento avente durata comparabile alla duration del collettivo di lavoratori oggetto della valutazione.
Il riferimento alla classe di rating "AA" è conseguente alle precisazioni fornite dall'IFRS Interpretations Committee, nel corso del secondo semestre del 2013, in base alle quali la "primaria qualità" deve intendersi in senso assoluto e pertanto non passibile di cambiamenti da un esercizio all'altro per tenere conto della numerosità delle aziende rientranti negli emittenti del paniere "high quality corporate bond yield".
In particolare, lo stesso IFRS Interpretations Committee specifi ca che la signifi catività del paniere "high quality corporate bond yield" deve essere valutata includendo le obbligazioni emesse da imprese di altri paesi, purché denominate nella stessa valuta con la quale saranno pagati i benefi ci ai dipendenti.

In ottemperanza a quanto previsto dallo IAS 19, sono fornite le seguenti informazioni aggiuntive:
| Analisi di sensitività dei principali parametri valutativi sui dati al 31.12.2024 (i valori rappresentano la variazione generata sul valore IAS del piano) |
Parametri valutativi | DBO |
|---|---|---|
| (migliaia di euro) | ||
| Tasso di turnover | +1,00% | 11.720,45 |
| Tasso di turnover | -1,00% | 11.659,26 |
| Tasso di infl azione | +0,25% | 11.814,56 |
| Tasso di infl azione | -0,25% | 11.568,90 |
| Tasso di attualizzazione | +0,25% | 11.498,51 |
| Tasso di attualizzazione | -0,25% | 11.888,47 |
| Service Cost e Duration | Parametri valutativi |
|---|---|
| Service Cost pro futuro annuo | 0,00 |
| Duration del piano | 7,6 |
| Erogazioni future stimate | ||
|---|---|---|
| Anni | ||
| 1 | 1.145.089,99 | |
| 2 | 863.942,36 | |
| 3 | 465.851,00 | |
| 4 | 919.554,37 | |
| 5 | 1.262.138,74 | |
| (migliaia di euro) | 31.12.2024 | 31.12.2023 | |
|---|---|---|---|
| 1. | Fondi per rischio di credito relativo a impegni e garanzie fi nanziarie rilasciate | 8.480 | 8.675 |
| 2. | Fondi su altri impegni e altre garanzie rilasciate | - | - |
| 3. | Fondi di quiescenza aziendali | - | - |
| 4. | Altri fondi rischi ed oneri | 40.416 | 42.022 |
| 4.1 controversie legali e fi scali | 40.416 | 42.022 | |
| 4.2 oneri per il personale | - | - | |
| 4.3 Altri | - | - | |
| Totale | 48.896 | 50.697 |
| (migliaia di euro) | Fondi di quiescenza |
Altri fondi per rischi ed oneri |
Totale | |
|---|---|---|---|---|
| A. | Esistenze iniziali | - | 42.022 | 42.022 |
| B. | Aumenti | - | 631 | 631 |
| B.1. Accantonamento dell'esercizio | - | 496 | 496 | |
| B.2. Variazioni dovute al passare del tempo | - | - | - | |
| B.3. Variazioni dovute a modifi che del tasso di sconto | - | 135 | 135 | |
| B.4. Altre variazioni | - | - | ||
| C. | Diminuzioni | - | 2.237 | 2.237 |
| C.1. Utilizzo nell'esercizio | - | 1.388 | 1.388 | |
| C.2. Variazioni dovute a modifi che del tasso di sconto | - | - | - | |
| C.3. Altre variazioni | - | 849 | 849 | |
| D. | Rimanenze fi nali | - | 40.416 | 40.416 |
| Fondi per rischio di credito relativo a impegni e garanzie ondi per rischio di credito relativo a impegni e garanzie fi nanziarie rilasciate nanziarie |
||||||
|---|---|---|---|---|---|---|
| Primo stadio rimo | Secondo stadio econdo |
Terzo stadio erzo | impaired acquisiti/e mpaired acquisiti/e o originati/e |
Totale | ||
| (migliaia di euro) migliaia di |
||||||
| 1. Impegni a erogare fondi . Impegni a erogare fondi |
391 | 74 | 3.807 | - | 4.272 | |
| 2. Garanzie . Garanzie fi nanziarie rilasciate nanziarie rilasciate |
974 | 1.613 | 1.621 | - | 4.208 | |
| Totale | 1.365 | 1.687 | 5.428 | - | 8.480 |
Alla data di bilancio non sono presenti fondi su altri impegni e altre garanzie rilasciate.
Alla data di bilancio non sono presenti fondi di quiescenza a prestazione defi nita.
La voce "Fondi per rischi ed oneri", sottovoce "Altri fondi per rischi ed oneri", pari a 40,4 milioni, comprende gli accantonamenti a fronte delle passivitá potenziali, comprensivi delle relative spese.
Alla data di bilancio non vi sono azioni rimborsabili.

| 31.12.2024 | 31.12.2023 | |
|---|---|---|
| - Numero azioni o quote proprie | 50.498.438 | 50.498.438 |
| di cui azioni proprie in portafoglio | 551.172 | 2.362.914 |
Al 31 dicembre 2024 il capitale sociale risulta pari a euro 201.993.752 ed è costituito da n. 50.498.438 azioni ordinarie, prive di indicazione del valore nominale. Pertanto, il capitale sociale riferibile a ciascuna azione può essere determinato dividendo il capitale sociale complessivo per il numero delle azioni in circolazione.
Alla data del 31 dicembre 2024, Volksbank detiene 551.172 azioni proprie in portafoglio.
Tutte le azioni ordinarie in circolazione risultano sottoscritte e interamente versate. Le azioni non hanno vincoli o privilegi di sorta ed ogni azione ha i medesimi diritti in termine di riscossione dei dividendi e di rimborso del capitale. Non sono presenti categorie di azioni diverse dalle azioni ordinarie.
| Ordinarie | Altre | ||
|---|---|---|---|
| A. | Azioni esistenti all'inizio dell'esercizio | 50.498.438 | - |
| - interamente liberate | 50.498.438 | - | |
| - non interamente liberate | - | - | |
| A.1 | Azioni proprie (-) | (2.362.914) | - |
| A.2 | Azioni in circolazione: esistenze iniziali | 48.135.524 | - |
| B. | Aumenti | 1.877.137 | - |
| B.1 | Nuove emissioni | - | - |
| a pagamento: | - | - | |
| - operazioni di aggregazione di imprese | - | - | |
| - conversione di obbligazioni | - | - | |
| - esercizio di warrant | - | - | |
| - altre | - | - | |
| a titolo gratuito: | - | - | |
| - a favore dei dipendenti | - | - | |
| - a favore degli amministratori | - | - | |
| - altre | - | - | |
| B.2 | Vendita di azioni proprie | 1.877.137 | - |
| B.3 | Altre variazioni | - | - |
| C. | Diminuzioni | 65.395 | - |
| C.1 | Annullamento | - | - |
| C.2 | Acquisto di azioni proprie | 65.395 | - |
| C.3 | Operazioni di cessione di imprese | - | - |
| C.4 | Altre variazioni | - | - |
| D. | Azioni in circolazione: rimanenze fi nali | 49.947.266 | - |
| D.1 | Azioni proprie (+) | 551.172 | - |
| D.2 | Azioni esistenti alla fi ne dell'esercizio | 50.498.438 | - |
| - interamente liberate | 50.498.438 | - | |
| - non interamente liberate | - | - |
Alla data di bilancio non vi sono ulteriori informazioni da segnalare.

| (migliaia di euro) | 31.12.2024 | 31.12.2023 | |
|---|---|---|---|
| 1. | Riserva legale | 138.200 | 138.200 |
| 2. | Riserva straordinaria | 265.627 | 240.469 |
| 3. | Riserva acquisto azioni proprie | - | - |
| 4. | Riserva da concentrazione (legge 30.07.1990/218) | 8.584 | 8.584 |
| 5. | Altre riserve | 18.850 | (14.636) |
| Totale | 431.261 | 372.617 |
Ai sensi dell'art. 2427, comma 1, n. 7 bis del Codice Civile, si riporta il riepilogo delle voci di Patrimonio Netto distinte secondo la loro origine e con l'indicazione della possibilità di utilizzo e distribuibilità nonché della loro utilizzazione nei tre precedenti esercizi.
| Natura/descrizione | Importo | Possibilità di | Quota | Riepilogo delle utilizzazioni nei | |
|---|---|---|---|---|---|
| (migliaia di euro) | utilizzazione | disponibile | tre precedenti esercizi | ||
| Copertura perdite | Altri utilizzi | ||||
| Capitale | 201.994 | - | - | ||
| Azioni proprie | (5.523) | - | - | ||
| Sovrapprezzi di emissione | 259.774 | A(1),B,C | 259.774 | - | (39.014) |
| Riserve di utili | |||||
| - Riserva legale | 138.200 | A(2),B | 97.801 | ||
| - Riserva straordinaria | 265.627 | A,B,C | 265.627 | ||
| - Riserva indisp. ex art. 6 D.Lgs. 38/2005 | 1.444 | B, (*) | - | ||
| - altre: | |||||
| a) Riserva speciale Legge 218/90 | 8.584 | A,B,C (3) | 8.584 | ||
| b) Riserve da FTA | (16.384) | A,B,C | - | ||
| c) Riserve da cessione titoli di capitale valutati al fair | (1.487) | A,B,C | - | ||
| value con impatto sulla redditività complessiva | |||||
| d) Riserva IFRS 2 per piano incentivazione del | 108 | A | - | ||
| personale | |||||
| e) Riserva imposta straordinaria ex art.26 D.L. | 35.170 | (4) | - | ||
| 104/2023 | |||||
| Riserve di valutazione | |||||
| Titoli di capitale designati al fair value con impatto sulla | (2.460) | (*) | - | ||
| redditività complessiva | |||||
| Attività fi nanziarie (diverse dai titoli di capitale) valutate | 7.417 | (*) | - | ||
| al fair value con impatto sulla redditività complessiva | |||||
| Utili (perdite) attuariali relativi a piani previdenziali a | (965) | (*) | - | ||
| benefi ci defi niti | |||||
| Strumenti di capitale | - | - | |||
| Utili/Perdite portati a nuovo | 126.478 | - | |||
| Totale | 1.017.977 | - | - | (39.014) |
A = per aumento gratuito di capitale
B = per copertura perdite
C = per distribuzione ai soci
(*) La riserva è indisponibile ai sensi dell'art 6 del D.lgs. 38/2005
(1) La riserva può essere distribuita per la sola parte eccedente all'ammontare necessario affi nché la riserva legale raggiunga il quinto del capitale sociale (art. 2431 cod. civ.).
(2) La riserva può utilizzata esclusivamente per la parte che eccede il quinto del capitale sociale (art. 2430, comma 1 cod. civ.).
Alla data di bilancio non sono presenti strumenti di capitale diversi dalle azioni ordinarie.
Alla data di bilancio non ci sono ulteriori informazioni da segnalare.
| Valore nominale su impegni e garanzie fi nanziarie rilasciate | ||||||
|---|---|---|---|---|---|---|
| Primo stadio | Secondo stadio | Terzo stadio | impaired acquisiti/e o originati/e |
31.12.2024 | 31.12.2023 | |
| (migliaia di euro) | ||||||
| 1. Impegni a erogare fondi | - | - | - | - | 2.678.253 | 2.647.206 |
| a) Banche Centrali | - | - | - | - | - | - |
| b) Amministrazioni pubbliche | 356.666 | - | - | - | 356.666 | 355.654 |
| c) Banche | 15.657 | - | - | - | 15.657 | 17.475 |
| d) Altre società fi nanziarie | 49.096 | 151 | - | - | 49.247 | 31.592 |
| e) Società non fi nanziarie | 1.724.947 | 214.361 | 25.082 | - | 1.964.390 | 1.918.397 |
| f) Famiglie | 255.428 | 35.827 | 1.038 | - | 292.293 | 324.088 |
| 2. Garanzie fi nanziarie rilasciate | - | - | - | - | 458.813 | 429.138 |
| a) Banche Centrali | - | - | - | - | - | - |
| b) Amministrazioni pubbliche | 330 | - | - | - | 330 | 489 |
| c) Banche | 369 | - | - | - | 369 | 23.147 |
| d) Altre società fi nanziarie | 4.129 | 15 | - | - | 4.144 | 2.763 |
| e) Società non fi nanziarie | 367.465 | 50.788 | 4.612 | - | 422.865 | 369.250 |
| f) Famiglie | 26.563 | 4.424 | 118 | - | 31.105 | 33.489 |
Gli impegni ad erogare fondi ad utilizzo incerto verso la clientela si riferiscono principalmente alla clientela corporate.
Alla data di bilancio non sono presenti altri impegni e altre garanzie rilasciate.
| (migliaia di euro) | 31.12.2024 | 31.12.2023 | |
|---|---|---|---|
| 1. | Attività fi nanziarie valutate al fair value con impatto a Conto economico | 117.115 | 21.647 |
| 2. | Attività fi nanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva | 246.912 | 142.271 |
| 3. | Attività fi nanziarie valutate al costo ammortizzato | 2.541.652 | 4.867.524 |
| 4. | Attività materiali | - | - |
| di cui: attività materiali che costituiscono rimanenze | - | - |
Le attività costituite a garanzia di proprie passività e impegni per operazioni di pronti contro termine di raccolta ammontano a 184,00 milioni, mentre i titoli a cauzione e garanzia di altre operazioni sono iscritti per 368,2 milioni.
| Tipologia servizi | ||||||
|---|---|---|---|---|---|---|
| (migliaia di euro) | ||||||
| 1. | Esecuzione di ordini per conto della clientela | - | ||||
| a) Acquisti | - | |||||
| 1. Regolati | - | |||||
| 2. Non regolati | - | |||||
| b) Vendite | - | |||||
| 1. Regolate | - | |||||
| 2. Non regolate | - | |||||
| 2. | Gestioni individuali di portafogli | - | ||||
| 3. | Custodia e amministrazione di titoli | 5.972.128 | ||||
| a) Titoli di terzi in deposito: connessi con lo svolgimento di banca depositaria (escluse le gestioni di portafoglio) | - | |||||
| 1. titoli emessi dalla banca che redige il bilancio | - | |||||
| 2. altri titoli | - | |||||
| b) Titoli di terzi in deposito (escluse gestioni di portafoglio): altri | 14.385 | |||||
| 1. titoli emessi dalla banca che redige il bilancio | - | |||||
| 2. altri titoli | 14.385 | |||||
| c) Titoli di terzi depositati presso terzi | 2.550.278 | |||||
| d) Titoli di proprietà depositati presso terzi | 3.407.466 | |||||
| 4. | Altre operazioni | - |
Alla data di bilancio non si segnalano attività fi nanziarie oggetto di compensazione in bilancio, oppure soggette ad accordi-quadro di compensazione o ad accordi similari.
Alla data di bilancio non si segnalano passività fi nanziarie oggetto di compensazione in bilancio, oppure soggette ad accordi-quadro di compensazione o ad accordi similari.
Alla data di bilancio non si segnalano operazioni di prestito titoli.
Alla data di bilancio non si segnalano attività di controllo congiunto.

Sezione 1 INTERESSI – VOCI 10 E 20
| Voci/Forme tecniche (migliaia di euro) |
Titoli di debito | Finanziamenti | Altre | 31.12.2024 | 31.12.2023 | |
|---|---|---|---|---|---|---|
| operazioni | ||||||
| 1. Attività fi nanziarie valutate al fair value con impatto a | ||||||
| Conto economico: | ||||||
| 1.1 Attività fi nanziarie detenute per la negoziazione | 55 | - | - | 55 | 80 | |
| 1.2 Attività fi nanziarie designate al fair value | - | - | - | - | - | |
| 1.3 Altre attività fi nanziarie obbligatoriamente valutate | ||||||
| al fair value | 10 | 615 | - | 625 | 731 | |
| 2. Attività fi nanziarie valutate al fair value con impatto sulla | ||||||
| redditività complessiva | 25.604 | - | X | 25.604 | 33.302 | |
| 3. Attività fi nanziarie valutate al costo ammortizzato: | ||||||
| 3.1 Crediti verso banche | - | 6.984 | - | 6.984 | 15.687 | |
| 3.2 Crediti verso clientela | 78.758 | 330.215 | - | 408.973 | 388.391 | |
| 4. Derivati di copertura | X | X | 992 | 992 | 569 | |
| 5. Altre attività | X | X | 14.368 | 14.368 | 9.510 | |
| 6. Passività fi nanziarie | X | X | X | - | 14 | |
| Totale | 104.427 | 337.814 | 15.360 | 457.601 | 448.284 | |
| di cui: interessi attivi su attività fi nanziarie impaired | 11.381 | 11.381 | 11.574 | |||
| di cui: interessi attivi su leasing fi nanziario | X | - | X | - | - |
La voce include anche gli interessi attivi sui titoli oggetto di operazioni pronti contro termine di raccolta. La voce interessi attivi su crediti verso clientela include, per 0,6 milioni, gli effetti derivanti dall'ammortamento, secondo il metodo del tasso di interesse effettivo, del fair value dei crediti identifi cato durante il processo di Purchase Price Allocation (PPA) del Gruppo Banca Popolare di Marostica.
| (migliaia di euro) | 31.12.2024 | 31.12.2023 |
|---|---|---|
| a) su attività in valuta |
115 | 73 |
| Voci/Forme tecniche | Debiti | Titoli | Altre | 31.12.2024 | 31.12.2023 |
|---|---|---|---|---|---|
| (migliaia di euro) | operazioni | ||||
| 1. Passività fi nanziarie valutate al costo ammortizzato | - | - | - | - | - |
| 1.1 Debito verso banche centrali | (9.648) | X | X | (9.648) | (54.851) |
| 1.2 Debiti verso banche | (13.410) | X | X | (13.410) | (10.576) |
| 1.3 Debiti verso clientela | (140.340) | X | X | (140.340) | (94.824) |
| 1.4 Titoli in circolazione | X | (28.994) | X | (28.994) | (12.518) |
| 2. Passività fi nanziarie di negoziazione | - | - | - | - | - |
| 3. Passività fi nanziarie valutate al fair value | - | - | - | - | - |
| 4. Altre passività e fondi | X | X | - | - | - |
| 5. Derivati di copertura | X | X | - | - | - |
| 6. Attività fi nanziarie | X | X | X | - | - |
| Totale | (163.398) | (28.994) | - | (192.392) | (172.769) |
| di cui: interessi passivi relativi ai debiti per leasing | (239) | X | X | (239) | (221) |
| (migliaia di euro) | 31.12.2024 | 31.12.2023 |
|---|---|---|
| a) su passività in valuta |
(7.415) | (5.229) |
| (migliaia di euro) | 31.12.2024 | 31.12.2023 | |
|---|---|---|---|
| a) | Differenziali positivi relativi a operazioni di copertura | 992 | - |
| b) | Differenziali negativi relativi a operazioni di copertura | - | - |
| c) | Saldo (A-B) | 992 | - |

Sezione 2 LE COMMISSIONI – VOCI 40 E 50
| Tipologia servizi/Valori | 31.12.2024 | 31.12.2023 | |
|---|---|---|---|
| (migliaia di euro) | |||
| a) | Strumenti fi nanziari | 4.255 | 3.930 |
| 1. Collocamento titoli | 311 | 376 | |
| 1.1 Con assunzione a fermo e/o sulla base di un impegno irrevocabile | - | - | |
| 1.2 Senza impegno irrevocabile | 311 | 376 | |
| 2. Attività di ricezione e trasmissione di ordini e esecuzione di ordini per conto dei clienti | 1.936 | 1.692 | |
| 2.1 Ricezione e trasmissione di ordini di uno o più strumenti fi nanziari | 1.936 | 1.692 | |
| 2.2 Esecuzione di ordini per conto dei clienti | - | - | |
| 3. Altre commissioni connesse con attività legate a strumenti fi nanziari | 2.008 | 1.862 | |
| di cui: negoziazione per conto proprio | 1.555 | 1.444 | |
| di cui: gestione di portafogli individuali | 453 | - | |
| b) | Corporate fi nance | - | - |
| 1. Consulenza in materia di fusioni e acquisizioni | - | - | |
| 2. Servizi di tesoreria | - | - | |
| 3. Altre commissioni connesse con servizi di corporate fi nance | - | - | |
| c) | Attività di consulenza in materia di investimenti | - | - |
| d) | Compensazione e regolamento | - | - |
| e) | Custodia e amministrazione | - | - |
| 1. Banca depositaria | - | - | |
| 2. Altre commissioni legate all'attività di custodia e amministrazione | - | - | |
| f) | Servizi amministrativi centrali per gestioni di portafogli collettive | - | - |
| g) | Attività fi duciaria | - | - |
| h) | Servizi di pagamento | 52.958 | 50.791 |
| 1. Conti correnti | 27.252 | 26.930 | |
| 2. Carte di credito | 6.180 | 5.980 | |
| 3. Carte di debito ed altre carte di pagamento | 9.627 | 8.298 | |
| 4. Bonifi ci e altri ordini di pagamento | 6.250 | 5.933 | |
| 5. Altre commissioni legate ai servizi di pagamento | 3.649 | 3.650 | |
| i) | Distribuzione di servizi di terzi | 36.376 | 32.529 |
| 1. Gestioni di portafoglio collettive | 23.327 | 20.742 | |
| 2. Prodotti assicurativi | 12.909 | 11.501 | |
| 3. Altri prodotti | 140 | 286 | |
| di cui: gestioni di portafogli individuali | - | - | |
| j) | Finanza strutturata | - | 6 |
| k) | Attività di servicing per operazioni di cartolarizzazione | 312 | 115 |
| l) | Impegni a erogare fondi | 16.598 | 17.881 |
| m) Garanzie fi nanziarie rilasciate | 4.178 | 3.647 | |
| di cui: derivati sui crediti | - | - | |
| n) | Operazioni di fi nanziamento | 2.074 | 1.875 |
| di cui: per operazioni di factoring | - | - | |
| o) | Negoziazione di valute | 744 | 659 |
| p) | Merci | - | - |
| q) | Altre commissioni attive | 2.130 | 3.467 |
| di cui: per attività di gestione di sistemi multelaterali di scambio | - | - | |
| di cui: per attività di gestione di sistemi organizzati di negoziazione | - | - | |
| Totale | 119.625 | 114.900 |

| Canali/Valori (migliaia di euro) |
31.12.2024 | 31.12.2023 | |
|---|---|---|---|
| a) | Presso propri sportelli: | 36.687 | 32.905 |
| 1. gestioni di portafogli | - | - | |
| 2. collocamento di titoli | 311 | 376 | |
| 3. servizi e prodotti di terzi | 36.376 | 32.529 | |
| b) | Offerta fuori sede: | - | 1 |
| 1. gestioni di portafogli | - | - | |
| 2. collocamento di titoli | - | - | |
| 3. servizi e prodotti di terzi | - | 1 | |
| c) | Altri canali distributivi: | - | - |
| 1. gestioni di portafogli | - | - | |
| 2. collocamento di titoli | - | - | |
| 3. servizi e prodotti di terzi | - | - | |
| (migliaia di euro) a) Strumenti fi nanziari (621) di cui: negoziazione di strumenti fi nanziari (621) di cui: collocamento di strumenti fi nanziari - di cui: gestione di portafogli individuali - - Proprie - - Delegate a terzi - b) Compensazione e regolamento (67) c) Custodia e amministrazione (508) d) Servizi di incasso e pagamento (6.192) di cui: carte di credito, carte di debito e altre carte di pagamento (5.670) e) Attività di servicing per operazioni di cartolarizzazione - f) Impegni a ricevere fondi - g) Garanzie fi nanziarie ricevute (2.702) di cui: derivati su crediti - h) Offerta fuori sede di strumenti fi nanziari, prodotti e servizi - i) Negoziazione di valute (160) l) Altre commissioni passive (3.589) internet banking (1.087) Altri (2.502) |
Servizi/Valori | 31.12.2024 | 31.12.2023 | |
|---|---|---|---|---|
| (357) | ||||
| (357) | ||||
| - | ||||
| - | ||||
| - | ||||
| - | ||||
| (56) | ||||
| (546) | ||||
| (6.071) | ||||
| (5.573) | ||||
| - | ||||
| - | ||||
| (3.282) | ||||
| - | ||||
| - | ||||
| (172) | ||||
| (4.012) | ||||
| (880) | ||||
| (3.132) | ||||
| Totale | (13.839) | (14.496) |
| Voci/Proventi | 31.12.2024 | 31.12.2023 | |||
|---|---|---|---|---|---|
| (migliaia di euro) | Dividendi | Proventi simili | Dividendi | Proventi simili | |
| A. | Attività fi nanziarie detenute per la negoziazione | 2 | - | - | - |
| B. | Altre attività fi nanziarie obbligatoriamente valutate al fair value | - | 1.124 | 1 | 777 |
| C. | Attività fi nanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività | ||||
| complessiva | 2.496 | - | 2.453 | - | |
| D. | Partecipazioni | - | - | - | - |
| Totale | 2.498 | 1.124 | 2.454 | 777 |

| Operazioni/Componenti reddituali (migliaia di euro) |
Plusvalenze (A) | Utili da negoziazione (B) |
Minusvalenze (C) | Perdite da negoziazione (D) |
Risultato netto [(A+B) – (C+D)] |
||
|---|---|---|---|---|---|---|---|
| 1. | Attività fi nanziarie di Negoziazione | 39 | 120.528 | 0 | 115.323 | 5.244 | |
| 1.1 | Titoli di debito | 39 | 2.069 | 0 | 0 | 2.108 | |
| 1.2 | Titoli di capitale | - | - | - | - | - | |
| 1.3 | Quote di O.I.C.R. | - | - | - | - | - | |
| 1.4 | Finanziamenti | - | - | - | - | - | |
| 1.5 | Altre | - | 118.458 | - | 115.323 | 3.136 | |
| 2. | Passività fi nanziarie di negoziazione: | - | - | - | - | - | |
| 2.1 | Titoli di debito | - | - | - | - | - | |
| 2.2 | Debiti | - | - | - | - | - | |
| 2.3 | Altre | - | - | - | - | - | |
| 3. | Altre attività e passività fi nanziarie: | ||||||
| differenze di cambio | X | X | X | X | - | ||
| 4. | Strumenti derivati | 238 | 1.305 | 302 | 994 | 247 | |
| 4.1 | Derivati fi nanziari: | 238 | 1.305 | 302 | 994 | 247 | |
| - su titoli di debito e tassi di interesse | 238 | 1.138 | 302 | 767 | 307 | ||
| - su titoli di capitale e indici azionari | - | 167 | - | 227 | (60) | ||
| - su valute e oro | X | X | X | X | - | ||
| - altri | - | - | - | - | - | ||
| 4.2 | Derivati su crediti | - | - | - | - | - | |
| di cui: coperture naturali connesse con la fair value option |
X | X | X | X | - | ||
| Totale | 277 | 121.833 | 302 | 116.317 | 5.491 |
La sottovoce "Derivati finanziari - su titoli di debito e tassi di interesse", è relativa a margini e differenziali su IRS di negoziazione, futures e opzioni su titoli e tassi.
Nella colonna "Risultato netto" sono inclusi gli utili, perdite, plusvalenze e minusvalenze da operazioni su valute e da derivati su valute e oro.

| Componenti reddituali/Valori | 31.12.2024 | 31.12.2023 | |
|---|---|---|---|
| (migliaia di euro) | |||
| A | Proventi relativi a: | ||
| A.1 | Derivati di copertura del fair value | 37 | - |
| A.2 | Attività fi nanziarie coperte (fair value) | 65 | 5.522 |
| A.3 | Passività fi nanziarie coperte (fair value) | - | - |
| A.4 | Derivati fi nanziari di copertura dei fl ussi fi nanziari | - | - |
| A.5 | Attività e passività in valuta | - | - |
| Totale proventi dell'attività di copertura (A) | 102 | 5.522 | |
| B. | Oneri relativi a: | ||
| B.1 | Derivati di copertura del fair value | (59) | (5.518) |
| B.2 | Attività fi nanziarie coperte (fair value) | - | - |
| B.3 | Passività fi nanziarie coperte (fair value) | - | - |
| B.4 | Derivati fi nanziari di copertura dei fl ussi fi nanziari | - | - |
| B.5 | Attività e passività in valuta | - | - |
| Totale oneri dell'attività di copertura (B) | (59) | (5.518) | |
| C. | Risultato netto dell'attività di copertura (A - B) | 43 | 4 |
| di cui: risultato delle coperture su posizioni nette | - | - |
La banca si avvale della facoltà, prevista in sede di introduzione dell'IFRS 9, di continuare ad applicare integralmente le previsioni del principio contabile IAS 39 in tema di "hedge accounting" (nella versione "carve-out" omologata dalla commissione europea). Per questa ragione, nella tabella "5.1 risultato netto dell'attività di copertura: composizione", non è valorizzata la riga "di cui: risultato delle coperture su posizioni nette" prevista per i soggetti che applicano il principio contabile IFRS 9 anche per le coperture.
| Voci/Componenti reddituali | 31.12.2024 | 31.12.2023 | |||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| (migliaia di euro) | Utili | Perdite Risultato netto | Utili | Perdite Risultato netto | |||||
| Attività fi nanziarie | |||||||||
| 1. | Attività fi nanziarie valutate al costo ammortizzato |
7.590 | (785) | 6.805 | 2.406 | (6.333) | (3.927) | ||
| 1.1 Crediti verso banche |
- | - | - | - | - | - | |||
| 1.2 Crediti verso clientela Attività fi nanziarie valutate al |
7.590 | (785) | 6.805 | 2.406 | (6.333) | (3.927) | |||
| 2. | fair value con impatto sulla redditività complessiva |
9.642 | (8.971) | 671 | 2.347 | (10.574) | (8.227) | ||
| 2.1 Titoli di debito |
9.642 | (8.971) | 671 | 2.347 | (10.574) | (8.227) | |||
| 2.2 Finanziamenti |
- | - | - | - | - | - | |||
| Totale attività | 17.232 | (9.756) | 7.476 | 4.753 | (16.907) | (12.154) | |||
| Passività fi nanziarie | |||||||||
| 1. | Debiti verso banche | - | - | - | - | - | - | ||
| 2. | Debiti verso clientela | - | - | - | - | - | - | ||
| 3. | Titoli in circolazione | - | - | - | - | - | - | ||
| Totale passività | - | - | - | - | - | - |
| Operazioni/Componenti reddituali (migliaia di euro) |
Plusvalenze (A) Utili da realizzo (B) | Minusvalenze (C) Perdite da realizzo (D) |
Risultato netto [(A+B) - (C+D)] |
||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|
| 1. | Attività fi nanziarie | - | - | - | - | - | |
| 1.1 Titoli di debito |
- | - | - | - | - | ||
| 1.4 Finanziamenti |
- | - | - | - | - | ||
| 2. | Passività fi nanziare | - | - | - | - | - | |
| 2.1 Titoli di debito |
- | - | - | - | - | ||
| 2.2 Debiti verso banche |
- | - | - | - | - | ||
| 2.3 Debiti verso clientela |
- | - | - | - | - | ||
| 3. | Attività e passività fi nanziarie | ||||||
| in valuta: differenze di cambio | X | X | X | X | - | ||
| Totale | - | - | - | - | - |
| Operazioni/Componenti reddituali (migliaia di euro) |
Plusvalenze (A) Utili da realizzo (B) | Minusvalenze (C) Perdite da realizzo (D) |
Risultato netto [(A+B) - (C+D)] |
||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|
| 1. | Attività fi nanziarie | 1.918 | 4.161 | (2.103) | (4) | 3.972 | |
| 1.1 Titoli di debito |
- | - | - | (4) | (4) | ||
| 1.2 Titoli di capitale |
- | - | - | - | - | ||
| 1.3 Quote di O.I.C.R. |
1.267 | 1.577 | (2.103) | - | 741 | ||
| 1.4 Finanziamenti |
651 | 2.584 | - | - | 3.235 | ||
| 2. | Attività fi nanziarie in valuta: | ||||||
| differenze di cambio | X | X | X | X | - | ||
| Totale | 1.918 | 4.161 | (2.103) | (4) | 3.972 |
| Rettifi che di valore | Riprese di valore | |||||||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Operazioni/Componenti reddituali (migliaia di euro) |
Primo stadio |
Secondo stadio |
Terzo stadio Write-off |
Altre | Impaired acquisite o originate Write-off |
Altre | Primo stadio |
Secondo stadio |
Terzo stadio |
Impaired acquisite o originate |
31.12.2024 Totale |
31.12.2023 Totale |
| A. Crediti verso banche | (84) | - | - | - | 335 | - | - | - | 251 | (7) | ||
| - Finanziamenti | - | - | - | - | 22 | - | - | - | 22 | (21) | ||
| - Titoli di debito | (84) | - | - | - | 313 | - | - | - | 229 | 14 | ||
| di cui: crediti impaired acquisiti o originati |
- | - | - | - | - | - | - | - | - | - | ||
| B. Crediti verso clientela | (20.263) | (23.593) | (3.171) | (15.847) | 37.437 | 13.048 | 7.787 | (4.602) | 1.576 | |||
| - Finanziamenti | (19.575) | (23.593) | (3.171) | (15.847) | 37.051 | 13.048 | 7.787 | - | (4.300) | 1.847 | ||
| - Titoli di debito | (688) | - | - | - | 386 | - | - | - | (302) | (271) | ||
| di cui: crediti impaired acquisiti o originati |
- | - | - | - | - | - | - | - | - | - | ||
| C. Totale | (20.347) | (23.593) | (3.171) | (15.847) | 37.772 | 13.048 | 7.787 | (4.351) | 1.569 |
| Rettifi che di valore Riprese di valore |
|||||||||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Operazioni/Componenti reddituali (migliaia di euro) |
Primo | Secondo stadio |
Terzo stadio | Impaired acquisite o originate |
Primo | Secondo | Terzo | Impaired acquisi |
31.12.2024 Totale |
31.12.2023 Totale |
|||
| stadio | Write-off | Altre | Write-off | Altre | stadio | stadio | stadio | te o originate |
|||||
| A. | Titoli di debito | (343) | - | - - |
- | 372 | - | - | 29 | (87) | |||
| B. | Finanziamenti | - | - | - | - - |
- | - | - | - | - | - | - | |
| - Verso clientela | - | - | - | - - |
- | - | - | - | - | - | - | ||
| - Verso banche | - | - | - | - - |
- | - | - | - | - | - | - | ||
| Totale | (343) | - | - | - - |
- | 372 | - | - | 29 | (87) |
Rientra in questa voce l'effetto delle variazioni di condizioni apportate a posizioni creditizie senza che a queste consegua una cancellazione della posizione originaria..
Sezione 10 SPESE AMMINISTRATIVE – VOCE 160
| Tipologia di spese/Valori | 31.12.2024 | 31.12.2023 | |
|---|---|---|---|
| (migliaia di euro) | |||
| 1) | Personale dipendente | (117.125) | (110.745) |
| a) salari e stipendi |
(81.268) | (77.001) | |
| b) oneri sociali |
(21.933) | (19.408) | |
| c) indennità di fi ne rapporto |
- | - | |
| d) spese previdenziali |
- | - | |
| e) accantonamento al trattamento di fi ne rapporto del personale |
(4.140) | (3.609) | |
| f) accantonamento al fondo trattamento di quiescenza e obblighi simili: |
- | - | |
| - a contribuzione defi nita | - | - | |
| - a benefi ci defi niti | - | - | |
| g) versamenti ai fondi di previdenza complementare esterni: |
(5.208) | (4.644) | |
| - a contribuzione defi nita | (5.208) | (4.644) | |
| - a benefi ci defi niti | - | - | |
| h) costi derivanti da accordi di pagamento basati su propri strumenti Patrimoniali |
- | - | |
| i) altri benefi ci a favore dei dipendenti |
(4.576) | (6.083) | |
| 2) | Altro personale in attività | (40) | - |
| 3) | Amministratori e Sindaci | (1.409) | (1.434) |
| 4) | Personale collocato a riposo | - | - |
| 5) | Recuperi di spese per dipendenti distaccati presso altre aziende | - | - |
| 6) | Rimborsi di spese per dipendenti di terzi distaccati presso la società | - | - |
| Totale | (118.574) | (112.179) |
La voce 3 "amministratori e sindaci" include i compensi corrisposti ai componenti del Consiglio di amministrazione e del Collegio sindacale della Società.

| 31.12.2024 | 31.12.2023 | ||
|---|---|---|---|
| 1. | Personale dipendente | 1.269 | 1.236 |
| a) Dirigenti | 33 | 34 | |
| b) Quadri direttivi | 557 | 538 | |
| c) Restante personale dipendente | 679 | 664 | |
| 2. | Altro personale | - | - |
| Totale | 1.268 | 1.236 |
Il numero medio dei dipendenti non include gli amministratori e sindaci. I dipendenti part-time sono convenzionalmente considerati al 50%.
Nell'esercizio non sono presenti fondi di quiescenza aziendale a benefici definiti.
Negli altri benefici a favore dei dipendenti, i cui costi sono riportati nella precedente tabella 10.1 al punto i), sono inclusi principalmente oneri per buoni pasto per 1,6 milioni, costi per polizze assicurative stipulate a favore dei dipendenti per 1,3 milioni e spese di formazione del personale per 0,8 milioni.
| (migliaia di euro) | 31.12.2024 | 31.12.2023 | |
|---|---|---|---|
| 1. | Canoni noleggio macchine e software | (5.126) | (4.713) |
| 2. | Circolazione automezzi e rimborsi spese vitto/viaggio | (2.093) | (2.120) |
| 3. | Compensi a professionisti | (6.335) | (5.958) |
| 4. | Contributi associativi | (894) | (846) |
| 5. | Costi gestione AFAST (centro elaborazione dati) | (17.074) | (17.447) |
| 6. | Elargizioni | (1.116) | (1.008) |
| 7. | Fitti passivi su immobili | (337) | (392) |
| 8. | Imposta di bollo e tassa su contratti di borsa | (16.492) | (14.645) |
| 9. | Imposte indirette | (1.033) | (975) |
| 10. | Premi assicurativi | (782) | (776) |
| 11. | Spese di trasporto | (887) | (874) |
| 12. | Spese di vigilanza | (1.095) | (1.039) |
| 13. | Spese energia elettrica, riscaldamento e condominiali | (2.637) | (2.605) |
| 14. | Spese fornitura materiale d'uffi cio | (1.075) | (1.130) |
| 15. | Spese informazioni e visure | (1.529) | (1.446) |
| 16. | Spese legali per recupero crediti | (1.428) | (1.463) |
| 17. | Spese manutenzione immobili, mobili ed impianti | (4.663) | (5.996) |
| 18. | Spese pubblicità e rappresentanza | (3.351) | (2.788) |
| 19. | Spese pulizia locali | (1.140) | (1.116) |
| 20. | Spese telefoniche, postali, trasmissione dati e telex | (2.577) | (2.323) |
| 21. | Tasse e tributi | (2.688) | (2.455) |
| 22. | Consorzio di tesoreria | (304) | (302) |
| 23. | Tributi e oneri riguardanti il sistema bancario | (8.194) | (13.253) |
| 24. | Altre spese | (502) | (630) |
| Totale | (83.352) | (86.300) |
La voce "Tributi e oneri riguardanti il sistema bancario" include il contributo al Fondo Interbancario di Tutela dei Depositi (FITD) per -8,2 milioni, ultima contribuzione necessaria per il raggiungimento del target level. L'ultimo contributo al Fondo nazionale di risoluzione (FNR) è stato versato nell'anno 2023.
| (migliaia di euro) | Totale 31.12.2024 |
Totale 31.12.2023 |
|
|---|---|---|---|
| a) | Accantonamento netto per impegni a erogare fondi | (753) | 1.890 |
| b) | Accantonamento netto per garanzie fi nanziarie rilasciate | 947 | (736) |
| c) | Utilizzo per escussione garanzie | - | - |
| Totale | 194 | 1.154 |
Alla data di bilancio non sono presenti accantonamenti relativi ad altri impegni e altre garanzie rilasciate.
| (migliaia di euro) | 31.12.2024 | 31.12.2023 | |
|---|---|---|---|
| a) | Accantonamento per cause civili varie, revocatorie fallimentari e altri oneri | (631) | (28.654) |
| b) | Accantonamenti netti ai fondi oneri diversi per il personale | - | - |
| c) | Scioglimento accantonamenti | 849 | 159 |
| Totale | (28.495) |
| Attività/Componente reddituale (migliaia di euro) |
Ammortamento (a) | Rettifiche di valore per deterioramento (b) |
Riprese di valore | Risultato netto (a+b-c) |
|
|---|---|---|---|---|---|
| A. | Attività materiali | ||||
| 1 Ad uso funzionale |
(13.217) | - | - | (13.217) | |
| - di proprietà |
(8.161) | - | - | (8.161) | |
| - diritti d'uso acquisti con il leasing | (5.056) | - | - | (5.056) | |
| 2 Detenute a scopo d'investimento |
(322) | - | - | (322) | |
| - di proprietà | (322) | - | - | (322) | |
| - diritti d'uso acquisti con il leasing | - | - | - | - | |
| 3 Rimanenze |
- | - | - | - | |
| B. Attività possedute per la vendita | - | - | - | - | |
| Totale | (13.539) | - | - | (13.539) |
| Attività/Componente reddituale (migliaia di euro) |
Ammortamento (a) | Rettifiche di valore per | Riprese di valore (c ) | Risultato netto | ||
|---|---|---|---|---|---|---|
| deterioramento (b) | (a+b-c) | |||||
| A. | Attività immateriali | |||||
| A.1 | Di proprietà | (997) | - | - | (997) | |
| - generate internamente dall'azienda |
- | - | - | - | ||
| - Altre | (997) | - | - | (997) | ||
| A.2 | Diritti d'uso acquisiti con il leasing | - | - | - | - | |
| Totale | (997) | - | - | (997) |
| (migliaia di euro) | 31.12.2024 | 31.12.2023 | |
|---|---|---|---|
| 1. | Differenze di cassa, materialità e gestione | (53) | (35) |
| 2. | Perdite per crediti verso Fondo di Tutela Depositi | - | - |
| 3. | Altri oneri | (4.029) | (3.165) |
| Totale | (4.082) | (3.200) |

| (migliaia di euro) | 31.12.2024 | 31.12.2023 | |
|---|---|---|---|
| 1. | Fitti attivi su immobili | 926 | 880 |
| 2. | Recupero spese di gestione | 775 | 965 |
| 3. | Addebiti a carico di terzi per recuperi vari | 19.462 | 17.297 |
| 4. | Altri proventi | 870 | 882 |
| Totale | 22.033 | 20.024 |
| Componente reddituale/Valori | 31.12.2024 | 31.12.2023 |
|---|---|---|
| (migliaia di euro) | ||
| A. Proventi |
743 | 45 |
| 1. Rivalutazioni | - | - |
| 2. Utili da cessione | - | - |
| 3. Riprese di valore | 743 | 45 |
| 4. Altri proventi | - | - |
| B. Oneri |
- | (142) |
| 1. Svalutazioni | - | - |
| 2. Rettifi che di valore da deterioramento | - | (142) |
| 3. Perdite da cessione | - | - |
| 4. Altri oneri | - | - |
| Risultato netto | 743 | (97) |
Nel corso dell'esercizio e in quello scorso, non vi sono stati utili o perdite da valutazione al fair value delle attività materiali e immateriali.
Sezione 17 RETTIFICHE DI VALORE DELL'AVVIAMENTO – VOCE 240
Nell'esercizio non si sono verifi care rettifi che di valore dell'avviamento.

| Componente reddituale/Valori | 31.12.2024 | 31.12.2023 |
|---|---|---|
| (migliaia di euro) | ||
| A. Immobili |
619 | 678 |
| - Utili da cessione |
623 | 678 |
| - Perdite da cessione |
(4) | - |
| B. Altre attività |
3 | 240 |
| - Utili da cessione |
35 | 300 |
| - Perdite da cessione |
(32) | (60) |
| Risultato netto | 622 | 918 |
Sezione 19 LE IMPOSTE SUL REDDITO DELL'ESERCIZIO DELL'OPERATIVITÀ CORRENTE – VOCE 270
| Componente reddituale/Valori (migliaia di euro) |
IRES | IRAP | 31.12.2024 | 31.12.2023 | |
|---|---|---|---|---|---|
| 1. | Imposte correnti (-) | (36.013) | (8.256) | (44.270) | (39.734) |
| 2. | Variazione delle imposte correnti dei precedenti esercizi (+/-) | (14) | - | (14) | (11) |
| 3. | Riduzione delle imposte correnti dell'esercizio (+) | - | - | - | (299) |
| 3 bis | Riduzione delle imposte correnti dell'esercizio per crediti d'imposta | ||||
| di cui alla L. 214/2011 (+) | - | - | - | - | |
| 4. | Variazione delle imposte anticipate (+/-) | (16.401) | (2.034) | (18.435) | (9.407) |
| 5. | Variazione delle imposte differite (+/-) | (222) | 1 | (222) | (358) |
| 5 bis. | Giro da f.do imposte v. 270 CE a f.do imposte v. 60a SP | (1.000) | - | (1.000) | 300 |
| 6. | Imposte di competenza dell'esercizio (-) (-1+/-2+3+ 3bis+/-4+/-5) | - | - | (63.940) | (49.509) |
| Incidenza % | |||
|---|---|---|---|
| (migliaia di euro) | IMPOSTE | su utile imponibile | |
| teorico | |||
| Imposte sul reddito - onere fi scale teorico | 67.573 | 35,5% | |
| Variazioni in aumento delle imposte | 3.518 | 1,8% | |
| Altri costi indeducibili | 1.050 | 0,6% | |
| Altre | 2.468 | 1,3% | |
| Variazioni in diminuzione delle imposte | (7.151) | -3,8% | |
| Effetti della participation exemption | - | 0,0% | |
| Dividendi | (61) | 0,0% | |
| Spese del personale | (5.851) | -3,1% | |
| Altre | (1.239) | -0,7% | |
| Totale variazioni delle imposte | (3.633) | -1,9% | |
| Onere fi scale effettivo di bilancio | 63.940 | 33,6% |

Nel corso dell'esercizio non vi sono stati utili o perdite dalle attività operative cessate al netto delle imposte, per i quali riportare la composizione.
Nel corso dell'esercizio non vi sono imposte sul reddito relative alle attività operative cessate.
| (migliaia di euro) | 31.12.2024 | 31.12.2023 |
|---|---|---|
| a) Rettifi che "dare" |
857.785 | 964.187 |
| 1. Conti correnti | 252.625 | 259.429 |
| 2. Portafoglio centrale | 602.492 | 703.157 |
| 3. Cassa | 2.246 | 976 |
| 4. Altri conti | 423 | 625 |
| b) Rettifi che "avere" |
969.768 | 984.966 |
| 1. Conti correnti | 231.489 | 235.281 |
| 2. Cedenti effetti e documenti | 737.196 | 748.572 |
| 3. Altri conti | 1.082 | 1.113 |
Le modalità di calcolo dell'utile base per azione sono defi nite dallo IAS 33 – Utile per azione. L'utile base per azione è defi nito come il rapporto fra il risultato economico attribuibile ai possessori di strumenti ordinari di capitale e la media ponderata delle azioni ordinarie in circolazione durante l'esercizio.
L'utile diluito per azione considera invece anche gli effetti diluitivi derivanti dalla conversione di potenziali azioni ordinarie, defi nite come strumenti fi nanziari che attribuiscono al possessore il diritto ad ottenere azioni ordinarie. Conseguentemente, per il conteggio, il numeratore e il denominatore del rapporto vengono rettifi cati per tener conto degli effetti delle azioni addizionali che sarebbero in circolazione in caso di conversione di tutte le potenziali azioni ordinarie con effetti diluitivi.
| 31.12.2024 | 31.12.2023 | |
|---|---|---|
| Utile base per azione | 2,55 | 2,09 |
| Utile diluito per azione | 2,55 | 2,09 |
L'utile per azione (di seguito anche "Earning per Share" o "EPS") è una misura di performance che fornisce indicazione della partecipazione degli azionisti al risultato dell'esercizio ed è ottenuto rapportando l'utile dell'esercizio alla media ponderata delle azioni in circolazione.
| 31.12.2024 | 31.12.2023 | |
|---|---|---|
| Media ponderata delle azioni ordinarie | 49.689.593 | 48.477.360 |
| Rettifi ca per effetto diluizione | - | - |
| Media ponderata delle azioni ordinarie a capitale diluito | 49.689.593 | 48.477.360 |
Alla data di riferimento del bilancio non vi sono in essere operazioni aventi effetti diluitivi.
Alla data di bilancio non vi sono in essere operazioni aventi effetti diluitivi sul numero delle azioni.
Non si segnalano altre informazioni di rilievo oltre a quanto già indicato nelle sezioni precedenti.

Banca Popolare dell'Alto Adige SpA – Nota integrativa dell'impresa

| Voci | 31.12.2024 | 31.12.2023 | |
|---|---|---|---|
| (migliaia di euro) | |||
| 10. | Utile (Perdita) d'esercizio | 126.478 | 101.129 |
| Altre componenti reddituali senza rigiro a Conto economico | 90 | (1.264) | |
| 20. | Titoli di capitale designati al fair value con impatto sulla redditività complessiva: | (79) | (1.153) |
| a) variazione di fair value | (95) | (1.093) | |
| b) trasferimenti ad altre componenti di patrimonio netto | 16 | (60) | |
| 30. | Passività fi nanziarie designate al fair value con impatto a Conto economico (variazioni del proprio merito creditizio): | - | - |
| a) variazione di fair value | - | - | |
| b) trasferimenti ad altre componenti di patrimonio netto | - | - | |
| 40. | Copertura di titoli di capitale designati al fair value con impatto sulla redditività complessiva: | - | - |
| a) variazione di fair value (strumento coperto) | - | - | |
| b) variazione di fair value (strumento di copertura) | - | - | |
| 50. | Attività materiali | - | - |
| 60. | Attività immateriali | - | - |
| 70. | Piani a benefi ci defi niti | 163 | (167) |
| 80. | Attività non correnti e gruppi di attività in via di dismissione | - | - |
| 90. | Quota delle riserve da valutazione delle partecipazioni valutate al patrimonio netto | - | - |
| 100. | Imposte sul reddito relative alle altre componenti reddituali senza rigiro a Conto economico | 6 | 56 |
| Altre componenti reddituali con rigiro a Conto economico | 7.891 | 9.077 | |
| 110. | Copertura di investimenti esteri: | - | - |
| a) variazioni di fair value | - | - | |
| b) rigiro a Conto economico | - | - | |
| c) altre variazioni | - | - | |
| 120. | Differenze di cambio: | - | - |
| a) variazioni di valore | - | - | |
| b) rigiro a Conto economico | - | - | |
| c) altre variazioni | - | - | |
| 130. | Copertura dei fl ussi fi nanziari: | - | - |
| a) variazioni di fair value | - | - | |
| b) rigiro a Conto economico | - | - | |
| c) altre variazioni | - | - | |
| di cui: risultato delle posizioni nette | - | - | |
| 140. | Strumenti di copertura (elementi non designati): | - | - |
| a) variazioni di valore | - | - | |
| b) rigiro a Conto economico | - | - | |
| c) altre variazioni | - | - | |
| 150. | Attività fi nanziarie (diverse dai titoli di capitale) valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva: | 11.726 | 13.425 |
| a) variazioni di fair value | 6.211 | 7.371 | |
| b) rigiro a Conto economico | 5.515 | 6.054 | |
| - rettifi che per rischio di credito | (29) | 87 | |
| - utili/perdite da realizzo | 5.544 | 5.967 | |
| c) altre variazioni | - | - | |
| 160. | Attività non correnti e gruppi di attività in via di dismissione: | - | - |
| a) variazioni di fair value | - | - | |
| b) rigiro a Conto economico | - | - | |
| c) altre variazioni | - | - | |
| 170. | Quota delle riserve da valutazione delle partecipazioni valutate a patrimonio netto: | - | - |
| a) variazioni di fair value | - | - | |
| b) rigiro a Conto economico | - | - | |
| - rettifi che da deterioramento | - | - | |
| - utili/perdite da realizzo | - | - | |
| c) altre variazioni | - | - | |
| 180. | Imposte sul reddito relative alle altre componenti reddituali con rigiro a Conto economico | (3.835) | (4.348) |
| 190. | Totale altre componenti reddituali | 7.981 | 7.813 |
| 200. | Redditività complessiva (Voce 10+190) | 134.459 | 108.942 |

L'attività creditizia della Banca è fi nalizzata a supportare lo sviluppo e il consolidamento delle piccole e medie imprese e ad accompagnare le esigenze di fi nanziamento delle famiglie, con il duplice obiettivo di sostenere fi nanziariamente lo sviluppo delle economie locali dei territori in cui opera e di costituire per i clienti un interlocutore di riferimento riconosciuto, competente e durevole.
La politica del credito da sempre adottata è improntata a rispondere alle richieste di fi nanziamento della clientela privata e delle imprese, prestando sempre particolare attenzione al rapporto rischio/ rendimento e alla presenza di un'adeguata copertura con garanzie anche ipotecarie, in particolare per le esposizioni a medio lungo periodo. Con riferimento alla clientela privata l'attività si è concentrata sui fi nanziamenti ipotecari e sui prestiti personali, per i quali è presente un'offerta ampia e completa indirizzata alla clientela in base a criteri di affi dabilità e di merito delle specifi che necessità e fi nalità fi nanziarie.
Per le piccole imprese la domanda si è concentrata principalmente nel comparto degli impieghi a breve termine, caratterizzati da un elevato frazionamento del rischio, mentre per le imprese medie e grandi si è data priorità all'incremento di fi nanziamenti a medio termine, con particolare attenzione a quelli assistiti da garanzie reali.
Particolare attenzione è stata posta alla selezione dei settori economici, privilegiando quelli ritenuti meno rischiosi. Si segnala inoltre anche l'attività di supporto alle imprese con operazioni di fi nanza speciale, quali ad esempio i progetti di fi nanziamento immobiliare, gestito e monitorato nelle fasi di avanzamento e di svincolo mediante l'ausilio di una specifi ca procedura informatica.
In generale il portafoglio crediti è monitorato al fi ne di perseguire un'ampia diversifi cazione rispetto ai settori di attività economica e alle aree geografi che (Trentino Alto Adige, Veneto e Friuli Venezia Giulia), al fi ne di mitigare gli effetti di eventuali situazioni di crisi delle stesse. Attenti e puntuali controlli riguardano inoltre le esposizioni di importo più signifi cativo, tenendo conto di tutti i legami giuridici ed economici fra le controparti, al fi ne di contenerle entro limiti tali da non mettere a rischio in nessun modo l'equilibrio patrimoniale ed economico della Banca. In ogni caso la politica del credito è guidata da un atteggiamento prudente e orientata all'instaurazione con i clienti affi dati di rapporti fondati su fi ducia e trasparenza reciproche in modo da poter garantire relazioni personalizzate e di lungo periodo.
Il processo di gestione del rischio di credito si fonda sul massimo coinvolgimento di tutte le funzioni rilevanti, ai vari livelli della struttura, al fi ne di contemperare la necessità di una sollecita evasione delle richieste provenienti dalla clientela con un'analitica valutazione del rischio di credito. Le fasi in cui è articolato il processo creditizio si estrinsecano nella pianifi cazione delle politiche creditizie, nell'istruttoria, nell'erogazione, nella revisione periodica, nel monitoraggio e nella gestione dei crediti "deteriorati".
La politica creditizia, in attuazione degli indirizzi strategici fi ssati dagli Organi aziendali in sede di pianifi cazione e nel rispetto dei massimali di rischio stabiliti nell'ambito del RAF, defi nisce l'entità del portafoglio crediti e la relativa composizione al fi ne di garantire un adeguato connubio tra profi lo di rischio assunto e livelli di rendimento conseguiti. A livello di pianifi cazione aziendale, gli indirizzi si concretizzano in obiettivi, per le strutture operative, di qualità del portafoglio integrati con quelli di crescita e di redditività, da conseguire in coerenza con vincoli patrimoniali e di rischio.
Il sistema delle autonomie deliberative, statuito dal Consiglio di amministrazione attraverso il principio della delega "a cascata", prevede l'attribuzione alle strutture periferiche di facoltà contenute, privilegiando pertanto il controllo da parte delle unità specialistiche centrali. Il coinvolgimento dei vari organi e funzioni aziendali a presidio del processo creditizio coinvolge l'intera struttura aziendale:
Il presidio del rischio di credito è supportato dall'utilizzo di un sistema di rating gestionale interno sviluppato dalla Banca.
I modelli coprono i segmenti gestionali "micro-aziende, altre aziende e privati". Detti modelli permettono di assegnare un rating a ciascuna controparte e un'associata stima della probabilità di insolvenza (PD "Probability of Default"), quest'ultima rappresentativa della stima di probabilità che il prenditore divenga insolvente entro un anno. Il rating dipende esclusivamente dalle caratteristiche della controparte e risulta perciò indipendente da eventuali garanzie acquisite. Le valutazioni di rating, prodotte da modelli statistici, sono caratterizzate da un'articolazione in 12 classi, relative alle controparti "in bonis", e tre classi, relative a quelle deteriorate (past-due, inadempienze probabili, sofferenze).
Il rating viene utilizzato nelle fasi del processo creditizio che vanno dalla pianifi cazione delle politiche creditizie
sino al monitoraggio andamentale. Il rating è calcolato mensilmente con riferimento a tutta la popolazione d'interesse.
Operativamente, il sistema di rating è integrato dal tasso di perdita in caso di insolvenza (LGD, Loss Given Default) e dall'esposizione stimata al momento dell'insolvenza (EAD, Exposure at Default). Le stime, specifi che a livello di singolo rapporto, derivano anch'esse da modelli e sono infl uenzate dalla presenza e dalla tipologia delle garanzie acquisite, nonché dalle forme tecniche mediante le quali viene erogato il credito.
La disponibilità delle suddette informazioni, aggiornate mensilmente, consente una migliore valutazione del profi lo di rischio, contribuendo a migliorare il patrimonio informativo a supporto del processo di erogazione e monitoraggio del credito. I valori di PD, LGD, EAD consentono altresì la determinazione della Perdita Attesa, che rappresenta la stima della presumibile perdita associata all'esposizione creditizia, e che costituisce, in quanto elemento di costo, supporto nella determinazione degli accantonamenti ai fi ni di bilancio.
Le classi di posizioni deteriorate comprendono sofferenze, inadempienze probabili e crediti scaduti e/o sconfi nanti in modo continuativo rilevante e superiori a 90 giorni. I rating rilasciati da agenzie indipendenti sono utilizzati nell'ambito della determinazione dei requisiti patrimoniali per il rischio di credito e di controparte, adottando la Banca l'approccio valutativo denominato "standardizzato", il quale comporta l'attribuzione dei coeffi cienti di ponderazione delle esposizioni sulla base, ove disponibile, del rating assegnato a ciascuna controparte da una società specializzata (agenzie di rating quali Standard & Poor's, Moody's, Fitch Ratings, DBRS, Cerved Group).
Relativamente al rischio di controparte, oltre al monitoraggio continuo dei principali gruppi creditizi affi dati è svolta periodicamente una specifi ca analisi di ciascuna posizione assunta, condotta attraverso la considerazione congiunta di diversi indicatori, fra i quali il giudizio rating, dati rivenienti dall'informativa contabile, dati di mercato. A livello di portafoglio crediti la rischiosità viene valutata secondo diversi assi di analisi, tra i quali la distribuzione delle controparti nel tempo per classi di rating e per settore economico e produttivo.
Tali valutazioni supportano la formulazione di linee guida di politica creditizia, e consentono di adottare idonee misure gestionali e di fornire indirizzi operativi alle funzioni centrali e periferiche interessate.
Con riguardo al rischio di credito e all'estensione dell'utilizzo delle sue misurazioni nei diversi ambiti gestionali, la Banca ha da tempo introdotto obiettivi di controllo della perdita attesa (costo del rischio di credito) nella predisposizione dei budget annuali di fi liale. La determinazione dello spread e della marginalità sugli impieghi sconta un fattore di correzione per il rischio di credito basato sui parametri di PD e LGD. Ciò allo scopo di garantire una maggiore correlazione tra performance reddituali assegnate alle singole unità produttive ed effettive capacità di assunzione e gestione del rischio, tratteggiando in tal modo percorsi di sviluppo degli impieghi creditizi il più possibile effi caci in termini di rischio-rendimento. Il processo creditizio prevede inoltre, nelle singole fasi che lo compongono, una serie di controlli indirizzati alla mitigazione dei rischi.
La fase di istruttoria, diretta all'accertamento dei presupposti di affi dabilità attraverso la valutazione del merito creditizio dei richiedenti, prevede l'esame della coerenza delle caratteristiche dell'operazione rispetto alle fi nalità del fi nanziamento, la verifi ca dell'idoneità di eventuali garanzie a coprire il rischio di un mancato rimborso, l'economicità dell'intervento creditizio. In tale ambito, il giudizio espresso dal sistema di rating interno, laddove disponibile, e le associate stime di inadempienza sono tenuti nella dovuta considerazione, in quanto elementi essenziali e imprescindibili per una compiuta valutazione del cliente.
La decisione in merito alla concessione dell'affi damento è presa dai competenti organi deliberanti, in sede di erogazione, valutando attentamente tutte le informazioni emerse durante l'iter istruttorio, nonché ogni ulteriore elemento di giudizio eventualmente disponibile. Al fi ne di assicurare un maggiore presidio del rischio di credito, il meccanismo di defi nizione dei limiti di autonomia per gli organi deliberanti alla base della scala gerarchica affi anca all'utilizzo del valore nominale dell'operazione un sistema di deleghe che tiene conto pure di una misura oggettiva della rischiosità creditizia della controparte, espressa dal rating interno.
Le linee di credito sono poi rese operative e, quindi, messe a disposizione del prenditore solo ad avvenuto perfezionamento di quanto previsto nella delibera, avuto riguardo in particolare all'acquisizione delle garanzie, alle verifi che e alla valutazione delle stesse in termini di idoneità ad attenuare il rischio di credito.
Successivamente alla concessione le esposizioni vengono assoggettate a un riesame periodico, o revisione, volto ad accertare la persistenza delle condizioni riscontrate in sede di istruttoria e considerate ai fi ni dell'erogazione dei fi nanziamenti.
La revisione può essere inoltre effettuata anche in via automatica con riferimento a posizioni che presentano livelli
di rischiosità contenuti, accertati attraverso il rigoroso esame di idonei e predefi niti indicatori. Il monitoraggio del credito e delle garanzie viene esercitato attraverso l'osservazione costante dell'affi dabilità delle controparti e la periodica verifi ca circa la persistenza dei requisiti generali e specifi ci e il valore delle protezioni acquisite, al fi ne di assicurarne piena ed effi cace escutibilità in caso di insolvenza del debitore.
Le attività di monitoraggio, svolte nel rispetto di formalizzate procedure organizzative, sono esperite al fi ne di appurare precocemente l'insorgere di sintomi negativi e porre in atto con tempestività ed effi cacia le azioni necessarie a prevenirne l'ulteriore deterioramento. In relazione, un ruolo di rilievo è conferito alle dipendenze titolari delle posizioni creditizie in quanto, intrattenendo rapporti diretti con la clientela, sono in grado di percepire con immediatezza potenziali segnali di anomalia.
Specifi che strutture di sede sono dedicate all'analisi delle diverse informazioni disponibili per la valutazione nel continuo del merito di credito di ciascuna esposizione e all'individuazione di quelle con maggiore esposizione al rischio.
La Banca è inoltre dotata di un processo di identifi cazione, delibera e monitoraggio delle posizioni c.d. forborne (ovvero esposizioni creditizie per le quali sono state concesse modifi che delle condizioni contrattuali o rifi nanziamento a causa di diffi coltà fi nanziarie del debitore).
Vengono inoltre periodicamente prodotte eterogenee informative di tipo direzionale dirette a supportare il monitoraggio, secondo assi rilevanti di analisi, dell'evoluzione del rischio del portafoglio creditizio. Con riguardo al monitoraggio dei crediti che presentano segnali di anomalia, rileva inoltre la puntuale analisi delle situazioni di debordo, fi nalizzata a intervenire con tempestività sulle posizioni problematiche.
Il Servizio Analisi crediti anomali, nell'ambito della Direzione Crediti, tramite il ricorso a metodologie di misurazione e di controllo andamentale che prendono in considerazione dati interni e di sistema, congiuntamente, laddove disponibile, al giudizio assegnato dal sistema di rating, perviene ad all'individuazione di controparti potenzialmente problematiche e promuove interventi volti a mitigare il rischio di credito. Tali posizioni vengono sottoposte ad appropriate analisi e, qualora vengano riscontrati concreti segnali di tensione, si provvede, sulla base della gravità degli stessi, a classifi carle tra le partite "deteriorate".
Nelle fasi di istruttoria, erogazione, revisione e monitoraggio sono effettuati controlli inerenti alla concentrazione dei rischi per le esposizioni di rilievo verso singole controparti o gruppi di controparti, tra le quali sussistano connessioni di carattere giuridico e/o economico.
Per le pratiche qualifi cate di maggiore rilevanza ("OMR"), sulla base della dimensione dell'esposizione e dell'ammontare della nuova richiesta di fi do, è previsto uno specifi co iter procedurale, conforme al dettato normativo. In particolare, tali pratiche, integrate dal rapporto dell'istruttoria fi di, vengono trasmesse al Risk management responsabile di valutare la coerenza dell'operazione con il sistema di obiettivi di rischio individuati nel RAF (Risk Appetite Framework).
Al fi ne del calcolo dell'impairment di un'esposizione, il principio contabile IFRS 9 prevede:
La Banca ha sviluppato un modello di allocazione delle posizioni che rifl ette le diverse modalità di calcolo della perdita attesa. In particolare, a ciascun rapporto viene assegnato secondo un sistema di attribuzione uno stage, che identifi ca:
stage 1: esposizioni performing che non hanno subito un aumento signifi cativo del rischio di credito dall'origination;
stage 2: esposizioni performing per le quali si è verifi cato un signifi cativo incremento del rischio di credito (Signifi cative Increase of Credit Risk – "SICR") tra la data di origination e la data di reporting;
Il modello di lifetime PD sviluppato da Volksbank ha un ruolo determinante nel calcolo dell'ECL e nell'assegnazione dello stage alle singole esposizioni creditizie (i.e. nella stage allocation). In particolare, il valore di MPD (marginal PD) al tempo t viene utilizzato per ottenere il valore di perdita attesa ECL_t ad ogni istante t≤T fi no alla maturity T; per la stage allocation invece il livello di rischio espresso dalla PD lungo la vita residua di uno strumento viene utilizzato per identifi care le posizioni che manifestano un signifi cativo incremento del rischio di credito, e che conseguentemente sono classifi cate in stage 2.
Il metodo di stima scelto è incentrato sulla stima delle curve di lifetime PD con una funzione Weibull, successiva alla derivazione dei Cumulative Default Rate tramite analisi di sopravvivenza del tipo Kaplan-Meier. Le motivazioni alla base della scelta di tale metodologia sono riconducibili ad un maggiore fl essibilità del modello, alla solidità teorica dell'approccio nonché al defi nito sforzo implementativo, coerente con la dimensione, la struttura organizzativa interna e natura, scopo e complessità delle attività della Banca e del suo portafoglio creditizio.
Con riferimento alla logica di defi nizione dell'impairment per le esposizioni classifi cate a scaduto o ad inadempienza probabile senza valutazione analitica, la ECL è pari a EAD•LGD. In particolare, la formula applicata è la seguente:
$$IIMPAIRMENT = \;EAD*CCF*\left{1 - \left(\frac{(1 - LGD)}{(1 + EIR)^{TTR}}\right)\right}$$
")1
$$LGD = \frac{EAD - PREVISIONE\_REC\_OK}{EAD}$$
In particolare, il valore delle esposizioni classifi cate come sofferenza è pari alla stima del valore attuale dei fl ussi di cassa che si presume di ottenere. Per le posizioni garantite, il valore dei fl ussi di cassa che la Banca si attende di recuperare coincide con il valore dei fl ussi derivanti dal compimento del processo di recupero del valore di ogni garanzia al netto dei costi sostenuti, e non condizionato alla probabilità che l'azione esecutiva sia stata intrapresa. Elementi necessari per la stima del valore attuale dei fl ussi di cassa sono il TTR (tempo di recupero) ed il tasso di attualizzazione.
Con riferimento all'applicazione degli scenari di vendita si fa riferimento a quanto riportato nella parte A della Nota integrativa, "Politiche Contabili".
Nell'ambito della gestione del rischio all'unità operativa Analisi crediti anomali, all'interno della Direzione Crediti, è attribuita la responsabilità di assicurare:
Ai fi ni della gestione del rischio si evidenzia che il modello adottato dalla Banca prevede un processo di Early Warning basato sulle metodiche di misurazione della SICR sviluppate in sede di implementazione dello IFRS 9. In particolare, lo sviluppo di una metodologia di Early Warning coerente con le metodiche IFRS 9 appare necessario al fi ne di armonizzare gli strumenti di risk management con il framework contabile e integrare coerentemente il processo di stage allocation con le pratiche di gestione del rischio di credito e il modo in cui dette pratiche sono gestite ai fi ni della rilevazione e la valutazione delle perdite attese su crediti.
L'evoluzione naturale del sistema di Early Warning è quindi quella di svolgere un ruolo complementare rispetto allo stage 2, in cui esso svolge il ruolo di prevenzione del verifi carsi del signifi cativo incremento di rischio.
Il meccanismo di Early Warning permette di minimizzare la migrazione in stage 2, riducendo gli impatti patrimoniali e sui ratio regolamentari, oltre che consentire un arricchimento degli strumenti a disposizione per la gestione del rischio di credito. Tale metodologia prevede, in particolare, l'individuazione di una soglia o threshold di signifi catività ("SICR") stimata tramite un modello statistico di quantile regression, che defi nisce il livello discriminante di rischiosità come stima del quantile della distribuzione dei LtPDR che ottimizza la previsione del deterioramento creditizio. Al fi ne di assicurare che i fenomeni di deterioramento siano catturati con suffi ciente anticipo, il modello di Early Warning è sviluppato tramite estrapolazione al ribasso delle soglie SICR, in maniera tale che vengano identifi cate le posizioni che in termini di variazione della lifetime PD (ΔPD) siano più prossime alla soglia SICR discriminante per la classifi cazione in stage 2.
Lo sviluppo di tale metodologia consente di realizzare un duplice benefi cio:
Infi ne, relativamente all'impiego di previsioni future che contengano al loro interno elementi forward looking, e in particolare scenario-dependent, il modello di defi nizione degli scenari macroeconomici, opportunamente parametrizzato e in base a specifi che regole che defi niscono la "modalità di trasmissione" delle dinamiche evolutive nelle strutture a termine scenario-dependent, concorre alla determinazione dei parametri di rischio nell'ambito del processo di calcolo della ECL. Sono adottati tre differenti macro-scenari che consentono di realizzare, conforme-
mente a quanti richiesto dal principio, una stima previsionale suffi cientemente articolata, puntuale e al contempo adeguata a dimensioni, struttura e complessità della Banca. Allo scenario baseline, basato sulla tendenza evolutiva "centrale" delle variabili macro economiche rispetto ai valori osservati storicamente fi no al momento della stima, che pertanto costituisce quello la cui realizzazione è in linea generale ritenuta come maggiormente probabile, si affi anca uno scenario avverso il quale rappresenta un'evoluzione sfavorevole ma comunque plausibile del contesto macro-economico ed uno scenario moderatamente favorevole il quale rappresenta una evoluzione favorevole e realistica rispetto alla situazione osservata al momento della stima.
Per mitigare il rischio di credito la Banca si avvale di tutte le principali forme di garanzia tipiche dell'attività bancaria, sia di natura reale che personale. Le principali garanzie reali acquisite sono:
Per quanto riguarda le modalità di gestione, le garanzie suddette vengono acquisite con regolare contratto di pegno e con atto notarile (per le ipoteche) e inserite nella procedura elettronica "Fidi e Garanzie" che permette la gestione, il controllo e il monitoraggio informatico delle stesse.
Le garanzie personali vengono principalmente rilasciate da:
In misura limitata si segnalano anche garanzie personali di società a favore di altre società controllate/collegate e di istituti fi nanziari a favore principalmente di società.
L'analisi delle caratteristiche delle garanzie prestate non evidenzia un particolare grado di concentrazione nelle diverse forme di copertura/garanzia dato che le garanzie acquisite, salvo casi particolari, possono considerarsi sostanzialmente "specifi che" per ogni singola posizione. Inoltre, a livello generale, non si rilevano vincoli contrattuali che possano minare la validità giuridica delle stesse.
Infi ne, per verifi care l'effi cacia giuridica ed operativa delle garanzie è utilizzato un sistema informativo/organizzativo/ legale (pratica elettronica di fi do) che predispone testi e supporti informatici, delle varie garanzie, tra cui si richiamano:
Con specifi co riferimento alle garanzie ipotecarie, si adottano principi e standard affi dabili per la valutazione degli immobili al fi ne di ottenere stime realistiche e circostanziate del valore dei cespiti a garanzia. La Banca è inoltre dotata di un processo in grado di assicurare l'effi ciente gestione e la puntuale valutazione degli immobili vincolati in via reale, tramite il censimento dei cespiti e l'archiviazione delle perizie di stima su apposita procedura informatica. Inoltre, anche al fi ne di adempiere alle disposizioni di vigilanza, ai fi ni della sorveglianza del valore degli immobili, sia per i cespiti di natura residenziale sia per quelli commerciali/strumentali, viene attuata una rivalutazione periodica. La sussistenza dei requisiti specifi ci sugli immobili, necessari ai fi ni dell'attenuazione del rischio di credito (indipendenza del valore dell'immobile dal merito creditizio della controparte, indipendenza del rimborso dai fl ussi fi nanziari derivanti dal cespite e destinazione del bene residenziale all'uso diretto o alla locazione), viene verifi cata dalle strutture preposte ed esplicitata nelle pratiche elettroniche di fi do per il successivo controllo degli istruttori e degli organi deliberanti.
Il valore delle garanzie reali su strumenti fi nanziari, quotati sui mercati regolamentati, viene automaticamente rivisto, con cadenza giornaliera e sulla base dei prezzi di listino, allo scopo di verifi care, rispetto all'affi damento accordato, il permanere della situazione di copertura iniziale e permettere, al venire meno di tale condizione, il tempestivo esame dei gestori.
Le competenze specifi che e trasversali nella gestione dei crediti problematici e/o deteriorati ("NPL") sono concentrate nella Direzione Crediti, articolata in tre Unità Organizzative dedicate:
Il modello organizzativo così descritto vede coinvolta la Direzione nelle attività volte al recupero delle posizioni in diffi coltà fi no a quelle concernenti la gestione delle posizioni classifi cate a sofferenza.
Il ruolo centrale della Direzione, anche a supporto delle scelte strategiche dell'organo con funzione di supervisione strategica, è da ricondurre alle scelte metodologiche, di monitoraggio e di processo pensate e costantemente mantenute al fi ne di favorire una gestione attiva delle poste oggetto della propria attività.
I crediti per i quali ricorrono segnali di tensione particolarmente gravi vengono classifi cati come deteriorati ("Non-Performing Exposures") in ossequio alle "Linee guida sull'applicazione della defi nizione di default ai sensi dell'art. 178 del Regolamento (UE) n. 575/2013" (EBA/GL/2016/07) e alle "Norme tecniche di regolamentazione relative alla soglia di rilevanza delle obbligazioni creditizie in arretrato" e relativo Regolamento Delegato (UE) 171/2018 della Commissione Europea del 19 ottobre 2017 (EBA/RTS/2016/06), a loro volta recepite a livello nazionale da Banca d'Italia (cosiddetta disciplina "new DoD").
In base alla tipologia e alla gravità dell'anomalia, vengono distinti nelle categorie sottostanti:
La gestione dei crediti "deteriorati" comporta l'assunzione di interventi coerenti con la gravità della situazione al fi ne di ricondurli alla normalità oppure, in caso di impossibilità, di mettere in atto adeguate procedure di recupero. Dal punto di vista delle metodologie di gestione dei crediti deteriorati assume particolare rilievo la Strategia di gestione degli NPL, come richiesta da Banca d'Italia con le "Linee Guida per le banche Less Signifi cant italiane in materia di gestione di crediti deteriorati" pubblicate in data 30 gennaio 2018. In particolare, nell'ambito della defi nizione della strategia di gestione degli NPL, i valori previsionali di NPL sono calcolati come evoluzione di 2 distinti portafogli:

Il modello sviluppato dalla Banca utilizza come dati di input:
Tali valori, che costituiscono dati di input del modello, sono stati utilizzati per stimare i coverage prospettici massimi applicabili.
I passaggi tra le varie classi di rischio sono calcolati applicando in modo puntuale per le singole classi di esposizioni:
Inoltre, per quanto riguarda i crediti classifi cati tra le partite deteriorate sono state modellizzate ulteriori fonti di riduzione degli stock quali:
Ulteriore fonte di diminuzione dello stock di crediti classifi cati in Bonis sono i piani di ammortamento puntuali.
Il principio contabile IFRS 9 stabilisce che "l'entità deve ridurre direttamente il valore contabile lordo dell'attività fi nanziaria quando non ha ragionevoli aspettative di recuperarla integralmente o parzialmente. La svalutazione costituisce un caso di eliminazione contabile".
Le "Linee guida per le banche sui crediti deteriorati - NPL" pubblicate dalla Banca Centrale Europea nel marzo 2017 specifi cano che "la riduzione del valore contabile lordo di un'attività fi nanziaria corrisponde al valore della cancellazione" inoltre, "la cancellazione di un'attività fi nanziaria, anche parziale, dovrebbe essere effettuata dalla Banca nell'esercizio in cui il credito o parte di esso è stato considerato non recuperabile" ne consegue che "la cancellazione può avvenire prima che si siano concluse defi nitivamente le azioni giudiziarie intraprese nei confronti del debitore per il recupero del credito. La cancellazione non implica la rinuncia da parte della Banca al diritto giuridico di recuperare il credito" infi ne, "una volta cancellato dal bilancio, un determinato importo non può essere oggetto di riprese di valore, al contrario di quanto accade per gli accantonamenti, il cui valore può essere ripreso a Conto economico in presenza di variazioni della stima. Le cancellazioni non vanno ripristinate e laddove fl ussi di cassa o altre attività siano recuperate in ultima istanza, il loro valore va rilevato in Conto economico quale componente reddituale."
La Circolare n. 262/2005 di Banca d'Italia, nella sua versione attuale, stabilisce che "il write-off può riguardare l'intero ammontare di un'attività fi nanziaria o una porzione di essa e corrisponde:
Gli eventuali recuperi da incasso successivi al write-off sono rilevati a Conto economico tra le riprese di valore. Con il termine "write-off complessivi" si intendono gli importi cumulati dei write-off parziali e totali sulle attività fi nanziarie".
Nell'ambito del processo di implementazione delle nuove disposizioni, il perimetro delle posizioni soggette a write-off è defi nito dalle posizioni, valutate al costo ammortizzato e appartenenti al Business Model Hold To Collect, che sono classifi cate a sofferenza o a inadempienza probabile e che sono oggetto di previsione di perdita analitica.
Sono quindi escluse dal write-off le posizioni in bonis, siano esse in Stage 1 o in Stage 2, nonché le posizioni valutate al fair value.
Le "Attività fi nanziarie deteriorate acquisite o originate" sono esposizioni creditizie che risultano essere deteriorate all'atto dell'iscrizione iniziale. Conseguentemente ogni acquisto di un'esposizione creditizia di clienti Non-Performing o signifi cative nuove erogazioni fatte su clienti già in Non-Performing deve essere considerato come POCI (Purchased or Originated Credit Impaired Asset). Le attività fl aggate come POCI si caratterizzano per quanto concerne la determinazione dell'impairment; infatti, sin dalla data di rilevazione iniziale e per tutta la vita degli strumenti in questione, devono essere contabilizzate rettifi che di valore pari all'ECL lifetime.
Alla data di bilancio non sono presenti attività fi nanziarie impaired acquisite o originate.
Le misure di tolleranza ("forbearance measures") consistono in concessioni nei confronti di un debitore che si trova o sta per trovarsi in diffi coltà nell'adempimento dei propri impegni fi nanziari ("diffi coltà fi nanziarie"). Le esposizioni oggetto di concessione in situazione di diffi coltà fi nanziaria sono identifi cate pertanto come esposizioni forborne, ovvero esposizioni oggetto di misure di tolleranza; mentre sono da escludere dalla nozione di forborne le rinegoziazioni e i rifi nanziamenti effettuati per motivi commerciali, che prescindono dalle diffi coltà fi nanziarie del debitore.
La defi nizione di esposizione forborne prescinde dalle macro-categorie di classifi cazione dei crediti (performing e non performing). I fi nanziamenti oggetto di misure di tolleranza devono essere ricompresi o nello Stage 2 (performing) o nello Stage 3 (non performing).
Le misure di forbearance prevedono differenti periodi minimi di monitoraggio per l'uscita dallo stato di forborne, che variano in base allo stato di rischio assegnato alla controparte:
– 24 mesi per le posizioni in bonis ("probation period");
– 36 mesi per le posizioni classifi cate a deteriorato, di cui 12 mesi di "cure period", al cui eventuale superamento è connessa l'uscita dallo stato di "forborne non performing" e l'ingresso nello stato di "forborne performing". Tale stato viene monitorato per almeno i successivi 24 mesi ("under probation period"). Il manifestarsi di eventi di deterioramento durante tale periodo può comportare nuovamente la riclassifi cazione da "forborne perfoming under probation" a "forborne non perfoming".

| Portafogli/Qualità (migliaia di euro) |
Sofferenze Inadempienze probabili |
Esposizioni scadute deteriorate |
Esposizioni scadute non deteriorate |
Altre esposizioni non deterio rate |
Totale | ||
|---|---|---|---|---|---|---|---|
| 1. | Attività fi nanziarie valutate al costo ammortizzato | 36.223 | 79.550 | 8.148 | 75.466 | 9.702.751 | 9.902.138 |
| 2. | Attività fi nanziarie valutate al fair value con impatto | ||||||
| sulla redditività complessiva | - | - | - | - | 852.832 | 852.832 | |
| 3. | Attività fi nanziarie designate al fair value | - | - | - | - | - | - |
| 4. | Altre attività fi nanziarie obbligatoriamente valutate | ||||||
| al fair value | - | 6.678 | - | - | 17.733 | 24.411 | |
| 5. | Attività fi nanziarie in corso di dismissione | - | - | - | - | - | - |
| Totale al 31.12.2024 | 36.223 | 86.228 | 8.148 | 75.466 | 10.573.316 | 10.779.381 | |
| Totale al 31.12.2023 | 45.857 | 94.031 | 8.058 | 107.462 | 10.799.046 | 11.054.454 |
Fra le Attività fi nanziarie valutate al costo ammortizzato sono presenti esposizioni oggetto di concessione per 147,4 milioni, di cui 11,8 per sofferenze e 36,4 per inadempienze probabili, ed esposizioni non deteriorate oggetto di concessione per 99,2 milioni.
| Portafogli/Qualità | Attività deteriorate | Attività non deteriorate | Totale | |||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| (migliaia di euro) | Esposizione | Rettifi che di | Esposizione | Write-off | Esposizione | Rettifi che di | Esposizione | (esposizione netta) |
| lorda | valore com | netta | parziali com | lorda | valore com | netta | ||
| plessive | plessivi * | plessive | ||||||
| 1. Attività fi nanziarie valutate al costo ammor |
301.872 | 177.950 | 123.922 | 32.178 | 9.867.429 | 89.213 | 9.778.217 | 9.902.139 |
| tizzato | ||||||||
| 2. Attività fi nanziarie valutate al fair value con |
- | - | - | - | 853.424 | 592 | 852.832 | 852.832 |
| impatto sulla redditività complessiva | ||||||||
| 3. Attività fi nanziarie designate al fair value |
- | - | - | - | - | - | - | - |
| 4. Altre attività fi nanziarie obbligatoriamente |
6.678 | - | 6.678 | - | X | X | 17.733 | 24.411 |
| valutate al fair value | ||||||||
| 5. Attività fi nanziarie in corso di dismissione |
- | - | - | - | - | - | - | - |
| Totale al 31.12.2024 | 308.550 | 177.950 | 130.600 | 32.178 | 10.720.853 | 89.805 | 10.648.782 | 10.779.382 |
| Totale al 31.12.2023 | 345.395 | 197.449 | 147.946 | 31.225 | 10.987.847 | 86.338 | 10.906.507 | 11.054.453 |
* valore da esporre a fi ni informativi
| Portafogli/Qualità | Attività di evidente scarsa qualità creditizia | Altre attività | |||
|---|---|---|---|---|---|
| (migliaia di euro) | Minusvalenze cumulate | Esposizione netta | Esposizione netta | ||
| 1. Attività fi nanziarie detenute per la negoziazione | - | - | 1.682 | ||
| 2. Derivati di copertura | - | - | - | ||
| Totale al 31.12.2024 | - | - | 1.682 | ||
| Totale al 31.12.2023 | - | - | 1.763 |
| Distribuzione delle attività fi nanziarie per fasce di scaduto (valori di bilancio) |
|---|
| A.1.3 |
| Portafogli/stadi di rischio | Primo stadio | Secondo stadio | Terzo stadio | Impaired acquisite o originate | ||||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Da 1 giorno a 30 giorni |
giorni fi no a Da oltre 30 |
Oltre 90 giorni |
Da 1 giorno a 30 giorni |
giorni fi no a Da oltre 30 |
Oltre 90 giorni |
Da 1 giorno a 30 giorni |
giorni fi no a Da oltre 30 |
Oltre 90 giorni |
Da 1 giorno a 30 giorni |
giorni fi no a Da oltre 30 |
Oltre 90 giorni |
|
| (migliaia di euro) | 90 giorni | 90 giorni | 90 giorni | 90 giorni | ||||||||
| 1. Attività fi nanziarie valutate al costo ammor tizzato |
33.986 | - | 21.012 - |
17.176 | 3.292 | 4.145 | 7.931 | 57.234 | - | - | - | |
| 2. Attività fi nanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva |
- | - | - - |
- | - | - | - | - - |
- | - | ||
| 3. Attività fi nanziarie in corso di dismissione | - | - | - - |
- | - | - | - | - - |
- | - | ||
| Totale al 31.12.2024 | 33.986 | - | 21.012 - |
17.176 | 3.292 | 4.145 | 7.931 | 57.234 | - | - | - | |
| Totale al 31.12.2023 | 60.221 | - | 32.175 - |
14.395 | 671 | 6.907 | 9.546 | 66.100 | - | - | - | |
| garanzie fi nanziarie impegni a erogare Accantonamenti complessivi su rilasciate fondi e |
Stadio 3 Stadio 2 |
6.248 1.017 1.410 |
556 1.628 794 |
(3.431) (228) |
983 (50) 30 |
- - - |
- - - |
- - - |
- - - |
5.428 - 1.365 1.688 |
- - - - - - |
||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Stadio 1 | - | (476) - |
- | - | |||||||||
| oni collettive di cui: svalutazi |
- | - | - | - | - | - | - | - | - | - - |
|||
| oni individuali di cui: svalutazi |
- | - | - | - | - | - | - | - | - | - - |
|||
| dismissione Attività in via di |
- | - | - | - | - | - | |||||||
| attività fi nanziarie impaired acquisite o originate |
plessiva redditività com mpatto sulla fair value con i ate al nanziarie valut fi Attività |
- | - | - | - | - | - | - | - | - | - - |
||
| zato costo ammortiz ate al nanziarie valut Attività fi |
- | - | - | - | - | - | - | - | - | - - |
|||
| oni collettive di cui: svalutazi |
64.636 132.813 | 15.979 | (19.500) | 1.734 | - | - | - | - | 46.923 131.026 | - - |
|||
| oni individuali di cui: svalutazi |
6.835 | - (16.182) | (6.260) | - | - | (2.106) | - | - - |
|||||
| dismissione Attività in via di |
- | - | - | - | - | - | - | - | - - |
||||
| Attività rientranti nel terzo stadio | plessiva redditività com mpatto sulla fair value con i ate al nanziarie valut fi Attività |
- | - | - | - | - | - | - | - | - | - - |
||
| zato costo ammortiz ate al nanziarie valut fi Attività |
197.449 | 22.814 | - (35.682) | (4.526) | - | - | (2.106) | - | - 177.949 | - - |
|||
| a vista banche Centrali anche e Crediti verso b |
- | - | - | - | - | - | - | - - |
|||||
| oni collettive di cui: svalutazi |
41.629 | 5.874 | - (4.866) | 2.275 | - | - | - | - | 44.912 | - - |
|||
| oni individuali di cui: svalutazi |
376 | - | 260 | - | - | - | - | 636 | - - |
||||
| dismissione Attività in via di |
- | - | - | - | - | - | - | - | - | - - |
|||
| plessiva redditività com mpatto sulla fair value con i ate al nanziarie valut fi Attività |
- | - | - | - | - | - | - | - | - | - - |
|||
| Rettifi che di valore complessive | Attività rientranti nel secondo stadio Attività rientranti nel primo stadio |
zato costo ammortiz ate al nanziarie valut Attività fi |
42.005 | 5.874 | - (4.866) | 2.535 | - | - | - | - | 45.548 | - - |
|
| ista che Centrali a v anche e ban Crediti verso b |
- | - | - | - | - | - | - | - | - - |
||||
| oni collettive di cui: svalutazi |
- 2.609 41.730 | - 1.015 12.159 | (5.497) | (6.525) | - | - | - | - | - 2.394 41.867 | - - |
|||
| oni individuali di cui: svalutazi |
- (731) | - (499) | - | - | - | - | - - |
||||||
| dismissione Attività in via di |
- | - | - | - | - - |
||||||||
| plessiva redditività com mpatto sulla fair value con i ate al nanziarie valut fi Attività |
621 | 476 | (234) | (271) | - | - | - | - | 592 | - - |
|||
| zato costo ammortiz ate al nanziarie valut fi Attività |
28 43.690 | - 12.698 | (5.978) | (6.745) | - | - | - | - | 4 43.665 | - - |
|||
| ista che Centrali a v anche e ban Crediti verso b |
(16) | (8) | - | - | - | - | - - |
||||||
| stadi di rischio Causali/ |
(migliaia di euro) | Esistenze iniziali | Variazioni in aumento da attività | fi nanziarie acquisite o originate | Cancellazioni diverse dai write-off | Rettifi che/riprese di valore nette per rischio di credito (+/-) |
Modifi che contrattuali senza can cellazioni |
Cambiamenti della metodologia di stima |
Write-off | Altre variazioni | Rimanenze fi nali | Write-off rilevati direttamente a Conto Recuperi da incasso su attività fi nan ziarie oggetto di write-off economico |
Banca Popolare dell'Alto Adige SpA – Nota integrativa dell'impresa

| Portafogli/stadi di rischio | Valori lordi/valore nominale | |||||
|---|---|---|---|---|---|---|
| stadio | Trasferimenti tra primo stadio e secondo |
stadio | Trasferimenti tra secondo stadio e terzo |
stadio e terzo stadio | Trasferimenti tra primo | |
| (migliaia di euro) | Da primo | Da | Da | Da terzo | Da primo | Da terzo |
| stadio a | secondo | secondo | stadio a | stadio | stadio | |
| secondo | stadio | stadio | secondo | a terzo | a primo | |
| stadio | a primo | a terzo | stadio | stadio | stadio | |
| stadio | stadio | |||||
| 1. Attività fi nanziarie valutate al costo ammortizzato | 314.512 | 177.807 | 21.712 | 6.679 | 13.776 | 848 |
| 2. Attività fi nanziarie valutate al fair value con impatto sulla | ||||||
| redditività complessiva | - | - | - | - | - | - |
| 3. Attività fi nanziarie in corso di dismissione | - | - | - | - | - | - |
| 3. Impegni a erogare fondi e garanzie fi nanziarie rilasciate | 135.118 | 130.632 | 3.357 | 158 | 342 | 154 |
| Totale al 31.12.2024 | 449.630 | 308.439 | 25.069 | 6.837 | 14.118 | 1.002 |
| Totale al 31.12.2023 | 448.269 | 521.515 | 50.585 | 46.639 | 13.081 | 3.204 |
| Esposizioni creditizie per cassa e fuori bilancio verso banche: valori lordi e netti |
|---|
| A.1.6 |
| Tipologie esposizioni/Valori | Esposizione lorda | Rettifi che di valore complessive e accantonamenti complessivi |
||||||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| (migliaia di euro) | Primo stadio |
Secondo stadio |
Terzo stadio |
acquisite Impaired originate o |
Primo stadio |
Secondo stadio |
Terzo stadio |
acquisite o Impaired originate |
Esposizione netta |
complessivi* Write-off parziali |
||
| ESPOSIZIONI PER CASSA A. |
||||||||||||
| A VISTA A1. |
||||||||||||
| a) Deteriorate | - | X | - | - | - | - | X | - | - - |
- | ||
| b) Non deteriorate | 103.322 | 103.322 | - | - | - | (3) | (3) | - | - - |
103.319 | ||
| ALTRE A2. |
||||||||||||
| a) Sofferenze | - | X | - | - | - | - | X | - | - - |
- | ||
| - di cui: esposizioni oggetto di concessioni | - | X | - | - | - | - | X | - | - - |
- | ||
| b) Inadempienze probabili | - | X | - | - | - | - | X | - | - - |
- | ||
| - di cui: esposizioni oggetto di concessioni | - | X | - | - | - | - | X | - | - - |
- | ||
| c) Esposizioni scadute deteriorate | - | X | - | - | - | - | X | - | - - |
- | ||
| - di cui: esposizioni oggetto di concessioni | - | X | - | - | - | - | X | - | - - |
- | ||
| d) Esposizioni scadute non deteriorate | - | - | - | X | - | - | - | - | X | - | - | |
| - di cui: esposizioni oggetto di concessioni | - | - | - | X | - | - | - | - | X | - | - | |
| e) Altre esposizioni non deteriorate | 767.002 | 767.002 | - | X | - | (665) | (665) | - | X | - | 766.337 | |
| - di cui: esposizioni oggetto di concessioni | - | - | X | - | - | - | - | X | - | - | ||
| TOTALE A | 870.324 | 870.324 | - | - | - | (668) | (668) | - | - - |
869.656 | ||
| ESPOSIZIONI CREDITIZIE FUORI BILANCIO B. |
||||||||||||
| a) Deteriorate | - | X | - | - | - | - | X | - | - - |
- | ||
| b) Non deteriorate | 16.177 | 16.177 | - | X | - | (2) | (2) | - | X | - | 16.175 | |
| TOTALE B | 16.177 | 16.177 | - | - | - | (2) | (2) | - | - - |
16.175 | ||
| TOTALE A+B | 886.501 | 886.501 | - | - | - | (670) | (670) | - | - - |
885.831 |
Le esposizioni per cassa comprendono tutte le attività fi nanziarie per cassa vantate verso banche, qualunque sia il loro portafoglio di allocazione contabile. Le esposizioni "fuori bilancio" includono tutte le operazioni fi nanziarie diverse da quelle per cassa (garanzie rilasciate, impegni, derivati, ecc.) che comportano l'assunzione di un rischio creditizio, qualunque sia la fi nalità di tali operazioni (negoziazione, copertura, ecc.).
| Esposizioni creditizie per cassa e fuori bilancio verso clientela: valori lordi e netti | |
|---|---|
| A.1.7 |
| Tipologie esposizioni/Valori | Esposizione lorda | e accantonamenti complessivi | ||||||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| (migliaia di euro) | Primo stadio |
Secondo stadio |
Terzo stadio |
acquisite Impaired originate o |
Primo stadio |
Secondo stadio |
Terzo stadio |
acquisite o Impaired originate |
Esposizione netta |
complessivi* Write-off parziali |
||
| ESPOSIZIONI CREDITIZIE PER CASSA A. |
||||||||||||
| a) Sofferenze | 155.037 | X | - | 155.037 | - | (118.814) | X | - | (118.814) | - | 36.223 | 32.178 |
| - di cui: esposizioni oggetto di concessioni | 49.912 | X | - | 49.912 | - | (38.096) | X | - | (38.096) | - | 11.816 | 10.959 |
| b) Inadempienze probabili | 142.220 | X | - | 142.220 | - | (55.992) | X | - | (55.992) | - | 86.228 | - |
| - di cui: esposizioni oggetto di concessioni | 67.124 | X | - | 67.124 | - | (24.065) | X | - | (24.065) | - | 43.059 | - |
| c) Esposizioni scadute deteriorate | 11.292 | X | - | 11.292 | - | (3.144) | X | - | (3.144) | - | 8.148 | - |
| - di cui: esposizioni oggetto di concessioni | - | X | - | - | - | - | X | - | - | - | - | - |
| d) Esposizioni scadute non deteriorate | 78.682 | 34.445 | 44.236 | X | - | (3.216) | (459) | (2.756) | X | - | 75.466 | - |
| - di cui: esposizioni oggetto di concessioni | 5.325 | - | 5.325 | X | - | (367) | - | (367) | X | - | 4.958 | - |
| e) Altre esposizioni non deteriorate | 9.894.359 | 9.097.023 | 775.813 | X | - | (85.923) | (43.133) | (42.791) | X | - | 9.808.436 | - |
| - di cui: esposizioni oggetto di concessioni | 97.910 | - | 97.910 | X | - | (3.690) | - | (3.690) | X | - | 94.220 | - |
| TOTALE A | 10.281.590 | 9.131.468 | 820.049 | 308.549 | - | (267.089) | (43.592) | (45.547) | (177.950) | - | 10.014.501 | 32.178 |
| ESPOSIZIONI CREDITIZIE FUORI BILANCIO B. |
||||||||||||
| a) Deteriorate | 30.800 | X | X | 30.800 | - | (5.428) | X | - | (5.428) | - | 25.372 | - |
| b) Non deteriorate | 3.090.519 | 2.784.953 | 305.566 | X | - | (3.050) | (1.363) | (1.687) | X | - | 3.087.469 | - |
| TOTALE B | 3.121.319 | 2.784.953 | 305.566 | 30.800 | - | (8.478) | (1.363) | (1.687) | (5.428) | - | 3.112.841 | - |
| TOTALE A+B | 13.402.909 11.916.421 | 1.125.615 | 339.349 | - | (275.567) | (44.955) | (47.234) | (183.378) | - | 13.127.342 | 32.178 |
Le esposizioni per cassa comprendono tutte le attività fi nanziarie per cassa vantate verso clientela, qualunque sia il loro portafoglio di allocazione contabile. Le esposizioni "fuori bilancio" includono tutte le operazioni fi nanziarie diverse da quelle per cassa (garanzie rilasciate, impegni, derivati, ecc.) che comportano l'assunzione di un rischio creditizio, qualunque sia la fi nalità di tali operazioni (negoziazione, copertura, ecc.).

Alla data non sono presenti esposizioni deteriorate verso banche.
Alla data non sono presenti esposizioni deteriorate verso banche.
| Causali/Categorie (migliaia di euro) |
Sofferenze | Inadempienze probabili |
Esposizioni sca dute deteriorate |
|
|---|---|---|---|---|
| A. | Esposizione lorda iniziale | 172.417 | 161.853 | 11.126 |
| di cui: esposizioni cedute non cancellate | 3.605 | 18.241 | 291 | |
| B. | Variazioni in aumento | 34.731 | 61.537 | 10.580 |
| B.1 ingressi da esposizioni non deteriorate | 13.192 | 34.514 | 10.239 | |
| B.2 ingressi da attività fi nanziarie impaired acquisite o originate | - | - | - | |
| B.3 trasferimenti da altre categorie di esposizioni deteriorate | 14.500 | 3.273 | - | |
| B.4 modifi che contrattuali senza cancellazioni | - | - | - | |
| B.5 altre variazioni in aumento | 7.039 | 23.750 | 341 | |
| C. | Variazioni in diminuzione | (52.111) | (81.170) | (10.413) |
| C.1 uscite verso esposizioni non deteriorate | - | (5.492) | (1.567) | |
| C.2 write-off | (11.401) | (7.486) | (96) | |
| C.3 incassi | (4.490) | (5.455) | (873) | |
| C.4 realizzi per cessioni | (6.224) | (27) | - | |
| C.5 perdite da cessione | - | - | - | |
| C.6 trasferimenti ad altre categorie di esposizioni deteriorate | - | (12.963) | (4.809) | |
| C.7 modifi che contrattuali senza cancellazioni | - | - | - | |
| C.8 altre variazioni in diminuzione | (29.996) | (49.747) | (3.068) | |
| D. | Esposizione lorda fi nale | 155.037 | 142.220 | 11.293 |
| di cui: esposizioni cedute non cancellate | 2.991 | 14.053 | 381 |

| Causali/Categorie | Esposizioni oggetto di | Esposizioni oggetto | |
|---|---|---|---|
| (migliaia di euro) | concessione deteriorate |
di concessione non deteriorate |
|
| A. | Esposizione lorda iniziale | 133.504 | 129.941 |
| di cui: esposizioni cedute non cancellate | 8.490 | 16.929 | |
| B. | Variazioni in aumento | 36.564 | 54.620 |
| B.1 ingressi da esposizioni non deteriorate non oggetto di concessioni | 13.475 | 51.772 | |
| B.2 ingressi da esposizioni non deteriorate oggetto di concessioni | 8.547 | X | |
| B.3 ingressi da esposizioni oggetto di concessioni deteriorate | X | 2.625 | |
| B.4 ingressi da esposizioni deteriorate non oggetto di concessione | 2.501 | - | |
| B.5 altre variazioni in aumento | 12.041 | 223 | |
| C. | Variazioni in diminuzione | (53.032) | (81.325) |
| C.1 uscite verso esposizioni non deteriorate non oggetto di concessioni | X | (38.552) | |
| C.2 uscite verso esposizioni non deteriorate oggetto di concessioni | (2.625) | X | |
| C.3 uscite verso esposizioni oggetto di concessioni deteriorate | X | (8.547) | |
| C.4 write-off | (9.595) | - | |
| C.5 incassi | (23.794) | (26.150) | |
| C.6 realizzi per cessioni | - | - | |
| C.7 perdite da cessione | - | - | |
| C.8 altre variazioni in diminuzione | (17.018) | (8.076) | |
| D. | Esposizione lorda fi nale | 117.036 | 103.236 |
| di cui: esposizioni cedute non cancellate | 5.235 | 8.208 |
| Causali/Categorie | Sofferenze | Inadempienze probabili |
Esposizioni scadute deteriorate |
||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Totale | Di cui: | Totale | Di cui: | Totale | Di cui: | ||
| esposizio | esposizio | esposizio | |||||
| ni oggetto | ni oggetto | ni oggetto | |||||
| di conces | di conces | di conces | |||||
| (migliaia di euro) | sioni | sioni | sioni | ||||
| A. | Rettifi che complessive iniziali | - | - | - | - | - | - |
| di cui: esposizioni cedute non cancellate | - | - | - | - | - | - | |
| B. | Variazioni in aumento | - | - | - | - | - | - |
| B.1 rettifi che di valore da attività fi nanziarie impaired | - | X | - | X | - | X | |
| acquisite o originate | - | X | - | X | - | X | |
| B.2. altre rettifi che di valore | - | - | - | - | - | - | |
| B.3 perdite da cessione | - | - | - | - | - | - | |
| B.4 trasferimenti da altre categorie di esposizioni deteriorate | - | - | - | - | - | - | |
| B.5 modifi che contrattuali senza cancellazioni | - | X | - | X | - | X | |
| B.6 altre variazioni in aumento | - | - | - | - | - | - | |
| C. | Variazioni in diminuzione | - | - | - | - | - | - |
| C.1. riprese di valore da valutazione | - | - | - | - | - | - | |
| C.2 riprese di valore da incasso | - | - | - | - | - | - | |
| C.3 utili da cessione | - | - | - | - | - | - | |
| C.4 write-off | - | - | - | - | - | - | |
| C.5 trasferimenti ad altre categorie di esposizioni deteriorate | - | - | - | - | - | - | |
| C.6 modifi che contrattuali senza cancellazioni | - | X | - | X | - | X | |
| C.7 altre variazioni in diminuzione | - | - | - | - | - | - | |
| D. | Rettifi che complessive fi nali | - | - | - | - | - | - |
| di cui: esposizioni cedute non cancellate | - | - | - | - | - | - |

| Causali/Categorie | Sofferenze | Inadempienze probabili |
Esposizioni scadute deteriorate |
||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Totale | Di cui: | Totale | Di cui: | Totale | Di cui: | ||
| esposizio | esposizio | esposizio | |||||
| ni oggetto | ni oggetto | ni oggetto | |||||
| di conces | di conces | di conces | |||||
| (migliaia di euro) | sioni | sioni | sioni | ||||
| A. | Rettifi che complessive iniziali | 132.144 | 38.119 | 79.133 | 32.775 | 3.067 | - |
| di cui: esposizioni cedute non cancellate | 2.013 | 977 | 6.352 | 2.726 | 80 | - | |
| B. | Variazioni in aumento | 20.221 | 7.513 | 16.835 | 6.366 | 2.486 | - |
| B.1 rettifi che di valore da attività fi nanziarie impaired | - | X | - | X | - | X | |
| acquisite o originate | |||||||
| B.2. altre rettifi che di valore | 6.195 | 7.513 | 13.159 | 5.413 | 2.132 | - | |
| B.3 perdite da cessione | - | - | - | - | - | - | |
| B.4 trasferimenti da altre categorie di esposizioni deteriorate | 7.977 | - | 904 | - | - | - | |
| B.5 modifi che contrattuali senza cancellazioni | - | X | - | X | - | X | |
| B.6 altre variazioni in aumento | 6.049 | - | 2.772 | 953 | 354 | - | |
| C. | Variazioni in diminuzione | (27.502) | (7.537) | (39.831) | (15.075) | (2.410) | - |
| C.1. riprese di valore da valutazione | (9.788) | (3.676) | (26.248) | (10.348) | (722) | - | |
| C.2 riprese di valore da incasso | (9.483) | (698) | (2.204) | (857) | (243) | - | |
| C.3 utili da cessione | - | - | (27) | - | - | - | |
| C.4 write-off | (8.231) | (3.163) | (4.043) | (3.870) | (29) | - | |
| C.5 trasferimenti ad altre categorie di esposizioni deteriorate | - | - | (6.939) | - | (1.335) | - | |
| C.6 modifi che contrattuali senza cancellazioni | - | X | - | X | - | X | |
| C.7 altre variazioni in diminuzione | - | - | (370) | - | (81) | - | |
| D. | Rettifi che complessive fi nali | 124.863 | 38.095 | 56.137 | 24.066 | 3.143 | - |
| di cui: esposizioni cedute non cancellate | 1.924 | 773 | 4.496 | 1.532 | 110 | - |
Nel corso dell'esercizio non sono state perfezionate, nell'ambito di accordi di ristrutturazione di posizioni deteriorate, operazioni di conversione di crediti in strumenti di capitale.
Tenuto conto della composizione del portafoglio crediti, costituito prevalentemente da esposizioni verso piccole e medie imprese, aziende familiari e artigiane, professionisti e famiglie consumatrici, la distribuzione delle esposizioni per cassa e "fuori bilancio" per classi di rating esterni risulta non signifi cativa.
Ai fi ni prudenziali i rischi di credito sono misurati con il metodo standardizzato. I giudizi di rating generati internamente non sono rilevanti ai fi ni della disciplina prudenziale.
Alla data di bilancio non sono presenti esposizioni creditizie verso banche garantite.
| Valore | Valore | Garanzie reali (1) | Garanzie personali (2) | Totale | ||||||||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| esposizio | esposizio | Derivati su crediti | Crediti di fi rma | (1)+(2) | ||||||||||||
| ne lorda | ne netta | Altri derivati | ||||||||||||||
| Immobili | Immobili | Titoli | Altre | CLN | Con | Banche | Altre | Altri | Ammini | Banche | Altre | Altri | ||||
| ipoteche | fi nan | garanzie | troparti | società | sog | strazioni | società | soggetti | ||||||||
| ziamenti | reali | centrali | fi nan | getti | pubbli | fi nanzia | ||||||||||
| per | ziarie | che | rie | |||||||||||||
| (migliaia di euro) | leasing | |||||||||||||||
| Esposizioni creditizie per | ||||||||||||||||
| cassa garantite: 1. |
6.320.749 | 6.129.170 | 4.476.025 | - | 12.117 | 10.991 | - | - | - | - | - | 808.918 | 574 | 34.218 | 554.924 | 5.897.767 |
| 1.1 totalmente garantite | 5.550.435 | 5.398.006 | 4.433.631 | - | 10.040 | 6.595 | - | - | - | - | - | 413.262 | 574 | 22.941 | 510.963 | 5.398.006 |
| - di cui deteriorate | 186.917 | 98.989 | 84.552 | - | 141 | 198 | - | - | - | - | - | 6.070 | - | 505 | 7.522 | 98.988 |
| 1.2 parzialmente garantite | 770.314 | 731.164 | 42.394 | - | 2.077 | 4.396 | - | - | - | - | - | 395.656 | - | 11.277 | 43.961 | 499.761 |
| - di cui deteriorate | 50.141 | 20.437 | 4.761 | - | 41 | - | - | - | - | - | - | 6.437 | - | 146 | 262 | 11.647 |
| Esposizioni creditizie | ||||||||||||||||
| "fuori bilancio" garantite: 2. |
469.337 | 468.379 | 26.265 | - | 4.632 | 12.318 | - | - | - | - | - | 19.230 | 697 | 9.604 | 375.724 | 448.470 |
| 2.1 totalmente garantite | 411.506 | 410.610 | 22.638 | - | 2.213 | 8.412 | - | - | - | - | - | 10.376 | 499 | 6.497 | 359.723 | 410.358 |
| - di cui deteriorate | 1.412 | 1.165 | - | - | - | 72 | - | - | - | - | - | 67 | - | 5 | 770 | 914 |
| 2.2 parzialmente garantite | 57.831 | 57.769 | 3.627 | - | 2.419 | 3.906 | - | - | - | - | - | 8.854 | 198 | 3.107 | 16.001 | 38.112 |
| - di cui deteriorate | 1.075 | 1.075 | - | - | - | 46 | - | - | - | - | - | 3 | - | - | - | 49 |
A.3.2 Esposizioni creditizie per cassa e fuori bilancio verso clientela garantite
Alla data non sono presenti attività ottenute tramite l'escussione di garanzie ricevute.

| Esposizioni / controparti | Amministrazioni pubbliche | Altri enti pubblici | Società fi nanziarie | Società di assicurazione | Imprese non fi nanziarie | ||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| (migliaia di euro) | Esposizione netta |
complessive che valore fi Retti |
Esposizione netta |
complessive che valore fi Retti |
Esposizione netta |
complessive che valore fi Retti |
Esposizione netta |
complessive che valore fi Retti |
Esposizione netta |
complessive che valore fi Retti |
|
| A. | Esposizioni creditizie per cassa | ||||||||||
| A.1 Sofferenze | - | - | 4 | 1.295 | - | - | 24.716 | 92.508 | 11.504 | 25.012 | |
| di cui: esposizioni oggetto di concessioni | - | - | - | 1.144 | - | - | 7.332 | 29.280 | 4.484 | 7.672 | |
| A.2 Inadempienze probabili | - | - | 2 | 1 | - | - | 64.235 | 43.858 | 21.992 | 12.133 | |
| di cui: esposizioni oggetto di concessioni | - | - | - | - | - | - | 31.022 | 17.848 | 12.036 | 6.217 | |
| A.3 Esposizioni scadute deteriorate | 1 | 1 | 8 | 3 | - | - | 2.376 | 891 | 5.762 | 2.250 | |
| di cui: esposizioni oggetto di concessioni | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | |
| A.4 Esposizioni non deteriorate | 2.396.014 | 777 | 444.087 | 2.160 | 8.641 | 96 | 3.612.776 | 64.994 | 3.431.024 | 21.208 | |
| di cui: esposizioni oggetto di concessioni | - | - | 2.949 | 66 | - | - | 54.249 | 2.515 | 41.979 | 1.476 | |
| Totale A | 2.396.015 | 778 | 444.101 | 3.459 | 8.641 | 96 | 3.704.103 | 202.251 | 3.470.282 | 60.603 | |
| B. | Esposizioni creditizie "fuori bilancio" | ||||||||||
| B.1 Esposizioni deteriorate | - | - | - | - | - | - | 24.464 | 5.229 | 908 | 199 | |
| B.2 Esposizioni non deteriorate | 356.974 | 23 | 53.425 | 40 | - | - | 2.354.803 | 2.684 | 322.267 | 303 | |
| Totale B | 356.974 | 23 | 53.425 | 40 | - | - | 2.379.267 | 7.913 | 323.175 | 502 | |
| Totale al 31.12.2024 | 2.752.989 | 801 | 497.526 | 3.499 | 8.641 | 96 | 6.083.370 | 210.164 | 3.793.457 | 61.105 | |
| Totale al 31.12.2023 | 3.223.307 | 1.054 | 287.337 | 3.251 | 8.719 | 21 | 6.056.826 | 215.139 | 3.951.178 | 72.110 |

| Esposizioni/Aree geografiche | ITALIA | ALTRI PAESI EUROPEI | AMERICA | ASIA | RESTO DEL MONDO | |||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Esposizione netta | Rettifiche valore | Esposizione netta | Rettifiche valore | Esposizione netta | Rettifiche valore | Esposizione netta | Rettifiche valore | Esposizione netta | Rettifiche valore | |
| (migliaia di euro) | complessive | complessive | complessive | complessive | complessive | |||||
| Esposizioni creditizie per cassa A. |
||||||||||
| Sofferenze A.1 |
36.189 | (118.627) | 34 | (187) | - | - | - | - | - | - |
| Inadempienze probabili A.2 |
81.114 | (50.237) | 5.114 | (5.472) | - | - | - | (283) | - | - |
| Esposizioni scadute deteriorate A.3 |
8.007 | (3.089) | 141 | (55) | - | - | - | - | - | - |
| Esposizioni non deteriorate A.4 |
9.670.387 | (88.258) | 152.213 | (823) | 59.236 | (54) | 1.877 | (4) | 189 | - |
| Totale A: | 9.795.697 | (260.211) | 157.502 | (6.537) | 59.236 | (54) | 1.877 | (287) | 189 | - |
| Esposizioni creditizie "fuori bilancio" B. |
||||||||||
| Esposizioni deteriorate B.1 |
25.361 | (5.406) | 11 | (22) | - | - | - | - | - | - |
| Esposizioni non deteriorate B.2 |
3.081.993 | (3.046) | 5.476 | (5) | - | - | - | - | - | - |
| Totale B: | 3.107.354 | (8.452) | 5.487 | (27) | - | - | - | - | - | - |
| Totale al 31.12.2024 | 12.903.051 | (268.663) | 162.989 | (6.564) | 59.236 | (54) | 1.877 | (287) | 189 | - |
| Totale al 31.12.2023 | 13.378.005 | (289.736) | 104.312 | (1.735) | 34.600 | (75) | 1.532 | (7) | 199 | (1) |
| Esposizioni/Aree geografiche | ITALIA NORD OVEST | ITALIA NORD EST | ITALIA CENTRO | ITALIA SUD E ISOLE | ||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Esposizione | Rettifiche valore | Esposizione | Rettifiche valore | Esposizione | Rettifiche valore | Esposizione | Rettifiche valore | |
| (migliaia di euro) | netta | complessive | netta | complessive | netta | complessive | netta | complessive |
| Esposizioni creditizie per cassa A. |
||||||||
| Sofferenze A.1 |
1.289 | (3.293) | 33.691 | (114.048) | 1.145 | (1.066) | 64 | (219) |
| Inadempienze probabili A.2 |
1.909 | (3.330) | 79.026 | (45.872) | 179 | (1.035) | - | - |
| Esposizioni scadute deteriorate A.3 |
- | - | 7.986 | (3.080) | 17 | (7) | 3 | (2) |
| Esposizioni non deteriorate A.4 |
228.881 | (4.157) | 7.087.465 | (82.607) | 2.346.085 | (1.390) | 7.958 | (104) |
| Totale A: | 232.079 | (10.780) | 7.208.168 | (245.607) | 2.347.426 | (3.498) | 8.025 | (325) |
| Esposizioni creditizie "fuori bilancio" B. |
||||||||
| Esposizioni deteriorate B.1 |
- | (1) | 20.861 | (5.405) | 4.500 | - | - | - |
| Esposizioni non deteriorate B.2 |
87.141 | (83) | 2.967.049 | (2.931) | 25.382 | (29) | 2.421 | (3) |
| Totale B: | 87.141 | (84) | 2.987.910 | (8.336) | 29.882 | (29) | 2.421 | (3) |
| Totale al 31.12.2024 | 319.220 | (10.864) | 10.196.078 | (253.943) | 2.377.308 | (3.527) | 10.446 | (328) |
| Totale al 31.12.2023 | 269.316 | (7.652) | 10.123.523 | (278.036) | 2.975.984 | (3.588) | 9.182 | (460) |
B.2 Distribuzione territoriale delle esposizioni creditizie per cassa e fuori bilancio verso clientela

| Distribuzione territoriale delle esposizioni creditizie per cassa e fuori bilancio verso banche |
|---|
| B.3 |
| Esposizioni/Aree geografiche | ITALIA | ALTRI PAESI EUROPEI | AMERICA | ASIA | RESTO DEL MONDO | |||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| (migliaia di euro) | Esposizione | Rettifiche valore | Esposizione | Rettifiche valore | Esposizione | Rettifiche valore | Esposizione | Rettifiche valore | Esposizione | Rettifiche valore |
| netta | complessive | netta | complessive | netta | complessive | netta | complessive | netta | complessive | |
| Esposizioni creditizie per cassa A. |
||||||||||
| Sofferenze A.1 |
- | - | - | - | - | - | - - |
- - |
||
| Inadempienze probabili A.2 |
- | - | - | - | - | - | - - |
- - |
||
| Esposizioni scadute deteriorate A.3 |
- | - | - | - | - | - | - - |
- - |
||
| Esposizioni non deteriorate A.4 |
633.383 | (424) | 235.599 | (244) | 675 | - | - - |
- - |
||
| Totale A: | 633.383 | (424) | 235.599 | (244) | 675 | - | - - |
- - |
||
| Esposizioni creditizie "fuori bilancio" B. |
||||||||||
| Esposizioni deteriorate B.1 |
- | - | - | - | - | - | - - |
- - |
||
| Esposizioni non deteriorate B.2 |
- | - | 16.175 | (2) | - | - | - - |
- - |
||
| Totale B: | - | - | 16.175 | (2) | - | - | - - |
- - |
||
| Totale al 31.12.2024 | 633.383 | (424) | 251.774 | (246) | 675 | - | - - |
- - |
||
| Totale al 31.12.2023 | 498.855 | (747) | 150.003 | (159) | 2.075 | (1) | 1.000 | - | - - |
| Esposizioni/Aree geografiche | ITALIA NORD OVEST | ITALIA NORD EST | ITALIA CENTRO | ITALIA SUD E ISOLE | ||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| (migliaia di euro) | Esposizione | Rettifiche valore | Esposizione | Rettifiche valore | Esposizione | Rettifiche valore | Esposizione | Rettifiche valore |
| netta | complessive | netta | complessive | netta | complessive | netta | complessive | |
| Esposizioni creditizie per cassa A. |
||||||||
| Sofferenze A.1 |
- - |
- | - | - | - | - - |
||
| Inadempienze probabili A.2 |
- - |
- | - | - | - | - - |
||
| Esposizioni scadute deteriorate A.3 |
- - |
- | - | - | - | - - |
||
| Esposizioni non deteriorate A.4 |
271.622 | (250) | 310.897 | (122) | 50.863 | (51) | - - |
|
| Totale A: | 271.622 | (250) | 310.897 | (122) | 50.863 | (51) | - - |
|
| Esposizioni creditizie "fuori bilancio" B. |
||||||||
| Esposizioni deteriorate B.1 |
- - |
- | - | - | - | - - |
||
| Esposizioni non deteriorate B.2 |
- - |
- | - | - | - | - - |
||
| Totale B: | - - |
- | - | - | - | - - |
||
| Totale al 31.12.2023 | 271.622 | (250) | 310.897 | (122) | 50.863 | (51) | - - |
|
| Totale al 31.12.2022 | 174.483 | (310) | 236.252 | (262) | 88.120 | (175) | - - |


| Numero di grandi | Esposizione creditizia | Importo ponderato ai fini delle | |
|---|---|---|---|
| esposizioni | (migliaia di euro) | grandi esposizioni | |
| (migliaia di euro) | |||
| 31.12.2024 | 7 | 4.246.878 | 354.405 |
| 31.12.2023 | 7 | 4.733.054 | 293.493 |
Il numero delle grandi esposizioni esposto in tabella è determinato facendo riferimento alle "esposizioni" non ponderate che superano il 10% del capitale ammissibile, così come defi nito dal Regolamento UE n. 575/2013 (c.d. CRR), dove per "esposizioni" si intende la somma delle attività di rischio per cassa e delle operazioni fuori bilancio (escluse quelle dedotte dal capitale) nei confronti di un cliente, o di un gruppo di clienti connessi, senza l'applicazione dei fattori di ponderazione.
Nella tabella di bilancio relativa alle grandi esposizioni sono inclusi anche soggetti che - pur con ponderazione pari allo 0% - presentano un'esposizione non ponderata superiore al 10% del capitale ammissibile ai fi ni dei grandi rischi.
Al 31 dicembre 2024 le esposizioni (rischi di mercato e partecipazioni inclusi) superiori al 10% del Patrimonio di Vigilanza riguardavano n. 7 gruppi di clienti per un'esposizione lorda di 4,2 miliardi. Nel dettaglio le posizioni riguardano n. 1 posizione appartenente al portafoglio amministrazioni centrali e banche centrali, due appartenenti al portafoglio organismi del settore pubblico, tre appartenenti al settore fi nanziario e una appartenente al settore delle imprese.

Il Consiglio di amministrazione ha deliberato, nel 2018, la realizzazione di un'operazione di cartolarizzazione di un portafoglio di fi nanziamenti composto da mutui ipotecari e chirografari in bonis erogati a piccole e medie imprese (SME's) denominata VOBA n. 7 S.r.l..
L'operazione ha comportato la cessione di n. 4.473 rapporti per un controvalore complessivo di Euro 750,5 milioni. Come per le precedenti operazioni di cartolarizzazione, essa è posta in essere allo scopo di ottenere strumenti ammissibili per le operazioni di rifi nanziamento presso la BCE a sostegno delle esigenze di liquidità.
| Società veicolo: | VOBA N.7 S.r.l. |
|---|---|
| - Interessenza della Società nella società veicolo | 0% |
| - Data di cessione dei crediti | 01/05/2018 |
| - Tipologia dei crediti ceduti | Mutui SMI |
| - Qualità dei crediti ceduti | In bonis |
| - Garanzie su crediti ceduti | Ipotecari e chirografari |
| - Area territoriale dei crediti ceduti | Italia Nord |
| - Attività economica dei debitori ceduti | |
| - Numero crediti ceduti | 4.473 |
| - Prezzo dei crediti ceduti | Euro 750.469.537,60 |
| - Valore nominale dei crediti ceduti | Euro 750.470.731,39 |
Le caratteristiche dei titoli emessi dal veicolo e quotati alla borsa di Dublino sono di seguito riportate:
| Tranche | Rating S&P/Moody's | Percentuale | Ammontare (in euro) |
|---|---|---|---|
| Classe A1 | AA/Aa3 | 18,45% | 141.000.000 |
| Classe A2 | AA/Aa3 | 46,05% | 352.000.000 |
| Classe B | A+/A1 | 19,63% | 150.000.000 |
| Classe Junior | NR | 15,87% | 121.319.000 |
| Totale | 100,00% | 764.319.000 |
I titoli di classe A1, A2, B e Junior sono stati sottoscritti interamente dalla Società, al 31.12.2024 residuano 20,0 milioni di titoli di classe B e 121,3 milioni di titoli di classe Junior.
| Linee di credito Garanzie rilasciate |
Mezzanine Senior Junior Mezzanine |
Esposizione n etta Rettifiche / rip rese di valore Esposizione n etta Rettifiche / rip rese di valore Esposizione n etta Rettifiche / rip rese di valore Esposizione n etta Rettifiche / rip rese di valore |
- - - - - - - - |
- - - - - - - - |
- - - - - - - - |
- - - - - - - - |
Esposizioni derivanti dalle principali operazioni di cartolarizzazione di "terzi" ripartite per tipologia delle attività cartolarizzate e per tipo di esposizione | Linee di credito Garanzie rilasciate |
Mezzanine Senior Junior Mezzanine |
Esposizione n etta Rettifiche / rip rese di valore Esposizione n etta Rettifiche / rip rese di valore Esposizione n etta Rettifiche / rip rese di valore Esposizione n etta Rettifiche / rip rese di valore |
|
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Senior | Esposizione n etta Rettifiche / rip rese di valore |
- - |
- - |
- - |
- - |
Senior | Esposizione n etta Rettifiche / rip rese di valore |
||||
| Esposizioni per cassa | Junior Mezzanine |
cio Valore di bilan Rettifiche / rip rese di valore |
- - - |
- - - |
121.319 - 12.028 |
121.319 - 12.028 |
Esposizioni per cassa | Junior Mezzanine |
cio Valore di bilan Rettifiche / rip rese di valore |
||
| Senior | cio Valore di bilan Rettifiche / rip rese di valore cio Valore di bilan |
- - |
- - |
- - |
- - |
Senior | cio Valore di bilan Rettifiche / rip rese di valore cio Valore di bilan |
||||
| Tipologia attività cartolarizzate / Esposizioni | (migliaia di euro) | Oggetto di integrale cancellazione dal A. |
Oggetto di parziale cancellazione dal bilancio B. |
bilancio | Non cancellate dal bilancio C. |
- Mutui ipotecari | C.2 | Tipologia attività sottostanti / Esposizioni |

(migliaia di euro)
VIVERACQUA
-cartolarizzazione di obbligazioni
23.331 (281)

| Nome cartolarizzazione / Denominazione società veicolo |
Sede legale | Consolidamento | Attività (migliaia di euro) |
Passività (migliaia di euro) |
||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Crediti | Titoli di Debito |
Altre | Senior | Mezza nine |
Junior | |||
| Voba 7 S.r.l. | Conegliano (TV) | NO | 175.669 | - | 19.228 | - | 20.047 | 121.319 |
Alla data di bilancio non vi sono interessenze in società per la cartolarizzazione non consolidate. Non vi sono inoltre esposizioni verso le suddette società né sono stati deliberati interventi ovvero accordi di sostegno, anche fi nanziario, a suddette società.
| Società veicolo | Attività cartolarizzate (dato di fine periodo) |
Incassi crediti realizzati nell'anno |
Quota percentuale dei titoli rimborsati (dato di fine periodo) |
|||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| (migliaia di euro) | ||||||||||
| Deterio | In bonis | Deterio | In bonis | Senior | Mezzanine | Junior | ||||
| rate | rate | Attività deterio |
Attività in bonis |
Attività deterio |
Attività in bonis |
Attività deterio |
Attività in bonis |
|||
| rate | rate | rate | ||||||||
| Voba 7 S.r.l. | 8.956 | 169.587 | 1.259 | 46.267 | - | 100,00% | - | 86,64% | - | - |

Alla data di bilancio la Società non detiene entità strutturate non consolidate contabilmente.
Alla data di bilancio la Società non detiene entità strutturate non consolidate contabilmente.
L'informativa di cui alla presente parte riguarda tutte le operazioni di cessione, incluse le operazioni di cartolarizzazione.
A. Attività fi nanziarie cedute e non cancellate integralmente
L'operatività è riferibile prevalentemente all'utilizzo di titoli di debito in portafoglio per operazioni pronti contro termine a breve e medio termine e a crediti verso clientela ceduti nell'ambito delle operazioni di cartolarizzazione. Per quanto attiene all'operatività in titoli di debito a fronte di pronti contro termine a medio e lungo termine si rimanda a quanto riportato nella Nota integrativa – Parte B.
| Forme tecniche/portafoglio | Attività fi nanziarie cedute rilevate per intero | Passività fi nanziarie associate | ||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| (migliaia di euro) | Valore di | di cui: | di cui: | di cui de | Valore di | di cui: | di cui: | |
| bilancio | oggetto di | oggetto di | teriorate | bilancio | oggetto di | oggetto di | ||
| operazioni | contratti | operazioni | contratti | |||||
| di cartola | di vendita | di cartola | di vendita | |||||
| rizzazione | con patto | rizzazione | con | |||||
| di riacqui | patto di | |||||||
| sto | riacquisto | |||||||
| A. | Attività fi nanziarie detenute per la | - | - | - | X | - | - | - |
| negoziazione | ||||||||
| 1. Titoli di debito | - | - | - | X | - | - | - | |
| 2. Titoli di capitale | - | - | - | X | - | - | - | |
| 3. Finanziamenti | - | - | - | X | - | - | - | |
| 4. Derivati | - | - | - | X | - | - | - | |
| B. | Altre attività fi nanziarie obbligatoria | |||||||
| mente valutate al fair value | - | - | - | - | - | - | - | |
| 1. Titoli di debito | - | - | - | - | - | - | - | |
| 2. Titoli di capitale | - | - | - | X | - | - | - | |
| 3. Finanziamenti | - | - | - | - | - | - | - | |
| C. | Attività fi nanziarie designate al fair | |||||||
| value | - | - | - | - | - | - | - | |
| 1. Titoli di debito | - | - | - | - | - | - | - | |
| 2. Finanziamenti | - | - | - | - | - | - | - | |
| D. | Attività fi nanziarie valutate al fair value | - | - | - | - | - | - | - |
| con impatto sulla redditività comples | ||||||||
| siva | ||||||||
| 1. Titoli di debito | - | - | - | - | - | - | - | |
| 2. Titoli di capitale | - | - | - | X | - | - | - | |
| 3. Finanziamenti | - | - | - | - | - | - | - | |
| E. | Attività fi nanziarie valutate al costo | 370.949 | 173.240 | 197.709 | 5.867 | - | - | - |
| ammortizzato | ||||||||
| 1. Titoli di debito | 197.709 | - | 197.709 | - | - | - | - | |
| 2. Finanziamenti | 173.240 | 173.240 | - | 5.867 | - | - | - | |
| Totale al 31.12.2024 | 370.949 | 173.240 | 197.709 | 5.867 | - | - | - | |
| Totale al 31.12.2023 | 418.295 | 219.232 | 199.063 | 7.247 | 11.598 | 11.598 | - |
Le passività fi nanziarie a fronte di attività fi nanziarie cedute e non cancellate sono relative sia a operazioni di cartolarizzazione sia a operazioni di pronti contro termine passive a fronte di titoli iscritti nell'attivo. Non sono incluse, invece, le operazioni di pronti contro termine passive realizzate a valere su titoli ricevuti in operazioni di pronti contro termine attive.
Alla data di bilancio non sono presenti attività fi nanziarie cedute rilevate parzialmente né passività fi nanziarie associate.
Nella tabella fi gura il fair value delle attività fi nanziarie cedute ma ancora rilevate, rispettivamente, per intero o parzialmente nell'attivo dello Stato patrimoniale, nonché il fair value delle passività fi nanziarie associate iscritte a seguito di tale cessione, qualora le passività possano rivalersi esclusivamente sulle connesse attività cedute. Nel caso di attività cedute appartenenti a due o più portafogli contabili le passività associate vanno, convenzionalmente, indicate in proporzione al peso che le attività cedute (valorizzate al fair value) rientranti in un dato portafoglio contabile hanno sul complesso delle attività oggetto di cessione. Questa ultima fattispecie non è presente al 31 dicembre 2024.
Non fi gurano nella presente tabella le operazioni di covered bond in cui la banca cedente e la banca fi nanziatrice coincidono.
| Rilevate per intero | Rilevate parzialmente | Totale | ||||
|---|---|---|---|---|---|---|
| (migliaia di euro) | 31.12.2024 | 31.12.2023 | ||||
| A. | Attività fi nanziarie detenute per la negoziazione | - | - | - | - | |
| 1. Titoli di debito | - | - | - | - | ||
| 2. Titoli di capitale | - | - | - | - | ||
| 3. Finanziamenti | - | - | - | - | ||
| 4. Derivati | - | - | - | - | ||
| B. | Altre attività fi nanziarie obbligatoriamente valutate al | |||||
| fair value | - | - | - | - | ||
| 1. Titoli di debito | - | - | - | - | ||
| 2. Titoli di capitale | - | - | - | - | ||
| 3. Finanziamenti | - | - | - | - | ||
| C. | Attività fi nanziarie designate al fair value | - | - | - | - | |
| 1. Titoli di debito | - | - | - | - | ||
| 2. Finanziamenti | - | - | - | - | ||
| D. | Attività fi nanziarie valutate al fair value con impatto | |||||
| sulla redditività complessiva | - | - | - | - | ||
| 1. Titoli di debito | - | - | - | - | ||
| 2. Titoli di capitale | - | - | - | - | ||
| 3. Finanziamenti | - | - | - | - | ||
| E. | Attività fi nanziarie valutate al costo ammortizzato | 1.270.296 | - | - | - | |
| 1. Titoli di debito | - | - | - | - | ||
| 2. Finanziamenti | 1.270.296 | - | - | - | ||
| Totale attività fi nanziarie | 1.270.296 | - | - | - | ||
| Totale passività fi nanziarie associate | - | - | X | X | ||
| Valore netto 31.12.2024 | 1.270.296 | - | 1.270.296 | X | ||
| Valore netto 31.12.2023 | 958.781 | - | X | 958.781 |
Alla data di bilancio non vi sono in essere attività fi nanziarie cedute e cancellate integralmente con rilevazione del continuo coinvolgimento.

In data 30 agosto 2019 il Consiglio di amministrazione ha autorizzato un Programma di obbligazioni bancarie garantite (covered bonds) per un importo massimo di 3 miliardi basato sulla cessione ad una società veicolo di mutui fondiari e ipotecari residenziali originati dalla Banca stessa.
In data 1° ottobre 2019 è stata effettuata la cessione pro-soluto, ai sensi e per gli effetti del combinato disposto degli art. 4 e 7 bis della legge n. 130 del 30 aprile 1999, al veicolo VOBA CB S.r.l. di un portafoglio di complessivi 460 milioni di crediti in bonis in relazione all'emissione della prima serie di obbligazioni bancarie garantite per complessivi 300 milioni avvenuta il 28 ottobre 2019 e con durata pari a 7 anni. In data 15 novembre 2021 è stata effettuata una seconda cessione di mutui residenziali per un importo pari a 170 milioni con lo scopo di garantire un suffi ciente livello di copertura a fronte dell'ammortamento naturale dei mutui ceduti. In data 11 settembre 2023 è stata effettuata una terza cessione di mutui residenziali per un importo pari a 337 milioni volta a garantire la seconda emissione di obbligazioni bancarie garantite del 27 settembre 2023. In data 7 maggio 2024 la Banca ha ceduto un nuovo portafoglio di mutui residenziali per un importo di 458 milioni per rafforzare il cover pool in vista dell'emissione effettuata in data 17 luglio 2024.
Le operazioni di Covered Bond prevedono la cessione di mutui residenziali alla società veicolo e la contestuale concessione alla stessa di un fi nanziamento subordinato per regolare il prezzo di cessione. Poiché in testa alla Banca permangono tutti i rischi e benefi ci connessi a tali crediti, tali operazioni non si confi gurano come fattispecie rilevanti ai fi ni della derecognition dal bilancio dei crediti oggetto cessione secondo quanto previsto dall'IFRS 9.
Tra i principali obiettivi strategici perseguiti vi è quello di dotare la Banca di strumenti destinabili al mercato. In aggiunta l'attivazione di strumenti della specie può contribuire a:
È stato predisposto un complesso e articolato processo atto a soddisfare i dettami normativi per consentire, in particolare, il calcolo e il monitoraggio dei test di legge e contrattuali, verifi care il rispetto dei requisiti di idoneità degli attivi ceduti, redigere la reportistica chiesta dalla normativa e dalle agenzie di rating e adempiere a tutte le attività di controllo. Nell'ambito delle controparti a vario titolo coinvolte, la società di revisione indipendente BDO Italia S.p.A., svolge in qualità di "asset monitor", le verifi che dei test regolamentari.
Le operazioni evidenziano un andamento regolare e non sono emerse irregolarità rispetto a quanto contrattualmente previsto. La normativa dispone inoltre che gli obiettivi, i rischi, anche legali e reputazionali, e le procedure di controllo poste in essere siano valutati dagli organi sociali con funzione di supervisione strategica e di controllo.
| Serie e tranche | 1-1 |
|---|---|
| Codice ISIN | IT0005388647 |
| Data di emissione | 28 ottobre 2019 |
| Data di scadenza | 28 ottobre 2026 |
| Valuta | Euro |
| Importo | 300.000.000 |
| Tipo tasso | Fisso |
| Parametro | n.a. |
| Cedola | 0.250%, per annum, frequenza annuale |
| Legge applicabile | Italiana |
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|---|
| CERTIFIED |
| Serie e tranche | 2-1 |
|---|---|
| Codice ISIN | IT0005565988 |
| Data di emissione | 27 settembre 2023 |
| Data di scadenza | 27 settembre 2028 |
| Valuta | Euro |
| Importo | 250.000.000 |
| Tipo tasso | Fisso |
| Parametro | n.a. |
| Cedola | 4,000%, per annum, frequenza annuale |
| Legge applicabile | Italiana |
| Serie e tranche | 3-1 |
|---|---|
| Codice ISIN | IT0005605180 |
| Data di emissione | 17 luglio 2024 |
| Data di scadenza | 17 luglio 2031 |
| Valuta | Euro |
| Importo | 300.000.000 |
| Tipo tasso | Fisso |
| Parametro | n.a. |
| Cedola | 3,375%, per annum, frequenza annuale |
| Legge applicabile | Italiana |
La Banca non si avvale dell'utilizzo di modelli interni di portafoglio per la misurazione dell'esposizione al rischio di credito.

Il portafoglio di negoziazione di vigilanza costituisce una frazione assai ristretta del portafoglio di proprietà, essendo la maggior parte degli strumenti fi nanziari detenuti iscritta nelle categorie contabili Hold To Collect & Sell (HTCS) e Hold To Collect (HTC) e quindi appartenente al portafoglio bancario.
Tuttavia, la strumentazione analitica adottata ai fi ni della misurazione dei rischi di mercato (rischio di tasso e rischio di prezzo) è la stessa per tutto il portafoglio di proprietà.
Il rischio di tasso d'interesse rappresenta il rischio connesso alla possibilità di subire perdite sulle attività fi nanziarie della Banca in conseguenza di un andamento sfavorevole dei tassi di mercato.
Il rischio di prezzo rappresenta invece il rischio connesso alla variazione del valore delle posizioni in essere, derivante da oscillazioni dei prezzi di mercato. Si scompone in:
Il portafoglio di proprietà viene gestito in un'ottica di prudente gestione delle operazioni, orientata al contenimento dei rischi di mercato e nel rispetto delle indicazioni strategiche e dei limiti operativi contenuti nella "Policy degli investimenti", nel documento "Policy Limiti e deleghe della fi nanza e della liquidità" nonché nel "Piano operativo" annuale.
La principale fonte del rischio di tasso di interesse è costituita dai titoli obbligazionari di proprietà; la negoziazione è fi nalizzata ad obiettivi di ritorno assoluto massimizzando la redditività del portafoglio nel rispetto rigoroso dei limiti di Value at Risk (VaR) e Stop-Loss, defi niti nella normativa interna sopra ricordata. Il comparto obbligazionario del portafoglio è costituito da titoli a tasso variabile e a tasso fi sso con duration contenuta. Le obbligazioni detenute si riferiscono per la gran parte a titoli emessi dalla Repubblica Italiana o da banche italiane di rilevanza nazionale. Il rischio di tasso viene assunto dall'UO Portafoglio titoli & ALM, che si avvale anche di strumenti derivati (futures, IRS) a fi ni di copertura.
La principale fonte del rischio di prezzo, laddove assunto, è invece costituita da posizioni legate ad indici azionari altamente liquidi. Anche in questo caso la strategia perseguita è orientata ad una prudente gestione delle attività, e a una consapevole assunzione dei rischi. Vigono anche per il rischio di prezzo limiti di Value at Risk e Stop-Loss. Gli strumenti fi nanziari presenti nel portafoglio di proprietà sono per la quasi totalità denominati in euro, rendendo il rischio di cambio del tutto marginale.
L'attività nel portafoglio di proprietà non ha subìto signifi cative modifi che rispetto all'esercizio precedente, se non relativamente alla giacenza media che si è ridotta conformemente agli indirizzi di pianifi cazione strategica.
I processi interni di controllo e gestione dei rischi di mercato (tasso di interesse e prezzo) sono contenuti nella "Policy degli investimenti" e nel documento "Policy limiti e deleghe della fi nanza e della liquidità", entrambi sottoposti a revisioni periodiche e deliberati dal Consiglio di amministrazione.
Le policy formalizzano lo svolgimento delle attività concernenti i rischi di mercato, defi niscono i compiti e le responsabilità assegnate alle diverse unità organizzative con competenza in materia ed esplicitano, tra l'altro, i principali processi operativi, le modalità di misurazione, i limiti di esposizione, i fl ussi informativi e gli eventuali interventi correttivi.
L'attività di investimento e di negoziazione è pertanto svolta in conformità alle policy interne e viene espletata
nell'ambito di un articolato sistema normativo interno di deleghe di poteri gestionali, che prevede limiti gestionali defi niti in termini di strumenti fi nanziari negoziabili, importo, durata, mercati di investimento, tipologie di emissione e di emittente, settore e rating.
Nell'ambito delle attività di monitoraggio dei rischi, il Risk management produce una reportistica giornaliera e mensile.
Relativamente ai processi e alle metodologie di controllo e gestione del rischio di mercato, si presentano di seguito gli indicatori oggetto di controllo, nonché i processi interni di controllo di primo e di secondo livello sull'operatività complessiva del portafoglio di proprietà. In generale i limiti sono differenziati tra le diverse tipologie del rischio di mercato (tasso e prezzo), ma sono comunque ricondotti in un framework unitario, costruito con logiche omogenee.
La struttura delle deleghe operative della fi nanza prevede l'articolazione su quattro livelli:
La struttura dei limiti operativi prevede l'utilizzo dei seguenti indicatori di rischio:
I limiti di posizione sono strutturati su:
I limiti di Stop-Loss sono controllati sui risultati realizzati e non realizzati nel corso dell'ultima giornata operativa, cumulati nel corso degli ultimi 5 giorni lavorativi (stop-loss settimanale) nonché cumulati degli ultimi 30 giorni di calendario (stop-loss mensile), rafforzati da un controllo cumulato da inizio anno, con un processo di segnalazione agli organi preposti per le opportune decisioni. I limiti si basano sul livello massimo di perdita ritenuto accettabile nel periodo di riferimento coerente con le scelte strategiche della Banca (Capitale a Rischio nell'ambito del Risk Appetite Framework, RAF) e contenuto nel Piano operativo annuale. Il Capitale a Rischio è a sua volta ripartito tra le diverse asset class costituenti il portafoglio.
Relativamente ai limiti di VaR, quest'ultimo è defi nito come l'ammontare soglia oltre la quale non si dovrebbero verifi care perdite con un certo livello di confi denza e su uno specifi co orizzonte temporale. Il VaR costituisce un indicatore omogeneo di misurazione, applicabile a tutte le tipologie di negoziazione sui mercati ed a tutti gli strumenti fi nanziari, permettendo in tal modo la confrontabilità dei valori di rischio sia dal punto di vista temporale che dal punto di vista della redditività giornaliera. Per il calcolo del VaR, la Banca utilizza il modello parametrico varianza-covarianza fornito dalla società Prometeia, affi ancato da modelli interni utilizzati per le necessarie verifi che, nonché per scopi di pianifi cazione: a titolo esemplifi cativo si citano VaR da simulazioni Monte Carlo e VaR storici con utilizzo dell'Extreme Value Theory per i livelli di confi denza più elevati. La responsabilità dei controlli giornalieri sui limiti operativi, di posizione, di Stop-Loss e di VaR è affi data alla funzione di controllo dei rischi, la quale, al fi ne di evitare e prevenire possibili sconfi namenti dai limiti di rischio autorizzati, grazie ad un sistema standardizzato di reporting giornaliero, controlla e verifi ca l'approssimarsi del raggiungimento delle soglie.
I modelli di VaR hanno una fi nalità di natura gestionale e non sono utilizzati per il calcolo dei requisiti patrimoniali sui rischi di mercato per i quali invece, ai fi ni della relativa segnalazione di vigilanza alla Banca d'Italia, si adotta la metodologia standardizzata.
| Tipologia/Durata residua | A vista Fino a 3 mesi | Da oltre 3 mesi fi no a 6 |
Da oltre 6 mesi fi no a 1 |
Da oltre 1 anno fi no a 5 |
Da oltre 5 anni fi no a 10 anni |
Oltre 10 anni | Durata inde terminata |
||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| (migliaia di euro) | mesi | anno | anni | ||||||
| 1. | Attività per cassa | - | - | - | 1.451 | - | - | - | - |
| 1.1 | Titoli di debito | - | - | - | 1.451 | - | - | - | - |
| - Con opzione di rimborso anticipato | - | - | - | - | - | - | - | - | |
| - Altri | - | - | - | 1.451 | - | - | - | - | |
| 1.2 | Altre attività | - | - | - | - | - | - | - | - |
| 2. | Passività per cassa | - | - | - | - | - | - | - | - |
| 2.1 | P.C.T. passivi | - | - | - | - | - | - | - | - |
| 2.2 | Altre passività | - | - | - | - | - | - | - | - |
| 3. | Derivati fi nanziari | - | 280 | (343) | - | - | - | - | - |
| 3.1 | Con titolo sottostante | - | - | - | - | - | - | - | - |
| - Opzioni | - | - | - | - | - | - | - | - | |
| + Posizioni lunghe | - | - | - | - | - | - | - | - | |
| - Posizioni corte | - | - | - | - | - | - | - | - | |
| - Altri derivati | - | - | - | - | - | - | - | - | |
| + Posizioni lunghe | - | - | - | - | - | - | - | - | |
| - Posizioni corte | - | - | - | - | - | - | - | - | |
| 3.2 | Senza titolo sottostante | - | 280 | (343) | - | - | - | - | - |
| - Opzioni | - | - | - | - | - | - | - | - | |
| + Posizioni lunghe | - | - | - | - | - | - | - | - | |
| - Posizioni corte | - | - | - | - | - | - | - | - | |
| - Altri derivati | - | 280 | (343) | - | - | - | - | - | |
| + Posizioni lunghe | - | 179.220 | - | - | - | - | - | - | |
| - Posizioni corte | - | (178.940) | (343) | - | - | - | - | - |
| Tipologia operazioni/Indice quotazioni | ITALIA | USA | ALTRI | Non quotati | |
|---|---|---|---|---|---|
| A. | Titoli di capitale | 18 | - | - | - |
| - posizioni lunghe | 18 | - | - | - | |
| - posizioni corte | - | - | - | - | |
| B. | Compravendite non ancora regolate su titoli di capitale | - | - | - | - |
| - posizioni lunghe | - | - | - | - | |
| - posizioni corte | - | - | - | - | |
| C. | Altri derivati su titoli di capitale | - | - | - | - |
| - posizioni lunghe | - | - | - | - | |
| - posizioni corte | - | - | - | - | |
| D. | Derivati su indici azionari | - | - | - | - |
| - posizioni lunghe | - | - | - | - | |
| - posizioni corte | - | - | - | - |
A seguire si riporta l'andamento del VaR relativo al 2024 (livello confi denza 95%, orizzonte temporale 1 giorno), riferito al portafoglio di proprietà di Volksbank (escluso tuttavia quanto prezzato al costo ammortizzato):

In aggiunta ai VaR tradizionali, viene calcolato anche un VaR giornaliero 99,9% con l'utilizzo della cosiddetta "Extreme Value Theory". La metrica in questione ammontava, ad esempio a fi ne ottobre 2024, a 5,3 mln € circa. L'utilizzo di tale metodologia presenta un notevole vantaggio in termini di precisione, specialmente nella valutazione degli eventi estremi (situazioni poco probabili, ma di alto impatto).

Il rischio di tasso di interesse è legato al potenziale impatto che le variazioni dei tassi di interesse di mercato possono avere sulla redditività e sul valore economico del portafoglio bancario. Esso genera, in particolare, dal rischio di riprezzamento, dal rischio associato alla curva dei rendimenti, dal rischio di opzione e dal rischio base.
Il processo interno di misurazione, controllo e gestione del rischio di tasso di interesse del portafoglio bancario si avvale di un sistema di monitoraggio basato su un modello interno per il calcolo giornaliero del Valore a Rischio (VaR), utilizzato anche per l'analisi di sensitività al rischio di prezzo.
Questo modello ha ad oggetto le attività fi nanziarie classifi cate tra le "altre attività fi nanziarie obbligatoriamente valutate al fair value", le "attività fi nanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva" e le "attività fi nanziarie valutate al costo ammortizzato".
Il relativo processo interno di controllo e gestione del rischio, sia di tasso di interesse sia di prezzo, nonché la metodologia, risultano analoghe a quanto dettagliato nelle informazioni di natura qualitativa relative a "Rischio di tasso di interesse e rischio di prezzo - portafoglio di vigilanza".
Circa il monitoraggio basato su analisi di sensitività tramite metodologie di ALM, si distingue tra rischio di tasso di interesse da "fair value" e rischio di tasso di interesse da "cash fl ow". Le principali fonti del rischio di tasso di interesse da "fair value" risiedono nelle operazioni di raccolta - specialmente a vista - e di impiego - principalmente mutui e titoli di debito - a tasso fi sso. Il rischio di tasso da "cash fl ow" origina invece anche dalle restanti attività e passività a vista o a tasso indicizzato.
Le linee guida e la disciplina per la gestione del rischio di tasso di interesse sono contenute nella "Policy fi nanza e tesoreria" e nel "Regolamento di gestione dei rischi" secondo un modello chiaro e facilmente comprensibile. La misurazione del rischio di tasso è basata su un modello di analisi dei gap:
Le sensitività al rischio tasso del margine di interesse e del valore attuale del patrimonio sono espresse dagli indicatori regolamentari:
ΔNII %: Delta Net Interest Income - Margine di Interesse - (shock +200bp/-200bp) / CET1
ΔEVE %: Delta Economic Value of Equity - Valore Economico - (peggiore degli shock regolamentari) / CET1
Per il primo indicatore è posto un limite regolamentare del 5%, mentre per il secondo un limite del 15%.
La funzione Risk management calcola mensilmente la sensibilità del margine di interesse e del patrimonio a variazioni prefi ssate della curva dei tassi sulle operazioni in essere alla data di riferimento. Trimestralmente è redatta la segnalazione di vigilanza sull'IRRBB (Interest Rate Risk in the Banking Book).
I risultati delle analisi, unitamente alle previsioni sull'andamento dei tassi elaborate dalle UO Portafoglio Titoli & ALM e Tesoreria, sono contenuti all'interno di una relazione trimestrale e concorrono a defi nire la politica di copertura del rischio di tasso di interesse stabilita in sede di ALCO Banca. Essi vengono discussi a cadenza trimestrale nell'ambito dello stesso Comitato fi nanza. Le UO Tesoreria e Portafoglio Titoli & ALM sono quindi incaricati di dare applicazione concreta alle decisioni intraprese.
Alla data di bilancio sono presenti due Interest Rate Swap in regime di hedge accounting. Gli Interest Rate Swap coprono l'esposizione al rischio di tasso, in termini di fair value, di due titoli governativi del portafoglio di proprietà su una posizione complessiva nominale di 110 milioni.
Alla data di bilancio non sono presenti attività di copertura dei fl ussi fi nanziari.
Per un approfondimento si rimanda a quanto riportato nella sezione relativa al Rischio di cambio.

| Tipologia/Durata residua | A vista | Fino a 3 | Da oltre 3 | Da oltre 6 | Da oltre 1 | Da oltre 5 | Oltre 10 | Durata | |
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| (migliaia di euro) | mesi | mesi fino a 6 | mesi fino a 1 | anno fino a 5 | anni fino a 10 | anni | indetermi | ||
| mesi | anno | anni | anni | nata | |||||
| 1. | Attività per cassa | 1.256.405 | 3.246.680 | 904.889 | 239.308 | 2.428.939 | 1.461.611 | 955.477 | - |
| 1.1 | Titoli di debito | 1.977 | 126.098 | 764.743 | 80.249 | 1.436.246 | 674.249 | 134.964 | - |
| - con opzione di rimborso anticipato |
- | - | - | - | - | - | - | - | |
| - altri |
1.977 | 126.098 | 764.743 | 80.249 | 1.436.246 | 674.249 | 134.964 | - | |
| 1.2 | Finanziamenti a banche | 106.353 | 87.749 | - | - | - | - | - | - |
| 1.3 | Finanziamenti a clientela | 1.148.075 | 3.032.833 | 140.146 | 159.059 | 992.693 | 787.362 | 820.513 | - |
| - C/C |
741.522 | 830 | 41.600 | 812 | 9.305 | 848 | - | - | |
| - Altri fi nanziamenti |
406.553 | 3.032.003 | 98.546 | 158.247 | 983.388 | 786.514 | 820.513 | - | |
| - con opzione di rimborso anticipato |
63.579 | 2.973.656 | 87.630 | 143.261 | 968.767 | 774.253 | 807.022 | - | |
| - altri |
342.974 | 58.347 | 10.916 | 14.986 | 14.621 | 12.261 | 13.491 | - | |
| 2. | Passività per cassa | 8.274.101 | 419.003 | 60.039 | 78.121 | 1.089.625 | 313.393 | 13.515 | - |
| 2.1 | Debiti verso clientela | 8.112.380 | 251.111 | 60.039 | 78.121 | 361.814 | 11.509 | 13.515 | - |
| - C/C |
7.893.083 | - | - | - | - | - | - | - | |
| - altri debiti |
219.297 | 251.111 | 60.039 | 78.121 | 361.814 | 11.509 | 13.515 | - | |
| - con opzione di rimborso anticipato |
- | - | - | - | - | - | - | - | |
| - altri |
219.297 | 251.111 | 60.039 | 78.121 | 361.814 | 11.509 | 13.515 | - | |
| 2.2 | Debiti verso banche | 161.721 | 67.405 | - | - | - | - | - | - |
| - C/C |
28.393 | - | - | - | - | - | - | - | |
| - altri debiti |
133.328 | 67.405 | - | - | - | - | - | - | |
| 2.3 | Titoli di debito | - | 100.487 | - | - | 727.811 | 301.884 | - | - |
| - con opzione di rimborso anticipato |
- | - | - | - | - | - | - | - | |
| - altri |
- | 100.487 | - | - | 727.811 | 301.884 | - | - | |
| 2.4 | Altre passività | - | - | - | - | - | - | - | - |
| - con opzione di rimborso anticipato |
- | - | - | - | - | - | - | - | |
| - altri |
- | - | - | - | - | - | - | - | |
| 3. | Derivati fi nanziari | - | (40.000) | - | (70.000) | - | 70.000 | 40.000 | - |
| 3.1 | Con titolo sottostante | - | - | - | - | - | - | - | - |
| - Opzioni |
- | - | - | - | - | - | - | - | |
| + posizioni lunghe | - | - | - | - | - | - | - | - | |
| - posizioni corte | - | - | - | - | - | - | - | - | |
| - altri derivati |
- | - | - | - | - | - | - | - | |
| + posizioni lunghe | - | - | - | - | - | - | - | - | |
| - posizioni corte | - | - | - | - | - | - | - | - | |
| 3.2 | Senza titolo sottostante | - | (40.000) | - | (70.000) | - | 70.000 | 40.000 | - |
| - Opzioni |
- | - | - | - | - | - | - | - | |
| + posizioni lunghe | - | - | - | - | - | - | - | - | |
| - posizioni corte | - | - | - | - | - | - | - | - | |
| - altri derivati |
- | (40.000) | - | (70.000) | - | 70.000 | 40.000 | - | |
| + posizioni lunghe | - | - | - | - | - | 70.000 | 40.000 | - | |
| - posizioni corte | - | (40.000) | - | (70.000) | - | - | - | - | |
| 4. | Altre operazioni fuori bilancio | (122.251) | 9.626 | - | - | 2.763 | 13.103 | 106.385 | - |
| + posizioni lunghe | - | 9.626 | - | - | 2.763 | 13.103 | 106.385 | - | |
| - posizioni corte | (122.251) | - | - | - | - | - | - | - |

Con riferimento alle attività e alle passività generanti il margine di interesse - diverse dai titoli di debito del portafoglio di negoziazione di vigilanza, dai P.C.T. attivi e passivi (con sottostanti titoli di debito del portafoglio di negoziazione di vigilanza) agli altri contratti oggetto dell'informativa sul portafoglio di negoziazione di vigilanza come defi nite nelle informazioni di natura qualitativa inerenti alla presente sezione, si evidenzia che la misurazione dell'esposizione al rischio di tasso d'interesse in termini patrimoniali (Delta Valore Economico) viene eseguita con metodologia "full evaluation", rivalutando -nei differenti scenari di shock- il valore economico di tutte le posizioni che costituiscono l'attivo fruttifero e il passivo oneroso del banking book. Si specifi ca che dal calcolo sono esclusi i margini commerciali e altre componenti di spread sulla componente cedolare. Viene quindi considerata -della cedola- solo la componente remunerativa "risk-free". I fl ussi di cassa sono scontati utilizzando un'unica curva risk-free baseline. Per ciascuno degli shock di tasso è calcolata la variazione del valore economico del banking book rispetto allo scenario di tasso base e rapportato al CET 1.
Ai fi ni di un realistico trattamento delle poste a vista attive e passive (conti correnti in euro e in valuta e depositi a risparmio), nell'analisi viene utilizzato un modello econometrico parametrizzato sulla base del comportamento storico delle poste stesse. Sono inoltre utilizzati modelli di prepagamento standardizzati per i fi nanziamenti a tasso fi sso e modelli di early redemption per i depositi a termine svincolabili.
Al termine dell'esercizio, il delta VE su CET1 è inferiore ai limiti regolamentari ed interni per ogni shock regolamentare.
La misurazione dell'esposizione al rischio tasso di interesse in termini reddituali (Delta Margine Interesse) è svolta sotto l'ipotesi di "constant balance sheet". L'operatività in scadenza nell'orizzonte temporale di analisi di 12 mesi è rinnovata con operatività simulata che ne replica le caratteristiche. I margini commerciali sono inclusi nel calcolo e si assumono stabili nell'orizzonte di analisi.
Come da indicazioni regolamentari, gli shock considerati sono gli shift paralleli della curva di +/- 200bp. La differenza fra il livello del margine di interesse nel peggiore degli scenari di shock e il livello del margine di interesse nello scenario base è rapportato al CET1.
Al termine dell'esercizio, il delta MI su CET1 è inferiore ai limiti regolamentari.
Il supporto alle attività commerciali in divisa estera ed il servizio di negoziazione di titoli esteri costituiscono per la Banca la principale fonte di generazione di rischio di cambio.
La gestione dei rischi di cambio è accentrata presso la Tesoreria, le cui esposizioni risultano contenute.
Sistemi automatici di rete interfacciati con un unico sistema di position keeping permettono al Servizio Tesoreria un controllo continuo e in tempo reale dei fl ussi in divisa che vengono istantaneamente trasferiti al mercato interbancario Forex. Nell'ambito della Tesoreria la posizione viene aggiornata in tempo reale. Il Servizio può quindi agire sul mercato interbancario per pareggiare gli sbilanci che dovessero crearsi a causa delle operazioni sopra richiamate.
La procedura informatica di tesoreria integrata (Kondor) permette poi un'effi ciente gestione dei fl ussi a pronti, a termine ed opzionali nel quadro di uno schema prefi ssato di limiti operativi, defi niti nella "Policy degli investimenti" e nel "Piano operativo" annuale.
Tutte le posizioni in valuta vengono rivalutate giornalmente ai cambi di riferimento della Banca Centrale Europea e vanno a costituire il contributo economico dell'attività in cambi alla redditività generale della Banca.
L'esposizione al rischio di cambio è limitata dall'atteggiamento estremamente prudente della Società, che si esplica in un'attività di trading in divise fortemente circoscritta.
Il rischio di cambio che viene generato dalle attività di impiego e raccolta in divisa viene inoltre sistematicamente coperto in tempo reale andando ad effettuare un'operazione di copertura e/o impiego nella stessa divisa.
| Voci | Valute | |||||
|---|---|---|---|---|---|---|
| (migliaia di euro) | Dollari | Franchi | Dollaro | Sterlina | Yen | Altre |
| USA | svizzeri | canadese | inglese | giapponese | valute | |
| A. Attività fi nanziarie |
37.417 | 2.363 | 25 | 80 | 79 | 115 |
| A.1 Titoli di debito | 33.397 | - | - | - | - | - |
| A.2 Titoli di capitale | - | - | - | - | - | - |
| A.3 Finanziamenti a banche | 864 | 141 | 25 | 80 | 18 | 115 |
| A.4 Finanziamenti a clientela | 3.156 | 2.222 | - | - | 61 | - |
| A.5 Altre attività fi nanziarie | - | - | - | - | - | - |
| B. Altre attività |
537 | 458 | 34 | 56 | 45 | 55 |
| C. Passività fi nanziarie |
82.722 | 3.957 | 1.045 | 842 | 85 | 68 |
| C.1 Debiti verso banche | 67.411 | 14 | - | - | - | - |
| C.2 Debiti verso clientela | 15.311 | 3.943 | 1.045 | 842 | 85 | 68 |
| C.3 Titoli di debito | - | - | - | - | - | - |
| C.4 Altre passività fi nanziarie | - | - | - | - | - | - |
| D. Altre passività |
- | - | - | - | - | - |
| E. Derivati fi nanziari |
77.910 | 1.152 | 985 | 683 | (41) | (51) |
| - Opzioni |
- | - | - | - | - | - |
| + posizioni lunghe | - | - | - | - | - | - |
| - posizioni corte |
- | - | - | - | - | - |
| - Altri derivati |
77.910 | 1.152 | 985 | 683 | (41) | (51) |
| + posizioni lunghe | 127.990 | 2.788 | 986 | 736 | 79 | 28 |
| - posizioni corte |
(50.080) | (1.636) | (1) | (53) | (120) | (79) |
| Totale attività | 165.944 | 5.609 | 1.045 | 872 | 203 | 198 |
| Totale passività | 132.802 | 5.593 | 1.046 | 895 | 205 | 147 |
| Sbilancio (+/-) | 33.142 | 16 | (1) | (23) | (2) | 51 |
Il monitoraggio del rischio di cambio generato dal portafoglio di negoziazione e dal portafoglio bancario è effettuato tramite un modello interno, descritto nella sezione "Rischio di tasso di interesse e rischio di prezzo - Portafoglio di negoziazione di vigilanza" dove, oltre che nella sezione "Rischio di tasso di interesse e rischio di prezzo – Portafoglio bancario", vengono esposti i valori assunti da tale indicatore.

Sezione 3 Gli strumenti derivati e le politiche di copertura
| Attività sottostanti/ | 31.12.2024 | 31.12.2023 | ||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Tipologie derivati | ||||||||
| Over the counter | Over the counter | |||||||
| Senza controparti centrali | Senza controparti centrali | |||||||
| Controparti | Con | Senza | Mercati | Controparti | Con | Senza | Mercati | |
| centrali | accordi di | accordi di | organizzati | centrali | accordi di | accordi di | organizzati | |
| compensa | compensa | compensa | compensa | |||||
| (migliaia di euro) | zione | zione | zione | zione | ||||
| 1. Titoli di debito e tassi | - | - | - | - | - | - | 19.667 | - |
| d'interesse | ||||||||
| a) Opzioni | - | - | - | - | - | - | 7.167 | - |
| b) Swap | - | - | - | - | - | - | - | - |
| c) Forward | - | - | - | - | - | - | - | - |
| d) Futures | - | - | - | - | - | - | 12.500 | - |
| e) Altri | - | - | - | - | - | - | - | - |
| 2. Titoli di capitale e | ||||||||
| indici azionari | - | - | - | - | - | - | - | - |
| a) Opzioni | - | - | - | - | - | - | - | - |
| b) Swap | - | - | - | - | - | - | - | - |
| c) Forward | - | - | - | - | - | - | - | - |
| d) Futures | - | - | - | - | - | - | - | - |
| e) Altri | - | - | - | - | - | - | - | - |
| 3. Valute e oro | - | - | 92.938 | - | - | - | 51.459 | - |
| a) Opzioni | - | - | - | - | - | - | - | - |
| b) Swap | - | - | - | - | - | - | - | - |
| c) Forward | - | - | 92.938 | - | - | - | 51.459 | - |
| d) Futures | - | - | - | - | - | - | - | - |
| e) Altri | - | - | - | - | - | - | - | - |
| 4. Merci | - | - | - | - | - | - | - | - |
| 5. Altri | - | - | - | - | - | - | - | - |
| Totale | - | - | 92.938 | - | - | - | 71.126 | - |
| Tipologie derivati | 31.12.2024 | 31.12.2023 | |||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Over the counter | |||||||||
| Senza controparti centrali | Senza controparti centrali | ||||||||
| Controparti | Con | Senza | Mercati | Controparti | Con | Senza | Mercati | ||
| centrali | accordi di | accordi di | organizzati | centrali | accordi di | accordi di | organizzati | ||
| compensa | compensa | compensa | compensa | ||||||
| (migliaia di euro) | zione | zione | zione | zione | |||||
| 1. Fair value positivo | |||||||||
| a) Opzioni | - | - | - | - | - | - | 95 | - | |
| b) Interest rate swap | - | - | - | - | - | - | - | - | |
| c) Cross currency | |||||||||
| swap | - | - | - | - | - | - | - | - | |
| d) Equity swap | - | - | - | - | - | - | - | - | |
| e) Forward | - | - | 226 | - | - | - | 244 | - | |
| f) Futures | - | - | - | - | - | - | - | - | |
| g) Altri | - | - | - | - | - | - | - | - | |
| Totale | - | - | 226 | - | - | - | 339 | - | |
| 2. Fair value negativo | |||||||||
| a) Opzioni | - | - | - | - | - | - | - | - | |
| b) Interest rate swap | - | - | - | - | - | - | - | - | |
| c) Cross currency | |||||||||
| swap | - | - | - | - | - | - | - | - | |
| d) Equity swap | - | - | - | - | - | - | - | - | |
| e) Forward | - | - | 47 | - | - | - | 107 | - | |
| f) Futures | - | - | - | - | - | - | - | - | |
| g) Altri | - | - | - | - | - | - | - | - | |
| Totale | - | - | 47 | - | - | - | 107 | - |
| Attività sottostanti | Controparti | Banche | Altre società | Altri soggetti | |
|---|---|---|---|---|---|
| (migliaia di euro) | centrali | fi nanziarie | |||
| Contratti non rientranti in accordi di compensazione | |||||
| 1) | Titoli di debito e tassi d'interesse | - | - | - | - |
| - valore nozionale | X | - | - | - | |
| - fair value positivo | X | - | - | - | |
| - fair value negativo | X | - | - | - | |
| 2) | Titoli di capitale e indici azionari | ||||
| - valore nozionale | X | - | - | - | |
| - fair value positivo | X | - | - | - | |
| - fair value negativo | X | - | - | - | |
| 3) | Valute e oro | ||||
| - valore nozionale | X | 51.059 | 41.165 | 714 | |
| - fair value positivo | X | 151 | 74 | - | |
| - fair value negativo | X | 1 | - | 46 | |
| 4) | Altri valori | - | - | - | |
| - valore nozionale | X | - | - | - | |
| - fair value positivo | X | - | - | - | |
| - fair value negativo | X | - | - | - | |
| Contratti rientranti in accordi di compensazione | |||||
| 1) | Titoli di debito e tassi d'interesse | - | - | - | - |
| - valore nozionale | - | - | - | - | |
| - fair value positivo | - | - | - | - | |
| - fair value negativo | - | - | - | - | |
| 2) | Titoli di capitale e indici azionari | - | - | - | - |
| - valore nozionale | - | - | - | - | |
| - fair value positivo | - | - | - | - | |
| - fair value negativo | - | - | - | - | |
| 3) | Valute e oro | - | - | - | - |
| - valore nozionale | - | - | - | - | |
| - fair value positivo | - | - | - | - | |
| - fair value negativo | - | - | - | - | |
| 4) | Altri valori | - | - | - | - |
| - valore nozionale | - | - | - | - | |
| - fair value positivo | - | - | - | - | |
| - fair value negativo | - | - | - | - |
| Sottostanti / Vita residua | Fino a 1 anno | Oltre 1 anno e | Oltre 5 anni | Totale |
|---|---|---|---|---|
| (migliaia di euro) | fino a 5 anni | |||
| A. 1 Derivati fi nanziari su titoli di debito e tassi d'interesse | - | - | - | - |
| A. 2 Derivati fi nanziari su titoli di capitale e indici azionari | - | - | - | - |
| A. 3 Derivati fi nanziari su valute e oro | 92.938 | - | - | 92.938 |
| A. 4 Derivati fi nanziari su merci | - | - | - | - |
| A. 5 Altri derivati fi nanziari | - | - | - | - |
| Totale 31.12.2024 | 92.938 | - | - | 92.938 |
| Totale 31.12.2023 | 65.131 | 3.863 | 2.132 | 71.126 |
Alla data di bilancio non sono presenti derivati creditizi di negoziazione.
Alla data di bilancio non sono presenti derivati creditizi di negoziazione.
Alla data di bilancio non sono presenti derivati creditizi di negoziazione.
Alla data di bilancio non sono presenti derivati creditizi di negoziazione.
Alla data di bilancio non sono presenti derivati creditizi connessi con la fair value option.
L'attività di copertura posta in essere dalla Banca è fi nalizzata ad immunizzare il portafoglio bancario dalle variazioni di fair value dei titoli dell'attivo causate dai movimenti della curva dei tassi di interesse (rischio tasso). La Banca adotta coperture specifi che (micro fair value hedge) che coprono titoli di stato iscritti nell'attivo. I derivati utilizzati sono rappresentati da interest rate swap (IRS) plain realizzati con controparti terze. I derivati non sono quotati su mercati regolamentati, ma negoziati nell'ambito dei circuiti over the counter (OTC). Rientrano tra i contratti over the counter (OTC) anche quelli stipulati tramite Clearing House.
Alla data di bilancio non sono in essere operazioni di copertura dei fl ussi fi nanziari.
Alla data di bilancio non sono in essere operazioni di copertura di investimenti esteri.
Le principali cause di ineffi cacia rilevate dal modello adottato dalla Banca per la verifi ca dell'effi cacia delle coperture sono imputabili ai seguenti fenomeni:
disallineamento tra nozionale del derivato e del sottostante coperto rilevato al momento della designazione iniziale o generato successivamente;
applicazione di curve diverse su derivato di copertura ed oggetto coperto ai fi ni dell'effettuazione del test di effi cacia sulle coperture di tipo fair value hedge. I derivati stipulati tramite Clearing House, sono scontati alle curve Overnight, mentre gli oggetti coperti sono scontati alla curva di indicizzazione dello strumento di copertura;
L'ineffi cacia della copertura è prontamente rilevata ai fi ni:
La Banca non utilizza le coperture dinamiche, così come defi nite nell'IFRS 7, paragrafo 23C.
Vengono coperti titoli di debito dell'attivo.
| (migliaia di euro) 31.12.2024 |
31.12.2023 | |||||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Over the counter | Over the counter | |||||||||
| Attività sottostanti/ | Senza controparti centrali | Senza controparti centrali | ||||||||
| Tipologie derivati | ||||||||||
| Controparti | Con | Senza | Mercati | Controparti | Con | Senza | Mercati | |||
| centrali | accordi di | accordi di | organizzati | centrali | accordi di | accordi di | organizzati | |||
| compensa | compensa | compensa | compensa | |||||||
| zione | zione | zione | zione | |||||||
| 1. Titoli di debito e tassi | - | 110.000 | - | - | - | 110.000 | - | - | ||
| d'interesse | ||||||||||
| a) Opzioni | - | - | - | - | - | - | - | - | ||
| b) Swap | - | - | - | - | - | - | - | - | ||
| c) Forward | - | - | - | - | - | - | - | - | ||
| d) Futures | - | - | - | - | - | - | - | - | ||
| e) Altri | - | 110.000 | - | - | - | 110.000 | - | - | ||
| 2. Titoli di capitale e | - | - | - | - | - | - | - | - | ||
| indici azionari | ||||||||||
| a) Opzioni | - | - | - | - | - | - | - | - | ||
| b) Swap | - | - | - | - | - | - | - | - | ||
| c) Forward | - | - | - | - | - | - | - | - | ||
| d) Futures | - | - | - | - | - | - | - | - | ||
| e) Altri | - | - | - | - | - | - | - | - | ||
| 3. Valute e oro | - | - | - | - | - | - | - | - | ||
| a) Opzioni | - | - | - | - | - | - | - | - | ||
| b) Swap | - | - | - | - | - | - | - | - | ||
| c) Forward | - | - | - | - | - | - | - | - | ||
| d) Futures | - | - | - | - | - | - | - | - | ||
| e) Altri | - | - | - | - | - | - | - | - | ||
| 4. Merci | - | - | - | - | - | - | - | - | ||
| 5. Altri | - | - | - | - | - | - | - | - | ||
| Totale | - | 110.000 | - | - | - | 110.000 | - | - |
| emarket sdir storage |
|---|
| CERTIFIED |
| (migliaia di euro) | 31.12.2024 | 31.12.2023 | |||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Over the counter | Over the counter | ||||||||
| Senza controparti centrali | Senza controparti centrali | ||||||||
| Controparti | Con | Senza | Mercati | Controparti | Con | Senza | Mercati | ||
| centrali | accordi di | accordi di | organizzati | centrali | accordi di | accordi di | organizzati | ||
| Tipologie derivati | compensa | compensa | compensa | compensa | |||||
| zione | zione | zione | zione | ||||||
| 1. Fair value positivo | |||||||||
| a) Opzioni | - | - | - | - | - | - | - | - | |
| b) Interest rate swap | - | - | - | - | - | - | - | - | |
| c) Cross currency | |||||||||
| swap | - | - | - | - | - | - | - | - | |
| d) Equity swap | - | - | - | - | - | - | - | - | |
| e) Forward | - | - | - | - | - | - | - | - | |
| f) Futures | - | - | - | - | - | - | - | - | |
| g) Altri | - | - | - | - | - | - | - | - | |
| Totale | - | - | - | - | - | - | - | - | |
| 2. Fair value negativo | - | - | - | - | - | - | - | ||
| a) Opzioni | - | - | - | - | - | - | - | - | |
| b) Interest rate swap | - | - | - | - | - | - | - | - | |
| c) Cross currency | |||||||||
| swap | - | - | - | - | - | - | - | - | |
| d) Equity swap | - | - | - | - | - | - | - | - | |
| e) Forward | - | - | - | - | - | - | - | - | |
| f) Futures | - | - | - | - | - | - | - | - | |
| g) Altri | - | 5.094 | - | - | - | 4.965 | - | - | |
| Totale | - | 5.094 | - | - | - | 4.965 | - | - |
| emarket sdir storage |
|---|
| CERTIFIED |

| (migliaia di euro) | |||||
|---|---|---|---|---|---|
| Sottostanti / Vita residua | Fino a 1 anno | Oltre 1 anno e fi no a 5 anni |
Oltre 5 anni | Totale | |
| A.1 | Derivati fi nanziari su titoli di debito e tassi d'interesse | - | - | 110.000 | 110.000 |
| A.2 | Derivati fi nanziari su titoli di capitale e indici azionari | - | - | - | - |
| A.3 | Derivati fi nanziari su valute e oro | - | - | - | - |
| A.3 | Derivati fi nanziari su merci | - | - | - | - |
| A.4 | Altri derivati fi nanziari | - | - | - | - |
| Totale 31.12.2024 | - | - | 110.000 | 110.000 | |
| Totale 31.12.2023 | - | - | 110.000 | 110.000 |
Alla data di bilancio non sono presenti derivati creditizi di copertura.
Alla data di bilancio non sono presenti derivati creditizi di copertura.
Alla data di bilancio non sono presenti derivati creditizi di copertura.
Alla data di bilancio non sono presenti derivati creditizi di copertura.
Alla data di bilancio non sono presenti strumenti di copertura diversi dai derivati.
La Banca si avvale della possibilità, prevista in sede di introduzione dell'IFRS 9, di continuare ad applicare integralmente le previsioni del principio contabile IAS 39 in tema di hedge accounting (nella versione carve-out omologata dalla Commissione Europea) per ogni tipologia di copertura (sia per le coperture specifi che che per le macro coperture).
La Banca si avvale della possibilità, prevista in sede di introduzione dell'IFRS 9, di continuare ad applicare integralmente le previsioni del principio contabile IAS 39 in tema di hedge accounting (nella versione carve-out omologata dalla Commissione Europea) per ogni tipologia di copertura (sia per le coperture specifiche che per le macro coperture).
Alla data di bilancio non sono presenti operazioni di copertura.
La Società non utilizza, ai fi ni del calcolo del requisito patrimoniale a fronte del rischio di controparte, modelli interni di tipo EPE validati dalle autorità di vigilanza.
A fi ni gestionali e di valutazione dell'adeguatezza patrimoniale (processo ICAAP) utilizza un modello di stima del rischio relativamente alla componente rappresentata dall'operatività in derivati over the counter (OTC).
Questo modello prevede l'impiego delle metodologie interne di stima del rischio di mercato per determinare la potenziale evoluzione nel breve termine del fair value delle posizioni, incorporando i benefi ci delle correlazioni di mercato e includendo gli impatti degli accordi di garanzia.

Sezione 4 Rischio di liquidità
Il rischio di liquidità si manifesta tipicamente sotto forma di inadempimento rispetto agli impegni di pagamento o di incapacità a fi nanziare l'attivo di bilancio con la necessaria tempestività e secondo criteri di economicità. Tali circostanze negative possono realizzarsi a causa di:
La strategia generale di gestione del rischio di liquidità della Banca, caratterizzata da una contenuta propensione al rischio, si manifesta in primo luogo attraverso l'adozione di specifi ci indirizzi gestionali che permettono di ridurre la probabilità di manifestazione delle circostanze sfavorevoli sopra descritte.
In particolare, con riferimento alla prima delle sopra citate fonti di rischio, l'impegno della Banca è principalmente indirizzato a mantenere un'ampia e stabile base di raccolta al dettaglio adeguatamente diversifi cata. Ulteriori rilevanti fonti di approvvigionamento sono rappresentate da enti e società nazionali e internazionali e da controparti bancarie presso le quali la Banca non incontra diffi coltà a fi nanziarsi a tassi di mercato.
Il potenziale rischio di liquidità derivante da diffi coltà nello smobilizzo di proprie posizioni viene contenuto grazie alla scelta della Banca di mantenere un portafoglio di titoli obbligazionari di elevata qualità: esso è in massima parte costituito da titoli di Stato, oltre che, in misura minore, da titoli di altri emittenti, che presentano caratteristiche di elevata liquidabilità in quanto facilmente vendibili sui mercati e pure utilizzabili, a fronte di fabbisogni di liquidità, sia in operazioni di pronti contro termine con controparti bancarie, sia nelle operazioni di rifi nanziamento della Banca Centrale Europea qualora i titoli, come risulta per la massima parte degli stessi, siano stanziabili.
Il controllo del rischio di liquidità si realizza attraverso l'intervento di differenti unità organizzative: il primo presidio è rappresentato dall'azione in tal senso posta in essere dalle funzioni operative che prevede una puntuale verifi ca del corretto svolgimento delle attività di competenza e la redazione di informativa riepilogativa della quotidiana operatività.
La gestione del rischio di liquidità è descritta nella Policy e nel Regolamento di gestione dei rischi nonché nella Policy Finanza, Tesoreria e ALM. I documenti sono revisionati ed approvati annualmente dal Consiglio di amministrazione. Essi defi niscono in dettaglio:
Elemento essenziale della gestione è la distinzione fra liquidità operativa in ottica di breve termine (con un orizzonte temporale fi no a 12 mesi) e liquidità strutturale in ottica di medio-lungo termine (con un orizzonte temporale oltre i 12 mesi). La prima è volta a scongiurare situazioni di improvvisa tensione di liquidità, determinata da shock specifi ci della Banca o sistemici del mercato; la seconda risponde alla necessità di garantire la gestione ottimale, da un punto di vista strategico, della trasformazione delle scadenze tra raccolta e impieghi, tramite un adeguato bilanciamento delle scadenze delle poste dell'attivo e del passivo, in modo da prevenire situazioni di crisi di liquidità future.
Inoltre, nel Regolamento sono chiaramente defi niti l'assetto organizzativo delle strutture e funzioni preposte alla
gestione della liquidità e dei relativi controlli ed i piani di emergenza da porre in atto al verifi carsi di situazioni di stress o di crisi (CFP, Contingency Funding Plan), la cui dichiarazione è originata dall'andamento problematico di una serie predefi nita di fattori esogeni ed endogeni.
Infi ne, la normativa interna in materia di tassi interni di trasferimento (TIT) si propone i seguenti obiettivi:
I tassi di trasferimento interno alla base del sistema, oltre ad essere differenziati per scadenza (TIT multipli), essere basati su tassi di mercato effettivamente negoziabili da parte della tesoreria, garantire margini reddituali per le unità operative coerenti con la redditività complessiva della Banca, sono tutti costituiti da più componenti con diverse fi nalità:
Il rischio di liquidità è misurato, primariamente, attraverso gli indicatori di liquidità regolamentare del Liqudity Coverage Ratio (LCR) e del Net Stable Funding Ratio (NSFR).
La misurazione e il controllo della liquidità operativa e della liquidità strutturale sono supportati da un sistema di indicatori, limiti e reportistica periodica interna, a frequenza giornaliera. In particolare, è stato predisposto un cosiddetto maturity ladder ovvero un sistema di sorveglianza della posizione fi nanziaria netta che consente di evidenziare i saldi e pertanto gli sbilanci tra fl ussi e defl ussi attesi su predefi nite fasce temporali e, attraverso la costruzione di sbilanci cumulati, il calcolo del saldo netto del fabbisogno (o del surplus) fi nanziario stimandone un survival period. La Banca misura il livello di Unencumbered High Quality Liquid Asset al fi ne di detenere un livello minimo di riserve liquide o prontamente smobilizzabili per fare fronte ad esigenze di liquidità.
L'indicatore del Debt-to-Loan Ratio Clientela (DLRk) monitora, su base mensile, il profi lo di liquidità strutturale e la capacità della Banca di fi nanziare l'attività principale di erogazione del credito con fondi stabili da clientela.
Per la misurazione del rischio del funding liquidity risk la Banca si avvale anche del modello cosiddetto del Liquidity-at-Risk (LaR) che si basa sull'osservazione dei fl ussi netti negativi "autonomi" di liquidità e sull'applicazione della Extreme-Value-Theory che consente di migliorare la precisione dell'analisi per elevati livelli di confi denza. Si utilizzano in particolare i dati giornalieri delle seguenti grandezze: riserva obbligatoria presso Banca d'Italia, depositi interbancari, emissioni obbligazionarie, cartolarizzazioni, movimentazione dei titoli di proprietà, fl ussi di natura straordinaria. I dati vengono trattati allo scopo di pervenire alla determinazione dei fl ussi di liquidità giornaliera imputabili esclusivamente a scelte estranee al controllo diretto della Banca e quindi riconducibili al comportamento della clientela. I 3 livelli di confi denza ipotizzati si propongono di rappresentare i fabbisogni di liquidità della Banca in condizioni normali (fi no al valore di LaR con confi denza del 99%), di stress (fi no al 99,9%) ed estreme (fi no al 99,99%) ad 1 giorno, a 1 settimana (5 gg lavorativi), a 2 settimane (10 gg lavorativi) e ad un mese (20 gg lavorativi).
Altra attività fondamentale di gestione del rischio di liquidità riguarda l'esecuzione di un programma di stress test volto a valutare la vulnerabilità della Banca a fronte di eventi eccezionali ma plausibili. In particolare, vengono eseguite prove di stress in termini di analisi di scenario, coerenti con la defi nizione di rischio di liquidità adottata e cercando di simulare il comportamento dei propri fl ussi di cassa in condizioni sfavorevoli a fronte di congetture soggettive basate sull'esperienza aziendale e/o di indicazioni fornite dalle normative e linee guida di vigilanza.
| INFORMAZIONI DI NATURA QUANTITATIVA | |
|---|---|
| Voci/ Scaglioni temporali | A vista | Da oltre 1 | Da oltre 7 | Da oltre 15 | Da oltre 1 | Da oltre 3 | Da oltre 6 | Da oltre 1 | Oltre 5 anni | Durata inde | |
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| giorno a 7 | giorni a 15 | giorni a 1 | mese fi no a | mesi fi no a | mesi fi no a | anno fi no a | terminata | ||||
| (migliaia di euro) | giorni | giorni | mese | 3 mesi | 6 mesi | 1 anno | 5 anni | ||||
| Attività per cassa | 975.437 | 10.305 | 22.672 | 82.307 | 292.159 | 368.726 | 771.950 | 4.184.189 | 4.218.491 | 85.272 | |
| A.1 | Titoli di Stato | 586 | - | 2.366 | 800 | 9.883 | 28.211 | 55.272 | 1.140.300 | 983.564 | - |
| A.2 | Altri titoli di debito | 2.645 | 141 | 662 | 4.001 | 18.162 | 20.605 | 71.997 | 606.861 | 237.004 | - |
| A.3 | Quote O.I.C.R. | 36.626 | - | - | - | - | - | - | - | - | - |
| A.4 | Finanziamenti | 935.580 | 10.164 | 19.644 | 77.506 | 264.114 | 319.910 | 644.681 | 2.437.028 | 2.997.923 | 85.272 |
| - Banche | 106.358 | - | - | 2.478 | - | - | - | - | - | 85.272 | |
| - Clientela | 829.222 | 10.164 | 19.644 | 75.028 | 264.114 | 319.910 | 644.681 | 2.437.028 | 2.997.923 | - | |
| Passività per cassa | 8.108.668 | 131.685 | 4.400 | 141.371 | 39.903 | 62.686 | 90.416 | 1.115.391 | 523.134 | - | |
| B.1 | Depositi e conto correnti | 8.072.274 | 2.757 | 4.400 | 80.326 | 38.921 | 61.865 | 81.135 | 346.224 | - | - |
| - Banche | (7.642) | - | - | 67.596 | - | - | - | - | - | - | |
| - Clientela | 8.079.916 | 2.757 | 4.400 | 12.730 | 38.921 | 61.865 | 81.135 | 346.224 | - | - | |
| B.2 | Titoli di debito | - | - | - | - | 117 | 228 | 7.264 | 760.000 | 440.000 | - |
| B.3 | Altre passività | 36.394 | 128.928 | - | 61.045 | 865 | 593 | 2.017 | 9.167 | 83.134 | - |
| Operazioni "fuori bilancio" | (131.877) | 13 | 9.675 | 126 | 415 | - | 199 | 2.763 | 119.488 | - | |
| C.1 | Derivati fi nanziari con scambio di capitale | - | 13 | 49 | 126 | 91 | - | - | - | - | - |
| + Posizioni lunghe | - | 93.367 | 15.248 | 48.357 | 22.247 | - | - | - | - | - | |
| - Posizioni corte | - | (93.354) | (15.199) | (48.231) | (22.156) | - | - | - | - | - | |
| C.2 | Derivati fi nanziari senza scambio di capitale | - | - | - | - | 324 | - | 199 | - | - | - |
| + Posizioni lunghe | - | - | - | - | 324 | - | 199 | - | - | - | |
| - Posizioni corte | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | |
| C.3 | Depositi e fi nanziamenti da ricevere | (9.626) | - | 9.626 | - | - | - | - | - | - | - |
| + Posizioni lunghe | - | - | 9.626 | - | - | - | - | - | - | - | |
| - Posizioni corte | (9.626) | - | - | - | - | - | - | - | - | - | |
| C.4 | Impegni irrevocabili a erogare fondi | (122.251) | - | - | - | - | - | - | 2.763 | 119.488 | - |
| + Posizioni lunghe | - | - | - | - | - | - | - | 2.763 | 119.488 | - | |
| - Posizioni corte | (122.251) | - | - | - | - | - | - | - | - | - | |
| C.5 | Garanzie fi nanziarie rilasciate | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - |
| C.6 | Garanzie fi nanziarie ricevute | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - |
| C.7 | Derivati creditizi con scambio di capitale | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - |
| + Posizioni lunghe | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | |
| - Posizioni corte | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | |
| C.8 | Derivati creditizi senza scambio di capitale | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - |
| + Posizioni lunghe | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | |
| - Posizioni corte | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - |

Alla data nel portafoglio della Banca non sono presenti Hedge Funds.
Sezione 5 Rischio operativo
In linea con quanto indicato dalle disposizioni di vigilanza, il rischio operativo viene defi nito come il rischio di subire perdite dovute a errori, violazioni, interruzioni, eventi esogeni o danni derivanti da disfunzioni nei processi interni o inadeguatezza di persone e/o sistemi. Rientrano fra i rischi operativi, tra l'altro, le perdite derivanti da furti e frodi, errori umani, interruzioni dell'operatività, indisponibilità dei sistemi, esecuzione delle transazioni, inadempienze contrattuali, trattamento dei dati, danni agli immobili, catastrofi naturali.
Con riferimento al governo dei rischi operativi, la funzione di Risk management è responsabile di defi nire le metodologie e di coordinare l'esecuzione dei processi di gestione e controllo, predisponendo dedicati fl ussi informativi a benefi cio degli Organi e delle Funzioni aziendali competenti, con l'obiettivo di assicurare la piena conoscenza e governabilità dei fenomeni rischiosi, anche potenziali, a cui la Banca risulta esposta.
A seguire verrà data rappresentazione distinta tra rischio operativo in senso stretto e Rischio ICT/Cyber e di outsourcing.
La metodologia più avanzata di misurazione del profi lo di rischio operativo prevede l'utilizzo combinato delle informazioni sulle perdite operative storiche interne ed esterne, con fattori qualitativi derivanti da analisi di scenario e da valutazioni relative al sistema dei controlli ed al contesto operativo.
Relativamente alle attività di monitoraggio dei rischi operativi, si ricorda anzitutto che la Banca aderisce al consorzio interbancario DIPO (Data Base Italiano delle Perdite operative) promosso dall'ABI, ed ha perciò in essere una regolare attività di raccolta delle informazioni sulle perdite operative.
Nel database interno delle perdite operative vengono segnalati tutti gli eventi con una perdita operativa lorda superiore a 500 euro. Le segnalazioni provenienti dalla rete e dalle unità organizzative interne sono integrate con le perdite derivanti da cause legali passive e da reclami da parte della clientela; entrambe queste ultime tipologie di eventi sono sistematicamente censite e monitorate nel corso della loro evoluzione in appositi database interni di competenza dell'unità organizzativa Consulenza legale e della funzione di Compliance rispettivamente.
Qualora da un'analisi giuridica e contabile emergano elementi tali da poter presupporre un probabile futuro esborso di risorse economiche, si provvede ad effettuare in via cautelativa congrui stanziamenti al fondo per rischi ed oneri, oltre ad attuare, se possibile, politiche transattive.
Le informazioni desunte dai database interno ed esterno (DIPO), l'analisi dettagliata degli eventi di perdita più signifi cativi secondo il loro impatto e/o la loro frequenza di accadimento, le contromisure già intraprese o da intraprendere vengono periodicamente discusse nell'ambito del Comitato controlli interni. In tale sede, coinvolgendo eventualmente anche le funzioni operative (process owner) di volta in volta interessate, vengono identifi cate le principali fonti di manifestazione dei rischi operativi e le potenziali situazioni di criticità, l'adeguatezza dei processi operativi in essere rispetto alle possibili fonti di perdita, le azioni da intraprendere in un'ottica di prevenzione e mitigazione, la qualità delle coperture assicurative. Come già indicato, ove ritenuto opportuno, certe categorie di rischi operativi sono mitigate attraverso la stipula di contratti assicurativi ad hoc. La Banca dispone inoltre di un sofi sticato piano di continuità operativa, revisionato e verifi cato operativamente con cadenza annuale; esso stabilisce princìpi, obiettivi e procedure volte a ridurre ad un livello ritenuto accettabile i danni conseguenti a incidenti e catastrofi .
La funzione Risk management conduce inoltre attività di analisi ed elaborazione numerica, basate sui dati del database interno delle perdite operative e dei fl ussi di ritorno DIPO, aventi l'obiettivo di calcolare i valori di VaR delle perdite operative (Operational VaR, ovvero di perdite potenziali). Il modello consiste nell'esecuzione di simulazioni Montecarlo su un gran numero di scenari. In ciascuno scenario vengono simulate le perdite operative occorse in un anno, numericamente e come importo, agendo su 2 distribuzioni indipendenti che modellano le seguenti variabili fondamentali:
Ai fi ni del calcolo dei requisiti patrimoniali riferiti al rischio operativo, la Banca adotta il metodo standardizzato (Traditional Standardized Approach) secondo le disposizioni normative del Regolamento (UE) N. 575/2013 del 26 giugno 2013, che recepisce i principi di Basilea 3. Esso prevede che il calcolo del requisito patrimoniale complessivo sia pari alla media del cosiddetto contributo TSA, riferito alle ultime tre osservazioni su base annuale effettuate alla fi ne di ciascun esercizio (31 dicembre). Per ciascun anno, il contributo TSA è ottenuto dalla somma dei contributi delle singole linee di business regolamentari (BL, business line), questi ultimi calcolati applicando quali fattori di ponderazione i coeffi cienti regolamentari (detti "β" o fattori di rischiosità) all'indicatore rilevante. Tali coeffi cienti sono stati stimati dall'Organo di vigilanza sulla base del rapporto fra le perdite storicamente registrate dall'industria bancaria in quella particolare BL e il relativo indicatore economico. Come indicatore rilevante la normativa stabilisce l'insieme, opportunamente trattato, di una serie di elementi desunti dalle voci contabili del Conto economico.
Elemento chiave per l'individuazione, la valutazione e l'implementazione delle azioni di contenimento dei rischi operativi nell'operatività aziendale è costituito dal sistema dei processi aziendali.
La valutazione dei rischi operativi inerenti e residui avviene attraverso una metodologia e un processo di risk self assessment, comuni a tutte le funzioni di controllo, per mezzo dei quali sono analizzati i processi operativi sottostanti le attività di business della Banca rispetto ad ogni possibile fattore di rischio, considerandone l'impatto potenziale. A ciascuna tipologia di rischio (inerente e residuo) viene attribuita quindi una valutazione complessiva della sua "rilevanza", utilizzando come linea guida una scomposizione dell'analisi su due dimensioni:
La valutazione del rischio residuo parte da quella del rischio inerente, riducendo lo stesso sulla base del grado di mitigazione che si ritiene venga fornito dai controlli; una maggiore robustezza dei controlli porta ad una riduzione del rischio residuo. Al fi ne di una corretta valutazione della rilevanza dei rischi, la funzione di Risk management si avvale dei seguenti strumenti:
Metodologie di analisi, misurazione e monitoraggio dedicate sono sviluppate per la gestione di specifi che tipologie di rischio operativo, come esempio il rischio di modello, cioè il rischio di potenziali conseguenze negative derivanti da decisioni assunte sulla base di risultati ottenuti da modelli inaffi dabili o non correttamente utilizzati.

Il presidio dei rischi operativi, nell'ambito del Sistema dei Controlli Interni, è garantito dall'adozione di un modello integrato di controllo che, coerentemente con le disposizioni di vigilanza, si articola su tre livelli e coinvolge, ognuna con le specifi cità preordinate dal proprio ruolo, le funzioni di business preposte ai controlli di linea (o controlli di 1° livello) e le funzioni aziendali di controllo deputate ai controlli di 2° livello (Risk management e Compliance) e 3° livello (Internal audit).
I risultati delle attività di monitoraggio e controllo sono periodicamente discussi e valutati nell'ambito del Comitato controlli interni, composto da tutte le funzioni aziendali di controllo e che, fra gli altri, ha il compito di stabilire le priorità d'intervento e di coordinare lo svolgimento delle attività di controllo.
Inoltre, il presidio dei rischi operativi si avvale dei risultati del monitoraggio ed analisi delle perdite operative contenuti nel report periodico elaborato dalla funzione Risk management e della relativa discussione in seno allo stesso Comitato controlli interni.
I controlli di 1° livello, o controlli di linea, sono diretti ad assicurare il corretto e regolare svolgimento delle operazioni sottostanti a tutti i processi aziendali e vengono effettuati dalle stesse unità organizzative produttive di rete o nell'ambito delle attività di middle e back-offi ce preferibilmente attraverso l'utilizzo di procedure/sistemi informatici. Essi costituiscono la prima linea di difesa nel sistema di presidio del rischio operativo.
I controlli di linea sono responsabilità dei singoli process owner che hanno il compito di valutarne il disegno e l'effi cacia nella mitigazione dei rischi inerenti all'esecuzione dei processi operativi.
I controlli di 2° livello sono affi dati a strutture diverse e indipendenti da quelle produttive e hanno lo scopo di:
Questi controlli sono prevalentemente orientati al monitoraggio dei rischi, alla verifi ca del rispetto dei limiti di rischio e delle disposizioni normative esterne ed interne, a controllare la coerenza delle diverse operatività con gli obiettivi strategici di rischio-rendimento, alla segnalazione di comportamenti o eventi difformi dall'operatività usuale.
La funzione Risk management (quale funzione di gestione del rischio), la funzione Compliance e la funzione Antiriciclaggio effettuano una parte della propria attività nell'ambito dei controlli di 2° livello. Allo scopo di assicurare effi cacia allo svolgimento dei propri compiti, le funzioni incaricate a svolgere i controlli di 2° livello sono dotate della necessaria indipendenza, autorevolezza e professionalità.
I controlli di 3° livello sono affi dati a strutture diverse da quelle produttive e diretti ad individuare andamenti anomali, violazioni di procedure/regolamentazione e a valutare la funzionalità del complessivo Sistema dei Controlli Interni.
I controlli di 3° livello sono affi dati alla funzione Internal audit in qualità di funzione di revisione interna.
I controlli mirano ad individuare andamenti anomali, violazioni delle procedure e dei regolamenti nonché alla valutazione della funzionalità complessiva del sistema dei controlli interni. Tale attività è stata condotta nel corso dell'anno nel continuo, in via periodica o per eccezioni, sia attraverso verifi che in loco sia mediante l'utilizzo di strumenti a distanza, in ottemperanza alle Istruzioni di Vigilanza.

In linea con quanto indicato dalle disposizioni di vigilanza, il rischio informatico viene defi nito come il rischio di incorrere in perdite economiche, di reputazione e di quote di mercato in relazione all'utilizzo di tecnologia dell'informazione e della comunicazione (ICT). Il rischio informatico nasce da un evento che implica la violazione o l'imminente minaccia di violazione delle norme e delle prassi aziendali in materia di sicurezza delle informazioni, quali frodi informatiche, attacchi attraverso internet, malfunzionamenti e disservizi.
Con riferimento al governo dei rischi informatici, la funzione di Risk management è responsabile di defi nire le metodologie e di coordinare l'esecuzione dei processi di gestione e controllo, predisponendo dedicati fl ussi informativi a benefi cio degli Organi e delle Funzioni aziendali competenti, con l'obiettivo di assicurare la piena conoscenza e governabilità dei fenomeni rischiosi, anche potenziali, a cui la Banca risulta esposta.
La metodologia più avanzata di misurazione del profi lo di rischio informatico prevede l'utilizzo del framework CO-BIT e dello standard internazionale della sicurezza delle informazioni ovvero la ISO27001. L'attività di misurazione del rischio informatico può essere identifi cata con tre macro aree:
Per la componente internalizzata la funzione di Risk management utilizza il framework COBIT e ha identifi cato specifi ci Key Risk Indicator a supporto delle attività di analisi, nonché un Risk Register per il monitoraggio costante dell'andamento dei rischi e del piano dei trattamenti a mitigazione dei rischi rilevati. In aggiunta viene si effettua un'attività mensile di monitoraggio dell'andamento dell'indicatore di RAF.
Per la componente esternalizzata invece, la prassi è quella di utilizzo dello standard ISO27001, fatta eccezione per il main outsourcer Afast dove vige specifi ca metodologia ISO37001 condivisa e accettata tra le parti. Anche in tale fattispecie sussiste un'attività costante di monitoraggio dei rischi identifi cati.
Per ciò che attiene alla componente del rischio di outsourcing invece, si specifi ca che lo stesso fa riferimento al rischio di errori nella gestione delle relazioni contrattuali con società di outsourcing (FEI e non) e fornitori in genere. Esso ricomprende il rischio di disservizi da parte dei fornitori di servizi affi dati in outsourcing o di diffi coltà economiche da parte di questi. Comprende inoltre l'eventualità di comportamento opportunistico da parte del fornitore di servizi, nel caso di forte dipendenza da quest'ultimo, la perdita di know how specifi co, i rischi legati al cambio di fornitore e/o alla reinternalizzazione (exit strategy).
Anche con riferimento al governo dei rischi di outsourcing, la funzione di Risk management è responsabile di defi nire le metodologie e di coordinare l'esecuzione dei processi di gestione e controllo, predisponendo dedicati fl ussi informativi a benefi cio degli Organi e delle Funzioni aziendali competenti, con l'obiettivo di assicurare la piena conoscenza e governabilità dei fenomeni rischiosi, anche potenziali, a cui la Banca risulta esposta.
Al riguardo, Risk management si è dotata di apposita metodologia di valutazione delle terze parti che viene performata in ottica risk based in relazione alla tipologia di classifi cazoine assunta dall'outsourcer. In tale contesto la funzione di controllo dei rischi esegue proprie valutazioni di impianto in fase contrattuale sulle terze parti e nel continuo secondo un piano annuale predefi nito.
L'impatto più signifi cativo in termini assoluti è rappresentato dalle manifestazioni di perdita connesse a violazioni di disposizioni normative e/o all'adozione di prassi commerciali e di mercato improprie, confi gurabili in prevalenza quali accantonamenti a carattere prudenziale appostati a fronte di contenziosi di natura legale e di condotta.
Concorrono altresì all'ammontare complessivo delle perdite operative gli errori nello svolgimento delle attività quotidiane, in particolare nell'esecuzione di transazioni ovvero nell'ambito di relazioni con controparti diverse dalla clientela, nonché le perdite derivanti da eventi di natura esogena, quali contraffazione / incasso fraudolento di assegni e furto / smarrimento / clonazione di carte di pagamento, di norma oggetto di mitigazione tramite dedicate polizze assicurative.
L'attività di segnalazione interna per l'anno 2024 ha evidenziato 245 nuove segnalazioni con una perdita lorda pari
a 1.521.595 euro, di cui il 7% dei casi provenienti da frodi esterne o interne (pari al 32,0% del valore), l'83,3% da errori di esecuzione di processo (con il 59,7% del valore), il 9,4% da altri fattori, avarie di sistema, controversie legali, ecc. (pari all' 8,6% del valore).
A titolo di confronto, nell'anno 2023 si erano verifi cati 169 eventi, corrispondenti a perdite lorde pari a 1.915.186 euro.

Sezione 1 IL PATRIMONIO DELL'IMPRESA
La solidità del sistema bancario è un interesse pubblico oggetto di specifi ca tutela e la solvibilità e affi dabilità delle banche presuppone il mantenimento di adeguate risorse patrimoniali. Per la Società tali risorse devono essere in grado di assorbire eventuali perdite senza pregiudicare le ragioni dei depositanti. Pertanto, la reale consistenza di tali risorse costituisce elemento fondante della reputazione della Società.
Fedele alla propria matrice culturale di banca popolare, la Società ha individuato nella politica di patrimonializzazione lo strumento che, favorendo la creazione della fi gura socio-cliente, permette di perseguire la strategia di crescita autonoma. La crescita della Società è pertanto stata caratterizzata da periodici aumenti di capitale, in forme semplici e trasparenti nelle modalità tecniche, tali da consentire al corpo sociale la comprensione chiara e l'immediatezza delle caratteristiche delle operazioni.
I mezzi fi nanziari raccolti con tali operazioni, unitamente agli accantonamenti di utili effettuati in conformità dei dettati statutari hanno permesso alla Società di espandere in modo armonico la propria attività e di guardare con suffi ciente tranquillità alle sfi de future.
La Banca assegna un ruolo prioritario alle attività volte alla gestione e all'allocazione del capitale in funzione dei rischi assunti, ai fi ni dello sviluppo dell'operatività in ottica di creazione di valore. Le attività si articolano nelle diverse fasi del processo di pianifi cazione e controllo e, in particolare:
Tra le attività di gestione del capitale sono previsti lo sviluppo di piano del capitale nonché il monitoraggio dei ratio patrimoniali di Vigilanza. Il monitoraggio si riferisce da un lato al patrimonio sia secondo la defi nizione contabile che secondo quella di vigilanza (fondi propri, composti da Common Equity Tier 1, Additional Tier 1, Tier 2, e passività computabili ai fi ni MREL) e, dall'altro, alla pianifi cazione e all'andamento dei Risk Weighted Assets (RWA) e delle esposizioni totali (il denominatore del Leverage Ratio).

| Voci/Valori | 31.12.2024 | 31.12.2023 | |||
|---|---|---|---|---|---|
| (migliaia di euro) | |||||
| 1. | Capitale | 201.994 | 201.994 | ||
| 2. | Sovrapprezzi di emissione | 259.774 | 275.888 | ||
| 3. | Riserve | 431.261 | 372.617 | ||
| - di utili: | 431.261 | 372.617 | |||
| a) legale | 138.200 | 138.200 | |||
| b) straordinaria | 265.627 | 240.469 | |||
| c) azioni proprie | - | - | |||
| d) altre | 27.434 | (6.052) | |||
| - altre | - | - | |||
| 4. | Strumenti di capitale | - | - | ||
| 5. | (Azioni proprie) | (5.523) | (23.686) | ||
| 6. | Riserve da valutazione | 3.992 | (3.973) | ||
| − Titoli di capitale designati al fair value con impatto sulla redditività complessiva | (2.460) | (2.370) | |||
| − Copertura di titoli di capitale designati al fair value con impatto sulla redditività complessiva | - | - | |||
| − Attività fi nanziarie (diverse dai titoli di capitale) valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva | 7.417 | (475) | |||
| - Attività materiali | - | - | |||
| - Attività immateriali | - | - | |||
| - Copertura di investimenti esteri | - | - | |||
| - Copertura dei fl ussi fi nanziari | - | - | |||
| − Strumenti di copertura (elementi non designati) | - | - | |||
| - Differenze di cambio | - | - | |||
| − Attività non correnti e gruppi di attività in via di dismissione | - | - | |||
| − Passività fi nanziarie designate al fair value con impatto a Conto economico (variazioni del proprio merito creditizio) | - | - | |||
| − Utili (perdite) attuariali relativi a piani previdenziali a benefi ci defi niti | (965) | (1.128) | |||
| − Quote delle riserve da valutazione relative alle partecipate valutate al patrimonio netto | - | - | |||
| - Leggi speciali di rivalutazione | - | - | |||
| 7. | Utile (perdita) d'esercizio | 126.478 | 101.129 | ||
| Totale | 1.017.976 | 923.969 |
| Attività/Valori | 31.12.2024 | 31.12.2023 | |||
|---|---|---|---|---|---|
| (migliaia di euro) | Riserva positiva | Riserva negativa | Riserva positiva | Riserva negativa | |
| 1. | Titoli di debito | 8.599 | (1.181) | 6.523 | (6.998) |
| 2. | Titoli di capitale | 224 | (2.684) | 313 | (2.684) |
| 3. | Finanziamenti | - | - | - | - |
| Totale | 8.823 | (3.865) | 6.836 | (9.682) |
<-- PDF CHUNK SEPARATOR -->
| (migliaia di euro) | Titoli di debito | Titoli di capitale | Finanziamenti | |
|---|---|---|---|---|
| 1. | Esistenze iniziali | (475) | (2.370) | - |
| 2. | Variazioni positive | 16.950 | 6 | - |
| 2.1 Incrementi di fair value | 7.952 | - | - | |
| 2.2 Rettifi che di valore per rischio di credito | 343 | X | - | |
| 2.3 Rigiro a Conto economico di riserve negative da realizzo | 8.288 | X | - | |
| 2.4 Trasferimenti ad altre componenti di patrimonio netto (titoli di capitale) | - | - | - | |
| 2.5 Altre variazioni | 367 | 6 | - | |
| 3. | Variazioni negative | (9.058) | (95) | - |
| 3.1 Riduzioni di fair value | (1.742) | (95) | - | |
| 3.2 Riprese di valore per rischio di credito | (372) | - | - | |
| 3.3 Rigiro a Conto economico da riserve positive: - da realizzo | (2.744) | X | - | |
| 3.4 Trasferimenti ad altre componenti di patrimonio netto (titoli di capitale) | - | - | ||
| 3.5 Altre variazioni | (4.200) | - | - | |
| 4. | Rimanenze fi nali | 7.417 | (2.459) | - |
| (migliaia di euro) | 31.12.2024 | 31.12.2023 | |||
|---|---|---|---|---|---|
| Riserva positiva | Riserva negativa | Riserva positiva | Riserva negativa | ||
| Piani a benefi ci per dipendenti | - | (965) | - | (1.128) | |
| Totale | - | (965) | - | (1.128) | |
| (migliaia di euro) | |||||
| 1. | Esistenze iniziali | (1.128) | |||
| 2. | Variazioni positive | 167 | |||
| 2.1 Utili dovuti a modifi che del tasso di sconto | 167 | ||||
| 2.2 Altre variazioni | - | ||||
| 3. | Variazioni negative | (4) | |||
| 3.1 Perdite dovute a modifi che del tasso di sconto | (4) | ||||
| 3.2 Altre variazioni | |||||
| 4. | Rimanenze fi nali | (965) |
Si rinvia all'informativa sui fondi propri e sull'adeguatezza patrimoniale contenuta nel documento "Informativa al pubblico da parte degli enti (Pillar III)", disponibile sul sito della banca.

Sezione 1 OPERAZIONI REALIZZATE DURANTE L'ESERCIZIO
Non si sono realizzate operazioni di aggregazione durante l'esercizio.
Sezione 2 OPERAZIONI REALIZZATE DOPO LA CHIUSURA DELL'ESERCIZIO
Non si sono realizzate operazioni di aggregazione dopo la chiusura dell'esercizio.
Sezione 3 RETTIFICHE RETROSPETTIVE
Nel corso dell'esercizio non si sono realizzate rettifi che retrospettive.
Nella tabella che segue sono riepilogati i compensi erogati ad amministratori, sindaci e al restante personale dipendente più rilevante, ossia alla categoria di soggetti che per funzione, ruolo, attività professionale o struttura della remunerazione hanno un impatto rilevante sul profi lo di rischio della Banca. I compensi corrisposti sono disciplinati dalle Politiche di remunerazione approvate con delibera assembleare.
| (migliaia di euro) | 31.12.2024 |
|---|---|
| amministratori | 1.080 |
| sindaci | 374 |
| personale dipendente più rilevante | 6.316 |
| Totale | 7.770 |
| Compensi del personale dipendente più rilevante | 31.12.2024 |
|---|---|
| (migliaia di euro) | |
| di cui | |
| – - benefici a breve termine | 5.482 |
| – - benefici successivi al rapporto di lavoro | 498 |
| – - benefici a lungo termine | 213 |
| – - benefici per cessazione | - |
| – - pagamenti basati su azioni | 123 |
| Totale | 6.316 |
L'importo si riferisce al costo complessivamente sostenuto dalla Società. Nel caso dei compensi ad amministratori e sindaci gli importi sono comprensivi anche dell'eventuale IVA.
In base alle indicazioni dello IAS 24, applicate alla struttura organizzativa e di governance della Banca, sono considerate parti correlate le seguenti persone fi siche e giuridiche:
le altre parti correlate, che comprendono:
gli stretti familiari entro il secondo grado, il coniuge o convivente more uxorio nonché i fi gli di quest'ultimo;

Si riportano di seguito i principali rapporti di natura patrimoniale ed economica in essere con società controllate e collegate.
| (migliaia di euro) | Crediti per | Obbligazioni | Debiti per | Obbligazioni | Garanzie | Impegni |
|---|---|---|---|---|---|---|
| finanziamenti | sottoscritte | finanziamenti | emesse | |||
| concessi | ricevuti | |||||
| 31.12.2024 | 7.131 | - | 2 | - | 447 | - |
| Incidenza | 0,09% | 0,00% | 0,00% | 0,00% | 0,10% | 0,00% |
| Interessi attivi | Interessi attivi | Interessi passivi | Interessi passivi | |||
| su fi nanziamenti | su obbligazioni | su fi nanziamenti | su obbligazioni | Commissioni | Commissioni | |
| concessi | sottoscritte | ricevuti | emesse | e altri ricavi | e altri costi | |
| 31.12.2024 | 121 | - | 26 | - | 2 | - |
| Incidenza | 0,03% | 0,00% | 0,01% | 0,00% | 0,00% | 0,00% |
| (migliaia di euro) | Crediti per | Obbligazioni | Debiti per | Obbligazioni | Garanzie | Impegni |
|---|---|---|---|---|---|---|
| finanziamenti | sottoscritte | finanziamenti | emesse | |||
| concessi | ricevuti | |||||
| 31.12.2024 | 5.370 | - | 18 | - | 329 | - |
| Incidenza | 0,07% | 0,00% | 0,00% | 0,00% | 0,07% | 0,00% |
| Interessi attivi su fi nanziamenti concessi |
Interessi attivi su obbligazioni sottoscritte |
Interessi passivi su fi nanziamenti ricevuti |
Interessi passivi su obbligazioni emesse |
Commissioni e altri ricavi |
Commissioni e altri costi |
|
| 31.12.2024 | 281 | - | 2 | - | 17 | - |
| Incidenza | 0,06% | 0,00% | 0,00% | 0,00% | 0,01% | 0,00% |
Si riportano di seguito i principali rapporti di natura patrimoniale ed economica in essere con gli amministratori, i sindaci e i dirigenti con responsabilità strategiche..
| (migliaia di euro) | Amministratori | Sindaci | Dirigenti strategici | Totale | ||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Diretti | Indiretti | Diretti | Indiretti | Diretti | Indiretti | |||
| Fido accordato* | 18.984 | - | - | 8.113 | - | - | 27.097 | |
| Impieghi* | 2.885 | 410 | - | 91 | 1.033 | 348 | 4.767 | |
| Incidenza | 0,04% | 0,01% | 0,00% | 0,00% | 0,01% | 0,00% | 0,06% | |
| Crediti di fi rma* | 182 | - | - | 1 | - | - | 183 | |
| Incidenza | 0,04% | 0,00% | 0,00% | 0,00% | 0,00% | 0,00% | 0,04% | |
| Raccolta diretta* | 10.489 | 2.806 | 964 | 465 | 578 | 240 | 15.542 | |
| Incidenza | 0,12% | 0,03% | 0,01% | 0,01% | 0,01% | 0,00% | 0,18% | |
| Raccolta indiretta* | 1.263 | 2.788 | 155 | 45 | 1.409 | 454 | 6.114 | |
| Incidenza | 0,02% | 0,05% | 0,00% | 0,00% | 0,03% | 0,01% | 0,11% | |
| Interessi attivi** | 229 | 15 | - | 5 | 30 | 8 | 287 | |
| Incidenza | 0,05% | 0,00% | 0,00% | 0,00% | 0,01% | 0,00% | 0,06% | |
| Interessi passivi** | 162 | 40 | 17 | 13 | 17 | 5 | 254 | |
| Incidenza | 0,08% | 0,02% | 0,01% | 0,01% | 0,01% | 0,00% | 0,13% | |
| Commissioni ed altri proventi** | 39 | 10 | 4 | 5 | 2 | 16 | 76 | |
| incidenza | 0,03% | 0,01% | 0,00% | 0,00% | 0,00% | 0,01% | 0,06% |
* = Saldi al 31.12.2024
** = Importi maturati nel 2024

L'operatività con parti correlate è disciplinata dal Regolamento Consob n. 17221 del 12 marzo 2010 e successive delibere di aggiornamento e dalla Parte Terza, Capitolo 11 della Circolare Banca d'Italia n. 285 del 17 dicembre 2013 e successivi aggiornamenti).
La Banca ha adottato – con delibera del Consiglio di amministrazione del 19 maggio 2023, previo parere favorevole del Comitato amministratori indipendenti e del Collegio sindacale – il "Regolamento di Gruppo per la gestione delle operazioni con Parti Correlate e Soggetti Collegati", pubblicato sul sito della Banca.
I rapporti con parti correlate, individuate secondo il disposto dello IAS 24 del predetto Regolamento Consob e delle Disposizioni di Banca d'Italia, rientrano nella normale operatività della Banca.
Nessuna operazione con parti correlate posta in essere nel periodo in esame ha infl uito in misura rilevante sulla situazione patrimoniale o sui risultati economici della Banca. Inoltre, non si registrano modifi che e/o sviluppi delle operazioni con parti correlate perfezionate entro il 31.12.2024. Nell'anno 2024 non sono state poste in essere operazioni di "maggiore rilevanza" come defi nite dalla normativa che disciplina i soggetti collegati. Inoltre, nello stesso arco temporale, non si segnalano posizioni o transizioni derivanti da operazioni atipiche o inusuali, per tali intendendosi quelle estranee alla normale gestione d'impresa, che per signifi catività/rilevanza, natura delle controparti, modalità di determinazione del prezzo di trasferimento e tempistica di accadimento, possono dare luogo a dubbi in ordine alla completezza delle informazioni in bilancio, alla salvaguardia del patrimonio aziendale e alla tutela degli azionisti.

Il quadro normativo di riferimento per gli accordi di pagamento basati su proprie azioni è rappresentato dalle Disposizioni di vigilanza per le banche, Circolare Banca d'Italia n. 285/2013, Parte Prima, Titolo IV, Capitolo 2 "Politiche e Prassi di Remunerazione e Incentivazione", che dà attuazione alla Direttiva europea 2013/36/UE (CRD IV-Capital Requirements Directive). Vengono in rilievo inoltre:
L'assegnazione delle azioni del Piano di Compensi in strumenti fi nanziari è subordinata al raggiungimento degli obiettivi di performance per l'esercizio 2024 nonché al rispetto, per i singoli periodi del piano, degli indici economico-fi nanziari, patrimoniali e di liquidità banca, come indicato dalle politiche di remunerazione.
L'attribuzione di azioni può avvenire se e solo se, alla fi ne di ciascun periodo del piano, risulteranno raggiunti gli indici economico-fi nanziari, patrimoniali e di liquidità, che costituiscono le "condizioni di accesso" al sistema incentivante. A queste condizioni, il 50% degli incentivi 2023 è riconosciuto in azioni purché, nell'anno di attribuzione delle quote parti, il controvalore in azioni al netto equivalente superi la soglia di materialità indicata dalle politiche di remunerazione.
Verifi cate le condizioni di accesso al sistema incentivante, per il Personale più rilevante, nonché l'effettivo raggiungimento degli obiettivi quali-quantitativi assegnati, la remunerazione variabile è erogata:
In applicazione del Regolamento Delegato (UE) n. 527/2014 della commissione del 12 marzo 2014 e delle Disposizioni di vigilanza di Banca d'Italia, gli strumenti fi nanziari erogabili rappresentano, in BPAA, il 50% degli incentivi sia per la componente up front, che per quella differita, e sono riconosciuti secondo le regole indicate nel "Piano di compensi in strumenti fi nanziari".
In conformità alla normativa di riferimento la Banca ha stabilito che, qualora la remunerazione variabile annua assegnata al destinatario non superi € 50.000 e non rappresenti più di un terzo della propria remunerazione totale annua, la remunerazione variabile del Personale più rilevante verrà erogata in contanti e in un'unica soluzione (up front).
Le azioni sono soggette a impegno di retention con indisponibilità pari ad 1 anno dalla data di assegnazione.
Relativamente ai premi per i risultati relativi all'esercizio 2024, da pagare nell'anno 2025 e successivi, l'ammontare calcolato da corrispondere sotto forma di azioni della Banca è pari a euro 123mila; residuano inoltre, relativamente ai premi per i risultati relativi all'esercizio 2023, euro 43mila da pagare nel periodo 2025-2028, relativi all'esercizio 2022, euro 39mila da pagare nel periodo 2025-2027, e relativamente ai premi per i risultati relativi all'esercizio 2021 residuano euro 21mila da pagare nel periodo 2025-2026, laddove sussistano le condizioni per l'assegnazione del premio ("Entry Gates").
Il numero di azioni corrispondenti verrà determinato in base al prezzo di mercato in riferimento alla fi ne del mese precedente all'approvazione da parte del CdA del bilancio dell'esercizio per l'anno precedente."

L'informativa di settore si basa sugli elementi che il management utilizza per prendere le proprie decisioni operative (c.d. "management approach") ed è dunque coerente con i requisiti informativi previsti dall'IFRS 8. I segmenti sono stati individuati dalla direzione aziendale e approvati dal Consiglio di amministrazione:
Ai suddetti settori operativi si aggiungono, inoltre, strutture di supporto rappresentate dalle altre Direzioni centrali e servizi interni.
L'attribuzione dei risultati economici e patrimoniali ai diversi settori di attività si basa su criteri autonomi rispetto a quelli utilizzati nella predisposizione del bilancio. Pertanto, la disaggregazione degli stessi ai fi ni dell'informativa di settore trova fondamento nelle logiche gestionali utilizzate internamente dalla Banca per la valutazione dei risultati dei singoli settori operativi. Ai fi ni della predisposizione dell'informativa di settore i dati rappresentati nella colonna "Totale" della presente sezione sono oggetto di riconciliazione con i dati riportati negli schemi di bilancio.
| Dati economici | Privati | Imprese | Finanze | Riconcilia | Totale |
|---|---|---|---|---|---|
| (migliaia di euro) | zione | ||||
| Margine di interesse attivo | 113.827 | 225.887 | 117.887 | - | 457.601 |
| Margine di interesse passivo | (53.648) | (80.192) | (58.551) | - | (192.391) |
| Margine di interesse | 60.179 | 145.694 | 59.336 | - | 265.210 |
| Commissioni nette | 57.718 | 48.488 | (421) | - | 105.785 |
| Margine fi nanziario | 64 | 340 | 20.201 | - | 20.606 |
| Margine di intermediazione | 117.961 | 194.523 | 79.117 | - | 391.600 |
| Rettifi che di valore nette sui crediti e op.fi nanz. | (704) | (3.743) | - | - | (4.447) |
| Risultato netto della gestione fi nanziaria | 117.256 | 190.780 | 79.117 | - | 387.153 |
| Spese amministrative | (94.161) | (107.766) | - | - | (201.927) |
| Accantonamenti fondi rischi e oneri | 249 | 163 | - | - | 412 |
| Ammortamenti su attività mat. e immat. | - | - | - | (14.537) | (14.537) |
| Altri oneri/proventi di gestione | 9.794 | 8.157 | - | - | 17.951 |
| Costi operativi | (84.118) | (99.446) | - | (14.537) | (198.100) |
| Utili (perdite) delle partecipazioni / da cessioni di investi menti |
- | - | - | 1.365 | 1.365 |
| Utile (perdita) dell'operatività corrente al lordo delle imposte |
33.139 | 91.334 | 79.117 | (13.172) | 190.418 |
Gli importi inseriti nella colonna riconciliazione si riferiscono a costi e ricavi di struttura non riconducibili ai settori rendicontati.
| Dati patrimoniali | Privati | Imprese | Finanze/ALM | Riconciliazione | Totale |
|---|---|---|---|---|---|
| (migliaia di euro) | |||||
| Crediti verso banche | - | - | 279.446 | - | 279.446 |
| Crediti verso clientela | 3.783.055 | 5.839.638 | - | - | 9.622.693 |
| Attività fi nanziarie valutate al fair value | - | - | 1.000.917 | - | 1.000.917 |
| Debiti verso banche | - | - | 229.126 | - | 229.126 |
| Raccolta diretta | 4.949.298 | 3.959.583 | 1.130.182 | - | 10.039.063 |
| - Debiti verso clientela | 4.949.298 | 3.959.583 | - | - | 8.908.881 |
| - Titoli emessi | - | - | 1.130.182 | - | 1.130.182 |
| Raccolta indiretta | 4.466.620 | 469.759 | - | - | 4.936.379 |
Gli importi inseriti nella colonna riconciliazione si riferiscono ad attività non riconducibili ai settori rendicontati.
Si evidenzia che i proventi operativi sono realizzati e le attività dell'azienda sono svolte in Italia, a conferma del radicamento nel territorio di riferimento, fattore di rilevanza strategica nello sviluppo dell'azienda.
Con riferimento all'informativa per comparto geografi co si segnala che Volksbank opera su base geografi ca regionale e non presenta un'articolazione territoriale la cui suddivisione in distinte aree assuma rilevanza economica e strategica. Anche le caratteristiche e le opportunità del mercato di riferimento risultano omogenee. Pertanto, l'informativa di settore per area geografi ca, essendo priva di particolare valenza, non viene presentata.

Sezione 1 LOCATARIO
I leasing si riferiscono a contratti di leasing immobiliare, in particolare per immobili destinati all'uso uffi cio o fi liali bancarie e a un contratto di leasing per un'autovettura.
I contratti immobiliari, di norma, hanno durate superiori ai 12 mesi e presentano tipicamente opzioni di rinnovo ed estinzione esercitabili dal locatore e dal locatario secondo le regole di legge oppure previsioni specifi che contrattuali.
I contratti non includono opzioni di acquisto al termine del leasing o costi di ripristino signifi cativi per la Banca. Ai contratti con durata ("lease term") complessiva inferiore o uguale ai 12 mesi ed ai contratti con valore del bene sottostante, quando nuovo, inferiore o uguale a 5.000 euro ("low value") non viene applicato il principio IFRS 16. In questi casi, i canoni relativi a tali leasing sono rilevati come costo con un criterio a quote costanti per la durata del leasing o secondo un altro criterio sistematico se più rappresentativo del modo in cui il locatario percepisce i benefi ci.
Per le informazioni sui diritti d'uso acquisiti con il leasing si fa rinvio a quanto riportato nella Parte B, Attivo. Per le informazioni sui debiti per leasing si fa rinvio a quanto riportato nella Parte B, Passivo.
Per le informazioni sugli interessi passivi sui debiti per leasing e gli altri oneri connessi con i diritti d'uso acquisiti con il leasing, gli utili e le perdite derivanti da operazioni di vendita e retrolocazione e i proventi derivanti da operazioni di sub-leasing si fa rinvio a quanto riportato nella Parte C, Informazioni sul Conto economico.
Sezione 2 LOCATORE
La banca non assume il ruolo di locatore ai fi ni dell'IFRS 16.
La banca non assume il ruolo di locatore ai fi ni dell'IFRS 16.


Banca Popolare dell'Alto Adige SpA – Attestazione del Bilancio d'Esercizio

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Banca Popolare dell'Alto Adige SpA – Attestazione del Bilancio d'Esercizio


Banca Popolare dell'Alto Adige SpA – Relazione del Collegio Sindacale


RELAZIONE DEL COLLEGIO SINDACALE ALL'ASSEMBLEA DEI SOCI AI SENSI DELL'ART. 2429, COMMA 2, C.C. E DELL'ART. 153 DEL D. LGS. N. 58/1998

con la presente relazione, redatta in ottemperanza delle norme del Codice Civile - segnatamente dell'art. 2429, comma 2 - e dell'art. 153, comma 1, D. Lgs. 24 febbraio 1998, n. 58, il Collegio Sindacale della società Banca Popolare dell'Alto Adige S.p.A. (d'ora in avanti la "Banca", la "Società" o "Volksbank"), Capogruppo del Gruppo bancario Banca Popolare dell'Alto Adige, riferisce sull'attività di vigilanza e controllo svolta nel corso dell'esercizio chiuso al 31 dicembre 2024.
Nel corso dell'esercizio 2024 il Collegio Sindacale ha svolto le attività di vigilanza previste dal Codice Civile, dal D. Lgs. n. 385/1993 (Testo Unico Bancario - T.U.B.), dai D. Lgs. 39/2010 e 58/1998 ("T.U.F."), dagli indirizzi delle Autorità pubbliche che esercitano attività di vigilanza e controllo, dalle norme statutarie e dai principi e norme di comportamento raccomandati dal Consiglio Nazionale dei Dottori Commercialisti e degli Esperti Contabili. Inoltre, avendo la Banca adottato il modello di governance tradizionale, il Comitato per il controllo interno e la revisione contabile si identifica con il Collegio Sindacale, cui competono ulteriori specifiche funzioni di controllo e monitoraggio in tema di informativa finanziaria e revisione legale previste dall'art. 19 del D. Lgs. 27 gennaio 2010 n. 39 e s.m.i..
Il Collegio Sindacale, ove abbia ritenuto di formulare raccomandazioni o suggerimenti, ha provveduto a darne comunicazione sia durante gli incontri effettuati con le funzioni interne interessate, sia direttamente all'organo con funzione di gestione e di supervisione strategica e ai relativi Comitati endoconsiliari, come di volta in volta verbalizzato. Il Collegio ha riferito costantemente al Consiglio di Amministrazione circa le attività svolte e i pareri emessi. Inoltre il Collegio, tenendo conto di quanto previsto nel documento "Norme di comportamento del collegio sindacale di società quotate" aggiornato dal CNDCEC il 21 dicembre 2024, in particolare nella Norma Q.1.7 – Autovalutazione del Collegio Sindacale – ha condotto, con l'ausilio di una società di consulenza, un processo di autovalutazione ad esito del quale il Collegio Sindacale ha espresso nel complesso una valutazione di adeguatezza relativamente alla propria dimensione e alla propria composizione, nonché un giudizio favorevole circa i requisiti di professionalità, indipendenza e onorabilità e circa i meccanismi di funzionamento dell'organo.
Il Collegio Sindacale nel 2024 si è riunito n. 29 volte, ha partecipato a n. 17 riunioni del Consiglio di Amministrazione e, anche per tramite di un proprio rappresentante o in seduta congiunta, ha partecipato a tutte le riunioni del Comitato Rischi e degli altri Comitati endoconsiliari (Comitato Amministratori Indipendenti e Comitato Crediti) nonché dell'Organismo di Vigilanza, istituito nella Banca ai sensi del D. Lgs. 231/2001, ottenendo esaurienti informazioni sull'attività svolta e sulle operazioni di maggior rilievo effettuate dalla Banca ed accertando la regolarità della gestione attraverso periodiche verifiche.
Il Collegio Sindacale ha mantenuto un proficuo e costante rapporto dialettico con gli Organi sociali, i Responsabili delle Funzioni aziendali di controllo nonché con le varie Direzioni e le diverse strutture organizzative della Banca, mantenendo altresì uno scambio continuo e proattivo con la società di revisione legale dei conti e con il Dirigente Preposto alla redazione dei documenti contabili societari della Banca.
Il Collegio Sindacale è stato aggiornato in ordine alle riunioni tenute dall'OdV e lo scambio di informazioni è stato inoltre garantito dalla interlocuzione avvenuta in ambito del Collegio con il sindaco membro dell'OdV, senza ricevere segnalazioni e/o notazioni degne di rilievo.
In particolare, nel corso dell'esercizio il Collegio Sindacale:

ha valutato positivamente la decisione del Consiglio di Amministrazione di proseguire nel percorso di consolidamento del Sistema dei Controlli Interni in modo da rafforzare ulteriormente l'efficacia e l'efficienza dello stesso. In particolare con riferimento alle attività ed agli ambiti di miglioramento individuati sono stati predisposti piani di intervento, la cui tempestiva attuazione è giudicata dal Collegio Sindacale essenziale e soggetta a particolare attenzione da parte dell'organo con funzione di gestione;
Nell'espletamento dell'attività di vigilanza e controllo, il Collegio Sindacale ha ottenuto periodicamente dagli Amministratori, anche attraverso la partecipazione alle riunioni del Consiglio di Amministrazione, informazioni sull'attività svolta e sulle operazioni di maggior rilievo economico, finanziario e patrimoniale deliberate e poste in essere dalla Banca.
Sulla base delle informazioni rese disponibili, il Collegio Sindacale ha riscontrato che tali operazioni sono improntate al rispetto dei principi di corretta amministrazione, conformi alla legge e allo Statuto sociale, non sono manifestamente imprudenti, azzardate, in conflitto di interessi, in contrasto con le delibere assunte ovvero tali da compromettere l'integrità del patrimonio sociale.
Si rimanda a quanto descritto nella Relazione sulla Gestione sui fatti di rilievo avvenuti nell'esercizio.
Al Collegio Sindacale non sono pervenute, nel corso dell'esercizio 2024, denunce da parte di Soci ex art. 2408 del Codice Civile.

Vigilanza sul sistema amministrativo-contabile, sul processo di informativa finanziaria e sulla Rendicontazione di sostenibilità
Il Collegio Sindacale, in qualità di Comitato per il Controllo Interno e la Revisione Contabile ha monitorato il processo e controllato l'efficacia del sistema di controllo interno e di gestione del rischio, per quanto attiene l'informativa finanziaria.
I verbali del Collegio Sindacale, che talora contengono delle esplicite raccomandazioni ad agire per il pronto superamento delle criticità emerse, sono messi a disposizione, in forma integrale, al Presidente del Consiglio di Amministrazione. Il Presidente del Comitato Rischi è costantemente informato sull'attività svolta dal Collegio Sindacale. Il tutto al fine di garantire un idoneo flusso informativo endo-societario.
Alle riunioni del Collegio partecipa altresì, come invitato permanente, il responsabile della Funzione Internal Audit, per una continua interazione con la funzione aziendale di controllo di terzo livello.
Il Collegio Sindacale, nell'ambito dell'attività di vigilanza sul rispetto dei principi di corretta amministrazione – anche in ossequio all'obbligo previsto dall'art. 150 TUF – ha ottenuto periodicamente dagli Amministratori, dalle funzioni di controllo, dal management, e dal Revisore legale informazioni sull'attività svolta e sulle operazioni di maggior rilievo economico, finanziario e patrimoniale realizzate dalla Banca.
Il Collegio ha incontrato periodicamente il Dirigente Preposto per lo scambio di informazioni sul sistema amministrativo contabile, sull'affidabilità dello stesso ai fini della corretta rappresentazione in contabilità dei fatti di gestione.
Il Collegio ha esaminato la relazione del Dirigente Preposto predisposta per l'esercizio 2024 e ha preso atto del risultato dei controlli effettuati.
Il Collegio Sindacale ha inoltre preso atto delle attestazioni rilasciate dal Presidente del Consiglio di Amministrazione e dal Dirigente preposto a norma delle disposizioni contenute nell'art. 154 bis del TUF e nell'art. 81 ter del Regolamento Consob 11971/1999, dalle quali non emergono carenze che possano inficiare il giudizio di adeguatezza delle procedure amministrativo contabili.
Il Collegio Sindacale dà atto di non aver ricevuto, nel corso degli incontri periodici intrattenuti con il Dirigente Preposto, segnalazioni di significative carenze nei processi operativi e di controllo che possano inficiare il giudizio di adeguatezza ed effettiva applicazione delle procedure amministrativo-contabili, al fine della corretta rappresentazione economica, patrimoniale e finanziaria dei fatti di gestione, in conformità ai principi contabili internazionali.
In accordo con quanto previsto dall'art. 19 del D. Lgs. n. 39/2010, il Collegio Sindacale, nella veste di Comitato per il Controllo Interno e la Revisione Contabile, ha svolto la propria attività di vigilanza sulla Società di Revisione nei limiti previsti dalla disciplina applicabile. Nel corso dell'esercizio, il Collegio ha tenuto riunioni con i responsabili della società di revisione anche ai sensi dell'art. 150, comma 3, del T.U.F. Nell'ambito della vigilanza di cui all'art. 19 del D.lgs. 39/2010, il Collegio Sindacale ha acquisito informazioni da KPMG S.p.A. con riferimento alla pianificazione ed esecuzione dell'attività di revisione. Nel corso delle riunioni sono stati altresì svolti opportuni scambi di dati e informazioni rilevanti per l'espletamento dei rispettivi compiti e non sono emersi fatti o situazioni meritevoli di essere evidenziati. La società di revisione ha emesso in data 31 marzo 2025 le relazioni ai sensi degli artt. 14 e 16 del D.lgs. 39/2010. I contenuti confermano quanto anticipato nel corso degli scambi informativi. In particolare, la Società di Revisione nelle proprie relazioni ha:

Il Collegio Sindacale, tenuto conto delle informazioni acquisite tramite la partecipazione alle riunioni del Comitato Rischi, dal Dirigente Preposto alla redazione dei documenti contabili societari e dai responsabili della Società di Revisione, non ha osservazioni in merito al corretto utilizzo dei principi contabili e all'omogeneità del loro utilizzo ai fini della predisposizione del bilancio. In data 31 marzo 2025, la Società di Revisione ha altresì rilasciato al Collegio Sindacale la Relazione aggiuntiva prevista dall'art. 11 del Regolamento (UE) n. 537/2014. In allegato a tale Relazione, la Società di Revisione ha presentato al Collegio Sindacale la dichiarazione relativa all'indipendenza, così come richiesto dall'art. 6 del Regolamento (UE) n. 537/2014, dalla quale non emergono situazioni che possono compromettere l'indipendenza. In ottemperanza a quanto previsto dall'art. 19, comma 1, lett. a), D. Lgs. 39/2010, il Collegio ha tempestivamente trasmesso la Relazione aggiuntiva al Consiglio di Amministrazione, senza formulare osservazioni. Ai sensi dell'art. 19, comma 1, lett. e), del D. Lgs. n. 39/2010, il Collegio Sindacale, sempre nel suo ruolo di Comitato per il Controllo Interno e la Revisione Contabile, ha verificato e monitorato l'indipendenza della società di revisione. Nello svolgimento di detti controlli, non sono state riscontrate situazioni idonee a compromettere l'indipendenza della società di revisione o cause di incompatibilità ai sensi della disciplina applicabile. Quanto sopra risulta confermato anche dalla dichiarazione rilasciata da KPMG S.p.A. ai sensi dell'art. 6, paragrafo 2, lett. a) Regolamento UE 537/2014. Nel corso dell'esercizio 2024, in ottemperanza a quanto previsto dall'art. 19, comma 1, lett. e), del D. Lgs. n. 39/2010 e dall'art. 5, par. 4, del Regolamento UE 537/2014, il Collegio Sindacale, nel suo ruolo di Comitato per il Controllo Interno e la Revisione Contabile, ha preventivamente esaminato le proposte di conferimento di non-audit services alla società di revisione o a entità appartenenti al relativo network sottoposte alla sua attenzione. Nell'ambito delle proprie valutazioni, il Collegio Sindacale ha verificato sia la compatibilità di detti servizi con i divieti di cui all'art. 5 del Regolamento EU 537/2014, sia l'assenza di potenziali rischi per l'indipendenza del revisore derivanti dallo svolgimento dei servizi medesimi alla luce delle disposizioni contenute nel D. Lgs. n. 39/2010 (artt. 10 e ss.), nel "Codice dei principi di deontologia professionale, riservatezza e segreto professionale, nonché di indipendenza e obiettività dei soggetti abilitati all'esercizio dell'attività di revisione legale dei conti" pubblicato in data 30 marzo 2023 e adottato con determina della Ragioneria Generale dello Stato del Ministero dell'Economia e delle Finanze del 23 marzo 2023. Al ricorrere dei presupposti previsti dalla legge, il Collegio ha approvato il conferimento del servizio a KPMG S.p.A. o alle altre entità del network.
Il Collegio Sindacale segnala che nel corso del 2024, oltre agli incarichi di revisione contabile, sono stati affidati a KPMG S.p.A. gli incarichi come dettagliati negli Allegati al Bilancio dell'Impresa della Relazione Finanziaria annuale Esercizio 2024, in particolare nelle Informazioni ai sensi dell'art. 149 – duodecies del Regolamento n. 11971 del 14 maggio 1999 (Regolamento Emittenti).
La società di revisione ha inoltre confermato al Collegio che nel corso dell'esercizio, e in assenza del verificarsi dei presupposti per il loro rilascio, non ha emesso pareri ai sensi di legge.

Il Consiglio di Amministrazione ha predisposto, ai sensi di legge, il progetto di bilancio al 31 dicembre 2024 di Banca Popolare dell'Alto Adige S.p.A.. Il Collegio Sindacale ha vigilato sull'osservanza delle norme procedurali inerenti alla formazione e all'impostazione dello stesso e della Relazione sulla Gestione.
Alla luce di quanto sopra non emergono elementi tali da far ritenere che l'attività non sia stata svolta nel rispetto dei principi di corretta amministrazione né che l'assetto organizzativo, il sistema dei controlli interni e l'apparato contabileamministrativo non siano, nel loro complesso, sostanzialmente adeguati alle esigenze e alle dimensioni aziendali.
Il Collegio Sindacale ricorda che, a decorrere dall'esercizio 2024, ai sensi del D. Lgs. 125/2024 che ha recepito la CSRD, la Società è chiamata a predisporre e inserire all'interno di un'apposita sezione della relazione sulla gestione la rendicontazione di sostenibilità ("Rendicontazione di Sostenibilità"). Come previsto dall'art. 10, comma 1, D. Lgs. 125/2024, il Collegio Sindacale, nell'ambito dello svolgimento delle funzioni ad esso attribuite dall'ordinamento, ha vigilato sull'osservanza delle norme del D. Lgs. 125/2024. In particolare, ha vigilato sul rispetto delle disposizioni che disciplinano la predisposizione e la pubblicazione della Rendicontazione di Sostenibilità, tenendo conto anche di quanto previsto dal Regolamento UE 2020/852 (cosiddetto Regolamento Tassonomia). Il Collegio Sindacale ha altresì vigilato sul processo di produzione delle informazioni confluite nella Rendicontazione di Sostenibilità. Nell'ambito dello svolgimento delle attività di vigilanza, anche mediante la partecipazione alle riunioni del Consiglio e dei Comitati endoconsiliari, il Collegio Sindacale ha constatato che nel corso del 2024, la Società, con il supporto di un consulente esterno, ha lavorato alla costruzione di un sistema di controllo interno in ambito di sostenibilità, in aderenza alle indicazioni dei principi di rendicontazione European Sustainability Reporting Standards ("ESRS") (predisposti dall'EFRAG ed emanati dalla Commissione Europea con il Regolamento delegato (UE) 2023/2772). Il progetto ha previsto una prima fase dedicata alla definizione del modello di governance successivamente, sono stati identificati i processi, i ruoli e le responsabilità, il modello operativo, gli strumenti a supporto, i flussi informativi e le modalità di coordinamento tra le funzioni aziendali coinvolte nel processo di raccolta delle informazioni di sostenibilità. Il Collegio Sindacale ha verificato l'avvenuta approvazione della Rendicontazione di Sostenibilità, contenuta in un apposito paragrafo della Relazione sulla gestione, da parte del Consiglio di Amministrazione in data 21 marzo 2025. Con riferimento all'incarico di attestazione della Rendicontazione di Sostenibilità, il Collegio ha avuto modo di verificare il processo che ha portato al conferimento dell'incarico di rilasciare l'attestazione della Rendicontazione di Sostenibilità a KPMG S.p.A., già revisore legale della Società. KPMG S.p.A. ha emesso la relazione di attestazione sulla Rendicontazione di Sostenibilità di cui all'art. 8, comma 10, D. Lgs. 254/2016 in data 31 marzo 2025, i cui contenuti confermano quanto anticipato nel corso degli scambi informativi. Nell'ambito di detta relazione, la KPMG S.p.A. ha attestato che, sulla base del lavoro svolto, non sono pervenuti alla sua attenzione elementi che facciano ritenere che la Rendicontazione di Sostenibilità non sia stata redatta, in tutti gli aspetti significativi, in conformità agli ESRS e che le informazioni relative alla Tassonomia non siano state redatte fornite nella Rendicontazione di Sostenibilità, in tutti gli aspetti significativi, in conformità all'art. 8 del Regolamento Tassonomia. Il Collegio Sindacale, a sua volta, osserva che, ad esito delle attività svolte, non sono pervenuti alla sua attenzione elementi di non conformità rispetto alle disposizioni normative di riferimento in tema di rendicontazione di sostenibilità.
Come già evidenziato nella presente relazione il Collegio Sindacale ha verificato la funzionalità delle procedure interne, che sono risultate sufficientemente adeguate e idonee a garantire l'osservanza delle norme di legge, regolamentari e statutarie. Il Collegio Sindacale ha appurato che il processo decisionale tiene in considerazione la rischiosità e gli effetti delle scelte di gestione adottate e che gli Organi societari dispongono di un sufficiente impianto di flussi informativi, anche con riferimento ad eventuali interessi degli Amministratori. La struttura organizzativa, il sistema amministrativo contabile e il processo di revisione legale dei conti sono risultati adeguati e funzionali ai compiti che sono chiamati a svolgere. E' stata altresì verificata l'insussistenza di elementi tali da rendere inaffidabile

l'assetto del sistema dei controlli interni e il processo di governo e di gestione dei rischi, pur presentando lo stesso degli aspetti di miglioramento che il Collegio Sindacale ha provveduto a segnalare nell'esercizio del proprio mandato. In merito al bilancio d'esercizio chiuso al 31 dicembre 2024 si riferisce quanto segue:
In conformità con l'art. 19 del D.Lgs. 39/2010, le verifiche effettuate hanno consentito di vigilare sui processi amministrativo-contabili connessi con l'informativa finanziaria, sull'efficacia dei sistemi di controllo interno e di gestione del rischio, sull'efficacia dell'attività di revisione e sull'indipendenza del revisore legale.
A seguito dell'attività di vigilanza svolta dal Collegio Sindacale non sono emersi fatti censurabili, omissioni o irregolarità da segnalare nella presente Relazione.
Tutto ciò premesso, il Collegio Sindacale, tenuto conto degli specifici compiti spettanti alla Società di revisione in tema di revisione legale dei conti, la quale ha emesso il proprio giudizio senza modifiche, e alla luce dell'attestazione rilasciata dal Dirigente Preposto alla redazione dei documenti contabili e societari e dal Presidente del Consiglio di Amministrazione non ha osservazioni da formulare all'Assemblea in merito all'approvazione del bilancio d'esercizio al 31 dicembre 2024, accompagnato dalla relazione sulla gestione, come presentato dal Consiglio di Amministrazione e alla proposta di destinazione dell'utile dell'esercizio e di distribuzione dei dividendi formulati dal Consiglio di Amministrazione stesso.

Bolzano, lì 31 marzo 2025
Georg Hesse – Presidente Rosella Cazzulani Sabrina Rigo




KPMG S.p.A. Revisione e organizzazione contabile Via della Rena, 20 39100 BOLZANO BZ Telefono +39 0471 324010 Email [email protected] PEC [email protected]
Agli Azionisti della Banca Popolare dell'Alto Adige S.p.A.
Abbiamo svolto la revisione contabile del bilancio d'esercizio della Banca Popolare dell'Alto Adige S.p.A. (nel seguito anche la "Banca"), costituito dallo stato patrimoniale al 31 dicembre 2024, dal conto economico, dal prospetto della redditività complessiva, dal prospetto delle variazioni del patrimonio netto e dal rendiconto finanziario per l'esercizio chiuso a tale data e dalla nota integrativa che include le informazioni rilevanti sui principi contabili applicati.
A nostro giudizio, il bilancio d'esercizio fornisce una rappresentazione veritiera e corretta della situazione patrimoniale e finanziaria della Banca Popolare dell'Alto Adige S.p.A. al 31 dicembre 2024, del risultato economico e dei flussi di cassa per l'esercizio chiuso a tale data in conformità ai principi contabili IFRS emanati dall'International Accounting Standards Board e adottati dall'Unione Europea nonché ai provvedimenti emanati in attuazione dell'art. 9 del D.Lgs. 38/05 e dell'art. 43 del D.Lgs. 136/15.
Abbiamo svolto la revisione contabile in conformità ai principi di revisione internazionali (ISA Italia). Le nostre responsabilità ai sensi di tali principi sono ulteriormente descritte nel paragrafo "Responsabilità della società di revisione per la revisione contabile del bilancio d'esercizio" della presente relazione. Siamo indipendenti rispetto alla Banca Popolare dell'Alto Adige S.p.A. in conformità alle norme e ai principi in materia di etica e di indipendenza applicabili nell'ordinamento italiano alla revisione contabile del bilancio. Riteniamo di aver acquisito elementi probativi sufficienti e appropriati su cui basare il nostro giudizio.
Gli aspetti chiave della revisione contabile sono quegli aspetti che, secondo il nostro giudizio professionale, sono stati maggiormente significativi nell'ambito della revisione contabile del bilancio dell'esercizio in esame. Tali aspetti sono stati da noi affrontati nell'ambito della revisione contabile e nella formazione del nostro giudizio sul bilancio d'esercizio nel suo complesso; pertanto su tali aspetti non esprimiamo un giudizio separato.
KPMG S.p.A. è una società per azioni di diritto italiano e fa parte del network KPMG di entità indipendenti affiliate a KPMG International Limited, società di diritto inglese.
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Nota integrativa "Parte A - Politiche contabili": paragrafo A.2.3 "Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato"
Nota integrativa "Parte B - Informazioni sullo stato patrimoniale - Attivo": Sezione 4 "Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato – Voce 40"
Nota integrativa "Parte C - Informazioni sul conto economico": Sezione 8 "Rettifiche/riprese di valore nette per rischio di credito – Voce 130"
Nota integrativa "Parte E - Informazioni sui rischi e sulle relative politiche di copertura": Sezione 1 "Rischio di credito"
| Aspetto chiave | Procedure di revisione in risposta all'aspetto chiave | |||
|---|---|---|---|---|
| L'erogazione di crediti alla clientela rappresenta una | Le nostre procedure di revisione hanno incluso: | |||
| rilevante attività della Banca. I crediti verso la | — | |||
| clientela, iscritti tra le attività finanziarie valutate al | la comprensione dei processi aziendali e del relativo | |||
| costo ammortizzato, al 31 dicembre 2024 ammontano | ambiente informatico della Banca con riferimento | |||
| a €9.622,7 milioni e rappresentano l'82,0% del totale | all'erogazione, al monitoraggio, alla classificazione e | |||
| attivo del bilancio d'esercizio. | alla valutazione dei crediti verso la clientela; | |||
| Le rettifiche di valore nette sui crediti verso la clientela addebitate nel conto economico dell'esercizio chiuso al 31 dicembre 2024 ammontano a €4,6 milioni. |
— l'esame della configurazione e della messa in atto dei controlli e lo svolgimento di procedure per valutare l'efficacia operativa dei controlli ritenuti rilevanti, con |
|||
| Ai fini della classificazione, gli Amministratori | particolare riferimento all'identificazione dei crediti | |||
| effettuano analisi, talvolta complesse, rivolte a | che presentano indicatori di perdite di valore e alla | |||
| individuare le posizioni che, successivamente | determinazione delle rettifiche di valore; | |||
| all'erogazione, mostrano evidenze di una possibile | — | |||
| perdita di valore, considerando sia informazioni | l'analisi dei criteri di classificazione utilizzati al fine di | |||
| interne, legate all'andamento delle posizioni | ricondurre i crediti verso la clientela alle categorie | |||
| creditorie, sia informazioni esterne, legate al settore di | richieste dall'IFRS 9 (c.d. "staging"); | |||
| riferimento o all'esposizione complessiva dei debitori verso il sistema bancario. |
— l'analisi delle politiche e dei modelli di valutazione analitici e forfetari utilizzati e l'esame della |
|||
| La valutazione dei crediti verso la clientela è una | ragionevolezza delle principali assunzioni e variabili | |||
| attività di stima complessa, caratterizzata da un alto | in essi contenuti; tale attività è stata svolta con il | |||
| grado di incertezza e di soggettività, nella quale gli | supporto di esperti del network KPMG; | |||
| Amministratori utilizzano modelli di valutazione | — | |||
| sviluppati internamente, che tengono in | la selezione di un campione di crediti valutati con | |||
| considerazione numerosi elementi quantitativi e | metodologie forfetarie, la verifica dell'applicazione dei | |||
| qualitativi quali, tra gli altri, i dati storici relativi agli | modelli di valutazione adottati e la verifica della | |||
| incassi, i flussi di cassa attesi e i relativi tempi attesi di | corrispondenza delle percentuali di svalutazione | |||
| recupero, l'esistenza di indicatori di possibili perdite di | applicate con quelle previste da tali modelli; | |||
| valore, la valutazione delle eventuali garanzie, l'impatto di variabili macroeconomiche, di scenari futuri e di rischi dei settori nei quali operano i clienti della Banca. |
— la selezione di un campione di crediti valutati analiticamente e l'esame della ragionevolezza degli indicatori di perdita di valore identificati e delle assunzioni relative alla recuperabilità, anche in base alle eventuali garanzie ricevute; |
|||
| Per tali ragioni abbiamo considerato la classificazione | — | |||
| e la valutazione dei crediti verso la clientela iscritti tra | l'analisi delle variazioni significative delle categorie di | |||
| le attività finanziarie valutate al costo ammortizzato un | crediti verso la clientela e delle relative rettifiche di | |||
| aspetto chiave dell'attività di revisione. | valore nette rispetto ai dati degli esercizi precedenti e |
valore nette rispetto ai dati degli esercizi precedenti e la discussione dei risultati con le funzioni aziendali coinvolte;


| Aspetto chiave | Procedure di revisione in risposta all'aspetto chiave |
|---|---|
| — l'analisi degli eventi successivi alla data di riferimento del bilancio; |
|
| — l'esame dell'appropriatezza dell'informativa di bilancio relativa ai crediti verso la clientela iscritti tra le attività finanziarie valutate al costo ammortizzato. |
Nota integrativa "Parte A - Politiche contabili": paragrafo A.2.11 "Fondi per rischi e oneri"
Nota integrativa "Parte B - Informazioni sullo stato patrimoniale - Passivo": Sezione 10 "Fondi per rischi e oneri – Voce 100"
Nota integrativa "Parte C - Informazioni sul conto economico": Sezione 11 "Accantonamenti netti ai fondi per rischi e oneri – Voce 170"
Nota integrativa "Parte E - Informazioni sui rischi e sulle relative politiche di copertura": Sezione 5 "Rischio operativo"
| Aspetto chiave | Procedure di revisione in risposta all'aspetto chiave |
|---|---|
| Il bilancio d'esercizio al 31 dicembre 2024 include, | Le nostre procedure di revisione hanno incluso: |
| tra i fondi per rischi e oneri, altri fondi per rischi e oneri per un ammontare di €40,4 milioni, relativi a controversie in essere. |
— la comprensione del processo di valutazione degli altri fondi per rischi e oneri, l'esame della configurazione e della messa in atto dei controlli; |
| Gli altri accantonamenti netti accreditati nel conto economico dell'esercizio chiuso al 31 dicembre 2024 ammontano a €0,2 milioni. |
— l'analisi delle variazioni nella consistenza degli altri fondi per rischi e oneri rispetto all'esercizio precedente |
| La valutazione degli altri fondi per rischi e oneri stanziati a fronte delle controversie in essere è |
e la discussione dei risultati con le funzioni aziendali coinvolte; |
| un'attività di stima complessa, caratterizzata da un elevato livello di incertezza, nella quale gli Amministratori formulano stime sull'esito delle controversie, sul rischio di soccombenza e sui tempi di chiusura delle stesse. Per tali ragioni abbiamo considerato la valutazione degli altri fondi per rischi e oneri un aspetto chiave dell'attività di revisione. |
— l'analisi degli scostamenti tra la stima contabile degli altri fondi per rischi e oneri degli esercizi precedenti e i valori consuntivati a seguito della successiva definizione dei contenziosi, al fine di comprendere l'accuratezza del processo di valutazione adottato; |
| — l'ottenimento, tramite richiesta scritta, di informazioni dai consulenti legali che assistono la Banca nella valutazione del rischio di soccombenza nei contenziosi in essere e nella quantificazione delle relative passività e l'esame della coerenza di tali informazioni con gli elementi considerati dagli Amministratori ai fini della valutazione degli altri fondi per rischi e oneri; |
|
| — l'analisi della ragionevolezza delle assunzioni adottate nella stima degli altri fondi per rischi e oneri relativi ai principali contenziosi, mediante colloqui con le funzioni aziendali coinvolte e mediante l'analisi della documentazione di supporto; |
|
| — l'analisi degli eventi successivi alla data di riferimento del bilancio; |


| Aspetto chiave | Procedure di revisione in risposta all'aspetto | |
|---|---|---|
| chiave | ||
| — l'esame dell'appropriatezza dell'informativa di bilancio relativa agli altri fondi per rischi e oneri. |
Gli Amministratori sono responsabili per la redazione del bilancio d'esercizio che fornisca una rappresentazione veritiera e corretta in conformità ai principi contabili IFRS emanati dall'International Accounting Standards Board e adottati dall'Unione Europea nonché ai provvedimenti emanati in attuazione dell'art. 9 del D.Lgs. 38/05 e dell'art. 43 del D.Lgs. 136/15 e, nei termini previsti dalla legge, per quella parte del controllo interno dagli stessi ritenuta necessaria per consentire la redazione di un bilancio che non contenga errori significativi dovuti a frodi o a comportamenti o eventi non intenzionali.
Gli Amministratori sono responsabili per la valutazione della capacità della Banca di continuare a operare come un'entità in funzionamento e, nella redazione del bilancio d'esercizio, per l'appropriatezza dell'utilizzo del presupposto della continuità aziendale, nonché per una adeguata informativa in materia. Gli Amministratori utilizzano il presupposto della continuità aziendale nella redazione del bilancio d'esercizio a meno che abbiano valutato che sussistono le condizioni per la liquidazione della Banca o per l'interruzione dell'attività o non abbiano alternative realistiche a tali scelte.
Il Collegio Sindacale ha la responsabilità della vigilanza, nei termini previsti dalla legge, sul processo di predisposizione dell'informativa finanziaria della Banca.
I nostri obiettivi sono l'acquisizione di una ragionevole sicurezza che il bilancio d'esercizio nel suo complesso non contenga errori significativi, dovuti a frodi o a comportamenti o eventi non intenzionali, e l'emissione di una relazione di revisione che includa il nostro giudizio. Per ragionevole sicurezza si intende un livello elevato di sicurezza che, tuttavia, non fornisce la garanzia che una revisione contabile svolta in conformità ai principi di revisione internazionali (ISA Italia) individui sempre un errore significativo, qualora esistente. Gli errori possono derivare da frodi o da comportamenti o eventi non intenzionali e sono considerati significativi qualora ci si possa ragionevolmente attendere che essi, singolarmente o nel loro insieme, siano in grado di influenzare le decisioni economiche degli utilizzatori prese sulla base del bilancio d'esercizio.
Nell'ambito della revisione contabile svolta in conformità ai principi di revisione internazionali (ISA Italia), abbiamo esercitato il giudizio professionale e abbiamo mantenuto lo scetticismo professionale per tutta la durata della revisione contabile. Inoltre:
• abbiamo identificato e valutato i rischi di errori significativi nel bilancio d'esercizio, dovuti a frodi o a comportamenti o eventi non intenzionali; abbiamo definito e svolto procedure di revisione in risposta a tali rischi; abbiamo acquisito elementi probativi sufficienti e appropriati su cui basare il nostro giudizio. Il rischio di non individuare un errore significativo dovuto a frodi è più elevato rispetto al rischio di non individuare un errore significativo derivante da comportamenti o eventi non intenzionali, poiché la frode può implicare l'esistenza di collusioni, falsificazioni, omissioni intenzionali, rappresentazioni fuorvianti o forzature del controllo interno;


Abbiamo comunicato ai responsabili delle attività di governance, identificati a un livello appropriato come richiesto dagli ISA Italia, tra gli altri aspetti, la portata e la tempistica pianificate per la revisione contabile e i risultati significativi emersi, incluse le eventuali carenze significative nel controllo interno identificate nel corso della revisione contabile.
Abbiamo fornito ai responsabili delle attività di governance anche una dichiarazione sul fatto che abbiamo rispettato le norme e i principi in materia di etica e di indipendenza applicabili nell'ordinamento italiano e abbiamo comunicato loro ogni situazione che possa ragionevolmente avere un effetto sulla nostra indipendenza e, ove applicabile, le azioni intraprese per eliminare i relativi rischi o le misure di salvaguardia applicate.
Tra gli aspetti comunicati ai responsabili delle attività di governance, abbiamo identificato quelli che sono stati più rilevanti nell'ambito della revisione contabile del bilancio dell'esercizio in esame, che hanno costituito quindi gli aspetti chiave della revisione. Abbiamo descritto tali aspetti nella relazione di revisione.
L'Assemblea degli Azionisti della Banca Popolare dell'Alto Adige S.p.A. ci ha conferito in data 30 marzo 2019 l'incarico di revisione legale del bilancio d'esercizio della Banca per gli esercizi dal 31 dicembre 2019 al 31 dicembre 2027.
Dichiariamo che non sono stati prestati servizi diversi dalla revisione contabile vietati ai sensi dell'art. 5, paragrafo 1, del Regolamento (UE) 537/14 e che siamo rimasti indipendenti rispetto alla Banca nell'esecuzione della revisione legale.
Confermiamo che il giudizio sul bilancio d'esercizio espresso nella presente relazione è in linea con quanto indicato nella relazione aggiuntiva destinata al Collegio Sindacale, nella sua funzione di Comitato per il controllo interno e la revisione contabile, predisposta ai sensi dell'art. 11 del citato Regolamento.







Sono di seguito riportati i corrispettivi dell'esercizio 2024 per i servizi di revisione e per quelli diversi dalla revisione resi dalla stessa Società di Revisione o da entità appartenenti alla sua rete.
| Tipologia dei servizi (migliaia di euro) |
Soggetto che ha erogato il servizio |
Destinatario | Compensi (1) |
|---|---|---|---|
| Revisione contabile | KPMG S.p.A. | Volksbank | 108.691 |
| Attestazione sul Prospetto predisposto in relazione all'aggiornamento del programma e all'emissione di Covered Bond. |
KPMG S.p.A. | Volksbank | 14.556 |
| Relazione della societá di revisione indipendente ai sensi dell'art. 23, comma 7, del Regolamento di attuazione degli artt. 4-undecies e 6, comma 1, lettere b) e c-bis) del D.Lgs. 58/98 ("Mifi d II") |
KPMG S.p.A. | Volksbank | 32.703 |
| Servizi di attestazione relativi a dichiarazioni fi scali | KPMG S.p.A. | Volksbank | 8.000 |
| Esame limitato della Rendicontazione di Sostenibili tà (c.d. "CSRD") |
KPMG S.p.A. | Volksbank | 42.000 |
| Totale | 205.249 |
(1) Gli importi sono espressi al netto di IVA, del contributo Consob e spese accessorie.

Valpolicella Alta Società Agricola S.r.l.
Sede in Bolzano (BZ), Via del Macello n. 55 Capitale sociale Euro 10.000 interamente versato Iscritta al Registro Imprese di Bolzano Codice fi scale 02625480211 Società soggetta a direzione e coordinamento da parte di Banca Popolare dell'Alto Adige S.p.A. con sede a Bolzano – Italia
| ATTIVO | 31.12.2024 | 31.12.2023 |
|---|---|---|
| (in euro) | ||
| A. Crediti verso soci per versamenti ancora dovuti | - | - |
| B. Immobilizzazioni | ||
| I. Immobilizzazioni immateriali |
- | - |
| II. Immobilizzazioni materiali | ||
| 1. Terreni e fabbricati |
2.053.633 | 2.053.633 |
| 2. Impianti e macchinario |
144.746 | 166.424 |
| 4. Altri beni |
465.357 | 510.208 |
| 5. Immobilizzazioni in corso e acconti |
- | - |
| Totale | 2.663.736 | 2.730.265 |
| III. Immobilizzazioni fi nanziarie | ||
| 1. Partecipazioni in: | ||
| c. Imprese controllanti | 13.046 | |
| Totale | 13.046 | |
| Totale immobilizzazioni (B) | 2.676.782 | 2.730.265 |
| C. Attivo circolante | ||
| I. Rimanenze |
||
| II. Crediti | ||
| 1. Verso clienti |
31.000 | - |
| 5.bis Crediti tributari |
7.588 | 15.144 |
| 5.quater . quater Verso altri | 413 | 413 |
| Totale | 39.001 | 15.557 |
| III. Attività fi nanziarie dell'attivo circolante | ||
| IV. Disponibilità liquide | ||
| 1. Depositi bancari e postali |
656.239 | 640.299 |
| 3. Denaro e valori in cassa |
58 | 58 |
| Totale Totale attivo circolante (C) |
656.297 695.298 |
640.357 655.914 |
| D. Ratei e risconti attivi | 3 | 15 |
| TOTALE ATTIVO | 3.372.083 | 3.386.194 |
| PASSIVO | 31.12.2024 | 31.12.2023 | |
|---|---|---|---|
| (in euro) | |||
| A. Patrimonio netto | |||
| I. | Capitale | 10.000 | 10.000 |
| IV. | Riserva legale | 2.000 | 2.000 |
| VII. | Altre riserve | ||
| 1. Riserva straordinaria |
436.465 | 436.465 | |
| 6. Versamenti in conto futuro aumento di capitale |
36.000 | 36.000 | |
| 13. Varie altre riserve |
1 | 3 | |
| 472.466 | 472.468 | ||
| VIII. Utili (perdite) portati a nuovo | 2.037.452 | 2.059.892 | |
| IX. | Utile (perdita) d'esercizio | 840 | (22.440) |
| Totale | 2.522.758 | 2.521.920 | |
| B. Fondi per rischi e oneri | |||
| 4. Altri |
37.500 | 42.311 | |
| Totale | 37.500 | 42.311 | |
| C. Trattamento di fi ne rapporto di lavoro subordinato | - | - | |
| D. Debiti | |||
| 3. Debiti verso soci per fi nanziamenti |
806.156 | 806.156 | |
| 4. Debiti verso banche |
- | - | |
| 7. Debiti verso fornitori |
4.895 | 14.922 | |
| 11. Debiti verso controllanti |
- | - | |
| 11 bis. Debiti verso imprese sottoposte al controllo della controllante | - | - | |
| 12. Debiti tributari |
- | 111 | |
| 14. Altri debiti |
774 | 774 | |
| Totale | 811.825 | 821.963 | |
| E. Ratei e risconti passivi TOTALE PASSIVO |
- 3.372.083 |
- 3.386.194 |

| VOCI DEL CONTO ECONOMICO | 31.12.2024 | 31.12.2023 | |
|---|---|---|---|
| (in euro) | |||
| A. Valore della produzione | |||
| 1. Ricavi delle vendite e delle prestazioni |
- | - | |
| 5. Altri ricavi e proventi |
62.000 | 65.716 | |
| Totale valore della produzione | 62.000 | 65.716 | |
| B. Costi della produzione | |||
| 6. | Per materie prime, sussidiarie, di consumo e merci | - | - |
| 7. Per servizi |
16.186 | 31.532 | |
| 8. Per godimento di beni di terzi |
- | - | |
| 10. Ammortamenti e svalutazioni | |||
| b. ammortamento delle immobilizzazioni materiali | 66.528 | 66.528 | |
| 66.528 | 66.528 | ||
| 14. Oneri diversi di gestione | 4.281 | 13.407 | |
| Totale costi della produzione | 86.995 | 111.467 | |
| Differenza tra valore e costi della produzione (A-B) | (24.995) | (45.751) | |
| C. Proventi e oneri fi nanziari | |||
| 16. Altri proventi fi nanziari | |||
| d. proventi diversi dai precedenti | 25.835 | 23.364 | |
| 17 Interessi e altri oneri fi nanziari |
- | 53 | |
| Totale proventi e oneri fi nanziari | 25.835 | 23.311 | |
| D. Rettifi che di valore di attività fi nanziarie | |||
| Risultato prima delle imposte (A-B+C+D+E) | 840 | (22.440) | |
| 20. Imposte sul reddito d'esercizio, correnti, differite e anticipate | - | - | |
| 21. UTILE (PERDITA) D'ESERCIZIO | 840 | (22.440) |

Quartiere Brizzi S.r.l.
Sede in Bolzano (BZ), Via del Macello n. 55 Capitale sociale Euro 10.000 interamente versato Iscritta al Registro Imprese di Bolzano Codice fi scale 02519580217 Società soggetta a direzione e coordinamento da parte di Banca Popolare dell'Alto Adige S.p.A. con sede a Bolzano – Italia
| (in euro) | 31.12.2024 | 31.12.2023 |
|---|---|---|
| ATTIVO | ||
| A. Crediti verso soci per versamenti ancora dovuti | - | - |
| C. Attivo circolante | ||
| I. Rimanenze |
||
| 2. Prodotti in corso di lavorazione e semilavorati | 8.549.618 | 10.314.842 |
| II. Crediti | ||
| 1. Verso clienti |
- | 11.000 |
| 5.bis Crediti tributari |
102.700 | 193.916 |
| 5. quater Verso altri | - | 761.038 |
| Totale | 102.700 | 965.954 |
| IV. Disponibilità liquide | ||
| Totale attivo circolante (C) | 8.652.318 | 11.280.796 |
| D. Ratei e risconti attivi | 32.006 | 7.985 |
| TOTALE ATTIVO | 8.684.384 | 8.966.982 |

| PASSIVO | 31.12.2024 | 31.12.2023 | ||
|---|---|---|---|---|
| (in euro) | ||||
| A. Patrimonio netto | ||||
| I. | Capitale | 10.000 | 10.000 | |
| IV. | Riserva legale | 2.000 | 2.000 | |
| VII. | Altre riserve | |||
| 8. Versamenti a copertura perdite | 1.749.967 | 369.729 | ||
| 13. Varie altre riserve | (1) | - | ||
| IX. | Utile (perdita) d'esercizio | (757.248) | (119.761) | |
| Totale | 1.004.718 | 261.968 | ||
| D. Debiti | ||||
| 3. | Debiti verso soci per fi nanziamenti | 6.849.825 | 9.704.517 | |
| 6. | Acconti | 300.000 | 814.500 | |
| 7. | Debiti verso fornitori | 307.995 | 215.519 | |
| 11. | Debiti verso controllanti | 6.184 | 6.184 | |
| 12. | Debiti tributari | 5.662 | 6.093 | |
| 14. | Altri debiti | 210.000 | 280.000 | |
| Totale | 7.679.666 | 11.026.813 | ||
| TOTALE PASSIVO | 8.684.384 | 8.966.982 |

| VOCI DEL CONTO ECONOMICO | 31.12.2024 | 31.12.2023 | |
|---|---|---|---|
| (in euro) | |||
| A. | Valore della produzione | 3.772.250 | |
| 2. | Variazioni delle rimanenze di prod. In corso di lav., semilav. e prod. fi niti | (1.765.224) | 1.752.419 |
| 5. | Altri ricavi e proventi | 15.143 | 1 |
| Totale valore della produzione | 2.022.169 | 1.752.420 | |
| B. | Costi della produzione | ||
| 6. | Per materie prime, sussidiarie, di consumo e merci | 37.971 | 5.110 |
| 7. | Per servizi | 2.581.462 | 1.751.394 |
| 8. | Per godimento di beni di terzi | 6.102 | 1.498 |
| 14. Oneri diversi di gestione | 33.138 | 14.764 | |
| Totale costi della produzione | 2.658.673 | 1.772.766 | |
| Differenza tra valore e costi della produzione (A-B) | (636.504) | (20.346) | |
| C. | Proventi e oneri fi nanziari | ||
| 17. Interessi e altri oneri fi nanziari | (120.744) | (99.415) | |
| Totale proventi e oneri fi nanziari | (120.744) | (99.415) | |
| Risultato prima delle imposte (A-B+C+D+E) | (757.248) | (119.761) | |
| 20. Imposte sul reddito d'esercizio, correnti, differite e anticipate | - | - | |
| 21. UTILE (PERDITA) D'ESERCIZIO | (757.248) | (119.761) |


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