Annual Report • Apr 10, 2025
Annual Report
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Saipem Relazione Bilancio Bilancio ALLEGATI in breve sulla gestione consolidato di esercizio

Saipem Relazione Bilancio Bilancio ALLEGATI in breve sulla gestione consolidato di esercizio



Siamo un'azienda leader globale nei servizi di ingegneria per la progettazione, la realizzazione e l'esercizio di infrastrutture e impianti complessi nel settore dell'energia, sia offshore che onshore.
La visione che ci ispira è "Ingegneria per un futuro sostenibile".
Per questo siamo impegnati nel nuovo ecosistema energetico e industriale a basse emissioni di carbonio e ci troviamo in prima linea nella transizione verso il Net Zero al fianco dei nostri clienti con strumenti, tecnologie e processi sempre più digitalizzati, ideati sin dal principio pensando alla sostenibilità ambientale e alla sicurezza.
SAIPEM RELAZIONE BILANCIO BILANCIO ALLEGATI IN BREVE SULLA GESTIONE CONSOLIDATO DI ESERCIZIO


Assemblea ordinaria degli Azionisti dell'8 maggio 2025 L'avviso di convocazione è stato pubblicato sul sito internet della Società, e per estratto, sul quotidiano Il Sole 24 Ore del 12 marzo 2025.
Alcune informazioni contenute nelle note illustrative al bilancio consolidato quando estratte dal formato XHTML in un'istanza XBRL, a causa di taluni limiti tecnici potrebbero non essere riprodotte in maniera identica rispetto alle corrispondenti informazioni visualizzabili nel bilancio consolidato in formato XHTML.
I dati e le informazioni previsionali devono ritenersi "forward-looking statements" e pertanto, non basandosi su meri fatti storici, hanno per loro natura una componente di rischiosità e di incertezza, poiché dipendono anche dal verificarsi di eventi e sviluppi futuri al di fuori del controllo della Società, quali ad esempio: le variazioni dei tassi di cambio, le variazioni dei tassi di interesse, la volatilità dei prezzi delle commodity, il rischio di credito, il rischio di liquidità, il rischio HSE, gli investimenti dell'industria petrolifera e di altri settori industriali, l'instabilità politica in aree in cui il Gruppo è presente, le azioni della concorrenza, il successo nelle trattative commerciali, il rischio di esecuzione dei progetti (inclusi i rischi pandemici, quelli relativi alla catena degli approvvigionamenti e inclusi quelli relativi agli investimenti in corso), nonché i cambiamenti nelle aspettative degli stakeholder ed altri cambiamenti nelle condizioni di business. I dati consuntivi possono pertanto variare in misura sostanziale rispetto alle previsioni. Alcuni dei rischi citati risultano meglio approfonditi nelle Relazioni Finanziarie. I dati e le informazioni previsionali si riferiscono alle informazioni reperibili alla data della loro diffusione.
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(1) Include la Rendicontazione Consolidata di Sostenibilità 2024, ai sensi della Direttiva UE 2022/2462 (CSRD) e del relativo Decreto Legislativo 125/2024 di recepimento nell'ordinamento italiano.
LETTERA AGLI AZIONISTI
Cari Azionisti,
la performance di Saipem nel 2024 conferma, per il terzo anno consecutivo, la crescita del Gruppo, contraddistinta dal recupero della competitività e dal miglioramento della marginalità, accompagnati dall'accelerazione nella generazione di cassa, che ha portato al deciso rafforzamento della struttura finanziaria, consentendo di proporre per il 2025, a valere sui risultati del 2024, un dividendo superiore alle attese.
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Tra i risultati più significativi dell'esercizio si evidenzia la riduzione dell'indebitamento finanziario netto. Anche considerando il debito relativo alle passività per beni in leasing, al 31 dicembre 2024 il Gruppo si trova in una posizione di liquidità netta.
I ricavi del 2024 sono stati pari a 14,5 miliardi di euro e l'EBITDA a 1,3 miliardi di euro, rappresentando una crescita rispettivamente del 23% e del 44% rispetto all'anno precedente. L'utile netto del 2024 è stato di 306 milioni di euro, con un incremento del 70% rispetto al 2023.
Con ordini acquisiti pari a 18,8 miliardi di euro nel 2024, il portafoglio ordini ha raggiunto il massimo storico di 34 miliardi di euro, fornendo un'ottima visibilità sugli obiettivi del Piano Strategico 2025-2028.
Saipem ha aggiornato le proprie linee strategiche confermando il miglioramento delle performance del Gruppo e la sua capacità di trarre vantaggio dall'attuale contesto di mercato favorevole. Il Piano Strategico 2025-2028 prevede un incremento degli obiettivi economico-finanziari.
Il Piano Strategico 2025-2028 si articola su quattro pilastri fondamentali: (i) una forte enfasi sull'eccellenza esecutiva; (ii) la capitalizzazione sul ciclo positivo del settore Oil&Gas; (iii) il cambiamento di paradigma per l'Engineering & Construction Onshore e l'implementazione di un'attività di Project Management Consultancy redditizia; e (iv) l'ampliamento dell'offerta nella transizione energetica. Questi pilastri sono sostenuti trasversalmente dai seguenti ulteriori tre principi: una chiara e disciplinata allocazione del capitale con l'obiettivo di raggiungere, nel medio termine, un credit rating di livello pari a investment grade, la semplificazione aziendale e la flessibilità operativa, nonché il continuo miglioramento della salute e sicurezza delle persone.
Il Consiglio di Amministrazione ha, inoltre, approvato l'aggiornamento della dividend policy che prevede la distribuzione agli azionisti di almeno il 40% del Free Cash Flow (al netto dei canoni di leasing).
Il 2024 si è chiuso con ricavi pari a 14.549 milioni di euro, in crescita del 23% rispetto al 2023. L'EBITDA è risultato positivo per 1.329 milioni di euro (926 milioni di euro nel 2023), grazie al contributo dell'Offshore sia Engineering & Construction sia Drilling, mentre il risultato netto ammonta a 306 milioni di euro (179 milioni di euro nel 2023).
Gli investimenti tecnici effettuati nel corso dell'esercizio 2024 ammontano a 337 milioni di euro rispetto ai 482 milioni di euro del 2023.
La posizione finanziaria netta pre-IFRS 16 al 31 dicembre 2024 è positiva per 683 milioni di euro, in miglioramento rispetto al dato positivo di 216 milioni di euro di fine 2023, grazie alla crescita dell'EBITDA, alla minore incidenza dei progetti acquisiti prima del 2022 e alla rigorosa disciplina nella gestione del circolante. La
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posizione finanziaria netta comprensiva della lease liability IFRS 16, pari a 660 milioni di euro, è positiva per 23 milioni di euro (negativa per 261 milioni di euro a fine 2023).
Il valore dei nuovi contratti, pari a 18.812 milioni di euro, registra un incremento di circa il 7% rispetto al 2023. Il portafoglio ordini a fine 2024 ha raggiunto il massimo storico di 34.065 milioni di euro, rappresentato per più del 70% da progetti del business Offshore sia Engineering & Construction, sia Drilling.
Il Piano di Sostenibilità di Saipem "Our journey to a sustainable business", approvato dal Consiglio di Amministrazione per il periodo 2025-2028, è integrato nelle direttrici strategiche di business dell'azienda. Il Piano contiene più di 100 obiettivi e conseguenti azioni, indicatori e target su 13 tematiche di sostenibilità concentrate in tre pilastri: il contrasto al cambiamento climatico e la protezione ambientale, la centralità delle persone, la creazione di valore nella filiera e nei territori.
Quello del 2024 è il diciannovesimo Bilancio di Sostenibilità di Saipem, un documento volontario e strutturato in funzione dei tre pilastri del Piano e delle relative aree tematiche, non è più solo quindi un momento di sintesi di tutto quello che l'anno trascorso ha comportato in termini di iniziative e risultati, ma ha anche lo scopo di delineare una visione di futuro concreto, costituito da obiettivi precisi, indicatori e target idonei a misurarne il raggiungimento, nonché responsabilità e risorse assegnate. Il Bilancio è stato intitolato "We Deliver" perché attraverso la partecipazione e le testimonianze delle persone di Saipem viene raccontato l'impegno volto a generare valore sostenibile per gli stakeholder.
In parallelo Saipem pubblica quest'anno anche la prima "Rendicontazione Consolidata di Sostenibilità 2024", redatta secondo i requisiti della nuova normativa italiana sull'informativa di sostenibilità che recepisce la Direttiva UE CSRD, obbligatoriamente integrata all'interno della Relazione finanziaria annuale. Da quando nel 2017 l'informativa di sostenibilità è diventato un obbligo europeo, Saipem ha operato la lungimirante scelta di integrazione nella Relazione Finanziaria Annuale che, oltre a rispondere a esigenze di compliance, dimostra una visione che considera la sostenibilità economico-finanziaria e le tematiche ambientali, sociali e di governance nella loro complementarietà. In questo senso è pertanto proseguita la descrizione degli impegni assunti su questi fronti e delle iniziative realizzate e orientate a un business sempre più sostenibile, a beneficio dei nostri stakeholder, per affrontare le sfide future.
Per un Gruppo come Saipem, impegnato nella realizzazione di infrastrutture nel settore energetico e dei trasporti a livello globale, oltre che supportare i propri clienti nel percorso verso la transizione energetica ed ecologica, la sicurezza sul lavoro rappresenta un aspetto prioritario del business. Nel 2024 l'indice di frequenza degli infortuni TRIFR (Total Recordable Incident Frequency Rate) si è attestato sul valore di 0,34, mentre l'indice HLFR (High Level Frequency Rate Event), volto a misurare tutti gli incidenti con elevata potenzialità di danno alle persone, si è attestato sul valore di 0,49. Saipem continua incessantemente il suo impegno in questo ambito attraverso un programma mirato a rafforzare la cultura aziendale, le misure di prevenzione e l'implementazione di nuove tecnologie. Questo approccio non mira solo all'assenza di incidenti, ma soprattutto ad assicurare la presenza di safeguards che possano ridurre significativamente la portata dannosa degli stessi. Un esempio significativo è l'introduzione dei permessi elettronici di lavoro (e-permit to work) e l'estensione progressiva dell'utilizzo della soluzione digitale Video Analytics, che, grazie all'intelligenza artificiale, permette di individuare in tempo reale situazioni di pericolo nei nostri cantieri e sulla nostra flotta, consentendo l'adozione tempestiva ed efficace di azioni correttive.
Saipem opera a livello globale ed è impegnata a contribuire al progresso delle comunità locali. L'attenzione agli aspetti sociali, compresi i diritti umani e la tutela del lavoro, la diversità e l'inclusione, e il contributo allo sviluppo delle comunità locali si concretizza in iniziative come la creazione di nuovi posti di lavoro, lo sviluppo delle competenze professionali, l'estensione dei principi etici per sviluppare una catena di fornitura responsabile, il sostegno al tessuto socio-economico locale, lo sviluppo del capitale umano delle comunità ospitanti e l'introduzione di obiettivi di incentivazione societaria legati alla parità di genere.


Il nostro impegno nella riduzione progressiva dell'impronta carbonica, in conformità con gli accordi sottoscritti dall'Italia e dall'Europa, continua tramite il Programma Net Zero avviato diversi anni fa. Questo programma include obiettivi specifici, tra cui il raggiungimento della neutralità carbonica delle emissioni Scope 2 entro il 2025. Nel 2024 le nostre iniziative e misure di efficienza energetica hanno permesso di evitare oltre 70.000 tonnellate di CO2 equivalente durante le operazioni dei nostri asset.
I risultati e le performance conseguite quest'anno in ambito ESG dimostrano progressi significativi, supportati da una governance attenta e partecipe. Abbiamo integrato sempre più gli aspetti di sostenibilità nelle nostre strategie aziendali con l'obiettivo di creare valore per i nostri stakeholder. La nostra posizione di leadership nel settore, evidenziata dai principali rating e indici di sostenibilità pubblicati dalle agenzie specializzate, e il recente riconoscimento attribuito a Saipem da un primario ente di certificazione per l'eccellenza nella gestione dei temi ESG, confermano la bontà del percorso di responsabilità intrapreso.
L'attuale contesto è caratterizzato dal prolungato ciclo positivo dei mercati di riferimento per Saipem, e in particolare di quello dell'Oil&Gas, in accordo con le aspettative di crescita sia a livello macroeconomico che di accesso a fonti energetiche sicure e sostenibili. Permangono tuttavia alcuni elementi di incertezza sul piano geopolitico (in particolare, il conflitto Russo-Ucraino e l'instabilità nel Medio Oriente) e su quello economico, legato a un'intensificazione di politiche protezionistiche con i conseguenti rischi sulle catene di fornitura globali. Ciò ha richiesto ulteriore attenzione da parte della Direzione nella formulazione delle stime contabili e dei giudizi significativi; di conseguenza, alcune aree di bilancio, caratterizzate da una maggiore incertezza nelle stime, potrebbero essere influenzate dall'evoluzione futura dei citati eventi e delle variabili macroeconomiche. Per quanto concerne l'andamento dei prezzi del petrolio e del gas naturale la Società ritiene che la volatilità di breve periodo negli stessi possa impattare limitatamente i risultati del Gruppo data la natura delle attività del medesimo, caratterizzate da commesse con tempi di realizzazione pluriennali, a seconda della complessità del progetto. Nel più lungo periodo si conferma una prospettiva di miglioramento del contesto esterno supportata dal ciclo di crescita pluriennale che il mercato Oil&Gas sta attraversando e dal consolidamento delle opportunità nell'ambito della transizione energetica e delle tecnologie pulite.
11 marzo 2025
per il Consiglio di Amministrazione
Il Presidente L'Amministratore Delegato Elisabetta Serafin e Direttore Generale Alessandro Puliti



| L'offerta industriale di Saipem _________________ | 10 |
|---|---|
| Chi siamo _______________________ |
11 |
| Missione e valori ________________________ | 13 |
| Il nostro approccio alla sostenibilità __________________ |
14 |
| Il nostro business sostenibile: la policy di sostenibilità ___________ | 14 |
| Piano di Sostenibilità 2025-2028 _____________________ | 15 |
| Saipem nel mondo ______________________ | 16 |
| I nostri Paesi di attività _____________________ | 16 |
| Le nostre persone ________________________ | 18 |
| I nostri clienti ____________________ |
19 |
| Portafoglio ordini _____________________ |
20 |
| La performance finanziaria _________________ | 21 |
| Andamento del titolo Saipem SpA ___________________ | 22 |
| Merito creditizio _________________________ | 25 |
| Indici e rating ESG _________ | 25 |

Saipem ricopre un ruolo fondamentale nel settore dell'energia, contribuendo con una vasta gamma di servizi alla realizzazione di impianti e infrastrutture energetiche, sia a mare che sulla terra ferma. A tale scopo Saipem collabora con un ampio e diversificato ecosistema di fornitori e subcontrattisti e gestisce in sicurezza numerosi cantieri di costruzione e mezzi navali. Oltre al suo impegno nell'industria energetica, Saipem opera nel settore delle infrastrutture con servizi nel settore delle costruzioni civili e del trasporto sostenibile, in particolare quello ferroviario.
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Grazie alle proprie capacità ingegneristiche e di project management, ai propri mezzi e cantieri e alle proprie competenze tecnologiche, Saipem genera valore per i propri clienti sia nell'ambito delle energie tradizionali sia di quelle rinnovabili. In particolare, con riferimento alle energie tradizionali, Saipem assiste i propri clienti in tutta la catena di produzione e lavorazione della materia prima, offrendo servizi in ambito drilling offshore, upstream, midstream, downstream e fornendo inoltre soluzioni per la produzione di fertilizzanti. Nell'ambito delle fonti rinnovabili e delle clean tech Saipem è invece impegnata nella realizzazione di infrastrutture eoliche offshore, oltre a proporre diverse soluzioni industriali utili alla decarbonizzazione, come la gestione della CO2 e il trattamento dell'idrogeno.


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Siamo un'azienda leader globale nei servizi di ingegneria per la progettazione, la realizzazione e l'esercizio di infrastrutture e impianti complessi nel settore dell'energia offshore e onshore.
Siamo una "One Company" con capacità, competenze e asset high-tech distintivi, in grado di identificare e sviluppare molteplici soluzioni per soddisfare le esigenze dei nostri clienti a favore di un business sostenibile.

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Siamo una "One company" organizzata in sei business line: E&C Offshore, Drilling Offshore, E&C Onshore, Offshore Wind, Sustainable Infrastructures, Robotics & Industrialized Solutions, con capacità, competenze e asset high-tech distintivi, in grado di identificare e sviluppare molteplici soluzioni per soddisfare le esigenze dei nostri clienti per un business sostenibile. Il nostro modello di business mira a creare sinergie tra le varie aree operative e il mercato in cui operiamo, per trovare soluzioni che aumentino l'efficienza, riducano l'impatto ambientale dei prodotti e servizi e migliorino la sicurezza di dipendenti e clienti. Le sei business line sono organizzate ulteriormente in tre segmenti di reporting: Asset Based Services, Drilling Offshore ed Energy Carriers.


Con il nostro lavoro, costruiamo un ponte verso il futuro, generando valore nel tempo. Per tutti.

Guidati dalla vision "Ingegneria per un futuro sostenibile", il nostro impegno è generare valore sostenibile per tutti i nostri stakeholder, integrando i temi di sostenibilità ambientale, sociale e di governance (ESG) nelle strategie e nei processi di business.
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La Policy "Il nostro business sostenibile" identifica gli impegni che ci guidano nel contribuire al perseguimento degli obiettivi di sviluppo sostenibile (SDGs) e definisce i principi e i pilastri che contribuiscono al successo sostenibile del nostro business:
La nostra Policy di Sostenibilità rafforza il nostro impegno a operare in modo responsabile in tutti i Paesi in cui siamo presenti, guidati dai nostri principi di etica, rispetto, inclusione, trasparenza ed equità.
Sottolinea l'importanza della sostenibilità come chiave per creare valore a lungo termine e benessere collettivo, delineando le cinque dimensioni del nostro approccio.



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Per concretizzare questo impegno Saipem aggiorna annualmente il suo Piano di Sostenibilità "Our journey to a sustainable business", rappresentazione di una strategia integrata che coniuga obiettivi di business e finanziari con criteri ESG, orientata alla generazione di valore per gli stakeholder.
Il Piano di Sostenibilità di Saipem descrive come intendiamo operare per realizzare una strategia aziendale sostenibile e creare valore condiviso a lungo termine.
Introdotto nel 2022, il piano quadriennale viene aggiornato annualmente, integrando i temi di sostenibilità nella strategia aziendale, fissando obiettivi chiari, concreti e verificabili. Il nuovo piano 2025-2028 è organizzato intorno a tre pilastri – mitigazione dei cambiamenti climatici e protezione dell'ambiente, centralità delle persone e creazione di valore – e alle relative tematiche, ciascuna collegata agli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile (SDG - Sustainable Development Goals) delle Nazioni Unite. Il piano 2024-2027 comprendeva 11 tematiche, estese a 13 nel nuovo piano 2025-2028.





| SAIPEM RELAZIONE IN BREVE SULLA GESTIONE |
BILANCIO CONSOLIDATO |
BILANCIO ALLEGATI DI ESERCIZIO |
|---|---|---|
| / 02 |
Le nostre persone ____________________ | |
| SAIPEM Relazione IN BREVE |
Bilancio sulla gestione consolidato |
Bilancio di esercizio |
ALLEGATI |
|---|---|---|---|
| I nostri clienti | |||
| delle Infrastrutture. | Il portafoglio clienti di Saipem è ampio e diversificato, e include oggi le maggiori International Oil Company occidentali, le maggiori National Oil Company del Medio Oriente e alcune società attive nel mondo delle Utility e |
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Il portafoglio ordini è cresciuto in modo sostanziale negli ultimi tre anni anche grazie a un mercato di riferimento favorevole.

Il portafoglio ordini di Saipem ha raggiunto un livello record in termini di dimensioni ed è attualmente molto diversificato, coprendo sia le attività EPC a mare (sia in acque poco profonde, sia profonde), attività di perforazione a mare (anch'esse sia in acque poco profonde, sia profonde) che attività EPC a terra (dove si annoverano progetti di impianti LNG, unità di floating production, storage and offloading, impianti per la produzione di fertilizzanti, infrastrutture legate all'alta velocità).


La performance finanziaria di Saipem ha visto un miglioramento costante negli ultimi tre anni grazie alla crescita del backlog e alla progressiva diminuzione dell'incidenza di progetti problematici.
La crescita dei ricavi si è tradotta in crescita sia del margine operativo lordo, sia della profittabilità del Gruppo che ha, inoltre, visto migliorare notevolmente nel 2024 il proprio tasso di conversione di EBITDA in Cash Flow Operativo.

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Nel corso del 2024 il Gruppo Saipem ha continuato il suo percorso di crescita e consolidamento sfruttando al meglio le favorevoli condizioni di mercato e la ripresa del ciclo di investimenti nel settore dell'energia. In questo contesto positivo, il titolo Saipem ha registrato nel 2024 una crescita del 71%, superando ampiamente l'andamento dell'indice FTSE MIB (+13%), dello Stoxx Europe 600 (+5%) e dell'S&P 500 (+24%).
Nella prima parte dell'anno il titolo Saipem è stato influenzato negativamente da due eventi avversi, entrambi annunciati il 30 gennaio 2024: l'incidente del mezzo Castorone in Australia e l'annuncio da parte di Saudi Aramco della riduzione del target di massima capacità produttiva. Il titolo Saipem, in questa data, ha segnato un decremento del 13% e ha raggiunto il 9 febbraio 2024 il suo livello minimo per l'anno 2024 (1,26 euro).
La presentazione dei risultati dell'esercizio 2023 e del Piano Strategico 2024-2027 in data 28 febbraio 2024 è stata ben accolta dal mercato, rinvigorendo la performance del titolo. La guidance 2024 e i target di medio periodo forniti con l'aggiornamento di Piano hanno portato a un significativo miglioramento delle stime degli analisti per gli anni 2024-2027 e il prospettato ritorno al dividendo nel 2025 (a valere sui risultati del 2024) ha rafforzato ulteriormente la fiducia del mercato in Saipem. Il giorno della pubblicazione dei risultati 2023 il titolo Saipem ha registrato un incremento del 13%, proseguendo la sua crescita nelle settimane successive fino a raggiungere il massimo relativo del primo semestre pari a 2,41 euro, il 12 aprile 2024.
| 31.12.2020 | 31.12.2021 | 31.12.2022 | 31.12.2023 | 31.12.2024 | ||
|---|---|---|---|---|---|---|
| Capitale sociale | (euro) 2.191.384.693 2.191.384.693 | 501.669.791 | 501.669.791 | 501.669.791 | ||
| Numero azioni ordinarie | 1.010.966.841 1.010.966.841 1.995.557.732 1.995.557.732 | 1.995.557.732 | ||||
| Numero azioni di risparmio | 10.598 | 10.598 | 1.059 | 1.059 | 1.059 | |
| Numero azioni proprie | 17.532.670 | 21.394.893 | 415.957 | 398.649 | 38.370.464 | |
| Capitalizzazione di Borsa | (milioni di euro) | 2.235 | 1.871 | 2.255 | 2.934 | 5.009 |
| Dividendo lordo unitario: | - | |||||
| - azioni ordinarie | (euro) | - | - | - | - | 0,17 |
| - azioni di risparmio | (euro) | - | - | - | 5,00 | 5,00 |
| Prezzo/utile per azione: (1) | ||||||
| - azioni ordinarie | (euro) | - | - | - | 16,38 | 16,05 |
| - azioni di risparmio | (euro) | - | - | - | 986,43 | 550,06 |
| Prezzo/cash flow (*) per azione: (1) | ||||||
| - azioni ordinarie | (euro) | 16,03 | - | 17,34 | 4,35 | 4,77 |
| - azioni di risparmio | (euro) | 326,31 | - | 1.181,74 | 261,98 | 163,57 |
| Prezzo/utile adjusted per azione: (1) | ||||||
| - azioni ordinarie | (euro) | - | - | - | 16,38 | 16,05 |
| - azioni di risparmio | (euro) | - | - | - | 986,43 | 550,06 |
| Prezzo/cash flow (*) adjusted per azione: (1) |
||||||
| - azioni ordinarie | (euro) | 6,80 | - | 12,39 | 4,35 | 4,77 |
| - azioni di risparmio | (euro) | 54,30 | - | 844,10 | 261,98 | 163,57 |
(*) Cash flow: utile netto più ammortamenti.
(1) Valori riferiti al bilancio consolidato, su numero azioni al netto delle azioni proprie in portafoglio.
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Nei mesi successivi il titolo si è mantenuto a un livello relativamente stabile, anche in considerazione di risultati trimestrali in linea con le aspettative.
Durante i mesi di agosto e settembre 2024, il titolo Saipem ha invece visto una performance sottotono principalmente a causa della debolezza del prezzo del petrolio. Il minimo relativo al secondo semestre è stato raggiunto il 10 settembre 2024, con un valore di 1,80 euro.
Con la pubblicazione dei risultati del terzo trimestre il 23 ottobre 2024, e in particolare grazie al forte flusso di ordini registrato nel periodo e al miglioramento della guidance 2024, il titolo ha ripreso vigore. Il valore massimo annuale, pari a 2,64 euro, è stato toccato il 19 dicembre 2024; il titolo ha chiuso l'anno a 2,51 euro.
Si riporta di seguito il dettaglio della performance nel periodo di riferimento.
| (euro) | 2020 | 2021 | 2022 | 2023 | 2024 |
|---|---|---|---|---|---|
| Azioni ordinarie: | |||||
| - massima | 11,28 | 6,66 | 5,12 | 1,62 | 2,64 |
| - minima | 3,42 | 4,34 | 0,58 | 1,14 | 1.26 |
| - media | 5,93 | 5,30 | 2,00 | 1,40 | 2.06 |
| - fine periodo | 5,54 | 4,63 | 1,13 | 1,47 | 2,51 |
| Azioni di risparmio: | |||||
| - massima | 450,00 | 450,00 | 350,00 | 88,50 | 101,00 |
| - minima | 420,00 | 360,00 | 72,50 | 77,00 | 86.00 |
| - media | 433,65 | 418,44 | 136,68 | 79,30 | 91,19 |
| - fine periodo | 450,00 | 370,00 | 77,00 | 88,50 | 86,00 |
I valori della tabella sono stati riadeguati in seguito al raggruppamento azionario e all'aumento di capitale.
A fini comparativi tutti i prezzi storici della tabella e del grafico sono stati aggiustati a seguito dei due raggruppamenti azionari perfezionati nel primo semestre 2022 in relazione all'aumento di capitale.


I valori indicati nella tabella non sono da considerarsi, per i periodi di riferimento, indicatori di ritorno dell'investimento azionario, principalmente per l'operazione di aumento di capitale in opzione perfezionata a luglio 2022.

Alla data del presente documento il long term issuer rating di Saipem assegnato da Standard & Poor (S&P) è pari a BB+ (con outlook stabile) ed è invece pari a Ba2 (con outlook positivo) secondo Moody's.
Nel corso dell'anno entrambi i rating sono stati oggetto di revisione da parte delle due agenzie: S&P ha confermato il merito di credito precedentemente assegnato a Saipem, mentre Moody's ha migliorato il merito creditizio di Saipem da Ba3 a Ba2 mantenendo nel contempo l'outlook positivo.
Si segnala inoltre che nel mese di maggio 2024 Saipem ha perfezionato il nuovo programma obbligazionario Euro Medium Term Note, per un importo massimo di 3.000 milioni di euro.
| AGENZIA DI RATING | LUNGO TERMINE | OUTLOOK | DATA DI ASSEGNAZIONE |
|---|---|---|---|
| Standard & Poor's | BB+ | Stabile | 02/12/2022 |
| Moody's | Ba2 | Positivo | 15/04/2024 |
Negli anni Saipem ha mantenuto o migliorato il suo posizionamento nei principali rating e indici ESG, raggiungendo una posizione di rilievo nel proprio settore di riferimento. Ciò riflette il continuo miglioramento delle performance di sostenibilità di Saipem, unitamente alla pubblicazione di un Piano di Sostenibilità quadriennale e dei relativi obiettivi ESG, supportati da una divulgazione trasparente e affidabile delle informazioni sulla sostenibilità.
| PRINCIPALI AGENZIE DI RATING ESG | RATING | RATING MEDIO DEL SETTORE |
|---|---|---|
| MSCI | A | BBB |
| Sustainalytics | 21,8 | 27,1 |
| S&P | 79 | 28 |
| CDP | B | C |
02.




| Highlights 2024 _____________________ | 28 |
|---|---|
| Principali eventi dell'anno 2024 ____________________ | 32 |
| Strategia _________________________ | 34 |
| Governance _____________________ | 36 |
| Andamento operativo ________________________ | 40 |
| Assetto organizzativo | 40 |
| Il contesto di mercato | 41 |
| Le acquisizioni e il portafoglio | 41 |
| Gli investimenti | 43 |
| Asset Based Services e Offshore Wind --------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------- | 44 |
| Asset Based Services | 45 |
| Offshore Wind | 51 |
| Energy Carriers, Sustainable Infrastructures e Robotics & Industrialized Solutions ------------------------------------------------------ | 54 |
| Energy Carriers | 54 |
| Sustainable Infrastructures | 59 |
| Robotics & Industrialized Solutions | 61 |
| Drilling Offshore ---------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------- | 64 |
| Commento ai risultati economico-finanziari ---------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------- | 67 |
| Risultati economici | 67 |
| Situazione patrimoniale e finanziaria | 71 |
| Rendiconto finanziario riclassificato | 74 |
| Principali indicatori reddituali e finanziari | 76 |
| Ricerca e sviluppo ------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------ | 79 |
| Risorse umane --------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------- | 90 |
| Digital e Servizi ICT --------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------- | 96 |
| Gestione dei rischi d'impresa --------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------- | 100 |
| Altre informazioni ------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------- | 116 |
| Riconduzione degli schemi di bilancio riclassificati utilizzati | |
| nella relazione sulla gestione a quelli obbligatori ------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------- | 120 |
| Glossario ---------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------- | 123 |
| Rendicontazione Consolidata di Sostenibilità ------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------- | 129 |
| ESRS 2 Informazioni generali | 129 |
| Informazioni ambientali | 184 |
| Informazioni a norma dell'art. 8 del Regolamento (UE) 2020/852 (Regolamento sulla Tassonomia) | 184 |
| ESRS E1 Cambiamenti climatici | 199 |
| ESRS E2 Inquinamento | 224 |
| ESRS E3 Acque e risorse marine | 228 |
| ESRS E4 Biodiversità ed ecosistemi | 235 |
| ESRS E5 Uso delle risorse ed economia circolare | 244 |
| Informazioni sociali | 252 |
| ESRS S1 Forza lavoro propria | 252 |
| ESRS S2 Lavoratori nella catena del valore | 295 |
| ESRS S3 Comunità interessate | 306 |
| Informazioni sulla Governance | 320 |
| ESRS G1 Condotta delle imprese | 320 |
| Informazioni aggiuntive specifiche per l'entità | 332 |
| Obblighi di informativa supplementari | 336 |
| Annex I | 340 |
| RELAZIONE SULLA GESTIONE DI SAIPEM SpA | |
| Commento ai risultati economico-finanziari ---------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------- | 345 |
| Risultati economici | 345 |
| Situazione patrimoniale e finanziaria | 349 |
| Rendiconto finanziario riclassificato | 352 |
| Riconduzione degli schemi di bilancio riclassificati utilizzati | |
| nella relazione sulla gestione a quelli obbligatori ------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------- | 353 |











Saipem RELAZIONE Bilancio Bilancio ALLEGATI in breve SULLA GESTIONE consolidato di esercizio
| APRILE | Firmata una lettera d'intenti, ricevuta da Northern Endurance Partnership, per lo sviluppo di impianti di trasporto e stoccaggio offshore di CO, per l'East Coast Cluster nel Regno del programma Unito. "SupportItalia". |
Completato il rimborso anticipato del finanziamento di 387 milioni di euro con un consorzio di banche italiane e internazionali e garantito per il 70% da SACE nell'ambito |
Firmato un Memorandum d'Intesa con Fincantieri con l'obiettivo di valutare opportunità di collaborazione nella robotica sottomarina in ottica di sorveglianza e controllo delle infrastrutture critiche subacquee. |
||
|---|---|---|---|---|---|
| MAGGIO | impianto di produzione sottomarino. | Ricevuto da ExxonMobil Guyana Ltd e dai suoi co-venturer del blocco Stabroek l'autorizzazione a procedere con l'esecuzione del progetto di sviluppo del giacimento petrolifero Whiptail, situato nell'offshore della Guyana, a una profondità d'acqua di circa 2.000 metri, il cui ambito di lavoro Saipem prevede l'ingegneria di dettaglio, l'approvvigionamento, la costruzione e l'installazione (EPCI) di un |
|||
| Acquisiti tre nuovi contratti per conto di TotalEnergies EP Angola Block 20 per il progetto Kaminho relativo allo sviluppo dei giacimenti petroliferi di Cameia e Golfinho, situati a circa 100 chilometri a largo delle coste dell'Angola. L'aggiudicazione congiunta dei contratti SURF (Subsea Umbilicals, Risers & Flowlines), FPSO e Operation & Maintenance conferma la competitività del modello di business integrato di Saipem. |
Concluso con successo il collocamento di un nuovo prestito obbligazionario a tasso fisso non convertibile e unsubordinated per un ammontare complessivo pari a 500 milioni di euro con scadenza a maggio 2030. Concluso il riacquisto di obbligazioni del valore di 104 e 259 milioni di euro in scadenza rispettivamente nel 2025 e 2026, finanziati dall'emissione di un bond da 500 milioni di euro con scadenza nel 2030. |
Acquisito per conto di Azule Energy Angola, il progetto Ndungu Field, come parte del progetto Agogo Integrated West Hub, situato a circa 180 chilometri al largo della costa dell'Angola. |
Ricevuto il premio "Spotlight on New Technology Award 2024" dalla Offshore Technology Conference (OTC) per la sua tecnologia per il monitoraggio digitale delle condotte sottomarine durante la posa denominata Integrated Acoustic Unit (IAU). |
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| Acquisiti due progetti offshore in Arabia Saudita nell'ambito del Long-Term Agreement (LTA) in vigore con Saudi Aramco, Le attività saranno svolte presso i giacimenti di Abu Safa, Berri e Manifa. |
cliente. | Shelf Llc e BOS Shelf International FZCO, che prevede l'esecuzione di attività offshore nelle acque azere del Mar |
Stipulato un accordo quadro per conto di BP Exploration e un consorzio composto da Saipem Contracting Netherlands BV, BOS Caspio impiegando il mezzo navale SCV Khankendi di proprietà del |



| Saipem in breve |
RELAZIONE SULLA GESTIONE |
Bilancio consolidato |
Bilancio di esercizio |
ALLEGATI | ||
|---|---|---|---|---|---|---|
| strategia | ||||||
| Il piano strategico articolato su quattro pilastri | ||||||
Il piano strategico di Saipem per il periodo 2025-2028 si basa su quattro pilastri:

Saipem RELAZIONE Bilancio Bilancio ALLEGATI in breve SULLA GESTIONE consolidato di esercizio




Nel corso del Piano Strategico 2025-2028 Saipem concentrerà la propria offerta relativa alla transizione energetica su gestione della CO2, dove può fornire servizi lungo l'intera catena del valore, fertilizzanti blu e verdi, idrogeno a basse emissioni di carbonio, biocarburanti, SAF, GNL, dove saremo selettivi in termini di progetti e partner, ed energia geotermica. Nell'ambito dell'eolico offshore, Saipem sfrutterà la sua consolidata esperienza e tecnologia proprietaria per applicazioni a fondazione fissa, anche tramite la collaborazione con sviluppatori e produttori di turbine e fondazioni. Inoltre, Saipem mira a consolidare il suo posizionamento nell'eolico galleggiante attraverso la validazione e l'industrializzazione di tecnologie come Star1.


Saipem SpA adotta il modello di amministrazione e controllo tradizionale, composto da:
Tenuto conto delle raccomandazioni e dei principi contenuti nel Codice di Corporate Governance, con delibera del 18 maggio 2021 il Consiglio di Amministrazione in carica fino al 14 maggio 2024 ha istituito al proprio interno i seguenti Comitati con funzioni istruttorie, propositive e consultive: il Comitato Remunerazione e Nomine, il Comitato Controllo e Rischi, il Comitato Parti Correlate e il Comitato Sostenibilità, Scenari e Governance. A seguito dell'Assemblea degli Azionisti del 14 maggio 2024 che ha nominato i componenti del Consiglio di Amministrazione per gli esercizi 2024, 2025 e 2026, con scadenza alla data dell'Assemblea che sarà convocata per l'approvazione del bilancio di esercizio al 31 dicembre 2026, in pari data, il Consiglio di Amministrazione ha provveduto alla nomina dei nuovi componenti.
Il Consiglio di Amministrazione e ciascun Comitato sono dotati di un proprio regolamento che ne disciplina, in particolare, la composizione, i compiti e il funzionamento.
Il sistema di governo di Saipem si fonda sulle migliori pratiche diffuse internazionalmente in materia e, in particolare, sui principi inclusi nel Codice di Corporate Governance, cui la Società ha aderito in data 17 dicembre 2020, nonché sulle disposizioni applicabili incluse nel quadro normativo di riferimento emanato dalla Commissione Nazionale per le Società e la Borsa (Consob).
Nella "Relazione sul Governo Societario e gli Assetti Proprietari 2024" (di seguito "Relazione") è fornito un quadro generale e completo sul sistema di governo societario adottato da Saipem SpA. La Relazione, redatta ai sensi dell'art. 123-bis del TUF, è predisposta quale documento autonomo approvato dal Consiglio di Amministrazione l'11 marzo 2025, pubblicato sul sito internet della Società all'indirizzo www.saipem.com nella sezione "Governance | Documenti".
La Relazione è stata redatta secondo i criteri contenuti nel "Format per la Relazione sul Governo Societario e gli Assetti Proprietari - X Edizione (dicembre 2024)" di Borsa Italiana SpA, avendo dunque cura di fornire, coerentemente con la peculiarità dell'attività e scopi sociali, informazioni corrette, esaustive ed efficaci, corrispondenti a quelle che il mercato richiede; la nuova edizione del Format tiene conto, inoltre, della nuova disciplina sulla rendicontazione societaria di sostenibilità che introduce per le società quotate obblighi di reporting in materia di sostenibilità (i principi di rendicontazione ESRS adottati dalla Commissione Europea con il Regolamento 2023/2772 del 31 luglio 2023) che comprendono anche informazioni attinenti alla corporate governance degli emittenti.
All'interno della Relazione sono illustrati il profilo della Società e i principi ai quali essa si ispira, le informazioni sugli assetti proprietari e sull'adesione ai principi espressi dal Codice di Corporate Governance, ivi incluse le principali pratiche di governance, nonché una sintesi delle principali considerazioni emerse dall'analisi e discussione dell'annuale lettera del Presidente del Comitato Italiano per la Corporate Governance, trasmessa a tutte le società quotate italiane in data 18 dicembre 2024, contenente la "Relazione 2024 sull'evoluzione della corporate governance delle società quotate - 12° rapporto sull'applicazione del codice di autodisciplina" e le raccomandazioni relativamente al 2025.


SAIPEM HEAD OFFICE, Spark 1
La Relazione contiene una descrizione dettagliata sul funzionamento e sulla composizione degli organi di amministrazione e controllo e dei loro comitati, anche alla luce delle politiche di diversity adottate da Saipem e alla parità di accesso agli organi di amministrazione e controllo delle società quotate, includendo, altresì, l'illustrazione dei ruoli, delle responsabilità e delle competenze attribuite agli organi di amministrazione e controllo della Società. La Relazione illustra, inoltre, le principali caratteristiche del sistema di controllo interno e di gestione dei rischi.
Nella Relazione si dà altresì atto dell'adozione da parte di Saipem SpA: (i) della Management System Guideline in materia di "Operazioni con Parti Correlate e Soggetti di Interesse", che stabilisce i principi e le regole cui Saipem SpA e le società dalla stessa controllate devono attenersi al fine di assicurare la trasparenza e la correttezza sostanziale e procedurale delle operazioni con parti correlate e con soggetti di interesse, di amministratori e sindaci e dirigenti con responsabilità strategiche (DIRS) di Saipem, realizzate da Saipem o dalle società controllate da quest'ultima; (ii) della Management Systement Guideline "Market Abuse", che stabilisce i principi e le regole cui Saipem SpA e le società dalla stessa controllate devono attenersi nella gestione all'interno del Gruppo Saipem e nella comunicazione all'esterno di documenti e informazioni societarie riguardanti Saipem, con particolare riferimento alle informazioni rilevanti e alle informazioni privilegiate, l'istituzione, tenuta e aggiornamento dei Registri dei soggetti che hanno accesso alle predette informazioni, nonché l'identificazione dei soggetti rilevanti e le modalità di comunicazione delle operazioni effettuate, anche per interposta persona, su azioni emesse da Saipem o su altri strumenti finanziari a dette azioni collegati; (iii) della politica per la gestione del dialogo con la generalità degli azionisti e gli altri soggetti interessati, in linea con la Raccomandazione n. 3 del Codice di Corporate Governance, tenendo conto delle politiche di engagement adottate dagli investitori istituzionali e dai gestori di attivi.
I suddetti documenti sono disponibili sul sito internet di Saipem nella sezione "Governance | Documenti".
I criteri per la determinazione dei compensi degli amministratori sono illustrati nella "Relazione sulla Politica in materia di Remunerazione e sui Compensi Corrisposti 2025", predisposta in adempimento agli obblighi previsti dall'art. 123-ter del D.Lgs. n. 58/1998 e all'art. 84-quater del Regolamento Emittenti Consob e pubblicata nella sezione "Governance | Documenti" del sito internet della Società.


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La configurazione organizzativa del Gruppo è declinata in distinte aree di business in coerenza con il modello organizzativo del Gruppo e prevede:
Saipem RELAZIONE Bilancio Bilancio ALLEGATI in breve SULLA GESTIONE consolidato di esercizio
L'assetto organizzativo al 31 dicembre 2024 è il seguente: Asset Based Services, Energy Carriers, Robotics & Industrialized Solutions, Sustainable Infrastructures, Offshore Wind e Drilling.
In data 1° luglio al fine di assicurare il presidio unico del business Drilling e incrementare l'efficacia dei processi gestiti sia in fase di acquisizione che di esecuzione progetti, garantendo la prossimità tra le attività operative e gli asset connessi, nonché lo sviluppo unitario di competenze tecnico-specialistiche, alle dirette dipendenze dell'Amministratore Delegato e Direttore Generale, è stata istituita la business line Drilling, nella quale sono confluite le attività commercial e Operations and Assets dedicate al business, precedentemente collocate nell'ambito della business line Asset Based Services.
Le business line, ciascuna con dinamiche, obiettivi e competenze differenti per lo sviluppo tecnico ed economico delle offerte e la gestione dei progetti in fase esecutiva, nonché centri di eccellenza in ambito tecnologico e ingegneristico riconosciuti a livello globale dai nostri clienti, sono state strutturate come segue per gestire il portafoglio del Gruppo:
Il settore Drilling, data la rilevanza e le caratteristiche economiche, era già esposto separatamente secondo quanto previsto dall'IFRS 8; di conseguenza, la revisione organizzativa con decorrenza 1° luglio, non ha avuto impatti sull'informativa al mercato, per la quale i segmenti di reporting sono rimasti invariati.
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L'attuale contesto è caratterizzato da un prolungato ciclo positivo dei mercati di riferimento per Saipem e in particolare di quello dell'Oil&Gas, in accordo con la crescente necessità di accedere a fonti energetiche sicure e economicamente sostenibili. Nel 2024, secondo le stime preliminari del Fondo Monetario Internazionale, l'economia mondiale è cresciuta del 3,2% rispetto al 2023, sostenuta da una forte espansione dell'India (+6,5%), dall'andamento, superiore alle aspettative, dell'economia statunitense (+2,8%), e dal lieve miglioramento registrato nell'area Euro (+0,8%). Questi fattori hanno complessivamente compensato il rallentamento dell'economia cinese, gravata da una prolungata crisi del settore immobiliare e bassi consumi interni.
Le aspettative nel medio termine convergono verso una stabilizzazione della crescita economica vicina al 3% annuo, alla luce di alcuni elementi di instabilità che permangono sul piano geopolitico (in particolare, il conflitto Russia-Ucraina e l'instabilità nel Medio Oriente) e su quello economico, legato all'intensificazione di politiche protezionistiche e i conseguenti rischi sulle catene di fornitura globali.
Nel 2024 il settore energetico ha confermato la ripresa iniziata negli anni precedenti, sia nell'ambito delle fonti rinnovabili che di quelle tradizionali come petrolio e gas, sostenuta dalla progressiva stabilizzazione del contesto macroeconomico. Il prezzo del greggio Brent si è mosso con grande volatilità nel corso dell'anno, assestandosi a una media di 80 dollari al barile, sostanzialmente in linea con le aspettative per il 2024. Tale dinamica ha consentito di registrare un'ulteriore crescita dei volumi di investimento raggiunti nel mercato globale dell'Oil&Gas negli ultimi anni. A sostegno di questa tendenza ha contribuito, oltre alle dinamiche inflattive, la necessità di supportare la futura domanda di idrocarburi, anche attraverso il rafforzamento delle infrastrutture energetiche come strategia di mitigazione dei rischi di approvvigionamento.
Nel contesto attuale le principali società petrolifere stanno portando avanti, anche attraverso processi di fusione e acquisizione, una strategia duale finalizzata da un lato a mantenere la solidità del proprio assetto finanziario, in linea con i risultati positivi raggiunti nei prodotti tradizionali, e dall'altro, a continuare lungo il processo di integrazione del proprio portafoglio con attività e investimenti nell'ambito della transizione energetica, in linea anche con gli obiettivi annunciati di riduzione delle emissioni di CO2.
Nell'ambito delle fonti energetiche rinnovabili, in particolare dell'energia eolica a mare, il 2024 ha mostrato lievi segnali di ripresa rispetto all'anno precedente, con l'avviamento di nuovi parchi eolici in Asia ed Europa, e l'assegnazione di nuovi contratti, attraverso le aste nel Regno Unito, sia a progetti fissi che flottanti. Nonostante rimangano alcuni elementi di complessità, come l'integrazione nel sistema di trasmissione elettrica, la mancanza di standardizzazione nel settore e l'evoluzione delle policy a sostegno del settore, in particolare negli Stati Uniti, le prospettive complessive di tale mercato rimangono positive nel medio e lungo termine, guidate dal crescente fabbisogno di energia pulita. Le acquisizioni e il portafoglio
Il portafoglio ordini rappresenta il valore dei contratti pluriennali assegnati al Gruppo ed è aggiornato in funzione delle modifiche contrattuali e degli accordi stipulati con i clienti. Un progetto è incluso nel portafoglio ordini al ricevimento della notifica di aggiudicazione da parte del cliente.



Le acquisizioni di nuovi ordini nel corso del 2024 ammontano a 18.812 milioni di euro (17.659 milioni di euro nel 2023).
Delle acquisizioni complessive, il 76% riguarda l'attività Asset Based Services, il 23% l'attività Energy Carriers e l'1% il Drilling Offshore.
Le acquisizioni all'estero rappresentano il 97% del totale; le acquisizioni di contratti da imprese del Gruppo Eni il 5%. Le acquisizioni della Capogruppo Saipem SpA sono state il 31% di quelle complessive.


| (milioni di euro) | 2024 | 2023 | |||
|---|---|---|---|---|---|
| Importi | % | Importi | % | ||
| Saipem SpA | 5.920 | 31 | 10.093 | 57 | |
| Imprese del Gruppo | 12.892 | 69 | 7.566 | 43 | |
| Totale | 18.812 | 100 | 17.659 | 100 | |
| Asset Based Services | 14.243 | 76 | 11.643 | 66 | |
| Energy Carriers | 4.309 | 23 | 4.784 | 27 | |
| Drilling Offshore | 260 | 1 | 1.232 | 7 | |
| Totale | 18.812 | 100 | 17.659 | 100 | |
| Italia | 587 | 3 | 1.148 | 7 | |
| Estero | 18.225 | 97 | 16.511 | 93 | |
| Totale | 18.812 | 100 | 17.659 | 100 | |
| Gruppo Eni | 900 | 5 | 1.909 | 11 | |
| Terzi | 17.912 | 95 | 15.750 | 89 | |
| Totale | 18.812 | 100 | 17.659 | 100 |
Il portafoglio ordini residuo al 31 dicembre 2024 ammonta a 34.065 milioni di euro (29.802 milioni di euro al 31 dicembre 2023) così suddiviso: 22.470 milioni di euro per l'Asset Based Services, 10.270 milioni di euro per l'Energy Carriers e 1.325 milioni di euro per il Drilling Offshore. Del portafoglio ordine residuo si prevede venga realizzato nel 2025 per un importo pari a 12.092 milioni di euro.
Per quanto riguarda l'articolazione per settori di attività, il 66% del portafoglio ordini residuo è attribuibile all'attività Asset Based Services, il 30% all'attività Energy Carriers e il 4% al Drilling Offshore.
Il 97% degli ordini è da eseguirsi all'estero; quelli verso le imprese del Gruppo Eni rappresentano il 2% del portafoglio totale. La Capogruppo Saipem SpA ha in carico il 42% del portafoglio ordini residuo.
Il portafoglio ordini residuo comprensivo di società non consolidate ammonta a 34.257 milioni di euro (29.892 milioni di euro al 31 dicembre 2023).


| (milioni di euro) | 2024 | 2023 | ||
|---|---|---|---|---|
| Importi | % | Importi | % | |
| Saipem SpA | 14.397 | 42 | 13.849 | 46 |
| Imprese del Gruppo | 19.668 | 58 | 15.953 | 54 |
| Totale | 34.065 | 100 | 29.802 | 100 |
| Asset Based Services | 22.470 | 66 | 16.285 | 54 |
| Energy Carriers | 10.270 | 30 | 11.534 | 39 |
| Drilling Offshore | 1.325 | 4 | 1.983 | 7 |
| Totale | 34.065 | 100 | 29.802 | 100 |
| Italia | 985 | 3 | 1.433 | 5 |
| Estero | 33.080 | 97 | 28.369 | 95 |
| Totale | 34.065 | 100 | 29.802 | 100 |
| Gruppo Eni | 769 | 2 | 1.445 | 5 |
| Terzi | 33.296 | 98 | 28.357 | 95 |
| Totale | 34.065 | 100 | 29.802 | 100 |
| Gli investimenti | ______________________ |
Gli investimenti tecnici effettuati nel 2024 ammontano a 337 milioni di euro (482 milioni di euro nel 2023) e hanno principalmente riguardato le seguenti business line:
In sintesi, gli investimenti del 2024 presentano la seguente articolazione:
| (milioni di euro) | 2024 | 2023 |
|---|---|---|
| Saipem SpA | 27 | 26 |
| Altre imprese del Gruppo | 310 | 456 |
| Totale | 337 | 482 |
| Asset Based Services | 239 | 258 |
| Energy Carriers | 23 | 22 |
| Drilling Offshore | 75 | 202 |
| Totale | 337 | 482 |
Gli investimenti relativi alle singole attività sono descritti nei paragrafi che seguono.
Saipem RELAZIONE Bilancio Bilancio ALLEGATI in breve SULLA GESTIONE consolidato di esercizio
I progetti Engineering & Construction Offshore sono gestiti dalla Business Line Asset Based Services, mentre i progetti del segmento dell'Offshore Wind sono gestiti dalla Business Line Offshore Wind. Le due linee di business operano nello stesso mercato, condividono gli asset, i mezzi e le yard di fabbricazione, e utilizzano le stesse risorse per realizzare i loro progetti. In particolare, il Gruppo gestisce in modo unico e integrato il parco mezzi navali, tenendo conto delle esigenze, delle location operative, dei tempi di intervento e degli obblighi contrattuali delle commesse in corso riferibili (senza distinzione) sia all'Asset Based Services, sia all'Offshore Wind. Di seguito si commentano separatamente i progetti gestiti dalle due business line.

La Business Line Asset Based Services opera nel segmento Offshore con un portafoglio di competenze, asset e servizi che le permettono di coprire un'ampia gamma di tipologie di progetti, tra cui lo sviluppo di campi sottomarini, la posa di condotte (inclusi i grandi diametri) e l'installazione e il sollevamento di strutture offshore. I servizi forniti dalla Business Line coprono l'intera catena del "life of field" in quanto vanno dall'assistenza ai clienti nelle fasi di pre final investment decision fino allo sviluppo dell'investimento, comprendendo le attività di progettazione, realizzazione, installazione, manutenzione e modifica, per arrivare, in ultimo, alla fase di decommissioning.
I servizi sopra citati sono forniti grazie a (i) una flotta di navi con caratteristiche complementari in grado di operare anche in condizioni operative e ambientali complesse, (ii) a una rete di cantieri di fabbricazione e basi logistiche in Nigeria, Angola, Brasile, Indonesia, Guyana, Italia e Arabia Saudita e a (iii) competenze ingegneristiche e di project management derivanti dall'esperienza pluridecennale nel settore. In particolare, al 31 dicembre 2024, la flotta è composta da 17 navi di proprietà e, in coerenza con la strategia asset light della Società, da alcuni mezzi a noleggio a lungo termine. Tra le principali unità della flotta vi sono: la Saipem 7000, impiegata nel segmento dei sollevamenti pesanti e nel decommissioning; la nave posatubi Castorone, utilizzata nella posa di pipeline di grande diametro; la FDS e la FDS 2, impiegate nelle attività di sviluppo dei campi sottomarini; la Saipem Constellation, utilizzata per le attività di field development grazie alle sue capacità di sollevamento e di posa di tubi rigidi e flessibili in modalità reel-lay; la Saipem Endeavour impiegata per la posa e il sollevamento.
La flotta e le strutture di gestione di Asset Based Services inoltre forniscono, come menzionato nel paragrafo precedente, supporto alla Business Line Offshore Wind per le attività nel campo delle energie rinnovabili. La Business Line, al fine di ottimizzare i propri processi produttivi, presta particolare attenzione alle innovazioni tecnologiche, all'automazione e alla digitalizzazione.
Le attività nel segmento Offshore sono perseguite, dal punto di vista organizzativo, attraverso un'unica struttura rivolta al segmento SURF (Subsea, Umbilicals, Risers, Flowlines) e alle Offshore Facilities and Pipeline, con il supporto di una funzione asset dedicata alla gestione delle navi, delle yard e delle basi della business line.
L'attuale contesto è caratterizzato da un prolungato ciclo positivo nei mercati di riferimento per Saipem, in particolare quello dell'Oil&Gas, sostenuto a livello globale dalla crescente necessità di accedere a fonti energetiche sicure e sostenibili.
In ambito offshore si assiste a un trend di crescita degli investimenti, sia in acque profonde (deep water) che in acque di medio-bassa profondità (shallow water), con iniziative rilevanti negli sviluppi di campi Subsea e Conventional (piattaforme offshore e relativi impianti di produzione e trattamento). Nello specifico, nel mercato convenzionale si conferma la resilienza del settore legato alle acque basse del Medio Oriente, con sviluppi in Arabia Saudita volti principalmente al mantenimento della produzione petrolifera nel Paese, e in Qatar ed Emirati Arabi Uniti, spinti dall'espansione delle proprie capacità produttive di gas naturale.
Il mercato degli sviluppi sottomarini, tra quelli ad aver sofferto maggiormente nel periodo post-pandemico, ha ripreso con solidità le attività di sviluppo, con gli operatori petroliferi votati allo sviluppo di unità galleggianti di produzione, stoccaggio e scarico (FPSO) nelle aree dell'Africa Occidentale, con particolare enfasi in Paesi quali Angola, Costa d'Avorio, Nigeria e Congo, e Sud America, nelle aree di Brasile, Guyana e Suriname. Il segmento delle condotte sottomarine (Trunkline), cruciale nel contesto degli approvvigionamenti energetici in particolare tra Europa e Russia, è cresciuto nell'ambito della transizione energetica, grazie agli sviluppi legati al trasporto di CO2 ai siti di stoccaggio in mare.
Il mercato dell'energia eolica a mare ha mostrato nel 2024 lievi segnali di ripresa, con l'avviamento di nuovi parchi eolici in Asia ed Europa e l'assegnazione di nuovi contratti, attraverso le aste nel Regno Unito, sia a progetti fissi che flottanti. Nonostante rimangano alcuni elementi di criticità e complessità, come l'integrazione nel sistema di trasmissione elettrica, la mancanza di standardizzazione nel settore e l'evoluzione delle policy a sostegno dello stesso, in particolare negli Stati Uniti, le prospettive di tale mercato rimangono positive nel medio e lungo termine, guidate dal crescente fabbisogno di energia prodotta da fonti rinnovabili.
Le attività di investimento svolte nel corso del 2024 si sono focalizzate sull'esecuzione di lavori per la rimessa in classe, sull'adeguamento dei mezzi alle normative internazionali e sulle richieste specifiche derivanti dai progetti in portafoglio e dai clienti. Tra le navi oggetto delle attività appena descritte vi sono state principalmente la Saipem Constellation, la Saipem 7000, la Saipem Endeavour e la nave Castoro 10, nonché la nave JSD6000 noleggiata da terzi. Sono state inoltre svolte attività di preparazione e programmazione di interventi di manutenzione e adeguamento che saranno eseguiti nell'esercizio successivo.
__________________________________________________________________________________________________________________
Le acquisizioni più significative nel corso del 2024 sono state:
comprende l'ingegneria, l'approvvigionamento, la fornitura, la costruzione, l'installazione, il precommissioning e l'assistenza per il commissioning e la fase di start-up del pacchetto Subsea Umbilicals, Risers, Flowlines (SURF). Questo comprende l'EPCI di circa 100 chilometri di condotte sottomarine, 90 chilometri di condotte per l'iniezione di acqua e gas, oltre che il trasporto e l'installazione di riser flessibili, ombelicali e strutture associate, a profondità d'acqua comprese tra 100 e 1.100 metri;


Abu Safa, mentre quelle relative al secondo progetto riguardano i programmi di mantenimento della produzione dei giacimenti Berri e Manifa;
• per conto di BP Exploration e un consorzio composto da Saipem Contracting Netherlands BV, BOS Shelf LLC e BOS Shelf International FZCO, un accordo quadro che prevede l'esecuzione di attività offshore nelle acque azere del Mar Caspio impiegando il mezzo navale SCV Khankendi. Le attività comprendono la gestione operativa del mezzo e della fornitura dell'equipaggio, con cui realizzerà le attività a mare per i giacimenti di Shah Deniz e Azeri-Chirag-Gunashli, situati al largo delle coste dell'Azerbaijan. Il consorzio si incaricherà dell'ingegneria, approvvigionamento, costruzione e installazione di infrastrutture sottomarine e dei servizi di life of field.
Di seguito si riportano i principali progetti in esecuzione o completati nel corso del 2024.




- In Turchia, per conto di Turkish Petroleum, sono proseguite le attività nell'ambito del progetto Sakarya 2 che prevede, oltre all'esecuzione di un FEED (front-end engineering and design), l'ingegneria, l'approvvigionamento, la costruzione e l'installazione di una condotta in 2.200 metri di profondità; le operazioni di installazione sono iniziate nel secondo semestre del 2024 con l'impiego della nave Castoro 10 e proseguirà nel 2025 con la nave Castorone.
- In Romania, per conto OMV-Petrom, sono proseguite le attività relative al progetto Neptun il cui scopo del lavoro prevede l'ingegneria, l'approvvigionamento, la costruzione e l'installazione (EPCI) di una piattaforma di trattamento gas a circa 100 metri di profondità, lo sviluppo di due campi sottomarini (con profondità d'acqua comprese tra i 100 e i 1.000 metri), una condotta di gas lunga circa 160 chilometri e un cavo associato in fibra ottica dalla piattaforma fino alla costa. La piattaforma di trattamento del gas sarà costruita nei cantieri del Gruppo in Italia e in Indonesia.

- In Arabia Saudita, per conto di Saudi Aramco, sono proseguite le attività nell'ambito del Long Term Agreement. Con riferimento ai progetti in essere acquisiti negli esercizi precedenti (ante 2024) sono proseguite le attività di ingegneria, approvvigionamento, fabbricazione e sono iniziate le attività di installazione a mare con l'impiego dei mezzi navali Dehe e delle navi Saipem Endeavour e Bautino, oltre a mezzi navali di terze parti. Relativamente ai progetti acquisiti nel corso del 2024, menzionati nella precedente sezione relativa alle acquisizioni, sono iniziate le attività di ingegneria, approvvigionamento e fabbricazione.


- per conto di British Petroleum Berau, sono iniziate le attività relative al progetto Tangguh UCC che comprendono l'ingegneria, l'approvvigionamento, la costruzione e l'installazione di due piattaforme di testa pozzo, di una piattaforma per la reiniezione della CO2 e di circa 90 chilometri di condotte associate.
Di seguito si riportano i principali progetti in esecuzione nel corso del 2024.
Nel Regno Unito, per conto di Neart na Gaoithe, nell'ambito del progetto NnG Offshore Windfarm, sono stati eseguiti alcuni lavori di completamento. La garanzia di buona esecuzione è stata rilasciata ed è stata successivamente emessa quella prevista per il periodo di garanzia attualmente in corso. I certificati di accettazione finale verranno rilasciati alla fine del periodo di garanzia, atteso nel 2030.
In Francia, per conto di Eoliennes Offshore du Calvados (EDF Renewables, Maple Power and Skyborne), nell'ambito del progetto Courseulles, tutti i monopali di fondazione richiesti con le relative strutture di transizione necessarie per supportare i 64 aerogeneratori (WTG) sono pronti e disponibili per l'installazione offshore. È stata completata la perforazione delle prime due posizioni offshore. Successivamente è iniziata l'installazione dei monopali e il lavoro è stato completato alla prima postazione. Nel 2025 l'impianto di perforazione verrà spostato su un nuovo mezzo navale, autosollevante tipo jack-up, noleggiato da terzi.



| Dehe | Nave a posizionamento dinamico per la posa di tubi e sollevamenti pesanti fino a 5.000 tonnellate, in grado di realizzare installazioni in acque profonde fino a 3.000 m di profondità e di posare tubi con capacità di tensionamento fino a 600 tonnellate in configurazione a "S". |
|---|---|
| Normand Maximus | Nave a posizionamento dinamico per la posa di ombelicali e linee flessibili fino a 3.000 metri di profondità dotata di una gru con capacità di ritenuta fino a 900 tonnellate e una torre verticale con una capacità di tensionamento di 550 tonnellate e con la possibilità di posa di condotte rigide. |
| Vole au Vent | Jack-up per il sollevamento e l'installazione di pale eoliche a mare dotato di una gru da 1.500 tonnellate e un'area di stoccaggio a bordo di circa 3.500 metri quadrati in grado di operare fino a 90 metri di profondità e ospitare a bordo fino a 90 persone. |
| JSD6000 | Nave a posizionamento dinamico per la posa di tubazioni in modalità S-Lay e J-Lay e sollevamenti pesanti. Sistema J-Lay con capacità di posa di 1.500 tonnellate e capacità di ritenuta di 2.000 tonnellate per la posa di giunti quadrupli e tripli. Sistema S-Lay con capacità di ritenuta di 900 tonnellate. La JSD6000 è inoltre dotata di una gru heavy-lift completamente girevole con una capacità di 5.200 tonnellate di tiro. |
| GMS Endurance | Nave jack-up a posizionamento dinamico, semovente e autosollevante, con capacità di alloggio per un massimo di 210 persone. Ha una gru da 300 tonnellate ed è in grado di operare in acque profonde fino a 65 metri. |
| Normand Samson | Nave appoggio per attività di costruzione con posizionamento dinamico, con capacità di alloggio per 100 persone e gru da 250 tonnellate con sistema compensato. Dotata di moonpool e due Remote Operated Vehicles (ROV). |

| Saipem 7000 | Nave semisommergibile posatubi autopropulsa a posizionamento dinamico dotata di gru per il sollevamento di strutture fino a 14.000 tonnellate e la posa a "J" di tubazioni a profondità fino a 3.000 metri. |
|---|---|
| Saipem Constellation | Nave a posizionamento dinamico per la posa di condotte rigide o flessibili in modalità reellay in acque ultra-profonde, dotata di una gru con capacità di ritenuta di 3.000 tonnellate e una torre di posa (con capacità di 800 tonnellate) con due tensionatori ciascuno con capacità di 400 tonnellate. |
| Saipem FDS | Nave a posizionamento dinamico per lo sviluppo di giacimenti in acque profonde oltre i 2.000 metri. Dotata di una torre di varo a "J" per la posa di condotte fino a 22 pollici di diametro, capace di varare tubi in quadruplo giunto (stringhe di 52 metri), con capacità di ritenuta fino a 750 tonnellate e dotata di gru con capacità di sollevamento fino a 600 tonnellate. |
| Saipem FDS 2 | Nave a posizionamento dinamico per lo sviluppo di giacimenti in acque profonde, dotata di una torre di varo a "J" con capacità di ritenuta fino a 2.000 tonnellate per la posa di condotte del diametro massimo di 36 pollici, capace di varare tubi in quadruplo giunto (stringhe di 52 metri) fino a 3.000 metri di profondità, in grado di posare con la tecnica a "S" e dotata di gru con capacità di sollevamento fino a 1.000 tonnellate. |
| Castorone | Nave posatubi a posizionamento dinamico in grado di posare con configurazione a "S" attraverso rampa di varo di oltre 120 metri di lunghezza installata a poppa, composta di tre elementi per il varo sia in basse che alte profondità, capacità di tensionamento fino a 750 tonnellate, idonea per la posa di condotte fino a 60 pollici di diametro, con impianti di prefabbricazione a bordo per tubi in doppio e triplo giunto e capacità di stoccaggio a bordo delle stesse. |
| Saipem 3000 | Nave sollevamento autopropulsa, a posizionamento dinamico, monoscafo, con torre di perforazione, idonea per la posa di condotte flessibili e ombelicali in acque profonde fino a 3.000 metri e per sollevamenti pesanti fino a 2.200 tonnellate. |
| Saipem Endeavour | Pontone per il sollevamento di carichi pesanti e la posa (con configurazione a "S") di tubazioni, idoneo per il varo, sia in basse che alte profondità, di tubi in singolo o doppio giunto di diametro fino a 60 pollici, con una capacità di tensionamento fino a 260 tonnellate, dotato di una rampa di varo galleggiante costituita da tre elementi per le alte profondità, una mini rampa con struttura regolabile per le basse profondità e una gru girevole con capacità di 1.100 tonnellate. |
| Castoro 10 | Pontone per la posa e l'interro di condotte fino a 60 pollici di diametro in acque poco profonde. |
| Castoro 12 | Pontone idoneo per l'installazione di condotte fino a 40 pollici di diametro in bassissimo fondale da una profondità minima di 1,4 metri. |
| Bautino 1 | Pontone per scavo dopo varo e reinterro in basso fondale. |
| Castoro XI | Bettolina da trasporto carichi pesanti. |
| Castoro 14 | Bettolina da carico in coperta. |
| S43 | Bettolina da carico in coperta. |
| S44 | Bettolina per varo di piattaforme fino a 30.000 tonnellate. |
| S45 | Bettolina per varo di piattaforme fino a 20.000 tonnellate. |
| S46 | Bettolina da carico in coperta. |
| S47 | Bettolina da carico in coperta. |
Saipem RELAZIONE Bilancio Bilancio ALLEGATI in breve SULLA GESTIONE consolidato di esercizio
I progetti Engineering & Construction Onshore rientrano nella business line Energy Carriers, mentre la business line Sustainable Infrastructures gestisce il segmento delle Infrastrutture Sostenibili. La business line Robotics & Industrialized Solutions, rispondendo alle nuove esigenze del settore energetico, integra le competenze tecniche-operative dedicate allo sviluppo, ingegnerizzazione ed esecuzione di impianti modulari, ripetibili, scalabili, nonché servizi di monitoraggio e manutenzione basati su tecnologie digitali. Di seguito sono esposti separatamente i commenti e i progetti che sono gestiti dalle tre business line.
Nel segmento Engineering & Construction Onshore il Gruppo Saipem focalizza la propria attività prevalentemente sull'esecuzione di progetti di grande complessità dal punto di vista ingegneristico, tecnologico e realizzativo, con un orientamento verso attività in aree complesse, remote e in condizioni ambientali sfidanti.
Saipem è tra i principali operatori a livello internazionale e fornisce una gamma completa di servizi integrati di ingegneria di base e di dettaglio, di approvvigionamento, di project management e di costruzione, rivolgendosi principalmente al mercato dell'Oil&Gas, delle grandi infrastrutture civili e marine e delle attività ambientali.
Nel segmento delle Infrastrutture Sostenibili il Gruppo Saipem è attivo prevalentemente nella progettazione e realizzazione di progetti infrastrutturali complessi, specie in ambito trasportistico, come le linee ferroviarie e in particolare le linee ad Alta Velocità/Alta Capacità, opere complesse dal punto di vista ingegneristico e realizzativo caratterizzate sempre più dall'implementazione di soluzioni digitali e tecnologiche innovative in grado di garantire resilienza ed efficienza energetica e che rispondono ai requisiti della tassonomia europea (principio DNSH "Do No Significant Harm"), il sistema di classificazione delle attività economiche sostenibili da un punto di vista ambientale, in grado di soddisfare gli obiettivi per lo sviluppo sostenibile (SDG) inclusi nell'agenda 2030 delle Nazioni Unite.
Il mercato di riferimento onshore ha registrato nel corso del 2024 un significativo incremento delle attività rispetto al 2023, in particolare nei segmenti upstream (ad esempio, floaters) e midstream (LNG e rigassificazione). La crescita si è distribuita in tutte le aree geografiche, a eccezione della regione russa, con particolare visibilità nelle principali aree di interesse del Gruppo Saipem, come Medio Oriente, Africa, Europa e Asia.


xxCon riferimento alle attività in corso nei diversi mercati, si rafforza la rilevanza dei segmenti midstream e downstream, dove si registrano diversi sviluppi significativi nei settori del gas monetization e dei fertilizzanti
nelle Americhe, in Africa, in Medio Oriente ed Europa e nel settore dell'upstream e della petrolchimica in Medio Oriente e Asia. Il mercato LNG e rigassificazione, in forte sviluppo a valle del conflitto Russia-Ucraina, vede il rilancio delle attività in Medio Oriente e Africa, principali poli di approvvigionamento alternativi al gas russo. In ambito upstream, il mercato ha proseguito la ripresa iniziata nel 2023, in particolare nell'area mediorientale (e.g. Emirati Arabi Uniti, Qatar e Arabia Saudita) . Per il segmento Floaters si confermano volumi di attività significativi in America Latina (Brasile) e Africa.
Con riferimento alle tecnologie low-carbon (idrogeno, biocombustibili, biochimica e CO2 capture), continua ad aumentare la visibilità di nuovi progetti in Europa, Nord Africa, Medio Oriente e Asia.

Nel settore Energy Carriers gli investimenti sostenuti nel 2024 sono relativi all'acquisto e mantenimento di attrezzature.
Le acquisizioni più rilevanti del 2024 sono state le seguenti:
Di seguito si riportano i maggiori e più significativi progetti in esecuzione o completati durante il 2024.

materiali ad esclusione di quanto fornito dal cliente (tubo di linea per le linee in acciaio al carbonio, per le linee di impianto rivestite e relative valvole), nonché la costruzione, il pre-commissioning e l'assistenza al commissioning. Attualmente sono in corso attività per il completamento di alcuni lavori aggiuntivi richiesti dal cliente;
In Oman, per conto di OQ8 (Joint Venture tra OQ e Kuwait Petroleum International), per il progetto di Duqm Refinery Package 3, sono completate le attività di ingegneria, approvvigionamento, costruzione e di commissioning delle aree di stoccaggio ed export bulk material (pet-coke e sulphur) per handover delle opere al cliente. All'inizio del secondo semestre è stato firmato il certificato di accettazione iniziale che dà inizio al periodo di garanzia.
In Israele, per conto di Haifa Group, nell'ambito del progetto Ammonia Plant, contratto che prevede la realizzazione di un'unità di ammonia nel sito di Mishor Rotem, sono state completate le attività di ingegneria e procurement e sono attualmente in corso le attività di costruzione da parte del cliente, con supervisione QA/QC (Quality Assurance/Quality Control) da parte di Saipem.

costruzione (EPC) e il commissioning di quattro centri di perforazione e di un impianto di trattamento da costruire su isole artificiali.
In Indonesia, per conto di BP Berau, in joint venture con PT Tripatra Engineers and Constructors, PT. Tripatra Engineering, PT. Chiyoda International Indonesia, Chiyoda Corp, è stato completato con successo il performance test; è stato consegnato al cliente ed è in produzione il terzo treno LNG del progetto Tangguh LNG Expansion, in Papua Occidentale. Le due unità ausiliarie sono state completate; il cantiere è stato chiuso ed è in corso il periodo di garanzia.
In Australia, per conto di Perdaman Chemicals and Fertilizers, in joint venture con la società locale Clough (partecipata del gruppo WeBuild), sono in fase di completamento le attività di ingegneria e procurement, mentre proseguono le attività di fabbricazione dei moduli e di costruzione al sito per la realizzazione dell'impianto di produzione di urea denominato Burrup Urea Project. Il progetto prevede la realizzazione EPC lump sum di un impianto che avrà a regime una capacità produttiva pari a 6.200 tonnellate/giorno di urea. Il progetto si distingue per gli elevati livelli di efficienza energetica e grado di modularizzazione.
• per conto di TotalEnergies E&P Mozambique Area 1 Ltda (che ha acquisito gli interessi Anadarko nel corso del 2019 per il progetto Mozambique LNG), in joint venture con McDermott Italia e Mirai Engineering Italy, Saipem sta sviluppando il progetto di un impianto LNG che consiste nella realizzazione di due treni di liquefazione del gas naturale, nonché di tutte le necessarie infrastrutture, dei serbatoi di stoccaggio e delle strutture portuali per l'esportazione. Il progetto, su istruzione del cliente TotalEnergies, è tuttora in una fase di sospensione per motivi di forza maggiore. La joint venture d'accordo con il cliente sta proseguendo con attività non oggetto di sospensione. La joint venture continua a cooperare con il cliente per mettere in atto tutte le misure necessarie per preservare il valore del progetto e assicurare una pronta ripartenza dei lavori non appena saranno ripristinate le condizioni di sicurezza necessarie;


• per conto di Mozambique Rovuma Venture (joint venture Exxon, Eni, CNODC), sono state avviate le attività di ingegneria nell'ambito del contratto FEED competitivo per il progetto Rovuma LNG Fase 1, di recente acquisizione, per lo sviluppo iniziale dell'impianto LNG (Midstream), parte del più ampio sviluppo del Mozambique Full Field Development (Mozambique Area 4 offshore fields).
In Canada, per conto di DOW Chemicals, sono in corso su base rimborsabile, servizi di ingegneria di dettaglio e procurement (con l'acquisto dei materiali a carico del cliente) nell'ambito del progetto FS P2Z LP8 Gas Phase per l'esecuzione di un impianto di polietilene nel contesto di un mega-project petrolchimico a emissioni zero nello Stato di Alberta.
In Messico, per conto di Proagro, Saipem ha concluso le attività di modernizzazione per l'impianto Ammoniaca e Urea (2 Treni) di Pajarito a Veracruz per Pro-Agroindustria (società controllata da Pemex).
Negli Stati Uniti d'America, per conto di ExxonMobil, Saipem in joint venture con Kiewit, ha concluso le attività per il contratto FEED competitivo per il progetto ExxonMobil Baytown Blue Hydrogen in Baytown, Texas, che consiste nella realizzazione di un impianto idrogeno 1,030 MSCFD (thousand standard cubic feet per day) e di un impianto Ammonia da 3,000 MTPD (metric tonnes per day) di Blue Ammonia refrigerata.
In Italia, per conto di Eni, a valle del completamento del FEED per una bioraffineria all'interno del complesso industriale nella città di Livorno, sono in corso le attività di ingegneria e procurement. Lo scopo del lavoro prevede la realizzazione di un'unità HVO (Tecnologia Ecofining), su tecnologia UOP/Eni, con capacità di trattare una carica di 10.000 barrels per stream day, e le interconnecting facility per l'integrazione con l'impianto esistente.
Di seguito si riportano i maggiori e più significativi progetti in ambito FPSO e O&M (Operation & Mantenaince) in esecuzione o completati durante il 2024.
Nel segmento "Leased FPSO" nel corso del 2024 ha operato:
• l'unità di proprietà Saipem FPSO Gimboa, per conto di Sonangol P&P, nell'ambito del contratto per le attività per lo sviluppo del giacimento Gimboa, situato al largo delle coste angolane, nel Blocco 4/05 a una profondità d'acqua di 700 metri. La nave è dimensionata per la produzione, trattamento, stoccaggio di 60.000 barili/giorno. Dopo una serie di estensioni della durata contrattuale, il cliente, in seguito all'esaurimento del campo di produzione, ha comunicato che il contratto andrà a scadenza nel corso 2025.
In Mozambico, per conto di Coral FLNG SA (JV di Eni e altri partner), sono in corso i servizi di O&M dell'unità FLNG di Coral, nell'ambito del contratto di otto anni (più uno opzionale).
• proseguono i servizi di O&M delle FPSO Kaombo Norte e Kaombo Sul per la durata complessiva di sette anni più ulteriori sette opzionali;

In Costa d'Avorio proseguono i servizi di O&M della FPSO Firenze, rinominata Baleine, per conto di Eni all'interno del relativo contratto. L'unità opererà per i prossimi dieci anni nell'offshore della Costa d'Avorio.
In Russia per il progetto Arctic LNG 2 GBS (in joint venture con Ronesans – cliente Arctic LNG 2 – scopo del lavoro EPC) non risultano attività residue e la relazione contrattuale con il cliente è prossima a conclusione e attualmente in fase di formalizzazione, in piena conformità con la normativa comunitaria.
In Brasile, per conto di Petróleo Brasileiro (Petrobras), in joint venture con Hanwha Offshore (precedentemente denominata Daewoo Shipbuilding & Marine Engineering (DSME)), sono state completate le attività di ingegneria, procurement e fabbricazione e sono attualmente in corso le attività di integrazione e completamento relative al progetto P79, per la realizzazione di un'unità galleggiante di produzione e stoccaggio (FPSO), per lo sviluppo del campo offshore di Búzios in Brasile.
In Congo, per conto di Eni Congo, sono state completate le attività di ingegneria e procurement e sono attualmente in corso le attività di fabbricazione, integrazione e completamento per il progetto Eni Congo LNG/Scarabeo 5 Conversion. Il progetto prevede la riconversione del jack-up Scarabeo 5 in un'unità galleggiante per la separazione e compressione del gas prodotto nei campi offshore.
Per quanto concerne il settore delle Infrastrutture Sostenibili, Saipem sta focalizzando la propria attività prevalentemente sulle iniziative comprese nel Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR) e nella lista delle opere strategiche per lo sviluppo della mobilità sostenibile, anche grazie alla vasta esperienza accumulata, negli anni, quale leader dei consorzi costituiti per la realizzazione delle linee ferroviarie Alta Velocità/Alta Capacità (AV/AC) Milano-Bologna e Milano-Verona.
Il settore delle Infrastrutture in Italia conferma, in ottica di breve e medio periodo, i segnali positivi relativi ai grandi investimenti derivanti dal PNRR che si ritiene possa fare da traino, nel lungo periodo, a ulteriori sviluppi sia nel settore ferroviario sia della mobilità sostenibile in senso più ampio.
In ottica di medio-lungo periodo l'attenzione della Business Line sarà focalizzata ad ampliare il proprio business anche in segmenti infrastrutturali diversi da quello ferroviario e al di fuori del territorio italiano.


Non si segnalano acquisizioni nel 2024.
Di seguito si riportano i maggiori e più significativi progetti in esecuzione durante il 2024.

• progetto relativo al raddoppio della Piadena-Mantova è stato inserito a seguito di una complessa negoziazione con RFI, nel perimetro del PNRR. Sono state completate le attività di progettazione e la consegna ed avvio delle prime lavorazioni dei tre lotti costruttivi.
I mercati di riferimento della Business Line Robotics & Industrialized Solutions sono caratterizzati principalmente da servizi di robotica subacquea legati all'integrità delle infrastrutture offshore critiche e da tecnologie a supporto della transizione energetica, con particolare riferimento alla cattura delle emissioni di anidride carbonica, alla produzione di idrogeno verde e dei suoi derivati (spesso indicati con Power-to-X) e del riciclo chimico della plastica. La Business Line offre soluzioni modularizzate e industrializzate abilitando un'ampia gamma di nuovi clienti con necessità di ridurre la propria impronta carbonica, anche al di fuori del perimetro tradizionale del Gruppo.
Le attività legate alla transizione energetica risentono della pressione sui prezzi derivante dalla situazione geopolitica e dall'andamento positivo dei tradizionali investimenti Oil&Gas che stanno assorbendo una larga fetta dell'offerta di mercato. Di conseguenza iniziative valutate in passato in condizioni di mercato più favorevoli hanno richiesto e necessiteranno di essere rivalutate alla luce dell'aumento dei costi attuale, con il conseguente ritardo nei tempi della decisione finale di investimento.
Per quanto riguarda il mercato CCUS (Carbon Capture, Utilization and Storage), la Business Line si concentra in particolare sul contesto europeo, grazie a un quadro normativo maturo in grado di favorire lo sviluppo di nuove iniziative. I finanziamenti pubblici a sostegno di queste iniziative sono in forte crescita sia in Europa (Norvegia e Regno Unito, in particolare) che negli Stati Uniti. Il valore delle quote di emissione scambiate sul mercato ETS (Emission Trading System) si è assestato a una media annuale di circa 66 euro per tonnellata di CO2, al di sotto delle precedenti aspettative per il 2024. Questo parametro si identifica come il fattore abilitante per gli investimenti nel contesto della cattura delle emissioni. Inoltre, le recenti direttive europee emanate nell'ambito del programma Fit for 55 (riferite all'obiettivo di riduzione delle emissioni del 55% entro il 2030) hanno introdotto nuovi settori industriali, come quello marittimo, nel mercato delle quote ETS. La definizione dei business case e la potenziale approvazione di nuovi progetti CCUS è supportata anche dal continuo progresso nello sviluppo di hub di stoccaggio dell'anidride carbonica, in particolare nell'area del Mare del Nord.
Nel mercato Power-to-X, comprensivo di una serie di tecnologie che convertono elettricità da fonti rinnovabili in altre forme di energia o prodotti, come prodotti chimici (e.g. metanolo, ammoniaca), idrogeno o carburanti sintetici, vi saranno importanti volumi di incentivi, soprattutto in Europa, a sostegno di un mercato tra i cui obiettivi primari figurano la riduzione dell'impatto in termini di emissioni di gas climalteranti nei cosiddetti settori hard-to-abate, come quelli del trasporto aereo e marittimo, acciaio, cemento, industrie chimiche e di raffinazione. In questo contesto l'idrogeno si propone come elemento in grado di promuovere attività a zero emissioni. Numerosi sono gli investimenti su larga scala anche al di fuori dell'Europa, come nell'area medio-orientale e del Nord America, e l'attuazione di politiche a sostegno del mercato in Paesi come India e Giappone.
Particolare attenzione è rivolta agli sviluppi del mercato del riciclo chimico della plastica, spinto da nuovi e sempre più stringenti quadri normativi, nonché da una crescente attenzione verso una produzione meno impattante della plastica per sostenere la circolarità del settore.
Come nei nuovi settori della transizione energetica, l'impegno della Business Line continua anche nei mercati tradizionali, alla costante ricerca di soluzioni per ridurre la propria impronta di carbonio e raggiungere livelli più elevati di efficienza. In questo contesto Saipem offre ai propri clienti l'utilizzo di soluzioni robotiche autonome avanzate per le ispezioni subacquee, in grado di ridurre significativamente consumi ed emissioni rispetto alle tecnologie tradizionali. Le aree geografiche di maggiore interesse sono quelle del Sud America (Brasile) e del Nord Europa (Norvegia).
Restano al centro dell'attenzione la difesa dell'ambiente e delle strutture critiche, soprattutto quelle subacquee; questi mercati sono diventati più rilevanti a causa dei recenti sviluppi nella transizione energetica e dell'evoluzione della situazione geopolitica.


Le acquisizioni più significative nel corso del 2024 sono state:
Nel 2024 le performance del progetto più grande e significativo nella robotica subacquea restano quelle per la commessa per Equinor, nel giacimento Njord, dove Hydrone-R, un drone per operazioni subacquee, ha raggiunto il record mondiale di residenza sottomarina di 165 giorni di funzionamento continuo, premiato durante la UTC Bergen 2024 e ad oggi portato a oltre 230 giorni. Il ROV Hydrone-W, un robot sottomarino

completamente elettrico e controllabile da terra, ha completato le fasi finali dei test e sarà presto mobilitato sul campo per iniziare le operazioni come da contratto con Equinor. In parallelo si è chiusa la costruzione, qualifica e accettazione del primo ROV del sistema SRV (Subsea Rescue Vehicle) per la marina militare italiana. Proseguono i contratti di readiness per Sircos (sistema di Emergency Pipeline Repair) verso Greenstream e Medgaz, per i quali sono stati rinnovati i relativi contratti long-term, e per OIE (Offset Installation Equipment) verso OSRL.
Nelle soluzioni industrializzate la fase 1 del progetto BEECS Exergy di Stoccolma è stata completata nei tempi previsti consentendo al cliente di partecipare all'asta per la realizzazione dell'impianto.
Il progetto FEED di Rengas in Finlandia, un progetto volto alla produzione di metano verde dalla CO2 catturata e dall'idrogeno verde, è stato completato portando il cliente a selezionare Bluenzyme come prodotto per la cattura della CO2 e abilitandolo nella strutturazione del project financing.
Il progetto pre-FEED, per Copenhagen Infrastructure Partners in Danimarca, volto a definire CapEx e OpEx di un impianto di produzione e-SAF, è stato completato con successo, portando al successivo step di sviluppo del programma di esecuzione.
Il progetto per un tank di ammoniaca verde nel nord Europa è iniziato con grande rapidità raggiungendo un progress dell'ingegneria del 5%, ma è poi stato temporaneamente sospeso su richiesta del cliente per motivi esterni all'esecuzione di Saipem.
Sono stati altresì completate le acquisizioni di quote di partecipazione nel capitale sociale di (i) Prospin per la progettazione e la costruzione di macchine RPB per la separazione della CO2 e (ii) Chempet per la tecnologia di riciclo chimico per depolimerizzazione della plastica e la finalizzazione, con il partner NEL, del prodotto industriale relativo alla produzione di idrogeno verde (IVHY 100).

Al 31 dicembre 2024 la flotta Drilling Offshore di Saipem si compone di quindici mezzi, così suddivisi: sei unità ultra deep-water/deep-water per operazioni fino a circa 3.600 metri di profondità (le drillship: Saipem 12000, Saipem 10000, Santorini e Deep Value Driller e i mezzi semisommergibili: Scarabeo 8 e Scarabeo 9), otto high specification jack-up per operazioni fino a 400 piedi di profondità (Perro Negro 7, Perro Negro 8, Perro Negro 9, Perro Negro 10, Perro Negro 11, Perro Negro 12, Perro Negro 13 e Pioneer) e uno standard jack-up per attività fino a 150 piedi (Perro Negro 4). Tra gli impianti di perforazione citati sono di proprietà di terzi i jack-up: Pioneer, Perro Negro 9, Perro Negro 11, Perro Negro 12, Perro Negro 13 e la drillship Deep Value Driller. Il jack-up Perro Negro 9 è stato restituito alla proprietà nei primi giorni di gennaio 2025.
Saipem RELAZIONE Bilancio Bilancio ALLEGATI in breve SULLA GESTIONE consolidato di esercizio
Nel corso dell'esercizio la flotta Drilling Offshore ha operato in Italia, Norvegia, in Egitto (lato Mar Rosso e lato Mediterraneo), in Africa Occidentale (Angola, Costa d'Avorio e Namibia), in Messico e in Arabia Saudita.
L'esercizio 2024 si è aperto, in continuità con la chiusura del precedente, in un clima di generale ripresa del mercato. All'interno di tale quadro si è tuttavia inserito l'annuncio a fine gennaio 2024 di Saudi Aramco, principale compagnia petrolifera nel settore shallow water, relativo alla revisione del proprio programma di espansione della produzione di petrolio (con un taglio della massima capacità sostenibile da 13 a 12 milioni di barili al giorno). Il cambio di strategia nel Paese ha portato nel settore del Drilling Offshore alla sospensione per un periodo fino a 12 mesi delle attività di circa 30 impianti di perforazione in acque poco profonde, pari indicativamente a un terzo della flotta operante nel Paese sotto contratto con la società saudita. Questo ha portato i contrattisti presenti nel Paese a valutare opportunità alternative in altri mercati, in un contesto caratterizzato da un eccesso di offerta nel segmento shallow water. Nel medio e lungo periodo le previsioni di mercato sono concordi nel descrivere un graduale riassorbimento dell'eccesso di offerta, grazie alla crescita della domanda proveniente da altre nazioni del Medio Oriente (Qatar, Kuwait), del sud-est asiatico e dell'Africa occidentale.
Lo scenario sopra descritto si è tradotto in un parziale rallentamento della fase di ripresa post-pandemica del mercato. Nel segmento shallow water l'eccesso di offerta conseguente alla revisione dei programmi di Saudi Aramco ha portato, oltre che a un indebolimento degli utilizzi, a una progressiva diminuzione delle rate dei contratti assegnati, in particolare nella seconda parte dell'esercizio. Quanto sopra descritto ha gradualmente interessato anche il segmento deep water; gli utilizzi, pur rimanendo su livelli di rilievo, hanno registrato un calo nella seconda parte dell'anno, analogamente alle rate dei contratti assegnati nel periodo. Il parziale rallentamento del mercato è risultato evidente anche nell'attività di tendering da parte dei clienti, con un ridimensionamento dell'assegnazione di nuovi progetti previsti per il 2025, mentre si attende una ripresa a partire dal 2026.
Tra le acquisizioni più significative del 2024 si segnalano:


Durante il 2024 sono state svolte attività che hanno riguardato sia l'esecuzione di lavori finalizzati alla rimessa in classe sia l'adeguamento alle richieste specifiche delle società committenti. Tra gli impianti oggetto di attività di manutenzione e di adeguamento alle specifiche tecniche richieste dai clienti vi sono stati in particolare la piattaforma semisommergibile Scarabeo 9 e il jack-up a noleggio Perro Negro 13. In prossimità della fine dell'esercizio è iniziata l'attività di manutenzione della drillship Saipem 12000 che si prevede concludersi nel primo trimestre del 2025. Sono stati eseguiti lavori di preparazione per l'attività di manutenzione che verranno effettuati nell'esercizio successivo.
Nel corso dell'esercizio la flotta è stata impegnata come segue:
- unità ultra deep water/deep water: la drillship Saipem 12000 ha continuato a operare in Angola per conto di Azule; in corrispondenza della fine dell'anno la nave è arrivata nel cantiere di Port Elizabeth (Sud Africa) per l'avvio delle attività di manutenzione previste; la drillship Saipem 10000 ha continuato a operare in Italia per conto di Eni; la drillship Santorini ha continuato a operare in Egitto per l'avvio di attività per conto di Petrobel e, a partire dal mese di aprile, è stata spostata in Costa d'Avorio per l'esecuzione di attività per conto di Eni;

inoltre, a partire da ottobre, la nave è stata operativa in Namibia per conto di Galp; la drillship Deep Value Driller ha continuato a operare in Costa d'Avorio nell'ambito di un contratto con Eni; il semisommergibile Scarabeo 9 ha completato l'attività di manutenzione e dal mese di marzo ha iniziato a operare in Egitto per conto di Burullus; il semisommergibile Scarabeo 8 ha continuato a operare in Norvegia per conto di AkerBP;
- high specification jack-up: le unità Perro Negro 7, Perro Negro 8 e Perro Negro 11 hanno continuato a operare per conto di Saudi Aramco nell'offshore dell'Arabia Saudita; nel corso dell'esercizio sono state inoltre avviate le attività delle unità Perro Negro 12 e Perro Negro 13 nell'ambito di contratti pluriennali con Saudi Aramco acquisiti in precedenza; gli impianti Perro Negro 9 e Perro Negro 10 hanno continuato a operare rispettivamente fino a maggio e aprile; successivamente alla decisione del cliente di sospendere le attività, gli impianti sono stati posti in stacking; il Perro Negro 10 è stato quindi avviato alla preparazione per attività da svolgere nel 2025 in Messico acquisite durante l'esercizio, mentre il Perro Negro 9 è stato restituito alla proprietà nel primi giorni di gennaio 2025; l'unità Pioneer ha continuato a operare per conto di Eni in Messico; - standard jack-up: il Perro Negro 4 ha continuato a operare nel Mar Rosso per conto di Petrobel.
L'utilizzo dei principali mezzi navali durante l'esercizio 2024 è stato il seguente:
| 31 dicembre 2024 | |||
|---|---|---|---|
| Mezzo navale | (N. giorni) | venduti | non operativi |
| Piattaforma semisommergibile Scarabeo 8 | 366 | ||
| Piattaforma semisommergibile Scarabeo 9 (1) | 339 | 27 | |
| Nave di perforazione Saipem 10000 | 366 | ||
| Nave di perforazione Saipem 12000 (1) | 351 | 15 | |
| Nave di perforazione Santorini | 366 | ||
| Nave di Perforazione Deep Value Driller (*) | 366 | ||
| Jack-up Pioneer (*) | 366 | ||
| Jack-up Perro Negro 4 (1) | 345 | 21 | |
| Jack-up Perro Negro 7 | 366 | ||
| Jack-up Perro Negro 8 | 366 | ||
| Jack-up Perro Negro 10 (2) | 118 | 248 | |
| Jack-up Perro Negro 9 (2) (*) | 147 | 219 | |
| Jack-up Perro Negro 11 (*) | 366 | ||
| Jack-up Perro Negro 12 (1) (*) | 359 | 7 | |
| Jack-up Perro Negro 13 (1) (*) | 240 | 126 |
(1) Giorni in cui il mezzo è stato interessato da lavori di rimessa in classe e/o approntamento.
(2) Giorni in cui il mezzo è stato in stacking in seguito alla temporanea sospensione delle attività richieste dal cliente Saudi Aramco. (*) Mezzo noleggiato da terzi.
COMMENTO AI RISULTATI ECONOMICO-FINANZIARI
L'informativa al mercato, secondo quanto previsto dall'IFRS 8, è declinata secondo i seguenti segmenti di reporting:
Saipem RELAZIONE Bilancio Bilancio ALLEGATI in breve SULLA GESTIONE consolidato di esercizio
I settori operativi aggregati nei segmenti di reporting esposti sopra hanno caratteristiche economiche similari; inoltre, i settori Offshore Wind, Sustainable Infrastructures e Robotics & Industrialized Solutions non hanno, allo stato attuale, rilevanza tale da renderli oggetto di informativa separata in linea con quanto previsto dall'IFRS 8. Nelle Discontinued operations sono rilevate le attività residuali, in Argentina, Kazakhstan e Romania, del business Drilling Onshore (DRON), il cui trasferimento è stato completato il 30 giugno 2024.
| (milioni di euro) | Esercizio 2024 |
Esercizio 2023 |
Var. % |
|---|---|---|---|
| Ricavi della gestione caratteristica | 14.549 | 11.874 | 22,5 |
| Altri ricavi e proventi | 3 | 23 | |
| Acquisti, prestazioni di servizi e costi diversi | (11.160) | (9.236) | |
| Riprese di valore (svalutazioni) nette di crediti commerciali e altri crediti | (5) | 1 | |
| Costo del lavoro | (2.058) | (1.736) | |
| Margine operativo lordo (EBITDA) | 1.329 | 926 | 43,5 |
| Ammortamenti e svalutazioni | (723) | (489) | |
| Risultato operativo (EBIT) | 606 | 437 | 38,7 |
| Proventi (oneri) finanziari netti | (85) | (167) | |
| Proventi (oneri) netti su partecipazioni | (25) | 60 | |
| Risultato prima delle imposte | 496 | 330 | 50,3 |
| Imposte sul reddito | (190) | (145) | |
| Risultato prima degli interessi di terzi azionisti | 306 | 185 | 65,4 |
| Risultato di competenza di terzi azionisti | - | - | |
| Utile (perdita) dell'esercizio - Continuing operations | 306 | 185 | 65,4 |
| Utile (perdita) dell'esercizio - Discontinued operations | - | (6) | |
| Utile (perdita) dell'esercizio | 306 | 179 | 70,9 |
(*) I risultati del settore Drilling Onshore, dismesso al 30 giugno 2024, sono stati rilevati come discontinued operations secondo i criteri di cui all'IFRS 5.
I volumi dei ricavi realizzati e la redditività a essi associata non sono lineari nel tempo, dipendendo tra l'altro, oltre che dall'andamento del mercato, da fattori climatici e dalla programmazione dei singoli lavori nelle attività Engineering & Construction, nonché dalle tempistiche di scadenze e rinegoziazioni dei contratti nelle attività drilling.
I ricavi della gestione caratteristica realizzati nel corso del 2024 ammontano a 14.549 milioni di euro.


Il margine operativo lordo (EBITDA) è positivo per 1.329 milioni di euro. Gli ammortamenti e le svalutazioni delle immobilizzazioni materiali, immateriali e del diritto d'uso dei beni in leasing sono pari a 723 milioni di euro. Il risultato operativo (EBIT) conseguito nel 2024 è positivo per 606 milioni di euro.
I principali scostamenti, relativi alle voci di conto economico di cui sopra, sono dettagliati di seguito nell'analisi per settore di attività.
Il saldo proventi (oneri) finanziari netti è negativo per 85 milioni di euro, in diminuzione di 82 milioni di euro, per effetto di maggiori proventi finanziari determinati dal livello più elevato di liquidità investita rispetto al 2023, da minori oneri per differenze cambio e da minori costi di copertura.
Il saldo proventi (oneri) netti su partecipazioni è negativo per 25 milioni di euro, in riduzione di 85 milioni di euro principalmente per effetto dei risultati negativi di un progetto eseguito da una società valutata al patrimonio netto.
Il risultato prima delle imposte evidenzia un utile di 496 milioni di euro. Le imposte sul reddito sono pari a 190 milioni di euro rispetto ai 145 milioni di euro del 2023 per effetto dell'aumento della base imponibile.
Il risultato netto - Continuing operations registra un utile di 306 milioni di euro (utile di 185 milioni di euro nel 2023). Come nell'esercizio 2023, nell'esercizio non sono stati rilevati oneri non ricorrenti.
Nel 2024 il business Drilling Onshore Discontinued operations ha registrato ricavi per 13 milioni di euro (99 milioni di euro nel 2023) e un EBITDA negativo per 1 milione di euro (negativo per 6 milioni di euro nel 2023), a cui si aggiunge una plusvalenza pari a 1 milione di euro che porta il risultato netto - Discontinued operations a zero (negativo per 6 milioni di euro nel 2023).
Il risultato netto registra un utile di 306 milioni di euro (utile di 179 milioni di euro nel 2023).
| (milioni di euro) | Esercizio 2024 |
Esercizio 2023 |
Var. % |
|---|---|---|---|
| Ricavi della gestione caratteristica | 14.549 | 11.874 | 22,5 |
| Costi della produzione | (13.448) | (11.032) | |
| Costi di inattività | (190) | (108) | |
| Costi commerciali | (103) | (124) | |
| Costi di ricerca e sviluppo | (33) | (32) | |
| Proventi (oneri) diversi operativi netti | (2) | 19 | |
| Spese generali | (167) | (160) | |
| Risultato operativo (EBIT) adjusted | 606 | 437 | 38,7 |
Il Gruppo Saipem ha conseguito nel 2024 ricavi della gestione caratteristica per 14.549 milioni di euro, con un incremento di 2.675 milioni di euro in crescita del 22,5% rispetto al 2023.
I costi della produzione, che comprendono i costi diretti delle commesse di vendita e gli ammortamenti dei mezzi e attrezzature impiegati, ammontano complessivamente a 13.448 milioni di euro, con un incremento di 2.416 milioni di euro rispetto al 2023, in linea con i maggiori volumi.
I costi di inattività registrano un incremento di 82 milioni di euro rispetto al 2023 che beneficiava della quasi piena operatività della flotta offshore. I costi commerciali, pari a 103 milioni di euro, sono diminuiti di 21 milioni di euro rispetto al 2023, le spese di ricerca e sviluppo rilevate tra i costi di gestione, pari a 33 milioni di euro, e le spese generali, pari a 167 milioni di euro, risultano pressoché in linea con il 2023.


| (milioni di euro) | Esercizio 2024 |
Esercizio 2023 |
|---|---|---|
| Ricavi della gestione caratteristica | 8.058 | 6.069 |
| Costo del venduto | (7.104) | (5.455) |
| Margine operativo lordo (EBITDA) adjusted | 954 | 614 |
| Ammortamenti | (496) | (313) |
| Risultato operativo (EBIT) adjusted | 458 | 301 |
| Svalutazioni e oneri di riorganizzazione | - | - |
| Risultato operativo (EBIT) | 458 | 301 |
I ricavi del 2024 ammontano a 8.058 milioni di euro e registrano un incremento del 32,8% rispetto al 2023, riconducibile principalmente ai maggiori volumi sviluppati in Medio Oriente, in Africa Sub-Sahariana, in Europa e nell'area Asia-Pacifico.
Il costo del venduto, pari a 7.104 milioni di euro, registra un incremento di 1.649 milioni di euro, in coerenza con i maggiori volumi.
Il margine operativo lordo (EBITDA) adjusted del 2024 ammonta a 954 milioni di euro, pari all'11,8% dei ricavi rispetto ai 614 milioni di euro del 2023, pari al 10,1% dei ricavi.
Gli ammortamenti pari a 496 milioni di euro, registrano un incremento di 183 milioni di euro rispetto al 2023, per effetto dell'entrata in operatività dei mezzi navali a noleggio necessari per l'esecuzione dei progetti.
Il risultato operativo (EBIT) del 2024 è positivo per 458 milioni di euro (301 milioni di euro nel 2023).
| (milioni di euro) | Esercizio 2024 |
Esercizio 2023 |
|---|---|---|
| Ricavi della gestione caratteristica | 5.573 | 5.062 |
| Costo del venduto | (5.533) | (5.051) |
| Margine operativo lordo (EBITDA) adjusted | 40 | 11 |
| Ammortamenti | (72) | (53) |
| Risultato operativo (EBIT) adjusted | (32) | (42) |
| Svalutazioni e oneri di riorganizzazione | - | - |
| Risultato operativo (EBIT) | (32) | (42) |
I ricavi del 2024 ammontano a 5.573 milioni di euro e registrano un aumento del 10,1% rispetto al 2023, per effetto dei maggiori volumi sviluppati nell'area in Medio Oriente, in Africa Sub-Sahariana e in Italia.
Il costo del venduto, pari a 5.533 milioni di euro, registra un incremento di 482 milioni di euro rispetto al 2023, in coerenza con i maggiori volumi.
Il margine operativo lordo (EBITDA) adjusted del 2024 è positivo per 40 milioni di euro, pari allo 0,7% dei ricavi, rispetto agli 11 milioni di euro del 2023, pari allo 0,2% dei ricavi.
Gli ammortamenti risultano pari a 72 milioni di euro, in aumento di 19 milioni di euro rispetto al 2023, per effetto dell'entrata in operatività delle navi alloggio noleggiate per l'esecuzione del progetto Hail and Ghasha negli Emirati Arabi Uniti.
Il risultato operativo (EBIT) del 2024 è negativo per 32 milioni di euro (negativo per 42 milioni di euro nel 2023).


| (milioni di euro) | Esercizio 2024 |
Esercizio 2023 |
|---|---|---|
| Ricavi della gestione caratteristica | 918 | 743 |
| Costo del venduto | (583) | (442) |
| Margine operativo lordo (EBITDA) adjusted | 335 | 301 |
| Ammortamenti | (155) | (123) |
| Risultato operativo (EBIT) adjusted | 180 | 178 |
| Svalutazioni e oneri di riorganizzazione | - | - |
| Risultato operativo (EBIT) | 180 | 178 |
I ricavi del 2024 ammontano a 918 milioni di euro, in aumento del 23,6% rispetto al 2023, grazie al contributo della nave di perforazione Deep Value Driller e dei jack-up Perro Negro 12 e Perro Negro 13, entrati in operatività nel corso dell'esercizio 2024. Il miglioramento è stato in parte compensato dal minor contributo dei jack-up Perro Negro 9 e Perro Negro 10, inattivi per buona parte dell'esercizio, rispetto al 2023.
Il costo del venduto, pari a 583 milioni di euro, registra un incremento di 141 milioni di euro rispetto al 2023 e risente dell'incremento dell'inattività commentata in precedenza.
Il margine operativo lordo (EBITDA) adjusted del 2024 ammonta a 335 milioni di euro, pari al 36,5% dei ricavi, rispetto ai 301 milioni di euro del 2023, pari al 40,5%; in particolare la riduzione della marginalità è ascrivibile ai maggiori costi sostenuti per l'approntamento dei nuovi mezzi entrati in operatività nel corso del 2024, nonché alla temporanea sospensione delle attività su alcuni mezzi richiesta dal cliente Saudi Aramco.
Gli ammortamenti ammontano a 155 milioni di euro, in aumento di 32 milioni di euro rispetto al 2023, principalmente per effetto dell'entrata in operatività dei nuovi mezzi in leasing, sui quali sono stati effettuati investimenti per renderli adatti alle specifiche richieste dai clienti per l'esecuzione delle commesse.
Il risultato operativo (EBIT) del 2024 registra un utile di 180 milioni di euro (178 milioni di euro nel 2023).


Lo schema di stato patrimoniale riclassificato aggrega i valori attivi e passivi dello schema obbligatorio secondo il criterio della funzionalità alla gestione dell'impresa considerata suddivisa convenzionalmente nelle tre funzioni fondamentali: l'investimento, l'esercizio, il finanziamento.
Il management ritiene che lo schema proposto rappresenti un'utile informativa per l'investitore perché consente di individuare le fonti delle risorse finanziarie (mezzi propri e di terzi) e gli impieghi delle stesse nel capitale immobilizzato e in quello di periodo.
| (milioni di euro) | 31.12.2024 | 31.12.2023 |
|---|---|---|
| Immobili, impianti e macchinari | 2.844 | 2.960 |
| Diritto d'utilizzo di attività in leasing | 630 | 428 |
| Attività immateriali nette | 668 | 666 |
| 4.142 | 4.054 | |
| - Asset Based Services | 2.727 | 2.635 |
| - Energy Carriers | 522 | 501 |
| - Drilling | 893 | 918 |
| Partecipazioni | (14) | 162 |
| Capitale immobilizzato | 4.128 | 4.216 |
| Capitale di esercizio netto | (1.508) | (1.366) |
| Fondo per benefici ai dipendenti | (208) | (193) |
| Attività (passività) destinate alla vendita | 89 | - |
| Capitale investito netto | 2.501 | 2.657 |
| Patrimonio netto | 2.524 | 2.394 |
| Capitale e riserve di terzi | - | 2 |
| Indebitamento finanziario netto ante lease liability IFRS 16 | (683) | (216) |
| Passività finanziarie beni in leasing | 660 | 477 |
| Indebitamento finanziario netto | (23) | 261 |
| Coperture | 2.501 | 2.657 |
| Leverage ante IFRS 16 (indebitamento/patrimonio netto + capitale di terzi) |
(0,27) | (0,09) |
| Leverage post IFRS 16 (indebitamento/patrimonio netto + capitale di terzi) |
(0,01) | 0,11 |
| N. azioni emesse e sottoscritte | 1.995.558.791 | 1.995.558.791 |
(1) Per la riconduzione allo schema obbligatorio v. il paragrafo "Riconduzione degli schemi di bilancio riclassificati utilizzati nella relazione sulla gestione a quelli obbligatori" a pag. 120.
Lo schema dello stato patrimoniale riclassificato è utilizzato dal management per il calcolo dei principali indici finanziari di redditività del capitale investito (ROACE) e di solidità/equilibrio della struttura finanziaria (leverage). Il capitale immobilizzato si attesta al 31 dicembre 2024 a 4.128 milioni di euro, con una diminuzione di 88 milioni di euro rispetto al 31 dicembre 2023. La riduzione deriva dall'effetto positivo dell'aumento del diritto di utilizzo dei beni in leasing per 431 milioni di euro e da investimenti in immobilizzazioni materiali, immateriali e partecipazioni per 343 milioni di euro, più che compensato da ammortamenti per 723 milioni di euro, dividendi per 55 milioni di euro, dalla variazione negativa delle partecipazioni valutate al patrimonio netto per 43 milioni di euro, disinvestimenti e write-off per 32 milioni di euro, nonché dall'effetto netto negativo derivante principalmente dalla conversione dei bilanci espressi in moneta estera e da altre variazioni per 9 milioni di euro. Il capitale di esercizio netto diminuisce di 142 milioni di euro, passando da un saldo negativo di 1.366 milioni di euro al 31 dicembre 2023 a un saldo negativo di 1.508 milioni di euro al 31 dicembre 2024. La riduzione è da
ricondurre principalmente al miglioramento del capitale circolante netto per un ammontare pari a 208 milioni di euro, in parte compensato dalla variazione dei fondi per rischi e oneri per 66 milioni di euro, principalmente per l'utilizzo dei fondi accantonati per le commesse oggetto di backlog review nei precedenti esercizi.
Il fondo per benefici ai dipendenti ammonta a 208 milioni di euro, in aumento rispetto al 31 dicembre 2023 di 15 milioni di euro, correlata all'effetto degli accantonamenti di periodo.
Le attività (passività) destinate alla vendita si attestano al 31 dicembre 2024 a 89 milioni di euro, principalmente riferite alla vendita della partecipazione detenuta da Saipem in KCA Deutag.
A seguito di quanto prima analizzato, il capitale investito netto diminuisce di 156 milioni di euro, attestandosi, al 31 dicembre 2024, a 2.501 milioni di euro, rispetto a 2.657 milioni di euro al 31 dicembre 2023.
Il patrimonio netto, compresa la quota attribuibile alle minoranze, al 31 dicembre 2024 ammonta a 2.524 milioni di euro, in aumento di 128 milioni di euro rispetto al 31 dicembre 2023. L'aumento è riconducibile principalmente all'effetto positivo del risultato netto del periodo per 306 milioni di euro a cui si aggiunge l'effetto positivo sul patrimonio netto derivante dalla conversione dei bilanci espressi in moneta estera e da altre variazioni per 33 milioni di euro. L'incremento è in parte compensato dall'effetto negativo della variazione della valutazione al fair value degli strumenti derivati di copertura del rischio di cambio e commodity per 144 milioni di euro, dall'impatto dell'acquisto di azioni proprie nel periodo per un ammontare pari a 65 milioni di euro e dalla riduzione del capitale di terzi, in seguito all'acquisto di una quota di minoranza, per 2 milioni di euro.
La posizione finanziaria netta pre-IFRS 16 al 31 dicembre 2024 è positiva per 683 milioni di euro. La posizione finanziaria netta comprensiva della lease liability IFRS 16, pari a 660 milioni di euro, è positiva per 23 milioni di euro.
Il debito lordo al 31 dicembre 2024 ante effetti lease liability IFRS 16 ammonta a 2.184 milioni di euro, la liquidità a 2.867 milioni di euro, di cui liquidità disponibile per 1.688 milioni di euro.
| (milioni di euro) | 31.12.2024 | 31.12.2023 |
|---|---|---|
| Crediti verso altri finanziatori esigibili a lungo termine | - | (1) |
| Debiti verso banche esigibili a lungo termine | 75 | 374 |
| Debiti obbligazionari e verso altri finanziatori esigibili a lungo termine | 1.667 | 1.794 |
| Indebitamento finanziario netto a lungo termine | 1.742 | 2.167 |
| Disponibilità liquide ed equivalenti | (2.158) | (2.136) |
| Attività finanziarie valutate al fair value con effetti a conto economico | (47) | - |
| Attività finanziarie valutate al fair value con effetti a OCI | (338) | (86) |
| Crediti verso altri finanziatori esigibili a breve termine | (324) | (386) |
| Debiti verso banche esigibili a breve termine | 122 | 159 |
| Debiti obbligazionari e verso altri finanziatori esigibili a breve termine | 320 | 66 |
| Indebitamento finanziario netto (disponibilità finanziarie) a breve termine | (2.425) | (2.383) |
| Indebitamento finanziario netto (disponibilità finanziarie) ante IFRS 16 | (683) | (216) |
| Passività nette per leasing correnti | 271 | 201 |
| Passività nette per leasing non correnti | 389 | 276 |
| Indebitamento finanziario netto (disponibilità finanziarie) | (23) | 261 |
La voce disponibilità liquide ed equivalenti include: (i) disponibilità liquide pari a 619 milioni di euro su conti correnti di progetti eseguiti in partnership o in joint venture; (ii) disponibilità liquide pari a 123 milioni di euro su conti correnti denominati in valute soggette a restrizioni sulla movimentazione e/o sulla convertibilità; (iii) disponibilità liquide pari a 3 milioni di euro su conti correnti bloccati o soggetti a vincoli, per un totale complessivo di 745 milioni di euro.
Per l'informativa sull'indebitamento finanziario netto richiesto da Consob, comunicazione n. 5/21 del 29 aprile 2021, si veda la nota 26 "Analisi dell'indebitamento finanziario netto".

| (milioni di euro) | 2024 | 2023 |
|---|---|---|
| Utile (perdita) dell'esercizio | 306 | 179 |
| Altre componenti del conto economico complessivo | ||
| Componenti non riclassificabili a conto economico: | - | (8) |
| - rivalutazioni di piani a benefici definiti per i dipendenti | 1 | (10) |
| - variazione fair value partecipazioni con effetti a OCI - quota di pertinenza delle "altre componenti del conto economico complessivo" delle partecipazioni valutate secondo il metodo del patrimonio netto afferenti rivalutazioni di piani a benefici definiti |
- (1) |
- (1) |
| - effetto fiscale relativo alle componenti non riclassificabili | - | 3 |
| Componenti riclassificabili a conto economico: | (124) | 66 |
| - variazione del fair value derivati di copertura cash flow hedge | (165) | 124 |
| - variazione fair value delle attività finanziarie, diverse dalle partecipazioni, con effetti a OCI | 1 | 3 |
| - differenze di cambio da conversione dei bilanci in moneta diversa dall'euro | 16 | (31) |
| - quota di pertinenza delle "altre componenti del conto economico complessivo" delle partecipazioni valutate secondo il metodo del patrimonio netto |
(1) | - |
| - effetto fiscale relativo alle componenti riclassificabili | 25 | (30) |
| Totale altre componenti del conto economico complessivo | (124) | 58 |
| Totale utile (perdita) complessivo dell'esercizio | 182 | 237 |
| Di competenza: | ||
| - Gruppo Saipem | 182 | 238 |
| - terzi azionisti | - | (1) |
| (milioni di euro) | |
|---|---|
| Patrimonio netto comprese interessenze di terzi azionisti al 1° gennaio 2024 | 2.396 |
| Totale risultato complessivo del periodo | 182 |
| Dividendi distribuiti agli azionisti Saipem | - |
| Dividendi distribuiti dalle altre società consolidate | - |
| Cessione (acquisto) di azioni proprie | (65) |
| Variazione interessenze di terzi | (2) |
| Aumento di capitale al netto di oneri | - |
| Rilevazione fair value da piani di incentivazione | 13 |
| Altre variazioni | - |
| Totale variazioni | 128 |
| Patrimonio netto comprese interessenze di terzi azionisti al 31 dicembre 2024 | 2.524 |
| Di competenza: | |
| - Gruppo Saipem | 2.524 |
| - terzi azionisti | - |

| Patrimonio netto | Utile (perdita) dell'esercizio | |||
|---|---|---|---|---|
| (milioni di euro) | 31.12.2024 | 31.12.2023 | 31.12.2024 | 31.12.2023 |
| Come da bilancio di Saipem SpA | 2.573 | 2.395 | 279 | 107 |
| Eccedenza dei patrimoni netti dei bilanci comprensivi dei risultati di esercizio, rispetto ai valori di carico delle partecipazioni in imprese consolidate |
(536) | (518) | (359) | 36 |
| Rettifiche di consolidamento, al netto dell'effetto fiscale, per: - differenza tra prezzo di acquisto e corrispondente patrimonio netto contabile |
691 | 694 | (3) | (23) |
| - eliminazione di utili (perdite) infragruppo non realizzati | (145) | (163) | 21 | 25 |
| - altre rettifiche | (59) | (12) | 368 | 34 |
| Totale patrimonio netto | 2.524 | 2.396 | 306 | 179 |
| Capitale e riserve di terzi | - | (2) | - | - |
| Come da bilancio consolidato | 2.524 | 2.394 | 306 | 179 |
La voce "Altre rettifiche" include prevalentemente gli effetti delle: (i) scritture di consolidato finalizzate ad allineare la marginalità di commesse che insistono su più società del Gruppo i cui singoli avanzamenti possono non avere uno sviluppo economico-temporale omogeneo all'andamento del progress di commessa consolidata; (ii) scritture necessarie per allineare a livello consolidato eventuali svalutazioni derivanti da test di impairment.
Lo schema del rendiconto finanziario riclassificato è la sintesi dello schema obbligatorio al fine di consentire il collegamento tra il rendiconto finanziario che esprime la variazione delle disponibilità liquide tra inizio e fine periodo dello schema obbligatorio e la variazione dell'indebitamento finanziario netto tra inizio e fine periodo dello schema riclassificato. La misura che consente tale collegamento è il "free cash flow", cioè l'avanzo o il deficit di cassa che residua dopo il finanziamento degli investimenti. Il free cash flow chiude alternativamente: (i) sulla variazione di cassa di periodo, dopo che sono aggiunti/sottratti i flussi di cassa relativi ai debiti/attivi finanziari (accensioni/rimborsi di crediti/debiti finanziari), ai rimborsi di passività per beni in leasing, al capitale proprio (pagamento di dividendi/acquisto netto di azioni proprie/apporti di capitale), nonché gli effetti sulle disponibilità liquide ed equivalenti delle variazioni dell'area di consolidamento e delle differenze cambio da conversione; (ii) sulla variazione dell'indebitamento finanziario netto di periodo, dopo che sono stati aggiunti/sottratti i flussi relativi al capitale proprio, nonché gli effetti sull'indebitamento finanziario netto dei rimborsi delle passività per beni in leasing e delle variazioni dell'area di consolidamento e delle differenze di cambio da conversione.

| (milioni di euro) | 2024 | 2023 |
|---|---|---|
| Utile (perdita) dell'esercizio di Gruppo - Continuing operations | 306 | 185 |
| Utile (perdita) dell'esercizio di Gruppo - Discontinued operations | - | (6) |
| Risultato dell'esercizio di terzi azionisti | - | - |
| a rettifica: | - | |
| Ammortamenti e altri componenti non monetari | 806 | 413 |
| (Plusvalenze) minusvalenze nette su cessioni e radiazioni di attività e business | (18) | 34 |
| Dividendi, interessi e imposte | 283 | 252 |
| Flusso di cassa del risultato operativo prima della variazione del capitale di esercizio | 1.377 | 884 |
| Variazione del capitale dell'esercizio relativo alla gestione | (56) | (134) |
| Dividendi incassati, imposte pagate, interessi pagati e incassati | (260) | (164) |
| Flusso di cassa netto da attività operativa - Continuing operations | 1.061 | 586 |
| Flusso di cassa netto da attività operativa - Discontinued operations | - | - |
| Flusso di cassa netto da attività operativa | 1.061 | 586 |
| Investimenti tecnici - Continuing operations | (337) | (482) |
| Investimenti tecnici - Discontinued operations | - | - |
| Investimenti in partecipazioni, imprese consolidate e rami d'azienda | (6) | (1) |
| Dismissioni e cessioni parziali di partecipazioni consolidate, rami d'azienda e attività materiali | 39 | 145 |
| Altre variazioni relative all'attività di investimento | - | - |
| Free cash flow | 757 | 248 |
| Investimenti e disinvestimenti di attività finanziarie non strumentali all'attività operativa | (238) | 163 |
| Variazione debiti finanziari a breve e lungo termine | (212) | (235) |
| Rimborsi di passività per beni di leasing | (252) | (119) |
| Cessione (acquisto) di azioni proprie | (65) | - |
| Flusso di cassa del capitale proprio | (2) | - |
| Variazione netta del prestito obbligazionario convertibile | (13) | 72 |
| Variazioni area di consolidamento e differenze di cambio sulle disponibilità | 47 | (45) |
| FLUSSO DI CASSA NETTO DELL'ESERCIZIO | 22 | 84 |
| Free cash flow | 757 | 248 |
| Rimborsi di passività per beni di leasing | (252) | (119) |
| Cessione (acquisto) di azioni proprie | (65) | - |
| Flusso di cassa del capitale proprio | (2) | - |
| Variazione netta del prestito obbligazionario convertibile | (13) | 72 |
| Differenze di cambio sull'indebitamento finanziario netto e altre variazioni | 42 | (41) |
| VARIAZIONE DELL'INDEBITAMENTO FINANZIARIO NETTO ANTE PASSIVITÀ PER LEASING | 467 | 160 |
| Accensioni/chiusure di periodo | (412) | (286) |
| Rimborsi di passività per beni in leasing | 252 | 119 |
| Differenze cambio e altre variazioni | (23) | 10 |
| Variazione passività per beni in leasing | (183) | (157) |
| VARIAZIONE DELL'INDEBITAMENTO FINANZIARIO NETTO | 284 | 3 |
(1) Per la riconduzione allo schema obbligatorio v. il paragrafo "Riconduzione degli schemi di bilancio riclassificati utilizzati nella relazione sulla gestione a quelli obbligatori" a pag. 120.
Il flusso di cassa netto da attività operativa - Continuing operations positivo per 1.061 milioni di euro al netto del flusso negativo degli investimenti tecnici netti e degli investimenti in partecipazioni, imprese consolidate e rami d'azienda pari a 343 milioni di euro e del flusso positivo delle dismissioni e cessioni parziali



di partecipazioni consolidate, rami d'azienda e attività materiali pari a 39 milioni di euro ha generato un free cash flow positivo per 757 milioni di euro.
I rimborsi di passività per beni di leasing hanno generato un effetto negativo per 252 milioni di euro. La differenza di cambio dell'indebitamento finanziario netto e altre variazioni hanno generato un effetto positivo per 42 milioni di euro.
Pertanto, l'indebitamento finanziario netto ante passività per beni in leasing ha subìto una variazione positiva di 467 milioni di euro.
La variazione delle passività per beni in leasing hanno generato un effetto complessivo negativo pari a 183 milioni di euro, dovuto all'effetto netto negativo tra le nuove accensioni e le chiusure dei contratti nel periodo per 412 milioni di euro, ai rimborsi di passività per beni in leasing per 252 milioni di euro e a differenze cambio e altre variazioni per un totale negativo di 23 milioni di euro.
Il flusso di cassa del risultato operativo prima della variazione del capitale di periodo - Continuing operations, positivo per 1.377 milioni di euro, deriva:
• dagli oneri finanziari netti per 93 milioni di euro e dalle imposte sul reddito per 190 milioni di euro.
La variazione negativa del capitale dell'esercizio relativa alla gestione, per 56 milioni di euro, è da correlare alla dinamica dei flussi finanziari dei progetti in corso di esecuzione.
La voce dividendi incassati, imposte pagate, interessi pagati e incassati nel 2024, negativa per 260 milioni di euro, si riferisce principalmente alle imposte sul reddito pagate al netto dei crediti d'imposta che sono stati rimborsati e agli interessi pagati.
Indice di rendimento del capitale investito, calcolato come rapporto tra l'utile (perdita) del periodo, prima degli interessi di terzi azionisti e rettificato degli oneri finanziari netti dedotto il relativo effetto fiscale, e il capitale investito netto medio. L'effetto fiscale correlato agli oneri finanziari è determinato in base all'aliquota del 24% prevista dalla normativa fiscale italiana.
Nel calcolo del ROACE operativo, il capitale investito netto medio viene depurato degli investimenti in corso che non hanno partecipato alla formazione del risultato dell'esercizio.

Nessun investimento in corso rilevante è presente nei due esercizi messi a confronto.
| 31.12.2024 | 31.12.2023 | |
|---|---|---|
| Utile (perdita) dell'esercizio (milioni di euro) Esclusione degli oneri finanziari correlati al debito |
306 | 179 |
| (al netto dell'effetto fiscale) (milioni di euro) |
85 | 167 |
| Utile (perdita) dell'esercizio unlevered (milioni di euro) |
371 | 306 |
| Capitale investito netto: (milioni di euro) |
||
| - a inizio periodo | 2.657 | 2.350 |
| - a fine periodo | 2.501 | 2.657 |
| Capitale investito netto medio (milioni di euro) |
2.579 | 2.504 |
| ROACE (%) |
14,39 | 12,22 |
| ROACE operative (%) |
14,39 | 12,22 |
Il management di Saipem utilizza il leverage per valutare il grado di solidità e di efficienza della struttura patrimoniale in termini di incidenza relativa delle fonti di finanziamento tra mezzi di terzi e mezzi propri, nonché per effettuare analisi di benchmark con peers dell'industria di riferimento. Il leverage misura il grado di indebitamento del Gruppo ed è calcolato come rapporto tra l'indebitamento finanziario netto e il patrimonio netto inclusivo della quota attribuibile alle minoranze.
| 31.12.2024 | 31.12.2023 | |
|---|---|---|
| Leverage ante IFRS 16 | (0,27) | (0,09) |
| Leverage post IFRS 16 | (0,01) | 0,11 |
Nel presente paragrafo vengono fornite le indicazioni relative alla composizione degli indicatori alternativi di performance, ancorché non previsti dagli IFRS (non-GAAP measures), utilizzati nella relazione degli amministratori sulla gestione.
Tali indicatori sono presentati al fine di consentire una migliore valutazione dell'andamento della gestione del Gruppo e non devono essere considerati alternativi a quelli previsti dagli IFRS.
In particolare le non-GAAP measures utilizzate nella Relazione consolidata sulla gestione sono le seguenti:




Saipem è da sempre orientata all'innovazione tecnologica ed è oggi impegnata, sia sulla frontiera della transizione energetica, sia sul continuo rafforzamento della posizione competitiva nel business Oil&Gas, tramite il proprio caratteristico ingegno e mezzi, tecnologie e processi sempre più orientati, sin dalla loro concezione alla sostenibilità ambientale.
La prima parte del presente capitolo tratta le attività di innovazione nel campo Oil&Gas, mentre la seconda si concentra su quelle relative alla transizione energetica.
Gran parte delle iniziative legate al business offshore Oil&Gas sono relative alla business line Asset Based Services. La chiave per lo sviluppo di nuove tecnologie è quella di ridurre l'impronta carbonica in un'area dove le sfide tecniche ed economiche stanno continuamente evolvendo in presenza di requisiti sempre più stringenti. Saipem sviluppa e porta sul mercato un bagaglio di soluzioni per ottimizzare sia lo sviluppo, sia la decarbonizzazione dei campi offshore.
Relativamente alle attività di Pipe Laying, la tecnologia proprietaria "Integrated Acoustic Unit" (IAU), dopo aver ottenuto da Det Norske Veritas (DNV) la Certificazione di Qualifica Tecnologica, ha supportato con successo la campagna per Woodside, nel progetto Scarborough in Australia, per la posa di condotte con diametri da 32-36 pollici. IAU è inoltre risultata vincitrice nel 2024 dello "Spotlight on New Technology" durante la Offshore Technology Conference.
Lo sviluppo della tecnologia "Hands-Free Lifting Beam", per il trasferimento automatico di sezioni di pipeline dalla nave di rifornimento a quella di posa, e quello del dispositivo sottomarino di "Cold Bending" stanno proseguendo con il target di una prossima adozione in progetti esecutivi.
Per quanto riguarda l'ambito delle Pipeline Technologies, i fattori chiave sono rappresentati dalla velocità e affidabilità delle operazioni, offrendo al contempo un'elevata qualità di prodotto. Saipem è impegnata in continui sviluppi e miglioramenti di hardware e software delle tecnologie proprietarie di saldatura quali Saipem Welding System (SWS), Submerged Arc Welding (SAW) e SPRINT, la tecnologia interna di rifusione al plasma al fine di mantenere e aumentare l'efficacia operativa ed estendere le capacità di lavoro dell'apparecchiatura. Simili concetti sono applicabili anche per i settori del Field Joint Coating (FJC) e del Non-Destructive Testing (NDT). Sfruttando tecnologie proprietarie e competenze uniche in tutta la catena del valore ingegneristico, Saipem può personalizzare le soluzioni in base alle esigenze dei clienti e delle nostre navi al fine di mantenere il vantaggio competitivo e rimanere attraenti. Ciò è reso possibile grazie a un eccezionale sforzo di ricerca e sviluppo che garantisce il confezionamento di un insieme di soluzioni di prim'ordine atte allo scopo. Questo, sia nel settore SURF (Subsea Umbilicals, Risers & Flowlines) che in quello convenzionale.
Relativamente ai prodotti in ambito SURF, grande attenzione è stata riservata alla tecnologia DEH-PiP (Direct Electric Heating - Pipe-in-Pipe), un asset critico per garantire l'idonea "flow assurance" (gestione e ottimizzazione del flusso nelle tubazioni dei fluidi, idrocarburi, acqua, gas). I test di qualifica sono iniziati con successo nel 2022 con lo scopo di portare questa tecnologia verso le prime applicazioni commerciali previste per il 2025 a valle di una certificazione di DNV. Diversi casi studio per l'applicazione di questa tecnologia sono stati eseguiti per conto di diversi clienti. L'altro grande focus è stato posto sull'introduzione di rivestimenti interni polimerici per le linee di iniezione di acqua, dove prove di estrazione e test di pressione sono state completate con successo, concludendo così il processo di qualifica dei connettori ad alta pressione per applicazioni statiche a pipeline e assicurandosi un partner chiave per la fase di industrializzazione. Una soluzione concettuale per l'estensione dell'utilizzo di rivestimenti interni plastici alle linee di produzione è stata sviluppata e procede la sua validazione insieme a TotalEnergies. Per quanto riguarda invece lo sviluppo di tecnologie per progetti SURF, Saipem lavora al continuo miglioramento delle prestazioni e della sicurezza del
processo di posa, tra cui soluzioni a lungo termine per migliorare le prestazioni dell'operazione di varo di boe di galleggiamento su riser di tipo "Steel Lazy Wave Riser".
Infine, abbiamo recentemente concluso una campagna di test per dimostrare la fattibilità dell'impiego di acqua grezza invece di acqua dolce, al fine di migliorare le prestazioni ambientale e economica dei nostri progetti (già ottenuto in un solo anno un risparmio di 1.500 m3 di acqua dolce con un contemporaneo significativo risparmio economico).
Il business Drilling Offshore ha proseguito lo sviluppo di soluzioni che sfruttano le potenzialità degli strumenti digitali (inclusa l'intelligenza artificiale) per migliorare la qualità dei pozzi. Le operazioni di perforazione vengono così migliorate grazie all'integrazione di segnali e dati a supporto del lavoro di ottimizzazione della qualità e performance e del pozzo.
Diverse attività sono in via di svolgimento nella business line Robotics & Industrialized Solutions.
La società è impegnata nello sviluppo della piattaforma industriale "Subsea Factory Solutions". Questo è un approccio innovativo per portare direttamente sul fondo del mare le unità di trattamento dei fluidi (olio, acqua, gas), in prossimità dei pozzi di iniezione, per ridurre i costi relativi a riser e flowline e i significativi costi delle unità di trattamento sulle piattaforme ivi liberando al contempo spazio utile; come conseguenza, anche le emissioni vengono significativamente ridotte. Tale attività contribuisce alla realizzazione della visione "All Electric" relativa all'elettrificazione dei campi marini, che contempla la presenza di infrastrutture subacquee connesse attraverso linee elettriche e in fibra ottica, in sostituzione di complesse connessioni ombelicali elettro-idrauliche per l'attuazione di meccanismi e valvole. In questo quadro, la Subsea Factory fornisce soluzioni per lo sviluppo di progetti "brownfield" dove le topside sono congestionate e lunghi "tie-back" sono richiesti.
Il programma SPRINGS™ per il trattamento e la reiniezione di acqua in pozzo, facente parte di tale piattaforma, ha completato con successo la qualifica della tecnologia (in comproprietà con TotalEnergies e Veolia). L'industrializzazione dei relativi sottosistemi, anch'essi "all-electric", ha raggiunto un importante traguardo completando, in collaborazione con Curtiss Wright, la qualifica dell'inedita pompa sottomarina barrier-fluidless, la più potente mai costruita. La pompa sottomarina e gli altri sottosistemi sono stati industrializzati con l'intento di disporre dei "mattoni fondanti" per l'intero portafoglio tecnologico della Subsea Factory. Grazie al processo di qualifica e all'industrializzazione, la tecnologia è pronta per essere commercializzata ed è già stata inclusa in studi concettuali per lo sviluppo di nuovi campi.
La tecnologia FLUIDEEP™ per lo stoccaggio e l'iniezione sottomarina di additivi chimici è anch'essa a un avanzato stadio di industrializzazione e la sua qualifica è in via di finalizzazione. SUBGAS, un'altra tecnologia per la disidratazione sottomarina del gas e di controllo del punto di rugiada, per superare le problematiche di "flow assurance" e per facilitare la realizzazione di "long subsea gas tiebacks", si avvale dell'esperienza con la tecnologia Vertical Multipipe™ per la separazione di olio e gas, già qualificata in passato tramite l'esecuzione di svariati Joint Industry Project (JIP) per la sua applicazione in acque profonde.
Saipem sta continuando lo sviluppo di un approccio innovativo alla progettazione e manutenzione di componenti critici sottomarini utilizzando sensoristica avanzata e fedeli repliche digitali, come ad esempio il "Riser Monitoring System" per applicazioni avanzate "Life-of-Field". Queste nuove tecnologie (comprensive di recenti evoluzioni, come ad esempio il monitoraggio tramite fibra ottica) sono state qualificate e già applicate nei progetti Buzios 5 e Buzios 7. I sistemi sono ora in fase di installazione a bordo dei mezzi.
In questo campo Saipem si è anche aggiudicata un altro contratto per garantire la sorveglianza e i servizi di intervento sottomarino del gasdotto GreenStream fra la Libia e la Sicilia, fornendo i servizi integrati di ingegneria d'ispezione, manutenzione e gestione in caso di emergenza su GreenStream, tramite Sonsub, il proprio centro di eccellenza per la robotica sottomarina.
Per quanto riguarda l'Internet of Underwater Things (IoUT), la qualifica di Seanapsys è stata completata, in collaborazione con WSense: si tratta di un sistema unico e innovativo di nodi di comunicazione intelligente in grado di comunicare tra loro attraverso canali subacquei (ad es. ottici e acustici) e fortemente integrati con i sistemi robotici sottomarini di Saipem. Tale tecnologia può trovare applicazione in scenari Oil&Gas
convenzionali (ad es. per il monitoraggio distribuito dell'asset integrity) come pure in nuovi ambiti, primo fra tutti il monitoraggio dello stoccaggio di CO2 nei giacimenti sottomarini.
L'uso di avanzate soluzioni di robotica subacquea, capaci di svolgere automaticamente complessi compiti d'ispezione, permette di consentire interventi subacquei non presidiati. Con alcuni di questi strumenti, Saipem vuole svolgere un ruolo d'avanguardia nell'industria in questa profonda trasformazione tecnologica. Tali droni sono in grado di svolgere svariati compiti, adattando automaticamente la loro missione alle condizioni ambientali e ai dati di ispezione acquisiti. Tutte queste capacità richiedono avanzate tecniche di controllo e comunicazione da intelligenza artificiale.
Lo sviluppo della nostra piattaforma robotica sottomarina "Hydrone" si sta sempre più concentrando sulle nostre soluzioni Hydrone-R, Hydrone-W e Flatfish:
In aggiunta, il potenziale di queste tecnologie sottomarine in ambito offshore è importante per lo sviluppo di campi Oil&Gas, ma anche per il mercato delle energie rinnovabili, nonché in settori "non-energy", come ad esempio quello della Difesa dove stiamo continuando lo sviluppo di sistemi per il salvataggio di operatori subacquei; Saipem, insieme a Drass, è stata selezionata dalla Marina Militare Italiana per l'equipaggiamento del nuovo mezzo navale, adibito al loro salvataggio. Saipem sta anche lavorando con il cantiere navale Intermarine per il sistema di lancio e recupero dei droni sottomarini da un USV (Uncrewed Surface Vessel) per contromisure antimine, nell'ambito del programma di sviluppo dei nuovi cacciamine della Marina Militare Italiana. Saipem sta lavorando a due progetti del PNRM (Piano Nazionale per la Ricerca Militare) dedicati rispettivamente allo sviluppo di un sistema robotico sottomarino speciale (Hydrone-D) per l'identificazione e disattivazione di mine e altre attività di difesa e protezione di infrastrutture sottomarine critiche, e allo sviluppo di sensori e sistemi di rilevamento per la protezione di aree sensibili come porti e infrastrutture critiche. Saipem ha recentemente ottenuto due progetti del neocostituito Polo Nazionale della Dimensione Subacquea (PNS), in collaborazione con altri esponenti dell'industria italiana ed enti accademici. In quest'ultimo ambito è stato

siglato nel marzo del 2024 un Memorandum d'intesa con Fincantieri per valutare opportunità di collaborazione nella robotica sottomarina in ottica di sorveglianza e controllo delle infrastrutture critiche subacquee.
Riguardo le soluzioni Onshore o flottanti per l'industria Oil&Gas, la business line Energy Carriers è attiva nel migliorare l'efficienza e la sostenibilità della catena del valore del Gas Naturale con soluzioni che spaziano dal Gas Naturale Liquefatto (LNG) a produzioni flottanti o vicino alla costa, alla monetizzazione del Gas Naturale, basandoci sulla nostra consolidata esperienza e le relative tecnologie proprietarie per la produzione di fertilizzanti.
Relativamente a questo ultimo tema le attività in corso sulla "Snamprogetti™ Urea Technology" includono:
Proseguono gli sforzi nel settore del LNG: le tecnologie proprietarie Liqueflex™ e Liqueflex™ N2 sono state progettate per la liquefazione e la rigassificazione del gas naturale su piccola scala per conformarsi all'attuale scenario di mercato. Sempre in campo LNG, Saipem ha brevettato un giunto telescopico, denominato "CASS", dal design innovativo, che permette l'assorbimento della contrazione termica delle linee in applicazioni criogeniche, e che consente un'ottimizzazione costante della posa delle tubazioni e una conseguente riduzione dei relativi costi di costruzione e dei costi di impianto in generale. Tale giunto è applicabile a linee criogeniche ma anche ad applicazioni a caldo. Un ulteriore sviluppo è in via di completamento tramite qualifica con DNV e il prossimo passo sarà l'installazione direttamente in un impianto già operante.
Per quanto riguarda le tecnologie per i prodotti alto ottanici proseguono le attività di identificazione e studio di nuove possibili configurazioni dell'unità di eterificazione per ridurre ulteriormente l'intensità energetica dell'intero processo.
Inoltre, Saipem sta avanzando con l'iniziativa "Smart Pipeline", il cui obiettivo è rendere "intelligenti" le pipeline a terra, da noi progettate, attraverso l'implementazione di nuove metodologie di installazione per i sistemi di monitoraggio dell'integrità strutturale. Abbiamo già sviluppato strumenti in grado di installare sensori


direttamente sulla pipeline in modo automatico e controllato. Attualmente ci stiamo concentrando sullo sviluppo di metodologie che prevedano un'installazione meno invasiva e meno impattante sulle attività di posa delle pipeline, basata sull'utilizzo di sensori che consentono di monitorare eventuali spostamenti dell'infrastruttura nel tempo ricostruendone la forma geometrica. Questa tecnologia, denominata 3D Shaping, è potenzialmente applicabile non solo alle pipeline, ma anche a tutte le strutture a sviluppo lineari.
La seconda parte del capitolo si concentra sulle attività relative alla transizione energetica e più in generale su tutte le attività tese a una sempre migliore sostenibilità. Recentemente, al fine di sfruttare tutte le opportunità possibili per un'efficace transizione, due ulteriori temi sono stati introdotti, la Geotermia e il Nucleare innovativo.
Nel medio periodo, ponendosi come obiettivo la progressiva decarbonizzazione dell'energia e la riduzione delle emissioni complessive di anidride carbonica anche nei settori energivori (Hard-to-Abate), Saipem sta perseguendo diversificate attività nelle seguenti principali direzioni:
Accanto a questi pilastri, due ulteriori aree sono oggetto di intenso scrutinio per traguardare significati obiettivi di Sostenibilità:
Si deve sottolineare che moltissime interconnessioni sono presenti fra tutti questi diversi temi.
Poiché i settori "hard to abate" sono responsabili di circa il 25% delle emissioni antropiche di CO2 mondiali, è importante trovare soluzioni per tali ambiti la cui decarbonizzazione rappresenta un'importante sfida per il raggiungimento dei target di neutralità climatica, come acciaierie, cementifici, cartiere, impianti di trattamento rifiuti, ecc.
Le recenti acquisizioni dei progetti a Tangguh in Indonesia e nell'East Coast Cluster nel Regno Unito hanno confermato la solidità di Saipem che vanta solide competenze nella cattura, utilizzo e stoccaggio della CO2 (CCUS), sia sui processi di cattura che per l'esperienza del trasporto di fluido su grandi distanze, sia nella conversione di CO2 a prodotti chimici che nel drilling per l'iniezione di CO2.
Abbiamo un'estesa esperienza in tutte le tecnologie commerciali di cattura CO2 grazie alla grande esperienza commerciale nel trattamento del Gas Naturale e nelle raffinerie. Allo stesso tempo abbiamo sviluppato la nostra tecnologia proprietaria "CO2 Solutions by Saipem", che può ridurre sia il costo che l'impatto ambientale per la cattura di CO2 post-combustione da fumi. La tecnologia si basa su un processo di assorbimento con una

soluzione di carbonati attivata da un innovativo enzima proprietario, sviluppato per operare nelle condizioni di processo. La tecnologia è stata dimostrata su scala industriale nell'impianto dimostrativo di Saint Félicien (30 tonnellate di CO2 al giorno), in funzione in Québec. Saipem ha inoltre un accordo di collaborazione con Novonesis, società leader nel biotech e specializzata nella produzione e ottimizzazione di enzimi, per migliorare la catena di produzione dell'enzima.
Saipem ha applicato la tecnologia "CO2 Solutions" in Bluenzyme™ 200, un sistema modularizzato per la cattura del carbonio post-combustione con una capacità di cattura nominale di 200 tonnellate di CO2 al giorno. Bluenzyme™ è un sistema plug-and-play che può essere rapidamente immesso sul mercato e può essere applicato alle emissioni post-combustione di impianti nuovi o esistenti. Nell'ultima parte dell'anno la soluzione Bluenzyme™ 200 è stata selezionata per due nuovi progetti: la decarbonizzazione dell'impianto di termovalorizzazione di Herambiente a Ferrara (vedasi anche nel seguito) e il progetto Ren-gas a Tampere in Finlandia per la produzione di e-metano da 40.000 ton/anno di CO2 catturata.
Saipem sta anche partecipando attivamente al progetto di innovazione "ACCSESS", finanziato dalla Comunità Europea nell'ambito del programma Horizon 2020, che è iniziato nel 2021 e coinvolge 18 partner europei (con Sintef coordinatore), e che sta dimostrando la possibilità di cattura della CO2 da effluenti gassosi provenienti da diverse industrie Hard-to-Abate come cartiere, cementifici e impianti di trattamento rifiuti.
Un impianto pilota di cattura di 2 tonnellate di CO2 al giorno, originariamente concepito per la tecnologia tradizionale ad ammine, è stato modificato durante il 2022 per operare con la tecnologia CO2 Solutions. L'impianto pilota è stato operato con successo con tale tecnologia nell'impianto di termovalorizzazione di Hafslund Oslo Celsio a Klemetsrud, e presso il Technology Center di Mongstad, sempre in Norvegia, dove è stato anche integrato con un'innovativa unità compatta di assorbimento (Rotating Packed Bed "RPB") sviluppata da Prospin e realizzata da Proceler, dimostrandone l'efficacia della soluzione. Il pilota è stato ulteriormente trasferito in Svezia presso la cartiera Stora Enso kraft a Skutskär dove stiamo completando una campagna di test. Seguirà un'ulteriore campagna presso il cementificio di Heidelberg Cement a Górażdże (Polonia).
Abbiamo inoltre lanciato il nuovo progetto di innovazione "COREu", finanziato nell'ambito del programma Horizon Europe e sempre coordinato da Sintef, che è partito nel 2024 e avrà una durata di 5 anni, con il fine di dimostrare le tecnologie chiave per l'intera catena del valore CCS, a supporto dello sviluppo dei collegamenti tra gli emettitori di CO2 con i siti di stoccaggio nell'Europa centro-orientale. Saipem contribuirà a migliorare i modelli di progettazione per le reti di trasporto della CO2 e a sviluppare tecnologie per lo stoccaggio sicuro a lungo termine della CO2 iniettata. In quest'ambito sarà impiegato Flatfish, come drone autonomo, integrato con opportuni sensori per il monitoraggio della dispersione di CO2 da un giacimento sottomarino.
Stiamo approfondendo continuamente le nostre conoscenze per il trasporto di CO2 visti anche i recenti successi commerciali menzionati in precedenza. Sono state generate ulteriori competenze sui modelli termodinamici e sulle metodologie di simulazione per supportare l'analisi dell'integrità delle condotte. Sono state sviluppate linee guida per supportare i clienti di Saipem nell'adempimento di un piano di ispezione e monitoraggio per le condotte di CO2 e per il dry-precommissioning. L'azienda ha inoltre partecipato a diversi JIP che raffinano le conoscenze e le normative su alcuni aspetti rilevanti, ad esempio, la prevenzione del rilascio della CO2. Sono in corso anche altre iniziative come lo sviluppo da parte della nostra consociata norvegese Moss Maritime di soluzioni per il trasporto della CO2 liquefatta via nave con l'obiettivo di raccolta e immagazzinamento della CO2 da varie fonti industriali. Moss Maritime ha anche sviluppato nuove unità di iniezione della CO2 con soluzioni integrate con sistemi di condizionamento della CO2 a bordo di navi trasportatrici di CO2 liquida per l'iniezione diretta da tali mezzi.
Riguardo lo stoccaggio della CO2, Saipem è coinvolta in diverse iniziative lungo tutto il ciclo del progetto, per terminali sia di import che di export, valutando le diverse tecnologie per trattare e liquefare propriamente la CO2, per gestire il carico e lo scarico della CO2 liquefatta e tutte le operazioni correlate, per ottimizzare gli schemi per la sua iniezione in reservoir.
Per quanto concerne il riutilizzo della CO2 prosegue l'attività di scouting sugli sviluppi tecnologici, con priorità nei settori CO2 to e-Fuels, CO2 to Chemicals seguiti dalla carbonatazione di scorie industriali, valutandone le possibili opzioni per il riuso della CO2, particolarmente in aree dove le infrastrutture per la raccolta e il trasporto della CO2 sono carenti o non disponibili.

Al fine di supportare i clienti nei loro programmi verso il Net-Zero, Saipem ha sviluppato specifici servizi di decarbonizzazione, sia per la struttura del cliente che per i propri prodotti lungo la filiera di produzione e fornitura:
Saipem continua a investire tramite la business line Offshore Wind sia su soluzioni a fondazioni fisse che flottanti.
Per quanto riguarda le soluzioni a fondazioni fisse, Saipem prosegue nello sviluppo di un nuovo concetto di jacket in più moduli destinato alle medie profondità (50-80 m), di turbine eoliche fino a 20 MW e sta sviluppando un ulteriore concetto modulare innovativo, ampliando così il portafoglio di prodotti che possiamo offrire in questo segmento.
Nel campo dell'eolico galleggiante Saipem continua a testare la compatibilità e scalabilità della nostra tecnologia semi-sommergibile STAR1 per diversi tipi di turbine con risultati positivi, grazie alle caratteristiche progettuali del prodotto standard da 15 MW che lo rendono adattabile con successo implementando piccole modifiche geometriche. Si è inoltre progredito verso l'industrializzazione della tecnologia, in particolare attraverso una soluzione di assemblaggio finale locale denominata SmartYard. Le soluzioni ad alta produttività (assiemaggio, saldatura, controlli non distruttivi, ecc.) sono in fase di convalida sia interna sia attraverso il JIP RECIF (supportato da ADEME, Agenzia francese per la transizione energetica) per rendere questo assemblaggio finale il più efficiente possibile. Saipem è anche impegnata nel progetto europeo "FLOATFARM" avviato all'inizio del 2024. Il progetto mira a far progredire in modo significativo la maturità e la competitività della tecnologia dell'eolico galleggiante e vedrà l'implementazione di un prototipo STAR1 su piccola scala nel golfo di Napoli. Il prototipo è in una fase di progettazione avanzata.
Per quanto riguarda le sottostazioni elettriche galleggianti, è stato completato il progetto generale per un'unità in corrente alternata ad alta tensione (HVAC) da 500 MW ed è stata emessa una dichiarazione di fattibilità da parte di DNV. Saipem partecipa inoltre a una seconda fase del JIP per le sottostazioni galleggianti guidato da DNV.
Saipem sta sviluppando diverse altre iniziative di innovazione nel campo delle energie rinnovabili a mare: ad esempio, XolarSurf, un nuovo concetto di Parco Solare Marino Flottante, sviluppato da Moss Maritime con il supporto di Equinor; assieme a Sintef si sono condotti estensivi test su un sistema in scala ridotta. Nel 2024 DNV ha conferito uno "Statement of Conformity" del design della tecnologia. Un prototipo XolarSurf è stato installato in acque norvegesi nella seconda parte del 2024, al largo dell'isola di Froya, dove è previsto rimanere in operazione per circa un anno.
In questo settore è stato sviluppato un programma di R&S per posizionare Saipem in un nuovo panorama dell'energia geotermica, studiando soluzioni per l'esplorazione delle risorse geotermiche oltre i convenzionali confini tecnici e geografici. In particolare si stanno studiando metodi e tecnologie per sfruttare le risorse geotermiche non economicamente sostenibili con soluzioni convenzionali, muovendosi anche verso risorse geotermiche mai sfruttate come quelle offshore. Il programma è basato su tre pilastri muovendoci da aree più pronte per uno sfruttamento commerciale a aree più prospettiche:
Inoltre, Saipem riconosce l'importanza dell'energia geotermica anche per l'ibridizzazione di progetti e tecnologie "close to market" portando avanti le seguenti attività commerciali:

Infine, riconoscendo il ruolo fondamentale della collaborazione con partner chiave del settore per uno sviluppo più rapido attraverso la condivisione delle conoscenze, si stanno definendo alcune collaborazioni con compagnie e centri di ricerca. In linea con questa strategia Saipem ha firmato un Memorandum of Understanding con Geolog e Ignis H2 Energy, aziende specializzate nel settore geotermico. L'obiettivo è sviluppare soluzioni tecnologiche avanzate e condurre studi di fattibilità per nuovi impianti geotermici, al fine di ottenere energia pulita e rinnovabile, sia in Italia che su scala globale.
L'interesse di Saipem per l'energia nucleare rientra nel proprio programma di sviluppo tecnologico dedicato alla transizione energetica per contribuire al raggiungimento degli obiettivi di Net Zero al 2050. L'energia nucleare è, infatti, una fonte che può contribuire in modo efficiente e sostenibile a supportare il crescente fabbisogno di energia e garantire la diversificazione e la sicurezza dell'approvvigionamento energetico. In quest'ottica Saipem intende valutare, in particolare, le potenziali applicazioni dei reattori compatti di nuova generazione Small Modular Reactor (SMR) agli impianti offshore, per generare potenza e calore con bassissime emissioni climalteranti, pari a quelle delle energie rinnovabili, e quindi con un elevato profilo di sostenibilità. Come primo passo abbiamo firmato un accordo di collaborazione con newcleo per individuare soluzioni per l'applicazione offshore della tecnologia "Small Modular Lead-cooled Fast Reactor" (SM-LFR) di newcleo. L'accordo prevede uno studio di fattibilità sullo sviluppo di prototipi di nucleare galleggiante collegati con la rete elettrica a terra o ad altri utilizzatori. La collaborazione tra le due aziende, che metteranno a sistema le proprie competenze, esperienze e conoscenze, permetterà di esercitarci su nuove configurazioni progettuali su una delle più promettenti tecnologie in questo campo: la tecnologia di newcleo impiega sistemi di sicurezza passiva unici in ambiente marino e consente una maggiore efficienza nell'utilizzo dell'uranio estratto rispetto ad altri tipi di reattore convenzionali a fissione, grazie al riutilizzo del combustibile esausto utilizzato da altri reattori, in linea con i principi dell'economia circolare.
Saipem può offrire competenza e capacità di concepire, sviluppare ed eseguire impianti industriali basati su tecnologie a idrogeno, verde e blu, dove l'idrogeno può essere utilizzato sia come materia prima, sia per settori Hard-to-Abate dove l'elettrificazione non è praticabile, sia come vettore energetico per veicoli pesanti, trasporto ferroviario e marittimo. Saipem è in grado di offrire soluzioni industriali costituite da impianti di elettrolisi su larga scala per applicazioni industriali ibride, incluse quelle dei progetti green ammonia e green hydrogen valley.
In particolare, nel novembre 2023, l'ingresso di Sosteneo (Generali Investments) nel progetto Puglia Green Hydrogen Valley (PGHyV) a fianco di Edison (il principale azionista industriale) e Saipem è stato un passo fondamentale nello sviluppo della più grande Hydrogen Valley italiana. Il progetto PGHyV mira a costruire due impianti di produzione di idrogeno verde in Italia, a Brindisi e Taranto, per una capacità totale di 160 MW e alimentati da energia elettrica rinnovabile fornita da impianti fotovoltaici dedicati da 260 MW e dalla rete elettrica tramite accordi di acquisto di energia verde. I due impianti produrranno fino a 260 milioni di metri cubi di idrogeno rinnovabile all'anno e comportando 190.000 tonnellate di riduzione delle emissioni di CO2. L'idrogeno verde prodotto sarà trasportato agli utenti finali attraverso un gasdotto convertito a 100% idrogeno puro e una nuova rete di connessione ausiliaria, contribuendo alla decarbonizzazione dei vicini siti industriali di Brindisi (tra cui l'industria petrolchimica e le centrali elettriche) e Taranto (tra cui industrie ad alta intensità


energetica come un grande impianto siderurgico e raffinerie), combinando diverse applicazioni di H2 in un ecosistema idrogeno integrato.
Il progetto è stato proposto al bando di finanziamento europeo IPCEI (Important Projects of Common European Interest); nel febbraio 2024 è stato notificato, con un finanziamento di 370 milioni di euro, tra i 33 progetti inclusi dalla Commissione Europea in Hy2Infra, il terzo IPCEI per sostenere lo sviluppo delle infrastrutture per l'idrogeno in Europa.
In sinergia con la cattura della CO2, l'idrogeno verde è un fattore abilitante nelle catene di valore della chimica verde, e sono in corso diversi progetti e iniziative in Europa, Stati Uniti e Australia con capacità che vanno da 50 a 500 MW. Per rispondere al mercato e stimolare la domanda, Saipem ha firmato un protocollo d'intesa con Nel, un importante fornitore di tecnologie elettrolitiche, nell'ambito del quale Nel fornirà la propria tecnologia di elettrolizzatore alcalino e PEM (membrana a scambio di protoni), insieme a servizi tecnici, mentre Saipem gestirà la progettazione, l'ingegneria, l'approvvigionamento e la realizzazione degli impianti di idrogeno. Il risultato della collaborazione è il sistema IVHY™ 100, una soluzione scalabile e modulare da 100 MW basata sulla tecnologia alcalina di Nel, che facilita l'installazione e la messa in servizio per la produzione di idrogeno su larga scala.
Inoltre, per offrire impianti e soluzioni pronte per la certificazione, Saipem sta sviluppando una piattaforma digitale per la tracciabilità e la gestione delle garanzie di origine dalle fonti rinnovabili alla produzione di idrogeno rinnovabile. La piattaforma può essere integrata da altre soluzioni digitali sviluppate da Saipem (come Emired per la valutazione delle emissioni di gas serra) per migliorare la proposta di valore per i servizi di consulenza nel settore della sostenibilità.
Nel settore delle infrastrutture, Saipem è anche fortemente coinvolta nello sviluppo di condotte onshore e offshore per il trasporto, sia 100% idrogeno che miscelato con il gas naturale, e sta conducendo diversi studi nelle aree del Mediterraneo e del Mare del Nord. Saipem ha ottenuto la dichiarazione di qualifica tecnologica da RINA della performance di materiali metallici e relative saldature per la realizzazione di condotte sottomarine per il trasporto di idrogeno-Inoltre, Moss Maritime è coinvolta nella progettazione di navi per il trasporto di idrogeno liquefatto, e ha ottenuto un certificato di "Approval in Principle" da DNV per il progetto di un sistema di contenimento dell'idrogeno liquefatto (LH2), ora ulteriormente in via di sviluppo.
L'Ammoniaca è una molecola priva di carbonio che può essere liquefatta in condizioni blande; è quindi riconosciuta come un possibile elemento pivot della transizione energetica sia come vettore d'idrogeno che direttamente come combustibile. Facendo leva su decenni di esperienza nell'esecuzione di progetti per la sua produzione, Saipem è ora all'avanguardia per lo sviluppo di soluzioni che possano permettere lo sviluppo dell'intera catena del valore; attualmente, Saipem è coinvolta in diverse iniziative dove sta fornendo soluzioni per ottenere tassi di cattura di CO2 per l'intero complesso molto elevati (fino al 99%) tramite un'appropriata integrazione dell'impianto di ammoniaca con le utilities di processo (specialmente vapore e generazione di potenza) e relativa ottimizzazione. Si deve notare che queste iniziative si basano anche sull'impiego di differenti tecnologie di cattura, selezionate per lo specifico progetto per ottenere i target desiderati.
Per facilitare lo sviluppo della catena del valore dell'ammoniaca, grandi infrastrutture sono richieste sia per lo stoccaggio e il trasporto dell'ammoniaca che per il successivo cracking, quando l'ammoniaca deve essere riconvertita a idrogeno. Saipem sta sviluppando delle innovative soluzioni per i grandi terminal, come l'uso di "Gravity Based Structures" (GBS), che superano i tipici problemi dei complessi onshore di larga scala, e che sono già oggetto di considerazione di alcuni studi di ingegneria o FEED per clienti nello stoccaggio, trasporto e cracking di ammoniaca.
Il panorama energetico guida Saipem a guardare con sempre maggiore interesse alle tecnologie di produzione di carburanti a basse emissioni di carbonio, siano essi liquidi (biocarburanti e liquidi idrocarburici sintetici) o gassosi (biogas, idrogeno, metano sintetico e bio-metano). Seppure attualmente tali combustibili soddisfino solo una piccola percentuale della domanda energetica globale, saranno fondamentali per decarbonizzare il trasporto a lunga distanza e parti dell'industria pesante. Come integratore di tecnologie, Saipem è coinvolta in diverse iniziative commerciali mirando a indirizzare i propri clienti a selezionare e sviluppare le tecnologie più adatte per la produzione di carburanti sintetici, come e-metano (come nel caso di Ren-gas), e-nafta e SAF
(carburante sostenibile per aviazione). L'azienda sta valutando attivamente queste tecnologie e analizzando i rischi tecnologici associati.
Allo stesso tempo Saipem sta conducendo valutazioni su tecnologie che possono convertire la biomassa in SAF tramite processi di produzione di intermedi come il bio-isobutene. Sfruttando la nostra esperienza nell'oligomerizzazione e idrogenazione catalitica, Saipem mira a ottimizzare questi processi e sviluppare soluzioni integrate che coprano l'intera catena del valore. Questo sforzo ci permette inoltre di sfruttare la nostra esperienza tecnologica proprietaria, applicandola all'avanguardia di soluzioni tecnologiche future.
In quest'ambito e in particolare in quello dei rifiuti plastici, la strategia di Saipem si muove all'interno del cosiddetto "Plastic Dilemma": "i polimeri sono necessari, ma è anche necessario risolvere le enormi problematiche correlate con i rifiuti plastici". Fra le diverse alternative, il riciclo chimico dei rifiuti plastici, trasformandoli in prodotti a valore aggiunto (in un modello circolare in senso stretto: nuovi polimeri con proprietà e applicazioni pari al vergine), è l'approccio, in termini di sviluppo sostenibile più vicino ai mercati e alle supply chain esistenti. Sono stati identificati i seguenti polimeri per i quali considerare soluzioni di riciclo chimico: Poliolefine (PE e PP), PET (Polietilen-tereftalato) e PS (Polistirene).
Mentre per il PS è in corso uno scouting per selezionare gli sviluppatori con i quali collegarsi, per il PET Saipem e Garbo, azienda chimica italiana, hanno sottoscritto un accordo d'investimento per il supporto all'industrializzazione, lo sviluppo e la commercializzazione a livello globale di una tecnologia per la depolimerizzazione glicolitica del PET, chiamata ChemPET, che consente di produrre l'estere intermedio della sintesi tradizionale del PET a partire da materie prime fossili da utilizzare per la produzione di nuovo PET chimicamente riciclato con la stessa qualità del PET vergine. Per quanto riguarda i rifiuti plastici contenenti Poliolefine, la pirolisi è attualmente considerata la via tecnologica per una transizione sostenibile nell'immediato futuro. Data la notevole differenziazione delle tecnologie di pirolisi oggi in fase di industrializzazione sul mercato, l'approccio attualmente seguito da Saipem consiste nella ricerca di accordi e/o collaborazioni con sviluppatori, in funzione dei requisiti di alimentazione (i.e.: composizione), caratteristiche del prodotto ottenuto (olio pirolitico), area geografica, aziende attive nel "sorting" e aziende interessate all'acquisto del prodotto.
Sempre in tema di circolarità, stiamo sviluppando schemi innovativi che integrano l'ossi-combustione, la produzione di idrogeno verde e la successiva generazione di combustibili a basse emissioni di carbonio. Questi schemi includono il recupero di rifiuti (di origine organica o plastici, e anche acque reflue) e coprodotti (CO2, ossigeno, acqua pura). In quest'ambito è stata intrapresa una collaborazione con Itea SpA, proprietaria della tecnologia brevettata ISOTHERM Pwr® Flameless Oxy-Combustion per il co-sviluppo di schemi innovativi che consentano la produzione di energia a basso costo utilizzando combustibili poveri (come quelli menzionati in precedenza).
Infine, nel campo della business line Sustainable Infrastructure attiva nei progetti ferroviari, in linea con la sua strategia relativa alla sostenibilità mirata alla protezione dell'ambiente migliorando la gestione delle risorse e massimizzando il riutilizzo e il riciclo di rifiuti e sottoprodotti, è stata lanciata una proof-of-concept relativa allo sviluppo di una piattaforma digitale per il tracciamento dei rifiuti da costruzione e dei materiali di scavo come sottoprodotti nei progetti ferroviari. L'innovativa piattaforma digitale sfrutta la tecnologia blockchain per tracciare e gestire i rifiuti da costruzione e i sottoprodotti generati durante la fase di esecuzione dei progetti di infrastrutture ferroviarie. Fornendo un registro trasparente, e a prova di manomissione, la piattaforma garantisce il tracciamento dei rifiuti e dei sottoprodotti dalla generazione alla destinazione finale, incluso il trasporto, ed è stata sviluppata per essere allineata con la più recente legislazione italiana. Consente la condivisione dei dati in tempo reale tra le parti interessate, tra cui appaltatori, gestori di rifiuti e sottoprodotti, e organismi di regolamentazione, promuovendo la conformità agli standard ambientali e consentendo al contempo un controllo continuo sui dati, riducendo così la possibilità di errore umano durante il processo.
Nel 2024 Saipem ha intrapreso il suo percorso in questo settore suddividendo le attività in quattro cluster principali: trattamenti delle acque reflue, trattamenti delle acque primarie, infrastrutture idriche, riciclo e riutilizzo dell'acqua. Oltre alle attività già in corso e già trattate in questo documento, sono state individuate alcune nuove applicazioni da esplorare. Una di queste è la mitigazione delle perdite nelle grandi reti di distribuzione idrica attraverso innovativi sistemi di monitoraggio basati sulle più recenti tecnologie e, più in

generale, l'applicazione del Water Management System che accomuna differenti aspetti di gestione delle reti idriche in un'unica soluzione integrata. In ambito offshore è invece in corso uno scouting di alcune tecnologie all'avanguardia per il trasporto massivo e lo stoccaggio sottomarino di acqua dolce e per sistemi di dissalazione sottomarini.
Saipem, in aggiunta al progetto Evolen in Francia e al programma "Open Italy" coordinato da Elis Innovation Hub (e che ha permesso di individuare la start-up Revolt, attiva nel campo della tracciatura e certificazione dell'idrogeno verde descritta in precedenza nella sezione Idrogeno), è recentemente entrata in due acceleratori di startup della rete nazionale gestita da CDP Venture Capital: Zero, l'acceleratore Cleantech, e CrossConnect dedicato a infrastrutture fisiche e digitali.
Saipem ha sviluppato, in collaborazione con il Politecnico di Milano, due nuove metodologie: un approccio " first of kind" per identificare, valutare e gestire i rischi di natura tecnologica in progetti complessi per supportarne l'effettiva implementazone, e "TechInnoValue" per tracciare e misurare il valore creato dall'innovazione tecnologica, applicata nell'esecuzione dei progetti, in relazione allo sviluppo sostenibile del business e in linea con gli obiettivi ESG aziendali.
Nel quadro complessivo delle attività di sviluppo tecnologico Saipem ha depositato 22 nuove domande di brevetto nel corso del 2024.


Nell'ambito della definizione e governo del sistema di gestione per la Qualità, di seguito le principali attività svolte nel corso del 2024:
Attraverso programmi di formazione di eccellenza, il performance management, le iniziative di coaching, le misure di wellbeing e di welfare a sostegno-supporto del work-life balance, Saipem lavora per creare un ambiente in cui ciascuno possa crescere professionalmente e contribuire al successo collettivo. La Società considera l'inclusione un valore imprescindibile e promuove la valorizzazione della diversità come opportunità e chiave di successo per rispondere alle sfide del mercato globale, diffondendo una cultura in cui le differenti caratteristiche personali e culturali sono considerate un valore e una fonte di arricchimento reciproco.

Questo impegno è rappresentato dalla Strategia Diversity, Equality & Inclusion, definita in coerenza con la Policy di Gruppo Diversity, Equality & Inclusion, che rappresenta la responsabilità aziendale nel favorire una cultura inclusiva libera da qualsiasi forma di discriminazione e di pregiudizio, secondo i principi di equità e di pari opportunità.
Nel 2024 la Società ha proseguito con le politiche di alternanza tra lavoro in presenza e in modalità agile per supportare una maggiore flessibilità nella resa della prestazione lavorativa, coadiuvata dall'utilizzo sinergico delle tecnologie e della digitalizzazione per la massimizzazione dell'efficacia dei diversi processi aziendali.
Oltre alle azioni di retention volte a trattenere le competenze critiche e valorizzare le competenze esistenti, è stato implementato un ambizioso piano di reclutamento finalizzato a consolidare sia le competenze aziendali distintive che quelle necessarie a supportare la transizione energetica. Le iniziative di sviluppo hanno compreso anche l'introduzione di un nuovo processo di nomina finalizzato alla valorizzazione delle carriere tecnico-gestionali a elevato impatto sui risultati aziendali o di carriere ad alto contenuto specialistico e critico ai fini di traguardare la strategia di business.
Per quanto concerne il personale espatriato, allo scopo di offrire un trattamento economico competitivo sul mercato e migliorarne motivazione e livello di coinvolgimento, la Società ha confermato gli strumenti di maggior flessibilità già in essere, aggiornato gli indici del suddetto trattamento economico, e iniziato la valutazione di nuove modalità della sua definizione.
Sono state inoltre sviluppate iniziative organizzative orientate al continuo miglioramento delle performance. Tra queste, la riorganizzazione della funzione Risorse Umane e Organizzazione, con la costituzione di Centres of Expertise altamente specializzati sui processi afferenti alle risorse umane, con l'obiettivo di fornire un servizio sempre più qualificato ai clienti interni ed esterni.
Sono proseguiti il programma di re-ingegnerizzazione dei processi HR attraverso il progetto Global Payroll, che abiliterà l'utilizzo di strumenti di Business Intelligence per un monitoraggio ancora più efficace dei principali elementi di costo lavoro, e lo sviluppo della piattaforma digitale di gestione del capitale umano che, grazie all'integrazione e all'ottimizzazione dei dati, pone l'employee experience al centro dei processi e abilita importanti benefici in termini di riduzione del numero di sistemi e dei relativi collegamenti.
La Società ha avviato inoltre un'importante iniziativa in ambito Data Governance per riorganizzare e ottimizzare la gestione dei dati aziendali critici. Il progetto è stato avviato con focus sul processo di acquisizione e gestione dei progetti di business, ed è anche propedeutico alla gestione digitale integrata del processo di assegnazione del personale a progetto, di cui sono stati redatti i requisiti. È stata introdotta una modalità di valutazione dell'assegnazione a progetto di un dipendente rispetto a specifici parametri dell'appalto ed è stata testata con successo la mappatura semi-automatica delle esperienze dei dipendenti di Saipem a partire dal 2009, che possono essere apprezzate in linguaggio naturale attraverso Copilot365. Nel 2024 la Società ha infatti offerto in dotazione il più avanzato strumento aziendale di AI Generativa al mondo a 10.000 dipendenti con l'obiettivo di abbattere le tempistiche dedicate ai task routinari, consentire la focalizzazione sulle attività a più alto valore aggiunto e aumentarne il benessere. Oltre a una partnership formativa per la co-creazione di prompt da utilizzare in casi d'uso aziendali ricorrenti nelle diverse funzioni, inclusa la prima esperienza in Agenti AI, si è investito in Robot Processing Automation con 78 bot di automazione di percorsi tra diversi strumenti e campi dato già implementati, per un risparmio di oltre 14.000 man/hour.
Saipem ha proseguito con l'impegno nell'aggiornamento delle competenze legate al Piano Strategico e sono in fase di realizzazione due training center permanenti dedicati allo sviluppo e rafforzamento delle competenze in ambito Drilling Offshore ed Engineering & Construction Offshore. Nel corso del 2024 la Società ha ricevuto il prestigioso HR Innovation Award dal Politecnico di Milano per il programma "People Care & Development through Digital Augmentation", che integra cinque applicazioni di formazione attraverso tecnologie di realtà estesa e intelligenza artificiale, con cui sono stati elevati gli standard di formazione, riducendo i costi e aumentando la sicurezza e il benessere psicologico delle persone di Saipem. Le applicazioni premiate hanno riguardato ambienti virtuali di simulazione di saldatura e costruzioni offshore, un simulatore di addestramento

di droni sottomarini arricchito con dati sintetici generati dall'Intelligenza Artificiale, i tour virtuali di familiarizzazione della flotta navale, e il servizio di supporto psicologico nel metaverso, con ambienti virtuali personalizzati per esperienze più profonde e personali.
Saipem considera la salute un diritto fondamentale da tutelare, promuovendo un approccio che unisce cura e prevenzione, e fornisce alle proprie persone strumenti concreti per comprenderla, gestirla e migliorarla, sempre nel rispetto della privacy e delle normative nazionali e internazionali. Allo scopo di assicurare una sempre maggiore tutela della salute e sicurezza dei lavoratori è stato stipulato con le organizzazioni sindacali un accordo relativo all'introduzione di una soluzione tecnologica basata sull'intelligenza artificiale ("Smart Cameras") volta all'individuazione e alla mitigazione di situazioni di rischio derivanti dalle attività operative condotte sia a bordo delle navi che nei cantieri. Per migliorare la sicurezza sul lavoro nei cantieri è stato inoltre implementato il sistema Video Analytics for Workplace System, che rileva e notifica potenziali violazioni in tema Salute, Sicurezza e Ambiente.
La centralità delle competenze per Saipem si riflette anche nella creazione di valore condiviso per tutti gli stakeholder, sia interni che esterni, così da definire un ecosistema interconnesso tra società ed enti di istruzione e favorire un percorso di accrescimento delle competenze utili al business. Nel 2024 si è ad esempio dato avvio al nuovo Istituto Tecnologico Superiore nelle Marche, un percorso di formazione post-diploma di 2 anni attraverso cui Saipem e altri partner del tessuto industriale locale favoriscono l'orientamento occupazionale dei giovani del territorio, con l'obiettivo di formare tecnici per le infrastrutture e gli impianti, e inserirli nell'organico aziendale.
All'interno di un gruppo di lavoro associativo Saipem ha guidato lo sviluppo di un'iniziativa volta a mappare l'esigenza di competenze del mercato energetico in evoluzione, con un focus sulle competenze distintive e le professioni emergenti legate alla transizione energetica. Gli sforzi si sono concentrati sullo sviluppo di un modello di analisi per conoscenze e competenze, basato sugli esiti di interviste ai nostri Technology Manager e verificato con l'AI Generativa, che è stato testato sul set di tecnologie di transizione parte del Piano Strategico. Il risultato è una lista di competenze tecniche, power e abilitanti per ciascuna tecnologia di transizione.
È stato introdotto il modello comportamentale "One Saipem Way in Safety", volto a sviluppare le competenze trasversali dei dipendenti e a gestire in chiave generativa le relazioni interpersonali dell'asset più importante per Saipem e per i suoi clienti: le persone. Il modello si fonda sul dogma fondamentale e inderogabile della sicurezza fisica e psicologica, e sui 5 pilastri People, Future, Courage, Together e Results, declinati in specifici comportamenti attesi.
A ottobre, infine, a partire da un workshop di ascolto delle esigenze prioritarie del Top Management, la Direzione HR ha avviato il percorso per la definizione di una People Strategy sostenibile, funzionale ad assicurare che il business e i progetti possano tempestivamente contare su persone motivate, dotate delle competenze richieste in ogni contesto operativo, nel ruolo professionale più adatto, all'interno del budget definito, e quanto più possibile realizzate nel lavorare con Saipem.
Il piano di azione delle iniziative definite all'interno della cornice di identità aziendale si fonda sulle 5 aree di intervento del nuovo modello:
Per citare solo alcune tra le iniziative previste, la Saipem People Academy, aperta a dipendenti, clienti, partner, subappaltatori e società civile, che supporterà lo sviluppo e trasferimento di competenze e stili di leadership, la corretta orchestrazione delle relazioni di squadra, l'occupabilità continua e il benessere individuale. L'Academy costituirà un ponte con università, centri di ricerca e associazioni industriali per promuovere una transizione energetica sostenibile e guidare l'innovazione del settore energetico e infrastrutturale. La Saipem People Academy avrà da subito a disposizione i due sopracitati centri di formazione permanenti, che svilupperanno da un lato le competenze di perforazione e controllo dei pozzi e dall'altro le competenze di costruzione e

sollevamenti in mare. Grazie al Drilling Simulator e al Crane Simulator, i centri offriranno i più avanzati strumenti formativi di simulazione virtuale di processi, scenari, attività e strumenti in tempo reale, consentendo alle persone di sviluppare competenze tecniche e prendere decisioni in un ambiente a rischio zero.
La Politica sulla remunerazione 2024 ha perseguito l'obiettivo di sostenere il processo di crescita di Saipem, la strategia di business, la missione e i valori aziendali attraverso meccanismi retributivi che permettano di attrarre, motivare e trattenere persone di elevato profilo professionale e manageriale, con competenze distintive e critiche per Saipem, oltre che incentivare il raggiungimento degli obiettivi del Piano Strategico 2024-2027 e la crescita sostenibile della Società.
La Politica è stata delineata in coerenza con il modello di governance adottato e in compliance con quanto previsto dal Testo Unico della Finanza (TUF), dal Regolamento Emittenti Consob e dal Codice di Corporate Governance, perseguendo l'allineamento degli interessi e della motivazione del Management con quelli degli azionisti e di tutti gli stakeholder, con l'obiettivo prioritario di creare valore sostenibile nel medio-lungo periodo. Le Linee Guida di Politica per il 2024 hanno previsto una struttura retributiva per le risorse manageriali basata su un Piano di Incentivazione Variabile di Breve Termine e un'incentivazione di lungo termine a base azionaria, attraverso la seconda attribuzione del Piano di Incentivazione Variabile di Lungo Termine previsto per il triennio 2023-2025.
Il Piano di Incentivazione Variabile di Breve Termine 2024 è stato di natura monetaria e, in un'ottica di attenzione al miglioramento della struttura finanziaria e patrimoniale del Gruppo, ha previsto, per la sua attivazione, il raggiungimento di un entry gate identificato nella Posizione Finanziaria Netta Adjusted del Gruppo Saipem alla fine dell'anno 2024.
Il Piano di Incentivazione Variabile di Lungo Termine 2023-2025, di tipo azionario, è stato strutturato in un'ottica di massimizzazione del valore dell'incentivo nel lungo termine, di rafforzamento della partecipazione del management al rischio d'impresa e di miglioramento delle performance aziendali. L'impianto della remunerazione variabile così definito è stato collegato a obiettivi economico-finanziari coerenti con il Piano Strategico, oltre che con le priorità del 2024 e ha previsto un peso significativo della componente ESG pari al 20% degli obiettivi per entrambi i piani. In particolare, gli indicatori ESG sono stati individuati in coerenza con il Piano di Sostenibilità Saipem, identificando obiettivi quantitativi e misurabili relativi a tematiche di Sicurezza, Ambiente, Diversity & Inclusion, Business Ethics e Anticorruzione, Business Integrity e People Management.
La Politica sulla remunerazione 2024 è dettagliatamente descritta nella prima sezione della "Relazione sulla Politica in materia di Remunerazione e sui Compensi Corrisposti 2024" (cd. Relazione sulla Remunerazione 2024) ed è stata approvata dal Consiglio di Amministrazione di Saipem in data 12 marzo 2024; successivamente è stata sottoposta al voto vincolante da parte dell'Assemblea degli Azionisti in data 14 maggio 2024, registrando una percentuale di voti favorevoli pari al 99,2%.
Come descritto nella Sezione II di tale documento, nel 2023, a seguito della consuntivazione degli obiettivi societari e delle valutazioni delle prestazioni dell'anno del management, la Società ha riconosciuto l'Incentivo Variabile di Breve Termine, come previsto dalla Politica sulla remunerazione 2023.
Nel corso del 2024 è stata svolta l'attività di deployment degli obiettivi societari secondo una logica top-down su tutta la popolazione manageriale, garantendo un processo di verifica e monitoraggio di tali obiettivi durante l'anno.
Relativamente all'Incentivazione Variabile di Lungo Termine, alla luce del mancato raggiungimento della soglia minima di performance degli indicatori, il Piano di Incentivazione di Lungo Termine 2019-2021, con riferimento all'attribuzione 2021, non si è attivato.
Come riportato nelle Linee Guida di Politica sulla remunerazione 2024, Saipem ha dato inoltre attuazione alla seconda attribuzione del Piano di Incentivazione Variabile di Lungo Termine a base azionaria rivolto alle risorse


manageriali per il triennio 2023-2025. Il Piano ha previsto l'assegnazione gratuita di azioni ordinarie Saipem SpA (performance share) a fronte del conseguimento di specifici indicatori di performance, misurati al termine del triennio di riferimento sulla base di due obiettivi di business (EBITDA Adjusted cumulato dei tre anni e ROAIC Adjusted medio del triennio), di un obiettivo collegato all'andamento del titolo Saipem (Total Shareholder Return) misurato su base triennale in termini di posizionamento relativo rispetto a un Peer Group composto da aziende competitor (relative ai business Engineering & Construction e Drilling) e di obiettivi ESG.
La Politica sulla remunerazione 2024 ha tenuto conto delle sfide che Saipem ha affrontato e superato negli scorsi anni, in un contesto fortemente penalizzato dalla crisi pandemica, dal continuo aumento del tasso di inflazione, dei prezzi dell'energia e dei beni di prima necessità, che comportano per il Gruppo il perdurare di uno scenario di mercato complesso. Grazie al sostegno degli azionisti e al forte impegno dei suoi dipendenti, Saipem è riuscita a risollevare la propria situazione, migliorando i livelli di efficienza, produttività e innovazione, nonché ottimizzando il profilo di rischio delle commesse e del portafoglio ordini attraverso un opportuno ribilanciamento; a conferma di questi risultati sono state collocate obbligazioni senior unsecured guaranteed equity-linked (obbligazioni convertibili) con scadenza al 2029 per un importo nominale complessivo pari a 500 milioni di euro.
La Politica retributiva 2024 è stata volta a migliorare l'engagement, consolidare il commitment e mantenere la motivazione elevata, oltre che assicurare la retention dei talenti, al fine di garantire la migliore esecuzione dei progetti presenti in portafoglio e di quelli che verranno acquisiti.
Sono state inoltre portate avanti iniziative di promozione della parità di genere in termini retributivi e di allineamento della remunerazione ai trend emergenti nei singoli mercati locali, assicurando maggiore competitività delle retribuzioni rispetto al mercato del lavoro.
Saipem ha continuato inoltre a sostenere il suo impegno verso la riduzione della disparità salariale tra uomo e donna perseguendo il principio Equal Pay for Equal Work e fornendo disclosure sul rapporto di remunerazione fissa e globale tra genere femminile e maschile per qualifica, sia rispetto al perimetro Italia, sia rispetto al perimetro di Gruppo consolidato (cd. "gender pay gap") all'interno della Sezione II della Relazione sulla Remunerazione 2024.
Gli attacchi informatici rappresentano un fattore di rischio in continua crescita per l'economia globale e sono, secondo quanto riportato dal più recente Allianz Risk Barometer, la maggiore preoccupazione dei risk manager delle aziende coinvolte nella survey. L'impegno di Saipem per fare fronte a queste minacce e mitigare il rischio è sempre crescente. Le azioni preventive per il rafforzamento delle misure di sicurezza e il continuo miglioramento della capacità di risposta a eventi di cyber security hanno fatto sì che, anche durante l'anno 2024, non si verificassero incidenti critici. Nonostante ciò, si è rilevato un aumento delle casistiche (12) ritenute degne di segnalazione all'Agenzia per la Cybersicurezza Nazionale (ACN), legate principalmente alle infezioni tramite malware di singoli sistemi, prontamente contenute per scongiurare impatti su altri asset aziendali.
La tecnica di attacco maggiormente utilizzata in questi casi è stata il Social Engineering, che sfrutta l'emotività delle vittime per indurle in errore. Saipem ha pertanto incrementato gli sforzi nell'ambito della formazione dei dipendenti per aumentare la consapevolezza sui rischi legati alle minacce informatiche. In quest'ambito, oltre alla formazione periodica obbligatoria, che ha visto il coinvolgimento di 3.969 persone per un totale di oltre 10.137 ore erogate, sono state implementate ulteriori azioni:


Si segnala un aumento del rischio cyber connesso alla supply chain sia in termini di continuità operativa sia di impatti sulle informazioni gestite dai fornitori; in particolar modo il Regolamento Generale sulla Protezione dei Dati prevede in capo a Saipem, in qualità di titolare del trattamento, un obbligo di controllo dei propri fornitori e l'onere di comunicazione dell'eventuale data breach al Garante per la protezione dei dati personali, oltre alla messa in atto di tutte le contromisure utili a circoscrivere l'evento e a prevenire che si verifichi nuovamente. Anche la Direttiva (UE) 2022/2555 – NIS 2 – prevede un forte presidio della catena di approvvigionamento in ottica di riduzione del rischio associato alla sua disruption.
In collaborazione con la Funzione Supply Chain è stata implementata, nel nuovo strumento di Vendor Management, una lista di requisiti minimi di cyber security alla quale tutti i vendor devono dare riscontro direttamente sulla piattaforma. Eventuali scostamenti da tali requisiti determinano la predisposizione di un piano di remediation. Quanto emerso dalle analisi delle risposte fornite dai vendor contribuirà inoltre a prioritizzare gli audit sugli stessi.
Le misure di natura organizzativa si sono aggiunte a quelle tecniche già identificate e in fase di rilascio all'interno del programma di lungo periodo "Sicurezza delle Informazioni e Gestione dei Dati" avviato nel 2022 e di durata triennale, il quale indirizza le seguenti tematiche:
Nel 2024 è stato avviato anche il programma "Asset Operational Technology and Cybersecurity Requirements Control" volto a garantire la competitività degli asset offshore all'interno di un mercato sempre più sensibile alla resilienza verso le minacce cibernetiche, in ottemperanza a quanto previsto dalla Risoluzione MSC.428 (98) "Maritime Cyber Risk Management in Safety Management Systems" dell'International Maritime Organization (IMO). Nell'ambito di questo programma sono incluse le attività legate all'identificazione e alla mitigazione del rischio cyber per i sistemi di controllo industriali (ICS) e alla definizione della loro governance e della gestione operativa.
Un ruolo rilevante per la valutazione e il continuo miglioramento dell'approccio alla sicurezza sono i monitoraggi interni ed esterni. Il corretto funzionamento del Modello di Security di Saipem è costantemente verificato dal Comitato Controllo e Rischi (CCR), che riporta al Consiglio di Amministrazione, e dalla funzione di Internal Audit aziendale.
Inoltre, ulteriori controlli vengono svolti sia da enti certificatori sia da piattaforme dedicate:
DIGITAL e SERVIZI ICT
Nel corso del 2024 l'attività di razionalizzazione dei costi e ottimizzazione degli investimenti in ambito Digital e Servizi ICT è proseguita con continuità. Tale approccio direzionale è finalizzato a garantire una roadmap evolutiva bilanciata e sostenibile dal punto di vista economico e finanziario, ma in grado di supportare il business. In questo contesto globale si è massimizzato lo sforzo dell'azienda al fine di garantire lo sviluppo e l'adozione delle soluzioni digitali e il mantenimento di adeguati livelli di servizio in ambito ICT.
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A supporto di tali indicazioni direzionali nel 2024:
Rispetto alle principali iniziative avviate Saipem ha:
L'area di sviluppo EPC Integration è dedicata alla centralizzazione e standardizzazione dei dati provenienti da sistemi "verticali" dedicati alle singole funzioni e all'integrazione dei processi di lavoro, nell'ambito dell'esecuzione progetti EPCI.
EPC integration comprende due iniziative principali complementari.
La prima è la piattaforma di visualizzazione e collaborazione "EPiC" per la quale continua l'attività di supporto all'adozione delle applicazioni già industrializzate, grazie agli sforzi di informazione ed erogazione di servizi di onboarding, addestramento e supporto utente; inoltre si mantiene un particolare focus sull'implementazione di correzioni e nuove funzionalità richieste dagli stakeholder. Aggiornamenti delle applicazioni rivolte alla Supply Chain, Vendor Document Management e AWP (Advanced Work Package) sono stati rilasciati ai progetti, mentre continua la fase di sviluppo e integrazione di una Digital Control Tower e l'estensione di Management of Changes per l'utilizzo con partner di joint venture. Da segnalare la messa in produzione dell'applicazione RFI per la gestione dei certificati nei siti di costruzione su piattaforma Salesforce/ EPiC.
Sono state inoltre avviate le analisi di fattibilità per l'integrazione di AI Agents per il supporto utenti e l'integrazione del Master Tag Register con i portali di scambio dati e documenti con Vendors e Clients.
La seconda è lo sviluppo della "EPC Digital Platform" che ha come obiettivo la standardizzazione e integrazione dei processi di ingegneria impiantistica e gestione dei materiali con i processi di supply chain e costruzione. Il pacchetto core di questa iniziativa è nella fase di lancio in produzione per l'utilizzo sul progetto pilota Liverpool Bay.
Inoltre, per la fase Installation/Offshore Construction, si segnalano le attività di sviluppo dell'Offshore Vessel Simulator per la modellazione dei vessels JSD600 e Saipem Constellation, la messa in produzione e l'inizio della fase di adoption del Vessel Reporting System (VRS) 2.0 e i miglioramenti apportati al Pipeline Productivity Tool (PPT) 2.0 – strumenti per il monitoraggio e analisi della produttività offshore – per i quali la fase di rilascio in produzione è in corso.

Per la digitalizzazione dei nostri asset, il programma di standardizzazione delle infrastrutture ICT e delle architetture Digital, che mira far convergere le risorse digital e ICT verso uno stesso disegno architetturale e verso una stessa capacità di performance, avviato a inizio del 2023, è stato completato. Questo permetterà a Saipem di poter adottare, per i propri asset, tutte le soluzioni digitali in fase di sviluppo e le nuove, siano esse standard di mercato o sviluppi tarati ad hoc sulle specificità delle operazioni. Consentirà, inoltre, di avere un disegno architetturale comune per tutte le soluzioni in ambito asset, garantendo una maggiore efficienza e un migliore controllo dei costi, sia nella fase di sviluppo che nella fase di adozione e gestione dei livelli di servizio.
Nel corso del 2024 Saipem ha migliorato e continuato a implementare la nostra IoT e Data Platform, tenendo in conto le soluzioni verticali già presenti nel nostro portfolio tecnologico. In parallelo abbiamo avviato il piano di modernizzazione digitale della nostra flotta e la pianificazione delle soluzioni tecnologiche future, in grado di trasformare i processi tipici della gestione degli asset, migliorando il loro sfruttamento attraverso un maggior ricorso a decisioni guidate dai dati e dagli algoritmi implementati (e.g. manutenzione predittiva, remote assistance, dashboard operative).
Il paradigma su cui si basa tale programma di attività è di incrementare i livelli di governance sul dato generato dai nostri asset gestiti, utilizzando le tecniche di advanced analytics a supporto dei processi decisionali e del recupero di efficienza in ambito operation (e.g. fuel management) e sostenibilità (e.g. emissione di gas serra - GHG).
La piattaforma digitale consta di una componente cloud preposta alla raccolta centralizzata ed elaborazione di tutti i dati provenienti dai nostri asset, i quali sono dotati di una componente di "Edge Computing" installata a bordo al fine di ottimizzare la capacità computazionale e la trasmissione dei dati in condizioni non ottimali.
Ad oggi, tale componente risulta installata a bordo dei seguenti asset: Scarabeo 9, Saipem 7000, Castorone, Saipem 10000, FDS, Pioneer, Sea Lion 7, Perro Negro 9, Perro Negro 7, FDS 2, Saipem 12000, Santorini, Scarabeo 8, Saipem Endeavour, Dehe, Castoro X, Castoro XII. Sono in corso, rispettivamente, un programma di industrializzazione per l'upgrade di alcune sue sub-componenti e il collegamento del modulo di acquisizione dati a sorgenti dato critiche e un processo di identificazione dei dati IoT di valore e delle tecnologie, che ne consentano un arricchimento con informazioni rilevanti e permettano la loro esposizione per utilizzo dal business.
In questo contesto Saipem ha ottenuto un maggior livello di centralità e controllo dei propri dati che ha dato l'opportunità di avviare un percorso di definizione della nuova Data Governance di Saipem. Tale percorso prevede, in parallelo, uno stream di iniziative in ambito Data Culture.
Alla fine de 2024 risultano in fase di completamento le soluzioni digitali che indirizzano i seguenti ambiti di applicazione, per la linea di business Asset Based Services:
Sono state inoltre avviate iniziative relative alla valutazione dell'impiego di:
Sono state portate a compimento le principali milestones del programma di roll out del permesso elettronico di lavoro per operare (e-permit to work) sui nostri asset navali, programma mirato al rafforzamento della gestione della sicurezza a bordo. Nel corso del 2024 si è arrivati a completa copertura della flotta in operazione e si prevede di estenderne l'utilizzo agli yard terrestri e a nuovi mezzi offshore del caso nel corso del 2025. In tale


ambito è ora disponibile su tutta la flotta di mezzi marini Saipem la soluzione HOC4All per la gestione digitalizzata del processo di rilevazione, condivisione e analisi delle osservazioni relative a potenziali hazard o good practice. La soluzione, già disponibile per i siti a terra, coinvolgendo in prima persona i colleghi Saipem e non Saipem a bordo dei nostri mezzi, contribuisce anche alla diffusione della cultura della sicurezza attiva. Si è iniziato a implementare a bordo dei mezzi della flotta e delle yard un sistema di smart camera per il rilevamento dei "unsafe condition" per facilitare una pronta risoluzione. Sono state inoltre sperimentate e proposte ulteriori soluzioni di teleassistenza e telemedicina, aumentando la flessibilità per quanto riguarda la presenza offshore. Altri sviluppi sono stati implementati sui primi asset di perforazione offshore per monitorare meglio le attività quotidiane e facilitare il sistema di gestione dei documenti, e sono state inoltre adottate nuove soluzioni per la gestione dell'integrità strutturale delle navi e l'ottimizzazione degli interventi di manutenzione.
Si è avviato un processo di revisione del sistema di CMMS (sistema centralizzato per la gestione della manutenzione e dei magazzini), attualmente in uso, per una possibile sostituzione.
È stata avviata un'attività di valutazione di tecnologie in ambito HSE per il miglioramento della sicurezza a bordo, come ad esempio gli Smart DPI/PPE.
In ambito Corporate sono state avviate e, in diversi casi, concluse numerose iniziative digitali. In particolare:
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Prosegue il percorso di evoluzione e trasformazione tecnologica orientata alla razionalizzazione e ammodernamento dei propri asset informativi (es., applicativi, piattaforme, architetture e infrastrutture dati); tale iniziativa si conferma un abilitatore chiave del programma che pone al centro la valorizzazione del dato.
In particolare, sono stati portati in produzione i nuovi ambienti di gestione container sia in cloud che a bordo dei mezzi navali (Kubernetes) ed è stata consolidata l'adozione della metodologia low-code. Si è proceduto a focalizzarsi sulle tematiche di Machine Learning e DevOps. Sono state adottate, grazie a un percorso di ingaggio, co-creazione e addestramento su casi d'uso specifici delle attività di business, percorso ancora attivo, da un gruppo pilota (circa 3.500 risorse), le nuove tecnologie di intelligenza artificiale generativa integrate con chatbot e assistenti di produttività personale (ChatGPT e MIcrosoft CoPilot365). Alla fine del 2024 la platea di utilizzatori di Copilot365 è stata estesa a 10.000 utenti con il piano di arrivare a 15.000 da inizio del 2025.
È stato avviato il progetto di catalogazione delle sorgenti dati e di impostazione dell'ambiente per il loro governo. Acquisita la tecnologia per garantire il supporto al consumo autonomo (self-service) dei dati a scopo analisi.
Sono state avviate nuove iniziative nell'ambito degli strumenti di gestione e ottimizzazione delle infrastrutture centralizzate, con le quali sono state indirizzate numerose aree di valutazione tecnica per la corretta analisi, configurazione e gestione dei sistemi informatici.
In ambito cyber security è in corso il programma pluriennale di iniziative volte a migliorare ulteriormente la postura di sicurezza aziendale. Sono stati individuati 6 stream progettuali per la gestione delle identità digitali, la protezione della navigazione Internet anche quando effettuata fuori dal perimetro aziendale, la sicurezza dei sistemi OT presenti sui nostri mezzi navali, la segmentazione della rete di comunicazione Saipem, la governance e classificazione dei dati non strutturati e la gestione delle utenze privilegiate.
Le attività di governance e i processi di compliance e di sicurezza sono stati svolti positivamente secondo il calendario definito.
GESTIONE DEI RISCHI D'IMPRESA
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Saipem si impegna a promuovere e mantenere un adeguato sistema di controllo interno e gestione dei rischi, costituito dall'insieme degli strumenti, strutture organizzative e procedure volte a consentire la salvaguardia del patrimonio aziendale, l'efficienza e l'efficacia dei processi, l'affidabilità dell'informativa finanziaria, il rispetto di leggi e regolamenti, nonché dello statuto e delle procedure aziendali. A tal proposito, Saipem ha adottato e sviluppato nel corso del tempo un modello di Risk Management Integrato che è parte integrante del sistema di controllo interno e gestione dei rischi. Tale modello ha l'obiettivo di conseguire una visione organica e complessiva dei principali rischi di impresa, una coerenza delle metodologie e degli strumenti a supporto e un rafforzamento della condivisione e della consapevolezza, a tutti i livelli, che un'adeguata identificazione, valutazione e gestione dei rischi può incidere positivamente sul raggiungimento degli obiettivi e sul valore dell'azienda.
La struttura del sistema di controllo interno del Gruppo coinvolge, con diversi ruoli, gli organi amministrativi e di controllo, gli organismi di vigilanza, il management e tutto il personale, ispirandosi ai principi contenuti nel Codice Etico e nel Codice di Autodisciplina, tenendo conto della normativa applicabile, del framework di riferimento "CoSO Report" e delle best practice nazionali e internazionali. Informazioni di maggior dettaglio sul sistema di controllo interno e gestione dei rischi, anche con riferimento alla sua architettura, strumenti e funzionamento, nonché sui ruoli, responsabilità e attività dei suoi principali attori, sono contenute nella "Relazione sul Governo Societario e gli Assetti Proprietari 2024", cui si rinvia.
Il modello di Risk Management Integrato, che vede il coinvolgimento di tutte le strutture aziendali, prevede l'identificazione, valutazione e analisi del profilo di rischio d'impresa e l'opportuna attivazione delle possibili azioni di mitigazione, fra le quali il trasferimento al mercato dei rischi tramite processi assicurativi.
La valutazione dei rischi è eseguita dal management attraverso sessioni di risk assessment, ovvero riunioni e workshop coordinati dalla funzione "Integrated Risk Management and Compliance", svolte su base semestrale con il coinvolgimento delle funzioni di business e di staff presenti negli head office, nonché delle società controllate rilevanti identificate sulla base di parametri economico-finanziari e qualitativi. La valutazione dei rischi, che si avvale dell'attività e competenze specialistiche dei presidi di risk management presenti nelle diverse aree aziendali, è finalizzata a identificare gli eventi che potrebbero impattare gli obiettivi strategici e gestionali di Saipem, tenendo in considerazione sia le potenziali evoluzioni del modello di business, dell'organizzazione e del corpo procedurale aziendale, sia l'andamento del contesto esterno (in particolare, aspetti politici, economici, sociali, tecnologici e legali), dell'industria di riferimento e dei competitor. Inoltre, Saipem ha sviluppato un processo di monitoraggio dei principali rischi del Gruppo su base trimestrale che si avvale di appositi indicatori di monitoraggio che misurano l'evoluzione del rischio e l'efficacia delle relative azioni di mitigazione.
Saipem è esposta, anche in virtù del business di riferimento, a potenziali rischi di natura:
L'accadimento di eventi inattesi può comportare effetti negativi sulle attività operative e commerciali della Società e quindi sulla situazione economica, finanziaria e patrimoniale di Gruppo. Anche le emergenti tematiche di evoluzione del mercato in ottica energy transition, con crescente focalizzazione verso obiettivi di sostenibilità ambientale, responsabilità sociale e governance, potrebbero avere implicazioni sul posizionamento strategico di Saipem. A mitigazione, la Società ha già da tempo avviato un processo integrato e continuativo di individuazione, valutazione e gestione delle diverse tipologie di rischi ESG ("Environmental", "Social" e "Governance"), in linea con gli standard internazionali. Tale processo iterativo, partendo dalle risultanze delle sessioni di risk assessment, fornisce una prioritizzazione dei rischi e costituisce uno degli step preliminari a supporto dell'analisi di materialità, i cui esiti vengono successivamente presi in considerazione nelle attività di risk management garantendo che la valutazione delle tematiche ESG risulti integrata nelle valutazioni di rischio complessive.


In particolare, per i rischi ESG correlati ai cambiamenti climatici, viene effettuata una valutazione quantitativa/finanziaria dell'impatto della magnitudine nell'orizzonte di piano e oltre, in accordo alle raccomandazioni della Task Force on Climate Related Financial Disclosure (TCFD). Per ulteriori dettagli si rimanda alla sezione "Gestione del rischio e controlli interni sulla rendicontazione di sostenibilità".
Per quanto concerne l'attuale situazione geopolitica, caratterizzata da molteplici fronti di conflitto, si segnala che:
L'eventuale peggioramento dello scenario geopolitico potrebbe avere implicazioni sulla supply chain e sulle attività del Gruppo, sebbene la catena di approvvigionamento di Saipem non comprenda fornitori diretti strategici e/o critici nei territori interessati dagli scontri; l'entità degli impatti, sia per i progetti in corso sia per le future iniziative, dipenderà dalla durata ed evoluzione delle situazioni di conflitto, particolarmente complesse dati i molti attori coinvolti e la continua evoluzione.
Considerato quindi l'attuale contesto macroeconomico, influenzato da una combinazione di effetti geopolitici, restrizioni crescenti al commercio globale, frammentazione dei mercati, inflazione e oscillazione dei tassi d'interesse, si segnala che i ricavi e conseguentemente i margini che la Società realizza potrebbero subire delle variazioni, con potenziali effetti negativi sulla sua situazione economica, finanziaria e patrimoniale.
Per una trattazione più ampia dei principali fattori di rischio identificati, analizzati, valutati e gestiti dal management vengono riportate di seguito le principali tematiche di potenziale incertezza prese in considerazione nell'ambito della predisposizione del bilancio consolidato. Si rinvia alle "Note illustrative al bilancio consolidato" per l'informativa relativa alle passività per rischi e alla sezione "Garanzie, impegni e rischi - Contenziosi" delle "Note illustrative al bilancio consolidato" per i procedimenti più significativi.

Saipem opera in un business caratterizzato dal rischio di conseguire incassi non coerenti temporalmente rispetto ai flussi di cassa in uscita, nonché di erosione di margini, che possono esporre la Società al rischio di liquidità, ovvero di non riuscire a far fronte ai propri impegni di pagamento con impatti sul risultato economico nel caso in cui l'impresa sia costretta a sostenere costi addizionali per fronteggiare le proprie obbligazioni. Come estrema conseguenza, ciò può portare a una situazione di insolvibilità che pone a rischio la continuità aziendale.
In aggiunta, l'instabilità dello scenario macroeconomico-geopolitico o altri aspetti operativi potrebbero provocare un deterioramento della posizione finanziaria dei clienti e dei partner coinvolti nell'esecuzione dei progetti, esponendo il Gruppo al rischio di credito, ovvero al possibile inadempimento di una controparte commerciale nel pagare quanto dovuto (i.e. ritardati e/o mancati incassi o non rispetto delle obbligazioni finanziarie) con conseguente necessità per Saipem di dover sopperire parzialmente o totalmente. Tali dinamiche potrebbero avere effetti negativi, non pianificati, anche significativi sui flussi di cassa, causare il deterioramento del capitale circolante netto e della situazione economico-finanziaria, con conseguenze reputazionali nell'industria di riferimento e/o nei mercati finanziari.
Saipem è anche esposta al rischio legato alla disponibilità delle garanzie bancarie necessarie a supportare le offerte ai clienti e l'esecuzione dei progetti. Le principali cause di tale rischio sono da ricondursi a: (i) aumento negli importi totali richiesti a copertura delle nuove acquisizioni, soprattutto nell'eventualità di mega-progetti; (ii) maggiore utilizzo di linee di credito per progetti in JV, qualora i partner non riescano a fornire le garanzie di propria competenza; (iii) parziale calo del supporto finanziario da parte delle banche europee verso i progetti "Oil" tradizionali.
Nel caso di ritardo o impossibilità nel reperimento di linee adeguate a sostenere le iniziative, Saipem dovrebbe modificare o ridurre i propri obiettivi strategici, con conseguenti effetti negativi sull'attività, le prospettive, nonché la situazione economica, patrimoniale e finanziaria.
I principali rischi finanziari identificati, monitorati e attivamente gestiti dal Gruppo Saipem sono ulteriormente dettagliati nella nota 3 "Criteri di valutazione - Gestione dei rischi finanziari" delle Note illustrative al bilancio consolidato.
La gestione, il controllo e il reporting dei rischi finanziari è disciplinato dalla Financial Risk Policy emanata centralmente con l'obiettivo di uniformare e coordinare le politiche del Gruppo; il controllo dei rischi finanziari viene effettuato tramite il calcolo periodico di una serie di Key Risk Indicators (KRI) sottoposti a specifiche soglie di attenzione e periodicamente aggiornati coerentemente con le evoluzioni del business del Gruppo. L'attività di controllo definita dalla Financial Risk Policy include inoltre le procedure di escalation da seguire nel caso di superamento delle soglie di rischio definite dai KRI.
Al fine di assicurare flussi di cassa positivi o neutri durante l'esecuzione del progetto, Saipem definisce con i clienti sin dalla fase negoziale condizioni contrattuali che la tutelino dal punto di vista dell'esposizione finanziaria (ad esempio anticipi contrattuali, performance bonds) e monitora i propri contratti attraverso procedure stringenti per l'ottenimento delle attestazioni necessarie a procedere con la fatturazione, ovvero attraverso una costante verifica e segnalazione al cliente di tutte le variazioni contrattuali o esecutive del progetto; le variazioni del capitale circolante netto sono soggette a costante controllo.
Il management monitora nel continuo il fabbisogno di garanzie bancarie, sia per i progetti in esecuzione sia per le eventuali iniziative future, nonché le evoluzioni dei mercati finanziari al fine di intercettare e prevenire eventuali carenze di linee necessarie alla presentazione delle offerte. Per ampliare le fonti di approvvigionamento, sviluppa relazioni di partnership con istituzioni del settore finanziario e assicurativo, anche locali. Svolge infine accurate analisi del profilo finanziario dei partner.
Una parte significativa delle attività del Gruppo sono svolte in Medio Oriente, nell'Africa Sub-sahariana e in America Latina, regioni caratterizzate storicamente da un basso grado di stabilità dal punto di vista politico,
sociale ed economico e da molteplici potenziali elementi di rischio, come ad esempio: (i) instabilità del quadro legislativo e incertezze sulla tutela dei diritti della compagnia in caso di inadempienze contrattuali da parte di soggetti locali; (ii) sviluppi o applicazioni penalizzanti di leggi, regolamenti, modifiche contrattuali unilaterali che comportano la riduzione di valore degli asset, disinvestimenti forzosi ed espropriazioni; (iii) restrizioni di varia natura sulle attività di costruzione, perforazione, importazione ed esportazione; (iv) incrementi della fiscalità applicabile; (v) conflitti sociali interni che possono sfociare in peggioramento del contesto economico locale e in azioni di sabotaggio, attentati e violenze; (vi) atti di terrorismo, vandalismo o pirateria; (vii) limitazioni o incremento costi nelle coperture assicurative.
Il possibile deterioramento dello scenario geopolitico, legato al perdurare delle ostilità tra Russia e Ucraina e alla crisi in Medio Oriente, nonché crescenti restrizioni e dazi nel commercio internazionale, accrescono ulteriormente il rischio di tensioni e conflitti sociali, con potenziali ripercussioni negative sull'economia globale, sull'andamento dei mercati finanziari e sulle catene di approvvigionamento. Un tale scenario potrebbe conseguentemente avere impatti sulla continuità operativa del Gruppo o mettere a rischio le condizioni economiche previste originariamente, richiedendo alla Società di attuare interventi organizzativi e gestionali specifici per assicurare, nel rispetto delle policy aziendali e locali, il proseguimento delle attività in sicurezza, con aggravi di costi e ritardi e impatti negativi sulla marginalità dei progetti eseguiti in Paesi critici.
Saipem è impegnata a monitorare costantemente e puntualmente l'evoluzione del contesto politico, sociale ed economico, delle minacce terroristiche insorgenti nei Paesi in cui opera o intende investire, sia tramite risorse specializzate interne sia tramite provider di servizi di security e analisi di informazioni. Il monitoraggio è volto ad analizzare la situazione sia da un punto di vista di andamento socio-economico sia di security, in coordinamento con l'Unità di Crisi del Ministero Affari Esteri. Nel corso dell'anno è stata attenzionata in modo particolare la situazione nelle aree mediorientali, a seguito del conflitto israelo-palestinese, oltre alle evoluzioni del contesto politico, sociale ed economico dei Paesi d'interesse (Mozambico, Nigeria, Venezuela, Guyana, Libia, ecc.).
L'esposizione ai rischi Paese è valutata attraverso un articolato modello di security ispirato a criteri di prevenzione, precauzione, protezione, informazione, promozione e partecipazione, con l'obiettivo di ridurre il rischio derivante da azioni di persone fisiche o giuridiche, che possano esporre l'azienda e il suo patrimonio (umano, materiale e reputazionale) a potenziali danni. Nei casi in cui la capacità di operare nel Paese sia temporaneamente compromessa dall'emergere di situazioni di instabilità viene valutata l'eventuale de-mobilizzazione dal sito per proteggere il personale e i beni aziendali; a tal fine il Gruppo ha implementato una serie di strumenti informatici che garantiscono la capillare tracciabilità del proprio personale all'estero. Una volta ripristinate le condizioni favorevoli viene pianificata la ripresa delle attività ordinarie, cercando di limitare l'interruzione di operatività e sempre nel rispetto della massima tutela delle condizioni di sicurezza.
Saipem monitora l'evoluzione delle normative di varia natura e la relativa conformità e valuta costantemente i possibili impatti derivanti dalle misure restrittive adottate dall'Unione Europea e/o da entità extra-europee, sia nei confronti della Russia sia di altri Paesi, che determinano: (i) nel settore finanziario, limitazioni all'accesso ai più importanti mercati dei capitali; (ii) nel settore dell'energia, divieti di vendere, fornire, trasferire o esportare, direttamente o indirettamente, beni e tecnologie essenziali per il settore; (iii) nel settore tecnologico, restrizioni sulle esportazioni di beni e tecnologie a duplice uso (civile/militare), come pure di determinati beni e tecnologie in grado di contribuire al rafforzamento tecnologico del settore della difesa e della sicurezza.
Vengono infine effettuati regolari controlli sulle agenzie esterne che forniscono i servizi di security e organizzate attività di formazione specifiche e controllo per prevenire eventuali violazioni dei diritti umani nell'esecuzione delle attività di sorveglianza e protezione.
Il Gruppo opera in Paesi caratterizzati dalla presenza di agenti biologici potenzialmente dannosi per la salute dei soggetti esposti.
La situazione è estremamente eterogenea e in costante evoluzione nel tempo: in alcuni dei Paesi in cui Saipem opera o intende operare, si sono registrati focolai epidemici più o meno estesi sia di malattie già presenti sul territorio sia di malattie da importazione (malaria, dengue, ecc.) o legate ai cambiamenti climatici e alla

crescente invasione degli habitat naturali da parte dell'uomo, a cui il personale Saipem potrebbe essere esposto nello svolgimento delle proprie attività.
Eventuali focolai di malattie infettive potrebbero rappresentare un rischio rilevante non solo per gli impatti diretti sulla salute del personale, ma anche per i possibili impatti indiretti sui risultati economico-finanziari e patrimoniali del Gruppo: interruzioni, rallentamento e aumento dei costi nell'esecuzione dei progetti e rinvio delle decisioni di investimento nei settori interessati, interruzioni nella catena di approvvigionamento, ritardo nei pagamenti dei clienti, aumento del rischio di contenzioso (relativo per esempio a contratti commerciali, materie giuslavoristiche e assicurative) e complessità del turnover delle risorse in funzione delle quarantene e delle restrizioni ai viaggi.
Attraverso l'analisi epidemiologica su fonti aperte e la raccolta dati sul territorio, Saipem è impegnata a monitorare costantemente e puntualmente l'insorgere e l'evoluzione di tutte le malattie infettive nei Paesi di interesse e a implementare in maniera tempestiva le misure di prevenzione e risposta a eventi infettivi. Particolare attenzione è riservata ai Paesi nei quali sono segnalati focolai epidemici o l'insorgere di patologie con potenziali impatti sull'operatività del Gruppo.
Saipem conduce numerose campagne di sensibilizzazione rivolte al proprio personale al fine di aumentare la consapevolezza dei rischi e la conoscenza delle più efficaci misure di prevenzione. Sui siti operativi vengono effettuate regolari ispezioni igienico-sanitarie e vengono messi a disposizione dei lavoratori dispositivi di protezione individuale e misure di vaccinoprofilassi e chemioprofilassi. Sono inoltre sviluppati e implementati programmi di prevenzione secondaria (formazione dei medici e disponibilità di kit per la diagnosi rapida in sito) e di terapia (protocolli terapeutici aggiornati ed efficaci). I programmi di controllo delle malattie da vettori sono attivi presso tutti i siti a rischio. I protocolli di medicina del lavoro e il servizio di travel medicine rappresentano un efficace sistema di tutela della salute dei lavoratori e i contratti di evacuazione sanitaria costituiscono una garanzia di evacuazione sicura dei pazienti infetti.
Per la realizzazione e l'esecuzione dei progetti Saipem acquista nei mercati globali materiali, beni e servizi che costituiscono una quota significativa della componente di prezzo delle proprie opere e servizi ed è quindi esposta ai rischi legati alla volatilità dei prezzi lungo la catena degli approvvigionamenti e alla loro disponibilità nei tempi richiesti.
I mercati sono infatti caratterizzati da una forte tensione dovuta a uno sbilanciamento nel rapporto tra domanda e offerta, a spinte inflattive, alla crescente frammentazione delle Supply Chain causata dall'introduzione di restrizioni commerciali e sanzioni internazionali, a cui si aggiungono azioni speculative e di arbitraggio. Queste dinamiche potrebbero avere ripercussioni su:
L'attuale situazione geopolitica, inoltre, accresce le incertezze dei mercati determinando interruzioni improvvise nella catena di approvvigionamento e la congestione di alcuni specifici settori produttivi e dei servizi; in questi settori i fornitori potrebbero essere impossibilitati ad assumere impegni contrattuali con quotazioni valide sul lungo periodo. Saipem potrebbe essere quindi esposta ai rischi di non riuscire a reperire presso gli operatori della supply chain materiali, beni e servizi necessari all'esecuzione dei progetti, con condizioni commerciali e tempi di consegna compatibili con le esigenze dei progetti stessi e di non essere in grado di trasferire o condividere con i propri clienti eventuali aumenti di prezzo causati dalle dinamiche sopra descritte.
Per garantire i volumi di approvvigionamento richiesti dalle proprie attività il Gruppo si affida a un numero elevato di fornitori e subappaltatori, distribuiti su diverse geografie e con diverso livello di esperienza e selezionati sulla base di consolidate valutazioni tecnico-economiche, requisiti di contenuto locale, richiesta esplicita dei clienti sulla base di liste fornitori concordate contrattualmente. La molteplicità di controparti può esporre Saipem a ulteriori elementi di rischio che possono portare a performance non adeguate rispetto alle aspettative e all'implementazione di piani di recupero per garantire la consegna dei progetti. In aggiunta, la
gestione contrattuale con il cliente e le dinamiche di progetto stesso possono esporre a richieste di change order e claim verso Saipem da parte dei fornitori, a seguito per esempio di revisioni d'ordine per modifiche nello scopo di lavoro, nella data di completamento e consegna (ritardi e/o accelerazioni) o per aggiornamenti imprevisti della normativa locale.
Questi elementi potrebbero generare costi addizionali e ritardi nella realizzazione dei progetti, con impatto negativo sui risultati economico-finanziari e causare un deterioramento delle relazioni commerciali con i clienti e fornitori.
Con l'obiettivo di prevenire e mitigare i rischi di indisponibilità e volatilità dei prezzi, Saipem utilizza tool specifici di previsione dell'andamento del mercato e di simulazione dell'impatto sul portafoglio acquisti. Quando vi sono le condizioni, già in fase di predisposizione dell'offerta commerciale:
Nel corso dell'esecuzione monitora eventuali impatti sui singoli progetti, in termini di continuità, prezzi e tempistica delle forniture e di capacità produttiva dei fornitori, instaurando con gli stessi un dialogo continuo.
Infine, la Società si è dotata di un sistema strutturato di qualifica e selezione orientato a collaborare con fornitori e subappaltatori sono concordate e stabilite attraverso strutture contrattuali standardizzate, nonché specifiche a seconda della tipologia di fornitura (e.g. performance bonds) e sono costantemente monitorate e oggetto di feedback al fine di perseguire un miglioramento continuo del processo di approvvigionamento e di esecuzione dei progetti.
Nell'eseguire le attività negli uffici, nei siti operativi e sui mezzi della flotta, Saipem usa un numero elevato di strumenti informatici di varia natura che, per effetto di un incremento generale dei processi di digitalizzazione, dell'utilizzo di reti private nel lavoro da remoto, del costante aumento delle minacce cibernetiche e della sempre maggiore disponibilità di strumenti di attacco che si avvalgono dell'Intelligenza Artificiale (IA), sono sempre più esposti a potenziali attacchi informatici. Questi attacchi cibernetici potrebbero compromettere la continuità operativa e danneggiare i sistemi di Information Technology (IT) e Operational Technology (OT), nonché provocare la perdita e/o il furto di dati e informazioni (anche di carattere confidenziale), causando effetti importanti sui processi aziendali e impatti economico-finanziari, operativi e di reputazione in particolare verso i clienti. L'utilizzo improprio di sistemi di Intelligenza Artificiale da parte di attori malevoli potrebbe amplificare gli effetti negativi legati, ad esempio, ad attacchi informatici tramite malware e phishing. Particolarmente presa di mira la catena di fornitura, le cui vulnerabilità vengono sfruttate per riuscire a penetrare le misure difensive implementate dalle aziende.
A seguito dell'aumento della minaccia informatica globale, il Gruppo ha registrato, sin dalla fase commerciale, richieste crescenti da parte dei clienti di specifici requisiti di cyber security la cui disponibilità potrebbe quindi incidere sul livello di competitività di Saipem. Tali requisiti sono applicabili anche a fornitori e subappaltatori eventualmente coinvolti nelle attività operative. Un ritardato adeguamento agli stringenti requisiti di sicurezza informatica richiesti da clienti e/o autorità (come l'Agenzia di cyber sicurezza nazionale) potrebbe comportare la perdita di future opportunità commerciali e potenziali interruzioni di progetti e attività in fase esecutiva.

Saipem effettua continuativamente attività di governance, risposta e monitoraggio delle minacce cibernetiche e attua processi di compliance, svolti avvalendosi di personale specializzato interno ed esterno e di avanzate tecnologie; si è dotata di un sistema di gestione della sicurezza delle informazioni (ISMS) e adotta procedure e protocolli basati su best practice di settore e standard internazionali integrati per soddisfare le richieste di sicurezza dei clienti (maggiori informazioni sono presenti nella sezione "Digital e Servizi ICT"). Sono state implementate azioni di rafforzamento della capacità di detection delle minacce e di risposta agli incidenti cyber, attraverso l'adozione di una piattaforma in grado di fornire una valutazione esterna e indipendente del livello di maturità di cyber security del Gruppo e attraverso l'esecuzione di Business Impact Analysis sul perimetro degli applicativi critici. Per analizzare i rischi emergenti legati alle tematiche di Intelligenza Artificiale (IA), valutare gli eventuali impatti dell'implementazione di tecnologie IA nei tool societari e disciplinarne l'adozione, anche in considerazione dell'evoluzione legislativa italiana ed europea, è stato istituito un gruppo di lavoro multidisciplinare.
La Società considera di primaria importanza la continua collaborazione con i principali stakeholder pubblici e privati e, per mitigare le vulnerabilità associate alla catena di fornitura, ha adottato un modello di valutazione dei fornitori sulla base di precisi requisiti di cyber security.
Saipem garantisce una costante valutazione del rischio cyber sia in relazione all'Information Technology (IT), sia nell'ambito dell'Operational Technology (OT) e considera il fattore umano uno dei principali fattori di rischio per un sistema informatico; pertanto, per incrementare il livello di preparazione e consapevolezza dei dipendenti, ha implementato un piano di cyber awareness. Il Gruppo ha ottenuto nel corso del 2021 la certificazione ISO/IEC 27001, per quanto riguarda il processo di "Monitoraggio degli eventi e gestione degli incidenti di cyber security" e procede in modo strutturato nel continuo miglioramento del sistema di sicurezza aziendale. In linea con la risoluzione IMO MSC.428 (98), ha introdotto un modello di valutazione dei rischi cyber a bordo dei mezzi navali della flotta, come parte integrante del safety management system, nominando un Cyber Security Officer per ogni unità ed effettuando esercitazioni di attacco cyber a bordo dei mezzi. Infine sono state eseguite numerose attività di controllo sia con Internal Audit, sull'intero ISMS, sia sull'infrastruttura e sul cloud, con assessment svolti da Microsoft, per accertare l'adeguatezza ai requisiti contrattuali in materia di cyber security.
Saipem è esposta a rischi di natura strategica legati all'andamento del mercato e al posizionamento competitivo, sia nei servizi tradizionali del settore dell'Oil&Gas, sia in quelli delle infrastrutture, sia nelle attività legate alla transizione energetica, il cui peso risulta meno significativo nel breve periodo, ma crescente nel medio e lungo periodo. Il quadro competitivo è in continua evoluzione e risulta influenzato anche dalle operazioni di fusioni e acquisizioni, dalla creazione di joint venture e alleanze a livello locale o internazionale, di tipo strategico o commerciale, e dal continuo sviluppo e commercializzazione di brevetti e licenze negli ambiti in cui Saipem compete (frequenti ad esempio nel campo della transizione energetica e della decarbonizzazione).
Per quanto riguarda l'attuale contesto di mercato, la domanda complessiva di servizi risulta visibilmente influenzata da fattori derivanti sia dai conflitti in essere, che potrebbero comportare ulteriori imprevedibili oscillazioni dei volumi di domanda e offerta di energia e conseguentemente del prezzo del petrolio e del gas naturale, sia da dinamiche macroeconomiche, geopolitiche e industriali pre-esistenti, quali: (i) l'andamento della domanda/offerta globale di energia; (ii) la capacità e volontà dell'OPEC di stabilire e mantenere determinati livelli di estrazione di petrolio, nonché la previsione di produzione nei Paesi OPEC; (iii) il possibile ritorno alle esportazioni dell'Iran; (iv) il contesto complessivo del mercato delle materie prime che potrebbe avere impatti sull'economia generale e sulla domanda di petrolio e gas; (v) l'incertezza nei mercati, politiche e regolamentazioni ambientali; (vi) la crescente tendenza a scegliere fonti alternative e rinnovabili di energia.
Questi elementi possono influenzare le politiche di investimento dei principali clienti, esponendo Saipem a: (i) ritardi nel processo di negoziazione ed eventuale non assegnazione di iniziative future; (ii) cancellazione e sospensione di progetti in corso di svolgimento; (iii) ritardi e difficoltà nell'ottenere il riconoscimento delle penali contrattuali previste a indennizzo della Società per l'annullamento e sospensione di tali contratti; (iv) rafforzamento del livello di aggressività nelle strategie commerciali da parte dei competitor; (v) ritardi e difficoltà nel riconoscimento di variation order per cambiamenti dello scopo del lavoro richiesti dal cliente ed

eseguiti da Saipem; (vi) ritardi e difficoltà da parte dei clienti nel rinnovare, anticipatamente rispetto alla scadenza e a condizioni economicamente vantaggiose, i contratti relativi alla flotta di perforazione mare in essere; (vii) reclami e anche arbitrati e contenziosi internazionali nei casi più significativi.
In aggiunta, gli scenari attuali in ambito di transizione energetica prevedono un graduale spostamento verso un maggior utilizzo di fonti energetiche rinnovabili e a ridotto impatto climalterante, basato principalmente sullo sviluppo e l'impiego di una serie di nuove tecnologie in ambiti come le energie rinnovabili, la decarbonizzazione di diversi settori industriali (ad esempio agricoltura, produzione dell'acciaio e del cemento, trasporti), l'efficienza energetica e l'economia circolare.
Qualora la Società non fosse in grado di monitorare e prevedere le evoluzioni nei settori d'interesse, sia nell'Oil&Gas sia nei servizi legati alla transizione energetica, e aggiornare in maniera adeguata tecnologie e asset di cui dispone per allineare la propria offerta alle esigenze del mercato e al contesto competitivo, potrebbe dover modificare o ridurre i propri obiettivi strategici, sia in termini di volumi e margini delle nuove acquisizioni, sia in termini di ricavi e margini del portafoglio esistente, con conseguenti effetti negativi sull'attività, le prospettive, nonché la situazione economica, patrimoniale e finanziaria.
Nella definizione delle linee strategiche Saipem valuta gli scenari macroeconomici, geopolitici e industriali, gli sviluppi tecnologici ad essi applicati, l'andamento della domanda nei settori di riferimento, anche alla luce delle richieste che riceve dai propri clienti, nonché l'evoluzione del quadro competitivo. Al fine di monitorare l'andamento della domanda, si avvale di una struttura organizzativa capillare a presidio delle aree di interesse e di società specializzate in grado di fornire periodicamente analisi e stime sull'andamento dei segmenti di mercato di riferimento e sulle evoluzioni macroeconomiche, geopolitiche e tecnologiche. Inoltre, la Società ha costituito il Comitato Sostenibilità, Scenari e Governance, il quale ha tra i suoi compiti quello di assistere il Consiglio di Amministrazione nell'esame e sviluppo degli scenari per la predisposizione del piano strategico anche in base all'analisi dei temi rilevanti per la generazione di valore nel lungo termine e alla corporate governance della Società e del Gruppo. Al fine di assicurare un rafforzamento del posizionamento competitivo, il Gruppo è costantemente impegnato nel creare relazioni di valore con i propri clienti, per guidarli negli sviluppi dello scenario energetico globale, nel rispetto dei valori e dell'etica professionale di Saipem, e persegue le diverse opportunità commerciali con una prospettiva globale sui mercati, adottando un criterio di diversificazione della clientela e bilanciamento geografico. La struttura organizzativa risponde a questi obiettivi attraverso una funzione commerciale centralizzata, per monitorare l'andamento dei mercati, guidare l'evoluzione dell'order intake e l'interlocuzione con i committenti e assicurare la gestione ottimizzata delle strutture regionali e locali su scala globale, affiancata a linee di business con capacità tecnologiche e ingegneristiche distintive, che permettono sia l'esecuzione dell'intero portfolio progetti nei singoli ambiti di competenza, sia di operare in modo sinergico quando si presentino opportunità di business integrate onshoreoffshore.
La strategia definita per il quadriennio del Piano Strategico 2025-2028 si caratterizza per la presenza di un approccio duale che, da una parte, punta ai settori tradizionali in cui il Gruppo vanta un posizionamento competitivo consolidato, e dall'altra, con riferimento al medio e lungo periodo, si pone l'obiettivo di allargare il portafoglio di clienti e mercati geografici da servire e crescere nei settori a più alto contenuto tecnologico legati alla transizione energetica e alla difesa, come ad esempio impiantistica per fonti rinnovabili (eolico, solare), progetti per la cattura della CO2 e per produzione di idrogeno verde e suoi derivati (ammoniaca verde, metanolo), riciclo plastiche, linee ferroviarie ad alta velocità, robotica sottomarina. La capacità di competere nei nuovi mercati dipenderà dal raggiungimento di un posizionamento adeguato, da sviluppare attraverso la creazione di nuove relazioni commerciali con società attive nell'ambito delle fonti energetiche rinnovabili e delle tecnologie pulite, lo sviluppo di un portafoglio tecnologico mirato e il raggiungimento di un track record specifico. A tal fine Saipem sviluppa internamente soluzioni innovative e brevetti, sigla accordi con società specializzate nell'analisi dell'evoluzione tecnologica e nello sviluppo di soluzioni nell'industria energetica (e anche in altri settori, ad esempio nell'ambito della digitalizzazione), con università e con centri di ricerca, valutando anche accordi strategici con terze parti (quali joint venture e alleanze). Maggiori informazioni sono presenti nella sezione "Ricerca e sviluppo".
Il Gruppo ha posto al centro della propria agenda la lotta contro i cambiamenti climatici, che rappresenta oggi una delle principali sfide sia per il settore energetico sia per l'intera società, tanto da essere considerata parte integrante del modello di business. Oltre a offrire ai propri clienti soluzioni sempre più sostenibili, investendo in

tecnologie rinnovabili e pulite, ha da tempo avviato un programma di costante aggiornamento delle proprie competenze e di rinnovamento dei propri asset per ridurre la propria impronta carbonica. A tal proposito ha comunicato al mercato i suoi obiettivi di emissione fissati per il medio-lungo termine, attraverso il programma di Net Zero. Le roadmap che descrivono le modalità di raggiungimento dei target vengono tracciate e riesaminate annualmente in base ai risultati ottenuti, agli sviluppi strategici aziendali e ai cambiamenti del contesto normativo, di mercato e tecnologico. Maggiori informazioni sono presenti sul sito web societario nella sezione "Sostenibilità".
Saipem realizza opere e progetti complessi nel settore altamente competitivo dei servizi per l'industria dell'energia e delle infrastrutture, che sono caratterizzati da dinamiche, attori, obiettivi e competenze differenti. L'aggiudicazione dei contratti è preceduta da una fase di offerta durante la quale vengono analizzati i documenti di gara e le clausole contrattuali ed elaborati schemi di esecuzione, tempistiche e preventivo d'offerta; l'elaborazione del preventivo e la determinazione del prezzo sono frutto di un articolato e puntuale esercizio di stima che coinvolge varie funzioni specialistiche e incorpora, attraverso l'utilizzo di contingency, opportune valutazioni di rischio.
Alla data di assegnazione del contratto o nel corso dell'esecuzione pluriennale del progetto, le stime dei costi e dei tempi potrebbero divergere da quanto inizialmente previsto, anche in considerazione dei lunghi tempi di esecuzione che caratterizzano in particolare i progetti EPCI, e i costi effettivi potrebbero differire dagli importi in preventivo a causa di elementi imprevedibili di natura:
Questi fattori potrebbero comportare costi aggiuntivi, ritardi nell'esecuzione, mancato o ritardato riconoscimento di ricavi o, come estrema conseguenza, l'applicazione di clausole di Liquidated Damages da parte del committente, con conseguente riduzione dei margini originariamente stimati e peggioramento degli incassi e dell'esposizione finanziaria, con potenziale ulteriore danno reputazionale per il Gruppo.
Saipem ha adottato un modello organizzativo declinato su distinte linee di business per rispondere alle complessità dei settori di interesse:
Le linee di business hanno capacità tecnologiche e ingegneristiche distintive e sono strutturate per gestire le varie iniziative, dall'offerta all'esecuzione, supportate dalle funzioni di staff. Esse esprimono i team di progetto incaricati della fase di preventivazione e della fase esecutiva, sfruttando il know-how specialistico interno e le esperienze su progetti precedenti, e attuano la gestione del rischio a progetto in accordo ai principi e le linee guida fornite dallo standard internazionale ISO 31000.
Nel caso di aggiudicazione del contratto, l'andamento del progetto in termini di avanzamento, costi, ricavi, rischi e opportunità viene monitorato costantemente e consolidato trimestralmente nel Project Status Report (PSR). La linea di business dà puntuale e regolare informativa al Top management di Gruppo dell'andamento dei principali progetti in backlog, in termini di performance esecutive e finanziarie, di eventuali scostamenti di tempi e costi rispetto al pianificato, di variazioni contrattuali e relative negoziazioni con i clienti, dell'esposizione al rischio e ammontare delle contingencies. Ciò permette di identificare eventuali criticità ed esposizioni al rischio sia in una visione di dettaglio (i.e. progetto) che di portafoglio (i.e. esposizione complessiva del Gruppo) e di attuare rapidamente piani di recupero e mitigazione.
Saipem ha intrapreso un percorso di miglioramento continuo dei processi e attività sopra descritte al fine di: (i) consolidare in modo strutturato e sistematico esperienze e lesson learned acquisite a livello di Gruppo e diffonderle Worldwide nelle varie sedi esecutive; (ii) rafforzare i presidi di controllo; (iii) aumentare efficienza ed efficacia nella gestione commesse attraverso la dematerializzazione e digitalizzazione dei processi di ingegneria, procurement, costruzione e/o installazione; (iv) rafforzare i processi di stima e di risk management attraverso, per esempio, l'introduzione di modelli di Intelligenza Artificiale, corsi di formazione sulla gestione dei rischi (principi, metodologie e strumenti) erogati regolarmente alle strutture esecutive e di staff coinvolte a vario titolo e nelle diverse fasi dei progetti in attività di risk management, ecc.
Nel corso ordinario delle operazioni il Gruppo può divenire parte di contenziosi che, se non risolti in via negoziale, possono sfociare in procedimenti giudiziari o arbitrali anche duraturi, con conseguente impiego di risorse, costi e spese legali significative considerati i tempi processuali. Eventuali esiti, sfavorevoli (in particolare in quelli a maggiore impatto mediatico), o il sorgere di nuovi contenziosi (anche a prescindere dal relativo esito) potrebbero comportare delle ricadute in termini reputazionali, anche significative, con conseguenti possibili effetti negativi rilevanti sull'attività, le prospettive, nonché la situazione economica, patrimoniale e finanziaria del Gruppo.
Attualmente il Gruppo è parte in causa in procedimenti giudiziari di natura civile, penale, amministrativa e fiscale, in Italia e all'estero. La stima degli oneri che potrebbero ragionevolmente verificarsi e l'entità dei fondi rischi appostati sono basati sulle informazioni disponibili alla data di approvazione del bilancio o della situazione finanziaria intermedia, ma potrebbero subire aggiornamenti e revisioni anche significative di stima nel corso dell'avanzamento dei procedimenti giudiziali; pur avendo svolto le necessarie valutazioni, anche sulla base dei principi contabili applicabili, non è possibile escludere che il Gruppo possa essere in futuro tenuto a far fronte a oneri e obblighi di risarcimento non coperti dal fondo contenzioso legale-fiscale, ovvero coperti in misura insufficiente, non assicurati, o di importo superiore al massimale eventualmente assicurato.
Saipem implementa continuamente azioni volte a rafforzare il sistema di controllo interno e si avvale di consulenti esterni specializzati (anche in sistemi normativi esteri) che assistono la Società nei procedimenti giudiziari, civili, fiscali o di natura amministrativa.
Il Top Management è coinvolto nella gestione dei contenziosi di maggior rilievo e dà informativa attiva e continua dell'evoluzione dei principali procedimenti di natura legale al Consiglio di Amministrazione. Si rimanda alla sezione "Garanzie, impegni e rischi - Contenziosi" delle "Note illustrative al bilancio consolidato" per una descrizione dello status dei procedimenti più significativi.
La Società monitora costantemente l'evoluzione delle normative di natura fiscale e la relativa conformità alle stesse anche al fine di minimizzare gli impatti dovuti alle proprie attività operative in tutti i Paesi di interesse, avvalendosi di risorse interne, supporti informatici e digitali avanzati e consulenti fiscali.
Al fine di eseguire progetti EPCI, servizi di perforazione e altri servizi nell'industria dell'energia, il Gruppo si è dotato di numerosi asset di proprietà (mezzi navali specializzati, rig di perforazione, FPSO, equipment, yard di fabbricazione e basi logistiche). La pianificazione delle finestre di disponibilità degli asset e delle performance attese rispetto alle necessità dei progetti esistenti e futuri è essenziale per garantire lo svolgimento delle attività, e potrebbe essere impattata da vari fattori quali: (i) necessità di riparazioni o interventi a seguito di incidenti, malfunzionamenti o guasti; (ii) manutenzioni ritardate che vadano a inficiare le performance operative; (iii) riduzioni di produttività ed efficienza o rifacimenti con ritardi nella consegna e/o nel completamento delle attività pianificate; (iv) ritardi o interruzione nel trasferimento dei mezzi dai siti operativi o dai cantieri navali; (v) ritardi o interruzione nella catena di fornitura di parti di ricambio; (vi) condizioni meteo avverse che impongano interruzioni o rallentamenti ai lavori, sia in ambito offshore (cicloni, condizioni meteomarine avverse)

che onshore (allagamenti, inondazioni dei siti); (vii) requisiti normativi relativi all'equipaggio specifici dei territori in cui operano.
Questi fattori potrebbero impattare negativamente su tempi e costi dei progetti in esecuzione e sulla relazione con i clienti. In aggiunta, qualora la Società non fosse in grado di garantire la disponibilità futura degli asset e/o le prestazioni operative, potrebbe dover rettificare i propri obiettivi, con conseguenti impatti sull'attività, le prospettive, la reputazione, nonché sulla situazione economica, patrimoniale e finanziaria.
Saipem è costantemente impegnata nel manutenere, aggiornare e rinnovare i propri asset e con l'obiettivo di adeguare l'offerta dei propri servizi alle esigenze presenti e prospettiche del mercato. Per garantire lo svolgimento delle attività effettua investimenti anche significativi per la flotta e le yard di fabbricazione e ha recentemente istituito il programma "Asset Operational Technology and Cybersecurity Requirements Control Program" per identificare e processare interventi utili a incrementare il livello di controllo sui mezzi, nonché ridurre il rischio di attacchi cyber.
Nel caso in cui gli asset proprietari non fossero idonei e/o disponibili per soddisfare i bisogni dei progetti, Saipem fa ricorso a mezzi navali di terzi con contratti a progetto o di tipo "Long Term Charter"/"Bare Boat" e a yard di fabbricazione esterne per assicurare lo svolgimento delle attività in backlog e delle future acquisizioni e garantire il raggiungimento degli obiettivi del piano quadriennale.
La disponibilità dei mezzi è costantemente monitorata sulla base degli impegni già contrattualizzati e prospettici, nonché in relazione agli interventi di manutenzione programmati. Rispetto agli impegni già presi, il continuo dialogo con i clienti garantisce la minimizzazione degli impatti di eventuali ritardi mediante la revisione dei piani esecutivi o attraverso la proposta di mezzi alternativi, proprietari o di terzi.
Per rispondere alle richieste crescenti in ambito di transizione energetica, la Società è impegnata a ridurre le emissioni di GHG dei propri asset nel medio-lungo termine. Il raggiungimento di questi obiettivi è sostenuto dall'identificazione di azioni a breve termine per la gestione dell'energia, nonché dal monitoraggio sulla possibilità di utilizzo di carburanti alternativi o di elettrificazione.
Il Gruppo dipende in misura rilevante dall'apporto professionale di personale chiave e di figure altamente specializzate che, in ragione del patrimonio di competenze ed esperienza, risultano determinanti nell'esecuzione dei progetti operativi, nonché per la crescita e lo sviluppo futuro di Saipem.
La capacità di attrarre, motivare e trattenere personale altamente qualificato e competente con un elevato livello di diversità in termini di età, nazionalità e genere, in tutte le funzioni e aree geografiche, rappresenta quindi un fattore critico di successo, il cui deterioramento esporrebbe Saipem al rischio di perdita di know-how, con conseguenti effetti negativi nel medio-lungo periodo sull'attività, le prospettive e lo sviluppo delle strategie future, nonché sulla situazione economica, patrimoniale e finanziaria.
La Società opera nei mercati internazionali ed è soggetta alle normative del diritto del lavoro internazionali e locali. Alcuni di questi Paesi sono caratterizzati da frequenti modifiche nelle normative locali che espongono Saipem a rischi di varia natura nella gestione delle risorse umane; la mancanza di un quadro legislativo stabile e l'incertezza del diritto di questi Paesi può causare inefficienze interne e contenziosi con conseguenti possibili effetti negativi sull'attività, le prospettive e la reputazione del Gruppo.
Saipem ha adottato un modello di gestione del capitale umano basato sulle competenze, con l'obiettivo di veicolare al meglio energie e figure professionali ove più necessario e garantire maggiore flessibilità nello sviluppo delle capacità personali e professionali a tutti i livelli. Pertanto, l'organizzazione del Gruppo in differenti linee di business è accompagnata da piani di assunzione mirati, affiancati da programmi di job rotation e formazione per tutto il personale operativo, di staff e dirigenziale, sia internazionale che locale, per incentivare lo sviluppo e la crescita delle risorse più giovani e trattenere le risorse più esperte, e garantire così il presidio delle competenze distintive e strategiche. Con lo scopo di attrarre, motivare e trattenere risorse ad alto profilo professionale e manageriale, Saipem sviluppa una politica sulla remunerazione, i cui principali strumenti e obiettivi sono delineati dalla Relazione sulla Politica in materia di Remunerazione e sui Compensi Corrisposti

2024, ha avviato iniziative di Talent Attraction in collaborazione con enti esterni (quali l'Istituto Tecnologico Superiore a Fano e l'Università di Urbino) e organizza regolarmente corsi interni, sfruttando l'estesa gamma di competenze differenti presenti in società (ad esempio Saipem People Academy).
Come definito nel Codice Etico, nel pieno rispetto della normativa di legge e contrattuale in materia, Saipem si impegna a offrire a tutti i lavoratori le medesime opportunità di lavoro, facendo in modo che tutti possano godere di un trattamento normativo e retributivo equo, basato su criteri di merito e di competenza, senza discriminazione alcuna. La Società investe quindi sull'equilibrio generazionale, di genere e di nazionalità, e ha avviato specifiche iniziative incentrate sulla promozione e la diffusione di una cultura inclusiva attraverso partnership con l'associazione "Valore D" e "Parks - Liberi e Uguali". Nel corso del 2023 Saipem è stata inclusa nel Gender Equality Index (GEI) e ha ottenuto la certificazione per la parità di genere dall'ente norvegese Det Norske Veritas.
Il Gruppo presidia i mercati internazionali del lavoro sia attraverso la rete di strutture locali presenti in tutti i Paesi di attività, sia attraverso la società svizzera Global Project Services AG che garantisce il recruitment di personale internazionale worldwide, e monitora le evoluzioni legislative relative alla gestione del personale in tutti i Paesi in cui opera o è interessata commercialmente a operare, avvalendosi anche di consulenti di diritto del lavoro.
Le attività svolte da Saipem espongono al potenziale verificarsi di incidenti, che possono causare impatti negativi sulla salute e sicurezza delle persone e sull'ambiente. Saipem è soggetta a leggi e regolamenti per la tutela dell'ambiente, della salute e della sicurezza a livello nazionale e internazionale durante le varie attività e, nonostante il massimo impegno da parte della Società, non si può escludere completamente il rischio che si verifichino eventi pregiudizievoli per la salute delle persone e per l'ambiente.
Il verificarsi di tali eventi potrebbe comportare sanzioni di natura penale e/o civile a carico dei responsabili e, in alcuni casi, di violazione della normativa sulla sicurezza e sull'ambiente, anche ai sensi del D.Lgs. n. 231/2001, con oneri derivanti dall'adempimento degli obblighi previsti da leggi e regolamenti in tema di ambiente, salute e sicurezza, conseguenti costi connessi all'applicazione di sanzioni, nonché impatti sull'immagine e sulla reputazione.
Inoltre, al fine di eseguire progetti EPCI, servizi di perforazione e altri servizi nell'industria dell'energia, il Gruppo possiede numerosi asset che sono soggetti sia ai normali rischi legati alle attività operative ordinarie sia a rischi catastrofali legati a eventi climatici e/o calamità naturali, i quali possono causare impatti sulla sicurezza delle persone e sull'ambiente.
I rischi legati alle attività operative ordinarie possono essere causati da:
Nonostante Saipem disponga di know-how e competenze specifiche costantemente aggiornate e si sia dotata di procedure interne per l'esecuzione delle proprie attività operative e proceda regolarmente alla manutenzione dei già menzionati asset al fine di monitorarne la qualità e il livello di affidabilità, non è possibile escludere completamente il verificarsi di incidenti.
Saipem ha sviluppato un sistema di gestione HSE (Health, Safety and Environment), in linea con i requisiti delle leggi in vigore e gli standard internazionali ISO 45001 per la salute e la sicurezza sul lavoro e ISO 14001 per la gestione ambientale, di cui ha ottenuto la certificazione a livello di Gruppo. La gestione dei rischi HSE si fonda sui principi di prevenzione, tutela, consapevolezza, promozione e partecipazione con l'obiettivo di garantire la salute e sicurezza dei lavoratori e tutelare l'ambiente e il benessere generale delle comunità. L'impegno continuo della Società sulle tematiche HSE trova rappresentazione nel Piano Strategico HSE, che verrà introdotto nel 2025 e sarà articolato su tre pilastri: (i) Asset Integrity, (ii) Human Performance e (iii) Innovazione. Per quanto riguarda i rischi legati alla sicurezza e la salute delle persone, Saipem ha in corso una serie di programmi e campagne specifiche di prevenzione e mitigazione, affiancate da iniziative di sensibilizzazione in

tutte le realtà operative, e progetti pilota per l'applicazione di innovative tecnologie digitali e dell'Intelligenza Artificiale in ambiti HSE. In relazione ai rischi legati alla preservazione dell'ambiente è in via di sviluppo un sistema strutturato di prevenzione, gestione e risposta alle perdite di fluidi e sono in corso varie campagne e iniziative volte a promuovere e sensibilizzare i dipendenti su temi legati all'ambiente, alla biodiversità e alla gestione efficiente e sostenibile di tutte le risorse naturali. Per la descrizione dettagliata delle attività, programmi e campagne in ambito HSE si rimanda alla sezione "Salute, Sicurezza, Ambiente e Qualità".
Infine, per la mitigazione dei rischi legati alla gestione degli asset, Saipem sostiene significative spese per la manutenzione degli asset di proprietà e:
Tutti i mezzi navali, sulla base delle caratteristiche tecniche e della tipologia di ciascuno, soddisfano i requisiti richiesti dalla normativa internazionale applicabile in campo marittimo e nell'industria Oil&Gas.
Nella fase esecutiva dei progetti EPC Lump-Sum Turnkey potrebbero registrarsi modifiche ai lavori previsti contrattualmente che determinano costi aggiuntivi legati alle modifiche stesse richieste dal committente (change order) e/o a maggiori oneri sostenuti per ragioni non imputabili al committente (claim). Saipem coopera con i suoi clienti nella ricerca di un accordo sui corrispettivi aggiuntivi, che soddisfino entrambe le parti, con l'obiettivo di non compromettere la corretta esecuzione o di non ritardare il completamento del progetto.
La Società è soggetta al rischio che ritardi e difficoltà nel raggiungimento dell'accordo e nel riconoscimento dei compensi legati a change order e claim possano costituire una fonte di ritardo nei pagamenti e causare un deterioramento dei margini economici dei progetti.
Inoltre, qualora non si trovi un accordo sui corrispettivi aggiuntivi, il Gruppo potrebbe essere coinvolto in contenziosi che potrebbero anche sfociare in procedimenti giudiziari o arbitrali e causare un deterioramento nelle relazioni con il cliente e perdita delle opportunità commerciali future.
Saipem si impegna costantemente nel mantenere solide e positive le relazioni con i propri clienti e, al fine di mitigare tali rischi, effettua controlli sui termini standard contrattuali per proteggersi in ogni giurisdizione di riferimento, negoziando con i committenti clausole a protezione anche di eventuali rischi geopolitici (ad esempio sanzioni) e macroeconomici (ad esempio aumento prezzi delle commodity). In aggiunta, il Gruppo ha avviato varie iniziative volte al miglioramento di efficienza ed efficacia sia nella fase di negoziazione dei contratti, sulla base di un risk appetite definito e approvato dal Consiglio di Amministrazione, sia nel processo di preparazione della documentazione a supporto della richiesta di claim e change order, per una più tempestiva comunicazione degli scostamenti ai lavori previsti contrattualmente.
Saipem partecipa attivamente ad associazioni di settore che promuovono lo sviluppo e l'aggiornamento di schemi contrattuali volti a ottimizzare il bilanciamento dei rischi, attività particolarmente rilevante anche con riferimento al business delle energie rinnovabili caratterizzato da innovazioni tecnologiche e clienti non tradizionali a fronte di schemi contrattuali non standardizzati, attualmente presenti sul mercato.
Saipem conduce il proprio business con lealtà, correttezza, trasparenza, integrità e nel pieno rispetto delle leggi e dei regolamenti, ha adottato e mantiene aggiornato costantemente, nelle società del Gruppo, un Sistema di Controllo Interno e di Gestione dei Rischi (SCIGR), un Codice Etico e un Modello ex D.Lgs. n. 231/2001, nonché un modello di organizzazione, gestione e controllo nelle società con sedi in Paesi esteri e svolge periodicamente attività di verifica. Ciò nonostante, non è possibile escludere totalmente, dato anche il contesto di alcuni Paesi in cui la Società opera, che sia esposta al rischio di danni causati da comportamenti

fraudolenti contrari alle procedure aziendali e alla normativa applicabile, ovvero illeciti, perpetrati da subappaltatori e fornitori di cui Saipem si avvale, anche di concerto con i dipendenti, con conseguenti effetti negativi sulla situazione economica, patrimoniale e finanziaria, nonché sulla reputazione del Gruppo.
Saipem è anche esposta a rischi connessi alla protezione delle informazioni e del know-how, in quanto nello svolgimento delle proprie attività fa affidamento su informazioni e dati di natura sensibile, il cui accesso e diffusione da parte di dipendenti o terzi non autorizzati possono comportare frodi o attività illecite; non si può escludere che all'interno del Gruppo possano verificarsi non conformità o errate applicazioni della direttiva europea in materia di privacy (General Data Protection Regulation - GDPR), che potrebbero avere come conseguenza l'applicazione di sanzioni a danno di Saipem.
Saipem ha sviluppato un "Compliance Program Anti-corruzione", costituito da un dettagliato sistema di regole e controlli finalizzati alla prevenzione della corruzione in coerenza con le best practice internazionali e con il principio di "zero tolerance" espresso nel Codice Etico (incluso nel Modello 231) che stabilisce che: "pratiche di corruzione, favori illegittimi, comportamenti collusivi, sollecitazioni, dirette e/o attraverso terzi, di vantaggi personali e di carriera per sé o per altri, sono senza eccezione proibiti". Il "Compliance Program Anti-corruzione" si connota per la sua dinamicità e per la costante attenzione all'evoluzione del panorama normativo nazionale e internazionale e delle best practice. Saipem è consapevole che il primo passo per lo sviluppo di una strategia efficace per combattere la corruzione è il raggiungimento di una conoscenza completa degli strumenti per la prevenzione dei comportamenti corruttivi. A tale riguardo, le persone del Gruppo sono impegnate costantemente in attività di formazione (anche tramite nuove soluzioni e-learning) in relazione al Modello di Organizzazione, Gestione e Controllo e alle normative Anti-Corruzione e, per mitigare e prevenire i rischi legati a eventuali comportamenti non etici da parte di fornitori e subcontrattisti, Saipem attua verifiche, organizza programmi di formazione e richiede ai fornitori, subcontrattisti e partner di prendere visione e accettare il Modello 231, comprendente il Codice Etico. Al fine di favorire l'invio di segnalazioni, il Gruppo mette a disposizione di dipendenti e stakeholder diversi canali di comunicazione, comprendenti, a titolo indicativo, posta ordinaria, yellow box, caselle di posta elettronica dedicata, strumenti di comunicazione sui siti intranet/internet di Saipem SpA e delle sue società controllate e un canale informativo dedicato che fa capo all'Organismo di Vigilanza, attraverso il quale è possibile inoltrare segnalazioni relative a problematiche di sistema di controllo interno, informativa societaria, responsabilità amministrativa della Società, frodi o altre materie (violazioni del Codice Etico, pratiche di mobbing, furti, ecc.). Grazie all'utilizzo delle nuove tecnologie digitali è stato implementato un chatbot accessibile a tutti i dipendenti, per fornire un sopporto immediato in caso di dubbi e domande relative alle procedure di compliance, ed è in fase di sviluppo un programma di digitalizzazione del processo di due diligence su terze parti.
Saipem svolge periodicamente attività di audit anche con l'ausilio di consulenti esterni, tenendo in considerazione indicatori di frode e red flag, oltre a indicazioni specifiche su sospetti illeciti. Nel corso degli anni ha sviluppato un sistema di gestione che nel 2018 ha ottenuto la certificazione triennale allo standard internazionale ISO 37001 - Sistemi di Gestione Anticorruzione. La certificazione è stata rinnovata nel 2021 e nel 2024 per ulteriori 3 anni. Per la gestione dei rischi legata alla fuga di informazioni confidenziali sono state implementate avanzate tecnologie e procedure di sicurezza informatica (maggiori informazioni presenti nella specifica sezione di dettaglio "Digital e Servizi ICT"). Saipem si è altresì dotata di principi e regole per la gestione interna e la comunicazione all'esterno di documenti e informazioni societarie, con particolare riferimento alle informazioni privilegiate (maggiori informazioni presenti nella specifica sezione di dettaglio all'interno della "Relazione sul Governo Societario e gli Assetti Proprietari 2024").
A partire dall'aprile 2018 è stato introdotto un apposito Modello Organizzativo Privacy, rinnovato nel dicembre 2022 in un'ottica di continuo miglioramento e rafforzamento dei presidi in materia di protezione dei dati personali, per garantire l'ottemperanza alla direttiva europea in materia di privacy (General Data Protection Regulation - GDPR).
Le linee guida generali applicabili in materia di trasferimento del rischio assicurativo per il Gruppo Saipem sono riviste annualmente.


Sulla base di tali linee guida, la Funzione Insurance definisce e implementa il programma assicurativo, con l'obiettivo di proteggere i dipendenti, il patrimonio e le conseguenze della responsabilità civile del Gruppo e di coprire alcuni dei rischi connessi all'esecuzione dei contratti con i clienti (principalmente i rischi di costruzione). Il programma assicurativo mira inoltre a massimizzare il rapporto costi-benefici per il Gruppo, considerando le attuali condizioni del mercato assicurativo (capacità, limiti di copertura e costi) e avvalendosi della compagnia di riassicurazione captive Sigurd Rück AG per la gestione dei rischi selezionati (bassa intensità/media frequenza).
Poiché il mercato assicurativo, così come i mercati in cui opera il Gruppo, sono in continua evoluzione, non è possibile garantire che tutti i rischi rilevanti siano coperti dal programma assicurativo. Inoltre, la volatilità del mercato assicurativo rende impossibile garantire la stabilità a medio termine delle tariffe, dei termini e delle condizioni del programma assicurativo.
Saipem opera una distinzione tra le polizze assicurative applicate trasversalmente a tutte le linee di business a copertura dell'intero portafoglio (le "polizze assicurative corporate") e le polizze assicurative sottoscritte per le specifiche esigenze di un determinato progetto (le "polizze specifiche per progetto").
Le polizze assicurative corporate includono quanto segue.
Copertura infortuni dipendenti che offre tutela ai dipendenti del Gruppo Saipem nel rispetto delle specifiche normative vigenti nei Paesi in cui Saipem opera.
La dimensione e la natura dei progetti in cui Saipem opera rende impossibile la copertura dei relativi rischi di costruzione (rischi di perdita o di danno delle opere da consegnare) all'interno di polizze omnicomprensive e permanenti. Questi rischi sono soggetti a polizze "Specific-to-project", comunemente conosciute come polizze "Construction All Risks (CAR)". Nella maggior parte dei casi queste polizze sono stipulate dal committente (il cliente); in alternativa rientrano all'interno degli obblighi di Saipem. In ogni caso Saipem verifica che la polizza sia adeguata allo scopo del progetto e in linea con gli standard di mercato. Queste polizze coprono tutte le fasi
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|---|---|
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del progetto, dall'ingegneria alla costruzione, all'installazione e alla messa in servizio, e sono estese per coprire anche il periodo di garanzia che segue il completamento del progetto.
ALTRE INFORMAZIONI
In data 8 gennaio 2024 Saipem SpA ha trasmesso ai titolari di obbligazioni del prestito obbligazionario equity-linked denominato "€500,000,000 Senior Unsecured Guaranteed Equity-linked bonds due 2029" la Physical Settlement Notice per effetto della quale è attribuita ai medesimi titolari, a far data dal 26 gennaio 2024, la facoltà di esercitare il diritto di conversione delle obbligazioni in azioni ordinarie della Società ai sensi delle terms and conditions del prestito obbligazionario.
Saipem RELAZIONE Bilancio Bilancio ALLEGATI in breve SULLA GESTIONE consolidato di esercizio
In data 15 gennaio 2024, in esecuzione di quanto deliberato dall'Assemblea degli Azionisti il 3 maggio 2023, ha preso avvio il programma di acquisto di azioni ordinarie di Saipem SpA avente oggetto un numero massimo di 29.500.000 azioni da destinare a servizio dell'attribuzione 2023 del Piano di Incentivazione Variabile di Lungo Termine 2023-2025 della Società. Alla data del 29 gennaio 2024 sono state acquistate 22.500.000 azioni proprie per un controvalore complessivo pari a 32.933.508 euro (prezzo medio ponderato 1,4637).
In data 30 gennaio 2024 si è verificato un incidente sulla nave posatubi Castorone al largo delle acque australiane durante le normali operazioni di posa. L'incidente non ha causato feriti; si sono verificati solo danni localizzati alla condotta e la nave non ha subìto alcun danno. In data 13 febbraio 2024 l'ente regolatore del Commonwealth australiano NOPSEMA (National Offshore Petroleum Safety and Environmental Management Authority) ha comunicato il proprio parere favorevole alla ripresa delle operazioni del mezzo.
In data 19 marzo 2024 Saipem e Fincantieri hanno firmato un Memorandum d'Intesa per valutare opportunità di cooperazione commerciale e industriale nell'ambito dei veicoli subacquei autonomi e della relativa integrazione con unità di superficie e subacquee. Il Memorandum, siglato a Palazzo Marina, sede dello Stato Maggiore della Marina Militare, è tra le iniziative volte a promuovere e sviluppare le eccellenze nazionali nel settore dell'Underwater. L'accordo mira ad abilitare la partecipazione delle due società a programmi di rilevanza nel mercato italiano e internazionale nell'ambito della sorveglianza e controllo di infrastrutture critiche subacquee e alle attività di soccorso, mediante l'impiego di tecnologie specifiche complementari di Fincantieri e Saipem. La collaborazione prevede l'integrazione tra navi di superficie e sottomarini realizzati da Fincantieri e il programma di sviluppo dei droni "Hydrone" di Sonsub, il centro di eccellenza di Saipem che realizza tecnologie e soluzioni subacquee.
In data 28 marzo 2024 Saipem ha completato il rimborso anticipato del finanziamento di 387 milioni di euro, stipulato nel febbraio 2023 e oggetto di comunicazioni al mercato in data 13 febbraio 2023 e 21 giugno 2023, con un consorzio di banche italiane e internazionali e garantito per il 70% da SACE nell'ambito del programma "SupportItalia". Nel dicembre 2023 era stato già effettuato un primo rimborso anticipato parziale dell'importo di 150 milioni di euro a cui si è aggiunto il rimborso anticipato dell'intero importo residuo di 237 milioni di euro. Il


contratto di finanziamento prevedeva un periodo di preammortamento di 2 anni, con rimborso in 12 rate trimestrali a partire dal 31 marzo 2025 e scadenza finale il 31 dicembre 2027. I rimborsi anticipati sono stati effettuati mediante l'utilizzo di disponibilità di cassa.
In data 14 maggio l'Assemblea ha approvato l'autorizzazione all'acquisto di azioni proprie per un periodo di diciotto mesi a far data dalla delibera assembleare, fino a un massimo di n. 31.900.000 azioni ordinarie e, comunque entro l'importo massimo complessivo di 77.500.000 euro, da destinare all'attribuzione 2024 del Piano di Incentivazione Variabile di Lungo Termine 2023-2025. Per le specifiche condizioni e finalità del predetto Piano, approvato dall'Assemblea del 3 maggio 2023, si rinvia alla documentazione disponibile nell'apposita sezione del sito Internet della Società.
In data 22 maggio 2024 Saipem SpA ha comunicato che la propria controllata Saipem Finance International BV ha concluso con successo il collocamento di un nuovo prestito obbligazionario a tasso fisso non convertibile e unsubordinated per un ammontare complessivo pari a 500 milioni di euro con scadenza a maggio 2030 (le "Obbligazioni"). Le Obbligazioni pagano una cedola annua del 4,875% e hanno un prezzo di re-offer del 100%.
In data 29 maggio 2024 Saipem SpA ha comunicato i risultati finali dell'offerta di riacquisto promossa dalla propria controllata Saipem Finance International BV (l'"Offerente") e rivolta ai portatori dei prestiti obbligazionari denominati "2.625% EUR 500m Notes due 7 Annuari 2025" (le "Obbligazioni 2025") e "3.375% EUR 500m Notes due 15 July 2026" (le "Obbligazioni 2025") emessi dall'Offerente e quotati sull'EURO MTF della Borsa del Lussemburgo.
In particolare, l'Offerente ha comunicato che l'ammontare finale complessivo, sulla base dei termini e delle condizioni del Tender Offer Memorandum, è stata pari a 363.007.000 euro di cui:
All'esito dell'operazione le Obbligazioni 2025 ancora in circolazione sono, in ammontare nominale, pari a 275.407.000 euro e le Obbligazioni 2026 ancora in circolazione sono, in ammontare nominale, pari a 241.491.000 euro.
In relazione alle prescrizioni regolamentari in tema di condizioni per la quotazione di società controllanti società costituite o regolate secondo leggi di Stati non appartenenti all'Unione Europea e ritenute di significativa rilevanza ai fini del bilancio consolidato, si segnala che:

ii. sono state adottate le procedure adeguate che assicurano la completa compliance alla predetta normativa.
Saipem ha aggiornato le proprie linee strategiche presentate a febbraio 2024, confermando il progressivo miglioramento della performance del Gruppo e le favorevoli condizioni di mercato.
La guidance e i target economico-finanziari di medio periodo sono stati conseguentemente rivisti a rialzo.
Nello specifico, con riferimento all'esercizio 2025, la Società prevede:
In data16 gennaio 2025 è stata venduta la partecipazione del 10% in KCAD a Helmerich & Payne (H&P) per un corrispettivo pari a circa 89,5 milioni di dollari, di cui circa 8 milioni di dollari trattenuti in un conto di garanzia fino al verificarsi di determinate condizioni ai sensi del contratto di compravendita in essere tra i soci di maggioranza di KCAD e H&P. La vendita da parte di Saipem rientra nel contesto dell'operazione di acquisizione di KCAD da parte di H&P e fa seguito all'esercizio del diritto di trascinamento (drag-along) nei confronti dei soci di minoranza, tra cui Saipem. La partecipazione detenuta da Saipem in KCAD era stata acquisita nel 2022 nell'ambito della vendita delle proprie attività di Drilling Onshore. Il valore di bilancio di tale partecipazione al 31 dicembre 2024 è pari a 80 milioni di euro.
In data 22 gennaio 2025 gli azionisti Eni SpA e CDP Equity SpA hanno comunicato a Saipem l'avvenuto rinnovo tacito, per un ulteriore periodo di tre anni, del patto parasociale stipulato in data 20 gennaio 2022, avente ad oggetto complessivamente il 25,006% del capitale sociale ordinario di Saipem. Il Patto prevedeva una durata di tre anni dalla data di efficacia (i.e. 22 gennaio 2022), con rinnovo tacito alla data di scadenza (i.e. 22 gennaio 2025) esclusivamente per un ulteriore periodo di tre anni, salvo disdetta da parte di una delle parti con un preavviso di almeno sei mesi. Essendo scaduto il predetto termine, in assenza di disdetta il Patto Parasociale si è automaticamente rinnovato per un ulteriore triennio (i.e. fino al 22 gennaio 2028).
In data 6 febbraio 2025 Saipem e Simest, società del Gruppo CDP per l'internazionalizzazione delle imprese italiane, hanno sottoscritto un protocollo d'intesa finalizzato a favorire nuovi investimenti, maggiore competitività (anche internazionale) e crescita sul mercato delle imprese della filiera di Saipem.


In data 11 febbraio 2025 Saipem ha sottoscritto con un pool di quattordici primarie istituzioni finanziare nazionali e internazionali una nuova "Revolving Credit Facility" dell'importo di 600 milioni di euro, con durata di 3 anni, estendibile per ulteriori uno o due anni a discrezione degli istituti finanziatori. La nuova linea di credito sostituisce la "Revolving Credit Facility" di 473 milioni di euro stipulata nel febbraio 2023, incrementandone l'importo.
In data 23 febbraio 2025 Saipem e Subsea7 hanno annunciato di aver raggiunto un accordo sui principali termini di una possibile fusione transfrontaliera delle due società tramite la sottoscrizione di un Memorandum of Understanding. La fusione sarà strutturata mediante una fusione per incorporazione di Subsea7 in Saipem, ai sensi della normativa UE, con quest'ultima ridenominata Saipem7 (Combined Company) che avrà azioni quotate sia sulla Borsa di Milano che su quella di Oslo.
Siem Industries (azionista di riferimento di Subsea7) risulterebbe titolare di circa l'11,9% del capitale sociale della Combined Company, mentre Eni e CDP Equity (azionisti di riferimento di Saipem) ne deterrebbero, rispettivamente, circa il 10,6% e circa il 6,4%.
La sottoscrizione degli accordi vincolanti recanti i termini definitivi della Proposed Combination è condizionata, tra l'altro, all'esito positivo della due diligence confirmatoria, al perfezionamento di un accordo soddisfacente per entrambe le parti sui termini della fusione ("Accordo di Fusione") e all'approvazione dei termini finali della Proposed Combination da parte dei Consigli di Amministrazione di Saipem e Subsea7. Le parti hanno avviato anche le necessarie consultazioni con le rappresentanze sindacali, conformemente alla normativa applicabile. Le parti attualmente prevedono di sottoporre i termini definitivi della possibile fusione all'approvazione dei rispettivi Consigli di Amministrazione e di sottoscrivere l'Accordo di Fusione intorno alla metà del 2025. Il completamento è attualmente previsto nella seconda metà del 2026.
In data 5 marzo 2025 Saipem e Divento, partnership tra Copenhagen Infrastructure Partners (CIP, attraverso il fondo "flagship" Copenhagen Infrastructure V), GreenIT, joint venture tra Plenitude (società controllata da Eni) e CDP Equity (Gruppo CDP), 7 Seas Wind Power e NiceTechnology, hanno siglato un accordo di collaborazione relativo all'utilizzo di Star 1, la tecnologia proprietaria di Saipem per l'eolico galleggiante, a favore dei progetti 7 Seas Med, in Sicilia, e Ichnusa Wind Power, in Sardegna.
Il Consiglio di Amministrazione, in conformità a quanto previsto dall'art. 2364 del codice civile e dall'art. 11 dello Statuto Sociale, ha deliberato di convocare l'Assemblea degli Azionisti entro centottanta giorni dalla chiusura dell'esercizio sociale, in quanto Saipem SpA è società tenuta alla redazione del Bilancio consolidato.
Ai sensi dell'art. 20 dello Statuto Sociale, in conformità all'art. 2365, secondo comma del codice civile, al Consiglio di Amministrazione di Saipem SpA è attribuita la competenza ad adeguare lo Statuto Sociale a disposizioni normative.
In particolare, il 3 gennaio 2024 è stato aggiornato l'art. 5 dello Statuto di Saipem SpA a seguito dell'iscrizione al Registro Imprese della delibera dell'Assemblea Straordinaria del 13 dicembre 2023 di autorizzazione alla convertibilità del prestito obbligazionario di tipo equity linked denominato "€500.000.000 Senior Unsecured Guaranteed Equity-Linked Bonds due 2029" e di aumento del capitale sociale, in via scindibile, con esclusione del diritto di opzione ai sensi dell'art. 2441, comma 5 del codice civile, a servizio del suddetto prestito obbligazionario, mediante emissione di azioni ordinarie Saipem SpA.
Inoltre, in data 7 marzo 2024 è stato aggiornato l'art. 6 dello Statuto Sociale di Saipem SpA a seguito del ricalcolo delle espressioni numeriche riferite ai privilegi delle Azioni di Risparmio, derivante dai raggruppamenti azionari deliberati dal Consiglio di Amministrazione in data 8 giugno 2022 (in esecuzione della delibera dell'Assemblea degli Azionisti del 17 maggio 2022) e dall'Assemblea degli Azionisti in data 28 aprile 2017.

| 31.12.2024 | 31.12.2023 | ||||
|---|---|---|---|---|---|
| (milioni di euro) Voci dello stato patrimoniale riclassificato (dove non espressamente indicato, la componente è ottenuta dallo schema obbligatorio) |
Valori parziali | Valori | Valori parziali | Valori | |
| da schema obbligatorio |
da schema riclassificato |
da schema obbligatorio |
da schema riclassificato |
||
| A) | Immobili, impianti e macchinari | 2.844 | 2.960 | ||
| Nota 16 - Immobili, impianti e macchinari | 2.844 | 2.960 | |||
| B) | Attività immateriali nette | 668 | 666 | ||
| Nota 17 - Attività immateriali | 668 | 666 | |||
| C) | Diritto di utilizzo di attività in leasing | 630 | 428 | ||
| Nota 18 - Diritto di utilizzo di attività in leasing | 630 | 428 | |||
| D) | Partecipazioni | (14) | 162 | ||
| Nota 19 - Partecipazioni | 134 | 211 | |||
| Ricl. da F) - fondo copertura perdite di imprese partecipate | (148) | (49) | |||
| E) | Capitale circolante | (856) | (648) | ||
| Nota 10 - Altre attività finanziarie correnti | 324 | 387 | |||
| Ricl. a M) - crediti finanziari non strumentali all'attività operativa | (324) | (386) | |||
| Nota 11 - Crediti commerciali e altri crediti | 3.419 | 2.441 | |||
| Nota 12 - Rimanenze | 310 | 256 | |||
| Nota 13 - Attività contrattuali | 2.176 | 1.925 | |||
| Nota 14 - Attività per imposte sul reddito correnti e non correnti | 387 | 390 | |||
| Nota 14 - Attività per altre imposte correnti | 179 | 146 | |||
| Nota 15 - Altre attività correnti | 259 | 244 | |||
| Nota 21 - Altre attività non correnti | 65 | 52 | |||
| Nota 20 - Attività per imposte differite | 320 | 257 | |||
| Nota 22 - Debiti commerciali e altri debiti | (3.959) | (2.944) | |||
| Nota 23 - Passività contrattuali | (3.434) | (3.088) | |||
| Nota 14 - Passività per imposte sul reddito correnti e non correnti | (119) | (94) | |||
| Nota 14 - Passività per altre imposte correnti | (129) | (192) | |||
| Nota 24 - Altre passività correnti | (157) | (33) | |||
| Nota 29 - Altri debiti e passività | (164) | (3) | |||
| Nota 20 - Passività per imposte differite | (9) | (6) | |||
| F) | Fondi per rischi e oneri | (652) | (718) | ||
| Nota 27 - Fondi per rischi e oneri | (800) | (767) | |||
| Ricl. a D) - fondo copertura perdite di imprese partecipate | 148 | 49 | |||
| G) | Fondo per benefici ai dipendenti | (208) | (193) | ||
| Nota 28 - Fondi per benefici ai dipendenti | (208) | (193) | |||
| H) | Attività (passività) destinate alla vendita | 89 | - | ||
| Nota 31 - Discontinued operations, attività destinate alla vendita e passività direttamente associabili |
89 | - | |||
| CAPITALE INVESTITO NETTO | 2.501 | 2.657 |




Il conto economico riclassificato differisce dallo schema obbligatorio esclusivamente per la seguente riclassifica:
Le altre voci sono direttamente riconducibili allo schema obbligatorio.
Il rendiconto finanziario riclassificato differisce dallo schema obbligatorio esclusivamente per le seguenti riclassifiche:
Le altre voci sono direttamente riconducibili allo schema obbligatorio.


Beta coefficiente che definisce la misura del rischio sistematico di un'attività finanziaria, ovvero la tendenza del rendimento di un'attività a variare in coerenza con le variazioni del mercato di riferimento. Il beta è definito come rapporto tra la covarianza del rendimento di una specifica attività con il rendimento di mercato, e la varianza del rendimento di mercato.
CGU Cash Generating Unit (i.e. unità generatrice di flussi finanziari) corrispondente, nell'ambito dell'esecuzione del test di impairment, come il più piccolo gruppo identificabile di attività che genera flussi finanziari in entrata e/o in uscita, derivanti dall'uso continuativo delle attività, ampiamente indipendenti dai flussi finanziari in entrata e/o in uscita generati da altre attività o gruppi di attività.
Crediti "in bonis" insieme dei crediti di natura commerciale, non scaduti o scaduti da non più di dodici mesi, nei confronti di clienti ritenuti solvibili.
Fondi Long-Only i gestori azionari long-only attivi hanno strategie caratterizzate dal riuscire a realizzare un guadagno solo in funzione di un rialzo del mercato sottostante: se quest'ultimo scende possono solo limitare le perdite tramite una riduzione dell'esposizione e un'ottimale (ma non sempre realizzabile) selezione dei titoli.
FVTOCI (Fair Value Through Other Comprehensive Income) componenti positivi e negativi imputati a patrimonio netto derivanti dalla valutazione e dal realizzo degli strumenti finanziari quando sono soddisfatte le condizioni previste dagli IFRS, ovvero quando l'attività finanziaria è posseduta nel quadro di un modello di business il cui obiettivo è conseguito sia mediante la raccolta dei flussi finanziari contrattuali che mediante la vendita di attività finanziarie e quando i termini contrattuali dell'attività finanziaria prevedono, a determinate date, flussi finanziari rappresentati unicamente da pagamenti del capitale e dell'interesse sull'importo del capitale da restituire.
Headroom (Impairment Loss) eccedenza positiva (o negativa) del valore recuperabile di una CGU sul relativo valore di libro.
IFRS International Financial Reporting Standards (principi contabili internazionali) emanati dallo IASB (International Accounting Standards Board) e adottati dalla Commissione Europea. Comprendono gli International Financial Reporting Standards (IFRS), gli International Accounting Standards (IAS), le interpretazioni emesse dall'International Financial Reporting Interpretation Committee (IFRIC) e dallo Standing Interpretations Committee (SIC) adottate dallo IASB. La denominazione di International Financial Reporting Standards (IFRS) è stata adottata dallo IASB per i principi emessi successivamente al maggio 2003. I principi emessi antecedentemente hanno mantenuto la denominazione di IAS.
KRI (Key Risk Indicator) indicatore di rischio chiave come metrica per misurare la probabilità che la possibilità combinata di un evento e le sue conseguenze superino la propensione al rischio dell'organizzazione e abbiano un impatto profondamente negativo sulla capacità di successo dell'organizzazione.
LDs (liquidate damages) l'importo dei danni predeterminato nel contratto e che uno dei contraenti, in caso di inadempimento, si obbliga a pagare all'altro contraente a titolo di risarcimento. Il ricorso a tale clausola è certamente vantaggioso per entrambe le parti, in quanto anche la parte inadempiente può avere una garanzia nel concordare a priori l'ammontare massimo dei danni risarcibili.
Leverage misura il grado di indebitamento della società ed è calcolato come rapporto tra l'indebitamento finanziario netto e il patrimonio netto.
OCI (Other Comprehensive Income) comprende le voci di ricavo e di costo (incluse le rettifiche da riclassificazione) che non vengono rilevate nell'utile (perdita) d'esercizio come richiesto o consentito dagli IFRS. ROACE (Return on Average Capital Employed) indice di rendimento del capitale investito calcolato come rapporto tra il risultato netto prima degli interessi di terzi azionisti aumentato degli oneri finanziari netti correlati all'indebitamento finanziario netto, dedotto il relativo effetto fiscale, e il capitale investito netto medio.
Special items componenti reddituali derivanti da eventi o da operazioni non ricorrenti o non rappresentativi della normale attività di business.
SPPI test (Soley payment of principal and interest test) test in base al quale si accerta se uno strumento finanziario presenta le caratteristiche di ammissibilità a costo ammortizzato o fair value trough OCI e implica la


verifica che i flussi finanziari generati dallo strumento siano rappresentati esclusivamente dal pagamento di capitale e interessi.
WACC Weighted Average Cost of Capital (i.e. costo medio ponderato del capitale) calcolato come media ponderata del costo del capitale di debito dell'impresa e del costo del capitale di rischio, definito sulla base della metodologia del Capital Asset Pricing Model (CAPM), in coerenza con il rischio specifico del business di Saipem, misurato dal beta del titolo Saipem.
Write off cancellazione o riduzione del valore di un asset patrimoniale.
Acque convenzionali profondità d'acqua inferiori ai 500 metri.
Acque profonde profondità d'acqua superiori ai 500 metri.
Buckle detection sistema che, basandosi sull'utilizzo di onde elettromagnetiche, nel corso della posa è in grado di segnalare il collasso o la deformazione della condotta posata sul fondo.
Bundles fasci di cavi.
Campi marginali campi petroliferi con scarse risorse sfruttabili o giunti a una fase di declino della produzione per i quali si cerca di estendere la vita utilizzando tecnologie a basso rischio di costo-efficacia.
Carbon Capture and Storage tecnologia che permette di catturare il carbonio presente negli effluenti gassosi degli impianti di combustione o di trattamento degli idrocarburi e di stoccarlo a lungo termine in formazioni geologiche sotterranee, riducendo o eliminando così l'emissione in atmosfera di anidride carbonica.
Central Processing Facility unità produttiva per la prima trasformazione di petrolio e gas.
Cold stacked impianto inattivo con significativa riduzione del personale e con manutenzione ridotta.
Commissioning insieme delle operazioni necessarie per la messa in esercizio di un gasdotto, degli impianti e delle relative apparecchiature.
Cracking processo chimico-fisico tipicamente realizzato all'interno di specifici impianti di raffinazione che ha lo scopo di spezzare le grosse molecole di idrocarburi ricavate dalla distillazione primaria del greggio ricavando frazioni più leggere.
Debottlenecking rimozione dei vincoli (in impianti/campo) che causano conseguentemente una più elevata produzione.
Deck area di coperta, o ponte di lavoro, di una piattaforma su cui sono montati gli impianti di processo, le apparecchiature, i moduli alloggio e le unità di perforazione.
Decommissioning operazione richiesta per mettere fuori servizio un gasdotto o un impianto o le apparecchiature collegate. Viene effettuato alla fine della vita utile dell'impianto in seguito a un incidente, per ragioni tecniche o economiche, per motivi di sicurezza e ambientali.
Deep-water vedi Acque profonde.
Downstream il termine downstream riguarda le attività inerenti il settore petrolifero che si collocano a valle dell'esplorazione e produzione.
Drillship (Nave di perforazione) nave dotata di propulsione propria in grado di effettuare operazioni di perforazione in acque profonde.
Dry-tree testa pozzo fuori acqua posta sulle strutture di produzione galleggianti.
Dynamic Positioned Heavy Lifting Vessel (Nave per grandi sollevamenti a posizionamento dinamico) mezzo navale dotato di gru di elevata capacità di sollevamento in grado di mantenere una posizione definita rispetto a un certo sistema di riferimento con elevata precisione mediante la gestione di propulsori (eliche), in modo da annullare le forzanti ambientali (vento, moto ondoso, corrente).
EPC (Engineering, Procurement, Construction) contratto tipico del segmento Engineering & Construction Onshore avente per oggetto la realizzazione di impianti nel quale la società fornitrice del servizio svolge le attività di ingegneria, approvvigionamento dei materiali e di costruzione. Si parla di "contratto chiavi in mano" quando l'impianto è consegnato pronto per l'avviamento, ovvero già avviato.
EPCI (Engineering, Procurement, Construction, Installation) contratto tipico del segmento Engineering & Construction Offshore avente per oggetto la realizzazione di un progetto complesso nel quale la società fornitrice del servizio (global or main contractor, normalmente una società di costruzioni o un consorzio) svolge le attività di ingegneria, approvvigionamento dei materiali, di costruzione degli impianti e delle relative infrastrutture, di trasporto al sito di installazione e delle attività preparatorie per l'avvio degli impianti.


Fabrication yard cantiere di fabbricazione di strutture offshore.
Facility servizi, strutture e installazioni ausiliarie necessarie per il funzionamento degli impianti primari.
Farm out assegnazione del contratto da parte del cliente a un'altra entità per un periodo di tempo determinato. FDS (Field Development Ship) mezzo navale combinato, dotato di posizionamento dinamico, con capacità di sollevamento e di posa di condotte sottomarine.
FEED (Front-end Engineering and Design) ingegneria di base e attività iniziali eseguite prima di iniziare un progetto complesso al fine di valutare aspetti tecnici e permettere una prima stima dei costi di investimento. Field Engineer ingegnere di cantiere.
Flare alta struttura metallica utilizzata per bruciare il gas che si separa dal petrolio nei pozzi di petrolio, quando non è possibile utilizzarlo sul posto o trasportarlo altrove.
FLNG (Floating Liquefied Natural Gas) impianto galleggiante per il trattamento, la liquefazione e lo stoccaggio del gas, che viene poi trasferito su navi di trasporto verso i mercati di consumo finali.
Floatover metodo di installazione di moduli di piattaforme marine senza l'esecuzione di operazioni di sollevamento. Un mezzo navale specifico trasporta il modulo da installare, si posiziona internamente ai punti di sostegno, varia il proprio assetto operando sulle casse di zavorra e abbassandosi posa il modulo sui punti di sostegno. Una volta che il modulo è a contatto con i punti di sostegno, il mezzo navale si sfila e si provvede ad assicurare il modulo alla struttura di supporto.
Flowline tubazione impiegata per il collegamento e il trasporto della produzione dei singoli pozzi a un collettore o a un centro di raccolta o trattamento.
FPSO vessel sistema galleggiante di produzione, stoccaggio e trasbordo (Floating Production Storage and Offloading), costituito da una petroliera di grande capacità, in grado di disporre di un impianto di trattamento degli idrocarburi di notevole dimensioni. Questo sistema, che viene ormeggiato a prua per mantenere una posizione geostazionaria, è in effetti, una piattaforma temporaneamente fissa, che collega le teste di pozzo sottomarine, mediante collettori verticali (riser) dal fondo del mare, ai sistemi di bordo di trattamento, stoccaggio e trasbordo.
FPU (Floating Production Unit) unità di produzione galleggiante.
FSHR (Free Standing Hybrid Risers) sistema che consiste in un tubo verticale di acciaio (detto "riser") che viene mantenuto in tensione da un modulo di galleggiamento posizionato vicino alla superficie del mare, la cui spinta di galleggiamento assicura stabilità. Un tubo flessibile (jumper) collega la parte superiore del riser a un'unità di produzione galleggiante (FPU), mentre il riser viene ancorato al fondale attraverso un sistema di ancoraggio. Un tubo rigido (riser base jumper) collega la parte inferiore del FSHR fino alla parte terminale della pipeline (PLET).
FSRU (Floating Storage Re-gasification Unit) terminale galleggiante a bordo del quale il gas naturale liquefatto viene stoccato e poi rigassificato prima del trasporto in condotte.
Gas export line condotta di esportazione del gas dai giacimenti marini alla terraferma.
GNL Gas Naturale Liquefatto, ottenuto a pressione atmosferica con raffreddamento del gas naturale a -160 °C. Il gas viene liquefatto per facilitarne il trasporto dai luoghi di estrazione a quelli di trasformazione e consumo. Una tonnellata di GNL corrisponde a circa 1.500 metri cubi di gas.
GPL Gas di Petrolio Liquefatti, ottenuti in raffineria sia dal frazionamento primario del greggio che da altri processi successivi; gassosi a temperatura ambiente e pressione atmosferica, sono liquefabili per la sola moderata compressione a temperatura ambiente e quindi si immagazzinano quantitativi rilevanti in recipienti metallici di agevole maneggiabilità.
Grass Root Refinery raffineria costruita ex-novo con una capacità pianificata.
Gunitatura (concrete coating) rivestimento e zavorramento di condotte posate sul fondo del mare mediante cemento armato in modo da proteggere l'esterno della condotta da urti e corrosioni.
Hydrocracking (impianto di) impianto all'interno del quale è realizzato il processo di separazione delle grosse molecole di idrocarburi.
Hydrotesting operazione eseguita con acqua pompata ad alta pressione (più alta della pressione operativa) nelle condotte per verificarne la piena operatività e per assicurare che siano prive di difetti.
Hydrotreating processo di raffineria avente come scopo il miglioramento delle caratteristiche di una frazione petrolifera.
Ice Class classificazione per indicare il livello aggiuntivo di potenziamento e altri assetti che consentono a una nave di navigare tra i ghiacci marini.
International Oil Company compagnie a capitale privato, tipicamente quotate su mercati azionari, coinvolte in diversi modi nelle attività petrolifere upstream e/o downstream.

Jacket struttura reticolare inferiore di una piattaforma fissata mediante pali a fondo mare.
Jack-up unità marina mobile di tipo autosollevante, per la perforazione dei pozzi offshore, dotata di uno scafo e di gambe a traliccio.
J-laying (posa a "J") posa di una condotta utilizzando una rampa di varo quasi verticale per cui la condotta assume una configurazione a "J". Questo tipo di posa è adatta ad alti fondali.
Lay-up mezzo inattivo con sospensione del periodo di validità della certificazione di classe.
Leased FPSO FPSO (Floating Production, Storage and Offloading) per il quale contrattista e cliente (Oil Company) ricorrono alla forma contrattuale "Lease", attraverso la quale il locatario (cliente/Oil Company) utilizza l'FPSO pagando al locatore (contrattista) un corrispettivo detto "canone" per un periodo di tempo determinato. Il locatario ha il diritto di acquistare l'FPSO alla scadenza del contratto.
Local Content sviluppare le competenze locali, trasferire le proprie conoscenze tecniche e manageriali, e rafforzare la manodopera e l'imprenditoria locale, attraverso le proprie attività di business e le iniziative di supporto per le comunità locali.
LTI (Lost Time Injury) infortunio con perdita di tempo. Un LTI è un qualsiasi infortunio connesso con il lavoro che rende la persona infortunata temporaneamente inabile a eseguire un lavoro regolare o un lavoro limitato in un qualsiasi giorno/turno successivo al giorno in cui si è verificato un infortunio.
Midstream settore costituito dalle attività dedicate alla costruzione e gestione di infrastrutture per il trasporto idrocarburi.
Moon pool apertura dello scafo delle navi di perforazione per il passaggio delle attrezzature necessarie all'attività.
Mooring ormeggio.
Mooring buoy sistema di ormeggio in mare aperto.
Multipipe subsea sistema di separazione gravitazionale gas/liquido caratterizzato da una serie di separatori verticali di piccolo diametro che operano in parallelo (applicazione per acque profonde).
National Oil Company compagnie di proprietà dello Stato, o da esso controllate, coinvolte in diversi modi nelle attività di esplorazione, produzione, trasporto e trasformazione degli idrocarburi.
NDT (Non Destructive Testing) Controlli Non Distruttivi. Complesso di esami, prove e rilievi condotti impiegando metodi che non alterano il materiale alla ricerca e identificazione di difetti strutturali.
NDT Phased Array metodo NDT (Non Destructive Testing) basato sull'uso di ultrasuoni per rilevare difetti in una struttura o una saldatura.
Offshore/Onshore il termine offshore indica un tratto di mare aperto e, per estensione, le attività che vi si svolgono; onshore è riferito alla terra ferma e, per estensione, alle attività che vi si svolgono.
Oil Services Industry settore industriale che fornisce servizi e/o prodotti alle National o International Oil Company ai fini dell'esplorazione, produzione, trasporto e trasformazione degli idrocarburi.
Ombelicale cavo flessibile di collegamento che, in un unico involucro, contiene cavi e tubi flessibili.
Open Book Estimate (OBE) tipologia di contratto dove il prezzo forfettario del progetto (normalmente per impianti chiavi in mano oppure EPC) viene concordato congiuntamente con il cliente, in modo trasparente, dopo la firma del contratto e in una fase avanzata dell'ingegneria di base, sulla base di una stima dei costi complessivi del progetto.
Pig apparecchiatura che viene utilizzata per pulire, raschiare e ispezionare una condotta.
Piggy back pipeline pipeline di piccolo diametro, posto al di sopra di un altro pipeline di diametro maggiore, destinato al trasporto di altri prodotti rispetto a quello trasportato dalla linea principale.
Pile lungo e pesante palo di acciaio che viene infisso nel fondo del mare; l'insieme di più pali costituisce una fondazione per l'ancoraggio di una piattaforma fissa o di altre strutture offshore.
Pipe-in-pipe condotta sottomarina, formata da due tubazioni coassiali, per il trasporto di fluidi caldi (idrocarburi). Il tubo interno ha la funzione di trasportare il fluido. Nell'intercapedine tra i due tubi si trova del materiale coibente per ridurre lo scambio termico con l'ambiente esterno. Il tubo esterno assicura la protezione meccanica dalla pressione dell'acqua.
Pipe-in-pipe forged end terminazione forgiata di un doppio tubo coassiale.
Pipelayer mezzo navale per posa di condotte sottomarine.
Pipeline sistema per il trasporto di greggio, di prodotti petroliferi e di gas naturale costituito da una condotta principale e dai relativi apparati e macchine ausiliarie.
Pipe Tracking System (PTS) sistema informatico volto ad assicurare la completa tracciabilità dei componenti di una condotta sottomarina installata durante l'esecuzione di un progetto.
Piping and Instrumentation Diagram (P&ID) schema che rappresenta tutte le apparecchiature, le tubazioni, la strumentazione con le relative valvole di blocco e di sicurezza di un impianto.
Pre Assembled Rack (PAR) travi per il sostegno delle tubazioni.
Pre-commissioning lavaggio ed essiccamento della condotta.
Pre-drilling template struttura di appoggio per una piattaforma di perforazione.
Pre-Travel Counselling suggerimenti di tipo sanitario sulla base delle condizioni di salute di chi viaggia, informando adeguatamente il lavoratore sui rischi specifici e la profilassi da adottare in base al Paese di destinazione.
Pulling operazione di intervento su un pozzo per eseguire manutenzioni e sostituzioni marginali.
QHSE (Qualità, Health, Safety, Environment) Qualità, Salute, Sicurezza, Ambiente.
Rig impianto di perforazione, composto da una struttura a traliccio (torre), dal piano sonda su cui la torre è installata, e dalle attrezzature accessorie per le operazioni di discesa, risalita e rotazione della batteria di perforazione e per il pompaggio del fango.
Riser collettore utilizzato nei pozzi offshore con testa pozzo sottomarina per collegarla con la superficie.
ROV (Remotely Operated Vehicle) mezzo sottomarino senza equipaggio guidato e alimentato via cavo, utilizzato per attività di ispezione e per lavori subacquei.
Shale gas gas metano prodotto da giacimenti non convenzionali costituiti da roccia argillosa.
Shale oil petrolio non convenzionale prodotto dai frammenti di rocce di scisto bituminoso.
Shallow water vedi Acque convenzionali.
Sick Building Syndrome insieme di disturbi causati dalle condizioni dell'ambiente di lavoro, senza cause identificabili, ma eventualmente attribuibili alla presenza di composti organici volatili, formaldeide, muffe, acari. S-laying (posa a "S") posa di una condotta mediante l'avanzamento della nave sfruttando le qualità elastiche
dell'acciaio, per cui la condotta assume una configurazione a "S", con una estremità sul fondo e l'altra tenuta in tensione a bordo della nave. La posa a "S" viene utilizzata per i fondali medio-bassi.
Slug catcher impianto per la depurazione del gas.
Smart stacking periodo di fermo che prevede un'ottimizzazione dei costi e l'applicazione di un piano di preservation dell'impianto.
Sour water acqua che contiene una certa quantità di contaminanti disciolti.
Spar sistema di produzione galleggiante, ancorato al fondo marino mediante un sistema di ancoraggio semi-rigido, costituito da uno scafo cilindrico verticale che supporta la struttura di una piattaforma.
Spare capacity rapporto tra produzione e capacità produttiva, riferita alla quantità di petrolio in eccesso, che non deve essere utilizzato per far fronte alla domanda.
Spool inserto di collegamento tra una tubazione sottomarina e il riser di una piattaforma, o comunque inserto per collegare due estremità di tubazioni.
Spoolsep impianto con funzione di separare l'acqua dal petrolio nel trattamento del greggio.
Strato Pre-Salt formazione geologica presente sulle piattaforme continentali al largo delle coste dell'Africa e del Brasile.
Stripping processo mediante il quale i prodotti volatili indesiderati sono allontanati dalla miscela liquida o dalla massa solida in cui sono disciolti.
Subsea processing attività svolta nell'ambito dello sviluppo di campi di petrolio e/o gas naturale in mare e legata alla strumentazione e alle tecnologie necessarie per l'estrazione, il trattamento e il trasporto di tali fluidi sotto il livello del mare.
Subsea tiebacks collegamento di nuovi campi petroliferi a strutture fisse o flottanti già esistenti.
Subsea treatment è un nuovo processo per lo sviluppo dei giacimenti marginali. Il sistema prevede l'iniezione e il trattamento di acqua di mare direttamente sul fondo marino.
SURF (Subsea, Umbilicals, Risers, Flowlines) facility: insieme di condotte e attrezzature che collegano un pozzo o un sistema sottomarino con un impianto galleggiante.
Tandem Offloading metodo finalizzato al trasferimento di un flusso liquido (sia petrolio che gas liquefatto) fra due unità offshore collocate una in fila all'altra, attraverso l'utilizzo di un sistema aereo, flottante o sottomarino (in contrapposizione allo scarico side-by-side, in cui due unità offshore sono posizionate l'una accanto all'altra). Tar sands sabbie bituminose, ossia miscele di argilla, sabbia, fango, acqua e bitume. Il bitume è composto
principalmente da idrocarburi ad alto peso molecolare e può essere trasformato in diversi prodotti petroliferi.
TBM (Tunnel Boring Machine) la fresa meccanica, una macchina che permette la meccanizzazione completa dello scavo delle gallerie e la realizzazione del rivestimento delle stesse.


Template struttura sottomarina rigida e modulare sulla quale vengono a trovarsi tutte le teste pozzo del giacimento.
Tender assisted drilling unit (TAD) impianto di perforazione costituito da una piattaforma offshore su cui è installata una torre di perforazione, collegata a una nave di appoggio, che ospita le infrastrutture ancillari necessarie a fornire assistenza alle attività di perforazione.
Tendon tubi tiranti e stabilizzanti utilizzati per tensionare le Tension Leg Platform per permettere alla piattaforma la necessaria stabilità per la sua operatività.
Tension Leg Platform (TLP) piattaforma galleggiante di tipo fisso, mantenuta in posizione tramite un sistema tensionato di ancoraggio a cassoni di zavorra collocati a fondo mare. Il campo di applicazione di queste piattaforme è quello degli alti fondali.
Termination for convenience diritto del contraente di recedere unilateralmente dal contratto in base alla propria convenienza, salvo il pagamento di un corrispettivo, contrattualmente pattuito, per l'esercizio di tale diritto (cd. "termination fee").
Tie-in collegamento di una condotta di produzione a un pozzo sottomarino o semplicemente giunzione di due tratti di pipeline.
Tight oil idrocarburo presente a grandi profondità allo stato liquido e "intrappolato" in rocce impermeabili che ne impediscono la fuoriuscita con una normale estrazione.
Topside parte emersa di una piattaforma.
Trenching scavo di trincea, eseguito per la posa di condotte a terra e a mare.
Treno insieme di unità che realizzano un processo complesso di raffinazione, petrolchimico, di liquefazione o rigassificazione del gas naturale. Un impianto può essere composto da uno o più treni, di uguale capacità e funzionanti in parallelo.
Trunkline condotta utilizzata per il trasporto di greggio proveniente dai grandi depositi di stoccaggio ai luoghi di produzione, alle raffinerie, ai terminali costieri.
Upstream il termine upstream riguarda le attività di esplorazione e produzione idrocarburi.
Vacuum secondo stadio della distillazione del greggio.
Warm Stacking impianto inattivo, ma pronto a riprendere l'attività operativa in caso di acquisizione di un contratto. Il personale è al completo e la manutenzione ordinaria viene normalmente eseguita.
Wellhead (testa pozzo) struttura fissa che assicura la separazione del pozzo dall'ambiente esterno.
Wellhead Barge (WHB) nave attrezzata per le attività di drilling, work over e produzione (parziale o totale), collegata agli impianti di processo e/o stoccaggio.
Workover operazione di intervento su un pozzo per eseguire consistenti manutenzioni e sostituzioni delle attrezzature di fondo, che convogliano i fluidi di giacimento in superficie.
Yard cantiere.
CCUS (Carbon Capture, Utilization and Storage) ossia cattura, utilizzo e stoccaggio del carbonio e racchiude tutte quelle soluzioni in grado di ridurre le emissioni di gas serra degli impianti inquinanti o rimuoverle direttamente dall'atmosfera.
ESG (Environmental Social Governance) si riferisce alla considerazione dell'operato di un'azienda rispetto alle sue interazioni con ambiente e territorio, società e gestione aziendale.
ESMA (European Securities and Markets Authority) autorità europea degli strumenti finanziari e dei mercati.
OECD (Organisation for Economic Co-operation and Development) organizzazione per la cooperazione e lo sviluppo economico composta da trentacinque Paesi sviluppati aventi in comune un sistema di governo di tipo democratico e un'economia di mercato.
OPEC organizzazione dei Paesi esportatori di petrolio.
rendicontazione consolidata di sostenibilità
Saipem RELAZIONE Bilancio Bilancio ALLEGATI in breve SULLA GESTIONE consolidato di esercizio
redatta ai sensi del decreto legislativo del 6 settembre 2024, n. 125
La presente sezione della Relazione Finanziaria Annuale rappresenta il documento di "Rendicontazione Consolidata di Sostenibilità" del Gruppo Saipem (di seguito Gruppo, Saipem, Società, Azienda, Impresa) al 31 dicembre 2024. La Rendicontazione Consolidata di Sostenibilità (di seguito Rendicontazione o Rendicontazione di Sostenibilità) è il documento informativo che Saipem redige per assolvere agli obblighi previsti dal D.Lgs. n. 125/2024 del 6 settembre 2024, recepimento nell'ordinamento legislativo italiano della Direttiva Europea n. 2022/2464 ("Corporate Sustainability Reporting Directive - CSRD").
La Rendicontazione, analogamente a quanto fatto da Saipem negli anni passati con la Dichiarazione Non Finanziaria (DNF) redatta in conformità con il D.Lgs. n. 254/2016, costituisce una sezione separata nella "Relazione sulla gestione" consolidata contrassegnata con apposito riferimento al fine di una sua chiara identificazione.
Le informazioni contenute nella presente Rendicontazione sono quelle necessarie a fornire una comprensione dell'impatto del Gruppo sulle questioni di sostenibilità, nonché necessarie alla comprensione dell'andamento dell'impresa, dei suoi risultati, del suo posizionamento e delle sue prospettive, come previsto dal D.Lgs. n. 125/2024.
La modalità di rappresentazione delle informazioni qualitative e quantitative risponde ai principi per la redazione richiesti dalla normativa di riferimento: pertinenza, rappresentazione fedele, comparabilità, verificabilità e comprensibilità.
L'analisi di doppia rilevanza, aggiornata annualmente con il coinvolgimento diretto di rappresentanze degli stakeholder dell'Azienda, ha guidato la definizione dei contenuti da rendicontare.
La Rendicontazione Consolidata di Sostenibilità è predisposta da una unità di reporting dedicata, in collaborazione con tutte le funzioni competenti di Saipem, delle società controllate, dei progetti operativi e siti produttivi responsabili delle tematiche di sostenibilità trattate. Il presente documento, parte integrante della Relazione Finanziaria Annuale, è stato approvato dal Consiglio di Amministrazione di Saipem SpA in data 11 marzo 2025 ed è pubblicato sul sito internet istituzionale nei tempi previsti dalla normativa. Un estratto della sola Rendicontazione Consolidata di Sostenibilità è anche disponibile nella sezione "Sostenibilità" del medesimo sito istituzionale.
In merito alla sicurezza dei dati e delle informazioni gestite dalla Società ai fini, non esclusivi, del presente documento, Saipem ha adottato misure adeguate affinché tutti gli applicativi e le infrastrutture tecniche siano totalmente integrati con i sistemi di sicurezza per la protezione dalle minacce di natura informatica, con effetti di maggiore garanzia anche sui sistemi di reporting.
La Rendicontazione è sottoposta a specifica attestazione di conformità da parte di una società di revisione legale, mediante un processo indipendente rispetto a quello della revisione della Relazione Finanziaria, che esprime con apposita relazione distinta un'attestazione circa la conformità delle informazioni fornite ai sensi
dell'art. 8 del D.Lgs. n. 125/2024 e degli European Sustainability Reporting Standards (ESRS), individuati e adottati con atto delegato dalla Commissione Europea come standard di rendicontazione sulle tematiche ESG (Environment, Social and Governance), che ampliano notevolmente i requisiti di rendicontazione rispetto alle prescrizioni del precedente decreto legislativo D.Lgs. n. 254/2016. La verifica è svolta secondo le procedure indicate nella sezione "Relazione della società di revisione", inclusa nel presente documento. L'Assemblea del 3 maggio 2018 ha deliberato di conferire a KPMG SpA l'incarico di revisione legale dei conti per gli esercizi 2019- 2027 e, in applicazione dell'art. 18 del D.Lgs. n. 125/2024 il Collegio Sindacale, il 17 dicembre 2024, non ha ravvisato controindicazioni in merito alla conferma dell'incarico già precedentemente affidato alla società di revisione KPMG sino al 2027 per la revisione contabile limitata della Dichiarazione consolidata non finanziaria del Gruppo Saipem (DNF), avente ora a oggetto l'incarico per le attività di attestazione della conformità della Rendicontazione Consolidata di Sostenibilità ai sensi della CSRD sino al termine del mandato affidato per l'incarico di revisione legale dei conti del Gruppo Saipem, ovvero per il periodo 2024-2027.
Come prescritto dal D.Lgs. n. 125/2024, che recepisce la direttiva europea 2464/2022 (CSRD) sulla Rendicontazione di Sostenibilità, il presente documento contiene le informazioni e gli indicatori relativi alla performance sulle questioni di sostenibilità.
Il perimetro di rendicontazione delle informazioni di sostenibilità è allineato con il perimetro finanziario dell'impresa.
La definizione del perimetro di rendicontazione è stata effettuata in osservanza delle disposizioni, delle logiche e delle metodologie utili per assicurare l'allineamento con i principi del perimetro finanziario (paragrafo "Principi di consolidamento e partecipazioni" delle Note illustrative nella Relazione finanziaria annuale 2024) e delle valutazioni in merito al concetto di controllo operativo, introdotto dalla citata direttiva CSRD.
Relativamente ad alcuni siti specifici, ricompresi all'interno del perimetro per effetto dei nuovi requisiti normativi e per i quali, al momento della rendicontazione, le informazioni risultavano non reperibili, parziali o incomplete, sono state effettuate valutazioni stimate degli indicatori ambientali – la cui significatività declinata sui vari aspetti ambientali varia in un range che va da circa il 2% sui rifiuti pericolosi a circa l'11% sulle acque scaricate in zone a stress idrico – basate su dati affidabili disponibili o derivate da siti similari. Tale metodologia è stata implementata al fine di assicurare una rendicontazione conforme e coerente con tutte le attività dell'azienda, come dettagliato nella sezione "BP-2 - Informativa in relazione a circostanze specifiche" del capitolo ESRS 2.
Saipem intende assicurare un processo di miglioramento continuo per la definizione del perimetro di rendicontazione di sostenibilità attraverso interventi di allineamento dei processi e dei sistemi, allo scopo di garantire nel tempo la costante conformità ai requisiti della CSRD e la coerenza tra le proprie attività in ambito sostenibilità e quelle economico-finanziarie.
Le informazioni riportate nella Rendicontazione Consolidata di Sostenibilità di Saipem sono state oggetto di un ampliamento per ricomprendere l'informativa sugli impatti, i rischi e le opportunità rilevanti riconducibili all'Impresa per effetto del suo business, delle sue attività e delle relazioni dirette e indirette all'interno della catena del valore, a monte e/o a valle:
Al fine di assicurare la comprensione dell'attività di Impresa, del suo andamento, dei suoi risultati e dell'impatto dalla stessa prodotto, e, inoltre, fornire le informazioni necessarie ad assicurare la comprensione dell'attività dell'intero Gruppo Saipem e contestualizzare altresì i termini di comparabilità, ove possibile, delle performance rispetto alle informazioni pubblicate negli anni passati o in altri documenti societari, di seguito si riportano alcune espressioni per definire i diversi perimetri di riferimento all'interno del presente documento di rendicontazione e le conseguenti metodologie di rendicontazione:


Perimetro delle società controllate direttamente e indirettamente da Saipem consolidate integralmente (denominato nel documento "Consolidato Integrale"). Include anche tutti gli accordi di collaborazione operativa che non hanno forma giuridica (Unincorporated Joint Venture - UJV), associati a specifici progetti o siti che rientrano nella gestione di ogni specifica società controllata, in continuità, quindi, con il perimetro della rendicontazione della Dichiarazione Non-Finanziaria 2023. Questo perimetro è allineato al requisito CRSD per quanto concerne i dati sociali e di governance.
• Perimetro Totale Gruppo
Questo perimetro (denominato nel documento "Totale Gruppo"), utilizzato specificatamente per alcuni indicatori sociali, di sicurezza e assicurare il raccordo con i relativi obiettivi del piano di sostenibilità e con l'informativa degli anni precedenti, estende il Consolidato Integrale, di cui al precedente punto, anche alle società classificate da Saipem quali collegate e a controllo congiunto aventi dedicata forma giuridica (joint venture, consorzi) come descritte nel paragrafo "Principi di consolidamento e partecipazioni" delle Note illustrative del Bilancio Consolidato, in continuità con il perimetro di rendicontazione della Dichiarazione Non-Finanziaria 2023.
• Perimetro Consolidato Integrale CSRD
Con riferimento ai soli dati ambientali, in ottemperanza con i requisiti CSRD, tale perimetro (denominato nel documento "Consolidato Integrale CSRD") comprende le medesime entità del "Consolidato Integrale" rendicontate in anni precedenti, integrando ulteriori progetti e siti che sulla base della normativa interna ambientale applicata in passato non erano inclusi o presenti (per esempio attività realizzate presso alcuni siti, uffici o porzioni immobiliari gestiti ambientalmente da terzi) e che oggi si caratterizzano per essere ricompresi tra quelli soggetti a controllo finanziario, quindi gestiti da quelle entità del gruppo che sono consolidate integralmente (paragrafo "Principi di consolidamento e partecipazioni" delle Note Illustrative nella Relazione Finanziaria Annuale 2024).
La differenza tra i perimetri "Consolidato Integrale" 2023 e "Consolidato Integrale CSRD" 2024 non consente la comparabilità dei dati sottostanti e la possibilità di derivare i relativi trend.
Per tale ragione Saipem ha deciso di riportare solo i dati dell'anno di rendicontazione per il perimetro "Consolidato Integrale CSRD".
• Perimetro Totale Gruppo CSRD
Con riferimento ai soli dati ambientali (riferiti alle sezioni del capitolo E1 - Cambiamenti Climatici, per le metriche su energia ed emissioni, del capitolo E2 - Inquinamento, per gli sversamenti e del capitolo E4 - Biodiversità ed ecosistemi per la mappatura), quest'ultimo perimetro di rendicontazione (denominato nel documento "Totale Gruppo CSRD") aggiunge al Consolidato Integrale CSRD anche le imprese collegate e a controllo congiunto aventi dedicata forma giuridica integrando il concetto, ove applicabile, di controllo operativo sui siti e sui progetti introdotto dalla CSRD. In questo senso, caso per caso, sono stati valutati quegli aspetti che consentono all'Azienda di affermare la presenza di un controllo operativo, cioè la capacità di assicurare l'indirizzo e la gestione di attività progettuali, realizzative e ambientali, come la responsabilità su specifiche fasi di lavorazione o il presidio di processi operativi o gli assetti di governance ed eventuali specifiche negli accordi contrattuali.
La differenza tra i perimetri "Totale Gruppo" 2023 e "Totale Gruppo CSRD" 2024 non consente la comparabilità dei dati e la possibilità di derivare i relativi trend. Per tale ragione anche per il perimetro "Totale Gruppo CSRD", Saipem ha deciso di riportare solo i dati dell'anno 2024.
Le Informazioni Sociali e di Governance seguono i perimetri Consolidato Integrale e, limitatamente ad alcuni indicatori di sicurezza sul lavoro, Totale Gruppo e si presentano già in linea con le prescrizioni introdotte dalla normativa europea sulla rendicontazione di sostenibilità, in continuità con la rendicontazione degli anni precedenti.
Le Informazioni Ambientali seguono i perimetri Consolidato Integrale CSRD e Totale Gruppo CSRD che hanno applicato le prescrizioni introdotte dagli standard ESRS.
In tali perimetri è stato deciso di non ricomprendere i dati delle entità e delle iniziative che hanno completato le proprie attività o con presenze o attività operative marginali che non producono effetti significativi ai fini della

corretta rappresentazione della rendicontazione e sui quali sono comunque state effettuate delle valutazioni a supporto da parte delle funzioni competenti che hanno dimostrato la loro trascurabilità. Per maggiori dettagli in merito si veda la sezione a "BP-2 - Informativa in relazione a circostanze specifiche" del capitolo ESRS 2.
Le informazioni relative agli ESRS E3 "Acqua e risorse marine" ed E5 "Economia Circolare" sono riportate secondo il perimetro Consolidato Integrale CSRD per l'anno 2024, in linea con i relativi requisiti sottostanti.
Le informazioni relative agli ESRS E1 "Cambiamento Climatico", E2 "Inquinamento" ed E4 "Biodiversità", sono riportate solo secondo il perimetro Totale Gruppo CSRD per l'anno 2024, fornendo ogni eventuale dettaglio richiesto dalla normativa vigente.
Il periodo di riferimento della Rendicontazione di Sostenibilità e della Relazione finanziaria annuale è il medesimo.
Nel redigere la Rendicontazione di Sostenibilità Saipem utilizza questi orizzonti temporali:
La definizione di medio e lungo periodo è allineata alla definizione degli orizzonti temporali utilizzati per la pianificazione strategica e il processo di Integrated Risk Management.
Come indicato nella sezione relativa alle metriche degli standard ambientali, in particolare "E1-5 - Consumo di energia e mix energetico", "E3-4 - Consumo idrico", "E5-5 - Flussi di risorse in uscita", quando non è possibile effettuare misurazioni dirette lungo la catena del valore, da monte a valle, Saipem ricorre a fonti indirette, per determinare i relativi dati sugli aspetti ambientali. Le metriche per le quali vengono utilizzate anche fonti indirette comprendono i consumi energetici, la gestione dei rifiuti (pericolosi e non), l'acqua prelevata e scaricata, nonché le emissioni di Scope 3 per le categorie applicabili, tra cui beni acquistati (Categoria 1), attività legate ai combustibili e all'energia (Categoria 3), rifiuti generati (Categoria 5), viaggi di lavoro (Categoria 6), pendolarismo del personale (Categoria 7) e attività in leasing a monte (Categoria 8).
Per stimare la quantità di emissioni GHG Saipem utilizza un metodo completo, coerente e trasparente. Tale metodologia è allineata con i più aggiornati Standard Internazionali per il calcolo delle emissioni GHG, validata da una terza parte secondo il principio della ISO 14064-3. La metodologia di stima delle emissioni GHG si applica ai dati riportati periodicamente in conformità con i confini descritti nelle procedure interne di riferimento. Nello specifico, le emissioni di Scope 3 sono state calcolate usando il database DEFRA (Department for Environment Food & Rural Affairs) e i fattori di emissione dell'IEA (International Energy Agency), pubblicati nel 2021.
Inoltre, si specifica che per le informazioni riferite a rifiuti (pericolosi e non), acqua (scaricata e prelevata), emissioni (Scope 1 e 2) ed energia, i dati relativi ad alcuni siti (come indicato nel paragrafo "Perimetro di Rendicontazione" all'interno della sezione "BP-1 - Criteri generali per la redazione della Rendicontazione di Sostenibilità") sono stati soggetti a stime.
I siti oggetto di stime sono stati classificati in categorie operative omogenee: fabrication yard, logistic base, onshore project, uffici e navi. Per le prime quattro categorie (fabrication yard, logistic base, onshore project e uffici), la stima si è basata su dati storici di siti analoghi disponibili nel sistema di rendicontazione ambientale. Per ogni aspetto ambientale e per ciascuna categoria di sito, è stata calcolata una media tronca a partire dai dati presenti nel sistema di rendicontazione ambientale, eliminando i valori estremi della distribuzione per ridurre l'influenza di valori non rappresentativi. Sulla base di questi dati elaborati, è stato determinato un fattore che mette in relazione le prestazioni ambientali con le ore lavorate. Questo fattore è stato poi applicato ai siti oggetto di stima, utilizzando il numero di ore lavorate per calcolare gli impatti ambientali. Gli 11 siti con l'impatto più rilevante sono stati inclusi nella rendicontazione del 2024, l'esclusione degli altri siti può essere considerata


non significativa, poiché il loro impatto complessivo rappresenta circa l'1% per tutti gli aspetti ambientali applicabili.
Per le navi, invece, la stima è stata effettuata identificando mezzi comparabili in base alla tipologia, ai consumi energetici o al numero di persone a bordo. Anche in questo caso, i dati ambientali sono stati calcolati considerando i dati storici di mezzi analoghi presenti nel sistema di rendicontazione ambientale e l'orizzonte temporale di riferimento. I mezzi navali di dimensioni ridotte, che presentano impatti ambientali più contenuti, e per le quali la spesa mensile è inferiore alla soglia di rilevanza, sono stati esclusi dalla stima e dalla rendicontazione per il 2024.
Ai fini della rendicontazione delle informazioni prospettiche in conformità agli ESRS, è presente nella Rendicontazione di Sostenibilità l'elaborazione di alcune informazioni sulla base di ipotesi in merito a eventi che potranno accadere in futuro e a possibili future azioni da parte della Società. Le informazioni previsionali devono ritenersi "forward-looking statements", poiché dipendono anche dal verificarsi di eventi e sviluppi futuri. A causa dell'aleatorietà connessa alla realizzazione di qualsiasi evento futuro, sia per quanto concerne il concretizzarsi dell'accadimento sia per quanto riguarda la misura e la tempistica della sua manifestazione, gli scostamenti fra i valori consuntivi e le informazioni prospettiche non sono valutabili in termini quantitativi e qualitativi alla data della presente Rendicontazione. Tutte le informazioni relative agli scenari e i relativi potenziali impatti, rischi e opportunità sono previsionali.
I dati comparativi sono forniti per le metriche divulgate in periodi precedenti, ove possibile, conformemente ai requisiti ESRS.
In conformità alle disposizioni transitorie degli ESRS, non vengono forniti dati comparativi per le nuove metriche introdotte nel 2024 e per le metriche soggette alla variazione del perimetro di rendicontazione. In questi casi si forniscono i soli dati per l'anno 2024.
Un'estrazione e ricostruzione di alcuni dati ambientali in accordo con la rendicontazione degli anni passati ai fini della comparabilità sarà disponibile in altri documenti societari pubblicati sulle pagine web di sostenibilità del sito ufficiale Saipem.
La Rendicontazione è redatta in conformità agli European Sustainability Reporting Standards (ESRS) utilizzati come standard di rendicontazione ai sensi del D.Lgs. n. 125/2024. Al fine di garantire trasparenza sulle performance della Società e favorire la comparabilità dei dati e delle informazioni fornite agli stakeholder, il documento considera anche le indicazioni fornite dal Sustainability Accounting Standards Board (SASB) per l'identificazione e la pubblicazione delle informazioni ritenute più rilevanti per la creazione di valore a lungo termine per il settore. Considerata la natura diversificata delle attività operative del Gruppo, il documento si riferisce agli standard SASB di due diversi settori: 1) Extractives & Minerals processing sector - Oil&Gas - Services; 2) Infrastructure sector - Engineering & Construction services.
Vengono inoltre rendicontate le informazioni richieste dal D.Lgs. n. 128/2024 relativamente agli obblighi di comunicazione e di trasparenza fiscale da parte delle grandi imprese.
Saipem ha ritenuto di inserire tali informazioni, già precedentemente rendicontate nella Dichiarazione Non Finanziaria, tra le informazioni Entity Specific della Rendicontazione di Sostenibilità, assicurando continuità informativa e compliance alla norma di riferimento. Si segnala che la trasparenza fiscale non è risultata tra le tematiche rilevanti (o materiali), ma Saipem ha comunque deciso di rendicontare le relative informazioni in quanto rispondono ad altri requisiti normativi e nell'ottica della completezza informativa agli stakeholder.
Si segnala che le informazioni contenute all'interno del capitolo "La trasparenza fiscale" del presente documento non sono sottoposte a giudizio di conformità da parte della società di revisione legale nell'ambito della Rendicontazione di Sostenibilità
Le informazioni contenute nella Rendicontazione si riferiscono ai temi identificati come rilevanti (o materiali). L'analisi di doppia rilevanza (o materialità), aggiornata annualmente con il coinvolgimento diretto di rappresentanze degli stakeholder della Società, ha guidato la definizione dei contenuti da rendicontare.

Le informazioni seguenti sono incluse parzialmente mediante riferimento ad altre parti della "Relazione sulla gestione":
• Strategia, modello aziendale e catena del valore (sezione "SBM 1 - Strategia, modello aziendale e catena del valore" del capitolo ESRS 2).
Riferimento a: "Bilancio consolidato":
• Casi di corruzione attiva o passive (sezione "G1-4 - Casi di corruzione attiva o passiva").
L'attuale Consiglio di Amministrazione, formato da 9 componenti, è stato nominato dall'Assemblea degli Azionisti del 14 maggio 2024 per tre esercizi, e il suo mandato avrà scadenza alla data dell'Assemblea che sarà chiamata ad approvare il bilancio al 31 dicembre 2026.
L'Assemblea ha nominato Elisabetta Serafin Presidente del Consiglio di Amministrazione.
Il Consiglio di Amministrazione di Saipem del 14 maggio 2024, ha nominato Alessandro Puliti, già Direttore Generale della Società, Amministratore Delegato nonché Amministratore incaricato dell'istituzione e del mantenimento del Sistema di Controllo Interno.

Il Consiglio di Amministrazione rispetta i requisiti previsti della normativa applicabile in materia di equilibrio tra i generi: almeno due quinti dei Consiglieri (4 su 9, il 44,4%) appartengono al genere femminile, meno rappresentato. La ripartizione di genere è la medesima sia nella composizione del Consiglio fino al 14 maggio 2024 che in quella a decorrere dal 14 maggio 2024. La diversità di genere all'interno del board è pari all'80% (calcolata, secondo la normativa CSRD, come il rapporto tra i componenti donne e i componenti uomini). Inoltre, in linea con le raccomandazioni previste per le società qualificate come società grandi ai sensi del Codice di Corporate Governance, cui Saipem aderisce, almeno la metà dei Consiglieri (6 su 9, il 67%) risulta


essere indipendente: Elisabetta Serafin, Roberto Diacetti, Patrizia Michela Giangualano, Mariano Mossa, Francesca Mariotti e Paul Schapira.
Il Consiglio di Amministrazione risulta, quindi, composto in maggioranza da Amministratori indipendenti, e da Amministratori tutti non esecutivi, con l'eccezione dell'Amministratore Delegato-Direttore Generale. Inoltre, è composto per l'89% da membri con più di 50 anni e per l'11% da membri aventi un'età compresa tra i 30 e i 50 anni.
All'interno degli organi di amministrazione, direzione e controllo dell'Azienda non è presente una rappresentanza dei dipendenti e degli altri lavoratori.
Si ricorda che, in data 25 febbraio 2020, il Consiglio di Amministrazione ha adottato le modifiche statutarie necessarie per assicurare il rispetto della più recente normativa sull'equilibrio tra i generi prevista dalla legge 27 dicembre 2019, n. 160.
Il 50% dei Comitati endoconsiliari è presieduto da un consigliere donna.
Per quanto riguarda la prima linea manageriale, 2 dei 16 primi riporti dell'Amministratore Delegato-CEO sono donne, come di seguito specificato:
| Data | Executive | N. Executive | % Executive | Executive | N. Executive | % Executive |
|---|---|---|---|---|---|---|
| Uomini | Uomini | Uomini | Donne | Donne | Donne | |
| 31 dicembre 2024 | M. Bonzi P. Calcagnini S. Chini M. Branchi F. Botta P. Albini F. Abbà M. Toninelli C. Bottaro G. Secchi M. Piasere F. Picciani M. Bellotti G. D'Aloisio |
14 | 87,5 | R. Carrara O. Stella |
2 | 12,5 |
Saipem si impegna a mantenere e rafforzare un sistema di governance allineato agli standard delle best practice internazionali, idoneo a gestire la complessità delle situazioni in cui si trova a operare e le sfide da affrontare per lo sviluppo sostenibile, secondo i principi inderogabili definiti nel proprio Codice Etico. Saipem adotta un sistema di Corporate Governance che si articola in base alla normativa generale e speciale applicabile, allo Statuto, al Codice Etico, alle raccomandazioni contenute nel Codice di Corporate Governance approvato dal Comitato per la Corporate Governance di Borsa Italiana – entrato in vigore il 1° gennaio 2021 – e alle best practice in materia. Il sistema di Corporate Governance di Saipem è fondato sul ruolo centrale del Consiglio di Amministrazione, sulla trasparenza e sull'efficacia del sistema di controllo interno.
Al Comitato Sostenibilità, Scenari e Governance e al Comitato Controllo e Rischi è attribuito un ruolo di responsabilità per ciò che attiene all'esame dell'informativa di sostenibilità disciplinata dal decreto legislativo 6 settembre 2024, n. 125, che prevede l'identificazione degli impatti, rischi e opportunità rilevanti, anch'essi oggetto di esame e approvazione, e la loro interazione con la strategia e il modello aziendale. I compiti specifici dei due Comitati endo-consiliari sono dettagliati nella sezione "GOV2 - Informazioni fornite agli organi di amministrazione, direzione e controllo dell'impresa e questioni di sostenibilità da questi affrontate".
Il Collegio Sindacale, nominato il 3 maggio 2023 dall'Assemblea degli azionisti, è composto da 3 membri effettivi, tra cui un sindaco donna (la diversità di genere è quindi del 50%, calcolata, secondo la normativa CSRD, come il rapporto tra i componenti donne e i componenti uomini), e due supplenti, ambedue donne. Tutti i sindaci sono indipendenti. Non sono presenti rappresentanti deli lavoratori al suo interno. Esso svolge attività di vigilanza su:
il rispetto dei principi di corretta amministrazione;
Saipem RELAZIONE Bilancio Bilancio ALLEGATI in breve SULLA GESTIONE consolidato di esercizio
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A seguito dell'entrata in vigore del D.Lgs. n. 125/2024, che recepisce la direttiva UE 2022/2464 sulla rendicontazione consolidata di sostenibilità, il Collegio Sindacale svolge, tra le altre, una funzione di vigilanza sull'osservanza delle disposizioni stabilite dall'ordinamento in tema di rendicontazione societaria di sostenibilità e sul processo di formazione della stessa in merito alla quale controlla l'efficacia dei sistemi di controllo interno e di gestione dei rischi della società e l'efficacia dell'attività di revisione interna.
In particolare, il Collegio Sindacale è incaricato di:
L'Organismo di Vigilanza di Saipem riferisce in merito all'adeguatezza e all'attuazione del Modello 231, all'emersione di eventuali aspetti critici e comunica l'esito delle attività svolte nell'esercizio dei compiti assegnati. Sono previste le seguenti linee di riporto: continuativa, nei confronti dell'Amministratore Delegato e Direttore Generale, il quale informa il Consiglio di Amministrazione nell'ambito dell'informativa sull'esercizio delle deleghe conferite; semestrale, nei confronti del Consiglio di Amministrazione, del Comitato Controllo e Rischi, del Collegio Sindacale; a tale proposito è predisposta una relazione semestrale relativa all'attività svolta con evidenza dell'esito delle attività di vigilanza effettuate e delle eventuali innovazioni legislative in materia di responsabilità amministrativa degli enti.
L'Organismo di Vigilanza resta in carica per l'intera durata del Consiglio di Amministrazione che lo ha nominato. Considerata la nomina del nuovo Consiglio di Amministrazione da parte dell'Assemblea degli Azionisti del 14 maggio 2024, con mandato per gli esercizi 2024, 2025 e 2026, in scadenza con l'Assemblea di approvazione del bilancio al 31 dicembre 2026, il Consiglio di Amministrazione del 24 luglio 2024, su proposta dell'Amministratore Delegato e d'intesa con il Presidente del Consiglio di Amministrazione, preso atto dei pareri favorevoli del Comitato Controllo e Rischi e del Comitato Remunerazione e Nomine, ha deliberato di aggiornare la composizione dell'Organismo di Vigilanza (per informazioni relative alla composizione dell'Organismo di Vigilanza si veda il precedente grafico "Organi di gestione e controllo").
L'Organismo di Vigilanza, nelle sue attività, potrà continuare a fare affidamento sulla collaborazione e sul supporto delle funzioni aziendali che garantiscono un adeguato flusso informativo, oltre che sul supporto della Segreteria Tecnica dell'Organismo di Vigilanza.
La revisione legale dei conti di Saipem è affidata a KPMG SpA per il periodo 2019-2027, con incarico conferito dall'Assemblea degli Azionisti. Oltre alla revisione del bilancio consolidato, la società di revisione si occupa anche della verifica della rendicontazione consolidata di sostenibilità. Quest'ultima è sottoposta a un giudizio di conformità indipendente, attestando il rispetto dell'art. 8 del D.Lgs. n. 125/2024 e degli European Sustainability Reporting Standards (ESRS).

Il decreto legislativo 6 settembre 2024, n. 125, in materia di rendicontazione societaria di sostenibilità, ha integrato la disposizione di cui all'art. 154-bis del TUF introducendo il nuovo comma 5-ter. Ai sensi di detta disposizione, gli organi amministrativi delegati e il Dirigente Preposto alla redazione dei documenti contabili societari ("Dirigente Preposto") sono chiamati ad attestare, con apposita relazione, che la Rendicontazione Consolidata di Sostenibilità inclusa nella Relazione sulla gestione è stata redatta conformemente agli standard di rendicontazione applicati ai sensi della direttiva 2013/34/UE del Parlamento Europeo e del Consiglio del 26 giugno 2013, e del decreto legislativo adottato in attuazione dell'art. 13 della legge 21 febbraio 2024, n. 15, e con le specifiche adottate a norma dell'art. 8, paragrafo 4, del regolamento (UE) 2020/852 del Parlamento Europeo e del Consiglio del 18 giugno 2020. La medesima attestazione può essere resa da un dirigente diverso dal Dirigente Preposto, dotato di specifiche competenze in materia di rendicontazione di sostenibilità, nominato, previo parere obbligatorio dell'organo di controllo, secondo le modalità e nel rispetto dei requisiti di professionalità previsti dallo Statuto Sociale. L'attestazione è resa secondo il modello stabilito con regolamento dalla Consob.
Alla luce di quanto sopra, il 18 dicembre 2024 il Consiglio di Amministrazione di Saipem, sentito il Comitato Remunerazione e Nomine e con il parere favorevole del Collegio Sindacale, nel rispetto dei requisiti previsti dalla legge e delle disposizioni statutarie, ha nominato Luca Caviglia (responsabile della funzione Accounting, Administration and Sustainability Reporting) Dirigente Preposto alla redazione dei documenti contabili societari ai sensi dell'art. 154-bis del decreto legislativo 24 febbraio 1998, n. 58, con responsabilità di attestazione in materia di rendicontazione di sostenibilità ai sensi del comma 5-ter del suddetto articolo, assegnando allo stesso, la responsabilità di elaborazione della Rendicontazione Consolidata di Sostenibilità affidata alla funzione Sustainability Reporting and Control.
Per quanto riguarda la formazione e l'informazione dei membri del nuovo Consiglio di Amministrazione nominato dall'Assemblea degli Azionisti del 14 maggio 2024, la Società ha sviluppato ed eseguito un programma di "Board Induction", anche in modalità off-site. Questo programma ha permesso ai consiglieri di approfondire progressivamente la conoscenza della Società sotto il profilo industriale-operativo-commerciale, nonché sotto il profilo finanziario della governance e compliance e delle questioni di sostenibilità aziendale.
Tra le sessioni di induction si segnalano le seguenti:
Il Consiglio possiede adeguate competenze in materia di Codice Etico, normative e best practice nazionali e internazionali. In particolare, a seguito delle novità legislative e delle modifiche organizzative (quest'ultime intervenute il 18 dicembre 2024), il Consiglio di Amministrazione ha approvato l'ultimo aggiornamento del Modello 231, che include anche il Codice Etico. Per ulteriori dettagli sulle modifiche apportate, si rimanda alla sezione G1-1 "Politiche in materia di cultura d'impresa e condotta delle imprese".
Tenuto conto delle esperienze e dei profili professionali dei componenti del Consiglio di Amministrazione e del Collegio Sindacale si ritiene che i medesimi siano dotati di professionalità e competenze adeguate per lo svolgimento dei compiti riservati ai già menzionati organi della Società, nonché al fine di includere nelle proprie valutazioni tutti gli elementi che possano assumere rilievo nell'ottica del successo sostenibile della Società.
I componenti dei predetti organi possiedono competenze in materia di sostenibilità, nonché conoscenze approfondite sugli impatti ambientali sociali ed economici generati dalle attività aziendali, che risultano in linea con le esigenze dell'azienda; tali competenze sono, altresì, integrate attraverso programmi di formazione specifici (cc.dd. sessioni di induction). I componenti del Consiglio di Amministrazione e del Collegio Sindacale possono, inoltre, avvalersi di consulenti esterni specializzati per garantire un'adeguata gestione delle questioni rilevanti, consentendo così di prendere decisioni informate e strategiche.
Inoltre, le tematiche e i programmi di sostenibilità sono presidiati organizzativamente da una governance strutturata con organi endo-consiliari dedicati (i.e. Comitato Sostenibilità, Scenari e Governance, Comitato Controllo e Rischi), dal Collegio Sindacale e da processi strutturati di gestione, qualità, controllo e

rendicontazione. Specifiche attività di controllo e procedure sono applicate alla gestione di impatti, rischi e opportunità nell'ambito dei processi aziendali di Analisi di Rilevanza, Risk Management e Pianificazione di Sostenibilità. Il Consiglio di Amministrazione viene periodicamente aggiornato sulle metodologie di rischio aziendale nel corso delle riunioni dove sono presentati i risultati del Risk Assessment e sul monitoraggio trimestrale dei Key Risk Indicators.
Il Consiglio di Amministrazione di Saipem svolge un ruolo centrale nella guida dell'Emittente, perseguendo il successo sostenibile attraverso una serie di azioni concrete. In primo luogo, il Consiglio definisce attraverso l'annuale processo di aggiornamento del piano quadriennale e con il contributo di tutte le funzioni competenti, le linee strategiche e gli obiettivi della Società e del Gruppo, che includono quelli ESG. Questo include l'approvazione dei piani strategici e di sostenibilità che tengono anche conto dell'analisi dei temi/IRO (impatti, rischi e opportunità) di sostenibilità rilevanti, anch'essa oggetto di specifica approvazione da parte del Consiglio, per la generazione del valore.
Al fine di garantire la coerenza con il principio del successo sostenibile, è previsto anche un monitoraggio periodico dell'avanzamento e dell'attuazione del piano strategico, nel corso di sedute del Consiglio nelle quali viene fornito ai Consiglieri un aggiornamento in merito all'evoluzione degli scenari, alle iniziative in corso, al loro progresso rispetto agli obiettivi e agli eventuali punti di attenzione. Riguardo il monitoraggio del piano quadriennale di sostenibilità, il Consiglio si avvale del supporto da parte del Comitato Sostenibilità, Scenari e Governance che nel corso dell'anno viene aggiornato in merito alle varie iniziative in corso, al loro avanzamento rispetto agli obiettivi definiti e agli eventuali punti di attenzione. Il Comitato riferisce al Consiglio di Amministrazione in merito alla questione.
Con riferimento alle informazioni fornite agli organi di amministrazione, direzione e controllo, e alle modalità con cui le questioni di sostenibilità da questi affrontate sono state trattate durante il periodo di riferimento, si evidenziano le attività che i Comitati endo-consiliari svolgono in relazione alle questioni legate alla sostenibilità:
sociale d'impresa, all'esame degli scenari per la predisposizione del piano strategico, anche in base all'analisi dei temi rilevanti per la generazione di valore nel lungo termine e alla corporate governance della Società e del Gruppo e all'intelligenza artificiale. Il Comitato Sostenibilità, Scenari e Governance ha, altresì, il compito di esaminare l'impostazione generale del reporting annuale di sostenibilità (Rendicontazione Consolidata di Sostenibilità e Bilancio di Sostenibilità), l'articolazione dei relativi contenuti e la coerenza con i risultati del processo annuale di rilevanza sui temi di sostenibilità e relativi IRO (impatti, rischi e opportunità), nonché la completezza e la trasparenza dell'informativa agli stakeholder ivi fornita, riportando l'esito delle proprie valutazioni, tramite il proprio Presidente, al Comitato Controllo e Rischi, per le valutazioni di competenza di quest'ultimo ai sensi del proprio Regolamento, rilasciando al riguardo un parere al Consiglio di Amministrazione. Nel corso del 2024 il Comitato Sostenibilità, Scenari e Governance ha esaminato temi afferenti alla sostenibilità (inclusa l'analisi di rilevanza) nelle riunioni del 21 febbraio 2024, 5 marzo 2024, 12 giugno 2024, 16 ottobre 2024 e 11 dicembre 2024, e nel 2025, in occasione delle riunioni del 18 febbraio 2025 e 4 marzo 2025 ha esaminato le bozze della Rendicontazione Consolidata di Sostenibilità 2024.
I Comitati endoconsiliari di Saipem approvano, in conformità alle disposizioni dei propri Regolamenti, il calendario annuale delle riunioni di ciascun Comitato, con il supporto della funzione Corporate Affairs and Governance e delle altre funzioni e strutture competenti; le date relative alle riunioni dell'intero esercizio di riferimento sono individuate previa condivisione con le funzioni aziendali competenti e con i Presidenti dei rispettivi Comitati endoconsiliari, tenuto conto dei compiti e dei poteri previsti dai regolamenti di ciascun Comitato endo-consiliare. Per quanto di specifico interesse ai fini della presente relazione, i risultati dell'analisi di materialità, l'approvazione e il monitoraggio del Piano di Sostenibilità quadriennale, la struttura e i contenuti della rendicontazione di sostenibilità e l'approvazione della componente ESG dei piani di incentivazione variabile del management, le iniziative per le comunità locali e ogni altro tema di interesse per il posizionamento della società. Il Consiglio di Amministrazione nel corso dell'esercizio 2024 si è riunito 12 volte. Nell'ambito di alcune delle riunioni (n. 9 su 12 riunioni) sono state trattate le seguenti tematiche ESG:
| Questioni di sostenibilità trattate | Macro-tema ESG corrispondente |
|---|---|
| Esame degli indicatori per i piani di incentivazione variabile di breve e lungo termine 2023-2025; analisi della componente ESG dello schema di incentivazione variabile. Condivisione risultati analisi di materialità sui temi di sostenibilità 2024. Piano di Sostenibilità 2024-2027. Analisi periodica dei Risultati di Risk Assessment e sul monitoraggio rischi (inclusi rischi ESG). Dichiarazione di carattere non finanziario 2023 e Sustainability Report 2023. Informativa in merito agli scenari di mercato. Aggiornamento di governance a seguito del D.Lgs. n. 125/2024 in materia di rendicontazione societaria di sostenibilità. Aggiornamento dei Regolamenti dei Comitati endoconsiliari in materia di sostenibilità. |
Cambiamento Climatico, Biodiversità, Acqua, Economia circolare, Sviluppo della comunità, Diritti Umani e del Lavoro, Luogo di lavoro sicuro, Salute, Occupazione Sostenibile, Etica del Business, Governance della Sostenibilità, Remunerazione e componente ESG. |
| Piano iniziative no profit e per le comunità locali: linee guida e budget 2024. |
Sviluppo della comunità. |
| Relazione sulla Politica in materia di Remunerazione e sui Compensi Corrisposti 2024. |
Cambiamento Climatico, Etica del Business, Diritti umani e del Lavoro, Luogo di lavoro sicuro |
| Andamento delle prestazioni in materia di salute, sicurezza e ambiente. |
Luogo di lavoro sicuro |
| Human Rights and Modern Slavery Statement 2023. | Diritti Umani e del Lavoro |
| Aggiornamento del Modello 231 (che include il Codice Etico) Aggiornamento della Policy di Sostenibilità di Saipem. |
Etica del business |
Nota: la corrispondenza tra ESG e impatti rischi e opportunità è presente nelle sezioni "SBM-3 - Impatti, rischi e opportunità rilevanti e loro interazione con la strategia e il modello aziendale" e "IRO-1 - Descrizione del processo per individuare e valutare gli impatti, i rischi e le opportunità rilevanti".
Nell'ambito dell'analisi delle tematiche afferenti alla sostenibilità, alle riunioni del Consiglio di Amministrazione e del Comitato Sostenibilità, Scenari e Governance, partecipano, di regola, gli esponenti delle funzioni aziendali deputate al presidio dei processi afferenti alle tematiche di sostenibilità.
Gli organi di amministrazione, direzione e controllo una volta all'anno vengono informati in merito agli impatti, rischi e opportunità rilevanti in occasione della analisi di doppia rilevanza sui temi di sostenibilità e rispetto ai risultati e l'efficacia delle politiche, delle azioni, delle metriche e degli obiettivi adottati per affrontare impatti, rischi e opportunità rilevanti in occasione dell'approvazione del piano di sostenibilità.
I risultati finali dell'analisi di doppia rilevanza, in merito agli impatti, rischi e opportunità, vengono condivisi in via preliminare con il Comitato Sostenibilità, Scenari e Governance, e con il Comitato Controllo e Rischi. Successivamente, anche in base al parere e su proposta degli stessi Comitati, tali risultati vengono approvati dal Consiglio di Amministrazione entro la fine dell'anno di riferimento. Alla consultazione sulla rilevanza dei temi di sostenibilità contribuiscono anche i membri del Consiglio di Amministrazione insieme a tutti gli altri gruppi di stakeholder dell'Azienda. I temi emersi dall'analisi di doppia rilevanza costituiscono una base fondamentale sia per a) l'aggiornamento del Piano di Sostenibilità di Saipem, contribuendo alla definizione del piano strategico quadriennale e degli obiettivi societari attraverso l'identificazione delle priorità degli stakeholder, sia per b) la definizione dei temi di sostenibilità da trattare nel reporting annuale di sostenibilità. A livello aziendale, la funzione Integrated Risk Management & Compliance provvede all'identificazione, alla valutazione e all'analisi dei rischi, e prevede la valutazione degli eventi che comportano rischi strategici, esterni e operativi. Il Chief Integrated Risk Management & Compliance Officer e l'Amministratore Delegato (i) svolgono semestralmente un'attività di assessment volta a valutare il profilo di rischio rispetto al raggiungimento degli obiettivi strategici, operativi e reputazionali, ivi inclusi rischi legati alle questioni di sostenibilità, informandone il Comitato Controllo e Rischi e il Consiglio di Amministrazione, e (ii) forniscono trimestralmente al Comitato Controllo e Rischi e al Consiglio di Amministrazione un aggiornamento in merito al trend dei principali rischi (ivi inclusi i rischi legati alle questioni di sostenibilità) e all'individuazione delle appropriate azioni di trattamento.
Il Consiglio di Amministrazione valuta, in occasione dell'esame delle iniziative commerciali, i rischi legati alle singole iniziative, ivi compresi i rischi legati alle tematiche di sostenibilità.
Si evidenzia, inoltre, che con riferimento alle attività funzionali all'elaborazione del piano strategico e nell'analisi dei temi rilevanti di sostenibilità per la generazione di valore nel lungo termine, il Comitato Sostenibilità, Scenari e Governance esamina le proposte elaborate dal management sugli scenari e le linee strategiche per la predisposizione del Piano Strategico pluriennale, esprimendo il proprio parere positivo in vista dell'esame del Consiglio di Amministrazione. Nel 2024 il Consiglio ha dunque esaminato e approvato l'aggiornamento sugli scenari e le linee strategiche alla base del Piano Strategico 2024-2027 e, dopo una sessione di esame in prima lettura, ha approvato il Piano Strategico 2024-2027 nel corso della riunione del 28 febbraio 2024.
Nell'ambito del suddetto processo la Società esamina gli scenari di mercato tenendo conto dei seguenti elementi:
La Rendicontazione Consolidata di Sostenibilità è predisposta da una unità di reporting dedicata, in collaborazione con tutte le funzioni di Saipem e le Società del Gruppo responsabili per competenza delle
tematiche di sostenibilità trattate nel documento, tenendo anche conto dei progetti operativi e dei siti produttivi coinvolti. Il sistema di reporting di sostenibilità di Saipem è basato su specifiche procedure che definiscono ruoli, responsabilità, attività, flussi informativi e processi di validazione. Inoltre, le funzioni della Società responsabili per competenza dei dati di sostenibilità sono supportate da specifici sistemi informativi, in continua evoluzione, per rendere il processo di reporting il più possibile efficiente, automatico, integrato e solido. Per informazioni sul processo di controllo sottostante il reporting di sostenibilità si rinvia alla sezione "GOV-5 - Gestione del rischio e controlli interni sulla rendicontazione di sostenibilità", paragrafo "Attività di controllo sull'informativa di sostenibilità".
La Politica sulla remunerazione è una componente della strategia aziendale, definita in coerenza con essa, e contribuisce a promuovere l'allineamento della visione e dell'operato del Management con l'obiettivo prioritario di creazione di valore sostenibile in linea con le aspettative degli stakeholder. Data la trasversalità del tema, gli obiettivi di sostenibilità sono definiti in coerenza con i diversi contesti operativi e con le indicazioni emergenti dalla consultazione degli stakeholder sui temi rilevanti di sostenibilità e da altre evidenze di contesto. Il Consiglio di Amministrazione approva i piani di incentivazione manageriale, su proposta del Comitato Remunerazione e Nomine, attraverso i quali sono assegnati all'Amministratore Delegato e Direttore Generale gli obiettivi societari. Gli obiettivi, in particolare per la parte afferente a tematiche ESG, sono definiti sulla base del piano strategico aziendale e tenendo conto degli ambiti di sostenibilità risultati a maggiore priorità da parte degli stakeholder societari, derivanti dall'analisi di materialità, dagli scenari e dai contesti di business. Gli obiettivi sono poi riportati con un processo a cascata sul management dell'organizzazione e sono dettagliatamente descritti nella sezione "Linee Guida di Politica sulla remunerazione" nella annuale "Relazione sulla Politica in materia di Remunerazione e sui Compensi Corrisposti" disponibile sul sito della Società. Il coinvolgimento attivo e regolare degli stakeholder nella determinazione delle priorità di sostenibilità (mediante, ad esempio, l'analisi di materialità) e la predisposizione di un sistema di monitoraggio avanzato per monitorare e rendicontare le performance ESG aziendali confermano, inoltre, come i fattori ESG/Sostenibilità costituiscano un impegno che la Società adotta verso gli stakeholder in un'ottica di creazione di valore condiviso di lungo termine.
Gli obiettivi connessi ai Piani di Incentivazione Variabile di Breve e di Lungo Termine dell'Azienda, a cui partecipano l'Amministratore Delegato – Direttore Generale e tutti i Dirigenti/Senior Manager, sono stati stabiliti al fine di fornire ulteriore sostegno alla strategia di business e alle azioni necessarie alla profittabilità e sostenibilità della Società nel medio-lungo periodo.
In quest'ottica la Politica sulla remunerazione 2024 conferma l'attenzione di Saipem verso la componente ESG degli obiettivi e in generale verso la sostenibilità del business, rappresentata dall'adesione ai principi del Global Compact e ai Sustainable Development Goals (SDGs) dell'ONU, oltre che alle linee guida europee volte a supportare la ripresa economica e lo sviluppo sostenibile. Gli obiettivi ESG inclusi nei piani di incentivazione variabile sono coerenti con gli obiettivi definiti nell'ambito del Piano quadriennale di Sostenibilità.
Saipem pone, in particolare, un'attenzione prioritaria alle tematiche di sicurezza sul lavoro per le proprie persone e per i subcontrattisti; questa priorità è centrale e inerente al modello di business e viene confermata come elemento chiave della componente ESG del Piano di Incentivazione di Breve Termine prevedendo l'adozione degli indici TRIFR (Total Recordable Injury Frequency Rate) e HLFR (High Level Frequency Rate), utilizzati dall'industria di settore come standard internazionali.
Il cambiamento climatico è, inoltre, da tempo riconosciuto come prioritario dall'analisi di doppia rilevanza svolta con il coinvolgimento degli stakeholder. Per tale ragione Saipem ha accresciuto negli ultimi anni il suo impegno a monitorare e a migliorare sia le proprie performance in termini di emissioni dirette Greenhouse Gases (GHG) dai propri asset e dalle proprie operazioni (Scope 1), sia di quelle derivanti dall'acquisto da terzi di elettricità, calore e vapore (Scope 2), nonché quelle indirette derivanti dalla propria catena di fornitura e dalla


mobilità del proprio personale (Scope 3). Gli obiettivi sono coerenti con quanto già indicato a partire dal 2021 nell'ambito del Programma Net Zero, definito a valle di uno strutturato processo di analisi e condivisione interna e oggetto di una governance dedicata. La strategia di Saipem in termini di decarbonizzazione dei propri asset e delle proprie operazioni è uno dei pillar del Piano quadriennale di Sostenibilità. In particolare, sono stati identificati e annunciati i seguenti impegni di lungo periodo:
cui si aggiunge la Neutralità Carbonica per le emissioni di GHG Scope 2 entro il 2025.
Gli impegni di cui sopra sono completati da obiettivi annuali di "emissioni di GHG di Scope 1 e 2 evitate" (con peso pari al 5%), grazie all'implementazione di iniziative di efficienza nella gestione dell'energia e delle emissioni. Nel Piano di Incentivazione di Breve Termine è, in particolare, previsto un obiettivo relativo alle emissioni di GHG evitate nel 2024, che è stato raggiunto con un risparmio complessivo di circa 70 kt di CO2 eq grazie all'implementazione di iniziative di efficienza energetica e risparmio energetico e acquisto di energia da fonti rinnovabili. Nel Piano di Incentivazione di Lungo Termine è inserito un obiettivo relativo alle emissioni di GHG evitate cumulate nel triennio 2024-2026 (con peso pari al 5%), grazie a iniziative di gestione dell'energia implementate. In aggiunta, il Piano di Lungo Termine prevede anche un obiettivo relativo alla compensazione di parte delle emissioni GHG residue (con peso pari al 5%) mediante un programma, avviato nel 2023, di adesione a progetti di "offsetting" svolti "al di fuori della catena del valore" di Saipem, validati e certificati da terze parti indipendenti, secondo standard universalmente riconosciuti.
Saipem è anche attivamente impegnata nella promozione di una cultura inclusiva che valorizzi le proprie risorse, in quanto portatrici di un patrimonio di competenze fondamentali per il business. Poiché la Società crede nel valore delle persone e della diversità, essa si impegna a realizzare un ambiente di lavoro in cui le differenti caratteristiche e orientamenti personali e culturali sono considerati una risorsa e una fonte di arricchimento reciproco. Saipem riconosce da sempre la centralità delle proprie persone nella loro unicità e si impegna a garantirne uno sviluppo basato su principi di equità, solidarietà e sul rispetto dei diritti umani e delle pari opportunità, come leva di cambiamento positivo e motore di trasformazione. Per Saipem le pari opportunità sono un pilastro della strategia aziendale recepito anche nel Codice Etico; l'Azienda promuove, pertanto, condizioni di lavoro che consentano lo sviluppo personale e professionale della persona e offre a tutti i dipendenti le medesime opportunità di lavoro, facendo in modo che tutti possano godere di un trattamento equo, basato esclusivamente su criteri di merito e di competenza, senza discriminazione alcuna. La strategia di Diversity, Equality & Inclusion garantisce che gli elementi cardine della politica di gestione delle persone siano la valorizzazione del merito, delle competenze professionali distintive e critiche e l'applicazione del principio di equità, con particolare enfasi al tema della parità di genere, elemento che a livello globale si impone nelle agende strategiche e negli atti programmatici dei diversi Paesi. Il raggiungimento dell'uguaglianza di genere e dell'emancipazione di tutte le donne e le ragazze rappresenta, infatti, uno dei 17 Obiettivi di Sviluppo Sostenibile dell'Agenda 2030 che gli Stati dell'ONU si sono impegnati a raggiungere. Saipem abbraccia la strategia dell'Unione Europea per la parità di genere 2020-2025 e definisce obiettivi dedicati all'inclusione di genere e all'empowerment femminile.
In particolare, sono stati identificati i seguenti obiettivi nel Piano di Incentivazione Variabile di Lungo Termine:


Con riferimento alle tematiche Business Ethics e Anticorruzione, in continuità con gli anni precedenti, Saipem continua il proprio impegno a rafforzare l'attività di formazione come supporto al contrasto dei fenomeni corruttivi. In particolare, nel Piano di Incentivazione di Breve Termine è previsto un obiettivo volto a garantire lo svolgimento del piano di formazione Anticorruzione per il personale a rischio, nonché ad assicurare la diffusione di una cultura di Business Ethics all'interno dell'azienda e verso i fornitori, mentre nel Piano di Incentivazione di Lungo Termine la misurazione della performance è connessa a due specifici obiettivi relativi alla rotazione degli espatriati che ricoprono posizioni critiche nelle società del Gruppo e alla diffusione della conoscenza in merito alle tematiche relative al sistema di controllo interno tra la popolazione dei giovani laureati attraverso esperienze all'interno delle funzioni di Controllo e Compliance.
Le Linee Guida di Politica retributiva 2024 prevedono il mantenimento del Piano di Incentivazione Variabile di Breve Termine 2023-2025, approvato dal Consiglio di Amministrazione del 7 marzo 2023, come descritto nella Relazione sulla Politica 2023. Il Piano prevede, subordinatamente al raggiungimento dell'Entry Gate basato sull'indicatore economico-finanziario Posizione Finanziaria Netta (PFN) Adjusted misurato al 31 dicembre 2024 e al raggiungimento di un punteggio di almeno 80 punti della scheda societaria (cd. trigger), l'attivazione del sistema e la conseguente erogazione dell'incentivo maturato. Le condizioni di performance sono misurate sulla base degli obiettivi e dei target 2024 deliberati dal Consiglio di Amministrazione del 12 marzo 2024, in coerenza con le linee strategiche e il modello di business.
Sul totale degli obiettivi 2024 il peso degli obiettivi ESG è pari al 20% suddiviso in: 5% total recordable injury frequency rate, 5% high level frequency rate, 5% emissioni annuali GHG evitate (Scope 1 e Scope 2) e 5% Business Ethics e Anticorruption.
Ciascuno degli obiettivi è misurato secondo una scala di performance 50-150, in rapporto al peso a essi assegnato (al di sotto dei 50 punti la performance di ciascun obiettivo è considerata pari a zero). Ai fini dell'attribuzione dell'incentivo, il livello soglia di performance complessiva deve risultare pari a 80 punti.
Per quanto riguarda il piano di Incentivazione variabile di lungo termine, il peso degli obiettivi ESG è pari al 20%, suddiviso in: 5% Emissioni GHG evitate cumulate in 3 anni; 5% Emissioni di GHG compensate cumulate in 3 anni; 5% Diversity & Inclusion; 5% Business Integrity & People Management.

| ELEMENTI FONDAMENTALI DEL DOVERE DI DILIGENZA |
PARAGRAFI dELLA RENDICONTAZIONE DI SOSTENIBILITÀ |
|---|---|
| a) Integrare il dovere di diligenza nella governance, nella strategia e nel modello aziendale |
GOV-2 - Informazioni fornite agli organi di amministrazione, direzione e controllo dell'impresa e questioni di sostenibilità da questi affrontate GOV-3 - integrazione delle prestazioni in termini di sostenibilità nei sistemi di incentivazione SBM-3 - impatti, rischi e opportunità rilevanti e loro interazione con la strategia e il modello aziendale; |
| b) Coinvolgere i portatori di interessi in tutte le fasi fondamentali del dovere di diligenza |
GOV-2 - Informazioni fornite agli organi di amministrazione, direzione e controllo dell'impresa e questioni di sostenibilità da questi affrontate SBM-2 - Interessi e opinioni dei portatori di interessi IRO-1 - Descrizione del processo per individuare e valutare gli impatti, i rischi e le opportunità rilevanti Sezioni relative alle politiche in ciascun topical standard SBM-2 Interessi e opinioni dei portatori di interessi, dei capitoli S1, S2, S3, S4 |
| c) Individuare e valutare gli impatti negativi | SBM-3 - Impatti, rischi e opportunità rilevanti e loro interazione con la strategia e il modello aziendale IRO-1 - Descrizione del processo per individuare e valutare gli impatti, i rischi e le opportunità rilevanti |
| d) Intervenire per far fronte agli impatti negativi | E1-1 - Piano di transizione per la mitigazione dei cambiamenti climatici E4-1 - Piano di transizione e attenzione alla biodiversità e agli ecosistemi nella strategia e nel modello aziendale Sezioni relative alle azioni in ciascun topical standard |
| e) Monitorare l'efficacia degli interventi e comunicare | SBM-1 - Strategia, modello aziendale e catena del valore - Piano di sostenibilità GOV-1 - Ruolo degli organi di amministrazione, direzione e controllo GOV-2 - Informazioni fornite agli organi di amministrazione, direzione e controllo dell'impresa e questioni di sostenibilità da questi affrontate Sezioni relative alle metriche e ai target in ciascun topical standard |
Per dettagli sui vari temi si rimanda ai paragrafi degli ESRS specifici.
Il Sistema di Controllo Interno e Gestione dei Rischi (SCIGR) di Saipem include regole, procedure e strutture per identificare, misurare, gestire e monitorare i rischi principali, sostenendo così il successo duraturo dell'azienda. Questo sistema, di cui il controllo sull'informativa di sostenibilità è una parte, è incluso nel modello organizzativo di Saipem e segue la Management System Guideline "Sistema di Controllo Interno e Gestione dei Rischi", basata sul Codice Etico, il Codice di Autodisciplina, il framework "CoSO Report" e le best practice. Il SCIGR coinvolge diversi enti e ruoli all'interno dell'azienda, dai dirigenti al personale operativo, con l'obiettivo di garantire integrità, trasparenza ed efficienza attraverso norme adeguate, promuovendo comportamenti tracciabili e segregati. Saipem cerca di sensibilizzare tutto il personale verso il controllo interno, verificando e aggiornando continuamente il sistema per mantenerlo adeguato ai rischi aziendali, ai settori operativi e alle novità legislative. Saipem gestisce segnalazioni su problematiche di controllo interno, informativa finanziaria, responsabilità amministrativa, frodi, tramite una normativa interna specifica che permette denunce anonime (whistleblowing). Garantisce protezione a chi segnala in buona fede e presenta i risultati delle indagini agli organi competenti. Il sistema viene periodicamente verificato e aggiornato per garantirne l'efficacia.
Il modello di gestione integrata dei rischi aziendali all'interno del Sistema di Controllo Interno e di Gestione dei Rischi (SCIGR) cerca di ottenere una visione completa e sintetica dei rischi aziendali, standardizzare le metodologie di risk management e aumentare la consapevolezza dei rischi in tutta l'azienda, con un impatto
diretto sugli obiettivi e il valore aziendale. L'Integrated Risk Management, che va ad alimentare l'analisi dei rischi all'interno dell'analisi di doppia rilevanza (si veda la sezione "IRO-1 - Descrizione del processo per individuare e valutare gli impatti, i rischi e le opportunità rilevanti"), segue il "CoSO Report" e best practice nazionali e internazionali e implica l'identificazione, valutazione e analisi dei rischi a livello Corporate, di Business Line e delle società controllate, e il monitoraggio dei Top Risk per aggiornare il profilo di rischio di Saipem rispetto agli obiettivi strategici e gestionali. La valutazione dei rischi si aggiorna semestralmente tramite incontri e workshop con i "risk owner", ovvero le funzioni/unità organizzative deputate a presidiare tali obiettivi e garantire che i principali rischi di competenza vengano identificati, valutati e gestiti. Nello specifico le attività sono volte a valutare l'entità dei rischi identificati e a fornire informazioni utili per stabilire se e con quali strategie sono state attivate le relative azioni di gestione (i.e. evitare il rischio, accettarlo, ridurlo, trasferirlo, condividerlo o bilanciarlo).
Un processo trimestrale di monitoraggio dei principali rischi utilizza indicatori specifici per seguire l'evoluzione del rischio e l'efficacia delle attività di mitigazione. Tale modello di gestione dei rischi aziendali prevede inoltre l'integrazione anche dei rischi ESG e dei rischi connessi al cambiamento climatico.
Si rimanda agli appositi capitoli descritti nella "Relazione sulla gestione" consolidata, paragrafo "Gestione dei rischi di impresa", per ulteriori dettagli relativi agli elementi che compongono il Sistema di Controllo Interno e di Gestione dei Rischi (SCIGR), e in particolare ai tre livelli di controllo che definiscono la Risk Governance.

Il Responsabile Internal Audit dipende gerarchicamente dal Consiglio di Amministrazione e, per esso, dal Presidente, fatta salva la dipendenza funzionale dal Comitato Controllo e Rischi e dall'Amministratore Delegato-CEO quale Amministratore incaricato di sovrintendere al Sistema di Controllo Interno e di Gestione dei Rischi (SCIGR). È incaricato di verificare che il Sistema di Controllo Interno e di Gestione dei Rischi sia funzionante, adeguato e coerente con le linee di indirizzo definite dal CdA.
Nel corso dell'esercizio 2024 la funzione Internal Audit ha svolto il Piano di Audit approvato dal Consiglio di Amministrazione in data 12 marzo 2024, e ha fornito regolare e periodica informativa in merito alla sua attuazione al Comitato Controllo e Rischi, al Collegio Sindacale e all'Organismo di Vigilanza per quanto di competenza. Il 12 marzo 2024 il Responsabile della funzione Internal Audit ha anche espresso una valutazione


sull'adeguatezza del Sistema di Controllo Interno e Gestione dei Rischi sulla base degli esiti delle attività di monitoraggio svolte nel periodo di riferimento.
Tra i principali compiti dell'Internal Audit si segnalano:
Saipem si è dotata dal 2019 di un Sistema di Controllo Interno sull'informativa di sostenibilità al fine di rafforzare ulteriormente l'affidabilità, la tempestività e la completezza del processo di reporting. Oltre che secondo i principi e le pratiche in essere, il sistema di controllo è stato definito secondo l'"Internal Control-Integrated Framework", uno dei più riconosciuti quadri di riferimento per i controlli interni, pubblicato dal Committee of Sponsoring Organizations of the Treadway Commission (CoSO). È stata creata un'unità dedicata che è responsabile di coordinare e pianificare le attività necessarie per l'operatività del sistema di controllo e sono state emesse specifiche procedure interne, nello specifico una Management System Guideline dedicata, aggiornata all'inizio del 2025 per recepire le nuove previsioni normative del Decreto 125/2024 di recepimento nell'ordinamento italiano della Direttiva Europea 2022/2464 (Corporate Sustainability Reporting Directive-CSRD) e i recenti cambiamenti organizzativi, oltre alla Matrice di Rischio e Controllo di Gruppo
È stato definito un set di controlli e monitoraggi per il Gruppo, suddiviso per macro-processi, sotto-processi e indicatori, nonché per tipologia di sito/progetto/asset, da implementarsi a seconda dell'ambito di applicazione. L'attenzione particolare al sito/progetto/asset è fondamentale in quanto sussistono delle specificità nei processi di reporting non finanziario, in particolare per la raccolta del dato primario, spesso di natura fisica e non monetaria. L'obiettivo primario del Sistema di Controllo Interno sull'informativa di sostenibilità è quello di assicurare che i dati e le informazioni di sostenibilità forniscano una visione veritiera e corretta delle performance di sostenibilità dell'Azienda, in conformità con le norme e i regolamenti vigenti.
Per il raggiungimento di tale obiettivo, diverse misure di mitigazione vengono messe in atto per affrontare e ridurre i rischi associati alla rendicontazione delle informazioni sulla sostenibilità.
Una delle cinque componenti interconnesse di cui si compone il suddetto CoSO Framework, e nelle quali sono raggruppati i principi che lo reggono, è la valutazione del rischio. In Saipem la valutazione del rischio in relazione ai processi di reporting di sostenibilità avviene annualmente ed è orientata a identificare i rischi principali direttamente connessi alla rendicontazione; essa si basa su criteri specifici, come:
Tra i principali rischi connessi alla rendicontazione si possono annoverare:



Ai rischi sopra descritti se ne aggiungono altri tipici dei processi standard di reporting:
Tra le misure di mitigazione adottate vi è anche l'erogazione di attività di formazione e informazione per il personale coinvolto nei processi di raccolta e reporting delle informazioni relative alle questioni di sostenibilità. A tal fine sono organizzati corsi di aggiornamento periodici che coprono tematiche quali la normativa vigente, le best practice internazionali e le tecniche di monitoraggio e controllo, talvolta ripercorrendo, mediante dei "Walk-Through Test", il processo di reporting per intero.
Operativamente, il Sistema di Controllo si articola nelle seguenti fasi:
Dall'introduzione del Sistema, a oggi alcuni processi di reporting sono stati potenziati; sono state integrate nuove procedure aziendali, nuovi indicatori sono stati incorporati nei sistemi informatici della Società e alcuni calcoli che prima venivano effettuati manualmente sono stati automatizzati. Da segnalare, inoltre, come Saipem investa continuamente in nuove tecnologie e strumenti digitali. L'implementazione di software avanzati sia per la gestione della rendicontazione di sostenibilità, che delle stesse attività di controllo, queste ultime sin dalla fase di disegno fino alla fase di esecuzione dei test di verifica e di tracciamento delle eventuali azioni correttive, ha permesso di automatizzare ulteriormente i processi di rendicontazione, rafforzando la precisione dei calcoli e la riconciliazione, aumentando pertanto l'efficienza operativa, la trasparenza e l'affidabilità delle informazioni e dei relativi controlli.
Allo scopo di rafforzare ulteriormente l'efficacia dei processi operativi in ambito ESG, la funzione Internal Audit ha previsto nell'ambito dei work programme utilizzati per gli interventi di audit e monitoraggio indipendente su società, filiali e alcuni processi rilevanti, l'integrazione di un set di verifiche su tematiche ESG. Le tematiche considerate sono principalmente riconducibili al rispetto dei diritti umani, alla catena di fornitura sostenibile e ai temi ambientali. Tali test sono effettuati su un campione di società e/o alcuni processi inclusi nel piano di audit annuale approvato dal Consiglio di Amministrazione; sulla base degli esiti delle verifiche condotte, vengono definite con il management, laddove necessario, delle eventuali azioni di rimedio associate alle relative tempistiche di implementazione.

Il Gruppo Saipem è un leader globale nell'ingegneria, nella realizzazione di grandi progetti nei settori dell'energia e delle infrastrutture, sia offshore che onshore, e nelle perforazioni offshore. La Società, con oltre 30.000 dipendenti di 130 nazionalità, è presente in più di 50 Paesi, con 6 cantieri di fabbricazione e una flotta mare composta, a fine 2024, da 26 mezzi navali di proprietà (9 mezzi di perforazione e 17 navi di costruzione) cui si aggiungono vari mezzi navali in leasing. Dettagli in merito agli eventi registrati nel corso dell'esercizio che hanno portato a eventuali modifiche nella composizione della flotta rispetto all'anno precedente sono presenti nella "Relazione sulla gestione" all'interno delle sezioni "Asset Based Services e Offshore Wind" per le navi di costruzione; e "Drilling Offshore" per i mezzi di perforazione. La Società opera in Europa, Americhe, CSI, Africa, Medio Oriente, Estremo Oriente e Oceania e dispone di competenze specialistiche nella gestione di progetti complessi, dall'ideazione al decommissioning, in ambienti estremi, aree remote e acque profonde. Per favorire la transizione energetica, rispondendo e anticipando le esigenze dell'attuale e del futuro mercato, il Gruppo ha fatto dell'innovazione e della digitalizzazione elementi chiave della propria strategia. Un impegno che interessa sia il business tradizionale legato alle fonti energetiche fossili, sia i mercati emergenti delle energie rinnovabili con lo sviluppo di nuove tecnologie e adeguate competenze. Il modello di business del Gruppo Saipem valorizza le sinergie tra le diverse aree di business e il contesto esterno in cui opera, al fine di trovare soluzioni sempre nuove per aumentare l'efficienza operativa, ridurre l'impatto ambientale delle proprie operazioni e delle infrastrutture e impianti realizzati per i clienti, migliorare la sicurezza del personale e dei fornitori.
Per informazioni relative alla distribuzione del personale, fare riferimento alla sezione "S1-6 - Caratteristiche dei dipendenti dell'impresa".
| (milioni di euro) | 2024 | 2023 |
|---|---|---|
| Totale, di cui | 14.549 | 11.874 |
| Asset Based Services | 8.058 | 6.069 |
| Energy Carriers | 5.573 | 5.062 |
| Drilling Offshore | 918 | 743 |
La Società non ha ricavi nel settore del carbone, della fabbricazione di prodotti chimici, delle armi controverse, nonché della coltivazione e produzione di tabacco. Per quanto riguarda i proventi del settore del petrolio e del gas come richiesto dagli ESRS, l'Azienda offre solo servizi di perforazione nell'ambito della ricerca e produzione di idrocarburi che nel 2024 ammontano a 918 milioni di euro di ricavi, pari al 6% dei ricavi totali consolidati.
Il Piano quadriennale di Sostenibilità "Our Journey to a Sustainable Business", approvato dal Consiglio di Amministrazione, è redatto e aggiornato annualmente. Esso è integrato nelle direttrici strategiche di business dell'Azienda allo scopo di implementare una strategia integrata che coniughi obiettivi di business e finanziari del Piano Strategico con un complesso di fattori ESG, declinando gli impegni assunti dal Gruppo nella Politica di Sostenibilità in obiettivi qualitativi e quantitativi misurabili nel tempo, al fine di creare valore per tutti gli stakeholder nel breve e nel lungo termine.
L'aggiornamento annuale del Piano di Sostenibilità è guidato dai risultati dell'analisi di doppia rilevanza, nonché dall'evoluzione del contesto internazionale e dagli input e richieste degli stakeholder, quali ad esempio clienti e comunità finanziaria.
Il Piano contiene più di 100 obiettivi e conseguenti azioni, indicatori e target sulle tematiche di sostenibilità concentrate in tre pilastri: il contrasto al cambiamento climatico e la protezione ambientale, la centralità delle persone, la creazione di valore nella filiera e nei territori.
Gli obiettivi definiti nel Piano contribuiscono al raggiungimento degli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile (SDGs) della Agenda 2030 delle Nazioni Unite, in particolare a 12 SDGs che sono maggiormente attinenti al business Saipem e in linea con gli indirizzi strategici del Gruppo. Il processo di pianificazione di sostenibilità prevede il monitoraggio semestrale degli obiettivi e dell'efficace implementazione delle azioni intraprese. I responsabili degli obiettivi riportano con cadenza almeno semestrale il grado di raggiungimento delle azioni e dei target specifici, anche attraverso una piattaforma informatica specifica.
Gli obiettivi definiti nel Piano di sostenibilità sono dettagliati nelle sezioni dedicate ai vari argomenti.

Come descritto nella sezione "GOV 2 - Informazioni fornite agli organi di amministrazione, direzione e controllo dell'impresa e questioni di sostenibilità da questi affrontate" del presente capitolo, anche il Piano Strategico aziendale prevede traguardi relativi alla sostenibilità, che mirano ad aumentare la quota Saipem di mercato e a entrare in nuovi settori legati alla transizione energetica. Per maggiori dettagli rispetto alla Strategia, fare riferimento al paragrafo sottostante.
Le informazioni previsionali riportate nel presente paragrafo devono ritenersi "forward-looking statements", poiché dipendono anche dal verificarsi di eventi e sviluppi futuri al di fuori del controllo della Società.
Come riportato all'interno del paragrafo "Il contesto di mercato" della Relazione Finanziaria Annuale, 'attuale contesto è caratterizzato dal prolungato ciclo positivo dei mercati di riferimento per Saipem e in particolare di quello dell'Oil&Gas in accordo con la crescente necessità di accedere a fonti energetiche sicure ed economicamente sostenibili. Nel 2024, secondo le stime preliminari del Fondo Monetario Internazionale, l'economia mondiale è cresciuta del 3,2% rispetto al 2023, sostenuta da una forte espansione dell'India (+6,5%), dall'andamento, superiore alle aspettative, dell'economia statunitense (+2,8%) e dal lieve miglioramento registrato nell'area Euro (+0,8%). Questi fattori hanno complessivamente compensato il rallentamento dell'economia cinese, gravata da una prolungata crisi del settore immobiliare.
Le aspettative nel medio termine convergono verso una stabilizzazione della crescita economica vicina al 3% annuo, alla luce di alcuni elementi di instabilità che permangono sul piano geopolitico (in particolare, il conflitto Russia-Ucraina e l'instabilità nel Medio Oriente) e su quello economico, legato all'intensificazione di politiche protezionistiche e i conseguenti rischi sulle catene di fornitura globali.
Nel 2024 il settore energetico ha confermato la ripresa iniziata negli anni precedenti, sia nell'ambito delle fonti rinnovabili che di quelle tradizionali come petrolio e gas, sostenuta dalla progressiva stabilizzazione del contesto macroeconomico. Il prezzo del greggio Brent si è mosso con grande volatilità nel corso dell'anno, assestandosi a una media di 80 dollari al barile, sostanzialmente in linea con le aspettative per il 2024. Tale dinamica ha consentito di registrare un'ulteriore crescita dei volumi di investimento raggiunti nel mercato globale dell'Oil&Gas negli ultimi anni. A sostegno di questa tendenza ha contribuito, oltre alle dinamiche inflattive, la necessità di supportare la futura domanda di idrocarburi, anche attraverso il rafforzamento delle infrastrutture energetiche come strategia di mitigazione dei rischi di approvvigionamento.
Nel contesto attuale le principali società petrolifere stanno portando avanti, anche attraverso processi di fusione e acquisizione, una strategia duale finalizzata da un lato a mantenere la solidità del proprio assetto finanziario, in linea con i risultati positivi raggiunti nei prodotti tradizionali, e, dall'altro, a continuare nel processo di integrazione del proprio portafoglio con attività e investimenti nell'ambito della transizione energetica, in linea anche con gli obiettivi di riduzione delle emissioni di CO2.
Le aspettative del settore Oil&Gas per i prossimi anni si confermano positive in diverse regioni (ad esempio, Africa e Medio Oriente, aree in cui Saipem è storicamente presente) e trasversalmente rispetto ai diversi mercati di riferimento di Saipem come quello dell'E&C Offshore, sia nel segmento convenzionale e delle trunkline che in quello SURF (Subsea, Umbilicals, Risers and Flowlines) e del Drilling Offshore, in particolare per attività legate a sviluppi di progetti in acque profonde. Lo stesso si applicherà anche al mercato E&C Onshore, diversificato tra attività upstream, midstream (Gas Naturale Liquefatto e rigassificazione) e downstream. Le capacità uniche interne alla realtà Saipem lungo la catena del valore dell'Oil&Gas continueranno a funzionare da catalizzatore per la realizzazione di progetti integrati tra Offshore e Onshore, come in occasione dei recenti award dei progetti Hail & Gasha (Emirati Arabi Uniti) e Kaminho (Angola). Nel mercato dell'Offshore Construction, particolare interesse verrà posto sia al consolidamento del posizionamento nelle aree in cui Saipem è storicamente presente, specificatamente nel segmento convenzionale legato alle piattaforme fisse, che all'espansione verso nuove geografie, esplorando contemporaneamente le opportunità legate al ciclo positivo delle trunkline, a supporto sia del trasporto di prodotti Oil&Gas che di quelli sostenibili legati a CO2 e H2. Nel mercato dell'Offshore Wind si proseguirà nell'attuazione di una strategia in più fasi, consolidando l'esperienza maturata finora grazie ai progetti portati a termine nell'installazione di fondazioni per poi espandersi lungo la catena del valore, anche attraverso la collaborazione con sviluppatori e produttori di turbine, parallelamente al pieno sviluppo del mercato atteso nei prossimi anni. Tale mercato, che nel 2024 ha mostrato lievi segnali di ripresa rispetto all'anno precedente, con l'avviamento di nuovi parchi eolici in Asia ed Europa e l'assegnazione di nuovi contratti, attraverso le aste nel Regno Unito, sia a progetti fissi che flottanti, è comunque previsto in forte crescita nel medio-lungo termine, nonostante rimangano alcuni elementi di

complessità come l'integrazione nel sistema di trasmissione elettrica, la mancanza di standardizzazione nel settore e l'evoluzione delle policy a sostegno del settore. Nel settore delle Onshore Construction Saipem continuerà con un approccio commerciale molto selettivo, con un de-risking e riposizionamento del portafoglio incentrato sui servizi di ingegneria e O&M e integrato da un'offerta di Project Management Consultancy (PMC). Mentre nei segmenti energetici tradizionali verrà perseguito un approccio integrato al business Offshore, nei segmenti energetici di transizione si attuerà un rafforzamento della propria offerta, con particolare attenzione a:
Il segmento della CCUS, comprensivo di cattura, trasporto e stoccaggio (reiniezione) della CO2, rimarrà un pilastro fondamentale della strategia di transizione energetica di Saipem, sfruttando l'esperienza operativa e le conoscenze accumulate, potendo fornire servizi di ingegneria e valorizzando il know-how tecnologico lungo l'interna catena del valore. Allo stesso tempo Saipem continuerà a promuovere soluzioni modulari proprietarie CCUS come BlueEnzyme™. Inoltre, Saipem sta perseguendo un'intensa attività di sviluppo commerciale focalizzata su soluzioni sostenibili come IVHY 100 per l'idrogeno verde, ChemPET per il riciclo chimico delle plastiche, Star1 per eolico a mare flottante e FlatFish/Hydrone in ambito di robotica sottomarina. Inoltre, nel settore delle infrastrutture sostenibili, verrà perseguita una strategia di espansione commerciale sia in segmenti infrastrutturali diversi dal ferroviario, sia nei mercati esteri.
Saipem è consapevole che il cambiamento climatico avrà impatti significativi, sia diretti che indiretti, sulle sue attività e pertanto incorpora vari scenari a lungo termine nello sviluppo della sua strategia aziendale. Il passaggio a un'economia a basso impatto di carbonio nel lungo termine e la crescente necessità di accedere a fonti di energia sicure e sostenibili creeranno opportunità nella domanda di soluzioni innovative e infrastrutture energetiche in vari settori della transizione energetica in cui Saipem detiene un vantaggio competitivo e competenze distintive. Vengono utilizzati diversi scenari nella valutazione dei driver di lungo termine (2050) esterni all'Azienda, e ciascuno di essi rappresenta un possibile percorso verso una diversa struttura di mercato. Lo scenario centrale di riferimento prevede un aumento della temperatura a fine secolo di ~2,0 °C – in linea con uno scenario di categoria C3 come identificato dall'International Panel for Climate Change (IPCC) nel suo Sixth Assessment Report. Oltre a questo scenario centrale Saipem applica anche uno scenario migliorativo con un riscaldamento a fine secolo di 1,6 °C, a metà tra quanto identificato dall'Agenzia Internazionale dell'Energia (IEA) nello scenario Net Zero (NZE) con un aumento delle temperature di 1,5 °C e lo scenario Announced Pledges di 1,7 °C, e uno peggiorativo di 2,2 °C. Nello scenario centrale il mix energetico si evolve gradualmente espandendosi verso fonti energetiche rinnovabili, con l'energia proveniente da fonti fossili che raggiungerà il suo picco rispettivamente a fine decennio per il petrolio e a metà del prossimo decennio per il gas. In questo scenario la domanda energetica globale è in crescita fino al 2030, per poi assestarsi a livelli simili nei decenni successivi, grazie a una maggiore efficienza dei processi e al passaggio del trasporto di energia da molecole (es. petrolio, gas) a elettroni (fonti rinnovabili). Inoltre, l'impegno crescente dei governi dei principali Paesi nel ridurre progressivamente le emissioni clima-alteranti, sostenuto dall'adozione di strategie ESG da parte degli investitori finanziari e dalla pressione dell'opinione pubblica, è previsto continuare a guidare una transizione graduale dalle fonti energetiche tradizionali verso fonti rinnovabili e a bassa intensità carbonica. Il raggiungimento degli obiettivi climatici dei governi e delle imprese dipenderà principalmente dallo sviluppo e dall'adozione di una serie di nuove tecnologie in ambiti come le energie rinnovabili, la decarbonizzazione di diversi settori industriali (come ad esempio, agricoltura, generazione d'energia, produzione dell'acciaio e del cemento, trasporti), l'efficienza energetica e l'economia circolare, creando così un mercato significativo per soluzioni innovative per la realizzazione di nuove infrastrutture energetiche e la riduzione delle emissioni GHG. Tutto ciò rappresenta un'opportunità significativa e di particolare interesse per Saipem, sostenuta dalle sue attuali competenze ingegneristiche e dalle esperienze in questi settori che rappresentano un vantaggio competitivo nei nuovi settori della transizione energetica. In particolare, Saipem continua a concentrare i propri sforzi in alcuni ambiti chiave, quali ad esempio:
• partnership tecnologiche, brevetti e impianti pilota su diverse tecnologie impiantistiche pulite (es., Bluenzyme™ per la cattura di CO2 eq Star 1 per eolico flottante);

Nel contesto delineato, il focus principale della strategia per la transizione energetica di Saipem è articolato intorno ai seguenti mercati di riferimento:
Saipem è una "One Company" che adotta un modello di business integrato e innovativo, organizzato in sei business line principali: E&C Offshore, Drilling Offshore, E&C Onshore, Offshore Wind, Sustainable Infrastructures, e Robotics & Industrialized Solutions. Questo approccio consente a Saipem di identificare e sviluppare soluzioni su misura dei propri clienti focalizzandosi su sostenibilità ed efficienza.
Le sei business line sono ulteriormente organizzate in tre reporting line:

mobilità sostenibile (ferrovie AC/AV, monitoraggio di opere infrastrutturali e miglioramento dell'efficienza, metropolitane e tram). Robotics & Industrialized Solutions: sviluppo di impianti modulari, ripetibili, scalabili e servizi di monitoraggio e manutenzione basati su tecnologie digitali, come ad esempio la robotica sottomarina.
Questa struttura consente a Saipem di offrire una varietà completa di servizi, dalla costruzione offshore e perforazione, all'energia sostenibile e soluzioni robotiche industrializzate.
Saipem ricopre un ruolo fondamentale nell'ambito della catena del valore del mercato dell'energia, contribuendo con una vasta gamma di servizi alla realizzazione di impianti e infrastrutture energetiche, sia a mare che sulla terra ferma. A tale scopo, Saipem collabora con un ampio e diversificato ecosistema di fornitori e sub contrattisti e gestisce in sicurezza diversi cantieri di costruzione e mezzi navali (per maggiori dettagli in merito ai fornitori e sub contrattisti si rimanda rispettivamente alle sezioni "G1-2– Gestione dei rapporti con i fornitori" e alle metriche entity specific alla fine del capitolo S2). Oltre al suo impegno nell'industria energetica, Saipem fornisce servizi per la realizzazione delle infrastrutture mirate allo sviluppo del trasporto sostenibile, in particolare quello ferroviario.
Nell'ambito delle proprie attività, Saipem si propone come un operatore a supporto della sicurezza delle fonti energetiche e della transizione, contribuendo alla diversificazione delle infrastrutture di approvvigionamento e allo sviluppo di impianti sicuri e sostenibili, quali bioraffinerie, blue e green solutions, economia circolare.
Inoltre, è impegnata operativamente nella realizzazione di infrastrutture eoliche marine e nello sviluppo di tecnologie proprietarie nel campo dell'eolico flottante, oltre a proporre soluzioni industriali utili alla decarbonizzazione, dalla cattura e riutilizzo della CO2, al trattamento dell'idrogeno e valutare le prospettive e le collaborazioni legate alle nuove frontiere del nucleare.
Qui di seguito sono descritti i principali stream di servizi offerti all'interno della catena del valore dell'energia. La descrizione è da considerarsi una rappresentazione indicativa e non esaustiva delle proprie attività, e il posizionamento di Saipem rispetto a essa potrebbe essere oggetto di modifiche in coerenza con gli sviluppi della propria strategia di business.

L'industria energetica rappresenta un settore cruciale per lo sviluppo economico e sociale e la sua catena del valore risulta complessa e diversificata, articolandosi in diverse fasi, ognuna delle quali contribuisce alla creazione di un valore sostenibile per i propri stakeholder.
La struttura della catena del valore può essere declinata in funzione della fonte energetica trattata. Nel settore Oil&Gas, questa spazia dall'estrazione degli idrocarburi fino alla commercializzazione dei prodotti raffinati destinati a diversi segmenti industriali e consumatori finali. In questa catena sono presenti numerosi operatori che operano nelle fasi generalmente identificate come upstream (estrazione, sviluppo e produzione delle risorse) e downstream (trasporto e lo stoccaggio delle risorse prodotte fino alla trasformazione in prodotti finiti). Analogamente, nel settore delle energie rinnovabili, della low-carbon e della mobilità sostenibile, la creazione del valore si origina nella fase di generazione e si estende fino alle attività relative alla trasmissione, stoccaggio, servizi innovativi e sostenibili e distribuzione dell'energia che, per il tramite dei propri clienti, sono destinate ai consumatori finali.
Di seguito sono descritti i principali stream nei quali Saipem è presente lungo la catena del valore dell'energia. Tramite le sue diverse Business Lines, Saipem si concentra sull'esecuzione di progetti di larga scala legati alla realizzazione di infrastrutture destinate allo sviluppo, produzione, trattamento, trasformazione e trasporto di petrolio e gas e dei prodotti derivati, a terra e a mare, alla generazione di energia rinnovabile (principalmente offshore wind) e alla realizzazione di impianti funzionali alla decarbonizzazione delle operazioni sia dell'industria Oil&Gas che, in prospettiva, delle cosiddette industrie Hard-to-Abate (cementifici, acciaierie, trattamento rifiuti, ecc.). L'offerta del Gruppo si compone di una vasta gamma di servizi nelle diverse fasi della catena del valore e nei diversi settori di investimento che i clienti, tipicamente compagnie energetiche e petrolifere, pianificano di realizzare, come descritto nei paragrafi successivi.
Con l'obiettivo di rendere integrata la propria offerta delle diverse linee di business, Saipem ha introdotto il concetto di "One Saipem" che rappresenta un approccio strategico nato per offrire un'unica interfaccia ai clienti, garantendo rapidità ed efficienza nella performance e nell'esecuzione dei progetti. Questo modello si concentra sull'integrazione delle competenze, delle esperienze e sull'ottimizzazione dell'uso degli asset, consentendo di gestire progetti integrati sia onshore che offshore.
La catena del valore a monte e a valle è specifica per ciascun progetto commissionato a Saipem, in dipendenza dallo stream di riferimento, dalla tipologia di attività prevista e dal relativo scopo delle attività incluse nel contratto da parte del cliente. Tenuto conto dell'ampia copertura di servizi offerti da Saipem nella catena dell'energia, a terra e a mare, sia in fase pre-esecutiva che esecutiva, e il ruolo pivotale nella realizzazione delle relative infrastrutture, sia pure con sfumature diverse a seconda della fase del processo industriale in cui Saipem è chiamata a operare, tali servizi possono includere una o più delle seguenti attività: progetti preliminari, schematizzazioni, proiezioni, valutazioni di sito, simulazioni ingegneristiche e architettoniche, fattibilità, front end (FEED), ingegneria, approvvigionamento, trasporto, installazione, costruzione, perforazione sottomarina, pre-commissioning e commissioning, manutenzioni e ispezioni. Tali attività sono realizzate attraverso una flotta navale altamente specializzata, vari cantieri di costruzione dislocati in diverse aree geografiche, centri di ingegneria qualificati e una forza lavoro competente e affidabile.
Oltre ai dipendenti di Saipem e ai lavoratori non dipendenti, in tutte queste attività, a seconda dei casi, sono coinvolti i clienti committenti, eventuali partner di progetto, le comunità e istituzioni locali e, indirettamente, società di distribuzione e consumatori finali. Si aggiungono inoltre le società sub contrattiste e i fornitori che hanno caratteristiche e dimensioni diverse in base alla tipologia di forniture o servizi che sono chiamati a prestare, in particolare distinguendo tra operazioni a terra e quelle a mare. Si passa, tra gli altri, da forniture di materiali grezzi, semilavorati, attrezzature, macchinari, olii, combustibili e vari prodotti chimici, cancelleria, alimenti e acqua a servizi di trasporto persone e merci, sicurezza, gestione personale, supporto navale, smaltimento rifiuti, costruzione, saldatura, ispezione e collaudo. Per maggiori approfondimenti in merito agli stakeholder si rimanda al paragrafo SBM 2 "Interessi e opinioni dei portatori di interessi".
In base al modello di business adottato, non è previsto che Saipem detenga o gestisca in alcuna fase la proprietà delle infrastrutture realizzate.
Grazie alla propria flotta navale di mezzi di perforazione (fisse e galleggianti) e a specifiche competenze tecniche e ingegneristiche, tramite la Business Line Drilling, Saipem esegue servizi di perforazione a mare, operando in diverse profondità d'acqua, dalle più basse (shallow water) alle più profonde (deep e ultra-deep water) e in diverse condizioni ambientali. Tali attività si inseriscono nelle fasi iniziali della catena del valore dell'energia, a supporto dei propri clienti sia nella fase di esplorazione sia in quella di sviluppo e produzione delle risorse petrolifere (upstream).
Saipem è leader nella progettazione e realizzazione delle infrastrutture necessarie per le attività di produzione e trasporto delle risorse petrolifere offshore. Attraverso la business line Asset Based Services, Saipem offre molteplici servizi che comprendono la progettazione ingegneristica e la realizzazione di piattaforme sia fisse che galleggianti, l'installazione di unità di produzione sottomarine e relativi collegamenti, subsea umbilicals, flowlines e risers (SURF) e di riconversione e smantellamento di strutture esistenti.
Normalmente tali servizi sono resi nell'ambito di contratti "chiavi in mano" (o lump-sum turnkey), in cui ciascuna delle fasi di lavorazione viene eseguita in sequenza, attraverso il contributo di fornitori e subcontrattisti, in modo da fornire al cliente un "prodotto" finito pronto per essere utilizzato.


Nell'ambito del trasporto e distribuzione delle risorse Oil&Gas, Saipem è leader mondiale nella progettazione e posa di condotte sottomarine di varie dimensioni e lunghezze con tecnologie di saldatura e di installazione avanzate, diversificate e affidabili in grado di rispondere alle specifiche caratteristiche fisiche e chimiche delle acque dei fondali sottomarini. Con riferimento inoltre alle tecnologie pulite, legate alla transizione energetica, sta emergendo sempre con maggiore intensità la domanda di infrastrutture legate al trasporto della CO2 catturata e destinata allo stoccaggio (intombamento) in idonei depositi sottomarini, sia a mare che a terra.
Tramite la business line Robotics and Industrialized Solutions, Saipem è da diversi anni attiva nell'offerta di servizi di robotica sottomarina al servizio delle proprie operazioni a mare attraverso l'utilizzo di una flotta proprietaria di Remote Operating Vehicles (ROV).
Più recentemente, Saipem ha avviato un programma di realizzazione di droni sottomarini, caratterizzati dalla capacità di operare in maniera autonoma e indipendente da remoto (Autonomous Underwater Vehicles - AUV), in grado di essere residenti e, a seconda delle configurazioni, di effettuare attività ispettive, predittive, di manutenzione e di supporto operativo.
Oltre a consentire potenziali economie e ridurre rischi rispetto alle tecniche di intervento più tradizionali, le performance assicurate da questi mezzi hanno aperto a nuovi settori di business nell'ambito della sicurezza e del monitoraggio delle infrastrutture sottomarine.
Attraverso la sua business line Energy Carriers Saipem è attiva nella progettazione e costruzione di impianti nei settori dell'Oil&Gas, dell'energia e della chimica, soprattutto per progetti sulla terra ferma. Grazie alle competenze tecniche accumulate negli anni, Saipem contribuisce alla realizzazione di progetti nell'ambito della raffinazione e produzione di energia, oltre che ad attività per la produzione di fertilizzanti e prodotti petrolchimici.
La Business Line è inoltre operativa nell'ingegneria e costruzione di impianti per gas naturale liquefatto (GNL), nel mercato delle unità di produzione galleggianti (e.g. FPSO - Floating Production Storage and Offloading) e nelle attività di gestione e manutenzione d'impianto.
Saipem si qualifica anche come un attore a supporto della transizione energetica sostenendo lo sviluppo di impianti caratterizzati da soluzioni tecnologiche con un'impronta più sostenibile quali bioraffinerie o le blue e green solutions per la parte di gas monetisation.
In particolare, attraverso la comprovata esperienza nelle tecnologie di valorizzazione del gas naturale, Saipem è presente a valle del settore di mercato del gas dove si colloca il business della produzione di urea, un fertilizzante tra i più utilizzati al mondo. Grazie alla sua tecnologia brevettata Snamprogetti™ Urea Technology, Saipem da molti anni è uno dei principali attori nelle tecnologie di produzione di urea.
Nel segmento delle rinnovabili, Saipem offre numerose soluzioni ai suoi clienti, anche attraverso l'ausilio di tecnologie e soluzioni proprietarie, nell'ambito dell'idrogeno, fotovoltaico e dell'eolico a mare. Quest'ultimo segmento è presidiato dalla business line Offshore Wind all'interno del gruppo Saipem, e risulta quello a oggi maggiormente rilevante (in termini di ricavi) all'interno dello stream identificato.
Con progetti già realizzati su fondazioni fisse come Jacket, Monopile e GBS (Gravity Base Structures) e su sottostazioni elettriche offshore, Saipem ha la capacità di gestire operazioni complesse e diversificate in questo settore posizionandosi come un attore chiave lungo l'intera catena del valore e in grado di offrire progetti su base EPCI (ingegneria, approvvigionamento, costruzione e installazione) attraverso competenze d'ingegneria, una flotta specializzata e cantieri produttivi dedicati.
Guardando al futuro dell'eolico offshore, Saipem si prepara a consolidare la propria presenza nel settore dell'eolico flottante, proponendo soluzioni avanzate per fondazioni e sottostazioni galleggianti grazie alla tecnologia proprietaria Star1. Queste soluzioni innovative completano la proposta di valore dell'azienda orientata al prossimo futuro, rispondendo alla crescente domanda di sostenibilità e flessibilità dei sistemi di generazione eolica.
Saipem sta inoltre sviluppando ulteriori iniziative di innovazione nel campo delle energie rinnovabili: ad esempio, XolarSurf, un nuovo concept di Parco Solare Marino Flottante, sviluppato dalla società controllata Moss Maritime in collaborazione con Equinor.

Nel campo dell'idrogeno, Saipem può offrire competenza e capacità di concepire, sviluppare ed eseguire impianti industriali basati su tecnologie a idrogeno, verde e blu, dove l'idrogeno può essere utilizzato sia come materia prima, sia per settori Hard-to-Abate, dove l'elettrificazione non è praticabile, sia come vettore energetico per veicoli pesanti, trasporto ferroviario e marittimo. Saipem è in grado di offrire soluzioni industriali costituite da impianti di elettrolisi su larga scala per applicazioni industriali ibride, incluse quelle dei progetti green ammonia e green hydrogen valley.
Saipem è attiva in diverse iniziative di decarbonizzazione e low-carbon offrendo attraverso le business line Energy Carriers e Robotics numerose soluzioni ai propri clienti, anche attraverso l'ausilio di tecnologie e soluzioni proprietarie nell'ambito della cattura, riutilizzo e stoccaggio della CO2 (CCUS).
In particolare, Saipem ha sviluppato Bluenzyme™, una soluzione proprietaria modulare per la cattura di CO2 post-combustione, utilizzando la tecnologia proprietaria CO2 Solutions. Bluenzyme™ è un sistema plug & play sviluppato per diversi settori industriali, sia Oil&Gas, sia hard to abate, progettato per fornire ai clienti una soluzione compatta, efficace e con un ridotto "time-to-market"; il prodotto può essere applicato a emissioni da post-combustione di nuovi impianti o anche preesistenti.
Saipem è attiva anche nei biocombustibili e bioraffinerie per la produzione di combustibili per il trasporto a bassa emissione di carbonio.
Infine, Saipem è presente nello sviluppo e costruzione di infrastrutture civili e di trasporto, sia ferroviarie che connesse alla mobilità urbana, nel rispetto dei massimi standard qualitativi, dando priorità a sicurezza e sostenibilità e garantendo il minimo impatto ambientale.
I principali track record riguardano soprattutto le infrastrutture ferroviarie dove Saipem, attraverso la business line dedicata Sustainable Infrastructures, offre servizi di progettazione, costruzione, collaudo e messa in servizio di linee ferroviarie, sia ad alta velocità che tradizionali.
La catena del valore è rappresentata a monte dagli enti o società committenti del progetto, tipicamente società di trasporto ferroviario ma anche industriali o minerarie, e dalla catena di fornitura coinvolta, mentre a valle si trova solitamente la società incaricata dell'esercizio dell'infrastruttura ferroviaria.
Gli attori coinvolti nelle attività, oltre ai dipendenti diretti e indiretti, sono solitamente le società partner di Saipem per il progetto, gli Enti Terzi e le popolazioni locali interferiti dall'infrastruttura che attraversa il territorio, le aziende subappaltatrici e i fornitori coinvolti nella realizzazione dell'opera.
Il dialogo costante con i propri stakeholder è uno degli strumenti essenziali che consentono all'Azienda di comprenderne gli interessi e le aspettative per generare valore condiviso. L'approccio di Saipem presuppone relazioni aperte e trasparenti con tutte le parti coinvolte e la promozione di interazioni positive e reciprocamente vantaggiose con tutti i propri stakeholder, sia a livello globale che locale nei territori in cui Saipem opera. I principi e le responsabilità alla base del processo di coinvolgimento degli stakeholder di Saipem sono definiti dalla Management System Guideline (MSG) "Stakeholder Engagement", uno strumento normativo societario adottato per l'intero Gruppo, atto a definire tutti gli aspetti salienti e i ruoli e le responsabilità nell'interazione con gli stakeholder, così come sancito nei suoi elementi fondanti dalla Politica di Sostenibilità del Gruppo, disponibile sul sito internet societario.
Il processo di stakeholder engagement è così strutturato:



Una delle principali modalità con cui la Società coinvolge gli stakeholder e si assicura che i loro interessi e opinioni rispetto alla strategia e al modello aziendale vengano espressi e raccolti, è l'analisi di rilevanza (per ulteriori informazioni fare riferimento alla sezione "IRO-1 - Descrizione del processo per individuare e valutare gli impatti, i rischi e le opportunità rilevanti" per maggiori informazioni sul tipo e il numero di stakeholder coinvolti nel processo). I risultati del processo alimentano i contenuti del Piano Strategico, del Piano di Sostenibilità e del Piano di Incentivazione di Breve e Lungo Termine, assicurando che le opinioni e priorità degli stakeholder siano adeguatamente considerate nella strategia della Società.
In tale contesto, la Società ha coinvolto, infatti, i rappresentanti delle principali categorie di stakeholder – tra cui, a titolo di esempio, clienti, comunità finanziaria, dipendenti e fornitori.
Alla consultazione sulla rilevanza dei temi di sostenibilità contribuiscono anche i membri del Consiglio di Amministrazione insieme a tutti gli altri gruppi di stakeholder di Saipem, per maggiori dettagli consultare la sezione "GOV-2 - Informazioni fornite agli organi di amministrazione, direzione e controllo dell'impresa e questioni di sostenibilità da questi affrontate"
Di seguito sono riportati i processi che consentono di orientare la strategia e il modello di business di Saipem per tenere conto degli interessi e opinioni di: comunità finanziaria, clienti, istituzioni e associazioni di categoria forza lavoro propria - S1 (dipendenti), comunità interessate - S3 (comunità locali), organizzazioni locali e le ONG e lavoratori nella catena del valore - S2 (fornitori).
Saipem mantiene un dialogo continuo con la comunità finanziaria, verso la quale garantisce massima trasparenza e un accesso equo alle informazioni. Gli azionisti individuali possono interfacciarsi direttamente con la Segreteria Societaria. Le relazioni con i principali attori della comunità finanziaria e del mercato dei capitali sono presidiate nello specifico dalla funzione Investor Relations and Rating Management. Le informazioni di sostenibilità sono sempre più oggetto di analisi da parte degli investitori e del mercato finanziario che guardano in modo più analitico la capacità di un'azienda di costruire strategie di business e piani sostenibili nel tempo, con obiettivi misurabili e azioni concrete, che comprovino la capacità dell'azienda di gestire i rischi e cogliere le opportunità di scenari e mercati mutevoli. La Società è inoltre impegnata nello sviluppare e mantenere relazioni di lungo termine con gli assicuratori e le banche, interlocutori verso i quali attua comunicazioni sulla transizione energetica, sulle iniziative di sicurezza e loss prevention e sui loro risultati al fine di assicurarsi termini e condizioni competitivi. Il processo di trasferimento del rischio consente di individuare la capacità assicurativa o finanziaria per coprire adeguatamente il profilo di rischio della Società e le sue specifiche esposizioni sottostanti.
I clienti rappresentano per Saipem uno stakeholder fondamentale, e garantire la loro soddisfazione è vitale, sia in termini di rispetto dei budget di spesa dei progetti, sia di efficacia, efficienza e sostenibilità dei processi adottati nella loro esecuzione. Oltre a un reporting costante e frequenti incontri sui progetti operativi, specifici sistemi di monitoraggio e analisi della soddisfazione dei clienti sono implementati da parte di ciascuna
business line. La relazione con i clienti è finalizzata inoltre a raccogliere esigenze e aspettative in un'ottica di "solution provider". Una valutazione diretta viene regolarmente effettuata con il coinvolgimento dei clienti attraverso incontri specifici e/o la raccolta di informazioni tramite questionari di soddisfazione. Inoltre, viene effettuata anche una valutazione indiretta senza il coinvolgimento esplicito del cliente, tramite il regolare monitoraggio e l'analisi di specifici indicatori di soddisfazione. Tutti i risultati derivanti dal sistema di customer satisfaction sono regolarmente sottoposti al riesame della Direzione Aziendale al fine di identificare le aree critiche ed eventuali misure preventive o di miglioramento. È stata completata l'implementazione di una nuova funzionalità di gestione digitale del processo di Project Customer Satisfaction con possibilità di configurazione di questionari customizzati sulle peculiarità delle singole Business Line e dello specifico progetto, con restituzione e storicizzazione automatica dei responsi e visualizzazione multidimensionale delle analitiche.
Saipem è da sempre impegnata in un dialogo costruttivo con le istituzioni e con le associazioni di categoria nei Paesi in cui è presente. L'attività di rappresentanza degli interessi è realizzata da Saipem con la volontà di creare un clima di fattiva collaborazione in una logica di confronto costruttivo e di beneficio per tutte le parti coinvolte spesso su tematiche rilevanti di interesse generale, diretto e/o indiretto.
La funzione Public Affairs, responsabile delle Relazioni Istituzionali, è delegata al dialogo con le istituzioni, garantendo la coerenza delle strategie relazionali e di comunicazione verso i soggetti esterni.
In virtù della forte propensione internazionale del Gruppo, Saipem collabora e mantiene strette relazioni con la rete diplomatica italiana e internazionale, impegnandosi in un dialogo costante con il Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale e con le rappresentanze diplomatiche estere presenti in Italia.
Nei Paesi che la ospitano, Saipem si impegna nel mantenere un dialogo costante con istituzioni e soggetti, pubblici e privati, operanti nelle varie realtà territoriali garantendo un'interazione continua, fondamentale per una relazione corretta e trasparente, fondata su una strategia di creazione di valore condiviso e duraturo.

giorni della Commissione Europea, concentrandosi su semplificazione amministrativa e politiche legate al Green Deal.
I dipendenti di Saipem (compresi i lavoratori messi a disposizione da imprese terze) costituiscono un gruppo fondamentale di portatori di interessi e l'Azienda li coinvolge direttamente tramite diverse iniziative e processi. In particolar modo vengono considerati i loro interessi e le loro opinioni nell'ambito del processo di analisi di doppia rilevanza. Il loro coinvolgimento è volto a rafforzare la relazione e a garantire che le loro opinioni e priorità, in particolare il rispetto dei diritti umani e dei lavoratori, siano integrate nella strategia aziendale
Saipem ha definito una People Strategy Sostenibile, funzionale ad assicurare che il business e i progetti possano tempestivamente contare su persone motivate, dotate delle competenze richieste in ogni contesto operativo, nel ruolo professionale più adatto, e quanto più possibile realizzate nel lavorare con Saipem. La strategia è il risultato dell'ascolto delle esigenze e priorità del CEO e del Leadership Team.
In linea con le aspettative dei propri dipendenti, la Società si impegna nel valorizzare le sue persone promuovendone lo sviluppo, la loro motivazione e le competenze, garantendo ambienti di lavoro sicuri e sani e relazioni stabili con le rappresentanze sindacali allo scopo di mantenere un dialogo aperto e collaborativo. La Società è inoltre impegnata nel sostenere la diversità e l'inclusività delle persone in tutte le loro forme. Le azioni volte a promuovere l'equità sono una priorità per Saipem e un dovere nei confronti della popolazione societaria.


L'azienda si impegna a mantenere un dialogo continuo e trasparente con gli stakeholder locali, adattando le proprie strategie e azioni per rispondere in modo efficace alle esigenze e aspettative delle comunità. Questo approccio consente di creare valore a livello locale, uno dei tre pillar del Piano di sostenibilità di Saipem, che si concretizza nella creazione di nuovi posti di lavoro, nel rafforzamento della domanda di beni e servizi locali e nel miglioramento delle infrastrutture. Inoltre, il contributo dell'azienda si estende al sistema educativo, favorendo lo sviluppo di competenze professionali e promuovendo il rispetto e il rafforzamento dei diritti fondamentali delle persone.
L'impegno della Società è rivolto a sostenere il progresso sociale, economico e culturale delle comunità locali, contribuendo al miglioramento delle condizioni di vita. Ogni progetto e ogni realtà operativa adottano un approccio mirato, calibrato sul contesto specifico in cui operano, garantendo un dialogo aperto con le comunità del territorio. Questo coinvolgimento attivo si traduce nella partecipazione diretta delle comunità ai progetti di sviluppo locale e in un supporto concreto e tempestivo da parte della Società nelle situazioni di crisi ed emergenza.
Saipem è impegnata (i) nella trasparenza e nel dialogo con le organizzazioni locali e non governative nei paesi in cui è presente; (ii) nella regolare pubblicazione di informazioni, obiettivi e risultati sui temi di interesse esterno attraverso i canali istituzionali di Saipem. È inoltre di interesse per Saipem, in un'ottica di creazione di valore condiviso e di sviluppo locale, facilitare la cooperazione con soggetti terzi su progetti di sviluppo, per l'individuazione e l'implementazione dei quali ha interesse a relazionarsi con organizzazioni di provata esperienza e integrità con le quali stabilire relazioni collaborative di breve e medio termine.
• Iniziative per le comunità sviluppate attraverso partnership e cooperazione con organizzazioni non governative (es., Lifegate e Plastic Free in Italia, Instituto Sabendo Mais in Brasile, associazione Women In
Mining in Senegal, LVIA (Lay Volunteers International Association) and Unies Vers'elle in Senegal, Women Across Difference (WAD) in Guyana).
Saipem crede nella condivisione di valore sostenibile lungo la propria filiera. La relazione con i propri fornitori è basata sulla fiducia reciproca e sul comportamento etico, al fine di avere una catena di fornitura forte e affidabile. In quest'ottica la Società sviluppa e mantiene relazioni di lungo termine con i propri fornitori, la cui affidabilità dal punto di vista tecnico, finanziario, organizzativo ed etico è garantita da un processo di valutazione e gestione strutturato. I fornitori sono inoltre proattivamente coinvolti in iniziative per rafforzare la loro conoscenza su tematiche HSE e dei diritti umani e dei lavoratori. Essi sono inoltre partner fondamentali per la riduzione della footprint ambientale, con cui la Società collabora in modo continuativo e proattivo. Saipem considera i lavoratori lungo la catena del valore, sia upstream che downstream, un gruppo fondamentale di portatori di interessi. Per maggiori dettagli sulla catena del valore consultare la sezione "SBM-1 - Strategia, modello aziendale e catena del valore" del capitolo ESRS 2.
Saipem ha condotto un'analisi approfondita degli impatti, individuando se essi si concentrano nelle operazioni proprie o nella value chain, e in che modo si originano o siano collegati alla strategia e al modello di business descritti nella sezione "SBM-1 - Strategia, modello aziendale e catena del valore". Tali informazioni sono esplicitate nella tabella che segue e nel testo sottostante e vengono ulteriormente approfondite all'interno dei topic tematici.
Per la natura del suo business Saipem presenta una catena del valore diversificata e complessa, collaborando con un ampio e differenziato ecosistema di attori.
Ai fini delle valutazioni degli impatti nell'ambito del processo di doppia rilevanza, la catena del valore upstream comprende fornitori e subcontrattisti diretti; la catena del valore downstream comprende partner e joint

venture, subcontrattisti dei partner/Joint Venture, i clienti. La valutazione degli impatti relativamente la parte di own operations copre i dipendenti di Saipem e il personale di agenzia.
Per ulteriori informazioni si rimanda alla tabella sottostante che include la descrizione degli impatti, il loro legame con il modello di business e la catena del valore di Saipem, nonché il loro orizzonte temporale atteso.
| Catena del valore (dove si genera |
Orizzonte | ||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Tema materiale | Topic ESRS | Sub-topic | Descrizione impatto | l'impatto) | Tipologia | Natura | temporale |
| Rischi e gestione del cambiamento climatico |
E1 - Cambiamenti climatici |
Adattamento ai cambiamenti climatici |
Miglioramento della resilienza dei territori in un'ottica di climate adaptation grazie a iniziative rivolte a comunità che possono essere maggiormente impattate da eventi estremi (I5 E1) |
Operazioni proprie, Downstream |
Attuale | Positivo | Breve termine |
| Energia Emissioni di gas serra |
E1 - Cambiamenti climatici |
Mitigazione dei cambiamenti climatici; Energia |
Aumento delle emissioni GHG a causa del consumo di carburante ed elettricità dovuto ad attività operative proprie e lungo la catena del valore (I6 E1) |
Upstream, Operazioni proprie, Downstream |
Attuale | Negativo | Breve termine |
| Emissioni di gas serra |
E1 - Cambiamenti climatici |
Mitigazione dei cambiamenti climatici |
Riduzione impronta carbonica grazie allo sviluppo e fornitura di nuove soluzioni tecnologiche e diffusione di best practice e promozione di progetti orientati alla transizione energetica lungo la catena del valore (I8 E1) |
Upstream, Downstream Attuale | Positivo | Breve termine | |
| Energia | E1 - Cambiamenti climatici |
Energia | Promozione dell'utilizzo di fonti di energia rinnovabile presso i clienti (I7 E1) |
Downstream | Attuale | Positivo | Medio termine |
| Rischi e gestione del cambiamento climatico |
E1 - Cambiamenti climatici |
Adattamento ai cambiamenti climatici |
Impatti sull'ambiente dovuti a danni imprevisti agli asset (vessel, fabrication yard) durante le operazioni di business (I9 E1) |
Operazioni proprie, Downstream |
Potenziale | Negativo | Breve termine |
| Sversamenti | E2 - Inquinamento | Inquinamento dell'acqua, inquinamento del suolo |
Impatti sull'ambiente dovuti a danni imprevisti agli asset (vessel, fabrication yard) durante le operazioni di business (I9 E2) |
Operazioni proprie, Downstream |
Potenziale | Negativo | Breve termine |
| Acqua | E3 - Acqua e risorse marine |
Acqua: Risorse marine |
Consapevolezza e conoscenza in relazione al prelievo/consumo dell'acqua grazie allo sviluppo di nuove soluzioni tecnologiche e promozione di best practice a beneficio dell'intera catena del valore (I11 E3) |
Operazioni proprie, Downstream |
Attuale | Positivo | Breve termine |
| E3 - Acqua e risorse marine |
Acqua: Risorse marine |
Impoverimento dei servizi ecosistemici e cambiamento della qualità dell'acqua a fronte del suo utilizzo (I12 E3) |
Operazioni proprie, Downstream |
Attuale | Negativo | Breve termine | |
| Biodiversità Protezione della copertura naturale del suolo |
E4 - Biodiversità ed ecosistemi |
Fattori di impatto diretto sulla perdita di biodiversità; Impatti sullo stato delle specie; Impatti e dipendenze in termini di servizi ecosistemici |
Tutela della biodiversità grazie: - a cambiamento culturale tramite promozione della conoscenza e consapevolezza coinvolgendo la catena del valore e le comunità; - a investimenti in iniziative di offsetting/compensazione nature based con benefici collaterali ambientali e sociali, in particolare per mitigare la deforestazione e il degrado forestale al fine di creare valore oltre la value chain (I1 E4) |
Downstream | Attuale | Positivo | Breve termine /medio termine |
| Biodiversità | E4 - Biodiversità ed ecosistemi |
Fattori di impatto diretto sulla perdita di biodiversità |
Impoverimento dei servizi ecosistemici e cambiamento della qualità dell'acqua a fronte del suo utilizzo (I12 E4) |
Operazioni proprie, Downstream |
Potenziale | Negativo | Breve termine |
| Gestione dei materiali |
E5 - Uso delle risorse ed economia circolare |
Afflussi di risorse, compreso l'uso delle risorse |
Consumo di risorse dovuto agli acquisti per i progetti operativi e il funzionamento dell'impresa (I2 E5) |
Upstream, Operazioni proprie |
Attuale | Negativo | Breve termine |
| Gestione dei rifiuti non pericolosi |
E5 - Uso delle risorse ed economia circolare |
Rifiuti | Miglioramento degli aspetti ambientali (rifiuti) grazie a condivisione di best practice e definizione di linee guida a beneficio della value chain/clienti/fornitori (I3 E5) |
Upstream. Downstream Attuale | Positivo | Breve termine | |
| E5 - Uso delle risorse ed economia circolare |
Rifiuti | Produzione di rifiuti prodotti dalle attività operative/progetti (I4 E5) |
Operazioni proprie, Downstream |
Attuale | Negativo | Breve termine | |
| Salute pubblica | S1 - Forza lavoro propria |
Condizioni di lavoro | Continuo miglioramento delle conoscenze e attenzione sui temi health grazie a partecipazione a tavoli di lavoro, partnership e collaborazioni con strutture sanitarie locali (I15 S1) |
Operazioni proprie | Attuale | Positivo | Breve termine |
| Salute pubblica Medicina dei viaggi |
S1 - Forza lavoro propria |
Condizioni di lavoro | Miglioramento e tutela delle condizioni di salute dei lavoratori attraverso campagne, iniziative specifiche e sistemi di gestione (I25 S1) |
Operazioni proprie | Attuale | Positivo | Breve termine |
| Incentivi e benefit ai dipendenti Benessere dei |
S1 - Forza lavoro propria |
Condizioni di lavoro | Aumento del benessere dei lavoratori attraverso iniziative, strumenti di welfare, benefit e incentivi (I22 S1) |
Operazioni proprie | Attuale | Positivo | Breve termine |
| dipendenti Sviluppo dei |
S1 - Forza lavoro | Parità di trattamento e di | Aumento delle competenze e delle | Operazioni proprie | Attuale | Positivo | Breve termine |
| dipendenti Acquisizione e |
propria | opportunità per tutti | opportunità delle persone tramite programmi di sviluppo, training on the job, formazione e collaborazione |
||||
| fidelizzazione dei talenti Salute e sicurezza |
S1 - Forza lavoro | Condizioni di lavoro; | con istituzioni accademiche (I21 S1) Miglioramento delle tecnologie, delle |
Operazioni proprie | Attuale | Positivo | Medio termine |
| sul lavoro | propria | Parità di trattamento e di opportunità per tutti |
competenze, pratiche di settore e della cultura in ambito HSE (I20 S1) |


| Tema materiale | Topic ESRS | Sub-topic | Descrizione impatto | Catena del valore (dove si genera l'impatto) |
Tipologia | Natura | Orizzonte temporale |
|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Ambiente di lavoro equo e inclusivo |
S1 - Forza lavoro propria |
Parità di trattamento e di opportunità per tutti |
Miglioramento del work-life balance tramite politiche di pari opportunità e promozione di un ambiente inclusivo anche in ottica di incremento delle donne con discipline STEM (I23 S1) |
Operazioni proprie | Attuale | Positivo | Breve termine/ medio termine |
| Pratiche di sicurezza |
S1 - Forza lavoro propria |
Parità di trattamento e di opportunità per tutti |
Violazione dei diritti umani a seguito di abuso di forza o altre pratiche di security non conformi alle leggi, regolamenti o requisiti contrattuali (I19 S1) |
Upstream, Operazioni proprie, Downstream |
Potenziale | Negativo | Breve termine |
| Salute e sicurezza sul lavoro |
S1 - Forza lavoro propria |
Condizioni di lavoro | Impatti sulla salute delle persone e sull'ambiente dovuti a danni imprevisti agli asset (vessel, fabrication yard) durante le operazioni di business (I10 S1) |
Operazioni proprie, Downstream |
Potenziale | Negativo | Breve termine |
| Salute e sicurezza sul lavoro |
S1 - Forza lavoro propria |
Condizioni di lavoro | Infortuni alle persone causati da incidenti sul lavoro (I27 S1) |
Operazioni proprie | Attuale | Negativo | Breve termine |
| Pratiche di sicurezza |
S2 - Lavoratori nella catena del valore |
Parità di trattamento e di opportunità per tutti |
Violazione dei diritti umani a seguito di abuso di forza o altre pratiche di security non conformi alle leggi, regolamenti o requisiti contrattuali (I19 S2) |
Upstream, Operazioni proprie, Downstream |
Potenziale | Negativo | Breve termine |
| Salute e sicurezza sul lavoro |
S2 - Lavoratori nella catena del valore |
Condizioni di lavoro | Impatti sulla salute delle persone e sull'ambiente dovuti a danni imprevisti agli asset (vessel, fabrication yard) durante le operazioni di business (I10 S2) |
Operazioni proprie, Downstream |
Potenziale | Negativo | Breve termine |
| S2 - Lavoratori nella catena del valore |
Condizioni di lavoro; Parità di trattamento e di opportunità per tutti |
Miglioramento delle tecnologie, delle competenze, pratiche di settore e della cultura in ambito HSE (I20 S2) |
Operazioni proprie | Attuale | Positivo | Medio termine | |
| Inclusione sociale S2 - Lavoratori nella catena del valore |
Parità di trattamento e di opportunità per tutti |
Sviluppo del mercato locale e miglioramento del benessere, infrastrutture, occupazione (I17 S2) |
Upstream Operazioni proprie Downstream |
Attuale | Positivo | Medio termine | |
| Ambiente di lavoro equo e inclusivo |
S2 - Lavoratori nella catena del valore |
Parità di trattamento e di opportunità per tutti |
Miglioramento del work-life balance tramite politiche di pari opportunità e promozione di un ambiente inclusivo anche in ottica di incremento delle donne con discipline STEM (I23 S2) |
Operazioni proprie | Attuale | Positivo | Breve termine/ medio termine |
| Diritti umani e del lavoro |
S2 - Lavoratori nella catena del valore |
Condizioni di lavoro | Violazione dei diritti dei lavoratori e non rispetto delle decent working conditions (es. forced labour, eccessive ore di lavoro, recruitment fees) (I26 S2) |
Upstream, Operazioni proprie, Downstream |
Attuale | Negativo | Breve termine |
| Supporto e sviluppo delle comunità |
S3 - Comunità interessate |
Diritti civili e politici delle comunità |
Aumento delle competenze e delle opportunità delle persone tramite programmi di sviluppo, training on the job, formazione e collaborazione con istituzioni accademiche (I21 S3) |
Operazioni proprie | Attuale | Positivo | Medio termine |
| S3 - Comunità interessate |
Diritti economici, sociali e culturali delle comunità; Diritti civili e politici delle comunità |
Continuo miglioramento delle conoscenze e attenzione sui temi health grazie a partecipazione a tavoli di lavoro, partnership e collaborazioni con strutture sanitarie locali (I15 S3) |
Operazioni proprie | Attuale | Positivo | Breve termine | |
| S3 - Comunità interessate |
Diritti economici, sociali e culturali delle comunità; Diritti civili e politici delle comunità |
Miglioramento e tutela delle condizioni di salute delle comunità locali attraverso campagne, iniziative specifiche e sistemi di gestione (I16 S3) |
Operazioni proprie | Attuale | Positivo | Breve termine | |
| S3 - Comunità interessate |
Diritti economici, sociali e culturali delle comunità; Diritti civili e politici delle comunità |
Sviluppo del mercato locale e miglioramento del benessere, infrastrutture, occupazione (I17 S3) |
Operazioni proprie | Attuale | Positivo | Breve termine/ medio termine |
|
| S3 - Comunità interessate |
Diritti economici, sociali e culturali delle comunità; Diritti civili e politici delle comunità |
Impatto sulle comunità locali (accesso alle risorse, rischio incidenti, rischio inquinamento, impatto sulla cultura locale, rumori, vibrazioni, interferenze in attività economiche, flora, fauna, ecc.) (I18 S3) |
Operazioni proprie | Attuale | Negativo | Breve termine | |
| Operazioni responsabili |
G1 - Condotta delle imprese |
Corruzione attiva e passiva | Contrasto alla diffusione di pratiche illecite nei territori di operatività (I13 G1) |
Operazioni proprie | Attuale | Positivo | Medio termine |
| Etica di business G1 - Condotta delle imprese |
Corruzione attiva e passiva | Danni economici nei confronti dei clienti/stakeholder/azionisti/società a causa di fenomeni di corruzione (I14 G1) |
Upstream, Operazioni proprie, Downstream |
Potenziale | Negativo | Breve termine | |
| Intelligenza artificiale |
Entity specific | N/A | Danno economico, reputazione e relativo alla gestione dei dati, a terzi, derivante da pratiche aziendali non in linea con le best practice di cybersecurity e con le altre normative di settore (I24) |
Operazioni proprie, Downstream |
Potenziale | Negativo | Breve termine |


Nella tabella e nel testo seguente vengono descritti i rischi rilevanti e la corrispondenza con il tema ESRS e il relativo sotto-tema, dove essi sono concentrati lungo la catena del valore e quali effetti potrebbero generare su Saipem.
| Catena del valore | |||||
|---|---|---|---|---|---|
| (Dove si genera | Orizzonte | ||||
| Tema materiale Combustibili alternativi Rischi e gestione del cambiamento climatico Energia Emissioni di gas serra |
Topic ESRS E1 - Cambiamento climatico |
Sub-topic Adattamento ai cambiamenti climatici; Mitigazione dei cambiamenti climatici; Energia |
Descrizione tipo di rischio Cambiamento dello scenario ESG che può generare evoluzioni nelle normative riguardanti la transizione energetica, altri temi ambientali e sociali. La rapidità e l'intensità di tali modifiche normative potrebbero influire sulle operazioni aziendali (i.e. diminuzione della domanda di determinati servizi), sui costi operativi (i.e. politiche più stringenti su carbon tax) e sulle strategie a lungo termine (i.e. maggiori investimenti su innovazione tecnologica) (R1 E1) |
il rischio) Upstream, Operazioni proprie, Downstream |
temporale Medio termine (2-4 anni) |
| Combustibili alternativi Rischi e gestione del cambiamento |
E1 - Cambiamento climatico |
Adattamento ai cambiamenti climatici; Energia |
Incidenti rilevanti all'integrità degli asset e trasporto con danni alle persone, all'ambiente, agli asset, ai progetti e alla reputazione (R11 E1) |
Upstream, Operazioni proprie, Downstream |
Medio termine (2-4 anni) |
| climatico | |||||
| Rischi e gestione del cambiamento climatico Emissioni di gas serra |
E1 - Cambiamento climatico |
Adattamento ai cambiamenti climatici; Mitigazione dei cambiamenti climatici |
Perdita di opportunità di business dovute a difficoltà nell'ottenimento di garanzie bancarie per il settore Oil&Gas (R7 E1) |
Upstream | Medio termine (2-4 anni) |
| Rischi e gestione del cambiamento climatico |
E1 - Cambiamento climatico |
Adattamento ai cambiamenti climatici |
Il verificarsi di eventi con potenziali effetti sulla salute dei lavoratori e delle persone che vivono in prossimità delle operazioni e/o l'esposizione prolungata nel tempo in grado di causare malattie professionali. Tale rischio, potenziato dal cambiamento climatico, potrebbe avere per Saipem effetti reputazionali e di mercato (i.e. sfiducia degli stakeholder, inclusi quelli finanziari e i clienti; costi legati all'interruzione delle attività di business e calo della domanda sul mercato dovuto al danno reputazionale), giuridici (i.e. contenziosi legali, sanzioni) (R8 E1) |
Operazioni proprie, Downstream |
Breve termine (≤1 anno) |
| E1 - Cambiamento climatico |
Adattamento ai cambiamenti climatici |
Indisponibilità di flotte, cantieri, navi, veicoli, servizi o infrastrutture per la realizzazione di progetti "low carbon" e "green" legati alla transizione energetica. Tale rischio, accentuato da eventi climatici estremi, può causare a Saipem un aumento dei costi operativi per ritardo e ripristino delle operazioni di business, perdita di opportunità di business, penalizzazioni giuridiche (i.e. inadempimento contrattuale) (R4 E1) |
Operazioni proprie, Downstream |
Medio termine (2-4 anni) |
|
| Combustibili | E1 - Cambiamento | Energia | Inadeguata gestione e tutela delle | Upstream, | Medio termine |
| alternativi Energia |
climatico | proprietà intellettuali della Società o di terzi nell'applicazione di nuove tecnologie relative alla transizione energetica (R3 E1) |
Operazioni proprie, Downstream |
(2-4 anni) | |
| Emissioni di gas serra |
E1 - Cambiamento climatico |
Mitigazione dei cambiamenti climatici |
Scarsa performance ESG dei fornitori/subappaltatori. Tale rischio per Saipem può significare impatti operativi/di progetto (i.e. aumento delle sue emissioni indirette, interruzioni operative), impatti reputazionali (sfiducia da parte di clienti, stakeholder finanziari), impatti giuridici/normativi (violazione di normative ambientali, responsabilità per danni ambientali) (R5 E1) |
Upstream, Operazioni proprie, Downstream |
Medio termine (2-4 anni) |
| Combustibili alternativi Energia Emissioni di gas serra |
E1 - Cambiamento climatico |
Mitigazione dei cambiamenti climatici; Energia |
In termini di transizione energetica, aumento della competitività di mercato, posizionamento competitivo non adeguato di Saipem, possibilità di fluttuazione delle richieste dei Clientii, acquisizione di ordini (R2 E1) |
Downstream | Medio termine (2-4 anni) |
| Saipem RELAZIONE Bilancio Bilancio in breve SULLA GESTIONE consolidato di esercizio |
|---|
| ---------------------------------------------------------------------------------------------------------- |

| Catena del valore (Dove si genera |
Orizzonte | ||||
|---|---|---|---|---|---|
| Tema materiale Sversamenti |
Topic ESRS E2 - Inquinamento |
Sub-topic Inquinamento dell'acqua; Inquinamento del |
Descrizione tipo di rischio Incidenti rilevanti all'integrità degli asset e trasporto con danni alle persone, all'ambiente, agli asset, ai progetti e alla |
il rischio) Upstream, Operazioni proprie, Downstream |
temporale Medio termine (2-4 anni) |
| Acqua | E3 - Acqua e risorse marine |
suolo Acque; Risorse marine |
reputazione (R11 E2) Cambiamento dello scenario ESG che può generare evoluzioni nelle normative riguardanti la transizione energetica, altri temi ambientali e sociali. Gli effetti di tale rischio potrebbero includere adattamenti operativi necessari per allinearsi alle nuove regolamentazioni, rischi reputazionali derivanti da un'inadeguata gestione e protezione della risorsa idrica e risorse marine, e impatti giuridici legati al mancato rispetto delle normative in evoluzione (R1 E3) |
Upstream, Operazioni proprie, Downstream |
Medio termine (2-4 anni) |
| Economia circolare Gestione dei rifiuti non pericolosi |
E5 - Uso delle risorse ed economia circolare |
Deflussi di risorse connessi a prodotti e servizi; Rifiuti |
Cambiamento dello scenario ESG che può generare evoluzioni nelle normative riguardanti la transizione energetica, altri temi ambientali e sociali. Gli effetti di tale rischio potrebbero includere adattamenti operativi necessari per allinearsi alle nuove regolamentazioni, rischi reputazionali derivanti da un'inadeguata gestione delle risorse e dei rifiuti, e impatti giuridici legati al mancato rispetto delle normative in evoluzione (R1 E5) |
Upstream, Operazioni proprie, Downstream |
Medio termine (2-4 anni) |
| Incentivi e benefit ai dipendenti Benessere dei dipendenti Remunerazione equa e giusta |
S1 - Forza lavoro propria |
Condizioni di lavoro | Cambiamento dello scenario ESG che può generare evoluzioni nelle normative riguardanti la transizione energetica, altri temi ambientali e sociali. Tale rischio potrebbe avere per Saipem effetti reputazionali (i.e. per eventuali violazioni sociali e conseguente sfiducia degli stakeholder,inclusi i propri dipendenti), giuridici (i.e. contenziosi legali, sanzioni) (R1 S1) |
Upstream, Operazioni proprie, Downstream |
Medio termine (2-4 anni) |
| Salute e sicurezza sul lavoro Incentivi e benefit ai dipendenti Benessere dei dipendenti Salute pubblica |
S1 - Forza lavoro propria |
Condizioni di lavoro; Parità di trattamento e di opportunità per tutti |
Il verificarsi di eventi con potenziali effetti sulla salute dei lavoratori e delle persone che vivono in prossimità delle operazioni e/o l'esposizione prolungata nel tempo in grado di causare malattie professionali. Tale rischio potrebbe avere per Saipem effetti reputazionali e di mercato (i.e. sfiducia degli stakeholder,inclusi i propri dipendenti, gli stakeholder finanziari e i clienti; costi legati all'interruzione delle attività di business e calo della domanda sul mercato dovuto al danno reputazionale), giuridici (i.e. contenziosi legali, sanzioni) (R8 S1) |
Operazioni proprie, Downstream |
Breve termine (≤1 anno) |
| Sviluppo dei dipendenti Incentivi e benefit ai dipendenti Benessere dei dipendenti Remunerazione equa e giusta Diritti umani e del lavoro |
S1 - Forza lavoro propria |
Condizioni di lavoro; Parità di trattamento e di opportunità per tutti; Altri diritti connessi al lavoro |
Incapacità di attrarre profili di talento dal mercato del lavoro, di trattenere internamente le competenze chiave e di sviluppare e gestire piani di successione adeguati (R6 S1) |
Operazioni proprie, Downstream |
Medio termine (2-4 anni) |
| Salute e sicurezza sul lavoro |
S2 - Lavoratori nella catena del valore |
Condizioni di lavoro; Parità di trattamento e di opportunità per tutti |
Il verificarsi di eventi con potenziali effetti sulla salute dei lavoratori e delle persone che vivono in prossimità delle operazioni e/o l'esposizione prolungata nel tempo in grado di causare malattie professionali. Tale rischio potrebbe avere per Saipem effetti reputazionali e di mercato (i.e. sfiducia degli stakeholder, inclusi quelli finanziari, partner e i clienti; costi legati all'interruzione delle attività di business e calo della domanda sul mercato dovuto al danno reputazionale), giuridici (i.e. contenziosi legali, sanzioni) (R8 S2) |
Operazioni proprie, Downstream |
Breve termine (≤1 anno) |
| Saipem | RELAZIONE | Bilancio | Bilancio | ALLEGATI |
|---|---|---|---|---|
| in breve | SULLA GESTIONE | consolidato | di esercizio | |

| Tema materiale | Topic ESRS | Sub-topic | Descrizione tipo di rischio | Catena del valore (Dove si genera il rischio) |
Orizzonte temporale |
|---|---|---|---|---|---|
| Pratiche di sicurezza |
S1 - Forza lavoro propria |
N/A | Sicurezza globale e locale: cambiamenti nello scenario geopolitico. Tale rischio potrebbe avere per Saipem impatti significativi sulla sua forza lavoro, in particolare in termini di impatti operativi (i.e. sicurezza fisica delle persone, interruzione delle operazioni, riposizionamento della forza lavoro), impatti reputazionali (critiche pubbliche e sfiducia degli stakeholder in caso di mancata protezione dell'incolumità delle sue persone, perdita di talent attraction e retention), impatti giuridici (i.e. responsabilità in caso di incidenti/violazione della sicurezza) (R9 S1) |
Upstream, Operazioni proprie, Downstream |
Medio termine (2-4 anni) |
| S2 - Lavoratori nella catena del valore |
N/A | Sicurezza globale e locale: cambiamenti nello scenario geopolitico. Le conseguenze di tale rischio, che possono includere effetti sulla salute, sicurezza e benessere dei lavoratori lungo la catena del valore, possono causare a Saipem danni reputazionali (sfiducia da parte di clienti, opinione pubblica, stakeholder finanziari, perdita di talent attraction e retention), perdita di opportunità di business, conseguenze legali (per violazione di normative locali, obblighi di risarcimento, azioni legali da parte delle parti interessate) (R9 S2) |
Upstream, Operazioni proprie, Downstream |
Medio termine (2-4 anni) |
|
| Pratiche di sicurezza Gestione della catena di fornitura |
S2 - Lavoratori nella catena del valore |
Parità di trattamento e di opportunità per tutti |
Scarsa performance ESG dei fornitori/subappaltatori. Le conseguenze di tale rischio possono causare a Saipem danni reputazionali (sfiducia da parte di clienti, opinione pubblica, stakeholder finanziari, perdita di talent attraction e retention), perdita di opportunità di business, conseguenze legali (per violazione di normative locali, obblighi di risarcimento, azioni legali da parte delle parti interessate) (R5 S2) |
Upstream, Operazioni proprie, Downstream |
Breve termine (≤1 anno) |
| Supporto e sviluppo delle comunità |
S3 - Comunità interessate |
Diritti economici, sociali e culturali delle comunità; Diritti civili e politici delle comunità |
Il verificarsi di eventi con potenziali effetti sulla salute dei lavoratori e delle persone che vivono in prossimità delle operazioni e/o l'esposizione prolungata nel tempo in grado di causare malattie professionali. Tale rischio potrebbe avere per Saipem effetti reputazionali e di mercato (i.e. sfiducia degli stakeholder,inclusi i propri partner, gli stakeholder locali e finanziari, e i clienti; costi legati all'interruzione delle attività di business e calo della domanda sul mercato dovuto al danno reputazionale), giuridici (i.e. contenziosi legali, sanzioni) (R8 S3) |
Operazioni proprie, Downstream |
Breve termine (≤1 anno) |
| Diritti umani e del lavoro |
S3 - Comunità interessate |
N/A | Sicurezza globale e locale: cambiamenti nello scenario geopolitico. Tale rischio potrebbe avere per Saipem impatti significativi in particolare in termini di impatti operativi (i.e. aumento dei rischi per la sicurezza delle comunità, interruzione delle operazioni), impatti reputazionali (critiche pubbliche e sfiducia degli stakeholder in caso di mancata protezione dell'incolumità delle comunità) (R9 S3) |
Upstream, Operazioni proprie, Downstream |
Medio termine (2-4 anni) |
| Saipem in breve |
RELAZIONE SULLA GESTIONE |
Bilancio consolidato |
Bilancio di esercizio |
ALLEGATI | |||
|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Tema materiale Etica di business |
Topic ESRS G1 - Condotta delle imprese |
Sub-topic Cultura d'impresa; Corruzione attiva e passiva |
Descrizione tipo di rischio Cambiamento dello scenario ESG che può generare evoluzioni nelle normative riguardanti la transizione energetica, altri temi ambientali e sociali. Tale rischio potrebbe significare per Saipem: adattamenti operativi necessari per allinearsi alle nuove regolamentazioni, impatti reputazionali legati a violazioni ESG, e impatti giuridici legati a mancata conformità a nuove leggi, responsabilità legale per violazioni sociali/ambientali (R1 |
(Dove si genera il rischio) Upstream, Downstream |
Catena del valore Operazioni proprie, |
Orizzonte temporale Medio termine (2-4 anni) |
|
| G1 - Condotta delle imprese |
Cultura d'impresa; Corruzione attiva e passiva |
G1) Il verificarsi di eventi con potenziali effetti sulla salute dei lavoratori e delle persone che vivono in prossimità delle operazioni e/o l'esposizione prolungata nel tempo in grado di causare malattie professionali. Tale rischio, con effetti sull'etica del business in quanto coinvolge la responsabilità dell'azienda nel garantire condizioni di lavoro sicure, potrebbe avere per Saipem effetti reputazionali e di mercato (i.e. sfiducia degli stakeholder, inclusi quelli finanziari e i clienti; costi legati all'interruzione delle attività di business e calo della domanda sul mercato dovuto al danno reputazionale), giuridici (i.e. contenziosi legali, sanzioni) (R8 G1) |
Downstream | Operazioni proprie, | Breve termine (≤1 anno) |
||
| Etica di business Approvvigiona mento responsabile |
G1 - Condotta delle imprese |
Cultura d'impresa; Gestione dei rapporti con i fornitori, comprese le prassi di pagamento; Corruzione attiva e passiva |
Scarsa performance ESG dei fornitori/subappaltatori. Le conseguenze di tale rischio, che possono derivare da pratiche di business non allineate agli standard di Saipem, possono causare danni reputazionali (sfiducia da parte di clienti, opinione pubblica, stakeholder finanziari, perdita di talent attraction e retention), perdita di opportunità di business (R5 G1) |
Upstream, Downstream |
Operazioni proprie, | Medio termine (2-4 anni) |
|
| Intelligenza artificiale |
N/A - Artificial Intelligence (tema non ESRS) |
- | Incapacità di garantire l'integrità dei dati aziendali in caso di attacchi informatici. Tale rischio potrebbe avere per Saipem effetti reputazionali (i.e. sfiducia degli stakeholder, inclusi quelli finanziari, partner e i clienti), operativi (i.e., costi legati all'interruzione e ritardi delle attività di business e calo della domanda sul mercato dovuto al danno reputazionale), giuridici (i.e. sanzioni, azioni legali, risarcimento danni in caso di violazione delle normative sulla protezione dai dati) (R10) |
Upstream, Downstream |
Operazioni proprie, | Breve termine (≤1 anno) |
Gli effetti finanziari attuali dei rischi rilevanti dell'impresa sulla sua situazione patrimoniale finanziaria, sul risultato economico e sui flussi finanziari del Gruppo Saipem per il periodo di rendicontazione 2024 sono di seguito descritti.
Per il rischio asserente la transizione energetica e in particolare l'aumento della competitività sul mercato, l'inadeguato posizionamento competitivo di Saipem, nonché la possibilità di fluttuazione nella domanda dei clienti e nell'acquisizione degli ordini, si rimanda al Bilancio Consolidato, nello specifico al paragrafo "Impairment" della sezione "17. Attività immateriali" dove viene descritta la Sensitivity Analysis effettuata dalla Società al fine di stimarne il valore recuperabile per complessivi 4,16 milioni di euro relativo alle Cash Generating Unit (CGU) Asset Based Services, Energy Carriers e Robotics & Industrialized Solutions. Inoltre, in relazione al rischio relativo all'incapacità di attrarre profili di talento dal mercato del lavoro, di trattenere internamente le competenze chiave e di sviluppare e gestire piani di successione adeguati, si rimanda al Bilancio Consolidato, sia alla sezione "Risorse Umane" sia alla sezione "Piani di Incentivazione". Il Piano di Incentivazione è valutato al fair value pari a 8,3 milioni di euro.
Con riferimento agli altri rischi riportati nella tabella di cui sopra non sono stati contabilizzati nel bilancio consolidato 2024 ulteriori effetti finanziari. Inoltre, a oggi non sono emersi elementi che facciano ritenere che esista un rischio significativo di correzioni rilevanti, nell'esercizio successivo, dei valori contabili degli attivi e

delle passività riportati nel bilancio relativamente ai rischi di cui sopra. Per maggiori dettagli, si rimanda alle sezioni "Effetti dei Cambiamenti Climatici" del paragrafo "3. Stime contabili e giudizi significativi" del bilancio di esercizio, "Contesto di mercato" del paragrafo "Andamento Operativo" della relazione sulla gestione e "Lo scenario di mercato" della lettera agli azionisti.
Per Saipem l'importanza di valutare le diverse tematiche ambientali, sociali e di governance si riflette anche nelle valutazioni di rischio che vengono svolte con riferimento alle proprie operazioni e alla propria catena di fornitura e del valore. Una gestione responsabile della supply chain e della catena del valore consente non solo di ridurre l'impronta ecologica complessiva, migliorando l'efficienza operativa e creando un vantaggio competitivo nel lungo termine, ma rappresenta anche un'efficace strategia di de-risking, riducendo l'esposizione a rischi operativi, reputazionali, normativi e finanziari e garantendo una maggiore resilienza di fronte a potenziali crisi, cambiamenti di mercato e interruzioni operative.
Tra i principali rischi, anche in linea con quanto emerge dal Rapporto sui "rischi globali" del World Economic Forum, il cambiamento climatico occupa una posizione di rilievo. Tra i diversi effetti negativi potenziali associati a questo fenomeno si configurano gli eventi metereologici estremi, quali ad esempio ondate di calore, incendi, inondazioni, uragani, oltre a rischi fisici "cronici" e al graduale innalzamento delle temperature e del livello del mare. Tali eventi sono a loro volta direttamente collegati a emergenze sanitarie e alle cd. "climate-sensitive diseases" ad andamento epidemico. Ne consegue che il cambiamento climatico si configura come un amplificatore e moltiplicatore di rischi esistenti, i cui impatti possono estendersi ai dipendenti di Saipem oltre che agli attori coinvolti nell'intera value chain.
A tal proposito Saipem è costantemente impegnata ad assicurare elevati standard di salute e sicurezza anche per quanto concerne la prevenzione di malattie dovute all'effetto di fattori climatici, ambientali o di altra natura connessi al luogo di lavoro. Anche l'utilizzo di pratiche di sicurezza scorrette da parte di terzi, quali partner o subfornitori, potrebbe impattare negativamente sul benessere dei lavoratori e delle persone che operano in prossimità delle operazioni del Gruppo. Saipem promuovere pertanto diverse attività di formazione specifica e campagne di sensibilizzazione sui rischi lavorativi in ambito salute e sicurezza con la finalità di garantire un contesto che favorisca l'adozione di comportamenti e scelte positive per la salute dei dipendenti. Un ambiente di lavoro che favorisce il benessere e la salute dei dipendenti promuovendo principi di sicurezza, sostenibilità e inclusione, infatti, può influire positivamente non soltanto sulla riduzione degli incidenti HSE, ma può altresì rappresentare una leva aziendale per attrarre e trattenere talenti.
La gestione di tematiche inerenti alla salute, sicurezza e ambiente (HSE) può inoltre essere connessa anche a tematiche di governance. Una governance solida, basata sull'interconnessione tra sostenibilità, gestione del rischio ed etica del business, rappresenta un elemento essenziale per assicurare il rispetto di due dei principi strategici che Saipem ha adottato, ovvero garantire una corretta gestione degli aspetti di salute e sicurezza nel luogo di lavoro, nonché il mantenimento di elevati standard HSE nelle proprie operazioni.

Nella tabella seguente sono descritte le opportunità e l'associazione con tema e il relativo sotto-tema ESRS, dove esse sono concentrate lungo la catena del valore e quali effetti positivi potrebbero generare su Saipem.
| Tema materiale | Topic ESRS | Sub-topic | Descrizione tipo di opportunità | Catena del valore (Dove si genera l'opportunità) |
Orizzonte temporale |
|---|---|---|---|---|---|
| Emissioni di gas serra |
E1 - Cambiamento climatico |
Mitigazione dei cambiamenti climatici; |
Progetti nelle energie rinnovabili (ad esempio, eolico offshore), segmenti di business a basse |
Upstream, Operazioni dirette, Downstream |
Medio termine (2-4 anni) |
| Energia Combustibili |
Energia | emissioni di GHG (ad esempio, idrogeno, biocarburanti, CCUS), infrastrutture sostenibili |
|||
| alternativi | (infrastrutture ferroviarie) (O1E1) |
||||
| Economia circolare |
E5 - Uso delle risorse ed Economia circolare |
Deflussi di risorse connessi a prodotti e servizi; Rifiuti |
Smantellamento delle piattaforme, droni per la manutenzione predittiva (O2 E5) |
Operazioni proprie | Medio termine (2-4 anni) |
Gli effetti finanziari attuali delle opportunità rilevanti dell'impresa sulla sua situazione patrimoniale finanziaria, sul risultato economico e sui flussi finanziari del Gruppo Saipem per il periodo di rendicontazione 2024 sono di seguito descritti. Con riferimento ai progetti di energia rinnovabile (Opportunità cod. O1 E1), si rimanda alla sezione "Nuove Acquisizioni" all'interno della Relazione sulla Gestione. Inoltre, nella sezione "Tassonomia" della presente Rendicontazione di Sostenibilità, si specificano le attività che contribuiscono alla mitigazione del cambiamento climatico (allineate) per 682 Milioni di euro di ricavi a cui si aggiungono le attività ammissibili per 765 milioni di euro di ricavi. Inoltre, con riferimento all'altra opportunità, si rimanda alla stessa sezione "Tassonomia" per le attività che contribuiscono alla Transizione verso un'economia circolare (attività ammissibili) per 433 milioni di euro di ricavi.
Saipem adotta un approccio integrato alla gestione dei rischi e delle opportunità, con l'obiettivo di rafforzare la resilienza della propria strategia e del modello aziendale. Questo approccio si fonda sulla diversificazione delle competenze e delle tecnologie, nonché sulla capacità di adattarsi ai cambiamenti del mercato. La resilienza del modello aziendale di Saipem si basa su diversi fattori abilitanti a lungo termine, approfonditi nella sezione "SBM 3 - Impatti, rischi e opportunità rilevanti e loro interazione con la strategia e il modello aziendale", del capitolo E1, nel paragrafo "Analisi di scenario climate-related e analisi di resilienza".
L'approccio integrato che Saipem adotta le consente di mitigare i rischi, rispondere rapidamente ai cambiamenti del mercato e cogliere le opportunità emergenti in vari settori, garantendo così la resilienza a lungo termine del modello aziendale.
L'analisi di resilienza è stata realizzata tenendo in considerazione gli impatti dei cambiamenti climatici, e per una descrizione completa dell'analisi fare riferimento alla sezione "SBM 3 - Impatti, rischi e opportunità rilevanti e loro interazione con la strategia e il modello aziendale", del capitolo E1.
Agli IRO materiali sono associati 29 temi materiali. Al fine di garantire un maggior allineamento con il contesto di business e con le valutazioni dei team coinvolti nel processo, il team Sustainability Reporting and Control ha integrato ulteriori impatti come rilevanti.
Il tema materiale "Intelligenza Artificiale" non è associato a nessun topic ESRS, ma è stato individuato come tema "entity-specific", e viene trattato nel capitolo "informazioni aggiuntive per l'entità".
I temi materiali sono aggregati in 11 macrotemi, e ogni macrotema ha abbinato i rispettivi IRO.


| Area | Macro tema | Temi materiali | Topic ESRS |
|---|---|---|---|
| Ambiente | 1 Biodiversità | 1 Biodiversità | E4 - Biodiversità ed ecosistemi |
| 2 Protezione della copertura naturale del suolo |
E4 - Biodiversità ed ecosistemi | ||
| 2 Economia circolare | 3 Economia circolare | E5 - Uso delle risorse ed economia circolare |
|
| 4 Gestione dei materiali | E5 - Uso delle risorse ed economia circolare |
||
| 5 Gestione dei rifiuti non pericolosi | E5 - Uso delle risorse ed economia circolare |
||
| 3 Cambiamento climatico | 6 Combustibili alternativi | E1 - Cambiamenti climatici | |
| 7 Rischi e gestione del cambiamento climatico |
E1 - Cambiamenti climatici | ||
| 8 Energia | E1 - Cambiamenti climatici | ||
| 9 Emissioni di gas serra | E1 - Cambiamenti climatici | ||
| 4 Sversamenti | 10 Sversamenti | E2 - Inquinamento | |
| 5 Acqua | 11 Acqua | E3 - Acque e risorse marine | |
| Sociale | 6 Sviluppo delle comunità | 12 Supporto e sviluppo delle comunità S3 - Comunità interessate | |
| 13 Inclusione sociale | S2 - Lavoratori lungo la catena del valore |
||
| 7 Salute | 14 Salute pubblica | S1 - Forza lavoro propria | |
| 15 Medicina dei viaggi | S1 - Forza lavoro propria | ||
| 8 Diritti umani e del lavoro | 16 Diritti umani e del lavoro | S1 - Forza lavoro propria S2 - Lavoratori lungo la catena del valore |
|
| 17 Pratiche di sicurezza | S1 - Forza lavoro propria S2 - Lavoratori lungo la catena del valore |
||
| 18 Gestione della catena di fornitura | S2 - Lavoratori lungo la catena del valore |
||
| 19 Remunerazione equa e giusta | S1 - Forza lavoro propria | ||
| 20 Ambiente di lavoro equo e inclusivo S1 - Forza lavoro propria | S2 - Lavoratori lungo la catena del valore |
||
| 9 Luogo di lavoro sicuro | 21 Salute e sicurezza sul lavoro | S1 - Forza lavoro propria S2 - Lavoratori lungo la catena del valore |
|
| 10 Occupazione sostenibile | 22 Sviluppo dei dipendenti | S1 - Forza lavoro propria | |
| 23 Incentivi e benefit ai dipendenti | S1 - Forza lavoro propria | ||
| 24 Benessere dei dipendenti | S1 - Forza lavoro propria | ||
| 25 Acquisizione e fidelizzazione dei talenti |
S1 - Forza lavoro propria | ||
| Governance | 11 Etica del business | 26 Approvvigionamento responsabile | G1 - Condotta delle imprese |
| 27 Intelligenza artificiale | Entity specific | ||
| 28 Etica di business | G1 - Condotta delle imprese | ||
Il team Sustainability Reporting and Control, sulla base dei risultati dell'analisi di doppia rilevanza, ha identificato quali data point escludere dalla rendicontazione perché non applicabili o/e non rilevanti e quali di conseguenza includere allo scopo di definire l'ambito di rendicontazione. A questo fine è stata predisposta la tabella di correlazione tra sustainability matters ESRS, disclosure requirement e data point fornita dall'EFRAG nel Q&A Platform "Compilation of explanations" di gennaio-novembre 2024, alla domanda: "ID 177 - Mapping sustainability matters (ESRS 1 AR 16) with Disclosure Requirements".
Una rappresentazione dettagliata degli IRO rilevanti determinati dalle operazioni di Saipem e della sua catena del valore è fornita nelle tabelle soprariportate. Il presente documento tratta della gestione dei suddetti IRO attraverso una rappresentazione dei propri sistemi di gestione e delle performance raggiunte nelle sue attività operative.

I risultati finali sono stati condivisi in via preliminare con il Comitato endo-consiliare Sostenibilità, Scenari e Governance e con il Comitato Controllo e Rischi in due distinte sessioni, e validati dal Consiglio di Amministrazione, i cui membri hanno partecipato all'esercizio di analisi di doppia rilevanza, nella riunione del 18 dicembre 2024. I temi emersi dall'analisi di doppia rilevanza (materialità) costituiscono anche la base per l'aggiornamento del Piano di Sostenibilità di Saipem, che viene tenuto in considerazione nella definizione del piano strategico quadriennale e nella definizione degli obiettivi societari e forniscono elementi utili al processo di gestione integrata dei rischi.
| Tema rilevante Saipem | Rilevanza di impatto | Rilevanza finanziaria | |
|---|---|---|---|
| 1 | Emissioni di gas serra | ||
| 2 | Rischi e gestione del cambiamento climatico | ||
| 3 | Gestione dei materiali | ||
| 4 | Energia | ||
| 5 | Acqua | ||
| 6 | Salute e sicurezza sul lavoro | ||
| 7 | Gestione dei rifiuti non pericolosi | ||
| 8 | Incentivi e benefit ai dipendenti | ||
| 9 | Pratiche di sicurezza | ||
| 10 | Sviluppo dei dipendenti | ||
| 11 | Benessere dei dipendenti | ||
| 12 | Ambiente di lavoro equo e inclusivo | ||
| 13 | Operazioni responsabili | ||
| 14 | Combustibili alternativi | ||
| 15 | Medicina dei viaggi | ||
| 16 | Etica di business | ||
| 17 | Salute pubblica | ||
| 18 | Biodiversità | ||
| 19 | Gestione della catena di fornitura | ||
| 20 | Supporto e sviluppo delle comunità | ||
| 21 | Inclusione sociale | ||
| 22 | Remunerazione equa e giusta | ||
| 23 | Protezione della copertura naturale del suolo | ||
| 24 | Intelligenza artificiale | ||
| 25 | Acquisizione e fidelizzazione dei talenti | ||
| 26 | Economia circolare | ||
| 27 | Approvvigionamento responsabile | ||
| 28 | Diritti umani e del lavoro | ||
| 29 | Sversamenti |
Il presente documento, conformemente agli artt. 3 e 4 del D.Lgs. n. 125/2024, rendiconta le informazioni relative a questioni di sostenibilità ritenute significative e rilevanti secondo un processo che tiene conto delle specifiche attività di Saipem e degli interessi di tutte le categorie di stakeholder della medesima, come di seguito descritto. Come previsto dagli Standard di rendicontazione ESRS e in accordo con le procedure Saipem, la Società attua e aggiorna ogni anno un processo di analisi sui temi rilevanti (definiti anche materiali), così da assicurare la copertura dell'analisi per l'intero periodo di rendicontazione. Ciò è finalizzato a individuare


e dare priorità agli aspetti di sostenibilità del proprio business che potrebbero influenzare in modo sostanziale le valutazioni e le decisioni dei propri stakeholder e che sono ritenuti più significativi per la Società stessa. L'analisi viene effettuata tenendo conto anche del coinvolgimento diretto dei rappresentanti di tutte le principali categorie di stakeholder esterni, i dipendenti, il management della Società, il Collegio Sindacale e il Consiglio di Amministrazione.
Secondo quanto stabilito dalla CSRD, Saipem ha attuato la valutazione in linea con il principio della "doppia rilevanza" (anche nota come "doppia materialità"). Questa comporta la necessità di fornire informazioni secondo due prospettive: 1) la prospettiva che considera l'impatto delle attività aziendali su persone e ambiente (materialità di impatto), e 2) la prospettiva che considera come le tematiche legate alla sostenibilità influenzano l'azienda stessa e il suo valore economico-finanziario (materialità finanziaria), secondo la seguente metodologia, indicata negli ESRS:
| COMPRENSIONE DEL CONTESTO |
IDENTIFICAZIONE DEGLI IMPATTI, RISCHI E OPPORTUNITA RISPETTO ALLE TEMATICHE DL SOSTENIBILITA |
VALUTAZIONE DEGLI IMPATTI, RISCHI E OPPORTUNITA MATERIALI RISPETTO ALLE TEMATICHE DI SOSTENIBILITA |
REPORTING |
|---|---|---|---|
| Analisi del contesto nel quale opera Saipem, identificazione delle funzioni aziendali da coinvolgere nel processo e definizione del piano di engagement degli stakeholder. |
Coinvolgirnento delle funzioni aziendali nell'identificazione e valutazione di impatti, rischi e opportunita (IRO) rispetto alle tematiche di sostenibilità. Coinvolgimento degli stakeholder rilevanti che si sono espressi in merito agli IRO ritenuti rnaggiormente rilevanti delle funzioni aziendali. |
Analisi dei risultati ottenuti dal coinvolgimento delle funzioni aziendali. degli stakeholder rilevanti di Saipem e data-driven insights per determinare IRO (e relativi temi ESG) materiali. |
Reportistica sulle tematiche di sostenibilià materiali. e relativi IRO, secondo quanto stabilito della CSRD e dal D.Lgs. 125/2024. |
L'analisi ha tenuto in considerazione l'attività di Saipem, le evoluzioni del suo modello di business e della sua strategia come descritte in SBM-1, e il contesto operativo (in particolare il settore energetico) e di sostenibilità (ad esempio, temi di sostenibilità attuali ed emergenti), al fine di aggiornare la lista di temi ESG afferenti al business della Società. Nella fase di identificazione degli impatti sono stati valutati gli attori della catena del valore coinvolti, tenendo in considerazione le relazioni dirette (es. fornitori) e indirette (subcontrattisti di partner/JV).
Essa ha portato all'identificazione di una lista estesa preliminare di 50 temi ESG che è stata utile per intercettare le eventuali tematiche emergenti dal contesto e dal settore e, di conseguenza, individuare le funzioni, in totale 21, da coinvolgere per l'identificazione degli impatti, rischi e opportunità (IRO).
Durante tale fase è stata inoltre definita la strategia di engagement degli stakeholder rilevanti, interni ed esterni, identificati grazie al supporto delle funzioni responsabili del coinvolgimento della specifica categoria di stakeholder, con l'obiettivo di una loro partecipazione alle survey online di doppia rilevanza.
Al fine di tenere in considerazione IRO (Impatti, Rischi, Opportunità) e temi di sostenibilità rilevanti per il contesto in cui Saipem opera, l'azienda ha integrato la sua analisi attraverso l'utilizzo di un tool che, attraverso l'intelligenza artificiale, analizza standard di reporting ed evoluzioni normative, sia mandatorie che volontarie,

benchmark sul settore di riferimento e tematiche emergenti nel contesto globale. Anche nel 2024 l'analisi di materialità ha quindi considerato, attraverso l'intelligenza artificiale, insight provenienti da:
In collaborazione con le competenti funzioni è stato svolto un esercizio di identificazione e valutazione degli IRO associati alle tematiche di loro competenza.
Ciascuna funzione coinvolta nel processo di identificazione degli IRO ha tenuto conto, rispetto alle tematiche di propria competenza, di processi e strumenti che la Società implementa intrinsecamente nelle sue attività quotidiane (processi di due diligence, meccanismi di segnalazione/whistleblowing, attività di audit, analisi dei rischi, ecc.). Gli esiti di tali processi/strumenti sono input considerati nelle fasi del processo relative all'identificazione e valutazione di impatti e rischi.
Per quanto riguarda gli impatti, questi sono stati categorizzati secondo i seguenti parametri:
e valutati secondo i seguenti parametri:
Tali valutazioni sono state effettuate utilizzando scale qualitative (da basso ad alto), la combinazione delle valutazioni ottenute su severity e probabilità hanno portato a determinare il punteggio di significatività attribuito dalla funzione coinvolta.
Inoltre, alcuni impatti sono stati ulteriormente valutati secondo la metodologia del modello Revalue di Saipem che misura l'impatto sociale e ambientale delle attività dell'azienda in termini monetari. L'obiettivo di Revalue è mostrare come Saipem crei valore attraverso le proprie pratiche di business sostenibile. Nello specifico, se l'impatto corrisponde a un impatto quantificato anche tramite la metodologia Revalue disponibile sul sito Saipem, sezione di sostenibilità, questo viene integrato nella valutazione della severity.
La valutazione degli impatti (da parte delle funzioni competenti e tramite Modello Revalue) in questa fase ha permesso una prima prioritizzazione degli stessi, finalizzata a selezionare quelli da sottoporre a ulteriore valutazione da parte degli stakeholder esterni. Sono stati selezionati tutti gli impatti che hanno ricevuto i punteggi più alti tra quelli positivi e quelli negativi, considerando un intervallo di punteggio più ampio per gli impatti negativi rispetto ai positivi, al fine di applicare un approccio più prudente. Inoltre, si sottolinea che gli impatti positivi individuati non sono da considerarsi compensazione degli impatti negativi altrettanto individuati. Gli impatti sopra tale soglia di rilevanza individuata sono stati aggregati, dove possibile.
Gli impatti sono stati poi sottoposti ai rappresentanti di tutte le principali categorie di stakeholder per una seconda prioritizzazione tramite survey online.
L'identificazione dei rischi e delle opportunità è stata effettuata in collaborazione con le funzioni responsabili del risk management e della strategia, come segue.
Per quanto riguarda i rischi, l'attività è stata svolta in modalità congiunta con la funzione Integrated Risk Management & Compliance. IRM ha identificato e quantificato una lista di potenziali impatti finanziari negativi

associati ai 50 temi ESG precedentemente mappati. La valutazione è stata effettuata dalla funzione sulla base della metodologia utilizzata per l'annual risk assessment 2024, condivisa con il Consiglio di Amministrazione, analizzando i rischi aggregati e considerando le diverse metriche di impatto previste dalla metodologia. L'esercizio di individuazione e valutazione dei potenziali effetti finanziari negativi ha portato a una loro prima prioritizzazione: come per gli impatti, è stata individuata una prima soglia di rilevanza che ha permesso di identificare i rischi maggiormente rilevanti da includere nella survey di doppia materialità (o rilevanza) da sottoporre agli stakeholder per una seconda prioritizzazione.
Per quanto riguarda le opportunità, insieme alle funzioni Integrated Risk Management & Compliance, Strategy and M&A e Planning & Control, sono state considerate le opportunità connesse a tematiche ESG presenti nel Piano Strategico quadriennale di Saipem e relative a progetti già inclusi nel Backlog e da acquisire.
Le opportunità identificate sono state poi inserite nella survey di doppia rilevanza da sottoporre agli stakeholder per una seconda prioritizzazione.
I rischi e le opportunità sono stati valutati secondo le scale di valutazione previste dal processo di Integrated Risk Management, secondo i seguenti parametri:
La combinazione delle valutazioni ottenute su magnitudo e probabilità ha portato a determinare il punteggio di significatività attribuito dalla funzione IRM.
Come avvenuto per gli impatti, anche i rischi e le opportunità identificati sono stati associati alla loro posizione lungo la catena del valore e considerati negli orizzonti temporali di breve, medio e lungo periodo.
Ciascuna funzione coinvolta nel processo di valutazione degli IRO ha tenuto conto, rispetto alle tematiche di propria competenza, dell'assetto normativo e procedurale interno, e delle relative azioni di mitigazione, che influiscono costantemente sui processi operativi di Saipem volti a ridurre/mitigare ogni impatto/rischio negativo (net approach). Tale scelta è stata effettuata anche in considerazione del fatto che tutte le valutazioni di opportunità e di rischio integrate nella Relazione Finanziaria sono basate sul concetto di residualità, in linea con il processo Integrated Risk Management di Saipem.
La funzione di sostenibilità ha poi integrato alcuni IRO considerandoli al lordo delle azioni implementate da Saipem al fine di darne disclosure.
Saipem ha coinvolto, tramite un questionario online, una selezione di propri stakeholder, interni ed esterni, nella valutazione di una prima selezione di impatti reputati rilevanti dalle funzioni coinvolte come responsabili dei temi ESG individuati, e nella valutazione degli effetti finanziari negativi (rischi) e positivi (opportunità) identificati dalle funzioni competenti.
Di seguito si illustrano le categorie di stakeholder coinvolte e prospettiva dell'analisi di materialità alla quale hanno concorso tramite la loro partecipazione al questionario online:
| Prospettiva dell'analisi | Tipologia di stakeholder | N. di rispondenti |
|---|---|---|
| Materialità finanziaria | Consiglio di Amministrazione e Collegio Sindacale | 8 |
| Senior Manager | 337 | |
| Comunità finanziaria | 24 | |
| Materialità d'impatto | Clienti | 7 |
| Dipendenti | 1.624 | |
| Fornitori | 36 | |
| Rappresentanti di organizzazioni sindacali | - | |
| Organizzazioni locali e internazionali | 18 | |
| Associazioni di business | 6 | |
| TOTALE RISPONDENTI | 2.060 |
Per la determinazione degli IRO (e relativi temi associati) materiali, sono state prese in considerazione le seguenti fonti:
• analisi di contesto grazie a un tool basato sull'Intelligenza Artificiale ("tool IA");


Si specifica che per definire la soglia di rilevanza per l'analisi dei punteggi sono stati presi in considerazione diversi scenari al fine di determinare una soglia che garantisse:
Qui di seguito si approfondisce la metodologia utilizzata per:
Per determinare gli impatti (e relativi temi) materiali sono stati svolti i seguenti passaggi:
Per determinare quali impatti superavano la soglia di rilevanza, nei casi di impatti associati a più temi, è stato tenuto in considerazione il punteggio più elevato.
Per determinare i rischi (e relativi temi) materiali sono stati svolti i seguenti passaggi:

Per determinare quali impatti superavano la soglia di rilevanza, nei casi di rischi associati a più temi, è stato tenuto in considerazione il punteggio più elevato:
- aggregazione di due coppie di potenziali impatti finanziari negativi che catturavano aspetti tra loro assimilabili: "Possibilità di fluttuazione delle richieste dei clienti, acquisizione di ordini (progetti di transizione energetica/rinnovabili/infrastrutturali, uso di combustibili alternativi ed efficienza energetica)" è stato integrato in "In termini di transizione energetica, aumento della competitività di mercato, posizionamento competitivo non adeguato di Saipem, possibilità di fluttuazione delle richieste dei Clienti, acquisizione di ordini" e "Non conformità del fornitore/subappaltatore ai requisiti contrattuali" integrato in "Scarsa performance ESG dei fornitori/subappaltatori".
Per determinare le opportunità (e relativi temi) materiali sono stati svolti i seguenti passaggi:
Per dettagli sul processo decisionale e sulle procedure di controllo interno relative al processo di Rendicontazione di Sostenibilità legate agli impatti, rischi e opportunità, consultare le sezioni "GOV 2 - Informazioni fornite agli organi di amministrazione, direzione e controllo dell'impresa e questioni di sostenibilità da questi affrontate", e "GOV 5 - Gestione del rischio e controlli interni sulla Rendicontazione di Sostenibilità", presenti nel capitolo ESRS 2.
Come descritto nel capitolo E4, a valle del processo di valutazione del rischio non sono stati individuati rischi sistemici legati alla perdita di biodiversità, ma sono stati esaminati i potenziali impatti negativi conseguenti a incidenti ambientali. Saipem consulta stakeholder interni ed esterni per valutare i temi principali legati alla protezione della biodiversità, mirando a ottenere un impatto positivo nei siti operativi e nei progetti aziendali.
Per ulteriori informazioni riguardo all'analisi di doppia rilevanza per tutti gli ESRS materiali (E2, E3, E5, S1, S2, S3, G1) si rimanda a ciascun capitolo pertinente, mentre per i capitoli E1 ed E4 si rimanda alla sezione "SBM-3 - Impatti, rischi e opportunità rilevanti e loro interazione con la strategia e il modello aziendale" di entrambi i capitoli.
• ESRS G1-5 - Influenza politica e attività di lobbying: Saipem è iscritta al registro UE per la trasparenza; tuttavia, l'analisi di rilevanza non ha evidenziato questo tema come rilevante in virtù delle misure e dei presidi in essere sul tema. Per ulteriori informazioni sulle modalità di interazione di Saipem con istituzioni e
associazioni di categoria, si rimanda alla sezione SBM-2 "Interessi e opinioni dei portatori di interesse", in particolare al paragrafo "Le istituzioni e associazioni di categoria", presente nel capitolo ESRS 2.
• ESRS G1-6 - Prassi di pagamento: nonostante l'ampia rete di relazioni commerciali e finanziarie, le pratiche di pagamento non sono emerse come tema rilavante nell'analisi di doppia rilevanza in virtù della tipologia di business di Saipem, caratterizzato principalmente dalla presenza di grandi imprese all'interno della propria filiera. Saipem, infatti, collabora principalmente con attori di dimensioni elevate e, di conseguenza, non si ritiene che le pratiche di pagamento possano avere un impatto significativo sulle piccole e medie imprese (PMI).
Nella tabella seguente sono elencati gli obblighi di informativa soddisfatti dalla Rendicontazione e dove sono posizionati nel documento:
| Sezioni della Rendicontazione | ||
|---|---|---|
| Obblighi di Informativa | Disclosure requirement | (n. pagina) |
| ESRS 2 | BP-1 | 129 |
| ESRS 2 | BP-2 | 132 |
| ESRS 2 | GOV-1 | 134 |
| ESRS 2 | GOV-2 | 138 |
| ESRS 2 | GOV-3 | 141 |
| ESRS 2 | GOV-4 | 144 |
| ESRS 2 | GOV-5 | 144 |
| ESRS 2 | SBM-1 | 148 |
| ESRS 2 | SBM-2 | 156 |
| ESRS 2 | SBM-3 | 161 |
| ESRS 2 | IRO-1 | 171 |
| ESRS 2 | IRO-2 | 177 |
| ESRS E1 | ESRS 2 GOV-3 | 141 |
| ESRS E1 | E1-1 | 199 |
| ESRS E1 | ESRS 2 SBM-3 | E1 SBM-3, 202; ESRS 2 SBM-3, 161 |
| ESRS E1 | ESRS 2 IRO-1 | 171 |
| ESRS E1 | E1-2 | 209 |
| ESRS E1 | E1-3 | 209 |
| ESRS E1 | E1-4 | 214 |


| ESRS E1 E1-5 218 ESRS E1 E1-6 219 ESRS E1 E1-7 222 ESRS E1 E1-8 223 ESRS E1 E1-9 Phase-in ESRS E2 ESRS 2 IRO-1 171 ESRS E2 E2-1 224 ESRS E2 E2-2 225 ESRS E2 E2-3 226 ESRS E2 E2-4 227 ESRS E2 E2-5 Non applicabile ESRS E2 E2-6 Phase-in ESRS E3 ESRS 2 IRO-1 171 ESRS E3 E3-1 229 ESRS E3 E3-2 229 ESRS E3 E3-3 232 ESRS E3 E3-4 233 ESRS E3 E3-5 Phase-in ESRS E4 E4-1 235 ESRS E4 ESRS 2 SBM-3 E4 SBM-3, 236; ESRS 2 SBM-3, 161 ESRS E4 ESRS 2 IRO-1 171 ESRS E4 E4-2 237 ESRS E4 E4-3 238 ESRS E4 E4-4 241 ESRS E4 E4-5 242 ESRS E4 E4-6 Phase-in ESRS E5 ESRS 2 IRO-1 171 ESRS E5 E5-1 244 ESRS E5 E5-2 245 ESRS E5 E5-3 248 ESRS E5 E5-4 248 ESRS E5 E5-5 250 ESRS E5 E5-6 Phase-in ESRS S1 ESRS 2 SBM-2 156 ESRS S1 ESRS 2 SBM-3 S1 SBM-3, 252; ESRS 2 SBM-3, 161 ESRS S1 S1-1 256 ESRS S1 S1-2 257 ESRS S1 S1-3 258 ESRS S1 S1-4 261 ESRS S1 S1-5 280 ESRS S1 S1-6 283 ESRS S1 S1-7 285 ESRS S1 S1-8 285 ESRS S1 S1-9 286 ESRS S1 S1-10 287 ESRS S1 S1-11 Phase-in ESRS S1 S1-12 288 ESRS S1 S1-13 288 ESRS S1 S1-14 289 ESRS S1 S1-15 Phase-in ESRS S1 S1-16 292 ESRS S1 S1-17 293 ESRS S2 ESRS 2 SBM-2 156 ESRS S2 ESRS 2 SBM-3 S2 SBM-3, 296; ESRS 2 SBM-3, 161 ESRS S2 S2-1 298 ESRS S2 S2-2 299 |
Obblighi di Informativa | Disclosure requirement | Sezioni della Rendicontazione (n. pagina) |
|---|---|---|---|


| Obblighi di Informativa | Disclosure requirement | Sezioni della Rendicontazione (n. pagina) |
|---|---|---|
| ESRS S2 | S2-3 | 300 |
| ESRS S2 | S2-4 | 300 |
| ESRS S2 | S2-5 | 303 |
| ESRS S3 | ESRS 2 SBM-2 | 156 |
| ESRS S3 | ESRS 2 SBM-3 | S3 SBM-3, 306; ESRS 2 SBM-3, 161 |
| ESRS S3 | S3-1 | 308 |
| ESRS S3 | S3-2 | 309 |
| ESRS S3 | S3-3 | 310 |
| ESRS S3 | S3-4 | 311 |
| ESRS S3 | S3-5 | 318 |
| ESRS S4 | ESRS 2 SBM-2 | Non applicabile |
| ESRS S4 | ESRS 2 SBM-3 | Non applicabile |
| ESRS S4 | S4-1 | Non applicabile |
| ESRS S4 | S4-2 | Non applicabile |
| ESRS S4 | S4-3 | Non applicabile |
| ESRS S4 | S4-4 | Non applicabile |
| ESRS S4 | S4-5 | Non applicabile |
| ESRS G1 | ESRS 2 GOV-1 | G1 GOV-1, 320; ESRS 2 GOV-1, 134 |
| ESRS G1 | ESRS 2 IRO-1 | 171 |
| ESRS G1 | G1-1 | 321 |
| ESRS G1 | G1-2 | 326 |
| ESRS G1 | G1-3 | 330 |
| ESRS G1 | G1-4 | 331 |
| ESRS G1 | G1-5 | Non rilevante |
| ESRS G1 | G1-6 | Non rilevante |
| Saipem in breve |
RELAZIONE SULLA GESTIONE |
Bilancio consolidato |
Bilancio di esercizio |
ALLEGATI | ||
|---|---|---|---|---|---|---|
| Obbligo di informativa corrispondente d'informazione ed elemento |
Riferimento SFDR (1) | Riferimento terzo pilastro (2) |
indici di riferimento (3) regolamento sugli Riferimento |
Riferimento normativa dell'UE sul clima (4) |
Materiale Sì/No | Pagina |
| ESRS 2 GOV-1 Diversità di genere nel Consiglio, paragrafo 21, lettera d) |
Allegato I, tabella 1, indicatore n. 13 |
Regolamento delegato (UE) 2020/1816 della Commissione5 , allegato II |
Sì | 134 | ||
| ESRS 2 GOV-1 Percentuale di membri indipendenti del Consiglio di Amministrazione, paragrafo 21, lettera e) |
Regolamento delegato (UE) 2020/1816 della Commissione, allegato II |
Sì | 134 | |||
| ESRS 2 GOV-4 Dichiarazione sul dovere di diligenza, paragrafo 30 |
Allegato I, tabella 3, indicatore n. 10 |
Sì | 144 | |||
| ESRS 2 SBM-1 Coinvolgimento in attività collegate ad attività nel settore dei combustibili fossili, paragrafo 40, lettera d), punto i) |
Allegato I, tabella 1, indicatore n. 4 |
Art. 449-bis del regolamento (UE) n. 575/2013; regolamento di esecuzione (UE) 2022/2453 della Commissione6 , tabella 1 - Informazioni qualitative sul rischio ambientale e tabella 2 - Informazioni qualitative sul rischio sociale |
Regolamento delegato (UE) 2020/1816 della Commissione, allegato II |
Sì | 148 | |
| ESRS 2 SBM-1 Coinvolgimento in attività collegate alla produzione di sostanze chimiche, paragrafo 40, lettera d), punto ii) |
Allegato I, tabella 2, indicatore n. 9 |
Regolamento delegato (UE) 2020/1816 della Commissione, allegato II |
Sì | 148 | ||
| ESRS 2 SBM-1 Partecipazione ad attività connesse ad armi controverse, paragrafo 40, lettera d), punto iii) |
Allegato I, tabella 1, indicatore n. 14 |
Art. 12, paragrafo 1, del regolamento delegato (UE) 2020/1818 e allegato II del Regolamento delegato (UE) 2020/1816 |
Sì | 148 | ||
| ESRS 2 SBM-1 Coinvolgimento in attività collegate alla coltivazione e alla produzione di tabacco, paragrafo 40, lettera d), punto iv) |
Art. 12, paragrafo 1, del regolamento delegato (UE) 2020/18187 e allegato II del regolamento delegato (UE) 2020/1816 |
Sì | 148 | |||
| ESRS E1-1 Piano di transizione per conseguire la neutralità climatica entro il 2050, paragrafo 14 |
Art. 2, paragrafo 1, del regolamento (UE) 2021/1119 |
Sì | 199 | |||
| ESRS E1-1 Imprese escluse dagli indici di riferimento allineati con l'accordo di Parigi, paragrafo 16, lettera g) |
Art. 449-bis del regolamento (UE) n. 575/2013; regolamento di esecuzione (UE) 2022/2453 della Commissione, modello 1: Portafoglio bancario - Indicatori del potenziale rischio di transizione connesso ai cambiamenti climatici: Qualità creditizia delle esposizioni per settore, emissioni e durata residua |
Art. 12, paragrafo 1, lettere a d) a g), e paragrafo 2, del regolamento delegato (UE) 2020/1818 |
Sì | 199 | ||
| ESRS E1-4 Obiettivi di riduzione delle emissioni di GES, paragrafo 34 |
Allegato I, tabella 2, indicatore n. 4 |
Art. 449-bis del regolamento (UE) n. 575/2013; regolamento di esecuzione (UE) 2022/2453 della Commissione, modello 3: Portafoglio bancario - Indicatori del potenziale rischio di transizione connesso ai cambiamenti climatici: metriche di allineamento |
Art. 6 del regolamento delegato (UE) 2020/1818 |
Sì | 214 | |
| ESRS E1-5 Consumo di energia da combustibili fossili disaggregato per fonte (solo settori ad alto impatto climatico), paragrafo 38 |
Allegato I, tabella 1, indicatore n. 5 e allegato I, tabella 2, indicatore n. 5 |
Sì | 218 | |||
| ESRS E1-5 Consumo di energia e mix energetico, paragrafo 37 |
Allegato I, tabella 1, indicatore n. 5 |
Sì | 218 | |||
| ESRS E1-5 Intensità energetica associata con attività in settori ad alto impatto climatico, paragrafi da 40 a 43 |
Allegato I, tabella 1, indicatore n. 6 |
Sì | 218 |
| Saipem in breve |
RELAZIONE SULLA GESTIONE |
Bilancio consolidato |
Bilancio di esercizio |
ALLEGATI | ||
|---|---|---|---|---|---|---|
| Obbligo di informativa corrispondente d'informazione ed elemento |
Riferimento SFDR (1) | Riferimento terzo pilastro (2) |
indici di riferimento (3) regolamento sugli Riferimento |
Riferimento normativa dell'UE sul clima (4) |
Materiale Sì/No | Pagina |
| ESRS E1-6 Emissioni lorde di ambito 1, 2, 3 ed emissioni totali di GES, paragrafo 44 |
Allegato I, tabella 1, indicatori nn. 1 e 2 |
Art. 449-bis del regolamento (UE) n. 575/2013; regolamento di esecuzione (UE) 2022/2453 della Commissione, modello 1: Portafoglio bancario - Indicatori del potenziale rischio di transizione connesso ai cambiamenti climatici: Qualità creditizia delle esposizioni per settore, emissioni e durata residua |
Art. 5, paragrafo 1, art. 6 e art. 8, paragrafo 1, del regolamento delegato (UE) 2020/1818 |
Sì | 219 | |
| ESRS E1-6 Intensità delle emissioni lorde di GES, paragrafi da 53 a 55 |
Allegato I, tabella 1, indicatore n. 3 |
Art. 449-bis del regolamento (UE) n. 575/2013; regolamento di esecuzione (UE) 2022/2453 della Commissione, modello 3: Portafoglio bancario - Indicatori del potenziale rischio di transizione connesso ai cambiamenti climatici: metriche di allineamento |
Art. 8, paragrafo 1, del regolamento delegato (UE) 2020/1818 |
Sì | 219 | |
| ESRS E1-7 Assorbimenti di GES e crediti di carbonio, paragrafo 56 |
Art. 2, paragrafo 1, del regolamento (UE) 2021/1119 |
Sì | 222 | |||
| ESRS E1-9 Esposizione del portafoglio dell'indice di riferimento verso rischi fisici legati al clima, paragrafo 66 |
Allegato II del regolamento delegato (UE) 2020/1818 e allegato II del regolamento delegato (UE) 2020/1816 |
Sì | Phase-in | |||
| ESRS E1-9 Disaggregazione degli importi monetari per rischio fisico acuto e cronico, paragrafo 66, lettera a) ESRS E1-9 Posizione delle attività significative a rischio fisico rilevante, paragrafo 66, lettera c) |
Art. 449-bis del regolamento (UE) n. 575/2013; punti 46 e 47 del regolamento di esecuzione (UE) 2022/2453 della Commissione; modello 5: Portafoglio bancario - Indicatori del potenziale rischio fisico connesso ai cambiamenti climatici: esposizioni soggette al rischio fisico |
Sì | Phase-in | |||
| ESRS E1-9 Ripartizione del valore contabile dei suoi attivi immobiliari per classi di efficienza energetica, paragrafo 67, lettera c) |
Art. 449-bis del regolamento (UE) n. 575/2013; punto 34 del regolamento di esecuzione (UE) 2022/2453 della Commissione; modello 2: Portafoglio bancario - Indicatori del potenziale rischio di transizione connesso ai cambiamenti climatici: prestiti garantiti da beni immobili - Efficienza energetica delle garanzie reali |
Sì | Phase-in | |||
| ESRS E1-9 Grado di esposizione del portafoglio a opportunità legate al clima, paragrafo 69 |
Allegato II del Regolamento delegato (UE) 2020/1818 |
Sì | Phase-in | |||
| ESRS E2-4 Quantità di ciascun inquinante che figura nell'allegato II del regolamento E-PRTR (registro europeo delle emissioni e dei trasferimenti di sostanze inquinanti) emesso nell'aria, nell'acqua e nel suolo, paragrafo 28 |
Allegato I, tabella 1, indicatore n. 8; allegato I, tabella 2, indicatore n. 2; allegato 1, tabella 2, indicatore n. 1; allegato I, tabella 2, indicatore n. 3 |
Sì | 227 Il regolamento non risulta applicabile alla società, la disclosure è stata fornita con una metrica entity-specific |
|||
| ESRS E3-1 Acque e risorse marine, paragrafo 9 |
Allegato I, tabella 2, indicatore n. 7 |
Sì | 229 | |||
| ESRS E3-1 Politica dedicata, paragrafo 13 | Allegato I, tabella 2, indicatore n. 8 |
Sì | 229 | |||
| ESRS E3-1 Sostenibilità degli oceani e dei mari, paragrafo 14 |
Allegato I, tabella 2, indicatore n. 12 |
Sì | 229 | |||
| ESRS E3-4 Totale dell'acqua riciclata e riutilizzata, paragrafo 28, lettera c) |
Allegato I, tabella 2, indicatore n. 6.2 |
Sì | 233 |
| Saipem in breve |
RELAZIONE SULLA GESTIONE |
Bilancio consolidato |
Bilancio di esercizio |
ALLEGATI | ||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Obbligo di informativa corrispondente d'informazione ed elemento |
Riferimento SFDR (1) | Riferimento terzo | indici di riferimento (3) regolamento sugli Riferimento |
Riferimento normativa dell'UE sul clima (4) |
Materiale Sì/No | |||
| pilastro (2) | Pagina | |||||||
| ESRS E3-4 Consumo idrico totale in m3 rispetto ai ricavi netti da operazioni |
Allegato I, tabella 2, indicatore n. 6.1 |
Sì | 233 | |||||
| proprie, paragrafo 29 ESRS 2 IRO-1 - E4 paragrafo 16, lettera |
Allegato I, tabella 1, indicatore | Sì | 171 | |||||
| a), punto i) ESRS 2 IRO-1 - E4, paragrafo 16, lettera |
n. 7 Allegato I, tabella 2, indicatore |
Sì | 171 | |||||
| b) ESRS 2 IRO-1 - E4, paragrafo 16, lettera |
n. 10 Allegato I, tabella 2, indicatore |
Sì | 171 | |||||
| c) ESRS E4-2 Politiche o pratiche agricole/di |
n. 14 Allegato I, tabella 2, indicatore |
Sì | 237 | |||||
| utilizzo del suolo sostenibili, paragrafo 24, lettera b) |
n. 11 | |||||||
| ESRS E4-2 Pratiche o politiche di utilizzo del mare/degli oceani sostenibili, paragrafo 24, lettera c) |
Allegato I, tabella 2, indicatore n. 12 |
Sì | 237 | |||||
| ESRS E4-2 Politiche volte ad affrontare la deforestazione, paragrafo 24, lettera d) |
Allegato I, tabella 2, indicatore n. 15 |
Sì | 237 | |||||
| ESRS E5-5 Rifiuti non riciclati, paragrafo 37, lettera d) |
Allegato I, tabella 2, indicatore n. 13 |
Sì | 250 | |||||
| ESRS E5-5 Rifiuti pericolosi e rifiuti radioattivi, paragrafo 39 |
Allegato I, tabella 1, indicatore n. 9 |
Sì | 250 | |||||
| ESRS 2 - SBM3 - S1 Rischio di lavoro forzato, paragrafo 14, lettera f) |
Allegato I, tabella 3, indicatore n. 13 |
Sì | 252, 161 | |||||
| ESRS 2 - SBM3 - S1 Rischio di lavoro minorile, paragrafo 14, lettera g) |
Allegato I, tabella 3, indicatore n. 12 |
Sì | 252, 161 | |||||
| ESRS S1-1 Impegni politici in materia di diritti umani, paragrafo 20 |
Allegato I, tabella 3, indicatore n. 9 e allegato I, tabella 1, indicatore n. 11 |
Sì | 256 | |||||
| ESRS S1-1 Politiche in materia di dovuta diligenza sulle questioni oggetto delle convenzioni fondamentali da 1 a 8 dell'Organizzazione Internazionale del Lavoro, paragrafo 21 |
Regolamento delegato (UE) 2020/1816 della Commissione, allegato II |
Sì | 256 | |||||
| ESRS S1-1 Procedure e misure per prevenire la tratta di esseri umani, paragrafo 22 |
Allegato I, tabella 3, indicatore n. 11 |
Sì | 256 | |||||
| ESRS S1-1 Politica di prevenzione o sistema di gestione degli infortuni sul lavoro, paragrafo 23 |
Allegato I, tabella 3, indicatore n. 1 |
Sì | 256 | |||||
| ESRS S1-3 Meccanismi di trattamento dei reclami/delle denunce, paragrafo 32, lettera c) |
Allegato I, tabella 3, indicatore n. 5 |
Sì | 258 | |||||
| ESRS S1-14 Numero di decessi e numero e tasso di infortuni connessi al lavoro, paragrafo 88, lettere b) e c) |
Allegato I, tabella 3, indicatore n. 2 |
Regolamento delegato (UE) 2020/1816 della Commissione, allegato II |
Sì | 289 | ||||
| ESRS S1-14 Numero di giornate perdute a causa di ferite, infortuni, incidenti mortali o malattie, paragrafo 88, lettera e) |
Allegato I, tabella 3, indicatore n. 3 |
Sì | 289 | |||||
| ESRS S1-16 Divario retributivo di genere non corretto, paragrafo 97, lettera a) |
Allegato I, tabella 1, indicatore n. 12 |
Regolamento delegato (UE) 2020/1816 della Commissione, allegato II |
Sì | 292 | ||||
| ESRS S1-16 Eccesso di divario retributivo a favore dell'Amministratore Delegato, paragrafo 97, lettera b) |
Allegato I, tabella 3, indicatore n. 8 |
Sì | 292 | |||||
| ESRS S1-17 Incidenti legati alla discriminazione, paragrafo 103, lettera a) |
Allegato I, tabella 3, indicatore n. 7 |
Sì | 293 | |||||
| ESR S1-17 Mancato rispetto dei principi guida delle Nazioni Unite su imprese e diritti umani e OCSE, paragrafo 104, lettera a) |
Allegato I, tabella 1, indicatore n. 10 e allegato I, tabella 3, indicatore n. 14 |
Allegato II del regolamento delegato (UE) 20201816 e art. 12, paragrafo 1, del regolamento delegato (UE) 2020/1818 |
Sì | 293 | ||||
| ESRS 2 SBM-3 - S2 Grave rischio di lavoro minorile o di lavoro forzato nella catena del lavoro, paragrafo 11, lettera b) |
Allegato I, tabella 3, indicatori nn. 12 e 13 |
Sì | 296, 161 | |||||
| ESRS S2-1 Impegni politici in materia di diritti umani, paragrafo 17 |
Allegato I, tabella 3, indicatore n. 9 e allegato I, tabella 1, indicatore n. 11 |
Sì | 299 | |||||
| Saipem in breve |
RELAZIONE SULLA GESTIONE |
Bilancio consolidato |
Bilancio di esercizio |
ALLEGATI | ||
|---|---|---|---|---|---|---|
| Obbligo di informativa corrispondente d'informazione ed elemento |
Riferimento SFDR (1) | Riferimento terzo pilastro (2) |
indici di riferimento (3) regolamento sugli Riferimento |
Riferimento normativa dell'UE sul clima (4) |
Materiale Sì/No | Pagina |
| ESRS S2-1 Politiche connesse ai lavoratori | Allegato I, tabella 3, indicatori | Sì | 299 | |||
| nella catena del valore, paragrafo 18 ESRS S2-1 Mancato rispetto dei principi guida delle Nazioni Unite su imprese e diritti umani e delle linee guida dell'OCSE, paragrafo 19 |
nn. 4 e 11 Allegato I, tabella 1, indicatore n. 10 |
Allegato II del regolamento delegato (UE) 2020/1816 e art. 12, paragrafo 1, del regolamento delegato (UE) 2020/1818 |
Sì | 299 | ||
| ESRS S2-1 Politiche in materia di dovuta diligenza sulle questioni oggetto delle convenzioni fondamentali da 1 a 8 dell'Organizzazione Internazionale del Lavoro, paragrafo 19 |
Regolamento delegato (UE) 2020/1816 della Commissione, allegato II |
Sì | 299 | |||
| ESRS S2-4 Problemi e incidenti in materia di diritti umani nella sua catena del valore a monte e a valle, paragrafo 36 |
Allegato I, tabella 3, indicatore n. 14 |
Sì | 300 | |||
| ESRS S3-1 Impegni politici in materia di diritti umani, paragrafo 16 |
Allegato I, tabella 3, indicatore n. 9 e allegato I, tabella 1, indicatore n. 11 |
Sì | 308 | |||
| ESRS S3-1 Mancato rispetto dei principi guida delle Nazioni Unite su imprese e diritti umani, dei principi dell'OIL o delle linee guida dell'OCSE, paragrafo 17 |
Allegato I, tabella 1, indicatore n. 10 |
Allegato II del regolamento delegato (UE) 2020/1816 e art. 12, paragrafo 1, del regolamento delegato (UE) 2020/1818 |
Sì | 300 | ||
| ESRS S3-4 Problemi e incidenti in materia di diritti umani, paragrafo 36 |
Allegato I, tabella 3, indicatore n. 14 |
Sì | 311 | |||
| ESRS S4-1 Politiche connesse ai consumatori e agli utilizzatori finali, paragrafo 16 |
Allegato I, tabella 3, indicatore n. 9 e allegato I, tabella 1, indicatore n. 11 |
No | - | |||
| ESRS S4-1 Mancato rispetto dei principi guida delle Nazioni Unite su imprese e diritti umani e delle linee guida dell'OCSE, paragrafo 17 |
Allegato I, tabella 1, indicatore n. 10 |
Allegato II del regolamento delegato (UE) 2020/1816 e art. 12, paragrafo 1, del regolamento delegato (UE) 2020/1818 |
No | - | ||
| ESRS S4-4 Problemi e incidenti in materia di diritti umani, paragrafo 35 |
Allegato I, tabella 3, indicatore n. 14 |
No | - | |||
| ESRS G1-1 Convenzione delle Nazioni Unite contro la corruzione, paragrafo 10, lettera b) |
Allegato I, tabella 3, indicatore n. 15 |
Sì | 321 | |||
| ESRS G1-1 Protezione degli informatori, paragrafo 10, lettera d) |
Allegato I, tabella 3, indicatore n. 6 |
Sì | 321 | |||
| ESRS G1-4 Ammende inflitte per violazioni delle leggi contro la corruzione attiva e passiva, paragrafo 24, lettera a) |
Allegato I, tabella 3, indicatore n. 17 |
Allegato II del regolamento delegato (UE) 2020/1816 |
Sì | 331 | ||
| ESRS G1-4 Norme di lotta alla corruzione attiva e passiva, paragrafo 24, lettera b) |
Allegato I, tabella 3, indicatore n. 16 |
Sì | 331 |
(1) Regolamento (UE) 2019/2088 del Parlamento Europeo e del Consiglio del 27 novembre 2019, relativo all'informativa sulla sostenibilità nel settore dei servizi finanziari (SFDR) (G.U. L. n. 317 del 9 dicembre 2019, pag. 1).
(2) Regolamento (UE) 575/2013 del Parlamento Europeo e del Consiglio del 26 giugno 2013, relativo ai requisiti prudenziali per gli enti creditizi e che modifica il regolamento (UE) n. 648/2012 (regolamento sui requisiti patrimoniali) (G.U. L. n. 176 del 27 giugno 2013, pag. 1).
(3) Regolamento (UE) 2016/1011 del Parlamento Europeo e del Consiglio dell'8 giugno 2016, sugli indici usati come indici di riferimento negli strumenti finanziari e nei contratti finanziari o per misurare la performance di fondi di investimento e recante modifica delle direttive 2008/48/CE e 2014/17/UE e del regolamento (UE) n. 596/2014 (G.U. L. n. 171 del 29 giugno 2016, pag. 1).
(4) Regolamento (UE) 2021/1119 del Parlamento Europeo e del Consiglio del 30 giugno 2021, che istituisce il quadro per il conseguimento della neutralità climatica e che modifica il regolamento (CE) n. 401/2009 e il regolamento (UE) n. 2018/1999 ("Normativa europea sul clima") (G.U. L. n. 243 del 9 luglio 2021, pag. 1).
(5) Regolamento delegato (UE) 2020/1816 della Commissione del 17 luglio 2020 che integra il regolamento (UE) 2016/1011 del Parlamento Europeo e del Consiglio per quanto riguarda la spiegazione nella dichiarazione sull'indice di riferimento del modo in cui i fattori ambientali, sociali e di governance si riflettono in ciascun indice di riferimento fornito e pubblicato (G.U. L. n. 406 del 3 dicembre 2020, pag. 1).
(6) Regolamento di esecuzione (UE) 2022/2453 della Commissione del 30 novembre 2022, che modifica le norme tecniche di attuazione stabilite dal regolamento di esecuzione (UE) 2021/637 per quanto riguarda l'informativa sui rischi ambientali, sociali e di governance (G.U. L. n. 324 del 19 dicembre 2022, pag. 1).
(7) Regolamento delegato (UE) 2020/1818 della Commissione del 17 luglio 2020, che integra il regolamento (UE) 2016/1011 del Parlamento Europeo e del Consiglio per quanto riguarda le norme minime per gli indici di riferimento UE di transizione climatica e per gli indici di riferimento UE allineati con l'accordo di Parigi (G.U. L. n. 406 del 3 dicembre 2020, pag. 17).

La Tassonomia Europea (denominata di seguito anche "Regolamento" o "Tassonomia") è un sistema unificato di classificazione delle attività economiche ecosostenibili, istituito dall'Unione Europea con il Regolamento 2020/852, in vigore dal 12 luglio 2020. Tale sistema mira a identificare le attività economiche sostenibili dal punto di vista ambientale, al fine di guidare le scelte di tutti i partecipanti dei mercati finanziari promuovendo investimenti sostenibili, prevenire il fenomeno del greenwashing, nonché sostenere gli obiettivi del Green Deal europeo. La Tassonomia stabilisce sei obiettivi ambientali (mitigazione del cambiamento climatico, adattamento al cambiamento climatico, uso sostenibile e protezione delle acque e risorse idriche e marine, transizione verso un'economia circolare, prevenzione e riduzione dell'inquinamento, protezione e ripristino della biodiversità e degli ecosistemi) e definisce un'attività economica come ecosostenibile se:
La presente informativa è redatta in conformità al Regolamento (UE) 2020/852 e ai relativi atti delegati applicabili, in particolare:
La Tassonomia Europea definisce ammissibili (eligible) le attività economiche elencate nel Regolamento Delegato sul clima (e successivi emendamenti) e nel Regolamento Delegato sui restanti obiettivi ambientali. Saipem ha quindi individuato nell'ambito del proprio business le attività svolte in linea con le indicazioni dei Regolamenti Delegati sopra citati e determinato la loro ammissibilità. Nel corso del 2024 Saipem ha identificato i progetti per i propri clienti riconducibili alla classificazione delle attività economiche ammissibili per la Tassonomia Europea, in particolare i principali progetti identificati riguardano l'obiettivo di "mitigazione del cambiamento climatico" (Allegato I del Regolamento Delegato sul clima) e gli obiettivi di "transizione verso un'economia circolare" e "prevenzione e riduzione dell'inquinamento" (Allegati II e III del Regolamento Delegato 2023/2486 della Commissione). Inoltre, sono stati analizzati i progetti di ingegneria e costruzione che Saipem realizza nel settore del gas naturale, che rappresentano circa il 54% dei propri ricavi. Il coinvolgimento di Saipem in questo settore riguarda la catena del valore del gas naturale (estrazione, trattamento, stoccaggio, trasporto, ecc.), che risulta esclusa dal Regolamento Delegato 2022/1214 su gas e nucleare, per cui le attività ammissibili riguardano esclusivamente quelle di produzione di energia elettrica (rif. "4.29 Produzione di energia elettrica da combustibili gassosi fossili - Costruzione o gestione di impianti per la produzione di energia elettrica che utilizzano combustibili gassosi fossili").
(2) SASB-KPI IF-EN-410b.1. (3) SASB KPI IF-EN-410b.3.


Di seguito vengono riportate le attività ammissibili come descritte dai Regolamenti.
| Obiettivo | Attività economiche secondo la Tassonomia | Descrizione delle attività di Saipem |
|---|---|---|
| Mitigazione | 1.4 Silvicoltura conservativa | Acquisto di crediti di carbonio |
| del cambiamento | ||
| climatico (CCM) | 3.2 Fabbricazione di apparecchiature per la produzione | Progetti per la realizzazione di apparecchiature |
| e l'utilizzo di idrogeno | per la produzione di idrogeno | |
| 3.6 Fabbricazione di altre tecnologie a basse emissioni | Progetti di cattura carbonio e altre tecnologie | |
| di carbonio | a basse emissioni di carbonio (es. SupercupsTM) | |
| 3.10 Produzione di idrogeno | Ingegneria e studi relativi alla produzione | |
| di idrogeno | ||
| 3.15 Produzione di ammoniaca anidra | Progettazione e costruzione di impianti per la produzione di ammoniaca e urea |
|
| 3.17 Fabbricazione di materie plastiche in forme primarie | Progetti relativi a riciclo plastica | |
| 4.1 Produzione di energia elettrica mediante tecnologia | Progetti di realizzazione di impianti fotovoltaici | |
| solare fotovoltaica | ||
| 4.3 Produzione di energia elettrica a partire dall'energia | Progetti di realizzazione di strutture per i parchi | |
| eolica | eolici offshore | |
| 4.6 Produzione di energia elettrica a partire dall'energia | Progetti relativi alla produzione di energia | |
| geotermica | elettrica da energia geotermica | |
| 4.13 Produzione di biogas e biocarburanti destinati | Progetti relativi alla progettazione e costruzione | |
| ai trasporti e di bioliquidi | di bioraffinerie | |
| 4.14 Reti di trasmissione e distribuzione di gas rinnovabili e a basse emissioni di carbonio |
Progetti relativi alla costruzione di condotte potenzialmente adibite al trasporto di idrogeno |
|
| 4.26 Fasi precommerciali delle tecnologie avanzate di | Accordi per valutare l'applicazione dei reattori | |
| produzione di energia a partire da processi nucleari con | compatti di nuova generazione | |
| una quantità minima di rifiuti del ciclo del combustibile | ||
| 5.1 Costruzione, espansione e gestione di sistemi | Progetti relativi alla costruzione di condotte | |
| di raccolta, trattamento e fornitura di acqua | per il trasporto di acqua | |
| 5.11 Trasporto di CO2 | Progetti relativi al trasporto di CO2 | |
| 5.12 Stoccaggio geologico permanente sotterraneo di CO2 | Progetti relativi a studi per lo stoccaggio | |
| geologico permanente sotterraneo di CO2 | ||
| 6.14 Infrastrutture per il trasporto ferroviario | Costruzione di infrastrutture ferroviarie | |
| 7.3 Installazione, manutenzione e riparazione di dispositivi | Investimenti relativi a efficientamento di asset | |
| per l'efficienza energetica 7.6 Installazione, manutenzione e riparazione di tecnologie |
Installazione di dispositivi per la produzione di | |
| per le energie rinnovabili | energia elettrica da fonti rinnovabili | |
| 8.2 Soluzioni basate sui dati per la riduzione delle emissioni | Utilizzo di soluzioni finalizzate alla fornitura di | |
| di gas serra | dati e all'analisi per ridurre le emissioni di gas serra |
|
| 9.1 Ricerca, sviluppo e innovazione vicini al mercato | Ricerca e sviluppo finalizzata all'obiettivo di | |
| mitigazione del cambiamento climatico | ||
| Transizione | 3.3 Demolizione di edifici e di altre strutture | Progetti di decommissioning |
| verso | 4.1 Fornitura di soluzioni IT/OT (tecnologie | Utilizzo di droni sottomarini per attività |
| un'economia | dell'informazione/tecnologie operative) basate sui dati | di monitoraggio e manutenzione di infrastrutture |
| circolare (CE) | 5.3 Preparazione per il riutilizzo di prodotti e componenti di prodotti a fine vita |
Riconversione di asset, quali la conversione dello Scarabeo 5 |
| Prevenzione | 2.4 Bonifica di siti e aree contaminate | Sistemi di prevenzione e controllo sversamenti |
| e riduzione dell'inquinamento (PPC) |
Come società di ingegneria e costruzione, Saipem ha un ruolo importante nel supportare i propri clienti anche nella progettazione e costruzione di impianti e strutture in linea con i requisiti di sostenibilità ambientale. Pertanto in accordo con il considerando (37) del Regolamento Delegato 2021/2139, i progetti di ingegneria e costruzione di Saipem sono stati identificati come ammissibili alla Tassonomia in quanto propedeutici all'attività dei clienti, questo in particolare nell'ambito di "Produzione di ammoniaca anidra" (attività 3.15) per cui Saipem possiede anche una tecnologia di efficientamento degli impianti di urea, e in riferimento all'attività di "Produzione di biogas e biocarburanti destinati ai trasporti e di bioliquidi" (4.13), nonché nel caso di analisi e studi di fattibilità relativi ad attività che rientrano nella classificazione di ammissibilità per la Tassonomia.
Inoltre, per l'attività 3.15 "Produzione di ammoniaca anidra" si specifica che sono state incluse come ammissibili tutte le attività riferite a progetti di realizzazione di impianti per la produzione di ammoniaca e urea, considerando l'ammoniaca un intermedio nella produzione di urea.

Per l'attività 4.14 "Reti di trasmissione e distribuzione di gas rinnovabili e a basse emissioni di carbonio", in base alla descrizione dell'attività, sono stati considerati ammissibili i progetti associati a reti che siano potenzialmente adibite al trasporto di idrogeno in futuro, anche se non attualmente destinati alla trasmissione e distribuzione dello stesso o di altri gas rinnovabili e a basse emissioni.
Per l'attività 3.6 "Fabbricazione di altre tecnologie a basse emissioni di carbonio", sono stati inclusi anche i progetti relativi a tecnologie di cattura della CO2 applicate in altri settori dell'economia, al fine di evidenziare lo sviluppo e l'applicazione tecnologica finalizzata alla cattura. L'ammissibilità è valutata in rapporto alla descrizione dell'attività considerando la cattura della CO2 come tecnologia volta a ridurre sostanzialmente le emissioni di gas serra in altri settori dell'economia.
Per l'attività PPC 2.4 "Bonifica di siti e aree contaminate", l'ammissibilità è stata valutata con riferimento al punto f) "altre attività specializzate nel controllo dell'inquinamento", per progetti che riguardano interventi finalizzati al controllo di eventuali sversamenti o contaminazioni.
Un'attività economica viene considerata allineata (aligned) alla Tassonomia Europea se contribuisce in modo sostanziale ad almeno uno dei sei obiettivi ambientali, non provoca danni significativi a nessuno degli altri cinque obiettivi ambientali e rispetta le garanzie minime di salvaguardia. Successivamente all'identificazione delle attività economiche ammissibili sono state condotte analisi specifiche dei criteri di vaglio tecnico stabiliti dai Regolamenti Delegati sul clima e sui restanti obiettivi ambientali per i principali progetti relativi a ciascuna delle attività individuate, al fine di valutarne l'allineamento. Tale verifica è stata svolta dalle funzioni aziendali e di progetto competenti, tra cui le funzioni Sostenibilità, Ambiente, Ingegneria e con il diretto coinvolgimento del Responsabile di Progetto (Project Manager/Director) ed è supportata dalla raccolta di dati specifici e dall'analisi della documentazione progettuale con particolare riferimento ai documenti di Environmental and Social Impact Assessment (ESIA) e altri documenti tecnici.
Le richieste relative al criterio di contributo sostanziale per l'attività 4.1 prevedono che l'attività produca energia elettrica utilizzando la tecnologia solare fotovoltaica. All'interno del perimetro di analisi Saipem ha considerato i progetti riguardanti la costruzione degli impianti fotovoltaici, che soddisfano i criteri richiesti.
Nel rispetto di quanto richiesto dal criterio di contributo sostanziale del Regolamento Delegato sul Clima, sono considerati esclusivamente i progetti relativi alla costruzione e installazione di strutture per i campi eolici offshore.
Il criterio di contributo sostanziale fa riferimento a un requisito specifico in fase di operatività dell'attivo e relativo alla riduzione delle emissioni di gas a effetto serra e alla tipologia di feedstock utilizzato. Tale informazione non è di diretta gestione da parte di Saipem, che si occupa esclusivamente della costruzione dell'attivo. L'informazione relativa all'allineamento è stata condivisa dal cliente, che lo ha incluso nel proprio CapEx Plan come allineato.
L'attività 6.14 svolta da Saipem soddisfa i criteri di contributo sostanziale in quanto le infrastrutture per il trasporto ferroviario consistono in infrastrutture elettrificate a terra e sottosistemi associati e infrastrutture e impianti adibiti al trasferimento di passeggeri da altre modalità a quella su ferrovia, non adibiti al trasporto o allo stoccaggio di combustibili fossili.
L'analisi per verificare il rispetto dei criteri che non arrecano danno significativo, anche definiti Do No Significant Harm (DNSH) è stata condotta partendo da una verifica a livello di singolo progetto, come per la verifica di contributo sostanziale, con eventuali approfondimenti a livello di area geografica in modo da individuare potenziali non conformità.

Il criterio DNSH dell'adattamento ai cambiamenti climatici è il medesimo per le attività 4.1, 4.3, 4.13 e 6.14 e richiede la conformità con l'Appendice A del Regolamento Delegato 2021/2139. Saipem identifica, per ciascun progetto ricompreso nelle attività sopra citate, i rischi climatici ritenuti rilevanti, nonché le azioni per ridurre le conseguenze negative. I rischi anche legati all'impatto del clima nei progetti vengono identificati, valutati e consolidati tramite un registro dei rischi realizzato per singolo progetto, che include i rischi climatici fisici applicabili, in coerenza con quelli previsti dall'Appendice A, con un intervallo temporale limitato al periodo di esecuzione del progetto stesso e non esteso alla vita utile dell'attività consegnata al cliente. Per quest'ultima, in qualità di EPC contractor, Saipem applica i parametri, anche di carattere climatico, indicati dal cliente, nella progettazione.
L'analisi dei rischi climatici fisici svolta è coerente con l'orizzonte temporale dei progetti realizzati che hanno una vista di breve termine per la natura stessa dei progetti, da qualche mese fino a qualche anno; pertanto, si ritiene che fornisca una rappresentazione dei rischi fisici rilevanti per i progetti classificati come allineati alla Tassonomia e delle relative azioni di mitigazione, in coerenza con il criterio di DNSH.
Riguardo l'obiettivo di uso sostenibile e protezione delle acque e risorse marine, per le attività 4.13 e 6.14 è richiesta la verifica di conformità con l'Appendice B presente nel Regolamento Delegato sul clima. Per tali progetti sono stati identificati i potenziali impatti e soluzioni di mitigazione delle opere sulle acque nell'ambito degli studi di impatto ambientale svolti. Il presente DNSH non risulta applicabile per l'attività 4.1. Per l'attività 4.3, invece, il criterio si riferisce esclusivamente agli impianti offshore, pertanto risulta applicabile a Saipem. Tale requisito specifica che siano adottate misure adeguate a prevenire o attenuare l'introduzione di energia, compresi gli impatti sonori nell'ambiente marino, e a non ostacolare il conseguimento di un buono stato ecologico. A tal proposito, i potenziali impatti sono considerati all'interno dell'Environmental Management Plan o di altri documenti, in cui si stabiliscono azioni di monitoraggio ad esempio del disturbo acustico, nonché misure per la sua minimizzazione. Il criterio DNSH relativo all'obiettivo di uso sostenibile e protezione delle acque e delle risorse marine si considera pertanto rispettato per le attività 4.3, 4.13 e 6.14.
Per le attività 4.1 e 4.3 il criterio DNSH relativo alla transizione verso un'economia circolare ha richiesto la disamina delle tecniche volte a favorire l'economia circolare mediante la valutazione della disponibilità e l'utilizzo di apparecchiature e componenti a elevata durabilità e riciclabilità, oltre che facilmente smantellabili e riqualificabili. A tal proposito Saipem tiene in considerazione i materiali e le attrezzature impiegati per la realizzazione dei vari progetti valutando, laddove possibile, opzioni di circolarità nell'acquisto degli stessi o nel riutilizzo delle attrezzature in futuri progetti. Per l'attività 6.14 si è proceduto a verificare che la produzione dei rifiuti legati alla costruzione e demolizione fosse realizzata secondo le migliori tecniche disponibili e che almeno il 70% (in peso) di tali rifiuti non pericolosi fossero stati predisposti per il riutilizzo, riciclaggio e altri tipi di recupero di materiale. Inoltre, la valutazione di allineamento di tali progettualità ha tenuto conto dell'aggiornamento introdotto dall'emendamento dell'Allegato I del Regolamento Delegato 2021/2139. Le tecniche, analisi, procedure e i sistemi di gestione adottati dalla Società sono ritenuti conformi alle richieste del DNSH per la transizione verso un'economia circolare per le tre attività economiche sopracitate. Per l'attività 4.13 il criterio DNSH relativo alla transizione verso un'economia circolare non è applicabile.
Il DNSH prevenzione e riduzione dell'inquinamento risulta pertinente soltanto per l'attività 6.14. Nei progetti di infrastrutture ferroviarie sono svolti studi del rumore ante operam e post operam; inoltre vengono considerate le misure di mitigazione degli impatti durante i lavori di costruzione. Con la pubblicazione del Regolamento Delegato 2023/2485 è stata introdotta una modifica ai requisiti del DNSH per l'attività 6.14. Nello specifico viene richiesto di verificare la compliance con i criteri indicati nell'Appendice C del Regolamento Delegato sul clima. Tuttavia, tale integrazione non si applica a Saipem in quanto non è ricompresa la fabbricazione di componenti durante lo svolgimento dei progetti. I requisiti del DNSH prevenzione e riduzione dell'inquinamento risultano quindi rispettati.


Il criterio DNSH per le attività 4.1, 4.3, 4.13 e 6.14 fa riferimento all'Appendice D del Regolamento Delegato 2021/2139, il quale richiede lo svolgimento di una valutazione degli impatti su biodiversità ed ecosistemi. I progetti ammissibili sono soggetti a Valutazioni di Impatto Ambientale – talvolta fornite dai clienti – in cui sono riportate le relative proposte di misure di prevenzione e mitigazione di impatti negativi in particolare riguardo alle risorse ittiche, mammiferi marini e avifauna. Inoltre, non sono stati identificati impatti significativi sugli habitat e le specie nelle aree protette. Anche per quei progetti situati nelle vicinanze di siti Natura 2000, i potenziali effetti della costruzione sono stati considerati tali da non compromettere lo stato di conservazione dei siti. Per quanto concerne l'attività 4.3, e nello specifico in caso di impianti eolici offshore, Saipem attua adeguate considerazioni sulle azioni che potrebbero impattare l'integrità del fondale marino e la biodiversità, formalizzati in specifici piani di gestione ambientale. I criteri del DNSH per l'attività 6.14 sono stati integrati nel Regolamento Delegato 2023/2485 con ulteriori requisiti. In particolare, Saipem, nella costruzione delle infrastrutture non presenta incidenze significative sui siti Natura 2000 e non pregiudica il recupero o il mantenimento delle specie protette nelle zone in cui opera. I requisiti di questo DNSH risultano quindi rispettati per tutte le attività sopracitate.
L'analisi di allineamento eseguita attraverso la valutazione dei criteri applicabili, la verifica di dati specifici e l'analisi della documentazione progettuale nel suo complesso è stata realizzata con un approccio basato sulla materialità dell'attività. Per i casi di attività minori, per cui il reperimento di informazioni risultasse difficoltoso e il cui impatto sulla costruzione del KPI poco sostanziale, non è stata svolta l'analisi di allineamento ai criteri tecnici.
Saipem ha esaminato a livello di Gruppo il rispetto delle garanzie minime di salvaguardia (Minimum Safeguards) in materia di diritti umani, tassazione, concorrenza leale e corruzione, al fine di garantire la conformità con l'art. 3, lettera c) del Regolamento 2020/852. L'analisi è stata avviata tramite un'autovalutazione realizzata attraverso un approfondimento dei documenti e delle procedure aziendali al fine di garantire l'allineamento delle operazioni di Saipem con quanto stabilito dalle Linee Guida OCSE per le imprese multinazionali, aggiornate al 2023, i Principi guida delle Nazioni Unite su imprese e diritti umani e le convenzioni fondamentali dell'ILO. Sono state altresì prese in considerazione le linee guida individuate dalla Platform on Sustainable Finance nel "Final Report on Minimum Safeguards" pubblicato a ottobre 2022. La Commissione Europea ha riconosciuto un collegamento tra le garanzie minime di salvaguardia stabilite dalla Tassonomia e il principio SFDR (Sustainable Financial Disclosure Regulation) di "non arrecare un danno significativo", come evidenziato nelle FAQ pubblicate a giugno 2023. Pertanto, viene introdotta la richiesta di considerare alcuni indicatori aggiuntivi tra le garanzie minime di salvaguardia, ossia:
Il processo di valutazione, coerentemente con il concetto di due diligence incluso nei principali framework di riferimento sopra citati, prevede l'aggiornamento dei rischi tenuto conto di eventuali accadimenti (condanne avverse con riferimento alle tematiche sopra riportate) e dei relativi controlli preventivi, ove ritenuto necessario.
Per maggiori informazioni in merito a eventuali condanne o contenziosi, si rimanda al paragrafo "Contenziosi" della Nota Illustrativa al Bilancio Consolidato n. 34 "Garanzie, impegni e rischi".
Saipem non è coinvolta nella fabbricazione o vendita di armi controverse. Per un ulteriore approfondimento in merito ai restanti indicatori si fa rimando ai capitoli " GOV-1 - Ruolo degli organi di amministrazione, direzione e controllo" e "S1-16 - Metriche di retribuzione (divario retributivo e retribuzione totale)" del presente documento.


L'impegno di Saipem su tali tematiche e le azioni messe in atto sono descritte nei capitoli S1 "Forza lavoro propria" e S2 - Lavoratori nella catena del valore del presente documento.
La policy e la strategia sulla tassazione sono descritte nel paragrafo "La trasparenza fiscale" del presente documento.
Per tutte le informazioni relative al sistema anticorruzione di Saipem si rimanda alla sezione G1, in particolare a G1-1 - Politiche in materia di cultura d'impresa e condotta delle imprese, G1-3 - Prevenzione e individuazione della corruzione attiva e passiva, e G1-4 - Casi di corruzione attiva o passive del presente documento, che includono una descrizione dettagliata delle azioni in atto da parte dell'azienda volte alla minimizzazione del rischio e alla prevenzione e individuazione di fenomeni di corruzione.
Saipem mostra il suo impegno nel favorire una competizione leale all'interno del proprio Codice Etico, evidenziando come le attività commerciali e aziendali della Società debbano essere svolte in modo trasparente, onesto ed equo, in buona fede e nel pieno rispetto delle norme sulla concorrenza. Inoltre, Saipem adotta politiche di selezione dei propri fornitori al fine di garantire la qualità, i costi e la necessaria fornitura di prodotti e servizi attraverso una rete diversificata di partner commerciali, preferendo processi di selezione competitivi e favorendo la rotazione dei propri fornitori.
In conclusione, Saipem svolge le proprie attività economiche nel rispetto delle garanzie minime di salvaguardia, in linea con quanto richiesto dall'art. 3, lettera c) del Regolamento 2020/852.
Le tabelle presenti al termine di questo capitolo includono le informazioni relative agli indicatori dettagliati nei modelli forniti nell'Allegato V del Regolamento Delegato 2023/2486, che apporta modifiche al Regolamento Delegato 2021/2178, nonché ai modelli inclusi nel Regolamento Delegato 2022/1214, per le attività economiche in specifici settori energetici come il gas e il nucleare. La proporzione di attività economiche ammissibili e allineate alla Tassonomia rispetto a Turnover, CapEx, OpEx viene calcolata in conformità ai requisiti normativi e secondo i criteri di contabilizzazione specificati all'interno dell'Allegato I del Regolamento Delegato 2021/2178 e dell'Allegato V del Regolamento Delegato 2023/2486. Di seguito sono rappresentati i principali risultati e la nota sui principi contabili.


| Attività economiche | Codice | Fatturato (k€) | Quota del fatturato (%) |
|---|---|---|---|
| Attività ammissibili alla Tassonomia | 1.895.484 | 13,03 | |
| Attività ecosostenibili (allineate alla Tassonomia) | 682.304 | 4,69 | |
| Produzione di energia elettrica mediante tecnologia solare fotovoltaica |
CCM 4.1 | 1.310 | 0,01 |
| Produzione di energia elettrica a partire dall'energia eolica | CCM 4.3 | 200.719 | 1,38 |
| Produzione di biogas e biocarburanti destinati ai trasporti e di bioliquidi |
CCM 4.13 | 34.806 | 0,24 |
| Infrastrutture per il trasporto ferroviario | CCM 6.14 | 445.469 | 3,06 |
| Attività ammissibili alla Tassonomia, ma non ecosostenibili (attività non allineate alla Tassonomia) |
1.213.180 | 8,34 | |
| Fabbricazione di apparecchiature per la produzione e l'utilizzo di idrogeno |
CCM 3.2 | 4.743 | 0,03 |
| Fabbricazione di altre tecnologie a basse emissioni di carbonio | CCM 3.6 | 12.292 | 0,09 |
| Produzione di idrogeno | CCM 3.10 | 9.893 | 0,07 |
| Produzione di ammoniaca anidra | CCM 3.15 | 430.214 | 2,96 |
| Reti di trasmissione e distribuzione di gas rinnovabili e a basse emissioni di carbonio |
CCM 4.14 | 297.138 | 2,04 |
| Trasporto di CO2 | CCM 5.11 | 6.271 | 0,04 |
| Demolizione di edifici e di altre strutture | CE 3.3 | 7.920 | 0,05 |
| Fornitura di soluzioni IT/OT (tecnologie dell'informazione/tecnologie operative) basate sui dati |
CE 4.1 | 26.582 | 0,18 |
| Preparazione per il riutilizzo di prodotti e componenti di prodotti a fine vita |
CE 5.3 | 398.885 | 2,74 |
| Bonifica di siti e aree contaminate | PPC 2.4 | 14.473 | 0,10 |
| Altro (*) | 4.769 | 0,04 |
(*) Le altre attività ammissibili includono: CCM 3.17 Fabbricazione di materie plastiche in forme primarie; CCM 4.3 Produzione di energia elettrica a partire dall'energia eolica (non allineata); CCM 4.13 Produzione di biogas e biocarburanti destinati ai trasporti (non allineata); CCM 5.1 Costruzione, espansione e gestione di sistemi di raccolta, trattamento e fornitura di acqua; CCM 6.14 Infrastrutture per il trasporto ferroviario (non allineate).
Rispetto al 2023, si rileva nel 2024 un incremento della percentuale di attività ammissibili (da 11,88% a 13,03%), nonostante l'aumento del fatturato complessivo, per il maggior contributo di progetti relativi alla costruzione di impianti per la produzione di ammoniaca e urea, alla costruzione di condotte potenzialmente adibite al trasporto di gas a basse emissioni di carbonio e ai progetti di conversione di prodotti a fine vita. La percentuale di turnover relativo ad attività allineate subisce invece una diminuzione (da 6,55% a 4,69%) dovuta al completamento di quasi tutti i progetti di installazione di infrastrutture per la produzione di energia elettrica da energia eolica, che influenza anche l'andamento dei KPI CapEx e OpEx. Si evidenzia comunque un maggior contributo da parte dei progetti relativi alla costruzione di infrastrutture per il trasporto ferroviario in Italia e alla costruzione di bioraffinerie.


| Attività economiche | Codice | CapEx (k€) | Quota CapEx (%) |
|---|---|---|---|
| Attività ammissibili alla Tassonomia | 57.340 | 7,02 | |
| Attività ecosostenibili (allineate alla Tassonomia) | 39.713 | 4,86 | |
| Produzione di energia elettrica a partire dall'energia eolica | CCM 4.3 | 39.713 | 4,86 |
| Attività ammissibili alla Tassonomia, ma non ecosostenibili (attività non allineate alla Tassonomia) |
17.627 | 2,16 | |
| Produzione di ammoniaca anidra | CCM 3.15 | 1.184 | 0,14 |
| Trasporto di CO2 | CCM 5.11 | 3.100 | 0,38 |
| Installazione, manutenzione e riparazione di dispositivi per l'efficienza energetica |
CCM 7.3 | 4.615 | 0,57 |
| Installazione, manutenzione e riparazione di tecnologie per le energie rinnovabili |
CCM 7.6 | 77 | 0,01 |
| Demolizione di edifici e di altre strutture | CE 3.3 | 3.903 | 0,48 |
| Fornitura di soluzioni IT/OT (tecnologie dell'informazione/tecnologie operative) basate sui dati |
CE 4.1 | 4.748 | 0,58 |
| Attività economiche | Codice | OpEx (k€) | Quota OpEx (%) |
|---|---|---|---|
| Attività ammissibili alla Tassonomia | 220.137 | 15,23 | |
| Attività ecosostenibili (allineate alla Tassonomia) | 164.802 | 11,40 | |
| Produzione di energia elettrica mediante tecnologia solare fotovoltaica |
CCM 4.1 | 51 | 0,00 |
| Produzione di energia elettrica a partire dall'energia eolica | CCM 4.3 | 162.436 | 11,24 |
| Infrastrutture per il trasporto ferroviario | CCM 6.14 | 2.315 | 0,16 |
| Attività ammissibili alla Tassonomia, ma non ecosostenibili (attività non allineate alla Tassonomia) |
55.335 | 3,83 | |
| Silvicoltura conservativa | CCM 1.4 | 660 | 0,04 |
| Fabbricazione di altre tecnologie a basse emissioni di carbonio | CCM 3.6 | 2.033 | 0,14 |
| Produzione di idrogeno | CCM 3.10 | 237 | 0,02 |
| Produzione di ammoniaca anidra | CCM 3.15 | 10.503 | 0,72 |
| Fabbricazione di materie plastiche in forme primarie | CCM 3.17 | 388 | 0,03 |
| Produzione di energia elettrica a partire dall'energia eolica | CCM 4.3 | 7.818 | 0,54 |
| Produzione di energia elettrica a partire dall'energia geotermica | CCM 4.6 | 293 | 0,02 |
| Produzione di biogas e biocarburanti destinati ai trasporti e di bioliquidi |
CCM 4.13 | 415 | 0,03 |
| Reti di trasmissione e distribuzione di gas rinnovabili e a basse emissioni di carbonio |
CCM 4.14 | 23.949 | 1,66 |
| Trasporto di CO2 | CCM 5.11 | 1.260 | 0,09 |
| Ricerca, sviluppo e innovazione vicini al mercato | CCM 9.1 | 1.231 | 0,09 |
| Fornitura di soluzioni IT/OT (tecnologie dell'informazione/tecnologie operative) basate sui dati |
CE 4.1 | 5.005 | 0,35 |
| Bonifica di siti e aree contaminate | PPC 2.4 | 1.153 | 0,08 |
| Altro (*) | 390 | 0,02 |
(*) Le altre attività ammissibili includono: CCM 4.26 Fasi precommerciali delle tecnologie avanzate di produzione di energia a partire da processi nucleari con una quantità minima di rifiuti del ciclo combustibile; CCM 5.1 Costruzione, espansione e gestione di sistemi di raccolta, trattamento e fornitura di acqua; CCM 5.12 Stoccaggio geologico permanente sotterraneo di CO2; CCM 8.2 Soluzioni basate sui dati per la riduzione delle emissioni di gas serra; CE 3.3 Demolizione di edifici e altre strutture; CE 5.3 Preparazione per il riutilizzo di prodotti e componenti di prodotti a fine vita.
I KPI sono stati calcolati in accordo ai requisiti del Regolamento Delegato 2021/2178 della Commissione del 6 luglio 2021.
I KPI del fatturato sono stati determinati come segue:


I KPI delle spese in conto capitale (CapEx) sono stati determinati come segue:
Relativamente al punto a), sono inclusi i CapEx totalmente dedicati ai progetti ammissibili e/o allineati e una quota parte dei CapEx relativi agli asset, stimata rispetto al loro utilizzo previsto nel periodo degli anni di piano 2025-2028 per progetti ammissibili e/o allineati.
I KPI delle spese operative (OpEx), che devono includere i costi diretti non capitalizzati legati a ricerca e sviluppo, locazione a breve termine, manutenzione e riparazione degli attivi e qualsiasi altra spesa diretta connessa alla manutenzione quotidiana di immobili, impianti e macchinari necessaria per garantire il funzionamento continuo ed efficace di tali attivi, sono stati determinati come segue:
I costi per locazione a breve termine includono anche le componenti relative ai "Low Value" e "Pagamenti variabili" che hanno la stessa natura di costo. I costi di manutenzione e riparazione degli attivi sono stati quantificati utilizzando l'approccio specifico per ciascuna Business Line Saipem al fine di consentire l'identificazione di tali costi nel modo più coerente ed efficace tenendo conto delle peculiarità di ciascuna attività svolta. In particolare, per la Business Line E&C Onshore sono state considerate le specifiche commesse di manutenzione, per le Business Line E&C Offshore e Drilling Offshore sono stati considerati i costi sui centri di manutenzione degli asset (mezzi e yard) in relazione al loro utilizzo sui progetti ammissibili/allineati nell'anno 2024.
Eventuali conteggi doppi sono stati evitati attraverso l'applicazione di un'attenta analisi e definizione del processo complessivo a livello aziendale per identificare e mappare tutte le attività correlate alla Tassonomia. Ciascun valore è associato a una sola attività economica correlata alla Tassonomia ed è riferito a un unico oggetto di costo/ricavo (commessa o centro di costo) chiaramente individuato nel sistema contabile e considerato una sola volta nell'analisi. In particolare, è stato verificato il valore di eventuali costi di short-term lease compresi in commesse di ricerca e sviluppo e ammissibili alla Tassonomia al fine di evitarne il doppio conteggio.
Il numeratore del KPI di fatturato include esclusivamente i ricavi derivanti dai contratti con i clienti. La percentuale del fatturato relativo alle attività allineate sul fatturato relativo alle attività ammissibili alla Tassonomia è pari al 36%, in calo rispetto al 55% dell'anno precedente, principalmente a causa del completamento di alcuni progetti di installazione in parchi eolici offshore e del maggior contributo al fatturato


di attività ammissibili non allineate (impianti per la produzione di ammoniaca anidra, costruzione di reti di trasmissione e distribuzione di gas rinnovabili e a basse emissioni di carbonio, preparazione per il riutilizzo di prodotti e componenti di prodotti a fine vita).
Ripartizione del numeratore del KPI delle spese in conto capitale (CapEx KPI) per categoria contabile.
| Categoria contabile | Quota percentuale |
|---|---|
| Incrementi a immobili, impianti e macchinari | 90,1 |
| Incrementi ad attivi immateriali, di cui: | 0 |
| - relativi ad aggregazioni aziendali | 0 |
| Incrementi ad attivi consistenti nel diritto di utilizzo capitalizzati | 9,9 |
Ripartizione del numeratore del KPI delle spese in conto capitale (CapEx KPI) rispetto alla classificazione fornita dal Regolamento Delegato 2021/2178.
| Tipologia | Quota percentuale |
|---|---|
| a) Relative ad attivi o processi associati ad attività economiche allineate alla Tassonomia | 91,8 |
| b) Parte di un piano volto a espandere le attività economiche allineate alla Tassonomia (CapEx Plan) | 0 |
| c) Relative all'acquisto di prodotti derivanti da attività economiche ammissibili e/o allineate alla Tassonomia e a singole misure che consentono alle attività obiettivo di raggiungere basse emissioni di |
|
| carbonio o di conseguire riduzioni dei gas a effetto serra | 8,2 |
La percentuale delle spese in conto capitale (CapEx) allineate sulle spese in conto capitale (CapEx) ammissibili alla Tassonomia è pari al 69%.
I CapEx di tipo a) si riferiscono a investimenti su asset operativi sui progetti ammissibili/allineati.
Ripartizione del numeratore del KPI delle spese operative (OpEx KPI) rispetto alla classificazione fornita dal Regolamento Delegato 2021/2178.
| Tipologia | Quota percentuale |
|---|---|
| a) Relative ad attivi o processi associati ad attività economiche allineate alla Tassonomia | 99,5 |
| di cui: | |
| - locazioni a breve termine | 87,6 |
| - spese di ricerca e sviluppo | 7,0 |
| - manutenzione e riparazione degli attivi | 4,9 |
| b) Parte di un piano volto a espandere le attività economiche allineate alla Tassonomia (CapEx Plan) | 0 |
| c) Relative all'acquisto di prodotti derivanti da attività economiche allineate alla Tassonomia e a singole misure che consentono alle attività obiettivo di raggiungere basse emissioni di carbonio o di conseguire riduzioni dei gas a effetto serra |
0,5 |
La percentuale delle spese operative (OpEx) allineate sulle spese operative (OpEx) ammissibili alla Tassonomia è pari al 75%.


| 2024 Criteri per il contributo sostanziale |
Criteri DNSH ("non arrecare un danno significativo") | ||||||||||||||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Attività economiche | Codice (1) | Fatturato | Quota del fatturato anno N | Mitigazione dei cambiamenti climatici |
Adattamento ai cambiamenti climatici |
Acqua | Inquinamento | Economia circolare | Biodiversità | Mitigazione dei cambiamenti climatici |
Adattamento ai cambiamenti climatici |
Acqua | Inquinamento | Economia circolare | Biodiversità | Garanzie minime di salvaguardia | (A.1) o ammissibile (A.2) alla Quota di fatturato allineata Tassonomia anno N-1 |
Categoria attività abilitante | Categoria attività di transizione |
| A. ATTIVITÀ AMMISSIBILI ALLA TASSONOMIA |
|||||||||||||||||||
| A.1 Attività ecosostenibili (allineate alla Tassonomia) (2) |
(k euro) | (%) (%) S/N (%) S/N AM N/AM (%) AM N/AM (%) AM N/AM (%) AM N/AM (%) | S/N | S/N | S/N | S/N | S/N | S/N | S/N | (%) | A | T | |||||||
| Produzione di energia elettrica mediante tecnologia solare fotovoltaica |
CCM 4.1 | 1.310 0,01 | S | N | N/AM | N/AM | N/AM | N/AM | S | S | S | S | S | S | 0,06 | ||||
| Produzione di energia elettrica a partire dall'energia eolica |
CCM 4.3 | 200.719 1,38 | S | N | N/AM | N/AM | N/AM | N/AM | S | S | S | S | S | S | 3,92 | ||||
| Produzione di biogas e biocarburanti destinati ai trasporti e di bioliquidi |
CCM 4.13 | 34.806 0,24 | S | N | N/AM | N/AM | N/AM | N/AM | S | S | S | S | S | S | 0,00 | ||||
| Infrastrutture per il trasporto ferroviario | CCM 6.14 | 445.469 3,06 | S | N | N/AM | N/AM | N/AM | N/AM | S | S | S | S | S | S | 2,57 | A | |||
| Fatturato delle attività ecosostenibili (allineate alla Tassonomia) (A.1) (2) |
682.304 4,69 | 4,69 | 0,00 | 0,00 | 0,00 | 0,00 | 0,00 | 6,55 | |||||||||||
| Di cui abilitanti | 445.469 3,06 | 3,06 | 0,00 | 0,00 | 0,00 | 0,00 | 0,00 | S | S | S | S | S | S | 2,57 | A | ||||
| Di cui di transizione | 0 0,00 | 0,00 | 0,00 | T | |||||||||||||||
| A.2 Attività ammissibili alla Tassonomia, ma non ecosostenibili (attività non |
|||||||||||||||||||
| allineate alla Tassonomia) (2) | (k euro) | (%) AM N/AMAM N/AM AM N/AM AM N/AM AM N/AM AM N/AM | |||||||||||||||||
| Fabbricazione di apparecchiature per la produzione e l'utilizzo di idrogeno |
CCM 3.2, CCA 3.2 | 4.743 0,03 | AM | AM | N/AM | N/AM | N/AM | N/AM | 0,00 | ||||||||||
| Fabbricazione di altre tecnologie a basse emissioni di carbonio |
CCM 3.6, CCA 3.6 | 12.292 0,09 | AM | AM | N/AM | N/AM | N/AM | N/AM | 0,10 | ||||||||||
| Produzione di idrogeno | CCM 3.10, CCA 3.10 | 9.893 0,07 | AM | AM | N/AM | N/AM | N/AM | N/AM | 0,01 | ||||||||||
| Produzione di ammoniaca anidra | CCM 3.15, CCA 3.15 | 430.214 2,96 | AM | AM | N/AM | N/AM | N/AM | N/AM | 2,22 | ||||||||||
| Fabbricazione di materie plastiche In forme | |||||||||||||||||||
| primarie Produzione di energia elettrica a partire |
CCM 3.17, CCA 3.17 | 1.534 0,01 | AM | AM | N/AM | N/AM | N/AM | N/AM | 0,02 | ||||||||||
| dall'energia eolica | CCM 4.3, CCA 4.3 | 2.000 0,02 | AM | AM | N/AM | N/AM | N/AM | N/AM | 0,02 | ||||||||||
| Produzione di biogas e biocarburanti destinati ai trasporti e di bioliquidi |
CCM 4.13, CCA 4.13 | 737 0,01 | AM | AM | N/AM | N/AM | N/AM | N/AM | 0,19 | ||||||||||
| Reti di trasmissione e distribuzione di gas rinnovabili e a basse emissioni di carbonio |
CCM 4.14, CCA 4.14 | 297.138 2,04 | AM | AM | N/AM | N/AM | N/AM | N/AM | 0,86 | ||||||||||
| Costruzione, espansione e gestione di sistemi di raccolta, trattamentoe fornitura |
|||||||||||||||||||
| di acqua | CCM 5.1, CCA 5.1 | 409 0,00 | AM | AM | N/AM | N/AM | N/AM | N/AM | 0,01 | ||||||||||
| Trasporto di CO2 | CCM 5.11, CCA 5.11 | 6.271 0,04 | AM | AM | N/AM | N/AM | N/AM | N/AM | 0,01 | ||||||||||
| Infrastrutture per il trasporto ferroviario Demolizione di edifici e di altre strutture |
CCM 6.14, CCA 6.14 CE 3.3 |
7.920 0,05 | 88 0,00 | AM N/AM |
AM N/AM |
N/AM N/AM |
N/AM N/AM |
N/AM AM |
N/AM N/AM |
0,29 0,04 |
|||||||||
| Fornitura di soluzioni IT/OT (tecnologie dell'informazione/tecnologie operative) |
|||||||||||||||||||
| basate sui dati | CE 4.1 | 26.582 0,18 | N/AM | N/AM | N/AM | N/AM | AM | N/AM | 0,15 | ||||||||||
| Preparazione per il riutilizzo di prodotti e componenti di prodotti a fine vita |
CE 5.3 | 398.885 2,74 | N/AM | N/AM | N/AM | N/AM | AM | N/AM | 1,31 | ||||||||||
| Bonifica di siti e aree contaminate | PPC 2.4 | 14.473 0,10 | N/AM | N/AM | N/AM | AM | N/AM | N/AM | 0,10 | ||||||||||
| Fatturato delle attività ammissibili alla Tassonomia, ma non ecosostenibili (attività non allineate alla Tassonomia) (A.2) |
1.213.180 8,34 | 5,26 | 0,00 | 0,00 | 0,10 | 2,98 | 0,00 | 5,33 | |||||||||||
| A. Fatturato delle attività ammissibili alla Tassonomia (A.1+A.2) |
1.895.484 13,03 | 9,95 | 0,00 | 0,00 | 0,10 | 2,98 | 0,00 | 11,88 | |||||||||||
| B. ATTIVITÀ NON AMMISSIBILI ALLA TASSONOMIA |
|||||||||||||||||||
| Fatturato delle attività non ammissibili alla | |
|---|---|
| Tassonomia (B) | 12.653.786 86,97 |
| Totale (A+B) | 14.549.270 100,00 |
| Quota di fatturato/Fatturato totale (%) | ||||
|---|---|---|---|---|
| Codice (1) | Allineata per obiettivoAmmissibile per obiettivo | |||
| CCM | 4,69 | 9,95 | ||
| CCA | 0,00 | 9,95 | ||
| WTR | 0,00 | 0,00 | ||
| CE | 0,00 | 2,98 | ||
| PPC | 0,00 | 0,10 | ||
| BIO | 0,00 | 0,00 |
(1) Mitigazione dei cambiamenti climatici: CCM; adattamento ai cambiamenti climatici: CCA; acque e risorse marine: WTR; economia circolare: CE; prevenzione e riduzione dell'inquinamento: PPC; biodiversità ed ecosistemi: BIO.
(2) S - L'attività è ammissibile alla Tassonomia e allineata alla Tassonomia riguardo all'obiettivo ambientale pertinente; N - L'attività è ammissibile alla Tassonomia, ma non è allineata alla Tassonomia riguardo all'obiettivo ambientale pertinente; N/AM - Non ammissibile; l'attività non è ammissibile alla Tassonomia per l'obiettivo pertinente; AM - Attività ammissibile alla Tassonomia per l'obiettivo pertinente; N/A - Non Applicabile.


2024 Criteri per il contributo sostanziale Criteri DNSH ("non arrecare un danno significativo") Attività economiche Codice (1) CapEx Quota di CapEx anno N Mitigazione dei cambiamenti climatici Adattamento ai cambiamenti climatici Acqua Inquinamento Economia circolare Biodiversità Mitigazione dei cambiamenti climatici Adattamento ai cambiamenti climatici Acqua Inquinamento Economia circolare Biodiversità Garanzie minime di salvaguardia Quota di CapEx allineata (A.1) o ammissibile (A.2) alla Tassonomia anno N-1 Categoria attività abilitante Categoria attività di transizione A. ATTIVITÀ AMMISSIBILI ALLA TASSONOMIA A.1 Attività ecosostenibili (allineate alla Tassonomia) (2)(k euro) (%) (%) S/N (%) S/N AM N/AM (%) AM N/AM (%) AM N/AM (%) AM N/AM (%) S/N S/N S/N S/N S/N S/N S/N (%) A T Produzione di energia elettrica a partire dall'energia eolica CCM 4.3 39.713 4,86 S N N/AM N/AM N/AM N/AM S S S S S S 13,51 CapEx delle attività ecosostenibili (allineate alla Tassonomia) (A.1) (2) 39.713 4,86 4,86 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 13,51 Di cui abilitanti0 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 S S S S S S 0,00 A Di cui di transizione0 0,00 0,00 0,00 T A.2 Attività ammissibili alla Tassonomia, ma non ecosostenibili (attività non allineate alla Tassonomia) (2) (k euro) (%) AM N/AMAM N/AM AM N/AM AM N/AM AM N/AM AM N/AMProduzione di ammoniaca anidra CCM 3.15, CCA 3.15 1.184 0,14 AM AM N/AM N/AM N/AM N/AM 0,00 Produzione di energia elettrica a partire dall'energia eolica CCM 4.3, CCA 4.3 0 0,00 AM AM N/AM N/AM N/AM N/AM 0,32 Trasporto di CO2 CCM 5.11, CCA 5.11 3.100 0,38 AM AM N/AM N/AM N/AM N/AM 0,96 Installazione, manutenzione e riparazione di dispositivi per l'efficienza energetica CCM 7.3, CCA 7.3 4.615 0,57 AM AM N/AM N/AM N/AM N/AM 0,53 Installazione, manutenzione e riparazione di tecnologie per le energie rinnovabili CCM 7.6, CCA 7.6 77 0,01 AM AM N/AM N/AM N/AM N/AM 0,17 Acquisto e proprietà di edifici CCM 7.7, CCA 7.7 0 0,00 AM AM N/AM N/AM N/AM N/AM 3,92 Ricerca, sviluppo e innovazione vicini al mercato CCM 9.1, CCA 9.1 0 0,00 AM AM N/AM N/AM N/AM N/AM 0,06 Demolizione di edifici e di altre strutture CE 33 3.903 0,48 N/AM N/AM N/AM N/AM AM N/AM 0,14 Fornitura di soluzioni IT/OT (tecnologie dell'informazione/tecnologie operative) basate sui dati CE 41 4.748 0,58 N/AM N/AM N/AM N/AM AM N/AM 0,66 Bonifica di siti e aree contaminati PPC 2.4 0 0,00 N/AM N/AM N/AM AM N/AM N/AM 0,07 CapEx delle attività ammissibili alla Tassonomia, ma non ecosostenibili (attività non allineate alla Tassonomia) (A.2) 17.627 2,16 1,10 0,00 0,00 0,00 1,06 0,00 6,83 A. CapEx delle attività ammissibili alla Tassonomia (A.1+A.2) 57.340 7,02 5,96 0,00 0,00 0,00 1,06 0,00 20,34 B. ATTIVITÀ NON AMMISSIBILI ALLA TASSONOMIA - sibili alla Tassonomia (B) 759.147 92,98 Totale (A+B) 816.487 100,00
| Quota di CapEx/CapEx totale (%) | |||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Codice (1) | Allineata per obiettivoAmmissibile per obiettivo | ||||||
| CCM | 4,86 | 5,96 | |||||
| CCA | 0,00 | 5,96 | |||||
| WTR | 0,00 | 0,00 | |||||
| CE | 0,00 | 1,06 | |||||
| PPC | 0,00 | 0,00 | |||||
| BIO | 0,00 | 0,00 | |||||
(1) Mitigazione dei cambiamenti climatici: CCM; adattamento ai cambiamenti climatici: CCA; acque e risorse marine: WTR; economia circolare: CE; prevenzione e riduzione dell'inquinamento: PPC; biodiversità ed ecosistemi: BIO.
(2) S – L'attività è ammissibile alla Tassonomia e allineata alla Tassonomia riguardo all'obiettivo ambientale pertinente; N – L'attività è ammissibile alla Tassonomia, ma non è allineata alla Tassonomia riguardo all'obiettivo ambientale pertinente; N/AM – Non ammissibile; l'attività non è ammissibile alla Tassonomia per l'obiettivo pertinente; AM – Attività ammissibile alla Tassonomia per l'obiettivo pertinente; N/A - Non Applicabile.


| 2024 | Criteri per il contributo sostanziale | Criteri DNSH ("non arrecare un danno significativo") | |||||||||||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Attività economiche A. ATTIVITÀ AMMISSIBILI ALLA |
Codice (1) | Quota di OpEx anno N OpEx |
Mitigazione dei cambiamenti climatici |
Adattamento ai cambiamenti climatici |
Acqua | Inquinamento | Economia circolare | Biodiversità | Mitigazione dei cambiamenti climatici |
ai cambiamenti climatici Adattamento |
Acqua | Inquinamento | Economia circolare | Biodiversità | Garanzie minime di salvaguardia Quota di OpEx allineata (A.1) o ammissibile (A.2) alla Tassonomia anno N-1 |
Categoria attività abilitante | Categoria attività di transizione |
| TASSONOMIA A.1 Attività ecosostenibili (allineate alla Tassonomia) (2) |
(k euro) | (%) (%) S/N (%) S/N AM N/AM (%) AM N/AM (%) AM N/AM (%) AM N/AM (%) | S/N | S/N | S/N | S/N | S/N | S/N | S/N (%) |
A | T | ||||||
| Produzione di energia elettrica mediante tecnologia solare fotovoltaica |
CCM 4.1 | 51 0,00 | S | N | N/AM | N/AM | N/AM | N/AM | S | S | S | S | S | S 0,00 |
|||
| Produzione di energia elettrica a partire dall'energia eolica |
CCM 4.3 | 162.436 11,24 | S | N | N/AM | N/AM | N/AM | N/AM | S | S | S | S | S | S 21,25 |
|||
| Infrastrutture per il trasporto ferroviario | CCM 6.14 | 2.315 0,16 | S | N | N/AM | N/AM | N/AM | N/AM | S | S | S | S | S | S 0,07 |
A | ||
| Fatturato delle attività ecosostenibili (allineate alla Tassonomia) (A.1) (2) |
164.802 11,40 | 11,40 | 0,00 | 0,00 | 0,00 | 0,00 | 0,00 | 21,32 | |||||||||
| Di cui abilitanti Di cui di transizione |
2.315 0,16 | 0,16 | 0,00 | 0,00 | 0,00 | 0,00 | 0,00 | S | S | S | S | S | S 0,07 |
A | |||
| A.2 Attività ammissibili alla Tassonomia, ma non ecosostenibili (attività non allineate alla Tassonomia) (2) |
0 0,00 | 0,00 (%) AM N/AMAM N/AM AM N/AM AM N/AM AM N/AM AM N/AM |
0,00 | T | |||||||||||||
| Silvicoltura conservativa | CCM 1.4, CCA 1.4 | (k euro) 660 0,04 |
AM | AM | N/AM | N/AM | N/AM | N/AM | 0,03 | ||||||||
| Fabbricazione di apparecchiature per la produzione e l'utilizzo di idrogeno |
CCM 3.2, CCA 3.2 | 0 0,00 | AM | AM | N/AM | N/AM | N/AM | N/AM | 0,00 | ||||||||
| Fabbricazione di altre tecnologie a basse emissioni di carbonio |
CCM 3.6, CCA 3.6 | 2.033 0,14 | AM | AM | N/AM | N/AM | N/AM | N/AM | 0,10 | ||||||||
| Produzione di idrogeno Produzione di ammoniaca anidra |
CCM 3.10, CCA 3.10 CCM 3.15, CCA 3.15 |
237 0,02 10.503 0,72 |
AM | AM | N/AM | N/AM | N/AM | N/AM | 0,00 0,84 |
||||||||
| Fabbricazione di materie plastiche In forme | |||||||||||||||||
| primarie Produzione di energia elettrica a partire |
CCM 3.17, CCA 3.17 | 388 0,03 | AM | AM | N/AM | N/AM | N/AM | N/AM | 0,03 | ||||||||
| dall'energia eolica Produzione di energia elettrica a partire dall'energia geotermica |
CCM 4.3, CCA 4.3 CCM 4.6, CCA 4.6 |
7.818 0,54 293 0,02 |
AM AM |
AM AM |
N/AM N/AM |
N/AM N/AM |
N/AM N/AM |
N/AM N/AM |
0,34 0,00 |
||||||||
| Produzione di biogas e biocarburanti | |||||||||||||||||
| destinati ai trasporti e di bioliquidi Reti di trasmissione e distribuzione di gas |
CCM 4.13, CCA 4.13 | 415 0,03 | AM | AM | N/AM | N/AM | N/AM | N/AM | 0,01 | ||||||||
| rinnovabili e a basse emissioni di carbonio Fasi precommerciali delle tecnologie avanzate di produzione di energia a partire da processi nucleari con una quantità minima di rifiuti del ciclo |
CCM 4.14, CCA 4.14 | 23.949 1,66 | AM | AM | N/AM | N/AM | N/AM | N/AM | 1,47 | ||||||||
| del combustibile Costruzione, espansione e gestione di |
CCM 4.26, CCA 4.26 | 132 0,01 | AM | AM | N/AM | N/AM | N/AM | N/AM | 0,00 | ||||||||
| sistemi di raccolta, trattamento e fornitura di acqua |
CCM 5.1, CCA 5.1 | 2 0,00 | AM | AM | N/AM | N/AM | N/AM | N/AM | 0,00 | ||||||||
| Trasporto di CO2 | CCM 5.11, CCA 5.11 | 1.260 0,09 | AM | AM | N/AM | N/AM | N/AM | N/AM | 0,04 | ||||||||
| Stoccaggio geologico permanente sotterraneo di CO2 |
CCM 5.12, CCA 5.12 | 15 0,00 | AM | AM | N/AM | N/AM | N/AM | N/AM | 0,00 | ||||||||
| Soluzioni basate sui dati per la riduzione delle emissioni di gas serra |
CCM 8.2, CCA 8.2 | 125 0,01 | AM | AM | N/AM | N/AM | N/AM | N/AM | 0,00 | ||||||||
| Ricerca, sviluppo e innovazione vicini al mercato |
CCM 9.1, CCA 9.1 | 1.231 0,09 | AM | AM | N/AM | N/AM | N/AM | N/AM | 0,10 | ||||||||
| Demolizione di edifici e di altre strutture Fornitura di soluzioni IT/OT (tecnologie |
CE 3.3 | 39 0,00 | N/AM | N/AM | N/AM | N/AM | AM | N/AM | 0,00 | ||||||||
| dell'informazione/tecnologie operative) basate sui dati |
CE 4.1 | 5.005 0,35 | N/AM | N/AM | N/AM | N/AM | AM | N/AM | 0,40 | ||||||||
| Preparazione per il riutilizzo di prodotti e componenti di prodotti a fine vita |
CE 5.3 | 77 0,00 | N/AM | N/AM | N/AM | N/AM | AM | N/AM | 0,43 | ||||||||
| Bonifica di siti e aree contaminate | PPC 2.4 | 1.153 0,08 | N/AM | N/AM | N/AM | AM | N/AM | N/AM | 0,01 | ||||||||
| OpEx delle attività ammissibili alla Tassonomia, ma non ecosostenibili |
|||||||||||||||||
| (attività non allineate alla Tassonomia) (A.2) |
55.335 3,83 | 3,39 | 0,00 | 0,00 | 0,08 | 0,35 | 0,00 | 3,80 | |||||||||
| A. OpEx delle attività ammissibili alla Tassonomia (A.1+A.2) |
220.137 15,23 | 14,80 | 0,00 | 0,00 | 0,08 | 0,35 | 0,00 | 25,12 | |||||||||
| B. ATTIVITÀ NON AMMISSIBILI ALLA TASSONOMIA |
|||||||||||||||||
| OpEx delle attività non ammissibili alla Tassonomia (B) |
1.225.290 84,77 | ||||||||||||||||
| Totale (A+B) | 1.445.427 100,00 |
| Quota di OpEx/OpEx totale (%) | |
|---|---|
| Codice (1) | Allineata per obiettivoAmmissibile per obiettivo | |||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| CCM | 11,40 14,80 |
|||||||
| CCA | 0,00 14,80 |
|||||||
| WTR | 0,00 0,00 |
|||||||
| CE | 0,00 0,35 |
|||||||
| PPC | 0,00 0,08 |
|||||||
| BIO | 0,00 0,00 |
|||||||
(1) Mitigazione dei cambiamenti climatici: CCM; adattamento ai cambiamenti climatici: CCA; acque e risorse marine: WTR; economia circolare: CE; prevenzione e riduzione dell'inquinamento: PPC; biodiversità ed ecosistemi: BIO.
(2) S - L'attività è ammissibile alla Tassonomia e allineata alla Tassonomia riguardo all'obiettivo ambientale pertinente; N - L'attività è ammissibile alla Tassonomia, ma non è allineata alla Tassonomia riguardo all'obiettivo ambientale pertinente; N/AM - Non ammissibile; l'attività non è ammissibile alla Tassonomia per l'obiettivo pertinente; AM - Attività ammissibile alla Tassonomia per l'obiettivo pertinente; N/A - Non Applicabile.

| Riga | Attività legate all'energia nucleare | |
|---|---|---|
| 1. | L'impresa svolge, finanzia o ha esposizioni verso la ricerca, lo sviluppo, la dimostrazione e la realizzazione di impianti innovativi per la generazione di energia elettrica che producono energia a partire da processi nucleari con una quantità minima di rifiuti del ciclo del combustibile. |
Sì |
| 2. | L'impresa svolge, finanzia o ha esposizioni verso la costruzione e l'esercizio sicuro di nuovi impianti nucleari per la generazione di energia elettrica o calore di processo, anche a fini di teleriscaldamento o per processi industriali quali la produzione di idrogeno, e miglioramenti della loro sicurezza, con l'ausilio delle migliori tecnologie disponibili. |
No |
| 3. | L'impresa svolge, finanzia o ha esposizioni verso l'esercizio sicuro di impianti nucleari esistenti che generano energia elettrica o calore di processo, anche per il teleriscaldamento o per processi industriali quali la produzione di idrogeno a partire da energia nucleare, e miglioramenti della loro sicurezza. Attività legate ai gas fossili |
No |
| 4. | L'impresa svolge, finanzia o ha esposizioni verso la costruzione o la gestione di impianti per la produzione di energia elettrica che utilizzano combustibili gassosi fossili. |
No |
| 5. | L'impresa svolge, finanzia o ha esposizioni verso la costruzione, la riqualificazione e la gestione di impianti di generazione combinata di calore/freddo ed energia elettrica che utilizzano combustibili gassosi fossili. |
No |
| 6. | L'impresa svolge, finanzia o ha esposizioni verso la costruzione, la riqualificazione e la gestione di impianti di generazione di calore che producono calore/freddo utilizzando combustibili gassosi fossili. |
No |
Il coinvolgimento di Saipem nel settore del gas naturale riguarda la catena del valore del gas (estrazione, trattamento, stoccaggio, trasporto, ecc.) che risulta esclusa dal Regolamento Delegato (UE) 2022/1214 su gas e nucleare, per cui le attività ammissibili riguardano esclusivamente quelle di produzione di energia elettrica (rif. "4.29 Produzione di energia elettrica da combustibili gassosi fossili - Costruzione o gestione di impianti per la produzione di energia elettrica che utilizzano combustibili gassosi fossili").
Inoltre, nell'ambito di progetti complessi, l'attività di Saipem può includere anche la realizzazione di impianti per la produzione di energia elettrica a servizio degli impianti oggetto dei contratti acquisiti; tale attività è inserita all'interno del valore complessivo del contratto e rappresenta una parte non preponderante del progetto. L'attività al punto 1 riguarda costi operativi di ricerca e sviluppo nell'ambito dell'accordo fra Saipem e newcleo per studiare l'applicazione della tecnologia "Small Modular Lead-cooled Fast Reactor" (SM-LFR) al fine di fornire energia elettrica e calore di processo a zero emissioni alle installazioni offshore di petrolio e gas e migliorarne quindi le performance di sostenibilità.

| Turnover | OpEx | ||||||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Riga Attività economiche |
CCM + CCA | cambiamenti climatici Mitigazione dei (CCM) |
cambiamenti climatici Adattamento ai (CCA) |
CCM + CCA | CapEx cambiamenti climatici Mitigazione dei (CCM) |
cambiamenti climatici Adattamento ai (CCA) |
CCM + CCA | cambiamenti climatici Mitigazione dei (CCM) |
cambiamenti climatici Adattamento ai (CCA) |
||
| Importo e quota dell'attività economica | |||||||||||
| allineata alla Tassonomia di cui alla | |||||||||||
| 1 | sezione 4.26 degli allegati I e II del | Importo (k €) | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 |
| regolamento delegato (UE) 2021/2139 | |||||||||||
| al denominatore del KPI applicabile | (%) | 0,00 | 0,00 | 0,00 | 0,00 | 0,00 | 0,00 | 0,00 | 0,00 | 0,00 | |
| 7 | Importo e quota di altre attività economiche allineate alla Tassonomia |
Importo (k €) | 682.304 | 682.304 | 0 | 39.713 | 39.713 | 0 | 164.802 | 164.802 | 0 |
| non incluse nelle righe da 1 a 6 al | |||||||||||
| denominatore del KPI applicabile | (%) | 4,69 | 4,69 | 0,00 | 4,86 | 4,86 | 0,00 | 11,40 | 11,40 | 0,00 | |
| 8 KPI applicabile totale | Importo (k €) 14.549.270 14.549.270 | 0 | 816.487 | 816.487 | 0 | 1.445.427 | 1.445.427 | 0 | |||
| (%) | 100,00 | 100,00 | 0,00 | 100,00 | 100,00 | 0,00 | 100,00 | 100,00 | 0,00 |
| Turnover | CapEx | OpEx | |||||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Riga | Attività economiche | CCM + CCA | cambiamenti climatici Mitigazione dei (CCM) |
cambiamenti climatici Adattamento ai (CCA) |
CCM + CCA | cambiamenti climatici Mitigazione dei (CCM) |
cambiamenti climatici Adattamento ai (CCA) |
CCM + CCA | cambiamenti climatici Mitigazione dei (CCM) |
cambiamenti climatici Adattamento ai (CCA) |
|
| Importo e quota dell'attività economica | |||||||||||
| allineata alla Tassonomia di cui alla | |||||||||||
| 1 | sezione 4.26 degli allegati I e II del | Importo (k €) | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 |
| regolamento delegato (UE) 2021/2139 | |||||||||||
| al numeratore del KPI applicabile | (%) | 0,00 | 0,00 | 0,00 | 0,00 | 0,00 | 0,00 | 0,00 | 0,00 | 0,00 | |
| Importo e quota di altre attività | |||||||||||
| economiche allineate alla Tassonomia | Importo (k €) | 682.304 | 682.304 | 0 | 39.713 | 39.713 | 0 | 164.802 | 164.802 | 0 | |
| 7 | non incluse nelle righe da 1 a 6 al | ||||||||||
| numeratore del KPI applicabile | (%) | 100,00 | 100,00 | 0,00 | 100,00 | 100,00 | 0,00 | 100,00 | 100,00 | 0,00 | |
| Importo e quota totali delle attività | Importo (k €) | 682.304 | 682.304 | 0 | 39.713 | 39.713 | 0 | 164.802 | 164.802 | 0 | |
| 8 | economiche allineate alla Tassonomia al | ||||||||||
| numeratore del KPI applicabile | (%) | 100,00 | 100,00 | 0,00 | 100,00 | 100,00 | 0,00 | 100,00 | 100,00 | 0,00 |
| Turnover | CapEx | OpEx | |||||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Riga | Attività economiche | CCM + CCA | cambiamenti climatici Mitigazione dei (CCM) |
cambiamenti climatici Adattamento ai (CCA) |
CCM + CCA | cambiamenti climatici Mitigazione dei (CCM) |
cambiamenti climatici Adattamento ai (CCA) |
CCM + CCA | cambiamenti climatici Mitigazione dei (CCM) |
cambiamenti climatici Adattamento ai (CCA) |
|
| Importo e quota dell'attività economica | |||||||||||
| ammissibile alla Tassonomia ma non | |||||||||||
| 1 | allineata alla Tassonomia di cui alla | Importo (k €) | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 | 132 | 132 | 0 |
| sezione 4.26 degli allegati I e II del | |||||||||||
| regolamento delegato (UE) 2021/2139 | |||||||||||
| al denominatore del KPI applicabile | (%) | 0,00 | 0,00 | 0,00 | 0,00 | 0,00 | 0,00 | 0,01 | 0,01 | 0,00 | |
| Importo e quota di altre attività | |||||||||||
| economiche ammissibili alla Tassonomia | |||||||||||
| 7 | ma non allineate alla Tassonomia non | Importo (k €) | 1.213.180 1.213.180 | 0 | 17.627 | 17.627 | 0 | 55.203 | 55.203 | 0 | |
| incluse nelle righe da 1 a 6 al | |||||||||||
| denominatore del KPI applicabile | (%) | 100,00 | 100,00 | 0,00 | 100,00 | 100,00 | 0,00 | 99,99 | 99,99 | 0,00 | |
| Importo e quota totali delle attività | |||||||||||
| 8 | economiche ammissibili alla Tassonomia | Importo (k €) | 1.213.180 1.213.180 | 0 | 17.627 | 17.627 | 0 | 55.335 | 55.335 | 0 | |
| ma non allineate alla Tassonomia al | |||||||||||
| denominatore del KPI applicabile | (%) | 100,00 | 100,00 | 0,00 | 100,00 | 100,00 | 0,00 | 100,00 | 100,00 | 0,00 |
<-- PDF CHUNK SEPARATOR -->
Saipem RELAZIONE Bilancio Bilancio ALLEGATI in breve SULLA GESTIONE consolidato di esercizio Modello 5 - Attività economiche non ammissibili alla Tassonomia Turnover CapEx OpEx Riga Attività economiche CCM + CCA Mitigazione dei cambiamenti climatici (CCM) Adattamento ai cambiamenti climatici (CCA) CCM + CCA Mitigazione dei cambiamenti climatici (CCM) Adattamento ai cambiamenti climatici (CCA) CCM + CCA Mitigazione dei cambiamenti climatici (CCM) Adattamento ai cambiamenti climatici (CCA) 1 Importo e quota dell'attività economica di cui alla riga 1 del modello 1 che non è ammissibile alla Tassonomia conformemente alla sezione 4.26 degli allegati I e II del regolamento delegato (UE) 2021/2139 al denominatore del KPI applicabile Importo (k €) 0 0 0 0 0 0 0 0 0 (%) 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 7 Importo e quota di altre attività economiche non ammissibili alla Tassonomia non incluse nelle righe da 1 a 6 al denominatore del KPI applicabile Importo (k €) 12.653.786 12.653.786 0 759.147 759.147 0 1.225.290 1.225.290 0 (%) 100,00 100,00 0,00 100,00 100,00 0,00 100,00 100,00 0,00 8 Importo e quota totali delle attività non ammissibili alla Tassonomia al denominatore del KPI applicabile Importo (k €) 12.653.786 12.653.786 0 759.147 759.147 0 1.225.290 1.225.290 0 (%) 100,00 100,00 0,00 100,00 100,00 0,00 100,00 100,00 0,00
L'impegno di Saipem nella mitigazione al cambiamento climatico si riflette in due campi di azione principali4,5:
Per quanto riguarda la prima sfera d'azione, dal 2021 Saipem ha adottato il Programma Net Zero, attraverso il quale il Gruppo ha assunto una chiara presa di impegno: tracciare una roadmap di decarbonizzazione in continua evoluzione orientata al Net Zero delle emissioni Scope 1, Scope 2 e Scope 3 entro il 2050.
La baseline per l'obiettivo di riduzione delle Scope 3 non è stata ancora calcolata mentre la definizione di obiettivi intermedi di Scope 3 è azione core del Piano di Sostenibilità 2025-2028.
Questi target e la relativa roadmap di decarbonizzazione coprono le emissioni relative al perimetro definito e validato nel 2018, quando la copertura era materiale. Il metodo utilizzato per definire tale perimetro e quantificare le relative emissioni (Tabella "Andamento delle emissioni di gas serra rispetto alla baseline (2018)" della sezione "E1-6 - Emissioni lorde di GHG di ambito 1, 2, 3 ed emissioni totali di GHG") si basa sulla metodologia ISO 14064-3, convalidata da una terza parte. La convalida viene periodicamente rinnovata per tenere conto di eventuali cambiamenti nel perimetro e nella metodologia6 .
(4) SASB KPI EM-SV-110a.2.
(5) SASB KPI IF-EN-410a.2.
(6) Il valore del 2018 è stato rivalutato per tenere conto di cambiamenti occorsi nella metodologia di definizione del perimetro con copertura materiale, in modo da rappresentare i trend dei dati di emissione a parità di perimetro. Il valore è passato dall'originale 1.387.063 t di CO2 eq a 1.309.671 t di CO2 eq (Scopo 1 e 2 Market Based).
A oggi Saipem non ha formalizzato un target specifico al 2030 per le emissioni Scope 1 e Scope 2, ma è azione core del Piano di Sostenibilità 2025-2028 quello di definire un target per questa tipologia di emissioni così come stimare il suo allineamento allo scenario climatico 1,5 °C. Tale attività sarà supportata da un costante monitoraggio dell'evoluzione delle linee guida internazionali e delle best practice di settore che potranno costituire un riferimento fondamentale per rafforzare e dettagliare ulteriormente la roadmap verso la decarbonizzazione.
Pertanto, il Programma Net Zero risulta un Piano di Transizione in fieri, che verrà allineato alla definizione di Piano di Transizione secondo gli ESRS nell'arco di pianificazione di sostenibilità 2025-2028.
Il Programma Net Zero di Saipem è parte integrante del Piano di Sostenibilità quadriennale, denominato "Our journey to a sustainable business", che è a sua volta integrato nel Piano Strategico Aziendale. I relativi obiettivi di riduzione delle emissioni, i piani d'azione e le roadmap sono sviluppati sulla base di scenari e assunzioni, descritti nelle sezioni "E1-3 - Azioni e risorse relative alle politiche in materia di cambiamenti climatici" ed "SBM-3 - Impatti, rischi e opportunità rilevanti e loro interazione con la strategia e il modello aziendale", che considerano i progressi tecnologici, le tendenze normative e i contesti territoriali di mercato e di business. Questi elementi sono delineati dal Quadrennial Net Zero Group Plan, sviluppato da un team multidisciplinare presieduto dall'Amministratore Delegato e da uno Steering Committee composto dal Top Management, garantendo l'integrazione del programma in tutte le attività della Società e coinvolgendo le funzioni competenti e tutte le Business Line. Il Piano ha una validità quadriennale e viene aggiornato annualmente. Il Programma Net Zero e i suoi contenuti sono stati validati da una terza parte indipendente (Bureau Veritas) per la prima volta a fine 2021 e successivamente nel 2024.
Per quanto riguarda le principali leve di decarbonizzazione, nel contesto del Programma Net Zero, Saipem sta lavorando per offrire ai clienti cantieri o progetti a "Ridotto Impatto Ambientale ed Emissioni Compensate", che introduce, in sinergia coi clienti e sulla base delle richieste dei clienti stessi, misure tecniche di risparmio energetico, di efficienza, di utilizzo di energia rinnovabile autoprodotta o acquistata dalla rete, al fine di ridurre le emissioni, e la compensazione delle emissioni residue attraverso l'acquisizione di crediti di carbonio generati al di fuori della catena del valore. Misure di riduzione dell'impatto e delle emissioni previste dal format includono l'uso di illuminazione LED, sistemi HVAC ad alta efficienza, elettrificazione di impianti e veicoli, digitalizzazione tramite sensori IoT e l'impiego di macchinari a basso impatto.
Inoltre, la strategia di Saipem per sostenere la decarbonizzazione e la transizione energetica prevede l'offerta di tecnologie come, per esempio, la tecnologia CCUS con cui è possibile ridurre fortemente le emissioni di CO2 da parte di diversi processi industriali, in particolare nelle industrie pesanti "hard to abate" come quelle di acciaio e cemento, e consentire la produzione di "Idrogeno Blu", attraverso il quale produrre fertilizzanti low-carbon. Nel medio-lungo termine lo sviluppo delle tecnologie e delle competenze, unite all'economia di scala e alla modularizzazione, renderanno possibile la produzione di idrogeno a partire da fonti rinnovabili ed elettrolisi dell'acqua ("Idrogeno Verde"), sia in concomitanza che in sostituzione dell'Idrogeno Blu. L'impegno nello sviluppo tecnologico, già dimostrato con l'industrializzazione del Bluenzyme™ nell'ambito della cattura dell'anidride carbonica, il costante adattamento del mix di competenze e delle iniziative di innovazione e l'affiancamento ai clienti per definire le migliori soluzioni tecnico-operative nell'ottica dell'intero ciclo di vita degli impianti sono i più efficaci strumenti che Saipem sta utilizzando per affrontare le sfide legate al tema del cambiamento climatico che l'industria sta vivendo. Inoltre, la diversificazione in segmenti di business con una minore intensità di carbonio (es., bioraffinerie, riciclo chimico della plastica, idrogeno blu/verde, ecc.) e, nella misura possibile, in settori adiacenti in cui Saipem può sfruttare le proprie competenze (quali i più grandi e complessi progetti infrastrutturali) rimarranno tra i pilastri strategici nei prossimi anni. In tal senso si cita la geotermia (compreso il recupero di materie prime essenziali), non solo come una fonte rinnovabile continua per produrre elettricità, ma anche come una fonte di calore a zero emissioni di carbonio per l'industria pesante, le cui emissioni sono difficili da ridurre, e per il riscaldamento residenziale.
Inoltre, nell'ambito del supporto al processo di decarbonizzazione dei propri clienti, Saipem ha individuato i principali progetti che rientrano nella classificazione delle attività economiche ammissibili per la Tassonomia Europea. Sono risultati ecosostenibili (allineati ai criteri tecnici della Tassonomia Europea) i progetti relativi alla

costruzione o gestione di impianti per la produzione di energia elettrica da fonte eolica, in particolare quelli riguardanti la costruzione e installazione di strutture per parchi eolici offshore e i progetti relativi alle infrastrutture per il trasporto ferroviario che comprendono infrastrutture elettrificate a terra e sottosistemi associati, i progetti legati alla produzione di biogas e biocarburanti destinati ai trasporti e i progetti legati alla realizzazione di impianti fotovoltaici.
Il nuovo panorama energetico che emergerà nei prossimi anni, come dettagliatamente descritto nella sezione "SBM-1 - Strategia, modello aziendale e catena del valore", sarà un mosaico formato da molte forze in competizione, complesso da prevedere oggi. Ciò che è chiaro, tuttavia, è che il ritmo dell'innovazione e l'adozione di nuove tecnologie saranno fondamentali per rendere gli sviluppi convenzionali più sostenibili nell'ambito della transizione energetica.
Il Piano Tecnologico 2025-2028 è il documento che esplicita per il quadriennio di riferimento le attività di innovazione tecnologica di breve, medio e lungo termine finalizzate a rispondere alle esigenze di business di Saipem. Allo stesso tempo presenta il quadro di riferimento strategico e le direttive di innovazione strategica assunte, il piano di spesa e di investimento quadriennale (con particolare focus sul primo anno di piano), le collaborazioni con terze parti per conseguire gli obiettivi di piano e quelle in essere, e i risultati conseguiti nel precedente piano tecnologico. Esso rappresenta infine uno dei principali driver per l'elaborazione del piano quadriennale di sostenibilità. A seconda della specifica tipologia dei progetti e degli investimenti lo sforzo viene ripartito sulla Ricerca e Sviluppo (OpEx) o, in parte molto minore, sulla categoria degli Investimenti Tecnologici (CapEx).
L'approvazione del Piano Tecnologico Quadriennale di Saipem avviene in concomitanza con l'approvazione del Piano Strategico, di cui il Piano Tecnologico fa parte, e con il quale è allineato sulle principali direttive. Gli iter approvativi del Piano Tecnologico sono regolamentati in appositi documenti normativi. Le proposte di innovazione tecnologica identificate sono selezionate sulla base dei criteri sotto riportati:
Il Piano Tecnologico 2025-2028 conferma la strategia duale di Saipem che vede i propri investimenti tecnologici concentrati da una parte sul mantenimento della propria competitività nel campo Oil&Gas e dall'altra sulla frontiera della transizione energetica con mezzi, tecnologie e processi sempre più digitali e orientati sin dalla loro concezione alla sostenibilità ambientale.
L'obiettivo principale del Piano Tecnologico è quello di avanzare progressivamente verso il completo sviluppo delle diverse soluzioni tecnologiche individuate nei piani precedenti per i diversi settori, in maniera tale da favorirne la commercializzazione, per una parte di loro, entro la fine del Piano.
Diverse azioni sono perseguite dalla Società nei confronti della transizione energetica con una strategia caratterizzata da 6 principali pilastri, come approfondito nella sezione "E1-3 - Azioni e risorse relative alle politiche in materia di cambiamenti climatici".

Saipem è consapevole che il cambiamento climatico possa avere un effetto diretto e indiretto significativo sulle sue attività di business.
Le valutazioni riguardanti i rischi aziendali, inclusi quelli legati al clima, si applicano agli asset e alle operazioni del Gruppo, e sono parte integrante della governance dei rischi di Saipem. Nei paragrafi successivi si definiscono gli orizzonti temporali e gli ambiti di applicazione delle analisi dei rischi aziendali, come riportato nel paragrafo "Svalutazioni di attività non finanziarie" della Relazione finanziaria annuale. Le aree d'incertezza affrontate nelle analisi descritte di seguito riguardano principalmente il tema dell'evoluzione dello scenario energetico (energy mix) nel lungo termine. In tal senso, l'azienda è impegnata nella diversificazione del proprio portafoglio verso i nuovi mercati della transizione energetica e nella mitigazione dei cambiamenti climatici, attraverso investimenti mirati, tecnologie avanzate, partnership e diversificazione dei servizi.
Le attività volte all'identificazione e alla valutazione dei rischi correlati ai cambiamenti climatici, a cui le attività di Saipem sono intrinsecamente esposte, sono processi distinti a seconda della tipologia di rischio identificato (rischi fisici e di transizione) e sono descritti di seguito.
Per quanto riguarda i rischi fisici, si fa riferimento ai rischi derivanti da pericoli legati al clima, quali in particolare: inondazioni costiere o fluviali, cicloni, uragani, tifoni, tempeste o forti precipitazioni (pioggia, grandine, neve/ghiaccio), ondate di calore, siccità, incendi, anche in linea con la classificazione dei rischi legati al clima prevista dal Regolamento UE 2021/2139.
Per la valutazione di tali rischi sono state prese in considerazione le seguenti riflessioni sugli asset e le attività di business del Gruppo:
A valle delle analisi sopracitate sono individuati gli eventi climatici estremi che potrebbero impattare sulle attività o asset del Gruppo provocando, ad esempio, l'allagamento di siti produttivi e cantieri, danni agli asset, alle persone e all'ambiente (es. sversamenti), oltre a interruzioni delle operazioni in caso di peggioramento delle condizioni meteomarine nelle aree di operazione offshore.
(7) ThinkHazard! Documentation: https://gfdrr.github.io/thinkhazardmethods/#about-thinkhazard.

In particolare, considerata la presenza geografica del Gruppo e le relative operazioni in essere, le principali risultanze evidenziano che alcune Yard potrebbero essere esposte a pericoli relativi a inondazione costiera mentre per alcuni progetti operativi i pericoli possono riguardare forti precipitazioni, cicloni, uragani e tifoni.
Di seguito sono riportati nel dettaglio i rischi fisici identificati per i quali sono state individuate le azioni che Saipem ha già implementato o implementerà per mitigarli:
Per quanto riguarda i rischi di transizione, si intendono i rischi associati al passaggio verso nuovi sistemi di produzione e consumo energetico, in ottica di riduzione delle emissioni di gas serra e mitigazione degli effetti dei cambiamenti climatici.
Tali rischi sono associati ai seguenti eventi di transizione: (i) tecnologia in termini di non sufficiente efficacia nell'implementazione delle più efficienti tecnologie applicabili con impatti sui costi operativi nell'esecuzione di progetti e sulla potenziale acquisizione di progetti collegati all'utilizzo di nuove tecnologie; (ii) eventi di natura politica e giuridica correlati all'emanazione di leggi e regolamenti a cui doversi prontamente adeguare e che possono comportare l'incremento dei costi operativi; (iii) eventi di mercato, in termini di ridotta disponibilità delle garanzie bancarie necessarie alla presentazione delle offerte e all'esecuzione dei progetti.
Per il Gruppo Saipem, la valutazione dei driver di lungo termine (2050) del contesto esterno si basa sull'analisi di diversi scenari: ognuno di essi rappresenta un possibile percorso verso un differente assetto di mercato. Saipem, nella formulazione delle proprie strategie, considera una serie di scenari forniti da una parte terza (Rystad Energy), che comprendono diverse previsioni di evoluzione delle temperature nel lungo termine, a partire da scenari Net Zero (+1,5 °C) fino a quelli ad alto impatto climatico (+2,5 °C). In particolare, lo scenario centrale di riferimento è quello che prevede un innalzamento della temperatura a fine secolo intorno ai 2 °C, in linea con uno scenario di categoria C3 come individuato dall'International Panel of Climate Change (IPCC) nel suo Sixth Assessment Report.
L'analisi degli scenari tiene conto delle tendenze macroeconomiche, sociali e delle previsioni di domanda delle diverse fonti energetiche che si ritiene possano avere un impatto visibile sui principali driver del business dell'intero Gruppo Saipem. Sia gli scenari di lungo termine che quelli di breve e medio termine vengono analizzati nell'ambito del processo di pianificazione e vengono considerati tra gli elementi per la definizione del Piano Strategico; essi sono aggiornati ogni anno, discussi con il Top Management, e oggetto di riunioni dedicate nel Consiglio di Amministrazione, avvalendosi anche di fonti esterne (previsioni di analisti, società del settore, organizzazioni intergovernative e altri stakeholder e consulenti). L'analisi degli scenari presentata al Consiglio di Amministrazione si conferma un elemento fondamentale per la definizione del Piano Strategico quadriennale.
Nell'analisi della resilienza del proprio business, Saipem ha considerato i diversi scenari climatici, in termini di volumi di mercato attesi nei diversi prodotti del proprio portafoglio.
In particolare, l'analisi degli scenari si sviluppa sulle seguenti considerazioni:
• nello scenario centrale (corrispondente a un innalzamento delle temperature intorno ai 2 °C), si attende una crescita della domanda di petrolio, con un picco atteso entro i prossimi 10 anni, in linea con una progressiva transizione verso la mobilità elettrica e i carburanti alternativi;


Nell'analisi dei rischi di lungo termine, il Gruppo Saipem intende ricoprire un ruolo da protagonista nei nuovi mercati della transizione energetica come contrattista in progetti di ingegneria e costruzione, dove possiede competenze e tecnologie differenzianti per poter realizzare le infrastrutture necessarie a sostenere la crescente domanda di energia, in particolare quella low-carbon.
Nello specifico, i fattori abilitanti per Saipem nel lungo termine si basano sui seguenti punti:
Alla luce dei fattori abilitanti sopra descritti, e in considerazione del ruolo di Saipem nella catena del valore dell'energia, si ritiene che Saipem potrà beneficiare di trend di crescita in ognuno degli scenari considerati, grazie all'attuale portafoglio di competenze, diversificato tra i settori tradizionali (Oil&Gas) e le nuove tecnologie pulite, come, ad esempio, rinnovabili a mare, cattura della CO2 e riciclo delle plastiche. Si deve inoltre tenere conto che la transizione energetica tenderà a svilupparsi con tempistiche diverse a seconda delle aree geografiche coinvolte; pertanto, la forte diversificazione geografica di Saipem rappresenterà un ulteriore elemento di mitigazione dei rischi di transizione.
Tali elementi sono già riscontrabili all'interno dell'attuale Piano Strategico, dove oltre il 30% delle acquisizioni attese saranno nei mercati green. A questo parametro, si aggiungono le aspettative di ulteriori acquisizioni nel business del gas naturale, considerato uno dei fattori abilitanti per la transizione che supporterà la progressiva evoluzione verso fonti energetiche sostenibili.
In merito, si segnala che nel 2024 sono stati assegnati al Gruppo progetti low carbon rilevanti che rappresentano delle milestone nel processo di transizione energetica (progetti NEP e Tangguh per il trasporto e cattura della CO2 e il progetto della Bioraffineria di Livorno).
In termini economici, l'analisi di resilenza è stata effettuata nell'ambito del processo di impairment test approvato a febbraio 2025 e si è concentrata sui potenziali effetti dei rischi di transizione collegati al cambiamento climatico relativamente alle GCU (cash generating unit) oggetto di valutazione del valore recuperabile. Come ulteriore elemento di analisi, sono state ampliate le sensitivity elaborate per verificare la sostenibilità economica dei propri asset nel lungo periodo. Per ulteriori dettagli sul processo di impairment test e sui principali risultati, si faccia riferimento al paragrafo dedicato nella Relazione Finanziaria Annuale "Svalutazioni di attività non finanziarie".
Di seguito sono riportati nel dettaglio i rischi di transizione identificati per i quali sono state individuate le azioni che Saipem ha già implementato o implementerà per mitigarli:


In merito ai rischi identificati, Saipem ha sviluppato una strategia completa per affrontare i rischi legati ai cambiamenti climatici. Il Gruppo sviluppa la propria strategia e il modello di business alla luce dei rischi fisici e di transizione relativi ai cambiamenti climatici nel breve, medio e lungo termine. Le azioni del Gruppo sono mirate a: garantire l'accesso continuo ai finanziamenti a un costo del capitale accessibile, mantenere lo stato dell'arte della propria flotta e siti operativi, rafforzare il portafoglio di prodotti e servizi offerti, assicurare il continuo aggiornamento delle competenze, consolidare le relazioni e partnership industriali. Tale strategia è descritta in dettaglio nella sezione "SBM-1 - Strategia, modello aziendale e catena del valore".
Nell'ambito dell'analisi di doppia rilevanza, come descritta nella sezione "IRO 1 - Descrizione dei processi per individuare e valutare gli impatti, i rischi e le opportunità rilevanti" del capitolo ESRS 2, gli impatti, i rischi e le opportunità legati al clima individuati sono i seguenti.
| Tema materiale |
Topic ESRS | Sub-topic | Descrizione impatto | Catena del valore (dove si genera l'impatto) Tipologia |
Natura | Orizzonte temporale |
|
|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Rischi e gestione del cambiamento climatico |
E1 - Cambiamenti climatici |
Adattamento ai cambiamenti climatici |
Miglioramento della resilienza dei territori in un'ottica di climate adaptation grazie a iniziative rivolte a comunità che possono essere maggiormente impattate da eventi estremi (I5 E1) |
Operazioni proprie, Downstream |
Attuale | Positivo | Breve termine |
| Energia | E1 - Cambiamenti climatici |
Mitigazione dei cambiamenti climatici; |
Aumento delle emissioni GHG a causa del consumo di carburante ed |
Upstream, Operazioni proprie, Downstream |
Attuale | Negativo | Breve termine |
| Emissioni di gas serra |
Energia | elettricità dovuto ad attività operative proprie e lungo la catena del valore (I6 E1) |
|||||
| Emissioni di gas serra |
E1 - Cambiamenti climatici |
Mitigazione dei cambiamenti climatici |
Riduzione impronta carbonica grazie allo sviluppo e fornitura di nuove soluzioni tecnologiche e diffusione di best practice e promozione di progetti orientati alla transizione energetica lungo la catena del valore (I8 E1) |
Upstream, Downstream | Attuale | Positivo | Breve termine |
| Energia | E1 - Cambiamenti climatici |
Energia | Promozione dell'utilizzo di fonti di energia rinnovabile presso i clienti (I7 E1) |
, Downstream | Attuale | Positivo | Medio termine |
| Rischi e gestione del cambiamento climatico |
E1 - cambiamenti climatici |
Adattamento ai cambiamenti climatici |
Impatti sull'ambiente dovuti a danni imprevisti agli asset (vessel, fabrication yard) durante le operazioni di business (I9 E1) |
Operazioni proprie, Downstream |
Potenziale | Negativo | Breve termine |
Si specifica che questi impatti sono connessi con la strategia e il business model in quanto Saipem, assegnando alle fonti di energia rinnovabile un ruolo chiave nella decarbonizzazione, offre soluzioni di business ai propri clienti anche nel settore delle rinnovabili, focalizzandosi prevalentemente sul settore eolico offshore. Inoltre, gli asset di Saipem utilizzati nello svolgimento delle proprie operazioni possono essere esposti a situazioni impreviste che potrebbero comportare danni all'ambiente quali ad esempio il rilascio indesiderato di sostanze in atmosfera.
Infine, l'aumento delle emissioni GHG è causato principalmente dal consumo di carburante ed elettricità dovuto ad attività operative proprie e lungo la catena del valore. L'operatività di Saipem è caratterizzata, infatti, dall'installazione di cantieri in aree remote e l'utilizzo di navi, al fine di costruire le infrastrutture per i propri

clienti, comporta consumo di combustibili fossili per lo svolgimento delle attività e richiede l'acquisto di materie prime, quali ad esempio metalli, per l'espletamento dei progetti.
| Tema materiale | Topic ESRS | Sub-topic | Descrizione tipo di rischio | Catena del valore (Dove si genera il rischio) |
Orizzonte temporale |
|---|---|---|---|---|---|
| Combustibili alternativi Rischi e gestione del cambiamento climatico Energia Emissioni di gas serra |
E1 - Cambiamento climatico |
Adattamento ai cambiamenti climatici; Mitigazione dei cambiamenti climatici; Energia |
Cambiamento dello scenario ESG che può generare evoluzioni nelle normative riguardanti la transizione energetica, altri temi ambientali e sociali. La rapidità e l'intensità di tali modifiche normative potrebbero influire sulle operazioni aziendali (i.e. diminuzione della domanda di determinati servizi), sui costi operativi (i.e. politiche più stringenti su carbon tax) e sulle strategie a lungo termine (i.e. maggiori investimenti su innovazione tecnologica) (R1 E1) |
Upstream, Operazioni proprie, Downstream |
Medio termine (2-4 anni) |
| Combustibili alternativi Rischi e gestione del cambiamento climatico |
E1 - Cambiamento climatico |
Adattamento ai cambiamenti climatici; Energia |
Incidenti rilevanti all'integrità degli asset e trasporto con danni alle persone, all'ambiente, agli asset, ai progetti e alla reputazione (R11 E1) |
Upstream, Operazioni proprie, Downstream |
Medio termine (2-4 anni) |
| Rischi e gestione del cambiamento climatico Emissioni di gas serra |
E1 - Cambiamento climatico |
Adattamento ai cambiamenti climatici; Mitigazione dei cambiamenti climatici |
Perdita di opportunità di business dovute a difficoltà nell'ottenimento di garanzie bancarie per il settore Oil&Gas (R7 E1) |
Upstream | Medio termine (2-4 anni) |
| Rischi e gestione del cambiamento climatico |
E1 - Cambiamento climatico |
Adattamento ai cambiamenti climatici |
Il verificarsi di eventi con potenziali effetti sulla salute dei lavoratori e delle persone che vivono in prossimità delle operazioni e/o l'esposizione prolungata nel tempo in grado di causare malattie professionali. Tale rischio, potenziato dal cambiamento climatico, potrebbe avere per Saipem effetti reputazionali e di mercato (i.e. sfiducia degli stakeholder, inclusi quelli finanziari e i clienti; costi legati all'interruzione delle attività di business e calo della domanda sul mercato dovuto al danno reputazionale), giuridici (i.e. contenziosi legali, sanzioni) (R8 E1) |
Operazioni proprie, Downstream |
Breve termine (≤1 anno) |
| E1 - Cambiamento climatico |
Adattamento ai cambiamenti climatici |
Indisponibilità di flotte, cantieri, navi, veicoli, servizi o infrastrutture per la realizzazione di progetti "low carbon" e "green" legati alla transizione energetica. Tale rischio, accentuato da eventi climatici estremi, può causare a Saipem un aumento dei costi operativi per ritardo e ripristino delle operazioni di business, perdita di opportunità di business, penalizzazioni giuridiche (i.e. inadempimento contrattuale) (R4 E1) |
Operazioni proprie, Downstream |
Medio termine (2-4 anni) |
|
| Combustibili alternativi Energia |
E1 - Cambiamento climatico |
Energia | Inadeguata gestione e tutela delle proprietà intellettuali della Società o di terzi nell'applicazione di nuove tecnologie relative alla transizione energetica (R3 E1) |
Upstream, Operazioni proprie, Downstream |
Medio termine (2-4 anni) |
| Emissioni di gas serra |
E1 - Cambiamento climatico |
Mitigazione dei cambiamenti climatici |
Scarsa performance ESG dei fornitori/subappaltatori. Tale rischio per Saipem può significare impatti operativi/di progetto (i.e. aumento delle sue emissioni indirette, interruzioni operative), impatti reputazionali (sfiducia da parte di clienti, stakeholder finanziari), impatti giuridici/normativi (violazione di normative ambientali, responsabilità per danni ambientali) (R5 E1) |
Upstream, Operazioni proprie, Downstream |
Medio termine (2-4 anni) |
| Tema materiale | Topic ESRS | Sub-topic | Descrizione tipo di rischio | Catena del valore (Dove si genera il rischio) |
Orizzonte temporale |
| Combustibili alternativi Energia Emissioni di gas serra |
E1 - Cambiamento climatico |
Mitigazione dei cambiamenti climatici; Energia |
In termini di transizione energetica, aumento della competitività di mercato, posizionamento competitivo non adeguato di Saipem, possibilità di fluttuazione delle richieste dei Clienti, acquisizione di ordini (R2 E1) |
Downstream | Medio termine (2-4 anni) |


Per alcuni dei rischi identificati è stata effettuata una valutazione, basata su dati quantitativi o stime, del potenziale effetto (in termini finanziari), attraverso una valutazione interna, focalizzata sulla componente climatica del rischio stesso. Di seguito è riportata una tabella che descrive i principali rischi analizzati e i potenziali effetti finanziari, espressi in accordo alle metriche del sistema di Integrated Risk Management.
| Fisico: ≥ acuto | Incidenti negli asset e nel trasporto |
Incidenti/impatti significativi che si possono verificare sugli asset strategici e sui progetti dovuti a eventi meteorologici acuti (R11 E1) (R8 E1) |
Orizzonte temporale: ≥ breve e medio termine Probabilità: ≥ probabile |
Questo rischio può comportare impatti in termini di aumento dei costi operativi, ritardi nelle attività operative ed erosione nei margini di progetto |
Significativo | Le principali azioni di mitigazione del rischio sono: ≥ copertura assicurativa; ≥ inclusione di clausole contrattuali legate agli eventi meteorologici; ≥ sistema di gestione HSE e dei mezzi navali; ≥ formazione specializzata per i dipendenti su argomenti tecnici e HSE. |
| Transizione: ≥ tecnologico |
Complessità dei progetti (technical novelty/scope of work) |
Rischio nell'esecuzione dei nuovi progetti a supporto della transizione energetica (R2 E1) (R3 E1) |
Orizzonte temporale: ≥ breve e medio termine Probabilità: ≥ moderata |
Aumento dei costi operativi nell'esecuzione dei progetti, ritardi nei progetti operativi ed erosione dei margini di progetto |
Rilevante | Condivisione di best practice e lesson learnt, sviluppo di clausole contrattuali a protezione delle specificità di business, formazione e sviluppo competenze del personale. |
| Transizione: ≥ tecnologico |
Innovazione tecnologica |
Perdita di opportunità di business per progetti di transizione energetica e legati a nuove tecnologie (R4 E1) |
Orizzonte temporale: ≥ breve e medio termine Probabilità: ≥ probabile |
Perdita di opportunità di business |
Significativo | Analisi e identificazione dei trend di mercato e tecnologici. Benchmarking e allineamento di Saipem agli sforzi in ambito open innovation dei clienti e dei competitor. Partnership strategiche. Spesa per l'innovazione su tecnologie per la transizione energetica. |
| Transizione: ≥ di natura politica e giuridica |
Trend emergenti di sostenibilità |
Impatti dell'evoluzione del quadro normativo sulle attività di business (es. EU ETS, CBAM, ecc.) (R1 E1) (R5 E1) |
Orizzonte temporale: ≥ medio termine Probabilità: ≥ probabile |
Erosione dei margini di progetto per aumento dei costi operativi legati al costo delle forniture o a potenziali multe per non compliance |
Trascurabile | Monitoraggio della regolamentazione sulle emissioni GHG, programma Net Zero con implementazioni di iniziative di efficienza energetica, manutenzione periodica e upgrade degli asset per migliorare costantemente le performance ambientali, coinvolgimento dei fornitori sulle strategie di riduzioni delle emissioni. |
| Transizione: ≥ mercato |
Componenti e vincoli finanziari ESG |
Perdita di opportunità di business legati alla difficoltà nell'ottenimento di garanzie bancarie (R7 E1) |
Orizzonte temporale: ≥ breve termine Probabilità: ≥ rara |
Perdita di opportunità di business |
Significativo | Le principali azioni di mitigazione del rischio sono: ≥ attività per aumentare il plafond delle linee disponibili; ≥ negoziazione con i clienti; ≥ incremento dell'utilizzo del mercato assicurativo; ≥ monitoraggio continuo. |
(*) I range di Magnitudo sono 5: Trascurabile, Significativo, Rilevante, Molto rilevante ed Estremo. La probabilità stimata è organizzata in 5 range: Rara, Improbabile, Moderata, Probabile e Più che Probabile. L'entità dell'impatto economico-finanziario è stimata considerando l'orizzonte temporale del Piano Strategico.

| Tema materiale Topic ESRS | Sub-topic | Descrizione tipo di opportunità | Catena del valore (Dove si genera l'opportunità) |
Orizzonte temporale |
|
|---|---|---|---|---|---|
| Emissioni di gas serra Energia Combustibili alternativi |
E1 - Cambiamento climatico |
Mitigazione dei cambiamenti climatici; Energia |
Progetti nelle energie rinnovabili (ad esempio, eolico offshore), segmenti di business a basse emissioni di GHG (ad esempio, idrogeno, biocarburanti, CCUS), infrastrutture sostenibili (infrastrutture ferroviarie) (O1 E1) |
Upstream, Operazioni dirette, Downstream |
Medio termine (2-4 anni) |
L'opportunità identificata è associata a "prodotti e servizi a basse emissioni". Nella tabella seguente è rappresentata una maggiore disaggregazione dell'opportunità, per tipologia di business o progetti, con una valutazione qualitativa, basata su dati quantitativi o stime, del potenziale effetto (in termini finanziari), espresso in accordo alle metriche del sistema di Integrated Risk Management.
| Prodotti e servizi | Aumento dei ricavi in progetti per la decarbonizzazione e l'economia circolare |
Orizzonte temporale: ≥ medio termine Probabilità: ≥ molto probabile |
Impatto associato a potenziali nuove acquisizioni relative a progetti di decarbonizzazione ed economia circolare nell'orizzonte di piano strategico |
Molto rilevante | Focus commerciale per i progetti di decarbonizzazione ed economia circolare. Collaborazione con clienti e istituzioni rilevanti. Attività di innovazione e R&S su nuove tecnologie, anche attraverso collaborazioni e partnership. |
| Prodotti e servizi | Aumento dei ricavi nel segmento di business delle rinnovabili |
Orizzonte temporale: ≥ medio termine Probabilità: ≥ molto probabile |
Impatto associato a potenziali nuove acquisizioni relative a progetti di energia rinnovabile nell'orizzonte di piano strategico |
Significativo | Specifica linea di business focalizzata su offshore wind. Focus commerciale per i progetti di rinnovabili, in particolare eolico offshore. Collaborazione con clienti e istituzioni rilevanti. Attività di innovazione e R&S anche attraverso collaborazioni e partnership. |
| Prodotti e servizi | Aumento dei ricavi nei segmenti di business low carbon quali infrastrutture ferroviarie |
Orizzonte temporale: ≥ medio termine Probabilità: ≥ molto probabile |
Impatto associato a potenziali nuove acquisizioni relative a progetti di infrastrutture nell'orizzonte di piano strategico |
Significativo | Specifica linea di business focalizzata su progetti infrastrutturali. Focus commerciale su misura per le infrastrutture ferroviarie. Collaborazione con partner e fornitori per sviluppare soluzioni innovative in termini di digitalizzazione e infrastrutture sostenibili. Collaborazione con clienti/istituzioni chiave per sviluppare nuove soluzioni per infrastrutture sostenibili. |
(*) I range di Magnitudo sono 5: Trascurabile, Significativo, Rilevante, Molto rilevante ed Estremo. La probabilità stimata è organizzata in 5 range: Rara, Improbabile, Moderata, Probabile e Più che probabile. L'entità dell'impatto economico-finanziario è stimata considerando l'orizzonte temporale del Piano Strategico.



Come riportato nella Politica "Il nostro business sostenibile" del Gruppo, approvata in Consiglio di Amministrazione in data 23 ottobre 2024 e pubblicata sul sito internet, Saipem dichiara di: "supportare i nostri clienti nella complessità della transizione energetica e verso la decarbonizzazione delle attività produttive, fornendo soluzioni innovative e tecnologicamente avanzate per le energie rinnovabili, il miglioramento dell'efficienza energetica, la decarbonizzazione del settore energetico e manifatturiero e la trasformazione digitale, portando quindi un contributo specifico alla riduzione delle emissioni di gas serra e a sostegno dell'adattamento ai cambiamenti climatici"8.
La Politica è intesa ad affrontare i principali aspetti che costituiscono gli impatti, i rischi e le opportunità di Saipem. In particolare, per il tema del cambiamento climatico, Saipem si impegna a ridurre l'impronta carbonica e a orientarsi verso il Net Zero attraverso varie strategie, tra cui l'uso di biocarburanti ed energie rinnovabili.
Saipem dichiara: "offriamo ai nostri clienti soluzioni per progetti a basso impatto e lavoriamo con la nostra catena di fornitura per rafforzare il loro impegno all'efficientamento e alla decarbonizzazione" e "Sviluppiamo iniziative a supporto delle comunità nei territori in cui operiamo al fine di contribuire alla loro transizione equa e giusta, e sostenere le aree più vulnerabili per adattarsi alle conseguenze dei cambiamenti climatici".
Inoltre, nella politica si descrive che "è stato implementato un processo di dovuta diligenza per l'identificazione, la valutazione e il monitoraggio dei rischi, delle opportunità, delle dipendenze e degli impatti su ambiente e società, inclusi i diritti umani, che potrebbero essere generati dalle nostre operazioni o lungo la nostra catena del valore. Ci impegniamo a collaborare con i nostri stakeholder per l'identificazione e implementazione di misure di mitigazione laddove potenziali rischi siano stati identificati".
La Politica sopra citata è a disposizione sul sito di Saipem per essere consultata dai portatori di interessi potenzialmente coinvolti e dai portatori di interessi il cui contributo è necessario ai fini della sua attuazione.
Responsabile dell'attuazione della Politica è l'Amministratore Delegato, che si avvale delle sue prime linee di riporto che ricoprono ruoli apicali, ciascuno per la propria area di competenza, sia a livello Corporate che Operativo; inoltre, a livello di Progetto/Società Operativa, l'attuazione della Politica di Sostenibilità è di competenza dei rispettivi Managing Director, nonché dei Project Manager/Direttori di progetto.
Nello specifico, l'Amministratore Delegato approva i target e le azioni di decarbonizzazione del Programma Net Zero di Saipem. Inoltre, tali target e azioni sono approvati dal Consiglio di Amministrazione.
Le attività di riduzione previste dal Net Zero Programme si riferiscono alle emissioni di Scope 1, Scope 2 e Scope 3, secondo le modalità descritte di seguito e nel documento "Net Zero at a Glance" pubblicato nel 2024 e consultabile sul sito internet istituzionale9 .
Tutte le azioni descritte sono finalizzate alla riduzione delle emissioni di Scope 1 e 2 e rientrano tra le azioni di mitigazione dei cambiamenti climatici, che mirano a diminuire l'aumento delle emissioni GHG causate principalmente dal consumo di carburante ed elettricità delle attività operative dirette da Saipem, che coinvolgono anche i subappaltatori che operano nei siti di Saipem e dei suoi partner.
La riduzione delle emissioni dirette di Saipem si basa su iniziative che possono essere raggruppate nel tempo con tre "R": Retrofit, Renewal e Renewables. L'obiettivo principale di queste fasi è quello di ridurre l'aumento delle emissioni di GHG causate dal consumo di carburante ed elettricità negli asset di Saipem (come navi, impianti di perforazione e TCF - Temporary Construction Facility).
Retrofit (2018-2030) - I fase: incremento dell'efficienza energetica delle operazioni di Saipem tramite impiego delle migliori tecnologie disponibili.
(8) SASB KPI IF-EN-160a.2 (9) SASB KP IF-EN-410a.2.

Renewal (2030-2040) - II fase: sostituzione degli asset con asset innovativi, più efficienti dal punto di vista energetico e delle emissioni di GHG.
Renewables/Low Carbon (2040-2050) - III fase: massiccio ricorso a energie rinnovabili o a basse emissioni di GHG per alimentare gli asset e le operazioni di Saipem; ad esempio, offshore attraverso la sostituzione dei combustibili convenzionali con biocarburanti, metanolo o ammoniaca. Verrà monitorata la possibile applicazione di tecnologie di Carbon Capture and Storage sugli asset.
In parallelo, la riduzione delle emissioni Scope 1 e 2 avverrà anche per:
Per raggiungere l'obiettivo di carbon neutrality di Scope 2 al 2025, Saipem ha implementato una strategia che segue una gerarchia di azioni, in ordine di priorità:
Tale strategia si concretizza in azione pratiche implementate da Saipem tra cui: campagne di sensibilizzazione ambientale per incentivare l'utilizzo sostenibile delle risorse, tra cui l'energia; interventi di efficientamento energetico come miglioramenti dei sistemi di illuminazione, riscaldamento e raffrescamento, o relocation in asset più performanti dal punto di vista energetico; installazione di pannelli solari e approvvigionamento di energia rinnovabile da rete ove possibile, anche tramite l'acquisto di Garanzie d'Origine.
Per contenere il consumo energetico, costantemente monitorato, vengono periodicamente effettuati e/o aggiornati gli energy assessment sui principali asset del Gruppo al fine di identificare potenziali azioni specifiche da implementare.
In particolare, a oggi Saipem ha implementato diverse azioni di mitigazione dei cambiamenti climatici, i contributi principali sono derivati dall'utilizzo di biofuel nelle fabrication yard, incentivazione all'implementazione di misure manageriale per la riduzione dei consumi (come le Saipem eco Operations) e interventi tecnici per efficientare la produzione di energia a bordo delle navi. Con particolare riferimento al 2024, sono state implementate azioni di elettrificazione di siti in Angola, estensione della campagna Saipem eco Operations a diversi rig offshore, miglioramento del sistema di produzione dell'energia a bordo della Saipem Constellation e acquisizioni di energia rinnovabile da rete.
Nella seguente tabella sono indicate le emissioni di GHG evitate grazie all'attuazione delle azioni di mitigazione dei cambiamenti climatici descritte:
| Emissioni di GHG evitate* |
|---|
| 69,8 kt di CO2 eq |
| 47,0 kt di CO2 eq |
| 38,2 kt di CO2 eq |
| 37,0 kt di CO2 eq |
| 27,0 kt di CO2 eq |
(*) Le emissioni di GHG evitate sono calcolate utilizzando metodologie ad hoc per ciascuna tipologia di iniziativa, alcune basate su dati stimati. Alcuni esempi di metodologie includono: calcoli effettuati da terze parti indipendenti in sede di valutazione energetica, come nel caso della nave Santorini, di ultima generazione, che garantisce prestazioni energetiche superiori in termini di consumo di combustibile; monitoraggio dei KPI di performance energetica per le navi della flotta, basato sulla comparazione dei consumi giornalieri di carburante durante le attività con una baseline, sulla base delle condizioni operative; calcoli effettuati sulla base delle schede tecniche delle apparecchiature più efficienti installate e dati raccolti dai siti, confrontate con una baseline di riferimento in relazione ai consumi avvenuti, come ad esempio per l'installazione di lampade a LED o di condizionatori d'aria più efficienti nei campi onshore; rilevazione dei consumi effettivi per quantificare l'utilizzo di biocombustibili e di energia elettrica rinnovabile acquistata e quindi il relativo risparmio di consumi da fonti fossili.

Tra i contributi che concorrono al raggiungimento delle emissioni di GHG evitate nel 2024:
| (MWh) | 2024 |
|---|---|
| Risparmio energetico grazie alle iniziative di gestione dei consumi | 190.364 |
| Di cui risparmio di energia elettrica grazie alle iniziative di gestione dei consumi | 32.317 |
| Di cui risparmio di carburante grazie alle iniziative di gestione dei consumi | 158.047 |
Si specifica che l'unità di misura fa riferimento ai MWh di energia primaria e non ai MWh di energia elettrica. Il calcolo è effettuato applicando il seguente fattore di conversione: 1 tep = 11,63 MWh, come indicato dall'Agenzia Internazionale dell'Energia.
A integrazione di quanto riportato nella tabella di cui sopra, relativamente ai risparmi energetici, al contributo di emissioni di GHG evitate va aggiunta la quota di energia rinnovabile.
Come riportato nella sezione "GOV-3 - Integrazione delle prestazioni di sostenibilità nei sistemi di incentivazione", le emissioni di GHG evitate sono parte integrante del Piano di Incentivazione Variabile del Top Management.
Oltre alle misure di riduzione delle emissioni di Scopo 1 e 2, Saipem adotta una strategia di offsetting, basata sul concetto di Beyond Value Chain Mitigation, che mira ad acquisire crediti di carbonio da progetti esterni per ridurre al di fuori della catena del valore le emissioni globali. Nel 2023 e 2024 l'attenzione è stata rivolta a iniziative REDD+ (Reducing Emissions from Deforestation and Forest Degradation) finalizzate alla protezione delle foreste. La strategia di offsetting di Saipem è descritta nella sezione "E1-7 - Assorbimenti di GHG e progetti di mitigazione delle emissioni di GHG finanziati con crediti di carbonio".
Le risorse economiche associate alle azioni di riduzione delle emissioni di Scope 1 e 2, specificamente riferite agli asset e alle operazioni del Gruppo Saipem, che sostengono i target sono stimate e tracciate nel Piano di Riduzione GHG di Gruppo. In particolare, il Piano traccia esclusivamente le risorse collegate alle azioni concepite al fine specifico di ottenere una riduzione delle emissioni di GHG degli asset e delle operazioni del Gruppo; sono invece escluse le risorse relative a iniziative più ampie come il rinnovamento degli asset.
Le risorse tracciate dal Piano di Riduzione GHG, finalizzate al raggiungimento dei target di riduzione declinati all'inizio del capitolo, vengono stimate e tracciate come CapEx e OpEx all'interno di strumenti aziendali specifici e sono organizzate per business line e asset.
In particolare, i CapEx e gli OpEx relativi al quadriennio del Piano Strategico 2025-2028 sono definiti nell'ambito dei Piani di Riduzione GHG previsti dal Programma Net Zero, in linea con gli obiettivi fissati dal Piano Strategico aziendale. Inoltre, le risorse economiche legate ai target del Piano di Incentivazione Variabile del Top Management – annuali o triennali, che riguardano le emissioni evitate e compensate – vengono stimate e tracciate in modo puntuale.
Nell'orizzonte temporale che va oltre il quadriennio 2025-2028 del Piano Strategico aziendale, il Piano di Riduzione GHG del Programma Net Zero fornisce una stima indicativa delle risorse economiche associate alle relative iniziative di riduzione delle emissioni nel lungo termine. Queste stime vengono effettuate tramite metodologie in-house che considerano vari fattori, tra i quali la disponibilità e i costi di combustibili alternativi sul mercato (stimati tramite fonti come le pubblicazioni 2023 e 2024 di "DNV Maritime Forecast to 2050 Report"), i progressi tecnologici che si renderanno disponibili e le possibili strategie a lungo termine di Saipem. In particolare, vengono effettuate diverse simulazioni di possibili roadmap di riduzione delle emissioni:

• un quarto caso, anch'esso in linea con lo scenario esterno più "sfavorevole", in cui Saipem aumenterebbe, per quanto possibile, gli investimenti nell'implementazione delle migliori soluzioni tecnologiche disponibili e verso combustibili a basse emissioni/nulle, diversi dai biocarburanti.
Tutti gli elementi del Programma Net Zero qui sopra descritti sono parte integrante del Piano di Sostenibilità, approvato dal Consiglio di Amministrazione. Tale roadmap di decarbonizzazione viene rivalutata annualmente in funzione dei risultati raggiunti, degli sviluppi strategici aziendali e dei cambiamenti del contesto di mercato e tecnologico.
Come precedentemente anticipato, le risorse economiche identificate si riferiscono specificatamente alle misure che apportano un diretto impatto in termini di riduzione delle emissioni, escludendo quindi costi relativi a iniziative più ampie come il rinnovamento degli asset. In quest'ottica i CapEx e OpEx identificati per la riduzione delle emissioni GHG di Scope 1 e 2 di gruppo sono:
Le stime di CapEx e OpEx sono espresse in termini reali con riferimento euro 2024.
A queste risorse si sommano quelle legate alle ulteriori iniziative di ammodernamento tecnologico implementate ai fini di una migliore efficienza operativa, le quali indirettamente contribuiscono anch'esse alla riduzione delle emissioni complessive. Pertanto, tali risorse non sono tracciate nel Piano di Riduzione GHG di Gruppo.
Occorre considerare che nella quantificazione di tali CapEx e OpEx non viene tenuto conto dei benefici economici relativi al risparmio di carburante, alla Carbon Tax evitata, oltre che a un premium che il mercato potrà riconoscere nell'ambito dei progetti svolti con emissioni Net Zero.
Riguardo allo Scope 3, Saipem supporterà i clienti, i fornitori e i diversi attori della catena del valore nel loro percorso di decarbonizzazione, ponendosi come un facilitatore di strategie e tecnologie a basso impatto in termini di emissioni di gas serra e giocando allo stesso tempo un ruolo chiave nella transizione energetica. Queste azioni mirano alla mitigazione delle emissioni GHG lungo la catena del valore di Saipem. L'obiettivo finale è la riduzione, nel contesto del Programma Net Zero, di categorie di Scopo 3 rilevanti, come mobilità e Supply Chain diretta.
Riguardo alla Supply Chain, è stato identificato un filone di lavoro specifico focalizzato sulla catena di fornitura con l'obiettivo di rafforzare:
Nel 2024 Saipem ha effettuato attività di engagement con oltre 300 fornitori, identificati tra quelli appartenenti alle categorie a maggior impatto emissivo per quanto concerne lo Scope 3, nel dettaglio si tratta dell'acquisto di metalli. La strategia di coinvolgimento si basa su una prioritizzazione dei fornitori in base alla loro criticità per lo Scope 3 (alta, media, bassa). Per i fornitori ad alta criticità sono stati organizzati meeting one to one per condividere i dettagli sulle reciproche ambizioni di sostenibilità, la metodologia utilizzata per la contabilizzazione delle emissioni, e supporto tecnico per spiegare loro in dettaglio come compilare il questionario Carbon Tracker.

Annualmente vengono allocate delle risorse economiche per il monitoraggio della performance ESG della catena di fornitura e delle relative emissioni attraverso le piattaforme dedicate.
Con riferimento ai servizi per i clienti, Saipem ha sviluppato e proposto un format di cantieri o progetti "a basso impatto ambientale ed emissioni compensate" che introduce, in sinergia coi clienti e sulla base delle richieste dei clienti stessi, misure di efficientamento energetico e di riduzione delle emissioni ad hoc, incluse l'elettrificazione e l'utilizzo di energia rinnovabile e la compensazione delle emissioni residue tramite l'acquisto di crediti di carbonio generati da progetti di offsetting.
Inoltre, con riferimento all'attività di decarbonizzazione a supporto dei clienti di Saipem si rimanda a quanto descritto nella sezione "E1-1 - Piano di transizione per la mitigazione dei cambiamenti climatici".
Saipem è fortemente impegnata nello sviluppo di tecnologie avanzate per la produzione di carburanti a basse emissioni di GHG e nella conversione delle biomasse in combustibili sostenibili. La collaborazione con Versalis per la tecnologia PROESA®, che permette la produzione sostenibile di bio-etanolo e derivati chimici da biomasse lignocellulosiche, è un esempio significativo di questo impegno. Saipem sta lavorando a progetti di produzione di combustibili sintetici, come il metano sintetico e il bio-metano, utilizzando idrogeno verde e anidride carbonica catturata dai gas di scarico, contribuendo così alla decarbonizzazione dei settori industriali e dei trasporti. La capacità di competere nei nuovi mercati della transizione energetica richiederà un posizionamento competitivo adatto, ottenuto attraverso alcuni fattori chiave: (i) instaurare nuove relazioni commerciali con aziende operative nel campo delle energie rinnovabili e delle tecnologie pulite; (ii) possedere la capacità di gestire progetti e clienti nuovi, con caratteristiche differenti da quelli tradizionali; (iii) ottenere un track record specifico nei nuovi mercati; e (iv) sviluppare un portafoglio tecnologico mirato. Se la Società non riuscisse ad aggiornare adeguatamente le proprie tecnologie e asset per allineare l'offerta dei servizi alle esigenze del mercato, potrebbe essere costretta a modificare o ridurre i propri obiettivi strategici, causando effetti negativi sull'attività, sulle prospettive e sulla situazione economica, patrimoniale e finanziaria.
In tale contesto, nell'ambito del Piano Tecnologico, descritto nella sezione "E1-1 - Piano di transizione per la mitigazione dei cambiamenti climatici", diverse azioni sono perseguite dalla Società nei confronti della transizione energetica con una strategia caratterizzata da 6 principali pilastri:
Accanto a questi sforzi, due ulteriori aree sono oggetto di intenso scrutinio per traguardare significativi obiettivi di Sostenibilità che hanno anche ricadute sul tema del cambiamento climatico:
Saipem ha registrato 22 nuove domande di brevetto nel 2024, di cui 11 per nuove tecnologie di decarbonizzazione. In totale Saipem ha un portafoglio di 2.639 brevetti e nuove domande di brevetto.
Complessivamente l'importo speso per R&S e applicazioni tecnologiche (CapEx e OpEx) è stato di 33 milioni di euro nel 2024 (ricompresi nella voce Investimenti rappresentati nella nota 16 "Immobili, impianti e macchinari" e nella nota 17 "Attività immateriali" del Bilancio consolidato, e nella tabella "Risultati operativi adjusted e Costi per destinazione", all'interno del capitolo "Commento ai risultati economico-finanziari - Risultati economici" nella Relazione sulla gestione), di cui 15 milioni di euro per attività ammissibili secondo la classificazione della Tassonomia Europea.
Il Piano Tecnologico quadriennale ha un valore complessivo di 187 milioni euro, di cui circa 70 milioni di euro per le attività riconducibili ad attività ammissibili secondo la Tassonomia Europea.
Per ulteriori dettagli sulla quantificazione degli investimenti dell'impresa che sostengono l'attuazione del suo piano di transizione, richiamando gli indicatori fondamentali di prestazione delle spese in conto capitale (CapEx) e spese operative (OpEx) allineate alla Tassonomia, consultare il paragrafo "Informazioni a norma dell'art. 8 del Regolamento 2020/852 (Regolamento sulla Tassonomia)".
Saipem sostiene attivamente l'assorbimento di GHG dall'atmosfera mediante lo sviluppo di progetti di Cattura CO2 e Stoccaggio (CCS) lungo la propria catena del valore. Di seguito una breve descrizione dei progetti CCS, sviluppati per i clienti di Saipem, per i quali si riporta la capacità annua degli impianti dei clienti:
Le azioni inerenti ai rischi legati al cambiamento dello scenario ESG, all'indisponibilità di asset per progetti "low carbon" e "green", e alla gestione delle proprietà intellettuali sono descritte nella sezione "SBM-3 - Impatti, rischi e opportunità rilevanti e loro interazione con la strategia e il modello aziendale". Le misure per gestire l'impatto ambientale derivante da danni imprevisti agli asset sono descritte nel capitolo "E2-4 - Inquinamento di aria, acqua e suolo".
Nel 2024 al fine di migliorare i territori e la resilienza delle comunità locali agli eventi estremi, Saipem ha contributo all'acquisto di un'idrovora innovativa ad alta potenza destinata alle attività dei Vigili del Fuoco del Comune e della Provincia di Ravenna per fronteggiare i potenziali futuri eventi estremi, partecipando a una raccolta fondi organizzata da Assorisorse e dal Comune stesso di Ravenna per l'acquisto della stessa. Per ulteriori informazioni sulle iniziative di Saipem verso le comunità locali si rimanda al capitolo "S3-4 - Interventi su impatti rilevanti sulle comunità interessate e approcci per gestire i rischi rilevanti e conseguire opportunità rilevanti per le comunità interessate, nonché efficacia di tali azioni".
Come descritto nella sezione "SBM 1 - Strategia, modello aziendale e catena del valore" del capitolo ESRS 2, il Piano quadriennale di Sostenibilità "Our Journey to a Sustainable Business" è stato concepito per implementare una strategia integrata che combina obiettivi di business e finanziari con fattori ESG. Questo piano traduce gli impegni della Società delineati nella Politica di Sostenibilità in obiettivi misurabili, sia qualitativi che quantitativi, con lo scopo di creare valore per tutti gli stakeholder nel breve e nel lungo termine. L'aggiornamento annuale del Piano di Sostenibilità si basa sui risultati dell'analisi di doppia rilevanza (nella sezione "IRO1 - Descrizione dei processi per individuare e valutare gli impatti, i rischi e le opportunità rilevanti" del capitolo ESRS 2), così come sull'evoluzione del contesto internazionale e sugli input degli stakeholder, tra cui clienti e comunità finanziaria. Gli obiettivi del Piano sono allineati con le strategie e le politiche societarie del Gruppo. Il processo di pianificazione della sostenibilità permette a Saipem di monitorare semestralmente l'efficacia delle politiche e delle azioni intraprese10.
(10) SASB KP EM-SV-160a.2.


Gli obiettivi qualitativi e quantitativi connessi alla mitigazione del cambiamento climatico del Piano di Sostenibilità 2024-2027 sono di seguito rappresentati per descriverne il livello di raggiungimento:
| Obiettivi 2024-2027 | Anno target | Target | Risultati 2024 | Status | Piano 2025-2028 |
|---|---|---|---|---|---|
| Riduzione emissioni GHG Scope 1 e 2 |
2035 | 50% vs. baseline (2018) |
Riduzione raggiunta al 2024: circa 25% vs. baseline11 (50% progress di raggiungimento del target) |
Confermato | |
| Emissioni GHG evitate grazie a iniziative di gestione energetica nell'anno [Schema di incentivazione] |
2024 | 47 kt di CO2 eq | 69,8 kt di CO2 eq | Confermato | |
| Emissioni GHG evitate grazie a iniziative di gestione energetica in 3 anni [Schema di incentivazione] |
2023-2025 | 138 kt di CO2 eq | Emissioni evitate 23-24 116,8 kt di CO2 eq (circa 85% target) |
Confermato | |
| Emissioni di GHG compensate grazie alla strategia di offsetting di Saipem in 3 anni [Schema di incentivazione] |
2023-2025 | 250 kt di CO2 eq | 200 kt di CO2 eq compensate in 2 anni (80% target) |
Confermato | |
| Carbon Neutrality di Scope 2 al 2025 |
2025 | Carbon Neutrality di Scope 2 |
Riduzione delle emissioni di Scope 2: circa 58% vs. baseline 201811 |
Confermato |
-
-
-
| Azioni previste da piano 2024-2027 | Anno | Livello di ambizione | Risultati 2024 | Status | Piano 2025-2028 |
|---|---|---|---|---|---|
| Rinnovo della certificazione da terza parte per il programma Net Zero |
2024 | Rinnovo della certificazione |
Certificazione rinnovata | ||
| Emissioni Scope 3 Mobility: continuare la partecipazione nel programma SAF |
2024- 2027 |
Mantenere partecipazione al programma SAF |
Contratti stipulati con KLM/Air France, SAS e ITA |
Confermato | |
| Definire processi di lavoro, ruoli e responsabilità all'interno di Saipem al fine di garantire conformità alla normativa CBAM (Carbon Border Adjustment Mechanism) |
2024- 2025 |
Emissione di una procedura |
Azioni, ruoli e responsabilità identificati, incluse le modalità di tracciamento/raccolta fatturazioni doganali |
Confermato | |
| Emissione di criteri/linee guida aziendali per la selezione dei progetti di offsetting in cui investire |
2024- 2025 |
Emissione linee guida |
Linee Guida predisposte, approvate da AD e validate da terza parte indipendente |
||
| Mappatura delle emissioni dei clienti | 2024 | Sviluppo metodologia per stima emissioni del "sold product" emissioni GHG Scope 3 (clienti) |
Sviluppata metodologia in house |
Confermato | |
| Organizzazione di 2 eventi low-impact con compensazione di emissione a Milano e Fano, Italia |
2024 | 2 eventi low carbon | Esecuzione di 2 Open Days Carbon Neutral in Fano e Milano (9 t di CO2 compensate) |
||
| Estendere il numero di fornitori registrati su Carbon Tracker e rafforzare le informazioni e dati disponibili sulla piattaforma |
2026 | 800 fornitori ingaggiati |
907 fornitori ingaggiati | Nuovo target | |
| Realizzare nuove market survey per identificare possibili requisiti ambientali applicabili nei processi di approvvigionamento |
2024 | 2 market survey | 2 survey eseguite | Nuovo target |
-
-
-
Anche nel 2024 l'obiettivo "Emissioni evitate grazie a iniziative di gestione energetica" è stato incluso nel Piano di Incentivazione Variabile come target di incentivazione sia a breve (annuale), sia a lungo (triennale) termine. Inoltre, anche le emissioni compensate grazie alla strategia di offsetting sono state incluse come target climatico a lungo termine, maggiori informazioni sono disponibili nella sezione "E1-7 - Assorbimenti di GHG e progetti di mitigazione delle emissioni di GHG finanziati con crediti di carbonio".
(11) Il valore del 2018 è stato rivalutato per tenere conto di cambiamenti occorsi nella metodologia di definizione del perimetro con copertura materiale, in modo da rappresentare i trend dei dati di emissione a parità di perimetro. Il valore è passato dall'originale 1.387.063 t di CO2 eq a 1.309.671 t di CO2 eq (Scope 1 e 2 Market Based).

Gli obiettivi ancora attivi, presenti anche nelle precedenti versioni del Piano di Sostenibilità, sono stati mantenuti o aggiornati come definito in colonna "Piano 2025-2028".
| Anno | Catena | ||||
|---|---|---|---|---|---|
| Obiettivi | Target | target | del valore | Tema materiale | IRO |
| Riduzione emissioni GHG Scope 1 e 2 |
Riduzione del 50% delle emissioni GHG Scope 1 e 2 rispetto al valore di baseline (emissioni 2018)12 |
2035 | Operazioni proprie |
Rischi e gestione del cambiamento climatico Energia Emissioni di gas serra |
I5 E1, I6 E1, I7 E1, I8 E1, I9 E1, R1 E1, R2 E1, R3 E1, R4 E1, R5 E1, R7 E1, R8 E1, R11 E1, O1 E1 |
| Emissioni di GHG evitate grazie a iniziative di gestione energetica nell'anno [Schema di incentivazione] |
69,8 kt di CO2 eq come emissioni GHG evitate |
2025 | Operazioni proprie |
Rischi e gestione del cambiamento climatico Energia Emissioni di gas serra |
I5 E1, I9 E1, R1 E1, R4 E1, R7 E1, R8 E1, R11 E1, O1 E1 |
| Emissioni di GHG evitate grazie a iniziative di gestione energetica nel triennio [Schema di incentivazione] |
138 kt di CO2 eq emissioni GHG evitate in tre anni (2023-2025) |
2025 | Operazioni proprie |
Rischi e gestione del cambiamento climatico Energia Emissioni di gas serra |
I5 E1, I9 E1, R1 E1, R4 E1, R7 E1, R8 E1, R11 E1 |
| Emissioni di GHG compensate grazie alla strategia di offsetting di Saipem nel triennio [Schema di incentivazione] |
250 kt di CO2 eq di emissioni compensate in 3 anni (2023-2025) |
2025 | Operazioni proprie |
Rischi e gestione del cambiamento climatico |
I5 E1, I6 E1, I7 E1, I9 E1, R1 E1, R2 E1, R4 E1, R5 E1, R7 E1, R8 E1, R11 E1, O1 E1 |
| Carbon Neutrality di Scope 2 al 2025 |
Carbon Neutrality di Scope 212 | 2025 | Operazioni proprie |
Rischi e gestione del cambiamento climatico Energia Emissioni di gas serra |
I5 E1, I6 E1, I7 E1, I9 E1, R1 E1, R2 E1, R4 E1, R5 E1, R7 E1, R8 E1 R11 E1, O1 E1 |
| Estendere il numero di fornitori registrati su Carbon Tracker e rafforzare le informazioni e dati disponibili sulla piattaforma |
+100 vendor critici coinvolti (oltre ai 907 fornitori già ingaggiati) 10 one-to-one meeting |
2025 | Operazioni proprie Upstream Downstream |
Rischi e gestione del cambiamento climatico Emissioni di gas serra |
I5 E1, I9 E1, I6 E1, I8 E1, R1 E1, R2 E1, R5 E1, R4 E1, R7 E1, R8 E1, R11 E1, O1 E1 |
A oggi, Saipem non ha formalizzato un target specifico al 2030 per le emissioni Scope 1 e Scope 2, ma è azione core del Piano di Sostenibilità 2025-2028 quello di definire un target per questa tipologia di emissioni. L'obiettivo di riduzione delle emissioni di Scope 1 e 2 al 2035, espresso in termini percentuale, è calcolato rispetto a una baseline di emissioni assolute (tonnellate di CO2 eq) e non include assorbimenti/crediti di carbonio/emissioni evitate. La baseline per l'obiettivo di riduzione delle Scope 3 non è stata ancora calcolata ma è azione core del Piano di Sostenibilità 2025-2028 la definizione di obiettivi intermedi di Scope 3. L'obiettivo di carbon neutrality di Scope 2 al 2025 prevede, in seguito alla riduzione delle emissioni, la compensazione delle emissioni residue e l'acquisto di crediti di carbonio.
Gli obiettivi di riduzione delle emissioni fanno riferimento alle emissioni della tabella "Andamento delle emissioni di gas serra rispetto alla baseline (2018)" della sezione "E1-6 - Emissioni lorde di GHG di ambito 1, 2, 3 ed emissioni totali di GHG". In particolare, sono ricomprese nel target il 100% delle emissioni di Scopo 1 e 2 dell'anno 2018, corrispondenti a 1.309,7 kt CO2 eq e composte dal 97% di emissioni di Scope 1 e dal 3% di emissioni di Scope 2 Market based.
(12) Il valore del 2018 è stato rivalutato per tenere conto di cambiamenti occorsi nella metodologia di definizione del perimetro con copertura materiale, in modo da rappresentare i trend dei dati di emissione a parità di perimetro. Il valore è passato dall'originale 1.387.063 t di CO2 eq a 1.309.671 t di CO2 eq (Scope 1 e 2 Market Based).


Per quanto riguarda il perimetro, è stato definito e validato nel 2018 quando la copertura era materiale. Il metodo utilizzato per definire il perimetro e quantificare le emissioni si basa sulla metodologia ISO 14064-1, convalidata da una terza parte. Questa convalida viene periodicamente rinnovata per tenere conto di eventuali cambiamenti nel perimetro e nella metodologia13.
Il target è stato sviluppato secondo metodologie interne, che tengono conto di scenari internazionali di disponibilità di carburanti alternativi, come descritto nella sezione "E1-3 - Azioni e risorse relative alle politiche in materia di cambiamenti climatici", e non è a oggi derivato da percorsi settoriale di decarbonizzazione. Il progress di raggiungimento del target e gli scenari futuri vengono valutati annualmente tramite il Piano di Riduzione GHG, validato da terza parte durante il 2024, tenendo in considerazione i potenziali futuri volumi di business e le iniziative di riduzione delle emissioni che vengono divise in:
Il dettaglio quantitativo di queste iniziative è rappresentato nella tabella sottostante.
| (kt CO2 eq) | 2018 | Obiettivi 2035 |
|---|---|---|
| Emissioni GHG | 1.309,7 | 654,8 |
| Efficienza energetica | - | 127,3 |
| Risparmio energetico | - | 22,8 |
| Utilizzo di energia rinnovabile | - | 206,4 |
| Variazioni del business | - | 298,3 |
| Altro | - |
I target di riduzione e le relative leve di decarbonizzazione si riferiscono al perimetro individuato dal Net Zero Program definito nella sezione "E1-1 - Piano di transizione per la mitigazione dei cambiamenti climatici".
Come già descritto nella sezione "E1-3 - Azioni e risorse relative alle politiche in materia di cambiamenti climatici", le roadmap e i relativi saving di GHG sono stimati grazie a una metodologia in-house che considera vari fattori, tra i quali la disponibilità e i costi di combustibili alternativi sul mercato, i progressi tecnologici che si renderanno disponibili e le possibili strategie a lungo termine di Saipem. Come precedentemente descritto vengono effettuate diverse simulazioni di possibili roadmap di riduzione delle emissioni; i saving rappresentati nella tabella di cui sopra fanno riferimento alla terza simulazione descritta nella sezione "E1-3 - Azioni e risorse relative alle politiche in materia di cambiamenti climatici", ovvero uno scenario internazionale "sfavorevole" in termini di scarsa disponibilità (e quindi aumento di costo) di biocarburanti e risorse tecnologiche ma in cui Saipem perseguirebbe un maggiore utilizzo di biocarburanti, attraverso accordi commerciali che possano facilitarne l'applicazione sui propri asset e operazioni per facilitare il raggiungimento dei propri obiettivi.
(13) Il valore del 2018 è stato rivalutato per tenere conto di cambiamenti occorsi nella metodologia di definizione del perimetro con copertura materiale, in modo da rappresentare i trend dei dati di emissione a parità di perimetro. Il valore è passato dall'originale 1.387.063 t di CO2 eq a 1.309.671 t di CO2 eq (Scope 1 e 2 Market Based).


| 2024 | ||
|---|---|---|
| Totale Gruppo CSRD | ||
| Consumo di energia e mix energetico | ||
| Consumo di combustibile da petrolio grezzo e prodotti petroliferi | (MWh) | 3.662.010,9 |
| Consumo di combustibile da gas naturale | (MWh) | 160.413,4 |
| Consumo di energia elettrica, calore, vapore e raffrescamento da fonti fossili, acquistati | ||
| o acquisiti | (MWh) | 77.338,6 |
| Consumo totale di energia da fonti fossili | (MWh) | 3.899.763,0 |
| Quota di fonti fossili sul consumo totale di energia | (%) | 97 |
| Consumo di combustibili per le fonti rinnovabili, compresa la biomassa | (MWh) | 60.758,6 |
| Consumo di energia elettrica, calore, vapore e raffrescamento da fonti rinnovabili, acquistati | ||
| o acquisiti | (MWh) | 60.963,6 |
| Consumo di energia rinnovabile autoprodotta senza ricorrere a combustibili | (MWh) | 1.465,9 |
| Consumo totale di energia da fonti rinnovabili | (MWh) | 123.188,2 |
| Quota di fonti rinnovabili sul consumo totale di energia | (%) | 3 |
| Consumo totale di energia | (MWh) | 4.312.943,5 |
| di cui stimato | 289.992,4 | |
| Intensità energetica rispetto ai ricavi netti | (MWh/mln) | 296,4 |
Si specifica che l'unità di misura fa riferimento ai MWh di energia primaria e non ai MWh di energia elettrica. Il calcolo è effettuato applicando il seguente fattore di conversione: 1 tep = 11,63 MWh, come indicato dall'Agenzia Internazionale dell'Energia.
Le informazioni relative ai consumi energetici sono riportate per i complessi su cui l'impresa esercita un controllo finanziario e per quelli su cui esercita un controllo operativo. I dati che fanno riferimento al controllo finanziario rappresentano la quota maggioritaria, superando il 90% dell'ammontare totale. La definizione di questo nuovo perimetro non rende possibile il confronto puntuale con i valori degli anni precedenti. Per ulteriori informazioni, fare riferimento alla sezione "BP-1 - Criteri generali per la redazione delle dichiarazioni sulla sostenibilità" del capitolo ESRS 2.
Il consumo totale di energia, riportato nella tabella precedente per l'anno 2024, include la quota parte stimata indicata come "di cui stimato" al fine di comprendere i siti che rientrano nella sfera di controllo finanziario della Società, non presenti nel sistema di rendicontazione ambientale. Per maggiori informazioni sulle stime, fare riferimento alla sezione "BP-1 - Criteri generali per la redazione delle dichiarazioni sulla sostenibilità" del capitolo ESRS 2.
I consumi energetici registrati nel sistema di rendicontazione ambientale sono raccolti attraverso un approccio strutturato per la misurazione e il monitoraggio del consumo energetico complessivo, comprendente energia elettrica, carburanti e fonti rinnovabili. La misurazione avviene principalmente attraverso strumenti di rilevazione diretta, come contatori di energia elettrica installati nei siti operativi, letture dirette dei serbatoi di carburante e sistemi digitali di gestione dell'energia (es. BMS). I dati vengono aggregati per unità operativa e convertiti, permettendo un'analisi comparativa tra differenti fonti energetiche. Particolare attenzione è dedicata alla distinzione tra energia da rete pubblica, energia autoprodotta da fonti rinnovabili e consumo di carburanti per alimentare le operazioni. In assenza di dati misurati direttamente, Saipem ricorre a stime basate su metodologie riconosciute e coerenti con gli standard internazionali. Le stime vengono effettuate utilizzando fattori di conversione standardizzati, dati storici, profili di consumo tipici e benchmark settoriali. L'approccio è applicato solo in contesti in cui non è tecnicamente o operativamente possibile disporre di misurazioni dirette.
Per la specificità del business di Saipem, cui è associato il codice NACE 41.2, tutte le attività in cui è impegnata sono in settori ad alto impatto climatico. Conseguentemente, tutti i ricavi sono relativi a settori ad alto impatto climatico. Quindi, il tasso di intensità energetica viene calcolato facendo il rapporto tra consumo totale di energia e ricavi netti, e per il 2024 si attesta a 296,4 MWh/mln €. Il valore utilizzato a denominatore nel calcolo dell'intensità fa riferimento alla riga "Ricavi della gestione caratteristica" del Conto Economico.
(14) SASB KPI EM-SV-110a.1.

Nel comunicare le informazioni sulle emissioni di GHG Saipem tiene in considerazione il perimetro di rendicontazione "Totale Gruppo CSRD" descritto nella sezione "BP-1 - Criteri generali per la redazione delle dichiarazioni sulla sostenibilità" del capitolo ESRS 2.
I dati relativi al consumo energetico vengono utilizzati per calcolare le emissioni di gas serra di Scopo 1 e 2, e quota parte dello Scopo 3. Saipem utilizza una metodologia di stima delle emissioni GHG validata da parte di un ente terzo indipendente (Bureau Veritas) in conformità ai principi della norma UNI EN ISO 14064-3. La metodologia era stata revisionata una prima volta nel corso del 2018 e successivamente nel 2019 e nel 2022, estendendo il campo di applicazione della metodologia e, in particolare, ampliando le categorie emissive delle emissioni Scope 3.
Le attività che contribuiscono maggiormente alle emissioni di GHG di Saipem sono: per lo Scope 1, l'utilizzo di combustibili per la generazione di elettricità, principalmente gasolio per la flotta, i drilling rig, e i cantieri di fabbricazione a terra, in particolare in zone remote in cui è difficile realizzare il collegamento con la rete elettrica; per lo Scope 2, l'acquisto di energia elettrica per l'utilizzo nei cantieri, uffici, e altri siti di lavoro a terra; per lo Scope 3, l'acquisto di materiali (prevalentemente metalli) e i consumi delle navi che operano in leasing a supporto dei progetti offshore.
Nel documento sono considerate le seguenti emissioni di GHG:
Nelle emissioni dirette derivanti dall'uso di combustibili (Scope 1) non sono inclusi contributi derivati dalla combustione di biomasse, corrispondenti a 15.581 t CO2 di emissioni biogeniche. La percentuale di tali contributi nelle emissioni di Scope 2 è implicita nei fattori di emissione nazionali utilizzati, e non è estrapolabile. Durante il 2024 circa il 40% dell'acquisto di energia elettrica è stato coperto da certificati Garanzie di Origine e
International Renewable Energy Certificates. Per quanto riguarda le emissioni di Scope 3, le categorie più impattanti dal punto di vista emissivo sono le attività in leasing a monte e i beni e servizi acquistati. Si forniscono di seguito i dettagli relativi alla rendicontazione di ogni categoria calcolata:
• Categoria 1 - Beni e servizi acquistati: viene considerato ai fini del calcolo l'approvvigionamento dei materiali acquistati dalla società per tutto il perimetro Saipem, in termini di peso in relazioni alle classi merceologiche associate alle diverse tipologie di materiale. Il peso viene quindi moltiplicato per un fattore di emissione specifico per tipo di materiale. Si aggiungono a questa categoria le emissioni derivanti dall'approvvigionamento e smaltimento dell'acqua, per tutto il perimetro di rendicontazione. In questo caso i dati di attività utilizzati per il calcolo sono i volumi prelevati e la tipologia di scarico. I fattori di emissione utilizzati derivano dal database DEFRA.

Le emissioni di Scope 3 sono principalmente derivate utilizzando input nella value chain upstream e downstream dell'azienda e degli Emission Factor tratti dalla letteratura di riferimento. Le uniche categorie che contemplano emissioni dichiarate dai fornitori sono leased asset e una quota parte (circa 18%) dei viaggi in aereo.
La metodologia per la quantificazione delle emissioni di gas serra di Scope 1, 2 e 3 è in linea con i requisiti della norma UNI EN ISO 14064-1 per le parti applicabili. Le emissioni di Scope 1 sono state calcolate adottando i fattori di emissione presenti nel documento "EMEP/EEA Air Pollutant Emission Inventory Guidebook 2019" e nel database del DEFRA. Le emissioni di Scope 2 location-based sono state calcolate utilizzando i fattori di emissione dell'IEA e il database DEFRA. Le emissioni di Scope 3 sono state calcolate utilizzando il database DEFRA e fattori di emissione dell'IEA. Saipem adotta i fattori di emissione di DEFRA e IEA pubblicati nel 2021.
| 2024 vs 2023 | ||||
|---|---|---|---|---|
| 2018 | 2023 | 2024 | (%) | |
| (kt CO2 eq) | Totale Gruppo |
Totale Gruppo |
Totale Gruppo |
Totale Gruppo |
| Emissioni GHG Scope 1 e 2 (market based) | 1.309,7 | 1.041,9 | 978,0 | (6) |
Le informazioni presenti nella tabella hanno lo scopo di mostrare l'andamento delle emissioni di Scope 1 e Scope 2 market-based in comparazione con l'anno 2023 e con il base year rispetto al quale sono stati definiti gli obiettivi di riduzione (2018). Pertanto, il valore relativo all'anno 2024 è stato allineato al perimetro "Totale Gruppo", perimetro in linea con la baseline, al fine di rendere possibile un confronto puntuale. Il valore delle emissioni di GHG pari a 978,0 kt CO2 eq differisce dal perimetro dell'inventario GHG 2024, pari a 1.122 kt CO2 eq come riportato nella tabella seguente.


| 2024 | ||
|---|---|---|
| Totale Gruppo CSRD | ||
| Emissioni di GHG Scope 1 | ||
| Emissioni lorde di GHG Scope 1: | (t CO2 eq) | 1.103.048,5 |
| - di cui stimate | (t CO2 eq) | 71.705,0 |
| Emissioni lorde di GHG Scope 1 coperte da sistemi regolamentati di scambio di quote di emissioni |
(%) | 0 |
| Emissioni di GHG Scope 2 | ||
| Emissioni lorde di GHG Scope 2 location-based | (t CO2 eq) | 20.470,7 |
| - di cui stimate | (t CO2 eq) | 1.181,2 |
| Emissioni lorde di GHG Scope 2 market-based | (t CO2 eq) | 18.676,7 |
| - di cui stimate | (t CO2 eq) | 1.043,5 |
| Emissioni di GHG scope 3 | ||
| Emissioni lorde di GHG Scope 3 | (t CO2 eq) | 9.386.251,4 |
| 1. Beni e servizi acquistati | (t CO2 eq) | 8.092.457,4 |
| 2. Beni strumentali | (t CO2 eq) | - |
| 3. Attività legate ai combustibili e all'energia (non incluse nell'ambito 1 o 2) | (t CO2 eq) | 246.017,6 |
| 4. Trasporto e distribuzione a monte | (t CO2 eq) | 159.905,2 |
| 5. Rifiuti generati nel corso delle operazioni | (t CO2 eq) | 34.430,9 |
| 6. Viaggi d'affari | (t CO2 eq) | 76.550,1 |
| 7. Pendolarismo dei dipendenti | (t CO2 eq) | 9.335,4 |
| 8. Attivi in leasing a monte | (t CO2 eq) | 767.554,6 |
| 9. Trasporto a valle | (t CO2 eq) | - |
| 10. Trasformazione dei prodotti venduti | (t CO2 eq) | - |
| 11. Uso dei prodotti venduti | (t CO2 eq) | - |
| 12. Trattamento di fine vita dei prodotti venduti | (t CO2 eq) | - |
| 13. Attivi in leasing a valle | (t CO2 eq) | - |
| 14. Franchising | (t CO2 eq) | - |
| 15. Investimenti | (t CO2 eq) | - |
| Emissioni totali di GHG | ||
| Totale emissioni (Scope 1, 2 location-based e 3) | (t CO2 eq) | 10.509.770,6 |
| Totale emissioni (Scope 1, 2 market-based e 3) | (t CO2 eq) | 10.507.976,6 |
| Intensità emissiva (basata su Scope 1, 2 market-based e 3) | (t CO2 eq/mln€) | 722,2 |
Per il calcolo delle emissioni dirette GHG (Scopo 1) del 2024 sono stati utilizzati i seguenti valori di Global Warming Potential: 1 (CO2), 29,8 (CH4), 273 (N2O) (rif. IPPC Sixth Assessment Report).
All'interno della categoria "Beni e servizi acquistati", sono ricompresi alcuni Capex, principalmente upgrade delle navi che non si esauriscono nel corso dell'anno, ma danno utilità pluriennale, per i quali non è stato possibile con i sistemi di raccolta dati attuali, disaggregare i dati al fine di rendicontare nella categoria "Beni Strumentali" Le categorie "Trasporto a valle" e "Trasformazione dei prodotti venduti" non sono rilevanti per il business di Saipem. Saipem è una società EPC e il suo core business è la costruzione di infrastrutture per l'industria energetica. Non produce prodotti che vengono trasportati, distribuiti o trasformati.
Le categorie "Uso dei prodotti venduti" e "Trattamento di fine vita dei prodotti venduti" non sono rilevanti per il business di Saipem, perché le infrastrutture costruite da Saipem sono progettate e costruite in base alle esigenze del Cliente, e spesso realizzate in joint venture in cui Saipem non è sempre il leader dell'ingegneria. Inoltre, queste infrastrutture hanno una durata di vita molto estesa dopo l'ambito di lavoro di Saipem, durante la quale Saipem non ha controllo o informazioni in merito a eventuali cambiamenti nelle emissioni prodotte dall'infrastruttura, o in merito al suo smaltimento. Per queste motivazioni le categorie vengono considerate non rilevanti.
La categoria "Attività in leasing a valle" viene considerata applicabile, ma senza emissioni per l'anno 2024.
La categoria "Franchising" non è applicabile per il business di Saipem.
La categoria "Investimenti" non è rilevante per il business di Saipem.
Le informazioni relative ai consumi energetici sono riportate per i complessi su cui l'impresa esercita un controllo finanziario e per quelli su cui esercita un controllo operativo. La definizione di questo nuovo perimetro non rende possibile il confronto puntuale con i valori degli anni precedenti. Per ulteriori informazioni, fare riferimento alla sezione "BP-1 - Criteri generali per la redazione delle dichiarazioni sulla sostenibilità" del capitolo ESRS 2.
Le emissioni lorde di GHG Scope 1, nonché le emissioni lorde di GHG Scope 2, sia location-based che marketbased, riportate nella tabella per l'anno 2024 includono, per ciascuna voce, la quota parte stimata indicata come "di cui stimate". Questo approccio consente di comprendere i siti che rientrano nella sfera di controllo


finanziario della Società, che non sono inclusi nel sistema di rendicontazione ambientale. Per maggiori informazioni sui dati stimati, fare riferimento alla sezione "BP-1 - Criteri generali per la redazione delle dichiarazioni sulla sostenibilità" del capitolo ESRS 2.
Come richiesto dalla normativa, si riporta di seguito il dettaglio delle emissioni totali di Scope 1 e 2 (Location Based e Market Based) che derivano: 1) dai siti che rientrano nel perimetro Consolidato Integrale CSRD e 2) dai siti che la società controlla operativamente in ambito CSRD. Per maggiori informazioni, fare riferimento alla sezione "BP-1 - Criteri generali per la redazione delle dichiarazioni sulla sostenibilità" del capitolo ESRS 2.
| (t CO2 eq) | 2024 | ||
|---|---|---|---|
| Consolidato Integrale CSRD | Siti su cui l'impresa ha controllo operativo |
||
| Emissioni di GHG scope 1 | |||
| Emissioni lorde di GHG Scope 1 | 1.062.456,4 | 40.592,1 | |
| di cui stimate | 71.705,0 | - | |
| Emissioni di GHG scope 2 | |||
| Emissioni lorde di GHG Scope 2 location-based | 17.951,7 | 2.519,0 | |
| di cui stimate | 1.181,2 | - | |
| Emissioni lorde di GHG Scope 2 market-based | 15.913,3 | 2.763,7 | |
| di cui stimate | 1.043,5 | - |
I valori che si ottengono dalle somme delle informazioni presenti in tabella corrispondono, per ogni categoria, ai valori rendicontati secondo il perimetro Totale Gruppo CSRD.
Per maggiori informazioni sui dati stimati, fare riferimento alla sezione "BP-1 - Criteri generali per la redazione delle dichiarazioni sulla sostenibilità" del capitolo ESRS 2.
Come indicato per l'intensità energetica in base ai ricavi netti, le attività di Saipem, contraddistinte dal codice NACE 41.2, risultano in settori ad alto impatto climatico. Conseguentemente, tutti i ricavi sono relativi a settori ad alto impatto climatico. Nel 2024 Saipem ha registrato un'intensità emissiva di gas serra pari a 722,2 t di CO2 eq/€mln (il valore è calcolato tenendo conto delle emissioni di Scope 1, Scope 2 market-based e Scope 3 rapportate ai ricavi in milioni di euro). ll valore utilizzato a denominatore nel calcolo dell'intensità fa riferimento alla riga "Ricavi della gestione caratteristica" del Conto Economico.
Come riportato nella sezione "GOV-3 - Integrazione delle prestazioni di sostenibilità nei sistemi di Incentivazione", gli incentivi a lungo termine per il Management di Saipem includono un target dedicato alla compensazione delle emissioni GHG.
Pertanto, Saipem ha avviato iniziative di mitigazione al di fuori della propria catena del valore, finanziando progetti di offsetting. Nel 2024 Saipem ha cancellato 100.000 crediti di carbonio, equivalenti alla compensazione di 100.000 tonnellate di CO2 equivalente. I finanziamenti sono stati indirizzati a un portafoglio di progetti nature-based, con un focus particolare su iniziative di tipo REDD+ (Riduzione delle Emissioni da Deforestazione e Degradazione delle foreste). Questi progetti sono stati selezionati non solo per la loro capacità di evitare emissioni, ma anche per i benefici aggiuntivi ambientali, come la protezione della biodiversità e degli ecosistemi e sociali, promuovendo lo sviluppo sostenibile delle comunità locali.
Per identificare i progetti di maggiore interesse e valore, Saipem ha sviluppato un modello interno di valutazione del rischio. Questo strumento analizza i rischi legati ai progetti già finanziati e supporta la selezione di nuove opportunità di investimento. Tra i principali criteri di valutazione figurano:


Nell'ambito della validazione del programma Net Zero effettuata nel 2024 da Terza Parte Indipendente, il modello di rischio è risultato soddisfare i più recenti requisiti definiti dalla norma ISO 14068-1.
| 2024 | 2023 | ||
|---|---|---|---|
| Crediti di carbonio cancellati nell'anno di riferimento | |||
| Totale | (t CO2 eq) | 100.000 | 100.000 |
| Quota da progetti di assorbimento | (%) | 0 | 0 |
| Quota da progetti di riduzione | (%) | 100 | 100 |
| Verified Carbon Standard | (%) | 100 | 100 |
| Quota da progetti all'interno dell'UE | (%) | 0 | 0 |
| Percentuale che si qualifica come "corresponding adjustment" | (%) | 0 | 0 |
Guardando al futuro, in linea con il Piano di Incentivazione a lungo termine dedicato alle compensazioni, Saipem intende raggiungere l'obiettivo di 250.000 tonnellate di CO2 equivalente compensate nel triennio 2024-2026.
Per ulteriori dettagli sulle azioni programmate per ridurre e neutralizzare le emissioni residue di GHG, fare riferimento alla sezione "E1-1 - Piano di transizione per la mitigazione dei cambiamenti climatici" dove viene vengono spiegate le azioni programmate all'interno del programma Net Zero di Saipem.
Saipem ha fissato l'obiettivo di raggiungere la neutralità carbonica delle emissioni di Scopo 2 entro il 2025, utilizzando i crediti di carbonio come misura complementare per compensare le emissioni residue, senza sostituire le azioni dirette di riduzione. I crediti acquistati per la neutralizzazione delle emissioni residue saranno selezionati attraverso il modello di rischio sviluppato internamente, che si ispira a linee guida internazionali, come la ISO 14068-1 e i Beyond Value Chain Mitigation Reports di SBTi.
Saipem ha istituito un sistema di Carbon Pricing interno basato su un meccanismo di Carbon Fee a partire dal 2022 per finanziare iniziative trasversali legate al clima (ad esempio, l'adozione di portali per la gestione delle tematiche ESG sui fornitori e per la gestione delle emissioni della catena di fornitori, l'adesione a programmi di compensazione, servizi di validazione e/o servizi di consulenza sui temi climatici). L'internal carbon price fee consente di distribuire i costi per le iniziative di cui sopra in maniera proporzionale alle emissioni GHG di ciascuna business line.
Il sistema di Carbon Pricing interno di Saipem si applica alle emissioni di tutte le business line dell'Azienda in funzione del perimetro individuato dal Net Zero Programme descritto nella sezione "E1-1 - Piano di transizione per la mitigazione dei cambiamenti climatici". Ogni Business Line contribuisce al finanziamento delle attività di compensazione delle emissioni in base alle sue emissioni di Scopo 1 e Scopo 2 market-based.
L'87% di emissioni di Scope 1 e l'86% di emissione di Scope 2 market-based rendicontate nel 2024 sono utilizzate per ripartire le risorse economiche delle attività sopra menzionate sulle diverse business line.
Il prezzo viene aggiornato annualmente al variare dello speso in funzione delle fluttuazioni dei prezzi unitari dei crediti di carbonio e del canone di utilizzo delle piattaforme per il vendor monitoring, nonché delle altre attività riportate.
| Volume interessato | Prezzi applicati | ||
|---|---|---|---|
| Tipi di prezzi interni del carbonio | (t CO2 eq) | (€/t CO2 eq) | Descrizione perimetro |
| Tassa interna sul carbonio | Perimetro descritto nella sezione "E1-1 - | ||
| (Risorse economiche allocate | Piano di transizione per la mitigazione dei | ||
| /Scope 1 and 2 emissions) | 978.169 | 1,14 | cambiamenti climatici" |
| Percentuale delle emission di GHG Scope 1 coperte dal Sistema interno di carbon pricing | 87% |
|---|---|
| Percentuale delle emission di GHG Scope 2 Market Based coperte dal Sistema interno di carbon pricing | 86% |
| Percentuale delle emission di GHG Scope 3 coperte dal Sistema interno di carbon pricing | 0% |


L'individuazione di impatti, rischi e opportunità viene effettuata con il coinvolgimento diretto dei rappresentanti di tutte le principali categorie di stakeholder (inclusi i dipendenti), del management della Società e del Consiglio di Amministrazione, e tiene conto di tutti i siti e le attività aziendali di Saipem, oltre che la catena del valore upstream e downstream. Le categorie di stakeholder coinvolte, le modalità con cui sono state svolte le consultazioni e gli impatti, i rischi e le opportunità, anche relativi all'inquinamento, sono descritte nelle sezioni dell'ESRS 2 ("SBM 2 - Interessi e opinioni dei portatori di interessi", "SBM 3 - Impatti, rischi e opportunità rilevanti e loro interazione con la strategia e il modello aziendale" e "IRO 1 - Descrizione del processo per individuare e valutare gli impatti, i rischi e le opportunità rilevanti").
| Tema materiale |
Topic ESRS | Sub-topic | Descrizione impatto | Catena del valore (dove si genera l'impatto) |
Tipologia | Natura | Orizzonte temporale |
|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Sversamenti | E2 - Inquinamento Inquinamento | dell'acqua, inquinamento del suolo |
Impatti sull'ambiente dovuti a danni imprevisti agli asset (vessel, fabrication yard) durante le operazioni di business (I9 E2) |
Operazioni proprie, Downstream |
Potenziale | Negativo | Breve termine |
Si specifica che quest'ultimo impatto è connesso con la strategia e il business model in quanto gli asset di Saipem utilizzati nello svolgimento delle proprie operazioni possono essere esposti a situazioni impreviste che potrebbero comportare danni all'ambiente quali ad esempio il rilascio indesiderato di sostanze nelle matrici ambientali suolo e acqua.
Sebbene nel 2024 si siano verificati alcuni sversamenti (il 72% dei quali sotto i 10 litri), l'impatto materiale è stato considerato potenziale in quanto si tratta di eventi accidentali la cui occorrenza non è certa. Questa valutazione tiene conto della natura imprevedibile di tali episodi che possono verificarsi in modo sporadico e non sistematico. Gli sversamenti avvenuti nel 2024 e rendicontati nella sezione "E2-4 - Inquinamento di aria, acqua e suolo" non sono stati ritenuti eventi accidentali rilevanti.
Tuttavia, pur essendo incerti, gli sversamenti possono avere conseguenze significative sull'ambiente e sulle attività aziendali, specialmente in caso di danni imprevisti agli asset, come vessel e fabrication yard, durante le operazioni di business. Tali eventi potrebbero causare il rilascio incontrollato di sostanze nocive, con potenziali ripercussioni sugli ecosistemi marini e terrestri. Per questo motivo risulta fondamentale adottare misure preventive e strategie di risposta tempestiva per mitigare gli impatti e garantire la sicurezza operativa. Pertanto, nonostante l'impatto sia stato classificato come potenziale, gli sversamenti sono stati comunque rendicontati nella sezione "E2-4 - Inquinamento di aria, acqua e suolo", in coerenza con le procedure di rendicontazione ambientale di Saipem, tenuto conto della potenziale rilevanza ambientale di tali eventi e del principio di precauzione previsto dai criteri di reporting.
| Sversamenti E2 - Inquinamento Inquinamento Incidenti rilevanti all'integrità degli asset e Upstream, Operazioni dell'acqua; trasporto con danni alle persone, proprie, Downstream Inquinamento del suolo all'ambiente, agli asset, ai progetti e alla |
Tema materiale | Topic ESRS | Sub-topic | Descrizione tipo di rischio | Catena del valore (Dove si genera il rischio) |
Orizzonte temporale |
|---|---|---|---|---|---|---|
| reputazione (R11 E2) | Medio termine (2-4 anni) |
Si specifica che nella valutazione dei rischi rilevanti sono stati considerati sversamenti di olio, fango e altre sostanze nocive in acqua o nel sottosuolo.
Saipem si impegna nella tutela e nella conservazione del capitale naturale e della biodiversità, nonché nella protezione dell'ambiente in tutte le proprie attività, attraverso la valutazione, la gestione e il monitoraggio di

rischi e opportunità, la mitigazione, il ripristino e la compensazione sistematica di eventuali rischi e impatti e il miglioramento costante delle proprie prestazioni15.
Saipem è consapevole che tutte le sue attività, dalle fasi di pianificazione e progettazione, fino alla costruzione e messa in opera, hanno la potenzialità di impattare sull'ambiente, sia in maniera diretta che lungo la catena del valore, per tale motivo, come riportato nella Politica "Il nostro business sostenibile" del Gruppo, approvata dal Consiglio di Amministrazione e pubblicata sul sito internet societario, si impegna a minimizzare inquinamento di terra e acqua promuovendo l'impiego di soluzioni e tecnologie a basso impatto ambientale in termini di inquinamento; tale Politica è applicata a tutti gli impatti, rischi e opportunità rilevanti.
Le misure di prevenzione di incidenti ambientali sono aspetti pienamente integrati nel sistema di gestione ambientale certificato del Gruppo Saipem, applicato nelle operazioni di Saipem, e che coinvolge i fornitori, partner e clienti dell'Azienda.
Responsabile dell'attuazione della Politica è l'Amministratore Delegato, che si avvale delle sue prime linee di riporto che ricoprono ruoli apicali, ciascuno per la propria area di competenza, sia a livello Corporate che Operativo; inoltre, a livello di Progetto/Società Operativa, l'attuazione della Politica di Sostenibilità è di competenza dei rispettivi Managing Director, nonché dei Project Manager/Direttori di progetto.
La Politica sopra citata è a disposizione sul sito di Saipem per essere consultata dai portatori di interessi potenzialmente coinvolti e dai portatori di interessi il cui contributo è necessario ai fini della sua attuazione.
Gli sversamenti ("spill") di sostanze inquinanti nell'ambiente sono uno degli aspetti ambientali più significativi per il settore in cui opera Saipem. La prevenzione dell'evento accidentale e le azioni di risposta, nel caso in cui si verificasse uno sversamento sono elementi assolutamente prioritari per la gestione degli stessi. La strategia di Saipem per la gestione degli sversamenti è infatti focalizzata sulla minimizzazione del rischio di sversamento sia sulle azioni di mitigazione di impatti negativi e di gestione delle emergenze, per le quali è dotata di equipaggiamenti e procedure all'avanguardia. Il sistema di gestione degli sversamenti di Saipem è basato sulla seguente gerarchia di azioni, svolte in maniera continua:
(15) SASB KPI IF-EN-160a.2. (16) SASB KPI EM-SV-150a.2.

attraverso un software dedicato e analizzati per valutarne le cause, impedirne il ripetersi e condividere all'interno della Società le "lessons learned" (lezioni apprese).
Saipem offre servizi di prevenzione e gestione delle emergenze causate da sversamenti in mare. In particolare, i servizi forniti comprendono la formazione, l'utilizzo di droni sottomarini e il pronto intervento da remoto dell'OIE (Offset Installation Equipment) per attività di monitoraggio e manutenzione predittiva. L'OIE è sviluppato in partnership con OSRL (Oil Spill Response Ltd), un'eccellenza internazionale nel campo. Questo sistema, una soluzione tecnologica all'avanguardia e unica nel suo genere a livello mondiale, è progettato per intervenire in caso di sversamento da un pozzo sottomarino in acque poco profonde (fino a circa 600 metri di profondità) quando l'accesso verticale diretto non è possibile.
Le risorse stanziate in relazione ai servizi di prevenzione e gestione delle emergenze per prevenire e ridurre l'inquinamento di acqua e suolo sono descritte nel paragrafo "Attività sostenibili secondo la tassonomia europea". L'Informativa ai sensi dell'art. 8 del Regolamento 2020/852 rendiconta le informazioni sui CapEx e OpEx legati al criterio di Contributo Sostanziale "Prevenzione e riduzione dell'inquinamento".
Come descritto nella relativa sezione "SBM 1 - Strategia, modello aziendale e catena del valore" del capitolo ESRS 2, l'aggiornamento del Piano di Sostenibilità è guidato dall'evoluzione del contesto internazionale e dagli input e richieste degli stakeholder, quali ad esempio clienti e comunità finanziaria. Il Piano di Sostenibilità è integrato nelle direttrici strategiche di business dell'Azienda, declinando gli impegni assunti dalla Società nella Politica di Sostenibilità in obiettivi qualitativi e quantitativi misurabili nel tempo. A oggi non sono definiti Target specifici come definiti da ESRS, ma nell'ambito del Piano sono riportati obiettivi relativi ad azioni specifiche. Gli obiettivi qualitativi connessi all'inquinamento del Piano di Sostenibilità 2024-2027, e riportati nella precedente rendicontazione, sono di seguito rappresentati per descriverne il livello di raggiungimento:
| Azioni da Piano di Sostenibilità | Livello | ||||
|---|---|---|---|---|---|
| 2024-2027 | Anno | di ambizione | Risultati 2024 | Status | Piano 2025-2028 |
| Sostituzione progressiva dell'olio minerale con olio biodegradabile per minimizzare l'impatto in caso di sversamento accidentale |
2024 | 2 macchinari | Valutazione eseguita su due macchinari e sostituzione dell'olio minerale con olio biodegradabile |
Confermato |
-
-
Le azioni ancora attive, presenti anche nelle precedenti versioni del piano, sono state mantenute o aggiornate come definito in colonna "Piano 2025-2028".
Con riferimento al nuovo Piano di Sostenibilità si riporta il seguente indicatore finalizzato a monitorare l'efficacia delle politiche e delle azioni sulla tematica specifica:
| Catena | |||||
|---|---|---|---|---|---|
| Obiettivi (non misurabili) | Azioni | Anno | del valore | Tema materiale | IRO |
| Sostituzione progressiva dell'olio minerale con olio biodegradabile per minimizzare l'impatto in caso di sversamento accidentale |
Valutazione di fattibilità in vista di sostituzione su 2 macchinari |
2025 | Operazioni proprie |
Sversamenti | I9 E2 R11 E2 |
Gli obiettivi nel piano di sostenibilità Saipem riferiti all'inquinamento di acqua e suolo sono volontari.
(17) SASB KPI EM-SV-150a.2. (18) SASB KPI EM-SV-160a.2.


Ogni sversamento viene valutato in termini di criticità dello stesso, sulla base dei reali e potenziali impatti generati dall'evento, e in termini di conseguenze tenendo conto della matrice ambientale. Tutti gli incidenti vengono accompagnati da valutazione e analisi delle cause. Con riferimento al rischio sversamenti viene valutata e identificata la lista di misure di prevenzione e mitigazione al fine di ridurre il rischio di accadimento futuro e/o l'impatto ambientale.
Saipem conferma che il Regolamento (CE) 166/2006, a cui gli ESRS fanno riferimento, non è applicabile al Gruppo Saipem, poiché si applica ad attività e soggetti che gestiscono o controllano complessi industriali che intraprendono direttamente i processi o intraprendono una o più delle attività produttive elencate nell'allegato I del regolamento in oggetto. I codici NACE associati alle Società del Gruppo operanti nel perimetro di applicazione della direttiva hanno evidenziato invece che Saipem svolge attività relative all'ingegneria, alla realizzazione di infrastrutture e alla fornitura di servizi e tecnologie per l'energia, il petrolio e il gas, le rinnovabili e le infrastrutture, ambiti che non rientrano tra le attività industriali disciplinate dal Regolamento 166/2006; inoltre, una volta completati e consegnati gli impianti e le opere infrastrutturali realizzati per conto dei clienti, Saipem esaurisce le proprie obbligazioni e non è coinvolta nella gestione diretta degli impianti operativi.
Di conseguenza, Saipem non raccoglie i dati degli inquinanti nell'acqua e nel suolo secondo la categorizzazione richiesta dall'allegato II del Regolamento (CE) 166/2006 a cui gli ESRS fanno riferimento. Per quanto riguarda invece gli inquinanti nell'aria, si segnala che, a eccezione delle emissioni in atmosfera relative ai GHG che vengono riportate nel capitolo "E1 Cambiamenti Climatici", non sono risultati materiali e pertanto non se ne riportano le metriche calcolate.
In conformità con le disposizioni previste per la presente sezione, "E2-4 - Inquinamento di aria, acqua e suolo", e nell'ambito di un processo di miglioramento continuo, Saipem continuerà a valutare la possibilità di ampliare il monitoraggio ad altri inquinanti previsti dal Regolamento 166/2006, qualora questi risultino applicabili ed eccedano la soglia di emissioni per gli eventuali siti interessati.
Con riferimento al periodo di rendicontazione, al fine di dare evidenza degli impatti generati, si riporta una metrica entity specific allineata a quanto riportato negli esercizi precedenti.
| Spill | 2024 Totale Gruppo CSRD |
2023 Totale Gruppo |
|
|---|---|---|---|
| Numero di sversamenti | |||
| Totale | (n.) | 32 | 27 |
| Sversamenti di sostanze chimiche | (n.) | 1 | 1 |
| Sversamenti di sostanze oleose | (n.) | 26 | 20 |
| Sversamenti di sostanze biodegradabili | (n.) | 2 | 4 |
| Sversamenti di fanghi di perforazione | (n.) | 2 | 2 |
| Sversamenti di acque reflue | (n.) | 1 | - |
| Volume degli sversamenti | |||
| Totale | (m3) | 7,724 | 10,75 |
| Sversamenti di sostanze chimiche | (m3) | 0,001 | 0,002 |
| Sversamenti di sostanze oleose | (m3) | 0,252 | 9,09 |
| Sversamenti di sostanze biodegradabili | (m3) | 0,201 | 0,04 |
| Sversamenti di fanghi di perforazione | (m3) | 2,27 | 1,6 |
| Sversamenti di acque reflue | (m3) | 5 | - |
Le informazioni relative all'inquinamento dell'acqua e del suolo sono riportate per i complessi su cui l'impresa esercita un controllo finanziario e per quelli su cui esercita un controllo operativo. La definizione di questo nuovo perimetro non rende possibile il confronto puntuale con i valori degli anni precedenti. Nonostante ciò, si può però evidenziare che i siti su cui sono avvenuti gli sversamenti nel 2024 sono siti che sarebbero stati compresi anche con il perimetro precedente. Si nota come il volume degli sversamenti riferito alle sostanze chimiche e oleose siano in riduzione, mentre è in aumento la quantità di sostanze biodegradabili sversate. Questo è in linea con l'impegno di ridurre l'inquinamento, in caso di sversamento, grazie alla sostituzione di sostanze oleose con quelle a più basso impatto ambientale (es. Biodegradabili). Per ulteriori informazioni sul


perimetro di rendicontazione, fare riferimento alla sezione "BP-1 - Criteri generali per la redazione della dichiarazione sulla sostenibilità" del capitolo ESRS 2.
La normativa interna aziendale definisce un limite di rilevanza minimo pari a 1 litro, al di sopra del quale lo sversamento deve essere riportato come incidente con relativa reportistica.
Dei 32 sversamenti totali avvenuti nel 2024, 23 sono stati inferiori a 10 litri.
I 2 principali sversamenti (con più di 500 litri) sono i seguenti:
Saipem utilizza un sistema informatico per strutturare e gestire il processo di raccolta dati per la rendicontazione ambientale, assicurando la registrazione, il monitoraggio e la validazione delle informazioni. I siti operativi inseriscono direttamente il numero e volume degli sversamenti e near-miss. ll team dedicato verifica le informazioni e i dati raccolti per garantirne l'accuratezza.
Le informazioni riportate in tabella vengono fornite grazie a più metodologie di acquisizione dei dati (misurazione diretta o stima) a seconda della tipologia di sversamento. Le stime si basano sulla tipologia di evento assimilabili, relativa esperienza e conoscenza delle attrezzature e sistemi coinvolti.
Queste metodologie non prevedono certificazioni di terze parti.
L'individuazione di impatti, rischi e opportunità viene effettuata con il coinvolgimento diretto dei rappresentanti di tutte le principali categorie di stakeholder (inclusi i dipendenti), del management di Saipem e del Consiglio di Amministrazione e tiene conto di tutti i siti e le attività aziendali di Saipem, oltre che la catena del valore upstream e downstream. Le categorie di stakeholder coinvolte, le modalità con cui sono state svolte le consultazioni e gli impatti, i rischi e le opportunità, anche relativi alle acque e risorse marine, sono descritti nelle sezioni " SBM-2 - Interessi e opinioni dei portatori di interessi"; "SBM-3 - Impatti, rischi e opportunità rilevanti e loro interazione con la strategia e il modello aziendale" e "IRO-1 - Descrizione del processo per individuare e valutare gli impatti, i rischi e le opportunità rilevanti", presenti nel capitolo ESRS 2.
| Tema materiale |
Topic ESRS | Sub-topic | Descrizione impatto | Catena del valore (dove si genera l'impatto) |
Tipologia | Natura | Orizzonte temporale |
|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Acqua | E3 - Acqua e risorse marine | Acqua; Risorse marine |
Consapevolezza e conoscenza in relazione al prelievo/consumo dell'acqua grazie allo sviluppo di nuove soluzioni tecnologiche e promozione di best practice a beneficio dell'intera catena del valore (I11 E3) |
Operazioni proprie, Downstream |
Attuale | Positivo | Breve termine |
| E3 - Acqua e risorse marine |
Acqua; Risorse marine |
Impoverimento dei servizi ecosistemici e cambiamento della qualità dell'acqua a fronte del suo utilizzo (I12 E3) |
Operazioni proprie, Downstream |
Attuale | Negativo | Breve termine |
Relativamente agli impatti sull'ambiente acquatico, le attività operative di Saipem – sia onshore (ad esempio, consumo di acqua domestica e attività tecniche come l'hydrotesting) che offshore – interagiscono quotidianamente con diversi ecosistemi naturali, potendo generare impatti di diversa natura. In particolare, alcune operazioni possono comportare un impoverimento dei servizi ecosistemici e un cambiamento della qualità dell'acqua (impatto negativo), specialmente in contesti prossimi a fiumi, laghi o in ambiente marino.
Allo stesso tempo, Saipem contribuisce positivamente alla consapevolezza e conoscenza in relazione all'utilizzo delle risorse idriche attraverso lo sviluppo e l'adozione di soluzioni tecnologiche e la promozione di best practice che generano benefici tangibili non solo nelle proprie operazioni, ma lungo l'intera catena del valore, promuovendo un uso più efficiente e responsabile delle risorse idriche.
| Saipem in breve |
RELAZIONE SULLA GESTIONE |
Bilancio consolidato |
Bilancio di esercizio |
ALLEGATI | |||
|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Rischi rilevanti E3 Tema materiale |
Topic ESRS | Sub-topic | Descrizione tipo di rischio | Catena del valore (Dove si genera il rischio) |
Orizzonte temporale |
||
| Acqua | E3 - Acqua e risorse marine |
Acque; Risorse marine |
Cambiamento dello scenario ESG che può generare evoluzioni nelle normative riguardanti la transizione energetica, altri temi ambientali e sociali. Gli effetti di tale rischio potrebbero includere adattamenti operativi necessari per allinearsi alle nuove regolamentazioni, rischi reputazionali derivanti da un'inadeguata gestione e protezione della risorsa idrica e risorse marine, e impatti giuridici legati al mancato rispetto delle normative in evoluzione (R1 E3) |
Upstream, Operazioni proprie, Downstream |
Medio termine (2-4 anni) |
Saipem si impegna nella tutela e nella conservazione del capitale naturale e della biodiversità, nonché nella protezione dell'ambiente in tutte le proprie attività, attraverso la valutazione, la prevenzione, la gestione e il monitoraggio di rischi e opportunità, la mitigazione, il ripristino e la compensazione sistematica di eventuali rischi e impatti e il miglioramento costante delle proprie prestazioni19.
Saipem è consapevole della necessità di una maggiore resilienza nella pianificazione della gestione delle risorse idriche anche per reagire agli effetti dei cambiamenti climatici, come riportato nella Politica "Il nostro business sostenibile" del Gruppo, approvata dal Consiglio di Amministrazione. Tale Politica si traduce in azioni operative concrete per affrontare i rischi legati a possibili cambiamenti degli scenari ESG: Saipem si impegna a salvaguardare la biodiversità e a minimizzare gli impatti su tutti gli ecosistemi, inclusi quindi quelli marini. Inoltre, si impegna a minimizzare l'impatto su tutte le componenti ambientali in generale, favorire l'impiego di soluzioni e tecnologie a basso impatto e incoraggiare l'utilizzo sostenibile delle risorse naturali (incluse le risorse idriche con speciale attenzione alle aree ad alto stress idrico). Saipem affronta il tema e in generale il miglioramento della gestione dell'acqua simultaneamente su diversi fronti: sensibilizzazione interna attraverso campagne e momenti dedicati, diffusione e implementazione di best practice nelle proprie operazioni e coinvolgendo la catena del valore e le comunità locali, nonché tramite lo sviluppo di nuove tecnologie.
Tale politica si estende, oltre che nelle operazioni proprie, anche nelle operazioni che coinvolgono fornitori, partner e clienti e coprono tutti gli impatti, rischi e opportunità rilevanti.
Responsabile dell'attuazione della Politica è l'Amministratore Delegato, che si avvale delle sue prime linee di riporto che ricoprono ruoli apicali, ciascuno per la propria area di competenza, sia a livello Corporate che Operativo; inoltre, a livello di Progetto/Società Operativa, l'attuazione della Politica di Sostenibilità è di competenza dei rispettivi Managing Director, nonché dei Project Manager/Direttori di progetto.
La Politica sopra citata è a disposizione sul sito di Saipem per essere consultata dai portatori di interessi potenzialmente coinvolti e dai portatori di interessi il cui contributo è necessario ai fini della sua attuazione.
La strategia di gestione delle risorse idriche è parte integrante della strategia di sostenibilità del Gruppo; in particolare, relativamente al pilastro ambientale, è definita nella documentazione del sistema di gestione ambientale, nonché un obiettivo del piano HSEQ di Gruppo. L'approccio alla gestione dell'acqua è orientato a massimizzarne il riutilizzo, se possibile, e a ridurne il consumo in tutti i siti e progetti operativi, in particolare quelli che operano nelle aree a stress idrico. Di seguito sono elencate le azioni chiave svolte per promuovere la consapevolezza e conoscenza in relazione al prelievo/consumo dell'acqua grazie allo sviluppo di nuove soluzioni tecnologiche e promozione di best practice a beneficio dell'intera catena del valore20,21.
(19) SASB KPI IF-EN-160a.2. (20) SASB KPI IF-EN-410a.2. (21) SASB KPI EM-SV-140a.2.

Per rafforzare la consapevolezza sull'importanza della risorsa idrica e promuovere comportamenti virtuosi, Saipem celebra ogni anno la Giornata Mondiale dell'Acqua, il 22 marzo, attraverso una campagna ambientale dedicata. L'iniziativa prevede attività di sensibilizzazione, workshop e la condivisione di buone pratiche per la gestione sostenibile dell'acqua. Queste azioni, se adottate nella quotidianità lavorativa e anche nella sfera personale e domestica, contribuiscono alla generazione di impatti positivi. Promuovendo una cultura dell'uso consapevole dell'acqua, Saipem favorisce comportamenti orientati alla riduzione dei prelievi, all'ottimizzazione delle risorse e alla valorizzazione di soluzioni efficienti, con benefici estesi lungo l'intera catena del valore. Basandosi sul concetto introdotto per le navi dallo Ship Energy Efficiency Management Plan (SEEMP)
dall'International Marine Organization (MARPOL allegato VI), Saipem ha scelto di implementare nei propri cantieri di fabbricazione i piani di gestione per l'efficienza energetica e idrica: gli Yard Energy and Water Efficiency Management Plan (YEWEMP). Questi piani di gestione sono programmi strutturati che definiscono strategie, misure e sistemi di monitoraggio volti all'ottimizzazione dell'uso di energia e acqua in sito.
Dal 2023 la linea di business Energy Carriers ha implementato misure significative per migliorare il risparmio idrico nei cantieri. Tali misure includono l'installazione di contatori dell'acqua per monitorare l'utilizzo, identificare le aree di spreco idrico e adottare misure correttive. In Arabia Saudita sono state compiute azioni per ridurre il consumo di acqua nei progetti Berri e Marjan durante le attività di hydrotesting come parte dello scopo di progetto.
L'hydrotesting comporta il riempimento delle condotte con acqua per verificare la presenza di perdite e garantire l'integrità strutturale. Per ottimizzare l'utilizzo dell'acqua vengono installati contatori per misurare con precisione il volume utilizzato durante questi test. Monitorando l'utilizzo della risorsa sono state identificate, tempestivamente, eventuali aree di inefficienza e spreco, consentendo azioni correttive mirate.
L'acqua per l'hydrotesting è stata riutilizzata in base a specifici criteri di qualità e requisiti del progetto. Altre misure precauzionali adottate includono il mantenimento di condizioni di movimentazione adeguate per prevenire la contaminazione dopo lo scarico iniziale dalle condotte, come l'utilizzo di serbatoi di stoccaggio puliti e coperti e la garanzia che l'ambiente di stoccaggio sia privo di inquinanti e detriti.
In conformità a questi requisiti, il progetto Berri ha riutilizzato con successo circa 35.605 m³ di acqua per l'hydrotesting, mentre il progetto Marjan ne ha riutilizzati circa 1.636,73 m³ nel 2024. Ciò non solo ha ridotto il consumo di acqua dolce, ma ha anche promosso pratiche di gestione idrica sostenibile all'interno dei progetti.
Nell'ambito della costruzione offshore del progetto Baleine Phase 2, è stata implementata una soluzione innovativa per ridurre l'inquinamento delle acque di superficie, impiegando il meccanismo robotico marino JellyfishBot, soluzione polivalente per la raccolta di rifiuti e idrocarburi. Questo robot rimuove infatti i rifiuti galleggianti, viene utilizzato anche per i test sulla qualità dell'acqua e contribuisce alla rimozione delle sostanze inquinanti presenti nelle acque superficiali.
La business line Sustainable Infrastructures (SINFR), nell'ambito dei progetti onshore attualmente in corso in Italia, ha implementato modelli virtuosi di gestione delle acque scaricate e delle acque emunte a scopo industriale/di processo, in modo da migliorarne la qualità e renderne possibile il riutilizzo, ove fattibile dal punto di vista tecnico ed economico. A tal proposito si menziona in particolare l'iniziativa di trattamento e riutilizzo delle acque di scarico e delle acque di processo necessarie allo scavo con TBM (Tunnel Boring Machine) implementata dal "Consorzio Florentia" nel cantiere per la realizzazione del nodo ferroviario AV/AC di Firenze a decorrere dall'anno 2024.In particolare, l'acqua utilizzata per la TBM e prelevata dalla falda acquifera durante lo scavo delle gallerie viene attualmente trattata, recuperata e riutilizzata nell'attività di scavo. Questo consente di minimizzare gli scarichi in rete fognaria, riducendo la water footprint del progetto (e abbattendo i costi di scarico). Inoltre, le acque meteoriche prodotte dal dilavamento delle superfici scolanti site in corrispondenza del terminal ferroviario di Bricchette Cavriglia (AR) vengono riutilizzate in sito nelle operazioni di abbattimento polveri.
Per mitigare il rischio di cambiamenti nello scenario ESG, che possono portare a evoluzioni normative riguardanti la transizione energetica e altri temi ambientali e sociali, Saipem è costantemente impegnata nel monitoraggio della regolamentazione in materia di gestione dell'acqua. Mappando annualmente i propri siti, inoltre, l'Azienda implementa continuamente iniziative volte a massimizzare il riutilizzo dell'acqua e ridurre i

consumi, promuovendo l'upgrade degli asset per migliorare costantemente le performance nella gestione dalla risorsa idrica.
Per contrastare l'impoverimento dei servizi ecosistemici e cambiamento della qualità della risorsa idrica Saipem conduce le valutazioni degli impatti ambientali sulle matrici ambientali, compresa l'acqua, sia in termini di consumi che di rilasci. Inoltre, Saipem effettua i monitoraggi in ottemperanza ai requisiti di progetto (legge, cliente, ecc.) sull'acqua che viene prelevata e scaricata.

Le azioni sopra citate sono applicabili a tutti i siti operativi, inclusi quelli in aree soggette a stress-idrico. La mappatura dei siti Saipem situati in aree a stress idrico, aggiornata annualmente, è la base per la definizione di tali iniziative.
Tale mappatura è effettuata sui siti all'interno del perimetro "Perimetro Consolidato Integrale CSRD", in linea a quanto già definito nella sezione "BP-1 - Criteri generali per la redazione della dichiarazione sulla sostenibilità" del capitolo ESRS 2, grazie al tool Aqueduct.
I risultati delle valutazioni degli impatti su acqua e risorse marine e della mappatura dei siti in aree a stress idrico vengono utilizzati per identificare possibili azioni di mitigazione e di miglioramento, come riportato negli esempi dei progetti descritti sopra, e per stabilire KPI di riduzione dei consumi o sull'riutilizzo dell'acqua.

Saipem inoltre sta implementando a bordo della flotta offshore iniziative sulla produzione di acqua potabile che ridurranno l'utilizzo della plastica e dell'acqua dolce proveniente da impianti di imbottigliamento a terra. Per maggiori informazioni si rimanda alla sezione "E5-2 - Azioni e risorse relative all'uso delle risorse e all'economia circolare".
Come descritto nella relativa sezione "SBM-1 - Strategia, modello aziendale e catena del valore" del capitolo ESRS 2, l'aggiornamento del Piano di Sostenibilità 2025-2028 è guidato dall'evoluzione del contesto internazionale e dagli input e richieste degli stakeholder, quali ad esempio clienti e comunità finanziaria. Il Piano di Sostenibilità è integrato nelle direttrici strategiche di business dell'azienda, declinando gli impegni assunti dalla Società nella Politica di Sostenibilità in obiettivi qualitativi e quantitativi misurabili nel tempo.
Gli obiettivi qualitativi e quantitativi connessi alle acque del Piano di Sostenibilità 2024-2027, e riportati nella precedente rendicontazione, sono di seguito rappresentati per descriverne il livello di raggiungimento22,23:
| Obiettivi 2024-2027 | Anno target | Target | Risultati 2024 | Status | Piano 2025-2028 |
|---|---|---|---|---|---|
| Riduzione e riuso dell'acqua domestica |
2027 | 70% dei siti/progetti applicabili con riduzione del consumo di acqua domestica vs. media 2 anni precedenti (indicatore calcolato come consumo acqua su WMH*) |
24 siti hanno raggiunto l'obiettivo nel 2024 (53% dei siti/progetti applicabili*) |
Confermato |
(*) I siti/progetti applicabili sono quelli avviati da almeno due anni e che utilizzano acqua a uso domestico che include acqua da corsi d'acqua superficiali, acqua da acquifero sotterraneo, acqua dolce/da acquedotto.
(**) Worked Man Hour.
Target/azione raggiunto o, per obiettivi al 2025-2026-2027, in corso come da Piano.
Target/azione parzialmente raggiunto o ancora in corso.
Target/a zione non raggiunto o rinviato.
| Altre azioni previste | Livello | |||
|---|---|---|---|---|
| da Piano di Sostenibilità 2024-2027 | Anno | di ambizione | Risultato 2024 | Status Piano 2025-2028 |
| Aumento del riutilizzo d'acqua durante le attività di hydrotesting |
2027 | Raggiungere il 50% di acqua riutilizzata per ogni progetto applicabile* |
Un progetto (Berri project) ha raggiunto l'obiettivo** |
Confermato |
(*) L'applicabilità è condizionata da fattori di natura tecnica, normativa e dalla tipologia di requisiti definiti dal Cliente in merito alla possibilità di riutilizzare acqua per l'hydrotesting.
(**) Da Piano di Sostenibilità il target risulta applicabile a 3 siti per il 2024.
Target/azione raggiunto o, per obiettivi al 2025-2026-2027, in corso come da Piano.
Target/azione parzialmente raggiunto o ancora in corso.
Target/a zione non raggiunto o rinviato.
Gli obiettivi ancora attivi, presenti anche nelle precedenti versioni del Piano, sono stati mantenuti o aggiornati come definito in colonna "Piano 2025-2028".
| Obiettivi | Target | Anno target |
Catena del valore | Tema materiale | IRO |
|---|---|---|---|---|---|
| Riduzione e riuso dell'acqua domestica |
70% dei siti/progetti applicabili i con riduzione del consumo di acqua domestica vs. media 2 anni precedenti (indicatore calcolato come consumo acqua su WMH*) |
2027 | Operazioni proprie | Acqua | I11 E3 I12 E3 |
(*) I siti/progetti applicabili sono quelli avviati da almeno due anni e che utilizzano acqua a uso domestico che include acqua da corsi d'acqua superficiali, acqua da acquifero sotterraneo, acqua dolce/da acquedotto.
(**) Worked Man Hour.
(22) SASB KPI EM-SV-140a.2. (23) KPI SASB EM-SV-160a.2.
I12 E3
| ALLEGATI SULLA GESTIONE consolidato di esercizio |
|
|---|---|
| Obiettivi (non misurabili) Azioni Anno Catena del valore Tema materiale IRO |
|
| Aumento del riutilizzo Raggiungere il 50% di riutilizzo di 2027 Operazioni proprie Acqua I11 E3 |
(*) L'applicabilità è condizionata da fattori di natura tecnica, normativa e dalla tipologia di requisiti definiti dal Cliente in merito alla possibilità di riutilizzare acqua per l'hydrotesting.
Non sono stati definiti obiettivi specifici conformi ai requisiti della CSRD relativi alle risorse marine.
Saipem si impegna a gestire in modo corretto e consapevole le risorse idriche, con particolare attenzione alle aree soggette a stress idrico. L'azione e gli obiettivi di Saipem si focalizzano sul massimizzare il riutilizzo dell'acqua, ove possibile, e a ridurre al minimo il consumo di essa in tutti i siti e progetti operativi, specialmente se ubicati in aree colpite da particolare stress idrico.
Saipem opera da sempre nel settore offshore, sviluppando know-how e tecnologie con particolare attenzione alla tutela dell'ambiente sottomarino e adotta nelle proprie attività un approccio responsabile e sostenibile, supportato da un costante monitoraggio degli sviluppi tecnologici
Con riferimento al tema del Deep Sea Mining, anche a valle di approfondimenti di carattere tecnico, allo stato attuale Saipem ha deciso di non svolgere attività inerenti al settore specifico, monitorandone l'evoluzione, anche sotto un profilo normativo. Per maggiore chiarezza, inoltre, si informa che Memorandum of Understanding sottoscritti con altre aziende terze sono decaduti senza dar luogo ad attività operative.
Saipem non fa ricorso all'approvvigionamento di ghiaia estratta dai fondali marini.
Gli obiettivi nel Piano di sostenibilità Saipem riferiti alle acque sono volontari.
acqua da hydrotesting per ogni progetto dove applicabile*
d'acqua durante le attività
di hydrotesting
| (m3) | 2024 Consolidato Integrale CSRD |
2023 Consolidato integrale |
|---|---|---|
| Totale acqua prelevata, di cui: | 3.657.264,2 | 3.283.826,7 |
| - acqua di mare | 885.135,6 | 1.321.415,9 |
| - acqua da corsi d'acqua superficiali | 3.632 | 11.918,8 |
| - acqua da acquifero sotterraneo | 731.407,8 | 453.852,0 |
| - acqua dolce/da acquedotto | 1.856.795,0 | 1.496.640,0 |
| - stimata | 180.293,9 | - |
Il totale dei prelievi idrici equivale al totale dei consumi di acqua nell'anno di rendicontazione. Rispetto al totale dei prelievi idrici dell'anno si rileva che il prelievo di acqua a uso domestico, come da obiettivo del Piano di Sostenibilità, rappresenta il 71% dei prelievi totali, mentre l'acqua salata rappresenta il 24%24.. Si precisa che, per la natura delle attività svolte da Saipem, non sono presenti stoccaggi di acqua se non per il diretto utilizzo operativo; pertanto, rientra nella reportistica come acqua consumata.
L'estensione del perimetro, definito ai sensi della normativa vigente, non rende possibile il confronto puntuale con i valori degli anni precedenti. Per ulteriori informazioni sul perimetro di rendicontazione, fare riferimento alla sezione "BP-1 - Criteri generali per la redazione della dichiarazione sulla sostenibilità" del capitolo ESRS 2.
Il totale di acqua prelevata, riportato nella tabella precedente per l'anno 2024, include il valore sotto la voce "stimata" al fine di comprendere i siti che rientrano nella sfera di controllo finanziario della Società, non presenti nel sistema di rendicontazione ambientale. Per maggiori informazioni sulla voce "stimata", fare riferimento alla sezione "BP-1 - Criteri generali per la redazione della dichiarazione sulla sostenibilità" del capitolo ESRS 2.
(24) SASB KPI EM-SV-140a.1.
| Saipem | RELAZIONE | Bilancio | Bilancio | ALLEGATI |
|---|---|---|---|---|
| in breve | SULLA GESTIONE | consolidato | di esercizio |

| (m3) | 2024 Consolidato integrale CSRD |
2023 Consolidato integrale |
|---|---|---|
| Totale acqua scaricata, di cui: | 1.460.351,8 | 1.608.051,5 |
| - acqua scaricata nei sistemi fognari | 150.603,6 | 183.705,7 |
| - acqua scaricata in corpi d'acqua superficiali | 280.070,4 | 448.038,5 |
| - acqua scaricata in mare | 941.516,9 | 976.307,4 |
| - stimata | 88.160,9 |
L'estensione del perimetro, definito ai sensi della normativa vigente, non rende possibile il confronto puntuale con i valori degli anni precedenti. Per ulteriori informazioni sul perimetro di rendicontazione, fare riferimento alla sezione "BP-1 - Criteri generali per la redazione della dichiarazione sulla sostenibilità" del capitolo ESRS 2. Il totale di acqua scaricata, riportato nella tabella precedente per l'anno 2024, include il valore sotto la voce "stimata" al fine di comprendere i siti che rientrano nella sfera di controllo finanziario della Società, non presenti nel sistema di rendicontazione ambientale. Per maggiori informazioni sulla voce "stimata", fare riferimento alla sezione "BP-1 - Criteri generali per la redazione della dichiarazione sulla sostenibilità" del capitolo ESRS 2.
| (m3) | 2024 Consolidato integrale CSRD |
2023 Consolidato integrale |
|---|---|---|
| Totale acqua prelevata | 1.772.402,5 | 1.283.999,1 |
| - di cui stimata | 112.834,3 | |
| Totale acqua scaricata (*) | 408.647,5 | 330.002,9 |
| - di cui stimata | 44.633,9 |
(*) Si specifica che tutta l'acqua scaricata in aree a stress idrico rientra nella categoria acqua dolce.
L'estensione del perimetro, definito ai sensi della normativa vigente, non rende possibile il confronto puntuale con i valori degli anni precedenti. Per ulteriori informazioni sul perimetro di rendicontazione, fare riferimento alla sezione "BP-1 - Criteri generali per la redazione della dichiarazione sulla sostenibilità" del capitolo ESRS 2. l totali di acqua scaricata e prelevata in aree a stress idrico, riportati nella tabella precedente per l'anno 2024, includono i valori sotto le voci "stimata" al fine di comprendere i siti che rientrano nella sfera di controllo finanziario di Saipem, non presenti nel sistema di rendicontazione ambientale. Per maggiori informazioni sulla voce "stimata", fare riferimento alla "BP-1 - Criteri generali per la redazione della dichiarazione sulla sostenibilità" del capitolo ESRS 2.
| 2024 Consolidato integrale CSRD |
2023 Consolidato integrale |
||
|---|---|---|---|
| Acqua riciclata e riutilizzata | |||
| (m3) | 239.205,6 | 182.749,5 | |
| Acqua riutilizzata | (%) | 7 | 6 |
La percentuale di acqua riutilizzata è calcolata come totale di acqua riutilizzata sul totale di acqua prelevata
Anche in questo caso, l'estensione del perimetro, definito ai sensi della normativa vigente, non rende possibile il confronto puntuale con i valori degli anni precedenti. Per ulteriori informazioni sul perimetro di rendicontazione, fare riferimento alla sezione "BP-1 - Criteri generali per la redazione della dichiarazione sulla sostenibilità" del capitolo ESRS 2.
Per il dato presente nel sistema di rendicontazione ambientale, la misurazione diretta viene eseguita quando sono disponibili letture dirette dei contatori presso il sito o se vengono fornite le bollette dal fornitore di acqua. A meno di misurazioni dirette, si procede con una stima basata sulle peculiarità del sito, sul numero di persone, sulle dimensioni del sito, sulla geografia e sulle attività operative svolte e ulteriori informazioni disponibili come,


ad esempio, in presenza di desalinizzatore o di sistema di pompaggio da cui si possono derivare le ore di funzionamento, tenuto conto della relativa portata del macchinario.
Queste metodologie non prevedono certificazioni di terze parti.
| 2024 Consolidato |
|
|---|---|
| (m3/m €) | integrale CSRD |
| Intensità idrica | 251,4 |
Consapevole dell'importanza della biodiversità e degli ecosistemi per il benessere della società di oggi e di domani, del loro rapido declino che minaccia sia la natura che le persone e dell'intima correlazione con la crisi climatica, Saipem si impegna a valutare, prevenire, mitigare, ripristinare e compensare sistematicamente gli impatti e i rischi sulla biodiversità e gli ecosistemi nelle aree in cui opera. Inoltre, attraverso le azioni di mitigazione e di adattamento al cambiamento climatico, Saipem si impegna a contribuire alla conservazione della biodiversità affrontando i principali fattori che ne causano la perdita.
La tutela della biodiversità e la minimizzazione degli impatti sugli ecosistemi sono completamente integrati nel Sistema di Gestione Ambientale certificato del Gruppo Saipem, e costituiscono un'area di fondamentale importanza del Piano Quadriennale di Sostenibilità Saipem, integrato al Piano Strategico del Gruppo.
Di conseguenza, Saipem si impegna alla conservazione e alla tutela della biodiversità agendo a livello di Gruppo e nei suoi siti operativi/progetti, relativamente alle fasi operative in cui è direttamente coinvolta.
Saipem valuta i potenziali impatti derivanti dall'acquisizione dei progetti rispetto alle proprie politiche e obiettivi ambientali.
Sin dalla fase di valutazione delle offerte Saipem valuta e analizza i rischi legati a emissioni di GHG, prelievo idrico, gestione dei rifiuti e conservazione della biodiversità.
Al fine di categorizzare ciascun rischio ambientale in livelli di rischio basso, medio o alto vengono valutate alcune informazioni generali sul progetto, quali ad esempio il tipo di progetto, la sua ubicazione, la stima delle ore lavorate (WHM), la durata dello stesso e i suoi ricavi. Per valutare i rischi residui vengono poi incluse misure di mitigazione già pianificate o generalmente applicate per un'attività specifica. A fronte di ciò, dall'analisi di materialità il rischio legato all'attenzione alla biodiversità e agli ecosistemi non è emerso come rilevante.
Saipem inoltre periodicamente valuta il rischio biodiversità nei suoi siti operativi tramite l'utilizzo di tool specifici (quali ad esempio l'IBAT - Integrated Biodiversity Assessment Tool) che permette di identificare e valutare i rischi legati ad aree protette onshore e offshore che potrebbero subire effetti dalle attività di Saipem.
Questa valutazione di impatti e rischi viene mantenuta costantemente aggiornata nell'ambito delle attività relative al sistema di gestione ambientale sopra citato.
Da ultimo l'impegno di Saipem relativamente alla biodiversità e agli ecosistemi, pur non articolandosi in una specifica analisi di resilienza, copre diversi ambiti di azione all'interno e oltre la propria catena del valore, e si articola principalmente su:
1) Promozione di azioni all'interno della propria catena del valore, in particolare:
• nel proprio ruolo di EPCI Contractor, valutando e mitigando il proprio impatto operativo, collaborando al contempo con i clienti per aiutarli a raggiungere i loro obiettivi di tutela della biodiversità (ad esempio, mediante iniziative specifiche office-based e project-based, riduzione della plastica monouso, sistemi di potabilizzazione dell'acqua di mare installati a bordo delle navi, iniziative idonee rivolte alla comunità);


• come Piattaforma Tecnologica e di Ingegneria Avanzata, sviluppando e promuovendo tecnologie innovative funzionali alla tutela della biodiversità (ad esempio, droni/idrodroni, tecnologie di riciclo della plastica, decarbonizzazione, sistemi di monitoraggio).
2) Promozione di azioni oltre la catena del valore:
• supportando progetti e soluzioni nature-based, in linea con la sua più ampia strategia di sostenibilità, che tutelano la biodiversità (ad esempio per la protezione delle foreste e dei relativi ecosistemi).
Saipem traguarda le azioni di cui sopra attraverso:
Saipem tutela la biodiversità e gli ecosistemi nell'ambito della propria strategia aziendale grazie:
Inoltre, Saipem analizza i siti ove opera per determinare gli impatti che potenzialmente influiscono sugli stessi siti e sulle aree sensibili potenzialmente limitrofe.
Per ogni sito operativo o progetto, Saipem effettua una valutazione degli aspetti ambientali come da procedura a sistema, che comprende anche la valutazione degli eventuali impatti sul consumo di suolo e la valutazione dei potenziali impatti su fauna e flora. In caso di risultati significativi viene implementato un sistema di prevenzione, mitigazione e monitoraggio del sito.
Nello specifico, con riferimento all'analisi degli impatti rilevati, si segnala che non sono stati rilevati impatti negativi relativamente al degrado del suolo, alla desertificazione e all'impermeabilizzazione del suolo. Si conferma altresì che le operazioni Saipem non hanno rilevato impatti negativi su specie minacciate.
Inoltre, come già citato, si evidenzia che nonostante dall'analisi di doppia rilevanza il rischio legato all'attenzione alla biodiversità e agli ecosistemi non sia emerso come rischio rilevante, Saipem effettua sin dalla fase di valutazione delle offerte una valutazione dei rischi sulla biodiversità nei progetti esecutivi, come descritto nella sezione "E4-5 - Metriche d'impatto relative ai cambiamenti della biodiversità e degli ecosistemi".
Nell'ambito dell'analisi di doppia rilevanza, l'individuazione degli impatti, rischi e opportunità viene effettuata con il coinvolgimento diretto dei rappresentanti di tutte le principali categorie di stakeholder (inclusi i dipendenti), del management della Società e del Consiglio di Amministrazione. Inoltre, tiene conto di tutti i siti e le attività aziendali di Saipem, oltre che la catena del valore upstream e downstream. Le categorie di stakeholder coinvolte, le modalità con cui sono state svolte le consultazioni e gli impatti, rischi e opportunità, anche relativi alla biodiversità e agli ecosistemi, sono descritte nelle sezioni "SBM 2 - Interessi e opinioni dei portatori di interessi", "SBM 3 - Impatti, rischi e opportunità rilevanti e loro interazione con la strategia e il modello aziendale" e "IRO 1 - Descrizione del processo per individuare e valutare gli impatti, i rischi e le opportunità rilevanti" del capitolo ESRS 2.
| Saipem in breve |
RELAZIONE SULLA GESTIONE |
Bilancio consolidato |
Bilancio di esercizio |
ALLEGATI | ||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Impatti rilevanti E4 | ||||||||
| Tema materiale Biodiversità Protezione della copertura naturale del suolo |
Topic ESRS E4 - Biodiversità ed ecosistemi |
Sub-topic Fattori di impatto diretto sulla perdita di biodiversità; Impatti sullo stato delle specie; Impatti e dipendenze in termini di servizi ecosistemici |
Descrizione impatto Tutela della biodiversità grazie: - a cambiamento culturale tramite promozione della conoscenza e consapevolezza coinvolgendo la catena del valore e le comunità; - a investimenti in iniziative di offsetting/compensazione nature based con benefici collaterali ambientali e sociali, in particolare per mitigare la deforestazione e il degrado forestale al fine di creare valore oltre la value chain (I1 E4) |
Catena del valore (dove si genera l'impatto) Downstream |
Tipologia Attuale |
Natura Positivo |
Orizzonte temporale Breve termine /medio termine |
|
| Biodiversità | E4 - Biodiversità ed ecosistemi |
Fattori di impatto diretto sulla perdita di biodiversità |
Impoverimento dei servizi ecosistemici e cambiamento della qualità dell'acqua a fronte del suo utilizzo (I12 E4) |
Operazioni proprie, Downstream |
Potenziale | Negativo | Breve termine |
Si specifica che quest'ultimo impatto è connesso con la strategia e il business model in quanto le attività operative di Saipem, sia onshore che offshore, interagiscono quotidianamente con diversi ambienti naturali, che potrebbero subire modifiche o trasformazioni, anche riducendo la capacità degli habitat naturali di fornire servizi ecosistemici.
Sulla base delle attività e analisi svolte da Saipem sul tema, non sono state individuate dipendenze significative in merito al capitale naturale, in termini di fauna, flora, componenti aria, acqua e suolo, e la biodiversità. Il processo di valutazione del rischio IRM (Integrated Risk Management) è finalizzato alla valutazione dei rischi che potrebbero influire negativamente sugli obiettivi aziendali. Tale processo coinvolge tutti i livelli della struttura organizzativa, secondo un approccio multidisciplinare e integrato. Considerata la natura delle attività svolte da Saipem, che sono limitate nel tempo e legate fondamentalmente alla fase di costruzione piuttosto che all'operatività di impianti industriali, non sono stati individuati rischi sistemici e residui legati alla perdita di biodiversità.
Nel perimetro di gestione del rischio ambientale, le funzioni responsabili hanno esaminato i potenziali impatti che potrebbero verificarsi conseguentemente a un incidente ambientale, inclusi i potenziali impatti negativi sulla biodiversità, ed è stato rilevato un potenziale impatto negativo come indicato nella tabella.
Saipem tramite un'approfondita analisi del contesto, che prevede la consultazione dei propri stakeholder interni (e.g. colleghi delle realtà locali) ed esterni (e.g. membri delle comunità locali, clienti, partner, fornitori, istituzioni, enti di ricerca, associazioni e università), valuta i principali temi che influenzano il loro benessere, le loro esigenze e le loro aspettative in materia di protezione della biodiversità. Mantenendo vivo il coinvolgimento degli stakeholder sopra esplicitati sull'argomento, Saipem mira in generale a ottenere un impatto netto positivo sulla biodiversità nei siti operativi e nei progetti dell'azienda rafforzando il valore del capitale naturale e delle comunità locali nelle aree in cui opera.
Inoltre, Saipem, analizza i siti ove opera per determinare gli impatti che potenzialmente influiscono sugli stessi siti e sulle aree sensibili potenzialmente limitrofe. A tale scopo nel 2024 sono stati analizzati 159 siti (tutti siti di Saipem che sono ricompresi all'interno del perimetro "Totale Gruppo CSRD" escludendo le navi, che non possono essere considerate come siti fisici) e la loro potenziale vicinanza ad Aree IUCN, UNESCO o Siti Natura 2000. Non è stata identificata alcuna criticità; i siti mappati si trovano infatti al di fuori dei confini di aree IUCN, e UNESCO. Invece, è stato identificato un sito che ricade in un'area Natura 2000 (per dettagli si veda la sezione "E4-5 - Metriche d'impatto relative ai cambiamenti della biodiversità").
Per quanto riguarda la valutazione degli impatti sulla biodiversità nella catena del valore, Saipem sta inoltre proseguendo le attività di mappatura dei siti dei propri fornitori (che verrà finalizzata entro il 2025).
Saipem si impegna nella tutela e conservazione del capitale naturale e della biodiversità e nella protezione dell'ambiente in tutte le attività, attraverso la valutazione, la gestione e il monitoraggio di rischi e opportunità, la
mitigazione, il ripristino e la compensazione sistematica di eventuali rischi e impatti e il miglioramento costante delle proprie prestazioni25.
Saipem, lavorando sulle misure di mitigazione e adattamento al clima, contribuisce alla conservazione della biodiversità, affrontando i principali fattori che ne determinano la perdita (e.g. il cambiamento climatico, le variazioni di destinazione dell'uso del suolo, l'utilizzo delle risorse idriche, gli impatti sullo sfruttamento diretto degli ecosistemi e su flora e fauna e l'inquinamento).
Come descritto nella policy "Il nostro business sostenibile", la salvaguardia della biodiversità e la minimizzazione degli impatti sugli ecosistemi, inclusi quelli marini, sono aspetti pienamente integrati nel sistema di gestione ambientale del Gruppo Saipem, certificato ai sensi della ISO 14001:2015 da DNV, applicato nelle sue operazioni, e che coinvolge i suoi fornitori, partner e clienti. La policy è quindi applicata a tutto il Gruppo Saipem, coprendo tutti gli impatti individuati in tema biodiversità ed ecosistemi e viene approvata dal CdA.
Saipem sostiene i principi di "No net loss of biodiversity", "No Net Deforestation" e, se applicabile, approcci di "Net improvement" e "Net Gain", coinvolgendo i propri stakeholder interni (es. colleghi delle realtà locali) ed esterni (es. membri delle comunità locali, clienti, partner, fornitori, istituzioni, enti di ricerca, associazioni e università), puntando in generale a ottenere un impatto positivo netto sulla biodiversità nei suoi siti e progetti, anche rafforzando il valore del capitale naturale e delle comunità locali nelle aree in cui opera. La definizione di KPI e obiettivi adeguati, un monitoraggio sistematico e la segnalazione delle sue prestazioni nella protezione della biodiversità, oltre a informare e coinvolgere le principali controparti interessate al tema, rappresentano un ulteriore ambito chiave dell'ampio approccio responsabile di Saipem.
Come indicato nella politica, Saipem si impegna nella tutela e conservazione del capitale naturale e della biodiversità e nella protezione dell'ambiente in tutte le sue attività, attraverso un processo di due diligence per l'identificazione, la valutazione e il monitoraggio dei rischi (compresi anche i rischi fisici e di transizione come specificato nella sezione "SBM 3 - Impatti, rischi e opportunità rilevanti e loro interazione con la strategia e il modello aziendale" del capitolo ESRS 2), delle opportunità, delle dipendenze e degli impatti su ambiente e società, inclusi i diritti umani, che potrebbero essere generati dalle attività operative o lungo la propria catena del valore. Il livello di collaborazione con gli stakeholder è costantemente rinnovato nel tempo al fine di assicurare la definizione e implementazione di misure di mitigazione laddove siano stati identificati potenziali rischi.
Inoltre, Saipem valuta annualmente l'esposizione al rischio biodiversità dei propri siti operativi, mappandone la vicinanza geografica rispetto ad aree protette e altre aree importanti per la conservazione di specie ed ecosistemi, e definisce azioni volte a mitigare gli impatti o proteggere la biodiversità nell'area in cui opera.
Responsabile dell'attuazione della Politica è l'Amministratore Delegato, che si avvale delle sue prime linee di riporto che ricoprono ruoli apicali, ciascuno per la propria area di competenza, sia a livello Corporate che Operativo; inoltre, a livello di Progetto/Società Operativa, l'attuazione della Politica di Sostenibilità è di competenza dei rispettivi Managing Director, nonché dei Project Manager/Direttori di progetto.
La Politica sopra citata è a disposizione sul sito di Saipem per essere consultata dai portatori di interessi potenzialmente coinvolti e dai portatori di interessi il cui contributo è necessario ai fini della sua attuazione.
Considerata la specificità delle attività svolte da Saipem, le tematiche riguardanti le specie esotiche invasive, la tracciabilità di prodotti, componenti e materie prime, e le pratiche agricole e di utilizzo del suolo sostenibili non trovano diretta applicazione nel contesto operativo aziendale.
Saipem promuove la ricerca e l'innovazione tecnologica con processi sempre più digitalizzati per migliorare la sostenibilità ambientale del settore. Ad esempio, l'uso di robot subacquei per svolgere compiti ad alta complessità nelle profondità marine, come i droni subacquei di nuova generazione "residenti e indipendenti" - (Hydrone) che permettono anche di monitorare la biodiversità marina, la morfologia del fondale marino in acque profonde e la qualità dell'acqua, nonché l'ispezione dell'integrità degli asset (come attività di prevenzione degli
(25) SASB KPI IF-EN-160a.2.
sversamenti), lo sviluppo di tecnologie avanzate di riciclaggio della plastica anche per promuovere la riciclabilità e la decarbonizzazione, sono tutte soluzioni che permettono a Saipem di contribuire tramite l'innovazione alla conservazione e tutela della biodiversità, affrontando, attraverso attività tecniche molto specifiche, i principali fattori che ne possono determinare la perdita.
Maggiori informazioni sui servizi offerti ai clienti per la prevenzione degli spill sono presenti nella sezione "E2-2 - Azioni e risorse connesse all'inquinamento".
Iniziativa progettuale offshore volta alla protezione della biodiversità marina: assessment per la sostituzione degli oli minerali con oli biodegradabili sulle navi (come descritto nella sezione "E2-3 - Obiettivi connessi all'inquinamento") e riduzione della plastica monouso sui mezzi offshore di Saipem (come descritto nella sezione "E5-2 - Azioni e risorse relative all'uso delle risorse e all'economia circolare") ai fini della tutela della biodiversità e degli ecosistemi marini ove è noto il problema dell'inquinamento generato dall'utilizzo ancora molto diffuso di plastica monouso.
Iniziativa per le comunità locali volta alla riduzione dei rifiuti galleggianti tramite rinnovata adesione alla Water Defenders Alliance promossa da Lifegate con rinnovo per un altro anno del Seabin installato a giugno 2023 sull'Isola di San Giorgio (Italia) a Venezia, che ha una capacità di raccolta di più di 500 kg di rifiuti l'anno, incluse microplastiche, come indicato anche sul sito di Lifegate relativamente al progetto Seabin, e inaugurazione di un nuovo Seabin in Darsena a Milano a ottobre 2024.
Studio della biodiversità marina per il Progetto Hail & Ghasha (Emirati Arabi Uniti) il cui scopo del lavoro comprende l'ingegneria, l'approvvigionamento e la costruzione (EPC) di quattro centri di perforazione e di un impianto di trattamento da costruire su isole artificiali, oltre a varie strutture offshore e oltre 300 km di condotte sottomarine, situato nella Riserva della Biosfera Marina di Marawah (MMBR), ad Abu Dhabi, Saipem ha condotto dettagliate valutazioni e monitoraggi dell'ambiente marino, includendo campionamenti e analisi di acqua e sedimenti, misurazione delle correnti marine mediante uso di profilatori denominati Acoustic Doppler Current Profiler (ADCP), mappatura degli habitat marini e monitoraggio della flora e fauna marine, fauna bentonica, mammiferi marini e rettili. Durante il periodo di studio, sono stati osservati delfini dell'Oceano Indiano e tartarughe marine, segnalando un ecosistema sano. Lo studio ha contribuito alla protezione della biodiversità marina locale (MMBR). I risultati dello studio sono stati fondamentali per aggiornare documenti quali la Valutazione di Impatto Ambientale (VIA) e il Piano di Gestione Ambientale per la fase di Costruzione (CEMP). Questi documenti/permessi hanno proposto misure di mitigazione che sono in fase di implementazione durante l'EPC. Lo studio ha inoltre permesso di mappare le attuali specie di biodiversità marina, ciò ha portato a un aumento del numero di Osservatori di Rettili Mammiferi Marini (MMRO) in tutte le sedi del progetto, nonché a campagne di sensibilizzazione e opuscoli didattici al fine di garantire la vigilanza e la conservazione di questa specie.
Piano di gestione della biodiversità a Rovuma (Mozambico): nel progetto Rovuma, le cui attività comprendono servizi di manutenzione dell'unità galleggiante Coral Sul FLNG (Floating Liquefied Natural Gas) per la liquefazione del gas naturale nell'offshore del Mozambico e la creazione di una base logistica a terra, Saipem sta sviluppando un Piano di Gestione della Biodiversità in linea con i principi dell'International Finance Corporation (IFC) per mitigare gli impatti sulle specie e gli habitat critici. Il piano in via di sviluppo riguarda prevalentemente la biodiversità marina (coralli e praterie di fanerogame) nella parte "near-shore" di progetto. Includerà la scelta e l'implementazione di misure di mitigazione (ad esempio rilocazione/protezione), monitoraggio e valutazione degli impatti residui per garantire una protezione efficace della biodiversità e, laddove necessario, un'adeguata compensazione (ad esempio piantumazioni di coralli).
Programma di conservazione della fauna (Australia): nel progetto Perdaman, per lo sviluppo di un impianto di produzione di urea nella penisola di Burrup, localizzato a circa 20 km a nord-ovest di Karratha, sulla costa occidentale dell'Australia, la Joint Venture formata da Saipem e Clough ha implementato un programma di cattura e traslocazione della fauna per proteggere le specie a rischio. Le specie a rischio sul sito sono state inizialmente determinate tramite la ricerca nei database gestiti dall'autorità in correlazione ai tipi di habitat.
L'effettivo disturbo e traslocazione della fauna sul sito è stata conforme alle autorizzazioni fornite ai sensi del Biodiversity Conservation Act. Il programma di conservazione ha riguardato la fase antecedente al "site clearing" e la fase di costruzione. È stato utilizzato personale specializzato mentre il personale in loco è stato formato al riguardo. La Fauna avvistata in loco è stata trasferita e registrata in un database che viene periodicamente fornito alle autorità competenti. Durante il programma, sono stati registrati 107 avvistamenti con la fauna e 54 animali sono stati trasferiti in aree sicure, dimostrando l'impegno di Saipem nella salvaguardia delle specie minacciate.
Nel contesto dei progetti connessi con le infrastrutture, per i quali Saipem riveste il ruolo di esecutore, 7 dipendenti afferenti funzioni ambientali sono stati formati per la figura professionale di "Envision Sustainability Professional" con relativa acquisizione del certificato.
Il protocollo Envision valuta l'efficacia dell'investimento nel rispetto dell'ecosistema, considerando il rischio climatico e ambientale, la durabilità dell'opera e il miglioramento della qualità della vita. Tale approccio presta particolare attenzione anche ai temi della biodiversità, oggetto di valutazione nell'ambito della categoria "Natural World", ai fini della determinazione dei crediti per la determinazione del livello di rating per l'attribuzione del livello di sostenibilità del protocollo Envision.
Il Protocollo Envision è un sistema di rating per la sostenibilità delle infrastrutture che valuta l'efficacia dell'investimento nel rispetto dell'ecosistema, considerando il rischio climatico e ambientale, la durabilità dell'opera e il miglioramento della qualità della vita. Tale approccio presta particolare attenzione anche ai temi della biodiversità, oggetto di valutazione nell'ambito della categoria "Natural World", ai fini della determinazione del livello di rating del progetto. In dettaglio, tale approccio si prefigge in fase di progettazione di preservare i siti ad alto valore ecologico, i terreni agricoli e i terreni non edificati, recuperare aree dismesse, proteggere le acque superficiali e sotterranee, migliorare o creare zone umide e riserve d'acqua superficiali, gestire le acque piovane, ridurre l'impatto di pesticidi e fertilizzanti, migliorare gli habitat funzionali e controllare le specie invasive.
Saipem, inoltre, relativamente alla protezione della biodiversità e degli ecosistemi nei territori in cui opera, investe in iniziative di compensazione delle emissioni tramite l'acquisto di crediti di carbonio generati da progetti nature based come descritto nella sezione "E1-7 - Assorbimenti di GHG e progetti di mitigazione delle emissioni di GHG finanziati con crediti di carbonio".
Inoltre, Saipem è impegnata con le comunità in iniziative per lo sviluppo locale, come descritto nel capitolo S3 che riporta alcuni esempi di attività legate alla protezione della biodiversità realizzate nel 2024.
Per contrastare l'impoverimento dei servizi ecosistemici e cambiamento della qualità dell'acqua, come indicato nelle sezioni "E4-1 - Piano di transizione e attenzione alla biodiversità e agli ecosistemi nella strategia e nel modello aziendale" e "SBM 3 - Impatti, rischi e opportunità rilevanti e loro interazione con la strategia e il modello aziendale" del capitolo E4, Saipem conduce le valutazioni degli impatti ambientali sulle matrici ambientali, compresa l'acqua, sia in termini di consumi che di rilasci. Inoltre, l'azienda effettua i monitoraggi in ottemperanza ai requisiti di progetto (legge, cliente, ecc.) sull'acqua che viene scaricata.
Sulla base delle valutazioni, vengono adottate misure di mitigazione e stabiliti KPI di riduzione dei consumi o sul riutilizzo dell'acqua. Per maggiori dettagli consultare la sezione "E3-2 - Azioni e risorse connesse alle acque e alle risorse marine".
Queste iniziative si applicano a tutti i siti operativi di Saipem, garantendo una gestione sostenibile delle risorse idriche e la minimizzazione degli impatti ambientali negativi.


Saipem, lavorando sulle misure di mitigazione e adattamento al clima, contribuisce alla conservazione della biodiversità, affrontando i principali fattori che ne determinano la perdita26.
Gli obiettivi sono stati stabiliti sulla base dei risultati dell'analisi di materialità descritta nel capitolo ESRS 2, sezione "IRO 1 - Descrizione del processo per individuare e valutare gli impatti, i rischi e le opportunità rilevanti", considerando gli impatti, i rischi e le opportunità nelle operazioni proprie e nella catena del valore collegati alla biodiversità e agli ecosistemi. L'azienda ha identificato questi aspetti in relazione alle sue operazioni e alla sua catena del valore, sia a monte che a valle. Quando vengono definiti i target, viene specificato anche l'ambito geografico di riferimento. Saipem, nella definizione dei suoi obiettivi, non ha preso in considerazione alcuna soglia ecologica ai sensi dello standard di riferimento. Gli obiettivi sono allineati alla policy "Il nostro business sostenibile".
La strategia di Saipem a tutela della biodiversità al di fuori della propria catena del valore si basa su crediti di carbonio da progetti nature-based, salvaguardando di conseguenza la biodiversità, ma non sull'acquisto di biodiversity offsets.
Come descritto nella relativa sezione "SBM 1 - Strategia, modello aziendale e catena del valore" del capitolo ESRS 2, l'aggiornamento del Piano di Sostenibilità 2025-2028 è guidato dall'evoluzione del contesto internazionale e dagli input e richieste degli stakeholder, quali ad esempio clienti e comunità finanziaria. Il Piano di Sostenibilità è integrato nelle direttrici strategiche di business dell'azienda, declinando gli impegni assunti dalla Società nella Politica di Sostenibilità in obiettivi qualitativi e quantitativi misurabili nel tempo.
Gli obiettivi qualitativi e quantitativi connessi alla tutela della biodiversità del Piano di Sostenibilità 2024-2027, e riportati nella precedente rendicontazione, sono di seguito rappresentati per descriverne il livello di raggiungimento:
| Obiettivi 2024-2027 | Anno target |
Target | Risultati 2024 | Status Piano 2025-2028 | |||
|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Coprire i fornitori Saipem con una mappatura al fine di identificare quelli in aree sensibili dal punto di vista della biodiversità |
2025 | 1.921 fornitori27 (baseline 0 @ 2023) |
0 fornitori (avvio identificazione cluster fornitori su cui operare mappatura) |
Finalizzazione identificazione cluster fornitori su cui operare mappatura + esecuzione mappatura 100% del cluster |
|||
| Azioni previste | Livello | ||||
|---|---|---|---|---|---|
| da Piano di Sostenibilità 2024-2027 | Anno | di ambizione | Risultato 2024 | Status | Piano 2025-2028 |
| Coprire tutti i siti operativi Saipem con una mappatura al fine di identificare quelli in aree sensibili dal punto di vista della biodiversità |
2024 | Mappatura di tutti i siti operativi |
Siti mappati non sono presenti siti in aree sensibili IUCN o aree protette UNESCO |
Confermato |
Gli obiettivi o azioni ancora attivi, presenti anche nelle precedenti versioni del piano, sono stati mantenuti o aggiornati come definito in colonna "Piano 2025-2028".
(26) SASB KPI EM-SV-160a.2.
(27) I 1.921 fornitori corrispondono ai fornitori che hanno: (i) subito un processo di valutazione a partire dal 2022; (ii) stato di qualifica "attivo" nel 2024; (iii) almeno una classe merceologica qualificata a livello HSE, secondo quanto definito dalle procedure Saipem.

Con riferimento al nuovo Piano di Sostenibilità si riportano i seguenti indicatori finalizzati a monitorare l'efficacia delle politiche e delle azioni sulla tematica specifica:
| Obiettivi (non misurabili) | Azioni | Anno | Catena del valore | Tema materiale | IRO |
|---|---|---|---|---|---|
| Coprire tutti i siti operativi Saipem con una mappatura al fine di identificare quelli in aree sensibili dal punto di vista della biodiversità |
Mappatura di tutti i siti operativi Saipem per valutazione presenza in siti IUNCN o UNESCO |
2025 | Operazioni proprie | Biodiversità | I1 E4 I12 E4 |
| Coprire i fornitori Saipem con una mappatura al fine di identificare quelli in aree sensibili dal punto di vista della biodiversità |
Identificazione cluster fornitori su cui operare la mappatura ed esecuzione della mappatura sul 100% del cluster |
2025 | Downstream | Biodiversità | I1 E4 I12 E4 |
Nel contesto delle sue attività Saipem adotta un approccio inclusivo che coinvolge attivamente gli stakeholder e le comunità locali. Questo impegno garantisce che gli obiettivi siano definiti in modo da tenere conto delle specificità di ciascun progetto, assicurando così un'implementazione armoniosa e rispettosa delle esigenze e delle peculiarità del territorio interessato.
A partire dal 2023 è stata effettuata una mappatura dei siti operativi e progetti di Saipem tramite un Sistema Informativo Geografico (GIS) per identificare sistematicamente aree potenzialmente critiche, interventi e/o ulteriori obiettivi di miglioramento.
Nel 2024 sono stati analizzati 159 siti (tutti siti di Saipem che sono ricompresi all'interno del perimetro "Totale Gruppo CSRD" escludendo le navi, che non possono essere considerate come siti fisici) e la loro potenziale vicinanza ad aree IUCN, UNESCO o Siti Natura 2000. Non è stata identificata alcuna criticità; i siti mappati si trovano infatti al di fuori dei confini di aree IUCN e UNESCO. Invece, è stato identificato un sito che ricade in un'area Natura 2000. Di seguito il dettaglio di quanto emerso dall'analisi.
Nessun sito ricade in un'area IUCN di categoria I o II28.
Analisi aree di prossimità:
• entro una distanza di 5 km da aree IUCN di categoria I o II (variabile approssimativamente tra i 2 km e i 4,8 km in dipendenza dal sito) si trovano alcune aree per un totale approssimativamente di circa 1,1 ettari di occupazione suolo dei building relativi che corrispondono ad alcuni uffici (gli uffici di Abu Dhabi - UAE presso lo Wafra Square Building, gli uffici di Moss Maritime di Oslo (Norvegia), gli uffici di Perth Australia, gli uffici della branch di Saipem Ltd Norway, gli uffici di Saipem Norway AS vicino a Stavanger in Norvegia e gli uffici di Talatona di Saipem Luxembourg) che svolgono attività non operative, i cui impatti su biodiversità ed ecosistemi vengono valutati nell'ambito delle attività del Sistema di Gestione Ambientale certificato ISO 14001 e risultano non significativi. Inoltre, a una distanza approssimativa di 2,5 km da un'area IUCN di categoria II (l'area di "Al Saadyat Marine National Park") si trova la base logistica di Abu Dhabi - UAE (approssimativamente 6 ettari di occupazione suolo del building relativo): gli impatti sulla biodiversità e gli ecosistemi vengono identificati, mitigati e tenuti aggiornati nell'ambito del sopra citato Sistema di Gestione Ambientale.
Si segnala infine che dall'analisi è emerso anche che alcuni siti per i quali Saipem non ha un controllo operativo CSRD e che pertanto sono siti da ritenersi non rilevanti dal punto di vista degli impatti, visto che in questi siti
(28) Considerate le categorie Ia e Ib (Riserve naturali: aree di grandi dimensioni, non modificate o leggermente modificate, il cui carattere naturale e le cui funzioni sono lasciate intatte. Le aree naturali hanno il più alto livello di protezione e sono in gran parte lasciate indisturbate dall'attività umana, al fine di preservare la loro integrità per le generazioni future. Sono consentite attività didattiche e di ricerca a basso impatto e minimamente invasive) e II (Parchi Nazionali: grandi siti naturali dedicati alla protezione dei sistemi ecologici e biologici e delle specie. L'accesso dei visitatori è gestito in queste aree per scopi meditativi, educativi, culturali e ricreativi, in modo che non si verifichi un significativo degrado ambientale. Essi contribuiscono inoltre all'economia locale attraverso il turismo).
Saipem svolge principalmente attività di supervisione e/o di manutenzione, si trovano entro una distanza di 5 km da aree IUCN di categoria I o II (l'ufficio di Kuala Lumpur SubCon Engineering NFPS EPC 2, l'impianto di fertilizzazione CERES in Australia per cui Saipem in joint venture con Clough sta sviluppando un EPCI e l'FSRU di Ravenna impiegata in attività offshore nell'area di Ravenna).
Nessun sito ricade in un'area UNESCO.
Analisi aree di prossimità:
• entro una distanza di 5 km da aree UNESCO (variabile approssimativamente tra i 720 m e i 3,6 km in dipendenza dal sito) si trovano alcune aree per un totale approssimativamente di circa 0,7 ettari di occupazione suolo dei building relativi che corrispondono ad alcuni uffici (gli uffici della branch di Saipem SA Senegal di Dakar, gli uffici di città del Messico, gli uffici di Rio de Janeiro in Brasile, gli uffici di Amsterdam, gli uffici della branch di Saipem in Turchia e gli uffici di Talatona di Saipem Luxembourg) che svolgono attività non operative, i cui impatti su biodiversità ed ecosistemi vengono valutati nell'ambito delle attività del Sistema di Gestione Ambientale certificato ISO 14001 e risultano non significativi. Inoltre, a una distanza approssimativa di 3,5 km da un sito UNESCO (il sito di 'Van Nellefabriek') si trova la base di Schiedam nei Paesi Bassi (approssimativamente 0,1 ettari di occupazione suolo del building relativo): gli impatti sulla biodiversità e gli ecosistemi vengono identificati, mitigati e tenuti aggiornati nell'ambito del sopra citato Sistema di Gestione Ambientale.
Si segnala infine che dall'analisi è emerso anche che alcuni siti per i quali Saipem non ha un controllo operativo e che pertanto sono siti da ritenersi non rilevanti dal punto di vista degli impatti, visto che in questi siti Saipem svolge principalmente attività di supervisione e/o di manutenzione, si trovano entro una distanza di 5 km da aree UNESCO (il nodo av/ac Verona Ovest e il sito Hub Hook-up & Commissioning in Senegal).
Dei siti analizzati, un sito ricade in un'area Natura 2000, il sito FECAMP OWF, sul quale Saipem ha concluso le attività operative. Il sito in relazione alle attività di Saipem è da ritenersi non rilevante dal punto di vista degli impatti; in ogni caso si evidenzia che dallo studio ambientale effettuato dal Cliente è emerso che per il sito di progetto, nonostante ricada in un'area Natura 2000, non sono attesi impatti significativi sulla popolazione di uccelli che insistono nell'area e per cui il sito è stato categorizzato come sito Natura 2000 (sito Littoral Seino Marin).
Analisi aree di prossimità:
Gli impatti sulla biodiversità e gli ecosistemi di tali siti vengono identificati, mitigati e tenuti aggiornati nell'ambito del sopra citato Sistema di Gestione Ambientale.
Si segnala infine che dall'analisi è emerso anche che alcuni siti per i quali Saipem non ha un controllo operativo CSRD e che pertanto sono siti da ritenersi non rilevanti dal punto di vista degli impatti, visto che in questi siti Saipem svolge principalmente attività di supervisione e/o di manutenzione, si trovano entro una distanza di 5 km da aree Natura 2000: il sito di Cagliari Porto Canale, il cantiere Metanodotto Minerbio di Imola, l'FSRU di Ravenna impiegata in attività offshore nell'area di Ravenna, il cantiere di San Giorgio del Porto navale di


Marsiglia, il nodo alta velocità/alta capacità di Verona Ovest, il raddoppio della tratta Codogno/Mantova e la Raffineria di Gela.
Considerando quanto illustrato, l'azienda non contribuisce direttamente ai fattori di impatto del cambiamento di uso del suolo, del cambiamento di uso dell'acqua dolce e/o del cambiamento di uso del mare all'interno della propria catena del valore.
L'individuazione di impatti, rischi e opportunità viene effettuata con il coinvolgimento diretto dei rappresentanti di tutte le principali categorie di stakeholder (inclusi i dipendenti), del management di Saipem e del Consiglio di Amministrazione. Inoltre, tiene conto di tutti i siti e le attività aziendali di Saipem. Le categorie di stakeholder coinvolte, le modalità con cui sono state svolte le consultazioni e gli impatti, rischi e opportunità, anche relativi all'uso delle risorse ed economia circolare, sono descritte nelle sezioni del capitolo ESRS 2 ("SBM 2 - Interessi e opinioni dei portatori di interessi", "SBM 3 - Impatti, rischi e opportunità rilevanti e loro interazione con la strategia e il modello aziendale" e "IRO 1 - Descrizione del processo per individuare e valutare gli impatti, i rischi e le opportunità rilevanti").
| Tema materiale |
Topic ESRS | Sub-topic | Descrizione impatto | Catena del valore (dove si genera l'impatto) |
Tipologia | Natura | Orizzonte temporale |
|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Gestione dei materiali |
E5 - Uso delle risorse ed economia circolare |
Afflussi di risorse, compreso l'uso delle risorse |
Consumo di risorse dovuto agli acquisti per i progetti operativi e il funzionamento dell'impresa (I2 E5) |
Upstream, Operazioni proprie |
Attuale | Negativo | Breve termine |
| Gestione dei rifiuti non pericolosi |
E5 - Uso delle risorse ed economia circolare |
Rifiuti | Miglioramento degli aspetti ambientali (rifiuti) grazie a condivisione di best practice e definizione di linee guida a beneficio della value chain/clienti/fornitori (I3 E5) |
Upstream. Downstream |
Attuale | Positivo | Breve termine |
| E5 - Uso delle risorse ed economia circolare |
Rifiuti | Produzione di rifiuti prodotti dalle attività operative/progetti (I4 E5) |
Operazioni proprie, Downstream |
Attuale | Negativo | Breve termine |
| Catena del valore (Dove si genera il rischio) Orizzonte |
|||||
|---|---|---|---|---|---|
| Tema materiale | Topic ESRS | Sub-topic | Descrizione tipo di rischio | temporale | |
| Economia circolare | E5 - Uso delle risorse ed economia circolare |
Deflussi di risorse connessi a prodotti e |
Cambiamento dello scenario ESG che può generare evoluzioni nelle |
Upstream, Operazioni proprie, Downstream |
Medio termine (2-4 anni) |
| Gestione dei rifiuti non pericolosi |
servizi; Rifiuti |
normative riguardanti la transizione energetica, altri temi ambientali e sociali. Gli effetti di tale rischio potrebbero includere adattamenti operativi necessari per allinearsi alle nuove regolamentazioni, rischi reputazionali derivanti da un'inadeguata gestione delle risorse e dei rifiuti, e impatti giuridici legati al mancato rispetto delle normative in evoluzione (R1 E5) |
| Tema materiale | Topic ESRS | Sub-topic | Descrizione tipo di opportunità | Catena del valore (Dove si genera l'opportunità) |
Orizzonte temporale |
|---|---|---|---|---|---|
| Economia circolare | E5 - Uso delle risorse ed Economia circolare |
Deflussi di risorse connessi a prodotti e servizi; Rifiuti |
Smantellamento delle piattaforme, droni per la manutenzione predittiva (O2 E5) |
Operazioni proprie | Medio termine (2-4 anni) |
Saipem è impegnata nella protezione dell'ambiente in tutte le proprie attività, attraverso la valutazione, la gestione e il monitoraggio di rischi e opportunità, la mitigazione, il ripristino e la compensazione sistematica di

eventuali rischi e impatti e il miglioramento costante delle sue prestazioni. Tale impegno è riportato nella Politica "Il nostro business sostenibile" del Gruppo, e si traduce in azioni operative concrete per affrontare i rischi legati a possibili cambiamenti degli scenari ESG; si precisa che la politica si applica a tutti gli impatti, rischi e opportunità individuati e si estende a Saipem e alla catena del valore29.
L'utilizzo di energia rinnovabile, l'impiego di soluzioni e tecnologie a basso impatto, l'utilizzo sostenibile delle risorse naturali e delle materie prime, la promozione della circolarità e di una corretta gestione dei rifiuti, la riduzione dell'inquinamento da plastica sono aspetti pienamente integrati sia nei processi di acquisto che nel sistema di gestione ambientale certificato del Gruppo Saipem, che è applicato nelle attività operative della società e coinvolge anche fornitori, partner e clienti.
Come indicato nella politica, Saipem si impegna nella protezione dell'ambiente in tutte le sue attività, attraverso un processo di dovuta diligenza per l'identificazione, la valutazione e il monitoraggio dei rischi, delle opportunità, delle dipendenze e degli impatti sull'ambiente, che potrebbero essere generati dalle proprie operazioni o lungo la sua catena del valore. Il livello di collaborazione con gli stakeholder è costantemente rinnovato nel tempo al fine di assicurare la definizione e implementazione di misure di mitigazione laddove siano stati identificati potenziali rischi.
Responsabile dell'attuazione della Politica è l'Amministratore Delegato, che si avvale delle sue prime linee di riporto che ricoprono ruoli apicali, ciascuno per la propria area di competenza, sia a livello Corporate che Operativo; inoltre, a livello di Progetto/Società Operativa, l'attuazione della Politica di Sostenibilità è di competenza dei rispettivi Managing Director, nonché dei Project Manager/Direttori di progetto.
La Politica sopra citata è a disposizione sul sito di Saipem per essere consultata dai portatori di interessi potenzialmente coinvolti e dai portatori di interessi il cui contributo è necessario ai fini della sua attuazione.
Le iniziative promosse nell'ambito dell'economia circolare si concentrano su progetti di sviluppo e innovazione di tecnologie specifiche, come quelle per valorizzare i rifiuti urbani e industriali e smaltire le plastiche, parte del Piano Tecnologico descritto nella sezione "E1-1 - Piano di transizione per la mitigazione dei cambiamenti climatici" e su opportunità di business finalizzati alle attività di decommissioning e di predictive maintenance, come descritto nella sezione relativa alla Tassonomia.
Saipem punta a ridurre i rifiuti, massimizzare il riutilizzo e il riciclo dei materiali, e garantire che lo smaltimento sia gestito da fornitori con alti standard ambientali. Saipem promuove misure innovative e sviluppa nuovi materiali per sostituire quelli pericolosi con alternative sostenibili, anche al fine di garantire l'adeguamento alle possibili evoluzioni delle normative e degli standard internazionali sui temi ambientali.
L'approccio di Saipem per la gestione dei cantieri sostenibili è fondamentale per minimizzare l'impatto ambientale dei progetti, integrando i principi dell'economia circolare, promuovendo l'uso efficiente delle risorse e la riduzione degli sprechi. In questo contesto le soluzioni sviluppate da Saipem si applicano ai progetti e vengono implementate ricorrentemente, come l'installazione di sistemi fotovoltaici portatili che rendono possibile il loro stesso riutilizzo in altri progetti. Le iniziative vengono personalizzate e customizzate a seconda dei requisiti di ogni singolo progetto.
Saipem, infatti, promuove l'implementazione e il monitoraggio di pratiche di economia circolare all'interno dei suoi progetti e dei suoi siti, attraverso iniziative come condivisione, leasing, prestito, riutilizzo, riparazione, ristrutturazione, ricondizionamento e riciclo di materiali e prodotti esistenti, prolungandone il ciclo di vita. Fin dalla fase di progettazione, sono valutati elementi di economia circolare da adottare durante la fase di esecuzione. A livello di Gruppo, sta crescendo l'attenzione verso l'individuazione di soluzioni circolari per il fine vita di asset e impianti, favorendone la riconversione e la destinazione a nuovi utilizzi anziché lo smantellamento. In tal senso, un progetto sicuramente da citare è la conversione dell'unità di perforazione Scarabeo 5 in un impianto FPU. Tale progetto prevede due fasi principali: il completamento della conversione in Cina in una yard di terza parte, con le necessarie modifiche strutturali e tecniche, attualmente in corso e previsto al termine entro l'estate 2025, e il trasferimento in Congo, dove tra ottobre 2025 e febbraio-marzo
(29) SASB KPI IF-EN-160a.2.


2026 verranno completate le fasi di installazione, hook-up, commissioning e performance test per garantirne l'operatività.
Saipem fornisce soluzioni pre-ingegnerizzate per trasformare i rifiuti plastici a oggi non riciclati in intermedi petrolchimici utilizzabili per produrre nuova plastica, riducendo l'utilizzo di fonti fossili e il ricorso all'incenerimento dei rifiuti con i benefici conseguenti in termini di emissioni di gas climalteranti evitate.
Saipem ha una comprovata esperienza nell'applicazione delle tecnologie petrolchimiche affiancata all'esperienza nello sviluppo e all'implementazione di tecnologie innovative applicate al mercato emergente del riciclo avanzato dei rifiuti plastici.
I processi di trasformazione dei rifiuti plastici in nuovi prodotti si basano sia su tecnologie proprietarie che su accordi di collaborazione con attori di rilievo nei relativi settori, e si focalizzano principalmente su:
L'approccio di Saipem nel mercato del riciclo delle plastiche non è limitato alla fornitura di soluzioni, ma l'Azienda è attiva direttamente come promotrice di progetti costruendo partnership con i principali attori della filiera, dai fornitori del rifiuto fino agli utilizzatori dei prodotti.
Ad esempio, nel 2023, Saipem ha siglato una partnership con Garbo per sviluppare ChemPET, una tecnologia di riciclo chimico della plastica basata sulla depolimerizzazione del PET. Recentemente nel 2024, Saipem ha confermato l'impegno in questo settore innovativo ed è entrata nel capitale di ChemPET per lo sviluppo e la commercializzazione a livello globale di tale tecnologia.
La tecnologia ChemPET rappresenta una risposta alla domanda crescente di soluzioni sostenibili per il riciclo di materiali plastici, anche alla luce di normative sempre più stringenti, e contribuisce alla riduzione dei rifiuti di PET conferiti in discarica o incenerimento.
Facendo leva sulla decennale esperienza di Garbo nello sviluppo tecnologico della glicolisi del PET, sugli impianti pilota di test e sviluppo tecnologico operanti presso il sito ChemPET a Cerano. In Italia, Saipem ha pianificato la realizzazione del primo impianto industriale di media scala per il riciclaggio chimico del PET, con la capacità di trattare il 100% dei rifiuti tessili convertendoli a BHET, il monomero di base per la successiva trasformazione in nuovo PET riciclato chimicamente. L'avvio delle operazioni è previsto tra la fine del 2028 e l'inizio del 2029.
Saipem ha intrapreso iniziative per ridurre l'uso della plastica a bordo della sua flotta. Nel 2022 è stato implementato a bordo della nave FDS 2 un sistema di produzione di acqua potabile, che nel 2024 ha permesso di evitare lo smaltimento di circa 7 tonnellate di bottiglie di plastica. Tale valore è calcolato confrontando il quantitativo di plastica stimato delle bottiglie d'acqua acquistate nell'anno della reportistica, rispetto allo stesso dato medio registrato negli anni precedenti all'implementazione del sistema.
Nel 2023 è stata conclusa l'installazione e la certificazione di un sistema analogo a bordo della nave Castorone, durante il 2024 per il sistema di produzione di acqua dolce è stata avviata la certificazione per la potabilità dell'acqua su un altro mezzo (FDS) e i suoi effetti saranno visibili a partire dal prossimo anno. Attualmente, si sta lavorando per estendere l'iniziativa anche sul resto della flotta nei prossimi anni.
Saipem adotta un sistema di gestione dei rifiuti responsabile e specifico per tipologia di attività operativa, condiviso anche con le società terze con cui opera.
La gestione dei rifiuti (sia pericolosi che non) è attuata attraverso una gerarchia di interventi che mira principalmente a minimizzare i rifiuti prodotti attraverso l'uso di procedure o tecnologie appropriate, a
riutilizzarli come materiali, e a riciclarli a seguito del trattamento più opportuno. Nell'ambito delle azioni volte a minimizzare la generazione dei rifiuti, la priorità è data ai rifiuti pericolosi. L'azienda promuove e implementa misure, a seguito di analisi di fattibilità, anche attraverso la ricerca e sviluppo di nuovi materiali, che consentano di sostituire i materiali pericolosi con alternative non nocive (es. Sostituzione degli oli tradizionali con oli biodegradabili). La fase di valutazione della fattibilità è fatta puntualmente su ogni equipment a bordo dei mezzi, quindi ogni analisi è specifica e può richiedere l'utilizzo di materiali diversi e innovativi.
Nell'ottica della riduzione dei rifiuti prodotti oggetto di smaltimento, con particolare riferimento ai cantieri afferenti alla realizzazione di infrastrutture sostenibili, si predilige l'utilizzo di materiali, come terre e rocce da scavo, in qualità di sottoprodotto in recepimento dell'art. 184-bis del D.Lgs. n. 152/2006.
Al fine di essere aderenti ai propri standard di gestione, Saipem controlla la tracciabilità dei rifiuti all'interno dei propri cantieri e si assicura che i subcontractor facciano lo stesso (es., attraverso requisiti contrattuali ad hoc, ispezioni, audit, ecc.). Questa azione porta a un miglioramento degli aspetti ambientali (rifiuti) grazie a condivisione di best practice e definizione di linee guida a beneficio della value chain /clienti/fornitori.
Qualsiasi tipologia di servizio fornito da un subappaltatore è associato a un Codice Merceologico, a ognuno dei quali è associato un livello di criticità HSE. La valutazione del livello di criticità HSE si basa sui feedback ricevuti dalle Linee di Business e sull'analisi dei dati HSE. In base al livello di criticità sono definiti i requisiti dei fornitori. Pertanto, poiché la gestione dei rifiuti è considerata altamente critica, i fornitori sono sottoposti a valutazioni aggiuntive e inoltre a sistemi di incentivi contrattuali orientati a premiare risultati eccellenti in materia di sicurezza o a scoraggiare il mancato rispetto di norme, procedure e buone pratiche. Saipem è consapevole che le caratteristiche dei rifiuti, i quantitativi e la pericolosità variano anche in base alla tipologia, al progress e peculiarità anche geografiche in cui si svolge il progetto. L'approccio pertanto è di cercare di ridurre per quanto possibile la produzione di rifiuti pericolosi e massimizzare il riciclo sia in termini di categorie prodotte che in quantitativi. Tale azione inoltre contribuisce alla mitigazione dell'impatto negativo relativo al Consumo di risorse dovuto agli acquisti per i progetti operativi e il funzionamento dell'impresa.
Inoltre, sulla base delle linee guida sul Green Procurement, durante il processo di acquisto per determinati beni, come ad esempio sistemi di illuminazione, riscaldamento ed elettronici, prodotti in carta, imballaggi per alimenti e gestione dei rifiuti di mense, distributori automatici, veicoli e mezzi di trasporto, prodotti per il giardinaggio, prodotti per la pulizia, Saipem ha preparato delle "Linee Guida per Prodotti/Servizi" dove sono inclusi i requisiti HSE specifici al fine di ridurre l'impatto ambientale dello specifico articolo (considerano il ciclo di vita del prodotto: es. packaging), in linea con i requisiti Europei Green Public Procurement. Le linea guida sono uno strumento inteso come supporto alla funzione HSE competente durante la predisposizione dei requisiti per l'identificazione dei fornitori in fase di gara.
Per mitigare l'impatto negativo relativo alla produzione di rifiuti prodotti dalle attività operative/progetti e per sensibilizzare sulla tematica, Saipem ha condotto numerose campagne di gestione dei rifiuti a livello globale, dimostrando un forte impegno verso la sostenibilità. In Angola, attraverso la società collegata a controllo congiunto Petromar, ha avviato nel 2023 un programma di gestione dei rifiuti attraverso iniziative per le comunità locali. Tra queste nel 2024 Petromar ha distribuito ai lavoratori del villaggio di Ambriz 500 borse riutilizzabili per ridurre l'utilizzo della plastica monouso, inoltre ha contribuito a un progetto di riciclo di bottiglie di plastica con la collaborazione della cooperativa Cooperbango e la partecipazione degli studenti del Maptess training center. Inoltre, nel 2024 Petromar ha proseguito un'iniziativa avviata nel 2023 per la costruzione di una discarica per rifiuti urbani ad Ambriz, che si prevede di finalizzare entro il 2025. L'iniziativa nel 2024 ha incluso campagne di sensibilizzazione della comunità per i residenti del comune di Ambriz e l'Inizio dei lavori di costruzione per la stessa discarica. Nel 2024 la Yard di Karimun e il vessel SWTB Bautino, parte della business line Asset Based Services, ha utilizzato i rifiuti organici prodotti per produrre compost.
Da diversi anni ormai Saipem celebra la Settimana Europea per la Riduzione dei Rifiuti, estendendola a tutte le proprie sedi nel mondo al fine di sensibilizzare, promuovere cambiamenti culturali, best practice per ridurre la produzione dei rifiuti e in generale migliorarla. Tutti i dipendenti sono invitati a partecipare e contribuire alla campagna individualmente e collettivamente. In questa occasione clienti e fornitori sono invitati a partecipare alle attività organizzate.

Inoltre, con riferimento alle attività di business di Saipem che contribuiscono all'obiettivo di economia circolare si fa riferimento anche al paragrafo "Attività sostenibili secondo la tassonomia europea". L'Informativa ai sensi dell'art. 8 del Regolamento 2020/852 rendiconta anche le informazioni sui CapEx e OpEx legati al Criterio di Contributo Sostanziale "Transizione verso un'economia circolare ", relativamente alle attività 3.3 "Demolizione di edifici e di altre strutture" e 4.1 "Fornitura di soluzioni IT/OT (tecnologie dell'informazione/tecnologie operative) basate sui dati".
La riduzione dei rifiuti e l'impegno a lavorare sulle modalità di smaltimento (in particolare il riciclo) sono impegni che Saipem ha incluso tra i suoi obiettivi nel Piano di Sostenibilità. Saipem fissa gli obiettivi analizzando i KPI degli ultimi quattro anni (dal 2020 al 2024) in considerazione dell'attività di business, della regione e del Paese in cui opera Saipem al fine di poter stabilire obiettivi di miglioramento mirati ed efficaci. I KPI sui rifiuti sono definiti per Paese tenendo conto di tutti i progetti attivi e pensando a ciascun cantiere in termini di quantità di rifiuti prodotti e riciclati. Le esperienze dei progetti passati sono considerate punto di partenza per definire la baseline per l'implementazione di target negli esercizi successivi.
Come descritto nella relativa sezione "SBM 1 - Strategia, modello aziendale e catena del valore" del capitolo ESRS 2, l'aggiornamento del Piano di Sostenibilità è guidato dall'evoluzione del contesto internazionale e dagli input e richieste degli stakeholder, quali ad esempio clienti e comunità finanziaria. Il Piano di Sostenibilità è integrato nelle direttrici strategiche di business dell'azienda, declinando gli impegni assunti dalla Società nella Politica di Sostenibilità in obiettivi qualitativi e quantitativi misurabili nel tempo.
Ad oggi non sono definiti Target specifici come definiti da ESRS, ma nell'ambito del Piano sono riportati obiettivi relativi ad azioni specifiche
Gli obiettivi qualitativi connessi all'uso delle risorse e all'economia circolare del Piano di Sostenibilità 2024- 2027, e riportati nella precedente rendicontazione, sono di seguito rappresentati per descriverne il livello di raggiungimento30:
| Azioni del Piano di Sostenibilità | |||||
|---|---|---|---|---|---|
| 2024-2027 | Anno | Livello di ambizione | Risultati 2024 | Status | Piano 2025-2028 |
| Riduzione dell'uso della plastica: azioni individuate dalla roadmap |
2024 | 1) Rafforzare l'impegno per ridurre la plastica monouso in mensa, ufficio, e macchinette. 2) Analisi dell'utilizzo della plastica monouso e implementazione dove possibile di azioni di riduzione. |
1) Eliminazione dell'uso di bottiglie di plastica nei siti Milano e Fano 2) Le BL hanno individuato singoli progetti/siti per l'implementazione di azioni migliorative per ridurre il consumo di plastica monouso |
||
| Riduzione dell'uso della plastica: Installazione di potabilizzatori dell'acqua sui mezzi offshore |
2024 | 1 Sistema di potabilizzazione acqua installato |
1 Potabilizzatore a bordo dell'FDS in fase di certificazione |
Confermato | |
| Gestione e riciclaggio dei rifiuti | 2024 | Mantenere e/o aumentare la % di rifiuti riciclati nei siti applicabili |
27 siti su 30 hanno raggiunto l'obiettivo |
Confermato |
-
-
(30) SASB KPI EM-SV-160a.2.

Con riferimento al nuovo Piano di Sostenibilità si riporta il seguente indicatore finalizzato a monitorare l'efficacia delle politiche e delle azioni sulla tematica specifica:
| Obiettivi (non misurabili) | Azioni | Anno | Catena del valore | Tema materiale IRO | |
|---|---|---|---|---|---|
| Riduzione dell'uso di plastica attraverso l'installazione di potabilizzatori di acqua sui mezzi offshore |
Installazione potabilizzatore di acqua a bordo di 2 ulteriori mezzi offshore rispetto al 2024 Valutazione di fattibilità per installazione potabilizzatore a bordo di altri 3 mezzi offshore |
2026 2025 |
Operazioni proprie | Gestione dei materiali Gestione dei rifiuti non pericolosi Biodiversità |
I12 E5 I3 E5 I4 E5 R1 E5 02 E5 |
Questo obiettivo si colloca al livello di prevenzione nella gerarchia dei rifiuti, poiché mira alla riduzione dei rifiuti.
Saipem, nella definizione dei suoi obiettivi, non ha preso in considerazione alcuna soglia ecologica ai sensi dello standard di riferimento e assegnazioni specifiche per l'entità.
Gli obiettivi nel piano di sostenibilità Saipem riferiti all'uso delle risorse e dell'economia circolare sono volontari.
Nel 2024 Saipem ha acquistato circa 800 categorie merceologiche di beni, di cui circa 300 sono considerate critiche per il core business dell'azienda. Il livello "Critico" è applicabile in Saipem a beni con un impatto medio o alto (altamente critici) sulla performance di Saipem o sulle aree Tecniche/HSE, come per esempio beni che impattano la qualità del prodotto finale. Più nel dettaglio, in caso di criticità o alta criticità se si tratta di materiali i fornitori devono avere le capacità tecniche valutate da ingegneria per produrre quel determinato bene.
Nel 2024 quelle maggiormente rappresentate, in termini di peso, sono le seguenti:
Questi materiali nel 2024 hanno rappresentato circa il 95% del peso lordo dei flussi di risorse in entrata su un totale di circa 2,7 milioni di tonnellate, calcolate come totale dei flussi in entrata, considerando il materiale approntato (quindi consegnato, nell'anno 2024. Dal calcolo viene escluso il materiale già in possesso di Saipem, ma mosso per motivi logistici o operativi. Gli acquisti effettuati da Saipem garantiscono sempre la qualità e l'affidabilità necessarie per sostenere le operazioni e i progetti e, nel 2024, sono stati principalmente eseguiti da fornitori collocati in Europa, seguita da Medio Oriente ed Estremo Oriente.
La Gestione dell'Approvvigionamento viene svolta per ogni progetto: a seconda delle specificità, ogni progetto deve stabilire le strategie adeguate e garantire la pianificazione, l'esecuzione e il monitoraggio delle attività di acquisto a progetto per materiali, servizi e lavori, rispettando i vincoli di budget e tempistiche del progetto.
Si specifica che le terre rare non rientrano tra i principali flussi di risorse in entrata ma sono in corso le analisi per valutarne la rilevanza. La tematica verrà trattata nella rendicontazione del prossimo anno.
Inoltre, l'azienda non dispone attualmente di politiche e procedure formalizzate per richiedere ai propri supplier la fornitura di materiali biologici provenienti da filiere sostenibili e comprensivi di certificazione, né di

componenti secondari, riutilizzati o riciclati, da utilizzare nella realizzazione dei prodotti e servizi aziendali. Di conseguenza, qualsiasi quota di peso riferibile a tali materiali dipenderebbe esclusivamente dalle caratteristiche specifiche dei fornitori, informazioni a oggi non disponibili per i prodotti acquistati. Inoltre, in considerazione delle dimensioni delle categorie di spesa non riferibili a queste tipologie di materiali, la quota afferente a tali categorie può essere considerata irrisoria nell'ambito complessivo della spesa aziendale. Saipem, tuttavia, riconosce l'importanza e la sensibilità del tema e conferma la volontà di costruire delle metriche e delle metodologie di misurazione che permettano la raccolta di un'informazione più puntuale a partire dal prossimo anno.
| (t) | 2024 Consolidato integrale CSRD |
2023 Consolidato integrale |
|---|---|---|
| Peso totale rifiuti prodotti, di cui: | 1.223.121,1 | 709.746,9 |
| - smaltiti in discarica | 98.843,95 | 144.389,0 |
| - inceneriti: | 2.102,1 | 2.880,6 |
| - in impianti Saipem (*) | 1.268,7 | 2.076,1 |
| - in impianti esterni | 833,4 | 804,5 |
| - non destinati a smaltimento | 119.266,6 | 52.588,4 |
| - di cui riciclati | 119.266,6 | 52.588,4 |
| - altre operazioni di smalrimento | 967.632,1 | 509.897,9 |
| - stimati | 35.276,3 | |
| Pericolosi | 81.638,5 | 42.779,8 |
| - smaltiti in discarica | 6.268,1 | 6.243,7 |
| - inceneriti: | 922,7 | 1.295,7 |
| - in impianti Saipem (*) | 236,8 | 512,3 |
| - in impianti esterni | 685,9 | 783,4 |
| - non destinati a smaltimento | 42.301,7 | 1.379,6 |
| - di cui riciclati | 42.301,7 | 1.379,6 |
| - altre operazioni di smaltimento | 30.146,7 | 33.869,8 |
| - stimati | 1.999,3 | |
| Non pericolosi | 1.141.482,7 | 666.967,1 |
| - smaltiti in discarica | 92.575,9 | 138.145,3 |
| - inceneriti: | 1.179,5 | 1.584,9 |
| - in impianti Saipem(*) | 1.031,9 | 1.563,8 |
| - in impianti esterni | 147,6 | 21,1 |
| - non destinati a smaltimento | 76.964,8 | 51.208,8 |
| - di cui riciclati | 76.964,8 | 51.208,8 |
| - altre operazioni di smaltimento | 937.485,5 | 476.028,1 |
| - stimati | 33.277,0 | |
| Rifiuti non riciclati | 1.103.854,5 | 657.158,5 |
| Rifiuti non riciclati (%) | 90 | 93 |
Tutti i rifiuti, a eccezione della categoria inceneriti, sono trattati in impianti esterni ai siti della Società.
(*) Si segnala che, al momento, nessun impianto di incenerimento Saipem permette recupero di energia.
L'aumento delle quantità di rifiuti è da associare anche a un'estensione del perimetro, definito ai sensi della normativa vigente, che non rende quindi possibile il confronto puntuale con i valori degli anni precedenti.
Il peso totale dei rifiuti, pericolosi e non pericolosi, riportato nella tabella precedente per l'anno 2024 include i valori sotto le voci "stimati" al fine di comprendere i siti che rientrano nella sfera di controllo finanziario della Società, non inclusi nel sistema di rendicontazione ambientale.
Per maggiori informazioni sulle stime, fare riferimento alla sezione "BP-1 - Criteri generali per la redazione della dichiarazione sulla sostenibilità" del capitolo ESRS 2.


Nel processo di rendicontazione della composizione dei rifiuti, Saipem adotta un approccio basato sulla classificazione dei materiali presenti nei rifiuti, suddividendoli in due macro-categorie: rifiuti pericolosi e non pericolosi.
I rifiuti pericolosi comprendono materiali contenenti o contaminati da sostanze che, per loro natura, quantità o concentrazione, possono rappresentare un rischio per la salute o per l'ambiente. Tra questi rientrano, ad esempio, assorbenti e indumenti contaminati, batterie, oli esausti generati dalle attività di manutenzione di macchinari e attrezzature onshore/offshore, rifiuti elettronici, fanghi di impianti di trattamento delle acque reflue, solventi e rifiuti derivanti da attività di saldatura.
I rifiuti non pericolosi, invece, includono materiali che non rientrano nella classificazione dei rifiuti pericolosi né in quella dei rifiuti inerti. Tra questi si annoverano rifiuti da costruzione (mattoni, cemento), rifiuti organici da cucina, carta e cartone, plastica, vetro, metalli ferrosi e non ferrosi, materiali da dragaggio non contaminati, legno, pneumatici usati e rifiuti urbani misti.
Saipem riporta inoltre i dati sulla quantità totale di rifiuti pericolosi (tabella sopra) e di rifiuti radioattivi prodotti durante l'esecuzione dei propri progetti, ove applicabili. Per la definizione di rifiuti radioattivi si rimanda all'art. 3, punto 7), della direttiva 2011/70/Euratom del Consiglio Europeo.
I dati presenti nel sistema di rendicontazione ambientale sulla gestione dei rifiuti vengono generati raccogliendo varie fonti, come note di trasferimento rifiuti, registri di tracciabilità dei rifiuti, bolle di consegna dei rifiuti, ricevute di conferimento in discarica, ricevute di raccolta, registri di smaltimento, report sui rifiuti del gestore e, in alcuni casi, vengono stimati se i rifiuti sono raccolti da enti pubblici come municipalizzate. Infatti, salvo misurazioni dirette, si effettuano delle stime sulla base del volume del cassone e/o contenitore dei rifiuti generati e del numero dei viaggi di trasporto dei rifiuti.
Tali dati vengono riportati nel sistema informatico di rendicontazione ambientale in m³ e/o in tonnellate, a seconda dell'unità disponibile. Il sistema dispone di un fattore di conversione incorporato (densità del tipo di rifiuto) per convertire i m³ in tonnellate ove necessario.


I dipendenti di Saipem sono un gruppo importante di portatori di interessi, e Saipem li coinvolge direttamente tramite varie iniziative e processi. In particolare, nell'ambito del processo di doppia rilevanza, vengono considerati i loro interessi e le loro opinioni; il loro coinvolgimento mira a rafforzare la relazione e a integrare le loro opinioni e priorità, comprese quelle relative ai diritti umani e dei lavoratori, nella strategia aziendale.
L'azienda si avvale sia di dipendenti propri che di lavoratori messi a disposizione da imprese terze, le quali esercitano principalmente attività di ricerca, selezione e assunzione di personale. I lavoratori dipendenti e non dipendenti sono soggetti, nelle operazioni Saipem, a rischi e impatti rilevanti.
Saipem utilizza la mobilità del proprio personale come strumento di sviluppo del proprio business. Pertanto, nell'elaborazione degli indicatori legati alla workforce vengono utilizzate due differenti viste: Role Company view, nella quale il personale viene rappresentato sulla base della società di appartenenza (Home Company), l'entità presso la quale il dipendente ha il rapporto di lavoro primario; Service Company view, secondo la quale il personale viene rappresentato sulla base della società presso cui viene effettivamente prestata l'attività lavorativa (Host Company). Per ogni indicatore verrà indicata la specifica vista utilizzata.
Per ulteriori informazioni sui principali stakeholder di Saipem e su come vengono coinvolti, fare riferimento alla sezione "SBM 2 - Interessi e opinioni dei portatori di interessi", presente nel capitolo ESRS 2.
Gli impatti e i rischi emersi dall'analisi di doppia rilevanza (inclusi quelli relativi ai dipendenti), sono un elemento di input fondamentale per l'aggiornamento del Piano di Sostenibilità di Saipem. Il Piano è integrato nel Piano strategico quadriennale e negli obiettivi aziendali, e fornisce elementi utili per il processo di gestione integrata dei rischi (maggiori dettagli sono contenuti nella sezione "IRO-1 - Descrizione del processo per individuare e valutare gli impatti, i rischi e le opportunità rilevanti", del capitolo ESRS 2).
I rischi e gli impatti identificati, sia potenziali che attuali, che riguardano i dipendenti diretti, vengono tenuti in considerazione per definire e orientare la strategia e il modello aziendale di Saipem. Questi aspetti sono valutati attraverso processi di gestione integrata dei rischi, sviluppati in conformità al framework "CoSO Report" e alle migliori pratiche internazionali.
Nell'ambito dell'analisi di doppia rilevanza, come descritta nella sezione "IRO-1 - Descrizione dei processi per individuare e valutare gli impatti, i rischi e le opportunità rilevanti", del capitolo ESRS 2, gli impatti e i rischi relativi alla forza di lavoro propria sono i seguenti:


| Tema materiale |
Topic ESRS | Sub-topic | Descrizione impatto | Catena del valore (dove si genera l'impatto) |
Tipologia | Natura | Orizzonte temporale |
|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Salute pubblica | S1 - Forza lavoro propria |
Condizioni di lavoro Continuo miglioramento delle conoscenze e attenzione sui temi health grazie a partecipazione a tavoli di lavoro, partnership e collaborazioni con strutture sanitarie locali (I15 S1) |
Operazioni proprie | Attuale | Positivo | Breve termine | |
| Salute pubblica Medicina dei viaggi |
S1 - Forza lavoro propria |
Condizioni di lavoro Miglioramento e tutela delle condizioni di salute dei lavoratori attraverso campagne, iniziative specifiche e sistemi di gestione (I25 S1) |
Operazioni proprie | Attuale | Positivo | Breve termine | |
| Incentivi e benefit ai dipendenti Benessere dei dipendenti |
S1 - Forza lavoro propria |
Condizioni di lavoro Aumento del benessere dei lavoratori attraverso iniziative, strumenti di welfare, benefit e incentivi (I22 S1) |
Operazioni proprie | Attuale | Positivo | Breve termine | |
| Sviluppo dei dipendenti Acquisizione e fidelizzazione dei talenti |
S1 - Forza lavoro propria |
Parità di trattamento e di opportunità per tutti |
Aumento delle competenze e delle opportunità delle persone tramite programmi di sviluppo, training on the job, formazione e collaborazione con istituzioni accademiche (I21 S1) |
Operazioni proprie | Attuale | Positivo | Breve termine |
| Salute e sicurezza sul lavoro |
S1 - Forza lavoro propria |
Condizioni di lavoro; Parità di trattamento e di opportunità per tutti |
Miglioramento delle tecnologie, delle competenze, pratiche di settore e della cultura in ambito HSE (I20 S1) |
Operazioni proprie | Attuale | Positivo | Medio termine |
| Ambiente di lavoro equo e inclusivo |
S1 - Forza lavoro propria |
Parità di trattamento e di opportunità per tutti |
Miglioramento del work-life balance tramite politiche di pari opportunità e promozione di un ambiente inclusivo anche in ottica di incremento delle donne con discipline STEM (I23 S1) |
Operazioni proprie | Attuale | Positivo | Breve termine/ medio termine |
| Pratiche di sicurezza |
S1 - Forza lavoro propria |
Parità di trattamento e di opportunità per tutti |
Violazione dei diritti umani a seguito di abuso di forza o altre pratiche di security non conformi alle leggi, regolamenti o requisiti contrattuali (I19 S1) |
Upstream, Operazioni proprie, Downstream |
Potenziale | Negativo | Breve termine |
| Salute e sicurezza sul lavoro |
S1 - Forza lavoro propria |
Condizioni di lavoro Impatti sulla salute delle persone e dovuti a danni imprevisti agli asset (vessel, fabrication yard) durante le operazioni di business (I10 S1) |
Operazioni proprie, Downstream |
Potenziale | Negativo | Breve termine | |
| Salute e sicurezza sul lavoro |
S1 - Forza lavoro propria |
Condizioni di lavoro Infortuni alle persone causati da incidenti sul lavoro (I27 S1) |
Operazioni proprie | Attuale | Negativo | Breve termine |
L'azienda si avvale di dipendenti propri e di lavoratori messi a disposizione da imprese terze, le quali esercitano principalmente attività di ricerca, selezione e assunzione di personale, si fa riferimento alla sezione S1-6 per ulteriori dettagli sulla composizione della forza lavoro di Saipem. Sia i lavoratori dipendenti che quelli messi a disposizione da imprese terze sono soggetti a impatti e rischi rilevanti.
Gli impatti negativi "Infortuni alle persone causati da incidenti sul lavoro" e "Impatti sulla salute delle persone e sull'ambiente dovuti a danni imprevisti agli asset (vessel, fabrication yard) durante le operazioni di business" sono prevalentemente connessi a singoli incidenti che possono avvenire nei siti operativi durante l'esecuzione delle attività (es. costruzione offshore, lavori in quota). L'impatto "Violazione dei diritti umani a seguito di abuso di forza o altre pratiche di security non conformi alle leggi, regolamenti o requisiti contrattuali" può avere sia una componente sistemica, legata al contesto territoriale, sia una connessa a singoli incidenti. Questo impatto è strettamente legato alla strategia e al business model di Saipem, poiché l'azienda opera in un settore e in Paesi caratterizzati da rischi di security dovuti a contesti geopolitici instabili. Tali contesti potrebbero avere ripercussioni a causa della necessità di dotarsi di servizi di security per i quali è necessario garantire adeguati standard al fine di evitare fenomeni di abuso di forza nei confronti dei dipendenti.
Per Saipem minimizzare il rischio di incidenti rilevanti è una priorità assoluta. La Società è ben consapevole che tali eventi possono avere gravi ripercussioni sulle persone, sulla comunità e sulla propria reputazione. Essendo una società che opera principalmente come contrattista, lavorare in sicurezza significa anche fornire servizi sicuri e affidabili ai propri clienti. Per ulteriori informazioni sulla "sicurezza delle persone" fare riferimento alla sezione "S1-4 - Interventi su impatti rilevanti per la forza lavoro propria e approcci per la gestione dei rischi rilevanti e il perseguimento di opportunità rilevanti in relazione alla forza lavoro propria nonché efficacia di tali azioni".
La descrizione dettagliata delle attività che generano impatti positivi è riportata nella sezione "S1-4 - Interventi su impatti rilevanti per la forza lavoro propria e approcci per la gestione dei rischi rilevanti e il perseguimento di

opportunità rilevanti in relazione alla forza lavoro propria, nonché efficacia di tali azioni", dove vengono illustrate le iniziative specifiche che contribuiscono a tali effetti.
Saipem intende svolgere un ruolo cruciale nella transizione energetica verso un futuro a basse emissioni di carbonio. Questo obiettivo guida tutte le decisioni strategiche dell'Azienda, che si adopera anche per migliorare le competenze delle proprie persone in tema di transizione energetica. Per questo, nel corso del 2024, all'interno di un gruppo di lavoro di Assorisorse, Saipem ha sviluppato un'iniziativa pionieristica volta a mappare l'esigenza di competenze del mercato energetico in evoluzione, con un focus sulle competenze distintive e le professioni emergenti legate alla transizione energetica. Questa iniziativa si collega all'impatto identificato "Aumento delle competenze e delle opportunità delle persone tramite programmi di sviluppo, training on the job, formazione e collaborazione con istituzioni accademiche". Gli sforzi si sono concentrati sullo sviluppo di un modello di analisi per conoscenze, abilità e competenze, basato sugli esiti di interviste ai Technology Manager interni all'Azienda e verificato con uno strumento di AI Generativa, che è stato testato sul set di tecnologie di transizione parte del piano strategico (Advanced Robotics and Automation, Carbon Capture Utilization and Storage, Critical Raw Materials, Floating Solar, Geothermal, Hydrogen Value Chain, Innovative Nuclear Technologies, Low Carbon Fuels, Offshore Wind, Plastic Recycling, Water Management). L'output principale dell'analisi si è concretizzato in una dashboard di Business Intelligence che non solo evidenzia le interdipendenze tra tecnologie emergenti e competenze necessarie, ma restituisce anche approfondimenti strategici e strumenti operativi che facilitano l'allineamento dei risultati educativi con le esigenze dell'industria, migliorando così la capacità del capitale umano di domani di affrontare efficacemente le sfide della transizione energetica. Attraverso questo sforzo, Saipem mira a promuovere un ecosistema educativo ben informato e reattivo che acceleri l'adozione di soluzioni energetiche sostenibili e a basso contenuto di carbonio.
Per ulteriori informazioni sul miglioramento delle competenze in materia di transizione energetica consultare la sezione "S1-4 - Interventi su impatti rilevanti per la forza lavoro propria e approcci per la gestione dei rischi rilevanti e il perseguimento di opportunità rilevanti in relazione alla forza lavoro propria, nonché efficacia di tali azioni", in particolare le azioni descritte nella sezione "Competenze, conoscenze e attrazione dei talenti".
| Tema materiale | Topic ESRS | Sub-topic | Descrizione tipo di rischio | Catena del valore (Dove si genera il rischio) |
Orizzonte temporale |
|---|---|---|---|---|---|
| Incentivi e benefit ai dipendenti Benessere dei dipendenti Remunerazione equa e giusta |
S1 - Forza lavoro propria |
Condizioni di lavoro |
Cambiamento dello scenario ESG che può generare evoluzioni nelle normative riguardanti la transizione energetica, altri temi ambientali e sociali. Tale rischio potrebbe avere per Saipem effetti reputazionali (i.e. per eventuali violazioni sociali e conseguente sfiducia degli stakeholder, inclusi i propri dipendenti), giuridici (i.e. contenziosi legali, sanzioni) (R1 S1) |
Upstream, Operazioni proprie, Downstream |
Medio termine (2-4 anni) |
| Salute e sicurezza sul lavoro Incentivi e benefit ai dipendenti Benessere dei dipendenti Salute pubblica |
S1 - Forza lavoro propria |
Condizioni di lavoro; Parità di trattamento e di opportunità per tutti |
Il verificarsi di eventi con potenziali effetti sulla salute dei lavoratori e delle persone che vivono in prossimità delle operazioni e/o l'esposizione prolungata nel tempo in grado di causare malattie professionali. Tale rischio potrebbe avere per Saipem effetti reputazionali e di mercato (i.e. sfiducia degli stakeholder, inclusi i propri dipendenti, gli stakeholder finanziari e i clienti; costi legati all'interruzione delle attività di business e calo della domanda sul mercato dovuto al danno reputazionale), giuridici (i.e. contenziosi legali, sanzioni) (R8 S1) |
Operazioni proprie, Downstream |
Breve termine (≤1 anno) |
| Sviluppo dei dipendenti Incentivi e benefit ai dipendenti Benessere dei dipendenti Remunerazione equa e giusta Diritti umani e del lavoro |
S1 - Forza lavoro propria Condizioni di |
lavoro; Parità di trattamento e di opportunità per tutti; Altri diritti connessi al lavoro |
Incapacità di attrarre profili di talento dal mercato del lavoro, di trattenere internamente le competenze chiave e di sviluppare e gestire piani di successione adeguati (R6 S1) |
Operazioni proprie, Downstream |
Medio termine (2-4 anni) |
| Pratiche di sicurezza S1 - Forza | lavoro propria | N/A | Sicurezza globale e locale: cambiamenti nello scenario geopolitico. Tale rischio potrebbe avere per Saipem impatti significativi sulla sua forza lavoro, in particolare in termini di impatti operativi (i.e. sicurezza fisica delle persone, interruzione delle operazioni, riposizionamento della forza lavoro), impatti reputazionali (critiche pubbliche e sfiducia degli stakeholder in caso di mancata protezione dell'incolumità delle sue persone, perdita di talent attraction e retention), impatti giuridici (i.e. responsabilità in caso di incidenti/violazione della sicurezza) (R9 S1) |
Upstream, Operazioni proprie, Downstream |
Medio termine (2-4 anni) |
Si specifica che i rischi rilevanti derivanti dagli impatti individuati nella tabella precedente si riferiscono ai lavoratori di Saipem.


Saipem ha stabilito un processo di gestione del rischio su Salute, Sicurezza e Ambiente (Health, Safety and Environment - HSE) per raggiungere un livello accettabile e un'esposizione controllata al rischio HSE per il Personale, l'Ambiente, la Società e gli Asset durante l'esecuzione di tutte le sue attività. Questo include la gestione delle operazioni di manutenzione e monitoraggio degli Asset di Saipem (che ricadono all'interno dei confini della Società (office, yard, basi logistiche, progetti, ecc.). L'approccio generale alla valutazione dei rischi HSE prevede le seguenti cinque fasi principali: identificazione dei pericoli HSE, valutazione dei rischi HSE, valutazione dell'accettabilità ai rischi HSE, eliminazione, riduzione e mitigazione dei rischi HSE, revisione e aggiornamento del documento di valutazione dei rischi HSE, se necessario. Tale valutazione e i relativi risultati vengono documentati e condivisi con le parti interessate, cioè con i lavoratori di Saipem e subcontrattisti per quanto riguarda rischi per la salute e sicurezza dei lavoratori e con le comunità locali per quanto riguarda rischi sociali, sull'ambiente, sulla sicurezza/salute delle comunità locali.
In particolare, l'identificazione dei pericoli deve essere svolta con metodologie di revisione strutturata, progettate per identificare:
Nel caso in cui uno Scope of Work significativo è assegnato, su base contrattuale, a un subappaltatore, l'HSE Project Risk Assessment viene svolto insieme ai rappresentanti chiave di questo subappaltatore.
Attraverso un adeguato monitoraggio delle prestazioni HSE, tramite una serie di Process Performance Indicators (PPI), quali ad esempio gli eventi incidentali registrabili o il tasso di chiusura delle indagini HSE, si vuole facilitare il processo di miglioramento dei processi HSE, identificare le tendenze positive e negative per le quali i risultati delle prestazioni HSE devono essere migliorati, anche attraverso la definizione degli obiettivi HSE a vari livelli dell'organizzazione.
Operando in più di 50 Paesi con diversi contesti sociali, economici e culturali, è fondamentale analizzare i potenziali rischi associati alle attività nei vari contesti locali. Quindi, per ogni Paese in cui Saipem opera, viene effettuata un'analisi specifica basata su un'analisi della legislazione in vigore e il livello di ratifica delle convenzioni fondamentali dell'ILO relative a: lavoro minorile, lavoro forzato, non discriminazione nell'impiego e nell'occupazione, libertà di associazione e contrattazione collettiva. Ulteriori informazioni del Paese sono tratte da studi e analisi svolti da organizzazioni internazionali e ONG (es. ITUC, Human Rights Watch) che si occupano di diritti del lavoro e tratta di esseri umani. Sulla base dei risultati dell'analisi i Paesi sono classificati relativamente ai rischi diritti umani e del lavoro in quattro distinte categorie di rischio: alto, medio, moderato e basso.
Questa classifica di rischio Paese viene utilizzata da Saipem nel processo di due diligence dei diritti umani e del lavoro a livello operativo. Il contesto del Paese, chiamato rischio sistemico, potrebbe influire sui diritti dei lavoratori, in particolare su alcune categorie considerate a rischio, come i lavoratori migranti e le comunità locali, incluse le popolazioni indigene. Sulla base di questa analisi il 49% delle principali società operative di Saipem ha sede in Paesi ad alto rischio, mentre il restante 51% si trova in Paesi a medio, moderato e basso rischio31.
Saipem implementa procedure rigorose di gestione, controllo e monitoraggio per garantire che tali diritti siano rispettati per tutto il personale, compreso quello delle aziende terze e nella. catena di valore. Inoltre, garantisce sistemi di segnalazione per eventuali violazioni di tali diritti e l'implementazione di effettive forme di rimedio.
Ulteriori informazioni riguardo la gestione delle segnalazioni sono presenti nella sezione "S1-3 - Processi per porre rimedio agli impatti negativi e canali che consentono ai lavoratori propri di sollevare preoccupazioni ".
(31) Di seguito l'elenco dei Paesi considerati ad alto rischio hlr: Afghanistan, Algeria, Angola, Azerbaigian, Bahrein, Bangladesh, Bielorussia, Bolivia, Brasile, Burkina Faso, Burundi, Cambogia, Camerun, Repubblica Centrafricana, Ciad, Cina, Colombia, Comore, Congo, Cuba, Repubblica Democratica del Congo, Ecuador, Egitto, Guinea Equatoriale, Eritrea, eSwatini, Etiopia, Gabon, Gambia, Guatemala, Guinea, Guinea Bissau, Haiti, Honduras, Hong Kong, India, Iran, Iraq, Giordania, Kazakistan, Kenya, Korea del Nord, Kosovo, Kuwait, Kirghizistan, Laos, Libano, Liberia, Libia, Malesia, Maldive, Mali, Isole Marshall, Mauritania, Micronesia, Marocco Myanmar, Nauru, Nicaragua, Nigeria, Oman, Pakistan, Papua Nuova Guinea, Perù, Filippine, Qatar, Russia, Ruanda, Arabia Saudita, Somalia, Sri Lanka, Sudan, Sudan del Sud, Siria, Tagikistan, Tanzania, Tailandia, Timor Est, Tonga, Tunisia, Turchia, Turkmenistan, Uganda, Ucraina, Emirati Arabi Uniti, Uzbekistan, Venezuela, Vietnam, Yemen, Zambia, Zimbabwe.

Saipem ha adottato politiche per gestire gli impatti e i rischi legati alla propria forza lavoro, applicandole a tutto il personale. Il rispetto e la promozione dei diritti umani e del lavoro, insieme alla protezione della salute, della sicurezza e della tutela personale, sono valori fondanti l'operare della società. Tutti questi principi sono elementi imprescindibili per Saipem; pertanto, tutti i partner e fornitori lungo la catena del valore sono chiamati a rispettarli attraverso il richiamo al Codice Etico, al Codice di Condotta dei Fornitori e alle specifiche clausole contrattuali stipulate con essi.
Come descritto nella policy "Il Nostro Business Sostenibile", Saipem rispetta i diritti umani internazionalmente riconosciuti. L'Azienda promuove tali diritti operando nel quadro di riferimento della Dichiarazione Universale dei Diritti Umani delle Nazioni Unite, delle Convenzioni Fondamentali dell'ILO, delle linee guida dell'OCSE per le imprese multinazionali, dei Princìpi Guida sulle Imprese e i Diritti Umani e dei principi del Global Compact delle Nazioni Unite. A questi ultimi Saipem ha aderito nel 2016 rafforzando ulteriormente i propri principi sui temi di rispetto dei diritti umani e del lavoro, protezione dell'ambiente e lotta alla corruzione. Questi principi sono integrati nelle strategie, politiche e procedure, nonché nell'operare quotidiano della Società, per questo nessuna forma di discriminazione, reclutamento illegale, sfruttamento o traffico di esseri umani, violenza o maltrattamento, lavoro forzato o minorile è ammessa. Quindi, Saipem promuove tali diritti nell'ambito delle proprie attività e di quelle in partecipazione con i suoi partner e fornitori, con iniziative di sensibilizzazione, attività di verifica e attraverso un dialogo costante e trasparente con tutti gli stakeholder.
La politica Saipem "Il Nostro Business Sostenibile" include anche il dovere di diligenza sui diritti umani. In quest'ottica, nei Paesi dove Saipem opera, si identificano gli impatti negativi, potenziali o attuali, e si valutano i rischi in tema di diritti umani e del lavoro, mettendo in atto tutte le azioni necessarie volte a porre rimedio a tali impatti e monitorando l'efficacia al fine di garantire la minimizzazione di tali rischi, anche attraverso il coinvolgimento degli stakeholder, con particolare riferimento alle comunità locali e a tutti i soggetti coinvolti nelle attività operative. Inoltre, sono garantiti sistemi di segnalazione per eventuali violazioni di tali diritti e l'implementazione di effettive forme di rimedio. La procedura di segnalazione e le modalità di reclamo sono publicate sul sito internet. Ulteriori informazioni riguardo la gestione delle segnalazioni e le forme di rimedio identificate sono presenti nella sezione "S1-3 - Processi per porre rimedio agli impatti negativi e canali che consentono ai lavoratori propri di sollevare preoccupazioni ".
Ogni tipo di diversità, di genere, culturale, etnica, di tradizioni o religiosa, di abilità, di età o di altro tipo, è un elemento caratteristico della forza lavoro propria e Saipem è sempre impegnata a rispettare gli aspetti culturali e le tradizioni del contesto sociale in cui opera, anche relativamente alle comunità interessate, e a creare un ambiente di lavoro inclusivo per tutte le persone Il tema della diversità viene trattato, oltre che nella policy di sostenibilità già citata, anche nella policy "Diversity, Equality & Inclusion".
Per quanto riguarda le attività finalizzate alla protezione del personale e degli asset per fornire un ambiente sicuro per le proprie operazioni, Saipem si ispira alla propria Vision sulla Salute e Sicurezza e agli standard internazionali, tra cui i Voluntary Principles on Security and Human Rights e alle leggi vigenti nei Paesi in cui si opera. La creazione di un contesto di reciproco rispetto e di fiducia tra l'azienda, le sue persone e gli stakeholder locali è un aspetto essenziale per prevenire e ridurre al minimo la necessità di interventi e misure di sicurezza.
Nella politica "Salute, Sicurezza, Ambiente e Security" viene descritto come il Top management sia fortemente impegnato nel soddisfare i requisiti in materia di salute, sicurezza e ambiente, legali e di altro tipo, eliminando, ove tecnicamente possibile, o comunque gestendo adeguatamente i rischi e gli impatti delle operazioni aziendali, garantendo la consultazione e la partecipazione dei lavoratori e di tutti gli stakeholder interessati, incluso le comunità locali, in tutti gli aspetti riguardanti la salute, la sicurezza e l'ambiente.
Saipem assicura un contesto di lavoro sicuro e nel rispetto dell'ambiente, per le persone, per gli appaltatori e per le comunità ospitanti:



Inoltre, le valutazioni dei potenziali rischi e degli impatti ambientali e sociali tengono in considerazione i potenziali effetti sulle comunità locali presenti nei pressi delle operazioni aziendali (per maggiori dettagli si veda S3 - Comunità interessate).
Le tre policy richiamate in questo capitolo sono presenti sul sito internet.
Nella politica "Le nostre persone" viene evidenziato come la valorizzazione del capitale umano, il presidio e lo sviluppo delle competenze siano fattori strategici per il raggiungimento degli obiettivi d'impresa. Inoltre, le conoscenze professionali delle persone vengono considerate come una leva fondamentale per una crescita sostenibile e un patrimonio da salvaguardare, valorizzare e sviluppare. Lo sviluppo di una cultura orientata alla condivisione del know-how è lo strumento principale per il consolidamento del patrimonio delle conoscenze e delle esperienze. La formazione è uno strumento imprescindibile a supporto dell'attività di business, dell'arricchimento delle opportunità di impiego delle persone, dei processi di integrazione organizzativa e della gestione del cambiamento.
La responsabilità dell'attuazione delle Politiche descritte è dell'Amministratore Delegato, che si avvale dei manager che ricoprono ruoli apicali nelle funzioni coinvolte. In particolare, in quest'area, il Chief People, HSEQ and Sustainability Officer.
Per la tematica della diversity, nello specifico, dal 2023 è stato definito il Comitato "Diversity and Inclusion", presieduto dal CEO e composto dai responsabili di queste funzioni: People, HSEQ and Sustainability, Integrated Risk Management ed External Communication and Brand Management.
Saipem persegue un dialogo costruttivo con i dipendenti e i loro rappresentanti coinvolgendoli nella fase di identificazione e valutazione degli impatti rilevanti, effettivi e potenziali, positivi e/o negativi che li riguardano.
A tal fine, in conformità alla legislazione europea applicabile e alle previsioni della contrattazione collettiva nazionale italiana di riferimento, Saipem ha istituito un Comitato Aziendale Europeo (CAE) per fornire ai rappresentanti designati informazioni e/o per dare seguito a consultazioni su questioni transnazionali di interesse significativo o di importanza strategica, comprese le questioni nazionali che hanno potenziali conseguenze transnazionali significative.
Per garantire la conformità ai requisiti del CAE, le informazioni relative alle consultazioni devono essere condivise tempestivamente con unità dedicate dall'HR Manager delle società controllate, in particolare per le entità situate nello Spazio Economico Europeo (SEE). Tali unità collaborano alla pianificazione e all'organizzazione degli incontri ordinari e straordinari previsti dallo Statuto Costitutivo del CAE Saipem. Gli incontri possono essere con cadenza annuale, come definito dallo Statuto, e ogni volta che vi sono comunicazioni, riguardanti tematiche di rilevanza transnazionale che possano avere un impatto significativo sull'organizzazione dell'Azienda. Pertanto, a livello organizzativo le attività del CAE sono coordinate e gestite, all'interno della direzione a riporto del Chief People, HSEQ and Sustainability Officer, per il tramite della funzione di relazioni industriali internazionali che garantisce il raccordo con le strutture locali preposte che riportano agli HR manager delle società controllate.
Per quanto riguarda il coinvolgimento della forza lavoro, la comunicazione interna, tramite la intranet aziendale e le comunicazioni organizzative, promuove una cultura aziendale comune, contribuisce alla diffusione delle strategie e aumenta il coinvolgimento delle persone per il raggiungimento degli obiettivi aziendali. Infatti, Saipem assicura attività di comunicazione interna chiare, mirate e capillari e soggette a un processo di miglioramento continuo supportato dalla raccolta di contributi dalle persone di Saipem e di feedback in merito all'efficacia della comunicazione stessa, ad esempio attraverso la partecipazione a survey online

Saipem offre, nel pieno rispetto della normativa vigente localmente in materia, a tutti i lavoratori le medesime opportunità di lavoro. Inoltre, sempre in conformità al quadro normativo dei Paesi in cui la società opera, Saipem si impegna a promuovere e rispettare le libertà e le prerogative delle associazioni sindacali e dei rappresentanti dei dipendenti. Saipem, recepisce altresì i principi fondamentali stabiliti nella Dichiarazione Universale dei Diritti Umani delle Nazioni Unite, nelle Linee Guida dell'OCSE per le Imprese Multinazionali, nonché nelle Convenzioni fondamentali dell'Organizzazione Internazionale del Lavoro (ILO). Le funzioni Risorse Umane di Saipem in tutto il mondo devono essere a conoscenza delle leggi e delle norme rilevanti applicabili allo specifico settore economico o territorio locale di competenza, nonché delle norme internazionali di riferimento che regolano la gestione delle relazioni di lavoro; esse devono altresì garantire la conformità alle linee guida e alle best practice promosse nel quadro dell'iniziativa Global Compact delle Nazioni Unite.
In data 15 aprile 2024 è stato firmato con le organizzazioni sindacali generali e nazionali del comparto Energia e Petrolio un importante protocollo di relazioni industriali denominato "Modello di partecipazione aziendale" basato sul concetto della partecipazione e coinvolgimento delle persone Saipem.
Tale protocollo, unico nel suo genere, nasce dalla convinzione che un sistema di relazioni industriali maggiormente partecipativo, costruito sulla centralità delle persone, contribuisca al mantenimento e al rafforzamento della posizione di Saipem negli ambiti nei quali è attivamente impegnata. Il sistema di relazioni industriali delineato si fonda su tre livelli di interlocuzione: partecipazione e informazione, consultazione e confronto, negoziazione e contrattazione, anche in coerenza con quanto previsto dalla contrattazione collettiva vigente. L'accordo prevede, inoltre, la costituzione di un Comitato Aziendale Paritetico Saipem (CAPS) di natura non negoziale, improntato alla discussione di aspetti e contenuti anche tecnici (es. la formazione, la salute e la sicurezza, la tutela dell'ambiente, il welfare le modalità di lavoro) e l'avvio di un percorso di formazione, incentrato principalmente sulla partecipazione, che ha visto impegnati congiuntamente le organizzazioni sindacali e l'azienda. Il CAPS è composto dai referenti delle funzioni aziendali di riferimento, dai rappresentanti delle segreterie nazionali e da quattro rappresentanti sindacali, per ciascuna delle organizzazioni firmatarie del protocollo e dagli eventuali supplenti da loro designati.
Le principali azioni di coinvolgimento descritte sono rivolte a tutti i lavoratori propri di Saipem.
Una parte fondamentale dello strutturato sistema di gestione delle istanze degli stakeholder di Saipem è il processo interno della gestione delle segnalazioni ("whistleblowing"), disciplinato in un'apposita normativa standard interna. Il processo è accessibile e reso disponibile ai dipendenti (tramite vari strumenti, tra cui intranet o le bacheche aziendali), ai lavoratori della catena del valore e agli stakeholder esterni (in quanto pubblicato sul sito internet della Società). La descrizione dei processi messi in atto per prevenire gli infortuni alle persone causati da incidenti sul lavoro, è disponibile nella sezione "S1-4 - Interventi su impatti rilevanti per la forza lavoro propria e approcci per la gestione dei rischi rilevanti e il perseguimento di opportunità rilevanti in relazione alla forza lavoro propria, nonché efficacia di tali azioni".
La gestione delle segnalazioni e il relativo trattamento dei dati ai fini privacy è effettuata da Saipem SpA anche nell'interesse delle società controllate, nel rispetto delle disposizioni di legge applicabili, ivi inclusi, in particolare, i principi di necessità, proporzionalità e liceità del trattamento così come previsti nel Codice Privacy. Questo avviene in coerenza con quanto previsto al riguardo nell'ambito degli specifici documenti normativi interni. Sono in ogni caso rispettate l'autonomia operativa e gestionale delle società controllate, assicurando le esigenze di riservatezza sottese allo svolgimento delle attività istruttorie nel rispetto delle prescrizioni imposte dai documenti normativi interni e dalle leggi applicabili.
Per segnalazione si intende qualsiasi informazione, notizia, fatto o comportamento in qualsiasi modo pervenuto a conoscenza dalle persone di Saipem riguardante possibili violazioni, comportamenti, pratiche non conformi a quanto stabilito nel Codice Etico e/o che possano arrecare danno o pregiudizio, anche solo d'immagine, a


Saipem SpA o a una sua società controllata. Questo è riferibile a dipendenti, membri degli organi sociali, società di revisione di Saipem SpA e delle relative società controllate e a terzi in relazioni d'affari con tali società. Le segnalazioni possono riguardare una o più delle seguenti tematiche: sistema di controllo interno, contabilità, controlli interni di contabilità, revisione contabile, frodi, responsabilità amministrativa della Società ex D.Lgs. n. 231/2001, altre materie (quali ad esempio violazioni del Codice Etico, pratiche di mobbing, security, molestie di genere e discriminazione, ecc.).
Al fine di favorire l'invio di segnalazioni, Saipem predispone diversi canali interni di comunicazione, comprendenti, a titolo indicativo, posta ordinaria, yellow box, caselle di posta elettronica, strumenti di comunicazione sui siti intranet/internet di Saipem SpA e delle sue società controllate.
La funzione Spot Audit e Whistleblowing assicura che siano effettuate tutte le opportune verifiche sui fatti segnalati verificabili, garantendo che:
La funzione Spot Audit predispone un report trimestrale sulle segnalazioni che, a valle dell'esame da parte del Collegio Sindacale di Saipem, viene trasmesso ai soggetti competenti per le opportune valutazioni.
Se durante le fasi dell'istruttoria vengono identificati dei rilievi inerenti al Sistema di Controllo Interno e Gestione dei Rischi, la funzione Spot Audit definisce delle raccomandazioni a fronte delle quali il management delle aree o processi esaminati elabora un piano di azioni correttive. La funzione Internal Audit è incaricata di monitorare l'avanzamento della loro attuazione. In particolare:
Le principali azioni correttive individuate sono state le seguenti: valutazione di provvedimenti disciplinari, sensibilizzazione volta al rispetto del Codice Etico del Gruppo Saipem, spostamento di un dipendente e varie iniziative volte a migliorare la qualità della vita a bordo di un vessel per tutto il personale imbarcato.
L'azienda garantisce un'adeguata conoscenza e consapevolezza dei canali di whistleblowing attraverso un'attività continua di comunicazione e formazione. Nel 2024 è stato realizzato un Business Ethics Workshop cascading, avviato con un messaggio del CEO, incentrato sui principi di etica aziendale e comprensivo di una sezione dedicata alle modalità di invio delle segnalazioni. L'iniziativa ha coinvolto l'intera popolazione del Gruppo Saipem.
Il personale marittimo e/o i membri dell'equipaggio hanno il diritto di presentare un reclamo in caso si verifichino delle violazioni dei loro diritti, come definito nelle Norme Marittime definite dalla Convenzione internazionale sul lavoro marittimo, 2006 (MLC 2006). Tale processo è regolamentato dalla procedura interna specifica e implementata a bordo delle navi offshore Saipem.
Queste azioni sono state adottate con l'obiettivo di mitigare eventuali impatti negativi significativi che si potrebbero verificare sulle persone, riguardo tematiche particolarmente rilevanti come la possibile violazione dei diritti umani, anche dovuta a pratiche di sicurezza non conformi a leggi o regolamenti.
Per quanto riguarda la sicurezza, le Hazard Observation Card (HOC) sono uno strumento per la raccolta di suggerimenti di miglioramento o per riportare pratiche negative/positive osservate in sito e per eliminare azioni e condizioni non sicure. Tutti i dipendenti e le terze parti possono attivamente compilare un HOC in formato
digitale (tramite QR code) o cartaceo. Il team HSE è incaricato di analizzare le HOC e, se necessario, identificare azioni correttive coinvolgendo gli attori necessari. Ogni azione pianificata viene monitorata fino al completamento. Un'analisi delle HOC viene effettuata regolarmente negli HSE meeting. Implementare misure per la gestione dei rischi riguardanti la sicurezza è un'attività che ha l'obiettivo di mitigare eventuali impatti negativi che si potrebbero verificare sulle persone a causa di danni imprevisti agli asset aziendali, come navi o cantieri, durante le operazioni di business.
Inoltre, è fondamentale affrontare anche le problematiche relative al deterioramento dell'ambiente e i conseguenti rischi per la salute umana che possono essere causati da perdite di sostanze. Avere misure di mitigazione per questo impatto è importante perché lo sversamento accidentale non controllato di sostanze può contaminare suolo e risorse idriche, danneggiando gli ecosistemi locali e mettendo a rischio la salute delle persone. Prevenire e mitigare tali incidenti permette di proteggere l'ambiente, ma anche di garantire la sicurezza e il benessere delle persone.
La funzione Spot Audit e Whistleblowing garantisce riservatezza nelle segnalazioni, tutelando l'identità dei segnalanti e proteggendoli da ritorsioni. In particolare:
Le segnalazioni possono essere anonime ed equiparate alle segnalazioni ordinarie se circostanziate. Le informazioni vengono condivise solo con soggetti autorizzati. In caso di segnalazioni non veritiere effettuate con dolo o colpa grave, le tutele non sono garantite.
In relazione al tema della salute e sicurezza, Saipem adotta di organizzazione e di gestione dei rischi volti a evitare o diminuire, per quanto possibile, i rischi sulle persone, ivi inclusi potenziali effetti sulle comunità locali. I passaggi più significativi del processo di investigazione HSE a valle di eventi con impatto reale o potenziale sulle persone sono: (i) Identificazione dell'evento: in cui vengono raccolte le informazioni preliminari sull'evento per comprendere le cause e le circostanze e indirizzare al meglio le azioni di intervento immediato. (ii) Intervento immediato: ad esempio fornendo assistenza medica immediata e mettendo in sicurezza l'area per prevenire ulteriori danni. (iii) Indagine: conducendo un'indagine approfondita per determinare le cause dell'evento e identificare le misure correttive necessarie. (iv) Implementazione delle misure correttive: applicando le misure correttive identificate, come modifiche ai processi di lavoro, formazione aggiuntiva, miglioramenti delle attrezzature e aggiornamenti delle procedure di sicurezza. A questi passaggi si aggiunge anche un monitoraggio continuo e costante del completamento del processo di investigazione HSE, dell'implementazione delle relative misure correttive e della loro efficacia, anche attraverso il feedback dei dipendenti.
La Società, altresì, per quanto concerne la gestione delle emergenze e delle crisi, identifica flussi di comunicazione diretti fra il Worksite Manager, che gestisce l'emergenza secondo quanto definito nell'Emergency Response Plan del sito specifico, e il Country LCU (team di persone istituito in ogni Country in cui Saipem opera) che, informato dal Worksite Manager, supporta eventuali interventi e informa le Corporate Functions attraverso l'Emergency Notification App e altri tool comunicativi. Le Corporate Functions forniscono supporto specialistico e, quando necessario, informano il Corporate Crisis Committee e il CEO di Saipem, a seconda della gravità dell'emergenza, elevando il livello di emergenza. Alla fine di ogni emergenza, reale o simulata, si effettua un debriefing per analizzare la gestione dell'emergenza e identificare azioni di miglioramento. Le azioni sono monitorate nell'ambito del sistema di gestione HSE e attraverso il monitoraggio continuo delle performance HSE.

Queste azioni di mitigazioni sono collegate all'impatto negativo "infortuni alle persone causati da incidenti sul lavoro".
Per Saipem, le persone sono il fattore cruciale grazie alla loro dedizione e professionalità, essenziali per raggiungere gli obiettivi aziendali. Nei paragrafi successivi, si approfondiscono i temi trattati come la salute e la sicurezza, le competenze, l'attrazione dei talenti, l'occupazione, l'equità salariale, il welfare, l'equilibrio vitalavoro e il benessere. Si descrivono anche gli interventi su impatti e gestione dei rischi rilevanti (a valle dell'analisi di doppia rilevanza così come descritta nella sezione "IRO-1 - Descrizione dei processi per individuare e valutare gli impatti, i rischi e le opportunità rilevanti" del capitolo ESRS 2) per la forza lavoro e l'efficacia di tali azioni.
Le azioni intraprese da Saipem in tema di competenze, conoscenze e attrazione dei talenti descritte di seguito sono strettamente collegate al seguente impatto positivo: "Miglioramento delle tecnologie, delle competenze, pratiche di settore e della cultura in ambito HSE" e al seguente rischio "Cambiamento dello scenario ESG che può generare evoluzioni nelle normative riguardanti la transizione energetica, altri temi ambientali e sociali" e il seguente rischio "ll verificarsi di eventi con potenziali effetti sulla salute dei lavoratori e delle persone che vivono in prossimità delle operazioni e/o l'esposizione prolungata nel tempo in grado di causare malattie professionali".
La salute e la sicurezza per tutto il personale è un obiettivo prioritario e strategico di Saipem. Questo impegno è un pilastro fondamentale della politica "HSES" e del Piano di Sostenibilità nel pillar "People Centrality" di Gruppo "Salute, Sicurezza Ambiente e Security". La salute e la sicurezza delle persone è costantemente controllata, monitorata e garantita attraverso un sistema di gestione integrato di Qualità, Salute, Sicurezza e Ambiente che soddisfa gli standard internazionali e le leggi vigenti e che copre la totalità dei dipendenti e dei subcontrattisti che operano nei siti gestiti dal Gruppo, e delle comunità locali presenti nei pressi dei siti operativi, e nell'ambito dell'esecuzione di tutti i progetti operativi.
In base ai diversi livelli organizzativi e al campionamento stabilito dal programma di audit, annualmente, il Sistema di Gestione HSEQ di Saipem viene monitorato, mediante attività di audit interni, al fine di verificare le prestazioni dei processi e la conformità alle norme di riferimento applicabili in ambito di Qualità, Sicurezza e Ambiente. Saipem effettua audit interni in materia di HSEQ su: sistema di gestione HSEQ, conformità delle disposizioni legislative HSE applicabili nei Paesi in cui Saipem opera, nonché i requisiti HSEQ previsti contrattualmente.
Nel 2024 sono stati condotti più di 286 audit interni per il monitoraggio del Sistema di Gestione Integrato di Saipem (audit di prima parte). Più nel dettaglio 22 relativi al Sistema di Gestione della Salute, 47 a fronte della ISO 45001 (Sicurezza), 26 secondo lo schema ISO 14001 (Ambiente), 73 integrati Ambiente e Sicurezza, 9 in accordo allo schema dell'Asset Integrity, 46 di Conformità Legislativa e 7 sul Modello di Organizzazione e Controllo adottato per quanto concerne gli aspetti relativi ai reati afferenti alla salute e sicurezza sul lavoro, nonché quelli ambientali. Saipem in accordo alle proprie procedure monitora costantemente anche le prestazioni HSE dei propri subcontrattisti in diversi modi, tra questi programmando ed effettuando, a campione, audit HSE (56 nel corso del 2024) e Qualità.
Sempre in accordo alle procedure aziendali le criticità emerse nel corso degli audit vengono gestite dai soggetti auditati che definiscono appropriati Piani di Azione Correttiva per la loro risoluzione. I team di audit valutano poi la loro efficacia, il tutto sempre nell'ottica del miglioramento continuo delle prestazioni HSE e Qualità.
Le criticità emerse nel corso degli audit sono oggetto, inoltre, di costante monitoraggio e di analisi quantitativa. Nel corso del 2024 sono emerse 338 non conformità, sia maggiori (106) che minori (232).
Nel corso dell'anno Saipem ha inoltre proseguito il suo percorso finalizzato ad assicurare elevati standard di salute e sicurezza per tutto il suo personale conseguendo significativi miglioramenti.
A seguito dell'audit periodico da parte dell'ente di certificazione di terza parte accreditato (DNV) sono state confermate le certificazioni ISO 45001 e ISO 14001 per Saipem SpA e tutte le realtà più significative del Gruppo. Questo ha permesso di raggiungere una copertura del sistema di gestione sulla salute e sicurezza pari al 99% del personale dipendente e di agenzia, esclusi i sub-contrattisti, per il perimetro consolidato integrale (93% per il perimetro di Gruppo) a garanzia di un approccio omogeneo e sistematico nella gestione dei processi.
Le azioni intraprese da Saipem in tema di competenze, conoscenze e attrazione dei talenti descritte di seguito sono strettamente collegate al seguente impatto positivo: "Miglioramento delle tecnologie, delle competenze, pratiche di settore e della cultura in ambito HSE".
Garantire la sicurezza durante l'intero ciclo di vita del progetto, dalla progettazione alla consegna, è di fondamentale importanza per Saipem ed è chiaramente esplicitato nella Politica HSES della Società. Durante la fase di progettazione la sicurezza viene garantita attraverso la gestione dei rischi di progettazione e l'identificazione, la valutazione e la riduzione continua dei rischi principali attraverso misure di sicurezza del processo. La gestione dei rischi di progettazione è attuata attraverso diverse attività ingegneristiche, tra cui la progettazione intrinsecamente sicura (Inherent Safe Design). L'Inherent Safe Design è l'approccio principale da seguire per evitare qualsiasi pericolo e/o mitigare i rischi correlati: ciò richiede una discussione continua e riunioni regolari tra tutte le discipline coinvolte e gli specialisti della sicurezza dall'inizio della progettazione attraverso tutte le fasi di esecuzione del progetto, al fine di valutare e rivedere le principali scelte progettuali (quali alternative di processo, soluzione di layout, ecc.) per:
la tempestiva e corretta selezione dei requisiti/misure di sicurezza. La gestione degli aspetti di sicurezza legati alla progettazione e all'esercizio è assicurata, tra le altre, dalle seguenti attività.
Revisione dei pericoli durante lo sviluppo del progetto: tutti i rischi principali che interessano ciascuna area della struttura che deve essere realizzata vengono identificati e classificati utilizzando la valutazione HAZID e HAZOP abbinata alla matrice di valutazione del rischio e/o ai risultati di altri studi sulla sicurezza. Il primo passo è lo studio di identificazione dei pericoli (HAZID/ENVID) che copre anche le fasi di costruzione, trasporto e installazione. Il secondo passo è l'analisi HAZOP che mira a enfatizzare i pericoli che possono derivare dal progetto, in termini di scenari incidentali, e fornire informazioni per l'implementazione di migliorie nel disegno delle misure protettive e preventive. Il passo finale è l'identificazione delle misure preventive e di mitigazione dei principali rischi individuati durante gli aggiornamenti delle valutazioni HAZID e HAZOP. Tutte queste misure chiamate Safety Critical Design Measures (SCDM) sono incluse in un registro dedicato.
Studi sulla sicurezza che includono, ad esempio, l'analisi dei rischi di infiammabilità e la valutazione quantitativa del rischio (QRA).
Progettazione di sistemi di sicurezza quali, ma non limitati a, sistema Fire & Gas, sistema antincendio e protezione antincendio passiva.
Identificazione degli elementi critici per la sicurezza e l'ambiente (SECE): tutti i sistemi o apparecchiature che si ritiene forniscano benefici significativi nella prevenzione, rilevamento, controllo o mitigazione di un potenziale pericolo grave e il cui guasto può compromettere l'impianto che svolge la funzione di sicurezza. Per gli elementi critici SECE sono definiti e valutati gli standard di prestazione pertinenti al fine di verificarne la corretta progettazione e funzionalità/disponibilità.
Le attività del Functional Safety Lifecycle in accordo alle norme IEC 61511 e IEC 61508 fanno parte delle attività di sicurezza eseguite per le fasi di progettazione e funzionamento, come l'allocazione dei SIL (Safety Integrity Level), la specifica dei requisiti di sicurezza per i SIF (Safety Instrumented Functions) e le attività di verifica.
(32) SASB KPI SV-320a.2.

Le azioni intraprese da Saipem in tema di competenze, conoscenze e attrazione dei talenti descritte di seguito sono strettamente collegate al seguente impatto negativo: "Impatti sulla salute delle persone dovuti a danni imprevisti agli asset (vessel, fabrication yard) durante le operazioni di business" e al seguente rischio: "Il verificarsi di eventi con potenziali effetti sulla salute dei lavoratori e delle persone che vivono in prossimità delle operazioni e/o l'esposizione prolungata nel tempo in grado di causare malattie professionali".
Operare in sicurezza, minimizzando il rischio del verificarsi di incidenti rilevanti, è una priorità per Saipem. La Società è infatti consapevole che tali eventi potrebbero generare gravi impatti sulle persone, sull'ambiente, sulla comunità in generale, sui propri asset e sulla propria reputazione.
Per Saipem, in quanto società operante principalmente come contrattista, lavorare in sicurezza vuol dire anche erogare dei servizi sicuri e affidabili ai propri clienti.
Saipem persegue con decisione l'effettiva implementazione del proprio sistema di gestione di asset integrity come il risultato di pratiche di progettazione, costruzione e operative ottimali, con l'adozione della gestione integrata di barriere per ridurre i rischi associati agli incidenti rilevanti (Major Accident Events - MAE).
L'asset integrity fa riferimento alla prevenzione e al controllo di eventi molto rari, ma di grave entità per le persone, l'ambiente, gli asset o la performance del progetto. Il modello di asset integrity segue il tipico ciclo di deming: pianificazione, operazione, monitoraggio della performance, miglioramento continuo. L'Azienda è impegnata a prevenire i rischi per migliorare l'integrità di tutti i servizi offerti e delle sue operazioni. A tale fine adotta un atteggiamento proattivo nella riduzione dei rischi come parte integrante delle proprie attività gestionali e imprenditoriali, sin dalle fasi progettuali iniziali.
In particolare, rischi relativi al portafoglio operativo standard di ogni unità offshore (construction, drilling e floaters) vengono analizzati in termini di possibile impatto su persone, ambiente e danno materiale all'asset e/o in termini di ritardi nell'esecuzione dei progetti. Gli scenari di incidente rilevante vengono identificati e analizzati attraverso studi specifici volti a individuare le barriere preventive e mitigative di ogni scenario con potenziale di escalation a un incidente rilevante. Vengono quindi individuati gli elementi critici per la sicurezza e l'ambiente (Safety Critical Element - SCE) e le performance attese per ciascuno di essi (performance standards), nonché le attività necessarie per assicurare il raggiungimento di queste performance durante l'intero ciclo di vita dell'asset (assurance activities). Le attività sopra descritte sono incluse nel cosiddetto "Safety Case", per il quale è stato avviato un processo di ulteriore miglioramento dell'identificazione dei Safety Critical Equipment e dei Safety Critical Tasks associati alle barriere dipendenti da un'azione umana, mappando azioni, responsabilità e competenze necessarie per svolgere il task in maniera affidabile. Le competenze vengono gestite attraverso un processo di Competence Assessment & Assurance, volto a identificare eventuali gap di competenze e a colmarli con opportune attività formative, interne o esterne, attraverso corsi o training on the job; questo vale anche per la gestione delle emergenze per le quali vengono realizzati delle esercitazioni periodiche.
Durante tutti i cicli di vita degli asset le attività di assurance, quali manutenzione, test, formazione del personale, aggiornamento delle procedure e dei manuali, vengono svolte dai dipartimenti operativi e di gestione asset. La gestione del cambiamento avviene attraverso procedure specifiche volte a individuare il livello di impatto del cambiamento, attivare il coinvolgimento di figure esperte nelle discipline coinvolte, identificare il corretto livello di approvazione finale, gestire il processo di cambiamento fino alla sua completa chiusura. Saipem monitora costantemente le performance di asset integrity, raccogliendo informazioni relative allo stato di salute di tutti i safety critical elements, nonché delle competenze e delle procedure critiche. Queste informazioni vengono rappresentate attraverso un set di Key Performance Indicators, sviluppati per ognuno dei tre settori di business coinvolti: offshore construction, drilling e production floaters. Oltre a ciò, vengono svolte in modo sistematico attività di audit e di auto-verifica delle barriere (Barrier Self-Verification) da parte dei Vessel Management Teams. Tutte le informazioni di performance vengono consolidate e presentate in momenti di riesame periodico per definire azioni di miglioramento: su base trimestrale con i Chief Operating Officer responsabili delle Business Line coinvolte e su base semestrale con il Chief Executive Officer di Saipem.
Le azioni intraprese da Saipem in tema di competenze, conoscenze e attrazione dei talenti descritte di seguito sono strettamente collegate al seguente impatto negativo: "Impatti sulla salute delle persone dovuti a danni
imprevisti agli asset (vessel, fabrication yard) durante le operazioni di business", al seguente impatto positivo: "Miglioramento delle tecnologie, delle competenze, pratiche di settore e della cultura in ambito HSE" e al seguente rischio "Cambiamento dello scenario ESG che può generare evoluzioni nelle normative riguardanti la transizione energetica, altri temi ambientali e sociali".
Ogni anno Saipem definisce un piano di obiettivi di sicurezza per tutto il Gruppo legato ai piani di incentivazione dei senior manager per le aree di competenza. Tali obiettivi comprendono per l'anno 2025:
La promozione della cultura della sicurezza dei lavoratori è agevolata nel settore di riferimento di Saipem sia dal contesto normativo di riferimento, caratterizzato da leggi e accordi di livello nazionale e aziendale, sia da quello interno, contraddistinto da specifiche politiche in materia. Le politiche interne definiscono criteri particolarmente stringenti e rigorosi per la salvaguardia dell'incolumità delle persone, validi anche in diversi contesti operativi locali ancora caratterizzati dalla presenza di un sistema normativo in materia in fase di evoluzione. In merito agli accordi nazionali, non tutti i Paesi in cui Saipem opera prevedono la presenza di sindacati, sia a livello nazionale che locale. Laddove Saipem operi in aree ove ha stilato accordi specifici con le organizzazioni sindacali, questi possono comprendere, in merito alla sicurezza:
In Italia il Contratto Nazionale del Lavoro prevede la nomina di Rappresentanti Aziendali dei Lavoratori per la loro tutela sui temi salute, sicurezza e ambiente (RLSA). La nomina avviene per elezione; sulla base di quanto previsto dalla legge e dal Contratto Collettivo, presso le sedi Saipem italiane sono presenti un totale di 16 RLSA. Uno specifico accordo sindacale stipulato tra Saipem e le Organizzazione Sindacali definisce le competenze degli RLSA e la loro piena titolarità a svolgere il proprio ruolo anche per i lavoratori assegnati temporaneamente alle attività presso cantieri e siti diversi dalla loro appartenenza. Nelle realtà estere si evidenzia la presenza di istituti di compartecipazione tra management e forza lavoro per la gestione di iniziative e programmi afferenti alla salute e alla sicurezza nel rispetto di quanto previsto dalla normativa di riferimento presso diverse realtà nazionali.


Le azioni intraprese da Saipem in tema di competenze, conoscenze e attrazione dei talenti descritte di seguito sono strettamente collegate ai seguenti impatti positivi: "Continuo miglioramento delle conoscenze e attenzione sui temi health grazie a partecipazione a tavoli di lavoro, partnership e collaborazioni con strutture sanitarie locali", "Miglioramento e tutela delle condizioni di salute dei lavoratori attraverso campagne, iniziative specifiche e sistemi di gestione" e "Miglioramento delle tecnologie, delle competenze, pratiche di settore e della cultura in ambito HSE".
Saipem ha avviato diverse iniziative per garantire la sicurezza dei propri dipendenti. Tra queste, la diffusione del programma Leadership in Health and Safety (LiHS) che mira a promuovere una cultura della sicurezza a tutti i livelli aziendali.
Relativamente alle iniziative promosse da Saipem in materia di divulgazione di una cultura della sicurezza organizzativa le principali azioni realizzate nel 2024 sono state:
Le azioni intraprese da Saipem in tema di competenze, conoscenze e attrazione dei talenti descritte di seguito sono strettamente collegate ai seguenti impatti positivi: "Continuo miglioramento delle conoscenze e attenzione sui temi health grazie a partecipazione a tavoli di lavoro, partnership e collaborazioni con strutture sanitarie locali", "Miglioramento e tutela delle condizioni di salute dei lavoratori attraverso campagne, iniziative specifiche e sistemi di gestione" e "Miglioramento delle tecnologie, delle competenze, pratiche di settore e della cultura in ambito HSE".
La formazione su salute, sicurezza e ambiente è una parte importante dell'implementazione del sistema HSE sia nelle sedi centrali che nei siti operativi di Saipem. Tutte le attività di formazione HSE sono azioni preventive critiche per ridurre i rischi. Nel corso dell'anno Saipem ha continuato a investire risorse significative per formare il proprio personale sui temi HSE attraverso campagne e programmi ad hoc, con il fine di aumentare la consapevolezza dei lavoratori rispetto ai rischi associati alle attività lavorative.
Nel 2024, dopo sei mesi di intensa ricerca e sviluppo, Saipem ha creato un nuovo programma basato sui principi della Human Performance (HP). L'obiettivo principale di questa iniziativa è migliorare significativamente le prestazioni in materia di sicurezza, ottimizzando e perfezionando i processi HSE.
È emerso con chiarezza che regole e procedure, da sole, non sono sufficienti, poiché un numero significativo di incidenti è causato da comportamenti inappropriati strettamente legati ai fattori di Human Performance. Per affrontare questa sfida, Saipem ha introdotto il programma HP, con il fine di integrare i principi della Human Performance nelle nostre attività, promuovendo un cambiamento culturale e comportamentale profondo.
Elemento centrale del programma è il kit HP, che include strumenti formativi per fornire una solida base teorica sulla Human Performance, oltre ad attività di brainstorming avanzate, finalizzate all'identificazione di aree d'intervento e al miglioramento dei processi. Queste iniziative si basano sull'esperienza e sui metodi che hanno determinato il successo del programma LiHS.
Un componente chiave del kit è il nuovo film di Saipem, Fail Safe, ispirato a un incidente reale avvenuto in uno spazio confinato, analizzato attraverso i principi della Human Performance.
Il film mira a sottolineare l'importanza di integrare i principi della Human Performance nella cultura aziendale della sicurezza, favorendo una maggiore consapevolezza e attenzione verso i comportamenti umani nei contesti operativi.

Inoltre, in ambito di formazione HSE, nel 2024 è stato riprogettato il corso di aggiornamento preposti e dirigenti. La riprogettazione rende il corso "Listening & Building", basato sul potere della comunicazione efficace e la consapevolezza dell'influenza fattore umano, fortemente pratico e interattivo.
Per quanto riguarda le risorse economiche impiegate nella formazione dei dipendenti, nel 2024 sono stati investiti 20,2 milioni di euro. Questi importi rappresentano un aumento rispetto all'anno precedente, quando erano 15,2 milioni di euro.
Le azioni intraprese da Saipem in tema di salute dei dipendenti descritte di seguito sono strettamente collegate ai seguenti impatti positivi: "Miglioramento e tutela delle condizioni di salute dei lavoratori attraverso campagne, iniziative specifiche e sistemi di gestione", "Continuo miglioramento delle conoscenze e attenzione sui temi health grazie a partecipazione a tavoli di lavoro, partnership e collaborazioni con strutture sanitarie locali".
Saipem considera la salute un diritto fondamentale da tutelare, promuovendo un approccio che unisce cura e prevenzione. Per l'azienda, la salute è un concetto olistico e universale che va oltre il semplice concetto di completo benessere fisico psicologico e sociale includendo in esso anche la realizzazione personale, la valorizzazione delle risorse individuali e sociali. In Saipem, promuovere la salute vuol dire fornire alle proprie persone strumenti concreti per comprenderla, gestirla e migliorarla, sempre nel rispetto della privacy e delle normative nazionali e internazionali.
Saipem garantisce ai propri lavoratori un'assistenza medica di alto livello, anche in località remote, attraverso un sistema di gestione della salute in continua evoluzione. Questo include visite mediche di idoneità, formazione del personale per specifiche destinazioni lavorative. Inoltre, l'azienda dispone di processi specifici per affrontare emergenze mediche in modo da garantire le migliori cure in tempi brevi. Il sistema di gestione sanitaria di Saipem si basa su principi internazionali, come la Dichiarazione di Pechino del WHO, la strategia globale sulla salute occupazionale e normative europee, quali la Direttiva 2000/54/CE, recepita in Italia dal D.Lgs. n. 81/2008 che prevede l'identificazione e la valutazione dei rischi per ogni sito/progetto, con l'implementazione e il monitoraggio di misure preventive costantemente monitorate.
Il sistema di gestione della salute di Saipem offre servizi sanitari integrati con le risorse locali, rispondendo sia alle esigenze lavorative che personali. Per garantire un adeguato livello di cure all'estero, l'azienda si è da tempo dotata di servizi di telemedicina che rappresentano uno strumento fondamentale di supporto al personale sanitario in aree remote e offshore. Nel 2024, per l'estero, alle proposte già esistenti (telecardiologia e teleradiologia) sono state aggiunte la teledermatologia e nel 2025 sarà attivato il servizio di telepiscologia. Attraverso un sistema di medicina del viaggiatore ben strutturato, viene garantita una corretta e tempestiva informazione ai lavoratori riguardo ai rischi specifici per le destinazioni di viaggio e alle raccomandazioni in materia di profilassi vaccinali e comportamentali indispensabili per il Paese di destinazione. Per assicurare un accesso multicanale a tali informazioni Saipem ha sviluppato un'applicazione di travel medicine denominata "Sì Viaggiare" destinata ai lavoratori che viaggiano e costantemente aggiornata in relazione alle eventuali emergenze sanitarie in tutti i Paesi del mondo. In un'ottica di promozione della salute anche sul territorio, l'app è stata messa a disposizione gratuitamente sui principali store per mobile application.
Saipem partecipa attivamente al programma WHP (Workplace Health Promotion) ottenendo nel 2024, per il decimo anno consecutivo, il riconoscimento di "Luogo di lavoro che promuove la salute". Le iniziative condotte nell'ambito di questo programma includono la promozione di abitudini alimentari equilibrate, stili di vita attivi, lotta al tabagismo e azioni mirate alla prevenzione delle dipendenze. Nel 2024 è stato avviato il programma "Tailormade - La nutrizione si misura" un progetto innovativo che prevede, all'interno di alcuni ristoranti aziendali percorsi alimentari più adatti a particolari esigenze nutrizionali.
Contestualmente sono stati organizzati diversi webinar tematici mirati a sviluppare una maggiore consapevolezza sull'importanza di una corretta alimentazione come strumento di prevenzione delle malattie e di sostenibilità ambientale.
Anche nel 2024 Saipem rinnova il suo impegno nella prevenzione secondaria delle malattie non trasmissibili, in particolare di quelle cardiovascolari, con l'aggiornamento dello strumento di valutazione del rischio già utilizzato per l'arruolamento in specifici programmi di prevenzione. Anche questi ultimi sono stati aggiornati in base alle linee guida più recenti.
Da gennaio 2024 è attivo un programma di check up sanitario a Milano, che nel corso del 2025 sarà esteso a tutte le altre sedi in Italia, per l'individuazione precoce di patologie oncologiche e cardiovascolari e altre condizioni di malattia. Il programma, totalmente gratuito e volontario per i lavoratori, prevede percorsi specifici in base a genere e fasce di età, in coerenza con i piani nazionali di prevenzione e con le linee guida di riferimento.
Già negli anni passati Saipem aveva elaborato il concetto di Smart Clinic, un cruscotto di servizi a cui i lavoratori possono accedere per soddisfare varie esigenze di salute, benessere psicologico e sociale. Tra i servizi offerti si segnalano, oltre a quelli strettamente legati alla vita lavorativa (primo soccorso, visite di medicina del lavoro, di medicina del viaggiatore) anche quelli a beneficio della sfera privata come: attività di formazione per caregiver, supporto all'automedicazione e autosomministrazione di farmaci. Accanto a questi, Saipem mette a disposizione dei propri lavoratori un servizio di supporto psicologico finalizzato a fornire una risorsa aggiuntiva per affrontare sfide e pressioni quotidiane, che possono influire sull'equilibrio mentale e incrinare il benessere individuale. Il servizio, gestito da professionisti esperti e qualificati nel campo della psicologia, prevede sedute in presenza o da remoto con una specialista donna e uno uomo nel rispetto delle possibili preferenze di genere. Il supporto affianca opzioni più tradizionali come il colloquio classico e sessioni di formazione collettiva su tematiche specifiche con quelle più innovative come l'utilizzo del metaverso. Il metaverso è uno strumento che lo psicoterapeuta utilizza per creare un'ambientazione che metta il paziente a proprio agio favorendone il rilassamento e il colloquio. Il servizio psicologico fornisce anche supporto all'organizzazione contribuendo alla comprensione e gestione di dinamiche interne, alla risoluzione costruttiva di eventuali conflitti nonché alla creazione di un ambiente di lavoro armonioso, aumentando la percezione di sicurezza psicologica tra i lavoratori. Nel 2024 con i professionisti delle varie sedi in Italia sono stati organizzati diversi incontri collettivi su tematiche come la genitorialità, la vita di coppia, la gestione dei figli e le nuove dipendenze. Parallelamente al supporto psicologico Saipem offre ai propri lavoratori, in Italia un servizio di assistenza sociale per la gestione di problematiche familiari, supporto agli anziani, gestione di familiari disabili, accesso ad ammortizzatori sociali e accesso a reti di supporto territoriali. l'attività è customizzata sulle esigenze specifiche di ogni singolo fruitore del servizio. Nel corso dell'anno Saipem ha anche sviluppato un modello per la gestione delle disabilità, basato sulla classificazione ICF dell'organizzazione mondiale della sanità, che si propone di identificare eventuali ostacoli che precludono la piena partecipazione alla vita aziendale e promuovere soluzioni mirate strutturali e proattive alla rimozione degli stessi.
Le azioni intraprese da Saipem in tema di competenze, conoscenze e attrazione dei talenti descritte di seguito sono strettamente collegate al seguente impatto positivo: "Aumento delle competenze e delle opportunità delle persone tramite programmi di sviluppo, training on the job, formazione e collaborazione con istituzioni accademiche" e rischio "Incapacità di attrarre profili di talento dal mercato del lavoro, di trattenere internamente le competenze chiave e di sviluppare e gestire piani di successione adeguati".
Saipem conferma anche quest'anno la volontà di promuovere e supportare la crescita delle proprie persone attraverso importanti iniziative di sviluppo delle competenze professionali e attitudinali.
Fulcro di questo impegno è stata la divulgazione del nuovo Modello Comportamentale (One Saipem Way in Safety) e la creazione di ingaggio sui valori e i principi che ne sono alla base. Saipem ha infatti progettato e avviato un percorso di comunicazione, formazione e allenamento all'uso delle competenze dedicato a tutta la popolazione aziendale.
Il percorso formativo si distingue per l'approccio dinamico, stimolante e interattivo, erogato in modalità blended con il discente al centro dell'esperienza sia nella parte sincrona sia in quella asincrona del percorso.
Nel secondo semestre del 2024 sono stati messi a disposizione 6 moduli e-learning, di cui uno introduttivo sul Modello e uno di approfondimento per ogni pillar (People, Future, Courage, Together e Results), mentre nei primi mesi del 2025 verrà erogata in modalità sincrona una formazione dedicata a Manager e Senior Manager per supportarli nella messa a terra del Modello Comportamentale rispetto ai processi tipici del people


management. In parallelo Saipem si è dedicata alla progettazione della formazione comportamentale che andrà a sostegno dell'apprendimento di tutte le competenze declinate nel Modello.
Con l'obiettivo di favorire lo sviluppo delle nostre Persone e l'allineamento agli obiettivi aziendali, è stato avviato il processo di Performance Management su tutta la popolazione aziendale. Il processo ha coinvolto persone e manager per comunicare l'assegnazione di schede obiettivi a tutti i dipendenti Saipem. Queste, parzialmente precompilate, possono essere personalizzate per favorire un approccio proattivo. La responsabilità finale rimane in capo ai manager; inoltre, il Modello Comportamentale One Saipem Way è parte integrante di ogni scheda di performance.
Durante tutto il corso dell'anno sono proseguite le iniziative di sviluppo che prevedono il monitoraggio della motivazione di alcune risorse e altre iniziative differenziate in relazione al target di popolazione coinvolta e in riferimento allo specifico percorso professionale. Per i giovani l'obiettivo è quello di individuare, orientare e sviluppare il potenziale, per gli esperti è volto alla valutazione delle soft skills e del potenziale di crescita professionale/manageriale, e infine, per la popolazione manageriale ha lo scopo di verificare il potenziale di crescita verso posizioni di maggiore complessità e individuare eventuali sviluppi ulteriori.
Le iniziative di sviluppo hanno inoltre compreso anche l'introduzione di un nuovo processo di nomina finalizzato alla valorizzazione delle carriere tecnico-gestionali a elevato impatto sui risultati aziendali o di carriere ad alto contenuto specialistico e critico ai fini di traguardare la strategia di business.
In ottica di valorizzazione e ingaggio delle persone Saipem dal primo ingresso, sono state portate avanti diverse iniziative di onboarding a livello di Gruppo.
In particolare, in Italia è stato avviato nel 2023 un processo di onboarding strutturato che si vuole estendere entro il 2025 a tutte le sedi estere, dove in alcuni casi si trovano iniziative locali.
Tale processo si pone l'obiettivo di fidelizzare e integrare al meglio i neoassunti all'interno del contesto aziendale, attraverso specifiche attività ed eventi, per accrescere il know-how e, parallelamente, diffondere una cultura aziendale basata su valori condivisi. Una delle iniziative previste dal processo è l'evento "Welcome to Saipem" dedicato alle nuove risorse. L'evento è volto a presentare l'azienda e il proprio business, i principali progetti, i processi organizzativi e le iniziative principali quali ad esempio di Sostenibilità, Sicurezza e Ambiente, i processi di Sviluppo e Formazione, l'impegno dell'azienda sui temi di Diversity, Equality & Inclusion e il valore del Welfare aziendale, al fine di far acquisire ai neoassunti una maggiore consapevolezza del contesto e delle sue peculiarità. A luglio 2024 si è tenuta la seconda edizione dell'evento, alla quale hanno partecipato circa 250 nuove risorse entrate in azienda da novembre 2023 a giugno 2024. A gennaio 2025 è stata svolta la terza edizione, rivisitata nella modalità di erogazione a seguito di alcuni feedback ricevuti dai partecipanti delle edizioni precedenti e organizzata in modalità ibrida, con la possibilità di partecipare sia da remoto sia in presenza presso la sede di Milano.
Anche all'interno delle Business Line sono da segnalare importanti programmi di onboarding destinati a giovani diplomati.
A Fano, centro di eccellenza del business Offshore, si è svolta dal 14 ottobre 2024 al 13 dicembre 2024 la Saipem High School Academy per una durata complessiva di 9 settimane. L'iniziativa è stata rivolta a 15 risorse che dopo la formazione entreranno a far parte di Saipem in qualità di 2nd Assistant a bordo dei mezzi della flotta Construction. L'obiettivo del percorso formativo è stato introdurre i partecipanti alle conoscenze del business Oil&Gas e fornire loro le basi delle tecniche di installazione offshore.
All'interno della Business Line Drilling, si è invece replicato a Milano, dopo il successo dell'iniziativa pilota nel 2023, il percorso formativo per apprendisti destinato a 6 ragazzi neodiplomati senza esperienza lavorativa (5 electronic engineer che andranno poi a bordo + 1 Asset Power Automation Engineer che invece lavorerà a terra e sarà impegnato nelle attività di manutenzione in supporto al bordo). Il percorso iniziato a novembre si concluderà ai primi del 2025 e fornirà ai ragazzi i primi strumenti formativi per poter affrontare al meglio l'ingresso in società e sul luogo di lavoro.
Per quel che riguarda le sedi estere, in Francia è stato messo a punto il programma "Parcours d'intégration" che è finalizzato all'integrazione dei new joiners. Il programma si svolge in più fasi, partendo dal momento in cui i nuovi assunti arrivano in Saipem, accolti dall'HR Partner in un incontro di benvenuto in cui vengono spiegati i

temi principali della loro carriera in azienda. In seguito, vengono invitati a un "incontro di integrazione" che permette a ogni nuovo collega di scoprire le attività di Saipem presentate dall'Amministratore Delegato di Saipem SA e dai suoi diretti responsabili.
Un'altra fase di questo processo è la partecipazione a un laboratorio di lavoro "La Fresque du Climat" presentato da colleghi di Sostenibilità al fine di essere sensibilizzati sulle questioni climatiche attraverso un workshop educativo e collaborativo.
Altra popolazione coinvolta in importanti iniziative a livello di Gruppo è stata quella dedicata ai manager. In primis, Saipem ha sperimentato un percorso di Coaching dedicato a giovani manager, destinato all'autosviluppo delle competenze. Il servizio, realizzato attraverso una piattaforma digitale, rappresenta un nuovo strumento che consente al soggetto coinvolto di rafforzare la consapevolezza sul proprio potenziale e migliorare le prestazioni, grazie alla definizione e realizzazione di un piano di crescita ad hoc, con il supporto di Coach certificati e qualificati.
In India, con l'obiettivo di rafforzare le capacità di leadership e di gestione delle persone, sono stati organizzati training esperienziali sia indoor che outdoor volti a identificare e perfezionare i propri atteggiamenti e comportamenti attraverso l'integrazione con attività che simulino scenari di vita reale e che aiutino i partecipanti a superare le paure, esprimere le emozioni in modo non giudicante e sfidare le inibizioni.
In Francia, a sostegno dei futuri manager, è stato progettato un percorso formativo chiamato "Poseidon" pensato per le persone riconosciute ad Alto Potenziale/Chiave e che assumeranno importanti responsabilità nell'organizzazione nel prossimo futuro.
L'obiettivo principale è quello di sviluppare le competenze manageriali, aumentare l'efficienza professionale, creare un network dinamico e rafforzare le conoscenze del Gruppo oltre a condividere e promuovere i valori di Saipem.
Oltre alle competenze trasversali, Saipem continua nell'impegno verso l'upskilling e reskilling delle competenze legate alla Business Strategy.
Il settore offshore è un'area critica per il futuro di Saipem e trasferire e preservare il nostro know-how tecnico e specialistico è essenziale per rafforzare la posizione dell'Azienda di leadership nel settore. Per tale motivo sono in fase di realizzazione nel 2025 due training center permanenti dedicati allo sviluppo e rafforzamento delle competenze in ambito Drilling e Offshore. Il primo verrà realizzato nella sede di Milano, mentre il secondo a Fano, per garantire massima prossimità al business di riferimento.
L'importanza delle competenze specifiche offshore in Saipem si rende evidente anche nella creazione di un nuovo percorso di formazione in e-learning (Green Set Engineering) dedicato ai temi dell'Ingegneria Offshore.
Il percorso, interamente progettato all'interno della Business Line Offshore è composto da più di 40 titoli e permetterà alle nostre risorse di approfondire le nostre competenze e acquisire nuove conoscenze, promuovendo così una cultura dell'eccellenza che ci permetterà di affrontare le sfide future con rinnovata forza e capacità.
Sempre in tema di competenze strategiche per il business Saipem sono da segnalare la serie di iniziative in ambito Project Management che nel corso del tempo Saipem ha portato avanti, come ad esempio:
La centralità delle competenze per Saipem si riflette anche nella creazione di valore condiviso per tutti gli stakeholder, sia interni sia esterni e la strategia di coinvolgimento si basa su tre principi fondamentali:
Tale spinta si è concretizzata nel corso del 2024 con l'attivazione da parte di Saipem di differenti iniziative, con lo scopo di definire un ecosistema interconnesso tra società ed enti di istruzione per favorire un percorso di accrescimento delle competenze utili al business, con particolare riferimento al mondo della gestione dei progetti complessi e della transizione energetica.
A novembre 2024 è stato lanciato il corso ITS Academy, una scuola di alta specializzazione tecnologica che dà accesso a un diploma ministeriale di 5° livello, con l'obiettivo di potenziare il rapporto diretto con scuole e aziende, accrescendo la competenza specifica e la capacità esecutiva del territorio marchigiano. Il corso vede Saipem come capofila e ha coinvolto le aziende del territorio, gli enti di formazione, Confindustria Pesaro Urbino e la Fondazione ITS 4 puntozero.
Sempre in ottica di orientamento scolastico e dei mestieri, Saipem ha deciso di accompagnare i giovani alla scoperta dei propri talenti e aspirazioni attraverso una consapevolezza delle professionalità tecniche e non di Saipem. Tale attività è iniziata nel 2024 con il Progetto Sinergia Innovating the future, progetto che si rivolge a 6 scuole di istruzione secondaria del territorio italiano (San Donato Milanese, Milano, Pesaro, Ancona, Tortolì, Mestre) e ha l'obiettivo di sviluppare competenze trasversali per restituire all'azienda input innovativi su tematiche legate al business aziendale. Nel corso dell'anno scolastico 2024-2025 gli studenti suddivisi in gruppi lavoreranno su una "challenge" introdotta da Saipem, in cui dovranno sviluppare una campagna di sensibilizzazione sull'importanza della transizione energetica nei mari. Oltre al sostegno di esperti Saipem assegnati alle scuole, gli studenti avranno accesso a una formazione dedicata alle "life skills" competenze soft ponte tra la carriera scolastica e il mondo del lavoro.
Nel corso del 2024 Saipem ha posto le basi per il lancio del progetto "Centro di Orientamento Nazionale" che vede coinvolto anche il Ministero dell'Istruzione e del Merito. Il progetto che vedrà nel 2025 la partenza di diverse attività sul territorio italiano ha come obiettivo l'accompagnamento nel mondo del lavoro dei giovani studenti delle scuole di istruzione secondaria.
Con il mondo universitario, sono proseguite le collaborazioni volte alla formazione e all'orientamento professionale degli studenti tramite incontri formativi sulle abilità tecniche e trasversali, attività di codocenza e sponsorizzazione di attività di ricerca, di sviluppo tecnologico e di innovazione. Il 2024 è stato l'anno del consolidamento dei rapporti con le Università delle Marche (Università di Urbino, Politecnica delle Marche) durante il quale Saipem ha attivato collaborazioni di ricerca scientifica in diversi ambiti di interesse aziendale. Tali iniziative hanno posto le basi per un'evoluzione del rapporto che vedrà nell'anno accademico 2024-2025 la definizione di tematiche di tesi universitarie da affidare agli studenti, nonché ulteriori collaborazioni nei corsi di laurea triennale e magistrale in Ingegneria per la sostenibilità industriale (sustainable manufacturing) e Green Industrial Engineering.
Con il Politecnico di Milano, la storica collaborazione in essere ha visto nel 2024 il rafforzamento del ruolo di Saipem all'interno del corso di studio "Complex Project" della facoltà di Ingegneria Gestionale. I ragazzi del corso hanno lavorato a project work presentati da Saipem, che ha messo a disposizione dei tutor di progetto. I lavori finali sono stati presentati ai manager Saipem in una giornata dedicata nell'Head quarter di Milano. Tale attività verrà replicata nel corso del 2025.
Nell'ambito della gestione dei progetti, Saipem ha quest'anno ospitato la finale nazionale dei campionati di Project Management organizzata in collaborazione con ANIMP e IPMA. Per i ragazzi vincitori, Saipem ha messo a disposizione il proprio know-how facendo vivere loro un'esperienza denominata "PM per un giorno".
Sul panorama internazionale, Saipem nel 2024 ha stretto diversi rapporti di collaborazioni con le università vicine alle sedi estere in cui opera. Di maggiore rilevanza gli accordi sviluppati in:
Le azioni intraprese da Saipem in tema di equità di trattamento e valorizzazione delle differenze descritte di seguito sono strettamente collegate al seguente impatto positivo: "Miglioramento del work-life balance tramite politiche di pari opportunità e promozione di un ambiente inclusivo anche in ottica di incremento delle donne con discipline STEM".
Saipem prosegue il suo sostegno ai valori della diversità e dell'inclusione diffondendo una cultura in cui le differenti caratteristiche e gli orientamenti personali e culturali sono considerati un valore e una fonte di arricchimento reciproco. Questo impegno è rappresentato dalla Strategia Diversity, Equality & Inclusion definita in coerenza con la Policy di Gruppo Diversity, Equality & Inclusion. La Strategia DE&I è stata presentata e approvata dal Comitato Diversity & Inclusion con l'obiettivo di assicurare la promozione e l'adozione dei principi DE&I nelle politiche aziendali. La strategia si basa su 5 Pilastri:
A dimostrazione della rilevanza rivolta alla riduzione del divario di genere, Saipem ha ottenuto a dicembre 2024 il mantenimento della Certificazione Parità di Genere secondo la Norma Uni Pdr 125:2022, rilasciato dall'Ente di accreditamento DNV. Nello stesso mese e sempre da DNV, Saipem ha ricevuto per il terzo anno consecutivo l'attestazione di mantenimento secondo lo Standard Internazionale ISO 30415:2021 sulla "Human Resources Management Diversity and Inclusion", che rappresenta la Linea Guida di riferimento per adottare un piano di miglioramento continuo e per favorire l'attenzione alla diversità e all'inclusione. L'attenzione al pilastro gender equality per favorire una cultura inclusiva e libera da barriere e pregiudizi trova applicazione anche nel processo di selezione: a maggio 2024 è stato diffuso a livello di Gruppo il corso "Recruiting Biases: How to recognise and avoid them".
Saipem ha riconfermato il focus sulla valorizzazione e lo sviluppo delle competenze STEM al femminile. Per perseguire tale obiettivo ha rafforzato il suo impegno attraverso attività di ispirazione e indirizzo; ne è un esempio il programma "Sistema Scuola Impresa Role Model" di Elis che è proseguito nell'anno ampliando il pool di Role Model coinvolte (totale 15). Le Role Model di Saipem sono state altresì protagoniste durante l'evento annuale Open Day e, in particolare presso le sedi di Milano e Fano, hanno realizzato degli Ispirational Talk dedicati ai ragazzi delle scuole medie e ai bambini in età scolare. A ulteriore sostegno dell'empowerment femminile in ambito STEM, Saipem ha aderito al progetto "STEAMiamoci" di Assolombarda, attraverso il coinvolgimento di Role Model aziendali come fonte di ispirazione verso le nuove generazioni.
L'intento di valorizzare l'empowerment femminile è dimostrato anche dalle Community di donne nelle società del Gruppo in Brasile e Mozambico per favorire un ambiente di lavoro inclusivo ed equo.
Il network del Brasile denominato Women Circle intende promuovere la solidarietà femminile, costruendo una rete di supporto e incoraggiamento, oltre allo scambio di consigli e contenuti importanti come per esempio: l'impatto dei social media sull'autostima delle donne, sfide e opportunità della leadership femminile, tipi di
molestie, come identificarle e come segnalarle, salute mentale: lavoro vs. famiglia vs. cura di sé, ecc. Il network si è riunito nel corso del 2024 12 volte.
La missione del Network promosso dal Mozambico è quella di celebrare la diversità tra le donne Saipem e di sostenerle, promuovendo un ambiente inclusivo e solidale che valorizzi il talento femminile e favorisca lo sviluppo di una comunità di donne unite e resilienti.
L'emancipazione delle donne è per Saipem elemento essenziale per lo sviluppo sociale delle comunità e dei Paesi, e lo si assicura anche attraverso la promozione di giornate dedicate: a luglio 2024 in Angola è stata promosso l'African Women Day e ad agosto ad Abu Dhabi l'Emirates Women Day con lo scopo di onorare il ruolo centrale delle donne nella società. Anche per Petromar l'equità di genere rappresenta un elemento rilevante, insieme ad altri argomenti oggetto dell'agenda del Comitato DE&I locale, di recente costituzione con l'obiettivo di sostenere una cultura e una mentalità inclusiva all'interno dell'azienda. All'interno della strategia DE&I l'interesse al tema della violenza di genere resta forte, ne è un esempio il webinar "Ferite invisibili", progettato in collaborazione con gli psicologi della SmartClinic e promosso a livello Italia in occasione della Giornata Internazionale della Donna; per rafforzare ulteriormente il percorso di contrasto alla violenza di genere, Saipem ha aderito al progetto "PARI", un network di aziende impegnate a sviluppare strumenti e azioni concreti per fare cultura e contrastare il fenomeno. Saipem ha altresì celebrato la Giornata internazionale per l'eliminazione della violenza contro le donne (25 novembre), aderendo per il terzo anno consecutivo alla campagna ONU "Orange the World: End violence against women now", con iniziative dedicate. Anche l'impegno nel sensibilizzare e prevenire le molestie nei luoghi di lavoro si conferma prioritario; è proseguita la campagna di prevenzione "Molestie sul luogo di lavoro" e a febbraio 2024 è stato reso disponibile a livello di Gruppo il corso "Behaviours contrary to the Code of Ethics". In generale la formazione si conferma essere un canale strategico per la diffusione di conoscenza e consapevolezza rispetto alle tematiche DE&I. Ne sono esempio i corsi erogati sulle tematiche di Unconsciuos Bias, Disabilità e Molestie di Genere e le iniziative formative (percorsi di mentoring, sharing lab, webinar informativi) promosse dall'Associazione Valore D, della quale Saipem è socia sostenitrice.
Inoltre, Saipem continua a promuovere campagne di sensibilizzazione e formazione per prevenire le molestie sul lavoro e la violenza di genere. Le iniziative includono:
L'importanza del pilastro Generations trova espressione nell'investimento di Saipem nelle competenze giovanili, come motore per un futuro sostenibile. A maggio 2024, la sede di Milano ha ospitato 24 studenti del Politecnico di Milano, del Politecnico di Torino e dell'Università degli Studi di Bergamo per la finale italiana dell'IPMA Project Management Championship.
Non meno importante è stata la conclusione della prima edizione del master "Saipem Synergy - HSEQ Management Systems in Energy Transition and Digitalization for Sustainable Development", in collaborazione con il consorzio QUINN dell'Università di Pisa.
Saipem Francia, a sostegno della formazione e dello sviluppo dei giovani, ha realizzato diversi programmi: sono stati inseriti 60 giovani stagisti provenienti da diverse scuole e università di ingegneria ed economia; a marzo 2024 è stata organizzata una company visit per 30 studenti della scuola IFP (l'École nationale supérieure du pétrole et des moteurs) presso i bacini di carenaggio di Saipem Constellation, a Marsiglia.
Saipem sta investendo con successo nella formazione dei giovani e sta realizzando diverse iniziative anche nell'Africa subsahariana e in Medio Oriente. Il progetto Baleine di Saipem, in Costa d'Avorio, ha lanciato il programma Youngers Development Programme, volto a dare un contributo significativo allo sviluppo dei giovani ivoriani, formandoli per lavorare negli impianti di produzione e manutenzione.

Negli Emirati Arabi Uniti i giovani talenti emiratini sono stati coinvolti nel programma "Integrating New Emirates Employees at Saipem UAE: Orientation, Motivation, and Training for Success" che, attraverso un piano di formazione mirato, ne prevede il loro inserimento nelle attività di progetto di Saipem UAE.
Snamprogetti Saudi Arabia Co Ltd ha lanciato la Green Innovation Challenge (GIC) per il gruppo di scuole Maarif nella regione orientale dell'Arabia Saudita. Il GIC è un'iniziativa unica nel suo genere a sostegno della sostenibilità e della consapevolezza ambientale tra gli studenti.
Di particolare rilevanza il pilastro LGBTQ+ per il quale Saipem, in collaborazione con l'Associazione Parks Liberi e Uguali, ha promosso nel corso dell'anno diversi webinar informativi; inoltre, nel mese di dicembre 2024 è stato realizzato un evento dedicato a incoraggiare una maggiore consapevolezza e sensibilità rispetto agli orientamenti affettivi e alle identità di genere.
Saipem, da sempre impegnata a sostenere i valori della diversità e dell'inclusione, considera le differenze come opportunità di arricchimento reciproco ed elemento imprescindibile per la sostenibilità e la competitività del business. Con l'intento di approfondire e valorizzare le diverse culture che connotano Saipem, nel corso del 2024 è stato avviato il progetto "Multicultural" volto a rafforzare la consapevolezza DE&I attraverso la conoscenza delle varie pratiche, delle iniziative realizzate nelle diverse geografie e degli aspetti che caratterizzano le unicità locali, al fine di definire uno specifico piano d'azione per integrare le differenze e costruire una strategia comune. Sono state inoltre predisposte delle specifiche Country Guides che consentono di approfondire usanze e comportamenti da osservare in tutti i Paesi in cui l'Azienda opera.
Saipem Italia ha avviato il progetto "Workability" che mira a garantire accessibilità e impiegabilità delle persone con disabilità, favorendone l'inclusione e la partecipazione alla vita aziendale attraverso interventi volti a favorire le pari opportunità, sostenendo l'integrazione lavorativa e lo sviluppo delle competenze.
Inoltre, Saipem Francia ha realizzato diverse iniziative come "Coffee Signs", "Hand bike: 1 km virtual race by hand pedaling" con il coinvolgimento dei dipendenti in giochi interattivi con l'obiettivo di aumentare la consapevolezza sulle varie barriere visibili e invisibili.
Saipem do Brasil ha lanciato, ad agosto 2024, il programma di sviluppo "Tutoria" (ha l'obiettivo di promuovere lo sviluppo professionale per supportare la crescita delle persone con disabilità nella loro carriera, facilitando la crescita) che ha coinvolto 8 dipendenti. Inoltre, è stato avviato con successo il programma "Affirmative vacancies" attraverso la pubblicazione sulla pagina social Linkedin di vacancies rivolte esclusivamente alle persone con disabilità.
Le azioni intraprese da Saipem in tema di welfare, worklife balance e wellbeing descritte di seguito sono strettamente collegate al seguente impatto positivo: "Aumento del benessere dei lavoratori attraverso iniziative, strumenti di welfare, benefit e incentivi".
Nell'ambito delle politiche di employee engagement, le iniziative di welfare rivestono un'importanza sempre maggiore e si pongono l'obiettivo di migliorare la qualità della vita, la soddisfazione e la motivazione e favorire la conciliazione tra vita privata e professionale (worklife balance). L'attenzione di Saipem verso il benessere dei suoi dipendenti, dalla scelta del nuovo headquarter aziendale fino a un programma di welfare strutturato, propone servizi in diversi ambiti, con attenzione rivolta particolarmente ai tre grandi pilastri, ovvero: Salute, Famiglia e Risparmio. In quest'ottica prosegue l'offerta di servizi dedicati ai dipendenti.
Nel 2024 Saipem ha emesso le linee guida globali per i benefit e il welfare per promuovere una cultura del lavoro in cui il benessere è una priorità. Le linee guida a livello di Gruppo si riferiscono sia ai benefit tradizionali (ad esempio, fondi pensione e assicurazioni sanitarie integrative) sia alle iniziative di conciliazione vita-lavoro, per sostenere ulteriormente le esigenze personali e familiari dei dipendenti. Questo serve come quadro di riferimento per tutte le società del Gruppo, ribadendo l'importanza di prendersi cura della salute e del benessere delle nostre persone.
A settembre 2024 è stata introdotta l'App Euty per i dipendenti in Italia. Questa nuova proposta, offerta gratuitamente a tutti i collaboratori, rappresenta uno strumento semplice e chiaro che permette di compiere scelte consapevoli e di essere accompagnati nei momenti decisivi della vita. L'App offre moduli pensati per affrontare i problemi "di tutti i giorni" e le questioni ritenute più rilevanti per i dipendenti, come Supporto per Caregiver, Educazione Finanziaria, Istruzione, Genitorialità, Burocrazia, Prima Casa o Welfare Pubblico, offrendo supporto nei momenti cruciali della loro vita e promuovendo il loro benessere psico-fisico. L'App propone anche formazione e informazione, come contenuti digitali, webinar e risorse formative sempre aggiornate, mettendo a disposizione dei dipendenti un Welfare Coach che offre orientamento individuale e personalizzato attraverso un ascolto attivo.
Un'altra iniziativa introdotta nel 2024 è stato il lancio della campagna "BeActive with Saipem" per promuovere uno stile di vita sano attraverso lo sport e l'attività fisica, invitando i dipendenti a partecipare a gare sportive indossando la maglietta One Saipem Team, omaggiata da Saipem a tutti i partecipanti.
Saipem dà priorità al benessere delle famiglie dei dipendenti, offrendo una gamma di opzioni di supporto in continua espansione, impegnandosi a garantire il loro benessere in ogni fase della vita.
Nei mesi di giugno e luglio i genitori di ragazzi tra i 6 e i 16 anni possono usufruire del programma "Estate Welfy". Il programma consente a 400 ragazzi di partecipare, per un massimo di due settimane, ai campi estivi organizzati presso strutture di alto livello, in diverse località costiere e montane e che prevedono attività ricreative, sportive, STEM e di approfondimento della lingua inglese. Oltre a questo, l'Azienda offre soluzioni per l'assistenza a familiari anziani e disabili e per la formazione, il coaching, la consulenza e l'orientamento. Inoltre, è possibile chiedere il rimborso delle spese sostenute per il materiale e per le rette scolastiche o l'assistenza familiare mediante la conversione del proprio credito welfare.
In aggiunta alle iniziative di welfare consolidate nei Paesi33 in cui Saipem opera è da segnalare come, in un'ottica di conciliazione vita lavoro, le politiche di Remote Working sono in implementazione nelle realtà ove le esigenze di business, nonché la legislazione, lo consentono.
Saipem garantisce ai propri dipendenti, in funzione delle specificità locali, diverse tipologie e modalità di assegnazione di benefit, tra cui forme di previdenza complementare34; fondi integrativi sanitari; servizi e politiche di supporto alla mobilità; iniziative in ambito welfare e politiche di supporto alla famiglia; ristorazione; corsi di formazione volti ad assicurare una più efficace integrazione all'interno del contesto socio-culturale di riferimento. I benefit, ove previsti, in base al Paese/società/legislazione locale vigente, vengono a oggi riconosciuti alla popolazione di riferimento a prescindere dalla tipologia contrattuale (tempo determinato/indeterminato), fatto salvo per quelle particolari prestazioni che possano risultare incompatibili da un punto di vista di erogazione temporale della prestazione con la durata del contratto stesso.
Le azioni intraprese da Saipem in tema di iniziative welfare globale descritte di seguito sono strettamente collegate al seguente impatto positivo: "Aumento del benessere dei lavoratori attraverso iniziative, strumenti di welfare, benefit e incentivi".
(33) Delle seguenti entità 34 hanno risposto affermativamente alla domanda "Does the company offer an option to control and/or vary the location where employees work (e.g. telecommuting, work from home)? "Saipem India Projects Pvt Ltd, Chennai; Saipem SpA Qatar Branch; SEIIB; Saimexicana SA de Cv; Saipem SpA Oman Branch; Saipem Romania; Saipem Luxembourg Angola Branch; Saipem America; Saipem Canada Inc; Saipem Asia Sdn Bhd; Saipem Australia Pty Ltd; Saipem Singapore Pte Ltd; Saipem SpA Algeria Branch; Global Projects Services AG; Sigurd Rück AG; Saipem Kazakhstan branch; North Caspian Service Co; CCSJV Sarl; Saipem Mocambique Lda; Saipem Ltd; Saipem Norge; Moss Maritime AS; Saipem Finance Netherlands BV; Saipem International BV; Saipem Contracting Netherlands BV - Amsterdam; Saipem Contracting Netherlands BV - Schiedam Base; Saipem do Brasil; Saipem SA; Saipem SpA, Libyan Branch (SALIB); Petromar Angola; Saipem Ltd Norway Branch; Kwanda - Suporte Logistica Lda; Saipem Luxembourg SA; Saipem Contracting Nigeria Ltd.
(34) Con riferimento a piani pensionistici integrativi, le seguenti 15 entità hanno indicati un numero di risorse coperte da tali piani: Saipem Romania; Global Projects Services AG; Sigurd Rück AG; Saipem Ltd; Saipem Drilling Norway; Saipem Norge; Moss Maritime AS; Saipem Finance Netherlands BV; Saipem International BV; Saipem Contracting Netherlands BV - Amsterdam; Saipem Contracting Netherlands BV - Schiedam Base; Saipem do Brasil; Saipem Ltd Norway Branch; Kwanda - Suporte Logistica Lda; Saipem SpA (Dirigenti). In molti contesti normativi dove Saipem opera, le policy aziendali integrano quanto previsto dalla normativa applicabile in particolare con riferimento alla copertura medica assicurativa, inoltre sulla base di previsioni presenti in accordi collettivi vengono riconosciuti ulteriori benefit aggiuntivi per i dipendenti e propri familiari, tra i quali supporto all'istruzione dei figli, possibilità di conversione in welfare del premio di partecipazione presso Saipem SpA/Italia.

Ad Abu Dhabi, negli Emirati Arabi Uniti, i dipendenti hanno partecipato ad attività sportive come la Maratona ADNOC, per promuovere uno stile di vita sano. Il 14 dicembre più di 300 dipendenti hanno partecipato all'evento, rappresentando l'Azienda.
In India si sono tenuti eventi come il Saipem Sports Day e il Saipem's Got Talent. Il primo evento ha coinvolto circa 800 dipendenti in attività sportive, riflettendo il nostro impegno a promuovere il benessere fisico e a favorire il legame tra i dipendenti attraverso eventi inclusivi. Il secondo evento ha voluto celebrare le capacità e i talenti dei dipendenti, promuovendo un impegno di alto livello, un ambiente di lavoro positivo e rafforzando il senso di appartenenza e il riconoscimento aziendale.
Infine, in Francia, per rafforzare il legame tra i dipendenti e l'Azienda – e tra i dipendenti stessi – dopo il periodo di COVID, è stata messa a disposizione una piattaforma di crowdfunding per sostenere progetti su benessere in azienda, ambiente e tematiche sociali. I progetti vengono proposti dai dipendenti e finanziati con un budget virtuale messo a loro disposizione ogni mese. A oggi sono stati realizzati 26 progetti con la partecipazione di circa 1.000 dipendenti.
Le azioni intraprese da Saipem in tema di pratiche di security e cybersecurity descritte di seguito sono strettamente collegate al seguente impatto negativo: "violazione dei diritti umani a seguito di abuso di forza o altre pratiche di security non conformi alle leggi, regolamenti o requisiti contrattuali" e il seguente rischio: "Sicurezza globale e locale: cambiamenti nello scenario geopolitico".
Il modello di security aziendale di Saipem si basa su un'accurata analisi di quello che viene chiamato Operational Environment, ovvero la comprensione del contesto locale dal punto di vista politico, criminale, economico, etico, sociale, di legalità, per l'individuazione delle misure di mitigazione necessarie a garantire al business un'idonea "cornice di sicurezza" all'interno della quale sviluppare le attività proprie dell'Azienda. Per la sicurezza fisica delle persone, che si deve proteggere, il riferimento è la norma UNI 31000 sulla "Gestione del rischio - Principi e linee guida". Alla luce di quanto sopra Saipem:
Principali azioni di mitigazione dei rischi di security portate avanti nel 2024 sono:

I fornitori di beni o servizi di security, prima di finalizzare un contratto, vengono sottoposti a due diligence, al fine di verificare che non sussistano eventuali controindicazioni connesse alla violazione dei diritti umani. Saipem dal 2010 ha introdotto nei contratti di tali società delle clausole inerenti al rispetto dei diritti umani, la cui mancata osservanza implica la rescissione del contratto da parte della Società. Per le attività di progetto, la funzione Security di Saipem, preliminarmente alla possibile offerta, effettua un Security Risk Assessment dedicato, riportato nel Project Security Execution Plan in cui viene analizzato il rischio security connesso alle attività operative e al contesto, ivi incluse tematiche di violazioni dei diritti umani. Sulla base dei rischi identificati vengono stabilite le azioni da intraprendere per la gestione e minimizzazione degli stessi. Potenziali violazioni di diritti umani risultano di fatto valutate su tutte le operazioni della Società tramite le schede di rischio Paese ove lo stesso è valutato sia con specifici indicatori sia qualitativi che quantitativi. Relativamente allo scenario internazionale, la riattivazione del conflitto israelo-palestinese riporta l'instabilità in una regione che da sempre è al centro di tensioni. In questo contesto è stata completata con successo l'operazione di evacuazione dei 63 espatriati Saipem presenti in Israele (di cui 15 italiani) via aerea dall'aeroporto Ben Gurion di Tel Aviv.
Per informazioni sulla Cybersecurity, che è un importante pilastro nella gestione della Security aziendale, consultare la sezione "Informazioni aggiuntive specifiche per l'entità", paragrafo "Intelligenza Artificiale".
Le azioni intraprese da Saipem in tema di diritti umani descritte di seguito sono strettamente collegate al seguente impatto negativo: "Violazione dei diritti umani a seguito di abuso di forza o altre pratiche di security non conformi alle leggi, regolamenti o requisiti contrattuali".
L'impegno di Saipem è espresso nelle politiche e nelle procedure aziendali che sono in linea con le normative e le linee guida internazionali sul lavoro, nonché con le legislazioni del lavoro dei Paesi in cui opera.
Il modello Saipem di gestione in questo ambito è organizzato sulla base delle aree e delle attività di business ritenute più significative, in funzione dei rischi e degli impatti sui diritti umani e del lavoro (Human & Labour Rights - HLR), in linea con gli standard internazionali.

A marzo 2022 Saipem SpA ha ottenuto la certificazione SA8000 del Social Accountability International (SAI) che attesta l'implementazione di un sistema di gestione della responsabilità sociale nell'ambito dei diritti umani e dei diritti dei lavoratori e del loro benessere in azienda. La certificazione SA8000, rilasciata da DNV, società leader internazionale di settore, è una certificazione etica globale internazionale di carattere volontario che impegna le aziende a un controllo anche delle loro filiere, innescando un circolo virtuoso in tutta la catena di fornitura. Tale certificazione garantisce la conformità alle migliori linee guida internazionali e alle regole etiche definite dalle più importanti organizzazioni mondiali in materia di tutela dei diritti umani e del lavoro, quali le convenzioni dell'ILO (International Labour Organization) e le convenzioni ONU in materia. Il suo ottenimento e il successivo mantenimento nel corso del 2024 rappresentano un'importante conferma dell'impegno di Saipem nella sostenibilità in un percorso di miglioramento continuo, in particolare in alcune aree essenziali come il rispetto dei diritti umani, il rispetto dei diritti del lavoro, la tutela contro lo sfruttamento minorile e le garanzie di sicurezza e salubrità sul posto di lavoro, la libertà di associazione e il diritto alla contrattazione collettiva lungo tutta la catena del valore dell'attività dell'azienda. Altre informazioni relative alla gestione delle persone e le relazioni industriali sono incluse nelle sezioni specifiche ("S1-2 - Processi di coinvolgimento dei lavoratori

propri e dei rappresentanti dei lavoratori in merito agli impatti", "S1-8 - Copertura della contrattazione collettiva e dialogo sociale").
Nel corso del 2024 è continuata la collaborazione nell'ambito di Building Responsibly, una coalizione di grandi società di ingegneria e costruzioni che collaborano per elevare gli standard nella promozione dei diritti e del benessere dei lavoratori in tutto il settore. Nel 2024 Saipem ha presentato le iniziative relative alla salute mentale (Mental Health) implementate per i dipendenti nelle sedi e nei siti operativi.
Nel 2024 Saipem ha continuato la partecipazione al laboratorio di innovazione dell'OIIDU (Osservatorio Italiano Imprese e Diritti Umani), che ha organizzato il Programma di Capacity Building per le imprese sui temi dei Diritti Umani. Questo programma mira a rafforzare la consapevolezza e le competenze in materia di diritti umani tra le imprese, promuovendo il dialogo e la formazione per affrontare le sfide dei diritti umani in linea con le aspettative della società civile, con i riferimenti internazionali esistenti e con l'evoluzione della normativa europea.
Inoltre, al fine di coinvolgere l'intera Funzione Supply Chain, nel corso del 2023 è stata lanciata una nuova formazione su "Sustainable Supply Chain" che incorpora focus sui diritti umani e del lavoro e su temi ambientali. La formazione mira a rafforzare la conoscenza di questi temi, con particolare riferimento ai rischi e agli impatti associati ai fornitori e subappaltatori, e lungo l'intera catena di fornitura. Nel corso del 2024 è stata coinvolta l'intera popolazione della funzione Supply Chain, con un totale di 960 persone formate.
A dicembre 2024 un corso di formazione sui diritti umani e del lavoro e i principi e politiche Saipem sul tema è stato lanciato per i lavoratori del progetto IRPA in Sardegna. Il corso coinvolge un totale di 78 lavoratori italiani e internazionali.
Dal 2023 è operativo un corso di formazione sul tema diritti umani e del lavoro per i fornitori diretti Saipem. Il corso è svolto in modalità e-learning e copre le tematiche relative ai principi e i diritti fondamentali del lavoro come definiti dall'Organizzazione Internazionale del Lavoro (ILO), nonché i requisiti e i principi relativi al lavoro dignitoso. Sono inoltre descritti i requisiti di base in materia di diritti umani e schiavitù moderna inclusi nel Codice di Condotta dei Fornitori di Saipem, che riassume i target in merito alla proibizione di qualsiasi forma di lavoro minorile e lavoro forzato od obbligatorio, alla tratta di esseri umani, alla schiavitù, alla discriminazione, alle molestie e alla garanzia di condizioni di lavoro dignitose, coerenti con le leggi locali e i principi definiti dall'ILO. Il programma di formazione è stato avviato alla fine del 2023 ed è proseguito per tutto il 2024. Nel 2024 sono stati selezionati e invitati alla formazione 100 fornitori chiave, che coprono il 4% del totale acquistato nell'anno precedente. All'attività formativa hanno partecipato 61 fornitori (per un totale di 150 persone). Dal lancio della formazione nel 2023, 128 fornitori (per un totale di 257 persone) hanno partecipato al corso.
A partire dal 2022 Saipem ha introdotto un sistema di identificazione e valutazione dei rischi di impatto sui diritti umani e del lavoro (HLR) attraverso un apposito registro che permette di identificare e classificare i potenziali impatti che la Società può generare attraverso le proprie operazioni, e definire adeguate azioni di mitigazione. Tale registro integra anche la valutazione di rischio Paese al fine di evidenziare eventuali rischi sistemici dovuti al contesto Paese stesso. A partire dal 2023 il registro è stato standardizzato e implementato in tutti i Paesi in cui Saipem svolge attività operative, tenendo conto anche del numero dei dipendenti presenti.
Nel corso del 2024, il registro dei rischi è stato implementato e completato da tutte le aree operative rilevanti di Saipem, per un totale di 45 società e filiali operanti in 36 Paesi, raggiungendo l'obiettivo prestabilito nel Piano di Sostenibilità.
Per garantire l'efficacia del processo viene mantenuto un costante dialogo con le società operative Saipem per assicurare la corretta implementazione del processo in linea con gli standard interni e internazionali, e il monitoraggio degli impatti e delle azioni implementate per mitigare i rischi.
Inoltre, nel corso del 2024, sono stati organizzati 3 workshop sui diritti umani e del lavoro presso le società operative in Francia, Angola ed Emirati Arabi Uniti, coinvolgendo il top management e i principali responsabili di

funzione. L'obiettivo di questa iniziativa è di creare conoscenza e consapevolezza sul tema diritti umani, creare un tavolo di dialogo aperto tra i partecipanti sui potenziali impatti e la gestione dei rischi a livello operativo, e definire una serie di azioni specifiche per mitigare tali rischi, garantendo il rispetto dei diritti umani in accordo agli standard internazionali e le normative locali.
Nel 2024, nell'ambito dell'implementazione del registro dei rischi, un totale di 279 potenziali rischi e relativi impatti sono stati indentificati e classificati come segue:

Tra i potenziali rischi mappati emergono come rilevanti la violazione della libertà di associazione in alcuni Paesi, la discriminazione nel trattamento lavorativo, il rispetto degli orari di lavoro e dello straordinario, i rischi di violazione dei diritti dei lavoratori presso i fornitori, i potenziali impatti sulle comunità locali e i rischi associati ai servizi di security in alcuni contesti.
Per i rischi indentificati ogni società operativa di Saipem ha sviluppato un piano di mitigazione definendo azioni in linea con la categoria di stakeholder coinvolta e il livello di rischio. I piani di azione sono monitorati annualmente dalle funzioni corporate responsabili del tema, nell'ambito delle funzioni di risorse umane e sostenibilità, e le evidenze raccolte. Il registro dei rischi viene aggiornato annualmente, così come il piano d'azione, in base ai nuovi rischi identificati e allo stato e all'efficacia delle misure di mitigazione implementate.
Tra le azioni avviate nel 2024, per quanto riguarda i subappaltatori e le agenzie di lavoro, in alcuni Paesi sono state svolte delle verifiche di compliance con la legislazione locale in materia dei diritti del lavoro. In particolare, queste verifiche sono state avviate dalle società operative in Angola, Indonesia, Brasile, India.
Si fa riferimento, inoltre, alla sezione "S2-4 - Interventi su impatti rilevanti per i lavoratori nella catena del valore e approcci per la gestione dei rischi rilevanti e il conseguimento di opportunità rilevanti per i lavoratori nella catena del valore, nonché efficacia di tali azioni metriche e obiettivi" relativamente alle attività di audit sul tema dei diritti umani e del lavoro che hanno coinvolto anche agenzie di lavoro.
Saipem, all'interno del proprio sistema di gestione HSE, ha definito ruoli, responsabilità e modalità operative, per disciplinare la pianificazione, la gestione e la consuntivazione degli impegni di spesa in materia di salute, sicurezza e ambiente.
Le spese HSE sono i costi sostenuti da Saipem specificatamente per supportare il Sistema di Gestione HSE, per migliorare la sicurezza e le prestazioni ambientali, nonché salvaguardare la salute dei lavoratori.
Le spese HSE del Gruppo Saipem comprendono i costi identificati da ciascuna società controllata e filiale, per le principali voci di costo identificate in ambito HSE. Queste comprendono: le spese per il personale HSE, le spese per i servizi esterni HSE che comprendono, ad esempio, i costi per audit, consulenze, monitoraggio ambientale, ecc., le spese per la formazione dei dipendenti su temi di sicurezza, salute e ambiente e le spese per l'acquisto dei dispositivi di protezione individuale. Non essendo possibile una chiara scissione, le informazioni qui riportate si riferiscono anche alle spese relative alla catena di fornitura.
Il 2024 è stato caratterizzato da assidue e proficue interlocuzioni con le Organizzazioni Sindacali del comparto Energia e Petrolio, del comparto Marittimo e di quello Metalmeccanico sia sul piano nazionale che a livello territoriale/RSU.

Il 15 gennaio 2024, allo scopo di assicurare una sempre maggiore tutela della salute e sicurezza dei lavoratori, è stato stipulato con le organizzazioni sindacali del comparto Energia e Petrolio, un accordo relativo all'introduzione di una soluzione tecnologica basata sull'intelligenza artificiale ("Smart Cameras") volta all'individuazione e alla mitigazione di situazioni di rischio potenzialmente derivanti dalle attività operative condotte sia a bordo delle unità navali operanti nelle acque territoriali Italiane, sia all'interno dei cantieri italiani. Lo strumento è stato oggetto di una valutazione approfondita sia sotto il profilo della salute, sicurezza e ambiente sia sotto quello della tutela della privacy, attraverso un confronto con le Funzioni aziendali preposte e con "l'Organismo Paritetico Nazionale" ("OPN"), un comitato tecnico di espressione sindacale previsto dalla contrattazione collettiva di riferimento. Analogo accordo è stato sottoscritto nel mese di luglio 2024 con le Organizzazioni Sindacali del comparto marittimo. È stato dato avvio a una prima sperimentazione in Italia a bordo dell'unità navale di perforazione Saipem 10000 che era impiegata nell'ambito del progetto Cassiopea. Tale sperimentazione è stata oggetto di un accordo anche con le organizzazioni sindacali del comparto marittimo e con le strutture territoriali di Gela del comparto Energia e Petrolio.
Nel corso del mese di febbraio 2024 è stato sottoscritto con le organizzazioni sindacali del comparto Energia e Petrolio un protocollo d'intesa in ambito salute e welfare relativo ad alcune iniziative volte al miglioramento della qualità della vita delle nostre persone Saipem. Tali servizi, a oggi attivati presso la sede di Milano (es. smart clinic, check up over 45, ecc.), verranno estesi anche alle altre sedi. e all'interno del suddetto protocollo è stata inoltre introdotta un'ulteriore importante misura in ambito welfare volta a rafforzare l'assistenza sanitaria integrativa (FASIE) prevista dalla contrattazione collettiva. Infatti, a partire dal mese di gennaio 2025, Saipem, con onere a totale proprio carico, assicura a tutti i propri dipendenti (CCNL Energia e Petrolio) l'iscrizione automatica al FASIE alla cd. opzione "Standard".
Nei mesi di marzo 2024 e di settembre 2024 sono continuati assidui confronti con le Organizzazioni Sindacali aventi a oggetto possibili nuove modalità di gestione dell'orario di lavoro e del lavoro agile, e sono stati sottoscritti con i rappresentanti del comparto Energia e Petrolio, due accordi che hanno prorogato le regole attualmente in vigore fino al 31 marzo p.v., introducendo qualche elemento migliorativo in materia di lavoro agile (es.: work life balance per il personale affetto da patologie croniche).
Nel secondo semestre 2024 è stato siglato con le Organizzazioni Sindacali sia del comparto Energia e Petrolio che del comparto Metalmeccanico, nell'ambito dell'accordo quadro per il premio di partecipazione, un accordo per la definizione degli obiettivi del suddetto premio per l'anno 2024. L'accordo sottoscritto prevede il raggiungimento di obiettivi pienamente coerenti e allineati con i principali target e driver definiti nell'ambito del Piano Strategico 2024-2027 aziendale presentato nel mese di aprile 2024.
Con riferimento al comparto marittimo, il 2024 è stato altresì caratterizzato dalle interlocuzioni con le Organizzazione Sindacali nazionali e territoriali che hanno visto Saipem impegnata alla partecipazione del rinnovo della parte normativa delle sezioni del Contratto Collettivo di categoria di nostro interesse specifico.
Intensa è stata, infine, l'interlocuzione con le rappresentanze sindacali del settore metalmeccanico, sia finalizzata al confronto e alla condivisione del processo volto a massimizzare l'efficacia operativa che transita attraverso il rafforzamento stabile degli organici, sia a garantire condizioni di lavoro sempre più efficienti per il personale operante all'interno della yard di Arbatax.
Con riferimento alle relazioni industriali a livello internazionale, si evidenzia la negoziazione e il rinnovo di accordi collettivi in Angola, Brasile, Messico, Nigeria e Singapore. In Norvegia, nel mese di giugno 2024, è stato rinnovato l'accordo collettivo del settore industriale che regola la remunerazione del personale coinvolto nella perforazione offshore, nonché l'accordo quadro a livello di settore per le Società di Servizi Petroliferi sottoscritto dalla Confederazione Norvegese delle Imprese e dell'Industria (NHO) e dall'Associazione Norvegese per il Petrolio e il Gas con la Confederazione Norvegese dei Sindacati (LO). In Francia è stato firmato un accordo con le organizzazioni sindacali di riferimento che definisce l'agenda delle negoziazioni obbligatorie per il periodo 2024-2026 ed è stato perfezionato l'accordo già esistente sul telelavoro e il diritto alla disconnessione. Si segnalano inoltre l'avvio di negoziati riguardanti il premio di partecipazione per il periodo 2024-2026, il piano di spostamento della società e, in conformità con la normativa locale, la ripartizione del valore in caso di aumento eccezionale del profitto. Infine, sono state sottoscritte integrazioni a precedenti accordi concernenti il piano di risparmio PEG & PERCOG e l'istituzione di un sistema di garanzia previdenziale all'interno di Saipem SA. Per quanto concerne l'interlocuzione transnazionale condotta attraverso il Comitato Aziendale Europeo (CAE), nel corso del 2024 è stato organizzato un incontro straordinario in remoto nel mese di maggio, dedicato all'aggiornamento del Piano Strategico 2024-2027. Inoltre, si è tenuto un incontro in plenaria presso la sede di Saipem SpA a Fano, focalizzato su aggiornamenti relativi a salute e sicurezza e alla
gestione delle risorse umane, con particolare attenzione al personale impiegato nello Spazio Economico Europeo. Durante questo incontro, è stato approfondito il progetto Neptun in Romania.
Come descritto nella relativa sezione "SBM-1 - Strategia, modello aziendale e catena del valore" del capitolo ESRS 2, l'aggiornamento del Piano di Sostenibilità è guidato dall'evoluzione del contesto internazionale e dagli input e richieste degli stakeholder, quali ad esempio clienti e comunità finanziaria. Il Piano di Sostenibilità è integrato nelle direttrici strategiche di business dell'azienda, declinando gli impegni assunti dalla Società nella Politica di Sostenibilità in obiettivi qualitativi e quantitativi misurabili nel tempo.
Gli obiettivi qualitativi e quantitativi connessi alla forza lavoro propria del Piano di Sostenibilità 2024-2027, e riportati nella precedente rendicontazione, sono di seguito rappresentati per descriverne il livello di raggiungimento
| Anno | |||||
|---|---|---|---|---|---|
| Obiettivi 2024-2027 | target | Target | Risultati 2024 | Status | Piano 2025-2028 |
| Miglioramento delle prestazioni di sicurezza |
2024 | TRIFR ≤ 0,41 HLFR ≤ 0,92 (baseline 0,32 e 0,74 @2023) |
TRIFR = 0,34 HLFR = 0,49 |
Nuovi indicatori definiti |
|
| Implementazione del "Digital Permit to Work" (E-PTW) a bordo del 100% della flotta Saipem |
2025 | 100% flotta (32%@2023) |
100% della flotta identificata (25 vessel) |
- | |
| Lancio di un nuovo check-up medico per determinati segmenti di dipendenti italiani |
2024 | 500 dipendenti (0 @2023) |
Programma avviato che ha coinvolto +1.000 dipendenti in Italia |
Continuazione in altri siti |
|
| Introduzione del test dello screening dell'Hepatitis C Virus nei protocolli medici |
2027 | Introduzione nei protocolli medici e copertura 60% di tutto il personale sottoposto a screening (0 @2023) |
Screening introdotto con copertura del 95% del personale sottoposto a screening |
- | |
| Aumentare il numero di donne STEM in Saipem SpA [Schema di incentivazione] |
2025 | +10% Donne STEM @2025 vs @2022 (baseline 497) |
+25% donne STEM in 2024 vs 2022 |
Confermato | |
| Valutazione dei rischi per i diritti umani in tutti i siti operativi |
2024 | Copertura di tutti i siti operativi significativi35 |
Tutti i siti operativi rilevanti hanno eseguito analisi rischi |
- |
Azione raggiunta o, per quelle al 2025-2026-2027, in corso come da piano.
Azione parzialmente raggiunta o ancora in corso.
Azione non raggiunta o rinviata.
(35) Società operative con più di 30 dipendenti, oppure quelle che, pur avendo meno di 30 dipendenti, stanno svolgendo un progetto operativo. Baseline 0 @2021.


| Altre azioni previste dal Piano di Sostenibilità 2024-2027 |
Anno | Livello di ambizione |
Risultati 2024 | Status azione |
Piano 2025-2028 |
|---|---|---|---|---|---|
| Sviluppare ed erogare una nuova iniziativa di training HSE basata sui principi dello Human Performance |
2027 | Iniziativa sviluppata |
Iniziativa basata sui principi dello Human Performance che è stata sviluppata e sarà erogata nei prossimi anni |
Confermato | |
| Rafforzamento della leadership di Saipem e dei suoi partner in materia di sicurezza, attraverso iniziative di ingaggio degli stakeholder principali quali clienti e fornitori |
2027 | Un'iniziativa di engagement per anno |
Un'iniziativa di engagement con cliente eseguita nell'anno come programmato |
Confermato | |
| Creazione di Smart Clinic per le sedi di Fano e Arbatax |
2026 | 1 smart clinic | Smart clinic ad Arbatax operativa, in completamento a Fano |
Completamento per Fano |
|
| Adottare un criterio di Gender Equality nel processo di recruitment per le posizioni di struttura [Schema di incentivazione] |
2025 | Linee guida di gender equality in recruitment |
Definizione di una linea guida per Gender Equality nel processo di recruiting |
Confermato | |
| Adozione di una Global Employment guideline |
2025 | Guideline adottate |
Global Employment Guideline in fase di definizione |
Confermato | |
| Lancio di un programma di mentoring |
2024 | Programma attivato |
Programma rinviato | Confermato | |
| Mantenere la certificazione sulla Parità di Genere e l'attestazione ISO30415 - Human Resource Management Diversity and Inclusion |
2024 | Certificazione e attestazione confermate |
Certificazione e attestazione confermate |
Confermato | |
| Parental Onboarding programme: realizzazione di uno studio di fattibilità e implementazione |
2026 | Studio di fattibilità Implementazion e delle soluzioni identificate |
Studio completato e in fase di implementazione |
Confermato | |
| Completamento della prima edizione del Master HSEQ e lancio di una nuova edizione |
2024 | Completamento prima edizione. Avvio seconda edizione |
Master HSEQ completato nella prima edizione e nuova edizione avviata in autunno 2024 |
- | |
| Avvio dell'ITS (Istituto Tecnico Superiore) Saipem nelle Marche, Italia |
2026 | ITS avviata | ITS avviato a Fano (Italia) | - | |
| Partecipazione all'avvio del "Centro Orientamento Nazionale" in Italia |
2026 | "Centro Orientamento Nazionale" avviato in Italia |
Attività in corso | - | |
| Mantenimento della certificazione SA8000 |
2024 | Certificazione confermata |
Certificazione confermata | Confermato |
Azione raggiunta o, per quelle al 2025-2026-2027, in corso come da piano.
Azione parzialmente raggiunta o ancora in corso.
Azione non raggiunta o rinviata.
Gli obiettivi ancora attivi, presenti anche nelle precedenti versioni del Piano, sono stati mantenuti o aggiornati come definito in colonna "Piano 2025-2028".


Con riferimento al nuovo Piano di Sostenibilità si riportano i seguenti obiettivi finalizzati a monitorare l'efficacia delle politiche e delle azioni sulla tematica specifica:
| Obiettivi | Target | Anno target | Catena del valore | Tema materiale | IRO |
|---|---|---|---|---|---|
| Miglioramento delle prestazioni di sicurezza |
Potential High Consequence Frequency Rate (PHCFR) ≤0,21 Failed Lucky Frequency Rate (FLKFR) ≤0,12 (Baseline 0,21 e 0,12 @2024- stima) |
2025 | Operazioni proprie Downstream |
Pratiche di sicurezza Salute e sicurezza sul lavoro |
I10 S1 I19 S1 I20 S1 I27 S1 R8 S1 R9 S1 |
| Avvio di un servizio di telepsicologia nei siti Saipem |
Servizio attivo nel 100% dei siti Saipem Baseline 0@2024 |
2025 | Operazioni proprie | Salute e sicurezza sul lavoro Salute pubblica Medicina dei viaggi |
I10 S1 I20 S1 I15 S1 I25 S1 R8 S1 |
| Implementazione del programma CVDPP (CardioVascular Disease Prevention Programme) |
50% siti in cui il servizio è operativo 40% persone sottoposte a screening 50% persone che accedono al follow up (Baseline 0@2024) |
2025 2025 2026 |
Operazioni proprie | Salute pubblica Medicina dei viaggi |
I15 S1 I25 S1 R8 S1 |
| Lancio di un nuovo check up medico per determinati segmenti di dipendenti italiani |
Check up avviato in altri 4 siti in Italia (oltre a Milano dove già attivo dal 2024- Baseline) |
2025 | Operazioni proprie | Salute pubblica | I15 S1 I25 S1 R8 S1 |
| Aumentare il numero di donne STEM in Saipem SpA [Schema di incentivazione] |
+10% Donne STEM @2025 vs. @2022 (baseline 497) |
2025 | Operazioni proprie | Ambiente di lavoro equo e inclusivo |
I23 S1 |
| Garantire il principio di pari opportunità nei processi di sviluppo, promuovendo l'equilibrio di genere nei ruoli di responsabilità [Schema di incentivazione] |
+3,8 evoluzione % delle donne con responsabilità manageriale (Senior Manager e Middle Manager) sul totale della popolazione con responsabilità manageriale rispetto al 2024 (baseline 16,7%@2024) |
2027 | Operazioni proprie | Ambiente di lavoro equo e inclusivo |
I23 S1 |
| Mappatura dei rischi e impatti sul tema diritti umani e mantenimento di un piano d'azione per tutti i siti operativi rilevanti |
Realizzazione di 3 workshop per supportare il processo di mappatura a livello di azienda operativa/progetto (in aggiunta ai 3 workshop del 2024 - baseline) |
2025 | Operazioni proprie Upstream Downstream |
Diritti umani e del lavoro |
R6 S1 R1 S1 I19 S1 |
| Supporto allo sviluppo di competenze tecniche con l'avvio di due Training Centre specifici per le attività di Drilling e per E&C Offshore |
2 Training Center avviati e operativi (baseline 0@2024) |
2025 | Operazioni proprie | Sviluppo dei dipendenti |
I21 S1 R6 S1 |
Si precisa che gli obiettivi elencati sono riferiti al perimetro "Totale Gruppo".
Gli obiettivi collegati ai temi materiali "Pratiche di sicurezza" e "Salute e sicurezza sul lavoro", menzionati nella tabella "Nuovi obiettivi da Piano di Sostenibilità 2025-2028" rappresentano alcuni dei target definiti nel Safety Strategic Plan di Gruppo, un piano che raccoglie le azioni identificate all'interno dell'organizzazione e avallate dal Top management, volte a migliorare le performance di sicurezza e prevenire i cosiddetti "Life Altering event" ovvero gli incidenti che hanno conseguenze irreversibili sulla vita delle persone.
Il Safety Strategic Plan, approvato dal CEO di Saipem, introduce il "cambio di paradigma", ovvero il principio secondo cui la sicurezza non si basa sull'assenza di incidenti, bensì sulla presenza e sull'efficacia delle "Safeguard": barriere rappresentate da equipment, processi e competenze volte a eliminare o ridurre le conseguenze di eventuali incidenti.
Il Safety Strategic Plan si sostanzia in tre pillar fondamentali: Human Performance, Technology e Asset Integrity. Il suo obiettivo ultimo è quello di eliminare gli incidenti mortali e i Life Altering event.
Nel corso degli anni, Saipem ha registrato un miglioramento costante degli indicatori di sicurezza, quali il TRIFR (Total Recordable Injury Frequency Rate), il LTIFR (Lost Time Injury Frequency Rate) e il HLFR (High Level

Frequency Rate), confermando l'efficacia delle misure adottate fino a oggi. Tuttavia, negli ultimi anni si è potuto notare che tali parametri hanno ormai raggiunto un plateau che non è più rappresentativo delle performance in materia di HSE, soprattutto rispetto alla stretta correlazione tra incidenti a basso potenziale e ad alto potenziale, che è ormai venuta meno. Tale constatazione ha indotto Saipem a sviluppare una strategia innovativa che induca a concentrarsi sugli incidenti con elevato potenziale di danno su persone e ambiente. Con questa finalità, sono stati definiti nuovi indicatori volti a monitorare l'impegno e l'efficacia delle azioni intraprese, nell'ottica di perseguire un costante miglioramento orientato all'azzeramento degli incidenti mortali e dei cosiddetti "Life Altering", ovvero gli incidenti che comportano una disabilità permanente.
È emersa la necessità di un cambio di paradigma e dell'adozione di una strategia alternativa, focalizzata sul contrasto agli incidenti con alto potenziale di danno. In questo senso, la valutazione della sicurezza di un cantiere non avviene più solo sulla base dell'assenza di incidenti, bensì della presenza e dell'efficacia delle "Safeguards", cioè barriere e misure di prevenzione volte a eliminare o ridurre le conseguenze di eventuali incidenti, rafforzando l'integrità degli equipment, dei processi e delle competenze del personale.
Con queste premesse, per il 2025 sono stati definiti due nuovi indicatori:
Il TRIFR e l'LTIFR continueranno a essere riportati e monitorati esclusivamente a fini di benchmarking del settore, mentre l'HLFR (High Level Frequency Rate) è stato sostituito dai nuovi indicatori che prendono in considerazione non solo le conseguenze potenziali, ma anche l'integrità' delle barriere.
Inoltre, in coerenza con quanto fatto negli anni precedenti, sulla base dei risultati documentati dall'analisi dei dati di performance HSE di Saipem e dei suoi subcontrattisti, dei contenuti del Riesame HSE della Direzione e dell'analisi di materialità, Saipem predispone il Piano annuale HSE (Salute, Sicurezza, Ambiente) di Gruppo, nel quale si identificano azioni e target che completano e supportano l'implementazione del Safety Strategic Plan all'interno dell'organizzazione.
Nei seguenti paragrafi vengono riportate le informazioni sulla composizione della forza lavoro del Gruppo Saipem. Si specifica che i dati si riferiscono ai dipendenti attivi al 31 dicembre 2024, rendicontati in numero di persone, rappresentati in base alla società presso cui il dipendente opera (Service Company view), in coerenza con la rappresentazione fornita all'interno dell'intero documento di Relazione Annuale. Inoltre, è stata esclusa dal perimetro di calcolo la popolazione coinvolta nelle cessioni di parte del Business Onshore Drilling.
| 2024 Consolidato integrale | ||||
|---|---|---|---|---|
| (n.) | Uomini | Donne | Totale | |
| Numero di dipendenti | 26.579 | 3.858 | 30.437 | |
| A tempo indeterminato | 14.283 | 3.374 | 17.657 | |
| A tempo determinato | 12.296 | 484 | 12.780 |
Il numero di dipendenti totali calcolato secondo la vista a ruolo è 31.085, di cui 27.193 uomini e 3.892 donne. Questo dettaglio aggiuntivo è utile per assicurare la coerenza nel calcolo delle percentuali riportate nelle sezioni "S1-8 - Copertura della contrattazione collettiva e dialogo sociale", "S1-12 - Persone con disabilità" e
(36) PHCFR (Potential High Consequence Frequency Rate): è calcolato come n. di eventi definiti High Consequence su ore lavorate, moltiplicato per 1.000.000.
(37) FLKFR (Failed Lucky Frequency Rate): è calcolato come n. di eventi definito come "Failed Lucky" su ore lavorate, moltiplicato per 1.000.000.


"S1-13 - Metriche di formazione e sviluppo delle competenze" che seguono, che al numeratore utilizzano i dati dei dipendenti a ruolo.
| 2024 Consolidato Integrale | |||||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Aree geografiche38 | America CSI |
Europa | Medio Oriente |
Africa Settentrionale |
Estremo Oriente |
Africa Sub Sahariana |
|||
| Numero di dipendenti | (n.) | 1.700 | 237 | 9.596 | 7.043 | 588 | 5.450 | 5.823 | |
| A tempo indeterminato | (n.) | 1.243 | 58 | 7.244 | 2.392 | 123 | 3.163 | 3.434 | |
| A tempo determinato | (n.) | 457 | 179 | 2.352 | 4.651 | 465 | 2.287 | 2.389 |
Si specifica che non vi sono dipendenti con ore non garantite o a orario variabile.
| Paesi | Totale dipendenti |
|---|---|
| Italia | 5.092 |
| Arabia Saudita | 3.540 |
| 2024 Consolidato integrale |
2023 Consolidato integrale |
|
|---|---|---|
| Dipendenti che hanno lasciato l'azienda (n.) |
4.354 | - |
| Turnover complessivo (%) |
15 | 25 |
Si segnala che i dati sono relativi alle società presso le quali il dipendente è a servizio e non a ruolo.
Il turnover complessivo è calcolato come il rapporto tra tutte le uscite annue e la media delle risorse nell'anno.
Nella valutazione del tasso di turnover del Gruppo, è necessario tenere conto della natura del business di Saipem che, essendo una società contrattista, lavora per progetti di grandi dimensioni che hanno durate variabili (da pochi mesi ad anni) in geografie diverse. Tenuto conto di tale specificità, il dimensionamento qualiquantitativo del capitale umano di Saipem è quindi soggetto a una naturale fluttuazione connessa alle diverse fasi operative dei progetti e alla ciclicità degli investimenti dei clienti.
Seppure si mantenga significativo, il tasso di turnover complessivo ha comunque registrato un decremento rispetto all'anno 2023, raggiungendo, nel 2024, quota 15%.
(38) Di seguito riportata la suddivisione dei Paesi nelle diverse aree geografiche. America: Argentina, Bahamas, Barbados, Bolivia, Brazil, Canada, Isole Cayman, Cile, Colombia, Ecuador, Guyana, Messico, Panama, Perù, Suriname, Trinidad e Tobago, Stati Uniti, Uruguay, Venezuela e Isole Vergini Americane. CSI: Azerbaigian, Kazakistan, Russia, Turkmenistan e Ucraina. Europa: Albania, Austria, Bielorussia, Belgio, Bulgaria, Croazia, Cipro, Cechia, Danimarca, Estonia, Finlandia, Francia, Germania, Gibilterra, Grecia, Ungheria, Irlanda Isola di Man, Italia, Jersey, Lettonia, Liechtenstein, Lituania, Lussemburgo, Malta, Monaco, Olanda, Macedonia del Nord, Norvegia, Polonia, Portogallo, Romania, San Marino, Serbia, Slovacchia, Slovenia, Spagna, Svezia, Svizzera, Turchia e Regno Unito. Medio Oriente: Bahrain, Iraq, Israele, Giordania, Kuwait, Libano, Oman, Qatar, Arabia Saudita e Emirati Arabi Uniti. Africa Settentrionale: Algeria, Egitto, Libia, Marocco, Senegal e Tunisia. Estremo Oriente: Australia, Bangladesh, Cina, Georgia, Hong Kong, India, Indonesia, Giappone, Malesia, Isole Marshall, Birmania, Nepal, Nuova Caledonia, Nuova Zelanda, Pakistan, Papua Nuova Guinea, Filippine, Singapore, Korea del Sud, Taiwan, Thailandia e Vietnam. Africa Sub-Sahariana: Angola, Camerun, Congo, Costa d'Avorio, Guinea Equatoriale, Gabon, Ghana, Guinea, Kenya, Mauritius, Mozambico, Namibia, Niger, Nigeria, Sudafrica, Tanzania e Uganda.


| 2024 Consolidato integrale |
2023 Consolidato integrale |
||
|---|---|---|---|
| Totale dipendenti a fine periodo | (n.) | 30.437 | 28.756 |
| Categorie dipendenti | |||
| Senior Manager | (n.) | 385 | 396 |
| (%) | 1,3 | 1,4 | |
| Manager | (n.) | 5.213 | 4.697 |
| (%) | 17,1 | 16,3 | |
| White Collar | (n.) | 15.778 | 14.583 |
| (%) | 51,8 | 50,7 | |
| Blue Collar | (n.) | 9.061 | 9.080 |
| (%) | 29,8 | 31,6 | |
| Turnover volontario (3) | (%) | 5 | 8 |
Il turnover volontario è calcolato come il rapporto tra tutte le uscite volontarie annue e la media delle risorse nell'anno.
Le percentuali di turnover totale e volontario (per il perimetro Consolidato Integrale) suddivise per genere e fasce d'età sono, nel 2024, le seguenti:
| (%) | Turnover volontario | Turnover complessivo | |
|---|---|---|---|
| Dettaglio per genere | |||
| Dipendenti donne | 4 | 10 | |
| Dipendenti uomini | 5 | 15 | |
| Dettaglio per età | |||
| Dipendenti con età minore di 30 anni | 9 | 18 | |
| Dipendenti con età tra 30 e 50 anni | 5 | 14 | |
| Dipendenti con età maggiore di 50 anni | 3 | 14 |
Vengono riportate di seguito le numeriche relative ai lavoratori non dipendenti, riportati in numero di persone e relativi alle risorse attive al 31 dicembre 2024.
| (n.) | 2024 Consolidato integrale |
2023 Consolidato integrale |
|---|---|---|
| Lavoratori non dipendenti | 8.991 | 5.898 |
In conformità con la legislazione europea applicabile e alle previsioni della contrattazione collettiva nazionale italiana di riferimento, Saipem ha istituito un Comitato Aziendale Europeo (CAE) per fornire ai rappresentanti designati informazioni e/o per dare seguito a consultazioni su questioni transnazionali di interesse significativo o di importanza strategica, comprese le questioni nazionali che hanno potenziali conseguenze transnazionali significative.
Con riferimento a quanto già riportato nella sezione "S1-6 - Caratteristiche dei dipendenti dell'impresa", nel caso specifico della presente sezione, si precisa che i dati e le relative metriche sono riportati in base alle società presso le quali il dipendente è a ruolo (e non a servizio), poiché viene considerata la company che garantisce al dipendente la copertura da accordi collettivi, ovvero quella presso cui il dipendente ha il rapporto

di lavoro primario. Per assicurare la coerenza nel calcolo dei relativi ratio, anche a denominatore è stato utilizzato il numero totale di dipendenti a ruolo, pari a 31.085.
Relativamente al tema della contrattazione collettiva, il 51% dei dipendenti Saipem risulta coperto. Di seguito alcune specifiche sulla copertura nei Paesi rilevanti nell'area SEE e nelle aree geografiche non SEE, oltre alle informazioni sulla rappresentanza dei lavoratori.
| Copertura contrattazione collettiva | Dialogo sociale | ||||
|---|---|---|---|---|---|
| Coverage Rate | Lavoratori dipendenti - SEE (per Paesi con >50 dip. che rappresentano >10% dei dipendenti totali) |
Lavoratori dipendenti non SEE | Rappresentazione sul luogo di lavoro (soltanto SEE) (per Paesi con >50 dip. che rappresentano >10% dei dipendenti totali) |
||
| 0-19% | CIS; Europa (non SEE); Medio Oriente; Africa Settentrionale |
||||
| 20-39% | Estremo Oriente; Non Assegnati | ||||
| 40-59% | America | ||||
| 60-79% | |||||
| 80-100% | Italia | Africa Sub-Sahariana | Italia | ||
| 2024 | 2023 |
| Consolidato | Consolidato | |
|---|---|---|
| (%) | integrale | integrale |
| Dipendenti coperti da accordi collettivi di contrattazione | 51 | 40 |
Il cluster 'Non Assegnati' si riferisce ai dipendenti la cui tipologia di attività, caratterizzata dalla frequente possibilità di spostamenti nel corso dell'anno a seconda delle necessità progettuali, non consente di attribuirli a una specifica area geografica. Questa categoria di dipendenti Saipem rappresenta circa il 20% della forza lavoro totale.
Con riferimento a quanto già riportato nella sezione "S1-6 - Caratteristiche dei dipendenti dell'impresa", e in coerenza con la stessa, nel caso specifico della presente sezione, si precisa che i dati e le relative metriche sono riportati in base alle società presso le quali il dipendente è a servizio (e non a ruolo).
| (n.) | 2024 Consolidato integrale |
2023 Consolidato integrale |
|
|---|---|---|---|
| Distribuzione a livello di alta dirigenza | |||
| Senior Manager | 385 | 396 | |
| Uomini (*) | (n.) | 341 | |
| (%) | 89 | ||
| (n.) | 44 | 42 | |
| Donne | (%) | 11 | 11 |
(*) Indicatore riportato a partire dal 2024.


Di seguito viene, inoltre, riportata una tabella che fornisce una visione completa sulla ripartizione per genere:
| (n.) | 2024 Consolidato integrale |
2023 Consolidato integrale |
|---|---|---|
| Fasce d'età | ||
| Dipendenti con età minore di 30 anni | 3.281 | 2.796 |
| di cui donne | 643 | 475 |
| di cui uomini | 2.638 | 2.321 |
| Dipendenti con età tra 30 e 50 anni | 21.229 | 20.524 |
| di cui donne | 2.588 | 2.392 |
| di cui uomini | 18.641 | 18.132 |
| Dipendenti con età maggiore di 50 anni | 5.927 | 5.436 |
| di cui donne | 627 | 561 |
| di cui uomini | 5.300 | 4.875 |
Per quanto riguarda la ripartizione in fasce d'età per categoria di dipendente, i Senior Manager over 50 costituiscono la parte più cospicua della categoria, ovvero il 62%, quelli tra 30 e 50 anni il 38%, mentre non si registrano dipendenti Senior Manager nella fascia <30.
Per ciò che concerne la categoria dei Manager, gli over 50 sono il 37% della categoria, quelli tra 30 e 50 il 63%. Relativamente alla categoria White Collar, la fascia da 30 a 50 anni rappresenta il 71%, quella >50 il 14% e nella fascia <30 è presente il 15%. Infine, per i Blue Collar, il 18% è over 50 il 73% è nella fascia 30-50 e il 9% in quella <30.
| 2024 Consolidato integrale |
2023 Consolidato integrale |
||
|---|---|---|---|
| Distribuzione a livello manageriale | |||
| Manager | 5.213 | 4.697 | |
| Uomini (*) | (n.) | 4.311 | |
| (%) | 83 | ||
| Donne | (n.) | 902 | 793 |
| (%) | 17 | 17 |
La percentuale delle donne che ricoprono una posizione manageriale rispetto al totale delle donne è del 24%.
| Multiculturalità | 2024 Consolidato integrale |
2023 Consolidato integrale |
|---|---|---|
| Nazionalità rappresentate nella popolazione dei dipendenti | 130 | 130 |
Saipem garantisce che ogni dipendente riceva una retribuzione adeguata, quantificata in conformità alle normative vigenti e alle specificità di ciascun Paese in cui l'Azienda opera. L'obiettivo è quello di garantire equità salariale per tutti i lavoratori, tenendo conto delle diverse qualifiche e ruoli. Approccio che rafforza l'impegno di Saipem verso il benessere e la soddisfazione delle proprie persone.

Vengono riportate di seguito le numeriche relative ai dipendenti della Società con disabilità.
Con riferimento a quanto già riportato nella sezione "S1-6 - Caratteristiche dei dipendenti dell'impresa", nel caso specifico della presente sezione, si precisa che i dati e le relative metriche sono riportati in base alle società presso le quali il dipendente è a ruolo (e non a servizio), poiché, in coerenza con la natura dell'informazione, viene presa in considerazione l'azienda presso cui il dipendente ha il rapporto di lavoro primario. Per assicurare la coerenza nel calcolo dei relativi ratio, anche a denominatore è stato utilizzato il numero totale di dipendenti a ruolo, pari a 31.085 (27.193 uomini e 3.892 donne).
| (%.) | 2024 Consolidato integrale |
2023 Consolidato integrale |
|---|---|---|
| Dipendenti con disabilità | 0,6 | 0,9 |
| di cui donne (*) | 2,6 | - |
| di cui uomini (*) | 0,3 | - |
(*) Indicatore introdotto nel 2024.
All'interno della forza lavoro di Saipem i dipendenti con disabilità rappresentano lo 0,6%, il 41% di questa categoria di dipendenti è uomo, il 59% è rappresentato da donne.
Attraverso il processo di Performance Management, Saipem contribuisce primariamente alla diffusione della strategia e delle priorità aziendali e a orientare le attività delle persone promuovendo il miglioramento continuo e il rafforzamento delle competenze personali e professionali e dei risultati aziendali.
I responsabili su base annuale hanno la possibilità di assegnare obiettivi e valutare il contributo fornito e i risultati conseguiti dalle persone gestite coinvolgendo, oltre a queste ultime, anche eventuali stakeholder interni che collaborano con la persona su specifici progetti e/o aree geografiche. Parti cruciali e integranti del processo sono costituite dalle fasi di autovalutazione e di continuous feedback. Il processo è attualmente gestito sul sistema aziendale Mypeople e, ove non possibile, su format Excel forniti dalla funzione competente.
Con riferimento a quanto già riportato nella sezione "S1-6 - Caratteristiche dei dipendenti dell'impresa", nel caso specifico delle metriche relative alla valutazione delle performance, si precisa che i dati sono riportati in base alle società presso le quali il dipendente è a ruolo (e non a servizio). È infatti compito del manager della società a ruolo assegnare e consuntivare gli obiettivi di ciascun dipendente, e di conseguenza rientra sotto la medesima responsabilità la valutazione della performance. Per assicurare la coerenza nel calcolo dei relativi ratio, anche a denominatore è stato utilizzato il numero totale di dipendenti a ruolo, pari a 31.085 (27.193 uomini e 3.892 donne).
| 2024 Consolidato integrale |
2023 Consolidato integrale |
||
|---|---|---|---|
| Dipendenti sottoposti a valutazione delle performance |
(n.) | 23.094 | 19.483 |
| (%) | 74 | 68 | |
| Dipendenti donne coinvolte | (%) | 73 | 66 |
| Dipendenti uomini coinvolti | (%) | 75 | 68 |
A partire dal 2023 l'indicatore sulla valutazione delle performance viene calcolato considerando le schede chiuse nell'anno di reporting sulla performance dell'anno precedente, invece che le schede aperte nell'anno di reporting. Si ritiene che questo misuri ancora più efficacemente l'effettivo impegno di Saipem nel valutare la performance dei propri dipendenti. Infine, rispetto agli indicatori relativi alla valutazione delle performance, nel


2024 sono stati valutati 23.094 documenti (corrispondenti al 74% della popolazione aziendale). Nello specifico la percentuale di dipendenti sottoposti a valutazione è pari al 73% delle donne e al 75% degli uomini per il perimetro consolidato integrale.
Con riferimento a quanto già riportato nella sezione "S1-6 - Caratteristiche dei dipendenti dell'impresa", nel caso specifico delle metriche relative alla formazione dei dipendenti, si precisa che i dati sono riportati in base alle società presso le quali il dipendente è a ruolo (e non a servizio), poiché sono le società a ruolo a essere owner delle richieste di formazione. L'unica eccezione è rappresentata dalla formazione sulle tematiche di anticorruzione, che, sebbene nelle metriche presentate di seguito venga inclusa con la vista a ruolo in coerenza con la formazione relativa alle altre tematiche, nella sezione "G1-3 - Prevenzione e individuazione della corruzione attiva e passiva" viene rendicontata in base alle società presso le quali il dipendente è a servizio (e non a ruolo), perché viene effettuata una pianificazione basata sui Paesi a rischio su cui intervenire.
Relativamente alla formazione erogata nel corso del 2024, in media ogni dipendente ha partecipato a 26,8 ore di formazione. Nello specifico, ogni dipendente uomo ha partecipato in media a 27,4 ore, mentre ogni dipendente donna ha partecipato a 22,6 ore.
| 2024 Consolidato integrale |
2023 Consolidato integrale |
||
|---|---|---|---|
| Formazione | |||
| Totale ore di formazione | (ore) | 832.208 | 828.246 |
| Formazione HSE erogata ai dipendenti | (ore) | 576.386 | 527.105 |
| Formazione sulle competenze manageriali | (ore) | 51.379 | 82.989 |
| Formazione sulle competenze tecniche | (ore) | 204.443 | 218.152 |
| Totale costi diretti di formazione | (mln €) | 20,2 | 15,2 |
Nel dettaglio i dipendenti uomini hanno beneficiato dell'89% delle ore di formazione erogate; mentre le donne hanno beneficiato dell'11%. Per quanto riguarda la fruizione di corsi di formazione per categoria professionale, nel 2024 si rileva che la formazione erogata ha riguardato per l'1% i senior manager e per il 14% i manager; i white collar hanno invece preso parte al 46% della formazione e i blue collar al 39%.
Per ciò che concerne la formazione HSE, si registra un aumento del 9% nelle ore di formazione erogate ai dipendenti. In particolare, per i blue collar, sono state erogate 298.225 ore di formazione HSE, per i white collar 238.033 ore, per i manager sono state erogate 38.004 ore di formazione e infine, per i senior manager, sono state erogate 2.123 ore di formazione HSE.
Nel 2024 il 99% dei dipendenti Saipem risulta coperto da un sistema di gestione della salute e della sicurezza. Si fa in particolare riferimento alla ISO 45001, lo standard internazionale per la salute e sicurezza sul lavoro, progettato per proteggere dipendenti e visitatori da incidenti e malattie legate al lavoro. Essa serve per mitigare tutti i fattori che possono causare danni irreparabili a dipendenti e aziende.
All'interno del proprio sistema di Gestione HSE, Saipem ha proceduto a (i) definire i processi e regolamenta le responsabilità in relazione alla acquisizione, monitoraggio e reporting dei dati HSE, dei Process Performance Indicators e relativi target, alla indagine sugli incidenti HSE e agli strumenti per la comunicazione delle informazioni in modo da facilitare il processo di miglioramento attraverso un adeguato monitoraggio delle prestazioni HSE; (ii) identificare le tendenze positive e negative per le quali i risultati delle prestazioni HSE devono essere migliorati o con lo scopo di diffondere le best practice; (iii) sostenere il processo per la


definizione degli obiettivi HSE a vari livelli dell'organizzazione; (iv) garantire informazioni e dati affidabili per la sistematica comunicazione interna ai dipendenti e per esigenze di comunicazione esterna39.
Saipem assicura che, tutti i siti di lavoro e i progetti, implementino un processo efficiente e affidabile per la raccolta dei dati HSE in conformità con le modalità e le tempistiche di reporting definite, garantisce un'adeguata serie di controlli per la completezza e l'affidabilità dei dati HSE riportati per tutti i siti di lavoro e fornisce, a tutte le funzioni interessate, l'analisi dei dati HSE. I principali dati HSE sono formalmente documentati nel Safety Annual Report e nel 1st Half Safety Report mentre la più ampia distribuzione possibile all'interno dell'intero Gruppo Saipem è garantita tramite la pubblicazione in aree comuni dedicate.
Con riferimento a quanto già riportato nella sezione "S1-6 - Caratteristiche dei dipendenti dell'impresa", nel caso specifico della presente sezione, si precisa che i dati e le relative metriche sono riportati in base alle società presso le quali il dipendente è a servizio (e non a ruolo), al fine di rendicontare questi eventi per le company in cui si verificano; quindi, dove il dipendente presta effettivamente servizio.
| 2024 Consolidato integrale |
2023 Consolidato integrale |
||
|---|---|---|---|
| Incidenti mortali: | |||
| Totali, di cui: | (n.) | - | 1 |
| Dipendenti | (n.) | - | - |
| Subcontrattisti | (n.) | - | 1 |
| Total Recordable Injury (TRI) | |||
| Dipendenti | (n.) | 38 | 34 |
| Total Recordable Injury Frequency Rate (TRIFR) |
|||
| Dipendenti | (ratio) | 0,55 | 0,43 |
| Malattie professionali denunciate | |||
| Dipendenti | (n.) | 15 | 11 |
| Giorni persi (a) | |||
| Dipendenti | (n.) | 542 | 878 |
Le informazioni relative al personale di agenzia sono rendicontate all'interno della categoria "subcontrattisti" e riportate quindi nel capitolo S2. Le informazioni saranno scorporate e rendicontate secondo le richieste della normativa vigente nella rendicontazione 2025.
TRIFR (Total Recordable Injury Frequency Rate) - Frequenza totale degli eventi incidentali registrabili: è calcolato come n. TRI su ore lavorate, moltiplicato per 1.000.000.
Per coerenza informativa con la disclosure degli anni precedenti, è stata predisposta la tabella che segue, contenente le informazioni e i dati in merito alle ulteriori metriche di salute e sicurezza relative ai dipendenti Saipem.
(39) SASB KPI IF-EN-320a.1.


| 2024 Consolidato |
2023 Consolidato |
||
|---|---|---|---|
| integrale | integrale | ||
| Infortuni con giorni persi (LTI) | |||
| Dipendenti | (n.) | 11 | 10 |
| Infortuni sul lavoro con gravi conseguenze (a) | |||
| Dipendenti | (n.) | 2 | 3 |
| Di cui con disabilità permanenti: | |||
| Dipendenti | (n.) | 1 | 1 |
| Indice di gravità (a) | |||
| Dipendenti | (ratio) | 0,008 | 0,009 |
| Near miss | |||
| Dipendenti | (n.) | 87 | 125 |
| Indice di frequenza degli incidenti mortali (FTLFR) | |||
| Dipendenti | (ratio) | - | - |
| Indice di frequenza degli infortuni (LTIFR) | |||
| Dipendenti | (ratio) | 0,16 | 0,13 |
| Indice di frequenza degli infortuni sul lavoro con gravi conseguenze (HCWRFR) (a) |
|||
| Dipendenti | (ratio) | 0,029 | 0,038 |
| Frequenza totale degli eventi di alto livello (HLFR) | |||
| Dipendenti | (ratio) | 0,81 | 1,09 |
(a) Dati 2023 aggiornati in considerazione del numero di giorni persi conteggiati durante il 2024 per gli incidenti verificatisi nel 2023.
FTLFR - Indice di frequenza degli incidenti mortali (Fatal Accident Frequency Rate): è calcolato come numeroi di incidenti mortali su ore lavorate, moltiplicato per 100.000.000. LTIFR - Indice di frequenza degli infortuni (LTI Frequency Rate): è calcolato come numero di LTI su ore lavorate, moltiplicato per 1.000.000.
HCWRFR - Indice di frequenza degli infortuni sul lavoro con gravi conseguenze (High-consequence work-related injuries Frequency Rate): è calcolato come numero di infortuni con conseguenza ad alto impatto sul lavoro sulle ore lavorate, moltiplicato per 1.000.000.
HLFR - Frequenza totale degli event di alto livello: è calcolato come numero di HL Events su ore lavorate, moltiplicato per 1.000.000.
Indice di gravità - è calcolato come numero di giorni di lavoro persi su ore lavorate, moltiplicato per 1.000.
Al fine di fornire una disclosure completa in grado di raccordare gli obiettivi 2024 del Piano di Sostenibilità in tema di salute e sicurezza, definiti precedentemente rispetto all'applicazione della nuova normativa CSRD, con risultati conseguiti nell'anno sulla base di dati coerenti e perimetro omogeneo, si riporta la seguente tabella, contenente l'indicazione delle performance realizzate sulle le metriche di interesse secondo il perimetro Totale Gruppo (presentata nella sezione "BP-1 - Criteri generali per la redazione della dichiarazione sulla sostenibilità" del capitolo ESRS 2), che include tutte le società controllate e collegate del gruppo Saipem.
| 2024 | 2023 | |||
|---|---|---|---|---|
| Totale Gruppo |
Consolidato integrale |
Totale Gruppo |
Consolidato integrale |
|
| Total Recordable Injury Frequency Rate (TRIFR) | ||||
| Totali (dipendenti e subcontrattisti) (ratio) |
0,34 | 0,38 | 0,32 | 0,32 |
| Frequenza totale degli eventi di alto livello (HLFR) | ||||
| Totali (dipendenti e subcontrattisti) (ratio) |
0,49 | 0,51 | 0,74 | 0,74 |
Le informazioni dettagliate per i subcontrattisti, sono riportate nella sezione delle metriche Entity Specific di S2.
Nel 2024 le performance di Gruppo in termini di indicatori Safety sono in linea con gli anni precedenti: il TRIFR si attesta su 0,34 (0,32 nel 2023) e l'LTIFR su 0,09 nel 2024 (rispetto allo 0,10 del 2023).
Diversamente, il trend relativo all'HLFR (High Level Frequency Rate) è significativamente in diminuzione, a conferma che le azioni intraprese hanno contribuito a ridurre il numero di eventi con effetti potenzialmente gravi sulle persone (0,49, contro lo 0,74 del 2023).
Nel 2024 non si è verificato alcun incidente mortale.
Relativamente alla categoria dei dipendenti, si sono altresì verificati due infortuni definiti come HCWR (High Consequences Work Related), che hanno causato una disabilità parziale permanente e una disabilità temporanea.
Dalle risultanze delle investigazioni si evince che le azioni di prevenzione e protezione individuate sono volte a rafforzare l'importanza del controllo delle procedure operative e delle postazioni di lavoro prima dell'inizio delle attività, la rivalutazione dell'efficacia delle procedure operative, la garanzia di una formazione tecnico-operativa tempestiva per l'esecuzione delle specifiche attività (anche tramite "training on the job") e la sensibilizzazione del personale, rafforzando l'importanza del rispetto delle Life Saving Rules (LSR), ovvero le regole che ogni risorsa Saipem è tenuta a seguire per preservare la propria sicurezza e quella dei colleghi.
L'installazione della tecnologia "video analytics", avviata nel 2023 sul progetto Berri in Arabia Saudita, è proseguita nel 2024 su 6 mezzi della flotta offshore per i quali sono stati individuati degli scenari specifici tra cui l'uso dell'elmetto, della coverall, la presenza di sversamenti e, per i mezzi drilling, la verifica della presenza di persone nel drill floor. Tramite l'Intelligenza Artificiale la tecnologia Video Analitics è in grado di identificare situazioni di pericolo in tempo reale, in compliance con le disposizioni per la privacy, utilizzando le strumentazioni presenti nel cantiere. Si tratta di una soluzione molto efficace di presidio della sicurezza e prevenzione degli incidenti e pertanto verrà progressivamente estesa su altri progetti e a bordo della flotta. Sempre nel corso del 2024 si è concluso il piano di installazione del permesso di lavoro elettronico andando successivamente a implementarlo anche presso le yard con un roll-out completato su Arbatax e iniziato a Karimun.
La Società Saipem definisce annualmente le linee guida di Politica sulla remunerazione e, in particolare, predispone delle precise previsioni per normare le politiche retributive e ridurre la disparità retributiva tra uomini e donne secondo il principio "equal pay for equal work" nella totalità delle realtà in cui opera. Il monitoraggio delle retribuzioni viene effettuato su base annuale e si precisa che, considerata la rilevante presenza globale di Saipem, le variazioni nei dati complessivi tra gli anni di osservazione possono essere dovute anche a fluttuazioni del tasso di cambio e a una composizione della forza lavoro nei diversi Paesi correlata all'andamento delle operazioni del business.
Con riferimento a quanto già riportato nella sezione "S1-6 - Caratteristiche dei dipendenti dell'impresa", nel caso specifico della presente sezione, si precisa che i dati e le relative metriche sono riportati in base alle società presso le quali il dipendente è a ruolo (e non a servizio), poiché la remunerazione e il processo di compensation sono definiti sulla base della società di ruolo.
Considerando la retribuzione media per genere a livello di Gruppo, si nota che le donne mediamente hanno una retribuzione superiore a quella maschile del 3% circa nel 2024 (presentando quindi un divario retributivo di genere, calcolato ai sensi della normativa, pari a -2,58%). Tale valore, anche se variato negli anni, è risultato sempre a favore del genere femminile, nel rispetto delle linee guida di politica retributiva applicate dalla Saipem. L'indicatore è calcolato misurando la retribuzione totale per uomini e donne, senza adeguamenti (es., ruolo, qualifica, livello, istruzione, sede, ecc.).
Il divario retributivo, considerando solamente lo stipendio di base, per la categoria dei Senior Manager si attesta, nel 2024, intorno al 14%, in linea con il 2023; per quanto riguarda i Middle Manager l'indicatore ha un valore del 7%; per i White Collar il valore si attesta sul 17%.
Il divario retributivo, considerando lo stipendio di base e la componente variabile, si attesta per i Senior Manager intorno al 15%, per i Middle Manager si raggiunge un valore del 7% e per i White Collar il valore si attesta sul 16%.
Il rapporto tra la retribuzione complessiva dell'Amministratore Delegato-CEO e la retribuzione complessiva mediana dei dipendenti si attesta nel 2024 a 78.


Gli indicatori presentati nei paragrafi precedenti sono stati calcolati secondo le disposizioni della normativa. Il grafico che segue rappresenta il trend rispetto agli anni precedenti; pertanto, è stata mantenuta la modalità di calcolo esplicitata all'interno delle note.

In merito rapporto tra la retribuzione complessiva dell'Amministratore Delegato-CEO e la retribuzione complessiva mediana dei dipendenti, con l'obiettivo di fornire una rappresentazione più puntuale della metrica e considerata la significativa presenza globale di Saipem, è stato effettuato un calcolo che escluda i valori posti all'estremo più alto e più basso, detti outlier, dovuti in alcuni casi anche agli effetti del tasso di cambio e alla riconversione delle retribuzioni in euro, che ha portato il rapporto a un valore pari a 69.
Si riporta, inoltre, il rapporto tra la retribuzione complessiva dell'Amministratore Delegato-CEO e la retribuzione complessiva media dei dipendenti di Saipem, calcolato con riferimento sia alla sola Saipem SpA sia alle società del Gruppo (ad esclusione degli outlier), che si attesta per il 2024 rispettivamente a 36 e 57. Anche in relazione al rapporto tra la retribuzione complessiva dell'Amministratore Delegato-CEO e la retribuzione complessiva mediana dei dipendenti, questo si attesta nel 2024 a 41 per Saipem SpA. Infine, l'aumento percentuale della retribuzione complessiva dell'Amministratore Delegato-CEO è risultato inferiore rispetto all'aumento percentuale della media della retribuzione complessiva dei dipendenti di Saipem SpA nel 2024.
Nel corso del 2024 sono stati aperti: 7 fascicoli di segnalazione relativi a tematiche di discriminazione, di cui 1 ancora aperto e i restanti 6 chiusi; 1 fascicolo di segnalazione relativo a tematiche riguardanti le comunità locali, già chiuso; 17 fascicoli di segnalazione relativi a tematiche dei diritti dei lavoratori, di cui 2 ancora aperti e i restanti 15 chiusi; 49 fascicoli di segnalazione relativi a tematiche di mobbing/harassment, di cui 22 ancora aperti e i restanti 27 chiusi. Tutti i 74 fascicoli sono stati ricevuti tramite i canali ufficiali (casella segnalazioni, email alla funzione internal audit, comunicazioni ai CC o ODV, lettere cartacee) e sono stati trasmessi agli organi

aziendali competenti (Collegio Sindacale di Saipem SpA, Organismo di Vigilanza di Saipem SpA e Compliance Committee delle società interessate dalle segnalazioni).
Relativamente alle tematiche di discriminazione, con riferimento ai 6 fascicoli di segnalazione chiusi, in 4 casi gli organi aziendali competenti, sulla base degli accertamenti condotti, hanno deliberato le chiusure ritenendo che non sussistessero fattispecie di violazione del Codice Etico con riferimento ai fatti segnalati; in 1 caso, pur in assenza di violazioni, è stata identificata un'azione correttiva, mentre in 1 caso è stata confermata la violazione. Le azioni correttive identificate sono state le seguenti: attività di formazione e sensibilizzazione diretta al personale coinvolto.
Si evidenzia, inoltre, che nel corso del 2024 sono stati chiusi 3 fascicoli di segnalazione del 2023 aventi per oggetto tematiche di discriminazione che risultavano ancora aperti in sede di ultimo reporting. Dei 3 fascicoli chiusi, in 2 casi gli organi aziendali competenti, sulla base degli accertamenti condotti, hanno deliberato la chiusura ritenendo che non sussistessero fattispecie di violazione del Codice Etico con riferimento ai fatti segnalati, mentre in 1 caso, pur in assenza di violazioni, è stata identificata un'azione correttiva. L'azione correttiva individuata è consistita in un'attività di sensibilizzazione sul rispetto del Codice Etico di Gruppo rivolta al soggetto segnalato.
A proposito delle tematiche di mobbing/harassment, con riferimento ai 27 fascicoli di segnalazione chiusi, in 15 casi gli organi aziendali competenti, sulla base degli accertamenti condotti, hanno deliberato le chiusure ritenendo che non sussistessero fattispecie di violazione del Codice Etico con riferimento ai fatti segnalati, mentre in 6 casi è stata confermata la violazione e in 6 casi, pur in assenza di violazioni, sono state identificate azioni correttive. Le azioni correttive sono state le seguenti: valutazione di provvedimenti disciplinari di varia natura, attività di sensibilizzazione riguardante le molestie sessuali e al rispetto del Codice Etico, riallocazione di un dipendente, svolgimento di analisi periodiche in merito al clima lavorativo, monitoraggio dei comportamenti di un dipendente e una valutazione legale dei fatti riscontrati e conseguente eventuale identificazione di azioni legali da intraprendere.
Si evidenzia, inoltre, che nel corso del 2024 sono stati chiusi 17 fascicoli di segnalazione del 2023 aventi per oggetto tematiche di mobbing/harassment che risultavano ancora aperti in sede di ultimo reporting. Dei 17 fascicoli chiusi, in 9 casi gli organi aziendali competenti, sulla base degli accertamenti condotti, hanno deliberato le chiusure ritenendo che non sussistessero fattispecie di violazione del Codice Etico, mentre in 7 casi è stata confermata la violazione e in 1 caso, pur in assenza di violazioni, sono state identificate azioni correttive. Le azioni correttive sono state le seguenti: valutazione di un provvedimento disciplinare, attività di formazione, trasferimenti delle risorse segnalate e un'attività di sensibilizzazione al rispetto del Codice Etico.
Durante il 2024 sono stati segnalati 56 episodi di discriminazione, che fanno riferimento ai fascicoli su casi di discriminazione e ai fascicoli relativi a mobbing e harassment presenti in tabella. Di seguito il dettaglio delle segnalazioni:
| (n.) | 2024 | 2023 |
|---|---|---|
| Numero di fascicoli relativi a segnalazioni | ||
| Totali, di cui: | 198 | 226 |
| - fondati o parzialmente fondati | 43 | 65 |
| - infondati | 117 | 161 |
| - aperti | 38 | - |


| (n.) | 2024 | 2023 |
|---|---|---|
| Fascicoli su casi di discriminazione | ||
| Totali, di cui: | 7 | 11 |
| - fondati o parzialmente fondati | 1 | 2 |
| - infondati | 5 | 9 |
| - aperti | 1 | - |
| Fascicoli relativi a mobbing/harassment (*) | ||
| Totali, di cui: | 49 | 54 |
| - fondati o parzialmente fondati | 6 | 23 |
| - infondati | 21 | 31 |
| - aperti | 22 | - |
| Fascicoli relativi alla violazione dei diritti delle comunità locali | ||
| Totali, di cui: | 1 | 1 |
| - fondati o parzialmente fondati | 1 | - |
| - infondati | - | 1 |
| - aperti | - | - |
| Fascicoli relativi ad altri diritti dei lavoratori | ||
| Totali, di cui: | 17 | 37 |
| - fondati o parzialmente fondati | 5 | 4 |
| - infondati | 10 | 33 |
| - aperti | 2 | - |
I dati al 2023 sono aggiornati al 31 dicembre 2024.
(*) Nota: la categoria "Mobbing e harassment" include mobbing, aggressioni, molestie, comportamenti offensivi, verbal harassment, minacce.
A proposito delle tematiche di diritti dei lavoratori, con riferimento ai 15 fascicoli di segnalazione chiusi, in 9 casi gli organi aziendali competenti, sulla base degli accertamenti condotti, hanno deliberato le chiusure ritenendo che non sussistano fattispecie di violazione del Codice Etico con riferimento ai fatti segnalati, mentre in 5 casi è stata confermata la violazione e in 1 caso, pur in assenza di violazioni, è stata identificata un'azione correttiva. Le azioni correttive sono state le seguenti: sensibilizzazione al rispetto delle procedure aziendali, modifica di una procedura per la gestione della pianificazione delle risorse, allineamento dei requisiti contrattuali alle previsioni della legge locale, richiesta di risoluzione del rapporto contrattuale tra un fornitore del Gruppo Saipem e un suo subappaltatore e monitoraggio della corretta gestione dei dispositivi di protezione individuale da parte di un fornitore.
Si evidenzia, inoltre, che nel corso del 2024 sono stati chiusi 3 fascicoli di segnalazione del 2023 aventi per oggetto i diritti dei lavoratori che risultavano ancora aperti in sede di ultimo reporting. Dei 3 fascicoli chiusi, in 2 casi gli organi aziendali competenti, sulla base degli accertamenti condotti, hanno deliberato le chiusure ritenendo che non sussistano fattispecie di violazione del Codice Etico con riferimento ai fatti segnalati, mentre in 1 caso è stata confermata la violazione. L'azione correttiva identificata ha riguardato lo svolgimento di una verifica e conseguente monitoraggio periodico su un fornitore in merito al corretto pagamento degli stipendi e dei relativi contributi ai propri dipendenti.
L'impresa dichiara che nel 2024 non si sono verificati incidenti gravi in materia di diritti umani, ad esempio lavoro forzato, tratta di esseri umani o lavoro minorile, e che la Società non è stata condannata, in sede giudiziale, al pagamento di somme di denaro a titolo di risarcimento danni, in merito alle fattispecie trattate nella presente sezione.
Saipem considera i lavoratori lungo la catena del valore, sia upstream che downstream, un gruppo fondamentale di portatori di interessi. Saipem crede nella condivisione di valore sostenibile lungo la propria filiera. Saipem sviluppa e mantiene rapporti di lungo termine con i propri fornitori, la cui affidabilità tecnica, finanziaria, organizzativa ed etica è assicurata da un processo di valutazione e gestione ben strutturato e

coinvolgendo i fornitori e i subcontrattisti in iniziative per rafforzare la loro conoscenza su tematiche HSE e sui diritti umani e dei lavoratori.
Per maggiori dettagli sulla catena del valore e sulle principali attività di coinvolgimento dei portatori di interessi consultare rispettivamente nelle sezioni "SBM-1 - Strategia, modello aziendale e catena del valore" e "SBM-2 - Interessi e opinioni dei portatori di interessi" del capitolo ESRS 2.
Gli impatti, i rischi e le opportunità emersi dall'analisi di doppia rilevanza (inclusi quelli relativi ai lavoratori della catena del valore), sono un elemento di input fondamentale per l'aggiornamento del Piano di Sostenibilità di Saipem, documento che contribuisce alla definizione del piano strategico quadriennale e degli obiettivi aziendali, poiché fornisce elementi utili per il processo di gestione integrata dei rischi. Maggiori dettagli sull'interazione tra impatti, rischi e opportunità rilevanti da un lato, e la strategia e il modello di business di Saipem dall'altro, sono contenuti nella sezione "SBM 3 - Impatti, rischi e opportunità rilevanti e loro interazione con la strategia e il modello aziendale" all'interno del capitolo ESRS 2.
Le principali tipologie di lavoratori che caratterizzano la catena del valore e che sono state considerate nell'analisi di doppia rilevanza sono:
Non sono state identificate categorie di lavoratori particolarmente vulnerabili.
Il livello di rischio legato a tematiche di sostenibilità è determinato dal Paese di appartenenza di ciascun fornitore e dal settore industriale e/o dalla criticità della fornitura.
Relativamente al tema dei diritti umani, ogni anno Saipem effettua un'analisi del contesto Paese, basata sui report internazionali sui diritti umani, inclusi i rischi di lavoro forzato e minorile. Sulla base dei risultati di questa analisi, i Paesi sono classificati relativamente ai rischi legati ai diritti umani in quattro distinte categorie di rischio: alto, medio, moderato e basso. Per maggiori informazioni, consultare la sezione "S2-4 - Interventi su impatti rilevanti per i lavoratori nella catena del valore e approcci per la gestione dei rischi rilevanti e il conseguimento di opportunità rilevanti per i lavoratori nella catena del valore, nonché efficacia di tali azioni metriche e obiettivi".
Oltre all'analisi del paese, i fornitori sono classificati anche in base alla categoria merceologica dei prodotti e servizi offerti, per settore di attività, con particolare attenzione ai fornitori di servizi, come subappaltatori e agenzie di manodopera. Queste analisi vengono utilizzate nei vari processi di gestione della catena di fornitura, dal processo di qualifica dei fornitori all'identificazione dei fornitori ad alto rischio, per potenziali audit, nonché nel processo di due diligence dei diritti umani e del lavoro a livello operativo, come descritto nella sezione seguente. Nei Paesi ad alto rischio per i diritti umani, Saipem implementa procedure di due diligence per identificare rischi di schiavitù moderna, lavoro forzato o minorile.
Relativamente al tema HSE, il processo di valutazione dei rischi descritto nella precedente sezione "SBM-3 Impatti, rischi e opportunità rilevanti e loro interazione con la strategia e il modello aziendale" del capitolo ESRS 2 è valido per tutti i lavoratori Saipem e per quelli che lavorano come subcontrattisti e partner.
Per i progetti, prima dell'inizio delle attività di cantiere, i rischi HSE vengono valutati attraverso la Project Risk Assessment (PRA) sviluppata secondo metodologie interne dalla funzione di Enterprise Risk Management.
Nel caso in cui uno scopo di lavoro significativo è assegnato su base contrattuale, a un subappaltatore, l'HSE Project Risk Assessment è svolto insieme ai rappresentanti chiave del subappaltatore.


Su 9.832 fornitori attivi con contratti in essere, quelli che lavorano in Paesi ad alto rischio violazioni dei diritti umani sono 4.362 e quelli classificati come a rischio HSE sono 1.720. Una lista di Paesi ad alto rischio violazione diritti umani e dei lavoratori viene redatta annualmente; per il 2024 i Paesi sono distribuiti nelle diverse aree geografiche con le seguenti percentuali: 12% America, 38% Africa, 9% CIS, 3% Europa, 14% Medio Oriente e 23% Oceania e Asia.
Nell'ambito dell'analisi di doppia rilevanza, come descritta nella sezione "IRO 1 - Descrizione dei processi per individuare e valutare gli impatti, i rischi e le opportunità rilevanti" del capitolo ESRS 2, gli impatti e i rischi relativi ai lavoratori nella catena del valore sono i seguenti:
| Tema materiale |
Topic ESRS | Sub-topic | Descrizione impatto | Catena del valore (dove si genera l'impatto) |
Tipologia | Natura | Orizzonte temporale |
|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Pratiche di sicurezza |
S2 - Lavoratori nella catena del valore |
Parità di trattamento e di opportunità per tutti |
Violazione dei diritti umani a seguito di abuso di forza o altre pratiche di security non conformi alle leggi, regolamenti o requisiti contrattuali (I19 S2) |
Upstream, Operazioni proprie, Downstream |
Potenziale | Negativo | Breve termine |
| Salute e sicurezza sul lavoro |
S2 - Lavoratori nella catena del valore |
Condizioni di lavoro Impatti sulla salute delle persone e sull'ambiente dovuti a danni imprevisti agli asset (vessel, fabrication yard) durante le operazioni di business (I10 S2) |
Operazioni proprie, Downstream |
Potenziale | Negativo | Breve termine | |
| S2 - Lavoratori nella catena del valore |
Condizioni di lavoro; Parità di trattamento e di opportunità per tutti |
Miglioramento delle tecnologie, delle competenze, pratiche di settore e della cultura in ambito HSE (I20 S2) |
Operazioni proprie | Attuale | Positivo | Medio termine | |
| Inclusione sociale |
S2 - Lavoratori nella catena del valore |
Parità di trattamento e di opportunità per tutti |
Sviluppo del mercato locale e miglioramento del benessere, infrastrutture, occupazione (I17 S2) |
Operazioni proprie | Attuale | Positivo | Medio termine |
| Ambiente di lavoro equo e inclusivo |
S2 - Lavoratori nella catena del valore |
Parità di trattamento e di opportunità per tutti |
Miglioramento del work-life balance tramite politiche di pari opportunità e promozione di un ambiente inclusivo anche in ottica di incremento delle donne con discipline STEM (I23 S2) |
Operazioni proprie | Attuale | Positivo | Breve termine/ medio termine |
| Diritti umani e del lavoro |
S2 - Lavoratori nella catena del valore |
Condizioni di lavoro Violazione dei diritti dei lavoratori e non rispetto delle decent working conditions (es. forced labour, eccessive ore di lavoro, recruitment fees) (I26 S2) |
Upstream, Operazioni proprie, Downstream |
Attuale | Negativo | Breve termine | |
| Salute e sicurezza sul lavoro |
S2 - Lavoratori nella catena del valore |
Condizioni di lavoro Infortuni alle persone causati da incidenti sul lavoro (I27 S2) |
Operazioni proprie | Attuale | Negativo | Breve termine |
I lavoratori della catena del valore comprendono tutti coloro che operano all'interno della catena del valore delineata nella sezione SBM-1. In particolare, le categorie specifiche identificate includono tutti i lavoratori di fornitori e subcontrattisti diretti, quelli di Partner e Joint Venture e Clienti. Per le tipologie di attività svolte, alcuni di questi lavoratori possono operare anche presso i siti operativi di Saipem (ad esempio lavoratori di subcontrattisti, partner/JV e clienti), pertanto possono essere esposti a impatti e rischi significativi. Per ulteriori dettagli si fa riferimento a S1-SBM3.
Gli impatti sulla salute delle persone e dovuti a danni imprevisti agli asset (vessel, fabrication yard) durante le operazioni di business" sono prevalentemente connessi a singoli incidenti mentre gli impatti negativi associati a "Violazione dei diritti dei lavoratori e non rispetto delle decent working conditions" sono prevalentemente di carattere sistemico nelle aree geografiche ad alto rischio, precedentemente esplicitate, in cui opera Saipem.
Si specifica che gli l'impatti "Sviluppo del mercato locale e miglioramento del benessere, infrastrutture, occupazione" e "Violazione dei diritti umani a seguito di abuso di forza o altre pratiche di security non conformi alle leggi, regolamenti o requisiti contrattuali" sono connessi con la strategia e il business model in quanto; per il primo, Saipem opera in numerosi Paesi creando opportunità di lavoro e promuovendo formazione e sviluppo delle competenze anche coinvolgendo i propri fornitori locali e i relativi dipendenti con particolare riferimento allo sviluppo delle capacità tecniche e il rafforzamento degli standard di protezione della sicurezza e salute dei lavoratori e dei loro diritti. Inoltre, per il secondo, la Società opera in un settore e in Paesi esposti a rischi di security a causa di contesti geopolitici instabili. Tali contesti potrebbero avere ripercussioni a causa della necessità di dotarsi di servizi di security per i quali è necessario garantire adeguati standard al fine di evitare fenomeni di abuso di forza nei confronti dei lavoratori della catena del valore.


Per quanto riguarda la descrizione delle attività che determinano gli impatti positivi si rinvia alla sezione "S2-4 - Interventi su impatti rilevanti per i lavoratori nella catena del valore e approcci per la gestione dei rischi rilevanti e il conseguimento di opportunità rilevanti per i lavoratori nella catena del valore, nonché efficacia di tali azioni metriche e obiettivi".
I rischi rilevanti per l'impresa derivanti dagli impatti sui lavoratori nella catena del valore e dalle dipendenze da questi ultimi sono indicati di seguito:
| Tema materiale | Topic ESRS | Sub-topic | Descrizione tipo di rischio | Catena del valore (Dove si genera il rischio) |
Orizzonte temporale |
|---|---|---|---|---|---|
| Salute e sicurezza sul lavoro |
S2 - Lavoratori nella catena del valore |
Condizioni di lavoro; Parità di trattamento e di opportunità per tutti |
Il verificarsi di eventi con potenziali effetti sulla salute dei lavoratori e delle persone che vivono in prossimità delle operazioni e/o l'esposizione prolungata nel tempo in grado di causare malattie professionali. Tale rischio potrebbe avere per Saipem effetti reputazionali e di mercato (i.e. sfiducia degli stakeholder, inclusi quelli finanziari, partner e i clienti; costi legati all'interruzione delle attività di business e calo della domanda sul mercato dovuto al danno reputazionale), giuridici (i.e. contenziosi legali, sanzioni) (R8 S2) |
Operazioni proprie, Downstream |
Breve termine (≤1 anno) |
| Pratiche di sicurezza |
S2 - Lavoratori nella catena del valore |
N/A | Sicurezza globale e locale: cambiamenti nello scenario geopolitico. Le conseguenze di tale rischio, che possono includere effetti sulla salute, sicurezza e benessere dei lavoratori lungo la catena del valore, possono causare a Saipem danni reputazionali (sfiducia da parte di clienti, opinione pubblica, stakeholder finanziari, perdita di talent attraction e retention), perdita di opportunità di business, conseguenze legali (per violazione di normative locali, obblighi di risarcimento, azioni legali da parte delle parti interessate) (R9 S2) |
Upstream, Operazioni proprie, Downstream |
Medio termine (2-4 anni) |
| Pratiche di sicurezza Gestione della catena di fornitura |
S2 - Lavoratori nella catena del valore |
Parità di trattamento e di opportunità per tutti |
Scarsa performance ESG dei fornitori/subappaltatori. Le conseguenze di tale rischio possono causare a Saipem danni reputazionali (sfiducia da parte di clienti, opinione pubblica, stakeholder finanziari, perdita di talent attraction e retention), perdita di opportunità di business, conseguenze legali (per violazione di normative locali, obblighi di risarcimento, azioni legali da parte delle parti interessate) (R5 S2) |
Upstream, Operazioni proprie, Downstream |
Breve termine (≤1 anno) |
Inoltre, il seguente rischio: "Il verificarsi di eventi con potenziali effetti sulla salute dei lavoratori e delle persone che vivono in prossimità delle operazioni e/o l'esposizione prolungata nel tempo in grado di causare malattie professionali", deriva dal seguente impatto rilevante: "Danni imprevisti agli asset (vessel, fabrication yard) durante le operazioni di business, che possono compromettere la salute delle persone". Per quanto riguarda i rischi "Scarsa performance ESG dei fornitori/subappaltatori" e "Sicurezza globale e locale: cambiamenti nello scenario geopolitico", essi non sono legati a impatti, ma derivano da dipendenze: nel primo caso dipendenza dall'approvvigionamento dei fornitori, nel secondo caso dipendenza dal contesto geopolitico locale.
Come indicato già nella sezione "S1-1 - Politiche relative alla forza lavoro propria", Saipem opera nel quadro di riferimento della Dichiarazione Universale dei Diritti Umani delle Nazioni Unite, delle Convenzioni Fondamentali dell'ILO, delle line guida dell'OCSE per le imprese multinazionali, dei Princìpi Guida sulle Imprese e i Diritti Umani e dei principi del Global Compact delle Nazioni Unite. Nel 2016 Saipem ha aderito al Global Compact delle Nazioni Unite, rafforzando i propri principi sui temi del rispetto dei diritti umani e del lavoro, integrati nelle strategie, politiche e procedure, nonché nell'operare quotidiano della Società.
Dal 2016 Saipem pubblica ogni anno uno Statement, in conformità con il Modern Slavery Act del Regno Unito, per descrivere i processi e le misure adottate per identificare e gestire i rischi associati ai temi relativi alla schiavitù moderna e il traffico di esseri umani nelle operazioni e lungo la catena di fornitura.
Nel 2020 l'Amministratore Delegato ha firmato la "CEO Guide to Human Rights" redatta dal World Business Council on Sustainable Development (WBCSD), la call to action internazionale rivolta ai vertici aziendali sui temi dei diritti umani.
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Dal 2022 Saipem pubblica lo Human Rights and Modern Slavery Statement in conformità con la "Guida dell'OCSE sul dovere di diligenza per la condotta d'impresa responsabile".
Tali documenti sono resi disponibili a tutti gli stakeholder anche attraverso la loro pubblicazione sul sito internet di Saipem.
L'impegno di Saipem è riflesso anche nelle politiche e nelle procedure aziendali che sono in linea con le normative e le linee guida internazionali sul lavoro, nonché con le legislazioni del lavoro dei Paesi in cui opera. Inoltre, il Codice Etico di Saipem, a cui devono aderire i partner e i fornitori lungo la catena del valore, sancisce il rifiuto di qualsiasi forma di discriminazione, corruzione, lavoro forzato o minorile.
Il codice promuove i diritti umani e la salvaguardia della dignità, la libertà e l'uguaglianza degli esseri umani, compresa la protezione dei diritti del lavoro e la libertà di associazione sindacale e salute e sicurezza. Il Codice Etico si applica a tutta la popolazione di Saipem, nonché ai soggetti terzi con cui l'Azienda collabora sia upstream che downstream.
Tutti i partner e fornitori lungo la catena del valore sono chiamati a rispettare i principi descritti, attraverso il richiamo al Codice Etico, al Codice di Condotta dei fornitori e alle specifiche clausole contrattuali stipulate da Saipem. Il Codice di Condotta dei fornitori definisce le aspettative e i requisiti di Saipem anche riguardo il rispetto dei diritti umani, inclusa la proibizione di qualsiasi forma di schiavitù moderna o lavoro minorile, l'etica del business e la protezione dei diritti delle comunità.
Nel 2024 Saipem ha introdotto ulteriori specifiche contrattuali che includono il rispetto dei requisiti sui diritti umani e del lavoro, applicabili a tutti i fornitori durante la fase di esecuzione del contratto.
Nei Paesi dove opera Saipem, in un'ottica di due diligence, identifica gli impatti negativi, potenziali o attuali e valuta i rischi sul tema diritti umani, attiva le azioni necessarie e ne monitora l'efficacia al fine di garantire che tali rischi siano minimizzati ed eventuali impatti risolti, anche attraverso il coinvolgimento degli stakeholder, con particolare riferimento alle comunità locali e ai partner nella catena del valore e coinvolti nelle nostre operazioni.
Saipem garantisce sistemi di segnalazione per eventuali violazioni dei diritti e l'implementazione di effettive forme di rimedio anche per i lavoratori nella catena del valore, come indicato in S1-3 - Processi per porre rimedio agli impatti negativi e canali che consentono ai lavoratori propri di sollevare preoccupazioni. Si rinvia alla sezione "S1-1 - Politiche relative alla forza lavoro propria" per maggiori dettagli rispetto alle politiche in ambito Salute, Sicurezza, Ambiente e Security, di sostenibilità, che si estendono anche ai fornitori, subappaltatori e partner, e la politica di Diversity, Equality & Inclusion che si applica anche ai fornitori. La sezione "SBM-2 - Interessi e opinioni dei portatori di interessi" del capitolo ESRS 2 approfondisce il tema dello
La responsabilità dell'attuazione delle Politiche descritte è dell'Amministratore Delegato, che si avvale dei manager che ricoprono ruoli apicali nelle funzioni coinvolte. In particolare, in quest'area, il Chief People, HSEQ and Sustainability Officer e il Chief Supply Chain, Digital and IT Officer.
Stakeholder Engagement e la relativa procedura che si applica anche ai lavoratori nella catena del valore.
Come descritto nelle sezioni "S1-13 - Metriche di formazione e sviluppo delle competenze" e "S1-4 - Interventi su impatti rilevanti per la forza lavoro propria e approcci per la gestione dei rischi rilevanti e il perseguimento di opportunità rilevanti in relazione alla forza lavoro propria, nonché efficacia di tali azioni", Saipem adotta una serie di iniziative per coinvolgere i lavoratori nella propria catena del valore, focalizzandosi su attività di formazione e campagne di promozione della sicurezza. Il programma Leadership in Health and Safety (LiHS) promuove comportamenti sicuri e lo sviluppo della leadership a tutti i livelli aziendali. La Health & Safety Vision 2023 allinea tutti gli stakeholder sugli obiettivi comuni di sicurezza. Eventi speciali, come il Saipem Safety Day e workshop specifici per i mezzi navali, sono organizzati per aumentare la consapevolezza sulla sicurezza. Inoltre, la formazione HSE è cruciale per ridurre i rischi, con campagne e programmi ad hoc per sensibilizzare i

lavoratori sui pericoli associati alle loro attività. Saipem partecipa anche a conferenze internazionali come il World Congress on Health & Safety at work e implementa programmi come "Process Safety Fundamentals" e campagne di prevenzione del rischio incendio, assicurando il miglioramento continuo delle performance di sicurezza.
Per ulteriori informazioni in relazione alle iniziative messe in atto da Saipem nei confronti dei lavoratori della catena del valore, si rinvia anche alla sezione "SBM-2 - Interessi e opinioni dei portatori di interessi" del capitolo ESRS 2, e la sezione "S1-3 - Processi per porre rimedio agli impatti negativi e canali che consentono ai lavoratori propri di sollevare preoccupazioni" relativamente agli input derivanti dal sistema di whistleblowing e delle Hazard Observation Card (HOC).
La più alta carica manageriale cui spetta la responsabilità operativa di assicurare che il coinvolgimento dei lavoratori della catena del valore abbia luogo e che i risultati orientino l'approccio di Saipem è il Chief Supply Chain, Digital and IT Officer.
Per informazioni sui canali dedicati che Saipem ha istituito per permettere ai lavoratori nella catena del valore di comunicare direttamente con l'azienda riguardo a preoccupazioni o esigenze, e per ricevere assistenza, si rinvia alla sezione "S1-3 - Processi per porre rimedio agli impatti negativi e canali che consentono ai lavoratori propri di sollevare preoccupazioni".
I lavoratori nella catena del valore rappresentano un pilastro essenziale per il business e il successo di Saipem, grazie alla loro professionalità e impegno, e sono indispensabili per l'esecuzione delle attività operative e aziendali. Saipem è allineata alle migliori pratiche internazionali in materia di diritti umani e del lavoro, monitorando il rispetto di questi diritti e collaborando con i fornitori per promuovere la sostenibilità del loro business, riducendo al minimo i rischi lungo la catena di fornitura.
Nei paragrafi successivi, a seguito dell'analisi di doppia rilevanza descritta nella sezione "IRO1 - Descrizione dei processi per individuare e valutare gli impatti, i rischi e le opportunità rilevanti" del capitolo ESRS 2, sono esaminate le azioni intraprese, con riferimento ai lavoratori nella catena del valore, per prevenire, mitigare e risolvere gli impatti negativi rilevanti, conseguire impatti positivi significativi, mitigare i rischi rilevanti. Le tematiche trattate includono: analisi del rischio paese sui diritti umani e del lavoro (HLR), due diligence sui diritti umani nei siti operativi (registro rischi HLR), diritti umani nei luoghi di lavoro, sicurezza e diritti umani, collaborazioni e attività di formazione, pratiche di sicurezza e cybersecurity. I processi di seguito descritti sono integrati nei processi di gestione dei rischi esistenti all'interno di ogni specifica funzione aziendale.
Saipem ha regolamentato, all'interno del proprio sistema di gestione HSE, le responsabilità e le modalità per la Valutazione dei Rischi associati a un'attività, rischi che sono valutati considerando la combinazione di probabilità che il pericolo HSE possa verificarsi e la gravità delle conseguenze che quel pericolo può generare.
La valutazione dell'accettabilità del rischio richiede obbligatoriamente l'utilizzo della Matrice di Rischio HSE, che identifica, per ogni combinazione tra frequenza (colonne della matrice) e gravità (righe della matrice), tre possibili aree corrispondenti a livelli di rischio differenti:


I controlli per il rischio HSE identificato devono essere stabiliti considerando i seguenti criteri:
Per ogni misura di controllo identificata, deve essere definita la persona responsabile e la data di scadenza per la sua implementazione.
Inoltre, possono essere previsti i Dispositivi di Protezione Collettiva (DPC). Questi sono misure che possono essere classificate in diversi livelli della Gerarchia dei controlli del rischio HSE. Questi DPC, controllano i rischi direttamente alla fonte attraverso mezzi tecnici od organizzativi, che sono forniti su base collettiva. Per questo motivo i DPC hanno la priorità rispetto alle altre misure di protezione applicate ai singoli dipendenti.
I lavoratori sono informati sugli esiti della valutazione dei rischi e sulle misure di controllo previste per rendere e/o mantenere il rischio accettabile. Vengono inoltre formati sulle modalità di utilizzo e conservazione dei Dispositivi di Protezione Individuale.
Si rimanda alla sezione "S1-4 - Interventi su impatti rilevanti per la forza lavoro propria e approcci per la gestione dei rischi rilevanti e il perseguimento di opportunità rilevanti in relazione alla forza lavoro propria, nonché efficacia di tali azioni" per le informazioni relative alle attività di audit HSE anche sui propri subcontrattisti e alla gestione dei Piani di Azione Correttiva e il successivo monitoraggio dell'efficacia.
Inoltre, si rimanda alle metriche entity specific le attività di formazione sui temi HSE che coinvolgono i dipendenti dei subcontrattisti nei siti operativi.
Per quanto riguarda la gestione degli impatti rilevanti in materia di salute, sicurezza e ambiente, valutati secondo le modalità sopra descritte, oltre alle funzioni HSE, sono coinvolte tutte le funzioni all'interno dell'organizzazione della Società/Asset aziendale aventi, a vario titolo, responsabilità in materia di salute, sicurezza e ambiente, con il supporto del Top Management di Società. Non essendo possibile una suddivisione precisa, per le informazioni relative alle spese generate dalle azioni sopra descritte, fare riferimento alla sezione "S1-4 - Interventi su impatti rilevanti per la forza lavoro propria e approcci per la gestione dei rischi rilevanti e il perseguimento di opportunità rilevanti in relazione alla forza lavoro propria, nonché efficacia di tali azioni", paragrafo 43.
Saipem si dedica anche allo sviluppo del mercato locale, migliorando il benessere, le infrastrutture, l'occupazione, il capitale umano, le competenze e la consapevolezza nei Paesi in cui opera. Infine, i progetti attuati hanno anche l'obiettivo di gestire il rischio di una scarsa performance ESG relativa ai diritti umani e del lavoro.

Operando in più di 50 Paesi con diversi contesti sociali, economici e culturali, è fondamentale analizzare i potenziali rischi associati alle attività nei vari contesti locali. Quindi, per ogni Paese in cui Saipem opera, viene effettuata un'analisi specifica basata su una valutazione della legislazione in vigore e il livello di ratifica delle convenzioni fondamentali dell'ILO relative a: lavoro minorile, lavoro forzato, non discriminazione nell'impiego e nell'occupazione, libertà di associazione e contrattazione collettiva. Ulteriori informazioni del Paese sono tratte da studi e analisi svolti da organizzazioni internazionali e ONG (es. ITUC, Human Rights Watch) che si occupano di diritti del lavoro e tratta di esseri umani.
Saipem utilizza i risultati delle analisi per classificare i Paesi in base ai rischi legati ai diritti umani e del lavoro, suddividendoli in quattro categorie: alto, medio, moderato e basso rischio. Questa classificazione è fondamentale per il processo di qualifica dei fornitori e per identificare quelli ad alto rischio da sottoporre ad audit. Inoltre, tale classificazione supporta anche il processo di due diligence sui diritti umani e del lavoro a livello operativo. Sulla base di questa analisi, il 49% delle principali società operative di Saipem ha sede in Paesi ad alto rischio, mentre il restante 51% si trova in Paesi a medio, moderato e basso rischio.
Le azioni qui descritte fanno fronte al rischio "Sicurezza globale e locale: cambiamenti nello scenario geopolitico".
A partire dal 2022 Saipem ha introdotto un sistema di identificazione e valutazione dei rischi di impatto sui diritti umani e del lavoro (HLR) attraverso un apposito registro che permette di identificare e classificare i potenziali impatti che la Società può generare attraverso le proprie operazioni, e definire adeguate azioni di mitigazione. Tale registro integra anche la valutazione di rischio Paese al fine di evidenziare eventuali rischi sistemici dovuti al contesto paese stesso. A partire dal 2023 il registro è stato standardizzato e implementato in tutti i paesi in cui Saipem svolge attività operative, tenendo conto anche del numero dei dipendenti presenti. Per i risultati relativi al 2024 consultare il relativo paragrafo presente nella sezione "S1-4 - Interventi su impatti rilevanti per la forza lavoro propria e approcci per la gestione dei rischi rilevanti e il perseguimento di opportunità rilevanti in relazione alla forza lavoro propria, nonché efficacia di tali azioni".
Analizzando i risultati dei risk register del 2024, tra i potenziali impatti mappati emergono la libertà di associazione in alcuni Paesi, la discriminazione nel trattamento lavorativo e nei benefit, il rispetto degli orari di lavoro e dello straordinario, i rischi di violazione dei diritti dei lavoratori e del lavoro dignitoso lungo la catena di fornitura, e i rischi associati alle attività di security in alcuni contesti territoriali.
Sulla base dei risultati della valutazione dei rischi sono state identificate una serie di azioni per mitigare i potenziali impatti, alcune già effettuate nel 2024 o pianificate per il 2025 e riportate nel piano di azione per ciascuna società operativa. Tra le azioni avviate, per quanto riguarda i subappaltatori e le agenzie di lavoro, in alcuni Paesi sono state svolte delle verifiche di compliance con la legislazione locale in materia dei diritti del lavoro. In particolare, queste verifiche sono state avviate dalle società operative in Angola, Indonesia, Brasile, India.
A partire dal 2023 è stato implementato un processo documentato per identificare i fornitori chiave che operano in alcuni Paesi e forniscono servizi specifici per Saipem. La definizione del profilo di rischio dei fornitori si basa su il rischio Paese, la tipologia di attività (codice merceologico), il totale ordinato, e altre informazioni (durata del rapporto commerciale, feedback, ecc.). La definizione delle priorità dei fornitori in base al loro profilo di rischio è essenziale data la vasta catena di fornitura coinvolta nei progetti e attività Saipem ed è necessaria per identificare azioni di mitigazione specifiche, incluse nel Piano di Sostenibilità Saipem.
Nel 2024, come parte del programma di verifiche su alcuni fornitori critici selezionati in base al criterio descritto sopra, Saipem ha eseguito attività di assesment sui diritti umani e del lavoro presso 5 subappaltatori in Cina, Angola e Arabia Saudita, e 6 agenzie di lavoro in Arabia Saudita. Queste verifiche miravano a garantire la conformità alle normative locali con l'obiettivo di prevenire e mitigare eventuali violazioni delle leggi locali in materia dei diritti del lavoro, rispetto dei principi Saipem e delle clausole contrattuali sul tema.
Gli assessment si sono concentrati sul tema del rispetto dei diritti umani (lavoro minorile e forzato, forme di schiavitù moderna, discriminazione, ecc.) e condizioni di lavoro dignitose, relativi al reclutamento e

l'occupazione, l'orario di lavoro e gli straordinari, il pagamento degli stipendi, le condizioni di welfare, e la gestione dei propri fornitori. A seguito dell'assessment è stato preparato un report, condiviso con il subappaltatore, al quale è stato richiesto di preparare un piano di miglioramento per mitigare o eliminare le principali criticità identificate e fornire le relative evidenze. Le principali criticità evidenziate riguardano la gestione dell'orario di lavoro e degli straordinari, la gestione del personale e delle condizioni di lavoro, e le condizioni di welfare, allineate agli standard locali e internazionali. Il piano di miglioramento dei subappaltatori è monitorato periodicamente per garantire la corretta implementazione delle misure e azioni correttive in linea con le norme vigenti locali e i requisiti Saipem.
In merito alle attività di formazione sul tema diritti umani e del lavoro che ha coinvolto i fornitori, si rimanda alla sezione "S1-4 - Interventi su impatti rilevanti per la forza lavoro propria e approcci per la gestione dei rischi rilevanti e il perseguimento di opportunità rilevanti in relazione alla forza lavoro propria, nonché efficacia di tali azioni".
Per la gestione della catena di fornitura in linea con le norme internazionali viene coinvolta a livello globale la funzione corporate di Supply Chain, mentre a livello locale sono coinvolte le relative funzioni di Procurement e di Contract Management. Per quanto riguarda la valutazione degli impatti e verifica di compliance, come descritto in precedenza, sono coinvolte anche le funzioni International Industrial Relations e Sostenibilità.
Per maggiori informazioni relative alle pratiche di security e cybersecurity si rimanda al relativo paragrafo Informazioni aggiuntive per le entità nel quale sono descritte le modalità di gestione dei fornitori relativamente ai requisiti minimi di cybersecurity.
Infine, con riferimento alle azioni di mitigazione rispetto ai rischi per la salute causati a perdite e fuoriuscite di sostanze o da danni imprevisti agli asset, si invita a far riferimento alla sezione "S1-4 - Interventi su impatti rilevanti per la forza lavoro propria e approcci per la gestione dei rischi rilevanti e il perseguimento di opportunità rilevanti in relazione alla forza lavoro propria, nonché efficacia di tali azioni".
Relativamente agli impatti relativi a Sviluppo del mercato locale e miglioramento del benessere, Miglioramento del work-life balance tramite politiche di pari opportunit e promozione di un ambiente inclusivo, si fa riferimento alle iniziative descritte nella sezione "S3-4 - Interventi su impatti rilevanti sulle comunità interessate e approcci per gestire i rischi rilevanti e conseguire opportunità rilevanti per le comunità interessate, nonché efficacia di tali azioni". Infatti, Saipem contribuisce alla creazione di valore locale acquistando beni e servizi da fornitori locali, e sviluppando competenze del personale e dei fornitori locali.
Inoltre, alcune iniziative riportate nella sezione "S3-4 - Interventi su impatti rilevanti sulle comunità interessate e approcci per gestire i rischi rilevanti e conseguire opportunità rilevanti per le comunità interessate, nonché efficacia di tali azioni" sono finalizzate a generare conoscenze e competenze tecniche e supportare lo sviluppo dell'imprenditorialità locale, contribuendo così agli impatti positivi anche per la catena di fornitura e i suoi dipendenti.
Per quanto riguarda la gestione e la quantificazione delle segnalazioni sulle violazioni delle tematiche di diritti dei lavoratori, si rinvia alla sezione "S1-3 - Processi per porre rimedio agli impatti negativi e canali che consentono ai lavoratori propri di sollevare preoccupazioni" e "S1-17 - Incidenti, denunce e impatti gravi in materia di diritti umani" nella quale sono riportate tutte le segnalazioni, include le azioni di mitigazione avviate per i fornitori.
Le azioni descritte sono coerenti con le politiche e parte dei sistemi di gestione aziendale che ne garantiscono il controllo e l'efficacia.
Con riferimento alla sezione "SBM-2 - Interessi e opinioni dei portatori di interessi" del capitolo ESRS 2, che definisce i lavoratori della catena del valore un gruppo fondamentale nella definizione di propri obiettivi aziendali, i quali sono stabiliti seguendo il processo di analisi di materialità per individuare e valutare gli impatti,


rischi e opportunità rilevanti (maggiormente descritto nella sezione "IRO-1 - Descrizione dei processi per individuare e valutare gli impatti, i rischi e le opportunità rilevanti" del capitolo ESRS 2), di seguito si descrivono lo status degli obiettivi previsti dal Piano di Sostenibilità 2024-2027 e gli obiettivi inclusi nel Piano di Sostenibilità 2025-2028. In questo contesto, l'analisi di doppia rilevanza ha consentito di individuare le tematiche su cui agire per mitigare e/o migliorare aspetti di impatto o rischio legati ai lavoratori lungo la catena del valore.
Come descritto nella relativa sezione "SBM 1 - Strategia, modello aziendale e catena del valore" del capitolo ESRS 2, l'aggiornamento del Piano di Sostenibilità è guidato dall'evoluzione del contesto internazionale e dagli input e richieste degli stakeholder, quali ad esempio clienti e comunità finanziaria. Il Piano di Sostenibilità è integrato nelle direttrici strategiche di business dell'azienda, declinando gli impegni assunti dalla Società nella Politica di Sostenibilità in obiettivi qualitativi e quantitativi misurabili nel tempo.
| Obiettivi 2024-2027 | Anno target | Target | Risultati 2024 | Status | Piano 2025-2028 |
|---|---|---|---|---|---|
| • Miglioramento delle prestazioni di sicurezza dei subcontrattisti |
2024 | TRIFR≤ 0,29 HLFR ≤ 0,55 (Baseline 0,23 e 0,44 @2023) |
TRIFR = 0,23 HLFR = 0,28 |
- | |
| Svolgimento di audit sul tema dei diritti umani e del lavoro a fornitori e agenzie di lavoro |
2024 | 11 audit (rispetto ai 10 audit eseguiti nel 2023) |
5 principali subcontrattisti e 6 agenzie di manpower auditati |
Nuovo target | |
| Iniziative per rafforzare la consapevolezza sul tema dei diritti umani e del lavoro |
2024 | Coinvolgimento del 50% dei principali subcontrattisti nei Paesi ad alto rischio40 |
61% dei principali subcontrattisti hanno partecipato alla formazione |
Nuovo target | |
| Rafforzare le competenze sui temi di sostenibilità nell'ambito della funzione Supply Chain attraverso una formazione specifica |
2024 | 80% del personale della funzione Supply Chain (Baseline 2023: 0%) |
85% del personale della funzione Supply Chain ha completato la formazione |
-
-
Si precisa che gli obiettivi elencati sono in linea con il perimetro "Totale Gruppo".
Gli obiettivi ancora attivi, presenti anche nelle precedenti versioni del Piano, sono stati mantenuti o aggiornati come definito in colonna "Piano 2025-2028".
| Obiettivi | Target | Anno target | Catena del valore | Tema materiale | IRO |
|---|---|---|---|---|---|
| Svolgimento di audit sul tema diritti umani e del lavoro a fornitori "top risk" identificati annualmente in funzione dell'acquistato, della criticità di commodity e paese ecc |
5 subcontrattisti identificati (baseline 2024: 5 audit a subcontrattisti) |
2025 | Operazioni proprie Upstream Downstream |
Gestione della catena di fornitura Diritti umani e del lavoro Remunerazione equa e giusta Ambiente di lavoro equo e inclusivo |
I23 S2 R5 S2 |
| Iniziativa di formazione per rafforzare la consapevolezza sul tema dei diritti umani e del lavoro |
Coinvolgimento del 50% dei principali fornitori "top risk" (baseline 2024: 0) |
2025 | Operazioni proprie Upstream Downstream |
Gestione della catena di fornitura Diritti umani e del lavoro Remunerazione equa e giusta Ambiente di lavoro equo e inclusivo |
I23 S2 R5 S2 |
(40) La selezione dei principali subcontrattisti è stata eseguita secondo il criterio descritto in S2-4. Nel 2024 sono stati selezionati e invitati alla formazione 100 fornitori chiave, che coprono il 4% del totale acquistato nell'anno precedente. La baseline relativa al 2023 si considera zero in quanto sono coinvolti nuovi subcontrattisti.


Nelle tabelle che seguono vengono presentate le informazioni relative alla formazione HSE e alle metriche safety, per la categoria dei subcontrattisti. Oltre a questi ultimi, sono considerati lavoratori della catena del valore anche i dipendenti delle società che non rientrano all'interno del perimetro Consolidato integrale, le cui formazioni sono reperibili a piè di ciascuna tabella interessata.
| 2024 Consolidato integrale |
2023 Consolidato integrale |
||
|---|---|---|---|
| Formazione HSE erogata ai subcontrattisti | (ore) | 1.171.231 | 1.164.349 |
Con riferimento all'informativa fornita sui dipendenti nella sezione "S1-14 - Metriche di salute e sicurezza", qui di seguito si riportano le metriche relative ai dati di salute e sicurezza dei subcontrattisti.
| 2024 Consolidato integrale |
2023 Consolidato integrale |
||
|---|---|---|---|
| Infortuni con giorni persi (LTI) | |||
| Subcontrattisti | (n.) | 5 | 6 |
| Infortuni sul lavoro con gravi conseguenze (a) | |||
| Subcontrattisti | (n.) | 2 | - |
| Di cui con disabilità permanenti: | |||
| Subcontrattisti | (n.) | 1 | - |
| Giorni persi (a) | |||
| Subcontrattisti | (n.) | 420 | 267 |
| Indice di gravità (a) | |||
| Subcontrattisti | (ratio) | 0,005 | 0,002 |
| Total Recordable Injury (TRI) | |||
| Subcontrattisti | (n.) | 23 | 20 |
| Near miss | |||
| Subcontrattisti | (n.) | 58 | 84 |
| Indice di frequenza degli incidenti mortali (FTLFR) | |||
| Subcontrattisti | (ratio) | - | 1,1 |
| Indice di frequenza degli infortuni (LTIFR) | |||
| Subcontrattisti | (ratio) | 0,06 | 0,07 |
| Indice di frequenza degli infortuni sul lavoro con gravi conseguenze (HCWRFR) (a) |
|||
| Subcontrattisti | (ratio) | 0,022 | - |
| Total Recordable Injury Frequency Rate (TRIFR) | |||
| Subcontrattisti | (ratio) | 0,26 | 0,22 |
| Frequenza totale degli eventi di alto livello (HLFR) | |||
| Subcontrattisti | (ratio) | 0,28 | 0,44 |
(a) Dati 2023 aggiornati in considerazione del numero di giorni persi conteggiati durante il 2024 per gli incidenti verificatisi nel 2023. Fare riferimento alla tabella nella sezione "S1-14 - Metriche di salute e sicurezza" per le metodologie di calcolo delle metriche.
La catena del valore di Saipem comprende, oltre ai subcontrattisti, il totale dei dipendenti che vengono rendicontati all'interno del perimetro Totale Gruppo, ma non all'interno del perimetro Consolidato Integrale, per un totale di circa 32.000 dipendenti della catena del valore. Per questa categoria, si sono verificati 29 eventi classificabili come TRI.
Come specificato all'interno della sezione "S1-14 - Metriche di salute e sicurezza", sono di seguito riportati i dati legati ai subcontrattisti per le metriche di salute e sicurezza legate agli obiettivi 2024 del Piano di Sostenibilità:


| 2024 | 2023 | |||
|---|---|---|---|---|
| Totale Gruppo |
Consolidato integrale |
Totale Gruppo |
Consolidato integrale |
|
| Total Recordable Injury Frequency Rate (TRIFR) | ||||
| Subcontrattisti (ratio) |
0,23 | 0,26 | 0,23 | 0,22 |
| Frequenza totale degli eventi di alto livello (HLFR) | ||||
| Subcontrattisti (ratio) |
0,28 | 0,28 | 0,44 | 0,44 |
Di seguito inoltre riportate le metriche relative al rapporto con i fornitori della catena del valore.
| 2024 | 2023 | |
|---|---|---|
| Fornitori attivi (n.) |
20.151 | 21.979 |
| Fornitori attivi che lavorano nei Paesi ad alto rischio violazione dei diritti umani e dei lavoratori (n.) |
8.651 | - |
| Fornitori qualificati nell'anno (n.) |
4.229 | 6.364 |
| Fornitori con contratti in essere (n.) |
9.832 | 10.897 |
| Fornitori con contratti in essere in Paesi ad alto rischio di violazione dei diritti umani e dei lavoratori (n.) |
4.362 | 4.880 |
| Fornitori con contratti in essere classificati a rischio HSE (n.) |
1.720 | 1.500 |
| Fornitori con contratto in essere (per qualifiche critiche) (n.) |
5.987 | - |
| Fornitori con contratti in essere in Paesi ad alto rischio di violazione dei diritti umani e del lavoro (per qualifiche critiche) (n.) |
2.564 | - |
| Ordinato da fornitori critici (%) |
85 | 75 |
| Fornitori qualificati nell'anno che operano in Paesi ad alto rischio di violazione dei diritti umani e dei lavoratori, totali di cui: (n.) |
1.159 | 2.902 |
| - per qualifiche critiche (*) (n.) |
594 | 803 |
| - per qualifiche non critiche (n.) |
725 | 2.447 |
| Nuovi fornitori valutati nell'anno in materia di diritti del lavoro in Paesi ad alto rischio di violazione dei diritti umani e dei lavoratori (n.) |
818 | 431 |
| Fornitori qualificati nell'anno per attività considerate a rischio HSE (%) |
17 | 8 |
| Fornitori valutati sulle tematiche HSE (n.) |
713 | 474 |
| Fornitori qualificati nell'anno per qualifiche critiche (n.) |
2.570 | - |
| Fornitori attivi che hanno firmato il Codice di Condotta dei fornitori (%) |
91 | 63 |
Si specifica che i dati della tabella sono rappresentativi sia per il perimetro totale di Gruppo che per il perimetro di consolidamento integrale, in quanto un fornitore qualificato a livello corporate può potenzialmente lavorare con tutte le realtà del Gruppo.
(*) Il 71% dei fornitori target qualificati nell'anno, che operano in Paesi ad alto rischio violazione diritti umani e dei lavoratori, sono stati valutati in materia di diritti del lavoro.
Saipem è impegnata a contribuire al progresso delle comunità locali, allo sviluppo sociale, economico e culturale al miglioramento delle condizioni di vita e al rispetto dei diritti umani dei membri. Le comunità locali sono attivamente coinvolte nell'implementazione dei progetti di sviluppo locale e Saipem fornisce un supporto proattivo nelle situazioni di crisi e di emergenza.
Per ulteriori informazioni sulle principali azioni di coinvolgimento verso le comunità interessate si vedano le sezioni "SBM-2 - Interessi e opinioni con gli stakeholder" del capitolo ESRS 2 e la sezione "S3-2 - Processi di coinvolgimento delle comunità interessate in merito agli impatti".
Gli impatti, i rischi e le opportunità emersi dall'analisi di doppia rilevanza (inclusi quelli relativi alle comunità interessate), sono un elemento di input fondamentale per l'aggiornamento del Piano di Sostenibilità di Saipem. Questo piano è considerato nella definizione del piano strategico quadriennale e degli obiettivi aziendali, fornendo elementi utili per il processo di gestione integrata dei rischi (maggiori dettagli sono contenuti nelle


sezioni "GOV-2 - Informazioni fornite agli organi di amministrazione, direzione e controllo dell'impresa e questioni di sostenibilità da questi affrontate"; "SBM-3 - Impatti, rischi e opportunità rilevanti e loro interazione con la strategia e il modello aziendale"; "IRO-1 - Descrizione del processo per individuare e valutare gli impatti, i rischi e le opportunità rilevanti"; presenti nel capitolo ESRS 2).
Attraverso un processo integrato e continuativo i risultati derivanti dall'analisi di doppia rilevanza vengono inoltre inclusi nelle attività di risk assessment, con l'obiettivo di allineare la strategia aziendale alle aspettative degli stakeholder e anticipando rischi emergenti.
Per Saipem le comunità locali sono tutte le persone o i gruppi che vivono o lavorano nelle vicinanze e che possono essere impattate dalle attività operative dell'azienda. Questi possono essere in prossimità dei siti operativi, impianti o altre strutture fisiche, oppure possono includere comunità più remote che risentono delle attività svolte in questi luoghi. Saipem tiene in particolare considerazione le popolazioni indigene che possono subire impatti, siano essi effettivi o potenziali, dalle proprie operazioni.
Le comunità locali sono quindi interlocutori chiave per Saipem, che si impegna a mantenere un dialogo aperto e trasparente con loro, coinvolgendole attivamente nell'implementazione dei progetti di sviluppo socioeconomico.
Saipem, nel rilevare rischi e opportunità significative relative agli impatti e alle dipendenze connesse alle comunità interessate, coinvolge una selezione di rappresentanti delle comunità locali.
Nell'ambito dell'analisi di doppia rilevanza, come descritta nella sezione "IRO-1 - Descrizione del processo per individuare e valutare gli impatti, i rischi e le opportunità rilevanti" del capitolo ESRS 2, gli impatti e i rischi relativi alle comunità interessate sono i seguenti:
| Tema materiale |
Topic ESRS | Sub-topic | Descrizione impatto | Catena del valore (dove si genera l'impatto) |
Tipologia | Natura | Orizzonte temporale |
|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Supporto e sviluppo delle comunità |
S3 - Comunità interessate |
Diritti civili e politici delle comunità |
Aumento delle competenze e delle opportunità delle persone tramite programmi di sviluppo, training on the job, formazione e collaborazione con istituzioni accademiche (I21 S3) |
Operazioni proprie | Attuale | Positivo | Medio termine |
| S3 - Comunità interessate |
Diritti economici, sociali e culturali delle comunità; Diritti civili e politici delle comunità |
Continuo miglioramento delle conoscenze e attenzione sui temi health grazie a partecipazione a tavoli di lavoro, partnership e collaborazioni con strutture sanitarie locali (I15 S3) |
Operazioni proprie | Attuale | Positivo | Breve termine | |
| S3 - Comunità interessate |
Diritti economici, sociali e culturali delle comunità; Diritti civili e politici delle comunità |
Miglioramento e tutela delle condizioni di salute delle comunità locali attraverso campagne, iniziative specifiche e sistemi di gestione (I16 S3) |
Operazioni proprie | Attuale | Positivo | Breve termine | |
| S3 - Comunità interessate |
Diritti economici, sociali e culturali delle comunità; Diritti civili e politici delle comunità |
Sviluppo del mercato locale e miglioramento del benessere, infrastrutture, occupazione (I17 S3) |
Operazioni proprie | Attuale | Positivo | Breve termine/ medio termine |
|
| S3 - Comunità interessate | Diritti economici, sociali e culturali delle comunità; Diritti civili e politici delle comunità |
Impatto sulle comunità locali (accesso alle risorse, rischio incidenti, rischio inquinamento, impatto sulla cultura locale, rumori, vibrazioni, interferenze in attività economiche, flora, fauna, ecc.) (I18 S3) |
Operazioni proprie | Attuale | Negativo | Breve termine |
Si specifica che quest'ultimo impatto è connesso con la strategia e il business model in quanto l'operatività di Saipem interagisce con numerosi contesti territoriali e comunità locali. I progetti di Saipem finalizzati alla costruzione di infrastrutture potrebbero limitare l'accesso delle comunità locali agli ecosistemi vitali e ridurre la disponibilità di risorse naturali nonché influenzare le tradizioni, le pratiche sociali e valori culturali delle comunità locali.
Per quanto riguarda la descrizione delle attività che determinano gli impatti positivi si rinvia alla sezione "S3-4 - Interventi su impatti rilevanti sulle comunità interessate e approcci per gestire i rischi rilevanti e conseguire opportunità rilevanti per le comunità interessate, nonché efficacia di tali azioni".
| Saipem in breve |
RELAZIONE SULLA GESTIONE |
Bilancio consolidato |
Bilancio di esercizio |
ALLEGATI | ||
|---|---|---|---|---|---|---|
| Rischi rilevanti S3 | ||||||
| Tema materiale | Topic ESRS | Sub-topic | Descrizione tipo di rischio | Catena del valore (Dove si genera il rischio) |
Orizzonte temporale |
|
| Supporto e sviluppo delle comunità |
S3 - Comunità interessate |
Diritti economici, sociali e culturali delle comunità; Diritti civili e politici delle comunità |
Il verificarsi di eventi con potenziali effetti sulla salute dei lavoratori e delle persone che vivono in prossimità delle operazioni e/o l'esposizione prolungata nel tempo in grado di causare malattie professionali. Tale rischio potrebbe avere per Saipem effetti reputazionali e di mercato (i.e. sfiducia degli stakeholder, inclusi i propri partner, gli stakeholder locali e finanziari, e i clienti; costi legati all'interruzione delle attività di business e calo della domanda sul mercato dovuto al danno reputazionale), giuridici (i.e. contenziosi legali, sanzioni) (R8 S3) |
Operazioni proprie, Downstream |
Breve termine (≤1 anno) |
|
| Diritti umani e del lavoro |
S3 - Comunità interessate |
N/A | Sicurezza globale e locale: cambiamenti nello scenario geopolitico. Tale rischio potrebbe avere per Saipem impatti significativi in particolare in termini di impatti operativi (i.e. aumento dei rischi per la sicurezza delle comunità, interruzione delle operazioni), impatti reputazionali (critiche pubbliche e sfiducia degli stakeholder in caso di mancata protezione dell'incolumità delle comunità) (R9 S3) |
Upstream, Operazioni proprie, Downstream |
Medio termine (2-4 anni) |
Saipem tramite un'attenta analisi del contesto locale valuta quali siano le comunità locali che potrebbero essere impattate dalle proprie operazioni. L'analisi di quali siano le comunità maggiormente impattate, nonché delle loro esigenze e aspettative, viene anche effettuata attraverso documenti progettuali, quali ad esempio gli Studi di Impatto Ambientale e Sociale o ESHIA (Environmental Social & Health Impact Assessment studies), sviluppati internamente o messi a disposizione dai clienti, volti alla valutazione degli impatti ambientali e sociali legati ai progetti operativi nei quali Saipem è impegnata.
Proprio attraverso l'implementazione degli output degli studi specialistici ricompresi negli Studi di Impatto Ambientale e Sociale, Saipem nei progetti operativi supporta le attività del cliente, in linea con le richieste contrattuali e i requisiti derivanti da eventuali prescrizioni autorizzative che possono derivarne, coinvolgendo anche le comunità locali interessate, con le quali il cliente interagisce in maniera più diretta, identificando e gestendo in prima persona eventuali potenziali impatti e segnalazioni.
Le attività in cui Saipem ha la responsabilità e gestione diretta degli impatti ambientali e sociali generati a livello locale riguardano i cantieri di fabbricazione o le basi logistiche proprietarie. Per questi siti vengono identificati e valutati i potenziali effetti delle attività di Saipem sul contesto sociale e sugli stakeholder locali, al fine sia di minimizzarne gli impatti negativi, che di definire e attuare attività specifiche e progetti volti a contribuire allo sviluppo del contesto socioeconomico locale, in collaborazione con gli stakeholder locali identificati. Il profilo di rischio complessivo (compreso quello ambientale e sociale) di ogni progetto viene identificato, analizzato e monitorato fin dalla fase commerciale. Maggiori dettagli su processi in atto sono descritti nella sezione "S3-3 - Processi per porre rimedio agli impatti negativi e canali che consentono alle comunità interessate di esprimere preoccupazioni".
Inoltre, Saipem tiene conto degli accordi contrattuali e delle normative locali per rispondere efficacemente alle esigenze degli stakeholder locali, garantendo una gestione adeguata degli impatti socioeconomici e ambientali.
Nella politica "Il nostro business sostenibile" Saipem si impegna a rispettare diritti umani delle comunità interessate e i diritti peculiari delle popolazioni indigene, con particolare riferimento alle loro culture, stili di vita, istituzioni, legami con la terra di origine e modelli di sviluppo; si precisa che la politica si applica alle attività di Saipem e copre tutti gli impatti, rischi e opportunità rilevanti.
Operando nel quadro di riferimento della Dichiarazione Universale dei Diritti Umani delle Nazioni Unite, delle Convenzioni Fondamentali dell'ILO (International Labour Organization), delle Linee Guida dell'OCSE sulle imprese multinazionali, dei Princìpi Guida sulle Imprese e i Diritti Umani e dei Princìpi del Global Compact delle Nazioni Unite, cui l'Azienda aderisce dal 2016, Saipem si impegna a rispettare i Diritti Umani internazionalmente riconosciuti delle comunità interessate (e i diritti peculiari delle comunità indigene) con particolare riferimento,


in coerenza con il Codice Etico Saipem e la politica "Il nostro business sostenibile", ai loro diritti culturali, economici e sociali, proteggendoli e promuovendo forme di consultazione continua e informata allo scopo di prendere nella dovuta considerazione le loro legittime aspettative, diffondendo la conoscenza dei valori e dei principi aziendali internamente ed esternamente, anche attraverso l'emissione di adeguati documenti normativi, impegnandosi a valutare e monitorare i rischi, le opportunità e gli impatti generati a livello ambientale e socioeconomico al fine di mettere in atto azioni che ne garantiscano adeguata gestione volta a minimizzarne gli impatti negativi e massimizzarne quelli positivi, contribuendo allo sviluppo socioeconomico dei territori in cui opera. Saipem inoltre garantisce sistemi di segnalazione per eventuali violazioni di tali diritti e l'implementazione di effettive forme di rimedio, rispettando gli impegni presi con i clienti, gestendo insieme, ove necessario, la relazione con le comunità locali.
Nell'esecuzione delle attività, Saipem si impegna a valutare e monitorare i rischi, le opportunità e gli impatti generati a livello ambientale e socioeconomico al fine di mettere in atto azioni che ne garantiscano adeguata gestione, volta a minimizzare gli impatti negativi e massimizzarne quelli positivi, anche attraverso la collaborazione con le comunità e tutti gli stakeholder locali. Per maggiori dettagli si rinvia alla sezione "S1-1 - Politiche relative alla forza lavoro propria".
Saipem si impegna altresì a contribuire allo sviluppo socioeconomico dei territori in cui opera, creando opportunità di crescita e valorizzazione delle capacità delle persone e delle imprese, e favorendo il trasferimento di conoscenze e lo sviluppo di professionalità locali.
Infine, coopera alla realizzazione di iniziative volte a garantire uno sviluppo locale duraturo e sostenibile, attraverso l'attivazione di reti di competenze e conoscenze, la condivisione di risorse e capacità e lavorando in partnership con le comunità, le organizzazioni locali e i soggetti promotori di sviluppo.
La responsabilità dell'attuazione delle Politiche descritte è dell'Amministratore Delegato, che si avvale dei manager che ricoprono ruoli apicali nelle funzioni coinvolte. In particolare, in quest'area, il Chief People, HSEQ and Sustainability Officer. Sono inoltre responsabili a livello operativo, i Chief Operating Officer delle Business Line i project manager/director e i vertici aziendali delle società locali appartenenti al Gruppo.
Si specifica che annualmente viene predisposto un Piano sulle iniziative indirizzate alle comunità locali, approvato dal Consiglio di Amministrazione di Saipem, che viene monitorato semestralmente.
Saipem si impegna a instaurare con i propri stakeholder locali (comprese le popolazioni indigene quando presenti) relazioni improntate alla correttezza e alla trasparenza, per perseguire obiettivi concreti e condivisi di sviluppo sostenibile, attraverso il rafforzamento della fiducia reciproca, ricercando il dialogo e promuovendo le condizioni per stabilire una cooperazione duratura nei Paesi in cui opera.
Ovunque lavori, Saipem identifica gli stakeholder locali, quali le comunità e i loro rappresentanti, le autorità, le istituzioni, le associazioni e le organizzazioni non governative presenti sul territorio in cui opera e che sono parti interessate, o possono essere potenzialmente interessate, dalle attività condotte dall'Azienda e dai principali impatti che queste possono generare sulla comunità.
Viene poi effettuata un'analisi del contesto al fine di valutare quali sono i principali temi che influenzano il loro benessere, le loro esigenze e le loro aspettative. L'analisi del contesto considera una serie di input e informazioni, tra cui in particolare normative locali e documenti contrattuali forniti dal cliente, quali ad esempio l'Environmental Social & Health Impact Assessment (ESHIA).
I risultati dell'analisi del contesto locale e le esigenze e aspettative degli stakeholder sono gli elementi che vengono presi in considerazione per selezionare opportuni progetti e iniziative di supporto alle comunità locali.
La presenza di Saipem nei territori si distingue in una presenza di "lungo termine", dove la Società possiede cantieri di costruzione, basi logistiche o altre strutture operative proprietarie, che permette l'instaurarsi di relazioni e collaborazioni articolate con diversi stakeholder locali o loro rappresentanze, e una presenza di "breve-medio termine", dove Saipem svolge specifici progetti operativi entro scadenze definite contrattualmente, che determinano quindi una partecipazione dell'azienda a iniziative di sviluppo sostenibile più mirate e limitate nel tempo, spesso coordinate dal cliente.

In ambedue i casi, Saipem mira a sviluppare iniziative caratterizzate da una prospettiva a lungo termine nei territori in cui opera. Le iniziative vengono infatti concepite affinché i loro benefici abbiano un effetto di lungo periodo anche dopo il coinvolgimento di Saipem stessa, incoraggiando in particolare lo sviluppo delle capacità delle comunità, al fine di consentire loro una gestione sempre più autonoma delle stesse iniziative e promuovendo il coinvolgimento di organizzazioni locali che hanno esperienza e know-how nella conduzione di progetti e iniziative sul territorio, in modo da consentirne l'eventuale duplicazione da parte di altri attori o della comunità stessa, allo scopo di potenziarne l'effetto.
Il coinvolgimento di Saipem e il dialogo con gli stakeholder locali dipendono in ogni caso dalla tipologia di presenza che la Società ha sul territorio, dai requisiti contrattuali richiesti dai clienti sui progetti operativi e dai partner con i quali la Società lavora, oltre che dalla natura e composizione sociale del contesto di riferimento.
I Managing Director locali hanno la responsabilità operativa di assicurare che tale coinvolgimento abbia luogo e che i risultati orientino l'approccio dell'impresa. Significativi esempi di collaborazione con stakeholder locali riguardano collaborazioni con enti universitari e scolastici, con rappresentanti delle istituzioni/enti locali, con organizzazioni non governative attive sui territori per la realizzazione di programmi di sviluppo socioeconomico, di istruzione e formazione professionale, di promozione della salute e della sicurezza all'interno delle comunità ospitanti e di tutela ambientale
In caso siano presenti comunità indigene, vengono definiti canali di engagement ad hoc, specifici per ogni contesto locale, al fine di rispettare le loro proprietà culturali, intellettuali, religiose e spirituali e informarli sulle attività operative che verranno svolte. In alcuni casi, sono previsti specifici processi per favorire l'utilizzo di fornitori e assumere personale proveniente dalla comunità indigena.
Sulla base dei processi finora descritti, Saipem implementa Iniziative per le comunità Locali (LCI) che vengono maggiormente descritte nella sezione "S3-4 - Interventi su impatti rilevanti sulle comunità interessate e approcci per gestire i rischi rilevanti e conseguire opportunità rilevanti per le comunità interessate, nonché efficacia di tali azioni", che include anche i processi per verificare l'efficacia di tali progetti per le comunità interessate.
Saipem implementa misure stringenti per garantire il rispetto dei diritti umani e del lavoro, conformandosi sia agli standard internazionali che alle normative locali. Le sue politiche aziendali includono il Codice Etico e la politica "Il nostro business sostenibile" e garantiscono il rispetto dei diritti umani delle comunità interessate e i diritti peculiari delle popolazioni indigene, con particolare riferimento alle loro culture, stili di vita, istituzioni, legami con la terra di origine e modelli di sviluppo, come dettagliato nelle sezioni precedenti ("S3-1 - Politiche relative alle comunità interessate" e "S3-2 - Processi di coinvolgimento delle comunità interessate in merito agli impatti"). Saipem si impegna a tutelare i diritti delle comunità locali, proibendo qualsiasi forma di discriminazione, corruzione, lavoro forzato o minorile. L'impegno continuo di Saipem coinvolge anche i lavoratori della catena del valore. Per maggiori dettagli, si prega di consultare la sezione "S2-3 - Processi per porre rimedio agli impatti negativi e canali che consentono ai lavoratori nella catena del valore di esprimere preoccupazioni".
Nei progetti operativi, attraverso il processo di valutazione degli impatti sociali e ambientali, vengono identificati e gestiti i potenziali impatti e rischi ambientali e di sicurezza sia per il personale Saipem, che per le comunità locali (per maggiori dettagli consultare la sezione "S1-1 - Politiche relative alla forza lavoro propria").
Inoltre, durante il processo di due diligence vengono identificati e gestiti i potenziali impatti sui diritti umani delle comunità locali che potrebbero essere causati dalle attività di Saipem nell'area dove opera. Attraverso questo processo sono monitorati i rischi e le azioni di mitigazione implementate. Per maggiori dettagli si consiglia di consultare il paragrafo "Due Diligence sui diritti umani e nei siti operativi (registro rischi HLR)", presente nel capitolo S2.
Un importante strumento è l'ascolto delle istanze degli stakeholder locali che può avvenire anche tramite consolidati processi di coinvolgimento. In particolar modo la Società ha redatto un criterio (Guidelines on Community Grievance Management) per la strutturazione di un sistema di raccolta e gestione delle istanze delle comunità locali, nelle realtà operative in cui ciò è ritenuto necessario o richiesto dal cliente. Questo processo prevede la messa a disposizione di vari canali di comunicazione, tra cui incontri faccia a faccia, linee

telefoniche dedicate, moduli di reclamo scritti e piattaforme online come il sito web aziendale. Il processo permette di identificare potenziali impatti sociali negativi e di gestirli o mitigarli.
La gestione delle istanze delle comunità avviene attraverso un registro dedicato in cui ogni istanza viene registrata, seguito da una verifica iniziale per determinare la sua rilevanza e validità. Saipem si impegna a risolvere tempestivamente ogni questione, impegnando un team dedicato alla loro gestione che si coordina e collabora con le funzioni aziendali pertinenti per identificare e attuare le azioni necessarie. Il controllo dell'efficacia è garantito attraverso un processo di monitoraggio periodico e di reportistica, che include l'analisi dell'efficacia delle azioni intraprese. Formazioni specifiche sono fornite a tutti i dipendenti coinvolti nel processo per assicurare che possano distinguere correttamente i vari tipi di istanze segnalate, specialmente quelli che potrebbero rientrare nelle segnalazioni di whistleblowing. In questo modo, Saipem assicura che le preoccupazioni delle comunità locali siano gestite in modo efficace e trasparente, riducendo il rischio di conflitti e garantendo una relazione positiva e duratura con le comunità stesse.
In generale, anche per le comunità locali è inoltre possibile usare la procedura whistleblowing descritta nella sezione "S1-3 - Processi per porre rimedio agli impatti negativi e canali che consentono ai lavoratori propri di sollevare preoccupazioni".
Il Piano di sostenibilità di Saipem specifica nel pillar "La Creazione di Valore Sostenibile" l'area tematica "Impatto Locale", che fa riferimento anche al Piano di Iniziative delle Comunità Locali (LCI) di Saipem.
La gestione delle LCIs in Saipem segue un approccio omogeneo garantito in tutte le aree operative di Saipem durante tutte le fasi delle attività previste e definito, a livello di Gruppo, in linea con il Piano Strategico e il Piano di Sostenibilità. Saipem è presente in diversi Paesi e mercati energetici globali attraverso strutture decentrate che rispondono alle esigenze delle realtà locali. Le LCI hanno lo scopo di rispondere quindi efficacemente alle esigenze e alle aspettative degli stakeholder locali e sono individuate attraverso un'analisi attenta, obiettiva e comprovata del contesto in cui Saipem opera, come indicato nella sezione "S3-2 - Processi di coinvolgimento delle comunità interessate in merito agli impatti". Le attività di monitoraggio delle LCI devono verificare l'efficacia delle iniziative implementate e del coinvolgimento degli stakeholder, il raggiungimento degli obiettivi o se è necessario proporre azioni correttive. Semestralmente si raccoglie lo status delle singole LCI, mentre i riscontri finali si raccolgono annualmente (ad es. relazioni e report sulle iniziative con descrizione delle attività e dei risultati raggiunti, immagini, video, ecc.) in una relazione.
Tramite analisi del contesto vengono identificati i fabbisogni e i gap esistenti nei territori. L'analisi nasce da approfondimenti legislativi, contrattuali, da analisi di benchmark e dal confronto con le comunità locali presso cui Saipem opera. Le iniziative identificate hanno lo scopo di colmare i gap esistenti. Per ciascuna iniziativa vengono identificati indicatori e KPI specifici, allo scopo di monitorare l'efficacia delle azioni intraprese volte appunto ad affrontare gli impatti, i rischi e le opportunità rilevanti nel breve e nel lungo periodo.
A seguito dell'analisi di doppia rilevanza (descritta nella sezione "IRO-1 - Descrizione del processo per individuare e valutare gli impatti, i rischi e le opportunità rilevanti", del capitolo ESRS 2) sul tema delle comunità locali è risultato rilevante un impatto negativo e due rischi (come indicato nella sezione, "SBM-3 - Impatti, rischi e opportunità rilevanti e loro interazione con la strategia e il modello aziendale, gestione degli impatti, rischi e delle opportunità", presente nel capitolo ESRS 2). Non sono state rilevate opportunità. Conseguentemente, nei paragrafi successivi, verranno esaminate le azioni intraprese e le iniziative supplementari che Saipem ha predisposto con l'obiettivo primario di gestire e mitigare gli impatti negativi e i rischi e di produrre impatti positivi per le comunità interessate. Inoltre, si rimanda alle sezioni "S3-1 - Politiche relative alle comunità interessate", "S3-2 - Processi di coinvolgimento delle comunità interessate in merito agli impatti", "S3-3 - Processi per porre rimedio agli impatti negativi e canali che consentono alle comunità interessate di esprimere preoccupazioni" e "S1-4 - Interventi su impatti rilevanti per la forza lavoro propria e approcci per la gestione dei rischi rilevanti e il perseguimento di opportunità rilevanti in relazione alla forza lavoro propria, nonché efficacia di tali azioni", per dettagli sulle politiche, processi di coinvolgimento e mitigazione di impatti negativi attuali e potenziali.


Ogni iniziativa contribuisce al raggiungimento dei 17 Obiettivi di Sviluppo Sostenibile (SDG) inclusi nell'Agenda 2030 per lo Sviluppo Sostenibile.
Il continuo miglioramento delle conoscenze e dell'attenzione sui temi della salute, attraverso la partecipazione a tavoli di lavoro e collaborazioni con strutture sanitarie locali, e il miglioramento e la tutela delle condizioni di salute dei lavoratori e delle comunità locali, tramite campagne e sistemi di gestione, sono due impatti positivi di Saipem verso le comunità locali. Di seguito vengono illustrate le principali iniziative relative a questi impatti.
Petromar, società collegata presente ad Ambriz, dal 2018 contribuisce costantemente a un programma di prevenzione della malaria, con l'obiettivo di ridurne la mortalità. Nel 2023 il programma si è rivolto alla comunità rurale di Ambriz, in linea con il Programma Nazionale di Controllo della Malaria (NMCP), con le linee guida dell'OMS e in coordinamento con il Dipartimento Municipale della Sanità, nel 2024 è proseguito anche attraverso l'organizzazione di specifici corsi di formazione del personale medico nell'area materno infantile che hanno permesso oltre che un maggior controllo della malaria (e.g. tramite fumigazioni), anche un miglioramento della copertura vaccinale, della gestione delle infezioni respiratorie (e.g. polmonite) e delle malattie diarroiche e un miglior controllo della malnutrizione, oltre che degli screening di casi di tubercolosi e training per assistenza al parto.
Nel dettaglio l'iniziativa nel 2024 ha permesso di raggiungere come principali risultati:
Questa iniziativa, sviluppata da Saipem per il secondo anno consecutivo, promuove la salute attraverso un programma di fumigazione da effettuarsi due volte l'anno, a luglio e a dicembre, per proteggere gli abitanti del villaggio di West Pangke, il più vicino al cantiere di fabbricazione di Saipem Karimun, dalla malaria e dalla febbre dengue. Grazie a questo programma, sono state effettuate nel 2024 due sessioni di fumigazione (una a luglio e l'altra a dicembre), permettendo di arrivare a una copertura del 100% dell'area da trattare, a beneficio di tutti gli abitanti del villaggio di West Pangke.
L'obiettivo di questa iniziativa, attualmente in fase di finalizzazione, è la costruzione di un rifugio sicuro per bambini abbandonati in difficoltà e donne vittime di violenza domestica. La costruzione di questa casa di accoglienza ("La petite maison rose") è iniziata nel 2023 grazie alla collaborazione tra LVIA (Associazione Internazionali Volontari Laici) e UNIES VERS'ELLE, un'organizzazione umanitaria di solidarietà internazionale fondata nel 2008. Il centro, che verrà finalizzato entro maggio 2025, è stato progettato per ospitare 200 bambini all'anno. Ai bambini ospitati verranno forniti beni di prima necessità, servizi educativi, psicologici e sanitari, Inoltre all'interno del centro verranno organizzate attività specifiche volte a facilitare la coesione sociale dei bambini ospitati e la loro integrazione nella comunità.
Per quanto riguarda l'aumento delle competenze e delle opportunità delle persone tramite programmi di sviluppo, training on the job, formazione e collaborazione con istituzioni accademiche vengono svolti i seguenti progetti e programmi.
Il Progetto Archimedes mira a promuovere in collaborazione con l'Istituto Sabendo Mais e il Dipartimento di Matematica e Fisica dell'Universidade Federal do Rio de Janeiro (UFRJ) corsi, workshop e laboratori per giovani ragazzi tra i 12 e i 16 anni con spiccate propensioni logico-matematiche, della favela Complexo da Maré, la comunità più povera di Rio de Janeiro.
L'iniziativa nel 2024 ha coinvolto 50 ragazzi di cui il 45% sono ragazze. Ogni ragazzo ha potuto frequentare circa 150 ore/anno tra corsi, workshop e laboratori. Inoltre, l'iniziativa prevede un follow-up, dopo due anni di

partecipazione al progetto, che prevede che i ragazzi possano accedere a test per entrare nelle migliori scuole superiori della città di Rio de Janeiro. Una volta superati i test, i ragazzi ricevono una borsa di studio in inglese dalla Sociedade Brasileira de Cultura Inglesa (SBCI), grazie alla partnership che l'Instituto Sabendo Mais ha con SBCI. Durante la loro permanenza alla SBCI, Saipem accompagna i ragazzi per altri 4 anni con corsi di inglese specifici, supportando inoltre coloro che non hanno buone performance scolastiche con lezioni di tutoraggio. Agli stessi ragazzi viene garantito da Saipem anche un supporto socio-pedagogico.
Saipem promuove varie iniziative di formazione professionale in Guyana per soddisfare i requisiti di local content. Collabora con il Guyana Industrial Training Center, il Government Technical Institute e l'Università della Guyana per offrire tirocini semestrali in ambito HSE e di ingegneria civile presso il cantiere Saipem di Vreeden-Hoop.
Inoltre, dal 2024, ha avviato in collaborazione con la ONG Women Across Differences due iniziative volte a sostenere la formazione di giovani donne e madri single. Nel dettaglio Saipem ha erogato cinque borse di studio a cinque giovani donne single disoccupate di età compresa tra i 18 e i 30 anni, selezionate attraverso la ONG sopra citata, per frequentare il Global Technology Institute e acquisire competenze informatiche che permetteranno loro migliori prospettive future lavorative e di qualità della vita. Inoltre, Saipem ha aiutato anche sette madri single a tornare a scuola, garantendo loro l'opportunità di iscriversi a corsi presso scuole quali il Government Technical Institute (GTI), il Guyana Industrial Technical Center, l'Institute of Distance & Continuing Education (IDCE) e la Carnegie School of Economics.
L'iniziativa, in continuità a quanto fatto nel 2023, prevede l'acquisto di materiale scolastico per la "Escola Primária e Secundária Samora Machel", una scuola pubblica di Pemba, nella provincia di Cabo Delgado, costruita nel 2009. Il suo obiettivo è continuare a migliorare il livello e la qualità dell'istruzione fornita dalla scuola, viste le effettive necessità dell'istituto in oggetto. I beneficiari dell'iniziativa, completata a gennaio 2025, sono in totale 2.688 studenti; molti di essi provengono da famiglie con risorse finanziarie limitate e devono affrontare difficoltà per acquistare il materiale scolastico essenziale. Di conseguenza, gli studenti spesso non dispongono del materiale necessario per partecipare attivamente al processo di apprendimento.
Questa iniziativa mira a rafforzare le competenze e le capacità degli studenti locali nelle materie meccaniche ed elettroniche. L'obiettivo principale è identificare e attrarre giovani laureati, facilitare la loro futura assunzione e promuovere il marchio Saipem nelle scuole di ingegneria e nelle università. Nel 2024 sono stati effettuati dei tirocini a 16 studenti del 4° e 5° anno delle Università Catholic and Jean Piaget, Oscar Ribas, e Agostinho Neto su discipline meccaniche ed elettriche. Tra il 2022 (anno di avvio dell'iniziativa in Angola) e il 2024 sono stati assunti da una delle società operative di Saipem in Angola (SAILUX), a seguito dell'erogazione del programma, 14 studenti (2 donne e 12 uomini).
Diverse iniziative vengono realizzate per lo sviluppo del mercato locale e miglioramento del benessere, infrastrutture, occupazione, sviluppo del capitale umano e competenze e awareness.
In risposta alle richieste della Comunità di Rumuolumeni e conformemente al contributo sostenibile della Saipem Contracting Nigeria Ltd (SCNL) nel settore dell'istruzione, come delineato nell'art. 9 del Memorandum of Understanding, nel 2023 la SCNL aveva realizzato con successo un complesso di 12 aule per la scuola secondaria della Comunità di Rumuolumeni. L'iniziativa aveva permesso di fornire infrastrutture educative funzionali in grado di migliorare la frequentazione scolastica di tutti gli studenti. Nel 2024 l'iniziativa è stata completata con la fornitura degli arredi necessari per le aule (inclusi banchi, sedie, lavagne per studenti e insegnanti), per permettere il pieno utilizzo del complesso scolastico destinato alla Scuola secondaria Comunitaria di Rumuolumeni.
La povertà prevalente in alcune regioni dell'Angola, unita alla disgregazione delle famiglie, ha portato a un aumento significativo dei bambini abbandonati. Petromar Lda, in Angola, ha avviato un'iniziativa, che è

continuata nel 2024, a sostegno dei bambini che vivono nell'orfanotrofio Lourenço Amadeu, situato a Malembo, fornendo beni di prima necessità come cibo e contribuendo al ripristino di parte delle infrastrutture dell'orfanotrofio stesso.
Per quanto riguarda il progetto presente in Australia Burrup Urea Fertilizer Project, la gestione e l'engagement delle comunità locali è stata impostata a diversi livelli attraverso la redazione di piani e programmi per favorire inclusione & coinvolgimento, proteggere e preservare il patrimonio culturale e naturale (progetti "Heritage"), perseguendo il rispetto delle tradizioni e conservando siti storici.
Queste attività si articolano in due macro-gruppi/destinatari/interlocutori specificati meglio nei due sottoparagrafi seguenti:
L'area del progetto si trova vicino al Murujuga National Park, noto per la sua vasta concentrazione di incisioni rupestri aborigene. Saipem adotterà strategie di gestione per proteggere queste incisioni e l'area circostante. Il progetto si svolgerà su terre tradizionali e le comunità indigene, economicamente svantaggiate, sono le più colpite dallo sviluppo. È fondamentale considerare le loro esigenze per minimizzare gli impatti negativi e massimizzare le opportunità positive. È stato redatto un Piano di Gestione del Patrimonio Culturale (CHMP) per affrontare le problematiche legate al patrimonio culturale, focalizzandosi sulla protezione dei siti aborigeni.
Gli obiettivi includono la minimizzazione dell'impatto sui siti archeologici, attraverso l'implementazione di procedure approvate dalla comunità aborigena locale e il mantenimento di un dialogo continuo con le comunità locali. Consultazioni periodiche e specifiche sono calendarizzate tra i rappresentanti locali e il team di Costruzione per assicurare piena condivisione dei programmi e anticipare qualsiasi azione preparatoria a tutela dei beni e siti identificati.
Saipem e i partner riconoscono l'importanza della formazione sulla consapevolezza culturale, con un programma sviluppato dalla comunità aborigena locale per il personale coinvolto nel progetto, che viene sottoposto a una fase di induction in fase di prima assunzione e mobilizzo.
Karratha, fondata nel 1968, è la comunità più vicina al progetto, con circa 17.000 abitanti. La città è cresciuta grazie alle industrie minerarie e allo sviluppo del settore Oil&Gas, legato ai giacimenti offshore di gas naturale.
In considerazione dei nuovi sviluppi industriali nell'area, nel febbraio 2024, è stata completata una valutazione dell'impatto sociale per analizzare gli effetti sulla comunità locale e le mitigazioni necessarie. Inoltre, è stata condotta una valutazione del rischio dei diritti umani per identificare e affrontare le preoccupazioni relative ai diritti umani durante la costruzione dell'impianto. I risultati di queste valutazioni sono inclusi nel Piano di Gestione dell'Impatto Sociale, con misure di mitigazione e obiettivi per il progetto da svolgersi tra il 2025 e il 2027 orizzonte di esecuzione del Progetto.
Per informazioni relative alle azioni di mitigazione per il rischio "Sicurezza globale e locale: cambiamenti nello scenario geopolitico" fare riferimento al paragrafo "Pratiche di security e cybersecurity", nella sezione "S1-4 - Interventi su impatti rilevanti per la forza lavoro propria e approcci per la gestione dei rischi rilevanti e il perseguimento di opportunità rilevanti in relazione alla forza lavoro propria, nonchè efficacia di tali azioni".
Di seguito sono elencate ulteriori iniziative che, pur non essendo direttamente connesse a un impatto positivo specifico, sono trasversali per più impatti e in linea con la strategia di sostenibilità di Saipem.
Tra ottobre e novembre 2024 Saipem ha proseguito il suo impegno nel volontariato aziendale in tutta Italia. Quest'anno sono stati coinvolti i siti di Arbatax, Fano e Milano con tre differenti eventi di volontariato in collaborazione con l'O.D.V. ONLUS Plastic Free che hanno permesso di coinvolgere circa 160 volontari (per un totale di circa 640 ore di volontariato) e di raccogliere circa 2.067 kg di rifiuti (circa 13 kg a persona).
Saipem durante il 2024 e in particolare nei mesi di settembre e ottobre, in corrispondenza del Clean Up Day (20 settembre 2024), ha contribuito a diverse iniziative di "clean up" che hanno permesso di ripulire diverse aree caratterizzate da differenti ecosistemi in diversi paesi in Asia, Medio Oriente e Africa, promuovendo una cultura della sostenibilità. Nel dettaglio sono stati complessivamente coinvolti più di 377 volontari (per un totale di circa 1.508 ore di volontariato) e sono stati raccolti circa 9.380 kg di rifiuti (circa 25 kg a persona). Inoltre, sono state organizzate anche diverse campagne di sensibilizzazione ambientale. Un esempio è la campagna di sensibilizzazione organizzata in tre diverse sessioni in Senegal presso una scuola pubblica locale dell'Hann Dsitrict a Dakar, che ha sensibilizzato gli studenti circa l'inquinamento della plastica distribuendo loro più di 300 borracce.
Dopo l'installazione del primo seabin sull'Isola di San Giorgio nella Laguna di Venezia nel 2023, che ha una capacità di raccolta di più di 500 kg di rifiuti l'anno, incluse microplastiche, come indicato anche sul sito di Lifegate relativamente al progetto seabin, Saipem si riconferma in prima linea nella lotta all'inquinamento da plastica rinnovando per un altro anno il seabin di Venezia e "adottando" un nuovo seabin nella Darsena di Milano, luogo dove il grande afflusso di persone causa problemi di rifiuti di plastica e mozziconi di sigaretta, soprattutto nei fine settimana, che il seabin è in grado di raccogliere.
L'iniziativa è in linea con la strategia di sostenibilità di Saipem. Il seabin, infatti, è un "cestino" dei rifiuti galleggiante munito di un sistema di filtraggio avanzato che utilizza una tecnologia per raccogliere rifiuti presenti nelle acque portuali, laghi e darsene cittadine in grado di smaltire in un anno oltre 500 kg di rifiuti di piccole dimensioni, incluse le plastiche, le microplastiche e le microfibre, contribuendo così a ridurre l'inquinamento marino. La scelta di Saipem di prendere in gestione il seabin è un gesto simbolico e di sensibilizzazione culturale, che completa il quadro delle altre azioni del Gruppo sul tema, che vanno dalla riduzione dell'utilizzo della plastica monouso nelle proprie attività operative e negli uffici, fino all'impegno a promuovere innovazioni tecnologiche sul riciclo della plastica. Con questa iniziativa Saipem consolida la propria partnership con LifeGate, avviata lo scorso 2023 con l'installazione del primo seabin a Venezia, rafforzando la propria adesione alla Water Defenders Alliance, iniziativa volta alla promozione e alla collaborazione di aziende e istituzioni per contrastare l'inquinamento dei mari, laghi e darsene cittadine.
Una delle nostre società collegate, Petromar, ha condotto iniziative ad Ambriz, Angola, tra cui sessioni di sensibilizzazione su questioni ambientali e sanitarie. Inoltre, ha promosso il riciclaggio della plastica e dell'olio da cucina, coinvolgendo le donne della comunità nella produzione di sapone fatto in casa utilizzando olio esausto. L'iniziativa ha contribuito a diffondere una cultura di riduzione dei rifiuti, incoraggiare il riutilizzo dei materiali e promuovere l'economia circolare.
A proposito delle tematiche relative ai rapporti con le comunità locali non sono stati segnalati gravi problemi e incidenti in materia di diritti umani in relazione alle comunità interessate. L'unica segnalazione è stata chiusa dagli organi aziendali competenti, sulla base degli accertamenti condotti, ritenendo che non sussistano fattispecie di violazione del Codice Etico con riferimento ai fatti segnalati.
Per Saipem essere presente localmente significa acquistare beni e servizi da fornitori locali, creare occupazione a livello locale e sviluppare il know-how del personale locale e dei fornitori, rafforzando la loro competenza tecnologica e manageriale. In tal modo, il Gruppo contribuisce a creare opportunità di sviluppo per le persone e per le imprese nelle comunità in cui opera. La presenza di Saipem si caratterizza anche per un impegno nello sviluppare e mantenere una continua relazione con le comunità, i clienti e i fornitori locali, che permetta di ottenere effetti positivi anche in termini di riduzione dei costi complessivi di progetto e del profilo di rischio complessivo associato alle attività operative. Il nostro impegno verso le comunità locali nel 2024 ammonta a 1.575.795 euro di investimenti in iniziative per le comunità locali con 65 iniziative implementate in 17 paesi.

Di seguito riportiamo alcuni indicatori entity specific relativi al nostro impatto sul territorio:
| 2024 | 2023 | |||
|---|---|---|---|---|
| Totale Consolidato |
Totale Consolidato |
|||
| (%) | Gruppo | integrale | Gruppo | integrale |
| Dipendenti locali | 72 | 70 | 71 | 69 |
| Manager locali | 55 | 54 | 53 | 54 |
| Acquistato da fornitori locali | 69 | 51 |
Per dipendente locale si intende un dipendente che lavora nel Paese di assunzione. Per manager locale si intende la somma di middle e senior manager. Dato l'elevato numero di dipendenti nei due headquarter in Italia e Francia, la percentuale di manager locali viene calcolata escludendo i dati di questi due Paesi, in modo da fornire effettiva rappresentazione dell'impegno della Società nei Paesi di operatività.

Al fine di valorizzare e quantificare il valore generato nei Paesi in cui opera attraverso il proprio commitment sulla massimizzazione del Local Content, Saipem ha sviluppato internamente un modello (SELCE "Saipem Externalities Local Content Evaluation") per quantificare il valore della propria presenza sul territorio in termini economici, occupazionali e di crescita del capitale umano. Il modello applicato nelle principali realtà operative in cui Saipem opera mostra l'impatto sulle economie dei Paesi.

L'impatto economico è l'impatto finanziario complessivo sull'economia e sulla società locale generato dall'acquisto di beni e servizi da fornitori locali, dagli stipendi pagati al personale locale impiegato nei progetti Saipem e dalle tasse pagate nel paese, quantificato come impatto diretto, indiretto e indotto.

L'impatto occupazionale quantifica il numero totale di posti di lavoro equivalenti, sia diretti che indiretti, creati grazie alle attività di Saipem anche lungo la catena di fornitura e dagli effetti indotti associati all'aumento dei consumi domestici e delle tasse pagate.


L'impatto sullo sviluppo del capitale umano è il valore economico associato alle attività di formazione offerte da Saipem ai propri dipendenti locali, calcolato come aumento dell'aspettativa di guadagno nell'arco della vita del personale formato e del conseguente impatto sull'economia locale in termini di aumento del consumo domestico e di pagamento delle tasse.
Il modello REVALUE (Real Value) è un secondo strumento di quantificazione degli impatti ambientali e sociali in una prospettiva globale. Questo modello considera le relazioni tra gli input dell'attività aziendale, i

Ulteriori dettagli sul modello SELCE e il modello REVALUE sono contenuti negli specifici report pubblicati annualmente dall'azienda.
Il Piano quadriennale di Sostenibilità di Saipem integra obiettivi aziendali e fattori ESG, trasformando gli impegni della società in obiettivi misurabili per creare valore per tutti gli stakeholder. L'aggiornamento annuale del Piano è guidato dall'analisi di doppia rilevanza, dall'evoluzione del contesto internazionale e dagli input degli stakeholder. Il Piano di Sostenibilità è integrato nelle direttrici strategiche di business dell'azienda, declinando gli impegni assunti dalla Società nella Politica di Sostenibilità in obiettivi qualitativi e quantitativi misurabili nel tempo.
Come descritto nella relativa sezione "SBM-1 - Strategia, modello aziendale e catena del valore" del capitolo ESRS 2, l'aggiornamento del Piano di Sostenibilità è guidato dall'evoluzione del contesto internazionale e dagli input e richieste degli stakeholder, quali ad esempio clienti e comunità finanziaria. Con riferimento al capitolo corrente e alla sezione "SBM-2 - Interessi e opinioni dei portatori di interessi" del capitolo ESRS 2, che definisce che le comunità interessate costituiscono un gruppo fondamentale nella definizione di propri obiettivi aziendali, definiti seguendo il processo di analisi di materialità eseguito per individuare e valutare gli impatti, rischi e opportunità rilevanti (maggiormente descritto nella sezione "IRO-1 - Descrizione del processo per individuare e valutare gli impatti, i rischi e le opportunità rilevanti" del capitolo ESRS 2), gli obiettivi qualitativi del Piano di Sostenibilità 2024-2027, e riportati nella precedente rendicontazione, sono di seguito rappresentati per descriverne il livello di raggiungimento:
| Saipem in breve |
RELAZIONE SULLA GESTIONE |
Bilancio consolidato |
Bilancio di esercizio |
ALLEGATI | |
|---|---|---|---|---|---|
| Azioni del Piano di Sostenibilità 2024-2027 |
Anno | Livello di ambizione | Risultati 2024 | Status | Piano 2025-2028 |
| Implementare il Piano di Iniziative delle Comunità Locali 2024 come da programma |
2024 | Piano completato | Oltre il 90% delle iniziative pianificate sono state completate |
Confermato | |
| Sviluppo e applicazione di una metodologia per un'efficace identificazione e monitoraggio di iniziative nell'ambito della salute pubblica |
2024 | Metodologia applicata |
Metodologia sviluppata e applicata per l'identificazione delle iniziative sulla salute |
||
| Sviluppare una metodologia per monitorare l'efficacia delle iniziative sul territorio |
2027 | Metodologia completata che include: ambiente, sviluppo socioeconomico, educazione e training professionale |
Metodologia in completamento |
Confermato | |
| Iniziative per la promozione della protezione ambientale |
2024 | Rinnovo Seabin a Venezia e adozione di un nuovo Seabin |
Seabin a Venezia rinnovato e adozione di un nuovo Seabin a Milano in Darsena |
Si precisa che gli obiettivi elencati sono in linea con il perimetro "Totale Gruppo".
Gli obiettivi ancora attivi, presenti anche nelle precedenti versioni del Piano, sono stati mantenuti o aggiornati come definito in colonna "Piano 2025-2028".
Con riferimento al nuovo Piano di Sostenibilità si riportano i seguenti obiettivi finalizzati a monitorare l'efficacia delle politiche e delle azioni sulla tematica specifica:
| Obiettivi (non misurabili) Azioni | Anno | Catena del valore | Tema materiale | IRO | |
|---|---|---|---|---|---|
| Implementare il Piano di Iniziative delle Comunità Locali 2025 come da programma |
Tutte iniziative del Piano realizzate |
2025 | Operazioni proprie Downstream |
Supporto e sviluppo delle comunità |
I15 S3 I16 S3 I17 S3 I18 S3 I21 S3 R8 S3 |
| Sviluppare una metodologia per monitorare l'efficacia delle iniziative sul territorio |
Metodologia completata che include: ambiente sviluppo socioeconomico, educazione e training professionale |
2027 | Operazioni proprie Downstream |
Supporto e sviluppo delle comunità |
I15 S3 I16 S3 I17 S3 I18 S3 I21 S3 R8 S3 |
Saipem adotta un modello di amministrazione e controllo tradizionale, composto da vari organi con specifiche competenze. Il Consiglio di Amministrazione, composto da amministratori esecutivi e non esecutivi eletti dagli azionisti, gestisce l'azienda e definisce le linee guida strategiche, monitorando le operazioni e garantendo il rispetto delle normative. Il Collegio Sindacale, dotato di professionalità e competenze adeguate, vigila sulla correttezza amministrativa e contabile, assicurando la conformità alle leggi e regolamenti e verificando la regolarità della gestione societaria. Il Comitato Remunerazione e Nomine propone politiche di remunerazione per dirigenti e amministratori, selezionando e valutando i candidati per le posizioni dirigenziali, e monitora la successione dei dirigenti per garantire la continuità e l'efficacia della gestione. Il Comitato Controllo e Rischi supporta il Consiglio di Amministrazione nelle decisioni riguardanti il sistema di controllo interno e la gestione dei rischi, valutando l'idoneità delle informative finanziarie e della Rendicontazione Consolidata di Sostenibilità. Il Comitato Parti Correlate esamina le operazioni con parti correlate, garantendo trasparenza e correttezza procedurale, esprimendo pareri preventivi sulle operazioni rilevanti. Il Comitato Sostenibilità, Scenari e Governance si occupa delle questioni di sostenibilità, analizzando scenari strategici a lungo termine e proponendo iniziative per la governance aziendale. Sulla base dei principi del codice di Corporate Governance relativi alla composizione degli organi sociali, tutti i componenti degli organi sopracitati sono dotati di competenze adeguate ai compiti a loro affidati, come approfondito nella sezione "GOV-1 - Ruolo degli organi di amministrazione, direzione e controllo". La Società adotta criteri di diversità, inclusa quella di genere, per formare il Consiglio di Amministrazione, garantendo competenza e professionalità tra i membri. L'organo di controllo è composto in modo tale da assicurare indipendenza e professionalità nella sua funzione.
Saipem RELAZIONE Bilancio Bilancio ALLEGATI in breve SULLA GESTIONE consolidato di esercizio
Oltre agli organi di amministrazione, gestione e controllo sopra descritti, l'Assemblea degli Azionisti, composta dai soci della società, è il principale organo decisionale, che nomina il Consiglio di Amministrazione esamina e approva la Relazione finanziaria annuale che integra la Rendicontazione Consolidata di Sostenibilità.
Per maggiori dettagli rispetto al ruolo degli organi di amministrazione direzione e controllo fare riferimento alle sezioni "GOV-1 - Ruolo degli organi di amministrazione, direzione e controllo" e "GOV 2 - Informazioni fornite agli organi di amministrazione, direzione e controllo dell'impresa e questioni di sostenibilità da questi affrontate" del capitolo ESRS 2.
Nell'ambito dell'analisi di doppia rilevanza, come descritta nella sezione "IRO 1 - Descrizione del processo per individuare e valutare gli impatti, i rischi e le opportunità rilevanti" del capitolo ESRS 2, gli impatti e i rischi legati alle questioni relative alla condotta delle imprese sono i seguenti.
| Tema materiale |
Topic ESRS | Sub-topic | Descrizione impatto | Catena del valore (dove si genera l'impatto) |
Tipologia | Natura | Orizzonte temporale |
|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Operazioni responsabili |
G1 - Condotta delle imprese |
Corruzione attiva e passiva |
Contrasto alla diffusione di pratiche illecite nei territori di operatività (I13 G1) |
Operazioni proprie | Attuale | Positivo | Medio termine |
| Etica di business G1 - Condotta | delle imprese | Corruzione attiva e passiva |
Danni economici nei confronti dei clienti/stakeholder/ azionisti/società a causa di fenomeni di corruzione (I14 G1) |
Upstream, Operazioni proprie, Downstream |
Potenziale | Negativo | Breve termine |
| Tema materiale | Topic ESRS | Sub-topic | Descrizione tipo di rischio | Catena del valore (Dove si genera il rischio) |
Orizzonte temporale |
|---|---|---|---|---|---|
| Etica di business | G1 - Condotta delle imprese |
Cultura d'impresa; Corruzione attiva e passiva |
Cambiamento dello scenario ESG che può generare evoluzioni nelle normative riguardanti la transizione energetica, altri temi ambientali e sociali. Tale rischio potrebbe significare per Saipem: adattamenti operativi necessari per allinearsi alle nuove regolamentazioni, impatti reputazionali legati a violazioni ESG, e impatti giuridici legati a mancata conformità a nuove leggi, responsabilità legale per violazioni sociali/ambientali (R1 G1) |
Upstream, Operazioni proprie, Downstream |
Medio termine (2-4 anni) |
| G1 - Condotta delle imprese |
Cultura d'impresa; Corruzione attiva e passiva |
Il verificarsi di eventi con potenziali effetti sulla salute dei lavoratori e delle persone che vivono in prossimità delle operazioni e/o l'esposizione prolungata nel tempo in grado di causare malattie professionali. Tale rischio, con effetti sull'etica del business in quanto coinvolge la responsabilità dell'azienda nel garantire condizioni di lavoro sicure, potrebbe avere per Saipem effetti reputazionali e di mercato (i.e. sfiducia degli stakeholder, inclusi quelli finanziari e i clienti; costi legati all'interruzione delle attività di business e calo della domanda sul mercato dovuto al danno reputazionale), giuridici (i.e. contenziosi legali, sanzioni) (R8 G1) |
Operazioni proprie, Downstream |
Breve termine (≤1 anno) |
|
| Etica di business Approvvigionamento responsabil |
G1 - Condotta delle imprese |
Cultura d'impresa; Gestione dei rapporti con i fornitori, comprese le prassi di pagamento; Corruzione attiva e passiva |
Scarsa performance ESG dei fornitori/subappaltatori. Le conseguenze di tale rischio, che possono derivare da pratiche di business non allineate agli standard di Saipem, possono causare danni reputazionali (sfiducia da parte di clienti, opinione pubblica, stakeholder finanziari, perdita di talent attraction e retention), perdita di opportunità di business (R5 G1) |
Upstream, Operazioni proprie, Downstream |
Medio termine (2-4 anni) |
Si specifica che l'impatto "Danni economici nei confronti dei clienti/stakeholder/azionisti/società a causa di fenomeni di corruzione" è connesso con la strategia e il business model in quanto Saipem opera in un settore e in paesi e aree geografiche esposte al fenomeno della corruzione. Tali contesti potrebbero avere ripercussioni dirette nei confronti dei principali stakeholder quali clienti/azionisti, ecc.
Saipem promuove la propria cultura d'impresa tramite il modello One Saipem Way (per ulteriori informazioni consultare la sezione "S1-4 - Interventi su impatti rilevanti per la forza lavoro propria e approcci per la gestione dei rischi rilevanti e il perseguimento di opportunità rilevanti in relazione alla forza lavoro propria, nonché efficacia di tali azioni"), che ha l'obiettivo di rafforzare il modello di comportamento e ispira i valori che guidano l'approccio dell'Azienda al benessere e alla sicurezza delle persone. È l'archetipo alla base dello sviluppo delle competenze e dei comportamenti dei dipendenti, e quindi di tutti i processi di formazione e gestione del personale. La cultura di Saipem è improntata alla massima attenzione per una condotta etica e per i principi di correttezza, trasparenza e integrità.
Nel paragrafo seguente si illustrano le politiche specifiche che Saipem ha predisposto in materia di condotta delle imprese:
• Con la politica "Global Compliance", Saipem assicura un monitoraggio continuo dell'evoluzione normativa al fine di garantire la diffusione e promuovere la conoscenza delle norme e regolamenti applicabili alle proprie attività. Saipem si dota di regole di compliance, integrate nel sistema di controllo interno, volte a rispettare gli obblighi di legge, a rispondere alle best practice di controllo e ad assicurare l'osservanza del Codice Etico.
Saipem adotta un approccio preventivo ai rischi e istituisce adeguati controlli atti a identificare tempestivamente lacune e violazioni delle regole di compliance.
Inoltre, sono presenti organizzativi che attribuiscono chiari ruoli e responsabilità in materia di compliance e individuano le strutture interne preposte alla valutazione del contesto normativo, alla predisposizione e all'attuazione delle opportune iniziative di compliance.
Saipem istituisce canali informativi e strumenti idonei a garantire la gestione di informazioni sul funzionamento del sistema di controllo interno, oltre a strumenti di monitoraggio e reporting volti a


verificare nel tempo l'efficacia del sistema di controllo interno, anche con riferimento agli aspetti di compliance.
Saipem garantisce la sicurezza delle informazioni, anche al fine di assicurare la protezione del segreto aziendale, in funzione della rilevanza delle stesse e opera una valutazione dei rischi per individuare le misure di sicurezza più appropriate.
La responsabilità dell'attuazione delle Politiche descritte è dell'Amministratore Delegato, che si avvale dei manager che ricoprono ruoli apicali nelle funzioni coinvolte. In particolare, in quest'area, il Chief People, HSEQ and Sustainability Officer. Sono inoltre responsabili a livello operativo, i Chief Operating Officer delle Business Line, i project manager/director e i vertici aziendali delle società locali appartenenti al Gruppo.
Saipem verifica l'adeguatezza e aggiorna tempestivamente le regole di compliance, anche confrontandosi con le best practice nazionali e internazionali al fine di perseguire l'eccellenza. Il management e le persone di Saipem partecipano attivamente al miglioramento continuo delle regole di compliance fornendo indicazioni, suggerimenti e feedback derivanti dalle loro esperienze sul campo.
Al fine di garantire integrità, trasparenza, correttezza ed efficacia ai propri processi, Saipem adotta regole per lo svolgimento delle attività aziendali e l'esercizio dei poteri, assicurando il rispetto dei principi generali di tracciabilità e segregazione. Il Sistema Normativo Saipem è un sistema dinamico che prevede il miglioramento continuo in accordo all'evoluzione del contesto interno ed esterno ed è ispirato a una logica per processi. Pertanto, indipendentemente dalla collocazione delle attività nell'assetto organizzativo e societario di Saipem, tutte le attività sono ricondotte a una mappa di processi e/o tematiche trasversali. Saipem, attraverso il Sistema Normativo, promuove l'integrazione dei principi di compliance all'interno dei processi aziendali; i documenti normativi contengono i principi di controllo che le persone coinvolte nel processo disciplinato sono tenute a rispettare al fine di operare in conformità con normative e regolamenti vigenti, interni ed esterni. L'intero corpo normativo Saipem si fonda ed è coerente con un quadro di riferimento generale che comprende: disposizioni di legge, Statuto, Codice di Corporate Governance, CoSO Report, Modello di Organizzazione, Gestione e Controllo, i principi alla base dei sistemi di controllo interno.
Nel 2004 il Consiglio di Amministrazione di Saipem SpA ha deliberato l'adozione di un proprio modello di organizzazione, gestione e controllo "Modello 231 (include il Codice Etico)" (di seguito, il "Modello 231"), finalizzato a prevenire la commissione dei reati sanzionati dal D.Lgs. n. 231/2001 "Disciplina della responsabilità amministrativa delle persone giuridiche, delle società e delle associazioni anche prive di personalità giuridica, a norma dell'art. 11 della legge 29 settembre 2000, n. 300". Successivamente, attraverso specifici progetti, sono stati approvati gli aggiornamenti del Modello 231 al fine di recepire le innovazioni normative e i mutamenti organizzativi aziendali di Saipem SpA. In particolare, nei successivi aggiornamenti del Modello 231, si è tenuto conto:


Il Modello 231 è lo strumento attraverso il quale Saipem definisce chiaramente i suoi valori, principi e responsabilità al fine di massimizzare l'efficienza, l'affidabilità e la reputazione dell'Azienda, che sono fattori chiave per il suo successo e per migliorare le condizioni nelle quali essa opera. Il Modello 231 include il Codice Etico che rappresenta un insieme di principi generali non derogabili. Il Codice Etico Saipem definisce con chiarezza, in conformità con la legge, i valori che la Società riconosce, accetta e condivide nella conduzione della propria attività; esso inoltre stabilisce le responsabilità assunte nei confronti dei portatori di interesse (stakeholder) interni ed esterni. L'osservanza del Codice Etico da parte degli amministratori, dei sindaci, del management e dei dipendenti, nonché di tutti coloro che operano in Italia e all'estero per il conseguimento degli obiettivi di Saipem ("Persone di Saipem"), ciascuno nell'ambito delle proprie funzioni e responsabilità, è di importanza fondamentale – anche ai sensi e per gli effetti delle norme di legge e di contratto che disciplinano il rapporto con Saipem – per l'efficienza, l'affidabilità e la reputazione di Saipem, fattori che costituiscono un patrimonio decisivo per il successo dell'impresa e per il miglioramento del contesto sociale in cui Saipem opera. Tutte le Persone di Saipem, senza distinzioni o eccezioni, conformano le proprie azioni e i propri comportamenti ai principi e ai contenuti del Codice Etico nell'ambito delle proprie funzioni e responsabilità, nella consapevolezza che il rispetto del Codice Etico costituisce parte essenziale della qualità della prestazione di lavoro e professionale. I rapporti tra le Persone di Saipem, a tutti i livelli, devono essere improntati a criteri e comportamenti di onestà, correttezza, collaborazione, lealtà e reciproco rispetto. L'osservanza delle norme del Codice Etico deve considerarsi parte essenziale delle obbligazioni contrattuali di tutte le Persone di Saipem, ai sensi e per gli effetti della legge applicabile. L'Organismo di Vigilanza vigila sull'effettività del Modello 231; a esso è inoltre conferita la funzione di Garante del Codice Etico. È fatto obbligo a ogni Persona di Saipem segnalare tempestivamente possibili casi o richieste di violazione del Modello 231 ai propri superiori gerarchici o all'organo del quale si è parte e all'Organismo di Vigilanza. I segnalanti in buona fede sono garantiti contro qualsiasi forma di ritorsione, discriminazione o penalizzazione e in ogni caso viene assicurata la riservatezza dell'identità del segnalante, fatti salvi gli obblighi di legge e la tutela dei diritti della società o delle persone accusate erroneamente o in malafede.
Nel corso del 2024 il Modello 231 di Saipem SpA è stato aggiornato per recepire le seguenti modifiche organizzative e legislative:
aggiornato per specificare la definizione dei Paesi terzi e rafforzare l'impegno del management nella promozione dei principi.
Saipem conduce da sempre le sue attività con lealtà e integrità e nel pieno rispetto delle leggi e dei regolamenti. Per questo, Saipem ha posto in atto un sistema solido ed efficace di whistleblowing per scoraggiare, rilevare, indagare e segnalare illeciti nella Società.
Riconoscendo la corruzione come un ostacolo intollerabile a un business efficiente e a una concorrenza leale, Saipem ha sviluppato un "Compliance Programme Anticorruzione" che comprende un insieme di regole e controlli volti a prevenire la corruzione. Questo programma è in linea con le best practice internazionali e sostiene il principio di "tolleranza zero" sancito dal Codice Etico. In particolare, il Codice Etico (incluso anche nel Modello 231) di Saipem stabilisce che "Pratiche di corruzione, favori illegittimi, comportamenti collusivi, sollecitazioni, dirette e/o attraverso terzi, di vantaggi personali e di carriera per sé o per altri, sono senza eccezione proibiti". Il "Compliance Programme Anticorruzione" si connota per la sua dinamicità e per la costante attenzione all'evoluzione del panorama normativo nazionale e internazionale e delle best practice. Nel corso degli anni, perseguendo con impegno l'obiettivo di un miglioramento continuo, il programma è stato aggiornato in coerenza con le disposizioni anticorruzione applicabili e con le convenzioni internazionali. Saipem SpA è una delle prime aziende italiane ad aver ottenuto la certificazione internazionale secondo la norma ISO 37001:2016 "Antibribery Management Systems". La certificazione, rilasciata da una terza parte indipendente, definisce i requisiti e fornisce linee guida per aiutare le organizzazioni a prevenire, individuare e affrontare la corruzione. Garantisce il rispetto della legislazione anticorruzione e di qualsiasi altro impegno volontario pertinente alle proprie attività. Il processo di certificazione, condotto attraverso una fase di audit che si è protratta da gennaio ad aprile 2018, ha preso in considerazione fattori quali la struttura organizzativa, la presenza locale, i processi e i servizi. Due successivi audit per la ricertificazione sono stati completati e il 28 aprile 2021 è stato emesso il nuovo certificato ISO 37001:2016, con validità estesa al 27 aprile 2024 e in data 28 aprile 2024 è stato emesso il nuovo certificato ISO 37001:2016, con validità estesa al 27 aprile 2027.
Riconoscendo che il primo passo per sviluppare una strategia efficace di lotta alla corruzione è la conoscenza approfondita degli strumenti di prevenzione dei comportamenti corruttivi, Saipem pone una forte enfasi sull'impegno e sulla costante attenzione al tema da parte del proprio personale. I dipendenti sono tenuti a cogliere e attuare i meccanismi di controllo delineati nelle norme interne anticorruzione di Saipem come parte integrante delle loro attività quotidiane. A tal fine il personale si impegna a partecipare a sessioni di formazione obbligatorie per acquisire la necessaria conoscenza delle leggi anticorruzione, dell'etica, delle disposizioni di conformità e dei regolamenti interni anticorruzione. Queste attività di formazione sono tipicamente collegate ai requisiti del Modello 231 e alle norme anticorruzione delineate nel Management System Guideline "Anticorruzione". Sono organizzati specifici corsi di formazione, in particolare incentrati su temi sensibili che riguardano il top management, le funzioni Procurement, AFC, Commerciale, Tendering e HR di tutto il Gruppo per il Procurement, gli amministratori delegati delle società controllate e tutto il personale a rischio. Il programma di formazione è personalizzato in base all'area geografica e viene erogato attraverso corsi di elearning e in aula, adattati alla natura dei partecipanti.
Sono inoltre previsti dei corsi "light" per tutto il personale che non rientra tra le categorie "a rischio".
Saipem ha pubblicato una "Guida Saipem alla Business Integrity" che funge da ulteriore strumento per i dipendenti per comprendere meglio le regole interne e condividere i valori etici dell'Azienda. La guida fornisce una panoramica dei principi pertinenti ed esempi concreti per facilitarne la comprensione.
Nel 2024 il CEO ha promosso un workshop cascading sul tema Business Integrity che ha coinvolto inizialmente i suoi primi e secondi riporti per poi essere a sua volta diffuso ai successivi livelli gerarchici.
A testimonianza dell'impegno della società di diffondere la propria cultura aziendale anche nella catena del valore, si evidenzia l'organizzazione di workshop nell'ambito di alcuni progetti operativi rilevanti per il business che hanno visto il coinvolgimento di subcontrattisti e fornitori.
Per maggiori dettagli sui processi di prevenzione e individuazione della corruzione attiva e passiva, consultare la sezione "G1-3 - Prevenzione e individuazione della corruzione attiva e passiva".


Saipem ha istituito un sistema solido ed efficace per scoraggiare, rilevare, indagare e segnalare qualsiasi comportamento illegale in azienda, anche attraverso un sistema di segnalazioni (whistleblowing). I segnalanti sono protetti da qualsiasi forma di ritorsione, discriminazione o penalizzazione, per motivi connessi direttamente o indirettamente alla segnalazione, fatti salvi gli obblighi di legge e la tutela dei diritti della Società o delle persone accusate di dolo o colpa grave. La riservatezza dell'identità del segnalante è sempre garantita e vengono applicate sanzioni a chi viola le disposizioni stabilite per garantire la protezione del segnalante.
Inoltre, Saipem SpA si è dotata di una procedura dedicata al Whistleblowing e alla gestione delle segnalazioni. Per maggiori dettagli sui processi di Whistleblowing, vedere la sezione "S1-3 - Processi per porre rimedio agli impatti negativi e canali che consentono ai lavoratori propri di sollevare preoccupazioni".
Come descritto nella relativa sezione "SBM 1 - Strategia, modello aziendale e catena del valore" del capitolo ESRS 2, l'aggiornamento del Piano di Sostenibilità è guidato dall'evoluzione del contesto internazionale e dagli input e richieste degli stakeholder, quali ad esempio clienti e comunità finanziaria.
Con riferimento alla sezione "SBM 3 - Impatti, rischi e opportunità rilevanti e loro interazione con la strategia e il modello aziendale" del capitolo ESRS 2, che definisce che le tematiche di governance e di etica del business sono risultate materiali (il processo di analisi di doppia rilevanza è descritto nella sezione "IRO-1 - Descrizione del processo per individuare e valutare gli impatti, i rischi e le opportunità rilevanti" del capitolo ESRS 2), di seguito si descrivono gli obiettivi:
| Obiettivi 2024-2027 | Anno target | Target | Risultati 2024 | Status | Piano 2025-2028 |
|---|---|---|---|---|---|
| Continuare l'attività di formazione in ambito Anticorruzione e Compliance 231 per il personale a rischio41, con copertura del 100% dei Paesi previsti dal piano di formazione 2024 [Schema di incentivazione] |
2024 | Min 15 Paesi Max 19 Paesi |
19 Paesi sono stati coinvolti dalla formazione |
Confermato con nuovi target |
|
| Implementare un programma di job rotation per neolaureati per garantire esperienza nelle Funzioni di Controllo e Compliance [Schema di incentivazione] |
2025 | Min: 5% Target: 10% Max: 15% |
Sono stati coinvolti 17 neoassunti neolaureati su 116 (15%) |
Confermato |
-
-
Gli obiettivi ancora attivi, presenti anche nelle precedenti versioni del piano, sono stati mantenuti o aggiornati come definito in colonna "Piano 2025-2028".
(41) Come da MSG Anticorruzione, per Personale a Rischio si intende: ogni dipendente o manager di Saipem, che: a. è probabile che abbia un Contatto Rilevante con un Pubblico Ufficiale, in relazione alla propria attività lavorativa; b. sovrintende dipendenti o Business Partner che è probabile abbiano tale Contatto Rilevante; c. può stipulare un contratto con terze parti per conto di Saipem o ha una influenza significativa sul processo decisionale in relazione all'assegnazione di tali contratti; d. è coinvolto nelle problematiche relative ai controlli interni o alle altre attività disciplinate dalle Leggi Anticorruzione; e. ogni dipendente di Saipem individuato come a rischio da un manager appartenente a una delle categorie di cui sopra.
| Saipem in breve |
RELAZIONE SULLA GESTIONE |
Bilancio consolidato |
Bilancio di esercizio |
ALLEGATI | ||
|---|---|---|---|---|---|---|
| Obiettivi | Nuovi obiettivi da Piano di Sostenibilità 2025-2028 Target |
Anno Target Catena del valore | Tema materiale | IRO | ||
| Continuare l'attività di formazione in ambito Anticorruzione e Compliance 231 per il personale a rischio, con copertura del 100% dei Paesi previsti dal piano di formazione [Schema di incentivazione] |
19 paesi coinvolti | 2025 | Operazioni proprie | Etica di business Operazioni responsabili |
I13 G1 I14 G1 R1 G1 R5 G1 R8 G1 |
|
| Implementare un programma di job rotation per neolaureati per garantire esperienza nelle Funzioni di Controllo e Compliance [Schema di incentivazione] |
Coinvolgere Min: 5% Target: 10% Max: 15% dei giovani laureati assunti nel programma |
2025 | Operazioni proprie | Etica di business Operazioni responsabili |
I13 G1 I14 G1 R1 G1 R5 G1 R8 G1 |
Si precisa che gli obiettivi elencati sono in linea con il perimetro "Totale Gruppo".
L'ascolto e il coinvolgimento degli stakeholder, compresi i lavoratori nella catena del valore, sono elementi fondamentali per rafforzare la fiducia e costruire un valore condiviso, oltre che per perseguire obiettivi concreti di sviluppo sostenibile.
Secondo il principio di competitività aperta, Saipem garantisce pari opportunità commerciali a tutte le società potenzialmente fornitrici di lavori, beni e servizi per il proprio business, selezionando i propri fornitori e subappaltatori in ogni area del mondo.
La complessità ed eterogeneità della catena di fornitura di Saipem richiedono un sistema che garantisca un allineamento tra gli standard aziendali e quelli adottati dai propri fornitori. Questo è essenziale per prevenire e mitigare i rischi, garantendo una supply chain adeguata e resiliente alle esigenze dei progetti operativi in corso e alle possibili acquisizioni ed evoluzioni del contesto di mercato. Saipem richiede ai propri fornitori l'applicazione dei più alti standard in materia di salute e sicurezza, lotta alla corruzione, rispetto dei diritti umani e protezione dell'ambiente. Il fornitore viene valutato in termini di affidabilità tecnica, finanziaria e capacità organizzativa, inclusa la sua conformità con i principi espressi nel Codice Etico di Saipem, nella Politica di Sostenibilità e nel Codice di Condotta del Fornitori, nonché con i requisiti espressi nelle politiche e negli standard specifici HSE.

Il processo di approvvigionamento, volto a soddisfare i fabbisogni espressi dalle varie entità del Gruppo, ha l'obiettivo di massimizzare il valore complessivo per Saipem, garantendo la disponibilità e la qualità dei fornitori, la corretta gestione dei contratti, dei flussi logistici e delle attività post-ordine. Il processo si articola in cinque sotto-processi che comprendono, nell'ordine: 1) la definizione della strategia di approccio al mercato da applicarsi alle diverse forniture e la definizione dei piani degli approvvigionamenti di progetto e non di progetto mediante soluzioni di acquisto efficienti ed efficaci; 2) il sottoprocesso attinente al Vendor Management, che assicura la disponibilità di un parco fornitori quantitativamente e qualitativamente adeguato in relazione a beni, lavori e servizi necessari alle esigenze del Gruppo, nel rispetto degli standard economico-finanziari, etici,

professionali-tecnici e HSE richiesti; 3) le attività di elaborazione ed emissione dei contratti/ordini di fornitura, incluse le attività di relazione con i fornitori; 4) le attività di post-ordine e gestione contratti; 5) il sotto-processo di Reporting, controllo e gestione documentazione, che garantisce, attraverso la gestione della documentazione, la tracciabilità di tutte le fasi del processo Supply Chain, rendendo disponibili informazioni, indicatori di performance rilevanti e possibili azioni di miglioramento relativamente alle attività della catena di fornitura
I fornitori sono responsabili della gestione del rischio nelle loro operazioni e Saipem richiede che essi stessi, a loro volta, esigano dai loro fornitori il rispetto dei medesimi principi e standard. Si vuole garantire in questo modo condizioni di lavoro sicure ed eque, e una gestione responsabile degli aspetti ambientali e sociali lungo tutta la catena di approvvigionamento.
Durante il processo di qualifica, l'analisi delle informazioni del fornitore è il primo passo per conoscere e comprendere le sue capacità. Questa fase prevede la raccolta di dati e informazioni, nonché della documentazione del fornitore al fine di valutare:
I requisiti del fornitore sono verificati in fase di qualifica tramite la nuova piattaforma SupplHi.
SupplHi è una piattaforma SaaS modulare e basata su cloud, adottata da Saipem per gestire in modo efficiente la base dei fornitori. La piattaforma, già utilizzata per il Carbon Tracker e la Valutazione delle Prestazioni dei Fornitori (VPE), si concentra sui processi di qualifica dei fornitori e sulla valutazione e monitoraggio del rischio delle controparti (VDD) con criteri multidimensionali sulle pratiche di sostenibilità, la misurazione delle
emissioni di gas serra (GHG) e i requisiti di sicurezza informatica, ed è l'unico gateway obbligatorio per tutti i fornitori diretti del gruppo Saipem.
Il processo di qualifica inizia con la fase di registrazione, durante la quale i fornitori devono fornire informazioni dettagliate sull'azienda, sugli shareholders, fornendo inoltre dati finanziari, eventuali certificazioni e le esperienze precedenti. La piattaforma SupplHi consente a Saipem di gestire in modo efficiente il processo di qualifica, garantendo che solo i fornitori che soddisfano determinati e specifici requisiti vengano selezionati per poi essere valutati. Inoltre, i fornitori possono aggiornare le loro informazioni e monitorare lo stato della loro candidatura direttamente sulla piattaforma. Questo sistema trasparente e strutturato facilita la comunicazione tra Saipem e i propri fornitori, migliorando l'efficienza e la qualità della collaborazione.
Il livello di rischio legato a tematiche di sostenibilità è determinato dal Paese di appartenenza di ciascun fornitore e dal settore industriale e/o dalla criticità della fornitura. I fornitori identificati con un elevato livello di rischio sui temi di sostenibilità sono sottoposti a una verifica più approfondita.
In particolare, a seconda del tipo di bene o servizio offerto, i fornitori sono sottoposti a un processo di Valutazione Rischio Controparte ("VERC"), volto anche a verificare il loro comportamento etico in termini di anticorruzione, condotta illegale e diritti umani e qualsiasi altro aspetto che potrebbe danneggiare direttamente la reputazione del fornitore e indirettamente la reputazione di Saipem. La "VERC" è effettuata attraverso l'analisi delle principali caratteristiche della controparte, con particolare riguardo ai seguenti aspetti: economico-finanziari; etico-reputazionali; assetto proprietario. La valutazione del rischio controparte su fornitori o fornitori potenziali avviene di norma tramite una verifica che non prevede contatti con la controparte, raccogliendo le informazioni disponibili attraverso fonti o piattaforme terze specializzate. I fornitori per i quali vengono riscontrate problematiche rilevanti nell'ambito del processo di VERC non possono essere qualificati o stipulare contratti.
La VERC può essere effettuata non solo in corrispondenza dell'avvio dell'attività di qualifica, ma anche in fase di assegnazione di un contratto o durante lo svolgimento di controlli periodici, nei casi previsti. Nel 2024 il numero di VERC redatte ammonta a 4.242, di cui 2.699 redatte nell'ambito dei processi di qualifica gestiti nell'anno e 1.465 per l'emissione di documenti d'acquisto, effettuate su un totale di 2.701 fornitori.
Inoltre, i fornitori sono valutati in funzione del livello di rischio di esposizione a problematiche legate ai diritti umani e/o agli aspetti di salute e sicurezza e gestione ambientale, analizzando i documenti forniti durante la



qualifica, al fine di verificare il rispetto dei principi di Saipem e la capacità del fornitore di gestire queste tematiche.
In particolare, i fornitori rilevanti per i temi HSE sono sottoposti a una approfondita analisi dei documenti di gestione e delle performance, le cui risultanze vengono integrate nel processo di qualifica. Fornitori che non sono ritenuti idonei nella gestione dei requisiti HSE e che non garantiscono requisiti minimi sul tema non sono qualificati a operare con l'Azienda.
Nel corso del 2024, nell'ambito del processo di qualifica, sono stati effettuati complessivamente 2 audit che hanno riguardato anche gli aspetti di diritti del lavoro e HSE per nuovi fornitori in India e Cina. Gli audit sono stati svolti da un auditor esterno indipendente (DNV), attraverso auditor certificati in accordo allo standard SA8000. A seguito di tali audit sono state individuate alcune non conformità e osservazioni, e richieste ai fornitori azioni di miglioramento, soprattutto in materia di salute e sicurezza, orari di lavoro, retribuzione, azioni disciplinari e clausole contrattuali, attraverso specifici piani d'azione concordati con i fornitori e in corso di completamento.
Nel corso del 2024 Saipem ha inoltre adottato la Piattaforma Open-es per la qualifica dei fornitori per monitorare le performance ESG dei propri fornitori, al fine di migliorare la trasparenza e la sostenibilità della catena di fornitura. La piattaforma consente a tutte le imprese di misurare le proprie performance ESG, analizzare e condividere dati ed esperienze, confrontare le proprie prestazioni con altre aziende del settore, individuando le aree di forza e gli spazi di miglioramento, e ottenere piani di sviluppo personalizzati e individuare soluzioni da attuare per migliorare.
Durante la fase di offerta e di esecuzione del contratto vengono inoltre effettuati ulteriori controlli, inclusa una valutazione del rischio di controparte in funzione del valore complessivo della fornitura. Per beni e servizi valutati ad alto rischio per i temi di salute, sicurezza e ambiente (HSE) sono effettuate valutazioni specifiche finalizzate a verificare la capacità del fornitore di eseguire il contratto in accordo agli standard internazionali e a quelli di Saipem su tali temi, e la sua capacità di gestire gli aspetti HSE. Inoltre, le condizioni contrattuali, applicate a tutti i fornitori e a tutte le tipologie di acquisti, includono specifici requisiti che obbligano al fornitore ad attenersi rigorosamente ai principi del Codice Etico Saipem e al rispetto dei diritti umani e del lavoro. Nell'ambito del sistema SA8000 certificato per Saipem SpA, è stato inoltre svolto un audit su un fornitore di servizi di catering in Italia.
Ulteriori verifiche, sia tecniche che inerenti all'integrità etica del fornitore, sono effettuate antecedentemente alla stipula degli effettivi contratti di acquisto. Il monitoraggio e il controllo delle prestazioni dei fornitori sono fasi fondamentali del processo relazionale con gli stessi, in quanto permettono una riduzione dei rischi associati alla fornitura e di dare degli input al fornitore volti al miglioramento dei propri processi e delle proprie prestazioni.
Verifiche più informali sono effettuate dal personale della funzione Post Ordine, appositamente formato sulle tematiche di diritti umani e del lavoro, grazie all'ausilio di checklist predisposte per raccogliere eventuali osservazioni emerse durante le visite presso gli stabilimenti dei fornitori su problematiche relative a lavoro minorile, lavoro forzato, discriminazione, remunerazione e ore lavorate, inclusi gli straordinari. Nel 2024 sono state predisposte 115 nuove checklist.
Ai fini della condivisione dei principi etici, per informare e formare i fornitori su standard e requisiti e sulle relative modalità di allineamento a essi, Saipem organizza eventi, riunioni o forum specifici per i fornitori, sia prima della qualifica che durante l'esecuzione del contratto.
Nel 2024 è continuato il processo d'identificazione dei fornitori chiave che operano in alcuni Paesi e forniscono servizi specifici per Saipem. La definizione del profilo di rischio dei fornitori si basa sul rischio Paese, la tipologia di settore e attività (codice merceologico), il totale ordinato, e altre informazioni (durata del rapporto commerciale, feedback, ecc.). La definizione delle priorità dei fornitori in base al loro profilo di rischio è essenziale data la vasta catena di fornitura coinvolta nei progetti e attività Saipem ed è necessaria per identificare azioni di mitigazione specifiche, incluse nel Piano di Sostenibilità Saipem.

Nel 2024, come parte integrante del Piano di Sostenibilità, i principali fornitori identificati in base al processo di prioritizzazione sono stati coinvolti nei seguenti iniziative:
Il programma di social assessment ha coinvolto 11 fornitori chiave (cinque subappaltatori e sei agenzie per il lavoro) selezionati in base ai criteri sopra definiti. I subappaltatori selezionati rappresentavano circa il 3% del totale acquistato nell'anno precedente. Il programma è stato strutturato in varie fasi e prevede un preliminare coinvolgimento del management dei fornitori in incontri one-to-one volti a presentare le aspettative e i requisiti di Saipem in merito al rispetto del suo Codice Etico e del Codice di Condotta dei Fornitori, e condividere con loro gli obiettivi e il processo di verifica. Il processo di social assessment è stato condotto per le agenzie del lavoro tramite un questionario specifico, mentre per i subappaltatori sono stati organizzati degli audit presso il sito operativo. Le verifiche di conformità si sono concentrate sul tema diritti umani (lavoro minorile e forzato, discriminazione, ecc.) e condizioni di lavoro dignitose, come il reclutamento e l'occupazione, il rispetto dell'orario di lavoro e degli straordinari, il pagamento degli stipendi, degli straordinari e dei benefit, nonché la gestione della catena di fornitura. I principali risultati hanno individuato criticità nella gestione dell'orario di lavoro e degli straordinari, nella gestione del personale, il pagamento degli stipendi e dei benefit in accordo alle leggi locali. Per i subappaltatori sono state valutate anche le condizioni di welfare garantite ai propri dipendenti. I fornitori sono stati informati dei risultati degli audit e sono state richieste azioni di miglioramento per rafforzare la capacità di gestione di questi aspetti.
Nel 2024 è poi proseguita la campagna di formazione sul tema diritti umani e del lavoro, con il coinvolgimento di numerosi fornitori chiave identificati, che rappresentano complessivamente il 4% del totale ordinato nel 2023. Il modulo di e-learning è stato indirizzato ai subcontrattisti e al loro management. La formazione si basa sui requisiti relativi ai diritti umani e schiavitù moderna inclusi nel Codice di Condotta dei Fornitori Saipem, che sintetizzano le aspettative di Saipem in merito al divieto di qualsiasi forma di lavoro minorile e forzato o obbligato, tratta di esseri umani, schiavitù, discriminazione e molestie, e la garanzia di condizioni di lavoro dignitose, in linea con le leggi locali e i principi definiti dall'ILO. Il programma di formazione lanciato nel 2024 ha visto la partecipazione di 61 fornitori (per un totale di 150 persone) alle attività di formazione (61% del totale). Dal 2023 hanno partecipato al programma di formazione 128 fornitori (per un totale di 290 persone).
Saipem, aderendo al Global Compact e al UNGC Network Italy, si impegna a collaborare strettamente con i lavoratori della sua catena del valore attraverso un solido modello di governance, pratiche commerciali etiche e tecnologie all'avanguardia, componenti chiave non soltanto per la crescita a lungo termine dell'azienda, ma in tutta la catena del valore. L'azienda promuove la formazione, la sicurezza e il rispetto dei diritti umani, monitorando la conformità e il comportamento dei fornitori.
Saipem inoltre aderisce a Building Responsibly, una coalizione di importanti società di ingegneria e costruzioni che lavorano insieme per alzare il livello nella promozione dei diritti e del benessere dei lavoratori in tutto il settore. L'azienda è intenzionata a continuare la sua collaborazione con le BR e le sue società associate e a integrare i principi di protezione dei lavoratori nelle sue pratiche aziendali per condividere e sensibilizzare sui temi legati ai diritti umani e del lavoro, soprattutto lungo la catena di fornitura.
Sul comportamento dei fornitori, compresi gli aspetti di sostenibilità, come ad esempio il verificarsi di incidenti durante l'esecuzione del lavoro, la conformità con la legislazione locale in materia di HSE o del lavoro, o il sopraggiungimento di evidenze raccolte durante le visite e gli audit eseguiti in sito. Il feedback ricevuto garantisce la valutazione dell'affidabilità complessiva del fornitore e l'eventuale possibilità di interrompere il contratto o sospendere la qualifica in caso di gravi situazioni riscontrate. Nell'arco del 2024 sono stati predisposti e pubblicati 2.349 questionari (Survey) di feedback delle prestazioni dei fornitori, di cui l'87% con esito positivo e l'11% con esito neutro. I feedback negativi hanno invece rappresentato il 2% (nessuno relativo ad aspetti ESG).
Non si sono verificati nel 2024 casi di fornitori non qualificati o sospesi per problemi legati a temi ESG.
Per ulteriori dettagli su come Saipem tiene conto dei lavoratori della catena del valore, fare riferimento alla sezione "S2-2 - Processi di coinvolgimento dei lavoratori nella catena del valore in merito agli impatti".


Saipem richiede il rispetto da parte dei Business Partner delle leggi applicabili, incluse le Leggi Anticorruzione, nell'ambito delle attività di business svolte con Saipem. I Business Partner devono essere sottoposti a un'adeguata due diligence, devono stipulare contratti scritti prima di svolgere qualunque attività a favore o per conto di Saipem e devono essere pagati solo in conformità con le condizioni contrattuali. Tutti i contratti con i Covered Business Partner, ovvero qualsiasi Business Partner che agisce per conto di Saipem o nel suo interesse o che potrebbe avere contatti rilevanti con un Pubblico Ufficiale nel corso del suo lavoro per o per conto di Saipem (ad esempio, Joint Venture, Intermediari, Consulenti, distributori, venditori ad alto rischio, agenti, franchisee, broker, ecc.), devono essere negoziati, stipulati e gestiti nel rispetto dei Documenti Normativi Anticorruzione che disciplinano tali contratti42,43.
Prima che Saipem SpA o una propria società controllata costituiscano una nuova Joint Venture e nel caso di accesso di un nuovo partner a una Joint Venture esistente, deve essere rispettato quanto previsto nei Documenti Normativi Anticorruzione di Saipem che disciplinano la due diligence e l'iter di approvazione delle Joint Venture. Tutti i contratti di Joint Venture devono essere negoziati, stipulati e gestiti nel rispetto dei Documenti Normativi Anticorruzione di Saipem che disciplinano la fattispecie e la prevenzione di attività illegali.
Per ulteriori dettagli su come Saipem monitora un comportamento etico, anche, in termini di anticorruzione tra i propri fornitori, fare riferimento alla sezione "G1-2 - Gestione dei rapporti con i fornitori", dove viene illustrato il processo di qualifica dei fornitori.
La corruzione rappresenta un ostacolo intollerabile all'efficienza del business e alla leale concorrenza. Tra le varie iniziative Saipem ha progettato un "Compliance Programme Anticorruzione", un dettagliato sistema di regole e controlli, finalizzati alla prevenzione della corruzione in coerenza con le best practice internazionali e con il principio di "zero tolerance" espresso nel Codice Etico. Per ulteriori informazioni consultare la sezione "G1-1 - Politiche in materia di cultura d'impresa e condotta delle imprese", dove viene illustrato più dettagliatamente il "Compliance Programme Anticorruzione". Oltre alle iniziative sopracitate, una "Management System Guideline Anticorruzione" (MSG Anticorruzione) che ha abrogato e sostituito la precedente Anti-Corruption Compliance Guideline, è stata predisposta sin dal 2012 al fine di ottimizzare il sistema di compliance in vigore al tempo. A seguire sono state aggiornate altresì tutte le procedure anticorruzione di dettaglio relative a specifiche aree di rischio (tra le altre, le procedure relative agli accordi di joint venture, alle sponsorizzazioni, agli omaggi, alle iniziative no-profit, ai fornitori e consulenti, ai rapporti con la Pubblica Amministrazione, alle operazioni di merger & acquisition). L'ultima versione della MSG Anticorruzione è stata emessa a gennaio 2024. L'adozione e l'attuazione della suddetta MSG sono obbligatorie per Saipem SpA e tutte le sue società controllate. Tutte le persone di Saipem sono responsabili del rispetto della normativa anticorruzione: per questo tutti i documenti inerenti sono facilmente accessibili attraverso il sito internet e il portale intranet aziendale. In tale contesto un ruolo di primaria importanza spetta ai manager chiamati a promuovere il rispetto delle procedure anticorruzione anche da parte dei propri collaboratori.
Inoltre, la funzione Internal Audit di Saipem, sulla base del proprio programma annuale di audit approvato dal Consiglio di Amministrazione di Saipem SpA, esamina e valuta in maniera indipendente il sistema di controllo interno, anche al fine di verificare che sia rispettato quanto previsto dalla MSG Anticorruzione. L'Anti-Corruption Support Unit di Saipem SpA sottopone una relazione semestrale sulla propria attività di monitoraggio – unitamente alle relazioni ricevute dalle eventuali Anti-Corruption Support Units istituite presso le Società Controllate – che confluisce all'interno della relazione di Compliance: all'Organismo di Vigilanza di Saipem SpA, al Collegio Sindacale di Saipem SpA, al Comitato Controllo e Rischi di Saipem SpA, al Chief Executive Officer di Saipem SpA e al Dirigente Preposto e alla funzione Internal Audit di Saipem SpA.
Gli interventi di Internal Audit sono pianificati in base a un Piano di Audit annuale elaborato utilizzando una metodologia "risk-based". Il Piano di Audit ha l'obiettivo di garantire il presidio del Sistema di Controllo Interno e Gestione dei Rischi e la copertura, nel corso dell'anno del piano e del biennio successivo, dei principali Processi, Progetti ed Entità Operative del Gruppo attraverso interventi di audit volti a:
(i) valutare l'adeguatezza strutturale e l'efficacia dei presidi di controllo e
(ii) coprire una quota parte significativa dei top risk aziendali.
(42) SASB KPI IF-EN-510a.3. (43) SASB KPI EM-SV-510a.2.
La proposta di Piano di Audit viene definita attraverso un Risk Assessment che integra analisi quantitative e valutazioni qualitative, in esito al quale la Funzione Internal Audit sviluppa un'opinion indipendente sugli interventi di audit da svolgere. La proposta di Piano di audit viene condivisa con gli organi di amministrazione, controllo e vigilanza, e viene approvata dal Consiglio di Amministrazione.
Qualunque violazione, sospetta o nota, delle leggi anticorruzione o delle procedure anticorruzione deve essere immediatamente segnalata tramite i canali indicati nella procedura "Segnalazioni ricevute da Saipem e dalle società controllate" disponibile sul sito internet e sul portale intranet aziendale. Provvedimenti disciplinari sono previsti nei confronti delle persone di Saipem che violino le norme anticorruzione e che omettano di riportare violazioni di cui siano venuti a conoscenza.
Nella consapevolezza che il primo elemento per lo sviluppo di un'efficace strategia di contrasto al fenomeno corruttivo è rappresentato dalla maturazione di un'approfondita conoscenza degli strumenti di prevenzione, Saipem considera particolarmente rilevanti le iniziative di formazione e le attività di sensibilizzazione e ne conferma l'importanza strategica anche per promuovere e diffondere la conoscenza in ambito Compliance, Etica e anticorruzione. Durante il 2024, oltre alle modalità di erogazione già adottate, sono state implementate sessioni live dedicate al personale offshore, l'utilizzo di video formativi e la distribuzione di documentazione tradotta anche in lingua locale. Questo ha permesso di raggiungere un numero di partecipanti quasi 7 volte maggiore rispetto al 2023.
Tutto il Personale Saipem a rischio è tenuto a effettuare un programma formativo anticorruzione obbligatorio, ed è responsabilità manageriale garantire la formazione e il periodico aggiornamento dei dipendenti soggetti.
I contenuti trattati nei corsi in merito alla tematica della corruzione sono: definizione di corruzione, normativa internazionale, procedure e politiche Saipem e procedure di segnalazione. Nello specifico, i corsi menzionati trattano i temi legati a omaggi e ospitalità, contributi politici, contributi di beneficenza, iniziative no profit, iniziative sociali per le comunità locali, attività di sponsorizzazione, fornitori e Covered Business Partner, joint venture, consulenti, selezione e assunzione del personale, acquisizioni e cessioni, rapporti con Pubblici Ufficiali ed enti privati rilevanti
Per i membri degli organi di amministrazione, direzione e controllo è stata organizzata una sessione di induction il 25 settembre 2024 sul Modello 231 della Società e sulle procedure adottate in materia di anticorruzione.
Come anticipato all'interno della sezione "S1-13 - Metriche di formazione e sviluppo delle competenze", la formazione sulle tematiche di anticorruzione viene rendicontata in base alle società presso le quali il dipendente è a servizio (e non a ruolo) perché viene effettuata una pianificazione basata sui Paesi a rischio su cui intervenire. L'obiettivo è quindi quello di formare i dipendenti che lavorano nel paese di riferimento.
| Company | Consolidato integrale |
|---|---|
| Ore di formazione sui temi di anticorruzione: | 45.215 |
| - Senior Manager | 438 |
| - Manager | 9.047 |
| - White Collar | 27.919 |
| - Blue collar | 7.811 |
| Dipendenti in funzioni a rischio formati sulle tematiche di anticorruzione (%) | 28 |
Nel corso del 2024 non ci sono stati casi accertati di corruzione attiva e passiva. Maggiori informazioni in merito ai procedimenti giudiziari nei quali Il Gruppo è parte sono disponibili alla nota 34 delle Note illustrative al bilancio consolidato "Garanzie, impegni e rischi - Contenziosi"44.
Si specifica che nel qual caso venissero ravvisate violazioni delle procedure anticorruzione, la Società è dotata di un sistema sanzionatorio e disciplinare.
(44) SASB KP IF-EN-510a.2.


| Tema materiale |
Topic ESRS | Sub-topic | Descrizione impatto | Catena del valore (dove si genera l'impatto) |
Tipologia | Natura | Orizzonte temporale |
|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Intelligenza artificiale |
N/A | N/A | Danno economico, reputazione e relativo alla gestione dei dati, a terzi, derivante da pratiche aziendali non in linea con le best practice di cybersecurity e con le altre normative di settore (I24) |
Operazioni proprie, Downstream |
Potenziale | Negativo | Breve termine |
Si specifica che quest'ultimo impatto è connesso con la strategia e il business model in quanto Saipem opera in un contesto di business caratterizzato da attività decentralizzate e che coinvolgono comunicazioni esterne con numerose controparti quali fornitori, clienti partner e autorità che possono impattare sulla sicurezza fisica e digitale.
| Catena del valore | Orizzonte | ||||
|---|---|---|---|---|---|
| Tema materiale | Topic ESRS | Sub-topic | Descrizione tipo di rischio | (Dove si genera il rischio) | temporale |
| Intelligenza artificiale N/A - Artificial | Intelligence (tema non ESRS) |
- | Incapacità di garantire l'integrità dei dati aziendali in caso di attacchi informatici. Tale rischio potrebbe avere per Saipem effetti reputazionali (i.e. sfiducia degli stakeholder, inclusi quelli finanziari, partner e i clienti), operativi (i.e., costi legati all'interruzione e ritardi delle attività di business e calo della domanda sul mercato dovuto al danno reputazionale), giuridici (i.e. sanzioni, azioni legali, risarcimento danni in caso di violazione delle normative sulla protezione dai dati) (R10) |
Upstream, Operazioni proprie, Downstream |
Breve termine (≤1 anno) |
Saipem utilizza le potenzialità dell'Intelligenza Artificiale (IA) e delle soluzioni digitali per migliorare l'efficienza operativa, la propria sostenibilità e l'esperienza di lavoro delle persone. Nel 2024 l'azienda ha approfondito lo studio e avviato l'adozione delle tecnologie di intelligenza artificiale generativa con alcuni obiettivi chiari: incrementare la produttività personale, migliorare l'esperienza di lavoro, valorizzare le conoscenze e le competenze aziendali, efficientare i processi di ingegneria, migliorare la proposizione di prodotti innovativi dal punto di vista della sostenibilità e dell'impatto ambientale, incrementare la sicurezza sul lavoro45.
Per quanto riguarda le applicazioni specifiche dell'IA, seguono alcuni esempi:
Con riferimento alla produttività personale, l'adozione di Copilot365, uno strumento consolidato, ma in continua evoluzione, basato su IA generativa, ha avuto un impatto diretto nel migliorare l'efficienza e la produttività dei
(45) SASB KPI EM-SV-540a.1.

dipendenti, semplificando le attività quotidiane e consentendo loro di concentrarsi su compiti a maggiore valore aggiunto. Questo ha migliorato anche il modo di lavorare all'interno dell'Azienda, contribuendo alla creazione di un ambiente di lavoro più agile e tecnologicamente avanzato.
Nel corso del 2024, Saipem ha avviato un processo di adozione di Copilot365, raggiungendo a dicembre circa 10.000 membri del Gruppo ed è stato dichiarato un significativo risparmio di tempo settimanale per le attività quotidiane da oltre il 50% dei colleghi che lo utilizzano.
Per migliorare la sicurezza sul lavoro nei cantieri, insieme a Invigilo Technologies Pte Ltd, una start-up di Singapore, è stato implementato un sistema di analisi video basato sull'intelligenza artificiale: il Video Analytics for Workplace System (VAWS). Questo sistema rileva e notifica potenziali violazioni HSE (Salute, Sicurezza e Ambiente) in tempo reale e fornisce approfondimenti e statistiche a supporto della gestione HSE. Il sistema è stato inizialmente testato nel 2023 in un cantiere del progetto Berri in Arabia Saudita, per la costruzione di strutture onshore per un giacimento di gas nel Golfo Arabico. Il sistema VAWS rileva vari tipi di violazioni HSE, come il mancato rispetto dei DPI, il lavoro in quota, la vicinanza a macchinari pesanti. Utilizzando telecamere ad alta risoluzione, il software di analisi video impiega un algoritmo di intelligenza artificiale per identificare gli atti e le condizioni non sicure. Le notifiche in tempo reale vengono inviate agli operatori HSE tramite dashboard locale o dispositivi mobili, che possono confermare o rifiutare ogni evento segnalato dal sistema.
Inoltre, il sistema VAWS risponde alle problematiche significative per la protezione dei dati personali e la sicurezza informatica, adottando misure tecniche, legali e organizzative adeguate.
Nel 2024 il sistema VAWS è stato implementato anche sulle navi Perro Negro 11 e Saipem 10000. L'accensione del sistema è prevista, entro la fine dell'anno 2025, anche su Scarabeo 9, Saipem 7000, Perro Negro 13, Perro Negro 7. Il piano di roll out complessivo della soluzione prevede 5 siti onshore e 9 navi offshore. In attesa che si completi il processo di implementazione, il team di ricerca e sviluppo di Saipem proseguirà il lavoro per migliorare l'efficienza e l'efficacia del monitoraggio HSE attraverso il VAWS.
Per la mitigazione del rischio "Incapacità di garantire l'integrità dei dati aziendali in caso di attacchi informatici" e per gestire l'impatto negativo relativo al "Danno economico, reputazione e relativo alla gestione dei dati, a terzi, derivante da pratiche aziendali non in linea con le best practice di cybersecurity e con le altre normative di settore" Saipem sta avviando l'implementazione di un sistema di governance e compliance in ambito di Intelligenza Artificiale ("IA") allineato ai principi enucleati nel Regolamento Europeo in Materia di Intelligenza Artificiale (Regolamento 2024/1689/UE, cd. "AI Act"). Tale sistema sarà frutto di un lavoro multidisciplinare con un approccio risk based (così come previsto dall'AI Act) volto ad analizzare l'impatto dell'utilizzo di sistemi di Intelligenza Artificiale su temi come diritti umani, sicurezza informatica, dati personali, proprietà intellettuale.
In accordo a quanto previsto dal Regolamento, saranno identificati e – se del caso – esclusi, eventuali sistemi di AI che presentano un rischio non accettabile, in quanto in grado di ledere diritti e libertà fondamentali delle persone, e sarà strutturato un programma di alfabetizzazione aziendale in materia che permetta di acquisire la giusta consapevolezza sull'utilizzo dei sistemi di AI. Inoltre, per mitigare il rischio e l'impatto sopra menzionati, Saipem ha sviluppato diverse iniziative relative alla Cybersecurity per la protezione dei dati, un pilastro fondamentale nella gestione complessiva della Security aziendale. Per questo motivo, è stato implementato un Data Protection Framework (FNCS) volto a ridurre le minacce attraverso solidi protocolli di sicurezza e governance.
Saipem ha nominato un Chief Security and Information Security Officer, che riporta al Direttore People, HSEQ & Sustainability, e intende mantenere la certificazione ISO 27001 "Sistema di Gestione per la Sicurezza delle Informazioni" per quanto riguarda il processo di "Monitoraggio degli eventi e gestione degli incidenti di cybersecurity". Nel 2023 è stata sviluppata, nell'ambito del processo di Vendor Management, una lista di requisiti minimi di cybersecurity alla quale tutti i fornitori dovranno rispondere. Scostamenti da una soglia minima saranno seguiti da azioni e piani di remediation da parte del fornitore al fine di essere qualificati.
Nel 2024 è proseguito il "Programma di Sicurezza" delle informazioni e gestione dei dati composto dai seguenti filoni: Identity Management & Access Governance, Data Governance, Encrypted Traffic Protection, Network Segmentation, Operational Technology Security, Privileged Access Management. Il programma ha la finalità di aumentare ulteriormente il livello di sicurezza informatica delle risorse applicative e infrastrutturali e di protezione delle informazioni e del know-how aziendale, minimizzando il rischio che le risorse informative critiche vengano perse, compromesse o rese indisponibili. La durata del programma inizialmente prevista essere biennale, è stata estesa per un ulteriore anno.


Per rafforzare le competenze interne sul tema, Saipem ha incrementato gli sforzi nell'ambito della formazione dei dipendenti sulla consapevolezza dei rischi legati alle minacce informatiche. In quest'ambito, oltre alla formazione periodica obbligatoria, che ha raggiunto un totale di oltre 10.000 ore erogate, sono stati implementati:
In merito alle valutazioni di resilienza dei sistemi, sono eseguiti su base mensile i Vulnerability Assessment. Inoltre, sono eseguiti annualmente Penetration Test (un cyber-attack simulato per verificare la resilienza delle misure di sicurezza) sui perimetri rappresentativi di volta in volta definiti.
Proseguono anche le campagne di phishing simulato per valutare opportunità di ulteriori iniziative di formazione.
Di seguito vengono riportate le performance cybersecurity del Gruppo negli ultimi due anni:
| 2024 | 2023 | |
|---|---|---|
| Incidenti informatici | 23.796 | 39.396 |
| di cui incidenti cyber critici | - | - |
| Vulnerabilità identificate | 46.994 | 104.177 |
| Vulnerabilità critiche | 2 | 1 |
In linea con i requisiti della Risoluzione MSC.428 (98) "Maritime Cyber Risk Management in Safety Management Systems" dell'International Maritime Organization (IMO), si considera il rischio informatico tra i rischi che possono impattare sulla sicurezza della flotta, del personale e dell'ambiente; di conseguenza sono stati nominati i Cybersecurity Officer (a bordo di ogni mezzo) ed è stata avviata una serie di esercitazioni di attacco informatico a bordo dei mezzi, seguendo scenari e modelli che sono parte integrante del sistema di gestione delle Emergenze e Crisi di Saipem SpA. La funzione responsabile mantiene contatti costanti con le autorità locali e le ambasciate nei Paesi in cui opera, nonché con l'Unità di Crisi del Ministero degli Affari Esteri a livello centrale.
Il corretto funzionamento del Modello di cybersecurity di Saipem è oggetto di informativa su base regolare al Comitato Controllo e Rischi (CCR) ed è oggetto di verifiche periodiche da parte della funzione di Internal Audit. Saipem conduce audit tecnici interni sulle funzioni di security aziendali periferiche, fino al livello di progetto, per garantire la conformità alle istruzioni e alle linee guida di sicurezza.
Gli obiettivi qualitativi connessi al tema del Piano di Sostenibilità 2024-2027, e riportati nella precedente rendicontazione, sono di seguito rappresentati per descriverne il livello di raggiungimento:
| Azioni da Piano di Sostenibilità 2024-2027 |
Anno | Livello di ambizione | Risultati 2024 | Status | Piano 2025-2028 |
|---|---|---|---|---|---|
| Mantenere il processo "Detection and Response" in conformità alla norma ISO/IEC 27001 attraverso la conferma della certificazione |
2024 | Rinnovo certificazione |
Certificazione rinnovata a marzo 2024 |
Confermato |
-
-
-
Gli obiettivi ancora attivi, presenti anche nelle precedenti versioni del piano, sono stati mantenuti o aggiornati come definito in colonna "Piano 2025-2028".

Con riferimento al nuovo Piano di Sostenibilità si riportano i seguenti obiettivi qualitativi finalizzati a monitorare l'efficacia delle politiche e delle azioni sulla tematica specifica:
| Obiettivi (non | |||||
|---|---|---|---|---|---|
| misurabili) | Azioni | Anno | Catena del valore | Tema materiale | IRO |
| Mantenere il processo | Certificazione mantenuta | 2025 | Operazioni proprie | Operazioni responsabili | I13 |
| "Detection and | I24 | ||||
| Response" in conformità | Intelligenza artificiale | R10 | |||
| alla norma ISO/IEC 27001 | |||||
| attraverso la conferma | |||||
| della certificazione | |||||
| Iniziative di formazione e | Aumento del numero di | 2025 | Operazioni proprie | Operazioni responsabili | I13 |
| consapevolezza | utenti che segnalano | I24 | |||
| finalizzate a ridurre il | correttamente casi di | Intelligenza artificiale | R10 | ||
| rischio cyber | phishing durante le | ||||
| campagne di simulazione | |||||
| per valutare efficacia della | |||||
| formazione |

Il tema "Responsible Tax" non è risultato essere tema rilevante, ma alcune informazioni sono richieste dal D.Lgs. n. 128/2024 relativamente agli obblighi di comunicazione e di trasparenza fiscale da parte delle grandi imprese.
Il presente tema non è sottoposto a giudizio di conformità da parte della società di revisione legale.
Saipem adotta una Tax Strategy di Gruppo nella quale sono definiti i principi cardine e le linee guida che ispirano l'operatività aziendale nella gestione della variabile fiscale. Tale documento, redatto in conformità al Codice Etico e alla Sustainability Policy di Gruppo, viene periodicamente aggiornato a cura della funzione Tax e sottoposto all'approvazione del Consiglio di Amministrazione di Saipem SpA che ne definisce gli obiettivi (cd. "Tone at the top principle") ed è responsabile della diffusione di una cultura aziendale basata sui valori di onestà e integrità e sul principio di legalità. In particolare, la Tax Strategy, resa pubblica sul sito internet aziendale, intende garantire la corretta e tempestiva liquidazione delle imposte dovute per legge, l'esecuzione degli adempimenti tributari e il contenimento del rischio fiscale, inteso come rischio di operare in violazione di norme tributarie o in contrasto con i principi o le finalità dell'ordinamento tributario.
Per garantire la concreta attuazione di tali principi e obiettivi, il Gruppo:
Al fine di rafforzare il Sistema di Controllo Interno e di Gestione dei Rischi e garantire una corretta e costante gestione della fiscalità, è stato implementato e adottato da Saipem SpA e dalla Società Servizi Energia Italia SpA il Tax Control Framework (TCF), in linea con i principi e le linee guida contenuti nella Tax Strategy di Gruppo. Tale sistema prevede un modello di governance volto a garantire che la funzione fiscale sia coinvolta nella valutazione preliminare degli impatti fiscali delle operazioni strategiche e operative di business, già pianificate e da realizzare e che il Top Management sia informato in merito alle conseguenze fiscali delle suddette operazioni, assicurando che ogni decisione presa sia coerente con la Tax Strategy di Gruppo.
Il TCF assicura, pertanto, il presidio delle aree nelle quali il rischio fiscale può manifestarsi e, nello specifico, monitora e gestisce:
Inoltre, tale sistema è basato su tre linee di difesa, come illustrato di seguito:
• monitoraggio di primo livello affidato al management delle strutture operative interessate dai rischi fiscali;


Gli esiti delle attività di monitoraggio sull'operatività e sul corretto funzionamento del TCF, nonché i principali aspetti che hanno caratterizzato la gestione del rischio fiscale, vengono rendicontati annualmente tramite un'apposita relazione destinata al Consiglio di Amministrazione e agli Organi di Controllo e all'Agenzia delle Entrate.
La solidità del TCF ha consentito a Saipem SpA e a Servizi Energia Italia SpA di essere ammesse, con decorrenza 2023, al Regime di Adempimento Collaborativo con l'Agenzia delle Entrate, ai sensi del D.Lgs. n. 128/2015, volto a ridurre il livello di incertezza sulle questioni fiscali rilevanti e a prevenire l'insorgere di controversie fiscali attraverso forme di interlocuzione costanti e preventive. La permanenza in tale regime rappresenta un chiaro indicatore della volontà di applicare quei principi di trasparenza e correttezza che contraddistinguono la cultura aziendale in relazione alla variabile fiscale.
Il report è elaborato partendo dalla rendicontazione Country-by-Country Report ("CbCR") predisposta e presentata all'Amministrazione finanziaria italiana da parte di Saipem SpA in qualità di Capogruppo del Gruppo Saipem. Sono di seguito riportati, per ciascuna giurisdizione in cui opera il Gruppo, i dati aggregati di tutte le entità appartenenti al Gruppo riguardanti, i ricavi, il risultato ante imposte e le imposte correnti sui redditi.
L'ambito soggettivo della rendicontazione comprende tutte le società direttamente o indirettamente controllate da Saipem SpA, consolidate integralmente.
I dati relativi alle branch (stabili organizzazioni, SO) delle società in perimetro sono rendicontati con riferimento alle giurisdizioni fiscali dove sono effettivamente registrate e operano. Tali dati sono estratti dai rendiconti finanziari qualificati locali o, qualora non disponibili, dai rendiconti separati predisposti per finalità finanziarie, fiscali, regolamentari o di controllo interno di gestione.
Con riferimento alle società controllate, i dati presentati nel report sono estratti dal sistema gestionale utilizzato da Saipem SpA per la predisposizione del bilancio consolidato. Essi corrispondono quindi a quanto contenuto nei modelli di reportistica finanziaria "reporting package" che le società in perimetro inviano alla Capogruppo in occasione della chiusura di bilancio e che sono certificati dal revisore dei conti, rettificati per scomputare i dati delle stabili organizzazioni. Infatti, i dati della stabile organizzazione sono comunicati con riferimento alla giurisdizione fiscale in cui questa è situata e sono, conseguentemente, espunti dagli importi dell'entità a cui la stessa fa capo.
Il periodo di reporting corrisponde all'esercizio fiscale 2023 della Capogruppo Saipem SpA, coincidente con l'anno solare.


| Ricavi Imposte sui redditi Imposte pagate sui redditi Utili (Perdite) (in base alla maturate Parte non Parte ante imposte contabilità (anno Numero Giurisdizione fiscale correlata correlata Totali sui redditi di cassa in corso) di addetti Angola 218 54 272 32 8 9 1.135 Arabia Saudita 1.903 323 2.226 (104) 26 2 3.849 Australia 229 125 354 (77) - - 224 Azerbaijan 247 - 247 137 15 15 462 Brasile 509 28 537 (57) 10 - 840 Canada - - - (4) - - 12 Cile 18 - 18 9 3 2 59 Cina - 17 17 1 - - 71 Cipro - 1 1 - - - 78 Congo 21 3 24 1 - - 121 Costa d'Avorio 735 - 735 141 2 2 392 Egitto 197 178 375 31 - 1 493 Emirati Arabi Uniti 249 17 266 (54) - - 1.395 Federazione Russa 5 - 6 (9) 1 2 32 Francia 1.265 688 1.954 121 16 27 1.725 Ghana 1 - 1 - - - 7 Grecia 91 - 91 1 2 - 6 Guyana 245 6 252 102 19 24 376 India 6 61 67 (5) 3 - 1.915 Indonesia 237 295 532 39 13 13 2.893 Iraq 9 - 9 (8) 1 - 25 Israele 101 - 101 (31) - - 50 Italia 1.314 3.008 4.322 283 (47) (66) 4.175 Kazakhstan - - - (82) - - 41 Kuwait 99 - 99 4 - - 168 Libia 48 - 48 8 1 2 24 Lussemburgo 2 22 24 (11) - - 9 Malesia (1) 19 18 - - - 96 Mauritania 161 - 161 51 12 7 1 Messico 75 16 92 9 - - 209 Mozambico 536 3 539 12 5 4 114 Nigeria 679 22 702 19 20 5 2.626 Norvegia 169 82 250 18 - - 385 Oman 23 - 23 (5) - - 88 Paesi Bassi 196 1.167 1.364 (159) 13 12 207 Perù (5) 12 7 (18) 4 - 118 Portogallo 266 485 750 46 13 8 95 Qatar 1.592 - 1.592 (74) - (5) 1.370 Regno Unito 810 193 1.003 125 4 12 836 Repubblica di Corea - 2 2 - - - 2 Romania 14 149 163 9 1 1 181 Senegal - - - (9) 1 1 265 Singapore 80 5 85 (47) 3 - 3 Stati Uniti 120 202 322 49 2 1 333 Svizzera 79 329 408 46 3 5 291 Thailandia 6 - 6 (16) - - 121 Turchia 12 - 12 1 1 2 48 |
(milioni di euro) | Anno 2023 | |||
|---|---|---|---|---|---|
I dati aggregati per giurisdizione fiscale sono i seguenti:
• Ricavi totali: è indicata la somma dei ricavi generati nella giurisdizione fiscale nell'anno di riferimento da tutte le entità del Gruppo residenti o ivi operanti tramite branch o SO, con separata evidenza dei ricavi generati da transazioni con parti terze ("Parti non correlate") e transazioni infragruppo ("Parti correlate"). I ricavi comprendono tutti i componenti positivi di reddito, quali, a titolo esemplificativo: i ricavi delle vendite di prodotti e delle prestazioni di servizi, le royalty percepite per i diritti d'uso dei brevetti industriali, gli interessi attivi, le plusvalenze sulla cessione di impianti, immobili e macchinari, attività intangibili e partecipazioni, i proventi non realizzati (quali il fair value dei derivati non di copertura).


L'Annex I riporta una sintetica descrizione dell'attività economica esercitata dalle entity i cui dati sono inclusi nella tabella sopra riportata.


| Giurisdizione fiscale | Entità | Attività principale Prestazione di servizi a parti non correlate |
||
|---|---|---|---|---|
| Angola | Saipem Luxembourg SA Angola Branch | |||
| Arabia Saudita | Saudi Arabian Saipem SA | Prestazione di servizi a parti non correlate; Servizi di amministrazione, gestione o assistenza |
||
| Snamprogetti Saudi Arabia Co Ltd | Prestazione di servizi a parti non correlate; Servizi di amministrazione, gestione o assistenza |
|||
| Snamprogetti Engineering & Contracting Co Ltd | Prestazione di servizi a parti non correlate; Servizi di amministrazione, gestione o assistenza |
|||
| Australia | Saipem Australia Pty | Prestazione di servizi a parti non correlate; Servizi di amministrazione, gestione o assistenza |
||
| SPCM Australia Branch | Prestazione di servizi a parti non correlate; Servizi di amministrazione, gestione o assistenza |
|||
| Brasile | Andromeda Consultoria Tecnica e Rapresentações Ltda |
Servizi di amministrazione, gestione o assistenza |
||
| Saipem do Brasil Serviços de Petroleo Ltda | Manufacturing and Production; Prestazione di servizi a parti non correlate |
|||
| Canada | Saipem Canada Inc | Ricerca e sviluppo; Prestazione di servizi a parti non correlate |
||
| Cile | Petrex SA Chile Branch | Prestazione di servizi a parti non correlate | ||
| Servizi Energia Italia SpA Chile Branch | Prestazione di servizi a parti non correlate | |||
| Cina | Saipem Beijing Technical Services Co Ltd | Servizi di amministrazione, gestione o assistenza |
||
| Cipro | SPCM Cyprus Branch | Servizi di amministrazione, gestione o assistenza |
||
| Congo | Boscongo SA | Fabbricazione o produzione; Prestazione di servizi a parti non correlate |
||
| Saipem SpA Congo | Prestazione di servizi a parti non correlate | |||
| Servizi Energia Italia SpA ATE Congo | Servizi di amministrazione, gestione o assistenza; Prestazione di servizi a parti non correlate |
|||
| Costa d'Avorio | Servizi Energia Italia SpA Costa d'Avorio Branch | Prestazione di servizi a parti non correlate | ||
| SPCM Ivory Coast Branch | Prestazione di servizi a parti non correlate | |||
| Egitto | Saipem Misr for Petroleum Services (S.A.E.) | Prestazione di servizi a parti non correlate | ||
| Servizi Energia Italia SpA Egitto Branch | Prestazione di servizi a parti non correlate | |||
| SPCM Egitto Branch | Servizi di amministrazione, gestione o assistenza; Prestazione di servizi a parti non correlate |


| Giurisdizione fiscale | Entità | Attività principale |
|---|---|---|
| Emirati Arabi Uniti | Saipem SpA Abu Dhabi Branch | Prestazione di servizi a parti non correlate |
| Saipem Contracting Netherlands BV Sharjah Branch | Prestazione di servizi a parti non correlate; | |
| Servizi di amministrazione, gestione o | ||
| assistenza | ||
| Saipem SpA Abu Sharjah Branch | Servizi di amministrazione, gestione o | |
| assistenza | ||
| Saipem SpA Sharjah Branch | Prestazione di servizi a parti non correlate; | |
| Servizi di amministrazione, gestione o assistenza |
||
| SPCM Abu Dhabi Branch | Servizi di amministrazione, gestione o | |
| assistenza | ||
| Servizi Energia Italia SpA Sharjah Branch | Servizi di amministrazione, gestione o | |
| assistenza | ||
| Francia | Saipem SA | Ricerca e Sviluppo; |
| Acquisti o Appalti; | ||
| Servizi di amministrazione, gestione o | ||
| assistenza; | ||
| Prestazione di servizi a parti non correlate; | ||
| Detenzione di azioni o altri strumenti di | ||
| capitale | ||
| Saipem SpA French Branch | Servizi di amministrazione, gestione o | |
| assistenza | ||
| Saipem Projects France SA | Prestazione di servizi a parti non correlate | |
| Sofresid Engineering SA | Prestazione di servizi a parti non correlate; | |
| Servizi di amministrazione, gestione o assistenza |
||
| Ghana | Saiwest Ltd | Prestazione di servizi a parti non correlate |
| Grecia | Saipem Ltd Grecia Branch | Prestazione di servizi a parti non correlate |
| Guyana | Saipem Guyana | Fabbricazione o produzione; |
| Saipem America Inc Guyana Branch | Prestazione di servizi a parti non correlate Prestazione di servizi a parti non correlate |
|
| SPCM Guyana Branch | Prestazione di servizi a parti non correlate | |
| India | Saipem India Projects Ltd | Servizi di amministrazione, gestione o |
| assistenza; | ||
| SPCM India Branch | Prestazione di servizi a parti non correlate Prestazione di servizi a parti non correlate |
|
| Indonesia | PT Saipem Indonesia | Fabbricazione o produzione; |
| SPCM Indonesia Branch | Prestazione di servizi a parti non correlate Prestazione di servizi a parti non correlate |
|
| Iraq | Saipem SpA Iraq Branch | Prestazione di servizi a parti non correlate |
| Israele | Servizi Energia Italia SpA Israele Branch | Prestazione di servizi a parti non correlate |
| Italia | Saipem SpA | Ricerca e sviluppo; |
| Detenzione o gestione dei diritti di proprietà | ||
| intellettuale; | ||
| Servizi di amministrazione, gestione o assistenza; |
||
| Acquisti o appalti; | ||
| Fabbricazione o produzione; | ||
| Prestazione di servizi a parti non correlate; | ||
| Detenzione di azioni o altri strumenti di | ||
| capitale | ||
| Saipem Offshore Construction SpA | Prestazione di servizi a parti non correlate | |
| Servizi Energia Italia SpA | Prestazione di servizi a parti non correlate | |
| Snamprogetti Chiyoda SAS | Prestazione di servizi a parti non correlate | |


| Giurisdizione fiscale | Entità | Attività principale |
|---|---|---|
| Kazakhstan | North Caspian Service Co | Servizi di amministrazione, gestione o assistenza |
| Saipem SpA Kazakhstan Branch | Prestazione di servizi a parti non correlate | |
| Kuwait | Saipem SpA Kuwait Branch | Prestazione di servizi a parti non correlate |
| Libia | Saipem SpA Lybia Branch | Prestazione di servizi a parti non correlate |
| Lussemburgo | Saipem Luxembourg SA | Servizi di amministrazione, gestione o |
| assistenza | ||
| Malesia | Saipem Asia Sdn Bhd | Prestazione di servizi a parti non correlate; Servizi di amministrazione, gestione o assistenza |
| Mauritania | Saipem SA Mauritania Branch | Prestazione di servizi a parti non correlate |
| Messico | Saimexicana SA | Prestazione di servizi a parti non correlate; Detenzione di azioni o altri strumenti di capitale |
| Saipem SpA Mexico Branch | Prestazione di servizi a parti non correlate | |
| Mozambico | Saipem Moçambique Lda | Prestazione di servizi a parti non correlate |
| SPCM Mozambique Branch | Prestazione di servizi a parti non correlate | |
| Servizi Energia Italia SpA (CCS JV Mozambique Branch) |
Prestazione di servizi a parti non correlate | |
| Nigeria | Saipem Nigeria Ltd | Servizi di amministrazione, gestione o assistenza |
| Saipem Contracting Nigeria Ltd | Prestazione di servizi a parti non correlate | |
| Saipem SpA Nigeria Branch | Servizi di amministrazione, gestione o assistenza |
|
| Norvegia | Moss Maritime AS | Ricerca e sviluppo; Prestazione di servizi a parti non correlate |
| Saipem Drilling Norway AS | Prestazione di servizi a parti non correlate; Servizi di amministrazione, gestione o assistenza |
|
| Saipem Ltd Norway Branch | Prestazione di servizi a parti non correlate; Servizi di amministrazione, gestione o assistenza |
|
| Saipem Norge AS | Servizi di amministrazione, gestione o assistenza |
|
| Saipem SpA Norway Branch | Servizi di amministrazione, gestione o assistenza; Prestazione di servizi a parti non correlate |
|
| Olanda | ERS Equipment Rental and Services BV | Servizi di amministrazione, gestione o assistenza |
| Saipem Contracting Netherlands BV | Prestazione di servizi a parti non correlate | |
| Saipem Finance International BV | Finanziamento Interno del Gruppo | |
| Saipem International BV | Detenzione di azioni o altri strumenti di capitale |
|
| Snamprogetti Netherlands BV | Servizi di amministrazione, gestione o assistenza; Detenzione di azioni o altri strumenti di |
|
| Oman | Saipem SpA Oman Branch | capitale Prestazione di servizi a parti non correlate |
| Perù | Petrex SA | Prestazione di servizi a parti non correlate |
| Portogallo | Saipem (Portugal) Comércio Marítimo, Sociedade | Prestazione di servizi a parti non correlate; |
| Unipessoal Lda (SPCM) | Servizi di amministrazione, gestione o assistenza |
|
| Qatar | Saipem SpA Qatar Branch | Prestazione di servizi a parti non correlate |
| Regno Unito | Saipem Ltd | Prestazione di servizi a parti non correlate |


| Giurisdizione fiscale | Entità | Attività principale |
|---|---|---|
| Repubblica di Corea | Saipem Asia South Korea Branch | Prestazione di servizi a parti non correlate; |
| Servizi di amministrazione, gestione o | ||
| assistenza | ||
| Romania | Saipem Romania Srl | Prestazione di servizi a parti non correlate; |
| Servizi di amministrazione, gestione o | ||
| assistenza | ||
| Saipem SpA Aricestii Rahtivani Branch | Prestazione di servizi a parti non correlate | |
| Russia | Saipem SpA Moscow Branch (Refinery Project) | Prestazione di servizi a parti non correlate |
| Servizi Energia Italia SpA Moscow Branch | Prestazione di servizi a parti non correlate | |
| Senegal | Saipem SA Senegal Branch | Prestazione di servizi a parti non correlate |
| Singapore | Saipem Singapore Pte | Prestazione di servizi a parti non correlate; |
| Servizi di amministrazione, gestione o | ||
| assistenza | ||
| Stati Uniti | Saipem America Inc | Prestazione di servizi a parti non correlate |
| SPCM US Branch | Prestazione di servizi a parti non correlate | |
| Svizzera | Global Petroprojects Services AG | Servizi di amministrazione, gestione o |
| assistenza | ||
| Sigurd Ruck AG | Assicurazioni; | |
| Servizi di amministrazione, gestione o | ||
| assistenza | ||
| Thailandia | Saipem Asia Sdn Bhd Thailand Branch | Prestazione di servizi a parti non correlate |
| Saipem Singapore Pte Ltd Thailand Branch | Servizi di amministrazione, gestione o | |
| assistenza; | ||
| Prestazione di servizi a parti non correlate | ||
| Turchia | Servizi Energia Italia SpA Turchia Branch | Prestazione di servizi a parti non correlate |

COMMENTO AI RISULTATI ECONOMICO-FINANZIARI
La presente "Relazione sulla gestione" comprende il solo commento sui risultati economici, patrimoniali e finanziari di Saipem SpA. Per tutte le altre informazioni richieste da disposizioni di legge e normative si rimanda alla "Relazione sulla gestione" del Bilancio Consolidato.
Saipem RELAZIONE Bilancio Bilancio ALLEGATI in breve SULLA GESTIONE consolidato di esercizio
L'informativa al mercato viene fornita su base consolidata, secondo quanto previsto dall'IFRS 8, ed è declinata secondo i medesimi segmenti di reporting, che sono:
I settori operativi aggregati nei segmenti di reporting esposti sopra hanno caratteristiche economiche similari; inoltre, i settori Offshore Wind, Sustainable Infrastructures e Robotics & Industrialized Solutions non hanno, allo stato attuale, rilevanza tale da renderli oggetto di informativa separata in linea con quanto previsto dall'IFRS 8. Nelle Discontinued operations sono rilevate le attività residuali, in Kazakhstan e Romania, del business Drilling Onshore (DRON), il cui trasferimento è stato completato il 30 giugno 2024.
| (milioni di euro) | 2024 | 2023 | Var. % |
|---|---|---|---|
| Ricavi della gestione caratteristica | 5.872 | 4.130 | 42,2 |
| Altri ricavi e proventi | 93 | 150 | |
| Acquisti, prestazioni di servizi e costi diversi | (4.898) | (3.903) | |
| Riprese di valore (svalutazioni) nette di crediti commerciali e altri crediti | (7) | (7) | |
| Costo del lavoro e oneri relativi | (725) | (571) | |
| Altri proventi (oneri) operativi | - | (1) | |
| Margine operativo lordo (EBITDA) | 335 | (202) | n.s. |
| Ammortamenti e svalutazioni | (76) | (63) | |
| Risultato operativo (EBIT) | 259 | (265) | n.s. |
| Proventi (oneri) finanziari netti | 36 | (8) | |
| Proventi (oneri) netti su partecipazioni | (98) | 301 | |
| Risultato ante imposte | 197 | 28 | n.s. |
| Imposte sul reddito | 76 | 64 | |
| Utile (perdita) dell'esercizio - Continuing operations | 273 | 92 | n.s. |
| Utile (perdita) dell'esercizio - Discontinued operations | 6 | 15 | n.s. |
| Utile (perdita) dell'esercizio | 279 | 107 | n.s. |
(*) I risultati del settore Drilling Onshore, dismesso al 30 giugno 2024, sono stati rilevati come discontinued operations secondo i criteri di cui all'IFRS 5.
I ricavi della gestione caratteristica ammontano a 5.872 milioni di euro, con un aumento del 42,2% rispetto all'esercizio precedente.
Il margine operativo lordo (EBITDA) presenta un utile di 335 milioni di euro. Gli ammortamenti e le svalutazioni di immobilizzazioni materiali e immateriali ammontano a 76 milioni di euro.
Il risultato operativo (EBIT) registra un utile di 259 milioni di euro, rispetto alla perdita di 265 milioni di euro dell'esercizio precedente.
La gestione finanziaria consuntiva proventi finanziari netti per 36 milioni di euro, in miglioramento di 44 milioni di euro rispetto agli oneri finanziari netti di 8 milioni di euro dell'esercizio precedente, per effetto essenzialmente di maggiori proventi relativi alla posizione finanziaria netta per 28 milioni di euro, per minori oneri netti da strumenti derivati per 15 milioni di euro, per la rilevazione di interessi su crediti d'imposta e per minori oneri diversi per 10 milioni di euro, parzialmente compensati dal peggioramento delle differenze cambio per 9 milioni di euro.
La voce include, principalmente, altri proventi finanziari da imprese controllate e collegate per 37 milioni di euro, proventi netti correlati alla posizione finanziaria netta per 29 milioni di euro, interessi su crediti d'imposta per 6 milioni di euro, oneri correlati alle passività finanziarie da leasing per 16 milioni di euro, oneri su operazioni in strumenti derivati per 7 milioni di euro, oneri per operazioni di factoring e verso altri debitori per 6 milioni di euro, interessi derivanti dall'applicazione IAS 19 per 2 milioni di euro e differenze cambio passive per 5 milioni di euro.
Il saldo dei proventi (oneri) su partecipazioni è negativo per 98 milioni di euro, in peggioramento rispetto all'esercizio precedente (proventi per 301 milioni di euro), per effetto, essenzialmente, dell'accantonamento a coperture perdite della partecipata PSS Netherlands BV (105 milioni di euro) e delle svalutazioni delle partecipazioni in Saipem International BV (86 milioni di euro), in Saipem SA (48 milioni di euro) e in Saipem Luxembourg BV (2 milioni di euro), parzialmente compensate dai dividendi distribuiti da Servizi Energia Italia Spa (121 milioni di euro), dal completo rilascio del fondo copertura perdite nella Snamprogetti Netherlands BV (10 milioni di euro) e dalla ripresa di valore della stessa (12 milioni di euro).
Il miglioramento registrato dal risultato operativo e dalla gestione finanziaria, parzialmente compensato dal peggioramento rilevato negli oneri netti su partecipazioni, determina un risultato ante imposte positivo per 197 milioni di euro, rispetto ai 28 milioni di euro dell'esercizio precedente.
Le imposte di competenza dell'esercizio ammontano a un importo positivo di 76 milioni di euro (64 milioni di euro nell'esercizio precedente), prevalentemente riconducibile agli effetti del consolidato fiscale. Detto importo risulta in aumento di 12 milioni di euro; la variazione è dovuta essenzialmente a una minor incidenza di imposte differite nette (43 milioni di euro), a maggiori utilizzi per fondo imposte (25 milioni di euro), relativi a crediti esteri precedentemente svalutati e riconosciuti alla data del bilancio, compensati parzialmente da minori rettifiche Ires (38 milioni di euro), da minori rettifiche di imposte estere (6 milioni di euro), da maggiori imposte per Irap (4 milioni di euro) e dall'impatto della Global Minimum Tax (8 milioni di euro).
Il carico fiscale dell'esercizio include, pertanto, rettifiche nette di imposte italiane relative a Saipem SpA e alle società italiane incluse nel consolidato fiscale nazionale e crediti di imposta (37 milioni di euro), utilizzi netti di fondi imposte (21 milioni) di euro e imposte differite nette (18 milioni di euro).
Il risultato netto - Continuing operations presenta, pertanto, un utile di 273 milioni di euro, rispetto ai 92 milioni di euro dell'esercizio precedente. Il risultato netto, comprensivo dell'utile netto delle Discontinued operations di 6 milioni di euro, registra un utile di 279 milioni di euro.


| (milioni di euro) | Esercizio 2024 |
Esercizio 2023 |
Var. % |
|---|---|---|---|
| Ricavi della gestione caratteristica | 5.872 | 4.130 | 42,0 |
| Costi della produzione | (5.462) | (4.223) | |
| Costi di inattività | (37) | (21) | |
| Costi commerciali | (54) | (68) | |
| Costi di ricerca e sviluppo | (23) | (21) | |
| Proventi (oneri) diversi operativi netti | 55 | 27 | |
| Spese generali | (93) | (89) | |
| Risultato operativo (EBIT) | 259 | (265) | n.s. |
Saipem SpA ha conseguito nel 2024 ricavi della gestione caratteristica per 5.872 milioni di euro, con un incremento di 1.742 milioni di euro, in crescita del 42,2% rispetto al 2023.
I costi della produzione, che comprendono i costi diretti delle commesse di vendita e gli ammortamenti dei mezzi e attrezzature impiegati, ammontano complessivamente a 5.462 milioni di euro, con un incremento di 1.239 milioni di euro rispetto al 2023, in linea con i maggiori volumi realizzati.
I costi di inattività registrano un incremento di 16 milioni di euro rispetto al 2023, principalmente dovuto ai maggiori costi della nave, noleggiata da terzi, Normand Maximus sottoposta a sequestro fino a maggio.
I costi commerciali, pari a 54 milioni di euro, sono diminuiti di 14 milioni di euro rispetto al 2023; le spese di ricerca e sviluppo rilevate tra i costi di gestione, pari a 23 milioni di euro; i proventi (oneri) diversi operativi netti presentano un incremento di 28 milioni di euro, derivante principalmente da operazioni non ricorrenti, le cui componenti più significative sono il rilascio di un fondo per esubero e l'attualizzazione di altri debiti non correnti ad esito della definizione delle pendenze connesse alla sentenza relativa al contenzioso GNL3 Arzew; le spese generali, pari a 93 milioni di euro, risultano pressoché in linea con il 2023.
I ricavi sono stati realizzati per l'83% all'estero (81% nell'esercizio precedente) e per il 33% con società del Gruppo Saipem e correlate (48% nell'esercizio precedente).
| (milioni di euro) | Esercizio 2024 |
Esercizio 2023 |
|---|---|---|
| Ricavi della gestione caratteristica | 4.198 | 2.707 |
| Costo del venduto | (3.864) | (2.880) |
| Margine operativo lordo (EBITDA) | 334 | (173) |
| Ammortamenti | (45) | (41) |
| Risultato operativo (EBIT) | 289 | (214) |
I ricavi del 2024 ammontano a 4.198 milioni di euro e registrano un aumento del 55,1% rispetto al corrispondente periodo del 2023, riconducibile principalmente ai maggiori volumi sviluppati in Medio Oriente, in Europa e in Italia.
Il costo del venduto, pari a 3.864 milioni di euro, registra un incremento di 984 milioni di euro, in coerenza con i maggiori volumi realizzati.
Il margine operativo lordo (EBITDA) del 2024 è positivo per 334 milioni di euro.
Gli ammortamenti, pari a 45 milioni di euro, registrano un incremento di 4 milioni di euro rispetto al 2023, per effetto dell'entrata in servizio dei mezzi navali a noleggio necessari per l'esecuzione dei progetti.
Il risultato operativo (EBIT) del 2024 è positivo per 289 milioni di euro (rispetto alla perdita registrata nel 2023 pari a 214 milioni di euro).


| (milioni di euro) | Esercizio 2024 |
Esercizio 2023 |
|---|---|---|
| Ricavi della gestione caratteristica | 1.607 | 1.363 |
| Costo del venduto | (1.595) | (1.393) |
| Margine operativo lordo (EBITDA) | 11 | (30) |
| Ammortamenti | (28) | (20) |
| Risultato operativo (EBIT) | (17) | (50) |
I ricavi del 2024 ammontano a 1.607 milioni di euro e registrano un aumento del 17,9% rispetto al corrispondente periodo del 2023, rinconducibile principalmente a maggiori volumi sviluppati nell'area in Italia, in Africa Sub-Sahariana e Medio Oriente.
Il costo del venduto, pari a 1.595 milioni di euro, registra un incremento di 203 milioni di euro rispetto al 2023, in coerenza con i maggiori volumi realizzati.
Il margine operativo lordo (EBITDA) del 2024 è positivo per 11 milioni di euro.
Gli ammortamenti risultano pari a 28 milioni di euro, in aumento di 8 milioni di euro rispetto al 2023, per effetto dell'entrata in operatività delle navi alloggio noleggiate per l'esecuzione del progetto Hail & Ghasha negli Emirati Arabi Uniti.
Il risultato operativo (EBIT) del 2024 è negativo per 17 milioni di euro, ma in miglioramento rispetto alla perdita registrata nel 2023 pari a 50 milioni di euro.
| (milioni di euro) | Esercizio 2024 |
Esercizio 2023 |
|---|---|---|
| Ricavi della gestione caratteristica | 67 | 60 |
| Costo del venduto | (78) | (59) |
| Margine operativo lordo (EBITDA) | (11) | 1 |
| Ammortamenti | (2) | (2) |
| Risultato operativo (EBIT) | (13) | (1) |
I ricavi del 2024 ammontano a 67 milioni di euro e registrano un aumento del 10,3% rispetto al corrispondente periodo del 2023, principalmente riconducibile ad attività di supporto al business verso le altre società del Gruppo, alla vendita del magazzino del semisommergibile Scarabeo 8 di proprietà di Saipem Drilling Norway AS e alla drillship Santorini, impiegata da aprile in Costa d'Avorio.
Il costo del venduto del 2024, pari a 78 milioni di euro, registra un peggioramento di 19 milioni di euro rispetto al 2023 in quanto, a differenza dell'esercizio precedente, non ha beneficiato di componenti non ricorrenti di reddito (come la plusvalenza derivante dalla vendita del semisommergibile Scarabeo 5 pari a 10 milioni di euro consuntivata nel 2023); l'importo in questione sconta peraltro l'effetto economico della chiusura del magazzino dello Scarabeo 8 necessario per la successiva vendita di cui sopra.
Conseguementemente, la variazione in diminuzione di 10 milioni di euro del margine operativo lordo (EBITDA) registrata tra il 2023 e il 2024 risulta sostanzialmente riconducibile ai mancati componenti non ricorrenti di reddito descritti sopra.
Gli ammortamenti ammontano a 2 milioni di euro, in linea rispetto a quanto consuntivato nel 2023.
Il risultato operativo (EBIT) del 2024 registra una perdita di 13 milioni, in peggioramento rispetto alla perdita registrata nel 2023 pari a 1 milione di euro.


| (milioni di euro) | 31.12.2024 | 31.12.2023 |
|---|---|---|
| Immobili, impianti e macchinari | 115 | 118 |
| Attività immateriali nette | 23 | 21 |
| Diritti di utilizzo di attività in leasing | 187 | 140 |
| Partecipazioni | 2.128 | 2.213 |
| Capitale immobilizzato | 2.453 | 2.492 |
| Capitale di esercizio netto | (429) | (405) |
| Fondi per benefici ai dipendenti | (93) | (92) |
| Attività (passività) destinate alla vendita | 1 | 2 |
| CAPITALE INVESTITO NETTO | 1.932 | 1.997 |
| Patrimonio netto | 2.573 | 2.395 |
| Indebitamento finanziario netto (disponibilità nette) ante lease liability IFRS 16 | (850) | (553) |
| Passività finanziarie beni in leasing | 209 | 155 |
| Indebitamento finanziario netto (disponibilità nette) | (641) | (398) |
| COPERTURE | 1.932 | 1.997 |
Le informazioni patrimoniali di dettaglio delle Discontinued operations sono riportate nella nota 33 "Discontinued operations, attività destinate alla vendita e passività direttamente associabili".
Il capitale immobilizzato si è attestato a fine 2024 a 2.453 milioni di euro, con una diminuzione netta di 39 milioni di euro rispetto al 2023.
Tale decremento è da ricondurre:
Il capitale di esercizio netto diminuisce di 24 milioni di euro rispetto al 2023, attestandosi su un valore negativo di 429 milioni di euro, per effetto dell'incremento dei debiti commerciali e delle passività contrattuali nette (259 milioni di euro), delle altre passività correnti e non correnti (159 milioni di euro) e delle passività per imposte sul
reddito (35 milioni di euro), parzialmente compensati dall'aumento dei crediti commerciali (164 milioni di euro), delle rimanenze e attività contrattuali (87 milioni di euro), delle attività per imposte sul reddito e differite nette (43 milioni di euro) e delle altre attività correnti e non correnti (80 milioni di euro), e dalla diminuzione dei fondi per rischi e oneri (55 milioni di euro).
I fondi per benefici ai dipendenti ammontano a 93 milioni di euro, con un aumento di 1 milione di euro rispetto all'esercizio precedente.
Le attività (passività) destinate alla vendita ammontano a 1 milione di euro, con una variazione negativa di 1 milione di euro rispetto all'esercizio precedente, riconducibile all'operazione di cessione del Drilling Onshore iniziata nel 2022 che ha comportato – nell'esercizio – il passaggio delle attività in Kazakhstan e Romania (2 milioni di euro), e alla rilevazione di attrezzature e impianti e macchinari relativi a una base in Medio Oriente (1 milione di euro).
A seguito delle variazioni sopra illustrate, il capitale investito netto diminuisce di 65 milioni di euro, attestandosi a fine anno sul valore di 1.932 milioni di euro, rispetto a 1.997 milioni di euro a fine 2023.
Per quanto riguarda le coperture, il patrimonio netto ha registrato un aumento di 178 milioni di euro, raggiungendo, a fine 2024, un importo di 2.573 milioni di euro; l'incremento è riconducibile essenzialmente al risultato positivo conseguito nell'esercizio (279 milioni di euro), e alla variazione positiva della riserva di valutazione al fair value dei piani di incentivazione di lungo termine con assegnazione gratuita di azioni proprie (13 milioni di euro), parzialmente compensata dall'acquisto di azioni proprie (65 milioni di euro) e dalla variazione negativa delle riserve di valutazione al fair value degli strumenti finanziari (49 milioni di euro).
Le principali variazioni del patrimonio netto avvenute nel corso dell'esercizio sono le seguenti:
| (milioni di euro) | |
|---|---|
| Patrimonio netto al 31 dicembre 2023 | 2.395 |
| Incremento per: | |
| - utile 2024 | 279 |
| - fair value piani di incentivazione di lungo termine | 13 |
| Decremento per: | |
| - acquisto azioni proprie | (65) |
| - variazione riserve di valutazione al fair value degli strumenti finanziari | (49) |
| Patrimonio netto al 31 dicembre 2024 | 2.573 |
Per maggiori dettagli sulle variazioni indicate in tabella si rimanda alla nota 32 delle "Note illustrative del bilancio di esercizio".


| (milioni di euro) | 31.12.2024 | 31.12.2023 |
|---|---|---|
| Debiti finanziari verso banche esigibili a lungo termine | - | 235 |
| Debiti obbligazionari e verso altri finanziatori esigibili a lungo termine | 429 | 417 |
| Indebitamento finanziario netto a lungo termine | 429 | 652 |
| Disponibilità liquide ed equivalenti | (1.719) | (1.292) |
| Attività finanziarie valutate al fair value con effetti a OCI | (229) | - |
| Attività finanziarie valutate al fair value con effetti a conto economico | (46) | - |
| Crediti verso altri finanziatori esigibili a breve termine | (536) | (870) |
| Debiti finanziari verso banche esigibili a breve termine | - | - |
| Debiti obbligazionari e verso altri finanziatori esigibili a breve termine | 1.251 | 957 |
| Indebitamento finanziario netto (disponibilità nette) a breve termine | (1.279) | (1.205) |
| Indebitamento finanziario netto (disponibilità nette) ante IFRS 16 | (850) | (553) |
| Passività per leasing correnti | 62 | 26 |
| Passività per leasing non correnti | 147 | 129 |
| Indebitamento finanziario netto (disponibilità nette) | (641) | (398) |
La posizione finanziaria netta della Società presenta a fine 2024 disponibilità nette pari a 641 milioni di euro (398 milioni di euro al 31 dicembre 2023), registrando un miglioramento di 243 milioni di euro.
È rappresentata da disponibilità presso banche e istituti di credito per 1.719 milioni di euro, da attività finanziarie valutate al fair value con effetti a OCI per 229 milioni di euro, da attività finanziarie valutate al fair value con effetti a conto economico per 46 milioni di euro e da crediti verso altri finanziatori per 536 milioni di euro, al netto di debiti a breve termine per 1.251 milioni di euro, di debiti a lungo termine per 429 milioni di euro e da passività per leasing per 209 milioni di euro.
I crediti verso altri finanziatori riguardano essenzialmente il saldo (534 milioni di euro) vantato verso la società controllata Saipem Finance International BV che svolge le attività inerenti la gestione finanziaria accentrata per il Gruppo Saipem e verso la società controllata a controllo congiunto La Catulliana (2 milioni di euro).
Il miglioramento della posizione finanziaria netta rispetto al 31 dicembre 2023 è dovuto essenzialmente al flusso positivo generato dalle attività di esercizio (399 milioni di euro), al flusso dei disinvestimenti (34 milioni di euro), di cui 7 milioni di euro afferenti alle Discontinued operations, dall'effetto positivo dei cambi sulle disponibilità (49 milioni di euro), compensati dagli investimenti in immobilizzazioni materiali e immateriali e partecipazioni (69 milioni di euro), dalla variazione negativa netta del prestito obbligazionario convertibile (13 milioni di euro), dall'acquisto di azioni proprie per 65 milioni di euro e dalla variazione delle passività da leasing per 92 milioni di euro esclusi i rimborsi (38 milioni di euro).
Per l'informativa sull'indebitamento finanziario netto richiesto da Consob, comunicazione n. 5/21 del 29 aprile 2021, si veda la nota 26 "Analisi dell'indebitamento finanziario netto (disponibilità nette)".


| (milioni di euro) | 2024 | 2023 |
|---|---|---|
| Utile (perdita) dell'esercizio - Continuing operations | 273 | 92 |
| Rettifiche per ricondurre l'utile al flusso di cassa da attività operativa: | ||
| Ammortamenti e altri componenti non monetari | 167 | (173) |
| (Plusvalenze) minusvalenze nette su cessioni e radiazioni di attività | (1) | (26) |
| Dividendi, interessi e imposte | (209) | (49) |
| Flusso di cassa del risultato operativo prima delle variazioni del capitale d'esercizio | 230 | (156) |
| Variazione del capitale di esercizio relativo alla gestione | (49) | 709 |
| Dividendi incassati, imposte pagate, interessi pagati e incassati | 218 | 47 |
| Flusso di cassa netto da attività operativa - Continuing operations | 399 | 600 |
| Flusso di cassa netto da attività operativa - Discontinued operations | - | (1) |
| Flusso di cassa netto da attività operativa | 399 | 599 |
| Investimenti tecnici - Continuing operations | (28) | (26) |
| Investimenti tecnici - Discontinued operations | - | - |
| Investimenti in partecipazioni | (41) | (126) |
| Dismissioni e cessioni parziali di partecipazioni e attività materiali - Continuing operations | 27 | 51 |
| Dismissioni e cessioni parziali di partecipazioni e attività materiali - Discontinued operations | 7 | 39 |
| Free cash flow | 364 | 537 |
| Investimenti e disinvestimenti relativi all'attività di finanziamento | 58 | (517) |
| Variazione debiti finanziari a breve e lungo termine | 72 | 233 |
| Rimborsi di passività per beni in leasing | (38) | (38) |
| Variazione netta del prestito obbligazionario convertibile | (13) | 72 |
| Cessione (acquisto) di azioni proprie | (65) | - |
| Flusso di cassa del capitale proprio | - | - |
| Effetto delle differenze di cambio | 49 | (27) |
| Flusso di cassa netto dell'esercizio | 427 | 260 |
| Free cash flow | 364 | 537 |
| Rimborsi di passività per beni in leasing | (38) | (38) |
| Cessione (acquisto) di azioni proprie | (65) | - |
| Variazione netta del prestito obbligazionario convertibile | (13) | 72 |
| Flusso di cassa del capitale proprio | - | - |
| Differenze di cambio sull'indebitamento finanziario netto | 49 | (27) |
| Variazione indebitamento finanziario netto (disponibilità nette) ante passività per leasing | 297 | 544 |
| Accensioni del periodo | (94) | (60) |
| Rimborsi di passività per leasing | 38 | 38 |
| Differenze cambio e altre variazioni | 2 | 2 |
| Variazione passività per beni in leasing | (54) | (20) |
| Variazione indebitamento finanziario netto (disponibilità nette) | 243 | 524 |
| Indebitamento finanziario netto (disponibilità nette) inizio esercizio | (398) | 126 |
| Indebitamento finanziario netto (disponibilità nette) fine esercizio | (641) | (398) |
Il flusso di cassa netto da attività operativa - Continuing operations, positivo per 399 milioni di euro, e il flusso negativo derivante dall'attività di investimento e disinvestimento (35 milioni di euro) hanno generato un free cash flow positivo di 364 milioni di euro.


Lo stato patrimoniale riclassificato differisce dallo schema obbligatorio per le sole riclassifiche indicate in tabella.
| (migliaia di euro) | |||||
|---|---|---|---|---|---|
| 31.12.2024 | 31.12.2023 | ||||
| Riferimento alle note al bilancio |
Valori parziali da schema |
Valori da schema | Valori parziali da schema |
Valori da schema | |
| Voci dello stato patrimoniale riclassificato | al 31.12.2024 | obbligatorio | riclassificato | obbligatorio | riclassificato |
| Capitale immobilizzato | |||||
| Immobili, impianti e macchinari | (nota n. 12) | 114.504 | 117.936 | ||
| Attività immateriali | (nota n. 13) | 23.485 | 21.260 | ||
| Diritti di utilizzo di attività in leasing | 187.021 | 139.809 | |||
| Partecipazioni Totale capitale immobilizzato |
(nota n. 15) | 2.127.666 | 2.452.676 | 2.213.473 | 2.492.478 |
| Capitale di esercizio netto | |||||
| Rimanenze e attività contrattuali Altre attività finanziarie correnti |
(nota n. 8) | 983.253 480 |
895.837 666 |
||
| Crediti commerciali | (nota n. 6) | 1.494.112 | 1.330.062 | ||
| Debiti commerciali e passività contrattuali | (nota n. 7) | (3.088.181) | (2.828.843) | ||
| Debiti tributari e fondo imposte netto, composti da: |
(nota n. 19) | ||||
| - passività per imposte sul reddito correnti | (nota n. 20) | (44.300) | (9.528) | ||
| - passività per imposte sul reddito non correnti | (nota n. 28) | (509) | (24) | ||
| - passività per altre imposte correnti | (nota n. 21) | (39.628) | (33.485) | ||
| - attività per imposte sul reddito correnti | (nota n. 9) | 134.385 | 124.592 | ||
| - attività per altre imposte correnti | (nota n. 10) | 18.574 | 13.090 | ||
| - attività e passività per imposte differite | (nota n. 16) | 213.119 | 179.812 | ||
| Fondi per rischi e oneri | (nota n. 25) | (241.139) | (296.502) | ||
| Altre attività (passività) di esercizio, composte da: | |||||
| - altre attività (non correnti) | (note n. 17, 30) | 36.184 | 14.568 | ||
| - altre attività (correnti) | (note n. 7, 11, 30) | 466.175 | 407.228 | ||
| - altre passività (non correnti) | (note n. 29, 30) | (82.725) | (6.333) | ||
| - altre passività (correnti) | (note n. 19, 22, 30) | (278.401) | (195.690) | ||
| Totale capitale di esercizio netto | (428.601) | (404.550) | |||
| Fondi per benefici ai dipendenti | (nota n. 26) | (92.814) | (92.031) | ||
| Attività destinate alla vendita | (nota n. 31) | 855 | 1.926 | ||
| CAPITALE INVESTITO NETTO | 1.932.116 | 1.997.823 | |||
| Patrimonio netto | (nota n. 32) | 2.573.248 | 2.395.261 | ||
| Indebitamento finanziario netto (disponibilità nette) |
|||||
| Passività finanziarie a lungo termine | 429.453 | 651.444 | |||
| Passività finanziarie a breve termine | 1.250.784 | 957.276 | |||
| Passività finanziarie nette per beni in leasing | 208.825 | 155.493 | |||
| a dedurre: | |||||
| - disponibilità liquide ed equivalenti | 1.718.946 | 1.291.539 | |||
| - attività finanziarie valutate al fair value con effetti a OCI |
228.798 | ||||
| - attività finanziarie valutate al fair value con effetti a conto economico |
46.493 | ||||
| - altre attività finanziarie correnti | 535.957 | 870.112 | |||
| Totale indebitamento finanziario netto (disponibilità nette) (1) |
(641.132) | (397.438) | |||
| COPERTURE | 1.932.116 | 1.997.823 |
(1) Per maggiori dettagli sulla composizione dell'indebitamento finanziario netto (disponibilità nette) si veda anche la nota 24.


| 2024 | 2023 | ||||
|---|---|---|---|---|---|
| Valori | Valori | ||||
| Voci del rendiconto finanziario riclassificato | parziali da schema | Valori da schema | parziali da schema | Valori da schema | |
| e confluenze/riclassifiche delle voci dello schema obbligatorio | obbligatorio | riclassificato | obbligatorio | riclassificato | |
| Risultato netto - Continuing operations | 272.551 | 92.227 | |||
| Rettifiche per ricondurre l'utile al flusso di cassa da attività operativa: |
|||||
| - ammortamenti e altri componenti non monetari: | 167.028 | (173.271) | |||
| . ammortamenti | 75.548 | 59.797 | |||
| . svalutazioni (riprese di valore) di immobilizzazioni materiali e immateriali |
- | 3.265 | |||
| . svalutazioni (riprese di valore) di partecipazioni | 126.976 | (267.749) | |||
| . altre variazioni | (36.466) | 40.405 | |||
| . variazione fondo per benefici ai dipendenti | 970 | (8.989) | |||
| - plusvalenze nette su cessioni di attività | (660) | (26.336) | |||
| - dividendi, interessi e imposte: | (208.980) | (48.883) | |||
| . dividendi | (121.002) | (504) | |||
| . interessi attivi | (112.349) | (55.757) | |||
| . interessi passivi | 100.205 | 71.285 | |||
| . imposte su reddito | (75.834) | (63.907) | |||
| Variazione del capitale di esercizio: | (48.574) | 709.009 | |||
| - rimanenze | 12.216 | 8.962 | |||
| - crediti commerciali | (152.949) | (313.532) | |||
| - debiti commerciali | 5.795 | 362.279 | |||
| - fondi per rischi e oneri | (55.794) | (19.331) | |||
| - attività e passività contrattuali | 146.339 | 634.110 | |||
| - altre attività e passività | (4.181) | 36.521 | |||
| Dividendi incassati, imposte pagate, interessi (pagati) incassati: |
218.209 | 47.421 | |||
| - dividendi incassati | 121.002 | 504 | |||
| - interessi incassati | 108.907 | 54.164 | |||
| - interessi pagati | (87.637) | (63.293) | |||
| - imposte sul reddito pagate al netto dei crediti di imposta rimborsati |
75.937 | 56.046 | |||
| Flusso di cassa netto da attività di esercizio - Continuing operations |
399.574 | 600.167 | |||
| Flusso di cassa netto da attività di esercizio | |||||
| - Discontinued operations | 26 | (1.274) | |||
| Flusso di cassa netto da attività di esercizio | 399.600 | 598.893 | |||
| Investimenti tecnici: | (28.075) | (26.326) | |||
| - attività immateriali | (10.369) | (9.441) | |||
| - attività materiali - Continuing operations | (17.706) | (16.885) | |||
| - attività materiali - Discontinued operations | - | - | |||
| Investimenti finanziari strumentali all'attività operativa: | (41.472) | (126.170) | |||
| - partecipazioni | (41.472) | (76.170) | |||
| - variazione debiti relativi all'attività di investimento | - | (50.000) | |||
| Disinvestimenti: | 34.169 | 89.449 | |||
| - attività materiali - Continuing operations | 5.049 | 78.837 | |||
| - attività materiali - Discontinued operations | 7.039 | 38.671 | |||
| - attività immateriali | - | 1 | |||
| - partecipazioni | 148 | - | |||
| - variazione crediti relativi all'attività di investimento | 21.746 | (28.060) | |||
| - crediti finanziari strumentali all'attività operativa | 187 | 384 | |||
| Free cash flow | 364.222 | 536.230 |


| 2024 | 2023 | |||
|---|---|---|---|---|
| Valori parziali |
Valori | Valori parziali da schema |
Valori da schema | |
| Voci del rendiconto finanziario riclassificato e confluenze/riclassifiche delle voci dello schema obbligatorio |
da schema obbligatorio |
da schema riclassificato |
obbligatorio | riclassificato |
| Free cash flow | 364.222 | 536.230 | ||
| (Investimenti) disinvestimenti relativi all'attività di finanziamento | 58.864 | (517.201) | ||
| Variazione debiti finanziari correnti e non correnti: | 20.572 | 267.920 | ||
| - assunzione debiti finanziari non correnti | 15.437 | 805.898 | ||
| - rimborsi di debiti finanziari non correnti | (237.510) | (261.999) | ||
| - variazione netta del prestito obbligazionario convertibile | (12.565) | 72.344 | ||
| - rimborsi di passività per beni in leasing | (38.379) | (37.683) | ||
| - incremento (decremento) di debiti finanziari correnti | 293.589 | (310.640) | ||
| Flusso di cassa del capitale proprio: | (65.266) | - | ||
| - aumento di capitale al netto di oneri | - | - | ||
| - dividendi pagati | (16) | - | ||
| - cessione (acquisto) di azioni proprie | (65.250) | - | ||
| Differenze cambio sulle disponibilità: | 49.015 | (27.294) | ||
| - effetto delle differenze di cambio | 49.015 | (27.294) | ||
| Flusso di cassa netto dell'esercizio | 427.407 | 259.655 |
Il Consiglio di Amministrazione di Saipem tenutosi in data 25 febbraio 2025 ha approvato il Piano Strategico 2025-2028 che conferma il percorso di riduzione del rischio operativo del Gruppo, con un'accelerazione del riposizionamento dell'Engineering & Construction Onshore e l'offerta di un nuovo servizio di Project Management Consultancy. Il Consiglio di Amministrazione ha approvato, nella medesima seduta, un aggiornamento della dividend policy che prevede la distribuzione agli azionisti di almeno il 40% del Free Cash Flow dopo il rimborso delle passività per beni in leasing.
In coerenza con l'aggiornamento della dividend policy, il Consiglio di Amministrazione intende proporre il pagamento di un dividendo di 333 milioni di euro nel 2025 (sulla base dei risultati 2024) e prevede un dividendo di almeno 300 milioni di dollari (2) nel 2026 (sulla base dei risultati 2025).
La guidance e i target economico-finanziari di medio periodo sono stati conseguentemente rivisti a rialzo.
Per ulteriori informazioni sull'evoluzione prevedibile della gestione e fatti di rilievo avvenuti dopo la chiusura dell'esercizio si rimanda alla nota 46 del Bilancio di esercizio.
bilancio consolidato
03.
Saipem Relazione BILANCIO Bilancio ALLEGATI in breve sulla gestione CONSOLIDATO di esercizio

Saipem Relazione BILANCIO Bilancio ALLEGATI in breve sulla gestione CONSOLIDATO di esercizio

| Schemi di bilancio ______________________ | 358 | |
|---|---|---|
| Note illustrative al bilancio consolidato _______________ | 367 | |
| Nota 1 | Criteri di redazione _____________________ | 367 |
| Nota 2 | Principi di consolidamento e partecipazioni __________________ | 367 |
| Nota 3 | Criteri di valutazione ___________________ | 371 |
| Nota 4 | Stime contabili e giudizi significativi ________________ | 390 |
| Nota 5 | Principi contabili di recente emanazione con efficacia dal 2025 ed esercizi successivi ______ | 395 |
| Nota 6 | Area di consolidamento al 31 dicembre 2024 _______________ | 396 |
| Nota 7 | Disponibilità liquide ed equivalenti ___________________ | 401 |
| Nota 8 | Attività finanziarie valutate al fair value con effetti a conto economico __________ | 401 |
| Nota 9 | Attività finanziarie valutate al fair value con effetti a OCI ___________ | 402 |
| Nota 10 | Altre attività finanziarie ____________________ | 403 |
| Nota 11 | Crediti commerciali e altri crediti ___________________ | 403 |
| Nota 12 | Rimanenze _____________________ | 404 |
| Nota 13 | Attività contrattuali ____________________ | 405 |
| Nota 14 | Attività e passività per imposte ________________ | 405 |
| Nota 15 | Altre attività correnti __________________ | 406 |
| Nota 16 | Immobili, impianti e macchinari _________________ | 407 |
| Nota 17 | Attività immateriali _____________________ | 410 |
| Nota 18 | Diritto di utilizzo di attività in leasing, attività e passività finanziarie per leasing _________ | 412 |
| Nota 19 | Partecipazioni ______________________ | 414 |
| Nota 20 | Attività e passività per imposte differite _______________ | 416 |
| Nota 21 | Altre attività non correnti __________________ | 418 |
| Nota 22 | Debiti commerciali e altri debiti ________________ | 418 |
| Nota 23 | Passività contrattuali __________________ | 419 |
| Nota 24 | Altre passività correnti _____________________ | 419 |
| Nota 25 | Passività finanziarie ____________________ | 420 |
| Nota 26 | Analisi dell'indebitamento finanziario netto __________________ | 422 |
| Nota 27 | Fondi per rischi e oneri _____________________ | 423 |
| Nota 28 | Fondi per benefici ai dipendenti ________________ | 424 |
| Nota 29 | Altri debiti e passività non correnti _________________ | 428 |
| Nota 30 | Strumenti finanziari derivati ____________________ | 429 |
| Nota 31 | Discontinued operations, attività destinate alla vendita e passività direttamente associabili ____ | 431 |
| Nota 32 | Patrimonio netto __________________ | 432 |
| Nota 33 | Altre informazioni _______________________ | 435 |
| Nota 34 | Garanzie, impegni e rischi __________________ | 435 |
| Nota 35 | Ricavi ______________________ | 455 |
| Nota 36 | Costi operativi ______________________ | 456 |
| Nota 37 | Proventi (oneri) finanziari __________________ | 461 |
| Nota 38 | Proventi (oneri) su partecipazioni ___________________ | 462 |
| Nota 39 | Imposte sul reddito _____________________ | 463 |
| Nota 40 | Risultato netto di terzi azionisti ________________ | 464 |
| Nota 41 | Utile (perdita) per azione ___________________ | 464 |
| Nota 42 | Informazioni per settore di attività _________________ | 465 |
| Nota 43 | Informazioni per area geografica ___________________ | 466 |
| Nota 44 | Rapporti con parti correlate ____________________ | 467 |
| Nota 45 | Eventi e operazioni significativi e non ricorrenti _________________ | 475 |
| Nota 46 | Posizioni o transazioni derivanti da operazioni atipiche e/o inusuali ________ | 475 |
| Nota 47 | Fatti di rilievo avvenuti dopo la chiusura dell'esercizio _______________ | 475 |
| Nota 48 | Adempimento degli obblighi di trasparenza e pubblicità. Legge 4 agosto 2017, n. 124 (art. 1, commi 125-129) | 476 |
| Informazioni relative alla censura formulata dalla Consob ai sensi dell'art. 154-ter, comma 7, | ||
| del D.Lgs. n. 58/1998 e alla comunicazione degli uffici Consob in data 6 aprile 2018 _______ | 478 | |
| Attestazioni del management ______________________ | 483 | |
| Attestazione del Bilancio Consolidato ____________________ | 483 | |
| Attestazione della Rendicontazione Consolidata di Sostenibilità ______________ | 484 | |
| Relazione della Società di revisione __________________ | 485 | |
| Relazione della Società di revisione sul Bilancio Consolidato _____________ | 485 | |
| Relazione della Società di revisione sulla Rendicontazione Consolidata di Sostenibilità ____________ | 493 |


| 31.12.2024 | 31.12.2023 | ||||
|---|---|---|---|---|---|
| di cui verso | di cui verso | ||||
| (milioni di euro) | Nota (1) | Totale | parti correlate (2) |
Totale | parti correlate (2) |
| ATTIVITÀ | |||||
| Attività correnti | |||||
| Disponibilità liquide ed equivalenti | (N. 7) | 2.158 | 2.136 | ||
| Attività finanziarie valutate al fair value con effetti a conto economico | (N. 8) | 47 | - | ||
| Attività finanziarie valutate al fair value con effetti a OCI | (N. 9) | 338 | 86 | ||
| Altre attività finanziarie | (N. 10) | 324 | 324 | 387 | 384 |
| Attività finanziarie per leasing | (N. 18) | 83 | 98 | ||
| Crediti commerciali e altri crediti | (N. 11) | 3.419 | 1.234 | 2.441 | 985 |
| Rimanenze | (N. 12) | 310 | 256 | ||
| Attività contrattuali | (N. 13) | 2.176 | 1.925 | ||
| Attività per imposte sul reddito | (N. 14) | 382 | 385 | ||
| Attività per altre imposte | (N. 14) | 179 | 146 | ||
| Altre attività | (N. 15 e 30) | 259 | 36 | 244 | 23 |
| Totale attività correnti | 9.675 | 8.104 | |||
| Attività non correnti | |||||
| Immobili, impianti e macchinari | (N. 16) | 2.844 | 2.960 | ||
| Attività immateriali | (N. 17) | 668 | 666 | ||
| Diritto di utilizzo di attività in leasing | (N. 18) | 630 | 428 | ||
| Partecipazioni valutate con il metodo del patrimonio netto | (N. 19) | 134 | 211 | ||
| Altre partecipazioni | (N. 19) | – | – | ||
| Altre attività finanziarie | – | 1 | |||
| Attività finanziarie per leasing | (N. 18) | 89 | 155 | ||
| Attività per imposte differite | (N. 20) | 320 | 257 | ||
| Attività per imposte sul reddito | (N. 14) | 5 | 5 | ||
| Altre attività | (N. 21 e 30) | 65 | – | 52 | – |
| Totale attività non correnti | 4.755 | 4.735 | |||
| Discontinued operations e attività destinate alla vendita | (N. 31) | 89 | – | 26 | – |
| TOTALE ATTIVITÀ | 14.519 | 12.865 | |||
| PASSIVITÀ E PATRIMONIO NETTO | |||||
| Passività correnti | |||||
| Passività finanziarie a breve termine | (N. 25) | 61 | 1 | 97 | 1 |
| Quota a breve di passività finanziarie a lungo termine | (N. 25) | 381 | 128 | ||
| Quota a breve delle passività per leasing a lungo termine | (N. 18) | 354 | 299 | ||
| Debiti commerciali e altri debiti | (N. 22) | 3.959 | 270 | 2.944 | 177 |
| Passività contrattuali | (N. 23) | 3.434 | 836 | 3.088 | 893 |
| Passività per imposte sul reddito | (N. 14) | 89 | 74 | ||
| Passività per altre imposte | (N. 14) | 129 | 192 | ||
| Altre passività | (N. 24 e 30) | 157 | 33 | ||
| Totale passività correnti | 8.564 | 6.855 | |||
| Passività non correnti | |||||
| Passività finanziarie a lungo termine | (N. 25) | 1.742 | 2.168 | ||
| Passività per leasing a lungo termine | (N. 18) | 478 | – | 431 | 1 |
| Fondi per rischi e oneri | (N. 27) | 800 | 767 | ||
| Fondi per benefici ai dipendenti | (N. 28) | 208 | 193 | ||
| Passività per imposte differite | (N. 20) | 9 | 6 | ||
| Passività per imposte sul reddito | (N. 14) | 30 | 20 | ||
| Altri debiti e passività | (N. 29 e 30) | 164 | 3 | ||
| Totale passività non correnti | 3.431 | 3.588 | |||
| Discontinued operations e passività direttamente associabili ad attività | |||||
| destinate alla vendita | (N. 31) | – | – | 26 | – |
| TOTALE PASSIVITÀ | 11.995 | 10.469 |


| 31.12.2024 | 31.12.2023 | ||||
|---|---|---|---|---|---|
| (milioni di euro) | Nota (1) | Totale | di cui verso parti correlate (2) |
Totale | di cui verso parti correlate (2) |
| PATRIMONIO NETTO | |||||
| Capitale e riserve di terzi azionisti | (N. 32) | – | 2 | ||
| Patrimonio netto di Saipem: | (N. 32) | 2.524 | 2.394 | ||
| - capitale sociale | (N. 32) | 502 | 502 | ||
| - riserva sopraprezzo delle azioni | (N. 32) | 1.622 | 1.622 | ||
| - altre riserve | (N. 32) | (92) | 28 | ||
| - utili relativi a esercizi precedenti | 325 | 137 | |||
| - utile (perdita) dell'esercizio | 306 | 179 | |||
| - riserva negativa per azioni proprie in portafoglio | (N. 32) | (139) | (74) | ||
| Totale patrimonio netto di Gruppo | 2.524 | 2.396 | |||
| TOTALE PASSIVITÀ E PATRIMONIO NETTO | 14.519 | 12.865 |
(1) Le note illustrative costituiscono parte integrante del presente bilancio consolidato.
(2) Per il dettaglio "di cui verso parti correlate" si veda la nota 44 "Rapporti con parti correlate".


| Esercizio 2024 | Esercizio 2023 | ||||
|---|---|---|---|---|---|
| (milioni di euro) | Nota (1) | Totale | di cui verso parti correlate (2) |
Totale | di cui verso parti correlate (2) |
| RICAVI | |||||
| Ricavi della gestione caratteristica | (N. 35) | 14.549 | 4.111 | 11.874 | 3.454 |
| Altri ricavi e proventi | (N. 35) | 3 | 1 | 24 | 2 |
| Totale ricavi | 14.552 | 11.898 | |||
| Costi operativi | |||||
| Acquisti, prestazioni di servizi e costi diversi | (N. 36) | (11.161) | (840) | (9.232) | (574) |
| Riprese di valore (svalutazioni) nette di crediti commerciali e altri crediti | (N. 36) | (5) | 1 | ||
| Costo del lavoro | (N. 36) | (2.058) | (1.736) | ||
| Ammortamenti e svalutazioni | (N. 36) | (723) | (489) | ||
| Altri proventi (oneri) operativi | (N. 36) | 1 | (5) | ||
| RISULTATO OPERATIVO | 606 | 437 | |||
| Proventi (oneri) finanziari | |||||
| Proventi finanziari | 556 | 62 | 672 | 29 | |
| Oneri finanziari | (572) | (4) | (765) | (2) | |
| Proventi (oneri) netti su attività finanziarie valutate al fair value con effetti a conto | 1 | – | |||
| economico | |||||
| Strumenti derivati | (70) | (74) | |||
| Totale proventi (oneri) finanziari | (N. 37) | (85) | (167) | ||
| Proventi (oneri) su partecipazioni | |||||
| Effetto della valutazione con il metodo del patrimonio netto | (43) | 107 | |||
| Altri proventi (oneri) su partecipazioni | 18 | (47) | |||
| Totale proventi (oneri) su partecipazioni | (N. 38) | (25) | 60 | ||
| RISULTATO ANTE IMPOSTE | 496 | 330 | |||
| Imposte sul reddito | (N. 39) | (190) | (145) | ||
| UTILE (PERDITA) DELL'ESERCIZIO - Continuing operations | 306 | 185 | |||
| UTILE (PERDITA) DELL' ESERCIZIO - Discontinued operations | – | (6) | |||
| UTILE (PERDITA) DELL'ESERCIZIO | 306 | 179 | |||
| di competenza Gruppo Saipem: | |||||
| Continuing operations | 306 | 185 | |||
| Discontinued operations | (N. 31) | – | – | (6) | (19) |
| Interessenze di terzi | (N. 40) | ||||
| Continuing operations | – | – | |||
| Discontinued operations | (N. 31) | – | – | ||
| Utile (perdita) per azione sull'utile (perdita) dell'esercizio di competenza Saipem - | |||||
| (ammontare in euro per azione) | |||||
| Utile (perdita) per azione semplice | (N. 41) | 0,16 | 0,09 | ||
| Utile (perdita) per azione diluito | (N. 41) | 0,15 | 0,09 | ||
| Utile (perdita) per azione sull'utile (perdita) dell'esercizio di competenza Saipem - | |||||
| Continuing Operations (ammontare in euro per azione) | |||||
| Utile (perdita) per azione semplice | (N. 41) | 0,16 | 0,09 | ||
| Utile (perdita) per azione diluito | (N. 41) | 0,15 | 0,09 |
(1) Le note illustrative costituiscono parte integrante del presente bilancio consolidato.
(2) Per il dettaglio "di cui verso parti correlate" si veda la nota 44 "Rapporti con parti correlate".


| (milioni di euro) | Nota (1) | 2024 | 2023 |
|---|---|---|---|
| Utile (perdita) dell'esercizio | 306 | 179 | |
| Altre componenti del conto economico complessivo | |||
| Componenti non riclassificabili a conto economico | |||
| Rivalutazioni di piani a benefici definiti per i dipendenti | (N. 32) | 1 | (10) |
| Variazione fair value partecipazioni con effetti a OCI | (N. 32) | – | – |
| Quota di pertinenza delle "altre componenti del conto economico complessivo" delle partecipazioni valutate secondo il metodo del patrimonio netto afferenti rivalutazioni di piani a benefici definiti |
(N. 32) | (1) | (1) |
| Effetto fiscale relativo alle componenti non riclassificabili | (N. 39) | – | 3 |
| Totale componenti non riclassificabili a conto economico | – | (8) | |
| Componenti riclassificabili a conto economico | |||
| Variazione del fair value derivati di copertura cash flow hedge | (N. 32) | (165) | 124 |
| Variazione fair value delle attività finanziarie, diverse dalle partecipazioni, con effetti a OCI | (N. 32) | 1 | 3 |
| Variazione differenze di cambio da conversione dei bilanci in moneta diversa dall'euro | (N. 32) | 16 | (31) |
| Quota di pertinenza delle "altre componenti del conto economico complessivo" delle partecipazioni valutate secondo il metodo del patrimonio netto |
(N. 32) | (1) | – |
| Effetto fiscale relativo alle componenti riclassificabili | (N. 39) | 25 | (30) |
| Totale componenti riclassificabili a conto economico | (124) | 66 | |
| Totale altre componenti del conto economico complessivo, al netto dell'effetto fiscale | (124) | 58 | |
| Totale utile (perdita) complessivo dell'esercizio | 182 | 237 | |
| Di competenza Gruppo Saipem: | |||
| Continuing operations | 182 | 244 | |
| Discontinued operations | – | (6) | |
| Interessenza di terzi | |||
| Continuing operations | – | (1) | |
| Discontinued operations | – | – |
(1) Le note illustrative costituiscono parte integrante del presente bilancio consolidato.
| Patrimonio di pertinenza degli Azionisti della controllante | |||||||||||||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Capitale sociale | sovrapprezzo delle Riserva per azioni |
Altre riserve | Riserva legale | Riserva per acquisto azioni proprie |
Riserva partecipazioni valutate al fair value |
Riserva cash flow hedge Riserva di fair value di effetto strumenti finanziari al netto dell' fiscale |
disponibili per la vendita effetto al netto dell' fiscale |
cambio da conversione Riserva per differenze |
benefici definiti per i effetto fiscale Riserva per piani a dipendenti al netto dell' |
Riserva partecipazioni valutate al patrimonio dell'effetto fiscale netto al netto |
Utili (perdite) relativi a esercizi precedenti |
esercizio Utile (perdita) dell' |
Riserva negativa per azioni in portafoglio |
Totale | Capitale e riserve di terzi azionisti |
Totale patrimonio netto | |
| (milioni di euro) | |||||||||||||||||
| Saldi al 31 dicembre 2023 | 502 | 1.622 | 80 | – | – | – | 19 | (2) | (45) | (22) | (2) | 137 | 179 | (74) | 2.394 | 2 | 2.396 |
| Utile (perdita) dell'esercizio 2024 Altre componenti del conto |
– | – | – | – | – | – | – | – | – | – | – | – | 306 | – | 306 | – | 306 |
| economico complessivo | |||||||||||||||||
| Componenti non riclassificabili a conto economico |
|||||||||||||||||
| Rivalutazioni di piani a benefici definiti per i dipendenti al netto dell'effetto fiscale |
– | – | – | – | – | – | – | – | – | 1 | – | – | – | – | 1 | – | 1 |
| Variazione fair value partecipazioni con effetti a OCI |
– | – | – | – | – | – | – | – | – | – | – | – | – | – | – | – | – |
| Quota di pertinenza delle "altre componenti del conto economico complessivo" delle partecipazioni valutate secondo il metodo del patrimonio netto afferenti rivalutazioni di piani a benefici definiti al netto dell'effetto fiscale |
– | – | – | – | – | – | – | – | – | – | (1) | – | – | – | (1) | – | (1) |
| Altre componenti del conto economico complessivo relative alle Discontinued operations |
– | – | – | – | – | – | – | – | – | – | – | – | – | – | – | – | – |
| Totale | – | – | – | – | – | – | – | – | – | 1 | (1) | – | – | – | – | – | – |
| Componenti riclassificabili a conto economico |
|||||||||||||||||
| Variazione del fair value derivati cash flow hedge al netto dell'effetto fiscale |
– | – | – | – | – | – | (140) | – | – | – | – | – | – | – | (140) | – | (140) |
| Variazione fair value delle attività finanziarie, diverse dalle partecipazioni, con effetti a OCI |
– | – | – | – | – | – | – | 1 | – | – | – | – | – | – | 1 | – | 1 |
| Differenze cambio da conversione dei bilanci in moneta diversa dall'euro |
– | – | – | – | – | – | – | – | 15 | – | – | 1 | – | – | 16 | – | 16 |
| Quota di pertinenza delle "altre componenti del conto economico complessivo" delle partecipazioni valutate secondo il metodo del patrimonio netto |
– | – | – | – | – | – | – | – | – | – | (1) | – | – | – | (1) | – | (1) |
| Altre componenti del conto economico complessivo relative alle Discontinued operations |
– | – | – | – | – | – | – | – | – | – | – | – | – | – | – | – | – |
| Totale | – | – | – | – | – | – | (140) | 1 | 15 | – | (1) | 1 | – | – | (124) | – | (124) |
| Totale utile (perdita) complessivo esercizio 2024 |
– | – | – | – | – | – | (140) | 1 | 15 | 1 | (2) | 1 | 306 | – | 182 | – | 182 |
| Operazioni con gli Azionisti | |||||||||||||||||
| Dividendi distribuiti | – | – | – | – | – | – | – | – | – | – | – | – | – | – | – | – | – |
| Riporto a nuovo utile (perdita) | – | – | – | 5 | – | – | – | – | – | – | – | 174 | (179) | – | – | – | – |
| Raggruppamento azionario | – | – | – | – | – | – | – | – | – | – | – | – | – | – | – | – | – |
| Aumento (riduzione) capitale sociale | – | – | – | – | – | – | – | – | – | – | – | – | – | – | – | – | – |
| Capitalizzazione costi aumento capitale sociale al netto delle imposte |
– | – | – | – | – | – | – | – | – | – | – | – | – | – | – | – | – |
| Acquisto azioni proprie | – | – | – | – | – | – | – | – | – | – | – | – | – | (65) | (65) | – | (65) |
| Acquisto/cessione interessenze di terzi |
– | – | – | – | – | – | – | – | – | – | – | – | – | – | – | (2) | (2) |
| Altre operazioni con gli azionisti (versamento in conto futuro aumento di capitale) |
– | – | – | – | – | – | – | – | – | – | – | – | – | – | – | – | – |
| Operazioni under common control | – | – | – | – | – | – | – | – | – | – | – | – | – | – | – | – | – |
| Variazione riserva da conversione obbligazioni convertibili |
– | – | – | – | – | – | – | – | – | – | – | – | – | – | – | – | – |
| Totale | – | – | – | 5 | – | – | – | – | – | – | – | 174 | (179) | (65) | (65) | (2) | (67) |
| Altri movimenti di patrimonio netto | |||||||||||||||||
| Rilevazione fair value da piani di incentivazione su base azionaria |
– | – | – | – | – | – | – | – | – | – | – | 13 | – | – | 13 | – | 13 |
| Altre variazioni | – | – | – | – | – | – | – | – | – | – | – | – | – | – | – | – | – |
| Totale | – | – | – | – | – | – | – | – | – | – | – | 13 | – | – | 13 | – | 13 |
| Saldi al 31 dicembre 2024 | 502 | 1.622 | 80 | 5 | – | – | (121) | (1) | (30) | (21) | (4) | 325 | 306 | (139) | 2.524 | – | 2.524 |
Per i dettagli si veda la nota 32 "Patrimonio netto".

| Patrimonio di pertinenza degli Azionisti della controllante | |||||||||||||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| (milioni di euro) | Capitale sociale | sovrapprezzo delle Riserva per azioni |
Altre riserve | Riserva legale | Riserva per acquisto azioni proprie |
Riserva partecipazioni valutate al fair value |
Riserva cash flow hedge Riserva di fair value di effetto strumenti finanziari al netto dell' fiscale |
disponibili per la vendita effetto al netto dell' fiscale |
cambio da conversione Riserva per differenze |
benefici definiti per i effetto fiscale Riserva per piani a dipendenti al netto dell' |
Riserva partecipazioni valutate al patrimonio dell'effetto fiscale netto al netto |
Utili (perdite) relativi a esercizi precedenti |
esercizio Utile (perdita) dell' |
Riserva negativa per azioni in portafoglio |
Totale | Capitale e riserve di terzi azionisti |
Totale patrimonio netto |
| Saldi al 31 dicembre 2022 | 502 | 1.877 | – | – | – | – | (76) | (4) | (20) | (16) | – | 91 | (209) | (77) | 2.068 | 18 | 2.086 |
| Utile (perdita) dell'esercizio 2023 | – | – | – | – | – | – | – | – | – | – | – | – | 179 | – | 179 | – | 179 |
| Altre componenti del conto economico complessivo |
|||||||||||||||||
| Componenti non riclassificabili a conto economico |
|||||||||||||||||
| Rivalutazioni di piani a benefici definiti per i dipendenti al netto dell'effetto fiscale |
– | – | – | – | – | – | – | – | – | (7) | – | – | – | – | (7) | – | (7) |
| Variazione fair value partecipazioni con effetti a OCI |
– | – | – | – | – | – | – | – | – | – | – | – | – | – | – | – | – |
| Quota di pertinenza delle "altre componenti del conto economico complessivo" delle partecipazioni valutate secondo il metodo del patrimonio netto afferenti rivalutazioni di piani a benefici definiti al netto dell'effetto fiscale |
– | – | – | – | – | – | – | – | – | – | (1) | – | – | – | (1) | – | (1) |
| Altre componenti del conto economico complessivo relative alle Discontinued operations |
– | – | – | – | – | – | – | – | – | – | – | – | – | – | – | – | – |
| Totale | – | – | – | – | – | – | – | – | – | (7) | (1) | – | – | – | (8) | – | (8) |
| Componenti riclassificabili a conto economico |
|||||||||||||||||
| Variazione del fair value derivati cash flow hedge al netto dell'effetto fiscale |
– | – | – | – | – | – | 95 | – | – | – | – | – | – | – | 95 | – | 95 |
| Variazione fair value delle attività finanziarie, diverse dalle partecipazioni, con effetti a OCI |
– | – | – | – | – | – | – | 2 | – | – | – | – | – | – | 2 | – | 2 |
| Differenze cambio da conversione dei bilanci in moneta diversa dall'euro |
– | – | – | – | – | – | – | – | (26) | – | – | (4) | – | – | (30) | (1) | (31) |
| Quota di pertinenza delle "altre componenti del conto economico complessivo" delle partecipazioni valutate secondo il metodo del patrimonio netto |
– | – | – | – | – | – | – | – | – | – | – | – | – | – | – | – | – |
| Altre componenti del conto economico complessivo relative alle Discontinued operations |
– | – | – | – | – | – | – | – | – | – | – | – | – | – | – | – | – |
| Totale | – | – | – | – | – | – | 95 | 2 | (26) | – | – | (4) | – | – | 67 | (1) | 66 |
| Totale utile (perdita) complessivo esercizio 2023 |
– | – | – | – | – | – | 95 | 2 | (26) | (7) | (1) | (4) | 179 | – | 238 | (1) | 237 |
| Operazioni con gli Azionisti | |||||||||||||||||
| Dividendi distribuiti | – | – | – | – | – | – | – | – | – | – | – | – | – | – | – | – | – |
| Riporto a nuovo utile (perdita) Raggruppamento azionario |
– – |
(256) – |
– – |
– – |
– – |
– – |
– – |
– – |
– – |
– – |
– – |
47 – |
209 – |
– – |
– – |
– – |
– – |
| Aumento (riduzione) capitale sociale | – | – | – | – | – | – | – | – | – | – | – | – | – | – | – | – | – |
| Capitalizzazione costi aumento capitale sociale al netto delle imposte |
– | 1 | – | – | – | – | – | – | – | – | – | – | – | – | 1 | – | 1 |
| Acquisto azioni proprie | – | – | – | – | – | – | – | – | – | – | – | – | – | – | – | – | – |
| Acquisto interessenze di terzi | – | – | – | – | – | – | – | – | – | – | – | – | – | – | – | (13) | (13) |
| Altre operazioni con gli azionisti (versamento in conto futuro aumento di capitale) |
– | – | – | – | – | – | – | – | – | – | – | – | – | – | – | – | – |
| Operazioni under common control | – | – | – | – | – | – | – | – | – | – | – | – | – | – | – | – | – |
| Variazione riserva da conversione obbligazioni convertibili |
– | – | 80 | – | – | – | – | – | – | – | – | – | – | – | 80 | – | 80 |
| Totale | – | (255) | 80 | – | – | – | – | – | – | – | – | 47 | 209 | – | 81 | (13) | 68 |
| Altri movimenti di patrimonio netto | |||||||||||||||||
| Rilevazione fair value da piani di incentivazione su base azionaria |
– | – | – | – | – | – | – | – | – | – | – | 3 | – | 3 | 6 | – | 6 |
| Altre variazioni | – | – | – | – | – | – | – | – | 1 | 1 | (1) | – | – | – | 1 | (2) | (1) |
| Totale Saldi al 31 dicembre 2023 |
– 502 |
– 1.622 |
– 80 |
– – |
– – |
– – |
– 19 |
– (2) |
1 (45) |
1 (22) |
(1) (2) |
3 137 |
– 179 |
3 (74) |
7 2.394 |
(2) 2 |
5 2.396 |


| (milioni di euro) | Nota (1) | Esercizio 2024 | Esercizio 2023 | |
|---|---|---|---|---|
| Utile (perdita) dell'esercizio di Gruppo - Continuing operations | 306 | 185 | ||
| Utile (perdita) dell'esercizio di Gruppo - Discontinued operations | – | (6) | ||
| Risultato di pertinenza di terzi azionisti | – | – | ||
| Rettifiche per ricondurre l'utile (perdita) dell'esercizio al flusso di cassa da attività | ||||
| operativa: | ||||
| - ammortamenti - Continuing operations | (N. 36) | 675 | 460 | |
| - ammortamenti - Discontinued operations | – | – | ||
| - svalutazioni (riprese di valore) nette di attività materiali e immateriali e diritto di utilizzo di | ||||
| attività in leasing | (N. 36) | 48 | 29 | |
| - effetto valutazione con il metodo del patrimonio netto | (N. 38) | 43 | (107) | |
| - (plusvalenze) minusvalenze nette su cessioni di attività e business | (18) | 34 | ||
| - interessi attivi | (87) | (54) | ||
| - interessi passivi | 180 | 161 | ||
| - imposte sul reddito | (N. 39) | 190 | 145 | |
| - altre variazioni | 26 | 25 | ||
| Variazioni del capitale di esercizio: | ||||
| - rimanenze | (50) | (45) | ||
| - crediti commerciali | (692) | (261) | ||
| - debiti commerciali | 636 | 20 | ||
| - fondi per rischi e oneri | (131) | (324) | ||
| - attività e passività contrattuali | 52 | 463 | ||
| - altre attività e passività | 129 | 13 | ||
| Flusso di cassa del capitale di periodo - Continuing operations | (56) | (134) | ||
| Flusso di cassa del capitale di periodo - Discontinued operations | – | 6 | ||
| Flusso di cassa del capitale di esercizio/periodo | (56) | (128) | ||
| Variazione fondo per benefici ai dipendenti - Continuing operations | 14 | 6 | ||
| Variazione fondo per benefici ai dipendenti - Discontinued operations | – | – | ||
| Dividendi incassati | 55 | 69 | ||
| Interessi incassati | 61 | 51 | ||
| Interessi pagati | (180) | (150) | ||
| Imposte sul reddito pagate al netto dei crediti d'imposta rimborsati | (196) | (134) | ||
| Flusso di cassa netto da attività operativa - Continuing operations | 1.061 | 586 | ||
| Flusso di cassa netto da attività operativa - Discontinued operations | – | – | ||
| Flusso di cassa netto da attività operativa | 1.061 | 586 | ||
| di cui verso parti correlate - Continuing operations (2) | 3.117 | 2.711 | ||
| di cui verso parti correlate - Discontinued operations (2) | – | (17) | ||
| Investimenti: | ||||
| - attività materiali - Continuing operations | (326) | (472) | ||
| -attività materiali - Discontinued operations | – | – | ||
| - attività immateriali | (N. 17) | (11) | (10) | |
| - partecipazioni | (N. 19) | (6) | (1) | |
| - titoli strumentali all'attività operativa | – | – | ||
| - crediti finanziari strumentali all'attività operativa | – | – | ||
| Flusso di cassa degli investimenti - Continuing operations | (343) | (483) | ||
| Flusso di cassa degli investimenti - Discontinued operations | – | – | ||
| Flusso di cassa degli investimenti | (343) | (483) | ||
| Disinvestimenti: | ||||
| - attività materiali | 26 | 58 | ||
| - imprese uscite dall'area di consolidamento e rami d'azienda | 13 | 63 | ||
| - partecipazioni | – | 24 | ||
| - titoli strumentali all'attività operativa | – | – | ||
| - crediti finanziari strumentali all'attività operativa | – | – | ||
(1) Le note illustrative costituiscono parte integrante del presente bilancio consolidato.
(2) Per il dettaglio "di cui verso parti correlate" si veda la nota 44 "Rapporti con parti correlate".

Saipem Relazione BILANCIO Bilancio ALLEGATI in breve sulla gestione CONSOLIDATO di esercizio

| (milioni di euro) | Nota (1) | Esercizio 2024 | Esercizio 2023 | |
|---|---|---|---|---|
| Flusso di cassa dei disinvestimenti - Continuing operations | 39 | 145 | ||
| Flusso di cassa dei disinvestimenti - Discontinued operations | – | – | ||
| Flusso di cassa dei disinvestimenti | 39 | 145 | ||
| Variazione netta titoli e crediti finanziari non strumentali all'attività operativa | (238) | 163 | ||
| Flusso di cassa netto da attività di investimento | (542) | (175) | ||
| di cui verso parti correlate (2) | (N. 44) | 60 | 105 | |
| Assunzione di debiti finanziari non correnti | 581 | 1.867 | ||
| Rimborsi di debiti finanziari non correnti | (754) | (2.042) | ||
| Rimborsi di passività per leasing | (252) | (119) | ||
| Incremento (decremento) di debiti finanziari correnti | (39) | (60) | ||
| Flusso di cassa derivante da incrementi (decrementi) dei finanziamenti | (464) | (354) | ||
| Apporti netti di capitale proprio da terzi | – | – | ||
| Cessione (acquisto) di quote di partecipazioni in imprese consolidate | (2) | – | ||
| Dividendi pagati | – | – | ||
| Cessione (acquisto) di azioni proprie | (65) | – | ||
| Variazione netta del prestito obbligazionario convertibile | (13) | 72 | ||
| Flusso di cassa netto da attività di finanziamento | (544) | (282) | ||
| di cui verso parti correlate (2) | (N. 44) | – | – | |
| Effetto delle variazioni dell'area di consolidamento | – | – | ||
| Effetto delle differenze di cambio da conversione e altre variazioni sulle disponibilità liquide | ||||
| ed equivalenti | 47 | (45) | ||
| Variazione netta delle disponibilità liquide | 22 | 84 | ||
| Disponibilità liquide ed equivalenti a inizio esercizio | (N. 7) | 2.136 | 2.052 | |
| Disponibilità liquide ed equivalenti a fine esercizio | (N. 7) | 2.158 | 2.136 |
(1) Le note illustrative costituiscono parte integrante del presente bilancio consolidato.
(2) Per il dettaglio "di cui verso parti correlate" si veda la nota 44 "Rapporti con parti correlate".
Per l'informativa richiesta dallo IAS 7 si veda la nota 25 "Passività finanziarie".

SAIPEM RELAZIONE BILANCIO BILANCIO ALLEGATI IN BREVE SULLA GESTIONE CONSOLIDATO DI ESERCIZIO

Vengono riportati di seguito gli elementi informativi obbligatori e loro applicabilità in riferimento al I requirement ESEF, come previsto dal regolamento 2019/815 e versioni successive.
| Denominazione dell'entità che redige il bilancio | Saipem SpA |
|---|---|
| Sede dell'entità | Italia |
| Forma giuridica dell'entità | SpA |
| Paese di registrazione | Italia |
| Indirizzo della sede legale dell'entità | Via Luigi Russolo, 5 - 20138 Milano |
| Principale luogo dell'attività | Via Luigi Russolo, 5 - 20138 Milano |
| Descrizione della natura dell'attività dell'entità | Saipem è una società leader nelle attività di ingegneria, di perforazione e di realizzazione di |
| e delle sue principali operazioni | grandi progetti nei settori dell'energia e delle infrastrutture. |
| Ragione sociale dell'entità controllante | Saipem SpA |
| Ragione sociale della capogruppo | Saipem SpA |
Il bilancio consolidato è costituito dallo stato patrimoniale, dal conto economico, dal prospetto del conto economico complessivo, dal prospetto delle variazioni nelle voci del patrimonio netto, dal rendiconto finanziario, dalle Note illustrative e dalle relative informazioni comparative; è inoltre corredato dalla Relazione degli amministratori sull'andamento della gestione, sui risultati economici conseguiti e sulla situazione patrimoniale e finanziaria del Gruppo Saipem (Relazione sulla gestione).
Saipem Relazione BILANCIO Bilancio ALLEGATI in breve sulla gestione CONSOLIDATO di esercizio
In conformità a quanto disposto dall'art. 5 del D.Lgs. n. 38/2005, il bilancio consolidato è redatto utilizzando l'Euro quale moneta di conto. Gli importi dei Prospetti contabili e delle Note illustrative, così come quelli indicati nella Relazione sulla gestione, sono espressi, qualora non diversamente specificato, in milioni di euro.
Nella Relazione sulla gestione e nelle Note illustrative sono fornite le informazioni richieste dai principi contabili internazionali, dalle leggi, dalla Commissione Nazionale per le Società e la Borsa - Consob e dall'Autorità Europea degli Strumenti Finanziari e dei Mercati - ESMA, oltre ad altre informazioni non obbligatorie, ma ritenute ugualmente necessarie ai fini di una rappresentazione corretta e veritiera della situazione del Gruppo.
Il bilancio consolidato è redatto secondo gli International Financial Reporting Standards (nel seguito "IFRS" o "principi contabili internazionali")46, in vigore alla chiusura dell'esercizio, emanati dall'International Accounting Standards Board (IASB) e adottati dalla Commissione Europea secondo la procedura di cui all'art. 6 del Regolamento (CE) n. 1606/2002 del Parlamento Europeo e del Consiglio del 19 luglio 2002 e ai sensi dell'art. 9 del D.Lgs. n. 38/2005. Il bilancio consolidato è redatto secondo il presupposto della continuità aziendale, applicando il metodo del costo storico tenuto conto ove appropriato delle rettifiche di valore, con l'eccezione delle voci di bilancio che secondo gli IFRS devono essere valutate al fair value, come indicato nei criteri di valutazione di seguito riportati, e delle attività non correnti e dei gruppi in dismissione classificati come posseduti per la vendita che sono valutati al minore tra il valore contabile e il fair value al netto dei costi di vendita.
Non sono state effettuate deroghe all'applicazione dei principi contabili IAS/IFRS.
Il bilancio consolidato al 31 dicembre 2024, approvato e autorizzato alla pubblicazione dal Consiglio di Amministrazione di Saipem SpA nella riunione dell'11 marzo 2025, è sottoposto alla revisione contabile da parte di KPMG SpA, revisore principale, interamente responsabile per la revisione del bilancio consolidato del Gruppo.
Le imprese consolidate, controllate non consolidate e a controllo congiunto (partecipazioni in joint venture e in joint operation) e le imprese collegate sono indicate nella sezione "Area di consolidamento", nella quale sono riportate anche le variazioni rispetto all'esercizio precedente.
I bilanci delle imprese consolidate sono oggetto di revisione contabile da parte di società di revisione che esaminano e attestano anche le informazioni richieste per la redazione del bilancio consolidato.
La classificazione di un'impresa come controllata, a controllo congiunto o collegata dipende, a prescindere dalla percentuale di possesso, dall'effettiva capacità dell'azionista nel prendere le decisioni inerenti alle attività rilevanti dell'impresa. Queste decisioni possono essere prese in modo autonomo o con il consenso unanime di tutte le parti che condividono il controllo; in altri casi l'azionista può esercitare sull'impresa un'influenza notevole, ma non il controllo e neppure un controllo congiunto. La capacità nel prendere le decisioni discende dal dettato delle clausole contenute negli accordi contrattuali e parasociali.
Il bilancio consolidato del Gruppo Saipem include il bilancio di Saipem SpA e delle imprese italiane ed estere controllate direttamente e indirettamente da Saipem.
(46) Gli IFRS comprendono anche gli International Accounting Standards (IAS), tuttora in vigore, nonché i documenti interpretativi emessi dall'IFRS Interpretations Committee, precedentemente denominato International Financial Reporting Interpretations Committee (IFRIC) e ancor prima Standing Interpretations Committee (SIC).
Un investitore controlla un'impresa partecipata quando è esposto, o ha diritto a partecipare alla variabilità dei ritorni economici dell'impresa ed è in grado di influenzare tali ritorni attraverso l'esercizio del proprio potere decisionale sulla stessa. Il potere decisionale esiste in presenza di diritti che conferiscono alla controllante l'effettiva capacità di dirigere le attività rilevanti della partecipata, ossia le attività maggiormente in grado di incidere sui ritorni economici della partecipata stessa.
I valori economici e patrimoniali delle imprese controllate sono inclusi nel bilancio consolidato sulla base di principi contabili uniformi, a partire dalla data in cui se ne assume il controllo e fino alla data in cui tale controllo cessa di esistere.
Le società controllate sono consolidate integralmente; conseguentemente le attività e le passività, gli oneri e i proventi sono rilevati integralmente nel bilancio consolidato; il valore contabile delle partecipazioni è eliminato a fronte della corrispondente frazione di patrimonio netto delle imprese partecipate.
In presenza di quote di partecipazione acquisite successivamente all'assunzione del controllo (acquisto di interessenze di terzi), l'eventuale differenza tra il costo di acquisto e la corrispondente frazione di patrimonio netto acquisita è rilevata nel patrimonio netto di competenza del Gruppo; analogamente, sono rilevati a patrimonio netto gli effetti derivanti dalla cessione di quote di minoranza senza perdita del controllo.
Differentemente, la cessione di quote che comporta la perdita del controllo determina la rilevazione a conto economico: (i) dell'eventuale plusvalenza/minusvalenza calcolata come differenza tra il corrispettivo ricevuto e la corrispondente frazione di patrimonio netto consolidato ceduta; (ii) dell'effetto dell'allineamento al relativo fair value dell'eventuale partecipazione residua mantenuta; (iii) degli eventuali valori rilevati nelle altre componenti del conto economico complessivo relativi all'ex controllata per i quali sia previsto il rigiro a conto economico47. Il valore dell'eventuale partecipazione mantenuta, allineato al relativo fair value alla data di perdita del controllo, rappresenta il nuovo valore di iscrizione della partecipazione e pertanto il valore di riferimento per la successiva valutazione della partecipazione secondo i criteri di valutazione applicabili.
Le quote del patrimonio netto e dell'utile di competenza delle interessenze di terzi sono iscritte in apposite voci del patrimonio netto e del conto economico.
Qualora, in una controllata consolidata, le perdite di competenza dei terzi eccedano la quota di patrimonio netto di competenza dei medesimi, l'eccedenza e ogni ulteriore perdita di competenza degli azionisti di minoranza, sono attribuite agli azionisti della Capogruppo a eccezione della parte per la quale gli azionisti di minoranza hanno un'obbligazione vincolante a coprire la perdita con investimenti aggiuntivi e sono in grado di farlo. Se, successivamente, la controllata realizza degli utili, questi sono attribuiti agli azionisti della Capogruppo fino a concorrenza delle perdite di pertinenza degli azionisti di minoranza che erano state precedentemente attribuite agli azionisti della Capogruppo.
Sono escluse dal consolidamento integrale alcune imprese controllate caratterizzate singolarmente e nel loro complesso da una limitata attività operativa, in quanto la loro esclusione non comporta effetti rilevanti48 ai fini della corretta rappresentazione della situazione patrimoniale, economica e finanziaria del Gruppo. Tali partecipazioni sono valutate secondo i criteri indicati nel paragrafo "Metodo del patrimonio netto" o con il metodo del costo rettificato per perdite di valore.
Il controllo congiunto è la condivisione, su base contrattuale, del controllo di un accordo, che esiste unicamente quando per le decisioni relative alle attività rilevanti è richiesto il consenso unanime delle parti che condividono il controllo.
Una joint venture è un accordo a controllo congiunto nel quale le parti che detengono il controllo congiunto vantano diritti sulle attività nette dell'accordo. Le partecipazioni in joint venture sono valutate con il metodo del patrimonio netto come indicato nel paragrafo "Metodo del patrimonio netto".
Una joint operation è un accordo a controllo congiunto nel quale le parti che detengono il controllo congiunto vantano diritti sulle attività e obbligazioni per le passività (cd. enforceable rights and obligations) relative all'accordo; la verifica dell'esistenza di enforceable rights and obligations richiede l'esercizio di un giudizio complesso da parte della Direzione Aziendale ed è operata considerando le caratteristiche della struttura societaria, gli accordi tra le parti, nonché ogni altro fatto e circostanza che risulti rilevante ai fini della verifica. Nel bilancio consolidato è rilevata la quota di spettanza Saipem delle attività/passività e dei ricavi/costi delle joint operation sulla base degli effettivi diritti e obbligazioni rivenienti dagli accordi contrattuali. Successivamente alla rilevazione iniziale, le attività/passività e i ricavi/costi afferenti alla joint operation sono valutati in conformità ai criteri di valutazione applicabili alla singola fattispecie. Le joint operation, rappresentate da entità giuridiche separate non rilevanti, sono valutate secondo il metodo del patrimonio netto, ovvero, quando non
(47) Al contrario, gli eventuali valori rilevati nelle altre componenti del conto economico complessivo relativi alla ex controllata, per i quali non è previsto il rigiro a conto economico, sono imputati agli utili (perdite) a nuovo.
(48) Secondo le disposizioni del Conceptual Framework dei principi contabili internazionali: "l'informazione è rilevante se la sua omissione, errata presentazione od occultamento può influenzare le decisioni economiche degli utilizzatori prese sulla base del bilancio".

producono effetti significativi sulla situazione patrimoniale, finanziaria e sul risultato economico, al costo rettificato per perdite di valore.
Una collegata è un'impresa su cui Saipem esercita un'influenza notevole, intesa come il potere di partecipare alla determinazione delle scelte finanziarie e gestionali della partecipata senza averne il controllo o il controllo congiunto. Le partecipazioni in collegate sono valutate con il metodo del patrimonio netto come indicato nel paragrafo "Metodo del patrimonio netto", ovvero, quando non si producono effetti significativi sulla situazione patrimoniale, finanziaria e sul risultato economico, al costo rettificato per perdite di valore.
Le partecipazioni in imprese controllate escluse dal consolidamento integrale, in joint venture e in imprese collegate sono valutate con il metodo del patrimonio netto49.
In applicazione del metodo del patrimonio netto, le partecipazioni sono inizialmente iscritte al costo di acquisto inclusivo dei costi di transazione, attribuendo, analogamente a quanto previsto per le business combination, l'eventuale differenza tra il costo sostenuto e la quota di interessenza nel fair value delle attività nette identificabili della partecipata; l'allocazione, operata in via provvisoria alla data di rilevazione iniziale, è rettificabile, con effetto retroattivo, entro i successivi dodici mesi per tener conto di nuove informazioni su fatti e circostanze esistenti alla data di rilevazione iniziale. Successivamente il valore di iscrizione è adeguato per tener conto: (i) della quota di pertinenza della partecipante dei risultati economici della partecipata realizzati dopo la data di acquisizione; (ii) della quota di pertinenza della partecipante delle altre componenti del conto economico complessivo della partecipata. Le variazioni del patrimonio netto di una partecipata, diverse da quelle afferenti al risultato economico e alle altre componenti del conto economico complessivo, sono rilevate a conto economico quando rappresentano nella sostanza gli effetti di una cessione di un'interessenza nella partecipata. I dividendi distribuiti dalla partecipata sono rilevati a riduzione del valore di iscrizione della partecipazione. Ai fini dell'applicazione del metodo del patrimonio netto, si considerano le rettifiche effettuate nel processo di consolidamento. In presenza di obiettive evidenze di perdita di valore (ad esempio, rilevanti inadempimenti contrattuali, significative difficoltà finanziarie, rischio di insolvenza della controparte, ecc.), la recuperabilità è verificata confrontando il valore di iscrizione con il relativo valore recuperabile determinato adottando i criteri indicati nel paragrafo "Riduzione di valore delle attività non finanziarie". Le perdite derivanti dall'applicazione del metodo del patrimonio netto eccedenti il valore di iscrizione della partecipazione, rilevate nella voce di conto economico "Proventi (oneri) su partecipazioni", sono allocate sugli eventuali crediti finanziari concessi alla partecipata il cui rimborso non è pianificato o non è probabile nel prevedibile futuro (cd. long-term interest) e che rappresentano nella sostanza un ulteriore investimento nella società partecipata.
Quando non producono effetti significativi sulla situazione patrimoniale, finanziaria e sul risultato economico, le imprese controllate escluse dall'area di consolidamento, le joint venture e le imprese collegate sono valutate al costo rettificato per perdite di valore; quando vengono meno i motivi delle svalutazioni effettuate, le partecipazioni sono rivalutate nei limiti delle svalutazioni effettuate con imputazione dell'effetto a conto economico alla voce "Altri proventi (oneri) su partecipazioni".
La cessione di quote di partecipazione che comporta la perdita del controllo congiunto o dell'influenza notevole sulla partecipata determina la rilevazione a conto economico: (i) dell'eventuale plusvalenza/minusvalenza calcolata come differenza tra il corrispettivo ricevuto e la corrispondente frazione del valore di iscrizione ceduta; (ii) dell'effetto dell'allineamento al relativo fair value dell'eventuale partecipazione residua mantenuta50; (iii) degli eventuali valori rilevati nelle altre componenti del conto economico complessivo relativi alla partecipata per i quali sia previsto il rigiro a conto economico51. Il valore dell'eventuale partecipazione mantenuta, allineato al relativo fair value alla data di perdita del controllo congiunto o dell'influenza notevole, rappresenta il nuovo valore di iscrizione per la successiva valutazione.
La quota di pertinenza della partecipante di eventuali perdite della partecipata, eccedente il valore di iscrizione della partecipazione e di eventuali long-term interest, è rilevata in un apposito fondo nella misura in cui la partecipante è impegnata ad adempiere a obbligazioni legali o implicite della partecipata, o comunque, a coprirne le perdite.
Il metodo del patrimonio netto cessa di essere applicato al momento della classificazione della partecipazione come posseduta per la vendita ai sensi dell'IFRS 5. Se successivamente la partecipazione non soddisfa più i requisiti per essere classificata come posseduta per la vendita, la stessa deve essere contabilizzata adottando il metodo del patrimonio netto con efficacia retroattiva a partire dalla data in cui era stata classificata come posseduta per la vendita.
(49) Nel caso di assunzione di un collegamento (controllo congiunto) in fasi successive, la partecipazione è iscritta per l'importo corrispondente a quello derivante dall'applicazione del metodo del patrimonio netto come se lo stesso fosse stato applicato sin dall'origine; l'effetto della "rivalutazione" del valore di iscrizione delle quote di partecipazione detenute antecedentemente all'assunzione del collegamento (controllo congiunto) è rilevato a patrimonio netto. (50) Se la partecipazione residua continua a essere valutata con il metodo del patrimonio netto, la quota mantenuta non è adeguata al relativo fair value.
(51) Al contrario, gli eventuali valori rilevati nelle altre componenti del conto economico complessivo relativi alla ex joint venture o collegata, per i quali non è previsto il rigiro a conto economico, sono imputati agli utili (perdite) a nuovo.

Si è in presenza di un'acquisizione di un business se il contratto prevede l'acquisizione di uno (o più) input e di un processo sostanziale che, insieme, contribuiscono significativamente alla capacità di creare un output. Viceversa, se manca l'insieme delle condizioni sopra descritte, si è in presenza di un'acquisizione di un gruppo di asset, che determina la capitalizzazione del loro costo di acquisizione e il loro ammortamento in base alle disposizioni dello IAS 16.
Le operazioni di business combination sono rilevate secondo l'acquisition method. Il corrispettivo trasferito in una business combination è determinato alla data di assunzione del controllo ed è pari al fair value delle attività trasferite, delle passività sostenute o assunte, nonché degli eventuali strumenti di capitale emessi dall'acquirente. I costi direttamente attribuibili all'operazione sono rilevati a conto economico al momento del relativo sostenimento ad eccezione dei costi di emissione di titoli di debito o di titoli azionari.
Alla data di acquisizione del controllo, il patrimonio netto delle imprese partecipate è determinato attribuendo ai singoli elementi dell'attivo e del passivo patrimoniale il loro fair value52, fatti salvi i casi in cui le disposizioni IFRS stabiliscano un differente criterio di valutazione. L'eventuale differenza residua rispetto al costo di acquisto, se positiva, è iscritta alla voce dell'attivo "Avviamento"; se negativa, è rilevata a conto economico.
Nel caso di assunzione non totalitaria del controllo, la quota di patrimonio netto delle interessenze di terzi è determinata in base alla quota di spettanza dei valori correnti attribuiti alle attività e passività alla data di assunzione del controllo, escluso l'eventuale avviamento ad essi attribuibile (cd. partial goodwill method). In alternativa, è rilevato l'intero ammontare dell'avviamento generato dall'acquisizione considerando, pertanto, anche la quota attribuibile alle interessenze di terzi (cd. full goodwill method); in quest'ultimo caso le interessenze di terzi sono espresse al loro complessivo fair value includendo pertanto anche l'avviamento di loro competenza53. La scelta delle modalità di determinazione dell'avviamento (partial goodwill method o full goodwill method) è operata in maniera selettiva per ciascuna business combination.
Nel caso di assunzione del controllo in fasi successive, il costo di acquisto è determinato sommando il fair value della partecipazione precedentemente detenuta nell'acquisita e l'ammontare corrisposto per l'ulteriore quota partecipativa. La differenza tra il fair value della partecipazione precedentemente detenuta e il relativo valore di iscrizione è imputata a conto economico. Inoltre, in sede di assunzione del controllo, eventuali ammontari precedentemente rilevati nelle altre componenti del conto economico complessivo sono imputati a conto economico, ovvero in un'altra posta del patrimonio netto, nel caso in cui non sia previsto il rigiro a conto economico.
Quando la determinazione dei valori delle attività e passività dell'acquisita è operata in via provvisoria nell'esercizio in cui la business combination è conclusa, i valori rilevati sono rettificati, con effetto retroattivo, non oltre i dodici mesi successivi alla data di acquisizione, per tener conto di nuove informazioni su fatti e circostanze esistenti alla data di acquisizione.
L'acquisizione di interessenze in una joint operation che rappresenta un business è rilevata, per gli aspetti applicabili, in modo analogo a quanto previsto per le business combination.
Gli utili derivanti da operazioni effettuate tra le imprese consolidate e non ancora realizzati nei confronti di terzi sono eliminati, così come sono eliminati i crediti, i debiti, i proventi e gli oneri, nonché le garanzie, compresi i contratti autonomi di garanzia, gli impegni e i rischi tra imprese consolidate. Gli utili non realizzati con società valutate secondo il metodo del patrimonio netto sono eliminati per la quota di competenza del Gruppo. In entrambi i casi, le perdite infragruppo non sono eliminate in quanto rappresentative di un effettivo minor valore del bene ceduto.
I bilanci delle imprese partecipate operanti in valuta diversa dall'euro, che rappresenta la valuta funzionale della capogruppo, nonché la valuta di presentazione del bilancio consolidato del Gruppo, sono convertiti in euro applicando alle voci: (i) dell'attivo e del passivo patrimoniale, i cambi correnti alla data di chiusura dell'esercizio; (ii) del patrimonio netto, i cambi storici; (iii) del conto economico e del rendiconto finanziario, i cambi medi dell'esercizio (fonte: Banca d'Italia).
Le differenze cambio da conversione dei bilanci delle imprese partecipate operanti in valuta diversa dall'euro, derivanti dall'applicazione di cambi diversi per le attività e le passività, per il patrimonio netto e per il conto economico, sono rilevate alla voce del patrimonio netto "Riserva per differenze di cambio" (inclusa nelle "Altre riserve") per la parte di competenza del Gruppo54.
La riserva per differenze di cambio è rilevata a conto economico all'atto della dismissione integrale, ovvero al momento della perdita del controllo, del controllo congiunto o dell'influenza notevole sulla partecipata. In tali circostanze, la rilevazione a
(52) I criteri per la determinazione del fair value sono illustrati al successivo punto "Valutazioni al fair value".
(53) L'adozione del partial o del full goodwill method rileva anche nel caso di operazioni di business combination che comportano la rilevazione, a conto economico, di "goodwill negativi" (cd. gain on bargain purchase).
(54) La quota di pertinenza di terzi delle differenze cambio da conversione dei bilanci delle imprese controllate operanti in valuta diversa dall'euro è rilevata nella voce di patrimonio netto "Capitale e riserve di terzi azionisti".

conto economico della riserva è effettuata nella voce "Altri proventi (oneri) su partecipazioni". All'atto della dismissione parziale, senza perdita del controllo, la quota delle differenze di cambio afferente alla frazione di partecipazione dismessa è attribuita al patrimonio netto di competenza delle interessenze di terzi. In caso di dismissione parziale, senza perdita del controllo congiunto o dell'influenza notevole, la quota delle differenze cambio afferente alla frazione di partecipazione dismessa è imputata a conto economico. Il rimborso del capitale, effettuato da una controllata operante in valuta diversa dall'euro, senza modifica dell'interessenza partecipativa detenuta, comporta l'imputazione a conto economico della corrispondente quota delle differenze di cambio.
I bilanci utilizzati per la conversione sono quelli espressi nella valuta funzionale, rappresentata dalla valuta locale o dalla diversa valuta nella quale sono denominate la maggior parte delle transazioni economiche e delle attività e passività.
I cambi applicati nella conversione in euro dei bilanci espressi in valuta estera sono i seguenti:
| Valuta | Cambio al 31.12.2024 |
Cambio medio 2024 |
Cambio al 31.12.2023 |
|---|---|---|---|
| USA dollaro | 1,0389 | 1,0824 | 1,105 |
| Algeria dinaro | 140,892 | 145,0997 | 148,2657 |
| Angola kwanza | 954,824 | 949,637 | 920,402 |
| Arabia Saudita riyal | 3,8959 | 4,0589 | 4,1438 |
| Australia dollaro | 1,6772 | 1,6397 | 1,6263 |
| Brasile real | 6,4253 | 5,8283 | 5,3618 |
| Canada dollaro | 1,4948 | 1,4821 | 1,4642 |
| Cina renminbi (Yuan) | 7,5833 | 7,7875 | 7,8509 |
| India rupia | 88,9335 | 90,5563 | 91,9045 |
| Indonesia rupia | 16.820,88 | 17.157,68 | 17.079,71 |
| Nigeria naira | 1.598,2334 | 1.597,577 | 974,0907 |
| Norvegia corona | 11,795 | 11,629 | 11,2405 |
| Romania nuovo leu | 4,9743 | 4,9746 | 4,9756 |
| Russia rublo | 117,5225 | 100,372 | 98,5958 |
| Singapore dollaro | 1,4164 | 1,4458 | 1,4591 |
| Turchia lira (nuova) | 36,7372 | 35,5734 | 32,6531 |
I criteri di valutazione più rilevanti adottati per la redazione del bilancio consolidato sono indicati nei punti seguenti.
Le disponibilità liquide ed equivalenti comprendono la cassa, i depositi a vista, nonché le attività finanziarie originariamente esigibili entro 90 giorni, prontamente convertibili in cassa e sottoposte a un irrilevante rischio di variazione di valore.
Le rimanenze, con esclusione dei materiali di consumo destinati alla realizzazione dei progetti – che non transitano da magazzino ma sono rilevati in conto economico tra i costi diretti di commessa – sono valutate al minore tra il costo di acquisto e il valore netto di realizzo; quest'ultimo valore è rappresentato dall'ammontare che Saipem si attende di ottenere dalla loro vendita nel normale svolgimento dell'attività. La configurazione di costo adottata si identifica nel costo medio ponderato, mentre per valore di mercato, tenuto conto della natura delle rimanenze rappresentate prevalentemente da materiale di ricambio, si intende il costo di sostituzione, ovvero, se inferiore, il valore di netto realizzo.
Le parti di ricambio sono eventualmente svalutate (parzialmente o interamente) in coerenza con la razionalizzazione dell'asset a cui si riferiscono a causa della mancata o ridotta possibilità di utilizzo. Saipem effettua verifiche periodiche sull'obsolescenza degli item di magazzino con data di ultimo acquisto (data di ageing) superiore ai cinque anni al fine di giustificarne il mantenimento come rimanenze, oppure svalutarli a conto economico. In ogni caso, per i materiali non obsoleti con data di ultimo acquisto superiore ai cinque anni viene costituito un fondo per materiale a lenta movimentazione, per importi percentualmente crescenti in funzione dell'ageing.
Le attività contrattuali e le passività contrattuali da valutazione commesse a lungo termine sono iscritte sulla base dei corrispettivi contrattuali, definiti con ragionevole certezza con i committenti, in relazione allo stato di avanzamento dei lavori.
In considerazione della natura dei contratti (a prezzo fisso) e della tipologia dei lavori, l'avanzamento è determinato mediante l'utilizzo di un metodo basato sugli input in base alla percentuale che emerge dal rapporto fra i costi sostenuti rispetto ai costi totali stimati da contratto (metodo del cost-to-cost).
Per recepire gli effetti economici derivanti dall'applicazione di tale metodo, rispetto ai corrispettivi rilevati tra i ricavi della gestione caratteristica, vengono iscritte tra le attività contrattuali da valutazione commesse a lungo termine le differenze positive tra i corrispettivi maturati in relazione allo stato di avanzamento dei lavori e i ricavi contabilizzati, mentre fra le passività contrattuali vengono iscritte le differenze negative.
Per quanto riguarda la tipologia particolare dei contratti di servizi rimborsabili, data la loro natura, i ricavi sono rilevati adottando un metodo basato sugli output, applicando ai costi sostenuti il margine contrattualmente previsto.
Nella valutazione delle attività e passività contrattuali da valutazione commesse a lungo termine si tiene conto di tutti i costi di diretta imputazione a commessa, nonché dei rischi contrattuali, delle clausole di revisione quando hanno un'alta probabilità di riconoscimento, degli eventuali incentivi previsti (quando il raggiungimento dei prefissati livelli di prestazione è altamente probabile e gli stessi sono attendibilmente determinabili) e di eventuali corrispettivi derivanti da contenziosi legali.
Le richieste di corrispettivi aggiuntivi derivanti da modifiche ai lavori previsti contrattualmente (cd. "change order") si considerano nell'ammontare complessivo dei corrispettivi quando hanno un'alta probabilità di riconoscimento da parte del committente nell'oggetto e/o nel prezzo; analogamente, le altre richieste (cd. "claim") derivanti, ad esempio, da maggiori oneri sostenuti per cause imputabili al committente, si considerano nell'ammontare complessivo dei corrispettivi solo quando hanno un'alta probabilità di riconoscimento nell'oggetto e/o nel prezzo nei confronti della controparte.
Gli anticipi contrattuali in valuta ricevuti dai committenti sono iscritti al cambio del giorno in cui sono corrisposti e mantenuti a tale cambio fino al loro totale recupero.
Gli anticipi contrattuali ricevuti rientrano nella normale prassi operativa di Saipem; qualora fossero riconosciuti anticipi che prevedono una percentuale maggiore rispetto a quella utilizzata nella prassi di settore, si procede a verificare l'eventuale effetto finanziario del tempo che fa presumere l'esistenza di un significativo beneficio finanziario concesso dal cliente.
Le attività materiali sono rilevate secondo il criterio del costo e iscritte al prezzo di acquisto o al costo di produzione comprensivo dei costi accessori di diretta imputazione necessari a rendere le attività disponibili all'uso. Inoltre, quando è necessario un rilevante periodo di tempo affinché il bene sia pronto all'uso, il prezzo di acquisto o il costo di produzione include gli oneri finanziari sostenuti che teoricamente si sarebbero risparmiati nel periodo necessario a rendere il bene pronto all'uso, qualora l'investimento non fosse stato fatto.
Saipem non effettua rivalutazioni delle attività materiali, fatto salvo per le attività materiali oggetto di svalutazione negli esercizi precedenti, come meglio specificato nel successivo paragrafo "Riduzione di valore delle attività non finanziarie".
I costi per migliorie, ammodernamento e trasformazione aventi natura incrementativa delle attività materiali sono rilevati all'attivo patrimoniale quando è probabile che incrementino i benefici economici futuri attesi dal bene. Sono rilevati all'attivo patrimoniale anche gli elementi acquistati per ragioni di sicurezza o ambientali che, seppur non incrementando direttamente i benefici economici futuri delle attività esistenti, sono necessari per lo svolgimento dell'attività aziendale.
I costi di manutenzione ciclica, sostenuti con la finalità dell'ottenimento della certificazione periodica di classe dei mezzi navali, vengono capitalizzati in quanto hanno una vita utile pluriennale (generalmente quinquennale). La vita utile delle componenti soggette a manutenzione (ed eventuale sostituzione) ciclica e il relativo piano di ammortamento sono coerenti con la frequenza prevista per le revisioni periodiche.
L'ammortamento delle attività materiali ha inizio quando il bene è pronto all'uso, ossia quando è nel luogo e nelle condizioni necessari affinché sia in grado di operare secondo le modalità programmate.
Le attività materiali sono ammortizzate sistematicamente a quote costanti lungo la loro vita utile, intesa come la stima del periodo in cui l'attività sarà utilizzata dall'impresa. Quando l'attività materiale è costituita da più componenti significative aventi vite utili differenti, l'ammortamento è effettuato per ciascuna componente. Il valore da ammortizzare è rappresentato dal valore di iscrizione ridotto del presumibile valore netto di cessione al termine della sua vita utile, se significativo e ragionevolmente determinabile. Non sono oggetto di ammortamento i terreni, anche se acquistati congiuntamente a un fabbricato, nonché le attività materiali destinate alla vendita (vedi paragrafo "Attività destinate alla vendita e Discontinued operations"). Eventuali modifiche al piano di ammortamento, derivanti da revisione della vita utile dell'asset, del valore residuo netto, ovvero delle modalità di ottenimento dei benefici economici dell'attività, sono rilevate nel conto economico.
Tutte le componenti dei mezzi navali sono ammortizzate lungo la stessa vita utile definita sulla base di una perizia tecnica redatta da terzi indipendenti. La decisione di considerare la stessa vita utile per tutte le componenti dei mezzi navali è basata sul fatto che i principali componenti sono sottoposti a periodica attività di manutenzione ciclica.

Le manutenzioni cicliche effettuate in prossimità della scadenza della vita utile di un mezzo comportano l'allungamento della vita utile dello stesso (e quindi una riprogrammazione degli ammortamenti sul valore residuo) per un periodo pari alla vita utile dell'ultima manutenzione ciclica.
I costi di sostituzione di componenti identificabili di beni complessi sono rilevati all'attivo patrimoniale e ammortizzati lungo la loro vita utile; il valore di iscrizione residuo della componente oggetto di sostituzione è rilevato a conto economico.
Le migliorie apportate su beni condotti in leasing sono ammortizzate lungo la minore tra la vita utile delle migliorie stesse e la durata del leasing, tenendo conto dell'eventuale periodo di rinnovo se il suo verificarsi è ragionevolmente certo. Le spese di manutenzione e riparazione ordinarie, diverse dalle sostituzioni di componenti identificabili, che reintegrano e non incrementano le prestazioni dei beni, sono imputate a conto economico nell'esercizio in cui sono sostenute.
Le attività materiali sono eliminate contabilmente al momento della loro dismissione tramite alienazioni o radiazioni o quando nessun beneficio economico futuro è atteso dal suo utilizzo o dismissione; il relativo utile o perdita è rilevato a conto economico.
Le attività materiali destinate a specifici progetti operativi, per le quali non si prevede un possibile reimpiego dovuto alla particolarità del bene stesso o per l'elevato sfruttamento sostenuto durante la fase di esecuzione del progetto, sono ammortizzate in base alla durata del progetto stesso.
Le attività materiali sono svalutate quando eventi o modifiche delle circostanze facciano ritenere che il valore di iscrizione in bilancio non sia recuperabile.
Un contratto è o contiene un leasing se, in cambio di un corrispettivo, conferisce al locatario il diritto di controllare l'utilizzo di un'attività identificata per un periodo di tempo.
È definito un modello unico di rilevazione dei contratti di leasing basato sulla rilevazione in capo al locatario (lessee) di un asset rappresentativo del diritto di utilizzo del bene ("Right-of-Use") in contropartita a una passività rappresentativa dell'obbligazione a eseguire i pagamenti previsti dal contratto ("Lease Liability").
Il Right-of-Use" asset è inizialmente rilevato al costo, determinato come sommatoria delle seguenti componenti:
Successivamente alla rilevazione iniziale, il "Right-of-Use" asset è ridotto per le quote di ammortamento cumulate, delle eventuali perdite di valore e degli effetti connessi a eventuali rideterminazioni della "Lease Liability".
Le quote di ammortamento sono costanti e seguono la durata del contratto, tenendo conto delle opzioni di rinnovo/termine di cui è altamente probabile l'esercizio. Solo se il leasing prevede l'esercizio di un'opzione di acquisto ragionevolmente certa il "Right-of-Use" asset è ammortizzato sistematicamente lungo la vita utile dell'asset sottostante.
La "Lease Liability" è inizialmente rilevata al valore attuale dei pagamenti dovuti per il leasing non ancora effettuati alla commencement date.
Il valore attuale dei suddetti pagamenti è calcolato adottando un tasso di sconto pari al tasso d'interesse implicito del leasing, ovvero, qualora questo non fosse facilmente determinabile, utilizzando il tasso di finanziamento incrementale del locatario. Il tasso di finanziamento incrementale del locatario è definito tenendo conto della periodicità e della durata dei pagamenti previsti dal contratto di leasing, della valuta nella quale sono denominati e delle caratteristiche dell'ambiente economico del locatario.
Successivamente alla rilevazione iniziale, la "Lease Liability" è valutata al costo ammortizzato (ovvero aumentando il suo valore contabile per tener conto degli interessi sulla passività e diminuendolo per tener conto dei pagamenti effettuati) utilizzando il tasso di interesse effettivo ed è rideterminata, in contropartita al valore di iscrizione del "Right-of-Use" correlato, per tenere conto di eventuali modifiche del leasing a seguito di rinegoziazioni contrattuali, variazioni di indici o tassi, modifiche relative all'esercizio delle opzioni contrattualmente previste di rinnovo, recesso anticipato o acquisto del bene locato.
Per i leasing a breve termine ("short-term") e i leasing in cui l'attività sottostante è di modesto valore ("low-value") Saipem applica l'eccezione alla rilevazione prevista dal principio.
Per i locatori (lessor) è mantenuta la distinzione tra leasing operativi e finanziari.
In presenza di contratti di sub-leasing, il locatario in veste di locatore intermedio procede a classificare il sub-leasing come finanziario od operativo secondo le seguenti modalità: (a) se il leasing principale è a breve termine, il sub-leasing deve essere

classificato come leasing operativo rilevando i proventi derivanti dal sub-leasing nel conto economico; (b) diversamente, il sub-leasing deve essere classificato con riferimento all'attività consistente nel diritto di utilizzo derivante dal leasing principale, piuttosto che facendo riferimento all'attività sottostante, ovvero con riferimento alla durata del contratto di subleasing; se questa copre la durata del contratto principale, il sub-leasing è considerato di natura finanziaria, contabilizzando un credito finanziario in sostituzione del "Right-of-Use" rinveniente dal leasing principale.
L'accounting dei contratti di leasing prevede per il locatario l'esposizione:
Le principali fattispecie contrattuali rientranti nella definizione di leasing, che interessano la maggior parte della realtà del Gruppo, si riferiscono alle seguenti categorie di asset:
Relativamente ai contratti per servizi stipulati dalle società del Gruppo, viene effettuata un'analisi al fine di individuare la presenza di eventuali "embedded lease" al loro interno.
Le attività immateriali riguardano le attività identificabili prive di consistenza fisica, controllate dal Gruppo e in grado di produrre benefici economici futuri, nonché l'avviamento. L'identificabilità è definita con riferimento alla possibilità di distinguere l'attività immateriale acquisita dall'avviamento; questo requisito è soddisfatto, di norma, quando: (i) l'attività immateriale è riconducibile a un diritto legale o contrattuale, oppure (ii) l'attività è separabile, ossia può essere ceduta, trasferita, data in affitto o scambiata autonomamente, oppure come parte integrante di altre attività. Il controllo su un'attività immateriale da parte dell'impresa consiste nella potestà di usufruire dei benefici economici futuri derivanti dall'attività e nella possibilità di limitarne l'accesso ad altri. Le attività immateriali sono iscritte al costo di acquisto o di produzione determinato secondo i criteri indicati per le attività materiali.
Saipem non effettua rivalutazioni delle attività immateriali.
Le attività immateriali aventi vita utile definita sono ammortizzate sistematicamente lungo la loro vita utile intesa come la stima del periodo in cui le attività saranno utilizzate dall'impresa.
L'avviamento e le altre attività immateriali aventi vita utile indefinita non sono oggetto di ammortamento; la recuperabilità del loro valore di iscrizione è verificata almeno annualmente e comunque quando si verificano eventi che fanno presupporre una riduzione del valore come descritto nel paragrafo "Riduzione di valore delle attività non finanziarie".
Con riferimento ai costi di configurazione e personalizzazione di software derivanti da contratti con fornitori di servizi mediante i quali si ottiene il diritto di accesso a determinati applicativi, gli stessi si rilevano come attività immateriale solo nel caso in cui l'accordo consente a Saipem di ottenere benefici economici futuri e di limitarne l'accesso ad altri.
Le attività immateriali sono eliminate contabilmente al momento della loro dismissione tramite alienazioni o quando nessun beneficio economico futuro è atteso dal suo utilizzo o dismissione; il relativo utile o perdita è rilevato a conto economico.
La verifica della recuperabilità delle attività non finanziarie, ovvero delle attività materiali, attività immateriali e del Right-of-Use dei beni condotti in leasing, è effettuata quando eventi o modifiche delle circostanze fanno ritenere che il valore di iscrizione in bilancio non è recuperabile. La recuperabilità è verificata confrontando il valore di iscrizione con il relativo valore recuperabile, rappresentato dal maggiore tra il fair value, al netto degli oneri di dismissione, e il valore d'uso.

Indipendentemente dalla presenza di eventuali indicazioni di riduzioni di valore, la verifica di recuperabilità dell'avviamento viene effettuata almeno annualmente.
La valutazione di recuperabilità è effettuata per singola cash generating unit ("CGU"), che coincide con una singola attività o con il più piccolo insieme identificabile di attività che generano flussi di cassa in entrata autonomi derivanti dal loro utilizzo continuativo.
Il valore d'uso è determinato attualizzando i flussi di cassa attesi derivanti dall'uso della CGU e, se significativi e ragionevolmente determinabili, dalla cessione al termine della sua vita utile al netto degli oneri di dismissione. I flussi di cassa attesi sono determinati, avendo riferimento anche ai risultati consuntivati, sulla base di assunzioni ragionevoli e dimostrabili rappresentative della migliore stima delle future condizioni economiche che si verificheranno nella residua vita utile della CGU, dando maggiore rilevanza alle indicazioni provenienti dall'esterno, pur tenendo conto delle specificità del business di Saipem. L'attualizzazione è effettuata a un tasso che riflette le valutazioni correnti di mercato del valore temporale del denaro e dei rischi specifici dell'attività non riflessi nelle stime dei flussi di cassa. Si precisa che, ove appropriato, la componente specifica incrementale del cosiddetto "rischio paese" è incorporata nella stima dei flussi di cassa attesi. In particolare, il tasso di sconto utilizzato è il Weighted Average Cost of Capital (WACC) definito sulla base della metodologia del Capital Asset Pricing Model (CAPM).
Il valore d'uso è determinato utilizzando flussi di cassa al netto delle tasse, attualizzati con un tasso di sconto post-tasse, in quanto questo metodo produce valori equivalenti a quelli ottenibili attualizzando i flussi di cassa al lordo delle imposte a un tasso di sconto ante imposte derivato, in via iterativa, dal risultato della valutazione post imposte.
Con riferimento alla verifica di recuperabilità del Right-of-Use relativo ai beni condotti in leasing, si considera: (i) l'allocazione alle CGU di appartenenza delle attività per Right-of-Use dei beni in leasing; (ii) la durata del contratto di leasing sottostante rispetto all'orizzonte temporale considerato nella determinazione dei flussi di cassa della CGU; (iii) il valore d'uso di una CGU che contiene un Right-of-Use.
Con riferimento all'avviamento, quando il valore di iscrizione della CGU comprensivo dell'avviamento a essa attribuita, determinato tenendo conto delle eventuali svalutazioni degli asset correnti e non correnti che fanno parte della CGU, è superiore al suo valore recuperabile, tale differenza costituisce oggetto di svalutazione che viene attribuita in via prioritaria all'avviamento fino a concorrenza del suo ammontare; l'eventuale eccedenza della svalutazione rispetto all'avviamento è imputata pro-quota al valore di libro degli altri asset a vita utile definita che costituiscono la CGU.
Quando vengono meno i motivi delle svalutazioni effettuate in passato, il valore delle attività viene ripristinato e la rettifica è rilevata immediatamente come provento a conto economico. Il ripristino è effettuato al minore tra il valore recuperabile e il valore di iscrizione al lordo delle svalutazioni precedentemente effettuate e ridotto delle quote di ammortamento che sarebbero state stanziate qualora non si fosse proceduto alla svalutazione. Le svalutazioni dell'avviamento non sono oggetto di ripristino di valore55.
I costi di sviluppo sono iscritti all'attivo patrimoniale quando la società è in grado di dimostrare:
I contributi in conto capitale sono rilevati quando esiste la ragionevole certezza che saranno realizzate le condizioni previste per la loro concessione e sono rilevati sistematicamente in conto economico a riduzione del prezzo di acquisto o del costo di produzione delle attività cui si riferiscono, in funzione della loro vita utile.
I contributi in conto esercizio sono rilevati a conto economico per competenza, coerentemente con il sostenimento dei costi cui sono correlati, nella voce "Altri ricavi e proventi".
In funzione del modello di business adottato dal Gruppo per la gestione delle attività finanziarie e delle caratteristiche relative ai flussi finanziari contrattuali, le attività finanziarie sono classificate nelle seguenti categorie:
(55) La svalutazione rilevata in un periodo infrannuale non è oggetto di storno anche nel caso in cui, sulla base delle condizioni esistenti in un periodo infrannuale successivo, la svalutazione sarebbe stata minore, ovvero non rilevata.

(i) attività finanziarie valutate al costo ammortizzato;
(ii) attività finanziarie valutate al fair value con imputazione degli effetti tra le altre componenti del conto economico complessivo (di seguito anche "Other Comprehensive Income" od OCI);
(iii) attività finanziarie valutate al fair value con imputazione degli effetti a conto economico.
Successivamente alla rilevazione iniziale la loro classificazione viene mantenuta, salvo che il Gruppo modifichi il proprio modello di business per la loro gestione.
La rilevazione iniziale avviene al fair value, al netto dei costi direttamente attribuibili all'acquisizione o emissione dell'attività finanziaria. Per i crediti commerciali privi di una significativa componente finanziaria il valore di rilevazione iniziale è rappresentato dal prezzo della transazione.
Successivamente alla rilevazione iniziale, le attività finanziarie il cui modello di business prevede che siano possedute con la finalità di incassarne i flussi di cassa contrattuali (cd. business model "held to collect") e che generino a determinate date flussi di cassa contrattuali rappresentativi esclusivamente di pagamenti di capitale e interessi, sono valutate al costo ammortizzato.
L'applicazione del metodo del costo ammortizzato comporta la rilevazione a conto economico degli interessi attivi determinati sulla base del tasso di interesse effettivo, delle differenze di cambio e delle eventuali svalutazioni56 (v. punto "Svalutazioni di attività finanziarie").
Differentemente sono valutate al fair value con imputazione degli effetti a OCI (di seguito anche FVTOCI) le attività finanziarie rappresentative di strumenti di debito il cui modello di business prevede la possibilità sia di incassare i flussi di cassa contrattuali sia di realizzarne il valore mediante la cessione (cd. business model "held to collect and sell") e che generino a determinate date flussi di cassa contrattuali rappresentativi esclusivamente di pagamenti di capitale e interessi. In tal caso sono rilevati: (i) a conto economico gli interessi attivi, calcolati utilizzando il tasso di interesse effettivo, le differenze di cambio e le svalutazioni (v. punto "Svalutazioni di attività finanziarie"); (ii) a patrimonio netto, nella voce OCI le variazioni di fair value dello strumento. L'ammontare cumulato delle variazioni di fair value, imputato nella riserva di patrimonio netto che accoglie le altre componenti del conto economico complessivo, è oggetto di reversal a conto economico all'atto dell'eliminazione contabile dello strumento.
Un'attività finanziaria rappresentativa di uno strumento di debito che non è valutata al costo ammortizzato o al FVTOCI è valutata al fair value con imputazione degli effetti a conto economico (di seguito FVTPL); rientrano in tale categoria le attività finanziarie possedute con finalità di trading (cd. business model "held for trading"). Gli interessi attivi maturati su attività finanziarie destinate al trading concorrono alla valutazione complessiva del fair value dello strumento e sono rilevati, all'interno dei "Proventi (oneri) finanziari".
La valutazione della recuperabilità delle attività finanziarie rappresentative di strumenti di debito non valutate al fair value con effetti a conto economico è effettuata sulla base del cosiddetto "expected credit loss model".
In particolare, le perdite attese sono determinate, generalmente, sulla base del prodotto tra: (i) l'esposizione vantata verso la controparte al netto delle relative mitiganti (cd. Exposure at Default o EAD); (ii) la probabilità che la controparte non ottemperi alla propria obbligazione di pagamento (cd. Probability of Default o PD); (iii) la stima, in termini percentuali, della quantità di credito che non si riuscirà a recuperare in caso di default (cd. Loss Given Default o LGD).
Il modello gestionale adottato dal Gruppo prevede l'approccio semplificato per i crediti commerciali, in quanto non contengono una significativa componente finanziaria. Questo approccio comporta la valutazione del fondo copertura perdite per un importo pari alle perdite attese lungo l'intera vita del credito. Tale approccio utilizza la probabilità di default dei clienti basata su dati di mercato osservabili e su valutazioni raccolte da info-provider per la quantificazione delle perdite attese. Agli accantonamenti al fondo svalutazione crediti effettuati dopo un'analisi dei singoli crediti sulla base della recuperabilità degli stessi, si affianca una valutazione sul merito creditizio del cliente sul portafoglio crediti "in bonis" e su quelli scaduti al fine di consentire la determinazione e la rilevazione contabile dell'effetto nelle situazioni periodiche.
Nello specifico, il modello Saipem si articola come segue:
(56) I crediti e le altre attività finanziarie valutati al costo ammortizzato sono esposti al netto del relativo fondo svalutazione.

I crediti commerciali e gli altri crediti sono presentati nello stato patrimoniale al netto delle svalutazioni accumulate. Le svalutazioni di tali crediti sono rilevate nel conto economico, al netto degli eventuali ripristini di valore, nella voce "Riprese di valore (svalutazioni) nette di crediti commerciali e altri crediti".
Le attività finanziarie rappresentative di partecipazioni minoritarie, in quanto non possedute per finalità di trading, sono valutate al fair value con imputazione degli effetti nella riserva di patrimonio netto afferente alle altre componenti del conto economico complessivo, senza previsione del loro rigiro a conto economico in caso di realizzo; differentemente, i dividendi provenienti da tali partecipazioni sono rilevati a conto economico alla voce "Proventi (oneri) su partecipazioni". La valutazione al costo di una partecipazione minoritaria è consentita nei limitati casi in cui il costo rappresenti un'adeguata stima del fair value.
Un contratto derivato è uno strumento finanziario: (i) il cui valore cambia in funzione dei cambiamenti di uno specifico tasso di interesse, prezzo di un titolo o di un bene, tasso di cambio di valuta estera, indice di prezzi o di tassi, rating di un credito o altra variabile; (ii) che richiede un investimento netto iniziale nullo o limitato; (iii) che è regolato a una data futura.
Saipem applica i requisiti di contabilizzazione delle operazioni di copertura previsti dall'IFRS 9 "Strumenti finanziari".
Gli strumenti finanziari derivati, ivi inclusi quelli impliciti (cd. embedded derivative) oggetto di separazione dal contratto principale, sono attività e passività rilevate al fair value.
Saipem, coerentemente con la finalità economica delle coperture effettuate, procede ove possibile a designare i contratti derivati come strumenti di copertura. Il fair value degli strumenti finanziari derivati incorpora gli aggiustamenti che riflettono il non-performance risk delle controparti della transazione (vedi paragrafo "Valutazioni al fair value"). La designazione del fair value dei contratti derivati come strumento di copertura esclude tali aggiustamenti ed è limitata alla sola componente spot dei contratti.
In particolare, le società del Gruppo sottoscrivono i derivati intercompany con Saipem Finance International BV (SAFI) con l'obiettivo di coprire il rischio cambio derivante da futuri e altamente probabili ricavi e costi in valuta di commessa. SAFI a sua volta, in un'ottica di ottimizzazione dell'operatività, effettua un ruolo di consolidamento e netting dei derivati richiesti e procede con la negoziazione a mercato.
I derivati negoziati dalle società con SAFI sono considerati come strumenti di copertura di flusso finanziario (cash flow hedge) di programmata operazione altamente probabile (highly probable forecast transaction) ogni qualvolta le condizioni per l'applicazione dell'hedge accounting siano rispettate. L'elemento coperto è identificato nei futuri ricavi e costi in valuta di commessa.
Nell'ambito della strategia e degli obiettivi definiti per la gestione del rischio, la qualificazione delle operazioni come di copertura richiede: (i) la verifica dell'esistenza di una relazione economica tra l'oggetto coperto e lo strumento di copertura; (ii) la verifica che l'effetto del rischio di credito non prevalga sulle variazioni di valore risultanti dalla relazione economica; (iii) la definizione di un hedge ratio coerentemente con gli obiettivi di gestione del rischio, nell'ambito della strategia di risk management definita, operando, ove necessario, le appropriate azioni di ribilanciamento (cd. rebalancing).
Le modifiche degli obiettivi di risk management, o il venir meno delle condizioni indicate in precedenza per la qualificazione delle operazioni come di copertura, determinano l'interruzione totale o parziale della copertura.
Quando i derivati coprono il rischio di variazione dei flussi di cassa degli strumenti oggetto di copertura (cash flow hedge; es. copertura della variabilità dei flussi di cassa di attività/passività per effetto delle oscillazioni dei tassi di cambio), le variazioni del fair value dei derivati considerate efficaci, limitatamente alla componente spot dei contratti, sono inizialmente rilevate nella riserva di patrimonio netto afferente le altre componenti del conto economico complessivo e successivamente iscritte a conto economico coerentemente agli effetti economici prodotti dall'operazione coperta.
Gli strumenti finanziari derivati vengono altresì sottoscritti dal Gruppo Saipem per coprire il rischio derivante dalla previsione di acquisto delle commodity nell'ambito delle attività di progetto e il rischio tasso di interesse derivante dalla stipula di finanziamenti a tasso variabile, o per stabilizzare gli impatti del costo delle coperture valutarie poste in essere dal Gruppo.
Anche in questi casi Saipem procede, ove possibile, a designare tali derivati come strumenti di copertura (cash flow hedge) il cui fair value è inizialmente rilevato nella riserva di patrimonio netto afferente le altre componenti del conto economico complessivo e successivamente riclassificato a conto economico al manifestarsi degli effetti economici prodotti dall'oggetto coperto.

Le variazioni del fair value dei derivati che non soddisfano le condizioni per essere qualificati come di copertura, ivi incluse le eventuali componenti inefficaci degli strumenti derivati di copertura, sono rilevate direttamente a conto economico. In particolare, le variazioni del fair value dei derivati non di copertura su tassi di interesse e su valute sono rilevate nella voce di conto economico "Proventi (oneri) finanziari"; differentemente, le variazioni del fair value degli strumenti finanziari derivati non di copertura su commodity sono rilevate nella voce di conto economico "Altri proventi (oneri) operativi".
Le obbligazioni convertibili sono strumenti finanziari composti costituiti da due componenti: una passività finanziaria (un accordo contrattuale a consegnare disponibilità liquide o altra attività finanziaria) e uno strumento rappresentativo di capitale, ovvero un'opzione call che attribuisce al possessore il diritto, per un determinato periodo di tempo, di convertirlo in un quantitativo fisso di azioni ordinarie dell'entità. Al momento della rilevazione iniziale la passività finanziaria corrisponde al valore attuale dei flussi di cassa futuri, attualizzati con il tasso che si pagherebbe per una passività finanziaria analoga per durata senza la componente di patrimonio netto (fair value della passività) e il valore dell'opzione, iscritto nel patrimonio netto, è definito quale differenza tra il corrispettivo incassato all'atto dell'emissione dello strumento composto nel suo complesso e il fair value della passività finanziaria. Nei periodi successivi alla rilevazione iniziale il valore dell'opzione di conversione in azioni non si modifica e il fair value della passività finanziaria è valutato al costo ammortizzato.
Le passività finanziarie, diverse dagli strumenti derivati, sono rilevate inizialmente al fair value del corrispettivo ricevuto, al netto dei costi di transazione direttamente attribuibili, e sono successivamente valutate con il metodo del costo ammortizzato (vedi paragrafo "Attività finanziarie").
Le attività e passività finanziarie sono compensate nello stato patrimoniale quando si ha il diritto legale alla compensazione, correntemente esercitabile, e si ha l'intenzione di regolare il rapporto su base netta (ovvero di realizzare l'attività e contemporaneamente estinguere la passività).
Le attività finanziarie cedute sono eliminate dall'attivo patrimoniale quando i diritti contrattuali connessi all'ottenimento dei flussi di cassa associati allo strumento finanziario sono realizzati, scaduti ovvero trasferiti a titolo definitivo a terzi. Le passività finanziarie sono eliminate quando sono estinte, ovvero quando l'obbligazione specificata nel contratto è adempiuta, cancellata o scaduta.
Le attività non correnti e le attività e le passività correnti e non correnti dei gruppi in dismissione sono classificate come destinate alla vendita, se il relativo valore di iscrizione sarà recuperato principalmente attraverso la vendita, anziché attraverso l'uso continuativo. Questa condizione si riscontra quando la vendita è altamente probabile e l'attività o il gruppo in dismissione è disponibile per una vendita immediata nelle sue attuali condizioni. In presenza di un programma di vendita di una controllata che comporta la perdita del controllo, tutte le attività e passività di tale partecipata sono classificate come destinate alla vendita, a prescindere dal fatto che, dopo la cessione, si mantenga o meno una quota di partecipazione.
Le attività non correnti destinate alla vendita, le attività correnti e non correnti afferenti a gruppi in dismissione e le passività direttamente associabili sono rilevate nello stato patrimoniale separatamente dalle altre attività e passività dell'impresa.
Immediatamente prima della classificazione come destinate alla vendita, le attività non correnti e/o le attività e le passività rientranti in un gruppo in dismissione sono valutate secondo i principi contabili ad esse applicabili. Successivamente, le attività non correnti destinate alla vendita non sono oggetto di ammortamento e sono valutate al minore tra il valore di iscrizione e il relativo fair value, ridotto degli oneri di vendita.
L'eventuale differenza tra il valore di iscrizione delle attività non correnti e il fair value ridotto degli oneri di vendita è imputata a conto economico come svalutazione; le eventuali successive riprese di valore sono rilevate sino a concorrenza delle svalutazioni rilevate in precedenza, ivi incluse quelle riconosciute anteriormente alla qualificazione dell'attività come destinata alla vendita.
Le attività non correnti classificate come destinate alla vendita e i gruppi in dismissione, costituiscono una discontinued operations se, alternativamente: (i) rappresentano un ramo autonomo di attività significativo o un'area geografica di attività significativa; (ii) fanno parte di un programma di dismissione di un significativo ramo autonomo di attività o un'area geografica di attività significativa; o (iii) sono una controllata acquisita esclusivamente al fine della sua vendita. I risultati delle discontinued operations, nonché l'eventuale plusvalenza/minusvalenza realizzata a seguito della dismissione, sono indicati

distintamente nel conto economico in un'apposita voce, al netto dei relativi effetti fiscali; i valori economici delle discontinued operations sono riesposti anche per gli esercizi posti a confronto.
Quando si verificano eventi che non consentono più di classificare le attività non correnti o i gruppi in dismissione come destinati alla vendita, gli stessi sono riclassificati nelle rispettive voci di stato patrimoniale e rilevati al minore tra: (i) il valore di iscrizione alla data di classificazione come destinati alla vendita, rettificato degli ammortamenti, svalutazioni e riprese di valore che sarebbero stati rilevati qualora le attività o il gruppo in dismissione non fossero stati qualificati come destinati alla vendita; e (ii) il valore recuperabile alla data della riclassifica. Analogamente in caso di interruzione del piano di cessione, la rideterminazione dei valori sin dal momento della classificazione come destinate alla vendita/discontinued operations interessa anche le partecipazioni, ovvero le loro quote, precedentemente classificate come destinate alla cessione/discontinued operations.
I fondi per rischi e oneri riguardano costi e oneri di natura determinata e di esistenza certa o probabile che alla data di chiusura dell'esercizio sono indeterminati nell'ammontare o nella data di sopravvenienza. Gli accantonamenti sono rilevati quando: (i) esiste un'obbligazione attuale, legale o implicita, derivante da un evento passato; (ii) è probabile che l'adempimento dell'obbligazione sia oneroso; (iii) l'ammontare dell'obbligazione può essere stimato attendibilmente. Gli accantonamenti sono iscritti al valore rappresentativo della migliore stima dell'ammontare che l'impresa ragionevolmente pagherebbe per estinguere l'obbligazione, ovvero per trasferirla a terzi alla data di chiusura dell'esercizio; gli accantonamenti relativi a contratti onerosi sono iscritti al minore tra il costo necessario per l'adempimento dell'obbligazione, al netto dei benefici economici attesi derivanti dal contratto, e il costo per la risoluzione del contratto. Le revisioni di stima dei fondi sono imputate nella medesima voce di conto economico che ha precedentemente accolto l'accantonamento.
Quando l'effetto finanziario del tempo è rilevante e le date di pagamento delle obbligazioni sono attendibilmente stimabili, l'accantonamento è rappresentato dal valore attuale delle spese che si suppone saranno necessarie per estinguere l'obbligazione utilizzando un tasso di attualizzazione, al lordo delle imposte, che riflette le valutazioni correnti di mercato del valore del denaro nel tempo e dei rischi specifici connessi alla passività. L'incremento del fondo connesso al trascorrere del tempo è imputato a conto economico alla voce "Oneri finanziari".
Le perdite previste nel completamento di una commessa sono riconosciute nella loro interezza nell'esercizio in cui le stesse sono considerate probabili e sono accantonate tra i fondi per rischi e oneri.
I costi che l'impresa prevede di sostenere per attuare programmi di ristrutturazione sono iscritti nell'esercizio in cui viene definito formalmente il programma e si è generata nei soggetti interessati la valida aspettativa che la ristrutturazione avrà luogo.
Le attività e le passività potenziali, non rilevate in bilancio, sono descritte, ove richiesto, nelle note illustrative al bilancio consolidato.
Le attività potenziali, ossia attività possibili che derivano da eventi passati e la cui esistenza sarà confermata solo dal verificarsi o meno di uno o più eventi futuri incerti non totalmente sotto il controllo dell'impresa, sono periodicamente riesaminate al fine di valutare la probabilità, nonché la virtuale certezza di ottenere benefici economici da parte dell'impresa.
Le passività potenziali, rappresentate da: (i) obbligazioni possibili, ma non probabili, derivanti da eventi passati, la cui esistenza sarà confermata solo al verificarsi o meno di uno o più eventi futuri incerti non totalmente sotto il controllo dell'impresa; (ii) obbligazioni attuali derivanti da eventi passati il cui ammontare non può essere stimato attendibilmente o il cui adempimento è probabile che non sia oneroso, sono periodicamente riesaminate per determinare se l'impiego di risorse atte a produrre benefici economici sia divenuto probabile.
I benefici per i dipendenti sono le remunerazioni erogate dall'impresa in cambio dell'attività lavorativa svolta dal dipendente o in virtù della cessazione del rapporto di lavoro.
I benefici successivi al rapporto di lavoro sono definiti sulla base di piani, ancorché non formalizzati, che in funzione delle loro caratteristiche sono distinti in piani "a contributi definiti" e piani "a benefici definiti". Nei piani a contributi definiti l'obbligazione dell'impresa, limitata al versamento dei contributi allo Stato ovvero a un patrimonio o a un'entità giuridicamente distinta (cd. fondo), è determinata sulla base dei contributi dovuti.
La passività relativa ai piani a benefici definiti, al netto delle eventuali attività al servizio del piano, è determinata sulla base di ipotesi attuariali ed è rilevata per competenza coerentemente al periodo lavorativo necessario all'ottenimento dei benefici.
Gli interessi netti (cd. net interest) includono la componente di rendimento delle attività al servizio del piano e del costo per interessi da rilevare a conto economico. Il net interest è determinato applicando alle passività, al netto delle eventuali attività al servizio del piano, il tasso di sconto definito per le passività; il net interest di piani a benefici definiti è rilevato tra i "Proventi (oneri) finanziari".

Per i piani a benefici definiti sono rilevate nel prospetto del conto economico complessivo le variazioni di valore della passività netta (cd. rivalutazioni) derivanti da utili (perdite) attuariali, conseguenti a variazioni delle ipotesi attuariali utilizzate o a rettifiche basate sull'esperienza passata, e dal rendimento delle attività al servizio del piano differente dalla componente inclusa nel net interest. Le rivalutazioni della passività netta per benefici definiti, rilevate nella riserva di patrimonio netto afferente le altre componenti del conto economico complessivo, non sono successivamente riclassificate a conto economico.
Le obbligazioni relative a benefici a lungo termine sono determinate adottando ipotesi attuariali; gli effetti derivanti dalle rivalutazioni sono rilevati interamente a conto economico.
Il costo lavoro include, coerentemente alla natura sostanziale di retribuzione che assume, il costo dei piani di incentivazione con pagamento basato su azioni. Il costo dell'incentivazione è determinato con riferimento al fair value degli strumenti attribuiti e alla previsione del numero di azioni che saranno effettivamente assegnate; la quota di competenza dell'esercizio è determinata pro-rata temporis lungo il periodo a cui è riferita l'incentivazione (vesting period ed eventuale periodo di co-investimento57), ossia il periodo intercorrente tra la data dell'attribuzione e la data di assegnazione.
I piani prevedono quali condizioni per l'erogazione delle azioni il raggiungimento di obiettivi di business e/o di mercato; quando l'ottenimento del beneficio è connesso anche a condizioni diverse da quelle di mercato, la stima relativa a tali condizioni è riflessa adeguando, lungo il vesting period, il numero di azioni che si prevede saranno effettivamente assegnate. Il fair value delle azioni sottostanti il piano di incentivazione è determinato secondo le disposizioni dettate dai principi contabili internazionali, in particolare dall'IFRS 2, utilizzando modelli forniti da info-provider e non è oggetto di rettifica negli esercizi successivi. Al termine del vesting period, nel caso in cui il piano non assegni azioni ai partecipanti per il mancato raggiungimento delle condizioni di performance, la quota del costo afferente alle condizioni di mercato non è oggetto di reversal a conto economico.
Le azioni proprie, ivi incluse quelle detenute al servizio di piani di incentivazione azionaria, sono rilevate al costo e iscritte a riduzione del patrimonio netto. Gli effetti economici derivanti dalle eventuali vendite successive sono rilevati nel patrimonio netto.
L'utile (perdita) per azione semplice è calcolato dividendo l'utile o la perdita del Gruppo attribuibile ai possessori di strumenti ordinari di capitale dell'entità capogruppo per la media ponderata delle azioni ordinarie in circolazione durante l'esercizio, escluse le azioni proprie.
Ai fini del calcolo dell'utile (perdita) per azione diluito, l'utile o la perdita del Gruppo attribuibile ai possessori di strumenti ordinari di capitale dell'entità capogruppo, nonché la media ponderata delle azioni in circolazione, sono rettificati per tener conto degli effetti di tutte le potenziali azioni ordinarie con effetto diluitivo. Il numero delle azioni ordinarie è dato dalla media ponderata delle azioni ordinarie calcolata secondo quanto previsto per l'utile (perdita) per azione semplice, più la media ponderata delle azioni ordinarie che potrebbero essere emesse al momento della conversione in azioni ordinarie di tutte le potenziali azioni ordinarie con effetto diluitivo.
Le potenziali azioni ordinarie sono considerate come aventi effetto diluitivo quando la loro conversione in azioni ordinarie riduce l'utile per azione o incrementa la perdita per azione derivante dalle attività operative in esercizio. Al contrario, le potenziali azioni ordinarie hanno effetto antidiluitivo quando la loro conversione in azioni ordinarie incrementa l'utile per azione o riduce la perdita per azione derivante dalle attività operative in esercizio.
La rilevazione dei ricavi da contratti con la clientela è basata sui seguenti cinque step: (i) identificazione del contratto con il cliente; (ii) identificazione delle performance obligation, rappresentate dalle promesse contrattuali a trasferire beni e/o servizi a un cliente; (iii) determinazione del prezzo della transazione; (iv) allocazione del prezzo della transazione alle performance obligation identificate sulla base del prezzo di vendita "stand alone" di ciascun bene o servizio; (v) rilevazione del ricavo quando la relativa performance obligation risulta soddisfatta, ossia all'atto del trasferimento al cliente del bene o servizio promesso; il trasferimento si considera completato quando il cliente ottiene il controllo del bene o del servizio, che può
(57) Il vesting period è il periodo intercorrente tra la data di assunzione dell'impegno e la data in cui le azioni sono assegnate. Il periodo di co-investimento è il periodo biennale, a decorrere dal primo giorno successivo al termine del periodo di vesting, applicabile solo ai beneficiari identificati come risorse strategiche a fronte del soddisfacimento della condizione di performance.
avvenire nel continuo in un lasso di tempo diluito e prolungato ("over time") come nel caso delle attività contrattuali da valutazione commesse a lungo termine, oppure in uno specifico momento temporale ("at a point in time").
In considerazione della natura dei contratti e della tipologia dei lavori, l'avanzamento delle commesse a lungo termine è determinato mediante l'utilizzo di un metodo basato sugli input in base alla percentuale che emerge dal rapporto fra i costi sostenuti rispetto ai costi totali stimati da contratto (metodo del cost-to-cost); i ricavi relativi sono rilevati "over time". Tale metodologia è applicata in particolare ai contratti Engineering & Construction.
Per quanto riguarda la tipologia particolare dei contratti di servizi rimborsabili, data la loro natura, i ricavi sono rilevati mediante fatturazione al cliente dei costi sostenuti più un margine contrattualmente previsto.
I ricavi di commessa comprendono il valore iniziale dei ricavi concordati nel contratto, le richieste di corrispettivi aggiuntivi derivanti da modifiche ai lavori previsti contrattualmente (cd. "change order") e le revisioni prezzi richieste derivanti da richieste di corrispettivi aggiuntivi derivanti da maggiori oneri sostenuti per ragioni imputabili al committente (cd. "claim"). Change order e claim (pending revenue) sono inclusi nell'ammontare dei ricavi quando hanno un'alta probabilità di riconoscimento nell'oggetto e/o nel prezzo, ancorché non ci sia ancora accordo sulla loro definizione. Eventuali pending revenue iscritti per un periodo superiore all'anno, senza evoluzioni nelle trattative con il cliente, vengono svalutati. Importi pari o superiori ai 30 milioni di euro (quota Saipem in caso di progetti in joint venture) sono iscritti solo se supportati da perizie tecnico-legali esterne.
Relativamente ai servizi di perforazione, viene effettuata una competenziazione delle differenti tariffe previste contrattualmente in relazione: (i) alle diverse fasi operative nell'ambito della performance obligation (cosiddette fasi di mobilisation/operation/ demobilisation) qualora previste contrattualmente, indipendentemente dai giorni di effettivo utilizzo del mezzo; (ii) alle eventuali estensioni del contratto, laddove una modifica di prezzo non comporta la definizione di un nuovo contratto, ma la prosecuzione di quello originario.
In presenza di contratti di concessione di licenze e brevetti, il trattamento contabile dei ricavi deve essere valutato differentemente a seconda che si tratti del trasferimento di un "diritto d'uso" o di un "diritto d'accesso".
Nel primo caso, infatti, si è di fronte a una performance obligation nei confronti del cliente che si esaurisce nel momento del rilascio, cosa che richiede la rilevazione dei ricavi in un momento unico ("at a point in time"), mentre nel secondo caso il diritto di accesso da parte del cliente durante il periodo di esercizio della licenza fa sì che la performance obligation sia soddisfatta nel corso del tempo e che i ricavi siano quindi rilevati a commessa lungo la sua durata ("over time").
I corrispettivi pattuiti, qualora espressi in valuta estera, sono calcolati tenendo conto dei cambi con cui sono state effettuate le relative coperture valutarie che qualificano per l'"hedge accounting" o in caso contrario al cambio di fine esercizio; la medesima metodologia viene applicata per i costi espressi in valuta estera. Gli stanziamenti di ricavi relativi a servizi parzialmente resi sono rilevati per il corrispettivo maturato, sempreché sia possibile determinarne attendibilmente lo stadio di completamento e non sussistano incertezze di rilievo sull'ammontare e sull'esistenza del ricavo; diversamente sono rilevati nei limiti dei costi sostenuti recuperabili.
Non sono considerati ricavi i corrispettivi ricevuti o da ricevere per conto terzi.
I costi sono riconosciuti quando relativi a beni ricevuti e servizi resi.
I costi per il personale comprendono l'ammontare delle retribuzioni corrisposte, gli accantonamenti per fondi pensione e per ferie maturate e non godute, gli oneri previdenziali e assistenziali in applicazione dei contratti e della legislazione vigente.
I costi volti all'acquisizione di nuove conoscenze o scoperte, allo studio di prodotti o processi alternativi, di nuove tecniche o modelli, alla progettazione e costruzione di prototipi o, comunque, sostenuti per altre attività di ricerca scientifica o di sviluppo tecnologico, sono generalmente considerati costi correnti e rilevati a conto economico nell'esercizio di sostenimento; tali costi vengono iscritti nell'attivo patrimoniale (vedi anche paragrafo "Attività immateriali") solo quando rispettano le condizioni descritte al precedente punto "Costi di sviluppo tecnologico".
I costi direttamente connessi all'acquisto di equipment specifici e all'utilizzo di un asset su uno specifico progetto sono capitalizzati e ammortizzati lungo la durata dello stesso e rientrano nell'avanzamento delle attività contrattuali.
I costi di approntamento dei mezzi di perforazione sono rilevati per competenza in correlazione all'ottenimento dei rispettivi ricavi e quindi riscontati lungo la durata del progetto sul quale sono impiegati.
I costi di partecipazione alle gare sono interamente riconosciuti nel conto economico dell'esercizio in cui sono sostenuti.
I ricavi e i costi relativi a operazioni in valuta diversa da quella funzionale delle società del Gruppo sono iscritti al cambio corrente del giorno in cui l'operazione è compiuta.
Le attività e passività monetarie in valuta diversa da quella funzionale sono convertite nella valuta funzionale applicando il cambio corrente alla data di chiusura dell'esercizio di riferimento con imputazione dell'effetto a conto economico nella voce "Proventi (oneri) finanziari". Le attività e passività non monetarie espresse in valuta diversa da quella funzionale valutate al

costo sono iscritte al cambio di rilevazione iniziale; quando la valutazione è effettuata al fair value, ovvero al valore recuperabile o di realizzo, è adottato il cambio corrente alla data di determinazione di tale valore.
I dividendi sono rilevati alla data di assunzione della delibera da parte dell'Assemblea, salvo quando sia ragionevolmente certa la cessione delle azioni prima dello stacco della cedola.
Le imposte sul reddito correnti sono calcolate sulla base della stima del reddito imponibile; il debito previsto è rilevato alla voce "Passività per imposte sul reddito correnti". I debiti e i crediti tributari per imposte sul reddito sono rilevati al valore che si prevede di pagare/recuperare alle/dalle autorità fiscali applicando le aliquote e le normative fiscali vigenti o sostanzialmente approvate alla data di chiusura dell'esercizio.
Le imposte sul reddito differite passive e differite attive sono calcolate sulle differenze temporanee tra i valori delle attività e delle passività iscritte in bilancio e i corrispondenti valori riconosciuti ai fini fiscali sulla base delle aliquote e della normativa applicabili negli esercizi in cui la differenza temporanea si annullerà, approvate o sostanzialmente approvate alla data di chiusura dell'esercizio di riferimento del bilancio. L'iscrizione di attività per imposte differite è effettuata quando il loro recupero è considerato probabile; in particolare la recuperabilità delle imposte differite attive è considerata probabile quando si prevede la disponibilità di un reddito imponibile, nell'esercizio in cui si annullerà la differenza temporanea, tale da consentire di attivare la deduzione fiscale. Analogamente, nei limiti della loro recuperabilità, sono rilevati i crediti di imposta non utilizzati e le imposte differite attive sulle perdite fiscali. La recuperabilità delle attività per imposte differite è verificata con periodicità almeno annuale.
Le attività per imposte sul reddito caratterizzate da elementi di incertezza sono rilevate quando il loro ottenimento è ritenuto probabile.
In relazione alle differenze temporanee imponibili associate a partecipazioni in società controllate e collegate, nonché in accordi a controllo congiunto, la relativa fiscalità differita passiva non viene rilevata nel caso in cui il partecipante sia in grado di controllare il rigiro delle differenze temporanee e sia probabile che esso non si verifichi nel futuro prevedibile.
Le attività e le passività per imposte differite sono classificate tra le attività e le passività non correnti e sono compensate a livello di singola impresa se riferite a imposte compensabili. Il saldo della compensazione, se attivo, è iscritto alla voce "Attività per imposte differite"; se passivo, alla voce "Passività per imposte differite".
Tra le attività e le passività per imposte sul reddito sono rilevati gli effetti dei trattamenti fiscali incerti con rischiosità probabile.
Quando i risultati delle operazioni sono rilevati direttamente a patrimonio netto, le relative imposte correnti, differite passive e differite attive, sono anch'esse rilevate al patrimonio netto.
Lo IAS 12 "Imposte sul reddito" si applica anche alle imposte sul reddito derivanti dalla legislazione fiscale per implementare le regole del modello del Secondo Pilastro (Pillar Two Model) pubblicate dall'Organizzazione per la Cooperazione e lo Sviluppo Economico (OCSE), inclusa la legislazione fiscale che implementa le imposte minime domestiche integrative qualificate. Con il documento emesso dallo IASB in data 23 maggio 2023 (Amendment to IAS 12 "International Tax Reform - Pillar Two Model Rules") è stata introdotta un'eccezione temporanea obbligatoria ai requisiti del principio secondo la quale non vanno rilevate né indicate informazioni specifiche sulle attività e passività fiscali differite relative alle imposte sul reddito del Secondo Pilastro. Il Gruppo Saipem ha applicato al 31 dicembre 2024 l'esenzione temporanea obbligatoria dalla rilevazione delle imposte differite per gli impatti della top-up tax.
Il fair value è il corrispettivo che si percepirebbe per la vendita di un'attività, ovvero che si pagherebbe per il trasferimento di una passività in una regolare transazione tra operatori di mercato indipendenti, consapevoli e disponibili (ossia non in una liquidazione forzosa o in una vendita sottocosto) alla data di valutazione (cd. "exit price").
La determinazione del fair value è basata sulle condizioni di mercato esistenti alla data della valutazione e sulle assunzioni degli operatori di mercato ("market-based").
La valutazione del fair value presuppone che l'attività o la passività sia scambiata nel mercato principale o, in assenza dello stesso, nel più vantaggioso a cui l'impresa ha accesso, indipendentemente dall'intenzione della società di vendere l'attività o di trasferire la passività oggetto di valutazione.
Quando il prezzo di mercato non è direttamente rilevabile e non è altresì rilevabile un prezzo per un'attività o una passività identica, il fair value viene calcolato applicando un'altra tecnica di valutazione che massimizzi l'utilizzo di input osservabili rilevanti e riduca al minimo l'utilizzo di input non osservabili. Poiché il fair value è un criterio di valutazione di mercato, esso viene determinato adottando quelle assunzioni che gli operatori di mercato utilizzerebbero per determinare il prezzo
dell'attività o della passività, incluse le assunzioni circa i rischi. Di conseguenza, l'intenzione di detenere un'attività o di estinguere una passività (o di adempiere in altro modo) non è rilevante ai fini della valutazione del fair value.
La determinazione del fair value di un'attività non finanziaria è effettuata considerando la capacità degli operatori di mercato di generare benefici economici impiegando tale attività nel suo massimo e migliore utilizzo, o vendendola a un altro operatore di mercato che la impiegherebbe nel suo massimo e migliore utilizzo. La determinazione del massimo e migliore utilizzo dell'attività è effettuata dal punto di vista degli operatori di mercato, anche nell'ipotesi in cui l'impresa intenda effettuarne un utilizzo differente. Si presume che l'utilizzo corrente da parte della società di un'attività non finanziaria sia il massimo e migliore utilizzo della stessa, a meno che il mercato o altri fattori non suggeriscano che un differente utilizzo da parte degli operatori di mercato sia in grado di massimizzarne il valore.
La valutazione del fair value di una passività, sia finanziaria che non finanziaria, o di un proprio strumento rappresentativo del capitale, in assenza di un prezzo quotato, è effettuata considerando la valutazione della corrispondente attività posseduta da un operatore di mercato alla data della valutazione.
Il fair value degli strumenti finanziari è determinato considerando il rischio di credito della controparte di un'attività finanziaria (cd. "Credit Valuation Adjustment" o CVA) e il rischio di inadempimento di una passività finanziaria da parte dell'entità stessa (cd. "Debit Valuation Adjustment" o DVA).
In assenza di quotazioni di mercato disponibili, il fair value è determinato utilizzando tecniche di valutazione, adeguate alle circostanze, che massimizzino l'uso di input osservabili rilevanti, riducendo al minimo l'utilizzo di input non osservabili.
Le voci dello stato patrimoniale sono classificate in correnti e non correnti, quelle del conto economico sono classificate per natura59.
Il prospetto del conto economico complessivo indica il risultato economico integrato dei proventi e oneri che per espressa disposizione degli IFRS sono rilevati direttamente a patrimonio netto.
Il prospetto delle variazioni nelle voci del patrimonio netto presenta l'utile (perdita) complessivo dell'esercizio, le operazioni con gli azionisti e le altre variazioni del patrimonio netto.
Lo schema di rendiconto finanziario è predisposto secondo il "metodo indiretto" rettificando l'utile dell'esercizio delle altre componenti di natura non monetaria.
Le modifiche ai principi contabili entrate in vigore a partire dal 1° gennaio 2024 non hanno prodotto effetti significativi sul bilancio del Gruppo Saipem. Di seguito è in ogni caso riportata una sintesi delle principali modifiche intervenute di potenziale interesse per il Gruppo.
Con il Regolamento n. 2023/2579, emesso dalla Commissione Europea in data 20 novembre 2023, sono state omologate le modifiche all'IFRS 16 "Lease Liability in a Sale and Leaseback" con il quale si prevede che il venditore-locatario valuti l'attività con diritto di utilizzo derivante da un'operazione di vendita e retrolocazione in base alla percentuale del precedente valore contabile dell'attività mantenuta dal venditore-locatario. Di conseguenza, in un'operazione di vendita e retrolocazione, il venditore-locatario rileva solo l'importo di eventuali utili o perdite relativi ai diritti trasferiti all'acquirente-locatore. Pertanto, la valutazione iniziale della passività per leasing derivante da un'operazione di vendita e retrolocazione è una conseguenza del modo in cui il venditore-locatario valuta l'attività con diritto di utilizzo e l'utile o la perdita rilevati alla data dell'operazione.
Con il Regolamento n. 2023/2822, emesso dalla Commissione Europea in data 19 dicembre 2023, sono state omologate le modifiche allo IAS 1 "Classification of Liabilities as Current or Non current" e "Non-Current Liabilities with Covenants". Le modifiche forniscono chiarimenti in materia di classificazione delle passività come correnti o non correnti precisando quando esiste il diritto a differire il regolamento della passività per almeno 12 mesi dalla data di chiusura dell'esercizio e chiariscono il concetto di estinzione. Specificano, inoltre, come un'entità classifica una passività derivante da un accordo di finanziamento con covenant come corrente o non corrente e definiscono le informazioni da fornire quando un'entità ha accordi di finanziamento con covenant che potrebbero richiedere che l'accordo di finanziamento diventi esigibile entro dodici mesi dall'esercizio di riferimento. Infine forniscono dettagli in merito all'informativa da produrre sugli eventi successivi non-adjusting.
(58) Gli schemi del bilancio sono gli stessi adottati nella Relazione finanziaria annuale 2023.
(59) Le informazioni relative agli strumenti finanziari secondo la classificazione prevista dagli IFRS sono indicate alla nota 34 - Garanzie, impegni e rischi - "Altre informazioni sugli strumenti finanziari".

Con il Regolamento n. 2024/1317, emesso dalla Commissione Europea in data 15 maggio 2024, sono state omologate le modifiche allo IAS 7 e IFRS 7 "Supplier Finance Arrangements", volte a introdurre gli obblighi informativi sui supplier finance arrangement (SFA, denominati anche "supply chain finance", "payables finance" o "reverse factoring") che consentono all'entità di dilazionare i termini di pagamento dei fornitori; ovvero ai fornitori dell'entità di incassare anticipatamente rispetto alla scadenza della fattura e consentire agli investitori di valutare l'effetto di tali accordi sulle passività, sui flussi di cassa e sull'esposizione al rischio di liquidità dell'impresa.
I principali rischi finanziari identificati, monitorati e, per quanto di seguito specificato, attivamente gestiti da Saipem, sono i seguenti:
L'informativa di seguito prodotta è basata sul reporting elaborato internamente per la Direzione Aziendale.
La gestione, il controllo e il reporting dei rischi finanziari sono basati su una Financial Risk Policy emanata, e periodicamente aggiornata, centralmente con l'obiettivo di uniformare e coordinare le politiche del Gruppo Saipem in materia di rischi finanziari. In particolare, il controllo dei rischi finanziari viene effettuato tramite il calcolo periodico di una serie di Key Risk Indicators (KRI) sottoposti a specifiche soglie di attenzione periodicamente aggiornati coerentemente con le evoluzioni del business del Gruppo Saipem. L'attività di controllo definita dalla Financial Risk Policy include inoltre procedure di escalation da seguire nel caso di superamento delle soglie di rischio definite dai KRI.
Per informazioni sui rischi industriali si rimanda al paragrafo "Gestione dei rischi d'impresa" nella Relazione sulla gestione.
Il rischio di mercato consiste nella possibilità che variazioni dei tassi di cambio, dei tassi di interesse o dei prezzi delle commodity, possano influire negativamente sul valore delle attività, delle passività o dei flussi di cassa attesi. La gestione del rischio di mercato è disciplinata dalla sopra citata Financial Risk Policy e da procedure operative che fanno riferimento a un modello centralizzato di gestione delle attività finanziarie.
L'esposizione alle variazioni dei tassi di cambio deriva dall'operatività del Gruppo Saipem in aree diverse dall'area euro, ossia dalla circostanza che i ricavi e/o costi di una parte rilevante dei progetti siano denominati e regolati in valute diverse dall'euro, determinando potenzialmente i seguenti impatti:
L'obiettivo di risk management del Gruppo Saipem è la minimizzazione degli impatti derivanti dalle fluttuazioni dei tassi di cambio sul risultato economico delle società del Gruppo.
Sono oggetto di monitoraggio gli impatti derivanti dalle fluttuazioni dei tassi di cambio sul risultato economico consolidato del Gruppo originati dal consolidamento dei risultati economici delle società che redigono il bilancio in una divisa diversa da quella funzionale del Gruppo. Il rischio cambio originato dalla conversione di attività e passività di società partecipate che redigono il bilancio in una divisa diversa da quella funzionale del Gruppo è oggetto di parziale gestione, a livello consolidato, mediante la designazione in net investment hedge di partite monetarie operative a lungo termine.
Il Gruppo adotta una strategia volta a minimizzare l'esposizione al rischio cambio attraverso l'utilizzo di contratti derivati. Le operazioni di copertura possono essere stipulate anche rispetto a sottostanti che abbiano una manifestazione contrattuale futura, ma che siano comunque altamente probabili (cd. highly probable forecast transaction). A questo scopo vengono impiegate diverse tipologie di contratti derivati (in particolare outright e swap). Per quanto attiene alla valorizzazione a fair value degli strumenti derivati su tassi di cambio, essa viene calcolata sulla base di algoritmi di valutazione standard di mercato e su quotazioni/contribuzioni di mercato fornite da primari info-provider. La pianificazione, il coordinamento e la gestione di questa attività a livello di Gruppo è assicurata dalla funzione Finanza che monitora la corretta corrispondenza tra


strumenti derivati e flussi sottostanti e l'adeguata rappresentazione contabile in ottemperanza ai principi contabili internazionali IFRS.
Le attività di misurazione e controllo del rischio cambio vengono svolte attraverso il calcolo di una serie di KRI oggetto di monitoraggio periodico. In particolare, i KRI sul rischio cambio sono definiti come le soglie minime di copertura dei flussi contrattuali futuri in valuta e le soglie massime delle relative possibili perdite potenziali misurate con modelli di Value at Risk (VaR).
Con riferimento alle valute diverse dall'euro che potenzialmente generano impatti in termini di esposizione al rischio di cambio, per l'esercizio 2024 si è provveduto a elaborare un'analisi di sensitività per determinare l'effetto sul conto economico e sul patrimonio netto che deriverebbe da un'ipotetica variazione positiva e negativa del 10% nei tassi di cambio delle citate valute estere rispetto all'euro.
L'analisi di sensitività è stata effettuata in relazione alle seguenti attività e passività finanziarie espresse in divisa diversa dall'euro:
Si precisa che per gli strumenti derivati su tassi di cambio l'analisi di sensitività sul relativo fair value viene effettuata confrontando il controvalore a termine fissato nei contratti con il controvalore determinato ai tassi di cambio a pronti, variati in più o in meno del 10% e aggiustati utilizzando le curve di tasso di interesse coerenti con le scadenze dei contratti sulla base delle quotazioni alla chiusura dell'esercizio.
Alla luce di quanto precede, sebbene Saipem adotti una strategia volta a minimizzare l'esposizione al rischio di cambio attraverso l'impiego di diverse tipologie di contratti derivati (outright e swap), non può escludersi che le oscillazioni dei tassi di cambio possano influenzare in maniera significativa i risultati del Gruppo e la comparabilità dei risultati dei singoli esercizi.
Un deprezzamento dell'euro rispetto alle altre valute comporterebbe un effetto complessivo ante imposte sul risultato di -25 milioni di euro (53 milioni di euro al 31 dicembre 2023) e un effetto complessivo sul patrimonio netto, al lordo dell'effetto imposte, di -281 milioni di euro (-194 milioni di euro al 31 dicembre 2023).
Un apprezzamento dell'euro rispetto alle altre valute comporterebbe un effetto complessivo ante imposte sul risultato di 27 milioni di euro (-53 milioni di euro al 31 dicembre 2023) e un effetto complessivo sul patrimonio netto, al lordo dell'effetto imposte, di 282 milioni di euro (195 milioni di euro al 31 dicembre 2023).
L'incremento (riduzione) rispetto all'esercizio precedente deriva essenzialmente dalla variazione delle attività e passività finanziarie soggette a esposizione.
Nella seguente tabella vengono riepilogati gli effetti sulle voci di stato patrimoniale e conto economico della suddetta analisi di sensitività.
| 2024 | 2023 | |||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Δ+10% Δ-10% |
Δ+10% | Δ-10% | ||||||
| (milioni di euro) | Conto economico |
Patrimonio netto |
Conto economico |
Patrimonio netto |
Conto economico |
Patrimonio netto |
Conto economico |
Patrimonio netto |
| Strumenti derivati | (84) | (340) | 86 | 341 | (26) | (273) | 26 | 274 |
| Crediti commerciali e altri | 184 | 184 | (184) | (184) | 123 | 123 | (123) | (123) |
| Crediti finanziari | 29 | 29 | (29) | (29) | 31 | 31 | (31) | (31) |
| Debiti commerciali e altri | (175) | (175) | 175 | 175 | (121) | (121) | 121 | 121 |
| Disponibilità liquide | 69 | 69 | (69) | (69) | 73 | 73 | (73) | (73) |
| Passività finanziarie a breve termine | (6) | (6) | 6 | 6 | (6) | (6) | 6 | 6 |
| Passività finanziarie a medio-lungo termine | - | - | - | - | - | - | - | - |
| Passività per leasing | (42) | (42) | 42 | 42 | (21) | (21) | 21 | 21 |
| Totale | (25) | (281) | 27 | 282 | 53 | (194) | (53) | 195 |

31.12.2024 31.12.2023 (milioni di euro) Valuta Totale Δ -10% Δ +10% Totale Δ -10% Δ +10% Crediti USD 1.626 (163) 163 1.088 (109) 109 AOA 67 (7) 7 2 - - THB 53 (5) 5 22 (2) 2 KWD 38 (4) 4 51 (5) 5 QAR 19 (2) 2 13 (1) 1 AED 14 (1) 1 11 (1) 1 GBP 10 (1) 1 14 (1) 1 Altre valute 16 (1) 1 41 (4) 4 Totale 1.843 (184) 184 1.242 (123) 123 Debiti USD 1.033 103 (103) 717 72 (72) GBP 218 22 (22) 195 20 (20) THB 218 22 (22) 113 11 (11) DZD 57 6 (6) 5 1 (1) AED 52 5 (5) 29 3 (3) MZN 41 4 (4) 22 2 (2) AOA 36 4 (4) 3 - - XOF 21 2 (2) 9 1 (1) Altre valute 75 7 (7) 105 11 (11) Totale 1.751 175 (175) 1.198 121 (121)
Le oscillazioni dei tassi di interesse influiscono sul valore di mercato delle attività e delle passività finanziarie del Gruppo e sul livello degli oneri finanziari netti. L'obiettivo di risk management è la minimizzazione del rischio di tasso di interesse nel perseguimento degli obiettivi di struttura finanziaria definiti nella Financial Risk Policy.
La funzione Finanza del Gruppo valuta, in occasione della stipula di finanziamenti a tassi variabili, la rispondenza con gli obiettivi stabiliti e, ove ritenuto opportuno, interviene gestendo il rischio di oscillazione tassi di interesse mediante operazioni di Interest Rate Swap (IRS). La funzione Finanza del Gruppo interviene, inoltre, se ritenuto opportuno e a fronte di adeguate valutazioni interne, tramite la negoziazione di contratti derivati per fissare il differenziale dei tassi di interesse e stabilizzare gli impatti del costo delle coperture valutarie poste in essere dal Gruppo.
La pianificazione, il coordinamento e la gestione di questa attività a livello di Gruppo è assicurata dalla funzione Finanza che monitora la corretta corrispondenza tra strumenti derivati e flussi sottostanti e l'adeguata rappresentazione contabile in ottemperanza ai principi contabili internazionali IFRS. Sebbene Saipem adotti una strategia volta a minimizzare l'esposizione al rischio di tasso di interesse attraverso il perseguimento di obiettivi di struttura finanziaria definiti, non può escludersi che le oscillazioni dei tassi di interesse possano influenzare in maniera significativa i risultati del Gruppo e la comparabilità dei risultati dei singoli esercizi.
Per quanto attiene alla valorizzazione a fair value degli strumenti derivati su tassi di interesse eventualmente posti in essere in relazione alle sopra descritte operazioni, essa viene calcolata dalla funzione Finanza sulla base di algoritmi di valutazione standard di mercato e su quotazioni/contribuzioni di mercato fornite da primari info provider.
Le attività di misurazione e controllo del rischio tasso di interesse vengono svolte dal Gruppo attraverso il calcolo e monitoraggio di un KRI volto a misurare l'incidenza dell'indebitamento a tasso fisso, considerando anche gli eventuali strumenti derivati connessi, sull'indebitamento totale.
Con riferimento al rischio di tasso di interesse è stata elaborata un'analisi di sensitività per determinare l'effetto sul conto economico e sul patrimonio netto che deriverebbe da un movimento positivo e negativo di 100 punti base sui livelli dei tassi di interesse.
L'analisi è stata effettuata in relazione a tutte le attività e passività finanziarie esposte alle oscillazioni del tasso di interesse e ha interessato in particolare le seguenti poste:

Si precisa che per gli strumenti derivati su tassi di interesse l'analisi di sensitività sul fair value viene effettuata scontando i flussi di cassa contrattualmente attesi con le curve di tasso di interesse rilevate sulla base delle quotazioni alla chiusura dell'esercizio, variate in più o in meno di 100 punti base. Con riferimento alle disponibilità liquide ed equivalenti e alle passività finanziarie a tasso variabile si è fatto riferimento rispettivamente allo stock alla data di chiusura dell'esercizio e all'evoluzione dell'esposizione attesa nei successivi 12 mesi; su tale base è stato applicato un movimento dei tassi d'interesse in più e in meno di 100 punti base.
Una variazione positiva dei tassi di interesse comporterebbe un effetto complessivo ante imposte sul risultato di 14 milioni di euro (1 milione di euro al 31 dicembre 2023) e un effetto complessivo sul patrimonio netto, al lordo dell'effetto imposte, di 14 milioni di euro (1 milione di euro al 31 dicembre 2023). Una variazione negativa dei tassi di interesse comporterebbe un effetto complessivo ante imposte sul risultato di -14 milioni di euro (-1 milione di euro al 31 dicembre 2023) e un effetto complessivo sul patrimonio netto, al lordo dell'effetto imposte, di -14 milioni di euro (-1 milione di euro al 31 dicembre 2023). L'incremento (riduzione) rispetto all'esercizio precedente deriva essenzialmente dalla variazione delle attività e passività finanziarie esposte alle fluttuazioni del tasso di interesse.
Nella seguente tabella vengono riepilogati gli effetti sulle voci di stato patrimoniale e conto economico della suddetta analisi di sensitività.
| 2024 | 2023 | ||||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| +100 punti base | -100 punti base | +100 punti base | -100 punti base | ||||||
| Conto | Patrimonio Conto |
Patrimonio | Conto Patrimonio |
Conto | Patrimonio | ||||
| (milioni di euro) | economico | netto | economico | netto | economico | netto | economico | netto | |
| Disponibilità liquide | 14 | 14 | (14) | (14) | 4 | 4 | (4) | (4) | |
| Strumenti derivati | - | - | - | - | - | - | - | - | |
| Passività finanziarie a breve termine | - | - | - | - | - | - | - | - | |
| Passività finanziarie a medio-lungo termine | - | - | - | - | (3) | (3) | 3 | 3 | |
| Totale | 14 | 14 | (14) | (14) | 1 | 1 | (1) | (1) |
I risultati economici del Gruppo possono essere influenzati dalla variazione dei prezzi dei prodotti petroliferi (olio combustibile, lubrificanti, gasolio per natanti, ecc.) e delle materie prime (rame, acciaio, ecc.) nella misura in cui esse rappresentino un elemento di costo associato rispettivamente alla gestione di mezzi navali/basi/cantieri o alla realizzazione di progetti/investimenti.
Al fine di mitigare il rischio commodity, oltre a proporre soluzioni in ambito commerciale, il Gruppo utilizza anche strumenti derivati (in particolare swap, bullet swap) negoziati nei mercati finanziari organizzati ICE, NYMEX e LME, nella misura in cui il mercato di riferimento per l'approvvigionamento fisico risulti ben correlato a quello finanziario ed efficiente in termini di prezzo.
Per quanto attiene alla gestione del rischio prezzo commodity, gli strumenti finanziari derivati su commodity negoziati dal Gruppo hanno finalità di copertura a fronte di sottostanti impegni contrattuali. Le operazioni di copertura possono essere stipulate anche rispetto a sottostanti che abbiano una manifestazione contrattuale futura, ma che siano comunque altamente probabili (cd. highly probable forecast transaction). Nonostante le attività di copertura adottate dal Gruppo per il controllo e la gestione del rischio commodity, non è possibile garantire che tali attività siano efficienti, ovvero adeguate, o che in futuro sarà in grado di fare ancora ricorso a tali strumenti di copertura.
Per quanto attiene alla valorizzazione a fair value degli strumenti derivati su commodity, essa viene calcolata dalla funzione Finanza sulla base di algoritmi di valutazione standard di mercato e su quotazioni/contribuzioni di mercato fornite da primari info provider.
Le attività di misurazione e controllo del rischio prezzo commodity vengono svolte dal Gruppo attraverso il calcolo di un KRI volto a quantificare la massima perdita potenziale misurata con modelli VaR.
Con riferimento agli strumenti finanziari di copertura relativi al rischio commodity, un'ipotetica variazione positiva del 10% nei prezzi sottostanti non comporterebbe alcun effetto ante imposte sul risultato, mentre comporterebbe un effetto sul patrimonio netto, al lordo dell'effetto d'imposta, di 1 milione di euro. Un'ipotetica variazione negativa del 10% nei prezzi sottostanti non comporterebbe un effetto ante imposte sul risultato, mentre comporterebbe un effetto sul patrimonio netto, al lordo dell'effetto d'imposta di -1 milione di euro.
Il rischio credito rappresenta l'esposizione del Gruppo a potenziali perdite derivanti dal mancato adempimento delle obbligazioni assunte dalla controparte. Per quanto attiene al rischio di controparte in contratti di natura commerciale, la gestione del rischio di credito è affidata alla responsabilità delle business line e alle funzioni specialistiche corporate
dedicate, sulla base di procedure formalizzate di valutazione e di affidamento dei partner commerciali. Per quanto attiene al rischio di controparte finanziaria derivante dall'impiego della liquidità, dalle posizioni in contratti derivati e da altre transazioni con controparti finanziarie, le società del Gruppo adottano le disposizioni definite nella Financial Risk Policy. Nonostante le misure attuate dal Gruppo volte a evitare concentrazioni di rischio e/o attività non si può escludere che una parte dei clienti del Gruppo possa ritardare, ovvero non onorare i pagamenti alle condizioni e nei termini pattuiti. L'eventuale ritardato o mancato pagamento dei corrispettivi da parte dei principali clienti potrebbe comportare difficoltà nell'esecuzione e/o nel completamento delle commesse, ovvero la necessità di recuperare i costi e le spese sostenute attraverso azioni legali. La valutazione della recuperabilità delle attività finanziarie con controparti di natura sia commerciale che finanziaria è effettuata sulla base del cosiddetto "expected credit loss model" illustrato al paragrafo "Svalutazioni di attività finanziarie". Le attività di misurazione e controllo del rischio credito verso controparti commerciali vengono svolte dal Gruppo attraverso il periodico calcolo di KRI volti a misurare l'articolazione per Probabilità di Default ("PD") delle esposizioni su crediti commerciali, backlog e garanzie concesse. L'effetto di tali attività è esposto nelle successive note 11 "Crediti commerciali e altri crediti" e 13 "Attività contrattuali". Il rischio credito verso controparti finanziarie viene invece monitorato e controllato attraverso il periodico calcolo di KRI volti a misurare l'esposizione, la durata massima di impiego e l'articolazione degli attivi finanziari per classe di rating.
Il rischio liquidità rappresenta il rischio che, a causa dell'incapacità di reperire nuovi fondi ("funding liquidity risk") o di liquidare attività sul mercato ("asset liquidity risk"), il Gruppo non riesca a far fronte ai propri impegni di pagamento, determinando un impatto sul risultato economico nel caso in cui lo stesso sia costretto a sostenere costi addizionali per fronteggiare i propri impegni o, come estrema conseguenza, una situazione di insolvibilità che ponga a rischio la continuità aziendale. L'obiettivo di risk management del Gruppo è quello di implementare una struttura finanziaria che, in coerenza con gli obiettivi di business e con i limiti definiti nella Financial Risk Policy, assicuri un livello di liquidità e di linee di credito committed adeguato per il Gruppo. Tale obiettivo è orientato a garantire risorse finanziarie sufficienti a coprire gli impegni a breve termine e le obbligazioni in scadenza, anche mediante operazioni di rifinanziamento o raccolta anticipata, nonché ad assicurare la disponibilità di un adeguato livello di flessibilità finanziaria per i programmi di sviluppo del Gruppo, perseguendo il mantenimento di un equilibrio in termini di durata e di composizione del debito.
Le attività di misurazione e controllo del rischio liquidità vengono svolte mediante un continuo monitoraggio dei flussi di cassa previsionali, del profilo di scadenza delle passività finanziarie e dei parametri caratterizzanti i principali contratti di finanziamento bancario (cd. Financial Covenant), e attraverso il periodico calcolo di specifici KRI. Tali indicatori misurano il livello di cassa disponibile prevista nel breve termine, il livello di concentrazione delle scadenze delle passività finanziarie e dei derivati e i rapporti tra le fonti e gli impieghi finanziari previsti nel breve e medio termine.
In relazione ai contratti di finanziamento che prevedono il rispetto di Financial Covenant e altre clausole che comportino limiti all'utilizzo delle risorse finanziarie, si rileva che alla data del 31 dicembre 2024 tali clausole risultano tutte rispettate.
Per il controllo e l'utilizzo efficiente della propria liquidità, il Gruppo si avvale tra l'altro di un sistema accentrato di cash pooling e di strumenti di reporting automatizzati.
Coerentemente con l'obiettivo di garantire un'adeguata struttura finanziaria e in linea con quanto previsto dalla Financial Risk Policy, il Gruppo persegue strategie di gestione proattiva del debito in scadenza mediante operazioni di rifinanziamento o raccolta anticipata. Nell'ambito di tali strategie nel mese di maggio 2024 la società controllata Saipem Finance International BV ha collocato un nuovo prestito obbligazionario per un ammontare pari a 500 milioni di euro con scadenza maggio 2030. I proventi dell'emissione sono stati utilizzati per finalità aziendali di carattere generale, ivi incluso il finanziamento delle offerte di riacquisto, avviate in data 21 maggio 2024, su due prestiti obbligazionari emessi da Saipem Finance International BV e in scadenza nel 2025 e nel 2026 per complessivi 363 milioni di euro (rispettivamente per 104 milioni di euro sul prestito obbligazionario in scadenza nel 2025 e per 259 milioni di euro sul prestito obbligazionario in scadenza nel 2026). L'emissione è stata effettuata a valere sul programma di emissioni di prestiti obbligazionari non convertibili denominato Euro Medium Term Note Programme istituito a maggio 2024 per un importo massimo di 3.000 milioni di euro. Tale programma è rinnovato su base annuale in funzione delle operazioni pianificate.
In aggiunta si segnala che Saipem ha rimborsato in data 28 marzo 2024 la quota residua pari a 237 milioni di euro del Term Loan Senior Unsecured garantito per il 70% da SACE nell'ambito dello strumento "Garanzia SupportItalia", sottoscritto a febbraio 2023 e parzialmente rimborsato a dicembre 2023 per 150 milioni di euro, in anticipo rispetto alle scadenze contrattualmente definite.
Inoltre, in data 10 febbraio 2025, è stata stipulata una nuova Revolving Credit Facility dell'importo di 600 milioni di euro, con durata di 3 anni, estendibile per ulteriori uno o due anni a discrezione degli istituti finanziatori. La nuova linea di credito sostituisce la "Revolving Credit Facility" di 473 milioni di euro stipulata nel febbraio 2023, incrementandone l'importo. Al 31 dicembre 2024 il Gruppo ha strutturato le proprie fonti di finanziamento principalmente su scadenze di medio-lungo termine

con una durata media pari a 3,3 anni; la quota di debito a medio-lungo termine in scadenza nel 2025 è pari a 341 milioni di euro, di cui 311 milioni di euro nel corso del primo semestre e la restante quota nel corso del secondo semestre.
Le scadenze relative ai tre prestiti obbligazionari ordinari emessi dalla società del Gruppo Saipem Finance International BV sono previste negli esercizi 2025 (per un ammontare residuo pari a 275 milioni di euro e già interamente rimborsato a gennaio 2025), 2026 (per un ammontare residuo pari a 241 milioni di euro) e 2028 (per un ammontare pari a 500 milioni di euro).
In considerazione delle operazioni finanziarie sopra descritte, del piano delle scadenze del debito di medio-lungo termine e dell'ammontare di cassa disponibile al 31 dicembre pari a 1.688 milioni di euro, Saipem ritiene di avere accesso a fonti di finanziamento più che adeguate a soddisfare le prevedibili necessità finanziarie.
La Capogruppo Saipem e i prestiti obbligazionari emessi dalla società controllata Saipem Finance International BV sono oggetto di giudizio da parte delle agenzie di rating Moody's e Standard & Poor's. In data 15 aprile 2024 Saipem ha ricevuto da Moody's un upgrade del long-term Corporate Family Rating e del senior unsecured debt rating da "Ba3", precedentemente assegnato in data 19 luglio 2022, a "Ba2" con outlook "positivo". Inoltre, in data 5 agosto 2024, Standard & Poor's Global Ratings ha confermato il long-term issuer credit rating pari a "BB+" con outlook "stabile", nonché un senior unsecured rating pari a "BB+" per i prestiti obbligazionari precedentemente assegnati in data 2 dicembre 2022. Tali valutazioni sui prestiti obbligazionari emessi da Saipem Finance International BV, per quanto migliorative rispetto ai rating precedentemente attribuiti, rientrano nella categoria speculativa "non investment grade", caratterizzata da un profilo di rischio accentuato e che ricomprende titoli di debito particolarmente esposti ad avverse condizioni economiche, finanziarie e settoriali. Un eventuale peggioramento del rating di Saipem e/o delle emissioni obbligazionarie emesse da Saipem Finance International BV che potrebbe essere determinato da un deterioramento dei mercati di riferimento, della redditività delle commesse o della liquidità di Saipem, potrebbe comportare una maggior onerosità nella raccolta dei finanziamenti futuri oltre che un ricorso meno agevole al mercato dei capitali, con conseguenti effetti negativi sull'attività, le prospettive, nonché la situazione economica, patrimoniale e finanziaria di Saipem e del Gruppo.
Nella tabella che segue sono rappresentati gli ammontari di pagamenti contrattualmente dovuti relativi ai debiti finanziari e alle passività finanziarie per leasing, con evidenza separata delle quote capitale e degli interessi, e alle passività per strumenti finanziari derivati.
| Quota a lungo termine | |||||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| (milioni di euro) | Quota a breve termine 2025 |
2026 | 2027 | 2028 | 2029 | Oltre | Totale | ||
| Passività finanziarie a lungo termine | 383 | 302 | 15 | 500 | 500 | 500 | 2.200 | ||
| Passività finanziarie a breve termine | 61 | - | - | - | - | - | 61 | ||
| Passività finanziarie per leasing | 404 | 198 | 120 | 81 | 47 | 173 | 1.023 | ||
| Passività per strumenti derivati | 131 | 23 | 11 | 4 | - | - | 169 | ||
| Totale | 979 | 523 | 146 | 585 | 547 | 673 | 3.453 | ||
| Interessi su debiti finanziari | 74 | 64 | 55 | 54 | 39 | 24 | 310 | ||
| Interessi su passività finanziarie per leasing | 50 | 31 | 23 | 17 | 13 | 57 | 191 |
Nella tabella che segue è rappresentato il timing degli esborsi a fronte di debiti commerciali e diversi.
| Anni di scadenza | ||||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| (milioni di euro) | 2025 | 2026-2029 | Oltre | Totale | ||||
| Debiti commerciali | 3.569 | - | - | 3.569 | ||||
| Altri debiti | 390 | 124 | - | 514 |
Gli impegni per investimenti relativi a progetti per i quali sono già stati collocati i contratti di procurement, con scadenza nel 2025, sono pari a 111 milioni di euro.
L'applicazione dei principi contabili generalmente accettati per la redazione del bilancio e delle relazioni contabili infrannuali comporta che la Direzione Aziendale effettui stime contabili basate su giudizi complessi e/o soggettivi, stime basate su esperienze passate e ipotesi considerate ragionevoli e realistiche sulla base delle informazioni conosciute al momento della stima. L'utilizzo di queste stime contabili influenza il valore di iscrizione delle attività e delle passività e l'informativa su attività e passività potenziali alla data del bilancio, nonché l'ammontare dei ricavi e dei costi nell'esercizio di riferimento. Considerando il settore in cui il Gruppo opera, rivestono particolare importanza le stime contabili effettuate per la determinazione dei ricavi e dei costi di commessa a lungo termine e del relativo stato di avanzamento dei lavori. Per loro natura non è quindi possibile escludere che le ipotesi assunte, per quanto ragionevoli, possano non trovare conferma nei futuri scenari in cui il Gruppo Saipem si troverà a operare. I risultati che si consuntiveranno in futuro potrebbero pertanto differire dalle stime effettuate ai fini della redazione del bilancio consolidato e potrebbero conseguentemente rendersi necessarie rettifiche ad oggi non prevedibili né stimabili rispetto al valore contabile delle attività e passività iscritte in bilancio. Al riguardo si evidenzia che le rettifiche nelle stime potrebbero rendersi necessarie a seguito dei mutamenti nelle circostanze sulle quali le stesse erano fondate, in seguito a nuove informazioni o alla maggiore esperienza registrata.
Le stime contabili e i giudizi significativi formulati dalla Direzione Aziendale per la redazione del bilancio consolidato al 31 dicembre 2024 sono influenzati, oltre che dall'attuale contesto macroeconomico, anche dagli effetti delle iniziative in corso per attenuare le conseguenze dei cambiamenti climatici e dai potenziali impatti derivanti dalla transizione energetica che nel medio e lungo termine possono incidere significativamente sui modelli di business, sui flussi di cassa, sulla posizione patrimoniale-finanziaria e sulle performance finanziarie ed economiche del Gruppo.
Di seguito sono indicate le stime contabili critiche del processo di redazione del bilancio e delle relazioni contabili infrannuali che comportano un elevato ricorso a giudizi soggettivi, assunzioni e stime relative a tematiche per loro natura incerte. Le modifiche delle condizioni alla base dei giudizi e delle assunzioni adottati possono determinare un impatto rilevante sui risultati degli esercizi successivi.
In relazione alle poste di bilancio oggetto di stima e giudizio, sotto riportate, sono indicati i riferimenti alle note illustrative contenenti le informazioni contabili alla data di chiusura dell'esercizio.
L'attuale contesto è caratterizzato dal prolungato ciclo positivo dei mercati di riferimento per Saipem, e in particolare di quello dell'Oil&Gas, in linea con le aspettative di crescita a livello macroeconomico, che saranno da traino per la domanda energetica futura, e con le politiche di rafforzamento e diversificazione delle infrastrutture di accesso alle fonti energetiche. Permangono tuttavia alcuni elementi di incertezza sul piano geopolitico (in particolare, il conflitto Russia-Ucraina e l'instabilità nel Medio Oriente) e su quello economico, legati a un'intensificazione di politiche protezionistiche e i conseguenti rischi sulle catene di fornitura globali. Ciò ha richiesto ulteriore attenzione da parte della Direzione nella formulazione delle stime contabili e giudizi significativi. Di conseguenza, alcune aree di bilancio, in relazione anche alla maggiore incertezza nelle stime, potrebbero essere influenzate dai recenti eventi e circostanze macroeconomiche.
Per quanto concerne l'andamento dei prezzi del petrolio e del gas naturale, si ritiene che la volatilità di breve periodo negli stessi possa impattare limitatamente i risultati del Gruppo data la natura delle attività del medesimo, caratterizzate prevalentemente da commesse con tempi di realizzazione pluriennali. Nel più lungo periodo si conferma un contesto di mercato positivo, supportato dal ciclo di crescita pluriennale che il mercato Oil&Gas sta attraversando e dal consolidamento delle opportunità nell'ambito della transizione energetica e delle tecnologie pulite.
Per quanto riguarda le aree di incertezza geopolitica si segnala che il Piano Strategico 2025-2028, in linea con i precedenti piani, non prevede acquisizioni di nuove commesse in Russia, dove non risultano ad oggi attività operative residue. Le relative relazioni contrattuali pregresse con i clienti sono arrivate a conclusione e, coerentemente, è in via di finalizzazione il processo di formalizzazione documentale, nel pieno rispetto della normativa comunitaria vigente in materia. Si segnala, inoltre, che non ci sono né attività gestite da Saipem né personale nei territori ucraini interessati dal conflitto.
In relazione alle attività sul territorio israeliano, Saipem ha evacuato il proprio personale impegnato nel progetto di Haifa a seguito degli attacchi del 7 ottobre 2023 e ha successivamente ripristinato le attività nel corso del 2024 con presenza di personale prevalentemente locale, mettendo in atto le misure di sicurezza adeguate al contesto. Sono state inoltre concluse positivamente le negoziazioni con il cliente per la ridefinizione dello scopo del lavoro e delle responsabilità del Gruppo al fine di limitare la propria esposizione in una zona ad alto rischio. Si segnala che il Gruppo ha attività offshore minime nel Mar Rosso, lontano dall'area interessata dagli attacchi e atti di pirateria verso navi commerciali in transito da/per il Canale di Suez.

I cambiamenti climatici e la transizione verso un'economia a basse emissioni di carbonio stanno avendo un impatto sempre più consistente sull'economia globale e sul settore energetico, seppur con qualche rallentamento verificatosi nell'ultimo anno.
Il Gruppo Saipem, leader globale nell'ingegneria e nella costruzione di grandi progetti nei settori dell'energia e delle infrastrutture, sia offshore che onshore, intende essere protagonista della transizione energetica:
Il Gruppo è comunque consapevole che questi cambiamenti possono avere un impatto, diretto e indiretto, sulle attività del proprio business e di conseguenza sul proprio bilancio consolidato, in termini di risultati e di entità di valore delle proprie attività e passività.
I rischi correlati ai cambiamenti climatici, a cui le attività del Gruppo Saipem sono intrinsecamente esposte, sono classificabili nelle seguenti categorie:
Per i relativi dettagli si rinvia alla sezione "ESRS E1- Cambiamenti Climatici" e SBM-3 "Impatti, rischi e opportunità rilevanti e loro interazione con la strategia e il modello aziendale" della Rendicontazione Consolidata di Sostenibilità 2024.
Le stime contabili e i giudizi significativi formulati dalla Direzione Aziendale per la redazione del bilancio consolidato potrebbero essere influenzati dalle azioni di mitigazione attuate per limitare gli effetti dei cambiamenti climatici. I rischi climatici possono infatti influire sull'importo recuperabile di immobili, impianti e attrezzature e sull'avviamento del Gruppo; pertanto, la transizione energetica può ridurre la vita utile prevista dei beni impiegati nell'industria del petrolio e del gas, accelerando così le spese di ammortamento degli asset impiegati nelle attività di questo settore.
Saipem ha preso in considerazione le potenziali conseguenze della transizione energetica sul valore recuperabile delle CGU nel medio-lungo termine che avrà un impatto innanzitutto sull'aumento della domanda di energia da fonti rinnovabili. A tal proposito si segnala che le acquisizioni nel 2024 di progetti nei segmenti low/zero carbon sono pari a circa il 12% (circa il 10% nel 2023). Inoltre, il Piano Strategico 2025-2028 prevede di proseguire nel percorso di rimodulazione del mix di portafoglio con un incremento dei progetti legati alla transizione energetica pari a circa il 31%, in linea con il precedente Piano Strategico 2024-2027, nonché un percorso di sviluppo di nuove tecnologie abilitanti, negli ambiti Blue Solutions, Renewable refining, CO2 Management e Offshore Wind. A questo si aggiungono ulteriori acquisizioni nel business del gas naturale considerato uno degli elementi che supporterà la progressiva evoluzione verso fonti energetiche sostenibili. Da ultimo, la transizione energetica prevede nel lungo termine l'eliminazione del carbone quale fonte energetica, settore in cui il Gruppo non opera. Occorre in ogni caso considerare che la velocità di adozione di tecnologie legate alla transizione energetica, soprattutto in alcune aree del mondo, potrebbe essere più lenta di quanto ad oggi previsto e questo troverebbe una mitigazione nella comprovata capacità operativa del Gruppo nel business tradizionale.
L'esposizione del Gruppo verso i settori non-oil è in crescita, valorizzando ove possibile l'utilizzo dei propri asset tradizionali, opportunamente adattati e migliorati allo scopo; nel contempo è previsto che parte degli asset sarà completamente ammortizzata nel medio-lungo termine, periodo nel quale si prevede che la domanda di servizi nel settore oil rimanga comunque significativa.
La Direzione Aziendale continuerà a rivedere le ipotesi sulla domanda con il progredire del processo di transizione energetica, che potrebbe portare in futuro a specifiche svalutazioni dei propri asset non finanziari.

Inoltre, nuove leggi o regolamenti introdotti per la crescente attenzione ai cambiamenti climatici possono dar vita a nuovi obblighi che in precedenza non erano contemplati; di conseguenza, la Direzione Aziendale monitora l'evoluzione della normativa in materia al fine di valutare se tali obblighi, anche impliciti, richiedano la rilevazione di appositi accantonamenti o comunque la segnalazione di passività potenziali correlate.
I processi e le modalità di riconoscimento dei ricavi e di valutazione delle attività e passività contrattuali da valutazione commesse a lungo termine sono basati sulla stima dei ricavi e dei costi a vita intera di progetti di durata ultra annuale il cui apprezzamento è influenzato da significativi elementi valutativi che per loro natura implicano il ricorso al giudizio degli amministratori, in particolare con riferimento alla previsione dei costi per completare ciascun progetto inclusa la stima dei rischi e delle penali contrattuali, laddove applicabili, alla valutazione di modifiche contrattuali previste o in corso di negoziazione e agli eventuali cambiamenti di stima rispetto al precedente esercizio. In particolare, nella valutazione delle attività contrattuali da valutazione commesse a lungo termine si tiene conto delle richieste di corrispettivi aggiuntivi, rispetto a quelli contrattualmente convenuti, se sono sostanzialmente approvate dal committente nell'oggetto e/o nel prezzo.
La verifica, classificazione e misurazione del rischio di credito delle controparti ai fini della determinazione della svalutazione delle attività finanziarie è un processo articolato e complesso che richiede l'esercizio di un giudizio professionale da parte della Direzione Aziendale.
Analogamente ai processi di impairment che interessano le altre poste del bilancio, le stime effettuate, ancorché basate sulle migliori informazioni disponibili e sull'adozione di adeguate metodologie e tecniche di valutazione, risultano intrinsecamente caratterizzate da elementi di aleatorietà e dall'esercizio di un giudizio professionale e potrebbero determinare previsioni di valori recuperabili differenti rispetto ai valori che si andranno effettivamente a realizzare.
Le attività non finanziarie sono svalutate quando eventi o modifiche delle circostanze facciano ritenere che il valore di iscrizione in bilancio non sia recuperabile.
Gli eventi che possono determinare una svalutazione di attività non finanziarie sono variazioni significative e durature nelle prospettive del segmento di mercato in cui l'asset viene utilizzato. La decisione se procedere a una svalutazione e la quantificazione della stessa dipendono dalle valutazioni della Direzione Aziendale su fattori complessi e altamente incerti, tra i quali l'andamento futuro del mercato di riferimento, l'impatto dell'inflazione e dei miglioramenti tecnologici sui costi operativi, le condizioni della domanda e dell'offerta su scala globale o regionale, l'evoluzione dell'attività operativa e commerciale, l'insight di business derivante dalle discussioni, nonché le interazioni di natura strategica o commerciale con clienti, partner, fornitori e concorrenti da parte delle business line.
La svalutazione delle attività non finanziarie è determinata confrontando il valore di iscrizione con il relativo valore recuperabile, rappresentato dal maggiore tra il fair value, al netto degli oneri di dismissione, e il valore d'uso determinato attualizzando i flussi di cassa attesi derivanti dall'utilizzo dell'attività al netto degli oneri di dismissione. Tale verifica è effettuata a livello del più piccolo aggregato di attività (cash generating unit o CGU) che genera flussi finanziari in entrata ampiamente indipendenti dai flussi finanziari generati da altre attività o gruppi di attività e sulla base della quale la Direzione Aziendale valuta la redditività del business.
La procedura di impairment test delle CGU del Gruppo prevede la determinazione di WACC differenziati per segmento di business, tali da riflettere i rischi specifici dei singoli segmenti di business a cui appartengono le CGU sottoposte al test.
I flussi di cassa attesi per ciascuna CGU sono quantificati sulla base dell'ultimo Piano Strategico, avendo riferimento anche ai risultati consuntivati, elaborato dal management e approvato dal Consiglio di Amministrazione. Il Piano Strategico contiene le previsioni, elaborate da management alla luce delle informazioni disponibili al momento della stima, in ordine ai volumi di attività, ai costi operativi, ai margini, agli investimenti coerenti con le linee strategiche, gli assetti industriali, commerciali e strategici delle specifiche business line tenuto conto anche dello scenario di mercato (incluso l'andamento delle principali variabili monetarie, i.e. tassi di cambio e tassi di inflazione). Pertanto, le previsioni di Piano Strategico (così come quelle di lungo termine dopo il periodo di Piano), seppur basate su assunzioni complesse che per la loro natura comportano il ricorso al giudizio degli amministratori, sono fondate su basi ragionevolmente obiettive (che tengono quindi conto del contesto di mercato e delle specificità di Saipem), e senza essere condizionate al verificarsi di uno specifico evento (ad es. l'affermarsi di una nuova tecnologia), al fine di esprimere allo stesso tempo la migliore stima del management e i flussi medi attesi.

Infine, in coerenza con le disposizioni dello IAS 36, i flussi di cassa utilizzati ai fini del test di impairment non tengono conto di eventuali flussi in entrata e/o in uscita derivanti: (i) da una futura ristrutturazione non ancora approvata o per la quale l'entità non si è ancora impegnata o (ii) dal miglioramento od ottimizzazione dell'andamento dell'attività sulla base di iniziative non ancora avviate o approvate per le quali non esiste ancora un commitment nei confronti di terzi per l'incremento della capacità produttiva rispetto a quella attuale.
I flussi di cassa così determinati sono attualizzati utilizzando i tassi approvati dal Consiglio di Amministrazione.
Per gli asset che non costituiscono CGU autonome (i.e. i mezzi navali Offshore e yard di fabbricazione) e che presentano indicatori di impairment, si procede a una verifica della sostenibilità della vita tecnico-economica residua, per verificare l'eventuale necessità di registrare una svalutazione ai sensi dello IAS 16, prima di effettuare il test di impairment a livello della CGU di appartenenza.
L'avviamento e le altre attività immateriali aventi vita utile indefinita non sono oggetto di ammortamento; la recuperabilità del loro valore di iscrizione è verificata almeno annualmente e comunque quando si verificano eventi che fanno presupporre una riduzione del valore. Anche con riferimento all'avviamento, la verifica è effettuata a livello della CGU a cui l'avviamento è attribuito. Quando il valore di iscrizione della CGU comprensivo dell'avviamento ad essa attribuita è superiore al valore recuperabile, la differenza costituisce oggetto di svalutazione che viene attribuita in via prioritaria all'avviamento fino a concorrenza del suo ammontare; l'eventuale eccedenza della svalutazione rispetto all'avviamento è imputata pro-quota al valore di libro degli altri asset a vita utile definita che costituiscono la CGU.
A ogni data di bilancio si valuta se vi sia indicazione che una perdita per riduzione di valore di una singola attività o di una GCU – diversa dall'avviamento – rilevata negli esercizi precedenti possa non esistere più o possa essersi ridotta. Se esiste una qualsiasi indicazione di ciò, si deve stimare il valore recuperabile di tale attività e procedere a un ripristino di valore, da rilevare immediatamente come provento a conto economico. Il ripristino è effettuato al minore tra il valore recuperabile e il valore di iscrizione al lordo delle svalutazioni precedentemente effettuate e ridotto delle quote di ammortamento che sarebbero state stanziate qualora non si fosse proceduto alla svalutazione. Le svalutazioni dell'avviamento non sono oggetto di ripristino di valore.
La complessità delle fattispecie contrattuali, nonché la loro durata ultrannuale, richiede l'esercizio di un'articolata serie di giudizi da parte della Direzione Aziendale per la definizione delle assunzioni da adottare ai fini dell'identificazione e valutazione di particolari aspetti che hanno un impatto sulla rilevazione contabile e l'esposizione in bilancio, quali:
In tema di impairment test per il locatario, è previsto che il Right-of-Use relativo ai beni condotti in leasing sia incluso nel test per valutare eventuali riduzioni di valore ai sensi dello IAS 36, analogamente agli altri asset aziendali di proprietà. Con riferimento alla verifica di recuperabilità del Right-of-Use si considera: (i) l'allocazione alle CGU di appartenenza delle attività per Right-of-Use dei beni in leasing; (ii) la durata del contratto di leasing sottostante rispetto all'orizzonte temporale considerato nella determinazione dei flussi di cassa della CGU; (iii) il valore d'uso di una CGU che contiene un Right-of-Use.
Nell'esercizio del test di impairment Saipem: (i) utilizza i tassi di attualizzazione che riflettono la leva finanziaria riconducibile ai contratti di leasing; (ii) considera il Right-of-Use nel capitale investito netto testato; (iii) determina il Value in Use escludendo i relativi canoni di leasing.

La rilevazione delle operazioni di business combination implica l'attribuzione alle attività e passività dell'impresa acquisita della differenza tra il costo di acquisto e il valore netto contabile. Per la maggior parte delle attività e delle passività, l'attribuzione della differenza è effettuata rilevando le attività e le passività al loro fair value. La parte non attribuita se positiva è iscritta ad avviamento, se negativa è imputata a conto economico. L'allocazione del prezzo pagato operata in via provvisoria è suscettibile di revisione/aggiornamento entro i 12 mesi successivi all'acquisizione avendo riguardo a nuove informazioni su fatti e circostanze esistenti alla data dell'acquisizione. Nel processo di attribuzione la Direzione Aziendale si avvale delle informazioni disponibili e, per le business combination più significative, di valutazioni esterne; il processo di allocazione, che richiede, in funzione delle informazioni disponibili, l'esercizio di un giudizio complesso da parte della Direzione Aziendale rileva anche ai fini dell'applicazione dell'equity method.
Saipem e alcune società del Gruppo sono parte di procedimenti giudiziali e amministrativi per i quali si valuta l'eventuale accantonamento a fondi connessi prevalentemente ai contenziosi legali e fiscali. Il processo e le modalità di valutazione dei rischi legati a tali procedimenti sono basati su elementi complessi che per loro natura implicano il ricorso al giudizio degli amministratori, in particolare con riferimento alla valutazione delle incertezze connesse alla previsione degli esiti dei procedimenti, alla loro classificazione tra i fondi, ovvero tra le passività tenuto conto degli elementi di valutazione acquisiti dalla funzione legale interna e dai consulenti legali esterni.
La stima del valore da accantonare è frutto di un processo complesso che comporta giudizi soggettivi da parte della Direzione Aziendale.
I piani a benefici definiti sono valutati sulla base di eventi incerti e di ipotesi attuariali che comprendono, tra le altre, i tassi di sconto, il livello delle retribuzioni future, i tassi di mortalità, l'età di ritiro e gli andamenti futuri delle spese sanitarie coperte.
Le principali assunzioni utilizzate per la quantificazione di tali benefici sono determinate come segue: (i) i tassi di sconto e di inflazione che rappresentano i tassi in base ai quali l'obbligazione nei confronti dei dipendenti potrebbe essere effettivamente adempiuta, si basano sui tassi che maturano su titoli obbligazionari corporate di elevata qualità (ovvero, in assenza di un "deep market" di tali titoli, sui rendimenti dei titoli di stato) e sulle aspettative inflazionistiche dei Paesi interessati o dell'area valutaria di riferimento; (ii) il livello delle retribuzioni future è determinato sulla base di elementi quali le aspettative inflazionistiche, la produttività, gli avanzamenti di carriera e di anzianità; (iii) il costo futuro delle prestazioni sanitarie è determinato sulla base di elementi quali l'andamento presente e passato dei costi delle prestazioni sanitarie, comprese assunzioni sulla crescita inflativa di tali costi, e le modifiche nelle condizioni di salute degli aventi diritto; (iv) le assunzioni demografiche riflettono la migliore stima dell'andamento di variabili, quali ad esempio la mortalità, il turnover e l'invalidità relative alla popolazione degli aventi diritto.
Normalmente si verificano differenze nel valore della passività (attività) netta dei piani per benefici ai dipendenti derivanti dalle cd. rivalutazioni rappresentate, tra l'altro, dalle modifiche delle ipotesi attuariali utilizzate, dalla differenza tra le ipotesi attuariali precedentemente adottate e quelle che si sono effettivamente realizzate e dal differente rendimento delle attività al servizio del piano rispetto a quello considerato nel net interest.
La recuperabilità del valore di iscrizione dei crediti e la necessità di rilevare un'eventuale svalutazione degli stessi è effettuata sulla base del cosiddetto "expected credit loss model" illustrato al paragrafo "Svalutazioni di attività finanziarie". Tale processo comporta altresì giudizi complessi e/o soggettivi da parte della Direzione Aziendale. I fattori considerati nell'ambito di tali giudizi riguardano tra l'altro il merito creditizio della controparte ove disponibile, l'ammontare e la tempistica dei pagamenti futuri attesi, gli eventuali strumenti di mitigazione del rischio di credito posti in essere, nonché le eventuali azioni poste in essere o previste per il recupero dei crediti.
La determinazione del fair value di strumenti finanziari e non finanziari rappresenta un processo articolato caratterizzato dall'utilizzo di metodologie e tecniche di valutazione complesse e che prevede la raccolta di informazioni aggiornate dai mercati di riferimento e/o l'utilizzo di dati di input interni.
Analogamente alle altre stime, la determinazione del fair value ancorché basata sulle migliori informazioni disponibili e sull'adozione di adeguate metodologie e tecniche di valutazione, risulta intrinsecamente caratterizzata da elementi di aleatorietà e dall'esercizio di un giudizio professionale e potrebbe determinare previsioni di valori differenti rispetto a quelli che si andranno effettivamente a realizzare.
Saipem Relazione BILANCIO Bilancio ALLEGATI in breve sulla gestione CONSOLIDATO di esercizio
Con il Regolamento n. 2024/2862, emesso dalla Commissione Europea In data 12 novembre 2024, è stato omologato il documento "Amendment to IAS 21 - The Effects of Changes in Foreign Exchange Rates: Lack of Exchangeability" con il quale si specifica quando una valuta è convertibile in un'altra valuta e, di conseguenza, quando non lo è, come un'entità determina il tasso di cambio da applicare quando una valuta non è convertibile e le informazioni da fornire. La modifica sarà efficace a partire dal 1° gennaio 2025.
Le modifiche al principio contabile sopra indicate non hanno prodotto effetti significativi sul bilancio del Gruppo Saipem.
In data 9 aprile 2024 lo IASB ha pubblicato il documento IFRS 18 "Presentation and Disclosure in Financial Statements" che sostituirà lo IAS 1 "Presentation of Financial Statements" con l'intento di migliorare il modo in cui le informazioni sono comunicate in bilancio. In particolare, con l'IFRS 18 sarà richiesto alle entità di: (i) presentare totali e subtotali definiti e classificare i ricavi e i costi in diverse categorie; (ii) fornire informazioni sulle misure di performance definite dal management (MPMs); (iii) rafforzare i requisiti per l'aggregazione e la disaggregazione delle informazioni, introducendo principi di aggregazione e disaggregazione e requisiti di informativa per spese specifiche per natura. Il nuovo documento sarà efficace a partire dal 1° gennaio 2027 o data successiva.
In data 9 maggio 2024 lo IASB ha pubblicato il documento IFRS 19 "Subsidiaries without Public Accountability: Disclosures" che consente di semplificare i sistemi e i processi di rendicontazione per le società, riducendo i costi di preparazione dei bilanci delle controllate ammissibili, pur mantenendo l'utilità di tali bilanci per i loro utilizzatori. Le controllate che applicano i principi contabili IFRS for SMEs o i principi contabili nazionali nella preparazione del proprio bilancio possono applicare l'IFRS 19 che consente di tenere un solo insieme di registrazioni contabili per soddisfare le esigenze sia della società madre che degli utilizzatori del bilancio e di fornire un'informativa ridotta più adatta alle esigenze degli utilizzatori dei bilanci delle controllate. Il nuovo documento sarà efficace a partire dal 1° gennaio 2027 o data successiva.
In data 30 maggio 2024 lo IASB ha pubblicato il documento "Amendment to IFRS 9 and IFRS 7 - Classification and Measurement of Financial Instruments" in risposta al feedback ricevuto nell'ambito della revisione post-implementazione dei requisiti di classificazione e valutazione dell'IFRS 9 "Strumenti finanziari e dei requisiti correlati" dell'IFRS 7 "Strumenti finanziari: Informazioni integrative". Il documento ha modificato i requisiti relativi all'estinzione delle passività finanziarie tramite un sistema di pagamento elettronico e la valutazione delle caratteristiche dei flussi di cassa contrattuali delle attività finanziarie, comprese quelle con caratteristiche ambientali, sociali e di governance (ESG).
Sono stati inoltre modificati i requisiti di informativa sugli investimenti in strumenti rappresentativi di capitale valutati al "fair value through OCI". Le modifiche saranno efficaci a partire dal 1° gennaio 2026 o data successiva.
In data 18 luglio 2024 lo IASB ha pubblicato, nell'ambito del processo di miglioramento annuale, il documento "Annual Improvements-Volume 11", che raggruppa modifiche minori apportate ad alcuni principi contabili. I miglioramenti annuali si limitano a modifiche che chiariscono la formulazione o correggono alcune imprecisioni, omissioni o conflitti relativamente minori tra i requisiti dei principi contabili. Le modifiche saranno efficaci a partire dal 1° gennaio 2026 o data successiva.
Allo stato il Gruppo Saipem sta analizzando i principi contabili sopra indicati e valutando se la loro adozione avrà un impatto significativo sul bilancio.


Italia
| Ragione sociale | Sede legale | Valuta | Capitale sociale | Soci | % Possesso | pertinenza Saipem % Consolidata di |
consolidamento o valutazione (*) Metodo di criteri di |
|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Saipem Offshore Construction SpA | Milano | EUR | 20.000.000 Saipem SpA | 100,00 | 100,00 | C.I. | |
| Servizi Energia Italia SpA | Milano | EUR | 20.000.000 Saipem SpA | 100,00 | 100,00 | C.I. | |
| Smacemex Scarl (**) | Milano | EUR | 10.000 Saipem SpA Altri soci |
60,00 40,00 |
60,00 | Co. | |
| SnamprogettiChiyoda sas di Saipem SpA |
Milano | EUR | 10.000 Saipem SpA Altri soci |
99,90 0,10 |
99,90 | C.I. |
| Andromeda Consultoria Técnica | Rio de Janeiro | BRL | 20.494.210 Saipem SpA | 99,00 | 100,00 | C.I. | |
|---|---|---|---|---|---|---|---|
| e Representações Ltda | (Brasile) | Snamprogetti Netherlands BV | 1,00 | ||||
| Boscongo SA | Pointe-Noire (Congo) |
XAF | 6.190.600.500 Saipem International BV | 100,00 | 100,00 | C.I. | |
| Global Projects Services AG | Zurigo (Svizzera) |
CHF | 5.000.000 Saipem International BV | 100,00 | 100,00 | C.I. | |
| Moss Maritime AS | Lysaker (Norvegia) |
NOK | 40.000.000 Saipem International BV | 100,00 | 100,00 | C.I. | |
| North Caspian Service Co | Almaty (Kazakhstan) |
KZT | 1.000.000 Saipem International BV | 100,00 | 100,00 | C.I. | |
| Petrex SA | Lima (Perù) |
PEN | 469.359.045 Saipem International BV Snamprogetti Netherlands BV |
99,99 () |
100,00 | C.I. | |
| PT Saipem Indonesia | Jakarta (Indonesia) |
USD | 372.778.100 Saipem International BV Altri soci |
99,99 0,01 |
99,99 | C.I. | |
| Saimexicana SA de Cv | Delegacion Cuauhtemoc (Messico) |
MXN | 6.424.970.342 Saipem SA | Saipem America Inc Saipem Projects France SA Snamprogetti Netherlands BV |
99,99 () () () |
100,00 | C.I. |
| Saipem (Beijing) Technical Services Co Ltd |
Pechino (Cina) |
USD | 6.700.000 Saipem International BV | 100,00 | 100,00 | C.I. | |
| Saipem (Malaysia) Sdn Bhd () (*) | Petaling Jaya (Malesia) |
MYR | 88.233.500 Saipem International BV | 100,00 | 100,00 | C.I. | |
| Saipem (Nigeria) Ltd | Lagos (Nigeria) |
NGN | 259.200.000 Saipem International BV Altri soci |
97,00 3,00 |
97,00 | C.I. | |
| Saipem (Portugal) Comércio Marítimo, Sociedade Unipessoal Lda |
Caniçal (Portogallo) |
EUR | 299.300.000 Saipem International BV | 100,00 | 100,00 | C.I. | |
| Saipem America Inc | Wilmington (USA) |
USD | 1.000 Saipem International BV | 100,00 | 100,00 | C.I. |
(*) C.I. = consolidamento integrale, J.O. = joint operation, P.N. = valutazione al patrimonio netto, Co. = valutazione al costo
(**) Società in liquidazione
(***) Società non operativa nell'esercizio
| Saipem in breve |
Relazione sulla gestione |
BILANCIO CONSOLIDATO |
Bilancio di esercizio |
ALLEGATI | |||
|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Ragione sociale | Sede legale | Valuta | Capitale sociale | Soci | % Possesso | % Consolidata di pertinenza Saipem |
consolidamento valutazione (*) o criteri di Metodo di |
| Saipem Argentina de Perforaciones, Montajes y Proyectos Sociedad Anónima, Minera, Industrial, Comercial y Financiera () (*) |
Buenos Aires (Argentina) |
ARS | 1.805.300 Saipem International BV Servizi Energia Italia SpA |
99,90 0,10 |
100,00 | Co. | |
| Saipem Asia Sdn Bhd | Petaling Jaya (Malesia) |
MYR | 238.116.500 Saipem International BV | 100,00 | 100,00 | C.I. | |
| Saipem Australia Pty Ltd | West Perth | AUD | 686.800.001 Saipem International BV | 100,00 | 100,00 | C.I. | |
| Saipem Canada Inc | (Australia) Montreal |
CAD | 100.100 Saipem International BV | 100,00 | 100,00 | C.I. | |
| Saipem Contracting Algérie SpA (**) | (Canada) Algeri (Algeria) |
DZD | 1.101.000 Saipem Projects France SA Saipem SA Altri soci |
99,46 0,09 0,45 |
100,00 | C.I. | |
| Saipem Contracting Netherlands BV | Amsterdam (Paesi Bassi) |
EUR | 20.000 Saipem International BV | 100,00 | 100,00 | C.I. | |
| Saipem Contracting Nigeria Ltd | Lagos (Nigeria) | NGN | 827.000.000 Saipem International BV Snamprogetti Netherlands BV |
99,99 () |
100,00 | C.I. | |
| Saipem do Brasil Serviçõs de Petroleo Ltda |
Rio de Janeiro (Brasile) |
BRL | 469.661.512 Saipem International BV | 100,00 | 100,00 | C.I. | |
| Saipem Drilling Norway AS | Stavanger (Norvegia) | NOK | 120.000 Saipem International BV | 100,00 | 100,00 | C.I. | |
| Saipem Finance International BV | Amsterdam (Paesi Bassi) |
EUR | 1.000.000 Saipem International BV Saipem SpA |
75,00 25,00 |
100,00 | C.I. | |
| Saipem Guyana Inc | Georgetown (Guyana) | GYD | 200.000 Saipem Ltd | 100,00 | 100,00 | C.I. | |
| Saipem India Projects Private Ltd | Chennai | INR | 526.902.060 Saipem SA Saipem Projects France SA | 99,99 | 100,00 | C.I. | |
| Saipem Ingenieria | (India) Madrid |
EUR | 80.000 Saipem International BV | () 100,00 |
100,00 | C.I. | |
| Y Construcciones SLU Saipem International BV |
(Spagna) Amsterdam |
EUR | 172.444.000 Saipem SpA | 100,00 | 100,00 | C.I. | |
| Saipem Ltd | (Paesi Bassi) Kingston upon Thames Surrey (Regno Unito) |
EUR | 7.500.000 Saipem International BV | 100,00 | 100,00 | C.I. | |
| Saipem Luxembourg SA | Lussemburgo (Lussemburgo) |
EUR | 31.002 Saipem SpA | 100,00 | 100,00 | C.I. | |
| Saipem Misr for Petroleum Services (S.A.E.) |
Port Said (Egitto) |
EUR | 2.000.000 Saipem International BV Saipem Contracting Netherlands BV Saipem (Portugal) Comércio Marítimo, Sociedade Unipessoal Lda |
99,92 0,04 0,04 |
100,00 | C.I. | |
| Saipem Moçambique Lda | Maputo (Mozambico) |
MZN | 535.075.000 Saipem SA Saipem International BV | 99,98 0,02 |
100,00 | C.I. | |
| Saipem Norge AS | Stavanger (Norvegia) |
NOK | 100.000 Saipem International BV | 100,00 | 100,00 | C.I. | |
| Saipem Projects France SA | Montigny le Bretonneux (Francia) |
EUR | 37.000 Saipem SA Saipem International BV | 99,99 () |
100,00 | C.I. | |
| Saipem Romania Srl | Aricestii Rahtivani (Romania) |
RON | 29.004.600 Snamprogetti Netherlands BV Saipem International BV |
99,00 1,00 |
100,00 | C.I. | |
| Saipem SA | Montigny le Bretonneux (Francia) |
EUR | 19.870.122 Saipem SpA Saipem International BV | 99,99 () |
100,00 | C.I. | |
| Saipem Singapore Pte Ltd | Singapore | SGD | 537.090.000 Saipem International BV | 100,00 | 100,00 | C.I. | |
| Saiwest Ltd | (Singapore) Accra |
GHS | 937.500 Saipem SA Altri soci | 49,00 | 49,00 | C.I. | |
| Sajer Iraq Co for Petroleum Services, Trading, General Contracting |
(Ghana) Baghdad (Iraq) |
IQD | 300.000.000 Saipem International BV Altri soci |
51,00 60,00 40,00 |
60,00 | C.I. | |
| & Transport Llc Saudi Arabian Saipem Ltd |
Dhahran (Arabia Saudita) |
SAR | 155.000.000 Saipem International BV | 100,00 | 100,00 | C.I. | |
| Sigurd Rück AG | Zurigo (Svizzera) |
CHF | 25.000.000 Saipem International BV | 100,00 | 100,00 | C.I. | |
| Snamprogetti Engineering & Contracting Co Ltd |
Dhahran (Arabia Saudita) |
SAR | 10.000.000 Snamprogetti Netherlands BV | 100,00 | 100,00 | C.I. | |
| Snamprogetti Netherlands BV | Amsterdam | EUR | 203.000 Saipem SpA | 100,00 | 100,00 | C.I. | |
| Snamprogetti Saudi Arabia Co Ltd Llc | (Paesi Bassi) Dhahran (Arabia Saudita) |
SAR | 10.000.000 Saipem International BV Snamprogetti Netherlands BV |
95,00 5,00 |
100,00 | C.I. |
(*) C.I. = consolidamento integrale, J.O. = joint operation, P.N. = valutazione al patrimonio netto, Co. = valutazione al costo
(**) Società in liquidazione
(***) Società non operativa nell'esercizio


Italia
| Ragione sociale | Sede legale | Valuta | Capitale sociale | Soci | % Possesso | % Consolidata di pertinenza Saipem |
consolidamento valutazione (*) o criteri di Metodo di |
|---|---|---|---|---|---|---|---|
| ASG Scarl | Milano | EUR | 50.864 Saipem SpA Altri soci |
55,41 44,59 |
55,41 | P.N. | |
| CCS JV Scarl Δ | San Donato Milanese | EUR | 150.000 Servizi Energia Italia SpA Altri soci |
75,00 25,00 |
75,00 | P.N. | |
| CEPAV (Consorzio Eni per l'Alta Velocità) Due |
Milano | EUR | 51.646 Saipem SpA Altri soci |
59,09 40,91 |
59,09 | P.N. | |
| CEPAV (Consorzio Eni per l'Alta Velocità) Uno |
Milano | EUR | 51.646 Saipem SpA Altri soci |
50,36 49,64 |
50,36 | P.N. | |
| ChemPET Srl Δ | Cerano | EUR | 93.370 Saipem SpA Altri soci |
22,94 77,06 |
22,94 | P.N. | |
| Consorzio Florentia Δ | Parma | EUR | 10.000 Saipem SpA Altri soci |
49,00 51,00 |
49,00 | P.N. | |
| Consorzio F.S.B. Δ | Venezia - Marghera | EUR | 15.000 Saipem SpA Altri soci |
29,05 70,95 |
29,05 | Co. | |
| Consorzio Sapro Δ | San Giovanni Teatino | EUR | 10.329 Saipem SpA Altri soci |
51,00 49,00 |
51,00 | Co. | |
| La Bozzoliana Scarl Δ | Parma | EUR | 10.000 Saipem SpA Altri soci |
30,00 70,00 |
30,00 | P.N. | |
| La Catulliana Scarl Δ | Parma | EUR | 10.000 Saipem SpA Altri soci |
49,00 51,00 |
49,00 | P.N. | |
| Puglia Green Hydrogen Valley - PGHyV Srl Bari | EUR | 2.750.471 Saipem SpA Altri soci |
10,00 90,00 |
10,00 | P.N. | ||
| Rosetti Marino SpA | Ravenna | EUR | 4.000.000 Saipem SpA Altri soci |
20,00 80,00 |
20,00 | P.N. | |
| SCD JV Scarl Δ | Milano | EUR | 100.000 Servizi Energia Italia SpA Altri soci |
60,00 40,00 |
60,00 | P.N. |
| Estero | ||||||
|---|---|---|---|---|---|---|
| Gygaz Snc | Nanterre (Francia) |
EUR | 10.000 Saipem Projects France SA Altri soci |
7,50 92,50 |
7,50 | P.N. |
| Hazira Cryogenic Engineering & Construction Management Private Ltd Δ |
Mumbai (India) |
INR | 500.000 Saipem SA Altri soci |
55,00 45,00 |
55,00 | P.N. |
| KCA Deutag International Ltd | St. Helier (Jersey) |
USD | 116.536 Saipem International BV Altri soci |
9,96 90,04 |
10,00 | P.N. |
| KSJV Δ | Omaha (USA) |
USD | - Saipem America Inc Altri soci |
50,00 50,00 |
50,00 | P.N. |
| KWANDA Suporte Logistico Lda | Luanda (Angola) |
AOA | 25.510.204 Saipem SA Altri soci |
49,00 51,00 |
49,00 | P.N. |
| Petromar Lda Δ | Luanda (Angola) |
USD | 357.143 Saipem SA Altri soci |
70,00 30,00 |
70,00 | P.N. |
| PSS Netherlands BV Δ | Leiden (Paesi Bassi) |
EUR | 30.000 Saipem SpA Altri soci |
36,00 64,00 |
36,00 | P.N. |
| Sabella SA(**) | Quimper (Francia) |
EUR | 12.946.722 Saipem SA Altri soci |
8,96 91,04 |
8,96 | P.N. |
| Saipem Dangote E&C Ltd (***) Δ | Victoria Island - Lagos (Nigeria) |
NGN | 100.000.000 Saipem International BV Altri soci |
49,00 51,00 |
49,00 | P.N. |
| Saipem Nasser Saeed Al-Hajri Contracting Co Llc Δ |
Dhahran (Arabia Saudita) |
SAR | 7.500.000 Saipem International BV Altri soci |
50,00 50,00 |
50,00 | P.N. |
| Saipem Taqa Al Rushaid Fabricators Co Ltd |
Dammam (Arabia Saudita) |
SAR | 40.000.000 Saipem International BV Altri soci |
40,00 60,00 |
40,00 | P.N. |
| Saipon Snc Δ † | Montigny le Bretonneux (Francia) |
EUR | 20.000 Saipem SA Altri soci |
60,00 40,00 |
60,00 | P.N. |
| SAME Netherlands BV Δ | Amsterdam (Paesi Bassi) |
EUR | 50.000 Servizi Energia Italia SpA Altri soci |
58,00 42,00 |
58,00 | P.N. |
(*) C.I. = consolidamento integrale, J.O. = joint operation, P.N. = valutazione al patrimonio netto, Co. = valutazione al costo
(**) Società in liquidazione
(***) Società non operativa nell'esercizio
Δ Impresa a controllo congiunto
† Joint operation non rilevante.
<-- PDF CHUNK SEPARATOR -->
| Saipem in breve |
Relazione sulla gestione |
BILANCIO CONSOLIDATO |
Bilancio di esercizio |
ALLEGATI | |||
|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Ragione sociale | Sede legale | Valuta | Capitale sociale | Soci | % Possesso | % Consolidata di pertinenza Saipem |
consolidamento valutazione (*) o criteri di Metodo di |
| Saren BV Δ | Amsterdam (Paesi Bassi) |
EUR | 20.000 Servizi Energia Italia SpA Altri soci |
50,00 50,00 |
50,00 | P.N. | |
| Société pour la Réalisation du Port de Tanger Méditerranée (***) Δ |
Anjra (Marocco) |
EUR | 33.000 Saipem SA Altri soci |
33,33 66,67 |
33,33 | P.N. | |
| Sud-Soyo Urban Development Lda (***) Δ |
Soyo (Angola) |
AOA | 20.000.000 Saipem SA | Altri soci | 49,00 51,00 |
49,00 | P.N. |
| TMBYS SAS (***) Δ | Guyancourt (Francia) |
EUR | 30.000 Saipem SA Altri soci |
33,33 66,67 |
33,33 | P.N. | |
| TSGI Mühendislik İnşaat Ltd Şirketi Δ | Istanbul (Turchia) |
TRY | 10.000 Saipem Ingenieria Y Construcciones, SLU Altri soci |
33,00 67,00 |
33,33 | P.N. | |
| TSKJ II - Construções Internacionais, Sociedade Unipessoal, Lda |
Funchal (Portogallo) |
EUR | 5.000 TSKJ - Servições de Engenharia Lda |
100,00 | 25,00 | P.N. | |
| TSKJ - Servições de Engenharia Lda | Funchal (Portogallo) |
EUR | 5.000 Snamprogetti Netherlands BV Altri soci |
25,00 75,00 |
25,00 | P.N. |
Al 31 dicembre 2024 le imprese del Gruppo Saipem sono così ripartite:
| Controllate | Collegate e a controllo congiunto | |||||
|---|---|---|---|---|---|---|
| Italia | Estero | Totale | Italia | Estero | Totale | |
| Imprese controllate/Joint operation e loro partecipazioni | 3 | 42 | 45 | - | - | - |
| Consolidate con il metodo integrale | 3 | 42 | 45 | - | - | - |
| Consolidate come joint operation | - | - | - | - | - | - |
| Partecipazioni di imprese consolidate (1) | 1 | 1 | 2 | 13 | 20 | 33 |
| Valutate con il criterio del patrimonio netto | - | - | - | 11 | 20 | 31 |
| Valutate con il criterio del costo | 1 | 1 | 2 | 2 | - | 2 |
| Totale imprese | 4 | 43 | 47 | 13 | 20 | 33 |
(1) Le partecipazioni di imprese controllate/joint operation valutate con il metodo del patrimonio netto o con il metodo del costo riguardano partecipate in cui il consolidamento non produce effetti significativi.
(*) C.I. = consolidamento integrale, J.O. = joint operation, P.N. = valutazione al patrimonio netto, Co. = valutazione al costo
(***) Società non operativa nell'esercizio
Δ Impresa a controllo congiunto

Nel corso del 2024 sono intervenute le seguenti variazioni nell'area di consolidamento del Gruppo rispetto alla Relazione finanziaria annuale al 31 dicembre 2023.
Liquidazioni, cancellazioni e dismissioni:
Costituzioni, variazioni nelle quote di partecipazione e fusioni:
Cambiamenti di ragione sociale o modifiche della partecipante senza effetti sul consolidato:

• la società Saipem SA ha trasferito a Saipem International BV il 100% delle azioni della Boscongo SA.
Le disponibilità liquide ed equivalenti di 2.158 milioni di euro aumentano di 22 milioni di euro rispetto al 31 dicembre 2023 (2.136 milioni di euro); comprendono cassa e depositi a vista, nonché strumenti finanziari assimilabili alle disponibilità liquide che alla data di acquisto hanno scadenza inferiore ai 3 mesi e sono così suddivisi:
| (milioni di euro) | 31.12.2024 | 31.12.2023 |
|---|---|---|
| Cassa e depositi a vista | 1.970 | 2.136 |
| Commercial paper | 148 | - |
| Titoli di debito emessi da Stati o enti sovranazionali | - | |
| Totale | 40 2.158 |
2.136 |
Le disponibilità liquide di fine esercizio, denominate in euro per il 57 %, in dollaro USA per il 30%, in riyal saudita per il 5% e in altre valute per l'8%, hanno trovato remunerazione a un tasso medio del 2,9%. La voce include denaro e valori in cassa per 2 milioni di euro (1 milione di euro al 31 dicembre 2023).
Il saldo complessivo delle disponibilità liquide ed equivalenti, pari a 2.158 milioni di euro, include 745 milioni di euro così composti: (i) 619 milioni di euro di giacenze su conti correnti di progetti in partnership o in joint venture; (ii) 123 milioni di euro di giacenze su conti correnti denominati in valute soggette a restrizioni di movimentazione e/o di convertibilità; e (iii) 3 milioni di euro di giacenze su conti correnti bloccati o soggetti a vincoli.
Le disponibilità al 31 dicembre 2024 sono riconducibili alla Capogruppo e ad altre società del Gruppo con la seguente ripartizione per area geografica (con riferimento al Paese in cui è domiciliato il rapporto finanziario):
| (milioni di euro) | 31.12.2024 | 31.12.2023 |
|---|---|---|
| Italia | 901 | 870 |
| Resto d'Europa | 317 | 241 |
| CSI | 2 | 2 |
| Medio Oriente | 536 | 523 |
| Estremo Oriente e Oceania | 157 | 195 |
| Africa Settentrionale | 4 | 6 |
| Africa Sub-Sahariana | 115 | 88 |
| Americhe | 126 | 211 |
| Totale | 2.158 | 2.136 |
Le attività finanziarie valutate al fair value con effetti a conto economico, pari a 47 milioni di euro, costituiscono investimenti di liquidità in strumenti finanziari che non superano l'SPPI test previsto dall'IFRS 9. L'attività di gestione di strumenti finanziari punta all'ottimizzazione del rendimento, nel rispetto di specifici limiti di rischio autorizzati, con il vincolo di tutela del capitale e disponibilità dei fondi.
| (milioni di euro) | 31.12.2024 | 31.12.2023 |
|---|---|---|
| Attività finanziarie non strumentali all'attività operativa | ||
| Euro | 37 | - |
| Dollaro USA | 10 | - |
| Totale | 47 | - |
| (milioni di euro) | Valore nominale | Fair value |
| Attività finanziarie non strumentali all'attività operativa | 46 | 47 |
Le attività finanziarie valutate al fair value con effetti a conto economico sono rappresentate da investimenti in Exchange Traded Funds (ETF) a gestione passiva replicanti indici monetari e obbligazionari di breve termine, la cui gerarchia del fair value è di livello 1.

Le attività finanziarie valutate al fair value con effetti a OCI, pari a 338 milioni di euro (86 milioni di euro al 31 dicembre 2023), comprendono strumenti di debito il cui modello di business prevede la possibilità sia di incassare i flussi di cassa contrattuali sia di realizzarne il valore attraverso la cessione. Tali attività includono investimenti di liquidità in strumenti finanziari che superano l'SPPI test previsto dall'IFRS 9 e hanno finalità di ottimizzazione del rendimento, nel rispetto di specifici limiti di rischio autorizzati, con il vincolo di tutela del capitale e disponibilità dei fondi.
Tali attività si analizzano come segue:
| (milioni di euro) | 31.12.2024 | 31.12.2023 |
|---|---|---|
| Titoli non strumentali all'attività operativa | ||
| Titoli quotati emessi da Stati sovrani/enti sovranazionali | 237 | 5 |
| Titoli quotati emessi da imprese industriali | 101 | 81 |
| Totale | 338 | 86 |
I titoli quotati emessi da Stati sovrani/enti sovranazionali al 31 dicembre 2024 pari a 237 milioni di euro si analizzano come segue:
| Valore | Anno | Classe di rating |
|||
|---|---|---|---|---|---|
| (milioni di euro) | nominale | di rendimento Fair value nominale (%) |
di scadenza | Standard & Poors |
|
| Tasso fisso | |||||
| Austria | 4 | 4 | 0,90 | 2032 | AA+ |
| Francia | 15 | 14 | 2,35 | 2025 | AA |
| Germania | 15 | 15 | 2,43 | 2025 | AAA |
| Italia | 148 | 149 | 2,43-3,43 | 2025-2027 | BBB |
| Spagna | 35 | 35 | 2,39-2,97 | 2025-2027 | A |
| Eurobond | 5 | 5 | 0,00 | 2026 | AAA |
| Totale | 222 | 222 |
| (milioni di euro) | Valore nominale |
Fair value | Tasso di rendimento nominale (%) |
Anno di scadenza |
Classe di rating Standard & Poors |
|---|---|---|---|---|---|
| Tasso variabile | |||||
| Italia | 15 | 15 | 3,12 | 2026 | BBB |
| Totale | 15 | 15 |
I titoli quotati emessi da imprese industriali al 31 dicembre 2024 pari a 101 milioni di euro si analizzano come segue:
| Valore | Tasso di rendimento |
Anno | Classe di rating Standard |
||
|---|---|---|---|---|---|
| (milioni di euro) | nominale | Fair value | nominale (%) | di scadenza | & Poors |
| Tasso fisso | |||||
| Titoli quotati emessi da imprese industriali | 102 | 101 | 0,13-4,13 | 2025-2030 | AAA/BBB |
| Totale | 102 | 101 |
Il fair value dei titoli è determinato sulla base dei prezzi di mercato. La gerarchia del fair value è di livello 1, ossia basato su quotazioni in mercati attivi.
I titoli valutati al fair value con effetti a OCI sono detenuti sia al fine di incassare i periodici flussi di cassa contrattuali sia il flusso di cassa derivante dalla possibile vendita dello strumento finanziario prima della scadenza contrattuale.
I titoli quotati emessi da Stati sovrani/enti sovranazionali e da imprese industriali rientrano nel perimetro di analisi per la determinazione delle perdite attese che – in considerazione dell'elevato merito creditizio degli emittenti ("investment grade") – risultano irrilevanti al 31 dicembre 2024.


Le altre attività finanziarie correnti pari a 324 milioni (387 milioni di euro al 31 dicembre 2023) si analizzano come segue:
| (milioni di euro) | 31.12.2024 | 31.12.2023 |
|---|---|---|
| Crediti finanziari strumentali all'attività operativa | - | 1 |
| Crediti finanziari non strumentali all'attività operativa | 324 | 386 |
| Totale | 324 | 387 |
I crediti finanziari non strumentali all'attività operativa pari a 324 milioni di euro (386 milioni di euro al 31 dicembre 2023) si riferiscono quasi interamente alla quota di disponibilità liquide di competenza di Servizi Energia Italia SpA (controllata al 100%) rilevate nel bilancio delle società partecipate da quest'ultima: CCS JV Scarl (263 milioni di euro) che sta realizzando un progetto in Mozambico e SCD JV Scarl (58 milioni di euro) che sta realizzando un progetto in Nigeria.
Le altre attività finanziarie correnti verso parti correlate sono dettagliate alla nota 44 "Rapporti con parti correlate".
I crediti commerciali e altri crediti pari a 3.419 milioni di euro (2.441 milioni di euro al 31 dicembre 2023) si analizzano come segue:
| (milioni di euro) | 31.12.2024 | 31.12.2023 |
|---|---|---|
| Crediti commerciali | 2.861 | 1.906 |
| Acconti per servizi | 348 | 340 |
| Altri crediti | 210 | 195 |
| Totale | 3.419 | 2.441 |
I crediti commerciali pari a 2.861 milioni di euro aumentano di 955 milioni di euro rispetto al 31 dicembre 2023. L'incremento è imputabile alla crescita dei volumi realizzati che riflettono l'evoluzione dei progetti presenti nel portafoglio ordini, sia in relazione a progetti già in esecuzione che ai nuovi progetti acquisiti.
I crediti sono esposti al netto del fondo svalutazione di 692 milioni di euro, la cui movimentazione è riportata di seguito:
| Differenze di cambio |
||||||
|---|---|---|---|---|---|---|
| (milioni di euro) | 31.12.2023 Accantonamenti | Utilizzi | da conversione | Altre variazioni | 31.12.2024 | |
| Crediti commerciali | 682 | 58 | (54) | 30 | (30) | 686 |
| Altri crediti | 6 | - | - | - | - | 6 |
| Totale | 688 | 58 | (54) | 30 | (30) | 692 |
L'esposizione creditizia verso i primi cinque clienti, rappresentati dalle maggiori Oil Company di riferimento del settore, è in linea con l'operatività del Gruppo e rappresenta circa il 39% del totale dei crediti.
Il Gruppo continua ad assicurare la massima attenzione al monitoraggio degli incassi. La recuperabilità dei crediti di natura commerciale è verificata sulla base del cosiddetto "expected credit loss model" ai sensi dell'IFRS 9.
Di seguito si fornisce lo scadenziario crediti al lordo della valutazione del merito creditizio.
I crediti commerciali non scaduti e non svalutati ammontano a 2.420 milioni di euro (1.624 milioni di euro al 31 dicembre 2023), mentre quelli scaduti e non svalutati ammontano a 465 milioni di euro (383 milioni di euro al 31 dicembre 2023), di cui 329 milioni di euro scaduti da 1 a 90 giorni (190 milioni di euro al 31 dicembre 2023), 30 milioni di euro da 3 a 6 mesi (37 milioni di euro al 31 dicembre 2023), 40 milioni di euro da 6 a 12 mesi (7 milioni di euro al 31 dicembre 2023) e 66 milioni di euro scaduti da oltre 12 mesi (149 milioni di euro al 31 dicembre 2023). Questi crediti riguardano principalmente controparti con elevato merito creditizio.
Al 31 dicembre 2024 l'effetto delle perdite attese sui crediti commerciali, determinate in base alla valutazione del merito creditizio dei clienti, ammonta a 24 milioni di euro (101 milioni di euro al 31 dicembre 2023) che sono inclusi nel totale del fondo svalutazione crediti pari a 686 milioni di euro (682 milioni di euro al 31 dicembre 2023).

Al 31 dicembre 2024 sono state poste in essere operazioni di cessione pro-soluto senza notifica di crediti commerciali non scaduti, per un importo di 40 milioni di euro (29 milioni di euro al 31 dicembre 2023). Saipem SpA, in qualità di Capogruppo, provvede alla gestione degli incassi dei crediti ceduti senza notifica e al trasferimento delle somme ricevute alle società di factoring.
I crediti commerciali includono ritenute a garanzia per attività contrattuali per 164 milioni di euro (141 milioni di euro al 31 dicembre 2023), di cui 51 milioni di euro scadenti entro 12 mesi e 113 milioni di euro scadenti oltre 12 mesi.
Al 31 dicembre 2024 non risultano crediti non svalutati riferiti a progetti per i quali è in essere un contenzioso analogamente al 31 dicembre 2023.
Gli acconti per servizi non ancora resi al 31 dicembre 2024 pari a 348 milioni di euro, relativi quasi interamente ad anticipi a fornitori su progetti operativi in corso di svolgimento, registrano un incremento di 8 milioni di euro rispetto al 31 dicembre 2024.
Gli altri crediti pari a 210 milioni di euro si analizzano come segue:
| (milioni di euro) | 31.12.2024 | 31.12.2023 |
|---|---|---|
| Crediti verso: | ||
| - personale | 45 | 44 |
| - depositi cauzionali | 19 | 15 |
| - compagnie di assicurazione | 7 | - |
| - istituti di previdenza e di sicurezza sociale | 2 | 4 |
| Altri crediti diversi | 137 | 132 |
| Totale | 210 | 195 |
Gli altri crediti pari a 210 milioni di euro sono esposti al netto del fondo di svalutazione pari a 6 milioni di euro.
I crediti commerciali e gli altri crediti verso parti correlate sono dettagliati alla nota 44 "Rapporti con parti correlate".
La valutazione al fair value dei crediti commerciali e altri crediti non determina effetti significativi considerato il breve periodo di tempo intercorrente tra la rilevazione del credito e la sua scadenza.
I crediti commerciali in moneta diversa dall'euro sono pari a 2.086 milioni di euro (1.466 milioni di euro al 31 dicembre 2023) e sono ripartiti, su base percentuale, come segue:
• dollaro USA 77% (75% al 31 dicembre 2023);
Le rimanenze pari a 310 milioni di euro (256 milioni di euro al 31 dicembre 2023) aumentano di 54 milioni di euro rispetto all'esercizio 2023.
| (milioni di euro) | 31.12.2024 | 31.12.2023 |
|---|---|---|
| Materie prime, sussidiarie e di consumo | 310 | 256 |
| Totale | 310 | 256 |
La voce "Materie prime, sussidiarie e di consumo" che include parti di ricambio per l'attività di perforazione e di costruzione, nonché materiale di consumo destinato a uso interno e non alla vendita, viene esposta al netto del fondo svalutazione di 76 milioni di euro di cui si riporta la movimentazione dell'esercizio.
| (milioni di euro) | 31.12.2023 Accantonamenti | Utilizzi Altre variazioni | 31.12.2024 | ||
|---|---|---|---|---|---|
| Fondo svalutazioni rimanenze materie prime, sussidiarie | |||||
| e di consumo | 96 | 18 | (39) | 1 | 76 |
| Totale | 96 | 18 | (39) | 1 | 76 |

Le attività contrattuali di 2.176 milioni di euro (1.925 milioni di euro al 31 dicembre 2023) si analizzano come segue:
| (milioni di euro) | 31.12.2024 | 31.12.2023 |
|---|---|---|
| Attività contrattuali (da valutazione commesse a lungo termine) | 2.188 | 1.936 |
| Fondo svalutazione attività contrattuali (da valutazione commesse a lungo termine) | (12) | (11) |
| Totale | 2.176 | 1.925 |
Le attività contrattuali (da valutazione commesse a lungo termine), pari a 2.188 milioni di euro, aumentano di 252 milioni di euro per effetto del riconoscimento di ricavi sulla base dello stato di avanzamento operativo dei progetti da fatturare nel corso del 2025 per 796 milioni di euro, a cui si aggiunge l'impatto dell'effetto cambi positivo per 4 milioni di euro, ammontare in parte compensato da 525 milioni di euro derivanti dal riconoscimento delle milestone da parte dei clienti e da svalutazioni – per 23 milioni di euro – derivanti dal continuo monitoraggio legale e commerciale degli importi di claim e change order considerati nella vita intera del progetto ai fini della valutazione dei contratti. Gli effetti relativi all'IFRS 9 applicato alle attività contrattuali ammontano a 12 milioni di euro.
Le attività e passività per imposte sul reddito correnti si analizzano come segue:
| 31.12.2024 | 31.12.2023 | |||
|---|---|---|---|---|
| (milioni di euro) | Attività | Passività | Attività | Passività |
| Amministrazione Finanziaria italiana | 44 | 18 | 74 | - |
| Amministrazioni Finanziarie estere | 338 | 71 | 311 | 74 |
| Totale imposte sul reddito correnti | 382 | 89 | 385 | 74 |
Le attività per imposte sul reddito correnti pari a 382 milioni di euro rappresentano principalmente il diritto verso l'Amministrazione Finanziaria al rimborso di imposte sui redditi.
Le attività e passività per altre imposte correnti si analizzano come segue:
| 31.12.2024 | 31.12.2023 | |||
|---|---|---|---|---|
| (milioni di euro) | Attività | Passività | Attività | Passività |
| Amministrazione Finanziaria italiana | 10 | 21 | 10 | 16 |
| Amministrazioni Finanziarie estere | 169 | 108 | 136 | 176 |
| Totale altre imposte correnti | 179 | 129 | 146 | 192 |
Le attività per altre imposte correnti verso l'Amministrazione Finanziaria italiana pari a 10 milioni di euro (10 milioni di euro al 31 dicembre 2023) riguardano per 1 milione di euro crediti per imposte sul valore aggiunto (2 milioni di euro al 31 dicembre 2023) e per 9 milioni di euro altre imposte (8 milioni di euro al 31 dicembre 2023).
Le attività per altre imposte correnti verso Amministrazioni Finanziarie estere pari a 169 milioni di euro (136 milioni di euro al 31 dicembre 2023) riguardano per 147 milioni di euro crediti per imposte sul valore aggiunto (117 milioni di euro al 31 dicembre 2023) e per 22 milioni di euro altre imposte (19 milioni di euro al 31 dicembre 2023).
Le passività per altre imposte correnti verso l'Amministrazione Finanziaria italiana pari a 21 milioni di euro (16 milioni di euro al 31 dicembre 2023) riguardano per 6 milioni di euro debiti per imposte sul valore aggiunto (3 milioni di euro al 31 dicembre 2023) e per 15 milioni di euro altre imposte (13 milioni di euro al 31 dicembre 2023).
Le passività per altre imposte correnti verso Amministrazioni Finanziarie estere pari a 108 milioni di euro (176 milioni di euro al 31 dicembre 2022) riguardano per 75 milioni di euro debiti per imposte sul valore aggiunto (140 milioni di euro al 31 dicembre 2023) e per 33 milioni di euro altre imposte (36 milioni di euro al 31 dicembre 2023).


Le attività e passività per imposte sul reddito non correnti si analizzano come segue:
| 31.12.2024 | 31.12.2023 | ||||
|---|---|---|---|---|---|
| (milioni di euro) | Attività | Passività | Attività | Passività | |
| Amministrazione finanziaria italiana | - | - | - | - | |
| Amministrazioni finanziarie estere | 5 | 30 | 5 | 20 | |
| Totale imposte sul reddito non correnti | 5 | 30 | 5 | 20 |
Le attività per imposte sul reddito non correnti fanno riferimento a crediti per imposte sul reddito esigibili oltre i 12 mesi. Le passività per imposte sul reddito non correnti si riferiscono a valutazioni di trattamenti fiscali per i quali sussistono incertezze applicative delle norme in vigore nei Paesi esteri in cui il Gruppo opera; infatti, in numerosi Paesi con legislazioni fiscali complesse il Gruppo si attiene anche grazie al supporto di consulenti fiscali locali adottando approcci improntati alla massima aderenza sia con le normative fiscali vigenti, sia con le prassi consolidate nei diversi Paesi esteri. Alla data del presente bilancio è ragionevole ritenere che non deriveranno ulteriori passività significative rispetto a quanto contabilizzato.
Le altre attività correnti di 259 milioni di euro (244 milioni di euro al 31 dicembre 2023) si analizzano come segue:
| (milioni di euro) | 31.12.2024 | 31.12.2023 |
|---|---|---|
| Fair value su strumenti finanziari derivati | 24 | 64 |
| Altre attività | 235 | 180 |
| Totale | 259 | 244 |
Il decremento del fair value positivo su strumenti finanziari derivati pari a 40 milioni di euro è imputabile principalmente alla variazione del cambio EUR/USD e delle principali valute legate al dollaro.
Il fair value degli strumenti finanziari derivati è commentato alla nota 30 "Strumenti finanziari derivati".
Le altre attività ammontano a 235 milioni di euro, con un incremento di 55 milioni di euro rispetto al 31 dicembre 2023 e sono costituite prevalentemente da costi di competenza di esercizi successivi relativi ad approntamenti di mezzi per l'esecuzione di contratti in portafoglio, a costi assicurativi e a canoni per contratti di locazione.
Le altre attività correnti verso parti correlate sono dettagliate alla nota 44 "Rapporti con parti correlate".

Gli immobili, impianti e macchinari di 2.844 milioni di euro (2.960 milioni di euro al 31 dicembre 2023) si analizzano come segue:
| (milioni di euro) | Terreni | Fabbricati | e macchinari Impianti |
e commerciali Attrezzature industriali |
Altri beni | Immobilizzazioni e acconti in corso |
Totale |
|---|---|---|---|---|---|---|---|
| 31.12.2024 | |||||||
| Saldo iniziale netto | 44 | 38 | 2.672 | 15 | 18 | 173 | 2.960 |
| Investimenti | - | 6 | 192 | 6 | 2 | 120 | 326 |
| Ammortamenti | - | (7) | (376) | (7) | (5) | - | (395) |
| Riprese di valore (svalutazioni) nette | - | (8) | (29) | (3) | - | - | (40) |
| Alienazioni | - | - | (1) | (1) | - | - | (2) |
| Discontinued operations | - | - | - | - | - | - | - |
| Attività destinate alla vendita | - | (5) | (3) | (1) | - | - | (9) |
| Variazione area di consolidamento | - | - | - | - | - | - | - |
| Cessione di business | - | - | - | - | - | - | - |
| Differenze cambio da conversione | (7) | - | 12 | 1 | - | - | 6 |
| Altre variazioni | - | (1) | 220 | 5 | - | (226) | (2) |
| Saldo finale netto | 37 | 23 | 2.687 | 15 | 15 | 67 | 2.844 |
| Saldo finale lordo | 37 | 593 | 8.982 | 293 | 92 | 67 | 10.064 |
| Fondo ammortamento e svalutazione | - | 570 | 6.295 | 278 | 77 | - | 7.220 |
| 31.12.2023 | |||||||
| Saldo iniziale netto | 56 | 59 | 2.602 | 24 | 14 | 124 | 2.879 |
| Investimenti | - | 3 | 316 | 6 | 7 | 140 | 472 |
| Ammortamenti | - | (28) | (281) | (14) | (4) | - | (327) |
| Riprese di valore (svalutazioni) nette | - | (11) | (16) | - | - | - | (27) |
| Alienazioni | - | - | (7) | - | - | - | (7) |
| Discontinued operations | - | - | - | - | - | - | - |
| Attività destinate alla vendita | - | - | - | - | - | - | - |
| Variazione area di consolidamento | (14) | - | (5) | - | - | - | (19) |
| Cessione di business | - | - | - | - | - | - | - |
| Differenze cambio da conversione | 2 | (1) | (8) | (1) | - | - | (8) |
| Altre variazioni | - | 16 | 71 | - | 1 | (91) | (3) |
| Saldo finale netto | 44 | 38 | 2.672 | 15 | 18 | 173 | 2.960 |
| Saldo finale lordo | 44 | 692 | 8.696 | 313 | 94 | 173 | 10.012 |
| Fondo ammortamento e svalutazione | - | 654 | 6.024 | 298 | 76 | - | 7.052 |
Gli investimenti tecnici effettuati nel 2024 ammontano a 326 milioni di euro (472 milioni di euro nel 2023) e hanno riguardato:
• per il settore Asset Based Services 234 milioni di euro relativi a interventi di manutenzione straordinaria e reinforcement del mezzo navale Saipem Constellation, Saipem 7000 e Saipem Endeavour oltre a interventi di manutenzione straordinaria e upgrading sui mezzi esistenti e sul mezzo a noleggio JSD 6000;
Le svalutazioni pari a 40 milioni di euro si riferiscono principalmente a impianti e macchinari.
Nel corso dell'esercizio non sono stati capitalizzati oneri finanziari.
Il totale degli impegni su investimenti in corso di esecuzione alla data del 31 dicembre 2024 è indicato nella nota 3 "Criteri di valutazione" al paragrafo "Pagamenti futuri a fronte di obbligazioni contrattuali".

I principali coefficienti di ammortamento adottati sono compresi nei seguenti intervalli:
| (%) | |
|---|---|
| Fabbricati | 2,50-15,00 |
| Impianti e macchinari | 7,00-25,00 |
| Attrezzature industriali e commerciali | 3,33-50,00 |
| Altri beni | 12,00-20,00 |
Si evidenzia che nel corrente esercizio sono stati riclassificati nelle attività destinate alla vendita 9 milioni di euro.
Le differenze di cambio da conversione dei bilanci delle imprese con valute funzionali diverse dall'euro sono positive per 6 milioni di euro.
Su immobili, impianti e macchinari non sono in essere al 31 dicembre 2024 garanzie reali.
Al 31 dicembre 2024 non sono state effettuate svalutazioni di asset a seguito del test di impairment.
Nel monitorare gli indicatori di impairment, il Gruppo prende in considerazione, tra gli altri fattori, il rapporto tra la propria capitalizzazione di mercato e il proprio patrimonio netto contabile. Alla data del 31 dicembre 2024 la capitalizzazione di mercato del Gruppo è risultata superiore al valore del patrimonio netto di terzo forecast per 2.229 milioni di euro.
In coerenza con i principi contabili e con la metodologia di impairment al 31 dicembre 2024, approvata dal Consiglio di Amministrazione del 28 gennaio 2025, il test di impairment ha interessato la verifica del valore recuperabile delle Cash Generating Unit (CGU) a cui è allocato l'avviamento (Asset Based Services, Energy Carriers, Robotics & Industrialized Solutions); per le altre CGU sono stati analizzati gli indicatori di impairment definiti dalla metodologia che hanno evidenziato la necessità di verificare il valore recuperabile di due singole CGU della business line Drilling Offshore.
La verifica della recuperabilità dei valori di iscrizione delle CGU è stata effettuata confrontando il valore di libro di ciascuna di esse con il relativo valore recuperabile, determinato sulla base del valore d'uso ottenuto attualizzando i flussi di cassa futuri generati da ciascuna delle CGU al costo medio ponderato del capitale ("WACC") specifico per ciascun business in cui opera la singola CGU.
I flussi di cassa prospettici per la stima del valore recuperabile delle singole Cash Generating Unit (CGU) sono determinati sulla base della migliore stima di medio termine effettuabile dalla Direzione Aziendale e non condizionata al verificarsi di uno specifico evento. Tali previsioni considerano le attese future del management in relazione al rispettivo mercato di riferimento, nonché i risultati consuntivati.
Le stime, in coerenza con le disposizioni dello IAS 36 non considerano eventuali flussi in entrata e/o in uscita derivanti: (i) da una futura ristrutturazione non ancora approvata o per la quale l'entità non si è ancora impegnata; o (ii) dal miglioramento o ottimizzazione dell'andamento dell'attività sulla base di iniziative non ancora avviate o approvate per le quali non esiste ancora un commitment nei confronti di terzi per l'incremento della capacità produttiva rispetto a quella attuale.
Lo scenario valutativo relativo al test di impairment è stato definito considerando: (i) a livello di flussi previsionali, le stime riportate nel Piano Strategico 2025-2028 (Piano), approvati dal Consiglio di Amministrazione il 25 febbraio 2025; (ii) le stime dei WACC calcolate internamente per singola CGU mediante l'utilizzo di una metodologia analitica (valore medio ponderato del WACC di Gruppo pari al 9,0%); (iii) un livello di tasso di crescita oltre l'ultimo esercizio di previsione, in linea con la mediana del consensus degli analisti.
Nella tabella seguente sono riportati i tassi di sconto calcolati dalla Società con riferimento a ciascun segmento di business e per completezza si riportano anche i tassi utilizzati al 31 dicembre 2023:
| (%) | WACC 31.12.2024 |
WACC 31.12.2023 |
|---|---|---|
| Asset Based Services | 9,2 | 10,0 |
| Energy Carriers | 9,7 | 10,8 |
| Sustainable Infrastructures | 9,7 | 10,8 |
| Robotics & Industrialized Solutions | 9,7 | 10,8 |
| Drilling Offshore | 8,2 | 8,8 |
Tali tassi di sconto (WACC) riflettono l'apprezzamento del mercato del valore finanziario del tempo e dei rischi sistematici, nonché dei rischi specifici dell'attività delle singole CGU, non riflessi nelle stime dei flussi di cassa, e sono stati stimati, per ciascun segmento di business, tenendo conto: (i) di un costo del debito stimato a partire dai tassi base di mercato decennali maggiorati del credit spread relativo a un panel di operatori costruito per tenere conto dello specifico segmento di business, (ii) del leverage mediano del medesimo panel di operatori stimato su un orizzonte storico pluriennale; e (iii) del beta mediano


dei titoli delle società appartenenti al medesimo panel di riferimento stimato su un orizzonte storico pluriennale. I flussi di cassa e i tassi di sconto al netto delle imposte adottati producono risultati equivalenti a quelli derivanti da una valutazione con flussi di cassa e tassi di sconto ante imposte. Le assunzioni adottate tengono conto di un livello dei tassi di interesse che rifletta le correnti condizioni di mercato, dei rischi delle singole attività già inclusi nei flussi di cassa, nonché delle aspettative di crescita a lungo termine nei business.
Per gli anni successivi all'ultimo anno di Piano, i flussi di cassa sono calcolati sulla base di un terminal value, determinato:
Il test di impairment eseguito al 31 dicembre 2024 non ha evidenziato la necessità di effettuare alcuna svalutazione. Di seguito si riporta una tabella sintetica con i risultati complessivi del test sulle singole CGU (per il Drilling Offshore il risultato si riferisce alle sole CGU su cui è stato effettuato il test di impairment):
| Robotics | ||||
|---|---|---|---|---|
| Asset Based | & Industrialized | |||
| (milioni di euro) | Services | Energy Carriers | Drilling Offshore | Solutions |
| Headroom (impairment loss) | 3.292 | 853 | 53 | 21 |
Di seguito si riportano le sensitivity analysis relative alle CGU riferite ai mezzi del Drilling Offshore, mentre quelle relative alla CGU Asset Based Services, alla CGU Robotics & Industrialized Solutions e alla CGU Energy Carriers sono riportate nella nota 17 "Attività immateriali".
Le assunzioni rilevanti ai fini della stima del valore recuperabile delle CGU riferite ai mezzi navali riguardano principalmente il risultato operativo delle CGU (dipendente dalla combinazione di diversi fattori, tra cui le rate di noleggio delle navi e i tassi di cambio) e il tasso di attualizzazione dei flussi di cassa. Vengono di seguito analizzati gli effetti delle analisi di sensitività sui parametri utilizzati per la stima sul valore recuperabile di tali CGU.
In particolare, per le CGU su cui è stato elaborato il test di impairment:

Le attività immateriali di 668 milioni di euro (666 milioni di euro al 31 dicembre 2023) si analizzano come segue:
| (milioni di euro) | Costi di sviluppo | industriale e diritti Diritti di brevetto di utilizzazione delle opere di ingegno |
licenze e marchi Concessioni, |
in corso e acconti Immobilizzazioni |
immobilizzazioni immateriali Altre |
immateriali a vita Totale attività utile definita |
Avviamento | Totale attività immateriali |
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| 31.12.2024 | ||||||||
| Saldo iniziale netto | - | 14 | 1 | 9 | 1 | 25 | 641 | 666 |
| Investimenti | - | 1 | - | 10 | - | 11 | - | 11 |
| Ammortamenti | - | (9) | - | - | - | (9) | - | (9) |
| Riprese di valore (svalutazioni) nette | - | - | - | - | - | - | - | - |
| Altre variazioni e differenze cambio da conversione | - | 5 | - | (5) | - | - | - | - |
| Saldo finale netto | - | 11 | 1 | 14 | 1 | 27 | 641 | 668 |
| Saldo finale lordo | 8 | 257 | 18 | 14 | 10 | 307 | - | - |
| Fondo ammortamento e svalutazione | 8 | 246 | 17 | - | 9 | 280 | - | - |
| 31.12.2023 | ||||||||
| Saldo iniziale netto | - | 20 | 1 | 5 | 2 | 28 | 663 | 691 |
| Investimenti | - | 1 | - | 9 | - | 10 | - | 10 |
| Ammortamenti | - | (11) | - | - | - | (11) | - | (11) |
| Riprese di valore (svalutazioni) nette | - | (2) | - | - | - | (2) | - | (2) |
| Altre variazioni e differenze cambio da conversione | - | 6 | - | (5) | (1) | - | (22) | (22) |
| Saldo finale netto | - | 14 | 1 | 9 | 1 | 25 | 641 | 666 |
| Saldo finale lordo | 8 | 254 | 19 | 9 | 10 | 300 | - | - |
| Fondo ammortamento e svalutazione | 8 | 240 | 18 | - | 9 | 275 | - | - |
I diritti di brevetto industriale e i diritti di utilizzazione delle opere di ingegno – pari a 11 milioni di euro – comprendono principalmente i costi sostenuti per l'implementazione nella Capogruppo di vari sistemi applicativi.
Di seguito, i principali coefficienti di ammortamento adottati per ciascuna categoria e che non sono variati rispetto all'esercizio 2023:
| (%) | |
|---|---|
| Costi di sviluppo | 20,00-20,00 |
| Diritti di brevetto industriale e diritti di utilizzazione delle opere di ingegno | 6,66-33,30 |
| Concessioni, licenze, marchi e diritti simili | 20,00-20,00 |
| Altre immobilizzazioni immateriali | 20,00-33,00 |
L'avviamento di 641 milioni di euro si riferisce alla differenza tra il prezzo di acquisto, comprensivo degli oneri accessori, e il patrimonio netto alle rispettive date di acquisizione del controllo di Saipem SA (631 milioni di euro) e del Gruppo Moss Maritime (10 milioni di euro).
Ai fini della determinazione del valore recuperabile, l'avviamento è stato allocato, in linea alla struttura organizzativa adottata dalla Società, nelle seguenti CGU:
| (milioni di euro) | 31.12.2024 | 31.12.2023 |
|---|---|---|
| Asset Based Services | 403 | 403 |
| Energy Carriers | 228 | 228 |
| Robotics & Industrialized Solutions | 10 | 10 |
| Totale | 641 | 641 |
Il valore recuperabile delle CGU a cui è allocato l'avviamento, è determinato sulla base del valore d'uso ottenuto attualizzando i flussi di cassa futuri generati da ciascuna delle CGU.
La base di previsione dei flussi di cassa, il tasso di sconto utilizzato, nonché il tasso di crescita terminale per la stima del valore recuperabile delle CGU in oggetto, sono descritti nel paragrafo "Impairment" della nota 16 "Immobili, impianti e macchinari".

La tabella seguente riporta, con riferimento al 31 dicembre 2024, le eccedenze del valore recuperabile delle CGU Asset Based Services, Robotics & Industrialized Solutions ed Energy Carries rispetto ai corrispondenti valori di libro comprensivi dell'avviamento a esse riferito.
| (milioni di euro) | Asset Based Services |
Energry Carries | & Industrialized Roboticss Solutions |
Totale |
|---|---|---|---|---|
| Avviamento | 403 | 228 | 10 | 641 |
| Eccedenza del valore recuperabile sul valore di libro | 3.292 | 853 | 21 | 4.166 |
Le assunzioni più rilevanti ai fini della stima del valore recuperabile di ciascuna CGU riguardano principalmente il relativo risultato operativo (dipendente dalla combinazione di diversi fattori quali, ad esempio, i volumi di attività, i prezzi di vendita dei servizi, la marginalità realizzata sui progetti, la struttura dei costi), il tasso di attualizzazione dei flussi di cassa, il tasso di crescita terminale degli stessi e l'evoluzione del capitale circolante. Vengono di seguito analizzati gli effetti delle variazioni di tali parametri sull'eccedenza del valore recuperabile rispetto ai valori di iscrizione (incluso l'avviamento) per ciascuna delle tre CGU a cui è stato allocato l'avviamento.
L'eccedenza del valore recuperabile della CGU Asset Based Services rispetto al corrispondente valore di libro comprensivo dell'avviamento a essa riferito si azzera al verificarsi di variazioni nelle assunzioni di base pari, alternativamente, a:
Inoltre, l'eccedenza del valore recuperabile rispetto al valore del capitale investito netto riferito alla CGU Asset Based Services aumenterebbe nel caso si azzerassero i flussi di cassa da capitale circolante.
In considerazione del contesto di incertezza nel lungo termine, anche in relazione all'impatto della transizione energetica e agli scenari che potrebbero verificarsi nel lungo periodo, per la CGU sono state ampliate le sensitivity analysis. In particolare si segnala che l'utilizzo di un tasso di crescita pari a zero ridurrebbe l'eccedenza del valore recuperabile sul valore di libro di circa il 16% e che l'eccedenza del valore recuperabile ottenuta nel test di impairment si azzera solo considerando un risultato operativo negativo nella perpetuity.
In considerazione del contesto di incertezza nel lungo termine, anche in relazione all'impatto della transizione energetica e agli scenari che potrebbero verificarsi nel lungo periodo, per la CGU sono state ampliate le sensitivity analysis. In particolare si segnala che l'eccedenza del valore recuperabile della CGU Energy Carriers rispetto al corrispondente valore di libro comprensivo dell'avviamento a essa riferito non si azzera mai per qualsiasi variazione del tasso di attualizzazione e del tasso di crescita terminale e al verificarsi di una qualsiasi riduzione del risultato operativo lungo tutto il periodo di piano e nella perpetuity.
Inoltre, l'eccedenza del valore recuperabile rispetto al valore del capitale investito netto riferito alla CGU Energy Carriers aumenterebbe nel caso si azzerassero i flussi di cassa da capitale circolante.
L'eccedenza del valore recuperabile della CGU Robotics & Industrialized Solutions rispetto al corrispondente valore di libro comprensivo dell'avviamento a essa riferito si azzera al verificarsi di variazioni nelle assunzioni di base pari, alternativamente, a:
Inoltre, l'eccedenza del valore recuperabile rispetto al valore del capitale investito netto riferito alla CGU Robotics & Industrialized Solutions aumenterebbe nel caso si azzerassero i flussi di cassa da capitale circolante.
La movimentazione di periodo dei "Right-of-Use" asset, delle attività e delle passività finanziare per leasing al 31 dicembre 2024 è evidenziata come segue:
| Attività finanziarie per leasing | Passività finanziarie per leasing |
|||||
|---|---|---|---|---|---|---|
| (milioni di euro) | Right-of-Use asset | Correnti | Non correnti | Correnti | Non correnti | |
| 31.12.2024 | ||||||
| Saldo iniziale | 428 | 98 | 155 | 299 | 431 | |
| Incrementi | 480 | - | 3 | - | 434 | |
| Altre variazioni | - | 68 | (68) | 384 | (384) | |
| Decrementi e cancellazioni | (3) | (101) | (5) | (393) | (26) | |
| Ammortamenti | (271) | - | - | - | - | |
| Riprese di valore (svalutazioni) nette | (8) | - | - | - | - | |
| Differenze cambio | 4 | 2 | 4 | 6 | 23 | |
| Interessi | - | 16 | - | 58 | - | |
| Saldo finale | 630 | 83 | 89 | 354 | 478 | |
| 31.12.2023 | ||||||
| Saldo iniziale | 258 | 26 | 57 | 139 | 264 | |
| Incrementi | 312 | - | 195 | - | 499 | |
| Altre variazioni | - | 94 | (94) | 304 | (304) | |
| Decrementi e cancellazioni | (18) | (35) | - | (182) | (18) | |
| Ammortamenti | (122) | - | - | - | - | |
| Riprese di valore (svalutazioni) nette | - | - | - | - | - | |
| Differenze cambio | (2) | (1) | (3) | (4) | (10) | |
| Interessi | - | 14 | - | 42 | - | |
| Saldo finale | 428 | 98 | 155 | 299 | 431 |
Nel corso dell'esercizio il "Right-of-Use" asset evidenzia una variazione positiva pari a 202 milioni di euro rispetto al 31 dicembre 2023 per effetto principalmente di nuovi contratti, della modifica ai contratti esistenti e dei relativi ammortamenti. In particolare, gli incrementi pari a 480 milioni di euro si riferiscono principalmente a nuovi contratti di leasing relativi a mezzi navali.
Il decremento netto pari a 313 milioni di euro (-419 milioni di euro delle passività finanziarie per leasing e -106 milioni di euro delle attività finanziarie per leasing) è relativo ai pagamenti dei canoni dell'esercizio e alla chiusura di alcuni contratti.
Al 31 dicembre 2024 nessun "Right-of-Use" asset rappresenta una CGU autonoma; ai fini della determinazione del valore recuperabile le attività per diritto d'uso dei beni in leasing sono state allocate alle CGU di appartenenza e testate come descritto nel paragrafo "Impairment" della nota 16 "Immobili, impianti e macchinari".
Sulla base di valutazioni di business, non sono considerate nella determinazione della durata complessiva dei contratti e della lease liability al 31 dicembre 2024 le opzioni di rinnovo non esercitate relative principalmente a terreni e immobili per complessivi 27 milioni di euro (19 milioni di euro al 31 dicembre 2023).
La suddivisone delle opzioni di rinnovo per anno è la seguente:
| (milioni di euro) | 2025 | 2026 | 2027 | 2028 | 2029 | 2030 | Oltre | Totale |
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Opzioni di rinnovo | - | - | 1 | 2 | 1 | 1 | 22 | 27 |
Le attività finanziarie per leasing sono riferite a operazioni di subleasing di mezzi navali del business drilling offshore, iscritte in sostituzione del "Right-of-Use" asset relativo al leasing principale.
Le altre variazioni delle passività finanziarie per leasing si riferiscono principalmente alla riclassifica delle passività finanziarie da non correnti a correnti.

Il dettaglio per tipologia dei "Right-of-Use" asset al 31 dicembre è evidenziato come segue:
| (milioni di euro) | Terreni | Fabbricati | e macchinari Impianti |
e commerciali Attrezzature industriali |
Altri beni | Totale |
|---|---|---|---|---|---|---|
| 31.12.2024 | ||||||
| Saldo iniziale netto | 31 | 193 | 177 | 19 | 8 | 428 |
| Incrementi | 7 | 48 | 400 | 24 | 1 | 480 |
| Decrementi e cancellazioni | (2) | (2) | 2 | (1) | - | (3) |
| Ammortamenti | (9) | (46) | (195) | (17) | (4) | (271) |
| Riprese di valore (svalutazioni) nette | 3 | (9) | (2) | - | - | (8) |
| Differenze cambio da conversione | 1 | 1 | 2 | - | - | 4 |
| Altre variazioni | 2 | (2) | 3 | (3) | - | - |
| Saldo finale netto | 33 | 183 | 387 | 22 | 5 | 630 |
| Saldo finale lordo | 61 | 360 | 721 | 38 | 12 | 1.192 |
| Fondo ammortamento e svalutazione | 28 | 177 | 334 | 16 | 7 | 562 |
| 31.12.2023 | ||||||
| Saldo iniziale netto | 25 | 173 | 40 | 13 | 7 | 258 |
| Incrementi | 13 | 77 | 195 | 22 | 5 | 312 |
| Decrementi e cancellazioni | - | (16) | - | (1) | (1) | (18) |
| Ammortamenti | (6) | (40) | (58) | (15) | (3) | (122) |
| Riprese di valore (svalutazioni) nette | - | - | - | - | - | - |
| Differenze cambio da conversione | (1) | (1) | - | - | - | (2) |
| Altre variazioni | - | - | - | - | - | - |
| Saldo finale netto | 31 | 193 | 177 | 19 | 8 | 428 |
| Saldo finale lordo | 58 | 323 | 317 | 41 | 14 | 753 |
| Fondo ammortamento e svalutazione | 27 | 130 | 140 | 22 | 6 | 325 |
L'analisi per scadenza delle passività finanziarie nette per leasing al 31 dicembre 2024 è la seguente:
| (milioni di euro) | Quota a breve termine 2025 |
2026 | 2027 | Quota a lungo termine 2028 |
2029 | Oltre | Totale |
|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Passività finanziarie per leasing | 354 | 167 | 97 | 65 | 34 | 115 | 832 |
| Attività finanziarie per leasing | 83 | 55 | 23 | 10 | 1 | - | 172 |
| Passività finanziarie nette per leasing | 271 | 112 | 74 | 55 | 33 | 115 | 660 |
Il tasso medio di finanziamento marginale, usato per l'attualizzazione del "Right-of-Use" asset e delle passività finanziarie per leasing, al 31 dicembre 2024 è pari al 7,4% (8,2% al 31 dicembre 2023).
I rapporti finanziari per leasing verso parti correlate sono dettagliati alla nota 44 "Rapporti con parti correlate".

Il valore delle partecipazioni valutate con il metodo del patrimonio netto è pari a 134 milioni di euro al 31 dicembre 2024 (211 milioni di euro al 31 dicembre 2023) e si analizza come segue:
| (milioni di euro) | Valore iniziale netto | e sottoscrizioni Acquisizioni |
Cessioni e rimborsi | al patrimonio netto da valutazione Quota di utili |
al patrimonio netto Quota di perdite da valutazione |
per dividendi Decremento |
di consolidamento Variazione area |
Differenze cambio da conversione |
Variazione con effetto a riserva |
Altre variazioni | Valore finale netto | Fondo svalutazione |
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| 31.12.2024 | ||||||||||||
| Partecipazioni in imprese controllate | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - |
| Partecipazioni in imprese joint venture | 64 | 6 | - | 11 | (1) | (3) | - | 3 | (1) | (3) | 76 | - |
| Partecipazioni in imprese collegate | 147 | - | - | 47 | (5) | (52) | - | 2 | (1) | (80) | 58 | - |
| Totale | 211 | 6 | - | 58 | (6) | (55) | - | 5 | (2) | (83) | 134 | - |
| 31.12.2023 | ||||||||||||
| Partecipazioni in imprese controllate | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - |
| Partecipazioni in imprese joint venture | 65 | 1 | (1) | 4 | (1) | - | - | (3) | (1) | - | 64 | - |
| Partecipazioni in imprese collegate | 164 | - | - | 56 | (3) | (69) | - | (3) | - | 2 | 147 | - |
| Totale | 229 | 1 | (1) | 60 | (4) | (69) | - | (6) | (1) | 2 | 211 | - |
Le partecipazioni valutate con il metodo del patrimonio netto sono elencate nella nota 6 "Area di consolidamento al 31 dicembre 2024".
I proventi da valutazione con il metodo del patrimonio netto, pari a 58 milioni di euro, si riferiscono per 11 milioni di euro al risultato dell'esercizio delle partecipazioni in imprese joint venture e per 47 milioni di euro al risultato dell'esercizio delle partecipazioni in imprese collegate.
Gli oneri da valutazione con il metodo del patrimonio netto, pari a 6 milioni di euro, si riferiscono per 1 milione di euro al risultato di esercizio delle partecipazioni in imprese joint venture e per 5 milioni di euro al risultato di esercizio delle partecipazioni detenute in imprese collegate.
I decrementi per dividendi di 55 milioni di euro si riferiscono per 3 milioni di euro a dividendi incassati da partecipazioni in imprese joint venture e per 52 milioni di euro a dividendi incassati da partecipazioni in imprese collegate.
Le altre variazioni pari a 83 milioni di euro si riferiscono principalmente alla riclassifica della partecipazione nell'impresa collegata KCA Deutag International Ltd come attività destinata alla vendita.
Il valore netto di iscrizione delle partecipazioni valutate con il metodo del patrimonio netto si riferisce alle seguenti imprese:
| (milioni di euro) | Partecipazione del Gruppo (%) |
al 31.12.2024 Valore netto |
al 31.12.2023 Valore netto |
|---|---|---|---|
| Petromar Lda | 70,00 | 70 | 61 |
| Rosetti Marino SpA | 20,00 | 23 | 20 |
| Saipem Taqa Al Rushaid Fabricators Co Ltd | 40,00 | 21 | 21 |
| Gygaz Snc | 7,50 | 5 | 19 |
| Altre | 15 | 90 | |
| Totale partecipazioni valutate con il metodo del patrimonio netto | 134 | 211 |
Il valore netto totale delle partecipazioni valutate con il metodo del patrimonio netto non include l'ammontare del fondo copertura perdite, commentato alla nota 27 "Fondi per rischi e oneri".
Le altre partecipazioni al 31 dicembre 2024 non sono significative.


Si riportano di seguito i principali dati di bilancio IFRS delle partecipazioni in (i) imprese controllate non consolidate, (ii) joint venture e (iii) collegate, valutate con il metodo del patrimonio netto o iscritte al costo, in proporzione alla percentuale di possesso, escluse le partecipazioni classificate come destinate alla vendita.
| 31.12.2024 | 31.12.2023 | ||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Imprese | Imprese | Imprese | Imprese | ||||
| (milioni di euro) | controllate | Joint venture | collegate | controllate | Joint venture | collegate | |
| Totale attività | 4 | 478 | 658 | 4 | 277 | 873 | |
| di cui disponibilità liquide ed equivalenti | - | 121 | 110 | - | 122 | 95 | |
| Totale passività | 4 | 550 | 600 | 4 | 262 | 776 | |
| Ricavi netti | - | 128 | 514 | - | 263 | 766 | |
| Utile operativo | - | (76) | 40 | - | 71 | 94 | |
| Utile (perdita) dell'esercizio | - | (86) | 48 | - | 45 | 62 |
Sono di seguito riportati i dati economico-finanziari (valori al 100%) delle imprese joint venture.
| (milioni di euro) | 31.12.2024 | 31.12.2023 |
|---|---|---|
| Attività correnti | 794 | 457 |
| - di cui disponibilità liquide ed equivalenti | 213 | 219 |
| - di cui attività finanziarie correnti per leasing | - | - |
| Attività non correnti | 74 | 38 |
| - di cui attività finanziarie non correnti per leasing | 1 | - |
| Totale attività | 868 | 495 |
| Passività correnti | 1.142 | 526 |
| - di cui passività finanziarie correnti | 30 | 10 |
| - di cui quota a breve delle passività per leasing a lungo termine | - | - |
| Passività non correnti | 21 | 10 |
| - di cui passività finanziarie non correnti | - | - |
| - di cui passività per leasing a lungo termine | - | - |
| Totale passività | 1.163 | 536 |
| Patrimonio netto | (295) | (41) |
| Valore di iscrizione della partecipazione | (72) | 15 |
| Ricavi e altri proventi operativi | 165 | 535 |
| Costi operativi | (391) | (385) |
| Ammortamenti e svalutazioni | (11) | (14) |
| Risultato operativo | (237) | 136 |
| Proventi (oneri) finanziari | (4) | (17) |
| Proventi (oneri) su partecipazioni | - | - |
| Risultato ante imposte | (241) | 119 |
| Imposte sul reddito | (12) | (26) |
| Utile (perdita) dell'esercizio | (253) | 93 |
| Altre componenti del conto economico complessivo | (16) | (3) |
| Totale utile (perdita) complessivo dell'esercizio | (269) | 90 |
| Utile (perdita) di competenza del Gruppo | (86) | 45 |
| Dividendi deliberati verso il Gruppo dalle joint venture | 3 | - |


Sono di seguito riportati i dati economico-finanziari d(valori al 100%) delle imprese collegate.
| (milioni di euro) | 31.12.2024 | 31.12.2023 |
|---|---|---|
| Attività correnti | 1.607 | 2.699 |
| - di cui disponibilità liquide ed equivalenti | 386 | 715 |
| - di cui attività finanziarie correnti per leasing | - | - |
| Attività non correnti | 208 | 1.595 |
| - di cui attività finanziarie non correnti per leasing | 4 | 95 |
| Totale attività | 1.815 | 4.294 |
| Passività correnti | 1.346 | 1.963 |
| - di cui passività finanziarie correnti | 20 | 38 |
| - di cui quota a breve delle passività per leasing a lungo termine | - | 50 |
| Passività non correnti | 192 | 1.547 |
| - di cui passività finanziarie non correnti | 45 | 826 |
| - di cui passività per leasing a lungo termine | 4 | 53 |
| Totale passività | 1.538 | 3.510 |
| Patrimonio netto | 277 | 784 |
| Valore di iscrizione della partecipazione | 58 | 147 |
| Ricavi e altri proventi operativi | 1.393 | 4.168 |
| Costi operativi | (991) | (3.161) |
| Ammortamenti e svalutazioni | (27) | (158) |
| Risultato operativo | 375 | 849 |
| Proventi (oneri) finanziari | 41 | (134) |
| Proventi (oneri) su partecipazioni | - | - |
| Risultato ante imposte | 416 | 715 |
| Imposte sul reddito | (10) | (36) |
| Utile (perdita) dell'esercizio | 406 | 679 |
| Altre componenti del conto economico complessivo | 1 | (29) |
| Totale utile (perdita) complessivo dell'esercizio | 407 | 650 |
| Utile (perdita) di competenza del Gruppo | 48 | 62 |
| Dividendi deliberati verso il Gruppo dalle collegate | 52 | 69 |
Le attività per imposte differite pari a 320 milioni di euro (257 milioni di euro al 31 dicembre 2023) sono indicate al netto di passività per imposte differite compensabili per 155 milioni di euro.
Le passività per imposte differite pari a 9 milioni di euro (6 milioni di euro al 31 dicembre 2023) sono indicate al netto di attività per imposte differite compensabili per 155 milioni di euro.
La movimentazione delle attività e passività per imposte differite si analizza come segue:
| (milioni di euro) | 31.12.2023 | Accantonamenti | Utilizzi | da conversione Differenze di cambio |
Altre variazioni | 31.12.2024 |
|---|---|---|---|---|---|---|
| Attività per imposte differite | 257 | 230 | (167) | 5 | (5) | 320 |
| Passività per imposte differite | (6) | (53) | 23 | (2) | 29 | (9) |
| Totale attività (passività) nette per imposte differite |
251 | 177 | (144) | 3 | 24 | 311 |
La voce "Altre variazioni" delle attività per imposte differite, in diminuzione per 5 milioni di euro, comprende: (i) la compensazione a livello di singola impresa delle attività per imposte differite con le passività per imposte differite (negativa per 20 milioni di euro); (ii) la rilevazione (positiva per 16 milioni di euro) in contropartita alle riserve di patrimonio netto dell'effetto d'imposta correlato alla valutazione al fair value dei contratti derivati di copertura (cash flow hedge); (iii) altre variazioni (negative per 1 milione di euro).


La voce "Altre variazioni" delle passività per imposte differite, in diminuzione per 29 milioni di euro, comprende: (i) la compensazione a livello di singola impresa delle attività per imposte differite con le passività per imposte differite (negativa per 20 milioni di euro); (ii) la rilevazione (negativa per 9 milioni di euro) in contropartita alle riserve di patrimonio netto dell'effetto d'imposta correlato alla valutazione al fair value dei contratti derivati di copertura (cash flow hedge). Le attività (passività) nette per imposte differite si analizzano come segue:
| (milioni di euro) | 31.12.2024 | 31.12.2023 |
|---|---|---|
| Attività per imposte differite lorde | 475 | 392 |
| Passività per imposte differite compensabili | (155) | (135) |
| Attività per imposte differite | 320 | 257 |
| Passività per imposte differite lorde | (164) | (141) |
| Attività per imposte differite compensabili | 155 | 135 |
| Passività per imposte differite | (9) | (6) |
| Attività (passività) nette per imposte differite | 311 | 251 |
La natura delle differenze temporanee più significative che hanno determinato le attività (passività) nette per imposte differite è la seguente:
| (milioni di euro) | 31.12.2023 | Accantonamenti | Utilizzi | Differenze di cambio |
Altre variazioni | 31.12.2024 |
|---|---|---|---|---|---|---|
| Attività per imposte differite: | ||||||
| - accantonamenti per svalutazione crediti, rischi e oneri non deducibili | 120 | 42 | (82) | 1 | - | 81 |
| - ammortamenti non deducibili | 28 | 2 | (3) | 1 | - | 28 |
| - contratti derivati di copertura | 13 | 17 | - | - | 16 | 46 |
| - benefici ai dipendenti | 25 | 3 | (2) | - | (1) | 25 |
| - perdite fiscali portate a nuovo | 53 | 70 | (8) | 1 | 1 | 117 |
| - avanzamento progetti | 32 | 10 | - | - | - | 42 |
| - leasing IFRS 16 | 58 | 17 | (18) | 1 | - | 58 |
| - altre | 63 | 69 | (54) | 1 | (1) | 78 |
| 392 | 230 | (167) | 5 | 15 | 475 | |
| a dedurre: | ||||||
| Passività per imposte differite compensabili | (135) | - | - | - | (20) | (155) |
| Attività per imposte differite | 257 | 230 | (167) | 5 | (5) | 320 |
| Passività per imposte differite: | ||||||
| - ammortamenti anticipati ed eccedenti | (24) | (3) | 3 | - | 6 | (18) |
| - contratti derivati di copertura | (13) | (12) | 4 | - | 6 | (15) |
| - benefici ai dipendenti | (3) | (3) | 2 | - | - | (4) |
| - riserve non distribuite delle partecipate | (18) | (11) | - | - | - | (29) |
| - avanzamento progetti | (8) | (6) | - | - | - | (14) |
| - leasing IFRS 16 | (56) | (18) | 14 | (1) | - | (61) |
| - altre | (19) | - | - | (1) | (3) | (23) |
| (141) | (53) | 23 | (2) | 9 | (164) | |
| a dedurre: | ||||||
| Attività per imposte differite compensabili | 135 | - | - | - | 20 | 155 |
| Passività per imposte differite | (6) | (53) | 23 | (2) | 29 | (9) |
| Attività (passività) nette per imposte differite | 251 | 177 | (144) | 3 | 24 | 311 |
Le attività per imposte differite non riconosciute sono pari a 1.544 milioni di euro (1.597 milioni di euro al 31 dicembre 2023) e riguardano principalmente le perdite fiscali che si ritiene di non poter utilizzare a fronte di imponibili futuri nei prossimi quattro anni.


Le perdite fiscali ammontano a 6.913 milioni di euro (6.799 milioni di euro al 31 dicembre 2023), di cui 5.025 milioni di euro riportabili a nuovo illimitatamente. Il recupero fiscale corrisponde all'aliquota del 24% per le entità italiane e a un'aliquota media del 22,1% per le entità estere.
Le perdite fiscali sono riferibili principalmente a entità estere e sono utilizzabili entro i seguenti esercizi:
| (milioni di euro) | Italia | Estero |
|---|---|---|
| 2025 | - | 25 |
| 2026 | - | 57 |
| 2027 | - | 7 |
| 2028 | - | 160 |
| 2029 | - | 49 |
| Oltre 2029 | - | 1.590 |
| Illimitatamente | 1.796 | 3.229 |
| Totale | 1.796 | 5.117 |
Le perdite fiscali per le quali non sono state contabilizzate attività per imposte differite, in accordo con le disposizioni dello IAS 12, ammontano a 6.418 milioni di euro.
Le attività per imposte differite iscritte in bilancio al 31 dicembre 2024 a fronte di perdite fiscali ammontano a 117 milioni di euro e si ritengono recuperabili nei prossimi 4 anni.
Le imposte sono indicate alla nota 39 "Imposte sul reddito".
Le altre attività non correnti di 65 milioni di euro (52 milioni di euro al 31 dicembre 2023) si analizzano come segue:
| (milioni di euro) | 31.12.2024 | 31.12.2023 |
|---|---|---|
| Fair value su strumenti finanziari derivati | 1 | 3 |
| Altri crediti | 20 | 25 |
| Altre attività | 44 | 24 |
| Totale | 65 | 52 |
Il fair value degli strumenti finanziari derivati è commentato alla nota 30 "Strumenti finanziari derivati".
Gli altri crediti al 31 dicembre 2024 ammontano a 20 milioni di euro, con un decremento di 5 milioni di euro rispetto al 31 dicembre 2023, e si riferiscono principalmente a depositi cauzionali di diversa natura.
Le altre attività non correnti al 31 dicembre 2024 ammontano a 44 milioni di euro, con un incremento di 20 milioni di euro rispetto al 31 dicembre 2023, e includono prevalentemente costi non di competenza dell'esercizio, riferiti principalmente a premi assicurativi e canoni per contratti in locazione.
Le altre attività non correnti verso parti correlate sono dettagliate alla nota 44 "Rapporti con parti correlate".
I debiti commerciali e altri debiti pari a 3.959 milioni di euro (2.944 milioni di euro al 31 dicembre 2023) si analizzano come segue:
| (milioni di euro) | 31.12.2024 | 31.12.2023 |
|---|---|---|
| Debiti commerciali | 3.569 | 2.668 |
| Altri debiti | 390 | 276 |
| Totale | 3.959 | 2.944 |
I debiti commerciali di 3.569 milioni di euro aumentano di 901 milioni di euro rispetto al 31 dicembre 2023 in relazione all'incrementata operatività del Gruppo.

La variazione in un aumento è sostanzialmente legata all'avanzamento dei progetti, ovvero all'incremento delle attività di approvvigionamento dei progetti di recente acquisizione e le fasi di costruzione dei progetti in corso. L'incremento è coerente con la significativa crescita dei volumi di attività registrati.
I debiti commerciali e gli altri debiti verso parti correlate sono dettagliati alla nota 44 "Rapporti con parti correlate". Gli altri debiti di 390 milioni di euro si analizzano come segue:
| (milioni di euro) | 31.12.2024 | 31.12.2023 |
|---|---|---|
| Debiti verso: | ||
| - personale | 204 | 155 |
| - istituti di previdenza e di sicurezza sociale | 74 | 62 |
| - consulenti e professionisti | 3 | 2 |
| - compagnie di assicurazione | 2 | 3 |
| - amministratori e sindaci | - | 1 |
| Altri debiti diversi | 107 | 53 |
| Totale | 390 | 276 |
Gli altri debiti diversi pari a 107 milioni di euro includono 13 milioni di euro riferiti all'esito della definizione delle pendenze connesse alla sentenza relativa al contenzioso GNL3 Arzew. Per maggiori informazioni si rinvia al paragrafo "Contenziosi" della nota 34 "Garanzie, impegni e rischi".
La valutazione al fair value dei debiti commerciali e altri debiti non determina effetti significativi in ragione del breve periodo di tempo intercorrente tra la rilevazione del debito e la sua scadenza.
Le passività contrattuali di 3.434 milioni di euro (3.088 milioni di euro al 31 dicembre 2023) si analizzano come segue:
| (milioni di euro) | 31.12.2024 | 31.12.2023 |
|---|---|---|
| Passività contrattuali (da valutazione commesse a lungo termine) | 2.647 | 2.301 |
| Anticipi da clienti | 787 | 787 |
| Totale | 3.434 | 3.088 |
Le passività contrattuali (da valutazione commesse a lungo termine), pari a 2.647 milioni di euro (2.301 milioni di euro al 31 dicembre 2023), riguardano rettifiche di ricavi fatturati su commesse pluriennali al fine di rispettare il principio della competenza economica e temporale, in applicazione del criterio di valutazione in base ai corrispettivi contrattuali maturati.
In particolare, le passività contrattuali (da valutazione commesse a lungo termine) aumentano di 346 milioni di euro per effetto delle rettifiche di ricavi fatturati nel corso dell'anno in seguito alla valutazione sulla base dello stato di avanzamento operativo dei progetti per 1.127 milioni di euro a cui si aggiunge l'effetto cambi per 10 milioni di euro, in parte compensati dalla rilevazione a ricavi di competenza dell'anno in corso per 791 milioni di euro rettificati alla fine dell'esercizio precedente. Gli anticipi da clienti di 787 milioni di euro (787 milioni di euro al 31 dicembre 2023) si riferiscono prevalentemente agli importi incassati alla sottoscrizione dei contratti, negli anni precedenti e nel corso dell'esercizio, e utilizzati a fronte della fatturazione al raggiungimento delle milestone contrattuali.
Le passività contrattuali verso parti correlate sono dettagliate alla nota 44 "Rapporti con parti correlate".
Le altre passività correnti di 157 milioni di euro (33 milioni di euro al 31 dicembre 2023) si analizzano come segue:
| (milioni di euro) | 31.12.2024 | 31.12.2023 |
|---|---|---|
| Fair value su strumenti finanziari derivati | 131 | 17 |
| Altre passività | 26 | 16 |
| Totale | 157 | 33 |
L'incremento del fair value negativo su strumenti finanziari derivati pari a 114 milioni di euro è imputabile principalmente alla variazione del cambio EUR/USD e delle principali valute legate al dollaro.
Il fair value degli strumenti finanziari derivati è commentato alla nota 30 "Strumenti finanziari derivati".
Le altre passività ammontano a 26 milioni di euro, con un incremento di 10 milioni di euro rispetto al 31 dicembre 2023 e includono principalmente la "Riserva premi assicurativi" e debiti per canoni di locazione.
Le altre passività verso parti correlate sono dettagliate alla nota 44 "Rapporti verso parti correlate".
Le passività finanziarie si analizzano come segue:
| 31.12.2024 | 31.12.2023 | |||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| (milioni di euro) | Passività finanziarie a breve termine |
Quote a breve di passività finanziarie a lungo termine |
Passività finanziarie a lungo termine |
Totale | Passività finanziarie a breve termine |
Quote a breve di passività finanziarie a lungo termine |
Passività finanziarie a lungo termine |
Totale |
| Banche | 57 | 65 | 75 | 197 | 63 | 96 | 374 | 533 |
| Obbligazioni | - | 316 | 1.667 | 1.983 | - | 32 | 1.794 | 1.826 |
| Altri finanziatori | 4 | - | - | 4 | 34 | - | - | 34 |
| Totale | 61 | 381 | 1.742 | 2.184 | 97 | 128 | 2.168 | 2.393 |
Al 31 dicembre 2024 sono presenti contratti di finanziamento bancari contenenti clausole di Financial Covenant che prevedono il rispetto del rapporto tra indebitamento finanziario netto ed EBITDA (così come definito nei rispettivi contratti di finanziamento), non superiore a 3,5 volte. Alla data del 31 dicembre 2024 tutte le clausole comportanti limiti all'utilizzo delle risorse finanziarie, ivi compresi i suddetti Financial Covenant, le clausole di change of control, negative pledge e crossdefault, risultano rispettate.
La voce "Obbligazioni" comprende quattro prestiti obbligazionari non subordinati, per un valore nominale complessivo pari a 1.517 milioni di euro (valore contabile al 31 dicembre 2024 pari a 1.549 milioni di euro), e un prestito obbligazionario convertibile, anch'esso non subordinato, per un valore nominale pari a 500 milioni di euro (valore contabile al 31 dicembre 2024 pari a 434 milioni di euro).
L'analisi per scadenza delle passività finanziarie a lungo termine al 31 dicembre 2024 è la seguente:
(milioni di euro)
| Tipo | Scadenza | 2026 | 2027 | 2028 | 2029 | Oltre | Totale passività finanziarie a lungo termine |
|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Banche | 2026-2027 | 60 | 15 | - | - | - | 75 |
| Obbligazioni | 2026-2030 | 217 | - | 473 | 477 | 500 | 1.667 |
| Totale | 277 | 15 | 473 | 477 | 500 | 1.742 |
Con riferimento ai pagamenti futuri contrattualmente dovuti le scadenze delle passività finanziarie a lungo termine si analizzano come di seguito indicato:
| (milioni di euro) | |||||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Valore contabile al 31.12.2024 |
Scadenza a breve termine 31.12.2025 |
2026 | 2027 | 2028 | 2029 | Oltre | Totale pagamenti futuri al 31.12.2024 |
||
| Banche | 140 | 66 | 60 | 15 | - | - | - | 141 | |
| Obbligazioni | 1.983 | 317 | 242 | - | 500 | 500 | 500 | 2.059 | |
| Altri finanziatori | - | - | - | - | - | - | - | - | |
| Totale | 2.123 | 383 | 302 | 15 | 500 | 500 | 500 | 2.200 |
La differenza pari a 77 milioni di euro tra il valore delle passività finanziarie a lungo termine iscritto a bilancio al 31 dicembre 2024 e il totale dei pagamenti futuri, deriva dalla valutazione con il metodo del costo ammortizzato.

L'analisi delle passività finanziarie per valuta con l'indicazione del tasso di interesse è la seguente:
| (milioni di euro) | |
|---|---|
| 31.12.2024 | 31.12.2023 | ||||||||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Tasso % | Tasso % Tasso % |
Tasso % | |||||||||||
| Valuta | Passività finanziarie a breve termine |
da | a | Passività finanziarie a lungo e quota breve di passività finanziarie a lungo termine |
da | a | Passività finanziarie a breve termine |
da | a | Passività finanziarie a lungo e quota breve di passività finanziarie a lungo termine |
da | a | |
| Euro | 4 | 0,00 | 0,00 | 2.123 | 1,34 | 4,71 | 34 | 0,00 0,00 | 2.296 | 1,34 | 7,58 | ||
| Dollaro USA | - | - | - | - | - | - | - | - | |||||
| Altre | 57 | variabile - |
63 | variabile | - | ||||||||
| Totale | 61 | 2.123 | 97 | 2.296 |
Le passività finanziarie a lungo termine comprensive della quota a breve termine hanno una scadenza compresa tra il 2025 e il 2030.
Al 31 dicembre 2024 Saipem dispone di linee di credito a breve uncommitted non utilizzate per 30 milioni di euro (114 milioni di euro al 31 dicembre 2023) e di linee di credito a lungo committed non utilizzate per 473 milioni di euro (473 milioni di euro al 31 dicembre 2023).
Le commissioni di mancato utilizzo non sono significative.
Non ci sono passività finanziarie garantite da ipoteche e privilegi sui beni immobili di imprese consolidate e da pegni su titoli. Il valore di mercato delle passività finanziarie a lungo termine, comprensive della quota a breve termine, ammonta a 2.448 milioni di euro (2.383 milioni di euro al 31 dicembre 2023) ed è stato determinato sulla base del valore attuale dei flussi di cassa futuri adottando tassi di attualizzazione per le principali valute di finanziamento approssimativamente compresi tra i seguenti intervalli:
| (%) | 2024 | 2023 |
|---|---|---|
| Euro | 3,07-3,38 | 3,91-4,84 |
Il valore di mercato degli strumenti finanziari quotati è stato calcolato utilizzando il prezzo di chiusura di Borsa all'ultima data disponibile dell'esercizio.
Nella tabella seguente è riportato il confronto tra valore nominale, valore contabile e fair value delle passività finanziarie a lungo termine:
| 31.12.2024 | 31.12.2023 | ||||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| (milioni di euro) | Valore nominale | Valore contabile |
Fair value | Valore nominale | Valore contabile |
Fair value | |||
| Banche | 141 | 140 | 139 | 474 | 470 | 480 | |||
| Obbligazioni | 2.017 | 1.983 | 2.309 | 1.880 | 1.826 | 1.903 | |||
| Altri finanziatori | - | - | - | - | - | - | |||
| Totale | 2.158 | 2.123 | 2.448 | 2.354 | 2.296 | 2.383 |
In base alle disposizioni dello IAS 7 in merito alla "Disclosure Initiative" di seguito si riporta la riconciliazione tra le variazioni delle passività finanziarie e il flusso da attività di finanziamento:
| Variazioni senza impatti sui flussi di cassa |
|||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|
| (milioni di euro) | Variazione dei 31.12.2023 flussi di cassa |
Differenze cambio da Acquisizioni conversione |
Altre Variazione variazioni del fair value non monetarie |
31.12.2024 | |||
| Passività finanziarie a breve termine | 97 | (39) | - | 3 | - | - | 61 |
| Passività finanziarie a lungo termine e quote a breve di passività a lungo termine |
2.296 | (173) | - | - | - | - | 2.123 |
| Passività (attività) nette per leasing | 477 | (232) | - | 3 | - | 412 | 660 |
| Totale passività nette derivanti da attività di finanziamento |
2.870 | (444) | - | 6 | - | 412 | 2.844 |
Le passività finanziarie verso parti correlate sono dettagliate alla nota 44 "Rapporti con parti correlate".
Viene di seguito riportato il prospetto dell'indebitamento finanziario predisposto secondo le disposizioni previste dal Richiamo di attenzione n. 5/21 del 29 aprile 2021 della Consob avente ad oggetto "Conformità agli Orientamenti dell'ESMA in materia di obblighi di informativa ai sensi del regolamento sul prospetto" e che recepisce gli orientamenti dell'ESMA.
| 31.12.2024 | ||||||
|---|---|---|---|---|---|---|
| (milioni di euro) | Correnti | Non correnti | Totale | Correnti | Non correnti | Totale |
| A. Disponibilità liquide | 1.970 | - | 1.970 | 2.136 | - | 2.136 |
| B. Mezzi equivalenti a disponibilità liquide | 188 | - | 188 | - | - | - |
| C. Altre attività finanziare correnti: | 709 | - | 709 | 472 | - | 472 |
| - Attività finanziarie valutate al fair value con effetti a conto economico |
47 | - | 47 | - | - | - |
| - Attività finanziarie valutate al fair value con effetti a OCI |
338 | - | 338 | 86 | - | 86 |
| - Crediti finanziari | 324 | 324 | 386 | - | 386 | |
| D. Liquidità (A+B+C) | 2.867 | - | 2.867 | 2.608 | - | 2.608 |
| E. Debito finanziario corrente: | 415 | - | 415 | 396 | - | 396 |
| - Passività finanziarie a breve termine verso banche |
57 | - | 57 | 63 | - | 63 |
| - Passività finanziarie a breve termine verso entità correlate |
1 | - | 1 | 1 | - | 1 |
| - Altre passività finanziarie a breve termine | 3 | - | 3 | 33 | - | 33 |
| - Passività per leasing | 354 | - | 354 | 299 | - | 299 |
| F. Parte corrente del debito finanziario non corrente: |
381 | - | 381 | 128 | - | 128 |
| - Passività finanziarie a lungo termine verso banche |
65 | - | 65 | 96 | - | 96 |
| - Prestiti obbligazionari | 316 | - | 316 | 32 | - | 32 |
| G. Indebitamento finanziario corrente (E+F) |
796 | - | 796 | 524 | - | 524 |
| H. Indebitamento finanziario corrente netto (G-D) |
(2.071) | - | (2.071) | (2.084) | - | (2.084) |
| I. Debito finanziario non corrente: | - | 553 | 553 | - | 805 | 805 |
| - Passività finanziarie a lungo termine verso banche |
- | 75 | 75 | - | 374 | 374 |
| - Passività finanziarie a lungo termine verso entità correlate |
- | - | - | - | - | - |
| - Passività per leasing | - | 478 | 478 | - | 431 | 431 |
| J. Strumenti di debito: | - | 1.667 | 1.667 | - | 1.794 | 1.794 |
| - Prestiti obbligazionari | - | 1.667 | 1.667 | - | 1.794 | 1.794 |
| K. Debiti commerciali e altri debiti non correnti |
- | 121 | 121 | - | - | - |
| L. Indebitamento finanziario non corrente (I+J+K) |
- | 2.341 | 2.341 | - | 2.599 | 2.599 |
| M. Totale indebitamento finanziario come da Richiamo di attenzione Consob n. 5/21 del 29 aprile 2021 (H+L) |
(2.071) | 2.341 | 270 | (2.084) | 2.599 | 515 |
L'indebitamento finanziario netto non include il fair value dei contratti derivati indicato nelle note 15 "Altre attività correnti", 21 "Altre attività non correnti", 24 "Altre passività correnti" e 29 "Altri debiti e passività non correnti".

| 31.12.2024 | 31.12.2023 | ||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|
| (milioni di euro) | Correnti | Non correnti | Totale | Correnti | Non correnti | Totale | |
| M. Totale indebitamento finanziario come da Richiamo di attenzione Consob n. 5/21 del 29 aprile 2021 (H+L) |
(2.071) | 2.341 | 270 | (2.084) | 2.599 | 515 | |
| N. Crediti finanziari non correnti | - | - | - | - | 1 | 1 | |
| O. Attività per leasing | 83 | 89 | 172 | 98 | 155 | 253 | |
| P. Debiti commerciali e altri debiti non correnti |
- | (121) | (121) | - | - | - | |
| Q. Indebitamento finanziario netto (M-N-O+P) |
(2.154) | 2.131 | (23) | (2.182) | 2.443 | 261 |
La posizione finanziaria netta pre-IFRS 16 al 31 dicembre 2024 è positiva per 683 milioni di euro. La posizione finanziaria netta comprensiva della lease liability IFRS 16, pari a 660 milioni di euro, è positiva per 23 milioni di euro. Il debito lordo ante effetti lease liability IFRS 16 al 31 dicembre 2024 ammonta a 2.184 milioni di euro, la liquidità a 2.867 milioni di euro di cui liquidità disponibile per 1.688 milioni di euro.
I crediti finanziari sono commentati alla nota 10 "Altre attività finanziarie".
I fondi per rischi e oneri di 800 milioni di euro (767 milioni di euro al 31 dicembre 2023) si analizzano come segue:
| (milioni di euro) | Saldo iniziale | Accantonamenti | Utilizzi | Altre variazioni | Saldo finale |
|---|---|---|---|---|---|
| 31.12.2024 | |||||
| Fondo rischi per contenziosi | 182 | 13 | (155) | 1 | 41 |
| Fondo copertura perdite di imprese partecipate | 49 | 96 | (1) | 4 | 148 |
| Fondo spese contrattuali e perdite su commesse pluriennali |
463 | 173 | (186) | - | 450 |
| Altri fondi | 73 | 101 | (16) | 3 | 161 |
| Totale | 767 | 383 | (358) | 8 | 800 |
| 31.12.2023 | |||||
| Fondo rischi per contenziosi | 234 | 7 | (72) | 13 | 182 |
| Fondo copertura perdite di imprese partecipate | 101 | - | (51) | (1) | 49 |
| Fondo spese contrattuali e perdite su commesse pluriennali |
745 | 111 | (391) | (2) | 463 |
| Altri fondi (1) | 68 | 31 | (24) | (2) | 73 |
| Totale | 1.148 | 149 | (538) | 8 | 767 |
(1) La voce altri fondi include il fondo per imposte pari a 9 milioni di euro e il fondo esodi agevolati pari a 1 milione di euro.
Il fondo rischi per contenziosi ammonta a 41 milioni di euro e si riferisce agli accantonamenti effettuati dalla Capogruppo e da alcune controllate estere a fronte di oneri derivanti da contenziosi in via di definizione, di cui 6 milioni di euro sono relativi a contenziosi con il personale. Il fondo accoglie principalmente la stima delle passività ritenute probabili e conseguenti a transazioni e procedimenti giudiziali. Il decremento del fondo pari a 141 milioni di euro si riferisce principalmente all'esito della definizione delle pendenze connesse alla sentenza relativa al contenzioso GNL3 Arzew, in base alla quale si è proceduto alla riclassifica degli ammontari nelle voci di bilancio "Debiti commerciali e altri debiti e "Altri debiti e passività non correnti". Per maggiori informazioni si rinvia al paragrafo "Contenziosi" della nota 34 "Garanzie, impegni e rischi".
Il fondo copertura perdite di imprese partecipate ammonta a 148 milioni di euro e rileva gli stanziamenti effettuati in sede di valutazione delle partecipazioni a fronte di perdite eccedenti il patrimonio netto delle imprese partecipate.
Il fondo spese contrattuali e perdite su commesse pluriennali ammonta a 450 milioni di euro e include la stima di perdite su commesse pluriennali per 419 milioni di euro e il fondo costi finali di progetto per un ammontare di 31 milioni di euro relativi a progetti del business Engineering & Construction.
Gli altri fondi ammontano a 161 milioni di euro e includono principalmente:
• il fondo per smantellamento e ripristino pari a 69 milioni di euro che accoglie l'accantonamento dei costi di ripristino dei beni in leasing;


• il fondo per imposte pari a 5 milioni di euro che si riferisce principalmente a contenziosi in corso per imposte indirette con le autorità fiscali di Paesi esteri e include anche gli effetti di recenti accertamenti.
Il Gruppo Saipem opera in numerosi Paesi con legislazioni fiscali complesse alle quali si attiene grazie anche al supporto di consulenti fiscali locali. In alcune di queste giurisdizioni il Gruppo gestisce tramite ricorsi alcune richieste avanzate dalle autorità fiscali, dalle quali gli amministratori ritengono che non deriveranno ulteriori oneri significativi rispetto a quanto accantonato.
I fondi per benefici ai dipendenti ammontano a 208 milioni di euro (193 milioni di euro al 31 dicembre 2023) e si analizzano come segue:
| (milioni di euro) | 31.12.2024 | 31.12.2023 |
|---|---|---|
| TFR | 25 | 25 |
| Piani esteri a benefici definiti | 79 | 72 |
| FISDE e altri piani medici | 22 | 21 |
| Altri fondi per benefici ai dipendenti a lungo termine | 82 | 75 |
| Totale | 208 | 193 |
Il fondo Trattamento di Fine Rapporto (TFR), disciplinato dall'art. 2120 del codice civile, accoglie la stima dell'obbligazione, determinata sulla base di ipotesi attuariali, relativa all'ammontare da corrispondere ai dipendenti delle imprese italiane all'atto della cessazione del rapporto di lavoro.
I piani esteri a benefici definiti riguardano:
In base all'anzianità di servizio in azienda e alla retribuzione erogata durante l'ultimo anno di servizio, oppure in base alla retribuzione annua media corrisposta in un periodo determinato e antecedente la cessazione del rapporto di lavoro, viene accantonato un ammontare che rappresenta l'obbligazione dell'azienda verso i dipendenti.
Il Fondo Integrativo Sanitario Dirigenti aziende Gruppo Eni (FISDE) accoglie l'ammontare della passività e del costo assistenziale determinato con riferimento al contributo che l'azienda versa o verserà a favore dei dirigenti in pensione.
Gli altri fondi per benefici ai dipendenti a lungo termine riguardano principalmente i piani di incentivazione a lungo termine, i premi di anzianità, il fondo di incentivazione all'esodo dei dipendenti (art. 4, legge n. 92/2012) e altri piani a lungo termine.
I piani di incentivazione a lungo termine accolgono la stima, determinata adottando ipotesi attuariali, dell'ammontare da corrispondere alle risorse critiche beneficiarie a condizione che siano rimaste in servizio per il periodo stabilito da ciascun piano a partire dall'assegnazione del relativo incentivo; la ripartizione del costo determinato avviene "pro rata temporis" lungo il vesting period. I premi di anzianità sono benefici erogati al raggiungimento di un periodo minimo di servizio in azienda e, per quanto riguarda l'Italia, sono erogati in credito welfare.
Il fondo incentivazione all'esodo dei dipendenti, stanziato in seguito agli accordi attuativi delle disposizioni previste dall'art. 4 della legge n. 92/2012, siglati tra la Società Saipem SpA e le rappresentanze delle principali Organizzazioni Sindacali al fine di realizzare in modo non traumatico un corretto dimensionamento degli organici, accoglie la stima degli oneri, determinati su basi attuariali, connessi alle offerte per risoluzioni consensuali anticipate del rapporto di lavoro.

I fondi per benefici ai dipendenti valutati applicando tecniche attuariali si analizzano come di seguito indicato:
| 31.12.2024 | 31.12.2023 | |||||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| (milioni di euro) | TFR | Piani esteri a benefici definiti |
FISDE e altri piani medici esteri |
Altri fondi per benefici a dipendenti a lungo termine |
Totale | TFR | Piani esteri a benefici definiti |
FISDE e altri piani medici esteri |
Altri fondi per benefici a dipendenti a lungo termine |
Totale |
| Valore attuale dell'obbligazione all'inizio dell'esercizio |
25 | 138 | 21 | 75 | 259 | 25 | 126 | 22 | 69 | 242 |
| Costo corrente | - | 12 | 1 | 20 | 33 | - | 10 | - | 4 | 14 |
| Interessi passivi | 1 | 4 | 1 | 2 | 8 | 1 | 5 | 1 | 2 | 9 |
| Rivalutazioni: | - | (5) | - | 10 | 5 | 1 | 10 | (1) | 6 | 16 |
| - utili e perdite attuariali risultanti da variazioni nelle ipotesi demografiche |
- | - | - | - | - | - | (1) | (1) | - | (2) |
| - utili e perdite attuariali risultanti da variazioni nelle ipotesi finanziarie |
- | (6) | - | 4 | (2) | - | 8 | - | 4 | 12 |
| - effetto dell'esperienza passata | - | 1 | - | 6 | 7 | 1 | 3 | - | 2 | 6 |
| Costo per prestazioni passate e utili/perdite per estinzione |
- | - | - | - | - | - | - | - | 16 | 16 |
| Contributi al piano: | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - |
| - contributi dei dipendenti | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - |
| - contributi del datore di lavoro | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - |
| Benefici pagati | (1) | (8) | (1) | (25) | (35) | (2) | (10) | (1) | (20) | (33) |
| Discontinued operations | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - |
| Cessione business | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - |
| Variazione area di consolidamento | - | - | - | - | - | - | (3) | - | (2) | (5) |
| Effetto differenze cambio e altre variazioni |
- | 3 | - | - | 3 | - | - | - | - | - |
| Valore attuale dell'obbligazione alla fine dell'esercizio (a) |
25 | 144 | 22 | 82 | 273 | 25 | 138 | 21 | 75 | 259 |
| Attività al servizio dei piani all'inizio dell'esercizio |
- | 68 | - | - | 68 | - | 61 | - | - | 61 |
| Interessi attivi | - | 2 | - | - | 2 | - | 2 | - | - | 2 |
| Rendimento delle attività al servizio del piano |
- | (4) | - | - | (4) | - | - | - | - | - |
| Costo per prestazioni passate e utili/perdite per estinzione |
- | - | - | - | - | - | - | - | - | - |
| Contributi al piano: | - | 4 | - | - | 4 | - | 8 | - | - | 8 |
| - contributi dei dipendenti | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - |
| - contributi del datore di lavoro | - | 4 | - | - | 4 | - | 8 | - | - | 8 |
| Benefici pagati | - | (4) | - | - | (4) | - | (4) | - | - | (4) |
| Effetto differenze cambio e altre variazioni |
- | 1 | - | - | 1 | - | 1 | - | - | 1 |
| Attività al servizio dei piani alla fine dell'esercizio (b) |
- | 67 | - | - | 67 | - | 68 | - | - | 68 |
| Passività netta (c=a-b) | 25 | 77 | 22 | 82 | 206 | 25 | 70 | 21 | 75 | 191 |
| Passività aggiuntiva da riconoscere secondo IFRIC 14 all'inizio dell'esercizio |
- | - | - | - | - | - | 2 | - | - | 2 |
| Incremento/decremento | - | - | - | - | - | - | (2) | - | - | (2) |
| Passività aggiuntiva da riconoscere secondo IFRIC 14 alla fine dell'esercizio (d) |
- | - | - | - | - | - | - | - | - | - |
| Massimale di attività al servizio dei piani all'inizio dell'esercizio |
- | 2 | - | - | 2 | - | - | - | - | - |
| Modifiche nel massimale di attività al servizio dei piani |
- | - | - | - | - | - | 2 | - | - | 2 |
| Massimale di attività al servizio dei piani alla fine dell'esercizio (e) |
- | 2 | - | - | 2 | - | 2 | - | - | 2 |
| Passività netta rilevata in bilancio (f=c+d+e) |
25 | 79 | 22 | 82 | 208 | 25 | 72 | 21 | 75 | 193 |

Gli altri fondi per benefici ai dipendenti a lungo termine di 82 milioni di euro (75 milioni di euro al 31 dicembre 2023) riguardano il fondo incentivazione all'esodo dei dipendenti per 15 milioni di euro (26 milioni di euro al 31 dicembre 2023), i piani di incentivazione a lungo termine per 32 milioni di euro (19 milioni di euro al 31 dicembre 2023), altri piani esteri a lungo termine per 33 milioni di euro (28 milioni di euro al 31 dicembre 2023) e i premi di anzianità per 2 milioni di euro (2 milioni di euro al 31 dicembre 2023).
I costi per benefici ai dipendenti, determinati utilizzando ipotesi attuariali, rilevati a conto economico si analizzano come di seguito indicato:
| 31.12.2024 | 31.12.2023 | |||||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| (milioni di euro) | TFR | Piani esteri a benefici definiti |
FISDE e altri piani medici esteri |
Altri fondi per benefici a dipendenti a lungo termine |
Totale | TFR | Piani esteri a benefici definiti |
FISDE e altri piani medici esteri |
Altri fondi per benefici a dipendenti a lungo termine |
Totale |
| Costo corrente | - | 12 | 1 | 20 | 33 | - | 10 | - | 4 | 14 |
| Costo per prestazioni passate e utili/perdite per estinzione |
- | - | - | - | - | - | - | - | 16 | 16 |
| Interessi passivi (attivi) netti: | ||||||||||
| - interessi passivi sull'obbligazione | 1 | 4 | 1 | 2 | 8 | 1 | 5 | 1 | 2 | 9 |
| - interessi attivi sulle attività al servizio dei piani |
- | 2 | - | - | 2 | - | 2 | - | - | 2 |
| Totale interessi passivi (attivi) netti | 1 | 2 | 1 | 2 | 6 | 1 | 3 | 1 | 2 | 7 |
| di cui rilevato nel costo lavoro | - | - | - | 2 | 2 | - | - | - | 2 | 2 |
| di cui rilevato nei proventi (oneri) finanziari |
1 | 2 | 1 | - | 4 | 1 | 3 | 1 | - | 5 |
| Rivalutazioni dei piani a lungo termine | - | - | - | 10 | 10 | - | - | - | 6 | 6 |
| Totale | 1 | 14 | 2 | 32 | 49 | 1 | 13 | 1 | 28 | 43 |
| di cui rilevato nel costo lavoro | - | 12 | 1 | 32 | 45 | - | 10 | - | 28 | 38 |
| di cui rilevato nei proventi (oneri) finanziari |
1 | 2 | 1 | - | 4 | 1 | 3 | 1 | - | 5 |
I costi per piani a benefici definiti rilevati tra le altre componenti del conto economico complessivo si analizzano come di seguito indicato:
| 2024 | 2023 | ||||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| (milioni di euro) | TFR | Piani esteri a benefici definiti |
FISDE e altri piani medici esteri |
Totale | TFR | Piani esteri a benefici definiti |
FISDE e altri piani medici esteri |
Totale | |
| Rivalutazioni: | |||||||||
| - utili e perdite attuariali risultanti da variazioni nelle ipotesi demografiche |
- | - | - | - | - | (1) | (1) | (2) | |
| - utili e perdite attuariali risultanti da variazioni nelle ipotesi finanziarie |
- | (6) | - | (6) | - | 8 | - | 8 | |
| - effetto dell'esperienza passata | - | 1 | - | 1 | 1 | 3 | - | 4 | |
| - rendimento delle attività al servizio dei piani | - | 4 | - | 4 | - | - | - | - | |
| Passività aggiuntiva da riconoscere secondo IFRIC 14 | - | - | - | - | - | (2) | - | (2) | |
| Modifiche nel massimale di attività al servizio dei piani | - | - | - | - | - | 2 | - | 2 | |
| Totale | - | (1) | - | (1) | 1 | 10 | (1) | 10 |
Le attività al servizio dei piani esteri a benefici definiti si analizzano come segue:
| Saipem Relazione in breve sulla gestione |
BILANCIO CONSOLIDATO |
Bilancio di esercizio |
ALLEGATI | ||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Disponibilità liquide e mezzi equivalenti (milioni di euro) |
rappresentativi di capitale Strumenti |
rappresentativi Strumenti di debito |
Immobili | Derivati | di investimento Fondi comuni |
Attività detenute da compagnie di assicurazione |
Titoli di debito strutturati |
Altre attività | Totale |
| Attività al servizio dei piani: | |||||||||
| - con prezzi quotati in mercati attivi - |
- | - | - | - | - | 12 | - | 20 | 32 |
| - con prezzi non quotati in mercati attivi - |
- | 6 | - | 23 | 5 | 1 | - | - | 35 |
| Totale - |
- | 6 | - | 23 | 5 | 13 | - | 20 | 67 |
Le principali ipotesi attuariali adottate per valutare le passività alla fine dell'esercizio e per determinare il costo dell'esercizio successivo sono di seguito indicate:
| TFR | a benefici definiti Piani esteri |
FISDE e altri piani medici esteri |
a lungo termine a dipendenti per benefici Altri fondi |
|||
|---|---|---|---|---|---|---|
| Esercizio 2024 | ||||||
| Principali ipotesi attuariali: | ||||||
| - tassi di sconto | (%) | 3,30 | 1,10-22,00 | 3,30-6,60 | 2,70-22,00 | |
| - tasso tendenziale di crescita dei salari | (%) | 2,50 | 0,84-16,50 | - | 2,50-10,00 | |
| - tassi di rendimento attesi delle attività al servizio dei piani | (%) | - | 1,10-22,00 | 3,30-6,60 | - | |
| - tasso di inflazione | (%) | 2,00 | 1,10-16,50 | 2,00 | 2,00-16,50 | |
| - aspettativa di vita all'età di 65 anni | (anni) | - | 14-25 | 12-26 | - | |
| Esercizio 2023 | ||||||
| Principali ipotesi attuariali: | ||||||
| - tassi di sconto | (%) | 3,30 | 1,35-16,60 | 3,30-7,09 | 3,10-15,30 | |
| - tasso tendenziale di crescita dei salari | (%) | 2,50 | 0,84-12,00 | - | 2,50-6,00 | |
| - tassi di rendimento attesi delle attività al servizio dei piani | (%) | - | 1,35-15,30 | 7,09 | - | |
| - tasso di inflazione | (%) | 2,00 | 1,25-15,30 | 2,00-4,00 | 15,30 | |
| - aspettativa di vita all'età di 65 anni | (anni) | - | 12-24 | 12-26 | - |
Le principali ipotesi attuariali adottate per area geografica si analizzano come segue:
| Eurozona | Resto Europa | Africa | Altre | ||
|---|---|---|---|---|---|
| Esercizio 2024 | |||||
| Tassi di sconto | (%) | 2,70-3,30 | 1,10-5,50 | 3,30-22,00 | 2,30-10,55 |
| Tasso tendenziale di crescita dei salari | (%) | 2,50-3,50 | 1,35-3,50 | 5,50-15,00 | 0,84-10,00 |
| Tasso d'inflazione | (%) | 2,00 | 1,10-3,50 | 3,00-16,50 | 2,00-4,00 |
| Aspettativa di vita all'età di 65 anni | (anni) | 22-26 | 15-24 | - | 12-14 |
| Esercizio 2023 | |||||
| Tassi di sconto | (%) | 3,10-3,30 | 1,35-4,50 | 3,20-16,60 | 2,50-9,20 |
| Tasso tendenziale di crescita dei salari | (%) | 2,50 | 1,50-3,50 | 5,60-12,00 | 0,84-10,00 |
| Tasso d'inflazione | (%) | 2,00-2,20 | 1,25-3,00 | 3,10-15,30 | 2,00-4,00 |
| Aspettativa di vita all'età di 65 anni | (anni) | 22-26 | 15-24 | - | 12-14 |
Il tasso di sconto adottato è stato determinato considerando i rendimenti di titoli obbligazionari di aziende primarie (rating AA) nei Paesi dove il mercato corrispondente è sufficientemente consistente, o i rendimenti di titoli di stato nel caso contrario.
Il tasso di inflazione corrisponde alle previsioni sul lungo termine emesse dagli istituti bancari nazionali o internazionali. Le tavole demografiche adottate sono quelle utilizzate dagli attuari locali per l'elaborazione delle valutazioni IAS 19.


Gli effetti derivanti da una modifica ragionevolmente possibile delle principali ipotesi attuariali alla fine dell'esercizio sono di seguito indicati:
| (milioni di euro) | Tasso di sconto | Tasso di inflazione |
Tasso tendenziale di crescita dei salari |
Tasso di crescita delle pensioni |
Tasso tendenziale di crescita del costo sanitario |
|
|---|---|---|---|---|---|---|
| Incremento dello 0,5% |
Riduzione dello 0,5% |
Incremento dello 0,5% |
Incremento dello 0,5% |
Incremento dello 0,5% |
Incremento dell'1% |
|
| Effetto sull'obbligazione | (11) | 13 | 2 | 6 | 1 | 1 |
| TFR | (1) | 1 | - | - | - | - |
| Piani esteri a benefici definiti | (7) | 8 | 2 | 4 | 1 | - |
| FISDE e altri piani medici esteri | (1) | 2 | - | - | - | 1 |
| Altri fondi per benefici a dipendenti a lungo termine | (2) | 2 | - | 2 | - | - |
L'analisi di sensitività in tabella è stata eseguita sulla base dei risultati delle analisi effettuate per ogni piano elaborando le valutazioni con i parametri modificati.
L'ammontare dei contributi che si prevede di versare ai piani esteri a benefici definiti nell'esercizio successivo ammonta a 12 milioni di euro.
Il profilo di scadenza delle obbligazioni per piani a benefici ai dipendenti è di seguito indicato:
| (milioni di euro) | TFR | benefici definiti Piani esteri a |
FISDE e altri piani medici esteri |
dipendenti a lungo Altri fondi per benefici a termine |
|---|---|---|---|---|
| 2025 | 2 | 14 | 1 | 45 |
| 2026 | 2 | 14 | 1 | 11 |
| 2027 | 2 | 15 | 1 | 10 |
| 2028 | 3 | 15 | 1 | 4 |
| 2029 | 3 | 14 | 1 | 2 |
| Oltre | 10 | 91 | 6 | 12 |
La durata media ponderata delle obbligazioni è di seguito indicata:
| (anni) | TFR | benefici definiti Piani esteri a |
FISDE e altri piani medici esteri |
Altri fondi per lungo termine dipendenti a benefici a |
|---|---|---|---|---|
| 2024 | 7 | 10 | 13 | 5 |
| 2023 | 7 | 10 | 13 | 5 |
Gli altri debiti e passività non correnti di 164 milioni di euro (3 milioni di euro al 31 dicembre 2023) si analizzano come segue:
| (milioni di euro) | 31.12.2024 | 31.12.2023 |
|---|---|---|
| Fair value su strumenti finanziari derivati | 38 | - |
| Altri debiti | 124 | 2 |
| Altre passività | 2 | 1 |
| Totale | 164 | 3 |
L'incremento del fair value passivo su strumenti finanziari derivati pari a 38 milioni di euro è imputabile principalmente alla variazione del cambio EUR/USD e delle principali valute legate al dollaro.
Il fair value degli strumenti finanziari derivati è commentato alla nota 30 "Strumenti finanziari derivati".
Gli altri debiti ammontano a 124 milioni di euro e includono 121 milioni di euro che si riferiscono principalmente all'esito della definizione delle pendenze connesse alla sentenza relativa al contenzioso GNL3 Arzew, in base alla quale si è proceduto alla riclassifica degli ammontari della voce di bilancio "Fondi per rischi e oneri" nelle voci di bilancio "Debiti commerciali e altri

debiti" e "Altri debiti e passività non correnti". Per maggiori informazioni si rinvia al paragrafo "Contenziosi" della nota 34 "Garanzie, impegni e rischi".
| 31.12.2024 | 31.12.2023 | ||||
|---|---|---|---|---|---|
| Fair value | Fair value | ||||
| (milioni di euro) | Fair value attivo | passivo | Fair value attivo | passivo | |
| Contratti derivati qualificati di copertura | |||||
| Contratti a termine su valute (componente Spot) | |||||
| - acquisti | 13 | 5 | 5 | 2 | |
| - vendite | 1 | 106 | 65 | 1 | |
| Contratti a termine su valute (componente Forward) | |||||
| - acquisti | - | - | - | 2 | |
| - vendite | - | 8 | (16) | 2 | |
| Contratti a termine su merci (componente Forward) | |||||
| - acquisti | - | 1 | - | 2 | |
| - vendite | - | - | - | - | |
| Totale contratti derivati qualificati di copertura | 14 | 120 | 54 | 9 | |
| Contratti derivati non qualificati di copertura | |||||
| Contratti a termine su valute (componente Spot) | |||||
| - acquisti | 10 | 7 | 4 | 6 | |
| - vendite | 2 | 37 | 12 | 1 | |
| Contratti a termine su valute (componente Forward) | |||||
| - acquisti | - | - | 1 | - | |
| - vendite | (1) | 5 | (4) | 1 | |
| Contratti a termine su merci (componente Forward) | |||||
| - acquisti | - | - | - | - | |
| - vendite | - | - | - | - | |
| Totale contratti derivati non qualificati di copertura | 11 | 49 | 13 | 8 | |
| Totale contratti derivati | 25 | 169 | 67 | 17 | |
| Di cui: | |||||
| - correnti | 24 | 131 | 64 | 17 | |
| - non correnti | 1 | 38 | 3 | - |
La gerarchia del fair value in cui sono classificati i contratti derivati è il livello 2.
Gli impegni di acquisto e vendita su contratti derivati sono dettagliati come segue:
| 31.12.2024 | 31.12.2023 | ||||
|---|---|---|---|---|---|
| (milioni di euro) | Attivo | Passivo | Attivo | Passivo | |
| Impegni di acquisto | |||||
| Contratti derivati qualificati di copertura: | |||||
| - contratti su tassi di interesse | - | - | - | - | |
| - contratti su valute | 406 | 614 | 441 | 405 | |
| - contratti su merci | - | 15 | - | 28 | |
| Contratti derivati non qualificati di copertura: | |||||
| - contratti su valute | 875 | 387 | 840 | 737 | |
| 1.281 | 1.016 | 1.281 | 1.170 | ||
| Impegni di vendita | |||||
| Contratti derivati qualificati di copertura: | |||||
| - contratti su valute | 17 | 2.783 | 2.415 | 333 | |
| Contratti derivati non qualificati di copertura: | |||||
| - contratti su valute | 236 | 1.169 | 624 | 279 | |
| 253 | 3.952 | 3.039 | 612 |
Il fair value degli strumenti finanziari derivati è stato determinato considerando modelli di valutazione diffusi in ambito finanziario e i parametri di mercato (tassi di cambio e tassi di interesse) alla data di chiusura dell'esercizio.
Il fair value delle operazioni a termine (outright, forward e currency swap) è stato determinato confrontando il valore attuale netto alle condizioni negoziali delle operazioni in essere al 31 dicembre 2024 con il valore attuale ricalcolato alle condizioni quotate dal mercato alla data di chiusura dell'esercizio. Il modello utilizzato è quello del Valore Attuale Netto (VAN); i parametri sono il tasso di cambio spot negoziale e quello alla chiusura dell'esercizio con le relative curve dei tassi di interesse a termine sulle valute negoziate.
Le operazioni di copertura cash flow hedge sono relative ad acquisti o vendite a termine (outright, forward e currency swap). La rilevazione degli effetti a conto economico e il realizzo dei flussi economici delle transazioni future altamente probabili oggetto di copertura al 31 dicembre 2024 sono previsti in un arco temporale fino al 2028.
Nel corso dell'esercizio 2024 non vi sono stati casi significativi in cui, a fronte di operazioni qualificate precedentemente come di copertura, la realizzazione dell'oggetto coperto non sia stata più considerata altamente probabile.
Il fair value attivo su contratti derivati qualificati di copertura al 31 dicembre 2024 ammonta a 14 milioni di euro (54 milioni di euro al 31 dicembre 2023). A fronte di tali derivati, relativamente ai contratti su valute, la componente spot, pari a 14 milioni di euro (70 milioni di euro al 31 dicembre 2023), è stata sospesa nella riserva di hedging per un importo di 12 milioni di euro (61 milioni di euro al 31 dicembre 2023) e contabilizzata nei proventi e oneri finanziari per 2 milioni di euro (9 milioni di euro al 31 dicembre 2023), mentre la componente forward, non designata come strumento di copertura, è stata contabilizzata nei proventi e oneri finanziari per 0,3 milioni di euro (-16 milioni di euro al 31 dicembre 2023).
Il fair value passivo su contratti derivati qualificati di copertura al 31 dicembre 2024 ammonta a 120 milioni di euro (9 milioni di euro al 31 dicembre 2023). A fronte di tali derivati, relativamente ai contratti su valute, la componente spot, pari a 111 milioni di euro (3 milioni di euro al 31 dicembre 2023), è stata sospesa nella riserva di hedging per un importo di 103 milioni di euro (5 milioni di euro al 31 dicembre 2023) e contabilizzata nei proventi e oneri finanziari per 8 milioni di euro (-2 milioni di euro al 31 dicembre 2023), mentre la componente forward, non designata come strumento di copertura, è stata contabilizzata nei proventi e oneri finanziari per 8 milioni di euro (4 milioni di euro al 31 dicembre 2023).
Relativamente ai contratti su merci il fair value passivo di 1 milione di euro è stato sospeso nella riserva di hedging (2 milioni di euro al 31 dicembre 2023).
La riserva di hedging, relativa ai contratti su valute, è pari a un importo negativo di 146 milioni di euro con un cambio medio ponderato degli strumenti di copertura di 1,0943 sul dollaro americano (USD) e di 0,2517 sul riyal saudita (SAR). La riserva di hedging relativa ai contratti su merci è pari a un importo negativo di 3 milioni di euro, con un prezzo medio ponderato degli strumenti di copertura di 719 USD/MT (Metric Ton) per le coperture sul carburante. La variazione della riserva di hedging rispetto all'esercizio 2023 è pari a 162 milioni di euro ed è principalmente afferibile alla variazione del tasso di cambio EUR/USD.

La tabella sotto riportata illustra la variazione della riserva di hedging riconducibile alla variazione del fair value delle operazioni di copertura che risultano in essere per l'intero esercizio, ovvero delle nuove relazioni di copertura designate nel corso dell'esercizio stesso, e al rilascio degli effetti di copertura da patrimonio netto a conto economico per effetto della manifestazione economica delle transazioni commerciali oggetto di copertura, ovvero in seguito all'interruzione delle relazioni di copertura a fronte di esposizioni non più certe o altamente probabili.
| (milioni di euro) | 31.12.2023 | Utili del periodo | Perdite del periodo | Utili rettifica EBITDA |
Perdite rettifica EBITDA |
Utili annullamento sottostante |
annullamento sottostante Perdite |
31.12.2024 |
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Riserva per contratti su cambi | ||||||||
| Saipem SpA | 36 | 130 | (163) | (109) | 77 | (5) | 5 | (29) |
| Saipem SA | (11) | 44 | (105) | (36) | 65 | (1) | 1 | (43) |
| Saipem Projects France SA | 1 | - | (2) | (1) | 1 | - | - | (1) |
| Saipem (Portugal) Comércio Marítimo, Sociedade Unipessoal Lda | 12 | 23 | (59) | (26) | 25 | (1) | - | (26) |
| Saipem Ltd | - | 27 | (13) | (20) | 8 | - | - | 2 |
| Saipem Misr for Petroleum Services (S.A.E.) | 7 | 2 | (6) | (3) | 2 | (3) | 1 | - |
| Servizi Energia Italia SpA | (41) | 91 | (89) | (42) | 45 | (3) | 1 | (38) |
| Snamprogetti Saudi Arabia Co Ltd Llc | - | 1 | (6) | (21) | 24 | (1) | 1 | (2) |
| Saipem Contracting Nigeria | 1 | 2 | (1) | (3) | 1 | - | - | - |
| Saipem do Brasil Serviçõs de Petroleo Ltda | (1) | 1 | (6) | - | 6 | - | - | - |
| Saipem Drilling Norway AS | 4 | - | (8) | (1) | - | - | - | (5) |
| Saipem Guyana Inc | - | 2 | (2) | (1) | - | - | - | (1) |
| Saipem Luxembourg SA | 7 | 4 | (10) | (9) | 6 | - | - | (2) |
| Saipem Singapore Pte Ltd | - | 1 | - | (1) | - | - | - | - |
| Saipem Australia Pty Ltd | 1 | 26 | (29) | (17) | 18 | - | - | (1) |
| Snamprogetti Engineering & Contracting Co Ltd | (1) | - | (1) | (1) | 3 | - | - | - |
| Totale riserva per contratti su cambi | 15 | 354 | (500) | (291) | 281 | (14) | 9 | (146) |
| Riserva per contratti su merci | ||||||||
| Saipem SA | (2) | 1 | (2) | - | - | - | - | (3) |
| Snamprogetti Saudi Arabia Co Ltd Llc | 3 | 1 | - | (4) | - | - | - | - |
| Saipem Guyana Inc | - | 2 | (2) | - | - | - | - | - |
| Totale riserva per contratti su merci | 1 | 4 | (4) | (4) | - | - | - | (3) |
| Riserva per contratti su tassi di interesse | ||||||||
| Saipem SpA | - | - | - | - | - | - | - | - |
| Totale riserva per contratti su tassi di interesse | - | - | - | - | - | - | - | - |
| Totale riserva di hedging | 16 | 358 | (504) | (295) | 281 | (14) | 9 | (149) |
Nel corso dell'esercizio 2024 i margini dei progetti sono stati rettificati per un importo netto positivo di 10 milioni di euro a fronte delle coperture effettuate.
Le informazioni relative ai rischi oggetto di copertura e ai valori di iscrizione degli strumenti finanziari con i relativi effetti economici e patrimoniali sono indicati alla nota 34 "Garanzie, impegni e rischi"; le informazioni relative alle politiche di hedging sono indicate alla nota 3 "Criteri di valutazione" al paragrafo "Gestione dei rischi finanziari".
A far data dal 30 giugno 2024 sono state trasferite tutte le attività residuali in Argentina, Kazakhstan e Romania afferenti al settore Drilling Onshore ("settore DRON") rappresentato come "Discontinued operations" in base alle disposizioni del principio contabile internazionale IFRS 5 "Attività non correnti possedute per la vendita e attività operative cessate".
I risultati economici del settore DRON, inclusi quelli del periodo di confronto, sono rappresentati separatamente dalle Continuing operations in un'unica riga del conto economico e - limitatamente ai soli rapporti con terze parti - continuando a essere operate le elisioni delle transazioni intercompany.

Alla data del 31 dicembre 2024 non risultano nello stato patrimoniale attività destinate alla vendita e passività direttamente associabili relative al settore DRON.
| (milioni di euro) | 31.12.2024 | 31.12.2023 |
|---|---|---|
| Attività correnti | - | 4 |
| Attività non correnti | - | 22 |
| Totale attività | - | 26 |
| Passività correnti | - | 26 |
| Passività non correnti | - | - |
| Totale passività | - | 26 |
Di seguito sono rappresentati i principali dati economico-finanziari delle Discontinued operations.
| (milioni di euro) | 31.12.2024 | 31.12.2023 |
|---|---|---|
| Totale ricavi della gestione caratteristica e altri ricavi | 13 | 99 |
| Costi operativi | (14) | (105) |
| Risultato operativo | (1) | (6) |
| Proventi (oneri) finanziari | - | - |
| Proventi (oneri) su partecipazioni | 1 | - |
| Risultato ante imposte | - | (6) |
| Imposte sul reddito | - | - |
| Plusvalenza | - | - |
| Risultato netto: | - | (6) |
| - di cui azionisti Saipem | - | (6) |
| - di cui interessenze di terzi | - | - |
| Risultato netto per azione | - | - |
| Flusso di cassa netto da attività operativa | - | - |
| Flusso di cassa netto da attività di investimento | - | - |
| Investimenti tecnici | - | - |
Ai sensi dell'IFRS 5 le attività destinate alla vendita, esposte separatamente dalle altre attività non correnti dello stato patrimoniale, sono pari a 89 milioni di euro e si analizzano come di seguito:
Al 31 dicembre 2024 non si registra capitale e riserve di terzi azionisti (2 milioni di euro al 31 dicembre 2023).


Il patrimonio netto di Saipem ammonta al 31 dicembre 2024 a 2.524 milioni di euro (2.394 milioni di euro al 31 dicembre 2023) e si analizza come segue:
| (milioni di euro) | 31.12.2024 | 31.12.2023 |
|---|---|---|
| Capitale sociale | 502 | 502 |
| Riserva sovraprezzo azioni | 1.622 | 1.622 |
| Riserva legale | 5 | - |
| Riserva da fair value su strumenti finanziari derivati cash flow hedge al netto dell'effetto fiscale | (121) | 19 |
| Riserva su attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva | (1) | (2) |
| Riserva per differenze di cambio | (30) | (45) |
| Riserva valutazione piani a benefici definiti per i dipendenti al netto dell'effetto fiscale | (21) | (22) |
| Quota delle riserve da valutazione (OCI) delle partecipazioni valutate secondo il metodo del patrimonio netto | (4) | (2) |
| Altre | 80 | 80 |
| Utili relativi a esercizi precedenti | 325 | 137 |
| Utile (perdita) dell'esercizio | 306 | 179 |
| Riserva negativa per azioni proprie in portafoglio | (139) | (74) |
| Totale | 2.524 | 2.394 |
Al 31 dicembre 2024 il capitale sociale di Saipem SpA, interamente versato, ammonta a 501.669.790,83 euro, corrispondente a 1.995.558.791 azioni tutte prive dell'indicazione del valore nominale (1.995.558.791 al 31 dicembre 2023), di cui 1.995.557.732 (1.995.557.732 al 31 dicembre 2023) azioni ordinarie e 1.059 azioni di risparmio (1.059 al 31 dicembre 2023).
La riserva sovraprezzo azioni ammonta al 31 dicembre 2024 a 1.622 milioni di euro (1.622 milioni di euro al 31 dicembre 2023).
Le altre riserve al 31 dicembre 2024 sono negative per 92 milioni di euro (positive per 28 milioni di euro al 31 dicembre 2023) e si compongono come segue:
| (milioni di euro) | 31.12.2024 | 31.12.2023 |
|---|---|---|
| Riserva legale | 5 | - |
| Riserva da fair value su strumenti finanziari derivati cash flow hedge al netto dell'effetto fiscale | (121) | 19 |
| Riserva su attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva | (1) | (2) |
| Riserva per differenze di cambio | (30) | (45) |
| Riserva valutazione piani a benefici definiti per i dipendenti al netto dell'effetto fiscale | (21) | (22) |
| Quota delle riserve da valutazione (OCI) delle partecipazioni valutate secondo il metodo del patrimonio netto | (4) | (2) |
| Altre | 80 | 80 |
| Totale | (92) | 28 |
Ammonta al 31 dicembre 2024 a 5 milioni di euro, derivante dall'attribuzione del 5% dell'utile dell'esercizio 2023 come deliberato dall'Assemblea degli Azionisti di Saipem SpA del 14 maggio 2024.
La riserva è negativa per 121 milioni di euro (positiva per 19 milioni di euro al 31 dicembre 2023), al netto dell'effetto fiscale di 28 milioni di euro (3 milioni di euro al 31 dicembre 2023), e riguarda la valutazione al fair value dei contratti di copertura dei tassi di interesse, dei contratti di copertura del rischio commodity e della componente "spot" dei contratti di copertura del rischio di cambio in essere al 31 dicembre 2024.
La riserva negativa per 1 milione di euro (negativa per 2 milioni di euro al 31 dicembre 2023) è relativa alla variazione di fair value di strumenti finanziari detenuti con l'obiettivo di ottenere flussi di cassa sia dalla raccolta di pagamenti contrattuali che dalla vendita che sono valutati al fair value con imputazione degli effetti tra le altre componenti di conto economico complessivo.

La riserva è negativa per 30 milioni di euro (negativa per 45 milioni di euro al 31 dicembre 2023) è relativa alle differenze cambio da conversione in euro dei bilanci espressi in moneta diversa dall'euro (principalmente il dollaro USA).
La riserva presenta un saldo negativo di 21 milioni di euro (negativo per 22 milioni di euro al 31 dicembre 2023), al netto dell'effetto fiscale di 7 milioni di euro.
Tale riserva, in accordo con le disposizioni dello IAS 19, rileva gli utili e le perdite attuariali relative ai piani a benefici definiti per i dipendenti.
Tale riserva comprende un valore negativo di 4 milioni di euro relativo ai piani a benefici definiti per i dipendenti.
Le "Altre" includono la "riserva da conversione obbligazioni convertibili", positiva per 80 milioni di euro, e rappresenta la componente equity del prestito obbligazionario convertibile, ossia l'opzione che attribuisce ai possessori di strumenti finanziari composti il diritto di conversione in un quantitativo fisso di azioni ordinarie della Società. Tale valore è pari alla differenza tra il fair value dello strumento finanziario composto nel suo complesso e il fair value della passività finanziaria, al netto di costi di emissione per 1 milione di euro.
La riserva negativa ammonta a 139 milioni di euro (74 milioni di euro al 31 dicembre 2023) e accoglie il valore delle azioni proprie destinate all'attribuzione dei piani di incentivazione a beneficio dei dirigenti del Gruppo.
Durante l'esercizio sono state assegnate, in attuazione del Piano di Incentivazione di Breve Termine 2021-2023, n. 12.185 azioni.
Tenuto conto delle operazioni sopra descritte, il dettaglio delle azioni proprie è il seguente:
| Numero azioni | Costo medio (euro) |
(milioni di euro) complessivo Costo |
Capitale sociale (%) |
|
|---|---|---|---|---|
| Azioni proprie in portafoglio al 31 dicembre 2023 | 398.649 | 186,183 | 74 | 0,02 |
| Acquisti anno 2024 | 37.984.000 | 1,72 | 65 | 1,90 |
| Assegnazioni 2024 | (12.185) | 4,682 | - | n.s. |
| Azioni proprie in portafoglio al 31 dicembre 2024 | 38.370.464 | 3,633 | 139 | 1,92 |
Al 31 dicembre 2024 le azioni in circolazione sono 1.957.188.327 (1.995.160.142 al 31 dicembre 2023).

| 31.12.2024 | 31.12.2023 | |||
|---|---|---|---|---|
| Utile (perdita) | Patrimonio | Utile (perdita) | Patrimonio | |
| (milioni di euro) | dell'esercizio | netto | dell'esercizio | netto |
| Come da bilancio di esercizio di Saipem SpA | 279 | 2.573 | 107 | 2.395 |
| Eccedenza dei patrimoni netti dei bilanci comprensivi dei risultati di periodo, rispetto ai valori di carico delle partecipazioni in imprese consolidate |
(359) | (536) | 36 | (518) |
| Rettifiche di consolidamento, al netto dell'effetto fiscale, per: | ||||
| - differenza tra prezzo di acquisto e corrispondente patrimonio netto contabile | (3) | 691 | (23) | 694 |
| - eliminazione di utili infragruppo | 21 | (145) | 25 | (163) |
| - altre rettifiche | 368 | (59) | 34 | (12) |
| Totale patrimonio netto | 306 | 2.524 | 179 | 2.396 |
| Capitale e riserve di terzi | - | - | - | (2) |
| Come da bilancio consolidato | 306 | 2.524 | 179 | 2.394 |
La voce "Altre rettifiche" include prevalentemente l'impatto delle scritture di consolidato finalizzate ad allineare la marginalità di commesse che insistono su più società del Gruppo i cui singoli avanzamenti possono non avere uno sviluppo economicotemporale omogeneo all'andamento del margine di progetto a livello consolidato.
| (milioni di euro) | 31.12.2024 |
|---|---|
| Analisi dei disinvestimenti in imprese uscite dall'area di consolidamento e rami d'azienda | |
| Attività correnti | 16 |
| Attività non correnti | 22 |
| Disponibilità finanziarie nette (indebitamento finanziario netto) | - |
| Passività correnti e non correnti | (26) |
| Effetto netto dei disinvestimenti | 12 |
| Valore corrente della quota di partecipazioni mantenute dopo la cessione del controllo | - |
| Plusvalenza (minusvalenza) per disinvestimenti | 1 |
| Interessenza di terzi | - |
| Riclassifica altre componenti | - |
| Totale prezzo di vendita | 13 |
| a dedurre: | |
| Disponibilità liquide ed equivalenti | - |
| Flusso di cassa dei disinvestimenti | 13 |
I disinvestimenti dell'esercizio 2024 riguardano, nell'ambito dell'operazione di cessione del Drilling Onshore iniziata nel 2022, il trasferimento di tutte le attività residuali in Argentina, Kazakhstan e Romania.
Le garanzie ammontano a 8.294 milioni di euro (7.898 milioni di euro al 31 dicembre 2023), così suddivise:
| Saipem | Relazione | BILANCIO | Bilancio | ALLEGATI |
|---|---|---|---|---|
| in breve | sulla gestione | CONSOLIDATO | di esercizio |
| 31.12.2024 | 31.12.2023 | ||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Altre garanzie |
Altre garanzie |
||||||
| (milioni di euro) | Fidejussioni | personali | Totale | Fidejussioni | personali | Totale | |
| Joint venture e imprese collegate | 19 | 275 | 294 | 19 | 374 | 393 | |
| Imprese controllate | 19 | 4.726 | 4.745 | 46 | 4.777 | 4.823 | |
| Proprie | - | 3.255 | 3.255 | - | 2.682 | 2.682 | |
| Totale | 38 | 8.256 | 8.294 | 65 | 7.833 | 7.898 |
Le altre garanzie personali prestate nell'interesse di imprese controllate ammontano a 4.726 milioni di euro (4.777 milioni di euro al 31 dicembre 2023) e riguardano contratti autonomi rilasciati a terzi principalmente a fronte di partecipazioni a gare d'appalto e a garanzia del rispetto degli accordi contrattuali, nonché fidejussioni e altre garanzie personali rilasciate a banche. Le altre garanzie personali prestate nell'interesse proprio – pari a 3.255 milioni di euro al 31 dicembre 2024 – si riferiscono principalmente a performance bond, advance payment bond, retention bond e altre garanzie emesse da istituti bancari o assicurativi in relazione ad accordi contrattuali di Saipem SpA.
Le garanzie verso e/o tramite parti correlate sono dettagliate alla nota 44 "Rapporti con parti correlate".
La Capogruppo Saipem SpA ha assunto impegni verso i committenti e/o altri beneficiari (istituzioni finanziarie e assicurative, agenzie di credito all'esportazione) ad adempiere le obbligazioni, assunte contrattualmente dalla medesima e/o da imprese controllate, collegate e joint venture aggiudicatarie di appalti, in caso di inadempimento di quest'ultime, nonché a rifondere eventuali danni derivanti da tali inadempienze.
Il valore complessivo degli impegni di natura societaria, che comportano anche l'assunzione di un obbligo a fare, ammonta a 105.670 milioni di euro (74.350 milioni di euro al 31 dicembre 2023); tale importo include 21.562 milioni di euro per impegni relativi alle quote di terze parti (società partner coinvolte nell'esecuzione dei progetti portati avanti dalla capogruppo e/o da imprese controllate) e manlevati dalle stesse società.
Le obbligazioni di rimborso dei finanziamenti bancari concessi alle società del Gruppo sono generalmente assistite da garanzie rilasciate dalla capogruppo Saipem SpA e da altre società del Gruppo. Le obbligazioni di rimborso delle emissioni obbligazionarie del Gruppo sono assistite da garanzie rilasciate dalla Capogruppo Saipem SpA e da altre società del Gruppo.
Per informazioni sulla gestione dei rischi d'impresa, sia finanziari che industriali, si rimanda a quanto descritto analiticamente alla nota 3 "Criteri di valutazione" al paragrafo "Gestione dei rischi finanziari" e al paragrafo "Gestione dei rischi d'impresa" della Relazione sulla gestione.


CATEGORIE DI STRUMENTI FINANZIARI - VALORE DI ISCRIZIONE E RELATIVI EFFETTI ECONOMICI E PATRIMONIALI Il valore di iscrizione degli strumenti finanziari e i relativi effetti economici e patrimoniali si analizzano come segue:
| (milioni di euro) | di iscrizione Valore |
Proventi (oneri) rilevati a conto economico |
del conto economico Proventi (oneri) rilevati ad altre complessivo componenti |
|---|---|---|---|
| Strumenti finanziari di negoziazione | |||
| Strumenti derivati non di copertura (a) | (38) | (70) | |
| Attività finanziarie valutate al fair value con effetti a conto economico | 47 | ||
| Strumenti finanziari valutati al fair value | |||
| Titoli | 338 | 1 | |
| Attività finanziarie immobilizzate | |||
| Partecipazioni valutate al fair value | - | ||
| Crediti e debiti e altre attività (passività) valutate al costo ammortizzato | |||
| Crediti commerciali e altri crediti (b) | 3.419 | 244 | |
| Crediti finanziari (c) (g) | 496 | 85 | |
| Debiti commerciali e altri debiti (d) | 3.959 | (199) | |
| Passività contrattuali | 3.434 | ||
| Debiti finanziari (e) (h) | 3.016 | (201) | |
| Attività (passività) nette per contratti derivati di copertura (f) | (106) | 10 | (165) |
(a) Gli effetti a conto economico si riferiscono ai soli proventi (oneri) inseriti nella nota 37 "Proventi (oneri) finanziari".
(b) Gli effetti a conto economico sono stati rilevati nelle "Riprese di valore (svalutazioni) nette di crediti commerciali e altri crediti" per 4 milioni di euro di oneri e nei "Proventi (oneri) finanziari" per 248 milioni di euro di proventi (differenze attive (passive) di cambio da allineamento al cambio di fine esercizio).
(c) Gli effetti a conto economico sono stati rilevati nei "Proventi (oneri) finanziari per 85 milioni di euro di proventi, di cui 87 milioni di euro di proventi nei proventi (oneri) finanziari correlati all'indebitamento finanziario netto e 2 milioni di euro di oneri nelle differenze attive (passive) di cambio da allineamento al cambio di fine esercizio.
(d) Gli effetti a conto economico sono stati rilevati nei "Proventi (oneri) finanziari" per 199 milioni di euro di oneri (differenze attive (passive) di cambio da allineamento al cambio di fine esercizio).
(e) Gli effetti a conto economico sono stati rilevati nei "Proventi (oneri) finanziari" per 201 milioni di euro di oneri, di cui 181 milioni di euro di oneri nei proventi (oneri) finanziari correlati all'indebitamento finanziario netto e 20 milioni di euro di oneri nelle differenze attive (passive) di cambio da allineamento al cambio di fine esercizio.
(f) I margini dei progetti sono stati rettificati a conto economico per 10 milioni di euro di proventi.
(g) La voce comprende le attività finanziarie a breve e a lungo termine per leasing pari a 172 milioni di euro.
(h) La voce comprende le passività finanziarie a breve e a lungo termine per leasing pari a 832 milioni di euro.
Per valore nominale di un contratto derivato si intende l'ammontare contrattuale con riferimento al quale i differenziali sono scambiati; tale ammontare può essere espresso sia in termini di quantità monetarie sia in termini di quantità fisiche (ad esempio barili, tonnellate, ecc.). Le quantità monetarie in valuta estera sono convertite in euro applicando il cambio corrente alla data di chiusura dell'esercizio.
I valori nominali dei contratti derivati, riepilogati successivamente, non rappresentano gli ammontari scambiati tra le parti e pertanto non costituiscono una misura dell'esposizione al rischio di credito per l'impresa che è limitata al fair value dei contratti a fine esercizio.
Al 31 dicembre 2024 non sono in essere contratti di Interest Rate Swap (IRS) come già al 31 dicembre 2023.
Il Gruppo stipula diversi tipi di contratti su valute per la gestione del rischio di cambio. I contratti che prevedono lo scambio di due valute estere sono indicati sia per l'ammontare acquistato sia per l'ammontare venduto.
| (milioni di euro) | Valore nominale al 31.12.2024 |
Valore nominale al 31.12.2023 |
|---|---|---|
| Contratti su cambi a termine | 1.924 | 1.228 |

La tabella che segue riepiloga, per le principali valute, l'ammontare dei contratti su cambi a termine e degli altri strumenti di gestione del rischio di cambio.
| Valore nominale al 31.12.2024 | Valore nominale al 31.12.2023 | ||||
|---|---|---|---|---|---|
| (milioni di euro) | Acquisti | Vendite | Acquisti | Vendite | |
| AED | 83 | 19 | 17 | 31 | |
| AUD | 72 | 23 | 97 | 12 | |
| BRL | 49 | 35 | 20 | 35 | |
| CHF | 3 | 4 | 1 | 3 | |
| EUR | 576 | 17 | 427 | 14 | |
| GBP | 199 | 185 | 250 | 122 | |
| IDR | - | 12 | - | - | |
| ILS | 11 | 19 | 25 | 37 | |
| JPY | 3 | - | 8 | - | |
| KWD | 31 | 100 | - | 125 | |
| MXN | 25 | 27 | 2 | 6 | |
| NOK | 23 | 4 | 28 | 8 | |
| RON | 11 | 74 | 5 | 93 | |
| SAR | 147 | 40 | 567 | 36 | |
| SGD | 78 | 13 | 7 | - | |
| THB | - | 2 | 1 | 14 | |
| USD | 970 | 3.631 | 968 | 3.115 | |
| Totale | 2.281 | 4.205 | 2.423 | 3.651 |
La tabella che segue riporta i flussi, espressi in euro, oggetto di copertura al 31 dicembre 2024 per bande temporali.
| (milioni di euro) | Primo trimestre 2025 |
Secondo trimestre 2025 |
Terzo trimestre 2025 |
Quarto trimestre 2025 |
2026 e oltre | Totale |
|---|---|---|---|---|---|---|
| Ricavi | 2.061 | 1.746 | 1.354 | 1.042 | 1.241 | 7.444 |
| Costi | 1.520 | 1.129 | 1.027 | 726 | 1.030 | 5.432 |
Il Gruppo stipula unicamente contratti su merci per la gestione del rischio di prezzo.
La tabella che segue riporta i flussi oggetto di copertura al 31 dicembre 2024 per bande temporali.
| (milioni di euro) | Primo trimestre 2025 |
Secondo trimestre 2025 |
Terzo trimestre 2025 |
Quarto trimestre 2025 |
2026 e oltre | Totale |
|---|---|---|---|---|---|---|
| Costi | 15 | - | - | - | - | 15 |
Di seguito è indicata la classificazione delle attività e passività finanziarie valutate al fair value nello schema di stato patrimoniale secondo la gerarchia del fair value definita in funzione della significatività degli input utilizzati nel processo di valutazione. In particolare, a seconda delle caratteristiche degli input utilizzati per la valutazione, la gerarchia del fair value prevede i seguenti livelli:
a) livello 1: prezzi quotati (e non oggetto di modifica) su mercati attivi per le stesse attività o passività finanziarie;


In relazione a quanto sopra gli strumenti finanziari valutati al fair value al 31 dicembre 2024 si analizzano come di seguito indicato:
| 31.12.2024 | ||||
|---|---|---|---|---|
| (milioni di euro) | Livello 1 | Livello 2 | Livello 3 | Totale |
| Attività (passività) finanziarie detenute per la negoziazione: | ||||
| - strumenti derivati non di copertura | - | (38) | - | (38) |
| - attività finanziarie valutate al fair value con effetti a conto economico | 47 | - | - | 47 |
| Attività finanziarie disponibili per la vendita: | ||||
| - attività finanziarie valutate al fair value con effetto a OCI | 338 | - | - | 338 |
| Attività (passività) nette per contratti derivati di copertura | - | (106) | - | (106) |
| Totale | 385 | (144) | - | 241 |
Nel corso dell'esercizio 2024 non vi sono stati trasferimenti tra i diversi livelli della gerarchia del fair value.
Il Gruppo è parte in procedimenti giudiziari. La valutazione dei fondi rischi appostati è effettuata sulla base delle informazioni disponibili alla data di approvazione della presente Relazione, tenuto conto degli elementi di valutazione acquisiti da parte dei consulenti esterni che assistono il Gruppo. In relazione ai procedimenti penali in fase di indagini preliminari le informazioni disponibili non possono, per loro natura, essere complete, stante il segreto istruttorio che caratterizza i procedimenti in questione.
Relativamente ai procedimenti legali pendenti, gli accantonamenti non vengono contabilizzati quando l'esito negativo del procedimento è valutato come non probabile o quando non è possibile stimarne l'esito.
In merito a tutti i procedimenti penali valutati, anche con l'ausilio dei legali esterni, come procedimenti il cui esito non può essere previsto, non vi sono accantonamenti.
Fatto salvo per quanto di seguito indicato, per i contenziosi civili/arbitrali valutati, anche con l'ausilio dei legali esterni, come dall'esito negativo non probabile, non vi sono accantonamenti.
La Società ha provveduto ad appostare degli accantonamenti in merito ai seguenti procedimenti:
a) contenziosi relativi alle azioni risarcitorie promosse da parte di investitori istituzionali a valle della Delibera Consob n. 18949 del 18 giugno 2014 in cui la Società ha prudenzialmente ritenuto di dover costituire una riserva;
b) altri contenziosi minori per i quali la Società ha prudenzialmente costituito delle riserve.
Per maggiori dettagli si rinvia ai successivi paragrafi.
Di seguito è altresì riportata una sintesi dei procedimenti giudiziari più significativi.
Indagini in corso - Algeria - Sonatrach 2: nel mese di marzo 2013 è stato convocato presso il Tribunale di Algeri l'allora legale rappresentante di Saipem Contracting Algérie SpA al quale il giudice istruttore locale ha comunicato verbalmente l'avvio di un'indagine (cd. inchiesta "Sonatrach 2") "a carico di Saipem Contracting Algérie per i seguenti capi di imputazione: artt. 25a, 32 e 53 della L. n. 01/2006 della lotta contro la corruzione", e ha richiesto la consegna di alcuni documenti (statuti societari) e altre informazioni relativi alle società Saipem Contracting Algérie SpA, Saipem SpA e Saipem SA Successivamente a tale convocazione non sono seguite ulteriori attività o richieste in merito a quanto precede.
GNL3 Arzew - Algeria: il 16 ottobre 2019 e il 21 ottobre 2019 Saipem Contracting Algérie SpA e Snamprogetti SpA succursale di Algeri sono state convocate dal giudice istruttore presso la Corte Suprema, nell'ambito di indagini relative a fatti del 2008 (assegnazione del contratto GNL3 Arzew). Saipem Contracting Algérie SpA e Snamprogetti SpA succursale di Algeri sono state ulteriormente convocate per il 18 novembre 2019 dal Procuratore Generale presso la Corte Suprema di Algeri per assumere informazioni e documenti relativamente al contratto GNL3 Arzew assegnato nel 2008 da Sonatrach.
Il 18 novembre 2019 si è svolta l'ulteriore audizione del rappresentante di Saipem Contracting Algérie SpA e Snamprogetti SpA succursale di Algeri, nel corso della quale sono state fornite le informazioni e la documentazione richieste dal Procuratore Generale di Algeri, il quale ha assegnato a Saipem Contracting Algérie SpA e Snamprogetti SpA succursale di Algeri il termine fino al 4 dicembre 2019 per la consegna di ulteriore documentazione. Saipem Contracting Algérie SpA e Snamprogetti SpA succursale di Algeri hanno prontamente provveduto a depositare quanto richiesto entro il termine del 4 dicembre 2019.
Il Procuratore Generale di Algeri ha inoltre richiesto la convocazione di un rappresentante di Saipem Contracting Algérie SpA. Il Procuratore Generale di Algeri il 20 novembre 2019 ha comunicato a Saipem Contracting Algérie SpA e a Snamprogetti SpA succursale di Algeri che il Trésor Public algerino si era costituito parte civile in questo procedimento. Il 9 dicembre 2020 si è svolta l'audizione del rappresentante in loco di Saipem Contracting Algérie.

Saipem SpA succursale di Algeri, Saipem Contracting Algérie SpA e Snamprogetti SpA succursale di Algeri sono state nuovamente convocate il 16 dicembre 2020.
Nel mese di settembre 2021 si è appreso che il Tribunale di Algeri – Sidi Mhamed pole economic et financier – preso atto della chiusura delle indagini, aveva emesso un ordine di sequestro di alcuni conti correnti bancari in Algeria di società del Gruppo Saipem, peraltro già oggetto di analogo provvedimento anteriore disposto nell'ambito del procedimento GK3, di cui sopra.
L'avvio del processo relativo all'assegnazione nel 2008 del contratto GNL3 Arzew è stato inizialmente fissato davanti al Tribunale di Algeri pole economic et financier per l'udienza del 6 dicembre 2021, poi rinviata dapprima al 20 dicembre 2021 e in seguito al 3 gennaio 2022. All'udienza del 17 gennaio 2022 il processo è stato prima rinviato al 24 gennaio 2022 e poi all'udienza del 31 gennaio 2022.
In tale procedimento penale, che coinvolgeva 38 tra persone fisiche (tra cui l'ex Ministro dell'Energia algerino, alcuni ex dirigenti della Sonatrach e funzionari delle dogane algerine) e persone giuridiche, il Pubblico Ministero sosteneva che – con riguardo all'aggiudicazione nel 2008 e all'esecuzione del contratto per il progetto GNL3 Arzew (il cui valore originario era di circa 2,89 miliardi di euro) – sarebbero state commesse asseritamente le seguenti ipotesi di reati, inter alia, da Saipem SpA filiale algerina, Snamprogetti SpA filiale algerina, Saipem Contracting Algérie, da due ex dipendenti del Gruppo Saipem e da un dipendente del Gruppo Saipem:
(i) la "maggiorazione dei prezzi in occasione dell'aggiudicazione di contratti conclusi con una società pubblica a carattere industriale e commerciale beneficiando dell'autorità o influenza di rappresentanti di tale organismo";
(ii) la violazione di alcune norme doganali algerine.
Sonatrach, il Trésor Public algerino e l'Agenzia delle Dogane hanno chiesto di essere ammesse come parti civili nel procedimento. Il processo è stato dichiarato aperto all'udienza del 31 gennaio 2022. All'udienza del 1° febbraio 2022 il giudice ha dichiarato chiusa la fase dibattimentale. Il Gruppo Saipem si è difeso nel merito contestando l'infondatezza delle accuse, rilevando tra l'altro la sentenza definitiva di assoluzione pronunciata dall'autorità giudiziaria italiana in merito a fattispecie che comprendevano anche l'assegnazione del contratto GNL3 Arzew e in ogni caso gli effetti della transazione sottoscritta con Sonatrach il 14 febbraio 2018, che aveva a oggetto anche l'arbitrato precedentemente pendente relativamente al medesimo progetto.
Saipem SpA ha quindi informato il mercato con comunicato stampa del 15 febbraio 2022.
Dei circa 208 milioni di euro di cui alla sentenza di condanna in primo grado, 145 milioni di euro sono relativi a statuizioni a favore delle parti civili e circa 63 milioni di euro sono relativi ad ammende.
Il 16 febbraio 2022 le società Saipem SpA succursale di Algeri, Saipem Contracting Algérie SpA e Snamprogetti SpA succursale di Algeri hanno impugnato la sentenza del 14 febbraio 2022, le cui motivazioni sono state rese disponibili il 4 aprile 2022.
La prima udienza nel giudizio di appello, inizialmente fissata per il 12 aprile 2022, è stata rinviata dapprima al 10 maggio 2022 e successivamente al 24 maggio 2022.
All'udienza del 24 maggio 2022 il Giudice ha rinviato la prima udienza al 14 giugno 2022.
All'udienza del 14 giugno 2022 il Giudice ha indicato il 28 giugno 2022, salvo possibili rinvii, come data per l'emissione della decisione.
Saipem SpA ha quindi informato il mercato con comunicato stampa del 28 giugno 2022.
Il 31 luglio 2022 Saipem SpA succursale di Algeri, Saipem Contracting Algérie SpA e Snamprogetti SpA succursale di Algeri hanno impugnato dinnanzi alla Corte Suprema algerina la decisione della Corte di Appello di Algeri del 28 giugno 2022. Saipem SpA ha quindi informato il mercato con comunicato stampa del 18 novembre 2022.
Per quanto attiene ai conti correnti già oggetto di sequestro, Saipem Contracting Algérie SpA aveva informalmente appreso di una richiesta di incameramento delle somme in giacenza sugli stessi e aveva, quindi, informato gli istituti di credito interessati, tra l'altro, circa l'esistenza di un precedente analogo provvedimento che insisteva sulle medesime somme disposto nell'ambito del procedimento GK3 che avrebbe determinato l'illegittimità di un eventuale pagamento da parte loro delle somme in parola. Saipem Contracting Algérie SpA aveva interessato della questione l'Autorità locale responsabile dell'esecuzione la quale, preso atto di quanto precede, aveva disposto la sospensione temporanea dell'esecuzione, in attesa della definizione del citato procedimento GK3. Nonostante gli elementi informativi messi a disposizione da Saipem, nelle more dell'emissione del citato provvedimento ministeriale, uno degli istituti bancari locali aveva provveduto a dare esecuzione alla richiesta di incameramento, prelevando da uno dei conti una somma pari a 1.693.222.124,55 dinari algerini (circa 11,4 milioni di euro equivalenti al cambio del 31 dicembre 2023).
Dopo aver escluso la possibilità di presentare mezzi di gravame straordinario, il management della società ha svolto, anche a mezzo di consulenti legali esterni, un'analisi approfondita sul riconoscimento e sull'eseguibilità delle statuizioni della sentenza della Corte Suprema algerina al di fuori della giurisdizione locale. Nel corso del 2024 sono state avviate interlocuzioni con le Autorità algerine volte a definire l'interpretazione e l'assolvimento dell'azione penale e risarcitoria connesse alla sentenza. Al

riguardo il management di Saipem Contracting Algérie SpA, con l'ausilio dei propri consulenti legali, ha formulato una formale richiesta di interpretazione della sentenza alla Procura Generale, quale unico organo deputato all'esecuzione delle sentenze secondo la legge algerina, circa la liceità della confisca dei conti bancari che non hanno alcun collegamento con il progetto summenzionato. Il Procuratore Generale di Algeri ha avviato le azioni preliminari per ottenere il pagamento delle multe indicate nella sentenza.
Nel mese di giugno 2024 le Autorità algerine, dando riscontro alle istanze interpretative avanzate da Saipem Contracting Algérie SpA, si sono pronunciate confermando le previsioni della sentenza.
A seguito di tale pronuncia le Autorità algerine hanno proceduto all'incameramento delle residue somme già oggetto di
sequestro per un totale di 8.055.221.624,6 dinari algerini (57.114.985,06 euro equivalenti al cambio del 31 dicembre 2024) e al dissequestro di tutti i conti.
Nel dicembre 2024, tenuto conto di valutazioni di opportunità commerciale legate allo sviluppo del business nel mercato algerino, sono state definite le modalità di pagamento degli importi pretesi.
Il 12 agosto 2015 Saipem SpA ha ricevuto dalla Procura della Repubblica di Milano la notifica di un'informazione di garanzia e di una richiesta di documentazione nell'ambito di un procedimento penale per il presunto reato di corruzione internazionale asseritamente commesso nel periodo 2004-2014; le indagini hanno riguardato tre contratti: "Mexilhao 1", "Uruguà - Mexilhao Pipeline Project" e "Operation of the Floating, Production, Storage and Offloading FPSO - Cidade de Vitória" assegnati dalla società brasiliana Petrobras a Saipem SA (Francia) e Saipem do Brasil (Brasile). In data 30 gennaio 2023 il Procuratore Aggiunto della Repubblica di Milano ha notiziato la difesa della società di aver disposto, ai sensi dell'art. 58, D.Lgs. n. 231/2001, l'archiviazione del procedimento a carico di Saipem SpA con decreto datato 24 gennaio 2022.
In data 31 gennaio 2023 i difensori hanno, pertanto, acquisito copia del decreto di archiviazione, inviandolo alla società in pari data.
Dalla lettura del citato provvedimento emerge che il procedimento è stato archiviato nei confronti di Saipem SpA ai sensi dell'art. 746-quater, comma 6, c.p.p. A seguito della citata archiviazione, il fascicolo è stato preso in carico dalla Procura della Repubblica di Parigi (Parquet National Financier). Per assistere la società controllata Saipem SA, interessata da una richiesta di acquisizione documentale da parte del Pubblico Ministero francese, è stato incaricato uno studio legale di Parigi che si sta relazionando con lo stesso.
Con riferimento ai suddetti contratti, la società aveva appreso solo a mezzo stampa, che l'assegnazione degli stessi era oggetto di indagini nei confronti di alcuni cittadini brasiliani, tra i quali anche un ex collaboratore di Saipem do Brasil, da parte delle autorità giudiziarie del Brasile.
In particolare, il 19 giugno 2015 Saipem do Brasil aveva appreso dai media dell'arresto (in merito a ipotesi di riciclaggio, corruzione e truffa) di un suo ex collaboratore, a seguito di un provvedimento emesso dalla Procura brasiliana di Curitiba, nell'ambito di un'inchiesta giudiziaria in corso in Brasile dal marzo 2014 (cd. inchiesta "Lava Jato"). Il 29 luglio 2015 Saipem do Brasil ha poi appreso dagli organi di stampa che, nell'ambito delle condotte addebitate all'ex collaboratore di Saipem do Brasil, la Procura brasiliana avrebbe ipotizzato altresì il fatto di avere influenzato indebitamente Petrobras nel 2011 per l'assegnazione a Saipem do Brasil di un contratto denominato "Cernambi" (del valore di circa 56 milioni di euro). Ciò sarebbe stato asseritamente desunto dalla circostanza che nel 2011, nei pressi della sede di Petrobras, tale ex collaboratore di Saipem do Brasil avrebbe subìto una rapina nel corso della quale sarebbe stato derubato di circa 100.000 reals brasiliani (pari a circa 18.650 euro – importo calcolato al cambio del 31 dicembre 2023) appena prelevati da un istituto di credito. Secondo la Procura brasiliana la rapina sarebbe avvenuta in un periodo temporale precedente l'assegnazione del citato contratto "Cernambi".
Saipem SpA ha prestato la massima collaborazione alle indagini e ha avviato lo svolgimento di un intervento di audit anche con l'ausilio di un consulente esterno. L'attività di audit ha preso in esame i nominativi delle numerose società e persone che i media hanno riferito essere oggetto di indagini da parte dell'autorità giudiziaria brasiliana. Il Report di audit, emesso il 14 luglio 2016, ha dato atto dell'assenza di comunicazioni o documenti relativi a transazioni e/o movimentazioni finanziarie tra società del Gruppo Saipem e il personale di Petrobras oggetto di indagini.
I testimoni ascoltati nel procedimento penale in corso in Brasile contro tale ex collaboratore, nonché nell'ambito dei lavori della Commissione parlamentare di inchiesta istituita in Brasile sul caso "Lava Jato", hanno riferito di non essere a conoscenza di irregolarità relativamente alle attività di Saipem SpA.
Petrobras si è costituita parte civile (Assistente do Ministerio Publico) nel medesimo procedimento contro le 3 persone fisiche imputate. Venuti meno, secondo la Procura, i presupposti per continuare a mantenere riservato l'accordo di collaborazione sottoscritto nell'ottobre 2015 dall'ex collaboratore di Saipem do Brasil, che con tale accordo si era impegnato a suffragare con prove alcune sue dichiarazioni, il 9 giugno 2017 il procedimento è ripreso. Nel corso dell'udienza del 9
giugno 2017 sono state acquisite le deposizioni dei tre imputati e tra queste quella dell'ex collaboratore di Saipem do Brasil e di un ex funzionario Petrobras.
L'ex collaboratore di Saipem do Brasil, quanto all'episodio della rapina per 100.000 reals brasiliani da lui subìta nell'ottobre del 2011, ha dichiarato che si trattava di denaro necessario per corrispondere le spese relative agli immobili di una società da lui gestita per conto di un soggetto terzo rispetto a Saipem (trattasi dell'ex funzionario Petrobras imputato nel medesimo procedimento che ha confermato tale dichiarazione).
L'ex collaboratore di Saipem do Brasil ha inoltre affermato che il Gruppo Saipem non aveva effettuato pagamenti corruttivi in quanto il sistema di compliance di Saipem aveva impedito che questo avvenisse. Tale dichiarazione è stata confermata dall'ex funzionario Petrobras imputato nel medesimo procedimento. L'ex collaboratore di Saipem do Brasil e l'ex funzionario Petrobras imputato nel medesimo procedimento, pur offrendo una ricostruzione dei fatti parzialmente diversa, hanno riferito che l'ipotesi di alcuni pagamenti impropri sarebbe stata discussa con riferimento ad alcuni contratti di Saipem do Brasil, ma che in ogni caso non sarebbe stato effettuato alcun pagamento corruttivo dal Gruppo Saipem. L'ex collaboratore di Saipem do Brasil e l'ex funzionario Petrobras, imputato nel medesimo procedimento, hanno dichiarato che i contratti assegnati dal cliente al Gruppo Saipem erano stati vinti attraverso regolari procedure di gara. Nel corso del procedimento nei confronti dell'ex collaboratore di Saipem do Brasil non sono emerse prove di irregolarità nella gestione di gare assegnate da Petrobras al Gruppo Saipem e/o evidenza di pagamenti illeciti da parte del Gruppo Saipem in relazione a gare assegnate da Petrobras al Gruppo Saipem e/o evidenza di danni subìti da Petrobras in relazione a gare assegnate al Gruppo Saipem. Il Gruppo Saipem non è stato parte di tale procedimento.
Le attività di audit concluse nel 2016 sono state riavviate con il supporto del medesimo consulente terzo utilizzato in precedenza e con la stessa metodologia al fine di analizzare alcuni dati citati nel corso delle deposizioni del 9 giugno 2017.
Il Report di audit, emesso il 18 luglio 2018, ha confermato l'assenza di comunicazioni o documenti relativi a transazioni e/o movimentazioni finanziarie tra società del Gruppo Saipem e il personale di Petrobras oggetto di indagini.
Saipem SpA ha quindi informato il mercato con comunicato stampa del 30 maggio 2019.
Nell'ambito del procedimento amministrativo in questione Saipem do Brasil e Saipem SA il 21 giugno 2019 hanno presentato le loro difese iniziali dinanzi alla competente autorità amministrativa (Controladoria-Geral da União attraverso la Corregedoria-Geral da União).
Con comunicazione del 21 agosto 2019 la competente autorità amministrativa (Controladoria-Geral da União attraverso la Corregedoria-Geral da União) ha informato Saipem do Brasil e Saipem SA che, all'esito dell'istruttoria fino a quel momento svolta, il procedimento amministrativo non era stato archiviato e ha invitato Saipem do Brasil e Saipem SA a presentare le ulteriori difese entro il 20 settembre 2019.
Saipem do Brasil e Saipem SA hanno presentato le loro difese entro il termine assegnato. Il 24 aprile 2020 la competente autorità amministrativa (Controladoria-Geral da União attraverso la Corregedoria-Geral da União) ha disposto un rinvio di 180 giorni per la conclusione del procedimento amministrativo.
Il 30 novembre 2020 Saipem SA e Saipem do Brasil hanno depositato ulteriori difese dinnanzi all'autorità amministrativa brasiliana (Controladoria-Geral da União attraverso la Corregedoria-Geral da União).
Il 29 dicembre 2022 è stata pubblicata sul Diario Oficial da Uniao la decisione della Controladoria-Geral da União che applicava nei confronti di Saipem SA e Saipem do Brasil la sanzione dell'interdizione di partecipare a gare o concludere accordi con la Pubblica Amministrazione brasiliana con effetto sospeso.
In data 9 gennaio 2023 le suindicate società di Saipem hanno presentato richiesta di riesame della decisione del 29 dicembre 2022 in seno alla Controladoria-Geral da União.
Il 12 gennaio 2024 è stata pubblicata sul Diario Oficial da Uniao la decisione della Controladoria-Geral da União che applicava nei confronti di Saipem SA e Saipem do Brasil la sanzione della sospensione alla partecipazione a gare o alla conclusione di accordi con la Pubblica Amministrazione brasiliana per un periodo di 2 anni.
In pari data Saipem SpA ha informato il mercato a mezzo di comunicato stampa.
Il 18 gennaio 2024 Saipem SA e Saipem do Brasil hanno depositato il proprio ricorso presso il Tribunale del Distretto Federale a Brasilia. Anche la CGU si è costituita in giudizio.
Il 16 ottobre 2024 è stata pubblicata la sentenza favorevole con la quale il Tribunale Federale di Brasilia ha annullato il provvedimento della CGU che vietava a Saipem SA e a Saipem do Brasil di contrarre con la pubblica amministrazione brasiliana per un periodo di due anni. In aggiunta, il 20 dicembre 2024 il Tribunale Federale di Brasilia, pronunciandosi sull'istanza delle società, ha altresì disposto l'efficacia immediata del proprio provvedimento di annullamento della sanzione della CGU e ordinato la rimozione di Saipem SA e Saipem do Brasil dalla lista delle società interdette a contrarre con la Pubblica Amministrazione.
Trattandosi di una sentenza che annulla un provvedimento amministrativo, ai sensi dell'ordinamento brasiliano, segue obbligatoriamente una fase d'appello avviata il 9 dicembre 2024 con il deposito del ricorso in appello da parte della CGU. Saipem SA e Saipem do Brasil si sono costituite il 7 febbraio 2025.

L'8 giugno 2020 la Procura Federale Brasiliana ha emesso un comunicato stampa informando di una nuova denuncia contro un ex Presidente di Saipem do Brasil, che ha lasciato il Gruppo Saipem il 30 dicembre 2009. La denuncia atteneva a presunti episodi di corruzione e riciclaggio asseritamente occorsi tra il 2006 e il 2011 in relazione a due contratti assegnati a società del Gruppo Saipem da società del Gruppo Petrobras (Mexilhao sottoscritto nel 2006 e Uruguà-Mexilhao sottoscritto nel 2008).
La denuncia è stata avanzata solo nei confronti di persone fisiche (non di società del Gruppo Saipem) e coinvolgeva, oltre a tale ex Presidente di Saipem do Brasil, alcuni ex funzionari di Petrobras.
La Corte Federale brasiliana di Curitiba il 6 luglio 2020 ha accettato la denuncia presentata dalla Procura Federale Brasiliana nei confronti dell'ex Presidente di Saipem do Brasil e di un ex funzionario di Petrobras nei cui confronti si è aperto un processo penale in Brasile. Petrobras si è costituita parte civile (Assistente do Ministerio Publico) nel medesimo procedimento contro le 2 persone fisiche imputate. Nessuna società del Gruppo Saipem è parte di tale procedimento.
In data 28 giugno 2024 la Guardia di Finanza di Milano, su delega della Procura di Agrigento, notificava a Saipem SpA l'avviso di conclusione delle indagini preliminari nell'ambito di un procedimento iscritto presso la Procura della Repubblica di Agrigento per il presunto illecito amministrativo ex art. 25-sexiesdecies, D.Lgs. n. 231/2001, in relazione a ipotizzate irregolarità nel pagamento dei tributi nell'ambito di un'ordinaria operazione di rifornimento di carburante di una nave di proprietà di una società terza, con la quale Saipem SpA aveva stipulato un contratto di noleggio.
Il fatto sarebbe stato commesso in acque territoriali italiane prossime al Comune di Licata (AG) in data 19 novembre 2023.
Dalla lettura del citato avviso di conclusione delle indagini preliminari emerge che la Procura della Repubblica di Agrigento ha disposto l'iscrizione di Saipem SpA quale ente indagato ai sensi del D.Lgs. n. 231/2001 in data 24 maggio 2024.
Il 22 novembre 2024 Saipem SpA ha ricevuto la notifica del decreto di citazione diretta a giudizio con fissazione dell'udienza di comparizione predibattimentale al 21 maggio 2025 avanti al Tribunale di Agrigento.
Nessun dipendente o rappresentante di Saipem SpA risulta coinvolto nel procedimento.
Nel mese di febbraio 2025 Saipem Contracting Nigeria Ltd ("SCNL"), è venuta a conoscenza da notizie di stampa della pendenza presso la Federal High Court of Nigeria - Lagos Judicial Division di due procedimenti penali relativi a illeciti fiscali presuntivamente commessi in Nigeria tra gli anni 2010 e 2014. Ad oggi le contestazioni sono dirette a: (i) SCNL; (ii) il suo Managing Director; e (iii) il suo AFC Manager.
Sulla base delle informazioni ad oggi disponibili si segnala che i fatti alla base delle contestazioni appaiono correlati all'oggetto della vertenza tributaria risalente al 2016 contenuta nella sezione "Contenziosi fiscali" della presente Relazione finanziaria annuale consolidata, nel paragrafo intitolato "Saipem SpA - Saipem SA - Snamprogetti Engineering BV - Saipem (Portugal) Comércio Marítimo, Sociedade Unipessoal Lda - Saipon Snc" a cui si rinvia, nell'ambito della quale in primo grado l'Alta Corte Federale in data 17 luglio 2020 ha deliberato in favore delle società del Gruppo Saipem accogliendo tutte le loro ragioni di doglianza.
Primo grado: il 28 aprile 2015 alcuni investitori istituzionali di nazionalità estera hanno convenuto Saipem SpA dinanzi al Tribunale di Milano, chiedendo la condanna della società al risarcimento di asseriti danni (quantificati in circa 174 milioni di euro), con riguardo a investimenti in azioni Saipem SpA che gli attori dichiarano di aver effettuato sul mercato secondario. In particolare, gli attori hanno chiesto la condanna di Saipem SpA al risarcimento di asseriti danni, che deriverebbero: (i) in via principale, dalla comunicazione al mercato di informazioni asseritamente "inesatte", nel periodo compreso tra il 13 febbraio 2012 e il 14 giugno 2013; o (ii) in via subordinata, dalla comunicazione asseritamente "ritardata", intervenuta soltanto in data 29 gennaio 2013, con il primo "profit warning" (cd. "primo comunicato") di informazioni privilegiate che sarebbero state nella disponibilità della Società sin dal 31 luglio 2012 (o da una diversa data da accertarsi in corso di causa, individuata dagli attori, in via ulteriormente subordinata, nel 24 ottobre 2012, nel 5 dicembre 2012, nel 19 dicembre 2012 o nel 14 gennaio 2013), nonché di informazioni asseritamente "incomplete e inesatte", che sarebbero state diffuse nel periodo compreso tra il 30 gennaio 2013 e il 14 giugno 2013, data del secondo "profit warning" (cd. "secondo comunicato"). Saipem SpA si è costituita in giudizio – il quale ha assunto il numero R.G. 28789/2015 – contestando integralmente le richieste avversarie, eccependone l'inammissibilità e, comunque, l'infondatezza nel merito.
A conclusione del giudizio di primo grado, con sentenza n. 11357 in data 9 novembre 2018, il Tribunale di Milano ha respinto nel merito la domanda degli attori. Il Tribunale ha, infatti, statuito la mancata dimostrazione da parte degli attori del possesso

di azioni Saipem SpA nel periodo sopra indicato e ha condannato gli stessi attori al pagamento di 100.000 euro a favore di Saipem SpA, a titolo di rimborso delle spese legali.
Appello: il 31 dicembre 2018 gli investitori istituzionali hanno impugnato la sopra citata sentenza dinanzi alla Corte di Appello di Milano, chiedendone la riforma e domandando la condanna di Saipem SpA al pagamento di circa 169 milioni di euro. Con ordinanza del 23 febbraio 2021 la Corte ha disposto un'integrazione istruttoria.
In data 14 aprile 2022 il CTU ha depositato la propria relazione tecnica, poi integrata il 20 febbraio 2023. In data 6 marzo 2023, su richiesta della Corte d'Appello, il CTU ha depositato una precisazione di chiarimento. All'udienza in data 3 maggio 2023 la causa è stata trattenuta in decisione.
Con sentenza del 7 novembre 2023 la Corte di Appello di Milano ha riformato parzialmente la sentenza di primo grado e – a fronte di una domanda degli investitori di oltre 170 milioni di euro (oltre interessi e rivalutazione) – ha accolto parzialmente tale domanda per circa 10,2 milioni di euro (oltre interessi e rivalutazione). La Corte di Appello di Milano ha respinto nella sostanza le censure degli investitori, avendo ritenuto che Saipem SpA risulterebbe responsabile per un ritardo informativo solo per un limitatissimo periodo di tempo.
Con decreto del 12 febbraio 2025 la Corte di Appello, decidendo sull'istanza di Saipem SpA presentata dopo la notifica del precetto, ha sospeso inaudita altera parte l'efficacia esecutiva della sentenza, fissando l'udienza al 5 marzo 2025, successivamente rinviata al 26 marzo 2025, per la conferma o revoca del provvedimento. Nelle more l'esecuzione forzata della sentenza non può essere avviata. Gli investitori si sono costituiti nel procedimento, chiedendo la revoca della sospensiva.
Cassazione: il 21 dicembre 2023 Saipem SpA ha notificato il ricorso per Cassazione avverso la sentenza della Corte di Appello di Milano.
Il 30 gennaio 2024 gli investitori hanno depositato il proprio controricorso e ricorso incidentale.
Saipem SpA ha depositato il proprio controricorso in replica al ricorso incidentale nei termini di legge.
Primo grado: con atto di citazione del 4 dicembre 2017, ventisette investitori istituzionali hanno convenuto in giudizio, innanzi al Tribunale di Milano – sezione specializzata in materia di impresa – Saipem SpA e due ex amministratori delegati della stessa società, domandandone la condanna in solido (rispetto ai due ex esponenti aziendali, limitatamente ai rispettivi periodi di permanenza in carica) al risarcimento dei danni, patrimoniali e non patrimoniali, pretesamente sofferti in ragione di un'asserita manipolazione delle informazioni rese al mercato nel periodo compreso tra gennaio 2007 e giugno 2013.
La responsabilità di Saipem SpA viene configurata ai sensi dell'art. 1218 c.c. (responsabilità contrattuale), ovvero ai sensi dell'art. 2043 c.c. (responsabilità extracontrattuale), o, ancora, ai sensi dell'art. 2049 c.c. (responsabilità dei padroni e dei committenti) per gli illeciti asseritamente compiuti dai due ex esponenti aziendali citati in giudizio.
La Società si è costituita in giudizio contestando integralmente le richieste avversarie, eccependone l'inammissibilità e comunque l'infondatezza in fatto e in diritto.
Nella memoria istruttoria ex art. 183, comma 6, n. 1, c.p.c., gli attori hanno provveduto alla quantificazione dei danni pretesamente sofferti nella misura di circa 139 milioni di euro. Con la memoria ex art. 183, comma 6, n. 3 c.p.c., uno degli attori ha dichiarato di rinunciare agli atti della causa ex art. 306 c.p.c.
Il 9 novembre 2018 la Società ha depositato la sentenza n. 11357 resa dal Tribunale di Milano il 9 novembre 2018 all'esito del procedimento R.G. n. 28789/2015, avendo tale provvedimento deciso le stesse questioni preliminari di merito sollevate da Saipem SpA e dagli altri convenuti nel giudizio in esame, segnatamente con riferimento alla mancata prova dell'acquisto di azioni Saipem SpA.
Il 9 novembre 2019 Saipem SpA ha prodotto in giudizio l'ordinanza resa dal Tribunale Penale di Milano il 17 ottobre 2019, con riferimento al giudizio penale pendente R.G.N.R. 5951/2019, con la quale era stata dichiarata inammissibile in tale giudizio la costituzione di circa 700 parti civili, con motivazioni analoghe a quelle della sentenza n. 11357 resa dal Tribunale di Milano il 9 novembre 2018 all'esito del procedimento R.G. n. 28789/2015.
All'udienza del 9 febbraio 2021 il Giudice ha trattenuto la causa in decisione – avendo ritenuto di dover rimettere al Collegio la decisione su tutte le domande ed eccezioni svolte dalle parti – assegnando termini di legge per il deposito delle comparse conclusionali e delle memorie di replica depositate rispettivamente il 12 aprile e il 3 maggio 2021.
Con sentenza in data 20 novembre 2021 il Tribunale di Milano ha deciso in senso favorevole a Saipem SpA respingendo con sentenza le domande degli attori per circa 101 milioni di euro su 139,6 milioni di euro ritenendo non provata la titolarità delle azioni Saipem SpA nel periodo rilevante.
Gli investitori, le cui domande sono state respinte, hanno corrisposto a Saipem SpA circa 150 mila euro per spese di lite. Il Tribunale di Milano con la predetta sentenza e con ordinanza del 20 novembre 2021 ha rimesso la causa in istruttoria relativamente alle domande di danno formulate dagli altri attori per un importo complessivo di circa 38 milioni di euro.

Con ordinanza di correzione in data 10 marzo 2022 il Tribunale di Milano – su istanze di tutte le parti del giudizio – ha apportato alcune modifiche al dispositivo della sentenza di primo grado, aggiungendo alcuni attori e fondi/patrimoni separati al gruppo di quelli le cui domande erano state integralmente rigettate, e altri attori e fondi/patrimoni al gruppo degli investitori per cui è stata disposta la prosecuzione del giudizio in primo grado.
Con ordinanza in data 4 ottobre 2022, comunicata in data 6 ottobre 2022, riservata ogni valutazione sulla rilevanza della sentenza penale assolutoria del 21 dicembre 2021 emessa nel procedimento penale R.G.N.R. 5951/2019 e della CTU resa nel procedimento R.G. 28789/2015 (entrambe prodotte da Saipem SpA nel giudizio), il Tribunale ha ritenuto di dare corso all'indagine tecnica disposta con l'ordinanza del 20 novembre 2021, con un quesito cristallizzato nel contraddittorio delle parti all'udienza del 14 dicembre 2022, nominando lo stesso CTU del giudizio R.G. 28789/2015.
Con decreto del 4 febbraio 2025 il Tribunale ha fissato il termine del 1° dicembre 2025 per il deposito della relazione peritale finale e al 16 dicembre 2025 l'udienza per l'esame della stessa relazione.
Appello: il 22 gennaio 2022 Saipem SpA ha proposto appello avverso la sentenza del Tribunale di Milano del 20 novembre 2021 nella parte in cui ha rimesso in istruttoria le pretese di tali attori. Le altre parti si sono costituite nei termini, formulando anche appello incidentale avverso la medesima sentenza.
Il 24 gennaio 2022 anche gli investitori, le cui domande erano state respinte per mancata prova della titolarità delle azioni Saipem SpA nel periodo rilevante, hanno proposto appello avverso la sentenza del 20 novembre 2021. Saipem SpA si è costituita in tale giudizio con comparsa di risposta contenente anche appello incidentale depositata in data 25 maggio 2022. Gli altri convenuti si sono costituiti depositando comparsa di risposta con appello incidentale nelle date 19 maggio e 20 maggio 2022.
Alla luce delle modifiche apportate dall'ordinanza di correzione del Tribunale di Milano del 10 marzo 2022 alla sentenza dello stesso Tribunale di Milano del 20 novembre 2021, Saipem SpA ha impugnato in data 18 marzo 2022 la sentenza dello stesso Tribunale di Milano anche nelle parti corrette con l'ordinanza di correzione del 10 marzo 2022, con riferimento agli attori e fondi dapprima omessi dal dispositivo e successivamente "aggiunti" al gruppo di quelli per cui era stata disposta la prosecuzione del giudizio in primo grado. Le altre parti si sono costituite con comparsa di costituzione in data 25 luglio 2022.
Considerata la pendenza di tre giudizi di impugnazione avverso la stessa sentenza, su richiesta congiunta delle parti, all'udienza del 28 settembre 2022 la Corte d'Appello ha disposto la riunione dei tre giudizi. All'udienza di precisazione delle conclusioni nei tre giudizi riuniti, tenutasi il 5 luglio 2023, la causa è stata trattenuta in decisione con termini per scambio di memorie conclusionali e repliche depositate dalla Società nei termini di legge.
Con provvedimento del 24 luglio 2024 la Corte d'Appello ha rimesso la causa in istruttoria, disponendo una consulenza tecnica di ufficio (CTU) sulla prova della titolarità delle azioni Saipem nel periodo oggetto di causa. Il termine per deposito della relazione definitiva è stato da ultimo fissato al 20 giugno 2025; l'udienza per la prosecuzione della causa al 2 luglio 2025.
Con atto di citazione del 1° dicembre 2022, ventisette investitori istituzionali hanno convenuto in giudizio presso il Tribunale Civile di Milano – sezione specializzata in materia di impresa – Saipem SpA e due precedenti amministratori delegati della Società, domandandone la condanna in solido (rispetto ai due ex esponenti aziendali, limitatamente ai rispettivi periodi di permanenza in carica) al risarcimento dei danni, patrimoniali e non patrimoniali, asseritamente sofferti nel periodo compreso tra gennaio 2007 e giugno 2013.
La responsabilità di Saipem SpA viene configurata ai sensi dell'art. 1218 c.c. (responsabilità contrattuale), ovvero ai sensi dell'art. 2043 c.c. (responsabilità extracontrattuale), o, ancora, ai sensi dell'art. 2049 c.c. (responsabilità dei padroni e dei committenti) per gli illeciti asseritamente compiuti dai due ex esponenti aziendali citati in giudizio, nonché come responsabilità da reato ex art. 185 c.p.
Il danno non è stato quantificato dagli investitori, i quali si sono riservati di procedere alla relativa determinazione nel corso del giudizio.
Con comparsa di risposta del 27 settembre 2023, Saipem SpA si è costituita in giudizio contestando ogni addebito e chiedendo il rigetto di tutte le domande degli investitori.
Il 22 novembre 2023 si è tenuta la prima udienza in cui sono state discusse alcune questioni preliminari di Saipem SpA e il Giudice si è riservato sul prosieguo. Il 21 febbraio 2024 il Giudice ha deciso di trattare in via anticipata il tema della legittimazione/rappresentanza degli attori rispetto al merito della causa. L'udienza è stata da ultimo rinviata al 30 ottobre 2024 per trattare tale questione. Il Giudice ha dato termini alle parti per depositare memorie sul punto e repliche autorizzate, le ultime delle quali depositate il 20 dicembre 2024. Successivamente, il Giudice ha fissato termini per il deposito delle memorie ex art. 183 c.p.c.

Il 21 dicembre 2023, 14 investitori hanno notificato a Saipem SpA un atto di citazione davanti al Tribunale di Milano, con richiesta di accertamento di una pretesa responsabilità della Società, ai sensi dell'art. 94 e ss., decreto legislativo 24 febbraio 1998, n. 58, e artt. 1337 e/o 2043 c.c., per aver asseritamente comunicato al mercato informazioni errate e fuorvianti nel periodo intercorso tra la data di pubblicazione dei risultati di bilancio dei primi nove mesi del 2015, ossia il 27 ottobre 2015, e quella di pubblicazione dei risultati dei primi nove mesi del 2016, avvenuta il 25 ottobre 2016, con riguardo, inter alia, al Piano Strategico 2016-2019, al bilancio consolidato 2015 e alla documentazione relativa all'aumento di capitale del 2016.
La richiesta risarcitoria è formulata con riguardo alla differenza tra l'investimento in titoli Saipem posto in essere dagli attori nel periodo di riferimento e il valore dei titoli alla data di vendita o, se ancora nella disponibilità dell'investitore, alla data di notifica dell'atto di citazione, con una quantificazione complessiva (cumulando le domande dei singoli attori) di circa 1,7 milioni di euro.
Il 26 febbraio 2024 Saipem SpA si è costituita in giudizio. Il Tribunale di Milano ha confermato la prima udienza del 6 maggio 2024 e ha assegnato alle parti i termini per il deposito delle memorie integrative. Ad esito dell'udienza del 6 maggio 2024 il Tribunale di Milano non ha ammesso la CTU richiesta da controparte e ha fissato l'udienza finale dell'11 settembre 2024. A tale udienza la causa è stata trattenuta in decisione. Con sentenza del 13 settembre 2024 il Tribunale di Milano, accogliendo le argomentazioni difensive di Saipem SpA, ha rigettato la domanda proposta dagli investitori, compensando le spese di lite. Sono pendenti i termini per l'appello.
Richieste risarcitorie stragiudiziali e in sede di mediazione: in relazione ad asseriti ritardi nell'informativa al mercato, Saipem SpA ha ricevuto nel corso del periodo 2015-2023 e nei primi mesi del 2024 alcune richieste stragiudiziali, nonché richieste di mediazione.
Quanto alle richieste stragiudiziali, sono state avanzate: (i) nell'aprile 2015 da parte di 48 investitori istituzionali in proprio e/o per conto dei fondi rispettivamente gestiti per complessivi 291,9 milioni di euro circa, senza specificare il valore delle richieste di risarcimento di ciascun investitore/fondo (successivamente, 21 di questi investitori istituzionali insieme ad altri 8 hanno proposto richiesta di mediazione, per un ammontare complessivo pari a circa 159 milioni di euro; 5 di questi investitori istituzionali insieme ad altri 5 hanno proposto richiesta di mediazione, per un ammontare complessivo pari a circa 21,9 milioni di euro); (ii) nel settembre 2015 da parte di 9 investitori istituzionali in proprio e/o per conto dei fondi rispettivamente gestiti, per un ammontare complessivo pari a circa 21,5 milioni di euro, senza specificare il valore delle richieste di risarcimento di ciascun investitore/fondo (successivamente 5 di questi investitori istituzionali insieme ad altri 5 hanno proposto richiesta di mediazione, per un ammontare complessivo pari a circa 21,9 milioni di euro); (iii) nel corso del 2015 da due investitori privati rispettivamente per circa 37.000 euro e per circa 87.500 euro; (iv) nel corso del mese di luglio 2017 da alcuni investitori istituzionali per circa 30 milioni di euro; (v) il 4 dicembre 2017 da 141 investitori istituzionali per un importo non specificato (136 di questi investitori il 12 giugno 2018 hanno rinnovato la loro richiesta stragiudiziale, sempre per un importo non specificato); (vi) il 12 aprile 2018 per circa 150-200 mila euro da un investitore privato; (vii) il 3 luglio 2018 da un investitore privato per circa 330 mila euro; (viii) il 25 ottobre 2018 per circa 8.800 euro da tre investitori privati, uno dei quali ha rinnovato la pretesa a febbraio 2025; (ix) il 2 novembre 2018 per circa 48.000 euro da un investitore privato; (x) il 22 maggio 2019 per circa 53.000 euro da un investitore privato; (xi) il 3 giugno 2019 per un importo non specificato da un investitore privato; (xii) il 5 giugno 2019 per un importo non specificato da due investitori privati; (xiii) nel febbraio 2020 da un privato investitore che lamenta di aver subìto danni per un valore di 1.538.580 euro; (xiv) nel marzo 2020 da due privati investitori che non hanno indicato il valore delle loro richieste di risarcimento; (xv) nell'aprile 2020 da due privati investitori che non hanno indicato il valore delle loro richieste di risarcimento e da un investitore privato che lamenta un asserito danno di circa 40 mila euro; (xvi) nel maggio 2020 da un privato investitore che non ha indicato il valore della relativa richiesta di risarcimento; (xvii) nel giugno 2020 da un privato investitore che non ha indicato il valore della relativa richiesta di risarcimento; (xviii) nel giugno 2020 da ventitré investitori privati che non hanno indicato il valore della loro richiesta di risarcimento; (xix) nel luglio 2020 da diciotto investitori che lamentano di aver subìto danni per un valore di circa 22,4 milioni di euro; (xx) nel luglio 2020 da trentaquattro investitori privati che non hanno indicato il valore della loro richiesta di risarcimento; (xxi) nell'agosto 2020: (a) da quattro investitori privati che non hanno indicato il valore della loro richiesta di risarcimento, (b) da tre investitori istituzionali in proprio e/o per conto dei fondi rispettivamente gestiti per un ammontare di circa 7.500.000 euro; (xxii) nel settembre 2020 da dieci investitori privati che non hanno indicato il valore della loro richiesta di risarcimento; (xxiii) nell'ottobre 2020 da: (a) dodici investitori privati che non hanno indicato il valore della loro richiesta di risarcimento, (b) da un investitore privato che lamenta di aver subìto danni per un valore di 113.810 euro, (c) da seicentoquarantaquattro investitori privati associati che non hanno indicato il valore della loro richiesta e (d) da tre investitori istituzionali in proprio e/o per conto dei fondi rispettivamente gestiti per un ammontare complessivo di 115.000 euro; (xxiv) nel novembre 2020: (a) da undici investitori privati che non hanno indicato il valore della loro richiesta di risarcimento, (b) da due investitori istituzionali in proprio e/o per conto dei fondi rispettivamente gestiti per un ammontare di circa 166.000 euro; (xxv) nel dicembre 2020 da dieci investitori privati che non

hanno indicato il valore della loro richiesta di risarcimento e da un investitore privato che lamenta di aver subìto danni per un valore di 234.724 euro; (xxvi) nel gennaio 2021 da quattro investitori privati che non hanno indicato il valore della loro richiesta di risarcimento; (xxvii) nel marzo 2021 da tre investitori privati che non hanno indicato il valore della loro richiesta di risarcimento e da cinque investitori privati associati che non hanno indicato il valore della loro richiesta; (xxviii) (a) nell'aprile 2021 da un investitore privato che non ha indicato il valore della sua richiesta di risarcimento; (b) da quattordici investitori istituzionali in proprio e/o per conto dei fondi rispettivamente gestiti per un ammontare complessivo di circa 3 milioni di euro; (xxix) nel maggio 2021 (a) da due investitori privati che non hanno indicato il valore della loro richiesta di risarcimento, (b) da un investitore privato che ha indicato il valore della sua richiesta di risarcimento in un ammontare complessivo di circa 100.000 euro e (c) da un investitore privato che ha indicato il valore della sua richiesta di risarcimento in un ammontare complessivo di circa 84.000 euro; (xxx) nel luglio 2021 da un investitore privato che ha indicato il valore della sua richiesta di risarcimento in un ammontare complessivo di circa 92.000 euro; (xxxi) nel dicembre 2021 da due investitori privati che hanno indicato il valore della loro richiesta di risarcimento in un ammontare complessivo di circa 143.000 euro; (xxxii) nel gennaio 2022 da 161 investitori privati che hanno indicato il valore della loro richiesta di risarcimento in un ammontare complessivo di circa 23 milioni di euro; (xxxiii) nel maggio 2022 da 6 investitori istituzionali che hanno indicato il valore della loro richiesta di risarcimento in un ammontare complessivo di circa 3,9 milioni di euro e da parte di 103 investitori privati che hanno indicato il valore complessivo della loro richiesta in un ammontare di circa 7,9 milioni di euro; (xxxiv) nel giugno 2022 da 14 investitori privati che hanno indicato il valore complessivo della loro richiesta in un ammontare di circa 1,9 milioni di euro; (xxxv) nel luglio 2022 da 2 investitori privati che hanno indicato il valore complessivo della loro richiesta in un ammontare di circa 387 mila euro; (xxxvi) nel settembre 2022 da 7 investitori privati che hanno indicato il valore complessivo della loro richiesta in un ammontare di circa 385 mila euro; (xxxvii) nel dicembre 2022 da un investitore privato che ha indicato il valore complessivo della sua richiesta in un ammontare di circa 106 mila euro, per un totale di oltre 1.000 richieste e un valore complessivo di oltre 300.000.000 di euro. Sono state proposte ulteriori richieste stragiudiziali e/o di mediazione per risarcimento di asseriti danni: (a) nell'aprile 2015 da 7 investitori istituzionali in proprio e/o per conto dei fondi rispettivamente gestiti, per un ammontare complessivo pari a circa 34 milioni di euro; (b) nel settembre 2015 da 29 investitori istituzionali in proprio e/o per conto dei fondi rispettivamente gestiti, per un ammontare complessivo pari a circa 159 milioni di euro (21 di questi investitori insieme ad altri 27 avevano nell'aprile 2015 proposto domanda stragiudiziale lamentando di avere subìto danni per un importo complessivo pari a circa 291 milioni di euro senza specificare il valore delle richieste di risarcimento di ciascun investitore/fondo); (c) nel dicembre 2015 da un privato investitore per circa 200.000 euro; (d) nel marzo 2016 da 10 investitori istituzionali in proprio e/o per conto dei fondi rispettivamente gestiti, per un ammontare complessivo pari a circa 21,9 milioni di euro (5 di questi investitori insieme ad altri 4 avevano nel mese di settembre 2015 proposto domanda stragiudiziale, lamentando di avere subìto danni per un importo complessivo pari a circa 21,5 milioni di euro senza specificare il valore delle richieste di risarcimento di ciascun investitore/fondo; altri 5 di questi investitori insieme ad altri 43 avevano nell'aprile 2015 proposto domanda stragiudiziale, lamentando di avere subìto danni per un importo complessivo pari a circa 159 milioni di euro senza specificare il valore delle richieste di risarcimento di ciascun investitore/fondo); (e) nell'aprile 2017 da un privato investitore per circa 40.000 euro; (f) nel 2018-2019 da un privato investitore per circa 48.000 euro; (g) nel dicembre 2020 un privato investitore ha avviato il tentativo di mediazione finalizzato alla richiesta di un risarcimento il cui valore non è stato quantificato; (h) nell'ottobre 2022 un privato investitore ha avviato il tentativo di mediazione finalizzato alla richiesta di un risarcimento il cui valore non è stato quantificato (i) nel novembre 2022 un privato investitore ha avviato il tentativo di mediazione finalizzato alla richiesta di un risarcimento per circa 20.000 euro; (l) nel marzo 2023 da 44 investitori privati che non hanno indicato il valore della loro richiesta di risarcimento, richiesta rinnovata nel 2024; (m) nel maggio 2023 da un investitore privato per circa 7.000 euro; (n) nel giugno 2023, da un investitore privato che non ha indicato il valore della richiesta risarcitoria; (o) nel luglio 2023, da un investitore privato per circa 60.000 euro; (p) nel gennaio 2024, da un investitore privato per circa 40.000 euro; (q) nel febbraio 2024 da due investitori privati che non hanno quantificato l'importo delle richieste e da due investitori privati che hanno indicato il valore della richiesta risarcitoria in complessivi 54.000 euro; (r) a luglio 2024 da un investitore privato che non ha quantificato l'importo delle richieste.
Saipem SpA ha riscontrato le citate richieste stragiudiziali e di mediazione rimarcandone l'infondatezza. A oggi, le predette richieste svolte in sede stragiudiziale e/o di mediazione non sono state oggetto di azione giudiziaria, salvo per quanto sopra specificato in relazione alle quattro cause pendenti rispettivamente dinanzi al Tribunale di Milano, alla Corte di Appello di Milano e Corte di Cassazione, a un'altra causa, con valore della domanda pari a circa 3 milioni di euro, nella quale Saipem era chiamata in causa nel corso del 2018 dalla parte convenuta in giudizio e per la quale (dopo che in primo grado la domanda contro Saipem SpA è stata rigettata dal Tribunale e in secondo grado la Corte di Appello, in accoglimento delle difese di Saipem SpA, ha rigettato l'appello di controparte, condannando quest'ultima al pagamento a favore di Saipem SpA delle spese di lite) pende giudizio in Cassazione, a un'altra causa con un valore della domanda pari a circa 40 mila euro – conclusasi con pronuncia favorevole a Saipem SpA e a un'altra causa notificata a Saipem SpA con un valore della domanda pari a circa
200 mila euro risoltasi anch'essa in senso favorevole per Saipem SpA e a un'altra causa con un valore della domanda pari a circa 20 mila euro.
Saipem Relazione BILANCIO Bilancio ALLEGATI in breve sulla gestione CONSOLIDATO di esercizio
HRH Eze Jacob O Ugwugwueli, Chief Tobin Iregbundah, Chief Robinson Chukwu, Chief Sunday P. Azundah, Elder Clifford Ikpo, Chief Samuel C. Azundah (per sé e per conto del Council of Chiefs and people of Isiodu Community in Emohua Local Government Area of Rivers State (insieme gli "Attori") hanno citato Saipem Contracting Nigeria Ltd ("SCNL"), Shell Petroleum Development Co Nigeria Ltd ("SPCD"), Patyco Global Concept Ltd, il Federal Ministry of Environment nigeriano e il Department of Petroleum Resources nigeriano dinanzi alla Federal High Court di Port Harcourt (Nigeria) adducendo che sostanze tossiche derivanti dalla realizzazione del progetto Southern Swamp Associated Gas Solutions in Nigeria sarebbero state illecitamente sversate nel territorio della loro comunità da parte della società nigeriana Patyco Global Concept Ltd, subappaltatore incaricato da SCNL/SPDC di smaltire i rifiuti derivanti dalla realizzazione di detto progetto. In base a quanto precede, gli Attori hanno chiesto la condanna in solido di tutte le parti convenute al risarcimento di: (i) USD 60 milioni per asseriti danni all'ambiente e alla salute/vita degli Attori; (ii) USD 3 miliardi come asseriti special damages per tutte le relative conseguenze e attività di recupero che ne deriverebbero; (iii) spese legali e interessi al 20%. Le parti convenute contestano ogni responsabilità rispetto quanto asserito dagli Attori. Dopo vari rinvii, la prima udienza si è tenuta il 30 marzo 2022.
Da quella data si sono succedute diverse udienze nelle quali sono state trattate questioni preliminari e in particolare la sostituzione del Department of Petroleum Resources (privo di personalità giuridica) con la Nigerian Upstream Petroleum Regulatory Commission.
All'ultima udienza, tenutasi il 27 febbraio 2025, è stato dato atto della sostituzione di alcuni attori nel frattempo deceduti e la causa è stata rinviata all'udienza del 20 marzo 2025 per la verifica della corretta modifica delle comparse di risposta.
United Gulf Construction Co WLL ("UGCC") ha promosso un giudizio davanti alla Corte Commerciale di Farwaniya (Kuwait) contro il proprio appaltatore Essar Project Ltd ("EPL"), per il pagamento (i) di fatture scadute, relative a lavori certificati da EPL e (ii) di somme trattenute da EPL a titolo di trattenute a garanzia (retention money) fino all'accettazione contrattuale dei lavori. UGCC ha chiamato in causa anche Saipem SpA, partner di EPl nell'esecuzione del progetto, e Kuwait Integrated Petroleum Industries Co ("KIPIC"), committente del progetto, per sentirle condannare in solido al pagamento della somma complessiva di KWD 4.905.066,78 (circa 15,3 milioni di euro equivalenti al 31 dicembre 2024), oltre interessi al tasso del 7% annuo, dal 30 novembre 2020 fino al pagamento.
Saipem e gli altri convenuti si costituiranno entro il 17 aprile 2025.
Con riferimento al progetto di realizzazione del terminale di rigassificazione di Fos Cavaou, il cliente Société du Terminal Méthanier de Fos Cavaou (oggi Fosmax LNG), nel gennaio 2012 aveva avviato un procedimento arbitrale presso la Camera di Commercio Internazionale di Parigi nei confronti del contrattista STS "société en partecipation" di diritto francese ("STS") composta da Saipem SA (50%), Tecnimont SpA (49%), Sofregaz SA (1%).
Con memoria presentata a sostegno della propria richiesta, Fosmax LNG aveva richiesto la condanna al pagamento di circa 264 milioni di euro per il risarcimento del danno asseritamente subìto, penalità di ritardo e costi sostenuti per il completamento dei lavori (cd. mise en régie). Il 28 gennaio 2013, aveva depositato la propria Mémoire en défense, precisando in 338 milioni di euro il valore della propria domanda riconvenzionale. Sulla base del lodo depositato dal Collegio Arbitrale il 13 febbraio 2015, Fosmax LNG, il 30 aprile 2015, aveva corrisposto a STS la somma, comprensiva di interessi, di 84.349.554,92 euro di cui il 50% era di spettanza di Saipem SA. Il 26 giugno 2015 Fosmax LNG aveva impugnato il lodo avanti il Consiglio di Stato francese, chiedendone l'annullamento sull'asserito presupposto che il Collegio Arbitrale avesse erroneamente applicato alla materia il diritto privato in luogo del diritto pubblico.Il Consiglio di Stato, con sentenza del 9 novembre 2016 aveva dichiarato parzialmente nullo il lodo del 13 febbraio 2015 con riferimento ai soli costi di mise en régie (quantificati da Fosmax LNG in 36.359.758 euro), stabilendo che Fosmax LNG avrebbe dovuto devolvere l'accertamento di detti costi nuovamente a un tribunale arbitrale, salvo diverso accordo delle parti.
In parallelo alla citata impugnazione avanti il Consiglio di Stato, Fosmax LNG, il 18 agosto 2015, aveva altresì proposto ricorso avanti la Corte d'Appello di Parigi per ottenere l'annullamento del lodo di cui era stata riconosciuta l'esecutorietà e che era stato notificato a Fosmax LNG il 24 luglio 2015 e/o la dichiarazione di nullità del relativo exequatur. Il 4 luglio 2017 la Corte d'Appello aveva annullato l'exequatur emesso dal Presidente del Tribunal de grande instance e condannato STS al pagamento delle spese (10.000 euro) di questa procedura in favore di Fosmax LNG.

Il 21 giugno 2017 Fosmax LNG aveva notificato a Sofregaz, Tecnimont SpA e Saipem SA una domanda di arbitrato con la quale aveva richiesto che le predette società (in quanto membri della société en partecipation STS) fossero condannate in via solidale al pagamento dei costi di mise en régie oltre interessi di ritardo e spese legali. Il 13 aprile 2018 Fosmax LNG aveva depositato la propria Mémoire en demande nella quale aveva quantificato le proprie domande in 35.926.872 euro oltre interessi moratori quantificati in circa 4,2 milioni di euro. STS aveva depositato la propria memoria in risposta in data 13 luglio 2018 con la quale aveva richiesto in via riconvenzionale che Fosmax LNG fosse condannata a pagare 2.155.239 euro oltre interessi a titolo di perdita di margine e 5 milioni di euro a titolo di danno morale.
Con lodo comunicato ai legali delle parti il 3 luglio 2020, il Tribunale Arbitrale aveva rigettato integralmente le domande riconvenzionali dei membri di STS e condannato questi ultimi, in solido tra loro, a pagare a Fosmax LNG: (i) 31.966.704 euro per lavori en règie realizzati da Fosmax LNG; (ii) interessi moratori sull'importo che precede con capitalizzazione annuale al tasso EURIBOR 1 mese più due punti base, a decorrere dal 45° giorno dall'emissione delle fatture accettate e fino al soddisfo; (iii) USD 204.400 a titolo di rimborso parziale dell'anticipo pagato da Fosmax LNG sulle spese di procedura arbitrale; e (iv) 1.343.657 euro a titolo di indennizzo per costi di difesa in giudizio. Con un addendum al lodo, il Tribunale Arbitrale aveva fornito alcuni chiarimenti sull'applicazione degli interessi moratori.
Saipem SA, il 30 luglio 2020, aveva pagato a Fosmax LNG la propria quota di sorte capitale del lodo, pari a 16.744.610 euro. Tecnimont SpA aveva comunicato di aver impugnato il lodo. Nel 2021 il processo di impugnazione del lodo proposto da Tecnimont SpA si era concluso con il rigetto dell'impugnazione.
Con lettera del 16 novembre 2020 la difesa di Fosmax LNG aveva intimato in solido a Tecnimont SpA e a Saipem SA di corrispondere entro 15 giorni la parte del lodo non ancora saldata, quantificando gli interessi e l'IVA in 11.374.761 euro. Le modalità di calcolo degli interessi non erano tuttavia condivise e il tema è tuttora oggetto di discussione tra le parti. Tecnimont SpA ha pagato la propria quota di capitale. Il 30 dicembre 2021 Saipem SA ha pagato la propria quota di IVA (3.196.670 euro). Tecnimont SpA e Saipem SA hanno concordato di pagare a Fosmax LNG solo l'importo di interessi non contestati, comunicando tale decisione a Fosmax LNG tramite i propri legali. Il 1° febbraio 2022 Saipem SA ha pertanto eseguito un pagamento di 3.073.902 euro.
Il 25 aprile 2022 Fosmax LNG ha notificato un provvedimento di sequestro di 4 conti correnti di Saipem SA fino alla concorrenza di 5.712.140 euro, oltre spese, a titolo di asseriti interessi moratori ulteriori rispetto a quelli già corrisposti. Il 20 maggio 2022 Saipem SA si è opposta all'esecuzione. La cifra posta sotto sequestro è pari a 92.154 euro. Saipem SA, che contesta la legittimità del titolo azionato da Fosmax LNG, ha notificato a Fosmax LNG un'opposizione all'esecuzione chiedendo l'annullamento del sequestro in quanto illegittimo e la condanna di Fosmax LNG a una multa di 3.000 euro per lite temeraria oltre al pagamento di 20.000 euro per danni. L'8 febbraio 2023 si è tenuta l'udienza di discussione, all'esito della quale il Giudice si è riservato di emettere la propria decisione. A seguito del rigetto da parte del giudice dell'esecuzione dell'opposizione di Saipem SA, quest'ultima ha interposto appello. Il 29 novembre 2023 la Corte d'Appello ha emesso sentenza con la quale ha accolto il ricorso di Saipem SA e ha pertanto revocato il sequestro dei conti correnti. In data 29 gennaio 2024 Fosmax LNG ha presentato ricorso in Cassazione contro la decisione della Corte d'Appello. Saipem SA ha depositato il proprio controricorso.
Il ricorso è ancora pendente avanti la Corte di Cassazione francese che ha fissato all'8 aprile 2025 l'udienza di discussione del ricorso.
Nel marzo 2023 Saipem ha ricevuto la notifica di una domanda di arbitrato – amministrato dalla International Chamber of Commerce, ICC – dalla società omanita Galfar (subcontrattista nel progetto DUQM Refinery, Oman).
Galfar chiede che Saipem sia condannata a pagare USD 43.478.843,56 per prolongation costs (extension of time) e variation orders non riconosciuti da Saipem. Galfar contesta, inoltre, l'addebito di back charges per USD 14.617.966,13 operato da Saipem.
Saipem ha depositato la risposta alla domanda di arbitrato il 12 maggio 2023, nominando il proprio arbitro, contestando le domande di Galfar e proponendo una domanda riconvenzionale di circa 20 milioni di dollari composta da penalità da ritardo (liquidated damages) e riaddebito costi (back charges).
Il 1° marzo 2024 Galfar ha depositato la prima memoria di parte ("Statement of case") nella quale ha ridotto la propria domanda a USD 41.068.953,17.
Saipem ha depositato la propria memoria difensiva ("Statement of Defense") il 4 ottobre 2024, con la quale ha richiesto: (i) il rigetto delle domande di Galfar, eccetto per la somma di USD 6.702.593,10, corrispondente a lavori di Galfar certificati da Saipem e non pagati; (ii) la condanna di Galfar al pagamento di USD 13.234.598,93 a titolo di riaddebito costi (backcharges); (iii) la condanna di Galfar al pagamento di USD 5.895.657,10 a titolo di penalità da ritardo (liquidated damages) oltre ad interessi; (iv) la compensazione tra gli importi di cui ai punti (i), (ii) e (iii), con il riconoscimento a favore di Saipem di un importo di USD 12.427.662,93.

In base all'ultimo calendario arbitrale concordato tra le parti l'udienza finale è stata programmata dal 10 al 19 novembre 2025.
Il 17 luglio 2023 SSA ha ricevuto la notifica di una domanda di arbitrato – amministrato dalla International Chamber of Commerce, ICC – dalla società saudita NCC (subcontrattista nel progetto Khurais Expansion Project) che ha chiesto la condanna di SSA a pagare SAR 562.305.560 (circa 135,7 milioni di euro equivalenti al cambio del 31 dicembre 2023) per prolongation costs (extension of time), variation orders oltre ad altre voci di danno.
SSA si è costituita in arbitrato il 10 agosto 2023 contestando le domande di NCC e proponendo una domanda riconvenzionale totale di circa SAR 225.315.403 (pari a 54,4 milioni di euro equivalenti al cambio del 31 dicembre 2023).
Costituitosi il Collegio Arbitrale, le parti hanno concordato il calendario della procedura.
In data 13 maggio 2024 NCC ha depositato la prima memoria di parte ("Statement of Case") in cui ha ulteriormente argomentato le proprie domande e aumentato la propria pretesa risarcitoria da SAR 562.305.560 a SAR 787.683.134,251 (circa 196 milioni di euro equivalenti al cambio del 30 giugno 2024) oltre interessi che ammontano alternativamente a SAR 121.589.569,50 (circa 30,2 milioni di euro equivalenti al cambio del 30 giugno 2024) o SAR 87.336.419,45 (circa 21,7 milioni di euro equivalenti al cambio del 30 giugno 2024), per varie voci di danno.
Il 22 luglio 2024 SSA ha depositato la propria memoria difensiva ("Statement of Defence") nella quale ha chiesto il rigetto totale delle richieste di controparte e presentato una domanda riconvenzionale (counterclaim) di SAR 189.215.605,00 (euro 48,7 milioni al cambio del 31 dicembre 2024) oltre interessi composto da (i) costi sostenuti per rimediare ai ritardi e agli inadempimenti di NCC (back charges) e (ii) penalità contrattuali per i ritardi (liquidated damages).
Il 6 dicembre 2024 NCC ha depositato la propria replica (Claimant's Reply and Defence to Counterclaim), con la quale ha ridotto il valore della propria domanda a SAR 676.383.600,28 (circa euro 177 milioni equivalenti al 31 dicembre 2024) e degli interessi a SAR 103.497.698,70 (circa 26,6 milioni di euro equivalenti al 31 dicembre 2024) o, in via alternativa, a SAR 96.642.453,82 (circa 24,9 milioni di euro equivalenti al 31 dicembre 2024).
Il 19 febbraio 2025 SSA ha depositato la propria memoria (Rejoinder and Reply to Counterclaim) nella quale ha precisato l'ammontare della propria domanda riconvenzionale in SAR 137.601.035 (circa 35,2 milioni di euro equivalenti al cambio del 31 dicembre 2024)
L'udienza finale si terrà a partire dal 7 luglio 2025 e il lodo è atteso entro il 31 gennaio 2026.
Il 16 aprile 2024 Saipem ha avviato un arbitrato nei confronti della società cipriota Monjasa, al fine di ottenere il risarcimento dei danni subiti a causa di inadempimento contrattuale che ha comportato il fermo temporaneo di un mezzo navale noleggiato da Saipem nell'ambito del Progetto Cassiopea. Tali danni sono stati preliminarmente quantificati da Saipem in 27.404.000 USD e in 1 milione di euro, oltre interessi e spese legali.
Il 15 maggio Monjasa ha depositato la propria risposta alla domanda di arbitrato chiedendo il rigetto delle richieste di Saipem e il pagamento, in via riconvenzionale, di 1 milione di euro.
Il 1° luglio 2024 l'ICC ha confermato la nomina, da parte dei co-arbitri, della Presidente del Tribunale Arbitrale. Il 15 agosto 2024 si è tenuta l'udienza per definire il calendario e le regole della procedura (Case Management Conference). Il 10 ottobre 2024 Saipem SpA ha depositato la propria memoria (Statement of Claim), corredato da relazioni peritali e dichiarazioni testimoniali nel quale ha quantificato le proprie richieste in USD 24.071.580,14 e 1.158.923,49 euro oltre interessi, spese legali e costi di arbitrato.
Il 23 dicembre 2024 Monjasa ha depositato la propria memoria difensiva (Statement of Defence) chiedendo il rigetto della domanda di Saipem e il pagamento in via riconvenzionale di (i) USD 712.040,25 relativo alla fattura per rifornimento non saldata da Saipem e (ii) gli interessi sulla predetta somma, oltre a spese legali.
L'udienza finale è stata programmata a partire dal 29 settembre 2025.
Il 16 dicembre 2024 Normand Maximus – società proprietaria della nave Normand Maximus, noleggiata da Saipem nell'ambito del progetto Cassiopea – ha avviato un arbitrato nei confronti di Saipem, al fine di chiedere il pagamento della rata di noleggio per il periodo 14 dicembre 2023-14 maggio 2024, non corrisposto da Saipem in quanto la nave era stata oggetto di sequestro e pertanto non disponibile.
La richiesta di Normand Maximus è pari a USD 29.652.764,42.
Saipem ha depositato la propria comparsa di risposta il 14 gennaio 2025 chiedendo il rigetto della domanda e avanzando a sua volta una domanda riconvenzionale (counterclaim) preliminarmente quantificata in USD 1,9 milioni e 800.000 euro a titolo di danni sofferti a causa del sequestro della nave (costi addizionali di rifornimento, ormeggio, rimorchio, rilascio della nave, doganali e di agenzia).
Il calendario della procedura arbitrale non è ancora stato concordato.

In data 16 settembre 2024 Saipem do Brasil ha depositato presso l'ICC di Sao Paulo una domanda di arbitrato nei confronti di Petrobras, al fine di chiedere (i) la conferma dell'inapplicabilità delle penali contrattuali applicate da Petrobras e (ii) il pagamento di extra costi subìti in relazione al progetto Buzios 5 da quantificare.
Saipem do Brasil ha nominato il proprio arbitro.
Petrobras ha depositato la propria risposta alla domanda di arbitrato il 25 novembre 2024 chiedendo il rigetto della domanda proposta da Saipem do Brasil, la conferma delle penali applicate e riservandosi di quantificare la propria richiesta risarcitoria (counterclaim).
Il 25 febbraio 2025 si è tenuta l'udienza procedurale (Case Management Conference). che ha definito il calendario dell'arbitrato, in base al quale l'udienza finale si terrà nel giugno 2026.
In data 20 gennaio 2025 Sino-Thai Engineering & Construction Public Co Ltd ("Sino-Thai") ha depositato presso la Singapore International Arbitration Centre (SIAC, Singapore) domanda di arbitrato nei confronti della joint venture composta da Petrofac South East Asia Pte Ltd, Saipem Singapore Pte Ltd e Samsung E&A (Thailand) (collettivamente, la "JV") per ottenere il pagamento di fatture ed extracosti derivanti da variation orders e prolungamento dei lavori, per l'importo di THB 919.740.185,55 (circa 25,9 milioni di euro equivalenti al 31 dicembre 2024) asseritamente maturati nell'ambito della esecuzione di un contratto di subappalto per lavori meccanici, aggiudicato dalla JV per il progetto Clean Fuel Thai Oil. La JV depositerà la propria risposta entro il 6 marzo 2025.
Nelle more dello svolgimento della procedura arbitrale ordinaria, in data 18 febbraio 2025 Sino Thai ha depositato presso la SIAC un ricorso per ottenere, in via d'urgenza, un provvedimento cautelare nei confronti della JV. Il ricorso si fonda essenzialmente sull'asserito rischio di insolvenza di almeno uno dei membri della JV ed è teso ad assicurare a Sino Thai la garanzia del pagamento di quanto eventualmente le sarà riconosciuto all'esito dell'arbitrato ordinario.
La JV si è costituita in data 25 febbraio 2025 depositando le proprie difese contro il provvedimento d'urgenza. La difesa della JV si fonda principalmente sulla mancata dimostrazione – da parte di Sino Thai – dell'urgenza e del rischio di sofferenza di un danno irreparabile che giustifichi il provvedimento provvisorio d'urgenza richiesto; a tal fine la JV ha prodotto evidenze documentali e dichiarazioni testimoniali. La SIAC ha nominato un arbitro unico (emergency arbitrator) che il 5 marzo 2025 ha emesso la propria decisione con la quale ha rigettato il ricorso di Sino Thai, condannando quest'ultima al rimborso delle spese legali in favore della JV.
Il 18 febbraio 2025 Saipem e Samsung hanno depositato una domanda di arbitrato contro Thai Oil avanti la Singapore International Arbitration Centre (SIAC, Singapore) per chiedere il pagamento di danni subìti a causa dell'escussione di alcune garanzie da parte di Thai Oil, inadempimento contrattuale e misrepresentation (breach of promise). La richiesta di Saipem e di Samsung deriva da un contratto di appalto EPC (Engineering, Procurement and Construction) per la costruzione di una raffineria a Sriracha in Thailandia (Progetto Thai Oil Clean Fuel), sottoscritto il 19 ottobre 2018 tra Saipem, Samsung e Petrofac Southeast Asia Pte Ltd, che però non partecipa all'arbitrato), e Thai Oil. Durante l'esecuzione del progetto sono sorti problemi che hanno causato ingenti ritardi nel completamento dei lavori ed extra costi, che hanno infine indotto Thai Oil a escutere le garanzie bancarie rilasciate da Saipem, Samsung e Petrofac.
Saipem e Samsung si sono riservate di quantificare nel corso dell'arbitrato i danni subìti.
In base alle regole SIAC, Thai Oil dovrà depositare la propria risposta alla domanda di arbitrato entro 14 giorni decorrenti dal 18 febbraio 2025, salvo richiesta di proroga.
Con riferimento alla delibera Consob n. 20324 del 2 marzo 2018 ("la Delibera"), il relativo contenuto è illustrato nella sezione "Informazioni relative alla censura formulata dalla Consob ai sensi dell'art. 154-ter, comma 7, del D.Lgs. n. 58/1998 e alla comunicazione degli Uffici di Consob in data 6 aprile 2018". Il Consiglio di Amministrazione di Saipem SpA ha deliberato il 5 marzo 2018 di proporre impugnazione avverso la Delibera nelle competenti sedi giudiziarie.
Il ricorso al TAR-Lazio è stato depositato il 27 aprile 2018. A seguito dell'accesso agli atti del procedimento amministrativo, Saipem SpA il 24 maggio 2018 ha depositato al TAR-Lazio motivi aggiunti di impugnazione avverso la citata Delibera.
Il 15 giugno 2021 si è tenuta dinanzi al TAR-Lazio l'udienza per la discussione del ricorso di Saipem SpA avverso la Delibera. Il 6 luglio 2021 il TAR-Lazio ha respinto il ricorso presentato da Saipem SpA il 27 aprile 2018, circostanza di cui lo stesso 6 luglio 2021 Saipem SpA ha informato il mercato con comunicato stampa.

Il 6 novembre 2021 Saipem SpA ha depositato il proprio appello avverso la decisone del TAR-Lazio davanti al Consiglio di Stato.
Il 7 marzo 2024 si è svolta davanti al Consiglio di Stato l'udienza di discussione del merito dell'impugnazione proposta da Saipem SpA avverso la sentenza del TAR-Lazio. Con sentenza del 19 marzo 2024, il Consiglio di Stato ha respinto l'impugnazione, compensando le spese in considerazione della novità della materia e della complessità delle questioni sollevate.
Con riferimento alla delibera Consob n. 20828 del 21 febbraio 2019 notificata a Saipem SpA il 12 marzo 2019 ("la Delibera"), il relativo contenuto è illustrato nella sezione "Informazioni relative alla censura formulata dalla Consob ai sensi dell'art. 154-ter, comma 7, del D.Lgs. n. 58/1998 e alla comunicazione degli Uffici di Consob in data 6 aprile 2018". Il Consiglio di Amministrazione di Saipem SpA il 2 aprile 2019 ha deliberato di impugnare dinanzi alla Corte di Appello la Delibera. Il 12 aprile 2019 Saipem SpA ha depositato dinanzi alla Corte di Appello di Milano l'atto di opposizione ai sensi dell'art. 195 del TUF chiedendo l'annullamento della Delibera. Analoga impugnativa è stata presentata dalle due persone fisiche sanzionate nella specie l'Amministratore Delegato di Saipem SpA e il Chief Financial Officer e Dirigente Preposto alla redazione dei documenti contabili in carica all'epoca dei fatti oggetto. La prima udienza dinanzi alla Corte di Appello di Milano si è tenuta il 13 novembre 2019.
A tale udienza la Corte di Appello di Milano ha rinviato la causa per la discussione al 4 novembre 2020.
Il 23 ottobre 2020 Saipem SpA e le due persone fisiche sanzionate hanno presentato un'istanza alla Corte di Appello al fine di essere autorizzati al deposito di documenti essenziali per la trattazione dell'opposizione entro la data del 4 novembre 2020.
Il 2 novembre 2020 la Corte di Appello ha autorizzato il deposito dei documenti richiesti il 23 ottobre 2020 dalle parti istanti, concedendo altresì il termine a Consob per eventuali controdeduzioni sui documenti medesimi entro il 15 dicembre 2020 e ha rinviato l'udienza di discussione al 27 gennaio 2021.
Il 20 gennaio 2021 Saipem SpA e le due persone fisiche sanzionate hanno presentato una nuova istanza alla Corte di Appello al fine di essere autorizzati al deposito di ulteriori documenti essenziali per la trattazione dell'opposizione entro la data del 27 gennaio 2021 e di essere autorizzati alla proposizione di nuovi motivi di opposizione aggiunti alla luce dei nuovi documenti rinvenuti.
Il 21 gennaio 2021 la Corte di Appello, accogliendo le istanze delle parti processuali persone fisiche e Saipem SpA, ha autorizzato il deposito dei documenti oggetto di istanza del 20 gennaio 2021 e la proposizione dei motivi aggiunti, tramite note scritte da depositare entro il 26 febbraio 2021, concedendo altresì a Consob il termine per il deposito di note di replica fino al 25 marzo 2021 e fissando per la discussione l'udienza del 21 aprile 2021.
All'udienza del 21 aprile 2021 si è tenuta la discussione dei ricorsi.
La Corte di Appello di Milano, in parziale accoglimento dei ricorsi, che per il resto sono stati respinti:
Saipem SpA il 20 gennaio 2022 ha proposto ricorso in Cassazione avverso la decisione della Corte di Appello di Milano.
In data 1° marzo 2022 Consob ha notificato a Saipem SpA il proprio controricorso con ricorso incidentale.
Il controricorso di Saipem SpA a fronte del ricorso incidentale della Consob è stato notificato l'8 aprile 2022.
Il procedimento è allo stato pendente. L'udienza davanti alla Corte di Cassazione non risulta essere stata ancora fissata.
Il Gruppo è parte in contenziosi fiscali. La valutazione del rischio ai fini della rilevazione in bilancio di passività fiscali e fondi per imposte è effettuata sulla base delle informazioni disponibili aggiornate, tenuto conto degli elementi di valutazione acquisiti da parte dei consulenti esterni che assistono il Gruppo.
Di seguito è indicata una sintesi dei procedimenti giudiziari in corso più significativi.
Il 7 ottobre 2019 l'autorità fiscale colombiana, a seguito di una verifica sul periodo di imposta 2014, ha notificato alla locale succursale di Petrex SA un avviso di accertamento con il quale è stato contestato, in base a una norma antielusiva

domestica, come fittizio il contratto di finanziamento sottoscritto quello stesso anno con Eni Finance International SA, società finanziaria del Gruppo Eni, per un valore di 120 milioni di dollari. In ossequio alla predetta norma, l'intero importo del finanziamento è stato considerato dall'autorità fiscale quale reddito imponibile con conseguente accertamento di maggiori imposte e irrogazione di sanzioni per un importo complessivo pari a 100 milioni di euro equivalenti, alla data di chiusura del presente bilancio. L'autorità contesta alla succursale della società di non aver presentato sufficienti evidenze a dimostrazione dell'utilizzo del finanziamento per il supporto delle proprie attività economiche. Nello stesso atto non sono inoltre riconosciuti come deducibili gli interessi passivi maturati dal finanziamento e le perdite su cambi derivanti dall'iscrizione in contabilità del debito finanziario in dollari americani, con conseguente pretesa di maggiori imposte e irrogazione di sanzioni per ulteriori 2 milioni di euro equivalenti.
Il 3 dicembre 2019 la società ha presentato istanza di annullamento dell'accertamento presso l'autorità fiscale colombiana corredata da puntuali e incontestabili evidenze a dimostrazione dell'inerenza del contratto di finanziamento rispetto alla propria attività imprenditoriale. In estrema sintesi, i fondi ottenuti a prestito erano stati utilizzati per l'acquisto di alcuni impianti di perforazione necessari per eseguire contratti commerciali sottoscritti con clienti locali. Il 14 ottobre 2020 l'autorità fiscale locale ha rigettato l'istanza.
Il 15 febbraio 2021 la società ha quindi presentato ricorso avverso l'avviso di accertamento presso il Tribunale Amministrativo, che è l'organo giudicante di primo grado per le controversie fiscali, dove il giudizio risulta tuttora pendente.
A seguito di una verifica fiscale condotta attraverso questionari nel corso del 2016, in data 10 novembre 2016 l'amministrazione nigeriana ha notificato a Saipem SpA, Saipem SA, Snamprogetti Engineering BV, Saipem (Portugal) Comércio Marítimo, Sociedade Unipessoal Lda e Saipon Snc un avviso di accertamento con il quale l'amministrazione locale contesta l'esistenza di una loro stabile organizzazione in Nigeria nei periodi dal 2009 al 2013 in relazione allo svolgimento di attività di ingegneria e procurement nell'ambito dell'esecuzione di contratti "chiavi in mano" per conto di clienti nigeriani e, conseguentemente, accerta l'omesso versamento delle imposte sui redditi. L'autorità fiscale, infatti, imputa alle presunte stabili organizzazioni tutti i redditi conseguiti dallo svolgimento delle suddette attività, a nulla rilevando che, per quanto riguarda l'imponibilità dei redditi, le stesse siano state esclusivamente eseguite dalle sedi estere delle società destinatarie dell'accertamento. La pretesa erariale, comprensiva delle sanzioni erogate, ammonta a circa 250 milioni di euro equivalenti, alla data di chiusura del presente bilancio.
Le società oggetto di contestazione hanno impugnato gli accertamenti presso l'Alta Corte Federale in data 11 aprile 2017, con richiesta di riunione in un unico procedimento, accordata dalla Corte, la quale il giorno 17 luglio 2020 ha deliberato in favore delle società ricorrenti accogliendo tutte le loro ragioni di doglianza. L'amministrazione nigeriana ha presentato ricorso alla Corte d'Appello in data 15 ottobre 2020. La Corte non ha ancora fissato la prima udienza.
A seguito di un procedimento penale nei confronti di Saipem SpA e di alcune persone fisiche che ricoprivano posizioni apicali in seno alla società avente ad oggetto le fattispecie delittuose di "corruzione internazionale" e "dichiarazione fraudolenta", la Società si è vista notificare avvisi di accertamento per gli anni d'imposta 2008 e 2009 – notificati nel 2015 – e per l'anno d'imposta 2010 – notificato nel 2016 – a mezzo dei quali veniva contestata la cd. "indeducibilità dei costi da reato" legati alla suindicata ipotesi di corruzione internazionale. La Società ha impugnato gli avvisi 2008 e 2009 e, in pendenza dei procedimenti penale e tributario, entrambi persi in primo grado, in data 8 settembre 2017 ha definito le liti fiscali avvalendosi dell'art. 11, D.Lgs. n. 50/2017, norma che consentiva la definizione agevolata senza applicazione di sanzioni e di parte degli interessi. L'avviso di accertamento per l'anno d'imposta 2010 è stato invece definito in adesione il 26 maggio 2017. Dopo la sentenza penale sfavorevole resa dal Tribunale di Milano (del 19 settembre 2018), in data 15 gennaio 2020 la sentenza di secondo grado emessa dalla Corte di Appello di Milano ha assolto con formula piena i soggetti apicali di Saipem SpA dal reato di corruzione internazionale escludendo anche la responsabilità di Saipem SpA dal presunto illecito amministrativo. In data 14 dicembre 2020 è stata depositata la sentenza della Corte di Cassazione che ha chiuso in modo definitivo il procedimento penale per corruzione internazionale, confermando l'assoluzione della Società e delle persone fisiche coinvolte.
Alla luce del suindicato esito del procedimento penale, in data 1° giugno 2021 la Società ha presentato istanza di rimborso di quanto corrisposto in sede tributaria.
A seguito del silenzio-rifiuto formatosi sull'istanza di rimborso, la Società ha presentato ricorso chiedendo alla Corte di Giustizia Tributaria di I grado di Milano di condannare l'Agenzia delle Entrate al rimborso delle maggiori imposte versate in relazione agli avvisi di accertamento aventi ad oggetto l'indeducibilità dei costi correlati all'ipotizzato reato di corruzione internazionale, per un importo complessivo pari a 64 milioni di euro. In data 5 luglio 2022 la Corte di Giustizia Tributaria di I

grado di Milano ha accolto parzialmente il ricorso di Saipem SpA. In particolare, la sentenza ha stabilito che tale diritto andasse limitato alle sole imposte versate in esecuzione dell'accertamento con adesione (anno 2010) escludendo quanto versato per la definizione delle liti relative agli anni d'imposta 2008 e 2009.
In data 6 ottobre 2022 la Società ha presentato appello nei confronti dei capi della sentenza che avevano escluso il diritto al rimborso di quanto versato a seguito della definizione delle liti pendenti in relazione agli anni d'imposta 2008 e 2009. Contestualmente l'Agenzia delle Entrate si è costituita in giudizio per difendere i capi di sentenza a sé favorevoli impugnando anche la statuizione relativa alla spettanza del rimborso per l'annualità 2010 definita in adesione. In data 12 giugno 2023 la sentenza della Corte di Giustizia Tributaria di II grado della Lombardia ha accolto l'appello della Società e respinto l'appello dell'Agenzia delle Entrate. In conseguenza della sentenza è maturato il diritto al rimborso di tutte le somme versate dalla Società nel 2017 oltre a interessi di legge. Alla data di chiusura del presente bilancio l'Ufficio ha già provveduto a restituire interamente quanto deciso.
Il 15 novembre 2023 l'Agenzia delle Entrate ha presentato ricorso alla Corte di Cassazione. In data 22 gennaio 2024 la Società ha presentato controricorso. Ad oggi le Parti sono in attesa della fissazione dell'udienza davanti alla Corte di Cassazione.
Il 21 ottobre 2020 l'autorità fiscale saudita, a seguito di una verifica fiscale sui periodi di imposta dal 2015 al 2018, ha notificato a Snamprogetti Saudi Arabia Ltd un accertamento di maggiori imposte sul reddito e di omesse ritenute d'imposta per un importo complessivo di circa 144 milioni di euro, aggiornato per quanto riguarda sia la componente sanzionatoria sia l'adeguamento cambi alla data di chiusura di questo bilancio.
I principali rilievi contestati che hanno generato la pretesa di maggiori imposte sul reddito riguardano:
Il 19 dicembre 2020 Snamprogetti Saudi Arabia Ltd ha presentato istanza di annullamento dell'accertamento all'autorità fiscale saudita che è stata respinta in data 16 marzo 2021. Conseguentemente, il 13 aprile 2021 è stato presentato ricorso avverso l'atto di accertamento presso la Commissione Tributaria di primo grado ("Tax Violations and Disputes Resolution Committee") che ha solo parzialmente accolto le doglianze di parte ricorrente in data 31 ottobre 2021. Il 20 dicembre 2021 la società ha pertanto impugnato la sentenza, sfavorevole presso la Commissione Tributaria di secondo grado ("Tax Violations and Disputes Appellate Committee"), dove il giudizio risulta ancora pendente.
Per quanto riguarda invece il rilievo relativo alle omesse ritenute d'imposta, l'autorità fiscale locale ha rilevato l'esistenza di una stabile organizzazione di alcune società del Gruppo estere, prestatrici di servizi a favore di Snamprogetti Saudi Arabia Ltd e conseguentemente ha contestato la mancata applicazione di ritenute fiscali ai relativi pagamenti in conformità con la normativa domestica. Nel formulare questa contestazione l'autorità fiscale saudita non ha considerato quanto previsto dalle convenzioni contro le doppie imposizioni sottoscritte dall'Arabia Saudita con gli Stati di residenza delle società fornitrici (Italia e Paesi Bassi), prevalente rispetto alla norma interna. In particolare, l'art. 5, paragrafo 21 del modello di convenzione OCSE, applicabile nei casi di specie, stabilisce che la fornitura di servizi da parte di una società residente in uno Stato contraente può dar luogo all'esistenza di una stabile organizzazione nell'altro Stato contraente solamente nel caso in cui le attività siano effettivamente svolte in quello stesso Stato. In proposito tutte le attività sono state svolte dalle società non saudite del Gruppo interamente presso le proprie sedi. In data 26 aprile 2022 Saipem SpA ha presentato istanza all'Agenzia delle Entrate per l'avvio di una procedura amichevole (Mutual Agreement Procedure, MAP) in base all'art. 25 della convenzione stipulata tra la Repubblica Italiana e il Regno dell'Arabia Saudita in quanto gli avvisi di accertamento non sarebbero conformi alle


disposizioni degli artt. 5 e 7 della convenzione stessa. L'avvio della procedura amichevole ha causato la sospensione del procedimento amministrativo in Arabia Saudita, limitatamente alla questione oggetto della MAP. In data 1° settembre 2022 Saipem Contracting Netherlands BV ha sottoposto la medesima istanza all'amministrazione finanziaria olandese. Durante il 2024 entrambe le MAP, per un valore di 56 milioni di euro, aggiornato per quanto riguarda sia la componente sanzionatoria sia l'adeguamento cambi alla data di chiusura di questo bilancio, si sono risolte favorevolmente per la società.
Di seguito si analizzano le principali voci che compongono i ricavi. Le variazioni più significative e le informazioni per settore di attività sono dettagliate nel "Commento ai risultati economico-finanziari" della "Relazione sulla gestione".
| (milioni di euro) | 2024 | 2023 |
|---|---|---|
| Ricavi delle vendite e delle prestazioni Asset Based Services | 8.058 | 6.069 |
| Ricavi delle vendite e delle prestazioni Energy Carriers | 5.573 | 5.062 |
| Ricavi delle vendite e delle prestazioni Drilling Offshore | 918 | 743 |
| Totale | 14.549 | 11.874 |
Di seguito sono esposti i ricavi della gestione caratteristica per area geografica:
| (milioni di euro) | 2024 | 2023 |
|---|---|---|
| Italia | 992 | 681 |
| Resto Europa | 1.351 | 956 |
| CSI | 108 | 303 |
| Medio Oriente | 5.200 | 3.893 |
| Estremo Oriente e Oceania | 1.053 | 739 |
| Africa Settentrionale | 329 | 288 |
| Africa Sub-Sahariana | 3.943 | 3.165 |
| Americhe | 1.573 | 1.849 |
| Totale | 14.549 | 11.874 |
Come illustrato nei "Criteri di valutazione" al paragrafo "Attività e passività contrattuali", a cui si rimanda, in considerazione della natura dei contratti e della tipologia dei lavori eseguiti dal Gruppo Saipem le singole obbligazioni contrattualmente identificate sono prevalentemente soddisfatte nel corso del tempo ("over time"). I ricavi che misurano l'avanzamento dei lavori sono determinati, in linea con le disposizioni dell'IFRS 15, mediante l'utilizzo di un metodo basato sugli input con applicazione della percentuale che emerge dal rapporto fra i costi sostenuti rispetto ai costi totali stimati da contratto (metodo del "cost-to-cost").
I ricavi a vita intera di commessa comprendono il valore iniziale dei ricavi concordati nel contratto, le varianti nel lavoro di commessa e le revisioni prezzi richieste.
Le varianti (change order) sono costituite da corrispettivi aggiuntivi derivanti da modifiche ai lavori contrattualmente previsti richieste dal committente; le revisioni di prezzo (claim) sono costituite da richieste di corrispettivi aggiuntivi derivanti da maggiori oneri sostenuti per ragioni imputabili al committente. Change order e claim (pending revenue) sono inclusi nell'ammontare dei ricavi quando hanno un'alta probabilità di riconoscimento nell'oggetto e/o nel prezzo, ancorché non ci sia ancora accordo sulla loro definizione. Eventuali pending revenue iscritti per un periodo superiore all'anno, senza evoluzioni nelle trattative con il cliente, vengono svalutati. Importi pari o superiori ai 30 milioni di euro sono iscritti solo se supportati da perizie tecnico-legali esterne.


L'importo cumulato, in relazione allo stato di avanzamento dei progetti anche in esercizi precedenti, dei corrispettivi aggiuntivi (pending revenue), dei contratti Engineering & Construction al 31 dicembre 2024, è pari a 387 milioni di euro (265 milioni di euro al 31 dicembre 2023). Non ci sono corrispettivi aggiuntivi relativi a contenziosi legali in corso.
Le obbligazioni contrattuali da adempiere da parte del Gruppo Saipem (portafoglio ordini residuo), che al 31 dicembre 2024 ammontano a 34.065 milioni di euro, si prevede determineranno ricavi per 12.092 milioni di euro nel 2025, mentre la restante parte sarà realizzata negli anni successivi.
La quota di ricavi per servizi di leasing nella voce "Ricavi della gestione caratteristica" non ha impatti significativi sull'ammontare complessivo dei ricavi della gestione caratteristica, in quanto inferiore al 2% degli stessi e si riferisce ai settori Drilling Offshore e Leased FPSO.
I ricavi verso parti correlate sono dettagliati alla nota 44 "Rapporti con parti correlate".
| (milioni di euro) | 2024 | 2023 |
|---|---|---|
| Plusvalenza da vendita di immobilizzazioni | 3 | 15 |
| Indennizzi | - | 2 |
| Altri proventi | - | 7 |
| Totale | 3 | 24 |
Di seguito si analizzano le principali voci che compongono i costi operativi. Le variazioni più significative sono commentate nel "Commento ai risultati economico-finanziari" della "Relazione sulla gestione".
| (milioni di euro) | 2024 | 2023 |
|---|---|---|
| Costi per materie prime, sussidiarie, di consumo e merci | 4.113 | 3.451 |
| Costi per servizi | 6.062 | 4.945 |
| Costi per godimento di beni di terzi | 1.046 | 1.167 |
| Accantonamenti (utilizzi) netti ai fondi per rischi e oneri | (134) | (335) |
| Altri oneri | 140 | 72 |
| a dedurre: | ||
| - incrementi di attività materiali per lavori interni | (15) | (16) |
| - variazioni delle rimanenze di materie prime, sussidiarie, di consumo e merci | (51) | (52) |
| Totale | 11.161 | 9.232 |
Nel corso del 2024 non sono stati sostenuti costi per compensi di intermediazione.
I costi di ricerca e sviluppo che non soddisfano le condizioni stabilite per la loro rilevazione all'attivo patrimoniale ammontano a 33 milioni di euro (32 milioni di euro nel 2023).
I costi per godimento di beni di terzi pari a 1.046 milioni di euro si riferiscono per 1.039 milioni di euro a contratti di leasing, di cui 974 milioni di euro relativi a "Short-term lease" di durata inferiore o uguale a 12 mesi, 62 milioni di euro relativi a "Pagamenti variabili" e 3 milione di euro relativi a "Low Value lease".
Gli accantonamenti/utilizzi netti ai fondi per rischi e oneri per complessivi 134 milioni di euro si riferiscono principalmente al fondo rischi per contenziosi, al fondo spese contrattuali e perdite su commesse pluriennali e ad altri fondi commentati alla nota 27 "Fondi per rischi e oneri".
Gli acquisti, prestazioni di servizi e costi diversi verso parti correlate sono dettagliati alla nota 44 "Rapporti con parti correlate".


Le riprese di valore (svalutazioni) nette di crediti commerciali e altri crediti comprendono gli effetti relativi all'IFRS 9 applicato anche alle attività contrattuali e si analizzano come segue:
| (milioni di euro) | 31.12.2024 | 31.12.2023 |
|---|---|---|
| Crediti commerciali | (4) | - |
| Altri crediti | - | - |
| Attività contrattuali | (1) | 1 |
| Totale | (5) | 1 |
| (milioni di euro) | 2024 | 2023 |
|---|---|---|
| Salari e stipendi | 1.722 | 1.453 |
| Oneri sociali | 240 | 218 |
| Oneri per piani a benefici a dipendenti | 45 | 38 |
| Accantonamento TFR rilevato in contropartita ai fondi pensione o Inps | 26 | 24 |
| Incentivi all'esodo | (1) | (3) |
| Altri costi | 32 | 15 |
| a dedurre: | ||
| - incrementi di attività materiali per lavori interni | (6) | (9) |
| Totale | 2.058 | 1.736 |
Gli accantonamenti netti ai fondi benefici ai dipendenti sono illustrati nella nota 28 "Fondi per benefici ai dipendenti". Gli incentivi all'esodo si riferiscono al saldo netto tra accantonamenti e utilizzi del fondo per esodi agevolati commentati alla nota 27 "Fondi per rischi e oneri".
Allo scopo di realizzare un sistema di incentivazione e di fidelizzazione dei dirigenti del Gruppo, Saipem SpA ha definito, tra le altre cose, dei piani di incentivazione variabile mediante l'assegnazione gratuita di azioni ordinarie di Saipem SpA, le cui attribuzioni sono articolate su cicli triennali (vesting period).
Al 31 dicembre 2024 è attivo il Piano di Incentivazione Variabile di Lungo Termine 2023-2025 (attribuzione 2023 e attribuzione 2024). Il piano prevede l'assegnazione gratuita di azioni ordinarie Saipem ai dirigenti di Saipem SpA e delle società controllate, titolari di posizioni organizzative con impatto apprezzabile sul conseguimento dei risultati di business, anche in relazione alle performance espresse e alle competenze detenute. Per maggiori informazioni sulle caratteristiche del piano, si rinvia ai documenti informativi messi a disposizione del pubblico sul sito internet della Società (www.saipem.com), in attuazione della normativa vigente (art. 114-bis del D.Lgs. n. 58/1998 e regolamentazione attuativa Consob).
Il costo è determinato con riferimento al fair value del diritto assegnato al dirigente, mentre la quota di competenza dell'esercizio è determinata pro-rata temporis lungo il periodo a cui è riferita l'incentivazione (cd. vesting period e periodo di co-investimento/Retention premium).
Il fair value di competenza dell'esercizio, riferito a tutte le attribuzioni in essere, è risultato pari a 11 milioni di euro.
La valutazione è stata eseguita utilizzando i modelli Stochastic e Black & Scholes, secondo le disposizioni dettate dai principi contabili internazionali, in particolare dall'IFRS 2.
In particolare, il modello Stochastic è stato utilizzato al fine di valutare l'assegnazione di strumenti rappresentativi di capitale subordinati a condizione di mercato (TSR) e il modello Black & Scholes è stato utilizzato per valutare gli obiettivi economicofinanziari.

Alla data di attribuzione, la classificazione e il numero dei beneficiari, il rispettivo numero delle azioni attribuite e il relativo calcolo del fair value, si analizzano come segue:
| N. dirigenti | (1) N. azioni |
Quota su azione (%) |
Fair value unitario TSR (peso 40%) |
Fair value unitario ESG (peso 20%) |
ROAIC (peso 15%) Fair value unitario |
ROAIC (peso 20%) Fair value unitario |
EBITDA (peso 20%) Fair value unitario |
complessivo Fair value |
competenza 2024 Fair value di |
competenza 2023 Fair value di |
|
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Dirigenti (vesting period) | 395 | 13.004.900 | 75 | 1,38 | 1,177 | 1,177 | 1,177 | 1,177 | 22.378.130 | 6.256.827 | 2.964.754 |
| Dirigenti (periodo di Retention Premium) | 25 | 2,910 | 1,177 | 1,177 | 1,177 | 1,177 | |||||
| 75 | 1,38 | 1,177 1,177 1,177 1,177 | |||||||||
| CEO (vesting period) | 1 | 744.300 | 1.323.023 | 369.910 | 169.672 | ||||||
| CEO (periodo di co-investimento) | 25 | 2,910 | 1,177 1,177 1,177 1,177 | ||||||||
| Totale | 396 | 13.749.200 | 23.701.153 | 6.626.737 3.134.426 |
(1) Il numero delle azioni riportato in tabella corrisponde al numero attribuito ai beneficiari alla data di attribuzione del diritto. Il numero delle azioni utilizzato per il calcolo del fair value complessivo e del fair value di competenza al 31 dicembre 2024, invece, corrisponde a 17.483.813 azioni, il quale riflette i diritti decaduti a fronte di dimissioni unilaterali/consensuali del rapporto di lavoro, nonché le percentuali di raggiungimento delle non-market condition stimate alla fine del vesting period.
| N. dirigenti | (1) N. azioni |
Quota su azione (%) |
Fair value unitario TSR (peso 40%) |
EBITDA (peso 20%) ROAIC (peso 15%) ROAIC (peso 20%) Fair value unitario Fair value unitario Fair value unitario Fair value unitario ESG (peso 20%) |
complessivo Fair value |
competenza 2024 Fair value di |
competenza 2023 Fair value di |
|
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Dirigenti (vesting period) | 411 | 8.748.525 | 75 | 2,850 | 2,290 2,290 2,290 2,290 |
27.967.282 | 4.056.100 | - |
| Dirigenti (periodo di Retention Premium) | 25 | 5,560 | 2,290 2,290 2,290 2,290 |
|||||
| CEO (vesting period) | 75 | 2,850 | 2,290 2,290 2,290 2,290 | |||||
| 1 | 452.600 | 1.451.328 | 210.482 | - | ||||
| CEO (periodo di co-investimento) | 25 | 5,560 | 2,290 2,290 2,290 2,290 | |||||
| Totale | 412 | 9.201.125 | 29.418.610 | 4.266.582 | - |
(1) Il numero delle azioni riportato in tabella corrisponde al numero attribuito ai beneficiari alla data di attribuzione del diritto. Il numero delle azioni utilizzato per il calcolo del fair value complessivo e del fair value di competenza al 31 dicembre 2024, invece, corrisponde a 10.863.499 azioni, il quale riflette i diritti decaduti a fronte di dimissioni unilaterali/consensuali del rapporto di lavoro, nonché le percentuali di raggiungimento delle non-market condition stimate alla fine del vesting period.
| 2024 | 2023 | |||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Numero di azioni | Prezzo medio di esercizio (a) (migliaia di euro) |
Prezzo di mercato (b) (migliaia di euro) |
Numero di azioni | Prezzo medio di esercizio (a) (migliaia di euro) |
Prezzo di mercato (b) (migliaia di euro) |
|||
| Diritti esistenti al 1° gennaio | 13.804.761 | - | 20.293 | 313.362 | - | 353 | ||
| Nuovi diritti assegnati | 9.201.125 | - | 18.945 | 13.749.200 | - | 16.183 | ||
| (Diritti esercitati nel periodo) (c) | (12.185) | - | (25) | (17.308) | - | (24) | ||
| (Diritti decaduti nel periodo) | (528.376) | - | 1.088 | (240.493) | - | (336) | ||
| Diritti esistenti al 31 dicembre | 22.465.325 | - | 56.366 | 13.804.761 | - | 20.293 | ||
| Di cui: | ||||||||
| - esercitabili al 31 dicembre | - | - | - | - | - | - | ||
| - esercitabili al termine del vesting period | 16.848.994 | - | - | 10.374.418 | - | - | ||
| - esercitabili al termine del periodo di co-investimento/Retention Premium |
5.616.331 | - | - | 3.430.343 | - | - |
(a) Trattandosi di azioni gratuite, il prezzo di esercizio è nullo.
(b) Il valore di mercato delle azioni sottostanti i diritti assegnati o decaduti nel periodo, corrisponde alla media dei valori di mercato delle azioni; il valore di mercato delle azioni sottostanti i diritti esistenti a inizio e fine periodo è puntuale all'ultimo dato disponibile al 1° gennaio e al 31 dicembre.
(c) I diritti esercitati nell'esercizio 2024 sono rappresentati dalle azioni assegnate ai beneficiari dell'attribuzione 2021 del Piano di Incentivazione Variabile di Breve Termine 2021-2023, così come previsto dal regolamento del piano.

I diritti esistenti al 31 dicembre 2024 e il numero dei beneficiari si analizzano come segue:
| Prezzo | |||
|---|---|---|---|
| Attribuzioni | N. dirigenti | di esercizio (a) | N. azioni |
| ILT 2019 | 368 | 88.038 | |
| ILT 2020 | 382 | 182.259 | |
| ILT 2021 | 387 | 172.083 | |
| IBT 2021 | 132 | 19.338 | |
| ILT 2023 | 396 | 13.749.200 | |
| ILT 2024 | 412 | 9.201.125 | |
| Al 31 dicembre 2024 | |||
| Azioni assegnate | |||
| ILT 2019 | |||
| ILT 2020 | |||
| ILT 2021 | |||
| IBT 2021 | (12.185) | ||
| ILT 2023 | |||
| ILT 2024 | |||
| Diritti decaduti | |||
| ILT 2019 | (88.038) | ||
| ILT 2020 | (182.259) | ||
| ILT 2021 | (172.083) | ||
| IBT 2021 | (7.153) | ||
| ILT 2023 | (458.200) | ||
| ILT 2024 | (26.800) | ||
| Diritti in essere | |||
| ILT 2019 | - | ||
| ILT 2020 | - | ||
| ILT 2021 | - | ||
| IBT 2021 | - | ||
| ILT 2023 | 380 | 13.291.000 | |
| ILT 2024 | 410 | 9.174.325 | |
| 22.465.325 |
(a) Trattandosi di azioni gratuite, il prezzo di esercizio è nullo.
Per i piani di incentivazione a beneficio dei dipendenti Saipem SpA, la rilevazione del costo è effettuata alla voce "Costo del lavoro" in contropartita alla voce "Altre riserve" del patrimonio netto.

I parametri utilizzati per il calcolo del fair value relativo alle attribuzioni 2023 e 2024 del piano ILT 2023-2025 sono i seguenti:
| Attribuzione | ILT 2024 | Attribuzione ILT 2023 | |||
|---|---|---|---|---|---|
| Prezzo dell'azione (a) | (euro) | 26/06/2024 | 2,290 | 27/06/2023 | 1,177 |
| Prezzo dell'esercizio (b) | (euro) | - | |||
| Prezzo dell'esercizio adottato nel modello Black & Scholes | (euro) | 26/06/2024 | 2,290 | 27/06/2023 | 1,177 |
| Durata | |||||
| Vesting Period | (anni) | 3 | 3 | ||
| Co-investimento/Retention Premium | (anni) | 2 | 2 | ||
| Tasso di interesse privo di rischio | |||||
| TSR | |||||
| - Vesting Period | (%) | 26/06/2024 | 2,850 | 27/06/2023 | 3,71 |
| - Co-investimento/Retention Premium | (%) | 26/06/2024 | 5,560 | 27/06/2023 | 3,63 |
| Black & Scholes | (%) | ||||
| Dividendi attesi | (%) | 0,00 | 0,00 | ||
| Volatilità attesa | |||||
| TSR | |||||
| - Vesting Period | (%) | 26/06/2024 | 107,56 | 27/06/2023 | 105,53 |
| - Co-investimento/Retention Premium | (%) | 26/06/2024 | 104,61 | 27/06/2023 | 116,72 |
| Black & Scholes | (%) | n.d. | n.d. |
(a) Corrispondente al prezzo di chiusura delle azioni Saipem SpA alla data di attribuzione, rilevato sul Mercato Telematico Azionario gestito da Borsa Italiana.
(b) Trattandosi di azioni gratuite, il prezzo dell'esercizio è nullo.
Ai fini di una maggiore coerenza tra le informazioni riportate nella Relazione sulla politica in materia di remunerazione e sui compensi corrisposti e nella presente Relazione finanziaria annuale, la definizione di Dirigenti con responsabilità strategiche è allineata con quanto indicato nell'art. 65, comma 1-quater del Regolamento Emittenti.
Rientrano nella definizione i soggetti che hanno il potere e la responsabilità, direttamente o indirettamente, di pianificazione, direzione e controllo.
La tabella riporta i compensi spettanti ai Dirigenti con responsabilità strategiche di Saipem, definiti come dirigenti, diversi da Amministratori e Sindaci, tenuti a partecipare al Comitato di Direzione e comunque i primi riporti gerarchici dell'Amministratore Delegato e del Presidente del Consiglio di Amministrazione.
| (milioni di euro) | 2024 | 2023 |
|---|---|---|
| Salari e stipendi (a) | 10 | 7 |
| Altri benefici a lungo termine | - | - |
| Fair value piani di incentivazione su base azionaria | 2 | 1 |
| Totale | 12 | 8 |
(a) L'importo comprende la migliore stima al 31 dicembre 2024, indicata per competenza, relativa all'Incentivo Variabile di Breve Termine riferito alla performance 2024, la cui effettiva determinazione è prevista in data successiva a quella di approvazione del presente Bilancio, nonché la quota 2024 del Piano di Incentivazione di Breve Termine 2022 differito per un periodo biennale.
Si precisa che il totale dei compensi spettanti ai Dirigenti con Responsabilità Strategiche di Saipem può differire dal valore riportato sul documento "Relazione sulla Politica in materia di Remunerazione e sui Compensi Corrisposti 2025" di Saipem SpA sia per ragioni legate alla disponibilità di dati che si consolidano in data successiva a quella di approvazione del progetto di Bilancio sia per differenti modalità di esposizione.
I compensi spettanti ai sindaci ammontano nel 2024 a 170 migliaia di euro.
I compensi comprendono gli emolumenti e ogni altra somma avente natura retributiva, previdenziale e assistenziale dovuti per lo svolgimento della funzione di Sindaco in Saipem SpA.


Il numero medio dei dipendenti delle imprese incluse nell'area di consolidamento ripartito per categoria è il seguente:
| (numero) | 2024 | 2023 |
|---|---|---|
| Dirigenti | 392 | 383 |
| Quadri | 4.909 | 4.576 |
| Impiegati | 15.064 | 14.478 |
| Operai | 9.083 | 9.434 |
| Marittimi | 246 | 237 |
| Totale | 29.694 | 29.108 |
Il numero medio dei dipendenti è calcolato come semisomma dei dipendenti all'inizio e alla fine dell'esercizio. Il numero medio dei dirigenti comprende i manager assunti e operanti all'estero la cui posizione organizzativa è assimilabile alla qualifica di dirigente.
Gli ammortamenti e svalutazioni si analizzano come segue:
| (milioni di euro) | 2024 | 2023 |
|---|---|---|
| Ammortamenti: | ||
| - attività materiali | 395 | 327 |
| - attività immateriali | 9 | 11 |
| - diritto di utilizzo attività in leasing | 271 | 122 |
| Totale ammortamenti | 675 | 460 |
| Svalutazioni: | ||
| - attività materiali | 40 | 29 |
| - attività immateriali | - | - |
| - diritto di utilizzo attività in leasing | 8 | - |
| Totale svalutazioni | 48 | 29 |
| Totale | 723 | 489 |
Le svalutazioni di asset sono pari a 48 milioni di euro (29 milioni di euro nel 2023).
Nel corso dell'esercizio si sono registrati 1 milione di euro di proventi operativi (5 milioni di euro di oneri operativi nel corso dell'esercizio 2023).
| (milioni di euro) | 2024 | 2023 |
|---|---|---|
| Proventi (oneri) finanziari | ||
| Proventi finanziari | 556 | 672 |
| Oneri finanziari | (572) | (765) |
| Proventi (oneri) netti su attività finanziarie valutate al fair value con effetti a conto economico | 1 | - |
| Totale | (15) | (93) |
| Strumenti derivati | (70) | (74) |
| Totale | (85) | (167) |

Il valore netto dei proventi e oneri finanziari si analizza come segue:
| (milioni di euro) | 2024 | 2023 |
|---|---|---|
| Differenze attive (passive) nette di cambio | 56 | 5 |
| Differenze attive di cambio | 403 | 575 |
| Differenze passive di cambio | (347) | (570) |
| Proventi (oneri) finanziari correlati all'indebitamento finanziario netto | (93) | (107) |
| Interessi attivi verso banche e altri finanziatori | 71 | 40 |
| Interessi attivi per leasing | 16 | 14 |
| Interessi passivi e altri oneri verso banche e altri finanziatori | (123) | (119) |
| Interessi passivi per leasing | (58) | (42) |
| Proventi (oneri) netti su attività finanziarie valutate al fair value con effetti a conto economico | 1 | - |
| Altri proventi (oneri) finanziari | 22 | 9 |
| Altri proventi finanziari verso terzi | 66 | 43 |
| Altri oneri finanziari verso terzi | (40) | (29) |
| Proventi (oneri) finanziari su piani a benefici definiti | (4) | (5) |
| Totale proventi (oneri) finanziari | 15 | (93) |
| (milioni di euro) | 2024 | 2023 |
|---|---|---|
| Contratti su valute | (70) | (75) |
| Contratti su tassi di interesse | - | 1 |
| Totale | (70) | (74) |
Il saldo dei proventi (oneri) su contratti derivati è negativo per 70 milioni di euro (negativo per 74 milioni di euro nel 2023) e include la rilevazione a conto economico degli effetti relativi alla valutazione al fair value dei contratti derivati che non possono essere designati di copertura secondo le previsioni dell'IFRS 9 e alla valutazione della componente forward dei contratti derivati designati di copertura ai sensi delle medesime previsioni.
I proventi (oneri) finanziari verso parti correlate sono dettagliati alla nota 44 "Rapporti con parti correlate".
| (milioni di euro) | 2024 | 2023 |
|---|---|---|
| Quota di utili da valutazione con il metodo del patrimonio netto | 58 | 60 |
| Quota di perdite da valutazione con il metodo del patrimonio netto | (6) | (4) |
| Utilizzi (accantonamenti) netti del fondo copertura perdite per valutazione con il metodo del patrimonio netto | (95) | 51 |
| Totale | (43) | 107 |
La quota di utili (perdite) da valutazione con il metodo del patrimonio netto è commentata alla nota 19 "Partecipazioni" e alla nota 27 "Fondi per rischi e oneri".
Nel corso dell'esercizio si sono registrati proventi netti pari a 18 milioni di euro (oneri netti pari a 47 milioni di euro su partecipazioni nel 2023) per effetto principalmente dell'earn-out riconosciuto a seguito della cessione di quote di una partecipazione.

| (milioni di euro) | 2024 | 2023 |
|---|---|---|
| Imposte correnti: | ||
| - imprese italiane | 31 | (55) |
| - imprese estere | 192 | 136 |
| Totale imposte correnti | 223 | 81 |
| di cui imposte correnti relative al Pillar Two | 8 | - |
| Imposte differite attive e passive nette: | ||
| - imprese italiane | (23) | 44 |
| - imprese estere | (10) | 20 |
| Totale imposte differite attive e passive nette | (33) | 64 |
| Totale | 190 | 145 |
Nell'ottobre 2021 i membri dell'Inclusive Framework dell'OCSE/G20 in materia di erosione della base imponibile e di trasferimento degli utili hanno concordato una soluzione normativa a due pilastri (Pillar Two) per riformare il quadro fiscale internazionale in risposta alle sfide poste dalla digitalizzazione dell'economia (denominata come Global Anti-Base Erosion Model Rules - GloBE Model Rules).
Le GloBE rules sono state approvate e pubblicate dall'Inclusive Framework dell'OCSE in data 20 dicembre 2021 e consistono in un sistema coordinato di regole progettate per essere implementate nel diritto interno di ciascuna giurisdizione e operano al fine di garantire che i grandi gruppi multinazionali (con ricavi consolidati annui superiori a 750 milioni di euro) siano soggetti a un'aliquota fiscale minima effettiva del 15% sui profitti prodotti in ogni giurisdizione in cui operano.
Il 15 dicembre 2022 il Consiglio dell'Unione Europea ha convertito in diritto dell'Unione le raccomandazioni dell'OCSE con l'adozione della direttiva EU 2022/2523 volta a garantire un livello minimo globale di tassazione per i gruppi di imprese multinazionali e i gruppi nazionali di grandi dimensioni situati nell'UE.
Le regole del Pillar 2, recepite nella normativa dell'Unione Europea, richiedono alle multinazionali di identificare le giurisdizioni con Effective Tax Rate (ETR) inferiore al 15%. L'ETR viene calcolato a livello di singola giurisdizione come rapporto tra le imposte sul reddito (covered taxes) pagate complessivamente dalle entità residenti in quella specifica giurisdizione e il loro reddito qualificato (GloBE Income) aggregato. Se l'ETR di una specifica giurisdizione risulta inferiore al livello minimo del 15% allora, in conformità alle regole Pillar 2, il gruppo multinazionale dovrà procedere con il pagamento dell'imposta minima integrativa (top-up tax) al fine di riportare il livello di tassazione al valore minimo del 15%.
In questo quadro normativo il D.Lgs. n. 209 del 27 dicembre 2023, recependo la Direttiva 2022/2523/UE, ha introdotto in Italia l'imposizione minima globale per i gruppi multinazionali a partire dal periodo di imposta 2024.
Il Gruppo Saipem, soddisfacendo le condizioni previste dal regime, è dunque soggetto alla global minimum top-up-tax, imposta sul reddito che rientra nell'ambito di applicazione dello IAS 12.
La capogruppo italiana Saipem SpA, in quanto Ultimate Parent Entity (UPE), è responsabile dell'assolvimento dell'imposta attraverso l'applicazione della Income Inclusion Rule ai redditi prodotti da entità del Gruppo in giurisdizioni dove scontano una tassazione effettiva inferiore al 15% e non è stata introdotta una tassazione minima integrativa domestica qualificata (ovvero Qualified Domestic Minimum Top-up-Tax - QDMTT).
Ai fini della verifica del rispetto del livello minimo di tassazione, Saipem si è avvalsa dei regimi semplificati transitori (Transitional Safe Harbours - TSH), previsti dalla normativa relativamente ai primi 3 anni di efficacia della stessa: 2024, 2025 e 2026.
L'analisi effettuata ha rilevato che per il 2024 la maggior parte delle giurisdizioni soddisfa almeno uno dei 3 test previsti dai TSH60.
Per quanto riguarda le giurisdizioni che non superano nessuno dei 3 test, nella maggior parte dei casi la motivazione risiede unicamente nelle differenze delle regole di calcolo previste dai regimi semplificati del Pillar 2 rispetto alle regole fiscali domestiche e pertanto non è stata stimata alcuna imposta integrativa.
Saipem ha invece riconosciuto imposte sul reddito correnti pari a 8 milioni di euro relative alla top-up-tax, a carico di Saipem SpA, a valere su alcune giurisdizioni per le quali si prevede di non essere in grado di dimostrare nemmeno in regime di cd. full compliance che il reddito ivi prodotto subisca una tassazione minima del 15%.
(60) I 3 test semplificati previsti dalla norma sono il de minimis test, il simplified ETR test e il routine profit test.

La riconciliazione tra il carico fiscale teorico, che risulta applicando l'aliquota prevista dalla normativa fiscale italiana del 24% (IRES) al risultato prima delle imposte, e il carico fiscale effettivo per gli esercizi chiusi al 31 dicembre 2024 e 2023, è la seguente:
| (milioni di euro) | 2024 | 2023 |
|---|---|---|
| Risultato prima delle imposte | 496 | 330 |
| Imposte sul reddito teoriche | 119 | 79 |
| Effetto imposte su variazioni in aumento (diminuzione): | ||
| - diversa incidenza fiscale sulle imprese estere | (7) | (34) |
| - differenze permanenti e altre motivazioni | 32 | 67 |
| - effetto Irap società italiane | 19 | 3 |
| - impatto trattamenti fiscali incerti | (23) | (67) |
| - attività per imposte sul reddito differite non riconosciute | 42 | 91 |
| - svalutazione (rilevazione) attività per imposte differite e attività per imposte sul reddito | 8 | 6 |
| Totale variazioni | 71 | 66 |
| Imposte effettive | 190 | 145 |
| (milioni di euro) | 2024 | 2023 |
| Imposte sul reddito nel conto economico consolidato | 190 | 145 |
| Imposte sul reddito riconosciute nel prospetto del conto economico complessivo - riclassificabili | 25 | (30) |
| Di cui: | ||
| - effetto fiscale relativo alla variazione del fair value derivati di copertura cash flow hedge | 25 | (29) |
| - effetto fiscale relativo alla variazione del fair value delle attività finanziarie, diverse dalle partecipazioni, con effetti a OCI |
- | (1) |
| Imposte sul reddito riconosciute nel prospetto del conto economico complessivo - non riclassificabili | - | 3 |
| Di cui: | ||
| - effetto fiscale relativo alla rivalutazione di piani a benefici definiti per i dipendenti | - | 3 |
| Effetto fiscale sull'utile (perdita) complessivo di esercizio | 215 | 118 |
Il risultato netto di terzi azionisti non risulta significativo sia nell'esercizio 2024, sia in quello del 2023.
L'utile (perdita) per azione semplice è determinato dividendo l'utile (perdita) dell'esercizio di competenza del Gruppo per il numero medio ponderato delle azioni di Saipem SpA in circolazione nell'esercizio, escluse le azioni proprie.
L'utile (perdita) per azione diluito è determinato dividendo l'utile (perdita) dell'esercizio per il numero medio ponderato delle azioni di Saipem SpA in circolazione nell'esercizio, escluse le azioni proprie, incrementate del numero delle azioni che potenzialmente potrebbero essere emesse. In presenza di perdite dell'esercizio queste ultime vengono escluse nella misura in cui la loro inclusione possa produrre un effetto antidiluitivo.
Il numero medio ponderato delle azioni in circolazione utilizzate ai fini del calcolo dell'utile (perdita) per azione semplice è di 1.967.618.495 per l'esercizio 2024 e 1.995.147.895 per l'esercizio 2023.
Il numero medio ponderato delle azioni in circolazione utilizzate ai fini del calcolo dell'utile (perdita) per azione diluito è di 2.234.142.086 per l'esercizio 2024 e 2.008.953.715 per l'esercizio 2023.


La riconciliazione del numero medio ponderato delle azioni in circolazione, utilizzato per la determinazione dell'utile (perdita) per azione semplice e quello utilizzato per la determinazione dell'utile (perdita) per azione diluito, è di seguito indicata:
| 31.12.2024 | 31.12.2023 | ||
|---|---|---|---|
| Numero medio ponderato di azioni in circolazione per l'utile (perdita) semplice | 1.967.618.495 1.995.147.895 | ||
| Numero di azioni potenziali a fronte di obbligazioni convertibili | 244.057.207 | 74.220.137 | |
| Numero di azioni potenziali a fronte dei piani di incentivazione | 22.465.325 | 13.804.761 | |
| Numero di azioni di risparmio convertibili in azioni ordinarie | 1.059 | 1.059 | |
| Numero medio ponderato di azioni in circolazione per l'utile (perdita) diluito (a) | 2.234.142.086 2.008.953.715 | ||
| Utile (perdita) di competenza Saipem - Continuing operations | (milioni di euro) | 306 | 185 |
| Effetto diluitivo da prestito obbligazionario convertibile | (milioni di euro) | 27 | - |
| Utile (perdita) di competenza Saipem – diluito | (milioni di euro) | 333 | 185 |
| Utile (perdita) per azione semplice | (ammontari in euro per azione) | 0,16 | 0,09 |
| Utile (perdita) per azione diluito (ammontari in euro per azione) |
0,15 | 0,09 | |
| Utile (perdita) di competenza Saipem - Discontinued operations (milioni di euro) |
- | (6) | |
| Utile (perdita) per azione semplice | (ammontari in euro per azione) | - | - |
| Utile (perdita) per azione diluito (ammontari in euro per azione) |
- | - | |
| Utile (perdita) di competenza Saipem | (milioni di euro) | 333 | 179 |
| Utile (perdita) per azione semplice | (ammontari in euro per azione) | 0,16 | O,09 |
| Utile (perdita) per azione diluito | (ammontari in euro per azione) | 0,15 | 0,09 |
(a) Nel 2023 sono state escluse le azioni potenziali a fronte di obbligazioni convertibili in quanto avevano effetto antidiluitivo, mentre nel 2024 sono state incluse le azioni potenziali a fronte di obbligazioni convertibili in quanto hanno effetto diluitivo.
L'informativa al mercato, secondo quanto previsto dall'IFRS 8, è declinata secondo i seguenti segmenti di reporting:
I settori operativi aggregati nei segmenti di reporting sopra indicati hanno caratteristiche economiche similari; inoltre, i settori Offshore Wind, Sustainable Infrastructures e Robotics & Industrialized Solutions non hanno, allo stato attuale, rilevanza tale da renderli oggetto di informativa separata in linea con quanto previsto dall'IFRS 8.


| Asset Based | Energy | Drilling | |||
|---|---|---|---|---|---|
| (milioni di euro) | Services | Carriers | Offshore | Non allocato | Totale |
| 31 dicembre 2024 | |||||
| Ricavi della gestione caratteristica | 11.019 | 6.037 | 1.401 | - | 18.457 |
| a dedurre: ricavi infragruppo | 2.961 | 464 | 483 | - | 3.908 |
| Ricavi da terzi | 8.058 | 5.573 | 918 | - | 14.549 |
| Risultato operativo | 458 | (32) | 180 | - | 606 |
| Ammortamenti e svalutazioni | 496 | 72 | 155 | - | 723 |
| Proventi (oneri) su partecipazioni | 31 | (52) | (4) | - | (25) |
| Investimenti in attività materiali e immateriali | 239 | 23 | 75 | - | 337 |
| Attività materiali e immateriali | 2.279 | 381 | 852 | - | 3.512 |
| Diritto d'utilizzo di attività in leasing | 448 | 141 | 41 | - | 630 |
| Partecipazioni (a) | 123 | (137) | - | - | (14) |
| Attività correnti | 2.748 | 2.921 | 578 | 3.428 | 9.675 |
| Passività correnti | 4.109 | 3.494 | 291 | 670 | 8.564 |
| Fondi per rischi e oneri (a) | 394 | 144 | 92 | 22 | 652 |
| 31 dicembre 2023 | |||||
| Ricavi della gestione caratteristica | 9.461 | 5.632 | 1.266 | - | 16.359 |
| a dedurre: ricavi infragruppo | 3.392 | 570 | 523 | - | 4.485 |
| Ricavi da terzi | 6.069 | 5.062 | 743 | - | 11.874 |
| Risultato operativo | 301 | (42) | 178 | - | 437 |
| Ammortamenti e svalutazioni | 313 | 53 | 123 | - | 489 |
| Proventi (oneri) su partecipazioni | 14 | 66 | - | (20) | 60 |
| Investimenti in attività materiali e immateriali | 258 | 22 | 202 | - | 482 |
| Attività materiali e immateriali | 2.320 | 400 | 906 | - | 3.626 |
| Diritto d'utilizzo di attività in leasing | 315 | 101 | 12 | - | 428 |
| Partecipazioni (a) | 102 | (25) | - | 85 | 162 |
| Attività correnti | 1.904 | 2.447 | 613 | 3.140 | 8.104 |
| Passività correnti | 2.938 | 3.090 | 335 | 492 | 6.855 |
| Fondi per rischi e oneri (a) | 349 | 306 | 33 | 30 | 718 |
(*) I risultati del settore Drilling Onshore, dismesso al 30 giugno 2024, sono stati rilevati come Discontinued operations secondo i criteri di cui all'IFRS 5.
(a) Si rimanda al paragrafo "Riconduzione degli schemi di bilancio riclassificati utilizzati nella relazione sulla gestione a quelli obbligatori" a pag. 120.
Per ulteriori dettagli sulle informazioni per settore di attività si rinvia alla sezione "Commento ai risultati economico-finanziari" della "Relazione sulla gestione".
In considerazione della peculiarità del business del Gruppo Saipem caratterizzato dall'utilizzo di una flotta navale che, operando su più progetti nell'arco di un esercizio, non può essere attribuita in modo stabile a un'area geografica specifica, alcune attività vengono ritenute non direttamente allocabili.
Con riferimento alle attività materiali e immateriali e agli investimenti la componente non allocabile è riconducibile ai mezzi navali, all'attrezzatura collegata agli stessi e all'avviamento.
Con riferimento alle attività correnti la componente non allocabile è riconducibile alle rimanenze, anch'esse collegate ai mezzi navali.

L'informativa relativa alla ripartizione dei ricavi per area geografica viene fornita nella nota 35 "Ricavi".
| Settentrionale | Sub-Sahariana | ||||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| (milioni di euro) | Italia | Resto Europa | CSI | Resto Asia | Africa | Africa | Americhe | Non allocabili | Totale |
| 2024 | |||||||||
| Investimenti in attività materiali e immateriali | 20 | 49 | - | 11 | - | 3 | - | 254 | 337 |
| Attività materiali e immateriali | 77 | 51 | - | 225 | - | 17 | 73 | 3.069 | 3.512 |
| Diritto d'utilizzo di attività in leasing | 109 | 274 | 1 | 142 | 2 | 7 | 36 | 59 | 630 |
| Attività direttamente attribuibili (correnti) | 2.014 | 853 | 18 | 3.077 | 114 | 1.833 | 879 | 887 | 9.675 |
| Attività destinate alla vendita | - | - | - | 1 | - | 8 | - | 80 | 89 |
| 2023 | |||||||||
| Investimenti in attività materiali e immateriali | 22 | 104 | - | 7 | - | 5 | 2 | 342 | 482 |
| Attività materiali e immateriali | 63 | 36 | - | 249 | 1 | 41 | 61 | 3.175 | 3.626 |
| Diritto d'utilizzo di attività in leasing | 110 | 98 | - | 60 | 17 | 4 | 13 | 126 | 428 |
| Attività direttamente attribuibili (correnti) | 1.602 | 641 | 39 | 2.711 | 138 | 1.205 | 1.016 | 752 | 8.104 |
| Attività destinate alla vendita | - | - | 3 | - | - | - | 23 | - | 26 |
Le attività correnti sono state allocate per area geografica sulla base dei seguenti criteri: (i) con riferimento alle disponibilità liquide ed equivalenti e ai crediti finanziari, l'allocazione è stata effettuata considerando il Paese in cui hanno sede gli istituti finanziari presso i quali sono aperti i conti correnti intestati alle singole società; (ii) con riferimento alle rimanenze l'allocazione è stata effettuata considerando il Paese in cui sono ubicati i magazzini a terra (a esclusione di quelli ubicati sulle navi); (iii) con riferimento ai crediti commerciali e alle altre attività è stata considerata l'area di appartenenza del progetto operativo.
Le attività non correnti sono state allocate per area geografica considerando il Paese in cui opera l'asset, a eccezione dei mezzi navali di perforazione mare e costruzione mare, il cui saldo è incluso nella voce "Non allocabili".
Il 22 gennaio 2016, a seguito dell'entrata in vigore dell'accordo di cessione del 12,5% del capitale sociale di Saipem SpA ("Saipem") da parte di Eni SpA a CDP Equity SpA (ex Fondo Strategico Italiano SpA), è venuto meno il controllo solitario di Eni SpA su Saipem, sostituito dal controllo congiunto esercitato da Eni SpA e CDP Equity SpA (cui dal 13 dicembre 2019 è subentrata CDP Industria SpA) sulla base del patto parasociale sottoscritto in data 20 gennaio 2022 (con efficacia a decorrere dal 22 gennaio 2022) e da ultimo aggiornato in data 20 luglio 2022 (il "Patto") con conseguente variazione del perimetro dei soggetti che risultano parti correlate.
Con effetto al 31 dicembre 2022, è divenuta efficace la fusione per incorporazione di CDP Industria SpA in CDP Equity SpA, entrambe società interamente e direttamente controllate da Cassa Depositi e Prestiti SpA ("CDP SpA"). Pertanto, sempre con efficacia dal 31 dicembre 2022, CDP Equity SpA è subentrata nel Patto in luogo di CDP Industria SpA e in tutti i diritti e gli obblighi precedentemente in capo a quest'ultima ai sensi del Patto stesso mediante sottoscrizione di apposita lettera di subentro.
Il Patto stesso cesserà immediatamente i suoi effetti nel caso in cui le parti cessino di essere assoggettate, direttamente o indirettamente, al comune controllo del Ministero dell'Economia e delle Finanze ("MEF"). Il Patto, della durata di tre anni, è stato automaticamente rinnovato in data 22 gennaio 2025 per un ulteriore periodo di tre anni (i.e. sino al 22 gennaio 2028). Eni SpA e CDP Equity SpA non esercitano un controllo solitario su Saipem ai sensi dell'art. 93 del TUF.
Eni SpA è soggetta al controllo di fatto del MEF, in virtù della partecipazione da quest'ultimo detenuta sia direttamente, sia attraverso CDP SpA. CDP Equity SpA è società interamente detenuta da CDP SpA, il cui azionista di maggioranza è il MEF.
Le operazioni compiute da Saipem e dalle imprese incluse nel perimetro di consolidamento con le parti correlate riguardano principalmente la prestazione di servizi e lo scambio di beni con joint venture, imprese collegate e imprese controllate non consolidate integralmente, con imprese controllate, a controllo congiunto e collegate di Eni SpA e CDP SpA, con società controllate da parte del MEF. Le operazioni effettuate fanno parte dell'ordinaria gestione e sono regolate a condizioni di mercato, cioè alle condizioni che si sarebbero applicate fra parti non correlate e sono poste in essere nell'interesse delle imprese del Gruppo Saipem.


Inoltre, sono stati considerati i rapporti con i membri del Consiglio di Amministrazione, i Sindaci, i dirigenti con responsabilità strategiche, i loro stretti familiari e le entità da loro controllate, anche congiuntamente, di Saipem, Eni SpA, di CDP SpA e di CDP Equity SpA.
Gli amministratori, i sindaci e i dirigenti con responsabilità strategiche dichiarano semestralmente l'eventuale esecuzione di operazioni effettuate con Saipem e con le imprese controllate dalla stessa, anche per interposta persona o da soggetti a essi riconducibili. Gli amministratori, i sindaci e i dirigenti con responsabilità strategiche rilasciano, semestralmente e/o in caso di variazioni, una dichiarazione in cui sono rappresentati i potenziali interessi di ciascuno in rapporto alla Società e al Gruppo e in ogni caso segnalano per tempo all'Amministratore Delegato (o al Presidente, in caso di interessi dell'Amministratore Delegato), il quale ne dà notizia agli altri amministratori e al Collegio Sindacale, le singole operazioni che la Società intende compiere, nelle quali sono portatori di interessi.
Saipem non è soggetta ad attività di direzione e coordinamento. Saipem esercita attività di direzione e coordinamento nei confronti delle sue controllate ex art. 2497 del codice civile.
Ai sensi degli obblighi informativi previsti dal Regolamento Consob n. 17221 del 12 marzo 2010, nel corso dell'anno 2024 sono state effettuate e comunicate alla Consob le seguenti operazioni che hanno superato la soglia di maggiore rilevanza individuata dalla procedura Saipem Management System Guideline "Operazioni Parti Correlate e Soggetti di Interesse" (pubblicata sul sito internet di Saipem nella sezione "Governance"), in conformità al citato Regolamento Consob.
In data 16 maggio 2024 è stato sottoscritto tra Saipem SA, Saipem Luxembourg SA Sucursal de Angola e Petromar Lda (da un lato) e Azule Energy Angola SpA (dall'altro lato) il contratto per lo sviluppo del progetto Ndungu Field (il "Contratto"). Il Contratto ha ad oggetto attività di ingegneria, fabbricazione, trasporto e installazione di circa 60 km di condotte rigide e di strutture sottomarine in acque profonde a largo della costa dell'Angola. Il Contratto ha una durata di 36 mesi e un valore di circa 850 milioni di dollari (equivalenti a circa 782 milioni di euro).
Il Contratto si qualifica come operazione con parte correlata in quanto posta in essere con una società controllata di una joint venture del Gruppo Eni.
Il Contratto, ancorché si qualifichi come "operazione di maggiore rilevanza", in quanto supera l'indice di rilevanza del controvalore applicabile pro tempore vigente, si configura come operazione ordinaria e conclusa a condizioni equivalenti a quelle di mercato o standard.
Per ulteriori dettagli si rimanda all'informativa contenuta nel comunicato stampa relativo all'operazione.
In data 9 settembre 2024 è stato sottoscritto tra Rete Ferroviaria Italiana SpA ("RFI"), Cepav Due - Consorzio Eni per l'Alta Velocità (il "Consorzio"), Eni SpA, Saipem, Impresa Pizzarotti & C. SpA e ICM SpA un atto modificativo (l'"Atto Modificativo") del contratto relativo alla progettazione esecutiva e realizzazione della tratta ferroviaria Brescia-Verona (Linea AV/AC Milano-Verona) sottoscritto in data 6 giugno 2018 (il "Contratto"). L'Atto Modificativo ha ad oggetto: (a) la modifica dei termini di ultimazione dei lavori della tratta ferroviaria AV/AC Brescia Est-Verona previsti dal Contratto, stabilendo: (i) un termine di ultimazione dei lavori accelerato al 30 giugno 2026 per rispettare gli impegni stabiliti dal Governo italiano nel Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza ("PNRR") (il "Termine Accelerato"); e (ii) un termine di ultimazione contrattuale prorogato al 28 giugno 2027 in caso di mancato rispetto della precedente milestone temporale; (b) la determinazione dell'importo da corrispondere da parte di RFI in favore del Consorzio per il rispetto del Termine Accelerato (il "Costo per Acceleramento"), quale remunerazione ulteriore rispetto al corrispettivo previsto dal Contratto. Il Costo per Acceleramento, pari a 126.316.220,12 euro, è stato definito a seguito della Determinazione n. 4/2024 del 1° agosto 2024 del Collegio Consultivo Tecnico, organo giudicante terzo nominato per la risoluzione stragiudiziale delle controversie al quale RFI e il Consorzio avevano congiuntamente devoluto la determinazione del criterio per la quantificazione del Costo per Acceleramento.
L'Atto Modificativo si qualifica come operazione con parte correlata in quanto posto in essere con Eni SpA (controllante di Saipem) e RFI, società anch'essa controllata dal MEF.
L'Atto Modificativo, ancorché si qualifichi come "operazione di maggiore rilevanza", in quanto supera l'indice di rilevanza del controvalore applicabile pro tempore vigente, si configura come operazione ordinaria e conclusa a condizioni equivalenti a quelle di mercato o standard.
In data 22 novembre 2024 è stato sottoscritto tra Saipem SpA ed Eni SpA il contratto EPC per la conversione della raffineria Eni di Livorno in bioraffineria (il "Contratto"). Il Contratto ha ad oggetto attività di engineering, procurement e construction per la conversione della raffineria esistente in una bioraffineria per la produzione di biocarburante HVO diesel ricavato da materie prime rinnovabili, in linea con gli obiettivi di decarbonizzazione perseguiti da Eni SpA e Saipem nel contesto del progetto di


sviluppo della bioraffinazione in essere già dal 2023. Il completamento delle attività oggetto del Contratto è previsto nel terzo trimestre 2026 e il valore è pari a circa 300 milioni di euro.
Il Contratto si qualifica come operazione con parte correlata in quanto posta in essere con Eni SpA, controllante di Saipem. Il Contratto, ancorché si qualifichi come "operazione di maggiore rilevanza", in quanto supera l'indice di rilevanza del controvalore applicabile pro tempore vigente, si configura come operazione ordinaria e conclusa a condizioni equivalenti a quelle di mercato o standard.
Sono di seguito evidenziati gli ammontari dei rapporti, di natura commerciale e diversa e di natura finanziaria, posti in essere con parti correlate. L'analisi per società è fatta sulla base del principio di rilevanza correlato all'entità complessiva dei singoli rapporti; i rapporti non evidenziati analiticamente, in quanto non rilevanti, sono indicati secondo la seguente aggregazione:


I rapporti commerciali e diversi dell'esercizio 2024 sono di seguito analizzati:
| 31.12.2024 | Esercizio 2024 | |||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Debiti commerciali, Crediti altri debiti |
Costi | Ricavi | ||||||
| Denominazione | commerciali e altri crediti |
e passività contrattuali |
Garanzie | Beni Servizi (1) | Beni e servizi |
Altri | ||
| Continuing operations | ||||||||
| Imprese controllate escluse dal consolidamento integrale | ||||||||
| Smacemex Scarl | 5 | 4 | - | - | - | - | - | |
| Altre (per rapporti di importo unitario non superiore a 500 migliaia di euro) |
- | - | - | - | - | - | - | |
| Totale imprese controllate escluse dal consolidamento integrale |
5 | 4 | - | - | - | - | - | |
| Joint venture e imprese collegate | ||||||||
| ASG Scarl (2) | 1 | 1 | - | - | - | - | - | |
| CCS JV Scarl (2) | 274 | 609 | - | - | 356 | 485 | - | |
| CEPAV (Consorzio Eni per l'Alta Velocità) Due (2) | 166 | 144 | 254 | - | 317 | 350 | - | |
| CEPAV (Consorzio Eni per l'Alta Velocità) Uno (2) | ||||||||
| Consorzio Florentia (2) | - | - | 14 | - | - | - | - | |
| 10 | 53 | - | - | 69 | 48 | - | ||
| KCA Deutag International Ltd | 9 | 5 | - | - | - | 4 | - | |
| KSJV | 1 | 1 | - | - | - | 9 | - | |
| KWANDA Suporte Logistico Lda | 2 | 7 | - | - | 6 | 6 | - | |
| La Bozzoliana Scarl (2) | 1 | 3 | - | - | 8 | 1 | - | |
| La Catulliana Scarl (2) | - | 1 | - | - | 2 | 1 | - | |
| Petromar Lda | 19 | 2 | 4 | - | (1) | 19 | - | |
| PSS Netherlands BV | 3 | 5 | - | - | - | - | - | |
| Saipem Nasser Saeed Al-Hajri Contracting Co Llc | 3 | - | - | - | - | 3 | - | |
| Saipem Taqa Al Rushaid Fabricators Co Ltd | 2 | - | 22 | - | 4 | - | - | |
| Saipon Snc | 1 | - | - | - | - | - | - | |
| SAME Netherlands BV | 170 | - | - | - | - | 365 | - | |
| Saren BV | - | - | - | - | - | - | 1 | |
| SCD JV Scarl (2) | 13 | 31 | - | - | 45 | 76 | - | |
| Altre (per rapporti di importo unitario non superiore a 500 migliaia di euro) |
- | - | - | - | - | - | - | |
| Totale joint venture e imprese collegate | 675 | 862 | 294 | - | 806 | 1.367 | 1 | |
| Gruppo Eni | ||||||||
| Azule Energy Angola BV | 40 | - | - | - | - | 314 | - | |
| Azule Energy Angola SpA | 82 | 5 | - | - | - | 407 | - | |
| Coral FLNG SA | 2 | - | 1 | - | - | 22 | - | |
| Eni Congo SAU | 63 | 33 | - | - | - | 421 | - | |
| Eni Côte d'Ivoire Ltd | 123 | 10 | - | - | - | 815 | - | |
| Eni Mediterranea Idrocarburi SpA | 4 | - | 29 | - | - | 134 | - | |
| Eni México, S de RL de Cv | 9 | 1 | - | - | - | 40 | - | |
| EniProgetti SpA | 9 | - | - | - | - | 30 | - | |
| Eni SpA (3) | 83 | 50 | 9 | - | 2 | 80 | - | |
| Mellitah Oil & Gas BV | 35 | 59 | 96 | - | - | 143 | - | |
| Petrobel Belayim Petroleum Co | 45 | 29 | 35 | - | - | 107 | - | |
| Altre società del Gruppo Eni (per rapporti di importo non superiore a 21 milioni di euro) |
13 | 8 | 8 | 3 | 2 | 18 | - | |
| Totale Gruppo Eni | 508 | 195 | 178 | 3 | 4 | 2.531 | - | |
| Gruppo CDP | ||||||||
| Snam Rete Gas | 36 | 31 | 31 | - | - | 196 | - | |
| Altre società del Gruppo CDP (per rapporti di importo non superiore a 21 milioni di euro) |
8 | 9 | 6 | - | 12 | 17 | - | |
| Totale Gruppo CDP | 44 | 40 | 37 | - | 12 | 213 | - |
(1) La voce "Servizi" comprende costi per servizi, costi per godimento di beni di terzi e altri oneri.
(2) I ricavi verso le società consortili a responsabilità limitata si riferiscono alla retrocessione dei corrispettivi che queste fatturano al committente e che sulla base della natura consortile della partecipata vengono attribuite al socio consorziato.
(3) La voce "Eni SpA" comprende anche i rapporti verso Eni SpA Divisione Exploration & Production, Eni SpA Divisione Gas & Power ed Eni SpA Divisione Refining & Marketing.


| Esercizio 2024 | |||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Denominazione | Crediti commerciali e altri crediti |
31.12.2024 Debiti commerciali, altri debiti e passività contrattuali |
Garanzie | Costi Beni Servizi (1) |
Ricavi Beni e servizi |
Altri | |
| Imprese controllate o possedute dallo Stato | 2 | 5 | - | - | 15 | - | - |
| Totale rapporti con parti correlate - Continuing operations | 1.234 | 1.106 | 509 | 3 | 837 | 4.111 | 1 |
| Incidenza (%) | 36,09 | 14,96 | 6,14 | 0,07 | 11,55 | 28,26 | 33,33 |
| Totale generale - Continuing operations | 3.419 | 7.393 | 8.294 | 4.113 | 7.248 | 14.549 | 3 |
| Discontinued operations | |||||||
| Joint venture e imprese collegate | |||||||
| KCA Deutag International Ltd | - | - | - | - | 1 | 1 | - |
| Totale joint venture e imprese collegate | - | - | - | - | 1 | 1 | - |
| Totale rapporti con parti correlate - Discontinued operations | - | - | - | - | 1 | 1 | - |
| Totale generale - Discontinued operations | - | - | 25 | 1 | 8 | 13 | - |
| Totale rapporti con parti correlate | 1.234 | 1.106 | 509 | 3 | 838 | 4.112 | 1 |
| Totale generale | 3.419 | 7.393 | 8.319 | 4.114 | 7.256 | 14.562 | 3 |
| Incidenza (%) | 36,09 | 14,96 | 6,12 | 0,07 | 11,55 | 28,24 | 33,33 |
(1) La voce "Servizi" comprende costi per servizi, costi per godimento di beni di terzi e altri oneri.
I rapporti commerciali e diversi dell'esercizio 2023 sono di seguito analizzati:
| 31.12.2023 | Esercizio 2023 | ||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Crediti commerciali e altri |
Debiti commerciali, altri debiti e passività |
Costi | Beni | Ricavi | |||
| Denominazione | crediti | contrattuali | Garanzie | Beni Servizi (1) | e servizi | Altri | |
| Continuing operations | |||||||
| Imprese controllate escluse dal consolidamento integrale | |||||||
| Smacemex Scarl | 5 | 4 | - | - | - | - | - |
| Altre (per rapporti di importo unitario non superiore a 500 migliaia di euro) |
- | - | - | - | - | - | - |
| Totale imprese controllate escluse dal consolidamento integrale |
5 | 4 | - | - | - | - | - |
| Joint venture e imprese collegate | |||||||
| ASG Scarl (2) | 1 | 1 | - | - | - | - | - |
| CCS JV Scarl (2) | 78 | 439 | - | - | 120 | 179 | - |
| CEPAV (Consorzio Eni per l'Alta Velocità) Due (2) | 110 | 213 | 332 | - | 277 | 294 | - |
| CEPAV (Consorzio Eni per l'Alta Velocità) Uno (2) | - | - | 34 | - | - | - | - |
| Consorzio Florentia (2) | 7 | 30 | - | - | 28 | 7 | - |
| Gygaz Snc | 5 | - | - | - | - | 5 | - |
| KCA Deutag International Ltd | 9 | 8 | - | - | (1) | 15 | - |
| KWANDA Suporte Logistico Lda | 1 | 4 | - | - | 3 | (4) | - |
| Petromar Lda | 12 | 2 | 1 | - | (1) | 14 | 2 |
| PSS Netherlands BV | 2 | 3 | - | - | - | 1 | - |
| Saipem Taqa Al Rushaid Fabricators Co Ltd | 7 | 1 | 26 | - | 1 | - | - |
| Saipon Snc | 1 | - | - | - | - | - | - |
(1) La voce "Servizi" comprende costi per servizi, costi per godimento di beni di terzi e altri oneri.
(2) I ricavi verso le società consortili a responsabilità limitata si riferiscono alla retrocessione dei corrispettivi che queste fatturano al committente e che sulla base della natura consortile della partecipata vengono attribuite al socio consorziato.

Seguono i rapporti commerciali e diversi dell'esercizio 2023:
| 31.12.2023 | Esercizio 2023 | |||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Debiti | ||||||||
| Crediti commerciali |
commerciali, altri debiti |
Costi | Ricavi | |||||
| e altri | e passività | Beni | ||||||
| Denominazione | crediti | contrattuali | Garanzie | Beni Servizi (1) | e servizi | Altri | ||
| SAME Netherlands BV | 74 | - | - | - | - | 281 | - | |
| Saren BV | - | - | - | - | - | 7 | - | |
| SCD JV Scarl (2) | 13 | 88 | - | - | 111 | 145 | - | |
| TSGI Mühendislik Insaat Ltd Sirketi | - | - | - | - | - | 1 | - | |
| Altre (per rapporti di importo unitario non superiore a 500 migliaia di euro) |
- | - | - | - | - | - | - | |
| Totale joint venture e imprese collegate | 320 | 789 | 393 | - | 538 | 945 | 2 | |
| Gruppo Eni | ||||||||
| Azule Energy Angola BV | 39 | 5 | 12 | - | - | 191 | - | |
| Azule Energy Angola SpA | 55 | 1 | - | - | 3 | 377 | - | |
| Eni Congo SAU | 41 | 33 | 1 | - | - | 174 | - | |
| Eni Côte d'Ivoire Ltd | 199 | 34 | - | - | - | 1.041 | - | |
| Eni Mediterranea Idrocarburi SpA | 29 | - | 29 | - | - | 175 | - | |
| Eni México, S de RL de Cv | 6 | 1 | - | - | - | 45 | - | |
| Eni SpA (3) | 16 | 1 | 10 | - | 1 | 46 | - | |
| Eni US Operating Co Inc | - | 1 | - | 6 | - | 79 | - | |
| Mellitah Oil & Gas BV | 60 | 107 | 105 | - | - | 47 | - | |
| Petrobel Belayim Petroleum Co | 164 | 36 | 61 | - | - | 250 | - | |
| Altre società del Gruppo Eni (per rapporti di importo non superiore a 21 milioni di euro) |
9 | 4 | 9 | 3 | 3 | 22 | - | |
| Totale Gruppo Eni | 618 | 223 | 227 | 9 | 7 | 2.447 | - | |
| Gruppo CDP | ||||||||
| Snam Rete Gas | 33 | 42 | 29 | - | - | 51 | - | |
| Trans Adriatic Pipeline AG | - | - | 26 | - | - | - | - | |
| Altre società del Gruppo CDP (per rapporti di importo non superiore a 21 milioni di euro) |
7 | 7 | 3 | - | 5 | 11 | - | |
| Totale Gruppo CDP | 40 | 49 | 58 | - | 5 | 62 | - | |
| Imprese controllate o possedute dallo Stato | 2 | 5 | - | - | 15 | - | - | |
| Totale rapporti con parti correlate - Continuing operations | 985 | 1.070 | 678 | 9 | 565 | 3.454 | 2 | |
| Incidenza (%) | 40,35 | 17,74 | 8,62 | 0,26 | 9,14 | 29,09 | 8,33 | |
| Totale generale - Continuing operations | 2.441 | 6.032 | 7.862 | 3.451 | 6.184 | 11.874 | 24 | |
| Discontinued operations | ||||||||
| Joint venture e imprese collegate | ||||||||
| KCA Deutag International Ltd | - | - | - | - | 20 | 1 | - | |
| Totale joint venture e imprese collegate | - | - | - | - | 20 | 1 | - | |
| Totale rapporti con parti correlate - Discontinued operations | - | - | - | - | 20 | 1 | - | |
| Totale generale - Discontinued operations | - | 26 | 36 | 4 | 73 | 99 | - | |
| Totale rapporti con parti correlate | 985 | 1.070 | 678 | 9 | 585 | 3.455 | 2 | |
| Totale generale | 2.441 | 6.058 | 7.898 | 3.455 | 6.257 | 11.973 | 24 | |
| Incidenza (%) | 40,35 | 17,66 | 8,58 | 0,26 | 9,35 | 28,86 | 8,33 |
(1) La voce "Servizi" comprende costi per servizi, costi per godimento di beni di terzi e altri oneri.
(2) I ricavi verso le società consortili a responsabilità limitata si riferiscono alla retrocessione dei corrispettivi che queste fatturano al committente e che sulla base della natura consortile della partecipata vengono attribuite al socio consorziato.
(3) La voce "Eni SpA" comprende anche i rapporti verso Eni SpA Divisione Exploration & Production, Eni SpA Divisione Gas & Power ed Eni SpA Divisione Refining & Marketing.
I valori riportati in tabella fanno riferimento alle note 11 "Crediti commerciali e altri crediti", 22 "Debiti commerciali e altri debiti", 23 "Passività contrattuali", 34 "Garanzie, impegni e rischi", 35 "Ricavi (ricavi della gestione caratteristica e altri ricavi e proventi)" e 36 "Costi operativi (acquisti, prestazioni di servizi e costi diversi)".
Il Gruppo Saipem fornisce servizi alle imprese del Gruppo Eni in tutti i settori in cui opera sia in Italia che all'estero.


| 31.12.2024 | 31.12.2023 | |||||
|---|---|---|---|---|---|---|
| (milioni di euro) | Altre attività | Altre passività | Altre attività | Altre passività | ||
| CCS JV Scarl | 35 | - | 22 | - | ||
| CEPAV (Consorzio Eni per l'Alta Velocità) Uno | 1 | - | 1 | - | ||
| Altre società del Gruppo Eni (per rapporti di importo non superiore a 21 milioni di euro) |
- | - | - | - | ||
| Totale rapporti con parti correlate - Continuing operations | 36 | - | 23 | - | ||
| Totale rapporti con parti correlate - Discontinued operations | - | - | - | - | ||
| Totale generale - Continuing operations | 324 | 321 | 296 | 36 | ||
| Totale generale - Discontinued operations | - | - | - | - | ||
| Incidenza - Continuing operations (%) | 11,11 | - | 7,77 | - |
I rapporti finanziari, escluse le passività nette per leasing, dell'esercizio 2024 sono di seguito analizzati:
| 31.12.2024 | Esercizio 2024 | |||||
|---|---|---|---|---|---|---|
| Denominazione | Crediti (1) | Debiti | Impegni | Oneri | Proventi | |
| CCS JV Scarl | 263 | - | - | 4 | 20 | |
| La Catulliana Scarl | 2 | - | - | - | - | |
| Petromar Lda | - | - | - | - | 1 | |
| Saipon Snc | - | 1 | - | - | - | |
| SCD JV Scarl | 58 | - | - | - | 3 | |
| Société pour la Réalisation du Port de Tanger Méditerranée | 1 | - | - | - | - | |
| Altre società del Gruppo Eni (per rapporti di importo non superiore | ||||||
| a 21 milioni di euro) | - | - | - | - | 38 | |
| Totale rapporti con parti correlate | 324 | 1 | - | 4 | 62 |
(1) Esposti nello stato patrimoniale alla voce "Altre attività finanziarie correnti".
| 31.12.2023 | Esercizio 2023 | ||||
|---|---|---|---|---|---|
| Denominazione | Crediti (1) | Debiti | Impegni | Oneri | Proventi |
| CCS JV Scarl | 277 | - | - | 2 | 17 |
| Petromar Lda | - | - | - | - | 1 |
| PSS Netherlands BV | 3 | - | - | - | - |
| Saipon Snc | - | 1 | - | - | - |
| SCD JV Scarl | 102 | - | - | - | - |
| Société pour la Réalisation du Port de Tanger Méditerranée | 1 | - | - | - | - |
| Altre società del Gruppo Eni (per rapporti di importo non superiore | |||||
| a 21 milioni di euro) | 1 | - | - | - | 11 |
| Totale rapporti con parti correlate | 384 | 1 | - | 2 | 29 |
(1) Esposti nello stato patrimoniale alla voce "Altre attività finanziarie correnti".
| 31.12.2024 | 31.12.2023 | |||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| (milioni di euro) | Totale Entità correlate | Incidenza % | Totale Entità correlate | Incidenza % | ||||
| Passività finanziarie a breve termine | 61 | 1 | 1,64 | 97 | 1 | 1,03 | ||
| Passività finanziarie a lungo termine | ||||||||
| (comprensive delle quote a breve termine) | 2.123 | - | - | 2.296 | - | - | ||
| Totale | 2.184 | 1 | 2.393 | 1 |
| Saipem | Relazione | BILANCIO | Bilancio | ALLEGATI |
|---|---|---|---|---|
| in breve | sulla gestione | CONSOLIDATO | di esercizio |

| Esercizio 2024 | Esercizio 2023 | ||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Entità | Entità | ||||||
| (milioni di euro) | Totale | correlate | Incidenza % | Totale | correlate | Incidenza % | |
| Proventi (oneri) finanziari | (16) | 58 | n.s. | (93) | 27 | n.s. | |
| Strumenti derivati | (70) | - | - | (74) | - | - | |
| Altri proventi (oneri) operativi | 1 | - | - | (5) | - | - | |
| Totale - Continuing operations | (85) | 58 | (172) | 27 | |||
| Totale - Discontinued operations | - | - | - | - |
I rapporti finanziari per leasing al 31 dicembre 2024 sono di seguito analizzati:
| (milioni di euro) | ||||||
|---|---|---|---|---|---|---|
| 31.12.2024 | Esercizio 2024 | |||||
| Denominazione | Crediti | Debiti | Impegni | Oneri | Proventi | |
| Consorzio FSB | - | - | - | - | - | |
| Totale rapporti con parti correlate | - | - | - | - | - |
L'incidenza delle operazioni o posizioni con parti correlate relative ai rapporti finanziari per leasing è la seguente:
| 31.12.2024 | |||
|---|---|---|---|
| (milioni di euro) | Totale Entità correlate | Incidenza % | |
| Passività per leasing a lungo termine (comprensive delle quote a breve termine) | 832 | - | - |
| Totale - Continuing operations | 832 | - | |
| Totale - Discontinued operations | - | - |
(milioni di euro)
| 31.12.2023 | Esercizio 2023 | ||||
|---|---|---|---|---|---|
| Denominazione | Crediti | Debiti | Impegni | Oneri | Proventi |
| Consorzio FSB | - | 1 | - | - | - |
| Totale rapporti con parti correlate | - | 1 | - | - | - |
| 31.12.2023 | ||||
|---|---|---|---|---|
| (milioni di euro) | Totale Entità correlate | Incidenza % | ||
| Passività per leasing a lungo termine (comprensive delle quote a breve termine) | 730 | 1 | 0,14 | |
| Totale - Continuing operations | 730 | 1 | ||
| Totale - Discontinued operations | - | - |

I principali flussi finanziari con parti correlate sono indicati nella seguente tabella:
| (milioni di euro) | 31.12.2024 | 31.12.2023 |
|---|---|---|
| Ricavi e proventi | 4.112 | 3.456 |
| Costi e oneri | (840) | (574) |
| Proventi (oneri) finanziari e strumenti derivati | 58 | 27 |
| Variazione crediti/debiti commerciali e altri | (213) | (198) |
| Flusso di cassa netto da attività operativa - Continuing operations | 3.117 | 2.711 |
| Flusso di cassa netto da attività operativa - Discontinued operations | - | (17) |
| Variazione crediti finanziari | 60 | 105 |
| Flusso di cassa netto da attività di investimento - Continuing operations | 60 | 105 |
| Flusso di cassa netto da attività di investimento - Discontinued operations | - | - |
| Variazione debiti finanziari | - | - |
| Flusso di cassa netto da attività di finanziamento - Continuing operations | - | - |
| Flusso di cassa netto da attività di finanziamento - Discontinued operations | - | - |
| Flusso di cassa totale verso entità correlate - Continuing operations | 3.177 | 2.816 |
| Flusso di cassa totale verso entità correlate - Discontinued operations | - | (17) |
L'incidenza dei flussi finanziari con parti correlate è indicata nella seguente tabella di sintesi:
| 31.12.2024 | 31.12.2023 | |||||
|---|---|---|---|---|---|---|
| Entità | Entità | |||||
| (milioni di euro) | Totale | correlate | Incidenza % | Totale | correlate | Incidenza % |
| Flusso di cassa da attività operativa | 1.061 | 3.117 | n.s. | 586 | 2.711 | n.s. |
| Flusso di cassa da attività di investimento | (542) | 60 | n.s. | (175) | 105 | n.s. |
| Flusso di cassa da attività di finanziamento (*) | (464) | - | n.s. | (354) | - | n.s. |
(*) Nel flusso di cassa da attività di finanziamento non sono stati considerati i dividendi distribuiti, l'acquisto netto di azioni proprie, gli apporti di capitale proprio da terzi, l'acquisto di quote di partecipazione in imprese consolidate e la variazione netta del prestito obbligazionario convertibile.
Le imprese a controllo congiunto classificate come joint operation non hanno valori significativi.
Nel corso dell'esercizio 2024 non vi sono stati eventi e operazioni significativi di natura non ricorrente, così come definiti dalla Comunicazione Consob n. DEM/6064293 del 28 luglio 2006.
Nel corso dell'esercizio 2024 non vi sono state posizioni o transazioni atipiche e/o inusuali, così come definite dalla Comunicazione Consob n. DEM/6064293 del 28 luglio 2006.
In data16 gennaio 2025 è stata venduta la partecipazione del 10% in KCAD a Helmerich & Payne (H&P) per un corrispettivo pari a circa 89,5 milioni di dollari, di cui circa 8 milioni di dollari trattenuti in un conto di garanzia fino al verificarsi di determinate condizioni ai sensi del contratto di compravendita in essere tra i soci di maggioranza di KCAD e H&P. La vendita da parte di Saipem rientra nel contesto dell'operazione di acquisizione di KCAD da parte di H&P e fa seguito all'esercizio del diritto di trascinamento (drag-along) nei confronti dei soci di minoranza, tra cui Saipem.
La partecipazione detenuta da Saipem in KCAD era stata acquisita nel 2022 nell'ambito della vendita delle proprie attività di Drilling Onshore. Il valore di bilancio di tale partecipazione al 31 dicembre 2024 è pari a 80 milioni di euro.


In data 22 gennaio 2025 gli azionisti Eni SpA e CDP Equity SpA hanno comunicato a Saipem l'avvenuto rinnovo tacito, per un ulteriore periodo di tre anni, del patto parasociale stipulato in data 20 gennaio 2022, avente ad oggetto complessivamente il 25,006% del capitale sociale ordinario di Saipem. Il Patto prevedeva una durata di tre anni dalla data di efficacia (i.e. 22 gennaio 2022), con rinnovo tacito alla data di scadenza (i.e. 22 gennaio 2025) esclusivamente per un ulteriore periodo di tre anni, salvo disdetta da parte di una delle parti con un preavviso di almeno sei mesi. Essendo scaduto il predetto termine, in assenza di disdetta il Patto Parasociale si è automaticamente rinnovato per un ulteriore triennio (i.e. fino al 22 gennaio 2028).
In data 6 febbraio 2025 Saipem e Simest, società del Gruppo CDP per l'internazionalizzazione delle imprese italiane, hanno sottoscritto un protocollo d'intesa finalizzato a favorire nuovi investimenti, maggiore competitività (anche internazionale) e crescita sul mercato delle imprese della filiera di Saipem.
In data 11 febbraio 2025 Saipem ha sottoscritto con un pool di quattordici primarie istituzioni finanziare nazionali e internazionali una nuova "Revolving Credit Facility" dell'importo di 600 milioni di euro, con durata di 3 anni, estendibile per ulteriori uno o due anni a discrezione degli istituti finanziatori. La nuova linea di credito sostituisce la "Revolving Credit Facility" di 473 milioni di euro stipulata nel febbraio 2023, incrementandone l'importo.
In data 23 febbraio 2025 Saipem e Subsea7 hanno annunciato di aver raggiunto un accordo sui principali termini di una possibile fusione transfrontaliera delle due società tramite la sottoscrizione di un Memorandum of Understanding. La fusione sarà strutturata mediante una fusione per incorporazione di Subsea7 in Saipem, ai sensi della normativa UE, con quest'ultima ridenominata Saipem7 (Combined Company) che avrà azioni quotate sia sulla Borsa di Milano che su quella di Oslo.
Siem Industries (azionista di riferimento di Subsea7) risulterebbe titolare di circa l'11,9% del capitale sociale della Combined Company, mentre Eni e CDP Equity (azionisti di riferimento di Saipem) ne deterrebbero, rispettivamente, circa il 10,6% e circa il 6,4%.
La sottoscrizione degli accordi vincolanti recanti i termini definitivi della Proposed Combination è condizionata, tra l'altro, all'esito positivo della due diligence confirmatoria, al perfezionamento di un accordo soddisfacente per entrambe le parti sui termini della fusione ("Accordo di Fusione") e all'approvazione dei termini finali della Proposed Combination da parte dei Consigli di Amministrazione di Saipem e Subsea7. Le parti hanno avviato anche le necessarie consultazioni con le rappresentanze sindacali, conformemente alla normativa applicabile. Le parti attualmente prevedono di sottoporre i termini definitivi della possibile fusione all'approvazione dei rispettivi Consigli di Amministrazione e di sottoscrivere l'Accordo di Fusione intorno alla metà del 2025. Il completamento è attualmente previsto nella seconda metà del 2026.
In data 5 marzo 2025 Saipem e Divento, partnership tra Copenhagen Infrastructure Partners (CIP, attraverso il fondo "flagship" Copenhagen Infrastructure V), GreenIT, joint venture tra Plenitude (società controllata da Eni) e CDP Equity (Gruppo CDP), 7 Seas Wind Power e NiceTechnology, hanno siglato un accordo di collaborazione relativo all'utilizzo di Star 1, la tecnologia proprietaria di Saipem per l'eolico galleggiante, a favore dei progetti 7 Seas Med, in Sicilia, e Ichnusa Wind Power, in Sardegna.
Nel corso dell'esercizio 2024 Saipem SpA ha ricevuto erogazioni pubbliche rientranti nel perimetro di applicazione della Legge n. 124/2017 (art. 1, commi 125-129) e successive modificazioni per un ammontare pari a 5.624.742,49 euro (incassato da INPS in data 27 maggio 2024), relative al rimborso di parte del costo lavoro dei dipendenti coinvolti in un percorso formativo finanziato da ANPAL nell'ambito del Fondo Nuove Competenze incluso nel Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR). Le altre società italiane in ambito non hanno ricevuto erogazioni pubbliche rientranti nel perimetro di applicazione della normativa in oggetto.
In particolare, non rientrano nell'ambito di applicazione della sopra citata normativa: (i) le forme di incentivo/sovvenzione ricevute in applicazione di un regime generale di aiuto a tutti gli aventi diritto; (ii) i corrispettivi afferenti a prestazioni di opera/servizi, incluse le sponsorizzazioni; (iii) i rimborsi e le indennità corrisposti a soggetti impegnati in tirocini formativi e di orientamento; (iv) i contributi ricevuti per la formazione continua da parte di fondi interprofessionali costituiti nella forma



giuridica di associazione; (v) i contributi associativi per l'adesione ad associazioni di categoria e territoriali, nonché a favore di fondazioni, od organizzazioni equivalenti, funzionali alle attività connesse con il business aziendale. Le erogazioni sono individuate secondo il criterio di cassa.
L'informativa rientrante nell'ambito di applicazione della sopra citata normativa include le erogazioni di importo superiore a 10 mila euro effettuate da un medesimo soggetto erogante nel corso del 2024, anche tramite una pluralità di atti.
Saipem Relazione BILANCIO Bilancio ALLEGATI in breve sulla gestione CONSOLIDATO di esercizio
Il 30 gennaio 2018 la Consob, in esito alla verifica ispettiva avviata in data 7 novembre 2016 (e conclusa in data 23 ottobre 2017) e di cui Saipem SpA ("Saipem") ha dato conto nella Relazione finanziaria annuale al 31 dicembre 2016, ha comunicato a Saipem di aver rilevato profili di non conformità "del bilancio d'esercizio e del bilancio consolidato al 31 dicembre 2016, nonché della Relazione finanziaria semestrale consolidata al 30 giugno 2017" ai principi contabili internazionali applicabili (IAS 1 "Presentazione del bilancio"; IAS 34 "Bilancio intermedio"; IAS 8 "Principi contabili, cambiamenti nelle stime contabili ed errori", par. 5, 41 e 42; IAS 36 "Riduzione di valore delle attività", par. 31, 55-57) e, conseguentemente, l'avvio "del procedimento finalizzato all'adozione della misura di cui all'art. 154-ter, comma 7, del D.Lgs. n. 58/1998".
Con note del 13 e del 15 febbraio 2018 la Società ha trasmesso alla Consob le proprie considerazioni in ordine ai rilievi formulati dagli Uffici, evidenziando le ragioni per le quali ritiene di non condividere tali rilievi.
Il 2 marzo 2018 la Commissione, in parziale accoglimento dei rilievi degli Uffici, ha comunicato a Saipem la propria delibera n. 20324 (la "Delibera"), con la quale ha accertato la "non conformità del bilancio consolidato e di esercizio 2016 di Saipem alle norme che ne disciplinano la predisposizione", senza censurare invece la correttezza della Relazione finanziaria semestrale consolidata al 30 giugno 2017.
Secondo la Delibera, la non conformità del bilancio consolidato e di esercizio 2016 di Saipem alle norme che ne governano la predisposizione concernerebbe in particolare: (i) la non corretta applicazione del principio della contabilizzazione per competenza sancito dalla norma contabile IAS 1; (ii) la mancata applicazione del principio contabile IAS 8 in relazione alla correzione degli errori attinenti al bilancio 2015; e (iii) il processo di stima del tasso di attualizzazione ai sensi del principio contabile IAS 36.
La Consob ha quindi chiesto alla Società, ai sensi dell'art. 154-ter, comma 7, del D.Lgs. n. 58/1998, di rendere noti al mercato i seguenti elementi di informazione:
Relativamente al punto (a), la contestazione riguarda la non conformità del bilancio consolidato e d'esercizio 2016:
In sostanza, ad avviso della Consob, le circostanze alla base di talune delle svalutazioni rilevate da Saipem nel bilancio 2016 sarebbero esistite, in tutto o in parte, già alla data di predisposizione del bilancio 2015. Infatti, Consob contesta alla Società la circostanza di avere approvato il bilancio consolidato e d'esercizio 2016 senza avere corretto "errori rilevanti"


contenuti nel bilancio consolidato e d'esercizio del periodo amministrativo precedente, relativamente alle seguenti poste contabili:
Relativamente al punto sub (b), Consob non condivide il fatto che la Società, ai fini dello svolgimento dell'impairment test: (i) abbia utilizzato un tasso unico per attualizzare flussi di business unit, caratterizzate da un profilo di rischio differente; (ii) non abbia considerato il rischio Paese in relazione ad alcuni asset che operano in specifiche aree geografiche per lungo tempo; (iii) non abbia tenuto conto delle modifiche nel profilo di rischio della Società conseguenti all'operazione che ha determinato il venir meno del consolidamento di Saipem nel Gruppo Eni.
La Consob ritiene che il bilancio consolidato e il bilancio separato di Saipem al 31 dicembre 2016 non siano conformi ai seguenti principi contabili: IAS 1, IAS 8 e IAS 36.
Nel dettaglio, la Consob ha osservato che la Società ha approvato il bilancio consolidato e d'esercizio 2016, senza avere corretto "errori rilevanti" contenuti nel bilancio consolidato e d'esercizio del periodo amministrativo precedente, relativamente alle seguenti poste contabili:
Con riferimento alla voce "Immobili, impianti e macchinari" dell'esercizio 2015, Consob contesta la non corretta applicazione dello IAS 16 "Immobili, impianti e macchinari" e dello IAS 36.
Più in particolare, Consob ritiene che alcune svalutazioni operate dalla Società su "immobili, impianti e macchinari" nel bilancio consolidato 2016 avrebbero dovuto, almeno in parte, essere rilevate, per competenza economica, nell'esercizio precedente.
Per la precisione, Consob contesta:
derivanti dal bene stesso. La vita utile di un bene, perciò, può essere più breve della sua vita economica. La stima della vita utile dell'attività comporta l'esercizio di una valutazione soggettiva, fondata sull'esperienza dell'entità su attività similari".
In conseguenza dei rilievi di cui sopra, Consob non condivide anche la competenza economica delle svalutazioni effettuate nel bilancio consolidato e d'esercizio 2016 con riferimento ad alcuni magazzini e a un'imposta differita attiva correlate alle voci dianzi oggetto di contestazione per le quali la competenza economica della svalutazione è ricondotta da Consob all'esercizio 2015.
Consob richiama, al riguardo:
Inoltre, Consob contesta il processo di stima del tasso di attualizzazione alla base dell'impairment test relativo al bilancio 2016, in quanto caratterizzato da un approccio non conforme a quanto previsto dal principio contabile IAS 36 che prevede che la Società debba "applicare il tasso di attualizzazione appropriato ai flussi finanziari futuri". Più precisamente, con riguardo all'esercizio 2016 Consob non condivide il fatto che la Società, ai fini dello svolgimento dell'impairment test: (i) abbia utilizzato un tasso unico per attualizzare flussi di business unit, caratterizzate da un profilo di rischio differente; (ii) non abbia considerato il rischio Paese in relazione ad alcuni asset che operano in specifiche aree geografiche per lungo tempo.
In relazione a quanto sopra, Consob ravvisa la violazione anche del principio relativo alla corretta rappresentazione della situazione aziendale che non garantirebbe il rispetto degli assunti fondamentali e delle caratteristiche qualitative delle informazioni.
Ritiene, infatti, Consob che la rilevanza degli errori e la significatività delle carenze riscontrate, possano determinare, altresì, la non conformità delle rendicontazioni in oggetto ai requisiti di attendibilità, prudenza e completezza, sanciti dal principio IAS 1.
C. Illustrazione, in un'apposita situazione economico-patrimoniale consolidata pro-forma – corredata dei dati comparativi – degli effetti che una contabilizzazione conforme alle regole avrebbe prodotto sulla situazione patrimoniale, sul conto economico e sul patrimonio netto dell'esercizio 2016, per i quali è stata fornita un'informativa errata.
La Società non condivide il giudizio di non conformità del bilancio consolidato e d'esercizio al 31 dicembre 2016 reso da Consob nella Delibera e ricorda che il bilancio consolidato e il bilancio d'esercizio al 31 dicembre 2016 sono stati approvati rispettivamente dal Consiglio di Amministrazione il 16 marzo 2017 e dall'Assemblea dei Soci il 28 aprile 2017 e sono stati oggetto della relazione della società di revisione ai sensi degli artt. 14 e 16 del decreto legislativo 27 gennaio 2010, n. 39, relazione rilasciata il 3 aprile 2017.
Inoltre, con comunicato stampa del 5 marzo 2018, Saipem ha informato che "il Consiglio di Amministrazione di Saipem, non condividendo la prospettazione della Consob, ha deliberato il 5 marzo 2018 di proporre impugnazione avverso la Delibera nelle competenti sedi giudiziarie".
Con comunicato stampa del 21 marzo 2018 Saipem ha informato che al fine di correttamente interpretare e attuare quanto disposto dalla Delibera, ha proposto motivata istanza alla Consob al fine di ottenere chiarimenti interpretativi, idonei a superare le complessità tecniche e valutative connesse ai rilievi formulati dall'Autorità e potere, in questo modo, correttamente informare il mercato, ribadendo di non condividere – e di non avere intenzione di fare proprio – il giudizio di non conformità del bilancio consolidato e del bilancio d'esercizio al 31 dicembre 2016.
Il 16 aprile 2018 Saipem ha emesso un comunicato stampa con ad oggetto la situazione economico-patrimoniale pro-forma consolidata al 31 dicembre 2016 al solo fine di ottemperare alla Delibera.
Il 27 aprile 2018 Saipem ha presentato ricorso al Tribunale Amministrativo del Lazio chiedendo l'annullamento della Delibera e di ogni altro atto e/o provvedimento presupposto e/o connesso.
Il 24 maggio 2018 Saipem ha depositato al TAR-Lazio motivi aggiuntivi di impugnazione avverso la citata Delibera.
Il 15 giugno 2021 si è tenuta dinanzi al TAR-Lazio l'udienza per la discussione del ricorso di Saipem avverso la Delibera Consob del 2 marzo 2018.
Il 6 luglio 2021 il TAR-Lazio ha respinto il ricorso presentato da Saipem SpA il 27 aprile 2018.
Il 6 novembre 2021 Saipem ha depositato il proprio appello avverso la decisone del TAR-Lazio davanti al Consiglio di Stato. Il 7 marzo 2024 si è svolta davanti al Consiglio di Stato l'udienza di discussione del merito dell'impugnazione proposta da Saipem avverso la sentenza del TAR-Lazio.
Inoltre, il 6 aprile 2018, dopo la chiusura del mercato, gli Uffici della Consob (Divisione Informazione Emittenti), con comunicazione prot. n. 0100385/18 (la "Comunicazione"), hanno avviato un procedimento amministrativo sanzionatorio formulando talune contestazioni, ai sensi degli artt. 191 e 195 del D.Lgs. n. 58/1998 ("TUF"), in ordine alla documentazione d'offerta (Prospetto Informativo e Supplemento al Prospetto Informativo) messa a disposizione del pubblico da Saipem SpA ("Saipem") in occasione della operazione di aumento del capitale sociale realizzata nei mesi di gennaio e febbraio 2016. Le contestazioni sono rivolte esclusivamente nei confronti degli amministratori e del Chief Financial Officer/Dirigente Preposto in carica in quel momento.
Gli Uffici di Consob nel notificare agli interessati le contestazioni hanno comunicato che le violazioni contestate da Consob, ove accertate dalla Commissione all'esito del procedimento, "sono punite con una sanzione amministrativa pecuniaria compresa tra euro 5.000 ed euro 500.000".
Saipem ha ricevuto notifica della Comunicazione unicamente quale garante ex lege del pagamento "delle sanzioni pecuniarie che potranno eventualmente essere comminate agli esponenti aziendali in esito al procedimento amministrativo".
Le contestazioni fanno seguito alla deliberazione Consob n. 20324 dello scorso 2 marzo 2018 (la "Delibera"), il cui contenuto è stato reso noto al mercato dalla Società con comunicato stampa del 5 marzo 2018. La Delibera – che, come parimenti reso noto al mercato, la Società non ha condiviso e che ha formato oggetto di impugnazione dinanzi al TAR-Lazio – aveva contestato, tra l'altro, "l'incoerenza delle assunzioni e degli elementi alla base del Piano Strategico 2016-2019 rispetto alle evidenze a disposizione degli organi di amministrazione" in quanto gli indicatori di possibile perdita di valore degli asset poi svalutati da Saipem nella relazione novestrale al 30 settembre 2016 sarebbero sussistiti, secondo la Consob, già al momento di approvazione del bilancio consolidato 2015.
Con la Comunicazione, gli Uffici della Consob hanno contestato agli esponenti aziendali che al momento dell'aumento di capitale esercitavano funzioni direttive i fatti oggetto della Delibera e già comunicati al mercato, come dianzi scritto. Gli Uffici hanno contestato inoltre taluni "profili in ordine alla non corretta redazione della dichiarazione sul capitale circolante netto" richiesta dalla disciplina vigente in materia di prospetto informativo.
Quanto precede comporterebbe, secondo gli Uffici della Consob, "l'inidoneità della documentazione d'offerta a consentire la formulazione di un fondato giudizio sulla situazione patrimoniale e finanziaria, sui risultati economici e sulle prospettive dell'emittente da parte degli investitori, ai sensi dell'art. 94, commi 2 e 7, del TUF, con riguardo alle informazioni riguardanti: a) le stime di risultato del Gruppo per l'esercizio 2015 (Guidance 2015 e le assunzioni sottostanti)"; "b) le previsioni di risultato del Gruppo tratte dal Piano Strategico 2016-2019 e le assunzioni sottostanti"; "c) la dichiarazione sul Capitale Circolante Netto" ("CCN").
Sempre secondo gli Uffici della Consob, Saipem avrebbe inoltre omesso, in violazione dell'art. 97, comma 1 e dell'art. 115, comma 1, lett. a), del TUF, di rappresentare alla Consob "informazioni inerenti (i) alle assunzioni sottostanti la dichiarazione sul CCN; (ii) alla disponibilità di uno 'Scenario Eni' sul prezzo del petrolio aggiornato e (iii) l'esistenza di significative modifiche nelle assunzioni sottostanti il Piano Strategico 2016-2019".
Il 4 luglio 2018 Saipem, quale garante ex lege del pagamento "delle sanzioni pecuniarie che potranno eventualmente essere comminate agli esponenti aziendali in esito al procedimento amministrativo", ha presentato a Consob le proprie deduzioni difensive.
Saipem e tutti gli esponenti aziendali destinatari della Comunicazione hanno provveduto a depositare le proprie controdeduzioni agli Uffici della Consob.
Con delibera n. 20828 del 21 febbraio 2019, notificata il 12 marzo 2019 a Saipem e adottata all'esito del procedimento amministrativo sanzionatorio avviato il 6 aprile 2018, Consob ha irrogato le seguenti sanzioni pecuniarie amministrative: a) 200 mila euro nei confronti dell'Amministratore Delegato della Società in carica all'epoca dei fatti contestati; b) 150 mila euro nei confronti del Dirigente Preposto alla redazione dei documenti contabili societari in carica al momento dell'aumento di capitale del 2016.
Consob ha, inoltre, condannato Saipem al pagamento di 350 mila euro, quale responsabile in solido per il pagamento delle citate sanzioni amministrative con i due soggetti sanzionati ai sensi dell'art. 195, comma 9, del TUF (nella formulazione vigente all'epoca delle asserite violazioni), con obbligo di regresso nei confronti dei medesimi due soggetti.
La Consob ha deciso di archiviare il procedimento avviato il 6 aprile 2018 nei confronti dei consiglieri di Amministrazione non esecutivi in carica all'epoca dei fatti contestati.
Il Consiglio di Amministrazione di Saipem il 2 aprile 2019 ha deliberato di impugnare dinanzi alla Corte di Appello la Delibera n. 20828.
Analoga impugnativa è stata presentata dalle due persone fisiche sanzionate nella specie l'Amministratore Delegato di Saipem in carica all'epoca dei fatti contestati e il Chief Financial Officer e Dirigente Preposto alla redazione dei documenti


contabili in carica all'epoca dei fatti oggetto. La prima udienza dinanzi alla Corte di Appello di Milano si è tenuta il 13 novembre 2019.
Dopo varie istanze di autorizzazione alla produzione di documenti, memorie, motivi aggiunti, deduzioni e controdeduzioni, all'udienza del 21 aprile 2021 si è tenuta la discussione dei ricorsi.
La Corte di Appello di Milano, in parziale accoglimento dei ricorsi, che per il resto sono stati respinti:
Il 20 gennaio 2022 Saipem ha proposto ricorso in Cassazione avverso la decisione della Corte di Appello di Milano. In data 1° marzo 2022 Consob ha notificato a Saipem il proprio controricorso con ricorso incidentale.
Il controricorso di Saipem a fronte del ricorso incidentale della Consob è stato notificato l'8 aprile 2022.
Il procedimento è allo stato pendente.


I sottoscritti Alessandro Puliti e Luca Caviglia in qualità, rispettivamente, di Amministratore Delegato e di Dirigente preposto alla redazione dei documenti contabili societari di Saipem SpA, attestano, tenuto anche conto di quanto previsto dall'art. 154-bis, commi 3 e 4, del decreto legislativo 24 febbraio 1998, n. 58:
l'adeguatezza in relazione alle caratteristiche dell'impresa e
l'effettiva applicazione delle procedure amministrative e contabili per la formazione del bilancio consolidato nel corso dell'esercizio 2024.
Le procedure amministrative e contabili per la formazione del bilancio consolidato al 31 dicembre 2024 sono state definite e la valutazione della loro adeguatezza è stata effettuata sulla base delle norme e metodologie definite da Saipem in coerenza con il modello Internal Control - Integrated Framework emesso dal Committee of Sponsoring Organizations of the Treadway Commission che rappresenta un framework di riferimento per il sistema di controllo interno generalmente accettato a livello internazionale.
Si attesta, inoltre che:
3.1 il bilancio consolidato al 31 dicembre 2024:
11 marzo 2025
Alessandro Puliti Luca Caviglia
/firma/ Alessandro Puliti /firma/ Luca Caviglia Amministratore Delegato Dirigente preposto alla redazione dei documenti contabili societari


I sottoscritti Alessandro Puliti e Luca Caviglia in qualità, rispettivamente, di Amministratore Delegato e di Dirigente preposto alla redazione dei documenti contabili societari di Saipem SpA, attestano61, ai sensi dell'art. 154-bis, comma 5-ter, del decreto legislativo 24 febbraio 1998, n. 58, che la Rendicontazione Consolidata di Sostenibilità inclusa nella relazione sulla gestione è stata redatta:
11 marzo 2025
Alessandro Puliti Luca Caviglia
/firma/ Alessandro Puliti /firma/ Luca Caviglia Amministratore Delegato Dirigente preposto alla redazione dei documenti contabili societari
(61) Attestazione resa secondo il modello stabilito nel documento di Consob per la consultazione del 13 dicembre 2024.



























Saipem Relazione Bilancio BILANCIO ALLEGATI in breve sulla gestione consolidato DI ESERCIZIO
04.
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| Note illustrative al bilancio di esercizio | 510 | |
|---|---|---|
| Nota 1 | Criteri di redazione | 510 |
| Nota 2 | Criteri di valutazione | 510 |
| Nota 3 | Stime contabili e giudizi significativi | 528 |
| Nota 4 | Principi contabili di recente emanazione con efficacia dal 2025 ed esercizi successivi | 533 |
| Nota 5 | Disponibilità liquide ed equivalenti | 534 |
| Nota 6 | Attività finanziarie valutate al fair value con effetti a conto economico | 535 |
| Nota 7 | Attività finanziarie valutate al fair value con effetti a OCI | 535 |
| Nota 8 | Altre attività finanziarie correnti | 536 |
| Nota 9 | Crediti commerciali e altri crediti | 536 |
| Nota 10 | Rimanenze e attività contrattuali | 538 |
| Nota 11 | Attività per imposte sul reddito correnti | 539 |
| Nota 12 | Attività per altre imposte correnti | 539 |
| Nota 13 | Altre attività correnti | 539 |
| Nota 14 | Immobili, impianti e macchinari | 540 |
| Nota 15 | Attività immateriali | 543 |
| Nota 16 | Diritto di utilizzo di attività in leasing, attività e passività per leasing | 544 |
| Nota 17 | Partecipazioni | 545 |
| Nota 18 | Attività e passività per imposte differite | 549 |
| Nota 19 | Altre attività non correnti | 549 |
| Nota 20 | Passività finanziarie a breve termine | 549 |
| Nota 21 | Debiti commerciali, altri debiti e passività contrattuali | 550 |
| Nota 22 | Passività per imposte sul reddito correnti | 551 |
| Nota 23 | Passività per altre imposte correnti | 551 |
| Nota 24 | Altre passività correnti | 551 |
| Nota 25 Nota 26 |
Passività finanziarie a lungo termine e quote a breve di passività a lungo termine Analisi dell'indebitamento finanziario netto (disponibilità nette) |
552 553 |
| Nota 27 | Fondi per rischi e oneri | 554 |
| Nota 28 | Fondi per benefici ai dipendenti | 555 |
| Nota 29 | Passività per imposte differite | 560 |
| Nota 30 | Passività per imposte sul reddito non correnti | 560 |
| Nota 31 | Altri debiti e passività non correnti | 560 |
| Nota 32 | Strumenti finanziari derivati | 561 |
| Nota 33 | Discontinued operations, attività destinate alla vendita e passività direttamente associabili | 562 |
| Nota 34 | Patrimonio netto | 563 |
| Nota 35 | Garanzie, impegni e rischi | 566 |
| Nota 36 | Ricavi | 581 |
| Nota 37 | Costi operativi | 583 |
| Nota 38 | Proventi (oneri) finanziari | 589 |
| Nota 39 | Proventi (oneri) su partecipazioni | 590 |
| Nota 40 | Imposte sul reddito | 590 |
| Nota 41 | Risultato d'esercizio | 591 |
| Nota 42 | Ammontare dei compensi corrisposti ai componenti degli organi di amministrazione e controllo, | |
| ai Direttori generali e ai Dirigenti con responsabilità strategiche | 591 | |
| Nota 43 | Rapporti con parti correlate | 592 |
| Nota 44 | Eventi e operazioni significativi e non ricorrenti | 605 |
| Nota 45 | Posizioni e transazioni derivanti da operazioni atipiche e inusuali | 606 |
| Nota 46 | Fatti di rilievo avvenuti dopo la chiusura dell'esercizio | 606 |
| Informazioni relative alla censura formulata dalla Consob ai sensi dell'art. 154-ter, comma 7, | ||
| del D.Lgs. n. 58/1998 e alla comunicazione degli uffici Consob in data 6 aprile 2018 | 610 | |
| Attestazione del management | 615 | |
| Proposte del Consiglio di Amministrazione all'Assemblea degli Azionisti | 616 | |
| Relazione del Collegio Sindacale all'Assemblea degli Azionisti | 617 | |
| Relazione della Società di revisione | 631 | |
| Riassunto delle deliberazioni assembleari | 637 |

| 31.12.2024 | 31.12.2023 | |||||
|---|---|---|---|---|---|---|
| di cui verso | di cui verso | |||||
| parti | parti | |||||
| (euro) | Nota | Totale | correlate | Totale | correlate | |
| ATTIVITÀ | ||||||
| Attività correnti | ||||||
| Disponibilità liquide ed equivalenti | (N. 5) | 1.718.945.590 | 91.245.692 | 1.291.538.759 | 1.892.140 | |
| Attività finanziarie valutate al fair value con effetti a conto economico | (N. 6) | 46.493.596 | - | - | ||
| Attività finanziarie valutate al fair value con effetti a OCI | (N. 7) | 228.797.800 | - | - | ||
| Altre attività finanziarie correnti | (N. 8) | 536.436.235 | 536.415.575 | 870.778.202 | 870.757.542 | |
| Crediti commerciali e altri crediti | (N. 9) | 1.852.912.074 | 1.267.366.802 | 1.672.273.669 | 1.185.394.381 | |
| Rimanenze | (N. 10) | 1.001.507 | - | 13.314.304 | - | |
| Attività contrattuali | (N. 10) | 982.251.387 | - | 882.522.526 | - | |
| Attività per imposte sul reddito correnti | (N. 11) | 57.190.717 | - | 81.986.247 | - | |
| Attività per altre imposte correnti | (N. 12) | 18.574.396 | - | 13.090.133 | - | |
| Altre attività correnti | (N. 13, 32) | 183.796.965 | 113.966.148 | 106.846.251 | 68.106.283 | |
| Totale attività correnti | 5.626.400.267 | 4.932.350.091 | ||||
| Attività non correnti | ||||||
| Immobili, impianti e macchinari | (N. 14) | 114.503.625 | - | 117.936.323 | - | |
| Attività immateriali | (N. 15) | 23.485.351 | - | 21.259.848 | - | |
| Diritti di utilizzo di attività in leasing | (N. 16) | 187.020.633 | - | 139.808.708 | - | |
| Partecipazioni | (N. 17) | 2.127.666.605 | 2.127.666.605 | 2.213.473.318 | 2.213.473.318 | |
| Attività per imposte differite | (N. 18) | 213.118.764 | - | 179.812.328 | - | |
| Altre attività non correnti | (N. 19, 32) | 36.183.760 | - | 14.568.582 | 6.361.796 | |
| Totale attività non correnti | 2.701.978.738 | 2.686.859.107 | ||||
| Discontinued operations e attività destinate alla vendita | (N. 33) | 855.229 | 1.926.149 | - | ||
| TOTALE ATTIVITÀ | 8.329.234.234 | 7.621.135.347 | ||||
| PASSIVITÀ | ||||||
| Passività correnti | ||||||
| Passività finanziarie a breve termine | (N. 20) | 1.246.411.902 | 1.243.467.643 | 952.822.987 | 949.046.972 | |
| Quota a breve di passività finanziarie a lungo termine | (N. 25) | 4.371.575 | - | 4.452.949 | - | |
| Quota a breve delle passività per leasing | (N. 16) | 61.495.704 | 305.943 | 25.929.159 | 565.380 | |
| Debiti commerciali e altri debiti | (N. 21) | 1.706.644.303 | 871.450.578 | 1.691.036.329 | 1.505.890.020 | |
| Passività contrattuali | (N. 21) | 1.545.945.312 | 499.624.754 | 1.299.877.397 | 466.231.133 | |
| Passività per imposte sul reddito correnti | (N. 22) | 24.719.756 | - | 8.803.003 | - | |
| Passività per altre imposte correnti | (N. 23) | 37.091.748 | - | 31.406.595 | - | |
| Altre passività correnti | (N. 24, 32) | 135.335.683 | 127.784.501 | 35.646.417 | 28.226.995 | |
| Totale passività correnti | 4.762.015.983 | 4.049.974.836 | ||||
| Passività non correnti | ||||||
| Passività finanziarie a lungo termine | (N. 25) | 429.453.083 | - | 651.444.446 | - | |
| Passività per leasing a lungo termine | (N. 16) | 147.329.720 | - | 129.563.309 | 220.675 | |
| Fondo per rischi e oneri | (N. 27) | 241.138.590 | - | 296.502.212 | - | |
| Fondi per benefici ai dipendenti | (N. 28) | 92.814.484 | - | 92.031.427 | - | |
| Passività per imposte differite | (N. 29) | - | - | - | - | |
| Passività per imposte sul reddito non correnti | (N. 30) | 509.406 | - | 24.314 | - | |
| Altri debiti e passività non correnti | (N. 31) | 82.725.155 | - | 6.333.473 | 4.933.473 | |
| Totale passività non correnti | 993.970.438 | 1.175.899.181 | ||||
| Discontinued operations e passività direttamente associabili | ||||||
| ad attività destinate alla vendita | (N. 33) | - | - | - | ||
| TOTALE PASSIVITÀ | 5.755.986.421 | 5.225.874.017 |
| 31.12.2024 | 31.12.2023 | ||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|
| di cui verso parti |
di cui verso parti |
||||||
| (euro) | Nota | Totale | correlate | Totale | correlate | ||
| PATRIMONIO NETTO | (N. 34) | ||||||
| Patrimonio netto: | |||||||
| - capitale sociale | 501.669.791 | 501.669.791 | |||||
| - riserva sopraprezzo azioni | 1.621.695.255 | ||||||
| - altre riserve | 101.501.440 | ||||||
| - utili (perdite) relativi ai precedenti esercizi | 239.236.534 | 137.337.114 | |||||
| - utile (perdita) dell'esercizio | 278.498.190 | 107.279.268 | |||||
| Riserva negativa per azioni proprie in portafoglio | (139.414.801) | (74.221.538) | |||||
| TOTALE PATRIMONIO NETTO | 2.573.247.813 | 2.395.261.330 | |||||
| TOTALE PASSIVITÀ E PATRIMONIO NETTO | 8.329.234.234 | 7.621.135.347 |
| 2024 | 2023 | |||||
|---|---|---|---|---|---|---|
| di cui verso | di cui verso | |||||
| parti | parti | |||||
| (euro) | Nota | Totale | correlate | Totale | correlate | |
| RICAVI | (N. 36) | |||||
| Ricavi della gestione caratteristica | 5.871.918.220 | 1.909.695.643 | 4.130.291.825 | 1.974.545.851 | ||
| Altri ricavi e proventi | 93.460.879 | 88.377.566 | 149.955.081 | 87.370.286 | ||
| Totale ricavi | 5.965.379.099 | 4.280.246.906 | ||||
| Costi operativi | (N. 37) | |||||
| Acquisti, prestazioni di servizi e costi diversi | (4.898.422.489) (1.798.475.834) | (3.902.912.880) (1.834.338.671) | ||||
| Riprese di valore (svalutazioni) nette di crediti commerciali e altri crediti | (7.229.817) | - | (6.799.397) | |||
| Costo del lavoro | (725.339.401) | 13.479.294 | (571.184.425) | 16.704.737 | ||
| Ammortamenti e svalutazioni | (75.548.965) | - | (63.062.063) | |||
| Altri proventi (oneri) operativi | - | - | (1.242.386) | (1.242.386) | ||
| Totale costi operativi | (5.706.540.672) | (4.545.201.151) | ||||
| Risultato operativo | 258.838.427 | (264.954.245) | ||||
| Proventi (oneri) finanziari | (N. 38) | |||||
| Proventi finanziari | 260.433.169 | 77.602.821 | 197.162.472 | 53.229.431 | ||
| Oneri finanziari | (218.415.918) | (26.371.377) | (183.318.095) | (21.679.536) | ||
| Proventi (oneri) netti su attività finanziarie valutate al fair value con effetti a | - | |||||
| conto economico | 749.831 | |||||
| Strumenti derivati | (6.507.493) | (13.742.156) | (22.171.800) | (11.349.650) | ||
| Totale proventi (oneri) finanziari | 36.259.589 | (8.327.423) | ||||
| Proventi (oneri) su partecipazioni | (N. 39) | (98.380.402) | (98.380.402) | 301.601.493 | 301.601.493 | |
| Risultato ante imposte | 196.717.614 | 28.319.825 | ||||
| Imposte sul reddito | (N. 40) | 75.833.517 | 63.906.909 | |||
| Utile (perdita) dell'esercizio - Continuing operations | 272.551.131 | 92.226.734 | ||||
| Utile (perdita) dell'esercizio - Discontinued operations | (N. 33) | 5.947.059 | (22.769) | 15.052.534 | (570.038) | |
| Utile (perdita) dell'esercizio | (N. 41) | 278.498.190 | 107.279.268 |

| (euro) | 2024 | 2023 |
|---|---|---|
| Utile (perdita) dell'esercizio | 278.498.190 | 107.279.268 |
| Altre componenti del conto economico complessivo | ||
| Componenti non riclassificabili a conto economico: | ||
| - valutazioni di piani a benefici definiti per i dipendenti | (240.830) | (1.938.674) |
| - partecipazioni valutate al fair value | (154.981) | 46.427 |
| - effetto fiscale relativo alle componenti non riclassificabili | 57.799 | 465.282 |
| Totale | (338.012) | (1.426.965) |
| Componenti riclassificabili a conto economico: | ||
| - variazione del fair value derivati cash flow hedge (2) | (63.822.714) | 70.639.149 |
| - variazione fair value delle attività finanziarie, diverse dalle partecipazioni, con effetti a OCI | 185.885 | - |
| - effetto fiscale relativo alle componenti riclassificabili | 15.272.035 | (16.953.395) |
| Totale | (48.364.794) | 53.685.754 |
| Totale altre componenti del conto economico, al netto dell'effetto fiscale | (48.702.806) | 52.258.789 |
| Totale utile (perdita) complessivo dell'esercizio | 229.795.384 | 159.538.057 |
(1) Il prospetto del conto economico complessivo indica il risultato economico integrato dei proventi e oneri che per espressa disposizione degli IFRS sono rilevati direttamente a patrimonio netto.
(2) La variazione del fair value derivati di copertura cash flow hedge riguarda essenzialmente rapporti con la società controllata Saipem Finance International BV.

| Altre riserve | |||||||||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| (migliaia di euro) | Capitale sociale | Riserva per soprapprezzo delle azioni |
Riserva da conversione obbligazioni convertibili |
Riserva legale | finanziari disponibili alla Da fair value strumenti Riserva vendita |
Riserva partecipazioni valutate al fair value |
Riserva per cash flow hedge |
benefici definiti per Riserva per piani a dipendenti |
esercizi precedenti Altre riserve e utili (perdite) relativi a |
Utile (perdita) dell'esercizio |
Riserva negativa per azioni proprie in portafoglio |
Totale patrimonio netto | |
| Saldi al 31.12.2023 | 501.670 1.621.695 | 80.334 | - | - | (12) | 27.124 | (10.636) | 142.029 | - | 107.279 | (74.222) 2.395.261 | ||
| Utile (perdita) esercizio 2024 | - | - | - | - | - | - | - | - | - | 278.498 | - | 278.498 | |
| Altre componenti del conto economico complessivo |
|||||||||||||
| Componenti non riclassificabili a conto economico |
|||||||||||||
| Rivalutazioni di piani a benefici definiti per i dipendenti al netto dell'effetto fiscale |
- | - | - | - | - | - | - | (183) | - | - | - | (183) | |
| Adeguamento per valutazione partecipazioni valutate al fair value |
- | - | - | - | - | (155) | - | - | - | - | - | (155) | |
| Componenti riclassificabili a conto economico |
|||||||||||||
| Variazione del fair value derivati cash flow hedge, al netto dell'effetto fiscale |
- | - | - | - | - | - | (48.505) | - | - | - | - | (48.505) | |
| Variazione del fair value delle attività finanziarie, diverse dalle partecipazioni, con effetti a OCI, al netto dell'effetto fiscale |
- | - | - | - | 141 | - | - | - | - | - | - | 141 | |
| Totale utile (perdita) | |||||||||||||
| complessivo esercizio 2024 Operazioni con gli Azionisti |
- | - | - | - | 141 | (155) | (48.505) | (183) | - | 278.498 | - | 229.796 | |
| Destinazione utile esercizio 2023 | - | - | - | 5.364 | - | - | - | - | 101.899 | (107.263) | - | - | |
| Distribuzione dividendi | - | - | - | - | - | - | - | - | - | (16) | - | (16) | |
| Altri movimenti di patrimonio netto | |||||||||||||
| Rilevazione fair value stock grant | - | - | - | - | - | - | - | - | 13.400 | - | 57 | 13.457 | |
| Acquisto Azioni Proprie | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | (65.250) | (65.250) | |
| Saldi al 31.12.2024 | 501.670 1.621.695 | 80.334 | 5.364 | 141 | (167) | (21.381) | (10.819) | 257.328 | 278.498 | (139.415) 2.573.248 |

| Altre riserve | ||||||||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| (migliaia di euro) | Capitale sociale | Riserva per soprapprezzo delle azioni |
obbligazioni convertibili Riserva da conversione |
Riserva legale | finanziari disponibijli alla Da fair value strumetni Riserva vendita |
Riserva partecipazioni valutate al fair value |
Riserva per cash flow hedge |
benefici definiti per Riserva per piani a dipendenti |
esercizi precedenti Altre riserve e utili (perdite) relativi a |
Utile (perdita) dell'esercizio |
Riserva negativa per azioni proprie in portafoglio |
Totale patrimonio netto |
| Saldi al 31.12.2022 | 501.670 1.876.983 | - | - | - | (58) | (26.562) | (9.162) | 138.513 | (255.988) | (77.444) 2.147.952 | ||
| Utile (perdita) esercizio 2023 | - | - | - | - | - | - | - | - | - | 107.279 | - | 107.279 |
| Altre componenti del conto economico complessivo |
||||||||||||
| Componenti non riclassificabili a conto economico |
||||||||||||
| Rivalutazioni di piani a benefici definiti per i dipendenti al netto dell'effetto fiscale |
- | - | - | - | - | - | - | (1.474) | - | - | - | (1.474) |
| Adeguamento per valutazione partecipazioni valutate al fair value |
- | - | - | - | - | 46 | - | - | - | - | - | 46 |
| Componenti riclassificabili a conto economico |
||||||||||||
| Variazione del fair value derivati cash flow hedge, al netto dell'effetto fiscale |
- | - | - | - | - | - | 53.686 | - | - | - | - | 53.686 |
| Totale utile (perdita) complessivo esercizio 2023 |
- | - | - | - | - | 46 | 53.686 | (1.474) | - | 107.279 | - | 159.537 |
| Operazioni con gli Azionisti | ||||||||||||
| Ripianamento perdita esercizio 2022 | - | (255.988) | - | - | - | - | - | - | - | 255.988 | - | - |
| Variazione riserva da conversione obbligazioni convertibili |
- | - | 80.334 | - | - | - | - | - | - | - | - | 80.334 |
| Capitalizzazione oneri aumento di capitale |
- | 700 | - | - | - | - | - | - | - | - | - | 700 |
| Altri movimenti di patrimonio netto | ||||||||||||
| Rilevazione fair value stock grant | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - |
| Trasferimento riserva benefici dipendenti |
- | - | - | - | - | - | - | - | 3.516 | - | 3.222 | 6.738 |
| Saldi al 31.12.2023 | 501.670 1.621.695 | 80.334 | - | - | (12) | 27.124 | (10.636) | 142.029 | 107.279 | (74.222) 2.395.261 |


| (euro) | 31.12.2024 | 31.12.2023 |
|---|---|---|
| Utile (perdita) dell'esercizio – Continuing operations | 272.551.131 | 92.226.734 |
| Utile (perdita) dell'esercizio – Discontinued operations | 5.947.059 | 15.052.534 |
| Rettifiche per ricondurre l'utile (perdita) dell'esercizio al flusso di cassa da attività operativa | ||
| Ammortamenti - Continuing operations | 75.548.965 | 5.979.679 |
| Ammortamenti - Discontinued operations | - | - |
| Svalutazioni (riprese di valore) nette di attività materiali e immateriali - Continuing operations | - | 3.265.265 |
| Svalutazioni (riprese di valore) nette di attività materiali e immateriali - Discontinued operations | - | - |
| Effetto valutazione partecipazioni | 126.975.939 | (267.749.040) |
| (Plusvalenze) minusvalenze nette su cessioni di attività - Continuing operations | (660.083) | (26.335.520) |
| (Plusvalenze) minusvalenze nette su cessioni di attività - Discontinued operations | (5.648.371) | (12.969.095) |
| (Dividendi) - Continuing operations | (121.001.542) | (503.640) |
| (Dividendi) - Discontinued operations | - | - |
| (Interessi attivi) | (112.349.812) | (55.756.886) |
| Interessi passivi | 100.204.552 | 71.284.848 |
| Imposte sul reddito - Continuing operations | (75.833.517) | (63.906.910) |
| Imposte sul reddito - Discontinued operations | - | - |
| Altre variazioni | (36.466.940) | 40.405.163 |
| Variazioni del capitale di esercizio: | ||
| - rimanenze | 12.216.125 | 8.961.424 |
| - crediti commerciali | (152.949.030) | (313.531.533) |
| - debiti commerciali | 5.794.596 | 362.278.605 |
| - fondi per rischi e oneri | (55.793.622) | (19.331.359) |
| - attività e passività contrattuali | 146.339.053 | 634.110.253 |
| - altre attività e passività | (4.181.235) | 36.521.128 |
| Flusso di cassa del capitale di esercizio - Continuing operations | (48.574.113) | 709.008.518 |
| Flusso di cassa del capitale di esercizio - Discontinued operations | (101.294) | (2.099.216) |
| Flusso di cassa del capitale di esercizio | (48.675.407) | 706.909.302 |
| Variazione fondo benefici ai dipendenti - Continuing operations | 970.359 | (8.989.081) |
| Variazione fondo benefici ai dipendenti - Discontinued operations | (171.833) | (1.258.419) |
| Dividendi incassati | 121.001.542 | 503.640 |
| Interessi incassati | 108.907.195 | 54.163.994 |
| Interessi pagati | (87.636.988) | (63.292.507) |
| Imposte sul reddito pagate, al netto dei crediti di imposta rimborsati - Continuing operations | 75.937.047 | 56.045.617 |
| Imposte sul reddito pagate, al netto dei crediti di imposta rimborsati - Discontinued operations | - | - |
| Flusso di cassa netto da attività operativa - Continuing operations | 399.573.735 | 600.166.992 |
| Flusso di cassa netto da attività operativa - Discontinued operations | 25.561 | (1.274.196) |
| Flusso di cassa netto da attività operativa | 399.599.296 | 598.892.796 |
| di cui verso correlate - Continuing operations | (260.477.953) | 680.293.832 |
| di cui verso correlate – Discontinued operations | (37.018) | 17.008.818 |
| Investimenti: | ||
| - attività immateriali | (10.368.413) | (9.440.669) |
| - attività materiali - Continuing operations | (17.706.139) | (16.884.793) |
| - attività materiali - Discontinued operations | - | |
| - partecipazioni | (41.472.219) | (76.169.941) |
| - crediti finanziari | - | - |
| - variazione debiti relativi all'attività di investimento | - | (50.000.000) |
| Flusso di cassa degli investimenti - Continuing operations | (69.546.771) | (152.495.403) |
| Flusso di cassa degli investimenti - Discontinued operations | - | - |
| Flusso di cassa degli investimenti | (69.546.771) | (152.495.403) |


| (euro) | 31.12.2024 | 31.12.2023 |
|---|---|---|
| Disinvestimenti: | ||
| - attività immateriali | - | 1.018 |
| - attività materiali - Continuing operations | 5.049.480 | 78.836.608 |
| - attività materiali - Discontinued operations | 7.038.718 | 38.671.057 |
| - partecipazioni | 148.010 | - |
| - rami d'azienda - Continuing operations | - | - |
| - rami d'azienda - Discontinued operations | - | - |
| - variazione crediti relativi all'attività di investimento | 21.745.968 | (28.060.444) |
| - crediti finanziari strumentali all'attività operativa | 186.667 | 384.271 |
| Flusso di cassa dei disinvestimenti - Continuing operations | 26.982.115 | 51.161.453 |
| Flusso di cassa dei disinvestimenti - Discontinued operations | 7.038.718 | 38.671.057 |
| Flusso di cassa dei disinvestimenti | 34.168.843 | 89.832.510 |
| Variazione netta titoli e crediti finanziari non strumentale all'attività operativa | 58.863.905 | (517.201.015) |
| Flusso di cassa netto da attività di investimento | 23.485.977 | (579.863.908) |
| di cui verso correlate | 296.032.870 | (592.536.641) |
| Assunzione dei debiti finanziari non correnti | 15.436.775 | 805.897.395 |
| Rimborso di debiti finanziari non correnti | (237.509.512) | (261.998.830) |
| Rimborsi di passività per beni in leasing | (38.378.959) | (37.683.046) |
| Incremento (decremento) di debiti finanziari correnti | 293.588.915 (3.106.399.613) | |
| Flusso di cassa derivante da incrementi (decrementi) dei finanziamenti | 33.137.219 | (195.575.906) |
| Apporti netti di capitale proprio | - | - |
| Cessione (Acquisto) di azioni proprie | (65.250.313) | - |
| Variazione netta del prestito obbligazionario convertibile | (12.565.143) | 72.344.001 |
| Dividendi pagati | (15.885) | - |
| Flusso di cassa netto da attività di finanziamento | (44.694.122) | 267.919.907 |
| di cui verso correlate | 323.424.330 | (267.491.485) |
| Effetto delle differenze cambio | 49.015.680 | (27.293.708) |
| Variazione netta delle disponibilità liquide ed equivalenti | 427.406.831 | 259.655.087 |
| Disponibilità liquide ed equivalenti a inizio periodo | 1.291.538.759 1.031.883.672 | |
| Disponibilità liquide ed equivalenti a fine periodo | 1.718.945.590 1.291.538.759 |
Per l'informativa richiesta dallo IAS 7 si veda la nota 23 "Passività finanziarie a lungo termine". Le note costituiscono parte integrante del presente Bilancio.

Il controllo congiunto (Joint Arrangement) è la condivisione, su base contrattuale, del controllo di un accordo che esiste unicamente quando per le decisioni relative alle attività rilevanti è richiesto il consenso unanime delle parti che condividono il controllo. Secondo le disposizioni dell'IFRS 11, un accordo a controllo congiunto può essere classificato come Joint Venture (JV) o come Joint Operation (JO).
Una joint venture è un accordo a controllo congiunto nel quale le parti che detengono il controllo congiunto vantano diritti sulle attività nette dell'accordo. Le partecipazioni in joint venture sono valutate nel bilancio di esercizio di Saipem SpA secondo il criterio del costo.
Una joint operation è un accordo a controllo congiunto nel quale le parti che detengono il controllo congiunto vantano diritti sulle attività e obbligazioni per le passività (cd. enforceable rights and obligations) relative all'accordo; la verifica dell'esistenza di enforceable rights and obligations richiede l'esercizio di un giudizio complesso da parte della Direzione Aziendale ed è operata considerando le caratteristiche della struttura societaria, gli accordi tra le parti, nonché ogni altro fatto e circostanza che risulti rilevante ai fini della verifica.
Nel bilancio d'esercizio è rilevata la quota di spettanza Saipem delle attività/passività e dei ricavi/costi delle joint operation sulla base degli effettivi diritti e obbligazioni rivenienti dagli accordi contrattuali. Successivamente alla rilevazione iniziale, le attività/passività e i ricavi/costi afferenti alla joint operation sono valutati in conformità ai criteri di valutazione applicabili alla singola fattispecie.
In Saipem SpA, alla luce di quanto sopra esposto, la società Ship Recycling Scarl è stata qualificata come Joint Operation , pertanto, la Società ha rilevato le attività, le passività, i costi e i ricavi in base alla propria "interessenza" nell'accordo pari al 51%.
Ship Recycling Scarl è stata costituita il 30 luglio 2014 da Saipem SpA congiuntamente con Officine Meccaniche Navali e Fonderie San Giorgio SpA al fine di realizzare la demolizione e lo smaltimento della nave passeggeri "Costa Concordia".
La società è stata posta in liquidazione il 4 ottobre 2017 per avvenuto conseguimento dell'oggetto sociale ed è stata cancellata dal registro delle imprese in data 27 dicembre 2024. A tal riguardo, si specifica che, essendosi realizzato il piano di riparto prima del 31 dicembre 2024, il presente bilancio riporta unicamente gli elementi economici di Ship Recycling Scarl occorsi nell'esercizio.

| (euro) | 31.12.2024 | 31.12.2023 |
|---|---|---|
| ATTIVITÀ | ||
| Attività correnti | ||
| Disponibilità liquide ed equivalenti | - | 3.127.234 |
| Crediti commerciali e altri crediti | - | 40.979 |
| Attività per imposte correnti | - | 14.753 |
| Attività per altre imposte correnti | - | 687.546 |
| Altre attività correnti | - | - |
| Totale attività correnti | - | 3.870.512 |
| Attività non correnti | ||
| Immobili, impianti e macchinari | - | - |
| Altre attività non correnti | - | - |
| Totale attività non correnti | - | - |
| TOTALE ATTIVITÀ | - | 3.870.512 |
| PASSIVITÀ E PATRIMONIO NETTO | ||
| Passività correnti | ||
| Passività finanziarie a breve termine | - | 3.732.330 |
| Debiti commerciali e altri debiti | - | 122.133 |
| Passività per imposte correnti | - | 5.749 |
| Passività per altre imposte correnti | - | 300 |
| Altre passività correnti | - | - |
| Totale passività correnti | - | 3.860.512 |
| Passività non correnti | ||
| Fondi per rischi e oneri | - | - |
| Altre passività non correnti | - | - |
| Totale passività non correnti | - | - |
| TOTALE PASSIVITÀ | - | 3.860.512 |
| PATRIMONIO NETTO | ||
| Capitale sociale | - | 10.000 |
| Utile (perdita) dell'esercizio | - | - |
| TOTALE PATRIMONIO NETTO | - | 10.000 |
| TOTALE PASSIVITÀ E PATRIMONIO NETTO | - | 3.870.512 |

| (euro) | 2024 | 2023 |
|---|---|---|
| RICAVI | ||
| Ricavi della gestione caratteristica | - | 40.979 |
| Altri ricavi e proventi | 81.907 | 117.222 |
| TOTALE RICAVI | 81.907 | 158.201 |
| Costi operativi | ||
| Acquisti, prestazioni di servizi e costi diversi | (214.936) | (190.005) |
| Ammortamenti e svalutazioni | - | |
| Totale costi operativi | (214.936) | (190.005) |
| Utile (perdita) operativo | (133.029) | (31.804) |
| Proventi (oneri) finanziari | ||
| Proventi finanziari | 140.475 | 38.588 |
| Oneri finanziari | - | - |
| Totale proventi (oneri) finanziari | 140.475 | 38.588 |
| Proventi (oneri) su partecipazioni | - | - |
| Utile (perdita) prima delle tasse | 7.446 | 6.784 |
| Imposte sul reddito | (7.446) | (6.784) |
| Utile (perdita) dell'esercizio | - | - |
Il bilancio di esercizio è costituito dallo Stato Patrimoniale, dal Conto Economico, dal Prospetto del Conto Economico Complessivo, dal Prospetto delle variazioni nelle voci del patrimonio netto, dal Rendiconto Finanziario, dalle Note illustrative e dalle relative informazioni comparative; è, inoltre, corredato dalla Relazione degli amministratori sull'andamento della gestione, sui risultati economici conseguiti e sulla situazione patrimoniale e finanziaria della Società (Relazione sulla gestione).
In conformità a quanto disposto dall'art. 5 del D.Lgs. n. 38/2005, il bilancio di esercizio è redatto utilizzando l'Euro quale moneta di conto. Gli importi dei Prospetti Contabili e delle Note illustrative, così come quelli indicati nella Relazione sulla gestione, sono espressi, qualora non diversamente specificato, in migliaia di euro.
Il bilancio di esercizio di Saipem SpA (di seguito anche "Saipem") è redatto secondo gli International Financial Reporting Standards (nel seguito "IFRS" o "principi contabili internazionali")62 emanati dall'International Accounting Standards Board (IASB) e adottati dalla Commissione Europea secondo la procedura di cui all'art. 6 del Regolamento (CE) n. 1606/2002 del Parlamento Europeo e del Consiglio del 19 luglio 2002 e ai sensi dell'art. 9 del D.Lgs. n. 38/2005. Il bilancio di Saipem SpA è redatto secondo il presupposto della continuità aziendale, applicando il metodo del costo storico tenuto conto, ove appropriato, delle rettifiche di valore, con l'eccezione delle voci di bilancio che secondo gli IFRS devono essere valutate al fair value, come indicato nei criteri di valutazione.
Non sono state effettuate deroghe all'applicazione dei principi contabili IAS/IFRS.
Il bilancio al 31 dicembre 2024, approvato dal Consiglio di Amministrazione di Saipem SpA nella riunione dell'11 marzo 2025, è sottoposto alla revisione contabile da parte di KPMG SpA, revisore incaricato della revisione del bilancio di esercizio di Saipem SpA.
I criteri di valutazione più rilevanti adottati per la redazione del bilancio di esercizio sono indicati nei punti seguenti.
Le disponibilità liquide ed equivalenti comprendono la cassa, i depositi a vista, nonché le attività finanziarie originariamente esigibili entro 90 giorni, prontamente convertibili in cassa e sottoposte a un irrilevante rischio di variazione di valore.
Le rimanenze, con esclusione dei materiali di consumo destinati alla realizzazione dei progetti – che non transitano da magazzino ma sono rilevati in conto economico tra i costi diretti di commessa – sono valutate al minore tra il costo di acquisto e il valore netto di realizzo; quest'ultimo valore è rappresentato dall'ammontare che Saipem si attende di ottenere dalla loro vendita nel normale svolgimento dell'attività. La configurazione di costo adottata si identifica nel costo medio ponderato, mentre per valore di mercato, tenuto conto della natura delle rimanenze rappresentate prevalentemente da materiale di ricambio, si intende il costo di sostituzione, ovvero, se inferiore, il valore di netto realizzo.
Le parti di ricambio sono eventualmente svalutate (parzialmente o interamente) in coerenza con la razionalizzazione dell'asset a cui si riferiscono a causa della mancata o ridotta possibilità di utilizzo. Saipem effettua verifiche periodiche sull'obsolescenza degli item di magazzino con data di ultimo acquisto (data di ageing) superiore ai cinque anni al fine di giustificarne il mantenimento come rimanenze, oppure svalutarli a conto economico. In ogni caso, per i materiali non obsoleti con data di ultimo acquisto superiore ai cinque anni viene costituito un fondo per materiale a lenta movimentazione, per importi percentualmente crescenti in funzione dell'ageing.
(62) Gli IFRS comprendono anche gli International Accounting Standards (IAS), tuttora in vigore, nonché i documenti interpretativi emessi dall'IFRS Interpretations Committee, precedentemente denominato International Financial Reporting Interpretations Committee (IFRIC) e ancor prima Standing Interpretations Committee (SIC).

Le attività contrattuali e le passività contrattuali da valutazione commesse a lungo termine sono iscritte sulla base dei corrispettivi contrattuali, definiti con ragionevole certezza con i committenti, in relazione allo stato di avanzamento dei lavori. In considerazione della natura dei contratti (a prezzo fisso) e della tipologia dei lavori, l'avanzamento è determinato mediante l'utilizzo di un metodo basato sugli input in base alla percentuale che emerge dal rapporto fra i costi sostenuti rispetto ai costi totali stimati da contratto (metodo del cost-to-cost).
Per recepire gli effetti economici derivanti dall'applicazione di tale metodo, rispetto ai corrispettivi rilevati tra i ricavi della gestione caratteristica, vengono iscritte tra le attività contrattuali da valutazione commesse a lungo termine le differenze positive tra i corrispettivi maturati in relazione allo stato di avanzamento dei lavori e i ricavi contabilizzati, mentre fra le passività contrattuali vengono iscritte le differenze negative.
Per quanto riguarda la tipologia particolare dei contratti di servizi rimborsabili, data la loro natura, i ricavi sono rilevati adottando un metodo basato sugli output, applicando ai costi sostenuti un margine contrattualmente previsto.
Nella valutazione delle attività e passività contrattuali da valutazione commesse a lungo termine si tiene conto di tutti i costi di diretta imputazione a commessa, nonché dei rischi contrattuali, delle clausole di revisione quando hanno un'alta probabilità di riconoscimento, degli eventuali incentivi previsti (quando il raggiungimento dei prefissati livelli di prestazione è altamente probabile e gli stessi sono attendibilmente determinabili) e di eventuali corrispettivi derivanti da contenziosi legali.
Le richieste di corrispettivi aggiuntivi derivanti da modifiche ai lavori previsti contrattualmente (cd. "change order") si considerano nell'ammontare complessivo dei corrispettivi quando hanno un'alta probabilità di riconoscimento da parte del committente nell'oggetto e/o nel prezzo; analogamente, le altre richieste (cd. "claim") derivanti, ad esempio, da maggiori oneri sostenuti per cause imputabili al committente, si considerano nell'ammontare complessivo dei corrispettivi solo quando hanno un'alta probabilità di riconoscimento nell'oggetto e/o nel prezzo nei confronti della controparte.
Gli anticipi contrattuali in valuta ricevuti dai committenti o riconosciuti a fornitori sono iscritti al cambio del giorno in cui sono corrisposti e mantenuti a tale cambio fino al loro totale recupero.
Gli anticipi contrattuali ricevuti rientrano nella normale prassi operativa di Saipem; qualora fossero riconosciuti anticipi che prevedono una percentuale maggiore rispetto a quella utilizzata nella prassi di settore, si procede a verificare l'eventuale effetto finanziario del tempo che fa presumere l'esistenza di un significativo beneficio finanziario concesso dal cliente.
Le attività materiali sono rilevate secondo il criterio del costo e iscritte al prezzo di acquisto o al costo di produzione comprensivo dei costi accessori di diretta imputazione necessari a rendere le attività disponibili all'uso. Inoltre, quando è necessario un rilevante periodo di tempo affinché il bene sia pronto all'uso, il prezzo di acquisto o il costo di produzione include gli oneri finanziari sostenuti che teoricamente si sarebbero risparmiati nel periodo necessario a rendere il bene pronto all'uso, qualora l'investimento non fosse stato fatto.
Saipem non effettua rivalutazioni delle attività materiali, fatto salvo per le attività materiali oggetto di svalutazione negli esercizi precedenti, come meglio specificato nel successivo paragrafo "Riduzione di valore delle attività non finanziarie".
I costi per migliorie, ammodernamento e trasformazione aventi natura incrementativa delle attività materiali sono rilevati all'attivo patrimoniale quando è probabile che incrementino i benefici economici futuri attesi dal bene. Sono rilevati all'attivo patrimoniale anche gli elementi acquistati per ragioni di sicurezza o ambientali che, seppur non incrementando direttamente i benefici economici futuri delle attività esistenti, sono necessari per lo svolgimento dell'attività aziendale.
I costi di manutenzione ciclica, sostenuti con la finalità dell'ottenimento della certificazione periodica di classe dei mezzi navali, vengono capitalizzati in quanto hanno una vita utile pluriennale (generalmente quinquennale). La vita utile delle componenti soggette a manutenzione (ed eventuale sostituzione) ciclica e il relativo piano di ammortamento sono coerenti con la frequenza prevista per le revisioni periodiche.
L'ammortamento delle attività materiali ha inizio quando il bene è pronto all'uso, ossia quando è nel luogo e nelle condizioni necessari affinché sia in grado di operare secondo le modalità programmate.
Le attività materiali sono ammortizzate sistematicamente a quote costanti lungo la loro vita utile, intesa come la stima del periodo in cui l'attività sarà utilizzata dall'impresa. Quando l'attività materiale è costituita da più componenti significative aventi vite utili differenti, l'ammortamento è effettuato per ciascuna componente. Il valore da ammortizzare è rappresentato dal valore di iscrizione ridotto del presumibile valore netto di cessione al termine della sua vita utile, se significativo e ragionevolmente determinabile. Non sono oggetto di ammortamento i terreni, anche se acquistati congiuntamente a un fabbricato, nonché le attività materiali destinate alla vendita (vedi paragrafo "Attività destinate alla vendita e Discontinued operations"). Eventuali modifiche al piano di ammortamento, derivanti da revisione della vita utile dell'asset, del valore residuo netto, ovvero delle modalità di ottenimento dei benefici economici dell'attività, sono rilevate nel conto economico.

Tutte le componenti dei mezzi navali sono ammortizzate lungo la stessa vita utile definita sulla base di una perizia tecnica redatta da terzi indipendenti. La decisione di considerare la stessa vita utile per tutte le componenti dei mezzi navali è basata sul fatto che i principali componenti sono sottoposti a periodica attività di manutenzione ciclica.
Le manutenzioni cicliche effettuate in prossimità della scadenza della vita utile di un mezzo comportano l'allungamento della vita utile dello stesso (e quindi una riprogrammazione degli ammortamenti sul valore residuo) per un periodo pari alla vita utile dell'ultima manutenzione ciclica.
I costi di sostituzione di componenti identificabili di beni complessi sono rilevati all'attivo patrimoniale e ammortizzati lungo la loro vita utile; il valore di iscrizione residuo della componente oggetto di sostituzione è rilevato a conto economico.
Le migliorie apportate su beni condotti in leasing sono ammortizzate lungo la minore tra la vita utile delle migliorie stesse e la durata del leasing, tenendo conto dell'eventuale periodo di rinnovo se il suo verificarsi è ragionevolmente certo. Le spese di manutenzione e riparazione ordinarie, diverse dalle sostituzioni di componenti identificabili, che reintegrano e non incrementano le prestazioni dei beni, sono imputate a conto economico nell'esercizio in cui sono sostenute.
Le attività materiali sono eliminate contabilmente al momento della loro dismissione tramite alienazioni o radiazioni o quando nessun beneficio economico futuro è atteso dal suo utilizzo o dismissione; il relativo utile o perdita è rilevato a conto economico.
Le attività materiali destinate a specifici progetti operativi, per le quali non si prevede un possibile reimpiego dovuto alla particolarità del bene stesso o per l'elevato sfruttamento sostenuto durante la fase di esecuzione del progetto, sono ammortizzate in base alla durata del progetto stesso.
Le attività materiali sono svalutate quando eventi o modifiche delle circostanze facciano ritenere che il valore di iscrizione in bilancio non sia recuperabile.
Un contratto è o contiene un leasing se, in cambio di un corrispettivo, conferisce al locatario il diritto di controllare l'utilizzo di un'attività identificata per un periodo di tempo.
È definito un modello unico di rilevazione dei contratti di leasing basato sulla rilevazione in capo al locatario (lessee) di un asset rappresentativo del diritto di utilizzo del bene ("Right-of-Use") in contropartita a una passività rappresentativa dell'obbligazione a eseguire i pagamenti previsti dal contratto ("Lease Liability").
Il Right-of-Use" asset è inizialmente rilevato al costo, determinato come sommatoria delle seguenti componenti: l'importo iniziale della "Lease Liability"; i costi diretti iniziali sostenuti dal locatario; eventuali pagamenti effettuati alla data di decorrenza del leasing o prima di tale data, al netto di eventuali incentivi ricevuti dal locatore; e la miglior stima dei costi che il locatario prevede di sostenere per lo smantellamento e la rimozione dell'asset sottostante o per il ripristino dello stesso nelle condizioni stabilite dal contratto. Le obbligazioni relative a tali costi sono rilevate e valutate ai sensi dello IAS 37.
Successivamente alla rilevazione iniziale, il "Right-of-Use" asset è ridotto per le quote di ammortamento cumulate, delle eventuali perdite di valore e degli effetti connessi a eventuali rideterminazioni della "Lease Liability".
Le quote di ammortamento sono costanti e seguono la durata del contratto, tenendo conto delle opzioni di rinnovo/termine di cui è altamente probabile l'esercizio. Solo se il leasing prevede l'esercizio di un'opzione di acquisto ragionevolmente certa il "Right of Use" asset è ammortizzato sistematicamente lungo la vita utile dell'asset sottostante.
La "Lease Liability" è inizialmente rilevata al valore attuale dei pagamenti dovuti per il leasing non ancora effettuati alla commencement date.
Il valore attuale dei suddetti pagamenti è calcolato adottando un tasso di sconto pari al tasso d'interesse implicito del leasing, ovvero, qualora questo non fosse facilmente determinabile, utilizzando il tasso di finanziamento incrementale del locatario. Il tasso di finanziamento incrementale del locatario è definito tenendo conto della periodicità e della durata dei pagamenti previsti dal contratto di leasing, della valuta nella quale sono denominati e delle caratteristiche dell'ambiente economico del locatario.
Successivamente alla rilevazione iniziale, la "Lease Liability" è valutata al costo ammortizzato (ovvero aumentando il suo valore contabile per tener conto degli interessi sulla passività e diminuendolo per tener conto dei pagamenti effettuati) utilizzando il tasso di interesse effettivo ed è rideterminata, in contropartita al valore di iscrizione del "Right-of-Use" correlato, per tenere conto di eventuali modifiche del leasing a seguito di rinegoziazioni contrattuali, variazioni di indici o tassi, modifiche relative all'esercizio delle opzioni contrattualmente previste di rinnovo, recesso anticipato o acquisto del bene locato.
Per i leasing a breve termine ("short-term") e i leasing in cui l'attività sottostante è di modesto valore ("low-value") Saipem applica l'eccezione alla rilevazione prevista dal principio.
Per i locatori (lessor) è mantenuta la distinzione tra leasing operativi e finanziari.
In presenza di contratti di sub-leasing, il locatario in veste di locatore intermedio procede a classificare il sub-leasing come finanziario od operativo secondo le seguenti modalità: (a) se il leasing principale è a breve termine, il sub-leasing deve essere
classificato come leasing operativo rilevando i proventi derivanti dal sub-leasing nel conto economico; (b) diversamente, il sub-leasing deve essere classificato con riferimento all'attività consistente nel diritto di utilizzo derivante dal leasing principale, piuttosto che facendo riferimento all'attività sottostante, ovvero con riferimento alla durata del contratto di sub-leasing; se questa copre la durata del contratto principale, il sub-leasing è considerato di natura finanziaria, contabilizzando un credito finanziario in sostituzione del "Right-of-Use" rinveniente dal leasing principale. L'accounting dei contratti di leasing prevede per il locatario l'esposizione:
Le principali fattispecie contrattuali rientranti nella definizione di leasing, che interessano la maggior parte della realtà del Gruppo, si riferiscono alle seguenti categorie di asset:
Relativamente ai contratti per servizi stipulati dalle società del Gruppo, viene effettuata un'analisi al fine di individuare la presenza di eventuali "embedded lease" al loro interno.
Le attività immateriali riguardano le attività identificabili prive di consistenza fisica, controllate dal Gruppo e in grado di produrre benefici economici futuri, nonché l'avviamento. L'identificabilità è definita con riferimento alla possibilità di distinguere l'attività immateriale acquisita dall'avviamento; questo requisito è soddisfatto, di norma, quando: (i) l'attività immateriale è riconducibile a un diritto legale o contrattuale, oppure (ii) l'attività è separabile, ossia può essere ceduta, trasferita, data in affitto o scambiata autonomamente, oppure come parte integrante di altre attività. Il controllo su un'attività immateriale da parte dell'impresa consiste nella potestà di usufruire dei benefici economici futuri derivanti dall'attività e nella possibilità di limitarne l'accesso ad altri. Le attività immateriali sono iscritte al costo di acquisto o di produzione determinato secondo i criteri indicati per le attività materiali.
Saipem non effettua rivalutazioni delle attività immateriali.
Le attività immateriali aventi vita utile definita sono ammortizzate sistematicamente lungo la loro vita utile intesa come la stima del periodo in cui le attività saranno utilizzate dall'impresa; per il valore da ammortizzare valgono i criteri indicati al punto "Attività materiali".
L'avviamento e le altre attività immateriali aventi vita utile indefinita non sono oggetto di ammortamento; la recuperabilità del loro valore di iscrizione è verificata almeno annualmente e comunque quando si verificano eventi che fanno presupporre una riduzione del valore come descritto nel paragrafo "Riduzione di valore delle attività non finanziarie".
Con riferimento ai costi di configurazione e personalizzazione di software derivanti da contratti con fornitori di servizi mediante i quali si ottiene il diritto di accesso a determinati applicativi, gli stessi si rilevano come attività immateriale solo nel caso in cui l'accordo consente al cliente di ottenere benefici economici futuri e di limitarne l'accesso ad altri.
Le attività immateriali sono eliminate contabilmente al momento della loro dismissione tramite alienazioni o quando nessun beneficio economico futuro è atteso dal suo utilizzo o dismissione; il relativo utile o perdita è rilevato a conto economico.
La verifica della recuperabilità delle attività non finanziarie, ovvero delle attività materiali, attività immateriali e del Right-of-Use dei beni condotti in leasing, è effettuata quando eventi o modifiche delle circostanze fanno ritenere che il valore di

iscrizione in bilancio non è recuperabile. La recuperabilità è verificata confrontando il valore di iscrizione con il relativo valore recuperabile, rappresentato dal maggiore tra il fair value, al netto degli oneri di dismissione, e il valore d'uso. Indipendentemente dalla presenza di eventuali indicazioni di riduzioni di valore, la verifica di recuperabilità dell'avviamento viene effettuata almeno annualmente.
La valutazione di recuperabilità è effettuata per singola cash generating unit ("CGU"), che coincide con una singola attività o con il più piccolo insieme identificabile di attività che generano flussi di cassa in entrata autonomi derivanti dal loro utilizzo continuativo.
Il valore d'uso è determinato attualizzando i flussi di cassa attesi derivanti dall'uso della CGU e, se significativi e ragionevolmente determinabili, dalla cessione al termine della sua vita utile al netto degli oneri di dismissione. I flussi di cassa attesi sono determinati, avendo riferimento anche ai risultati consuntivati, sulla base di assunzioni ragionevoli e dimostrabili rappresentative della migliore stima delle future condizioni economiche che si verificheranno nella residua vita utile della CGU, dando maggiore rilevanza alle indicazioni provenienti dall'esterno, pur tenendo conto delle specificità del business di Saipem. L'attualizzazione è effettuata a un tasso che riflette le valutazioni correnti di mercato del valore temporale del denaro e dei rischi specifici dell'attività non riflessi nelle stime dei flussi di cassa. Si precisa che, ove appropriato, la componente specifica incrementale del cosiddetto "rischio paese" è incorporata nella stima dei flussi di cassa attesi. In particolare, il tasso di sconto utilizzato è il Weighted Average Cost of Capital (WACC) definito sulla base della metodologia del Capital Asset Pricing Model (CAPM).
Il valore d'uso è determinato utilizzando flussi di cassa al netto delle tasse, attualizzati con un tasso di sconto post-tasse, in quanto questo metodo produce valori equivalenti a quelli ottenibili attualizzando i flussi di cassa al lordo delle imposte a un tasso di sconto ante imposte derivato, in via iterativa, dal risultato della valutazione post imposte.
Con riferimento alla verifica di recuperabilità del Right-of-Use relativo ai beni condotti in leasing, si considera: (i) l'allocazione alle CGU di appartenenza delle attività per Right-of-Use dei beni in leasing; (ii) la durata del contratto di leasing sottostante rispetto all'orizzonte temporale considerato nella determinazione dei flussi di cassa della CGU; (iii) il valore d'uso di una CGU che contiene un Right-of-Use.
Con riferimento all'avviamento, quando il valore di iscrizione della CGU comprensivo dell'avviamento a essa attribuita, determinato tenendo conto delle eventuali svalutazioni degli asset correnti e non correnti che fanno parte della CGU, è superiore al suo valore recuperabile, tale differenza costituisce oggetto di svalutazione che viene attribuita in via prioritaria all'avviamento fino a concorrenza del suo ammontare; l'eventuale eccedenza della svalutazione rispetto all'avviamento è imputata pro-quota al valore di libro degli altri asset a vita utile definita che costituiscono la CGU.
Quando vengono meno i motivi delle svalutazioni effettuate in passato, il valore delle attività viene ripristinato e la rettifica è rilevata immediatamente come provento a conto economico. Il ripristino è effettuato al minore tra il valore recuperabile e il valore di iscrizione al lordo delle svalutazioni precedentemente effettuate e ridotto delle quote di ammortamento che sarebbero state stanziate qualora non si fosse proceduto alla svalutazione. Le svalutazioni dell'avviamento non sono oggetto di ripristino di valore.
I costi di sviluppo sono iscritti all'attivo patrimoniale quando la società è in grado di dimostrare:
I contributi in conto capitale sono rilevati quando esiste la ragionevole certezza che saranno realizzate le condizioni previste per la loro concessione e sono rilevati sistematicamente in conto economico a riduzione del prezzo di acquisto o del costo di produzione delle attività cui si riferiscono, in funzione della loro vita utile.
I contributi in conto esercizio sono rilevati a conto economico per competenza, coerentemente con il sostenimento dei costi cui sono correlati, nella voce "Altri ricavi e proventi".
In funzione del modello di business adottato dal Gruppo per la gestione delle attività finanziarie e delle caratteristiche relative ai flussi finanziari contrattuali, le attività finanziarie sono classificate nelle seguenti categorie:

Successivamente alla rilevazione iniziale la loro classificazione viene mantenuta, salvo che il Gruppo modifichi il proprio modello di business per la loro gestione.
La rilevazione iniziale avviene al fair value, al netto dei costi direttamente attribuibili all'acquisizione o emissione dell'attività finanziaria. Per i crediti commerciali privi di una significativa componente finanziaria il valore di rilevazione iniziale è rappresentato dal prezzo della transazione.
Successivamente alla rilevazione iniziale, le attività finanziarie il cui modello di business prevede che siano possedute con la finalità di incassarne i flussi di cassa contrattuali (cd. business model "held to collect") e che generano a determinate date flussi di cassa contrattuali rappresentativi esclusivamente di pagamenti di capitale e interessi, sono valutate al costo ammortizzato.
L'applicazione del metodo del costo ammortizzato comporta la rilevazione a conto economico degli interessi attivi determinati sulla base del tasso di interesse effettivo, delle differenze di cambio e delle eventuali svalutazioni (v. punto "Svalutazioni di attività finanziarie").
Differentemente sono valutate al fair value con imputazione degli effetti a OCI (di seguito anche FVTOCI) le attività finanziarie rappresentative di strumenti di debito il cui modello di business prevede la possibilità sia di incassare i flussi di cassa contrattuali sia di realizzarne il valore mediante la cessione (cd. business model "held to collect and sell") e che generano a determinate date flussi di cassa contrattuali rappresentativi esclusivamente di pagamenti di capitale e interessi. In tal caso sono rilevati: (i) a conto economico gli interessi attivi, calcolati utilizzando il tasso di interesse effettivo, le differenze di cambio e le svalutazioni (v. punto "Svalutazioni di attività finanziarie"); (ii) a patrimonio netto, nella voce OCI le variazioni di fair value dello strumento. L'ammontare cumulato delle variazioni di fair value, imputato nella riserva di patrimonio netto che accoglie le altre componenti del conto economico complessivo, è oggetto di reversal a conto economico all'atto dell'eliminazione contabile dello strumento.
Un'attività finanziaria rappresentativa di uno strumento di debito che non è valutata al costo ammortizzato o al FVTOCI è valutata al fair value con imputazione degli effetti a conto economico (di seguito FVTPL); rientrano in tale categoria le attività finanziarie possedute con finalità di trading (cd. business model "held for trading"). Gli interessi attivi maturati su attività finanziarie destinate al trading concorrono alla valutazione complessiva del fair value dello strumento e sono rilevati, all'interno dei "Proventi (oneri) finanziari".
La valutazione della recuperabilità delle attività finanziarie rappresentative di strumenti di debito non valutate al fair value con effetti a conto economico è effettuata sulla base del cosiddetto "expected credit loss model".
In particolare, le perdite attese sono determinate, generalmente, sulla base del prodotto tra: (i) l'esposizione vantata verso la controparte al netto delle relative mitiganti (cd. Exposure at Default o EAD); (ii) la probabilità che la controparte non ottemperi alla propria obbligazione di pagamento (cd. Probability of Default o PD); (iii) la stima, in termini percentuali, della quantità di credito che non si riuscirà a recuperare in caso di default (cd. Loss Given Default o LGD).
Il modello gestionale adottato da Saipem prevede l'approccio semplificato per i crediti commerciali, in quanto non contengono una significativa componente finanziaria. Questo approccio comporta la valutazione del fondo copertura perdite per un importo pari alle perdite attese lungo l'intera vita del credito. Tale approccio utilizza la probabilità di default dei clienti basata su dati di mercato osservabili e su valutazioni raccolte da info-provider per la quantificazione delle perdite attese. Agli accantonamenti al fondo svalutazione crediti effettuati dopo un'analisi dei singoli crediti sulla base della recuperabilità degli stessi, si affianca una valutazione sul merito creditizio del cliente sul portafoglio crediti "in bonis" e su quelli scaduti al fine di consentire la determinazione e la rilevazione contabile dell'effetto nelle situazioni periodiche.
Nello specifico, il modello Saipem si articola come segue:


I crediti commerciali e gli altri crediti sono presentati nello stato patrimoniale al netto delle svalutazioni accumulate. Le svalutazioni di tali crediti sono rilevate nel conto economico, al netto degli eventuali ripristini di valore, nella voce "Riprese di valore (svalutazioni) nette di crediti commerciali e altri crediti".
Le partecipazioni in imprese controllate, in imprese collegate e in imprese classificate come Joint Venture, differenti da quelle possedute per la vendita, sono valutate e iscritte al costo di acquisto comprensivo dei costi accessori di diretta imputazione.
In relazione invece alle partecipazioni in imprese classificate come Joint Operation, si rilevano le attività, le passività, i ricavi e i costi in base alla propria interessenza nell'accordo.
La recuperabilità del valore di iscrizione delle partecipazioni è verificata confrontando il valore di iscrizione con il relativo valore recuperabile rappresentato dal maggiore tra il fair value, al netto degli oneri di dismissione, e il valore d'uso. In assenza di un accordo di vendita vincolante, il fair value è stimato sulla base dei valori espressi da un mercato attivo, da transazioni recenti, ovvero sulla base delle migliori informazioni disponibili per riflettere l'ammontare che l'impresa potrebbe ottenere dalla vendita dell'asset. Il valore d'uso è determinato attualizzando i flussi di cassa attesi dalla partecipazione e, se significativi e ragionevolmente determinabili, dalla sua cessione al netto dei costi di dismissione, ovvero considerando il complesso degli esiti degli impairment test condotti dalle partecipate. Il valore d'uso è generalmente determinato facendo riferimento al patrimonio netto dell'impresa partecipata desunto dal bilancio sub-consolidato ove presente (dati a uso consolidato). Il rischio derivante da eventuali perdite eccedenti il patrimonio netto è rilevato in un apposito fondo nella misura in cui la partecipante è impegnata ad adempiere a obbligazioni legali o implicite nei confronti dell'impresa partecipata o comunque a coprire le sue perdite.
Quando vengono meno i motivi delle svalutazioni effettuate, le partecipazioni valutate al costo sono rivalutate nei limiti delle svalutazioni effettuate con imputazione dell'effetto a conto economico alla voce "Altri proventi (oneri) su partecipazioni". La cessione di quote di partecipazione che comporta la perdita del controllo congiunto o dell'influenza notevole sulla partecipata determina la rilevazione a conto economico: (i) dell'eventuale plusvalenza/minusvalenza calcolata come differenza tra il corrispettivo ricevuto e la corrispondente frazione del valore di iscrizione ceduta; (ii) dell'effetto della rivalutazione dell'eventuale partecipazione residua mantenuta per allinearla al relativo fair value; (iii) degli eventuali valori rilevati nelle altre componenti del conto economico complessivo relativi alla partecipata per i quali sia previsto il rigiro a conto economico. Il valore dell'eventuale partecipazione mantenuta, allineato al relativo fair value alla data di perdita del controllo congiunto o dell'influenza notevole, rappresenta il nuovo valore di iscrizione e pertanto il valore di riferimento per la successiva valutazione secondo i criteri di valutazione applicabili.
Con riferimento alle partecipazioni in società classificate come joint operation, nel bilancio di esercizio è rilevata la quota di spettanza Saipem delle attività/passività e dei ricavi/costi delle joint operation sulla base degli effettivi diritti e obbligazioni rivenienti dagli accordi contrattuali. Successivamente alla rilevazione iniziale, le attività/passività e i ricavi/costi afferenti alla joint operation sono valutati in conformità ai criteri di valutazione applicabili alla singola fattispecie.
Le altre partecipazioni iscritte tra le attività non correnti sono valutate al fair value con imputazione degli effetti alla riserva di patrimonio netto afferente le "Altre componenti del conto economico complessivo"; le variazioni del fair value sono rilevate nella riserva di patrimonio netto senza previsione del loro rigiro a conto economico in caso di realizzo. Il valore della riserva nel caso di alienazione della partecipazione viene riclassificato negli utili o perdite relativi agli esercizi precedenti. Quando le partecipazioni non sono quotate in un mercato non regolamentato e il fair value non può essere attendibilmente determinato, le stesse sono valutate al costo rettificato per perdite di valore; le perdite di valore non sono oggetto di ripristino. Le partecipazioni possedute per la vendita sono valutate al minore tra valore di iscrizione e il loro fair value, ridotto degli oneri di vendita.
Un contratto derivato è uno strumento finanziario: (i) il cui valore cambia in funzione dei cambiamenti di uno specifico tasso di interesse, prezzo di un titolo o di un bene, tasso di cambio di valuta estera, indice di prezzi o di tassi, rating di un credito o altra variabile; (ii) che richiede un investimento netto iniziale nullo o limitato; (iii) che è regolato a una data futura. Saipem applica i requisiti di contabilizzazione delle operazioni di copertura previsti dall'IFRS 9 "Strumenti finanziari".

Gli strumenti finanziari derivati, ivi inclusi quelli impliciti (cd. embedded derivative) oggetto di separazione dal contratto principale, sono attività e passività rilevate al fair value.
Saipem, coerentemente con la finalità economica delle coperture effettuate, procede ove possibile a designare i contratti derivati come strumenti di copertura. Il fair value degli strumenti finanziari derivati incorpora gli aggiustamenti che riflettono il non performance risk delle controparti della transazione (vedi paragrafo "Valutazioni al fair value"). La designazione del fair value dei contratti derivati come strumento di copertura esclude tali aggiustamenti ed è limitata alla sola componente spot dei contratti.
In particolare, le società del Gruppo sottoscrivono i derivati intercompany con Saipem Finance International BV (SAFI) con l'obiettivo di coprire il rischio cambio derivante da futuri e altamente probabili ricavi e costi in valuta di commessa. SAFI a sua volta, in un'ottica di ottimizzazione dell'operatività, effettua un ruolo di consolidamento e netting dei derivati richiesti e procede con la negoziazione a mercato.
I derivati negoziati dalle società con SAFI sono considerati come strumenti di copertura di flusso finanziario (cash flow hedge) di programmata operazione altamente probabile (highly probable forecast transaction) ogni qualvolta le condizioni per l'applicazione dell'hedge accounting siano rispettate. L'elemento coperto è identificato nei futuri ricavi e costi in valuta di commessa.
Nell'ambito della strategia e degli obiettivi definiti per la gestione del rischio, la qualificazione delle operazioni come di copertura richiede: (i) la verifica dell'esistenza di una relazione economica tra l'oggetto coperto e lo strumento di copertura; (ii) la verifica che l'effetto del rischio di credito non prevalga sulle variazioni di valore risultanti dalla relazione economica; (iii) la definizione di un hedge ratio coerentemente con gli obiettivi di gestione del rischio, nell'ambito della strategia di risk management definita, operando, ove necessario, le appropriate azioni di ribilanciamento (cd. rebalancing).
Le modifiche degli obiettivi di risk management, o il venir meno delle condizioni indicate in precedenza per la qualificazione delle operazioni come di copertura, determinano l'interruzione totale o parziale della copertura.
Quando i derivati coprono il rischio di variazione dei flussi di cassa degli strumenti oggetto di copertura (cash flow hedge; es. copertura della variabilità dei flussi di cassa di attività/passività per effetto delle oscillazioni dei tassi di cambio), le variazioni del fair value dei derivati considerate efficaci, limitatamente alla componente spot dei contratti, sono inizialmente rilevate nella riserva di patrimonio netto afferente le altre componenti del conto economico complessivo e successivamente iscritte a conto economico coerentemente agli effetti economici prodotti dall'operazione coperta.
Gli strumenti finanziari derivati vengono altresì sottoscritti dal Gruppo Saipem per coprire il rischio derivante dalla previsione di acquisto delle commodity nell'ambito delle attività di progetto e il rischio tasso di interesse derivante dalla stipula di finanziamenti a tasso variabile, o per stabilizzare gli impatti del costo delle coperture valutarie poste in essere dal Gruppo.
Anche in questi casi Saipem procede, ove possibile, a designare tali derivati come strumenti di copertura (cash flow hedge) il cui fair value è inizialmente rilevato nella riserva di patrimonio netto afferente le altre componenti del conto economico complessivo e successivamente riclassificato a conto economico al manifestarsi degli effetti economici prodotti dall'oggetto coperto.
Le variazioni del fair value dei derivati che non soddisfano le condizioni per essere qualificati come di copertura, ivi incluse le eventuali componenti inefficaci degli strumenti derivati di copertura, sono rilevate direttamente a conto economico. In particolare, le variazioni del fair value dei derivati non di copertura su tassi di interesse e su valute sono rilevate nella voce di conto economico "Proventi (oneri) finanziari"; differentemente, le variazioni del fair value degli strumenti finanziari derivati non di copertura su commodity sono rilevate nella voce di conto economico "Altri proventi (oneri) operativi".
Le obbligazioni convertibili sono strumenti finanziari composti costituiti da due componenti: una passività finanziaria (un accordo contrattuale a consegnare disponibilità liquide o altra attività finanziaria) e uno strumento rappresentativo di capitale, ovvero un'opzione call che attribuisce al possessore il diritto, per un determinato periodo di tempo, di convertirlo in un quantitativo fisso di azioni ordinarie dell'entità. Al momento della rilevazione iniziale la passività finanziaria corrisponde al valore attuale dei flussi di cassa futuri, attualizzati con il tasso che si pagherebbe per una passività finanziaria analoga per durata senza la componente di patrimonio netto (fair value della passività) e il valore dell'opzione, iscritto nel patrimonio netto, è definito quale differenza tra il corrispettivo incassato all'atto dell'emissione dello strumento composto nel suo complesso e il fair value della passività finanziaria. Nei periodi successivi alla rilevazione iniziale il valore dell'opzione di conversione in azioni non si modifica e il fair value della passività finanziaria è valutato al costo ammortizzato.
Le passività finanziarie, diverse dagli strumenti derivati, sono rilevate inizialmente al fair value del corrispettivo ricevuto, al netto dei costi di transazione direttamente attribuibili, e sono successivamente valutate con il metodo del costo ammortizzato (vedi paragrafo "Attività finanziarie").

Le attività e passività finanziarie sono compensate nello stato patrimoniale quando si ha il diritto legale alla compensazione, correntemente esercitabile, e si ha l'intenzione di regolare il rapporto su base netta (ovvero di realizzare l'attività e contemporaneamente estinguere la passività).
Le attività finanziarie cedute sono eliminate dall'attivo patrimoniale quando i diritti contrattuali connessi all'ottenimento dei flussi di cassa associati allo strumento finanziario sono realizzati, scaduti ovvero trasferiti a titolo definitivo a terzi. Le passività finanziarie sono eliminate quando sono estinte, ovvero quando l'obbligazione specificata nel contratto è adempiuta, cancellata o scaduta.
Le attività non correnti e le attività e le passività correnti e non correnti dei gruppi in dismissione sono classificate come destinate alla vendita, se il relativo valore di iscrizione sarà recuperato principalmente attraverso la vendita, anziché attraverso l'uso continuativo. Questa condizione si riscontra quando la vendita è altamente probabile e l'attività o il gruppo in dismissione è disponibile per una vendita immediata nelle sue attuali condizioni. In presenza di un programma di vendita di una controllata che comporta la perdita del controllo, tutte le attività e passività di tale partecipata sono classificate come destinate alla vendita, a prescindere dal fatto che, dopo la cessione, si mantenga o meno una quota di partecipazione.
Le attività non correnti destinate alla vendita, le attività correnti e non correnti afferenti a gruppi in dismissione e le passività direttamente associabili sono rilevate nello stato patrimoniale separatamente dalle altre attività e passività dell'impresa.
Immediatamente prima della classificazione come destinate alla vendita, le attività non correnti e/o le attività e le passività rientranti in un gruppo in dismissione sono valutate secondo i principi contabili ad esse applicabili. Successivamente, le attività non correnti destinate alla vendita non sono oggetto di ammortamento e sono valutate al minore tra il valore di iscrizione e il relativo fair value, ridotto degli oneri di vendita.
L'eventuale differenza tra il valore di iscrizione delle attività non correnti e il fair value ridotto degli oneri di vendita è imputata a conto economico come svalutazione; le eventuali successive riprese di valore sono rilevate sino a concorrenza delle svalutazioni rilevate in precedenza, ivi incluse quelle riconosciute anteriormente alla qualificazione dell'attività come destinata alla vendita.
Le attività non correnti classificate come destinate alla vendita e i gruppi in dismissione, costituiscono una discontinued operations se, alternativamente: (i) rappresentano un ramo autonomo di attività significativo o un'area geografica di attività significativa; (ii) fanno parte di un programma di dismissione di un significativo ramo autonomo di attività o un'area geografica di attività significativa; o (iii) sono una controllata acquisita esclusivamente al fine della sua vendita. I risultati delle discontinued operations, nonché l'eventuale plusvalenza/minusvalenza realizzata a seguito della dismissione, sono indicati distintamente nel conto economico in un'apposita voce, al netto dei relativi effetti fiscali; i valori economici delle discontinued operations sono riesposti anche per gli esercizi posti a confronto.
Quando si verificano eventi che non consentono più di classificare le attività non correnti o i gruppi in dismissione come destinati alla vendita, gli stessi sono riclassificati nelle rispettive voci di stato patrimoniale e rilevati al minore tra: (i) il valore di iscrizione alla data di classificazione come destinati alla vendita, rettificato degli ammortamenti, svalutazioni e riprese di valore che sarebbero stati rilevati qualora le attività o il gruppo in dismissione non fossero stati qualificati come destinati alla vendita; e (ii) il valore recuperabile alla data della riclassifica. Analogamente in caso di interruzione del piano di cessione, la rideterminazione dei valori sin dal momento della classificazione come destinate alla vendita/discontinued operations interessa anche le partecipazioni, ovvero le loro quote, precedentemente classificate come destinate alla cessione/discontinued operations.
I fondi per rischi e oneri riguardano costi e oneri di natura determinata e di esistenza certa o probabile che alla data di chiusura dell'esercizio sono indeterminati nell'ammontare o nella data di sopravvenienza. Gli accantonamenti sono rilevati quando: (i) esiste un'obbligazione attuale, legale o implicita, derivante da un evento passato; (ii) è probabile che l'adempimento dell'obbligazione sia oneroso; (iii) l'ammontare dell'obbligazione può essere stimato attendibilmente. Gli accantonamenti sono iscritti al valore rappresentativo della migliore stima dell'ammontare che l'impresa ragionevolmente pagherebbe per estinguere l'obbligazione, ovvero per trasferirla a terzi alla data di chiusura dell'esercizio; gli accantonamenti relativi a contratti onerosi sono iscritti al minore tra il costo necessario per l'adempimento dell'obbligazione, al netto dei benefici economici attesi derivanti dal contratto, e il costo per la risoluzione del contratto. Le revisioni di stima dei fondi sono imputate nella medesima voce di conto economico che ha precedentemente accolto l'accantonamento.

Quando l'effetto finanziario del tempo è rilevante e le date di pagamento delle obbligazioni sono attendibilmente stimabili, l'accantonamento è rappresentato dal valore attuale delle spese che si suppone saranno necessarie per estinguere l'obbligazione utilizzando un tasso di attualizzazione, al lordo delle imposte, che riflette le valutazioni correnti di mercato del valore del denaro nel tempo e dei rischi specifici connessi alla passività. L'eventuale incremento del fondo connesso al trascorrere del tempo è imputato a conto economico alla voce "Oneri finanziari".
Le perdite previste nel completamento di una commessa sono riconosciute nella loro interezza nell'esercizio in cui le stesse sono considerate probabili e sono accantonate tra i fondi per rischi e oneri.
I costi che l'impresa prevede di sostenere per attuare programmi di ristrutturazione sono iscritti nell'esercizio in cui viene definito formalmente il programma e si è generata nei soggetti interessati la valida aspettativa che la ristrutturazione avrà luogo.
Le attività e le passività potenziali, non rilevate in bilancio, sono descritte, ove richiesto, nelle note illustrative al bilancio di esercizio.
Le attività potenziali, ossia attività possibili che derivano da eventi passati e la cui esistenza sarà confermata solo dal verificarsi o meno di uno o più eventi futuri incerti non totalmente sotto il controllo dell'impresa, sono periodicamente riesaminate al fine di valutare la probabilità, nonché la virtuale certezza di ottenere benefici economici da parte dell'impresa.
Le passività potenziali, rappresentate da: (i) obbligazioni possibili, ma non probabili, derivanti da eventi passati, la cui esistenza sarà confermata solo al verificarsi o meno di uno o più eventi futuri incerti non totalmente sotto il controllo dell'impresa; (ii) obbligazioni attuali derivanti da eventi passati il cui ammontare non può essere stimato attendibilmente o il cui adempimento è probabile che non sia oneroso, sono periodicamente riesaminate per determinare se l'impiego di risorse atte a produrre benefici economici sia divenuto probabile.
I benefici per i dipendenti sono le remunerazioni erogate dall'impresa in cambio dell'attività lavorativa svolta dal dipendente o in virtù della cessazione del rapporto di lavoro.
I benefici successivi al rapporto di lavoro sono definiti sulla base di piani, ancorché non formalizzati, che in funzione delle loro caratteristiche sono distinti in piani "a contributi definiti" e piani "a benefici definiti". Nei piani a contributi definiti l'obbligazione dell'impresa, limitata al versamento dei contributi allo Stato ovvero a un patrimonio o a un'entità giuridicamente distinta (cd. fondo), è determinata sulla base dei contributi dovuti.
La passività relativa ai piani a benefici definiti, al netto delle eventuali attività al servizio del piano, è determinata sulla base di ipotesi attuariali ed è rilevata per competenza coerentemente al periodo lavorativo necessario all'ottenimento dei benefici.
Gli interessi netti (cd. net interest) includono la componente di rendimento delle attività al servizio del piano e del costo per interessi da rilevare a conto economico. Il net interest è determinato applicando alle passività, al netto delle eventuali attività al servizio del piano, il tasso di sconto definito per le passività; il net interest di piani a benefici definiti è rilevato tra i "Proventi (oneri) finanziari".
Per i piani a benefici definiti sono rilevate nel prospetto del conto economico complessivo le variazioni di valore della passività netta (cd. rivalutazioni) derivanti da utili (perdite) attuariali, conseguenti a variazioni delle ipotesi attuariali utilizzate o a rettifiche basate sull'esperienza passata, e dal rendimento delle attività al servizio del piano differente dalla componente inclusa nel net interest. Le rivalutazioni della passività netta per benefici definiti, rilevate nella riserva di patrimonio netto afferente le altre componenti del conto economico complessivo, non sono successivamente riclassificate a conto economico.
Le obbligazioni relative a benefici a lungo termine sono determinate adottando ipotesi attuariali; gli effetti derivanti dalle rivalutazioni sono rilevati interamente a conto economico.
Il costo lavoro include, coerentemente alla natura sostanziale di retribuzione che assume, il costo dei piani di incentivazione con pagamento basato su azioni. Il costo dell'incentivazione è determinato con riferimento al fair value degli strumenti attribuiti e alla previsione del numero di azioni che saranno effettivamente assegnate; la quota di competenza dell'esercizio è determinata pro-rata temporis lungo il periodo a cui è riferita l'incentivazione (vesting period ed eventuale periodo di co investimento63), ossia il periodo intercorrente tra la data dell'attribuzione e la data di assegnazione.
I piani prevedono quali condizioni per l'erogazione delle azioni il raggiungimento di obiettivi di business e/o di mercato; quando l'ottenimento del beneficio è connesso anche a condizioni diverse da quelle di mercato, la stima relativa a tali condizioni è riflessa adeguando, lungo il vesting period, il numero di azioni che si prevede saranno effettivamente assegnate.
(63) Il vesting period è il periodo intercorrente tra la data di assunzione dell'impegno e la data in cui le azioni sono assegnate. Il periodo di co-investimento è il periodo biennale, a decorrere dal primo giorno successivo al termine del periodo di vesting, applicabile solo ai beneficiari identificati come risorse strategiche afronte del soddisfacimento della condizione di performance.

Il fair value delle azioni sottostanti il piano di incentivazione è determinato secondo le disposizioni dettate dai principi contabili internazionali, in particolare dall'IFRS 2, utilizzando modelli forniti da info-provider e non è oggetto di rettifica negli esercizi successivi. Al termine del vesting period, nel caso in cui il piano non assegni azioni ai partecipanti per il mancato raggiungimento delle condizioni di performance, la quota del costo afferente alle condizioni di mercato non è oggetto di reversal a conto economico.
Le azioni proprie, ivi incluse quelle detenute al servizio di piani di incentivazione azionaria, sono rilevate al costo e iscritte a riduzione del patrimonio netto. Gli effetti economici derivanti dalle eventuali vendite successive sono rilevati nel patrimonio netto.
La rilevazione dei ricavi da contratti con la clientela è basata sui seguenti cinque step: (i) identificazione del contratto con il cliente; (ii) identificazione delle performance obligation, rappresentate dalle promesse contrattuali a trasferire beni e/o servizi a un cliente; (iii) determinazione del prezzo della transazione; (iv) allocazione del prezzo della transazione alle performance obligation identificate sulla base del prezzo di vendita "stand alone" di ciascun bene o servizio; (v) rilevazione del ricavo quando la relativa performance obligation risulta soddisfatta, ossia all'atto del trasferimento al cliente del bene o servizio promesso; il trasferimento si considera completato quando il cliente ottiene il controllo del bene o del servizio, che può avvenire nel continuo in un lasso di tempo diluito e prolungato ("over time") come nel caso delle attività contrattuali da valutazione commesse a lungo termine, oppure in uno specifico momento temporale ("at a point in time").
In considerazione della natura dei contratti e della tipologia dei lavori, l'avanzamento delle commesse a lungo termine è determinato mediante l'utilizzo di un metodo basato sugli input in base alla percentuale che emerge dal rapporto fra i costi sostenuti rispetto ai costi totali stimati da contratto (metodo del cost-to-cost); i ricavi relativi sono rilevati "over time". Tale metodologia è applicata in particolare ai contratti Engineering & Construction.
Per quanto riguarda la tipologia particolare dei contratti di servizi rimborsabili, data la loro natura, i ricavi sono rilevati mediante fatturazione al cliente dei costi sostenuti più un margine contrattualmente previsto.
I ricavi di commessa comprendono il valore iniziale dei ricavi concordati nel contratto, le richieste di corrispettivi aggiuntivi derivanti da modifiche ai lavori previsti contrattualmente (cd. "change order") e le revisioni prezzi richieste derivanti da richieste di corrispettivi aggiuntivi derivanti da maggiori oneri sostenuti per ragioni imputabili al committente (cd. "claim"). Change order e claim (pending revenue) sono inclusi nell'ammontare dei ricavi quando hanno un'alta probabilità di riconoscimento nell'oggetto e/o nel prezzo, ancorché non ci sia ancora accordo sulla loro definizione. Eventuali pending revenue iscritti per un periodo superiore all'anno, senza evoluzioni nelle trattative con il cliente, vengono svalutati. Importi pari o superiori ai 30 milioni di euro (quota Saipem in caso di progetti in joint venture) sono iscritti solo se supportati da perizie tecnico-legali esterne.
Relativamente ai servizi di perforazione, viene effettuata una competenziazione delle differenti tariffe previste contrattualmente in relazione: (i) alle diverse fasi operative nell'ambito della performance obligation (cosiddette fasi di mobilisation/operation/ demobilisation) qualora previste contrattualmente, indipendentemente dai giorni di effettivo utilizzo del mezzo; (ii) alle eventuali estensioni del contratto, laddove una modifica di prezzo non comporta la definizione di un nuovo contratto, ma la prosecuzione di quello originario.
In presenza di contratti di concessione di licenze e brevetti, il trattamento contabile dei ricavi deve essere valutato differentemente a seconda che si tratti del trasferimento di un "diritto d'uso" o di un "diritto d'accesso".
Nel primo caso, infatti, si è di fronte a una performance obligation nei confronti del cliente che si esaurisce nel momento del rilascio, cosa che richiede la rilevazione dei ricavi in un momento unico ("at a point in time"), mentre nel secondo caso il diritto di accesso da parte del cliente durante il periodo di esercizio della licenza fa sì che la performance obligation sia soddisfatta nel corso del tempo e che i ricavi siano quindi rilevati a commessa lungo la sua durata ("over time").
I corrispettivi pattuiti, qualora espressi in valuta estera, sono calcolati tenendo conto dei cambi con cui sono state effettuate le relative coperture valutarie che qualificano per l'"hedge accounting" o in caso contrario al cambio di fine esercizio; la medesima metodologia viene applicata per i costi espressi in valuta estera. Gli stanziamenti di ricavi relativi a servizi parzialmente resi sono rilevati per il corrispettivo maturato, sempreché sia possibile determinarne attendibilmente lo stadio di completamento e non sussistano incertezze di rilievo sull'ammontare e sull'esistenza del ricavo; diversamente sono rilevati nei limiti dei costi sostenuti recuperabili.
Non sono considerati ricavi i corrispettivi ricevuti o da ricevere per conto terzi.
I costi sono riconosciuti quando relativi a beni ricevuti e servizi resi.

I costi per il personale comprendono l'ammontare delle retribuzioni corrisposte, gli accantonamenti per fondi pensione e per ferie maturate e non godute, gli oneri previdenziali e assistenziali in applicazione dei contratti e della legislazione vigente.
I costi volti all'acquisizione di nuove conoscenze o scoperte, allo studio di prodotti o processi alternativi, di nuove tecniche o modelli, alla progettazione e costruzione di prototipi o, comunque, sostenuti per altre attività di ricerca scientifica o di sviluppo tecnologico, sono generalmente considerati costi correnti e rilevati a conto economico nell'esercizio di sostenimento; tali costi vengono iscritti nell'attivo patrimoniale (vedi anche paragrafo "Attività immateriali") solo quando rispettano le condizioni descritte al precedente punto "Costi di sviluppo tecnologico".
I costi direttamente connessi all'acquisto di equipment specifici e all'utilizzo di un asset su uno specifico progetto sono capitalizzati e ammortizzati lungo la durata dello stesso e rientrano nell'avanzamento delle attività contrattuali.
I costi di approntamento dei mezzi di perforazione sono rilevati per competenza in correlazione all'ottenimento dei rispettivi ricavi e quindi riscontati lungo la durata del progetto sul quale sono impiegati.
I costi di partecipazione alle gare sono interamente riconosciuti nel conto economico dell'esercizio in cui sono sostenuti.
I ricavi e i costi relativi a operazioni in valuta diversa da quella funzionale delle società del Gruppo sono iscritti al cambio corrente del giorno in cui l'operazione è compiuta.
Le attività e passività monetarie in valuta diversa da quella funzionale sono convertite nella valuta funzionale applicando il cambio corrente alla data di chiusura dell'esercizio di riferimento con imputazione dell'effetto a conto economico nella voce "Proventi (oneri) finanziari". Le attività e passività non monetarie espresse in valuta diversa da quella funzionale valutate al costo sono iscritte al cambio di rilevazione iniziale; quando la valutazione è effettuata al fair value, ovvero al valore recuperabile o di realizzo, è adottato il cambio corrente alla data di determinazione di tale valore.
I dividendi sono rilevati alla data di assunzione della delibera da parte dell'Assemblea, salvo quando sia ragionevolmente certa la cessione delle azioni prima dello stacco della cedola.
Le imposte sul reddito correnti sono calcolate sulla base della stima del reddito imponibile; il debito previsto è rilevato alla voce "Passività per imposte sul reddito correnti". I debiti e i crediti tributari per imposte sul reddito sono rilevati al valore che si prevede di pagare/recuperare alle/dalle autorità fiscali applicando le aliquote e le normative fiscali vigenti o sostanzialmente approvate alla data di chiusura dell'esercizio.
Le imposte sul reddito differite passive e differite attive sono calcolate sulle differenze temporanee tra i valori delle attività e delle passività iscritte in bilancio e i corrispondenti valori riconosciuti ai fini fiscali sulla base delle aliquote e della normativa applicabili negli esercizi in cui la differenza temporanea si annullerà, approvate o sostanzialmente approvate alla data di chiusura dell'esercizio di riferimento del bilancio. L'iscrizione di attività per imposte differite è effettuata quando il loro recupero è considerato probabile; in particolare la recuperabilità delle imposte differite attive è considerata probabile quando si prevede la disponibilità di un reddito imponibile, nell'esercizio in cui si annullerà la differenza temporanea, tale da consentire di attivare la deduzione fiscale. Analogamente, nei limiti della loro recuperabilità, sono rilevati i crediti di imposta non utilizzati e le imposte differite attive sulle perdite fiscali. La recuperabilità delle attività per imposte differite è verificata con periodicità almeno annuale.
Le attività per imposte sul reddito caratterizzate da elementi di incertezza sono rilevate quando il loro ottenimento è ritenuto probabile.
In relazione alle differenze temporanee imponibili associate a partecipazioni in società controllate e collegate, nonché in accordi a controllo congiunto, la relativa fiscalità differita passiva non viene rilevata nel caso in cui il partecipante sia in grado di controllare il rigiro delle differenze temporanee e sia probabile che esso non si verifichi nel futuro prevedibile.
Le attività e le passività per imposte differite sono classificate tra le attività e le passività non correnti e sono compensate a livello di singola impresa se riferite a imposte compensabili. Il saldo della compensazione, se attivo, è iscritto alla voce "Attività per imposte differite"; se passivo, alla voce "Passività per imposte differite".
Tra le attività e le passività per imposte sul reddito sono rilevati gli effetti dei trattamenti fiscali incerti con rischiosità probabile.
Quando i risultati delle operazioni sono rilevati direttamente a patrimonio netto, le relative imposte correnti, differite passive e differite attive, sono anch'esse rilevate al patrimonio netto.
Lo IAS 12 "Imposte sul reddito" si applica anche alle imposte sul reddito derivanti dalla legislazione fiscale per implementare le regole del modello del Secondo Pilastro (Pillar Two Model) pubblicate dall'Organizzazione per la Cooperazione e lo Sviluppo Economico (OCSE), inclusa la legislazione fiscale che implementa le imposte minime domestiche integrative qualificate. Con
il documento emesso dallo IASB in data 23 maggio 2023 (Amendment to IAS 12 "International Tax Reform - Pillar Two Model Rules") è stata introdotta un'eccezione temporanea obbligatoria ai requisiti del principio secondo la quale non vanno rilevate né indicate informazioni specifiche sulle attività e passività fiscali differite relative alle imposte sul reddito del Secondo Pilastro. Il Gruppo Saipem ha applicato al 31 dicembre 2024 l'esenzione temporanea obbligatoria dalla rilevazione delle
Saipem Relazione Bilancio BILANCIO ALLEGATI in breve sulla gestione consolidato DI ESERCIZIO
imposte differite per gli impatti della top-up tax.
Il fair value è il corrispettivo che si percepirebbe per la vendita di un'attività, ovvero che si pagherebbe per il trasferimento di una passività in una regolare transazione tra operatori di mercato indipendenti, consapevoli e disponibili (ossia non in una liquidazione forzosa o in una vendita sottocosto) alla data di valutazione (cd. "exit price").
La determinazione del fair value è basata sulle condizioni di mercato esistenti alla data della valutazione e sulle assunzioni degli operatori di mercato ("market-based").
La valutazione del fair value presuppone che l'attività o la passività sia scambiata nel mercato principale o, in assenza dello stesso, nel più vantaggioso a cui l'impresa ha accesso, indipendentemente dall'intenzione della società di vendere l'attività o di trasferire la passività oggetto di valutazione.
Quando il prezzo di mercato non è direttamente rilevabile e non è altresì rilevabile un prezzo per un'attività o una passività identica, il fair value viene calcolato applicando un'altra tecnica di valutazione che massimizzi l'utilizzo di input osservabili rilevanti e riduca al minimo l'utilizzo di input non osservabili. Poiché il fair value è un criterio di valutazione di mercato, esso viene determinato adottando quelle assunzioni che gli operatori di mercato utilizzerebbero per determinare il prezzo dell'attività o della passività, incluse le assunzioni circa i rischi. Di conseguenza, l'intenzione di detenere un'attività o di estinguere una passività (o di adempiere in altro modo) non è rilevante ai fini della valutazione del fair value.
La determinazione del fair value di un'attività non finanziaria è effettuata considerando la capacità degli operatori di mercato di generare benefici economici impiegando tale attività nel suo massimo e migliore utilizzo, o vendendola a un altro operatore di mercato che la impiegherebbe nel suo massimo e migliore utilizzo. La determinazione del massimo e migliore utilizzo dell'attività è effettuata dal punto di vista degli operatori di mercato, anche nell'ipotesi in cui l'impresa intenda effettuarne un utilizzo differente. Si presume che l'utilizzo corrente da parte della società di un'attività non finanziaria sia il massimo e migliore utilizzo della stessa, a meno che il mercato o altri fattori non suggeriscano che un differente utilizzo da parte degli operatori di mercato sia in grado di massimizzarne il valore.
La valutazione del fair value di una passività, sia finanziaria che non finanziaria, o di un proprio strumento rappresentativo del capitale, in assenza di un prezzo quotato, è effettuata considerando la valutazione della corrispondente attività posseduta da un operatore di mercato alla data della valutazione.
Il fair value degli strumenti finanziari è determinato considerando il rischio di credito della controparte di un'attività finanziaria (cd. "Credit Valuation Adjustment" o CVA) e il rischio di inadempimento di una passività finanziaria da parte dell'entità stessa (cd. "Debit Valuation Adjustment" o DVA).
In assenza di quotazioni di mercato disponibili, il fair value è determinato utilizzando tecniche di valutazione, adeguate alle circostanze, che massimizzino l'uso di input osservabili rilevanti, riducendo al minimo l'utilizzo di input non osservabili.
Le voci dello stato patrimoniale sono classificate in correnti e non correnti, quelle del conto economico sono classificate per natura65.
Il prospetto del conto economico complessivo indica il risultato economico integrato dei proventi e oneri che per espressa disposizione degli IFRS sono rilevati direttamente a patrimonio netto.
Il prospetto delle variazioni nelle voci del patrimonio netto presenta l'utile (perdita) complessivo dell'esercizio, le operazioni con gli azionisti e le altre variazioni del patrimonio netto.
Lo schema di rendiconto finanziario è predisposto secondo il "metodo indiretto" rettificando l'utile dell'esercizio delle altre componenti di natura non monetaria.
Le modifiche ai principi contabili entrate in vigore a partire dal 1° gennaio 2024 non hanno prodotto effetti significativi sul bilancio Saipem. Di seguito è in ogni caso riportata una sintesi delle principali modifiche intervenute di potenziale interesse per il Gruppo.
(64) Gli schemi di bilancio sono gli stessi adottati nella Relazione finanziaria annuale 2023.
(65) Le informazioni relative agli strumenti finanziari secondo la classificazione prevista dagli IFRS sono indicate nella nota 33 "Garanzie, impegni e rischi - Altre informazioni sugli strumenti finanziari".


Con il Regolamento n. 2023/2579, emesso dalla Commissione Europea in data 20 novembre 2023, sono state omologate le modifiche all'IFRS 16 "Lease Liability in a Sale and Leaseback" con il quale si prevede che il venditore-locatario valuti l'attività con diritto di utilizzo derivante da un'operazione di vendita e retrolocazione in base alla percentuale del precedente valore contabile dell'attività mantenuta dal venditore-locatario. Di conseguenza, in un'operazione di vendita e retrolocazione, il venditore-locatario rileva solo l'importo di eventuali utili o perdite relativi ai diritti trasferiti all'acquirente-locatore. Pertanto, la valutazione iniziale della passività per leasing derivante da un'operazione di vendita e retrolocazione è una conseguenza del modo in cui il venditore-locatario valuta l'attività con diritto di utilizzo e l'utile o la perdita rilevati alla data dell'operazione.
Con il Regolamento n. 2023/2822, emesso dalla Commissione Europea in data 19 dicembre 2023, sono state omologate le modifiche allo IAS 1 "Classification of Liabilities as Current or Non current" e "Non-Current Liabilities with Covenants". Le modifiche forniscono chiarimenti in materia di classificazione delle passività come correnti o non correnti precisando quando esiste il diritto a differire il regolamento della passività per almeno 12 mesi dalla data di chiusura dell'esercizio e chiariscono il concetto di estinzione. Specificano, inoltre, come un'entità classifica una passività derivante da un accordo di finanziamento con covenant come corrente o non corrente e definiscono le informazioni da fornire quando un'entità ha accordi di finanziamento con covenant che potrebbero richiedere che l'accordo di finanziamento diventi esigibile entro dodici mesi dall'esercizio di riferimento. Infine forniscono dettagli in merito all'informativa da produrre sugli eventi successivi non adjusting.
Con il Regolamento n. 2024/1317, emesso dalla Commissione Europea in data 15 maggio 2024, sono state omologate le modifiche allo IAS 7 e IFRS 7 "Supplier Finance Arrangements", volte a introdurre gli obblighi informativi sui supplier finance arrangement (SFA, denominati anche "supply chain finance", "payables finance" o "reverse factoring") che consentono all'entità di dilazionare i termini di pagamento dei fornitori; ovvero ai fornitori dell'entità di incassare anticipatamente rispetto alla scadenza della fattura e consentire agli investitori di valutare l'effetto di tali accordi sulle passività, sui flussi di cassa e sull'esposizione al rischio di liquidità dell'impresa.
I principali rischi finanziari identificati, monitorati e, per quanto di seguito specificato, attivamente gestiti da Saipem, sono i seguenti:
La gestione, il controllo e il reporting dei rischi finanziari sono basati su una Financial Risk Policy emanata, e periodicamente aggiornata, centralmente con l'obiettivo di uniformare e coordinare le politiche del Gruppo Saipem in materia di rischi finanziari. In particolare, il controllo dei rischi finanziari viene effettuato tramite il calcolo periodico di una serie di Key Risk Indicators (KRI) sottoposti a specifiche soglie di attenzione periodicamente aggiornati coerentemente con le evoluzioni del business del Gruppo Saipem. L'attività di controllo definita dalla Financial Risk Policy include inoltre procedure di escalation da seguire nel caso di superamento delle soglie di rischio definite dai KRI.
Per informazioni sui rischi industriali si rimanda al paragrafo "Gestione dei rischi d'impresa" nella Relazione sulla gestione.
Il rischio di mercato consiste nella possibilità che variazioni dei tassi di cambio, dei tassi di interesse o dei prezzi delle commodity, possano influire negativamente sul valore delle attività, delle passività o dei flussi di cassa attesi. La gestione del rischio di mercato è disciplinata dalla sopra citata Financial Risk Policy e da procedure operative che fanno riferimento a un modello centralizzato di gestione delle attività finanziarie.
L'esposizione ai tassi di cambio deriva dall'operatività di Saipem SpA in aree diverse dall'area euro, ossia dalla circostanza che i ricavi e/o costi di una parte rilevante dei progetti siano denominati e regolati in valute diverse dall'euro, determinando potenzialmente impatti sul risultato economico per effetto del differente controvalore di costi e ricavi denominati in valuta al momento della loro rilevazione rispetto al momento in cui sono state definite le condizioni di prezzo e per effetto della conversione e successiva rivalutazione di crediti/debiti commerciali o finanziari denominati in valuta.

L'obiettivo di risk management del Gruppo Saipem è la minimizzazione degli impatti derivanti dalle fluttuazioni dei tassi di cambio sul risultato d'esercizio.
Saipem adotta una strategia volta a minimizzare l'esposizione al rischio cambio attraverso l'utilizzo di contratti derivati. Le operazioni di copertura possono essere stipulate anche rispetto ai sottostanti che abbiano una manifestazione contrattuale futura, ma che siano comunque altamente probabili (cd. highly probable forecast transactions). A questo scopo vengono impiegate diverse tipologie di contratti derivati (in particolare outright e swap). Per quanto attiene alla valorizzazione a fair value degli strumenti derivati su tassi di cambio, essa viene calcolata sulla base di algoritmi di valutazione standard di mercato e su quotazioni/contribuzioni di mercato fornite da primari info-provider. La pianificazione, il coordinamento e la gestione di questa attività a livello di Gruppo Saipem è assicurata dalla funzione Finanza che monitora la corretta corrispondenza tra strumenti derivati e flussi sottostanti e l'adeguata rappresentazione contabile in ottemperanza ai principi contabili internazionali IFRS.
Le attività di misurazione e controllo del rischio cambio vengono svolte attraverso il calcolo di una serie di KRI oggetto di monitoraggio periodico. In particolare i KRI sul rischio cambio sono definiti come le soglie minime di copertura dei flussi contrattuali in valuta futuri e le soglie massime delle relative possibili perdite potenziali misurate con modelli di Value at Risk (VaR). Con riferimento alle valute diverse dall'euro che potenzialmente generano impatti in termini di esposizione al rischio di cambio, per l'esercizio 2023 si è provveduto a elaborare un'analisi di sensitività per determinare l'effetto sul conto economico e sul patrimonio netto che deriverebbe da un'ipotetica variazione positiva e negativa del 10% nei tassi di cambio delle citate valute estere rispetto all'euro.
L'analisi di sensitività è stata effettuata in relazione alle seguenti attività e passività finanziarie espresse in divisa diversa dall'euro:
Si precisa che per gli strumenti derivati su tassi di cambio l'analisi di sensitività sul relativo fair value viene effettuata confrontando il controvalore a termine fissato nei contratti con il controvalore determinato ai tassi di cambio a pronti, variati in più o in meno del 10% e aggiustati utilizzando le curve di tasso di interesse coerenti con le scadenze dei contratti sulla base delle quotazioni alla chiusura dell'esercizio.
Si rileva che l'analisi non ha riguardato l'effetto delle variazioni del cambio sulla valutazione delle attività contrattuali da valutazione commesse a lungo termine, in quanto le stesse non rappresentano un'attività finanziaria secondo lo IAS 32.
Alla luce di quanto precede, sebbene Saipem adotti una strategia volta a minimizzare l'esposizione al rischio di cambio attraverso l'impiego di diverse tipologie di contratti derivati (outright e swap), non può escludersi che le oscillazioni dei tassi di cambio possano influenzare in maniera significativa i risultati di Saipem e la comparabilità dei risultati dei singoli esercizi.
Un deprezzamento dell'euro rispetto alle altre valute comporterebbe un effetto complessivo ante imposte sul risultato di - 27.051 migliaia di euro (-128 migliaia di euro al 31 dicembre 2023) e un effetto complessivo sul patrimonio netto, al lordo dell'effetto imposte, di -89.882 migliaia di euro (-127.056 migliaia di euro al 31 dicembre 2023).
Un apprezzamento dell'euro rispetto alle altre valute comporterebbe un effetto complessivo ante imposte sul risultato di 27.167 migliaia di euro (369 migliaia di euro al 31 dicembre 2023) e un effetto sul patrimonio netto, al lordo dell'effetto imposte, di 89.881 migliaia di euro (127.296 migliaia di euro al 31 dicembre 2023).
L'incremento (riduzione) rispetto all'esercizio precedente deriva essenzialmente dall'effetto dell'andamento dei tassi di cambio alle due date di riferimento, nonché dalla variazione delle attività e passività finanziarie soggette a esposizione.

Nella seguente tabella vengono riepilogati gli effetti sulle voci di stato patrimoniale e conto economico della suddetta analisi di sensitività.
| 2024 | 2023 | ||||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| +10% | -10% | +10% | -10% | ||||||
| Conto | Patrimonio | Conto | Patrimonio | Conto | Patrimonio | Conto | Patrimonio | ||
| (migliaia di euro) | economico | netto | economico | netto | economico | netto | economico | netto | |
| Strumenti derivati | 33.378 | (29.453) | (33.261) | 29.453 | 21.899 | (105.029) | (21.658) | 105.269 | |
| Crediti commerciali e altri | 30.355 | 30.355 | (30.353) | (30.353) | 31.683 | 31.683 | (31.683) | (31.683) | |
| Crediti finanziari | 3.570 | 3.570 | (3.570) | (3.570) | 7.369 | 7.369 | (7.369) | (7.369) | |
| Debiti commerciali e altri | (49.048) | (49.048) | 49.045 | 49.045 | (20.222) | (20.222) | 20.222 | 20.222 | |
| Disponibilità liquide | 55.232 | 55.232 | (55.232) | (55.232) | 53.745 | 53.745 | (53.745) | (53.745) | |
| Passività finanziarie a breve termine | (92.166) | (92.166) | 92.166 | 92.166 | (92.003) | (92.003) | 92.003 | 92.003 | |
| Passività finanziarie da leasing | (8.372) | (8.372) | 8.372 | 8.372 | (2.599) | (2.599) | 2.599 | 2.599 | |
| Passività finanziarie a medio-lungo termine |
- | - | - | - | - | - | - | - | |
| Totale | (27.051) | (89.882) | 27.167 | 89.881 | (128) (127.056) | 369 | 127.296 |
L'analisi di sensitività dei crediti e debiti commerciali suddivisa per le principali valute risulta essere la seguente.
| 2024 | 2023 | ||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|
| (migliaia di euro) | Valuta | Totale | Δ -10% | Δ +10% | Totale | Δ -10% | Δ +10% |
| Crediti | |||||||
| USD | 264.819 | (26.481) | 26.483 | 264.297 | (26.428) | 26.430 | |
| DZD | 4.492 | (449) | 449 | 4.269 | (427) | 427 | |
| AED | - | - | - | 238 | (24) | 24 | |
| KZT | 576 | (58) | 58 | 2.672 | (267) | 267 | |
| MXN | 676 | (68) | 68 | - | - | - | |
| KWD | 32.971 | (3.297) | 3.297 | 45.366 | (4.536) | 4.536 | |
| Totale | 303.534 | (30.353) | 30.355 | 316.842 | 31.682 | 31.684 | |
| Debiti | |||||||
| USD | 426.126 | 42.611 | (42.614) | 159.882 | 15.988 | (15.987) | |
| GBP | 17.704 | 1.770 | (1.770) | 3.761 | 376 | (376) | |
| QAR | - | - | - | 13.587 | 1.359 | (1.359) | |
| AED | 44.783 | 4.478 | (4.478) | 24.632 | 2.463 | (2.463) | |
| DZD | 462 | 46 | (46) | 366 | 37 | (37) | |
| NOK | 1.401 | 140 | (140) | - | - | - | |
| Totale | 490.476 | 49.045 | (49.048) | 202.228 | 20.223 | (20.222) |
Le oscillazioni dei tassi di interesse influiscono sul valore di mercato delle attività e delle passività finanziarie dell'impresa e sul livello degli oneri finanziari netti. L'obiettivo di risk management è la minimizzazione del rischio di tasso di interesse nel perseguimento degli obiettivi di struttura finanziaria definiti nella Financial Risk Policy.
La funzione Finanza del Gruppo Saipem valuta, in occasione della stipula di finanziamenti a tassi variabili, la rispondenza con gli obiettivi stabiliti e, ove ritenuto opportuno, interviene gestendo il rischio di oscillazione tassi di interesse mediante operazioni di Interest Rate Swap (IRS). La funzione Finanza del Gruppo Saipem inoltre, se ritenuto opportuno e a fronte di adeguate valutazioni interne, interviene tramite la negoziazione di contratti derivati per fissare il differenziale dei tassi di interesse e stabilizzare gli impatti del costo delle coperture valutarie poste in essere dal Gruppo.
La pianificazione, il coordinamento e la gestione di questa attività a livello di Gruppo Saipem è assicurata dalla funzione Finanza che monitora la corretta corrispondenza tra strumenti derivati e flussi sottostanti e l'adeguata rappresentazione contabile in ottemperanza ai principi contabili internazionali IFRS. Sebbene Saipem adotti una strategia volta a minimizzare l'esposizione al rischio di tasso di interesse attraverso il perseguimento di obiettivi di struttura finanziaria definiti, non può escludersi che le oscillazioni dei tassi di interesse possano influenzare in maniera significativa i risultati del Gruppo e la comparabilità dei risultati dei singoli esercizi.
Per quanto attiene alla valorizzazione a fair value degli strumenti derivati su tassi di interesse, essa viene calcolata dalla funzione Finanza sulla base di algoritmi di valutazione standard di mercato e su quotazioni/contribuzioni di mercato fornite da primari info provider.
Le attività di misurazione e controllo del rischio tasso di interesse vengono svolte dal Gruppo Saipem attraverso il calcolo e monitoraggio di un KRI volto a misurare l'incidenza dell'indebitamento a tasso fisso, considerando anche gli eventuali strumenti derivati connessi, sull'indebitamento totale.
Con riferimento al rischio di tasso di interesse è stata elaborata un'analisi di sensitività per determinare l'effetto sul conto economico e sul patrimonio netto che deriverebbe da un movimento positivo e negativo di 100 punti base sui livelli dei tassi di interesse.
L'analisi è stata effettuata in relazione a tutte le attività e passività finanziarie esposte alle oscillazioni del tasso di interesse e ha interessato in particolare le seguenti poste:
Si precisa che per gli strumenti derivati su tassi di interesse l'analisi di sensitività sul fair value viene effettuata scontando i flussi di cassa contrattualmente attesi con le curve di tasso di interesse rilevate sulla base delle quotazioni alla chiusura dell'esercizio, variate in più o in meno di 100 punti base. Con riferimento alle disponibilità liquide ed equivalenti e alle passività finanziarie a tasso variabile si è fatto riferimento rispettivamente allo stock alla data di chiusura dell'esercizio e all'evoluzione dell'esposizione attesa nei successivi 12 mesi; su tale base è stato applicato un movimento dei tassi d'interesse in più e in meno di 100 punti base.
Una variazione positiva dei tassi d'interesse comporterebbe un effetto complessivo ante imposte sul risultato di 9.256 migliaia di euro (11.047 migliaia di euro al 31 dicembre 2023) e un effetto complessivo sul patrimonio netto, al lordo dell'effetto imposte, di 9.256 migliaia di euro (11.047 migliaia di euro al 31 dicembre 2023).
Una variazione negativa dei tassi d'interesse comporterebbe un effetto complessivo ante imposte sul risultato di -9.255 migliaia di euro (-11.047 migliaia di euro al 31 dicembre 2023) e un effetto complessivo sul patrimonio netto, al lordo dell'effetto imposte, di -9.255 migliaia di euro (-11.047 migliaia di euro al 31 dicembre 2023).
L'incremento (riduzione) rispetto all'esercizio precedente deriva essenzialmente dall'effetto dell'andamento dei tassi di interesse alle due date di riferimento, nonché dalla variazione delle attività e passività finanziarie esposte alle fluttuazioni del tasso di interesse.
Nella seguente tabella vengono riepilogati gli effetti sulle voci di stato patrimoniale e conto economico della suddetta analisi di sensitività.
| 2024 | 2023 | ||||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| +100 punti base | -100 punti base | +100 punti base | -100 punti base | ||||||
| Conto | Patrimonio | Conto | Patrimonio | Conto | Patrimonio | Conto | Patrimonio | ||
| (migliaia di euro) | economico | netto | economico | netto | economico | netto | economico | netto | |
| Strumenti derivati | - | - | - | - | - | - | - | - | |
| Disponibilità liquide | 13.575 | 13.575 | (13.575) | (13.575) | 4.195 | 4.195 | (4.195) | (4.195) | |
| Crediti finanziari | 5.332 | 5.332 | (5.331) | (5.331) | 8.666 | 8.666 | (8.666) | (8.666) | |
| Passività finanziarie a breve termine | (9.651) | (9.651) | 9.651 | 9.651 | - | - | - | - | |
| Passività finanziarie a medio-lungo termine |
- | - | - | - | (1.814) | (1.814) | 1.814 | 1.814 | |
| Totale | 9.256 | 9.256 | (9.255) | (9.255) | 11.047 | 11.047 | (11.047) | (11.047) |
I risultati economici di Saipem possono essere influenzati dalla variazione dei prezzi dei prodotti petroliferi (olio combustibile, lubrificanti, gasolio per natanti, ecc.) e delle materie prime (rame, acciaio, ecc.) nella misura in cui esse rappresentano un elemento di costo associato rispettivamente alla gestione di mezzi navali/basi/cantieri o alla realizzazione di progetti/investimenti.
Al fine di mitigare il rischio commodity, oltre a proporre soluzioni in ambito commerciale, Saipem utilizza anche strumenti derivati (in particolare swap, bullet swap) negoziati nei mercati finanziari organizzati ICE, NYMEX e LME, nella misura in cui il mercato di riferimento per l'approvvigionamento fisico risulti ben correlato a quello finanziario ed efficiente in termini di prezzo.
Per quanto attiene alla gestione del rischio prezzo commodity, gli strumenti finanziari derivati su commodity negoziati da Saipem hanno finalità di copertura a fronte di sottostanti impegni contrattuali. Le operazioni di copertura possono essere stipulate anche rispetto a sottostanti che abbiano una manifestazione contrattuale futura, ma che siano comunque altamente probabili (cd. highly probable forecast transactions). Nonostante le attività di copertura adottate dalla Società per il controllo e la gestione del rischio commodity, Saipem non può garantire che tali attività siano efficienti, ovvero adeguate, o che in futuro sarà in grado di fare ancora ricorso a tali strumenti di copertura.
Per quanto attiene alla valorizzazione a fair value degli strumenti derivati su commodity, essa viene calcolata dalla funzione Finanza sulla base di algoritmi di valutazione standard di mercato e su quotazioni/contribuzioni di mercato fornite da primari info provider.
Le attività di misurazione e controllo del rischio prezzo commodity vengono svolte dal Gruppo Saipem attraverso il calcolo di un KRI volto a quantificare la massima perdita potenziale misurata con modelli VaR.
Il rischio credito rappresenta l'esposizione di Saipem a potenziali perdite derivanti dal mancato adempimento delle obbligazioni assunte dalla controparte. Per quanto attiene al rischio di controparte in contratti di natura commerciale, la gestione del credito è affidata alla responsabilità delle business line e alle funzioni specialistiche corporate dedicate, sulla base di procedure formalizzate di valutazione e di affidamento dei partner commerciali. Per quanto attiene al rischio di controparte finanziaria derivante dall'impiego della liquidità, dalle posizioni in contratti derivati e da altre transazioni con controparti finanziarie, Saipem SpA adotta le disposizioni definite nella Financial Risk Policy. Nonostante le misure attuate dalla Società volte a evitare concentrazioni di rischio e/o attività e l'identificazione di parametri e condizioni entro i quali consentire l'operatività non si può escludere che una parte dei clienti possa ritardare, ovvero non onorare i pagamenti alle condizioni e nei termini pattuiti. L'eventuale ritardato o mancato pagamento dei corrispettivi da parte dei principali clienti potrebbe comportare difficoltà nell'esecuzione e/o nel completamento delle commesse, ovvero la necessità di recuperare i costi e le spese sostenute attraverso azioni legali.
La valutazione della recuperabilità delle attività finanziarie con controparti di natura sia commerciale che finanziaria è effettuata sulla base del cosiddetto "expected credit loss model" illustrato al paragrafo "Svalutazioni di attività finanziarie".
Le attività di misurazione e controllo del rischio credito verso controparti commerciali vengono svolte dal Gruppo Saipem attraverso il periodico calcolo di KRI volti a misurare l'articolazione per Probabilità di Default ("PD") delle esposizioni su crediti commerciali, backlog e garanzie concesse. L'effetto di tali attività è esposto nelle successive note 9 "Crediti commerciali e altri crediti" e 8 "Rimanenze e attività contrattuali". Il rischio credito verso controparti finanziarie viene invece monitorato e controllato attraverso il periodico calcolo di KRI volti a misurare l'esposizione, la durata massima di impiego e l'articolazione degli attivi finanziari per classe di rating.
Il rischio liquidità rappresenta il rischio che, a causa dell'incapacità di reperire nuovi fondi ("funding liquidity risk") o di liquidare attività sul mercato ("asset liquidity risk"), Saipem non riesca a far fronte ai propri impegni di pagamento, determinando un impatto sul risultato economico nel caso in cui lo stesso sia costretto a sostenere costi addizionali per fronteggiare i propri impegni o, come estrema conseguenza, una situazione di insolvibilità che ponga a rischio la continuità aziendale. L'obiettivo di risk management di Saipem è quello di implementare una struttura finanziaria che, in coerenza con gli obiettivi di business e con i limiti definiti nella Financial Risk Policy, assicuri un livello di liquidità e di linee di credito committed adeguato per Saipem. Tale obiettivo è orientato a garantire risorse finanziarie sufficienti a coprire gli impegni a breve termine e le obbligazioni in scadenza, anche mediante operazioni di rifinanziamento o raccolta anticipata, nonché ad assicurare la disponibilità di un adeguato livello di flessibilità finanziaria per i programmi di sviluppo Saipem, perseguendo il mantenimento di un equilibrio in termini di durata e di composizione del debito.
Le attività di misurazione e controllo del rischio liquidità vengono svolte mediante un continuo monitoraggio dei flussi di cassa previsionali, del profilo di scadenza delle passività finanziarie e dei parametri caratterizzanti i principali contratti di finanziamento bancario (cd. Financial Covenant), e attraverso il periodico calcolo di specifici KRI. Tali indicatori misurano il livello di cassa disponibile prevista nel breve termine, il livello di concentrazione delle scadenze delle passività finanziarie e dei derivati e i rapporti tra le fonti e gli impieghi finanziari previsti nel breve e medio termine.
In relazione ai contratti di finanziamento che prevedono il rispetto di Financial Covenant e altre clausole che comportino limiti all'utilizzo delle risorse finanziarie, si rileva che alla data del 31 dicembre 2024 tali clausole risultano tutte rispettate.
Per il controllo e l'utilizzo efficiente della propria liquidità, Saipem si avvale tra l'altro di un sistema accentrato di cash pooling e di strumenti di reporting automatizzati.
Coerentemente con l'obiettivo di garantire un'adeguata struttura finanziaria e in linea con quanto previsto dalla Financial Risk Policy, Saipem persegue strategie di gestione proattiva del debito in scadenza mediante operazioni di rifinanziamento o raccolta anticipata.

In aggiunta si segnala che Saipem ha rimborsato in data 28 marzo 2024 la quota residua pari a 237 milioni di euro del Term Loan Senior Unsecured garantito per il 70% da SACE nell'ambito dello strumento "Garanzia SupportItalia", sottoscritto a febbraio 2023 e parzialmente rimborsato a dicembre 2023 per 150 milioni di euro, in anticipo rispetto alle scadenze contrattualmente definite.
Inoltre, in data 10 febbraio 2025, è stata stipulata una nuova Revolving Credit Facility dell'importo di 600 milioni di euro, con durata di 3 anni, estendibile per ulteriori uno o due anni a discrezione degli istituti finanziatori. La nuova linea di credito sostituisce la "Revolving Credit Facility" di 473 milioni di euro stipulata nel febbraio 2023, incrementandone l'importo.
In considerazione delle operazioni finanziarie sopra descritte, del piano delle scadenze del debito di medio-lungo termine e dell'ammontare di cassa disponibile, Saipem ritiene di avere accesso a fonti di finanziamento più che adeguate a soddisfare le prevedibili necessità finanziarie.
Saipem e i prestiti obbligazionari emessi dalla società controllata Saipem Finance International BV sono oggetto di giudizio da parte delle agenzie di rating Moody's e Standard & Poor's. In data 15 aprile 2024 Saipem ha ricevuto da Moody's un upgrade del long-term Corporate Family Rating e del senior unsecured debt rating da "Ba3", precedentemente assegnato in data 19 luglio 2022, a "Ba2" con outlook "positivo". Inoltre, in data 5 agosto 2024, Standard & Poor's Global Ratings ha confermato il long-term issuer credit rating pari a "BB+" con outlook "stabile", nonché un senior unsecured rating pari a "BB+" per i prestiti obbligazionari precedentemente assegnati in data 2 dicembre 2022. Tali valutazioni sui prestiti obbligazionari emessi da Saipem Finance International BV, per quanto migliorative rispetto ai rating precedentemente attribuiti, rientrano nella categoria speculativa "non investment grade", caratterizzata da un profilo di rischio accentuato e che ricomprende titoli di debito particolarmente esposti ad avverse condizioni economiche, finanziarie e settoriali. Un eventuale peggioramento del rating di Saipem e/o delle emissioni obbligazionarie emesse dalla controllata Saipem Finance International BV che potrebbe essere determinato da un deterioramento dei mercati di riferimento, della redditività delle commesse o della liquidità di Saipem, potrebbe comportare una maggior onerosità nella raccolta dei finanziamenti futuri oltre che un ricorso meno agevole al mercato dei capitali, con conseguenti effetti negativi sull'attività, le prospettive, nonché la situazione economica, patrimoniale e finanziaria di Saipem.
Nella tabella che segue sono rappresentati gli ammontari di pagamenti contrattualmente dovuti relativi ai debiti finanziari, compresi i pagamenti per interessi.
| Quota a lungo termine | |||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|
| (migliaia di euro) | Quota a breve termine 2025 |
2026 | 2027 | 2028 | 2029 | Oltre | Totale |
| Passività finanziarie a lungo termine e quote a breve di passività a lungo termine |
4.372 | - | - | - | 500.000 | - | 504.372 |
| Passività finanziarie a breve termine | 1.246.412 | - | - | - | - | - | 1.246.412 |
| Passività finanziarie per leasing | 61.496 | 27.927 | 12.323 | 7.382 | 7.699 | 91.998 | 208.825 |
| Passività per strumenti derivati | 130.208 | - | - | - | - | - | 130.208 |
| Totale | 1.442.488 | 27.927 | 12.323 | 7.382 | 507.699 | 91.998 2.089.817 | |
| Interessi su debiti finanziari | 14.375 | 14.375 | 14.375 | 14.375 | 14.375 | - | 71.875 |
I pagamenti futuri a fronte di debiti commerciali e altri debiti, pari a 1.707 milioni di euro al 31 dicembre 2024, sono tutti esigibili entro l'esercizio successivo.
Gli impegni per investimenti relativi a progetti per i quali sono già stati collocati i contratti di procurement, con scadenza nel 2025, sono pari a 5.208 migliaia di euro.
L'applicazione dei principi contabili generalmente accettati per la redazione del bilancio e delle relazioni contabili infrannuali comporta che la Direzione Aziendale effettui stime contabili basate su giudizi complessi e/o soggettivi, stime basate su esperienze passate e ipotesi considerate ragionevoli e realistiche sulla base delle informazioni conosciute al momento della stima. L'utilizzo di queste stime contabili influenza il valore di iscrizione delle attività e delle passività e l'informativa su attività


e passività potenziali alla data del bilancio, nonché l'ammontare dei ricavi e dei costi nell'esercizio di riferimento. Considerando il settore in cui Saipem opera, rivestono particolare importanza le stime contabili effettuate per la determinazione dei ricavi e dei costi di commessa a lungo termine e del relativo stato di avanzamento dei lavori. Per loro natura non è quindi possibile escludere che le ipotesi assunte, per quanto ragionevoli, possano non trovare conferma nei futuri scenari in cui Saipem si troverà a operare. I risultati che si consuntiveranno in futuro potrebbero pertanto differire dalle stime effettuate ai fini della redazione del bilancio e potrebbero conseguentemente rendersi necessarie rettifiche ad oggi non prevedibili né stimabili rispetto al valore contabile delle attività e passività iscritte in bilancio. Al riguardo si evidenzia che le rettifiche nelle stime potrebbero rendersi necessarie a seguito dei mutamenti nelle circostanze sulle quali le stesse erano fondate, in seguito a nuove informazioni o alla maggiore esperienza registrata.
Le stime contabili e i giudizi significativi formulati dalla Direzione Aziendale per la redazione del bilancio al 31 dicembre 2024 sono influenzati, oltre che dall'attuale contesto macroeconomico, anche dagli effetti delle iniziative in corso per attenuare le conseguenze dei cambiamenti climatici e dai potenziali impatti derivanti dalla transizione energetica che nel medio e lungo termine possono incidere significativamente sui modelli di business, sui flussi di cassa, sulla posizione patrimonialefinanziaria e sulle performance finanziarie ed economiche di Saipem.
Di seguito sono indicate le stime contabili critiche del processo di redazione del bilancio e delle relazioni contabili infrannuali che comportano un elevato ricorso a giudizi soggettivi, assunzioni e stime relative a tematiche per loro natura incerte. Le modifiche delle condizioni alla base dei giudizi e delle assunzioni adottati possono determinare un impatto rilevante sui risultati degli esercizi successivi.
In relazione alle poste di bilancio oggetto di stima e giudizio, sotto riportate, sono indicati i riferimenti alle note illustrative contenenti le informazioni contabili alla data di chiusura dell'esercizio.
L'attuale contesto è caratterizzato dal prolungato ciclo positivo dei mercati di riferimento per Saipem, in particolare di quello dell'Oil&Gas, in linea con le aspettative di crescita sia a livello macroeconomico che di accesso a fonti energetiche sicure e sostenibili. Permangono tuttavia alcuni elementi di incertezza sul piano geopolitico (in particolare, il conflitto Russia-Ucraina e l'instabilità nel Medio Oriente) e su quello economico, legato a un'intensificazione di politiche protezionistiche e i conseguenti rischi sulle catene di fornitura globali. Ciò ha richiesto ulteriore attenzione da parte della Direzione nella formulazione delle stime contabili e giudizi significativi. Di conseguenza, alcune aree di bilancio, in relazione anche alla maggiore incertezza nelle stime, potrebbero essere influenzate dai recenti eventi e circostanze macroeconomiche.
Per quanto concerne l'andamento dei prezzi del petrolio e del gas naturale, si ritiene che la volatilità di breve periodo negli stessi possa impattare limitatamente i risultati di Saipem data la natura delle attività del medesimo, caratterizzate da commesse con tempi di realizzazione pluriennali, a seconda della complessità del progetto. Nel più lungo periodo si conferma una prospettiva di miglioramento del contesto esterno, supportata dal ciclo di crescita pluriennale che il mercato Oil&Gas sta attraversando e dal consolidamento delle opportunità nell'ambito della transizione energetica e delle tecnologie pulite.
In relazione ai progetti Saipem che prevedevano la realizzazione di attività sul territorio russo e/o con clienti russi, non risultano attività operative residue e le relative relazioni contrattuali pregresse con i clienti sono arrivate a conclusione e, coerentemente, è in via di finalizzazione il processo di formalizzazione documentale, nel pieno rispetto della normativa comunitaria vigente in materia.
Si segnala che non ci sono né attività gestite da Saipem né personale nei territori ucraini interessati dal conflitto.
Il Piano Strategico 2025-2028, in linea con i precedenti piani, non prevede acquisizioni di nuove commesse in Russia.
I cambiamenti climatici e la transizione verso un'economia a basse emissioni di carbonio stanno avendo un impatto sempre più consistente sull'economia globale e sul settore energetico.
Saipem, leader globale nell'ingegneria e nella costruzione di grandi progetti nei settori dell'energia e delle infrastrutture, sia offshore che onshore, intende essere protagonista della transizione energetica:
| ALLEGATI | BILANCIO DI ESERCIZIO |
Bilancio consolidato |
Relazione sulla gestione |
Saipem in breve |
|---|---|---|---|---|
Saipem è comunque consapevole che questi cambiamenti possono avere un impatto, diretto e indiretto, sulle attività del proprio business e di conseguenza sul proprio bilancio, in termini di risultati e di entità di valore delle proprie attività e passività.
I rischi correlati ai cambiamenti climatici, a cui le attività Saipem sono intrinsecamente esposte, sono classificabili nelle seguenti categorie:
Per i relativi dettagli si rinvia alla sezione "ESRS E1- Cambiamenti Climatici" e SBM-3 "Impatti, rischi e opportunità rilevanti e loro interazione con la strategia e il modello aziendale" della Rendicontazione Consolidata di Sostenibilità 2024.
Le stime contabili e i giudizi significativi formulati dalla Direzione Aziendale per la redazione del bilancio potrebbero essere influenzati dalle azioni poste in essere per limitare gli effetti dei cambiamenti climatici. I rischi climatici possono infatti influire sull'importo recuperabile di immobili, impianti e attrezzature e sull'avviamento del Gruppo; pertanto, la transizione energetica può ridurre la vita utile prevista dei beni impiegati nell'industria del petrolio e del gas, accelerando così le spese di ammortamento degli asset impiegati nelle attività di questo settore.
Saipem ha preso in considerazione le potenziali conseguenze della transizione energetica sul valore recuperabile delle CGU nel medio-lungo termine che avrà un impatto innanzitutto sull'aumento della domanda di energia da fonti rinnovabili. Inoltre, il Piano Strategico 2025-2028 prevede di proseguire nel percorso di rimodulazione del mix di portafoglio con un incremento dei progetti legati alla transizione energetica pari a circa il 31%, in linea con il precedente Piano Strategico 2024-2027, nonché un percorso di investimenti su nuove tecnologie abilitanti, negli ambiti Blue Solutions, Renewable refining, CO2 Management e Offshore Wind. A questo si aggiungono ulteriori acquisizioni nel business del gas naturale considerato uno degli elementi che supporterà la progressiva evoluzione verso fonti energetiche sostenibili. Da ultimo, la transizione energetica prevede nel lungo termine l'eliminazione del carbone quale fonte energetica, settore in cui il Gruppo non opera. Occorre in ogni caso considerare che la velocità di adozione di tecnologie legate alla transizione energetica, soprattutto in alcune aree del mondo, potrebbe essere più lenta di quanto ad oggi previsto e questo troverebbe una mitigazione nella comprovata capacità operativa di Saipem nel business tradizionale.
L'esposizione di Saipem verso i settori non-oil è in crescita, valorizzando ove possibile l'utilizzo dei propri asset tradizionali, opportunamente adattati e migliorati allo scopo; nel contempo è previsto che parte degli asset sarà completamente ammortizzata nel medio-lungo termine, periodo nel quale si prevede che la domanda di servizi nel settore oil rimanga comunque significativa.
La Direzione Aziendale continuerà a rivedere le ipotesi sulla domanda con il progredire del processo di transizione energetica, che potrebbe portare in futuro a specifiche svalutazioni dei propri asset non finanziari.
Inoltre, nuove leggi o regolamenti introdotti per la crescente attenzione ai cambiamenti climatici possono dar vita a nuovi obblighi che in precedenza non erano contemplati; di conseguenza, la Direzione Aziendale monitora l'evoluzione della normativa in materia al fine di valutare se tali obblighi, anche impliciti, richiedano la rilevazione di appositi accantonamenti o comunque la segnalazione di passività potenziali correlate.
I processi e le modalità di riconoscimento dei ricavi e di valutazione delle attività e passività contrattuali da valutazione commesse a lungo termine sono basati sulla stima dei ricavi e dei costi a vita intera di progetti di durata ultra annuale il cui apprezzamento è influenzato da significativi elementi valutativi che per loro natura implicano il ricorso al giudizio degli amministratori, in particolare con riferimento alla previsione dei costi per completare ciascun progetto inclusa la stima dei rischi e delle penali contrattuali, laddove applicabili, alla valutazione di modifiche contrattuali previste o in corso di negoziazione e agli eventuali cambiamenti di stima rispetto al precedente esercizio. In particolare, nella valutazione delle attività contrattuali da valutazione commesse a lungo termine si tiene conto delle richieste di corrispettivi aggiuntivi, rispetto a quelli contrattualmente convenuti, se sono sostanzialmente approvate dal committente nell'oggetto e/o nel prezzo.

La verifica, classificazione e misurazione del rischio di credito delle controparti ai fini della determinazione della svalutazione delle attività finanziarie è un processo articolato e complesso che richiede l'esercizio di un giudizio professionale da parte della Direzione Aziendale.
Analogamente ai processi di impairment che interessano le altre poste del bilancio, le stime effettuate, ancorché basate sulle migliori informazioni disponibili e sull'adozione di adeguate metodologie e tecniche di valutazione, risultano intrinsecamente caratterizzate da elementi di aleatorietà e dall'esercizio di un giudizio professionale e potrebbero determinare previsioni di valori recuperabili differenti rispetto ai valori che si andranno effettivamente a realizzare.
Le attività non finanziarie sono svalutate quando eventi o modifiche delle circostanze facciano ritenere che il valore di iscrizione in bilancio non sia recuperabile.
Gli eventi che possono determinare una svalutazione di attività non finanziarie sono variazioni significative e durature nelle prospettive del segmento di mercato in cui l'asset viene utilizzato. La decisione se procedere a una svalutazione e la quantificazione della stessa dipendono dalle valutazioni della Direzione Aziendale su fattori complessi e altamente incerti, tra i quali l'andamento futuro del mercato di riferimento, l'impatto dell'inflazione e dei miglioramenti tecnologici sui costi operativi, le condizioni della domanda e dell'offerta su scala globale o regionale, l'evoluzione dell'attività operativa e commerciale, l'insight di business derivante dalle discussioni, nonché le interazioni di natura strategica o commerciale con clienti, partner, fornitori e concorrenti da parte delle business line.
La svalutazione delle attività non finanziarie è determinata confrontando il valore di iscrizione con il relativo valore recuperabile, rappresentato dal maggiore tra il fair value, al netto degli oneri di dismissione, e il valore d'uso determinato attualizzando i flussi di cassa attesi derivanti dall'utilizzo dell'attività al netto degli oneri di dismissione. Tale verifica è effettuata a livello del più piccolo aggregato di attività (cash generating unit o CGU) che genera flussi finanziari in entrata ampiamente indipendenti dai flussi finanziari generati da altre attività o gruppi di attività e sulla base della quale la Direzione Aziendale valuta la redditività del business.
La procedura di impairment test delle CGU del Gruppo prevede la determinazione di WACC differenziati per segmento di business, tali da riflettere i rischi specifici dei singoli segmenti di business a cui appartengono le CGU sottoposte al test.
I flussi di cassa attesi per ciascuna CGU sono quantificati sulla base dell'ultimo Piano Strategico, avendo riferimento anche ai risultati consuntivati, elaborato dal management e approvato dal Consiglio di Amministrazione. Il Piano Strategico contiene le previsioni, elaborate da management alla luce delle informazioni disponibili al momento della stima, in ordine ai volumi di attività, ai costi operativi, ai margini, agli investimenti coerenti con le linee strategiche, gli assetti industriali, commerciali e strategici delle specifiche business line tenuto conto anche dello scenario di mercato (incluso l'andamento delle principali variabili monetarie, i.e. tassi di cambio e tassi di inflazione). Pertanto, le previsioni di Piano Strategico (così come quelle di lungo termine dopo il periodo di Piano), seppur basate su assunzioni complesse che per la loro natura comportano il ricorso al giudizio degli amministratori, sono fondate su basi ragionevolmente obiettive (che tengono quindi conto del contesto di mercato e delle specificità di Saipem), e senza essere condizionate al verificarsi di uno specifico evento (ad es. l'affermarsi di una nuova tecnologia), al fine di esprimere allo stesso tempo la migliore stima del management e i flussi medi attesi.
Infine, in coerenza con le disposizioni dello IAS 36, i flussi di cassa utilizzati ai fini del test di impairment non tengono conto di eventuali flussi in entrata e/o in uscita derivanti: (i) da una futura ristrutturazione non ancora approvata o per la quale l'entità non si è ancora impegnata o (ii) dal miglioramento od ottimizzazione dell'andamento dell'attività sulla base di iniziative non ancora avviate o approvate per le quali non esiste ancora un commitment nei confronti di terzi per l'incremento della capacità produttiva rispetto a quella attuale.
I flussi di cassa così determinati sono attualizzati utilizzando i tassi approvati dal Consiglio di Amministrazione.
Per gli asset che non costituiscono CGU autonome (i.e. i mezzi navali Offshore e yard di fabbricazione ) e che presentano indicatori di impairment, si procede a una verifica della sostenibilità della vita tecnico-economica residua, per verificare l'eventuale necessità di registrare una svalutazione ai sensi dello IAS 16, prima di effettuare il test di impairment a livello della CGU di appartenenza.
Il goodwill e le altre attività immateriali aventi vita utile indefinita non sono oggetto di ammortamento; la recuperabilità del loro valore di iscrizione è verificata almeno annualmente e comunque quando si verificano eventi che fanno presupporre una riduzione del valore. Anche con riferimento al goodwill, la verifica è effettuata a livello della CGU a cui il goodwill è attribuito. Quando il valore di iscrizione della CGU comprensivo del goodwill a essa attribuita è superiore al valore recuperabile, la differenza costituisce oggetto di svalutazione che viene attribuita in via prioritaria al goodwill fino a concorrenza del suo ammontare; l'eventuale eccedenza della svalutazione rispetto al goodwill è imputata pro-quota al valore di libro degli altri asset a vita utile definita che costituiscono la CGU.
relativi canoni di leasing.
Saipem Relazione Bilancio BILANCIO ALLEGATI in breve sulla gestione consolidato DI ESERCIZIO

La complessità delle fattispecie contrattuali, nonché la loro durata ultrannuale, richiede l'esercizio di una serie articolata di giudizi da parte della Direzione Aziendale per la definizione delle assunzioni da adottare ai fini dell'identificazione e valutazione di particolari aspetti che hanno un impatto sulla rilevazione contabile e l'esposizione in bilancio, quali:
In tema di impairment test per il locatario, è previsto che il Right-of-Use relativo ai beni condotti in leasing sia incluso nel test per valutare eventuali riduzioni di valore ai sensi dello IAS 36, analogamente agli altri asset aziendali di proprietà. Con riferimento alla verifica di recuperabilità del Right-of-Use si considera: (i) l'allocazione alle CGU di appartenenza delle attività per Right-of-Use dei beni in leasing; (ii) la durata del contratto di leasing sottostante rispetto all'orizzonte temporale considerato nella determinazione dei flussi di cassa della CGU; (iii) il valore d'uso di una CGU che contiene un Right-of-Use. Nell'esercizio del test di impairment Saipem: (i) utilizza i tassi di attualizzazione che riflettono la leva finanziaria riconducibile ai contratti di leasing; (ii) considera il Right-of-Use nel capitale investito netto testato; (iii) determina il Value in Use escludendo i
Saipem è parte di procedimenti giudiziali e amministrativi per i quali si valuta l'eventuale accantonamento a fondi connessi prevalentemente ai contenziosi legali e fiscali. Il processo e le modalità di valutazione dei rischi legati a tali procedimenti sono basati su elementi complessi che per loro natura implicano il ricorso al giudizio degli amministratori, in particolare con riferimento alla valutazione delle incertezze connesse alla previsione degli esiti dei procedimenti, alla loro classificazione tra i fondi, ovvero tra le passività tenuto conto degli elementi di valutazione acquisiti dalla funzione legale interna e dai consulenti legali esterni.
La stima del valore da accantonare è frutto di un processo complesso che comporta giudizi soggettivi da parte della Direzione Aziendale.
I programmi a benefici definiti sono valutati sulla base di eventi incerti e di ipotesi attuariali che comprendono, tra le altre, i tassi di sconto, il livello delle retribuzioni future, i tassi di mortalità, l'età di ritiro e gli andamenti futuri delle spese sanitarie coperte.
Le principali assunzioni utilizzate per la quantificazione di tali benefici sono determinate come segue: (i) i tassi di sconto e di inflazione che rappresentano i tassi in base ai quali l'obbligazione nei confronti dei dipendenti potrebbe essere effettivamente adempiuta, si basano sui tassi che maturano su titoli obbligazionari corporate di elevata qualità (ovvero, in assenza di un "deep market" di tali titoli, sui rendimenti dei titoli di stato) e sulle aspettative inflazionistiche dei Paesi interessati o dell'area valutaria di riferimento; (ii) il livello delle retribuzioni future è determinato sulla base di elementi quali le aspettative inflazionistiche, la produttività, gli avanzamenti di carriera e di anzianità; (iii) il costo futuro delle prestazioni sanitarie è determinato sulla base di elementi quali l'andamento presente e passato dei costi delle prestazioni sanitarie, comprese assunzioni sulla crescita inflativa di tali costi, e le modifiche nelle condizioni di salute degli aventi diritto; (iv) le assunzioni demografiche riflettono la migliore stima dell'andamento di variabili, quali ad esempio la mortalità, il turnover e l'invalidità relative alla popolazione degli aventi diritto.
Normalmente si verificano differenze nel valore della passività (attività) netta dei piani per benefici ai dipendenti derivanti dalle cd. rivalutazioni rappresentate, tra l'altro, dalle modifiche delle ipotesi attuariali utilizzate, dalla differenza tra le ipotesi
attuariali precedentemente adottate e quelle che si sono effettivamente realizzate e dal differente rendimento delle attività al servizio del piano rispetto a quello considerato nel net interest.
La recuperabilità del valore di iscrizione dei crediti e la necessità di rilevare un'eventuale svalutazione degli stessi è effettuata sulla base del cosiddetto "expected credit loss model" illustrato al paragrafo "Svalutazioni di attività finanziarie". Tale processo comporta altresì giudizi complessi e/o soggettivi da parte della Direzione Aziendale. I fattori considerati nell'ambito di tali giudizi riguardano tra l'altro il merito creditizio della controparte ove disponibile, l'ammontare e la tempistica dei pagamenti futuri attesi, gli eventuali strumenti di mitigazione del rischio di credito posti in essere, nonché le eventuali azioni poste in essere o previste per il recupero dei crediti.
La determinazione del fair value di strumenti finanziari e non finanziari rappresenta un processo articolato caratterizzato dall'utilizzo di metodologie e tecniche di valutazione complesse e che prevede la raccolta di informazioni aggiornate dai mercati di riferimento e/o l'utilizzo di dati di input interni.
Analogamente alle altre stime, la determinazione del fair value ancorché basata sulle migliori informazioni disponibili e sull'adozione di adeguate metodologie e tecniche di valutazione, risulta intrinsecamente caratterizzata da elementi di aleatorietà e dall'esercizio di un giudizio professionale e potrebbe determinare previsioni di valori differenti rispetto a quelli che si andranno effettivamente a realizzare.
Con il Regolamento n. 2024/2862, emesso dalla Commissione Europea in data 12 novembre 2024, è stato omologato il documento "Amendment to IAS 21 - The Effects of Changes in Foreign Exchange Rates: Lack of Exchangeability" con il quale si specifica quando una valuta è convertibile in un'altra valuta e, di conseguenza, quando non lo è, come un'entità determina il tasso di cambio da applicare quando una valuta non è convertibile e le informazioni da fornire. La modifica sarà efficace a partire dal 1° gennaio 2025.
Le modifiche al principio contabile sopra indicate non hanno prodotto effetti significativi sul bilancio di esercizio di Saipem.
In data 9 aprile 2024 lo IASB ha pubblicato il documento IFRS 18 "Presentation and Disclosure in Financial Statements" che sostituirà lo IAS 1 "Presentation of Financial Statements" con l'intento di migliorare il modo in cui le informazioni sono comunicate in bilancio. In particolare, con l'IFRS 18 sarà richiesto alle entità di: (i) presentare totali e subtotali definiti e classificare i ricavi e i costi in diverse categorie; (ii) fornire informazioni sulle misure di performance definite dal management (MPMs); (iii) rafforzare i requisiti per l'aggregazione e la disaggregazione delle informazioni, introducendo principi di aggregazione e disaggregazione e requisiti di informativa per spese specifiche per natura. Il nuovo documento sarà efficace a partire dal 1° gennaio 2027 o data successiva.
In data 9 maggio 2024 lo IASB ha pubblicato il documento IFRS 19 "Subsidiaries without Public Accountability: Disclosures" che consente di semplificare i sistemi e i processi di rendicontazione per le società, riducendo i costi di preparazione dei bilanci delle controllate ammissibili, pur mantenendo l'utilità di tali bilanci per i loro utilizzatori. Le controllate che applicano i principi contabili IFRS for SMEs o i principi contabili nazionali nella preparazione del proprio bilancio possono applicare l'IFRS 19 che consente di tenere un solo insieme di registrazioni contabili per soddisfare le esigenze sia della società madre che degli utilizzatori del bilancio e di fornire un'informativa ridotta più adatta alle esigenze degli utilizzatori dei bilanci delle controllate. Il nuovo documento sarà efficace a partire dal 1° gennaio 2027 o data successiva.
In data 30 maggio 2024 lo IASB ha pubblicato il documento "Amendment to IFRS 9 and IFRS 7 - Classification and Measurement of Financial Instruments" in risposta al feedback ricevuto nell'ambito della revisione post-implementazione dei requisiti di classificazione e valutazione dell'IFRS 9 "Strumenti finanziari e dei requisiti correlati" dell'IFRS 7 "Strumenti

finanziari: Informazioni integrative". Il documento ha modificato i requisiti relativi all'estinzione delle passività finanziarie tramite un sistema di pagamento elettronico e la valutazione delle caratteristiche dei flussi di cassa contrattuali delle attività finanziarie, comprese quelle con caratteristiche ambientali, sociali e di governance (ESG).
Sono stati inoltre modificati i requisiti di informativa sugli investimenti in strumenti rappresentativi di capitale valutati al "fair value through OCI". Le modifiche saranno efficaci a partire dal 1° gennaio 2026 o data successiva.
In data 18 luglio 2024 lo IASB ha pubblicato, nell'ambito del processo di miglioramento annuale, il documento "Annual Improvements - Volume 11", che raggruppa modifiche minori apportate ad alcuni principi contabili. I miglioramenti annuali si limitano a modifiche che chiariscono la formulazione o correggono alcune imprecisioni, omissioni o conflitti relativamente minori tra i requisiti dei principi contabili. Le modifiche saranno efficaci a partire dal 1° gennaio 2026 o data successiva.
Allo stato Saipem sta analizzando i principi contabili sopra indicati e valutando se la loro adozione avrà un impatto significativo sul bilancio.
Sono costituite dalle disponibilità liquide generate nell'ambito della gestione di tesoreria e sono relative a conti correnti ordinari presso banche in Italia per 1.359.652 migliaia di euro, presso banche all'estero per 359.220 migliaia di euro, e a denaro e valori in cassa per 74 migliaia di euro, di cui 5 migliaia di euro presso la sede e le basi operative in Italia e 69 migliaia di euro presso le filiali estere, nonché strumenti finanziari assimilabili alle disponibilità liquide che alla data di acquisto hanno scadenza inferiore ai 3 mesi e sono così suddivisi:
| (migliaia di euro) | 31.12.2024 | 31.12.2023 |
|---|---|---|
| Cassa e depositi a vista | 1.530.755 | 1.291.539 |
| Commercial paper | 148.297 | - |
| Titoli di debito emessi da Stati o enti sovranazionali | 39.894 | - |
| Totale | 1.718.946 | 1.291.539 |
Le disponibilità liquide di fine esercizio in moneta diversa dall'euro riguardano principalmente le seguenti valute: USD (Dollaro statunitense) per 672.183 migliaia di euro, NGN (Naira nigeriana) per 101.315 migliaia di euro, LYD (Dinaro libico) per 50.946 migliaia di euro, AED (dirham degli Emirati Arabi Uniti) per 5.690 migliaia di euro, KWD (dinaro kuwaitiano) per 8.515 migliaia di euro e QAR (rial qatariano) per 2.172 migliaia di euro.
Sulle disponibilità liquide non esiste alcun vincolo e, relativamente ai conti cassa contante e ai conti bancari attivi all'estero, non esistono restrizioni valutarie, o di altro genere, alla loro trasferibilità in Italia, a eccezione delle disponibilità presenti su sei conti correnti di tre filiali estere (per un totale di 52 migliaia di euro) prevalentemente dovuto a un blocco temporaneo su disposizione delle autorità competenti locali.
Le disponibilità liquide ed equivalenti presentano rispetto all'esercizio precedente un incremento di 427.407 migliaia di euro. Le disponibilità presentano la seguente ripartizione per area geografica (con riferimento al Paese in cui è domiciliato il rapporto finanziario):
| (migliaia di euro) | 31.12.2024 | 31.12.2023 |
|---|---|---|
| Italia | 1.287.049 | 868.650 |
| Resto d'Europa | 293 | 84.901 |
| CSI | 932 | 1.627 |
| Resto Asia | 429.490 | 215.392 |
| Africa Settentrionale | 1.062 | 683 |
| Africa Sub-Sahariana e Resto Africa | 99 | 23 |
| Americhe | 21 | 120.263 |
| Totale | 1.718.946 | 1.291.539 |

Le attività finanziarie valutate al fair value con effetti a conto economico, pari a 46.493 miigliaia di euro, costituiscono investimenti di liquidità in strumenti finanziari che non superano l'SPPI test previsto dall'IFRS 9. L'attività di gestione di tali strumenti finanziari ha come obiettivo l'ottimizzazione del rendimento, nel rispetto di specifici limiti di rischio autorizzati.
| (migliaia di euro) | 31.12.2024 | 31.12.2023 |
|---|---|---|
| Attività finanziarie non strumentali all'attività operativa | ||
| Euro | 36.850 | - |
| Dollaro USA | 9.643 | - |
| Totale | 46.493 | - |
| (migliai di euro) | Valore nominale | Fair value |
|---|---|---|
| Attività finanziarie non strumentali all'attività operativa | 46.118 | 46.493 |
Le attività finanziarie valutate al fair value con effetti a conto economico sono costituite da investimenti in Exchange Traded Funds (ETF) a gestione passiva replicanti indici monetari e obbligazionari di breve termine, la cui gerarchia del fair value è di livello 1.
Le attività finanziarie valutate al fair value con effetti a OCI, pari a 228.798 migliaia di euro, comprendono strumenti di debito il cui modello di business prevede la possibilità sia di incassare i flussi di cassa contrattuali sia di realizzarne il valore attraverso la cessione. Tali attività includono investimenti di liquidità in strumenti finanziari che superano l'SPPI test previsto dall'IFRS 9 e hanno finalità di ottimizzazione del rendimento, nel rispetto di specifici limiti di rischio autorizzati, con il vincolo di tutela del capitale e disponibilità dei fondi.
Tali attività si analizzano come segue:
| (migliaia di euro) | 31.12.2024 | 31.12.2023 |
|---|---|---|
| Titoli non strumentali all'attività operativa | ||
| Titoli quotati emessi da Stati sovrani/enti sovranazionali | 228.798 | - |
| Totale | 228.798 | - |
I titoli quotati emessi da Stati sovrani/enti sovranazionali al 31 dicembre 2024 di 229 migliaia di euro si analizzano come segue:
| Valore | Tasso di rendimento |
Anno | Classe di rating Standard |
||
|---|---|---|---|---|---|
| (migliaia di euro) | nominale | Fair value | nominale (%) | di scadenza | & Poors |
| Tasso fisso | |||||
| Francia | 14.677 | 14.681 | 2,35 | 2025 | AA |
| Germania | 14.831 | 14.835 | 2,43 | 2025 | AAA |
| Italia | 148.840 | 148.926 | 2,43-3,43 | 2025-2027 | BBB |
| Spagna | 35.094 | 35.143 | 2,39-2,97 | 2025-2027 | A |
| Totale | 213.442 | 213.585 |
| Valore | Tasso di rendimento |
Anno | Classe di rating Standard |
||
|---|---|---|---|---|---|
| (migliaia di euro) | nominale | Fair value | nominale (%) | di scadenza | & Poors |
| Tasso variabile | |||||
| Italia | 15.185 | 15.213 | 3,12 | 2026 | BBB |
| Totale | 15.185 | 15.213 |
Il fair value dei titoli è determinato sulla base dei prezzi di mercato. La gerarchia del fair value è di livello 1, ossia basato su quotazioni in mercati attivi.
| Saipem in breve |
Relazione sulla gestione |
Bilancio consolidato |
BILANCIO DI ESERCIZIO |
ALLEGATI | |
|---|---|---|---|---|---|
I titoli valutati al fair value con effetti a OCI rappresentano investimenti di liquidità e sono detenuti sia al fine di incassare i periodici flussi di cassa contrattuali sia il flusso di cassa derivante dalla possibile vendita dello strumento finanziario prima della scadenza contrattuale.
I titoli quotati emessi da Stati sovrani/enti sovranazionali rientrano nel perimetro di analisi per la determinazione delle perdite attese che – in considerazione dell'elevato merito creditizio degli emittenti ("investment grade") – risultano irrilevanti al 31 dicembre 2024.
Le altre attività finanziarie correnti sono pari a 536.436 migliaia di euro (870.778 migliaia di euro al 31 dicembre 2023) e si analizzano come segue:
| (migliaia di euro) | 31.12.2024 | 31.12.2023 |
|---|---|---|
| Crediti finanziari strumentali all'attività operativa | 479 | 666 |
| Crediti finanziari non strumentali all'attività operativa | 535.957 | 870.112 |
| Totale | 536.436 | 870.778 |
I crediti finanziari strumentali all'attività operativa si riferiscono prevalentemente a crediti vantati verso Eni SpA.
I crediti finanziari non strumentali all'attività operativa ammontano a 535.957 migliaia di euro, di cui 533.669 migliaia di euro verso la società del Gruppo "Saipem Finance International BV", che svolge le attività di gestione finanziaria accentrata per il Gruppo Saipem, 225 migliaia di euro verso Puglia Green Hydrogen Valley - PGHyV Srl e 2.063 migliaia di euro verso la società consortile La Catulliana Scarl.
I crediti commerciali e altri crediti ammontano a 1.852.912 migliaia di euro, con un incremento di 180.638 migliaia di euro rispetto all'esercizio precedente, e sono analizzabili come segue:
| Valore netto al 31.12.2024 | Valore netto al 31.12.2023 | |||||
|---|---|---|---|---|---|---|
| di cui scadenti oltre l'esercizio |
di cui scadenti |
di cui scadenti oltre l'esercizio |
di cui | |||
| (migliaia di euro) | successivo | oltre i 5 anni | successivo | scadenti oltre i 5 anni | ||
| Crediti verso: | ||||||
| - joint venture | 81.125 | - | - | 78.590 | - | - |
| - clienti | 638.707 | 103.389 | - | 491.628 | 77.955 | - |
| - imprese controllate | 775.594 | - | - | 823.496 | - | - |
| - imprese collegate | 190.021 | - | - | 138.062 | - | - |
| - altri | 167.465 | 1.239 | - | 140.498 | 1.303 | - |
| Totale | 1.852.912 | 104.628 | - | 1.672.274 | 79.258 | - |
I crediti sono esposti al netto del fondo svalutazione di 188.222 migliaia di euro, in diminuzione di 14.019 migliaia di euro rispetto all'esercizio precedente, così come risulta dalla seguente tabella:
| (migliaia di euro) | Fondo svalutazione crediti commerciali |
Fondo svalutazione altri crediti |
Totale |
|---|---|---|---|
| Valore al 31.12.2023 | 202.151 | 90 | 202.241 |
| Accantonamenti dell'esercizio | 30.126 | - | 30.126 |
| Utilizzi dell'esercizio | (44.145) | - | (44.145) |
| Valore al 31.12.2024 | 188.132 | 90 | 188.222 |
Le ritenute a garanzia ammontano a 135.799 migliaia di euro, di cui 103.389 migliaia di euro a lungo termine. I crediti verso parti correlate sono indicati alla nota 43.
| Saipem | Relazione | Bilancio | BILANCIO | ALLEGATI |
|---|---|---|---|---|
| in breve | sulla gestione | consolidato | DI ESERCIZIO |


Gli altri crediti di 167.465 migliaia di euro sono esposti al netto del fondo di svalutazione pari a 90 migliaia di euro, in coerenza con l'esercizio precedente.
La composizione degli altri crediti è dettagliata nella seguente tabella:
| (migliaia di euro) | 31.12.2024 | 31.12.2023 |
|---|---|---|
| Importi esigibili entro l'esercizio successivo: | ||
| - acconti a fornitori terzi | 86.293 | 27.281 |
| - crediti verso il personale | 36.448 | 37.335 |
| - depositi cauzionali | 3.344 | 2.981 |
| - assicurazioni | 8 | 14 |
| - crediti verso enti previdenziali | 446 | 647 |
| - crediti diversi | 39.777 | 71.027 |
| a dedurre: | ||
| - fondo svalutazione altri crediti | (90) | (90) |
| Totale entro l'esercizio successivo | 166.226 | 139.195 |
| Importi esigibili oltre l'esercizio successivo: | ||
| - depositi cauzionali | 1.239 | 1.303 |
| Totale oltre l'esercizio successivo | 1.239 | 1.303 |
| Totale generale | 167.465 | 140.498 |
I crediti di natura commerciale compresi nella voce "Crediti commerciali e altri crediti" ammontano a 1.494.112 migliaia di euro, con un incremento di 164.050 migliaia di euro.
L'esposizione creditizia verso i primi cinque clienti è in linea con l'operatività della Società e rappresenta circa il 23% del totale dei crediti.
Saipem SpA continua a porre particolare attenzione al monitoraggio degli incassi.
La recuperabilità dei crediti di natura commerciale è verificata sulla base del cosiddetto "expected credit loss model" adottato in ottemperanza all'IFRS 9, come indicato nei "Criteri di valutazione" al paragrafo "Svalutazioni di attività finanziarie".
Al 31 dicembre 2024 l'effetto delle perdite attese sui crediti commerciali, determinate in base alla valutazione sul merito creditizio dei clienti, ammonta a 28.822 migliaia di euro sul totale del fondo svalutazione crediti commerciali di 188.132 migliaia di euro.
Di seguito si fornisce lo scadenziario crediti al lordo della valutazione del merito creditizio.
I crediti commerciali non scaduti e non svalutati ammontano a 1.327.906 migliaia di euro (1.104.445 migliaia di euro al 31 dicembre 2023), mentre quelli scaduti e non svalutati, in quanto vantati verso controparti con elevata affidabilità creditizia, ammontano a 195.027 migliaia di euro (225.617 migliaia di euro al 31 dicembre 2023), di cui 89.542 migliaia di euro scaduti da 1 a 90 giorni (99.171 migliaia di euro al 31 dicembre 2023), 36.581 migliaia di euro da 3 a 6 mesi (25.653 migliaia di euro al 31 dicembre 2023), 22.007 migliaia di euro da 6 a 12 mesi (8.118 migliaia di euro al 31 dicembre 2023) e 46.897 migliaia di euro scaduti da oltre 12 mesi (92.675 migliaia di euro al 31 dicembre 2023).
La valutazione al fair value dei crediti commerciali e altri crediti non produce effetti significativi considerato il breve periodo di tempo intercorrente tra il sorgere del credito e la sua scadenza.
Non vi sono crediti con esigibilità prevista oltre i cinque anni.
I crediti commerciali in moneta diversa dall'euro riguardano principalmente le seguenti valute: USD (dollaro americano) per 264.819 migliaia di euro, KWD (dinaro Kuwait) per 32.971 migliaia di euro e DZD (dinaro algerino) per 4.492 migliaia di euro.

La ripartizione dei crediti commerciali e altri crediti per area geografica risulta la seguente:
| (migliaia di euro) | 31.12.2024 | 31.12.2023 |
|---|---|---|
| Italia | 574.340 | 519.666 |
| Estero | ||
| Resto Europa | 548.589 | 383.516 |
| CSI | 795 | 10.054 |
| Resto Asia | 455.864 | 350.707 |
| Africa Settentrionale | 65.705 | 124.899 |
| Africa Sub-Sahariana e resto Africa | 127.641 | 167.338 |
| Americhe | 61.419 | 97.082 |
| Altre aree | 18.559 | 19.012 |
| Totale | 1.278.572 | 1.152.608 |
| Totale generale | 1.852.912 | 1.672.274 |
Il valore delle rimanenze al 31 dicembre 2024 ammonta a complessivi 1.002 migliaia di euro, con un decremento di 12.312 migliaia di euro rispetto al 31 dicembre 2023.
| (migliaia di euro) | 31.12.2024 | 31.12.2023 |
|---|---|---|
| Materie prime, sussidiarie e di consumo | 1.002 | 13.314 |
| Totale | 1.002 | 13.314 |
La voce "Materie prime, sussidiarie e di consumo" comprende parti di ricambio per l'attività di perforazione e di costruzione, nonché materiale di consumo destinato a uso interno e non alla vendita. Le rimanenze di magazzino sono esposte al netto del fondo svalutazione di 2.296 migliaia di euro, analizzato come segue:
| (migliaia di euro) | Fondo svalutazione rimanenze |
|---|---|
| Valore al 31.12.2023 | 30.403 |
| Accantonamenti dell'esercizio | 2.259 |
| Utilizzi dell'esercizio | (30.366) |
| Valore al 31.12.2024 | 2.296 |
Le rimanenze di magazzino non sono soggette ad alcun gravame giuridico (pegno, patto di riservato dominio, ecc.).
La voce di 982.251 migliaia di euro (882.523 migliaia di euro al 31 dicembre 2023) si analizza come segue:
| (migliaia di euro) | 31.12.2024 | 31.12.2023 |
|---|---|---|
| Attività contrattuali (da valutazione commesse a lungo termine) | 984.087 | 884.195 |
| Fondo svalutazione attività contrattuali (da valutazione commesse a lungo termine) | (1.836) | (1.672) |
| Totale | 982.251 | 882.523 |
Le attività contrattuali da valutazione commesse a lungo termine, pari a 984.087 migliaia di euro, aumentano di 99.892 migliaia di euro per effetto del riconoscimento dei ricavi sulla base dello stato avanzamento operativo dei progetti da fatturare nel corso del 2025 per 355.128 migliaia di euro, in parte compensato dal riconoscimento delle milestone da parte dei clienti per 251.106 migliaia di euro, a cui si aggiunge l'effetto di svalutazioni derivanti dal continuo monitoraggio legale e commerciale degli importi di claim e change order considerati nella vita intera ai fini della valutazione dei contratti, per 4.129 migliaia di euro.
Le attività per imposte sul reddito correnti ammontano a 57.191 migliaia di euro, con un decremento di 24.795 migliaia di euro rispetto all'esercizio precedente e sono così analizzabili:
| (migliaia di euro) | 31.12.2024 | 31.12.2023 |
|---|---|---|
| Amministrazione finanziaria italiana | 43.976 | 73.930 |
| Amministrazioni finanziarie estere | 13.215 | 8.056 |
| Totale | 57.191 | 81.986 |
In particolare, il decremento dei crediti verso l'Amministrazione finanziaria italiana di 29.954 migliaia di euro è relativo essenzialmente all'incasso di crediti di imposta a recupero di imposte versate in esercizi precedenti.
I crediti per imposte verso l'amministrazione finanziaria italiana includono crediti chiesti a rimborso per un valore di 34.687 migliaia di euro.
I crediti per imposte estere aumentano di 5.159 migliaia di euro e comprendono, principalmente, crediti vantati da alcune filiali estere nei confronti delle amministrazioni finanziarie locali per imposte versate anticipatamente. Le imposte sul reddito sono commentate alla nota 40.
Le attività per altre imposte correnti ammontano a 18.574 migliaia di euro, e risultano così composte:
| (migliaia di euro) | 31.12.2024 | 31.12.2023 |
|---|---|---|
| Amministrazione finanziaria italiana: | ||
| - per crediti Iva | 104 | 465 |
| - per altri rapporti | 9.040 | 8.472 |
| Amministrazioni finanziarie estere: | ||
| - per crediti Iva | 9.385 | 4.095 |
| - per altri rapporti | 45 | 58 |
| Totale | 18.574 | 13.090 |
Durante l'esercizio l'utilizzo netto del fondo svalutazione dei crediti tributari di competenza filiali estere ammonta a 13.814 migliaia di euro.
Le altre attività correnti ammontano a 183.797 migliaia di euro, con un incremento di 76.951 migliaia di euro rispetto all'esercizio precedente e sono analizzabili nel modo seguente:
| (migliaia di euro) | 31.12.2024 | 31.12.2023 |
|---|---|---|
| Fair value su contratti derivati su valute | 119.556 | 70.924 |
| Altre attività | 64.241 | 35.922 |
| Totale | 183.797 | 106.846 |
Le altre attività al 31 dicembre 2024 sono composte da 62.113 migliaia di euro da costi di competenza di futuri esercizi e da 2.128 migliaia di euro da commissioni su fidejussioni di competenza di esercizi futuri.
Il fair value degli strumenti derivati è commentato alla nota 32 "Strumenti finanziari derivati".

Le altre attività correnti verso parti correlate sono dettagliate come segue:
| (migliaia di euro) | 31.12.2024 | 31.12.2023 |
|---|---|---|
| Saipem Finance International BV | 113.086 | 67.570 |
| CEPAV (Consorzio Eni per l'Alta Velocità) Uno | 674 | 407 |
| Servizi Energia Italia SpA. | 96 | |
| Consorzio F.S.B. | 111 | 110 |
| Eni SpA | - | 19 |
| Totale | 113.967 | 68.106 |
Le altre attività verso la società Saipem Finance International BV, pari a 113.086 migliaia di euro, riguardano operazioni su strumenti finanziari derivati.
Gli immobili, impianti e macchinari di 114.504 migliaia di euro (117.937 migliaia di euro al 31 dicembre 2023) si analizzano come segue:
| Valore netto al 31.12.2024 | ||||||
|---|---|---|---|---|---|---|
| Terreni e | Impianti e | Attrezzature industriali e |
Immobilizzazioni in corso e |
Totale immobilizzazioni |
||
| (migliaia di euro) | fabbricati | macchinari | commerciali | Altri beni | acconti | materiali |
| Costo originario | ||||||
| Saldo al 31.12.2023 | 104.960 | 175.659 | 101.510 | 29.444 | 39.869 | 451.442 |
| Movimenti dell'esercizio: | ||||||
| - acquisizioni da terzi | 307 | 2.704 | 1.421 | 290 | 9.053 | 13.775 |
| - produzione interna | - | 307 | 11 | 30 | 2.108 | 2.456 |
| - acquisizioni da altre società del Gruppo | 10 | 59 | 1.405 | - | - | 1.474 |
| - trasferimenti | - | - | - | - | - | - |
| - trasferimenti da immobilizzazioni materiali in corso | 108 | 35.173 | (197) | (106) | (34.978) | - |
| - alienazioni | (1.376) | (13.699) | (8.457) | (9) | - | (23.541) |
| - radiazioni | (46.610) | (8.603) | (1.397) | (445) | - | (57.055) |
| - attività destinate alla vendita | (414) | (6.205) | (9.653) | - | - | (16.272) |
| - riclassifica da Discontinued operations | 3 | 520 | 206 | - | - | 729 |
| Saldo al 31.12.2024 | 56.988 | 185.915 | 84.849 | 29.204 | 16.052 | 373.008 |
| Fondo ammortamento e svalutazioni | ||||||
| Saldo al 31.12.2023 | 87.864 | 127.792 | 99.655 | 17.897 | 297 | 333.505 |
| Movimenti dell'esercizio: | ||||||
| - ammortamenti | 1.363 | 11.065 | 1.151 | 2.441 | - | 16.020 |
| - altre variazioni | - | - | - | - | - | - |
| - trasferimenti | (3) | 252 | (219) | (30) | - | - |
| - svalutazioni | - | - | - | - | - | - |
| - alienazioni | (1.156) | (9.871) | (8.280) | (9) | - | (19.316) |
| - radiazioni | (46.610) | (8.603) | (1.397) | (389) | - | (56.999) |
| - attività destinate alla vendita | (350) | (5.645) | (9.439) | - | - | (15.434) |
| - riclassifica da Discontinued operations | 3 | 520 | 205 | - | - | 728 |
| Saldo al 31.12.2024 | 41.111 | 115.510 | 81.676 | 19.910 | 297 | 258.504 |
| Valore netto di bilancio | 15.877 | 70.405 | 3.173 | 9.294 | 15.755 | 114.504 |


| Valore netto al 31.12.2023 | ||||||
|---|---|---|---|---|---|---|
| Attrezzature | Immobilizzazioni in corso e | Totale | ||||
| (migliaia di euro) | Terreni e fabbricati |
Impianti e macchinari |
industriali e commerciali |
Altri beni | acconti | immobilizzazioni materiali |
| Costo originario | ||||||
| Saldo al 31.12.2022 | 136.342 | 674.271 | 138.045 | 28.915 | 53.310 | 1.030.883 |
| Movimenti dell'esercizio: | ||||||
| - acquisizioni da terzi | 630 | 5.605 | 372 | 2.765 | 5.528 | 14.900 |
| - produzione interna | - | 388 | 4 | 62 | 1.422 | 1.876 |
| - acquisizioni da altre società del Gruppo | - | 49 | 62 | - | - | 111 |
| - trasferimenti | 5.990 | 12.724 | 197 | 1.480 | (20.391) | - |
| - trasferimenti da immobilizzazioni materiali in corso | - | - | - | - | - | - |
| - alienazioni | (36.907) | (503.507) | (33.989) | (388) | - | (574.791) |
| - radiazioni | (1.095) | (13.871) | (3.181) | (3.390) | - | (21.537) |
| Saldo al 31.12.2023 | 104.960 | 175.659 | 101.510 | 29.444 | 39.869 | 451.442 |
| Fondo ammortamento e svalutazioni | ||||||
| Saldo al 31.12.2022 | 123.989 | 632.210 | 135.409 | 19.470 | 297 | 911.375 |
| Movimenti dell'esercizio: | ||||||
| - ammortamenti | 795 | 7.860 | 1.203 | 2.166 | - | 12.024 |
| - altre variazioni | - | - | - | - | - | - |
| - trasferimenti | 75 | (75) | - | - | - | - |
| - svalutazioni | 966 | 516 | - | - | - | 1.482 |
| - alienazioni | (36.866) | (499.529) | (33.776) | (387) | - | (570.558) |
| - radiazioni | (1.095) | (13.190) | (3.181) | (3.352) | - | (20.818) |
| Saldo al 31.12.2023 | 87.864 | 127.792 | 99.655 | 17.897 | 297 | 333.505 |
| Valore netto di bilancio | 17.096 | 47.867 | 1.855 | 11.547 | 39.572 | 117.937 |
Nel corso dell'esercizio 2024 si sono verificate le seguenti variazioni in aumento:
(migliaia di euro)
| Terreni e fabbricati: | |
|---|---|
| - terreni | - |
| - fabbricati | 232 |
| - costruzioni leggere | 85 |
| Totale | 317 |
| Impianti e macchinari: | |
| - lavori per modifiche e migliorie apportate a mezzi specifici di costruzione | 792 |
| - nuovi investimenti e migliorie su macchinari vari per le attività di costruzione e perforazione | 2.262 |
| - lavori per modifiche e migliorie apportate a mezzi specifici di perforazione | 16 |
| Totale | 3.070 |
| Attrezzature industriali e commerciali: | |
| - acquisto di attrezzature e strumenti vari per controlli radiografici e per l'attività di costruzione | 239 |
| - acquisto di mezzi mobili speciali, automezzi e fuoristrada, escavatori e altri mezzi | 2.598 |
| Totale | 2.837 |
| Altri beni: | |
| - personal computer, unità di sistema e stampanti | 268 |
| - mobili, arredi | 52 |
| Totale | 320 |
| Saipem in breve |
Relazione sulla gestione |
Bilancio consolidato |
BILANCIO DI ESERCIZIO |
ALLEGATI | |
|---|---|---|---|---|---|
| (migliaia di euro) | Alienazioni | Radiazioni |
|---|---|---|
| Terreni e fabbricati: | ||
| - terreni | - | - |
| - fabbricati | - | 37.141 |
| - costruzioni leggere | 1.376 | 9.469 |
| Totale | 1.376 | 46.610 |
| Impianti e macchinari: | ||
| - impianti generici | 6.954 | 2.920 |
| - impianti perforazione | 659 | 1.785 |
| - impianti specifici di costruzione | 6.086 | 3.898 |
| Totale | 13.699 | 8.603 |
| Attrezzature industriali e commerciali: | ||
| - mezzi mobili speciali, automezzi, escavatori, pale meccaniche e altri mezzi | - | - |
| - attrezzatura varia di costruzione | 400 | 1.128 |
| - attrezzatura varia di perforazione | 13 | 60 |
| - autovetture, motoveicoli e simili | 8.044 | 209 |
| Totale | 8.457 | 1.397 |
| Altri beni: | ||
| - mobili e macchine ordinarie d'ufficio ed elettroniche | 9 | 445 |
| Totale | 9 | 445 |
Nel corso dell'esercizio sono state acquistate da altre società del Gruppo (principalmente da Saipem Contracting Nigeria Ltd e Saipem (Portugal) Comércio Marítimo, Sociedade Unipessoal Lda attrezzature industriali e commerciali, per complessivi 1.474 migliaia di euro.
Sono state realizzate, inoltre, vendite ad altre società del Gruppo, costituite principalmente attrezzature industriali e commerciali, nonché impianti e macchinari alle società: Saimexicana, Saipem Romania Srl e Snamprogetti Saudi Arabia. Complessivamente le vendite e le radiazioni hanno generato:
Gli effetti economici delle alienazioni ed eliminazioni di immobilizzazioni materiali sono indicati alle voci del conto economico "Altri ricavi e proventi" (nota 36) e "Altri oneri" (nota 37).
Gli immobili, impianti e macchinari completamente ammortizzati, ancora in uso, riguardano principalmente attrezzature industriali acquistate per progetti specifici e interamente ammortizzate durante il periodo di esecuzione degli stessi.
Il totale degli impegni su investimenti in corso di esecuzione alla data del 31 dicembre 2024 ammonta a 5.208 migliaia di euro (11.861 migliaia di euro al 31 dicembre 2023).
Ammontano a 15.755 migliaia di euro e si riferiscono principalmente alla realizzazione di droni di intervento subacqueo Hy Drone.
Lo stato di ammortamento delle singole voci di bilancio alla fine dell'esercizio è il seguente:
| (%) | 31.12.2024 | 31.12.2023 |
|---|---|---|
| Terreni e fabbricati | 72 | 77 |
| Impianti e macchinari | 62 | 37 |
| Attrezzature industriali e commerciali | 96 | 98 |
| Altri beni | 68 | 61 |
| Immobilizzazioni materiali nel complesso | 69 | 62 |
| ALLEGATI | BILANCIO DI ESERCIZIO |
Bilancio consolidato |
Relazione sulla gestione |
Saipem in breve |
|---|---|---|---|---|
Le quote di ammortamento imputate a conto economico sono definite in base alla durata economico-tecnica dei cespiti che determinano i coefficienti di ammortamento adottati, compresi nei seguenti intervalli:
| (%) | min | max |
|---|---|---|
| Fabbricati industriali | 3 | 12,5 |
| Impianti e macchinari | 10 | 15 |
| Attrezzature industriali e commerciali | 20 | 40 |
| Altri beni | 12 | 20 |
Le attività immateriali di 23.485 migliaia di euro (21.259 migliaia di euro al 31 dicembre 2023) si analizzano come segue:
| Valore netto al 31.12.2024 | ||||||
|---|---|---|---|---|---|---|
| (migliaia di euro) | Costi di sviluppo | Diritti di brevetto industriale e diritti di utilizzazione delle opere dell'ingegno |
Goodwill | Altre | Immobilizzazioni in corso e acconti |
Totale immobilizzazioni immateriali |
| Costo originario | ||||||
| Saldo al 31.12.2023 | 7.688 | 248.780 | - | 95 | 8.469 | 265.032 |
| Acquisizioni | - | 231 | - | - | 10.116 | 10.347 |
| Produzione interna | - | - | - | - | 22 | 22 |
| Trasferimenti | - | 5.154 | - | - | (5.154) | - |
| Dismissioni | - | (2.406) | - | - | (35) | (2.441) |
| Saldo al 31.12.2024 | 7.688 | 251.759 | - | 95 | 13.418 | 272.960 |
| Ammortamenti accumulati | ||||||
| Saldo al 31.12.2023 | 7.688 | 235.990 | - | 95 | - | 243.773 |
| Ammortamenti | - | 8.108 | - | - | - | 8.108 |
| Trasferimenti | - | - | - | - | - | - |
| Svalutazioni | - | - | - | - | - | - |
| Dismissioni | - | (2.406) | - | - | - | (2.406) |
| Saldo al 31.12.2024 | 7.688 | 241.692 | - | 95 | - | 249.745 |
| Valore netto | - | 10.067 | - | - | 13.418 | 23.485 |
| Valore netto al 31.12.2023 | ||||||
|---|---|---|---|---|---|---|
| (migliaia di euro) | Costi di sviluppo | Diritti di brevetto industriale e diritti di utilizzazione delle opere dell'ingegno |
Goodwill | Altre | Immobilizzazioni in corso e acconti |
Totale immobilizzazioni immateriali |
| Costo originario | ||||||
| Saldo al 31.12.2022 | 7.688 | 242.430 | - | 95 | 5.392 | 255.605 |
| Acquisizioni | - | 547 | - | - | 8.883 | 9.430 |
| Produzione interna | - | 5 | - | - | 3 | 8 |
| Trasferimenti | - | 5.809 | - | - | (5.809) | - |
| Dismissioni | - | (11) | - | - | - | (11) |
| Saldo al 31.12.2023 | 7.688 | 248.780 | - | 95 | 8.469 | 265.032 |
| Ammortamenti accumulati | ||||||
| Saldo al 31.12.2022 | 7.688 | 223.549 | - | 95 | - | 231.332 |
| Ammortamenti | - | 10.668 | - | - | - | 10.668 |
| Trasferimenti | - | - | - | - | - | - |
| Svalutazioni | - | 1.784 | - | - | - | 1.784 |
| Dismissioni | - | (11) | - | - | - | (11) |
| Saldo al 31.12.2023 | 7.688 | 235.990 | - | 95 | - | 243.773 |
| Valore netto | - | 12.790 | - | - | 8.469 | 21.259 |

| (migliaia di euro) | |
|---|---|
| Diritti di brevetto industriale e diritti di utilizzazione delle opere dell'ingegno: | |
| - licenze e software | 228 |
| - brevetti | 3 |
| Totale | 231 |
Nel corso dell'esercizio 2024 si sono verificate le seguenti variazioni in diminuzione:
| Diritti di brevetto industriale e diritti di utilizzazione delle opere dell'ingegno: | ||||
|---|---|---|---|---|
| - brevetti | 2.406 | |||
| Totale | 2.406 |
| Variazioni in aumento | |
|---|---|
| Ottimizzazioni applicazioni gestionali e nuove soluzioni | 2.450 |
| Connected Industrial Worker | 1.708 |
| Software | 1.585 |
| Human Capital Management | 1.735 |
| High-Priority Business Clusters | 518 |
| IT transformation | 1.140 |
| Altri progetti | 1.002 |
| Totale | 10.138 |
| Variazioni in diminuzione | |
| Software | 393 |
| Ottimizzazioni applicazioni gestionali e nuove soluzioni | 2.200 |
| Digital Smart Initiatives | 1.490 |
| Altri progetti | 1.071 |
| Totale | 5.154 |
Le immobilizzazioni immateriali comprendono principalmente "Diritti di brevetto industriale e diritti di utilizzazione delle opere dell'ingegno" relativi all'upgrade dei programmi di software, nonché a processi sviluppati internamente per migliorare e ammodernare i sistemi operativi e tecnologici, con aliquote di ammortamento comprese nell'intervallo 6,66% e 33,3%.
La movimentazione di periodo dei "Right-of-Use" asset, delle attività e delle passività finanziare per leasing al 31 dicembre 2024 è la seguente:
| (migliaia di euro) | Passività finanziarie per leasing |
|||
|---|---|---|---|---|
| Right-of-Use asset | Correnti | Non correnti | ||
| Saldo finale al 31.12.2023 | 139.809 | 25.929 | 129.563 | |
| Incrementi | 100.249 | 72.106 | 93.373 | |
| Decrementi e cancellazioni | (2.066) | (54.560) | (77.731) | |
| Ammortamenti e svalutazioni | (51.420) | |||
| Differenze cambio | 2.216 | 2.105 | ||
| Interessi | 15.805 | |||
| Altre variazioni | 449 | 19 | ||
| Saldo finale al 31.12.2024 | 187.021 | 61.496 | 147.329 |

Il dettaglio per tipologia dei "Right-of-Use" asset, delle attività e delle passività finanziare per leasing al 31 dicembre 2024 è la seguente:
| Impianti | Attrezzature industriali |
|||||
|---|---|---|---|---|---|---|
| (migliaia di euro) | Terreni | Fabbricati | e macchinari | e commerciali | Altri beni | Totale |
| Saldo iniziale netto | 11.557 | 115.851 | - | 8.814 | 3.587 | 139.809 |
| Incrementi | 8.173 | 12.018 | 73.587 | 5.885 | 586 | 100.249 |
| Ammortamenti | (1.633) | (20.942) | (22.221) | (4.650) | (1.974) | (51.420) |
| Decrementi e cancellazioni | (537) | (1.367) | (39) | (123) | - | (2.066) |
| Differenze cambio da conversione | ||||||
| Altre variazioni | 449 | 449 | ||||
| Saldo finale netto | 17.560 | 106.009 | 51.327 | 9.926 | 2.199 | 187.021 |
| Saldo finale lordo | ||||||
| Fondo ammortamento e svalutazione | (1.633) | (20.942) | (22.221) | (4.650) | (1.974) | (51.420) |
L'incremento di 100.249 migliaia di euro dei "Right-of-Use" asset si riferisce prevalentemente al noleggio di impianti e macchinari negli Emirati Arabi per il progetto Hail & Ghasha e in Qatar per il progetto North Field Production Sustainability (NFPS) EPCOL, e all'affitto di palazzi ad uso uffici di filiali estere.
L'analisi per scadenza delle passività finanziarie per leasing al 31 dicembre 2024 è la seguente:
| Quota a breve termine 2025 |
Quota a lungo termine | ||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|
| (migliaia di euro) | 2026 | 2027 | 2028 | 2029 | Oltre | Totale | |
| Passività finanziarie per leasing | 61.496 | 27.927 | 12.323 | 7.382 | 7.699 | 91.998 | 208.825 |
La voce è costituita da partecipazioni per un ammontare complessivo di 2.127.667 migliaia di euro, con un decremento di 85.806 migliaia di euro rispetto all'esercizio precedente. Il dettaglio è il seguente:
| (migliaia di euro) | Tipo operazione | Valore |
|---|---|---|
| Saldo iniziale al 1° gennaio 2024 | 2.213.473 | |
| Operazioni su partecipazioni 2024 | ||
| International Energy Services SpA | Cancellazione | (143) |
| Denuke Scarl | Cancellazione | (6) |
| Nagarjuna Fertilizers and Chemicals | Valutazione al fair value | (155) |
| Puglia Green Hydrogen Valley - PGHyV Srl | Apporto in conto capitale | 100 |
| Puglia Green Hydrogen Valley - PGHyV Srl | Svalutazione | (29) |
| Rosetti Marino SpA | Acquisto partecipazione da Saipem SA | 35.700 |
| Andromeda Consultoria Técnica | ||
| e Representações Ltda | Ripresa di valore | 1.048 |
| Saipem International BV | Svalutazione | (86.183) |
| Saipem Luxembourg SA | Svalutazione | (2.163) |
| Saipem SA | Svalutazione | (47.915) |
| Snamprogetti Netherlands BV | Ripresa di valore | 11.595 |
| ChemPET Srl | Apporto in conto capitale | 2.355 |
| ChemPET Srl | Svalutazione | (10) |
| Totale partecipazioni al 31 dicembre 2024 | 2.127.667 |
Per informazioni in merito al consolidamento della Joint Operation Ship Recycling Scarl si rimanda al paragrafo "Informazioni supplementari".
| Saipem | Relazione | Bilancio | BILANCIO | ALLEGATI |
|---|---|---|---|---|
| in breve | sulla gestione | consolidato | DI ESERCIZIO |

Le partecipazioni in imprese controllate ammontano a 2.088.766 migliaia di euro, con un decremento rispetto all'esercizio precedente pari a 123.767 migliaia di euro.
| (migliaia di euro) | Costo | Rettifiche di valore |
Totale |
|---|---|---|---|
| Imprese controllate | |||
| Saldo finale al 31 dicembre 2023 | 4.267.323 | (2.054.790) | 2.212.533 |
| Movimenti dell'esercizio: | |||
| - cancellazione Denuke Scarl | (6) | - | (6) |
| - cancellazione International Energy Services SpA | (1.362) | 1.219 | (143) |
| - ripresa di valore partecipazione Andromeda Consultoria Técnica e Representações Ltda | - | 1.048 | 1.048 |
| - ripresa di valore Snamprogetti Netherlands BV | - | 11.595 | 11.595 |
| - svalutazione partecipazione Saipem International BV | - | (86.183) | (86.183) |
| - svalutazione partecipazione Saipem SA | - | (47.915) | (47.915) |
| - svalutazione partecipazione Saipem Luxembourg SA | - | (2.163) | (2.163) |
| Saldo finale al 31 dicembre 2024 | 4.265.955 | (2.177.189) | 2.088.766 |
| Imprese controllate | |||
| Saldo iniziale al 1° gennaio 2023 | 4.191.161 | (2.322.573) | 1.868.588 |
| Movimenti dell'esercizio: | |||
| - apporto in conto capitale International Energy Services SpA | 162 | - | 162 |
| - riduzione quota in Saipem Maritime Asset Management per trasferimento in Saipem Luxembourg SA |
(16.473) | - | (16.473) |
| - aumento quota in Saipem Luxembourg SA trasferita da Saipem Maritime Asset Management | 16.473 | - | 16.473 |
| - apporto in conto capitale Saipem SA | 76.000 | - | 76.000 |
| - svalutazione partecipazione Andromeda Consultoria Técnica e Representações Ltda | - | (63) | (63) |
| - svalutazione partecipazione International Energy Services SpA in liquidazione | - | (105) | (105) |
| - ripresa di valore Saipem International BV | - | 203.474 | 203.474 |
| - ripresa di valore partecipazione Saipem SA | - | 54.944 | 54.944 |
| - ripresa di valore partecipazione Servizi Energia Italia SpA | - | 9.533 | 9.533 |
| Saldo finale al 31 dicembre 2023 | 4.267.323 | (2.054.790) | 2.212.533 |
Le operazioni su partecipazioni controllate sono analizzate come segue:
Le riprese di valore sono rilevate sino a concorrenza delle svalutazioni rilevate in precedenza.

Ammontano a 38.436 migliaia di euro e presentano un incremento rispetto all'esercizio precedente di 38.116 migliaia di euro.
| Rettifiche | |||
|---|---|---|---|
| (migliaia di euro) | Costo | di valore | Totale |
| Imprese collegate e a controllo congiunto | |||
| Saldo finale al 31 dicembre 2023 | 390 | (70) | 320 |
| Movimenti dell'esercizio: | |||
| - apporto in conto capitale ChemPET Srl | 2.355 | - | 2.355 |
| - svalutazione ChemPET Srl | - | (10) | (10) |
| - appporto in conto capitale Puglia Green Hydrogen Valley - PGHyV Srl | 100 | - | 100 |
| - svalutazione Puglia Green Hydrogen Valley - PGHyV Srl | - | (29) | (29) |
| - acquisto partecipazione Rosetti Marino da Saipem SA | 35.700 | - | 35.700 |
| Saldo finale al 31 dicembre 2024 | 38.545 | (109) | 38.436 |
| Imprese collegate e a controllo congiunto | |||
| Saldo finale al 31 dicembre 2022 | 382 | (35) | 347 |
| Movimenti dell'esercizio: | |||
| - costituzione La Bozzoliana Scarl | 3 | - | 3 |
| - costituzione La Catulliana Scarl | 5 | - | 5 |
| - svalutazione Puglia Green Hydrogen Valley - PGHyV Srl | - | (35) | (35) |
| Saldo finale al 31 dicembre 2023 | 390 | (70) | 320 |
Le operazioni su partecipazioni collegate e a controllo congiunto sono analizzate come segue:
Ammontano a 464 migliaia di euro e presentano un decremento rispetto all'esercizio precedente di 155 migliaia di euro.
| (migliaia di euro) | Costo | Rettifiche di valore |
Totale |
|---|---|---|---|
| Altre imprese | |||
| Saldo finale al 31 dicembre 2023 | 647 | (28) | 619 |
| Movimenti dell'esercizio: | |||
| - valutazione fair value Nagarjuna Fertilizers and Chemicals Ltd | (155) | - | (155) |
| Saldo finale al 31 dicembre 2024 | 492 | (28) | 464 |
| Altre imprese | |||
| Saldo iniziale al 1° gennaio 2023 | 601 | (28) | 573 |
| Movimenti dell'esercizio: | |||
| - valutazione fair value Nagarjuna Fertilizers and Chemicals Ltd | 46 | - | 46 |
| Saldo finale al 31 dicembre 2023 | 647 | (28) | 619 |

La valutazione al fair value della partecipazione Nagarjuna Fertilizers and Chemicals Ltd ha comportato il decremento del valore di bilancio per un importo di 155 migliaia di euro, generando una diminuzione della corrispondente riserva di patrimonio netto.
| (migliaia di euro) | Bilancio dell'esercizio 2024 (1) | |||||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Descrizione | Sede | Valuta | Capitale | Patrimonio netto (escluso risultato) |
Utile (perdita) | Quota posseduta (%) |
Valore di bilancio (a) |
Valore con il metodo del patrimonio netto (b) |
Differenza rispetto valutazione al patrimonio netto (c=b-a) |
Fondo copertura perdita su partecipazioni su base cumulativa |
| Partecipazioni | ||||||||||
| che costituiscono immobilizzazioni in: |
||||||||||
| Imprese controllate | ||||||||||
| Saipem SA (2) | Montigny le Bretonneux |
EUR | 19.870 | 44.056 | 36.223 | 100,00 | 760.390 | 760.390 | - | - |
| Saipem International BV (2) | Amsterdam | EUR | 172.444 | 941.207 (182.791) | 100,00 | 1.246.989 | 1.246.989 | - | - | |
| Saipem Luxembourg SA | Strassen | EUR | 31 | 17.260 | (2.950) | 100,00 | 14.310 | 14.310 | - | - |
| Andromeda Consultoria Tecnica e Rapresentações Ltda (3) |
Rio de Janeiro | BRL | 20.494 | 15.865 | 9.944 | 99,00 | 3.978 | 3.978 | - | - |
| Snamprogetti Netherlands BV (2) |
Amsterdam | EUR | 203 | (11.771) | 10.452 | 100,00 | 11.595 | 12.977 | 1.382 | - |
| SnamprogettiChiyoda sas di Saipem SpA |
Milano | EUR | 10 | (25.921) | 2.736 | 99,90 | - | - | - | (23.161) |
| Servizi Energia Italia SpA (2) Milano | EUR | 20.000 | 3.857 | 162.092 | 100,00 | 21.000 | 130.402 | 109.402 | - | |
| Saipem Finance International BV |
Amsterdam | EUR | 1.000 | 42.582 | 1.819 | 25,00 | 10.000 | 11.100 | 1.100 | - |
| Saipem Offshore Construction SpA |
San Donato Milanese | EUR | 20.000 | 35.491 | 243 | 100,00 | 20.500 | 35.734 | 15.234 | - |
| Smacemex Scarl in liquidazione |
Milano | EUR | 10 | 10 | Pareggio | 60,00 | 6 | 6 | - | - |
| Totale | 2.088.768 2.215.886 | 127.118 | (23.161) | |||||||
| Imprese collegate e a controllo congiunto |
||||||||||
| PSS Netherlands BV (3) | Leiden | USD | 33 (148.890) (304.003) | 36,00 | - | - | - | (156.937) | ||
| CEPAV (Consorzio Eni per l'Alta Velocità) Uno |
Milano | EUR | 52 | 52 | Pareggio | 50,36 | 26 | 26 | - | - |
| CEPAV (Consorzio Eni per l'Alta Velocità) Due |
Milano | EUR | 52 | 52 | Pareggio | 59,09 | 27 | 31 | 4 | - |
| Consorzio F.S.B. | Marghera | EUR | 15 | 15 | Pareggio | 29,10 | 5 | 5 | - | - |
| ASG Scarl | Milano | EUR | 51 | 51 | Pareggio | 51,00 | 28 | 28 | - | - |
| Consorzio Sapro | San Giovanni Teatino | EUR | 10 | 10 | Pareggio | 51,00 | 5 | 5 | - | - |
| Consorzio Florentia | Parma | EUR | 10 | 10 | Pareggio | 49,00 | 5 | 5 | - | - |
| Puglia Green Hydrogen Valley - PGHyV Srl |
Bari | EUR | 2.750 | 3.174 | (300) | 10,00 | 287 | 287 | - | - |
| La Bozzoliana Scarl | Parma | EUR | 10 | 10 | Pareggio | 30,00 | 3 | 3 | - | - |
| La Catulliana Scarl | Parma | EUR | 10 | 10 | Pareggio | 49,00 | 5 | 5 | - | - |
| ChemPET Srl | Cerano | EUR | 93 | 10.446 | (226) | 22,94 | 2.345 | 2.345 | - | - |
| Rosetti Marino | Ravenna | EUR | 4.000 | 91.405 | 25.886 | 20,00 | 35.700 | 39.200 | 3.500 | - |
| Totale | 38.436 | 41.940 | 3.504 | (156.937) |
(1) Approvati dalle Assemblee degli Azionisti o predisposti dai Consigli di Amministrazione per l'approvazione da parte delle rispettive assemblee.
(2) Il valore determinato con il metodo del patrimonio netto si riferisce al subconsolidato coerente con i valori utilizzati ai fini della predisposizione del bilancio consolidato di Gruppo.
(3) Il patrimonio netto della controllata è espresso in moneta di conto; i valori di bilancio sono espressi nella moneta funzionale EUR.
Le partecipazioni possedute direttamente dalla Società al 31 dicembre 2024, in imprese controllate e a controllo congiunto, sono elencate nelle tabelle in precedenza riportate; la Società non possiede partecipazioni per tramite di società fiduciarie o per interposta persona.
Non esistono restrizioni alle disponibilità delle partecipazioni immobilizzate, né diritti di opzione e privilegi sulle stesse. Rispetto al 31 dicembre 2023 le partecipazioni non sono state oggetto di cambiamento di destinazione.
Il credito per imposte differite ammonta a 213.119 migliaia di euro. Il credito è esposto al netto delle passività per imposte differite in quanto totalmente compensabile ed è così analizzabile:
| (migliaia di euro) | 31.12.2023 | Incrementi | Decrementi | Svalutazioni | Altre variazioni | a patrimonio netto Altre variazioni |
31.12.2024 |
|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Attività per imposte differite su: | |||||||
| - contratti derivati di copertura | - | - | - | - | - | 6.752 | 6.752 |
| - fondo svalutazione crediti | 44.934 | 5.461 | (12.311) | - | - | - | 38.084 |
| - fondo svalutazione magazzino | 7.318 | 542 | (7.309) | - | - | - | 551 |
| - fondi rischi e oneri | 47.555 | 3.661 | (41.624) | - | 129 | - | 9.721 |
| - fondi svalutazione immobili, impianti e macchinari | 9.909 | - | (7.198) | - | - | - | 2.711 |
| - fondi svalutazione attività contrattuali | 467 | 79 | (34) | - | - | - | 512 |
| - fondo benefici ai dipendenti | 12.485 | 1.794 | (2.457) | - | (129) | 58 | 11.751 |
| - ammortamenti non deducibili | 1.118 | 738 | (1.024) | - | - | - | 832 |
| - fondo commesse pluriennali | 10.522 | 770 | (4.215) | - | - | - | 7.077 |
| - perdita fiscale Saipem SpA | 32.446 | 54.788 | - | - | - | - | 87.234 |
| - eccedenza A.C.E. | 19.843 | 55.222 | (25.288) | - | - | - | 49.777 |
| - altre | 3.509 | 4.935 | (8.104) | - | - | - | 340 |
| Totale attività per imposte differite | 190.106 | 127.990 | (109.564) | - | - | 6.810 | 215.342 |
| - Discontinued operations | - | - | - | - | - | - | - |
| Totale attività per imposte differite | 190.106 | 127.990 | (109.564) | - | - | 6.810 | 215.342 |
| Passività per imposte differite su: | |||||||
| - contratti derivati di copertura | (8.565) | - | - | - | - | 8.565 | - |
| - attività finanziarie disponibili alla vendita | - | - | - | - | - | (44) | (44) |
| - fondo benefici ai dipendenti | (975) | (2.530) | 2.130 | - | - | - | (1.375) |
| - altre | (754) | (50) | - | - | - | - | (804) |
| Totale passività per imposte differite | (10.294) | (2.580) | 2.130 | - | - | 8.521 | (2.223) |
| Totale come da bilancio | 179.812 | 125.410 | (107.434) | - | - | 15.331 | 213.119 |
La perdita fiscale di 87.234 migliaia di euro si riferisce alla perdita fiscale di Saipem SpA e delle sue filiali estere, ed è illimitatamente utilizzabile.
Le attività per imposte differite non riconosciute ammontano a 426 milioni di euro (502 milioni di euro al 31 dicembre 2023) e afferiscono alle perdite fiscali illimitatamente riportabili a nuovo che, alla data di redazione del presente bilancio, si ritiene di non poter utilizzare a fronte di imponibili futuri nei prossimi quattro anni.
Ammontano a 36.184 migliaia di euro, con un incremento di 21.615 migliaia di euro rispetto all'esercizio precedente, e sono interamente composte da costi di competenza futuri.
Le passività finanziarie a breve termine di 1.246.412 migliaia di euro (952.823 migliaia di euro al 31 dicembre 2023) riguardano:
| Saipem | Relazione | Bilancio | BILANCIO | ALLEGATI |
|---|---|---|---|---|
| in breve | sulla gestione | consolidato | DI ESERCIZIO | |



Ammontano al 31 dicembre 2024 a 14 migliaia di euro.
Ammontano al 31 dicembre 2024 a 1.246.398 migliaia di euro, con un aumento di 293.575 migliaia di euro rispetto all'esercizio precedente e si analizzano come segue:
| (migliaia di euro) | 31.12.2024 | 31.12.2023 |
|---|---|---|
| Saipem Finance International BV | 1.243.468 | 920.027 |
| Altri finanziatori | 2.930 | 32.796 |
| Totale generale | 1.246.398 | 952.823 |
I debiti finanziari verso la società controllata Saipem Finance International BV sono generati dal sistema accentrato di cash pooling a livello di gruppo.
Le passività finanziarie a breve termine di fine esercizio in moneta diversa dall'euro riguardano principalmente SAR (riyal saudita) per 197.362 migliaia di euro e USD (dollaro americano) per 585.405 migliaia di euro.
Il tasso di interesse medio ponderato del 2024 per le passività finanziarie verso Saipem Finance International BV è 2,52%.
I debiti commerciali e altri debiti ammontano a 1.706.644 migliaia di euro, con un incremento di 15.608 migliaia di euro rispetto all'esercizio precedente e si analizzano come segue:
| 31.12.2024 | 31.12.2023 | |||||
|---|---|---|---|---|---|---|
| (migliaia di euro) | Totale | di cui scadenti oltre l'esercizio successivo |
di cui scadenti oltre i 5 anni |
Totale | di cui scadenti oltre l'esercizio successivo |
di cui scadenti oltre i 5 anni |
| Debiti verso: | ||||||
| - joint venture | 16.197 | - | - | 50.989 | - | - |
| - fornitori | 1.004.902 | - | - | 496.976 | - | - |
| - imprese controllate | 492.280 | - | - | 998.796 | - | - |
| - imprese collegate | 88.075 | - | - | 52.349 | - | - |
| Debiti enti previdenziali | 32.801 | - | - | 27.943 | - | - |
| Debiti verso altri | 72.389 | - | - | 63.983 | - | - |
| Totale generale | 1.706.644 | - | - | 1.691.036 | - | - |
I debiti commerciali ammontano a 1.542.236 migliaia di euro, con un aumento di 13.270 migliaia di euro rispetto all'esercizio precedente.
I debiti commerciali in moneta diversa dall'euro riguardano principalmente le seguenti valute: USD per 426.125 migliaia di euro, AED per 44.784 migliaia di euro e GBP per 17.704 migliaia di euro.
I debiti verso istituti di previdenza e di sicurezza sociale sono relativi a debiti verso Inps per 27.403 migliaia di euro, verso Inail per 609 migliaia di euro e per 4.789 migliaia di euro verso altri istituti previdenziali.
Gli altri debiti ammontano a 72.389 migliaia di euro, con un incremento di 8.406 migliaia di euro rispetto all'esercizio precedente.
Gli importi sono tutti esigibili entro l'esercizio successivo e sono analizzati come segue:
| (migliaia di euro) | 31.12.2024 | 31.12.2023 |
|---|---|---|
| Creditori diversi | 3.425 | 7.519 |
| Debiti verso dipendenti | 66.502 | 54.186 |
| Consulenti e professionisti | 1.964 | 1.672 |
| Compagnie di assicurazione | 114 | 138 |
| Amministratori e Collegio Sindacale | 384 | 468 |
| Totale | 72.389 | 63.983 |
| Saipem | Relazione | Bilancio | BILANCIO | ALLEGATI |
|---|---|---|---|---|
| in breve | sulla gestione | consolidato | DI ESERCIZIO |

Le passività contrattuali, pari a 1.545.945 migliaia di euro (1.299.877 migliaia di euro al 31 dicembre 2023), si analizzano come segue:
| (migliaia di euro) | 31.12.2024 | 31.12.2023 |
|---|---|---|
| Acconti da clienti | 426.833 | 505.927 |
| Passività contrattuali (da valutazione commesse a lungo termine) | 1.119.112 | 793.950 |
| Totale | 1.545.945 | 1.299.877 |
Le passività contrattuali da valutazione commesse a lungo termine, pari a 1.119.112 migliaia di euro al 31 dicembre 2024, aumentano di 325.162 migliaia di euro per effetto di rettifiche di ricavi fatturati nel corso dell'anno in seguito alla valutazione sulla base dello stato avanzamento operativo dei progetti per 454.611 migliaia di euro, in parte compensati dalla rilevazione a ricavi di competenza dell'anno in corso per 129.449 migliaia di euro rettificati alla fine dell'esercizio precedente
Le passività per imposte sul reddito correnti ammontano al 31 dicembre 2024 a 24.720 migliaia di euro, con un aumento di 15.917 migliaia di euro rispetto all'esercizio precedente. Le passività per imposte sul reddito corrente si distinguono come segue:
| (migliaia di euro) | 31.12.2024 | 31.12.2023 |
|---|---|---|
| Debiti per imposte sul reddito - Italia | 11.597 | - |
| Debiti per imposte sul reddito - Estero | 13.123 | 8.803 |
| Totale generale | 24.720 | 8.803 |
Sono stati definiti i periodi d'imposta fino al 2018 per le imposte dirette e per le imposte indirette. Le imposte sul reddito sono commentate alla nota 40.
Le passività per altre imposte correnti ammontano a 37.092 migliaia di euro, con un incremento di 5.685 migliaia di euro rispetto all'esercizio precedente.
Si analizzano come segue:
| (migliaia di euro) | 31.12.2024 | 31.12.2023 |
|---|---|---|
| Debiti per Iva italiana/estera | 21.173 | 15.896 |
| Debiti per ritenute | 1.092 | 2.749 |
| Debiti per altre imposte e tasse | 14.827 | 12.762 |
| Totale | 37.092 | 31.407 |
Le altre imposte e tasse riguardano principalmente debiti verso l'Amministrazione finanziaria italiana.
Le altre passività correnti di 135.336 migliaia di euro si analizzano come segue:
| (migliaia di euro) | 31.12.2024 | 31.12.2023 |
|---|---|---|
| Fair value su contratti derivati su valute | 130.208 | 33.093 |
| Altre passività | 5.128 | 2.553 |
| Totale | 135.336 | 35.646 |
Le altre passività di 5.128 migliaia di euro sono relative essenzialmente a risconti di contributi di ricerca e sviluppo per 2.508 migliaia di euro, a ratei su commissioni per fidejussioni per 1.520 migliaia di euro, nonché ad altri risconti passivi per 1.100 migliaia di euro.

Il fair value degli strumenti derivati è commentato alla nota 32 "Strumenti finanziari derivati".
Le passività finanziarie a lungo termine, comprensive delle quote a breve termine e dei ratei su interessi maturati a fine esercizio, di 433.825 migliaia di euro (655.897 migliaia di euro al 31 dicembre 2023), si analizzano come segue:
| 31.12.2024 | 31.12.2023 | ||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|
| (migliaia di euro) | Quote a lungo termine | Quote a breve termine | Totale | Quote a lungo termine |
Quote a breve termine |
Totale | |
| Verso banche | - | - | - | 234.544 | 93 | 234.637 | |
| Verso altri finanziatori | - | - | - | - | - | - | |
| Obbligazioni | 429.453 | 4.372 | 433.825 | 416.900 | 4.360 | 421.260 | |
| Totale | 429.453 | 4.372 | 433.825 | 651.444 | 4.453 | 655.897 |
Le passività finanziarie a lungo termine, tutte denominate in euro, ammontano a 429.453 migliaia di euro per la quota a lungo termine e a 4.372 migliaia di euro per la quota a breve termine, con una variazione negativa rispetto all'esercizio precedente di 222.072 migliaia di euro.
Tale variazione è dovuta essenzialmente all'estinzione anticipata del Term Loan senior unsecured garantito da SACE nell'ambito dello strumento "Garanzia Supportitalia", per un importo residuo totale pari a 237.416 migliaia di euro.
L'intero ammontare di 433.825 migliaia di euro fa riferimento a un prestito obbligazionario convertibile, non subordinato, per un valore nominale pari a 500.000 migliaia di euro.
Alla data del 31 dicembre 2024 tutte le clausole comportanti limiti all'utilizzo delle risorse finanziarie, ivi comprese le clausole di change of control, negative pledge e cross-default, risultano rispettate.
Per quanto attiene alle clausole di "change of control" si rimanda alla "Relazione sul Governo Societario e gli Assetti Proprietari 2024".
La scadenza dei pagamenti futuri contrattualmente dovuti delle passività finanziarie a lungo termine si analizza come di seguito indicato:
| Scadenza a breve termine |
Scadenza a lungo termine | Totale pagamenti futuri al 31.12.2024 |
|||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|
| (migliaia di euro) | 2025 | 2026 | 2027 | 2028 | 2029 e oltre | Totale | |
| Verso banche | - | - | - | - | - | - | - |
| Verso altri finanziatori | - | - | - | - | - | - | - |
| Obbligazioni | 4.372 | - | - | - | 500.000 | 500.000 | 504.372 |
| Totale | 4.372 | - | - | - | 500.000 | 500.000 | 504.372 |
La differenza di 70.547 migliaia di euro tra il valore delle passività finanziarie a lungo termine iscritto in bilancio al 31 dicembre 2024 di 433.825 migliaia di euro, e il totale dei pagamenti futuri di 504.372 migliaia di euro, deriva dalla valutazione delle passività finanziarie con il metodo del costo ammortizzato.
In base alle nuove disposizioni dello IAS 7 in merito alla "Disclosure Initiative" di seguito si riporta la riconciliazione tra le variazioni delle passività finanziarie e il flusso di cassa da attività di finanziamento:
| Variazioni dei flussi di |
Variazioni senza impatti sui flussi di |
|||
|---|---|---|---|---|
| (migliaia di euro) | 31.12.2024 | cassa | cassa | 31.12.2023 |
| Passività finanziarie a breve termine | 1.246.412 | 293.589 | - | 952.823 |
| Passività finanziarie a lungo termine (incluse quote a breve termine) | 433.825 | (222.072) | - | 655.897 |
| Totale passività nette derivanti da attività di finanziamento | 1.680.237 | 71.517 | - | 1.608.720 |

L'analisi dell'indebitamento finanziario netto (disponibilità nette) è la seguente:
| 31.12.2024 | 31.12.2023 | |||||
|---|---|---|---|---|---|---|
| (migliaia di euro) | Correnti | Non correnti | Totale | Correnti | Non correnti | Totale |
| A. Disponibilità liquide | (1.530.755) | - | (1.530.755) | (1.291.538) | - | (1.291.538) |
| B. Mezzi equivalenti a disponibilità liquide | (188.191) | - | (188.191) | - | - | - |
| C. Altre attività finanziarie correnti: | ||||||
| - Attività finanziarie valutate al fair value con effetti a OCI |
(228.798) | - | (228.798) | - | - | - |
| - Attività finanziarie valutate al fair value con effetti a conto economico |
(46.493) | - | (46.493) | - | - | - |
| - Crediti finanziari | (535.957) | - | (535.957) | (870.112) | - | (870.112) |
| D. Liquidità (A+B+C) | (2.530.194) | - | (2.530.194) | (2.161.650) | - | (2.161.650) |
| E. Debito finanziario corrente: | ||||||
| - Passività finanziarie a breve termine verso banche |
14 | - | 14 | - | - | - |
| - Passività finanziarie a breve termine verso entità correlate |
1.243.468 | - | 1.243.468 | 920.826 | - | 920.826 |
| - Altre passività finanziarie a breve termine | 2.930 | - | 2.930 | 31.997 | - | 31.997 |
| - Passività per leasing | 61.496 | - | 61.496 | 25.929 | - | 25.929 |
| F. Parte corrente del debito finanziario non corrente: |
||||||
| - Passività finanziarie a lungo termine | - | - | - | 93 | - | 93 |
| - Prestiti obbligazionari | 4.372 | - | 4.372 | 4.360 | - | 4.360 |
| G. Indebitamento finanziario corrente (E+F) |
1.312.280 | - | 1.312.280 | 983.205 | - | 983.205 |
| H. Indebitamento finanziario corrente netto | (1.217.914) | - | (1.217.914) | (1.178.445) | - | (1.178.445) |
| I. Debito finanziario non corrente: | ||||||
| - Passività finanziarie a lungo termine verso banche |
- | - | - | - | 234.544 | 234.544 |
| - Passività finanziarie a lungo termine verso entità correlate |
- | - | - | - | - | - |
| - Passività per leasing | - | 147.329 | 147.329 | - | 129.563 | 129.563 |
| J. Strumenti di debito: | ||||||
| - Prestiti obbligazionari | - | 429.453 | 429.453 | - | 416.900 | 416.900 |
| K. Debiti commerciali e altri debiti non correnti |
- | 81.425 | 81.425 | - | - | - |
| L. Indebitamento finanziario non corrente (I+J+K) |
- | 658.207 | 658.207 | - | 781.007 | 781.007 |
| M. Totale indebitamento finanziario come da Richiamo di attenzione Consob n. 5/21 del 29 aprile 2021 (H+L) |
(1.217.914) | 658.207 | (559.707) | (1.178.445) | 781.007 | (397.438) |
| 31.12.2024 | 31.12.2023 | |||||
|---|---|---|---|---|---|---|
| (milioni di euro) | Correnti | Non correnti | Totale | Correnti | Non correnti | Totale |
| M. Totale indebitamento finanziario come da Richiamo di attenzione Consob |
||||||
| n. 5/21 del 29 aprile 2021 (H+L) | (1.217.914) | 658.207 | (559.707) | (1.178.445) | 781.007 | (397.438) |
| N. Crediti finanziari non correnti | - | - | - | - | - | - |
| O. Attività per leasing | - | - | - | - | - | - |
| P. Debiti commerciali e altri debiti | ||||||
| non correnti | - | 81.425 | 81.425 | - | - | - |
| Q. Indebitamento finanziario netto | ||||||
| (M-N-O-P) | (1.217.914) | 576.782 | (641.132) | (1.178.445) | 781.007 | (397.438) |
La posizione finanziaria netta pre-IFRS 16 al 31 dicembre 2024 è positiva per 849.957 milioni di euro. La posizione finanziaria netta comprensiva della lease liability IFRS 16, pari a 208.825 migliaia di euro, è positiva per 641.132 migliaia di euro. Il debito
lordo ante effetti lease liability IFRS 16 al 31 dicembre 2024 ammonta a 1.680.237 migliaia di euro, la liquidità a 2.530.194 migliaia di euro di cui liquidità disponibile per 2.530.143 migliaia di euro.
Saipem Relazione Bilancio BILANCIO ALLEGATI in breve sulla gestione consolidato DI ESERCIZIO
Il miglioramento della posizione finanziaria netta di 243.694 migliaia di euro è dovuto alle seguenti variazioni inclusive sia delle Continuing che delle Discontinued operations:
| (migliaia di euro) | ||
|---|---|---|
| Indebitamento finanziario netto (disponibilità nette) al 31.12.2023 | (397.438) |
|---|---|
| Flusso monetario del risultato corrente | (474.715) |
| Flusso monetario del capitale di esercizio | 77.060 |
| Flusso monetario degli investimenti | 69.547 |
| Flusso monetario dei disinvestimenti | (34.169) |
| Flusso di passività finanziarie per leasing | 53.333 |
| Flusso da acquisto di azioni proprie | 65.250 |
| Flusso monetario del capitale proprio | - |
| Indebitamento finanziario netto (disponibilità nette) al 31.12.2024 | (641.132) |
Nell'espletamento della sua attività la Società utilizza diverse tipologie di strumenti finanziari. Le informazioni concernenti il valore di mercato degli strumenti finanziari dell'impresa, inclusi i contratti derivati, sono riportate di seguito:
L'attualizzazione dei flussi di cassa futuri è effettuata applicando i tassi di interesse che Saipem SpA avrebbe potuto ottenere su posizioni analoghe. Il valore di mercato dei crediti e debiti è stimato equivalente al relativo valore contabile.
| 31.12.2024 | 31.12.2023 | |||
|---|---|---|---|---|
| (migliaia di euro) | Valore contabile | Valore di mercato | Valore contabile | Valore di mercato |
| Crediti commerciali e altri crediti esigibili oltre l'esercizio successivo | 104.628 | 104.628 | 79.258 | 79.258 |
| Altre attività non correnti | 36.184 | 36.184 | 14.569 | 14.569 |
| Passività finanziarie a lungo termine e quote a breve (1) | 433.825 | 725.662 | 655.897 | 788.979 |
| Altri debiti e passività non correnti | 82.725 | 82.725 | 6.333 | 6.333 |
(1) La voce non include il fair value dei derivati di copertura sui tassi di interesse.
I fondi per rischi e oneri presentano rispetto all'esercizio precedente un decremento di 55.363 migliaia di euro e si analizzano come segue:
| Saipem | Relazione | Bilancio | BILANCIO | ALLEGATI |
|---|---|---|---|---|
| in breve | sulla gestione | consolidato | DI ESERCIZIO |

| Utilizzi | |||||
|---|---|---|---|---|---|
| (migliaia di euro) | Saldo iniziale | Accantonamenti | Utilizzi | per esuberanza | Saldo finale |
| 31.12.2024 | |||||
| Fondo oneri sociali | 654 | 2.236 | - | - | 2.890 |
| Fondo per esodi agevolati | 681 | - | (681) | - | - |
| Fondo spese contrattuali e perdite | |||||
| su commesse pluriennali | 47.526 | 3.177 | (17.358) | - | 33.345 |
| Fondo rischi per contenziosi | 159.949 | 10.760 | (121.193) | (25.141) | 24.375 |
| Fondo copertura perdite di imprese partecipate | 87.692 | 105.172 | (12.765) | - | 180.099 |
| Fondo per smantellamento e ripristino | - | 430 | - | - | 430 |
| Totale | 296.502 | 121.775 | (151.997) | (25.141) | 241.139 |
| 31.12.2023 | |||||
| Fondo oneri sociali | 19 | 635 | - | - | 654 |
| Fondo per esodi agevolati | 818 | 25 | (162) | - | 681 |
| Fondo spese contrattuali e perdite | |||||
| su commesse pluriennali | 47.816 | 25.303 | (25.593) | - | 47.526 |
| Fondo rischi per contenziosi | 146.141 | 17.363 | (1.419) | (2.136) | 159.949 |
| Fondo copertura perdite di imprese partecipate | 121.040 | - | (33.348) | - | 87.692 |
| Totale | 315.834 | 43.326 | (60.522) | (2.136) | 296.502 |
Il fondo oneri sociali su incentivo di lungo termine si movimenta per accantonamenti dell'esercizio per 2.236 migliaia di euro. Il fondo esodi agevolati, relativo a personale di una filiale estera, si movimenta per utilizzi di 681 migliaia di euro, azzerando il fondo a fine periodo.
Il fondo spese contrattuali e perdite su commesse pluriennali è relativo alla stima di perdite previste per il completamento di opere e include, inoltre, il fondo costi finali di progetto per un importo di 7.980 migliaia di euro.
Il fondo rischi per contenziosi accoglie la stima delle passività ritenute probabili conseguenti a transazioni e procedimenti giudiziali. Il decremento del fondo rischi per contenziosi, pari a 135.574 migliaia di euro, si riferisce principalmente all'esito della definizione delle pendenze connesse alla sentenza relativa al contenzioso GNL3 Arzew, in base alla quale si è proceduto alla riclassifica degli ammontari delle voce di bilancio "Fondi per rischi e oneri" nelle voci di bilancio "Debiti commerciali e altri debiti" e "Altri debiti e passività non correnti". Per maggiori informazioni si rinvia al paragrafo "Contenziosi" della nota 35 "Garanzie, impegni e rischi".
Il fondo per smantellamento e ripristino, pari a 430 migliaia di euro, accoglie l'accantonamento dei costi di ripristino dei beni in leasing.
Il fondo copertura perdite di imprese partecipate rileva l'utilizzo parziale del fondo precedentemente accantonato inerente alle partecipate Snamprogetti Netherlands BV (10.031 migliaia di euro), SnamprogettiChiyoda sas di Saipem SpA (2.734 migliaia di euro) e l'accantonamento relativo alla partecipata PSS Netherlands BV (105.172 migliaia di euro). Per maggiori informazioni sulle operazioni su partecipazioni, si rimanda alla nota 17 delle "Note illustrative al bilancio di esercizio".
I fondi per benefici ai dipendenti di 92.814 migliaia di euro si analizzano come segue:
| (migliaia di euro) | 31.12.2024 | 31.12.2023 |
|---|---|---|
| Trattamento di fine rapporto di lavoro subordinato | 24.696 | 24.982 |
| Fondo trattamento di quiescenza e obblighi simili | - | - |
| Fondo integrativo sanitario dirigenti aziende Gruppo Eni | 21.261 | 21.126 |
| Piani anzianità | 1.535 | 1.417 |
| Piani incentivi monetari dirigenti | - | - |
| Piani incentivi lungo termine | 8.750 | 1.953 |
| Fondo incentivazione all'esodo dei dipendenti (art. 4, legge n. 92/2012) | 15.687 | 25.745 |
| Piani pensione esteri a benefici definiti | 20.885 | 16.808 |
| Altri fondi per benefici ai dipendenti | - | - |
| Totale | 92.814 | 92.031 |
| Il fondo per benefici ai dipendenti presenta rispetto all'esercizio precedente un incremento di 783 migliaia di euro, analizzabile come segue: |
trattamento quiescenza |
integrativo | Piani anzianità | Piani incentivi | incentivazione Piani incentivi lungo termine |
esodo dipendenti Piani pensione (art. 4, legge n. 92/2012) |
Altri benefici | ||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Saipem in breve |
Relazione sulla gestione |
Bilancio consolidato |
BILANCIO DI ESERCIZIO |
ALLEGATI |
Il fondo trattamento di fine rapporto, disciplinato dall'art. 2120 del codice civile, accoglie la stima dell'obbligazione, determinata sulla base di tecniche attuariali, relativa all'ammontare da corrispondere ai dipendenti delle imprese italiane all'atto della cessazione del rapporto di lavoro.
dell'esercizio (286) - 135 118 - 6.797 (10.058) 4.077 - 783 Valore al 31.12.2024 24.696 - 21.261 1.535 - 8.750 15.687 20.885 - 92.814
Il fondo integrativo sanitario dirigenti aziende Gruppo Eni accoglie la stima degli oneri, determinati su basi attuariali, relativi ai contributi da corrispondere al fondo integrativo sanitario a beneficio dei dirigenti in servizio e in pensione.
I piani di incentivazione a lungo termine, nonché i premi di anzianità, rappresentano piani per benefici a lungo termine. I piani di incentivazione a lungo termine accolgono la stima, determinata adottando ipotesi attuariali, dell'ammontare da corrispondere alle risorse critiche beneficiarie a condizione che siano rimaste in servizio per il periodo stabilito da ciascun piano a partire dall'assegnazione del relativo incentivo; la ripartizione del costo determinato avviene "pro rata temporis" lungo il vesting period. I premi di anzianità sono benefici erogati al raggiungimento di un periodo minimo di servizio in azienda e, per quanto riguarda l'Italia, sono erogati in credito welfare.
I piani esteri a benefici definiti si riferiscono al personale in forza presso alcune filiali di Saipem SpA, principalmente Abu-Dhabi, Kuwait e Qatar. Tali piani sono relativi in particolare all'erogazione di un beneficio al momento del pensionamento o della risoluzione del contratto di lavoro; la prestazione è un'indennità una tantum determinata in base all'anzianità di servizio in azienda e alla retribuzione erogata durante l'ultimo anno di servizio, oppure in base alla retribuzione annua media corrisposta in un periodo determinato e antecedente la cessazione del rapporto di lavoro.
Il fondo incentivazione all'esodo è stato stanziato in seguito agli accordi attuativi delle disposizioni previste dall'art. 4 della legge n. 92/2012 tra la società Saipem SpA e le rappresentanze delle principali Organizzazioni Sindacali al fine di realizzare in modo non traumatico un corretto dimensionamento degli organici. Il Fondo accoglie la stima degli oneri, determinati su basi attuariali, connessi alle offerte per risoluzioni consensuali anticipate del rapporto di lavoro. Attraverso gli accordi attuativi siglati con le organizzazioni sindacali si è definito il numero delle risorse che hanno potuto ricorrere a quanto previsto dall'art. 4 e per le quali l'Inps è stata tenuta a effettuare un'istruttoria al fine di accertare gli effettivi aventi diritto, il programma di esodo e le prestazioni a cui il dipendente aveva diritto.
Movimenti


I fondi per benefici ai dipendenti valutati applicando tecniche attuariali si analizzano come di seguito indicato:
| 31.12.2024 | 31.12.2023 | ||||||||||||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| (migliaia di euro) | TFR | Piani anzianità | Piani medici |
Piani incentivi monetari dirigenti |
Piani incentivi lungo termine |
Fondo incentivazione esodo dipendenti (art. 4, legge n. 92/2012) |
Piani pensione esteri | Altri benefici | TFR | Piani anzianità | Piani medici |
Piani incentivi monetari dirigenti |
Piani incentivi lungo termine |
Fondo incentivazione esodo dipendenti (art. 4, legge n. 92/2012) |
Piani pensione esteri | Altri benefici | |
| Valore attuale dell'obbligazione all'inizio dell'esercizio |
24.982 1.417 21.126 | - 1.953 | 25.745 16.808 | - | 24.560 1.418 21.516 | - | 56 | 39.749 13.974 | - | ||||||||
| Costo corrente | 207 | 101 | 598 | - | 3.436 | - | 3.527 | - | 174 | 101 | 596 | - | 924 | - | 2.901 | - | |
| Interessi passivi | 787 | 45 | 680 | - | 59 | 648 | 766 | - | 868 | 51 | 776 | - | 2 | 1.053 | 656 | - | |
| Rivalutazioni: | |||||||||||||||||
| - utili (perdite) attuariali risultanti da variazioni nelle ipotesi demografiche |
(5) | 21 | - | - | 3 | - | - | - | 21 | (43) | (84) | - | (8) | - | - | - | |
| - utili (perdite) attuariali risultanti da variazioni nelle ipotesi finanziarie |
- | - | - | - | 3.503 | 95 | (904) | - | 236 | (1) | 22 | - | 602 | 39 | 217 | - | |
| - effetto dell'esperienza passata |
(99) | (18) | (134) | - | 13 | 214 | 1.382 | - | 541 | (42) | (650) | - | (9) | 1.131 | 1.636 | - | |
| Costo per prestazioni passate e utili (perdite) per estinzione |
- | - | 83 | - | - | - | - | - | - | - | - | - | 386 | - | 108 | - | |
| Contributi al piano: | |||||||||||||||||
| - contributi dei dipendenti | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | |
| - contributi del datore di lavoro |
- | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | |
| Benefici pagati | (1.176) | (31) (1.092) | - | (217) | (11.015) (1.883) | - | (1.418) | (67) (1.050) | - | - | (16.227) (3.114) | - | |||||
| Spese amministrative pagate | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | |
| Imposte pagate | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | |
| Effetto aggregazioni aziendali, dismissioni, trasferimenti |
- | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | (242) | - | |
| Altri eventi | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | |
| Effetto differenze cambio e altre variazioni |
- | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | (586) | - | |
| Altre rettifiche per piani precedentemente allocati |
- | - | - | - | - | - | 1.189 | - | - | - | - | - | - | - | - | - | |
| Valore attuale dell'obbligazione alla fine dell'esercizio (a) |
24.696 | 1.535 21.261 | - | 8.750 | 15.687 20.885 | - | 24.982 1.417 21.126 | - 1.953 | 25.745 15.550 | - | |||||||
| Attività al servizio del piano all'inizio dell'esercizio |
- | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | |
| Interessi attivi | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | |
| Rendimento delle attività al servizio del piano |
- | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | |
| Contributi al piano: | |||||||||||||||||
| - contributi dei dipendenti - contributi del datore di lavoro |
- - |
- - |
- - |
- - |
- - |
- - |
- - |
- - |
- - |
- - |
- - |
- - |
- - |
- - |
- - |
- - |
|
| Benefici pagati | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | |
| Spese amministrative pagate | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | |
| Costo per prestazioni passate e utili (perdite) per estinzione |
- | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | |
| Imposte pagate | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | |
| Effetto aggregazioni aziendali dismissioni, trasferimenti |
- | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | |
| Effetto differenze cambio e altre variazioni |
- | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | |
| Altre rettifiche per piani precedentemente allocati |
- | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | |
| Attività al servizio del piano alla fine dell'esercizio (b) |
- | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | |
| Passività netta rilevata in bilancio (a-b) |
24.696 1.535 21.261 | - 8.750 | 15.687 20.885 | - | 24.982 1.417 21.126 | - 1.953 | 25.745 15.550 | - | |||||||||
| Riclassifica per Discontinued operations e attività destinate |
- | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | 1.258 | - | |
| Passività netta rilevata in bilancio |
24.696 1.535 21.261 | - 8.750 | 15.687 20.885 | - | 24.982 1.417 21.126 | - 1.953 | 25.745 16.808 | - |
La passività lorda relativa a piani pensione esteri a benefici definiti caratterizzati dall'assenza di attività al servizio del piano ammonta a 20.885 migliaia di euro (16.808 migliaia di euro al 31 dicembre 2023).
I piani medici dei dirigenti ammontano a 21.261 migliaia di euro (21.126 migliaia di euro al 31 dicembre 2023).
I piani per benefici ai dipendenti a lungo termine riguardano gli incentivi di lungo termine per 8.750 migliaia di euro (1.953 migliaia di euro al 31 dicembre 2023) e i premi di anzianità dei dipendenti per 1.535 migliaia di euro (1.417 migliaia di euro al 31 dicembre 2023).
Il fondo incentivazione all'esodo dei dipendenti rileva una passività pari a 15.687 migliaia di euro. L'utilizzo del fondo per i dipendenti che hanno lasciato la Società nel corso dell'esercizio 2019 è pari a 1.255 migliaia di euro, quello relativo ai

dipendenti che hanno lasciato la Società nel corso dell'esercizio 2020 è pari a 1.053 migliaia di euro, quello relativo ai dipendenti che hanno lasciato la Società nel corso dell'esercizio 2021 è pari a 2.108 migliaia di euro, quello relativo ai dipendenti che hanno lasciato la Società nel corso del 2022 è pari a 5.642 migliaia di euro. La componente attuariale del fondo incrementa il valore del fondo di 309 migliaia di euro.
I costi per benefici ai dipendenti, determinati utilizzando ipotesi attuariali, rilevati a conto economico, si analizzano come di seguito indicato:
| 31.12.2024 | 31.12.2023 | |||||||||||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| (migliaia di euro) | TFR | Piani anzianità | Piani medici |
Piani incentivi monetari dirigenti |
Piani incentivi lungo termine |
Fondo incentivazione esodo dipendenti (art. 4, legge n. 92/2012) |
Piani pensione esteri | Altri benefici | TFR | Piani anzianità | Piani medici |
Piani incentivi monetari dirigenti |
Piani incentivi lungo termine |
Fondo incentivazione esodo dipendenti (art. 4, legge n. 92/2012) |
Piani pensione esteri | Altri benefici |
| Costo corrente | 207 | 101 | 598 | - | 3.436 | - | 3.527 | - | 174 | 101 | 596 | - | 924 | - | 2.901 | - |
| Costi per prestazioni passate e utili/perdite per estinzione |
- | - | 83 | - | - | - | - | - | - | - | - | - | 386 | - | 108 | - |
| Interessi passivi (attivi) netti: | ||||||||||||||||
| - interessi passivi sull'obbligazione |
787 | 45 | 680 | - | 59 | 648 | 766 | - | 868 | 51 | 776 | - | 2 | 1.053 | 656 | - |
| - interessi attivi sulle attività al servizio del piano |
- | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - |
| Totale interessi passivi (attivi) netti: |
787 | 45 | 680 | - | 59 | 648 | 766 | - | 868 | 51 | 776 | - | 2 | 1.053 | 656 | - |
| - di cui rilevato nel costo lavoro | - | 45 | - | - | 59 | 648 | - | - | - | 51 | - | - | 2 | 1.053 | - | - |
| - di cui rilevato nei proventi (oneri) finanziari |
787 | - | 680 | - | - | - | 766 | - | 868 | - | 776 | - | - | - | 656 | - |
| Rivalutazione dei piani a lungo termine |
- | 3 | - | - | 3.519 | 309 | - | - | - | (86) | - | - | 585 | 1.170 | - | - |
| Altri costi | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - |
| Totale | 994 | 149 1.361 | - | 7.014 | 957 | 4.293 | - | 1.042 | 66 | 1.372 | - | 1.897 | 2.223 | 3.665 | - | |
| Di cui rilevato nel costo lavoro | 207 | 149 | 681 | - | 7.014 | 957 | 3.527 | - | 174 | 66 | 596 | - | 1.897 | 2.223 | 3.009 | - |
| Di cui rilevato nei proventi (oneri) finanziari |
787 | - | 680 | - | - | - | 766 | - | 868 | - | 776 | - | - | - | 656 | - |
I costi per piani a benefici definiti rilevati tra le altre componenti del conto economico complessivo si analizzano come di seguito indicato:
| 31.12.2024 | 31.12.2023 | ||||||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| (migliaia di euro) | TFR | Piani medici |
Piani pensione esteri |
Totale | TFR | Piani medici |
Piani pensione esteri |
Totale | |||
| Rivalutazioni: | |||||||||||
| - utili e perdite attuariali risultanti da variazioni nelle ipotesi demografiche |
(5) | - | - | (5) | 21 | (84) | - | (63) | |||
| - utili e perdite attuariali risultanti da variazioni nelle ipotesi finanziarie |
- | - | (904) | (904) | 236 | 22 | 217 | 475 | |||
| - effetto dell'esperienza passata | (99) | (134) | 1.382 | 1.149 | 541 | (650) | 1.636 | 1.527 | |||
| - rendimento delle attività al servizio del piano | - | - | - | - | - | - | - | - | |||
| Totale | (104) | (134) | 478 | 240 | 798 | (712) | 1.853 | 1.939 |
Le principali ipotesi attuariali adottate per valutare le passività alla fine dell'esercizio e per determinare il costo dell'esercizio successivo sono di seguito indicate:
| 31.12.2024 | 31.12.2023 | ||||||||||||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| TFR | Piani anzianità | Piani medici |
Piani incentivi monetari dirigenti |
Piani incentivi lungo termine |
Fondo incentivazione esodo dipendenti (art. 4, legge n. 92/2012) |
Piani pensione esteri | Altri benefici | TFR | Piani anzianità | Piani medici |
Piani incentivi monetari dirigenti |
Piani incentivi lungo termine |
Fondo incentivazione esodo dipendenti (art. 4, legge n. 92/2012) |
Piani pensione esteri | Altri benefici | ||
| Tassi di sconto | (%) | 3,30 | 3,30 | 3,30 | - | 2,70 | 2,70 | 5,06- 5,44 |
- | 3,30 | 3,30 | 3,30 | - | 3,20 | 3,20 | 4,71- 5,00 |
- |
| Tasso tendenziale di crescita dei salari |
(%) | 2,50 | 2,50 | - | - | 2,50 | - | 1,50- 2,96 |
- | 2,50 | 2,50 | - | - | 2,50 | - | 1,50- 2,96 |
- |
| Tassi di rendimenti attesi delle attività al servizio del piano |
(%) | - | - | - | - | - | - | - | - | - - |
- | - | - | - | - | - | |
| Tasso di inflazione | (%) | 2,00 | 2,00 | 2,00 | - | - | - | 2,00 | - | 2,00 | 2,00 | 2,00 | - | - | - | 2,00 | - |
| Aspettativa di vita all'età di 65 anni |
(anni) | - | - 22-26 | - | - | - | 18-20 | - | - | - 22-26 | - | - | - | 18-20 | - |

| 31.12.2024 | 31.12.2023 | |||||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Eurozona Resto Europa | Africa | Altre | Eurozona Resto Europa | Africa | Altre | |||||
| Tassi di sconto | (%) | 2,70-3,30 | - | - 5,06-5,44 | 3,20-3,30 | - | - 4,71-5,00 | |||
| Tasso tendenziale di crescita | ||||||||||
| dei salari | (%) | 2,50 | - | - 1,50-2,96 | 2,50 | - | - 1,50-2,96 | |||
| Tasso d'inflazione | (%) | 2,00 | - | - | 2,00 | 2,00 | - | - | 2,00 | |
| Aspettativa di vita all'età di 65 | (anni) | 22-26 | - | - | 18-20 | 22-26 | - | - | 18-20 |
Il tasso di sconto adottato è stato determinato considerando i rendimenti di titoli obbligazionari di aziende primarie (rating AA) nei Paesi dove il mercato corrispondente è sufficientemente consistente, o i rendimenti di titoli di stato nel caso contrario.
Il tasso di inflazione corrisponde alle previsioni sul lungo termine emesse dagli istituti bancari nazionali o internazionali.
Le tavole demografiche adottate sono quelle utilizzate dagli attuari locali nell'elaborazione delle valutazioni IAS 19, tenendo conto di eventuali aggiornamenti.
Gli effetti derivanti da una modifica ragionevolmente possibile delle principali ipotesi attuariali alla fine dell'esercizio sono di seguito indicati:
| Tasso di sconto | Tasso di inflazione | Tasso tendenziale di crescita dei salari |
Tasso di crescita delle pensioni |
Tasso tendenziale di crescita del costo sanitario |
||
|---|---|---|---|---|---|---|
| (migliaia di euro) | Incremento dello 0,50% |
Riduzione dello 0,50% |
Incremento dello 0,50% |
Incremento dello 0,50% |
Incremento dello 0,50% |
Incremento dell'1,00% |
| Effetto sull'obbligazione (DBO) | ||||||
| TFR | (802) | 851 | 542 | 38 | - | - |
| Piani anzianità | (54) | 57 | 57 | - | - | - |
| Piani medici | (1.319) | 1.473 | - | - | - | - |
| Piani incentivi monetari dirigenti | - | - | - | - | - | - |
| Piani incentivi lungo termine | (44) | 45 | - | 1 | - | - |
| Fondo incentivazione esodo dipendenti (art. 4, legge n. 92/2012) |
(101) | 103 | - | - | - | - |
| Piani pensione esteri | (728) | 776 | 675 | 794 | - | - |
| Altri benefici | - | - | - | - | - | - |
Tale analisi di sensitività è stata eseguita sulla base dei risultati dell'analisi effettuata per ogni piano a livello locale, elaborando le valutazioni con i parametri modificati come evidenziato nella tabella sopra.
Nell'esercizio successivo non si prevede di versare alcun contributo ai piani a benefici definiti.
Il profilo di scadenza delle obbligazioni per piani a benefici ai dipendenti è di seguito indicato:
| (migliaia di euro) | TFR | Piani anzianità | Piani medici | monetari dirigenti Piani incentivi |
Piani incentivi lungo termine Fondo |
esodo dipendenti incentivazione (art. 4, legge n. 92/2012) |
a benefici definiti Piani esteri |
Altri piani |
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| 2025 | 2.386 | 68 | 1.117 | - | 10.600 | 7.663 | 2.523 | 2.386 |
| 2026 | 1.975 | 93 | 1.093 | - | 1.430 | 4.678 | 2.678 | 1.975 |
| 2027 | 2.039 | 161 | 1.109 | - | 347 | 2.638 | 3.063 | 2.039 |
| 2028 | 2.505 | 115 | 1.122 | - | - | 1.045 | 3.182 | 2.505 |
| 2029 | 2.531 | 111 | 1.148 | - | - | 238 | 3.572 | 2.531 |
| Oltre | 9.805 | 1.304 | 5.590 | - | - | - | 18.758 | 9.805 |

Il "fondo imposte differite" è stato portato interamente a riduzione della voce "Attività per imposte differite" (nota 18) in quanto riconducibili per la loro interezza a imposte compensabili.
Le passività per imposte sul reddito non correnti pari a 509 migliaia di euro al 31 dicembre 2024 (24 migliaia di euro al 31 dicembre 2023) riguardano situazioni di contenzioso in corso con autorità fiscali estere.
Gli altri debiti e passività non correnti di 82.725 migliaia di euro (6.333 migliaia di euro al 31 dicembre 2023), si analizzano come segue:
| (migliaia di euro) | 31.12.2024 | 31.12.2023 |
|---|---|---|
| Fair value su contratti derivati su valute | - | 4.933 |
| Altri debiti | 81.425 | - |
| Altre passività | 1.300 | 1.400 |
| Totale | 82.725 | 6.333 |
Il fair value degli strumenti finanziari derivati è commentato alla nota 32 "Strumenti finanziari derivati".
Gli altri debiti, pari a 81.425 migliaia di euro al 31 dicembre 2024, si riferiscono all'esito della definizione delle pendenze connesse alla sentenza relativa al contenzioso GNL3 Arzew, in base alla quale si è proceduto alla riclassifica degli ammontari delle voce di bilancio "Fondi per rischi e oneri" nelle voci di bilancio "Debiti commerciali e altri debiti" e "Altri debiti e passività non correnti". Per maggiori informazioni si rinvia al paragrafo "Contenziosi" della nota 35 "Garanzie, impegni e rischi".
L'importo di 1.300 migliaia di euro (1.400 migliaia di euro al 31 dicembre 2023) è relativo a un risconto passivo a lungo termine.


| 31.12.2024 | 31.12.2023 | ||||
|---|---|---|---|---|---|
| (migliaia di euro) | Fair value attivo | Fair value passivo | Fair value attivo | Fair value passivo | |
| Contratti derivati qualificati di copertura | |||||
| Contratti a termine su valute (componente Spot) | |||||
| - acquisti | 82.720 | - | 143 | 35.212 | |
| - vendite | - | 92.483 | 75.179 | 564 | |
| Contratti a termine su valute (componente Forward) | |||||
| - acquisti | 10.290 | - | 2.001 | (7.657) | |
| - vendite | - | 13.473 | (13.551) | 1.884 | |
| Totale contratti derivati qualificati di copertura | 93.010 | 105.956 | 63.772 | 30.003 | |
| Contratti derivati non qualificati di copertura | |||||
| Contratti a termine su valute (componente Spot) | |||||
| - acquisti | 23.494 | 1.208 | 782 | 6.697 | |
| - vendite | 874 | 21.648 | 15.158 | 741 | |
| Contratti a termine su valute (componente Forward) | |||||
| - acquisti | 2.331 | (73) | 1.677 | (654) | |
| - vendite | (153) | 1.469 | (4.488) | 1.240 | |
| Totale contratti derivati non qualificati di copertura | 26.546 | 24.252 | 13.129 | 8.024 | |
| Totale contratti derivati | 119.556 | 130.208 | 76.901 | 38.027 | |
| Di cui: | |||||
| - correnti (comprende IRS, nota 25 "Passività finanziarie a lungo termine e quote a breve di passività a lungo termine") |
119.556 | 130.208 | 70.924 | 33.093 | |
| - non correnti (comprende IRS, nota 25 "Passività finanziarie a lungo termine e quote a breve di passività a lungo termine") |
- | - | 5.977 | 4.934 |
La gerarchia del fair value dei contratti derivati è di livello 2.
Gli impegni di acquisto e vendita su contratti derivati sono dettagliati come segue:
| 31.12.2024 | 31.12.2023 | |||
|---|---|---|---|---|
| (migliaia di euro) | Attivo | Passivo | Attivo | Passivo |
| Impegni di acquisto | ||||
| Contratti derivati qualificati di copertura: | ||||
| - contratti su valute | 2.163.804 | - | 263.878 | 1.511.781 |
| Contratti derivati non qualificati di copertura: | ||||
| - contratti su valute | 1.222.198 | 352.825 | 1.161.289 | 937.217 |
| 3.386.002 | 352.825 | 1.425.167 | 2.448.998 | |
| Impegni di vendita | ||||
| Contratti derivati qualificati di copertura: | ||||
| - contratti su valute | - | 2.906.564 | 3.029.015 | 296.192 |
| Contratti derivati non qualificati di copertura: | ||||
| - contratti su valute | 209.938 | 729.388 | 634.841 | 352.400 |
| 209.938 | 3.635.952 | 3.663.856 | 648.592 |
Il fair value degli strumenti finanziari derivati è stato determinato considerando modelli di valutazione diffusi in ambito finanziario e i parametri di mercato (tassi di cambio e tassi di interesse) alla data di chiusura dell'esercizio.
Il fair value delle operazioni a termine (outright, forward e currency swap) è stato determinato confrontando il valore attuale netto alle condizioni negoziali delle operazioni in essere al 31 dicembre 2024 con il valore attuale ricalcolato alle condizioni quotate dal mercato alla data di chiusura dell'esercizio. Il modello utilizzato è quello del Valore Attuale Netto (VAN); i parametri sono il tasso di cambio spot negoziale e quello alla chiusura dell'esercizio con le relative curve dei tassi di interesse a termine sulle valute negoziate.
Le operazioni di copertura cash flow hedge riguardano operazioni di acquisto o vendita a termine (outright, forward e currency swap).
La rilevazione degli effetti sul conto economico e il realizzo dei flussi economici delle transazioni future altamente probabili oggetto di copertura al 31 dicembre 2024 sono previsti in un arco temporale oltre il 2026.
| Saipem in breve |
Relazione sulla gestione |
Bilancio consolidato |
BILANCIO DI ESERCIZIO |
ALLEGATI | |
|---|---|---|---|---|---|
Nel corso del 2024 non vi sono stati casi significativi in cui, a fronte di operazioni qualificate precedentemente come di copertura, la realizzazione dell'oggetto della copertura non sia stata più considerata altamente probabile.
Il fair value attivo su contratti derivati qualificati di copertura al 31 dicembre 2024 ammonta a 93.010 migliaia di euro (63.772 migliaia di euro al 31 dicembre 2023). A fronte di tali derivati, la componente spot, pari a 82.720 migliaia di euro (75.322 migliaia di euro al 31 dicembre 2023), è stata sospesa nella riserva di hedging per un importo di 71.996 migliaia di euro (69.475 migliaia di euro al 31 dicembre 2023) e contabilizzata nei proventi e oneri finanziari per 10.724 migliaia di euro (5.847 migliaia di euro al 31 dicembre 2023), mentre la componente forward, non designata come strumento di copertura, è stata contabilizzata nei proventi e oneri finanziari per 10.290 migliaia di euro (11.550 migliaia di euro al 31 dicembre 2023).
Il fair value passivo su contratti derivati qualificati di copertura al 31 dicembre 2024 ammonta a 105.956 migliaia di euro (30.003 migliaia di euro al 31 dicembre 2023). A fronte di tali derivati, la componente spot, pari a 92.483 migliaia di euro (35.776 migliaia di euro al 31 dicembre 2023), è stata sospesa nella riserva di hedging per un importo di 76.608 migliaia di euro (35.765 migliaia di euro al 31 dicembre 2023) e contabilizzata nei proventi e oneri finanziari per 15.875 migliaia di euro (11 migliaia di euro al 31 dicembre 2023), mentre la componente forward, non designata come strumento di copertura, è stata contabilizzata nei proventi e oneri finanziari per 13.473 migliaia di euro (5.773 migliaia di euro al 31 dicembre 2023). La tabella sotto riportata illustra la variazione della riserva di hedging intervenuta dal 31 dicembre 2023 al 31 dicembre 2024, riconducibile alla variazione del fair value delle operazioni di copertura che risultano in essere per l'intero esercizio, ovvero delle nuove relazioni di copertura designate nel corso dell'esercizio stesso, e al rilascio degli effetti di copertura da patrimonio netto a conto economico per effetto della manifestazione economica delle transazioni commerciali oggetto di copertura, ovvero in seguito all'interruzione delle relazioni di copertura a fronte di esposizioni non più certe o altamente
| (migliaia di euro) | 31.12.2023 | Utili del periodo | Perdite del periodo |
Utili rettifica EBITDA |
Perdite rettifica EBITDA |
annullamento sottostante Utili |
annullamento sottostante Perdite |
31.12.2024 |
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Riserva per contratti su cambi | 35.689 | 129.736 (162.151) (108.564) | 77.178 | (5.417) | 5.396 | (28.133) | ||
| Totale riserva di hedging | 35.689 | 129.736 (162.151) (108.564) | 77.178 | (5.417) | 5.396 (28.133) |
Nel corso dell'esercizio i costi e i ricavi della gestione caratteristica sono stati rettificati (utili e perdite per rettifiche EBITDA) per un importo netto positivo di 31.386 migliaia di euro a fronte delle coperture effettuate.
Le informazioni relative ai rischi di copertura e ai valori di iscrizione degli strumenti finanziari con i relativi effetti economici e patrimoniale sono indicati alla nota 35 "Garanzie, impegni e rischi"; le informazioni relative alle politiche di hedging sono indicate alla nota 2 "Criteri di valutazione" al paragrafo "Gestione dei rischi finanziari".
probabili.
In base alle disposizioni del principio contabile internazionale IFRS 5 "Attività non correnti possedute per la vendita e attività operative cessate", nelle Discontinued operations è rilevato il business Drilling Onshore (DRON). Nel primo semestre 2024 sono state trasferite le residue attività presenti in Kazakhstan e in Romania.
I risultati economici del settore DRON sono rappresentati separatamente dalle Continuing operations in un'unica riga del conto economico.
Di seguito sono rappresentati i principali valori di stato patrimoniale delle Discontinued operations.
| (migliaia di euro) | 31.12.2024 | 31.12.2023 |
|---|---|---|
| Attività correnti | - | 501 |
| Altre non correnti | - | 1.408 |
| Totale attività | - | 1.909 |
| Passività correnti | - | - |
| Passività non correnti | - | - |
| Totale passività | - | - |
| Saipem | Relazione | Bilancio | BILANCIO | ALLEGATI |
|---|---|---|---|---|
| in breve | sulla gestione | consolidato | DI ESERCIZIO |

Di seguito sono rappresentati i principali dati economico-finanziari delle Discontinued operations.
| (migliaia di euro) | 31.12.2024 | 31.12.2023 |
|---|---|---|
| Totale ricavi | 1.257 | 29.204 |
| Costi operativi | 4.690 | (14.152) |
| Risultato operativo | 5.947 | 15.052 |
| Proventi (oneri) finanziari | - | - |
| Proventi (oneri) su partecipazioni | - | - |
| Risultato ante imposte | 5.947 | 15.052 |
| Imposte sul reddito | - | - |
| Risultato netto | 5.947 | 15.052 |
| Flusso di cassa netto da attività operativa | 26 | (1.274) |
| Flusso di cassa netto da attività di investimento | 7.039 | 38.671 |
| Investimenti tecnici | - | - |
Al 31 dicembre 2024 le attività destinate alla vendita, esposte separatamente dalle altre attività dello stato patrimoniale ai sensi dell'IFRS 5, ammontano a 855 migliaia di euro così rappresentate.
Saipem SpA, insieme alle società Eni SpA e Italgas SpA, ha venduto in data 19 dicembre 2011 la propria quota di partecipazione nella società Acqua Campania SpA a favore di altri soci della stessa società. La cessione delle quote però è stata parziale e una parte minima di azioni è stata temporaneamente trattenuta dai soci venditori per rispettare il diritto di prelazione degli altri soci che non hanno partecipato all'acquisto. La quota trattenuta è pari a 17 migliaia di euro.
L'importo di 838 migliaia di euro fa riferimento alla prospettata vendita di una base in Medio Oriente la cui finalizzazione è prevista entro il primo semestre 2025.
| (migliaia di euro) | Valore al 31.12.2024 |
Valore al 31.12.2023 |
|---|---|---|
| Capitale sociale | 501.670 | 501.670 |
| Riserva sovraprezzo azioni | 1.621.695 | 1.621.695 |
| Riserva legale | 5.364 | - |
| Riserva da conversione obbligazioni convertibili | 80.334 | 80.334 |
| Riserva da fair value su strumenti finanziari derivati cash flow hedge al netto dell'effetto fiscale | (21.381) | 27.124 |
| Riserva valutazione partecipazione al fair value | (167) | (12) |
| Riserva su attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva | 141 | - |
| Riserva benefici definiti per dipendenti | (10.819) | (10.636) |
| Altre riserve e utili (perdite) relativi a esercizi precedenti: | 257.328 | 142.029 |
| - riserve da fair value piani di incentivazione | 18.092 | 4.692 |
| - utili relativi a esercizi precedenti | 239.236 | 137.337 |
| Riserva negativa per azioni proprie in portafoglio | (139.415) | (74.222) |
| Utile (perdita) dell'esercizio | 278.498 | 107.279 |
| Totale | 2.573.248 | 2.395.261 |
Al 31 dicembre 2024 il capitale sociale, interamente sottoscritto e versato, ammonta a 501.670 migliaia di euro, composto da 1.995.557.732 azioni ordinarie e 1.059 azioni di risparmio.

Gli azionisti della Società e le relative quote di partecipazione che risultano dalle comunicazioni ricevute sono riassunte nella tabella seguente:
| Quota di | |||
|---|---|---|---|
| Azionista | partecipazione (%) | Numero di azioni | |
| Eni SpA | 21,19 | 422.858.908 | |
| CDP Equity SpA | 12,82 | 255.830.637 | |
| Altri azionisti | 64,07 | 1.278.498.782 | |
| Saipem SpA | 1,92 | 38.370.464 | |
| Totale | 100,00 | 1.995.558.791 |
La riserva da sovrapprezzo azioni ammonta a 1.621.695 migliaia di euro e non presenta variazioni rispetto all'esercizio precedente. Tale riserva, in accordo a quanto disposto dall'art. 2431 del codice civile, si considera disponibile per l'eccedenza rispetto a quanto occorre a completare la riserva legale.
La riserva presenta un saldo di 5.364 migliaia di euro, derivante dall'attribuzione del 5% dell'utile dell'esercizio 2023 come deliberato dall'Assemblea degli Azionisti del 14 maggio 2024.
La riserva positiva per 80.334 migliaia di euro è relativa al prestito obbligazionario convertibile con scadenza settembre 2029 emesso in data 11 settembre 2023.
Rappresenta la componente equity del prestito obbligazionario convertibile, ossia l'opzione che attribuisce ai possessori di strumenti finanziari composti il diritto di conversione in un quantitativo fisso di azioni ordinarie della Società. Tale valore è pari alla differenza tra il fair value dello strumento finanziario composto nel suo complesso e il fair value della passività finanziaria, al netto di costi di emissione per 1.041 migliaia di euro.
La riserva presenta un saldo negativo netto di 21.381 migliaia di euro ed è analizzata come segue:
| (migliaia di euro) | Riserva lorda derivati di copertura | Attività (passività) per imposte differite |
Riserva netta |
||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Cambi | Merci | Interessi | Cambi | Merci | Interessi | ||
| Riserva al 1° gennaio 2024 | 35.689 | - | - | (8.565) | - | - | 27.124 |
| Movimentazione dell'esercizio | (63.822) | - | - | 15.317 | - | - | (48.505) |
| Riserva al 31 dicembre 2024 | (28.133) | - | - | 6.752 | - | - | (21.381) |
La variazione della riserva lorda rispetto all'esercizio precedente riguarda l'imputazione a conto economico degli effetti della copertura effettuata nello stesso periodo in cui l'oggetto della copertura partecipa alla determinazione dei risultati della Società.
La riserva negativa è pari a 167 migliaia di euro e presenta una variazione negativa di 155 migliaia di euro relativa al decremento del fair value della partecipazione nella Nagarjuna Fertilizers and Chemicals Ltd per il medesimo importo.
La riserva positiva è pari a 141 migliaia di euro ed è relativa alla variazione di fair value di strumenti finanziari detenuti con l'obiettivo di ottenere flussi di cassa sia dalla raccolta di pagamenti contrattuali che dalla vendita che sono valutati al fair value con imputazione degli effetti tra le altre componenti di conto economico complessivo.
La riserva presenta un saldo negativo di 10.819 migliaia di euro, al netto dell'effetto fiscale di 3.654 migliaia di euro. Tale riserva, in accordo con le disposizioni dello IAS 19 Revised, accoglie gli utili e le perdite attuariali relativi ai piani a benefici definiti per i dipendenti. Tali rivalutazioni non sono oggetto di successiva imputazione a conto economico.
L'effetto sull'utile (perdita) complessivo dell'esercizio 2024 è pari a 183 migliaia di euro, al netto dell'effetto fiscale di 58 migliaia di euro (1.474 migliaia di euro nel 2023, al netto dell'effetto fiscale di 465 migliaia di euro).
Saipem Relazione Bilancio BILANCIO ALLEGATI in breve sulla gestione consolidato DI ESERCIZIO
Le "Altre riserve" ammontano a 257.328 migliaia di euro e sono analizzate come segue.
La riserva, pari a 18.092 migliaia di euro, presenta un aumento di 13.400 migliaia di euro rispetto all'esercizio precedente e accoglie il fair value delle azioni ordinarie assegnate gratuitamente ai dirigenti, in esecuzione dei piani di incentivazione, e gli effetti derivanti dalla cessione e assegnazione delle azioni proprie.
La voce accoglie gli utili residui relativi agli esercizi precedenti, pari a 239.236 migliaia di euro (137.337 migliaia di euro nel 2023), con un incremento di 101.899 migliaia di euro rispetto all'esercizio precedente a seguito del riporto a nuovo dell'utile residuo dell'esercizio 2023 come deliberato dall'Assemblea degli Azionisti del 14 maggio 2024.
La riserva negativa per azioni proprie in portafoglio, costituita ai sensi dell'art. 2357-ter del codice civile modificato per recepire il D.Lgs. n. 139/2015, ammonta a 139.415 migliaia di euro per 38.370.464 azioni ordinarie e accoglie il valore delle azioni proprie destinate all'attuazione dei piani di incentivazione su base azionaria a beneficio dei dirigenti del Gruppo.
Nel corso dell'esercizio sono state acquistate n. 28.984.000 e 9.000.000 azioni ai fini, rispettivamente, delle attribuzioni 2023 e 2024 del Piano di Incentivazione a Lungo Termine 2023-2025 su delibera dell'Assemblea degli Azionisti del 3 maggio 2023 e del 14 maggio 2024.
Durante l'esercizio sono state assegnate, in attuazione del Piano di Incentivazione di Breve Termine 2021-2023, n. 12.185 azioni.
Tenuto conto delle operazioni sopra descritte, il dettaglio delle azioni proprie è il seguente:
| Numero azioni |
Costo medio (euro) |
Costo complessivo (migliaia di euro) |
Capitale sociale (%) |
|
|---|---|---|---|---|
| Azioni proprie in portafoglio al 31 dicembre 2023 | 398.649 | 186,183 | 74.222 | 0,02 |
| Acquisti anno 2024 | 37.984.000 | 1,72 | 65.250 | 1,90 |
| Assegnazioni 2024 | (12.185) | 4,682 | (57) | n.s. |
| Azioni proprie in portafoglio al 31 dicembre 2024 | 38.370.464 | 3,633 | 139.415 | 1,92 |
Alla stessa data le azioni in circolazione sono 1.957.188.327.

| (migliaia di euro) | Importo | Possibilità di utilizzazione |
Quota disponibile |
Quota distribuibile |
|---|---|---|---|---|
| A) Capitale sociale | 501.670 | |||
| B) Riserve di capitale | 1.702.029 | |||
| Riserva da sopraprezzo azioni (*) | 1.621.695 | A, B, C | 1.482.280 | 1.387.310 |
| Riserva da conversione obbligazioni convertibili | 80.334 | |||
| C) Riserve di utili | ||||
| Riserva legale | 5.364 | B | 5.364 | - |
| Riserva per cash flow hedge | (21.381) | - | - | |
| Riserva da fair value piani di incentivazione | 18.092 | B | 18.092 | - |
| Riserva di fair value strumenti finanziari disponibili per la vendita | 141 | B | 141 | - |
| Riserva benefici definiti per dipendenti | (10.819) | - | - | |
| Riserva per adeguamento partecipazioni | (167) | - | - | |
| Utili portati a nuovo | 239.236 | A, B, C | 239.236 | 239.236 |
| Utile (perdita) dell'esercizio | 278.498 | A, B, C | - | - |
| D) Riserva negativa per azioni proprie in portafoglio | (139.415) | - | - | |
| Totale | 2.573.248 | 1.745.113 | 1.626.546 |
Legenda: A: disponibile per aumento di capitale; B: disponibile per copertura perdite; C: disponibile per distribuzione ai soci.
(*) La quota disponibile tiene conto dell'importo della "Riserva negativa per azioni proprie in portafoglio"; la quota distribuibile tiene conto sia dell'importo che occorre a rendere la "Riserva legale" pari al quinto del capitale sociale, ex art. 2430 c.c., sia dell'importo della "Riserva negativa per azioni proprie in portafoglio".
Le garanzie prestate che ammontano a complessivi 8.294.414 migliaia di euro (7.898.288 migliaia di euro al 31 dicembre 2023) sono così analizzabili:
| (migliaia di euro) | 31.12.2024 | 31.12.2023 |
|---|---|---|
| Fidejussioni prestate nell'interesse: | ||
| - di imprese controllate | 18.856 | 46.457 |
| - di imprese collegate | 19.246 | 19.252 |
| Totale fidejussioni | 38.102 | 65.709 |
| Altre garanzie personali prestate nell'interesse: | 5.001.156 | 5.150.589 |
| - di imprese controllate | 4.726.527 | 4.884.968 |
| - di imprese collegate | 274.629 | 265.621 |
| Altre garanzie personali prestate da terzi nell'interesse proprio: | 3.255.156 | 2.681.990 |
| - buona esecuzione lavori | 2.015.039 | 1.714.557 |
| - partecipazione a gare d'appalto | 12.981 | 19.050 |
| - acconti ricevuti | 698.296 | 510.266 |
| - ritenute a garanzia | 223.673 | 155.171 |
| - oneri fiscali | 152.934 | 127.811 |
| - altre causali | 152.233 | 155.135 |
| Totale altre garanzie personali | 8.256.312 | 7.832.579 |
| Totale generale | 8.294.414 | 7.898.288 |
Le fidejussioni e le altre garanzie prestate nell'interesse di controllate e collegate sono state rilasciate a garanzia di affidamenti bancari, di finanziamenti e di anticipi ricevuti.
Le altre garanzie personali prestate da terzi nell'interesse proprio riguardano essenzialmente contratti autonomi di garanzia rilasciati nei confronti del beneficiario (committente o creditore), ovvero nei confronti di banche o di altri soggetti che hanno a loro volta rilasciato garanzie nell'interesse dell'impresa.


Per valore nominale di un contratto derivato si intende l'ammontare contrattuale con riferimento al quale i differenziali sono scambiati; tale ammontare può essere espresso sia in termini di quantità monetarie sia in termini di quantità fisiche (ad esempio barili, tonnellate, etc.). Le quantità monetarie in valuta estera sono convertite in euro applicando il cambio corrente alla data di chiusura dell'esercizio.
I valori nominali dei contratti derivati, riepilogati successivamente, non rappresentano gli ammontari scambiati tra le parti e pertanto non costituiscono una misura dell'esposizione al rischio di credito per l'impresa che è limitata al fair value positivo dei contratti a fine esercizio.
I contratti derivati sono posti in essere al fine di ridurre l'esposizione ai rischi di mercato connessa con le fluttuazioni dei rapporti di cambio tra le diverse valute nelle quali sono espresse le operazioni commerciali e finanziarie.
| Valore nominale al | ||
|---|---|---|
| (migliaia di euro) | 31.12.2024 | 31.12.2023 |
| Contratti su cambi a termine: | ||
| - impegni di acquisto valuta | 3.738.827 | 3.874.165 |
| - impegni di vendita valuta | 3.845.890 | 4.312.448 |
| Totale | 7.584.717 | 8.186.613 |
| Valore nominale al 31.12.2024 | Valore nominale al 31.12.2023 | ||||
|---|---|---|---|---|---|
| (migliaia di euro) | Acquisti | Vendite | Acquisti | Vendite | |
| Dollaro USA | 2.868.005 | 3.323.739 | 2.893.689 | 3.751.105 | |
| Corona norvegese | 9.606 | 4.261 | 34.032 | 27.804 | |
| Zloty polacco | - | - | - | - | |
| Dirham Emirati Arabi | 83.495 | 18.895 | 22.602 | 31.200 | |
| Yen giapponese | 3.182 | 3.092 | 3.610 | 3.836 | |
| Riyal saudita | 240.241 | 39.941 | 593.676 | 36.189 | |
| Dinaro kuwaitiano | 30.768 | 100.604 | 6.053 | 130.847 | |
| Peso messicano | 27.174 | 26.617 | 6.166 | 6.370 | |
| Franco svizzero | 2.672 | 3.756 | 1.064 | 2.605 | |
| Dollaro Singapore | 79.375 | 12.701 | 6.901 | 66.888 | |
| Lira sterlina | 206.391 | 205.046 | 152.230 | 144.658 | |
| Dollaro australiano | 123.900 | 22.710 | 91.448 | - | |
| Rublo russo | - | - | - | - | |
| Leu rumeno | 52.918 | 72.633 | 44.280 | 92.543 | |
| Dollaro canadese | - | 333 | - | - | |
| Baht thailandese | - | 139 | - | 263 | |
| Siclo israeliano | 11.100 | 11.423 | 18.414 | 18.140 | |
| Totale | 3.738.827 | 3.845.890 | 3.874.165 | 4.312.448 |
Il valore di mercato dei suddetti contratti riflette l'ammontare stimato da pagare o ricevere per porre termine al contratto alla data di chiusura dell'esercizio includendo, quindi, gli utili o le perdite non realizzati relativi ai contratti ancora aperti. Per stimare il valore di mercato dei contratti sono state utilizzate le quotazioni degli operatori di Borsa e adeguati modelli di pricing che hanno determinato il seguente plus (minus) valore teorico complessivo:
| (migliaia di euro) | 31.12.2024 | 31.12.2023 |
|---|---|---|
| Contratti derivati su valute: | ||
| - plusvalore | 119.556 | 76.901 |
| - minusvalore | (130.208) | (38.027) |
| Totale | (10.652) | 38.874 |

La tabella che segue riporta i flussi oggetto di copertura al 31 dicembre 2024 per bande temporali:
| (migliaia di euro) | Primo trimestre 2025 |
Secondo trimestre 2025 |
Terzo trimestre 2025 |
Quarto trimestre 2025 |
Oltre 2026 | Totale |
|---|---|---|---|---|---|---|
| Ricavi | 1.155.921 | 784.412 | 410.679 | 135.319 | 30.403 | 2.516.734 |
| Costi | 710.655 | 428.380 | 360.879 | 110.755 | 305.510 | 1.916.179 |
Al 31 dicembre 2024 non sono in essere contratti per la gestione del rischio dei tassi di interesse.
Al 31 dicembre 2024 non sono in essere contratti su merci per la gestione del rischio prezzo.
CATEGORIE DI STRUMENTI FINANZIARI - VALORE DI ISCRIZIONE E RELATIVI EFFETTI ECONOMICI E PATRIMONIALI Il valore di iscrizione degli strumenti finanziari e i relativi effetti economici e patrimoniali si analizzano come segue:
| (migliaia di euro) | Valore di iscrizione | Proventi (oneri) rilevati a conto economico |
Altre componenti del conto economico complessivo |
|---|---|---|---|
| Strumenti finanziari di negoziazione | |||
| Strumenti derivati non di copertura (a) | 2.294 | (37.893) | - |
| Attività finanziarie valutate al fair value con effetti a conto economico | 46.494 | 610 | - |
| Strumenti finanziari valutati al fair value | |||
| Titoli | 228.798 | 1.965 | 186 |
| Attività finanziarie immobilizzate | |||
| Partecipazioni valutate al fair value | 464 | - | (155) |
| Crediti e debiti e altre attività (passività) valutate al costo ammortizzato: |
|||
| - crediti commerciali e diversi (b) | 1.852.912 | 3.434 | - |
| - crediti finanziari (a) | 536.436 | 43.857 | - |
| - debiti commerciali e diversi (c) | 1.706.644 | (7.367) | - |
| - passività contrattuali | 1.545.945 | - | - |
| - debiti finanziari (a) | 1.889.062 | (116.866) | - |
| Attività (passività) nette per contratti derivati di copertura (d) | (12.946) | 31.386 | (63.822) |
(a) Gli effetti a conto economico si riferiscono ai proventi (oneri) inseriti nella nota 38 "Proventi (oneri) finanziari" e nella nota 37 "Costi operativi - Altri proventi (oneri) operativi".
(b) Gli effetti a conto economico sono stati rilevati negli "Acquisti, prestazioni di servizi e costi diversi" (svalutazioni e perdite su crediti) e nella voce "Proventi (oneri) finanziari".
(c) Gli effetti a conto economico sono stati rilevati nella nota 38 "Proventi (oneri) finanziari".
(d) Gli effetti a conto economico sono stati rilevati nei "Ricavi della gestione caratteristica" e negli "Acquisti, prestazioni di servizi e costi diversi".
Di seguito è indicata la classificazione delle attività e passività finanziarie, valutati al fair value nello schema di stato patrimoniale, secondo la gerarchia del fair value definita in funzione della significatività degli input utilizzati nel processo di valutazione. In particolare, a seconda delle caratteristiche degli input utilizzati per la valutazione, la gerarchia del fair value prevede i seguenti livelli:
(a) livello 1: prezzi quotati (e non oggetto di modifica) su mercati attivi per le stesse attività o passività finanziarie;
| Saipem in breve |
Relazione sulla gestione |
Bilancio consolidato |
BILANCIO DI ESERCIZIO |
ALLEGATI | |
|---|---|---|---|---|---|
In relazione a quanto sopra gli strumenti finanziari valutati al fair value al 31 dicembre 2024 si analizzano come di seguito indicato:
| 31.12.2024 | ||||
|---|---|---|---|---|
| (migliaia di euro) | Livello 1 | Livello 2 | Livello 3 | Totale |
| Attività (passività) finanzirie detenute per la negoziazione: | ||||
| - attività finanziarie valutate al fair value con effetto a conto economico | 46.494 | - | - | 46.494 |
| Attività finanziarie valutate al fair value: | ||||
| - partecipazioni | 464 | - | - | 464 |
| - attività finanziarie valutate al fair value con effetto a OCI | 228.798 | - | - | 228.798 |
| Fair value su contratti derivati: | ||||
| - totale attività | - | 119.556 | - | 119.556 |
| - totale passività | - | 130.208 | - | 130.208 |
Saipem SpA è parte in procedimenti giudiziari. La valutazione dei fondi rischi appostati è effettuata sulla base delle informazioni disponibili alla data di approvazione della presente Relazione, tenuto conto degli elementi di valutazione acquisiti da parte dei consulenti esterni che assistono il Gruppo. In relazione ai procedimenti penali in fase di indagini preliminari le informazioni disponibili non possono, per loro natura, essere complete, stante il segreto istruttorio che caratterizza i procedimenti in questione.
Relativamente ai procedimenti legali pendenti, gli accantonamenti non vengono contabilizzati quando l'esito negativo del procedimento è valutato come non probabile o quando non è possibile stimarne l'esito.
In merito a tutti i procedimenti penali valutati, anche con l'ausilio dei legali esterni, come procedimenti il cui esito non può essere previsto, non vi sono accantonamenti.
Fatto salvo per quanto di seguito indicato, per i contenziosi civili/arbitrali valutati, anche con l'ausilio dei legali esterni, come dall'esito negativo non probabile, non vi sono accantonamenti.
La Società ha provveduto ad appostare degli accantonamenti in merito ai seguenti procedimenti:
a) contenziosi relativi alle azioni risarcitorie promosse da parte di investitori istituzionali a valle della Delibera Consob n. 18949 del 18 giugno 2014 in cui la Società ha prudenzialmente ritenuto di dover costituire una riserva;
b) altri contenziosi minori per i quali la Società ha prudenzialmente costituito delle riserve.
Per maggiori dettagli si rinvia ai successivi paragrafi.
Di seguito è altresì riportata una sintesi dei procedimenti giudiziari più significativi.
Indagini in corso - Algeria - Sonatrach 2: nel mese di marzo 2013 è stato convocato presso il Tribunale di Algeri l'allora legale rappresentante di Saipem Contracting Algérie SpA al quale il giudice istruttore locale ha comunicato verbalmente l'avvio di un'indagine (cd. inchiesta "Sonatrach 2") "a carico di Saipem Contracting Algérie per i seguenti capi di imputazione: artt. 25a, 32 e 53 della L. n. 01/2006 della lotta contro la corruzione", e ha richiesto la consegna di alcuni documenti (statuti societari) e altre informazioni relativi alle società Saipem Contracting Algérie SpA, Saipem SpA e Saipem SA Successivamente a tale convocazione non sono seguite ulteriori attività o richieste in merito a quanto precede.
GNL3 Arzew - Algeria: il 16 ottobre 2019 e il 21 ottobre 2019 Saipem Contracting Algérie SpA e Snamprogetti SpA succursale di Algeri sono state convocate dal giudice istruttore presso la Corte Suprema, nell'ambito di indagini relative a fatti del 2008 (assegnazione del contratto GNL3 Arzew). Saipem Contracting Algérie SpA e Snamprogetti SpA succursale di Algeri sono state ulteriormente convocate per il 18 novembre 2019 dal Procuratore Generale presso la Corte Suprema di Algeri per assumere informazioni e documenti relativamente al contratto GNL3 Arzew assegnato nel 2008 da Sonatrach.
Il 18 novembre 2019 si è svolta l'ulteriore audizione del rappresentante di Saipem Contracting Algérie SpA e Snamprogetti SpA succursale di Algeri, nel corso della quale sono state fornite le informazioni e la documentazione richieste dal Procuratore Generale di Algeri, il quale ha assegnato a Saipem Contracting Algérie SpA e Snamprogetti SpA succursale di Algeri il termine fino al 4 dicembre 2019 per la consegna di ulteriore documentazione. Saipem Contracting Algérie SpA e Snamprogetti SpA succursale di Algeri hanno prontamente provveduto a depositare quanto richiesto entro il termine del 4 dicembre 2019.
Il Procuratore Generale di Algeri ha inoltre richiesto la convocazione di un rappresentante di Saipem Contracting Algérie SpA. Il Procuratore Generale di Algeri il 20 novembre 2019 ha comunicato a Saipem Contracting Algérie SpA e a Snamprogetti SpA succursale di Algeri che il Trésor Public algerino si era costituito parte civile in questo procedimento. Il 9 dicembre 2020 si è svolta l'audizione del rappresentante in loco di Saipem Contracting Algérie.

Saipem SpA succursale di Algeri, Saipem Contracting Algérie SpA e Snamprogetti SpA succursale di Algeri sono state nuovamente convocate il 16 dicembre 2020.
Nel mese di settembre 2021 si è appreso che il Tribunale di Algeri – Sidi Mhamed pole economic et financier – preso atto della chiusura delle indagini, aveva emesso un ordine di sequestro di alcuni conti correnti bancari in Algeria di società del Gruppo Saipem, peraltro già oggetto di analogo provvedimento anteriore disposto nell'ambito del procedimento GK3, di cui sopra.
L'avvio del processo relativo all'assegnazione nel 2008 del contratto GNL3 Arzew è stato inizialmente fissato davanti al Tribunale di Algeri pole economic et financier per l'udienza del 6 dicembre 2021, poi rinviata dapprima al 20 dicembre 2021 e in seguito al 3 gennaio 2022. All'udienza del 17 gennaio 2022 il processo è stato prima rinviato al 24 gennaio 2022 e poi all'udienza del 31 gennaio 2022.
In tale procedimento penale, che coinvolgeva 38 tra persone fisiche (tra cui l'ex Ministro dell'Energia algerino, alcuni ex dirigenti della Sonatrach e funzionari delle dogane algerine) e persone giuridiche, il Pubblico Ministero sosteneva che – con riguardo all'aggiudicazione nel 2008 e all'esecuzione del contratto per il progetto GNL3 Arzew (il cui valore originario era di circa 2,89 miliardi di euro) – sarebbero state commesse asseritamente le seguenti ipotesi di reati, inter alia, da Saipem SpA filiale algerina, Snamprogetti SpA filiale algerina, Saipem Contracting Algérie, da due ex dipendenti del Gruppo Saipem e da un dipendente del Gruppo Saipem:
(i) la "maggiorazione dei prezzi in occasione dell'aggiudicazione di contratti conclusi con una società pubblica a carattere industriale e commerciale beneficiando dell'autorità o influenza di rappresentanti di tale organismo";
(ii) la violazione di alcune norme doganali algerine.
Sonatrach, il Trésor Public algerino e l'Agenzia delle Dogane hanno chiesto di essere ammesse come parti civili nel procedimento. Il processo è stato dichiarato aperto all'udienza del 31 gennaio 2022. All'udienza del 1° febbraio 2022 il giudice ha dichiarato chiusa la fase dibattimentale. Il Gruppo Saipem si è difeso nel merito contestando l'infondatezza delle accuse, rilevando tra l'altro la sentenza definitiva di assoluzione pronunciata dall'autorità giudiziaria italiana in merito a fattispecie che comprendevano anche l'assegnazione del contratto GNL3 Arzew e in ogni caso gli effetti della transazione sottoscritta con Sonatrach il 14 febbraio 2018, che aveva a oggetto anche l'arbitrato precedentemente pendente relativamente al medesimo progetto.
Saipem SpA ha quindi informato il mercato con comunicato stampa del 15 febbraio 2022.
Dei circa 208 milioni di euro di cui alla sentenza di condanna in primo grado, 145 milioni di euro sono relativi a statuizioni a favore delle parti civili e circa 63 milioni di euro sono relativi ad ammende.
Il 16 febbraio 2022 le società Saipem SpA succursale di Algeri, Saipem Contracting Algérie SpA e Snamprogetti SpA succursale di Algeri hanno impugnato la sentenza del 14 febbraio 2022, le cui motivazioni sono state rese disponibili il 4 aprile 2022.
La prima udienza nel giudizio di appello, inizialmente fissata per il 12 aprile 2022, è stata rinviata dapprima al 10 maggio 2022 e successivamente al 24 maggio 2022.
All'udienza del 24 maggio 2022 il Giudice ha rinviato la prima udienza al 14 giugno 2022.
All'udienza del 14 giugno 2022 il Giudice ha indicato il 28 giugno 2022, salvo possibili rinvii, come data per l'emissione della decisione.
Saipem SpA ha quindi informato il mercato con comunicato stampa del 28 giugno 2022.
Il 31 luglio 2022 Saipem SpA succursale di Algeri, Saipem Contracting Algérie SpA e Snamprogetti SpA succursale di Algeri hanno impugnato dinnanzi alla Corte Suprema algerina la decisione della Corte di Appello di Algeri del 28 giugno 2022.
Saipem SpA ha quindi informato il mercato con comunicato stampa del 18 novembre 2022.
Per quanto attiene ai conti correnti già oggetto di sequestro, Saipem Contracting Algérie SpA aveva informalmente appreso di una richiesta di incameramento delle somme in giacenza sugli stessi e aveva, quindi, informato gli istituti di credito interessati, tra l'altro, circa l'esistenza di un precedente analogo provvedimento che insisteva sulle medesime somme disposto nell'ambito del procedimento GK3 che avrebbe determinato l'illegittimità di un eventuale pagamento da parte loro delle somme in parola. Saipem Contracting Algérie SpA aveva interessato della questione l'Autorità locale responsabile dell'esecuzione la quale, preso atto di quanto precede, aveva disposto la sospensione temporanea dell'esecuzione, in attesa della definizione del citato procedimento GK3. Nonostante gli elementi informativi messi a disposizione da Saipem, nelle more dell'emissione del citato provvedimento ministeriale, uno degli istituti bancari locali aveva provveduto a dare esecuzione alla richiesta di incameramento, prelevando da uno dei conti una somma pari a 1.693.222.124,55 dinari algerini (circa 11,4 milioni di euro equivalenti al cambio del 31 dicembre 2023).
Dopo aver escluso la possibilità di presentare mezzi di gravame straordinario, il management della società ha svolto, anche a mezzo di consulenti legali esterni, un'analisi approfondita sul riconoscimento e sull'eseguibilità delle statuizioni della sentenza della Corte Suprema algerina al di fuori della giurisdizione locale. Nel corso del 2024 sono state avviate interlocuzioni con le Autorità algerine volte a definire l'interpretazione e l'assolvimento dell'azione penale e risarcitoria connesse alla sentenza. Al

riguardo, il management di Saipem Contracting Algérie SpA, con l'ausilio dei propri consulenti legali, ha formulato una formale richiesta di interpretazione della sentenza alla Procura Generale, quale unico organo deputato all'esecuzione delle sentenze secondo la legge algerina, circa la liceità della confisca dei conti bancari che non hanno alcun collegamento con il progetto summenzionato. Il Procuratore Generale di Algeri ha avviato le azioni preliminari per ottenere il pagamento delle multe indicate nella sentenza.
Nel mese di giugno 2024 le Autorità algerine, dando riscontro alle istanze interpretative avanzate da Saipem Contracting Algérie SpA, si sono pronunciate confermando le previsioni della sentenza.
A seguito di tale pronuncia le Autorità algerine hanno proceduto all'incameramento delle residue somme già oggetto di sequestro per un totale di 8.055.221.624,6 dinari algerini (57.114.985,06 euro equivalenti al cambio del 31 dicembre 2024) e al dissequestro di tutti i conti.
Nel dicembre 2024, tenuto conto di valutazioni di opportunità commerciale legate allo sviluppo del business nel mercato algerino, sono state definite le modalità di pagamento degli importi pretesi.
Il 12 agosto 2015 Saipem SpA ha ricevuto dalla Procura della Repubblica di Milano la notifica di un'informazione di garanzia e di una richiesta di documentazione nell'ambito di un procedimento penale per il presunto reato di corruzione internazionale asseritamente commesso nel periodo 2004-2014; le indagini hanno riguardato tre contratti: "Mexilhao 1", "Uruguà - Mexilhao Pipeline Project" e "Operation of the Floating, Production, Storage and Offloading FPSO - Cidade de Vitória" assegnati dalla società brasiliana Petrobras a Saipem SA (Francia) e Saipem do Brasil (Brasile). In data 30 gennaio 2023 il Procuratore Aggiunto della Repubblica di Milano ha notiziato la difesa della società di aver disposto, ai sensi dell'art. 58, D.Lgs. n. 231/2001, l'archiviazione del procedimento a carico di Saipem SpA con decreto datato 24 gennaio 2022. In data 31 gennaio 2023 i difensori hanno, pertanto, acquisito copia del decreto di archiviazione, inviandolo alla società in pari data.
Dalla lettura del citato provvedimento emerge che il procedimento è stato archiviato nei confronti di Saipem SpA ai sensi dell'art. 746-quater, comma 6, c.p.p.. A seguito della citata archiviazione, il fascicolo è stato preso in carico dalla Procura della Repubblica di Parigi (Parquet National Financier). Per assistere la società controllata Saipem SA, interessata da una richiesta di acquisizione documentale da parte del Pubblico Ministero francese, è stato incaricato uno studio legale di Parigi che si sta relazionando con lo stesso.
Con riferimento ai suddetti contratti, la società aveva appreso solo a mezzo stampa, che l'assegnazione degli stessi era oggetto di indagini nei confronti di alcuni cittadini brasiliani, tra i quali anche un ex collaboratore di Saipem do Brasil, da parte delle autorità giudiziarie del Brasile.
In particolare, il 19 giugno 2015 Saipem do Brasil aveva appreso dai media dell'arresto (in merito a ipotesi di riciclaggio, corruzione e truffa) di un suo ex collaboratore, a seguito di un provvedimento emesso dalla Procura brasiliana di Curitiba, nell'ambito di un'inchiesta giudiziaria in corso in Brasile dal marzo 2014 (cd. inchiesta "Lava Jato"). Il 29 luglio 2015 Saipem do Brasil ha poi appreso dagli organi di stampa che, nell'ambito delle condotte addebitate all'ex collaboratore di Saipem do Brasil, la Procura brasiliana avrebbe ipotizzato altresì il fatto di avere influenzato indebitamente Petrobras nel 2011 per l'assegnazione a Saipem do Brasil di un contratto denominato "Cernambi" (del valore di circa 56 milioni di euro). Ciò sarebbe stato asseritamente desunto dalla circostanza che nel 2011, nei pressi della sede di Petrobras, tale ex collaboratore di Saipem do Brasil avrebbe subìto una rapina nel corso della quale sarebbe stato derubato di circa 100.000 reals brasiliani (pari a circa 18.650 euro – importo calcolato al cambio del 31 dicembre 2023) appena prelevati da un istituto di credito. Secondo la Procura brasiliana la rapina sarebbe avvenuta in un periodo temporale precedente l'assegnazione del citato contratto "Cernambi".
Saipem SpA ha prestato la massima collaborazione alle indagini e ha avviato lo svolgimento di un intervento di audit anche con l'ausilio di un consulente esterno. L'attività di audit ha preso in esame i nominativi delle numerose società e persone che i media hanno riferito essere oggetto di indagini da parte dell'autorità giudiziaria brasiliana. Il Report di audit, emesso il 14 luglio 2016, ha dato atto dell'assenza di comunicazioni o documenti relativi a transazioni e/o movimentazioni finanziarie tra società del Gruppo Saipem e il personale di Petrobras oggetto di indagini.
I testimoni ascoltati nel procedimento penale in corso in Brasile contro tale ex collaboratore, nonché nell'ambito dei lavori della Commissione parlamentare di inchiesta istituita in Brasile sul caso "Lava Jato", hanno riferito di non essere a conoscenza di irregolarità relativamente alle attività di Saipem SpA.
Petrobras si è costituita parte civile (Assistente do Ministerio Publico) nel medesimo procedimento contro le 3 persone fisiche imputate. Venuti meno, secondo la Procura, i presupposti per continuare a mantenere riservato l'accordo di collaborazione sottoscritto nell'ottobre 2015 dall'ex collaboratore di Saipem do Brasil, che con tale accordo si era impegnato a suffragare con prove alcune sue dichiarazioni, il 9 giugno 2017 il procedimento è ripreso. Nel corso dell'udienza del 9 giugno 2017 sono state acquisite le deposizioni dei tre imputati e tra queste quella dell'ex collaboratore di Saipem do Brasil e di un ex funzionario Petrobras.

L'ex collaboratore di Saipem do Brasil, quanto all'episodio della rapina per 100.000 reals brasiliani da lui subìta nell'ottobre del 2011, ha dichiarato che si trattava di denaro necessario per corrispondere le spese relative agli immobili di una società da lui gestita per conto di un soggetto terzo rispetto a Saipem (trattasi dell'ex funzionario Petrobras imputato nel medesimo procedimento che ha confermato tale dichiarazione).
L'ex collaboratore di Saipem do Brasil ha inoltre affermato che il Gruppo Saipem non aveva effettuato pagamenti corruttivi in quanto il sistema di compliance di Saipem aveva impedito che questo avvenisse. Tale dichiarazione è stata confermata dall'ex funzionario Petrobras imputato nel medesimo procedimento. L'ex collaboratore di Saipem do Brasil e l'ex funzionario Petrobras imputato nel medesimo procedimento, pur offrendo una ricostruzione dei fatti parzialmente diversa, hanno riferito che l'ipotesi di alcuni pagamenti impropri sarebbe stata discussa con riferimento ad alcuni contratti di Saipem do Brasil, ma che in ogni caso non sarebbe stato effettuato alcun pagamento corruttivo dal Gruppo Saipem. L'ex collaboratore di Saipem do Brasil e l'ex funzionario Petrobras, imputato nel medesimo procedimento, hanno dichiarato che i contratti assegnati dal cliente al Gruppo Saipem erano stati vinti attraverso regolari procedure di gara. Nel corso del procedimento nei confronti dell'ex collaboratore di Saipem do Brasil non sono emerse prove di irregolarità nella gestione di gare assegnate da Petrobras al Gruppo Saipem e/o evidenza di pagamenti illeciti da parte del Gruppo Saipem in relazione a gare assegnate da Petrobras al Gruppo Saipem e/o evidenza di danni subìti da Petrobras in relazione a gare assegnate al Gruppo Saipem. Il Gruppo Saipem non è stato parte di tale procedimento.
Le attività di audit concluse nel 2016 sono state riavviate con il supporto del medesimo consulente terzo utilizzato in precedenza e con la stessa metodologia al fine di analizzare alcuni dati citati nel corso delle deposizioni del 9 giugno 2017.
Il Report di audit, emesso il 18 luglio 2018, ha confermato l'assenza di comunicazioni o documenti relativi a transazioni e/o movimentazioni finanziarie tra società del Gruppo Saipem e il personale di Petrobras oggetto di indagini.
Saipem SpA ha quindi informato il mercato con comunicato stampa del 30 maggio 2019.
Nell'ambito del procedimento amministrativo in questione Saipem do Brasil e Saipem SA il 21 giugno 2019 hanno presentato le loro difese iniziali dinanzi alla competente autorità amministrativa (Controladoria-Geral da União attraverso la Corregedoria-Geral da União).
Con comunicazione del 21 agosto 2019 la competente autorità amministrativa (Controladoria-Geral da União attraverso la Corregedoria-Geral da União) ha informato Saipem do Brasil e Saipem SA che, all'esito dell'istruttoria fino a quel momento svolta, il procedimento amministrativo non era stato archiviato e ha invitato Saipem do Brasil e Saipem SA a presentare le ulteriori difese entro il 20 settembre 2019.
Saipem do Brasil e Saipem SA hanno presentato le loro difese entro il termine assegnato. Il 24 aprile 2020 la competente autorità amministrativa (Controladoria-Geral da União attraverso la Corregedoria-Geral da União) ha disposto un rinvio di 180 giorni per la conclusione del procedimento amministrativo.
Il 30 novembre 2020 Saipem SA e Saipem do Brasil hanno depositato ulteriori difese dinnanzi all'autorità amministrativa brasiliana (Controladoria-Geral da União attraverso la Corregedoria-Geral da União).
Il 29 dicembre 2022 è stata pubblicata sul Diario Oficial da Uniao la decisione della Controladoria-Geral da União che applicava nei confronti di Saipem SA e Saipem do Brasil la sanzione dell'interdizione di partecipare a gare o concludere accordi con la Pubblica Amministrazione brasiliana con effetto sospeso.
In data 9 gennaio 2023 le suindicate società di Saipem hanno presentato richiesta di riesame della decisione del 29 dicembre 2022 in seno alla Controladoria-Geral da União.
Il 12 gennaio 2024 è stata pubblicata sul Diario Oficial da Uniao la decisione della Controladoria-Geral da União che applicava nei confronti di Saipem SA e Saipem do Brasil la sanzione della sospensione alla partecipazione a gare o alla conclusione di accordi con la Pubblica Amministrazione brasiliana per un periodo di 2 anni.
In pari data Saipem SpA ha informato il mercato a mezzo di comunicato stampa.
Il 18 gennaio 2024 Saipem SA e Saipem do Brasil hanno depositato il proprio ricorso presso il Tribunale del Distretto Federale a Brasilia. Anche la CGU si è costituita in giudizio.
Il 16 ottobre 2024 è stata pubblicata la sentenza favorevole con la quale il Tribunale Federale di Brasilia ha annullato il provvedimento della CGU che vietava a Saipem SA e a Saipem do Brasil di contrarre con la pubblica amministrazione brasiliana, per un periodo di due anni. In aggiunta, il 20 dicembre 2024, il Tribunale Federale di Brasilia, pronunciandosi sull'istanza delle società, ha altresì disposto l'efficacia immediata del proprio provvedimento di annullamento della sanzione della CGU e ordinato la rimozione di Saipem SA e Saipem do Brasil dalla lista delle società interdette a contrarre con la Pubblica Amministrazione.
Trattandosi di una sentenza che annulla un provvedimento amministrativo, ai sensi dell'ordinamento brasiliano, segue obbligatoriamente una fase d'appello avviata il 9 dicembre 2024 con il deposito del ricorso in appello da parte della CGU. Saipem SA e Saipem do Brasil si sono costituite il 7 febbraio 2025.
L'8 giugno 2020 la Procura Federale Brasiliana ha emesso un comunicato stampa informando di una nuova denuncia contro un ex Presidente di Saipem do Brasil, che ha lasciato il Gruppo Saipem il 30 dicembre 2009. La denuncia atteneva a presunti

episodi di corruzione e riciclaggio asseritamente occorsi tra il 2006 e il 2011 in relazione a due contratti assegnati a società del Gruppo Saipem da società del Gruppo Petrobras (Mexilhao sottoscritto nel 2006 e Uruguà-Mexilhao sottoscritto nel 2008).
La denuncia è stata avanzata solo nei confronti di persone fisiche (non di società del Gruppo Saipem) e coinvolgeva, oltre a tale ex Presidente di Saipem do Brasil, alcuni ex funzionari di Petrobras.
La Corte Federale brasiliana di Curitiba il 6 luglio 2020 ha accettato la denuncia presentata dalla Procura Federale Brasiliana nei confronti dell'ex Presidente di Saipem do Brasil e di un ex funzionario di Petrobras nei cui confronti si è aperto un processo penale in Brasile. Petrobras si è costituita parte civile (Assistente do Ministerio Publico) nel medesimo procedimento contro le 2 persone fisiche imputate. Nessuna società del Gruppo Saipem è parte di tale procedimento.
In data 28 giugno 2024 la Guardia di Finanza di Milano, su delega della Procura di Agrigento, notificava a Saipem SpA l'avviso di conclusione delle indagini preliminari nell'ambito di un procedimento iscritto presso la Procura della Repubblica di Agrigento per il presunto illecito amministrativo ex art. 25-sexiesdecies, D.Lgs. n. 231/2001, in relazione a ipotizzate irregolarità nel pagamento dei tributi nell'ambito di un'ordinaria operazione di rifornimento di carburante di una nave di proprietà di una società terza, con la quale Saipem SpA aveva stipulato un contratto di noleggio.
Il fatto sarebbe stato commesso in acque territoriali italiane prossime al Comune di Licata (AG) in data 19 novembre 2023.
Dalla lettura del citato avviso di conclusione delle indagini preliminari emerge che la Procura della Repubblica di Agrigento ha disposto l'iscrizione di Saipem SpA quale ente indagato ai sensi del D.Lgs. n. 231/2001 in data 24 maggio 2024.
Il 22 novembre 2024 Saipem SpA ha ricevuto la notifica del decreto di citazione diretta a giudizio con fissazione dell'udienza di comparizione predibattimentale al 21 maggio 2025 avanti al Tribunale di Agrigento.
Nessun dipendente o rappresentante di Saipem SpA risulta coinvolto nel procedimento.
Primo grado: il 28 aprile 2015 alcuni investitori istituzionali di nazionalità estera hanno convenuto Saipem SpA dinanzi al Tribunale di Milano, chiedendo la condanna della società al risarcimento di asseriti danni (quantificati in circa 174 milioni di euro), con riguardo a investimenti in azioni Saipem SpA che gli attori dichiarano di aver effettuato sul mercato secondario. In particolare, gli attori hanno chiesto la condanna di Saipem SpA al risarcimento di asseriti danni, che deriverebbero: (i) in via principale, dalla comunicazione al mercato di informazioni asseritamente "inesatte", nel periodo compreso tra il 13 febbraio 2012 e il 14 giugno 2013; o (ii) in via subordinata, dalla comunicazione asseritamente "ritardata", intervenuta soltanto in data 29 gennaio 2013, con il primo "profit warning" (cd. "primo comunicato") di informazioni privilegiate che sarebbero state nella disponibilità della Società sin dal 31 luglio 2012 (o da una diversa data da accertarsi in corso di causa, individuata dagli attori, in via ulteriormente subordinata, nel 24 ottobre 2012, nel 5 dicembre 2012, nel 19 dicembre 2012 o nel 14 gennaio 2013), nonché di informazioni asseritamente "incomplete e inesatte", che sarebbero state diffuse nel periodo compreso tra il 30 gennaio 2013 e il 14 giugno 2013, data del secondo "profit warning" (cd. "secondo comunicato"). Saipem SpA si è costituita in giudizio – il quale ha assunto il numero R.G. 28789/2015 – contestando integralmente le richieste avversarie, eccependone l'inammissibilità e, comunque, l'infondatezza nel merito.
A conclusione del giudizio di primo grado, con sentenza n. 11357 in data 9 novembre 2018, il Tribunale di Milano ha respinto nel merito la domanda degli attori. Il Tribunale ha, infatti, statuito la mancata dimostrazione da parte degli attori del possesso di azioni Saipem SpA nel periodo sopra indicato e ha condannato gli stessi attori al pagamento di 100.000 euro a favore di Saipem SpA, a titolo di rimborso delle spese legali.
Appello: il 31 dicembre 2018 gli investitori istituzionali hanno impugnato la sopra citata sentenza dinanzi alla Corte di Appello di Milano, chiedendone la riforma e domandando la condanna di Saipem SpA al pagamento di circa 169 milioni di euro.
Con ordinanza del 23 febbraio 2021 la Corte ha disposto un'integrazione istruttoria.
In data 14 aprile 2022 il CTU ha depositato la propria relazione tecnica, poi integrata il 20 febbraio 2023. In data 6 marzo 2023, su richiesta della Corte d'Appello, il CTU ha depositato una precisazione di chiarimento. All'udienza in data 3 maggio 2023 la causa è stata trattenuta in decisione.
Con sentenza del 7 novembre 2023 la Corte di Appello di Milano ha riformato parzialmente la sentenza di primo grado e – a fronte di una domanda degli investitori di oltre 170 milioni di euro (oltre interessi e rivalutazione) – ha accolto parzialmente tale domanda per circa 10,2 milioni di euro (oltre interessi e rivalutazione). La Corte di Appello di Milano ha respinto nella sostanza le censure degli investitori, avendo ritenuto che Saipem SpA risulterebbe responsabile per un ritardo informativo solo per un limitatissimo periodo di tempo.

Con decreto del 12 febbraio 2025, la Corte di Appello, decidendo sulla istanza di Saipem SpA presentata dopo la notifica del precetto, ha sospeso inaudita altera parte l'efficacia esecutiva della sentenza, fissando l'udienza al 5 marzo 2025 per la conferma o revoca del provvedimento. Nelle more, l'esecuzione forzata della sentenza non può essere avviata.
Cassazione: il 21 dicembre 2023 Saipem SpA ha notificato il ricorso per Cassazione avverso la sentenza della Corte di Appello di Milano.
Il 30 gennaio 2024 gli investitori hanno depositato il proprio controricorso e ricorso incidentale.
Saipem SpA ha depositato il proprio controricorso in replica al ricorso incidentale nei termini di legge.
Primo grado: con atto di citazione del 4 dicembre 2017, ventisette investitori istituzionali hanno convenuto in giudizio, innanzi al Tribunale di Milano – sezione specializzata in materia di impresa – Saipem SpA e due ex amministratori delegati della stessa società, domandandone la condanna in solido (rispetto ai due ex esponenti aziendali, limitatamente ai rispettivi periodi di permanenza in carica) al risarcimento dei danni, patrimoniali e non patrimoniali, pretesamente sofferti in ragione di un'asserita manipolazione delle informazioni rese al mercato nel periodo compreso tra gennaio 2007 e giugno 2013.
La responsabilità di Saipem SpA viene configurata ai sensi dell'art. 1218 c.c. (responsabilità contrattuale), ovvero ai sensi dell'art. 2043 c.c. (responsabilità extracontrattuale), o, ancora, ai sensi dell'art. 2049 c.c. (responsabilità dei padroni e dei committenti) per gli illeciti asseritamente compiuti dai due ex esponenti aziendali citati in giudizio.
La Società si è costituita in giudizio contestando integralmente le richieste avversarie, eccependone l'inammissibilità e comunque l'infondatezza in fatto e in diritto.
Nella memoria istruttoria ex art. 183, comma 6, n. 1, c.p.c., gli attori hanno provveduto alla quantificazione dei danni pretesamente sofferti nella misura di circa 139 milioni di euro. Con la memoria ex art. 183, comma 6, n. 3 c.p.c., uno degli attori ha dichiarato di rinunciare agli atti della causa ex art. 306 c.p.c.
Il 9 novembre 2018 la Società ha depositato la sentenza n. 11357 resa dal Tribunale di Milano il 9 novembre 2018 all'esito del procedimento R.G. n. 28789/2015, avendo tale provvedimento deciso le stesse questioni preliminari di merito sollevate da Saipem SpA e dagli altri convenuti nel giudizio in esame, segnatamente con riferimento alla mancata prova dell'acquisto di azioni Saipem SpA.
Il 9 novembre 2019 Saipem SpA ha prodotto in giudizio l'ordinanza resa dal Tribunale Penale di Milano il 17 ottobre 2019, con riferimento al giudizio penale pendente R.G.N.R. 5951/2019, con la quale era stata dichiarata inammissibile in tale giudizio la costituzione di circa 700 parti civili, con motivazioni analoghe a quelle della sentenza n. 11357 resa dal Tribunale di Milano il 9 novembre 2018 all'esito del procedimento R.G. n. 28789/2015.
All'udienza del 9 febbraio 2021 il Giudice ha trattenuto la causa in decisione – avendo ritenuto di dover rimettere al Collegio la decisione su tutte le domande ed eccezioni svolte dalle parti – assegnando termini di legge per il deposito delle comparse conclusionali e delle memorie di replica depositate rispettivamente il 12 aprile e il 3 maggio 2021.
Con sentenza in data 20 novembre 2021 il Tribunale di Milano ha deciso in senso favorevole a Saipem SpA respingendo con sentenza le domande degli attori per circa 101 milioni di euro su 139,6 milioni di euro ritenendo non provata la titolarità delle azioni Saipem SpA nel periodo rilevante.
Gli investitori, le cui domande sono state respinte, hanno corrisposto a Saipem SpA circa 150 mila euro per spese di lite.
Il Tribunale di Milano con la predetta sentenza e con ordinanza del 20 novembre 2021 ha rimesso la causa in istruttoria relativamente alle domande di danno formulate dagli altri attori per un importo complessivo di circa 38 milioni di euro.
Con ordinanza di correzione in data 10 marzo 2022 il Tribunale di Milano – su istanze di tutte le parti del giudizio – ha apportato alcune modifiche al dispositivo della sentenza di primo grado, aggiungendo alcuni attori e fondi/patrimoni separati al gruppo di quelli le cui domande erano state integralmente rigettate, e altri attori e fondi/patrimoni al gruppo degli investitori per cui è stata disposta la prosecuzione del giudizio in primo grado.
Con ordinanza in data 4 ottobre 2022, comunicata in data 6 ottobre 2022, riservata ogni valutazione sulla rilevanza della sentenza penale assolutoria del 21 dicembre 2021 emessa nel procedimento penale R.G.N.R. 5951/2019 e della CTU resa nel procedimento R.G. 28789/2015 (entrambe prodotte da Saipem SpA nel giudizio), il Tribunale ha ritenuto di dare corso all'indagine tecnica disposta con l'ordinanza del 20 novembre 2021, con un quesito cristallizzato nel contraddittorio delle parti all'udienza del 14 dicembre 2022, nominando lo stesso CTU del giudizio R.G. 28789/2015.
Con decreto del 4 febbraio 2025, il Tribunale ha fissato il termine del 1° dicembre 2025 per il deposito della relazione peritale finale ed al 6 dicembre 2025 l'udienza per l'esame della stessa relazione.
Appello: il 22 gennaio 2022 Saipem SpA ha proposto appello avverso la sentenza del Tribunale di Milano del 20 novembre 2021 nella parte in cui ha rimesso in istruttoria le pretese di tali attori. Le altre parti si sono costituite nei termini, formulando anche appello incidentale avverso la medesima sentenza.
Il 24 gennaio 2022 anche gli investitori, le cui domande erano state respinte per mancata prova della titolarità delle azioni Saipem SpA nel periodo rilevante, hanno proposto appello avverso la sentenza del 20 novembre 2021. Saipem SpA si è

costituita in tale giudizio con comparsa di risposta contenente anche appello incidentale depositata in data 25 maggio 2022. Gli altri convenuti si sono costituiti depositando comparsa di risposta con appello incidentale nelle date 19 maggio e 20 maggio 2022.
Alla luce delle modifiche apportate dall'ordinanza di correzione del Tribunale di Milano del 10 marzo 2022 alla sentenza dello stesso Tribunale di Milano del 20 novembre 2021, Saipem SpA ha impugnato in data 18 marzo 2022 la sentenza dello stesso Tribunale di Milano anche nelle parti corrette con l'ordinanza di correzione del 10 marzo 2022, con riferimento agli attori e fondi dapprima omessi dal dispositivo e successivamente "aggiunti" al gruppo di quelli per cui era stata disposta la prosecuzione del giudizio in primo grado. Le altre parti si sono costituite con comparsa di costituzione in data 25 luglio 2022. Considerata la pendenza di tre giudizi di impugnazione avverso la stessa sentenza, su richiesta congiunta delle parti,
all'udienza del 28 settembre 2022 la Corte d'Appello ha disposto la riunione dei tre giudizi. All'udienza di precisazione delle conclusioni nei tre giudizi riuniti, tenutasi il 5 luglio 2023, la causa è stata trattenuta in decisione con termini per scambio di memorie conclusionali e repliche depositate dalla Società nei termini di legge.
Con provvedimento del 24 luglio 2024 la Corte d'Appello ha rimesso la causa in istruttoria, disponendo una consulenza tecnica di ufficio (CTU) sulla prova della titolarità delle azioni Saipem nel periodo oggetto di causa. Il termine per deposito della relazione definitiva è stato fissato al 17 aprile 2025, l'udienza per la prosecuzione della causa al 14 maggio 2025.
Le operazioni peritali sono state sospese dalla Corte in attesa di pronunciarsi su un'istanza degli investitori volta a chiarire il perimetro delle operazioni peritali e della documentazione oggetto di esame da parte del CTU.
Con atto di citazione del 1° dicembre 2022, ventisette investitori istituzionali hanno convenuto in giudizio presso il Tribunale Civile di Milano – sezione specializzata in materia di impresa – Saipem SpA e due precedenti amministratori delegati della Società, domandandone la condanna in solido (rispetto ai due ex esponenti aziendali, limitatamente ai rispettivi periodi di permanenza in carica) al risarcimento dei danni, patrimoniali e non patrimoniali, asseritamente sofferti nel periodo compreso tra gennaio 2007 e giugno 2013.
La responsabilità di Saipem SpA viene configurata ai sensi dell'art. 1218 c.c. (responsabilità contrattuale), ovvero ai sensi dell'art. 2043 c.c. (responsabilità extracontrattuale), o, ancora, ai sensi dell'art. 2049 c.c. (responsabilità dei padroni e dei committenti) per gli illeciti asseritamente compiuti dai due ex esponenti aziendali citati in giudizio, nonché come responsabilità da reato ex art. 185 c.p.
Il danno non è stato quantificato dagli investitori, i quali si sono riservati di procedere alla relativa determinazione nel corso del giudizio.
Con comparsa di risposta del 27 settembre 2023, Saipem SpA si è costituita in giudizio contestando ogni addebito e chiedendo il rigetto di tutte le domande degli investitori.
Il 22 novembre 2023 si è tenuta la prima udienza in cui sono state discusse alcune questioni preliminari di Saipem SpA e il Giudice si è riservato sul prosieguo. Il 21 febbraio 2024 il Giudice ha deciso di trattare in via anticipata il tema della legittimazione/rappresentanza degli attori rispetto al merito della causa. L'udienza è stata da ultimo rinviata al 30 ottobre 2024 per trattare tale questione. Il Giudice ha dato termini alle parti per depositare memorie sul punto e repliche autorizzate, le ultime delle quali depositate il 20 dicembre 2024. Il giudice si è riservato di decidere.
Il 21 dicembre 2023, 14 investitori hanno notificato a Saipem SpA un atto di citazione davanti al Tribunale di Milano, con richiesta di accertamento di una pretesa responsabilità della Società, ai sensi dell'art. 94 e ss., decreto legislativo 24 febbraio 1998, n. 58, e artt. 1337 e/o 2043 c.c., per aver asseritamente comunicato al mercato informazioni errate e fuorvianti nel periodo intercorso tra la data di pubblicazione dei risultati di bilancio dei primi nove mesi del 2015, ossia il 27 ottobre 2015, e quella di pubblicazione dei risultati dei primi nove mesi del 2016, avvenuta il 25 ottobre 2016, con riguardo, inter alia, al Piano Strategico 2016-2019, al bilancio consolidato 2015 e alla documentazione relativa all'aumento di capitale del 2016.
La richiesta risarcitoria è formulata con riguardo alla differenza tra l'investimento in titoli Saipem posto in essere dagli attori nel periodo di riferimento e il valore dei titoli alla data di vendita o, se ancora nella disponibilità dell'investitore, alla data di notifica dell'atto di citazione, con una quantificazione complessiva (cumulando le domande dei singoli attori) di circa 1,7 milioni di euro.
Il 26 febbraio 2024 Saipem SpA si è costituita in giudizio. Il Tribunale di Milano ha confermato la prima udienza del 6 maggio 2024 e ha assegnato alle parti i termini per il deposito delle memorie integrative. Ad esito dell'udienza del 6 maggio 2024 il Tribunale di Milano non ha ammesso la CTU richiesta da controparte e ha fissato l'udienza finale dell'11 settembre 2024. A tale udienza la causa è stata trattenuta in decisione. Con sentenza del 13 settembre 2024 il Tribunale di Milano, accogliendo

le argomentazioni difensive di Saipem SpA, ha rigettato la domanda proposta dagli investitori, compensando le spese di lite. Sono pendenti i termini per l'appello.
Richieste risarcitorie stragiudiziali e in sede di mediazione: in relazione ad asseriti ritardi nell'informativa al mercato, Saipem SpA ha ricevuto nel corso del periodo 2015-2023 e nei primi mesi del 2024 alcune richieste stragiudiziali, nonché richieste di mediazione.
Quanto alle richieste stragiudiziali, sono state avanzate: (i) nell'aprile 2015 da parte di 48 investitori istituzionali in proprio e/o per conto dei fondi rispettivamente gestiti per complessivi 291,9 milioni di euro circa, senza specificare il valore delle richieste di risarcimento di ciascun investitore/fondo (successivamente, 21 di questi investitori istituzionali insieme ad altri 8 hanno proposto richiesta di mediazione, per un ammontare complessivo pari a circa 159 milioni di euro; 5 di questi investitori istituzionali insieme ad altri 5 hanno proposto richiesta di mediazione, per un ammontare complessivo pari a circa 21,9 milioni di euro); (ii) nel settembre 2015 da parte di 9 investitori istituzionali in proprio e/o per conto dei fondi rispettivamente gestiti, per un ammontare complessivo pari a circa 21,5 milioni di euro, senza specificare il valore delle richieste di risarcimento di ciascun investitore/fondo (successivamente 5 di questi investitori istituzionali insieme ad altri 5 hanno proposto richiesta di mediazione, per un ammontare complessivo pari a circa 21,9 milioni di euro); (iii) nel corso del 2015 da due investitori privati rispettivamente per circa 37.000 euro e per circa 87.500 euro; (iv) nel corso del mese di luglio 2017 da alcuni investitori istituzionali per circa 30 milioni di euro; (v) il 4 dicembre 2017 da 141 investitori istituzionali per un importo non specificato (136 di questi investitori il 12 giugno 2018 hanno rinnovato la loro richiesta stragiudiziale, sempre per un importo non specificato); (vi) il 12 aprile 2018 per circa 150-200 mila euro da un investitore privato; (vii) il 3 luglio 2018 da un investitore privato per circa 330 mila euro; (viii) il 25 ottobre 2018 per circa 8.800 euro da tre investitori privati, uno dei quali ha rinnovato la pretesa a febbraio 2025; (ix) il 2 novembre 2018 per circa 48.000 euro da un investitore privato; (x) il 22 maggio 2019 per circa 53.000 euro da un investitore privato; (xi) il 3 giugno 2019 per un importo non specificato da un investitore privato; (xii) il 5 giugno 2019 per un importo non specificato da due investitori privati; (xiii) nel febbraio 2020 da un privato investitore che lamenta di aver subìto danni per un valore di 1.538.580 euro; (xiv) nel marzo 2020 da due privati investitori che non hanno indicato il valore delle loro richieste di risarcimento; (xv) nell'aprile 2020 da due privati investitori che non hanno indicato il valore delle loro richieste di risarcimento e da un investitore privato che lamenta un asserito danno di circa 40 mila euro; (xvi) nel maggio 2020 da un privato investitore che non ha indicato il valore della relativa richiesta di risarcimento; (xvii) nel giugno 2020 da un privato investitore che non ha indicato il valore della relativa richiesta di risarcimento; (xviii) nel giugno 2020 da ventitré investitori privati che non hanno indicato il valore della loro richiesta di risarcimento; (xix) nel luglio 2020 da diciotto investitori che lamentano di aver subìto danni per un valore di circa 22,4 milioni di euro; (xx) nel luglio 2020 da trentaquattro investitori privati che non hanno indicato il valore della loro richiesta di risarcimento; (xxi) nell'agosto 2020: (a) da quattro investitori privati che non hanno indicato il valore della loro richiesta di risarcimento, (b) da tre investitori istituzionali in proprio e/o per conto dei fondi rispettivamente gestiti per un ammontare di circa 7.500.000 euro; (xxii) nel settembre 2020 da dieci investitori privati che non hanno indicato il valore della loro richiesta di risarcimento; (xxiii) nell'ottobre 2020 da: (a) dodici investitori privati che non hanno indicato il valore della loro richiesta di risarcimento, (b) da un investitore privato che lamenta di aver subìto danni per un valore di 113.810 euro, (c) da seicentoquarantaquattro investitori privati associati che non hanno indicato il valore della loro richiesta e (d) da tre investitori istituzionali in proprio e/o per conto dei fondi rispettivamente gestiti per un ammontare complessivo di 115.000 euro; (xxiv) nel novembre 2020: (a) da undici investitori privati che non hanno indicato il valore della loro richiesta di risarcimento, (b) da due investitori istituzionali in proprio e/o per conto dei fondi rispettivamente gestiti per un ammontare di circa 166.000 euro; (xxv) nel dicembre 2020 da dieci investitori privati che non hanno indicato il valore della loro richiesta di risarcimento e da un investitore privato che lamenta di aver subìto danni per un valore di 234.724 euro; (xxvi) nel gennaio 2021 da quattro investitori privati che non hanno indicato il valore della loro richiesta di risarcimento; (xxvii) nel marzo 2021 da tre investitori privati che non hanno indicato il valore della loro richiesta di risarcimento e da cinque investitori privati associati che non hanno indicato il valore della loro richiesta; (xxviii) (a) nell'aprile 2021 da un investitore privato che non ha indicato il valore della sua richiesta di risarcimento; (b) da quattordici investitori istituzionali in proprio e/o per conto dei fondi rispettivamente gestiti per un ammontare complessivo di circa 3 milioni di euro; (xxix) nel maggio 2021 (a) da due investitori privati che non hanno indicato il valore della loro richiesta di risarcimento, (b) da un investitore privato che ha indicato il valore della sua richiesta di risarcimento in un ammontare complessivo di circa 100.000 euro e (c) da un investitore privato che ha indicato il valore della sua richiesta di risarcimento in un ammontare complessivo di circa 84.000 euro; (xxx) nel luglio 2021 da un investitore privato che ha indicato il valore della sua richiesta di risarcimento in un ammontare complessivo di circa 92.000 euro; (xxxi) nel dicembre 2021 da due investitori privati che hanno indicato il valore della loro richiesta di risarcimento in un ammontare complessivo di circa 143.000 euro; (xxxii) nel gennaio 2022 da 161 investitori privati che hanno indicato il valore della loro richiesta di risarcimento in un ammontare complessivo di circa 23 milioni di euro; (xxxiii) nel maggio 2022 da 6 investitori istituzionali che hanno indicato il valore della loro richiesta di risarcimento in un ammontare complessivo di circa 3,9 milioni di euro e da parte di 103 investitori privati che hanno indicato il valore complessivo della loro richiesta in un ammontare di circa 7,9 milioni di euro; (xxxiv) nel giugno 2022 da 14 investitori

privati che hanno indicato il valore complessivo della loro richiesta in un ammontare di circa 1,9 milioni di euro; (xxxv) nel luglio 2022 da 2 investitori privati che hanno indicato il valore complessivo della loro richiesta in un ammontare di circa 387 mila euro; (xxxvi) nel settembre 2022 da 7 investitori privati che hanno indicato il valore complessivo della loro richiesta in un ammontare di circa 385 mila euro; (xxxvii) nel dicembre 2022 da un investitore privato che ha indicato il valore complessivo della sua richiesta in un ammontare di circa 106 mila euro, per un totale di oltre 1.000 richieste e un valore complessivo di oltre 300.000.000 di euro. Sono state proposte ulteriori richieste stragiudiziali e/o di mediazione per risarcimento di asseriti danni: (a) nell'aprile 2015 da 7 investitori istituzionali in proprio e/o per conto dei fondi rispettivamente gestiti, per un ammontare complessivo pari a circa 34 milioni di euro; (b) nel settembre 2015 da 29 investitori istituzionali in proprio e/o per conto dei fondi rispettivamente gestiti, per un ammontare complessivo pari a circa 159 milioni di euro (21 di questi investitori insieme ad altri 27 avevano nell'aprile 2015 proposto domanda stragiudiziale lamentando di avere subìto danni per un importo complessivo pari a circa 291 milioni di euro senza specificare il valore delle richieste di risarcimento di ciascun investitore/fondo); (c) nel dicembre 2015 da un privato investitore per circa 200.000 euro; (d) nel marzo 2016 da 10 investitori istituzionali in proprio e/o per conto dei fondi rispettivamente gestiti, per un ammontare complessivo pari a circa 21,9 milioni di euro (5 di questi investitori insieme ad altri 4 avevano nel mese di settembre 2015 proposto domanda stragiudiziale, lamentando di avere subìto danni per un importo complessivo pari a circa 21,5 milioni di euro senza specificare il valore delle richieste di risarcimento di ciascun investitore/fondo; altri 5 di questi investitori insieme ad altri 43 avevano nell'aprile 2015 proposto domanda stragiudiziale, lamentando di avere subìto danni per un importo complessivo pari a circa 159 milioni di euro senza specificare il valore delle richieste di risarcimento di ciascun investitore/fondo); (e) nell'aprile 2017 da un privato investitore per circa 40.000 euro; (f) nel 2018-2019 da un privato investitore per circa 48.000 euro; (g) nel dicembre 2020 un privato investitore ha avviato il tentativo di mediazione finalizzato alla richiesta di un risarcimento il cui valore non è stato quantificato; (h) nell'ottobre 2022 un privato investitore ha avviato il tentativo di mediazione finalizzato alla richiesta di un risarcimento il cui valore non è stato quantificato (i) nel novembre 2022 un privato investitore ha avviato il tentativo di mediazione finalizzato alla richiesta di un risarcimento per circa 20.000 euro; (l) nel marzo 2023 da 44 investitori privati che non hanno indicato il valore della loro richiesta di risarcimento, richiesta rinnovata nel 2024; (m) nel maggio 2023 da un investitore privato per circa 7.000 euro; (n) nel giugno 2023, da un investitore privato che non ha indicato il valore della richiesta risarcitoria; (o) nel luglio 2023, da un investitore privato per circa 60.000 euro; (p) nel gennaio 2024, da un investitore privato per circa 40.000 euro; (q) nel febbraio 2024 da due investitori privati che non hanno quantificato l'importo delle richieste e da due investitori privati che hanno indicato il valore della richiesta risarcitoria in complessivi 54.000 euro; (r) a luglio 2024 da un investitore privato che non ha quantificato l'importo delle richieste.
Saipem SpA ha riscontrato le citate richieste stragiudiziali e di mediazione rimarcandone l'infondatezza. A oggi, le predette richieste svolte in sede stragiudiziale e/o di mediazione non sono state oggetto di azione giudiziaria, salvo per quanto sopra specificato in relazione alle quattro cause pendenti rispettivamente dinanzi al Tribunale di Milano, alla Corte di Appello di Milano e Corte di Cassazione, a un'altra causa, con valore della domanda pari a circa 3 milioni di euro, nella quale Saipem era chiamata in causa nel corso del 2018 dalla parte convenuta in giudizio e per la quale (dopo che in primo grado la domanda contro Saipem SpA è stata rigettata dal Tribunale e in secondo grado la Corte di Appello, in accoglimento delle difese di Saipem SpA, ha rigettato l'appello di controparte, condannando quest'ultima al pagamento a favore di Saipem SpA delle spese di lite) pende giudizio in Cassazione, a un'altra causa con un valore della domanda pari a circa 40 mila euro – conclusasi con pronuncia favorevole a Saipem SpA e a un'altra causa notificata a Saipem SpA con un valore della domanda pari a circa 200 mila euro risoltasi anch'essa in senso favorevole per Saipem SpA e a un'altra causa con un valore della domanda pari a circa 20 mila euro.
Causa promossa da United Gulf Construction Co WLL nell'ambito del Progetto Al Zour Refinery (Kuwait)
United Gulf Construction Co WLL ("UGCC") ha promosso un giudizio davanti alla Corte Commerciale di Farwaniya (Kuwait) contro il proprio appaltatore Essar Project Limited ("EPL"), per il pagamento (i) di fatture scadute, relative a lavori certificati da EPL e (ii) di somme trattenute da EPL a titolo di trattenute a garanzia ("retention money") fino all'accettazione contrattuale dei lavori. UGCC ha chiamato in causa anche Saipem SpA, partner di EPl nell'esecuzione del progetto, e Kuwait Integrated Petroleum Industries Company ("KIPIC"), committente del progetto, per sentirle condannare in solido al pagamento della somma complessiva di KWD 4.905.066,78 (circa euro 15,3 milioni equivalenti al 31 dicembre 2024), oltre interessi al tasso del 7% annuo, dal 30 novembre 2020 fino al pagamento.
Saipem e gli altri convenuti si costituiranno entro il 17 aprile 2025.


Nel marzo 2023 Saipem ha ricevuto la notifica di una domanda di arbitrato – amministrato dalla International Chamber of Commerce, ICC – dalla società omanita Galfar (subcontrattista nel progetto DUQM Refinery, Oman).
Galfar chiede che Saipem sia condannata a pagare USD 43.478.843,56 per prolongation costs (extension of time) e variation orders non riconosciuti da Saipem. Galfar contesta, inoltre, l'addebito di back charges per USD 14.617.966,13 operato da Saipem.
Saipem ha depositato la risposta alla domanda di arbitrato il 12 maggio 2023, nominando il proprio arbitro, contestando le domande di Galfar e proponendo una domanda riconvenzionale di circa 20 milioni di dollari composta da penalità da ritardo (liquidated damages) e riaddebito costi (back charges).
Il 1° marzo 2024 Galfar ha depositato la prima memoria di parte ("Statement of case") nella quale ha ridotto la propria domanda a USD 41.068.953,17.
Saipem ha depositato la propria memoria difensiva ("Statement of Defense") il 4 ottobre 2024, con la quale ha richiesto: (i) il rigetto delle domande di Galfar, eccetto per la somma di USD 6.702.593,10, corrispondente a lavori di Galfar certificati da Saipem e non pagati; (ii) la condanna di Galfar al pagamento di USD 13.234.598,93 a titolo di riaddebito costi (backcharges); (iii) la condanna di Galfar al pagamento di USD 5.895.657,10 a titolo di penalità da ritardo (liquidated damages) oltre ad interessi; (iv) la compensazione tra gli importi di cui ai punti (i), (ii) e (iii), con il riconoscimento a favore di Saipem di un importo di USD 12.427.662,93.
In base all'ultimo calendario arbitrale concordato tra le parti l'udienza finale è stata programmata dal 10 al 19 novembre 2025.
Il 16 aprile 2024 Saipem a avviato un arbitrato nei confronti della società cipriota Monjasa , al fine di ottenere il risarcimento dei danni subiti a causa di inadempimento contrattuale che ha comportato il fermo temporaneo di un mezzo navale noleggiato da Saipem nell'ambito del Progetto Cassiopea. Tali danni sono stati preliminarmente quantificati da Saipem in 27.404.000 USD e in 1 milione di euro, oltre interessi e spese legali.
Il 15 maggio Monjasa ha depositato la propria risposta alla domanda di arbitrato chiedendo il rigetto delle richieste di Saipem e il pagamento, in via riconvenzionale, di 1 milione di euro.
Il 1° luglio 2024 l'ICC ha confermato la nomina, da parte dei co-arbitri, della Presidente del Tribunale Arbitrale. Il 15 agosto 2024 si è tenuta l'udienza per definire il calendario e le regole della procedura (Case Management Conference). Il 10 ottobre 2024 Saipem SpA ha depositato la propria memoria (Statement of Claim), corredato da relazioni peritali e dichiarazioni testimoniali nel quale ha quantificato le proprie richieste in USD 24.071.580,14 ed euro 1.158.923,49 oltre interessi, spese legali e costi di arbitrato.
Il 23 dicembre 2024 Monjasa ha depositato la propria memoria difensiva (Statement of Defence) chiedendo il rigetto della domanda di Saipem e il pagamento in via riconvenzionale di (i) USD 712.040,25 relativo alla fattura per rifornimento non saldata da Saipem e, (ii) gli interessi sulla predetta somma, oltre a spese legali.
L'udienza finale è stata programmata a partire dal 29 settembre 2025.
Il 16 dicembre 2024, Normand Maximus – società proprietaria della nave Normand Maximus, noleggiata da Saipem nell'ambito del progetto Cassiopea - ha avviato un arbitrato nei confronti di Saipem, al fine di chiedere il pagamento della rata di noleggio per il periodo 14 dicembre 2023-14 maggio 2024, non corrisposto da Saipem in quanto la nave era stata oggetto di sequestro e pertanto non disponibile.
La richiesta di Normand Maximus è pari a USD 29.652.764,42.
Saipem ha depositato la propria comparsa di risposta il 14 gennaio 2025 chiedendo il rigetto della domanda e avanzando a sua volta una domanda riconvenzionale (counterclaim) preliminarmente quantificata in USD 1,9 milioni e 800.000 euro a titolo di danni sofferti a causa del sequestro della nave (costi addizionali di rifornimento, ormeggio, rimorchio, rilascio della nave, doganali e di agenzia).
Il calendario della procedura arbitrale non è ancora stato concordato.
Con riferimento alla delibera Consob n. 20324 del 2 marzo 2018 ("la Delibera"), il relativo contenuto è illustrato nella sezione "Informazioni relative alla censura formulata dalla Consob ai sensi dell'art. 154-ter, comma 7, del D.Lgs. n. 58/1998 e alla comunicazione degli Uffici di Consob in data 6 aprile 2018". Il Consiglio di Amministrazione di Saipem SpA ha deliberato il 5 marzo 2018 di proporre impugnazione avverso la Delibera nelle competenti sedi giudiziarie.

Il ricorso al TAR-Lazio è stato depositato il 27 aprile 2018. A seguito dell'accesso agli atti del procedimento amministrativo, Saipem SpA il 24 maggio 2018 ha depositato al TAR-Lazio motivi aggiunti di impugnazione avverso la citata Delibera.
Il 15 giugno 2021 si è tenuta dinanzi al TAR-Lazio l'udienza per la discussione del ricorso di Saipem SpA avverso la Delibera. Il 6 luglio 2021 il TAR-Lazio ha respinto il ricorso presentato da Saipem SpA il 27 aprile 2018, circostanza di cui lo stesso 6 luglio 2021 Saipem SpA ha informato il mercato con comunicato stampa.
Il 6 novembre 2021 Saipem SpA ha depositato il proprio appello avverso la decisone del TAR-Lazio davanti al Consiglio di Stato.
Il 7 marzo 2024 si è svolta davanti al Consiglio di Stato l'udienza di discussione del merito dell'impugnazione proposta da Saipem SpA avverso la sentenza del TAR-Lazio. Con sentenza del 19 marzo 2024, il Consiglio di Stato ha respinto l'impugnazione, compensando le spese in considerazione della novità della materia e della complessità delle questioni sollevate.
Con riferimento alla delibera Consob n. 20828 del 21 febbraio 2019 notificata a Saipem SpA il 12 marzo 2019 ("la Delibera"), il relativo contenuto è illustrato nella sezione "Informazioni relative alla censura formulata dalla Consob ai sensi dell'art. 154-ter, comma 7, del D.Lgs. n. 58/1998 e alla comunicazione degli Uffici di Consob in data 6 aprile 2018". Il Consiglio di Amministrazione di Saipem SpA il 2 aprile 2019 ha deliberato di impugnare dinanzi alla Corte di Appello la Delibera. Il 12 aprile 2019 Saipem SpA ha depositato dinanzi alla Corte di Appello di Milano l'atto di opposizione ai sensi dell'art. 195 del TUF chiedendo l'annullamento della Delibera. Analoga impugnativa è stata presentata dalle due persone fisiche sanzionate nella specie l'Amministratore Delegato di Saipem SpA e il Chief Financial Officer e Dirigente Preposto alla redazione dei documenti contabili in carica all'epoca dei fatti oggetto. La prima udienza dinanzi alla Corte di Appello di Milano si è tenuta il 13 novembre 2019.
A tale udienza la Corte di Appello di Milano ha rinviato la causa per la discussione al 4 novembre 2020.
Il 23 ottobre 2020 Saipem SpA e le due persone fisiche sanzionate hanno presentato un'istanza alla Corte di Appello al fine di essere autorizzati al deposito di documenti essenziali per la trattazione dell'opposizione entro la data del 4 novembre 2020.
Il 2 novembre 2020 la Corte di Appello ha autorizzato il deposito dei documenti richiesti il 23 ottobre 2020 dalle parti istanti, concedendo altresì il termine a Consob per eventuali controdeduzioni sui documenti medesimi entro il 15 dicembre 2020 e ha rinviato l'udienza di discussione al 27 gennaio 2021.
Il 20 gennaio 2021 Saipem SpA e le due persone fisiche sanzionate hanno presentato una nuova istanza alla Corte di Appello al fine di essere autorizzati al deposito di ulteriori documenti essenziali per la trattazione dell'opposizione entro la data del 27 gennaio 2021 e di essere autorizzati alla proposizione di nuovi motivi di opposizione aggiunti alla luce dei nuovi documenti rinvenuti.
Il 21 gennaio 2021 la Corte di Appello, accogliendo le istanze delle parti processuali persone fisiche e Saipem SpA, ha autorizzato il deposito dei documenti oggetto di istanza del 20 gennaio 2021 e la proposizione dei motivi aggiunti, tramite note scritte da depositare entro il 26 febbraio 2021, concedendo altresì a Consob il termine per il deposito di note di replica fino al 25 marzo 2021 e fissando per la discussione l'udienza del 21 aprile 2021.
All'udienza del 21 aprile 2021 si è tenuta la discussione dei ricorsi.
La Corte di Appello di Milano, in parziale accoglimento dei ricorsi, che per il resto sono stati respinti:
Saipem SpA il 20 gennaio 2022 ha proposto ricorso in Cassazione avverso la decisione della Corte di Appello di Milano.
In data 1° marzo 2022 Consob ha notificato a Saipem SpA il proprio controricorso con ricorso incidentale.
Il controricorso di Saipem SpA a fronte del ricorso incidentale della Consob è stato notificato l'8 aprile 2022.
Il procedimento è allo stato pendente. L'udienza davanti alla Corte di Cassazione non risulta essere stata ancora fissata.
Saipem SpA è parte in procedimenti fiscali. La valutazione del rischio ai fini della rilevazione in bilancio di passività fiscali e fondi per imposte è effettuata sulla base delle informazioni disponibili alla data, tenuto conto degli elementi di valutazione acquisita da parte dei consulenti esterni che assistono la Società.
Di seguito è indicata una sintesi dei procedimenti giudiziari più significativi.
A seguito di una verifica fiscale condotta attraverso questionari nel corso del 2016, in data 10 novembre 2016 l'amministrazione nigeriana ha notificato a Saipem SpA, Saipem SA, Snamprogetti Engineering BV, Saipem (Portugal) Comércio Marítimo, Sociedade Unipessoal Lda e Saipon Snc un avviso di accertamento con il quale l'amministrazione locale contesta l'esistenza di una loro stabile organizzazione in Nigeria nei periodi dal 2009 al 2013 in relazione allo svolgimento di attività di ingegneria e procurement nell'ambito dell'esecuzione di contratti "chiavi in mano" per conto di clienti nigeriani e, conseguentemente, accerta l'omesso versamento delle imposte sui redditi. L'autorità fiscale, infatti, imputa alle presunte stabili organizzazioni tutti i redditi conseguiti dallo svolgimento delle suddette attività, a nulla rilevando che, per quanto riguarda l'imponibilità dei redditi, le stesse siano state esclusivamente eseguite dalle sedi estere delle società destinatarie dell'accertamento. La pretesa erariale, comprensiva delle sanzioni erogate, ammonta a circa 250 milioni di euro equivalenti, alla data di chiusura del presente bilancio.
Le società oggetto di contestazione hanno impugnato gli accertamenti presso l'Alta Corte Federale in data 11 aprile 2017, con richiesta di riunione in un unico procedimento, accordata dalla Corte, la quale il giorno 17 luglio 2020 ha deliberato in favore delle società ricorrenti accogliendo tutte le loro ragioni di doglianza. L'amministrazione nigeriana ha presentato ricorso alla Corte d'Appello in data 15 ottobre 2020. La Corte non ha ancora fissato la prima udienza.
A seguito di una verifica fiscale condotta attraverso questionari nel corso del 2016, in data 10 novembre 2016 l'amministrazione nigeriana ha notificato a Saipem SpA, Saipem SA, Snamprogetti Engineering BV, Saipem (Portugal) Comércio Marítimo, Sociedade Unipessoal Lda e Saipon Snc un avviso di accertamento con il quale l'amministrazione locale contesta l'esistenza di una loro stabile organizzazione in Nigeria nei periodi dal 2009 al 2013 in relazione allo svolgimento di attività di ingegneria e procurement nell'ambito dell'esecuzione di contratti "chiavi in mano" per conto di clienti nigeriani e, conseguentemente, accerta l'omesso versamento delle imposte sui redditi. L'autorità fiscale, infatti, imputa alle presunte stabili organizzazioni tutti i redditi conseguiti dallo svolgimento delle suddette attività, a nulla rilevando che, per quanto riguarda l'imponibilità dei redditi, le stesse siano state esclusivamente eseguite dalle sedi estere delle società destinatarie dell'accertamento. La pretesa erariale, comprensiva delle sanzioni erogate, ammonta a circa 250 milioni di euro equivalenti, alla data di chiusura del presente bilancio.
Le società oggetto di contestazione hanno impugnato gli accertamenti presso l'Alta Corte Federale in data 11 aprile 2017, con richiesta di riunione in un unico procedimento, accordata dalla Corte, la quale il giorno 17 luglio 2020 ha deliberato in favore delle società ricorrenti accogliendo tutte le loro ragioni di doglianza. L'amministrazione nigeriana ha presentato ricorso alla Corte d'Appello in data 15 ottobre 2020. La Corte non ha ancora fissato la prima udienza.
A seguito di un procedimento penale nei confronti di Saipem SpA e di alcune persone fisiche che ricoprivano posizioni apicali in seno alla società avente ad oggetto le fattispecie delittuose di "corruzione internazionale" e "dichiarazione fraudolenta", la Società si è vista notificare avvisi di accertamento per gli anni d'imposta 2008 e 2009 – notificati nel 2015 – e per l'anno d'imposta 2010 – notificato nel 2016 – a mezzo dei quali veniva contestata la cd. "indeducibilità dei costi da reato" legati alla suindicata ipotesi di corruzione internazionale. La Società ha impugnato gli avvisi 2008 e 2009 e, in pendenza dei procedimenti penale e tributario, entrambi persi in primo grado, in data 8 settembre 2017 ha definito le liti fiscali avvalendosi dell'art. 11, D.Lgs. n. 50/2017, norma che consentiva la definizione agevolata senza applicazione di sanzioni e di parte degli interessi. L'avviso di accertamento per l'anno d'imposta 2010 è stato invece definito in adesione il 26 maggio 2017. Dopo la sentenza penale sfavorevole resa dal Tribunale di Milano (del 19 settembre 2018), in data 15 gennaio 2020 la sentenza di secondo grado emessa dalla Corte di Appello di Milano ha assolto con formula piena i soggetti apicali di Saipem SpA dal reato di corruzione internazionale escludendo anche la responsabilità di Saipem SpA dal presunto illecito amministrativo. In data 14 dicembre 2020 è stata depositata la sentenza della Corte di Cassazione che ha chiuso in modo definitivo il procedimento penale per corruzione internazionale, confermando l'assoluzione della Società e delle persone fisiche coinvolte.
Alla luce del suindicato esito del procedimento penale, in data 1° giugno 2021 la Società ha presentato istanza di rimborso di quanto corrisposto in sede tributaria.
A seguito del silenzio-rifiuto formatosi sull'istanza di rimborso, la Società ha presentato ricorso chiedendo alla Corte di Giustizia Tributaria di I grado di Milano di condannare l'Agenzia delle Entrate al rimborso delle maggiori imposte versate in

relazione agli avvisi di accertamento aventi ad oggetto l'indeducibilità dei costi correlati all'ipotizzato reato di corruzione internazionale, per un importo complessivo pari a 64 milioni di euro. In data 5 luglio 2022 la Corte di Giustizia Tributaria di I grado di Milano ha accolto parzialmente il ricorso di Saipem SpA. In particolare, la sentenza ha stabilito che tale diritto andasse limitato alle sole imposte versate in esecuzione dell'accertamento con adesione (anno 2010) escludendo quanto versato per la definizione delle liti relative agli anni d'imposta 2008 e 2009.
In data 6 ottobre 2022 la Società ha presentato appello nei confronti dei capi della sentenza che avevano escluso il diritto al rimborso di quanto versato a seguito della definizione delle liti pendenti in relazione agli anni d'imposta 2008 e 2009. Contestualmente l'Agenzia delle Entrate si è costituita in giudizio per difendere i capi di sentenza a sé favorevoli impugnando anche la statuizione relativa alla spettanza del rimborso per l'annualità 2010 definita in adesione. In data 12 giugno 2023 la sentenza della Corte di Giustizia Tributaria di II grado della Lombardia ha accolto l'appello della Società e respinto l'appello dell'Agenzia delle Entrate. In conseguenza della sentenza è maturato il diritto al rimborso di tutte le somme versate dalla Società nel 2017 oltre a interessi di legge. Alla data di chiusura del presente bilancio l'Ufficio ha già provveduto a restituire interamente quanto deciso.
Il 15 novembre 2023 l'Agenzia delle Entrate ha presentato ricorso alla Corte di Cassazione. In data 22 gennaio 2024 la Società ha presentato controricorso. Ad oggi le Parti sono in attesa della fissazione dell'udienza davanti alla Corte di Cassazione.
Impegni e rischi Sono stati assunti verso committenti impegni ad adempiere le obbligazioni, assunte contrattualmente da imprese controllate e collegate aggiudicatarie di appalti, in caso di inadempimento di quest'ultime, nonché a rifondere eventuali danni derivanti da tali inadempienze.
Tali impegni, che comportano l'assunzione di un obbligo di fare, garantiscono contratti il cui valore globale ammonta a 99.407 milioni di euro (71.450 milioni di euro al 31 dicembre 2023).
In occasione dell'operazione di rifinanziamento del Gruppo Saipem e a supporto dei loan richiesti a un pool di banche necessari a rifinanziare gli impegni della Società e permettere al Gruppo Saipem di operare autonomamente sul mercato finanziario, Saipem SpA insieme ad altre società del Gruppo ha siglato un contratto di garanzia a supporto e a garanzia delle obbligazioni di rimborso delle rate dei loan alla scadenza.
36 Ricavi ________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________ Di seguito sono analizzate le principali voci che compongono i "Ricavi", che ammontano a 5.965.379 migliaia di euro, con un aumento di 1.685.132 migliaia di euro rispetto all'esercizio precedente.
| Saipem | Relazione | Bilancio | BILANCIO | ALLEGATI |
|---|---|---|---|---|
| in breve | sulla gestione | consolidato | DI ESERCIZIO |

I ricavi della gestione caratteristica ammontano a 5.871.918 migliaia di euro, con un aumento di 1.741.626 migliaia di euro rispetto all'esercizio precedente, e sono così di seguito analizzati:
| (migliaia di euro) | 2024 | 2023 |
|---|---|---|
| Asset Based Services | 4.198.339 | 2.706.923 |
| Energy Carriers | 1.606.824 | 1.362.832 |
| Drilling Offshore | 66.755 | 60.537 |
| Totale | 5.871.918 | 4.130.292 |
Come illustrato nei "Criteri di valutazione" al paragrafo "Attività e passività contrattuali", a cui si rimanda, in considerazione della natura dei contratti e della tipologia dei lavori eseguiti da Saipem, le singole obbligazioni contrattualmente identificate sono prevalentemente soddisfatte nel corso del tempo ("over time"). I ricavi che misurano l'avanzamento dei lavori sono determinati, in linea con le disposizioni dell'IFRS 15, mediante l'utilizzo di un metodo basato sugli input con applicazione della percentuale che emerge dal rapporto fra i costi sostenuti rispetto ai costi totali stimati da contratto (metodo del "cost-tocost").
I "Ricavi delle vendite e delle prestazioni" includono vendite di materiali diversi per 116.885 migliaia di euro.
I ricavi di commessa comprendono il valore iniziale dei ricavi concordati nel contratto, le varianti nel lavoro di commessa e le revisioni prezzi richieste.
Le varianti (change order) sono costituite da corrispettivi aggiuntivi derivanti da modifiche ai lavori contrattualmente previsti richieste dal committente; le revisioni di prezzo (claim) sono costituite da richieste di corrispettivi aggiuntivi derivanti da maggiori oneri sostenuti per ragioni imputabili al committente. Change order e claim (pending revenue) sono inclusi nell'ammontare dei ricavi quando hanno un'alta probabilità di riconoscimento nell'oggetto e/o nel prezzo, ancorché non ci sia ancora accordo sulla loro definizione e comunque entro l'ammontare di 30 milioni di euro, eventuali pending revenue iscritti per un periodo superiore all'anno, senza evoluzioni nelle trattative con il cliente, nonostante la fiducia del business nel recupero, vengono svalutati. Importi superiori ai 30 milioni di euro sono iscritti solo se supportati da perizie tecnico-legali esterne.
L'importo cumulato, cioè prodotto anche in esercizi precedenti, dei corrispettivi aggiuntivi (change order e claim) al 31 dicembre 2024, in relazione allo stato di avanzamento dei progetti, è pari a 165.806 migliaia di euro (129.764 migliaia di euro nell'esercizio precedente).
Non ci sono corrispettivi aggiuntivi relativi a contenziosi legali in corso.
Le obbligazioni contrattuali da adempiere da parte di Saipem SpA (portafoglio ordini residuo), che al 31 dicembre 2024 ammontano a 14.397.450 migliaia di euro, si prevede daranno origine a ricavi per 5.614.576 migliaia di euro nel 2025, mentre la restante parte sarà realizzata negli anni successivi.
Il portafoglio ordini residuo al 31 dicembre 2024 comprensivo di società non consolidate ammonta a 14.397.450 migliaia di euro.
La quota di ricavi per servizi di leasing nella voce "Ricavi della gestione caratteristica" non ha impatti significativi sull'ammontare complessivo dei ricavi della gestione caratteristica, in quanto inferiore al 2% degli stessi e si riferisce ai settori Drilling Offshore e Leased FPSO.
Gli altri ricavi e proventi ammontano a 93.461 migliaia di euro, con un decremento di 56.494 migliaia di euro rispetto all'esercizio precedente, e si analizzano come segue:
| (migliaia di euro) | 2024 | 2023 |
|---|---|---|
| Plusvalenze da vendite di immobilizzazioni | 1.160 | 28.094 |
| Plusvalenze da chiusura contratti di leasing | 1 | 10 |
| Ricavi diversi della gestione ordinaria | 79.308 | 90.565 |
| Altri proventi | 12.992 | 31.286 |
| Totale | 93.461 | 149.955 |
I "Ricavi diversi della gestione ordinaria" pari a 79.308 migliaia di euro accolgono essenzialmente riaddebiti ad altre società del Gruppo Saipem per servizi a loro resi dalla controllante Saipem SpA.
La voce "Altri proventi", pari a 12.992 migliaia di euro, include 1.101 migliaia di euro per rimborsi assicurativi, 1.163 migliaia di euro (2.393 migliaia di euro nell'esercizio precedente) relativi a contributi per attività di ricerca e sviluppo ai sensi della legge n. 9/2014.
| in breve sulla gestione |
consolidato | BILANCIO DI ESERCIZIO |
ALLEGATI | |
|---|---|---|---|---|
L'apporto della Joint Operation Ship Recycling Scarl nell'esercizio 2024 è stato di 42 migliaia di euro di "Altri proventi".
Di seguito sono analizzate le principali voci che compongono i "Costi operativi", che ammontano a 5.706.541 migliaia di euro, con un incremento di 995.509 migliaia di euro rispetto all'esercizio precedente. Tali costi includono 92.693 migliaia di euro relativi a spese generali.
Gli acquisti, prestazioni di servizi e costi diversi ammontano a 4.898.422 migliaia di euro, con un aumento di 995.509 migliaia di euro rispetto all'esercizio precedente, e sono così composti:
| (migliaia di euro) | 2024 | 2023 |
|---|---|---|
| Costi per materie prime, sussidiarie, di consumo e merci | 2.910.309 | 1.735.298 |
| Costi per servizi | 1.579.987 | 1.733.424 |
| Costi per godimento di beni di terzi | 426.497 | 379.092 |
| Variazione delle rimanenze di materie prime, sussidiarie, di consumo e merci | 12.216 | 3.294 |
| Altri accantonamenti (utilizzi) netti | (11.203) | 40.530 |
| Altri oneri | (19.384) | 11.275 |
| Totale | 4.898.422 | 3.902.913 |
Il consolidamento della Joint Operation Ship Recycling Scarl nell'esercizio 2024 ha comportato la rilevazione di 110 migliaia di euro nella voce "Acquisti, prestazioni di servizi e costi diversi", di cui 75 migliaia di euro oggetto di elisione.
I "Costi per materie prime, sussidiarie, di consumo e merci" ammontano a 2.910.309 migliaia di euro, con un incremento di 1.175.011 migliaia di euro rispetto all'esercizio precedente. Rientrano in questa voce i costi di acquisizione di materie prime e materiali vari impiegati nell'esecuzione delle commesse e i costi per acquisto di materiali di ricambistica e di consumo.
I "Costi per servizi" ammontano a 1.579.987 migliaia di euro, con un decremento di 153.437 migliaia di euro rispetto all'esercizio precedente. La voce comprende i seguenti costi:
| (migliaia di euro) | 2024 | 2023 |
|---|---|---|
| Subappalti e prestazioni d'opera | 314.253 | 395.842 |
| Progettazioni, direzioni lavori e altre prestazioni | 111.517 | 43.389 |
| Costi per servizi relativi al personale | 61.719 | 102.702 |
| Altri servizi di carattere operativo | 274.158 | 545.745 |
| Altri servizi di carattere generale | 235.931 | 152.086 |
| Trasporti | 45.447 | 49.040 |
| Consulenze e prestazioni tecniche professionali | 20.017 | 26.424 |
| Consulenze e prestazioni tecniche amministrative | 6.185 | 3.431 |
| Assicurazioni | 53.997 | 49.314 |
| Manutenzioni | 54.171 | 43.135 |
| Spese legali, giudiziarie e notarili | 6.816 | 4.635 |
| Servizi postali, fax e telefonia fissa e mobile | 5.523 | 7.181 |
| Pubblicità, propaganda e rappresentanza | 2.410 | 2.137 |
| Quote costi consortili | 395.674 | 306.611 |
| Incrementi di attività per lavori interni | (511) | (518) |
| Penalità contrattuali applicate a fornitori | (7.320) | 2.270 |
| Totale | 1.579.987 | 1.733.424 |
I costi di ricerca e di sviluppo imputati a conto economico ammontano a 22.616 migliaia di euro (20.653 migliaia di euro nell'esercizio precedente).


I "Costi per godimento per beni di terzi" ammontano a 426.497 migliaia di euro (379.092 migliaia di euro nell'esercizio precedente), e sono così analizzabili:
| (migliaia di euro) | 2024 | 2023 |
|---|---|---|
| Locazione di natanti | 288.005 | 225.705 |
| Locazione di mezzi d'opera e di costituzione | 49.214 | 73.925 |
| Locazione di fabbricati | 7.263 | 8.066 |
| Locazione e noleggio di hardware | 3.117 | 1.768 |
| Locazioni e noleggi diversi | 64.227 | 59.311 |
| Canoni per brevetti, licenze, concessioni | 19.028 | 6.128 |
| Affitto di terreni | (6.154) | 919 |
| Locazioni per macchine d'ufficio | 1.797 | 3.270 |
| Totale | 426.497 | 379.092 |
I costi di locazione derivano da contratti valutati secondo il principio IFRS 16 come "short term lease" o "low value lease" e, pertanto, non sono soggetti all'applicazione dello stesso.
La "Variazione delle rimanenze di materie prime, sussidiarie, di consumo e merci" presenta un importo negativo di 12.216 migliaia di euro, con un incremento di 8.922 migliaia di euro rispetto all'esercizio precedente.
Gli "Altri accantonamenti (utilizzi) netti" presentano un utilizzo netto di 11.203 migliaia di euro, con una riduzione di 51.733 migliaia di euro rispetto all'esercizio precedente, e sono così composti:
| (migliaia di euro) | 2024 | 2023 |
|---|---|---|
| Accantonamento fondo oneri presunti | 10.759 | 17.363 |
| Rilascio fondo oneri presunti | (25.140) | (2.136) |
| Accantonamento fondo spese contrattuali e perdite su commesse pluriennali | 3.178 | 25.303 |
| Totale | (11.203) | 40.530 |
Gli "Altri oneri" risultano positivi per 19.384 migliaia di euro, con un decremento di 30.659 migliaia di euro rispetto all'esercizio precedente, e sono così composti:
| (migliaia di euro) | 2024 | 2023 |
|---|---|---|
| Minusvalenze da alienazioni/radiazioni di immobilizzazioni materiali e immateriali | 444 | 1.452 |
| Minusvalenze da chiusura contratto di leasing | 57 | 316 |
| Perdite e oneri per transazioni e liti | (19.804) | 73 |
| Accantonamento fondo svalutazione altri crediti tributari | 84 | 93 |
| Utilizzo fondo svalutazione altri crediti tributari | (14.691) | - |
| Imposte indirette e tasse | 5.720 | 5.983 |
| Altri oneri diversi | 8.806 | 3.358 |
| Totale | (19.384) | 11.275 |
La voce "Perdite e oneri (proventi) per transazioni e liti" presenta una saldo positivo di 19.804 migliaia di euro in seguito all'effetto dell'attualizzazione di un altro debito non corrente. Per maggiori informazioni relative al debito si rinvia alla nota 31 "Altri debiti e passività non correnti".
Nel corso dell'esercizio le riprese di valore (svalutazioni) nette di crediti commerciali, altri crediti e attività contrattuali presentano un valore netto di 7.230 migliaia di euro (6.799 migliaia di euro nell'esercizio precedente).
| (migliaia di euro) | 2024 | 2023 |
|---|---|---|
| Accantonamento fondo svalutazione crediti commerciali e altri crediti | 30.825 | 21.064 |
| Accantonamento fondo svalutazione attività contrattuali (da valutazione commesse a lungo termine) | 285 | 587 |
| Utilizzo fondo svalutazione crediti commerciali e altri crediti | (44.145) | (61.893) |
| Utilizzo fondo svalutazione attività contrattuali (da valutazione commesse a lungo termine) | (120) | (997) |
| Perdite su crediti | 20.385 | 48.038 |
| Totale | 7.230 | 6.799 |

Ammonta a 725.339 migliaia di euro, con un aumento di 154.155 migliaia di euro rispetto all'esercizio precedente. La voce comprende l'ammontare delle retribuzioni corrisposte, gli accantonamenti per trattamento di fine rapporto e per ferie maturate e non godute, gli oneri previdenziali e assistenziali, in applicazione dei contratti e della legislazione vigente. La situazione della forza lavoro viene evidenziata nella seguente tabella:
| Organico al | Organico medio dell'esercizio (*) |
|||
|---|---|---|---|---|
| (numero) | 31.12.2024 | 31.12.2023 | 2024 | 2023 |
| Dirigenti | 256 | 258 | 256 | 249 |
| Quadri | 2.743 | 2.462 | 2.601 | 2.374 |
| Impiegati | 4.047 | 3.627 | 3.829 | 3.589 |
| Operai | 239 | 209 | 215 | 225 |
| Marittimi | 249 | 12 | 246 | 10 |
| Totale | 7.534 | 6.568 | 7.147 | 6.447 |
(*) Calcolato come media aritmetica semplice delle medie mensili.
| (migliaia di euro) | 2024 | 2023 |
|---|---|---|
| Salari e stipendi | 576.537 | 452.508 |
| Oneri sociali | 106.886 | 93.218 |
| Trattamento fine rapporto | 24.675 | 22.281 |
| Trattamento di quiescenza e simili | 7.121 | 5.109 |
| Oneri per il personale ricevuto in comando | 2.527 | 1.230 |
| Proventi per il personale dato in comando | (5.003) | (6.448) |
| Altri proventi per il personale distaccato presso società del Gruppo | (12.807) | (11.850) |
| Altri costi | 27.370 | 16.502 |
| Capitalizzazione a incremento di immobilizzazioni materiali | (1.967) | (1.366) |
| Totale | 725.339 | 571.184 |
Il trattamento di fine rapporto al 31 dicembre 2024 include 25.531 migliaia di euro relativi ai costi per trattamento di fine rapporto post-riforma che viene qualificato come piano a contributi definiti, e un importo negativo di 857 migliaia di euro legato all'effetto della valutazione attuariale dei debiti residui.
Gli altri costi comprendono un importo di 6.045 migliaia di euro relativo a esodi agevolati.
Il costo lavoro include il fair value di competenza dell'esercizio riferito ai diritti assegnati in applicazione dei piani di incentivazione dei dirigenti del Gruppo; il costo di competenza dell'esercizio, al netto dei riaddebiti eseguiti alle controllate e dei diritti decaduti e assegnati, è risultato pari a 8.342 migliaia di euro e si analizza come segue:
| (migliaia di euro) | Fair value costo lavoro |
|---|---|
| Piano ILT 2019-2021: Attribuzione 2021 | (44) |
| Piano IBT 2021-2023: Attribuzione 2021 | (14) |
| Piano ILT 2023-2025: Attribuzione 2023 | 5.188 |
| Piano ILT 2026-2028: Attribuzione 2024 | 3.212 |
| 8.342 |
Allo scopo di realizzare un sistema di incentivazione e di fidelizzazione dei dirigenti del Gruppo, Saipem SpA ha definito, tra le altre cose, dei piani di incentivazione variabile mediante l'assegnazione gratuita di azioni ordinarie di Saipem SpA, le cui attribuzioni sono articolate su cicli triennali (vesting period).
Al 31 dicembre 2024 è attivo il Piano di Incentivazione Variabile di Lungo Termine 2023-2025 (attribuzione 2023 e attribuzione 2024). Il piano prevede l'assegnazione gratuita di azioni ordinarie Saipem ai dirigenti di Saipem SpA e delle società controllate, titolari di posizioni organizzative con impatto apprezzabile sul conseguimento dei risultati di business, anche in relazione alle performance espresse e alle competenze detenute. Per maggiori informazioni sulle caratteristiche del piano, si rinvia ai documenti informativi messi a disposizione del pubblico sul sito internet della Società (www.saipem.com), in attuazione della normativa vigente (art. 114-bis del D.Lgs. n. 58/1998 e regolamentazione attuativa Consob).
| Saipem in breve |
Relazione sulla gestione |
Bilancio consolidato |
BILANCIO DI ESERCIZIO |
ALLEGATI | |
|---|---|---|---|---|---|
Il costo è determinato con riferimento al fair value del diritto assegnato al dirigente, mentre la quota di competenza dell'esercizio è determinata pro-rata temporis lungo il periodo a cui è riferita l'incentivazione (cd. vesting period e periodo di co-investimento/Retention premium).
Il fair value di competenza dell'esercizio, riferito a tutte le attribuzioni in essere, è risultato pari a 8.342 migliaia di euro.
La valutazione è stata eseguita utilizzando i modelli Stochastic e Black & Scholes, secondo le disposizioni dettate dai principi contabili internazionali, in particolare dall'IFRS 2.
In particolare, il modello Stochastic è stato utilizzato al fine di valutare l'assegnazione di strumenti rappresentativi di capitale subordinati a condizione di mercato (TSR) e il modello Black & Scholes è stato utilizzato per valutare gli obiettivi economicofinanziari.
Alla data di attribuzione, la classificazione e il numero dei beneficiari, il rispettivo numero delle azioni attribuite e il successivo calcolo del fair value, si analizzano come segue:
| N. dirigenti | (1) N. azioni |
Quota su azione (%) |
Fair value unitario TSR (peso 40%) |
Fair value unitario ESG (peso 20%) |
ROAIC (peso 15%) Fair value unitario |
ROAIC (peso 20%) Fair value unitario |
EBITDA (peso 20%) Fair value unitario |
complessivo Fair value |
competenza 2024 Fair value di |
competenza 2023 Fair value di |
|
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Dirigenti (vesting period) | 395 | 13.004.900 | 75 | 1,38 | 1,177 | 1,177 | 1,177 | 1,177 | 22.378.130 | 6.256.827 | 2.964.754 |
| Dirigenti (periodo di Retention Premium) | 25 | 2,910 | 1,177 | 1,177 | 1,177 | 1,177 | |||||
| 75 | 1,38 | 1,177 1,177 1,177 1,177 | |||||||||
| CEO (vesting period) | 1 | 744.300 | 1.323.023 | 369.910 | 169.672 | ||||||
| CEO (periodo di co-investimento) | 25 | 2,910 | 1,177 1,177 1,177 1,177 | ||||||||
| Totale | 396 | 13.749.200 | 23.701.153 | 6.626.737 3.134.426 |
(1) Il numero delle azioni riportato in tabella corrisponde al numero attribuito ai beneficiari alla data di attribuzione del diritto. Il numero delle azioni utilizzato per il calcolo del fair value complessivo e del fair value di competenza al 31 dicembre 2024, invece, corrisponde a 17.483.813 azioni, il quale riflette i diritti decaduti a fronte di dimissioni unilaterali/consensuali del rapporto di lavoro, nonché le percentuali di raggiungimento delle non-market condition stimate alla fine del vesting period.
| N. dirigenti | (1) N. azioni |
Quota su azione (%) |
Fair value unitario TSR (peso 40%) |
Fair value unitario ESG (peso 20%) |
ROAIC (peso 15%) Fair value unitario |
ROAIC (peso 20%) Fair value unitario |
EBITDA (peso 20%) Fair value unitario |
complessivo Fair value |
competenza 2024 Fair value di |
competenza 2023 Fair value di |
|
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Dirigenti (vesting period) | 411 | 8.748.525 | 75 | 2,850 | 2,290 | 2,290 | 2,290 | 2,290 | 27.967.282 | 4.056.100 | - |
| Dirigenti (periodo di Retention Premium) | 25 | 5,560 | 2,290 | 2,290 | 2,290 | 2,290 | |||||
| 75 | 2,850 | 2,290 2,290 2,290 2,290 | |||||||||
| CEO (vesting period) | 1 | 452.600 | 1.451.328 | 210.482 | - | ||||||
| CEO (periodo di co-investimento) | 25 | 5,560 | 2,290 2,290 2,290 2,290 | ||||||||
| Totale | 412 | 9.201.125 | 29.418.610 | 4.266.582 | - |
(1) Il numero delle azioni riportato in tabella corrisponde al numero attribuito ai beneficiari alla data di attribuzione del diritto. Il numero delle azioni utilizzato per il calcolo del fair value complessivo e del fair value di competenza al 31 dicembre 2024, invece, corrisponde a 10.863.499 azioni, il quale riflette i diritti decaduti a fronte di dimissioni unilaterali/consensuali del rapporto di lavoro, nonché le percentuali di raggiungimento delle non-market condition stimate alla fine del vesting period.

| 2024 | ||||||
|---|---|---|---|---|---|---|
| Numero di azioni | Prezzo medio di esercizio (a) (migliaia di euro) |
Prezzo di mercato (b) (migliaia di euro) |
Numero di azioni | Prezzo medio di esercizio (a) (migliaia di euro) |
Prezzo di mercato (b) (migliaia di euro) |
|
| Diritti esistenti al 1° gennaio | 13.804.761 | - | 20.293 | 313.362 | - | 353 |
| Nuovi diritti assegnati | 9.201.125 | - | 18.945 | 13.749.200 | - | 16.183 |
| (Diritti esercitati nel periodo) (c) | (12.185) | - | (25) | (17.308) | - | (24) |
| (Diritti decaduti nel periodo) | (528.376) | - | 1.088 | (240.493) | - | (336) |
| Diritti esistenti al 31 dicembre | 22.465.325 | - | 56.366 | 13.804.761 | - | 20.293 |
| Di cui: | ||||||
| - esercitabili al 31 dicembre | - | - | - | |||
| - esercitabili al termine del vesting period | 16.848.994 | 10.374.418 | - | - | ||
| - esercitabili al termine del periodo di co-investimento/Retention Premium |
5.616.331 | 3.430.343 | - | - |
(a) Trattandosi di azioni gratuite, il prezzo di esercizio è nullo.
(b) Il valore di mercato delle azioni sottostanti i diritti assegnati o decaduti nel periodo, corrisponde alla media dei valori di mercato delle azioni; il valore di mercato delle azioni sottostanti i diritti esistenti a inizio e fine periodo è puntuale all'ultimo dato disponibile al 1° gennaio e al 31 dicembre.
(c) I diritti esercitati nell'esercizio 2024 sono rappresentati dalle azioni assegnate ai beneficiari dell'attribuzione 2021 del Piano di Incentivazione Variabile di Breve Termine 2021-2023, così come previsto dal regolamento del piano.
| Prezzo | ||||
|---|---|---|---|---|
| Attribuzioni | N. dirigenti | di esercizio (a) | N. azioni | |
| ILT 2019 | 368 | - | 88.038 | |
| ILT 2020 | 382 | - | 182.259 | |
| ILT 2021 | 387 | - | 172.083 | |
| IBT 2021 | 132 | - | 19.338 | |
| ILT 2023 | 396 | - | 13.749.200 | |
| ILT 2024 | 412 | - | 9.201.125 | |
| Al 31 dicembre 2024 | ||||
| Azioni assegnate | ||||
| ILT 2019 | - | |||
| ILT 2020 | - | |||
| ILT 2021 | - | |||
| IBT 2021 | (12.185) | |||
| ILT 2023 | - | |||
| ILT 2024 | - | |||
| Diritti decaduti | ||||
| ILT 2019 | (88.038) | |||
| ILT 2020 | (182.259) | |||
| ILT 2021 | (172.083) | |||
| IBT 2021 | (7.153) | |||
| ILT 2023 | (458.200) | |||
| ILT 2024 | (26.800) | |||
| Diritti in essere | ||||
| ILT 2019 | - | - | ||
| ILT 2020 | - | - | ||
| ILT 2021 | - | - | ||
| IBT 2021 | - | - | ||
| ILT 2023 | 380 | - | 13.291.000 | |
| ILT 2024 | 410 | - | 9.174.325 | |
| 22.465.325 |
(a) Trattandosi di azioni gratuite, il prezzo di esercizio è nullo.
Per i piani di incentivazione a beneficio dei dipendenti Saipem SpA, la rilevazione del costo è effettuata alla voce "Costo del lavoro" in contropartita alla voce "Altre riserve" del patrimonio netto.

Per i piani a beneficio dei dipendenti delle società controllate, il fair value dei diritti assegnati è rilevato alla data di assunzione dell'impegno alla voce "Costo del lavoro", in contropartita alla voce "Altre riserve" del patrimonio netto; nell'esercizio stesso il corrispondente ammontare è addebitato alle imprese di appartenenza, in contropartita alla voce "Costo del lavoro".
In presenza di personale Saipem SpA che presta servizio nelle altre società del Gruppo, il costo è addebitato pro-rata temporis alla società presso cui i beneficiari sono in servizio.
I parametri utilizzati per il calcolo del fair value relativo alle attribuzioni 2023 e 2024 del piano ILT 2023-2025 sono i seguenti:
| Attribuzione | ILT 2024 | Attribuzione | ILT 2023 | ||
|---|---|---|---|---|---|
| Prezzo dell'azione (a) | (euro) | 26/06/2024 | 2,290 | 27/06/2023 | 1,177 |
| Prezzo dell'esercizio (b) | (euro) | - | |||
| Prezzo dell'esercizio adottato nel modello Black & Scholes | (euro) | 26/06/2024 | 2,290 | 27/06/2023 | 1,177 |
| Durata | |||||
| Vesting Period | (anni) | 3 | 3 | ||
| Co-investimento/Retention Premium | (anni) | 2 | 2 | ||
| Tasso di interesse privo di rischio | |||||
| TSR | |||||
| - Vesting Period | (%) | 26/06/2024 | 2,850 | 27/06/2023 | 3,71 |
| - Co-investimento/Retention Premium | (%) | 26/06/2024 | 5,560 | 27/06/2023 | 3,63 |
| Black & Scholes | (%) | ||||
| Dividendi attesi | (%) | 0,00 | 0,00 | ||
| Volatilità attesa | |||||
| TSR | |||||
| - Vesting Period | (%) | 26/06/2024 | 107,56 | 27/06/2023 | 105,53 |
| - Co-investimento/Retention Premium | (%) | 26/06/2024 | 104,61 | 27/06/2023 | 116,72 |
| Black & Scholes | (%) | n.d. | n.d. |
(a) Corrispondente al prezzo di chiusura delle azioni Saipem SpA alla data di attribuzione, rilevato sul Mercato Telematico Azionario gestito da Borsa Italiana.
(b) Trattandosi di azioni gratuite, il prezzo dell'esercizio è nullo.
Gli ammortamenti e svalutazioni ammontano a 75.548 migliaia di euro, con un incremento di 12.487 migliaia di euro rispetto all'esercizio precedente, e sono costituiti dalle quote di competenza dell'esercizio degli ammortamenti delle immobilizzazioni immateriali e materiali e dei diritti di utilizzo delle attività in leasing e dalle svalutazioni effettuate nell'esercizio.
Gli ammortamenti delle immobilizzazioni immateriali ammontano a 8.108 migliaia di euro e sono dettagliati alla voce "Attività immateriali".
Gli ammortamenti delle immobilizzazioni materiali ammontano a 16.020 migliaia di euro e sono dettagliati alla voce "Immobili, impianti e macchinari".
Gli ammortamenti e svalutazioni dei diritti di utilizzo delle attività in leasing ammontano a 51.420 migliaia di euro e sono commentati alla voce "Diritto di utilizzo di attività in leasing, attività e passività per leasing".
La voce "Ammortamenti e svalutazioni" indicata nel conto economico è così determinata:
| (migliaia di euro) | 2024 | 2023 |
|---|---|---|
| Ammortamenti immobilizzazioni immateriali | 8.108 | 10.668 |
| Ammortamenti immobilizzazioni materiali | 16.020 | 12.024 |
| Svalutazioni immobilizzazioni materiali | - | 1.482 |
| Svalutazioni immobilizzazioni immateriali | - | 1.784 |
| Ammortamenti diritti utilizzo attività in leasing | 51.420 | 37.103 |
| Totale | 75.548 | 63.061 |
Nell'esercizio 2024 non sono stati rilevati altri proventi operativi (1.242 migliaia di euro nell'esercizio 2023).

I proventi finanziari netti ammontano a 36.260 migliaia di euro, rispetto agli oneri finanziari netti di 8.347 migliaia di euro dell'esercizio precedente, e sono analizzabili come segue:
| (migliaia di euro) | 2024 | 2023 |
|---|---|---|
| Proventi finanziari | ||
| Interessi attivi e proventi realizzati su titoli | 5.723 | 861 |
| Interessi attivi su crediti verso altri | 24.495 | 10.657 |
| Interessi attivi su crediti finanziari verso imprese controllate e collegate | 41.045 | 21.615 |
| Interessi su c/c bancari e postali | 41.216 | 22.605 |
| Altri proventi da imprese controllate e collegate | 37.400 | 31.614 |
| 149.879 | 87.352 | |
| Oneri finanziari | ||
| Accantonamento (Utilizzo) fondo svalutazione IFRS 9 disponibilità liquide | 74 | (9) |
| Interessi per debiti verso banche | 7.004 | 21.241 |
| Interessi per debiti verso altri e altri oneri | 51.800 | 23.974 |
| Interessi per debiti finanziari verso controllate | 26.160 | 14.537 |
| Interessi per debiti finanziari per beni assunti in leasing | 15.805 | 13.948 |
| Altri oneri finanziari verso collegate e a controllo congiunto | - | 1.995 |
| Oneri finanziari su piani a benefici definiti - IAS 19 revised | 2.232 | 2.302 |
| Minusvalenze da alienazione/estinzione titoli | 56 | - |
| 103.131 | 77.988 | |
| Differenze di cambio | ||
| Differenze attive di cambio | 110.555 | 109.791 |
| Differenze passive di cambio | (115.285) | (105.330) |
| (4.730) | 4.461 |
L'apporto dalla Joint Operation Ship Recycling Scarl nell'esercizio 2024 è pari a 72 migliaia di euro di interessi attivi. I proventi finanziari netti derivanti da attività finanziarie valutate al fair value sono pari a 749 migliaia di euro e sono così analizzabili:
| (migliaia di euro) | 2024 | 2023 |
|---|---|---|
| Proventi (oneri) finanziari su titoli HfT | 237 | - |
| Proventi (oneri) da valutazione titoli HfT | 376 | - |
| Proventi realizzati su titoli HfT | 136 | - |
| Totale | 749 | - |
Gli oneri netti derivanti da strumenti derivati sono pari a 6.507 migliaia di euro, rispetto agli oneri netti di 22.172 migliaia di euro dell'esercizio precedente e sono così analizzabili:
| (migliaia di euro) | 2024 | 2023 |
|---|---|---|
| Proventi (oneri) su operazioni sul rischio di cambio | (6.507) | (22.772) |
| Proventi (oneri) su operazioni sul rischio di tasso di interesse | - | 600 |
| Totale | (6.507) | (22.172) |


I proventi (oneri) su partecipazioni si analizzano come segue:
| 2024 | 2023 | |||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| (migliaia di euro) | Dividendi | Proventi | Oneri | Totale | Dividendi | Proventi | Oneri | Totale |
| Partecipazioni in imprese controllate | ||||||||
| Andromeda Consultoria Tecnica e Rapresentações Ltda |
- | 1.047 | - | 1.047 | - | - | (63) | (63) |
| International Energy Services SpA | - | - | - | - | - | - | (105) | (105) |
| Saipem SA | - | - | (47.916) | (47.916) | - | 54.944 | - | 54.944 |
| Servizi Energia Italia SpA | 121.000 | - | - | 121.000 | - | 9.533 | - | 9.533 |
| Saipem Finance International BV | - | - | - | - | 500 | - | - | 500 |
| SnamprogettiChiyoda sas di Saipem SpA | - | 2.734 | - | 2.734 | - | 18 | - | 18 |
| Snamprogetti Netherlands BV | - | 21.627 | - | 21.627 | - | 25.360 | - | 25.360 |
| Saipem Maritime Asset Management Luxembourg Sàrl |
- | - | - | - | - | - | - | - |
| Saipem Luxembourg SA | - | - | (2.163) | (2.163) | - | - | - | - |
| Saipem International BV | - | - | (86.183) | (86.183) | - | 203.474 | - | 203.474 |
| Partecipazioni in imprese collegate | ||||||||
| e a controllo congiunto | ||||||||
| Puglia Green Hydrogen Valley - PGHyV Srl | - | - | (29) | (29) | - | - | (35) | (35) |
| PSS Netherlands BV | - | - | (108.489) (108.489) | - | 7.971 | - | 7.971 | |
| ChemPET Srl | - | - | (10) | (10) | - | - | - | - |
| Partecipazioni in altre imprese | ||||||||
| Acqua Campania SpA | 2 | - | - | 2 | 4 | - | - | 4 |
| Totale | 121.002 | 25.408 | (244.790) | (98.380) | 504 | 301.300 | (203) | 301.601 |
Si rimanda alla nota 17 "Partecipazioni" per maggiori dettagli.
Le imposte sul reddito si analizzano come segue:
| (migliaia di euro) | 2024 | 2023 |
|---|---|---|
| Imposte correnti | ||
| Ires | (48.043) | (86.005) |
| Irap | 3.790 | (5) |
| Global Minimum Tax | 7.807 | - |
| Imposte estere | (114) | (6.548) |
| Accantonamento (utilizzo) fondo imposte | (21.298) | 3.551 |
| Totale | (57.858) | (89.007) |
| Imposte differite attive | (127.991) | (18.033) |
| Imposte differite passive | 2.580 | 855 |
| Utilizzo imposte differite attive | 109.565 | 42.898 |
| Utilizzo imposte differite passive | (2.130) | (620) |
| Totale | (17.976) | 25.100 |
| Totale imposte sul reddito | (75.834) | (63.907) |
Le imposte di competenza dell'esercizio ammontano a un importo positivo di 75.834 migliaia di euro, prevalentemente riconducibile agli effetti del consolidato fiscale. Detto importo risulta in aumento di 11.927 migliaia di euro rispetto al 2023; la variazione è dovuta essenzialmente a una minor incidenza di imposte differite nette (43.076 migliaia di euro), a maggiori utilizzi per fondo imposte (24.849 migliaia di euro), relativi a crediti esteri precedentemente svalutati e riconosciuti alla data di bilancio, compensati parzialmente da minori rettifiche Ires (37.962 migliaia di euro), e da minori rettifiche di imposte estere (6.434 migliaia di euro), da maggiori imposte per Irap (3.795 migliaia di euro) e dall'impatto della Global Minimum Tax (7.807 migliaia di euro).

Il carico fiscale dell'esercizio include, pertanto, rettifiche nette di imposte italiane relative a Saipem SpA e alle società incluse nel consolidato fiscale nazionale e crediti di imposta (36.446 migliaia di euro), imposte nette positive assolte all'estero (114 migliaia di euro), utilizzi netti di fondi imposte per 21.298 migliaia di euro e imposte differite nette (17.976 migliaia di euro).
| (migliaia di euro) | 2024 | 2023 |
|---|---|---|
| Utile (perdita) ante imposte (a) | 196.718 | 28.320 |
| Differenza tra valori e costi della produzione | 258.838 | (264.954) |
| Totale costi per il personale | 725.339 | 571.184 |
| Differenza tra valori e costi della produzione rettificato (b) | 984.177 | 306.230 |
| Imposte teoriche Ires (a* 24%) | 47.212 | 6.797 |
| Imposte teoriche Irap (b* 3,9%) | 38.383 | 11.943 |
| Totale imposte teoriche (c) | 85.595 | 18.740 |
| Tax rate teorico (c/a* 100)% | 43,51 | 66,17 |
| Imposte sul reddito (d) | (75.834) | (63.907) |
| Tax rate effettivo (d/a* 100)% | (38,55) | (225,66) |
| Imposte teoriche | 85.595 | 18.740 |
| Differenza base imponibile Irap | 2.592 | 5.815 |
| Valore della produzione realizzato all'estero (Irap) | (11.651) | (2.758) |
| Accantonamento (utilizzo) fondo imposte | (21.298) | 3.551 |
| Apporto Ship Recycling Scarl | 4 | 4 |
| Imposte differite filiali estere | (18.426) | - |
| Altre differenze | (112.650) | (89.259) |
| Imposte effettive | (75.834) | (63.907) |
Le altre differenze pari a un importo negativo di 112.650 migliaia di euro derivano essenzialmente da rettifiche su perdite fiscali e variazioni di imposte italiane delle società incluse nel consolidato fiscale nazionale
Il risultato d'esercizio è pari a un utile di 278.498 migliaia di euro, rispetto all'utile registrato nell'esercizio precedente pari a 107.279 migliaia di euro.
In attuazione dell'art. 123-ter del Testo Unico della Finanza (TUF) introdotto a seguito del D.Lgs. n. 259 del dicembre 2010, Consob ha modificato il Regolamento Emittenti con delibera del 23 dicembre 2011 introducendo tra l'altro il nuovo art. 84-quater che disciplina le modalità di pubblicazione e i contenuti della relazione sulle retribuzioni che le società quotate sono tenute a predisporre nei termini previsti. La "Relazione sulla Politica in materia di Remunerazione e sui Compensi Corrisposti 2025" è predisposta dalla Società quale documento autonomo approvato dal Consiglio di Amministrazione in data 11 marzo 2025 e pubblicato sul sito internet della Società all'indirizzo www.saipem.com. La relazione è stata redatta secondo quanto previsto nello "Schema 7-ter dell'Allegato 3" al Regolamento Emittenti. La relazione è articolata su due sezioni; nella prima sono illustrate le politiche adottate per il 2024 per la remunerazione degli Amministratori, dei Direttori generali, degli altri Dirigenti con responsabilità strategiche e dei Sindaci, le finalità generali perseguite, gli organi coinvolti e le procedure utilizzate per l'adozione e l'attuazione della politica, mentre nella seconda sezione i compensi corrisposti agli Amministratori, Sindaci, Direttori generali e altri Dirigenti con responsabilità strategiche.
I compensi spettanti ai sindaci ammontano nel 2024 a 170 migliaia di euro.
I compensi comprendono gli emolumenti e ogni altra somma avente natura retributiva, previdenziale e assistenziale dovuti per lo svolgimento della funzione di Sindaco in Saipem SpA.

Ai fini di una maggiore coerenza tra le informazioni riportate nella Relazione sulla politica in materia di remunerazione e sui compensi corrisposti e nella presente Relazione finanziaria annuale, la definizione di Dirigenti con responsabilità strategiche è allineata con quanto indicato nell'art. 65, comma 1-quater del Regolamento Emittenti.
Rientrano nella definizione i soggetti che hanno il potere e la responsabilità, direttamente o indirettamente, di pianificazione, direzione e controllo.
La tabella riporta i compensi spettanti ai Dirigenti con responsabilità strategiche di Saipem, definiti come dirigenti, diversi da Amministratori e Sindaci, tenuti a partecipare al Comitato di Direzione e comunque i primi riporti gerarchici dell'Amministratore Delegato e del Presidente del Consiglio di Amministrazione.
| (migliaia di euro) | 2024 | 2023 |
|---|---|---|
| Salari e stipendi (a) | 9.790 | 7.130 |
| Altri benefici a lungo termine | 218 | 159 |
| Fair value piani di incentivazione | 1.764 | 648 |
| Totale | 11.772 | 7.937 |
(a) L'importo comprende la migliore stima al 31 dicembre 2024, indicata per competenza, relativa all'Incentivo Variabile di Breve Termine riferito alla performance 2024, la cui effettiva determinazione è prevista in data successiva a quella di approvazione del presente Bilancio, nonché la quota 2024 del Piano di Incentivazione di Breve Termine 2022 differito per un periodo biennale.
Si precisa che il totale dei compensi spettanti ai Dirigenti con Responsabilità Strategiche di Saipem può differire dal valore riportato sul documento "Relazione sulla Politica in materia di Remunerazione e sui Compensi Corrisposti 2025" di Saipem SpA sia per ragioni legate alla disponibilità di dati che si consolidano in data successiva a quella di approvazione del progetto di Bilancio sia per differenti modalità di esposizione.
A seguito dell'adozione del Regolamento Parti Correlate Consob e tenuto conto delle raccomandazioni stabilite dall'allora vigente Codice di Autodisciplina, nel 2010 il Consiglio di Amministrazione di Saipem, con il parere favorevole del Comitato competente sulle operazioni con parti correlate (Comitato Controllo e Rischi fino alla nomina da parte del Consiglio di Amministrazione, in data 18 maggio 2021, del Comitato Parti Correlate), ha approvato all'unanimità una specifica procedura in materia, da ultimo aggiornata in data 25 ottobre 2023 e denominata "Management System Guideline Operazioni con Parti Correlate e Soggetti di Interesse" (la "MSG Parti Correlate").
La MSG Parti Correlate stabilisce i principi e le regole cui Saipem e le società dalla stessa controllate devono attenersi al fine di assicurare la trasparenza e la correttezza sostanziale e procedurale delle operazioni con parti correlate e con soggetti di interesse, di amministratori e sindaci e dirigenti con responsabilità strategiche (DIRS) di Saipem, realizzate da Saipem o dalle società controllate da quest'ultima. La MSG Parti Correlate adottata definisce i tempi, le responsabilità e gli strumenti di verifica da parte delle funzioni interessate, nonché i flussi informativi che devono essere rispettati ai fini della corretta applicazione della stessa. Nel 2016 è stata inoltre emessa una procedura operativa interna "Operazioni con interessi degli amministratori e sindaci e operazioni con parti correlate - ruolo e responsabilità dei procuratori", con l'obiettivo di disciplinare ulteriormente, a livello operativo, attività, ruoli e responsabilità dei soggetti coinvolti nella procedura stessa, anch'essa di volta in volta aggiornata coerentemente alle modifiche alla MSG Parti Correlate.
Per ulteriori dettagli si rinvia alla MSG Parti Correlate, disponibile sul sito web di Saipem all'indirizzo www.saipem.com (sezione "Governance - Procedura parti correlate - operazioni con parti correlate").
Le operazioni compiute da Saipem e dalle società dalla stessa controllate con le parti correlate riguardano essenzialmente lo scambio di beni, la prestazione di servizi, la provvista e l'impiego di mezzi finanziari, inclusa la stipula di contratti derivati. Tutte le operazioni fanno parte dell'ordinaria gestione; sono regolate a condizioni di mercato, cioè alle condizioni che si sarebbero applicate fra due parti indipendenti, e sono compiute nell'interesse di Saipem.
Nel corso del 2024 l'Amministratore Delegato ha reso periodica informativa al Consiglio di Amministrazione e al Collegio Sindacale sull'esecuzione di operazioni con parti correlate.

I rapporti commerciali e diversi dell'esercizio 2024 sono di seguito analizzati:
| 31.12.2024 | Esercizio 2024 | ||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Debiti commerciali, |
Costi | Ricavi | |||||
| Denominazione | Crediti commerciali e altri crediti |
altri debiti e passività contrattuali |
Garanzie | Beni | Servizi | Beni e servizi |
Altri |
| Continuing operations | |||||||
| Andromeda Consultoria Tecnica e Rapresentações Ltda | 2 | - | 3.696 | - | - | - | 2 |
| Boscongo SA | 1.068 | 111 | - | - | 139 | 550 | 433 |
| Consorzio Sapro | - | - | - | - | 4 | - | - |
| Denuke Scarl | - | - | - | - | - | - | 7 |
| Energy International Services SpA | - | - | - | - | - | - | - |
| Energy International Services SpA Row Sharjah Branch | - | - | - | - | - | - | - |
| ER SAI Caspian Contractor Llc | - | - | - | - | - | - | - |
| ERS - Equipment Rental & Services BV | - | - | 130 | - | 7 | - | - |
| European Maritime Construction SAS | - | - | - | - | - | - | - |
| Gydan Yard Management Services | - | - | - | - | - | - | - |
| Global Petroprojects Services AG | 1.255 | 31.357 | - | - | 52.931 | 140 | 1.195 |
| INFRA SpA | 871 | (35) | - | - | (1) | 596 | 12 |
| Moss Maritime AS | 788 | 1.197 | - | - | 4.186 | 9 | 316 |
| North Caspian Service Co Ltd | - | - | - | - | - | - | - |
| Petrex SA | 2.202 | 26 | 31.502 | - | 2 | - | 176 |
| Professional Training Center Llp | - | - | - | - | - | - | - |
| PT Saipem Indonesia | 15.319 | 11.192 | 167.783 | - | 18.162 | 2.135 | 9.250 |
| SAGIO - Companhia Angolana de Gestão de Instalaçao | - | - | - | - | - | - | - |
| Saigut SA de CV | - | - | - | - | - | - | 77 |
| SAIMEP Lda | 4.715 | 85 | - | - | 331 | 562 | 650 |
| Saimexicana SA de Cv | 10.646 | 557 | 5.124 | - | 736 | 6.579 | 563 |
| Saipem (Beijing) Technical Services Co Ltd | 4.111 | 2.763 | 1.583 | - | 18.909 | 2 | 456 |
| Saipem (Malaysia) Sdn Bhd | - | - | - | - | - | - | - |
| Saipem (Nigeria) Ltd | - | - | - | - | - | - | - |
| Saipem (Portugal) Comércio Marítimo, | |||||||
| Sociedade Unipessoal Lda | 98.373 | 48.157 | - | 705 | 71.968 | 81.717 | 3.977 |
| Saipem America Inc | 7.168 | 3.473 | 4.226 | 1 | 2.844 | 8.316 | 1.974 |
| Saipem Asia Sdn Bhd | 6.332 | 683 | 4.477 | - | 858 | 2.093 | 4.210 |
| Saipem Australia Pty Ltd | 18.171 | 6.343 | 326.211 | (885) | 6.884 | 12.703 | 1.748 |
| Saipem Canada Inc | 352 | - | - | - | - | 51 | - |
| Saipem Contracting (Nigeria) Ltd | 6.638 | 118 | 185.466 | 1.630 | 929 | 4.933 | 534 |
| Saipem Contracting Algérie SpA | 14.286 | 7.112 | 20.508 | - | - | - | 10 |
| Saipem Contracting Prep SA | - | - | - | - | - | - | - |
| Saipem Contracting Netherlands BV | 9.931 | 1.919 | 17.899 | - | 785 | 1.666 | 2.779 |
| Saipem do Brasil Serviçõs de Petroleo Ltda | 13.784 | 2.908 | 516.332 | 13 | 2.838 | 7.276 | 177 |
| Saipem Drilling Co Pvt Ltd | - | - | - | - | - | - | - |
| Saipem Drilling Norway AS | 13.017 | - | - | - | - | 16.864 | 315 |
| Saipem East Africa Ltd | - | - | - | - | - | - | - |
| Saipem Finance International BV | 2.335 | - | - | - | 349 | - | 205 |
| Saipem Guyana Inc | 1.572 | - | - | - | 37 | 501 | 517 |
| Saipem India Projects Ltd | 4.566 | 22.313 | 2.129 | - | 36.692 | 1.037 | 1.277 |
| Saipem Ingenieria y Construcciones SLU | 10 | - | 4.643 | - | - | 1 | 29 |
| Saipem International BV | 23 | - | 141 | - | - | - | 80 |
| Saipem Libya Llc - SA.LI.CO. Llc | - | - | - | - | - | - | - |
| Saipem Ltd | 50.814 | 14.839 | 78.114 | 4.520 | 14.749 | 14.139 | 5.942 |
| Saipem Luxembourg SA | 43.707 | 624 | 1.704 | - | 65 | 11.064 | 2.494 |
| Saipem | |
|---|---|
| in breve |


| 31.12.2024 | Esercizio 2024 | |||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Debiti | Costi | Ricavi | ||||||
| commerciali, | ||||||||
| Crediti commerciali |
altri debiti e passività |
Beni | ||||||
| Denominazione Saipem Maritime Asset Management Luxembourg Sàrl |
e altri crediti - |
contrattuali - |
Garanzie 102 |
Beni - |
Servizi - |
e servizi - |
Altri - |
|
| Saipem Misr for Petroleum Services (S.A.E.) | 1.680 | 1.101 | - | - | 837 | 731 | 660 | |
| Saipem Norge AS | 607 | - | - | - | - | 338 | 667 | |
| Saipem Offshore Norway AS | - | - | - | - | - | - | - | |
| Saipem Romania Srl | 33.706 | 40.928 | 16.810 | 105 | 60.839 | 3.285 | 1.092 | |
| Saipem SA | 96.203 | 34.950 | 442.793 | - | 28.275 | 75.100 | 13.800 | |
| Saipem Services Mexico SA de Cv | - | - | - | - | - | - | - | |
| Saipem Singapore Pte Ltd | 3.696 | 21 | 60.462 | - | 157 | 273 | 1.391 | |
| Saipem Ukraine Llc | - | - | - | - | - | - | - | |
| Sajer Iraq Company for Petroleum Services, Trading, General Contracting & Transport Llc |
462 | - | - | - | - | 4 | 34 | |
| Saiwest | 3.373 | - | - | - | - | - | 13 | |
| Saudi Arabian Saipem Ltd | 23.924 | 1.164 | 70.079 | (347) | 12.996 | 1.629 | ||
| Saudi International Energy Services Ltd Co | - | - | - | - | - | - | - | |
| Servizi Energia Italia SpA | 220.491 | 249.936 | 900.709 | 1.560.345 (442.965) | 122.787 | 4.381 | ||
| Sigurd Rück AG | 115 | - | 2.050 | - | - | - | 68 | |
| Snamprogetti Engineering & Contracting Co Ltd | 5.364 | 71 | 194.211 | - | 94 | 323 | 1.029 | |
| Snamprogetti Engineering BV | - | - | 69 | - | - | - | - | |
| Snamprogetti Netherlands BV | 15 | - | - | - | - | - | 43 | |
| Snamprogetti Saudi Arabia Co Ltd Llc | 70.088 | 841 | 1.610.169 | 125 | 177 | 23.861 | 19.926 | |
| Snamprogetti Chiyoda sas di Saipem SpA | 13 | 3.859 | 627 | - | - | - | 54 | |
| Sofresid Engineering SA | - | - | - | - | - | - | - | |
| Sofresid SA | 1.734 | 1.263 | - | - | - | 112 | 14 | |
| Sonsub International Pty | - | - | - | - | - | - | - | |
| Saipem Drill LLC | - | - | - | - | - | - | - | |
| Altre controllate | - | - | - | - | - | - | - | |
| Totale controllate | 793.527 | 489.876 4.669.749 | 1.566.559 (118.529) | 412.744 | 84.206 | |||
| ASG Scarl | 550 | 1.385 | - | - | 43 | - | - | |
| CCS JV SCARL | 5.374 | 6.851 | - | - | - | 44.744 | 193 | |
| CEPAV (Consorzio Eni per l'Alta Velocità) Due | 165.808 | 144.262 | 253.490 | - 317.288 | 354.382 | - | ||
| CEPAV (Consorzio Eni per l'Alta Velocità) Uno | 108 | - | 13.900 | - | 119 | 88 | - | |
| Charville - Consultores e Serviços Lda | - | - | - | - | - | - | - | |
| CMS&A Wll | - | - | - | - | - | - | - | |
| Consorzio F.S.B. | 163 | 110 | - | 2 | 347 | - | - | |
| GYDAN LNG SNC | - | - | - | - | - | - | - | |
| GYGAZ SNC | - | - | - | - | - | - | - | |
| KWANDA Suporte Logistico Lda | - | - | - | - | - | 734 | - | |
| Modena Scarl | - | - | - | - | - | - | - | |
| Novarctic Snc | - | - | - | - | - | - | - | |
| Petromar Lda | 7.986 | - | 4.097 | - | (8) | 2.406 | 3.671 | |
| P.S.S. Netherland BV | 2.497 | 4.561 | - | - | - | (601) | - | |
| Rodano Consortile Scarl | - | - | - | - | - | - | - | |
| Rosetti Marino SpA | - | - | - | - | - | - | - | |
| Saipar Drilling Co BV | - | - | - | - | - | - | - | |
| Saipem Taqa Al Rushaid Fabricators Co Ltd | 1.360 | - | 22.394 | - | 39 | - | (1.397) | |
| Sairus Llc (ex Katran-K Llc) | - | - | - | - | - | - | - |
| S | aipem | |
|---|---|---|
| in breve |



| 31.12.2024 Esercizio 2024 |
||||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Debiti commerciali, |
Costi | Ricavi | ||||||
| Crediti commerciali |
altri debiti e passività |
Beni | ||||||
| Denominazione SAME Netherlands BV A |
e altri crediti - |
contrattuali - |
Garanzie - |
Beni - |
Servizi - |
e servizi - |
Altri - |
|
| SAREN Llc A | - | - | - | - | - | - | - | |
| SCD JV Scarl | 1.167 | 49.878 | - | - | - | 2.764 | 819 | |
| Southern Gas Constructors Ltd | - | - | - | - | - | - | - | |
| TSGI Mühendislik Insaat Ltd Sirketi | - | - | - | - | - | - | - | |
| The Branch of the Company | - | - | - | - | - | - | - | |
| Xodus Subsea Ltd | - | - | - | - | - | - | - | |
| Altre collegate e a controllo congiunto | - | - | - | - | - | - | - | |
| Totale collegate e a controllo congiunto | 185.013 | 207.047 | 293.881 - | 2 | 317.828 | 404.517 | 3.286 | |
| Agenzia Giornalistica Italia SpA | - | - | - | - | 36 | - | - | |
| Compagnia Napoletana | - | - | - | - | - | - | - | |
| Ecofuel SpA | - | - | - | - | 75 | - | 21 | |
| Eni Adfin SpA | - | - | - | - | - | - | - | |
| Eni Angola SpA | (43) | - | - | - | - | - | - | |
| Eni Angola Exploration BV | - | - | - | - | - | - | - | |
| Eni Benelux | - | 21 | - | - | - | - | - | |
| Eni Canada Holding Ltd | - | - | - | - | - | - | - | |
| Eni Congo SA | 48.049 | 31.517 | - | - | - | 395.445 | 33 | |
| Eni Corporate University SpA | - | - | - | - | 175 | - | - | |
| Eni Côte d'Ivoire Ltd | - | 3.916 | - | - | - | 14.594 | - | |
| Eni Cyprus Ltd | - | - | - | - | - | - | - | |
| Mozambique Rovuma Venture SpA | 6.886 | - | - | - | - | 7.314 | - | |
| Eni Fuel SpA | - | - | - | - | - | - | - | |
| Eni Fuel Centrosud SpA | - | - | - | - | - | - | - | |
| Eni Gas e Luce SpA | - | 157 | - | - | 1.367 | - | - | |
| Eni Insurance Ltd | - | - | - | - | - | - | - | |
| Eni Iran BV | - | - | - | - | - | - | - | |
| Eni Lasmo Plc | - | - | - | - | - | - | - | |
| Eni Mediterranea Idrocarburi SpA | (253) | - | - | - | - | 62.422 | - | |
| Eni New Energy SpA | 1.700 | 7.706 | - | - | - | 222 | - | |
| Eni Norge AS | 88 | - | - | - | - | 88 | - | |
| Eni North Africa BV | - | - | - | - | - | - | - | |
| EniPower Mantova SpA | - | - | - | - | - | - | - | |
| EniPower SpA | 28 | - | - | - | - | 46 | - | |
| Eni Pakistan Ltd | - | - | - | - | - | - | - | |
| Eni SpA | 32 | 160 | - | - | (34) | - | - | |
| Eni SpA - Divisione Exploration & Production | 2.865 | 839 | - | - | 1.846 | 22.032 | - | |
| Eni SpA - Divisione Gas & Power | - | - | - | - | - | - | - | |
| Eni SpA - Divisione Refining & Marketing | 56.647 | 49.002 | - | - | 576 | 35.750 | - | |
| EniServizi SpA | - | (230) | - | - | 1.353 | - | - | |
| Eni Tunisia BV | - | - | - | - | - | - | - | |
| Eni Turkmenistan Ltd | - | - | - | - | - | - | - | |
| Floaters SpA | - | - | - | - | - | - | - | |
| Nigerian Agip Exploration Ltd | - | - | - | - | - | - | - | |
| Raffineria di Gela SpA | - | - | - | - | - | - | - | |
| Serfactoring SpA | - | 236 | - | - | - | - | - | |
| SAME Netherlands BV A | - | - | - | - | - | - | - |
| Saipem | |
|---|---|
| in breve |


| 31.12.2024 Esercizio 2024 |
|||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Crediti | Debiti commerciali, altri debiti |
Costi | Ricavi | ||||
| Denominazione | commerciali e altri crediti |
e passività contrattuali |
Garanzie | Beni | Servizi | Beni e servizi |
Altri |
| Servizi Aerei SpA | - | - | - | - | - | - | - |
| Società Adriatica Idrocarburi SpA | - | - | - | - | - | - | - |
| Società EniPower Ferrara Srl | - | - | - | - | - | - | - |
| Scogat - Société pour la Construction du Gazoduc | |||||||
| Transtunisien SA | - | - | - | - | - | - | - |
| Eni Rewind | 206 | - | - | - | - | - | 468 |
| Eniprogetti SpA | 9.073 | 58 | - | - | 223 | 30.283 | 364 |
| Trans Tunisian Pipeline Co SpA | - | - | - | - | - | - | - |
| Versalis SpA | - | 75 | - | - | - | - | - |
| Totale Eni e controllate | 125.278 | 93.457 | - | - | 5.617 | 568.196 | 886 |
| Blue Stream Pipeline Co BV | 2.785 | - | - | - | - | 4.096 | - |
| GreenStream BV | 251 | - | - | - | - | 3.621 | - |
| Mellitah Oil & Gas BV | 35.283 | 58.975 | - | - | - | 142.307 | - |
| Raffineria di Milazzo ScpA | - | - | - | - | - | - | - |
| Transmediterranean Pipeline Co Ltd | 79 | - | - | - | - | 799 | - |
| Totale controllate congiuntamente e collegate Eni | 38.398 | 58.975 | - | - | - | 150.823 | - |
| Autostrade per l'Italia SpA | 20 | - | - | - | - | 35 | - |
| Enura | 163 | - | - | - | - | 9 | - |
| Cetena SpA | - | - | - | - | - | - | - |
| CDP SpA | - | - | - | - | 81 | - | - |
| CDP Equity SpA | - | - | - | - | 113 | - | - |
| De Nora Water Technologies Italy S | - | 200 | - | - | 1.501 | - | - |
| Fincantieri | - | - | - | - | - | 17 | - |
| Fintecna SpA | - | 22 | - | - | - | - | - |
| Fisia Ambiente SpA | 15 | - | - | - | - | 12 | - |
| GNL Italia SpA | 219 | - | - | - | - | - | - |
| HCE Contruction SpA | 31 | - | - | - | - | 25 | - |
| Italgas Reti SpA | 5 | - | - | - | - | - | - |
| Page Europa Srl | - | 50 | - | - | 3.350 | - | - |
| Remazel Engineering SpA | - | - | - | - | 2.349 | - | - |
| Snam Rete Gas SpA | 36.406 | - | - | - | - | 195.651 | - |
| Tamini Trasformatori Srl | - | - | - | - | - | - | - |
| Terna SpA Rete elettrica | - | - | - | - | - | - | - |
| Trevi | - | - | - | - | 1.244 | - | - |
| Stoccaggi Gas Italia | 7.167 | - | - | - | - | 16.364 | - |
| Valvitalia | - | 898 | - | - | 3.798 | - | - |
| Altre | - | - | - | - | 16 | 149 | - |
| Totale Gruppo CDP SpA | 44.026 | 1.170 | - | - | 12.452 | 212.262 | - |
| E-Geos SpA | - | 17 | - | - | - | - | - |
| Enel Energia | - | (2) | - | - | 23 | - | - |
| Gestore dei Servizi Energetici | - | - | - | - | - | - | - |
| GMCS Cost Control Risk Management | - | - | - | - | - | - | - |
| Infrarail Srl | - | - | - | - | - | - | - |
| Italia Trasporto Aereo SpA | - | 20 | - | - | 20 | - | - |
| Leonardo SpA | - | 686 | - | - | 1.687 | - | - |
| Saipem | |
|---|---|
| in breve |



| 31.12.2024 | Esercizio 2024 | ||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Denominazione | Crediti commerciali e altri crediti |
Debiti commerciali, altri debiti e passività contrattuali |
Garanzie | Costi | Ricavi | ||
| Beni | Servizi | Beni e servizi |
Altri | ||||
| Rete Ferroviaria Italiana SpA | - | 295 | - | - | 297 | - | - |
| RSE | - | 26 | - | - | 26 | - | - |
| Sace FCT SpA | - | 1.869 | - | - | 191 | - | - |
| Sogin | - | - | - | - | - | - | - |
| Telespazio | - | 1.816 | - | - | 12.302 | - | - |
| Trenitalia TPER Scarl | - | - | - | - | - | - | - |
| Totale enitità controllate e possedute dallo Stato | - | 4.727 | - - | - | 14.546 | - | - |
| Totale joint venture | 81.125 | 16.199 | - | - | - | 161.154 | - |
| Altre correlate | - | - | - | - | - | - | - |
| Totale | 1.267.367 | 871.451 | 4.963.630 | 1.566.561 | 231.914 | 1.909.696 | 88.378 |
| Ricavi contabilizzati verso correlate a deduzione | |||||||
| del costo lavoro | - | - | - | - | - | - (16.157) | |
| Costi contabilizzati verso correlate a incremento | |||||||
| del costo lavoro | - | - | - | - | (2.677) | - | - |
| Totale | - | - | - | - | (2.677) | - (16.157) | |
| Totale generale - Continuing operations | 1.267.367 | 871.451 | 4.963.630 | 1.566.561 | 229.237 | 1.909.696 | 72.221 |
| Discontinued operations | - | ||||||
| Boscongo SA | - | 28 | |||||
| Saimexicana SA de Cv | 17 | ||||||
| Saudi Arabian Saipem Ltd | 12 | ||||||
| Totale controllate | - | - | - - | 40 | - | - | 17 |
| Totale generale - Discontinued operations | - | - | - - | 40 | - | - | 17 |
| Totale generale | 1.267.367 | 871.451 4.963.630 - 1.566.601 | 229.237 1.909.696 | 72.238 |
| Saipem | Relazione | Bilancio | BILANCIO | ALLEGATI |
|---|---|---|---|---|
| in breve | sulla gestione | consolidato | DI ESERCIZIO |

I rapporti commerciali e diversi dell'esercizio 2023 sono di seguito analizzati:
| 31.12.2023 | Esercizio 2023 | ||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Debiti commerciali, |
Costi | Ricavi | |||||
| Denominazione | Crediti commerciali e altri crediti |
altri debiti e passività contrattuali |
Garanzie | Beni | Servizi | Beni e servizi |
Altri |
| Continuing operations | |||||||
| Andromeda Consultoria Tecnica e Rapresentações Ltda | 5 | - | 4.071 | - | - | - | 2 |
| Boscongo SA | 4.341 | 1.037 | 5.314 | 111 | 1.195 | 360 | 525 |
| Consorzio Sapro | - | - | - | - | 5 | - | - |
| Denuke Scarl | - | - | 244 | - | (76) | 6 | 7 |
| Energy International Services SpA | - | (26) | - | - | - | - | - |
| Energy International Services SpA Row Sharjah Branch | 1.506 | - | - | - | (580) | 978 | 1.001 |
| ER SAI Caspian Contractor Llc | - | - | - | - | (9) | (170) | 924 |
| ERS - Equipment Rental & Services BV | 224 | 38 | 130 | - | 23 | 161 | 275 |
| European Maritime Construction sas | - | - | - | - | - | - | (1) |
| Global Petroprojects Services AG | 865 | 15.258 | - | - | 29.000 | 28 | 742 |
| Saipem Offshore Construction SpA | 48 | (18) | - | - | (93) | 270 | 13 |
| Moss Maritime AS | 450 | 840 | - | - | 3.969 | 19 | 351 |
| North Caspian Service Co Ltd | - | - | - | - | - | - | - |
| Petrex SA | 2.380 | 60 | 31.869 | - | 34 | - | 993 |
| Professional Training Center Llp | - | - | - | - | - | - | - |
| PT Saipem Indonesia | 20.838 | 8.663 | 107.295 | - | 8.581 | 1.310 | 13.781 |
| SAGIO - Companhia Angolana de Gestão de Instalaçao | - | - | - | - | - | - | - |
| Saigut SA de CV | - | - | - | - | - | - | 124 |
| SAIMEP Lda | 9.013 | 111 | 1.183 | - | 111 | 978 | 291 |
| Saimexicana SA de Cv | 7.301 | 1.099 | 400 | 10 | 793 | 4.089 | 912 |
| Saipem (Beijing) Technical Services Co Ltd | 936 | 1.536 | 1.528 | - | 3.245 | - | 104 |
| Saipem (Malaysia) Sdn Bhd | - | - | - | - | - | 1 | 8 |
| Saipem (Nigeria) Ltd | - | - | - | - | - | - | - |
| Saipem (Portugal) Comércio Marítimo, Sociedade Unipessoal Lda |
85.452 | 11.099 | 9.057 | 3.950 | 58.282 | 76.883 | 5.719 |
| Saipem America Inc | 5.290 | 1.932 | 5.014 | - | 1.986 | 2.560 | 1.725 |
| Saipem Asia Sdn Bhd | 4.813 | 110 | 8.267 | - | 260 | (2) | 1.039 |
| Saipem Australia Pty Ltd | 17.890 | 1.223 | 307.746 | 885 | 338 | 9.915 | 691 |
| Saipem Canada Inc | 481 | 234 | - | - | 232 | 212 | - |
| Saipem Contracting (Nigeria) Ltd | 9.201 | 217 | 270.134 | 27 | 308 | 5.185 | 550 |
| Saipem Contracting Algérie SpA | 14.053 | 241 | 17.667 | - | - | - | 6 |
| Saipem Contracting Prep SA | - | - | - | - | - | - | - |
| Saipem Contracting Netherlands BV | 17.456 | 5.057 | 34.648 | - | 3.839 | 11.091 | 1.711 |
| Saipem do Brasil Serviçõs de Petroleo Ltda | 5.858 | 572 | 582.806 | - | 12.451 | 4.432 | 132 |
| Saipem Drilling Co Pvt Ltd | - | - | - | - | - | - | - |
| Saipem Drilling Norway AS | 11.205 | - | - | - | - | 9.487 | 327 |
| Saipem Finance International BV | 5.038 | - | - | - | 296 | - | 486 |
| Saipem Guyana Inc | 1.489 | - | 14.073 | - | - | 612 | 303 |
| Saipem India Projects Ltd | 2.182 | 15.605 | 1.674 | - | 20.950 | 475 | 1.076 |
| Saipem Ingenieria y Construcciones SLU | 1 | - | 4.870 | - | - | - | 5 |
| Saipem International BV | 24 | - | 34 | - | - | - | 71 |
| Saipem Libya Llc - SA.LI.CO. Llc | - | - | - | - | - | - | - |
| Saipem Ltd | 66.219 | 23.474 | 240.254 | 1.703 | 14.607 | 56.096 | 8.285 |
| Saipem Luxembourg SA | 33.651 | 523 | 905 | - | 4.280 | 8.974 | 3.338 |
| Saipem Maritime Asset Management Luxembourg Sàrl | - | - | 102 | - | - | - | - |
| Saipem Misr for Petroleum Services (SAE) | 4.339 | 489 | 30.962 | - | 407 | (40) | 652 |
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| 31.12.2023 | Esercizio 2023 | |||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Debiti | Costi Ricavi |
|||||||
| commerciali, | ||||||||
| Crediti commerciali |
altri debiti e passività |
Beni | ||||||
| Denominazione | e altri crediti | contrattuali | Garanzie | Beni | Servizi | e servizi | Altri | |
| Saipem Norge AS | 503 | - | - | - | - | 20 | 640 | |
| Saipem Offshore Norway AS | - | - | - | - | - | - | - | |
| Saipem Romania Srl | 20.858 | 59.101 | 15.907 | - | 65.677 | 2.436 | - | |
| Saipem SA | 69.145 | 29.484 | 336.690 | - | 29.096 | 48.429 | 13.687 | |
| Saipem Services Mexico SA de Cv | - | - | - | - | - | - | (1) | |
| Saipem Singapore Pte Ltd | 2.372 | 86 | 52.577 | - | (16) | (18) | 853 | |
| Saipem Ukraine Llc Sajer Iraq Company for Petroleum Services, Trading, |
- | - | - | - | - | - | - | |
| General Contracting & Transport Llc | 384 | - | - | - | - | 1 | 57 | |
| Saiwest | 3.549 | - | - | - | - | 3 | 36 | |
| Saudi Arabian Saipem Ltd | 18.790 | 1.466 | 73.474 | - | 773 | 6.298 | 1.634 | |
| Saudi International Energy Services Ltd Co | 1.125 | - | - | - | - | - | 1.124 | |
| Servizi Energia Italia SpA | 258.212 | 819.762 | 860.118 | 1.023.958 | 237.636 | 459.907 | 6.500 | |
| Sigurd Rück AG | 113 | - | 1.956 | - | - | - | 69 | |
| Snamprogetti Engineering & Contracting Co Ltd | 9.560 | 106 | 157.399 | - | 82 | 2.876 | 2.994 | |
| Snamprogetti Engineering BV | - | - | 64 | - | - | - | - | |
| Snamprogetti Netherlands BV | 12 | - | - | - | - | - | 43 | |
| Snamprogetti Saudi Arabia Co Ltd Llc | 94.035 | 1.745 | 1.644.255 | - | 777 | 38.485 | 17.974 | |
| Snamprogetti Chiyoda sas di Saipem SpA | 27 | - | 596 | - | - | - | 58 | |
| Sofresid Engineering SA | - | - | - | - | 2.737 | 9 | 663 | |
| Sofresid SA | 549 | (5.483) | - | - | - | 2 | 11 | |
| Sonsub International Pty | - | - | - | - | - | - | - | |
| Saipem Drill Llc | - | - | - | - | - | - | - | |
| Altre controllate | - | - | - | - | - | - | - | |
| Totale controllate | 811.783 | 995.641 | 4.823.283 1.030.644 | 501.196 - | 752.358 | 92.510 | ||
| ASG Scarl | 550 | 1.453 | - | - | - | - | - | |
| CCS JV Scarl | 3.820 | 31.152 | - | - | - | 7.324 | 1.301 | |
| CEPAV (Consorzio Eni per l'Alta Velocità) Due | 109.394 | 212.454 | 143.300 | - | 276.962 | 349.984 | 5 | |
| CEPAV (Consorzio Eni per l'Alta Velocità) Uno | 54 | - | 222.906 | - | 192 | 155 | - | |
| Charville - Consultores e Serviços Lda | - | - | - | - | - | - | - | |
| CMS&A Wll | - | - | - | - | - | - | - | |
| Consorzio FSB | 49 | 110 | - | 2 | 233 | - | - | |
| GYDAN LNG Snc | - | - | - | - | - | (372) | - | |
| GYGAZ Snc | 3.991 | - | - | - | - | 3.991 | - | |
| KWANDA Suporte Logistico Lda | - | - | - | - | - | 787 | - | |
| Modena Scarl | - | - | - | - | - | - | - | |
| Novarctic Snc | - | - | - | - | - | (372) | - | |
| Petromar Lda | 5.120 | 105 | 1.130 | - | 105 | 2.338 | 3.359 | |
| PSS Netherlands BV | 1.935 | 3.400 | - | - | - | 1.264 | - | |
| Rodano Consortile Scarl | - | - | - | - | - | - | - | |
| Rosetti Marino SpA | - | - | - | - | - | - | - | |
| Saipar Drilling Co BV | - | - | - | - | - | - | - | |
| Saipem Taqa Al Rushaid Fabricators Co Ltd | 6.274 | - | 25.680 | - | - | (408) | 1.393 | |
| Sairus Llc (ex Katran-K Llc) | - | - | - | - | - | - | - | |
| SAME Netherlands BV A | - | - | - | - | - | - | - | |
| SAREN Llc A | - | - | - | - | - | - | - | |
| SCD JV Scarl | 985 | 156 | - | - | - | 4.129 | 3.066 | |
| Southern Gas Constructors Ltd | - | - | - | - | - | - | - | |
| TSGI Mühendislik Insaat Ltd Sirketi | - | - | - | - | - | - | - | |


Seguono i rapporti commerciali e diversi dell'esercizio 2023
| 31.12.2023 | Esercizio 2023 | ||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Debiti | Costi | Ricavi | |||||
| Crediti | commerciali, altri debiti |
||||||
| Denominazione | commerciali e altri crediti |
e passività contrattuali |
Garanzie | Beni | Servizi | Beni e servizi |
Altri |
| SAREN BV | - | - | - | - | - | - | - |
| Xodus Subsea Ltd | - | - | - | - | - | - | - |
| Altre collegate e a controllo congiunto | - | - | - | - | - | - | - |
| Totale collegate e a controllo congiunto | 132.172 | 248.830 | 393.016 | 2 | 277.492 | 368.820 | 9.124 |
| Agenzia Giornalistica Italia SpA | - | - | - | - | 36 | - | - |
| Compagnia Napoletana | - | - | - | - | - | - | - |
| Ecofuel SpA | 100 | - | - | - | 76 | 47 | 18 |
| Eni Adfin SpA | - | - | - | - | - | - | - |
| Eni Angola SpA | 10.182 | - | - | - | - | - | 2.561 |
| Eni Angola Exploration BV | - | - | - | - | - | - | - |
| Eni Benelux | - | 21 | - | 76 | - | - | - |
| Eni Canada Holding Ltd | - | - | - | - | - | - | - |
| Eni Congo SAU | 3.691 | 33.095 | - | - | - | 157.965 | 90 |
| Eni Corporate University SpA | - | 20 | - | - | 20 | - | - |
| Eni Côte d'Ivoire Ltd | 33.067 | 18.510 | - | - | - | 342.765 | - |
| Eni Cyprus Ltd | - | - | - | - | - | - | - |
| Mozambique Rovuma Venture SpA | - | - | - | - | - | - | - |
| Eni Fuel SpA | - | - | - | - | - | - | - |
| Eni Fuel Centrosud SpA | - | - | - | - | - | - | - |
| Eni Gas e Luce SpA | - | 141 | - | - | 1.167 | - | - |
| Eni Insurance Ltd | - | - | - | - | - | - | - |
| Eni Iran BV | - | - | - | - | - | - | - |
| Eni Lasmo Plc | - | - | - | - | - | - | - |
| Eni Mediterranea Idrocarburi SpA | 1.500 | - | - | - | - | 160.926 | - |
| Eni New Energy SpA | 1.685 | - | - | - | - | 387 | - |
| Eni Norge AS | - | - | - | - | - | - | - |
| Eni North Africa BV | - | - | - | - | - | - | - |
| EniPower Mantova SpA | - | - | - | - | - | - | - |
| EniPower SpA | 76 | - | - | - | - | 4 | - |
| Eni Pakistan Ltd | - | - | - | - | - | - | - |
| Eni SpA | 252 | 931 | - | - | 224 | 282 | - |
| Eni SpA - Divisione Exploration & Production | 2.455 | 300 | - | - | 1.162 | 19.406 | - |
| Eni SpA - Divisione Gas & Power | 1 | - | - | - | - | - | - |
| Eni SpA - Divisione Refining & Marketing | 3.607 | 111 | - | - | 112 | 26.225 | - |
| EniServizi SpA | - | 787 | - | - | 1.764 | - | - |
| Eni Tunisia BV | - | - | - | - | - | - | - |
| Eni Turkmenistan Ltd | - | - | - | - | - | - | - |
| Floaters SpA | - | - | - | - | - | - | - |
| Nigerian Agip Exploration Ltd | - | - | - | - | - | - | - |
| Raffineria di Gela SpA | - | - | - | - | - | - | - |
| Serfactoring SpA | - | 236 | - | - | - | - | - |
| Servizi Aerei SpA | - | - | - | - | - | - | - |
| Società Adriatica Idrocarburi SpA | - | - | - | - | - | - | - |
| Società EniPower Ferrara Srl | - | - | - | - | - | - | - |
| Scogat - Société pour la Construction du Gazoduc | |||||||
| Transtunisien SA | - | - | - | - | - | - | - |
| Eni Rewind | 110 | - | - | - | - | - | 527 |
| Eniprogetti SpA | 3.108 | 305 | - | - | 76 | 2.918 | 355 |
| Saipem | |
|---|---|
| in breve |


| 31.12.2023 | Esercizio 2023 | |||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Crediti | Debiti commerciali, altri debiti |
Costi | Ricavi | |||||
| commerciali | e passività | Beni | ||||||
| Denominazione Trans Tunisian Pipeline C SpA |
e altri crediti - |
contrattuali - |
Garanzie - |
Beni - |
Servizi - |
e servizi - |
Altri - |
|
| Versalis SpA | - | 76 | - | - | - | 40 | - | |
| Totale Eni e controllate | 59.834 | 54.533 | - | 76 | 4.637 | 710.965 | 3.551 | |
| Blue Stream Pipeline Co BV | 821 | - | - | - | - | 777 | - | |
| GreenStream BV | 216 | - | - | - | - | 3.242 | - | |
| Mellitah Oil & Gas BV | 59.655 | 106.575 | - | - | - | 46.020 | - | |
| Raffineria di Milazzo ScpA | - | - | - | - | - | - | - | |
| Transmediterranean Pipeline Co Ltd | 161 | - | - | - | - | 395 | - | |
| Totale controllate congiuntamente e collegate Eni | 60.853 | 106.575 | - | - | - | 50.434 | - | |
| Cetena SpA | - | - | - | - | - | - | - | |
| CDP SpA | - | - | - | - | 686 | - | - | |
| Fincantieri | - | - | - | - | - | 21 | - | |
| Fintecna SpA | - | 22 | - | - | - | - | - | |
| GNL Italia SpA | 219 | - | - | - | - | 44 | - | |
| Italgas Reti SpA | 5 | - | - | - | - | - | - | |
| Snam Rete Gas SpA | 32.664 | 42.153 | - | - | - | 50.736 | - | |
| Tamini Trasformatori Srl | - | 3 | - | - | - | - | - | |
| Terna SpA Rete Elettrica | - | - | - | - | - | - | - | |
| Stoccaggi Gas Italia | 7.174 | - | - | - | - | 10.803 | - | |
| Valvitalia | - | 195 | - | - | 4.112 | - | - | |
| Altre | 258 | 1.534 | - | - | 146 | 558 | - | |
| Totale Gruppo CDP SpA | 40.320 | 43.907 | - | - | 4.944 | 62.162 | - | |
| Enura | 163 | - | - | - | - | 242 | - | |
| E-Geos SpA | - | 17 | - | - | - | - | - | |
| Enel Energia | - | (2) | - | - | 35 | - | - | |
| Gestore dei Servizi Energetici | 613 | - | - | - | - | - | 92 | |
| GMCS Cost Control Risk Management | - | 188 | - | - | 443 | - | - | |
| Infrarail Srl | - | - | - | - | - | - | - | |
| Leonardo SpA | - | 593 | - | - | 1.783 | - | - | |
| Sace FCT SpA | - | 1.080 | - | - | 248 | - | - | |
| Sogin | 1.066 | - | - | - | - | - | - | |
| Telespazio | - | 3.209 | - | - | 12.869 | - | - | |
| Trenitalia TPER Scarl | - | - | - | - | - | 6 | - | |
| Totale entità controllate e possedute dallo Stato | 1.842 | 5.085 | - | - | 15.378 | 248 | 92 | |
| Totale joint venture | 78.590 | 50.989 | - | - | 292 | 29.558 | - | |
| Altre correlate | - | 330 | - | - | 893 | - | 14 | |
| Totale | 1.185.394 1.505.890 | 5.216.299 1.030.722 | 804.832 | 1.974.545 105.291 | ||||
| Ricavi contabilizzati verso correlate a deduzione | ||||||||
| del costo lavoro | - | - | - | - | - | - | (17.920) | |
| Costi contabilizzati verso correlate a incremento | ||||||||
| del costo lavoro | - | - | - | - | (1.215) | - | - | |
| Totale | - | - | - | - | (1.215) | - (17.920) | ||
| Totale generale - Continuing operations | 1.185.394 1.505.890 | 5.216.299 1.030.722 | 803.617 | 1.974.545 | 87.371 | |||
| Discontinued operations | ||||||||
| Boscongo SA | - | - | - | - | 96 | - | - | |
| Petrex SA | - | - | - | - | - | 102 | 20 | |
| Saimexicana SA de Cv | - | - | - | - | - | - | 13 | |
| Saudi Arabian Saipem Ltd | - | - | - | - | 166 | 10 | - | |
| Servizi Energia Italia SpA | - | - | - | - | 20 | - | - | |
| Totale controllate | - | - | - | - | - | - | - |


Seguono i rapporti commerciali e diversi dell'esercizio 2023
| 31.12.2023 | Esercizio 2023 | ||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Denominazione | Crediti commerciali e altri crediti |
Debiti commerciali, altri debiti e passività contrattuali |
Garanzie | Costi Beni |
Servizi | Ricavi Beni e servizi |
Altri |
| Eni Congo SAU | - | - | - | 1 | 432 | - | - |
| Totale Gruppo Eni | - | - | - | - | - | - | - |
| Totale | - | - | - | 1 | 714 | 112 | 33 |
| Ricavi contabilizzati verso correlate a deduzione del costo lavoro |
- | - | - | - | - | - | - |
| Costi contabilizzati verso correlate a incremento del costo lavoro |
- | - | - | - | - | - | - |
| Totale | - | - | - | - | - | - | - |
| Totale generale - Discontinued operations | - | - | - | 1 | 714 | 112 | 33 |
| Totale generale | 1.185.394 1.505.890 | 5.216.299 | 1.030.723 | 804.331 | 1.974.657 | 87.404 |
I rapporti finanziari dell'esercizio 2024 sono di seguito analizzati:
| (migliaia di euro) | ||||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| 31.12.2024 | Esercizio 2024 | |||||||
| Denominazione | Crediti | Debiti | Impegni | Oneri | Proventi | |||
| Saipem Finance International BV | 533.669 | 1.243.468 | 6.270.387 | 26.158 | 42.694 | |||
| Saipem SA | - | - | - | - | 5.836 | |||
| Servizi Energia Italia SpA | - | - | - | - | 7.046 | |||
| Snamprogetti Saudi Arabia Co Ltd Llc | - | - | - | - | 6.255 | |||
| Saipem Ltd | - | - | - | - | 2.242 | |||
| Saipem Contracting Netherlands BV | - | - | - | - | 1.309 | |||
| Puglia Green Hydrogen Valley - PGHyV Srl | 225 | - | - | - | - | |||
| Imprese controllate, collegate e altre | 2.063 | - | - | - | 30.661 | |||
| Totale | 535.957 | 1.243.468 | 6.270.387 | 26.158 | 96.043 |
| S | aipem | |
|---|---|---|
| in | breve |


I rapporti finanziari dell'esercizio 2023 sono di seguito analizzati:
| 31.12.2023 | Esercizio 2023 | ||||
|---|---|---|---|---|---|
| Denominazione | Crediti | Debiti | Impegni | Oneri | Proventi |
| Saipem Finance International BV | 866.638 | 920.027 | 6.662.550 | 14.531 | 23.393 |
| Saipem SA | - | - | - | - | 3.208 |
| Servizi Energia Italia SpA | - | - | - | - | 6.497 |
| Snamprogetti Saudi Arabia Co Ltd Llc | - | - | - | - | 6.072 |
| Saipem Luxembourg SA | - | - | - | 1 | 839 |
| Saipem Ltd | - | - | - | 5 | 2.130 |
| Consorzio FSB | - | - | - | 38 | - |
| Saipem Contracting Netherlands BV | - | - | - | - | 1.224 |
| Eni SpA | - | - | - | 5 | - |
| Puglia Green Hydrogen Valley - PGHyV Srl | 216 | - | - | - | - |
| CCS JV Scarl | - | - | - | 1.838 | - |
| SCD JV Scarl | - | - | - | 157 | - |
| PSS Netherlands BV | 3.258 | - | - | - | - |
| SACE SpA | - | - | - | 5.104 | - |
| Imprese controllate, collegate e altre | - | 799 | - | - | 9.851 |
| Totale | 870.112 | 920.826 | 6.662.550 | 21.679 | 53.214 |
L'incidenza delle operazioni o posizioni con parti correlate sulle voci dello stato patrimoniale è indicata nella seguente tabella riepilogativa:
| 31.12.2024 | 31.12.2023 | ||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Entità | Entità | ||||||
| (migliaia di euro) | Totale | correlate | Incidenza % | Totale | correlate | Incidenza % | |
| Disponibilità liquide ed equivalenti | 1.718.946 | 91.246 | 5,31 | 1.291.539 | 1.892 | 0,15 | |
| Altre attività finanziarie correnti | 536.436 | 536.416 | 100,00 | 870.778 | 870.758 | 100,00 | |
| Crediti commerciali e altri crediti | 1.852.912 1.267.367 | 68,40 | 1.672.274 1.185.394 | 70,89 | |||
| Altre attività correnti | 183.797 | 113.966 | 62,01 | 106.846 | 68.106 | 63,74 | |
| Altre attività non correnti | 36.184 | - | - | 14.569 | 6.362 | 43,67 | |
| Passività finanziarie a breve termine | 1.246.412 1.243.468 | 99,76 | 952.823 | 949.047 | 99,60 | ||
| Quote a breve di passività finanziarie a lungo termine | 4.372 | - | - | 4.453 | - | - | |
| Quote a breve delle passività per leasing | 61.496 | 306 | 0,50 | 25.929 | 565 | 2,18 | |
| Debiti commerciali e altri debiti | 1.706.644 | 871.451 | 51,06 | 1.691.036 1.505.890 | 89,05 | ||
| Passività contrattuali | 1.545.945 | 499.625 | 32,32 | 1.299.877 | 466.231 | 35,87 | |
| Altre passività correnti | 135.336 | 127.785 | 94,42 | 35.646 | 28.227 | 79,19 | |
| Passività finanziarie a lungo termine | - | - | - | 651.444 | - | - | |
| Passività per leasing a lungo termine | 147.330 | - | - | 129.563 | 221 | 0,17 | |
| Altri debiti e passività non correnti | 82.725 | - | 6.333 | 4.933 | 77,89 |


| 2024 | 2023 | ||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Entità | Entità | ||||||
| (migliaia di euro) | Totale | correlate | Incidenza % | Totale | correlate | Incidenza % | |
| Ricavi della gestione caratteristica | 5.871.918 | 1.909.696 | 32,52 | 4.130.292 | 1.974.546 | 47,81 | |
| Altri ricavi e proventi | 93.461 | 88.378 | 94,56 | 149.955 | 87.370 | 58,26 | |
| Acquisti, prestazioni di servizi e costi diversi | (4.898.422) (1.798.476) | 36,72 | (3.902.913) (1.834.339) | 47,00 | |||
| Costo del lavoro | (725.339) | 13.479 | n.s. | (571.184) | (16.705) | 2,92 | |
| Altri (oneri) proventi operativi | - | - | - | (1.242) | (1.242) | 100,00 | |
| Proventi finanziari | 260.433 | 77.603 | 29,80 | 197.162 | 53.229 | 27,00 | |
| Oneri finanziari | (218.416) | (26.371) | 12,07 | (183.318) | (21.680) | 11,83 | |
| Strumenti derivati | (6.507) | (13.742) | n.s. | (22.172) | (11.350) | 51,19 |
I rapporti finanziari per leasing al 31 dicembre 2024 sono di seguito analizzati:
| 31.12.2024 | Esercizio 2024 | ||||
|---|---|---|---|---|---|
| Denominazione | Crediti | Debiti | Impegni | Oneri | Proventi |
| Consorzio FSB | - | 429 | - | 207 | - |
| Totale rapporti con parti correlate | - | 429 | - | 207 | - |
I rapporti finanziari per leasing al 31 dicembre 2023 sono di seguito analizzati:
| 31.12.2023 | Esercizio 2023 | |||||
|---|---|---|---|---|---|---|
| Denominazione | Crediti | Debiti | Impegni | Oneri | Proventi | |
| Consorzio FSB | - | 155 | - | 39 | - | |
| Totale rapporti con parti correlate | - | 155 | - | 39 | - |
L'incidenza delle operazioni o posizioni con parti correlate al 31 dicembre 2024 relative ai rapporti finanziari per leasing è la seguente:
| 31.12.2024 | |||
|---|---|---|---|
| (migliaia di euro) | Totale | Entità correlate | Incidenza % |
| Passività per leasing a lungo termine (comprensive delle quote a breve termine) | 208.825 | 306 | 0,15 |
| Totale | 208.825 | 306 | 0,15 |
L'incidenza delle operazioni o posizioni con parti correlate al 31 dicembre 2023 relative ai rapporti finanziari per leasing è la seguente:
| 31.12.2023 | ||||
|---|---|---|---|---|
| (migliaia di euro) | Totale | Entità correlate | Incidenza % | |
| Passività per leasing a lungo termine (comprensive delle quote a breve termine) | 155.492 | 155 | 0,10 | |
| Totale | 155.492 | 155 | 0,10 |



I principali flussi finanziari con parti correlate sono indicati nella seguente tabella:
| (migliaia di euro) | 2024 | 2023 |
|---|---|---|
| Ricavi e proventi - Continuing operations | 2.011.553 | 2.078.621 |
| Ricavi e proventi - Discontinuing operations | - | 145 |
| Costi e oneri - Continuing operations | (1.798.476) | (1.834.339) |
| Costi e oneri - Discontinuing operations | (37) | (715) |
| Variazione dei crediti commerciali e altre attività - Continuing operations | (121.470) | (105.221) |
| Variazione dei crediti commerciali e altre attività - Discontinuing operations | - | 5.937 |
| Variazione dei debiti commerciali, altre passività e passività contrattuali - Continuing operations | (506.422) | 535.646 |
| Variazione dei debiti commerciali, altre passività e passività contrattuali - Discontinuing operations | - | 11.642 |
| Dividendi incassati | 121.002 | 504 |
| Interessi incassati | 59.496 | 21.615 |
| Interessi pagati | (26.160) | (16.532) |
| Flusso di cassa netto da attività operativa - Continuing operations | (260.477) | 680.294 |
| Flusso di cassa netto da attività operativa - Discontinuing operations | (37) | 17.009 |
| Flusso di cassa netto da attività operativa | (260.514) | 697.303 |
| Investimenti: | ||
| - immobilizzazioni materiali - Continuing operations | (1.474) | (111) |
| - immobilizzazioni materiali - Discontinuing operations | - | - |
| - partecipazioni | (41.472) | (76.170) |
| - crediti finanziari strumentali all'attività operativa | - | - |
| Flusso di cassa degli investimenti - Continuing operations | (42.946) | (76.281) |
| Flusso di cassa degli investimenti - Discontinuing operations | - | - |
| Flusso di cassa degli investimenti | (42.946) | (76.281) |
| Disinvestimenti: | ||
| - immobilizzazioni materiali - Continuing operations | 4.489 | 801 |
| - immobilizzazioni materiali - Discontinuing operations | - | 34 |
| - partecipazioni | 148 | - |
| - crediti finanziari strumentali all'attività operativa | 187 | - |
| Flusso di cassa dei disinvestimenti - Continuing operations | 4.824 | 801 |
| Flusso di cassa dei disinvestimenti - Discontinuing operations | - | 34 |
| Flusso di cassa dei disinvestimenti | 4.824 | 835 |
| Variazione netta titoli e crediti finanziari non strumentali allattività operativa | 334.155 | (517.201) |
| Flusso di cassa netto da attività di investimento | 296.033 | (592.648) |
| Incremento (decremento) di debiti finanziari correnti | 323.440 | (267.491) |
| Dividendi pagati | (16) | - |
| Flusso di cassa netto da attività di finanziamento | 323.424 | (267.491) |
| Totale flussi finanziari verso entità correlate | 358.943 | (162.836) |
L'incidenza dei flussi finanziari con parti correlate è indicata nella seguente tabella di sintesi:
| 31.12.2024 | 31.12.2023 | |||||
|---|---|---|---|---|---|---|
| (migliaia di euro) | Totale Entità correlate | Incidenza % | Totale Entità correlate | Incidenza % | ||
| Flusso di cassa da attività operativa | 399.600 | (260.514) | n.s. | 598.893 | 697.303 | n.s. |
| Flusso di cassa da attività di investimento | 23.486 | 296.033 | n.s. | (580.248) | (592.648) | n.s. |
| Flusso di cassa da attività di finanziamento | (44.694) | 323.424 | n.s. | 267.920 | (267.491) | n.s. |
Nel corso dell'esercizio, a eccezione delle fattispecie commentate in precedenza, non vi sono stati eventi e operazioni significative di natura non ricorrente, così come definiti dalla Comunicazione Consob n. DEM/6064293 del 28 luglio 2006.

Nel corso dell'esercizio non vi sono state posizioni o transazioni atipiche e/o inusuali, così come definite dalla Comunicazione Consob n. DEM/6064293 del 28 luglio 2006.
In data 6 febbraio 2025 Saipem e SIMEST, società del Gruppo CDP per l'internazionalizzazione delle imprese italiane, hanno sottoscritto un protocollo d'intesa finalizzato a favorire nuovi investimenti, maggiore competitività (anche internazionale) e crescita sul mercato delle imprese della filiera di Saipem.
In data11 febbraio 2025 Saipem ha sottoscritto con un pool di quattordici primarie istituzioni finanziare nazionali e internazionali una nuova "Revolving Credit Facility" dell'importo di 600 milioni di euro, con durata di 3 anni, estendibile per ulteriori uno o due anni a discrezione degli istituti finanziatori. La nuova linea di credito sostituisce la "Revolving Credit Facility" di 473 milioni di euro stipulata nel febbraio 2023, incrementandone l'importo.
In data 23 febbraio 2025 Saipem e Subsea7 hanno annunciato di aver raggiunto un accordo sui principali termini di una possibile fusione transfrontaliera delle due società tramite la sottoscrizione di un Memorandum of Understanding. La fusione sarà strutturata mediante una fusione per incorporazione di Subsea7 in Saipem, ai sensi della normativa UE, con quest'ultima ridenominata Saipem7 (Combined Company) che avrà azioni quotate sia sulla Borsa di Milano che su quella di Oslo.
Siem Industries (azionista di riferimento di Subsea7) risulterebbe titolare di circa l'11,9% del capitale sociale della Combined Company, mentre Eni e CDP Equity (azionisti di riferimento di Saipem) ne deterrebbero, rispettivamente, circa il 10,6% e circa il 6,4%.
La Combined Company si articolerà in quattro business: Engineering & Construction Offshore, Engineering & Construction Onshore, Sustainable Infrastructures e Offshore Drilling. Il business Engineering & Construction Offshore sarà incorporato in una società con una propria autonomia operativa, denominata Subsea7, con proprio headquarter a Londra, che ricomprenderà tutte le attività di Subsea7 e il segmento Asset Based Services di Saipem.
La sottoscrizione degli accordi vincolanti recanti i termini definitivi della Proposed Combination è condizionata, tra l'altro, all'esito positivo della due diligence confirmatoria, al perfezionamento di un accordo soddisfacente per entrambe le parti sui termini della fusione ("Accordo di Fusione") e all'approvazione dei termini finali della Proposed Combination da parte dei Consigli di Amministrazione di Saipem e Subsea7. Le parti avvieranno anche le necessarie consultazioni con le rappresentanze sindacali, conformemente alla normativa applicabile. Le parti attualmente prevedono di sottoporre i termini definitivi della Proposed Combination all'approvazione dei rispettivi Consigli di Amministrazione e di sottoscrivere l'Accordo di Fusione intorno alla metà del 2025. Il completamento è attualmente previsto nella seconda metà del 2026.
In data 5 marzo 2025 Saipem e Divento, partnership tra Copenhagen Infrastructure Partners (CIP, attraverso il fondo "flagship" Copenhagen Infrastructure V), GreenIT, joint venture tra Plenitude (societa controllata da Eni) e CDP Equity (Gruppo CDP), 7 Seas Wind Power e NiceTechnology, hanno siglato un accordo di collaborazione relativo all'utilizzo di Star1, la tecnologia proprietaria di Saipem per l'eolico galleggiante, a favore dei progetti 7 Seas Med, in Sicilia, e Ichnusa Wind Power, in Sardegna.


Partecipazioni azionarie e non azionarie al 31 dicembre 2024
| Capitale sociale | Impresa | ||||
|---|---|---|---|---|---|
| Moneta | Valore nominale |
||||
| Numero azioni o quote | di conto | unitario | Importo | Ragione sociale | Sede |
| Imprese controllate dirette | |||||
| 20.494.210 | BRL | 1,00 | 20.494.210 | Andromeda Consultoria Tecnica e Rapresentações Ltda |
Rio de Janeiro |
| 380.000 | EUR | 453,80 | 172.444.000 | Saipem International BV | Amsterdam |
| 25.835 | EUR | 1,20 | 31.002 | Saipem Luxembourg SA | Strassen |
| 19.870.122 | EUR | 1,00 | 19.870.122 | Saipem SA | Montigny le Bretonneux |
| 20.000.000 | EUR | 1,00 | 20.000.000 | Servizi Energia Italia SpA | Milano |
| 10.000 | EUR | 1,00 | 10.000 | Smacemex Scarl in liquidazione | Milano |
| 10.000 | EUR | 1,00 | 10.000 | SnamprogettiChiyoda sas di Saipem SpA | Milano |
| 203.000 | EUR | 1,00 | 203.000 | Snamprogetti Netherlands BV | Amsterdam |
| 1.000.000 | EUR | 1,00 | 1.000.000 | Saipem Finance International BV | Amsterdam |
| 20.000.000 | EUR | 1,00 | 20.000.000 | Saipem Offshore Construction SpA | Milano |
| Totale imprese controllate dirette | |||||
| Imprese collegate e a controllo congiunto | |||||
| 50.864 | EUR | 1,00 | 50.864 | ASG Scarl | Milano |
| - | EUR | - | - | CEPAV (Consorzio Eni per l'Alta Velocità) Due | Milano |
| - | EUR | - | - | CEPAV (Consorzio Eni per l'Alta Velocità) Uno | Milano |
| - | EUR | - | - | Consorzio FSB | Milano |
| - | EUR | - | - | Consorzio Sapro | San Giovanni Teatino |
| 30.000 | EUR | 1,00 | 30.000 | PSS Netherlands BV | Leiden |
| 2.750.471 | EUR | 1,00 | 2.750.471 | Puglia Green Hydrogen Valley - PGHYV Srl | Bari |
| 10.000 | EUR | 1,00 | 10.000 | Consorzio Florentia | Parma |
| 10.000 | EUR | 1,00 | 10.000 | La Bozzoliana Scarl | Parma |
| 10.000 | EUR | 1,00 | 10.000 | La Catulliana Scarl | Parma |
| 93.370 | EUR | 1,00 | 93.370 | ChemPET Srl | Cerano |
| 4.000.000 | EUR | 1,00 | 4.000.000 | Rosetti Marino | Ravenna |
| Totale imprese collegate e a controllo congiunto | |||||
| Altre imprese partecipate | |||||
| 32.050 | LYD | 45,00 | 1.442.250 | Libyan Italian Joint Co | Tripoli |
| 598.065.003 | INR | 1,00 | 598.065.003 | Nagarjuna Fertilizers & Chemicals Ltd | Hyderabad (India) |
| 428.181.821 | INR | 1,00 | 428.181.821 | Nagarjuna Oil Refinery Ltd | Hyderabad (India) |
| Totale altre imprese partecipate | |||||
| Totale generale |
(1) In liquidazione.

| Partecipazione | |||||
|---|---|---|---|---|---|
| Numero azioni o quote |
Valore nominale |
Valore | |||
| Ragione sociale | possedute | Possesso % | moneta di conto | di bilancio | |
| Imprese controllate dirette | |||||
| Andromeda Consultoria Tecnica | |||||
| e Rapresentações Ltda | 20.289.268 | 99,00 | 20.289.268 | 3.976.759 | |
| Saipem International BV | 380.000 | 100,00 | 172.444.000 | 1.246.988.762 | |
| Saipem Luxembourg SA | 25.835 | 100,00 | 31.002 | 14.310.436 | |
| Saipem SA | 19.870.121 | 100,00 | 19.870.121 | 760.390.146 | |
| Servizi Energia Italia SpA | 20.000.000 | 100,00 | 20.000.000 | 21.000.000 | |
| Smacemex Scarl in liquidazione | 6.000 | 60,00 | 6.000 | 6.000 | |
| SnamprogettiChiyoda sas di Saipem SpA | 9.990 | 99,90 | 9.990 | - | |
| Snamprogetti Netherlands BV | 203.000 | 100,00 | 203.000 | 11.594.926 | |
| Saipem Finance International BV | 250.000 | 25,00 | 250.000 | 10.000.000 | |
| Saipem Offshore Construction SpA | 20.000.000 | 100,00 | 20.000.000 | 20.500.000 | |
| Totale imprese controllate dirette | 2.088.767.029 | ||||
| Imprese collegate e a controllo congiunto | |||||
| ASG Scarl | 28.184 | 55,41 | 30.516 | 28.184 | |
| CEPAV (Consorzio Eni per l'Alta Velocità) Due | - | 59,09 | 26.855 | 26.856 | |
| CEPAV (Consorzio Eni per l'Alta Velocità) Uno | - | 50,36 | 26.009 | 26.009 | |
| Consorzio FSB | - | 29,10 | 4.358 | 5.000 | |
| Consorzio Sapro | - | 51,00 | 5.268 | 5.268 | |
| PSS Netherlands BV | 10.180 | 36,00 | 10.800 | - | |
| Puglia Green Hydrogen Valley - PGHYV Srl | 275.047 | 10,00 | 275.047 | 287.447 | |
| Consorzio Florentia | 4.900 | 49,00 | 4.900 | 4.900 | |
| La Bozzoliana Scarl | 3.000 | 30,00 | 3.000 | 3.000 | |
| La Catulliana Scarl | 4.900 | 49,00 | 4.900 | 4.900 | |
| ChemPET Srl | 21.421 | 22,94 | 21.421 | 2.344.679 | |
| Rosetti Marino | 800.000 | 20,00 | 800.000 | 35.700.000 | |
| Totale imprese collegate e a controllo congiunto | 38.436.243 | ||||
| Altre imprese partecipate | |||||
| Libyan Italian Joint Co | 300 | 0,94 | 13.557 | - | |
| Nagarjuna Fertilizers & Chemicals Ltd | 4.400.000 | 0,74 | 4.400.000 | 463.335 | |
| Nagarjuna Oil Refinery Ltd | 4.000.000 | 0,93 | 4.000.000 | - | |
| Totale altre imprese partecipate | 463.335 | ||||
| Totale generale | 2.127.666.607 |
.


La società, di diritto francese, opera direttamente o tramite le proprie controllate e collegate nel campo dell'ingegneria e costruzione. Nell'anno ha realizzato ricavi per 2.080.754 migliaia di euro e un utile pari a 36.263 migliaia di euro.
La società, di diritto olandese, ha come oggetto il reperimento e la gestione delle risorse finanziarie, la concessione di finanziamenti e garanzie alle società del Gruppo e terze parti, nonché la gestione di servizi di regolamento monetario. Il 2024 si è chiuso con un utile di 44.401 migliaia di euro.
La società, di diritto olandese, ha il ruolo di holding finanziaria a cui è affidata la gestione di parte delle partecipazioni estere del Gruppo. Il 2024 si è chiuso con una perdita di 182.791 migliaia di euro.
La società, di diritto olandese, ha il ruolo di holding finanziaria a cui è affidata la gestione delle partecipazioni estere che appartenevano al Gruppo Snamprogetti acquisito nel 2006. Il 2024 si è chiuso con un utile dell'esercizio di 10.452 migliaia di euro.
La società opera prevalentemente nel settore Energy Carriers. I ricavi conseguiti nel 2024 ammontano a 2.194.816 migliaia di euro, realizzando un utile dell'esercizio pari a 162.092 migliaia di euro.
La società, con sede in Lussemburgo, ha come oggetto l'acquisto, la vendita, il noleggio e la gestione delle navi marittime, nonché le operazioni finanziarie e commerciali direttamente collegate o indirettamente a questo oggetto. I ricavi conseguiti nel 2024 ammontano a 284.348 migliaia di euro, realizzando una perdita dell'esercizio pari a 2.950 migliaia di euro.
INFORMAZIONI RELATIVE ALLA CENSURA FORMULATA DALLA CONSOB AI SENSI DELL'ART. 154-TER, COMMA 7, DEL D.LGS. N. 58/1998 E ALLA COMUNICAZIONE DEGLI UFFICI DI CONSOB IN DATA 6 APRILE 2018
SAIPEM RELAZIONE BILANCIO BILANCIO ALLEGATI IN BREVE SULLA GESTIONE CONSOLIDATO DI ESERCIZIO
Il 30 gennaio 2018 la Consob, in esito alla verifica ispettiva avviata in data 7 novembre 2016 (e conclusa in data 23 ottobre 2017) e di cui Saipem SpA ("Saipem") ha dato conto nella Relazione finanziaria annuale al 31 dicembre 2016, ha comunicato a Saipem di aver rilevato profili di non conformità "del bilancio d'esercizio e del bilancio consolidato al 31 dicembre 2016, nonché della Relazione finanziaria semestrale consolidata al 30 giugno 2017" ai principi contabili internazionali applicabili (IAS 1 "Presentazione del bilancio"; IAS 34 "Bilancio intermedio"; IAS 8 "Principi contabili, cambiamenti nelle stime contabili ed errori", par. 5, 41 e 42; IAS 36 "Riduzione di valore delle attività", par. 31, 55-57) e, conseguentemente, l'avvio "del procedimento finalizzato all'adozione della misura di cui all'art. 154-ter, comma 7, del D.Lgs. n. 58/1998".
Con note del 13 e del 15 febbraio 2018 la Società ha trasmesso alla Consob le proprie considerazioni in ordine ai rilievi formulati dagli Uffici, evidenziando le ragioni per le quali ritiene di non condividere tali rilievi.
Il 2 marzo 2018 la Commissione, in parziale accoglimento dei rilievi degli Uffici, ha comunicato a Saipem la propria delibera n. 20324 (la "Delibera"), con la quale ha accertato la "non conformità del bilancio consolidato e di esercizio 2016 di Saipem alle norme che ne disciplinano la predisposizione", senza censurare invece la correttezza della Relazione finanziaria semestrale consolidata al 30 giugno 2017.
Secondo la Delibera, la non conformità del bilancio consolidato e di esercizio 2016 di Saipem alle norme che ne governano la predisposizione concernerebbe in particolare: (i) la non corretta applicazione del principio della contabilizzazione per competenza sancito dalla norma contabile IAS 1; (ii) la mancata applicazione del principio contabile IAS 8 in relazione alla correzione degli errori attinenti al bilancio 2015; e (iii) il processo di stima del tasso di attualizzazione ai sensi del principio contabile IAS 36.
La Consob ha quindi chiesto alla Società, ai sensi dell'art. 154-ter, comma 7, del D.Lgs. n. 58/1998, di rendere noti al mercato i seguenti elementi di informazione:
Relativamente al punto (a), la contestazione riguarda la non conformità del bilancio consolidato e d'esercizio 2016:
In sostanza, ad avviso della Consob, le circostanze alla base di talune delle svalutazioni rilevate da Saipem nel bilancio 2016 sarebbero esistite, in tutto o in parte, già alla data di predisposizione del bilancio 2015. Infatti, Consob contesta alla Società la circostanza di avere approvato il bilancio consolidato e d'esercizio 2016 senza avere corretto "errori rilevanti"
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contenuti nel bilancio consolidato e d'esercizio del periodo amministrativo precedente, relativamente alle seguenti poste contabili:
Relativamente al punto sub (b), Consob non condivide il fatto che la Società, ai fini dello svolgimento dell'impairment test: (i) abbia utilizzato un tasso unico per attualizzare flussi di business unit, caratterizzate da un profilo di rischio differente; (ii) non abbia considerato il rischio Paese in relazione ad alcuni asset che operano in specifiche aree geografiche per lungo tempo; (iii) non abbia tenuto conto delle modifiche nel profilo di rischio della Società conseguenti all'operazione che ha determinato il venir meno del consolidamento di Saipem nel Gruppo Eni.
La Consob ritiene che il bilancio consolidato e il bilancio separato di Saipem al 31 dicembre 2016 non siano conformi ai seguenti principi contabili: IAS 1, IAS 8 e IAS 36.
Nel dettaglio, la Consob ha osservato che la Società ha approvato il bilancio consolidato e d'esercizio 2016, senza avere corretto "errori rilevanti" contenuti nel bilancio consolidato e d'esercizio del periodo amministrativo precedente, relativamente alle seguenti poste contabili:
Con riferimento alla voce "Immobili, impianti e macchinari" dell'esercizio 2015, Consob contesta la non corretta applicazione dello IAS 16 "Immobili, impianti e macchinari" e dello IAS 36.
Più in particolare, Consob ritiene che alcune svalutazioni operate dalla Società su "immobili, impianti e macchinari" nel bilancio consolidato 2016 avrebbero dovuto, almeno in parte, essere rilevate, per competenza economica, nell'esercizio precedente.
Per la precisione, Consob contesta:
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derivanti dal bene stesso. La vita utile di un bene, perciò, può essere più breve della sua vita economica. La stima della vita utile dell'attività comporta l'esercizio di una valutazione soggettiva, fondata sull'esperienza dell'entità su attività similari".
In conseguenza dei rilievi di cui sopra, Consob non condivide anche la competenza economica delle svalutazioni effettuate nel bilancio consolidato e d'esercizio 2016 con riferimento ad alcuni magazzini e a un'imposta differita attiva correlate alle voci dianzi oggetto di contestazione per le quali la competenza economica della svalutazione è ricondotta da Consob all'esercizio 2015.
Consob richiama, al riguardo:
Inoltre, Consob contesta il processo di stima del tasso di attualizzazione alla base dell'impairment test relativo al bilancio 2016, in quanto caratterizzato da un approccio non conforme a quanto previsto dal principio contabile IAS 36 che prevede che la Società debba "applicare il tasso di attualizzazione appropriato ai flussi finanziari futuri". Più precisamente, con riguardo all'esercizio 2016 Consob non condivide il fatto che la Società, ai fini dello svolgimento dell'impairment test: (i) abbia utilizzato un tasso unico per attualizzare flussi di business unit, caratterizzate da un profilo di rischio differente; (ii) non abbia considerato il rischio Paese in relazione ad alcuni asset che operano in specifiche aree geografiche per lungo tempo.
In relazione a quanto sopra, Consob ravvisa la violazione anche del principio relativo alla corretta rappresentazione della situazione aziendale che non garantirebbe il rispetto degli assunti fondamentali e delle caratteristiche qualitative delle informazioni.
Ritiene, infatti, Consob che la rilevanza degli errori e la significatività delle carenze riscontrate, possano determinare, altresì, la non conformità delle rendicontazioni in oggetto ai requisiti di attendibilità, prudenza e completezza, sanciti dal principio IAS 1.
C. Illustrazione, in un'apposita situazione economico-patrimoniale consolidata pro-forma – corredata dei dati comparativi – degli effetti che una contabilizzazione conforme alle regole avrebbe prodotto sulla situazione patrimoniale, sul conto economico e sul patrimonio netto dell'esercizio 2016, per i quali è stata fornita un'informativa errata.
La Società non condivide il giudizio di non conformità del bilancio consolidato e d'esercizio al 31 dicembre 2016 reso da Consob nella Delibera e ricorda che il bilancio consolidato e il bilancio d'esercizio al 31 dicembre 2016 sono stati approvati rispettivamente dal Consiglio di Amministrazione il 16 marzo 2017 e dall'Assemblea dei Soci il 28 aprile 2017 e sono stati oggetto della relazione della società di revisione ai sensi degli artt. 14 e 16 del decreto legislativo 27 gennaio 2010, n. 39, relazione rilasciata il 3 aprile 2017.
Inoltre, con comunicato stampa del 5 marzo 2018, Saipem ha informato che "il Consiglio di Amministrazione di Saipem, non condividendo la prospettazione della Consob, ha deliberato il 5 marzo 2018 di proporre impugnazione avverso la Delibera nelle competenti sedi giudiziarie".
Con comunicato stampa del 21 marzo 2018 Saipem ha informato che al fine di correttamente interpretare e attuare quanto disposto dalla Delibera, ha proposto motivata istanza alla Consob al fine di ottenere chiarimenti interpretativi, idonei a superare le complessità tecniche e valutative connesse ai rilievi formulati dall'Autorità e potere, in questo modo, correttamente informare il mercato, ribadendo di non condividere – e di non avere intenzione di fare proprio – il giudizio di non conformità del bilancio consolidato e del bilancio d'esercizio al 31 dicembre 2016.
Il 16 aprile 2018 Saipem ha emesso un comunicato stampa con ad oggetto la situazione economico-patrimoniale pro-forma consolidata al 31 dicembre 2016 al solo fine di ottemperare alla Delibera.
Il 27 aprile 2018 Saipem ha presentato ricorso al Tribunale Amministrativo del Lazio chiedendo l'annullamento della Delibera e di ogni altro atto e/o provvedimento presupposto e/o connesso.
Il 24 maggio 2018 Saipem ha depositato al TAR-Lazio motivi aggiuntivi di impugnazione avverso la citata Delibera.
Il 15 giugno 2021 si è tenuta dinanzi al TAR-Lazio l'udienza per la discussione del ricorso di Saipem avverso la Delibera Consob del 2 marzo 2018.
Il 6 luglio 2021 il TAR-Lazio ha respinto il ricorso presentato da Saipem SpA il 27 aprile 2018.

Il 6 novembre 2021 Saipem ha depositato il proprio appello avverso la decisone del TAR-Lazio davanti al Consiglio di Stato. Il 7 marzo 2024 si è svolta davanti al Consiglio di Stato l'udienza di discussione del merito dell'impugnazione proposta da Saipem avverso la sentenza del TAR-Lazio.
Inoltre, il 6 aprile 2018, dopo la chiusura del mercato, gli Uffici della Consob (Divisione Informazione Emittenti), con comunicazione prot. n. 0100385/18 (la "Comunicazione"), hanno avviato un procedimento amministrativo sanzionatorio formulando talune contestazioni, ai sensi degli artt. 191 e 195 del D.Lgs. n. 58/1998 ("TUF"), in ordine alla documentazione d'offerta (Prospetto Informativo e Supplemento al Prospetto Informativo) messa a disposizione del pubblico da Saipem SpA ("Saipem") in occasione della operazione di aumento del capitale sociale realizzata nei mesi di gennaio e febbraio 2016. Le contestazioni sono rivolte esclusivamente nei confronti degli amministratori e del Chief Financial Officer/Dirigente Preposto in carica in quel momento.
Gli Uffici di Consob nel notificare agli interessati le contestazioni hanno comunicato che le violazioni contestate da Consob, ove accertate dalla Commissione all'esito del procedimento, "sono punite con una sanzione amministrativa pecuniaria compresa tra euro 5.000 ed euro 500.000".
Saipem ha ricevuto notifica della Comunicazione unicamente quale garante ex lege del pagamento "delle sanzioni pecuniarie che potranno eventualmente essere comminate agli esponenti aziendali in esito al procedimento amministrativo".
Le contestazioni fanno seguito alla deliberazione Consob n. 20324 dello scorso 2 marzo 2018 (la "Delibera"), il cui contenuto è stato reso noto al mercato dalla Società con comunicato stampa del 5 marzo 2018. La Delibera – che, come parimenti reso noto al mercato, la Società non ha condiviso e che ha formato oggetto di impugnazione dinanzi al TAR-Lazio – aveva contestato, tra l'altro, "l'incoerenza delle assunzioni e degli elementi alla base del Piano Strategico 2016-2019 rispetto alle evidenze a disposizione degli organi di amministrazione" in quanto gli indicatori di possibile perdita di valore degli asset poi svalutati da Saipem nella relazione novestrale al 30 settembre 2016 sarebbero sussistiti, secondo la Consob, già al momento di approvazione del bilancio consolidato 2015.
Con la Comunicazione, gli Uffici della Consob hanno contestato agli esponenti aziendali che al momento dell'aumento di capitale esercitavano funzioni direttive i fatti oggetto della Delibera e già comunicati al mercato, come dianzi scritto. Gli Uffici hanno contestato inoltre taluni "profili in ordine alla non corretta redazione della dichiarazione sul capitale circolante netto" richiesta dalla disciplina vigente in materia di prospetto informativo.
Quanto precede comporterebbe, secondo gli Uffici della Consob, "l'inidoneità della documentazione d'offerta a consentire la formulazione di un fondato giudizio sulla situazione patrimoniale e finanziaria, sui risultati economici e sulle prospettive dell'emittente da parte degli investitori, ai sensi dell'art. 94, commi 2 e 7, del TUF, con riguardo alle informazioni riguardanti: a) le stime di risultato del Gruppo per l'esercizio 2015 (Guidance 2015 e le assunzioni sottostanti)"; "b) le previsioni di risultato del Gruppo tratte dal Piano Strategico 2016-2019 e le assunzioni sottostanti"; "c) la dichiarazione sul Capitale Circolante Netto" ("CCN").
Sempre secondo gli Uffici della Consob, Saipem avrebbe inoltre omesso, in violazione dell'art. 97, comma 1 e dell'art. 115, comma 1, lett. a), del TUF, di rappresentare alla Consob "informazioni inerenti (i) alle assunzioni sottostanti la dichiarazione sul CCN; (ii) alla disponibilità di uno 'Scenario Eni' sul prezzo del petrolio aggiornato e (iii) l'esistenza di significative modifiche nelle assunzioni sottostanti il Piano Strategico 2016-2019".
Il 4 luglio 2018 Saipem, quale garante ex lege del pagamento "delle sanzioni pecuniarie che potranno eventualmente essere comminate agli esponenti aziendali in esito al procedimento amministrativo", ha presentato a Consob le proprie deduzioni difensive.
Saipem e tutti gli esponenti aziendali destinatari della Comunicazione hanno provveduto a depositare le proprie controdeduzioni agli Uffici della Consob.
Con delibera n. 20828 del 21 febbraio 2019, notificata il 12 marzo 2019 a Saipem e adottata all'esito del procedimento amministrativo sanzionatorio avviato il 6 aprile 2018, Consob ha irrogato le seguenti sanzioni pecuniarie amministrative: a) 200 mila euro nei confronti dell'Amministratore Delegato della Società in carica all'epoca dei fatti contestati; b) 150 mila euro nei confronti del Dirigente Preposto alla redazione dei documenti contabili societari in carica al momento dell'aumento di capitale del 2016.
Consob ha, inoltre, condannato Saipem al pagamento di 350 mila euro, quale responsabile in solido per il pagamento delle citate sanzioni amministrative con i due soggetti sanzionati ai sensi dell'art. 195, comma 9, del TUF (nella formulazione vigente all'epoca delle asserite violazioni), con obbligo di regresso nei confronti dei medesimi due soggetti.
La Consob ha deciso di archiviare il procedimento avviato il 6 aprile 2018 nei confronti dei consiglieri di Amministrazione non esecutivi in carica all'epoca dei fatti contestati.
Il Consiglio di Amministrazione di Saipem il 2 aprile 2019 ha deliberato di impugnare dinanzi alla Corte di Appello la Delibera n. 20828.
Analoga impugnativa è stata presentata dalle due persone fisiche sanzionate nella specie l'Amministratore Delegato di Saipem in carica all'epoca dei fatti contestati e il Chief Financial Officer e Dirigente Preposto alla redazione dei documenti
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contabili in carica all'epoca dei fatti oggetto. La prima udienza dinanzi alla Corte di Appello di Milano si è tenuta il 13 novembre 2019.
Dopo varie istanze di autorizzazione alla produzione di documenti, memorie, motivi aggiunti, deduzioni e controdeduzioni, all'udienza del 21 aprile 2021 si è tenuta la discussione dei ricorsi.
La Corte di Appello di Milano, in parziale accoglimento dei ricorsi, che per il resto sono stati respinti:
Il 20 gennaio 2022 Saipem ha proposto ricorso in Cassazione avverso la decisione della Corte di Appello di Milano. In data 1° marzo 2022 Consob ha notificato a Saipem il proprio controricorso con ricorso incidentale.
Il controricorso di Saipem a fronte del ricorso incidentale della Consob è stato notificato l'8 aprile 2022.
Il procedimento è allo stato pendente.
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I sottoscritti Alessandro Puliti e Luca Caviglia in qualità, rispettivamente, di Amministratore Delegato e di Dirigente preposto alla redazione dei documenti contabili societari di Saipem SpA, attestano, tenuto anche conto di quanto previsto dall'art.154-bis, commi 3 e 4, del decreto legislativo 24 febbraio 1998, n. 58:
l'adeguatezza in relazione alle caratteristiche dell'impresa e
l'effettiva applicazione delle procedure amministrative e contabili per la formazione del bilancio di esercizio nel corso dell'esercizio 2024.
Le procedure amministrative e contabili per la formazione del bilancio di esercizio al 31 dicembre 2024 sono state definite e la valutazione della loro adeguatezza è stata effettuata sulla base delle norme e metodologie definite da Saipem in coerenza con il modello Internal Control - Integrated Framework emesso dal Committee of Sponsoring Organizations of the Treadway Commission che rappresenta un framework di riferimento per il sistema di controllo interno generalmente accettato a livello internazionale.
11 marzo 2025
Alessandro Puliti Luca Caviglia
/firma/ Alessandro Puliti /firma/ Luca Caviglia Amministratore Delegato Dirigente preposto alla redazione dei documenti contabili societari


Signori Azionisti,
Il Consiglio di Amministrazione sottopone alla Vostra approvazione di destinare l'utile netto di Saipem SpA relativo all'esercizio chiuso al 31 dicembre 2024 pari a 278.498.189,94 euro come segue:
I dividendi come sopra specificati saranno messi in pagamento a partire dal 21 maggio 2025, con stacco cedola in data 19 maggio 2025 e record date il 20 maggio 2025.
Alla data di approvazione del bilancio le azioni proprie in portafoglio sono pari a n. 38.370.464.
11 marzo 2025
Per il Consiglio di Amministrazione il Presidente Elisabetta Serafin

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Signori Azionisti,
la presente relazione è redatta dal Collegio Sindacale nominato dall'Assemblea degli Azionisti del 3 maggio 2023, il cui mandato scade con l'Assemblea convocata per l'approvazione del bilancio al 31 dicembre 2025.
Nel corso dell'esercizio chiuso al 31 dicembre 2024 il Collegio ha svolto le attività di vigilanza previste dalla legge, secondo i principi enunciati nelle Norme di comportamento del Collegio Sindacale, raccomandate dal Consiglio Nazionale dei Dottori Commercialisti e degli Esperti Contabili, dalle disposizioni Consob in materia di controlli societari e dalle indicazioni contenute nel Codice di Corporate Governance per le società quotate, promosso da Borsa Italiana.
Inoltre, avendo Saipem SpA (di seguito anche "Saipem" o la "Società") adottato il modello di governance tradizionale, il Collegio Sindacale si identifica con il "Comitato per il controllo interno e la revisione contabile" cui competono ulteriori specifiche funzioni di controllo e monitoraggio in tema di informativa finanziaria, di rendicontazione di sostenibilità e revisione legale, previste dall'art.19 del D.Lgs. 27 gennaio 2010, n. 39, così come modificato dal D.Lgs. 17 luglio 2016, n. 135 e dal D.Lgs. 6 settembre 2024, n. 125.
Il Collegio Sindacale ha acquisito le informazioni strumentali allo svolgimento dei compiti di vigilanza ad esso attribuiti mediante la partecipazione alle riunioni del Consiglio di Amministrazione e dei Comitati consiliari, le audizioni del management della Società e del Gruppo, gli incontri con il revisore legale e con i corrispondenti organi di controllo delle società del Gruppo, l'analisi dei flussi informativi acquisiti dalle competenti strutture aziendali, nonché le ulteriori attività di controllo.
Il bilancio per l'esercizio chiuso al 31 dicembre 2024 ha evidenziato un utile di esercizio al 31 dicembre 2024 pari a 278.498.189,94 euro (rispetto a un utile di 107.279.268,28 euro rilevato al 31 dicembre 2023). Il patrimonio netto al 31 dicembre 2024 risulta pari a 2.573.247.813 euro (2.395.261.330 euro al 31 dicembre 2023), di cui 501.669.791 euro a titolo di capitale sociale e 1.621.695.255 euro a titolo di riserva da sovrapprezzo azioni.
I compiti di vigilanza del Collegio Sindacale sono disciplinati dall'art. 2403 del codice civile, dal D.Lgs. n. 58/1998 e dal D.Lgs. n. 39/2010. Il Collegio ha tenuto conto delle modifiche occorse al D.Lgs. n. 39/2010 con il D.Lgs. n. 135/2016 in attuazione della Direttiva 2014/56/UE e del Regolamento Europeo 537/2014, nonché del D.Lgs. n. 125/2024 in vigore dal 25 settembre 2024.
Sulle attività di vigilanza svolte nel corso dell'esercizio, considerate le indicazioni fornite dalla Consob con comunicazione del 6 aprile 2001, modificata e integrata con comunicazione n. DEM/3021582 del 4 aprile 2003, e successivamente con comunicazione n. DEM/6031329 del 7 aprile 2006, il Collegio rappresenta quanto segue.
Il Collegio ha vigilato sull'osservanza della legge e dello Statuto. Nel corso dell'esercizio 2024 il Collegio Sindacale si è riunito n. 6 volte e ha inoltre partecipato a: n. 12 riunioni del Consiglio di Amministrazione, n. 15 riunioni del Comitato Controllo e Rischi, n. 5 riunioni del Comitato Parti Correlate, n. 12 riunioni del Comitato Remunerazione e Nomine e n. 6 riunioni del Comitato Sostenibilità Scenari e Governance. Nel corso dell'esercizio 2025, e sino alla data della presente Relazione, il Collegio Sindacale si è ulteriormente riunito n. 2 volte. Il Collegio ha altresì incontrato l'Organismo di Vigilanza istituito dalla Società ai sensi dell'art. 6 del D.Lgs. n. 231/2001, il Collegio Sindacale/Sindaco unico e i Compliance Committee delle principali società partecipate del Gruppo oltre che, nel quadro degli scambi di informazioni tra organo di controllo e revisore, previsti dalla legge, ha tenuto numerosi incontri con la società KPMG SpA incaricata della revisione legale di Saipem.
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Il Collegio Sindacale ha vigilato sull'adeguatezza dell'assetto organizzativo della Società, sul rispetto dei principi di corretta amministrazione e sull'adeguatezza delle disposizioni impartite da Saipem alle società controllate ai sensi dell'art. 114, comma 2, del D.Lgs. n. 58/1998, tramite l'acquisizione di informazioni dai responsabili delle competenti funzioni aziendali e tramite incontri e scambi di documenti con la società di revisione, ai fini della reciproca condivisione di dati e informazioni. Anche dall'esame della Relazione del Collegio Sindacale delle società controllate e dagli scambi informativi con questi intercorsi, non sono emersi elementi meritevoli di essere portati alla Vostra attenzione.
Il Collegio ha monitorato l'evoluzione della struttura organizzativa, che, nel corso dell'esercizio, ha recepito, tra l'altro, i seguenti aggiornamenti:
a decorrere dal 1° luglio 2024 la Società ha istituito la Business Line Drilling, alle dirette dipendenze dell'Amministratore Delegato e Direttore Generale, nella quale sono confluite le attività Commercial e Operations and Assets dedicate al business Drilling, precedentemente collocate nell'ambito della Business Line Asset Based Services al fine di assicurare il presidio unico del business Drilling e incrementare l'efficacia dei processi gestiti sia in fase di acquisizione che di esecuzione dei progetti. La Società è organizzata in business line: Asset Based Services, Drilling, Energy Carriers, Offshore Wind, Sustainable Infrastructures, Robotics & Industrialized Solutions; dispone di 6 cantieri di fabbricazione e una flotta offshore di 17 navi da costruzione di proprietà e 15 impianti di perforazione, di cui 9 di proprietà;
in data 18 dicembre 2024 il Consiglio di Amministrazione di Saipem SpA ha nominato Luca Caviglia dirigente preposto alla redazione dei documenti contabili societari ai sensi dell'art. 154-bis del D.Lgs. 24 febbraio 1998, n. 58, con responsabilità di attestazione in materia di rendicontazione di sostenibilità ai sensi del comma 5-ter del suddetto articolo. Il Dott. Caviglia ha mantenuto la responsabilità della funzione Accounting and Administration di Saipem SpA ridenominata Accounting, Administration & Sustainability Reporting, all'interno della direzione finanziaria guidata dal Chief Financial Officer Paolo Calcagnini. La nomina è stata deliberata dal Consiglio di Amministrazione, sentito il Comitato Remunerazione e Nomine con il parere favorevole del Collegio Sindacale, nel rispetto dei requisiti previsti dalla legge e delle disposizioni statutarie.
Il Collegio Sindacale ha verificato che il Modello 231 (che include il Codice Etico) sia stato pubblicato sul sito internet della Società all'esito dell'ultimo aggiornamento approvato dal Consiglio di Amministrazione il 18 dicembre 2024, che ha tenuto conto: (i) delle attività di risk assessment condotte nel corso del secondo semestre del 2024; (ii) degli aggiornamenti normativi intervenuti; e (iii) delle più recenti modifiche organizzative adottate dalla Società in particolare relative alla Business Line Drilling.
Il Collegio ha vigilato sull'adeguatezza del Sistema di Controllo Interno e di Gestione dei Rischi e sull'adeguatezza del sistema amministrativo-contabile, nonché sull'affidabilità di quest'ultimo a rappresentare correttamente i fatti di gestione, mediante:
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Integrated Risk Management and Compliance della Società, gli aggiornamenti della mappa dei principali rischi di Gruppo, prima della presentazione al Consiglio di Amministrazione;

nella Legge 24 aprile 2020, n. 27 ("Decreto n. 18/2020") come prorogato da ultimo per effetto del Decreto Legge 27 dicembre 2024, n. 202 (convertito, con modificazioni, dalla Legge 21 febbraio 2025, n. 15), in materia di esercizio del voto per delega e rappresentante degli azionisti designato dalla Società che ha prorogato sino al 31 dicembre 2025 la possibilità, per le società quotate, di prevedere che l'intervento in assemblea da parte di coloro ai quali spetta il diritto di voto, avvenga esclusivamente tramite il rappresentante designato dalla Società ai sensi dell'art. 135-undecies del TUF;
• sull'istruttoria svolta dal Comitato Controllo e Rischi della Società, finalizzata all'espressione del proprio parere al Consiglio di Amministrazione sulla metodologia da utilizzarsi per lo svolgimento del test di impairment al 31 dicembre 2024, effettuata col supporto di un consulente indipendente incaricato dal Comitato Controllo e Rischi.
Il Collegio Sindacale ha inoltre vigilato sull'espletamento degli adempimenti correlati alle normative "Market abuse" e "Tutela del risparmio" in materia di informativa societaria e di "Internal Dealing", con particolare riferimento al trattamento delle informazioni privilegiate e alla procedura per la diffusione dei comunicati e delle informazioni al pubblico.
In particolare, anche in ordine al rispetto delle disposizioni applicabili (Market Abuse Regulation "MAR", D.Lgs. n. 58/1998, Regolamento Consob n. 11971/1999, Regolamento (UE) n. 2014/596), il Collegio Sindacale ha vigilato sulla conformità delle procedure adottate dalla Società al fine di assicurare la corretta gestione delle informazioni societarie comunicate all'esterno, la tenuta e l'aggiornamento dei registri delle persone che hanno accesso a informazioni rilevanti/privilegiate, nonché il rispetto degli obblighi informativi inerenti alle operazioni su strumenti finanziari compiute dai soggetti rilevanti (cd. internal dealing). A tal fine, il Collegio Sindacale ha preso atto che il 19 aprile 2023 il Consiglio di Amministrazione, previo parere favorevole del Comitato Sostenibilità Scenari e Governance, ha approvato la più recente proposta di aggiornamento della procedura societaria Management System Guideline "Market Abuse" nella versione che ha previsto, tra l'altro, un rafforzamento dei flussi informativi e dei presidi in relazione al processo di individuazione e gestione delle informazioni rilevanti/privilegiate, oltre che opportuni aggiornamenti di carattere procedurale e organizzativo. La lista delle operazioni internal dealing effettuate a decorrere dal 2016 è pubblicata sul sito internet dalla Società.
Il Collegio Sindacale ha ricevuto periodici aggiornamenti dal Dirigente Preposto alla redazione dei documenti contabili societari, anche nel corso di riunioni svolte dal Comitato Controllo e Rischi, circa le procedure amministrative e contabili in uso, relative all'attività di formazione del bilancio della Società, del bilancio consolidato e della relazione finanziaria semestrale, oltre che in merito agli altri documenti contabili periodici.
Il Collegio Sindacale ha, inoltre, avuto evidenza del processo che consente al Dirigente Preposto e all'Amministratore a ciò delegato, di rilasciare le attestazioni sopra citate, previste dall'art. 154-bis del TUF, al fine di controllare il processo di informativa finanziaria e di sostenibilità, oltre che l'efficacia dei sistemi di controllo interno e di gestione del rischio dell'impresa, per quanto attiene l'informativa finanziaria e la rendicontazione di sostenibilità, senza con ciò violarne l'indipendenza (ai sensi dell'art. 19 del D.Lgs. n. 39/2010, come aggiornato dal D.Lgs. n. 135/2016 e dal D.Lgs. n. 125/2024).
In particolare, il Collegio, sentita la società di revisione legale, ritiene adeguate le disposizioni impartite dalla Società alle società controllate ai sensi della normativa vigente, anche di natura regolamentare, avendo constatato che le società del Gruppo Saipem, cui sono applicabili tali previsioni, sono dotate di procedure idonee a far pervenire regolarmente alla direzione della Società e al revisore della società controllante, i dati economici, patrimoniali e finanziari necessari per la redazione del bilancio consolidato.
Per quanto sopra esposto, all'esito dell'attività svolta, non sono, pertanto, emerse situazioni o criticità tali da far ritenere non adeguato il sistema di controllo interno e di gestione dei rischi della Società, nel suo complesso.
La Società ha pubblicato nella propria relazione finanziaria annuale il prospetto di raccordo dell'indebitamento finanziario netto predisposto secondo le disposizioni previste dal Richiamo di attenzione n. 5/21 del 29 aprile 2021 di Consob avente ad oggetto "Conformità agli Orientamenti dell'ESMA in materia di obblighi di informativa ai sensi del regolamento sul prospetto" e che recepisce gli orientamenti dell'ESMA.
Il 18 marzo 2022 la Consob ha richiamato l'attenzione degli emittenti vigilati sull'impatto della guerra in Ucraina in ordine alle informazioni privilegiate e alle rendicontazioni finanziarie.
In data 13 maggio 2022 l'ESMA ha pubblicato il Public Statement "Implications of Russia's invasion of Ukraine on half-yearly financial reports" afferente agli effetti dell'invasione dell'Ucraina da parte della Russia, sulle rendicontazioni finanziarie semestrali 2022 redatte secondo lo IAS 34 "Bilanci intermedi".
Il 19 maggio 2022 la Consob ha pubblicato un richiamo di attenzione avente ad oggetto: "Conflitto in Ucraina - Richiamo di attenzione degli emittenti vigilati sull'informativa finanziaria e sugli adempimenti connessi al rispetto delle misure restrittive adottate dall'Unione Europea nei confronti della Russia", richiamando l'attenzione degli organi di amministrazione, degli organi di controllo, anche nella loro qualità di audit committee, e delle società di revisione, coinvolti nel processo di
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produzione dell'informativa finanziaria pubblicata dai soggetti vigilati, sulle raccomandazioni fornite dall'ESMA nel suddetto Public Statement.
Il Collegio Sindacale ha verificato che la Società ha agito informata in merito ai contenuti dei sopra citati richiami di attenzione, anche avuto particolare riguardo agli effetti per l'emittente e per le società controllate, delle misure restrittive adottate dall'UE ("Richiamo Banca d'Italia, Consob, Ivass e Uif al rispetto delle misure restrittive adottate dalla UE in risposta all'aggressione militare russa in Ucraina" del 7 marzo 2022).
Nel merito, si rimanda alla sezione "Gestione dei rischi d'impresa" nell'ambito della Relazione sulla gestione consolidata, contenuta nella Relazione finanziaria annuale della Società al 31 dicembre 2024, ove la Società specifica che:
Il 20 dicembre 2024 Consob ha pubblicato il richiamo di attenzione n. 2/24 con cui l'Autorità richiama l'attenzione degli emittenti su alcuni punti rilevanti per l'informativa finanziaria annuale dell'esercizio 2024, evidenziando che una potenziale fonte di greenwashing può consistere – fatte salve le specificità dei bilanci e delle rendicontazioni sulla sostenibilità – nell'esistenza nella relazione finanziaria annuale di informazioni divergenti sui temi della sostenibilità. In particolare, il richiamo di attenzione evidenzia la necessità per gli emittenti di:
Il richiamo di attenzione non introduce obblighi informativi nuovi, ma sottolinea prescrizioni già in vigore. Ciò al fine di promuovere la trasparenza delle informazioni fornite, garantire la conformità delle stesse ai principi contabili internazionali e scoraggiare i fenomeni di greenwashing.
Il Collegio Sindacale ha verificato che la Società ha agito informata in merito ai contenuti dei sopra citati richiami di attenzione.
La società di revisione legale KPMG SpA (di seguito anche "KPMG") ha rilasciato in data odierna:
(i) le relazioni ai sensi dell'art. 14 del D.Lgs. n. 39/2010 e dell'art.10 del Regolamento Europeo 537/2014, per il bilancio di esercizio e per il bilancio consolidato di Gruppo al 31 dicembre 2024, redatti in conformità agli International Financial Reporting Standards - IFRS adottati dall'Unione Europea, nonché ai provvedimenti emanati in attuazione dell'art. 9 del D.Lgs. n. 38/2005. Da tali relazioni risulta che il bilancio di esercizio e il bilancio consolidato forniscono una rappresentazione veritiera e corretta della situazione patrimoniale e finanziaria, del risultato economico e dei flussi di cassa per l'esercizio chiuso a tale data. KPMG ha espresso, inoltre, il proprio giudizio senza rilievi sulla conformità del bilancio di esercizio della Società e del bilancio consolidato del Gruppo, alle disposizioni del Regolamento Delegato (UE) 2019/815 della Commissione
SAIPEM RELAZIONE BILANCIO BILANCIO ALLEGATI IN BREVE SULLA GESTIONE CONSOLIDATO DI ESERCIZIO
Europea in materia di predisposizione dell'informativa finanziaria nel formato elettronico unico di comunicazione (ESEF - European Single Electronic Format); e
(ii) la relazione della società di revisione indipendente sull'esame limitato della rendicontazione consolidata di sostenibilità ai sensi dell'art. 14-bis del D.Lgs. n. 39/2010; da tale relazione risulta che non sono pervenuti all'attenzione di KPMG elementi che facciano ritenere che:
la rendicontazione consolidata di sostenibilità del Gruppo Saipem relativa all'esercizio chiuso al 31 dicembre 2024 non sia redatta, in tutti gli aspetti significativi, in conformità ai principi di rendicontazione adottati dalla Commissione Europea ai sensi della Direttiva 2013/34/UE European Sustainability Reporting Standard (ESRS) e
le informazioni contenute nel paragrafo "Informazioni a norma dell'art. 8 del Regolamento UE 2020/852 - Regolamento sulla Tassonomia" della rendicontazione consolidata di sostenibilità, non siano redatte, in tutti gli aspetti significativi, in conformità all'art. 8 del Regolamento UE 2020/852 - Regolamento sulla Tassonomia.
In data odierna la società di revisione ha inoltre rilasciato la "Relazione aggiuntiva per il comitato per il controllo interno e la revisione contabile" che illustra i risultati della revisione legale dei conti effettuata e include la dichiarazione relativa all'indipendenza di cui all'art. 6, paragrafo 2, lettera a), del Regolamento (UE) n. 537 del 16 aprile 2014 oltre che le informative richieste dall'art. 11 del medesimo Regolamento, senza individuare "carenze nel sistema di controllo interno in relazione al processo di informativa finanziaria, né questioni fondamentali ai sensi dell'art. 19 del D.Lgs. n. 39/10". Il Collegio Sindacale provvederà a informare l'organo di amministrazione della Società in merito agli esiti della revisione legale, trasmettendo a tal fine la relazione aggiuntiva di cui all'art. 11 del Regolamento Europeo 537/2014, corredata da eventuali osservazioni, ai sensi dell'art. 19 del D.Lgs. n. 39/2010, e del Regolamento Europeo 537/2014.
Nel corso dell'esercizio il Collegio Sindacale ha tenuto numerose riunioni con i responsabili della società di revisione, ai sensi dell'art. 150, comma 3, del D.Lgs. n. 58/1998, nel corso delle quali sono stati svolti opportuni scambi informativi e non sono emersi altri fatti o situazioni meritevoli di essere evidenziati-
Il Collegio Sindacale (i) ha analizzato l'attività svolta dalla società di revisione, e in particolare, l'impianto metodologico, l'approccio di revisione utilizzato per le diverse aree significative di bilancio e la pianificazione del lavoro di revisione e (ii) ha condiviso con la società di revisione le problematiche relative ai rischi aziendali, potendo così apprezzare l'adeguatezza della risposta pianificata dal revisore con i profili, strutturali e di rischio, della Società e del Gruppo.
Si segnala che il Consiglio di Amministrazione della Società, coerentemente con le indicazioni del documento congiunto di Banca d'Italia/Consob/ISVAP del 3 marzo 2010, ha preso in esame la rispondenza della procedura di impairment test alle prescrizioni del principio contabile internazionale IAS 36, beneficiando anche del conforto espresso nel merito da consulenti specialisti, a cui ha fatto seguito l'approvazione dei risultati dell'impairment test, avvenuta il 25 febbraio 2025 in occasione dell'approvazione dei risultati preconsuntivi consolidati al 31 dicembre 2024.
In allegato alle note illustrative al bilancio di esercizio della Società, nel paragrafo "Corrispettivi di revisione legale dei conti e dei servizi diversi dalla revisione", è riportato il prospetto dei corrispettivi di competenza dell'esercizio, riconosciuti alla società di revisione e alle entità appartenenti alla sua rete, ai sensi dell'art. 149-duodecies del Regolamento Emittenti Consob. I "Servizi di attestazione" e di "Revisione legale dei conti" forniti dalla società di revisione KPMG e dai soggetti appartenenti alla sua rete a Saipem e alle società da questa controllate, comprendono, rispettivamente, i compensi per la revisione contabile limitata del bilancio di sostenibilità e per l'attestazione di conformità della Rendicontazione Consolidata di Sostenibilità di Saipem, predisposta ai sensi del D.Lgs. 6 settembre 2024, n. 125, di recepimento della Direttiva 2022/2464/UE (CSRD). Alla società di revisione KPMG non sono stati attribuiti incarichi non consentiti dall'art. 17, comma 3, D.Lgs. n. 39/2010.
Ai sensi dell'art. 19 del D.Lgs. n. 39/2010, così come modificato dal D.Lgs. n. 135/2016, il Collegio Sindacale ha verificato e monitorato l'indipendenza della società di revisione legale a norma degli artt. 10, 10-bis, 10-ter, 10-quater e 17 del sopra citato Decreto e dell'art. 6 del Regolamento Europeo, in particolare per quanto concerne l'adeguatezza della prestazione di servizi diversi dalla revisione, conformemente all'art. 5 di tale Regolamento. A tal fine il Collegio Sindacale ha preso in esame tutte le proposte di incarico alla società di revisione per servizi diversi dalla revisione, oltre che gli adeguamenti dei corrispettivi riconosciuti per lo svolgimento dell'attività di revisione legale dei conti in relazione a intervenute circostanze eccezionali e/o imprevedibili al momento del conferimento dell'incarico, tali da determinare l'esigenza di un maggior numero di ore e/o un diverso impegno delle qualificazioni professionali previste, secondo i termini e le modalità approvati dall'Assemblea Ordinaria della Società il 3 maggio 2018 in sede di conferimento dell'incarico di revisione legale dei conti per gli esercizi 2019-2027.
Tenuto conto:
• della dichiarazione relativa all'indipendenza di cui all'art. 6, paragrafo 2, lettera a), del Regolamento (UE) n. 537 del 16 aprile 2014, contenuta nella Relazione aggiuntiva per il comitato per il controllo interno rilasciata da KPMG, e della relazione di trasparenza prodotta dalla stessa ai sensi dell'art. 18, comma 1, del D.Lgs. n. 39/2010, che contiene le informazioni richieste dall'art. 13 del Regolamento Europeo 537/2014, come pubblicata sul proprio sito internet; nonché

Al fine di vigilare sul rispetto dei principi di corretta amministrazione, oltre ad aver partecipato, come sopra esposto, a tutte le riunioni del Consiglio di Amministrazione e dei Comitati del Consiglio, il Collegio Sindacale, ai sensi dell'art. 2381, comma 5, del codice civile, dell'art. 150 del D.Lgs. n. 58/1998 e dell'art 21 dello Statuto Sociale, ha ottenuto dagli amministratori le informazioni sull'attività svolta e sulle operazioni di maggior rilievo economico, finanziario e patrimoniale deliberate e poste in essere nell'esercizio da Saipem e dalle società controllate; tali informazioni sono esaurientemente rappresentate nella Relazione sulla gestione. Sulla base delle informazioni rese disponibili al Collegio, lo stesso può ragionevolmente ritenere che le suddette operazioni siano conformi alla legge e allo Statuto Sociale e non siano manifestamente imprudenti, azzardate, o in contrasto con le delibere assunte dall'Assemblea o tali da compromettere l'integrità del patrimonio sociale.
Come reso noto con appositi comunicati in data 23 febbraio 2025, Saipem e Subsea7 hanno annunciato di aver raggiunto un accordo sui principali termini di una possibile fusione transfrontaliera delle due società (la "Proposed Combination") tramite la sottoscrizione di un Memorandum of Understanding ("MoU"). La "Proposed Combination" sarà strutturata mediante una fusione per incorporazione di Subsea7 in Saipem, ai sensi della normativa UE, quest'ultima sarà ridenominata Saipem7 (Combined Company) e avrà azioni quotate sia sulla Borsa di Milano che su quella di Oslo. Siem Industries (azionista di riferimento di Subsea7) risulterebbe titolare di circa l'11,9% del capitale sociale della Combined Company, mentre Eni e CDP Equity (azionisti di riferimento di Saipem) ne deterrebbero, rispettivamente, circa il 10,6% e circa il 6,4%. La sottoscrizione degli accordi vincolanti tra le parti, recanti i termini definitivi della Proposed Combination è condizionata, tra l'altro, all'esito positivo della due diligence confirmatoria, al perfezionamento di un accordo soddisfacente per entrambe le parti sui termini della fusione ("Accordo di Fusione") e all'approvazione dei termini finali della Proposed Combination da parte dei Consigli di Amministrazione di Saipem e Subsea7. Le parti hanno avviato le necessarie consultazioni con le rappresentanze sindacali conformemente alla normativa applicabile e prevedono di sottoporre i termini definitivi della possibile fusione all'approvazione dei rispettivi Consigli di Amministrazione oltre che di sottoscrivere l'accordo di fusione indicativamente a metà del 2025.
Le due società hanno inoltre annunciato che:
gli azionisti di Subsea7 riceveranno 6,688 azioni di Saipem per ogni azione Subsea7 detenuta. Subsea7 distribuirà un dividendo straordinario di 450 milioni di euro immediatamente prima del perfezionamento dell'operazione;
Siem Industries, azionista di riferimento di Subsea7, CDP Equity ed Eni, azionisti di riferimento di Saipem, hanno espresso il loro forte supporto e hanno indicato l'impegno a votare a favore dell'operazione;
il perfezionamento dell'operazione è previsto nella seconda metà del 2026.
Come reso noto con appositi comunicati in data 21, 22 e 29 maggio 2024, la Società:
ha collocato con successo un nuovo prestito obbligazionario a tasso fisso non convertibile e unsubordinated per un ammontare complessivo pari a 500 milioni di euro con scadenza a maggio 2030 (le "Obbligazioni"). Le Obbligazioni pagano una cedola annua del 4,875% e hanno un prezzo di re-offer del 100%; e
ha comunicato i risultati finali dell'offerta di riacquisto di due prestiti obbligazionari in scadenza nel 2025 e nel 2026. In particolare, l'ammontare finale complessivo, sulla base dei termini e delle condizioni del Tender Offer Memorandum, è pari a 363.007.000 euro di cui (i) 104.498.000 euro per le Obbligazioni 2025 (i.e. Any and All rispetto all'ammontare complessivo delle Obbligazioni 2025 portate in adesione). All'esito dell'operazione, le Obbligazioni 2025 ancora in circolazione sono, in ammontare nominale, pari a 275.407.000 euro; e (ii) 258.509.000 euro per le Obbligazioni 2026, e di aver proceduto, pertanto, con l'incremento dell'ammontare massimo per le Obbligazioni 2026 da 200.000.000 di euro a 258.509.000 euro. Non è stata prevista, pertanto, l'applicazione di alcun Fattore di Proporzione alle offerte validamente effettuate di Obbligazioni 2026. All'esito dell'operazione, le Obbligazioni 2026 ancora in circolazione sono, in ammontare nominale, pari a 241.491.000 euro.
SAIPEM RELAZIONE BILANCIO BILANCIO ALLEGATI

In data 11 febbraio 2025 Saipem ha sottoscritto con un pool di quattordici primarie istituzioni finanziare nazionali e internazionali una nuova "Revolving Credit Facility" dell'importo di 600 milioni di euro, con durata di 3 anni, estendibile per ulteriori uno o due anni a discrezione degli istituti finanziatori. La nuova linea di credito sostituisce la "Revolving Credit Facility" di 473 milioni di euro stipulata nel febbraio 2023, incrementandone l'importo.
Saipem, in quanto ente di interesse pubblico (EIP) e società madre di un gruppo di grandi dimensioni, è tenuta a comunicare le informazioni di carattere non finanziario a partire dall'esercizio 2017, in conformità alle disposizioni del D.Lgs. n. 254/2016, emanato in attuazione della Direttiva 2014/95/UE (di seguito anche "Decreto") entrato in vigore il 25 gennaio 2017 e successivamente in ottemperanza agli obblighi previsti dal D.Lgs. n. 125/2024 del 6 settembre 2024, in vigore dal 25 settembre 2024 per recepimento nell'ordinamento legislativo italiano della Direttiva Europea n. 2022/2464 ("Corporate Sustainability Reporting Directive - CSRD").
La Rendicontazione Consolidata di Sostenibilità della Vostra Società è pubblicata in una specifica sezione della Relazione sulla gestione, assolvendo in tal modo agli obblighi di comunicazione relativi a fatti non contabili, richiesti limitatamente all'analisi delle informazioni di carattere non finanziario.
La nuova direttiva, introdotta nell'ordinamento italiano con il sopra citato D.Lgs n. 125/2024 amplia in maniera significativa i requisiti di rendicontazione e, in ottemperanza alle sopra richiamate disposizioni, la Rendicontazione Consolidata di Sostenibilità del Gruppo Saipem contiene una descrizione di tematiche identificate come rilevanti (o materiali) a valle dell'esercizio di "doppia rilevanza" oltre a ulteriori tematiche valutate comunque rilevanti dalla Società che riguardano: 1) il modello di business e la strategia aziendale; 2) le politiche dell'impresa; 3) i principali impatti per l'impresa, effettivi o potenziali, in relazione alle questioni di sostenibilità, definiti in base ai criteri di rilevanza, e le eventuali azioni intraprese per identificare, monitorare, prevenire o attenuare tali impatti ove negativi o per porvi rimedio; 4) i principali rischi per l'impresa connessi alle questioni di sostenibilità e le relative modalità di gestione individuate. 5) gli indicatori di performance necessari per rappresentare i risultati realizzati dall'impresa specificamente riferiti alle attività di sostenibilità. La Rendicontazione Consolidata di Sostenibilità richiama la "Relazione sulla gestione" e la "Relazione sul Governo Societario e gli Assetti Proprietari" per i contenuti rilevanti trattati dai suddetti documenti e contiene, a sua volta, informazioni che assolvono agli obblighi di cui al primo e secondo comma dell'art. 2428 del codice civile, limitatamente all'analisi delle informazioni di carattere non finanziario.
L'11 marzo 2025 il Consiglio di Amministrazione, sulla base delle informazioni ricevute dal management e dell'attività istruttoria svolta del Comitato Sostenibilità Scenari e Governance e dal Comitato Controllo e Rischi (chiamato a valutare l'idoneità della rendicontazione di sostenibilità a rappresentare correttamente il modello di business, le strategie della Società, gli impatti, i rischi, le opportunità rilevanti in ambito di sostenibilità e le performance conseguite, coordinandosi con il Comitato Sostenibilità, Scenari e Governance" e a "esaminare il contenuto della rendicontazione di sostenibilità rilevante ai fini del Sistema di Controllo Interno e di Gestione dei Rischi, anche in considerazione degli esiti delle attività di controllo a presidio dei rischi relativi al reporting di sostenibilità") ha approvato la relazione sulla gestione degli amministratori inclusiva della specifica sezione dedicata alla Rendicontazione Consolidata di Sostenibilità redatta ai sensi della Direttiva UE 2022/2462 (CSRD) e del relativo D.Lgs. n. 125/2024 di recepimento nell'ordinamento italiano.
La Rendicontazione Consolidata di Sostenibilità è resa pubblica insieme ai documenti relativi alla Relazione finanziaria annuale dell'esercizio e depositata presso il competente Registro delle Imprese.
Il Collegio Sindacale e l'Organismo di Vigilanza di Saipem hanno ottenuto periodici aggiornamenti in merito allo svolgimento delle attività propedeutiche alla predisposizione della Rendicontazione Consolidata di Sostenibilità. Il Collegio Sindacale, tra l'altro, ha ottenuto specifiche informative in merito al processo di formazione e ai sistemi di controllo interno della qualità e di gestione del rischio adottati dalla Società per quanto attiene la rendicontazione di sostenibilità.
In applicazione degli artt. 8 e 18 del D.Lgs. n. 125/2024, le attività di attestazione della conformità della Rendicontazione Consolidata di Sostenibilità sono state affidate alla società di revisione KPMG SpA ("KPMG") per il periodo 2024-2027 confermando l'incarico precedentemente affidato fino al 2027 per la revisione contabile limitata della dichiarazione non finanziaria (DNF), conferito ai sensi dell'art. 3, comma 10, del D.Lgs. 30 dicembre 2016, n. 254, e coincidente con il termine del mandato affidato per l'incarico di revisione legale dei conti del Gruppo Saipem.
La società di revisione KPMG ha rilasciato in data odierna la propria relazione ai sensi dell'art. 14-bis del D.Lgs. n. 39/2010 sulla Rendicontazione Consolidata di Sostenibilità, attestandone la conformità a quanto richiesto dal D.Lgs. n. 125/2024 e agli standard/linee guida di rendicontazione utilizzati per la sua redazione.
Il Collegio Sindacale, nell'ambito delle funzioni ad esso attribuite dall'ordinamento, ha vigilato sull'osservanza delle disposizioni previste dal D.Lgs. 6 settembre 2024, n. 125 (in vigore dal 25 settembre 2024), emanato in attuazione della direttiva 2022/2464/UE del Parlamento Europeo e del Consiglio del 14 dicembre 2022, recante modifiche del Regolamento
SAIPEM RELAZIONE BILANCIO BILANCIO ALLEGATI
537/2014/UE, della direttiva 2004/109/CE, della direttiva 2006/43/CE e della direttiva 2013/34/UE in materia di rendicontazione societaria (individuale o consolidata) di sostenibilità.
Con determinazione dirigenziale n. 127 del 27 febbraio 2025, Consob ha pubblicato l'elenco aggiornato dei soggetti che, al 31 dicembre 2024, hanno pubblicato la Dichiarazione Non Finanziaria ("DNF") relativa all'esercizio finanziario avente inizio a partire dal 1° gennaio 2023, individuando in tale elenco, anche la Vostra Società.
La Società, inoltre, redige e pubblica su base volontaria un separato bilancio di sostenibilità, sottoposto, su base volontaria, a revisione contabile limitata da parte della società di revisione KPMG SpA.
A partire dal 1° gennaio 2022 Saipem SpA ha implementato un proprio sistema di controllo interno del rischio fiscale ex art. 4 del D.Lgs. n. 128/2015 ("Tax Control Framework").
In data 22 novembre 2023 il Consiglio di Amministrazione di Saipem SpA ha approvato la strategia fiscale di Gruppo aggiornata ("Tax Strategy") che definisce i principi fondamentali e le linee guida a cui le società facenti parte del Gruppo Saipem devono attenersi nella gestione della variabile fiscale e nei rapporti con le autorità fiscali. Tale documento è pubblicato sul sito internet aziendale.
In data 29 dicembre 2023, dando seguito alla relativa delibera consiliare, la Società ha presentato istanza di adesione al regime di adempimento collaborativo con l'Agenzia delle Entrate ai sensi del D.Lgs. n. 128/2015 ("Cooperative Compliance") al fine di instaurare un rapporto di collaborazione con l'Amministrazione Finanziaria Italiana che si prefigge di ridurre il livello di incertezza sulle questioni fiscali rilevanti e prevenire l'insorgere di controversie fiscali attraverso forme di interlocuzione costanti e preventive. Nel 2024 Saipem SpA e la controllata Servizi Energia Italia SpA sono state ammesse, con decorrenza 2023, al regime di adempimento collaborativo con l'Agenzia delle Entrate, ai sensi del sopra citato D.Lgs. n. 128/2015.
Il 12 settembre 2024 è stato pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale il D.Lgs. 4 settembre 2024 (in vigore dal 27 settembre 2024), n. 128, di attuazione della direttiva (UE) 2021/2101 del Parlamento Europeo e del Consiglio del 24 novembre 2021 (direttiva CBCR - Country-by-Country reporting), che modifica la direttiva 2013/34/UE. Il Decreto in commento, modificando il D.Lgs. 18 agosto 2015, n. 139, di attuazione della direttiva 2013/34/UE (che stabilisce, tra gli altri, il contenuto della "Relazione sui pagamenti ai governi"), norma la comunicazione delle informazioni sull'imposta sul reddito da parte di talune imprese e succursali. Saipem è soggetta all'applicazione del Decreto in quanto società capogruppo, operante in più giurisdizioni fiscali, con ricavi consolidati superiori a 750 milioni di euro.
È previsto che le predette informazioni possano essere fornite secondo le modalità indicate dall'art. 4 (Rendicontazione Paese per Paese, ovvero Country-by-Country Report) del Decreto del Ministro dell'Economia e delle Finanze ("MEF") del 23 febbraio 2017 afferente agli obblighi informativi riguardanti lo scambio automatico e obbligatorio di informazioni nel settore fiscale a cui è soggetta Saipem con effetto dall'anno di imposta 2016.
Nello specifico, il decreto 23 febbraio 2017 del MEF, ispirato all'Action 13 (Transfer Pricing Documentation and Country-by-Country Reporting) del progetto BEPS dell'OCSE prevede la redazione da parte delle imprese multinazionali con ricavi consolidati pari o superiori a 750 milioni di euro, di un documento noto come "BEPS Country-by-Country Report" ("CbCR") che indichi in particolare i dati relativi a: volume d'affari, profitti e imposte maturate e versate, aggregati con riferimento alle giurisdizioni fiscali in cui le stesse operano.
Il sopra citato Decreto e il relativo obbligo di vigilanza entreranno in vigore per Saipem a partire dall'esercizio 2025; tuttavia, come si rileva nell'informativa finanziaria annuale di Saipem relativa all'esercizio 2024, la Vs. Società già predispone e presenta all'Agenzia delle Entrate, entro i termini della dichiarazione dei redditi, una rendicontazione, Paese per Paese, ovvero il cd. Country-by-Country Report che, tra l'altro, può essere utilizzato per assolvere agli obblighi informativi richiesti dal D.Lgs. n. 128/2024 come previsto dall'art. 1 comma 5, dello stesso.
In ottemperanza al disposto normativo, la Società ha provveduto ad esplicitare nella propria informativa finanziaria annuale, che: nel corso dell'esercizio 2024 Saipem SpA ha ricevuto erogazioni pubbliche rientranti nel perimetro di applicazione della Legge n. 124/2017 (art. 1, commi 125-129) e successive modificazioni per un ammontare pari a 5.624.742,49 euro (incassato
SAIPEM RELAZIONE BILANCIO BILANCIO ALLEGATI IN BREVE SULLA GESTIONE CONSOLIDATO DI ESERCIZIO
da INPS in data 27 maggio 2024), relative al rimborso di quota parte del costo lavoro relativo a dipendenti coinvolti in un percorso formativo finanziato dall'Agenzia Nazionale Politiche Attive (ANPAL) nell'ambito del Fondo Nuove Competenze incluso nel Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR). L'informativa dovuta, rientrante nell'ambito di applicazione del sopra citato dispositivo, include le erogazioni di importo superiore a 10 mila euro effettuate da un medesimo soggetto erogante nel corso del 2024, anche tramite una pluralità di atti. Nessuna altra società italiana del Gruppo Saipem rientrante nell'ambito di applicazione della citata normativa ha ricevuto erogazioni pubbliche previste dalla Legge n. 124/2017.
Il 18 maggio 2021 il Consiglio di Amministrazione di Saipem SpA ha istituito un apposito Comitato Parti Correlate che svolge le funzioni previste dalla normativa vigente in materia di Operazioni con parti correlate.
Il Collegio ha vigilato sulla conformità delle procedure adottate dalla Società, tramite la Management System Guideline ("MSG)" "Operazioni con parti correlate e soggetti d'interesse" (approvata in data 24 novembre 2010, e successivamente aggiornata da ultimo il 25 ottobre 2023 dal Consiglio di Amministrazione di Saipem SpA, nei termini proposti dal Comitato Parti Correlate), ai principi indicati nel Regolamento Consob di cui alla delibera n. 17221 del 12 marzo 2010 aggiornato con le modifiche apportate dalla delibera n. 19974 del 27 aprile 2017 e da ultimo con delibera n. 22144 del 22 dicembre 2021, in vigore dal 31 dicembre 2021.
Nel corso del 2024 l'Amministratore Delegato ha reso periodica informativa al Consiglio di Amministrazione e al Collegio Sindacale sull'esecuzione di Operazioni con Parti Correlate.
Il Collegio Sindacale, in particolare:
(i) ha partecipato agli approfondimenti svolti dal Comitato Parti Correlate, il quale ha monitorato l'adeguatezza delle attuali procedure della Società in materia di operazioni con parti correlate e soggetti di interesse, valutandole adeguate e rilevando che:
(ii) ha vigilato sull'osservanza delle regole procedurali adottate dal Consiglio di Amministrazione, nonché sul rispetto delle disposizioni in materia di trasparenza e di informazione al pubblico, al fine di verificare la conformità alla normativa di riferimento dell'impianto procedurale approntato dalla Società, nonché sulla corretta applicazione dello stesso in occasione del compimento di operazioni con parti correlate.
Il Collegio Sindacale valuta adeguate le informazioni rese dal Consiglio di Amministrazione nella Relazione sulla gestione in ordine alle operazioni infragruppo e con parti correlate. La funzione Internal Audit, sulla base del piano annuale di audit approvato in sede consiliare, sentito il Collegio Sindacale e l'Amministratore Delegato e Direttore Generale che sovrintende al Sistema di Controllo Interno e di Gestione dei Rischi in qualità di Amministratore incaricato dell'istituzione e mantenimento dello stesso, svolge attività di monitoraggio sull'applicazione di tale normativa. Nel corso dell'esercizio 2024 le verifiche svolte dalla funzione Internal Audit sulle operazioni con parti correlate e soggetti di interesse, effettuate nel periodo di osservazione, hanno evidenziato un Sistema di Controllo Interno e di Gestione dei Rischi "adeguato e operativo". Le operazioni compiute da Saipem con parti correlate riguardano essenzialmente la prestazione di servizi e lo scambio di beni con joint venture, imprese collegate e imprese controllate non consolidate integralmente, con imprese controllate, a controllo congiunto e collegate di Eni SpA e CDP SpA, e con società controllate da parte del MEF (Ministero dell'Economia e delle Finanze). Tali operazioni fanno parte dell'ordinaria gestione, sono regolate a condizioni equivalenti a quelle di mercato o standard e sono compiute nell'interesse delle imprese del Gruppo. I sindaci, gli amministratori e i dirigenti con responsabilità strategiche dichiarano semestralmente l'eventuale esecuzione di operazioni effettuate con Saipem SpA e con le imprese controllate dalla stessa, anche per interposta persona o da soggetti ad essi riconducibili. Gli ammontari dei rapporti di natura commerciale e diversa e di natura finanziaria con le parti correlate sono adeguatamente evidenziati nelle note illustrative al bilancio.
Il Collegio Sindacale è stato costantemente tenuto informato in ordine alle predette operazioni e ha vigilato sul rispetto delle procedure applicabili da parte della Società. Per quanto a conoscenza del Collegio, e richiamato quanto sopra rappresentato, non sono state poste in essere operazioni atipiche e/o inusuali con società del Gruppo, con terzi o con parti correlate.

SAIPEM RELAZIONE BILANCIO BILANCIO ALLEGATI

Dalla data della precedente relazione del Collegio Sindacale e sino ad oggi, non sono pervenute al Collegio Sindacale denunce ai sensi dell'art. 2408 del codice civile.
Con riferimento alla deliberazione Consob n. 20324 del 2 marzo 2018 in merito alla quale il Collegio ha reso informativa nella propria relazione all'assemblea dei soci degli ultimi esercizi e il cui contenuto è illustrato nell'informativa finanziaria della Società nella sezione "Informazioni relative alla censura formulata dalla Consob ai sensi dell'art. 154-ter, comma 7, del D.Lgs. n. 58/1998 e alla comunicazione degli Uffici di Consob in data 6 aprile 2018", si ricorda che, come reso noto dalla Società con proprio comunicato del 6 luglio 2021: con sentenza depositata in pari data, il Tribunale Amministrativo Regionale ("TAR") del Lazio ha respinto il ricorso presentato dalla Società il 27 aprile 2018 avverso la delibera Consob n. 20324 del 2 marzo 2018 (di cui si era data informativa al mercato con comunicato stampa del 5 marzo 2018, "la Delibera"). Con la Delibera (il cui contenuto era stato dettagliatamente illustrato, da ultimo, nella sezione "Informazioni relative alla censura formulata dalla Consob ai sensi dell'art. 154-ter, comma 7, del D.Lgs. n. 58/1998 e alla comunicazione degli Uffici di Consob in data 6 aprile 2018" della Relazione finanziaria annuale di Saipem al 31 dicembre 2021) Consob aveva accertato la non conformità del bilancio consolidato e di esercizio 2016 di Saipem alle norme che ne governano la predisposizione con riferimento in particolare a quanto segue: (i) la non corretta applicazione del principio della contabilizzazione per competenza sancito dalla norma contabile IAS 1; (ii) la mancata applicazione del principio contabile IAS 8 in relazione alla correzione degli errori attinenti al bilancio 2015; e (iii) il processo di stima del tasso di attualizzazione ai sensi del principio contabile IAS 36.
Saipem il 16 aprile 2018 aveva emesso un comunicato stampa con ad oggetto la situazione economico-patrimoniale pro forma consolidata al 31 dicembre 2016 al solo fine di ottemperare alla Delibera, riservandosi di presentare ricorso al Consiglio di Stato avverso la sentenza del TAR-Lazio. Il 6 novembre 2021 Saipem ha depositato il proprio appello avverso la decisone del TAR-Lazio davanti al Consiglio di Stato.
Il 7 marzo 2024 si è svolta davanti al Consiglio di Stato l'udienza di discussione del merito dell'impugnazione proposta da Saipem SpA avverso la sentenza del TAR-Lazio. Con sentenza del 19 marzo 2024 il Consiglio di Stato ha respinto l'impugnazione, compensando le spese in considerazione della novità della materia e della complessità delle questioni sollevate.
Dal 1° dicembre 2006 la Società è dotata di una propria procedura "Segnalazioni anche anonime ricevute da Saipem SpA e da società controllate in Italia e all'estero" che prevede l'istituzione di canali informativi idonei a garantire la ricezione, l'analisi e il trattamento di segnalazioni relative a problematiche di controllo interno, informativa societaria, responsabilità amministrativa della Società, frodi o altre materie, inoltrate da dipendenti, membri degli organi sociali o terzi anche in forma confidenziale o anonima. Da ultimo il 27 marzo 2024, al fine di recepire le più recenti modifiche normative derivanti dall'approvazione del D.Lgs. n. 24/2023 correlato all'attuazione della direttiva europea riguardante la protezione delle persone che segnalano violazioni, la Società ha aggiornato tale procedura, la quale prevede tra l'altro che, in presenza di eventuali segnalazioni relative a fatti rilevanti, come definiti dalla procedura stessa, la funzione Internal Audit informa tempestivamente il Comitato Segnalazioni, il Team Segnalazioni della Società, il Collegio Sindacale e, per quanto di competenza, l'Organismo di Vigilanza di Saipem. La funzione Internal Audit è responsabile di assicurare i previsti flussi di reporting. A tal riguardo abbiamo esaminato i rapporti trimestrali elaborati per il 2024 dall'Internal Audit, con l'evidenza delle segnalazioni pervenute nell'anno e degli esiti degli accertamenti effettuati, svolgendo una costante attività di monitoraggio.
Il Collegio Sindacale ha vigilato, ai sensi dell'art. 149, comma 1, lettera c-bis, del D.Lgs. n. 58/1998, sulle modalità di concreta attuazione del Codice di Corporate Governance delle società quotate, promosso da Borsa Italiana SpA, alle cui raccomandazioni e principi la Società ha aderito, recependo nel corso del tempo i relativi aggiornamenti e le raccomandazioni contenute, da ultimo, nella "Relazione 2024 sull'evoluzione della corporate governance delle società quotate - 12° rapporto sull'applicazione del codice di autodisciplina".
Il Consiglio di Amministrazione di Saipem l'11 marzo 2025, previo esame da parte dei comitati consiliari, in particolare: (i) sentito il Comitato Remunerazione e Nomine che ha confermato l'allineamento della Politica sulla remunerazione di Saipem alle raccomandazioni del Codice di Corporate Governance; (ii) sentito il Comitato Controllo e Rischi in merito alla descrizione nella Relazione sul Governo Societario e gli Assetti Proprietari 2024, delle principali caratteristiche del Sistema di Controllo Interno e di Gestione dei Rischi e le modalità di coordinamento tra i soggetti in esso coinvolti, indicando i modelli e le best practice nazionali e internazionali di riferimento, esprimendo la propria valutazione complessiva sull'adeguatezza del sistema stesso; (iii) sentito il Comitato Sostenibilità, Scenari e Governance che ha confermato il sostanziale allineamento della
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corporate governance di Saipem rispetto alle raccomandazioni 2025 di cui alla sopracitata Relazione 2024 sull'evoluzione della corporate governance delle società quotate - 12° rapporto sull'applicazione del codice di autodisciplina e in generale ha valutato positivamente la coerenza della "Relazione sul Governo Societario e gli Assetti Proprietari 2024" di Saipem rispetto ai principi e alle raccomandazioni del Codice di Corporate Governance, ha approvato la Relazione sul Governo Societario e gli Assetti Proprietari 2024 di Saipem, pubblicata sul sito internet della Società.
Il Collegio Sindacale ha verificato la corretta applicazione dei criteri e delle procedure applicate dal Consiglio di Amministrazione della Società che ha proceduto all'accertamento dei requisiti di indipendenza in capo agli amministratori in carica, ai sensi del D.Lgs. n. 58/1998 ("TUF") e del Codice di Corporate Governance.
Il Collegio ha preso atto che la relazione annuale sul governo societario e gli assetti proprietari di Saipem, in adempimento degli obblighi normativi e regolamentari in materia, contiene le informazioni sugli assetti proprietari, sull'adesione al Codice di Corporate Governance e sull'osservanza degli impegni conseguenti, evidenziando le scelte che la Società ha effettuato nell'applicazione dei principi di autodisciplina.
Il Collegio Sindacale ha effettuato la periodica verifica del rispetto dei criteri di indipendenza oltre che di professionalità e onorabilità, in capo ai propri componenti come previsto, tanto dalla legge (art. 148, comma 3, del TUF), quanto dai principi enunciati nelle Norme di comportamento del Collegio Sindacale raccomandati dal Consiglio Nazionale dei Dottori Commercialisti e degli Esperti Contabili, nonché dal Codice di Corporate Governance (Raccomandazioni 9 e 7), prendendo atto che i propri componenti:
Nella composizione del Collegio Sindacale è garantito l'equilibrio tra i generi, secondo quanto previsto dallo Statuto Sociale, dalla legge 12 luglio 2011, n. 120 "Modifiche al testo unico delle disposizioni in materia di intermediazione finanziaria, di cui al decreto legislativo 24 febbraio 1998, n. 58, concernenti la parità di accesso agli organi di amministrazione e di controllo delle società quotate in mercati regolamentati" e dalla delibera Consob n. 18098 dell'8 febbraio 2012, anche ai sensi dell'art. 123 bis del D.Lgs. n. 58/1998, aggiornato con le modifiche apportate dalla Legge n. 145/2018 e dalla Legge n. 160/2019. Quanto al proprio funzionamento, il Collegio:
(i) ha verificato l'assidua partecipazione dei propri componenti (nei termini quantitativi sopra indicati) sia alle riunioni collegiali, sia a tutte le riunioni svolte dall'organo amministrativo, dal Comitato Controllo e Rischi e in generale da tutti i comitati consiliari; e
(ii) ha valutato la rilevanza dei temi trattati sulla base di una pianificazione orientata a individuare i principali profili di rischio (risk based approach), nonché sulla base di un'adeguata programmazione dei periodici flussi informativi intrattenuti con il management della Società, con le funzioni di controllo interno e con l'Organismo di Vigilanza ex D.Lgs. n. 231/2001. Le specifiche funzioni di controllo e di monitoraggio in tema di informativa finanziaria e revisione legale, previste dall'art. 19 del D.Lgs. 27 gennaio 2010, n. 39, così come modificato dal D.Lgs. 17 luglio 2016, n. 135, hanno previsto, tra l'altro, un costante e reciproco scambio di informazioni periodicamente intrattenuto con la società di revisione e con il Dirigente Preposto alla redazione dei documenti contabili societari, anche nel corso di attività svolte unitamente al Comitato Controllo e Rischi, assicurando un corretto ed efficace funzionamento del Collegio Sindacale anche in quanto Comitato per il controllo interno e la revisione contabile.
Il 22 gennaio 2016 è divenuto efficace il patto parasociale stipulato il 27 ottobre 2015 tra Eni SpA e il Fondo Strategico Italiano - FSI SpA (successivamente CDP Industria SpA, ora CDP Equity SpA). Il Collegio Sindacale ha verificato l'eventuale aggiornamento delle informazioni essenziali relative al sopra citato Patto Parasociale pubblicate in ottemperanza a quanto previsto dal Regolamento Emittenti Consob 11971/99 le cui "Informazioni Essenziali", nella versione aggiornata da ultimo il 22 gennaio 2025, sono state pubblicate in pari data dalla Società. In particolare: in ottemperanza a quanto previsto dall'art. 122 del D.Lgs. 24 febbraio 1998, n. 58 ("TUF") e degli artt. 129 e 131 del Regolamento Emittenti Consob 11971/99, a integrazione di quanto già reso noto al mercato in data 21 gennaio 2022 e in data 20 luglio 2022, le parti hanno reso noto che Eni SpA e CDP Equity SpA hanno comunicato a Saipem l'avvenuto rinnovo tacito, per un ulteriore periodo di tre anni, del Patto Parasociale stipulato in data 20 gennaio 2022, avente ad oggetto complessivamente il 25,006% del capitale sociale ordinario di Saipem. Il Patto prevedeva una durata di tre anni dalla data di efficacia (i.e. 22 gennaio 2022), con rinnovo tacito alla data di scadenza (i.e. 22 gennaio 2025) esclusivamente per un ulteriore periodo di tre anni, salvo disdetta da parte di una
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delle parti con un preavviso di almeno sei mesi. Essendo scaduto il predetto termine in assenza di disdetta, il Patto Parasociale si è automaticamente rinnovato per un ulteriore triennio (i.e. fino al 22 gennaio 2028)".
Con particolare riferimento alla sopra citata proposta di fusione tra Saipem e Subsea7, come reso noto da entrambe le Società in data 23 febbraio 2025: CDP Equity, Eni e Siem Industries hanno sottoscritto un Memorandum of Understanding separato, in cui si sono impegnati a sostenere la Proposed Combination e concordato i termini di un Patto Parasociale che sarà efficace dal completamento della stessa. Lo statuto della Combined Company prevederà anche l'adozione del meccanismo del voto maggiorato (due voti per azione).
In ragione della composizione azionaria venuta a determinarsi a seguito dell'entrata in vigore del Patto Parasociale tra Eni e FSI (successivamente CDP Industria SpA, ora CDP Equity SpA), diretto "a realizzare un controllo congiunto di Saipem da parte di Eni e FSI", Saipem dal 22 gennaio 2016 ha cessato di essere soggetta all'attività di direzione e coordinamento da parte di Eni SpA ex art. 2497 e seguenti del codice civile. Il sopracitato Patto Parasociale che prevedeva una durata di tre anni dalla data di efficacia (i.e. 22 gennaio 2022), con rinnovo tacito alla data di scadenza (i.e. 22 gennaio 2025), scaduto il predetto termine in assenza di disdetta, si è automaticamente rinnovato per un ulteriore triennio (i.e. fino al 22 gennaio 2028). Saipem esercita attività di direzione e coordinamento nei confronti delle proprie società controllate ai sensi dell'art. 2497 e ss. del codice civile.
Nel periodo intercorso dalla precedente relazione, il Collegio Sindacale:
Sulla base delle attività di controllo svolte, il Collegio, per quanto di sua competenza, esprime parere favorevole alle proposte di approvazione del bilancio chiuso al 31 dicembre 2024 e di destinazione del risultato di esercizio, così come formulate dal Consiglio di Amministrazione che prevedono di:

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approvare il progetto di bilancio di esercizio al 31 dicembre 2024 di Saipem SpA che chiude con un utile netto di 278.498.189,94 euro e di destinare tale utile come segue:
13.924.909,50 euro, pari al 5% dell'utile, a riserva legale;
5.295,00 euro ai soci titolari di azioni di risparmio, corrispondenti a un dividendo unitario di 5,00 euro;
264.567.985,44 euro ai soci titolari di azioni ordinarie, ai quali si propone di distribuire ulteriori 68.153.850,12 euro a valere sulla riserva formata con utili di esercizi precedenti, per un totale di 332.721.835,56 euro, corrispondenti a un dividendo unitario di 0,17 euro.
Si ricorda che:
(i) l'Assemblea Ordinaria e Straordinaria degli Azionisti, convocata per il giorno 8 maggio 2025 in unica convocazione, è chiamata in sede straordinaria a deliberare in merito alla conversione obbligatoria delle azioni di risparmio in azioni ordinarie e alla conseguente modifica degli artt. 5, 6 e 11 dello Statuto Sociale. Nel merito, il Collegio Sindacale ha vigilato sul processo istruttorio posto in essere dagli amministratori, evidenziando che, alla data di convocazione dell'Assemblea Speciale degli Azionisti di Risparmio (i.e. 11 marzo 2025), l'assenza di serie storiche significative dei prezzi di mercato delle Azioni di Risparmio di Saipem configura una situazione molto peculiare, che non trova precedenti in altre operazioni di conversione obbligatoria effettuate nel mercato italiano e ha reso necessario il ricorso a criteri di determinazione del Rapporto di Conversione diversi da quelli basati sulle serie storiche.
Per tali ragioni:
a) in merito al valore di liquidazione: tenuto conto dell'inapplicabilità, nel caso di specie, del criterio indicato dall'art. 2437-ter, comma 3, del codice civile (che fa riferimento alla media aritmetica dei prezzi di chiusura sul mercato nei sei mesi che precedono la data di pubblicazione dell'avviso di convocazione dell'assemblea le cui deliberazioni legittimano il recesso), gli amministratori hanno ritenuto opportuno far riferimento al metodo legale di valorizzazione delle azioni non quotate di cui all'art. 2437-ter, comma 2, del codice civile, prendendo in esame, inter alia, le prospettive reddituali della Società, che si concretizzano nelle prospettive di distribuzione di dividendi a valere sulle Azioni di Risparmio. Il calcolo del valore di liquidazione è stato quindi effettuato mediante un'attualizzazione dei flussi di cassa attesi a favore degli Azionisti di Risparmio (ossia mediante una metodologia cosiddetta di Dividend Discount Model) assimilati a una perpetuity e con l'utilizzo di un tasso di sconto rappresentativo del costo dell'equity della Società. Il valore di liquidazione di ciascuna Azione di Risparmio è stato pertanto determinato dal Consiglio di Amministrazione, ai sensi dell'art. 2437-ter del codice civile, nella misura di 55,56 euro, anche sulla base del parere rilasciato dal soggetto incaricato della revisione legale dei conti e sentito il Collegio Sindacale;
b) in merito al rapporto di cambio: gli amministratori hanno determinato di avvalersi, su base volontaria, di una specifica relazione della società di revisione KPMG SpA, società incaricata della revisione legale dei conti di Saipem, circa i metodi utilizzati per la determinazione del rapporto di cambio e le modalità applicative degli stessi, dettagliati nella Relazione illustrativa del Consiglio di Amministrazione di Saipem SpA sull'unico punto all'ordine del giorno della parte straordinaria dell'Assemblea degli Azionisti, come pubblicata sul sito internet della Società. In data 11 marzo 2025 KPMG ha rilasciato la propria relazione alle cui conclusioni si rileva che non sono pervenuti all'attenzione della società di revisione elementi tali da far ritenere che il metodo di valutazione adottato dagli amministratori, così come indicato nella propria relazione all'Assemblea, non sia adeguato, in quanto ragionevole e non arbitrario nel caso di specie e che lo stesso non sia stato correttamente applicato ai fini della determinazione del rapporto di cambio, individuato in n. 60 azioni ordinarie di Saipem SpA per ogni azione di risparmio di Saipem SpA oggetto della conversione obbligatoria.
Milano, 3 aprile 2025
Il Collegio Sindacale Prof. Giovanni Fiori (Presidente)
Dott. Ottavio De Marco
Dott.ssa Antonella Fratalocchi

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L'Assemblea Ordinaria degli Azionisti di Saipem SpA, _________.

Saipem Relazione Bilancio Bilancio ALLEGATI in breve sulla gestione consolidato di esercizio allegati Allegato A - Struttura partecipativa del Gruppo Saipem \\\\\\\\\\\\\\\\\\\\\\\\\\\\\\\\\\\\\\\\\\\\\\\\\\\\\\\\\\\\\\\\\\\\\\\\\\\\\\\_ 641 Allegato B - Corrispettivi di revisione legale dei conti e dei servizi diversi dalla revisione ___________________________ 644



(società controllate consolidate integralmente)




| Tipologia di servizi Revisione legale dei conti |
Soggetto che ha erogato il servizio Revisore della capogruppo (1) |
Destinatario Società capogruppo |
Compensi 1.941 |
|---|---|---|---|
| Rete del revisore della capogruppo | Società capogruppo | ||
| Servizi di attestazione | Revisore della capogruppo (2) | Società capogruppo | 418 |
| Rete del revisore della capogruppo | Società capogruppo | 41 | |
| Altri servizi | Revisore della capogruppo | Società capogruppo | |
| Rete del revisore della capogruppo | Società capogruppo | ||
| Totale | 2.400 |
(1) Di cui 232 migliaia di euro per il controllo di conformità della Rendicontazione consolidata di Sostenibilità (CSRD).
(2) Di cui 44 migliaia di euro per la revisione limitata del Bilancio di sostenibilità.
| Soggetto che ha erogato il servizio Revisore della capogruppo (1) Rete del revisore della capogruppo |
Destinatario Società capogruppo Società capogruppo |
Compensi 1.941 |
|---|---|---|
| Revisore della capogruppo (2) | Società capogruppo | 418 |
| Rete del revisore della capogruppo | Società capogruppo | 41 |
| Revisore della capogruppo | Società capogruppo | |
| Rete del revisore della capogruppo | Società capogruppo | |
| i) Revisore della capogruppo (3) | i) Società controllate | 466 |
| ii) Rete del revisore della capogruppo (4) | ii) Società controllate | 2.237 |
| iii) Revisori diversi dalla rete della | iii) Società controllate | 601 |
| i) Revisore della capogruppo | i) Società controllate | |
| ii) Rete del revisore della capogruppo | ii) Società controllate | 335 |
| i) Revisore della capogruppo | i) Società controllate | |
| ii) Rete del revisore della capogruppo | ii) Società controllate | |
| 6.039 | ||
(1) Di cui 232 migliaia di euro per il controllo di conformità della Rendicontazione consolidata di Sostenibilità (CSRD).
(2) Di cui 44 migliaia di euro per la revisione limitata del Bilancio di sostenibilità.
(3) Di cui 127 migliaia di euro per attività di revisione contabile rese a società a controllo congiunto.
(4) Di cui 62 migliaia di euro per attività di revisione contabile rese a società a controllo congiunto. (5) Di cui 141 migliaia di euro per attività di revisione contabile rese a società a controllo congiunto.


Società per Azioni Capitale Sociale euro 501.669.790,83 i.v. Codice Fiscale e Partita IVA 00825790157 Numero di Iscrizione al Registro delle Imprese di Milano, Monza-Brianza, Lodi n. 788744
Sede sociale in Milano (MI) Via Luigi Russolo, 5 Informazioni per gli Azionisti Saipem SpA, Via Luigi Russolo, 5 20138 – Milano – (Italia) Italia
Relazioni con gli investitori istituzionali e con gli analisti finanziari Fax +39-0244254295 e-mail: [email protected]
Pubblicazioni Bilancio al 31 dicembre (in italiano) redatto ai sensi del D.Lgs. 9 aprile 1991, n. 127 Annual Report (in inglese)
Relazione finanziaria semestrale consolidata al 30 giugno (in italiano) Interim Financial Report as of June 30 (in inglese)
Bilancio di Sostenibilità 2024 (in italiano e inglese)
Disponibili anche sul sito internet Saipem: www.saipem.com
Sito internet: www.saipem.com Centralino: +39-0244231
Impaginazione e supervisione: Studio Joly Srl - Roma

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