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Comer Industries

Annual Report Apr 4, 2025

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Annual Report

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Indice

Lettera del Presidente Informazioni generali Relazione sulla gestione Prospetti contabili consolidati e note illustrative Relazione della Società di Revisione

Lettera del Presidente

Cari azionisti,

quello che stiamo vivendo è certamente un momento storico importante, di grandi trasformazioni politiche, economiche e tecnologiche; un tempo nel quale tutti noi – come cittadini, come lavoratori dell'industria, come imprenditori o investitori – tocchiamo ogni giorno con mano la portata dei cambiamenti.

Nel 2024 diversi scenari sono mutati - a livello politico, sociale ed economico - con un impatto importante sui mercati in cui operiamo a livello globale. I fronti di guerra, l'aumento dei costi energetici e infine l'avvio di politiche protezionistiche hanno colpito nello specifico il nostro mercato.

A noi la scelta, se affrontare questo mondo in trasformazione con timore e smarrimento o vedere l'epoca che stiamo vivendo come un tempo di opportunità, soprattutto per chi, come noi di Comer Industries, è consapevole dei propri mezzi e del proprio ritmo.

Siamo un'entità viva, un'organizzazione in continua evoluzione la cui storia recente e la solidità dei numeri portano a guardare al futuro con "ritmico ottimismo": il ritmo dei macchinari che lavorano, del management, degli ingegneri e degli operai che ogni giorno portano avanti i processi industriali.

Guardando ai risultati di un anno, che è stato anche il primo tra le aziende del listino principale di Borsa Italiana, posso affermare che – a fronte di un rallentamento causato dall'evoluzione negativa del mercato in cui operiamo – siamo comunque riusciti, grazie alla nostra visione e alla nostra capacità di adattamento alle sfide globali, a consolidare il nostro posizionamento di mercato.

Nonostante, infatti, la situazione attuale del mercato in cui operiamo e la congiuntura internazionale in rallentamento, siamo riusciti a mantenere le redditività della nostra impresa ai massimi livelli storici del 2023, agendo tempestivamente ed in maniera efficace ed efficiente su tutta la value chain.

E senza perdere di vista, anzi rilanciando la nostra strategia di investimento di lungo periodo, come dimostra l'acquisto del nuovo impianto produttivo in Nord America.

Abbiamo così dimostrato di avere una strategia chiara e uno spirito di adattamento, facendo leva sulla diversificazione geografica e del core business e sulla nostra presenza internazionale ormai

consolidata, con 11 stabilimenti in 6 Paesi. Elementi che si sono rivelati fondamentali per mitigare i rischi e cogliere le opportunità a livello globale.

In questo contesto, l'attenzione alla sostenibilità continua a essere una componente della nostra strategia. Il 2024 ha segnato un consolidamento dell'impegno di Comer Industries nell'affrontare le sfide in maniera strutturata e integrata nelle strategie aziendali a lungo termine. L'Analisi di Materialità ha sottolineato l'importanza dei processi di due diligence lungo la nostra catena di fornitura, anticipando le future normative europee in materia di sostenibilità.

Nel corso dell'anno abbiamo effettuato un'analisi approfondita dei rischi legati ai cambiamenti climatici, utilizzando approcci scientifici e modelli quantitativi. Questo ci ha permesso di identificare e prioritizzare sia i rischi fisici che quelli informatici cui le nostre sedi sono esposte, sia quelli legati alla transizione, come la rapida evoluzione normativa e le fluttuazioni dei costi delle materie prime. Abbiamo integrato questi rischi nel nostro modello di gestione, adottando misure di mitigazione e adattamento per rafforzare la resilienza dell'Azienda.

Il nostro cammino sui mercati azionari, iniziato con la quotazione nel 2019, ci ha visto crescere costantemente, triplicando il valore della società in Borsa e rispecchiando la fiducia che gli investitori e tutti gli altri stakeholders ripongono in noi. A questo ritmo, con determinazione e lungimiranza, siamo pronti a proseguire nella realizzazione della nostra missione.

Il nostro impegno è costantemente volto a rafforzare la nostra presenza internazionale. In particolare, i recenti investimenti compiuti negli Stati Uniti sono stati una scelta lungimirante che ci ha permesso di anticipare la direzione della nuova amministrazione che sta avendo un peso sull'evoluzione economica globale. Continuiamo ad investire risorse importanti per favorire l'integrazione culturale e produttiva tra le nostre realtà, convinti che solo un processo di unione e innovazione possa generare risultati duraturi. Anche l'attenzione alle risorse umane, ai progetti di sviluppo e al benessere dei nostri collaboratori resta un pilastro fondamentale della nostra crescita.

Guardiamo al futuro con fiducia.

Il nostro cammino è guidato dalla passione, dall'impegno e dal ritmo incessante che ci permette di affrontare ogni sfida. Le persone che fanno parte di Comer Industries hanno dimostrato di essere la nostra vera forza affrontando anche in prima persona le difficoltà del contesto generale.

Ognuna di esse è un battito che contribuisce a creare il futuro dell'azienda, a sostenere la comunità locale, a garantire la sicurezza dei nostri ambienti di lavoro e il successo dei progetti di investimento. Il nostro è un futuro che si costruisce con determinazione, energia e continuità. Ogni giorno, ogni

INFORMAZIONI GENERALI

Consiglio di Amministrazione

Matteo Storchi President & CEO Cristian Storchi Vicepresidente e Consigliere Francesca Bertani Consigliere indipendente Arnaldo Camuffo Consigliere indipendente Luca Gaiani Consigliere Sergio Giglio Consigliere indipendente Matteo Nobili Consigliere Paola Pizzetti Consigliere indipendente Marco Storchi Consigliere

Collegio Sindacale

Luigi Gesaldi Presidente Francesca Folloni Sindaco effettivo Massimiliano Fontani Sindaco effettivo

Comitato Controllo Rischi, Sostenibilità e Parti Correlate

Paola Pizzetti Presidente

Francesca Bertani Membro

Arnaldo Camuffo Membro

Comitato Nomine e Remunerazioni

Arnaldo Camuffo Presidente Sergio Giglio Membro Matteo Nobili Membro

Dirigente preposto alla redazione dei documenti contabili societari

Stefano Palmieri

Società di Revisione

Deloitte & Touche S.p.A.

Gruppo Comer Industries

Indice

Sintesi dei risultati del Gruppo Comer Industries

Fatti di rilievo dell'esercizio 2024

Lo scenario macroeconomico globale e il mercato di riferimento

Commento ai principali indicatori di performance

Investimenti

Relazione finanziaria consolidata al 31 dicembre 2024

Attività di ricerca e sviluppo

Responsabilità sociale

Ambiente salute e sicurezza

Rapporti infragruppo e relazioni con parti correlate

Le società del Gruppo

Rendicontazione di Sostenibilità

Fatti di rilievo dopo la chiusura dell'esercizio ed evoluzione prevedibile della gestione

1

Gestione dei rischi operativi

Proposta di destinazione dell'utile

Sintesi dei risultati del Gruppo Comer Industries

(milioni di euro) 31/12/2024 31/12/2023 Variazione
in %
RICAVI DELLE VENDITE 942,4 1.223,9 -23,0%
EBITDA 157,5 205,0 -23,2%
% sui ricavi delle vendite 16,7% 16,7%
EBIT 99,3 144,4 -31,2%
% sui ricavi delle vendite 10,5% 11,8%
UTILE NETTO 67,2 94,0 -28,5%
% sui ricavi delle vendite 7,1% 7,7%
UTILE NETTO adjusted (1) 82,5 108,6 -24,0%
% sui ricavi delle vendite 8,8% 8,9%
EPS [UTILE NETTO / N° DI AZIONI] 2,34 3,28
EPS adjusted [UTILE NETTO adjusted / N° DI AZIONI]
(1) 2,88 3,79
FREE CASH FLOW adjusted (2) 84,0 162,9
CASH CONVERSION RATE adjusted (2) 53,3% 79,5%
CAPEX 49,9 42,3
% sui ricavi delle vendite 5,3% 3,5%
(milioni di euro) 31/12/2024 31/12/2023 Variazione
in %
CAPITALE CIRCOLANTE COMMERCIALE 185,8 233,6 -20,4%
% sui ricavi delle vendite 19,7% 19,1%
CAPITALE INVESTITO 602,6 602,4 0,0%
POSIZIONE FINANZIARIA NETTA (58,4) (94,8) -38,4%
POSIZIONE FINANZIARIA NETTA / EBITDA 0,4 0,5
EBITDA / ONERI FINANZIARI 11,8 15,4
PATRIMONIO NETTO 544,2 507,6 7,2%
POSIZIONE FINANZIARIA NETTA / PATRIMONIO NETTO 10,7% 18,7%
ROI [EBIT / CAPITALE INVESTITO (%)] 16,5% 24,0%
ROE adjusted [UTILE NETTO adjusted / PATRIMONIO NETTO (%)]
(1) 15,2% 21,4%

(1) Utile rettificato per escludere gli ammortamenti e i relativi effetti fiscali derivanti dalla contabilizzazione delle operazioni di aggregazione aziendale effettuate (Walterscheid ed e-comer).

(2) Non include l'assorbimento finanziario derivante dall'acquisto del fabbricato di Rockford (USA) per 21.557 migliaia di euro e dal pagamento del premio LTIP per 13.549 migliaia di euro, né la generazione di cassa derivante dalla vendita del fabbricato di Charlotte (USA) per 11.561 migliaia di euro.

1.1. Fatti di rilievo dell'esercizio 2024

Nonostante un contesto macroeconomico e di mercato particolarmente sfidante, nel 2024 il Gruppo ha proseguito con determinazione il suo percorso di investimento, in linea con la strategia di lungo periodo 'G-Local'. Questo approccio mira a rafforzare la prossimità della produzione ai clienti, mantenendo al contempo una visione globale che consenta di cogliere con rapidità tutte le opportunità offerte dal mercato. In particolare, nella prima parte dell'anno, il Gruppo, attraverso la sua controllata americana Powertrain Rockford Inc, ha completato un importante investimento che ha consentito di raddoppiare l'estensione del sito produttivo di Rockford (Illinois). L'area complessiva ora si estende per circa 165.000 metri quadrati, di cui circa 53.000 dedicati alla produzione. Il sito è operativo da ottobre 2024 e sarà completato durante l'anno 2025.

Nel corso dell'esercizio è stata inoltre perfezionata la cessione del fabbricato di Charlotte (USA) precedentemente adibito a uffici e magazzino logistico. L'operazione si inserisce nell'ambito di un'ottimizzazione strategica degli asset immobiliari, volta a creare un unico polo produttivo e migliorare l'efficienza complessiva della struttura operativa in Nord America.

L'Assemblea Ordinaria degli Azionisti di aprile ha approvato un nuovo Piano di incentivazione denominato "Long Term Incentive Plan Comer Industries 2024-2026" (LTIP) a favore di amministratori esecutivi e del top management al fine allineare gli interessi dei beneficiari al perseguimento dell'obiettivo prioritario della creazione di valore per gli azionisti in una prospettiva di lungo termine, mediante un'attenta gestione dei rischi aziendali e il perseguimento di programmi e progettualità pluriennali, avendo riguardo anche alla crescita sostenibile.

1.2. Lo scenario macroeconomico globale e il mercato di riferimento

Scenario macroeconomico

Negli ultimi anni l'economia mondiale ha dimostrato una notevole resilienza affrontando shock significativi come la pandemia e la crisi energetica. Nel 2024 la crescita globale si è mantenuta stabile, mentre l'inflazione ha continuato a diminuire.

Secondo le proiezioni dell'OCSE l'economia globale continuerà a mostrare solidità, con un aumento del PIL mondiale previsto al 3,2% per quest'anno, seguito da una crescita del 3,3% nel 2025 e nel 2026 (Tabella 1.1). Parallelamente l'inflazione continuerà a ridursi, avvicinandosi progressivamente agli obiettivi fissati dalle banche centrali. Il rallentamento dell'inflazione favorisce un aumento del reddito reale delle famiglie e sostiene i consumi, sebbene in molti Paesi la fiducia dei consumatori non sia ancora tornata ai livelli pre-pandemia.

I tassi di interesse reali restano restrittivi, ma la riduzione dei rendimenti nominali ha già innescato segnali di ripresa nei mercati immobiliari e creditizi, notoriamente sensibili alle variazioni dei tassi. Nel breve periodo le dinamiche di crescita continueranno a differenziarsi tra le principali economie. Negli Stati Uniti si prevede una crescita solida, mentre in Europa l'economia mostra segnali di accelerazione. In Asia la forte domanda interna in India e Indonesia, unita alle recenti misure di stimolo annunciate in Cina e Giappone, dovrebbe sostenere un'espansione economica robusta nella regione.

Nei Paesi del G20 l'inflazione annua dei prezzi al consumo dovrebbe continuare a calare gradualmente con l'allentamento delle pressioni sui costi, scendendo dal 5,4% registrato quest'anno al 3,5% e al 2,9% nel 2025 e nel 2026 rispettivamente. In gran parte delle principali economie l'inflazione dovrebbe tornare all'obiettivo entro la fine del 2025.

Questa solida performance complessiva nasconde tuttavia profonde differenze tra regioni e Paesi ed è accompagnata da significativi rischi al ribasso e incertezze. Tra i principali fattori di rischio vi sono il crescente protezionismo, l'escalation dei conflitti e le difficoltà legate alle politiche fiscali di alcuni Stati.

Le tensioni geopolitiche restano una minaccia rilevante nel breve termine, soprattutto se i conflitti in Medio Oriente dovessero intensificarsi, compromettendo la sicurezza delle forniture petrolifere. Un'impennata improvvisa del prezzo del petrolio, in particolare nei Paesi importatori, potrebbe alimentare l'inflazione globale minando la fiducia e rallentando la crescita.

L'incertezza sulle politiche commerciali è inoltre aumentata significativamente negli ultimi mesi, alimentando le preoccupazioni per il continuo incremento delle restrizioni sulle importazioni imposte dalle principali economie. Un'ulteriore stretta sul commercio globale potrebbe far lievitare i costi di produzione per le imprese, aumentare i prezzi delle importazioni e ridurre il potere d'acquisto dei consumatori. La vulnerabilità finanziaria persiste anche a causa degli elevati livelli di debito, dell'eccessiva valutazione di alcune attività e del deterioramento del merito creditizio.

Media
2013-2019
2023 2024 2025 2026
In percentuale
Crescita reale del PIL
Mondo 3.4 3.2 3.2 3.3 3.3
G20 3.5 3.6 3.3 3.3 3.2
OCSE 2.3 1.8 1.7 1.9 1.9
Stati Uniti 2.5 2.9 2.8 2.4 2.1
Zona Euro 1.9 0.5 0.8 1.3 1.5
Giappone 0.8 1.7 -0.3 1.5 0.6
Non OCSE 4.4 4.4 4.4 4.4 4.3
Cina 6.8 5.2 4.9 4.7 4.4
India 6.8 8.2 6.8 6.9 6.8
Brasile -0.4 2.9 3.2 2.3 1.9

Tasso di disoccupazione zona
OCSE
6.5 4.8 4.9 4.9 4.8
Inflazione
G20 3.0 6.1 5.4 3.5 2.9
OCSE 1.7 7.1 5.4 3.8 3.0
Stati Uniti 1.3 3.8 2.5 2.1 2.0
Zona Euro 0.9 5.4 2.4 2.1 2.0
Giappone 0.9 3.3 2.6 1.9 2.1

Fonte: banca dati delle Prospettive economiche dell'OCSE – Dicembre 2024

Mercato di riferimento

Il Gruppo Comer Industries opera nella progettazione e produzione di sistemi avanzati di ingegneria e soluzioni di meccatronica per la trasmissione di potenza. Le sue attività sono suddivise in due settori principali in funzione dell'utilizzo delle macchine su cui vengono installati i prodotti forniti: (i) agricolo e (ii) industriale (include tutti gli altri settori compresi quello eolico ed elettrico).

Settore agricolo

Il mercato agricolo, dopo aver raggiunto un massimo del ciclo economico nella primavera del 2023, è entrato in contrazione a partire già dalla seconda metà dello stesso anno ed ha subito un'accelerazione al ribasso nel corso del 2024 a seguito della riduzione della domanda di macchinari agricoli unito allo smaltimento dell'elevato livello di scorte.

La contrazione del mercato ha colpito tutti i nostri principali clienti OEM a livello globale.

L'indice del clima economico per l'industria delle macchine agricole in Europa, principale mercato di riferimento del Gruppo, ha chiuso dicembre 2024 a -37, evidenziando chiaramente il trend in atto. Sebbene in lieve ripresa rispetto al minimo di -58 registrato in autunno, il valore resta ancora molto distante dal picco di +36 raggiunto a febbraio 2023 (su una scala da -100 a +100).

Fonte: CEMA Business Barometer December 2024

Per quanto riguarda il mercato nord-americano, secondo mercato di riferimento per il Gruppo, l'indicatore dell'Università di Purdue (Indiana) mostra un trend in calo da fine 2023 – quando l'indice era 144 – fino a settembre 2024 quando ha registrato un minimo di 88, per poi invertire la tendenza post elezioni Americane di novembre e chiudere l'anno a 136, spinto principalmente dalle aspettative di sussidi statali da parte della nuova amministrazione.

I principali produttori OEM del settore agricolo, nelle loro previsioni per il 2025 si mostrano tutti conservativi su una ripresa del mercato, in particolare:

භ John Deere a febbraio di quest'anno prevede un andamento della domanda molto diversa a seconda delle diverse aree geografiche: una contrazione del 30% per il mercato dei "grandi trattori" in America e del 10% per quelli più i piccoli; leggermente negativa in Europa (-5%) e sostanzialmente invariata nei restanti mercati.

Fonte: Deere & Company Forecast as of February 2025

භ AGCO, nel report annuale pubblicato ad inizio febbraio 2025, risulta sostanzialmente allineato rispetto al suo competitor.

Fonte: AGCO fourth Quarter and Full Year 2024 Financial and Operational Results

භ CNH, nel report annuale pubblicato ad inizio febbraio, prevede uno scenario analogo a quanto precedentemente riportato per i suoi competitors.

Total Industry Unit Forecast-
North
America
EMEA South
America
APAC
LHP Tractors (10)% - (5)% flat
HHP Tractors (30)% - (25)% (5)% - flat (5)% - flat
Combines (25)% - (20)% flat - 5% flat (10)% - (5)%

Fonte: CNH fourth Quarter 2024

Settore industriale

Il settore industriale, il cui andamento è maggiormente collegato alle condizioni economiche e all'andamento dei tassi di interesse che favoriscono gli investimenti, ha visto protrarsi anche nel corso dei primi nove mesi del 2024 il trend negativo iniziato nel 2023 – ancorché meno accentuato rispetto a quanto registrato nel settore agricolo – per poi mostrare segnali tangibili di ripresa verso la fine dell'anno, come mostra il Business Index pubblicato dal Committee for the European Construction Equipment (CECE) a dicembre 2024.

Fonte: CECE Business Barometer January 2025

Le aspettative in termini di andamento del mercato per i prossimi sei mesi da parte degli intervistati sono di una leggera ripresa generalizzata in tutte le aree geografiche con l'eccezione di Germania, Turchia e Cina che sono più neutrali.

Volvo, uno dei principali player OEM del settore, nel report annuale pubblicato a gennaio 2025 per la divisione Construction Equipment prevede un mercato: i) europeo compreso in un range tra -5%

e +5%; ii) nord-americano in un range tra 0% e -10%; iii) asiatico (escluso Cina) in un range tra -5% e +5% e iv) cinese in un range tra 0% e +10%; come indicato dai grafici qui di seguito.

Fonte: Volvo fourth Quarter 2024

CNH risulta leggermente più pessimista in generale rispetto a Volvo, vedendo i principali mercati in calo o al massimo invariati rispetto al 2024.

North
America
EMEA South
America
APAC
Light (10)% - (5)% - (5)% - flat flat - 5% (5)% - flat
Heavy (10)% - (5)% - (5)% - flat flat - 5% (5)% - flat

Fonte: CNH fourth Quarter 2024

Caterpillar, in linea con quanto sopra, ha annunciato invece vendite per il 2025 in leggera flessione rispetto al 2024, non fornendo però uno spaccato per area geografica.

1.3.Commento ai principali indicatori di performance

1.3.1. Definizione degli indicatori

Il Management utilizza alcuni indicatori di performance che non sono identificati come misure contabili nell'ambito degli IFRS (NON-GAAP measures), per consentire una migliore valutazione dell'andamento economico, patrimoniale e finanziario del Gruppo. Il criterio di determinazione applicato dal Gruppo potrebbe non essere omogeneo con quello adottato da altri gruppi e gli indicatori potrebbero non essere comparabili con quelli determinati da questi ultimi. Tali indicatori di performance, determinati in conformità a quanto stabilito dagli Orientamenti sugli indicatori di performance emessi dall'ESMA/2015/1415 e adottati dalla Consob con Comunicazione n. 92543 del 3 dicembre 2015, si riferiscono solo alla performance del periodo contabile oggetto della presente Relazione Finanziaria Consolidata e dei periodi posti a confronto. Gli indicatori di performance devono essere considerati come complementari e non sostituiscono le informazioni redatte secondo gli IFRS. Di seguito la descrizione dei principali indicatori adottati.

Gli indicatori di performance utilizzati dal Gruppo e riportati nella presente relazione sono basati sulle seguenti definizioni:

"EBITDA": rappresenta il valore della voce Reddito operativo (EBIT) rettificato in aumento dell'importo delle seguenti poste:

(+) le voci Ammortamenti e altre svalutazioni delle immobilizzazioni, in particolare:

  • භ Ammortamento delle immobilizzazioni immateriali;
  • භ Ammortamento delle immobilizzazioni materiali;
  • භ Altre svalutazioni delle immobilizzazioni.

"EBIT": indica la voce Reddito operativo dello schema di Conto economico consolidato.

"Utile netto": indica il risultato del Conto economico consolidato.

"Utile netto [adjusted]": rappresenta l'Utile netto del Conto economico consolidato rettificato per escludere gli ammortamenti e i relativi effetti fiscali derivanti dalla contabilizzazione delle operazioni di aggregazione aziendale effettuate (Walterscheid ed e-comer).

"Capitale circolante commerciale": indica la somma algebrica delle seguenti voci di Stato patrimoniale:

(+) voci dell'attivo corrente: Rimanenze;

Crediti Commerciali;

(-) voci del passivo corrente:

Debiti commerciali.

"Capitale investito": indica la somma algebrica delle seguenti voci:

  • (+) Capitale circolante commerciale;
  • (+) Immobilizzazioni materiali (inclusive di Diritti d'uso), immateriali e finanziarie;
  • (+) Attività fiscali e imposte differite, attività fiscali per imposte correnti;
  • (+) Altri crediti a breve e lungo termine, ove di natura non finanziaria;
  • ( ) Altri debiti a breve e lungo termine, ove di natura non finanziaria;
  • ( ) Passività fiscali per imposte correnti e differite;
  • ( ) Fondo TFR e fondi per rischi e oneri.

"Posizione finanziaria netta": indica la differenza tra mezzi equivalenti a disponibilità liquide e debito di natura finanziaria determinata secondo lo schema seguente:

(+) voci dell'Attivo corrente (A):

  • භ Altri crediti finanziari a breve termine;
  • භ Titoli negoziabili valutati al fair value;
  • භ Cassa e disponibilità liquide.
  • (-) voci del Passivo non corrente e corrente (B):
    • භ Finanziamenti a lungo termine;
    • භ Strumenti finanziari derivati a lungo termine;
    • භ Finanziamenti a breve termine;
    • භ Strumenti finanziari derivati a breve termine;
    • භ Altri debiti finanziari a breve e lungo termine (tra cui i debiti relativi ai contratti lease rilevati in conformità a quanto previsto dal principio IFRS 16);
    • භ Debiti commerciali non correnti.

La Posizione finanziaria netta, così come rappresentata, evidenzia i medesimi risultati a cui si sarebbe pervenuti rappresentando la stessa sulla base delle disposizioni contenute nel richiamo di attenzione n. 5/21 del 29 aprile 2021 emesso da Consob che rimanda all'orientamento ESMA 32- 382-1138 del 4 marzo 2021.

"Free cash flow [adjusted]": indica la somma algebrica del Flusso monetario generato (assorbito) dalla gestione operativa e dalle attività d'investimento/disinvestimento, rettificato per non tenere conto dell'assorbimento o generazione di cassa derivante da elementi non ricorrenti.

"Cash conversion rate [adjusted]": rappresenta il rapporto tra Free Cash Flow [adjusted] ed EBITDA.

"CapEx": indica l'incremento verificatosi (al netto delle rivalutazioni e dei contributi in conto capitale) negli investimenti in immobilizzazioni materiali e immateriali che, in applicazione dei Principi Contabili Internazionali, sono iscritti nella corrispondente voce dello stato patrimoniale, escludendo gli impatti correlati all'applicazione del principio contabile IFRS 16.

"Patrimonio Netto": indica la somma algebrica di Capitale sociale, Riserve statutarie, Utili/perdite ed Altri fondi assimilabili corrispondente al totale della voce "Capitale sociale e riserve".

"ROI (Return on investment)": rapporto tra EBIT e Capitale investito.

"ROE (Return on equity) [adjusted]": rapporto tra Utile netto [adjusted] e Patrimonio Netto.

"EPS (Earnings per share): rapporto tra Utile netto e numero totale azioni in circolazione al 31 dicembre 2024.

"EPS adjusted (Earnings per share adjusted): rapporto tra Utile netto [adjusted] e numero totale azioni in circolazione al 31 dicembre 2024.

Il Gruppo presenta il conto economico per natura di spesa ed il Rendiconto finanziario con il metodo indiretto.

1.3.2. Commento agli indicatori

Il Gruppo ha realizzato ricavi consolidati pari a 942,4 milioni di euro in calo del -23,0% rispetto all'esercizio precedente a causa principalmente della contrazione della domanda nel settore agricolo iniziata a partire dalla seconda metà dell'anno precedente, dopo aver toccato il picco del ciclo economico nel corso del primo trimestre 2023.

I ricavi generati al di fuori dei confini italiani rappresentano oltre il 90% del totale.

Il deprezzamento dello yuan cinese, del real brasiliano e della rupia indiana ha inciso negativamente per complessivi 3,9 milioni di euro; l'ammontare dei ricavi, a parità di tassi di cambio rispetto all'esercizio precedente, sarebbe stato pari a 946,3 milioni di euro (-22,7%).

Il settore agricolo, principale business del Gruppo (53% sui ricavi totali) ha registrato un calo di fatturato del 30,6% mentre il settore industriale chiude l'anno di riferimento con un decremento più contenuto, pari al 12,0% rispetto all'esercizio precedente.

L'EBITDA si attesta a 157,5 milioni di euro, in calo rispetto ai 205,0 milioni di euro dell'esercizio precedente a causa della contrazione del fatturato. Nonostante ciò, la marginalità percentuale si mantiene stabile al 16,7% delle vendite, in linea con il 2023 grazie ad un'attenta e proattiva gestione dei costi da parte del management e alle continue sinergie derivanti dall'integrazione di Walterscheid.

L'utile netto è pari a 67,2 milioni di euro (7,1% delle vendite) in calo rispetto ai 94,0 milioni (7,7% delle vendite) dell'esercizio precedente. L'utile netto adjusted, che esclude gli ammortamenti e i relativi effetti fiscali riconducibili alla contabilizzazione delle aggregazioni aziendali di Walterscheid e di e-comer, risulta 82,5 milioni di euro con un'incidenza sulle vendite dell'8,8% percentualmente in linea con l'esercizio precedente (8,9% del fatturato).

L'EPS (earnings per share) è di 2,4 euro per azione (3,3 euro per azione nel 2023), mentre l'EPS adjusted si attesta sui 2,9 euro per azione.

Il ROE adjusted, calcolato sull'utile netto adjusted si attesta al 15,2% rispetto al 21,4% dell'esercizio precedente.

Di seguito è illustrata la posizione finanziaria netta al 31 dicembre 2024:

Descrizione
(migliaia di euro) 31/12/2024 31/12/2023 Variazione
Cassa e disponibilità liquide (89.508) (68.333) (21.175)
Attività finanziarie a breve (12.729) - (12.729)
Debiti finanziari a breve termine 46.559 35.028 11.531
Debiti finanziari a lungo termine 76.971 69.833 7.138
Debiti finanziari IFRS 16 37.108 58.304 (21.196)
Posizione finanziaria netta 58.401 94.831 (36.430)

La posizione finanziaria netta presenta un saldo pari a 58,4 milioni euro, in miglioramento rispetto all'esercizio precedente di 36,4 milioni di euro. Il saldo al 31 dicembre 2024 include 89,5 milioni di euro di liquidità, finanziamenti bancari per 120,6 milioni di euro al netto delle spese per up-front, e 37,1 milioni di euro di debiti finanziari derivanti dal trattamento contabile dei contratti di leasing secondo l'IFRS 16, nonché debiti verso altri finanziatori per 2,9 milioni di euro. Per maggiori informazioni si rimanda al paragrafo 2.6.9 della Nota Integrativa.

Il Gruppo nell'ultima parte del 2024 ha rinegoziato le linee di finanziamento in essere sostituendole con un'unica linea di credito committed a medio-lungo termine – scadenza dicembre 2028 – pari a 100 milioni di euro a condizioni migliorative rispetto alle precedenti grazie al basso livello di leverage ratio.

Il gruppo ha generato un Free Cash Flow pari a 60,5 milioni di euro che include investimenti netti pari a 49,9 milioni di euro.. Al netto delle operazioni immobiliari di Rockford e Charlotte e del pagamento del premio LTIP il Free Cash Flow adjusted risulta pari a 84,0 milioni di euro

corrispondente ad un Cash Conversion rate di 53,3%. Tale dato si confronta con il 79,5% dell'esercizio precedente.

Nel corso dell'esercizio 2024, la Capogruppo Comer Industries S.p.A., ha distribuito dividendi per 35,8 milioni di euro.

Per una migliore rappresentazione della performance finanziaria, oltre che per garantire la comparabilità con i periodi precedenti, si riporta la tabella di riconciliazione del Free Cash Flow con la corrispondente adjusted measures.

Riconciliazione Free Cash Flow
(migliaia di euro)
31/12/2024 31/12/2023
Free Cash Flow 60.471 162.861
Pagamento premio LTIP 13.549 -
Acquisto building Rockford 21.557 -
Vendita building Charlotte (11.561) -
Free cash flow adjusted 84.015 162.861

1.4.Investimenti

Nel 2024 lo stabilimento di Reggiolo ha messo a pieno regime un sistema di trattamento delle acque industriali, confermando l'impegno del Gruppo verso soluzioni sostenibili e rispettose dell'ambiente. Nello stesso sito è stata avviata una nuova linea di assemblaggio semi-automatica per il montaggio di trasmissioni destinate ai settori agricolo e industriale. Questa linea, progettata secondo i principi dell'Industria 4.0, è dotata di avanzati sistemi di interfaccia cyber-physical, tecnologie integrate per il monitoraggio della qualità e dell'efficienza produttiva, oltre a un sistema AGV per la movimentazione automatica delle trasmissioni. Sono stati inoltre completati investimenti in opere murarie e impiantistica generale, propedeutici all'installazione di nuovi processi produttivi.

Nel sito di Monguelfo, è entrata in funzione una linea semi-automatica a controllo numerico per la lavorazione di componenti in acciaio, mentre nello stabilimento di Matera è stata installata una nuova linea di produzione per l'assemblaggio di trasmissioni di potenza, equipaggiata con sistemi avanzati di controllo della produzione. Quest'ultima entrerà a pieno regime nel primo trimestre del 2025.

In Germania, presso lo stabilimento di Lohmar, sono state avviate opere civili e interventi di impiantistica generale per supportare l'industrializzazione di nuovi prodotti e processi. Nel primo trimestre del 2024 sono inoltre entrati a pieno regime nuovi impianti semi-automatici dedicati a processi speciali con l'obiettivo di migliorare l'efficienza e incrementare la produttività.

In Cina, lo stabilimento di Jiaxing ha attivato un secondo impianto per il trattamento delle acque industriali, consolidando ulteriormente l'approccio sostenibile del Gruppo. In India, nel plant di Bangalore, è stato messo a regime un centro di lavoro per la lavorazione di componenti in acciaio.

Nel Nord America il 2024 è stato caratterizzato da importanti investimenti industriali. Il Gruppo ha acquisito lo stabilimento di Rockford e avviato interventi infrastrutturali per l'installazione di nuovi

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processi produttivi. È inoltre entrato in funzione un centro di lavoro dedicato alla lavorazione di componenti in acciaio.

Sempre a Rockford è stata installata una linea semi-automatica di verniciatura dotata di tecnologie avanzate per la gestione del processo in linea con l'impegno del Gruppo verso soluzioni green. È stato inoltre acquisito un magazzino intensivo per ottimizzare i flussi logistici. Tra i nuovi investimenti, si segnala anche l'acquisto di una linea semi-automatica per l'assemblaggio e il collaudo di trasmissioni di potenza, equipaggiata con le più moderne tecnologie produttive, tra cui sistemi cyberphysical, software di supervisione dell'efficienza produttiva e strumenti avanzati per il monitoraggio della qualità.

Negli Stati Uniti sono stati avviati ulteriori investimenti in opere edili e impiantistiche finalizzati all'installazione di nuove linee di produzione, magazzini automatici e impianti ad alto contenuto tecnologico.

Nel 2024 gli investimenti in ambito IT sono stati orientati a favorire la standardizzazione e l'integrazione dei servizi digitali all'interno delle aziende recentemente acquisite, in linea con gli obiettivi strategici del Gruppo.

Sul fronte dell'IT Infrastructure i progetti più rilevanti hanno riguardato la configurazione e riconfigurazione delle infrastrutture IT, necessarie per adeguarsi alle modifiche introdotte nel global footprint aziendale nel corso dell'anno.

È stato inoltre avviato il progetto di Business Impact Analysis (BIA), coinvolgendo oltre 30 Process Owner del Gruppo per la definizione del nuovo Piano di Disaster Recovery (DRP), destinato a garantire la continuità operativa dei servizi IT critici per il business.

Per quanto riguarda le Enterprise Solutions, il programma di implementazione del nuovo ERP aziendale ha raggiunto una tappa fondamentale con il rilascio del sistema nel sito di Lohmar, considerato lo step più complesso della roadmap per dimensioni e complessità. Questo traguardo ha permesso di completare la copertura delle principali legal entities a livello globale.

Nella seconda metà dell'anno è stato inoltre avviato il progetto di implementazione della Group Liquidity Performance Platform, già operativa per le principali società del Gruppo.

Sono infine in corso iniziative di Office Automation volte a migliorare l'efficienza operativa e a ridurre i tempi di attività, favorendo un maggiore coinvolgimento degli operatori nei processi aziendali.

Si segnala che le società e-comer S.r.l. e Corner Industries S.p.A. hanno completato nell'esercizio in commento l'operazione di affitto di ramo d'azienda avente ad oggetto la gestione delle lavorazioni meccaniche e dei processi di trasformazione meccanica. Tale operazione si inserisce all'interno di un più ampio percorso di semplificazione e consolidamento degli assetti aziendali del Gruppo.

L'obiettivo principale dell'affitto riguarda non solo il miglioramento dei processi operativi interni, ma anche una significativa ottimizzazione dei costi, con particolare attenzione al profilo della logistica

integrata di Gruppo. Il tutto in un'ottica di razionalizzazione e rafforzamento delle sinergie tra le diverse entità aziendali coinvolte.

1.5.Attività di ricerca e sviluppo

Di seguito le attività di ricerca e sviluppo più significative del 2024 relative sia al settore agricolo che a quello industriale.

Per il mercato agricolo, in particolare per l'applicazione su trattori, è stata completata la fase di industrializzazione dell'assale per trattori fino a 160 kW e sono stati realizzati prototipi per una nuova taglia di assale per macchine fino a 120kW che hanno iniziato la fase di validazione al banco e sul campo.

Sempre in ambito agricolo, da segnalare il completamento dello sviluppo e della validazione del sistema completo di trasmissioni per mietitrebbia, con prodotti appartenenti a diverse linee di prodotto (gearboxes, planetary, driveshafts) e dello sviluppo della soluzione di attacco rapido (Quickfit) per le barre falcianti.

Sono stati poi sviluppati diversi progetti per trasmissioni e dispositivi per macchine imballatrici di grandi dimensioni e per testate di macchine per raccolta foraggio, con l'obiettivo di supportare i maggiori costruttori del settore nella continua ricerca di aumento di produttività e riduzione consumi delle macchine.

In ambito sostenibilità è stato lanciato lo sviluppo di una trasmissione ad azionamento elettrico per applicazione su irrigatori a bobina.

Sono proseguiti lo sviluppo e la messa a punto delle trasmissioni a variazione continua di velocità (ICVD) per macchine operatrici in ambito agricoltura, includendo contenuti di ottimizzazione prodotto e riduzione costo.

Per quanto riguarda gli alberi cardanici agricoli (PTO) è stato avviato un progetto di integrazione delle gamme Comer Industries e Walterscheid e ridefinizione del catalogo prodotti, che si concluderà nel corso 2025.

Si è infine lavorato sullo sviluppo di dispositivi (limitatori di coppia) per le linee di trasmissione con alberi cardanici in funzione dell'aumento di velocità richiesto dalle nuove applicazioni.

In ambito industriale è stato completato lo sviluppo dell'assale categoria 3 per caricatore telescopico, con la produzione di prototipi che hanno completato la campagna di validazione al banco e iniziato le prove di validazione sul campo.

Sempre sulla stessa taglia di assale (categoria 3) è stata sviluppata la versione specifica per applicazione su piattaforme aeree, mentre è stato avviato lo sviluppo di una nuova taglia di assale di dimensioni maggiori per applicazione su macchine da costruzione.

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Per la parte relativa ai riduttori planetari è stata ampliata la gamma di trasmissioni per escavatori sviluppando un nuovo progetto di riduttore di rotazione per taglie di macchina oltre le 100 ton. Sono stati poi finalizzati i progetti per due taglie di ruote con freno dinamico per macchine irrigatrici semoventi.

Per quanto riguarda gli alberi cardanici per applicazioni industriali, sono stati realizzati i prototipi per la nuova taglia della gamma dei doppi giunti con prestazioni superiori in termini di coppia (>10kNm); questi hanno superato le prove di validazione al banco e hanno cominciato i test sul campo.

È stato inoltre lanciato un progetto per gestire la transizione alla nuova gamma di prodotti denominata "Mechanics Synergy" che realizza una razionalizzazione e standardizzazione di prodotto garantendo parallelamente prestazioni superiori rispetto ai prodotti tradizionali.

Per quanto riguarda prodotti e sistemi integrati per trasmissioni e veicoli elettrificati, sono stati realizzati alcuni progetti, fra cui:

  • riduttore equipaggiato con motore elettrico per la rotazione di un escavatore, di cui è stato realizzato un prototipo che ha iniziato le prove di verifica e validazione sull'applicazione.

  • sistema di trasmissione composto da riduttore, motore elettrico e inverter per equipaggiare diversi veicoli per applicazioni fuoristrada (per utilizzi utility, recreation, snow).

Sono stati poi realizzati alcuni sviluppi nel campo delle nuove tecnologie (Advanced Technology) per la misurazione dei valori di coppia applicati alle trasmissioni (SMART torque sensor) e per l'acquisizione di dati in supporto all'utilizzo e alla manutenzione di alberi cardanici agricoli attraverso l'utilizzo di un sensore (WCS counter) e della gestione delle informazioni raccolte su una piattaforma digitale attraverso un'applicazione dedicata accessibile tramite smartphone.

Nel campo della digitalizzazione, nel corso del 2024, si è proseguita l'implementazione del nuovo sistema PLM (Product Lifecycle Management) per la gestione di processi e documenti dell'ingegneria, sistema che nel corso del prossimo anno verrà esteso a tutti gli uffici di progettazione del Gruppo.

È stato infine avviato un progetto di unificazione dei sistemi di disegno CAD tridimensionale su tutti i reparti di ingegneria del gruppo.

I sistemi avanzati sviluppati e prodotti dal gruppo Comer Industries nascono all'interno di uffici di progettazione situati in Italia, Germania e Stati Uniti e vengono poi validati ed omologati in quattro diversi centri di validazione specializzati situati a Reggiolo e Monguelfo in Italia, Lohmar in Germania e Rockford negli Stati Uniti.

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1.6.Responsabilità sociale

Consapevole di avere un'importante responsabilità verso il pianeta e le sue risorse, Comer Industries si impegna a creare valore per le sue persone e le future generazioni, generando un impatto positivo da un punto di vista economico, sociale e culturale, in linea con gli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile definiti dall'Organizzazione delle Nazioni Unite. Salute, education, innovazione, ambiente, sport e cultura sono i principali ambiti di investimento volti a valorizzare il territorio in cui l'Azienda opera e le comunità che ne fanno parte, attraverso iniziative, programmi, attività di sostegno e partnership.

In questo scenario si inserisce il finanziamento del Dottorato di ricerca industriale internazionale in Reggio Childhood Studies, promosso da Fondazione Reggio Children e dal Dipartimento di Educazione e Scienze Umane dell'Università degli Studi di Modena e Reggio Emilia, che contribuisce a creare know-how, incentivando sia la ricerca in ambito accademico, sia gli sviluppi del cosiddetto Reggio Emilia Approach®, una filosofia educativa oggi patrimonio di rilievo internazionale. Un progetto dedicato agli Atelier di Palazzo Sartoretti a Reggiolo, che dona continuità alla collaborazione ormai pluriennale tra Comer Industries, Reggio Children, Comune di Reggiolo e Azienda Servizi Bassa Reggiana, ampliando le possibilità di sviluppo dei percorsi educativi e didattici inaugurati negli scorsi anni.

I progetti legati all'istruzione e alla formazione in cui l'azienda crede fortemente coinvolgono anche i territori oltreconfine come testimonia la collaborazione con l'Organizzazione di Volontariato "Namaste, Onore a te", con la quale si è dato vita al progetto Vidya Home a Bangalore, in India: mettendo a disposizione un alloggio e facendosi carico delle spese di vitto e della retta universitaria, Comer Industries offre la possibilità a studentesse meritevoli di intraprendere il percorso di studi in Infermieristica e porvi le basi della loro carriera professionale.

Anche le partnership con le università italiane e internazionali volgono uno sguardo attento alle giovani generazioni permettendo agli studenti di avvicinarsi al mondo della metalmeccanica già dai banchi di scuola. Presso la sede Walterscheid di Lohmar, il progetto "ÜFA", istituito già da parecchi anni, offre l'opportunità a ragazzi e ragazze di mettere in pratica le proprie competenze all'interno di una vera società a responsabilità limitata, con capitale e azioni proprie, apprendendo i processi che regolano una vera organizzazione, caratterizzata da un reale flusso di denaro e di beni.

In tema di health and safety le ambulanze donate a Croce Rossa Italiana - Reggiolo sono il simbolo dell'attenzione di Comer Industries verso un tema così importante come quello della salute, oltre a rappresentare un gesto concreto a supporto della comunità e del sistema sanitario locale. Le due ambulanze, Mercedes Sprinter 190cv, sono dotate di macchinari di ultima generazione e tecnologie

all'avanguardia ed equipaggiate con presidi elettromedicali tali da renderle idonee sia alle attività di base sia come unità mobili di rianimazione.

L'impegno dell'azienda verso la sostenibilità passa anche dal supporto di progetti legati all'innovation con la partecipazione all'ecosistema "Le Village by Crédit Agricole", un vero e proprio hub dell'innovazione all'interno del quale le start-up possono usufruire di servizi per accelerare il proprio business e lavorare al fianco di organizzazioni strutturate. Le realtà industriali già consolidate traggono dalla collaborazione con le start-up benefici in termini di know-how e idee innovative calate sulla propria attività d'impresa, sfruttando le nuove tecnologie come facilitatori nello sviluppo del business.

In ambito sportivo meritano una menzione le partnership con l'associazione dilettantistica di Carpi (Modena) Sessantallora, che promuove attività nel settore del ciclismo, mountain bike e triathlon, e con il Padel Club Reggiolo. Anche l'iniziativa "Jobbike" che ha preso il via nella sede di Lohmar sposa gli stessi principi di wellbeing aziendale e di sostenibilità ambientale: una moderna forma di leasing di biciclette che consente ai dipendenti di utilizzarle per recarsi al lavoro e per uso personale, volta a motivare i collaboratori a passare dall'auto o dal trasporto pubblico alla bicicletta e avere un impatto positivo sulla propria salute e sul pianeta. Sostenibilità in Comer Industries significa anche preservare le bellezze paesaggistiche, l'arte e la cultura. Per questo, ormai da anni, l'Azienda supporta il FAI aderendo al programma di membership aziendale Corporate Golden Donor con la convinzione che la tutela del patrimonio italiano sia uno dei punti di partenza per la costruzione di un futuro migliore.

1.7.Ambiente salute e sicurezza

Il mantenimento di elevati standard di sicurezza sul posto di lavoro permane una priorità aziendale e un'area di forte attenzione da parte del management e delle maestranze coinvolte. Nel 2024 sono stati registrati globalmente 57 infortuni a fronte di una significativa contrazione delle ore lavorate rispetto al 2023, con l'indicatore di frequenza che si attesta su un valore di 10,7. Anche nel corso del 2024 sono stati realizzati, in vari stabilimenti del Gruppo, diversi progetti finalizzati alla prevenzione degli eventi infortunistici e di mitigazione dei rischi, intervenendo sulle componenti fisiche e digitali dei processi produttivi sulla base delle segnalazioni di pericolo e dei cosiddetti near miss. Di rilievo è l'installazione di un software centralizzato ed esteso a tutte le unità produttive del Gruppo per la raccolta delle segnalazioni di pericolo e il supporto alla fase di analisi e gestione delle azioni correttive, con un cruscotto digitale in grado di monitorare gli indicatori e i trend a livello locale e aggregato. Interventi di questa natura hanno il duplice obiettivo di garantire un ambiente di lavoro

sano e sicuro e di promuovere il coinvolgimento della forza lavoro, riducendo al contempo i rischi operativi.

Nella gestione ambientale, Comer Industries adotta un approccio sistemico e di tipo preventivo, integrando criteri di valutazione degli impatti ambientali nelle scelte industriali, a partire dalle fasi di progettazione dei prodotti e dei processi.

L'impegno in tale direzione si è concretizzato in una riduzione dei valori assoluti emissivi di Scope 1 e 2 (market-based) di oltre il 27% rispetto al 2023, alla luce del piano di decarbonizzazione perseguito dal Gruppo.

Tale risultato è stato ottenuto anche grazie a un incremento della quota acquistata di energia elettrica da fonti rinnovabili, che assieme all'energia elettrica autoprodotta dai sistemi fotovoltaici installati presso gli stabilimenti italiani del Gruppo, costituisce complessivamente una percentuale del 44% sul totale dell'energia elettrica consumata. Sul fronte dei consumi energetici, si registra una riduzione delle quantità in valore assoluto, veicolata dai programmi di efficientamento e dal decremento delle ore lavorate.

Risulta, infine, allineato all'anno precedente il valore del tasso di incidenza dei rifiuti pericolosi, quale effetto dell'ottimizzazione delle risorse utilizzate nei processi.

Non sono state segnalate criticità durante l'esercizio in relazione ai temi ambientali.

Il tema dei cambiamenti climatici, emerso come tema materiale per Comer Industries dall'analisi di doppia rilevanza effettuata nel 2024, viene affrontato anche nella dimensione della valutazione dei rischi connessi, in relazione alla quale il Gruppo ha condotto un'analisi "Climate Change Scenario", ispirandosi ai principi definiti dall'IFRS S2 Climate-related Disclosure. Dall'analisi non sono risultati rischi fisici e di transizione di carattere significativo.

Si prega di fare riferimento alla Rendicontazione di Sostenibilità 2024 per una descrizione dettagliata degli standard del Gruppo e in particolare del Sistema di Gestione della Salute e Sicurezza dei dipendenti e dell'impegno verso la sostenibilità aziendale.

1.8.Rapporti infragruppo e relazioni con parti correlate

Il Gruppo intrattiene rapporti con società controllate ed altre parti correlate a condizioni di mercato ritenute normali nei rispettivi mercati di riferimento, tenuto conto delle caratteristiche dei beni e dei servizi prestati.

Le operazioni tra Comer Industries S.p.A. e le sue controllate consolidate, che sono entità correlate della Società stessa, sono eliminate nel bilancio consolidato e in ottemperanza ai dettami dello IAS 24.

Rapporti con società controllanti

Il Gruppo non ha rapporti commerciali o finanziari con l'azionista di maggioranza Eagles Oak S.r.l.

Rapporti con altre parti correlate

Si segnala che la voce "Altri costi operativi" comprende consulenze professionali prestate da due Amministratori della capogruppo Comer Industries S.p.A. per importi non significativi.

1.9.Le società del Gruppo

Al 31 dicembre 2024 il Gruppo risulta articolato in una struttura al cui vertice si pone Comer Industries S.p.A., la quale possiede direttamente o indirettamente il 100% di 23 società, italiane ed estere, che costituiscono l'area di consolidamento.

I dati salienti delle società controllate consolidate sono riepilogati nella tabella che segue:

Società Nazione controllo
% di
Attività principale Capitale sociale al
31/12/2024
31/12/2024
Fatturato
Eur/Mln
Patrimonio netto
31/12/2024
Eur/Mln
dipendenti
31/12/2024
Numero
Comer Industries S.p.A. Italia Capogruppo Progettazione, produzione e vendita 18.487.339
286,98 349,67 745
Comer Industries Components S.r.l. Italia 100% Produzione e vendita 7.125.000
130,10 43,33 355
e-comer S.r.l. Italia 100% Progettazione, produzione e vendita 1.000.000
18,12 64,02 75
WPG German HoldCo GmbH Germania 100% Holding company 10.495.000
- 26,06 0
Walterscheid GmbH Germania 100% Progettazione, produzione e vendita 17.895.000
230,20 58,60 981
Walterscheid Getriebe GmbH Germania 100% Progettazione, produzione e vendita 25.600
34,55 9,48 205
Walterscheid Cardan GmbH Germania 100% Produzione e vendita 625.000
5,25 -0,60 23
Comer Industries UK Ltd UK 100% Vendita £ 265.000 1,33 0,37 0
WPG UK HoldCo Ltd. UK 100% Holding company £ 3.093.000 - 3,61 0
Powertrain Services UK Limited UK 100% Holding company £ 14.231.000 - 3,82 0
Powertrain Services (UK Newco) Ltd. UK 100% Holding company - - -1,52 0
Powertrain Services France SAS Francia 100% Vendita e servizio post-vendita 2.139.000
17,71 19,94 24
Walterscheid Russia LLC Russia 100% Vendita RUB 10.000 - 0,00 0
Comer Industries INC Stati Uniti 100% Vendita \$ 13.281.000 89,90 37,85 34
WPG US HoldCo LLC. Stati Uniti 100% Holding company \$ 58.546.000 - 14,88 0
Walterscheid Inc. Woodridge Stati Uniti 100% Produzione e vendita \$ 2.000.000 48,72 28,95 136
Powertrain Rockford Inc. Stati Uniti 100% Progettazione, produzione e vendita \$ 1.000 81,40 85,78 170
Comer Industries do Brasil EIRELI Brasile 100% Vendita BRL 6.112.000 14,28 7,22 8
Walterscheid Brasil Industria de Equipamentos Agricolas
Ltda.
Brasile 100% Produzione e vendita BRL 52.300.000 6,68 2,80 52
Comer Industries (Jiaxing) Co Ltd Cina 100% Produzione e vendita 21.000.000
152,22 91,67 254
Comer Industries (ShaoXing) Co Ltd Cina 100% Produzione e vendita 6.720.000
1,73 23,70 1
Walterscheid Powertrain (China) Co. Ltd. Cina 100% Produzione e vendita CNY 2.000.000 0,00 -2,52 0
Comer Industries India Pvt Ltd India 100% Produzione e vendita INR 145.090.000 39,83 16,15 108

1.10. Rendicontazione di Sostenibilità ai sensi del D.Lgs. 125/2024

INFORMAZIONI GENERALI

Comer Industries S.p.A. (nel seguito "Comer Industries", l'"Azienda", la "Società", unitamente alle sue controllate il "Gruppo", denominazioni riferite alla controllante Comer Industries S.p.A. e a tutte le ragioni sociali facenti capo alla controllante al 31 dicembre 2024) è una società quotata al mercato regolamentato Euronext Milan, Multilateral Trading Facility (MTF) di Borsa italiana.

A partire dal 2025, con riferimento ai dati relativi all'esercizio 2024, le società qualificate come Enti di Interesse Pubblico di grandi dimensioni1 sono chiamate a redigere una Rendicontazione Annuale sulla Sostenibilità in conformità al D.Lgs. 125/2024 (nel seguito anche solo "il Decreto", che recepisce la Direttiva UE 2464/2022, nota come "Corporate Sustainability Reporting Directive", nel seguito anche solo "CSRD"), che afferma e rafforza l'indirizzo tracciato dal superato D.Lgs. 254/2016 (di recepimento della Direttiva UE 95/2014, nota come "Non Financial Reporting Directive", "NFRD"). In conformità alle nuove previsioni normative, Comer Industries redige una Rendicontazione Consolidata sulla Sostenibilità (di seguito anche solo "Dichiarazione" o "Rendicontazione di Sostenibilità"), costituente parte integrante della propria Relazione sulla Gestione.

La Dichiarazione 2024 di Comer Industries rappresenta la prima applicazione dei nuovi European Sustainability Reporting Standards Sector Agnostic (nel seguito anche solo "ESRS"), pubblicati in via ufficiale il 31 luglio 2023 (Allegato I, Regolamento Delegato 2772/2023) e finalizzati a rendere complete, trasparenti e comparabili le informazioni sulla sostenibilità di tutte le imprese europee.

La presente Dichiarazione riguarda l'esercizio 2024, che va dal 1° Gennaio al 31 Dicembre 2024 e rendiconta la gestione, i processi, gli obiettivi e le performance del Gruppo inerenti alle questioni di sostenibilità rilevanti. Il perimetro di rendicontazione si riferisce alla capogruppo Comer Industries S.p.A. e alle società controllate consolidate integralmente nel Bilancio Consolidato del Gruppo al 31 dicembre 2024.

La Dichiarazione, in conformità con le richieste dello standard, include anche informazioni relative alla catena del valore a monte e a valle del Gruppo. Tali informazioni fanno riferimento alle politiche e alle azioni relative agli impatti, ai rischi e alle opportunità identificati come materiali lungo la catena di fornitura2 , e alle metriche relative alle emissioni di gas serra di Scope 3.

Comer Industries si avvale, nella presente Dichiarazione, dell'opzione di omettere specifiche informazioni concernenti la proprietà intellettuale, know-how specifici e i risultati dell'innovazione, nonché quelle relative agli sviluppi imminenti e alle questioni in corso di negoziazione a norma dell'articolo 19 e 29 della Direttiva 2013/34/UE.

1 Emittenti di valori mobiliari ammessi alla negoziazione su mercati regolamentati italiani e dell'UE, nonché imprese bancarie e

assicurative che alla data di chiusura del bilancio, anche su base consolidata: i) superano il numero medio di 500 dipendenti; ii) abbiano superato almeno uno dei seguenti limiti: a) stato patrimoniale >20 mln €; b) ricavi netti >40 mln €.

2 Per maggiori informazioni si rimanda al paragrafo "Analisi di doppia rilevanza.

Gli ESRS introducono il concetto di "doppia rilevanza" (o "doppia materialità") come strumento per definire le informazioni rilevanti per il Gruppo e per gli stakeholder, in relazione alle proprie attività e alle attività della catena del valore. Secondo quanto previsto dal nuovo approccio utilizzato, in conformità all'ESRS 2 "Informazioni Generali", una questione di sostenibilità è rilevante e deve essere inserita e trattata nella Dichiarazione qualora essa produca un impatto rilevante su persone, ambiente e/o sia fautrice di rischi e/o opportunità rilevanti. Il concetto di "rilevanza" viene approfondito nel capitolo 1.10.1. del presente documento. In conformità a tale principio, i contenuti oggetto della rendicontazione e gli indicatori di performance adottati sono stati definiti dal Gruppo a partire dai risultati di un'analisi di doppia materialità che ha permesso di identificare gli impatti, i rischi e le opportunità (di seguito anche "IROs") e i relativi temi significativi legati alle attività del Gruppo.

Nel redigere la Dichiarazione, sono state considerate le caratteristiche qualitative fondamentali che devono avere le informazioni (pertinenza e rappresentazione fedele) e le caratteristiche qualitative che migliorano le informazioni (comparabilità, verificabilità e comprensibilità), così come definito e descritto dallo standard ESRS 1 "Prescrizioni Generali" che le disciplina nell'Appendice B "Caratteristiche qualitative delle informazioni" e che viene riportato nella presente Dichiarazione per ulteriori dettagli.

I dati quantitativi facenti riferimento alle emissioni GHG di Scope 3, relative alla metrica E1-6, si basano su stime con un alto livello di incertezza. Per maggior informazioni relativamente alle metodologie di calcolo utilizzate, si rimanda al paragrafo "L'entità delle emissioni".

Non vengono considerati i dati relativi agli esercizi precedenti al 2024, essendo quest'ultimo il primo redatto secondo gli standard ESRS.

Gli eventuali dati stimati riportati nella Dichiarazione sono accompagnati da opportune informazioni di corredo, che consentono al lettore di comprendere le incertezze più significative che incidono su di esse.

Nella presente Dichiarazione, il Gruppo ha optato di non includere informazioni relative all'anno 2023; pertanto, non verranno riportati dati comparativi, fatta eccezione per i dati previsti da ESRS E1-6 relativi all'entità delle emissioni. In tale ambito, gli eventuali errori nei periodi di rendicontazione precedenti sono comunicati, esplicitando la natura dell'errore, l'eventuale correzione e i potenziali effetti di quest'ultima sui dati contestuali precedentemente esposti. Se tale correzione non risulta possibile, vengono comunque evidenziate le circostanze che hanno provocato l'errore. Tutti gli obblighi di informativa ("Disclosure Requirements") rilevanti e applicabili e i correlati datapoint vengono rendicontati all'interno della presente Dichiarazione, non essendo stato fatto ricorso a inclusioni di informazioni mediante riferimento ad altri documenti. Il dettaglio degli indicatori rendicontati è riportato all'interno dell'ESRS Content Index, situato nella parte finale del presente documento.

Gli orizzonti temporali di breve, medio e lungo periodo sono definiti in conformità ai nuovi standard (entro l'anno per il breve periodo; 1-5 anni per il medio periodo; oltre 5 anni per il lungo periodo) e

24

sono di conseguenza aggiornati rispetto alla definizione dello scorso anno (0-3 anni per il breve periodo, 3-6 anni per il medio periodo e oltre 6 anni per il lungo periodo).

Comer Industries, in quanto società obbligata alla predisposizione della Rendicontazione Consolidata sulla Sostenibilità, ai sensi dell'art. 4 del D.Lgs. 125/2024, ha incluso l'informativa richiesta dalla normativa relativa alla cosiddetta "Tassonomia UE" (Regolamento UE 2020/852 e successivi Regolamenti Delegati) in relazione alle attività ecosostenibili condotte dal Gruppo. Si precisa che, nel condurre le attività di analisi e predisposizione delle relative disclosure, è stato adottato nel complesso un approccio prudenziale, basato sulla comprensione e interpretazione, allo stato delle attuali conoscenze, dei requisiti normativi applicabili.

Nella seguente tabella viene fatto un raccordo tra le informazioni prescritte da altre normative contenenti obblighi di comunicazione di informazioni sulla sostenibilità e gli obblighi di informativa ESRS di cui viene data disclosure nella Rendicontazione di Sostenibilità 2024.

Obbligo di Riferimento Riferimento Riferimento Riferimento Capitolo della
informativa ed SFDR terzo pilastro regolamento sugli normativa Rendicontazione di
elemento indici di riferimento dell'UE sul clima Sostenibilità 2024
d'informazione
corrispondente
Diversità di genere Allegato I,
nel consiglio tabella 1, Regolamento delegato Il sistema di
ESRS 2 GOV-1 21 indicatore n. (UE) 2020/1816 della governance
d) 13 Commissione, Allegato II
Percentuale di
membri indipendenti
del consiglio di Regolamento delegato Il sistema di
amministrazione (UE) 2020/1816 della governance
ESRS 2 GOV-1 21 Commissione, Allegato II
e)
Dichiarazione sul
dovere di diligenza
ESRS 2 GOV-4 30
Allegato I,
tabella 3,
indicatore n.
10
Dichiarazione di dovuta
diligenza
Coinvolgimento in
attività collegate ad
attività nel settore
dei combustibili
fossili
ESRS 2 SBM-1 40
d) punto i)
Allegato I,
tabella 1,
indicatore n. 4
Articolo 449 bis
del regolamento
(UE) n.
575/2013;
regolamento di
esecuzione (UE)
2022/2453 della
Commissione,
tabella 1 –
Informazioni
qualitative sul
rischio
Regolamento delegato
(UE) 2020/1816 della
Commissione, Allegato II
Non applicabile

ambientale e
tabella 2 –
Informazioni
qualitative sul
rischio sociale
Coinvolgimento in
attività collegate alla
produzione di Allegato I, Regolamento delegato
sostanze chimiche tabella 2, (UE) 2020/1816 della Non applicabile
ESRS 2 SBM-1 40 indicatore n. 9 Commissione, Allegato II
d) punto ii)
Articolo 12, paragrafo 1,
Partecipazione ad Allegato I, del regolamento delegato
attività connesse ad tabella 1, (UE) 2020/1818 e
armi controverse indicatore n. Allegato II del Non applicabile
ESRS 2 SBM-1 40 14 regolamento delegato
d) punto iii) (UE) 2020/1816
Coinvolgimento in
attività collegate alla
Articolo 12, paragrafo 1,
del regolamento delegato
coltivazione e alla (UE) 2020/1818 e
produzione di Allegato II del Non applicabile
tabacco regolamento delegato
ESRS 2 SBM-1 40 (UE) 2020/1816
d) punto iv)
Piano di transizione Articolo 2,
per conseguire la paragrafo 1, del Il piano di
neutralità climatica regolamento (UE) decarbonizzazione
entro il 2050 2021/1119
ESRS E1-1 14
Articolo 449 bis
del regolamento
(UE) n.
575/2013;
regolamento di
esecuzione (UE)
2022/2453 della
Imprese escluse Commissione,
dagli indici di modello 1: Articolo 12, paragrafo 1,
riferimento allineati Portafoglio lettere a d) a g), e Il piano di
con l'Accordo di bancario – paragrafo 2, del decarbonizzazione
Parigi Indicatori del regolamento delegato
potenziale (UE) 2020/1818
ESRS E1-1 16 g) rischio di
transizione
connesso ai
cambiamenti
climatici: Qualità
creditizia delle
esposizioni per
settore,

emarket
sdir scorage
CERTIFIED
emissioni e
durata residua
Articolo 449 bis
del regolamento
(UE) n.
575/2013;
regolamento di
esecuzione (UE)
2022/2453 della
Commissione,
Obiettivi di riduzione modello 3:
delle emissioni di Allegato I, Portafoglio Articolo 6 del La strategia di
GES tabella 2, bancario – regolamento delegato sostenibilità
ESRS E1-4 34 indicatore n. 4 Indicatori del (UE) 2020/1818
potenziale
rischio di
transizione
connesso ai
cambiamenti
climatici:
metriche di
allineamento
Consumo di energia Allegato I,
da combustibili tabella 1,
fossili disaggregato indicatore n. 5 Gestione efficace ed
per fonte (solo e Allegato I, efficiente dell'energia
settori ad alto tabella 2,
impatto climatico)
ESRS E1-5 38 indicatore n. 5
Consumo di energia Allegato I,
e mix energetico tabella 1, Gestione efficace ed
ESRS E1-5 37 indicatore n. 5 efficiente dell'energia
Intensità energetica
associata con
attività in settori ad Allegato I, Gestione efficace ed
alto impatto tabella 1, efficiente dell'energia
climatico indicatore n. 6
ESRS E1-5 40-43
Articolo 449 bis
del regolamento
(UE) n.
575/2013;
Emissioni lorde di regolamento di Articolo 5, paragrafo 1,
ambito 1, 2, 3 ed Allegato I, esecuzione (UE) articolo 6 e articolo 8,
tabella 1,
emissioni totali di indicatori nn. 1 2022/2453 della paragrafo 1, del L'entità delle emissioni
GES e 2 Commissione, regolamento delegato
ESRS E1-6 44 modello 1: (UE) 2020/1818
Portafoglio
bancario –
Indicatori del
potenziale

rischio di
transizione
connesso ai
cambiamenti
climatici: Qualità
creditizia delle
esposizioni per
settore,
emissioni e
durata residua
Articolo 449 bis
del regolamento
(UE) n.
575/2013;
regolamento di
esecuzione (UE)
2022/2453 della
Commissione,
Intensità delle modello 3:
emissioni lorde di Allegato I, Portafoglio Articolo 8, paragrafo 1,
GES tabella 1, bancario – del regolamento delegato L'entità delle emissioni
ESRS E1-6 53-55 indicatore n. 3 Indicatori del (UE) 2020/1818
potenziale
rischio di
transizione
connesso ai
cambiamenti
climatici:
metriche di
allineamento
Articolo 2,
Assorbimenti di GES paragrafo 1, del Cambiamento climatico
e crediti di carbonio regolamento (UE) - Azioni intraprese e
ESRS E1-7 56 2021/1119 pianificate
Esposizione del
portafoglio Allegato II del
dell'indice di regolamento delegato
(UE) 2020/1818 e
riferimento verso Allegato II del -
rischi fisici legati al regolamento delegato
clima (UE) 2020/1816
ESRS E1-9 66
Disaggregazione Articolo 449 bis
degli importi del regolamento
monetari per rischio (UE) n.
fisico acuto e 575/2013; punti
cronico, 46 e 47 del -
ESRS E1-9 66 a) regolamento di
Posizione delle esecuzione (UE)
attività significative a 2022/2453 della
rischio fisico Commissione;
rilevante modello 5:

ESRS E1-9 66 c) Portafoglio
bancario –
Indicatori del
potenziale
rischio fisico
connesso ai
cambiamenti
climatici:
esposizioni
soggette al
rischio fisico
Articolo 449 bis
del regolamento
(UE) n.
575/2013; punto
34 del
regolamento di
esecuzione (UE)
2022/2453 della
Commissione;
Ripartizione del Modello 2:
valore contabile dei Portafoglio
suoi attivi immobiliari bancario –
per classi di Indicatori del -
efficienza energetica potenziale
ESRS E1-9 67 c) rischio di
transizione
connesso ai
cambiamenti
climatici: prestiti
garantiti da beni
immobili –
Efficienza
energetica delle
garanzie reali
Grado di
esposizione del
portafoglio a Allegato II del
opportunità legate al regolamento delegato -
clima (UE) 2020/1818
ESRS E1-9 69
Quantità di ciascun Allegato I,
inquinante che tabella 1,
figura nell'Allegato II indicatore n. 8;
del regolamento E Allegato I,
PRTR (registro tabella 2,
europeo delle indicatore n. 2; Non materiale
emissioni e dei Allegato 1,
trasferimenti di tabella 2,
sostanze inquinanti) indicatore n. 1;
emesso nell'aria, Allegato I,

nell'acqua e nel tabella 2,
suolo indicatore n. 3
ESRS E2-4 28
Acque e risorse Allegato I, Risorse idriche –
marine tabella 2, Modalità di gestione,
ESRS E3-1 9 indicatore n. 7 politiche e obiettivi
Politica dedicata Allegato I, Risorse idriche –
ESRS E3-1 13 tabella 2, Modalità di gestione,
indicatore n. 8 politiche e obiettivi
Sostenibilità degli Allegato I,
oceani e dei mari tabella 2, Non materiale
ESRS E3-1 14 indicatore n.
12
Totale dell'acqua Allegato I,
tabella 2, Utilizzo responsabile
riciclata e riutilizzata indicatore n. delle risorse idriche
ESRS E3-4 28 c) 6.2
Consumo idrico
totale in m3 rispetto Allegato I,
ai ricavi netti da tabella 2, Utilizzo responsabile
operazioni proprie indicatore n. delle risorse idriche
ESRS E3-4 29 6.1
Allegato I,
ESRS 2 IRO-1 – E4 tabella 1, Non materiale
16 a) punto i)
indicatore n. 7
Allegato I,
ESRS 2 IRO-1 – E4 tabella 2, Non materiale
16 b) indicatore n.
10
Allegato I,
ESRS 2 IRO-1 – E4 tabella 2, Non materiale
16 c) indicatore n.
14
Politiche o pratiche Allegato I,
agricole/di utilizzo tabella 2,
del suolo sostenibili indicatore n. Non materiale
ESRS E4-2 24 b) 11
Pratiche o politiche
di utilizzo del Allegato I,
mare/degli oceani tabella 2, Non materiale
sostenibili indicatore n.
ESRS E4-2 24 c) 12
Politiche volte ad Allegato I,
affrontare la tabella 2,
deforestazione indicatore n. Non materiale
ESRS E4-2 24 d) 15
Allegato I,
Rifiuti non riciclati tabella 2, Gestione responsabile
ESRS E5-5 37 d) indicatore n. dei rifiuti
13

emarket
sdir storage
CERTIFIED
Rifiuti pericolosi e Allegato I,
rifiuti radioattivi tabella 1, Gestione responsabile
ESRS E5-5 39 indicatore n. 9 dei rifiuti
Rischio di lavoro Allegato I,
forzato tabella 3, Forza lavoro propria -
ESRS 2 – SBM3 – indicatore n. Modalità di gestione
S1 14 f) 13 politiche e obiettivi
Rischio di lavoro Allegato I,
minorile tabella 3, Forza lavoro propria -
ESRS 2 – SBM3 – indicatore n. Modalità di gestione
S1 14 g) 12 politiche e obiettivi
Allegato I,
tabella 3,
Impegni politici in indicatore n. 9 Forza lavoro propria -
materia di diritti e Allegato I, Modalità di gestione
umani tabella 1, politiche e obiettivi
ESRS S1-1 20 indicatore n.
11
Politiche in materia
di dovuta diligenza
sulle questioni
oggetto delle
convenzioni Regolamento delegato
fondamentali da 1 a (UE) 2020/1816 della Diritti umani e corrette
8 Commissione, Allegato II prassi lavorative
dell'Organizzazione
internazionale del
lavoro
ESRS S1-1 21
Procedure e misure
per prevenire la Allegato I,
tratta di esseri tabella 3, Diritti umani e corrette
umani indicatore n. prassi lavorative
ESRS S1-1 22 11
Politica di
prevenzione o
sistema di gestione Allegato I, Salute e sicurezza sul
degli infortuni sul tabella 3, lavoro
lavoro indicatore n. 1
ESRS S1-1 23
Meccanismi di
trattamento dei Allegato I, Forza lavoro propria -
reclami/delle tabella 3, Modalità di gestione
denunce indicatore n. 5 politiche e obiettivi
ESRS S1-3 32 c)
Numero di decessi e
numero e tasso di
infortuni connessi al Allegato I, Regolamento delegato Salute e sicurezza sul
lavoro tabella 3, (UE) 2020/1816 della lavoro
ESRS S1-14 88 b) e indicatore n. 2 Commissione, Allegato II
c)

Numero di giornate
perdute a causa di
ferite, infortuni, Allegato I, Salute e sicurezza sul
incidenti mortali o tabella 3, lavoro
malattie indicatore n. 3
ESRS S1-14 88 e)
Divario retributivo di Allegato I, Regolamento delegato
genere non corretto tabella 1, (UE) 2020/1816 della Diversità e pari
ESRS S1-16 97 a) indicatore n. Commissione, Allegato II opportunità
12
Eccesso di divario
retributivo a favore Allegato I, Diversità e pari
dell'amministratore tabella 3, opportunità
delegato indicatore n. 8
ESRS S1-16 97 b)
Incidenti legati alla Allegato I, Diversità e pari
discriminazione tabella 3, opportunità
ESRS S1-17 103 a) indicatore n. 7
Mancato rispetto dei Allegato I, Allegato II del
principi guida delle tabella 1, regolamento delegato
Nazioni Unite su indicatore n. (UE) 2020/1816 e Diritti umani e corrette
imprese e diritti 10 e Allegato articolo 12, paragrafo 1, prassi lavorative
umani e OCSE I, tabella 3, del regolamento delegato
ESRS S1-17 104 a) indicatore n. (UE) 2020/1818
14
Grave rischio di
lavoro minorile o di Allegato I, Le persone della
lavoro forzato nella tabella 3, catena del valore -
catena del lavoro indicatori nn. Modalità di gestione
ESRS 2 SBM-3 – S2 12 e 13 politiche e obiettivi
11 b)
Allegato I,
Impegni politici in tabella 3, Le persone della
materia di diritti indicatore n. 9 catena del valore -
e Allegato I,
umani tabella 1, Modalità di gestione
ESRS S2-1 17 indicatore n. politiche e obiettivi
11
Politiche connesse Allegato I, Le persone della
ai lavoratori nella tabella 3, catena del valore -
catena del valore indicatori nn. Modalità di gestione
ESRS S2-1 18 11 e 4 politiche e obiettivi
Mancato rispetto dei Allegato II del
principi guida delle Allegato I, regolamento delegato Le persone della
Nazioni Unite su tabella 1, (UE) 2020/1816 e catena del valore -
imprese e diritti indicatore n. articolo 12, paragrafo 1, Modalità di gestione
umani e delle linee 10 del regolamento delegato politiche e obiettivi
guida dell'OCSE (UE) 2020/1818
ESRS S2-1 19

Politiche in materia
di dovuta diligenza
sulle questioni
oggetto delle
convenzioni Regolamento delegato Le persone della
fondamentali da 1 a (UE) 2020/1816 della catena del valore -
8 Commissione, Allegato II Modalità di gestione
dell'Organizzazione politiche e obiettivi
internazionale del
lavoro
ESRS S2-1 19
Problemi e incidenti
in materia di diritti Allegato I, Salute e sicurezza sul
umani nella sua tabella 3, lavoro, diritti umani e
catena del valore a indicatore n. corrette prassi
monte e a valle 14 lavorative
ESRS S2-4 36
Allegato I,
Impegni politici in tabella 3, Le persone della
materia di diritti indicatore n. 9 catena del valore -
umani e Allegato I, Modalità di gestione
tabella 1,
ESRS S3-1 16 indicatore n. politiche e obiettivi
11
Mancato rispetto dei
principi guida delle Allegato II del
Nazioni Unite su Allegato I, regolamento delegato
imprese e diritti tabella 1, (UE) 2020/1816 e
umani, dei principi indicatore n. articolo 12, paragrafo 1, Non materiale
dell'OIL o delle linee 10 del regolamento delegato
guida dell'OCSE (UE) 2020/1818
ESRS S3-1 17
Problemi e incidenti Allegato I,
in materia di diritti tabella 3,
Non materiale
umani indicatore n.
ESRS S3-4 36 14
Allegato I,
Politiche connesse tabella 3,
ai consumatori e agli indicatore n. 9
utilizzatori finali e allegato I, Non materiale
ESRS S4-1 16 tabella 1,
indicatore n.
11
Mancato rispetto dei Allegato II del
principi guida delle Allegato I, regolamento delegato
Nazioni Unite su
imprese e diritti tabella 1, (UE) 2020/1816 e Non materiale
umani e delle linee indicatore n. articolo 12, paragrafo 1,
guida dell'OCSE 10 del regolamento delegato
ESRS S4-1 17 (UE) 2020/1818

Problemi e incidenti Allegato I,
in materia di diritti tabella 3,
umani indicatore n. Non materiale
ESRS S4-4 35 14
Convenzione delle Allegato I,
Nazioni Unite contro tabella 3, Condotta aziendale -
la corruzione indicatore n. Modalità di gestione,
ESRS G1-1 10 b) 15 politiche e obiettivi
Protezione degli Allegato I, Etica e integrità del
informatori tabella 3, business
ESRS G1-1 10 d) indicatore n. 6
Ammende inflitte per Allegato I,
violazioni delle leggi tabella 3, Allegato II del Etica e integrità del
contro la corruzione indicatore n. regolamento delegato
(UE) 2020/1816
business
attiva e passiva
ESRS G1-4 24 a) 17
Norme di lotta alla Allegato I,
corruzione attiva e tabella 3, Etica e integrità del
passiva indicatore n. business
ESRS G1-4 24 b) 16

Il processo di redazione della Dichiarazione ha visto il coinvolgimento dei responsabili delle diverse funzioni aziendali del Gruppo, sia nel processo di doppia materialità, ampiamente descritto nel capitolo dedicato, sia nella predisposizione dei contenuti quali-quantitativi. La Dichiarazione è stata approvata dal Consiglio di Amministrazione di Comer Industries S.p.A. in data 19 marzo 2025 ed è oggetto di un esame limitato ("limited assurance" secondo quanto previsto dallo Standard on Sustainability Assurance Engagement – SSAE3 - Italia), da parte di Deloitte & Touche S.p.A., che quest'anno viene esteso anche all'informativa relativa alla Tassonomia, come da nuove previsioni normative. La Relazione della Società di Revisione è riportata alla fine del presente documento. La Rendicontazione di Sostenibilità è stata pubblicata nel sito istituzionale di Comer Industries nella sezione "Sostenibilità". Per maggiori informazioni o commenti in merito al presente documento, è

possibile rivolgersi all'indirizzo: [email protected].

3 Lo standard in questione, entrato in vigore il 30 gennaio 2025, integra il principio ISAE 3000 revised che disciplina gli incarichi di assurance sulle informazioni non finanziarie, con requisiti specifici per il contesto italiano.

1.10.1. Identità, strategia e modello di business

Comer Industries

Comer Industries, con sede a Reggiolo (Reggio Emilia - Italia) e quotata sul mercato Euronext Milan di Borsa Italiana, è leader mondiale nella progettazione e produzione di sistemi avanzati di ingegneria e soluzioni di meccatronica per la trasmissione di potenza. La società opera nei settori

delle macchine per l'agricoltura, delle costruzioni, dell'energia eolica e delle trasmissioni per veicoli elettrici.

Presenza nel mondo

Nata nel 1970 e cresciuta nel corso degli anni, Comer Industries conta oggi 11 sedi produttive e diverse sedi Aftermarket e commerciali nel mondo. Al 31 dicembre 2024, il Gruppo si compone di 3.171 persone, di cui 2.924 dipendenti.

Aree produttive:

Italia – Reggiolo Italia – Matera Italia – Monguelfo Italia – Castelnuovo di Sotto USA – Rockford Germania – Irxleben Germania – Lohmar Germania – Sohland Cina – Jiaxing India – Bangalore Brasile – Cachoeirinha

Siti Aftermarket:

Germania – Lohmar Germania – Bönen Germania – Amburgo Germania – Monaco Germania – Norimberga Germania – Erkrath Olanda – Harlem Francia – Chanteloup Austria – Vienna Svezia – Tullinge UK - Leek

Sedi commerciali:

USA – Charlotte Brasile – Limeira

Storia

Valori

  • La persona al centro – Le persone di Comer Industries hanno a cuore il rispetto e la dignità di ognuno e assicurano a tutti i livelli l'espressione della delega e l'equo riconoscimento dei risultati e dei meriti individuali e di squadra.
  • Lavoro in team – Le persone di Comer Industries lavorano in squadra per il raggiungimento dei risultati collettivi e promuovono un approccio inclusivo di tutte le realtà dell'Azienda.
  • Attenzione e rispetto degli stakeholder – Le persone di Comer Industries lavorano con i loro referenti in un'ottica di integrazione e di sinergia, di semplificazione e di efficienza, di flessibilità e di orientamento tempestivo al cambiamento.
  • Coraggio e passione – Le persone di Comer Industries si mettono in gioco con generosità, esprimono e diffondono energia ed entusiasmo, favorendo la costruzione di un clima coinvolgente che trasmetta passione ai colleghi più giovani. Mostrano proattività, si impegnano oltre le attese.

Onestà e trasparenza – Le persone di Comer Industries comunicano e operano con trasparenza, per permettere a tutti gli interlocutori, esterni e interni, di fare scelte consapevoli e di costruire rapporti basati sulla fiducia e sul merito.

Analisi di doppia rilevanza

Il principio della doppia rilevanza, introdotto dallo standard ESRS 1, rappresenta una delle principali novità nella rendicontazione di sostenibilità, modificando l'approccio alla definizione e valutazione delle tematiche da rendicontare.

Secondo questo principio, una questione di sostenibilità può essere rilevante sotto due prospettive:

    1. Rilevanza d'impatto (inside-out): una questione è rilevante quando ha impatti significativi, positivi o negativi, effettivi o potenziali, sulle persone o sull'ambiente, nel breve, medio o lungo termine. Questi impatti possono derivare sia dalle operazioni dell'azienda sia dalla sua catena del valore, a monte e a valle.
    1. Rilevanza finanziaria (outside-in): una questione è rilevante se può influenzare la performance economico-finanziaria dell'Azienda, attuale o futura, generando rischi od opportunità derivanti da eventi passati o futuri.

Le due dimensioni sono collegate e interdipendenti, ma una questione può essere rilevante sotto un solo aspetto o sotto entrambi. Ad esempio, un tema può essere rilevante per il suo impatto senza necessariamente avere implicazioni finanziarie, e viceversa. La doppia rilevanza, quindi, impone di considerare entrambe le prospettive, garantendo una visione più completa delle questioni di sostenibilità.

\$YDOOHGLTXHVWRSURFHVVRSUHOLPLQDUHVRQRVWDWLPDSSDWLLSRVVLELOLLPSDWWLULVFKLHRSSRUWXQLWj ³,52V´ DSSOLFDELOLDO*UXSSRDUULYDQGRFRVuDOODGHILQL]LRQHGHOODlong listGHJOL,52V*OLVWHSVHJXLWL SHUODGHILQL]LRQHGHOODlong listVRQRLVHJXHQWL

  • ,GHQWLILFD]LRQH GL XQD OLVWD LQL]LDOH GL TXHVWLRQL GL VRVWHQLELOLWj D SDUWLUH GDL ULVXOWDWL GHOOD SUHFHGHQWHDQDOLVLGLPDWHULDOLWjGDOOHULVXOWDQ]HHPHUVHGDOO¶DQDOLVLGLFRQWHVWRLQWHUQRHG HVWHUQRQRQFKpGHLSURFHVVLGLGXHGLOLJHQFHHDWWLYLWjGLstakeholder engagement
  • &RUUHOD]LRQH GHJOL DVSHWWL LQGLYLGXDWL FRQ L topic/sub-topic ULSRUWDWL QHOO¶\$SSHQGL[ \$ Application Requirements 16GHOORVWDQGDUG(656³3UHVFUL]LRQL*HQHUDOL´
  • 'HILQL]LRQH DQFKH D SDUWLUH GDJOL VWUXPHQWL D]LHQGDOL HVLVWHQWL HV GRFXPHQWD]LRQH LQ DPELWREnterprise Risk Management6LVWHPLGL*HVWLRQHHWF GHLUHODWLYL,52V,QTXHVWD IDVHqVWDWDVYROWDXQ¶DQDOLVLGHOEXVLQHVVGHO*UXSSRHGHOODUHODWLYDFDWHQDGHOYDORUHDO ILQHGLLQWHUFHWWDUHSRVVLELOLLPSDWWL ULVFKLHRSSRUWXQLWjGLUHWWLHGLQGLUHWWL,SULQFLSDOLLQSXW FRQVLGHUDWL QHOO¶DWWLYLWj KDQQR ULJXDUGDWR OH RSHUD]LRQL SURSULH VYROWH QHL GLYHUVL FRQWHVWL JHRJUDILFLLQFXLLO*UXSSRRSHUDHDOORVWHVVRPRGROHSULQFLSDOLDWWLYLWjVYROWHGDIRUQLWRUL HFOLHQWLVWUDWHJLFLQHLULVSHWWLYL3DHVLGLDSSDUWHQHQ]DFLzDOILQHGLLQWHUFHWWDUHLQPDQLHUD FRPSOHWDJHRJUDILHRDOWULIDWWRULFKHSRWHVVHURFRPSRUWDUHXQDFFUHVFLXWRULVFKLRGLLPSDWWL QHJDWLYL ,Q TXHVWD VHGH VRQR VWDWL YDOXWDWL H DQDOL]]DWL JOL DVVHW D]LHQGDOL H OH DWWLYLWj RSHUDWLYH VYROJHQGR GHOOH VHGXWH GHGLFDWH GL DSSURIRQGLPHQWR FRQ OH IXQ]LRQL D]LHQGDOL XWLOL]]DQGRJOLVWUXPHQWLD]LHQGDOLGLVSRQLELOLTXDOLUHSRUWFRQVXQWLYLHSUHYLVLRQLVXFRQVXPL YROXPLGLDFTXLVWRHYHQGLWDHDQDOLVLGLULVFKLR

6RQRVWDWHFRQVLGHUDWHLQSDUWLFRODUHOHDUHHJHRJUDILFKHRYHVRQRVLWXDWLLVLWLSURGXWWLYLOHVHGLFRPPHUFLDOLHGLVLWL\$IWHUPDUNHW ,WDOLD*HUPDQLD)UDQFLD2ODQGD\$XVWULD6YH]LD&LQD86\$,QGLD%UDVLOH

&RQSDUWLFRODUHULIHULPHQWRDOO¶LQGLYLGXD]LRQHGLLPSDWWLULVFKLHRSSRUWXQLWjUHODWLYLDLWHPLFDPELDPHQWRFOLPDWLFRULVRUVHLGULFKHHG HFRQRPLDFLUFRODUH3HUTXDQWRFRQFHUQHJOLDVSHWWLSUHVLLQFRQVLGHUD]LRQHQHOSURFHVVRGLLQGLYLGXD]LRQHGHJOL,52VFRUUHODWLDOOD FRQGRWWDD]LHQGDOHFRPHDGHVHPSLRO¶XELFD]LRQHO¶DWWLYLWjLOVHWWRUHHODVWUXWWXUD VLYHGDQRLSDUDJUDILUHODWLYLDOODJRYHUQDQFHHDO business model

4) Condivisione con i responsabili di funzione e validazione, con l'obiettivo di affinare gli impatti, i rischi e le opportunità individuati e la definizione puntuale della long list degli IROs.

Occorre precisare che gli impatti effettivi e potenziali sono stati individuati sulla base delle procedure di dovuta diligenza ai fini della sostenibilità delle imprese, concentrandosi quindi sulle attività specifiche svolte dal Gruppo, sui suoi rapporti commerciali, sulla catena del valore, nonché sulla locazione dei siti produttivi.

Per quanto concerne i rischi e le opportunità, l'individuazione e la valutazione hanno visto il supporto del sistema interno di gestione dei rischi aziendali Enterprise Risk Management ("ERM") e quello delle altre funzioni. In linea generale, l'ERM valuta il profilo di rischio complessivo del Gruppo basandosi su una struttura modulare, cioè attraverso l'aggregazione dei risultati delle analisi del rischio per i vari ambiti della gestione aziendale e il raggruppamento in 4 categorie di rischi: strategici, compliance, operativi, finanziari. Questo processo è formalizzato in una specifica procedura e coordinato dal Comitato Controllo, Rischi e Sostenibilità e Parti Correlate6 . In particolare, la valutazione dei rischi e opportunità applicabili alle questioni di sostenibilità è affidata alla funzione Quality, Sustainability & Lean Development, prendendo in considerazione, per alcune tipologie, anche gli impatti generati al fine di valorizzare le interdipendenze degli IROs.

In secondo luogo, attraverso il coinvolgimento delle funzioni aziendali del Gruppo7 , è stato svolto il processo di valutazione della long list. Le scale di valutazione (impostate su 4 livelli) sono state costruite ad hoc, in coerenza con gli strumenti aziendali esistenti, per permettere ai referenti di svolgere le valutazioni attraverso modalità già consolidate in Azienda e in continuità con quanto già svolto per altri ambiti di valutazione. In particolare, sono state previste due scale di magnitudo, una per la valutazione degli impatti e una per la valutazione di rischi ed opportunità, nonché una scala di probabilità, comune sia ad impatti sia a rischi e opportunità. Per quanto concerne gli impatti, la magnitudo è stata espressa utilizzando tre driver in una logica "and/or" (rilevanza, perimetro e rimediabilità8 ), mentre per rischi e opportunità la stessa è stata espressa secondo tre driver sempre in una logica "and/or" (finanziario, reputazionale, operativo)9 . La probabilità, invece, si riferisce principalmente a due driver, uno prospettico e l'altro storico. I responsabili di funzione hanno utilizzato uno o più driver a seconda della propria percezione e conoscenza del contesto aziendale, in qualità di esperti rispetto agli IROs sottoposti a valutazione per competenza. Al fine di svolgere

6 Per il dettaglio sui processi ERM, comprensivi dei sistemi di controllo interno, le tipologie di rischi valutate e le modalità di analisi, si rimanda al capitolo "La gestione dei rischi".

7 Le funzioni coinvolte nel processo di valutazione della rilevanza sono state identificate attraverso lo studio della struttura aziendale, al fine di coprire la totalità delle aree di sostenibilità rilevanti.

8 Si precisa che il grado di rimediabilità è risultato applicabile esclusivamente per gli impatti negativi.

9 Nonostante la prospettiva di rilevanza finanziaria sia prettamente collegata agli effetti finanziari di rischi e opportunità, alcune fattispecie identificate non permettono un'esclusiva valutazione economico-finanziaria ma necessitano di aspetti maggiormente qualitativi; pertanto, si è ritenuto opportuno identificare due criteri come magnitudo operativa e reputazionale, al fine di migliorare il processo valutativo.

un assessment coerente con le modalità già utilizzate internamente dai responsabili aziendali, è stata utilizzata una modalità di valutazione "residua" dei rischi e delle opportunità, cioè al netto dei presidi posti in essere all'interno del Gruppo; tuttavia, per gli aspetti relativi al cambiamento climatico e ai diritti umani, è stato utilizzato un approccio cautelativo, assimilabile alla modalità di valutazione "lorda", come suggerito dalla Implementation Guidance di riferimento. In sede di valutazione, sono stati considerati diversi aspetti, in linea con quanto espresso dalle linee guida dedicate e dalle indicazioni dell'ESRS 2 "Informativa Generale":

  • Diritti umani: in caso di impatti potenzialmente negativi legati a tale aspetto si è seguita la logica di prevalenza della magnitudo, rispetto alla probabilità (assegnando quindi a tali impatti una magnitudo massima a prescindere dalla probabilità di accadimento).
  • Interdipendenze: eventuali punti di connessione tra impatti, rischi ed opportunità mappati sono stati opportunamente considerati in sede di identificazione e valutazione con i vari responsabili di funzione10.
  • Orizzonti temporali11: la valutazione è stata svolta identificando l'orizzonte temporale più significativo per ogni impatto, rischio e opportunità, tra gli orizzonti di breve, medio e lungo termine.
  • Perimetro: prevede la suddivisione in Operazioni proprie, Catena del valore upstream e Catena del valore downstream, sulla base dell'origine di impatti, rischi ed opportunità.
  • Fattore impattato: nella prospettiva degli impatti, in sede di identificazione e valutazione, sono stati considerati i fattori impattati. Nel dettaglio, le principali categorie in oggetto riguardano: Ambiente, Forza lavoro, Comunità, Fornitori, Lavoratori della Catena del valore.
  • Capitale impattato: in relazione alla prospettiva della materialità finanziaria, sono state considerate le tipologie di capitale impattato (finanziario, produttivo, intellettuale, umano, naturale, relazionale e sociale).

L'intero processo è stato coordinato, gestito e presidiato dalla funzione Quality, Sustainability & Lean Devolopment. Inoltre, i ruoli e le responsabilità in materia di sostenibilità sono chiaramente individuati e formalizzati all'interno di una specifica procedura aziendale. Per maggiori informazioni in merito si rimanda al paragrafo "La governance della Sostenibilità".

10 I responsabili di funzione sono stati informati della necessità di considerare anche le potenziali interconnessioni tra alcuni impatti e rischi e opportunità, al fine di esprimere una valutazione veritiera e completa. Questo significa che, al fine di esprimere un punteggio nelle scale di valutazione utilizzate, per determinate tipologie di rischi e opportunità è stata considerata anche la connessione con gli impatti, permettendo così di cogliere gli eventuali effetti intrinseci dovuti agli impatti effettivi e potenziali. Si segnala, inoltre che, le interdipendenze tra impatti e rischi/opportunità sono implicite per alcuni temi, in quanto, essendoci degli impatti verso persone, ambiente e contesto esterno derivanti dalle attività produttive e dai rapporti commerciali, necessariamente nascono rischi e opportunità sugli stessi temi. A titolo esemplificativo, si pensi agli impatti sulla salute e la sicurezza delle persone che possono generare il rischio di esposizione a contenziosi e sanzioni, con effetti economico finanziari e reputazionali per il Gruppo; così come gli impatti generati dal Gruppo in termini di contribuzione al cambiamento climatico, attraverso l'emissione di GES, i quali sono strettamente connessi ai rischi fisici legati al verificarsi di condizioni climatiche estreme (temperature-related, wind-related, water-related, solid mass-related) che possono avere impatti economico finanziari e operativi rilevanti sul Gruppo.

11 Per la definizione degli orizzonti temporali si rimanda alla "Informazioni generali".

La soglia di rilevanza, cioè il livello minimo di significatività tale per cui un IROs (e la relativa questione di sostenibilità cui appartiene) viene considerato rilevante, è stata identificata in coerenza con quanto espresso dal riferimento tecnico disponibile, alla data di redazione del presente documento, in materia (Implementation Guidance, 3.6. "Deep dive into impact materiality - Setting thresholds"). Gli standard di riferimento, infatti, non identificano criteri particolari e tassativi per la definizione della detta soglia, evidenziando che la stessa può essere individuata secondo parametri quali-quantitativi definiti dall'organizzazione, in grado di cogliere e includere, nel rispetto dei principi di "ragionevolezza, buon senso e oggettività," le questioni di sostenibilità effettivamente rilevanti per il Gruppo. Nel particolare, la soglia è stata definita sulla base di assunzioni volte a cogliere tali aspetti. L'identificazione della soglia di materialità ha consentito di tracciare la short list degli IROs, a partire dalla quale è stata svolta l'aggregazione nelle questioni di sostenibilità rilevanti (nel caso specifico di Comer Industries, si è scelto di attribuire ai temi rilevanti la stessa nomenclatura tecnica prevista dagli ESRS). Inoltre, per avvalorare l'identificazione dei temi sottosoglia, è stata presa in considerazione la tipologia di attività economica svolta dal Gruppo, includendo anche informazioni di contesto geografiche e normative (come, ad esempio, la localizzazione degli stabilimenti produttivi e la portata dei nuovi standard ESRS) e relative alla catena del valore, a monte e a valle.

Per consolidare e perfezionare il processo di doppia rilevanza è stato inoltre effettuato un processo di stakeholder engagement, che ha coinvolto un campione di soggetti rilevanti per il Gruppo afferenti alle seguenti categorie: fornitori, clienti strategici, investitori e banche. Ogni categoria di stakeholder è stata consultata secondo diverse modalità, di seguito elencate:

  • Clienti e Fornitori Strategici: coinvolgimento mediante sondaggio online per analizzare la percezione rispetto agli esiti dell'analisi di doppia rilevanza ed effettuare un controllo di completezza rispetto alle questioni di sostenibilità mappate.
  • Fornitori diretti e indiretti: attività di sensibilizzazione mediante la somministrazione di un documento informativo sul processo di analisi di materialità svolto e sulle risultanze emerse in termini rilevanza.
  • Investitori e Banche: coinvolgimento attraverso la somministrazione di un sondaggio, al fine di analizzarne le aspettative relativamente ai temi di sostenibilità individuati nel processo di doppia rilevanza.

L'intero processo è stato coordinato, gestito e presidiato dalla funzione Quality, Sustainability & Lean Development di Gruppo. Inoltre, i ruoli e le responsabilità in materia di sostenibilità sono chiaramente individuati e formalizzati all'interno di una specifica procedura aziendale. Per maggiori informazioni in merito si rimanda al paragrafo "La governance della Sostenibilità".

Agli stakeholder coinvolti è stato richiesto di valutare i diversi temi sulla base della loro percezione in termini di importanza/strategicità, su una scala da 1 a 4, opportunamente descritta. Al fine di raccogliere eventuali suggerimenti sugli aspetti risultati non materiali dal processo di assessment

Le risposte sono state raccolte in modalità anonima e i risultati emersi da tale attività sono stati aggregati ed integrati nella valutazione della short list dei temi materiali valutati secondo la prospettiva della materialità di impatto12.

Di seguito viene riporta la lista delle questioni di sostenibilità rilevanti per l'esercizio 2024 ottenute come output del processo di doppia rilevanza e stakeholder engagement. Come sopra citato, per questo esercizio di rendicontazione, il Gruppo ha deciso di utilizzare la nomenclatura tecnica prevista dagli ESRS Sector Agnostic per i propri temi rilevanti.

Materialità d'impatto Materialità finanziaria
Ranking Temi materiali Ranking Temi materiali
1 Cambiamento
climatico
1 Condotta aziendale
2 Condotta
aziendale
2 Cambiamento
climatico
3 Forza lavoro
propria
3 Economia circolare
4 Economia
circolare
4 Forza lavoro propria
5 Lavoratori della
catena del valore
5 Lavoratori della
catena del valore
6 Risorse idriche

Il processo seguito per la definizione della lista dei 6 temi materiali secondo la materialità di impatto ha avuto quindi origine dall'identificazione di 49 impatti di cui 28 negativi e 21 positivi, ciascuno di essi associato ad un tema ESRS Sector Agnostic. Allo stesso tempo, secondo la prospettiva della materialità finanziaria, sono stati identificati 5 temi materiali, individuati sulla base di 35 rischi e 12 opportunità, anche essi associati ai temi sopracitati13. Sono stati infine mappati gli obblighi di informativa ESRS (Disclosure Requirements, "DR") e i relativi datapoint da includere nella Rendicontazione di Sostenibilità 2024, tenendo in considerazione la pertinenza tematica di ogni DR/datapoint con gli IROs individuati.

12 Si precisa che le valutazioni espresse dagli stakeholder sono state tenute in considerazione prevedendo lo stesso grado di rilevanza stabilito per le valutazioni dell'assessment interno, attraverso un processo di normalizzazione delle stesse.

13 Per la disclosure di dettaglio circa il processo di definizione e analisi di rischi fisici e di transizione legati al tema materiale "Cambiamento Climatico", nonché relativa analisi di scenario, si rimanda al capitolo "Cambiamento Climatico".

I sottotemi rilevanti associati ai temi materiali sopra espositi risultano essere quelli riportati nella seguente tabella:

Topic correlato ESRS Tema materiale Sottotema materiale
E1 Cambiamento Climatico Emissioni e cambiamenti climatici
Gestione efficace ed efficiente dell'energia
E3 Risorse Idriche e marine14 Risorse idriche Utilizzo responsabile delle risorse idriche
E5 Economia Circolare Circolarità dei processi produttivi
Cambiamento Climatico
Economia Circolare
Forza lavoro propria
Lavoratori della catena del valore
Condotta aziendale
Gestione responsabile dei rifiuti
Capitale umano
S1 Forza lavoro propria Formazione e sviluppo del personale
Diversità e pari opportunità
Diritti umani e corrette prassi lavorative
Sicurezza dei dati personali e delle
informazioni
Salute e sicurezza sul lavoro
Diritti umani e corrette prassi lavorative
S2 Lavoratori della catena del valore Salute e sicurezza sul lavoro
G1 Condotta aziendale Etica ed integrità nel business
Approvvigionamento sostenibile

Come ulteriore output dell'analisi di doppia rilevanza, vengono identificate anche le questioni di sostenibilità sottosoglia, ossia quelle per cui Comer Industries non fornisce disclosure all'interno della Rendicontazione di Sostenibilità 2024. Queste, fanno riferimento alle tematiche riguardanti l'inquinamento, la biodiversità, le comunità interessate, i consumatori e gli utenti finali e relativi sottotemi previsti dall'ESRS 1 RA 16. Le questioni di sostenibilità elencate possono essere ricondotte agli ESRS Topic Standard E2, E4, S3, S4 nonché ai datapoint dell'ESRS 2 trasversalmente applicabili15. Di seguito viene riportata una descrizione delle motivazioni che hanno portato alle esclusioni menzionate:

Inquinamento: nei precedenti periodi amministrativi Comer Industries rendicontava le proprie emissioni in atmosfera diverse dai GHG, come parte dell'informativa richiesta dai GRI su emissioni e cambiamenti climatici. In sede di valutazione da parte dei responsabili di funzione, è emerso che le emissioni di inquinanti nell'aria hanno una natura residuale e non significativa rispetto alle emissioni di gas serra16. Inoltre, è stato confermato, in coerenza agli anni precedenti, che il Gruppo e la sua catena del valore non hanno un impatto effettivo in termini di inquinanti riversati in acqua e suolo. Per quanto concerne le microplastiche, anche esse non riguardano particolarmente il business del Gruppo e, allo stesso modo, l'utilizzo, commercializzazione, esportazione e

14 Con specifico riferimento allo standard E3 "Risorse idriche e marine", si segnala che il sottotema "Risorse marine" non è risultato materiale a valle del processo di analisi di doppia rilevanza.

15 Per ulteriori dettagli circa i sottotemi rilevanti, emersi dall'analisi di doppia rilevanza, si rimanda alla tabella sopracitata.

16 Si consideri ad esempio che nel 2023 sono state emesse circa 70 tonnellate di materiale inquinante nell'aria, ossia lo 0,79% delle sole emissioni di GHG di Scope 1 del 2023 (8822 t CO2eq) e lo 0,26% delle emissioni totali di Scope 1 e 2.

importazione di sostanze preoccupanti ed estremamente preoccupanti è stato ritenuto estremamente residuale e pertanto, non rilevante ai fini della Rendicontazione di Sostenibilità.

Infine, tenendo in considerazione il riferimento degli ESRS al Regolamento (CE) n. 166/2006 (E-PRTR), lo standard esplicita la possibilità di richiamare le informazioni già comunicate ai sensi di tale Regolamento. Tuttavia, il Gruppo non è impattato dalla normativa citata e, pertanto, non vi sono effetti sulla rilevanza della macro-tematica così come presentata dall'ESRS E2.

Biodiversità: nel corso delle valutazioni delle funzioni aziendali, è emerso che Comer Industries non svolge la sua attività in aree esposte a rischio di perdita di Biodiversità, né che i suoi prodotti intacchino la salute e l'integrità degli ecosistemi. L'unico sito del Gruppo che potrebbe essere esposto a rischi inerenti alla biodiversità è lo stabilimento di Lohmar, il quale è situato nei pressi di un'area protetta. Tuttavia, l'attività dello stabilimento risulta essere regolarmente autorizzata dalle autorità locali competenti e gestita secondo le normative vigenti. Tutto ciò ha portato ad assegnare agli IROs riguardanti biodiversità ed ecosistemi una valutazione molto bassa, riconducendo infine i relativi temi e sottotemi sotto la soglia minima di rilevanza.

Comunità Interessate: nessuna questione di sostenibilità inerente alle comunità interessate è stata ritenuta così significativa da superare la soglia minima di materialità. Questa valutazione è perfettamente coerente con l'output dell'analisi di materialità del 2023, nel quale il tema GRI "Sviluppo del Territorio", assimilabile alle questioni contemplate dallo standard ESRS S3, era risultato sotto la soglia minima di rilevanza.

Consumatori ed Utenti finali: nel corso delle valutazioni delle funzioni aziendali è stato esplicitamente considerato il modello di business di Comer Industries, il quale opera interamente all'interno di mercati B2B, non essendoci quindi alcun tipo di interazione con consumatori e utenti finali come definiti dagli standard ESRS. Il rapporto risulta esclusivamente indiretto sia con costoro che con il settore di appartenenza. Le relative questioni di sostenibilità sono state così valutate come non rilevanti per il contesto del Gruppo e dei propri partner.

I risultati della doppia rilevanza sono stati visionati dal Comitato Controllo Rischi, Sostenibilità e Parti Correlate che ha espresso parere positivo e successivamente approvati dal Consiglio di Amministrazione di Comer Industries. L'analisi in questione è un processo annuale e, come tale, Comer Industries prevede di rinnovarla anche per il 2025.

Nel del capitolo "Dichiarazione di dovuta diligenza" viene riportato un elenco degli obblighi di informativa a cui Comer Industries ha adempiuto nella redazione della Rendicontazione di Sostenibilità 2024 in base ai risultati della doppia rilevanza. Vengono precisamente indicati i paragrafi della Dichiarazione in cui si trovano le relative informazioni.

Nel seguito viene riportata una sintesi della short list degli IROs che hanno concorso a determinare le questioni di sostenibilità rilevanti17.

Lista degli Impatti rilevanti
Tema rilevante Tipologia18
Natura19
Orizzonte Perimetro20
associato Descrizione impatto Fattore Impattato temporale Up Own Dn
Cambiamento
Climatico
Generazione di
Emissioni GHG Scope
1, 2
- A Ambiente /
Comunità
Breve periodo x
Cambiamento
Climatico
Generazione di
Emissioni GHG Scope
3
- A Ambiente /
Comunità
Breve periodo x x
Cambiamento
Climatico
Consumo di energia
proveniente da fonti
non rinnovabili
- A Ambiente /
Comunità
Breve periodo x
Risorse Idriche Consumo d'acqua, con
particolare attenzione
alle zone a stress
idrico
- A Ambiente /
Comunità
Breve periodo x
Economia
Circolare
Tecniche di riciclo e
riutilizzo dei prodotti
per la riduzione del
consumo di risorse
vergini
+ A Ambiente /
Comunità
Breve periodo x
Economia
Circolare
Promozione di una
cultura indirizzata alla
circolarità lungo la
catena del valore
+ A Ambiente /
Comunità
Breve periodo x x
Economia
Circolare
Non corretto
smaltimento dei rifiuti
prodotti
- P Ambiente/
Comunità
Lungo periodo x
Forza lavoro
propria
Parità di genere,
occupazione e
inclusione,
valorizzazione della
diversità
+ A Forza lavoro Breve periodo x
Forza lavoro
propria
Occupazione sicura,
salari adeguati, dialogo
attivo, libertà di
associazione,
consultazione e
+ A Forza lavoro Breve periodo x

17 Tutti gli IROs elencati vengono rendicontati tramite i Disclosure Requirements previsti dallo standard ESRS 2 "General Disclosures" e dagli standard sector "Sector-Agnostic" E1, E3, E5, S1, S2, G1. Non risultano presenti IROs entity specific, in quanto in sede di analisi non sono emersi particolari impatti, rischi ed opportunità non coperti dai topic e subtopic proposti dallo standard di riferimento (ESRS 1 – AR 16). Tutti gli IROs vengono rendicontati tramite i relativi Disclosure requirements pertinenti.

18 Per tipologia si intende se l'impatto risulta essere negativo (-) o positivo (+).

19 La natura dell'impatto fa riferimento al fatto che questo sia Attuale (A) o Potenziale (P).

20 Il perimetro si riferisce alle tre principali tipologie: "Up" – Catena del valore a monte, "Own" – Attività proprie, "Dn" – Catena del valore a valle. La catena del valore di Comer Industries è dislocata principalmente nelle aree geografiche dei siti produttivi del Gruppo (Italia, Germania, Stati Uniti, Cina e India), al fine di ottimizzare gli scambi e creare valore a livello locale.

partecipazione dei
lavoratori, equilibrio tra
lavoro e vita privata,
rispetto dell'orario di
lavoro ed eventuali
straordinari
Sviluppo delle
competenze
professionali attraverso
Forza lavoro attività formative, + A Forza lavoro Breve periodo x
propria creazione di adeguati
percorsi di carriera e
valutazioni periodiche
delle performance
Pratiche aziendali per
garantire la sicurezza
Forza lavoro dei dati personali e + P Forza lavoro Breve periodo x
propria delle informazioni
interne
Forza lavoro Incidenti sul lavoro e
propria malattie professionali - P Forza lavoro Breve periodo x
Forza lavoro Lavoro forzato e
propria minorile - P Forza lavoro Lungo periodo x
Lavoratori della Incidenti sul lavoro e Forza lavoro della
catena del valore malattie professionali - P catena del valore Lungo periodo x x
Lavoratori della Lavoro forzato e Forza lavoro della
catena del valore minorile - P catena del valore Lungo periodo x x
Ambiente /
Governance efficace e Comunità
Condotta diffusione di valori etici + A Forza lavoro Breve periodo x x x
aziendale aziendali Forza lavoro della
catena del valore
Aumento della fiducia
e delle segnalazioni Ambiente /
Condotta whistleblowing Comunità
aziendale garantendo la + P Forza lavoro Medio periodo x x x
protezione degli Forza lavoro della
utilizzatori dei canali catena del valore
Etica nella relazione Ambiente /
Condotta con i fornitori, tramite Comunità
aziendale pratiche di pagamento + P Forza lavoro della Medio periodo x
tempestive catena del valore
Ambiente /
Condotta Inclusione nella catena P Comunità
aziendale di fornitura delle + Forza lavoro della Breve periodo x x
comunità locali catena del valore

Ogni impatto, sia positivo che negativo, è stato identificato considerando la natura delle attività svolte in Comer Industries presso uffici, stabilimenti produttivi e rapporti commerciali intrattenuti con fornitori e clienti. Tali attività e rapporti derivano dal normale perseguimento dello scopo aziendale e

pertanto si verificano nella gestione ordinaria del business. Per il dettaglio dei prodotti e servizi considerati, i mercati serviti e gli attori della catena del valore che sono stati inclusi in questa valutazione, si rimanda al capitolo dedicato.

Lista dei Rischi e Opportunità rilevanti21
Tema Descrizione Impatto Orizzont Capitale impattato23 Dipendenze/impat
rilevante
associato22
Rischio /
Opportunità
Tipologi
a
finanziari
o
e
temporal
e
Pro
d
Intel
l
U
m
Na
t
So
c
ti correlati
Cambiament
o Climatico
Condizioni
climatiche estreme
R x Lungo
periodo
x -
Cambiament
o Climatico
Cambiamenti
normativi,
tecnologici, di
mercato o
reputazionali
R x Medio
periodo
x x -
Cambiament
o Climatico
Approvvigionamen
to di risorse ed
energia,
autoproduzione di
energia, prassi
operative
sostenibili
O x Medio
periodo
x x Correlazione con
impatto relativo al
consumo di
energia
proveniente da
fonti non
rinnovabili
Cambiament
o Climatico
Esaurimento delle
risorse non
rinnovabili
R x Lungo
periodo
x x Correlazione con
impatto relativo al
consumo di
energia
proveniente da
fonti non
rinnovabili e
dipendenze da
risorse non
rinnovabili
Economia
circolare
Contenziosi e
multe causati della
non corretta
gestione dei rifiuti
R x Medio
periodo
x Correlazione con
impatto relativo al
non corretto
smaltimento dei
rifiuti
Economia
circolare
Strategie
congiunte con i
fornitori,
O x Breve
periodo
x Interconnessione
con impatto
relativo alla
promozione di una

21 La descrizione fornisce di per sé la natura dei rischi e delle opportunità, insieme alla loro collocazione nelle operazioni proprie e/o nella catena del valore a monte e a valle. Occorre comunque puntualizzare che, trattandosi della prospettiva outside-in, rischi e opportunità necessariamente si riflettono anche sul Gruppo in termini economico-finanziari.

22 L'attività svolta in relazione ai rischi e alle opportunità ha preso in considerazione i rischi legati al clima che sono stati classificati in rischi fisici e di transizione. Per un maggior dettaglio, circa la definizione di tali rischi, si rimanda al capitolo dedicato, nel quale vengono altresì esposte le risultanze e le considerazioni dell'analisi di scenario svolta.

23 Le tipologie di capitale impattato riguardano: capitale produttivo, capitale intellettuale, capitale umano, capitale naturale e capitale sociale.

promuovendo la
circolarità
cultura di
circolarità lungo la
catena del valore
Sviluppo delle Dipendenza da
competenze risorse qualificate
professionali che e correlazione con
Forza lavoro migliorano la O x Medio x impatto relativo
propria performance periodo allo sviluppo delle
aziendale e competenze
l'innovazione professionali
Interconnessione
Sanzioni e con impatto
contenziosi relativi relativo agli
Forza lavoro ad incidenti, R x Medio x incidenti sul lavoro
propria infortuni e malattie periodo e dipendenze dalla
professionali forza lavoro
propria
Attività formative in
ambito Salute e Correlazione con
Forza lavoro Sicurezza sul O x Breve x impatto relativo al
propria Lavoro che periodo verificarsi di
incrementano la incidenti sul lavoro
fiducia
Sanzioni e
Forza lavoro contenziosi legati R x Lungo x -
propria ad episodi di periodo
discriminazione
Concentrazione di
competenze Dipendenza da
Forza lavoro specifiche in mano R x Medio x x manodopera
propria a pochi soggetti ed
assenza di relativi
periodo qualificata
backup
Sanzioni e
contenziosi legati Interconnessione
Forza lavoro ad episodi di R x Lungo x x con impatto
propria violazione dei diritti periodo relativo a lavoro
umani forzato e minorile
Interconnessione
Violazione dei con impatto
diritti umani con relativo a lavoro
Lavoratori ripercussioni Lungo forzato e minorile e
della catena reputazionali e di R x periodo x x dipendenza da
del valore approvvigionament fornitori operanti in
o aree considerate
rischiose
Lavoratori Infortuni sul lavoro Interconnessione
della catena e casi di malattia R x Lungo x con impatto
del valore professionale periodo relativo agli
dovuti dal mancato incidenti sul lavoro

emarket
sdir storage
CERTIFIED
rispetto delle
norme dedicate
Lavoratori
della catena
del valore
Perdita o
diffusione di dati
strategici di partner
commerciali
R x Medio
periodo
x x -
Condotta
aziendale
Prevenzione e
individuazione di
episodi di
corruzione tramite
formazione
specifica
O x Breve
periodo
x Interdipendenza
con impatto
relativo alla
diffusione di valori
etici aziendali
Condotta
aziendale
Nuovi rapporti con
fornitori strategici
O x Breve
periodo
x Interdipendenza
con impatto
relativo alle
pratiche di
pagamento
tempestive e
dipendenza da
fornitori qualificati
Condotta
aziendale
Canali di
segnalazione che
permettono di
gestire
tempestivamente
le segnalazioni
pervenute
O x Medio
periodo
x x Interconnessione
con impatto sulle
segnalazioni
whistleblowing e
conseguente
protezione dei
segnalanti
Condotta
aziendale
Sanzioni e
contenziosi relativi
ad episodi di
corruzione e
concussione
R x Medio
periodo
x -
Condotta
aziendale
Trasmissione di
valori culturali e
principi etici
aziendali
O x Medio
periodo
x Interdipendenza
con impatto
relativo alla
diffusione di valori
etici aziendali
Condotta
aziendale
Comportamenti
illeciti dei
dipendenti
R x Medio
periodo
x x -

Gli impatti, i rischi e le opportunità individuati in sede di analisi di doppia rilevanza orientano la strategia del Gruppo, definendo le questioni di sostenibilità per le quali vengono fissati target ed obiettivi, predisponendo un adeguato sistema di monitoraggio della performance ad essi relativa. Ad esempio, nel medio-lungo termine, sfruttare i benefici legati al trend di elettrificazione dei settori energetici potrebbe coprire totalmente il fabbisogno energetico con energia elettrica da fonte rinnovabile e con gas rinnovabili "verdi" per i processi produttivi interni ad alta intensità energetica e non direttamente elettrificabili. Questo indirizzo strategico si relazionerebbe con l'opportunità

individuata in sede di doppia materialità, denominata "Approvvigionamento di risorse ed energia, autoproduzione di energia, prassi operative sostenibili". L'ultima revisione della strategia del Gruppo, basata anche sugli IROs individuati, è stata eseguita con il Piano di Sviluppo Sostenibile al 203524, per i cui dettagli si rimanda al paragrafo dedicato. Ad oggi non vi è evidenza che gli IROs incidano significativamente sulle operazioni relative al modello di business di Comer Industries, se non indirettamente, attraverso la definizione delle politiche di approvvigionamento. Queste, infatti, vengono orientate in maniera tale da mitigare i rischi di natura reputazionale che potrebbero influenzare la capacità del Gruppo di creare valore a lungo termine, valutando inoltre i fornitori che implementano le best practices dal punto di vista della compliance e dell'impatto ambientale. Per i programmi di risposta agli IROs individuati e alle loro modalità di gestione, si rimanda alla disclosure specifica nei capitoli tematici dedicati al cambiamento climatico, alla circolarità dei processi produttivi e al capitale umano.

Per quanto concerne gli impatti finanziari degli IROs sull'anno, non si rilevano effetti finanziari significativi25.

Infine, date le caratteristiche della strategia e del business model, il Gruppo ha maturato un elevato grado di resilienza agli eventi esterni, che garantisce una propensione all'adattamento, e alla mitigazione degli impatti/rischi significativi, tenendo in considerazione gli orizzonti temporali di rilievo e i target fissati. Questa valutazione si esprime dettagliatamente nel capitolo dedicato al cambiamento climatico, in cui è stata condotta un'analisi di resilienza ad hoc, attraverso la quale è stata valutata la capacità del modello aziendale di adattarsi e reagire ai rischi climatici sia fisici che di transizione.

Il modello di business

Comer Industries è leader globale nella progettazione e produzione di sistemi avanzati di trasmissione di potenza e soluzioni meccatroniche, progettati per applicazioni nei settori agricolo, industriale e delle energie rinnovabili. I prodotti combinano tecnologia all'avanguardia, efficienza operativa e sostenibilità, rispondendo alle esigenze dei clienti in mercati in continua evoluzione. Per una descrizione dei prodotti e servizi si rimanda al paragrafo "Prodotti e servizi".

Il modello di business di Comer Industries persegue un obiettivo di crescita sostenibile e creazione di valore duraturo nel tempo, sviluppandosi lungo tre direttrici tra di loro interconnesse: la corporate

24 In proposito, si segnala che gli impatti positivi sono correlati agli obiettivi di sostenibilità rientranti all'interno del Piano di Sviluppo Sostenibile, il quale fissa a sua volta l'indirizzo per la mitigazione degli impatti negativi.

25 Per quanto concerne gli effetti finanziari attesi degli IROs, il Gruppo si avvale del periodo di phase-in per la disclosure dell'informativa, come previsto dalla norma.

governance, l'innovazione, la sostenibilità. Al 31 dicembre 2024 l'Azienda ha consolidato un fatturato totale di 942,372 milioni di euro.

La corporate governance di Comer Industries è strutturata per garantire una gestione del business trasparente e responsabile con una visione di lungo termine. L'Azienda adotta modelli di governance che assicurano una corretta gestione delle risorse e una chiara divisione dei compiti tra i vari organi societari. Il Consiglio di Amministrazione, in collaborazione con i vertici operativi, indirizza le decisioni strategiche, assicurando che le scelte aziendali siano in linea con gli obiettivi di sostenibilità e con le aspettative degli investitori, dei clienti e degli altri stakeholder.

La governance aziendale è anche improntata a un dialogo continuo con gli investitori, garantendo una comunicazione chiara e trasparente riguardo alle performance aziendali e alle strategie future. Un forte focus è posto sul rispetto delle normative e dei principi etici, in modo da preservare la reputazione dell'Azienda e sostenere la fiducia degli stakeholder. La gestione della governance aziendale si riflette nella promozione di un comportamento responsabile a livello organizzativo, con una particolare attenzione alla gestione del rischio e alla protezione delle risorse aziendali.

L'innovazione è il motore dello sviluppo del modello di business di Comer Industries. L'Azienda investe in ricerca e sviluppo per migliorare i propri prodotti e processi, con l'obiettivo di cogliere nuove opportunità di business in settori in continua evoluzione, migliorarne le prestazioni e ottimizzare l'efficienza operativa. L'approccio di Comer Industries si estende anche alla digitalizzazione dei processi aziendali, favorendo l'adozione di soluzioni intelligenti e interconnesse per il monitoraggio e la gestione delle performance dei prodotti.

Lo sviluppo della sostenibilità è integrato nella strategia dell'Azienda, potenziando la sua capacità di creare valore a lungo termine. Gli obiettivi ambientali si concentrano sulla riduzione delle emissioni, sull'efficienza energetica e sull'adozione di pratiche di economia circolare, mentre gli aspetti sociali e di governance riguardano la promozione della diversità, l'inclusione e il rafforzamento delle pratiche etiche all'interno dell'intera filiera. Tali obiettivi sono supportati da politiche che ne garantiscono la coerenza e l'applicazione a livello globale.

Prodotti e servizi

Grazie all'ampliamento dell'offerta nelle applicazioni a propulsione elettrica, che si affianca a quella tradizionale in ambito meccanico, Comer Industries si propone sul mercato come un partner globale in grado di sviluppare sistemi e tecnologicamente all'avanguardia, modellati sulle specifiche esigenze del cliente, supportandolo dalle fasi concettuali fino alla messa in opera del prodotto. Durante la produzione di serie, la fornitura si integra con una costante attività di dialogo e assistenza al cliente, raccogliendo e analizzando i feedback provenienti dal campo e dagli utilizzatori finali, per migliorare continuamente il prodotto e il servizio offerto. La competenza tecnica e l'esperienza

maturata dall'Azienda consentono di offrire soluzioni che non solo rispondono alle esigenze attuali, ma anticipano anche le sfide future dei mercati di riferimento. Inoltre, attraverso la struttura di Aftermarket and Services, il Gruppo garantisce ai clienti un supporto costante lungo l'intero ciclo di vita delle soluzioni fornite.

Non sono intervenute modifiche su prodotti e servizi offerti rilevanti nel periodo di rendicontazione.

Nel settore agricolo, i prodotti di Comer Industries ricoprono un ruolo fondamentale nel garantire l'efficienza delle macchine utilizzate in agricoltura. Le trasmissioni e i riduttori sono progettati per supportare condizioni di lavoro intensivo e per massimizzare la produttività, offrendo al contempo un funzionamento preciso e stabile anche in ambienti difficili. La robustezza e l'affidabilità di questi sistemi consentono ai clienti di operare con continuità, riducendo al minimo i tempi di fermo macchina.

Sistemi per il Settore Industriale

Per le applicazioni industriali, Comer Industries sviluppa soluzioni in grado di rispondere a un'articolata serie di applicazioni e a esigenze complesse. I motoriduttori e i riduttori epicicloidali, ad esempio, utilizzati in macchine che operano nel movimento terra, nelle attività di sollevamento e nella movimentazione dei materiali, sono progettati per resistere a condizioni operative particolarmente gravose, come carichi elevati, cicli di lavoro intensivi e ambienti estremi. La

progettazione tiene conto sia delle prestazioni meccaniche sia della durabilità, assicurando una vita utile prolungata dei componenti e riducendo i costi di manutenzione. Oltre ai componenti standard, l'Azienda è in grado di sviluppare soluzioni personalizzate, rispondendo alle richieste dei clienti in settori altamente specializzati come l'edilizia, il mining e l'automazione industriale. Principali Clienti:

Soluzioni per le energie rinnovabili

Comer Industries opera nel settore delle energie rinnovabili sviluppando prodotti che supportano e massimizzano la produzione di energia pulita. Un esempio è costituito dai riduttori per applicazioni eoliche, componenti cruciali per il funzionamento delle turbine anche in ambienti operativi estremi.

Principali Clienti:

L'impegno e la responsabilità di prodotto

Fin dalle fasi di sviluppo, e in seguito, durante tutto il ciclo di vita, l'Azienda attua un processo volto a una gestione responsabile del prodotto.

Attraverso l'attività di ricerca e sviluppo e i processi di innovazione, Comer Industries risponde e coniuga molteplici esigenze sulla base delle crescenti richieste provenienti dal contesto: sviluppare prodotti con prestazioni sempre più elevate in termini di qualità, migliorare i livelli di sicurezza e affidabilità, inglobare sempre maggiori contenuti in termini di sostenibilità.

Una particolare attenzione è dedicata al rispetto di tutte le norme nazionali e internazionali applicabili nei diversi mercati di riferimento, oltre ai requisiti contrattuali e alle specifiche tecniche. Il processo mira, inoltre, a raggiungere i più elevati standard di sicurezza per l'utilizzatore, a minimizzare gli impatti ambientali e a conseguire il pieno coinvolgimento della catena di fornitura. Un impegno che è espresso nella "Politica della Qualità, Sostenibilità e Responsabilità di Prodotto" disponibile nel sito aziendale.

Durante la fase di progettazione del prodotto, Comer Industries applica metodologie per la valutazione preventiva delle potenziali tipologie di guasto (DFMEA), individuando le caratteristiche con impatto sulla sicurezza e l'affidabilità e le misure volte a mitigarne i rischi. In fase di

industrializzazione, queste caratteristiche sono gestite in maniera tale da minimizzare le probabilità di guasto attraverso sistemi antierrore o di controllo automatico.

Sistemi avanzati di collaudo e simulazione sono poi utilizzati nei Centri di Testing e Validazione, localizzati presso i siti di Reggiolo, Monguelfo, Lohmar e Rockford, con un totale di 60 postazioni di prova e una superficie di circa 8.000 m3 . I centri conducono test di tipo funzionale, di resistenza (endurance) e di fatica secondo i criteri di validazione fissati per ciascun tipo di sistema e, nel caso specifico dei cardani del settore agricolo, ai fini dell'omologazione secondo la Direttiva Macchine.

L'Azienda verifica costantemente le prestazioni e i livelli qualitativi dei prodotti rispetto ai target prestabiliti attraverso il monitoraggio di indicatori di performance specifici, controlli sui semilavorati e prodotti finiti e audit di processo all'interno e all'esterno dei propri impianti produttivi. A questo fine dispone di sistemi digitali che accelerano e automatizzano le fasi di raccolta dati, gestione reportistica e analisi, per concentrare gli sforzi nell'attività di risoluzione dei problemi e nella prevenzione.

Le eventuali non conformità rilevate all'interno o segnalate dai clienti vengono prese in carico, prioritizzate attraverso criteri basati sulla valutazione dei potenziali impatti e affrontate con metodologie di problem solving (come 8D o DMAIC) finalizzate all'eliminazione definitiva delle cause del problema e all'estensione delle soluzioni anche ad altri prodotti potenzialmente interessati. Metodologie e procedure sono parte integrante del Sistema di Gestione della Qualità, sviluppato secondo lo standard ISO 9001:2015, esteso a livello globale e certificato da enti accreditati. La soddisfazione del cliente viene monitorata consultando piattaforme digitali di condivisione delle informazioni e di ogni tipo di comunicazione ricevuta, in modo da gestire con tempestività eventuali scostamenti o segnali di deviazione delle prestazioni.

Il sistema di gestione della compliance di Comer Industries incorpora anche le attività di analisi, verifica e controllo delle normative applicabili in ambito trading, con particolare riferimento al monitoraggio dei programmi sanzionatori attuati dalle autorità competenti nei Paesi in cui il Gruppo opera.

In particolare, alcuni prodotti realizzati da Comer Industries rientrano nel campo di applicazione del Regolamento (UE) 833/2014, e successive modifiche, concernente misure restrittive in considerazione delle azioni della Russia che destabilizzano la situazione in Ucraina; pertanto, la commercializzazione di tali prodotti in Russia è stata sospesa.

Comer Industries è impegnata in una progressiva integrazione dei criteri di sostenibilità nelle fasi di progettazione e sviluppo del prodotto, al fine di ridurre gli impatti ambientali e sociali negativi lungo la catena del valore.

I driver della sostenibilità nel design

- riduzione del peso dei componenti e miglioramento dell'efficienza della trasmissione, per contribuire alla riduzione dei consumi delle macchine;

- riduzione delle quantità di lubrificante utilizzato per il funzionamento dei sistemi;

- ricerca e uso di materiali a minor impatto sull'ambiente e sulla salute e sicurezza degli utilizzatori;

- utilizzo della sensoristica per ottimizzare la manutenzione dei sistemi di trasmissione;

- applicazione di azionamenti elettrici in sostituzione di quelli tradizionali a fonti fossili;

- partnership con i clienti nello sviluppo di prodotti per applicazioni nell'ambito delle energie rinnovabili o soluzioni di mobilità "zero emissioni".

Comer Industries ottimizza e innova le caratteristiche dei propri prodotti per consentire eccellenti prestazioni in fase applicativa con un ridotto impatto ambientale. Tale risultato è ottenuto attraverso un lavoro costante nella direzione della riduzione dei pesi dei componenti, della scelta dei materiali e di innovazioni volte a minimizzare gli interventi di manutenzione dell'utilizzatore.

Grazie al monitoraggio delle ore lavorate e della tipologia di utilizzo, WCS Counter, un sensore aggiornabile e adattabile a qualsiasi tipo di albero cardanico Walterscheid, rappresenta un'applicazione concreta di questo approccio. Tramite notifiche push, questa applicazione consente

di prevedere ed eseguire interventi di manutenzione basati sulle ore di esercizio effettive con conseguente riduzione di costi, tempi e materiali.

Un altro dei prodotti storici di Walterscheid, le frizioni associate ai grandi motori utilizzati nel mercato minerario, permettono l'ottimizzazione dei livelli di temperatura e rumore e conseguentemente un incremento dell'efficienza complessiva del sistema fino ad un risparmio del 12% annuo sul carburante.

I programmi volti all' eliminazione di alcune sostanze chimiche soggette a restrizioni, quali il piombo nella lega utilizzata per i tappi, o ad alto impatto, come quelle contenute nei magneti dei motori elettrici, rappresentano l'applicazione concreta della ricerca e attenzione alla scelta dei materiali. A tal proposito, Comer Industries ha presentato alla fiera internazionale IVT Expo di Colonia in

Germania un nuovo concept di motore sincrono senza magneti (SMES SERIES / MAGNETLESS fino a 200 KW).

L'attenzione di Comer Industries per la sostenibilità ambientale si traduce anche nella progressiva introduzione di imballaggi ritornabili e richiudibili per il trasporto dei prodotti al cliente finale, riducendo notevolmente l'utilizzo di materiali a perdere e gli spazi occupati nei vettori.

Comer Industries contribuisce alla transizione energetica attraverso la produzione di componenti avanzati per turbine eoliche e motori elettrici per applicazioni industriali e mobili, supportando il raggiungimento degli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile delle Nazioni Unite.

Comer Industries è attiva nella produzione di riduttori epicicloidali per applicazioni in turbine eoliche, supportando la diffusione dell'energia rinnovabile, riducendo le emissioni di gas serra e favorendo l'uso di fonti sostenibili. Da oltre 20 anni fornisce soluzioni con alta affidabilità "Yaw and Pitch drives" per applicazioni on-shore e off-shore dai 3 fino ai 20 MW di potenza.

L'Azienda supporta l'evoluzione del mercato verso l'elettrificazione attraverso la progettazione e commercializzazione di motori elettrici impiegati per gli azionamenti in ambito industriale e dei veicoli, spesso sostituendo i tradizionali sistemi alimentati a combustibili senza penalizzare le prestazioni, e attraverso soluzioni per applicazioni in macchine elettriche sviluppate in co-design con i Clienti.

Comer Industries è nel mercato delle rotazioni per escavatori ed ha presentato al Bauma China il sistema elettrico per il segmento 20 ton completamente intercambiabile con la soluzione attuale.

Grazie allo sviluppo delle nuove trasmissioni elettriche I – 428 integrate con il motore E Comer SMAC 200 si è reso possibile l'utilizzo delle piattaforme aeree "AWP" in aree soggette a limitazioni di emissioni di CO2 oppure con ridotta rumorosità.

La gamma completa dei prodotti Comer Industries è capace di coprire le esigenze dei clienti per le piattaforme aeree dai 15 ai 35 m di altezza.

Un'altra applicazione nella medesima direzione è costituita dai carri miscelatori di mangimi semoventi, per i quali è stato sviluppato un riduttore coclea azionato da un motore elettrico. L'utilizzo di un rapporto più elevato nel riduttore angolare PGA1603 consente al motore elettrico di lavorare alla sua massima efficienza, portando a un minor consumo di carburante

e alla riduzione delle emissioni di CO2 sia dei livelli di rumorosità rispetto alle attuali soluzioni idrauliche presenti sul mercato.

La catena del valore

Comer Industries occupa una posizione centrale nella catena del valore come produttore di sistemi di trasmissione di potenza altamente specializzati, connettendo fornitori di componenti a monte con clienti industriali a valle. L'innovazione tecnologica, l'attenzione alla sostenibilità e la capacità di rispondere in modo proattivo alle esigenze del mercato rafforzano il suo ruolo come partner affidabile e strategico per tutti gli attori coinvolti.

La catena del valore a monte è costituita da una rete globale di fornitori selezionati per garantire l'approvvigionamento di componenti e servizi necessari alla produzione dei sistemi richiesti dal settore di riferimento. I materiali principali acquistati sono componenti in ghisa e acciaio.

L'Azienda costruisce relazioni consolidate con fornitori strategici, con l'obiettivo di ridurre i rischi operativi, ottimizzare la gestione delle forniture e garantire continuità nella disponibilità dei materiali. Sebbene la rete di fornitori abbia una distribuzione internazionale, Comer Industries dispone anche di partner localizzati in prossimità degli stabilimenti produttivi, in modo da ridurre tempi e costi di approvvigionamento e favorire una maggiore reattività alle esigenze produttive.

L'Azienda promuove una collaborazione attiva con i propri fornitori, supportandoli nei processi di innovazione tecnologica e nello sviluppo di soluzioni che possano contribuire al miglioramento continuo delle performance dei prodotti finali.

La gestione della catena di fornitura prevede un monitoraggio continuo delle performance dei fornitori, effettuato attraverso valutazioni periodiche e sistemi di controllo che permettono di verificare la conformità agli standard tecnici e qualitativi richiesti.

La catena del valore a valle è rappresentata da clienti internazionali del settore agricolo, industriale ed eolico, che integrano le soluzioni di Comer Industries nei loro prodotti finali.

I prodotti vengono distribuiti attraverso una rete di filiali, centri di assistenza e partner logistici che assicurano un flusso produttivo in linea con le tempistiche delle catene produttive a valle, giungendo, infine, all'utilizzatore finale per soddisfare una vasta gamma di applicazioni.

L'Azienda, pur non interagendo direttamente con gli utenti finali, contribuisce in modo significativo al funzionamento e alla competitività dei prodotti presenti sul mercato, grazie alla qualità e all'innovazione delle sue soluzioni.

Il seguente diagramma illustra la catena del valore dell'Azienda, evidenziando le principali fasi operative, mostrando il flusso delle attività, partendo dai fornitori a monte fino alla distribuzione ai clienti finali, con un focus sulle operazioni proprie, che includono ricerca e sviluppo, processi produttivi e servizi aftermarket.

Il ruolo degli stakeholder nella strategia e modello di business aziendale

Comer Industries considera le opinioni dei portatori di interesse per supportare la definizione della strategia e del modello di business aziendale. Il coinvolgimento degli stakeholder riguarda argomenti quali i processi produttivi, l'innovazione di prodotto, l'approvvigionamento di risorse, le attività aftermarket e gli obiettivi di sostenibilità. Nel corso del processo di coinvolgimento viene evidenziata la durata del rapporto di collaborazione con l'Azienda, la consapevolezza riguardo le pratiche ESG del Gruppo, compresa la Rendicontazione di Sostenibilità, e l'attenzione che i portatori di interesse rivolgono all'impegno di Comer Industries verso la sostenibilità. Punto cruciale del coinvolgimento è anche quello di capire se gli stakeholder coinvolti, che ricomprendono categorie rilevanti della catena del valore a monte e a valle, siano o meno soddisfatti dell'impegno di Comer Industries nelle tematiche della sostenibilità.

Pur mantenendo vivo un sistema di relazioni continue che va oltre l'analisi di materialità, lo stakeholder engagement prevede strumenti e canali di dialogo differenziati per le diverse categorie, sulla base del livello di interdipendenza e influenza sull'organizzazione e secondo le peculiarità del piano di engagement dell'anno di rendicontazione.

STAKEHOLDER ATTIVITÀ DI ENGAGEMENT (PROGETTI, INIZIATIVE,
RELAZIONI)
AZIONISTI Assemblea dei Soci – Consiglio di Amministrazione
BANCHE E INVESTITORI Survey specifica con valutazione degli impatti rilevanti – Assemblea azionisti – Attività di Investor
Relations – Incontri ed eventi periodici – Comunicati stampa
DIPENDENTI Dialogo costante con il Management – Focus group con Executive con questionario interattivo –
Incontri informali e istituzionali – Incontri ed eventi di formazione – Iniziative di welfare aziendale
– Intranet aziendale– Processo di valutazione delle performance
ORGANIZZAZIONI SINDACALI – Incontri periodici e tavoli di confronto con le rappresentanze sindacali –
RAPPRESENTANZE LAVORATORI Incontri periodici di consultazione dei Rappresentanti dei Lavoratori per la Sicurezza
FORNITORI, PARTNER E AGENTI
COMMERCIALI
Survey somministrata ai principali fornitori a seguito di una specifica attività di
comunicazione ed engagement – Definizione e condivisione di standard – Incontri
commerciali e visite in Azienda e presso fornitori – Audit di qualifica o verifica di conformità
– Portali di comunicazione – Strumenti di valutazione e questionari – Adesione al Codice
Etico
CLIENTI Incontri commerciali e visite in Azienda – Social media – Altri canali di comunicazione dedicati
(portali cliente con rating e scorecard) – Strumenti di valutazione delle performance e
questionari – Audit e verifiche ispettive
PUBBLICA AMMINISTRAZIONE Enti pubblici nazionali e locali – Autorità nazionali e locali – Enti di controllo e regolatori:
incontri e scambio comunicazioni per adempimenti o richieste specifiche
COMUNITÀ E TERRITORIO Incontri con rappresentanti delle comunità locali – Visite in Azienda
MEDIA Diffusione di comunicati stampa – Social media

Per questo esercizio, come riportato nel capitolo dedicato alla doppia rilevanza, Comer Industries ha coinvolto in modo specifico le categorie principali di stakeholder26 attraverso un sondaggio, utile alla definizione delle tematiche materiali, con l'ulteriore scopo di raccogliere feedback sul contesto aziendale e sulle sfide future che secondo la prospettiva dei portatori di interesse possono interessare il Gruppo.

Nel corso dell'ultima iniziativa di coinvolgimento, avvenuta tramite somministrazione di un questionario, gli stakeholder hanno evidenziato tre aree di attenzione, anche in prospettiva futura. La prima riguarda il tema dell'energia e dei cambiamenti climatici: gli stakeholder hanno evidenziato che Comer Industries dovrebbe supportare ulteriori investimenti in tecnologie per ridurre l'uso di energia nei processi produttivi e/o produrre energia rinnovabile, così da contribuire alla lotta contro il cambiamento climatico. Una seconda indicazione riguarda i processi di governance, per cui gli stakeholder sottolineano la centralità di pratiche di business e rendicontazione trasparenti. La terza area di intervento riguarda la gestione della catena di fornitura: i portatori di interesse credono che, come parte del modello di business, debba essa mantenuta una collaborazione con fornitori che soddisfano elevati standard di qualità e sostenibilità, promuovendo in questo modo pratiche etiche lungo tutta la catena del valore a monte. Le opinioni raccolte sul modello di business rappresentano opportunità per integrare e migliorare la strategia aziendale e risultano allineate alle valutazioni di impatti, rischi e opportunità rilevati rilevate dal Gruppo in sede di analisi di doppia rilevanza.

In secondo luogo, il coinvolgimento degli stakeholder rileva la loro opinione circa le sfide strategiche che il Gruppo potrebbe dover affrontare in relazione al conseguimento degli obiettivi di sviluppo sostenibile. Queste considerazioni aiutano a indirizzare direttamente la strategia aziendale nelle sue fasi di revisione ed, eventualmente, a pianificare le opportune azioni e spese di intervento. Quattro sono i temi segnalati a questo proposito:

1) Innovazione tecnologica: cambiamenti tecnologici significativi in termini di innovazione di prodotto e di processo che possono richiedere ingenti investimenti.

2) Compliance e contesto normativo: l'evoluzione del contesto normativo potrebbe portare a una maggiore complessità nella conformità alle normative nazionali ed europee sulla sostenibilità. Comer Industries a questo proposito cerca di anticipare la sfida quanto più possibile, implementando dei processi interni per la gestione della sostenibilità che permettano di rispondere efficacemente all'evoluzione della normativa di rendicontazione (CSRD) e della finanza sostenibile (TCFD, EU Taxonomy).

26 Le categorie coinvolte in questa attività sono: Clienti, Fornitori, Banche e Investitori. Le stesse sono state determinate secondo un'analisi di significatività svolta dalla funzione Quality, Sustainability & Lean Development. Si precisa che il coinvolgimento dei lavoratori nella catena del valore avviene attraverso il coinvolgimento dei principali fornitori e non direttamente. Tuttavia, è stata organizzata una sessione informativa nel primo trimestre del 2025, attraverso un incontro con i rappresentanti dei lavoratori e le risorse umane, in cui sono stati descritti gli elementi relativi al modello e alla strategia aziendale in ambito di sostenibilità, ai rischi e alle opportunità connesse, agli obiettivi e ai progressi in relazione ai target e ai possibili sviluppi futuri.

3) Catena del valore: gestione sostenibile della catena del valore, anche in conformità alla Corporate Sustainability Due Diligence Directive (CSDDD) e, di conseguenza, una maggiore complessità nella gestione dei rapporti con fornitori e clienti27.

4) Investimenti finanziari: potrebbero essere necessarie maggiori risorse finanziarie da destinare a progetti ESG a lungo termine. La sfida è già parte integrante del commitment di Comer Industries verso la sostenibilità e sarà affinata nei prossimi anni, fornendone opportuna disclosure sullo stato di avanzamento all'interno della sezione della Rendicontazione di Sostenibilità dedicata alla Tassonomia europea.

Le considerazioni emerse riguardano aspetti già considerati all'interno della strategia aziendale e si evincono all'interno del Piano di Sviluppo Sostenibile 2035; tuttavia, risultano essere temi continuamente monitorati e che potranno essere oggetto di potenziale aggiornamento all'interno della stessa nei prossimi anni. Allo stesso tempo, le potenziali sfide strategiche segnalate dai portatori di interesse non risultano particolarmente impattanti sul business model. Non si prevede che gli step previsti per i prossimi anni, volti a rispondere alle questioni sollevate dagli stakeholder, determinino cambiamenti significativi nelle relazioni del Gruppo con gli stessi.

La forza lavoro del Gruppo costituisce un insieme fondamentale di portatori di interessi; per questo motivo, i dipendenti vengono coinvolti attraverso diverse modalità, quali: incontri ed eventi informali e istituzionali, processo di valutazione delle performance, dialogo costante con il Management e focus group con questionari interattivi. Il coinvolgimento di questa categoria di stakeholder è fondamentale per Comer Industries, in quanto fornisce gli elementi necessari per raccogliere spunti interessanti sulla strategia aziendale e sul modello di business, con particolare attenzione agli aspetti riguardanti il rispetto dei diritti umani, coerentemente con quanto espresso all'interno del Codice Etico aziendale.

Comer Industries ritiene che i lavoratori dipendenti siano impattati dalla strategia e dal modello di business attraverso impatti positivi e tramite la mitigazione di impatti negativi. A tal proposito, le politiche del Gruppo in materia di salute e sicurezza, diritti umani e condotta etica, rappresentano dei presidi fondamentali per perseguire lo scopo aziendale e rispondono alle aspettative dei portatori di interesse. A supporto di ciò, Comer Industries considera altresì necessario un costante confronto con i rappresentanti dei lavoratori, al fine di intercettare, discutere e mitigare eventuali problematiche legate alla forza lavoro e perseguire potenziali impatti positivi e opportunità.

Gli interessi, le opinioni e i diritti dei lavoratori della catena del valore potrebbero subire impatti rilevanti indiretti da parte del Gruppo. Questi aspetti sono stati presi in considerazione nel contesto

27 A tal proposito, Comer Industries attualmente conduce una due diligence sulla catena di fornitura secondo i dettami del Supply Chain Act. Nel primo semestre del 2025, sarà effettuata una revisione e integrazione dello schema di due diligence, inglobando i requisiti della Direttiva in linea con le scadenze temporali indicate.

di analisi di rilevanza che ha evidenziato degli impatti negativi potenziali in materia di diritti umani, salute e sicurezza. La strategia e il modello di business del Gruppo non coinvolgono direttamente i lavoratori della catena del valore e non sono orientati da interessi e opinioni degli stessi; tuttavia, Comer Industries è consapevole che tenere in considerazione tale categoria di portatori di interesse risulta essere importante per la conduzione di un business etico e rispettoso dei diritti umani (lavoro forzato, lavoro minorile, alloggi adeguati). Infatti, il Gruppo dispone di una politica che disciplina il rispetto dei diritti umani e di un Codice Etico Fornitori per il quale viene richiesta la sottoscrizione in sede di attivazione del rapporto di fornitura. L'impegno in questa direzione è stato consolidato anche da una due diligence in materia di rispetto dei diritti umani che ha coinvolto la catena di fornitura, con particolare focus rispetto alla lotta al lavoro forzato e minorile, nonché alla libertà di associazione e contrattazione collettiva28.

Gli organi di amministrazione, direzione e controllo di Comer Industries vengono regolarmente informati in merito a tali opinioni dei portatori di interesse, attraverso momenti di condivisione periodica tra la funzione Quality, Sustainability & Lean Development e il Comitato Controllo, Rischi e Sostenibilità e Parti Correlate. I risultati delle consultazioni, incluse le priorità identificate e le sfide rilevate, vengono presentati periodicamente al Consiglio di Amministrazione, sotto forma di rapporti che includono gli impatti legati alla sostenibilità, fornendo la base per l'integrazione delle risultanze del coinvolgimento nella strategia e nel modello di business aziendale.

Il Gruppo continuerà nei prossimi anni a coinvolgere gli stakeholder in un dialogo attivo, indirizzato ad aggiornare la strategia e il modello di business per rispondere in modo efficace alle aspettative emergenti. Le opinioni raccolte saranno monitorate attraverso metriche di impatto sociale e ambientale e integrate nei processi di miglioramento continuo. Come obiettivo, il Gruppo si impegna ad incrementare sia la frequenza sia la portata del coinvolgimento, rafforzando così il rapporto sia con le categorie di stakeholder già coinvolte, sia aprendosi a nuovi interlocutori.

OUR BRIGHT IMPACT – L'impegno per uno sviluppo sostenibile

Il percorso di sviluppo sostenibile

A partire da dicembre 2019, Comer Industries ha avviato un piano strutturato per integrare progressivamente sostenibilità e responsabilità d'impresa nel proprio modello di business, attraverso il lancio del programma "OUR BRIGHT IMPACT". Questo percorso ha portato all'implementazione di iniziative che hanno coinvolto tutte le aree aziendali, dalla cultura organizzativa alla strategia, dalla

28 Per ulteriori dettagli si rimanda al capitolo "Lavoratori della catena del valore". Si precisa che per questo esercizio di rendicontazione, il coinvolgimento indiretto dei lavoratori nella catena del valore non ha influenzato i contenuti e gli obiettivi perseguiti dalla Politica Integrata dei Diritti Umani e il Codice Etico Fornitori. Tuttavia, tali aspetti sono stati analizzati dal team dedicato per intercettare eventuali elementi rilevanti che potrebbero incidere sui documenti sopracitati.

progettazione alla comunicazione. Con questo programma, Comer Industries si impegna a contribuire al raggiungimento degli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile (SDG), pilastri dell'Agenda 2030 delle Nazioni Unite, utilizzati come riferimento per costruire una strategia incentrata sulla sostenibilità.

L'Azienda ha scelto di integrare questo impegno nel proprio modello operativo, adottando criteri basati sulla sostenibilità sia nelle decisioni strategiche sia nelle attività quotidiane. Periodicamente, viene analizzata la coerenza del modello di business con gli SDG, valutando specifici obiettivi alla luce della strategia aziendale, dei valori e delle caratteristiche dei prodotti e dei processi. Questa analisi permette di identificare gli SDG prioritari, considerando l'impatto dell'organizzazione sulle dimensioni economiche, ambientali e sociali, nonché il rispetto dei diritti umani.

La strategia di sostenibilità

Per garantire sistematicità e coerenza con la strategia aziendale, nel 2023 le linee programmatiche di sviluppo della sostenibilità sono state ridefinite all'interno di un piano con orizzonte al 2030, tenendo conto degli obiettivi prioritari dell'Azienda in ambito di sostenibilità e degli elementi del contesto interno ed esterno, in accordo anche agli orizzonti temporali dei target comunitari.

Nel 2024, alla luce dell'evoluzione del quadro normativo e dell'aggiornamento della materialità (si veda l'analisi di doppia rilevanza), il Piano di Sviluppo Sostenibile è stato revisionato rafforzandone il legame con le politiche aziendali, il modello di gestione dei rischi e la coerenza con le priorità strategiche.

La revisione ha portato a un riposizionamento dei target, allineandoli agli obiettivi del piano industriale ed estendendo l'impegno a un orizzonte di lungo periodo (2035). In tale ottica, il Piano di Sviluppo Sostenibile 2035, approvato dal CdA in data 17 febbraio 2025, si pone come quadro di riferimento per la progettualità in ambito sostenibilità nel lungo periodo, delineando non solo target quantitativi da raggiungere ma anche leve di sviluppo e le risorse economiche per l'implementazione dei progetti.

Il Piano di Sviluppo Sostenibile 2035 rappresenta un elemento di raccordo tra le politiche di sostenibilità e i piani annuali di sviluppo, che vengono rendicontati nell'ambito del reporting non finanziario. Questo modello consente di incanalare le iniziative all'interno di una più ampia cornice di lungo periodo, garantendo un monitoraggio più efficace dei progressi rispetto agli impegni assunti sugli SDG, agli obiettivi di performance e alle strategie di mitigazione degli impatti e dei rischi. Queste priorità derivano principalmente dagli impatti generati sull'ambiente e sugli stakeholder, dai

rischi a cui l'Azienda è esposta e dalle opportunità identificate, nonché dagli SDG prioritari su cui il Gruppo può esercitare una maggiore influenza.

Gli obiettivi ESG sono stati raggruppati e declinati in cinque pilastri, collegati ai temi materiali e agli SDG prioritari, che costituiscono anche le direttrici di sviluppo del Piano29.

AMBITO PILASTRO TEMA MATERIALE LEVE STANDARD SDG5
ENVIRONMENT CAMBIAMENTO
CLIMATICO
CAMBIAMENTO
CLIMATICO
Produzione efficiente I
Edifici efficienti
Energia rinnovabile
Elettrificazione
Ecodesign Politiche
di approvvigionamento
ESRS E1 0
CIRCOLARITA® ECONOMIA
CIRCOLARE I
RISORSE IDRICHE
Riduzione reflui
Ecodesign
ESRS E5
SOCIAL
GOVERNANCE
ESG
CAPITALE
UMANO
FORZA LAVORO
PROPRIA
CONDOTTA
AZIENDALE
Mitigazione dei rischi
ESG commitment
ESRS S1
ESRS S2
GOVERNANCE CONDOTTA
AZIENDALE
LAVORATORI
DELLA CATENA
DEL VALORE
Consapevolezza ESG
Approvvigionamento
sostenibile Condizioni
lavorative
ESRS G1

All'interno di ogni pilastro sono stati individuati molteplici obiettivi, declinati in target quali-quantitativi, ognuno monitorato da specifici indicatori di performance. L'avanzamento rispetto ai target è verificato attraverso un monitoraggio interno integrato con i processi di valutazione delle performance aziendali e un flusso informativo periodico sui risultati indirizzato al Comitato Controllo, Rischi e Sostenibilità e Parti Correlate e, per il suo tramite, al Consiglio di Amministrazione.

Alla rendicontazione annuale non finanziaria è affidato il compito di riportare la percentuale di raggiungimento dell'obiettivo aggiornata all'esercizio in analisi.

29 Il periodo di riferimento per i vari target è dato dal confronto temporale tra il target year e il base year. Non è stato fissato alcun target intermedio tra queste due date. Alcuni obiettivi inseriti nella strategia presentano una base year pari al 2023 o successiva per diverse ragioni. Innanzitutto, tali obiettivi sono stati definiti nel corso del 2024, rendendo naturale l'utilizzo di un anno di riferimento più recente. Inoltre, il 2023 risulta maggiormente rappresentativo rispetto alle questioni materiali individuate, offrendo una base dati più solida e allineata alle priorità strategiche. Infine, il 2023 costituisce un punto di partenza più sfidante rispetto al 2022, in virtù delle performance registrate e del completamento dell'integrazione di Walterscheid, che ha permesso un'osservazione completa dei dati di sostenibilità per l'intero anno.

emarket
sdir scorage
CERTIFIED
Obiettivi Traguardi" Unita Base year Baseline Performance
2024
Target
value
Farget
year
SDGS
Cambiamento climatico
Riduzione del 30% dell'intensità delle emissioni
(Scope 1 & Scope 2 market-based t CO2 e)
tCO2eq/ore
macchina
2022 100,3 91,9 70,2 2030 11 25
9
Contributo
Rischi fisici
Riduzione delle emissioni Scope 1 e Scopo 2 del 63%
(Science Based Target Absolute contraction 1.5C)
tCO2eq 2023 29.274 21.228 10.831 2035 대 : 2
9
Contributo
Rischi fisici
Riduzione delle emissioni di gas
serra
Riduzione delle emissioni Scope 3 del 63% (Science
Based Target Absolute contraction 1.5C)
tCO2eq 2023 375.739 255.847 139.023 2035 13 2007
C
Contributo
Rischi fisici
Riduzione del 30% dell'intensità energetica G / ore
macchina
2022 138,9 134,3 97,2 2030 Consumo d
responsabil
Aumento del 60% del consumo di elettricità da fonte
rinnovabile
% elettricità
da fonti
rinnovabili
2022 33% 44% 53% 2030 Consumo d
responsabil
Circolarità
Riduzione del 20% dell'Intensità dei rifiuti pericolosi tons/ ore
macchina
2022 8,6 8,2 6,9 2030 8 Non corrett
gestione de
Ottimizzazione dell'uso delle
risorse nel processo produttivo
Riduzione del 10% dell'intensita idrica ai consumi m3/ore
macchina
2022 20 18,1 18 2030 0 Impatti sull
Riduzione del 15% dell'intensità idrica al consumi
nelle zone ad alto stress idrico
m3/ore
macchina
2023 14,3 17,1 12,2 2030 10 Impatti sull
Ottimizzazione dell'uso delle
risorse nel prodotto
Stimare il quantitative di materiale da riciclo
all'interno del prodotto
% del
contenuto
riciclato
2025 Non
applicabile
2026 8 Transizione
di una gesti
con i fornite
Capitale umano
Rafforzare le pari opportunità e Aumento del 30% della popolazione femminile % del
dipendenti
2022 11,0 11,2 14,3 2030 ల్ల Soddisfazio
misure con
l'uguaglianza di genere Aumento del 25% delle donne in posizioni di
responsabilita ***
% dei
manager
2023 12,2 11,6 15,2 2030 Soddisfazio
misure con
Aumentare e diffondere la Raggiungere e mantenere l'impegno formativo >93% ેન્દ
dipendenti
coinvolti
2022 89 97.4 93+ 2030 Soddisfazio
percorsi di
attività forr
consapevolezza sulle tematiche
ESG
Incremento del 20% del numero di ore di formazione
ESG pro-capite
Ore/
dipendenti
2022 5,3 4,5 6,36 2030 Soddisfazlo
percorsi di
attivita forn
Consolidare la cultura zero
Infortuni
Completa digitalizzazione dei processi di reportistica
HSE
ల్లోల్ల Partially
on
auditing
80% 100% 2025 We Impatti sull
incidenti, in
Aumento del 50% della velocità nella chiusura dei
report HSE
దర్శి 2023 Da riferire
al 2024
per
maggiore
significati
vita del
dato
50% 2030 Impatti sulla
incidenti, in
Lavoratori della catena del valore Due diligence sul 75 % della catena di fornitura (tier
1) utilizzando criteri ESG ****
% fornitori
tier 1
2024 54% 75%+ 2026 Violazione
termini di la
Governance ESG
Valutazione completa di tutti i
rischi e le opportunità ESG e
relativo piano d'azione
100% Principali questioni materiali ESG coperte da
una valutazione specifica di rischi e opportunità
ర్లిల్ల 2023 100% 100% 2025 Aumento d
Esposizione
Plano d'azione per mitigare i rischi e cogliere le
opportunità
Implementaz
ione %
2023 100% 100% 2028 10 Aumento d
Rafforzare l'impegno aziendale Piano di remunerazione variabile integrato con
obiettivi non finanziari
Implementaz
ione %
100% 100% 2025 1 2002
111
Aumento d
ESG Coinvolgere più del 95% dei dipendenti nella
formazione sul Codice Etico
તેરે
dipendenti
coinvolti
2024 Non
applicablle
4,1% 95%+ 2026 Comportar
del Gruppo
collaborato
Rating EcoVadis "Gold" e CDP "B" vengono raggiunti
e mantenuti
Rating 2023 Silver: C Silver: B Gold: B 2026 Aumento d
Rating ESG Rating EcoVadis "Platinum" e CDP "A" vengono
raggiunti e mantenuti
Rating 2023 Silver; C Silver; B Platinum;
D
2030 Aumento d
Sustainable procurement Coinvolgimento della catena di fornitura: oltre il 95%
dei fornitori di primo livello aderiscono al Codice di
condotta dei fornitori
% of tier 1
suppliers
2024 Non
applicabile
69% 95%+ 2026 800 Aumento d
Incremento
di fornitori

* Gli stakeholder esterni non sono stati coinvolti nella definizione degli obiettivi e del livello di ambizione dei target.

** Non sono intervenuti cambiamenti nei target esposti per ogni tema materiale, essendo il primo anno di rendicontazione secondo gli standard ESRS. Ciò vale anche per la performance relativa ad ogni target, che verrà monitorata a partire dal prossimo anno. Tutti i target espressi in intensità hanno come denominatore la somma delle ore lavorate dalle macchine.

*** Per donne in posizioni di responsabilità si intendono le donne appartenenti alle categorie di lavoratori executive e manager.

**** Riferimenti alla CSDDD, al German Supply Chain Act e alla valutazione di etica aziendale.

Impatti, Rischi e Opportunità Politiche di riferimento ai target
Contributo al cambiamento climatico attraverso la generazione di emissioni gas effetto serra nello svolgimento delle attivita di impresa -
Rischi fisch legati al condizioni climatiche estrene - Rischi di transizione legati a cambianenti normativi, tecnologic, di mercato o reputazionali
Politica integrata della Qualità, Sostenibilità e Responsabilità di prodotto
Contributo al cambiamento climatico attraverso la generazione di emissioni gas effetto serra nello svolgimento delle attività di impresa
Rischi fisici fisici legati al condizioni dimatiche esteme - Rischi di transizione legati a cambiamenti normativi, tecnologic, di mercato o reputazionali
Politica integrata della Qualità, Sostenibilità e Responsabilità di prodotto
Contributo al cambiamento climatico attraverso la generazione di emissioni gas effetto serra lungo la catena del valore -
Rischi fisci legati al venicarsi di condizioni di ransizione legati a cambiamenti normativi, tecnologic, di mercato o reputazionali
Politica integrata della Qualità, Sostenibilità e Responsabilità di prodotto
Consumo di risorse naturali per la produzione - Risparnio su costi e incremento della resilienza organizzatoa attraverso operazioni
responsabili dal purto di vista ambientale - Esaurimento delle conseguenti rischi legati all'approvigionamento delle stesse
Politica integrata della Qualità, Sostenibilità e Responsabilità di prodotto
Consuno di risorse naturali pe la produzione - Risparnio su cost e incenento della resilenza organizzativa attraverso operazioni
responsabili dal punto di vista ambientale - Esaurinnovabili con conseguenti rischi legati all'approvigionamento delle sesse
Politica integrata della Qualità, Sostenibilità e Responsabilità di prodotto
Non coreto smallimento de ritud prodott con conseguente inquinamento del sicolo, dellaria e delle acque - Esposizonia contenzios e multe a causa della non correta
gestione dei rifiuti
Politica Integrata della Qualità, Sostenibilità e Responsabilità di prodotto
Impatti sulla risorsa idrica deivanti dal consumo di acqua da parte del Gruppo, con particolare alle zone a stress idrico Politica Integrata della Qualità, Sostenibilità e Responsabilità di prodotto
Impatti sulla risorsa idrica derivanti dal consumo di acqua da parte del Gruppo, con particolare attenzione alle zone a stress idrico Politica Integrata della Qualità, Sostenibilità e Responsabilità di prodotto
Transizione a modelli di busines circolari che portaro ambiertale in termini di consumo delle isorse - Promozione inno la catera del valore della cultura
di una gestone responsibile de naterial utilizzat e della corretta gestone de miut - Kuuzone coste nuove opportunita di business da delinzone di strategie congiunte
con i fornitori, al fine di promuovere la circolarità e ridurre l'uso delle risorse e la produzione di rifiuti
Politica Integrata della Qualita, Sostenibilità e Responsabilità di prodotto
Soddistazione della forza lavoro tramile parta di genere e di retibuzione delle persone con disabilità, valorizzazione della diversita e adozione d
misure contro la violenza e le molestie sul posto di lavoro - Esposizione a sanzioni e contenziosi legati ad episodi di disciminazione
Politica Integrata sulla Diversità e Inclusione
Soddishazione della forza lavoro tranite parta di genere e di reiribuzione delle persone con disabilità, valorizzazione della diversito e dozione di
misure contro la violenza e le molestie sul posto di lavoro - Esposizione a sanzioni legati ad episodi di disciminazione
Politica Integrata sulla Diversità e Inclusione
Soddistazione della forza la viuppo delle competenze professonali attraverso attività formative erogate a dipendenti e collaboratori, con creazione di adeguati
percorsi di carnea e valutzzoni periodice della fiduca di dipendenti, non dipendenti e collaboratori dettato dall'erogazione continua di
attivita formative in ambito Salute e Sicurezza sul Lavoro
Politica Integrata della Qualità, Sostenibilità e Responsabilità di prodotto
Politica Integrata sui Diritti Umani - Politica Integrata sulla Diversità e
Inclusione - Politica Integrata sulla Sicurezza Informatica
Soddislazione della fora lavoro tramie lo sviuppo delle competenze a timita formative erogate a dipendenti e collaboratori, con creazione di adegual
percorsi di cariea e valutazioni periodiche della fiducia di dipendenti, non dipendenti e collaboratori dettato dall'erogazione continua di
attività formative in ambito Salute e Sicurezza sul Lavoro
Politica Integrata della Qualità, Sostenibilità e Responsabilità di prodotto
Politica Integrata sui Diritti Umani - Politica Integrata sulla Diversita e
Inclusione - Politica Integrata sulla Sicurezza Informatica
Impatti sulla salute e sicurezza dell'organizzazione causati da incidenti sul lavoro e malatte profesionali - Esposizone a sanzioni e contenzosi relativ ad
incidenti, infortuni e malattie professionali
Politica Integrata della Qualità, Sostenibilità e Responsabilità di prodotto
Politica Integrata sui Diritti Umani
Impatti sulla salute e sicurezza dell'organizzazione causati da incidenti sul lavoro e malattie professionali - Esposizone a sanzioni e conterzosi relativi ad
incidenti, infortuni e malattie professionali
Politica Integrata della Qualità, Sostenibilità e Responsabilità di prodotto
Politica Integrata sui Diritti Umani
Volazione dei difiti unani dei dipendenti e colla catera del valore (lavoro forzato e minorile) - pisoli di volazione dei diritti unan i ingo ia catera del valore n
termini di lavoro minorile, lavoro forzato e altre propressioni reputazionali per il Gruppo e relativamente a problematiche di approvigioramento
Codice Etico Fornitori
Politica integrata sui Diritti Umani
Aumento della fiducia degli stakeholder interni, dettato da un'efficace governance e trasmissione della cultura e dei principi etici aziendali
Esposizione a sanzioni e contenziosi relativi ad episodi di corruzione e concussione
Politica Integrata della Qualità, Sostenibilità e Responsabilità di prodotto
Codice Etico
Aumento della fidicia degli stakeholder interni ed estato da un'efficace governance e trasmissione dei valori della cultura e dei principietici azendali Politica Integrata della Qualità, Sostenibilità e Responsabilità di prodotto
Codice Etico
Aumento della fiducia degli stakeholder interni, dettato da un'efficace governance e trasmissione del valori della cultura e dei principietici azierdali Codice Etico
. Comportamento scoretto dei dipendenti, con conseguenze nell'integrita del comportamento etico e dell'integrità del business dovuto dalla copacia
del Gruppo di trasmettere valori culturali, con ripercussioni positive in termini reputazionali - Erogazione di formazione specifica a dipendenti e
colaboratori in materia di coruzione e rispetto del Codice Elto con conseguenze e individuazione di episoli di coruzione
Codice Etico
Aumento della fiducia degli stakeholder interni ed estato da un'efficace governance e trasmissione dei valori della cultura e dei principietici aziendali
Aumento della fiducia degli stakeholder interni, dettato da un'efficace governance e trasmissione dei valori della cultura e dei principietici aziendali
Aumento della soddistazione del fornitori framile relazioni con gi stess, favorendo ad esempiola capacta di garantire fiussi di cassa tempesti -
ncremento del benessere della comunità locale attravera di formula di formula di formioni cali - Consoliamento dei rapporti con formicri e attrazione - Colce Elto Fornitor
di fornitori strategici (es, partner eslclusivi) dovuto alla capacità del Gruppo di garantire flussi di cassa tempestivi

1.10.2. Il governo dell'impresa

Il sistema di governance

Il modello di governance adottato da Comer Industries è di tipo tradizionale e prevede: il Consiglio di Amministrazione (di seguito, "CdA"), che indirizza a livello strategico la gestione del Gruppo, il Collegio Sindacale, che vigila sull'operato del CdA; l'Organismo di Vigilanza, l'Internal Auditor e, infine, la Società di Revisione, che si occupa della revisione legale dei conti e del controllo contabile.

Il Consiglio di Amministrazione – È l'Organo Amministrativo che guida il Gruppo e a cui compete la gestione della Società, fatto salvo quanto riconducibile alle funzioni assolte dall'Assemblea. Il CdA è responsabile degli indirizzi strategici e organizzativi, della verifica dell'adeguatezza dell'assetto organizzativo, oltre che dell'idoneità dei controlli necessari per monitorarne l'andamento.

Il CdA presenta un membro esecutivo nella persona del Presidente, otto membri non esecutivi e una quota di membri indipendenti pari al 44% del totale. Il CdA si avvale, inoltre, di 2 Comitati Interni – Nomine e Remunerazioni e Controllo, Rischi e Sostenibilità e Parti Correlate (di seguito "CCRSP") – le cui composizioni, sotto riportate, riflettono i mandati di ciascun comitato e le competenze specifiche dei suoi membri.

Il CdA effettua almeno una volta ogni 3 anni, in vista del suo rinnovo, una valutazione sulla dimensione, sulla composizione, sulle competenze del Consiglio stesso e dei suoi Comitati, incluse quelle legate alla gestione della sostenibilità, degli impatti, dei rischi e delle opportunità dell'organizzazione.

Membro Membro
indipendente
Carica nel Consiglio di
Amministrazione
In carica da Comitati
Matteo
Storchi
No Presidente 26/04/2018 -
Cristian
Storchi
No Vicepresidente e
Consigliere
26/04/2018 -
Luca Gaiani No Consigliere 27/04/2017
Matteo
Nobili
No Consigliere 25/02/2019 Nomine e Remunerazioni
Arnaldo
Camuffo
Si Consigliere 25/02/2019 Nomine e Remunerazioni (Presidente)
Controllo, Rischi e Sostenibilità e Parti Correlate
Marco
Storchi
No Consigliere 25/02/2019 -
Paola
Pizzetti
Si Consigliere 20/05/2019 Controllo, Rischi e Sostenibilità e Parti Correlate
(Presidente)

Francesca
Bertani
Si Consigliere 23/04/2024 Controllo, Rischi e Sostenibilità e Parti Correlate
Sergio Si Consigliere
Giglio 23/04/2024 Nomine e Remunerazioni

Collegio Sindacale – Il Collegio Sindacale rappresenta l'organo di controllo della Società e ha il compito di vigilare sull'attività degli amministratori e controllare che la gestione e l'amministrazione si svolgano nel rispetto della legge e dell'atto costitutivo.

Luigi Gesaldi Presidente
Francesca Folloni Sindaco effettivo
Massimiliano Sindaco effettivo
Fontani

Organismo di Vigilanza – In breve "OdV", è l'organo designato dal CdA per vigilare sull'osservanza e sull'efficace ed effettiva applicazione del Modello 231 e per curarne l'aggiornamento. L'Organismo prevede una struttura collegiale che comprenda almeno un membro esterno e uno interno, nel rispetto dei requisiti di indipendenza, autonomia e professionalità. Oltre all'esecuzione delle verifiche periodiche, ai sopralluoghi e all'analisi dei flussi informativi, l'OdV predispone con cadenza semestrale apposite relazioni al CdA in merito alle attività svolte e alle evidenze emerse.

Tommaso Rotella Presidente OdV Comer Industries S.p.A.
Luca Mazzei Presidente OdV Comer Industries Components S.r.l e Membro
esterno OdV Comer Industries S.p.A.
Antonio Lattarulo Membro interno OdV Comer Industries S.p.A.
e OdV Comer Industries Components S.r.l

Internal Auditor - In linea con quanto previsto dal Codice di Corporate Governance, verifica l'operatività e l'idoneità del sistema di controllo interno e di gestione dei rischi di Gruppo, implementando un piano di audit, approvato dal CdA e costruito attraverso un processo di analisi dei rischi. Inoltre, predispone e trasmette agli organi di amministrazione e controllo relazioni periodiche sull'idoneità del sistema di controllo interno e di gestione dei rischi.

Giulio Graziani Internal Auditor

Composizione degli organi di amministrazione, gestione e controllo

Membri esecutivi Membri non esecutivi Donne Uomini Rapporto donne/uomini
CdA 1 8 2 7 29%
Collegio Sindacale 0 3 1 2 50%
OdV 0 3 0 3 0%
Internal Auditor 0 1 0 1 0%

Non sono ad oggi attive rappresentanze dei lavoratori all'interno degli organi di amministrazione e controllo.

Aree di esperienza e competenza degli organi di amministrazione, gestione e controllo

In virtù delle cariche ricoperte in società che operano in contesti internazionali, i membri degli organi di amministrazione, gestione e controllo possiedono esperienza30 a vari livelli nelle aree geografiche, settori e prodotti presidiati dal Gruppo.

Inoltre, all'interno del CCRSP, la cui composizione è riportata nella tabella di cui sopra, sono rappresentate competenze31 specifiche in ambito sostenibilità, in virtù delle quali il Comitato esercita direttamente funzione propositiva e di supervisione della strategia di sviluppo della sostenibilità, analisi di doppia materialità e gestione degli impatti, rischi e opportunità.

Società di Revisione – È un ente esterno, che ha l'incarico di revisione legale dei conti e che viene scelto dall'Assemblea degli Azionisti. Il 22 aprile 2021 l'Assemblea degli Azionisti di Comer Industries S.p.A. ha nominato Deloitte & Touche S.p.A. quale società incaricata della revisione legale dei conti per gli esercizi dal 2021 al 2029.

Per la descrizione dettagliata della struttura societaria si rimanda al Bilancio Consolidato al 31 dicembre 2024.

30 Come desunte dal curriculum vitae pubblicato da ogni amministratore all'interno del sito web di Comer Industries.

31 Come desunte dal curriculum vitae pubblicato da ogni amministratore all'interno del sito web di Comer Industries e documentazione comprovante qualifiche, formazione, attività o pubblicazioni specifiche.

La governance della sostenibilità

La struttura di governance della sostenibilità vede al vertice il CdA, coadiuvato dal Comitato Controllo, Rischi e Sostenibilità e Parti Correlate con funzioni di impostazione e coordinamento della strategia di sviluppo della sostenibilità, di supervisione degli impatti, dei rischi e delle opportunità e, infine, di collegamento tra il CdA e le funzioni dell'organizzazione. In particolare, alla funzione Quality, Sustainability & Lean Development è assegnata la delega per la gestione degli impatti, dei rischi e delle opportunità dell'organizzazione nella dimensione economica, ambientale e sociale, in sinergia con le altre funzioni aziendali, per i processi di due diligence connessi all'analisi di doppia materialità e per l'attuazione dei progetti con cui gli obiettivi di sostenibilità vengono declinati nell'operatività. Le modalità di gestione degli impatti, dei rischi e delle opportunità e le relative responsabilità sono descritte in una procedura aziendale formalizzata e comunicata all'interno dell'organizzazione. In particolare, il CCRSP svolge funzioni propositive e informative nei confronti del CdA, che approva i temi materiali correlati agli impatti, rischi e opportunità e i relativi obiettivi. Tutti gli impatti, rischi e opportunità rientrano nella sfera di competenza diretta del CdA e del Comitato. Per una lista degli impatti, rischi e opportunità rilevanti e le relative modalità di gestione si rimanda al paragrafo "Analisi di doppia rilevanza". Gli esiti dell'analisi di doppia rilevanza e l'evoluzione del contesto normativo impattano sulla strategia della sostenibilità di breve e lungo termine attraverso un processo di valutazione della coerenza degli obiettivi rispetto ai driver di sviluppo della sostenibilità. Infatti, nel corso del 2024, è stato implementato un aggiornamento del Piano di Sviluppo Sostenibile, con approvazione del CdA in data 17 febbraio 2025. Si veda il paragrafo "OUR BRIGHT IMPACT – L'impegno per uno sviluppo sostenibile" per un'ampia descrizione di tali processi e della loro applicazione.

La funzione Quality, Sustainability & Lean Development definisce e rivisita annualmente gli obiettivi legati agli impatti, rischi e opportunità in collaborazione con le altre funzioni aziendali, previa consultazione con il CCRSP.

I risultati del programma di sviluppo della sostenibilità sono monitorati e comunicati al management secondo un flusso informativo formalizzato nella medesima procedura aziendale che prevede un'informativa specifica trimestrale al CCRSP circa l'andamento dei principali indicatori di sostenibilità rispetto agli obiettivi e altri risultati collegati ai processi di due diligence in tema di sostenibilità. Il CCRSP, raccogliendo anche gli indirizzi del CdA attraverso un aggiornamento con frequenze opportunamente concordate in base al calendario finanziario, esprime le conseguenti raccomandazioni e pareri alla funzione Quality, Sustainability & Lean Development che attua le necessarie azioni correttive in caso di deviazioni.

A partire dalla sua costituzione, il CCRSP si è riunito sei volte nel corso del 2024 e due volte nel primo trimestre del 2025 ponendo all'ordine del giorno i seguenti argomenti afferenti alla sostenibilità e relativi temi materiali rilevanti associati32:

ARGOMENTO TEMA RILEVANTE IMPATTI, RISCHI, OPPORTUNITÀ
AFFERENTI AL TEMA
Aggiornamento del processo di risk Tutti Tutti gli impatti, rischi ed opportunità
assessment individuati
Esame dei contenuti della Dichiarazione non Tutti Tutti gli impatti, rischi ed opportunità
Finanziaria 2023 individuati
Analisi del nuovo Rule Book Anticorruzione
Piano di incentivazione Forza lavoro propria Impatti, rischi ed opportunità afferenti
al tema della forza lavoro propria
Revisione della procedura di reporting in Condotta aziendale Impatti, rischi ed opportunità afferenti
materia di sostenibilità in ottica di al sotto-tema della cultura d'impresa
allineamento ai requisiti introdotti dagli
standard CSRD relativi all'analisi di
materialità e al controllo interno e presidio
delle informazioni non finanziarie
Aggiornamento del Modello di
Organizzazione e Gestione 231
Analisi e approvazione dell'analisi di doppia Tutti Tutti gli impatti, rischi ed opportunità
rilevanza su delega del CdA. individuati
Presentazione del piano di formazione ESG
Esame dei KPI sostenibilità del primo
semestre 2024
Delibera del Piano di Sviluppo Sostenibile Tutti Tutti gli impatti, rischi ed opportunità
2035 individuati
Esame dei KPI sostenibilità Q3
Relazione dell'Organismo di Vigilanza Condotta aziendale Impatti, rischi ed opportunità afferenti
al sotto-tema della cultura d'impresa
Esame dei contenuti della Rendicontazione Tutti Tutti gli impatti, rischi ed opportunità
di Sostenibilità 2024 individuati

La procedura che disciplina i flussi informativi riguardanti le informazioni qualitative e quantitative della sostenibilità, integra anche la verifica dei rischi e del sistema di controllo in relazione alla rendicontazione di sostenibilità. In particolare, la funzione Quality, Sustainability & Lean Development effettua verifiche trimestrali sulla correttezza dei dati e dei processi di raccolta delle informazioni, attraverso analisi della documentazione o delle evidenze alla base della costruzione degli indicatori di performance e sopralluoghi presso i siti ove il dato si origina. Gli esiti di tali verifiche vengono portati all'attenzione del CCRSP e utilizzati per il miglioramento continuo del processo.

32 Per brevità si riporta esclusivamente la correlazione con i temi materiali; per l'associazione con gli IROs sottostanti si rimanda alla tabella nel paragrafo "Analisi di doppia rilevanza"

Il sistema di remunerazione per il Presidente del CdA e per i Dirigenti con responsabilità strategiche è caratterizzato dalla presenza di un parametro di performance di sostenibilità nella componente della remunerazione variabile con un peso del 10% della stessa. Tale parametro è il raggiungimento (on/off) del target di emissioni di CO2 calcolati come rapporto tra le emissioni di Scope 1 e Scope 2 Market-based sul numero totale di ore lavorate.

Nel corso del 2024, cogliendo in anticipo un obiettivo posto all'interno del Piano di Sviluppo Sostenibile con scadenza 2025, il medesimo parametro legato alla riduzione degli impatti del Gruppo sulle emissioni di gas serra, è stato inserito all'interno del sistema di incentivazione variabile destinato al personale Executive, Manager e Professional che ne beneficia.

La Politica di Remunerazione è definita a seguito di un processo trasparente e formalizzato, in coerenza con le previsioni statutarie e normative e con il modello di governance adottato in cui partecipa l'Assemblea degli Azionisti, il CdA, il Comitato Nomine e Remunerazione e il Collegio Sindacale. In particolare, l'Assemblea degli Azionisti delibera i compensi degli Amministratori e Sindaci, mentre il CdA approva la Politica di Remunerazione, sentito il parere del Comitato Nomine e Remunerazione. La Politica è stata predisposta ai sensi dell'Art. 123-ter del D.Lgs. 58/1998 ("TUF") e in conformità a quanto previsto dal Regolamento Emittenti Consob ed è pubblicata nella sezione "Governance" del sito Comer Industries.

La gestione dei rischi

In un'ottica di miglioramento continuo, Comer Industries adotta un modello di gestione del rischio ispirato allo standard ISO 31000. Il processo, formalizzato in una specifica procedura, è coordinato dal CCRSP, mentre alla funzione di Risk Management è affidato il compito di tradurre in operatività gli indirizzi del CdA in materia di gestione del rischio, in sinergia con le altre funzioni aziendali e gli altri organi di controllo.

Il modello di gestione dei rischi, attraverso una struttura modulare, aggrega i risultati della valutazione effettuata in tutti gli ambiti della gestione aziendale raccordandoli e raggruppandoli nelle 4 categorie di rischi Strategici, Compliance, Operativi e Finanziari.

La funzione di Risk Management ha il compito di riportare periodicamente al CCRSP e al CdA le risultanze della gestione del rischio.

La procedura di identificazione e valutazione dei rischi, utilizzata anche in supporto all'identificazione di rischi e opportunità rilevanti in relazione alle questioni di sostenibilità, prevede le seguenti fasi:

  • Analisi del contesto – Per ogni dimensione del contesto aziendale e per ogni processo primario, definisce i fattori interni ed esterni e le parti interessate coinvolte, sia interne sia esterne.
  • Identificazione rischi e opportunità – Sulla base dei fattori rilevanti, dei bisogni e delle aspettative delle parti interessate, identifica i possibili eventi le cui conseguenze potrebbero

  • Valutazione rischi e opportunità – Il rischio viene valutato combinando l'entità dell'impatto (gravità) con la probabilità che si verifichi. La valutazione viene svolta considerando eventuali misure già attuate, che confermano o modificano le misure di gravità e probabilità. I rischi vengono classificati in quattro categorie a impatto crescente: low, medium, high e significant. L'opportunità viene valutata combinando l'entità del beneficio previsto con la sua durata temporale. La matrice dei rischi è lo strumento di valutazione e registrazione di rischi e opportunità.
  • Trattamento rischi e opportunità – A ogni livello di rischio e opportunità corrisponde una priorità di intervento e relativo trattamento. La soglia massima di accettabilità del rischio è stata individuata nella categoria medium, oltre la quale è richiesta un'azione di mitigazione. A ogni azione sono assegnati un responsabile e una data di completamento.
  • Monitoraggio e riesame – Il piano viene monitorato periodicamente per verificare la chiusura delle azioni nei tempi prestabiliti e individuare eventuali modifiche nell' identificazione o valutazione dei rischi e opportunità dovuti a cambiamenti del contesto.

Sono presenti indicatori sintetici e quantitativi il cui andamento viene valutato periodicamente. Il monitoraggio trimestrale consente di analizzare l'andamento dei livelli di rischio e l'efficacia degli interventi mirati a minimizzare la probabilità o gli effetti dei rischi prioritari.

Tutte le valutazioni di rischio afferenti all'ambito della sostenibilità e le relative azioni di mitigazione sono affidate alla funzione Quality, Sustainability & Lean Development. La valutazione dei rischi nell'ambito della sostenibilità è stata sviluppata secondo i requisiti procedurali del modello aziendale di gestione del rischio sulla base dei risultati del processo di identificazione degli impatti, rischi e opportunità rilevanti (descritto nel paragrafo "Analisi di doppia rilevanza") e attuando un processo di cross-reference con il set di rischi già presenti all'interno del modello. Tale valutazione ha consentito di integrare il quadro dei rischi aziendali, alimentandolo con nuovi rischi non rilevati precedentemente o oggettivando rischi già classificati.

In sintesi, o con specifici rinvii, la tabella seguente riporta le modalità di gestione dei principali rischi afferenti ai temi materiali identificati, suddivisi nelle famiglie che costituiscono il modello di gestione del rischio.

Per altre famiglie di rischio, non contemplate nell'informativa, e in particolare con riferimento ai rischi finanziari, si rimanda alla relativa sezione all'interno della Relazione sulla gestione – Bilancio consolidato al 31 dicembre 2024.

L'analisi, ad oggi, non ha rilevato rischi collegati ai temi materiali collocati nella fascia di criticità, essendo stati tutti valutati al livello low e medium. Non sono altresì rilevati rischi derivanti, collegati o ricadenti sul processo di Rendicontazione di Sostenibilità.

Area / Descrizione rischio Tema materiale Modalità di gestione
sottostante
Strategici
Cambiamenti climatici: Rischi fisici legati al verificarsi Cambiamento Emissioni e cambiamenti climatici
di condizioni climatiche estreme climatico
Cambiamenti climatici: rischi legati alla transizione Cambiamento Emissioni e cambiamenti climatici
climatico
Compliance
Mancato rispetto degli adempimenti normativi in Economia circolare Gestione responsabile dei rifiuti
materia di gestione rifiuti
Condotta aziendale
Rischi legati alla corruzione in violazione del Codice Condotta aziendale Etica e integrità del business
Etico e del D. Lgs. 231/2001 in materia di
responsabilità amministrativa d'impresa.
Rischi operativi
Scarsità delle risorse utilizzate nei processi produttivi Cambiamento Gestione efficace ed efficiente dell'energia
climatico Azioni intraprese e pianificate
Infortuni del personale all'interno e all'esterno del Forza lavoro propria Salute e sicurezza sul lavoro
perimetro aziendale. Azioni intraprese e pianificate

Le Politiche Integrate

Le Politiche Integrate sintetizzano gli indirizzi programmatici dell'Azienda nei diversi ambiti di gestione in connessione con il sistema di valori, il purpose e la strategia aziendale, tenendo conto del contesto interno ed esterno in cui l'Azienda opera, delle aspettative dei suoi stakeholder e alla luce dell'analisi dei rischi. Le Politiche Integrate si applicano a tutte le attività aziendali senza limitazioni geografiche, con ricadute che si estendono lungo l'intera catena del valore, inclusi fornitori e clienti.

L'attività di analisi e valutazione dei rischi e d'identificazione di misure finalizzate alla loro mitigazione a partire dai documenti programmatici come le Politiche Integrate, è considerata centrale per il raggiungimento dei livelli di performance desiderati in ogni ambito del business. Comer Industries, già a partire dall'esercizio precedente, si è focalizzata sulla valutazione dei rischi connessi alla sostenibilità, ponendosi come obiettivo quello di mappare in maniera sistematica e completa i rischi e le opportunità connesse ai temi materiali e di sviluppare le azioni di mitigazione o azioni per cogliere tali opportunità. Nel corso del 2024 l'analisi ha coperto i temi materiali alla luce della due diligence di doppia rilevanza e ha integrato i risultati all'interno dell'ERM aziendale.

La responsabilità ultima della definizione delle Politiche è attribuita al Presidente e CEO, mentre l'attuazione operativa e supervisione è affidata alla funzione Qualità, Sostenibilità e Lean Development. Per garantirne la diffusione, il Gruppo rende disponibili le Politiche attraverso i principali canali interni ed esterni di comunicazione (Portale Interno, Mail e Sito web aziendale), assicurandone l'accessibilità agli stakeholder interessati e a coloro che partecipano alla sua implementazione. Inoltre, le Politiche sono oggetto di apposite sezioni formative indirizzate alla totalità della popolazione aziendale.

Politica Integrata della Qualità, Sostenibilità e Responsabilità di Prodotto

L'obiettivo è quello di conseguire l'integrazione di un approccio sistematico alla gestione dei rischi nei processi decisionali, la semplificazione delle operazioni, la garanzia di conformità alle normative applicabili e la prevenzione di incidenti ambientali e sulla sicurezza. L'Azienda mira a migliorare costantemente le

condizioni lavorative, progettare prodotti sicuri e affidabili, e ridurre l'impatto ambientale e sociale lungo l'intero ciclo di vita dei prodotti. Particolare attenzione è posta alla mitigazione dei cambiamenti climatici e all'adozione di modelli di economia circolare, enfatizzando il ruolo centrale ricoperto dall'ottimizzazione degli input produttivi nel raggiungimento degli obiettivi della Politica.

La Politica si ispira a standard internazionali riconosciuti, tra cui ISO 9001, ISO 14001, ISO 45001 e ISO 31000, e si allinea al quadro dell'Accordo di Parigi per contrastare il cambiamento climatico. Inoltre, l'Azienda aderisce ai principi del Dodd-Frank Act per evitare l'utilizzo di "Conflict Minerals", richiedendo ai fornitori di rispettare criteri legali e verificare l'origine dei materiali.

Gli interessi degli stakeholder vengono considerati mediante un processo strutturato di analisi delle aspettative e trasparenza nelle comunicazioni. Fornitori e partner vengono coinvolti per assicurare il rispetto dei principi aziendali espressi nel documento.

Politica Integrata sui Diritti Umani – La Politica Integrata sui Diritti Umani è il frutto di un percorso di analisi dei rischi condotto sui processi interni di tutte le sedi del Gruppo, con particolare riferimento ad alcune aree sensibili.

La Politica delinea i principi fondanti e le azioni intraprese a tutela dei diritti umani nello svolgimento delle attività della Società e, in generale, in ogni

contesto in cui essa opera, coinvolgendo anche i partner commerciali. Tali principi si ispirano a codici normativi emessi da organizzazioni e istituzioni internazionalmente riconosciuti:

  • ඵ la Dichiarazione Universale dei Diritti dell'Uomo e le successive convenzioni internazionali sui diritti civili, politici, economici, sociali e culturali;
  • ඵ le convenzioni delle Nazioni Unite sui diritti delle donne, sull'eliminazione di tutte le forme di discriminazione razziale, sui diritti del fanciullo, sui diritti delle persone con disabilità;
  • ඵ la Dichiarazione sui principi e i diritti fondamentali nel lavoro e le otto Convenzioni fondamentali dell'Organizzazione Internazionale del Lavoro (OIL);
  • ඵ l'Agenda 2030 per lo Sviluppo Sostenibile adottata dall'Assemblea generale delle Nazioni Unite e i relativi 17 Obiettivi di Sviluppo Sostenibile.

Inoltre, sono state prese in considerazione anche le versioni più recenti dei seguenti regolamenti e iniziative volontarie:

  • ඵ i Dieci Principi del Global Compact delle Nazioni Unite;
  • ඵ le linee guida dell'Organizzazione per la Cooperazione e lo Sviluppo Economico (OCSE) destinate alle imprese multinazionali;
  • ඵ la Dichiarazione Tripartita di Principi sulle Imprese Multinazionali e la Politica Sociale dell'Organizzazione Internazionale del Lavoro;
  • ඵ i principi guida delle Nazioni Unite su imprese e diritti umani: attuazione del quadro delle Nazioni Unite "Protezione, rispetto e rimedi";
  • ඵ la Legge sulla schiavitù moderna del Regno Unito;
  • ඵ lo Standard n. 5 degli Standard di Performance in materia di Sostenibilità Ambientale e Sociale dell'International Finance Corporation;
  • ඵ la Direttiva (UE) 2024/1760 sul dovere di diligenza delle imprese ai fini della sostenibilità (CS3D).

Pur considerando le diversità culturali, sociali ed economiche locali, l'Azienda non tollera alcun comportamento contrastante con i principi espressi nella Politica:

  • ඵ qualsiasi tipo di lavoro forzato, vincolato o obbligatorio e qualsiasi forma di schiavitù o tratta di esseri umani;
  • ඵ il lavoro minorile, al di sotto dell'età minima richiesta dalla legge, come definito dalle normative vigenti nei Paesi in cui opera;
  • ඵ qualsiasi tipo di discriminazione; e promuove:

  • ඵ la libertà di associazione e contrattazione collettiva;
  • ඵ condizioni di lavoro rispettose del benessere e della dignità, numero massimo di ore lavorative, periodi di riposo diurno e settimanale e un periodo di ferie retribuite all'anno;
  • ඵ la salute e sicurezza sui luoghi di lavoro;
  • ඵ il diritto alla formazione e sviluppo delle competenze;
  • ඵ i diritti delle comunità in cui opera;
  • ඵ la privacy.

Politica Integrata sulla Diversità e Inclusione – La Politica esprime e sintetizza la volontà del Gruppo di perseguire una strategia di valorizzazione delle diversità e un modello di gestione delle risorse umane basato sulle pari opportunità e l'inclusione in tutti gli ambiti della vita aziendale.

L'Azienda si impegna a combattere ogni forma di discriminazione - diretta o indiretta - e di non tolleranza, basata sul sesso, l'età, l'orientamento sessuale,

la disabilità, la nazionalità, le opinioni politiche e le religioni in tutte le entità aziendali, in tutti i processi produttivi, nei reparti e in tutte le fasi del rapporto di lavoro, adottando uno stile di leadership inclusivo, basato sulla delega a tutti i livelli funzionali e orientato a valorizzare il talento e la crescita di ogni persona, assicurando nella gestione dei rapporti di natura gerarchica, che l'autorità sia esercitata in modo equo e corretto.

Politica Integrata sulla Sicurezza delle Informazioni – La Politica esprime

l'impegno del Gruppo a proteggere, con misure di sicurezza commisurate al loro valore e ai rischi a cui sono sottoposti, dati, informazioni e, di conseguenza, i sistemi che li trattano, soprattutto quelli che rivestono una valenza strategica per il business aziendale. L'Azienda intende proteggere le informazioni da ogni possibile minaccia, interna o esterna, deliberata o

accidentale e mette in atto strategie, processi, ruoli e responsabilità al fine di garantire la sicurezza dei dati strategici e personali di tutti i soggetti coinvolti: dipendenti, clienti, fornitori e partner.

Al fine di raggiungere tali obiettivi, la Società adotta volontariamente e valuta costantemente l'efficacia di un Sistema di Gestione per la Sicurezza delle Informazioni basato sugli standard ISO/IEC 27001 finalizzato al raggiungimento dei seguenti obiettivi:

  • individuazione delle aree di rischio e adozione di trattamenti adeguati;
  • il pieno rispetto dei requisiti dei quadri normativi in materia di protezione dei dati dei Paesi in cui opera;
  • il pieno rispetto delle prescrizioni contrattuali applicabili.

Inoltre, per diffondere la piena consapevolezza del valore strategico dei sistemi di sicurezza e protezione delle informazioni, tutto il personale è coinvolto in piani formativi specifici volti alla conoscenza delle potenziali minacce informatiche e degli strumenti necessari alla prevenzione degli incidenti.

Dichiarazione di dovuta diligenza

Per facilitare la comprensione del processo di due diligence, la tabella seguente fornisce una mappatura dei punti della Rendicontazione di Sostenibilità in cui vengono fornite le informazioni relative al processo di due diligence:

ELEMENTI CHIAVE DELLA DUE DILIGENCE PARAGRAFI NELLA RENDICONTAZIONE DI SOSTENIBILITÀ
Integrazione della due diligence nella governance, La governance della sostenibilità
a) nella strategia e nel modello di business
Coinvolgimento delle parti interessate in tutte le fasi Analisi di doppia rilevanza
b) chiave della due diligence Il ruolo degli stakeholder nella strategia e modello di business aziendale
Le Politiche Integrate
c) Identificazione e valutazione degli impatti negativi Analisi di doppia rilevanza
Adozione delle misure per affrontare tali impatti Analisi di doppia rilevanza
negativi La strategia di sostenibilità
Cambiamento climatico; azioni intraprese e pianificate
Circolarità di prodotto e processo; azioni intraprese e pianificate
Risorse idriche; azioni intraprese e pianificate
d) Forza lavoro propria; azioni intraprese e pianificate
Le persone della catena del valore; azioni intraprese e pianificate
Condotta aziendale: azioni intraprese e pianificate
e) Monitoraggio dell'efficacia delle misure e Analisi di doppia rilevanza
comunicazione

INFORMAZIONI AMBIENTALI

Informativa a norma dell'articolo 8 del Regolamento 2020/852

Come richiamato nella Nota Metodologica, Comer Industries, in quanto società obbligata alla predisposizione della Rendicontazione Consolidata sulla Sostenibilità ai sensi della Direttiva UE 2022/2464 (recepita in Italia dal D.Lgs. 125/2024), include nell'informativa di sostenibilità anche quella richiesta all'articolo 8 del Regolamento UE 2020/852 sulla Tassonomia (all'interno del presente paragrafo denominato anche il "Regolamento sulla Tassonomia", "Tassonomia" o il "Regolamento") e dai correlati Atti Delegati implementativi del Regolamento, tenendo conto dei chiarimenti interpretativi forniti dalla Commissione Europea negli ultimi anni tramite Comunicazioni e sessioni informative di Q&A.

Per coordinare gli sforzi volti a conseguire gli obiettivi ambientali nell'ambito della transizione ecologica, e per orientare in modo coerente gli investimenti e i flussi di capitale verso progetti e attività sostenibili, l'Unione Europea ha definito una terminologia condivisa di classificazione grazie al Regolamento Tassonomia, entrato in vigore il 12 luglio 2020. Esso stabilisce i requisiti che un'attività economica deve soddisfare per essere considerata ambientalmente sostenibile. Con il Regolamento viene definito un linguaggio comune e comparabile per tutti gli operatori interessati (aziende, investitori, finanziatori e clienti), avente il fine ultimo di favorire la trasparenza dei mercati finanziari rispetto alle scelte di investimento e al tempo stesso contrastare taluni fenomeni di "greenwashing".

A partire dal 1° gennaio 2023, con riferimento ai dati dell'esercizio 2022, il Regolamento Tassonomia impone alle imprese non finanziarie di pubblicare nella propria di rendicontazione di sostenibilità annuale le informative richieste in merito agli indicatori fondamentali di prestazione (KPI) legati al fatturato, alle spese in conto capitale (CapEx) e alle spese operative (OpEx) che siano rappresentativi delle attività svolte ambientalmente sostenibili 33.

33 Tale previsione risultava essere applicabile, fino al 2023, alle società soggette alla Direttiva Europea 2014/95/UE (Non Financial Reporting Directive - NFRD), oggi superata dalla Direttiva UE 2022/2464, la quale richiama espressamente - anche mediante lo standard unico europeo ESRS – l'obbligo di fornire una disclosure a norma dell'articolo 8 del regolamento (UE) 2020/852.

Pertanto, le imprese sono chiamate a verificare, attraverso gli Atti Delegati di attuazione del Regolamento, e rendicontare34 se le proprie attività economiche siano "ammissibili" e/o "allineate".

ATTIVITÀ ECONOMICHE AMMISSIBILI

Un'attività economica è considerata ammissibile se inclusa all'interno degli Atti Delegati, indipendentemente dal fatto che soddisfi i criteri tecnici da essa stabiliti. Le attività economiche ammissibili rappresentano, pertanto, quelle attività che hanno il potenziale per allinearsi ai criteri di screening tecnico. In caso contrario, l'attività sarà considerata non ammissibile.

ATTIVITÀ ECONOMICHE ALLINEATE

Un'attività economica ammissibile è considerata allineata, e quindi sostenibile, se rispetta tre principi fondamentali:

  • contribuire in modo sostanziale al raggiungimento di almeno uno dei sei obiettivi ambientali* indicati all'interno del Regolamento Delegato, rispettando i criteri di vaglio tecnico specifici per ogni attività (c.d. "Substantially contribute")**;
  • non arrecare un danno significativo a nessuno dei restanti obiettivi ambientali (c.d. "Do No Significant Harm" o "DNSH");
  • rispettare le garanzie minime di salvaguardia sociale (c.d. "Minimum Safeguards Criteria" o "MSC")***.

Di contro un'attività economica ammissibile, che non rispetta contemporaneamente i principi di cui sopra, sarà considerata ammissibile ma non allineata.

(*) I criteri di vaglio tecnico per le attività ad oggi comprese nell'ambito della Tassonomia europea sono contenuti nel Regolamento Delegato UE 2021/2139, nel Regolamento Delegato UE 2022/1214, nel Regolamento Delegato UE 2023/2485 e, infine, nel Regolamento Delegato UE 2023/2486.

(**) Gli obiettivi ambientali previsti dal Regolamento Tassonomia sono sei: 1) Mitigazione dei cambiamenti climatici; 2) Adattamento ai cambiamenti climatici; 3) Uso sostenibile e protezione delle acque e delle risorse marine; 4) Transizione verso un'economia circolare; 5) Prevenzione e riduzione dell'inquinamento; 6) Protezione e il ripristino della biodiversità e degli ecosistemi. (***) Le MSC si riferiscono a quanto previsto dall'articolo 18 comma 1 del Regolamento 852/2020, ovvero ad un insieme di principi e linee guida contenuti in convenzioni e trattati internazionali come le OECD Guidelines for Multinational Enterprises (OECD MNE), UN Guiding Principles on business and human rights (UNGPs), ILO Fundamental Principles and Rights at Work ed International Bill of Human Rights. Gli ambiti a cui, nella pratica, fanno riferimento le MSC riguardano: Diritti Umani, Concorrenza, Fiscalità e Corruzione.

34 Il Regolamento Delegato UE 2021/2178 stabilisce le metodologie di calcolo dei KPI, le modalità di presentazione dei risultati e un insieme di obblighi di divulgazione e scadenze che deve essere ottemperato nell'ambito della rendicontazione dell'informativa di cui all'articolo 8 del Regolamento 2020/852.

Il Regolamento sulla Tassonomia e i Regolamenti Delegati possono essere consultati sul sito dell'Unione Europea.

Il processo di identificazione e valutazione delle attività ecosostenibili

Il processo di analisi delle attività economiche adottato da Comer Industries si sviluppa come di seguito rappresentato:

    1. SCREENING AMMISSIBILITA': nel primo step del processo vengono identificate le attività economiche svolte dal Gruppo considerate ammissibili in relazione ai sei obiettivi ambientali definiti dall'art. 9 del Regolamento Tassonomia. Questa fase ha compreso un'analisi dei codici NACE applicabili all'intero Gruppo, delle tipologie di attività svolte e della loro applicabilità ai vari obiettivi ambientali, nonché degli investimenti effettuati nel corso del 2024.
    1. ANALISI DEL CONTRIBUTO SOSTANZIALE: nel secondo step vengono analizzati, per le attività giudicate ammissibili alla Tassonomia di cui allo step precedente, i contributi sostanziali35 agli obiettivi ambientali, contenuti negli allegati dei rispettivi Atti Delegati.
    1. ANALISI DNSH: nel terzo step vengono disaminati i criteri DNSH pertinenti per le attività ammissibili e che contribuiscono sostanzialmente ad un obiettivo ambientale, affinché l'attività svolta non arrechi un danno significativo a nessuno degli altri obiettivi di cui all'articolo 9 del Regolamento UE 2020/852.
    1. VALUTAZIONE MSC: nel quarto step viene valutata l'esistenza di procedure che garantiscano conformità ai trattati e convenzioni indicati all'Articolo 18 Comma 1 del Regolamento UE 2020/852, al fine di attestare il rispetto delle garanzie minime di salvaguardia nell'ambito delle attività svolte. Per analizzare il rispetto delle Garanzie Minime di Salvaguardia è stata definita un'opportuna checklist36 basata sui contenuti dell'OECD Guidelines for Multinational Enterprises (OECD MNE), dell' UN Guiding Principles on

35 Come stabilito dal Regolamento Delegato (UE) 2023/2486 che modifica il Regolamento Delegato (UE) 2021/2178, dal 1° Gennaio 2025, gli indicatori fondamentali di prestazione delle imprese non finanziarie devono riguardare le attività economiche ricomprese negli allegati I e II del Regolamento Delegato (UE) 2021/2139 come modificato dal Regolamento Delegato 2023/2485, nonché quelle incluse nello stesso Regolamento Delegato 2023/2486. Questo significa che dal 1° Gennaio 2025, la valutazione di allineamento deve essere estesa, ove applicabile, a tutte le attività ad oggi contemplate dagli atti delegati.

36 Il processo di analisi della conformità alle MSC ha comportato due diverse tipologie di assessment: uno "positivo" e uno "negativo". Nel corso dell'assessment "positivo" viene valutata la presenza di un insieme presìdi giudicati rilevanti all'interno di Comer Industries. L' 'assessment "negativo", invece, conferma l'assenza di procedimenti, contenziosi o eventi sfavorevoli che potrebbero compromettere la conformità alle linee guida dell'OECD, degli UNGPs e dell'ILO.

business and human rights (UNGPs), della Fundamental Principles and Rights at Work, punnlicata dall'ILO, nonché della International Bill on Human Rights, con cui è stata verificata l'esistenza di un insieme di presìdi relazionati ai temi centrali di tali trattati, quali i diritti umani, corruzione, concorrenza e fiscalità (esempi di tali presìdi sono, ad esempio, il Codice Etico, il MOGC in conformità al D.Lgs 231/2001, le varie certificazioni ISO, , il Codice Etico Fornitori). Alla fine del quarto step, vengono individuate le attività di Comer Industries che risultano allineate alla Tassonomia.

  1. CALCOLO DEI KPI: l'ultimo step del processo consiste nell'estrarre i dati di interesse, al fine di calcolare gli indicatori fondamentali di prestazione secondo le modalità previste dal Regolamento Delegato UE 2021/2178.

Il processo attuato ha consentito di identificare le attività ammissibili e allineate alla Tassonomia, le attività ammissibili ma non allineate alla Tassonomia e quelle non ammissibili; nonché di calcolare le metriche richieste dal Regolamento sulla Tassonomia relative alla quota di fatturato, alle spese in conto capitale (CapEx) e alle spese operative (OpEx), se nel caso a esse associate per l'esercizio 2024.

Le attività ecosostenibili

Nella seguente tabella viene rappresentata una sintesi dell'analisi effettuata in merito all'ammissibilità e all'allineamento agli obiettivi della Tassonomia rispetto alle attività economiche del Gruppo per l'esercizio 2024.

emarket
sdir scorage
CERTIFIED
Obiettivo ambientale Attività economica
Relazione finanziaria consolidata al 31 dicembre 2024
rintracciata da
Descrizione dell'attività svolta Ammissibile Allineata
Regolamento Delegato nel 2024
3.1 Fabbricazione di
tecnologie per le energie
rinnovabili
Fabbricazione di riduttori
epicicloidali per generatori eolici
X X
Mitigazione dei
cambiamenti climatici
(CCM)
3.18 Fabbricazione di
componenti
automobilistici e per la
mobilità
Fabbricazione di organi di
trasmissione elettrica per
dispositivi di mobilità personale a
zero emissioni
X X
7.3 Installazione,
manutenzione e
riparazione di dispositivi
per l'efficienza energetica
Interventi vari di installazione, e
manutenzione di dispositivi per
l'efficienza energetica
(installazione di dispositivi LED
negli impianti di illuminazione,
sostituzione compressore, porte
con chiusura automatizzata,
nuovi bruciatori)
X
7.5 Installazione,
manutenzione e
riparazione di strumenti e
dispositivi per la
misurazione, la
regolazione e il controllo
delle prestazioni
energetiche degli edifici
Interventi vari di installazione, di
strumenti e dispositivi per la
misurazione e il controllo delle
prestazioni energetiche degli
edifici (Installazione di dispositivi
per la gestione da remoto
dell'intensità di illuminazione)
X
9.3 Servizi professionali
connessi alla prestazione
energetica degli edifici
Acquisto di servizi di consulenza
per elaborare un nuovo sistema
di riscaldamento degli edifici
X
Economia Circolare
(CE)
2.4
Trattamento dei rifiuti
pericolosi
Installazione di distillatori di
solventi e sistemi per il
trattamento delle emulsioni
industriali
X

Fatturato

Per l'esercizio 2024, con riferimento all'obiettivo di mitigazione dei cambiamenti climatici, Comer Industries ha valutato come allineato alla Tassonomia il fatturato37 derivante dalle attività di fabbricazione di riduttori epicicloidali per generatori eolici (3.1 CCM), e quello prodotto dalla fabbricazione di organi di trasmissione elettrica per dispositivi di mobilità personale a zero emissioni (3.18 CCM)38.

37 Per il calcolo del fatturato allineato, sono state prese in considerazione le indicazioni fornite nell'Allegato I punto 1.1.1. del Regolamento Delegato UE 2021/2178.

38 Nell'esercizio 2023 la valutazione di allineamento non era stata estesa all'attività 3.18 CCM, alla luce di quanto previsto dal Regolamento Delegato UE 2023/2486.

Le attività di cui al punto 3.1 CCM sono svolte nelle sedi di Jiaxing e Matera. Le attività di cui al punto 3.18 CCM sono invece svolte nello stabilimento di Rubiera.

Dal processo di valutazione delle attività descritto al precedente paragrafo è emerso che entrambe le attività rispettano i criteri di contributo sostanziale per la mitigazione dei cambiamenti climatici e che non arrecano un danno significativo a nessuno degli altri obiettivi, rispettando quindi anche i pertinenti criteri DNSH.

Sia l'attività 3.1 CCM sia l'attività 3.18 CCM risultano essere attività abilitanti39 a norma dell'articolo 16 del Regolamento UE 2020/852. Per nessuna delle due attività sussistono potenziali criticità relative a doppi conteggi degli importi imputabili per il calcolo del KPI di interesse40.

Con riferimento all'obiettivo di adattamento ai cambiamenti climatici, nel 2024 non vi è fatturato legato ad attività di Comer Industries classificate come ammissibili alla Tassonomia. Lo stesso vale per gli obiettivi di uso sostenibile e protezione delle acque e delle risorse marine, promozione di un'economia circolare41, prevenzione e riduzione dell'inquinamento, protezione e ripristino della biodiversità e degli ecosistemi.

Come stabilito dal Regolamento, la quota di fatturato ammissibile/allineata rappresenta la porzione di ricavi netti che originano da attività economiche ammissibili/allineate alla Tassonomia divisa per il totale dei ricavi netti.

CapEx

Sono stati individuati i valori CapEx42 relativi all'acquisto di singole misure che consentono alle attività del Gruppo di concorrere al raggiungimento degli obiettivi ambientali previsti da alcuni atti delegati (i c.d. "CapEx di tipo C"). Inoltre, rispetto all'esercizio precedente, sono state valutate anche un insieme di spese in conto capitale destinate a finanziare attività economiche che sono già allineate con i criteri di sostenibilità della Tassonomia (ovvero gli investimenti in attività che contribuiscono direttamente agli obiettivi ambientali della Tassonomia, i c.d. "CapEx di tipo A"). Non

41 Alcune attività che generano fatturato nell'aftermarket di Comer Industries potrebbero ricadere sotto le categorie "5.1 Riparazione, riqualificazione e rifabbricazione" e "5.2 Vendita di parti di ricambio" dell'Allegato II al Regolamento 2023/2486. Tuttavia, la Commissione Europea ha chiarito, nell'ultima pubblicazione di FAQ sulla Tassonomia del 29/11/2024 ( DRAFT COMMISSION NOTICE on the interpretation and implementation of certain legal provisions of the EU Taxonomy Environmental Delegated Act, the EU Taxonomy Climate Delegated Act and the EU Taxonomy Disclosures Delegated Act, FAQ n°4) che le attività ricomprese nei punti dal 5.1 al 5.6 dell'obiettivo Economia circolare, siano ammissibili alla Tassonomia qualora l'azienda interessata alla valutazione rientri nei Codici NACE indicati dalla norma (i quali, in questo specifico caso, non sono quindi meramente indicativi). Poiché i Codici NACE elencati ai punti 5.1 e 5.2 dell'Allegato II al Regolamento 2023/2486 non corrispondono a quelli applicabili al Gruppo, Comer Industries non ha esteso la valutazione di ammissibilità a queste due attività.

39 Per attività abilitanti si intendono attività economiche che non contribuiscono agli obiettivi ambientali della Tassonomia ma che favoriscono direttamente altre attività economiche nel raggiungimento degli obiettivi ambientali della Tassonomia.

40 I sistemi informativi interni permettono facilmente l'estrazione del dato di interesse dal computo del fatturato totale e di separarlo dalle altre voci che concorrono a generare fatturato.

42 Dal lato delle spese in conto capitale, sono state considerate per il calcolo del KPI le tipologie di CapEx indicate nell'Allegato I punto 1.1.2.1. (denominatore) e 1.1.2.2. (numeratore) del Regolamento Delegato UE 2021/2178. Nello specifico, sono state considerate le categorie di spesa in conto capitale di cui alla lettera a) e c) del punto 1.1.2.2. del Regolamento Delegato UE 2021/2178.

sono stati individuati CapEx, che fanno parte di un piano volto ad espandere nei prossimi anni le attività economiche allineate alla tassonomia, o a permettere a quelle ad oggi ammissibili di allinearsi nei prossimi anni (c.d. "CapEx di tipo B" afferenti ad un Piano CapEx). Per un maggior dettaglio si rimanda alla tabella di seguito rappresentata.

Descrizione CapEx Stabilimento Categoria
Tassonomia UE
Valutazione
Investimenti sui processi produttivi relativi ai riduttori
epicicloidali
Matera
Jiaxing
3.1 CCM Ammissibile e allineata, in quanto
investimenti legati ad attività
economiche allineate alla
Tassonomia lato Fatturato
Investimenti sui processi produttivi relativi
alle componenti per motori elettrici
Rubiera 3.18 CCM Ammissibile e allineata, in quanto
investimenti legati ad attività
economiche allineate alla
Tassonomia lato Fatturato
Sostituzione e manutenzione del compressore Reggiolo 7.3 CCM Ammissibile ma non allineata, non
potendo garantire il rispetto di
alcuni criteri DNSH previsti dalla
norma
Acquisto di un nuovo bruciatore ad alta efficienza
energetica per il trattamento termico
Reggiolo 7.3 CCM Ammissibile ma non allineata, non
potendo garantire il rispetto di
alcuni criteri DNSH previsti dalla
norma
Installazione di sistemi di chiusura porte
automatizzati, allo scopo di trattenere una maggior
quantità di calore generata dagli impianti di
riscaldamento all'interno degli edifici
Rockford 7.3 CCM Ammissibile ma non allineata, non
potendo garantire il rispetto di
alcuni criteri DNSH previsti dalla
norma
Installazione di dispositivi per la gestione da remoto
dell'intensità dell'illuminazione
Reggiolo 7.5 CCM Ammissibile ma non allineata, non
potendo garantire il rispetto di
alcuni criteri DNSH previsti dalla
norma
Installazione di sistemi di recupero dei reflui derivanti
dai processi produttivi
Lohmar 2.4 CE Ammissibile ma non allineata, non
potendo garantire il rispetto di
alcuni criteri DNSH previsti dalla
norma
Installazione di sistemi di recupero dei reflui derivanti
dai processi produttivi
Reggiolo 2.4 CE Ammissibile ma non allineata, non
potendo garantire il rispetto di
alcuni criteri DNSH previsti dalla
norma

Installazione di un sistema di trattamento dei reflui
pericolosi, con riutilizzo delle acque trattate nel ciclo
industriale
Reggiolo 2.4 CE Ammissibile ma non allineata, non
potendo garantire il rispetto di
alcuni criteri DNSH previsti dalla
norma
----------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------- ---------- -------- ----------------------------------------------------------------------------------------------------------------------

Le spese in conto capitale individuate fanno riferimento ad attività economiche ammissibili alla Tassonomia che hanno il potenziale di conseguire obiettivi di mitigazione dei cambiamenti climatici e di promozione di un'economia circolare. Con riferimento agli obiettivi di adattamento ai cambiamenti climatici, uso sostenibile e protezione delle acque e delle risorse marine, prevenzione e riduzione dell'inquinamento, protezione e ripristino della biodiversità e degli ecosistemi, non sono presenti nel 2024 CapEx classificabili come ammissibili alla Tassonomia e descritte nei rispettivi allegati agli atti delegati.

Per l'identificazione dei CapEx di tipo "A" riconducibili alle attività allineate, sono stati considerati gli incrementi di Capex totali 2024, riproporzionandoli sul fatturato specifico delle attività allineata alla Tassonomia (3.1 e 3.18 CCM).

Gli importi dei CapEx relativi alle singole misure sono stati ottenuti dai sistemi informativi interni, attraverso un'estrazione dei progetti le cui spese sono state inserite in conto capitale nel corso del 2024. Trattandosi inoltre di singole misure, questo ha permesso di evitare il problema dei doppi conteggi con altre attività economiche.

Il calcolo del KPI relativo ai CapEx è stato effettuato dividendo il valore che comprende le spese in conto capitale ammissibili/allineate per il valore al denominatore che costituisce il totale delle spese in conto capitale.

OpEx

Per quanto riguarda le spese operative, sono state considerate le indicazioni fornite dalla Commissione Europea nella Comunicazione (2022/C 385/01) nella FAQ n°12 al fine di individuare le tipologie di spese da considerare nel calcolo. Queste hanno incluso: manutenzioni e riparazioni di immobili, impianti e macchinari; locazioni a breve termine; misure di ristrutturazione edifici; spese di ricerca e sviluppo non capitalizzate; spese di pulizia.

Per quanto riguarda le attività degli Atti Delegati a cui ricondurre le spese operative ammissibili/ allineate sostenute dal Gruppo sono state considerate43 quelle già individuate per i CapEx (sia "di tipo A" che "di tipo C"), quindi 3.1 CCM, 3.18 CCM, 7.3 CCM, 7.5 CCM, 2.4 CE44. Si tratta di un

43 Questa correlazione risulta coerente in quanto il numeratore OpEx è composto dalla quota parte delle spese poste a denominatore che riguardano le attività ammissibili/allineate alla Tassonomia relative a interventi di manutenzione, ristrutturazione, pulizia ecc. che non sono stati capitalizzati.

44 Al netto di due spese operative precisamente individuabili, che è stato possibile estrarre dai sistemi informativi interni e associare come ammissibili alle attività 9.3 CCM e 7.3 CCM. Si tratta delle uniche spese operative per la quale non è stata seguita la metodologia illustrata, e che concorrono a definire la percentuale di OpEx complessivi ammissibili alla Tassonomia.

approccio prudenziale in cui l'ammontare di spese operative ammissibili/ allineate viene determinato esclusivamente sulla base degli investimenti del Gruppo che già risultano ammissibili/ allineati45. Per l'identificazione delle spese operative riconducibili alle attività ammissibili/allineate sono state considerate tutte le spese operative dell'esercizio 2024, riproporzionandole46 sulla base delle stesse percentuali definite per i CapEx.

Per un maggior dettaglio si rimanda alla tabella di seguito rappresentata.

45 Le spese in conto capitale e le spese operative sono spesso correlate, in relazione ad una certa attività economica. 46 Per le spese operative sono state considerate le tipologie indicate ai punti 1.1.3.1. (denominatore) e 1.1.3.2. (numeratore) dell'Allegato I del Regolamento Delegato UE 2021/2178. Nello specifico, le spese operative stimate sono state ricondotte alle categorie di cui alla lettera a) e c) del punto 1.1.3.2. indicato dalla norma, mentre non sono riferibili ad un piano CapEx volto ad espandere le attività economiche allineate alla Tassonomia, o a consentire alle attività ammissibili di allinearsi entro un termine futuro predefinito (lettera b) del punto 1.1.3.2).

Descrizione OpEx Stabilimento Categoria
Tassonomia UE
Valutazione
Costi di esercizio sui processi produttivi relativi ai
riduttori epicicloidali
Matera
Jiaxing
3.1 CCM Ammissibile e allineata, in quanto
spese operative legate ad attività
economiche allineate alla
Tassonomia lato Fatturato
Costi di esercizio sui processi produttivi relativi
alle componenti per motori elettrici
Rubiera 3.18 CCM Ammissibile e allineata, in quanto
spese operative legate ad attività
economiche allineate alla
Tassonomia lato Fatturato
Sostituzione e manutenzione del compressore Reggiolo 7.3 CCM Ammissibile ma non allineata, non
potendo garantire il rispetto di
alcuni criteri DNSH previsti dalla
norma
Acquisto di un nuovo bruciatore ad alta efficienza
energetica per il trattamento termico
Reggiolo 7.3 CCM Ammissibile ma non allineata, non
potendo garantire il rispetto di
alcuni criteri DNSH previsti dalla
norma
Installazione di sistemi di chiusura porte
automatizzati, allo scopo di trattenere una maggior
quantità di calore generata dagli impianti di
riscaldamento all'interno degli edifici
Rockford 7.3 CCM Ammissibile ma non allineata, non
potendo garantire il rispetto di
alcuni criteri DNSH previsti dalla
norma
Installazione di dispositivi LED negli impianti di
illuminazione
Irxleben 7.3 CCM Ammissibile ma non allineata, non
potendo garantire il rispetto di
alcuni criteri DNSH previsti dalla
norma
Installazione di dispositivi per la gestione da remoto
dell'intensità dell'illuminazione
Reggiolo 7.5 CCM Ammissibile ma non allineata, non
potendo garantire il rispetto di
alcuni criteri DNSH previsti dalla
norma

Acquisto di servizi di consulenza per l'elaborazione di
un nuovo sistema di riscaldamento degli edifici
Lohmar 9.3 CCM Ammissibile ma non allineata, non
potendo garantire il rispetto di
alcuni criteri DNSH previsti dalla
norma
Installazione di sistemi di recupero dei reflui derivanti
dai processi produttivi
Lohmar 2.4 CE Ammissibile ma non allineata, non
potendo garantire il rispetto di
alcuni criteri DNSH previsti dalla
norma
Installazione di sistemi di recupero dei reflui derivanti
dai processi produttivi
Reggiolo 2.4 CE Ammissibile ma non allineata, non
potendo garantire il rispetto di
alcuni criteri DNSH previsti dalla
norma
Installazione di un sistema di trattamento dei reflui
pericolosi, con riutilizzo delle acque trattate nel ciclo
industriale
Reggiolo 2.4 CE Ammissibile ma non allineata, non
potendo garantire il rispetto di
alcuni criteri DNSH previsti dalla
norma

Metriche quantitative delle attività sostenibili

Le informazioni finanziarie sono state raccolte ed estratte dal sistema di contabilità informatico utilizzato dalla Società per la preparazione del Bilancio Civilistico al 31 dicembre 2024, redatto secondo i principi IFRS. I dati utilizzati per il calcolo degli indicatori richiesti dalla normativa sono stati pertanto desunti dai relativi flussi amministrativi. I dati stimati47 comprendono invece parte del numeratore CapEx (di tipo A) e parte del numeratore OpEx.

Vengono riportate le tabelle di sintesi degli indicatori di interesse, secondo le modalità di presentazione richieste dal Regolamento Delegato UE 2021/2178 all'Allegato II e successive modifiche e integrazioni.

47 Per i dettagli si veda quanto esposto nella sezione "CapEx" ed "OpEx" del presente capitolo

Esercizio Finanziario 2024 2024 Criteri per il contributo sostanziale
Attività economiche Codice Fatturato Quota di fatturato
anno 2024
Mitigazione dei
cambia menti
climatici
Adattamento ai
cambiamenti
climatici
Acqua Inquinamento Economia circolare Biodiversità
Euro Si; No; N/AM Si; No; N / AM Si; Na; N/AM Si; No; N/AM Si; No; N/AM Si; No; N / AM
A. attività ammissibili dalla tassonomia
A. 1 Attività ecosostenibili (allineate alla tassonomia)
Fabbricazione di tecnologie per le energie rinnovabili CCM - 3.1 47.823.228,94 € 5,1% S N/AM N/AM N/AM N/AM N/AM
Fabbricazione di componenti automobilistici e per la
mobilità
CCM - 3.18 511.951,21 € 0.1% S N/AM N/AM N/AM N/AM N/AM
Fatturato dell'e attività ecosostenibili (al lineate alla
tassonomia) (A.1)
48.335.180,15 € 5,1% 5,1% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0%
Di cui abilitanti 48.335.180,15 € 5,1% 5,1% 0.0% 0,0% 0,0% 0,0% 0.0%
Di cui di transizione 0,00 € 0,0% 0.0%
A. 2 Attività ammissibili alla tassonomia ma non
e costenibili (attività non allineate alla tassonomia)
AM - N/AM AM - N/AM AM - N/AM AM - N/AM AM - N/AM AM - N/AM
Fatturato delle attività ammissibili alla tassonomia ma
non ecosostenibili (attività non allineate alla tassonomia)
(A.2)
0,00 € 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0%
A. Fatturato delle attività ammissibili alla tassonomia (A.1
+ A. 2)
48.335.180,15 € 5,1% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0%
B. Attività non ammissibili alla tassonomia
B. Fatturato delle attività non ammissibili alla tassonomia 894.036.999,80 € 94,9%
TOTALE (A + B) 942.372.179,95 € 100,0%
Criteri DNSH ("non arrecare danno significativo")
Mitigazione del
camblament l
cil maticl
Adattamento al
camblamentl
climaticl
Acqua Inquina mento Economia circolare Blodiversità Garanzie minime di
salvaguardla
Quota di fatturato
allneata (A.1) o
am miss lblie (A.Z)
alla tassonomia,
anno 2023
Categoria attività
abilitante
Categorla
attività di
transizione
SI/No 9/No SI/No 5 No SINO 51/No 9/No ళ్ళ A T
n/a Si Si Si Si Si Si 3,4% A
n/a Si Si Si Si នា Si 0.0% A
n/a ડાં Si ડા ડા Si 3,4%
n/a ડા Si Si Si នា ડા 3,4% A
n/a n/a n/a n/a n/a n/a n/a 0,0%
0,1%
3,5%
Quota fatturato/fatturato totale
Allineata alla Tassonomia per Ammissibile alla
obiettivo tassonomia per obiettivo
CCM 5,1% 5,1%
CCA
WTR
CE
PPC
BIO

Esercizio Finanziario 2024 2024 Chten per il contributo sostanziale
Attività economich e Co di ce Cap Ex Quota di Cap Ex
anno 2024
Mitigazione dei
cambiam enti
dimatici
Adattamento ai
cambiamenti
climatici
Acqua Inquinamento Economia circolare Biodiversità
Euro Si; No; N/AM Sc No; N AM S; No;N/AM S; No;N/AM Si; No; N/ AM Si; No; N / AM
A. Attività ammissibili dalla tassonomia
A. 1 Attività ecosostenibili (allineate alla tassonomia)
Fabbricazione di tecnologie per le energie
il ida vomnin
CCM - 3.1 1.206.375.84 € 1,7% Si N/AM N/AM N/AM N/AM N/AM
Fabbricazione di componenti automobilistici e per la
mobilità
CCM - 3.18 15.247,68 € 0,0% Si N/AM N/AM N/AM N/AM N/AM
CapEx delle attività ecosostenibili (allineato alla
tassonomia) (A.1)
1,221,623,52€ 1,7% 1,7% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0%
Di cui abilitanti 1.221.623,52€ 1,7% 1,7% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0.0%
Di cui di transizione O € 0,0% 0 70%
A 2 Attività ammissibili alla tassonomia ma non
ecosostenibili (attività non allineate alla
tassonomia)
AM - N/AM AM - N/AM AM - N/AM AM - N/AM AM - N/AM AM - N/AM
Installazione, manutenzione e riparazione di
dispositivi per l'efficienza energetica
CCM - 7.3 107.710,92 € 0,2% AM N/AM N/AM N/AM N /AM N /AM
Installazione, manutenzione e riparazione di
strumenti e dispositivi per la misurazione, la
regolazione e il controllo delle prestazioni
energetiche degli edifici
CCM - 7.5 22.134.93 € 0.0% AM N /AM N/AM N/AM N /AM N /AM
Trattamento dei rifiuti pericolosi CE - 2 4 79,625,12 € 0, 1% N/AM N/AM N/AM N/AM AM N /AM
CapEx delle attività ammissibili alla tassonomia ma
non ecosostenibili (attività non allineate alla
tassonomia) (A.2)
209,470,97 € 0,3% 0,2% 0,0% 0,0% 0,0% 0,1% 0,0%
A. CapEx delle attività ammissibili alla tassonomia
(A.1 + A.2)
1.431.094,49 € 2,0% 1,9% 0,0% 0,0% 0,0% 0, 1% 0,0%
B. Attività non ammissibili alla tassonomia
B. CapEx delle attività non ammissibili alla
tassonomia
68.855.025,81€ 98,0%
TOTALE (A + B) 70.286.120,30 € 100,0%
Criteri DNSH ("non arrecare danno significativo")
cambiamenti
climatici
Mitigazione dei Adattamento ai
cambiamenti
climatici
Acqua Inquinamento Economia circolare Biodiversità Garanzie minime
di salvaguardia
Quota di Cap Ex
allineata (A.1) o
ammissibile (A.2)
alla tassonomia,
anno 2023
Categoria attività
abilitante
Categoria
attività di
transizione
Syno Si/No Si/No SyNo Si/No Si/No S/NO A T
n/a Si 5 Si Si 0,0% A
n/a Si รี Si Si 5 Si 0,0% A
n/a Si Si Si Si 0,0%
n/a Si Si Si Si Si Si 0,0% A
n/a n/a n/a n/a n/a n/a n/a 0,0%
0, 2%
0,0%
0,0%
0,3%
0,3%

Quota CapEx/CapEx totali
Allineata alla Tassonomia per Ammissibile alla
obiettivo tassonomia per obiettivo
CCM 1.7% 1,9%
CCA
WTR
CE 0.1%
PPC
BIO
Esercizio Finanziario 2024 2024 Criteri per il contributo sostanziale
Attività economiche Codice OpEx Quota di OpEx
anno 2024
Mitigazione dei
cambiamenti
climatici
Adattamento ai
cambiamenti
climatica
Acqua Inquinamento Economia circolare Biodiversita
Euro ళ్ళ Sì; No; N/AM Sil; No; N/AM SÌ; No; N/ AM Si; No; N/AM Sil; No; N/AM SI; No; N/AM
A. Attività ammissibili dalla tassono mia 64
A. 1 Attività ecosostenibili (alline ate alla
tassono mia)
Fabbricazione di tecnologie per le energie
rinnovabili
CCM - 3.1 89.963,80€ 1,7% ડો N/AM N/AM N/AM N/AM N/AM
Fabbricazione di componenti automobilistici e
per la mobilità
CCM - 3.18 1.137,07€ 0,0% ડો N/AM N/AM N/AM N/AM N/AM
OpEx delle attività e cososte ni bili (allineate alla
tassonomia) (A.1)
91.100,87 € 1,7% 1,7% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0%
Di cui abilitanti 91.100,87€ 1,7% 1,7% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0%6
Di cui di transizione ૦દ 0,0% 0,0%
A.2 Attivita ammissibili allatassonomia ma non
eco sostenibili (attività non allineate alla
tassono mia)
AM - N/AM AM - N/AM AM - N /AM AM - N/AM AM · N/AM AM - N/AM
Installazione, manutenzione e riparazione di
dispositivi per l'efficien za en ergetica
CCM - 7.3 16.854,66€ 0,3% AM N/AM N/AM N/AM N/AM N/AM
Installazione, manutenzione e niparazione di
strumenti e dispositivi per la misurazione, la
regolazione e il controllo delle prestazioni
en ergetiche degli edifici
CCM - 7.5 1.650,68€ 0,0% AM N/AM N/AM N/AM N/AM N/AM
Servizi professionali connessi alla prestazione
en ergetica degli edifici
CCM-9.3 10.500,00€ 0,2% AM N/AM N/AM N/AM N/AM N/AM
Trattamento dei rifiuti pericolosi CE - 2.4 5.937,93€ 0,1% N/AM N/AM N/AM N/AM AM N/AM
OpEx delle attività ammissibili alla tassono mia
ma non e cosostenibili (attività non allineate alla
tassono mia) ( A.2) 00
34.943,27€ 0,7% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,1% 0,0%
A. OppEx delle attività ammissibili alla
tassono mia (A.1+ A.2)
126.044,15€ 2,4% 2,3% 0,0% 0,0% 0,0% 0,1% 0,0%
B. Attivit an on ammissibili alla tassonomia
B. OpEx delle attività non ammissibili alla
tassono mia
5.115.445.69€ 97,696
TOTALE (A + B) 5.241.489,84€ 100,0%

Criteri DNSH ("non arrecare danno significativo")
Mitigazione dei
cambiamenti
climatici
Adattamento ai
cambiamenti
dimatici
Acqua Inquinamento Economia circolare Biodiversità Garanzie minime di
salvaguardia
Quota di OpEx
allineata (A.1) o
ammissibile (A.2)
alla tassonomia,
anno 2023
Categoria attività
abilitante
Categoria
attività di
transizione
SI/No Sİ/No 51/No SI/No Sİ/No SI/No SI/No % A T
n/a S Si ડો S si 0,0% A
n/a S si ડો 5 ડો S 0,0% A
ਤੇ ડો ડો S 0,0%
ડૉ ડો ડો ತೆ Si 0,0% A
n/a n/a n/a n/a n/a n/a n/a 0,0%
0,0%
22,3%
34,896
0,0%
0,0%
80,0%
80,0%
Quota OpEx/OpEx totali
Allineata alla Tassonomia per Ammissibile alla
obiettivo tassonomia per obiettivo
CCM 1.7% 2.3%
CCA
WTR
CE 0.1%
PPC
BIO

Viene infine riportata la dichiarazione in conformità al Modello 1 del Regolamento 2022/1214 sulle attività legate alla produzione di energia elettrica e calore da fonte nucleare o combustibili fossili gassosi. Poiché in Comer Industries nessuna attività contemplata nei punti 4.26 – 4.31 del Regolamento 2022/1214 viene svolta, i Modelli da 2 a 5 non vengono presentati. Di seguito il Modello 1 - Attività legate al nucleare e ai gas fossili:

Attività legate all'energia nucleare
1. L'impresa svolge, finanzia o ha esposizioni verso la ricerca, lo sviluppo, la dimostrazione e la
realizzazione di impianti innovativi per la generazione di energia elettrica che producono energia a
partire da processi nucleari con una quantità minima di rifiuti del ciclo del combustibile.
NO
2. L'impresa svolge, finanzia o ha esposizioni verso la costruzione e l'esercizio sicuro di nuovi impianti
nucleari per la generazione di energia elettrica o calore di processo, anche a fini di teleriscaldamento o
per processi industriali quali la produzione di
idrogeno, e miglioramenti della loro sicurezza, con l'ausilio delle migliori tecnologie disponibili.
NO
3. L'impresa svolge, finanzia o ha esposizioni verso l'esercizio sicuro di impianti nucleari esistenti che
generano energia elettrica o calore di processo, anche per il teleriscaldamento o per processi
industriali quali la produzione di idrogeno a partire da energia nucleare, e miglioramenti della loro
sicurezza.
NO
Attività legate ai gas fossili
4. L'impresa svolge, finanzia o ha esposizioni verso la costruzione o la gestione di impianti per la
produzione di energia elettrica che utilizzano combustibili gassosi fossili.
NO
5. L'impresa svolge, finanzia o ha esposizioni verso la costruzione, la riqualificazione e la gestione di
impianti di generazione combinata di calore/freddo ed energia elettrica che utilizzano combustibili
gassosi fossili.
NO
6. L'impresa svolge, finanzia o ha esposizioni verso la costruzione, la riqualificazione e la gestione di
impianti di generazione di calore che producono calore/freddo utilizzando combustibili gassosi fossili.
NO

1.10.3. Cambiamento climatico

Modalità di gestione, politiche e obiettivi

La riduzione degli impatti ambientali e la tutela dell'ambiente sono parte integrante della strategia di sviluppo e dell'operare quotidiano dell'Azienda. Nella gestione ambientale, Comer Industries adotta un approccio sistemico di tipo preventivo, integrando criteri di valutazione degli impatti ambientali nelle scelte industriali e fin dalle fasi di progettazione dei prodotti e dei processi.

Questo impegno è formalizzato nella Politica Integrata della Qualità, Sostenibilità e Responsabilità di Prodotto, attraverso la definizione di obiettivi su tutte le tematiche ambientali, compreso il cambiamento climatico e i consumi energetici48. A tal proposito, l'impegno dell'Azienda a mitigare il proprio impatto sui cambiamenti climatici si sviluppa lungo tre direzioni:

  • riduzione del consumo energetico;
  • riduzione delle emissioni dirette e indirette che contribuiscono ad evitare pericolosi cambiamenti climatici in linea con l'Accordo di Parigi volto a limitare il riscaldamento globale a 1,5°C49;
  • incremento dell'uso di energie rinnovabili attraverso l'installazione di tecnologie per la produzione di energia da fonte rinnovabile nelle proprie strutture o l'acquisto di energia da fonti rinnovabili certificate.

Sul fronte dei rischi e opportunità, la Politica promuove la valutazione sia dei rischi climatici fisici connessi al verificarsi di condizioni climatiche estreme sia dei i rischi di transizione, collegati a cambiamenti normativi, tecnologici, di mercato o reputazionali. La gestione dei rischi climatici e gli sforzi attuati per la loro mitigazione generano allo stesso tempo opportunità di risparmio sui costi operativi e incremento della resilienza organizzativa attraverso operazioni di approvvigionamento responsabile di risorse produttive, autoproduzione di energia e prassi operative sostenibili. Per maggior dettaglio sugli impatti, rischi e opportunità si rimanda al paragrafo "Analisi di doppia rilevanza".

Il piano di decarbonizzazione

Il Piano di decarbonizzazione di Comer Industries è lo strumento con cui l'Azienda traduce in concreta operatività e progettualità l'impegno nel contribuire alla riduzione delle emissioni globali e

48 La politica di Qualità, Sostenibilità e Responsabilità di Prodotto si rivolge alle operazioni dirette del Gruppo, trovando applicazione in tutti i siti del Gruppo.

49 La Politica di Qualità, Sostenibilità e Responsabilità di Prodotto non presenta processi per gestire gli impatti, rischi e opportunità legati all'adattamento al cambiamento climatico, ma solo processi legati alla mitigazione.

nella lotta ai cambiamenti climatici50. Il Piano è stato presentato al Comitato Controllo, Rischi e Sostenibilità e Parti Correlate a dicembre 2024 e approvato dal CdA in data 17 febbraio 2025 contestualmente al Piano di Sviluppo Sostenibile 2035, al quale si allinea negli obiettivi. Il livello di ambizione dei target è stato determinato attraverso il Science Based Target Setting Tool versione 2.3, strumento messo a disposizione da Science Based Target initiative (SBTi) per definire obiettivi allineati al percorso di decarbonizzazione stabilito dall'Accordo di Parigi, che ha lo scopo di limitare l'aumento della temperatura globale a 1,5°C.

Il piano di decarbonizzazione prevede la riduzione delle emissioni assolute di gas serra di Scope 1 e Scope 2 market-based e Scope 3 del 63% entro il 2035 rispetto all'anno 2023 51 52.

Oltre agli obiettivi di decarbonizzazione espressi con un orizzonte temporale al 2035, il Piano identifica le principali leve di decarbonizzazione attuate in funzione della strategia aziendale53 e dell'evoluzione tecnologica:

50 Il Gruppo al momento non ha formalizzato un piano di transizione climatica allineato alle definizioni e richieste degli ESRS (ESRS E1 RA 1). Si specifica tuttavia, che gli obiettivi di riduzione delle emissioni posti dal piano di decarbonizzazione sono coerenti con la traiettoria di diminuzione delle emissioni tracciata dall'iniziativa Net-Zero 2050.

51 Il target assoluto di riduzione delle emissioni di Scope 1 e Scope 2 combinati, copre il 100% delle emissioni di entrambi gli ambiti combinati, Anche il target sulle emissioni in Scope 3 copre la totalità delle emissioni dell'ambito. Entrambi i target verranno revisionati ogni cinque anni per garantire la massima consistenza tra obiettivo di decarbonizzazione, perimetro di applicabilità (che include l'inventario GHG del Gruppo) e anno di riferimento per il calcolo della riduzione richiesta dall'allineamento allo scenario.

52 La baseline per i target di decarbonizzazione è stata fissata al 2023 in quanto anno caratterizzato da una maggiore stabilità dell'attività produttiva e del mercato, rispetto al 2024, quindi più rappresentativo per tale scopo. Il valore di baseline, inoltre, si riferisce a tutto il perimetro Comer Industries ed è espresso con riferimento alle categorie di emissione nel paragrafo "Emissioni e cambiamenti climatici". Per maggiori dettagli sui target si rimanda al capitolo "La strategia di sostenibilità".

53 Nel 2024 non sono stati definiti obiettivi o piani indirizzati a rendere allineate al Regolamento Tassonomia altre attività economiche rispetto a quelle già rintracciate nel capitolo dedicato.

  • Produzione efficiente: riduzione del fabbisogno energetico per unità lavorata, ottenuta attraverso soluzioni tecnologiche e gestionali volte a efficientare il processo produttivo (es. sistemi digitali di monitoraggio dei consumi energetici e di eventuali picchi/anomalie, sistemi di ottimizzazione, parzializzazione e spegnimento automatico dei servizi a supporto della produzione come la linea dell'aria compressa, rinnovamento del parco macchine con modelli a maggiore efficienza energetica). Contributo alla riduzione delle emissioni di Scope 1 e 2 del 17%.
  • Edifici efficienti: riduzione del fabbisogno energetico per la gestione degli edifici, attraverso l'installazione di dispositivi per l'efficientamento dei processi di climatizzazione estiva e invernale e l'illuminazione54. Contributo alla riduzione delle emissioni di Scope 1 e 2 del 21%.
  • Energia rinnovabile: incremento della quota di energia elettrica consumata da fonti rinnovabili attraverso l'installazione di sistemi di autoproduzione di energia da fonti rinnovabili, o acquisto di energia elettrica da fonti rinnovabili, tramite contratti di fornitura e certificati di origine. Contributo alla riduzione delle emissioni di Scope 1 e 2 del 18%.
  • Elettrificazione: sostituzione di sistemi alimentati a combustibili fossili con soluzioni alimentate elettricamente, quali veicoli del parco macchine aziendale, impianti di servizio o produttivi, macchine e attrezzature di produzione. Contributo alla riduzione delle emissioni di Scope 1 e 2 del 6%.
  • Politiche di approvvigionamento: volte a minimizzare gli impatti emissivi delle forniture, orientando gli approvvigionamenti verso materiali con maggiore quota di riciclato e da economie locali, al fine di ridurre l'impatto dei trasporti dei beni. Contributo alla riduzione delle emissioni di Scope 3 del 21%
  • Ecodesign: scelte progettuali finalizzate alla riduzione delle quantità di materiali utilizzati per la componentistica e gli imballi a parità di capacità funzionale e applicativa o sostituzione con alternative a minor impatto emissivo. Contributo alla riduzione delle emissioni di Scope 3 del 41%.

Per il dettaglio dei progetti attuati in relazione alle diverse leve di decarbonizzazione si rimanda al paragrafo "Azioni intraprese e pianificate" del presente capitolo.

Ogni leva di decarbonizzazione sviluppa un diverso contributo alla riduzione dell'impronta emissiva concorrendo al raggiungimento degli obiettivi generali di riduzione dei valori emissivi assoluti di Scope 1 e 2 e di Scope 3:

54 Leva allineata con le spese in conto capitale ammissibili al punto 7.5 del Regolamento Delegato (UE) 2021/2178.

Per garantire la piena integrazione del piano di decarbonizzazione all'interno della strategia di business e alla pianificazione finanziaria, Comer Industries ha approvato gli obiettivi, le azioni e relative risorse finanziarie per l'attuazione. In particolare, per il decennio 2025-2035, l'Azienda ha pianificato un impegno di risorse per un totale di 6,5 milioni di euro.

Attualmente la strategia non prevede obiettivi o piani specifici per incrementare l'allineamento delle attività economiche ai criteri stabiliti nel Regolamento delegato 2021/2139 della Commissione Europea. Tuttavia, il Gruppo considera che tali attività subiranno un incremento proporzionale all'aumento di CapEx e OpEx necessari all'attuazione del piano di decarbonizzazione.

Oltre a identificare le principali leve di decarbonizzazione, il piano ha permesso di individuare le emissioni locked-in, ovvero quelle emissioni di gas serra che risulteranno inevitabili in futuro a causa

delle infrastrutture, tecnologie e sistemi energetici attualmente in uso o pianificati. Queste emissioni derivano dal fatto che le attuali infrastrutture, come centrali elettriche a combustibili fossili, impianti industriali e veicoli a motore termico, sono progettate per durare molti anni e continueranno a generare emissioni fino alla fine del loro ciclo di vita, a meno che non vengano dismesse o trasformate. Le emissioni dirette presentano una quota parte legata al consumo di gas naturale per il processo di verniciatura e trattamento termico dei prodotti. Pur prevedendo una graduale elettrificazione del processo produttivo, gli impianti utilizzati in queste fasi produttive hanno dei cicli di vita lunghi, che si presteranno nei prossimi anni non a una totale sostituzione bensì a interventi di efficientamento con minor consumo di gas naturale.

Le emissioni in Scope 2, di contro, non presentano particolari limiti alle riduzioni, se non le emissioni biogeniche55 e di cambiamento nell'uso del suolo56. Si puntualizza che nell'anno di rendicontazione non si registrano emissioni biogeniche o derivanti da cambiamenti nell'utilizzo del suolo.

La catena del valore presenta categorie emissive con differenti gradi di emissioni locked-in, determinate dall'evoluzione tecnologica e normativa:

  • ඵ Le emissioni collegate all'acquisto di beni presentano una quota locked-in legata alla componentistica in ghisa e acciaio, a prescindere che la materia prima sia primaria o da riciclo.
  • ඵ L'intera categoria relativa ai beni in conto capitale, è considerata locked-in, vista la complessità nell'esercitare influenza sui produttori di macchine produttive.
  • ඵ Malgrado sia possibile ridurre notevolmente le emissioni relative alle perdite di rete dell'energia elettrica, le emissioni collegate al trasporto di combustibili quali gas naturale e derivati petroliferi non hanno attualmente margini rilevanti di miglioramento.
  • ඵ Il trasporto delle materie prime, dei semilavorati e dei prodotti finiti sono gestiti da terzi su appalto del Gruppo. L'andamento delle emissioni di queste categorie emissive è pertanto legata all'evoluzione normativa e ai trend globali sul tema dei trasporti delle merci.
  • ඵ Similarmente al trasporto delle merci, anche i gas serra attribuiti ai viaggi di lavoro e allo spostamento casa-lavoro dei dipendenti sono legati alle evoluzioni normative dei Paesi in cui l'Azienda opera. Nel primo caso, le emissioni che presentano una maggiore complessità di abbattimento sono quelle derivanti dai viaggi in aereo, mentre nel secondo caso, alla diffusione globale della mobilità elettrica.

55 Le emissioni biogeniche sono gas serra rilasciati durante il processo di decomposizione, combustione o trasformazione di materiali biologici, come biomassa, biogas o biocombustibili. Questi materiali derivano da fonti rinnovabili organiche, come piante o rifiuti organici, e sono considerati parte del ciclo naturale del carbonio. A differenza delle emissioni di combustibili fossili, le emissioni biogeniche di CO sono generalmente considerate "neutrali" per il clima, poiché il carbonio rilasciato è stato precedentemente assorbito dall'atmosfera durante la crescita delle piante. Tali emissioni possono essere associate al consumo di energia elettrica derivante da biomassa. 56 Le emissioni da cambiamento d'uso del suolo si riferiscono ai gas serra rilasciati nell'atmosfera a causa delle alterazioni nell'uso o nella gestione del territorio. Questi cambiamenti includono attività come la conversione di foreste in terreni agricoli, il disboscamento, l'urbanizzazione, il drenaggio di torbiere o il ripristino di ecosistemi naturali. Per alcune fonti di energia rinnovabile (come le biomasse), l'impatto del cambiamento d'uso del suolo può influire sul bilancio complessivo delle emissioni legate all'energia acquistata.

ඵ Le emissioni legate allo smaltimento dei rifiuti prodotti dall'organizzazione e dallo smaltimento a fine vita del prodotto sono fortemente dipendenti dalla filiera di riciclo e smaltimento dei rifiuti nei Paesi in cui i beni vengono prodotti e distribuiti. Ne consegue che una quota parte delle emissioni risulti scarsamente influenzabile dal Gruppo, sebbene il design di prodotto e di processo siano volti alla riduzione e riciclo dei materiali.

Comer Industries non risulta escluso dagli indici di riferimento UE di transizione climatica e dagli indici di riferimento UE allineati con l'Accordo di Parigi, non comparendo all'interno della lista di attività escluse dal' EU Paris Agreement Benchmark all'articolo 12 del Regolamento Delegato (UE) 2020/1818.

Gestione efficace ed efficiente dell'energia

L'efficienza nell'uso delle risorse energetiche rappresenta un elemento chiave nella strategia del Gruppo per gestire e ridurre gli impatti ambientali. Concentrandosi sui processi con i maggiori fabbisogni energetici, Comer Industries integra le pratiche di efficienza energetica nelle fasi di progettazione e produzione, considerandoli essenziali per il monitoraggio e il miglioramento continuo.

Le principali risorse energetiche su cui si concentrano le iniziative di ottimizzazione sono l'energia elettrica e il gas naturale, poiché costituiscono i vettori con maggiore impatto sui consumi.

Le prestazioni energetiche vengono monitorate costantemente attraverso sistemi locali di rilevazione e raccolta dati. L'analisi dei dati, che guida le decisioni per interventi di miglioramento, è supportata da strumenti digitali avanzati in grado di individuare le principali fonti di consumo. Un cruscotto digitale aggrega e visualizza i dati in tempo reale, segnalando eventuali deviazioni dagli obiettivi prefissati57.

Consumi di energia (MWh) – lower heating value 2024
Consumo di combustibile da carbone e prodotti del carbone (MWh) 0
Consumo di combustibile da petrolio grezzo e prodotti petroliferi (MWh) 2.640
Consumo di combustibile da gas naturale (MWh) 37.595
Consumo di combustibili da altre fonti non rinnovabili (MWh) 216
Consumo di energia elettrica, calore, vapore e raffrescamento da fonti fossili, acquistati o 26.588
acquisiti (MWh)

57 Come citato in premessa la Rendicontazione di Sostenibilità è sottoposta a limited assurance da parte di Deloitte & Touche S.p.A. Si precisa che le metriche contenute nel presente capitolo non sono convalidate da nessun ulteriore ente esterno.

Consumo totale di energia da fonti fossili (MWh) (somma delle righe da 1 a 5) 67040
Quota di fonti fossili 77,99
sul consumo totale di energia (%)
Consumo da fonti nucleari (MWh) 0
Quota di fonti nucleari 0
sul consumo totale di energia (%)
Consumo di combustibili per le fonti rinnovabili, compresa la biomassa (include anche i 0
rifiuti industriali e urbani di origine biologica, il biogas, l'idrogeno rinnovabile, ecc.) (MWh)
Consumo di energia elettrica, calore, vapore e raffrescamento da fonti rinnovabili, 16.780
acquistati o acquisiti (MWh)
Consumo di energia rinnovabile autoprodotta senza ricorrere a combustibili (MWh) 2.140
Consumo totale di energia da fonti rinnovabili (MWh) (somma delle righe da 8 a 10) 18.921
Quota di fonti rinnovabili
sul consumo totale di energia (%) 22,01
Consumo totale di energia (MWh) (somma delle righe 6 e 11 85.960
Consumo totale di energia delle attività in settori ad alto impatto climatico rispetto ai ricavi
netti derivanti da tali attività (MWh/unità monetaria) 85.960
Fatturato da vendite58 942.372

Indice intensità 0,091

Energia prodotta (MWh) 2024
Energia elettrica autoprodotta – da fonti rinnovabili 2.446
Di cui auto consumata 2.140
Di cui immessa in rete 305
Energia elettrica autoprodotta – da fonti non rinnovabili 0
Totale di energia autoprodotta 2.446

Durante l'anno di esercizio, la distribuzione dei consumi energetici del Gruppo è risultata in linea con gli anni precedenti. L'elettricità ha rappresentato il 50% del consumo totale seguita dal teleriscaldamento con il 3%, mentre il restante 47% è derivato dall'utilizzo di combustibili, principalmente gas naturale, che costituisce il 93% del totale dei combustibili. Il gas naturale è stato impiegato sia per la climatizzazione degli ambienti sia per attività produttive come verniciatura e trattamenti termici.

Il consumo complessivo di elettricità è stato pari a 42.965 MWh, di cui il 44% proveniente da fonti rinnovabili, grazie alla produzione di energia da impianti fotovoltaici e all'acquisto di energia elettrica certificata GO e I-REC.

58 Tutto il fatturato di Comer Industries proviene da settori ad alto impatto sul clima come definito dal Regolamento Delegato UE 2022/1288. Tale importo risulta essere parte integrante della voce "Fatturato da vendite" presente nella Nota Integrativa del Bilancio Consolidato di Comer Industries.

Una parte significativa dell'elettricità da fonte rinnovabile è stata autoprodotta grazie a cinque impianti fotovoltaici situati negli stabilimenti italiani di Reggiolo e Matera. Con una potenza complessiva di 2.172 kWp, questi impianti hanno coperto il 5% del fabbisogno elettrico complessivo del Gruppo.

Emissioni e cambiamenti climatici

Nel 2024 il Gruppo ha condotto una "Climate Change Scenario Analysis" ispirandosi ai principi definiti dall'International Financial Reporting Standard – IFRS S2 Climate-related Disclosure, ponendo l'attenzione ai rischi fisici e di transizione relativi ai cambiamenti climatici. L'analisi di scenario supporta le aziende nei processi decisionali e nella gestione dei rischi in condizioni complesse e incerte, permettendo di identificare i potenziali impatti sul business in diversi scenari, ipotetici e plausibili. La scelta di rendicontare gli esiti della valutazione del rischio riflette la scelta di trasparenza nei confronti degli stakeholder.

L'analisi di scenario condotta ha permesso, quindi, di valutare i possibili rischi e impatti ai quali il Gruppo è esposto e allo stesso tempo, di verificare la resilienza del business, alla luce del cambiamento climatico. Sulla base di quanto definito dall'IFRS S2, è stata sviluppata un'analisi su diversi scenari climatici di riferimento, corrispondenti alle proiezioni IPCC (Intergovernmental Panel on Climate Change) e IEA (International Energy Agency, IEA-Net Zero by 2050: A Roadmap for the Global Energy Sector).

Per la valutazione dei rischi fisici sono stati presi in considerazione vari scenari RCP (Representative Concentration Pathway) adottati da IPCC per i database con le proiezioni future di riferimento. Nello specifico, per lo scenario normativo più stringente è stato associato lo scenario RCP 2.6, per

l'intermedio lo scenario RCP 4.5 e, infine, allo scenario STEPS è stato corrisposto l'RCP 8.5. Gli scenari sono sviluppati sulla base di differenti aumenti delle temperature e delle relative conseguenze fisiche e di transizione sul pianeta. Per la conduzione dell'analisi sono stati selezionati tre scenari che rappresentano il "best case", una proiezione intermedia, e il "worst case" nell'evoluzione delle temperature al 2100. Nello specifico:

Net Zero Scenario – Scenario RCP 2.6

Questo scenario si riferisce ad un "best case" e delinea delle proiezioni per le quali vi è un alto impegno da parte di tutti i governi ad aumentare le ambizioni e gli impegni verso il Net Zero, come riportato nell'Accordo di Parigi.

Announced Pledges Scenario "APS" – Scenario RCP 4.5

Questo scenario intermedio, noto anche come pledges and targets scenario, rappresenta un percorso che tiene conto degli impegni ufficiali annunciati dai governi e dalle organizzazioni internazionali per ridurre le emissioni di gas serra.

Stated Policies Scenario "STEPS" – Scenario RCP 8.5

Lo Scenario STEPS, o Stated Policies Scenario, rappresenta un percorso che tiene conto delle politiche e delle misure attualmente in vigore o già stabilite dai governi e dalle organizzazioni. Il verificarsi di questo scenario meno regolamentato, con una mancanza di piani concreti per il 2030 da parte dei Paesi partecipanti all'accordo, implicherebbe un aumento effettivo del riscaldamento globale con conseguenti significativi effetti sul clima e ripercussioni sul business. Alla luce di questi scenari climatici, sono state coinvolte le funzioni maggiormente interessate dagli

aspetti riguardanti il cambiamento climatico per comprendere l'effetto sulle seguenti macrocategorie di rischio climatico:

  • Rischi fisici acuti e cronici;
  • Rischi di transizione Evoluzione di mercato (Prezzo delle GO) e Regolamentazione (Carbon pricing).

Il Gruppo ha valutato come, al modificarsi degli scenari, variassero gli impatti sulle tre categorie selezionate (rischi fisici acuti, rischi fisici cronici e rischi di transizione) e quali fossero le implicazioni per il business, in termini sia di esposizione al rischio sia di eventuali opportunità. Pur riconoscendo che i rischi fisici e di transizione possano manifestarsi contemporaneamente, si è ipotizzato che, nello scenario migliore l'impatto più significativo riguardi principalmente i rischi di transizione, come quelli legati al mercato e alla regolamentazione, in conseguenza di meccanismi normativi più rigorosi in un contesto caratterizzato da un rapido adeguamento di Paesi e aziende, mentre gli effetti fisici risulterebbero attenuati. Al contrario, uno scenario meno regolamentato, in cui non vengano messe in atto misure concrete per contenere gli effetti del cambiamento climatico nel medio-lungo periodo, comporterebbe conseguenze fisiche più marcate, riducendo al contempo le pressioni legate ai rischi

di transizione. Di seguito viene fornita una sintesi dei principali punti emersi dalle attività di analisi, con particolare attenzione alle macroaree di impatto, mettendo in evidenza la capacità della strategia del Gruppo di adattarsi ai cambiamenti dello scenario di riferimento.

1. Rischi fisici

Le analisi dei rischi climatici fisici sono volte a valutare l'esposizione degli asset aziendali agli impatti diretti e indiretti dovuti ad eventi climatici estremi nonché variazioni delle condizioni climatiche nel medio-lungo termine. Queste valutazioni, cruciali per la pianificazione strategica e la gestione del rischio, consentono di identificare le vulnerabilità legate a fenomeni meteorologici acuti e cronici.

Questi impatti si riferiscono a conseguenze derivanti dal cambiamento climatico di tipo strettamente fisico e possono essere suddivise in "acuti" (uragani, inondazioni, ondate di calore, trombe d'aria, ecc.) e "cronici" (innalzamento del livello del mare, acidificazione degli oceani, ecc.). Al fine di comprendere i rischi a cui Comer Industries è più esposto e di adottare una strategia corretta di mitigazione, è stata condotta una Climate Change Risk Assesment Analysis (CCRA), la quale tiene conto dei rischi, acuti e cronici, a cui ogni sito è più soggetto nei vari scenari climatici, nonché delle evoluzioni in vari orizzonti temporali.

Come prima fase del CCRA per i siti del Gruppo, è stato avviato un processo strutturato di identificazione dei rischi climatici potenzialmente rilevanti, seguendo i criteri indicati nella tabella DNSH. I rischi principali considerati includono inondazioni, tempeste e incendi boschivi. Tuttavia, per garantire una valutazione puntuale e pertinente, questi rischi sono stati analizzati in relazione alle caratteristiche climatiche e geografiche specifiche della localizzazione del sito. Nel contesto dell'analisi, alcuni rischi sono stati esclusi a priori, come il rischio di valanghe, in quanto i siti sono ubicati in luoghi non soggetti a fenomeni di accumulo di neve rilevanti per la formazione di valanghe. L'esclusione dei rischi ha consentito di concentrare l'analisi su rischi climatici più pertinenti, garantendo, al contempo, che la valutazione fosse conforme ai requisiti DNSH e rappresenta con precisione le vulnerabilità effettive del sito. Nell'ambito delle analisi condotte, sono stati considerati i principali indicatori climatici riconosciuti a livello internazionale al fine di garantire una valutazione allineata agli standard globali. Inoltre, per i rischi climatici fisici acuti, quali tempeste, incendi boschivi ed esondazioni fluviali, sono stati calcolati i Business Interruption Days (BID). Questi ultimi rappresentano la durata di una possibile interruzione delle attività aziendali senza tener conto di danni diretti agli asset. I BID valutano la possibilità che eventi esogeni, come l'interruzione della rete elettrica o della viabilità locale legati a eventi climatici estremi, possano determinare un fermo delle attività.

La valutazione della rilevanza degli impatti dei rischi fisici acuti è stata determinata attraverso la considerazione dell'interruzione delle attività svolte nell'ambito dei siti del Gruppo dovuti a eventi estremi, quali tempeste, inondazioni o incendi.

L'analisi si è basata su una metodologia strutturata che si articola in cinque fasi principali:

    1. Identificazione dei rischi climatici più rilevanti: secondo una logica di rilevanza, sono stati selezionati i principali rischi climatici che potrebbero influenzare gli asset del Gruppo, classificandoli, così come previsto dalle principali normative internazionali di riferimento, in rischi fisici acuti e cronici (in linea, tra l'altro, con le richieste della Tassonomia europea, DNSH).
    1. Valutazione dei rischi: una volta identificati i rischi è stata condotta un'analisi sito specifica, consistente nella valutazione del rischio climatico e della vulnerabilità, al fine di identificare la rilevanza dei pericoli climatici fisici per l'attività economica. È stato utilizzato un programma in linguaggio di programmazione R, composto da 5.000 righe di codice, che analizza le proiezioni climatiche di 7 diversi modelli climatici.

    1. Prioritizzazione dei risultati: partendo dai risultati dell'analisi degli asset forniti dal software di calcolo, sono stati prioritizzati i risultati ottenuti in base al rischio inerente di sito.
    1. Quantificazione dell'impatto finanziario generato dai danni agli asset.
    1. Quantificazione dell'impatto finanziario generato dai BID.

L'analisi dei rischi fisici è stata effettuata su 33 siti del Gruppo.

Rischi Fisici – Cronici

Comer Industries ha valutato l'impatto sul business dovuto a eventi meteorologici estremi cronici. Tra le conseguenze previste del cambiamento climatico, figurano gli eventi meteorologici cronici, ossia i mutamenti climatici a lungo termine (cambiamenti di temperatura, innalzamento dei livelli del mare, minore disponibilità di acqua, ecc.). Le attività aziendali possono subire rallentamenti o interruzioni in caso di eventi fisici cronici, dovendo modificare la strategia di produzione con effetti

sul ciclo produttivo e sulla ripartizione della produzione tra i cantieri del Gruppo. I rischi cronici sono stati valutati per gli orizzonti temporali 2030, 2050 e 2080.

Dai risultati dell'analisi, è stato riscontrato che l'esposizione più alta (con scenario peggiorativo e orizzonte temporale più lungo) relativa allo stress termico risulta essere quella del sito di Bangalore, mentre per il rischio siccità il sito di Matera risulta essere il più a rischio. Tuttavia, i rischi fisici cronici, non sono risultati di carattere significativo per i 33 siti considerati nell'analisi. Le azioni di mitigazione non sono state valutate, in quanto tutti i siti del Gruppo non sono risultati a rischio significativo. Inoltre, per i rischi fisici cronici, non sono state previste specifiche misure di mitigazione, poiché tali fenomeni non costituiscono eventi estremi, ma si manifestano in modo graduale nel tempo.

Rischi Fisici – Acuti

Comer Industries ha valutato l'impatto sul business dovuto a eventi meteorologici estremi acuti. Tra le conseguenze previste del cambiamento climatico figurano gli eventi meteorologici estremi acuti più frequenti (tempeste, inondazioni, incendi o ondate di calore), che possono colpire direttamente le attività aziendali. Le attività aziendali possono essere impattate in caso di eventi acuti, ritardando o bloccando il ciclo produttivo e danneggiando gli asset. Questi fenomeni possono compromettere l'operatività del business, provocando interruzioni dell'attività e danni agli asset strategici. Infine, dato l'incremento della frequenza e dell'entità degli eventi climatici estremi, ulteriori rischi da considerare potrebbero essere l'aumento dei premi assicurativi sugli asset strutturali e l'aumento dei costi relativi ai trasporti nell'intera catena del valore.

L'analisi dei rischi climatici fisici acuti ha considerato l'evoluzione degli impatti in tre orizzonti temporali distinti: 2030, 2050 e 2080. Tuttavia, per la rappresentazione dei risultati relativi ai danni agli asset e i BID), si è scelto di concentrarsi sull'orizzonte temporale al 2030. Questa decisione deriva dal fatto che l'orizzonte al 2030 offre un quadro più attendibile e rappresentativo degli effetti dei rischi climatici acuti, come esondazioni fluviali, tempeste e incendi boschivi, quindi una base più solida per la pianificazione. Successivamente alle fasi di identificazione, valutazione e prioritizzazione dei rischi climatici, è stata determinata l'entità dell'impatto finanziario associato ai danni agli asset e ai BID provocati dai rischi climatici fisici. Per il Gruppo, l'analisi dei danni agli asset si è concentrata sui rischi derivanti da inondazioni e tempeste, mentre per i BID sono stati presi in considerazione anche rischi legati a incendi boschivi, oltre a inondazioni e tempeste. La quantificazione è stata eseguita tramite una damage function, che collega la percentuale di impatto su ciascun sito al valore complessivo dell'asset o ai ricavi. Dai risultati dell'analisi sono state riscontrate esposizioni più alte al rischio di danni agli asset provocati da tempeste e inondazioni per i siti di Pegognaga, Jiaxing, Haarlem e Reggiolo, soprattutto nello scenario climatico più severo RCP8.5. Per quanto riguarda i BID, è emerso che l'esposizione più alta al rischio dovuto a tempeste, inondazioni e incendi è per i siti di Bangalore e Jiaxing.

In accordo con i risultati dell'analisi dei rischi fisici acuti legati ai BID e ai danni agli asset, utilizzando i valori soglia di significatività della Materialità Finanziaria del Gruppo, nessun importo degli attivi e dei ricavi netti risulta essere a rischio fisico rilevante. Tuttavia, in diversi siti, sono state poste in essere misure di mitigazione dei rischi climatici, quali incendi, tempeste e inondazioni. Per esempio, nello stabilimento di Lohmar sono state implementate diverse soluzioni per proteggere l'area dagli allagamenti, tra cui barriere fisse e mobili, pompe e un sistema di alimentazione d'emergenza. È stato inoltre previsto un sistema di preavviso tramite servizi meteorologici e una stretta integrazione con il sistema informativo dei vigili del fuoco locali. Sono stati rinnovati anche i sistemi di scarico e adottate misure di sicurezza per evitare la dispersione di sostanze inquinanti. Infine, per contrastare gli effetti del calore, sono stati installati condizionatori, e pianificati periodi di pausa e flessibilità negli orari di lavoro. Nello stabilimento di Rockford, è stato introdotto un sistema di gestione dell'emergenza e sono state definite aree di riparo in caso di tornado.

Rischi di transizione

L'analisi dei rischi climatici di transizione sta assumendo un'importanza crescente per le aziende, poiché il passaggio verso un'economia a basse emissioni di carbonio presenta sfide rilevanti, ma offre anche nuove opportunità di crescita e innovazione. I rischi di transizione includono principalmente quattro categorie: rischi politici e normativi, rischi tecnologici, rischi di mercato e rischi reputazionali. Ciascuna di queste categorie comporta potenziali impatti sulle operazioni aziendali, sui flussi finanziari e sulla competitività a lungo termine. Nello specifico:

I rischi politici e normativi derivano dall'introduzione di nuove regolamentazioni volte a ridurre le emissioni di gas serra, come le normative sulle emissioni di anidride carbonica o l'introduzione di meccanismi di carbon pricing. Le aziende che non riescono ad adeguarsi tempestivamente potrebbero incorrere in costi operativi aggiuntivi, sanzioni o limitazioni all'accesso ad alcuni mercati. Ad esempio, politiche come il Green Deal europeo e il relativo quadro regolamentare pongono pressioni significative sulle aziende, richiedendo un allineamento con gli obiettivi di neutralità climatica entro il 2050.

I rischi tecnologici emergono dall'evoluzione delle tecnologie a basse emissioni e dalla necessità di abbandonare tecnologie obsolete. L'adozione di tecnologie più efficienti dal punto di vista energetico può migliorare la competitività, spesso, però, richiedendo investimenti iniziali elevati. Le aziende che non investono in queste innovazioni rischiano nel medio termine di cedere il passo alla concorrenza, affrontando un futuro di obsolescenza e perdita di quote di mercato.

I rischi di mercato riguardano i cambiamenti nei comportamenti dei consumatori e nella domanda di prodotti e servizi sostenibili. La crescente consapevolezza ambientale induce molti consumatori a preferire prodotti a basse emissioni, spingendo le aziende a modificare le loro linee di produzione.

Infine, i rischi reputazionali si riferiscono all'impatto negativo sulla percezione pubblica e sulla reputazione aziendale derivante dal mancato allineamento agli standard di sostenibilità. Con l'aumento dell'attenzione da parte degli investitori istituzionali e dei consumatori, le imprese che non dimostrano un impegno chiaro verso la sostenibilità rischiano di perdere la fiducia degli stakeholder. L'analisi dei rischi di transizione aiuta le aziende a navigare in un contesto normativo, tecnologico e sociale in rapido mutamento. Attraverso scenari prospettici e valutazioni sistematiche, le imprese possono anticipare l'impatto di queste trasformazioni e sviluppare strategie di mitigazione. Oltre a ridurre i rischi, tali analisi permettono di identificare nuove opportunità di crescita, come lo sviluppo di mercati legati alla sostenibilità o la valorizzazione dell'innovazione tecnologica.

Con riferimento a Comer Industries, la portata dell'analisi di tali rischi ha riguardato l'intero Gruppo. In particolare, i rischi analizzati e considerati impattanti sono stati il rischio di mercato dovuto alla fluttuazione del prezzo delle GO e il rischio normativo dovuto all'introduzione di carbon pricing come la normativa CBAM "Carbon Border Adjustment Mechanism".

Categoria Sottocategoria Descrizione del rischio Principali impatti
Rischio di
transizione
Politici e
normativi
Sistema CBAM
Inasprimento / Introduzione nuovi
schemi di Carbon Pricing.

Aumento dei costi operativi

Compliance normativa
Rischio di
transizione
Mercato Aumento / fluttuazione del costo
delle Garanzie di Origine

Aumento dei costi operativi
per le società del Gruppo
impegnate nella
decarbonizzazione dei
propri processi

Evoluzione di mercato (Prezzo delle GO)

In riferimento all'energia, sono state sviluppate specifiche proiezioni che rivestono il ruolo di un vero e proprio sistema di controllo del rischio correlato all'oscillare del prezzo. Specialmente nello scenario più sostenibile, nel quale si prevede che aumenti la richiesta di energia elettrica da fonte rinnovabile certificata con le Garanzie di Origine dell'energia (GO), vengono previsti incrementi considerevoli nel prezzo di approvvigionamento delle GO stesse.

Regolamentazione – Carbon pricing

In riferimento alle regolamentazioni normative introdotte, sono state sviluppate specifiche proiezioni relative alla tassa Carbon Border Adjustment Mechanism (CBAM), che verrà introdotta a partire dal 2026, al fine di monitorare i potenziali impatti e rischi sul business. L'obiettivo del CBAM è evitare, nel pieno rispetto delle norme commerciali internazionali, che gli sforzi di riduzione delle emissioni di gas ad effetto serra dell'UE siano compensati da un aumento delle emissioni al di fuori dei suoi confini attraverso la delocalizzazione della produzione in Paesi terzi (in cui le politiche adottate per combattere i cambiamenti climatici sono meno ambiziose di quelle dell'UE) o da un aumento delle importazioni di prodotti ad alta intensità di carbonio. La misura sopra descritta, in modo particolare in uno scenario Net Zero, potrebbe influenzare le dinamiche di mercato, innescare meccanismi inflattivi, specie su prodotti manifatturieri complessi oppure impattare sulla capacità di attrarre finanziamenti.

Gli scenari considerati per l'analisi del Gruppo includono:

    1. Scenario di Politiche Dichiarate "STEPS Stated Policies Scenario";
    1. Scenario delle Promesse Annunciate "APS Announced Pledges Scenario";
    1. Scenario NET ZERO entro il 2050.

Le emissioni specifiche considerate in questa previsione sono state calcolate utilizzando i fattori di emissione per tonnellata di prodotto forniti dalla Commissione Europea59. Tali fattori rappresentano i valori di riferimento per la quantificazione delle emissioni associate ai materiali oggetto di analisi. Per una stima più accurata dell'impatto economico legato al sistema CBAM, è stato necessario considerare l'ammontare delle emissioni effettivamente soggette a pagamento, al netto delle quote gratuite assegnate ai produttori. Il documento redatto dall'Unione Europea "Update of benchmark values for the years 2021 – 2025 of phase 4 of the EU ETS"60 fornisce indicazioni sui valori €/ton esclusivamente per tipologie di prodotto coperte dall'attuale sistema ETS.

59 La metodologia utilizzata per la stima del CBAM è quella proposta dalla Commissione Europea, ovvero:

(PLVVLRQLHIIHWWLYHí(PLVVLRQLFRSHUWHGDDOORFD]LRQLJUDWXLWH î7RWDOHWRQQHOODWHGHOSURGRWWRimportato ×

3UH]]RPHGLRVHWWLPDQDOH(76í&DUERQWD[SDJDWDQHO3DHVHHVSRUWDWRUH

60 policy_ets_allowances_bm_curve_factsheets_en.pdf

Le quantità totali di prodotti importati da Comer Industries sono state utilizzate per il calcolo delle emissioni nette, ovvero quelle non coperte dalle Free Allowances. Questo calcolo è stato effettuato moltiplicando le quantità di prodotto per il valore netto delle emissioni residue.

Per ciascuno dei tre scenari analizzati (STEPS, APS e NET ZERO), è stato applicato il prezzo medio annuo precedentemente calcolato. Tale prezzo è stato utilizzato per stimare il costo delle emissioni derivanti dalla produzione dei materiali analizzati e, di conseguenza, l'obbligo economico in ottica CBAM.

Dai risultati dell'analisi viene riscontrato che l'impatto finanziario maggiore si sviluppa nello scenario NET ZERO in conseguenza di meccanismi normativi più rigorosi in un contesto caratterizzato da un rapido adeguamento di Paesi e aziende.

L'entità delle emissioni

Il contrasto al cambiamento climatico costituisce uno dei pilastri centrali del programma di sostenibilità di Comer Industries. Le attività dell'Azienda generano infatti emissioni di gas serra61, contribuendo quindi all'impatto sul clima.

Le emissioni dirette (Scope 1) provengono principalmente dal funzionamento degli impianti e dei macchinari di proprietà o completamente gestiti dall'Azienda, come gli impianti termici e produttivi (verniciatura e trattamento termico) alimentati a gas naturale. Le emissioni indirette derivano dal consumo di energia acquisita per fini civili e produttivi (Scope 2) e dalle attività a monte e a valle della catena del valore (Scope 3).

Il calcolo delle emissioni di GHG Scope 2 è condotto mediante due approcci distinti: location-based e market-based62. In linea con la strategia di aumentare la quota di energia prodotta da fonti

61 Fonte fattori di emissione: Scope 1: https://www.gov.uk/government/organisations/department-for-environment-food-rural-affairs Il calcolo delle emissioni in Scope 1 è stato realizzato in conformità al GHG Protocol Corporate Standard.

Scope 2 location-based: siti europei (https://www.aib-net.org), USA (https://www.epa.gov/egrid), Cina, India, Brasile (Carbon Footprint Ltd). Il calcolo delle emissioni in Scope 2 location-based è stato realizzato in conformità al GHG Protocol Corporate Standard e al GHG Protocol Scope 2 Guidance.

Scope 2 market-based: siti europei (https://www.aib-net.org, le emissioni sono espresse in tonnellate di CO2eq, in quanto la percentuale di metano e protossido di azoto ha un effetto trascurabile sulle emissioni totali di gas serra come desumibile dalla letteratura tecnica di riferimento), USA (https://www.epa.gov/egrid), Cina, India e Brasile (Carbon Footprint Ltd). Il calcolo delle emissioni in Scope 2 marketbased è stato realizzato in conformità al GHG Protocol Corporate Standard e al GHG Protocol Scope 2 Guidance.

Scope 3: Il calcolo delle emissioni in Scope 3 è stato realizzato in conformità al GHG Protocol Corporate Standard e al GHG Protocol Corporate Value Chain (Scope 3) Accounting and Reporting Standard (Version 2011) Per la fonte dei fattori di emissione si rimanda alla tabella dedicata.

Sono stati utilizzati i più recenti valori di potenziale di riscaldamento globale (GWP) pubblicati dall'IPCC sulla base di un orizzonte temporale di 100 anni per calcolare le emissioni di CO2eq di gas diversi dalla CO2.

62 La metodologia location-based considera l'intensità media delle emissioni di gas serra delle reti sulle quali si verifica il consumo di energia. Il calcolo market-based considera le emissioni da elettricità che un'organizzazione ha intenzionalmente scelto con forma contrattuale e comprende l'uso di un mix residuale se il livello d'intensità delle emissioni dell'organizzazione non è specificato nei suoi strumenti contrattuali.

rinnovabili, l'Azienda ha scelto di monitorare le performance globali utilizzando l'approccio marketbased.

Nel 2024 Comer Industries ha calcolato le emissioni indirette provenienti dalla propria catena del valore (Scope 3), con il duplice obiettivo di dare una rappresentazione sempre più completa e trasparente dell'impatto emissivo e di includere nel piano di decarbonizzazione tutti gli ambiti coinvolti. Il Gruppo ha inoltre calcolato le emissioni in Scope 3 del 2023, le quali sono state utilizzate come baseline per il target di riduzione al 2035. La quantificazione delle emissioni in tutti e tre gli ambiti è stata eseguita secondo le indicazioni del GHG Protocol.

Categoria Descrizione Applicabilità/ Approccio Fonti fattori di Fonti fattori di Assunzioni e grado
emissiva categoria significatività metodologico 63 emissione 2023 emissione 2024 d'incertezza
1a Acquisto di
beni
Significativo Average data method –
Calcolo basato sul peso
delle materie prime
produttive acquistate
nell'anno di riferimento.
EcoInvent e EPD
pubblici quando
disponibili
EcoInvent e EPD
pubblici quando
disponibili
Si assume che le
emissioni di gas serra
siano direttamente
proporzionali al peso
del materiale
acquistato, senza
considerare possibili
economie di scala o
specificità di
produzione.
1b Acquisto di
servizi
Significativo Spend-based method - Il
calcolo si basa sulla
tipologia di servizi
acquistati, associata al
relativo fattore di
emissione basato sulla
spesa.
Defra 2021
parametrizzata a
inflazione 2023
Defra 2021
parametrizzata a
inflazione 2024
Si assume che le
emissioni di gas serra
siano direttamente
proporzionali al costo
dei servizi acquistati,
senza considerare
possibili specificità dei
singoli fornitori.
2 Beni
strumentali
Significativo Spend-based method - Il
calcolo si basa sulla
categoria di CapEx
associata al relativo
fattore di emissione
basato sulla spesa.
Defra 2021
parametrizzata a
inflazione 2023
Defra 2021
parametrizzata a
inflazione 2024
Poiché basato su medie
settoriali, il metodo non
considera le differenze
tra tecnologie utilizzate
o i mix energetici dei
diversi Paesi in cui
vengono prodotti i beni
strumentali.
3 Attività
relative a
energia e
combustibili
Significativo Average data method -
L'approccio utilizza il
consumo energetico o di
combustibile
dell'Azienda,
moltiplicandolo per i
relativi fattori di
emissione medi.
Defra 2024 – Defra
2021
Defra 2024 – Defra
2021
I fattori di emissione
utilizzati assumono una
percentuale di perdite di
trasmissione e
distribuzione sulla base
di dati nazionali o
medie settoriali.
4 Trasporto e
distribuzione
a monte
Significativo Distance data method – Il
calcolo è basato sulla
Defra 2023 Defra 2024 Il calcolo non tiene in
considerazione
eventuali spedizioni

63 Il calcolo di tutte le categorie emissive è stato effettuato utilizzando banche dati; pertanto, non è stato previsto l'utilizzo di dati primari provenienti dalla catena del valore.

tier 1 e Comer Industries.
consegna a Comer
Industries.
Average data method – Il
Si assume che i rifiuti
calcolo di basa sulla
siano composti da
tipologia di rifiuto
materiali con
5
Rifiuti prodotti
Significativo
Defra 2023
Defra 2024
prodotto e sulla
caratteristiche medie,
metodologia di
come definite nei
smaltimento di questo.
dataset Defra.
Spend-based method – Il
Il metodo si basa su
calcolo si basa sui costi
prezzi medi di mercato,
Defra 2021
Defra 2021
Viaggi di
relativi alle trasferte
non considerando
6
Significativo
parametrizzata a
parametrizzata a
lavoro
lavorative che il Gruppo
variazioni dovute a
inflazione 2023
inflazione 2024
ha sostenuto durante
differenze regionali o
l'esercizio di riferimento.
fluttuazioni stagionali.
Il calcolo non considera
le distanze effettive
Distance data method - Il
dall'indirizzo di casa dei
Spostamenti
calcolo si basa sulla
dipendenti allo
7
casa-lavoro
Significativo
distanza tra il comune di
Defra 2023
Defra 2024
stabilimento, ma la
dei dipendenti
domicilio e Comer
distanza fra
Industries.
quest'ultimo e comune
di domicilio
Upstream
N.A. 64
8
-
-
-
-
leased asset
Il calcolo non tiene in
Distance data method – Il
Trasporto e
considerazione
calcolo è basato sulla
9
distribuzione
Significativo
Defra 2023
Defra 2024
eventuali spedizioni
distanza tra il cliente e
a valle
successive rispetto alla
Comer Industries.
consegna al cliente.
Processi sui
N.S. 65
10
-
-
-
-
beni venduti
Utilizzo del
N.S. 66
11
-
-
-
-
bene venduto
Trattamento
-
12
a fine vita
N.S. 67
-
-
-
del prodotto
Downstream
-
13
N.A. 68
-
-
-
leased asset
-
14
Franchising
N.A. 69
-
-
-
distanza tra il fornitore precedenti rispetto alla

64 La categoria di emissioni indirette "Upstream leased asset" non risulta applicabile poiché il Gruppo non utilizza beni presi in leasing operativo che siano rilevanti ai fini delle emissioni indirette di gas serra.

65 La categoria di emissioni "Processi sui prodotti venduti" non è significativa per Comer Industries poiché il montaggio dei suoi prodotti viene effettuato prevalentemente in modo manuale o con l'ausilio di macchine utensili caratterizzate da un consumo energetico ridotto. Di conseguenza, le emissioni associate alle attività di trasformazione dei prodotti venduti sono trascurabili e non rilevanti ai fini della rendicontazione delle emissioni indirette.

66 La categoria di emissioni "Utilizzo del bene venduto" non è significativa per Comer Industries poiché i prodotti non presentano un consumo diretto di elettricità, fatta eccezione per i motori elettrici, che tuttavia compongono attualmente una quota marginale del business dell'Azienda.

67 La categoria "Trattamento a fine vita del prodotto" non è significativa per Comer Industries perché i prodotti sono realizzati con materiali facilmente riciclabili e con un mercato secondario consolidato. Poiché l'impatto ambientale derivante dal trattamento a fine vita è limitato rispetto ad altre fasi del ciclo di vita del prodotto, questa categoria non rappresenta una parte rilevante delle emissioni Scope 3 per l'Azienda.

68 La categoria di emissioni "Downstream Leased Assets" non è applicabile per Comer Industries poiché il Gruppo non concede in leasing operativo beni di sua proprietà a terze parti. Di conseguenza, non vi sono emissioni indirette derivanti dall'utilizzo di tali beni da parte di altri soggetti, rendendo questa categoria non rilevante per la rendicontazione delle emissioni di Comer Industries.

69 La categoria di emissioni "Franchising" non è applicabile, poiché l'Azienda non possiede e non controlla alcuna rete di franchising. Di conseguenza, non vi sono emissioni indirette derivanti da tale categoria emissiva.

15 Investimenti N.A. 70 - - - -
Retrospettiva Traguardi e anni-obiettivo
2023 2024 24 vs. 23 2025 2035 Obiettivo %
Emissioni di GES di Scope 171(tCO2eq)
Emissioni lorde di GES di 8.822 7.968 -9,7% 7.809 3.264 -63%
Scope 1 (tCO2eq)
Percentuale di emissioni di
GES di Scope 1 coperta da
sistemi regolamentati di 0,00% 0,00% - 0,00% - -
scambio di quote di emissioni
(%)
Emissioni di GES di Scope 272(tCO2eq)
Emissioni lorde di GES di
Scope 2 basate sulla 17.917 14.214 -20,7% 13.930 - -
posizione (tCO2eq)
Emissioni lorde di GES di
Scope 2 basate sul mercato 20.452 13.260 -35,2% 12.995 7567 -63%
(tCO2eq)
Emissioni significative di GES di Scope 373(tCO2eq)
Acquisto di beni 315.821 201.059 -36,3% 197.038 101.141 -68%
Acquisto di servizi 14.559 10.745 -26,2% 10.530 11.647 -20%
Beni strumentali 9.605 14.347 49,4% 14.060 9.125 -5%
Attività relative a energia e
combustibili 5.776 3.791 -34,4% 3.715 2.137 -63%
Trasporto e distribuzione a
monte 16.163 14.798 -8,4% 14.502 5.980 -63%
Rifiuti prodotti 899 538 -40,2% 527 350 -61%
Viaggi di lavoro 1.681 1.264 -24,8% 1.239 1.597 -5%
Spostamenti casa-lavoro dei
dipendenti 6.718 6.107 -9,1% 5.985 5.375 -20%
Upstream leased asset - - - - - -
Trasporto e distribuzione a
valle 4.516 3.198 -29,2% 3.134 1.671 -63%
Processi sui beni venduti - - - - - -
Utilizzo del bene venduto - - - - - -
Trattamento a fine vita del
prodotto - - - - - -
Emissioni totali di GES

70 La categoria di emissioni "Investimenti" non è applicabile a Comer Industries poiché l'Azienda non è coinvolta in attività di investimento che generano impatti indiretti sulle emissioni.

71 Non sono presenti emissioni biogeniche di CO2 derivanti dalla combustione o biodegradazione di biomasse non incluse nelle emissioni GHG dello Scope 1.

72 Non sono presenti emissioni biogeniche di CO2 derivanti dalla combustione o biodegradazione di biomasse non incluse nelle emissioni GHG dello Scope 2.

73 Non sono presenti emissioni biogeniche di CO2 derivanti dalla combustione o biodegradazione di biomasse non incluse nelle emissioni GHG dello Scope 3.

emarket
sdir scorage
CERTIFIED
Emissioni totali di GES
(basate sulla posizione) 402.478 278.029 -30,9% 272.468 -
(tCO2eq)
Emissioni totali di GES 405.012 277.075 -31,6% 271.533 149.855 -63%
(basate sul mercato) (tCO2eq)

Le emissioni globali dirette del Gruppo (Scope 1) hanno registrato una riduzione complessiva del 9,7% rispetto al 2023, corrispondente a una diminuzione di 854 tonnellate di CO2eq. Questo risultato è stato raggiunto da una parte per il ridotto utilizzo degli impianti rispetto all'esercizio precedente, dall'altra, grazie a un minore consumo di combustibili, ottenuto tramite il rinnovamento tecnologico di macchinari e impianti, oltre all'ottimizzazione dei processi produttivi durante l'anno.

Anche le emissioni indirette legate al consumo di elettricità (Scope 2 market-based) hanno mostrato un decremento, riducendosi nell'anno del 35,2% rispetto all'anno precedente. Tale performance è imputabile soprattutto alla scelta di incrementare significativamente la quota di consumo di energia da fonte rinnovabile. Considerando congiuntamente le emissioni di Scope 1 e Scope 2, si è registrato un calo del valore assoluto delle emissioni del 27,5%, in linea con gli obiettivi posti dal piano di decarbonizzazione (27.737 tCO2eq per Scope 1 e Scope 2 combinati e 345.862 tCO2eq per Scope 3).

Intensità Emissioni 2023 2024
Scope 1 + Scope 2 market-based + Scope 3 (t CO2eq) 405.013 277.075
Scope 1 + Scope 2 location-based+ Scope 3 (t CO2eq) 402.478 278.029
Fatturato da vendite 74 1.223.938 942.372
Indice intensità economica market-based 0,3309 0,2940
Indice intensità economica location-based 0,3288 0,2950

74 Tale importo risulta essere parte integrante della voce Fatturato da vendite presente in Nota Integrativa del Bilancio Consolidato di Comer Industries.

Di seguito si riportano le emissioni in Scope 1 e Scope 2 divise per Società.

AUTO A 1 1 4 1
Societa Nazione di Controllo Attivita Principale Scope 1 Scope 2 LB Scope 2
MB
Scope 1 Scope 2 LB Scope 2
MB
Comer Industries S.p.A. Italia Capogruppo Progettazione, produzione e vendita 1667 3010 3903 1480 2216 2834
Comer Industries (Jiaxing) Co.Ltd. Cina 100% Produzione e vendita 422 2427 0 392 3117 0
Comer Industries Components S.r.I. Italia 100% Produzione e vendita 811 3477 2740 895 2797 2619
Comer Industries do Brasil EIRELI Brasile 100% Vendita 12 0 0 13
Comer Industries Inc. Stati Uniti 100% Vendita વે જેમ 86 86 94 83 83
Comer Industries India Pvt Ltd India 100% Produzione e vendita 28 186 196 26 443 0
Comer Industries U.K. Ltd. UK 100% Vendita 9 4 2 2
e-Comer S.r.I. Italia 100% Progettazione, produzione e vendita 26 258 376 66 152 277
Off-Highway Powertrain Services Germany
GmbH
Germania 100% Vendita e servizio post-vendita 426 247 375 376 211 392
Powertrain Rockford Inc. Stati Uniti 100% Progettazione, produzione e vendita 460 997 997 467 973 0
Powertrain Services France SAS Francia 100% Vendita e servizio post-vendita 31 6 14 49 4 5
Powertrain Services UK Limited UK 100% Holding company 59 52 86 80 43 43
Walterscheid Brasil Industria de
Equipamentos Agricolas Ltda
Brasile 100% Produzione e vendita 0 84 84 3 44 47
Walterscheid Cardan GmbH Germania 100% Produzione e vendita 60 85 150 65 62 132
Walterscheid Getriebe GmbH Fermania 100% Progettazione, produzione e vendita 202 1081 1907 163 641 0
Walterscheid GmbH Germania 100% Progettazione, produzione e vendita 4062 4739 8362 3400 2959 6358
Walterscheid Inc. Woodridge Stati Uniti 100% Progettazione, produzione e vendita 424 649 649 413 466 466
Walterscheid Powertrain (China) Co. Ltd. Cina 100% Produzione e vendita 25 518 518 0 0 O

Azioni intraprese e pianificate

Nel corso del 2024, Comer Industries ha implementato iniziative mirate alla riduzione dei consumi energetici e alla mitigazione dei cambiamenti climatici75, in linea con quanto previsto dal Piano di Sviluppo Sostenibile 2035 e il relativo piano di decarbonizzazione. Le attività sono state realizzate attraverso investimenti in conto capitale e spese operative.

Sono indicati i principali progetti per leva di decarbonizzazione attuati durante l'anno di rendicontazione, con un investimento poco superiore a 180.000 euro:

  • Produzione efficiente: sostituzione e ottimizzazione dei sistemi di alimentazione di aria compressa nello stabilimento di Reggiolo. Questa attività ha permesso una riduzione di emissioni pari a 12 tCO2eq.
  • Edifici efficienti: sostituzione con dispositivi LED e ottimizzazione dell'impianto di illuminazione presso i siti di Reggiolo e Irxleben; implementazione di sistemi di chiusura porte automatizzati presso il sito di Rockford; adozione di un nuovo bruciatore ad alta efficienza energetica per il trattamento termico presso il sito di Reggiolo. Tali azioni hanno permesso riduzioni di emissioni di 16 tCO2eq nel 2024.
  • Energia rinnovabile: incremento della quota di energia elettrica consumata da fonti rinnovabili attraverso l'acquisto di energia elettrica da fonti rinnovabili, tramite certificati di origine presso gli stabilimenti di Reggiolo, Jiaxing, Sohland, Rockford, Bangalore e Matera. Queste attività hanno permesso riduzioni di emissioni pari a 9.830 tCO2eq.

Tali valori non risultano completamente allineati agli indicatori relativi alle attività che contribuiscono alla mitigazione dei cambiamenti climatici espressi nel capitolo della Tassonomia EU76. Gli importi sono parte integrante delle voci "Immobilizzazioni materiali e immobilizzazioni immateriali" (CapEx) e "Costi di acquisto e altri costi operativi" (OpEx) presenti entrambe nella Nota Integrativa del Bilancio Consolidato di Comer Industries.

Al momento, l'attuazione delle azioni pianificate non prevede l'utilizzo di strumenti finanziari sostenibili, come obbligazioni verdi, obbligazioni sociali o prestiti verdi. La capacità di implementare il piano d'azione non dipende da precondizioni esterne, quali concessioni di sostegni finanziari o sviluppi delle politiche pubbliche e del mercato, ma dipende esclusivamente dalla disponibilità delle risorse interne, assicurando così l'autonomia finanziaria e la continuità degli interventi pianificati. Al 31 dicembre 2024 Comer Industries non adotta uno schema di tariffazione del carbonio.

75 Non si segnalano iniziative rilevanti di adattamento ai cambiamenti climatici per il 2024.

76 Le spese operative sostenute per l'acquisto di certificati di origine dell'energia rinnovabile non sono riconducibili ad attività ecosostenibili individuate dal Regolamento Delegato (EU) 2021/2178.

Comer Industries non acquista certificati sul mercato EU ETS, né su mercati analoghi, poiché le sue società e i suoi stabilimenti non rientrano tra i soggetti obbligati a partecipare a tali schemi, in quanto non soddisfano i criteri normativi previsti per l'inclusione. Il Gruppo non presenta emissioni di gas serra rimosse o stoccate all'interno delle proprie attività o lungo la catena del valore. Non risultano inoltre essere presenti delle iniziative volte alla riduzione delle emissioni di gas serra finanziate tramite crediti di carbonio, in quanto nel 2024 questi ultimi non sono stati acquistati.

1.10.4. Risorse idriche

Modalità di gestione, politiche e obiettivi

Nonostante i limitati impatti sulle risorse idriche derivanti dalle caratteristiche dei processi e dei prodotti, l'Azienda ha individuato la gestione dell'acqua come un tema di rilevanza, riconoscendo la sua importanza in una prospettiva di lungo termine e in un contesto più ampio rispetto al perimetro aziendale.

La principale politica di riferimento relativamente al tema delle risorse idriche è la Politica Integrata della Qualità, Sostenibilità e Responsabilità di Prodotto (per informazioni di dettaglio sulla Politica e sui suoi contenuti, si rimanda al capitolo "Le Politiche Integrate"), in cui è espresso l'impegno del Gruppo a minimizzare il prelievo di risorse naturali, con particolare attenzione ai prelievi in zone a stress idrico, e a ridurre i consumi idrici attraverso l'efficientamento dei processi77.

Per garantire il rispetto dei principi della Politica lungo l'intera catena del valore, i fornitori sono tenuti a aderire e rispettare pienamente tutte le leggi e i regolamenti applicabili e i principi riportati nel Codice Etico Fornitori, che promuove l'implementazione di politiche e procedure volte all'ottimizzazione dell'uso delle risorse idriche e di sistemi di gestione ambientale, con particolare riferimento alla riduzione del consumo idrico nelle zone a rischio idrico.

La Politica non fa diretto riferimento alla catena del valore a valle, poiché i prodotti Comer Industries non prevedono funzionalità specificatamente legate all'uso di acqua. L'efficientamento idrico è pertanto presente solo a livello di processo produttivo mentre non è applicabile a livello di prodotto.

Considerando i contenuti volumi prelevati dagli stabilimenti situati in zone a elevato stress idrico, l'Azienda ad oggi non ha integrato all'interno delle proprie politiche un esplicito impegno a ridurre il consumo di acqua in queste aree, ma ha fissato un obiettivo specifico di riduzione nella propria strategia78.

Il Gruppo non ha adottato politiche o pratiche relative alla sostenibilità degli oceani e dei mari, in quanto la tematica "risorse marine" non è risultata materiale dall'analisi di doppia rilevanza.

77 Lo stress idrico fa riferimento alla capacità o incapacità di soddisfare la domanda di acqua, sia umana sia da parte degli ecosistemi nel loro complesso. Lo stress idrico può fare riferimento alla disponibilità, alla qualità o all'accessibilità dell'acqua. Come strumento per la valutazione delle aree a stress idrico si è fatto riferimento all'Aqueduct Water Risk Atlas del World Resources Institute.

78 il Gruppo prevede di integrare questo impegno nelle politiche di riferimento nel corso del 2025.

Coerentemente agli impegni espressi nella Politica, il Gruppo ha fissato due obiettivi di riduzione dell'intensità dei consumi di acqua79 i quali mirano a efficientare i consumi su due perimetri:

  • ඵ a livello globale, considerando il perimetro dell'intero Gruppo, l'Azienda si impegna a ridurre i consumi complessivi del 10%;
  • ඵ a livello locale, in quegli stabilimenti situati in regioni ad elevato stress idrico vale a dire gli stabilimenti tedeschi di Sohland, Norimberga e Hasselroth, lo stabilimento italiano di Matera, quello indiano presso Bangalore, lo stabilimento brasiliano di Cachoeirinha, i siti americani di Charlotte, Rockford e Woodridge e, infine, lo stabilimento cinese situato a Jiaxing – il Gruppo ha approvato un piano di riduzione dei consumi del 15%.

A differenza dell'obiettivo di decremento dell'intensità dei consumi idrici, fissato nel 2023 con la prima versione del Piano di Sviluppo Sostenibile, nella revisione del 2024 il livello di ambizione e l'estensione del perimetro a cui l'obiettivo si applica è stato definito attraverso la comparazione dei tre scenari futuri80 e sulle evidenze scientifiche messe a disposizione da Aqueduct Water Risk Atlas, pubblicato da World Resource Institute.

Entrambi i target considerano come anno di partenza il 2023 e come termine il 2030, non presentano target intermedi e sono espressi in termini di intensità dei consumi idrici, ovvero di acqua consumata rispetto alle ore lavorate dalle macchine. L'Azienda monitora costantemente i risultati, fissando obiettivi annuali interni per garantire l'allineamento alle traiettorie delineate dai due target. Entrambi gli obiettivi sono stati fissati su base volontaria, poiché non obbligatori in base a leggi o regolamenti.

Utilizzo responsabile delle risorse idriche

I processi produttivi che presentano i maggiori consumi d'acqua sono la verniciatura, soprattutto nelle fasi di preparazione, e la lavorazione meccanica, per la lubrificazione. Oltre ai processi produttivi, l'acqua viene impiegata per scopi civili, come docce, sanitari, irrigazione e per sistemi antincendio. Le metriche utilizzate per valutare le prestazioni, presentate nelle pagine seguenti, risultano essere quelle definite dagli standard di rendicontazione e si riferiscono a tutti gli IROs appartenenti alla tematica rilevante81.

79 Per maggiori dettagli sui target afferenti al tema, si rimanda al capitolo La strategia di sostenibilità.

80 Il perimetro di applicabilità del target è coerente con lo scenario peggiorativo al 2023 rispetto le aree geografiche a elevato stress idrico in cui il Gruppo opera. Tale scenario è stato scelto come riferimento, poiché lo scenario ottimistico e business as usual non presenta al 2030 nuove aree a forte stress idrico in cui il Gruppo possiede siti produttivi rispetto a quelle già presenti al 2023.

81 Si precisa che tali metriche non sono convalidate da nessun ente esterno, diverso dal revisore incaricato.

Tutti i siti produttivi del Gruppo, indipendentemente dalle dimensioni, dai processi e dalla disponibilità locale d'acqua, monitorano mensilmente i prelievi idrici, sia in valore assoluto sia come intensità di prelievo e consumo.

L'intero ammontare dell'acqua prelevata negli stabilimenti produttivi, fatta eccezione per i prelievi presso Lohmar e Monguelfo, è da considerarsi come acqua consumata, poiché la quasi totalità di questa viene utilizzata all'interno del processo produttivo, miscelata con composti sgrassanti o oleosi, venendo infine smaltita come rifiuto82. Presso gli stabilimenti di Monguelfo e Lohmar si registra un ulteriore utilizzo di acqua, proveniente da pozzo, pari a 662.283 m3 , unicamente per il raffrescamento delle macchine produttive, senza alcun consumo o contaminazione. In questi stabilimenti, infatti, l'acqua compie un ciclo continuo e chiuso, che consiste nel prelievo dal pozzo e la successiva immissione nello stesso bacino idrico.

L'Azienda presta particolare attenzione al monitoraggio dei prelievi idrici negli stabilimenti situati in aree a elevato stress idrico. Al 2024, Comer Industries conta 10 stabilimenti in regioni con un livello di stress idrico superiore al 40%.

Stabilimento Paese Bacino idrico Stress idrico Consumo (m3) 83
Monguelfo Italia Italy, East Coast Low - Medium 3.101
Pegognaga Italia Po Low 394
Rubiera Italia Po Low 152
Reggiolo Italia Po Low 11.072
Castelnovo di Sotto Italia Po Low 825
Matera Italia Italy, East Coast Extremely High 2.370
Vienna Austria Danube Low 157
Munich Germania Danube Low 138
Chanteloup Francia France, West Coast Medium - High 136
Erkrath Germania Rhine Low 144
Bonen Germania Rhine Low 83
Lohmar Germania Rhine Low 3.985
Nuremberg Germania Rhine High 54
Hasselroth Germania Rhine High 44
Haarlem Olanda Rhine Low 59
Hamburg Germania Elbe Low 319
Sohland Germania Elbe High 1.588
Irxleben Germania Elbe Low 175
Leek UK England and Wales Low - Medium 343
Jiaxing Cina China Coast High 6.345
Bangalore India India East Coast Extremely High 1.684

82 La quota di acqua prelevata utilizzata che viene impiegata per scopi civili è trascurabile rispetto all'acqua di processo; pertanto, al fine del calcolo dell'acqua consumata, si preferisce adottare un approccio cautelativo e assumere tale quota di prelievo uguale al consumo, approssimando lo scarico di questa a zero.

83 Considerando che nessuno stabilimento presenta scarichi di reflui industriali, il 100% dei consumi idrici sono stimati sottraendo gli scarichi dei circuiti di raffreddamento ai prelievi idrici totali. Questa stima non tiene conto degli scarichi domestici, poiché poco rilevanti.

Cachoeirinha Brasile Uruguay - Brazil, South High 1.098
Atlantic Coast
Limeira Brasile La Plata Low - Medium 74
Charlotte USA Gulf of Mexico, North High 1.926
Atlantic Coast
Woodridge USA Mississippi - Missouri High 1.764
Rockford USA Mississippi - Missouri High 3.800
Acqua totale consumata 41.830

Il principale metodo di approvvigionamento idrico dei siti del Gruppo è rappresentato dall'estrazione da falda superficiale (95%), mentre il restante 5% dell'acqua proviene da acquedotto. Nel 2024, quasi tutta l'acqua prelevata (99,8%) è stata classificata come acqua dolce, eccetto una piccola quantità di altre tipologie d'acqua prelevata da terze parti in India (100 m3, ovvero lo 0,2% della totalità dell'acqua prelevata dal Gruppo)84.

L'Azienda non immagazzina volumi rappresentativi di acqua e non ricicla e riutilizza risorse idriche; tuttavia, effettua il trattamento di soluzioni di sgrassaggio e miscele oleose attraverso depuratori installati all'interno dei siti produttivi, permettendo un riutilizzo delle sostanze in uscita.

Prelievo idrico per fonte (m3) 2024
Totale Aree a stress idrico
Acqua prelevata 704.113 20.673
di cui da pozzo/falda superficiale 665.543 1.584
di cui da acquedotto/terze parti 38.570 19.089
Acqua immagazzinata 0 0
Scarichi idrici 662.283 0
Acqua consumata 41.830 20.673
Intensità del consumo idrico alle ore lavorate 18,11 17,89

Il consumo idrico è per lo più concentrato nel sito tedesco di Lohmar, nel sito cinese a Jiaxing e nei siti di Reggiolo che, insieme, rappresentano oltre il 51% del totale dei prelievi.

La totalità degli scarichi idrici è convogliata nelle reti fognarie a cui i siti produttivi sono collegati. Le acque provenienti dai processi produttivi, invece, vengono raccolte in appositi contenitori, come serbatoi sotterranei, e gestite come rifiuti secondo le normative vigenti, oppure sottoposte a trattamenti specifici in loco. L'impegno verso un uso efficiente e sostenibile delle risorse idriche include anche la valutazione dei rischi di contaminazione. Per garantirne il controllo e ridurre tali

84 Per altre acque si intende qualsiasi acqua che abbia una concentrazione di solidi disciolti superiore a 1.000 mg/l.

rischi, il sistema di gestione aziendale ha previsto procedure e istruzioni che delineano una gestione appropriata della risorsa in relazione ai processi produttivi.

Azioni intraprese e pianificate

Nel corso del 2024, Comer Industries ha proseguito nell'implementazione di iniziative volte alla riduzione dei consumi idrici, in linea con l'impegno espresso dalle politiche aziendali per una gestione responsabile delle risorse naturali. Le azioni intraprese si sono focalizzate sull'ottimizzazione dei processi produttivi, sul recupero e riutilizzo delle risorse idriche e sull'adozione di tecnologie avanzate per il monitoraggio e il controllo dei consumi.

Le azioni hanno coinvolto in particolare gli stabilimenti situati in Europa (Lohmar e Reggiolo). Tali iniziative hanno contribuito a ridurre i consumi idrici complessivi delle unità operative, migliorando l'efficienza idrica e riducendo gli impatti nei territori in cui l'Azienda opera.

Nello specifico, sono stati portati a termine progetti per il trattamento delle acque reflue derivanti dai processi produttivi, permettendo il recupero e il riutilizzo delle risorse idriche all'interno dei processi, con una riduzione dei rifiuti generati e dei consumi complessivi85.

Le iniziative adottate nel 2024, si sono concretizzate prevalentemente attraverso investimenti in conto capitale (CapEx), per un valore complessivo di circa 80.000 euro, mentre non sono state rilevate spese operative significative. Tale importo risulta essere parte integrante della voce "Immobilizzazioni materiali e immobilizzazioni immateriali" (CapEx) e della voce "Costi di acquisto e altri costi operativi" (OpEx) presenti entrambe in Nota Integrativa del Bilancio Consolidato di Comer Industries.

Il Piano di Sviluppo Sostenibile 2035 include una roadmap per il raggiungimento degli obiettivi di riduzione dei consumi idrici, con un impiego di risorse riconducibili a quelle già espresse nel capitolo "Economia Circolare". Le risorse necessarie per finanziare tali azioni saranno coperte attraverso i flussi finanziari aziendali ordinari e non prevedono, allo stato attuale, l'utilizzo di strumenti finanziari sostenibili, come obbligazioni verdi, obbligazioni sociali o prestiti verdi.

85 Nessuna di queste azioni ha interessato stabilimenti situati in zone ad alto stress idrico.

La capacità di attuare le azioni pianificate non dipende da condizioni esterne specifiche, quali la concessione di sostegni finanziari o lo sviluppo di politiche pubbliche o di mercato. Questa autonomia finanziaria garantisce la continuità degli interventi e il raggiungimento degli obiettivi prefissati.

1.10.5. Economia circolare

Modalità di gestione, politiche e obiettivi

La Politica Integrata della Qualità, Sostenibilità e Responsabilità di Prodotto fissa come priorità del Gruppo il perseguimento di un modello di sviluppo circolare privilegiando l'impiego di materiali sostenibili e ottimizzando l'uso delle risorse naturali lungo i processi produttivi, riducendo così i rifiuti generati e gli impatti ambientali negativi dei suoi prodotti. Al pari di ogni altro principio contenuto nella Politica Integrata, il commitment in materia di economia circolare si applica a tutte le persone e le sedi di Comer Industries, e si estende anche alla catena di fornitura attraverso il Codice Etico Fornitori.

Le linee programmatiche contenute nella Politica Integrata si concretizzano in obiettivi, procedure operative e azioni sviluppate lungo tre direttrici:

  • implementando in ambito produttivo soluzioni tecnologiche e gestionali volte a ridurre l'impiego di risorse per unità lavorata, oltre che a riutilizzarle e reinserirle nei processi di produzione;
  • integrando criteri di ecosostenibilità nella progettazione dei prodotti, per la riduzione del materiale e delle risorse naturali e la minimizzazione degli impatti ambientali a valle, dall'utilizzo fino al fine vita;
  • attuando politiche di approvvigionamento che promuovono la cooperazione con fornitori di componenti e servizi con migliori performance in termini di materiale riciclato e riciclabilità.

Il perseguimento di questi obiettivi consente all'Azienda di cogliere nuove opportunità di business derivanti dalla definizione di strategie congiunte con i fornitori, riducendo al contempo i quantitativi delle materie prime utilizzate, dei rifiuti generati e l'esposizione a contenziosi e multe a causa dell'eventuale non corretta gestione dei rifiuti. La transizione a modelli di economia circolare genera riflessi positivi anche sul territorio e per gli stakeholder attraverso la riduzione degli impatti ambientali lungo la catena del valore e la promozione della consapevolezza nell'uso efficiente delle risorse.

La Politica Integrata della Qualità, Sostenibilità e Responsabilità di Prodotto si applica a tutte le persone e le sedi di Comer Industries. I fornitori del Gruppo allineano le proprie politiche a quelle di Comer Industries, così come espressamente richiesto all'interno del Codice Etico Fornitori.

L'applicazione della politica avviene attraverso l'implementazione di procedure mirate a definire gli obiettivi prioritari e i processi necessari per garantirne la realizzazione.

I target quali-quantitativi riguardano sia i flussi in entrata (materie prime), sia flussi in uscita (prodotti e rifiuti) e comprendono86:

  • Riduzione dell'intensità dei rifiuti pericolosi87: gli sforzi su questo fronte sono focalizzati sulla riduzione dei reflui generati dai processi produttivi del Gruppo, in particolar modo le lavorazioni meccaniche e la verniciatura, adottando pratiche per minimizzare l'uso delle sostanze e implementando soluzioni di trattamento delle acque, riducendo la quantità di rifiuti pericolosi prodotti da questi processi rispetto alle ore di lavorazione delle macchine degli impianti produttivi
  • Incremento del contenuto di materiale riciclato nelle materie prime: l'adozione di una prospettiva di ciclo di vita dei prodotti incoraggia l'integrazione di materiali riciclati, principalmente acciaio e ghisa, nei prodotti finali, riducendone l'impatto sulle emissioni e sulle potenziali perdite di biodiversità dovute all'estrazione dei metalli. Questa iniziativa è supportata dalla collaborazione con la catena del valore, in cui i fornitori sono incoraggiati a tracciare la provenienza e le caratteristiche dei materiali utilizzati, aumentandone il contenuto riciclato.

Il perimetro di applicabilità di questi target è esteso a tutte le attività e siti del Gruppo. Per garantire il loro raggiungimento, annualmente il Gruppo declina per ciascuna sede questi obiettivi in target specifici, fissati su base volontaria poiché non richiesti da leggi o regolamenti. Il conseguimento dei target da parte dei singoli stabilimenti contribuisce direttamente al raggiungimento degli obiettivi complessivi del Gruppo. Gli obiettivi assegnati vengono sottoposti a revisione annuale, assicurando un costante allineamento alle priorità strategiche e un miglioramento continuo delle prestazioni.

La definizione dei target del Gruppo segue un approccio basato sulle priorità strategiche e industriali, sugli studi di benchmark a livello settoriale, sul piano degli investimenti e sull'osservazione delle specificità di ogni realtà locale, adottando una logica di progressiva costruzione dei macro-obiettivi e rendendoli in questo modo robusti e legati sia alla strategia che alle reali dinamiche operative8889.

86 Per maggiori dettagli sui target afferenti al tema dell'economia circolare, si rimanda al capitolo La strategia di sostenibilità.

87 Considerando che la quasi totalità dei rifiuti pericolosi viene smaltito in discarica, il target è indirettamente rivolto alla diminuzione dei quantitativi in discarica, ovvero l'ultimo gradino della piramide dei rifiuti.

88 Si precisa che per la definizione dei target di circolarità non è stata utilizzata un'analisi di scenario. Tuttavia, i target sono stati definiti con l'ausilio di evidenze scientifiche che hanno mostrato l'evoluzione nel tempo dei trend su rifiuti e materiali riciclati, fra cui dati Eurostat e report sui rifiuti speciali rilasciati da Ispra.

89 Per la definizione dei target legati alla circolarità, il Gruppo non ha previsto un coinvolgimento degli stakeholder

Circolarità dei processi produttivi

Materie prime e risorse produttive

Comer Industries fa un uso rilevante di materie prime, rappresentate principalmente da acciaio, ghisa, leghe di alluminio, materiali plastici e componenti elettronici, oltre che oli lubrificanti, materie prime ausiliarie e imballaggi. L'acciaio è fondamentale per la realizzazione di componenti meccanici ad alta resistenza, mentre l'alluminio, grazie alla sua leggerezza e resistenza alla corrosione, è impiegato in parti che richiedono un peso ridotto senza compromettere la robustezza. La ghisa viene utilizzata per la produzione di elementi che necessitano di elevata durezza e resistenza all'usura. I processi produttivi principali sono lavorazioni meccaniche, trattamenti termici, verniciatura, assemblaggio e vengono svolti con macchine di proprietà dell'Azienda.

Comer Industries presenta un consumo limitato di terre rare, essenziali per la produzione di alcuni prodotti elettronici. Il Gruppo assicura un approvvigionamento responsabile e tracciato di tali materiali, selezionandoli sulla base di criteri mirati a ridurre l'impronta ambientale e a minimizzare i rischi associati alla loro estrazione e lavorazione.

Gli imballaggi sono principalmente composti in legno, acciaio e una piccola quantità di plastica. Questi sono selezionati per ottimizzare la funzionalità e ridurre al minimo i rifiuti, privilegiandone il riuso e la riciclabilità.

Afflussi di risorse in tonnellate90 2024
Materie ferrose 87.753
di cui acciaio 81.749
di cui ghisa 5.832
di cui alluminio 58
di cui altre materie prime ferrose 114
Materie plastiche 422
Imballaggi 1.876
Altre materie prime91 1.583
Totale materie prime 91.633
Peso materie prime biologiche 0
% materie prime biologiche 92 0
Peso materie prime riciclate 50.904
% materie prime riciclate 93 55,55

90 Il peso delle materie prime esposte in tabella è stato calcolato moltiplicando il peso unitario di ciascuna materia prima per la quantità acquistata nell'anno di riferimento. I dati sono stati successivamente aggregati per categoria di materia prima (es. materie prime ferrose, plastica, packaging). Per evitare doppi conteggi, sono stati esclusi dagli elaborati eventuali spostamenti intercompany di materie prime tra stabilimenti.

91 La categoria comprende materie prime come oli lubrificanti, inchiostri ed altri composti chimici.

92 Il denominatore utilizzato per calcolare l'indicatore è il peso totale delle materie prime.

93 Il denominatore utilizzato per calcolare l'indicatore è il peso totale delle materie prime.

All'interno dei propri stabilimenti, Comer Industries impiega processi altamente specializzati – dalle lavorazioni meccaniche ai trattamenti termici – e li ottimizza al fine di garantire un'elevata qualità del prodotto minimizzando gli scarti produttivi, applicando programmi rigorosi di recupero e riciclo. Al fine di efficientare il proprio processo produttivo e di ottimizzare il consumo delle materie prime, il Gruppo si approvvigiona di nuove macchine e tecnologie industriali innovative che permettono di ridurre l'utilizzo di risorse94 necessarie al funzionamento del processo.

L'adozione di schemi di economia circolare rappresenta per Comer Industries una rilevante opportunità, e genera impatti positivi per il Gruppo e per la sua catena del valore. Tali pratiche permettono un contenimento dei costi e l'accesso a nuove opportunità di business derivanti dalla definizione di strategie congiunte con i fornitori, limitando al contempo le emissioni di gas serra e promuovendo la cultura di una gestione responsabile delle risorse.

Circolarità di Prodotto

I prodotti di Comer Industries si suddividono in diverse categorie e sono progettati per rispondere alle esigenze tecniche più complesse, garantendo funzionalità, precisione e affidabilità in molteplici applicazioni. La gamma di prodotti offerti è riconducibile principalmente a nove categorie:

    1. Riduttori e moltiplicatori di velocità (Gearboxes). Dispositivi meccanici progettati per trasmettere e modulare la potenza, modificando velocità e coppia. Disponibili in configurazioni diverse, sono utilizzati in macchinari agricoli, industriali e da costruzione.
    1. Alberi cardanici e dispositivi limitatori di coppia (PTO Shaft & Clutches). Componenti che trasferiscono la potenza meccanica dal trattore agli attrezzi agricoli. Gli alberi cardanici consentono la trasmissione del moto rotatorio, mentre i dispositivi limitatori di coppia proteggono il sistema da sovraccarichi o picchi di coppia.
    1. Assali (Axles). Strutture portanti che collegano le ruote al telaio del veicolo, trasmettendo potenza e sostenendo i carichi. Utilizzati in veicoli agricoli e industriali, sono progettati per resistere a sollecitazioni elevate.
    1. Trasmissioni idrostatiche (Hydrostatic Traction Drives ICVD). Sistemi di trasmissione che utilizzano fluidi per trasferire energia meccanica. Combinano pompe e motori idraulici per regolare la velocità e la trazione in modo continuo e preciso.

94 Per far funzionare i propri processi il Gruppo si avvale di risorse energetiche, quali energia elettrica e combustibili, sia acqua. Per una spiegazione dettagliata sull'impiego di quest'ultima, si rimanda al capitolo Utilizzo responsabile delle risorse idriche.

    1. Motori elettrici (Electric Motors). Unità motrici che trasformano energia elettrica in energia meccanica. Progettati per garantire efficienza e versatilità, trovano applicazione in macchine agricole e industriali, soprattutto nei contesti di elettrificazione.
    1. Riduttori planetari (Planetary Drives). Sistemi di trasmissione compatti che utilizzano una configurazione a ingranaggi planetari per distribuire la coppia. Caratterizzati da un alto rapporto tra coppia trasmessa e dimensioni, sono impiegati in applicazioni che richiedono alta efficienza.
    1. Sistema di attacco per trattori (Tractor Attachment System). Strutture progettate per collegare attrezzature e accessori ai trattori. Facilitano il montaggio e lo smontaggio rapido, garantendo un'interfaccia stabile tra macchina e attrezzatura.
    1. Albero di trasmissione (Drive Shaft). Componente che trasferisce potenza rotazionale tra due o più elementi meccanici, solitamente motore e assale. Gli alberi di trasmissione sono progettati per resistere a elevate torsioni e vibrazioni.
    1. Frizione per ventilatori (Fan Clutch). Dispositivi utilizzati per controllare la velocità delle ventole di raffreddamento. Consentono un funzionamento regolato in base alle condizioni operative, migliorando la gestione termica del sistema.

La maggior parte dei prodotti di Comer Industries è composta prevalentemente da leghe ferrose e leggere, con l'aggiunta di materiali come tecnopolimeri. Gearboxes, PTO Shaft & Clutches, Axles, Planetary Drives, Tractor Attachment Systems, Drive Shafts e Fan Clutch sono prodotti ad elevato grado di riciclabilità, mentre, Hydrostatic Traction Drives ed Electric Motors presentano una piccola parte di materiali che al momento non possiedono flussi di smaltimento sviluppati in tutte le economie globali. La seguente tabella di dettaglio mostra la principale composizione dei prodotti sopra citati95 e del loro packaging,96 specificando la riciclabilità della singola famiglia di materie prime.

95 Non è possibile effettuare una suddivisione dei prodotti sulla base dei principi di circolarità, poiché il Gruppo al 31 dicembre 2024 non ha formalizzato i parametri che i prodotti devono rispettare per potersi considerare allineati ai principi di circolarità di progettazione.

96La totalità (100%) del packaging è considerata riciclabile se opportunamente separata, poiché costituita da componenti monomateriale in legno, plastica, materiali ferrosi, carta e cartone.

Leghe
ferrose
Leghe
leggere
Magneti Rame Tecnopolimeri Resine
epossidiche
Materiali di
frizione
Olio Grasso Legno Carta/cart
one
Plastic
a
GEARBOXES X X X X X X X X
PTO SHAFT & CLUTCHES X X X X X X X X X
AXLES X X X X X X X X
HYDROSTATIC TRACTION
DRIVES
X X X X
ELECTRIC MOTORS X X X X X X X X X X
PLANETARY DRIVES X X X X X X
TRACTOR ATTACHMENT
SYSTEM
X X X X X X X X X
DRIVE SHAFT X X X X X X
FAN CLUTCH X X X X X X X X X
Riciclabilità No No Si No Si Si Si

Nel 2024 è stata aggiornata la valutazione del contenuto riciclato e della riciclabilità dei prodotti. Oltre agli studi già condotti sui riduttori epicicloidali per il settore eolico (Wind Power Turbine), sui doppi giunti (Double Joints) e sugli alberi cardanici (Drive Shafts), l'analisi è stata estesa anche alla famiglia di prodotti dei motori elettrici (Electric Motors). Di seguito, un quadro sinottico che riporta gli esiti degli studi effettuati:

Prodotto Contenuto riciclabile 97 Contenuto riciclato 98
Wind Power Turbine 95% 26 %
Double Joints 95% 28%
Drive Shaft 91% 52%
Electric Motors 87% 49%
Valori medi 92% 39%

97 Per stimare il contenuto riciclabile è stata adottata l'ipotesi cautelativa che tutte le componenti in acciaio e ghisa che superassero il 2% del peso totale del prodotto finito siano considerabili come contenuto riciclabile, poiché dotate di un flusso di riciclo da tempo consolidato. La percentuale di contenuto riciclato totale è data dalla somma di queste componenti rispetto al peso netto del prodotto finito.

98 Il calcolo del contenuto riciclato all'interno del prodotto è stato calcolato come peso stimato delle materie prime secondarie rispetto al peso netto del prodotto finito. Al fine di valutare il quantitativo di materia prima da riciclo all'interno dei componenti del prodotto, è stato assunto che tutte le componentistiche in acciaio e ghisa il cui peso superasse il 2% del peso del prodotto finito, contenessero al loro interno un 76% di materia prima secondaria. Tale percentuale è coerente con il quantitativo di acciaio riciclato medio da database Eurostat.

Data la rappresentatività delle categorie studiate e l'omogeneità dei risultati, è ragionevole affermare che le percentuali del 39% e del 92% possano essere considerate per approssimazione un'indicazione media rispettivamente dei materiali di ingresso riciclati e del livello di riciclabilità dei prodotti di Comer Industries.

I prodotti offrono soluzioni tecniche con durabilità differenziata, adattandosi alle specifiche esigenze applicative. La gestione dei ricambi, attraverso una rete specializzata, estende l'attenzione dell'Azienda lungo il ciclo di vita dei propri prodotti. Dal punto di vista della durabilità, la disponibilità dei ricambi è garantita principalmente attraverso:

  • ඵ Reti di distribuzione e i servizi del produttore della macchina;
  • ඵ Rivenditori autorizzati, in particolare per prodotti come gli alberi cardanici e i sistemi di attacco per trattori;
  • ඵ Canali di vendita interni e integratori di sistema, come nel caso dei motori elettrici, che richiedono una gestione più mirata e specializzata.
Durata tipica Ricambi
[ore]
GEARBOXES 1000÷5000 Spare part distribution network;
machine manufacturer's service
PTO SHAFT & CLUTCHES 500÷3000 Dealer; machine manufacturer's
service
AXLES 5000÷10000 Spare part distribution network;
machine manufacturer's service
HYDROSTATIC TRACTION DRIVES 5000÷10000 Spare part distribution network;
machine manufacturer's service
ELECTRIC MOTORS 15000÷20000 Spare parts sales channel: internal and
via System integrator
PLANETARY DRIVES 5000÷25000 Spare part distribution network;
machine manufacturer's service
TRACTOR ATTACHMENT SYSTEM 5000÷10000 Dealer; machine manufacturer's
service
DRIVE SHAFT 5000÷10000 Spare part distribution network;
machine manufacturer's service
FAN CLUTCH 10000÷20000 Spare part distribution network;
machine manufacturer's service

Gestione responsabile dei rifiuti

Nella gestione dei rifiuti generati dai propri processi, l'Azienda persegue il duplice obiettivo di garantire la piena conformità con le normative nazionali e comunitarie e ridurre le quantità di rifiuti pericolosi. Un sistema di monitoraggio implementato su tutti i siti consente di verificare l'andamento e valutare le aree di intervento attraverso una dashboard analitica, identificando le priorità in termini di impatto ambientale ed economico.

L'attività produttiva di Comer Industries genera diverse tipologie di rifiuti, i quali vengono trasportati e smaltiti correttamente rispettando le direttive nazionali applicabili a ciascun stabilimento in cui l'Azienda opera, avvalendosi di fornitori di servizi di smaltimento autorizzati secondo la normativa locale. Le principali tipologie di rifiuti includono:

  • Rifiuti metallici e di lavorazione meccanica: dai processi di taglio, tornitura, fresatura e rettifica dei metalli. Sono generalmente recuperabili e spesso riciclati attraverso processi di rifusione.
  • Rifiuti elettronici (RAEE): componenti elettronici usati, schede elettroniche e apparecchiature dismesse fanno parte dei rifiuti elettrici ed elettronici, che necessitano di smaltimento o recupero specifico a causa dei materiali preziosi e delle sostanze pericolose in essi contenuti.
  • Imballaggi: materiali di imballaggio come cartone, plastica, legno e polistirene rappresentano una componente significativa dei rifiuti aziendali e possono essere riciclati o riutilizzati quando possibile.
  • Rifiuti pericolosi99: oli esausti, solventi, vernici e altri prodotti chimici impiegati per la verniciatura e lubrificazione delle macchine, che devono essere trattati come rifiuti speciali a causa del loro impatto ambientale.
  • Rifiuti plastici: scarti, ad esempio da componenti protettivi, che possono essere riciclati o smaltiti a seconda della loro composizione.
  • Rifiuti generici e urbani: Includono i rifiuti prodotti da attività di ufficio o da strutture di servizio all'interno degli stabilimenti.

La procedura di gestione dei rifiuti definisce le modalità di gestione e smaltimento di tutte le tipologie di rifiuto prodotte presso gli stabilimenti. Le istruzioni contenute nella procedura tengono in considerazione i principi della gerarchia dei rifiuti, dando pertanto priorità alla prevenzione, al riuso e al riciclo, al recupero, e infine, allo smaltimento in discarica.

Comer Industries verifica periodicamente, sia a livello centrale sia presso ciascun sito, la validità delle autorizzazioni necessarie per garantire la conformità alle normative vigenti.

99 Si precisa che in questa categoria non sono inclusi rifiuti radioattivi, poiché il Gruppo non produce questo tipo di rifiuto.

Le operazioni di lavorazione meccanica e verniciatura sono quelle che producono la maggiore quantità di rifiuti, sia pericolosi, come emulsioni e soluzioni acquose, sia non pericolosi, come sfridi metallici. Nel 2024, il Gruppo ha generato un totale di 12.331 tonnellate di rifiuti, di cui il 15% classificati come pericolosi.

2024
Trattamento Recupero Smaltimento Totale
Categoria
rifiuti (t)
Rifiuti pericolosi 1.426 466 1.892
Rifiuti non pericolosi 9.762 677 10.439
Totale 11.188 1.143 12.331

Per normalizzare i quantitativi di rifiuti generati e isolare le tendenze, l'Azienda monitora, oltre ai valori assoluti, indicatori di performance di intensità che rapportano i volumi di rifiuti alle ore lavorate, a cui sono direttamente correlati. I dati riguardanti il peso dei rifiuti provengono da registri e fatture dei fornitori dei servizi di smaltimento, i quali specificano il peso puntuale di ogni tipologia di rifiuto.

Intensità rifiuti 2024
Rifiuti pericolosi (t) 1.892
Rifiuti radioattivi (t) 0
Rifiuti non pericolosi (t) 10.439
Ore macchina per la realizzazione dei prodotti100 2.309.037
Indice intensità rifiuti pericolosi101 8,2
Indice intensità rifiuti non pericolosi 102 45,2
Indice intensità rifiuti totali 103: 53,4

Nei diversi stabilimenti, i rifiuti sono separati per tipologia e indirizzati verso impianti che promuovono il recupero dei materiali riciclabili, in linea con le normative vigenti. Tale approccio viene applicato anche agli uffici, con specifici contenitori per toner, carta e cartone, e alle aree comuni come mense e zone ristoro.

Il personale partecipa a sessioni formative periodiche e riceve indicazioni dettagliate sulla corretta separazione dei rifiuti, promuovendo pratiche di riduzione e riciclo.

100 Ore macchina per la realizzazione dei prodotti, derivanti dall'avanzamento effettivo degli ordini di produzione all'interno del sistema. 101(rifiuti pericolosi / ore macchina per la realizzazione dei prodotti) * 10.000.

102 (rifiuti non pericolosi / ore macchina per la realizzazione dei prodotti) * 10.000.

103 (rifiuti pericolosi + rifiuti non pericolosi) / ore macchina per la realizzazione dei prodotti) * 10.000.

L'analisi dei dati del 2024 rivela che oltre il 90% dei rifiuti generati è stato recuperato, mentre il restante 10% è stato avviato a smaltimento, con meno della metà di quest'ultimo destinato alla discarica. La destinazione dei rifiuti non riciclati o recuperati dipende da diversi fattori. In alcuni casi, i limiti tecnologici e normativi impediscono il riciclo o il recupero di determinati materiali a causa della loro composizione chimica o della contaminazione. Inoltre, la disponibilità di infrastrutture per il trattamento dei rifiuti varia a seconda dell'area geografica, rendendo il recupero non sempre praticabile.

Recupero

2024
Categoria di rifiuti (t)
Trattamento
Pericolosi Non Pericolosi Totale
Riciclaggio 261 6203 6.463
Preparazione al riuso 0 0 0
Altre operazioni di recupero104 1.166 3.560 4.725
Totale 1.426 9.762 11.188

Smaltimento

2024
Categoria di rifiuti (t) Pericolosi Non Pericolosi Totale
Trattamento
Incenerimento senza recupero energetico 36 0 36
Incenerimento con recupero energetico 11 152 162
Discarica 34 425 459
Altre operazioni di smaltimento105 386 101 486
Totale 466 677 1.143

104Riciclaggio/recupero di altre sostanze inorganiche, rigenerazione o altri reimpieghi degli oli, scambio di rifiuti per sottoporli a una delle operazioni indicate da R1 a R11, messa in riserva di rifiuti per sottoporli a una delle operazioni indicate nei punti da R1 a R12 (escluso il deposito temporaneo, prima della raccolta, nel luogo in cui sono prodotti).

105Digestione anaerobica, trattamento fisico-chimico che dia origine a composti o a miscugli eliminati secondo una delle modalità di smaltimento da D1 a D12, incenerimento a terra, raggruppamento preliminare prima di una delle operazioni di cui alle modalità di smaltimento da D1 a D12, deposito preliminare prima di uno delle operazioni di cui ai punti da D1 a D14.

Azioni intraprese e pianificate

Nel corso del 2024, Comer Industries ha implementato una serie di iniziative volte a rafforzare l'impegno per l'economia circolare, con interventi mirati alla gestione efficiente delle materie prime in entrata, alla riduzione dei rifiuti e al miglioramento della sostenibilità lungo tutta la filiera produttiva. Queste azioni riflettono le linee guida aziendali per il perseguimento di un modello produttivo che minimizzi l'impatto ambientale e ottimizzi l'uso delle risorse.

Le azioni sono state realizzate in vari siti produttivi concentrandosi principalmente sulla riduzione dei reflui generati dalle attività industriali con ricadute sul prelievo idrico dovuto al ricircolo all'interno del processo dell'acqua recuperata. Presso lo stabilimento di Reggiolo è stato installato un sistema di trattamento delle acque a valle del processo di verniciatura con recupero dei solventi. Altre iniziative sono state implementate presso i siti di Lohmar e l'area delle lavorazioni meccaniche di Reggiolo, attraverso l'installazione di dispositivi per il recupero e il riutilizzo delle sostanze in uscita dai sistemi già esistenti di trattamento delle emulsioni.

In aggiunta, sono state introdotte soluzioni di imballaggio riutilizzabile per i prodotti realizzati presso gli stabilimenti di Woodridge e Sohland, con l'obiettivo di ridurre il consumo di materiali monouso come il cartone e il legno, supportando una gestione più sostenibile degli approvvigionamenti.

Le iniziative realizzate nel 2024 si sono concretizzate in investimenti in conto capitale per un valore complessivo di circa 80.000 euro, mentre non sono stati rilevati costi operativi, essendo prevalentemente inclusi nei costi ordinari per il personale, in particolare per le funzioni R&D e Acquisti.

Tali valori sono parte integrante della voce "Immobilizzazioni materiali e immobilizzazioni immateriali" (CapEx) e la voce "Costi di acquisto e altri costi operativi" (OpEx) presenti entrambe in Nota Integrativa del Bilancio Consolidato di Comer Industries.

Il Gruppo darà seguito a queste iniziative, soprattutto in ambito di trattamento dei reflui pericolosi, anche nel prossimo decennio 2025-2035 in linea con gli impegni assunti nel Piano di Sviluppo Sostenibile 2035, con un impiego di risorse finanziarie dedicate106.

Ad oggi, le azioni intraprese e pianificate non prevedono l'utilizzo di strumenti finanziari sostenibili, come obbligazioni verdi o prestiti verdi, né dipendono da condizioni esterne quali il supporto finanziario pubblico o lo sviluppo di politiche di mercato.

106 Non esplicitato in quanto al di sotto della soglia di materialità fissata in 3.500.000 euro complessivi per il decennio 2025-2035.

INFORMAZIONI SOCIALI

1.10.6 Forza lavoro propria

Modalità di gestione, politiche e obiettivi

Comer Industries riconosce la centralità delle persone per il raggiungimento degli obiettivi strategici considerandole una risorsa fondamentale per affrontare le sfide del mercato globale e promuovere una crescita sostenibile.

Tutti i lavoratori e le lavoratrici di Comer Industries vengono considerati nell'individuazione degli impatti, dei rischi e delle opportunità all'interno del processo di doppia rilevanza, e rientrano nell'ambito dell'informativa in conformità agli standard ESRS 2. I lavoratori che rientrano all'interno della forza lavoro del Gruppo risultano classificabili come lavoratori dipendenti diretti e lavoratori interinali. Per quanto concerne gli impatti negativi, questi risultano di natura sistemica, dovuti alle caratteristiche del settore in cui il Gruppo opera. Non sono stati cioè individuati impatti negativi riferiti a singoli episodi verificatisi. Per quanto riguarda gli impatti positivi rilevanti, sono riferiti alle tematiche di valorizzazione della diversità, condizioni di lavoro, sviluppo delle competenze professionali, creazione di percorsi di carriera e sicurezza dei dati personali e delle informazioni interne. Anche questi impatti sono rivolti all'intera forza lavoro propria di Comer Industries, non distinguendosi per gruppi specifici di lavoratori.

Alcuni rischi identificati si correlano direttamente agli impatti: ad esempio, il rischio di sanzioni e contenziosi relativo a incidenti in ambito salute e sicurezza o ambiente è stato determinato sulla base del relativo impatto negativo potenziale. O, ancora, l'impatto positivo sullo sviluppo delle competenze professionali interne e la creazione di percorsi di carriera con un adeguato sistema di valutazione della performance si relaziona all'opportunità di perseguire più facilmente gli obiettivi e migliorare i risultati del Gruppo, come diretta conseguenza. In termini di dipendenze dalla forza lavoro propria, tali aspetti sono stati considerati in modo qualitativo all'interno del processo di valutazione che ha coinvolto le diverse funzioni aziendali. Non vi è, invece, alcuna correlazione tra gli impatti positivi e negativi individuati sulla forza lavoro propria e i piani di transizione attuati per ridurre gli impatti ambientali negativi.

Al fine di identificare i principali rischi che incidono sulla forza lavoro propria, è stata condotta un'opportuna valutazione di rischio di violazione dei diritti umani sulle attività del Gruppo, con un focus sulle aree geografiche a maggior rischio. La valutazione ha evidenziato rischi bassi anche in

zone potenzialmente più esposte, dato il contesto sociopolitico. Per quanto riguarda i rischi relativi alla salute e sicurezza sul lavoro, riconducibili ad attività operative più esposte, come le operazioni di verniciatura ed assemblaggio, il Gruppo ha predisposto negli anni una serie di presìdi volti alla mitigazione di tali rischi (automazione dei processi, attrezzature leggere e manipolabili, sostituzione delle vernici a solventi con vernici a base acqua). Ad oggi, quindi, non sono presenti particolari attività negli stabilimenti di Comer Industries considerabili ad alto rischio di incidenti sul lavoro o di malattia professionale.

In definitiva, i rischi e le opportunità mappate non riguardano specifiche tipologie di lavoratori, e le loro modalità di gestione, assieme a quelle dei relativi impatti, sono generalizzate e indifferenziate, applicandosi cioè in maniera indifferenziata a tutti i lavoratori di Comer Industries.

Per gestire impatti, rischi ed opportunità associati alla propria forza lavoro107, il Gruppo ha adottato alcune politiche di riferimento:

  • Politica Integrata sui Diritti Umani: definisce i principi cardine in materia di tutela dei diritti fondamentali delle persone, sia all'interno dell'organizzazione sia lungo l'intera filiera.
  • Politica Integrata sulla Diversità e Inclusione: promuove un modello di gestione basato sull'inclusione e sulle pari opportunità, garantendo un ambiente di lavoro rispettoso e valorizzante per ogni individuo.
  • Politica Integrata della Qualità, Sostenibilità e Responsabilità di Prodotto: stabilisce obiettivi specifici in ambito di sicurezza sul lavoro, definendo un sistema di gestione strutturato per il miglioramento continuo.
  • Politica Integrata sulla Sicurezza delle Informazioni: esprime l'impegno e le linee d'azione per la protezione dei dati personali di tutti gli stakeholder aziendali attraverso misure tecniche e gestionali commisurate al rischio.

Le Politiche non distinguono gruppi specifici all'interno della forza lavoro, ma si applicano allo stesso modo a tutti i lavoratori dipendenti o il cui lavoro è controllato dall'Azienda.

Gli obiettivi e i contenuti vengono definiti attraverso un'attenta analisi degli impatti, dei rischi e delle opportunità, e attuati attraverso il Piano di Sviluppo Sostenibile 2035, garantendo un approccio proattivo e strutturato in relazione alle tematiche della responsabilità sociale. La loro implementazione è supportata da un sistema di regolamenti e procedure, tra cui il Codice Etico108.

107 Per la lista esaustiva degli impatti, rischi ed opportunità afferenti al tema della propria forza lavoro, che permette di visionare la coerenza tematica diretta degli IROs con le quattro politiche riportate, si rimanda al capitolo "Analisi di doppia rilevanza".

108 I target afferenti al tema del capitale umano sono stati fissati senza la consultazione della forza lavoro e dei loro rappresentanti.

Comer Industries adotta un approccio sistematico e inclusivo per il coinvolgimento dei lavoratori, garantendo una comunicazione chiara e trasparente attraverso l'uso di strumenti come la rete intranet aziendale e riunioni periodiche. Nelle realtà dove sono presenti rappresentanze dei lavoratori, l'Azienda assicura che queste siano informate e coinvolte su tematiche previste da normative o contratti collettivi attraverso incontri e comunicazioni che avvengono con frequenza variabile a seconda delle esigenze locali e della rilevanza degli argomenti trattati e dei progetti in corso. La funzione Risorse Umane, sotto la responsabilità operativa del Direttore delle Risorse Umane, assicura il dialogo costante e l'efficacia dei processi di coinvolgimento e di attuazione delle azioni concordate.109. Pur non essendo presente un accordo quadro globale, Comer Industries rispetta rigorosamente le normative sui diritti umani applicabili in ciascun Paese, come dichiarato nella Politica Integrata sui Diritti Umani e nella Politica Integrata sulla Diversità e Inclusione. Il Gruppo si impegna inoltre a garantire pari opportunità di comunicazione a tutti i lavoratori, indipendentemente da genere, età, etnia o disabilità, e a adottare misure concrete contro ogni forma di discriminazione, promuovendo inclusività e rispetto in ogni fase del rapporto di lavoro 110.

Per garantire che le preoccupazioni e i bisogni dei lavoratori possano essere espressi in maniera strutturata e indirizzati e gestiti in modo corretto e trasparente, promuovendo così comportamenti etici e rispettosi, Comer Industries ha adottato un canale di whistleblowing, gestito da una società esterna indipendente, che ha il mandato vincolante di proteggere l'identità di tutti coloro che lo utilizzano.

Il processo di whistleblowing è disciplinato da una procedura dedicata per assicurare un follow-up adeguato e una gestione puntuale delle segnalazioni, attraverso un monitoraggio continuo delle azioni correttive. Tutte le segnalazioni ricevute sono tracciate digitalmente lungo l'intero processo, dalla ricezione a tutte le fasi dell'istruttoria, e investigate da personale qualificato, in modo da garantire la massima riservatezza e la salvaguardia del segnalante da ogni tipo di ritorsione. Il segnalante è in grado di richiedere informazioni, fornire maggiori dettagli o seguire il progresso della propria segnalazione. I dati sono trattati in conformità con le leggi locali e vengono conservati per il periodo ritenuto strettamente necessario per soddisfare le finalità della procedura. Per promuovere la conoscenza del canale whistleblowing e rafforzare la fiducia dei lavoratori, vengono organizzate sessioni di formazione e comunicazioni interne mirate.

109 Il Gruppo non ha formalizzato procedure per valutare l'efficacia delle azioni di coinvolgimento della forza lavoro.

110 Il Gruppo adotta gli stessi processi di coinvolgimento delle persone per tutti i dipendenti, a prescindere dalla loro esposizione o vulnerabilità agli impatti.

Capitale umano

Al 31 dicembre 2024 l'organico complessivo di Comer Industries è di 3.171 persone, di cui 247 lavoratori somministrati per far fronte a esigenze di stagionalità produttiva111. Il Gruppo non dispone di lavoratori a chiamata.

La popolazione aziendale risulta concentrata in maggioranza in Italia e Germania (73%) dove sono presenti i più importanti stabilimenti produttivi del Gruppo (Reggiolo, Matera, Lohmar), negli Stati Uniti (12,6%) e in Cina (7,6%) mentre la quota rimanente del personale è distribuita tra gli stabilimenti produttivi in India e Brasile e nei centri Aftermarket.

L'informativa seguente fornisce una rappresentazione della popolazione aziendale al 31 dicembre 2024. I numeri relativi alle persone rappresentano il numero di lavoratori e lavoratrici dipendenti e non dipendenti inteso come numero di teste. Le informazioni riportate nel presente capitolo sono esenti da stime o ipotesi.

Dipendenti per genere 2024
Uomini 2.597
Donne 327
Altro 0
Non comunicato 0
Totale dipendenti 2.924
Dipendenti per Paese 2024
Italia 1.047
Germania 1.135
Stati Uniti d'America 320
Cina 224
Resto del mondo 198
2024
Uomini Donne Totale
Numero di dipendenti 2.597 327 2.924
Dipendenti a tempo indeterminato 2.344 297 2.641
Dipendenti a tempo determinato 253 30 283
Dipendenti ad orario variabile 0 0 0
Dipendenti a tempo pieno 2.588 284 2.872
Dipendenti a orario ridotto 9 43 52

111 Il numero di persone risulta essere coerente con quanto descritto nel paragrafo 2.6.12 "Benefici successivi alla cessazione del rapporto di lavoro" in Nota Integrativa del Bilancio Consolidato di Comer Industries

La distribuzione geografica evidenzia una situazione di prevalenza di contratti a tempo determinato in Cina derivante dal processo di inserimento lavorativo cinese.

2024
IT DE US CN RW Tot
Numero di dipendenti 1.047 1.135 320 224 198 2.924
Dipendenti a tempo indeterminato 1.046 1.067 320 17 191 2.641
Dipendenti a tempo determinato 1 68 0 207 7 283
Dipendenti ad orario variabile 0 0 0 0 0 0
Dipendenti a tempo pieno 1.028 1.105 320 224 195 2.872
Dipendenti a orario ridotto 19 30 0 0 3 52

Il Gruppo si avvale di lavoratori non dipendenti il cui lavoro è tuttavia controllato dell'organizzazione al fine di gestire i picchi produttivi che non richiedono un incremento di organico. Tale categoria è rappresentata nella sua totalità da lavoratori interinali. La seguente tabella riassume il numero di questi lavoratori in termini di numerosità al 31 dicembre 2024.

Non-dipendenti per genere - teste 2024
Uomini 229
Donne 18
Altro 0
Non comunicato 0
Totale lavoratori non dipendenti 247

Nel corso del 2024 sono state assunte 189 persone a fronte di 470 uscite. Ciò ha portato una riduzione della popolazione aziendale di 281 lavoratori dipendenti.

2024
F M Tot
Ingressi - teste 36 153 189
Tasso di ingresso 1,2% 5,2% 6,5%
Uscite 74 396 470
Tasso di uscita 2,5% 13,5% 16,1%

I tassi di turnover sono calcolati come numero di persone entrate o uscite rispetto al numero di lavoratori in forza al 31 dicembre 2024. Della totalità dei lavoratori usciti nell'anno, 328 si sono dimessi volontariamente (70% dei dimessi), mente 142 sono usciti dall'Azienda per pensionamento o dimissione non volontaria.

Comer Industries, basandosi sull'assunto che i dipendenti sono un importante valore aggiunto, garantisce una corretta e chiara gestione dei dipendenti, nel pieno rispetto dei diritti umani, senza discriminazioni, garantendo un contratto di lavoro e libertà di associazione, in un ambiente salubre e sicuro. L'88% dei lavoratori è coperta da accordi collettivi sul lavoro. La percentuale risulta 96% se si prendono in considerazione solamente i Paesi EEA e 61% se si considerano solamente i Paesi non EEA. Per ciò che consente i rappresentanti dei lavoratori, questi coprono l'82% della popolazione aziendale. Non è presente rappresentanza da parte di un Comitato Aziendale Europeo (CAE), un comitato aziendale di una Società Europea (SE) o un comitato aziendale di una Società Cooperativa Europea.

Contrattazione collettiva Dialogo sociale
Tasso di copertura Lavoratori dipendenti - Lavoratori dipendenti – Rappresentanza sul luogo di
EEA non EEA lavoro (soltanto SEE)
0-19% India
20-39% USA
40-59%
60-79%
80-100% Italia; Germania Brasile; Cina Italia; Germania

Tutti i dipendenti del Gruppo sono coperti dalla protezione sociale, attraverso programmi pubblici o benefici offerti dall'impresa, contro la perdita di reddito dovuta a malattia, disoccupazione, infortuni sul lavoro e invalidità acquisita, congedo parentale e pensionamento.

Anche nel 2024 lo smart working ha rappresentato uno strumento a disposizione dei dipendenti del Gruppo.

Il Gruppo, in conformità con la normativa giuslavoristica di ciascun territorio e con l'obiettivo di creare un ambiente di lavoro favorevole per la conciliazione fra vita personale e vita professionale ha accolto, ogni qualvolta possibile, tutte le richieste di lavoro part time dei dipendenti, di flessibilità oraria temporanea in relazione alla gestione familiare post-maternità/paternità o a situazioni di difficoltà contingenti, oltre che garantire tutti i congedi previsti dalla normativa e dalla contrattazione collettiva.

Comer Industries riconosce l'importanza del supporto alla genitorialità come elemento chiave per favorire il benessere dei propri dipendenti e il bilanciamento tra vita professionale e personale. In linea con le normative vigenti nei diversi Paesi in cui opera, l'Azienda garantisce l'accesso al congedo parentale come diritto fondamentale, ascoltando e accogliendo le esigenze dei lavoratori e delle lavoratrici. Nel 2024, il 97% dei dipendenti risulta avente diritto al congedo parentale. Di questi il 9% ne ha usufruito durante l'anno.

Percentuale del personale avente diritto al Percentuale del personale che ha goduto
congedo parentale del congedo parentale
Popolazione femminile 95% 13%
Popolazione maschile 97% 8%
Totale popolazione 97% 9%

Formazione e sviluppo del personale

La formazione è strutturata sulla base di un'analisi globale delle esigenze formative e mira a raggiungere un duplice obiettivo: da un lato, sviluppare le competenze a tutti i livelli, adattandole al ruolo e alle mansioni di ciascuna risorsa con metodologie adeguate al tipo di formazione proposta; dall'altro, ridurre il rischio legato alla concentrazione di competenze specifiche in pochi individui, garantendo la presenza di adeguati backup.

I percorsi formativi coprono diverse aree tematiche, con propri obiettivi e modalità adeguate alla platea di discenti, senza trascurare l'esperienza acquisita e le best practices sperimentate sul campo.

L'Azienda si avvale di fornitori esterni, di piattaforme di e-learning tecnologicamente avanzate e di docenti interni che condividono con i colleghi competenze e conoscenze acquisite nel percorso lavorativo.

L'efficacia della formazione viene misurata attraverso test di apprendimento e di gradimento erogati al termine dell'evento formativo. I test permettono di attuare tempestivamente eventuali azioni correttive, nel caso in cui i partecipanti non avessero raggiunto un adeguato livello di conoscenza e

competenza. Evidenziano inoltre i punti di forza e le aree di miglioramento, anche dal punto di vista organizzativo e di adeguatezza del personale docente individuato. Gli adempimenti formativi obbligatori in materia di sicurezza vengono gestiti attraverso un sistema informatizzato di monitoraggio delle scadenze che ne garantisce il rispetto.

I piani formativi vengono elaborati in ottica di crescita delle persone sia in senso "verticale" (gerarchico) che "orizzontale" (funzionale).

L'Azienda assicura alle nuove risorse, un piano di onboarding formativo personalizzato, a seconda della mansione: impiegatizia o legata ai reparti produttivi.

Academy

Academy è una struttura interna di formazione istituita da Comer Industries nel 2008, a testimonianza del consolidato impegno dell'Azienda per lo sviluppo delle competenze e la crescita delle persone. L'obiettivo di Academy è offrire formazione che permetta lo sviluppo del capitale umano, la crescita professionale e la condivisione delle conoscenze. È un luogo d'incontro e di confronto che ha un ruolo decisivo nell'assicurare la capacità competitiva che il mercato riconosce a Comer Industries e propone percorsi di formazione i cui contenuti consentono di rendere immediatamente applicabili metodologie, approcci e soluzioni operative trasversali ai diversi processi aziendali.

Academy, estesa a tutto il nuovo perimetro del Gruppo, prosegue la promozione e l'attuazione dei percorsi formativi per il personale di tutte le sedi aziendali.

La salute e sicurezza sul posto di lavoro rappresenta un'area centrale dei programmi formativi, sostanziati anche da sessioni supplementari rispetto a quelle previste dalla vigente normativa, con l'obiettivo di consolidare la consapevolezza e rafforzare l'approccio preventivo agli infortuni.

Vengono inoltre erogati interventi formativi finalizzati al conseguimento di specifiche qualifiche professionali e corsi tecnici, rivolti ad operatori logistici e di produzione.

Sempre alta l'attenzione sul tema della cybersecurity e del trattamento dati personali, in tutte le sedi del Gruppo, con la pianificazione di momenti formativi specifici sulla sicurezza informatica e protezione dati.

Prosegue, attraverso piattaforme dedicate, l'erogazione di corsi su tematiche di compliance (ad esempio, su Codice Etico e Politiche) e di sostenibilità.

Con l'intento di promuovere una cultura aziendale inclusiva e valoriale, dare l'impulso e incoraggiare il dialogo e la riflessione su queste tematiche tra i suoi collaboratori, Comer Industries ha esteso anche alle sedi di Castelnovo di Sotto e Rubiera il percorso formativo sulla collaborazione e il

confronto intergenerazionale, partito nel 2023 per il personale di Reggiolo. Il progetto sarà presto avviato anche nella sede di Matera.

Nel corso del 2024, l'Azienda ha mantenuto su livelli significativi l'impegno verso lo sviluppo delle persone in termini di competenze e skill, erogando complessivamente 36.621 ore di formazione con un valore di 12,5 ore pro capite.

Diversità e pari opportunità

Il Gruppo considera la diversità come un valore da difendere e valorizzare e si impegna a creare ambienti di lavoro aperti ed inclusivi nei quali la diversità sia una fonte di ricchezza organizzativa e un vantaggio competitivo per l'Azienda.

Per tale motivo, Comer Industries ha adottato una Politica Integrata sulla Diversità e Inclusione, garantendo il diritto a condizioni di lavoro che rispecchino la dignità e proteggendo le persone da atti di violenza psicologica e comportamenti discriminatori o lesivi (insulti, minacce, isolamento o eccessiva invadenza, limitazioni professionali).

Applicando procedure dedicate, il Gruppo si impegna ad assicurare la parità di trattamento e di opportunità di ciascuna risorsa durante ogni fase della vita professionale, generando impatti positivi su tutti i lavoratori112, attraverso:

  • ඵ reclutamento, attraverso processi di selezione privi di ogni forma di discriminazione, diretta o indiretta, basata su età, orientamento sessuale, disabilità, nazionalità, opinioni politiche e religioni;
  • ඵ valutazione delle performance, attraverso un processo trasparente e strutturato, senza alcuna distinzione di genere e discriminazione e nel pieno rispetto dei diritti della persona;
  • ඵ Remunerazione, legata esclusivamente a criteri meritocratici riferiti alle competenze espresse nel ruolo ricoperto e alle performance raggiunte, indipendentemente dal genere e dall'età.

A riprova dell'efficacia delle misure adottate, nel corso del 2024 non si segnalano casi e/o episodi di discriminazione nelle Società del Gruppo né denunce formali.

Attraverso il Codice Etico, il Gruppo promuove la creazione di ambienti di lavoro dove vengono rispettati a tutti i livelli i seguenti principi:

112 Le politiche non identificano specifici gruppi vulnerabili, pertanto non sono documentabili azioni positive nei confronti di tali gruppi.

  • ඵ Informazioni accurate e trasparenti: fornire informazioni complete, trasparenti, comprensibili e accurate attraverso un linguaggio rispettoso delle differenze di genere ed evitando stereotipi di qualsiasi tipo.
  • ඵ Onestà: in nessun caso il perseguimento dell'interesse della Società può giustificare una condotta non onesta.
  • ඵ Imparzialità: nelle decisioni che influiscono sulle relazioni con i propri stakeholder (clienti, banche, personale, fornitori, comunità, istituzioni), l'Azienda evita ogni discriminazione basata su età, sesso, sessualità, stato di salute, razza, nazionalità, opinioni politiche e credenze religiose dei propri interlocutori.
  • ඵ Integrità: tutela dell'integrità fisica e morale dei dipendenti, garantendo condizioni di lavoro rispettose della dignità individuale e ambienti di lavoro sicuri e salubri, caratterizzati da un clima di positiva collaborazione tra i dipendenti.

Ogni dipendente, in fase di assunzione, è tenuto a dichiarare la presa visione del Codice Etico di Comer Industries. Il modello di Organizzazione e Gestione prevede sanzioni per i dipendenti che non rispettino i principi del Codice Etico.

Il Gruppo tutela la privacy dei dipendenti mediante l'adozione di standard che specificano i dati personali richiesti e i relativi metodi di trattamento e conservazione, in conformità alla legge in vigore nel Paese in cui opera il lavoratore.

Anche nel 2024, la distribuzione delle qualifiche evidenzia una composizione tipica del settore in cui opera l'Azienda che registra una prevalenza di lavoratori dedicati alle attività di produzione rispetto a risorse con ruoli impiegatizi. Non si rilevano variazioni significative nella distribuzione per qualifica e genere, ad eccezione di un leggero incremento della popolazione maschile nella categoria "worker":

2024
F M Tot
Executive 1 6 7
Manager 19 146 165
Professional 226 674 900
Worker 81 1.771 1.852
Totale 327 2.597 2.924

Nel 2024 la popolazione femminile all'interno del Top Management 113 conta una risorsa su sette, ovvero il 14% dei componenti di tale classe di lavoratori.

2024
Fino a 30 anni Tra 31 e 50 anni Oltre 50 anni
Executive - 3 4
Manager 3 90 72
Professional 126 413 361
Worker 374 878 600
Totale 503 1.384 1.036

All'interno dell'organico del Gruppo sono presenti 88 dipendenti con disabilità114, ovvero il 3% della popolazione aziendale.

A tutti i dipendenti del Gruppo è riconosciuto un salario adeguato ed è rispettato il diritto ad un'equa retribuzione, proporzionata alla quantità e qualità del lavoro svolto, e rispettando le previsioni degli accordi collettivi.

Il principio di salario minimo è applicabile a Polonia, Francia, Germania, Belgio, Paesi Bassi, Regno Unito, Stati Uniti, Brasile Cina e India. In tali località il Gruppo rispetta tale soglia. In Italia, Svezia, Danimarca e Austria non essendo previsto un salario minimo, vengono rispettati i contratti collettivi in termini di minimi salariali.

Anche nel corso del 2024 è stato attivato il sistema di valutazione delle performance destinato a tutti i white collar del Gruppo, senza alcuna esclusione o differenziazione, basato esclusivamente sulla valorizzazione di obiettivi quantitativi e qualitativi.

Il processo prevede che, all'inizio di ogni anno, a seguito di un primo step di autovalutazione della risorsa, i responsabili assegnino e discutano con ogni collaboratore obiettivi misurabili e sfidanti ed esprimano una valutazione precisa sulla performance e sui comportamenti organizzativi relativi all'anno precedente.

Su questo processo di valutazione si basa il sistema di "Compensation" composto da sistemi di incentivazione annuale (MBO) e da un sistema di Salary Review annuale strutturato univoco per tutte le aziende del Gruppo.

113 Per Top Management si intendono le figure a diretto riporto dell'Amministratore Delegato.

114 Informazione coerente con le definizioni giuridiche di disabilità tra i diversi Paesi in cui il dato è stato raccolto. I lavoratori con disabilità sono definiti come persone che presentano menomazioni fisiche, mentali, intellettuali o sensoriali durature che, in interazione con barriere ambientali e sociali, possono ostacolare la piena ed effettiva partecipazione alla società e al lavoro su base di uguaglianza con gli altri.

Tale processo rappresenta un momento strutturato di confronto tra manager e collaboratore al fine di fornire feedback puntuali e creare momenti in cui i dipendenti possano sentirsi liberi di esprimere al proprio responsabile dubbi, problematiche e soprattutto aspettative di crescita professionale.

Nel 2024 il processo di Performance Management ha coinvolto il 26% dell'intera popolazione aziendale. Dei 767 dipendenti che hanno ricevuto una valutazione, il 22% risultano essere dipendenti donne, mentre il restante 78% è rappresentato da uomini. Ne consegue che il 51% della popolazione femminile risulta aver ricevuto una performance review, mentre il 23% dei dipendenti maschi è stato coinvolto nel processo. Il numero di valutazioni delle performance coincide con il numero di valutazioni pianificate secondo i criteri del sistema di valutazione.

2024
F M Tot
Numero di performance review 166 601 767
Numero di dipendenti 327 2597 2924
% dei dipendenti che ha preso
parte al processo
50,8% 23,1% 26,2
numero di review pianificate 166 601 767
% delle review effettuate rispetto
alle review pianificate
100% 100% 100%

Nel corso del 2024 è proseguito il piano di Welfare aziendale attraverso l'utilizzo della piattaforma dedicata dove i dipendenti hanno potuto fruire di un importo costituito da diverse tipologie di fonti115 per l'acquisto di beni e servizi a supporto della vita quotidiana personale e della famiglia con vantaggi economici legati alla detassazione di tali spese.

Nel 2024, le paghe orarie dei dipendenti donna hanno evidenziato un valore del 7,29% superiore a quelle dei dipendenti uomini.

Nel 2024 il rapporto tra la retribuzione totale annua dell'individuo più pagato116 e la retribuzione mediana totale annua di tutti i dipendenti (escluso l'individuo più pagato)117 risulta pari a 7,55.

115 Importo previsto dal CCNL di riferimento, quota on top stabilita da accordo integrativo aziendale, eventuale quota per conversione del saldo del premio di risultato e relativo premio di conversione,

116 Per il calcolo della massima retribuzione totale annua e il relativo incremento percentuale è stata considerata la popolazione dei dipendenti al 31 dicembre 2024.

117 Al fine del cumulo della retribuzione totale annua sono considerati la retribuzione annua lorda, le indennità, i fringe benefits e i premi individuali al raggiungimento degli obiettivi. Valori espressi in migliaia di euro

Diritti umani e corrette prassi lavorative

Il rispetto dei diritti umani in tutte le aree in cui opera è per Comer Industries un principio fondante, che va al di là del semplice rispetto della legge e ne permea l'etica e le prassi aziendali. Per questo al tema è dedicata un'elevata priorità tra i valori espressi nel Codice Etico, riprendendo i principi degli standard internazionali di riferimento cui l'Azienda aderisce, come la Dichiarazione Universale dei Diritti Umani e i Dieci Principi del Global Compact.

Il Gruppo garantisce l'integrità fisica e morale dei collaboratori, condizioni di lavoro rispettose della dignità individuale e ambienti di lavoro sicuri e salubri. Non sono pertanto tollerate richieste o minacce volte a indurre le persone ad agire contro la legge e il Codice Etico o ad adottare comportamenti lesivi delle convinzioni e preferenze morali e personali di ciascuno. Non è inoltre consentita alcuna forma di traffico di esseri umani, lavoro forzato, obbligatorio o minorile, riconoscendo l'importanza primaria della tutela dei minori e della repressione di qualsiasi forma di sfruttamento del lavoro. Un impegno che viene richiesto anche alle organizzazioni con cui l'Azienda attiva rapporti di fornitura, attraverso la sottoscrizione del Codice Etico Fornitori contestualmente agli accordi contrattuali.

Comer Industries valuta i rischi sui processi sensibili del Gruppo, sulla base delle linee guida del Global Compact, evidenziando le principali aree su cui focalizzare le attività preventive di regolamentazione e di formazione. Attraverso interviste, verifiche documentali e sul campo, sono stati analizzati i processi interni presso i siti produttivi in Italia e all'estero, con particolare riferimento a India e Cina. È stata, inoltre, consolidata una due diligence in materia di rispetto dei diritti umani che ha coinvolto l'intera catena di fornitura, recependo anche i requisiti cogenti espressi nel Supply Chain Act tedesco, uno dei più avanzati impianti normativi in materia, e anticipando le prescrizioni contenute nella Direttiva UE Corporate Sustainability Due Diligence Directive (CSDDD), di futura applicazione.

La valutazione ha esplorato vari ambiti della sfera dei diritti umani, con particolare riferimento alla lotta al lavoro forzato e minorile e alla libertà di associazione e contrattazione collettiva, ponderando il rischio sulla base di criteri legati alla tipologia di processo, alla classe merceologica e al Paese118 in cui si svolge l'attività.

Ad oggi non sono state individuate attività o fornitori con rischi significativi di episodi di lavoro forzato, minorile o violazione della libertà di associazione.

118Per la valutazione del rischio Paese sono stati considerati gli indici contenuti nel report https://www.theglobaleconomy.com/rankings/human_rights_rule_law_index

I risultati di questa attività e l'impegno programmatico alla tutela dei diritti umani sulla base degli impatti, rischi e opportunità individuati sono espressi all'interno della Politica Integrata sui Diritti Umani, per la quale si rimanda al capitolo "Le Politiche Integrate".

Il canale di whistleblowing è lo strumento di raccolta e gestione delle segnalazioni in materia di diritti umani. Delle 2 segnalazioni ricevute e analizzate nel 2024, nessuna di queste ha riguardato episodi riconducibili a violazioni di diritti umani o temi di discriminazione o molestia. Non si segnalano sanzioni o ammende legate a questioni relative ai diritti umani o discriminazione.

Salute e sicurezza sul lavoro

Il riferimento all'ambito della salute e sicurezza dei lavoratori sulla base degli impatti, rischi e opportunità individuati è la Politica Integrata della Qualità Sostenibilità e Responsabilità di Prodotto, per la quale si rimanda al capitolo "Le Politiche Integrate".

La salute e la sicurezza sul lavoro sono gestite attraverso un approccio proattivo e un Sistema di Gestione della Salute e Sicurezza conforme allo standard ISO 45001:2018, certificato da enti accreditati.

Il Sistema di Gestione coinvolge l'84% dei lavoratori119 e si basa su una logica di identificazione e prioritizzazione dei rischi, con la pianificazione di azioni correttive sistematiche. La valutazione dei rischi comprende i pericoli legati ai processi produttivi, alle condizioni ambientali e ai cambiamenti normativi. I piani d'azione vengono elaborati con il coinvolgimento attivo dei lavoratori tramite gruppi di lavoro interdisciplinari, adottando misure di prevenzione e protezione tecniche, organizzative e procedurali.

Le azioni seguono una gerarchia che privilegia:

    1. L'eliminazione dei pericoli;
    1. La sostituzione con processi meno rischiosi;
    1. Misure tecnico-progettuali e organizzative;
    1. L'uso di dispositivi di protezione individuale (DPI).

Il monitoraggio dell'efficacia delle misure viene effettuato attraverso indicatori di prestazione e audit periodici.

Un approccio inclusivo al miglioramento continuo prevede il coinvolgimento di tutti i lavoratori nell'identificazione dei pericoli, promuovendo consapevolezza e partecipazione attiva. I neoassunti seguono un programma formativo strutturato, volto a consolidare una cultura della sicurezza. Un sistema di segnalazione consente ai lavoratori di identificare situazioni di potenziale pericolo o mancato infortunio (near miss). Ogni segnalazione è analizzata da un team tecnico per implementare azioni di mitigazione e fornire un feedback. Questo approccio ha contribuito a ridurre progressivamente gli infortuni.

In caso di infortunio o near miss, vengono applicate metodologie analitiche per individuare e rimuovere le cause radice, prevenendo il ripetersi di eventi simili. Le soluzioni adottate vengono estese, quando possibile, ad altre aree aziendali, nell'ottica di prevenzione e condivisione delle best practice.

119 2.459 lavoratori su 2924 al 31 dicembre 2024

Anche i visitatori, i fornitori e i lavoratori occasionali sono inclusi nel Sistema di Gestione della Sicurezza. Prima di accedere ai locali aziendali, ricevono una formazione dettagliata su rischi e norme di sicurezza. Durante la loro permanenza, i referenti aziendali monitorano il rispetto delle procedure.

Nel 2024 non si sono registrati decessi sul lavoro, né infortuni con gravi conseguenze, ovvero episodi che comportassero un'assenza superiore a 180 giorni. Complessivamente, sono stati registrati 57 infortuni su oltre 5,3 milioni di ore lavorate.

Indici infortunistici 2024
Numero di decessi risultanti da infortuni sul lavoro 0
Di cui a danno di lavoratori dipendenti 0
Di cui a danno di lavoratori non dipendenti 0
Numero di infortuni sul lavoro con gravi conseguenze (esclusi i decessi) 0
Di cui a danno di lavoratori dipendenti 0
Di cui a danno di lavoratori non dipendenti 0
Numero di infortuni sul lavoro senza gravi conseguenze 57
Di cui a danno di lavoratori dipendenti 48
Di cui a danno di lavoratori non dipendenti 9
Numero di infortuni sul lavoro registrabili 57
Di cui a danno di lavoratori dipendenti 48
Di cui a danno di lavoratori non dipendenti 9
Numero di ore lavorate 5.344.014
Di cui da lavoratori dipendenti 4.514.462
Di cui da lavoratori non dipendenti 829.552
Numero di giorni per infortunio 120 1.906
Di cui da lavoratori dipendenti 1.750
Di cui da lavoratori non dipendenti 156
Tasso di decessi risultanti da infortuni sul lavoro 121 0
Tasso di decessi risultanti da infortuni sul lavoro di lavoratori dipendenti 0
Tasso di decessi risultanti da infortuni sul lavoro di lavoratori non dipendenti 0
Tasso di infortuni sul lavoro con gravi conseguenze 122 0
Tasso di infortuni gravi di lavoratori dipendenti 0
Tasso di infortuni gravi di lavoratori non dipendenti 0
Tasso di infortuni sul lavoro registrabili 123 10,7
Tasso di infortuni di lavoratori dipendenti 10,6
Tasso di infortuni di lavoratori non dipendenti 10,8

Nel 2024 non sono stati registrati casi di malattie professionali, grazie a un costante approccio

120 Numero di giorni persi per infortunio includendo il primo giorno intero e l'ultimo giorno di assenza. Per il calcolo sono stati considerati i giorni di calendario

121 (Numero di decessi / numero di ore lavorate) * 1.000.000.

122 (Numero di infortuni con gravi conseguenze / numero di ore lavorate) * 1.000.000.

123 (Numero di infortuni registrabili / numero di ore lavorate) * 1.000.000.

preventivo. Il processo di assemblaggio, identificato come quello a maggiore esposizione, è gestito mantenendo i rischi entro livelli medio-bassi.

Azioni intraprese e pianificate

Comer Industries adotta un approccio sistematico per identificare le azioni necessarie e appropriate in risposta a un impatto negativo, reale o potenziale, sul proprio personale. Il primo passo di tale processo è rappresentato dalla raccolta dei dati e informazioni utili a comprendere le condizioni di lavoro e a identificare possibili problematiche legate alla sicurezza, salute e benessere psicofisico del personale. Dal momento che un rischio è stato individuato, ne viene condotta una valutazione per determinare la gravità e la probabilità dell'impatto.

Una volta acquisito un quadro chiaro, vengono definite le azioni correttive o preventive. Se il rischio è immediato, si interviene rapidamente migliorando le condizioni di sicurezza attraverso misure strutturali o gestionali, quali la formazione e l'introduzione di nuovi protocolli. Se invece il rischio è legato a un orizzonte temporale più ampio, vengono sviluppati programmi di lungo termine volti al miglioramento dell'ergonomia e alla prevenzione degli impatti negativi.

Attraverso tale processo, il Gruppo valuta ogni azione anche nella dimensione degli impatti, rischi e opportunità sulle persone e sui collaboratori124. Nel corso del 2024, in linea con l'impegno degli anni precedenti, Comer Industries ha implementato diverse iniziative specifiche e in linea con gli obiettivi strategici, volte alla mitigazione degli impatti negativi potenziali e al miglioramento continuo della gestione del personale, della salute e sicurezza, della difesa dei diritti umani, della diversità e inclusione, della formazione e della soddisfazione dei dipendenti.

Sul tema della salute e sicurezza, nel 2024 sono stati realizzati numerosi progetti in diversi stabilimenti produttivi del Gruppo 125, finalizzati alla mitigazione dei rischi, attraverso interventi sulle componenti fisiche e digitali dei processi produttivi. Da rilevare l'installazione di un software centralizzato ed esteso a tutte le unità produttive del Gruppo per la raccolta delle segnalazioni di pericolo o degli eventi infortunistici e il supporto alla fase di analisi e gestione delle azioni correttive, con un cruscotto digitale in grado di monitorare gli indicatori e i trend a livello locale e aggregato. Interventi di questa natura hanno il duplice obiettivo di garantire un ambiente di lavoro sano e sicuro e di promuovere il coinvolgimento della forza lavoro, riducendo al contempo i rischi operativi.

124 Il Gruppo non ha adottato misure per mitigare gli impatti negativi sulla propria forza lavoro derivanti dalla transizione verso un'economia più verde e climaticamente neutra, poiché tali transizioni non presentano dipendenze su impatti negativi o rischi sulla forza lavoro. Il Gruppo ha inoltre valutato in fase di studio di doppia rilevanza che le proprie pratiche non hanno causato o contribuito a causare impatti negativi rilevanti sulla forza lavoro propria.

125 Iniziative presso i siti produttivi di Reggiolo (Italia), Matera (Italia), Monguelfo (Italia), Cachoeirinha (Brasile), Lohmar (Germania), Sohland (Germania), Irxleben (Germania), Rockford (USA), Woodridge (USA).

L'efficacia di questi progetti è verificabile attraverso il monitoraggio dei principali indici infortunistici, quali tasso di frequenza e gravità.

Sul fronte della mitigazione degli impatti potenziali sui diritti umani, nel 2024 è stato avviato un progetto di formazione sulle Politiche e i Regolamenti aziendali al fine di coprire l'intera forza lavoro entro la fine del 2025. Questo programma formativo, che include tematiche chiave quali diritti umani, diversità e pari opportunità, anticorruzione, cybersecurity e sostenibilità ambientale, è destinato a diventare parte integrante del pacchetto di formazione per i nuovi dipendenti. L'Azienda monitora l'efficacia di tali misure verificando le ore pro capite di formazione su temi ESG.

Il Gruppo non ha individuato rischi critici derivanti o dipendenti da tali impatti; pertanto, non ha implementato misure preventive in tal senso.

Nel corso del 2024, Comer Industries ha sviluppato e promosso diverse azioni volte a consolidare la soddisfazione della forza lavoro e garantire un ambiente di lavoro sano, sicuro ed inclusivo. In tal senso sono stati organizzati diversi eventi aziendali e momenti di incontro e condivisione per costruire e consolidare i rapporti tra i colleghi e rafforzare la collaborazione.

Sono stati avviati o consolidati diversi progetti di collaborazione con Università e Istituti Tecnici per attrarre giovani talenti. Tali attività hanno consentito di sviluppare un'esperienza formativa utile per i giovani che si confrontano per la prima volta con il mondo del lavoro, dando loro l'opportunità di acquisire competenze professionali. Allo stesso tempo, costituiscono un'opportunità per le risorse interne di condivisione di know-how tecnico e idee innovative che aprono nuove prospettive di business. Un esempio di progettualità in questa direzione è stata l'iniziativa lanciata agli studenti del corso magistrale "Sustainable Industrial Engineering" del Tecnopolo di Carpi dell'Università di Modena e Reggio Emilia: è stato chiesto loro di cimentarsi nello studio di un impianto di recupero del calore dai fumi di trattamento termico, per riutilizzarlo all'interno del processo di verniciatura. Un progetto di sostenibilità applicata ai processi industriali che, a partire dalle idee degli studenti, ha offerto spunti innovativi per la riduzione degli impatti energetici e ambientali dell'Azienda. A riprova dei benefici di tali attività, vi sono i numerosi progetti di tirocinio avviati durante l'anno.

Comer Industries ha mantenuto azioni rivolte al work-life balance e alla crescita professionale dei propri dipendenti, tra cui il lavoro da remoto, la concessione di orari flessibili, part-time temporanei, congedi speciali. Infine, l'Azienda ha attivato diversi progetti di mobilità internazionale, offrendo così nuove opportunità di crescita professionali e, al tempo stesso, diffondendo competenze e modalità operative consolidate tra i siti del Gruppo. Il risultato di tali azioni è monitorato attraverso il numero di persone coinvolte.

Il Gruppo eroga interventi formativi dall'avvio della collaborazione fino all'intero ciclo di vita professionale dei lavoratori. I nuovi assunti beneficiano di un piano di induction in affiancamento alle varie funzioni aziendali, per conoscere più rapidamente la realtà aziendale e avere una visione d'insieme su prodotto, processi e cultura, propedeutica all'inserimento nel proprio ruolo.

Comer Industries ha continuato ad erogare durante tutto l'anno programmi mirati di formazione sulla salute e sicurezza, in continuità con gli anni precedenti. Negli ambiti formativi, il Gruppo considera la percentuale di dipendenti che ha ricevuto formazione come indicatore di successo dell'attività.

I progetti del 2024 sono stati implementati attraverso investimenti in conto capitale per un importo di circa 110.000 euro. Non sono state rilevate spese operative significative, in quanto prevalentemente incluse nel costo del personale interno qualificato per le iniziative di formazione e supporto alla gestione operativa della salute e sicurezza dei lavoratori.

L'Azienda prevede di sostenere le attività per il raggiungimento degli obiettivi della forza lavoro propria nel quadro di riferimento del Piano di Sviluppo Sostenibile 2035 attraverso risorse finanziarie dedicate126.

Le risorse finanziarie attualmente destinate al piano d'azione per i lavoratori provengono dai flussi aziendali ordinari, e non sono stati utilizzati strumenti finanziari sostenibili, quali obbligazioni verdi, sociali o prestiti verdi. Inoltre, la capacità di attuare le azioni previste dal piano non dipende da condizioni esterne specifiche, quali il sostegno finanziario pubblico o lo sviluppo di politiche di mercato. Questa autonomia garantisce la continuità degli interventi previsti e il raggiungimento degli obiettivi fissati. Il piano non prevede ad oggi risorse non-finanziarie dedicate.

Gli importi presentati risultano essere parte integrante della voce "Immobilizzazioni materiali e immobilizzazioni immateriali" (CapEx) e la voce "Costi di acquisto e altri costi operativi" (OpEx) presenti entrambe presente in Nota Integrativa del Bilancio Consolidato di Comer Industries.

126 Non esplicitato in quanto al di sotto della soglia di materialità fissata in 3.500.000 euro complessivi per il decennio 2025-2035.

1.10.7 Lavoratori della catena del valore

Modalità di gestione, politiche e obiettivi

Comer Industries si impegna a garantire condizioni di lavoro sicure, dignitose e rispettose dei diritti umani lungo tutta la catena del valore.

Attraverso l'analisi di materialità, il Gruppo ha individuato impatti, rischi e opportunità rilevanti lungo la catena del valore e le aree prioritarie di intervento:

  • භ impatti sulla salute e sicurezza della forza lavoro lungo la catena del valore;
  • භ impatti sui diritti umani dei lavoratori della catena del valore;
  • භ rischi di violazione dei diritti umani lungo la catena del valore, in termini di lavoro minorile, lavoro forzato e altre pratiche scorrette, che potrebbero generare ripercussioni reputazionali per il Gruppo e problematiche legate alla continuità dell'approvvigionamento;
  • භ rischi di incidenti sul lavoro e malattie professionali lungo la catena del valore, con effetti in termini di violazione delle normative in materia di salute e sicurezza e contenziosi;
  • භ perdita o diffusione di dati strategici di partner commerciali lungo la catena del valore, con relativa esposizione a contenziosi.

Tutti i lavoratori della catena del valore che potrebbero essere significativamente impattati dalle attività di Comer Industries sono stati considerati nel processo di individuazione degli IROs nella doppia materialità e rientrano nell'ambito della disclosure realizzata in conformità all'ESRS 2. I lavoratori della catena del valore includono: lavoratori che esercitano la propria attività presso la sede del Gruppo ma che non fanno parte della forza lavoro propria (che non sono lavoratori autonomi o interinali); lavoratori presso le aziende fornitrici con cui il Gruppo intrattiene rapporti commerciali. Inoltre, in conformità alla Politica Integrata sulla Diversità e Inclusione, nei questionari di valutazione dei fornitori viene acquisita una conoscenza limitata su alcune tipologie di lavoratori impiegati dai fornitori, identificando la loro appartenenza a particolari categorie potenzialmente vulnerabili agli impatti negativi, come lavoratori giovani e migranti.

Comer Industries effettua un monitoraggio sistematico della catena di fornitura per garantire il rispetto dei principi guida delle Nazioni Unite sui diritti umani, della Dichiarazione dell'OIL e delle linee guida OCSE. Lo strumento principale con cui si concretizza questo monitoraggio è un processo di due diligence sui fornitori diretti e indiretti costruito sui requisiti cogenti previsti dal Supply Chain Act tedesco, una delle normative nazionali più avanzate in materia di diritti umani, inglobando anche

istanze contenute nella Direttiva UE sulla Corporate Sustainability Due Diligence Directive (CSDDD) di futura applicazione. Le principali aree di focus includono tematiche quali il lavoro minorile, il lavoro forzato, la lotta alla corruzione, le condizioni di lavoro, la libertà di associazione e la contrattazione collettiva, nonché la gestione del personale di sicurezza.

Parallelamente, Comer Industries effettua una valutazione dei rischi della catena di fornitura, raccogliendo e analizzando informazioni relative alla sostenibilità sociale con particolare riferimento a: lavoro minorile, lavoro forzato, libertà di associazione, salario dignitoso, trattamento del personale di sicurezza e lotta alla corruzione e coniugandole a quelle relative alle performance attraverso lo strumento del Vendor Rating. Il sistema consente di identificare i punti di forza e le aree critiche, e, ove necessario, di sviluppare piani di miglioramento condivisi con i fornitori. Le valutazioni vengono condivise trimestralmente con i fornitori attraverso delle scorecard. Comer Industries integra la valutazione e la mitigazione dei rischi della catena di fornitura nel proprio modello di Enterprise Risk Management (ERM), che considera fattori di natura finanziaria, sociale, ambientale, geopolitica e sanitaria.

Tutti gli impatti negativi sui lavoratori della catena del valore risultano essere di natura potenziale e sistemici, cioè non relativi a singoli episodi o incidenti che hanno determinato il loro manifestarsi. Durante il processo di doppia rilevanza, non sono stati individuati impatti positivi associati ai lavoratori della catena del valore. Alcuni dei rischi individuati sono correlati direttamente agli impatti: il rischio di ripercussioni reputazionali e di problematiche legate all'approvvigionamento emerge dal potenziale impatto di violazione dei diritti umani lungo la catena del valore, così come il rischio di sanzioni relativo a incidenti HSE dovuti al mancato rispetto delle normative locali e nazionali in materia si relaziona all'impatto potenziale sul medesimo tema. I rischi mappati nel processo di doppia rilevanza sono generici e non riferibili a specifici gruppi di lavoratori considerati.

Gli strumenti principali di mitigazione degli impatti negativi e dei rischi legati ai lavoratori della catena del valore sono il Codice Etico, il Codice Etico Fornitori, cui Comer Industries chiede piena e formale adesione, e la Politica Integrata sui Diritti Umani per la cui descrizione dettagliata si rimanda al capitolo "Le Politiche Integrate".

Questi documenti riflettono l'impegno di Comer Industries per la tutela dei diritti dei lavoratori lungo la catena del valore, definendo standard chiari e vincolanti per garantire condizioni di lavoro dignitose, sicure e rispettose delle normative nazionali e internazionali e locali lungo tutta la filiera.

Il Codice Etico stabilisce il divieto di qualsiasi forma di discriminazione, sfruttamento lavorativo e ricorso a lavoro forzato o minorile, promuovendo il rispetto della dignità e della salute di tutti i collaboratori e partner contrattuali. Si applica a tutti i dipendenti, collaboratori, fornitori e stakeholder,

specificando che il rispetto dei principi è obbligatorio in ogni Paese e per qualsiasi attività aziendale, senza esclusioni. Sebbene non faccia riferimento diretto a normative specifiche, il Codice promuove principi universali in linea con gli standard internazionali, come la tutela della dignità umana, la non discriminazione e il divieto di lavoro forzato o minorile.

Il Codice Etico Fornitori estende questi principi ai fornitori e ai loro subappaltatori, richiedendo il rispetto dei diritti fondamentali dei lavoratori, inclusa la libertà di associazione, la contrattazione collettiva e la conformità alle normative nazionali e internazionali e locali in materia di prassi lavorative. Si basa sui Principi Guida delle Nazioni Unite, sulle Linee Guida dell'OCSE per le Imprese Multinazionali e sugli Standard Fondamentali dell'OIL, e include meccanismi di audit periodici per verificare la conformità. In caso di violazioni, sono previste misure correttive fino alla cessazione del rapporto commerciale.

La Politica Integrata sui Diritti Umani consolida questi impegni promuovendo processi di due diligence per identificare, prevenire e mitigare i rischi di violazione dei diritti umani, con particolare attenzione ai contesti geografici e sociali più vulnerabili. Essa si fonda su standard internazionali come i Principi Guida delle Nazioni Unite su Imprese e Diritti Umani, la Dichiarazione sui Principi e Diritti Fondamentali nel Lavoro dell'OIL e le Linee Guida dell'OCSE per le Imprese Multinazionali, oltre ad altre normative rilevanti, tra cui la Dichiarazione Universale dei Diritti Umani e l'Agenda 2030 per lo Sviluppo Sostenibile127. La Politica prevede un processo sistematico di due diligence che include l'identificazione dei rischi, l'analisi delle criticità e l'adozione di piani di mitigazione, come audit e azioni correttive, per garantire il rispetto di tali principi lungo l'intera catena del valore.

Salute e sicurezza sul lavoro, diritti umani e corrette prassi lavorative

Sebbene gli impatti negativi e rischi identificati si correlino principalmente alla tematica della salute e sicurezza, abbiano origine nell'attività del fornitore e non derivino direttamente dalla strategia e dal modello aziendale di Comer Industries, il Gruppo vincola gli attori della catena del valore nel rispetto dei diritti del lavoratore ed effettua un monitoraggio continuo e sistematico della catena di fornitura per garantire l'osservanza dei principi Guida delle Nazioni Unite sui diritti umani, delle dichiarazioni della OIL e delle linee guida OCSE.

Al fine di mitigare gli impatti negativi e i rischi afferenti ai lavoratori della catena del valore, il Gruppo ha posto i seguenti obiettivi:

127 La Politica Integrata sui Diritti Umani affronta esplicitamente il traffico di esseri umani, il lavoro forzato o obbligatorio e il lavoro minorile.

  • ඵ Raggiungimento di un tasso di adesione al Codice Etico Fornitori superiore al 95% per i fornitori di primo livello entro il 2026;
  • ඵ Estensione del processo di due diligence a almeno il 75% dei fornitori di primo livello entro il 2026.

Entrambi i target hanno una baseline al 2024 senza milestone intermedie e sono integrati nella strategia di sostenibilità128. Il mancato rispetto dei criteri stabiliti dalla due diligence e dal Codice Etico Fornitori comporta l'attuazione di piani di azione correttiva, inclusa la possibilità di interrompere la relazione commerciale con i fornitori che non adempiono agli obblighi richiesti.

L'analisi di materialità e il processo di stakeholder engagement consentono di integrare tematiche rilevanti legate alla catena di fornitura all'interno della strategia aziendale. Comer Industries adotta processi strutturati di engagement per il coinvolgimento della catena del valore, collaborando con i propri partner commerciali attraverso i riferimenti della qualità e acquisti per i clienti, e commerciali per i fornitori.

La figura a cui è assegnata la responsabilità operativa relativa al coinvolgimento della catena del valore è il Purchasing Director e il Sales Director rispettivamente per i fornitori e per i clienti.

Il Gruppo non valuta direttamente il punto di vista dei lavoratori lungo la catena del valore se non attraverso i loro rappresentanti. Nonostante ciò, grazie alla richiesta di adesione ai principi del Codice Etico Fornitori, ai processi di due diligence e all'analisi delle prestazioni dei fornitori in materia di sostenibilità e responsabilità sociale, l'Azienda riesce a valutare gli impatti e i rischi legati ai lavoratori della catena del valore e attuare azioni orientate al miglioramento delle prestazioni e, indirettamente, anche delle condizioni dei lavoratori della catena del valore con particolare attenzione alla tutela della salute e sicurezza e alla prevenzione di violazioni dei diritti umani. I processi di coinvolgimento per la tutela dei lavoratori della catena del valore si concretizzano attraverso la due diligence sui diritti umani, l'adesione al Codice Etico Fornitori e i programmi di engagement legati alla sostenibilità. Attualmente, il Gruppo non ha in essere accordi quadro globali o accordi specifici con associazioni sindacali mondiali in relazione al rispetto dei diritti umani dei lavoratori nella catena del valore. Tuttavia, l'adesione al Codice Etico Fornitori rappresenta una condizione fondamentale per la collaborazione con i fornitori, e la mancata adesione comporta una clausola di rescissione del contratto. Il Gruppo valuta l'efficacia del coinvolgimento della catena del valore monitorando la progressione delle iniziative rispetto ai target fissati dal Piano di Sviluppo

128 La definizione dell'ambizione dei target non ha previsto il coinvolgimento di lavoratori della catena del valore. Tuttavia, è stato richiesto ad alcuni fornitori chiave di esprimersi in merito alle principali sfide presenti e future, al fine di strutturare la revisione del Piano di Sviluppo Sostenibile 2035.

sostenibile 2035129. Il monitoraggio della catena del valore a valle non è ancora stato completamente attuato130.

Nell'ambito delle proprie iniziative volte a mitigare potenziali impatti negativi lungo la catena del valore, Comer Industries si avvale di canali di comunicazione sicuri e riservati. Il Gruppo ha istituito un canale di whistleblowing per consentire la segnalazione di atti o comportamenti in contrasto con il Codice Etico, le politiche aziendali, le procedure interne o le prescrizioni di legge, garantendo la protezione dei dati personali e la riservatezza del segnalatore. Questo strumento è attivo anche per i lavoratori della catena del valore, permettendo loro di segnalare eventuali violazioni in modo sicuro e riservato.

Per garantire l'efficacia di questo strumento, Comer Industries ha definito una procedura di whistleblowing applicabile a tutte le Società del Gruppo, che disciplina le modalità di verifica della validità e fondatezza delle segnalazioni, al fine di adottare le necessarie azioni correttive e disciplinari. Attraverso il proprio sito, Comer Industries rende pubblicamente accessibili le modalità di accesso al canale di whistleblowing131. Il Gruppo monitora costantemente le segnalazioni ricevute, garantendo che ogni caso venga investigato tempestivamente e assicurando la piena tutela del segnalatore e attuando rimedi qualora fosse necessario.

Azioni intraprese e pianificate

Nel corso del 2024, Comer Industries ha implementato diverse iniziative finalizzate a gestire impatti, rischi e opportunità associati alla catena del valore, migliorandone la gestione sostenibile con particolare attenzione ai fornitori. Tali azioni rientrano nell'impegno dell'Azienda volto a promuovere pratiche virtuose nella propria filiera, a beneficio dei lavoratori coinvolti e dell'intero ecosistema aziendale.

Le iniziative intraprese si sono concentrate su tre principali aree di intervento: la revisione delle politiche e delle procedure aziendali di riferimento sul tema, il miglioramento degli strumenti di valutazione e conformità dei fornitori e l'ottimizzazione del portale web dedicato ai fornitori.

129 Il processo di due diligence e lo screening di sostenibilità sono attività con cadenza annuale, mentre l'adesione al Codice Etico Fornitori avviene durante la fase di registrazione del nuovo fornitore o in caso di modifiche sostanziali al Codice. Nel 2024 non sono state apportate modifiche al Codice Etico Fornitori. 130

Al 31 dicembre 2024, il Gruppo non monitora i propri clienti attraverso screening su temi di sostenibilità, né richiede formalmente loro di aderire al Codice Etico di Comer Industries.

131 Il Gruppo non ha definito un processo per verificare che i lavoratori della catena del valore siano a conoscenza del canale di whistleblowing.

Le azioni realizzate dal Gruppo sono il risultato di una valutazione che tiene in considerazione gli impatti e i rischi individuati, pur non riscontrando impatti negativi attuali sui lavoratori della catena del valore, grazie alla costante applicazione delle Politiche Integrate e dei Codici di condotta. Tutte le azioni pianificate sono state completate entro la fine dell'anno, garantendo un approccio strutturato e sistematico alla prevenzione e mitigazione degli impatti e alla riduzione dei rischi sui lavoratori della catena del valore.

A seguito dell'emissione del Codice Etico Fornitori, Comer Industries ha aggiornato il sistema di gestione della catena di fornitura, al fine di assicurarne piena applicabilità e renderlo vincolante fin dalle prime fasi del rapporto di collaborazione e ridurre i rischi legati alla violazione dei diritti umani e al rispetto delle normative in materia di salute e sicurezza dei lavoratori lungo la catena del valore. Inoltre, sul fronte degli strumenti di valutazione e conformità, Comer Industries ha rivisto e migliorato i questionari di due diligence e valutazione dei fornitori, automatizzando i flussi di ricezione e analisi dei risultati. Questo ha consentito di individuare con maggiore rapidità potenziali rischi di non conformità in ambito sociale, ambientale o di governance che si riflettono in rischi reputazionali e di continuità produttiva per l'Azienda. L'automazione dei processi ha reso inoltre più efficiente la gestione dei dati, contribuendo a ridurre il rischio di perdita o diffusione di informazioni sensibili, e migliorando la trasparenza e la tracciabilità132.

Per quanto concerne l'attività di due diligence sui diritti umani, il numero di non conformità segnalate e risolte è utilizzato come indicatore di efficacia delle misure adottate. Nel 2024, non sono state riscontrate non conformità e, di conseguenza, non si sono rese necessarie cessazioni di contratti con fornitori per violazioni in ambito dei diritti umani.

Non sono state rilevate risorse finanziarie significative per l'implementazione delle attività del 2024, in quanto principalmente incluse nel costo del personale coinvolto.

In linea con il Piano di Sviluppo Sostenibile 2035, Comer Industries prevede di destinare ulteriori risorse finanziarie133 tra il 2025 e il 2035 per l'acquisto di strumenti di valutazione delle performance e del rischio. Attualmente, non è previsto il ricorso a strumenti finanziari sostenibili, come obbligazioni verdi o sociali, per finanziare i progetti in questione.

La capacità di attuare le azioni previste non dipende da precondizioni esterne specifiche, quali l'accesso a finanziamenti pubblici o l'evoluzione delle politiche di mercato. Questa autonomia

132 Durante il 2024, il Gruppo non ha preso provvedimenti per fornire un rimedio in relazione agli impatti afferenti ai lavoratori della catena del valore in quanto non sono stati individuati impatti negativi attuali, ma solo potenziali. Il Gruppo non ha altresì individuato impatti positivi materiali sui lavoratori della catena del valore.

133 Non esplicitato in quanto al di sotto della soglia di materialità fissata in 3.500.000 euro complessivi per il decennio 2025-2035.

garantisce la continuità e l'efficacia delle iniziative intraprese, confermando l'impegno del Gruppo nel promuovere una catena del valore sostenibile e resiliente. L'avanzamento rispetto ai target del Piano di Sviluppo Sostenibile 2035 afferenti al tema della catena del valore rappresenta per il Gruppo il principale indicatore circa l'efficacia delle azioni intraprese.

INFORMAZIONI SULLA GOVERNANCE

1.10.8. Condotta aziendale

Modalità di gestione, politiche e obiettivi

L'Azienda considera la cultura dell'integrità e conformità un fattore fondamentale per un successo solido e duraturo. Nella convinzione che la compliance non sia solo un obbligo da rispettare, ma anche un'opportunità per creare valore sostenibile, il modello di gestione della conformità, pienamente integrata nella cultura aziendale e nei modelli organizzativi, rappresenta l'espressione delle politiche aziendali in materia di condotta di business.

La guida e il riferimento per la condotta delle attività aziendali di tutti i dipendenti, partner e soggetti terzi aventi relazioni con Comer Industries, è il Codice Etico. Esso si colloca alla base del modello di controllo ed evidenzia i principi ai quali si ispira e uniforma ogni attività aziendale: integrità, trasparenza, rispetto, legalità e riservatezza. Il Codice Etico definisce inoltre per tutti i collaboratori i criteri di condotta da osservare e i comportamenti vietati, con particolare riferimento alle aree di potenziale rischio di incorrere in reato. L'impianto di valori, principi, linee guida e regolamenti contenuti nel Codice Etico è rafforzato dalle Politiche Integrate (per maggiori dettagli si rimanda al capitolo "Le Politiche Integrate").

Al fine di declinare i principi etici aziendali lungo la catena di fornitura e dare attuazione alla politica di approvvigionamento sostenibile, che costituisce uno degli obiettivi strategici del Gruppo, Comer Industries ha elaborato il Codice Etico Fornitori, un documento contenente il set minimo di requisiti che ogni fornitore di componenti o servizi è chiamato a rispettare per una partnership solida e duratura nel tempo. A tutti i fornitori è richiesto di sottoscrivere il Codice Etico Fornitori, aderendo ai suoi principi quale parte integrante degli obblighi contrattuali.

Il Codice Etico è frutto di un'attenta analisi congiunta dei valori e della strategia aziendale, del quadro normativo applicabile e dell'analisi dei rischi di impresa e dell'interesse degli stakeholder interni e esterni condotta dalla funzione Quality, Sustainability & Lean Development col supporto di esperti qualificati esterni. Viene sottoposto all'analisi e parere del CCRSP e successivamente viene approvato dal CdA, il quale ha competenza anche per apportare modifiche, aggiunte o aggiornamenti sulla base delle raccomandazioni espresse dalle funzioni Global Compliance e Internal Audit della Società o su iniziativa di ciascun amministratore.

La diffusione e l'adesione al Codice Etico e al Codice Etico Fornitori lungo la catena del valore sono incentivati attraverso la definizione di obiettivi specifici e azioni programmatiche per il loro raggiungimento, nel quadro del Piano di Sviluppo Sostenibile 2035. In particolare, l'Azienda ha predisposto una sessione formativa sul Codice Etico ponendosi l'obiettivo di coinvolgere nell'iniziativa tutta la forza lavoro entro il 2026. All'esterno del perimetro aziendale, Comer Industries considera l'adesione al Codice Etico Fornitori un requisito imprescindibile per la collaborazione, pertanto persegue in maniera sistematica l'obiettivo dell'accettazione formale del Codice da parte di tutti i fornitori di primo livello entro il 2026. I due obiettivi sono stati formulati e inseriti nel Piano di Sviluppo Sostenibile nel 2024; pertanto, alla data di chiusura dell'esercizio non sono disponibili dati significativi relativi ai progressi raggiunti, che saranno forniti entro il prossimo esercizio.

Entrambi i documenti richiamano l'importanza della formazione quale strumento da utilizzare per la diffusione della consapevolezza e del consolidamento di un comportamento etico all'interno e all'esterno dell'Azienda.

Quale ulteriore ricaduta delle azioni di mitigazione del rischio e realizzazione di opportunità e dei processi di adesione a condotte etiche da parte dei lavoratori interni e esterni, vi è anche quello di un generale miglioramento delle performance ESG dell'Azienda, che si riflette nei rating delle iniziative di valutazione cui l'Azienda partecipa, ossia Carbon Project Disclosure (CDP) e EcoVadis. Comer Industries ha definito un obiettivo di progressivo miglioramento del rating in entrambe le iniziative, con il raggiungimento al 2030 rispettivamente del riconoscimento "A" e "Platinum".

Etica ed integrità nel business

L'efficacia e il buon funzionamento del modello di gestione della compliance e della responsabilità sociale è valutata attraverso un Sistema di Controllo Interno pienamente integrato nel modello di gestione aziendale e costituito da un insieme di strumenti volti ad attuare un'azione di controllo, prevenzione e mitigazione dei rischi di azioni contrastanti con i principi etici dell'Azienda, le sue procedure e gli obblighi di conformità, puntando inoltre a diffondere una cultura fondata sull'integrità, la condotta etica, la responsabilità d'impresa e il rispetto delle leggi.

Le regole che disciplinano la vita aziendale e la condotta di tutti gli attori del business sono formalizzate in un set di Regolamenti applicabili a tutte le Società del Gruppo, e ai partner con cui collabora, in coerenza con le leggi vigenti in ciascun Paese. I Regolamenti sono disponibili sul Portale Interno e sul sito web Comer Industries.

Il Modello di Organizzazione e Gestione ex D.Lgs. 231/2001 – Il Modello di Organizzazione e Gestione (Modello 231), di cui il Codice Etico è parte integrante, definisce le regole e le misure adottate per prevenire comportamenti che possano configurare fattispecie di reato ai sensi del D.Lgs. 231/2001 e per diffondere la cultura della legalità e la consapevolezza in tutti coloro che operino per conto e nell'interesse dell'Azienda. La struttura di governance prevede Modelli 231 distinti per le Società italiane.

Il Modello 231 si compone di una Parte Generale e di più Parti Speciali, redatte in relazione alle tipologie di reati la cui commissione è astrattamente ipotizzabile in ragione delle attività svolte dalle Società.

Regolamento anticorruzione – Con l'obiettivo di prevenire comportamenti difformi ai principi etici e alle leggi in materia di anticorruzione in tutti i Paesi in cui opera, l'Azienda ha adottato un Regolamento anticorruzione con l'obiettivo di fornire un quadro sistematico delle misure organizzative e regolamentari atte a prevenire comportamenti scorretti da parte di dipendenti, partner commerciali e chiunque operi a favore o per conto di Comer Industries. Il Regolamento, pertanto, accessibile a tutti attraverso il Portale Interno e il sito web Comer Industries, rappresenta un'importante integrazione del Codice Etico, nonché un protocollo preventivo nel quadro del Modello 231/2001.

Esso è il risultato di una valutazione dei rischi ispirata ai Principi del Global Compact delle Nazioni Unite, condotta sull'intero perimetro aziendale e sulle attività dell'organizzazione applicando le metodologie e le procedure dell'Enterprise Risk Management aziendale. La valutazione del rischio di corruzione ha lo scopo di consentire a Comer Industries di identificare i rischi di corruzione, determinare in che misura i quadri di controllo della Società gestiscano tali rischi e misurare il livello di rischio residuo. A tal proposito, le aree aziendali emerse come maggiormente esposte ai rischi di corruzione in virtù della natura delle attività condotte risultano la funzione amministrazione e controllo, risorse umane e acquisti. Sulla base degli esiti ottenuti, il Regolamento integra misure di controllo per mitigare i rischi con particolare riferimento a:

  • Relazioni con le Autorità;
  • Donazioni e sponsorizzazioni;
  • Contributi politici;
  • Omaggi e liberalità;
  • Relazioni con fornitori e partner;
  • Acquisizioni, cessazioni e joint venture.

Ogni situazione o comportamento non conforme ai requisiti del Regolamento può essere segnalato attraverso il canale aziendale di whistleblowing, nel rispetto dei requisiti di protezione e riservatezza delle informazioni e delle leggi vigenti. Come descritto nella sezione dedicata, eventuali segnalazioni o accertamenti di episodi di corruzione attiva e passiva sono indagati nell'ambito del processo di whistleblowing dalla funzione Internal Auditor.

Procedure societarie – Ulteriori elementi del sistema di controllo sono le procedure che disciplinano le operazioni in ottemperanza ai principi di trasparenza e veridicità e ai regolamenti europei o nazionali applicabili. Le relative linee guida, definite e approvate dal CdA, sono state formalizzate nella Procedura per le operazioni con parti correlate, nella Procedura di internal dealing134 e nella Procedura per la gestione delle informazioni privilegiate.

Nell'anno di rendicontazione non si è verificato alcun episodio né si è aperto alcun procedimento o avviata alcuna azione legale nei confronti della Società relativamente a violazioni della libera concorrenza, pratiche monopolistiche, antitrust.

Procedure del Sistema Integrato – Esse disciplinano i processi aziendali con impatto sugli obiettivi di Qualità, Ambiente, Sicurezza, Sostenibilità, Compliance e Cybersecurity, definendo con approccio interdisciplinare le attività con cui si sviluppano e le relative responsabilità. Costituiscono il cuore pulsante del Sistema Integrato di Gestione. Nel sistema confluiscono le procedure, gli strumenti operativi, le metodologie e le azioni volte a gestire la qualità, sostenibilità, sicurezza delle informazioni e la compliance, ponendo alla base del modello la gestione del rischio e la semplificazione dei processi. L'obiettivo è consolidare ulteriormente il modello multidisciplinare di gestione risk-based, integrato nel business, in grado di rispondere con efficacia ai cambiamenti rapidi del contesto e di sfruttare le sinergie all'interno dei processi aziendali, a supporto della semplificazione e dell'efficienza.

Whistleblowing - In ottemperanza alla Direttiva Europea 2019/1937 in materia di whistleblowing, recepita nelle legislazioni nazionali con regolamenti attuativi specifici, tra i quali il Decreto 24/2023 in Italia, Comer Industries ha istituito un apposito canale di comunicazione per segnalare atti o comportamenti in contrasto con il Codice Etico aziendale, le politiche, le procedure o le prescrizioni di legge, preservando i diritti alla protezione dei dati personali e alla riservatezza del segnalatore. Inoltre, ha definito una procedura di whistleblowing, approvata dal CdA e applicabile in tutte le Società del Gruppo, per disciplinare le modalità di accertamento della validità e fondatezza delle segnalazioni e, di conseguenza, intraprendere le opportune azioni correttive e disciplinari. Il canale

134 Operazioni di compravendita sui titoli di una società quotata da parte dei propri amministratori, sindaci e top manager.

di whistleblowing è reso disponibile e comunicato attraverso il sito web aziendale e può essere utilizzato anche dai partner esterni al Gruppo. Il personale interno è coinvolto, fin dall'ingresso in azienda, in sessioni formative periodiche relative alle modalità e all'applicabilità della procedura di whistleblowing. Le segnalazioni possono essere inviate anche in modalità anonima; in ogni caso Comer Industries tutela il soggetto segnalante, se in buona fede, da ogni tipo di ritorsione, prevedendo anche provvedimenti disciplinari per chiunque le ponga in essere. Le segnalazioni sono prese in carico dalla funzione Internal Auditor, formata per indagare in modo tempestivo, indipendente e obiettivo su incidenti riguardanti la condotta dell'impresa, compresi casi di corruzione attiva e passiva. La procedura di whistleblowing è l'unica procedura di riferimento per indagare su segnalazioni afferenti alla condotta aziendale, inclusi episodi di corruzione attiva e passiva. La stessa funzione ha il compito di rendicontare periodicamente agli organi di controllo, in particolar

modo il Collegio Sindacale e l'Organismo di Vigilanza, in merito a eventuali episodi.

Strumenti di gestione degli obblighi e adempimenti – Per governare in maniera proattiva gli adempimenti e le scadenze legati a requisiti cogenti e contrattuali, regolamenti applicabili e standard organizzativi, l'Azienda si avvale di un sistema digitale di monitoraggio degli adempimenti applicabili in base alle specificità locali dei siti in cui il Gruppo opera. L'obiettivo è analizzare gli obblighi di conformità per anticiparne le criticità, monitorare l'esecuzione degli adempimenti e valutare le performance. Oltre a ridurre i rischi sanzionatori e di continuità operativa, le misure adottate consentono di dare evidenza in modo trasparente a tutti gli stakeholder della compliance e, quindi, del buon governo aziendale. Questi strumenti consentono anche di recepire le novità e gli aggiornamenti del quadro normativo applicabile. L'Azienda si avvale, inoltre, di fonti qualificate e newsletter di aggiornamento sulle altre tematiche di compliance (privacy, Modello 231, normative di prodotto). Inoltre, dispone di un sistema digitale di gestione della privacy, secondo i regolamenti applicabili nei Paesi in cui il Gruppo opera e costantemente aggiornato sulla base dell'effettivo assetto del personale.

Auditing - Il monitoraggio delle prestazioni e la verifica della conformità sono rafforzati da un articolato sistema di auditing, coordinato dalla funzione Quality, Sustainability & Lean Development, con attività periodiche che coprono tutte le sedi e i processi aziendali nei rispettivi ambiti di compliance (qualità, ambiente, salute e sicurezza, privacy, reati contemplati nel Modello 231).

Al fine di dare attuazione alle Politiche in materia, l'Azienda ha individuato una serie di obiettivi di performance e degli obiettivi di lungo termine e programmi di attività per il conseguimento dei target specifici, per i quali si rimanda al paragrafo "La strategia di sostenibilità".

Durante l'esercizio 2024 non si sono verificati casi significativi di non conformità a leggi o regolamenti o eventi che abbiano dato origine a sanzioni. In particolare, non si segnalano casi o episodi di violazione dei diritti umani avvenuti nelle Società del Gruppo.

Nel corso del 2024, così come negli esercizi precedenti, non sono documentabili incidenti legati a temi di corruzione; pertanto, non si rilevano condanne o ammende inflitte per violazioni delle leggi contro la corruzione attiva e passiva o lungo la catena del valore che abbiano coinvolto direttamente il personale Comer Industries.

Approvvigionamento sostenibile

Quale elemento chiave della strategia aziendale e fattore essenziale per l'eccellenza operativa, Comer Industries ha costruito nel tempo una rete di fornitori fondata su logiche di collaborazione di lungo periodo. Il Gruppo può fare affidamento su una catena di fornitura di respiro globale, garantendo comunque una presenza locale per ottimizzare i lead time e risultare flessibile e competitiva nel tempo.

Le relazioni con i fornitori sono caratterizzate da pratiche e comportamenti improntati al rispetto reciproco e trasparenza nei termini degli accordi. Per quanto riguarda i termini di pagamento, i processi di approvvigionamento sono disciplinati dalle condizioni contrattuali definite per ogni collaborazione di fornitura e formalizzate negli ordini di acquisto, comprese per un valore equivalente all'11% entro i 30 giorni e al 62% tra i 30 e 120 giorni135. Pertanto, la categoria di fornitura non è un elemento di differenziazione significativo dei termini di pagamento.

Al fine di prevenire pagamenti ritardati, con particolare attenzione alle piccole e medie imprese, l'amministrazione di Comer Industries attiva una routine di controllo settimanale delle pendenze di pagamento, non formalizzata in una procedura specifica, programmandone l'esecuzione in base alle scadenze. Il valore medio dei giorni di pagamento del 2024 è di 96,5 giorni136. Il calcolo è dato dal numero medio di giorni registrati per ogni fattura tra la data dalla quale iniziano a maturare i termini di pagamento e la data effettiva del pagamento, ponderata in base all'importo della fattura.

Comer Industries non è stata coinvolta nell'esercizio di rendicontazione in alcun procedimento legale per ritardi di pagamento.

L'analisi dei rischi, assieme alla costruzione di relazioni solide e durature, rafforza la resilienza dell'Azienda in un contesto di mercato estremamente complesso e mutevole. Attraverso valutazioni

135 Il calcolo è stato effettuato sul perimetro Comer Industries Spa e Comer Industries Components Srl, rappresentativo del 46% del totale dei pagamenti effettuati dal Gruppo, considerando il numero dei pagamenti con termine compreso entro il range indicato sul totale dei pagamenti effettuati nel periodo di riferimento.

136 Il calcolo è stato effettuato sul perimetro Comer Industries Spa e Comer Industries Components Srl rappresentativo del 46% del totale dei pagamenti effettuati dal Gruppo.

integrate nel modello Enterprise Risk Management, Comer Industries attua e aggiorna periodicamente una capillare valutazione dei rischi che possono impattare sulla continuità di fornitura o sugli aspetti reputazionali dell'Azienda. Viene presa in considerazione la molteplicità dei fattori del contesto interno ed esterno, di natura finanziaria, sociale, ambientale, geopolitica o sanitaria, e viene attuato un piano congiunto di mitigazione dei rischi.

Il processo di selezione dei fornitori e la definizione delle condizioni d'acquisto per beni e servizi costituiscono una fase cruciale guidata da valutazioni scrupolose ed equilibrate. I criteri di selezione non considerano solo parametri di natura economico-finanziaria, ma incorporano anche valutazioni legate alla condotta etica e sostenibilità del fornitore. L'adesione al Codice Etico Fornitori è vincolante per avviare la relazione e stipulare accordi contrattuali. A valle del processo di selezione, viene avviata la qualifica dei fornitori gestita dalla funzione Supplier Development attraverso un'analisi puntuale delle informazioni raccolte. Contestualmente, vengono condotti audit per valutare i sistemi di gestione della qualità, gli aspetti ambientali, sociali, e quelli legati alla salute e sicurezza, insieme alla verifica della capacità tecnologica dei fornitori.

Azioni intraprese e pianificate

Nel corso del 2024, Comer Industries ha implementato una serie di iniziative mirate al rafforzamento della governance aziendale, in linea con gli obiettivi definiti dal Piano di Sviluppo Sostenibile 2035. Queste iniziative hanno avuto come focus principale il consolidamento delle pratiche di gestione dei rischi ESG, l'integrazione delle politiche aziendali e l'erogazione di formazione specialistica su tematiche etiche e di sostenibilità. Le azioni hanno avuto come perimetro sia il personale interno che i soggetti della catena del valore e i partner con cui l'Azienda collabora.

Gli sforzi per il raggiungimento degli obiettivi legati alla condotta aziendale si sono concentrati prevalentemente sul potenziamento delle performance ESG attraverso la partecipazione a percorsi di valutazione e membership, al potenziamento del modello di risk management, al miglioramento delle Politiche e del sistema di controllo interno e infine sui processi formativi in ambito sostenibilità e compliance.

Comer Industries è impegnata in un percorso continuativo di analisi delle performance ESG, d'individuazione delle aree di miglioramento e d'implementazione delle azioni correttive. A tal fine, aderisce a piattaforme di autovalutazione e membership con organismi internazionali, che mettono a disposizione strumenti di analisi e benchmark. Anche per il 2024, l'Azienda si è avvalsa del rating EcoVadis che valuta le performance globali in ambito ambientale, sociale ed etico, fornendo una

metrica comparabile con altre realtà, e del programma CDP (Carbon Disclosure Project) che misura la trasparenza e la gestione dei rischi legati al cambiamento climatico, alle risorse idriche e alla deforestazione. Entrambe le iniziative hanno un perimetro di applicazione globale, tenendo in considerazione tutte le sedi e unità del Gruppo. Inoltre, ha confermato la partecipazione al Global Compact delle Nazioni Unite, utilizzando in maniera estensiva la piattaforma di formazione Academy per promuovere la diffusione di conoscenze e competenze su temi di etica aziendale.

Nel corso del 2024 e fino ai primi mesi del 2025, Comer Industries ha completato l'identificazione e la valutazione dei rischi e opportunità legati ai temi materiali, integrandola nell'Enterprise Risk Management, al fine di disporre di un modello unico e omogeneo di valutazione del rischio a supporto ai processi decisionali e strategici.

Durante l'anno è stato aggiornato il Codice Etico, adeguandolo alle recenti evoluzioni normative, emesso il Regolamento anticorruzione, riassumendo in un unico standard le misure preventive in ambito corruzione attiva e passiva; inoltre, è stato rafforzato il coinvolgimento di tutta la catena di fornitura promuovendone l'adesione al Codice Etico Fornitori.

Infine, nel corso del 2024, la funzione Academy, col supporto della funzione Quality, Sustainability & Lean Development, ha lanciato un piano formativo sulle tematiche della sostenibilità e della compliance rivolto a tutto il personale del Gruppo con un orizzonte di sviluppo biennale e sessioni formative erogate attraverso piattaforme digitali o in presenza. Gli argomenti trattati sono:

  • Codice Etico;
  • Politiche;
  • Anticorruzione;
  • Diversità & Inclusione;
  • Diritti Umani;
  • Approvvigionamento sostenibile.

Con particolare riferimento ai temi della corruzione attiva e passiva, è stato predisposto un corso specifico su piattaforma digitale indirizzato sia al personale impiegato nelle funzioni a maggiore esposizione al rischio (Risorse Umane, Acquisti e Amministrazione e Controllo) con una copertura del 100% sia ad alcune figure in posizione apicale (Executive). Il corso sarà erogato entro il primo trimestre del 2025, includendo anche una verifica del livello di apprendimento. Ad oggi non è prevista erogazione del corso agli organi amministrativi e di controllo.

Non si segnalano in corso d'anno spese significative volte all'attrazione o consolidamento di fornitori strategici nell'ambito dei programmi di sviluppo dell'approvvigionamento sostenibile.

L'Azienda prevede in futuro di potenziare le attività di partecipazione ai programmi di membership e rating, formazione e risk management attraverso il supporto prevalente di competenze e risorse interne e impiego di risorse finanziarie137.

Ad oggi, non sono stati previsti strumenti finanziari sostenibili, come obbligazioni verdi o prestiti dedicati, per il finanziamento delle iniziative sopra citate. Inoltre, la capacità di attuazione delle azioni pianificate non dipende da precondizioni esterne, quali l'accesso a finanziamenti pubblici o sviluppi specifici delle politiche di mercato, garantendo così piena autonomia e continuità nelle attività intraprese.

137 Non esplicitato in quanto al di sotto della soglia di materialità fissata in 3.500.000 euro complessivi per il decennio 2025-2035.

1.10.9. ESRS Content Index

Dichiarazione d'uso Comer Industries ha presentato una Dichiarazione di Sostenibilità in conformità agli
Standard ESRS per il periodo 1° gennaio 2024 - 31 dicembre 2024
Standard ESRS 1 ESRS 1 – Prescrizioni Generali – 31 Luglio 2023
Standard di settore ESRS pertinenti
Non applicabile
Obbligo
d'informativa
Descrizione Paragrafo di riferimento Note
Informazioni generali
ESRS 2 BP-1 Criteri generali per la redazione delle
dichiarazioni sulla sostenibilità
1.10 Informazioni generali
ESRS 2 BP-1, AR Criteri generali per la redazione della
dichiarazione sulla sostenibilità
1.10 Informazioni generali
ESRS 2 BP-2 Informativa in relazione a circostanze
specifiche
1.10 Informazioni generali
ESRS 2 GOV-1 Ruolo degli organi di amministrazione,
direzione e controllo
1.10.2 Il Governo dell'impresa - Il
sistema di governance
ESRS 2 GOV-1,
AR
Ruolo degli organi di amministrazione,
direzione e controllo
1.10.2 Il Governo dell'impresa - Il
sistema di governance
ESRS 2 GOV-2 Informazioni fornite agli organi di
amministrazione, direzione e controllo
dell'impresa e questioni di sostenibilità
da questi affrontate
1.10.2. Il Governo dell'impresa - La
Governance della sostenibilità
ESRS 2 GOV-2,
AR
Informazioni fornite agli organi di
amministrazione, direzione e controllo
dell'impresa e questioni di sostenibilità
da questi affrontate
1.10.2. Il Governo dell'impresa - La
Governance della sostenibilità
ESRS 2
GOV-3
Integrazione delle prestazioni di
sostenibilità nei sistemi di
incentivazione
1.10.2. Il Governo dell'impresa - La
Governance della sostenibilità
ESRS 2 GOV-3,
AR
Integrazione delle prestazioni di
sostenibilità nei sistemi di
incentivazione
1.10.2. Il Governo dell'impresa - La
Governance della sostenibilità
ESRS 2
GOV-4
Dichiarazione sul dovere di diligenza 1.10.2. Il Governo dell'impresa -
Dichiarazione di dovuta diligenza
ESRS 2
GOV-4, AR
Dichiarazione sul dovere di diligenza 1.10.2. Il Governo dell'impresa -
Dichiarazione di dovuta diligenza
ESRS 2
GOV-5
Gestione del rischio e controlli interni
sulla rendicontazione di sostenibilità
1.10.2. Il Governo dell'impresa - La
gestione dei rischi
ESRS 2
GOV-5, AR
Gestione del rischio e controlli interni
sulla rendicontazione di sostenibilità
1.10.2. Il Governo dell'impresa - La
gestione dei rischi
ESRS 2
SBM-1
Strategia, modello aziendale e catena
del valore
1.10.1 Identità, strategia e modello di
business - Il modello di business
1.10.1 Identità, strategia e modello di
business - La catena del valore
1.10.1 Identità, strategia e modello di
business - La strategia di sostenibilità
ESRS 2
SBM-1, AR
Strategia, modello aziendale e catena
del valore
1.10.1 Identità, strategia e modello di
business - Il modello di business
1.10.1 Identità, strategia e modello di
business - La catena del valore
1.10.1 Identità, strategia e modello di
business - La strategia di sostenibilità

ESRS 2
SBM-2
Interessi e opinioni dei portatori di
interessi
1.10.1 Identità, strategia e modello di
business - Il ruolo degli stakeholder
nella strategia e modello di business
aziendale
ESRS 2
SBM-2, AR
Interessi e opinioni dei portatori di
interessi
1.10.1 Identità, strategia e modello di
business - Il ruolo degli stakeholder
nella strategia e modello di business
aziendale
ESRS 2
SBM-3
Impatti, rischi e opportunità rilevanti e
loro interazione con la strategia e il
modello aziendale
1.10.1 Identità, strategia e modello di
business - Analisi di doppia rilevanza
ESRS 2
SBM-3, AR
Impatti, rischi e opportunità rilevanti e
loro interazione con la strategia e il
modello aziendale
1.10.1 Identità, strategia e modello di
business - Analisi di doppia rilevanza
ESRS 2
IRO-1
Descrizione dei processi per
individuare e valutare gli impatti, i
rischi e le opportunità rilevanti
1.10.1 Identità, strategia e modello di
business - Analisi di doppia rilevanza
ESRS 2
IRO-2
Obblighi di informativa degli ESRS
oggetto della dichiarazione sulla
sostenibilità dell'impresa
1.10.1 Identità, strategia e modello di
business - Analisi di doppia rilevanza
1.10.9. ESRS Content Index
ESRS 2
IRO-2,
AR
Obblighi di informativa degli ESRS
oggetto della dichiarazione sulla
sostenibilità dell'impresa
1.10.1 Identità, strategia e modello di
business - Analisi di doppia rilevanza
1.10.9. ESRS Content Index
ESRS 2
Politiche MDR-P
Politiche adottate per gestire questioni
di sostenibilità rilevanti
1.10.2. Il Governo dell'impresa - Le
Politiche Integrate
ESRS 2
Politiche MDR-P,
AR
Politiche adottate per gestire questioni
di sostenibilità rilevanti
1.10.2. Il Governo dell'impresa - Le
Politiche Integrate
ESRS 2
Azioni MDR-A
Azioni e risorse relative a questioni di
sostenibilità rilevanti
1.10.3. Cambiamento Climatico -
Azioni intraprese e pianificate
1.10.4. Risorse Idriche - Azioni
intraprese e pianificate
1.10.5. Economia Circolare - Azioni
intraprese e pianificate
1.10.6. Forza lavoro propria - Azioni
intraprese e pianificate
1.10.7. Lavoratori della catena del
valore - Azioni intraprese e pianificate
1.10.8. Condotta aziendale - Azioni
intraprese e pianificate
ESRS 2
Azioni MDR-A,
AR
Azioni e risorse relative a questioni di
sostenibilità rilevanti
1.10.3. Cambiamento Climatico -
Azioni intraprese e pianificate
1.10.4. Risorse Idriche - Azioni
intraprese e pianificate
1.10.5. Economia Circolare - Azioni
intraprese e pianificate
1.10.6. Forza lavoro propria - Azioni
intraprese e pianificate
1.10.7. Lavoratori della catena del
valore - Azioni intraprese e pianificate
1.10.8. Condotta aziendale - Azioni
intraprese e pianificate
ESRS 2
Metriche MDR-M
Metriche relative a questioni di
sostenibilità rilevanti
1.10.2 Il Governo dell'impresa - Il
sistema di governance
1.10.2 Il Governo dell'impresa -
Composizione degli organi di
amministrazione, gestione e controllo
1.10.3 Cambiamento climatico -
Gestione efficace ed efficiente
dell'energia
1.10.3 Cambiamento climatico -
L'entità delle emissioni
1.10.4 Risorse idriche - Utilizzo
responsabile della risorsa idrica
1.10.5 Economia circolare -
Circolarità dei processi produttivi
1.10.5 Economia circolare - Gestione
responsabile dei rifiuti
1.10.6 Forza lavoro propria - Capitale
umano
1.10.6 Forza lavoro propria -
Formazione e sviluppo del personale
1.10.6 Forza lavoro propria -
Diversità e pari opportunità
1.10.6 Forza lavoro propria - Diritti
umani e corrette prassi lavorative
1.10.6 Forza lavoro propria - Salute e
sicurezza sul lavoro

1.10.7 Lavoratori della catena del
valore - Salute e sicurezza sul lavoro,
diritti umani e corrette prassi
lavorative
1.10.8 Condotta aziendale - Etica ed
integrità del business
1.10.8 Condotta aziendale -
Approvvigionamento sostenibile
ESRS 2
Obiettivi MDR-T
Monitoraggio dell'efficacia delle
politiche e delle azioni mediante
obiettivi
1.10.1 Identità, strategia e modello di
business - La strategia di sostenibilità
ESRS 2
Obiettivi MDR-T,
AR
Monitoraggio dell'efficacia delle
politiche e delle azioni mediante
obiettivi
1.10.1 Identità, strategia e modello di
business - La strategia di sostenibilità

Informazioni ambientali

Tematica materiale: Cambiamento climatico

ESRS 2 GOV-3 Integrazione delle prestazioni in
termini di sostenibilità nei sistemi di
incentivazione
1.10.2. Il Governo dell'impresa - La
Governance della sostenibilità
E1-1 Piano di transizione per la mitigazione
dei cambiamenti climatici
1.10.3. Cambiamento Climatico - Il
piano di decarbonizzazione
E1-1, AR Piano di transizione per la mitigazione
dei cambiamenti climatici
1.10.3. Cambiamento Climatico - Il
piano di decarbonizzazione
ESRS 2 SBM-3 Impatti, rischi e opportunità rilevanti e
loro interazione con la strategia e il
modello aziendale
1.10.3. Cambiamento Climatico -
Emissioni e cambiamenti climatici
ESRS 2 IRO-1 Descrizione dei processi per
individuare e valutare gli impatti, i
rischi e le opportunità rilevanti legati al
clima
1.10.3. Cambiamento Climatico -
Emissioni e cambiamenti climatici
ESRS 2
Politiche MDR-P
Politiche adottate per gestire questioni
di sostenibilità rilevanti
1.10.2. Il Governo dell'impresa - Le
Politiche Integrate
1.10.3. Cambiamento Climatico -
Modalità di gestione, politiche e
obiettivi
ESRS 2
Politiche MDR-P,
AR
Politiche adottate per gestire questioni
di sostenibilità rilevanti
1.10.2. Il Governo dell'impresa - Le
Politiche Integrate
1.10.3. Cambiamento Climatico -
Modalità di gestione, politiche e
obiettivi
E1-2 Politiche relative alla mitigazione dei
cambiamenti climatici e
all'adattamento agli stessi
1.10.3. Cambiamento Climatico -
Modalità di gestione, politiche e
obiettivi
E1-2, AR Politiche relative alla mitigazione dei
cambiamenti climatici e
all'adattamento agli stessi
1.10.3. Cambiamento Climatico -
Modalità di gestione, politiche e
obiettivi
ESRS 2
Azioni MDR-A
Azioni e risorse relative a questioni di
sostenibilità rilevanti
1.10.3. Cambiamento Climatico -
Azioni intraprese e pianificate
ESRS 2
Azioni MDR-A,
AR
Azioni e risorse relative a questioni di
sostenibilità rilevanti
1.10.3. Cambiamento Climatico -
Azioni intraprese e pianificate
E1-3 Azioni e risorse relative alle politiche
in materia di cambiamenti climatici
1.10.3. Cambiamento Climatico -
Azioni intraprese e pianificate
E1-3, AR Azioni e risorse relative alle politiche
in materia di cambiamenti climatici
1.10.3. Cambiamento Climatico -
Azioni intraprese e pianificate
ESRS 2
Obiettivi MDR-T
Monitoraggio dell'efficacia delle
politiche e delle azioni mediante
obiettivi
1.10.1. Identità, strategia e modello di
business - La strategia di sostenibilità
1.10.3. Cambiamento Climatico -
Modalità di gestione, politiche e
obiettivi
ESRS 2
Obiettivi MDR-T,
AR
Monitoraggio dell'efficacia delle
politiche e delle azioni mediante
obiettivi
1.10.1. Identità, strategia e modello di
business - La strategia di sostenibilità
1.10.3. Cambiamento Climatico -
Modalità di gestione, politiche e
obiettivi

E1-4 Obiettivi relativi alla mitigazione dei
cambiamenti climatici e
all'adattamento agli stessi
1.10.3. Cambiamento Climatico -
Modalità di gestione, politiche e
obiettivi
E1-4, AR Obiettivi relativi alla mitigazione dei
cambiamenti climatici e
all'adattamento agli stessi
1.10.3. Cambiamento Climatico -
Modalità di gestione, politiche e
obiettivi
E1-5 Consumo di energia e mix energetico 1.10.3. Cambiamento climatico -
Gestione efficace ed efficiente
dell'energia
E1-5, AR Consumo di energia e mix energetico 1.10.3. Cambiamento climatico -
Gestione efficace ed efficiente
dell'energia
E1-6 Emissioni lorde di GES di ambito 1, 2,
3 ed emissioni totali di GES
1.10.3. Cambiamento climatico -
Emissioni e cambiamenti climatici -
L'entità delle emissioni
E1-6, AR Emissioni lorde di GES di ambito 1, 2,
3 ed emissioni totali di GES
1.10.3. Cambiamento climatico -
L'entità delle emissioni
E1-7 Assorbimenti di GES e progetti di
mitigazione delle emissioni di GES
finanziati con crediti di carbonio
1.10.3. Cambiamento climatico -
Azioni intraprese e pianificate
E1-7, AR Assorbimenti di GES e progetti di
mitigazione delle emissioni di GES
finanziati con crediti di carbonio
1.10.3. Cambiamento climatico -
Azioni intraprese e pianificate
E1-8 Fissazione del prezzo interno del
carbonio
1.10.3. Cambiamento climatico -
Azioni intraprese e pianificate
E1-8, AR Fissazione del prezzo interno del
carbonio
1.10.3. Cambiamento climatico -
Azioni intraprese e pianificate
E1-9 Effetti finanziari attesi di rischi fisici e
di transizione rilevanti e potenziali
opportunità legate al clima
Il Gruppo si avvale del phase-in
E1-9, AR Effetti finanziari attesi di rischi fisici e
di transizione rilevanti e potenziali
Il Gruppo si avvale del phase-in
opportunità legate al clima
Tematica materiale: Risorse idriche
ESRS 2 IRO-1 Descrizione dei processi per
individuare e valutare gli impatti, i
rischi e le opportunità rilevanti legati
1.10.1 Identità, strategia e modello di
business - Analisi di doppia rilevanza
ESRS 2 IRO-1,
AR
alle acque e alle risorse marine
Descrizione dei processi per
individuare e valutare gli impatti, i
rischi e le opportunità rilevanti legati
alle acque e alle risorse marine
1.10.1 Identità, strategia e modello di
business - Analisi di doppia rilevanza
ESRS 2
Politiche MDR-P
Politiche adottate per gestire questioni
di sostenibilità rilevanti
1.10.2. Il Governo dell'impresa - Le
Politiche Integrate
1.10.4 Risorse idriche - Modalità di
ESRS 2
Politiche MDR-P,
AR
Politiche adottate per gestire questioni
di sostenibilità rilevanti
gestione, politiche e obiettivi
1.10.2. Il Governo dell'impresa - Le
Politiche Integrate
1.10.4 Risorse idriche - Modalità di
gestione, politiche e obiettivi
E3-1 Politiche connesse alle acque e alle
risorse marine
1.10.4 Risorse idriche - Modalità di
gestione, politiche e obiettivi
E3-1, AR Politiche connesse alle acque e alle
risorse marine
1.10.4 Risorse idriche - Modalità di
gestione, politiche e obiettivi
ESRS 2
Azioni MDR-A
Azioni e risorse relative a questioni di
sostenibilità rilevanti
1.10.4. Risorse Idriche - Azioni
intraprese e pianificate
ESRS 2
Azioni MDR-A,
AR
Azioni e risorse relative a questioni di
sostenibilità rilevanti
1.10.4. Risorse Idriche - Azioni
intraprese e pianificate
E3-2 Azioni e risorse connesse alle acque e
alle risorse marine
1.10.4. Risorse Idriche - Azioni
intraprese e pianificate

1.10.1. Identità, strategia e modello di
ESRS 2
Obiettivi MDR-T
Monitoraggio dell'efficacia delle
politiche e delle azioni mediante
obiettivi
business - La strategia di sostenibilità
1.10.4 Risorse Idriche - Modalità di
gestione, politiche ed obiettivi
ESRS 2
Obiettivi MDR-T,
AR
Monitoraggio dell'efficacia delle
politiche e delle azioni mediante
obiettivi
1.10.1. Identità, strategia e modello di
business - La strategia di sostenibilità
1.10.4 Risorse Idriche - Modalità di
gestione, politiche ed obiettivi
E3-3 Obiettivi connessi alle acque e alle
risorse marine
1.10.4 Risorse Idriche - Modalità di
gestione, politiche ed obiettivi
E3-3, AR Obiettivi connessi alle acque e alle
risorse marine
1.10.4 Risorse Idriche - Modalità di
gestione, politiche ed obiettivi
E3-4 Consumo idrico 1.10.4 Risorse Idriche - Utilizzo
responsabile delle risorse idriche
E3-4, AR Consumo idrico 1.10.4 Risorse Idriche - Utilizzo
responsabile delle risorse idriche
E3-5 Effetti finanziari attesi derivanti da
impatti, rischi e opportunità connessi
alle acque e alle risorse marine
Il Gruppo si avvale del phase-in
E3-5, AR Effetti finanziari attesi derivanti da
impatti, rischi e opportunità connessi
alle acque e alle risorse marine
Il Gruppo si avvale del phase-in
Tematica materiale: Economia circolare
ESRS 2 IRO-1 Descrizione dei processi per
individuare e valutare gli impatti, i
rischi e le opportunità rilevanti
connessi all'uso delle risorse e
all'economia circolare
1.10.1 Identità, strategia e modello di
business - Analisi di doppia rilevanza
ESRS 2 IRO-1,
AR
Descrizione dei processi per
individuare e valutare gli impatti, i
rischi e le opportunità rilevanti
connessi all'uso delle risorse e
all'economia circolare
1.10.1 Identità, strategia e modello di
business - Analisi di doppia rilevanza
ESRS 2
Politiche MDR-P
Politiche adottate per gestire questioni
di sostenibilità rilevanti
1.10.2. Il Governo dell'impresa - Le
Politiche Integrate
1.10.5 Economia circolare - Modalità
di gestione, politiche e obiettivi
ESRS 2
Politiche MDR-P,
AR
Politiche adottate per gestire questioni
di sostenibilità rilevanti
1.10.2. Il Governo dell'impresa - Le
Politiche Integrate
1.10.5 Economia circolare - Modalità
di gestione, politiche e obiettivi
E5-1 Politiche relative all'uso delle risorse e
all'economia circolare
1.10.5 Economia circolare - Modalità
di gestione, politiche e obiettivi
E5-1, AR Politiche relative all'uso delle risorse e
all'economia circolare
1.10.5 Economia circolare - Modalità
di gestione, politiche e obiettivi
ESRS 2
Azioni MDR-A
Azioni e risorse relative a questioni di
sostenibilità rilevanti
1.10.5 Economia circolare - Azioni
intraprese e pianificate
ESRS 2
Azioni MDR-A,
AR
Azioni e risorse relative a questioni di
sostenibilità rilevanti
1.10.5 Economia circolare - Azioni
intraprese e pianificate
E5-2 Azioni e risorse relative all'uso delle
risorse e all'economia circolare
1.10.5 Economia circolare - Azioni
intraprese e pianificate
E5-2, AR Azioni e risorse relative all'uso delle
risorse e all'economia circolare
1.10.5 Economia circolare - Azioni
intraprese e pianificate
ESRS 2
Obiettivi MDR-T
Monitoraggio dell'efficacia delle
politiche e delle azioni mediante
obiettivi
1.10.1 Identità, strategia e modello di
business - La strategia di sostenibilità
1.10.5 Economia circolare - Modalità
di gestione, politiche ed obiettivi
ESRS 2
Obiettivi MDR-T,
AR
Monitoraggio dell'efficacia delle
politiche e delle azioni mediante
obiettivi
1.10.1 Identità, strategia e modello di
business - La strategia di sostenibilità
1.10.5 Economia circolare - Modalità
di gestione, politiche ed obiettivi

emarket
sdir storage
CERTIFIED
E5-3 Obiettivi relativi all'uso delle risorse e
all'economia circolare
1.10.5 Economia circolare - Modalità
di gestione, politiche ed obiettivi
E5-3, AR Obiettivi relativi all'uso delle risorse e
all'economia circolare
1.10.5 Economia circolare - Modalità
di gestione, politiche ed obiettivi
E5-4 Flussi di risorse in entrata 1.10.5 Economia circolare -
Circolarità dei processi produttivi
E5-4, AR Flussi di risorse in entrata 1.10.5 Economia circolare -
Circolarità dei processi produttivi
E5-5 Flussi di risorse in uscita 1.10.5 Economia circolare - Gestione
responsabile dei rifiuti
E5-5, AR Flussi di risorse in uscita 1.10.5 Economia circolare - Gestione
responsabile dei rifiuti
E5-6 Effetti finanziari attesi derivanti da
impatti, rischi e opportunità connessi
all'uso delle risorse e all'economia
circolare
Il Gruppo si avvale del phase-in
E5-6, AR Effetti finanziari attesi derivanti da
impatti, rischi e opportunità connessi
all'uso delle risorse e all'economia
circolare
Il Gruppo si avvale del phase-in
Informazioni sociali
Tematica materiale: Forza lavoro
ESRS 2 SBM-2 Interessi e opinioni dei portatori
d'interessi
1.10.1 Identità, strategia e modello di
business - Il ruolo degli stakeholder
nella strategia e modello di business
aziendale
ESRS 2 SBM-2,
AR
Interessi e opinioni dei portatori
d'interessi
1.10.1 Identità, strategia e modello di
business - Il ruolo degli stakeholder
nella strategia e modello di business
aziendale
ESRS 2 SBM-3 Impatti, rischi e opportunità rilevanti e
loro interazione con la strategia e il
modello aziendale
1.10.6 Forza lavoro propria - Modalità
di gestione, politiche e obiettivi
ESRS 2 SBM-3,
AR
Impatti, rischi e opportunità rilevanti e
loro interazione con la strategia e il
modello aziendale
1.10.6 Forza lavoro propria - Modalità
di gestione, politiche e obiettivi
ESRS 2
Politiche MDR-P
Politiche adottate per gestire questioni
di sostenibilità rilevanti
1.10.2. Il Governo dell'impresa - Le
Politiche Integrate
1.10.6. Forza lavoro propria -
Modalità di gestione, politiche e
obiettivi
ESRS 2
Politiche MDR-P,
AR
Politiche adottate per gestire questioni
di sostenibilità rilevanti
1.10.2. Il Governo dell'impresa - Le
Politiche Integrate
1.10.6. Forza lavoro propria -
Modalità di gestione, politiche e
obiettivi
S1-1 Politiche relative alla forza lavoro
propria
1.10.2 Il Governo dell'impresa - Le
Politiche Integrate
1.10.6 Forza lavoro propria - Modalità
di gestione, politiche e obiettivi
1.10.6 Forza lavoro propria -
Diversità e pari opportunità
S1-1, AR Politiche relative alla forza lavoro
propria
1.10.2 Il Governo dell'impresa - Le
Politiche Integrate
1.10.6 Forza lavoro propria - Modalità
di gestione, politiche e obiettivi
1.10.6 Forza lavoro propria -
Diversità e pari opportunità
S1-2 Processi di coinvolgimento dei
lavoratori propri e dei rappresentanti
dei lavoratori in merito agli impatti
1.10.6 Forza lavoro propria - Modalità
di gestione, politiche e obiettivi
S1-2, AR Processi di coinvolgimento dei
lavoratori propri e dei rappresentanti
dei lavoratori in merito agli impatti
1.10.6 Forza lavoro propria - Modalità
di gestione, politiche e obiettivi

S1-3 Processi per porre rimedio agli impatti
negativi e canali che consentono ai
lavoratori propri di sollevare
preoccupazioni
1.10.6 Forza lavoro propria - Modalità
di gestione, politiche e obiettivi
S1-3, AR Processi per porre rimedio agli impatti
negativi e canali che consentono ai
lavoratori propri di sollevare
preoccupazioni
1.10.6 Forza lavoro propria - Modalità
di gestione, politiche e obiettivi
ESRS 2
Azioni MDR-A
Azioni e risorse relative a questioni di
sostenibilità rilevanti
1.10.6. Forza lavoro propria - Azioni
intraprese e pianificate
ESRS 2
Azioni MDR-A,
AR
Azioni e risorse relative a questioni di
sostenibilità rilevanti
1.10.6. Forza lavoro propria - Azioni
intraprese e pianificate
S1-4 Interventi su impatti rilevanti per la
forza lavoro propria e approcci per la
mitigazione dei rischi rilevanti e il
perseguimento di opportunità rilevanti
in relazione alla forza lavoro propria,
nonché efficacia di tali azioni
1.10.6. Forza lavoro propria - Azioni
intraprese e pianificate
S1-4, AR Interventi su impatti rilevanti per la
forza lavoro propria e approcci per la
mitigazione dei rischi rilevanti e il
perseguimento di opportunità rilevanti
in relazione alla forza lavoro propria,
nonché efficacia di tali azioni
1.10.6. Forza lavoro propria - Azioni
intraprese e pianificate
ESRS 2
Obiettivi MDR-T
Monitoraggio dell'efficacia delle
politiche e delle azioni mediante
obiettivi
1.10.1 Identità, strategia e modello di
business - La strategia di sostenibilità
1.10.6 Forza lavoro propria - Modalità
di gestione, politiche e obiettivi
ESRS 2
Obiettivi MDR-T,
AR
Monitoraggio dell'efficacia delle
politiche e delle azioni mediante
obiettivi
1.10.1 Identità, strategia e modello di
business - La strategia di sostenibilità
1.10.6 Forza lavoro propria - Modalità
di gestione, politiche e obiettivi
S1-5 Obiettivi legati alla gestione degli
impatti negativi rilevanti, al
potenziamento degli impatti positivi e
alla gestione dei rischi e delle
opportunità rilevanti
1.10.6 Forza lavoro propria - Modalità
di gestione, politiche e obiettivi
S1-5, AR Obiettivi legati alla gestione degli
impatti negativi rilevanti, al
potenziamento degli impatti positivi e
alla gestione dei rischi e delle
opportunità rilevanti
1.10.6 Forza lavoro propria - Modalità
di gestione, politiche e obiettivi
S1-6 Caratteristiche dei dipendenti
dell'impresa
1.10.6 Forza lavoro propria - Capitale
umano
S1-6, AR Caratteristiche dei dipendenti
dell'impresa
1.10.6 Forza lavoro propria - Capitale
umano
S1-7 Caratteristiche dei lavoratori non
dipendenti nella forza lavoro propria
dell'impresa
1.10.6 Forza lavoro propria - Capitale
umano
S1-7, AR Caratteristiche dei lavoratori non
dipendenti nella forza lavoro propria
dell'impresa
1.10.6 Forza lavoro propria - Capitale
umano
S1-8 Copertura della contrattazione
collettiva e dialogo sociale
1.10.6 Forza lavoro propria - Capitale
umano
S1-8, AR Copertura della contrattazione
collettiva e dialogo sociale
1.10.6 Forza lavoro propria - Capitale
umano
S1-9 Metriche della diversità 1.10.6 Forza lavoro propria -
Diversità e pari opportunità
S1-9, AR Metriche della diversità 1.10.6 Forza lavoro propria -
Diversità e pari opportunità
S1-10 Salari adeguati 1.10.6 Forza lavoro propria -
Diversità e pari opportunità
S1-10, AR Salari adeguati 1.10.6 Forza lavoro propria -
Diversità e pari opportunità

S1-11 Protezione sociale 1.10.6 Forza lavoro propria - Capitale
umano
S1-11, AR Protezione sociale 1.10.6 Forza lavoro propria - Capitale
umano
S1-12 Persone con disabilità 1.10.6 Forza lavoro propria -
Diversità e pari opportunità
S1-12, AR Persone con disabilità 1.10.6 Forza lavoro propria -
Diversità e pari opportunità
S1-13 Metriche di formazione e sviluppo delle
competenze
1.10.6 Forza lavoro propria -
Formazione e sviluppo del personale
S1-13, AR Metriche di formazione e sviluppo delle
competenze
1.10.6 Forza lavoro propria -
Formazione e sviluppo del personale
S1-14 Metriche di salute e sicurezza 1.10.6 Forza lavoro propria - Salute e
sicurezza sul lavoro
S1-14, AR Metriche di salute e sicurezza 1.10.6 Forza lavoro propria - Salute e
sicurezza sul lavoro
S1-15 Metriche dell'equilibrio tra vita
professionale e vita privata
1.10.6 Forza lavoro propria - Capitale
umano
S1-15, AR Metriche dell'equilibrio tra vita
professionale e vita privata
1.10.6 Forza lavoro propria - Capitale
umano
S1-16 Metriche di retribuzione (divario
retributivo e retribuzione totale)
1.10.6 Forza lavoro propria -
Diversità e pari opportunità
S1-16, AR Metriche di retribuzione (divario
retributivo e retribuzione totale)
1.10.6 Forza lavoro propria -
Diversità e pari opportunità
S1-17 Incidenti, denunce e impatti gravi in
materia di diritti umani
1.10.6 Forza lavoro propria - Diritti
umani e corrette prassi lavorative
S1-17, AR Incidenti, denunce e impatti gravi in
materia di diritti umani
1.10.6 Forza lavoro propria - Diritti
umani e corrette prassi lavorative
Tematica materiale: Lavoratori della catena del valore
ESRS 2 SBM-2 Interessi e opinioni dei portatori
d'interessi
1.10.1 Identità, strategia e modello di
business - Il ruolo degli stakeholder
nella strategia e modello di business
aziendale
ESRS 2 SBM-2,
AR
Interessi e opinioni dei portatori
d'interessi
1.10.1 Identità, strategia e modello di
business - Il ruolo degli stakeholder
nella strategia e modello di business
aziendale
ESRS 2 SBM-3 Impatti, rischi e opportunità rilevanti e
loro interazione con la strategia e il
modello aziendale
1.10.7 Lavoratori della catena del
valore - Modalità di gestione,
politiche e obiettivi
ESRS 2 SBM-3,
AR
Impatti, rischi e opportunità rilevanti e
loro interazione con la strategia e il
modello aziendale
1.10.7 Lavoratori della catena del
valore - Modalità di gestione,
politiche e obiettivi
ESRS 2
Politiche MDR-P
Politiche adottate per gestire questioni
di sostenibilità rilevanti
1.10.2 Il Governo dell'impresa - Le
Politiche Integrate
1.10.7 Lavoratori della catena del
valore - Modalità di gestione,
politiche e obiettivi
ESRS 2
Politiche MDR-P,
AR
Politiche adottate per gestire questioni
di sostenibilità rilevanti
1.10.2 Il Governo dell'impresa - Le
Politiche Integrate
1.10.7 Lavoratori della catena del
valore - Modalità di gestione,
politiche e obiettivi

S2-1 Politiche connesse ai lavoratori nella
catena del valore
1.10.7 Lavoratori della catena del
valore - Modalità di gestione,
politiche e obiettivi
S2-1, AR Politiche connesse ai lavoratori nella
catena del valore
1.10.7 Lavoratori della catena del
valore - Modalità di gestione,
politiche e obiettivi
S2-2 Processi di coinvolgimento dei
lavoratori nella catena del valore in
merito agli impatti
1.10.7 Lavoratori della catena del
valore - Salute e sicurezza sul lavoro,
diritti umani e corrette prassi
lavorative
S2-2, AR Processi di coinvolgimento dei
lavoratori nella catena del valore in
merito agli impatti
1.10.7 Lavoratori della catena del
valore - Salute e sicurezza sul lavoro,
diritti umani e corrette prassi
lavorative
S2-3 Processi per porre rimedio agli impatti
negativi e canali che consentono ai
lavoratori nella catena del valore di
esprimere preoccupazioni
1.10.7 Lavoratori della catena del
valore - Salute e sicurezza sul lavoro,
diritti umani e corrette prassi
lavorative
S2-3, AR Processi per porre rimedio agli impatti
negativi e canali che consentono ai
lavoratori nella catena del valore di
esprimere preoccupazioni
1.10.7 Lavoratori della catena del
valore - Salute e sicurezza sul lavoro,
diritti umani e corrette prassi
lavorative
ESRS 2
Azioni MDR-A
Azioni e risorse relative a questioni di
sostenibilità rilevanti
1.10.7 Lavoratori della catena del
valore - Azioni intraprese e pianificate
ESRS 2
Azioni MDR-A,
AR
Azioni e risorse relative a questioni di
sostenibilità rilevanti
1.10.7 Lavoratori della catena del
valore - Azioni intraprese e pianificate
S2-4 Interventi su impatti rilevanti per i
lavoratori nella catena del valore e
approcci per la gestione dei rischi
rilevanti e il conseguimento di
opportunità rilevanti per i lavoratori
nella catena del valore, nonché
efficacia di tali azioni
1.10.7 Lavoratori della catena del
valore - Azioni intraprese e pianificate
S2-4, AR Interventi su impatti rilevanti per i
lavoratori nella catena del valore e
approcci per la gestione dei rischi
rilevanti e il conseguimento di
opportunità rilevanti per i lavoratori
nella catena del valore, nonché
efficacia di tali azioni
1.10.7 Lavoratori della catena del
valore - Azioni intraprese e pianificate
ESRS 2
Obiettivi MDR-T
Monitoraggio dell'efficacia delle
politiche e delle azioni mediante
obiettivi
1.10.1 Identità, strategia e modello di
business - La strategia di sostenibilità
1.10.7 Lavoratori della catena del
valore - Modalità di gestione,
politiche e obiettivi
ESRS 2
Obiettivi MDR-T,
AR
Monitoraggio dell'efficacia delle
politiche e delle azioni mediante
obiettivi
1.10.1 Identità, strategia e modello di
business - La strategia di sostenibilità
1.10.7 Lavoratori della catena del
valore - Modalità di gestione,
politiche e obiettivi
S2-5 Obiettivi legati alla gestione degli
impatti negativi rilevanti, al
potenziamento degli impatti positivi e
alla gestione dei rischi e delle
opportunità rilevanti
1.10.7 Lavoratori della catena del
valore - Modalità di gestione,
politiche e obiettivi
1.10.7 Lavoratori della catena del
valore - Salute e sicurezza sul lavoro,
diritti umani e corrette prassi
lavorative
S2-5, AR Obiettivi legati alla gestione degli
impatti negativi rilevanti, al
potenziamento degli impatti positivi e
alla gestione dei rischi e delle
opportunità rilevanti
1.10.7 Lavoratori della catena del
valore - Modalità di gestione,
politiche e obiettivi
1.10.7 Lavoratori della catena del
valore - Salute e sicurezza sul lavoro,
diritti umani e corrette prassi
lavorative
Informazioni di governance
Tematica materiale: Condotta aziendale
ESRS 2 GOV-1 Ruolo degli organi di amministrazione,
direzione e controllo
1.10.2. Il Governo dell'impresa - La
Governance della sostenibilità
ESRS 2 IRO-1 Descrizione dei processi per
individuare e valutare gli impatti, i
rischi e le opportunità rilevanti
1.10.1 Identità, strategia e modello di
business - Analisi di doppia rilevanza

ESRS 2
Politiche MDR-P
Politiche adottate per gestire questioni
di sostenibilità rilevanti
1.10.2 Il Governo dell'impresa - Le
Politiche Integrate
1.10.8 Condotta aziendale - Modalità
di gestione, politiche e obiettivi
ESRS 2
Politiche MDR-P,
AR
Politiche adottate per gestire questioni
di sostenibilità rilevanti
1.10.2 Il Governo dell'impresa - Le
Politiche Integrate
1.10.8 Condotta aziendale - Modalità
di gestione, politiche e obiettivi
G1-1 Politiche in materia di cultura
d'impresa e condotta delle imprese
1.10.8 Condotta aziendale - Modalità
di gestione, politiche e obiettivi
1.10.8 Condotta aziendale - Etica e
integrità nel business
G1-1, AR Politiche in materia di cultura
d'impresa e condotta delle imprese
1.10.8 Condotta aziendale - Modalità
di gestione, politiche e obiettivi
1.10.8 Condotta aziendale - Etica e
integrità nel business
ESRS 2
Azioni MDR-A
Azioni e risorse relative a questioni di
sostenibilità rilevanti
1.10.8 Condotta aziendale - Azioni
intraprese e pianificate
ESRS 2
Azioni MDR-A,
AR
Azioni e risorse relative a questioni di
sostenibilità rilevanti
1.10.8 Condotta aziendale - Azioni
intraprese e pianificate
ESRS 2
Obiettivi MDR-T
Monitoraggio dell'efficacia delle
politiche e delle azioni mediante
obiettivi
1.10.1 Identità, strategia e modello di
business - La strategia di sostenibilità
1.10.8 Condotta aziendale - Modalità
di gestione, politiche e obiettivi
ESRS 2
Obiettivi MDR-T,
AR
Monitoraggio dell'efficacia delle
politiche e delle azioni mediante
obiettivi
1.10.1 Identità, strategia e modello di
business - La strategia di sostenibilità
1.10.8 Condotta aziendale - Modalità
di gestione, politiche e obiettivi
G1-2 Gestione dei rapporti con i fornitori 1.10.8 Condotta aziendale -
Approvvigionamento sostenibile
G1-2, AR Gestione dei rapporti con i fornitori 1.10.8 Condotta aziendale -
Approvvigionamento sostenibile
G1-3 Prevenzione e individuazione della
corruzione attiva e passiva
1.10.8 Condotta aziendale - Etica e
integrità nel business
G1-3, AR Prevenzione e individuazione della
corruzione attiva e passiva
1.10.8 Condotta aziendale - Etica e
integrità nel business
G1-4 Casi accertati di corruzione attiva o
passiva
1.10.8 Condotta aziendale - Etica e
integrità nel business
G1-5, Influenza politica e attività di lobbying Non applicabile
G1-5, AR Influenza politica e attività di lobbying Non applicabile
G1-6 Prassi di pagamento 1.10.8 Condotta aziendale -
Approvvigionamento sostenibile
G1-6, AR Prassi di pagamento 1.10.8 Condotta aziendale -
Approvvigionamento sostenibile

1.11. Fatti di rilievo dopo la chiusura dell'esercizio ed evoluzione prevedibile della gestione

All'inizio del mese di marzo 2025, Comer Industries ha riscontrato un incidente di sicurezza informatica che ha temporaneamente causato rallentamenti e, in alcuni casi, temporanee interruzioni dei servizi IT interni. Grazie alla prontezza della risposta e all'immediata attivazione delle misure di sicurezza consigliate da un Incident Response Team esperto, Comer Industries è riuscita a mitigare l'impatto e ripristinare rapidamente la maggior parte delle operazioni aziendali.

Comer Industries comunica che tale attacco e la conseguente temporanea interruzione dei sistemi non hanno generato un impatto significativo sui suoi risultati economici e tiene a sottolineare l'importanza che riveste la sicurezza dei propri partner e clienti.

Non si segnalano ulteriori eventi significativi avvenuti dopo la chiusura dell'esercizio.

Nel complesso, il Management si attende una performance delle vendite per il 2025 sostanzialmente in linea con quanto indicato dai principali operatori OEM citati in precedenza, con incrementi derivanti dall'entrata a regime di nuovi progetti nel corso dell'anno. Ci si attende una marginalità leggermente inferiore rispetto a quella registrata nel 2024. Infine, al netto di operazioni straordinarie, si prevede che il Gruppo continui nel suo percorso di miglioramento della posizione finanziaria netta grazie alla continua generazione di cassa.

1.12. Gestione dei rischi operativi

Il Gruppo è esposto a diverse tipologie di rischio aziendale, come descritto nelle Note Illustrative della presente Relazione Finanziaria Consolidata al paragrafo 2.4. "Gestione dei rischi finanziari" per quanto riguarda i rischi finanziari e come descritto nella Rendicontazione di Sostenibilità inclusa nel presente documento per quanto riguarda i rischi legati al climate change.

Il Gruppo è inoltre esposto al rischio di information technology come di seguito descritto.

Rischio Cyber & information technology

Il Gruppo ritiene di importanza rilevante la continuità operativa dei sistemi IT e ha implementato a tale riguardo delle misure di mitigazione dei rischi finalizzate a garantire la connettività della rete, la disponibilità dei dati e la sicurezza degli stessi, garantendo allo stesso tempo il trattamento di dati personali in relazione al regolamento europeo GDPR e alle normative nazionali applicabili nei singoli

Gruppo Comer Industries

184

Indice

Situazione patrimoniale e finanziaria consolidata Conto economico consolidato Conto economico complessivo consolidato Rendiconto finanziario consolidato Prospetto dei movimenti del patrimonio netto consolidato Informazioni generali Area di consolidamento Principi contabili adottati Gestione dei rischi finanziari Informativa settoriale Note illustrative ai prospetti contabili consolidati

1

Situazione patrimoniale e finanziaria consolidata

(migliaia di euro)

ATTIVITA' Note 31/12/2024 31/12/2023
Attività non correnti
Immobilizzazioni materiali 2.6.1 247.044 234.275
Immobilizzazioni immateriali 2.6.2 369.210 385.369
Partecipazioni in altre imprese 2.6.3 1.915 1.760
Attività fiscali e imposte anticipate 2.6.4 38.126 42.881
Altri crediti a lungo termine 2.6.5 915 1.119
Totale 657.210 665.404
Attività correnti
Rimanenze 2.6.6 177.217 226.596
Crediti commerciali 2.6.7 161.209 205.797
Altri crediti a breve 2.6.7 8.401 8.953
Attività fiscali per imposte correnti 2.6.8 17.053 19.927
Altre attività finanziarie 2.6.9 12.729 -
Cassa e disponibilità liquide 2.6.9 89.508 68.333
Totale 466.117 529.606
TOTALE ATTIVO 1.123.327 1.195.010
PATRIMONIO NETTO E PASSIVITA'
(migliaia di euro)
Note 31/12/2024 31/12/2023
Capitale sociale e riserve
Capitale emesso 18.487 18.487
Riserva Sovrapprezzo azioni 187.881 187.881
Azioni proprie in portafoglio (738) (147)
Altre riserve 69.980 58.162
Utile (perdite) accumulati 268.558 243.211
- Utili a nuovo 201.337 149.176
- Utile netto 67.221 94.035
Totale 2.6.10 544.168 507.594
Quota di pertinenza di terzi - -
Patrimonio netto totale 2.6.10 544.168 507.594
Passività non correnti
Finanziamenti a lungo termine 2.6.9 74.812 64.557
Altri debiti finanziari a lungo termine 2.6.9 32.847 51.993
Passività fiscali e imposte differite 2.6.11 52.642 54.338
Benefici successivi alla cessazione del rapporto di lavoro 2.6.12 115.536 122.628
Altri debiti a lungo termine 2.6.14 6.239 22.378
Fondi a lungo termine 2.6.13 20.157 16.975
Totale 302.233 332.869
Passività correnti
Debiti commerciali 2.6.14 152.589 198.842
Altri debiti a breve termine 2.6.14 29.851 32.168
Passività fiscali per imposte 2.6.15 2.949 29.966
Finanziamenti a breve termine 2.6.9 45.813 34.028
Benefici successivi alla cessazione del rapporto di lavoro a breve termine 2.6.12 8.027 7.859
Altri debiti finanziari a breve termine 2.6.9 7.168 12.586
Fondi a breve termine 2.6.13 30.529 39.098
Totale 276.926 354.547
TOTALE PASSIVO 1.123.327 1.195.010

Conto economico consolidato

Note 31/12/2024 31/12/2023
(migliaia di euro)
Ricavi delle vendite 2.6.17 942.372 1.223.938
Altri ricavi operativi 2.6.18 12.982 5.922
Variazione nelle rimanenze di prodotti finiti e sl. (49.380) (18.309)
Costi di acquisto (474.132) (648.127)
Costo del personale 2.6.19 (195.946) (240.646)
Altri costi operativi 2.6.21 (77.342) (115.174)
Svalutazioni crediti e alti acc.ti rischi 2.6.21 (1.038) (2.623)
Ammortamenti 2.6.1 -2.6.2 (58.196) (60.553)
RISULTATO OPERATIVO 2.6.22 99.320 144.428
Proventi / (oneri) finanziari netti 2.6.23 (6.568) (15.264)
Utile prima delle Imposte 92.752 129.164
Imposte sul reddito 2.6.24 (25.531) (35.129)
UTILE NETTO 67.221 94.035
di cui quota di pertinenza di terzi -
di cui quota di pertinenza del Gruppo 67.221 94.035
Utile per azione base (in euro) 2.6.25 2,34 3,28
Conto economico complessivo consolidato
(migliaia di euro)
Note 31/12/2024 31/12/2023
Utile netto 67.221 94.035
Altre componenti di conto economico complessivo che saranno successivamente
riclassificate nell'utile/perdita d'esercizio (al netto delle imposte):
Utile / (perdita) derivante dalla variazione di fair value degli strumenti derivati di
copertura
- 509
di cui effetto fiscale - (123)
Differenze di conversione di bilanci esteri 3.492 (5.344)
Totale altre componenti di conto economico complessivo che saranno
successivamente riclassificate nell'utile/(perdita) d'esercizio al netto delle imposte
3.492 (4.958)
Altre componenti di conto economico complessivo che non saranno successivamente
riclassificate nell'utile/(perdita) d'esercizio (al netto delle imposte):
Utile/(perdita) da rivalutazione su piani a benefici definiti 2.6.12 5.155 (5.650)
di cui effetto fiscale 2.6.12 (1.683) 1.938
Totale altre componenti di conto economico complessivo che non saranno
successivamente riclassificate nell'utile/(perdita) d'esercizio al netto delle imposte
3.472 (3.712)
Totale utile complessivo al netto delle imposte 74.185 85.365

Rendiconto finanziario consolidato

(migliaia di euro) Note 31/12/2024 31/12/2023
Utile (Perdita) dell'esercizio 67.221 94.035
Rettifiche per:
Ammortamenti dell'esercizio 5.1 - 5.2 58.196 60.553
Altre variazioni non monetarie (1.813) 15.264
Variazione fondi 5.9 (5.388) 13.887
(Plusvalenze)/Minusvalenze dalla vendita di cespiti (8.893) -
Variazioni fondi al personale 5.10 (3.452) 16
Imposte dell'esercizio 25.531 35.129
Oneri finanziari netti 6.568 15.264
(Aumento)/Diminuzione crediti verso clienti 5.5 45.974 4.926
(Aumento)/Diminuzione delle rimanenze 5.4 42.663 25.051
Aumento/(Diminuzione) dei debiti verso fornitori 5.5 (46.252) (3.676)
Aumento/(Diminuzione) di altri crediti e debiti (8.659) (10.962)
Pagamento premio LTIP (13.549) -
Disponibilità liquide generate dall'attività operativa 158.147 249.487
Interessi pagati (4.661) (3.988)
Imposte sul reddito pagate (43.108) (41.674)
Disponibilità liquide nette generate/(assorbite) dall'attività operativa 110.378 203.825
Vendita building Charlotte (USA) 11.561 -
Acquisto building Rockford (USA) 5.1 (21.557) -
(Incrementi) / Decrementi di attività immateriali
(Incrementi) / Decrementi di immobili, impianti e macchinari
5.2
5.1
(4.396)
(35.515)
(3.371)
(37.356)
Vendita / (Acquisto) di altre attività finanziarie - (237)
Disponibilità liquide nette generate/(assorbite) dall'attività d'investimento (49.907) (40.964)
Free cash flow 60.471 162.861
Incrementi netti derivanti da acquisizione aziendale al netto della
cassa acquisita - (49.829)
Aggregazioni aziendali - (49.829)
Variazione Patrimonio netto 5.8 (1.792) (5.490)
Dividendi pagati 5.8 (35.820) (21.509)
Assunzione di prestiti/finanziamenti 5.7 100.000 -
Rimborsi di prestiti/finanziamenti 5.7 (85.096) (147.495)
Variazione altre attività finanziarie 5.7 (12.328) -
Variazione altri debiti finanziari e pagamenti passività per leasing 5.7 (4.260) (21.533)
Disponibilità liquide nette generate/(assorbite) dall'attività di finanziamento (39.296) (196.027)
Incremento/(decremento) netto delle disponibilità liquide e mezzi equivalenti 21.175 (82.995)
Disponibilità liquide e mezzi equivalenti al 1° gennaio 68.333 151.328
Disponibilità liquide e mezzi equivalenti al 31 dicembre 89.508 68.333

Prospetto dei movimenti del patrimonio netto consolidato

(migliaia di euro) Capitale
sociale
sovrapprezzo
Riserva
azioni
Riserva azioni
proprie in
portafoglio
Riserva
legale
Riserva
straord.
conversione
Riserva di
Riserva
IAS 19
Riserva
F.T.A.
Riserva
C.F.H.
Riserva
consolid.
di
a nuovo
Utili
d'esercizio
Risultato
patrimonio
Totale
Netto
Patrimonio netto al 01/01/2023
Risultato dell'esercizio
18.487 187.881 - 3.416 27.406 212 26.227 (5.923) (387) 3.543 92.306 90.716
94.035
443.884
94.035
Risultato delle altre componenti di conto
economico complessivo
Distribuzione dividendi
- - - (5.344) (3.712) - 387 - -
(21.509)
94.035 (21.509)
85.365
Destinazione risultato dell'esercizio precedente
Acquisto azioni proprie
(147) 281 12.056 78.379 (90.716) -
(147)
Patrimonio netto al 31/12/2023 18.487 187.881 (147) 3.697 39.462 (5.132) 22.515 (5.923) - 3.543 149.176 94.035 507.594
Risultato delle altre componenti di conto
Risultato dell'esercizio
67.221 67.221
economico complessivo
Distribuzione dividendi
- - - - - 3.492 3.472 - - - -
(35.820)
- (35.820)
6.964
Destinazione risultato dell'esercizio precedente
Altre variazioni
- 4.854 - - - - - (1.200)
89.181
(94.035) -
(1.200)
Acquisto azioni proprie (591) (591)
Patrimonio netto al 31/12/2024 18.487 187.881 (738) 3.697 44.316 (1.640) 25.987 (5.923) - 3.543 201.337 67.221 544.168

2.1. Informazioni generali

Comer Industries S.p.A., Capogruppo del Gruppo Comer Industries, è una società di diritto italiano, con sede legale ed uffici amministrativi in Via Magellano 27 a Reggiolo (RE), codice fiscale e iscrizione al Registro dell'Imprese nr. 07210440157 con Capitale Sociale deliberato pari a 18.487.338,60 di euro interamente sottoscritto e versato al 31 dicembre 2024, suddiviso in nr 28.678.090 azioni ordinarie. Al 31 dicembre 2024, la Capogruppo deteneva in portafoglio n. 26.943 azioni proprie pari al 0,09% del capitale sociale, acquistate ad un costo medio ponderato pari a 27,39 euro.

Comer Industries è il principale player globale nella progettazione e produzione di sistemi avanzati di ingegneria e soluzioni di meccatronica per la trasmissione di potenza. La società opera nei settori delle macchine per l'agricoltura, delle costruzioni, dell'energia eolica e dei motori e trasmissioni per veicoli elettrici.

Il Gruppo è composto da 23 società, fra cui 11 società produttive dislocate in Italia, Germania, Stati Uniti, Cina, India e Brasile, 7 società commerciali che operano in Germania, Francia, UK, Cina, Brasile e Stati Uniti e 5 Holding.

Il bilancio consolidato al 31 dicembre 2024, redatto nella prospettiva della continuità aziendale sul cui presupposto non sussistono profili di incertezza, è stato approvato dal Consiglio di Amministrazione in data 19 marzo 2025.

2.2. Area di consolidamento

Nell'esercizio 2024 non sono accorse modifiche al perimetro di consolidamento; si segnala tuttavia che nel mese di Agosto 2024 è stata effettuata la fusione per incorporazione della società Off-Highway Powertrain Services Germany GmbH in Walterscheid GmbH, senza impatti sul bilancio consolidato.

Si ricorda inoltre che la società Walterscheid Russia LLC, pur facente parte del perimetro di consolidamento, risulta inattiva dal mese di aprile 2022, e si prevede venga liquidata entro il primo semestre 2025.

Alla data di riferimento del presente bilancio consolidato il principale azionista della Capogruppo risulta essere Eagles OAK S.r.l. con una quota pari al 51,05% del capitale sociale e del 65,04% dei diritti di voto.

Per quanto riguarda la sintesi dei rapporti economico-patrimoniali con parti correlate al Gruppo, si rimanda ai dettagli della relazione sulla gestione.

L'area di consolidamento al 31 dicembre 2024 include la Capogruppo e le seguenti società controllate:

Denominazione sociale Sede Valuta Capitale
sociale
deliberato
% di controllo Società controllante
Comer Industries S.p.A. Reggiolo (RE) – Italia KEUR 18.487 Holding Eagles Oak S.r.l.
Comer Industries Inc. Charlotte (N.C.) – U.S.A. KUSD 13.281 100,0 Comer Industries S.p.A.
Comer Industries U.K. Ltd. Leicester- Regno Unito KGBP 265 100,0 Comer Industries S.p.A.
Comer Industries Components S.r.l. Reggiolo (RE) – Italia KEUR 7.125 100,0 Comer Industries S.p.A.
e-comer S.r.l. Reggiolo (RE) – Italia KEUR 1.000 100,0 Comer Industries S.p.A.
Comer Industries (Shaoxing) Co. Ltd Shaoxing – P.R.C. KEUR 6.720 100,0 Comer Industries S.p.A.
Comer Industries do Brasil EIRELI Limeira (SP) - Brasile KBRL 6.112 100,0 Comer Industries S.p.A.
Comer Industries India Pvt Ltd Bangalore – India KINR 95,0 Comer Industries S.p.A.
145.090 5,0 Comer Industries Components S.r.l.
Comer Industries (Jiaxing) Co. Ltd Jiaxing – P.R.C. KEUR 36,7 Comer Industries (Shaoxing) Co. Ltd.
21.000 63,3 Comer Industries S.p.A.
WPG German Holdco GmbH Lohmar, Germany KEUR 10.495 100,0 Comer Industries S.p.A.
WPG UK Holdco Ltd. Leek, United Kingdom KGBP 3.093 100,0 Comer Industries S.p.A.
WPG US Holdco LLC. Rockford, IL, USA KUSD 58.546 100,0 Comer Industries S.p.A.
Walterscheid GmbH Lohmar, Germany KEUR 17.895 100,0 WPG German Holdco GmbH
Walterscheid Getriebe GmbH Sohland, Germany KEUR 89,8 Walterscheid GmbH
26 10,2 WPG German Holdco GmbH
Walterscheid Brasil Industria de Equipamentos
Agricolas Ltda.
Cachoeirinha, Brasil KBRL 8.410 16,2 Comer Industries S.p.A.
43.890 83,8 Powertrain Services UK Limited
Walterscheid Powertrain (China) Co. Ltd. Jiangsu, China KCNY 2.000 100,0 WPG UK Holdco Ltd.
Powertrain Services France SAS Chanteloup-les-Vignes,
France
KEUR 2.139 100,0 Off-Highway Powertrain Services
Germany GmbH
Walterscheid Russia LLC Moscow, Russian KRUB 50,0 WPG UK Holdco Ltd.
Federation 10 50,0 Powertrain Services UK Limited
Powertrain Services UK Limited Leek, United Kingdom KGBP 14.231 100,0 WPG UK Holdco Ltd.
Powertrain Services (UK Newco) Ltd. Leek, United Kingdom KGBP - 100,0 Powertrain Services UK Limited
Walterscheid Inc. Woodridge Woodridge, IL, USA KUSD 2.000 100,0 WPG US Holdco LLC.
Powertrain Rockford Inc. Rockford, IL, USA KUSD 1 100,0 WPG US Holdco LLC.
Walterscheid Cardan GmbH Hohe Börde OT Irxleben,
Germany
KEUR 625 100,0 Walterscheid GmbH

2.3. Principi contabili adottati

2.3.1 Espressione di conformità agli IFRS

Il bilancio consolidato della Comer Industries è stato redatto in conformità agli International Financial Reporting Standards (IFRS), emessi dall'International Accounting Standards Board ("IASB") ed omologati dall'Unione Europea ed in vigore alla data di bilancio, nonché ai provvedimenti Consob (Commissione Nazionale per le Società e la Borsa) emanati in attuazione all'art. 9 del D.Lgs. 38/2005 (delibere 15519 e 15520) del 27 luglio 2006 e comunicazione DEM/6064293 del 28 luglio 2006, ai sensi dell'art. 78 del Regolamento emittenti, del documento CE del novembre 2003 e, dove applicabili, del Codice civile. Con "IFRS" si intendono anche gli International Accounting Standards ("IAS") tuttora in vigore, nonché tutti i documenti interpretativi emessi dagli IFRS Interpretations Committee, precedentemente denominato International Financial Reporting Interpretations Committee ("IFRIC") ed ancor prima Standing Interpretations Committee ("SIC").

2.3.2 Contenuto e forma del bilancio consolidato

L'unità di valuta utilizzata è l'euro e tutti i valori sono espressi alle migliaia di euro se non diversamente indicato.

Gli schemi di presentazione della situazione patrimoniale e finanziaria consolidata presentano una distinzione tra attività e passività correnti e non correnti, dove:

  • භ le attività non correnti comprendono i saldi attivi con ciclo di realizzo oltre dodici mesi ed includono le attività immateriali, materiali e finanziarie e le imposte differite attive;
  • භ le attività correnti comprendono i saldi attivi con ciclo di realizzo entro i dodici mesi;
  • භ le passività non correnti comprendono i debiti esigibili oltre dodici mesi, inclusi i debiti finanziari, i fondi per rischi ed oneri e passività per benefici a dipendenti e le imposte differite passive;
  • භ le passività correnti comprendono i debiti esigibili entro dodici mesi, compresa la quota a breve dei finanziamenti a medio-lungo termine, dei fondi per rischi ed oneri e delle passività per benefici a dipendenti.

Il prospetto di conto economico consolidato è presentato secondo una classificazione dei costi per natura con rappresentazione del risultato operativo che non include gli effetti delle differenze cambio, come da policy contabile storicamente adottata dal Gruppo.

Il rendiconto finanziario è stato predisposto in base al metodo indiretto e viene presentato in conformità allo IAS 7, classificando i flussi finanziari tra attività operativa, di investimento e di finanziamento.

Si precisa che con riferimento alla delibera Consob n. 15519 del 27 luglio 2006 e alla comunicazione n. DEM6064293 del 28 luglio 2006, negli schemi di bilancio è data evidenza dei rapporti significativi con parti correlate, ai fini di una migliore informativa.

2.3.3 Principi contabili di riferimento

Il Gruppo Comer Industries S.p.A. ha adottato i principi contabili internazionali, International Financial Reporting Standards, a partire dall'esercizio 2007, con data di transizione agli IFRS al 1° gennaio 2006.

Il bilancio consolidato al 31 dicembre 2024, in continuità di principi è stato redatto pertanto in accordo agli IAS/IFRS adottati dall'Unione Europea.

Il bilancio consolidato è presentato in migliaia di euro. Il bilancio è redatto secondo il criterio del costo, ad eccezione degli strumenti finanziari che sono valutati al fair value.

La redazione di un bilancio in accordo con gli IFRS (International Financial Reporting Standards) richiede giudizi, stime e assunzioni che hanno un effetto sulle attività, passività, costi e ricavi. I risultati consuntivi possono essere diversi da quelli ottenuti tramite queste stime. I principi contabili sono stati applicati omogeneamente in tutte le società del Gruppo e per tutti i periodi presentati.

2.3.4 Principi di consolidamento

(i) Società controllate

Le società si definiscono controllate quando la Capogruppo ha il potere, direttamente o indirettamente, di esercitare la gestione in modo da ottenere benefici dall'esercizio di tale attività. Nella definizione del controllo si tengono in considerazione anche i potenziali diritti di voto che al momento sono liberamente esercitabili o convertibili. Tali diritti di voto potenziali non sono considerati ai fini del processo di consolidamento in sede di attribuzione alle minoranze del risultato economico e della quota di patrimonio netto di spettanza.

I bilanci delle società controllate sono consolidati a partire dalla data in cui il Gruppo ne acquisisce il controllo e deconsolidati a partire dalla data in cui tale controllo viene meno.

Ai fini del consolidamento delle società controllate è applicato il metodo dell'integrazione globale, assumendo cioè l'intero importo delle attività e passività patrimoniali e tutti i costi e ricavi a prescindere dalla percentuale di partecipazione. Il valore contabile delle partecipazioni consolidate è quindi eliminato a fronte del relativo patrimonio netto. Le quote di patrimonio netto e di risultato di competenza dei soci di minoranza sono evidenziate rispettivamente in un'apposita voce di patrimonio netto ed in una linea separata del conto economico consolidato. I dividendi intra-gruppo distribuiti da società estere controllate vengono eliminati nel processo di consolidamento utilizzando il proportionate approach previsto dallo IAS 21 in quanto, anche nel caso di distribuzione

di riserve di utili generati in anni precedenti non si considera impattata l'investor's percentage equity ownership.

(ii) Società collegate

Società collegate sono quelle società nelle quali il Gruppo ha un'influenza significativa, ma non il controllo sulla gestione. Il bilancio consolidato include la quota di competenza degli utili e delle perdite delle società collegate, valutate con il metodo del patrimonio netto dalla data nella quale si è manifestata l'influenza significativa sulla gestione fino alla sua cessazione. Analogamente a quanto sopra descritto per le società controllate, anche l'acquisizione di società collegate è contabilizzata in base al metodo dell'acquisto; in questo caso, l'eventuale eccesso del costo di acquisizione rispetto alla quota di pertinenza del Gruppo del valore corrente delle attività nette acquisite è incluso nel valore della partecipazione.

(iii) Transazioni eliminate nel processo di consolidamento

I saldi infragruppo e gli utili e le perdite derivanti da operazioni infragruppo sono eliminate nel Bilancio Consolidato. Gli utili infragruppo derivanti da operazioni con società collegate sono eliminati nell'ambito della valutazione della partecipazione con il metodo del patrimonio netto. Le perdite infragruppo sono eliminate soltanto se non vi è evidenza che siano realizzate nei confronti di terzi.

2.3.5 Informazioni settoriali

Le informazioni settoriali sono fornite con riferimento ai due settori di attività esclusivamente con riferimento ai dati economici, in quanto i relativi dati patrimoniali non sono oggetto di monitoraggio da parte del Management del Gruppo. Le informazioni settoriali includono sia i costi direttamente attribuibili sia quelli allocati su basi ragionevoli. Le spese generali e amministrative, i servizi ICT e HR, i compensi agli Amministratori, ai sindaci ed alle funzioni di direzionali di Gruppo, nonché le spese relative all'area global sourcing organizzata per gruppo di acquisto su categoria merceologica sono state imputate ai settori sulla base dei ricavi.

Il Gruppo è composto dai seguenti settori di attività:

  • Settore Agricolo, le cui produzioni sono costituite per la maggior parte da moltiplicatori, riduttori, rinvii angolari, alberi cardanici, motoruote e assali destinati ad uso agricolo in particolare ai produttori di mietitrebbie e trattori, macchine per la fienagione, raccolta, irrigazione e miscelazione, preparazione e lavorazione del terreno.
  • Settore Industriale, che include prodotti quali i) riduttori epicicloidali modulari, riduttori per la traslazione e sollevamento, per la rotazione e assali rigidi e sterzanti rivolti a produttori

di macchine da costruzione e forestali, dall'industria delle costruzioni navali a quella aeroportuale e mineraria ii) componenti per la municipalità, per il settore dell'Industria estrattiva e per quello del "material handling" iii) prodotti per il settore eolico e delle energie rinnovabili nonché per l'azionamento delle coclee nelle macchine per biogas iv) motori elettrici per applicazioni industriali stazionarie, transaxle e motoriduttori per e-Mobility, construction, material handling e logistics.

2.3.6 Trattamento delle operazioni in valuta estera

(i) Operazioni in valuta estera

La valuta funzionale e di presentazione adottata dal Gruppo è l'euro. Le operazioni in valuta estera sono convertite in euro sulla base del cambio della data dell'operazione. Le attività e le passività monetarie sono convertite al cambio della data di riferimento dello stato patrimoniale. Le differenze cambio che emergono dalla conversione sono imputate a conto economico. Le attività e passività non monetarie valutate al costo storico sono convertite al cambio in vigore alla data della transazione. Le attività e passività monetarie valutate al fair value sono convertite in euro al cambio della data rispetto alla quale è stato determinato il fair value.

(ii) Conversione dei bilanci in valuta estera

Le attività e le passività delle società residenti in Paesi diversi da quelli dell'Unione Europea, comprese le rettifiche derivanti dal processo di consolidamento relative all'avviamento e agli adeguamenti al fair value generati dall'acquisizione di un'impresa estera al di fuori della UE, sono convertite ai cambi della data di riferimento dello stato patrimoniale. I ricavi ed i costi delle medesime società sono convertiti al cambio medio del periodo, che approssima i cambi alle date alle quali sono avvenute le singole transazioni. Le differenze cambi emergenti dal processo di conversione sono imputate direttamente in un'apposita riserva di patrimonio netto denominata "Riserva di conversione".

Di seguito viene riportata la tabella con i cambi utilizzati per la conversione dei bilanci:

Cambi
Cambi puntuali Cambi medi annui
31/12/2024 31/12/2023 2024 2023
€/GBP 0,829 0,869 0,847 0,870
€/USD 1,039 1,105 1,082 1,081
€/CNY 7,583 7,851 7,787 7,660
€/BRL 6,425 5,362 5,828 5,401
€/INR 88,934 91,905 90,556 89,300

Fonte: Banca d'Italia.

2.3.7 Acquisizioni aziendali

Le aggregazioni aziendali sono rilevate secondo il metodo dell'acquisizione ("acquisition method"). Secondo tale metodo il corrispettivo trasferito in un'aggregazione aziendale è valutato al fair value, calcolato come la somma dei fair value delle attività trasferite e delle passività assunte dal Gruppo alla data di acquisizione. Gli oneri accessori alla transazione sono rilevati nel conto economico nel momento in cui sono sostenuti.

L'avviamento è determinato come l'eccedenza tra la somma dei corrispettivi trasferiti nell'aggregazione aziendale, del valore del patrimonio netto di pertinenza di interessenze di terzi e del fair value dell'eventuale partecipazione precedentemente detenuta nell'impresa acquisita rispetto al fair value delle attività nette acquisite e passività assunte alla data di acquisizione. Se il valore delle attività nette acquisite e passività assunte alla data di acquisizione eccede la somma dei corrispettivi trasferiti, del valore del patrimonio netto di pertinenza di interessenze di terzi e del fair value dell'eventuale partecipazione precedentemente detenuta nell'impresa acquisita, tale eccedenza è rilevata immediatamente nel conto economico come provento derivante dalla transazione conclusa. Le quote del patrimonio netto di interessenza di terzi, alla data di acquisizione, possono essere valutate al fair value oppure al pro-quota del valore delle attività nette riconosciute per l'impresa acquisita. La scelta del metodo di valutazione è effettuata transazione per transazione. Se i valori iniziali di un'aggregazione aziendale sono incompleti alla data di chiusura del bilancio in cui l'aggregazione aziendale è avvenuta, il Gruppo riporta nel proprio Bilancio Consolidato i valori provvisori degli elementi per cui non può essere conclusa la rilevazione. Tali valori provvisori sono rettificati nel periodo di misurazione per tenere conto delle nuove informazioni ottenute su fatti e circostanze esistenti alla data di acquisizione che, se note, avrebbero avuto effetti sul valore delle attività e passività riconosciute a tale data.

2.3.8 Immobili, impianti e macchinari

(i) Immobilizzazioni di proprietà

Gli immobili, gli impianti ed i macchinari sono valutati al costo storico e sono esposti al netto degli ammortamenti (vedi successivo punto (iv)) e delle perdite di valore (vedi paragrafo 2.3.10). Il costo delle immobilizzazioni prodotte internamente includono i materiali, la manodopera diretta ed una quota dei costi di produzione indiretti. Il costo delle immobilizzazioni sia acquistate esternamente, sia prodotte internamente, include i costi accessori direttamente imputabili e necessari alla messa in funzione del bene e, quando rilevante ed in presenza di obbligazioni contrattuali, il valore attuale del costo stimato per lo smantellamento e la rimozione delle immobilizzazioni.

Gli oneri finanziari relativi a finanziamenti specifici utilizzati per l'acquisizione di immobilizzazioni materiali sono imputati a conto economico per competenza. Secondo i dettami dello IAS 20,

eventuali contributi in conto capitale ricevuti in seguito ad incentivi agli investimenti riconosciuti dalla Pubblica Amministrazione, hanno ridotto il costo storico del cespite di riferimento capitalizzato, una volta entrato in funzione.

Non vi sono immobilizzazioni disponibili per la vendita.

(ii) Immobilizzazioni in leasing

I beni detenuti dal Gruppo in forza di contratti di leasing, anche operativi, secondo quanto previsto dal principio IFRS 16 in vigore dal 1° gennaio 2019, sono iscritti nell'attivo con contropartita un debito finanziario. In particolare, i beni sono rilevati ad un valore pari al valore attuale dei pagamenti futuri alla data di sottoscrizione del contratto, attualizzati utilizzando per ciascun contratto l'incremental borrowing rate applicabile.

(iii) Costi successivi

I costi di sostituzione, di alcune parti delle immobilizzazioni, sono capitalizzati quando è probabile che questi costi comportino futuri benefici economici e possono essere misurati in maniera affidabile. Tutti gli altri costi, incluse le spese di manutenzione e riparazione, sono imputati a conto economico quando sostenuti.

(iv) Ammortamenti

Gli ammortamenti sono imputati a conto economico in modo sistematico e costante sulla base della stimata vita utile delle immobilizzazioni in base alla residua possibilità di utilizzo. I terreni non sono ammortizzati. Le stimate vite utili portano alle seguenti aliquote di ammortamento per categoria omogenea:

Fabbricati 2%-3%
Costruzioni leggere, Impianti generici e specifici 6 -14%
Attrezzatura e modelli e stampi 8 - 25%
Mobili e arredi 25%
Macchine d'ufficio elettroniche 20 - 25%
Automezzi e mezzi di trasporto interni 25%

La stimata vita utile dei beni è riesaminata con periodicità annuale ed eventuali cambiamenti alle aliquote, laddove necessari, sono apportati con applicazione prospettica. Si segnala che nel corso del 2024 sono state riviste ed allineate, conformemente alle perizie redatte, le vite utile delle principali categorie di cespiti materiali così da uniformarne il trattamento all'interno del Gruppo.

Per i beni acquistati e/o entrati in funzione nell'esercizio gli ammortamenti sono calcolati utilizzando le aliquote sopra esposte, ma parametrate pro-rata temporis rispetto alla medesima data di entrata in funzione.

2.3.9 Altre immobilizzazioni immateriali

(i) Spese di ricerca e sviluppo

Le spese di ricerca aventi scopo di acquisire nuove conoscenze tecniche sono imputate a conto economico quando sostenute.

Le spese di sviluppo finalizzate alla creazione di nuovi prodotti, varianti o accessori o nuovi processi di produzione sono capitalizzate se:

  • o tali costi sono determinabili in maniera attendibile;
  • o tali prodotti, varianti o processi sono tecnicamente e commercialmente fattibili;
  • o i volumi e i valori di realizzo attesi indicano che i costi sostenuti per le attività di sviluppo genereranno benefici economici futuri;
  • o ci sono le risorse per completare il progetto di sviluppo.

Il costo capitalizzato include i materiali e il mero costo della manodopera diretta. Le altre spese di sviluppo sono imputate a conto economico quando sostenute. Le spese di sviluppo capitalizzate sono valutate al costo, al netto degli ammortamenti accumulati, (vedi successivo punto (iv)) e delle perdite di valore (vedi paragrafo 2.3.10).

(ii) Altre immobilizzazioni immateriali

Le altre immobilizzazioni immateriali, tutte aventi vita utile definita, sono valutate al costo e sono iscritte al netto degli ammortamenti accumulati, (vedi successivo punto iv) e delle perdite di valore (vedi paragrafo 2.3.10).

Le licenze di uso del software sono ammortizzate durante il loro periodo di utilizzo (3-5 anni). Le spese sostenute internamente per la creazione di marchi o di avviamento sono imputate a conto economico quando sostenute.

(iii) Costi successivi

I costi sostenuti successivamente relativi ad immobilizzazioni immateriali sono capitalizzati solo se incrementano i benefici economici futuri della specifica attività capitalizzata, altrimenti sono imputati a conto economico quando sostenuti.

(iv) Ammortamenti

Gli ammortamenti sono imputati a conto economico in modo sistematico e costante sulla base della stimata vita utile delle immobilizzazioni capitalizzate. Le vite utili stimate sono le seguenti:

Brevetti e marchi 5 anni
Spese di sviluppo 3-5 anni
Concessione di licenze software 5 anni
Relazioni con i clienti 9-13 anni

La vita utile viene riesaminata con periodicità annuale ed eventuali cambiamenti alle aliquote, laddove necessari, sono apportati con applicazione prospettica.

2.3.10 Impairment di attività

I valori di libro delle attività, ad eccezione delle rimanenze di magazzino, delle attività finanziarie disciplinate dall'IFRS 9 e delle imposte differite attive, sono soggetti a valutazione alla data di riferimento dello stato patrimoniale, al fine di individuare l'esistenza di eventuali indicatori di perdita di valore (impairment). Se dalla valutazione emerge l'esistenza di tali indicatori, viene calcolato il presunto valore recuperabile dell'attività, con le modalità successivamente indicate. Si precisa che il presunto valore recuperabile dell'avviamento e delle immobilizzazioni immateriali non ancora utilizzate, è stimato con periodicità almeno annuale o più frequentemente se specifici eventi indichino la possibilità di aver subito una perdita di valore.

Un'attività materiale o immateriale, compresi i diritti d'uso (così come definiti nell'IFRS 16) subisce una riduzione di valore nel caso in cui non sia in grado di recuperare il valore contabile a cui tale attività è iscritta in bilancio attraverso l'uso o la cessione. L'obiettivo della verifica (impairment test) prevista dallo IAS 36, è di assicurare che le immobilizzazioni materiali e immateriali non siano iscritte ad un valore superiore al loro valore recuperabile, rappresentato dal maggiore tra il prezzo netto di realizzo e il valore d'uso.

Il valore d'uso è il valore attuale dei flussi finanziari futuri che si prevede abbiano origine dall'attività o dall'unità generatrice di flussi finanziari cui l'attività appartiene. I flussi finanziari attesi sono attualizzati utilizzando un tasso di sconto ante imposte che riflette la stima corrente del mercato riferito al costo del denaro rapportato al tempo e ai rischi specifici dell'attività. Se il valore contabile eccede il valore di recupero, le attività o le unità generatrici di flussi finanziari cui appartengono sono svalutate fino a rifletterne il valore di recupero. Tali perdite di valore sono contabilizzate nel conto economico.

Se vengono meno le condizioni che hanno portato alla perdita di valore, viene operato il ripristino stesso proporzionalmente sui beni precedentemente svalutati fino a raggiungere, come livello massimo, il valore che tali beni avrebbero avuto, al netto degli ammortamenti calcolati sul costo storico, in assenza di precedenti perdite di valore. I ripristini di valore sono rilevati a conto economico.

Il valore dell'avviamento svalutato in precedenza non viene mai ripristinato.

2.3.11 Partecipazioni

Le partecipazioni in società collegate, sono valutate con il metodo del patrimonio netto, come previsto dallo IAS 28.

Qualora si rilevi la presenza di perdite di valore rispetto all'importo determinato con la suddetta metodologia, la partecipazione stessa è conseguentemente svalutata.

2.3.12 Disponibilità liquide e mezzi equivalenti

Le disponibilità liquide e mezzi equivalenti comprendono le esistenze di cassa, i depositi bancari e postali ed i titoli aventi una scadenza originaria inferiore a tre mesi.

2.3.13 Attività finanziarie correnti, crediti e altre attività

Le attività finanziarie, così come previsto dal nuovo principio IFRS 9 – "Financial Instruments: recognition and measurement" (come rivisto nel luglio 2014) che sostituisce lo IAS 39 – "Strumenti finanziari: rilevazione e valutazione", sono classificate, sulla base delle modalità di gestione delle stesse operate dal Gruppo e delle relative caratteristiche dei flussi di cassa contrattuali, nelle seguenti categorie:

  • Costo Ammortizzato: sono classificate nella categoria Costo Ammortizzato le attività finanziarie detenute esclusivamente al fine incassarne i flussi di cassa contrattuali, le stesse sono valutate con il metodo del costo ammortizzato, rilevando a conto economico i proventi attraverso la metodologia del tasso di interesse effettivo;
  • Fair value through other comprehensive income ("FVOCI"): sono classificate nella categoria FVOCI le attività finanziarie i cui flussi di cassa contrattuali sono rappresentati esclusivamente dal pagamento del capitale e degli interessi e che sono detenute al fine di incassarne i flussi di cassa contrattuali nonché i flussi derivanti dalla vendita delle stesse. Sono valutate a fair value. Gli interessi attivi, gli utili/perdite da differenze di cambio, le impairment losses (e le correlate riprese di valore) delle attività finanziarie classificate nella categoria FVOCI, sono contabilizzati nel conto economico; le altre variazioni nel fair value delle attività sono contabilizzate tra le altre componenti di OCI. Al momento della vendita o della riclassifica in altre categorie di tali attività finanziarie, a causa del cambiamento del modello di business, gli utili o le perdite cumulati rilevati in OCI sono riclassificati nel conto economico;
  • Fair value through profit or loss ("FVTPL"): la categoria FVTPL ha natura residuale raccogliendo le attività finanziarie che non rientrano nelle categorie Costo Ammortizzato e FVOCI, come ad esempio le attività finanziarie acquistate per finalità di trading o i derivati, o le attività designate a FVTPL da parte della Direzione alla data di prima rilevazione. Sono valutate a fair value. Gli utili o le perdite conseguenti a tale valutazione sono rilevati a conto economico;

2.3.14 Strumenti finanziari derivati

Nel caso in cui il Gruppo detenga strumenti finanziari derivati che non soddisfano tutte le condizioni previste per il trattamento contabile degli strumenti di copertura (hedge accounting) richieste dall'IFRS 9, le variazioni di fair value di tali strumenti sono contabilizzate a conto economico come oneri e/o proventi finanziari.

Pertanto, gli strumenti finanziari derivati sono contabilizzati secondo le regole dell'hedge accounting quando:

  • o all'inizio della copertura esiste la designazione formale e la documentazione della relazione di copertura stessa;
  • o si presume che la copertura sia altamente efficace;
  • o l'efficacia può essere attendibilmente misurata e la copertura stessa è altamente efficace durante i periodi di designazione.

Il fair value degli strumenti finanziari derivati sul rischio cambi (forward) è il loro valore di mercato alla data di bilancio, che corrisponde al valore attualizzato del valore di mercato del forward. La modalità di contabilizzazione degli strumenti finanziari derivati cambia a seconda che siano o meno realizzate le condizioni ed i requisiti richiesti dall'IFRS 9. In particolare:

(i) Coperture di flussi di cassa (Cash flow hedges)

Nel caso di uno strumento finanziario derivato per il quale è formalmente documentata la relazione di copertura delle variazioni dei flussi di cassa originati da un'attività o passività o da una futura transazione (elemento sottostante coperto) ritenuta essere altamente probabile e che potrebbe avere effetti sul conto economico, la porzione efficace, derivante dall'adeguamento dello strumento finanziario derivato al fair value, è imputata direttamente ad una riserva di patrimonio netto. Quando

si manifesta l'elemento sottostante coperto tale riserva viene rimossa dal patrimonio netto ed attribuita al conto economico come oneri e proventi operativi, mentre l'eventuale porzione non efficace o di overhedging, della variazione di valore dello strumento di copertura, è immediatamente attribuita al conto economico come oneri e/o proventi finanziari.

Quando uno strumento finanziario di copertura giunge a scadenza, è venduto o è esercitato oppure la società cambia la correlazione con l'elemento sottostante, e la prevista transazione originariamente coperta non è ancora avvenuta, ma è considerata ancora probabile, i relativi utili e perdite derivanti dall'adeguamento dello strumento finanziario al fair value rimangono nel patrimonio netto e sono imputati a conto economico quando si manifesterà la transazione secondo quanto descritto precedentemente. Se la probabilità del manifestarsi dell'operazione sottostante viene meno, i relativi utili e perdite del contratto derivato, originariamente registrati nel patrimonio netto, sono imputati immediatamente a conto economico.

(ii) Coperture di attività e passività monetarie (Fair value hedges)

Quando uno strumento finanziario derivato è utilizzato per coprire le variazioni di valore di un'attività o una passività monetaria già contabilizzata in bilancio, che possano produrre effetti sul conto economico, gli utili e le perdite relativi alle variazioni di fair value dello strumento finanziario derivato sono immediatamente imputati a conto economico. Parimenti, gli utili e le perdite relativi alla posta coperta modificano il valore di carico di tale posta e sono rilevati a conto economico.

2.3.15 Azioni proprie

Nel caso di acquisto di azioni proprie, il prezzo pagato, comprensivo di eventuali oneri accessori direttamente attribuibili, viene dedotto dal Patrimonio Netto della Società fino al momento della cancellazione, riemissione o alienazione delle azioni. Quando dette azioni proprie sono rivendute o riemesse, il prezzo incassato, al netto di eventuali oneri accessori direttamente attribuibili e del relativo effetto fiscale, è contabilizzato come Patrimonio Netto della Società. Pertanto, nessun utile o perdita viene rilevato nel Conto Economico all'atto dell'acquisto, vendita o cancellazione di azioni proprie.

2.3.16 Rimanenze

Le rimanenze di magazzino sono iscritte, per categorie omogenee, al minore tra il costo di acquisto, comprensivo degli oneri accessori e di produzione, ed il corrispondente valore netto di realizzo o di mercato alla chiusura dell'esercizio; la determinazione del costo è effettuata secondo il metodo del costo medio ponderato.

Per i beni di produzione aziendale (semilavorati, prodotti in corso di lavorazione e prodotti finiti) il costo di produzione include tutti i costi di diretta imputazione (materie prime, materiali di consumo,

utenze energetiche, manodopera diretta), nonché le spese di fabbricazione (manodopera indiretta, ammortamenti, ecc.) per la quota ragionevolmente imputabile ai prodotti.

I rischi per l'eventuale perdita di valore delle scorte sono coperti dall'apposito fondo svalutazione magazzino, che è portato a rettifica della corrispondente voce dell'attivo. I valori così ottenuti non differiscono in misura apprezzabile dai costi correnti alla chiusura dell'esercizio.

2.3.17 Debiti finanziari fruttiferi di interessi

Tutti i debiti finanziari fruttiferi di interessi sono valutati con il criterio del costo ammortizzato; la differenza fra tale valore ed il valore di estinzione è imputata a conto economico durante la durata del finanziamento.

2.3.18 Passività per benefit ai dipendenti

(i) Piani a contributi definiti (Defined contribution plans)

Il Gruppo partecipa a piani pensionistici a contribuzione definita a gestione pubblica o privata su base obbligatoria, contrattuale o volontaria. Il versamento dei contributi esaurisce l'obbligazione del Gruppo nei confronti dei propri dipendenti. I contributi costituiscono pertanto costi del periodo nel quale sono dovuti.

(ii) Piani a benefici definiti a favore dei dipendenti (Defined benefit plans) per le società italiane

I benefici garantiti ai dipendenti (Defined benefit plans) erogati in coincidenza o successivamente alla cessazione del periodo di impiego nel Gruppo, che include principalmente il trattamento di fine rapporto, sono calcolati separatamente per ciascun piano, stimando, con tecniche attuariali, l'ammontare del futuro beneficio che i dipendenti hanno maturato nell'esercizio ed in esercizi precedenti. Il beneficio così determinato è attualizzato ed è esposto al netto del fair value di eventuali attività relative. Il tasso di interesse utilizzato per la determinazione del valore attuale dell'obbligazione è stato determinato coerentemente con il par. 78 dello IAS 19, dall'indice Iboxx Corporate A con duration 7-10 rilevato alla data della valutazione. A tal fine si è scelto il rendimento avente durata comparabile alla duration del collettivo di lavoratori oggetto della valutazione.

Nel caso di incrementi dei benefici del piano, la porzione dell'aumento relativa al periodo di lavoro precedente è imputata a conto economico in quote costanti nel periodo nel quale i relativi diritti diverranno acquisiti. Nel caso i diritti siano acquisiti da subito, l'incremento è registrato immediatamente a conto economico.

Il valore attuale atteso delle prestazioni pagabili in futuro relativo all'attività lavorativa prestata nel periodo corrente, concettualmente assimilabile alla quota maturanda del TFR civilistico viene

classificata nel conto economico alla voce costo del personale mentre gli oneri finanziari impliciti vengono riclassificati nell'apposita sezione finanziaria.

(iii) Piani a benefici definiti a favore dei dipendenti per le filiali tedesche e americane

Alcune società del Gruppo offrono piani pensionistici a benefici definiti, successivi al rapporto di lavoro, e altri piani pensionistici a lungo termine. Il costo dell'erogazione dei benefici, nell'ambito del piano, è determinato utilizzando il metodo della proiezione unitaria del credito. L'obbligazione netta delle società è calcolata separatamente per ciascun piano stimando l'ammontare del futuro beneficio che i dipendenti hanno maturato nel periodo in corso e in quelli precedenti, attualizzando tale importo e deducendo il fair value di eventuali attività del piano.

Le misurazioni, comprendenti utili e perdite attuariali e il ritorno sulle attività del piano (esclusi gli interessi), sono rilevati immediatamente nello stato patrimoniale, con addebito o accredito corrispondente agli utili portati a nuovo, tramite il conto economico complessivo del periodo in cui si verificano. Le re-misurazioni non sono riclassificate a conto economico nei periodi successivi.

I costi per servizi passati sono rilevati a conto economico alla data di modifica del piano o per riduzione dello stesso. Gli interessi sono calcolati applicando il tasso di sconto alla passività a benefici definiti.

L'obbligazione delle società rispetto ad altri benefici a lungo termine per i dipendenti è pari al beneficio futuro che i dipendenti hanno ottenuto in cambio del loro lavoro presente ed in periodi precedenti. Tale beneficio viene attualizzato per determinarne il valore attuale.

2.3.19 Imposte sul reddito

Le imposte sul reddito esposte nel conto economico includono imposte correnti e differite. Le imposte sul reddito sono generalmente imputate a conto economico, salvo quando sono relative a fattispecie contabilizzate direttamente a patrimonio netto. In questo caso anche le imposte sul reddito sono imputate direttamente a patrimonio netto, in variazione all'importo contabilizzato.

Le imposte correnti sono le imposte calcolate applicando al reddito imponibile l'aliquota fiscale in vigore alla data di bilancio e le rettifiche alle imposte di esercizi precedenti.

Le imposte differite sono calcolate utilizzando il cosiddetto liability method sulle differenze temporanee fra l'ammontare delle attività e passività del bilancio ed i corrispondenti valori riconosciuti ai fini fiscali. Le imposte differite sono calcolate in funzione del previsto modo di riversamento delle differenze temporali, utilizzando previsioni realistiche degli oneri fiscali risultanti dall'applicazione della normativa fiscale vigente alla data di redazione del bilancio.

Le imposte differite attive sono riconosciute soltanto nel caso sia probabile che negli esercizi successivi si generino imponibili fiscali sufficienti per il realizzo di tali imposte differite.

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2.3.20 Fondi rischi ed oneri

I fondi per rischi e oneri riguardano costi e oneri di natura determinata e di esistenza certa o probabile che alla data di chiusura del periodo sono indeterminati nell'ammontare o nella data di sopravvenienza. Gli accantonamenti sono rilevati quando:

  • o è probabile l'esistenza di un'obbligazione in corso, derivante da un evento passato;
  • o è probabile che l'adempimento dell'obbligazione sia oneroso;
  • o l'ammontare dell'obbligazione può essere stimato attendibilmente.

Gli accantonamenti sono iscritti al valore rappresentativo della migliore stima dell'ammontare che l'impresa razionalmente pagherebbe per estinguere l'obbligazione ovvero per trasferirla a terzi alla data di chiusura del periodo.

I costi che il Gruppo prevede di sostenere per attuare programmi di ristrutturazione sono iscritti nell'esercizio in cui viene definito formalmente il programma e in cui si è generata nei soggetti interessati la valida aspettativa che la ristrutturazione avrà luogo.

I fondi sono periodicamente aggiornati per riflettere le variazioni delle stime dei costi e dei tempi di realizzazione. Le revisioni di stima dei fondi sono imputate nella medesima voce di conto economico che ha precedentemente accolto l'accantonamento.

Nelle note al bilancio sono illustrate le passività potenziali rappresentate da:

  • o obbligazioni possibili, ma non probabili, derivanti da eventi passati, la cui esistenza sarà confermata solo al verificarsi o meno di uno o più eventi futuri incerti non totalmente sotto il controllo dell'impresa;
  • o obbligazioni attuali derivanti da eventi passati il cui ammontare non può essere stimato attendibilmente o il cui adempimento è probabile che non sia oneroso.

2.3.21 Passività finanziarie correnti, debiti commerciali ed altri debiti

I debiti commerciali e gli altri debiti, la cui scadenza rientra nei normali termini commerciali, non sono attualizzati e sono iscritti al costo (identificato dal valore nominale), rappresentativo del loro valore di estinzione.

Le passività finanziarie correnti includono la quota a breve termine dei debiti finanziari, comprensivi dei debiti per anticipazioni di cassa, nonché altre passività finanziarie. Le passività finanziarie sono misurate al costo ammortizzato rilevando a conto economico gli oneri attraverso la metodologia del tasso di interesse effettivo, ad eccezione delle passività finanziarie acquistate per finalità di trading o i derivati, o quelle designate a FVTPL da parte della Direzione alla data di prima rilevazione, che sono invece valutate a fair value con contropartita conto economico (vedi paragrafo Strumenti finanziari derivati).

2.3.22 Cancellazione di attività e passività finanziarie

Attività finanziarie

Un'attività finanziaria viene cancellata dal bilancio quando:

  • i diritti a ricevere flussi finanziari dall'attività sono estinti;
  • il Gruppo conserva il diritto a ricevere flussi finanziari dall'attività, ma ha assunto l'obbligo contrattuale di corrisponderli interamente e senza ritardi a una terza parte;
  • il Gruppo ha trasferito il diritto a ricevere flussi finanziari dall'attività e ha trasferito sostanzialmente tutti i rischi e benefici della proprietà dell'attività finanziaria oppure non ha trasferito né trattenuto tutti i rischi e benefici dell'attività, ma ha trasferito il controllo della stessa.

Nei casi in cui il Gruppo abbia trasferito i diritti a ricevere flussi finanziari da un'attività e non abbia né trasferito né trattenuto tutti i rischi e benefici o non abbia perso il controllo sulla stessa, l'attività viene rilevata nel bilancio nella misura del suo coinvolgimento residuo nell'attività stessa. Il coinvolgimento residuo che prende la forma di una garanzia sull'attività trasferita viene valutato al minore tra il valore contabile iniziale dell'attività e il valore massimo del corrispettivo che il Gruppo potrebbe essere tenuto a corrispondere.

Nei casi in cui il coinvolgimento residuo prenda la forma di un'opzione emessa e/o acquistata sull'attività trasferita (comprese le opzioni regolate per cassa o simili), la misura del coinvolgimento del Gruppo corrisponde all'importo dell'attività trasferita che il Gruppo potrà riacquistare; tuttavia nel caso di un'opzione put emessa su un'attività misurata al fair value (comprese le opzioni regolate per cassa o con disposizioni simili), la misura del coinvolgimento residuo del Gruppo è limitata al minore tra il fair value dell'attività trasferita e il prezzo di esercizio dell'opzione.

Passività finanziarie

Una passività finanziaria viene cancellata dal bilancio quando l'obbligo sottostante la passività è estinto, o annullato o adempiuto.

Nei casi in cui una passività finanziaria esistente è sostituita da un'altra dello stesso prestatore, a condizioni sostanzialmente diverse, oppure le condizioni di una passività esistente vengono sostanzialmente modificate, tale scambio o modifica viene trattata come una cancellazione contabile della passività originale e la rilevazione di una nuova passività, con iscrizione a Conto Economico di eventuali differenze tra i valori contabili.

Nelle modifiche di passività finanziarie definite come non sostanziali la passività finanziaria non viene cancellata dal bilancio ed il valore del debito viene ricalcolato mantenendo inalterato il tasso di interesse effettivo originario, attualizzando i flussi di cassa modificati, generando pertanto un effetto positivo o negativo a Conto Economico.

2.3.23 Ricavi

Ricavi delle vendite

I ricavi sono rilevati nella misura in cui è probabile che i benefici economici siano conseguiti dal Gruppo e il relativo importo possa essere determinato in modo attendibile, indipendentemente dalla data di incasso. I ricavi sono valutati al fair value del corrispettivo ricevuto o da ricevere, tenuto conto dei termini di pagamento contrattualmente definiti ed escludendo imposte e dazi.

Il ricavo relativo alla vendita di beni è riconosciuto quando la Società ha trasferito all'acquirente il controllo dei beni. Il ricavo è valutato al fair value del corrispettivo ricevuto o da ricevere, al netto dei resi e abbuoni, sconti commerciali e riduzioni di volume.

2.3.24 Costi

I costi sono riconosciuti quando relativi a beni e servizi acquistati e/o ricevuti nel corso del periodo ovvero per ripartizione sistematica di una spesa dalla quale derivano benefici futuri ripartibili nel tempo.

2.3.25 Proventi ed oneri finanziari

I proventi e gli oneri finanziari sono rilevati per competenza sulla base degli interessi maturati sul valore netto delle relative attività e passività finanziarie utilizzando il tasso di interesse effettivo. Gli oneri ed i proventi finanziari includono gli utili e perdite su cambi e gli utili e perdite su strumenti derivati che devono essere imputati a conto economico qualora non vengano soddisfatte i requisiti per essere considerati di copertura (vedi paragrafo 2.3.13 e seguenti).

2.3.26 Uso di stime

La predisposizione del Bilancio Consolidato richiede da parte degli Amministratori l'applicazione di principi e metodologie contabili che, in talune circostanze, si basano su difficili e soggettive valutazioni e stime basate sull'esperienza storica ed assunzioni che vengono di volta in volta considerate ragionevoli e realistiche in funzione delle relative circostanze. L'applicazione di tali stime ed assunzioni influenza gli importi riportati in bilancio, nonché l'informativa fornita. I valori finali delle voci di bilancio per le quali sono state utilizzate le suddette stime ed assunzioni, possono differire da quelli riportati nei bilanci a causa dell'incertezza che caratterizza le assunzioni e le condizioni sulle quali si basano le stime. Le stime e le assunzioni sono riviste periodicamente e gli effetti di ogni variazione sono riflessi contabilmente nel periodo in cui avviene la revisione di stima, se tale revisione influenza solo il periodo corrente, o anche nei periodi successivi se la revisione influenza il periodo corrente e quelli futuri. Le voci di bilancio che richiedono più di altre una

maggiore soggettività da parte degli Amministratori nell'elaborazione delle stime e per le quali una modifica delle condizioni sottostanti le assunzioni utilizzate potrebbe avere un impatto significativo sul bilancio sono: i piani a benefici definiti a favore dei dipendenti, il fondo svalutazione crediti, i fondi rischi garanzia prodotti, gli altri fondi per rischi legali, il fondo svalutazione magazzino per semilavorati e prodotti finiti, il valore recuperabile delle attività non correnti a vita utile indefinita ("impairment") e la stima dei fair value delle attività nette acquisite ("Purchase Price Allocation").

Piani pensione e altri benefici successivi al rapporto di lavoro / Fondi per benefici ai dipendenti

Le relative attività, i costi e gli oneri finanziari netti sono valutati con una metodologia attuariale che richiede l'uso di stime ed assunzioni per la determinazione del valore netto dell'obbligazione o attività. La metodologia attuariale considera parametri di natura finanziaria come, per esempio, il tasso di sconto o il rendimento atteso di lungo termine delle attività a servizio dei piani e i tassi di crescita delle retribuzioni, e considera la probabilità di accadimento di potenziali eventi futuri attraverso l'uso di parametri di natura demografica, come per esempio i tassi relativi alla mortalità. In particolare, i tassi di sconto presi a riferimento sono tassi o curve dei tassi dei titoli obbligazionari corporate high quality (curva tassi euro Composite AA) nei rispettivi mercati di riferimento. I rendimenti attesi delle attività sono determinati sulla base di diversi dati forniti da alcuni esperti circa le aspettative di lungo termine del rendimento del mercato dei capitali, dell'inflazione, del rendimento attuale dei titoli obbligazionari, e altre variabili, e sono eventualmente rettificati per tenere conto delle strategie di investimento delle attività. I tassi dei futuri incrementi retributivi riflettono l'aspettativa di lungo termine del Gruppo se nei mercati di riferimento e l'andamento dell'inflazione. La variazione di ognuno di questi parametri potrebbe comportare degli effetti sulle future contribuzioni ai fondi.

Impairment test

L'allocazione dell'avviamento alle unità generatrici di flussi finanziari, la determinazione di queste ultime e la previsione dei flussi finanziari futuri comportano l'assunzione di stime.

Il Gruppo ha basato le proprie stime ed assunzioni su parametri disponibili al momento della preparazione del Bilancio Consolidato. Tuttavia, le attuali circostanze ed assunzioni sui futuri sviluppi potrebbero modificarsi a causa di cambiamenti nel mercato o di accadimenti non controllabili dal Gruppo. Tali cambiamenti, qualora avvengano, sono riflessi nelle assunzioni.

Si segnala che su tale aspetto particolare, data la rilevanza, è stata effettuata anche un'analisi di sensitività per la quale si rinvia al paragrafo "2.6.2 Immobilizzazioni Immateriali".

Fondo svalutazione crediti

Il fondo accoglie rischi calcolati su posizioni specifiche sia in relazione a procedure concorsuali in atto sia a pratiche passate al legale o semplicemente crediti incagliati da oltre 360 giorni, nonché la stima delle perdite attese su crediti anche in assenza di eventi che manifestino già rischi conclamati di perdita, così come previsto dal principio contabile internazionale IFRS 9.

Fondo rischi garanzia prodotti

Il fondo accoglie accantonamenti sia per rischi specifici, stimati in base a specifiche analisi tecniche, sia generici. Questi ultimi sono calcolati sui valori di produzione dei singoli plants come mediana dell'incidenza dei costi di garanzia sul fatturato degli ultimi 5 anni applicata al fatturato di produzione del periodo. Le garanzie concesse sono in linea con i termini di legge.

Fondo rischi legali

Riguardano pratiche specifiche passate al legale, relative a contenziosi passivi in essere.

Fondo svalutazione magazzino

È costituito da una quota generica calcolata applicando una diversa percentuale di svalutazione per fasce di indici di rotazione in modo sistematico e da una quota specifica (specie sulle filiali estere) relativa alla reale possibilità di alienazione dei prodotti.

2.3.27 Contributi pubblici

I contributi pubblici sono rilevati quando sussiste la ragionevole certezza che essi saranno ricevuti e che tutte le condizioni ad essi riferiti siano soddisfatte. I contributi correlati a componenti di costo sono rilevati come ricavi, ma sono ripartiti sistematicamente tra gli esercizi in modo da essere commisurati al riconoscimento dei costi che intendono compensare. Il contributo correlato ad una attività viene riconosciuto come ricavo in quote costanti, lungo la vita utile attesa dell'attività di riferimento.

Nel caso il Gruppo riceva un contributo non monetario, l'attività ed il relativo contributo sono rilevati al valore nominale e rilasciati nel conto economico, in quote costanti, lungo la vita utile attesa dell'attività di riferimento.

La Legge 124 del 2017 prevede un obbligo di pubblicità in merito a sovvenzioni, contributi, incarichi o vantaggi economici ricevuti dalla Pubblica Amministrazione, o comunque a carico delle risorse pubbliche.

Da una lettura sistematica della norma, non sono state incluse le misure agevolative rivolte alla generalità delle imprese (a titolo esemplificativo e non esaustivo le misure agevolative fiscali quali iper-ammortamento, superammortamento, credito di imposta per ricerca e sviluppo e le misure agevolative quali Cassa Integrazione Guadagni) in quanto vantaggi non indirizzati ad una specifica realtà aziendale.

Le aziende italiane del Gruppo hanno solamente beneficiato nell'esercizio di aiuti di Stato rivolti alla generalità delle imprese e pertanto per l'eventuale dettaglio si rimanda a quanto indicato nel Registro nazionale degli aiuti di Stato.

2.3.28 Principi contabili

Principi contabili, emendamenti ed interpretazioni IFRS accounting standards applicati dal 1° gennaio 2024

I seguenti principi contabili, emendamenti e interpretazioni IFRS Accounting Standards sono stati applicati per la prima volta dal Gruppo a partire dal 1° gennaio 2024:

  • 1) In data 23 gennaio 2020 lo IASB ha pubblicato un emendamento denominato "Amendments to IAS 1 Presentation of Financial Statements: Classification of Liabilities as Current or Non-current" ed in data 31 ottobre 2022 ha pubblicato un emendamento denominato "Amendments to IAS 1 Presentation of Financial Statements: Non-Current Liabilities with Covenants". Tali modifiche hanno l'obiettivo di chiarire come classificare i debiti e le altre passività a breve o lungo termine. Inoltre, le modifiche migliorano altresì le informazioni che un'entità deve fornire quando il suo diritto di differire l'estinzione di una passività per almeno dodici mesi è soggetto al rispetto di determinati parametri (i.e. covenants). L'adozione di tali emendamenti non ha comportato effetti sul Bilancio Consolidato del Gruppo.
  • 2) In data 22 settembre 2022 lo IASB ha pubblicato un emendamento denominato "Amendments to IFRS 16 Leases: Lease Liability in a Sale and Leaseback". Il documento richiede al venditore-lessee di valutare la passività per il lease riveniente da una transazione di sale & leaseback in modo da non rilevare un provento o una perdita che si riferiscano al diritto d'uso trattenuto. L'adozione di tale emendamento non ha comportato effetti sul Bilancio Consolidato del Gruppo.
  • 3) In data 25 maggio 2023 lo IASB ha pubblicato un emendamento denominato "Amendments to IAS 7 Statement of Cash Flows and IFRS 7 Financial Instruments: Disclosures: Supplier Finance Arrangements". Il documento richiede ad un'entità di fornire informazioni aggiuntive sugli accordi di reverse factoring che permettano agli utilizzatori del bilancio di valutare in che modo gli accordi finanziari con i fornitori possano influenzare le passività e i flussi finanziari dell'entità e di comprendere l'effetto di tali accordi sull'esposizione dell'entità al rischio di liquidità. L'adozione di tali emendamenti non ha comportato effetti sul bilancio consolidato del Gruppo.

Principi contabili, emendamenti ed interpretazioni IFRS accounting standard omologati dall'unione europea, non ancora obbligatoriamente applicabili e non adottati in via anticipata dal gruppo al 31 dicembre 2024

Alla data di riferimento del presente documento, gli organi competenti dell'Unione Europea hanno concluso il processo di omologazione necessario per l'adozione degli emendamenti e dei principi sotto descritti, ma tali principi non obbligatoriamente applicabili non sono stati adottati in via anticipata dal Gruppo al 31 dicembre 2024:

1) In data 15 agosto 2023 lo IASB ha pubblicato un emendamento denominato "Amendments to IAS 21 The Effects of Changes in Foreign Exchange Rates: Lack of Exchangeability". Il documento richiede ad un'entità di applicare una metodologia da applicare in maniera coerente al fine di verificare se una valuta può essere convertita in un'altra e, quando ciò non è possibile, come determinare il tasso di cambio da utilizzare e l'informativa da fornire in nota integrativa. La modifica si applicherà dal 1° gennaio 2025, ma è consentita un'applicazione anticipata. Gli amministratori non si attendono un effetto significativo nel bilancio consolidato del Gruppo dall'adozione di tale emendamento.

Principi contabili, emendamenti ed interpretazioni IFRS accounting standards non ancora omologati dall'unione europea

Alla data di riferimento del presente documento, gli organi competenti dell'Unione Europea non hanno ancora concluso il processo di omologazione necessario per l'adozione degli emendamenti e dei principi sotto descritti.

  • 1) In data 30 maggio 2024 lo IASB ha pubblicato il documento "Amendments to the Classification and Measurement of Financial Instruments—Amendments to IFRS 9 DQG ,)56 Ǝ. Il documento chiarisce alcuni aspetti problematici emersi dalla postimplementation review dell'IFRS 9, tra cui il trattamento contabile delle attività finanziarie i cui rendimenti variano al raggiungimento di obiettivi ESG (i.e. green bonds). In particolare, le modifiche hanno l'obiettivo di:
    • o Chiarire la classificazione delle attività finanziarie con rendimenti variabili e legati ad obiettivi ambientali, sociali e di governance aziendale (ESG) ed i criteri da utilizzare per l'assessment del SPPI test;
    • o determinare che la data di regolamento delle passività tramite sistemi di pagamento elettronici è quella in cui la passività risulta estinta. Tuttavia, è consentito ad un'entità di adottare una politica contabile per consentire di eliminare contabilmente

una passività finanziaria prima di consegnare liquidità alla data di regolamento in presenza di determinate condizioni specifiche.

Con queste modifiche, lo IASB ha inoltre introdotto ulteriori requisiti di informativa riguardo in particolare ad investimenti in strumenti di capitale designati a FVOCI.

Le modifiche si applicheranno a partire dai bilanci degli esercizi che hanno inizio dal 1° gennaio 2026. Gli amministratori non si attendono un effetto significativo nel bilancio consolidato del Gruppo dall'adozione di tale emendamento.

  • 2) In data 18 luglio 2024 lo IASB ha pubblicato un documento denominato "Annual Improvements Volume 11". Il documento include chiarimenti, semplificazioni, correzioni e cambiamenti volti a migliorare la coerenza di diversi IFRS Accounting Standards. I principi modificati sono:
    • o IFRS 1 First-time Adoption of International Financial Reporting Standards;
    • o IFRS 7 Financial Instruments: Disclosures e le relative linee guida sull'implementazione dell'IFRS 7;
    • o IFRS 9 Financial Instruments;
    • o IFRS 10 Consolidated Financial Statements; e
    • o IAS 7 Statement of Cash Flows.

Le modifiche si applicheranno dal 1° gennaio 2026, ma è consentita un'applicazione anticipata. Gli amministratori non si attendono un effetto significativo nel bilancio consolidato del Gruppo dall'adozione di tali emendamenti.

  • 3) In data 18 dicembre 2024 lo IASB ha pubblicato un emendamento denominato "Contracts Referencing Nature-dependent Electricity – Amendment to IFRS 9 and IFRS 7". Il documento ha l'obiettivo di supportare le entità nel rendicontare gli effetti finanziari dei contratti di acquisto di elettricità prodotta da fonti rinnovabili (spesso strutturati come Power Purchase Agreements). Sulla base di tali contratti, la quantità di elettricità generata ed acquistata può variare in base a fattori incontrollabili quali le condizioni meteorologiche. Lo IASB ha apportato emendamenti mirati ai principi IFRS 9 e IFRS 7. Gli emendamenti includono:
    • o un chiarimento riguardo all'applicazione dei requisiti di "own use" a questa tipologia di contratti;
    • o dei criteri per consentire la contabilizzazione di tali contratti come strumenti di copertura; e,
    • o dei nuovi requisiti di informativa per consentire agli utilizzatori del bilancio di comprendere l'effetto di questi contratti sulle performance finanziarie e sui flussi di cassa di un'entità.

La modifica si applicherà dal 1° gennaio 2026, ma è consentita un'applicazione anticipata. Gli amministratori non si attendono un effetto significativo nel bilancio consolidato del Gruppo dall'adozione di tale emendamento.

  • 4) In data 9 aprile 2024 lo IASB ha pubblicato un nuovo principio IFRS 18 Presentation and Disclosure in Financial Statements che sostituirà il principio IAS 1 Presentation of Financial Statements. Il nuovo principio si pone l'obiettivo di migliorare la presentazione degli schemi di bilancio, con particolare riferimento allo schema del conto economico. In particolare, il nuovo principio richiede di:
    • o classificare i ricavi e i costi in tre nuove categorie (sezione operativa, sezione investimento e sezione finanziaria), oltre alle categorie imposte e attività cessate già presenti nello schema di conto economico;
    • o Presentare due nuovi sub-totali, il risultato operativo e il risultato prima degli interessi e tasse (i.e. EBIT).

Il nuovo principio inoltre:

  • o richiede maggiori informazioni sugli indicatori di performance definiti dal management;
  • o introduce nuovi criteri per l'aggregazione e la disaggregazione delle informazioni; e,
  • o introduce alcune modifiche allo schema del rendiconto finanziario, tra cui la richiesta di utilizzare il risultato operativo come punto di partenza per la presentazione del rendiconto finanziario predisposto con il metodo indiretto e l'eliminazione di alcune opzioni di classificazione di alcune voci attualmente esistenti (come ad esempio interessi pagati, interessi incassati, dividendi pagati e dividendi incassati).

Il nuovo principio entrerà in vigore dal 1° gennaio 2027, ma è consentita un'applicazione anticipata. Al momento gli amministratori stanno valutando i possibili effetti dell'introduzione di questo nuovo principio sul bilancio consolidato del Gruppo

  • 5) In data 9 maggio 2024 lo IASB ha pubblicato un nuovo principio IFRS 19 Subsidiaries without Public Accountability: Disclosures. Il nuovo principio introduce alcune semplificazioni con riferimento all'informativa richiesta dagli IFRS Accounting Standard nel bilancio di esercizio di una società controllata, che rispetta i seguenti requisiti:
    • o non ha emesso strumenti di capitale o di debito quotati su un mercato regolamentato e non è in procinto di emetterli;
    • o la propria società controllante predispone un bilancio consolidato in conformità con i principi IFRS.

Il nuovo principio entrerà in vigore dal 1° gennaio 2027, ma è consentita un'applicazione anticipata. Gli amministratori non si attendono un effetto significativo nel bilancio consolidato del Gruppo dall'adozione di tale emendamento.

6) In data 30 gennaio 2014 lo IASB ha pubblicato il principio IFRS 14 – Regulatory Deferral Accounts che consente solo a coloro che adottano gli IFRS per la prima volta di continuare a rilevare gli importi relativi alle attività soggette a tariffe regolamentate ("Rate Regulation Activities") secondo i precedenti principi contabili adottati. Non essendo il Gruppo un first-time adopter, tale principio non risulta applicabile.

2.4. Gestione dei rischi finanziari

L'attività del Gruppo è esposta a vari rischi finanziari: rischio di mercato (comprensivo del rischio di tasso di cambio e del rischio di tasso di interesse), rischio di credito, rischio di liquidità, rischio di prezzo e di cash flow. Il programma di gestione dei rischi ha l'obiettivo di minimizzare gli eventuali impatti negativi sulle performance finanziarie del Gruppo ed è pianificato da una funzione centrale della Capogruppo che coordina tutte le società operative, rispondendo direttamente all'Amministratore Delegato.

Il Gruppo utilizza strumenti finanziari derivati per coprire l'esposizione al rischio di cambio e non sottoscrive strumenti finanziari derivati aventi finalità speculativa.

1) Rischio di mercato

Rischio di tasso di cambio

Il Gruppo opera a livello internazionale ed è esposto al rischio di cambio che si origina dall'esposizione rispetto principalmente al dollaro americano e al yuan cinese, ed in via secondaria alla rupia indiana, al real brasiliano ed alla sterlina inglese. I rischi di cambio si generano da previsioni di future transazioni commerciali e dal riconoscimento di attività o passività.

Per gestire il rischio di cambio che si genera da previsioni di future transazioni commerciali e dal riconoscimento di attività o passività denominate in una valuta diversa da quella funzionale del Gruppo (euro), le società del Gruppo utilizzano, sotto il coordinamento della Tesoreria centrale, contratti pronti contro termine (forward).

La politica di Gruppo è quella di coprire una parte delle transazioni future in valuta che si prevede vengano realizzate nei successivi 12 mesi. Ove necessario, si procede a rinnovare a scadenza i contratti derivati precedentemente stipulati in relazione all'evoluzione del business.

Il Gruppo è esposto al rischio di conversione delle attività nette delle società controllate in Nord America, Gran Bretagna, Cina, India e Brasile. Considerata la valenza strategica delle controllate per le quali non si prevede il realizzo di tale attività nel breve termine, il Gruppo non ha ritenuto necessaria la sottoscrizione di contratti di copertura a questo fine.

Rischio di tasso di interesse

Il rischio di tasso di interesse è originato dai finanziamenti a medio-lungo termine erogati a tasso variabile. Considerata la limitata esposizione finanziaria, la politica del Gruppo attualmente è di rimanere nell'area del tasso variabile, monitorando l'inclinazione delle curve dei tassi di interesse.

2) Rischio di credito

È politica del Gruppo vendere a clienti dopo una valutazione della loro capacità di credito e quindi entro limiti di fido predefiniti. Il Gruppo storicamente non ha sofferto significative perdite su crediti.

3) Rischio di liquidità

Una gestione prudente del rischio di liquidità implica il mantenimento di adeguate disponibilità liquide e sufficienti linee di credito dalle quali poter attingere. A causa della dinamicità del business, è politica del Gruppo avere a disposizione linee di credito revolving stand by che possono essere utilizzate con brevi preavvisi.

Il Gruppo segue regole stringenti per ripartire in modo bilanciato i propri depositi e disponibilità liquide tra un numero adeguato di istituti bancari con rating di alto livello.

4) Rischio di prezzo e di cash flow

Il Gruppo è soggetto al rischio di oscillazione del prezzo dei metalli, in particolare alluminio, rame ed acciaio. La politica del Gruppo è quella di coprire ove possibile, il rischio tramite impegni dei fornitori a medio periodo, con politiche di stoccaggio nei momenti più bassi del ciclo di oscillazione ed accordi con i clienti.

Per gli aspetti operativi di gestione dei rischi sopra citati si rimanda a quanto riportato al paragrafo 2.6.16.

2.5. Informativa settoriale

Le informazioni settoriali sono fornite con riferimento ai dati monitorati dal management ai fini strategici con riferimento ai settori di attività.

Le informazioni settoriali includono sia i costi direttamente attribuibili sia quelli allocati su basi storiche. Le spese generali e amministrative, i servizi ICT e HR, i compensi agli Amministratori, ai Sindaci ed alle funzioni direzionali di Gruppo, nonché le spese relative all'area global sourcing (organizzata per gruppo di acquisto su categoria merceologica) sono state imputate ai settori in modo proporzionale al fatturato.

Il Gruppo è composto dai seguenti settori di attività:

Settore Agricolo. Le cui produzioni sono costituite per la maggior parte da moltiplicatori, riduttori, rinvii angolari, alberi cardanici, motoruote e assali destinati ad uso agricolo in particolare ai produttori di mietitrebbie e trattori, macchine per la fienagione, raccolta, irrigazione e miscelazione, preparazione e lavorazione del terreno.

Settore Industriale. Include prodotti quali i) riduttori epicicloidali modulari, riduttori per la traslazione e sollevamento, per la rotazione e assali rigidi e sterzanti rivolti a produttori di macchine da costruzione e forestali, dall'industria delle costruzioni navali a quella aeroportuale e mineraria ii) componenti per la municipalità, per il settore dell'Industria estrattiva e per quello del material handling iii) prodotti per il settore Eolico e delle energie rinnovabili nonché per l'azionamento delle coclee nelle macchine per biogas Iv) motori elettrici per applicazioni industriali stazionarie, transaxle e motoriduttori per e-Mobility, construction, material handling e logistics.

IFRS 8 Informativa settoriale

Settore AGRICOLO Settore INDUSTRIALE TOTALE
Indicatori settoriali
(migliaia di euro)
31/12/2024 31/12/2023 Var.
%
31/12/2024 31/12/2023 Var.
%
31/12/2024 31/12/2023 Var.
%
Ricavi da contratti con clienti
EBITDA
502.552
80.427
724.131
120.298
-30,6%
-33,1%
439.820
77.088
499.807
84.682
-12,0%
-9,0%
942.372
157.515
1.223.938
204.981
-23,0%
-23,2%
EBITDA su ricavi (%) 16,0% 16,6% 17,5% 16,9% 16,7% 16,7%
Ammortamenti (31.347) (34.800) -9,9% (26.848) (25.753) 4,3% (58.196) (60.553) -3,9%
Risultato Operativo (EBIT) 49.079 85.498 -42,6% 50.241 58.930 -14,7% 99.320 144.428 -31,2%

Il settore Agricolo, che oggi rappresenta il 53,3% dei ricavi totali (59,2% nel 2023), nel corso dell'esercizio ha riscontrato una riduzione dei ricavi pari al -30,6%. In calo anche i ricavi del comparto industriale (-12,0%).

2.6. Note illustrative ai prospetti contabili consolidati

2.6.1 Immobilizzazioni materiali

I movimenti intervenuti nell'ambito delle immobilizzazioni tecniche e dei relativi fondi di ammortamento nel corso dell'esercizio 2024 sono descritti dai seguenti prospetti:

Descrizione
(migliaia di euro)
Terreni e
fabbricati
Impianti e
macchinari
Attr.
industriali e
commerciali
Altri Beni Imm.
materiali
in corso
Diritti d'uso Totale
01/01/2023 41.492 89.185 11.870 8.848 5.330 54.791 211.514
Saldi da acquisizione 2.119 2.278 581 235 83 - 5.295
Incrementi 983 13.938 5.880 11.535 15.595 17.537 65.467
Decrementi (19) (1.144) (147) (96) (53) (5.455) (6.915)
Ammortamenti (3.004) (17.481) (6.018) (3.129) - (10.318) (39.950)
Riclassifiche
Differenze di
814 3.674 198 105 (4.791) - -
conversione (146) (131) (24) (41) (61) (734) (1.138)
31/12/2023 42.240 90.318 12.339 17.457 16.103 55.821 234.275
Incrementi 21.005 12.081 3.461 161 20.363 8.100 65.170
Decrementi (2.769) (614) (107) (955) - (17.966) (22.411)
Ammortamenti (3.279) (15.974) (4.722) (3.158) - (10.550) (37.682)
Riclassifiche
Differenze di
(11) 3.698 756 (381) (4.108) 46 -
conversione 2.084 2.522 28 722 1.981 356 7.692
31/12/2024 59.270 92.031 11.755 13.845 34.339 35.806 247.044

Gli incrementi registrati nel corso dell'esercizio, ivi inclusi gli incrementi della voce immobilizzazioni materiali in corso, si riferiscono principalmente all'investimento effettuato dal Gruppo nel building di Rockford (Illinois), che si prevede raggiunga la piena operatività nel corso dell'esercizio 2025. Il decremento della voce Terreni e fabbricati è principalmente ascrivibile alla cessione del building di Charlotte (North Carolina), il cui valore netto contabile al 31 dicembre 2024 era pari a 2,7 milioni di euro.

La voce "Diritti d'uso", relativa all'applicazione del principio contabile internazionale IFRS 16, afferisce principalmente alla conduzione in affitto degli stabilimenti operativi del Gruppo e può essere così suddivisa:

Descrizione
(migliaia di euro)
Terreni e fabbricati Altri Beni Totale
01/01/2023 51.227 3.565 54.790
Incrementi 16.050 1.486 17.537
Decrementi (5.473) 18 (5.455)
Ammortamenti (8.501) (1.817) (10.318)
Differenze di conversione (815) 81 (734)
31/12/2023 52.489 3.332 55.821
Incrementi 7.401 699 8.100
Decrementi (17.966) - (17.966)
Ammortamenti (9.421) (1.129) (10.550)
Riclassifiche - 46 46
Differenze di conversione 322 34 356
31/12/2024 32.824 2.982 35.806

Il decremento registrato nell'esercizio si riferisce in particolare alla chiusura anticipata del contratto di affitto del già citato building di Rockford.

2.6.2 Immobilizzazioni immateriali

Di seguito si riportano le variazioni intervenute nelle immobilizzazioni immateriali:

Descrizione
(migliaia di euro)
Avviamento Costi di
sviluppo
e omologazione
Marchi
e know
how
Concessione
licenze
e marchi
Altre imm.
Immateriali
Imm. Immat.
in corso
Totale
01/01/2023 155.673 246 22.281 53.709 124.398 965 357.272
Saldi da acquisizione - - 24.656 47 61 - 24.763
Incrementi 14.296 7 - 1.607 7.851 278 24.038
Decrementi - - - - (41) (50) (91)
Ammortamenti - (166) (4.276) (6.177) (9.985) - (20.603)
Riclassifiche - 167 - 289 - (457) 0
Diff. di conversione - - - (8) (4) - (12)
31/12/2023 169.968 254 42.661 49.467 122.280 736 385.368
Incrementi - 194 - 2.925 469 808 4.396
Decrementi - - - (69) - - (69)
Ammortamenti - (123) (4.243) (6.866) (9.282) - (20.514)
Riclassifiche - - - - - (1) (1)
Diff. di conversione - - - 10 19 - 30
31/12/2024 169.968 325 38.418 45.467 113.487 1.542 369.210

La voce risulta così suddivisa:

Avviamento

L'avviamento nasce da aggregazioni aziendali secondo l'IFRS 3 e rappresenta l'eccedenza del costo dell'acquisizione rispetto alla partecipazione del Gruppo nel fair value delle attività identificabili, passività e passività potenziali dell'acquirente esistenti al momento dell'acquisizione.

Costi di sviluppo e omologazione ed immobilizzazioni in corso

Tali capitalizzazioni riguardano principalmente commesse interne legate allo sviluppo di nuovi prodotti. Nel periodo sono stati capitalizzati perlopiù da immobilizzi in corso e costi per sviluppo. Tali progetti soddisfano i requisiti richiesti dallo IAS 38 al paragrafo 57, che richiede la fattibilità tecnica degli stessi, la volontà di concludere il progetto per inserire nuovi prodotti sul mercato, la disponibilità di risorse tecniche e finanziarie, nonché la ricognizione attendibile dei costi propri e alla capacità degli stessi di produrre benefici economici futuri. Tali spese vengono ammortizzate secondo la probabile vita utile, generalmente stimata da 3 a 5 anni a secondo del settore cui tali progetti si rivolgono.

Gli incrementi del periodo, pari a 2.925 migliaia di euro, afferiscono alla capitalizzazione di costi esterni per la realizzazione di progetti già descritti in relazione alla gestione ovvero a licenze software ed applicativi per l'area logistica e ricerca e sviluppo.

Altre immobilizzazioni immateriali

La voce comprende principalmente relazioni con i clienti, software e altre immobilizzazioni con vita utile finita derivanti dall'acquisizione del gruppo tedesco Walterscheid.

Avviamento

La voce al 31 dicembre 2024 risulta pari a 169.968 migliaia di euro, invariata rispetto all'esercizio precedente.

L'avviamento è così allocato alle CGU:

Descrizione
(migliaia di euro)
31/12/2024 31/12/2023
CGU Agricoltura 87.727 87.727
CGU Industriale 67.945 67.945
CGU e-comer 14.296 14.296
Avviamento 169.968 169.968

Perdite di valore su immobilizzazioni immateriali a vita utile indefinita e avviamento

Ad ogni data di bilancio, il Gruppo verifica l'esistenza di eventi o circostanze tali da mettere in dubbio la recuperabilità del valore delle immobilizzazioni materiali e immateriali a vita utile definita e, in presenza di indicatori di perdita, procede alla stima del valore recuperabile delle immobilizzazioni al fine di quantificare l'entità delle eventuali perdite di valore. L'avviamento, le altre attività immateriali a vita utile indefinita e le immobilizzazioni immateriali in corso vengono invece verificate annualmente e ogni qualvolta vi è un'indicazione di una possibile perdita di valore. Il Gruppo, non avendo immobilizzazioni a vita utile indefinita, ha effettuato il test di impairment con riferimento agli avviamenti iscritti.

Il valore recuperabile dell'avviamento è determinato dagli Amministratori attraverso il calcolo del valore in uso delle unità generatrici di cassa ("Cash Generating Units") a cui l'avviamento è allocato. Le Cash Generating Units sono definite come aggregazioni omogenee che generano flussi di cassa in entrata autonomi, derivanti dall'utilizzo continuativo delle attività ad esse imputabili.

Ai fini della redazione del bilancio consolidato al 31 dicembre 2024 l'impairment test è stato condotto considerando immutata la configurazione di CGU adottata nell'esercizio precedente e segnatamente i) Industriale ii) Agricolo iii) e-comer.

Peraltro, nel corso dell'esercizio 2024 è stato avviato un processo di revisione della struttura organizzativa, strategica e industriale del Gruppo che prevederà la sostanziale integrazione della divisione e-comer all'interno del Settore Industriale, presumibilmente entro la fine del prossimo esercizio. Nell'ambito di questa riorganizzazione si è proceduto nel 2024 all'affitto del ramo d'azienda lavorazioni meccaniche dalla controllata e-comer S.r.l. alla Capogruppo Comer Industries S.p.A.; tale operazione ha comportato lo spostamento di macchinari produttivi dagli stabilimenti di Castelnuovo e di Rubiera ad un'area dedicata sita in Reggiolo oltre al trasferimento di contratti di lavoro dei dipendenti coinvolti.

Gli impairment test sono stati approvati dal Consiglio di Amministrazione in data 17 febbraio 2025 e sono stati effettuati confrontando il valore contabile delle CGU identificate con il corrispondente valore d'uso, determinato con il metodo del Discounted Cash Flow (DCF) al netto delle imposte. I flussi di cassa attesi, utilizzati nel calcolo del DCF sono stati determinati sulla base dei business plan della durata di 5 anni, considerando i vari scenari di riferimento e le aspettative di sviluppo dei mercati in base alle informazioni disponibili a fine 2024.

Tali flussi sono stati attualizzati con un tasso di sconto calcolato usando il costo medio del capitale (Weighted Average Cost of Capital, "WACC"), vale a dire ponderando il tasso atteso di rendimento sul capitale investito al netto dei costi delle fonti di copertura di un campione di società appartenenti allo stesso settore. Il costo medio del capitale (WACC) è stato calcolato pari al 10,5% per e-comer, 9,3% per le CGU Agricoltura e Industriale. La stima del tasso di crescita di lungo periodo (g-rate) è stata impostata in linea con il tasso di inflazione atteso nel lungo periodo, pari al 2,0%.

L'esecuzione dei test di impairment non ha evidenziato la necessità di operare alcuna svalutazione degli avviamenti iscritti al 31 dicembre 2024.

Le analisi di sensitività effettuate considerando variazioni positive del tasso di attualizzazione WACC di un punto percentuale, alternativamente o congiuntamente, a variazioni negative del tasso di crescita g di lungo periodo di un punto percentuale, non hanno fatto emergere perdite di valore per le CGU Agricoltura, Industriale ed e-comer.

2.6.3 Partecipazioni in altre imprese

La voce si riferisce principalmente alla valutazione a patrimonio netto nella società Matsui Walterscheid Ltd. controllata al 40% da Walterscheid GmbH.

2.6.4 Attività fiscali per imposte anticipate

Il dettaglio è il seguente:

Descrizione
(migliaia di euro)
31/12/2024 31/12/2023
Imposte anticipate 38.126 42.881
Attività fiscali e imposte differite 38.126 42.881

Il saldo delle attività fiscali per imposte anticipate risulta in diminuzione per 4.755 migliaia di euro.

Il saldo delle differenze temporanee delle controllate estere è principalmente ascrivibile al fondo pensione delle filiali tedesche.

Nel calcolo delle attività per imposte differite attive sono stati presi in considerazione i seguenti aspetti:

  • භ le normative fiscali dei paesi in cui il Gruppo opera ed il relativo impatto sulle differenze temporanee, nonché gli eventuali benefici fiscali derivanti dall'utilizzo di perdite fiscali portate a nuovo, considerando la possibile recuperabilità delle stesse in un orizzonte temporale di tre esercizi;
  • භ la previsione degli utili del Gruppo nel medio e lungo termine.

Sulla base di quanto sopra esposto, il Gruppo ritiene di poter recuperare con ragionevole certezza le attività rilevate.

2.6.5 Altri crediti lungo termine

La movimentazione è la seguente:

Descrizione
(migliaia di euro)
31/12/2024 31/12/2023
Depositi cauzionali affitti esteri 406 371
Altri crediti minori inclusi depositi cauzionali Italia 423 423
Altri crediti a lungo termine 86 325
Totale Altri Crediti lungo termine 915 1.119

La voce afferisce a depositi cauzionali principalmente relativi ad immobili condotti in affitto e ad utenze.

2.6.6 Rimanenze

La movimentazione è la seguente:

Descrizione
(migliaia di euro)
31/12/2023 Variazione
netta
Differenze di
conversione
31/12/2024
Materie prime e Imballi 93.582 (4.256) 1.290 90.616
F.do sval.mat.prime suss.e consumo (6.947) (3.146) (15) (10.108)
Materie prime, sussid. e imballi 86.635 (7.402) 1.275 80.508
Semilavorati di acquisto e produzione 86.750 (21.327) 189 65.612
F.do sval.semilavorati di acquisto e produzione (4.179) (3.814) (29) (8.021)
Semilavorati 82.571 (25.140) 160 57.591
Prodotti finiti e Merci 69.435 (18.940) 380 50.876
F.do sval.prodotti finiti (12.045) 294 (7) (11.758)
Prodotti finiti 57.390 (18.646) 374 39.118
Rimanenze 226.596 (51.188) 1.809 177.217

Il decremento delle rimanenze pari a 49.380 migliaia di euro rispetto al 31 dicembre 2023, deriva principalmente dalla contrazione dei volumi di vendita registrata nel corso dell'anno e dalle politiche di ottimizzazione poste in atto nel corso dell'esercizio.

Le rimanenze sono esposte al netto di un fondo svalutazione per obsolescenza per un ammontare complessivo di 29.887 migliaia di euro, in aumento rispetto al 31 dicembre 2023 di 6.717 migliaia di euro.

2.6.7 Crediti commerciali e altri crediti a breve

La movimentazione è la seguente:

Descrizione
(migliaia di euro)
31/12/2023 Variazione
netta
Differenze di
conversione
31/12/2024
Crediti a breve termine verso clienti 213.101 (49.008) 3.035 167.127
F.do svalutazione crediti (7.304) 1.421 (35) (5.918)
Crediti verso clienti 205.797 (47.588) 2.999 161.209
Anticipi a fornitori 1.640 (1.198) (1) 440
Ratei e Risconti attivi 1.332 1.800 33 3.165
Crediti commerciali vs fornitori 74 (74) - -
Altri crediti a breve 5.907 (834) (277) 4.796
Altri Crediti a breve 8.953 (306) (246) 8.401

Anche il saldo dei crediti verso clienti è influenzato dall'andamento del fatturato.

I giorni medi di incasso calcolati sui ricavi aggregati dell'ultimo trimestre, si attestano a 73 giorni, in peggioramento rispetto all'esercizio precedente (68 giorni). Vista la riduzione dei crediti scaduti, tale variazione è legata principalmente al cambiamento del mix del fatturato.

In conformità allo standard IFRS 9, il Gruppo ha determinato il fondo svalutazione crediti stimando le perdite attese (Expected Credit Loss - ECL) considerando informazioni storiche, attuali e prospettiche. Nella determinazione del fondo è stato applicato il modello semplificato, che impone la rilevazione immediata delle perdite attese per l'intera durata del credito.

Si segnala che durante l'esercizio in commento, il Gruppo non ha riscontrato perdite su crediti significative.

Si segnala inoltre un rilascio di fondi accantonati in precedenti esercizi per complessivi 1.386 migliaia di euro, adeguando il valore al ridotto rischio di credito.

Si precisa infine che non vi sono crediti commerciali con scadenza superiore all'esercizio.

Il Gruppo non è particolarmente esposto nei confronti delle nazioni attualmente coinvolte nel conflitto, Russia, Bielorussia, Ucraina e Israele. Si evidenzia che i crediti consolidati verso clienti residenti in questi paesi corrispondono a meno dell'1% del totale della voce e che non sussistono posizioni scadute rilevanti. Come ricordato nel paragrafo "Area di consolidamento", la Branch commerciale con sede a Mosca è inattiva dal mese di aprile 2022 e si prevede venga liquidata entro la fine del primo semestre dell'esercizio 2025.

Al 31 dicembre 2024 la rappresentazione per fasce di scaduto dei crediti commerciali è rappresentata dalla seguente tabella.

Descrizione
(migliaia di euro)
31/12/2024 31/12/2023
A scadere 157.539 200.197
Scaduto 30 - 60 giorni 4.143 6.474
Scaduto 60 - 90 giorni 798 558
Scaduto oltre 90 giorni 4.647 5.872
Fondo svalutazione crediti (5.918) (7.304)
Crediti verso clienti 161.209 205.797

Si specifica che i crediti scaduti da meno di 30 giorni sono classificati all'interno della fascia denominata "A scadere". Si segnala inoltre che al termine dell'esercizio in corso il current ratio si attesta al 97,7%.

2.6.8 Attività fiscali per imposte correnti

La movimentazione è la seguente:

Descrizione
(migliaia di euro)
31/12/2023 Variazione
netta
31/12/2024
IVA italiana ed estera 13.088 444 13.532
Altri crediti tributari 6.839 (3.319) 3.520
Attività fiscali per imposte correnti 19.927 (2.874) 17.053

Il credito IVA corrente pari a 13.532 migliaia di euro è imputabile alla Capogruppo Comer Industries S.p.A. per 2.082 migliaia di euro (era 1.979 migliaia di euro al 31.12.2023) e per 5.672 migliaia di euro alla controllata Comer Industries Components S.r.l. (era 4.415 migliaia di euro al 31.12.2022). La restante parte afferisce a società estere ed in particolare alla controllata Brasiliana per 2.061 migliaia di euro ed alla controllata Indiana per 1.421 migliaia di euro. Nel corso dell'esercizio sono

stati incassati o chiesti a rimborso i crediti IVA, relativi all'anno 2023 e all'esercizio in corso, di Comer Industries S.p.A. per 3.587 migliaia di euro e di Comer Industries Components S.r.l. per 6.970 migliaia di euro.

La voce degli altri crediti tributari pari a 3.520 migliaia di euro rappresenta principalmente l'eccedenza degli acconti versati rispetto alle imposte correnti calcolate sul reddito prodotto nel periodo. Il saldo comprende inoltre crediti di imposta per attività di ricerca e sviluppo pari a 694 migliaia di euro relativi alla capogruppo Comer Industries S.p.A.

2.6.9 Attività e passività finanziarie, garanzie

La posizione finanziaria netta al 31 dicembre 2024 risulta negativa ed è pari a 58.401 migliaia di euro.

Al 31 dicembre 2024, l'effetto dell'applicazione del criterio del costo ammortizzato risulta pari a 248 migliaia di euro. Il valore degli altri debiti finanziari riconducibili al trattamento contabile dei contratti di leasing secondo il principio IFRS 16 al 31 dicembre 2024 ammonta a 37.108 migliaia di euro, in decremento rispetto al 31 dicembre 2023 (58.304 migliaia di euro), per effetto della chiusura anticipata del contratto di affitto relativo al già menzionato building di Rockford.

Il valore di cassa e disponibilità liquide aumenta di 21.175 migliaia di euro passando da 68.333 migliaia di euro del 31 dicembre 2023 a 89.508 migliaia di euro al 31 dicembre 2024, principalmente per effetto della generazione di cassa della gestione operativa nonché per effetto degli incassi avvenuti nell'ultima parte dell'esercizio.

Di seguito la composizione della posizione finanziaria netta al 31 dicembre 2024 e movimentazione rispetto all'esercizio precedente:

Descrizione 31/12/2024 31/12/2023
(migliaia di euro)
A) Cassa e disponibilità liquide 89.508 68.333
B) Mezzi equivalenti a disponibilità liquide - -
C) Altre attività finanziarie correnti 12.729 -
D) Liquidità (A+B+C) 102.237 68.333
E) Debito finanziario corrente (inclusi gli strumenti di debito, ma esclusa la parte corrente del debito 20.409 13.802
finanziario non corrente)
F) Parte corrente del debito finanziario non corrente 32.379 32.811
G) Indebitamento finanziario corrente (E+F) 52.788 46.613
di cui garantito - -
di cui non garantito 52.788 46.613
H) Indebitamento finanziario corrente netto (G-D) (49.449) (21.720)
I) Debito finanziario non corrente (esclusi la parte corrente e gli strumenti di debito)
J) Strumenti di debito
K) Debiti commerciali e altri debiti non correnti
107.850
-
-
116.551
-
-
L) Indebitamento finanziario non corrente (I+J+K) 107.850 116.551
di cui garantito - -
di cui non garantito 107.850 116.551
M) Indebitamento Finanziario Lordo (G+L) 160.638 163.164
N) Indebitamento Finanziario Netto (Posizione finanziaria netta) (D+M) 58.401 94.831

La voce C) "Altre attività finanziarie correnti" include il credito a breve termine derivante dalla vendita del fabbricato di Charlotte (USA) nonché il fair value del derivato sottoscritto a copertura della fluttuazione dei cambi in valute diverse dall'euro per 699 migliaia di euro.

I debiti finanziari correnti e non correnti al 31 dicembre 2024 sono pari a 160.638 migliaia di euro come dettagliato di seguito:

Descrizione
(migliaia di euro)
31/12/2023 Incrementi Decrementi 31/12/2024
Finanziamenti a B/T 34.566 11.115 - 45.681
Finanziamenti a ML/T 65.288 74.904 (65.000) 75.192
Debiti finanziari verso banche 99.854 86.019 (65.000) 120.873
Commissioni up-front finanza strutturata (quota a B/T) (538) (59) 538 (59)
Commissioni up-front finanza strutturata (quota a M/LT) (731) (189) 731 (189)
Debito verso terzi per acquisizione (quota a B/T) 1.000 937 (1.000) 937
Debito verso terzi per acquisizione (quota a M/LT) 5.276 - (3.308) 1.968
Altri debiti finanziari IFRS 16 a breve termine 11.586 - (5.357) 6.229
Altri debiti finanziari IFRS 16 a lungo termine 46.718 832 (16.671) 30.879
Totale debiti finanziari a breve e a lungo termine 163.165 87.540 (90.067) 160.638

Si evidenzia, come richiesto dal paragrafo 186 della comunicazione ESMA 32-382-1138 del 4 marzo 2021, che non vi sono elementi rilevanti in termini di indebitamento indiretto da portare all'attenzione nel presente bilancio consolidato.

Strumenti finanziari derivati a breve termine

Si segnala che al 31 dicembre 2024 il Gruppo ha sottoscritto derivati per la gestione delle variazioni cambi con valute diverse dall'euro, con scadenza 30 giugno 2025 e valore nozionale equivalente a 44 milioni di euro e fair value positivo per 699 migliaia di euro.

Per maggiori informazioni si rimanda al paragrafo 2.5.16 relativo alla gestione del rischio di cambio.

Cassa e disponibilità liquide

Il valore di 89.508 migliaia di euro si confronta con 68.333 migliaia di euro dello scorso esercizio. Tale incremento è principalmente ascrivibile al risultato positivo della gestione caratteristica. Il valore nominale delle disponibilità liquide è allineato al rispettivo fair value alla data di bilancio. Il Gruppo segue regole stringenti per ripartire in modo bilanciato i propri depositi e disponibilità liquide tra un numero adeguato di istituti bancari di elevato standing.

Maggiori informazioni si possono desumere dal rendiconto finanziario.

Finanziamenti a breve termine e quota corrente di finanziamenti a medio-lungo termine

Il valore di 45.681 migliaia di euro si compone di debiti finanziari a breve verso il sistema bancario. La voce include, oltre alla quota corrente del finanziamento verso Crédit Agricole Italia (CAI), anche il saldo al 31 dicembre 2024 delle linee di credito revolving stand by.

L'aumento di 11.115 migliaia di euro rispetto all'esercizio precedente deriva principalmente dalla rinegoziazione dell'indebitamento concesso da Crédit Agricole, che ha permesso al Gruppo allungare la duration dei finanziamenti e ridurne lo spread.

Descrizione
(migliaia di euro)
Val. cont.
31/12/2023
Variazione Val. cont.
31/12/2024
Banche conti passivi ed anticipi Comer Ind S.p.A. 13.097 4.145 17.242
Banche conti passivi ed anticipi Comer Comp.S.r.l. 72 3.271 3.343
Scoperti di conto corrente Comer India Pvt 607 (607) -
MSME loan Comer India Pvt 26 (26) -
Finanziamento Simest e-comer S.r.l. 96 - 96
Finanziamento CAI Comer Ind. S.p.A. 10.081 14.919 25.000
Fin. Crédit Agricole M/L q.ta a breve 10.587 (10.587) -
Totale finanziamenti a B/T lordi 34.566 11.115 45.681
Commissioni up-front finanza strutturata B/T (538) 479 (59)
Totale finanziamenti a B/T netti 34.028 11.594 45.622

Finanziamenti a lungo termine

La voce accoglie principalmente le quote a lungo termine del finanziamento sottoscritto con Crédit Agricole per 100.000 migliaia di euro con scadenza 19/12/2028.

Il finanziamento sopra descritto prevede il rispetto di un covenant finanziario che risulta pienamente soddisfatto alla data di chiusura dell'esercizio corrente.

Si segnala che nel corso del 2024 è stato rinegoziato l'indebitamento complessivo verso le controparti bancarie, come precedentemente descritto.

Maggiori informazioni si possono desumere dalle specifiche tabelle sotto riportate.

Descrizione
(migliaia di euro)
Val. cont.
31/12/2023
Variazione Val. cont.
31/12/2024
Fin. CAI M/L q.ta a lungo 30.000 (30.000) -
Finanziamento Simest q.ta a lungo 288 (96) 192
Fin. Crédit Agricole M/L q.ta a lungo 35.000 40.000 75.000
Totale finanziamenti a M/L lordi 65.288 9.904 75.192
Commissioni up-front finanza strutturata M/L (731) 542 (189)
Totale finanziamenti a M/L termine 64.557 10.446 75.003

Di seguito il dettaglio per natura dei finanziamenti bancari suddivisi tra quota a breve e quota a medio e lungo termine in essere al 31 dicembre 2024:

Descrizione
(migliaia di euro)
Saldo
31/12/2023
Nuove
erogazioni
Rimborsi Saldo
31/12/2024
< 1 anno > 1 anno di cui
> 5 anni
Scadenza
CA-CIB Linea A1 6.429 - (6.429) - - - - 31/03/2027
CA-CIB Linea A2 38.571 - (38.571) - - - - 31/03/2027
CAI 40.000 100.000 (40.000) 100.000 25.000 75.000 - 19/12/2028
Simest 384 - (96) 288 96 192 - 31/12/2027
Totale 85.384 100.000 (85.096) 100.288 25.096 75.192 -

Altri debiti finanziari a breve e medio/lungo termine

La voce accoglie i debiti derivanti dall'applicazione del principio contabile internazionale IFRS 16 per 37.108 migliaia di euro nonché la parte di pagamento differito relativa alla business combination di e-comer. Tale debito, da versare in rate annuali costanti di 1.000 migliaia di euro fino all'esercizio 2027, è pari a 2.905 migliaia di euro per effetto dell'applicazione del costo ammortizzato. Di seguito il dettaglio del debito e la movimentazione:

Descrizione
(migliaia di euro)
31/12/2023 Variazione
netta
Differenze di
conversione
31/12/2024
Debiti a breve temine IFRS 16 11.586 (5.399) 42 6.229
Debiti a lungo temine IFRS 16 46.717 (16.379) 541 30.879
Debiti per acquisizione a breve termine 1.000 (63) - 937
Debiti per acquisizione a lungo termine 5.276 (3.308) - 1.968
Totale 64.579 (25.149) 583 40.015

Impegni e garanzie

Le garanzie prestate ammontano a 28.027 migliaia di euro (23.758 migliaia di euro nel 2023) e rappresentano in larga parte impegni della Capogruppo su garanzie prestate a favore della controllata cinese (Comer Jiaxing) per operazioni di copertura su cambi. Si segnala che alla data di approvazione del presente bilancio risultano estinte garanzie per 10.122 migliaia di euro. Il Gruppo non ha impegni verso società di leasing finanziario.

2.6.10 Patrimonio Netto

Il capitale sociale della Capogruppo al 31 dicembre 2024, interamente sottoscritto e versato, è pari a 18.487.338,60 euro ed è costituito da nr. 28.678.090 azioni prive di valore nominale. Una parte di queste azioni, pari a 26.943 per un controvalore di 738 migliaia di euro, è detenuto a titolo di azioni proprie alla data di chiusura del presente esercizio.

In data 23 aprile 2024 sono stati erogati dividendi a valere sull'utile dell'esercizio 2023 pari a 35,8 milioni di euro, equivalenti a 1,25 euro per azione.

Le altre riserve includono:

Altre riserve
(migliaia di euro)
31/12/2024 31/12/2023
Riserva legale 3.697 3.697
Riserve straordinarie disponibili 44.316 39.462
Riserva di consolidamento 3.543 3.543
Riserva FTA (first time adoption IAS/IFRS) (5.923) (5.923)
Riserva di conversione (1.640) (5.132)
Riserva azioni proprie in portafoglio (738) (147)
Riserva IAS 19 25.987 22.515
Totale altre riserve 69.242 58.015

Per quel che concerne la distribuibilità delle riserve, si rimanda ai dettagli riportati nella nota al bilancio d'esercizio della Capogruppo.

Per quanto concerne la movimentazione delle riserve, si rimanda al Prospetto dei movimenti del Patrimonio Netto Consolidato.

La riserva IAS 19 si riferisce alla rilevazione dell'utile attuariale sui fondi pensioni descritti al paragrafo 2.6.12 a cui si rimanda per maggiori dettagli.

Il raccordo tra i valori di Patrimonio Netto ed il risultato economico della Capogruppo Comer Industries S.p.A. rilevati secondo i principi contabili internazionali IAS/IFRS al 31 dicembre 2023 e quelli riportati nella presente relazione finanziaria consolidata, redatta secondo gli stessi principi, alla medesima data è la seguente:

31/12/2024 31/12/2023
Descrizione
(migliaia di euro)
Patrimonio
netto
Risultato
dell'esercizio
Patrimonio
netto
Risultato
dell'esercizio
Patrimonio Netto della Controllante IAS/IFRS 349.666 65.786 320.287 40.702
Eccedenza dei patrimoni netti dei bilanci di esercizio, comprensivi dei
risultati di esercizio rispetto ai valori di carico delle partecipazioni in
imprese consolidate 243.245 70.749 230.489 76.752
Eliminazione dei dividendi infragruppo (59.658) (7.648)
Apporto patrimoniale delle controllate alla Capogruppo 243.245 11.091 230.489 69.104
Effetti derivanti da scritture di consolidamento (48.743) (9.657) (43.181) (15.771)
Patrimonio Netto dei terzi - - - -
Patrimonio Netto totale IAS/IFRS 544.168 67.221 507.594 94.035

Tutti gli effetti sopra riportati sono esposti al netto del relativo carico fiscale.

2.6.11 Passività fiscali per imposte differite

Le imposte differite si riferiscono all'effetto fiscale di sfasamenti temporali fra il risultato d'esercizio civilistico di ciascuna società ed il relativo reddito imponibile secondo le normative fiscali.

I valori così definiti vengono analiticamente dettagliati nella seguente tabella:

Descrizione
(migliaia di euro)
31/12/2024
Tot. Imp.
differite
31/12/2023
Tot. Imp.
differite
2024
(utilizzata)
stanziata
Differenze temporanee società italiane 1.127 594 533
Differenze temporanee controllate estere 50.904 53.123 (2.219)
Totale imposte differite 52.031 53.717 (1.686)
Totale imposte differite consolidamento 611 621 (9)
Totale imposte differite a bilancio 52.642 54.338 (1.695)

Il saldo delle differenze temporanee delle società italiane è principalmente imputabile all'adeguamento delle imposte differite passive.

Il saldo delle differenze temporanee delle controllate estere accoglie principalmente l'effetto fiscale differito derivante dai processi di Purchase Price Allocation che hanno interessato gli esercizi precedenti.

2.6.12 Benefici successivi alla cessazione del rapporto di lavoro

La voce include gli stanziamenti per piani a prestazione definita relativi al rapporto di lavoro quali il trattamento di fine rapporto, i piani equivalenti e i fondi pensionistici

La movimentazione della voce è di seguito riportata:

Movimenti
(migliaia di euro)
31/12/2024 31/12/2023
Saldo iniziale 130.487 124.208
Saldi da acquisizione - 613
Utilizzo per dimessi ed anticipazioni (7.078) (6.241)
Liquidazioni previdenza complementare e Fdo tesoreria (183) (2.525)
Accantonamento dell'esercizio 5.497 4.389
Differenze cambio (6) -
Effetti del periodo ricalcolo IAS 19 (lordo imposte) (5.154) 10.043
Saldo finale 123.562 130.487
Di cui
A breve termine 8.027 7.859
A medio lungo termine 115.536 122.628

Gli effetti economici e patrimoniali del periodo, comparati con l'esercizio precedente, sono di seguito riportati:

Descrizione
(migliaia di euro)
31/12/2024 31/12/2023
Costo del servizio corrente (current service cost) (1.177) (1.160)
Perdita (Utile) attuariale 5.154 5.650
Oneri finanziari (4.314) 4.505
Effetto fiscale a conto economico 1.681 (877)
Effetto fiscale patrimoniale (1.683) (1.938)
Effetto complessivo (339) 6.180

La voce si riferisce alle retribuzioni differite, nella forma dei piani a prestazione definita, a favore dei dipendenti in Italia, Germania e Stati Uniti.

In Italia, il Trattamento di Fine Rapporto (TFR) costituisce una forma di retribuzione differita che i datori di lavoro devono corrispondere ai dipendenti al termine del rapporto di lavoro, come stabilito dall'articolo 2120 del Codice civile. La parte del TFR accumulata fino al 31 dicembre 2006, in seguito alla Riforma sulla Previdenza Complementare, continua ad essere gestita come un piano previdenziale a prestazione definita, mentre quella accumulata successivamente viene erogata annualmente agli enti competenti.

I principali rischi associati a questo piano riguardano il vantaggio accumulato, che viene erogato ai membri in forma di somma forfettaria al momento del pensionamento o dell'uscita dall'azienda.

Secondo la normativa italiana, è consentito ottenere un anticipo sul beneficio totale accumulato, ma ciò comporta il rischio che i membri lascino il piano in anticipo o che i pagamenti richiesti superino le previsioni, causando una perdita attuariale dovuta all'accelerazione dei flussi di cassa. Altri rischi ai quali sono soggetti i piani previdenziali in Italia sono legati all'inflazione, che influisce sui benefici accumulati, e al tasso di sconto.

In Germania, esistono tre tipi di piani pensionistici: il "Piano Pensionistico", il "Piano Giubilare" e il "Piano di Pensionamento Anticipato". Il piano pensionistico è fornito dall'azienda al raggiungimento dell'età pensionabile o in caso di invalidità (con la possibilità di un beneficio per il coniuge superstite).

Questo piano non prevede un pagamento in un'unica soluzione, ma viene erogato come beneficio periodico. I benefici da corrispondere sono calcolati in base a diversi fattori, tra cui una percentuale fissa dello stipendio annuo, gli aumenti salariali e la longevità dei beneficiari.

Il principale rischio associato a questo piano riguarda gli aumenti pensionistici imposti dalla legislazione locale, che potrebbero comportare un aumento retroattivo (fino a 3 anni), oltre agli aumenti futuri o a ritardi negli adeguamenti pensionistici, come accaduto nel 2022 e nel 2023 a causa di un'inflazione reale più alta del previsto. Inoltre, potrebbe esserci un rischio legato a un'aspettativa di vita superiore a quella ipotizzata e alla volatilità del tasso di sconto, con conseguenti effetti sull'Obbligazione per Benefici Definiti.

Negli Stati Uniti, esiste un piano pensionistico per gli individui appartenenti al sindacato UAW Local Union No. 803 che sono stati assunti prima del 6 novembre 1990. Il piano pensionistico è fornito dall'azienda al raggiungimento dell'età pensionabile. Questo piano non prevede un pagamento in un'unica soluzione e viene erogato come beneficio periodico. I benefici da corrispondere sono calcolati in base a un importo fisso mensile per ogni anno di servizio svolto.

Il principale rischio associato a questo piano riguarda le variazioni del tasso di sconto.

Le passività per benefici ai dipendenti sono determinate con metodologia di valutazione attuariale, attraverso il supporto di una società attuariale terza, e adeguate in relazione al verificarsi di eventi che ne richiedano l'aggiornamento. La data dell'ultima valutazione attuariale è il 31 dicembre 2024 e il metodo di valutazione attuariale utilizzato per la maggior parte dei piani è il Metodo della Proiezione Unitaria del Credito, in base al quale viene determinato il valore attuale dell'obbligazione per l'azienda relativa ai benefici da corrispondere ai dipendenti successivamente alla cessazione del rapporto di lavoro.

Il valore dei benefici successivi alla cessazione del rapporto di lavoro al termine dell'esercizio in commento (123.562 migliaia di euro) si riduce rispetto al valore al termine del periodo di confronto (130.487 migliaia di euro). Tale variazione, pari a 6.925 migliaia di euro al lordo dell'impatto fiscale, trova riscontro principalmente nella rilevazione dell'utile attuariale maturato in seguito all'adeguamento dei tassi di attualizzazione, come di seguito esplicitati.

Le passività per piani a benefici definiti sono state determinate con le seguenti assunzioni attuariali di Gruppo al 2024:

Assunzioni attuariali Italia Unità di misura 31/12/2024 31/12/2023
Tasso di attualizzazione % 3,5 3,3
Tasso atteso di crescita retribuzioni % 0,5 0,5
% attesa di dipendenti che si dimettono prima della pensione
(turnover) % 5 5
Tasso incremento annuale costo della vita % 2 2
Tasso annuo incremento TFR % 3 3

Di seguito si forniscono i valori del fondo TFR che sarebbero stati ottenuti al variare delle assunzioni attuariali sopra esposte:

Variazioni
(migliaia di euro)
Fondo TFR
attualizzato
Tasso di turnover +1,0% 7.981
Tasso di turnover -1,0% 7.896
Tasso incremento annuale costo della vita + 0,25% 8.045
Tasso incremento annuale costo della vita - 0,25% 7.839
Tasso di attualizzazione + 0,25% 7.795
Tasso di attualizzazione - 0,25% 8.092

Con riferimento alle filiali tedesche e americane, le passività per piani a benefici definiti sono state determinate con le seguenti assunzioni attuariali:

Assunzioni attuariali Germania Unità di misura 31/12/2024 31/12/2023
Tasso di attualizzazione % 3,30 3,30
Tasso atteso di crescita retribuzioni % 2,75 2,75
Tasso annuo incremento TFR % 2,25 2,25
Assunzioni attuariali Stati Uniti Unità di misura 31/12/2024 31/12/2023
Tasso di attualizzazione % 4,7 4,9
Tasso atteso di crescita retribuzioni % - -
Tasso annuo incremento TFR % - -

Il tasso di interesse usato per l'attualizzazione dei benefici ai dipendenti si basa sui rendimenti delle obbligazioni societarie high-grade con un rating medio di AA, rimasto sostanzialmente invariato rispetto al 31 dicembre 2023.

Le ipotesi attuariali significative per la determinazione delle obbligazioni a benefici definiti sono tasso di sconto e crescita futura del salario. L'analisi di sensitività è stata determinata sulla base di

ragionevoli possibili modifiche delle rispettive ipotesi che si verificano alla fine del periodo di riferimento, mantenendo costanti tutte le altre ipotesi:

  • Se il tasso di sconto è superiore dello 0,5%, l'obbligazione a benefici definiti diminuirà di 7,4 milioni di euro (7,7 milioni di euro nel 2023).
  • Se la crescita salariale futura prevista fosse superiore dello 0,5%, l'obbligazione a prestazioni definite aumenterebbe di 0,7 milioni di euro (0,8 milioni di euro nel 2023).

La composizione del personale per categoria, su dati medi, è la seguente:

Categoria contrattuale Numero
medio 2024
Numero
medio 2023
Dirigenti 29 31
Impiegati e Quadri 1.003 1.074
Operai e Interinali 2.389 2.588
Totale 3.421 3.693

Al 31 dicembre 2024 il Gruppo contava 3.171 risorse (inclusi i lavoratori interinali) con un decremento di 457 unità rispetto al dato puntuale del 31 dicembre 2023. La diminuzione è ascrivibile in larga parte al minor ricorso al lavoro interinale.

2.6.13 Fondi a breve e lungo termine

I fondi includono:

Fondi per rischi e oneri
(migliaia di euro) 31/12/2024 31/12/2023
F.do rischi garanzia prodotti 25.514 26.555
Altri fondi rischi 5.015 12.543
Fondi a breve termine 30.529 39.098
Fondi rischi garanzia prodotti a lungo 14.353 9.865
Altri fondi rischi 4.375 4.889
Altri fondi per rischi ed oneri legali 1.282 1.985
Fondo indennità suppletiva di clientela 147 236
Fondi a lungo termine 20.157 16.975

Il fondo garanzia prodotti rappresenta la miglior stima dei rischi specifici conosciuti prima della redazione del bilancio ed inerenti produzioni passate, riconducibili a claims aperti e non ancora risolti a fine esercizio. Il fondo inoltre include gli accantonamenti calcolati sulla base dell'incidenza mediana dei costi di garanzia sostenuti sul fatturato degli ultimi 5 anni.

Il fondo indennità suppletiva di clientela accoglie gli accantonamenti per indennità riconosciuta in caso di cessazione del rapporto di agenzia, quantificata secondo le modalità indicate dall'accordo economico collettivo siglato in data 20 marzo 2002 per la disciplina dei rapporti di agenzia e rappresentanza commerciale nei settori industriali e della cooperazione.

Il fondo per rischi e oneri legali rappresenta il ragionevole rischio calcolato in relazione a vertenze o passività potenziali ancora pendenti in giudizio.

Infine, gli altri fondi rischi a breve e a lungo termine fanno fronte alla stima di passività principalmente legate alla finalizzazione di riorganizzazioni di Gruppo; la riduzione è ascrivibile agli utilizzi contabilizzati nell'esercizio.

2.6.14 Debiti commerciali e altri debiti a breve e lungo termine

Debiti commerciali

Il saldo di 152.589 migliaia di euro mostra un decremento di 46.253 migliaia di euro rispetto all'esercizio precedente. I giorni medi di pagamento al 31 dicembre 2024 (calcolati sul costo del venduto dell'ultimo trimestre) ammontano a 104 giorni, rispetto ai 102 giorni dell'esercizio precedente.

Non vi sono debiti con scadenza superiore all'anno o scaduti da oltre 12 mesi.

Altri debiti a breve e lungo termine

Il saldo degli altri debiti a breve e lungo termine è pari a 36.091 migliaia di euro.

Il saldo a breve termine pari a 29.851 migliaia di euro accoglie principalmente i debiti verso il personale per competenze maturate ma non ancora liquidate alla data di chiusura dell'esercizio.

2.6.15 Passività fiscali per imposte correnti

Il dettaglio è il seguente:

Descrizione
(migliaia di euro) 31/12/2024 31/12/2023
Saldo erario per imposte correnti 193 27.543
Erario per ritenute Irpef 2.381 2.333
Altri debiti verso l'Erario per ritenute e Iva società estere 375 90
Passività fiscali per imposte correnti 2.949 29.966

La variazione nel saldo verso l'Erario per imposte correnti è ascrivibile al pagamento delle imposte sul reddito dell'esercizio precedente.

2.6.16 Informazioni sulle attività e passività finanziarie

Gestione del rischio di liquidità

Il rischio di liquidità è connesso alla difficoltà di reperire fondi per far fronte agli impegni assunti. Il controllo e l'implementazione di adeguate politiche di gestione del rischio di liquidità in presenza di contingency garantiscono la sopravvivenza dell'azienda e minimizzano il costo del funding. Il rischio in oggetto, a differenza di altri rischi, manifesta i suoi effetti in tempi molto ristretti, con ricadute devastanti per le aziende.

Esso, quindi, può derivare dall'insufficienza delle risorse disponibili per far fronte alle obbligazioni

finanziarie nei termini e scadenze prestabilite in caso di revoca improvvisa delle linee di finanziamento uncommitted oppure, dalla possibilità che l'azienda debba assolvere alle proprie passività finanziarie prima della loro naturale scadenza.

Come precedentemente commentato, l'attività di tesoreria del Gruppo è sostanzialmente accentrata presso la Capogruppo.

Nell'ultimo trimestre dell'esercizio 2024, il Gruppo ha effettuato un'operazione di re-financing dell'intero indebitamento verso le banche, riducendo gli spread ed allungando la duration del debito.

La gestione del rischio di liquidità implica:

  • භ Il mantenimento delle linee di finanziamento definite di primo rischio entro un ammontare complessivo non superiore all'80% del totale degli affidamenti ed un sostanziale equilibrio fra le linee a breve e quelle a medio-lungo termine. Questo è necessario al fine di evitare tensioni di liquidità nel caso di richieste di eventuali rientri degli utilizzi da parte delle controparti creditizie.
  • භ Il mantenimento di adeguate disponibilità liquide derivate dal cash flow generato dalla gestione corrente.

Va aggiunto anche che nell'ambito della gestione di questa tipologia di rischio, il Gruppo nella composizione dell'indebitamento netto cerca sempre di finanziare gli investimenti con debiti a medio lungo termine chirografi, mentre copre le spese correnti utilizzando le sopra citate linee di credito a breve termine.

Gestione del rischio di tasso

Il Gruppo è esposto al rischio di variazioni dei tassi di interesse, associate alle attività e passività finanziarie in essere. L'obiettivo della gestione del rischio di tasso è di limitare e stabilizzare gli effetti negativi sui i flussi di cassa soggetti a variazioni dei tassi di interesse.

Gestione del rischio di cambio

Ad integrazione di quanto già scritto nel precedente paragrafo, si precisa che il Gruppo ha significative transazioni denominate nella valuta di paesi al di fuori dell'"area euro" (prevalentemente USD e CNY).

La copertura del rischio di cambio avviene mediante contratti di acquisto e vendita di valuta a termine (forward).

Controparti di tali operazioni sono le banche con cui il Gruppo normalmente opera.

Le valute coinvolte sono USD e CNY e tali operazioni fatte a copertura di flussi di cassa in entrata collegati con operazioni di vendita previste nel budget, temporalmente scadenzato per mese,

possono rientrare fra quelle definite "altamente efficaci" su transazioni future "altamente probabili" ed il loro effetto economico viene contabilizzato nell'esercizio di competenza.

La valutazione dell'efficacia ha l'obiettivo di dimostrare l'elevata correlazione tra le caratteristiche dello strumento coperto e del rischio oggetto di copertura (scadenza, ammontare, ecc.) con quelle dello strumento di copertura attraverso l'effettuazione di appositi test retrospettivi e prospettici, qualitativi e quantitativi.

Il fair value di un contratto derivato è determinato utilizzando le quotazioni ufficiali per gli strumenti scambiati in mercati regolamentati. Il fair value degli strumenti non quotati in mercati regolamentati è determinato mediante modelli di valutazione appropriati per ciascuna categoria di strumento finanziario e utilizzando i dati di mercato relativi alla data di chiusura dell'esercizio contabile (quali tassi di interesse, tassi di cambio, volatilità) attualizzando i flussi di cassa attesi in base alle curve dei tassi di interesse e convertendo in euro gli importi espressi in divise diverse dall'euro utilizzando i tassi di cambio forniti dalla Banca Centrale Europea.

Analisi di sensitività

La seguente analisi è stata redatta allo scopo di meglio individuare i rischi economici e di variazioni patrimoniali derivanti da possibili variazioni dei tassi di cambio.

L'analisi viene eseguita confrontando i controvalori in euro degli investimenti esteri in valuta con quelli che sarebbero stati i controvalori in euro utilizzando i cambi massimi e minimi registrati lungo il periodo di osservazione delle 52 settimane dell'anno 2024.

Lo scopo della simulazione è quello di mostrare gli impatti su utile netto e patrimonio del Gruppo derivanti dalla traduzione dei bilanci delle controllate nella valuta di consolidamento secondo le potenziali massime fluttuazioni previste dall'analisi.

range last 52
Local currency
weeks 2024
Impatto
Patrimonio
Netto
(migliaia di
euro)
range last 52
weeks 2024
Impatto
Utile netto
(migliaia di
euro)
range last
52 weeks
Patrimoni
o
netto
Utile
Netto
val.
min
val.
max
Spot
31.12.202
4
val.
min
val.
max
2024
Avg.365gg
2024
val.
min
val.
max
Dollaro
americano
173.981 11.567 1,04 1,12 1,04 - (12.071
)
1,08 447 (355
)
Sterlina inglese 5.205 (1.126) 0,82 0,87 0,83 37 (270) 0,85 (36)
1.37
30
(905
Renminbi cinese 855.767 335.369 7,55
87,9
7,95 7,58 561 (5.269) 7,79 9 )
(163
Rupia indiana 1.436.646 425.200 3 93,81 88,93 185
2.11
(840) 90,56 140 )
Real brasiliano 64.410 (4.223) 5,31 6,53 6,43 3 (166) 5,83 (71) 78

Il Gruppo valuta di non subire significativi impatti economici e patrimoniali dalla gestione in valuta delle transazioni in capo alle singole legal entities facenti parte all'area di consolidamento.

Gestione del rischio di credito

È politica del Gruppo vendere a clienti dopo una valutazione della loro capacità di credito e quindi entro limiti di fido predefiniti.

Tale gestione ha permesso al Gruppo di non soffrire storicamente di significative perdite su crediti. Con riferimento alle condizioni del contesto economico sociale che hanno contraddistinto l'anno 2024, si ritiene che il rischio di credito sia rimasto invariato rispetto all'esercizio precedente. Conseguentemente, il Gruppo ha proseguito nel rafforzamento delle procedure di selezione della clientela, di monitoraggio delle riscossioni del credito e si è dotato di una specifica copertura assicurativa a valere sul 95% dei crediti generati dalla Controllante (con eccezione di alcuni clienti storici con "grade" di alta affidabilità). Il rischio di insolvenza è stato adeguatamente riflesso nel bilancio mediante stanziamento dello specifico fondo svalutazione crediti.

Gestione del rischio di prezzo

Il Gruppo è soggetto al rischio di oscillazione del prezzo delle materie prime, in particolare alluminio, ghisa, rame ed acciaio. Annualmente le società del Gruppo rivedono i prezzi di vendita dei prodotti trasferendo in virtù di specifici accordi commerciali di indicizzazione ai clienti la quota di aumento dei costi di acquisto.

Strumenti finanziari per categoria

A completamento dell'informativa sui rischi finanziari, si riporta di seguito una riconciliazione tra classi di attività e passività finanziarie così come identificate nello stato patrimoniale del Gruppo e tipologie di attività e passività finanziarie identificate sulla base dei requisiti dell'IFRS 7, oltre all'indicazione del livello per tipologia di fair value, come previsto dall'IFRS 13:

Descrizione
(migliaia di euro)
Attività finanziarie
al Fair Value con
contropartita nel
conto economico
Attività finanziarie
al costo
ammortizzato
Passività
finanziarie al
costo
ammortizzato
Fair
Value
Livello di
valutazione
del Fair
Value
Attività al 31/12/2024
Partecipazioni in altre imprese 1.915 - - 1.915 Livello 3
Altri crediti a lungo termine - 914 - 914
Crediti commerciali - 161.209 - 161.209
Altri Crediti a breve - 8.402 - 8.402
Altre attività finanziarie 699 12.030 - 12.729 Livello 2
Cassa e disponibilità liquide - 89.508 - 89.508
Totale attività 2.614 272.063 - 274.678
Passività al 31/12/2024
Finanziamenti a lungo termine - - (74.812) (74.812)
Debiti commerciali - - (152.589) (152.589
)
Altri debiti a breve termine - - (29.851) (29.851)
Finanziamenti a breve termine - - (45.813) (45.813)
Altri debiti finanziari a breve termine - - (7.168) (7.168)
Altri debiti finanziari a lungo termine - - (32.847) (32.847)
Totale passività - - (343.081) (343.081
)
Totale 2.614 272.063 (343.081) (68.403)

2.6.17 Ricavi da contratti con clienti

La ripartizione dei ricavi per area geografica è la seguente:

Descrizione
(migliaia di euro)
31/12/2024 Inc. % 31/12/2023 Inc. % Variazione %
EMEA 513.759 55% 724.853 59% -29%
NORTH AMERICA 216.265 23% 270.872 22% -20%
ASIA PACIFIC 170.922 18% 178.198 15% -4%
LATIN AMERICA 41.426 4% 50.015 4% -17%
Totale fatturato per area geografica 942.372 100% 1.223.938 100% -23%

Il Gruppo chiude il 2024 con un decremento del 23,0% dei ricavi di vendita che si attestano a 942.372 migliaia di euro. A tassi di cambio costanti il fatturato è sceso del 22,7% rispetto al 2023.

Il fatturato risulta in calo in tutte le aree geografiche e settori, in particolare nel settore Agricolo, in linea con l'andamento del mercato.

Il fatturato generato fuori dai confini nazionali resta intorno al 90% del totale, dato che conferma la spiccata propensione all'internazionalizzazione del Gruppo.

2.6.18 Altri ricavi operativi

La composizione degli altri ricavi operativi è la seguente:

Descrizione
(migliaia euro)
31/12/2024 31/12/2023
Recuperi spese di produzione, riparazione, servizi e trasporti 1.577 1.758
Vendite materiali di scarto 735 968
Plusvalenze, rimborso fotovoltaico 8.957 373
Costi capitalizzati 1.030 267
Proventi per indennizzi assicurativi - 20
Altri ricavi e proventi comprese sopravvenienze attive 683 2.536
Totale altri ricavi e proventi 12.982 5.922

La voce "Plusvalenze, rimborso fotovoltaico" include l'effetto della vendita del building di Charlotte (USA), come descritto nel paragrafo iniziale della presente nota.

La voce "Recuperi spese di produzione, riparazione, servizi e trasporti" include tra gli altri bonus e premi volumi su forniture, addebiti di spese di progettazione e prove di endurance, recuperi costi logistici e servizi di riparazione.

I costi capitalizzati durante l'esercizio per progetti di sviluppo su prodotti industriali ammontano a 1.030 migliaia di euro.

2.6.19 Costo del personale

Il costo del personale in valore assoluto ammonta a 195.946 migliaia di euro, registrando una riduzione di 44.700 migliaia di euro rispetto al 2023 (-18,6%). Tale contrazione del costo del personale diretto, è principalmente attribuibile alle politiche messe in atto dal Gruppo per reagire alla diminuzione del fatturato. Le sinergie e le riorganizzazioni attuate nel corso dell'esercizio hanno inoltre contribuito a contenere ulteriormente i costi, allineandoli all'andamento del business. La voce accoglie anche il premio di produzione annuale e l'accantonamento del salario variabile riconosciuto al raggiungimento degli obiettivi finanziari e di redditività prefissati per l'anno 2024.

2.6.20 Compensi ad Amministratori e sindaci

I compensi agli Amministratori e ai Sindaci della Comer Industries S.p.A. per lo svolgimento delle loro funzioni nella Capogruppo e nelle altre imprese incluse nel consolidato sono i seguenti:

Descrizione
(migliaia di euro)
31/12/2024 31/12/2023
Amministratori 1.472 1.426
Sindaci 50 50
Totale compensi 1.522 1.476

Gli importi includono i compensi di competenza del periodo deliberati dall'Assemblea, le remunerazioni stabilite dal Consiglio di Amministrazione per gli Amministratori investiti di particolari incarichi, comprensivi di bonus. I valori non includono i contributi previdenziali e assicurativi. Si ricorda che il Consiglio di Amministrazione di Gruppo ha approvato nel corso dell'esercizio il primo di una serie di tre piani di incentivazione della durata di tre anni ciascuno. Tale piano, riservato all'alta direzione, prevede l'assegnazione a titolo gratuito di un determinato numero di azioni ordinarie della Capogruppo e di un importo "cash" al raggiungimento di prefissati obiettivi di performance. La verifica degli obiettivi di performance è effettuata al termine di ciascun triennio.

2.6.21 Altri costi operativi e svalutazioni

La voce "Altri costi operativi" accoglie spese indirette legate al fatturato, alla produzione e alla struttura organizzativa aziendale quali affitti, utenze, canoni di noleggio e manutenzioni (esclusi dall'ambito di applicazione del principio IFRS 16), spese assicurative, provvigioni commerciali, spese legate alla qualità dei prodotti nonché le perdite di valore correlate a valutazioni di impairment test su diritti d'uso relativi ad immobili condotti in locazione.

La voce "svalutazione crediti e altri acc.ti rischi" accoglie l'accantonamento a fondo svalutazione crediti e fondo svalutazione garanzia del periodo, al netto di eventuali utilizzi.

Secondo quanto richiesto dall'articolo 149-duodecies del Regolamento Emittenti modificato dalla Delibera Consob n. 15915 del 3 maggio 2007 pubblicata nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica n. 111 del 15 maggio 2007 (S.O. n.115), si elencano i corrispettivi di competenza dell'esercizio 2024 a fronte dei servizi forniti dalla Società di Revisione Deloitte & Touche S.p.A.:

  • o incarichi annuali ed infra-annuali di revisione su società italiane pari a 201 migliaia di euro;
  • o incarichi annuali ed infra-annuali di revisione società controllate di 215 migliaia di euro;
  • o altri servizi non di revisione su società italiane pari a 91 migliaia di euro.

Tutti i compensi sopra elencati sono inclusi nella voce "Altri costi operativi".

2.6.22 Risultato operativo

Il risultato operativo è pari a 99.320 migliaia di euro, corrispondente al 10,5% del fatturato consolidato, in leggera contrazione rispetto all'11,8% dello scorso esercizio.

Tale risultato è principalmente riconducibile alla contrazione del fatturato, in linea con l'andamento di mercato verificatasi nel corso dell'esercizio, parzialmente attenuata dal continuo efficientamento

dei processi produttivi e gestionali dell'intero Gruppo. Per ulteriori informazioni si rimanda a quanto riportato nella relazione sulla gestione.

2.6.23 Proventi / (oneri) finanziari netti

Il dettaglio è il seguente:

Descrizione
(migliaia di euro)
31/12/2024 31/12/2023
Utile (perdita) su cambi 3.000 (429)
Utili e perdite su cambi 3.000 (429)
Interessi attivi bancari 882 609
Altri proventi 2.932 247
Totale Ricavi finanziari da gestione liquidità 3.814 856
Interessi su anticipi, finanziamenti, ed altri bancari a breve (1.343) (854)
Interessi su mutui e finanziamenti a medio lungo termine (5.866) (7.924)
Interessi su mutui da costo ammortizzato (368) (924)
Interessi passivi attualizzazione fondo pensione (4.314) (4.505)
Risultato economico operazioni su derivati (410) -
Totale Costi finanziari da gestione liquidità (12.302) (14.207)
Interessi derivanti dall'applicazione IFRS 16 (1.081) (1.484)
Interessi ed altri Oneri finanziari netti (13.383) (14.835)
Saldo gestione Finanziaria (6.568) (15.264)

Utili (perdita) su cambi

La voce accoglie sia differenze realizzate tra i cambi storici delle relative operazioni ed i cambi di riferimento di incassi e pagamenti in valuta estera, sia le differenze non realizzate dovute alla conversione delle poste monetarie al cambio spot alla data di chiusura dell'esercizio. L'utile generato è principalmente riconducibile alla rivalutazione del dollaro americano sull'euro.

Interessi ed altri oneri finanziari netti

L'ammontare degli interessi su finanziamenti di natura bancaria sia a lungo sia a breve termine (pari a 7.209 migliaia di euro) è in miglioramento rispetto al periodo precedente (8.778 migliaia di euro) grazie alla diminuzione dell'indebitamento medio.

La voce "Interessi passivi attualizzazione fondo pensione" afferisce al ricalcolo secondo il principio IAS 19 dell'accantonamento ai fondi trattamento fine rapporto delle società italiane, tedesche e americane.

2.6.24 Imposte sul reddito

Il carico fiscale complessivo è pari a 25.531 migliaia di euro (35.129 migliaia di euro nel 2023). Per maggiori dettagli sulla movimentazione delle imposte anticipate e differite si rimanda ai paragrafi 2.6.4 e 2.6.11.

Con riferimento all'imposta integrativa prevista dalla nuova normativa Pillar Two entrata in vigore il 1° gennaio 2024, il Gruppo ha effettuato opportune analisi sui dati dell'esercizio chiuso al 31 dicembre 2024 dalle quali non sono emerse criticità né la necessità di accantonare imposte a copertura di eventuali differenziali negativi tra l'Effective Tax Rate (ETR) di ciascuna delle giurisdizioni in cui il Gruppo opera e le relative imposte sul reddito.

Al fine di una migliore comprensione della riconciliazione tra l'onere fiscale iscritto in bilancio e l'onere fiscale teorico, si riporta la seguente tabella esplicativa ove non si tiene conto dell'IRAP in quanto essendo quest'ultima un'imposta con una base imponibile diversa dall'utile ante imposte, genererebbe degli effetti distorsivi tra un esercizio e l'altro. Pertanto, la riconciliazione è stata determinata con riferimento alla sola aliquota fiscale IRES vigente in Italia, pari al 24,0%.

Descrizione
(migliaia di euro)
31/12/2024 31/12/2023
Utile consolidato prima delle imposte 92.752 129.164
Aliquota fiscale teorica Capogruppo 24% 24%
Imposte sul reddito teoriche 22.260 30.999
Effetto fiscale differenze permanenti società italiane 789 (1.438)
Effetto derivante da aliquote fiscali estere diverse dalle aliquote fiscali teoriche italiane 5.468 (2.518)
Effetto fiscale tassazione dividendi da società consolidate 503 92
Bonus credito imposta Dlgs 91/2014 15 -
Effetto fiscale agevolazioni fiscali soc. italiane ACE - (162)
Effetto fiscale Credito ricerca e sviluppo L.190/2014 art.1c.35 e Credito energia (727) (1.398)
Effetto fiscale superammortamenti (L. 208/2015) e iperammortamenti (L. 232/2016) (385) (366)
Imposte esercizi precedenti e accantonamenti (124) (61)
Effetto fiscale utile (perdita) attuariale IAS 19 (1.681) (25)
Effetto imposta differita Withholding tax 29 366
Imposte differite riconosciute a conto economico (987) (2.360)
Impatto fiscale su scritture di consolidamento (970) 8.118
Imposte sul reddito iscritte in bilancio, esclusa Irap 24.191 31.248
Irap corrente 1.340 3.881
Imposte sul reddito iscritte in bilancio (correnti, differite) 25.531 35.129

2.6.25 Utile per azione

In calce al conto economico è stato riportato l'utile / (perdita) per azione base determinato secondo le modalità previste dallo IAS 33, riassunte di seguito.

Descrizione
(migliaia di euro) 31/12/2024 31/12/2023
Utile consolidato del periodo attribuibile agli azionisti della Capogruppo 67.220.701 94.034.636
Numero di azioni in circolazione 28.678.090 28.678.090
Utile per azione base (EPS) (€) - con azioni proprie 2,34 3,28
Azioni proprie 26.943 5.387
Utile per azione base (EPS) (€) - senza azioni proprie 2,35 3,28

Le modalità di calcolo dell'utile (perdita) base per azione e dell'utile (perdita) diluito per azione sono definite dallo IAS 33 - Utile per azione. L'utile (perdita) base per azione è definito come il rapporto fra il risultato economico o il risultato delle attività operative in esercizio di pertinenza del Gruppo attribuibile ai possessori di strumenti ordinari di capitale e la media ponderata delle azioni ordinarie in circolazione nell'esercizio.

2.6.26 Contributi pubblici

Di seguito si riporta la sintesi delle erogazioni pubbliche ricevute ai sensi art.1, commi 125-129, Legge italiana n. 124/2017

Descrizione
(migliaia di euro)
Soggetto ricevente Soggetto
erogante
Contributo incassato nel
2024
Contributi per impianto fotovoltaico siti produttivi Reggiolo Comer Industries S.p.A. GSE 2
Agevolazione fiscale Ricerca & Sviluppo L. 190 e s.m.i. Comer Industries S.p.A. Governo italiano 191
Contributi fondo impresa Comer Industries S.p.A. Fondo Impresa 57
Contributi per impianto fotovoltaico Comer Components S.r.l. GSE 20
Contributi fondo impresa Comer Components S.r.l. Fondo Impresa 18

  • -
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    -

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63

Descrizione
dell'aspetto chiave
della revisione
Nel bilancio consolidato sono iscritti avviamenti, di ammontare
complessivo pari a Euro 170 milioni, allocati alle tre unità generatrici di
cassa (cash generating unit - "CGU") identificate dal Gruppo al 31
dicembre 2024, segnatamente "Settore industriale", "Settore agricolo"
e "e-comer".
Come previsto dal principio contabile internazionale IAS 36, gli
avviamenti non sono ammortizzati e vengono sottoposti a impairment
test almeno annualmente, mediante confronto tra i valori recuperabili
delle CGU, determinati secondo la metodologia del valore d'uso, e i
relativi valori di capitale investito netto al 31 dicembre 2024.
All'esito dei test di impairment, approvati dal Consiglio di
Amministrazione in data 17 febbraio 2025, non sono state rilevate
perdite di valore da contabilizzare nel bilancio consolidato al 31
dicembre 2024.
Il processo di valutazione previsto dallo IAS 36 è complesso e si basa su
assunzioni riguardanti, tra l'altro, la previsione dei flussi di cassa attesi
delle CGU, la determinazione di un appropriato tasso di attualizzazione
(WACC) e di crescita di lungo periodo (g-rate). Le assunzioni alla base
degli impairment test sono, per loro natura, influenzate da aspettative
future circa l'evoluzione delle condizioni esterne di mercato, connesse
anche al business, che determinano elementi di fisiologica incertezza
nella stima.
In considerazione della soggettività e aleatorietà delle stime attinenti la
determinazione dei flussi di cassa delle CGU e delle variabili chiave del
modello di impairment, abbiamo considerato gli impairment test un
aspetto chiave della revisione del bilancio consolidato del Gruppo.
Le note illustrative del bilancio consolidato nel paragrafo "2.6.2
lmmobilizzazioni Immateriali" descrivono il processo di valutazione
applicato dalla Direzione e le assunzioni significative utilizzate nei test,
ivi inclusi i risultati delle sensitivity analysis effettuate sulle possibili
variazioni nelle variabili chiave utilizzate ai fini degli impairment test.
Procedure di
revisione svolte
Nell'ambito delle nostre verifiche abbiamo svolto le seguenti
procedure, anche avvalendoci del supporto di specialisti appartenenti
alla nostra società di revisione:
· comprensione del processo e rilevazione dei controlli rilevanti posti
in essere dalla Direzione per la predisposizione e approvazione degli
impairment test;
· analisi di ragionevolezza delle principali assunzioni adottate per la
formulazione delle previsioni dei flussi di cassa;

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Comer Industries S.p.A.

Sede Legale e Uffici Amministrativi:

Via Magellano, 27 - 42046 Reggiolo (RE) Italia Iscr. Reg. Imprese di RE n. 07210440157 Cap. Soc. deliberato euro 18.487.338,60 interamente sottoscritto e versato Cod. Fisc. 07210440157 - Part. IVA IT 01399270352

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