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IRCE

Pre-Annual General Meeting Information Mar 31, 2025

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Pre-Annual General Meeting Information

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INDICE

Sommario

Relazione del Collegio Sindacale sul bilancio separato

CARICHE SOCIALI

Consiglio di Amministrazione
Presidente Dott. Filippo Casadio
Consigliere non esecutivo Ing. Francesco Gandolfi Colleoni
Consigliere non esecutivo Dott. Gianfranco Sepriano
Consigliere non esecutiva Dott.ssa Francesca Pischedda
Consigliere non esecutivo Dott. Orfeo Dallago
Consigliere indipendente Dott.ssa Gigliola Di Chiara
Consigliere indipendente Dott.ssa Claudia Peri

Collegio sindacale

Presidente Dott.ssa Donatella Vitanza
Sindaco effettivo Dott. Fabrizio Zappi
Sindaco effettivo Dott Giuseppe Di Rocco
Sindaco supplente Dott. Federico Polini
Sindaco supplente Dott.ssa Debora Frezzini

Società di revisione

Deloitte & Touche S.p.A.

Componente Comitato per il Comitato per la Comitato per le
Controllo e Rischi Remunerazione Parti Correlate
Dott.ssa Gigliola Di Chiara
Dott. Gianfranco Sepriano
Dott.ssa Claudia Peri
Dott.ssa Francesca Pischedda

Dirigente Preposto

Dott.ssa Elena Casadio

Internal Auditor

Dott. Fabrizio Bianchimani

Organismo di Vigilanza

Dott. Francesco Bassi Avv. Gabriele Fanti Dott. Gianluca Piffanelli

I Signori Azionisti sono convocati in Assemblea Ordinaria, presso la sede legale della società, in prima convocazione per il giorno 28 aprile 2025 alle ore 11,00 ed occorrendo, in seconda convocazione per il giorno 2 maggio 2025, stessa ora, per discutere e deliberare sul seguente

ORDINE DEL GIORNO

  • Bilancio separato al 31/12/2024 e relative relazioni del Consiglio di Amministrazione e del Collegio Sindacale; delibere conseguenti;
  • Destinazione del risultato di esercizio 2024;
  • Presentazione del bilancio consolidato al 31/12/2024;
  • Nomina del Consiglio di Amministrazione per gli esercizi 2025-2026-2027;
  • Determinazione del compenso annuale per i membri del Consiglio di Amministrazione;
  • Proposta di autorizzazione all'acquisto ed alla disposizione di azioni proprie, modalità di acquisto e cessione;
  • Relazione sulla remunerazione esame della I Sezione (i.e politica sulla remunerazione) deliberazione ai sensi dell'art.123-ter, comma 3 bis, del D.lgs 24/02/98 n.58;
  • Relazione sulla remunerazione esame della II Sezione (i.e compensi corrisposti nell'esercizio) deliberazione ai sensi dell'art.123-ter, comma 6, del D.lgs 24/02/98 n.58.

CAPITALE SOCIALE E DIRITTI DI VOTO

Il capitale sociale della Società è di € 14.626.560 rappresentato da n.28.128.000 azioni ordinarie. Ogni azione ordinaria dà diritto ad un voto nelle Assemblee ordinarie e straordinarie della Società. Alla data odierna la Società detiene n. 1.681.569 azioni proprie, rappresentative del 5,98% del capitale sociale, il cui voto è sospeso ai sensi dell'art.2357 ter del Codice civile.

PARTECIPAZIONE ALL'ASSEMBLEA ED ESERCIZIO DEL DIRITTO DI VOTO

Ai sensi dell'art.83-sexies del D.Lgs 58/1998 la legittimazione all'intervento in Assemblea ed all'esercizio del diritto di voto è attestata da una comunicazione alla Società, effettuata dall'intermediario in conformità alle proprie scritture contabili, in favore del soggetto a cui spetta il diritto di voto, sulla base delle evidenze relative al termine della giornata contabile del settimo giorno di mercato aperto precedente la data fissata per l'Assemblea in prima convocazione, ovverosia al termine della giornata del 15 aprile 2025; le registrazioni in accredito ed in addebito compiute sui conti successivamente a tale termine non rilevano ai fini della legittimazione all'esercizio del diritto di voto in Assemblea. Coloro che risulteranno titolari delle azioni della Società solo successivamente a tale data non saranno legittimati ad intervenire e a votare in Assemblea. La comunicazione dell'intermediario di cui sopra dovrà pervenire alla Società entro la fine del terzo giorno di mercato aperto precedente la data fissata per l'Assemblea in prima convocazione ossia il 23 aprile 2025. Resta ferma la legittimazione all'intervento ed al voto qualora le comunicazioni siano pervenute alla Società oltre detto termine purché entro l'inizio dei lavori assembleari della singola convocazione.

Ogni Azionista può farsi rappresentare, ai sensi di legge, mediante delega scritta, sottoscrivendo il modulo di delega rilasciato a richiesta dell'avente diritto dagli intermediari abilitati oppure reperibile sul sito internet www.irce.it. La delega può altresì essere trasmessa mediante invio a mezzo raccomandata con ricevuta di ritorno alla sede legale della Società ovvero trasmessa attraverso messaggio di posta elettronica certificata all'indirizzo [email protected] allegando copia di un documento di riconoscimento in corso di validità del soggetto delegante.

RAPPRESENTANTE DESIGNATO E MODALITA' DI CONFERIMENTO DELEGA

Per l'Assemblea di cui al presente avviso, la Società ha individuato quale Rappresentante Designato, ai sensi dell'art.135-undecies del D.Lgs 58/1998 (TUF), l'Avvocato Stefania Salvini alla quale potrà essere conferita la delega con istruzioni di voto a mezzo raccomandata con ricevuta di ritorno presso Via Tinti 16, 40026 Imola (BO), ovvero attraverso messaggio di posta elettronica certificata all'indirizzo [email protected]. La Società predispone apposito modulo che sarà reso disponibile sul sito internet della società www.irce.it La delega al rappresentante designato deve contenere le istruzioni di voto su tutte ovvero su alcune delle proposte all'ordine del giorno e deve pervenire al predetto Rappresentante entro il secondo giorno di mercato aperto precedente la data dell'Assemblea in prima convocazione ossia entro il 24 aprile 2025. Entro il suddetto termine, la delega e le istruzioni di voto possono sempre essere revocate con le medesime modalità previste per il conferimento. La delega ha effetto solo per le proposte in relazione alle quali sono state conferite istruzioni di voto.

NOMINA DEL CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE

Hanno diritto a presentare le liste per la nomina del Consiglio di Amministrazione gli Azionisti che siano complessivamente titolari di una quota di partecipazione non inferiore al 2,5%. Le liste devono essere depositate presso la sede della Società, anche mediante raccomandata con ricevuta di ritorno indirizzata alla sede legale della Società ovvero trasmesse attraverso messaggio di posta elettronica certificata all'indirizzo [email protected], almeno venticinque giorni prima della data fissata per l'Assemblea in prima convocazione , ovverosia entro il 3 aprile 2025, unitamente ad un'esauriente informativa riguardante le caratteristiche personali e professionali dei candidati, le dichiarazioni con le quali i singoli candidati accettano la carica irrevocabilmente, condizionatamente alla loro nomina, e attestano, sotto la propria responsabilità l'inesistenza di cause di ineleggibilità e di incompatibilità, l'eventuale possesso dei requisiti di indipendenza previsti dall'art.148, comma3, del Testo Unico e dal codice di autodisciplina delle società quotate e l'indicazione dell'identità dei soci che hanno presentato la lista e della percentuale di partecipazione complessivamente detenuta.

DOMANDE SULLE MATERIE ALL'ORDINE DEL GIORNO

I Soci legittimati ad intervenire in Assemblea possono porre domande sulle materie poste all'ordine del giorno anche prima dell'Assemblea facendole pervenire entro il settimo giorno di mercato aperto prima dell'Assemblea ossia entro il 15 aprile 2025, mediante invio di apposita lettera raccomandata con ricevuta di ritorno presso la sede legale della Società e/o mediante messaggio di posta elettronica certificata all'indirizzo [email protected]. Ad esse verrà data risposta al più tardi entro il terzo giorno di mercato aperto prima della data dell'Assemblea mediante pubblicazione sul sito internet www.irce.it.

INTEGRAZIONE DELL'ORDINE DEL GIORNO E PRESENTAZIONE DI NUOVE PROPOSTE DI DELIBERA

Gli Azionisti che, anche congiuntamente, rappresentino almeno un quarantesimo del capitale sociale possono chiedere per iscritto, entro 10 giorni dalla pubblicazione del presente avviso, vale a dire entro il giorno 29 marzo 2025, e nel rispetto di quanto previsto dall'art.126 bis del D.Lgs 58/1998 (TUF), l'integrazione dell'elenco delle materie da trattare, indicando nella domanda gli ulteriori argomenti proposti ovvero presentare proposte di deliberazione su materie già all'ordine del giorno. Le domande, unitamente alla certificazione attestante la titolarità della partecipazione, sono trasmesse a mezzo raccomandata con ricevuta di ritorno indirizzata alla sede legale della Società ovvero mediante messaggio di posta elettronica certificata all'indirizzo [email protected]. Entro detto termine e con le medesime modalità deve essere consegnata al Consiglio di Amministrazione della Società una relazione che riporti la motivazione delle proposte di deliberazione sulle nuove materie ovvero la motivazione relativa alle ulteriori proposte di deliberazione. Delle integrazioni all'ordine del giorno o della presentazione di ulteriori proposte di deliberazione su materie già all'ordine del giorno è data notizia nelle stesse forme prescritte per la pubblicazione dell'avviso di convocazione, almeno quindici giorni prima della data fissata per l'assemblea in prima convocazione ovverosia entro il 15 aprile 2025.

Le ulteriori proposte di deliberazione su materie già all'ordine del giorno, nonché le suddette relazioni illustrative (accompagnate da eventuali valutazioni del Consiglio di Amministrazione) saranno messe a disposizione dalla Società presso la sede sociale e all'interno del sito internet contestualmente alla pubblicazione della notizia di presentazione.

Ai sensi di quanto previsto dall'articolo 126-bis, comma 3, del TUF, non è consentita l'integrazione dell'ordine del giorno da parte dei Soci per gli argomenti sui quali l'Assemblea è chiamata a deliberare su proposta degli Amministratori o sulla base di un progetto da essi predisposto.

DOCUMENTAZIONE

La documentazione relativa all'Assemblea, nei termini previsti dalla normativa vigente, sarà messa a disposizione del pubblico presso la Sede Legale della Società, presso Borsa Italiana SpA e sul sito internet www.irce.it. Gli Azionisti hanno facoltà di ottenere copia della documentazione depositata.

Eventuali modifiche e/o integrazioni delle informazioni riportate nell'avviso di convocazione verranno rese disponibili tramite il sito internet della società www.irce.it e con le altre modalità previste dalla legge.

Il presente avviso è altresì pubblicato sul sito internet della Società e sul quotidiano il Sole 24 ore.

Relazione sull'andamento della gestione relativa all'esercizio 2024

Premessa

In considerazione della rilevanza dell'attività della capogruppo IRCE S.p.A. (di seguito anche "IRCE", la "Società", la "Capogruppo") nell'ambito del Gruppo IRCE ed ai sensi dell'art. 40, comma 2bis, del DLgs n. 127/1991, la presente relazione viene redatta unitariamente per il bilancio separato di IRCE S.p.A ed il bilancio consolidato del Gruppo IRCE.

Scenario macroeconomico

Signori Azionisti,

Lo scenario economico che ha caratterizzato il 2024 non è stato tra i migliori. Una parte rilevante dell'attività economica dei settori alla quale i nostri prodotti sono destinati attraversa un periodo difficile. Le difficoltà dell'economia tedesca si sono fatte sentire e l'attesa ripresa della domanda per i nostri prodotti, prospettata all'inizio dell'esercizio, non si è materializzata.

Settori come l'elettrodomestico e l'automobile continuano ad essere in difficoltà senza definite prospettive circa modi e tempi per la loro ripresa, compreso il mercato dell'automobile elettrica che ha subito un rallentamento.

La domanda indotta dalla transizione verso l'elettrico è rimasta elevata e ci aspettiamo rimanga tale, anche se vi sono segnali che fan pensare a tempi più lunghi per il raggiungimento degli obiettivi fissati dalle strategie per il contenimento dell'impatto ambientale.

Lo scenario mondiale sta vivendo un momento di cambiamento mai sperimentato, i cui effetti sono difficili da individuare e quantificare. Il nuovo clima protezionistico porterà con ogni probabilità alla definizione di nuove catene di fornitura, alcuni settori ne saranno favoriti, altri ne saranno condizionati, con bilanci di difficile definizione. Tendiamo a pensare che, per noi, i vantaggi potrebbero superare gli svantaggi.

La nostra strategia di diversificare la nostra produzione in diverse aree geografiche con lo stabilimento già da tempo operante con risultati positivi in Brasile, il nuovo stabilimento in costruzione in Cina, e l'impianto nella repubblica Ceca, mirato a rafforzare la posizione del Gruppo in Europa, ci pone nella miglior posizione per affrontare i cambiamenti che caratterizzeranno il 2025 e gli anni che seguiranno.

In tale contesto l'esercizio 2024 del Gruppo IRCE (di seguito anche il "Gruppo") chiude con un utile netto consolidato di € 6,9 milioni.

Andamento consolidato dell'esercizio 2024

Il fatturato consolidato è stato di € 397,65 milioni, in calo dell'1,3% rispetto ai € 402,78 milioni dell'anno 2023; riduzione dovuta principalmente ai minori volumi venduti in parte compensata dall'aumento del prezzo del rame (la quotazione media LME in Euro anno 2024 è stata del 7,8% superiore a quella dello stesso periodo 2023).

Nel corso del 2024 la domanda di mercato è rimasta debole con un ulteriore peggioramento nel quarto trimestre con un conseguente calo delle vendite in entrambe le linee di business. Il settore dei conduttori per avvolgimento ha subito una contrazione soprattutto nell'ultima parte dell'anno. Nei cavi permane debolezza dei mercati di sbocco tradizionali, costruzioni e cablaggi, compensata in parte dalle commesse pluriennali nel settore delle infrastrutture.

L' accantonamento straordinario per spese di riorganizzazione del Gruppo ha influenzato negativamente i risultati dell'ultimo trimestre, in assenza del quale, sarebbero stati in linea coi periodi precedenti.

Il fatturato consolidato senza metallo1 è diminuito del 3,1 %; il settore dei conduttori per avvolgimento ha registrato un calo dell'4,3% mentre il settore dei cavi ha avuto un aumento dello 0,1%.

Nel dettaglio:

Fatturato consolidato senza metallo 31 dicembre 2024 31 dicembre 2023 Variazione
(€/milioni) Valore % Valore % %
Conduttori per avvolgimento 67,97 70,7% 71,03 71,6% (4,3)%
Cavi 28,22 29,3% 28,20 28,4% 0,1%
Totale 96,19 100,0% 99,23 100,0% (3,1)%

1 Il fatturato o ricavi senza metallo corrisponde al fatturato complessivo dedotta la componente metallo.

La tabella seguente mostra le variazioni dei risultati rispetto a quelli dello scorso anno, inclusi i valori rettificati di EBITDA ed EBIT:

Dati economici consolidati 31 dicembre 2024 31 dicembre 2023 Variazione
(€/milioni) Valore Valore Valore
Fatturato2 397,65 402,78 (5,13)
Fatturato senza metallo3 96,19 99,23 (3,04)
Margine Operativo Lordo (EBITDA)4 20,89 21,37 (0,48)
Risultato Operativo (EBIT) 14,47 14,42 0,05
Risultato prima delle imposte 12,90 12,47 0,43
Risultato di periodo del Gruppo 6,90 8,23 (1,33)
Margine Operativo Lordo (EBITDA) rettificato5 21,37 21,51 (0,14)
Risultato Operativo (EBIT) rettificato ⁴ 14,95 14,56 0,39
Dati patrimoniali consolidati 31 dicembre 2024 31 dicembre 2023 Variazione
(€/milioni) Valore Valore Valore
Capitale investito netto6 197,13 178,98 18,15
Patrimonio netto 150,62 153,33 (2,71)
Posizione finanziaria netta7 46,51 25,65 20,86

La posizione finanziaria netta al 31 dicembre 2024 ammonta a € 46,51 milioni in aumento rispetto a € 25,65 milioni del 31 dicembre 2023, dovuto ai rilevanti investimenti realizzati nel periodo che hanno riguardano in larga parte il progetto in Repubblica Ceca.

Il calo del patrimonio netto di € 2,71 milioni rispetto al 31 dicembre 2023 è attribuibile, oltre al pagamento del dividendo di € 1,59 milioni, alla variazione negativa della riserva di traduzione per € 7,78 milioni causata dalla svalutazione del Real brasiliano che nel 2024 si è deprezzato di circa il 16,5% sull'Euro, solo in parte compensato dal risultato del periodo.

Investimenti

Gli investimenti del Gruppo nell'anno 2024 sono stati pari a circa € 35,0 milioni ed hanno riguardato prevalentemente la costruzione dello stabilimento industriale in Repubblica Ceca, terminato a fine febbraio 2025 con previsione di inizio produzione entro il primo semestre, e la prima parte del progetto "Cina" per il quale è prevista la partenza della produzione nei primi mesi del 2026.

2 La voce "Fatturato" rappresenta i "Ricavi" come esposti nel conto economico.

3 Il fatturato senza metallo corrisponde al fatturato complessivo dedotta la componente metallo.

4 Il Margine Operativo Lordo (EBITDA) è un indicatore di performance utilizzato dalla Direzione del Gruppo per valutare l'andamento operativo dell'azienda e non è identificato come misura contabile nell'ambito degli IFRS; esso è calcolato sommando al Risultato Operativo (EBIT) gli ammortamenti, gli accantonamenti e le svalutazioni.

5 L'EBITDA e l'EBIT rettificati sono calcolati sommando all'EBITDA e all'EBIT i proventi/oneri da operazioni sui derivati sul rame e sull'energia elettrica se realizzate (€ +0,48 milioni nel 2024 e € +0,14 milioni nel 2023). Tali indicatori sono utilizzati dalla Direzione del Gruppo per monitorare e valutare l'andamento operativo dello stesso e non sono identificati come misure contabili nell'ambito degli IFRS. Poiché la composizione di tali misure non è regolamentata dai principi contabili di riferimento, il criterio di determinazione applicato dal Gruppo potrebbe non essere omogeneo con quello adottato da altri e pertanto non comparabile.

6 Il capitale investito netto è la somma del capitale circolante netto, delle attività immobilizzate, degli altri crediti al netto rispettivamente degli altri debiti, dei fondi rischi e oneri e dei fondi per benefici ai dipendenti.

7 Le modalità di misurazione della posizione finanziaria netta sono conformi al Richiamo di attenzione Consob n. 5/21 del 29 aprile 2021, il quale recepisce l'Orientamento ESMA pubblicato il 4 marzo 2021.

Andamento del titolo IRCE

Di seguito si riporta lo schema di riepilogo dell'andamento del titolo azionario di IRCE S.p.A., quotato nel Mercato Telematico di Borsa Italiana – segmento STAR.

Indici di Borsa
Quotazione azioni
Prezzo ufficiale al 29 dicembre 2023 1,97
Prezzo ufficiale al 30 dicembre 2024 2,00
Capitalizzazione di borsa
Capitalizzazione al 29 dicembre 2023 K/€ 55.412
Capitalizzazione al 30 dicembre 2024 K/€ 56.256
Azioni ordinarie
N. azioni totali Nr. 28.128.000
N. azioni in circolazione Nr. 26.453.433

Principali rischi ed incertezze

I principali rischi ed incertezze del Gruppo, nonché le politiche di gestione degli stessi, sono riportati di seguito.

Rischio di mercato

Il Gruppo è concentrato sul mercato europeo; il rischio di contrazioni di domanda o di peggioramento dello scenario competitivo possono avere un'influenza sui risultati. Per fronteggiare tali rischi, la strategia del Gruppo nel medio lungo termine è quella di una diversificazione geografica verso Paesi extra europei.

Rischio legato all'andamento delle variabili finanziarie ed economiche

Rischio di cambio

Il Gruppo utilizza prevalentemente l'euro quale moneta di riferimento per le sue transazioni di vendita. È soggetto a rischi di cambio principalmente in relazione alla sua attività operativa di acquisti di rame, effettuati in parte in dollari, su cui possono essere effettuate coperture a termine; è altresì soggetto a rischi di traduzione, con riguardo agli investimenti in Brasile, Inghilterra, India, Svizzera, Polonia, Cina e Repubblica Ceca.

Per quanto riguarda il rischio di traduzione sulle società controllate, si ritiene che tale rischio riguardi principalmente l'investimento in Brasile, a causa della forte volatilità della valuta brasiliana, con conseguente impatto sul valore contabile dell'investimento. Al 31 dicembre 2024 il cambio puntuale della valuta brasiliana sull'euro, pari a 6,42 si è deprezzato del 16,5% circa rispetto al precedente esercizio comportando un significativo effetto negativo sulla riserva di traduzione. Ad inizio 2025 invece il cambio €/BRL si è rivalutato raggiungendo a fine febbraio la quotazione di 6,08.

Rischio tasso di interesse

Il Gruppo in passato si è finanziato nel medio-lungo termine indebitandosi principalmente a tasso d'interesse variabile (collegato all'Euribor) esponendosi così al rischio derivante dal rialzo dei tassi. Il Gruppo valuterà se porre in essere delle coperture in base delle condizioni economiche offerte dal mercato e delle aspettative di andamento dei tassi. Le linee di credito a breve termine sono sempre a tassi variabili.

Rischio connesso all'oscillazione del prezzo del rame

La principale materia prima utilizzata dal Gruppo è il rame la cui variazione di prezzo può influenzare i margini e le necessità finanziarie. Al fine di contenere gli effetti sui margini delle variazioni del prezzo del rame viene attuata una politica di copertura con

contratti a termine sulle posizioni generate dall'attività operativa. Comunque, in presenza di prezzi del rame in calo, permane il rischio di dover valorizzate le rimanenze finali ad un valore pari a quello di presunto realizzo, qualora inferiore al costo medio ponderato del periodo, con un impatto negativo sul risultato. Si segnala che la quotazione media del rame nel 2024 nel London Metal Exchange è stata di 8,45 €/Kg, superiore di circa l'8 per cento rispetto a quella del precedente esercizio, pari a 7,84 €/Kg mentre la quotazione a fine anno è stata di 8,38 €/kg, superiore di circa il 9 per cento rispetto a 7,70 €/Kg del 31 dicembre 2023. Da notare inoltre che il trend ascendente della quotazione del rame è proseguito anche ad inizio 2025 raggiungendo a fine febbraio la quotazione di 8,99 €/kg.

Rischi finanziari

Sono i rischi legati alla disponibilità finanziaria.

o Rischio di credito

Il rischio di credito non presenta particolari concentrazioni. Il rischio è monitorato con procedure di valutazione ed affidamento delle singole posizioni creditorie. Inoltre, in considerazione del fatto che i principali clienti con i quali il Gruppo collabora sono aziende strutturate e leader nei settori nei quali operano non si evidenziano particolari rischiosità che possano portare ad un peggioramento nei tempi di incasso o ad un deterioramento della qualità del credito, tenuto conto anche dei potenziali effetti del conflitto Russo-Ucraino e Israelo-Palestinese. Si ricorda inoltre che a partire dall'esercizio 2023 il Gruppo ha attivato in maniera selettiva coperture assicurative al fine di limitare il rischio di insolvenza.

o Rischio di liquidità

La situazione finanziaria e le linee di credito disponibili unitamente all'elevato standing del Gruppo che permette di acquisire in tempi brevi nuovi finanziamenti a prezzi competitivi, sono tali da escludere difficoltà ad adempiere alle obbligazioni associate alle passività.

Rischi da cambiamento climatico

Il Gruppo ha valutato gli elementi di rischio da climate change rilevanti per le proprie attività e per il proprio business. In particolare, da un lato si prevede che il settore di appartenenza possa essere positivamente impattato da un aumento della domanda sia in specifici campi quali la domotica, l'automazione industriale e l'automotive nonché, più in generale, per la necessità di rafforzamento delle reti elettriche, dall'altro la forte richiesta di materie prime "green" (in particolare, catodo di rame ed energia elettrica) potrebbe alimentare un aumento dei prezzi, rendendo potenzialmente complesso il suo tempestivo e completo trasferimento ai clienti finali.

In relazione invece ai rischi fisici acuti connessi ad eventi atmosferici estremi, si ritiene che la presenza di Recovery Plan, nei quali sono formalizzate le procedure da porre in essere per garantire la continuità delle forniture nei tempi contrattuali, unitamente alla stipula di polizze assicurative con primarie compagnie dovrebbe contenere gli impatti negativi di fenomeni climatici avversi sia in termini economici che di business.

Allo stato attuale sebbene il cambiamento climatico possa portare ad una accelerazione degli investimenti nonché ad un aumento dei costi operativi, si ritiene che la crescita attesa dei volumi rappresenti per il Gruppo una opportunità maggiore rispetto agli elementi di rischio.

Per ulteriori dettagli si rimanda al paragrafo "Cambiamento climatico – Impatti di bilancio" delle note esplicative del bilancio consolidato e del bilancio separato.

Rischi legati ai conflitti Russo-Ucraino e Mediorientale

Il Gruppo IRCE non presenta sostanziali rischi derivanti dai conflitti Russo-Ucraino e Mediorientale non essendo presente in detti paesi e non avendo negli stessi clienti o fornitori. Allo stesso modo non si ravvedono rischi significativi né nella catena di fornitura né nelle vendite essendo limitate le transazioni che prevedono il transito dei container dal Canale di Suez.

Rischi di Cybersecurity

La diffusione di tecnologie che consentono il trasferimento e la condivisione di informazioni sensibili attraverso spazi virtuali porta l'insorgere di situazioni di vulnerabilità informatica che potrebbero impattare il business e comprometterne la continuità aziendale del Gruppo.

Visto l'aumento ed il diffondersi di attacchi informatici IRCE, dopo aver individuato le possibili criticità interne ed esterne all'azienda, ha implementato un piano di Cyber Security e una procedura di recovery.

Nel contesto attuale, stante i conflitti Russo-Ucraino e Mediorientale ancora in atto, il Gruppo ha intensificato le attività di monitoraggio e di difesa in relazione a possibili attacchi di malware, adottando le misure opportune per la mitigazione dei rischi.

Evoluzione prevedibile della gestione

In considerazione dell'attuale debolezza dell'economia europea, un eventuale crescita della domanda è prevista solo nella seconda parte del 2025.

Rimane tuttavia immutata la nostra previsione di medio lungo termine di una importante crescita in entrambe le linee di business legata principalmente alla transizione energetica in atto.

Informazioni sull'andamento di IRCE S.p.A

Il bilancio della capogruppo IRCE S.p.A. presenta un fatturato di € 247,61 milioni, in riduzione del 4,0% rispetto al dato del precedente esercizio, pari a € 257,87 milioni ed un risultato d'esercizio di € 4,62 milioni, in riduzione rispetto a quello del precedente esercizio pari a € 5,81 milioni.

Per l'analisi dell'andamento di IRCE S.p.A. si rimanda al precedente paragrafo "Andamento consolidato dell'esercizio 2024" essendo i commenti sul Gruppo appropriati anche per la Capogruppo tenuto conto della significatività dei dati economico-finanziari di quest'ultima nell'ambito del bilancio consolidato.

La tabella seguente mostra le variazioni dei risultati rispetto a quelli dello scorso anno, inclusi i valori rettificati di EBITDA ed EBIT:

Dati economici 31 dicembre 2024 31 dicembre 2023 Variazione
(€/milioni) Valore Valore Valore
Fatturato8 247,61 257,87 (10,26)
Margine Operativo Lordo (EBITDA)9 19,43 18,57 0,86
Risultato Operativo (EBIT) 15,09 14,86 0,23
Risultato prima delle imposte 8,20 8,74 (0,54)
Risultato dell'esercizio 4,62 5,81 (1,19)
Margine Operativo Lordo (EBITDA) rettificato 10 19,91 18,71 1,20
Risultato Operativo (EBIT) rettificato 10 15,57 15,00 0,57
Dati patrimoniali 31 dicembre 2024 31 dicembre 2023 Variazione
(€/milioni) Valore Valore Valore
Capitale investito netto 11 216,93 191,48 25,45
Patrimonio netto 168,89 165,94 2,95
Posizione finanziaria netta 12 48,04 25,54 22,50

Operazioni infragruppo e con parti correlate

I rapporti della Capogruppo con le società controllate sono di natura commerciale e finanziaria mentre quelli con la controllante Aequafin S.p.A.sono di natura tributaria. Per i dettagli, si rimanda alle note 32 del bilancio separato e 32 del bilancio consolidato.

Relativamente alle operazioni con parti correlate, ivi comprese le operazioni infragruppo, si precisa che le stesse non sono qualificabili né come atipiche né come inusuali, rientrando nel normale corso di attività delle società del Gruppo, e sono state poste in essere a normali condizioni di mercato.

Ai sensi del paragrafo 8 dell'articolo 5 del "Regolamento operazioni parti correlate" adottato dalla Consob con delibera n. 17221 del 12 marzo 2010, come successivamente integrato e modificato da ultimo con delibera n. 21624 del 10 dicembre 2020, si attesta che la Società ha posto in essere nel 2024 "operazioni di maggior rilevanza" nell'ambito dei progetti di investimento nella Repubblica Ceca e nella

8 La voce "Fatturato" rappresenta i "Ricavi di vendita" come esposti nel conto economico.

9 Il Margine Operativo Lordo (EBITDA) è un indicatore di performance utilizzato dalla Direzione del Gruppo per valutare l'andamento operativo dell'azienda e non è identificato come misura contabile nell'ambito degli IFRS; esso è calcolato sommando al Risultato Operativo (EBIT) gli ammortamenti, gli accantonamenti e le svalutazioni.

10 L'EBITDA e l'EBIT rettificati sono calcolati sommando all'EBITDA e all'EBIT i proventi/oneri da operazioni sui derivati sul rame e sull'energia elettrica (€ +0,48 milioni nel 2024 e € +0,14 milioni nel 2023). Tali indicatori sono utilizzati dalla Direzione del Gruppo per monitorare e valutare l'andamento operativo dello stesso e non sono identificati come misure contabili nell'ambito degli IFRS. Poiché la composizione di tali misure non è regolamentata dai principi contabili di riferimento, il criterio di determinazione applicato dal Gruppo potrebbe non essere omogeneo con quello adottato da altri e pertanto non comparabile.

11 Il capitale investito netto è la somma del capitale circolante netto, delle attività immobilizzate, degli altri crediti al netto rispettivamente degli altri debiti, dei fondi rischi e oneri e dei fondi per benefici ai dipendenti.

12 La posizione finanziaria netta è misurata come la somma delle passività finanziarie a breve ed a lungo termine meno le disponibilità liquide e attività finanziarie correnti (si veda nota n.21 delle note esplicative del bilancio consolidato). Si evidenzia che le modalità di misurazione della posizione finanziaria netta sono conformi a quella prevista dal richiamo di attenzione Consob 5/21 del 29 aprile 2021, il quale recepisce l'orientamento ESMA del 4 marzo 2021.

Repubblica Popolare Cinese, approvati dal CdA della Capogruppo rispettivamente in data 21 dicembre 2023 e in data 12 giugno 2024; si ricorda comunque che IRCE, in relazione ai finanziamenti erogati e da erogarsi a favore delle controllate Irce S.r.o ed Irce Electromagnetic Wire (Jiangsu) Co. Ltd nell'ambito di tali progetti, è esentata dall'osservanza delle disposizioni procedurali e di trasparenza previste da tale Regolamento in quanto nelle società controllate Irce S.r.o, con sede legale nella Repubblica Ceca ed Irce Electromagnetic Wire (Jiangsu) Co. Ltd con sede legale nella Repubblica Popolare Cinese, non ci sono interessi significativi di altre parti correlate a IRCE.

Corporate governance

IRCE S.p.A adotta quale modello di riferimento per la propria corporate governance le disposizioni del Codice di Autodisciplina emanato da Borsa Italiana S.p.A..

La relazione sul governo societario e gli assetti proprietari, ai sensi dell'art.123-bis del TUF, è consultabile sul sito www.irce.it – sezione Investor Relators, conformemente all'art.89 bis del Regolamento emanato dalla Consob n.11971/1999; tale relazione ha lo scopo di fornire al mercato ed agli azionisti una completa informativa sul modello di governance scelto dalla Società e sulla concreta adesione alle prescrizioni del Codice.

In data 28/03/2008, IRCE S.p.A ha adottato il modello di organizzazione, gestione e controllo ai sensi del Decreto Legislativo n. 231/2001 ed istituito l'Organismo di Vigilanza, deputato a vigilare sul funzionamento, l'aggiornamento e l'osservanza del modello stesso.

Il Modello Organizzativo ed i relativi documenti sono stati aggiornati ed approvati dal Consiglio di Amministrazione in data 15/03/2022 con l'estensione del perimetro di prevenzione anche ai reati tributari ai sensi dell'art. 25-quinquiesdecies del D.Lgs. n. 231/2001.

L'Organismo di Vigilanza in carica è stato nominato dal Consiglio di Amministrazione in data 28/04/2022.

Azioni proprie e della società controllante

Il numero delle azioni proprie al 31/12/2024 è di 1.674.567, corrispondenti al 5,95% del totale delle azioni, pari ad un valore nominale di € 871 mila. La Società non possiede al 31.12.2024 azioni della società controllante Aequafin S.p.A né ne ha commercializzate nel corso dell'esercizio 2024.

Attività di ricerca e sviluppo

Le attività di ricerca e sviluppo nel 2024 hanno riguardato progetti per il miglioramento dei processi di produzione e dei prodotti. Nel presente esercizio, in assenza della certezza di un loro futuro recupero basato sulla redditività futura, i costi per attività di sviluppo sono stati imputati a Conto economico.

Altre informazioni

Gli allegati bilanci annuali consolidato e separato sono sottoposti a revisione legale dei conti da parte della società Deloitte & Touche S.p.A. La Rendicontazione di Sostenibilità 2024 è oggetto di esame limitato da parte di Deloitte & Touché S.p.A.

Ai sensi dell'articolo 2428 del codice civile, si segnala che IRCE S.p.A. svolge la propria attività nelle seguenti sedi:

  • Imola (BO), Via Lasie 12/a
  • Guglionesi (CB), Contrada Perazzeto
  • Umbertide (PG), Zona industriale Pian D'Assino
  • Trezzano sul Naviglio (MI), Via Colombo, 8

Il Consiglio di Amministrazione ha approvato la Rendicontazione di Sostenibilità come previsto dal D.Lgs 6 settembre 2024 n.125 che ha attuato nell'ordinamento nazionale la Direttiva (UE) 2022/2464 (Corporate Sustainability Reporting Directive CSRD). Scopo della Direttiva CSRD è promuovere la trasparenza e la divulgazione di informazioni da parte delle imprese riguardo agli impatti ESG delle loro attività, nella Rendicontazione di Sostenibilità sono trattati temi riguardanti aspetti ambientali, sociali e di governance.

Ai sensi dell'articolo 2497 del Codice civile si conferma che IRCE S.p.A. non è soggetta ad attività di direzione e coordinamento.

Con riferimento alle previsioni dell'art. 15 del D. Lgs. 125/2024, si attesta che la Società non possiede risorse immateriali essenziali.

Eventi successivi

Non si segnalano fatti di rilievo avvenuti dopo la chiusura dell'esercizio 2024 ad eccezione dell'ultimazione dello stabilimento produttivo nella controllata Irce Sro a febbraio 2025.

Rendiconto di sostenibilità

1. INFORMAZIONI GENERALI

1.1. Criteri per la redazione della dichiarazione sulla sostenibilità

La presente sezione della Relazione sulla Gestione rappresenta la Rendicontazione Consolidata di sostenibilità (di seguito anche "Rendicontazione di sostenibilità"), ex. D.lgs. n. 125 del 6 settembre 2024 di attuazione della Direttiva 2022/2464/UE, delle società appartenenti al Gruppo costituito da IRCE S.p.A. e dalle società controllate e fa riferimento al periodo compreso tra il1° gennaio e il 31 dicembre 2024.

Il perimetro di rendicontazione corrisponde a quello della Relazione finanziaria annuale del Gruppo IRCE al 31 dicembre 2024 e risulta essere composto da tutte le società controllate consolidate integralmente dalla Capogruppo, IRCE S.p.A.

Il processo di redazione del presente documento ha tenuto in considerazione i principali attori della catena del valore del Gruppo, in primo luogo durante il processo di analisi di doppia materialità, dettagliato nel paragrafo 1.10. Analisi di doppia materialità. In tale occasione, infatti, sono stati analizzati sia gli impatti, i rischi e le opportunità diretti, derivanti dalle operazioni proprie del Gruppo, che quelli indiretti, conseguenza delle operazioni della catena del valore di IRCE, sia a monte che a valle. All'interno del presente documento sono quindi descritti anche gli impatti materiali della catena del valore del Gruppo IRCE , nonché i rischi e le opportunità finanziarie risultati materiali derivanti dalle relazioni di business con gli attori di cui la catena del valore si compone, al netto di quanto riportato nel paragrafo successivo, in applicazione del phase-in period. L'impresa non si è avvalsa dell'opzione di omettere specifiche informazioni corrispondenti a proprietà intellettuale, know-how o a risultati dell'innovazione.

1.1.1. Informativa in relazione a circostanze specifiche

Gli orizzonti temporali utilizzati dal Gruppo per la redazione di tale documento sono allineati a quelli definiti nella sezione 6.4 dell'ESRS 1. Per questo motivo all'interno della presente Rendicontazione di Sostenibilità, ove si parli di "breve termine" si fa riferimento ad un periodo di tempo inferiore ad 1 anno; dove invece si parli di "medio termine" ci si riferisce ad un arco temporale compreso tra 1 e 5 anni, definendo il "lungo termine" come un periodo superiore ai 5 anni.

Come indicato in precedenza, nel comunicare le metriche, il Gruppo non ha incluso informazioni sulla catena del valore a monte e a valle.

Per garantire l'attendibilità dei dati, è stato limitato il più possibile il ricorso a stime, le quali, se presenti, sono opportunamente segnalate nel corso del documento e fondate sulle migliori metodologie disponibili.

Sebbene non vi sia l'obbligo per il primo anno di rendicontazione di riportare i dati degli anni precedenti a fine comparativo, qualora tali informazioni fossero disponibili, sono state incluse nel Rendiconto di Sostenibilità.Eventuali modalità di rappresentazione dei dati quantitativi che dovessero differire dalle precedenti rendicontazioni o eventuali errori di rendicontazione sono espressamente indicati attraverso apposite note.

Nella presente Rendicontazione di Sostenibilità sono incluse le informazioni di cui all'articolo 8 del Regolamento (UE) 2020/852 del Parlamento Europeo (Regolamento sulla Tassonomia Europea). e del Regolamento (CE) n.166/2006, compresi l'Allegato I e l' Allegato II.. Inoltre, la presente rendicontazione di sostenibilità non include informazioni mediante riferimento (ESRS 1 sezione 9).

Alla data di chiusura del bilancio, il Gruppo IRCE non supera il numero medio di 750 dipendenti nell'esercizio finanziario 2024. Di conseguenza, può omettere le informazioni richieste dagli obblighi di informativa relativi agli standard ESRS E4, ESRS S1, ESRS S2, ESRS S3 ed ESRS S4, anche se questi ESRS tematici sono risultati materiali a seguito dell'analisi di doppia materialità.

In particolare, sono risultati materiali i seguenti temi, sottotemi e sottotemi specifici ma non riportati nel seguente documento, avvalendosi del phase-in period:

  • ESRS E4
    • o Fattori di impatto diretto sulla perdita di biodiversità
      • Cambiamento di uso del suolo, cambiamento di uso dell'acqua dolce e cambiamento di uso del mare
      • Sfruttamento diretto
      • Inquinamento
    • o Impatti e dipendenze in termini di servizi ecosistemici

- ESRS S1

  • o Condizioni di lavoro
    • Occupazione sicura
    • Orario di lavoro
    • Salari adeguati
    • Contrattazione collettiva, inclusa la percentuale di lavoratori coperti da contratti collettivi
    • Equilibrio tra vita professionale e vita privata
    • Salute e sicurezza
  • o Parità di trattamento e di opportunità per tutti
    • Formazione e sviluppo delle competenze
    • Diversità
  • o Altri diritti connessi al lavoro
    • Lavoro minorile
    • Riservatezza
  • ESRS S2
    • o Condizioni di lavoro
      • Salute e sicurezza
    • o Altri diritti connessi al lavoro
  • ESRS S3
    • o Diritti economici, sociali e culturali delle comunità
      • Impatti legati al territorio
  • ESRS S4 Consumatori ed utilizzatori
    • o Impatti legati alle informazioni per i consumatori e/o per gli utilizzatori finali
      • Riservatezza

Attualmente, il modello aziendale e la strategia dell'impresa non sono orientati specificamente alla gestione integrata degli impatti, dei rischi e delle opportunità connessi a questi ESRS tematici. Tuttavia, gli organi di direzione, amministrazione e controllo stanno valutando misure per monitorare gli IRO associati a tali tematiche. Inoltre, al momento, il Gruppo non ha definito obbiettivi, formalizzato politiche e pianificato azioni relative a ESRS E4, ESRS S2, ESRS S3 ed ESRS S4 e non divulgherà metriche a loro connesse.

Per quanto riguarda l'ESRS tematico S1, il Gruppo IRCE rendiconterà le informazioni relative a ESRS-SBM2 (Interessi e opinioni degli stakeholder), ESRS-SBM3 (Impatti, rischi e opportunità rilevanti e la loro interazione con la strategia e il modello aziendale) ed ESRS S1 (Politiche relative alla forza lavoro propria) e fornirà dati sulle metriche S1-6, S1-7; S1-8; S1-9; S1-13; S-14 e S1-17.

1.2. Ruolo degli organi di amministrazione, direzione e controllo

La struttura di Corporate Governance della Capogruppo IRCE è impostata secondo il modello tradizionale costituito dall'Assemblea dei Soci, dal Consiglio di Amministrazione e dal Collegio Sindacale.

1.2.1. Consiglio di Amministrazione

Il Consiglio di Amministrazione attualmente in carica è stato nominato nel 2022 e la durata in carica è prevista fino all'approvazione della Relazione finanziaria annuale relativa all'esercizio 2024. Il Consiglio di Amministrazione è composto da sette membri, di cui due esecutivi e il 29% dei membri non esecutivi del Consiglio di Amministrazione è indipendente. Si specifica che non sono presenti lavoratori o rappresentanti dei lavoratori al suo interno.

Membri del Consiglio di Amministrazione al 31 dicembre 2024 – Capogruppo IRCE S.p.A.
Consiglio di Amministrazione Comitato rischi e Comitato per la Comitato operazioni
controllo remunerazione con le parti correlate
Filippo Casadio Amministratore
esecutivo (P)
Francesco Gandolfi Colleoni Amministratore
esecutivo M
Gianfranco Sepriano Amministratore non M
esecutivo
Orfeo Dallago Amministratore non
esecutivo
Francesca Pischedda Amministratore non P
esecutivo
Gigliola Di Chiara Amministratore P P
Indipendente M
Claudia Peri Amministratore M M M
Indipendente

P: Presidente; M: Membro

Il Consiglio di Amministrazione guida la società perseguendone il successo sostenibile attraverso l'approvazione dell'analisi di doppia materialità volta ad individuare gli impatti, rischi ed opportunità (IRO) in ambito di sostenibilità del Gruppo, la sorveglianza di questi ultimi e l'individuazione ed il monitoraggio di eventuali obiettivi di sostenibilità, in seguito agli aggiornamenti forniti dal Team di Sostenibilità sull'avanzamento di tali obiettivi. Inoltre, il Consiglio di Amministrazione approva la procedura per la Rendicontazione di Sostenibilità e quella relativa al sistema di controllo interno sui dati e le informazioni di sostenibilità e le politiche relative ai temi di sostenibilità. Il Consiglio di amministrazione non ha rilasciato deleghe specifiche sulla sostenibilità quindi l'organo è responsabile della sorveglianza degli impatti, dei rischi e delle opportunità nella sua collegialità e ha la responsabilità di garantire che le informazioni previste nella Rendicontazione di Sostenibilità siano conformi alla Direttiva 2022/2464/UE.

E' stato inoltre costituito internamente il Comitato controllo e rischi che svolge funzioni di supporto al Consiglio di Amministrazione in materia di governo e gestione dei rischi e di sistema dei controlli interni e valuta l'idoneità dell'informativa non finanziaria a rappresentare correttamente il modello di business, la strategia della società e le performance conseguite, vigila sull'adeguatezza del sistema di controllo interno e delle procedure per la gestione dei rischi e per la raccolta dei dati non finanziari nella rendicontazione di sostenibilità.

Tutti i membri del Consiglio di Amministrazione sono dotati di professionalità e di competenze adeguate ai compiti loro affidati ed il numero e le competenze degli amministratori non esecutivi sono tali da assicurare loro un peso significativo nell'assunzione delle delibere consigliari e nel garantire un efficace monitoraggio della gestione delle tematiche di sostenibilità. Si ritiene inoltre che, i membri del Consiglio di Amministrazione possiedano un'esperienza significativa nei settori, nei prodotti e nelle aree geografiche rilevanti per l'attività dell'impresa.

1.2.2. Collegio sindacale

Il Collegio sindacale è composto da tre Sindaci effettivi e due supplenti, tutti indipendenti e si specifica che non sono presenti rappresentanti dei lavoratori al suo interno Ai soci di minoranza è riservata l'elezione di un Sindaco effettivo e di un Sindaco supplente e, come gli Amministratori, restano in carica per un periodo non superiore a tre esercizi, stabilito all'atto della nomina, e scadono alla data dell'Assemblea convocata per l'approvazione del bilancio relativo all'ultimo esercizio della loro carica. In particolare, come richiesto dall'art. dall'art.147-er, comma 1-ter, del TUF il genere meno rappresentato deve ottenere almeno due quinti degli amministratori eletti.

L'attuale Collegio Sindacale è stato nominato nel 2023 fino all'approvazione della Relazione finanziaria annuale relativa all'esercizio 2025. Il Collegio Sindacale attualmente in carica è così composto:

Membri del Collegio Sindacale al 31 dicembre 2024 – Capogruppo IRCE S.p.A.
Collegio Sindacale Carica
Donatella Vitanza Presidente
Fabrizio Zappi Sindaco effettivo
Giuseppe di Rocco Sindaco effettivo
Federico Polini Sindaco supplente
Debora Frezzini Sindaco supplente

Inoltre, il Collegio Sindacale verifica la rendicontazione di sostenibilità vigilando sul processo attuato per la sua redazione e ne riferisce nella relazione annuale all'assemblea ex art 153 del TUF, controlla gli obiettivi aziendali in tema di sostenibilità, svolge in tema di gestione dei rischi la verifica dell'integrazione nei processi aziendali dell'individuazione e della gestione dei rischi legali alla sostenibilità (art 10 del Nuovo Decreto). Ai sensi del comma2-ter dell'art.13 del D.lgs. n.39/2010 del Nuovo Decreto il Collegio Sindacale è chiamato a formulare all'Assemblea la proposta motivata per il conferimento dell'incarico di attestazione della conformità della rendicontazione di sostenibilità. Si precisa che attualmente non vengono applicati controlli e procedure dedicate alla gestione degli impatti, dei rischi e delle opportunità.

Tutti i membri del Collegio Sindacale sono iscritti all'Ordine dei Commercialisti e al Registro dei Revisori Legali ed hanno maturato esperienza nel settore del Gruppo collaborando con lo stesso da diversi anni.

1.2.3. Diversità negli organi di governo

Nella tabella seguente sono riportati gli organi di governo suddivisi per genere al 31 dicembre 2024. Come mostrato, il 43% dei membri del Consiglio di Amministrazione e il 33% dei membri del Collegio Sindacale è di sesso femminile.

Diversità negli organi di governo al 31 dicembre - Capogruppo IRCE S.p.A.
2024
2023
Organo gi governo Uomini Donne Totale Uomini Donne Totale
Consiglio di amministrazione 4 3 7 4 3 7
Collegio sindacale (membri effettivi) 2 1 3 2 1 3
Totale 6 4 10 6 4 10

1.2.4. Competenze e le capacità degli organi di amministrazione, direzione e controllo sulle questioni di sostenibilità

Con lo scopo di sviluppare le capacità e le competenze relative all'ambito della sostenibilità, i componenti del Consiglio di Amministrazione hanno partecipato a corsi riguardanti la rendicontazione societaria di sostenibilità (Corporate Sustainability Reporting Directive – CSRD). Inoltre, il Presidente del Collegio Sindacale ha completato il corso relativo allo standard di certificazione GRI "Reporting with the GRI Standards 2021 update" e ha ottenuto la certificazione CSRD Professional rilasciata dal CSRD Institute. Ha maturato una significativa esperienza in ambito di sostenibilità collaborando con aziende e organizzazioni per integrare gli aspetti ESG nei processi decisionali aziendali, monitorare e valutare le performance di sostenibilità, fornire consulenza strategica per allineare gli obiettivi aziendali con l'Agenda 2030 delle Nazioni Unite. I Sindaci effettivi hanno partecipato, nell'ambito della formazione professionale continua, a corsi riguardanti la rendicontazione societaria di sostenibilità (Corporate Sustainability Reporting Directive – CSRD).

1.3. Informazioni fornite agli organi di amministrazione direzione e controllo dell'impresa e questioni di sostenibilità da questi affrontate

Al fine di informare gli organi di amministrazione, direzione e controllo ed i rispettivi comitati sulle questioni di sostenibilità, IRCE S.p.A. ha costituito al proprio interno un gruppo di lavoro, Team della Sostenibilità, responsabile del processo di redazione della Rendicontazione di sostenibilità composto dal Direttore Finanziario/Dirigente Preposto, dal Responsabile Amministrativo, dal Responsabile Controllo di Gestione e dal Responsabile Ambiente e Sostenibilità, con le seguenti funzioni:

  • supervisione del processo di rendicontazione di sostenibilità;
  • interfacciarsi con tutte le figure coinvolte direttamente o indirettamente nel processo;
  • raccolta, elaborazione e consolidamento dei dati quantitativi e qualitativi raccolti;
  • condivisione dell'analisi di doppia materialità e della relativa lista degli IRO con gli organi di amministrazione direzione e controllo ed i rispettivi comitati;
  • redazione e condivisione della rendicontazione di sostenibilità con gli organi di amministrazione direzione e controllo.

Gli organi di amministrazione, direzione e controllo, così informati con cadenza annuale, considerano impatti, rischi ed opportunità nel monitorare la strategia dell'impresa, nelle decisioni su operazioni importanti e nel determinare gli obiettivi e le relative azioni di sostenibilità.

Per il dettaglio degli impatti, dei rischi e delle opportunità rilevanti affrontati dagli organi di amministrazione, direzione e controllo nel corso del 2024 si rimanda al paragrafo 1.9. Impatti rischi ed opportunità rilevanti e loro interazione con la strategia e modello aziendale.

1.4. Integrazione delle prestazioni in termini di sostenibilità nei sistemi d'incentivazione

La Remunerazione degli Amministratori è predisposta in modo da allineare gli interessi degli amministratori e dei dirigenti al raggiungimento degli obiettivi strategici della società, perseguendo l'obiettivo prioritario della creazione di valore per gli azionisti nel mediolungo periodo.

La Remunerazione complessiva è composta da:

  • una retribuzione fissa;
  • una retribuzione variabile di breve termine conseguibile con il raggiungimento di predefiniti obiettivi misurati in base ad un indice economico – finanziario su base annuale;
  • una retribuzione variabile di medio termine legata al raggiungimento di obiettivi, anche connessi alla sostenibilità, misurati in base ad un indice economico – finanziario su un orizzonte temporale di tre anni (corrispondenti al periodo di carica del Consiglio di Amministrazione).

In data 28 aprile 2023 l'Assemblea ha approvato la modifica delle modalità relative alla definizione della remunerazione variabile di amministratori esecutivi e dirigenti strategici per il triennio 2022-2024. È stato infatti introdotto un ulteriore premio variabile di medio termine valutato rispetto ad obiettivi connessi alla sostenibilità ed in particolare legato alle performance emissive del Gruppo. Tale premio si basa sulla riduzione di CO2 per tonnellata di prodotto venduto nel periodo considerato, da calcolarsi come rapporto tra le tonnellate di CO2 di Scope 1 e Scope 2 Market Based emesse durante l'anno e le tonnellate di prodotto venduto nello stesso periodo, ossia la quantità, in tonnellate, di conduttori per avvolgimento e cavi elettrici venduti dal Gruppo. Tale indicatore emissivo sarà calcolato sull'ultimo anno del mandato del Consiglio di Amministrazione (anno 2024) e sarà confrontato con lo stesso indicatore calcolato sull'ultimo anno del precedente mandato (anno 2021). Il miglioramento di questo indicatore sarà il coefficiente di correzione del premio di medio termine calcolato in base al ROCE (metodo di calcolo riportato sulla Relazione ex art. 123-ter TUF anno 2022 approvata dal Consiglio di Amministrazione di IRCE in data 15 marzo 2023). Questo indicatore emissivo consente infatti di riflettere le metriche di prestazione relative alla sostenibilità del Gruppo nelle politiche di remunerazione, come una misura indiretta della buona gestione in termini di responsabilità ambientale. Per l'anno 2024, alla fine del mandato triennale dell'attuale Consiglio di Amministrazione, è stato calcolato l'indicatore emissivo ESG e il miglioramento di tale indicatore è risultato inferiore alla soglia minima che stabilisce il riconoscimento del premio, pertanto tale parte di premio variabile non verrà erogato.

1.5. Dichiarazione sul dovere di diligenza

Attualmente il Gruppo non ha definito una procedura di due diligence formalizzata in ambito sostenibilità. Nell'adempimento dei loro obblighi, gli organi di amministrazione, direzione e controllo agiscono secondo i criteri di professionalità e diligenza. Ciononostante, nell'ambito dell'analisi di doppia materialità, il Gruppo ha effettuato l'identificazione degli impatti negativi, effettivi e potenziali, sull'ambiente e sulle persone, in relazione alle operazioni proprie e alla catena del valore, tenendo in considerazione i propri prodotti e servizi e relazioni commerciali.

1.6. Gestione del rischio

IRCE dispone di diversi sistemi di risk assessment e contestuali modalità di gestione, ognuno dei quali legato ad una tematica specifica:

  • Governance, strategia e sistema di controllo interno Corporate Governance, Sistema controllo interno legge 262, Internal Audit e Piano Strategico;
  • Reati ex D.lgs. 231/2001 Modello 231 e Codice Etico;
  • Rischi corruzione Whistleblowing
  • Rischi discriminazione Politica per la tutela dei Diritti Umani
  • Rischi gestionali (per i quali si rimanda alla Relazione sulla Gestione) sono così suddivisi:
    • Rischio di mercato;
    • Rischi legati all'andamento delle variabili finanziarie ed economiche:
      • o Rischio di cambio;
      • o Rischio tasso di interesse;
      • o Rischio connesso all'oscillazione del prezzo del rame;
    • Rischi finanziari:
      • o Rischio di credito;
      • o Rischio di liquidità.
    • Rischi da cambiamento climatico;
    • Rischi di Cyber Security Misure di protezione in conformità con il Regolamento UE 2016/679.
    • Rischi Ambiente e sicurezza- Piano di miglioramento Ambiente-Sicurezza-RIR, ISO 14001:2025 sul sistema di gestione ambientale, D.lgs. 105/2015 relativo al controllo del pericolo di incidenti rilevanti connessi con sostanze pericolose.

Inoltre, in fase di analisi di doppia materialità sono stati individuati e valutati ulteriori rischi in materia di governance, ambiente e persone. Tale analisi è descritta nel paragrafo 1.10. Analisi di doppia materialità. . Si precisa che sono stati individuati in totale otto rischi materiali, di cui tre legati al cambiamento climatico, tre legati alla biodiversità e agli ecosistemi, uno legato all'uso delle risorse ed economia circolare e uno legato alla forza lavoro propria.

1.6.1. Gestione del rischio e controlli interni sulla Rendicontazione di Sostenibilità

Nel 2024 il Gruppo ha avviato un percorso volto alla graduale implementazione di un sistema di controllo interno avente ad oggetto il processo di redazione della Rendicontazione di Sostenibilità.

Alla fine del 2024 è stata aggiornata la procedura di reporting già adottata per la redazione della Dichiarazione di carattere non finanziario, al fine di rispondere alle nuove esigenze derivanti dalla stesura della Rendicontazione di Sostenibilità in linea con la CSRD. Tale procedura definisce i ruoli e le responsabilità dei Process Owner, ai quali è attribuito il compito di raccogliere, monitorare e validare le informazioni quantitative da riportare all'interno dell'informativa di sostenibilità. Il Team della Sostenibilità è incaricato di supervisionare il processo di rendicontazione, interfacciarsi con tutte le figure coinvolte direttamente o indirettamente nel processo, raccogliere, elaborare e consolidare i dati e le informazioni raccolte, redigere e condividere la Rendicontazione di Sostenibilità con gli altri Organi societari. Il Dirigente Preposto attesta con apposita relazione, resa secondo il modello stabilito con regolamento da Consob, che la Rendicontazione di Sostenibilità è stata redatta conformemente agli standard di rendicontazione applicati ai sensi della direttiva 2013/34/UE del Parlamento europeo e del Consiglio del 26 giugno 2013 e del Nuovo Decreto con le specifiche richieste dalla normativa europea (nuovo comma 5.ter dell'art.154 bis del TUF).

La Capogruppo procede alla raccolta delle informazioni quantitative non finanziarie per la redazione della Rendicontazione di Sostenibilità per gli ambiti "Ambiente", "Sociale" e "Governance" attraverso uno specifico sistema gestionale, ERP ORACLE, e un piano dei conti per la sostenibilità, compilato da ciascun responsabile identificato per ognuna delle società del Gruppo (Process Owner). Il Team della Sostenibilità provvede ad effettuare un'analisi in merito alla qualità del dato caricato a sistema e ne verifica la congruità mediante confronto con i dati raccolti nel precedente esercizio; verifica inoltre che tali dati siano coerenti rispetto agli altri indicatori rendicontati sia nell'informativa non finanziaria che in quella finanziaria. In caso di anomalie, il Team della Sostenibilità si occupa di richiedere le opportune spiegazioni e la documentazione a supporto. Il Dirigente Preposto predispone e tiene aggiornata la lista di tutti i Process Owner delle diverse società del Gruppo suddivisi per ambito tematico: energy, emission, water, waste, employees, crimes, compliance. Ciascun Process Owner è responsabile del controllo sui dati forniti e rilascia un'apposita auto-dichiarazione, controfirmata dal Direttore di Stabilimento, attestante la correttezza del dato fornito ai fini della redazione della Rendicontazione Consolidata di Sostenibilità. L'esito di tali attività di controllo è condiviso con gli organi di amministrazione, direzione e controllo in occasione dell'approvazione annuale della Rendicontazione Consolidata di Sostenibilità. L'esito di tali attività di controllo è condiviso con gli organi di amministrazione, direzione e controllo in occasione dell'approvazione annuale della Rendicontazione Consolidata di Sostenibilità. Non è stato ancora implementato un processo di valutazione del rischio nel processo di rendicontazione di sostenibilità. L'impresa si impegna, per le rendicontazioni future, ad avviare ed integrare nei propri processi aziendali tale aspetto e coinvolgere, nella condivisione delle risultanze, il Consiglio di Amministrazione.

1.7. Strategia, modello aziendale e catena del valore

1.7.1. Strategia

Il Gruppo IRCE è un gruppo industriale di rilevanza europea, che opera in due aree di attività principali:

  • conduttori per avvolgimento di macchine elettriche impiegati in molteplici applicazioni quali motori e generatori elettrici, trasformatori, induttanze e relais;
  • cavi isolati per il trasporto di energia utilizzati per la realizzazione di impianti elettrici di edifici civili ed industriali e per l'alimentazione e il cablaggio di apparecchiature elettriche.

I principali mercati di riferimento del Gruppo IRCE comprendono i settori dell'elettromeccanica e dell'elettronica, degli elettrodomestici e del automotive e del settore delle infrastrutture.

Nella seguente tabella è indicato il numero dei dipendenti per area geografica e genere al 31 dicembre:

Numero totale di dipendenti suddivisi per area geografica e genere al 31 dicembre
2024 2023
Paese Genere 31 Dicembre 31 Dicembre
Europa Uomini 430 420
Donne 65 61
Altro - -
Non dichiarato - -
Totale Europa 495 481
America Uomini 116 109
Donne 10 8
Altro - -
Non dichiarato - -
Totale America 126 117
Asia Uomini 18 17
Donne - 1
Altro - -
Non dichiarato - -
Totale Asia 18 18
Uomini 564 546
Totale Donne 75 70
Altro - -
Non dichiarato - -
Totale 639 616

Attualmente non è possibile fornire una disclosure completa in merito alla ripartizione dei ricavi totali per i settori significativi degli ESRS (punto b) e all'elenco dei settori degli ESRS aggiuntivi significativi (punto c), in quanto l'EFRAG deve ancora rilasciare gli standard Sector Specific. Una volta che questi verranno resi noti, l'impresa provvederà a fornire l'informativa completa, in linea con i requisiti previsti, inclusa la riconciliazione con l'informativa di settore dell'IFRS 8 e l'individuazione dei settori aggiuntivi rilevanti.

Si segnala infine che l'impresa non è attiva nei settori indicati in ESRS 2 SBM-1, 40 d, e pertanto non genera ricavi dalle attività relative a:

  • Combustibili fossili (carbone, petrolio e gas), inclusa qualsiasi attività di prospezione, estrazione, produzione, trasformazione, stoccaggio, raffinazione, distribuzione, trasporto o commercio di tali combustibili.
  • Fabbricazione di prodotti chimici, come descritto nella divisione 20.2 dell'allegato I del regolamento (CE) n. 1893/2006.
  • Produzione di armi controverse, incluse mine antiuomo, munizioni a grappolo, armi chimiche e armi biologiche. Coltivazione e produzione di tabacco.

1.7.2. Modello aziendale

Il modello aziendale del Gruppo IRCE si fonda su un approccio strategico orientato alla leadership di costo, alla crescita, all'innovazione e alla sostenibilità, garantendo competitività ed efficienza lungo l'intera catena del valore. La raccolta e l'elaborazione dei dati aziendali avviene attraverso sistemi digitalizzati avanzati, che monitorano il processo produttivo, la qualità dei prodotti e l'ottimizzazione logistica. Le strategie di leadership di costo si concretizzano nell'aggiornamento continuo delle attrezzature produttive, nei miglioramenti dei processi di controllo e nella gestione efficiente della logistica. La crescita è perseguita attraverso l'espansione nei segmenti di mercato a maggiore marginalità e il consolidamento della presenza produttiva in Europa dell'Est e Cina.

Sul fronte dell'innovazione, il Gruppo IRCE investe in tecnologie avanzate, software per il controllo dei processi e sistemi gestionali integrati, garantendo prodotti e servizi di alta qualità. Parallelamente, l'adozione di impianti ad alta efficienza riduce il consumo energetico e l'impatto ambientale. In ottica di sostenibilità, l'azienda sviluppa iniziative volte a mitigare il proprio impatto ambientale, contribuendo alla lotta contro il cambiamento climatico e alla riduzione delle emissioni. Inoltre, promuove una gestione responsabile delle risorse umane, favorendo il benessere interno e lo sviluppo professionale dei propri dipendenti. Grazie a questa strategia, il Gruppo IRCE garantisce vantaggi concreti per clienti, investitori e stakeholder, offrendo prodotti sempre più efficienti, soluzioni innovative e un modello di business sostenibile e resiliente nel lungo termine.

Attualmente il Gruppo non ha definito obiettivi specifici in materia di sostenibilità relativamente a gruppi significativi di prodotti e servizi, categorie di clienti, aree geografiche e rapporti con i portatori di interesse, né ha valutato i suoi prodotti in relazione agli obiettivi dell'impresa in materia di sostenibilità. Tuttavia, il Gruppo continua a perseguire il suo disegno strategico di focalizzarsi su settori con maggior crescita con prodotti di più alta specializzazione, tra i quali l'automotive (comprese le auto elettriche) e quello della generazione e trasporto energia, settori legati principalmente alla transizione energetica in atto. Gli investimenti nei due nuovi progetti stabilimento in Repubblica Ceca dove l'avvio della produzione è previsto nel primo semestre del 2025 e quello in Cina (principale produttore di auto elettriche al mondo) pianificato entro il 2025 vanno in questa direzione.

1.7.3. Catena del valore

Di seguito si raffigura la catena del valore del Gruppo relativamente al principale prodotto conduttori elettrici per avvolgimenti:

La produzione dei conduttori per avvolgimento parte dall'acquisto del rame, fornito direttamente dalle miniere, e che viene poi fatto trasformare in vergella da aziende specializzate, e dall'acquisto diretto di vergella da fornitori Europei.

All'interno degli stabilimenti produttivi del Gruppo IRCE, la vergella è quindi sottoposta alle seguenti principali fasi di lavorazione:

  • Trafilatura. Durante la prima fase di lavorazione, la vergella viene ridotta ad uno specifico diametro a seconda delle esigenze di vendita.
  • Smaltatura. La seconda fase di lavorazione, svolta a ciclo continuo, consiste nell'applicazione e nella successiva essiccazione e polimerizzazione di vernici isolanti, acquistate da fornitori Europei.
  • Bobinatura. In ultimo, i fili smaltati vengono raccolti in bobine di diverse capacità, a seconda delle dimensioni del filo e delle richieste del cliente.

Prima del rilascio il materiale è controllato dai nostri laboratori di controllo qualità, nel rispetto degli standard di qualità ISO 9001 e IATF 16949.

In questo modo, il Gruppo IRCE vende i propri prodotti ai principali mercati del settore automotive, dell'elettromeccanica ed elettronica e degli elettrodomestici di tutto il mondo.

1.8. Interessi e opinioni dei portatori d'interessi

Il Gruppo riconosce l'importanza del dialogo continuo e del coinvolgimento degli stakeholder in un'ottica di innovazione dei servizi e dei processi e di miglioramento delle performance economiche, ambientali e sociali. Nello sviluppo del proprio assetto organizzativo, orientato al dialogo con i propri portatori di interesse, IRCE S.p.A. ha raggruppato per classi omogenee i principali stakeholder, identificando pertanto le seguenti categorie di interlocutori:

  • Dipendenti delle società produttive del Gruppo;
  • Fornitori principali di materia prima del Gruppo;
  • Clienti principali della Capogruppo IRCE S.p.A.;

  • Banche principali del Gruppo;
  • Amministrazioni locali.

Il Gruppo coinvolge i principali stakeholder nell'analisi della materialità d'impatto attraverso un questionario sulle tematiche ESG, in cui dipendenti, clienti, amministrazioni locali, fornitori e partner finanziari sono chiamati a valutare una lista aggregata di impatti, positivi e negativi, effettivi e potenziali, su una scala di rilevanza da 1 a 5. Il questionario affronta tematiche relative a Governance, Performance economica, Responsabilità di prodotto, Aspetti ambientali, Risorse Umane e Rispetto dei Diritti Umani. Questo processo consente di identificare le questioni più rilevanti per il Gruppo, tenendo conto delle priorità espresse dai diversi stakeholder.

Con l'obiettivo di ottimizzare l'attività di stakeholder engagement, IRCE S.p.A. ha sviluppato una matrice di analisi per definire le principali aspettative di ciascun portatore di interesse e rappresentare gli aspetti più rilevanti per il loro coinvolgimento. Gli organi di amministrazione, direzione e controllo sono inoltre informati sulle opinioni e sugli interessi degli stakeholder coinvolti, in fase di condivisione dell'analisi di doppia materialità.

Stakeholder Principali aspettative e interessi da parte
degli Stakeholder
Motivo del coinvolgimento da parte di IRCE SpA
Dipendenti delle società
produttive del Gruppo

Sviluppo professionale;

Tutela dei diritti umani;

Prospettive e tutela del lavoro;

Equa remunerazione del lavoro;

Ambiente lavorativo positivo;

Sistema organizzativo efficiente ed
efficace;

Benessere;

Sviluppo strategico dell'impresa, anche in
ambito ESG;
I dipendenti rappresentano una risorsa dell'impresa
non solo da un punto di vista operativo ma anche
strategico. Il loro coinvolgimento è fondamentale non
solo per comprendere il loro punto di vista rispetto alle
tematiche ESG, ma anche per lo sviluppo del sistema
organizzativo interno, per il miglioramento del clima
aziendale e per la crescita culturale interna.
Fornitori principali di
materia prima del
Gruppo

Equa distribuzione del valore aggiunto;

Crescita economico-finanziaria
dell'impresa;

Rispetto dei principi di sostenibilità da parte
di IRCE S.p.A.;

Correttezza nei rapporti commerciali
I Fornitori principali di materia prima del Gruppo sono
coloro che, insieme ali clienti, garantiscono a IRCE
S.p.A. la sostenibilità del proprio business e quindi
che sostengono strategicamente lo sviluppo della sua
catena
del
valore.
Il
loro
coinvolgimento
è
fondamentale ai fini del miglioramento degli impatti
ESG prodotti lungo la filiera
produttiva e il
consolidamento dei rapporti commerciali.
Clienti principali della
Capogruppo IRCE
S.p.A.

Equa distribuzione del valore aggiunto;

Crescita economico-finanziaria
dell'impresa;

Rispetto dei principi di sostenibilità da parte
di IRCE S.p.A.;

Correttezza nei rapporti commerciali;

Qualità dei prodotti;
I Clienti principali della Capogruppo IRCE S.p.A. sono
coloro che, insieme ai fornitori, garantiscono a IRCE
S.p.A. la sostenibilità del proprio business e quindi
che sostengono strategicamente lo sviluppo della sua
catena
del
valore.
Il
loro
coinvolgimento
è
fondamentale ai fini del miglioramento degli impatti
ESG prodotti lungo la filiera produttiva e lo sviluppo
nel tempo di IRCE S.p.A.
Banche principali del
Gruppo

Equa distribuzione del valore aggiunto;

Crescita economico-finanziaria
dell'impresa;

Rispetto dei principi di sostenibilità da parte
di IRCE S.p.A.;

Informazioni aggiornate e costanti sia in
ambito economico-finanziario che in ambito
ESG
Le Banche principali del Gruppo rappresentano dei
partner finanziari importanti per IRCE S.p.A. e il loro
coinvolgimento è finalizzato a migliorare gli impatti
prodotti
dall'Azienda,
la
sua
capacità
di
rendicontazione e la sua attrattività nei confronti dei
finanziatori esterni.

Amministrazioni locali
Rispetto dei principi di sostenibilità da parte
di IRCE S.p.A.;

Contributo di IRCE S.p.A. allo sviluppo
locale;

Prospettive e tutela del lavoro;

Crescita economico-finanziaria
dell'impresa;

Sviluppo strategico dell'impresa;
Gli Amministratori locali costituiscono un punto di
riferimento importante per IRCE S.p.A. in quanto lo
sviluppo aziendale si basa anche sulla capacità di
rapportarsi con il territorio di riferimento, di
conoscere le sue caratteristiche distintive, nonché i
suoi patrimoni territoriali. In questo processo, il
dialogo con coloro che amministrano la comunità è
fondamentale al fine di rafforzare il dialogo e di
rendere tutta la comunità aziendale integrata con il
territorio di appartenenza.

1.9. Impatti rischi ed opportunità rilevanti e loro interazione con la strategia e modello aziendale

Gli impatti, i rischi e le opportunità (IRO) rilevanti per il Gruppo identificati tramite l'Analisi di Doppia Materialità sono descritti nella tabella seguente, all'interno della quale è anche specificato:

  • l'orizzonte temporale entro il quale si prevede si verifichino gli effetti di ciascun IRO;
  • la natura e tipologia dell'impatto: positivo o negativo, effettivo o potenziale;
  • la fonte dei rischi e delle opportunità;
  • la tipologia di contributo degli IRO;
  • le attività del Gruppo e/o della sua catena del valore che originano ciascun IRO.

Il Gruppo ha effettuato un'analisi dalla quale è emersa la prossimità dei propri siti produttivi rispetto ad aree sensibili alla biodiversità e, pertanto, ha identificato, nell'ambito dell'analisi di doppia materialità, la tematica biodiversità come materiale. Tale tema non è stato tuttavia rendicontato nel presente documento in quanto la società si è avvalsa del phase-in period, come riportato nel paragrafo 1.1.1. Informativa in relazione a circostanze specifiche.

Il Gruppo non ha svolto una valutazione di dettaglio relativamente alle proprie dipendenze dalla biodiversità e dai servizi ecosistemici, né relativamente ai rischi e alle opportunità di transizione e fisici correlati alla biodiversità, comprendendo anche la propria value chain. Inoltre, il Gruppo non ha effettuato consultazioni con le comunità interessate in merito alle valutazioni di sostenibilità delle risorse biologiche condivise e degli ecosistemi.

IRCE continua a monitorare gli sviluppi normativi e le aspettative degli stakeholder in quest'area e valuterà la necessità di ulteriori valutazioni in futuro.

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Gli impatti rilevanti, sia positivi che negativi, sono strettamente collegati alla strategia e al modello aziendale, per questo motivo, il Gruppo, riconoscendo la loro influenza sulle persone e l'ambiente, adotta misure congrue per minimizzare tali impatti, quando negativi. IRCE inoltre descrive come questi elementi si manifestano all'interno delle proprie operazioni e lungo tutta la catena del valore, identificando i principali punti di concentrazione. Poiché questo è il primo anno in cui è stata condotta l'analisi di doppia materialità, è possibile effettuare un confronto solo con gli impatti individuati per l'esercizio 2023 in quanto l'analisi di materialità finanziaria non era stato condotto prima di ora. In particolare, sono risultati materiali i seguenti nuovi impatti rispetto all'analisi di materialità approvata nel 2023: "Generazione di altre emissioni significative nell'aria", "utilizzo di sostanze pericolose e altamente pericolose" e "Impatti negativi indiretti sulla biodiversità derivanti dall'inquinamento del suolo, dell'aria e dell'acqua".

Inoltre, il Gruppo IRCE adotta un approccio resiliente e dinamico, adattando costantemente la propria strategia per gestire rischi e impatti significativi, cogliendo al contempo nuove opportunità. Questo processo garantisce un equilibrio continuo tra gli obiettivi di business e le esigenze di sostenibilità, permettendo all'azienda di adattarsi con prontezza ai cambiamenti del mercato e alle sfide ambientali, assicurando così la continuità operativa e una crescita sostenibile nel lungo periodo. Non è stata finora effettuata una analisi quantitativa della resilienza della strategia e del modello aziendale dell'impresa.

Per informazioni dettagliate riguardo agli effetti attuali e previsti degli impatti, rischi ed opportunità rispetto agli ESRS tematici di cui viene data informativa e il modo in cui il Gruppo IRCE prevede di rispondere a tali effetti, si prega di consultare le sezioni di riferimento specifiche per ogni ESRS tematico e la tabella di IRO 1.

Considerando i rischi e le opportunità risultati materiali, il Gruppo non ha identificato effetti finanziari né rischi significativi di correzioni rilevanti nell'esercizio successivo, dei valori contabili degli attivi e delle passività riportati nel relativo bilancio.

1.10. Analisi di doppia materialità

Al fine di fornire informazioni più complete e trasparenti ai diversi stakeholder, così che essi possano valutare in modo più puntuale il contesto in cui opera l'azienda, la CSRD prevede che gli impatti, rischi e opportunità materiali dell'impresa siano individuati in base al principio della doppia rilevanza. In questo modo, si deve procedere a una doppia valutazione di rilevanza:

  • Rilevanza dell'impatto: si valutano gli impatti delle proprie attività su persone, ambiente, società e trasversalmente sui diritti umani (approccio inside-out).
  • Rilevanza finanziaria: si valuta come le questioni di sostenibilità incidano sulle proprie attività (approccio outside-in).

Nel processo di identificazione degli impatti, rischi e opportunità (IRO) materiali relativi a tematiche di sostenibilità, il Gruppo IRCE utilizza diverse fonti, tra cui gli standard di reporting di sostenibilità emanati dall'EFRAG. Inoltre, partecipano a tale processo anche i principali stakeholder del Gruppo, interni ed esterni, attraverso la somministrazione di appositi questionari. In questo modo, il Gruppo tiene conto nell'identificazione dei propri impatti del contesto esterno in cui opera e valuta i rischi e le opportunità derivanti dagli impatti generati dall'Azienda.

1.10.1. Materialità d'impatto

Un tema di sostenibilità è materiale dal punto di vista dell'impatto quando ha impatti effettivi o potenziali, positivi o negativi, nel breve, medio o lungo termine sulle persone o sull'ambiente.

L'identificazione preliminare dei temi potenzialmente rilevanti ai fini della materialità d'impatto avviene sulla base di fonti internazionali quali The Sustainability Standard and Poors Yearbook - 2024 e lo Standard di Rendicontazione sulla Sostenibilità per il Settore delle Apparecchiature Elettriche ed Elettroniche emesso dalla IFRS Foundation, tenendo anche in considerazione gli effetti delle attività dirette di IRCE, quelli derivanti dalle relazioni commerciali, le strategie aziendali, gli esiti dell'attività di benchmarking, l'analisi del panorama regolamentare nazionale ed europeo in tema di sostenibilità e finanza sostenibile.

Sulla base di questa prima identificazionegli impatti vengono sottoposti a due valutazioni. In primo luogo, le prime linee della Capogruppo IRCE valutano la lista di impatti potenzialmente rilevanti, identificati a seguito dell'analisi di contesto precedentemente menzionata. in secondo luogo, un campione delle principali categorie di stakeholder interni ed esterni del Gruppo, tra cui i dipendenti, i clienti, le amministrazioni locali, i fornitori ed i partner finanziari, si esprime con una valutazione su una selezione di impatti. In entrambi i questionari gli impatti afferiscono a temi, sotto-temi e sotto sotto-temi di sostenibilità espressi dall'AR 16 degli ESRS 1 e riguardano le dimensioni ambientali, sociali e di governance

Ogni impatto deve essere votato sulla base di due parametri:

  • Gravità, ovvero quanto è rilevante l'impatto che il Gruppo genera. Tale indice può andare da 1 (trascurabile) a 5 (estremo) e comprende:
    • Scala: quanto è positivo o è grave l'impatto. In questo parametro, per gli impatti negativi, è necessario considerare la potenziale rimediabilità dell'evento stesso.
    • Portata: quanto è diffuso l'impatto.
    • Irrimediabilità: se e in che misura i soli impatti negativi possono essere rimediati.
  • Probabilità, ovvero quanto è probabile che un impatto potenziale avvenga. Tale indice può variare da 1 (raro) a 5 (attuale).

Per definire l'elenco delle tematiche materiali da rendicontare all'interno della Rendicontazione di Sostenibilità si procede all'elaborazione dei risultati delle valutazioni espresse dalle prime linee della capogruppo IRCE, i quali vengono rivisti tenendo in considerazione la valutazione espressa da parte degli stakeholder, interni ed esterni. Al fine di determinare gli impatti materiali è stata stabilita una soglia di materialità pari a 2,30 su una scala che va da 1 a 5.

1.10.2. Materialità finanziaria

L'identificazione preliminare dei rischi e delle opportunità rilevanti ai fini della materialità finanziaria avviene sulla base di fonti interne, quali la ISO 9001 e la 14001, e su attività di benchmarking, analisi dei rischi e delle opportunità derivanti dai sistemi di qualità, di prevenzione e sicurezza della Capogruppo relativi a temi di sostenibilità applicabili all'organizzazione. L'elenco è integrato, considerando le possibili interconnessioni tra gli impatti e dipendenze di IRCE con gli eventuali rischi e opportunità che ne possono derivare. Sulla base di questa prima identificazione viene realizzato un apposito questionario per la valutazione della materialità finanziaria, che verrà votato dai referenti della Capogruppo quali il Direttore Finanziario, il Responsabile Amministrativo e il Responsabile Controllo di Gestione.

La valutazione dei rischi tiene conto del:

  • Rischio inerente o potenziale, che comprende:
    • Probabilità, ovvero la probabilità che si concretizzi il rischio. Tale indice può andare da 1 (raro) a 5 (probabile), sulla base di tre casistiche alternative: casi passati, previsioni future e stima in termini percentuali della probabilità di accadimento.
    • Impatto, ovvero l'impatto economico all'avveramento del rischio. Tale indice può andare da 1 (basso) a 5 (alto) ed è valutato in termini di effetti sui dati economico finanziari normalizzati del Gruppo Irce, determinati come media aritmetica dei valori di bilancio dell'ultimo triennio (2021-2023).
  • Indice di mitigazione del rischio inerente che è determinato in base al suo grado di efficacia in termini di riduzione del rischio inerente e quindi degli impatti economico/finanziari negativi. Tale indice può andare da 0 (inesistente) a 5 (alto) e pertanto ridurre il rischio rispettivamente dallo 0% al 100%.
  • Rischio residuo, che comprende:
    • Probabilità, ovvero la probabilità che si concretizzi il rischio.
    • Impatto, ovvero l'impatto economico/finanziario per l'azienda al verificarsi del rischio.
    • Efficacia di mitigazione dei rischi, ovvero la capacità del Gruppo Irce di ridurre gli impatti economico/finanziari associati al verificarsi del rischio inerente.

La valutazione delle opportunità tiene conto del:

  • Probabilità, ovvero la probabilità che si realizzi l'opportunità. Tale indice può andare da 0 (raro) a 5 (probabile).
  • Impatto, ovvero l'impatto economico positivo per l'azienda associabile al realizzarsi dell'opportunità. L'intensità dell'impatto può andare da 0 (bassa) a 5 (alta) ed è valutata in termini di effetti sui dati economico finanziari normalizzati del Gruppo Irce, determinati come media aritmetica dei valori di bilancio dell'ultimo triennio (2021-2023).

Tutti i rischi e le opportunità che a seguito della valutazione risultino rilevanti e molto rilevanti vengono quindi incluse nella materialità finanziaria, per la quale è stata stabilità una soglia di materialità pari a 16, su una scala da 0 a 25.

Si specifica che l'intero processo di individuazione, valutazione e gestione dei rischi e opportunità ESG è stato integrato nel sistema complessivo di gestione dei rischi aziendali del Gruppo. Questo approccio consente di valutare il profilo di rischio complessivo e di ottimizzare i vari processi di gestione, garantendo una visione olistica delle potenziali sfide per IRCE, integrando gli aspetti ESG nel processo decisionale. Attualmente, non vengono prioritizzati dei rischi e opportunità in ambito ESG.

La valutazione della doppia materialità ha quindi portato all'identificazione degli impatti, dei potenziali rischi delle opportunità ambientali, sociali e di governance più rilevanti per il Gruppo e per la sua catena del valore. Il risultato dell'analisi condotta, infine, è stato condiviso ed approvato dal Consiglio di Amministrazione. Infine Il Gruppo ha svolto questo primo processo di analisi di doppia materialità seguendo la metodologia riportata nell'ESRS 1 - Double materiality as the basis for sustainability disclosures e nell'IG 1 – Materiality assessment emanata dell'EFRAG, e prevede l'aggiornamento di tale analisi con cadenza annuale.

1.10.3. Coinvolgimento dei rappresentanti dei lavoratori

La Capogruppo IRCE S.p.A. informa i rappresentanti dei lavoratori a livello appropriato (RSU) sulle informazioni riguardanti la sostenibilità e discute con loro le informazioni pertinenti e i mezzi per ottenere e verificare suddette informazioni. L'area informativa riguarda principalmente le informazioni da fornire in base all'ESRS S1, ma può riguardare anche altri profili che possono influire sui lavoratori o essere da essi influenzati. Così informati, i rappresentanti dei lavoratori comunicano il loro parere, ove adottato, all'organo amministrativo e di controllo (art.4, comma 9 del Nuovo Decreto).

Il coinvolgimento dei rappresentanti dei lavoratori avviene successivamente all'approvazione della Rendicontazione di Sostenibilità da parte del Consiglio di Amministrazione. In tale sede si illustrano le informazioni di sostenibilità nella loro completezza, così da permettere alla società di raccogliere feedback e pareri di cui tener conto nella Rendicontazione di Sostenibilità dell'anno successivo.

2. INFORMAZIONI AMBIENTALI

2.1. Informativa a norma dell'articolo 8 del regolamento (UE) 2020/852 (Regolamento sulla Tassonomia)

Il Regolamento EU 2020/852 (in seguito il "Regolamento"), entrato in vigore il 1° gennaio 2022, ha introdotto la Tassonomia Europea (di seguito anche "Tassonomia"), un sistema di classificazione delle attività economiche che possono essere considerate eco-sostenibili. A tale Regolamento sono seguiti i Regolamenti Delegati (Regolamento UE 2021/2139 e 2021/2178) e successive integrazioni e modifiche (Regolamento UE 2023/2485 e 2023/2486).

Le norme sopra menzionate mirano a stabilire se un'attività economica possa considerarsi ecosostenibile qualora contribuisca in modo sostanziale a raggiungere uno o più dei sei seguenti obiettivi ambientali definiti dalla Tassonomia:

    1. La mitigazione del cambiamento climatico;
    1. L'adattamento al cambiamento climatico;
    1. L'uso sostenibile e la protezione delle acque e delle risorse marine;
    1. La transizione verso un'economia circolare;
    1. La prevenzione e la riduzione dell'inquinamento;
    1. La protezione e il ripristino della biodiversità e degli ecosistemi.

A tale Regolamento sono seguiti i seguenti aggiornamenti normativi:

  • Atto delegato sul clima (2021/2139 UE);
  • Atto delegato ex Art. 8 (2021/2178 UE);
  • Atto delegato complementare sul clima (febbraio 2022);
  • Regolamento Delegato 2023/2485 relativo alle attività integrative per gli obiettivi climatici;
  • Regolamento Delegato 2023/2486 relativo ai quattro obiettivi ambientali non afferenti al clima, recante anche modifiche ed integrazioni al Regolamento Delegato disclosure (EU 2021/2178).

Al fine di classificare un'attività come "sostenibile dal punto di vista ambientale" ai sensi della Tassonomia è necessario quindi prima identificare le attività economiche eligible, e poi valutarne l'allineamento tramite verifica del rispetto dei criteri tecnici previsti dalla normativa per la specifica attività, ovvero:

  • contribuire in modo sostanziale al raggiungimento di uno o più degli obiettivi ambientali;
  • essere conformi ai criteri di vaglio tecnico fissati dalla Commissione europea;
  • non arrecare un danno significativo a nessuno degli obiettivi ambientali (DNSH);
  • essere svolte nel rispetto delle garanzie minime di salvaguardia, relative al rispetto dei diritti umani e degli standard lavorativi.

Ai sensi dell'Art. 8 del Regolamento sulla Tassonomia, per l'esercizio 2024, IRCE è tenuta a fornire informazioni su come e in quale misura le proprie attività sono associate ad attività economiche ecosostenibili ai sensi della Tassonomia UE, comunicando la quota di fatturato (Turnover), di spese in conto capitale (CapEx) e di spese operative (OpEx) associate ad attività economiche eco-sostenibili dal punto di vista ambientale, ovverosia ammissibili (eligible) e allineate (aligned) alla Tassonomia.

In base all'analisi delle attività economiche il Gruppo ha confermato la sua valutazione in merito al fatto che le sue principali attività non siano incluse tra quelle ad oggi identificate dalla normativa di riferimento per gli obiettivi di cui sopra, e di conseguenza nessuna quota di fatturato sia considerabile come allineata o eligible alla data di redazione del presente documento. In particolare, è stato confermato l'approccio prudenziale già illustrato nel precedente esercizio, considerando le attività economiche prevalenti del Gruppo, legate alla produzione non tanto di prodotti finiti, ma di componentistica (conduttori per avvolgimento e cavi elettrici),

Il Gruppo ha effettuato inoltre l'analisi delle spese in conto capitale (CapEx) e delle spese operative (OpEx) riferite all'esercizio 2024, a valle della quale non sono stati identificati alcuni investimenti o costi operativi associati ad attività economiche considerate ammissibili o allineate in relazione agli obiettivi della Tassonomia. Nell'analisi delle spese operative (OpEx) sono stati considerati in particolare i costi di ricerca e sviluppo non capitalizzati, i costi di manutenzione e i costi per godimento beni di terzi (non IFRS16).

Tabelle ai sensi del Regolamento (UE) 2020/852

ALLEGATO II – Quota del fatturato derivante da prodotti o servizi associati ad attività economiche allineate alla tassonomia — Informativa relativa all'anno 2024

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ALLEGATO II – Quota delle spese in conto capitale derivanti da prodotti o servizi associati ad attività economiche allineate alla tassonomia — Informativa relativa all'anno 2024

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Modello 1 – Attività legate al nucleare e ai gas fossili13

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13 Delegated Regulation (EU) 2022_1214

2.2. CAMBIAMENTI CLIMATICI

2.2.1. Integrazione delle prestazioni in termini di sostenibilità nei sistemi di incentivazione

La remunerazione variabile degli amministratori esecutivi e dei dirigenti strategici per il triennio 2022-2024 prevede un premio variabile di medio termine, legato a obiettivi di sostenibilità. In particolare, il riconoscimento è connesso alle performance emissive del Gruppo. Questo premio si basa infatti sulla riduzione delle emissioni di CO2 per tonnellata di prodotto venduto nel periodo di riferimento. Il calcolo avviene attraverso il rapporto tra le tonnellate di CO2 di Scope 1 e Scope 2 Market Based emesse nell'anno e le tonnellate di prodotto venduto nello stesso periodo, ovvero la quantità complessiva, in tonnellate, di conduttori per avvolgimento e cavi elettrici commercializzati dal Gruppo. L'indicatore emissivo sarà determinato sull'ultimo anno del mandato del Consiglio di Amministrazione (2024) e confrontato con il valore registrato nell'ultimo anno del mandato precedente (2021). Il miglioramento di questo indicatore sarà il coefficiente di correzione del premio di medio termine calcolato in base al ROCE (metodo di calcolo riportato sulla Relazione ex art. 123-ter TUF anno 2022 approvata dal Consiglio di Amministrazione di IRCE in data 15 marzo 2023). Questo parametro consente di integrare le metriche di sostenibilità nelle politiche di remunerazione, rappresentando un indicatore indiretto della buona gestione in termini di responsabilità ambientale.

2.2.2. Piano di transizione per la mitigazione dei cambiamenti climatici

Ad oggi, non è ancora stato formalizzato un piano di transizione per la mitigazione dei cambiamenti climatici, come auspicato dall'Accordo di Parigi del 12 dicembre 2015. Si precisa che il Gruppo IRCE si sta adoperando per elaborare un proprio piano di transizione in futuro.

2.2.3. Impatti, rischi e opportunità legati al cambiamento climatico

I rischi rilevanti legati al clima che sono stati individuati nell'ambito dell'analisi di doppia materialità sono di seguito riepilogati:

  • Interruzioni operative dovute a eventi fisici cronici (rischio fisico);
  • Inadeguata strategia di mitigazione delle emissioni nella catena del valore (rischio di transizione):
  • Assenza di un piano di transizione energetica (rischio di transizione).

Il Gruppo IRCE non ha ad oggi condotto una formale analisi di resilienza della propria strategia e del proprio modello di business in relazione al cambiamento climatico, comprendente l'analisi degli scenari climatici. Tuttavia, nel 2024, nell'ambito del percorso di riesame dell'Autorizzazione Integrata Ambientale del sito di Imola, è stato svolto un approfondimento tecnico specifico che non rileva un rischio di alluvione per l'area in oggetto e pertanto non si prevedono misure di contenimento del rischio stesso. Nel 2025 verrà inoltre effettuata una valutazione rischi NATECH (vulnerabilità sismica, alluvioni, allagamenti, fulmini, venti forti e trombe d'aria) per il sito di Imola, nell'ambito dell'aggiornamento della Scheda Tecnica Regionale prevista dal D.lgs. 105/15 (c.d. Seveso Ter).

Poiché le emissioni dirette, indirette e il consumo energetico generano attualmente effetti negativi attuali sull'ambiente, il Gruppo IRCE pone l'accento sulla riduzione dei consumi energetici tramite l'ottimizzazione dei propri processi produttivi e sulla progressiva diminuzione dell'utilizzo di fonti energetiche non rinnovabili. Inoltre, rispetto all' opportunità connessa ai cambiamenti climatici emersa come rilevante dall'analisi di doppia materialità (Sviluppo di un piano di transizione energetica), IRCE si mostra pronta a coglierla in modo proattivo, mentre per i rischi adotta un approccio flessibile, preparandosi ad intervenire tempestivamente qualora questi si verifichino. Tuttavia, al momento, non sono state apportate né sono previste modifiche alla strategia aziendale.

2.2.4. Individuazione e valutazione degli impatti, rischi e opportunità rilevanti legati al cambiamento climatico

Il Gruppo IRCE ha identificato e valutato gli impatti, i rischi e le opportunità legati al clima nell'ambito del processo di analisi di doppia materialità. Per comprendere e affrontare adeguatamente le sfide legate al cambiamento climatico, è stata condotta un'analisi approfondita delle attività del Gruppo, considerando la complessità della catena del valore, per individuare rischi fisici, di transizione e opportunità legati al clima. Gli impatti rilevanti emersi sono strettamente legati al consumo energetico e alla generazione di emissioni dirette e indirette da parte del Gruppo e degli attori della catena del valore. Inoltre, attualmente, è stato identificato come rilevante un rischio fisico connesso alla possibile interruzione delle operazioni del Gruppo a causa di eventi fisici cronici, con un orizzonte temporale di potenziale accadimento nel lungo termine, e due rischi di transizione connessi ad un'inadeguata strategia di mitigazione delle emissioni nella catena del valore e all'assenza di un piano di transizione energetica. Il Gruppo ha comunque valutato qualitativamente sia le proprie attività sia quelle lungo la catena del valore per stimare l'entità dei potenziali effetti derivanti da questi rischi e opportunità. Per maggiori informazioni concernente l'analisi di doppia materialità condotta, si rimanda al paragrafo di riferimento 1.10. Analisi di doppia materialità.

L'identificazione e valutazione dei rischi fisici, di transizione e delle opportunità legati al clima non è stata condotta attraverso il ricorso ad analisi di scenario climatico[LC1] . Si precisa infatti che l'impresa non ha identificato pericoli legati al clima considerando almeno scenari climatici ad alte emissioni né ha individuato eventi di transizione legati al clima prendendo in considerazione almeno uno scenario climatico in linea con la limitazione del riscaldamento globale entro i 1,5 °C. Il Gruppo non ha inoltre esaminato come le proprie attività possano essere esposte a tali pericoli e ad eventi di transizione legati al clima.

2.2.5. Politiche relative alla mitigazione dei cambiamenti climatici e all'adattamento agli stessi

Il Gruppo IRCE, ad oggi, non ha ancora formalizzato una politica volta a gestire i propri impatti, rischi e opportunità materiali legati alla mitigazione dei cambiamenti climatici. Il Gruppo IRCE, , riconosce come obiettivi principali in tema di sostenibilità la riduzione dei consumi mediante efficientamento del processo produttivo e la riduzione progressiva dei consumi energetici da fonte non rinnovabile: questo finalizzato al raggiungimento dell'azzeramento netto al 2050 di tutte le emissioni GHG di Scope 1, 2 e 3 in termini assoluti e di intensità previsto dall'Accordo di Parigi sui cambiamenti climatici del 12 dicembre 2015. Il Gruppo pertanto provvederà a formalizzare una politica in tal senso, con l'obiettivo di una progressiva decarbonizzazione del processo produttivo.

Lo stabilimento di Imola adotta una Politica Ambientale che riflette l'impegno della Direzione Aziendale e affronta diversi aspetti, tra cui l'ottimizzazione dei consumi di energia elettrica e gas metano insieme all'implementazione di interventi sul processo produttivo per ridurre le emissioni in atmosfera, il miglioramento dell'efficienza energetica attraverso interventi tecnici mirati a contenere i consumi di energia elettrica e gas metano e la promozione delle energie rinnovabili, sia tramite l'approvvigionamento diretto attraverso la realizzazione di impianti fotovoltaici, sia indirettamente mediante l'utilizzo della Garanzia d'Origine.

2.2.5.1. Azioni e risorse relative alle politiche in materia di cambiamenti climatici

Il Gruppo ha comunque intrapreso azioni al fine di ridurre il proprio impatto relativamente ai cambiamenti climatici, in particolare, la Capogruppo IRCE S.p.A. e la società controllata ceca di nuova costituzione IRCE S.r.o. hanno effettuato investimenti in nuovi macchinari volti al risparmio e all'efficientamento energetico in ambito produttivo.

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2.2.5.2. Obiettivi relativi alle politiche in materia di cambiamenti climatici

Ad oggi, il Gruppo IRCE non ha definito obiettivi specifici in merito alla mitigazione dei cambiamenti climatici, all'adattamento ad essi e alla riduzione delle emissioni di GES, poiché intende prima valutare attentamente come tali obiettivi possano essere armonizzati con la strategia aziendale. Tuttavia, sono già in corso iniziative specifiche volte a ridurre i consumi energetici da fonti non rinnovabili, favorendo al contempo l'utilizzo di energie rinnovabili, come dimostra la realizzazione presso lo stabilimento di Imola di un impianto fotovoltaico con una potenza complessiva di 5.887 kWp. Inoltre, al fine di ridurre il proprio impatto sui cambiamenti climatici, nel corso del 2024, sono stati acquistati 19.200 MWh provenienti da fonti rinnovabili certificate GO (Garanzia d'Origine).

2.2.6. Consumo di energia e mix energetico

Si segnala che, nel periodo di rendicontazione precedente, in linea con l'art. 4 del D.lgs. n. 254 secondo cui era possibile escludere quelle società che, se pure incluse nell'area di consolidamento contabile, non risultassero necessarie al fine di comprendere l'attività del Gruppo, il suo andamento e i suoi risultati e l'impatto prodotto dall'attività stessa, le informazioni qualitative e i dati quantitativi relativi agli aspetti ambientali delle "società commerciali o di piccole dimensioni" non sono stati raccolti e rendicontati.

Tuttavia, al fine di favorire un confronto più preciso tra il periodo di rendicontazione del presente Rendiconto e quello precedente, i dati del 2023 messi a confronto sono stati interamente ricostruiti considerando come perimetro di rendicontazione l'intero Gruppo.

14 Investimenti avvenuti nel corso del 2024 per spese sostenute di immobilizzazioni in corso

La seguente tabella evidenzia:

  • Il consumo totale di energia da fonti fossili, disaggregato per:
  • Il consumo di combustibili da carbone e prodotti del carbone;
  • Il consumo di combustibili da petrolio greggio e prodotti petroliferi;
  • Il consumo di combustibili da gas naturale;
  • Il consumo di combustibili da altre fonti fossili;
  • Il consumo di energia elettrica, calore, vapore o raffrescamento da fonti fossili, acquistati o acquisiti.
  • Il consumo totale di energia da fonti nucleari;
  • Il consumo totale di energia da fonti rinnovabili, disaggregato per:
    • consumo di combustibili da fonti rinnovabili, compresa la biomassa (che include anche i rifiuti industriali e urbani di origine biologica), i biocarburanti, il biogas, l'idrogeno da fonti rinnovabili, eccetera;
    • consumo di energia elettrica, calore, vapore e raffrescamento da fonti rinnovabili, acquistati o acquisiti; e
    • consumo di energia rinnovabile autoprodotta senza ricorrere a combustibili.

Tutti consumi di energia sotto riportati sono stati calcolati in MWh.

Inoltre, nella seguente tabella sono state disaggregate ed evidenziate separatamente il consumo di energia da fonti non rinnovabili e la produzione di energia da fonti rinnovabili in MWh.

Consumo di energia e mix energetico
2024 2023
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Consumo di combustibile da carbone e prodotti del carbone 178 357
Consumo di combustibile da petrolio grezzo e prodotti petroliferi 1.253 1.651
Consumo di combustibile da gas naturale 17.659 17.172
Consumo di combustibili da altre fonti non rinnovabili 0 0
Consumo di energia elettrica, calore, vapore e raffrescamento da fonti fossili,
acquistati o acquisiti
49.636 71.237
Consumo totale di energia da fonti fossili 68.727 90.416
Quota di fonti fossili sul consumo totale di energia 57% 73%
Consumo da fonti nucleari
Quota di fonti nucleari sul consumo totale di energia 0% 0%
Consumo di combustibili per le fonti rinnovabili, compresa la biomassa
(include anche i rifiuti industriali e urbani di origine biologica, il biogas,
l'idrogeno rinnovabile, ecc.)
0 0
Consumo di energia elettrica, calore, vapore e raffrescamento da fonti
rinnovabili, acquistati o acquisiti
44.946 26.844
Consumo di energia rinnovabile autoprodotta senza ricorrere a combustibili 7.263 6.852
Consumo totale di energia da fonti rinnovabili 52.209 33.696
Quota di fonti rinnovabili sul consumo totale di energia 43% 27%
CONSUMO TOTALE ENERGIA 120.936 124.112

Si segnala che tra i due periodi di riferimento è stato riclassificato il consumo di energia elettrica dell'impresa controllata del Brasile, che nel 2023 era stato erroneamente considerato di origine fossile anziché derivante da fonti rinnovabili certificate come è emerso nel 2024.

Si segnala inoltre che per le imprese controllate di piccole dimensioni, quale la controllata polacca IRCE S.p.zo.o., si è ricorso all'utilizzo di stime, considerando gli stessi consumi di energia elettrica per le imprese con attività e dimensioni simili. Per IRCE S.p.A. si è ricorso all'utilizzo di stime nel calcolo dei consumi di fonti fossili, quali i consumi di diesel, considerando il rapporto tra il costo dei rifornimenti effettuati e il costo medio del diesel durante lo specifico periodo di rendicontazione.

Gli scostamenti tra il consumo totale di energia da fonti fossili e il consumo totale di energia da fonti rinnovabili verificatisi tra i due periodi di riferimento sono dovuti a:

  • maggiore produzione di energia rinnovabile attraverso l'impianto fotovoltaico dello stabilimento di Imola, che ha prodotto energia per tutto il 2024 rispetto al 2023 in cui era entrato in funzione nel mese di luglio;
  • acquisto di 19.200 MWh provenienti da fonti rinnovabili certificate GO (Garanzia d'Origine);
  • riduzione generale della produzione, e quindi conseguentemente dei consumi, durante il 2024 rispetto al 2023.

2.2.6.1. Intensità energetica rispetto ai ricavi netti

Nella seguente tabella è evidenziata l'intensità energetica (consumo totale di energia rispetto ai ricavi netti) associata alle attività in settori ad alto impatto climatico.

Intensità energetica rispetto ai ricavi netti
2024 2023 Variazione
Valore Valore %
Consumo totale energia (MWh) 120.936 124.112 -2,56%
Ricavi netti (€/000) 397.654 402.780 -1,27%
Intensità energetica (MWh /€/000) 0,304 0,308 -1,30%

Tutte le attività di produzione del Gruppo rientrano nel settore della fabbricazione di altri fili e cavi elettrici ed elettronici, considerato settore ad alto impatto climatico.

Pertanto, i ricavi netti utilizzati per il calcolo dell'intensità energetica coincidono esattamente con i ricavi netti indicati nel conto economico consolidato alla voce "Ricavi"..

2.2.7. Emissioni lorde di GHG di scope 1, 2, 3 ed emissioni totali di GHG15

Si segnala che i dati utilizzati per il calcolo delle emissioni di scope 1 e 2 sono stati raccolti esclusivamente all'interno del gruppo contabile consolidato. Attualmente non esistono partecipate, quali collegate, joint venture o imprese figlie non consolidate che non sono pienamente consolidate nei bilanci del gruppo contabile consolidato, o accordi contrattuali che sono accordi a controllo congiunti non strutturati attraverso un'entità (vale a dire operazioni e attivi a controllo congiunto), su cui esercita un controllo operativo.

2.2.7.1. Emissioni lorde di GHG di scope 1

Nella seguente tabella sono evidenziate le emissioni lorde di GHG di scope 1, espresse in tonnellate metriche di CO2eq, e la percentuale di emissioni di GHG di scope 1 coperta da sistemi regolamentati di scambio di quote di emissioni.

Emissioni lorde di GHG di scope 1
2024 2023 Variazione
tCO2e tCO2e tCO2e %
Emissioni lorde di GHG di scope 1 3.584 3.642 -58 -1,59%
Percentuale di emissioni di GHG di scope 1 coperta da
sistemi regolamentati di scambio di quote di emissioni
- - - -

15 Per il calcolo delle emissioni di Scope 1 sono stati utilizzati i fattori di emissione del UK Government GHG Conversion Factors for Company Reporting – DEFRA 2024 e 2023. Per il calcolo delle emissioni di Scopo 2 Location-Based e Market-Based del 2024 sono stati utilizzati i fattori di emissione del AIB - European Residual Mixes 2023, Baseline Database for the Indian Power Sector, IGES List of Grid Emission Factor.

Per il calcolo delle emissioni di Scopo 2 Location-Based e Market-Based del 2023 sono stati utilizzati i fattori Terna Confronti Internazionali 2019, Baseline Database for the Indian Power Sector, AIB - European Residual Mixes 2022 e IGES List of Grid Emission Factor.

2.2.7.2. Emissioni lorde di GHG di scope 2

Nella seguente tabella sono evidenziate le emissioni lorde di GHG di scope 2 basate sulla posizione (Location-Based Method) e sul mercato (Market-Based Method), espresse in tonnellate metriche di CO2eq.

Emissioni lorde di GHG di scope 2 basate sulla posizione (Location-Based Method)
2024 2023 Variazione
tCO2e tCO2e tCO2e %
Emissioni lorde di GHG di scope 2 basate sulla
posizione
27.705 22.778 4.927 21,63%
Emissioni lorde di GHG di scope 2 basate sul mercato (Market-Based Method)
2024 2023 Variazione
tCO2e tCO2e tCO2e %
Emissioni lorde di GHG di scope 2 basate sul
mercato
23.795 32.108 -8.313 -25,89%

Si segnala tra i due periodi di riferimento è stato riclassificato il consumo di energia elettrica dell'impresa controllata del Brasile, che nel 2023 era stato erroneamente considerato di origine fossile e anziché derivante da fonti rinnovabili certificate come è emerso nel 2024.

L'aumento delle emissioni lorde di GHG di scope 2 basate sulla posizione, verificatosi tra i due periodi di riferimento, è dovuto all'utilizzo di un nuovo coefficiente di emissione per il 2024. Questo aumento è generalmente il riflesso delle dinamiche attuali che si stanno verificando nei vari paesi, dove l'intensificazione delle emissioni è legata a fattori come l'uso di fonti energetiche più inquinanti, l'andamento delle politiche nazionali e l'evoluzione della domanda di energia Si sottolinea che a parità di coefficienti, si sarebbe resa evidente una riduzione delle emissioni lorde di GHG di scope 2 basate sulla posizione.

La riduzione delle emissioni lorde di GHG di scope 2 basate sul mercato, verificatasi tra i due periodi di riferimento, è dovuta alla produzione di energia elettrica dell'impianto fotovoltaico dello stabilimento di Imola, che è entrato in funzione nell'estate 2023 e che quindi nel 2023 ha prodotto meno energia rispetto al 2024, e all'acquisto di 19.200 MWh di energia rinnovabile certificata GO (Garanzia d'Origine).

2.2.7.3. Emissioni totali di GHG

Nella seguente tabella sono evidenziate le emissioni totali di GHG, distinguendo tra:

  • emissioni totali di GHG ricavate dalle emissioni di GHG di scope 2 sottostanti misurate con il metodo basato sulla posizione; e
  • emissioni totali di GHG ricavate dalle emissioni di GHG di scope 2 sottostanti misurate con il metodo basato sul mercato.
Emissioni totali di GHG
2024 2023 Variazione
tCO2e tCO2e tCO2e %
Emissioni lorde di GHG di scope 1 e 2 basate sulla posizione 31.289 26.420 4.868 18,43%
Emissioni lorde di GHG di scope 1 e 2 basate sul mercato 27.378 35.749 -8.371 -23,42%

Si segnala che, in applicazione dal phase-in period segnalato nel paragrafo 1.1.1. Informativa in relazione a circostanze specifiche, il Gruppo non ha raccolto i dati relativi alle Emissioni di Scope 3.

2.2.7.4. Intensità di GHG in base ai ricavi netti

Nella seguente tabella è evidenziata l'intensità delle emissioni di GHG del Gruppo (emissioni totali di GHG rispetto ai ricavi netti), in tonnellate metriche di CO2eq calcolate con il metodo Location-based e Market-based, rispetto ai ricavi netti

Intensità di emissioni GHG rispetto ai ricavi netti
2024 2023 Variazione
Valore Valore Valore %
Emissioni lorde di GHG di scope 1 + 2 Location-Based (tCO2
eq)
31.289 26.420 4.868 18,43%
Emissioni lorde di GHG di scope 1 + 2 Market-Based (tCO2 eq) 27.378 35.749 -8.371 -
23,42%
Ricavi netti (€/000) 397.654 402.780 -5.126 -1,27%
Intensità emissioni GHG scope 1 + 2 Location-Based (tCO2
eq. Per €/000)
0,079 0,066 0,013 19,95%
Intensità emissioni GHG scope 1 + 2 Market-Based (tCO2
eq. Per €/000)
0,069 0,089 -0,020 -
22,43%

I ricavi netti utilizzati per il calcolo dell'intensità emissiva coincidono esattamente con i ricavi netti indicati nel conto economico consolidato alla voce "Ricavi".

2.3. INQUINAMENTO

2.3.1. Individuazione e valutazione degli impatti, rischi e opportunità rilevanti legati all'inquinamento

Nell'analisi di doppia materialità sono state esaminate sia le attività del Gruppo , considerando l'ubicazione dei suoi siti, sia quelle lungo l'intera catena del valore, a monte e a valle, per garantire un approccio integrato nell'identificazione degli impatti, delle opportunità e degli aspetti rilevanti legati all'inquinamento. In particolare, è stato determinato come materiale un impatto negativo effettivo connesso alla generazione di altre emissioni significative nell'aria ed all'utilizzo di sostanze pericolose e altamente pericolose. Nel processo di analisi della materialità di impatto, le amministrazioni locali sono state coinvolte nella valutazione di impatti riguardanti diversi aspetti, tra cui quello ambientale. Per maggiori informazioni concernente l'analisi di doppia materialità condotta, si rimanda al paragrafo 1.10. Analisi di doppia materialità.

Si riscontrano effetti negativi attuali legati alla generazione di emissioni significative nell'aria e all'utilizzo di sostanze pericolose, in quanto queste pratiche possono provocare inquinamento dell'ambiente circostante, compromettendo la qualità dell'aria, dell'acqua e del suolo. In questo contesto, IRCE si concentra sulla riduzione dell'impiego di sostanze preoccupanti e sull'abbandono graduale di quelle estremamente preoccupanti, garantendo comunque le prestazioni del prodotto finito. Inoltre, l'azienda applica le migliori tecniche disponibili per contenere l'inquinamento. Tuttavia, al momento, non sono state apportate né sono previste modifiche alla strategia aziendale.

2.3.2. Politiche relative all'inquinamento

Il Gruppo IRCE, ad oggi, non ha ancora formalizzato una politica specifica connessa all'inquinamento. Ciò è dovuto principalmente alla complessità di integrare pienamente tale politica nel proprio modello di business e alla necessità di destinare risorse adeguate a garantirne un'attuazione efficace. Tuttavia, lo stabilimento di Imola ha in essere una Politica Ambientale che specifica l'impegno della Direzione Aziendale nel prevenire l'inquinamento di tutti i comparti ambientali ed in particolare quelli connessi all'aria, all'acqua e al suolo, anche attraverso la prevenzione e il controllo, e nel ridurre al minimo l'uso di sostanze preoccupanti e abbandonare gradualmente le sostanze estremamente preoccupanti, compatibilmente con la garanzia della prestazione del prodotto finito.

2.3.2.1. Azioni e risorse relative alle politiche in materia di inquinamento

La principale azione intrapresa e pianificata per conseguire gli scopi e gli obiettivi legati all'inquinamento riguarda lo stabilimento di Imola, e la società controllata ceca di nuova costituzione IRCE S.r.o. ed è riepilogata nella tabella seguente. Questa attività, già in corso, è finalizzata ad una riduzione dell'inquinamento atmosferico.

Azioni Risultati attesi Sito Orizzonti
temporali
Importi monetari
significativi di Capex
Acquisto di nuovi
macchinari ed impianti di
nuova generazione
Riduzione
dell'inquinamento
generato durante il
processo produttivo
IRCE S.p.A
IRCE S.r.o.
2024 2.724.127 € 16

2.3.2.2. Obiettivi relativi alle politiche in materia di inquinamento

Gli obiettivi ad oggi definiti dal Gruppo IRCE per gli stabilimenti nel perimetro europeo ed imposti dalla normativa, riguardano la prevenzione e il controllo di quanto segue:

  • Inquinanti atmosferici e rispettivi carichi specifici;
  • Sostanze preoccupanti e sostanze estremamente preoccupanti.

In particolare, in riferimento alle principali tipologie di inquinanti emessi in atmosfera dalle società del Gruppo IRCE, di seguito riportate:

16 Investimenti avvenuti nel corso del 2024 per spese sostenute di immobilizzazioni in corso.

  • Sostanze organiche volatili (Volatile Organic Compounds VOC);
  • Ossido di azoto (Nitric Oxide Nox);
  • Monossido di carbonio (Carbon monoxide CO)
  • Polveri sottili (Particulate Matter PM).

L'obiettivo è quello di rispettare le eventuali soglie previste dalle autorizzazioni rilasciate ai singoli stabilimenti, definite sulla base della legislazione nazionale/regionale vigente, coordinata con le BAT (Best Available Technology) di settore eventualmente applicabili. A titolo di esempio per lo stabilimento IRCE S.p.A. di Imola sono definiti limiti univoci in termini di concentrazione rilevata all'emissione per i seguenti parametri:

  • 40 mg/Nm3 di Sostanze organiche volatili (Volatile Organic Compounds VOC);
  • 10 mg/ Nm3 di Polveri sottili (Particulate Matter PM).

Per Ossido di azoto (Nitric Oxide - Nox) e Monossido di carbonio (Carbon monoxide - CO) sono imposti limiti variabili in funzione dell'impianto sotteso all'emissione stessa e comune al di sotto rispettivamente di 350 mg/Nm3 e 150 mg/Nm3.

2.3.3. Inquinamento di aria, acqua e suolo

Gli stabilimenti del Gruppo che superano le soglie specifiche definite per le attività ricadenti nell'Allegato I del Regolamento (CE) n.166/2006 (rif. P.to 9 lett. c - Impianti per il trattamento di superficie di materie, oggetti o prodotti mediante solventi organici, in particolare per apprettare, stampare, rivestire, sgrassare, impermeabilizzare, incollare, verniciare, pulire o impregnare con capacità di consumo di solvente di 150 kg/h o 200 t/anno), sono:

  • Imola
  • Umbertide
  • Brasile

Per gli stabilimenti di Imola e Umbertide viene fatta annualmente la comunicazione E-PRTR entro il 30 aprile. Pertanto, non essendo alla data di pubblicazione del presente documento disponibili tali comunicazioni, la Società ha assunto che nel 2024 i flussi di massa di tutti gli inquinanti nelle emissioni in atmosfera e nell'acqua siano stati inferiori ai valori di soglia applicabili di cui all'Allegato II del Regolamento (CE) n.166/2006, sulla base delle comunicazioni E-PRTR degli ultimi tre anni, le quali non hanno evidenziato il superamento delle soglie di emissione di inquinanti in atmosfera e nell'acqua, e sulla base della riduzione dei consumi di vernice nel periodo di riferimento. In riferimento al Brasile, che trattandosi di società extra-europea non è soggetta agli obblighi di comunicazione E-PRTR, Irce ha assunto che anche questo sito non superi i valori di soglia applicabili, dati i volumi produttivi e i consumi di vernice inferiori rispetto ai due sopracitati stabilimenti italiani (Imola e Umbertide).

Le metodiche di misurazione applicate per la stima degli inquinanti nelle emissioni in atmosfera e negli scarichi indicati sono definite dalle autorizzazioni ambientali specifiche per ogni stabilimento (standardizzate su base nazionale). I dati analitici raccolti secondo le metodiche indicate vengono poi parametrate, per ottenere il dato di flusso di massa annuale, ai dati di effettivo funzionamento delle linee/impianti che generano le emissioni e alle effettive quantità scaricate per quanto riguarda gli inquinanti in acqua.

La quantificazione di tali emissioni si basa pertanto sulla misurazione diretta delle stesse, seppur su base discontinua, in quanto ad oggi le autorizzazioni ambientali in essere non impongono sistemi di misurazione in continuo. Il calcolo del flusso di massa annuale viene poi stimato in eccesso considerando dati cautelativi in termini di funzionamento (ad esempio non considerando eventuali fermi per guasti o manutenzioni), in quanto ad oggi non è ancora possibile avere dati più precisi a livello di singola linea o macchina. Si sta operando per un affinamento di tale dato, allo scopo di ridurre il margine di incertezza associato.

2.3.4. Sostanze preoccupanti e sostanze estremamente preoccupanti

Nella seguente tabella sono evidenziate:

  • le quantità totali, espresse in kg, di sostanze preoccupanti utilizzate durante la produzione;
  • le quantità totali, espresse in kg, di sostanze estremamente preoccupanti utilizzate durante la produzione.

Questi valori sono stati stimati a partire dall'analisi dei seguenti dati relativi agli stabilimenti IRCE S.p.A.:

  • dati di consumo prodotti 2024 di vernici, solventi e materiali per isolamento;
  • analisi delle Schede di Sicurezza (SdS Safety Data Sheet) dei suddetti prodotti.

Il contenuto di sostanze estremamente preoccupanti riportato nelle Schede di Sicurezza (SdS - Safety Data Sheet) è variabile a seconda della tipologia di sostanza e generalmente ricompreso entro un range percentuale di peso; pertanto, al fine di fornire la sottostante disclosure, in via cautelativa è stato sempre considerato il valore percentuale superiore di tale range. Per la stima del dato relativo alle sostanze preoccupanti, considerando un campione di Schede di Sicurezza relative a vernici, solventi e materiali per isolamento, si è invece considerato un contenuto percentuale in peso variabile in base al tipo di sostanza tra il 2,5 e il 10%, assumendo inoltre che tali sostanze fossero presenti nelle medesime concentrazioni in tutte le vernici e solventi (in via conservativa). Si segnala che la stima effettuata ai fini del calcolo delle sostanze preoccupanti è caratterizzata da un livello di incertezza significativo dovuto alla scarsa disponibilità del dato

Una volta ricavato il dato relativo agli stabilimenti di IRCE S.p.A., si è assunto che il mix di vernici, solventi e materiali per isolamento consumati nel 2024 dai restanti stabilimenti produttivi del Gruppo fosse a questi assimilabile, e si è riparametrato sulla base dei loro rispettivi consumi il contenuto in sostanze preoccupanti ed estremamente preoccupanti. Il dato complessivo così stimato, e riportato nella seguente tabella, rappresenta pertanto una stima conservativa dell'utilizzo di sostanze preoccupanti ed estremamente preoccupanti del Gruppo IRCE.

Utilizzo di sostanze preoccupanti ed estremamente preoccupanti (kg)
2024
Sostanze preoccupanti Sostanze estremamente
preoccupanti
Sospettato di provocare il cancro 0 16.995
Sostanze mutagene 0 749.823
Sostanze tossiche per la riproduzione 0 547.043
Altro 768.858 0
Totale 768.858 1.313.861

2.4. ACQUE E RISORSE MARINE

2.4.1. Individuazione e valutazione degli impatti, rischi e opportunità rilevanti legati alle acque e alle risorse marine

Nell'analisi di doppia materialità sono state esaminate sia le attività interne sia quelle lungo l'intera catena del valore, a monte e a valle, per garantire un approccio integrato nell'identificazione degli impatti, delle opportunità e degli aspetti rilevanti legati all'uso dell'acqua e delle risorse marine. L'analisi ha evidenziato l'importanza del tema nelle operazioni aziendali, in particolare per quanto riguarda il consumo, il prelievo e lo scarico delle risorse idriche. Nel processo della materialità di impatto, le amministrazioni locali sono state coinvolte nella valutazione di una short list di impatti riguardanti diversi aspetti, tra cui quello ambientale. Per maggiori informazioni concernente l'analisi di doppia materialità condotta, si rimanda al paragrafo 1.10. Analisi di doppia materialità.

Attualmente si riscontrano effetti negativi attuali legati al consumo di risorse idriche, al prelievo e agli scarichi. L'acqua, in quanto risorsa limitata, deve essere consumata con responsabilità e gli scarichi idrici devono essere gestiti in modo tale da non causare danni all'ambiente circostante.

2.4.2. Politiche connesse alle acque e alle risorse marine

Ad oggi, il Gruppo IRCE non ha ancora formalizzato una politica specifica sulle acque e le risorse marine per gestire gli impatti legati a questa tematica, neppure per i siti che ricadono in zone ad elevato stress idrico. Questo è dovuto principalmente alla complessità di integrare pienamente tale politica nel proprio modello di business e alla necessità di destinare risorse adeguate a garantirne un'attuazione efficace.

Tuttavia, il Gruppo riconosce l'importanza dell'ottimizzazione dei consumi idrici e, per lo stabilimento di Imola, ha adottato una Politica Ambientale che sancisce l'impegno della Direzione Aziendale a migliorare l'efficienza nell'uso delle risorse idriche e a prevenire l'inquinamento in tutti i comparti ambientali.

Il Gruppo IRCE non ha adottato politiche relative alla sostenibilità degli oceani e dei mari, in quanto non sono stati individuati impatti, rischi ed opportunità legati a tale ambito.

2.4.2.1. Azioni e risorse relative alle politiche in materia di acque e risorse marine

Il Gruppo IRCE definisce, a livello di singolo stabilimento, azioni finalizzate alla tutela delle acque e destina risorse per la loro attuazione per conseguire gli scopi legati alla tutela delle acque. Queste azioni riguardano lo stabilimento di Imola e lo stabilimento produttivo brasiliano della IRCE LTDA, e sono prevalentemente finalizzate ad una riduzione dei consumi idrici.

Si precisa che, al momento, le risorse economiche allocate per le azioni correnti e future relative alle acque e risorse marine non risultano significative.

Azioni Risultati attesi Perimetro Orizzonti temporali
Stoccaggio dell'acqua piovana Riduzione dei consumi di acqua prelevata da
falde acquifere/acquedotto
IRCE LTDA Continuativo
Utilizzo di un impianto per il recupero
nel ciclo produttivo della fase
acquosa dei bagni lubrorefrigeranti
della trafileria.
Riduzione dei consumi di acqua da acquedotto
e dei volumi di rifiuti da inviare a impianto terzo
autorizzato.
IRCE S.p.A. Continuativo

2.4.2.2. Obiettivi relativi alle politiche in materia di acque e alle risorse marine

Attualmente, IRCE non ha definito obiettivi misurabili relativi ai consumi idrici, orientati ai risultati e vincolati a scadenze a livello di Gruppo, in quanto è ancora in fase di valutazione un approccio strutturato che tenga conto delle specificità operative dei diversi stabilimenti. Tuttavia, lo stabilimento di Imola, attraverso la propria Politica per l'Ambiente, promuove la tutela ambientale ottimizzando i consumi idrici, favorendo il riutilizzo della risorsa ove possibile e adottando misure per prevenire l'inquinamento delle acque.

Per quanto riguarda i limiti allo scarico gli obiettivi fissati sono gli obblighi imposti dalla normativa nazionale/regionale applicabile e possono essere formalizzati mediante gli specifici atti autorizzativi rilasciati dalle autorità Competenti sulla base di tali normative ai singoli stabilimenti.

A titolo di esempio per lo stabilimento IRCE S.p.A. di Imola (il più grande del Gruppo) sono applicabili i limiti per lo scarico di acque reflue in fognatura ed in acque superficiali definiti dalla Parte III del Dlgs 152/06 e smi (Allegato 5 Tab. 3): il rispetto di tali limiti è effettuato mediante esecuzione di campionamenti periodici, secondo le modalità e frequenze definite dal Piano di Monitoraggio e Controllo definito dall'Autorizzazione vigente.

2.4.3. Consumo idrico

Le principali voci di consumo idrico sono suddivisibili in:

  • consumo di acque per uso civile (servizi igienici, docce, mensa...), tipicamente da acquedotto;
  • consumo di acque per uso industriale (per uso produttivo), tipicamente da acquedotto o da acque sotterranee (pozzo).

In alcuni stabilimenti (es. Imola), sono presenti sistemi di recupero acque dal ciclo produttivo.

Il consumo di acque per uso industriale (per uso produttivo), tipicamente da acquedotto o da acque sotterranee (pozzo) si associa alle seguenti fasi del ciclo produttivo:

  • trafilatura: utilizzo acque per la preparazione dei bagni lubrorefrigeranti. Nello stabilimento di Imola è presente un sistema di recupero della frazione acquosa di tali bagni, che può pertanto essere riutilizzata per il medesimo scopo, ottenendo anche un beneficio in termini di riduzione del volume di rifiuti pericolosi da inviare a recupero.
  • smaltatura: utilizzo di acqua per la produzione del vapore necessario per garantire un'adeguata adesione del rivestimento di vernice sul filo di rame e consumo di acqua per il raffreddamento degli impianti (torri di raffreddamento).

Ad oggi a livello autorizzativo non sono imposti limiti in termini di consumo, ma questi dati vengono comunque tracciati.

Nella seguente tabella sono evidenziati il consumo idrico totale in m3 e il consumo idrico totale in m3 in zone a rischio idrico, comprese quelle a elevato stress idrico.

Consumo Idrico (m3) di cui zone a rischio idrico di cui zone a
elevato stress
idrico
Risorsa 2024 2024 2024
Prelievi idrici 78.383 53.691 51.916
Scarichi idrici 34.118 28.968 26.839
Consumi idrici 44.265 24.723 25.077
Volume totale di acqua riciclata e riutilizzata 0 0 0

Si segnala che per l'impresa commerciale di Trezzano, la controllata polacca IRCE Sp.zo.o. e la società inglese FD SIMS, si è ricorso all'utilizzo di stime, considerando gli stessi consumi idrici per le imprese con attività e dimensioni simili.

Inoltre, è stato assunto che per le seguenti società il dato dello scarico idrico coincida con il dato del prelievo idrico, considerato il solo utilizzo civile della risorsa idrica: Isolveco 2 SRL, DMG Gmbh, IRCE SL, Irce SP.ZO.O, Isomet AG.

2.4.3.1. Acqua immagazzinata

Nella seguente tabella è evidenziato il volume totale di acqua immagazzinata e il relativo consumo, che equivale alla variazione, in m3.

Stoccaggio di acqua piovana (m3)
2024
Valore
Il volume totale di acqua immagazzinata 400
Consumo acque meteoriche 5.224

Tale tabella è realizzata esclusivamente sui dati forniti dall'impresa controllata in Brasile, che è l'unica del Gruppo ad avere un sistema di immagazzinamento dell'acqua.

2.4.3.2. Intensità idrica rispetto ai ricavi netti

Nella seguente tabella è evidenziata l'intensità idrica del Gruppo, calcolata come consumo idrico totale nelle operazioni proprie in m3 per milione di EUR di ricavi netti:

Intensità idrica rispetto ai ricavi netti
2024
Valore
Consumo totale acqua (m3) 44.265
Ricavi netti (mln €) 397,65
Intensità idrica rispetto ai ricavi netti (m3/mln €) 111,315

I ricavi netti utilizzati per il calcolo dell'intensità idrica coincidono esattamente con i ricavi netti indicati nel conto economico consolidato alla voce "Ricavi" .

2.5. USO DELLE RISORSE ED ECONOMIA CIRCOLARE

2.5.1. Individuazione e valutazione degli impatti, rischi e opportunità rilevanti connessi all'uso delle risorse e all'economia circolare

Nell'analisi di doppia materialità sono state esaminate sia le attività interne sia quelle lungo l'intera catena del valore, a monte e a valle, per garantire un approccio integrato nell'identificazione degli impatti, delle opportunità e degli aspetti rilevanti legati all'uso delle risorse ed economia circolare. L'analisi ha evidenziato l'importanza del tema nelle operazioni aziendali, in particolare ha individuato alcuni impatti negativi connessi all'utilizzo di risorse naturali e di materiali vergini e non rinnovabili e la generazione di rifiuti. È stato individuato un impatto positivo legato all'innovazione di soluzioni e processi per la transizione verso materiali ecocompatibili. Inoltre, sono stati valutati come rilevanti un rischio connesso all'inefficienza nella gestione delle risorse e un'opportunità per il Gruppo nell'implementazione di pratiche di economica circolare. Nel processo della materialità di impatto, le amministrazioni locali sono state coinvolte nella valutazione di una short list di impatti rispetto a diverse tematiche, tra cui quelle ambientali. Per maggiori informazioni concernente l'analisi di doppia materialità condotta, si rimanda al paragrafo di riferimento 1.10. Analisi di doppia materialità

L'utilizzo di risorse naturali e di materiali vergini e la generazione di rifiuti comportano effetti negativi attuali sull'ambiente, mentre le innovazioni di prodotti e la transizione verso materiali ecocompatibili generano un impatto positivo. IRCE si impegna quindi ad ottimizzare l'utilizzo dei consumi di risorse vergini, garantendo il riutilizzo di tale risorsa, e assicurando l'incentivazione dell'economia circolare sia in termini di prodotto finito che in termini di prevenzione e ottimizzazione della gestione dei rifiuti. Rispetto all' opportunità connessa all'uso delle risorse e all'economia circolare, IRCE si mostra pronta a coglierla proattivamente, mentre per il rischio adotta un approccio flessibile, preparandosi ad intervenire tempestivamente qualora questi si verifichino. Tuttavia, al momento, non sono state apportate né sono previste modifiche alla strategia del Gruppo.

2.5.2. Politiche connesse all'uso delle risorse e all'economia circolare

Il Gruppo IRCE, ad oggi, non ha ancora formalizzato una politica specifica relativa all'uso delle risorse e all'economia circolare, e ciò è dovuto principalmente alla complessità di integrare pienamente tale politica nel proprio modello di business e alla necessità di destinare risorse adeguate a garantirne un'attuazione efficace. Tuttavia, lo stabilimento di Imola adotta una Politica Ambientale che riflette l'impegno della Direzione Aziendale nell'ottimizzazione dell'uso delle materie prime e nella riduzione della produzione di rifiuti.

2.5.2.1. Azioni e risorse relative alle politiche in materia di uso delle risorse e economia circolare

IRCE S.p.A. e FD SIMS si impegnano al riuso delle materie prime principali dei loro processi produttivi, attraverso la vendita del rottame derivante dal ciclo produttivo a fonderie.

Si precisa che, al momento, le risorse economiche allocate per le azioni correnti e future relative all'uso delle risorse e all' economica circolare non risultano significative.

Azioni Risultati attesi Perimetro Orizzonte temporale
Accordi con fonderie per conto
lavorazione (rifusione) di rottame di
rame smaltato e rame nudo
Aumentare la quota di
riutilizzo di rame secondari
nel processo produttivo
IRCE S.p.A.
FD SIMS
Continuativo

2.5.2.2. Obiettivi relativi alle politiche in materia di uso delle risorse e all'economia circolare

Attualmente, IRCE non ha definito obiettivi misurabili, orientati ai risultati e vincolati a scadenze a livello di Gruppo connessi all'uso delle risorse e all'economia circolare, in quanto è ancora in fase di valutazione un approccio strutturato che tenga conto delle specificità del business. Nonostante ciò, il Gruppo IRCE si pone come obiettivo generico e connaturato alla gestione del business, l'ottimizzazione dei consumi di risorse vergini, garantendo il riutilizzo di tale risorsa, e assicurando pertanto l'incentivazione dell'economia circolare sia in termini di prodotto finito che in termini di prevenzione e ottimizzazione della gestione dei rifiuti.

2.5.3. Flussi di risorse in entrata

Per le società più strutturare i dati riportati di seguito tabulati provengono da interrogazione di Sistema di Gestione ERP, mentre per le altre società di minori dimensioni le informazioni provengono da raccolte dati interne non supportate da SW gestionale. La tabella è stata strutturate secondo le macro-tipologie di risorse in entrata in funzione dello specifico processo produttivo, specificando la relativa composizione. La voce relativa al contenuto di materiale biologico degli imballaggi sono stati considerati gli imballi e le bobine in legno, mentre per i componenti secondari riutilizzati o riciclati sono state effettuate le seguenti stime:

  • per il rame, è stata stimata la quota media di rame acquistato proveniente da rottame, sulla base delle specifiche del fornitore;
  • per gli imballi si è stimato un dato pari a circa il quaranta per cento a livello di Gruppo.

Per materiale intermedio secondario riutilizzato si fa riferimento allo scarto di rame inviato alla fonderia e ritrasformato in vergella per essere riutilizzato nel processo produttivo.

Materiale usato per la produzione (ton)
2024
Materiale Quantità usata
di cui materiale
tecnico
Quantità usata
di cui materiale
biologico
Totale quantità
usata
Totale quantità usata di
cui componenti
secondari riutilizzati o
riciclati
Totale quantità
usata di cui
materiali intermedi
secondari riutilizzati
Rame 33.105 0 33.105 11.865 1.937
Alluminio 1.884 0 1.884 0 0
Vernici isolanti 3.567 0 3.567 0 0
PVC e Gomma 3.784 0 3.784 0 0
Imballaggi 432 1.374 1.806 694 0
Altro materiale 1.257 0 1.257 0 0
Totale 44.029 1.374 45.404 12.563 1.937
% sul totale 97,0% 3,0% 100,0% 27,7% 4,3%

2.5.4. Flussi di risorse in uscita

2.5.4.1. Prodotti e materiali

I principali prodotti del Gruppo IRCE sono:

  • Conduttori per avvolgimento di macchine elettriche, utilizzati in molteplici applicazioni quali motori e generatori elettrici, trasformatori, induttanze e relais. Trovano applicazione principalmente nella trasformazione di energia elettrica in meccanica e viceversa, nella modifica dei parametri energetici e nella trasformazione e controllo di altri tipi di energia.
  • Cavi isolati per il trasposto di energia, utilizzati per le realizzazioni di impianti elettrici di edifici civili e industriali e per l'alimentazione e il cablaggio di apparecchiature elettriche. I cavi prodotti dal gruppo comprendono una gamma completa di basso e medio voltaggio, e possono essere isolati con PVC, gomma o polietilene.

La durata di questi prodotti è legata all'impiego che ne verrà fatto come componenti di altri prodotti o in impiantistica: trattasi comunque di prodotti interamente riciclabili a fine vita.

I principali prodotti sopra elencati hanno le seguenti caratteristiche:

  • Una durabilità in termini di conservazione delle caratteristiche meccaniche, elettriche e chimiche prima dell'utilizzo finale da parte del cliente, condizionata in termini temporali dal solo rispetto di idonee condizioni di immagazzinamento (tipicamente al coperto, senza esposizione a luce solare diretta e in ambiente poco polveroso, in zona con limitata escursione termica e ridotta umidità).
  • Il prodotto non è riparabile;
  • Il tasso medio di contenuto riciclabile nei prodotti in rame è pari al 36%: per i prodotti Irce Spa si arriva ad un contenuto medio riciclabile del 52%.

  • L'imballaggio utilizzato per la consegna del prodotto finito è prevalentemente riutilizzabile (rocchetti e campane, riutilizzabili mediamente almeno sette volte, così come i pallet. Il contenuto medio stimato di riciclato degli imballaggi, esclusi rocchetti e campane, è pari al 50%.

2.5.4.2. Rifiuti

Nella seguente tabella sono evidenziati:

  • La quantità totale di rifiuti prodotti;
  • La quantità totale, in peso, di rifiuti non destinati allo smaltimento, distinguendo tra rifiuti pericolosi e non pericolosi e tra i seguenti tipi di operazioni di recupero:
    • preparazione per il riutilizzo;
    • riciclaggio; e
    • altre operazioni di recupero;
  • La quantità, in peso, di rifiuti destinati allo smaltimento per tipo di trattamento e la somma totale di tutti e tre i tipi, distinguendo tra rifiuti pericolosi e rifiuti non pericolosi. I tipi di trattamento dei rifiuti da indicare sono i seguenti:
    • incenerimento;
    • smaltimento in discarica; e
    • altre operazioni di smaltimento;
  • La quantità totale e la percentuale di rifiuti non riciclati.

Nella seguente tabella è inoltre evidenziata la quantità totale di rifiuti pericolosi e di rifiuti radioattivi da essa prodotti: quest'ultima tipologia non è presente nel nostro ciclo produttivo.

Tutte le quantità indicate in tabella sono espresse in tonnellate.

Rifiuti generati (ton)
Rifiuti pericolosi Rifiuti non
pericolosi
2024
Totale
% sul totale rifiuti
Rifiuti preparati per il riutilizzo 0 119 119 2,4%
Rifiuti riciclati 56 3.709 3.765 76,8%
Altri tipi di recupero 5 584 589 12,0%
Totale rifiuti non destinati allo
smaltimento
61 4.412 4.472 91,2%
Rifiuti inceneriti 0 145 145 3,0%
Rifiuti inviati in discarica 105 9 114 2,3%
Altri tipi di smaltimento 151 23 174 3,5%
Totale rifiuti diretti allo
smaltimento
256 177 433 8,8%
Totale rifiuti 317 4.589 4.905 100,0%
% rifiuti diretti allo smaltimento 80,9% 3,9% 8,8%
di cui rifiuti radioattivi 0%

I dati sopra riportati accorpano le principali tipologie di rifiuti derivanti dal ciclo produttivo delle aziende del Gruppo Irce, che sono sintetizzabili in:

  • rame e alluminio;
  • PVC e gomma;
  • imballaggi in carta e cartone, plastica e legno;
  • vernici e solventi di scarto;

  • oli esausti;
  • imballaggi e materiali assorbenti contaminati.

Si segnala i dati raccolti sui rifiuti fanno esclusivamente riferimento alle società produttive del Gruppo. I dati di Irce Spa derivano dalle scritture amministrativa cogenti in materia di rifiuti (MUD, registro cronologico di carico e scarico e Formulari di Accompagnamento del Rifiuti). Analogamente, per le altre società del Gruppo, i dati sono stati raccolti sulla base delle scritture amministrative cogenti nei singoli stati/regioni.

3.1. Interessi e opinioni dei portatori d'interessi

Il Gruppo riconosce pienamente il valore e l'importanza dei diritti di questa categoria di stakeholder, riservando loro un'attenzione significativa, tuttavia, ad oggi, la strategia e il modello aziendale non sono esplicitamente orientati dagli interessi e opinioni dei lavoratori

3.2. Impatti, rischi e opportunità legati alla forza lavoro propria

Gli impatti legati alla forza lavoro, individuati nel processo di valutazione descritto in ESRS 2 IRO-1, sono correlati al modello di business e alla strategia di IRCE. Il Gruppo, infatti, attribuisce importanza al benessere dei propri collaboratori, adottando una gestione fondata su trasparenza, etica, integrità e rispetto. Gli impatti identificati, a loro volta, contribuiscono a orientare la strategia del Gruppo, che si propone di prevenire l'insorgere di effetti negativi sulla propria forza lavoro e di favorire che gli impatti positivi continuino a verificarsi. Il Gruppo ha, inoltre, individuato un rischio relativo alla non conformità dovuto all'inosservanza delle normative in materia di salute e sicurezza sul lavoro connesso all'impatto negativo su infortuni e malattie professionali all'interno del Gruppo, che evidenzia di conseguenza la stretta correlazione tra la strategia e il modello di business di IRCE.

IRCE ha considerato tutti i collaboratori appartenenti alla propria forza lavoro nell'ambito dell'analisi di doppia materialità, senza effettuare distinzioni o valutazioni basate su caratteristiche specifiche. Inoltre, durante la valutazione delle opportunità e dei rischi rilevanti derivanti dagli impatti e dalle dipendenze relative ai propri lavoratori, non sono state individuate situazioni specifiche riguardanti particolari gruppi di persone.

Nella forza lavoro del Gruppo IRCE vengono inclusi i lavoratori dipendenti, distinti in base alla tipologia contrattuale (a tempo determinato, a tempo indeterminato), al genere e all'inquadramento professionale e i lavoratori non dipendenti, assunti tramite agenzie esterne. Si specifica che l'impresa non ha effettuato valutazioni particolari per i lavoratori con caratteristiche specifiche.

I seguenti impatti negativi fanno riferimento a situazioni che si possono manifestare nel contesto in cui il Gruppo opera:

  • Instabilità occupazionale;
  • Remunerazione inadeguata per il personale del Gruppo;
  • Non conformità degli orari lavorativi;
  • Mancato rispetto del bilanciamento vita-lavoro per il personale del Gruppo;
  • Mancanza di accordi di contrattazione collettiva;
  • Esclusione di persone con disabilità dall'organico del Gruppo;
  • Sicurezza informatica.

Sono inoltre stati identificati ulteriori impatti negativi che fanno invece riferimento a singoli incidenti e non sono di natura sistemica:

  • Violazione dei diritti umani all'interno dell'organizzazione (lavoro minorile e lavoro forzato);
  • Infortuni e malattie professionali all'interno del Gruppo.

Nell'ambito del processo di doppia materialità, è stato inoltre identificato un impatto positivo significativo relativo alla formazione e gestione dei talenti all'interno del Gruppo. Infatti, in coerenza con la strategia aziendale, è obiettivo del Gruppo IRCE accrescere e migliorare le competenze del proprio personale. Le attività di training e formazione coinvolgono sia i dipendenti che i lavoratori esterni e il Gruppo segue programmi di formazione sull'ambiente, qualità, sicurezza, rischio di incidenti e sistemi informativi.

Rispetto ai rischi e alle opportunità relativi alla forza lavoro, emerge come rilevante un rischio connesso alla non conformità dovuta all'inosservanza delle normative di salute e sicurezza sul lavoro. Questo potrebbe rappresentare un rischio significativo per l'azienda, poiché il mancato rispetto delle normative di sicurezza potrebbe provocare incidenti sul lavoro, con conseguenze negative sulla reputazione aziendale e sulla fiducia dei dipendenti.

La sicurezza e la salute dei lavoratori sono comunque un aspetto primario per il Gruppo ed è, infatti, di fondamentale importanza l'adeguatezza dell'ambiente lavorativo e delle attrezzature di lavoro, la formazione e l'addestramento del personale e tutto quanto necessario per il rispetto dei requisiti di sicurezza, anche al fine di limitare il verificarsi di incidenti sul lavoro e diminuire i casi eventuali di malattia professionale.

Il Gruppo IRCE non ha apportato modifiche alla propria strategia o al modello aziendale per affrontare specifici impatti o aspetti rilevanti legati alla propria forza lavoro.

Si precisa che, nelle operazioni del Gruppo, non sono state registrate attività significative a rischio di incidenti legati al lavoro forzato, obbligatorio o minorile, né in relazione al tipo di operazione né rispetto ai paesi o aree geografiche in cui l'azienda opera.

3.3. Politiche relative alla forza lavoro propria

3.3.1. Politica sui Diritti Umani

Il Gruppo crede nello sviluppo sostenibile del business e considera il rispetto dei diritti umani e la corretta adesione ai diritti del lavoro come parte integrante del comportamento aziendale responsabile.

Con l'obiettivo di rafforzare il proprio impegno nella promozione e tutela della dignità e del rispetto dei Diritti Umani, compresi i diritti del lavoro, dei lavoratori propri, il Gruppo IRCE ha realizzato nel 2024 una propria Politica sui Diritti Umani, strettamente correlata al Codice Etico aziendale già in essere dal 2022.

La suddetta Politica sui Diritti Umani è stata approvata direttamente dal Consiglio di Amministrazione nel dicembre 2024, e si applica a tutti i dipendenti del Gruppo, a cui è richiesto il massimo rispetto dei principi della stessa.

La Politica è a disposizione di tutti i dipendenti del Gruppo, sul sito www.irce.it, nella sezione Etica e Compliance. Per mezzo di questa, Il Gruppo IRCE si impegna a garantire a tutti i propri collaboratori un ambiente di lavoro sano e sicuro, assicurando condizioni eque e giuste che rispettino i principi di salute, sicurezza, benessere e dignità. Inoltre, assicura condizioni di lavoro giuste e favorevoli, garantendo una retribuzione equa e conforme ai requisiti minimi previsti dai contratti collettivi e dalla normativa vigente. Il diritto alla libertà di associazione e alla contrattazione collettiva è riconosciuto e promosso, con un primario riferimento alla contrattazione collettiva per la definizione delle condizioni contrattuali e per la gestione dei rapporti tra la Direzione aziendale e le organizzazioni sindacali. Il Gruppo prenderà in considerazione in futuro l'eventuale introduzione di modalità di coinvolgimento dei lavoratori. Al momento, non sono previsti meccanismi specifici per monitorare specificatamente il rispetto dei principi guida delle Nazioni Unite su imprese e diritti umani, né della dichiarazione dell'OIL sui principi e diritti fondamentali nel lavoro.

La Politica è stata redatta attenendosi alle principali normative e standard internazionali in materia di diritti umani, tra cui:

  • La Carta Internazionale dei Diritti Umani (composta dalla Dichiarazione Universale dei Diritti Umani e dai principali strumenti che l'hanno codificata: il Patto Internazionale sui Diritti Civili e Politici e il Patto internazionale sui Diritti Economici, Sociali e Culturali);
  • Le Convenzioni fondamentali dell'Organizzazione Internazionale del Lavoro (ILO) e la dichiarazione sui Principi e Diritti Fondamentali nel Lavoro;
  • La Convenzione Europea sui Diritti dell'Uomo;
  • Le Linee Guida dell'Organizzazione per la Cooperazione e lo Sviluppo Economico (OCSE) per le Imprese Multinazionali;
  • L'Agenda ONU 2030 per lo sviluppo sostenibile;
  • I 10 principi del Global Compact dell'ONU.

La Politica sui Diritti Umani affronta esplicitamente le tematiche relative al lavoro forzato e al lavoro minorile. In particolare, il Gruppo IRCE esclude qualsiasi forma di lavoro minorile, rifiutando l'impiego di personale di età inferiore all'età minima per l'ingresso nel mondo del lavoro prevista dalla legge del Paese in cui la prestazione lavorativa è eseguita e rifiuta tutte le forme di lavoro forzato o obbligatorio e garantisce condizioni di lavoro conformi alle leggi e ai regolamenti vigenti. La prestazione di lavoro sia ordinaria che straordinaria è priva di qualsivoglia forma di coercizione fisica e/o psicologica. Attualmente la Politica non affronta esplicitamente il tema della tratta degli esseri umani Si precisa che, attualmente, il Gruppo non dispone di misure specifiche messe in atto per porre rimedio ad eventuali impatti sui diritti umani.

3.3.2. Sistema di gestione integrato ambiente, sicurezza e per prevenzione incidenti

In ottemperanza al D.lgs. 81/2008 e s.m.i per la salute e sicurezza dei lavoratori e al D.lgs. 105/2015 per l'utilizzo di sostanze e preparati (vernici isolanti) classificati pericolosi, nel cui ambito di applicazione ricade lo stabilimento di Imola, in quanto considerato "stabilimento di

soglia inferiore", e con l'obiettivo di garantire ai propri lavoratori un ambiente di lavoro sicuro e sano, IRCE S.p.A. dispone al proprio interno del Sistema di gestione integrato ambiente, sicurezza e per prevenzione incidenti.

Analogamente, nel rispetto delle specifiche normative dei singoli Paesi in cui operano, tutte le imprese estere appartenenti al Gruppo si sono dotate di un proprio sistema di gestione degli infortuni sul lavoro.

3.3.3. Politiche volte all'eliminazione della discriminazione e promozione delle pari opportunità

Attualmente il Gruppo IRCE non dispone di specifiche politiche o procedure volte a eliminare la discriminazione, comprese le molestie, e a promuovere le pari opportunità, né altre soluzioni a sostegno della diversità e dell'inclusione, ma considera irrinunciabile il rispetto di tali tematiche e per questo pone comunque l'attenzione su queste all'interno del Codice Etico, della Politica sui Diritti umani e del Codice di condotta dei fornitori. In particolare, il Gruppo IRCE rinnega ogni forma di discriminazione, sia essa per genere, religione, nazionalità, orientamento religioso, orientamento politico o stato civile, non tollera molestie od offese sessuali, personali o di altra natura, e rispetta la dignità personale, la sfera privata e i diritti della personalità di qualsiasi individuo e lavora con donne e uomini di nazionalità, cultura, religioni e razze diverse. Attualmente il Gruppo non dispone di politiche formali o specifiche riguardo l'adozione di azioni positive destinate a favorire l'inclusione e il supporto di persone appartenenti a gruppi particolarmente vulnerabili nella propria forza lavoro.

Per consolidare il proprio impegno nell'eliminazione della discriminazione e nella promozione delle pari opportunità, il Gruppo IRCE si è dato l'obiettivo di adottare politiche specifiche sui temi sopra riportati.

3.4. Metriche sulla forza lavoro propria

3.4.1. Metodologia di raccolta dei dati

In tutte le seguenti tabelle, i numeri comunicati sono il numero di persone alla fine del periodo di riferimento, forniti dalle singole società del Gruppo ricomprese nel perimetro di rendicontazione.

All'interno di IRCE S.p.A., tutti i dati relativi al personale dipendente della forza lavoro propria vengono forniti direttamente dall'Ufficio Personale, che utilizza un gestionale dedicato alla gestione del personale, in grado di fornire estrazioni specifiche in base alle esigenze.

Per quanto riguarda invece le imprese controllate estere, i dati relativi al personale dipendente della forza lavoro sono forniti dai referenti aziendali identificati dal Dirigente Preposto come Process Owner. A seconda delle dimensioni della impresa controllata, il referente aziendale fornisce dati derivanti da sistemi gestionali oppure da specifici fogli di calcolo.

Tali dati si discostano da quanto riportato nella nota integrativa alla voce "Costo del personale" in quanto il numero di dipendenti è calcolato con il metodo del Full Time Equivalent.

L'aumento dei dipendenti rilevato nel 2024 rispetto al 2023 è dovuto principalmente alle assunzioni effettuate per il nuovo stabilimento realizzato in Repubblica Ceca e dall'aumento dei dipendenti nella società controllata brasiliana IRCE LTDA, come evidenziato nella successiva tabella "Numero totale di dipendenti suddivisi per Paese al 31 dicembre".

3.4.2. Caratteristiche e composizione della forza lavoro propria

Nella seguente tabella è evidenziato il numero totale di dipendenti suddiviso per genere al 31 dicembre.

Numero totale di dipendenti suddiviso per genere ed età al 31 dicembre
2024 2023
31 Dicembre 31 Dicembre
Uomini 564 546
Donne 75 70
Altro - -
Non dichiarato - -
Totale 639 616

Nella seguente tabella è evidenziato il numero totale di dipendenti suddiviso per Paese e genere al 31 dicembre.

2024 2023
Paese 31 Dicembre 31 Dicembre
Uomini Donne Totale Uomini Donne Totale
Italia 298 40 338 297 39 336
Paesi Bassi 66 7 73 68 7 75
Germania 12 6 18 12 5 17
Spagna 3 1 4 4 1 5
Polonia 1 1 2 1 1 2
Svizzera 15 6 21 14 6 20
Regno Unito 25 3 28 24 2 26
Repubblica Ceca 10 1 11 0 0 0
Brasile 116 10 126 109 8 117
India 17 0 17 16 1 17
Cina 1 0 1 1 0 1
Totale dipendenti 564 75 639 546 70 616

Nella seguente tabella è evidenziato il numero totale di dipendenti suddiviso per tipo di contratto e genere al 31 dicembre.

Numero totale di dipendenti suddivisi per tipo di contratto e genere al 31 dicembre
2024 2023
31 Dicembre 31 Dicembre
Uomini 547 534
Donne 67 66
Altro - -
Non dichiarato - -
Totale dipendenti a tempo indeterminato 614 600
Uomini 16 12
Donne 7 4
Altro - -
Non dichiarato - -
Totale dipendenti a tempo determinato 23 16
Uomini 1 -
Donne 1 -
Altro - -
Non dichiarato - -
Totale dipendenti con orario non garantito 2 -
Totale 639 616

Nella seguente tabella è evidenziato il numero totale di dipendenti suddiviso per tipologia di impiego e genere al 31 dicembre.

Numero totale di dipendenti per tipologia di impiego e genere al 31 dicembre
2024
31 Dicembre
2023
31 Dicembre
Variazione
Uomini 553 542 11
Donne 55 54 1
Altro - - -
Non dichiarato - - -
Totale Full Time 608 596 12
Uomini 11 4 7
Donne 20 16 4
Altro - - -
Non dichiarato - - -
Totale Part time 31 20 11
Totale 639 616 23
% dipendenti part time 4,9% 3,3%

Nella seguente tabella è evidenziato il numero totale di dipendenti che hanno lasciato l'impresa durante il periodo di riferimento e il tasso di turnover dei dipendenti nel medesimo periodo.

Tasso di turnover dei dipendenti
31 Dicembre 2024 31 Dicembre 2023
Dipendenti
dimessi
Totale
dipendenti
Turnover Dipendenti
dimessi
Totale
dipendenti
Turnover
Tasso di turnover 93 639 14,6% 85 616 13,8%

3.4.3. Caratteristiche e composizione dei lavoratori non dipendenti nella forza lavoro propria

Nella seguente tabella, i numeri comunicati sono il numero di persone alla fine del periodo di riferimento, forniti dalle singole società del Gruppo ricomprese nel perimetro di rendicontazione.

La raccolta dei dati riguardanti i lavoratori non dipendenti nella forza lavoro propria avviene attraverso l'elaborazione di specifici fogli di calcolo realizzati dall'Ufficio Personale.

Tutti i lavoratori non dipendenti nella forza lavoro propria sono stati assunti attraverso il servizio di agenzie esterne.

Nella seguente tabella è evidenziato il numero totale di lavoratori non dipendenti nella forza lavoro propria dell'impresa al 31 dicembre.

Numero dipendenti esterni al 31 dicembre
2024
31 Dicembre 31 Dicembre
Somministrati da agenzie esterne 45 57
Totale dipendenti esterni 45 57

3.4.4. Copertura della contrattazione collettiva e dialogo sociale

Nella seguente tabella sono evidenziate:

  • la percentuale del totale dei dipendenti coperti da contratti collettivi;

  • la percentuale complessiva dei dipendenti coperti da contratti collettivi all'interno del SEE per ciascun paese in cui l'impresa ha un livello di occupazione significativo;

  • la percentuale dei dipendenti propri coperti da contratti collettivi, suddivisi per regione, al di fuori del SEE;

  • la percentuale globale di dipendenti coperti da rappresentanti dei lavoratori, indicata a livello di paese per ciascun paese del SEE in cui l'impresa ha un livello di occupazione significativo.

Copertura della contrattazione collettiva e dialogo sociale al 31 dicembre
Copertura della contrattazione collettiva Dialogo sociale
Tasso di
copertura
Lavoratori dipendenti – SEE
(per i paesi con > 50 impiegati
che rappresentano > 10 %
degli impiegati totali)
Lavoratori dipendenti – non SEE
(stima per le regioni con > 50
impiegati che rappresentano > 10 %
degli impiegati totali)
Rappresentanza sul luogo di
lavoro (soltanto SEE)
(per i paesi con > 50 impiegati
che rappresentano > 10 %
degli impiegati totali)
0-19%
20-39%
40-59% Paesi Bassi
60-79%
80-100% Italia, Paesi Bassi Brasile Italia

La contrattazione collettiva e il dialogo sociale con i rappresentanti sindacali avvengono nel rispetto della legislazione locale applicabile e degli accordi sindacali vigenti in ogni Paese in cui il Gruppo opera.

All'interno del Gruppo non sono presenti accordi con i propri dipendenti per la rappresentanza da parte di un comitato aziendale europeo (CAE), un comitato aziendale di una Società europea (SE) o un comitato aziendale di una Società cooperativa europea (SCE).

3.4.5. Diversità della forza lavoro propria

Nella seguente tabella è evidenziata la distribuzione di genere in numero e in percentuale a livello di alta dirigenza, intesa come il primo e il secondo livello al di sotto degli organi di amministrazione e controllo.

Numero totale e percentuale dell'alta dirigenza suddivisi per categoria professionale e genere al 31 dicembre
2024 2023
31 Dicembre 31 Dicembre %
Uomini 11 9 91%
Donne 1 2 9%
Altro - - -
Non dichiarato - - -
Totale direttori 12 11 100%
Uomini 20 23 95%
Donne 1 1 5%
Altro - - -
Non dichiarato - - -
Totale responsabili di funzione 21 24 100%
Totale alta dirigenza 33 35

Nella seguente tabella è evidenziata la distribuzione dei dipendenti per fascia di età.

Numero totale di dipendenti suddiviso per età al 31 dicembre
2024 2023
31 Dicembre 31 Dicembre
Totale età < 30 anni 54 44
Totale età 30-50 anni 300 299
Totale età > 50 anni 285 273
Totale 639 616

3.4.6. Formazione e sviluppo delle competenze

La maggior parte delle imprese del Gruppo IRCE predispone annualmente di piani di formazione, informazione ed addestramento del personale, sviluppando percorsi di formazione specifici per i lavoratori sulla base del ruolo, della mansione, del livello di responsabilità e del contesto lavorativo.

Attualmente all'interno del Gruppo non sono previste revisioni periodiche delle prestazioni scadenziate da un programma specifico.

Nella seguente tabella è evidenziato il numero medio di ore di formazione per dipendente e per genere:

Ore medie di formazione per genere
2024
2023
31 Dicembre 31 Dicembre
Ore medie di formazione per lavoratore - uomini 8,66 6,73
Ore medie di formazione per lavoratore - donne 13,65 6,10
Ore medie di formazione per lavoratore - altro - -
Ore medie di formazione per lavoratore – non dichiarato - -
Ore medie di formazione per lavoratore 9,25 6,66

3.4.7. Salute e sicurezza

Tutti i lavoratori propri del Gruppo sono coperti dal sistema di gestione della salute e sicurezza in base alle prescrizioni giuridiche previste dai Paesi nei quali le singole imprese operano.

Nella seguente tabella è evidenziato, sia per i dipendenti della forza lavoro propria che per i lavoratori non dipendenti:

  • il numero e il tasso di infortuni sul lavoro, calcolato utilizzando la seguente formula: (numero di infortuni/ore lavorate) x 1.000.000
  • il numero di decessi dovuti a lesioni e il numero di infortuni con gravi conseguenze, che nel 2024 risultano entrambi pari a zero;
  • il tasso di infortuni sul lavoro con gravi conseguenze, calcolato utilizzando la seguente formula: (numero di infortuni con gravi conseguenze o decesso/ore lavorate) x 1.000.000
  • il numero di casi riguardanti malattie connesse al lavoro ed il numero di giornate perdute a causa di lesione e decessi sul lavoro dovuti a infortuni sul lavoro, malattie connesse al lavoro e decessi a seguito di malattie.

Infortuni e malattie professionali
2024 2023
Dipendenti Lavori non
dipendenti
Totale Dipendenti Lavori non
dipendenti
Totale
Numero di infortuni sul posto di
lavoro
26 0 26 20 1 21
Totali ore lavorate 1.088.948 89.670 1.178.618 1.085.862 73.066 1.158.928
Tasso di infortuni sul lavoro 23,88 0,00 22,06 18,42 13,69 18,12
Numero di infortuni con decesso 0 0 0 0 0 0
Numero di infortuni con gravi
conseguenze
0 0 0 2 0 2
Totali ore lavorate 1.088.948 89.670 1.178.618 1.085.862 73.066 1.158.928
Tasso di infortuni sul lavoro con
gravi conseguenze
0,00 0,00 0,00 1,84 0,00 1,73
Numero di malattie professionali 0 0 0 0 0 0
Numero di decessi dovuti a malattie
professionali
0 0 0 0 0 0
Numero di giorni di lavoro persi per
infortuni
889 0 889 860 24 884
Numero di giorni di lavoro persi per
malattie professionali
0 0 0 0 0 0

Si segnala che, in applicazione dal phase-in period segnalato nel paragrafo 1.1.1. Informativa in relazione a circostanze specifiche, il Gruppo non ha raccolto i dati relativi al numero di decessi dovuti a lesioni e il numero di infortuni con gravi conseguenze per altri lavoratori che operano nei siti dell'impresa, quali lavoratori nella catena del valore che operino nei siti dell'impresa.

3.4.8. Incidenti denunce ed impatti gravi in materia di diritti umani

Nel periodo di riferimento non sono stati segnalati episodi di discriminazione, comprese le molestie, né sono state presentate denunce attraverso i canali predisposti dal Gruppo affinché i lavoratori propri dello stesso sollevino preoccupazioni.

Inoltre, nel periodo di riferimento non si sono verificati incidenti gravi in materia di diritti umani connessi alla forza lavoro del Gruppo. Pertanto, non sono state ricevute richieste di ammende, sanzioni e risarcimento danni in merito a questi.

4. INFORMAZIONI SULLA GOVERNANCE

4.1. Ruolo degli organi di amministrazione, direzione e controllo in relazione alla condotta delle imprese

IRCE ha adottato un sistema di governo societario fondato sulla trasparenza operativa, sull'attenzione alle esigenze degli Stakeholder e su una gestione etica e responsabile. La struttura di Corporate Governance della Capogruppo IRCE S.p.A. è impostata secondo il modello costituito dall'Assemblea dei Soci, dal Consiglio di Amministrazione e dal Collegio Sindacale. Il Consiglio di Amministrazione in particolare definisce ed attua le strategie aziendali ed è responsabile della gestione dell'impresa. Al suo interno operano tre comitati: il Comitato Controllo e Rischi, che supporta il Consiglio di Amministrazione nella gestione dei rischi e del sistema di controllo interno, il Comitato per la Remunerazione, che definisce la politica retributiva e monitora la sua concreta applicazione e il Comitato per le Parti Correlate, che approva le operazioni con soggetti collegati nel rispetto delle normative Consob. L'organo amministrativo ha quindi come principale obiettivo il raggiungimento di un successo sostenibile, creando valore a lungo termine e tutelando al contempo gli interessi degli stakeholder.

Al fine di garantire una gestione responsabile, IRCE ha attuato un Codice Etico in cui vengono esplicitati i valori e gli standard morali e professionali che devono essere osservati nello svolgimento dell'attività d'impresa. Inoltre, la Società ha adottato il Modello di Organizzazione e di Gestione previsto dal Decreto Legislativo 231/2001, al fine di assicurare condizioni di correttezza e di trasparenza nella conduzione delle attività aziendali.

Il Collegio Sindacale di IRCE S.p.A. svolge parallelamente funzioni di vigilanza e controllo sulla gestione societaria, assicurando la conformità alle normative vigenti e la corretta applicazione dei principi di buona amministrazione.

4.2. Individuazione e valutazione degli impatti, rischi e opportunità rilevanti legati alla condotta aziendale

Il processo di individuazione degli impatti, rischi e opportunità legati alla condotta aziendale ha considerato diversi fattori cruciali, tra cui le attività dirette di IRCE, le sue relazioni commerciali, le strategie aziendali e un'analisi del quadro normativo nazionale ed europeo in materia di finanza sostenibile. L'analisi di doppia materialità evidenzia impatti ed opportunità rilevanti connessi alla condotta aziendale.

In particolare, si riscontrano effetti positivi ed attuali derivanti dalla promozione della cultura d'impresa del Gruppo, attraverso l'attuazione e diffusione del Codice Etico e dalla tutela dei whistleblower che hanno la possibilità di effettuare segnalazioni anche in forma anonima. Inoltre, il Gruppo eroga formazione in materia di anticorruzione, al fine di rafforzare l'etica aziendale e la trasparenza. Tuttavia, emergono alcuni impatti negativi connessi al mancato screening ESG dei fornitori e agli eventuali episodi di corruzione. Il Gruppo, al fine di intercettare e limitari tali episodi adotta il Modello 231 e il Sistema di Segnalazione Whistleblowing.

Tra le opportunità, l'approvvigionamento sostenibile rappresenta un elemento chiave nel lungo periodo, con il potenziale di migliorare la resilienza della catena del valore e rafforzare l'impegno del Gruppo verso la sostenibilità. Si precisa che il modello aziendale del Gruppo non è stato modificato nell'ambito delle azioni attuate per amplificare gli impatti positivi e mitigare quelli negativi, ma comunque la società adotta un approccio strategico volto a cogliere le opportunità emergenti e rafforzare le proprie pratiche ESG.

Per maggiori dettagli sul processo di identificazione e valutazione degli impatti, rischi e opportunità legati alla condotta aziendale si faccia riferimento al paragrafo ESRS 2 IRO-1 Descrizione del processo per individuare e valutare gli impatti i rischi e le opportunità rilevanti.

4.3. Politiche in materia di cultura d'impresa e di condotta delle imprese

4.3.1. Modelli 231 e Codice Etico

Al fine di assicurare condizioni di correttezza e di trasparenza nella conduzione delle attività aziendali, a tutela della posizione e dell'immagine propria, delle aspettative dei propri soci e del lavoro dei propri dipendenti, il Consiglio di Amministrazione della Capogruppo ha adottato il Modello di Organizzazione e di Gestione previsto dal Decreto Legislativo 231/2001 (di seguito denominato anche il "Modello") ed attuato un proprio Codice Etico, parte integrante del Modello di organizzazione in cui vengono esplicitati i valori e gli standard morali e professionali che devono essere osservati nello svolgimento dell'attività d'impresa. Tale scelta è stata assunta nella convinzione che l'adozione di tale Modello possa costituire un valido strumento di sensibilizzazione nei confronti di tutti coloro che operano in nome e per conto di IRCE, affinché seguano, nell'espletamento delle proprie attività, dei comportamenti corretti, tali da prevenire il rischio di commissione dei reati contemplati nel Decreto.

La volontà è quella di individuare le aree di attività rischiose, in cui, cioè, possono essere potenzialmente commessi i reati e di procedere all'individuazione di un insieme di misure di prevenzione (i c.d. protocolli) che, opportunamente applicate all'interno dell'organizzazione quali componenti di un sistema di controllo interno, possano consentire una riduzione dei rischi rilevati e una maggiore tutela per un'efficiente ed efficace governance aziendale.

IRCE S.p.A. si è ispirata alle "Linee guida per la costruzione dei modelli di organizzazione, gestione e controllo" ai sensi del D. Lgs. 8 giugno 2001, n.231 di Confindustria, che costituiscono un orientamento per l'interpretazione e l'analisi delle implicazioni giuridiche ed organizzative derivanti dall'introduzione del D. Lgs.231/2001.

Sulla base del Codice Etico, in coerenza con i valori di onestà e di trasparenza, la Società s'impegna a mettere in atto tutte le misure necessarie a prevenire ed evitare fenomeni di corruzione e di conflitto di interesse.

Il Codice si rivolge a tutti coloro che, direttamente o indirettamente, stabilmente o temporaneamente, instaurano rapporti con la Società tra cui: amministratori, sindaci, revisori contabili, dirigenti, dipendenti, collaboratori, consulenti, clienti, fornitori, business partner.

Il Codice Etico è costituito da tre principali parti:

  • principi generali sulle relazioni con gli stakeholder, che definiscono in modo astratto i valori di riferimento nelle attività di IRCE;
  • criteri di condotta verso ciascuna classe di stakeholder, che forniscono nello specifico le linee guida e le norme alle quali i Collaboratori di IRCE sono tenuti ad attenersi per il rispetto dei principi generali e per prevenire il rischio di comportamenti non etici;
  • modalità di attuazione, che descrivono le strutture di riferimento per l'applicazione e la revisione del Codice Etico, il sistema di controllo finalizzato all'osservanza del Codice Etico ed al suo miglioramento.

Ogni collaboratore deve conoscere, avere piena coscienza e conformare la propria attività ai principi ed alle direttive contenute nel Codice ed astenersi da comportamenti non conformi ai suddetti principi, collaborando altresì all'accertamento di eventuali violazioni e rendendo nota qualsiasi notizia idonea alla individuazione dei trasgressori. Ciascun collaboratore che abbia notizia di condotte non conformi è tenuto a comunicare le notizie di cui è in possesso ai propri superiori, e/o al Responsabile Risorse Umane della Società o all'Organismo di Vigilanza. In caso di violazioni del Codice Etico, IRCE adotta, nei confronti dei responsabili delle violazioni stesse, laddove ritenuto necessario per la tutela degli interessi aziendali, e compatibilmente a quanto previsto dal quadro normativo vigente e dai contratti di lavoro, provvedimenti disciplinari, che possono giungere sino all'allontanamento dalla Società dei responsabili medesimi, oltre al risarcimento dei danni eventualmente derivati dalle violazioni medesime. Per la diffusione e l'informazione del Codice Etico e del Modello di Organizzazione la Società ha pubblicato sul sito internet aziendale nella sezione "Etica e Compliance" i suddetti documenti nella versione integrale ed aggiornata.

4.3.1.1. Whistleblowing

IRCE ha inoltre istituito un Sistema di Segnalazione Whistleblowing, che consente a tutti gli stakeholder del Gruppo di segnalare, anche in forma anonima, atti o fatti che possano costituire una violazione del Modello Organizzativo D.lgs. 231/2001, del Codice Etico e in generale, di violazioni o irregolarità interne delle procedure aziendali adottate. IRCE si impegna, inoltre, ad indagare in modo celere, indipendente e obiettivo qualsiasi incidente riguardante la condotta di impresa, compresi casi di corruzione attiva e passiva..

Nonostante, il Gruppo non disponga attualmente di una politica specifica in materia di protezione degli informatori e che al momento non ha in programma di attuare, la tutela delle persone che effettuano segnalazioni è una priorità per il Gruppo, poiché riconosce l'importanza di proteggere questo diritto fondamentale. Nell'ottica di massima cautela e salvaguardia dei diritti dei propri lavoratori e dei propri stakeholder la Società ha costituito un canale di segnalazione interno con le seguenti modalità:

  • Piattaforma digitale in cloud attiva 7 giorni su 7 accessibile da qualsiasi device senza limiti di orario con cui è possibile effettuare segnalazioni in forma scritta, anche anonime. L'accesso alla Piattaforma WB può avvenire direttamente tramite il seguente indirizzo web: https://whistleblowing.irce.it/#/;
  • Comunicazione tramite raccomandata da inviare al gestore del canale di segnalazione;

La gestione del canale interno è stata affidata ad un soggetto interno in forma collegiale con tre componenti nominato dal Consiglio di Amministrazione ed in grado di assicurare i profili di professionalità, autonomia e indipendenza nel trattamento delle segnalazioni. Quanto

sopra è stato riportato in un apposito Modello organizzativo di ricevimento e gestione delle segnalazioni. Il soggetto interno in forma collegiale riferisce al Consiglio di Amministrazione in merito alle segnalazioni ricevute.

Inoltre, riconoscendo la centralità del coinvolgimento dei dipendenti nell'attuazione dei modelli di gestione proposti dal Modello e dei valori fondanti del Codice Etico, nel 2024 IRCE S.p.A. ha organizzato per i propri dipendenti corsi di formazione specifici sui contenuti, la struttura e i sistemi di attuazione di tali documenti. Si specifica che il Gruppo attualmente non dispone di misure specifiche volte a proteggere dalle ritorsioni i propri lavoratori.

4.3.2. Politiche in materia di lotta alla corruzione attiva o passiva

IRCE non dispone di una Politica Anticorruzione specifica, e al momento non ha in programma di attuarla, ma all'interno del Codice Etico si afferma che la Società rifiuta la corruzione come strumento di conduzione dei propri affari. Inoltre, gli Organi Sociali, i Dirigenti, i Dipendenti e i Collaboratori si impegnano a rispettare tutte le norme e disposizioni, sia nazionali che internazionali, in tema di anticorruzione.

IRCE ha sviluppato per il MOGC 231 un'analisi matriciale dove vengono identificate le attività sensibili ai reati di corruzione nei rapporti con la pubblica amministrazione e corruzione tra privati e le relative funzioni, dall'analisi risultano che le funzioni maggiormente a rischio sono principalmente il Consiglio di Amministrazione, il suo Presidente, le prime linee aziendali e le funzioni di staff tra cui le principali sono:

Funzioni a rischio reati di corruzione nei rapporti con la pubblica amministrazione e corruzione tra privati
Consiglio di amministrazione e Presidente Controllo di gestione
Direzione Generale Investor Relator
Dirigente preposto redazione documenti contabili Servizio qualità aziendale
Amministrazione e Finanza e Legale Risorse umane e Privacy
Internal Audit Direttori di stabilimento e Produzione
Sistemi informativi Acquisti e logistica
Responsabile Ambiente e Sicurezza Vendite
Ricerca e sviluppo e manutenzione impianti

Nel 2024, IRCE S.p.A. ha organizzato corsi di formazione dedicati ai propri dipendenti, focalizzati sui contenuti, la struttura e i meccanismi di attuazione del Modello 231 e del Codice Etico. Al di fuori di queste iniziative, l'azienda non prevede ulteriori sessioni di formazione specifiche sulla condotta aziendale né ha introdotto procedure aggiuntive per l'indagine di eventuali incidenti in questo ambito. il Gruppo non dispone al momento di una politica di formazione sulla condotta dell'imprese.

4.4. Rapporti con i fornitori

Nella gestione dei rapporti di fornitura, il Gruppo non dispone attualmente di una politica formalizzata sui tempi di pagamento volta a prevenire ritardi, ma riconosce l'importanza fondamentale di questo aspetto per il buon funzionamento dell'attività e la creazione di valore condiviso. Il rispetto delle scadenze è infatti considerato essenziale per mantenere relazioni solide e di fiducia con i fornitori. L'azienda pone grande attenzione alla puntualità nei pagamenti, consapevole che una gestione responsabile dei flussi finanziari è determinante per la sostenibilità delle partnership commerciali e l'efficienza operativa.

4.4.1. Codice di condotta di business

L'impegno del Gruppo verso uno sviluppo sostenibile rispettoso dell'ambiente e dei diritti umani si concretizza nella realizzazione non solo del proprio Codice Etico, ma di recente anche dello specifico "Codice di condotta di business", il cui scopo è quello di definire i principi di riferimento sulle tematiche sociali, ambientali e di governance per fornire anche ai propri fornitori una linea di comportamento da seguire nelle attività operative.

Nel rispetto di tale Codice, viene richiesto ai fornitori di:

  • rispettare e garantire che le condizioni di lavoro, inclusi l'orario di lavoro, gli straordinari, e la retribuzione dei lavoratori siano coerenti con i principi definiti dall'Organizzazione Internazionale del Lavoro;

  • assicurare che non vi sia uso di lavoro infantile, lavoro forzato od obbligatorio;
  • vietare qualsiasi forma di discriminazione;
  • rispettare, senza discriminazioni, il diritto dei lavoratori alla libertà di riunione e associazione, di organizzazione e contrattazione collettiva e di costituzione di sindacati;
  • tutelare le risorse naturali e affermare modelli di produzione e consumo sostenibili;
  • condurre il proprio business secondo i principi di legalità e trasparenza, coerentemente con le leggi e normative internazionali, comunitarie, nazionali, regionali e locali;

Il Codice di condotta di business si ispira ai principali standard internazionali sull'ambiente e sul lavoro, tra cui il Global Compact delle Nazioni Unite e Standard internazionali dell'OIL in materia di lavoro. Esso si applica unitamente a tutte le normative vigenti nei paesi in cui la Società opera e a integrazione di tutti i principi riportati nel Codice Etico e nelle procedure aziendali vigenti.

Il Codice di condotta di business è consultabile nella sezione "Etica & Compliance" sul sito internet aziendale www.irce.it nella sezione "Etica e Compliance". Comunque, al momento, nel selezionare i Fornitori, il Gruppo non tiene conto di criteri sociali ed ambientali e non attua procedure di selezione e verifica specifiche.

4.5. Prevenzione e individuazione della corruzione attiva e passiva

Il sistema per prevenire ed individuare asserzioni o episodi di corruzione attiva e passiva è costituito dal Codice Etico, dal Modello 231 e dal Sistema di Segnalazione Whistleblowing. Tramite il canale whistleblowing, è possibile per tutti gli stakeholder del Gruppo segnalare, anche in forma anonima, atti o fatti che possano costituire una violazione del Modello Organizzativo D.lgs. 231/2001, del Codice Etico e in generale, di violazioni o irregolarità interne delle procedure aziendali adottate.

Nel caso di segnalazioni interne ed esterne, la gestione è affidata a un organismo collegiale composto da tre membri, nominati dal Consiglio di Amministrazione, che garantisce professionalità, autonomia e indipendenza nel trattamento di queste segnalazioni. La Collegialità dell'organismo di controllo permette di poter svolgere le indagini anche nel caso in cui uno dei tre membri sia parte interessata alla questione in questo caso quest'ultimo non prenderà parte alle attività di verifica.

Le modalità di ricezione e gestione delle segnalazioni sono disciplinate in un apposito Modello Organizzativo. L'organismo collegiale riferisce periodicamente al Consiglio di Amministrazione sulle segnalazioni ricevute e sui risultati delle indagini effettuate con cadenza trimestrale.

IRCE garantisce la diffusione e l'accessibilità al Codice Etico e al Modello di Organizzazione attraverso la loro pubblicazione sul sito aziendale, nella sezione "Etica e Compliance". In questo modo, tutti i soggetti interessati possono consultare i documenti nella loro versione integrale e aggiornata, assicurando una chiara comprensione dei principi e delle disposizioni adottate dalla Società.

Nel 2024 IRCE S.p.A. ha organizzato per i propri dipendenti corsi di formazione specifici sui contenuti, la struttura e i sistemi di attuazione del Modello 231 e del Codice Etico, che hanno trattato contestualmente gli aspetti relativi all'anticorruzione. Si precisa che il 100% delle funzioni a rischio è stato contemplato nei programmi di formazione.

Per garantire l'osservanza ed interpretazione del Modello Organizzativo è stato inoltre nominato dal Consiglio di Amministrazione della Capogruppo un Organismo di Vigilanza (OdV), dotato di autonomi poteri di iniziativa e di controllo, a cui è assegnato il compito di vigilare sul funzionamento e sull'osservanza del Modello e di curarne il relativo aggiornamento.

Il ruolo dell'OdV è quello di vigilare:

  • sull'osservanza delle prescrizioni del Modello da parte dei destinatari;
  • sulla reale efficacia ed effettiva capacità del Modello, in relazione alla struttura aziendale, di prevenire la commissione dei reati di cui al Decreto;
  • sull'opportunità di aggiornamento del Modello, laddove si riscontrino esigenze di adeguamento dello stesso in relazione a mutate condizioni aziendali

Gli organi di amministrazione direzione e controllo organizzano periodicamente riunioni con l'Organismo di Vigilanza per essere informati e formati sui contenuti del Modello 231, sulle novità legislative e ne verificano con cadenza annuale l'aggiornamento in linea con la normativa vigente.

4.5.1. Casi di corruzione attiva o passiva

Nel corso del 2024, il Gruppo non ha ricevuto condanne e/o ammende per violazioni delle leggi contro la corruzione attiva e passiva ne si sono verificati casi di corruzione attiva o passiva.

4.6. Prassi di pagamento

I termini standard di pagamento dei fornitori del Gruppo Irce variano in un range temporale compreso tra "Pagamento a vista" e a "120 giorni fine mese"; in particolare, le fatture dei fornitori sono concentrate nelle fasce tra 0-30 giorni e 30-60 giorni .

Nella seguente tabella sono rappresentati i tempi medi di pagamento della fatture in numero di giorni nonché la percentuale dei pagamenti in linea con i termini standard riportati in fattura.

Prassi di pagamento
Tempi medi di pagamento fattura (Giorni) Pagamenti allineati ai termini standard di
pagamento (%)
Totale 32 71%

Si segnala che il dato sopra riportato si basa su un campionamento che comprende tutte le fatture emesse e pagate dalla capogruppo IRCE S.p.A. e dalla controllata brasiliana IRCE Ltda nell'anno fiscale 2024. Le due società incidono circa per l'80% sul totale dei costi aggregati del Gruppo Irce relativi all' acquisto di materie prime e servizi. I tempi medi di pagamento sono calcolati come giorni intercorsi tra la data di emissione della fattura e la data di pagamento della stessa. La percentuale di pagamenti allineati ai termini standard di pagamento è stata calcolata considerando il numero di pagamenti effettuati entro la data di scadenza della fattura come da termini standard riportati nella fattura stessa. Entrambe le analisi sono state effettuate facendo riferimento al numero di pagamenti 2024 associati alle fatture dei fornitori emesse nel 2024, prescindendo quindi dal relativo valore monetario.

Non si segnalano scostamenti significativi dei dati sopra riportati per quanto riguarda le PMI. Per verificare questo aspetto, è stato analizzato un campione corrispondente al 45% del totale pagamenti associati alle fatture dei fornitori della capogruppo IRCE S.p.A. e della controllata brasiliana IRCE Ltda nell'anno fiscale 2024. L'analisi è stata effettuata sul suddetto campione poiché la suddivisione tra Piccole/Medie Imprese e Grandi Imprese non è automatizzata nel sistema gestionale.

Si precisa che, nel corso del 2024, non sono stati registrati procedimenti giudiziari pendenti dovuti a ritardi di pagamento.

5. Indice

Di seguito è riportato un overview dei contenuti nel presente Rendicontazione di Sostenibilità. Si specifica che, per il FY 2024, non sono state definite delle informative specifiche per l'entità, oltre a quelle già previste dagli standard ESRS sector agnostic.

Obbligo di informative ESRS Paragrafi di riferimento
ESRS 2 - Criteri per la redazione 1. INFORMAZIONI GENERALI
BP-1 Criteri generali per la redazione delle dichiarazioni sulla
sostenibilità
1.1. Criteri per la redazione della dichiarazione sulla
sostenibilità
BP-2 Informativa in relazione a circostanze specifiche 1.1. Criteri per la redazione della dichiarazione sulla
sostenibilità
1.1.1. Informativa in relazione a circostanze specifiche
GOV-1 Ruolo degli organi di amministrazione, direzione e controllo 1.2. Ruolo degli organi di amministrazione, direzione e
controllo
GOV-2 Informazioni fornite agli organi di amministrazione, direzione e
controllo dell'impresa e questioni di sostenibilità da questi affrontate
1.3. Informazioni fornite agli organi di amministrazione
direzione e controllo dell'impresa e questioni di sostenibilità
da questi affrontate
GOV-3 Integrazione delle prestazioni di sostenibilità nei sistemi di
incentivazione
1.4. Integrazione delle prestazioni in termini di sostenibilità
nei sistemi d'incentivazione
GOV-4 Dichiarazione sul dovere di diligenza 1.5. Dichiarazione sul dovere di diligenza
GOV-5 Gestione del rischio e controlli interni sulla rendicontazione di
sostenibilità
1.6. Gestione del rischio
SBM-1 Strategia, modello aziendale e catena del valore 1.7. Strategia, modello aziendale e catena del valore
SBM-2 Interessi e opinioni dei portatori di interessi 1.8. Interessi e opinioni dei portatori d'interessi
SBM-3 Impatti, rischi e opportunità rilevanti e loro interazione con la
strategia e il modello aziendale
1.9. Impatti rischi ed opportunità rilevanti e loro interazione
con la strategia e modello aziendale
IRO-1 Descrizione dei processi per individuare e valutare gli impatti, i
rischi e le opportunità rilevanti
1.10. Analisi di doppia materialità
IRO-2 Obblighi di informativa degli ESRS oggetto della dichiarazione
sulla sostenibilità dell'impresa
5. Indice
MDR-P Politiche adottate per gestire questioni di sostenibilità rilevanti 2.2.5. Politiche relative alla mitigazione dei cambiamenti
climatici e all'adattamento agli stessi
2.3.2. Politiche relative all'inquinamento
2.4.2. Politiche connesse alle acque e alle risorse marine
2.5.2. Politiche connesse all'uso delle risorse e
all'economia circolare
3.3. Politiche relative alla forza lavoro propria
4.3. Politiche in materia di cultura d'impresa e di condotta
delle imprese
MDR-A Azioni e risorse relative a questioni di sostenibilità rilevanti 2.2.5. Politiche relative alla mitigazione dei cambiamenti
climatici e all'adattamento agli stessi
2.2.5.1. Azioni e risorse relative alle politiche in materia
di cambiamenti climatici
2.3.2. Politiche relative all'inquinamento
2.3.2.1. Azioni e risorse relative alle politiche in materia
di inquinamento
2.4.2. Politiche connesse alle acque e alle risorse marine
2.4.2.1. Azioni e risorse relative alle politiche in materia
di acque e risorse marine

E1-1 Piano di transizione per la mitigazione dei cambiamenti climatici cambiamenti climatici
2.2.3. Impatti, rischi e opportunità legati al cambiamento
climatico
2.2.2. Piano di transizione per la mitigazione dei
nei sistemi di incentivazione sostenibilità nei sistemi di incentivazione
ESRS 2 GOV-3 Integrazione delle prestazioni in termini di sostenibilità 2.2.1. Integrazione delle prestazioni in termini di
ESRS E1 - Cambiamento climatico 2.2.
CAMBIAMENTI CLIMATICI
4.6. Prassi di pagamento
4.5.1. Casi di corruzione attiva o passiva
delle risorse e all'economia circolare
2.5.2.2. Obiettivi relativi alle politiche in materia di uso
all'economia circolare
2.5.2. Politiche connesse all'uso delle risorse e
acque e alle risorse marine
obiettivi 2.4.2.2. Obiettivi relativi alle politiche in materia di
MDR-T Monitoraggio dell'efficacia delle politiche e delle azioni mediante 2.4.2. Politiche connesse alle acque e alle risorse marine
inquinamento
2.3.2.2. Obiettivi relativi alle politiche in materia di
2.3.2. Politiche relative all'inquinamento
di cambiamenti climatici
2.2.5.2.
Obiettivi relativi alle politiche in materia
climatici e all'adattamento agli stessi
2.2.5. Politiche relative alla mitigazione dei cambiamenti
4.6. Prassi di pagamento
4.5.1. Casi di corruzione attiva o passiva
diritti umani
3.4.8. Incidenti denunce ed impatti gravi in materia di
3.4.7. Salute e sicurezza
3.4.6. Formazione e sviluppo delle competenze
3.4.5. Diversità della forza lavoro propria
dialogo sociale
3.4.4. Copertura della contrattazione collettiva e
dipendenti nella forza lavoro propria
3.4.3. Caratteristiche e composizione dei lavoratori non
MDR-M Metriche relative a questioni di sostenibilità rilevanti propria
3.4.1 Metodologia di raccolta dei dati
3.4.2. Caratteristiche e composizione della forza lavoro
3.4. Metriche sulla forza lavoro propria
2.5.4. Flussi di risorse in uscita
2.5.3. Flussi di risorse in entrata
2.4.3. Consumo idrico
preoccupanti
2.3.4. Sostanze preoccupanti e sostanze estremamente
2.3.3. Inquinamento di aria, acqua e suolo
totali di GHG
2.2.7. Emissioni lorde di GHG di scope 1, 2, 3 ed emissioni
2.2.6. Consumo di energia e mix energetico
2.5.2.1. Azioni e risorse relative alle politiche in materia
di uso delle risorse e economia circolare
all'economia circolare
2.5.2. Politiche connesse all'uso delle risorse e

ESRS 2 SBM-3 Impatti, rischi e opportunità rilevanti e loro interazione 2.2.3. Impatti, rischi e opportunità legati al cambiamento
con la strategia e il modello aziendale climatico
ESRS 2 IRO-1 Descrizione dei processi per individuare e valutare gli 2.2.4. Individuazione e valutazione degli impatti, rischi e
impatti, i rischi e le opportunità rilevanti legati al clima opportunità rilevanti legati al cambiamento climatico
E1-2 Politiche relative alla mitigazione dei cambiamenti climatici e 2.2.5. Politiche relative alla mitigazione dei cambiamenti
all'adattamento agli stessi climatici e all'adattamento agli stessi
E1-3 Azioni e risorse relative alle politiche in materia di cambiamenti
climatici
2.2.5. Politiche relative alla mitigazione dei cambiamenti
climatici e all'adattamento agli stessi
2.2.5.1. Azioni e risorse relative alle politiche in materia
di cambiamenti climatici
E1-4 Obiettivi relativi alla mitigazione dei cambiamenti climatici e
all'adattamento agli stessi
2.2.5. Politiche relative alla mitigazione dei cambiamenti
climatici e all'adattamento agli stessi
2.2.5.2.
Obiettivi relativi alle politiche in materia
di cambiamenti climatici
E1-5 Consumo di energia e mix energetico 2.2.6. Consumo di energia e mix energetico
E1-6 Emissioni lorde di GHG di ambito 1, 2, 3 ed emissioni totali di 2.2.7. Emissioni lorde di GHG di scope 1, 2, 3 ed emissioni
GHG totali di GHG
ESRS E2 - Inquinamento 2.3. INQUINAMENTO
ESRS 2 IRO-1 Descrizione dei processi per individuare e valutare gli 2.3.1. Individuazione e valutazione degli impatti, rischi e
impatti, i rischi e le opportunità rilevanti legati all'inquinamento opportunità rilevanti legati all'inquinamento
E2-1 Politiche relative all'inquinamento 2.3.2. Politiche relative all'inquinamento
E2-2 Azioni e risorse connesse all'inquinamento 2.3.2. Politiche relative all'inquinamento
2.3.2.1. Azioni e risorse relative alle politiche in materia
di inquinamento
E2-3 Obiettivi connessi all'inquinamento 2.3.2. Politiche relative all'inquinamento
2.3.2.2. Obiettivi relativi alle politiche in materia di
inquinamento
E2-4 Inquinamento di aria, acqua e suolo 2.3.3. Inquinamento di aria, acqua e suolo
E2-5 Sostanze preoccupanti e sostanze estremamente preoccupanti 2.3.4. Sostanze preoccupanti e sostanze estremamente
preoccupanti
ESRS E3 - Acqua e risorse marine 2.4. ACQUE E RISORSE MARINE
ESRS 2 IRO-1 Descrizione dei processi per individuare e valutare gli 2.4.1. Individuazione e valutazione degli impatti, rischi e
impatti, i rischi e le opportunità rilevanti legati alle acque e alle risorse
marine
opportunità rilevanti legati alle acque e alle risorse marine
E3-1 Politiche connesse alle acque e alle risorse marine 2.4.2. Politiche connesse alle acque e alle risorse marine
E3-2 Azioni e risorse connesse alle acque e alle risorse marine 2.4.2. Politiche connesse alle acque e alle risorse marine
2.4.2.1. Azioni e risorse relative alle politiche in materia
di acque e risorse marine
E3-3 Obiettivi connessi alle acque e alle risorse marine 2.4.2. Politiche connesse alle acque e alle risorse marine
2.4.2.2. Obiettivi relativi alle politiche in materia di
acque e alle risorse marine
E3-4 Consumo di acqua 2.4.3. Consumo idrico
ESRS E5 - Utilizzo delle risorse ed economia circolare 2.5. USO DELLE RISORSE ED ECONOMIA CIRCOLARE

ESRS 2 IRO-1 Descrizione dei processi per individuare e valutare gli 2.5.1. Individuazione e valutazione degli impatti, rischi e
impatti, i rischi e le opportunità rilevanti connessi all'uso delle risorse e opportunità rilevanti connessi all'uso delle risorse e
all'economia circolare all'economia circolare
2.5.2. Politiche connesse all'uso delle risorse e
E5-1 Politiche relative all'uso delle risorse e all'economia circolare all'economia circolare
E5-2 Azioni e risorse relative all'uso delle risorse e all'economia
circolare
2.5.2. Politiche connesse all'uso delle risorse e
all'economia circolare
2.5.2.1. Azioni e risorse relative alle politiche in materia
di uso delle risorse e economia circolare
E5-3 Obiettivi relativi all'uso delle risorse e all'economia circolare 2.5.2. Politiche connesse all'uso delle risorse e
all'economia circolare
2.5.2.2. Obiettivi relativi alle politiche in materia di uso
delle risorse e all'economia circolare
E5-4 Flussi di risorse in entrata 2.5.3. Flussi di risorse in entrata
E5-5 Flussi di risorse in uscita 2.5.4. Flussi di risorse in uscita
ESRS S1 - Forza lavoro propria 3. INFORMAZIONI SOCIALI
ESRS 2 SBM-2 Interessi e opinioni dei portatori d'interessi 3.1. Interessi e opinioni dei portatori d'interessi
ESRS 2 SBM-3 Impatti, rischi e opportunità rilevanti e loro interazione 3.2 Impatti, rischi e opportunità legati alla forza lavoro
con la strategia e il modello aziendale propria
S1-1 – Politiche relative alla forza lavoro propria 3.3. Politiche relative alla forza lavoro propria
S1-6 Caratteristiche dei dipendenti dell'impresa 3.4. Metriche sulla forza lavoro propria
3.4.1 Metodologia di raccolta dei dati
3.4.2. Caratteristiche e composizione della forza lavoro
propria
S1-7 Caratteristiche dei lavoratori non dipendenti nella forza lavoro
propria dell'impresa
3.4. Metriche sulla forza lavoro propria
3.4.3. Caratteristiche e composizione dei lavoratori non
dipendenti nella forza lavoro propria
S1-8 Copertura della contrattazione collettiva e dialogo sociale 3.4. Metriche sulla forza lavoro propria
3.4.4. Copertura della contrattazione collettiva e
dialogo sociale
S1-9 Metriche della diversità 3.4. Metriche sulla forza lavoro propria
3.4.5. Diversità della forza lavoro propria
S1-13 Metriche di formazione e sviluppo delle competenze 3.4. Metriche sulla forza lavoro propria
3.4.6. Formazione e sviluppo delle competenze
S1-14 Metriche di salute e sicurezza 3.4. Metriche sulla forza lavoro propria
3.4.7. Salute e sicurezza
S1-17 Incidenti, denunce e impatti gravi in materia di diritti umani 3.4. Metriche sulla forza lavoro propria
3.4.8. Incidenti denunce ed impatti gravi in materia di
diritti umani
ESRS G1 - Condotta di business 4. INFORMAZIONI SULLA GOVERNANCE
ESRS 2 GOV-1 Ruolo degli organi di amministrazione, direzione e 4.1. Ruolo degli organi di amministrazione, direzione e
controllo controllo in relazione alla condotta delle imprese
ESRS 2 IRO-1 Descrizione dei processi per individuare e valutare gli 4.2. Individuazione e valutazione degli impatti, rischi e
impatti, i rischi e le opportunità rilevanti opportunità rilevanti legati alla condotta aziendale
4.3. Politiche in materia di cultura d'impresa e di condotta
G1-1 Politiche in materia di cultura d'impresa e condotta delle imprese delle imprese

G1-2 Gestione dei rapporti con i fornitori 4.4. Rapporti con i fornitori
G1-3 Prevenzione e individuazione della corruzione attiva e passiva 4.5. Prevenzione e individuazione della corruzione attiva e
passiva
G1-4 Casi accertati di corruzione attiva o passiva 4.5.1. Casi di corruzione attiva o passiva
G1-6 Prassi di pagamento 4.6. Prassi di pagamento

Vi invitiamo ad approvare il bilancio separato di IRCE S.p.A al 31/12/2024, che chiude con un utile di € 4.620.629.

Si propone di deliberare la distribuzione di un dividendo pari ad € 0,06 per azione, che sarà prelevato dall'utile di esercizio, con data di stacco 19 maggio 2025, con record date il 20 maggio 2025 e payment date il giorno 21 maggio 2025 e di destinare il residuo dell'utile netto, dopo il pagamento dei dividendi, a Riserva Straordinaria.

Il Consiglio ringrazia gli Azionisti per la fiducia accordata, tutto il personale per l'attività prestata nel corso dell'esercizio ed il Collegio Sindacale per l'opera di controllo e per i preziosi suggerimenti forniti.

Imola, 14 marzo 2025

Bilancio consolidato Gruppo IRCE

al 31 dicembre 2024

SITUAZIONE PATRIMONIALE – FINANZIARIA CONSOLIDATA

2024 2023
(Migliaia di Euro) Note 31 Dicembre 31 Dicembre
ATTIVITA'
Attività non correnti
Avviamento e altre attività immateriali 3 50 136
Immobili, impianti e macchinari 4 43.064 43.933
Attrezzature ed altre immobilizzazioni materiali 4 1.731 1.852
Immobilizzazioni in corso ed acconti 4 41.609 13.385
Altri crediti finanziari non correnti 5 7 5
Imposte anticipate 6 2.502 2.495
Altre attività non correnti non finanziarie 7 - 1.196
TOTALE ATTIVITA' NON CORRENTI 88.963 63.002
Attività correnti
Rimanenze 8 94.345 94.495
Crediti commerciali 9 54.083 67.157
Crediti tributari 10 114 22
Crediti verso altri 11 5.316 4.575
Attività finanziarie correnti 12 412 373
Disponibilità liquide e mezzi equivalenti 13 13.859 14.167
TOTALE ATTIVITA' CORRENTI 168.129 180.789
TOTALE ATTIVITA' 257.092 243.791

2024 2023
(Migliaia di Euro) Note 31 Dicembre 31 Dicembre
PATRIMONIO NETTO E PASSIVITA'
Patrimonio netto
Capitale sociale 13.756 13.782
Riserve 130.268 131.641
Risultato di periodo 6.900 8.226
Patrimonio netto attribuibile agli azionisti del gruppo 150.924 153.649
Patrimonio netto attribuibile agli azionisti di minoranza (308) (322)
TOTALE PATRIMONIO NETTO 14 150.616 153.327
Passività non correnti
Passività finanziarie non correnti 15 38.023 13.664
Imposte differite 6 280 286
Fondi rischi e oneri 16 558 846
Fondi per benefici ai dipendenti 17 3.685 3.673
TOTALE PASSIVITA' NON CORRENTI 42.546 18.469
Passività correnti
Passività finanziarie correnti 15 22.757 26.524
Debiti commerciali 18 26.010 33.207
Debiti tributari 10 1.277 1.496
(di cui vs. parti correlate) 644 1.169
Debiti verso istituti di previdenza sociale 19 2.013 2.022
Altre passività correnti 20 8.513 8.507
Fondi rischi ed oneri correnti 16 3.360 239
TOTALE PASSIVITA' CORRENTI 63.930 71.995
TOTALE PATRIMONIO NETTO E PASSIVITA' 257.092 243.791

CONTO ECONOMICO CONSOLIDATO

2024 2023
(Migliaia di Euro) Note 31 Dicembre 31 Dicembre
Ricavi 21 397.654 402.780
Altri ricavi e proventi 22 1.786 1.753
TOTALE RICAVI E PROVENTI 399.440 404.533
Costi per materie prime e materiali di consumo 23 (307.617) (306.550)
Variazione rimanenze prodotti finiti e in lavorazione 3.519 (7.995)
Costi per servizi 24 (37.078) (37.001)
Costo del personale 25 (35.757) (30.486)
Ammortamenti e svalutazioni immobilizzazioni materiali ed immateriali 26 (6.861) (6.927)
Accantonamenti e svalutazioni 27 436 (21)
Altri costi operativi 28 (1.615) (1.129)
RISULTATO OPERATIVO 14.467 14.424
Proventi / (oneri) finanziari 29 (1.568) (1.956)
RISULTATO PRIMA DELLE IMPOSTE 12.899 12.468
Imposte sul reddito 30 (5.984) (4.239)
RISULTATO NETTO GRUPPO E TERZI 6.915 8.229
Risultato di periodo attribuibile agli azionisti di minoranza 15 3
RISULTATO NETTO ATTRIBUIBILE AGLI AZIONISTI DELLA CAPOGRUPPO 6.900 8.226
2024 2023
RISULTATO NETTO PER AZIONE Note 31 Dicembre 31 Dicembre
BASE - Risultato di periodo attribuibile agli azionisti ordinari della Capogruppo 31 0,261 0,310
DILUITO – Risultato di periodo attribuibile agli azionisti ordinari della Capogruppo 31 0,261 0,310

CONTO ECONOMICO COMPLESSIVO CONSOLIDATO

2024 2023
(Migliaia di Euro) Note 31 Dicembre 31 Dicembre
RISULTATO NETTO GRUPPO E TERZI 6.915 8.229
Variazione della riserva di conversione dei bilanci di società estere (7.777) 2.294
TOTALE COMPONENTI DA RICLASSIFICARE NEL RISULTATO 14 (7.777) 2.294
Utili / (Perdite) attuariali IAS 19 17 (199) (385)
Effetto imposte 6 38 79
Totale variazione riserva IAS 19 14 (161) (306)
TOTALE COMPONENTI DA NON RICLASSIFICARE NEL RISULTATO (161) (306)
TOTALE RISULTATO DEL CONTO ECONOMICO COMPLESSIVO (1.024) 10.216
Attribuibile ad azionisti della capogruppo (1.039) 10.213
Attribuibile ad azionisti di minoranza 15 3

PROSPETTO DELLE VARIAZIONE DEL PATRIMONIO NETTO CONSOLIDATO

Altre riserve
Capitale
sociale
Utili portati a nuovo Totale
patrimoni
o netto di
Interessen
ze di
minoranza
Totale
patrimoni
o netto
gruppo e
(Migliaia di Euro) Riserva
sovrappr.
Altre
riserve
Riserva
legale
Riserva
IAS 19
Utili/perdite
a nuovo
Riserva di
traduzione
Risultato
dl periodo
gruppo terzi
Saldo apertura
esercizio precedente
13.802 40.471 45.923 2.925 (424) 62.672 (29.483) 9.224 145.110 (325) 144.785
Destinazione risultato
precedente esercizio
- - - - - - - - - - -
Dividendi - - - - - (1.592) - - (1.592) - (1.592)
Compravendita azioni
proprie
(20) (62) - - - - - - (82) - (82)
Altri utili / (perdite)
complessivi
- - - - (306) - 2.294 - 1.987 - 1.987
Risultato dell'esercizio - - - - - - - 8.226 8.226 3 8.229
Totale risultato di
conto economico
- - - - (306) - 2.294 8.226 10.213 3 10.216
Saldo chiusura
esercizio precedente
13.782 40.409 45.923 2.925 (730) 70.304 (27.190) 8.226 153.649 (322) 153.327
Destinazione risultato del
precedente esercizio
- - - - - 8.226 - (8.226) - - -
Dividendi - - - - - (1.588) - - (1.588) - (1.588)
Compravendita azioni
proprie
(26) (72) - - - - - - (98) - (98)
Altri utili / (perdite)
complessivi
- - - - (161) - (7.777) - (7.938) - (7.938)
Risultato dell'esercizio - - - - - - - 6.900 6.900 15 6.915
Totale risultato di
conto economico
- - - - (161) - (7.777) 6.900 (1.038) 15 (1.024)
Saldo chiusura
esercizio corrente
13.756 40.337 45.923 2.925 (891) 76.941 (34.967) 6.900 150.924 (308) 150.616

RENDICONTO FINANZIARIO CONSOLIDATO

2024 2023
(Migliaia di Euro) Note 31 Dicembre 31 Dicembre
ATTIVITA' OPERATIVA
Risultato di periodo (gruppo e terzi) 6.915 8.229
Rettifiche per:
Ammortamenti 26 6.862 6.927
Variazione netta delle imposte (anticipate) e differite 30 (38) (116)
Minusvalenze / (Plusvalenze) da realizzo di attività immobilizzate 22 (210) (202)
Perdita o (utile) su differenze cambio non realizzate (742) 57
Accantonamenti/Svalutazioni (rilasci/riprese di valore) 27 (495) (17)
Imposte correnti 30 6.022 4.355
Oneri (proventi) finanziari 29 2.063 1.934
Risultato operativo prima delle variazioni del capitale circolante 20.377 21.167
Imposte pagate (6.912) 2
Oneri finanziari corrisposti/pagati (3.912) (3.591)
Proventi finanziari incassati 2.636 2.590
Decremento / (incremento) Rimanenze (3.036) 25.024
Variazione dei crediti commerciali 9.948 (4.166)
Variazione dei debiti commerciali (6.369) 5.790
Variazione netta attività e passività d'esercizio correnti 801 1.886
Variazione netta attività e passività d'esercizio correnti vs. parti corr. 1.133 756
Variazione netta attività e passività d'esercizio non correnti 965 1.534
DISPONIBILITA' LIQUIDE GENERATE DALL'ATTIVITA' OPERATIVA 15.631 50.993
ATTIVITA' D'INVESTIMENTO
Investimenti in immobilizzazioni immateriali 3 (54) (228)
Investimenti in immobilizzazioni materiali 2 (33.054) (14.006)
Corrispettivo incassato dalla vendita di attività materiali e immateriali 239 221
DISPONIBILITA' LIQUIDE GENERATE / ASSORBITE DALL'ATTIVITA'
D'INVESTIMENTO
(32.869) (14.013)
ATTIVITA' FINANZIARIA
Rimborso di finanziamenti bancari a lungo 15 (5.709) (6.170)
Erogazione di finanziamenti bancari a lungo 15 30.000 -
Var. netta dei debiti fin. a breve ed altri debiti fin. (include IFRS16) (4.256) (20.731)
Var. netta delle altre attività finanziarie ed altri crediti finanziari (458) 60
Dividendi pagati agli azionisti 14 (1.588) (1.592)
Gestione azioni proprie (vendite-acquisti) 14 (98) (82)
DISPONIBILITA' LIQUIDE GENERATE / ASSORBITE DALL'ATTIVITA'
FINANZIARIA
17.891 (28.515)
FLUSSO DI CASSA NETTO DI PERIODO 653 8.465
SALDO DISPONIBILITA' LIQUIDE ALL'INIZIO DELL'ESERCIZIO 13 14.167 5.608
Differenza cambio (961) 94
Flusso di cassa netto di periodo 653 8.465
SALDO DISPONIBILITA' LIQUIDE ALLA FINE DELL'ESERCIZIO 13 13.859 14.167

PRINCIPI CONTABILI E NOTE ESPLICATIVE AI PROSPETTI DI BILANCIO CONSOLIDATO AL 31 DICEMBRE 2024

INFORMAZIONI GENERALI

Il presente bilancio annuale consolidato al 31 dicembre 2024 è stato approvato dal Consiglio di Amministrazione di IRCE S.p.A (di seguito anche la "Società") in data 14 marzo 2025.

IRCE S.p.A. (di seguito anche la "Società") è una società costituita in Italia, con domicilio fiscale, sede legale ed amministrativa in via Lasie 12/a, Imola (BO), R.E.A. n. 266734 BO 001785.

Al 31 dicembre 2024 il capitale sociale dell'Emittente era detenuto per il 5,95% dall'Emittente stesso, per il 50,045% da Aequafin S.p.A. – società costituita e domiciliata in Italia in Via dei Poeti n. 1/2, e per il restante 44,005% era flottante sul mercato Mercato Telematico di Borsa Italiana S.p.A. – segmento STAR.

Il Gruppo IRCE possiede 8 stabilimenti produttivi ed è uno dei principali operatori industriali in Europa nel campo dei conduttori per avvolgimenti ed, in Italia, nel settore dei cavi elettrici.

Gli stabilimenti sono situati in Italia presso Imola (BO), Guglionesi (CB) ed Umbertide (PG); all'estero a Nijmegen (NL) - sede della Smit Draad Nijmegen BV, Blackburn (UK) - sede della FD Sims Ltd, Joinville (SC – Brasile) - sede della Irce Ltda, Kochi (Kerala – India) - sede della Stable Magnet Wire P.Ltd e Kierspe (D) - sede della Isodra GmbH.

La distribuzione si avvale di agenti e delle seguenti società controllate commerciali: Isomet AG in Svizzera, DMG GmbH in Germania, Isolveco 2 Srl in Italia, Irce S.L. in Spagna e Irce SP.ZO.O in Polonia.

Il perimetro di consolidato del Gruppo IRCE include anche 3 società produttive non ancora operative, per le quali si prevede l'inizio dell'attività entro il 31 dicembre 2025, rispettivamente Irce Electromagnetic Wire (Jiangsu) Co. Ltd con sede ad Haian (Cina), Irce S.r.o. con sede ad Ostrawa (Rep. Ceca), Fine Wire P. Ltd. Con sede a Kochi (Kerala – India).

CRITERI DI REDAZIONE

Il bilancio annuale per l'esercizio 2024 è stato redatto in conformità agli IFRS (International Financial Reporting Standards) emanati dallo IASB (International Accounting Standards Board) ed omologati dall'Unione Europea nonché ai provvedimenti emanati in attuazione all'art. 9 del D.Lgs n.38/2005. Per IFRS si intendono anche tutti i principi contabili internazionali rivisti ("IAS") e tutte le interpretazioni dell'International Financial Reporting Interpretations Committee (IFRC) incluse quelle precedentemente emesse dallo Standing Interpretation Committee (SIC).

Gli schemi di bilancio utilizzati per il bilancio consolidato del Gruppo IRCE sono stati predisposti in conformità a quanto previsto nel principio IAS 1, in particolare:

  • la situazione patrimoniale-finanziaria è stata predisposta presentando distintamente le attività e le passività "correnti" e "non correnti";
  • il conto economico è stato predisposto classificando le voci "per natura";
  • il rendiconto finanziario è stato predisposto, come richiede lo IAS 7, mostrando i flussi finanziari avvenuti nell'esercizio classificandoli tra attività operativa, di investimento e finanziaria. I flussi finanziari derivanti dall'attività operativa sono stati presentati utilizzando il "metodo indiretto".

PRINCIPI DI CONSOLIDAMENTO

Il bilancio consolidato comprende i bilanci della capogruppo IRCE S.p.A e delle società controllate redatti al 31 dicembre 2024. I bilanci delle società controllate sono stati redatti adottando i medesimi principi contabili della controllante. I principali criteri di consolidamento adottati nella redazione del bilancio consolidato sono i seguenti:

  • Le società controllate sono imprese sulle quali la Società ha il diritto di esercitare, direttamente o indirettamente, il controllo, così come definito dal principio internazionale IFRS 10 - "Bilancio consolidato". In particolare, il controllo esiste quando l'entità controllante contemporaneamente detiene il potere decisionale sull'entità partecipata; ha il diritto a partecipare o è esposta ai risultati (positivi e negativi) variabili della partecipata; ha la capacità di esercitare il potere sulla partecipata in modo da incidere sull'ammontare dei propri ritorni economici.
  • Il consolidamento delle controllate è avvenuto con il metodo dell'integrazione lineare; la tecnica consiste nel recepire tutte le poste di bilancio nel loro importo globale, prescindendo cioè dalla percentuale di possesso di Gruppo. Solo in sede di determinazione del

Bilancio 31 dicembre 2024

Patrimonio Netto e del risultato d'esercizio di Gruppo, l'eventuale quota di competenza di terzi viene evidenziata in apposita linea dello Stato Patrimoniale e del Conto Economico.

  • Il valore di carico delle partecipazioni è stato eliminato a fronte dell'assunzione delle attività e delle passività delle partecipazioni stesse.
  • Tutti i saldi e le transazioni infragruppo, inclusi eventuali utili non realizzati derivanti da rapporti intrattenuti tra le società del Gruppo, sono completamente eliminati.
  • Relativamente alla conversione dei bilanci delle società con valuta funzionale diversa da quella di presentazione del consolidato, i saldi patrimoniali ed economici di tutte le società del Gruppo espressi in una valuta funzionale diversa da quella di presentazione del bilancio consolidato (l'Euro) sono convertiti come segue:
    • le attività e passività di ciascuno Stato patrimoniale presentato sono convertite ai cambi vigenti alla data di rendicontazione;
    • i ricavi e i costi di ciascun conto economico sono convertiti ai cambi medi del periodo;
    • le differenze cambio di conversione risultanti dall'applicazione di tale metodo sono rilevate nel prospetto del conto economico complessivo ed accumulate nell'apposita riserva di patrimonio netto fino alla cessione della partecipazione (riserva di conversione).

Gli interessi di minoranza rappresentano la parte di profitti o perdite e delle attività nette non detenute dai Soci della Capogruppo.

AREA DI CONSOLIDAMENTO

La tabella seguente mostra l'elenco delle società incluse nell'area di consolidamento al 31 dicembre 2024:

Società % di
partecipazione
Sede legale Valuta Capitale
sociale
Consolidamento
Isomet AG 100% Svizzera CHF 1.000.000 Integrale
Smit Draad Nijmegen BV 100% Paesi Bassi EUR 1.165.761 Integrale
FD Sims Ltd 100% Regno Unito GBP 15.000.000 Integrale
Isolveco Srl in liquidazione 75% Italia EUR 46.440 Integrale
DMG GmbH 100% Germania EUR 255.646 Integrale
Irce SL 100% Spagna EUR 150.000 Integrale
Irce Ltda 100% Brasile BRL 157.894.223 Integrale
Isodra GmbH 100% Germania EUR 25.000 Integrale
Stable Magnet Wire P.Ltd. 100% India INR 493.594.060 Integrale
Irce SP.ZO.O 100% Polonia PLN 200.000 Integrale
Isolveco 2 Srl 100% Italia EUR 10.000 Integrale
Irce Electromagnetic Wire (Jiangsu) Co. Ltd 100% Cina CNY 32.098.356 Integrale
Irce s.r.o 100% Rep. Ceca CZK 752.550.000 Integrale
Fine Wire P. Ltd 100% India INR 820.410 Integrale

Si segnala che la società indiana Fine Wire P. Ltd è controllata indirettamente da IRCE S.p.A. tramite la Stable Magnet Wire P.Ltd.

TASSI DI CAMBIO

I principali tassi utilizzati per la conversione delle poste patrimoniali ed economiche sono i seguenti:

Esercizio corrente Esercizio precedente
Valuta: Medio Puntuale Medio Puntuale
GBP 0,8466 0,8293 0,8699 0,8689
CHF 0,9525 0,9414 0,9717 0,9257
BRL 5,8275 6,4185 5,4019 5,3625
INR 90,9091 89,2857 89,3289 91,9631
CNY 7,7882 7,5873 7,6586 7,8454
PLN 4,3066 4,2753 4,5423 4,3386
CZK 25,1256 25,1889 24,0043 24,7240

CRITERI DI VALUTAZIONE E PRINCIPI CONTABILI APPLICATI

Di seguito sono brevemente descritti i principi contabili e i criteri di valutazione più significativi utilizzati per la redazione del Bilancio Consolidato.

Continuità Aziendale

Gli Amministratori hanno valutato l'applicabilità del presupposto della continuità aziendale nella redazione del bilancio consolidato, concludendo che tale presupposto è adeguato in quanto non sussistono dubbi sulla continuità aziendale.

Conversione delle poste in valuta estera

Il bilancio consolidato è presentato in Euro, che è la valuta di presentazione adottata dal Gruppo. Ciascuna entità del Gruppo definisce la propria valuta funzionale, che è utilizzata per valutare le voci comprese nei singoli bilanci. Le transazioni in valuta estera sono rilevate inizialmente al tasso di cambio (riferito alla valuta funzionale) in essere alla data della transazione. Le attività e passività monetarie, denominate in valuta estera, sono riconvertite nella valuta funzionale al tasso di cambio in essere alla data di chiusura del bilancio. Tutte le differenze di cambio sono rilevate nel conto economico tra i proventi/(oneri) finanziari. Le poste non monetarie valutate al costo storico in valuta estera sono convertite usando i tassi di cambio in vigore alla data di iniziale rilevazione della transazione. Le poste non monetarie iscritte al valore equo in valuta estera sono convertite usando il tasso di cambio alla data di determinazione di tale valore.

Alla data di chiusura del bilancio, le attività e passività di tali controllate sono convertite in Euro al tasso di cambio in essere in tale data, ed il loro conto economico è convertito usando il cambio medio dell'esercizio. Le differenze di cambio derivanti dalla conversione sono rilevate nel prospetto del conto economico complessivo ed accumulate nell'apposita riserva di patrimonio netto fino alla cessione della partecipazione (riserva di conversione).

Immobilizzazioni materiali

Le immobilizzazioni materiali sono rilevate al costo di acquisto dedotto di sconti ed abbuoni, o al costo di costruzione comprensivo degli oneri di diretta imputazione meno il relativo fondo di ammortamento ed eventuali perdite di valore cumulate.

Il valore contabile delle attività materiali è sottoposto a verifica per rilevarne eventuali perdite di valore qualora eventi o cambiamenti di situazione indichino che il valore di carico non possa essere recuperato. Se esiste un'indicazione di questo tipo e nel caso in cui il valore di carico ecceda il suo valore recuperabile, le attività sono svalutate fino a riflettere tale minor valore. Il valore recuperabile delle attività materiali è rappresentato dal maggiore tra il prezzo netto di vendita e il valore d'uso.

In assenza di un accordo di vendita vincolante, il fair value è stimato sulla base dei valori espressi da un mercato attivo, da transazioni recenti ovvero sulla base delle migliori informazioni disponibili per riflettere l'ammontare che l'impresa potrebbe ottenere dalla vendita del bene.

Il valore d'uso è determinato attualizzando i flussi di cassa attesi derivanti dall'uso del bene e, se significativi e ragionevolmente determinabili, dalla sua cessione al termine della sua vita utile. I flussi di cassa sono determinati sulla base di assunzioni ragionevoli e documentabili rappresentative della migliore stima delle future condizioni economiche che si verificheranno nella residua vita utile del bene. L'attualizzazione è effettuata a un tasso che tiene conto del rischio implicito nel settore di attività.

Quando vengono meno i motivi delle svalutazioni effettuate, le attività sono rivalutate e la rettifica è imputata a conto economico come rivalutazione (ripristino di valore) sino a concorrenza della svalutazione precedentemente effettuata o al minore tra il valore recuperabile e il valore di iscrizione al lordo delle svalutazioni precedentemente effettuate e ridotto delle quote di ammortamento che sarebbero state stanziate qualora non si fosse proceduto alla svalutazione.

La capitalizzazione dei costi inerenti all'ampliamento, ammodernamento o miglioramento degli elementi strutturali di proprietà o in uso da terzi, è effettuata esclusivamente nei limiti in cui gli stessi rispondano ai requisiti per essere separatamente classificati come attività o parte di una attività applicando il criterio del "component approach".

Al momento della vendita, o quando non sussistono benefici economici futuri attesi dall'uso di un bene, esso viene eliminato dal bilancio e l'eventuale utile o perdita (calcolata come differenza tra il valore di cessione ed il valore contabile) viene rilevata a conto economico nell'anno della suddetta eliminazione.

I terreni, compresi quelli pertinenziali ai fabbricati, non vengono ammortizzati.

Le immobilizzazioni in corso e gli acconti versati per l'acquisto di immobilizzazioni materiali sono valutati al costo. L'ammortamento inizia quando il bene è disponibile e pronto all'uso e a tale data sono classificati nella categoria specifica di appartenenza.

Gli ammortamenti sono stati calcolati sulla base di aliquote ritenute rappresentative della vita utile stimata delle relative immobilizzazioni materiali. Gli ammortamenti hanno inizio quando l'attività è disponibile all'uso tenendo conto del momento effettivo in cui tale condizione si manifesta.

Le aliquote applicate dalle società del Gruppo, su base annua, sono comprese nei seguenti intervalli:

Categoria Aliquota
Fabbricati 3,0% - 10,0%
Impianti e macchinari 5,0% - 17,5%
Attrezzature industriali e commerciali 25,0% - 40,0%
Altri beni 12,0% - 25,0%

Immobilizzazioni immateriali

Le immobilizzazioni immateriali sono iscritte all'attivo, secondo quanto disposto dallo IAS 38 (Attività immateriali), quando è probabile che l'uso dell'attività genererà benefici economici futuri e quando il costo dell'attività può essere determinato in modo attendibile.

Le immobilizzazioni immateriali acquisite separatamente sono inizialmente capitalizzate al costo, mentre quelle acquisite attraverso operazioni di aggregazione di imprese sono capitalizzate al valore equo alla data di acquisizione. Dopo la rilevazione iniziale, le attività immateriali sono iscritte al costo al netto dei fondi di ammortamento e di eventuali perdite di valore accumulate. Le immobilizzazioni immateriali prodotte internamente, ad eccezione dei costi di sviluppo, non sono capitalizzate e si rilevano nel conto economico dell'esercizio in cui sono state sostenute. Il Gruppo capitalizza i costi di sviluppo solo in presenza di probabile recuperabilità. La vita utile delle immobilizzazioni immateriali è valutata come definita o indefinita. Le attività immateriali con vita definita sono ammortizzate lungo la loro vita utile e sottoposte a test di congruità ogni volta che vi siano indicazioni di una possibile perdita di valore. Il periodo e il metodo di ammortamento ad esse applicato vengono riesaminati alla fine di ciascun esercizio finanziario o più frequentemente se necessario. Variazioni della vita utile attesa o delle modalità con cui i futuri benefici economici legati all'attività immateriale sono conseguiti dal Gruppo, sono rilevate modificando il periodo o il metodo di ammortamento e trattate come modifiche delle stime contabili. Le quote di ammortamento delle attività immateriali con vita definita sono rilevate a conto economico nella categoria di costo coerente con la funzione dell'attività immateriale.

Utili o perdite derivanti dall'alienazione di un'immobilizzazione immateriale sono misurate come differenza tra il ricavo netto della dismissione ed il valore contabile dell'immobilizzazione immateriale e sono rilevate a conto economico quando l'immobilizzazione viene alienata.

Riportiamo nella seguente tabella una descrizione delle attività immateriali e del metodo di ammortamento utilizzato:

Immobilizzazione Vita Utile Aliquota Prodotto in
economia o
acquistato
Test di congruità ai fini della rilevazione delle
perdite di valore
Diritti di brevetto e
utilizzazione opere ingegno
Definita 50% Acquistato Rivisitazione del metodo di ammortamento in
concomitanza di ogni chiusura d'esercizio e test di
impairment in presenza di indicatori di perdita di
valore
Concessioni e licenze Definita 20% Acquistato Rivisitazione del metodo di ammortamento in
concomitanza di ogni chiusura d'esercizio e test di
impairment in presenza di indicatori di perdita di
valore
Marchi e diritti simili Definita 5,56% Acquistato Rivisitazione del metodo di ammortamento in
concomitanza di ogni chiusura d'esercizio e test di
impairment in presenza di indicatori di perdita di
valore

Le aliquote di ammortamento delle immobilizzazioni immateriali sono state determinate in funzione della specifica residua possibilità di utilizzazione e vengono rivisitate in concomitanza di ogni chiusura di bilancio.

Beni in leasing

A seguito dell'entrata in vigore del principio contabile IFRS 16, a partire dal 1° gennaio 2019, i contratti di leasing sono contabilizzati in bilancio sulla base di un unico modello contabile simile a quanto precedentemente disciplinato dallo IAS 17 in materia di contabilizzazione dei leasing finanziari.

Al momento della stipula di ciascun contratto, il Gruppo:

• determina se il contratto sia o contenga un leasing, circostanza che si verifica quando lo stesso attribuisce il diritto di controllare l'utilizzo di un'attività specificata per un periodo di tempo in cambio di un corrispettivo. Tale valutazione è ripetuta in caso di successiva modifica dei termini e delle condizioni del contratto.

• separa le componenti del contratto ripartendo il corrispettivo del contratto tra ciascuna componente leasing o non leasing.

• determina la durata del leasing come il periodo non annullabile del leasing a cui si aggiungono eventuali periodi coperti da un'opzione di proroga o di risoluzione del leasing.

Alla data di decorrenza di ciascun contratto nel quale il Gruppo sia locatario di un bene vengono rilevati in bilancio l'attività consistente nel diritto di utilizzo, valutata al costo, e la passività finanziaria per leasing, pari al valore attuale dei pagamenti futuri residui attualizzati utilizzando il tasso di interesse implicito del leasing o, in alternativa, il tasso di finanziamento marginale del Gruppo. Successivamente, l'attività consistente nel diritto di utilizzo è valutata applicando il modello del costo, ovvero nettata degli ammortamenti e delle eventuali riduzioni di valore accumulate e rettificata per tener conto di eventuali nuove valutazioni o modifiche del leasing. La passività del leasing è invece valutata aumentando il valore contabile per tener conto degli interessi, diminuendo il valore contabile per tener conto dei pagamenti dovuti effettuati e rideterminando il valore contabile per tener conto di eventuali nuove valutazioni o modifiche del leasing.

I beni sono ammortizzati sulla base di un periodo di ammortamento rappresentato dalla durata del contratto di locazione, salvo che la durata del contratto di leasing sia inferiore alla vita utile del bene sulla base delle aliquote applicate per le immobilizzazioni materiali e vi sia la ragionevole certezza del trasferimento della proprietà del bene locato alla naturale scadenza del contratto. In tal caso il periodo di ammortamento sarà calcolato sulla base dei criteri e delle aliquote indicate per le immobilizzazioni materiali.

Per i contratti di locazione la cui durata termini entro 12 mesi dalla data di applicazione iniziale e che non prevedano opzioni di rinnovo, e per i contratti per i quali l'attività sottostante è di modesto valore, i canoni di locazione sono rilevati a conto economico su base lineare per la durata dei rispettivi contratti.

Aggregazioni aziendali ed avviamento

Secondo quanto disposto dall'IFRS 3, le società controllate acquisite dal Gruppo sono contabilizzate utilizzando il metodo del costo di acquisizione (purchase method), in base al quale: - il costo di acquisizione è costituito dal fair value delle attività, considerando l'eventuale emissione di strumenti di patrimonio netto, e delle passività assunte; - l'eccesso del costo di acquisizione rispetto al valore equo della quota di pertinenza del Gruppo nelle attività nette è contabilizzato come avviamento (goodwill); - qualora il costo di acquisizione sia inferiore al fair value della quota di pertinenza del Gruppo nelle attività nette della controllata acquisita, la differenza viene riconosciuta direttamente nel conto economico.

L'avviamento e, più in generale, le attività a vita utile indefinita non vengono ammortizzate, ma allocate alle Cash Generating Units (CGU) e sottoposte annualmente, o più frequentemente se determinati eventi o mutate circostanze indicano la possibilità di aver subito una perdita di valore, a verifiche per identificare eventuali riduzioni di valore, secondo quanto previsto dallo IAS 36 Riduzione di valore delle attività. Successivamente alla rilevazione iniziale, l'avviamento e le attività a vita utile indefinita sono valutati al costo al netto delle eventuali perdite di valore accumulate.

Riduzione di valore delle attività (materiali e immateriali) a vita utile definita

Le attività a vita utile definita, rientranti nell'ambito di applicazione dello IAS 36, sono sottoposte a test di impairment ogniqualvolta esistano degli indicatori di perdita di valore.

A tal fine si considerano sia fonti interne che esterne di informazione. Relativamente alle prime (fonti interne) si considera: l'obsolescenza o il deterioramento fisico dell'attività, eventuali cambiamenti significativi nell'uso dell'attività e l'andamento economico dell'attività rispetto a quanto previsto. Per quanto concerne le fonti esterne si considera: l'andamento dei prezzi di mercato delle attività, eventuali discontinuità tecnologiche, di mercato o normative, l'andamento dei tassi di interesse di mercato o del costo del capitale utilizzato per valutare gli investimenti, la capitalizzazione di mercato inferiore al valore contabile dell'attivo netto dell'entità.

In questo caso, viene confrontato il valore netto di tali attività con il loro valore recuperabile stimato e, se superiore, viene contabilizzata una perdita.

Il valore recuperabile di un'attività è rappresentato dal maggiore tra il fair value, al netto dei costi accessori di vendita, e il relativo valore d'uso, intendendosi per quest'ultimo il valore attuale dei flussi finanziari futuri stimati per tale attività. Nel determinare il valore d'uso, i flussi finanziari futuri attesi sono attualizzati utilizzando un tasso di sconto al lordo delle imposte che riflette le valutazioni correnti di mercato del costo del denaro, rapportato al periodo dell'investimento e ai rischi specifici dell'attività.

Al fine di verificare la presenza di perdite di valore, le attività immateriali e materiali sono raggruppate al livello della più piccola unità generatrice di flussi di cassa identificabile separatamente (cash generating unit). Le riduzioni di valore di CGU sono imputate in primo luogo a riduzione del valore contabile dell'eventuale avviamento attribuito alla stessa e, quindi, a riduzione delle altre attività, in proporzione al loro valore contabile e nei limiti del relativo valore recuperabile.

Se vengono meno i presupposti per una svalutazione precedentemente effettuata, il valore contabile dell'attività è ripristinato con imputazione al conto economico separato, nei limiti del valore netto di carico che l'attività in oggetto avrebbe avuto se non fosse stata effettuata la svalutazione e fossero stati effettuati i relativi ammortamenti.

Attività finanziarie

Al momento della loro iniziale rilevazione, le attività finanziarie devono essere classificate in una delle tre categorie sotto indicate sulla base dei seguenti elementi:

  • il modello di business dell'entità per la gestione delle attività finanziarie; e
  • le caratteristiche relative ai flussi finanziari contrattuali dell'attività finanziaria.

Le attività finanziarie vengono successivamente cancellate dal bilancio solamente se la cessione ha comportato il sostanziale trasferimento di tutti i rischi e benefici connessi alle attività stesse. Per contro, qualora sia stata mantenuta una quota parte rilevante dei rischi e benefici relativi alle attività finanziarie cedute, queste continuano ad essere iscritte in bilancio, ancorché giuridicamente la titolarità delle attività stesse sia stata effettivamente trasferita.

Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato

Sono incluse nella presente categoria le attività finanziarie che soddisfano entrambe le seguenti condizioni:

  • l'attività finanziaria è posseduta secondo un modello di business il cui obiettivo è conseguito mediante l'incasso dei flussi finanziari previsti contrattualmente (Business model "Hold to Collect"); e
  • i termini contrattuali dell'attività finanziaria prevedono, a determinate date, flussi finanziari rappresentati unicamente da pagamenti del capitale e dell'interesse sull'importo del capitale da restituire (cd. "SPPI test" superato).

All'atto della rilevazione iniziale tali attività sono contabilizzate al fair value, comprensivo dei costi o proventi di transazione direttamente attribuibili allo strumento stesso. Successivamente alla rilevazione iniziale, le attività finanziarie in esame sono valutate al costo ammortizzato, utilizzando il metodo del tasso di interesse effettivo. Il metodo del costo ammortizzato non viene utilizzato per le attività – valorizzate al costo storico – la cui breve durata fa ritenere trascurabile l'effetto dell'applicazione della logica dell'attualizzazione, per quelle senza una scadenza definita e per i crediti a revoca.

Attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva

Sono incluse nella presente categoria le attività finanziarie che soddisfano entrambe le seguenti condizioni:

  • l'attività finanziaria è posseduta secondo un modello di business il cui obiettivo è conseguito sia mediante l'incasso dei flussi finanziari previsti contrattualmente sia mediante la vendita dell'attività finanziaria (Business model "Hold to Collect and Sell"); e
  • i termini contrattuali dell'attività finanziaria prevedono, a determinate date, flussi finanziari rappresentati unicamente da pagamenti del capitale e dell'interesse sull'importo del capitale da restituire (cd. "SPPI test" superato).

Sono incluse nella presente categoria le interessenze azionarie, non qualificabili di controllo, collegamento e controllo congiunto, che non sono detenute con finalità di negoziazione, per cui si è esercitata l'opzione per la designazione al fair value con impatto sulla redditività complessiva.

All'atto della rilevazione iniziale le attività sono contabilizzate al fair value, comprensivo dei costi o proventi di transazione direttamente attribuibili allo strumento stesso. Successivamente alla rilevazione iniziale, le interessenze azionarie non di controllo, collegamento e controllo congiunto, sono valutate al fair value, e gli importi rilevati in contropartita del patrimonio netto (Prospetto della redditività complessiva) non devono essere successivamente trasferiti a conto economico, neanche in caso di cessione. La sola componente riferibile ai titoli di capitale in questione che è oggetto di rilevazione a conto economico è rappresentata dai relativi dividendi.

Per i titoli di capitale inclusi in questa categoria, non quotati in un mercato attivo, il criterio del costo è utilizzato quale stima del fair value soltanto in via residuale e limitatamente a poche circostanze, ossia quando le più recenti informazioni per valutare il fair value sono

insufficienti, oppure se vi è un'ampia gamma di possibili valutazioni del fair value e il costo rappresenta la migliore stima del fair value in tale gamma di valori.

Si segnala che il Gruppo IRCE non possiede al 31 dicembre 2024 "Attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva".

Attività finanziarie valutate al fair value con impatto a conto economico

Sono classificate in questa categoria le attività finanziarie diverse da quelle classificate tra le "Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato" e tra le "Attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva".

Sono incluse nella presente categoria le attività finanziarie detenute per la negoziazione e i contratti derivati non classificabili come di copertura (che sono rappresentati come attività se il fair value è positivo e come passività se il fair value è negativo).

All'atto della rilevazione iniziale le attività finanziarie valutate al fair value con impatto a conto economico vengono rilevate al fair value, senza considerare i costi o proventi di transazione direttamente attribuibili allo strumento stesso. Alle date di riferimento successive sono valorizzate al fair value e gli effetti di valutazione sono imputati nel conto economico.

Riduzione di valore di attività finanziarie

In accordo con le disposizioni dell'IFRS 9, il Gruppo applica un approccio semplificato per stimare le perdite attese su crediti su tutto l'arco della vita dello strumento e tiene in considerazione la sua esperienza storicamente maturata riguardo le perdite su crediti, corretta sulla base di fattori prospettivi specifici della natura dei crediti del Gruppo e del contesto economico.

L'attività finanziaria è deteriorata quando si sono verificati uno o più eventi che hanno un impatto negativo sui futuri flussi finanziari stimati dell'attività finanziaria. Costituiscono prove che l'attività finanziaria è deteriorata i dati osservabili relativi ai seguenti eventi (è possibile che non si riesca ad individuare un singolo evento: il deterioramento delle attività finanziarie può essere dovuto all'effetto combinato di diversi eventi):

  • a) significative difficoltà finanziarie dell'emittente o debitore;
  • b) una violazione del contratto, quale un inadempimento o una scadenza non rispettata;
  • c) per ragioni economiche o contrattuali relative alle difficoltà finanziarie del debitore, il creditore estende al debitore una concessione che il creditore non avrebbe altrimenti preso in considerazione;
  • d) sussiste la probabilità che il debitore dichiari fallimento o altre procedure di ristrutturazione finanziaria;
  • e) la scomparsa di un mercato attivo di quell'attività finanziaria dovuta a difficoltà finanziarie; o
  • f) l'acquisto o la creazione dell'attività finanziaria con grossi sconti che riflettono le perdite su crediti sostenute.

Per le attività finanziarie contabilizzate con il criterio del costo ammortizzato, quando una perdita di valore è stata identificata, il suo valore viene misurato come differenza tra il valore contabile dell'attività e il valore attuale dei flussi di cassa futuri attesi, scontati sulla base del tasso di interesse effettivo originario. Questo valore è rilevato a conto economico.

Rimanenze

Le Rimanenze di magazzino sono valutate al minore tra il costo ed il valore netto di realizzo.

I costi sostenuti sono rilevati come segue:

    1. Materie prime: costo medio ponderato di acquisto, inclusi i costi di trasporto e sdoganamento della merce.
    1. Prodotti finiti e prodotti in corso di lavorazione/semilavorati: costo diretto dei materiali e del lavoro più una quota dei costi indiretti e delle spese generali di produzione definita in base alla normale capacità produttiva. Nel dettaglio, il metallo che rappresenta il costo maggiormente significativo dei prodotti in corso di lavorazione/semilavorati e nei prodotti finiti, viene valorizzato separatamente rispetto alle altre componenti (lavorazione ed altre materie prime).

Il valore netto di presumibile realizzo è verificato separatamente per il metallo rispetto alle altre componenti, in quanto, oggetto di separata negoziazione al momento della vendita.

Disponibilità liquide e mezzi equivalenti

Le disponibilità liquide e mezzi equivalenti comprendono il denaro in cassa ed i depositi bancari a vista e a breve termine esposti ai valori nominali; in quest'ultimo caso la scadenza originaria prevista non supera i tre mesi.

Passività finanziarie e debiti commerciali

Le passività finanziarie e i debiti commerciali sono iscritti quando il Gruppo diviene parte delle relative clausole contrattuali e sono valutati inizialmente al fair value rettificato dei costi di transazione direttamente attribuibili. Successivamente sono valutati con il criterio del costo ammortizzato, utilizzando il metodo del tasso di interesse effettivo.

Le passività finanziarie vengono cancellate dal bilancio quando scadono i diritti contrattuali sui relativi flussi finanziari o quando la passività finanziaria è ceduta con trasferimento sostanziale di tutti i rischi ed i benefici derivanti dalla proprietà delle stesse.

Cancellazione di attività e passività finanziarie

Attività finanziarie

Un'attività finanziaria (o, ove applicabile, parte di un'attività finanziaria o parte di un gruppo di attività finanziarie simili) viene cancellata dal bilancio quando:

  • i diritti a ricevere flussi finanziari dall'attività sono estinti;
  • il Gruppo conserva il diritto a ricevere flussi finanziari dall'attività, ma ha assunto l'obbligo contrattuale di corrisponderli interamente e senza ritardi a una terza parte;
  • il Gruppo ha trasferito il diritto a ricevere flussi finanziari dall'attività e (a) ha trasferito sostanzialmente tutti i rischi e benefici della proprietà dell'attività finanziaria oppure (b) non ha trasferito né trattenuto sostanzialmente tutti i rischi e benefici dell'attività, ma ha trasferito il controllo della stessa.

Nei casi in cui il Gruppo abbia trasferito i diritti a ricevere flussi finanziari da un'attività e non abbia né trasferito né trattenuto sostanzialmente tutti i rischi e benefici o non abbia perso il controllo sulla stessa, l'attività viene rilevata nel bilancio del Gruppo nella misura del suo coinvolgimento residuo nell'attività stessa. Il coinvolgimento residuo che prende la forma di una garanzia sull'attività trasferita viene valutato al minore tra il valore contabile iniziale dell'attività e il valore massimo del corrispettivo che il Gruppo potrebbe essere tenuto a corrispondere.

Nei casi in cui il coinvolgimento residuo prende la forma di un'opzione emessa e/o acquistata sull'attività trasferita (comprese le opzioni regolate per cassa o simili), la misura del coinvolgimento del Gruppo corrisponde all'importo dell'attività trasferita che il Gruppo potrà riacquistare; tuttavia nel caso di un'opzione put emessa su un'attività misurata al valore equo (comprese le opzioni regolate per cassa o con disposizioni simili), la misura del coinvolgimento residuo del Gruppo è limitata al minore tra il valore equo dell'attività trasferita e il prezzo di esercizio dell'opzione.

Passività finanziarie

Una passività finanziaria viene cancellata dal bilancio quando l'obbligo sottostante la passività è estinto, o annullato od adempiuto.

Nei casi in cui una passività finanziaria esistente è sostituita da un'altra dello stesso prestatore, a condizioni sostanzialmente diverse, oppure le condizioni di una passività esistente vengono sostanzialmente modificate, tale scambio o modifica viene trattata come una cancellazione contabile della passività originale e la rilevazione di una nuova passività, con iscrizione a conto economico di eventuali differenze tra i valori contabili.

Fondi per rischi ed oneri

I fondi per rischi e oneri comprendono gli accantonamenti derivanti da obbligazioni attuali (legali o impliciti) quali risultati di un evento passato, per l'adempimento delle quali è probabile che si renderà necessario un impiego di risorse. Le variazioni di stima sono riflesse nel conto economico del periodo in cui la variazione avviene. Se l'effetto di attualizzazione del valore del denaro è significativo, gli accantonamenti sono attualizzati utilizzando un tasso di sconto ante imposte che riflette, ove adeguato, i rischi specifici delle passività. Quando viene effettuata l'attualizzazione, l'incremento dell'accantonamento dovuto al trascorrere del tempo è rilevato come onere finanziario.

Benefici ai Dipendenti

I benefici ai dipendenti includono sostanzialmente i fondi trattamento di fine rapporto ("TFR") delle società italiane del Gruppo ed i fondi pensione di alcune società estere.

La Legge 27 dicembre 2006 n. 296 "Finanziaria 2007" ha introdotto significative modifiche circa la destinazione delle quote del fondo TFR. Sino al 31 dicembre 2006 il TFR rientrava nell'ambito dei piani a benefici successivi al rapporto di lavoro del tipo "piani a benefici definiti" ed era valutato secondo lo IAS 19 utilizzando il metodo della proiezione unitaria del credito effettuato da attuari indipendenti. Tale calcolo consiste nello stimare l'importo del beneficio che un dipendente riceverà alla data presunta di cessazione del rapporto di lavoro utilizzando

ipotesi demografiche ed ipotesi finanziarie. L'ammontare così determinato viene attualizzato e riproporzionato sulla base dell'anzianità maturata rispetto all'anzianità totale e rappresenta una ragionevole stima dei benefici che ciascun dipendente ha già maturato a fronte delle sue prestazioni di lavoro.

In seguito alla riforma della previdenza complementare il fondo trattamento di fine rapporto, per la parte maturata dal 1° gennaio 2007, è da considerarsi sostanzialmente assimilabile ad un "piano a contribuzione definita". In particolare, tali modificazioni hanno introdotto la possibilità di scelta da parte del lavoratore in merito alla destinazione del proprio TFR maturando: i nuovi flussi di TFR possono essere, in aziende con più di 50 dipendenti, indirizzati dal lavoratore a forme pensionistiche prescelte oppure mantenuti in azienda e trasferiti all'INPS.

In sintesi, a seguito della riforma sulla previdenza complementare, per il TFR maturato anteriormente al 2007 il Gruppo ha proceduto alla valutazione attuariale senza includere ulteriormente la componente relativa ai futuri incrementi salariali. La parte maturata successivamente è stata invece contabilizzata secondo le modalità riconducibili ai piani a contribuzione definita.

Strumenti finanziari derivati

Il Gruppo ha utilizzato strumenti finanziari derivati quali contratti a termine per acquisti e vendite di materie prime allo scopo di fronteggiare la propria esposizione al rischio di variazione del prezzo delle stesse e contratti a termine per l'acquisto di valuta.

Alla data di stipulazione del contratto, gli strumenti finanziari derivati sono contabilizzati al valore equo e, se non contabilizzati quali strumenti di copertura, le variazioni del valore equo rilevate successivamente alla prima iscrizione sono imputate direttamente a conto economico nell'esercizio.

Se invece gli strumenti finanziari derivati soddisfano i requisiti per essere classificati come strumenti di copertura, le successive variazioni del valore equo sono contabilizzate in hedge accounting, seguendo specifici criteri, di seguito illustrati.

Il valore equo dei contratti a termine su materie prime, aperti alla data del presente bilancio, è determinato sulla base delle quotazioni forward delle materie prime stesse con riferimento alle date di scadenza dei contratti in essere alla data di chiusura di bilancio. Ai fini dell'hedge accounting, le coperture sono classificate come:

  • coperture del valore equo se sono a fronte del rischio di variazione del valore equo dell'attività o passività sottostante; o un impegno irrevocabile (fatta eccezione per un rischio di valuta);
  • coperture di flussi finanziari se sono a fronte dell'esposizione alla variabilità dei flussi finanziari che è attribuibile ad un particolare rischio associato a una attività o passività rilevata o a una programmata operazione altamente probabile;
  • coperture di un investimento netto in una impresa estera (net investment hedge).

All'avvio di un'operazione di copertura, il Gruppo designa e documenta formalmente il rapporto di copertura, cui intende applicare l'hedge accounting, i propri obiettivi nella gestione del rischio e la strategia perseguita. La documentazione include l'identificazione dello strumento di copertura, dell'elemento od operazione oggetto di copertura, della natura del rischio e delle modalità con cui l'impresa intende valutare l'efficacia della copertura nel compensare l'esposizione alle variazioni del valore equo dell'elemento coperto o dei flussi finanziari riconducibili al rischio coperto.

Ci si attende che queste coperture siano altamente efficaci nel compensare l'esposizione dell'elemento coperto a variazioni del valore equo o dei flussi finanziari attribuibili al rischio coperto. La valutazione del fatto che queste coperture si siano effettivamente dimostrate altamente efficaci viene svolta su base continuativa durante gli esercizi in cui sono state designate.

Si segnala che il Gruppo IRCE non ha in essere al 31 dicembre 2024 operazioni di copertura che soddisfino le condizioni richieste per l'hedge accounting.

Azioni proprie

Le azioni proprie che vengono acquistate sono portate in deduzione del patrimonio netto. In particolare, sono contabilizzate al loro valore nominale nella Riserva "azioni proprie" e l'eccedenza del valore di acquisto rispetto al valore nominale è portata a riduzione delle Altre riserve. L'acquisto, vendita, emissione o annullamento di strumenti partecipativi del capitale proprio non porta alla rilevazione di alcun utile o perdita nel Conto Economico ma direttamente una variazione del Patrimonio Netto.

Riconoscimento dei ricavi

I ricavi da contratti con i clienti sono rilevati quando si verificano le seguenti condizioni:

  • è stato identificato il contratto con il cliente;
  • sono state identificate le obbligazioni contrattuali ("performance obligations") contenute nel contratto;

  • è stato determinato il prezzo;
  • il prezzo è stato allocato alle singole obbligazioni contrattuali contenute nel contratto;
  • è stata soddisfatta l'obbligazione contrattuale contenuta nel contratto.

Il Gruppo rileva i ricavi da contratti con i clienti quando (o man mano che) adempie l'obbligazione contrattuale trasferendo al cliente il bene o servizio (ossia l'attività) promesso. L'attività è trasferita quando (o man mano che) il cliente ne acquisisce il controllo.

Il Gruppo trasferisce il controllo del bene o servizio nel corso del tempo, e pertanto adempie l'obbligazione contrattuale e rileva i ricavi nel corso del tempo, se è soddisfatto uno dei seguenti criteri:

  • il cliente simultaneamente riceve e utilizza i benefici derivanti dalla prestazione dell'entità man mano che quest'ultima la effettua;
  • la prestazione del Gruppo crea o migliora l'attività (per esempio, lavori in corso) che il cliente controlla man mano che l'attività è creata o migliorata;
  • la prestazione del Gruppo non crea un'attività che presenta un uso alternativo per il Gruppo e il Gruppo ha il diritto esigibile al pagamento della prestazione completata fino alla data considerata.

Se l'obbligazione contrattuale non è adempiuta nel corso del tempo, l'obbligazione contrattuale è adempiuta in un determinato momento. In tal caso, il Gruppo rileva il ricavo nel momento in cui il cliente acquisisce il controllo dell'attività promessa.

Il Gruppo ripartisce il prezzo contrattuale alle singole obbligazioni contrattuali sulla base degli stand-alone selling prices (SSP, i cd. prezzi di vendita a sé stante) delle singole obbligazioni contrattuali. Quando uno SSP non esiste, il Gruppo stima lo SSP utilizzando un approccio di mercato adjusted.

Il Gruppo applica giudizio nel determinare l'obbligazione contrattuale, i corrispettivi variabili e l'allocazione del prezzo della transazione. Con riferimento al precedente esercizio ed a quello in corso non sono presenti fattispecie per le quali il riconoscimento del ricavo è vvenuto nel corso del tempo.

In relazione alle vendite di imballi il Gruppo riconosce, in determinate circostanze, il diritto di reso sempre che il cliente lo eserciti entro 12 mesi dalla consegna. In linea con quanto prevede l'IFRS 15, la contabilizzazione dell'impegno di riacquisto è effettuata rilevando:

  • a riduzione dei ricavi l'importo del corrispettivo al quale è atteso il reso, diminuendo per il medesimo ammontare i crediti commerciali;
  • ad incremento delle rimanenze finali il costo dell'imballo a magazzino, prima della sua cessione al cliente, con contropartita il costo del venduto.

Dividendi

approvati.

I dividendi sono rilevati alla data di assunzione della delibera da parte dell'Assemblea che stabilisce il diritto a ricevere il pagamento. I dividendi deliberati dall'Assemblea degli Azionisti sono rappresentati come movimento del patrimonio netto nell'esercizio in cui sono

Costi

I costi sono rilevati in base al principio della competenza. I costi di ricerca, le spese di pubblicità e di promozione vengono imputati a conto economico nell'esercizio in cui sono sostenuti.

Proventi e oneri finanziari

I proventi e gli oneri finanziari sono rilevati nel conto economico nel momento in cui sono sostenuti.

Utile per azione

Come richiesto dallo IAS 33, si espone nel conto economico l'utile base e l'utile diluito per azione relativamente al risultato economico da ordinarie attività attribuibile ai possessori di strumenti ordinari di capitale dell'entità capogruppo. Le informazioni sono presentate solo sulla base dei dati consolidati come previsto dallo IAS sopra richiamato.

L'utile base per azione è calcolato dividendo il risultato economico attribuibile ai possessori di strumenti ordinari di capitale dell'entità capogruppo, per il numero ponderato delle azioni ordinarie in circolazione durante l'esercizio escluse le azioni proprie. La media ponderata delle azioni è stata applicata con effetto retroattivo per tutti gli esercizi precedenti.

Imposte sul reddito

Imposte correnti

Le imposte correnti attive e passive per l'esercizio corrente e precedenti sono valutate all'importo che ci si attende di recuperare o corrispondere alle autorità fiscali. Le aliquote e la normativa fiscale utilizzate per calcolare l'importo sono quelle emanate o previste alla data di chiusura di bilancio.

Imposte differite e anticipate

Le imposte differite e anticipate sono calcolate usando il cosiddetto "liability method" sulle differenze temporanee risultanti alla data di bilancio fra i valori fiscali delle attività e passività e i corrispondenti valori riportati a bilancio.

Le imposte differite passive sono rilevate a fronte di tutte le differenze temporanee tassabili, ad eccezione:

  • di quando le imposte differite passive derivino dalla rilevazione iniziale dell'avviamento o di un'attività o passività in una transazione che non è una aggregazione aziendale e che, al tempo della transazione stessa, non comporti effetti né sull'utile dell'esercizio calcolato a fini di bilancio né sull'utile o sulla perdita calcolati a fini fiscali;
  • con riferimento a differenze temporanee tassabili associate a partecipazioni in controllate, collegate e joint venture, nel caso in cui il rigiro delle differenze temporanee può essere controllato ed è probabile che esso non si verifichi nel futuro prevedibile.

Le imposte differite attive sono rilevate a fronte di tutte le differenze temporanee deducibili e per le attività e passività fiscali portate a nuovo, nella misura in cui sia probabile l'esistenza di adeguati utili fiscali futuri che possano rendere applicabile l'utilizzo delle differenze temporanee deducibili e delle attività e passività fiscali portate a nuovo, eccetto il caso in cui:

  • l'imposta differita attiva collegata alle differenze temporanee deducibili derivi dalla rilevazione iniziale di un'attività o passività in una transazione che non è un'aggregazione aziendale e che, al tempo della transazione stessa, non influisce né sull'utile dell'esercizio calcolato a fini di bilancio né sull'utile o sulla perdita calcolati a fini fiscali;
  • con riferimento a differenze temporanee tassabili associate a partecipazioni in controllate, collegate e joint venture, le imposte differite attive sono rilevate solo nella misura in cui sia probabile che le differenze temporanee deducibili si riverseranno nell'immediato futuro e che vi siano adeguati utili fiscali a fronte dei quali le differenze temporanee possano essere utilizzate.

Il valore da riportare in bilancio delle imposte differite attive viene riesaminato a ciascuna data di chiusura del bilancio e ridotto nella misura in cui non risulti più probabile che sufficienti utili fiscali saranno disponibili in futuro in modo da permettere a tutto o parte di tale credito di essere utilizzato. Le imposte differite attive non riconosciute sono riesaminate con periodicità annuale alla data di chiusura del bilancio e vengono rilevate nella misura in cui è diventato probabile che l'utile fiscale sia sufficiente a consentire che tali imposte differite attive possano essere recuperate.

Le imposte differite ed anticipate relative ad elementi rilevati direttamente a patrimonio sono rilevate direttamente a patrimonio e non nel conto economico.

Uso di stime

La redazione dei bilanci secondo gli IFRS richiede, da parte della Direzione, l'utilizzo di stime e assunzioni che influenzano il valore delle attività e passività incluse nello stato patrimoniale, piuttosto che nell'informativa pubblicata nelle note di commento, in merito ad attività e passività potenziali alla data di pubblicazione del bilancio, nonché a ricavi e costi del periodo.

Le stime sono basate sull'esperienza e su altri fattori considerati rilevanti. I risultati effettivi potrebbero pertanto differire da quelli stimati. Le stime sono riviste periodicamente e gli effetti di ogni variazione ad esse apportate sono riflesse a conto economico nel periodo in cui avviene la revisione della stima.

Di seguito sono brevemente descritte le fattispecie più significative che richiedono una maggiore soggettività da parte degli Amministratori nell'elaborazione delle relative stime.

  • a. Valutazione dei crediti. I crediti verso clienti sono rettificati dal relativo fondo svalutazione per tener conto del loro valore recuperabile. La determinazione dell'ammontare delle svalutazioni richiede da parte degli Amministratori l'esercizio di valutazioni soggettive basate sulla documentazione e sulle informazioni disponibili in merito anche alla solvibilità del cliente, nonché sull'esperienza e sui trend storici.
  • b. Valutazione delle rimanenze di magazzino. Le rimanenze di magazzino che presentano caratteristiche di obsolescenza sono periodicamente valutate e svalutate nel caso in cui il valore netto di realizzo delle stesse risultasse inferiore al valore contabile. Le svalutazioni sono calcolate sulla base di assunzioni e stime del management, derivanti dall'esperienza dello stesso e dai risultati storici conseguiti. Inoltre, poiché il prezzo del rame, quotato nella principale Borsa Valori dei metalli non ferrosi (London Metal Exchange), risulta essere soggetto a fluttuazioni, anche significative, esiste il rischio che un andamento discendente e prolungato della sua quotazione successivamente alla data di chiusura del bilancio comporti il potenziale rischio che il valore di realizzo del rame, presente nelle rimanenze di magazzino, possa essere inferiore al costo di iscrizione in bilancio e si debba, quindi, procedere ad una svalutazione delle materie prime, dei prodotti in corso di lavorazione e dei prodotti finiti. A tal fine gli Amministratori di IRCE S.p.A effettuano un'analisi specifica per verificare se sussistano i presupposti per svalutare la "Componente Rame" delle rimanenze, tenendo conto, tra l'altro, dei meccanismi di determinazione dei corrispettivi di vendita della Componente Rame, delle quotazioni del rame disponibili sino ad una data prossima all'approvazione del bilancio, degli

impegni ed ordini di vendita in essere alla data di chiusura dell'esercizio con un prezzo fisso del rame nonché dell'andamento atteso del prezzo del rame nei mesi successivi all'approvazione del bilancio.

  • c. Recuperabilità delle imposte anticipate. La valutazione delle imposte anticipate è effettuata sulla base delle aspettative di imponibile fiscale attese negli esercizi futuri. La valutazione di tali redditi tassabili attesi dipende da fattori che potrebbero variare nel tempo e determinare effetti significativi sulla valutazione delle imposte differite attive.
  • d. Piani pensionistici. Le società del Gruppo partecipano a piani pensionistici in diversi Stati. Il valore attuale della passività per benefici pensionistici dipende da una serie di fattori che sono determinati con tecniche attuariali utilizzando alcune assunzioni. Le assunzioni riguardano il tasso di sconto, il rendimento atteso delle attività a servizio del piano, i tassi dei futuri incrementi retributivi, i tassi relativi alla mortalità e alle dimissioni. Ogni variazione nelle suindicate assunzioni potrebbe comportare effetti significativi sulla passività per benefici pensionistici.
  • e. Valutazione dei fondi rischi. la determinazione dell'ammontare degli accantonamenti richiede da parte degli Amministratori l'esercizio di valutazioni soggettive basate sulla documentazione e sulle informazioni disponibili in merito alle passività potenziali.
  • f. Riduzione di valore delle attività: le attività sono svalutate quando eventi o modifiche delle circostanze facciano ritenere che il valore di iscrizione in bilancio non sia recuperabile. Gli eventi che possono determinare una svalutazione di attività sono variazioni nei piani industriali, variazioni nei prezzi di mercato, ridotto utilizzo degli impianti. La decisione se procedere a una svalutazione e la quantificazione della stessa dipendono dalle valutazioni del management su fattori complessi e altamente incerti, tra i quali l'andamento futuro dei prezzi, l'impatto dell'inflazione e dei miglioramenti tecnologici sui costi di produzione, i profili produttivi e le condizioni della domanda e dell'offerta. La svalutazione è determinata confrontando il valore di iscrizione con il relativo valore recuperabile, rappresentato dal maggiore tra il fair value, al netto degli oneri di dismissione, e il valore d'uso determinato attualizzando i flussi di cassa attesi derivanti dall'utilizzo dell'attività. I flussi di cassa attesi sono quantificati alla luce delle informazioni disponibili al momento della stima sulla base di giudizi soggettivi sull'andamento di variabili future, quali i prezzi, i costi, i tassi di crescita della domanda, i profili produttivi, e sono attualizzati utilizzando un tasso che tiene conto del rischio inerente all'attività interessata.
  • g. Vita utile delle attività materiali e immateriali a vita utile definita: gli ammortamenti sono calcolati in base alla vita utile del bene. La vita utile è determinata al momento dell'iscrizione del bene nel bilancio. Le valutazioni sulla durata della vita utile si basano sull'esperienza storica, sulle condizioni di mercato e sulle aspettative di eventi futuri che potrebbero incidere sulla vita utile stessa, compresi i cambiamenti tecnologici. Di conseguenza, è possibile che la vita utile effettiva possa differire dalla vita utile stimata.

Compensazione di attività e passività finanziarie

Il Gruppo compensa attività e passività finanziarie se e solo se:

  • esiste un diritto legalmente esercitabile di compensare i valori rilevati in bilancio;
  • vi è l'intenzione o di compensare su base netta o di realizzare l'attività e regolare la passività simultaneamente.

PRINCIPI CONTABILI, EMENDAMENTI ED INTERPRETAZIONI IFRS APPLICATI DAL 1° GENNAIO 2024

I seguenti principi contabili, emendamenti e interpretazioni IFRS sono stati applicati per la prima volta dal Gruppo a partire dal 1° gennaio 2024:

In data 23 gennaio 2020 lo IASB ha pubblicato un emendamento denominato "Amendments to IAS 1 Presentation of Financial Statements: Classification of Liabilities as Current or Non-current" ed in data 31 ottobre 2022 ha pubblicato un emendamento denominato "Amendments to IAS 1 Presentation of Financial Statements: Non-Current Liabilities with Covenants". Tali modifiche hanno l'obiettivo di chiarire come classificare i debiti e le altre passività a breve o lungo termine. Inoltre, le modifiche migliorano altresì le informazioni che un'entità deve fornire quando il suo diritto di differire l'estinzione di una passività per almeno dodici mesi è soggetto al rispetto di determinati parametri (i.e. covenants).

L'adozione di tali emendamenti non ha comportato effetti sul bilancio consolidato del Gruppo.

  • In data 22 settembre 2022 lo IASB ha pubblicato un emendamento denominato "Amendments to IFRS 16 Leases: Lease Liability in a Sale and Leaseback". Il documento richiede al venditore-lessee di valutare la passività per il lease riveniente da una transazione di sale & leaseback in modo da non rilevare un provento o una perdita che si riferiscano al diritto d'uso trattenuto. L'adozione di tale emendamento non ha comportato effetti sul bilancio consolidato del Gruppo.
  • In data 25 maggio 2023 lo IASB ha pubblicato un emendamento denominato "Amendments to IAS 7 Statement of Cash Flows and IFRS 7 Financial Instruments: Disclosures: Supplier Finance Arrangements". Il documento richiede ad un'entità di fornire informazioni aggiuntive sugli accordi di reverse factoring che permettano agli utilizzatori del bilancio di valutare in che modo gli accordi finanziari con i fornitori possano influenzare le passività e i flussi finanziari dell'entità e di comprendere l'effetto di tali accordi sull'esposizione dell'entità al rischio di liquidità.

L'adozione di tali emendamenti non ha comportato effetti sul bilancio consolidato del Gruppo.

PRINCIPI CONTABILI, EMENDAMENTI ED INTERPRETAZIONI IFRS OMOLOGATI DALL'UNIONE EUROPEA AL 31 DICEMBRE 2024, NON ANCORA OBBLIGATORIAMENTE APPLICABILI E NON ADOTTATI IN VIA ANTICIPATA DAL GRUPPO AL 31 DICEMBRE 2024

Alla data di riferimento del presente documento, gli organi competenti dell'Unione Europea hanno concluso il processo di omologazione necessario per l'adozione degli emendamenti e dei principi sotto descritti, ma tali principi non risultano obbligatoriamente applicabili e non sono stati adottati in via anticipata dal Gruppo al 31 dicembre 2024:

In data 15 agosto 2023 lo IASB ha pubblicato un emendamento denominato "Amendments to IAS 21 The Effects of Changes in Foreign Exchange Rates: Lack of Exchangeability". Il documento richiede ad un'entità di applicare una metodologia da applicare in maniera coerente al fine di verificare se una valuta può essere convertita in un'altra e, quando ciò non è possibile, come determinare il tasso di cambio da utilizzare e l'informativa da fornire in nota integrativa. La modifica si applicherà dal 1° gennaio 2025, ma è consentita un'applicazione anticipata.

Gli amministratori non si attendono un effetto significativo nel bilancio consolidato del Gruppo dall'adozione di tale emendamento.

PRINCIPI CONTABILI, EMENDAMENTI ED INTEPRETAZIONI IFRS NON ANCORA OMOLOGATI DALL'UNIONE EUROPEA AL 31 DICEMBRE 2024

Alla data di riferimento del presente documento, gli organi competenti dell'Unione Europea non hanno ancora concluso il processo di omologazione necessario per l'adozione degli emendamenti e dei principi sotto descritti.

  • In data 30 maggio 2024 lo IASB ha pubblicato il documento "Amendments to the Classification and Measurement of Financial Instruments—Amendments to IFRS 9 and IFRS 7″. Il documento chiarisce alcuni aspetti problematici emersi dalla postimplementation review dell'IFRS 9, tra cui il trattamento contabile delle attività finanziarie i cui rendimenti variano al raggiungimento di obiettivi ESG (i.e. green bonds). In particolare, le modifiche hanno l'obiettivo di:
    • chiarire la classificazione delle attività finanziarie con rendimenti variabili e legati ad obiettivi ambientali, sociali e di governance aziendale (ESG) ed i criteri da utilizzare per l'assessment del SPPI test;

determinare che la data di regolamento delle passività tramite sistemi di pagamento elettronici sia quella in cui la passività risulta estinta. Tuttavia, è consentito ad un'entità di adottare una politica contabile per consentire di eliminare contabilmente una passività finanziaria prima di consegnare liquidità alla data di regolamento in presenza di determinate condizioni specifiche. Con queste modifiche, lo IASB ha inoltre introdotto ulteriori requisiti di informativa riguardo in particolare ad investimenti in strumenti di capitale designati a FVOCI.

Le modifiche si applicheranno a partire dai bilanci degli esercizi che hanno inizio dal 1° gennaio 2026. Gli amministratori non si attendono un effetto significativo nel bilancio consolidato del Gruppo dall'adozione di tale emendamento.

  • In data 18 luglio 2024 lo IASB ha pubblicato un documento denominato "Annual Improvements Volume 11". Il documento include chiarimenti, semplificazioni, correzioni e cambiamenti volti a migliorare la coerenza di diversi IFRS Accounting Standards. I principi modificati sono:
    • IFRS 1 First-time Adoption of International Financial Reporting Standards;
    • IFRS 7 Financial Instruments: Disclosures e le relative linee guida sull'implementazione dell'IFRS 7;
    • IFRS 9 Financial Instruments;
    • IFRS 10 Consolidated Financial Statements; e
    • IAS 7 Statement of Cash Flows.
    • Le modifiche si applicheranno dal 1° gennaio 2026, ma è consentita un'applicazione anticipata.

Gli amministratori non si attendono un effetto significativo nel bilancio consolidato del Gruppo dall'adozione di tali emendamenti.

  • In data 18 dicembre 2024 lo IASB ha pubblicato un emendamento denominato "Contracts Referencing Nature-dependent Electricity – Amendment to IFRS 9 and IFRS 7". Il documento ha l'obiettivo di supportare le entità nel rendicontare gli effetti finanziari dei contratti di acquisto di elettricità prodotta da fonti rinnovabili (spesso strutturati come Power Purchase Agreements). Sulla base di tali contratti, la quantità di elettricità generata ed acquistata può variare in base a fattori incontrollabili quali le condizioni meteorologiche. Lo IASB ha apportato emendamenti mirati ai principi IFRS 9 e IFRS 7. Gli emendamenti includono:
    • un chiarimento riguardo all'applicazione dei requisiti di "own use" a questa tipologia di contratti;
    • dei criteri per consentire la contabilizzazione di tali contratti come strumenti di copertura; e,
    • dei nuovi requisiti di informativa per consentire agli utilizzatori del bilancio di comprendere l'effetto di questi contratti sulle performance finanziarie e sui flussi di cassa di un'entità.

La modifica si applicherà dal 1° gennaio 2026, ma è consentita un'applicazione anticipata.

Gli amministratori non si attendono un effetto significativo nel bilancio consolidato del Gruppo dall'adozione di tale emendamento.

  • In data 9 aprile 2024 lo IASB ha pubblicato un nuovo principio IFRS 18 Presentation and Disclosure in Financial Statements che sostituirà il principio IAS 1 Presentation of Financial Statements. Il nuovo principio si pone l'obiettivo di migliorare la presentazione degli schemi di bilancio, con particolare riferimento allo schema del conto economico. In particolare, il nuovo principio richiede di:
    • classificare i ricavi e i costi in tre nuove categorie (sezione operativa, sezione investimento e sezione finanziaria), oltre alle categorie imposte e attività cessate già presenti nello schema di conto economico;
    • Presentare due nuovi sub-totali, il risultato operativo e il risultato prima degli interessi e tasse (i.e. EBIT).

Il nuovo principio inoltre:

  • richiede maggiori informazioni sugli indicatori di performance definiti dal management;
  • introduce nuovi criteri per l'aggregazione e la disaggregazione delle informazioni; e,
  • introduce alcune modifiche allo schema del rendiconto finanziario, tra cui la richiesta di utilizzare il risultato operativo come punto di partenza per la presentazione del rendiconto finanziario predisposto con il metodo indiretto e l'eliminazione di alcune opzioni di classificazione di alcune voci attualmente esistenti (come ad esempio interessi pagati, interessi incassati, dividendi pagati e dividendi incassati).

Il nuovo principio entrerà in vigore dal 1° gennaio 2027, ma è consentita un'applicazione anticipata.

Al momento gli amministratori stanno valutando i possibili effetti dell'introduzione di questo nuovo principio sul bilancio consolidato del Gruppo.

  • In data 9 maggio 2024 lo IASB ha pubblicato un nuovo principio IFRS 19 Subsidiaries without Public Accountability: Disclosures. Il nuovo principio introduce alcune semplificazioni con riferimento all'informativa richiesta dagli IFRS Accounting Standard nel bilancio di esercizio di una società controllata, che rispetta i seguenti requisiti:
    • non ha emesso strumenti di capitale o di debito quotati su un mercato regolamentato e non è in procinto di emetterli;
    • la propria società controllante predispone un bilancio consolidato in conformità con i principi IFRS.

Il nuovo principio entrerà in vigore dal 1° gennaio 2027, ma è consentita un'applicazione anticipata.

Gli amministratori non si attendono un effetto significativo nel bilancio consolidato del Gruppo dall'adozione di tale emendamento.

In data 30 gennaio 2014 lo IASB ha pubblicato il principio IFRS 14 – Regulatory Deferral Accounts che consente solo a coloro che adottano gli IFRS per la prima volta di continuare a rilevare gli importi relativi alle attività soggette a tariffe regolamentate ("Rate Regulation Activities") secondo i precedenti principi contabili adottati. Non essendo il Gruppo un first-time adopter, tale principio non risulta applicabile.

CAMBIAMENTO CLIMATICO – IMPATTI DI BILANCIO

In linea con le raccomandazioni dell'ESMA, si riepilogano di seguito le valutazioni interne sugli impatti che il climate change potrebbe avere sul business e sulle attività del Gruppo IRCE. Di seguito sono pertanto sintetizzate le analisi svolte sui principali temi oggetto di valutazione sulla base delle quali il management della Capogruppo ha concluso che nel medio-lungo termine le opportunità risultano maggiori rispetto agli elementi di rischio.

Rischi regolatori: con riferimento all'attuale quadro legislativo, non sono stati individuati significativi rischi presenti nei settori di appartenenza del Gruppo o riconducibili ai mercati di sbocco. Permane invece il disallineamento dei costi dell'energia elettrica tra l'Italia e la maggior parte degli altri paesi europei sebbene attenuato dai contributi riconosciuti dallo Stato alle imprese energivore. Si segnala peraltro che, a partire dal 2024 e in linea con quanto previsto nel comma 3.8 lettera b) del decreto-legge 131/2023, tali contributi sono soggetti al rispetto di determinate misure previste per la riduzione di gas ad effetto serra. Si conferma comunque che anche per l'anno 2024 IRCE SpA ha ricevuto contributi a copertura degli oneri generali afferenti al sistema elettrico avendo avendo rispettato i requisiti richiesti..

In relazione invece alle opportunità derivanti dal cambiamento climatico, si ritiene che alcuni settori in cui il Gruppo opera, quali la domotica, l'automazione industriale e l'automotive dovrebbero portare ad importanti aumenti della domanda essendo richiesto nei prossimi anni un incremento della capacità di energia rinnovabile in sostituzione dell'energia proveniente da combustibili fossili, un miglioramento dell'efficienza energetica conseguibile per esempio con importanti investimenti nelle attuali reti di distribuzione energia, una crescita della diffusione dei veicoli elettrici a svantaggio di quelli dotati di motori endotermici.

  • Rischi legati alle tecnologie: la necessità di dover ottemperare a nuove specifiche tecniche richieste dai clienti mantenendo un'elevata qualità del prodotto rappresenta, in linea di massima, un rischio mediamente contenuto per il Gruppo tenuto conto dell'esperienza cumulata negli anni dal reparto R&D. Maggiori rischi tecnologici sono invece presenti nel settore dell'automotive essendo sicuramente più elevati gli standard tecnici richiesti nonché le esigenze di personalizzazione dei clienti. Nel corso dell'anno sono proseguiti gli investimenti in nuovi macchinari ed impianti volti al risparmio ed efficientamento energetico in ambito produttivo, in particolare in Irce Sro ed in FD Sims; si ricorda inoltre che a luglio 2023 è entrato in funzione nello stabilimento di Imola l'impianto fotovoltaico per autoconsumo, posizionato a terra, con una produzione annua stimata a regime di 8.500 MW, con previsione di consumo interno per circa 7.500 MWh.
  • Rischi di mercato: dall'analisi svolta non sono emerse criticità associabili alla possibile obsolescenza tecnologica di impianti o macchinari produttivi a causa del phase out di gamme di articoli in quanto l'elevata flessibilità nella produzione ne consente comunque l'utilizzo per produzioni alternative. Con riferimento invece ai rischi associati al prevedibile aumento nella richiesta di alcune materie prime "green" (in particolare, catodo di rame ed energia elettrica), si ritiene che tale dinamica potrebbe alimentare un aumento dei prezzi, rendendo potenzialmente complesso il reperimento di tali materiali a prezzi sostenibili. L'impatto sulla marginalità, tuttavia, è da ritenersi relativamente contenuto stante l'attesa possibilità del Gruppo di trasferire in tempi brevi gli incrementi sui prezzi di vendita.
  • Rischi reputazionali: tenuto conto del settore in cui opera il Gruppo IRCE e e delle attività fino ad oggi realizzate per ridurre l'impatto ambientale, tytsi ritiene basso il rischio che i risultati del Gruppo possano essere impattati attualmente o in prospettiva da una percezione negativa dell'immagine dell'azienda da parte degli stakeholders.
  • Rischi fisici: in relazione ai rischi fisici acuti connessi ad eventi atmosferici estremi, si ritiene che la presenza di Recovery Plan, nei quali sono formalizzate le procedure da porre in essere per garantire la continuità delle forniture al cliente nei tempi contrattuali, unitamente alla stipula di polizze assicurative con primarie compagnie dovrebbe contenere gli impatti negativi di fenomeni climatici avversi sia in termini economici che di business. Nessun rischio è stato invece identificato in relazione al prevedibile aumento delle temperature medie in quanto i materiali utilizzati nel processo produttivo non sono impattati da variazioni di pochi gradi nel clima.

Per quanto poc'anzi riportato, in relazione al climate change non sono state individuate particolari criticità associate alla recuperabilità degli attivi di bilancio, né in termini di impairment indicators, né di riduzione della vita utile delle immobilizzazioni, né di incasso dei crediti commerciali; allo stesso modo, le analisi effettuate non hanno fatto emergere passività potenziali attribuibili a contratti divenuti onerosi, a necessità di ristrutturazioni per raggiungere obiettivi legati al clima, a possibili penalità per il mancato raggiungimento degli obiettivi legati al clima o per il mancato raggiungimento di requisiti ambientali.

In definitiva, sebbene il cambiamento climatico possa portare ad una accelerazione degli investimenti nonché ad un aumento dei costi operativi, si ritiene che le crescite attese dei volumi e la capacità del management di gestire tali cambiamenti rappresenti nel complesso una importante opportunità per il Gruppo IRCE.

1. STRUMENTI DERIVATI

Il Gruppo ha in essere le seguenti tipologie di strumenti derivati:

Strumenti derivati relativi ad operazioni di acquisto e vendita a termine su metalli con data di scadenza successiva al 31 dicembre 2024. Tali operazioni non soddisfano le condizioni richieste per la contabilizzazione come strumenti di copertura ai fini dell'hedge accounting.

Riportiamo di seguito il riepilogo dei contratti derivati su metalli aperti al 31 dicembre 2024:

Valore nozionale Fair value al 31/12/2024
Attività (Ton) Passività (Ton) Attività correnti
(€/000)
Passività
correnti (€/000)
Valore netto di
bilancio (€/000)
Acquisti e vendite a
termine su rame
450 1.360 17 163 (147)

Strumenti derivati relativi ad obblighi per acquisti e vendite a termine su valute con data di scadenza successiva al 31 dicembre 2024. Tali operazioni non soddisfano le condizioni richieste per la contabilizzazione come strumenti di copertura ai fini del cash flow hedge accounting.

Riportiamo di seguito il riepilogo dei contratti derivati su valute aperti al 31 dicembre 2024:

Valore nozionale Fair value al 31/12/2024
Acquisti
(/000)
Vendite
(/000)
Attività correnti
(€/000)
Passività
correnti (€/000)
Valore netto di
bilancio (€/000)
GBP 9.000 (8) (8)
USD 2.880 115 115

2. INFORMATIVA DI SETTORE

Un settore operativo è, in accordo con quanto previsto dall'IFRS 8, una componente di un'entità:

a) che intraprende attività imprenditoriali generatrici di ricavi e di costi (compresi i ricavi e i costi riguardanti operazioni con altre componenti della medesima entità);

b) i cui risultati operativi sono rivisti periodicamente al più alto livello decisionale operativo dell'entità ai fini dell'adozione di decisioni in merito alle risorse da allocare al settore e della valutazione dei risultati;

c) per la quale sono disponibili informazioni di bilancio separate.

Coerentemente con le previsioni dell'IFRS 8, le società del Gruppo IRCE sono state aggregate nei seguenti 3 settori operativi tenendo conto delle caratteristiche economiche similari:

  • Italia: IRCE S.p.A., Isolveco 2 Srl ed Isolveco Srl in liquidazione;
  • UE: Smit Draad Nijemegen BV, DMG Gmbh, Irce S.L., Isodra Gmbh e Irce SP. ZO.O., Irce S.r.o.
  • Extra UE: FD Sims Ltd, Irce Ltda, Isomet AG, Stable Magnet Wire P. Ltd, Irce Electromagnetic Wire (Jiangsu) Co. Ltd, Fine Wire P. Ltd

Nelle successive tabelle sono riportati i principali dati finanziari consolidati suddivisi per settore operativo relativi agli esercizi 2023 e 2024.

(Migliaia di Euro) Italia UE Extra UE Scritture di
consolidato
Gruppo Irce
Periodo corrente
Ricavi 247.659 36.844 128.753 (15.602) 397.654
Risultato operativo 14.959 (4.469) 3.897 80 14.467
Proventi / (oneri) finanziari - - - - (1.568)
Imposte sul reddito - - - - (5.984)
Risultato Netto Gruppo e terzi - - - - 6.915
Immobilizzazioni immateriali 42 - 8 - 50
Immobilizzazioni materiali 29.653 40.584 16.167 - 86.404
Periodo precedente
Ricavi 257.947 42.020 121.366 (18.553) 402.780
Risultato operativo 14.758 174 (647) 139 14.424
Proventi / (oneri) finanziari - - - - (1.956)
Imposte sul reddito - - - - (4.239)
Risultato Netto Gruppo e terzi - - - - 8.229
Immobilizzazioni immateriali 121 - 15 - 136
Immobilizzazioni materiali 32.559 11.741 14.870 - 59.170

COMMENTO ALLE PRINCIPALI VOCI DELLA SITUAZIONE PATRIMONIALE-FINANZIARIA CONSOLIDATA

3. AVVIAMENTO E ALTRE ATTIVITA' IMMATERIALI

La voce si riferisce ad attività di tipo immateriale dalle quali sono attesi benefici economici futuri.

La tabella che segue riporta la composizione e la movimentazione delle attività immateriali per gli esercizi chiusi al 31 dicembre 2023 e 2024.

(Migliaia di Euro) Diritti di brevetto
e utilizzo opere
d'ingegno
Licenze, marchi,
diritti simili e altri
oneri pluriennali
Saldo di apertura periodo precedente 31 18 49
Movimenti esercizio precedente:
Investimento 209 19 228
Ammortamento (128) (13) (141)
Saldo di chiusura esercizio precedente 112 24 136
Movimenti esercizio corrente:
Investimento 26 29 55
Ammortamento (123) (11) (134)
Svalutazione - (5) (5)
Effetti cambi (1) (1) (2)
Saldo di chiusura esercizio corrente 15 35 50

Si segnala che in modo ricorrente vengono sostenute spese di ricerca che, in assenza dei presupposti previsti dallo IAS 38 per la loro eventuale capitalizzazione, vengono rilevate nel conto economico.

4. ATTIVITA' MATERIALI

La tabella che segue riporta la movimentazione delle "Attività materiali" per gli esercizi chiusi al 31 dicembre 2023 e 2024:

(Migliaia di Euro) Terreni Fabbricati Impianti e
macchinari
Attrezzature
industriali e
commerciali
Altri beni Immob. in
corso e
acconti
Totale
Saldo di apertura esercizio precedente 14.593 10.537 12.832 974 399 12.278 51.613
Movimenti esercizio precedente
Investimento - 113 1.573 504 77 11.823 14.090
Ammortamento (29) (1.143) (4.843) (570) (200) - (6.785)
Riclassifica - 2.038 7.785 434 237 (10.494) -
Dismissione - Costo storico (5) (56) (7.526) (80) (292) - (7.959)
Dismissione - Fondo Ammortamento 5 56 7.516 70 292 - 7.939
Effetti cambi 134 197 156 4 3 (222) 272
Saldo di chiusura esercizio precedente 14.698 11.742 17.493 1.336 516 13.385 59.170
Movimenti esercizio corrente:
Investimento - 248 1.666 429 258 32.353 34.954
Ammortamento (28) (1.139) (4.732) (613) (190) - (6.702)
Riclassifica - 188 3.749 14 - (3.951) -
Svalutazione - - - - - (22) (22)
Dismissione - Costo storico - (51) (1.555) (25) (152) - (1.783)
Dismissione - Fondo Ammortamento - 51 1.537 25 141 - 1.754
Effetti cambi (256) (187) (360) 6 (14) (156) (967)
Saldo di chiusura esercizio corrente 14.414 10.852 17.798 1.172 559 41.609 86.404

Il saldo delle attività materiali al 31 dicembre 2024, pari a € 86,4 milioni, include Diritti d'utilizzo per € 1,6 milioni. In particolare, la voce terreni recepisce per € 1,2 milioni l'investimento effettuato alcuni anni fa dalla controllata cinese per acquisire la concessione cinquantennale del terreno sul quale è in fase di costruzione uno stabilimento produttivo.

La voce "Investimento", pari a circa € 35,0 milioni include tutti gli incrementi del 2024, sia quelli attribuiti, in fase di acquisto, direttamente alla categoria di appartenenza sia quelli classificati tra le "Immobilizzazioni in corso ed acconti". Tali investimenti hanno riguardato, oltre a diritti di utilizzo per € 0,3 milioni, essenzialmente la categoria "Immobilizzazioni in corso ed acconti" e, in misura minore, "Impianti e macchinari".

La voce "Riclassifica" si riferisce ad investimenti realizzati sia in anni precedenti sia nell'esercizio in corso, inizialmente iscritti nella categoria "Immobilizzazioni in corso ed acconti" e successivamente allocati, una volta ultimati, alle specifiche categorie di appartenenza con contestuale iniziodel periodo di ammortamento.

Il saldo della voce "Immobilizzazioni in corso ed acconti", pari a € 41,6 milioni si riferisce prevalentemente all'investimento nello stabilimento produttivo in Repubblica Ceca che entrerà in funzione nel primo semestre del prossimo esercizio.

Le dismissioni si riferiscono principalmente alla rottamazione di macchinari ed attrezzature non più in uso e quasi totalmente ammortizzate. L'effetto cambi è attribuibile alla conversione da valuta locale ad Euro delle immobilizzazioni principalmente della controllata brasiliana Irce Ltda.

Impairment Test

Come previsto dallo IAS n. 36 le immobilizzazioni materiali, quali impianti, macchinari e attrezzature, così come le immobilizzazioni immateriali devono essere sottoposte al test di impairment separatamente, se suscettibili di generare flussi di cassa autonomi, a livello di CGU se non sono in grado di generare flussi di cassa autonomi (IAS 36.22). Per i beni a vita utile definita l'impairment test deve essere effettuato solo in presenza di indicatori di eventuali perdite di valore, mentre per i beni a vita indefinita l'impairment test deve essere effettuato con cadenza almeno annuale (IAS 36.11).

In assenza di beni a vita utile indefinita, gli Amministratori hanno ritenuto necessario effettuare il test di impairment avendo individuato i seguenti indicatori di eventuale perdita di valore:

  • sulla CGU FD Sims, come test di primo livello, tenuto conto dei risultati negativi consuntivati nel periodo unitamente al mancato raggiungimento degli obiettivi di budget;

  • sul Gruppo IRCE, come test di secondo livello, in presenza di un valore del Patrimonio netto consolidato superiore al valore di capitalizzazione di Borsa del titolo IRCE, come raccomandato dal documento di Banca d'Italia / Consob / Isvap n. 4 del 3 marzo 2010. Sulla base dei Piani industriali 2025-2029 della succitata CGU e del Gruppo IRCE, sono stati pertanto effettuati appositi impairment test approvati, unitamente al piano di Gruppo, dal Consiglio della Capogruppo in data 14 marzo 2025,

Il Gruppo ha sottoposto a verifica di recuperabilità il valore del capitale investito netto (CIN) della CGU FD Sims e del Gruppo IRCE determinato sommando all'attivo immobilizzato il capitale circolante netto operativo e le altre voci non finanziarie del bilancio, rispettivamente altre attività, altre passività e fondi del passivo.

Il calcolo del valore recuperabile (Enterprise value), effettuato in conformità ai criteri previsti dallo IAS 36, è stato determinato nell'accezione di valore d'uso mediante attualizzazione dei flussi di cassa attesi dall'utilizzo della CGU nonché dal valore che ci si attende dalla sua dismissione al termine della sua vita utile. Questo processo ha comportato l'utilizzo di stime e assunzioni per determinare sia l'ammontare dei flussi di cassa futuri sia i corrispettivi tassi di attualizzazione. In particolare, per la determinazione dei flussi di cassa futuri sono stati considerati i dati dei Piani Pluriennali 2025 – 2029; inoltre, al termine di previsione del periodo esplicito (2029) è stato determinato un valore terminale rappresentato da una rendita perpetua. Per la determinazione del flusso operativo perpetuo è stato utilizzato il flusso di cassa normalizzato, dell'ultimo anno di piano, in quanto il Management del Gruppo ritiene possa rappresentare un flusso normalizzato di lungo periodo.

I sopracitati piani pluriennali sono stati rivisti dalla direzione della Capogruppo ed approvati dagli Amministratori delle società controllate entro il mese di febbraio 2025.

Il tasso di crescita "g" applicato per la determinazione del Terminal Value è stato stimato pari all'inflazione di lungo periodo (2029) del Paese nel quale ciascuna CGU opera.

I tassi (WACC) utilizzati riflettono le informazioni di mercato, la valutazione corrente del valore temporale del denaro per il periodo considerato e i rischi specifici delle singole società del Gruppo. In particolare, al fine di riflettere nel tasso i rischi connessi al grado di raggiungibilità dei risultati di piano ,nel calcolo è stato applicato, per la CGU FD Sims, uno "Small Size Premium" pari all'1% ed un execution risk pari al 3,5%, mentre a livello consolidato entrambi i rischi sono stati ponderati per il fatturato previsto da piano, ed è stato quindi considerato, uno "Small Size Premium" pari a 0,5% ed un execution risk pari al 1,2%.

Di seguito riportiamo i parametri WACC e "g" utilizzati ed risultati degli impairment test effettuati:

FD Sims Gruppo IRCE
g
Wacc
2,00%
11,53%
2,15%
9,42%
EV (€/000) 10.616 233.231
CIN (€/000) 6.078 197.125
Differenza (€/000) 4.538 36.106

La procedura di impairment test, effettuata in accordo con quanto disposto dallo IAS 36 ed applicando i criteri condivisi dal Consiglio di Amministrazione, non ha portato ad evidenziare perdite di valore relativamente al capitale investito netto iscritto in bilancio con riferimento alla CGU FD Sims ed al Gruppo IRCE.

Inoltre, anche sulla base delle indicazioni contenute nel documento congiunto di Banca d'Italia, Consob e Isvap n. 4 del 3 marzo 2010, si è provveduto ad elaborare l'analisi di sensitività sui risultati dei test di impairment rispetto alle variazioni degli assunti base che condizionano il valore d'uso delle CGU.

Si riportano di seguito i risultati dell'analisi di sensitività che evidenzia quale dovrebbe essere per rendere il valore d'uso pari al suo CIN, alternativamente, il "tasso di sconto (WACC)" e la variazione dell'"EBITDA" in termini percentuali rispetto ai valori inseriti nel Piano 2025- 2029.

FD Sims Gruppo IRCE
Wacc 14,11% 10,29%
Ebitda (24,36%) (6,11%)

A seguito delle analisi sopra descritte, gli Amministratori ritengono che gli impairment test effettuati non presentino profili di rischio che portino alla necessità di effettuare una svalutazione. Gli Amministratori evidenziano inoltre che, in considerazione delle analisi effettuate sul valore di recupero dei singoli elementi costituenti l'attivo delle CGU FD Sims e del Gruppo IRCE, principalmente composto da stabilimenti industriali, impianti e macchinari, rimanenze di rame e crediti commerciali, non si ravvisano criticità circa la recuperabilità dei relativi valori di iscrizione in bilancio.

Gli Amministratori ritengono inoltre che il valore di capitalizzazione di Borsa del titolo IRCE non sia rappresentativo del valore effettivo del Gruppo tenuto conto della scarsa liquidità del titolo.

Con riferimento invece alla Smit Draad, in seguito alla decisione di terminare l'attività produttiva entro l'anno 2025, in sede di redazione del bilancio al 31 dicembre 2024 la Direzione, come previsto dal principio contabile IAS 36, ha provveduto a svolgere una verifica di recuperabilità dei valori di iscrizione nel bilancio consolidato delle poste dell'attivo della suddetta controllata, rappresentate principalmente da terreni e fabbricati per € 1,2 milioni, impianti e macchinari per € 0,6 migliaia, rimanenze di magazzino per € 5,7 migliaia, e crediti commerciali per € 1,9 migliaia. A seguito di tale analisi non è emersa la necessità di rilevare svalutazioni in bilancio. Per quanto riguarda le passività in capo al Gruppo con riferimento agli oneri derivanti dalla chiusura del sito produttivo, si rimanda a quanto commentato alla nota 16.

5. ALTRI CREDITI FINANZIARI NON CORRENTI

2024 2023
(Migliaia di Euro) 31 Dicembre 31 Dicembre
Altri crediti finanziari non correnti 7 5
Totale partecipazioni e altre attività finanziarie 7 5

L'ammontare di riferisce ad un deposito cauzionale della controllata spagnola.

6. IMPOSTE ANTICIPATE E DIFFERITE PASSIVE

Nella tabella sotto riportata sono esposte le voci del bilancio "Imposte anticipate" ed "Imposte differite".

2024 2023
(Migliaia di Euro) 31 Dicembre 31 Dicembre
Imposte anticipate 2.502 2.495
Imposte differite (280) (286)
Totale imposte anticipate (nette) 2.222 2.209

Si riporta di seguito la movimentazione nel periodo delle "Imposte anticipate nette" e delle "Imposte differite passive nette":

(Migliaia di Euro) Apertura Incremento Decremento Effetto a
Patrimonio
Effetto cambi Chiusura
Imposte anticipate 2.495 527 (486) (4) (30) 2.502
Imposte differite passive (286) (41) 1 42 4 (280)
Totale 2.209 486 (485) 38 (26) 2.222

Gli effetti a patrimonio netto si riferiscono alla variazione della riserva attuariale IAS 19.

Si ricorda che le imposte anticipate vengono compensate con le relative imposte differite all'interno della stessa giurisdizione fiscale. Si espongono pertanto di seguito i saldi delle imposte anticipate e delle imposte differite al 31 dicembre 2024, ripartite per società del Gruppo, prima della compensazione all'interno della stessa giurisdizione fiscale.

(Migliaia di Euro) IRCE Irce Ltda Isomet Isodra Scritture di
consolidamento
Totale
Imposte anticipate 2.589 188 235 153 69 3.234
Imposte differite passive (498) - (514) - (1.012)
Totale imposte anticipate nette 2.091 188 (279) 153 69 2.222

La tabella sopra evidenzia che ad eccezione dell'Isomet che espone imposte differite passive nette per € 279, le altre società del Gruppo hanno uno sbilancio di imposte anticipate.

Di seguito si espone il dettaglio delle imposte anticipate e delle imposte differite, ante compensazione all'interno della giurisdizione fiscale:

2024 2023
(Migliaia di Euro) 31 Dicembre 31 Dicembre
Fondi rischi ed oneri 79 79
Fondo svalutazione crediti (tassato) 270 322
Rimanenze /Fondo obsolescenza magazzino 1.663 1.822
Applicazione IFRS 15 704 668
Applicazione IAS 19 207 166
Perdite fiscali riportabili 153 37
Altro 158 129
Totale imposte anticipate 3.234 3.223

2024 2023
(Migliaia di Euro) 31 Dicembre 31 Dicembre
Ammortamenti 29 29
Differenze cambio - 43
Rivalutazione terreni - Ias transition 413 413
Rivalutazione fabbricati - Ias transition 56 64
Rimanenze 514 432
Altro - 33
Totale imposte differite 1.012 1.014

7. ALTRE ATTIVITA' NON CORRENTI NON FINANZIARIE

2024 2023
(Migliaia di Euro) 31 Dicembre 31 Dicembre
Altre attività non correnti - 1.196
Totale altre attività non correnti - 1.196

La variazione si riferisce alla riclassifica a breve termine della quota residua dei crediti per imposte ICMS, PIS e Cofins della controllata brasiliana, essendone previsto il recupero entro il prossimo esercizio.

8. RIMANENZE

Le rimanenze finali sono dettagliate come segue:

2024 2023
(Migliaia di Euro) 31 Dicembre 31 Dicembre
Materie prime, sussidiarie e di consumo 31.827 34.757
Prodotti in corso di lavorazione e semilavorati 15.973 16.667
Prodotti finiti e merci 52.878 49.937
Fondo svalutazione materie prime (4.089) (4.162)
Fondo svalutazione prodotti in corso di lavorazione e semilavorati (145) -
Fondo svalutazione prodotti finiti (2.099) (2.704)
Totale rimanenze 94.345 94.495

Le rimanenze non sono gravate da pegni né date a garanzia di passività.

Si segnala che le quantità in giacenze al 31 dicembre 2024 risultano inferiori rispetto al precedente esercizio grazie ad una attenta gestione dello stock, mentre il costo medio del metallo risulta in aumento.

In particolare, la quotazione media del rame nel 2024 nel London Metal Exchange è stata di 8,45 €/Kg, superiore di circa l'8 per cento rispetto a quella del precedente esercizio, pari a 7,84 €/Kg mentre la quotazione a fine anno è stata di 8,38 €/kg, superiore di circa il 9 per cento rispetto a 7,70 €/Kg del 31 dicembre 2023.

Tenuto conto dell'andamento ascendente del prezzo del rame nei primi mesi del 2025 nonché delle aspettative circa il tempo di realizzo delle scorte in giacenza non si sono realizzati i presupposti per svalutare al presunto valore di realizzo le giacenze del metallo al 31 dicembre 2024.

Di seguito si evidenzia la movimentazione del fondo svalutazione rimanenze nel corso del 2024:

(Migliaia di Euro) Apertura Acc.to Utilizzo Effetti cambi Chiusura
Fondo svalutazione materie prime (4.162) (67) 124 16 (4.089)
Fondo svalutazione prodotti in corso di lavorazione - (145) - - (145)
Fondo svalutazione prodotti finiti (2.704) - 584 21 (2.099)
Totale (6.866) (212) 708 37 (6.333)

Il fondo svalutazione materie prime corrisponde all'importo ritenuto necessario a coprire i rischi di obsolescenza principalmente degli imballi e del materiale di manutenzione mentre il fondo svalutazione prodotti finiti e merci è stanziato a fronte dei prodotti finiti non movimentati o a lenta movimentazione nonché a fronte di produzioni qualitativamente non idonee alla vendita.

9. CREDITI COMMERCIALI

Di seguito si espone il dettaglio dei crediti commerciali:

2024 2023
(Migliaia di Euro) 31 Dicembre 31 Dicembre
Crediti vs clienti terzi a breve 55.204 68.499
Fondo svalutazione crediti vs terzi a breve (1.121) (1.342)
Totale crediti commerciali 54.083 67.157

La variazione dei crediti commerciali rispetto al periodo precedente è dovuta ad una variazione nel mix di fatturato a beneficio di clienti con tempistiche di pagamento più brevi, al miglioramento nei termini di pagamento di alcuni importanti clienti nonché alle maggiori cessioni pro-soluto in essere a fine anno.

I crediti commerciali oggetto di cessione pro-soluto nel corso dell'anno sono stati pari ad € 95,1 milioni (al 31 dicembre 2024 € 64,0 milioni) dei quali € 27,5 milioni relativi a fatture cedute ma non ancora scadute al 31 dicembre 2024 (al 31 dicembre 2023 € 21,0 milioni).

Di seguito si evidenzia la movimentazione del fondo svalutazione crediti nel corso del 2024:

(Migliaia di Euro) Apertura Acc.to Utilizzo Effetto cambi Chiusura
Fondo svalutazione crediti vs terzi a breve (1.342) (5) 235 (9) (1.121)

La voce "Utilizzo" include un rilascio di € 200 mila della Capogruppo imputabile alla rideterminazione a fine anno delle "expected losses" che hanno beneficiato del basso tasso di default degli ultimi esercizi.

10. CREDITI E DEBITI TRIBUTARI

Nelle tabelle successive si espone il dettaglio dei crediti tributari e dei debiti tributari.

2024 2023
(Migliaia di Euro) 31 Dicembre 31 Dicembre
Crediti tributari imposte dirette 114 22
Totale crediti tributari 114 22
2024 2023
(Migliaia di Euro) 31 Dicembre 31 Dicembre
Debiti tributari vs Aequafin 644 1.169
Debiti tributari a breve 633 327
Totale debiti tributari 1.277 1.496

I "Crediti tributari imposte dirette" si riferiscono principalmente alla controllata indiana.

I "Debiti tributari a breve" espongono il saldo netto dell'IRAP della Capogruppo e delle imposte dirette delle società controllate.

I "Debiti tributari vs Aequafin" riportano invece il saldo netto IRES della Capogruppo nei confronti della propria controllante con la quale è in essere un contratto di consolidato fiscale.

11. CREDITI VERSO ALTRI

2024 2023
(Migliaia di Euro) 31 Dicembre 31 Dicembre
Ratei e risconti attivi 381 259
Crediti vs istituti di previdenza 28 -
Altri crediti 3.921 2.937
Crediti IVA 986 1.379
Totale crediti verso altri 5.316 4.575

La voce "Altri crediti" include principalmente il credito d'imposta industria 4.0 maturato dalla Capogruppo a seguito degli investimenti in beni strumentali realizzati anche in anni precedenti; la variazione del periodo è attribuibile alle interconnessioni avvenute nel corso del presente esercizio.

La variazione dei "Crediti IVA" è dovuta sostanzialmente alla controllata brasiliana.

Si ricorda che il credito IVA è stato compensato per giurisdizione fiscale, se e solo l'entità ha il diritto di compensare gli ammontari rilevati ed intende estinguere il residuo netto.

12. ATTIVITA' FINANZIARIE CORRENTI

Di seguito si espone il dettaglio delle attività finanziarie correnti:

2024 2023
(Migliaia di Euro) 31 Dicembre 31 Dicembre
Derivati attivi mark to market metalli - 87
Depositi cauzionali 10 17
Mark to market attività finanziarie 287 263
Derivati attivi mark to market effetti cambio 115 6
Totale attività finanziarie correnti 412 373

Le voci "Derivati attivi mark to market metalli" e "Derivati attivi mark to market effetti cambio" si riferiscono al Fair Value positivo dei contratti a termine sul rame e sulle valute aperti a fine anno della capogruppo IRCE S.p.A.. Per maggiori dettagli si veda il paragrafo 2. La voce "Mark to market attività finanziarie" include i titoli di efficienza energetica TEE valutati al fair value.

13. DISPONIBILITA' LIQUIDE E MEZZI EQUIVALENTI

La voce accoglie depositi bancari, denaro e valori in cassa.

(Migliaia di Euro) 2024
31 Dicembre
2023
31 Dicembre
Depositi bancari 13.852 14.159
Denaro e valori in cassa 7 8
Totale disponibilità liquide 13.859 14.167

I depositi bancari sono remunerati a tasso variabile e non sono soggetti a vincoli o restrizioni.

Per ulteriori dettagli in merito alla gestione finanziaria si rimanda a quanto riportato nel punto 15 "Passività finanziarie non correnti e correnti".

14. PATRIMONIO NETTO

La voce "Patrimonio netto" consolidato ammonta a € 150,6 milioni al 31 dicembre 2024 (€ 153,3 milioni al 31 dicembre 2023) ed è dettagliato nella seguente tabella.

2024 2023
(Migliaia di Euro) 31 Dicembre 31 Dicembre
Capitale sociale 14.627 14.627
Azioni proprie (871) (845)
Fondo sovrapprezzo azioni 40.539 40.539
Riserva rivalutazione 22.328 22.328
Azioni proprie (sovrapprezzo) (202) (130)
Riserva legale 2.925 2.925
Riserva IAS 19 (891) (730)
Riserva straordinaria 57.714 53.496
Altre riserve 23.595 23.595
Utili/perdite a nuovo 19.227 16.808
Riserva di traduzione (34.967) (27.190)
Risultato di periodo 6.900 8.226
Totale patrimonio netto di Gruppo 150.924 153.649
Totale interessenze di minoranza (308) (322)
TOTALE PATRIMONIO NETTO 150.616 153.327

Capitale sociale

Nella seguente tabella viene data evidenza della composizione del capitale sociale.

2024 2024
(Migliaia di Euro) 31 Dicembre 31 Dicembre
Capitale sottoscritto 14.627 14.627
Riserva azioni proprie (871) (845)
Capitale sociale 13.756 13.782

Il capitale sociale è costituito da n. 28.128.000 azioni ordinarie per un controvalore di € 14.626.560. Le azioni sono interamente sottoscritte e versate e sulle stesse non esistono diritti, privilegi e vincoli alla distribuzione di dividendi ed all'eventuale distribuzione del capitale.

La riserva azioni proprie si riferisce al valore nominale delle azioni proprie in possesso della Società e, come richiesto dagli IFRS, sono portate in deduzione del patrimonio netto.

Le azioni proprie al 31 dicembre 2024 sono pari a n. 1.674.567, corrispondenti al 5,95% del capitale sociale. Le azioni in circolazione risultano pertanto n. 26.453.433.

Di seguito si evidenzia, in migliaia, la movimentazione delle azioni in circolazione all'inizio ed alla fine degli ultimi due esercizi:

Movimentazione azioni proprie Migliaia di Azioni
Saldo al 31.12.22 26.542
Acquisto azioni proprie (38)
Saldo al 31.12.23 26.504
Acquisto azioni proprie (51)
Saldo al 31.12.24 26.453

Riserva da sovrapprezzo azioni

La voce include il maggior valore d'emissione rispetto al valore nominale delle azioni IRCE S.p.A in sede di aumento del capitale sociale avvenuto al momento della quotazione in Borsa nel 1996.

Riserva di rivalutazione

La voce si riferisce alla rivalutazione effettuata in accordo con la legge 266/1995 pari ad € 22.328 mila, prima della transizione agli IFRS e non stornata in considerazione del fatto che in sede di adozione degli IFRS, il Gruppo ha scelto l'opzione di adottare il fair value, così come risultante dai saldi netti di rivalutazione quale sostituto del costo per i beni oggetto di detta rivalutazione.

Riserva legale

La voce espone gli utili accantonati in anni passati da IRCE, in accordo con le disposizioni dell'articolo 2430 codice civile, non più alimentata avendo raggiunto il quinto del capitale sociale.

Riserva IAS 19

La riserva comprende gli utili e le perdite attuariali accumulate a seguito dell'applicazione dello IAS 19 Revised. La movimentazione della riserva, in migliaia di Euro, è la seguente:

Movimentazione riserva IAS 19 Migliaia di Euro
Saldo al 31.12.22 (424)
Valutazione attuariale (385)
Effetto fiscale 79
Saldo al 31.12.23 (730)
Valutazione attuariale (199)
Effetto fiscale 38
Saldo al 31.12.24 (891)

Riserva Straordinaria

La riserva straordinaria è composta principalmente dagli utili portati a nuovo della Capogruppo al netto dei dividendi distribuiti, pari nel 2024 a € 1.588 mila.

Altre riserve

Tale voce pari a € 23.595 mila include:

  • la Riserva per avanzo di annullamento, sorta nell'esercizio 2001 a seguito della fusione per incorporazione delle società Irce Cavi S.p.A. ed Isolcable S.r.l. nella IRCE S.p.A, pari ad € 6.621 mila.
  • la Riserva utili da reinvestire nel Mezzogiorno pari ad € 201 mila.
  • la Riserva FTA, che rappresenta la contropartita delle scritture effettuate per la conversione del bilancio a quanto previsto dai principi contabili internazionali IAS/IFRS al 1° gennaio 2004 (anno di transizione) pari ad € 16.773 mila.

Utili/perdite a nuovo

Tale voce include essenzialmente i risultati d'esercizio delle società controllate portati a nuovo.

Riserva di conversione

La riserva rappresenta le differenze contabili rispetto al cambio storico risultante dalla conversione del bilancio delle controllate estere, con valuta locale differente dall'Euro, al cambio ufficiale del 31 dicembre 2024. La variazione negativa della riserva di traduzione, pari a € 7.777 mila è principalmente legata al deprezzamento del Real Brasiliano nei confronti dell'Euro.

15. PASSIVITA' FINANZIARIE NON CORRENTI E CORRENTI

Di seguito si riporta il dettaglio delle passività finanziarie correnti e non correnti:

2024 2023
(Migliaia di Euro) 31 Dicembre 31 Dicembre
Debiti vs banche 17.399 20.397
Derivati passivi mark to market su metalli 146 -
Debiti finanziari IFRS 16 124 63
Derivati passivi mark to market effetti cambio 9 -
Prestiti a lungo termine - quota corrente 5.079 6.064
Totale passività finanziarie correnti 22.757 26.524

I "Debiti vs banche" comprendono sostanzialmente linee finanziarie a breve e linee autoliquidanti.

(Migliaia di Euro) 2024
31 Dicembre
2023
31 Dicembre
Passività finanziarie vs banche 37.765 13.498
Passività finanziarie IFRS 16 258 166
Totale passività finanziarie non correnti 38.023 13.664

Di seguito si espone la movimentazione delle passività finanziarie non correnti nell'esercizio 2024:

(Migliaia di Euro) Apertura Riclassifica Accensione Rimborso Effetto
cambio
Chiusura
Passività finanziarie vs banche 13.498 (5.709) 30.000 - (24) 37.765
Passività finanziarie IFRS 16 166 (170) 309 (50) 1 258
Totale 13.664 (5.879) 30.309 (50) (23) 38.023

L'accensione di € 30 milioni di finanziamenti bancari è associata alla costruzione dello stabilimento produttivo in Repubblica Ceca. La voce "Riclassifica" espone principalmente le quote delle passività finanziarie non correnti da rimborsare entro 12 mesi, riclassificate pertanto tra le passività finanziarie correnti.

Si riporta nella tabella successiva il dettaglio delle passività finanziarie vs banche non correnti in essere a fine anno con evidenza, in particolare, della tipologia di tasso e della scadenza.

(Migliaia di Euro) Valuta Tasso Società 31.12.2024 31.12.2023 Scadenza
Banca di Imola EUR Variabile IRCE 736 2.163 2026
Banca di Imola EUR Variabile IRCE 10.000 - 2034
Mediocredito EUR Variabile IRCE - 461 2025
Banco Popolare EUR Fisso IRCE 380 1.136 2026
Deutsche Bank EUR Variabile IRCE 2.625 4.375 2027
BPER EUR Variabile IRCE 3.889 4.445 2032
BPER EUR Variabile IRCE 10.000 - 2034
MPS EUR Variabile IRCE 10.000 - 2034
Credit Suisse EUR Fisso Isomet 135 270 2027
Banco Popolare EUR Fisso Isomet - 648 2025
Totale 37.765 13.498

Si precisa che al 31 dicembre 2024 è previsto per un finanziamento il rispetto di vincoli di carattere finanziario; tali covenants, determinati come rapporto tra "posizione finanziaria netta" e "patrimonio netto" e tra "EBITDA" e "posizione finanziaria netta", sono stati pienamente soddisfatti.

Si riporta di seguito la posizione finanziaria netta complessiva del Gruppo IRCE, determinata sulla base dello schema previsto dal richiamo di attenzione Consob n. 5/21 del 29 aprile 2021, il quale recepisce l'orientamento dell'ESMA pubblicato il 4 marzo 2021.

2024 2023
(Migliaia di Euro) 31 Dicembre 31 Dicembre
Disponibilità liquide e mezzi equivalenti 13.859 14.167
Attività finanziarie correnti 412 373
Liquidità 14.271 14.540
Altre passività fin. Correnti (17.678) (20.460)
Prestiti a lungo termine - quota corrente (5.079) (6.064)
Posizione finanziaria netta corrente (8.486) (11.984)
Passività finanziarie non corr. verso terzi (38.023) (13.664)
Posizione finanziaria netta (46.509) (25.648)

La posizione finanziaria netta ammonta al 31 dicembre 2024 a € 46,5 milioni e risulta in aumento rispetto a € 25,6 milioni del 31 dicembre 2023 in seguito all'accensione di 3 mutui di complessivi € 30,0 milioni che hanno permesso di finanziare la realizzazione del nuovo stabilimento industriale in Repubblica Ceca solo in parte compensato dagli effetti della riduzione del capitale circolante e dalla cassa generata dalla gestione operativa.

La posizione finanziaria netta include complessivamente € 382 mila di debiti finanziari relativi a contratti di locazione contabilizzati secondo l'IFRS16.

Il Gruppo IRCE ha inoltre in essere al 31 dicembre 2024 impegni contrattuali per circa € 303 milioni relativi sia alla realizzazione di due nuovi stabilimenti industriali, rispettivamente in Repubblica Ceca e nella Repubblica Popolare Cinese, sia all'acquisto di impianti e macchinari e quote di metallo.

In relazione a quest'ultimo impegno, si segnala che poichè il costo di acquisto del rame si determinerà nel corso del 2025 sulla base della quotazione LME al momento della consegna, la valorizzazione dell'impegno è stata effettuata utilizzando la quotazione LME del 31 dicembre 2024.

16. FONDI PER RISCHI ED ONERI NON CORRENTI E CORRENTI

Il fondo rischi ed oneri, non corrente e corrente, è di seguito dettagliato:

2024 2023
(Migliaia di Euro) 31 Dicembre 31 Dicembre
Fondo indennità suppletiva di clientela - non corrente 119 112
Altri fondi - non correnti 439 734
Totale fondo rischi ed oneri non correnti 558 846
(Migliaia di Euro) 2024
31 Dicembre
2023
31 Dicembre
Fondo indennità suppletiva di clientela - corrente 8 -
Altri fondi - correnti 3.352 239
Totale fondo rischi ed oneri correnti 3.360 239

Di seguito viene riportata la movimentazione dei fondi per rischi ed oneri non correnti e correnti al 31 dicembre 2024:

(Migliaia di Euro) Apertura Acc.to Utilizzo
Effetto cambi
Fondo indennità suppletiva clientela - non corrente 112 7 - - 119
Altri fondi - non correnti 734 - (300) 5 439
Totale fondi rischi - non correnti 846 7 (300) 5 558
(Migliaia di Euro) Apertura
Acc.to
Utilizzo Effetto cambi Chiusura
Fondo indennità suppletiva clientela - corrente - 8 - - 8
Altri fondi - correnti 239 3.113 - - 3.352
Totale fondi rischi - correnti 239 3.121 - - 3.360

Il fondo indennità suppletiva di clientela si riferisce agli accantonamenti per le indennità di fine rapporto relative ai contratti di agenzia in essere della Capogruppo e della controllata olandese.

Gli Altri fondi si riferiscono alla Capogruppo ed alle controllate Smit Draad Nijmegen ed FD Sims. L'accantonamento del periodo della quota corrente include per € 3 milioni la stima dei costi da sostenere per la chiusura dell'attività della controllata olandese.

La voce "Utilizzo" per € 300 mila si riferisce alla Smit Draad e riguarda il rilascio del fondo stanziato al 31 dicembre 2023 essendo venuto meno il rischio sottostante.

17. FONDI PER BENEFICI AI DIPENDENTI A PRESTAZIONE DEFINITA

Il Fondo per benefici ai dipendenti a prestazione definita, rientra nei piani a benefici definiti, e comprende anche la passività relativa al Trattamento di Fine Rapporto (TFR).

Tale Fondo si riferisce per € 2.665 mila alla Capogruppo, per € 882 mila ad Isomet, per € 50 mila alla Magnet Wire e per € 108 mila ad Isolveco 2 ed ha subito nel 2024 la seguente movimentazione:

(Migliaia di Euro) Apertura Acc.to Effetto a
Patrimonio
Utilizzo Effetto
cambio
Chiusura
Fondo per benefici ai dipendenti a
lungo
3.673 266 199 (445) (8) 3.685
Totale 3.673 266 199 (445) (8) 3.685

La valutazione attuariale dei piani a benefici definiti è stata realizzata in base alla metodologia dei "benefici maturati" mediante il criterio "Projected Unit Credit" (PUC) come previsto ai paragrafi 67-69 dello IAS 19.

Si riportano di seguito le basi demografiche ed economico tecniche utilizzate dall'attuario per la valutazione del fondo per benefici ai dipendenti con riferimento alle principali società del Gruppo, rispettivamente IRCE S.p.A. ed Isomet AG:

I. Capogruppo IRCE S.p.A

Si riportano di seguito le basi demografiche ed economiche tecniche utilizzate dall'attuario per la valutazione del fondo per benefici ai dipendenti:

2024 2023
Basi demografiche 31 Dicembre 31 Dicembre
Decesso Istat 2022 Tabelle di
mortalità RG48
della Ragioneria
Generale dello
Stato
Inabilità Tavole INPS
distinte per età e
sesso
tavole INPS
distinte per età e
sesso
Pensionamento 100% al
raggiungimento
dei requisiti AGO
100% al
raggiungimento
dei requisiti AGO
Basi economico tecniche 2024
31 Dicembre
2023
31 Dicembre
Tasso annuo di attualizzazione 2,93% 2,95%
Tasso annuo d'inflazione 2,00% 2,00%

Il "Tasso annuo di attualizzazione", coerentemente con il par. 83 dello IAS 19, è stato desunto dall'indice Iboxx Corporate AA con duration 5-7 rilevato alla data della valutazione.

Analisi di sensitività dei principali parametri valutativi (in migliaia di Euro):

(Migliaia di Euro) Sensitività DBO 2024 DBO 2023
31 dicembre 31 dicembre
Tasso di turnover +1,00% 2.649 2.839
Tasso di turnover - 1,00% 2.641 2.830
Tasso di inflazione +0,25% 2.668 2.861
Tasso di inflazione -0,25% 2.622 2.808
Tasso di attualizzazione +0,25% 2.609 2.792
Tasso di attualizzazione -0,25% 2.682 2.877
Service cost 0,00 0,00
Durata del piano (anni) 6,3 6,7

II. Isomet

Il Fondo per benefici ai dipendenti della Isomet è così scomponibile:

2024 2023
Fondo per benefici ai dipendenti Isomet 31 Dicembre 31 Dicembre
Defined Benefit Obligation 6.349 5.483
Fair Value of Plan assets (5.467) (4.807)
Fondo per benefici a dipendenti Isomet 882 676

Di seguito si riepilogano i principali parametri valutativi

2024 2023
Basi demografiche ed economico tecniche 31 Dicembre 31 Dicembre
Tasso annuo di attualizzazione 1,00% 1,50%
Tasso d'interesse sul capitale di risparmio 1,10% 1,50%
Tasso di incremento salariale 1,00% 1,00%
Tasso annuo d'inflazione 1,00% 1,00%
Tabelle di mortalità BVG2020 GT BVG2020 GT

Analisi di sensitività dei principali parametri valutativi del "Defined Benefit Obligation" (in migliaia di Euro):

(Migliaia di Euro) Sensitività DBO 2024 DBO 2023
31 dicembre 31 dicembre
Tasso di attualizzazione -0,25% 6.572 5.663
Tasso di attualizzazione +0,25% 6.141 5.314
Tasso di interesse sul capitale di risparmio -0,25% 6.311 5.453
Tasso di interesse sul capitale di risparmio +025% 6.388 5.503
Tasso di incremento salariale -0,25% 6.332 5.465
Tasso di incremento salariale +0,25% 6.365 5.497
Aspettativa di vita + 1 anno 6.496 5.593
Aspettativa di vita - 1 anno 6.200 5.372

18. DEBITI COMMERCIALI

2024 2023
(Migliaia di Euro) 31 Dicembre 31 Dicembre
Debiti commerciali 26.010 33.207
Totale debiti commerciali 26.010 33.207

La variazione dei debiti commerciali è attribuibile principalmente ad Irce Ltda ed Irce S.r.o.; per la controllata brasiliana il decremento è attribuibile alle minori quantità di rame in transito a fine anno rispetto al precedente esercizio, mentre per la controllata ceca la riduzione è dovuta al fatto che la costruzione dello stabilimento a fine anno era prossimo al termine dei lavori mentre al 31 dicembre 2023 i lavori erano da poco iniziati.

19. DEBITI VERSO ISTITUTI DI PREVIDENZA SOCIALE

La voce, pari ad € 2.013 mila al 31/12/2024 (€ 2.021 al 31/12/2023), si riferisce al debito per contributi da versare del Gruppo, principalmente relativi alla Capogruppo ed alla Smit Draad Nijmegen.

20. ALTRE PASSIVITA' CORRENTI

Gli altri debiti risultano così composti:

2024 2023
(Migliaia di Euro) 31 Dicembre 31 Dicembre
Debiti vs dipendenti 3.346 3.281
Ratei e risconti passivi 3.463 2.230
Altri debiti 605 853
Debiti IVA 532 1.577
Debiti per ritenute IRPEF dipendenti 567 566
Totale altre passività correnti 8.513 8.507

I "Debiti verso dipendenti" includono le passività per la tredicesima mensilità, per ferie maturate e non godute e per premi di produzione.

La variazione della voce "Ratei e risconti passivi" è attribuibile sostanzialmente alla Capogruppo ed è riconducibile, in particolare, ai contributi in conto impianti relativi al credito d'imposta industria 4.0, iscritti nel 2024 a seguito dell'interconnessione dei beni strumentali acquisiti anche in anni precedenti, e verranno rilasciati nei prossimi anni nel conto economico coerentemente con il piano di ammortamenti dei beni strumentali ai quali si riferiscono.

Gli "Altri debiti" includono principalmente debiti verso erario per ritenute d'acconto, acconti da clienti, qualora non compensabili con partite a credito, e altre passività varie.

Il significativo decremento della voce "Debiti IVA" è riconducibile principalmente alla Capogruppo ed alla controllata olandese.

COMMENTO ALLE PRINCIPALI VOCI DEL CONTO ECONOMICO CONSOLIDATO

21. RICAVI DI VENDITA

I ricavi di vendita si riferiscono ai ricavi per cessioni di beni, al netto di resi, abbuoni e ritorni di imballaggi.

2024 2023
(Migliaia di Euro) 31 Dicembre 31 Dicembre Variazione
Ricavi 397.654 402.780 (5.126)

Il fatturato consolidato del 2024 registra una riduzione dell'1,3% rispetto allo scorso anno. La variazione è dovuta principalmente ad una riduzione delle quantità vendute in parte compensata da un aumento dei prezzi medi di vendita del metallo.

Per ulteriori dettagli, si rimanda a quanto riportato nel paragrafo "Andamento consolidato dell'esercizio 2024" della relazione sulla gestione. Si riporta di seguito i ricavi suddivisi per prodotto:

Esercizio corrente Esercizio precedente
(Migliaia di Euro) Conduttori per
avvolgimento
Cavi Totale Conduttori per
avvolgimento
Cavi Totale
Ricavi 319.292 78.362 397.654 324.108 78.672 402.780
% sul totale 80% 20% 100% 80% 20% 100%

La tabella successiva evidenzia inoltre la ripartizione dei ricavi per area geografica di destinazione del prodotto finito.

Esercizio corrente Esercizio precedente
(Migliaia di Euro) Italia UE Extra UE Totale Italia UE Extra UE Totale
Ricavi 143.000 102.711 151.943 397.654 144.046 124.503 134.231 402.780
% sul totale 36% 26% 38% 100% 36% 31% 33% 100%

22. ALTRI RICAVI E PROVENTI

Gli altri proventi risultano composti come segue:

2024 2023
(Migliaia di Euro) 31 Dicembre 31 Dicembre Variazione
Incrementi di immobilizzazioni per lavori interni 125 84 41
Plusvalenze su vendite cespiti 211 201 10
Rimborsi assicurativi 168 94 74
Sopravvenienze attive 131 307 (176)
Altri ricavi e proventi 1.151 1.067 84
Totale altri ricavi e proventi 1.786 1.753 33

La voce "Incrementi di immobilizzazioni per lavori interni" si riferisce principalmente a lavorazioni effettuate internamente su impianti e macchinari per la maggior parte iscritti nella categoria "Immobilizzazioni in corso".

La voce "Sopravvenienze attive" si riferisce essenzialmente a stanziamenti in eccesso di passività effettuati in anni passati.

La voce "Altri ricavi e proventi" include principalmente la quota di competenza 2024 dei contributi in conto impianto relativi al crediti d'imposta 4.0 della Capogruppo.

Bilancio 31 dicembre 2024

23. COSTI PER MATERIE PRIME E MATERIALI DI CONSUMO

Il dettaglio della voce è di seguito esposto

2024 2023
(Migliaia di Euro) 31 Dicembre 31 Dicembre Variazione
Costi per materie prime e materiali di consumo (294.384) (280.150) (14.234)
Variazione delle rimanenze di materie prime, materiali e merci (483) (17.029) 16.546
Acquisto prodotti finiti (12.750) (9.371) (3.379)
Totale costi per materie prime e materiali di consumo (307.617) (306.550) (1.067)

La voce "Costi per materie prime e materiali di consumo" include principalmente i costi sostenuti per l'acquisto di rame ed alluminio, di materiali isolanti e di materiali di confezionamento e manutenzione. L'incremento rispetto al precedente esercizio è attribuibile ad un aumento della quotazione media del rame in parte compensato da una riduzione dei volumi acquistati.

La voce "Variazioni delle rimanenze di materie prime, materiali e merci" espone la differenza tra valore iniziale e finale della voce "Rimanenze" dello stato patrimoniale.

La voce "Acquisto di prodotti finiti" si riferisce sostanzialmente alla Isomet AG e riguarda l'acquisto di cavi da fornitori terzi.

24. COSTI PER SERVIZI

Si riporta di seguito il dettaglio della voce:

2024 2023
(Migliaia di Euro) 31 Dicembre 31 Dicembre Variazione
Lavorazioni esterne (8.006) (8.352) 346
Spese per utenze (12.787) (12.787) -
Manutenzioni (2.538) (2.808) 270
Spese di trasporto (5.787) (6.145) 358
Provvigioni passive (132) (129) (3)
Compensi sindaci (68) (73) 5
Altri servizi (7.446) (6.391) (1.055)
Costi per godimento beni di terzi (314) (316) 2
Totale costo per servizi (37.078) (37.001) (77)

La variazione delle "Lavorazioni esterne" e "Spese di trasporto" è attribuibile principalmente ai minori volumi prodotti e venduti rispetto al precedente esercizio.

Il decremento del costo per "Manutenzioni" rispetto al precedente esercizio è attribuibile principalmente alla Capogruppo ed in parte alla controllata brasiliana.

La voce "Altri servizi" comprende principalmente costi per consulenze tecniche, legali e fiscali, nonché costi per R&D, assicurazioni e costi commerciali. La variazione è attribuibile alla Capogruppo ed in particolare ad un maggior utilizzo di consulenze tecniche e commerciali, nonché ad un aumento dei costi di ricerca e sviluppo.

Il "Costo per godimento beni di terzi" include i canoni di locazione esclusi dall'applicazione dell'IFRS 16 in quanto il bene oggetto di locazione risulta di basso valore (inferiore a € 5 mila) o il periodo di locazione risulta inferiore ai 12 mesi.

25. COSTO DEL PERSONALE

Il dettaglio del costo del personale è riepilogato come segue:

2024 2023 Variazione
(Migliaia di Euro) 31 Dicembre 31 Dicembre
Salari e stipendi (22.242) (20.848) (1.394)
Oneri sociali (5.120) (4.891) (229)
Costi di pensionamento (1.863) (1.852) (11)
Altri costi (6.532) (2.895) (3.637)
Totale costo del personale (35.757) (30.486) (5.271)

L'incremento delle voci "Salari e stipendi" ed Oneri sociali" è attribuibile alle società produttive del Gruppo ed è dovuto ad aumento sia del numero medio di addetti, si segnala in particolare l'assunzione di 11 dipendenti nella controllata della Repubblica Ceca, sia alla retribuzione media per addetto.

La voce "Altri costi" comprende i costi per il lavoro interinale, il costo dei collaboratori ed i compensi percepiti dagli Amministratori. L'incremento del periodo è riconducibile principalmente alla controllata olandese a causa dello stanziamento effettuato a fine anno in seguito alla decisione di chiuderne l'attività e riguarda in particolare la stima delle somme da corrispondere al personale dipendente per le interruzioni dei rapporti di lavoro.

Si evidenzia di seguito la consistenza media e puntuale dell'organico del Gruppo:

2023 2024 2024
31 Dicembre 31 Dicembre 31 Dicembre
(Numero di dipendenti) Numero finale Numero finale Numero medio
Dirigenti 27 26 26
Impiegati 115 118 116
Operai 472 492 489
Totale dipendenti 614 636 631
Dirigenti (interinali) - 1 1
Impiegati (interinali) 2 1 2
Operai (interinali) 55 43 54
Totale Interinali 57 45 56
Totale Dipendenti ed Interinali 671 681 687

Il numero medio dei dipendenti è calcolato con il metodo del Full-Time-Equivalent (Equivalente a tempo pieno) e comprende collaboratori dipendenti ed esterni (interinali e collaboratori). Il personale è classificato in base alla tipologia di inquadramento.

26. AMMORTAMENTI E SVALUTAZIONI DELLE IMMOBILIZZAZIONI MATERIALI ED IMMATERIALI

Gli ammortamenti sono dettagliati come segue:

(Migliaia di Euro) 2024
31 Dicembre
2023
31 Dicembre
Variazione
Ammort.to delle immobilizzazioni immateriali (134) (142) 8
Ammort.to delle immobilizzazioni materiali (6.523) (6.613) 90
Ammort.to delle immobilizzazioni materiali IFRS 16 (179) (172) (7)
Svalutazioni delle immobilizzazioni immateriali (4) - (4)
Svalutazioni delle immobilizzazioni materiali (22) - (22)
Totale ammortamenti e svalutazioni (6.862) (6.927) 65

La voce "Svalutazioni delle immobilizzazioni materiali" pari a € 22 mila si riferisce a una commessa iscritta tra le immobilizzazioni in corso al 31 dicembre 2023 per la quale nel corso del 2024 sono venuti meno i presupposti per la capitalizzazione.

27. ACCANTONAMENTI E SVALUTAZIONI

Gli accantonamenti e svalutazioni sono dettagliati come segue:

2024 2023
(Migliaia di Euro) 31 Dicembre 31 Dicembre Variazione
Svalut.ne dei crediti e delle dispon. liquide 195 580 (385)
Perdite su crediti (59) (18) (41)
Accantonamenti per rischi 300 (583) 883
Totale acc.ti e svalutazioni 436 (21) 457

In relazione alla variazione intervenuta nelle voci "Svalutazione dei crediti e delle disponibilità liquide" e "Accantonamenti per rischi" si rimanda rispettivamente ai paragrafi 9- Crediti commerciali e 16- Fondo rischi ed oneri.

28. ALTRI COSTI OPERATIVI

Gli altri costi operativi sono dettagliati come segue:

2024 2023
(Migliaia di Euro) 31 Dicembre 31 Dicembre Variazione
Imposte e tasse non sul reddito (765) (754) (11)
Altri costi operativi (768) (352) (416)
Minusvalenze e sopravvenienze passive (81) (23) (58)
Totale altri costi operativi (1.614) (1.129) (485)

L'incremento della voce "Altri costi operativi" è dovuto alla Capogruppo ed alle società controllate Smit Draad ed Irce Ltda e si riferisce principalmente a penalità contrattuali addebitate da clienti per difettosità del prodotto o ritardate consegne.

29. PROVENTI ED ONERI FINANZIARI

I proventi ed oneri finanziari sono dettagliati come segue:

2024 2023
(Migliaia di Euro) 31 Dicembre 31 Dicembre Variazione
Proventi finanziari 2.636 2.590 46
Oneri finanziari (4.699) (4.524) (175)
Utili e perdite su cambi 495 (22) 517
Totale proventi ed oneri finanziari (1.568) (1.956) 388

L'incremento degli "Oneri finanziari" è attribuibile essenzialmente ad un aumento dell'indebitamento medio del Gruppo in parte compensato dalla riduzione dei tassi di interesse di mercato.

La variazione della voce "Utili e perdite su cambi" è imputabile all'incremento delle differenze cambio attive non realizzate iscritte dalla Capogruppo e dalla Irce Ltda.

30. IMPOSTE SUL REDDITO

(Migliaia di Euro) 2024
31 Dicembre
2023
31 Dicembre
Variazione
Imposte correnti (6.021) (4.101) (1.920)
Imposte precedenti esercizi (1) (254) 253
Imposte anticipate / differite 38 116 (78)
Totale imposte sul reddito (5.984) (4.239) (1.745)

Le imposte correnti si riferiscono essenzialmente ad IRCE S.p.A. e ad Irce Ltda.

La maggior incidenza del "tax rate" rispetto al precedente esercizio, passata dal 34% al 46% circa, è dovuta in parte alla Capogruppo, a causa della minore incidenza delle variazioni permanenti in diminuzione del reddito rispetto al risultato ante imposte in seguito al venir meno dei proventi per i crediti d'imposta industria 4.0, ed in parte alla controllata Smit Draad, non essendo state rilevate imposte anticipate sulla perdita del periodo.

31. UTILE PER AZIONE

Come richiesto dallo IAS 33, si forniscono le informazioni sui dati utilizzati per il calcolo dell'utile per azione e diluito.

Ai fini del calcolo dell'utile base per azione, si precisa che al numeratore è stato utilizzato il risultato economico del periodo dedotto della quota attribuibile a terzi. Inoltre, si rileva che non esistono dividendi privilegiati, conversione di azioni privilegiate ed altri effetti simili, che debbano rettificare il risultato economico attribuibile ai possessori di strumenti ordinari di capitale. Al denominatore è stata utilizzata la media ponderata delle azioni ordinarie in circolazione, calcolata deducendo il numero medio di azioni proprie possedute nel periodo, dal numero complessivo di azioni costituenti il capitale sociale.

L'utile diluito per azione risulta essere pari a quello per azione in quanto non esistono azioni ordinarie che potrebbero avere effetto diluitivi e non verranno esercitate azioni o warrant che potrebbero avere il medesimo effetto.

2024 2023
31 Dicembre 31 Dicembre
Risultato del periodo (Migliaia di Euro) 6.900 8.226
Numero medio ponderato di azioni ordinarie in circolazione 26.473.477 26.524.372
Utile/(Perdita) base per Azione 0,261 0,310
Utile/(Perdita) diluito per Azione 0,261 0,310

32. INFORMATIVA SULLE PARTI CORRELATE

Conformemente a quanto richiesto dallo IAS 24, viene riportato di seguito il compenso, su base annua, percepito dai membri del Consiglio di Amministrazione della IRCE S.p.A:

(Migliaia di Euro) Campenso per la
carica
Compenso per
altre funzioni
Totale
Amministratori 258 291 549

La tabella riporta i compensi corrisposti a qualsiasi titolo ed in qualsiasi forma, esclusi i contributi previdenziali.

A seguito dell'introduzione dell'art. 123 ter del T.U.F, i dati relativi a tali compensi sono riportati analiticamente nella Relazione sulla remunerazione, che verrà messa a disposizione del pubblico entro i termini di legge presso la sede sociale, e consultabile altresì sul sito internet www.irce.it.

In aggiunta si segnala che Irce SpA ha un debito fiscale per Ires verso la controllante Aequafin S.p.A. di € 644 mila con la quale è in essere un contratto di consolidato fiscale

33. GARANZIE

Si segnala il rilascio di sette fidejussioni per un totale di € 2,5 milioni a favore di una società a partecipazione pubblica a garanzia di una fornitura di cavi elettrici.

34. GESTIONE DEI RISCHI FINANZIARI

I principali rischi ed incertezze del Gruppo, nonché le politiche di gestione degli stessi, sono riportati di seguito:

Rischio di mercato

Il Gruppo è concentrato sul mercato europeo; il rischio di contrazioni di domanda o peggioramento dello scenario competitivo possono avere un'influenza sui risultati. Per fronteggiare tali rischi, la strategia del Gruppo nel medio lungo termine è quella di una diversificazione geografica verso Paesi extra europei.

Rischio legato all'andamento delle variabili finanziarie ed economiche

Rischio di cambio

Il Gruppo utilizza prevalentemente l'Euro quale moneta di riferimento per le sue transazioni di vendita. È soggetto a rischi di cambio principalmente in relazione alla sua attività operativa di acquisti di rame, effettuata in parte in dollari, su cui possono essere effettuate coperture a termine; è altresì soggetto a rischi di traduzione, con riguardo agli investimenti in Brasile, Inghilterra, India, Svizzera, Polonia, Cina e Repubblica Ceca.

Per quanto riguarda il rischio di traduzione sulle società controllate, si ritiene che tale rischio riguardi principalmente l'investimento in Brasile, a causa della forte volatilità della valuta brasiliana, con conseguente impatto sul valore contabile dell'investimento. Al 31 dicembre 2024 il cambio puntuale della valuta brasiliana sull'Euro, pari a 6,42, si è deprezzato di circa un 16,5% rispetto al precedente esercizio comportando un rilevante effetto negativo sulla riserva di traduzione. Ad inizio 2025 il medesimo cambio si è invece rivalutato raggiungendo a fine febbraio la quotazione di 6,08.

Di seguito si riporta una sensitivity analysis, nella quale sono riportati gli effetti contabili ipotetici sullo Stato patrimoniale del Gruppo, simulando una variazione del tasso di cambio Eur/BRL di + 5% (deprezzamento del Real) - 5% (apprezzamento del Real), rispetto al cambio del 31 dicembre 2024 (6,42 Eur/BRL):

Dati patrimoniali consolidati 2024 Variazione cambio EUR/BRL
(Migliaia di Euro) 31 Dicembre +5% -5%
Attività non correnti 88.963 (265) 293
Attività correnti 168.129 (1.852) 2.047
Totale attività 257.092 (2.117) 2.340
Patrimonio netto 150.616 (1.801) 1.991
Passività non correnti 42.546 - -
Passività correnti 63.930 (316) 349
Totale passività e patrimonio netto 257.092 (2.117) 2.340

Dalla simulazione sopra riportata emerge che una svalutazione del Real del 5% rispetto al 31 dicembre 2024 comporterebbe un impatto negativo sulla Riserva di traduzione del Gruppo, e quindi sul conto economico complessivo, di € 2,1 milioni mentre una rivalutazione della valuta brasiliana del 5% porterebbe un effetto positivo di € 2,3 milioni.

Rischio tasso di interesse

Il Gruppo in passato si è finanziato nel medio-lungo termine indebitandosi principalmente a tasso d'interesse variabile (collegato all'Euribor) esponendosi così al rischio derivante dal rialzo dei tassi. Il Gruppo valuterà se porre in essere delle coperture in base alle condizioni economiche offerte dal mercato e alle aspettative di andamento dei tassi. Le linee di credito a breve termine sono a tasso variabile.

Di seguito si riporta una sensitivity analysis nella quale sono riportati gli effetti sul risultato, simulando una variazione dei tassi di interesse di +/- 25 punti base:

Dati economici consolidati 2024 Variazione tasso di interesse
(Migliaia di Euro) 31 Dicembre -25pb
Ricavi 397.654
Risultato operativo (EBIT) 14.467
Risultato netto (Gruppo e terzi) 6.915 (95) 95

Rischi connessi all'oscillazione delle materie prime

La principale materia prima utilizzata dal Gruppo è il rame, la cui variazione di prezzo può influenzare i margini e le necessità finanziarie. Al fine di contenere gli effetti sui margini delle variazioni del prezzo del rame, viene attuata una politica di copertura, con contratti a termine sulle posizioni generate dall'attività operativa. Comunque, in presenza di prezzi del rame in calo, permane il rischio di dover valorizzate le rimanenze finali ad un valore pari a quello di presunto realizzo, qualora inferiore al costo medio ponderato del periodo, con un impatto negativo sul risultato.

Si segnala che la quotazione media del rame nel 2024 nel London Metal Exchange è stata di 8,45 €/Kg, superiore di circa l'8 per cento rispetto a quella del precedente esercizio, pari a 7,84 €/Kg mentre la quotazione a fine anno è stata di 8,38 €/kg, superiore di circa il 9 per cento rispetto a 7,70 €/Kg del 31 dicembre 2023. Da notare inoltre che il trend ascendente della quotazione del rame è proseguita anche ad inizio 2025 raggiungendo a fine febbraio la quotazione di 8,99 €/kg.

Di seguito si riporta una sensitivity analysis nella quale sono riportati gli effetti sui ricavi e sul risultato operativo del Gruppo simulando una variazione del prezzo del rame +/- 5% rispetto al prezzo medio di vendita del rame nel 2024 e senza considerare gli impatti economici connessi alla variazione delle rimanenze né l'impatto di acquisto o vendita a termine sul rame.

Dati economici consolidati 2024 Variazione prezzo del rame
(Migliaia di Euro) 31 Dicembre +5% -5%
Ricavi 397.654 14.254 (14.254)
Risultato operativo (EBIT) 14.467 285 (285)

Rischi finanziari

Sono i rischi legati alla disponibilità finanziaria.

Rischio di credito

Il rischio di credito non presenta particolari concentrazioni. Il rischio è monitorato con procedure di valutazione ed affidamento delle singole posizioni creditorie. Inoltre, in considerazione del fatto che i principali clienti con i quali il Gruppo collabora sono aziende strutturate e leader nei settori nei quali operano non si evidenziano particolari rischiosità che possano portare ad un peggioramento nei tempi di incasso o ad un deterioramento della qualità del credito, tenuto conto anche del conflitto Russo-Ucraino e Israelo-Palestinese. Si ricorda inoltre che a partire dall'esercizio 2023 il Gruppo ha inoltre attivato in maniera selettiva coperture assicurative al fine di limitare il rischio di insolvenza.

Rischio di liquidità

La situazione finanziaria e le linee di credito disponibili unitamente all'elevato standing del Gruppo che permette di acquisire in tempi brevi nuovi finanziamenti a prezzi competitivi sono tali da escludere difficoltà ad adempiere alle obbligazioni associate alle passività. Di seguito si riportano l'ammontare degli affidamenti e degli utilizzi al 31 dicembre 2024.

Dati finanziari consolidati
(Migliaia di Euro)
Disponibilità
liquide
Linee
autoliquidanti
Linee finanziarie
a breve
Totale
Affidamenti 13.859 76.980 58.000 148.839
Utilizzi 0 (14.980) (14.980)
Disponibilità di fido 13.859 62.000 58.000 133.859

Nella tabella che segue si evidenziano la composizione e la scadenza delle voci di debito al 31 dicembre 2024.

Dati finanziari consolidati
(Migliaia di Euro)
<1 anno >1 <5 anni > 5 anni Totale-
Passività finanziarie non correnti 23.992 20.911 44.903
Imposte differite 280
Fondo rischi ed oneri 558
Fondo per benefici ai dipendenti 585 2.340 760 3.685
Totale passività non correnti 585 27.170 21.671 49.426
Passività finanziarie correnti 24.344 24.344
Debiti commerciali 26.010 26.010
Debiti tributari 1.277 1.277
Debiti verso istituti di previdenza sociale 2.013 2.013
Altre passività correnti 8.513 8.513
Fondo rischi ed oneri correnti 3.360 3.360
Impegni 12.448 12.448
Totale debiti ed impegni per scadenza 78.550 27.170 21.671 127.391

Totale passività correnti 65.517 - - 65.517

Si segnala che le passività finanziarie correnti e non correnti includono oltre alla quota capitale anche la stima degli oneri finanziari da pagarsi fino all'estinzione del debito determinati in base ai tassi di mercato in essere a fine anno.

La voce "Impegni" include i contratti in essere per la realizzazione di due nuovi stabilimenti industriali, rispettivamente in Repubblica Ceca e nella Repubblica Popolare Cinese, nonchè per l'acquisto di impianti e macchinari. Sono invece stati esclusi gli impegni di acquisto di rame, in quanto si tratta di una commodity quotata al mercato LME, facilmente liquidabile.

Al 31 dicembre 2024 il Gruppo IRCE può contare su disponibilità liquide pari a € 13,9 milioni, su attività finanziarie correnti pari a € 0,4 milioni, su crediti commerciali pari € 54,1 milioni, su rimanenze pari a € 94,3 milioni nonché su linee di credito inutilizzate per € 133,9 milioni.

35. GESTIONE DEL CREDITO COMMERCIALE

Si riporta di seguito il dettaglio dei crediti diviso per livello di rischio sulla base del rating interno e per scadenza. La classificazione dei crediti tiene in considerazione eventuali posizioni rinegoziate.

2024 2023 Variazione
(Migliaia di Euro) 31 Dicembre 31 Dicembre
Livello di rischio
Minimo 42.572 54.207 (11.635)
Medio 9.004 11.178 (2.174)
Superiore alla media 2.523 1.922 601
Elevato 1.105 1.191 (86)
Totale crediti commerciali 55.204 68.498 (13.294)
2024 2023
(Migliaia di Euro) 31 Dicembre 31 Dicembre Variazione
Scadenze
Non scaduti 33.550 44.780 (11.230)
0 - 30 giorni 16.988 21.359 (4.371)
30 - 60 giorni 2.223 604 1.619
60 - 90 giorni 635 279 356
90 - 120 giorni 600 78 522
> 120 giorni 1.208 1.398 (190)
Totale crediti commerciali 55.204 68.498 (13.294)

Si segnala che il fondo svalutazione crediti pari ad € 1,1 milioni si riferisce per € 0,6 milioni alla fascia di scadenza "> 120 giorni" ed al livello di rischio "elevato" mentre per i restanti € 0,5 milioni alle altre fasce di scadenza ed ai livelli di rischio "Minimo", "Medio" e "Superiore alla media".

In accordo con quanto previsto dall'IFRS 8, Paragrafo 34, si precisa che per l'esercizio chiuso al 31 dicembre 2024 un cliente terzo ha generato per il Gruppo IRCE ricavi pari a circa l'10% del Totale ricavi.

36. CAPITAL RISK MANAGEMENT

L'obiettivo primario della gestione del capitale è garantire che sia mantenuto un solido rating creditizio ed adeguati livelli degli indicatori di capitale in modo da supportare l'attività e massimizzare il valore per gli azionisti.

2024 2023
(Migliaia di Euro) 31 Dicembre 31 Dicembre
Posizione finanziaria netta (A) (46.509) (25.648)
Patrimonio netto (B) (150.616) (153.327)
Capitale totale (A) + (B) = (C) (197.125) (178.975)
Gearing ratio (A) / (C) 23,6% 14,3%

Come si evince dalla tabella sopra riportata, il gearing ratio si attesta al 23,6%, percentuale che conferma il basso livello di rischio finanziario e l'elevata solidità del Gruppo IRCE.

37. STRUMENTI FINANZIARI

a) Strumenti finanziari per categoria

La tabella che segue evidenzia le attività e passività finanziarie per categoria di strumento finanziario:

Esercizio corrente Esercizio precedente
(Migliaia di Euro) Costo
ammortizzato
FV con
contropartita
conto
economico
FV con
contropartita
patrimonio
netto
Totale Costo
ammortizzato
FV con
contropartita
conto
economico
FV con
contropartita
patrimonio
netto
Totale
Attività finanziarie non correnti :
Altri crediti finanziari non correnti 6 - 6 5 - 5
Attività finanziarie correnti :
Crediti commerciali 54.083 - 54.083 67.157 - 67.157
Attività finanziarie correnti 10 402 412 17 357 373
Disponibilità liquide e mezzi equivalenti 13.859 - 13.859 14.167 - 14.167
Passività finanziarie non correnti :
Passività finanziarie non correnti verso terzi 38.023 - 38.023 13.664 - 13.664
Passività finanziarie correnti :
Debiti commerciali 26.010 - 26.010 33.207 - 33.207
Passività finanziarie correnti verso terzi 22.602 155 22.757 26.524 - 26.524

b) Fair value degli strumenti finanziari

Nella successiva tabella è riportato un raffronto del valore contabile e del valore equo per categoria di strumento:

2024
2023
2024 2023
31 Dicembre 31 Dicembre 31 Dicembre 31 Dicembre
(Migliaia di Euro) Valore contabile Valore equo
Attività finanziarie
Disponibilità liquide e mezzi equivalenti 13.859 14.167 13.859 14.167
Attività finanziarie correnti 412 373 412 373
Crediti commerciali 54.083 67.157 54.083 67.157
Attività finanziarie e crediti non correnti 6 5 6 5
Passività finanziarie
Passività finanziarie correnti verso terzi 22.757 26.524 22.757 26.524
Debiti commerciali 26.010 33.207 26.010 33.207
Passività finanziarie non correnti verso terzi 38.023 13.664 38.023 13.664

c) Livello gerarchico di fair value

La tabella seguente riporta il livello gerarchico di valutazione del fair value (Migliaia di Euro).

L'IFRS 13 definisce i seguenti tre livelli di fair value al quale riferire la valutazione degli strumenti finanziari rilevati nella situazione patrimoniale-finanziaria:

  • Livello 1: quotazioni rilevate sul mercato attivo.
  • Livello 2: input diversi dai prezzi quotati di cui al punto precedente osservabili direttamente (prezzi) o indirettamente (derivati dai prezzi) sul mercato.
  • Livello 3: input che non sono basati su dati di mercato osservabili.
31 dicembre 2024
(Migliaia di Euro)
Livello 1 Livello 2 Livello 3 Totale
Strumenti finanziari derivati 115 115
Attività finanziarie correnti 287 287
Totale attività 287 115 402
Strumenti finanziari derivati (155) (155)
Totale passività (155) (155)

Nel corso dell'esercizio non vi sono stati trasferimenti tra i tre livelli di fair value indicati nell'IFRS 7.

38. INFORMAZIONI AI SENSI DELL'ART.149- DUODIECIES DEL REGOLAMENTO EMITTENTI DELLA CONSOB

Il seguente prospetto, redatto ai sensi dell'art. 149-duodecies del Regolamento Emittenti Consob, evidenzia i corrispettivi di competenza dell'esercizio 2024 per i servizi di revisione e per quelli diversi dalla revisione, comprese le spese, resi dalla società di revisione o da entità appartenenti alla sua rete, alle società del Gruppo:

Tipologia di servizio Soggetto che eroga il
servizio
Destinatari Corrispettivo (€/000)
Revisione contabile Deloitte & Touche S.p.A IRCE S.p.A 124
Altre certificazioni (CSRD) Deloitte & Touche S.p.A IRCE S.p.A. 40
Revisione contabile Deloitte & Touche Società controllate estere 63

39. INFORMAZIONI LEGGE 124/2017

In linea con quanto disposto dal D.L. 135/2018 e in sostituzione dell'obbligo informativo previsto dal Legge 124/2017, si dichiara che IRCE S.p.A. ha ricevuto nel presente esercizio aiuti di Stato soggetti ad obbligo di pubblicazione nell'ambito del Registro nazionale degli aiuti di Stato.

40. PROSPETTO DI RACCORDO DEL PATRIMONIO NETTO E RISULTATO CONSOLIDATO CON I DATI DELLA CAPOGRUPPO

Ai sensi della Comunicazione Consob del 28 luglio 2006, riportiamo di seguito la riconciliazione ed il prospetto di raccordo tra il risultato dell'esercizio ed il patrimonio netto di Gruppo al 31 dicembre 2024 e 2023, con i corrispondenti valori risultanti dal bilancio separato della Capogruppo:

31 dicembre 2024 31 dicembre 2023
(Migliaia di Euro) Patr. Netto Risultato Patr. Netto Risultato
Patrimonio netto e risultato del periodo come
riportati nel bilancio separato della società
controllante 168.890 4.621 165.942 5.806
a) differenza tra valore di carico e valore pro-quota del
patrimonio netto
12.673 10.151
b) risultati pro-quota conseguiti dalle partecipate
c) Storno svalutazione partecipazioni in società
(3.757) (3.757) (2.360) (2.360)
controllate 6.893 6.893 5.944 5.944
d) Storno dividendi distribuiti da società controllate (887) (1.147)
e) Storno fondo svalutazione crediti verso controllate 1.405 1.405
f) Conversione dei bilanci in valuta (34.967) (27.190)
g) Storno plusvalenze alienazione cespiti infra-gruppo - - - -
h) Storno margine infra-gruppo non realizzato (213) 30 (243) (17)
Patrimonio netto e risultato del periodo di pertinenza
del Gruppo
150.924 6.900 153.649 8.226
Patrimonio netto e risultato del periodo di pertinenza di
terzi (308) 15 (322) 3
Patrimonio netto e risultato netto consolidati (Gruppo
e terzi)
150.616 6.915 153.327 8.229

41. EVENTI SUCCESSIVI ALLA DATA DEL BILANCIO

Si rimanda a quanto descritto nella nota "Eventi successivi" della "Relazione sull'andamento della gestione dell'esercizio 2024".

Elenco delle partecipazioni detenute dagli Amministratori, dai Sindaci nonché dai coniugi e dai figli minori degli stessi

Cognome e Nome Società N° azioni
ad inizio
esercizio
N° azioni
acquistate
N° azioni
vendute
N° azioni
a fine
esercizio
Casadio Filippo IRCE S.p.A. 560.571 560.571
Gandolfi Colleoni Francesco 559.37143 559.371
IRCE S.p.A. 30.000 30.000
Sepriano Gianfranco IRCE S.p.A. 3.500 3.500
Pischedda Francesca 0 0
Dallago Orfeo IRCE S.p.A. 587.267 587.267
Di Chiara Gigliola 0 0
Peri Claudia 0 0
Vitanza Donatella 0 0
Zappi Fabrizio 0 0
Di Rocco Giuseppe 0 0

43Azioni di proprietà della moglie Casadio Carla

Attestazione al bilancio consolidato annuale ai sensi dell'art. 154-bis, comma 5, del decreto legislativo 24 febbraio 1998, n.58:

I sottoscritti Dott. Filippo Casadio, Presidente, e Dott.ssa Elena Casadio, Dirigente preposto alla redazione dei documenti contabili societari della IRCE S.p.A, attestano, tenuto conto di quanto previsto dall'art.154-bis, comma 5, del decreto legislativo 24 febbraio 1998, n.58:

  • l'adeguatezza, in relazione alle caratteristiche dell'impresa, e
  • l'effettiva applicazione delle procedure amministrative e contabili per la formazione del bilancio consolidato.

Si attesta, inoltre, che il bilancio consolidato:

  • a) corrisponde alle risultanze dei libri e delle scritture contabili;
  • b) è redatto in conformità ai principi contabili internazionali ed è idoneo a fornire una rappresentazione veritiera e corretta della situazione patrimoniale, economica e finanziaria dell'emittente e dell'insieme delle imprese incluse nel consolidamento;
  • c) che la Relazione sulla gestione contiene un'analisi attendibile delle informazioni di cui al comma 4, art.154-ter del decreto legislativo 24 febbraio 1998 n.58.

Imola, 14 marzo 2025

Attestazione della rendicontazione di sostenibilità ai sensi dell'art. 81-ter, comma 1, del Regolamento Consob n. 11971 del 14 maggio 1999 e successive modifiche e integrazioni

    1. La sottoscritta Elena Casadio, dirigente preposto alla redazione dei documenti contabili societari della IRCE S.p.A. attesta, ai sensi dell'art. 154-bis, comma 5-ter, del decreto legislativo 24 febbraio 1998, n.58, che la rendicontazione di sostenibilità inclusa nella relazione sulla gestione è stata redatta:
    2. a) conformemente agli standard di rendicontazione applicati ai sensi della direttiva 2013/34/UE del Parlamento europeo e del Consiglio, del 26 giugno 2013, e del decreto legislativo 6 settembre 202, n. 125;
    3. b) con le specifiche adottate a norma dell'articolo 8, paragrafo 4, del regolamento (UE) 2020/852 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 18 giungo 2020.

Imola, 14 marzo 2025

Bilancio separato di IRCE S.p.A.

al 31 dicembre 2024

SITUAZIONE PATRIMONIALE – FINANZIARIA

2024 2023
(Unità di Euro) Note 31 Dicembre 31 Dicembre
ATTIVITA'
Attività non correnti
Avviamento e altre attività immateriali 3 39.384 121.242
Immobili, impianti e macchinari 4 25.500.467 25.496.097
Attrezzature ed altre immobilizzazioni materiali 4 1.183.677 1.262.203
Immob. in corso e acconti 4 2.825.367 5.692.788
Partecipazioni 5 93.866.326 63.028.882
Altri crediti finanziari non correnti 6 25.101.080 28.174.906
(di cui vs. parti correlate) 25.101.080 28.174.906
Imposte anticipate 7 2.089.702 2.241.294
TOTALE ATTIVITA' NON CORRENTI 150.606.003 126.017.412
Attività correnti
Rimanenze 8 56.661.596 60.258.467
Crediti commerciali 9 41.308.043 43.215.556
(di cui vs. parti correlate) 9.923.001 9.115.289
Crediti verso altri 10 3.444.838 2.600.620
Attività finanziarie correnti 11 3.513.364 373.248
(di cui vs. parti correlate) 3.100.975 -
Disponibilità liquide e mezzi equivalenti 12 5.169.790 4.858.069
TOTALE ATTIVITA' CORRENTI 110.097.631 111.305.960
TOTALE ATTIVITA' 260.703.634 237.323.372

2024 2023
(Unità di Euro) Note 31 Dicembre 31 Dicembre
PATRIMONIO NETTO E PASSIVITA'
Patrimonio netto
Capitale sociale 13.755.794 13.781.874
Riserve 150.513.090 146.354.189
Risultato di periodo 4.620.629 5.805.871
TOTALE PATRIMONIO NETTO 13 168.889.513 165.941.934
Passività non correnti
Passività finanziarie non correnti 14 37.751.714 12.647.671
Fondi rischi e oneri 15 8.344.665 10.680.510
Fondi per benefici ai dipendenti 16 2.644.833 2.834.404
TOTALE PASSIVITA' NON CORRENTI 48.741.212 26.162.585
Passività correnti
Passività finanziarie correnti 14 15.868.899 18.127.256
Debiti commerciali 17 18.662.508 18.637.705
(di cui vs. parti correlate) 160.733 193.209
Debiti tributari 18 737.787 1.298.245
(di cui vs. parti correlate) 644.372 1.168.535
Debiti verso istituti di previdenza sociale 19 1.613.856 1.663.296
Altre passività correnti 20 6.189.859 5.492.351
TOTALE PASSIVITA' CORRENTI 43.072.909 45.218.853
TOTALE PATRIMONIO NETTO E PASSIVITA' 260.703.634 237.323.372

CONTO ECONOMICO

2024 2023
(Unità di Euro) Note 31 Dicembre 31 Dicembre
Ricavi 21 247.607.636 257.875.883
(di cui vs. parti correlate) 14.246.455 14.082.645
Altri ricavi e proventi
(di cui vs. parti correlate)
22 1.546.437
145.515
1.587.247
173.071
TOTALE RICAVI E PROVENTI 249.154.073 259.463.130
Costi per materie prime e materiali di consumo 23 (183.606.441) (193.719.009)
(di cui vs. parti correlate) (349.157) (2.747.725)
Variazione rimanenze prodotti finiti e in corso di lavorazione (587.359) (3.148.181)
Costi per servizi 24 (26.928.506) (26.312.242)
(di cui vs. parti correlate) (1.014.390) (1.141.403)
Costo del personale 25 (17.760.937) (17.236.565)
(di cui vs. parti correlate) - (3.988)
Ammortamenti e svalutazioni imm. materiali ed immateriali 26 (4.543.549) (4.137.545)
Accantonamenti e svalutazioni 27 200.000 420.000
Altri costi operativi 28 (842.543) (474.728)
RISULTATO OPERATIVO 15.084.738 14.854.860
Ripresa di valore / (svalutazione) partecipazione 29 (6.893.000) (5.944.000)
Proventi / (oneri) finanziari 30 11.437 (170.699)
(di cui vs. parti correlate)
RISULTATO PRIMA DELLE IMPOSTE
2.455.152
8.203.175
2.481.857
8.740.161
Imposte sul reddito 31 (3.582.546) (2.934.290)
RISULTATO NETTO DEL PERIODO 4.620.629 5.805.871

Bilancio 31 dicembre 2024

CONTO ECONOMICO COMPLESSIVO

2024 2023
(Unità di Euro) Note 31 Dicembre 31 Dicembre
Risultato netto del periodo 4.620.629 5.805.871
Utili / (Perdite) attuariali IAS 19 16 17.978 (26.895)
Effetto imposte 7 (4.315) 6.455
Totale variazione riserva IAS 19 13 13.663 (20.440)
Totale componenti da non riclassificare nel risultato 13.663 (20.440)
Totale risultato del conto economico complessivo 4.634.292 5.785.431

PROSPETTO DELLE VARIAZIONI DEL PATRIMONIO NETTO

Capitale
sociale
Altre riserve Utili portati a nuovo Totale
patrimonio
(Unità di Euro) Riserva
sovrapprezzo
Altre riserve Riserva
legale
Riserva IAS
19
Utili (perdite)
a nuovo
Risultato dl
periodo
netto
Saldo di apertura esercizio precedente 13.801.647 40.470.928 43.085.647 2.925.312 (565.024) 56.323.255 5.788.946 161.830.711
Dividendi - - - - - (1.592.497) - (1.592.497)
Compravendita azioni proprie (19.773) (61.938) - - - - - (81.711)
Destinazione risultato precedente esercizio - - - - - 5.788.946 (5.788.946) -
Altri utili / (perdite) complessivi - - - - (20.440) - - (20.440)
Risultato dell'esercizio - - - - - - 5.805.871 5.805.871
Totale risultato di conto economico complessivo - - - - (20.440) - 5.805.871 5.785.431
Saldo di chiusura esercizio precedente 13.781.874 40.408.989 43.085.647 2.925.312 (585.464) 60.519.705 5.805.871 165.941.934
Destinazione risultato del precedente esercizio - - - - - 5.805.871 (5.805.871) -
Dividendi - - - - - (1.588.415) - (1.588.415)
Compravendita azioni proprie (26.080) (72.218) - - - - - (98.298)
Altri utili / (perdite) complessivi - - - - 13.663 - - 13.663
Risultato dell'esercizio - - - - - - 4.620.629 4.620.629
Totale risultato di conto economico complessivo - - - - 13.663 - 4.620.629 4.634.292
Saldo di chiusura esercizio corrente 13.755.794 40.336.771 43.085.647 2.925.312 (571.801) 64.737.161 4.620.629 168.889.513

RENDICONTO FINANZIARIO

2024 2023
(Unità di Euro) Note 31 Dicembre 31 Dicembre
ATTIVITA' OPERATIVA
Risultato di periodo 4.620.629 5.805.871
Rettifiche per:
Ammortamenti 26 4.543.549 4.137.545
Variazione netta delle imposte (anticipate) e differite 31 147.279 (233.411)
Minusvalenze / (Plusvalenze) da realizzo di attività immobilizzate 22 (153.006) (197.546)
Perdita o (utile) su differenze cambio non realizzate (479.141) (162.591)
Oneri / (Proventi) da partecipazioni 29,30 6.006.152 4.796.891
Accantonamenti/Svalutazioni (rilasci/riprese di valore) 27 (200.000) (420.000)
Imposte correnti 31 3.435.266 3.167.701
Oneri (proventi) finanziari 29,30 920.903 1.314.699
Risultato operativo prima delle variazioni del capitale circolante 18.841.631 18.209.159
Imposte pagate (5.128.595) -
Oneri finanziari corrisposti/pagati (2.319.477) (2.048.233)
Proventi finanziari incassati 617.323 303.925
Decremento / (incremento) Rimanenze 8 3.596.871 18.461.533
Variazione dei crediti commerciali 9 2.915.225 6.816.752
Variazione dei debiti commerciali 10 57.279 (2.242.020)
Variazione netta delle attività e passività d'esercizio correnti 283.195 1.889.853
Variazione netta delle attività e passività d'esercizio correnti vs. parti corr. 292.480 1.214.336
Variazione netta delle attività e passività d'esercizio non correnti (164.594) (189.158)
Variazione netta delle attività e pass. d'esercizio non correnti vs. parti corr. (4.652.134) (3.608.390)
DISPONIBILITA' LIQUIDE GENERATE (ASSORBITE) DALL'ATTIVITA'
OPERATIVA
14.339.204 38.807.757
ATTIVITA' D'INVESTIMENTO
Investimenti in immobilizzazioni immateriali 3 (44.884) (227.826)
Investimenti in immobilizzazioni materiali 4 (1.351.211) (5.893.243)
Investimenti in partecipazioni 5 (33.880.000) (2.214.570)
Dividendi incassati 13 886.848 1.147.109
Corrispettivo incassato dalla vendita di attività materiali e immateriali 167.104 217.626
DISPONIBILITA' LIQUIDE GENERATE (ASSORBITE) DALL'ATTIVITA' DI
INVESTIMEN
(34.222.143) (6.970.904)
ATTIVITA' FINANZIARIA
Rimborso di finanziamenti bancari a lungo 14 (4.949.422) (5.289.149)
Erogazione di finanziamenti bancari a lungo 14 30.000.000 -
Var. netta dei debiti fin. a breve ed altri debiti fin. (include IFRS16) (3.130.063) (21.490.006)
Var. netta delle altre attività finanziarie ed altri crediti finanziari (39.142) 42.939
Dividendi pagati agli azionisti 13 (1.588.415) (1.592.497)
Gestione azioni proprie (vendite-acquisti) 13 (98.298) (81.710)
DISPONIBILITA' LIQUIDE GENERATE (ASSORBITE) DALL'ATTIVITA'
FINANZIARIA
20.194.660 (28.410.423)
FLUSSO DI CASSA NETTO DI PERIODO 311.721 3.426.430
SALDO DISPONIBILITA' LIQUIDE ALL'INIZIO DELL'ESERCIZIO 12 4.858.069 1.431.639
Flusso di cassa netto di periodo 311.721 3.426.430
SALDO DISPONIBILITA' LIQUIDE ALLA FINE DELL'ESERCIZIO 12 5.169.790 4.858.069

PRINCIPI CONTABILI E NOTE ESPLICATIVE AI PROSPETTI DI BILANCIO SEPARATO AL 31 DICEMBRE 2024

INFORMAZIONI GENERALI

Il presente bilancio annuale al 31 dicembre 2024 è stato autorizzato alla pubblicazione dal Consiglio di Amministrazione di IRCE S.p.A (di seguito anche la "Società") in data 14 marzo 2025.

IRCE S.p.A. (di seguito anche la "Società") è una società costituita in Italia, con domicilio fiscale, sede legale ed amministrativa in via Lasie 12/a, Imola (BO), R.E.A. n. 266734 BO 001785.

Al 31 dicembre 2024, il capitale sociale dell'Emittente era detenuto per il 5,95% dall'Emittente stesso, per il 50,045% da Aequafin S.p.A. – società costituita e domiciliata in Italia in Via dei Poeti n. 1/2, e per il restante 44,005% era flottante sul mercato Mercato Telematico di Borsa Italiana S.p.A. – segmento STAR.

Le azioni proprie al 31 dicembre 2024 sono pari a n. 1.674.567 mentre le azioni in circolazione risultano n. 26.453.433.

La IRCE S.p.A, che possiede al 31 dicembre 2024 tre stabilimenti produttivi, è uno dei principali operatori industriali in Europa nel campo dei conduttori per avvolgimenti e in Italia nel settore dei cavi elettrici a bassa tensione. Gli stabilimenti sono situati ad Imola (BO), Guglionesi (CB) ed Umbertide (PG).

CRITERI DI REDAZIONE

Il bilancio annuale per l'esercizio 2024 è stato redatto in conformità agli IFRS (International Financial Reporting Standards) emanati dallo IASB (International Accounting Standards Board) ed omologati dall'Unione Europea nonché ai provvedimenti emanati in attuazione all'art. 9 del D.Lgs n.38/2005. Per IFRS si intendono anche tutti i principi contabili internazionali rivisti ("IAS") e tutte le interpretazioni dell'International Financial Reporting Interpretations Committee (IFRC) incluse quelle precedentemente emesse dallo Standing Interpretation Committee (SIC).

Gli schemi di bilancio utilizzati per il bilancio separato del Gruppo IRCE sono stati predisposti in conformità a quanto previsto nel principio IAS 1, in particolare:

  • la situazione patrimoniale-finanziaria è stata predisposta presentando distintamente le attività e le passività "correnti" e "non correnti";
  • il conto economico è stato predisposto classificando le voci "per natura";
  • il rendiconto finanziario è stato predisposto, come richiede lo IAS 7, mostrando i flussi finanziari avvenuti nell'esercizio classificandoli tra attività operativa, di investimento e finanziaria. I flussi finanziari derivanti dall'attività operativa sono stati presentati utilizzando il "metodo indiretto".

CRITERI DI VALUTAZIONE E PRINCIPI CONTABILI APPLICATI

Di seguito sono descritti i principi contabili ed i criteri di valutazione più significativi utilizzati per la redazione del Bilancio separato.

Continuità Aziendale

Gli Amministratori hanno valutato l'applicabilità del presupposto della continuità aziendale nella redazione del bilancio separato, concludendo che tale presupposto sia adeguato in quanto non sussistono dubbi sulla continuità aziendale.

Conversione delle poste in valuta estera

La valuta funzionale e di presentazione adottata dalla IRCE S.p.A è l'Euro. Sono stati utilizzati i seguenti criteri:

  • gli elementi monetari, costituiti da denaro posseduto, attività e passività da ricevere o pagare, sono stati convertiti utilizzando il cambio di tasso a pronti in vigore alla data di chiusura dell'esercizio ed i relativi utili e perdite su cambi sono stati imputati al Conto Economico;
  • gli elementi non monetari valutati al costo storico in valuta estera, sono stati convertiti utilizzando il cambio in essere alla data in cui l'operazione ha avuto luogo.

Immobilizzazioni materiali

Le immobilizzazioni materiali sono rilevate al costo di acquisto dedotto di sconti ed abbuoni, o al costo di costruzione comprensivo degli oneri di diretta imputazione meno il relativo fondo di ammortamento ed eventuali perdite di valore cumulate.

Il valore contabile delle attività materiali è sottoposto a verifica per rilevarne eventuali perdite di valore qualora eventi o cambiamenti di situazione indichino che il valore di carico non possa essere recuperato. Se esiste un'indicazione di questo tipo e nel caso in cui il valore di carico ecceda il suo valore recuperabile, le attività sono svalutate fino a riflettere tale minor valore. Il valore recuperabile delle attività materiali è rappresentato dal maggiore tra il prezzo netto di vendita e il valore d'uso.

In assenza di un accordo di vendita vincolante, il fair value è stimato sulla base dei valori espressi da un mercato attivo, da transazioni recenti ovvero sulla base delle migliori informazioni disponibili per riflettere l'ammontare che l'impresa potrebbe ottenere dalla vendita del bene.

Il valore d'uso è determinato attualizzando i flussi di cassa attesi derivanti dall'uso del bene e, se significativi e ragionevolmente determinabili, dalla sua cessione al termine della sua vita utile. I flussi di cassa sono determinati sulla base di assunzioni ragionevoli e documentabili rappresentative della migliore stima delle future condizioni economiche che si verificheranno nella residua vita utile del bene. L'attualizzazione è effettuata a un tasso che tiene conto del rischio implicito nel settore di attività.

Quando vengono meno i motivi delle svalutazioni effettuate, le attività sono rivalutate e la rettifica è imputata a conto economico come rivalutazione (ripristino di valore) sino a concorrenza della svalutazione precedentemente effettuata o al minore tra il valore recuperabile e il valore di iscrizione al lordo delle svalutazioni precedentemente effettuate e ridotto delle quote di ammortamento che sarebbero state stanziate qualora non si fosse proceduto alla svalutazione.

La capitalizzazione dei costi inerenti all'ampliamento, ammodernamento o miglioramento degli elementi strutturali di proprietà o in uso da terzi, è effettuata esclusivamente nei limiti in cui gli stessi rispondano ai requisiti per essere separatamente classificati come attività o parte di una attività applicando il criterio del "component approach".

Al momento della vendita, o quando non sussistono benefici economici futuri attesi dall'uso di un bene, esso viene eliminato dal bilancio e l'eventuale utile o perdita (calcolata come differenza tra il valore di cessione ed il valore contabile) viene rilevata a conto economico nell'anno della suddetta eliminazione.

I terreni, compresi quelli pertinenziali ai fabbricati, non vengono ammortizzati.

Le immobilizzazioni in corso e gli acconti versati per l'acquisto di immobilizzazioni materiali sono valutati al costo. L'ammortamento inizia quando il bene è disponibile e pronto all'uso e a tale data sono classificati nella categoria specifica di appartenenza.

Gli ammortamenti sono stati calcolati sulla base di aliquote ritenute rappresentative della vita utile stimata delle relative immobilizzazioni materiali. Gli ammortamenti hanno inizio quando l'attività è disponibile all'uso tenendo conto del momento effettivo in cui tale condizione si manifesta.

Le aliquote applicate dalla Società, su base annua, sono comprese nei seguenti intervalli:

Categoria Aliquota
Fabbricati 3,0% - 10,0%
Impianti e macchinari 5,0% - 17,5%
Attrezzature industriali e commerciali 25,0% - 40,0%
Altri beni 12,0% - 25,0%

Immobilizzazioni immateriali

Le immobilizzazioni immateriali sono iscritte all'attivo, secondo quanto disposto dallo IAS 38 (Attività immateriali), quando è probabile che l'uso dell'attività genererà benefici economici futuri e quando il costo dell'attività può essere determinato in modo attendibile.

Le immobilizzazioni immateriali acquisite separatamente sono inizialmente capitalizzate al costo, mentre quelle acquisite attraverso operazioni di aggregazione di imprese sono capitalizzate al valore equo alla data di acquisizione. Dopo la rilevazione iniziale, le attività immateriali sono iscritte al costo al netto dei fondi di ammortamento e di eventuali perdite di valore accumulate. Le immobilizzazioni immateriali prodotte internamente, ad eccezione dei costi di sviluppo, non sono capitalizzate e si rilevano nel conto economico dell'esercizio in cui sono state sostenute. La Società capitalizza i costi di sviluppo solo in presenza di probabile recuperabilità. La vita utile delle immobilizzazioni immateriali è valutata come definita o indefinita. Le attività immateriali con vita definita sono ammortizzate lungo la loro vita utile e sottoposte a test di congruità ogni volta che vi siano indicazioni di una possibile perdita di valore. Il periodo e il metodo di ammortamento ad esse applicato vengono riesaminati alla fine di ciascun esercizio finanziario o più frequentemente se necessario. Variazioni della vita utile attesa o delle modalità con cui i futuri benefici economici legati all'attività immateriale sono conseguiti dalla Società, sono rilevate modificando il periodo o il metodo di ammortamento e trattate come modifiche delle stime contabili. Le quote di ammortamento delle attività immateriali con vita definita sono rilevate a conto economico nella categoria di costo coerente con la funzione dell'attività immateriale.

Utili o perdite derivanti dall'alienazione di un'immobilizzazione immateriale sono misurate come differenza tra il ricavo netto della dismissione ed il valore contabile dell'immobilizzazione immateriale e sono rilevate a conto economico quando l'immobilizzazione viene alienata.

Immobilizzazione Vita Utile Aliquota Prodotto in
economia o
acquistato
Test di congruità ai fini della rilevazione delle
perdite di valore
Diritti di brevetto e
utilizzazione opere ingegno
Definita 50% Acquistato Rivisitazione del metodo di ammortamento in
concomitanza di ogni chiusura d'esercizio e test di
impairment in presenza di indicatori di perdita di
valore
Concessioni e licenze Definita 20% Acquistato Rivisitazione del metodo di ammortamento in
concomitanza di ogni chiusura d'esercizio e test di
impairment in presenza di indicatori di perdita di
valore
Marchi e diritti simili Definita 5,56% Acquistato Rivisitazione del metodo di ammortamento in
concomitanza di ogni chiusura d'esercizio e test di
impairment in presenza di indicatori di perdita di
valore

Riportiamo nella seguente tabella una descrizione delle attività immateriali e del metodo di ammortamento utilizzato:

Le aliquote di ammortamento delle immobilizzazioni immateriali sono state determinate in funzione della specifica residua possibilità di utilizzazione e vengono rivisitate in concomitanza di ogni chiusura di bilancio.

Beni in leasing

A seguito dell'entrata in vigore del principio contabile IFRS 16, a partire dal 1° gennaio 2019, i contratti di leasing sono contabilizzati in bilancio sulla base di un unico modello contabile simile a quanto precedentemente disciplinato dallo IAS 17 in materia di contabilizzazione dei leasing finanziari.

Al momento della stipula di ciascun contratto, la Società:

• determina se il contratto sia o contenga un leasing, circostanza che si verifica quando lo stesso attribuisce il diritto di controllare l'utilizzo di un'attività specificata per un periodo di tempo in cambio di un corrispettivo. Tale valutazione è ripetuta in caso di successiva modifica dei termini e delle condizioni del contratto.

• separa le componenti del contratto ripartendo il corrispettivo del contratto tra ciascuna componente leasing o non leasing.

• determina la durata del leasing come il periodo non annullabile del leasing a cui si aggiungono eventuali periodi coperti da un'opzione di proroga o di risoluzione del leasing.

Alla data di decorrenza di ciascun contratto nel quale la Società sia locataria di un bene vengono rilevati in bilancio l'attività consistente nel diritto di utilizzo, valutata al costo, e la passività finanziaria per leasing, pari al valore attuale dei pagamenti futuri residui attualizzati utilizzando il tasso di interesse implicito del leasing o, in alternativa, il tasso di finanziamento marginale della Società. Successivamente, l'attività consistente nel diritto di utilizzo è valutata applicando il modello del costo, ovvero nettata degli ammortamenti e delle eventuali riduzioni di valore accumulate e rettificata per tener conto di eventuali nuove valutazioni o modifiche del leasing. La passività del leasing è invece valutata aumentando il valore contabile per tener conto degli interessi, diminuendo il valore contabile per tener conto dei pagamenti dovuti effettuati e rideterminando il valore contabile per tener conto di eventuali nuove valutazioni o modifiche del leasing.

I beni sono ammortizzati sulla base di un periodo di ammortamento rappresentato dalla durata del contratto di locazione, salvo che la durata del contratto di leasing sia inferiore alla vita utile del bene sulla base delle aliquote applicate per le immobilizzazioni materiali e vi sia la ragionevole certezza del trasferimento della proprietà del bene locato alla naturale scadenza del contratto. In tal caso il periodo di ammortamento sarà calcolato sulla base dei criteri e delle aliquote indicate per le immobilizzazioni materiali.

Per i contratti di locazione la cui durata termini entro 12 mesi dalla data di applicazione iniziale e che non prevedano opzioni di rinnovo, e per i contratti per i quali l'attività sottostante è di modesto valore, i canoni di locazione sono rilevati a conto economico su base lineare per la durata dei rispettivi contratti.

Aggregazioni aziendali ed avviamento

Secondo quanto disposto dall'IFRS 3, le società controllate acquisite dalla Società sono contabilizzate utilizzando il metodo del costo di acquisizione (purchase method), in base al quale:

  • il costo di acquisizione è costituito dal fair value delle attività, considerando l'eventuale emissione di strumenti di patrimonio netto, e delle passività assunte;

  • l'eccesso del costo di acquisizione rispetto al valore equo della quota di pertinenza della Società nelle attività nette è contabilizzato come avviamento (goodwill);

  • qualora il costo di acquisizione sia inferiore al fair value della quota di pertinenza della Società nelle attività nette della controllata acquisita, la differenza viene riconosciuta direttamente nel conto economico.

L'avviamento e, più in generale, le attività a vita utile indefinita non vengono ammortizzate, ma allocate alle Cash Generating Units (CGU) e sottoposte annualmente, o più frequentemente se determinati eventi o mutate circostanze indicano la possibilità di aver subito una perdita di valore, a verifiche per identificare eventuali riduzioni di valore, secondo quanto previsto dallo IAS 36 Riduzione di valore delle attività. Successivamente alla rilevazione iniziale, l'avviamento e le attività a vita utile indefinita sono valutate al costo al netto delle eventuali perdite di valore accumulate.

Partecipazioni

Le partecipazioni in imprese controllate, a controllo congiunto e collegate sono valutate con il metodo del costo, comprensivo degli oneri ad esso direttamente attribuibili, rettificato per perdite di valore.

Le entità controllate sono imprese sulle quali la Società ha il diritto di esercitare, direttamente o indirettamente, il controllo, così come definito dal principio internazionale IFRS 10 – "Bilancio consolidato". In particolare, il controllo esiste quando l'entità controllante contemporaneamente:

› detiene il potere decisionale sull'entità partecipata;

› ha il diritto a partecipare o è esposta ai risultati (positivi e negativi) variabili della partecipata;

› ha la capacità di esercitare il potere sulla partecipata in modo da incidere sull'ammontare dei propri ritorni economici.

Una joint venture è un joint arrangement nel quale le parti che detengono il controllo congiunto hanno diritti sulle attività nette dell'accordo e, quindi, hanno un'interessenza sulla società controllata congiuntamente. Un'impresa collegata è quella nella quale la Società detiene almeno il 20% dei diritti di voto ovvero esercita un'influenza notevole, ma non il controllo o il controllo congiunto, sulle politiche finanziarie e gestionali.

A ogni data di bilancio, la Società rivede il valore contabile delle partecipazioni per determinare se vi siano indicazioni che queste attività abbiano subito riduzioni di valore e, in tal caso, procede ad effettuare il test di impairment secondo le stesse modalità precedentemente descritte per le immobilizzazioni immateriali e materiali

In presenza di obiettive evidenze di riduzione di valore, la recuperabilità è verificata confrontando il valore di iscrizione con il valore recuperabile, rappresentato dal maggiore tra il fair value (al netto degli oneri di dismissione) e il valore d'uso determinato, generalmente, nei limiti della relativa frazione di patrimonio netto.

La Società procede al ripristino di valore delle partecipazioni qualora siano venute meno le ragioni che avevano portato alla loro svalutazione.

Riduzione di valore delle attività (materiali e immateriali) a vita utile definita

Le attività a vita utile definita, rientranti nell'ambito di applicazione dello IAS 36, sono sottoposte a test di impairment ogniqualvolta esistano degli indicatori di perdita di valore. A tal fine si considerano sia fonti interne che esterne di informazione. Relativamente alle prime (fonti interne) si considera: l'obsolescenza o il deterioramento fisico dell'attività, eventuali cambiamenti significativi nell'uso dell'attività e l'andamento economico dell'attività rispetto a quanto previsto. Per quanto concerne le fonti esterne si considera: l'andamento dei prezzi di mercato delle attività, eventuali discontinuità tecnologiche, di mercato o normative, l'andamento dei tassi di interesse di mercato o del costo del capitale utilizzato per valutare gli investimenti, la capitalizzazione di mercato inferiore al valore contabile dell'attivo netto dell'entità. In questo caso, viene confrontato il valore netto di tali attività con il loro valore recuperabile stimato e, se superiore, viene contabilizzata una perdita.

Il valore recuperabile di un'attività è rappresentato dal maggiore tra il fair value, al netto dei costi accessori di vendita, e il relativo valore d'uso, intendendosi per quest'ultimo il valore attuale dei flussi finanziari futuri stimati per tale attività. Nel determinare il valore d'uso, i flussi finanziari futuri attesi sono attualizzati utilizzando un tasso di sconto al lordo delle imposte che riflette le valutazioni correnti di mercato del costo del denaro, rapportato al periodo dell'investimento e ai rischi specifici dell'attività.

Al fine di verificare la presenza di perdite di valore, le attività immateriali e materiali sono raggruppate al livello della più piccola unità generatrice di flussi di cassa identificabile separatamente (cash generating unit). Le riduzioni di valore di CGU sono imputate in primo luogo a riduzione del valore contabile dell'eventuale avviamento attribuito alla stessa e, quindi, a riduzione delle altre attività, in proporzione al loro valore contabile e nei limiti del relativo valore recuperabile. Se vengono meno i presupposti per una svalutazione precedentemente effettuata, il valore contabile dell'attività è ripristinato con imputazione al conto economico separato, nei limiti del valore netto di carico che l'attività in oggetto avrebbe avuto se non fosse stata effettuata la svalutazione e fossero stati effettuati i relativi ammortamenti.

Attività finanziarie

Al momento della loro iniziale rilevazione, le attività finanziarie devono essere classificate in una delle tre categorie sotto indicate sulla base dei seguenti elementi:

  • il modello di business dell'entità per la gestione delle attività finanziarie; e
  • le caratteristiche relative ai flussi finanziari contrattuali dell'attività finanziaria.

Le attività finanziarie vengono successivamente cancellate dal bilancio solamente se la cessione ha comportato il sostanziale trasferimento di tutti i rischi e benefici connessi alle attività stesse. Per contro, qualora sia stata mantenuta una quota parte rilevante dei rischi e benefici relativi alle attività finanziarie cedute, queste continuano ad essere iscritte in bilancio, ancorché giuridicamente la titolarità delle attività stesse sia stata effettivamente trasferita.

Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato

Sono incluse nella presente categoria le attività finanziarie che soddisfano entrambe le seguenti condizioni:

  • l'attività finanziaria è posseduta secondo un modello di business il cui obiettivo è conseguito mediante l'incasso dei flussi finanziari previsti contrattualmente (Business model "Hold to Collect"); e
  • i termini contrattuali dell'attività finanziaria prevedono, a determinate date, flussi finanziari rappresentati unicamente da pagamenti del capitale e dell'interesse sull'importo del capitale da restituire (cd. "SPPI test" superato).

All'atto della rilevazione iniziale tali attività sono contabilizzate al fair value, comprensivo dei costi o proventi di transazione direttamente attribuibili allo strumento stesso. Successivamente alla rilevazione iniziale, le attività finanziarie in esame sono valutate al costo ammortizzato, utilizzando il metodo del tasso di interesse effettivo. Il metodo del costo ammortizzato non viene utilizzato per le attività – valorizzate al costo storico – la cui breve durata fa ritenere trascurabile l'effetto dell'applicazione della logica dell'attualizzazione, per quelle senza una scadenza definita e per i crediti a revoca.

Attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva

Sono incluse nella presente categoria le attività finanziarie che soddisfano entrambe le seguenti condizioni:

  • l'attività finanziaria è posseduta secondo un modello di business il cui obiettivo è conseguito sia mediante l'incasso dei flussi finanziari previsti contrattualmente sia mediante la vendita dell'attività finanziaria (Business model "Hold to Collect and Sell"); e
  • i termini contrattuali dell'attività finanziaria prevedono, a determinate date, flussi finanziari rappresentati unicamente da pagamenti del capitale e dell'interesse sull'importo del capitale da restituire (cd. "SPPI test" superato).

Sono incluse nella presente categoria le interessenze azionarie, non qualificabili di controllo, collegamento e controllo congiunto, che non sono detenute con finalità di negoziazione, per cui si è esercitata l'opzione per la designazione al fair value con impatto sulla redditività complessiva.

All'atto della rilevazione iniziale le attività sono contabilizzate al fair value, comprensivo dei costi o proventi di transazione direttamente attribuibili allo strumento stesso. Successivamente alla rilevazione iniziale, le interessenze azionarie non di controllo, collegamento e controllo congiunto, sono valutate al fair value, e gli importi rilevati in contropartita del patrimonio netto (Prospetto della redditività complessiva) non devono essere successivamente trasferiti a conto economico, neanche in caso di cessione. La sola componente riferibile ai titoli di capitale in questione che è oggetto di rilevazione a conto economico è rappresentata dai relativi dividendi.

Per i titoli di capitale inclusi in questa categoria, non quotati in un mercato attivo, il criterio del costo è utilizzato quale stima del fair value soltanto in via residuale e limitatamente a poche circostanze, ossia quando le più recenti informazioni per valutare il fair value sono insufficienti, oppure se vi è un'ampia gamma di possibili valutazioni del fair value e il costo rappresenta la migliore stima del fair value in tale gamma di valori.

Si segnala che IRCE S.p.A. non possiede al 31 dicembre 2024 "Attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva".

Attività finanziarie valutate al fair value con impatto a conto economico

Sono classificate in questa categoria le attività finanziarie diverse da quelle classificate tra le "Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato" e tra le "Attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva".

Sono incluse nella presente categoria le attività finanziarie detenute per la negoziazione e i contratti derivati non classificabili come di copertura (che sono rappresentati come attività se il fair value è positivo e come passività se il fair value è negativo).

All'atto della rilevazione iniziale le attività finanziarie valutate al fair value con impatto a conto economico vengono rilevate al fair value, senza considerare i costi o proventi di transazione direttamente attribuibili allo strumento stesso. Alle date di riferimento successive sono valorizzate al fair value e gli effetti di valutazione sono imputati nel conto economico.

Riduzione di valore di attività finanziarie

In accordo con le disposizioni dell'IFRS 9, la Società applica un approccio semplificato per stimare le perdite attese su crediti su tutto l'arco della vita dello strumento e tiene in considerazione la sua esperienza storicamente maturata riguardo le perdite su crediti, corretta sulla base di fattori prospettivi specifici della natura dei crediti della Società e del contesto economico. L'attività finanziaria è deteriorata quando si sono verificati uno o più eventi che hanno un impatto negativo sui futuri flussi finanziari stimati dell'attività finanziaria. Costituiscono prove che l'attività finanziaria è deteriorata i dati osservabili relativi ai seguenti eventi (è possibile che non si riesca ad individuare un singolo evento: il deterioramento delle attività finanziarie può essere dovuto all'effetto combinato di diversi eventi):

  • a) significative difficoltà finanziarie dell'emittente o debitore;
  • b) una violazione del contratto, quale un inadempimento o una scadenza non rispettata;
  • c) per ragioni economiche o contrattuali relative alle difficoltà finanziarie del debitore, il creditore estende al debitore una concessione che il creditore non avrebbe altrimenti preso in considerazione;
  • d) sussiste la probabilità che il debitore dichiari fallimento o altre procedure di ristrutturazione finanziaria;
  • e) la scomparsa di un mercato attivo di quell'attività finanziaria dovuta a difficoltà finanziarie; o
  • f) l'acquisto o la creazione dell'attività finanziaria con grossi sconti che riflettono le perdite su crediti sostenute.

Per le attività finanziarie contabilizzate con il criterio del costo ammortizzato, quando una perdita di valore è stata identificata, il suo valore viene misurato come differenza tra il valore contabile dell'attività e il valore attuale dei flussi di cassa futuri attesi, scontati sulla base del tasso di interesse effettivo originario. Questo valore è rilevato a conto economico.

Rimanenze

Le Rimanenze di magazzino sono valutate al minore tra il costo ed il valore netto di realizzo. I costi sostenuti sono rilevati come segue:

  • Materie prime: costo medio ponderato di acquisto, inclusi i costi di trasporto e sdoganamento della merce.
  • Prodotti finiti e prodotti in corso di lavorazione/semilavorati: costo diretto dei materiali e del lavoro più una quota dei costi indiretti e delle spese generali di produzione definita in base alla normale capacità produttiva. Nel dettaglio, il metallo che rappresenta il costo maggiormente significativo dei prodotti in corso di lavorazione/semilavorati e nei prodotti finiti, viene valorizzato separatamente rispetto alle altre componenti (lavorazione ed altre materie prime).

Il valore netto di presumibile realizzo è verificato separatamente per il metallo rispetto alle altre componenti, in quanto, oggetto di separata negoziazione al momento della vendita.

Disponibilità liquide e mezzi equivalenti

Le disponibilità liquide e mezzi equivalenti comprendono il denaro in cassa ed i depositi bancari a vista e a breve termine esposti ai valori nominali; in quest'ultimo caso la scadenza originaria prevista non supera i tre mesi.

Passività finanziarie e debiti commerciali

Le passività finanziarie e i debiti commerciali sono iscritti quando la Società diviene parte delle relative clausole contrattuali e sono valutati inizialmente al fair value rettificato dei costi di transazione direttamente attribuibili.

Successivamente sono valutati con il criterio del costo ammortizzato, utilizzando il metodo del tasso di interesse effettivo.

Le passività finanziarie vengono cancellate dal bilancio quando scadono i diritti contrattuali sui relativi flussi finanziari o quando la passività finanziaria è ceduta con trasferimento sostanziale di tutti i rischi ed i benefici derivanti dalla proprietà delle stesse.

Cancellazione di attività e passività finanziarie

Attività finanziarie

Un'attività finanziaria (o, ove applicabile, parte di un'attività finanziaria o parte di un gruppo di attività finanziarie simili) viene cancellata dal bilancio quando:

  • i diritti a ricevere flussi finanziari dall'attività sono estinti;
  • la Società conserva il diritto a ricevere flussi finanziari dall'attività, ma ha assunto l'obbligo contrattuale di corrisponderli interamente e senza ritardi a una terza parte;
  • la Società ha trasferito il diritto a ricevere flussi finanziari dall'attività e (a) ha trasferito sostanzialmente tutti i rischi e benefici della proprietà dell'attività finanziaria oppure (b) non ha trasferito né trattenuto sostanzialmente tutti i rischi e benefici dell'attività, ma ha trasferito il controllo della stessa.

Nei casi in cui la Società abbia trasferito i diritti a ricevere flussi finanziari da un'attività e non abbia né trasferito né trattenuto sostanzialmente tutti i rischi e benefici o non abbia perso il controllo sulla stessa, l'attività viene rilevata nel bilancio della Società nella misura del suo coinvolgimento residuo nell'attività stessa. Il coinvolgimento residuo che prende la forma di una garanzia sull'attività trasferita viene valutato al minore tra il valore contabile iniziale dell'attività e il valore massimo del corrispettivo che la Società potrebbe essere tenuto a corrispondere.

Nei casi in cui il coinvolgimento residuo prende la forma di un'opzione emessa e/o acquistata sull'attività trasferita (comprese le opzioni regolate per cassa o simili), la misura del coinvolgimento della Società corrisponde all'importo dell'attività trasferita che la Società potrà riacquistare; tuttavia nel caso di un'opzione put emessa su un'attività misurata al valore equo (comprese le opzioni regolate per cassa o con disposizioni simili), la misura del coinvolgimento residuo della Società è limitata al minore tra il valore equo dell'attività trasferita e il prezzo di esercizio dell'opzione.

Passività finanziarie

Una passività finanziaria viene cancellata dal bilancio quando l'obbligo sottostante la passività è estinto, o annullato od adempiuto.

Nei casi in cui una passività finanziaria esistente è sostituita da un'altra dello stesso prestatore, a condizioni sostanzialmente diverse, oppure le condizioni di una passività esistente vengono sostanzialmente modificate, tale scambio o modifica viene trattata come una cancellazione contabile della passività originale e la rilevazione di una nuova passività, con iscrizione a conto economico di eventuali differenze tra i valori contabili.

Fondi per rischi ed oneri

I fondi per rischi e oneri comprendono gli accantonamenti derivanti da obbligazioni attuali (legali o impliciti) quali risultati di un evento passato, per l'adempimento delle quali è probabile che si renderà necessario un impiego di risorse. Le variazioni di stima sono riflesse nel conto economico del periodo in cui la variazione avviene. Se l'effetto di attualizzazione del valore del denaro è significativo, gli accantonamenti sono attualizzati utilizzando un tasso di sconto ante imposte che riflette, ove adeguato, i rischi specifici delle passività. Quando viene effettuata l'attualizzazione, l'incremento dell'accantonamento dovuto al trascorrere del tempo è rilevato come onere finanziario.

Benefici ai Dipendenti

I benefici ai dipendenti includono sostanzialmente il Fondo trattamento di fine rapporto ("TFR").

La Legge 27 dicembre 2006 n. 296 "Finanziaria 2007" ha introdotto significative modifiche circa la destinazione delle quote del fondo TFR. Sino al 31 dicembre 2006 il TFR rientrava nell'ambito dei piani a benefici successivi al rapporto di lavoro del tipo "piani a benefici definiti" ed era valutato secondo lo IAS 19 utilizzando il metodo della proiezione unitaria del credito effettuato da attuari indipendenti. Tale calcolo consiste nello stimare l'importo del beneficio che un dipendente riceverà alla data presunta di cessazione del rapporto di lavoro utilizzando ipotesi demografiche ed ipotesi finanziarie. L'ammontare così determinato viene attualizzato e riproporzionato sulla base dell'anzianità maturata rispetto all'anzianità totale e rappresenta una ragionevole stima dei benefici che ciascun dipendente ha già maturato a fronte delle sue prestazioni di lavoro.

In seguito alla riforma della previdenza complementare il fondo trattamento di fine rapporto, per la parte maturata dal 1° gennaio 2007, è da considerarsi sostanzialmente assimilabile ad un "piano a contribuzione definita". In particolare, tali modificazioni hanno introdotto la possibilità di scelta da parte del lavoratore in merito alla destinazione del proprio TFR maturando: i nuovi flussi di TFR possono essere, in aziende con più di 50 dipendenti, indirizzati dal lavoratore a forme pensionistiche prescelte oppure mantenuti in azienda e trasferiti all'INPS.

In sintesi, a seguito della riforma sulla previdenza complementare, per il TFR maturato anteriormente al 2007 la Società ha proceduto alla valutazione attuariale senza includere ulteriormente la componente relativa ai futuri incrementi salariali. La parte maturata successivamente è stata invece contabilizzata secondo le modalità riconducibili ai piani a contribuzione definita.

Strumenti finanziari derivati

La Società ha utilizzato strumenti finanziari derivati quali contratti a termine per acquisti e vendite di materie prime allo scopo di fronteggiare la propria esposizione al rischio di variazione del prezzo delle stesse e contratti a termine per l'acquisto di valuta.

Alla data di stipulazione del contratto, gli strumenti finanziari derivati sono contabilizzati al valore equo e, se non contabilizzati quali strumenti di copertura, le variazioni del valore equo rilevate successivamente alla prima iscrizione sono imputate direttamente a conto economico nell'esercizio.

Se invece gli strumenti finanziari derivati soddisfano i requisiti per essere classificati come strumenti di copertura, le successive variazioni del valore equo sono contabilizzate in hedge accounting, seguendo specifici criteri, di seguito illustrati.

Il valore equo dei contratti a termine su materie prime, aperti alla data del presente bilancio, è determinato sulla base delle quotazioni forward delle materie prime stesse con riferimento alle date di scadenza dei contratti in essere alla data di chiusura di bilancio.

Ai fini dell'hedge accounting, le coperture sono classificate come:

  • coperture del valore equo se sono a fronte del rischio di variazione del valore equo dell'attività o passività sottostante; o un impegno irrevocabile (fatta eccezione per un rischio di valuta);
  • coperture di flussi finanziari se sono a fronte dell'esposizione alla variabilità dei flussi finanziari che è attribuibile ad un particolare rischio associato a una attività o passività rilevata o a una programmata operazione altamente probabile;
  • coperture di un investimento netto in una impresa estera (net investment hedge).

All'avvio di un'operazione di copertura, la Società designa e documenta formalmente il rapporto di copertura, cui intende applicare l'hedge accounting, i propri obiettivi nella gestione del rischio e la strategia perseguita. La documentazione include l'identificazione dello strumento di copertura, dell'elemento od operazione oggetto di copertura, della natura del rischio e delle modalità con cui l'impresa intende valutare l'efficacia della copertura nel compensare l'esposizione alle variazioni del valore equo dell'elemento coperto o dei flussi finanziari riconducibili al rischio coperto.

Ci si attende che queste coperture siano altamente efficaci nel compensare l'esposizione dell'elemento coperto a variazioni del valore equo o dei flussi finanziari attribuibili al rischio coperto. La valutazione del fatto che queste coperture si siano effettivamente dimostrate altamente efficaci viene svolta su base continuativa durante gli esercizi in cui sono state designate.

Si segnala che IRCE S.p.A. non ha in essere al 31 dicembre 2024 operazioni di copertura che soddisfino le condizioni richieste per l'hedge accounting

Azioni proprie

Le azioni proprie che vengono acquistate sono portate in deduzione del patrimonio netto. In particolare sono contabilizzate al loro valore nominale nella Riserva "azioni proprie" e l'eccedenza del valore di acquisto rispetto al valore nominale è portata a riduzione delle Altre riserve. L'acquisto, vendita, emissione o annullamento di strumenti partecipativi del capitale proprio non porta alla rilevazione di alcun utile o perdita nel Conto Economico ma direttamente una variazione del Patrimonio Netto.

Ricavi

I ricavi da contratti con i clienti sono rilevati quando si verificano le seguenti condizioni:

  • è stato identificato il contratto con il cliente;
  • sono state identificate le obbligazioni contrattuali ("performance obligations") contenute nel contratto;
  • è stato determinato il prezzo;
  • il prezzo è stato allocato alle singole obbligazioni contrattuali contenute nel contratto;
  • è stata soddisfatta l'obbligazione contrattuale contenuta nel contratto.

La Società rileva i ricavi da contratti con i clienti quando (o man mano che) adempie l'obbligazione contrattuale trasferendo al cliente il bene o servizio (ossia l'attività) promesso. L'attività è trasferita quando (o man mano che) il cliente ne acquisisce il controllo.

La Società trasferisce il controllo del bene o servizio nel corso del tempo, e pertanto adempie l'obbligazione contrattuale e rileva i ricavi nel corso del tempo, se è soddisfatto uno dei seguenti criteri:

  • il cliente simultaneamente riceve e utilizza i benefici derivanti dalla prestazione dell'entità man mano che quest'ultima la effettua;
  • la prestazione della Società crea o migliora l'attività (per esempio, lavori in corso) che il cliente controlla man mano che l'attività è creata o migliorata;
  • la prestazione della Società non crea un'attività che presenta un uso alternativo per la Società e la Società ha il diritto esigibile al pagamento della prestazione completata fino alla data considerata.

Se l'obbligazione contrattuale non è adempiuta nel corso del tempo, l'obbligazione contrattuale è adempiuta in un determinato momento. In tal caso, la Società rileva il ricavo nel momento in cui il cliente acquisisce il controllo dell'attività promessa.

La Società ripartisce il prezzo contrattuale alle singole obbligazioni contrattuali sulla base degli stand-alone selling prices (SSP, i cd. prezzi di vendita a sé stante) delle singole obbligazioni contrattuali. Quando uno SSP non esiste, il Gruppo stima lo SSP utilizzando un approccio di mercato adjusted.

La Società applica giudizio nel determinare l'obbligazione contrattuale, i corrispettivi variabili e l'allocazione del prezzo della transazione. Con riferimento al precedente esercizio ed a quello in corso non sono presenti fattispecie per le quali il riconoscimento del ricavo è avvenuto nel corso del tempo.

In relazione alle vendite di imballi il Gruppo riconosce, in determinate circostanze, il diritto di reso sempre che il cliente lo eserciti entro 12 mesi dalla consegna. In linea con quanto prevede l'IFRS 15, la contabilizzazione dell'impegno di riacquisto è effettuata rilevando:

  • a riduzione dei ricavi l'importo del corrispettivo al quale è atteso il reso, diminuendo per il medesimo ammontare i crediti commerciali;
  • ad incremento delle rimanenze finali il costo dell'imballo a magazzino, prima della sua cessione al cliente, con contropartita il costo del venduto.

Dividendi

I dividendi incassati sono rilevati alla data di assunzione della delibera da parte dell'Assemblea della società controllata e imputati al conto economico. La distribuzione di tali riserve di utili rappresenta un evento che fa presumere una perdita di valore e, pertanto, comporta la necessità di verificare la recuperabilità del valore di iscrizione della partecipazione.

I dividendi deliberati dall'Assemblea degli Azionisti, anche se non ancora pagati, sono rappresentati come movimento del patrimonio netto nell'esercizio in cui sono approvati.

Costi

I costi sono rilevati in base al principio della competenza. I costi di ricerca, le spese di pubblicità e di promozione vengono imputati a conto economico nell'esercizio in cui sono sostenuti.

Proventi e oneri finanziari

I proventi e gli oneri finanziari sono rilevati nel conto economico nel momento in cui sono sostenuti.

Utile per azione

Come richiesto dallo IAS 33, si espone nel conto economico l'utile base e l'utile diluito per azione relativamente al risultato economico da ordinarie attività attribuibile ai possessori di strumenti ordinari di capitale dell'entità capogruppo. Le informazioni sono presentate solo sulla base dei dati consolidati come previsto dallo IAS sopra richiamato.

L'utile base per azione è calcolato dividendo il risultato economico attribuibile ai possessori di strumenti ordinari di capitale dell'entità capogruppo, per il numero ponderato delle azioni ordinarie in circolazione durante l'esercizio escluse le azioni proprie. La media ponderata delle azioni è stata applicata con effetto retroattivo per tutti gli esercizi precedenti.

Imposte sul reddito

Imposte correnti

Le imposte correnti attive e passive per l'esercizio corrente e precedenti sono valutate all'importo che ci si attende di recuperare o corrispondere alle autorità fiscali. Le aliquote e la normativa fiscale utilizzate per calcolare l'importo sono quelle emanate o previste alla data di chiusura di bilancio.

Imposte differite e anticipate

Le imposte differite e anticipate sono calcolate usando il cosiddetto "liability method" sulle differenze temporanee risultanti alla data di bilancio fra i valori fiscali delle attività e passività e i corrispondenti valori riportati a bilancio.

Le imposte differite passive sono rilevate a fronte di tutte le differenze temporanee tassabili, ad eccezione:

  • di quando le imposte differite passive derivino dalla rilevazione iniziale dell'avviamento o di un'attività o passività in una transazione che non è una aggregazione aziendale e che, al tempo della transazione stessa, non comporti effetti né sull'utile dell'esercizio calcolato a fini di bilancio né sull'utile o sulla perdita calcolati a fini fiscali;
  • con riferimento a differenze temporanee tassabili associate a partecipazioni in controllate, collegate e joint venture, nel caso in cui il rigiro delle differenze temporanee può essere controllato ed è probabile che esso non si verifichi nel futuro prevedibile.

Le imposte differite attive sono rilevate a fronte di tutte le differenze temporanee deducibili e per le attività e passività fiscali portate a nuovo, nella misura in cui sia probabile l'esistenza di adeguati utili fiscali futuri che possano rendere applicabile l'utilizzo delle differenze temporanee deducibili e delle attività e passività fiscali portate a nuovo, eccetto il caso in cui:

l'imposta differita attiva collegata alle differenze temporanee deducibili derivi dalla rilevazione iniziale di un'attività o passività in una transazione che non è un'aggregazione aziendale e che, al tempo della transazione stessa, non influisce né sull'utile dell'esercizio calcolato a fini di bilancio né sull'utile o sulla perdita calcolati a fini fiscali;

Bilancio 31 dicembre 2024

con riferimento a differenze temporanee tassabili associate a partecipazioni in controllate, collegate e joint venture, le imposte differite attive sono rilevate solo nella misura in cui sia probabile che le differenze temporanee deducibili si riverseranno nell'immediato futuro e che vi siano adeguati utili fiscali a fronte dei quali le differenze temporanee possano essere utilizzate.

Il valore da riportare in bilancio delle imposte differite attive viene riesaminato a ciascuna data di chiusura del bilancio e ridotto nella misura in cui non risulti più probabile che sufficienti utili fiscali saranno disponibili in futuro in modo da permettere a tutto o parte di tale credito di essere utilizzato. Le imposte differite attive non riconosciute sono riesaminate con periodicità annuale alla data di chiusura del bilancio e vengono rilevate nella misura in cui è diventato probabile che l'utile fiscale sia sufficiente a consentire che tali imposte differite attive possano essere recuperate.

Le imposte differite ed anticipate relative ad elementi rilevati direttamente a patrimonio sono rilevate direttamente a patrimonio e non nel conto economico.

Uso di stime

La redazione dei bilanci secondo gli IFRS richiede, da parte della Direzione, l'utilizzo di stime e assunzioni che influenzano il valore delle attività e passività incluse nello stato patrimoniale, piuttosto che nell'informativa pubblicata nelle note di commento, in merito ad attività e passività potenziali alla data di pubblicazione del bilancio, nonché a ricavi e costi del periodo.

Le stime sono basate sull'esperienza e su altri fattori considerati rilevanti. I risultati effettivi potrebbero pertanto differire da quelli stimati. Le stime sono riviste periodicamente e gli effetti di ogni variazione ad esse apportate sono riflesse a conto economico nel periodo in cui avviene la revisione della stima.

Di seguito sono brevemente descritti i principi contabili più significativi che richiedono una maggiore soggettività da parte degli Amministratori nell'elaborazione di stime.

  • a. Valutazione dei crediti. I crediti verso clienti sono rettificati dal relativo fondo svalutazione per tener conto del loro valore recuperabile. La determinazione dell'ammontare delle svalutazioni richiede da parte degli Amministratori l'esercizio di valutazioni soggettive basate sulla documentazione e sulle informazioni disponibili in merito anche alla solvibilità del cliente, nonché sull'esperienza e sui trend storici;
  • b. Valutazione delle rimanenze di magazzino. Le rimanenze di magazzino che presentano caratteristiche di obsolescenza sono periodicamente valutate e svalutate nel caso in cui il valore netto di realizzo delle stesse risultasse inferiore al valore contabile. Le svalutazioni sono calcolate sulla base di assunzioni e stime del management, derivanti dall'esperienza dello stesso e dai risultati storici conseguiti. Inoltre, poiché il prezzo del rame, quotato nella principale Borsa Valori dei metalli non ferrosi (London Metal Exchange), risulta essere soggetto a fluttuazioni, anche significative, esiste il rischio che un andamento discendente e prolungato della sua quotazione successivamente alla data di chiusura del bilancio comporti il potenziale rischio che il valore di realizzo del rame, presente nelle rimanenze di magazzino, possa essere inferiore al costo di iscrizione in bilancio e si debba, quindi, procedere ad una svalutazione delle materie prime, dei prodotti in corso di lavorazione e dei prodotti finiti. A tal fine gli Amministratori di IRCE S.p.A effettuano un'analisi specifica per verificare se sussistano i presupposti per svalutare la "Componente Rame" delle rimanenze, tenendo conto, tra l'altro, dei meccanismi di determinazione dei corrispettivi di vendita della Componente Rame, delle quotazioni del rame disponibili sino ad una data prossima all'approvazione del bilancio, degli impegni ed ordini di vendita in essere alla data di chiusura dell'esercizio con un prezzo fisso del rame nonché dell'andamento atteso del prezzo del rame nei mesi successivi all'approvazione del bilancio.
  • c. Recuperabilità delle imposte anticipate. La valutazione delle imposte anticipate è effettuata sulla base delle aspettative di imponibile fiscale attese negli esercizi futuri. La valutazione di tali redditi tassabili attesi dipende da fattori che potrebbero variare nel tempo e determinare effetti significativi sulla valutazione delle imposte differite attive;
  • d. Piani pensionistici. Il valore attuale della passività per benefici pensionistici dipende da una serie di fattori che sono determinati con tecniche attuariali utilizzando alcune assunzioni. Le assunzioni riguardano il tasso di sconto, il rendimento atteso delle attività a servizio del piano, i tassi dei futuri incrementi retributivi, i tassi relativi alla mortalità e alle dimissioni. Ogni variazione nelle suindicate assunzioni potrebbe comportare effetti significativi sulla passività per benefici pensionistici;
  • e. Valutazione dei fondi rischi. la determinazione dell'ammontare degli accantonamenti richiede da parte degli Amministratori l'esercizio di valutazioni soggettive basate sulla documentazione e sulle informazioni disponibili in merito alle passività potenziali.
  • f. Riduzione di valore delle attività: le attività sono svalutate quando eventi o modifiche delle circostanze facciano ritenere che il valore di iscrizione in bilancio non sia recuperabile. Gli eventi che possono determinare una svalutazione di attività sono variazioni nei piani industriali, variazioni nei prezzi di mercato, ridotto utilizzo degli impianti. La decisione se procedere a una

svalutazione e la quantificazione della stessa dipendono dalle valutazioni del management su fattori complessi e altamente incerti, tra i quali l'andamento futuro dei prezzi, l'impatto dell'inflazione e dei miglioramenti tecnologici sui costi di produzione, i profili produttivi e le condizioni della domanda e dell'offerta. La svalutazione è determinata confrontando il valore di iscrizione con il relativo valore recuperabile, rappresentato dal maggiore tra il fair value, al netto degli oneri di dismissione, e il valore d'uso determinato attualizzando i flussi di cassa attesi derivanti dall'utilizzo dell'attività. I flussi di cassa attesi sono quantificati alla luce delle informazioni disponibili al momento della stima sulla base di giudizi soggettivi sull'andamento di variabili future, quali i prezzi, i costi, i tassi di crescita della domanda, i profili produttivi, e sono attualizzati utilizzando un tasso che tiene conto del rischio inerente all'attività interessata.

g. Vita utile delle attività materiali e immateriali a vita utile definita: gli ammortamenti sono calcolati in base alla vita utile del bene. La vita utile è determinata al momento dell'iscrizione del bene nel bilancio. Le valutazioni sulla durata della vita utile si basano sull'esperienza storica, sulle condizioni di mercato e sulle aspettative di eventi futuri che potrebbero incidere sulla vita utile stessa, compresi i cambiamenti tecnologici. Di conseguenza, è possibile che la vita utile effettiva possa differire dalla vita utile stimata.

Compensazione di attività e passività finanziarie

La Società compensa attività e passività finanziarie se e solo se:

  • esiste un diritto legalmente esercitabile di compensare i valori rilevati in bilancio;
  • vi è l'intenzione o di compensare su base netta o di realizzare l'attività e regolare la passività simultaneamente.

PRINCIPI CONTABILI, EMENDAMENTI ED INTERPRETAZIONI IFRS APPLICATI DAL 1° GENNAIO 2024

I seguenti principi contabili, emendamenti e interpretazioni IFRS sono stati applicati per la prima volta dal Gruppo a partire dal 1° gennaio 2024:

In data 23 gennaio 2020 lo IASB ha pubblicato un emendamento denominato "Amendments to IAS 1 Presentation of Financial Statements: Classification of Liabilities as Current or Non-current" ed in data 31 ottobre 2022 ha pubblicato un emendamento denominato "Amendments to IAS 1 Presentation of Financial Statements: Non-Current Liabilities with Covenants". Tali modifiche hanno l'obiettivo di chiarire come classificare i debiti e le altre passività a breve o lungo termine. Inoltre, le modifiche migliorano altresì le informazioni che un'entità deve fornire quando il suo diritto di differire l'estinzione di una passività per almeno dodici mesi è soggetto al rispetto di determinati parametri (i.e. covenants).

L'adozione di tali emendamenti non ha comportato effetti sul bilancio consolidato del Gruppo.

  • In data 22 settembre 2022 lo IASB ha pubblicato un emendamento denominato "Amendments to IFRS 16 Leases: Lease Liability in a Sale and Leaseback". Il documento richiede al venditore-lessee di valutare la passività per il lease riveniente da una transazione di sale & leaseback in modo da non rilevare un provento o una perdita che si riferiscano al diritto d'uso trattenuto. L'adozione di tale emendamento non ha comportato effetti sul bilancio consolidato del Gruppo.
  • In data 25 maggio 2023 lo IASB ha pubblicato un emendamento denominato "Amendments to IAS 7 Statement of Cash Flows and IFRS 7 Financial Instruments: Disclosures: Supplier Finance Arrangements". Il documento richiede ad un'entità di fornire informazioni aggiuntive sugli accordi di reverse factoring che permettano agli utilizzatori del bilancio di valutare in che modo gli accordi finanziari con i fornitori possano influenzare le passività e i flussi finanziari dell'entità e di comprendere l'effetto di tali accordi sull'esposizione dell'entità al rischio di liquidità.

L'adozione di tali emendamenti non ha comportato effetti sul bilancio consolidato del Gruppo.

PRINCIPI CONTABILI, EMENDAMENTI ED INTERPRETAZIONI IFRS OMOLOGATI DALL'UNIONE EUROPEA AL 31 DICEMBRE 2024, NON ANCORA OBBLIGATORIAMENTE APPLICABILI E NON ADOTTATI IN VIA ANTICIPATA DAL GRUPPO AL 31 DICEMBRE 2024

Alla data di riferimento del presente documento, gli organi competenti dell'Unione Europea hanno concluso il processo di omologazione necessario per l'adozione degli emendamenti e dei principi sotto descritti, ma tali principi non risultano obbligatoriamente applicabili e non sono stati adottati in via anticipata dal Gruppo al 31 dicembre 2024:

In data 15 agosto 2023 lo IASB ha pubblicato un emendamento denominato "Amendments to IAS 21 The Effects of Changes in Foreign Exchange Rates: Lack of Exchangeability". Il documento richiede ad un'entità di applicare una metodologia da applicare in maniera coerente al fine di verificare se una valuta può essere convertita in un'altra e, quando ciò non è possibile, come determinare il tasso di cambio da utilizzare e l'informativa da fornire in nota integrativa. La modifica si applicherà dal 1° gennaio 2025, ma è consentita un'applicazione anticipata.

Gli amministratori non si attendono un effetto significativo nel bilancio consolidato del Gruppo dall'adozione di tale emendamento.

PRINCIPI CONTABILI, EMENDAMENTI ED INTEPRETAZIONI IFRS NON ANCORA OMOLOGATI DALL'UNIONE EUROPEA AL 31 DICEMBRE 2024

Alla data di riferimento del presente documento, gli organi competenti dell'Unione Europea non hanno ancora concluso il processo di omologazione necessario per l'adozione degli emendamenti e dei principi sotto descritti.

  • In data 30 maggio 2024 lo IASB ha pubblicato il documento "Amendments to the Classification and Measurement of Financial Instruments—Amendments to IFRS 9 and IFRS 7″. Il documento chiarisce alcuni aspetti problematici emersi dalla postimplementation review dell'IFRS 9, tra cui il trattamento contabile delle attività finanziarie i cui rendimenti variano al raggiungimento di obiettivi ESG (i.e. green bonds). In particolare, le modifiche hanno l'obiettivo di:
    • chiarire la classificazione delle attività finanziarie con rendimenti variabili e legati ad obiettivi ambientali, sociali e di governance aziendale (ESG) ed i criteri da utilizzare per l'assessment del SPPI test;
    • determinare che la data di regolamento delle passività tramite sistemi di pagamento elettronici sia quella in cui la passività risulta estinta. Tuttavia, è consentito ad un'entità di adottare una politica contabile per consentire di eliminare contabilmente una passività finanziaria prima di consegnare liquidità alla data di regolamento in presenza di determinate condizioni specifiche. Con queste modifiche, lo IASB ha inoltre introdotto ulteriori requisiti di informativa riguardo in particolare ad investimenti in strumenti

di capitale designati a FVOCI.

Le modifiche si applicheranno a partire dai bilanci degli esercizi che hanno inizio dal 1° gennaio 2026.

Gli amministratori non si attendono un effetto significativo nel bilancio consolidato del Gruppo dall'adozione di tale emendamento.

  • In data 18 luglio 2024 lo IASB ha pubblicato un documento denominato "Annual Improvements Volume 11". Il documento include chiarimenti, semplificazioni, correzioni e cambiamenti volti a migliorare la coerenza di diversi IFRS Accounting Standards. I principi modificati sono:
    • IFRS 1 First-time Adoption of International Financial Reporting Standards;
    • IFRS 7 Financial Instruments: Disclosures e le relative linee guida sull'implementazione dell'IFRS 7;
    • IFRS 9 Financial Instruments;
    • IFRS 10 Consolidated Financial Statements; e
    • IAS 7 Statement of Cash Flows.

Le modifiche si applicheranno dal 1° gennaio 2026, ma è consentita un'applicazione anticipata.

Gli amministratori non si attendono un effetto significativo nel bilancio consolidato del Gruppo dall'adozione di tali emendamenti.

  • In data 18 dicembre 2024 lo IASB ha pubblicato un emendamento denominato "Contracts Referencing Nature-dependent Electricity – Amendment to IFRS 9 and IFRS 7". Il documento ha l'obiettivo di supportare le entità nel rendicontare gli effetti finanziari dei contratti di acquisto di elettricità prodotta da fonti rinnovabili (spesso strutturati come Power Purchase Agreements). Sulla base di tali contratti, la quantità di elettricità generata ed acquistata può variare in base a fattori incontrollabili quali le condizioni meteorologiche. Lo IASB ha apportato emendamenti mirati ai principi IFRS 9 e IFRS 7. Gli emendamenti includono:
    • un chiarimento riguardo all'applicazione dei requisiti di "own use" a questa tipologia di contratti;
    • dei criteri per consentire la contabilizzazione di tali contratti come strumenti di copertura; e,
    • dei nuovi requisiti di informativa per consentire agli utilizzatori del bilancio di comprendere l'effetto di questi contratti sulle performance finanziarie e sui flussi di cassa di un'entità.

La modifica si applicherà dal 1° gennaio 2026, ma è consentita un'applicazione anticipata. Gli amministratori non si attendono un effetto significativo nel bilancio consolidato del Gruppo dall'adozione di tale emendamento.

  • In data 9 aprile 2024 lo IASB ha pubblicato un nuovo principio IFRS 18 Presentation and Disclosure in Financial Statements che sostituirà il principio IAS 1 Presentation of Financial Statements. Il nuovo principio si pone l'obiettivo di migliorare la presentazione degli schemi di bilancio, con particolare riferimento allo schema del conto economico. In particolare, il nuovo principio richiede di:
    • classificare i ricavi e i costi in tre nuove categorie (sezione operativa, sezione investimento e sezione finanziaria), oltre alle categorie imposte e attività cessate già presenti nello schema di conto economico;
    • Presentare due nuovi sub-totali, il risultato operativo e il risultato prima degli interessi e tasse (i.e. EBIT). Il nuovo principio inoltre:
    • richiede maggiori informazioni sugli indicatori di performance definiti dal management;

  • introduce nuovi criteri per l'aggregazione e la disaggregazione delle informazioni; e,
  • introduce alcune modifiche allo schema del rendiconto finanziario, tra cui la richiesta di utilizzare il risultato operativo come punto di partenza per la presentazione del rendiconto finanziario predisposto con il metodo indiretto e l'eliminazione di alcune opzioni di classificazione di alcune voci attualmente esistenti (come ad esempio interessi pagati, interessi incassati, dividendi pagati e dividendi incassati).

Il nuovo principio entrerà in vigore dal 1° gennaio 2027, ma è consentita un'applicazione anticipata.

Al momento gli amministratori stanno valutando i possibili effetti dell'introduzione di questo nuovo principio sul bilancio consolidato del Gruppo.

  • In data 9 maggio 2024 lo IASB ha pubblicato un nuovo principio IFRS 19 Subsidiaries without Public Accountability: Disclosures. Il nuovo principio introduce alcune semplificazioni con riferimento all'informativa richiesta dagli IFRS Accounting Standard nel bilancio di esercizio di una società controllata, che rispetta i seguenti requisiti:
    • non ha emesso strumenti di capitale o di debito quotati su un mercato regolamentato e non è in procinto di emetterli;
    • la propria società controllante predispone un bilancio consolidato in conformità con i principi IFRS.

Il nuovo principio entrerà in vigore dal 1° gennaio 2027, ma è consentita un'applicazione anticipata.

Gli amministratori non si attendono un effetto significativo nel bilancio consolidato del Gruppo dall'adozione di tale emendamento.

In data 30 gennaio 2014 lo IASB ha pubblicato il principio IFRS 14 – Regulatory Deferral Accounts che consente solo a coloro che adottano gli IFRS per la prima volta di continuare a rilevare gli importi relativi alle attività soggette a tariffe regolamentate ("Rate Regulation Activities") secondo i precedenti principi contabili adottati. Non essendo il Gruppo un first-time adopter, tale principio non risulta applicabile.

CAMBIAMENTO CLIMATICO – IMPATTI DI BILANCIO

In linea con le raccomandazioni dell'ESMA, si riepilogano di seguito le valutazioni interne sugli impatti che il climate change potrebbe avere sul business e sulle attività del Gruppo IRCE. Di seguito sono pertanto sintetizzate le analisi svolte sui principali temi oggetto di valutazione sulla base delle quali il management della Capogruppo ha concluso che nel medio-lungo termine le opportunità risultano maggiori rispetto agli elementi di rischio.

Rischi regolatori: con riferimento all'attuale quadro legislativo, non sono stati individuati significativi rischi presenti nei settori di appartenenza del Gruppo o riconducibili ai mercati di sbocco. Permane invece il disallineamento dei costi dell'energia elettrica tra l'Italia e la maggior parte degli altri paesi europei sebbene attenuato da contributi riconosciuti dallo Stato alle imprese energivore. Si segnala peraltro che, a partire dal 2024 e in linea con quanto previsto nel comma 3.8 lettera b) del decreto-legge 131/2023, tali contributi sono soggetti al rispetto di determinate misure previste per la riduzione di gas ad effetto serra. Si conferma comunque che per l'anno 2024 IRCE S.p.A. ha ricevuto contributi a copertura degli oneri generali afferenti al sistema elettrico avendo rispettato i requisiti richiesti..

In relazione invece alle opportunità derivanti dal cambiamento climatico, si ritiene che alcuni settori in cui il Gruppo opera, quali la domotica, l'automazione industriale e l'automotive dovrebbero portare ad importanti aumenti della domanda essendo richiesto nei prossimi anni un incremento della capacità di energia rinnovabile in sostituzione dell'energia proveniente da combustibili fossili, un miglioramento dell'efficienza energetica conseguibile per esempio con importanti investimenti nelle attuali reti di distribuzione energia, una crescita della diffusione dei veicoli elettrici a svantaggio di quelli dotati di motori endotermici.

Rischi legati alle tecnologie: la necessità di dover ottemperare a nuove specifiche tecniche richieste dai clienti mantenendo un'elevata qualità del prodotto rappresenta, in linea di massima, un rischio mediamente contenuto per il Gruppo tenuto conto dell'esperienza cumulata negli anni dal reparto R&D. Maggiori rischi tecnologici sono invece presenti nel settore dell'automotive essendo sicuramente più elevati gli standard tecnici richiesti nonché le esigenze di personalizzazione dei clienti.

Nel corso dell'anno si sono conclusi gli investimenti in nuovi macchinari ed impianti volti al risparmio ed efficientamento energetico in ambito produttivo; si ricorda inoltre che a luglio 2023 è entrato in funzione nello stabilimento di Imola l'impianto fotovoltaico per autoconsumo, posizionato a terra, con una produzione annua stimata a regime di 8.500 MW, con previsione di consumo interno per circa 7.500 MWh

  • Rischi di mercato: dall'analisi svolta non sono emerse criticità associabili alla possibile obsolescenza tecnologica di impianti o macchinari produttivi a causa del phase out di gamme di articoli in quanto l'elevata flessibilità nella produzione ne consente comunque l'utilizzo per produzioni alternative. Con riferimento invece ai rischi associati al prevedibile aumento nella richiesta di alcune materie prime "green" (in particolare, catodo di rame ed energia elettrica), si ritiene che tale dinamica potrebbe alimentare un aumento dei prezzi, rendendo potenzialmente complesso il reperimento di tali materiali a prezzi sostenibili. L'impatto sulla marginalità, tuttavia, è da ritenersi relativamente contenuto stante l'attesa possibilità del Gruppo di trasferire in tempi brevi gli incrementi sui prezzi di vendita.
  • Rischi reputazionali: tenuto conto del settore in cui opera il Gruppo IRCE e delle attività fino ad oggi realizzate per ridurre l'impatto ambientale, si ritiene contenuto il rischio che i risultati del Gruppo possano essere impattati attualmente o in prospettiva da una percezione negativa dell'immagine dell'azienda da parte degli stakeholders.
  • Rischi fisici: in relazione ai rischi fisici acuti connessi ad eventi atmosferici estremi, si ritiene che la presenza di Recovery Plan, nei quali sono formalizzate le procedure da porre in essere per garantire la continuità delle forniture al cliente nei tempi contrattuali, unitamente alla stipula di polizze assicurative con primarie compagnie dovrebbe contenere gli impatti negativi di fenomeni climatici avversi sia in termini economici che di business. Nessun rischio è stato invece identificato in relazione al prevedibile aumento delle temperature medie in quanto i materiali utilizzati nel processo produttivo non sono impattati da variazioni di pochi gradi nel clima.

Per quanto poc'anzi riportato, in relazione al climate change non sono state individuate particolari criticità associate alla recuperabilità degli attivi di bilancio, né in termini di impairment indicators, né di riduzione della vita utile delle immobilizzazioni, né di incasso dei crediti commerciali; allo stesso modo, le analisi effettuate non hanno fatto emergere passività potenziali attribuibili a contratti divenuti onerosi, a necessità di ristrutturazioni per raggiungere obiettivi legati al clima, a possibili penalità per il mancato raggiungimento degli obiettivi legati al clima o per il mancato raggiungimento di requisiti ambientali.

In definitiva, sebbene il cambiamento climatico possa portare ad una accelerazione degli investimenti nonché ad un aumento dei costi operativi, si ritiene che le crescite attese dei volumi e la capacità del management di gestire tali cambiamenti rappresenti nel complesso una importante opportunità per il Gruppo IRCE.

1. STRUMENTI DERIVATI

La Società ha in essere le seguenti tipologie di strumenti derivati:

Strumenti derivati relativi ad operazioni di acquisto e vendita a termine su metalli con data di scadenza successiva al 31 dicembre 2024. Tali operazioni non soddisfano le condizioni richieste per la contabilizzazione come strumenti di copertura ai fini dell'hedge accounting.

Riportiamo di seguito il riepilogo dei contratti derivati su metalli aperti al 31 dicembre 2024:

Valore nozionale Fair value al 31/12/2024
Attività (Ton) Passività (Ton) Attività correnti
(€/000)
Passività
correnti (€/000)
Valore netto di
bilancio (€/000)
Acquisti e vendite a
termine su rame
450 1.360 17 (163) (147)

Strumenti derivati relativi ad obblighi per acquisti e vendite a termine su valute con data di scadenza successiva al 31 dicembre 2024. Tali operazioni non soddisfano le condizioni richieste per la contabilizzazione come strumenti di copertura ai fini del cash flow hedge accounting.

Riportiamo di seguito il riepilogo dei contratti derivati su valute aperti al 31 dicembre 2024:

Valore nozionale Fair value al 31/12/2024
Acquisti
(/000)
Vendite
(/000)
Attività correnti
(€/000)
Passività
correnti (€/000)
Valore netto di
bilancio (€/000)
GBP 9.000 (8) (8)
USD 2.880 115 115

2. INFORMATIVA DI SETTORE

Un settore operativo è, in accordo con quanto previsto dall'IFRS 8, una componente di un'entità:

a) che intraprende attività imprenditoriali generatrici di ricavi e di costi (compresi i ricavi e i costi riguardanti operazioni con altre componenti della medesima entità);

b) i cui risultati operativi sono rivisti periodicamente al più alto livello decisionale operativo dell'entità ai fini dell'adozione di decisioni in merito alle risorse da allocare al settore e della valutazione dei risultati;

c) per la quale sono disponibili informazioni di bilancio separate.

Si segnala che la IRCE S.p.A. rappresenta un'entità con un unico settore operativo.

Si rimanda a quanto esposto nel paragrafo 2 "Informativa di settore" delle note esplicative al Bilancio consolidato del Gruppo IRCE per una dettagliata informativa in merito all'informativa di settore di gruppo in base a quanto previsto dall'IFRS 8.

COMMENTO ALLE PRINCIPALI VOCI DELLA SITUAZIONE PATRIMONIALE – FINANZIARIA SEPARATA

3. ATTIVITA' IMMATERIALI

La voce si riferisce ad attività di tipo immateriale dalla quali sono attesi benefici economici futuri.

La tabella che segue riporta la composizione e la movimentazione delle immateriali per gli esercizi chiusi al 31 dicembre 2023 e 2024.

(Migliaia di Euro) Diritti di brevetto
e utilizzo opere
d'ingegno
Licenze, marchi,
diritti simili e altri
oneri pluriennali
Totale
Saldo di apertura periodo precedente 13 9 22
Movimenti esercizio precedente:
Investimento 209 19 228
Ammortamento (117) (11) (128)
Saldo di chiusura esercizio precedente 104 17 121
Movimenti esercizio corrente:
Investimento 25 20 45
Ammortamento (118) (9) (127)
Saldo di chiusura esercizio corrente 11 28 39

Si segnala che in modo ricorrente vengono sostenute spese di ricerca che vengono rilevate nel conto economico, in assenza dei presupposti previsti dallo IAS 38 per la loro eventuale capitalizzazione.

4. ATTIVITA' MATERIALI

La tabella che segue riporta la movimentazione delle attività materiali per gli esercizi chiusi al 31 dicembre 2023 e 2024.

(Migliaia di Euro) Terreni Fabbricati Impianti e
macchinari
Attrezzature
industriali e
commerciali
Altri beni Immob. in
corso e
acconti
Totale
Saldo di apertura esercizio precedente 7.835 2.805 8.562 834 243 10.224 30.503
Movimenti esercizio precedente
Investimento - 56 51 217 38 5.615 5.977
Ammortamento - (341) (3.074) (460) (134) - (4.009)
Riclassifica - 1.995 7.617 325 210 (10.148) -
Dismissione - Costo storico - (22) (7.357) (80) (291) - (7.751)
Dismissione - Fondo Ammortamento - 22 7.347 70 291 - 7.731
Saldo di chiusura esercizio precedente 7.835 4.515 13.146 906 357 5.691 32.451
Movimenti esercizio corrente:
Investimento - 352 358 155 625 1.490
Ammortamento - (381) (3.416) (468) (130) - (4.395)
Riclassifica - 176 3.287 5 1 (3.469) -
Svalutazione - - - - - (22) (22)
Dismissione - Costo storico - (51) (1.507) - (116) - (1.674)
Dismissione - Fondo Ammortamento - 51 1.493 - 116 - 1.660
Saldo di chiusura esercizio corrente 7.835 4.310 13.355 801 383 2.825 29.510

Il saldo delle attività materiali al 31 dicembre 2024, pari a € 29,5 milioni, include Diritti d'utilizzo per € 194 mila.

La voce "Investimento", pari a € 1,5 milioni, include tutti gli acquisti del 2024, sia quelli attribuiti, in fase di acquisto, direttamente alla categoria di appartenenza sia quelli classificati tra le "Immobilizzazioni in corso ed acconti". Tali investimenti hanno riguardato, oltre a diritti d'utilizzo per € 138 mila, le categorie "Attrezzature industriali e commerciali" ed "Immobilizzazione in corso ed acconti".

La voce "Riclassifica" si riferisce invece ad investimenti completati nel corso del 2024 (i.e. € 3.469 mila), relativi ad acquisti effettuati sia in anni precedenti (i.e. € 5.691 mila) sia nell'esercizio in corso (i.e. € 625 mila), inizialmente iscritti nella categoria "Immobilizzazioni in corso ed acconti" e successivamente allocati, una volta ultimati, alle specifiche categorie di appartenenza con contestuale inizio del periodo di ammortamento.

Le dismissioni si riferiscono principalmente alla rottamazione di macchinari ed attrezzature non più in uso e quasi totalmente ammortizzate. Il saldo della voce "Immobilizzazioni in corso ed acconti", pari a € 2,8 milioni, è relativo prevalentemente ad investimenti in macchinari che entreranno per la maggior parte in funzione nel prossimo esercizio.

5. PARTECIPAZIONI

Di seguito si espone la composizione della voce "Partecipazioni".

2024 2023
(Migliaia di Euro) 31 Dicembre 31 Dicembre
Partecipazioni in società controllate 122.312 88.433
Fondo svalutazione partecipazioni (28.446) (25.404)
Totale partecipazioni 93.866 63.029

Le tabelle che seguono riportano la movimentazione del costo storico e del fondo svalutazione partecipazioni per l'esercizio chiuso al 31 dicembre 2024.

(Migliaia di Euro) Apertura Incremento Decremento Chiusura
FD SIMS ltd 13.376 - 13.376
Smit Draad Nijmegen BV 7.273 - 7.273
Isomet AG 1.435 - 1.435
Irce Ltda 58.808 - 58.809
DMG Gmbh 120 - 120
Isodra Gmbh 28 - 28
Irce SL 150 - 150
Stable Magnet Wire P.Ltd 4.514 1.790 6.304
Isolveco 2 SRL 55 90 145
Isolveco SRL in liquidazione 195 - 195
Irce Electromagnetic wire Co.Ltd 2.200 2.000 4.200
Irce SP.ZO.O 48 - 47
Irce S.R.O. Cechia 230 30.000 30.230
Totale valore lordo partecipazioni 88.432 33.880 122.312

(Migliaia di Euro) Apertura Acc.to Riclassifica Chiusura
FD SIMS ltd (13.376) - - (13.376)
Smit Draad Nijmegen BV (7.273) - - (7.273)
Irce Ltda (343) - - (343)
Isodra Gmbh (28) - - (28)
Irce SL (150) - - (150)
Stable Magnet Wire P.Ltd (2.989) (478) (1.813) (5.280)
Isolveco 2 SRL (55) (90) - (145)
Isolveco SRL in liquidazione (195) - - (195)
Irce Electromagnetic wire Co.Ltd (947) (112) - (1.059)

Gli accantonamenti sopra indicati, pari a € 1,2 milioni, si riferiscono a società non ancora operative o a entità del Gruppo di minori dimensioni; per tali società gli Amministratori della Capogruppo provvedono, in presenza di perdite non previste ritenute durevoli, ad effettuare una svalutazione al fine di allineare il valore contabile della partecipazione a quello recuperabile. Inoltre, qualora la partecipazione risultasse già totalmente svalutata, viene stanziato un fondo copertura perdite nel fondo rischi ed oneri.

Irce SP.ZO.O (48) - - (48) Irce S.R.O. Cechia - (550) - (550) Totale fondo svalutazione partecipazioni (25.404) (1.230) (1.813) (28.447)

L'incremento della svalutazione nella partecipazione nella controllata Stable Magnet Wire si riferisce per € 1.813 migliaia alla riclassifica di quanto accantonato nei precedenti esercizi a fondo copertura perdite, a seguito della ricostituzione del patrimonio della controllata avvenuta nel corso del 2024. Per maggior dettagli si rimanda a quanto commentato alla nota 15.

Con riferimento alle entità del gruppo produttive e di maggiori dimensioni, gli Amministratori provvedono in presenza di indicatori di eventuali perdite di valore a sottoporle a test di impairment. Si rimanda al successivo paragrafo per maggiori dettagli.

Per quanto riguarda infine la Smit Draad Nijmegen BV, in seguito alla decisione della Capogruppo di terminare l'attività operativa entro la fine del 2025, come previsto dal principio contabile IAS 36, si è provveduto a svolgere un test di impairment sulla recuperabilità delle poste di bilancio di IRCE S.p.A. impattate da tale evento quali la partecipazione nella controllata olandese ed i crediti iscritti a fine anno nei confronti della stessa.

Tale test ha portato all'iscrizione nel 2024 di un accantonamento a fondo svalutazione crediti finanziari vs la Smit Draad Nijmegen di € 5,4 milioni. Per maggiori dettagli si rimanda al paragrafo 6 "Altri crediti finanziari non correnti" e al paragrafo 29 "Ripresa di valore e svalutazione partecipazioni".

Si segnala che il confronto tra valore netto contabile delle partecipazioni in società controllate e patrimonio netto di pertinenza è riportato nell'Allegato 2, parte integrante della Nota Integrativa.

Impairment test

Il valore di carico delle partecipazioni deve essere sottoposto al test di impairment in presenza di indicatori di eventuali perdite di valore.

In particolare, gli Amministratori hanno ritenuto necessario effettuare il test di impairment avendo individuato i seguenti indicatori di eventuale perdita di valore:

  • sulla partecipazione FD Sims Ltd tenuto conto dei risultati negativi consuntivati nel periodo unitamente ai risultati sotto budget;
  • sulla partecipazione Irce Ltda tenuto conto della significativa svalutazione della valuta brasiliana rispetto all'iniziale investimento e dell'ulteriore deprezzamento del Reais rispetto al precedente esercizio.

Sulla base dei Piani industriali 2025-2029 delle succitate partecipazioni sono stati effettuati gli impairment test approvati dal Consiglio di amministrazione della Capogruppo in data 14 marzo 2025.

I sopracitati Piani sono stati rivisti dalla direzione della Capogruppo ed approvati dagli Amministratori delle società controllate entro il mese di febbraio 2025.

In linea con quanto stabilito dal principio contabile internazionale IAS 36, il test di impairment è stato effettuato confrontando il valore recuperabile delle stesse (Enterprise Value) al netto della posizione finanziaria netta ("PFN") al 31 dicembre 2024 ("Equity Value" o "Valore Economico") con i relativi valori contabili di carico delle partecipazioni alla data del 31 dicembre 2024.

Per la determinazione dei flussi di cassa futuri sono stati considerati i dati dei Piani pluriennali 2025 – 2029, inoltre, al termine di previsione del periodo esplicito (2029) è stato determinato un valore terminale rappresentato da una rendita perpetua. Per la determinazione del flusso operativo perpetuo è stato utilizzato il flusso di cassa normalizzato dell'ultimo anno di piano in quanto il Management della Società ritiene che si tratti di un flusso normalizzato di lungo periodo.

Il tasso di crescita "g" applicato per la determinazione del Terminal Value è stato stimato pari all'inflazione di lungo periodo (2029) del Paese nel quale ciascuna partecipata opera.

I tassi (WACC) utilizzati riflettono le informazioni di mercato, la valutazione corrente del valore temporale del denaro per il periodo considerato e i rischi specifici delle singole società del Gruppo. In particolare, nel calcolo è stato applicato, per tali società controllate, uno "Small Size Premium" pari all'1% ed un execution risk compreso tra l'1,0% ed il 3,5%, al fine di riflettere nel tasso i rischi connessi al grado di raggiungibilità dei risultati di piano.

Di seguito riportiamo i parametri WACC e "g" utilizzati ed i risultati degli impairment test effettuati:

FD Sims Irce Ltda
g 2,00% 2,97%
Wacc 11,53% 12,26%
Equity Value (€/000) (1.362) 59.845
Valore netto partecipazione * (€/000) (1.658) 58.466
Differenza (€/000) 296 1.379

* valore inclusivo degli eventuali accantonamenti a fondo copertura perdite

Con riferimento alle partecipazioni di Irce Ltda ed FD Sims Ltd che non sono state oggetto di svalutazione, si riporta un'analisi di sensitività che evidenzia, al fine di rendere l'Equity Value pari al valore contabile associabile alla partecipazione, quale dovrebbe essere alternativamente, il "tasso di sconto (WACC)" in valore assoluto e la riduzione dell'"EBITDA" in termini percentuali rispetto ai valori inseriti nel Piano 2025-2029.

Sensitivity FD Sims Irce Ltda
Wacc 11,66% 12,45 %
Ebitda (1,59%) (1,73%)

In base alle analisi sopra esposte gli Amministratori ritengono che le partecipazioni FD Sims e Irce Ltda non presentino profili di rischio che portino alla necessità di effettuare una svalutazione al 31 dicembre 2024.

Per quanto riguarda la partecipazione nella controllata Smit Draad Nijmegen BV si rimanda a quanto commentato nel precedente paragrafo.

6. ALTRI CREDITI FINANZIARI NON CORRENTI

Gli altri crediti finanziari non correnti sono dettagliati come segue:

2024 2023
(Migliaia di Euro) 31 Dicembre 31 Dicembre
Altri crediti finanziari non correnti 25.101 28.175
Totale partecipazioni e altre attività finanziarie 25.101 28.175

Si riporta di seguito il dettaglio dei finanziamenti, fruttiferi, erogati alle società controllate:

2024 2023
(Migliaia di Euro) 31 Dicembre 31 Dicembre
FD SIMS ltd 12.178 9.451
Smit Draad Nijmegen BV - 9.294
DMG Gmbh 1.672 1.677
Isodra Gmbh 1.920 1.927
Irce SL 1.764 1.695
Irce SP.ZO.O 131 134
Irce S.R.O. Cechia 7.466 3.997
Totale crediti finanziari infragruppo (valore nominale) 25.101 28.175

Si segnala che il credito finanziario vs la Smit Draad Nijmegen, pari al 31 dicembre 2023 a € 9.294, è stato riclassificato tra le "Attività finanziarie correnti" (si veda il paragrafo 11) in seguito alla decisione di chiudere l'attività nel 2025 e, conseguentemente, di non estendere ulteriormente i finanziamenti alla controllata olandese.

Il management, anche nell'ambito del test di impairment delle partecipazioni commentato nel precedente paragrafo, ha svolto un'analisi di recuperabilità di tali valori; le risultanze di tale test hanno indicato che i valori contabili iscritti in bilancio in relazione alle società controllate sono interamente recuperabili.

7. IMPOSTE ANTICIPATE/DIFFERITE

Nella voce "imposte anticipate" viene esposto il saldo netto tra attività per imposte anticipate e passività per imposte differite relative alla stessa giurisdizione fiscale:

2024 2023
(Migliaia di Euro) 31 Dicembre 31 Dicembre
Imposte anticipate 2.090 2.241
Totale imposte anticipate (nette) 2.090 2.241

Di seguito si espone il dettaglio delle imposte anticipate e delle imposte differite, ante compensazione:

2024 2023
(Migliaia di Euro) 31 Dicembre 31 Dicembre
Fondi rischi ed oneri 79 79
Fondo svalutazione crediti (tassato) 269 321
Rimanenze /Fondo obsolescenza magazzino 1553 1624
Applicazione IFRS 15 704 668
Applicazione IAS 19 (24) (20)
Altro 7 118
Totale imposte anticipate 2.588 2.790
(Migliaia di Euro) 2024
31 Dicembre
2023
31 Dicembre
Ammortamenti 29 29
Differenze cambio - 43
Rivalutazione terreni – Ias transition 413 413
Rivalutazione fabbricati – Ias transition 56 64
Totale imposte differite passive 498 549

Le imposte anticipate "nette" hanno avuto nel periodo la seguente movimentazione:

(Migliaia di Euro) Apertura Incremento Decremento Effetto a
Riclassifica
Patrimonio
Imposte anticipate (nette) 2.241 - (147) - (4) 2.090
Totale 2.241 - (147) - (4) 2.090

La voce "Effetto a patrimonio netto" si riferisce alla variazione della riserva attuariale IAS 19.

8. RIMANENZE

Le rimanenze sono dettagliate come segue:

2024 2023
(Migliaia di Euro) 31 Dicembre 31 Dicembre
Materie prime, sussidiarie e di consumo 16.621 19.740
Prodotti in corso di lavorazione e semilavorati 12.359 13.810
Prodotti finiti e merci 33.816 33.137
Fondo svalutazione materie prime (3.929) (4.039)
Fondo svalutazione prodotti in corso di lavorazione e semilavorati (145) -
Fondo svalutazione prodotti finiti (2.060) (2.390)
Totale rimanenze 56.662 60.258

Le rimanenze iscritte non sono gravate da pegni né date a garanzia di passività.

Il decremento delle rimanenze è dovuto alla riduzione delle quantità in giacenza attribuibile ad una più attenta gestione dello stock in parte compensato da un aumento dei prezzi del metallo.

In particolare, la quotazione media del rame nel 2024 nel London Metal Exchange è stata di 8,45 €/Kg, superiore di circa l'8 per cento rispetto a quella del precedente esercizio, pari a 7,84 €/Kg mentre la quotazione a fine anno è stata di 8,38 €/kg, superiore di circa il 9 per cento rispetto a 7,70 €/Kg del 31 dicembre 2023.

Tenuto conto dell'andamento ascendente del prezzo del rame nei primi mesi del 2025 nonché delle aspettative circa il tempo di realizzo delle scorte in giacenza non si sono realizzati i presupposti per svalutare al presunto valore di realizzo le giacenze del metallo al 31 dicembre 2024.

S riporta di seguito la movimentazione del Fondo obsolescenza magazzino del periodo:

(Migliaia di Euro) Apertura Acc.to Utilizzo Chiusura
Fondo svalutazione materie prime (4.039) - 110 (3.929)
Fondo svalutazione prodotti in corso di lavorazion - (145) - (145)
Fondo svalutazione prodotti finiti (2.390) - 330 (2.060)
Totale (6.429) (145) 440 (6.134)

Il fondo svalutazione materie prime corrisponde all'importo ritenuto necessario a coprire i rischi di obsolescenza principalmente degli imballi e del materiale di manutenzione mentre il fondo svalutazione prodotti finiti e merci è stanziato a fronte dei prodotti finiti non movimentati o a lenta movimentazione nonché a fronte di produzioni non idonee alla vendita.

9. CREDITI COMMERCIALI

Di seguito si riporta il dettaglio dei crediti commerciali:

2024 2023
(Migliaia di Euro) 31 Dicembre 31 Dicembre
Crediti vs clienti vs terzi 32.095 35.029
Crediti infragruppo 11.328 10.520
Fondo svalutazione crediti vs terzi (710) (928)
Fondo svalutazione crediti infragruppo (1.405) (1.405)
Totale crediti commerciali 41.308 43.216

La riduzione dei crediti commerciali è dovuta principalmente ad un miglioramento nei termini di pagamento di alcuni importanti clienti e ad una variazione nel mix di clienti nel fatturato dell'ultimo trimestre, in parte compensato da minori cessioni pro soluto.

I crediti commerciali oggetto di cessione pro soluto nel corso dell'anno sono stati pari ad € 22,0 milioni (€ 31,4 milioni durante il 2023) dei quali € 8,0 milioni relativi a fatture cedute ma non ancora scadute al 31 dicembre 2024 (al 31 dicembre 2022 € 15,9 milioni).

Il saldo dei crediti commerciali verso società controllate infragruppo risulta composto come segue:

2024 2023
(Migliaia di Euro) 31 Dicembre 31 Dicembre
FD SIMS ltd 2.762 1.519
Smit Draad Nijmegen BV 7 22
Isomet AG 1.887 1.558
Irce Ltda 249 251
DMG Gmbh 24 18
Isodra Gmbh 413 610
Irce SL 2.595 2.490
Stable Magnet Wire P.Ltd 1.613 2.442
Isolveco 2 SRL 1 9
Isolveco SRL in liquidazione 1.521 1.521
Irce Electromagnetic wire Co.Ltd 80 80
Irce S.R.O. Cechia 176 -
Totale crediti commerciali infragruppo (valore nominale) 11.328 10.520
Isolveco SRL in liquidazione (1.405) (1.405)
Totale crediti commerciali infragruppo (valore netto) 9.923 9.115

Di seguito si riporta la movimentazione del fondo svalutazione crediti nel corso del 2024:

(Migliaia di Euro) Apertura Rilascio Utilizzo Chiusura
Fondo svalutazione crediti vs terzi a breve (928) 200 19 (710)
Fondo svalutazione crediti infragruppo (1.405) - - (1.405)

Il rilascio del fondo svalutazione crediti è principalmente imputabile alla rideterminazione delle "expected losses" che hanno beneficiato negli ultimi anni del basso tasso di default.

10. CREDITI VERSO ALTRI

Riportiamo il dettaglio della voce in oggetto:

2024 2023
(Migliaia di Euro) 31 Dicembre 31 Dicembre
Ratei e risconti attivi 264 125
Crediti vs istituti di previdenza 27 -
Altri crediti 3.154 2.475
Totale crediti verso altri 3.445 2.601

La voce "Altri crediti" include principalmente il Credito d'imposta industria 4.0 maturato in seguito agli investimenti in beni strumentali effettuati anche in anni precedenti; l'incremento dell''anno è attribuibile principalmente alle interconnessioni dei macchinari realizzate nel 2024.

11. ATTIVITA' FINANZIARIE CORRENTI

Riportiamo il dettaglio della voce in oggetto:

2024 2023
(Migliaia di Euro) 31 Dicembre 31 Dicembre
Derivati attivi mark to market metalli - 87
Depositi cauzionali 10 17
Mark to market attività finanziarie 287 263
Derivati attivi mark to market effetti cambio 115 6
Crediti finanziari infragruppo 9.294 -
Fondo svalutazione crediti infragruppo (6.193) -
Totale attività finanziarie correnti 3.513 373

Le voci "Derivati attivi mark to market metalli" e "Derivati attivi mark to market effetti cambio" si riferiscono al Fair Value dei contratti a termine sul rame e su valute aperti a fine anno.

La voce "Mark to market attività finanziarie" include principalmente i titoli di efficienza energetica TEE.

La voce "Crediti finanziari infragruppo" rappresenta una riclassifica effettuata dalla voce ""Altri crediti finanziari non correnti" (si veda paragrafo 6) in seguito alla decisione di terminare entro il 2025 l'attività della controllata olandese.

Si espone di seguito la movimentazione del Fondo svalutazione crediti finanziari

(Migliaia di Euro) Apertura Acc.to Riclassifica Chiusura
Fondo svalutazione Smit Draad Nijmegen - (5.400) (793) (6.193)

In relazione all'accantonamento di € 5,4 milioni si rimanda a quanto commentato nel paragrafo 5. Partecipazioni; l'incremento di € 0,8 milioni rappresenta una riclassifica effettuata dal Fondo copertura perdite infragruppo (si veda sezione 15- Fondo rischi ed oneri) a seguito della decisione di terminare l'attività produttiva della controllata olandese.

Bilancio 31 dicembre 2024

12. DISPONIBILITA' LIQUIDE E MEZZI EQUIVALENTI

La voce accoglie depositi bancari, denaro e valori in cassa.

2024 2023
(Migliaia di Euro) 31 Dicembre 31 Dicembre
Depositi bancari 5.164 4.851
Denaro e valori in cassa 5 7
Totale disponibilità liquide 5.170 4.858

I depositi bancari sono remunerati a tasso variabile e non sono soggetti a vincoli o restrizioni.

13. PATRIMONIO NETTO

La voce "Patrimonio netto" ammonta a € 168,9 milioni al 31 dicembre 2024 (€ 165,9 milioni al 31 dicembre 2023) ed è dettagliato nella seguente tabella:

2024 2023
(Migliaia di Euro) 31 Dicembre 31 Dicembre
Capitale sociale 14.627 14.627
Azioni proprie (871) (845)
Fondo sovrapprezzo azioni 40.539 40.539
Riserva rivalutazione 22.328 22.328
Azioni proprie (sovrapprezzo) (202) (130)
Riserva legale 2.925 2.925
Riserva IAS 19 (572) (585)
Riserva straordinaria 58.275 54.058
Altre riserve 20.758 20.758
Utili/perdite a nuovo 6.462 6.462
Risultato di periodo 4.621 5.806
Totale patrimonio netto 168.890 165.942

Capitale sociale

Nella seguente tabella è esposto il dettaglio del capitale sociale.

(Migliaia di Euro) 2024
31 Dicembre
2023
31 Dicembre
Capitale sociale sottoscritto
Riserva azioni proprie
14.627
(871)
14.627
(845)
Totale capitale sociale 13.756 13.782

Il capitale sociale è costituito da n. 28.128.000 azioni ordinarie per un controvalore di € 14.626.560. Le azioni sono interamente sottoscritte e versate e sulle stesse non esistono diritti, privilegi e vincoli alla distribuzione di dividendi ed all'eventuale distribuzione del capitale.

La riserva azioni proprie si riferisce al valore nominale delle azioni proprie in possesso della Società e, come richiesto dagli IFRS, sono portate in deduzione del patrimonio netto.

Le azioni proprie al 31 dicembre 2024 sono pari a n. 1.674.567, corrispondenti al 5,95% del capitale sociale. Le azioni in circolazione risultano pertanto n. 26.453.433

Di seguito si evidenzia, in migliaia, la movimentazione delle azioni in circolazione all'inizio ed alla fine degli ultimi due esercizi:

Movimentazione azioni proprie Migliaia di Azioni
Saldo al 31.12.22 26.542
Acquisto azioni proprie (38)
Saldo al 31.12.23 26.504
Acquisto azioni proprie (51)
Saldo al 31.12.24 26.453

Riserva da sovrapprezzo azioni

La voce si riferisce al maggior valore d'emissione rispetto al valore nominale delle azioni IRCE S.p.A in sede di aumento del capitale sociale avvenuto al momento della quotazione in Borsa nel 1996.

Riserva di rivalutazione

La voce si riferisce alla rivalutazione effettuata in accordo con la legge 266/1995 pari ad €/000 22.328, prima della transizione agli IFRS e non stornata in considerazione del fatto che in sede di adozione degli IFRS; la Capogruppo ha scelto l'opzione di adottare il fair value, così come risultante dai saldi netti di rivalutazione quale sostituto del costo per i beni oggetto di detta rivalutazione.

Riserva legale:

La voce espone gli utili accantonati in anni passati da IRCE, in accordo con le disposizioni dell'articolo 2430 Codice civile, non più alimentata avendo raggiunto il quinto del capitale sociale.

Riserva IAS 19

La riserva comprende gli utili e le perdite attuariali accumulate a seguito dell'applicazione dello IAS 19 Revised. La movimentazione della riserva, in migliaia di Euro, è la seguente:

Movimentazione riserva IAS 19 Migliaia di Euro
Saldo al 31.12.22 (565)
Valutazione attuariale (26)
Effetto fiscale 6
Saldo al 31.12.23 (585)
Valutazione attuariale 18
Effetto fiscale (4)
Saldo al 31.12.24 (571)

Riserva Straordinaria

La riserva straordinaria si incrementa per gli utili (perdite) del precedente esercizio, pari nel 2023 a € 5,8 milioni, e si decrementa per la distribuzione di dividendi, pari a € 1,6 milioni nel 2024.

Altre riserve

Tale voce pari a € 20.758 mila include:

  • la Riserva per avanzo di annullamento, sorta nell'esercizio 2001 a seguito della fusione per incorporazione delle società Irce Cavi S.p.A. ed Isolcable S.r.l. nella IRCE S.p.A, pari ad € 6.621 mila.
  • la Riserva utili da reinvestire nel Mezzogiorno pari ad € 201 mila.
  • la Riserva FTA, che rappresenta la contropartita delle scritture effettuate per la conversione del bilancio a quanto previsto dai principi contabili internazionali IAS/IFRS al 1 gennaio 2004 (anno di transizione) pari ad € 13.936 mila.

Si riporta di seguito il dettaglio origine, disponibilità e distribuibilità delle poste di patrimonio netto:

Natura/descrizione Importo Possibilità di
utilizzo
Quota
disponibile
Quota
distribuibile
Capitale sociale 14.626.560
Sovrapprezzo azioni 40.538.732 A,B,C 40.538.732 40.538.732
Altre riserve di capitale 6.035.757 A,B,C 6.035.757 6.035.757
Totale riserve di capitale 46.574.489 46.574.489 46.574.489
Legale 2.925.312 B 2.925.312 -
Straordinaria 58.275.138 A,B,C 58.275.138 58.275.138
Riserva IAS 5.890.221 A,B 5.890.221 1.597.853
Riserva azioni proprie (1.072.726) - (1.072.726) (1.072.726)
Riserva di Cash Flow Hedge - A,B - -
Avanzo annullamento (costituita da riserve di utili) 585.888 A,B,C 585.888 585.888
Totale riserve di utili 66.603.833 66.603.833 59.386.153
Utili mezzogiorno 201.160 A,B,C 201.160 201.160
Rivalutazione (straordinaria in bilancio) 22.327.500 A,B,C 22.327.500 22.327.500
Rivalutazione 266/2005 13.935.343 A,B 13.935.343
Totale riserve in sospensione d'imposta 36.464.003 36.464.003 22.528.660
Totale riserve 149.642.325 149.642.325 128.489.302
Risultato d'esercizio 4.620.629
TOTALE PATRIMONIO NETTO 168.889.514

Legenda:

A = aumento di capitale; B = copertura di perdite; C = distribuibile

Si segnala che la "Riserva sovrapprezzo azioni" è interamente distribuibile avendo la "Riserva legale" già raggiunto 1/5 del "Capitale sociale".

14. PASSIVITA' FINANZIARIE

Di seguito si riporta il dettaglio della passività finanziare correnti e non correnti:

2024 2023
(Migliaia di Euro) 31 Dicembre 31 Dicembre
Debiti vs banche 10.694 12.756
Derivati passivi mark to market su metalli 146 -
Debiti finanziari IFRS 16 72 38
Derivati passivi mark to market effetti cambio 9 -
Prestiti a lungo termine - quota corrente 4.948 5.333
Totale passività finanziarie correnti 15.869 18.127
(Migliaia di Euro) 2024
31 Dicembre
2023
31 Dicembre
Passività finanziarie vs banche
Passività finanziarie IFRS 16
37.631
121
12.580
68
Totale passività finanziarie non correnti 37.752 12.648

Nella seguente tabella si evidenzia la movimentazione delle passività finanziarie non correnti nell'esercizio 2024:

(Migliaia di Euro) Apertura Riclassifica Accensione Chiusura
Passività finanziarie vs banche 12.580 (4.949) 30.000 37.631
Passività finanziarie IFRS 16 68 (85) 138 121
Totale 12.648 (5.034) 30.138 37.752

L'accensione di € 30 milioni di finanziamenti bancari è associata alla costruzione dello stabilimento produttivo in Repubblica Ceca

La voce "Riclassifica" riporta l'ammontare delle passività finanziarie a lungo esposte a fine anno tra le passività finanziarie a breve termine.

Nella tabella successiva si espone il dettaglio delle passività finanziarie vs banche non correnti in essere a fine anno con evidenza, in particolare, della tipologia di tasso e della scadenza.

(Migliaia di Euro) Valuta Tasso Società 31.12.2024 31.12.2023 Scadenza
Banca di Imola EUR Variabile IRCE 737 2.163 2026
Banca di Imola EUR Variabile IRCE 10.000 - 2034
Mediocredito EUR Variabile IRCE - 461 2025
Banco Popolare EUR Fisso IRCE 380 1.136 2026
Deutsche Bank EUR Variabile IRCE 2.625 4.375 2027
BPER EUR Variabile IRCE 3.889 4.445 2032
BPER EUR Variabile IRCE 10.000 - 2034
MPS EUR Variabile IRCE 10.000 - 2034
Totale 37.631 12.580

Si precisa che al 31 dicembre 2024 è previsto per un finanziamento il rispetto di vincoli di carattere finanziario; tali covenants, determinati come rapporto tra "posizione finanziaria netta" e "patrimonio netto" e tra "EBITDA" e "posizione finanziaria nettasono stati pienamente soddisfatti.

. Si riporta di seguito la Posizione Finanziaria netta determinata sulla base dello schema previsto dal Richiamo di attenzione Consob n. 5/21 del 29 aprile 2021, il quale recepisce l'Orientamento ESMA pubblicato il 4 marzo 2021.

2024 2023
(Migliaia di Euro) 31 Dicembre 31 Dicembre
Disponibilità liquide e mezzi equivalenti 5.170 4.858
Attività finanziarie correnti 412 373
Liquidità 5.582 5.231
Altre passività fin. Correnti (10.921) (12.793)
Prestiti a lungo termine - quota corrente (4.948) (5.334)
Posizione finanziaria netta corrente (10.287) (12.896)
Passività finanziarie non corr. verso terzi (37.752) (12.648)
Posizione finanziaria netta (48.038) (25.544)

Si segnala che i crediti finanziari infragruppo, correnti e non correnti, sono stati esclusi dal calcolo della posizione finanziaria netta..

La posizione finanziaria netta ammonta al 31 dicembre 2024 a € 44,9 milioni e risulta in aumento rispetto a € 25,5 milioni del 31 dicembre 2023 in seguito all'accensione di 3 mutui di complessivi € 30,0 milioni che hanno permesso di finanziare la realizzazione del nuovo

stabilimento industriale in Repubblica Ceca mediante aumento di capitale nella società controllata Irce Sro, solo in parte compensato dagli effetti della riduzione del capitale circolante e dalla cassa generata dalla gestione operativa.

La posizione finanziaria netta include complessivamente € 193 mila di debiti finanziari, correnti e non correnti, relativi a contratti di locazione contabilizzati secondo l'IFRS16.

La Società ha inoltre in essere al 31 dicembre 2024 impegni contrattuali per circa € 219 milioni relativi sostanzialmente all'acquisto di quote di rame. Si segnala che poichè il costo di acquisto del rame si determinerà nel corso del 2025 sulla base della quotazione LME al momento della consegna, la valorizzazione dell'impegno è stata effettuata utilizzando la quotazione LME del 31 dicembre 2024.

15. FONDI PER RISCHI ED ONERI

I fondi per rischi ed oneri non correnti sono dettagliati come segue:

2024 2023
(Migliaia di Euro) 31 Dicembre 31 Dicembre
Fondo indennità suppletiva di clientela - non corrente 119 112
Altri fondi - non correnti 331 330
Fondo copertura perdite infragruppo 7.895 10.238
Totale fondo rischi ed oneri non correnti 8.345 10.680

Si riporta di seguito la movimentazione del fondo rischi ed oneri:

(Migliaia di Euro) Apertura Acc.to Riclassifica Chiusura
Fondo indennità suppletiva di clientela 112 7 - 119
Altri fondi - non correnti 331 - - 331
Fondo copertura perdite infragruppo 10.238 263 (2.606) 7.895
Totale fondo rischi – non correnti 10.681 270 (2.606) 8.345

Il "Fondo indennità suppletiva di clientela" si riferisce agli accantonamenti per le indennità di fine rapporto relative ai contratti di agenzia in essere.

Di seguito si riporta la movimentazione del fondo copertura perdite infragruppo.

(Migliaia di Euro) Apertura Acc.to Riclassifica Chiusura
FD SIMS ltd 1.658 - 1.658
Smit Draad Nijmegen BV 793 - (793) -
Isodra Gmbh 1.855 - 1.855
Irce SL 3.972 167 4.139
Stable Magnet Wire P.Ltd 1.813 - (1.813) -
Isolveco 2 SRL 79 96 175
Irce SP.ZO.O 68 - 68
Totale fondo copertura perdite 10.238 263 (2.606) 7.895

La Società ha provveduto a stanziare un fondo copertura perdite sulle controllate Irce SL ed Isolveco Srl che presentano un patrimonio netto negativo in quanto le perdite conseguite nell'esercizio sono state ritenute durevoli,

Si segnala che il fondo copertura perdite Smit Draad Nijmegen stanziato nei precedenti esercizi, pari a € 793 mila, è stato riclassificato nella voce 11. "Attività finanziarie correnti" in seguito alla decisione di chiudere l'attività della controllata olandese mentre il fondo copertura perdite Stable Magnet Wire pari a € 1.813 mila è stato riclassificato nel fondo svalutazione partecipazioni in seguito all'aumento di capitale sociale realizzato nel corso del 2024.

Per maggiori informazioni si rimanda al paragrafo 5 "Partecipazioni" e all' Allegato 2 "Elenco delle partecipazioni in società direttamente controllate".

16. FONDI PER BENEFICI AI DIPENDENTI A PRESTAZIONE DEFINITA

Tale fondo comprende la passività relativa al Trattamento di Fine Rapporto (TFR) e rientra nei piani a benefici definiti.

Il Fondo ha subito nel 2024 la seguente movimentazione:

(Migliaia di Euro) Apertura Acc.to Effetto a
Patrimonio
Utilizzo Chiusura
Fondo per benefici ai dipendenti a lungo 2.834 85 (18) (256) 2.645
Totale 2.834 85 (18) (256) 2.645

La valutazione attuariale del TFR è stata realizzata in base alla metodologia dei "benefici maturati" mediante il criterio "Projected Unit Credit" (PUC) come previsto ai paragrafi 67-69 dello IAS 19 ed è articolata secondo le seguenti fasi:

  • proiezione fino alla data di pagamento, aleatoria, per ciascun dipendente del TFR già accantonato al 31 dicembre 2006 e rivalutato alla data di bilancio;
  • determinazione per ciascun dipendente dei pagamenti di TFR in base alla probabilità di accadimento che dovranno essere effettuati dalla Società in caso di uscita del dipendente causa licenziamento, dimissioni, inabilità, morte e pensionamento nonché a fronte di richiesta di anticipi;
  • attualizzazione, alla data di valutazione, di ciascun pagamento in base alla probabilità di accadimento.

Si riportano di seguito le basi demografiche ed economiche tecniche utilizzate dall'attuario per la valutazione del fondo per benefici ai dipendenti:

2024 2023
Basi demografiche 31 Dicembre 31 Dicembre
Decesso Istat 2022 Tabelle di
mortalità RG48
della Ragioneria
Generale dello
Stato
Inabilità Tavole INPS
distinte per età e
sesso
Tavole INPS
distinte per età e
sesso
Pensionamento 100% al
raggiungimento
dei requisiti AGO
100% al
raggiungimento
dei requisiti AGO

Basi economico tecniche 31 Dicembre 31 Dicembre
Tasso annuo di attualizzazione 2,93% 2,95%
Tasso annuo d'inflazione 2,00% 2,00%

Il "Tasso annuo di attualizzazione", coerentemente con il par. 83 dello IAS 19, è stato desunto dall'indice Iboxx Corporate AA con duration 5-7 rilevato alla data della valutazione.

Analisi di sensitività dei principali parametri valutativi (in migliaia di Euro):

(Migliaia di Euro)
Sensitività
DBO 2024 DBO 2023
31 dicembre 31 dicembre
Tasso di turnover +1,00% 2.649 2.839
Tasso di turnover - 1,00% 2.641 2.830
Tasso di inflazione +0,25% 2.668 2.861
Tasso di inflazione -0,25% 2.622 2.808
Tasso di attualizzazione +0,25% 2.609 2.792
Tasso di attualizzazione -0,25% 2.682 2.877
Service cost 0,00 0,00
Durata del piano (anni) 6,3 6,7

17. DEBITI COMMERCIALI

I debiti commerciali, esposti al netto degli anticipi ricevuti dai fornitori, sono dettagliati come segue:

2024 2023
(Migliaia di Euro) 31 Dicembre 31 Dicembre
Debiti commerciali 18.502 18.445
Debiti commerciali verso Gruppo 161 193
Totale debiti commerciali 18.663 18.638

La voce debiti verso società controllate di natura commerciale risulta composta come segue:

2024 2023
(Migliaia di Euro) 31 Dicembre 31 Dicembre
FD SIMS ltd 16 2
Irce Ltda 23 -
DMG Gmbh 76 86
Irce SL 6 53
Isolveco 2 SRL 7 8
Irce SP.ZO.O 34 44
Totale debiti commerciali infragruppo 161 193

18. DEBITI TRIBUTARI

Si espone nella tabella successiva il dettaglio dei debiti tributari:

2024 2023
(Migliaia di Euro) 31 Dicembre 31 Dicembre
Debiti tributari vs Aequafin 644 1.168
Debiti tributari a breve 94 130
Totale debiti tributari 738 1.298

Si segnala che i "Debiti tributari a breve" espongono il saldo netto a fine anno dell'IRAP mentre i "Debiti tributari vs Aequafin" riportano il saldo netto dell'IRES nei confronti della controllante con la quale è in essere un contratto di consolidato fiscale.

19. DEBITI VERSO ISTITUTI DI PREVIDENZA SOCIALE

(Migliaia di Euro) 2024
31 Dicembre
2023
31 Dicembre
Debiti verso istituti di previdenza sociale 1.614 1.663

La voce si riferisce al debito di fine esercizio nei confronti degli istituti di previdenza e di sicurezza sociale ed è comprensivo sia del costo a carico azienda che dell'eventuale importo trattenuto al dipendente.

20. ALTRE PASSIVITA' CORRENTI

Gli altri debiti risultano così composti:

2024 2023
(Migliaia di Euro) 31 Dicembre 31 Dicembre
Debiti vs dipendenti 2.309 2.284
Ratei e risconti passivi 3.019 1.811
Altri debiti 285 153
Debiti IVA 22 689
Debiti per ritenute IRPEF dipendenti 555 555
Totale altre passività correnti 6.190 5.492

I "Debiti vs dipendenti" includono le passività per la tredicesima mensilità, per le ferie maturate e non godute e per i premi di produzione. L'aumento della voce "Ratei e risconti passivi " è riconducibile ai contributi in conto impianti relativi al credito d'imposta industria 4.0 in relazione ai macchinari interconnessi nel corso del 2024 e verranno rilasciati nel conto economico coerentemente con il piano di ammortamenti dei beni strumentali ai quali si riferiscono.

Il "Debito IVA" include la passività associabile sia alla casa madre italiana sia alle stabili organizzazioni Germania, Spagna e Polonia. Gli "Altri debiti" includono principalmente i debiti verso erario per ritenute d'acconto, acconti da clienti qualora non compensabili con le correlate partite a credito, e altre passività varie.

COMMENTO ALLE PRINCIPALI VOCI DEL CONTO ECONOMICO SEPARATO

21. RICAVI DI VENDITA

I ricavi di vendita si riferiscono ai ricavi per cessioni di beni, al netto di resi, abbuoni e ritorni di imballaggi.

(Migliaia di Euro) 2024
31 Dicembre
2023
31 Dicembre
Variazione
Ricavi 247.608 257.876 (10.268)

Il fatturato 2024 registra una riduzione del 4,0% rispetto al 31 dicembre 2023. La variazione è dovuta principalmente ad un decremento delle quantità vendute in parte compensata da un aumento dei prezzi medi di vendita del metallo.

Si riporta nelle successive tabelle i ricavi suddivisi per prodotto ed area geografica di destinazione del prodotto finito.

Esercizio corrente Esercizio precedente
(Migliaia di Euro) Conduttori per
avvolgimento
Cavi Totale Conduttori per
avvolgimento
Cavi Totale
Ricavi 184.755 62.853 247.608 192.356 65.520 257.876
% sul totale 74,6% 25,4% 100,0% 74,6% 25,4% 100,0%
Esercizio corrente Esercizio precedente
(Migliaia di Euro) Italia UE Extra UE Totale Italia UE Extra UE Totale
Ricavi 140.934 78.034 28.640 247.608 142.117 89.760 25.999 257.876
% sul totale 56,9% 31,5% 11,6% 100,0% 55,1% 34,8% 10,1% 100,0%

Per ulteriori dettagli si rimanda alla Relazione sulla Gestione.

22. ALTRI RICAVI E PROVENTI

Gli altri proventi risultano composti come segue:

2024 2023
(Migliaia di Euro) 31 Dicembre 31 Dicembre Variazione
Incrementi di immobilizzazioni per lavori interni 125 84 41
Plusvalenze su vendite cespiti 153 198 (45)
Rimborsi assicurativi 43 82 (39)
Sopravvenienze attive 127 307 (180)
Altri ricavi e proventi 952 743 209
Altri ricavi e proventi infragruppo 146 173 (27)
Totale altri ricavi e proventi 1.546 1.587 (41)

La variazione della voce "Incrementi di immobilizzazioni per lavori interni" si riferisce principalmente a lavorazioni effettuate internamente su impianti e macchinari in parte iscritti a fine anno nella categoria "Immobilizzazioni in corso".

La voce "Sopravvenienze attive" si riferisce principalmente a stanziamenti di passività effettuati in anni passati.

La voce di dettaglio "Altri ricavi e proventi" include principalmente i ricavi per cessione di titoli di efficienza energetica "TEE, i contributi di varia natura nonché i riaddebiti a clienti per rimborso spese. L'incremento del periodo è dovuto sostanzialmente ai contributi relativi al credito d'imposta 4.0 in seguito all'interconnessione dei beni strumentali nel corso 2024.

La voce "Altri ricavi e proventi infragruppo" include sostanzialmente i riaddebiti alle società controllate di spese sostenute ed il parziale ribaltamento costi dei servizi informatici.

23. COSTI PER MATERIE PRIME E MATERIALI DI CONSUMO

I "Costi per materie prime e materiali di consumo" includono principalmente i costi sostenuti per l'acquisto di rame, di materiali isolanti e di materiali di confezionamento e manutenzione e sono di seguito dettagliati:

2024 2023 Variazione
(Migliaia di Euro) 31 Dicembre 31 Dicembre
Costi per materie prime e materiali di consumo (180.247) (175.658) (4.589)
Variazione delle rimanenze di materie prime, materiali e merci (3.010) (15.313) 12.303
Costi delle materie prime e materiali di consumo infragruppo (349) (2.748) 2.399
Totale costi per materie prime e materiali di consumo (183.606) (193.719) 10.113

La variazione di € 4,6 milioni della voce "Costi per materie prime e materiali di consumo" è attribuibile principalmente ad una riduzione nell'anno dei volumi acquistati in parte compensato da un incremento dei prezzi medi delle materie prime rispetto al precedente esercizio. La voce "Variazione delle rimanenze di materie prime, materiali e merci" espone la differenza tra valore iniziale e finale delle Rimanenze di materie prime, sussidiarie e di consumo e merci dello Stato patrimoniale.

24. COSTI PER SERVIZI

Comprendono i costi sostenuti per la prestazione di servizi inerenti la trasformazione del rame, le utenze, i trasporti, le prestazioni commerciali ed amministrative ed i costi per il godimento di beni di terzi, come da seguente dettaglio:

2024 2023
(Migliaia di Euro) 31 Dicembre 31 Dicembre Variazione
Lavorazioni esterne (8.006) (8.350) 344
Spese per utenze (8.911) (8.064) (847)
Manutenzioni (1.081) (1.225) 144
Spese di trasporto (2.920) (3.433) 513
Provvigioni passive (92) (116) 24
Compensi sindaci (68) (73) 5
Altri servizi (4.819) (3.878) (941)
Costi per godimento beni di terzi (18) (32) 14
Costi per servizi infragruppo (1.014) (1.141) 127
Totale costo per servizi (26.929) (26.312) (617)

La variazione delle "Lavorazioni esterne", e "Spese di trasporto" è attribuibile principalmente alle minori quantità prodotte a causa della debole domanda di mercato.

L'aumento delle "Spese per utenze" rispetto al medesimo periodo del precedente esercizio è attribuibile ad un incremento del costo dell'energia elettrica in parte compensato da una riduzione dei MWh di energia elettrica consumata in seguito al calo della produzione nonché dall'autoconsumo di energia rinnovabile prodotta dall'impianto fotovoltaico di Imola entrato in funzione nel secondo semestre 2023.

La variazione del costo per "Manutenzioni" è attribuibile ad un maggior utilizzo di manutentori esterni in sostituzioni di personale interno. La voce "Altri servizi" comprende principalmente costi per consulenze tecniche, legali e fiscali, nonché costi di ricerca e sviluppo, assicurazioni e costi commerciali. La variazione è attribuibile alla Capogruppo ed in particolare ad un maggior utilizzo di consulenze tecniche e commerciali, nonché ad un aumento dei costi di sviluppo.

Il "Costo per godimento beni di terzi" include i canoni di locazione esclusi dall'applicazione dell'IFRS 16 in quanto il bene oggetto di locazione risulta di basso valore (inferiore a € 5 mila) o il periodo di locazione risulta inferiore ai 12 mesi.

25. COSTO DEL PERSONALE

Il dettaglio del costo del personale è riepilogato come segue:

2024 2023
(Migliaia di Euro) 31 Dicembre 31 Dicembre Variazione
Salari e stipendi (11.369) (11.098) (271)
Oneri sociali (3.410) (3.349) (61)
Costi di pensionamento (884) (965) 81
Altri costi (2.098) (1.825) (273)
Totale costo del personale (17.761) (17.237) (524)

Nella voce "Altri costi" sono inseriti i costi per il lavoro interinale, il costo dei collaboratori ed i compensi percepiti dagli Amministratori. La variazione di tale voce è imputabile al maggior utilizzo di lavoro interinale.

Il costo del personale risulta in aumento rispetto all'anno 2023 a causa sia di un maggior numero di ore lavorate (il numero medio dei dipendenti/Interinali 2024 è stato di 367 unità superiore alle 360 unità del 2023) sia di un incremento della retribuzione media per addetto in seguito al rinnovo del contratto aziendale e, in misura minore, all'effetto di nuove assunzioni.

Si evidenzia di seguito la consistenza media e puntuale dell'organico:

2023 2024 2024
31 Dicembre 31 Dicembre 31 Dicembre
(Numero di dipendenti) Numero finale Numero finale Numero medio
Dirigenti 13 13 13
Impiegati 64 67 66
Operai 253 253 253
Totale dipendenti 330 333 332
Dirigenti (interinali) - - -
Impiegati (interinali) 2 - 1
Operai (interinali) 36 24 34
Totale Interinali 38 24 35
Totale Dipendenti ed Interinali 368 357 367

Il numero medio dei dipendenti è calcolato con il metodo del Full-Time-Equivalent (Equivalenti a tempo pieno) e comprende dipendenti interni ed esterni (interinali e collaboratori). Il personale è classificato in base alla tipologia di inquadramento.

26. AMMORTAMENTI

Gli ammortamenti sono dettagliati come segue:

2024 2023
(Migliaia di Euro) 31 Dicembre 31 Dicembre Variazione
Ammort.to delle immobilizzazioni immateriali (127) (128) 2
Ammort.to delle immobilizzazioni materiali (4.345) (3.965) (380)
Ammort.to delle immobilizzazioni materiali IFRS 16 (50) (45) (6)
Svalutazioni delle immobilizzazioni materiali (22) - (22)
Totale ammortamenti e svalutazioni (4.544) (4.138) (406)

La variazione degli ammortamenti delle immobilizzazioni materiali è dovuta all'entrata in funzione nel 2024 di un valore significativo di investimenti appartenenti in particolare alla categoria "impianti e macchinari" nonché all'adozione dell'aliquota di ammortamento piena su rilevante ammontare degli investimenti realizzati nel precedente esercizio.

27. ACCANTONAMENTI E SVALUTAZIONI

Gli accantonamenti e svalutazioni sono dettagliati come segue:

(Migliaia di Euro) 2024
31 Dicembre
2023
31 Dicembre
Variazione
Svalut.ne dei crediti e delle dispon. liquide
Accantonamenti per rischi
200
-
600
(180)
(400)
180
Totale acc.ti e svalutazioni 200 420 (220)

In relazione alla variazione delle voci "Svalut.ne dei crediti e delle disponibilità liquide" e "Accantonamenti per rischi" si rimanda rispettivamente ai paragrafi "9 - Crediti commerciali" e "15 - Fondo rischi ed oneri".

28. ALTRI COSTI OPERATIVI

Gli altri costi operativi sono dettagliati come segue:

2024 2023
(Migliaia di Euro) 31 Dicembre 31 Dicembre Variazione
Imposte e tasse non sul reddito (473) (305) (168)
Altri costi operativi (287) (146) (142)
Sopravvenienze passive (81) (23) (58)
Totale altri costi operativi (843) (475) (368)

L'incremento della voce "Imposte e tasse non sul reddito" è attribuibile all' IMU.

La variazione degli "Altri costi operativi" è riconducibile principalmente a penalità contrattuali addebitate da un cliente nel corso dell'esercizio 2024.

29. RIPRESA DI VALORE E SVALUTAZIONE PARTECIPAZIONI

Le svalutazioni dell'esercizio sono dettagliate come segue:

2024 2023
(Migliaia di Euro) 31 Dicembre 31 Dicembre
FD SIMS ltd - (3.800)
Smit Draad Nijmegen BV (5.400) (1.200)
Irce SL (167) (180)
Stable Magnet Wire P.Ltd (478) (389)
Isolveco 2 SRL (186) (86)
Irce Electromagnetic wire Co.Ltd (112) (289)
Irce S.R.O. Cechia (550) -
Totale (6.893) (5.944)
Totale svalutazioni / (riprese di valore) (6.893) (5.944)

L'accantonamento di € 5,4 milioni in relazione alla controllata Smit Draad Nijimegen si riferisce alla svalutazione del credito finanziario iscritto tra gli "Altri crediti finanziari correnti".

Per maggiori dettagli si rimanda al paragrafo 5. Partecipazioni ed al paragrafo 15. Fondo rischi ed oneri.

30. PROVENTI ED ONERI FINANZIARI

I proventi ed oneri finanziari sono dettagliati come segue:

2024 2023
(Migliaia di Euro) 31 Dicembre 31 Dicembre Variazione
Proventi finanziari 3.072 2.813 259
Oneri finanziari (3.106) (2.981) (125)
Utili e perdite su cambi 45 (3) 48
Totale proventi ed oneri finanziari 11 (171) 182

La voce "Proventi finanziari" include principalmente per € 0,9 milioni i dividendi corrisposti dalla controllata brasiliana (€ 1,1 milioni al 31 dicembre 2023), per € 0,1 milioni interessi attivi su dilazioni di pagamento concesse ai clienti (€ 0,1 milioni al 31 dicembre 2023), per € 1,6 milioni i proventi su prestiti finanziari infragruppo (1,4 milioni al 31 dicembre 2023 ) e per € 0,5 milioni l'effetto netto dei derivati sul metallo sia già liquidati nel corso dell'anno che da valutazione alla fine del periodo (€ 0,1 milioni al 31 dicembre 2023).

La voce "Oneri finanziari" comprende principalmente per € 2,5 milioni gli interessi passivi sull'indebitamento a breve ed a lungo termine (€ 2,1 milioni al 31 dicembre 2023) e per € 0,5 milioni gli oneri relativi allo sconto pro-soluto dei crediti commerciali (€ 0,7 milioni al 31 dicembre 2022). La variazione del periodo è attribuibile ad un incremento dell'indebitamento medio rispetto al precedente esercizio parzialmente compensato da una riduzione dei tassi di interesse di mercato.

Nella voce "Utili e perdite su cambi" sono esposti essenzialmente l'effetto netto delle differenze cambio realizzate e non realizzate.

31. IMPOSTE SUL REDDITO

Di seguito si riporta il dettaglio delle imposte sul reddito

2024 2023
(Migliaia di Euro) 31 Dicembre 31 Dicembre Variazione
Imposte correnti (3.435) (2.914) (521)
Imposte precedenti esercizi - (253) 253
Imposte differite attive/(passive) (148) 233 (381)
Totale imposte sul reddito (3.583) (2.934) (649)

La voce "Imposte correnti" è costituita per € 2.8 milioni dall'Ires e per € 0,7 milioni dall'Irap.

Si fornisce di seguito la riconciliazione numerica tra l'onere fiscale teorico ed effettivo dell'Ires ed Irap:

2024 2023
(Migliaia di Euro) 31 Dicembre 31 Dicembre
Risultato prima delle imposte 8.203 8.740
Imposte calcolate con aliquota fiscale IRES (24%) 1.969 2.098
Variazioni permanenti 947 (102)
Variazioni temporanee (154) 338
Imposta Ires effettiva 2.762 2.334
Valore della produzione 32.748 31.751
Imposte calcolate con aliquota fiscale IRAP media (4,11%) 1.347 1.306
Variazioni permanenti (681) (739)
Variazioni temporanee 7 13
Imposta IRAP effettiva 673 579
Totale imposte correnti sul reddito 3.435 2.914

Le "Variazioni permanenti" sul risultato ante imposte includono principalmente come rettifiche fiscali in aumento le svalutazioni delle partecipazioni e come rettifiche fiscali in diminuzione, i dividendi distribuiti dalla controllata brasiliana, i proventi per i crediti d'imposta industria 4.0. nonché le variazioni associate all'iper/super-ammortamento.

L'incremento del tax rate al 31 dicembre 2024 rispetto al periodo comparativo è attribuibile alla minore incidenza sul risultato ante imposte delle variazioni permanenti in diminuzione del reddito. Si segnala in particolare il venir meno nel 2024 dei contributi ricevuti sull'energia elettrica e riconosciuti alle imprese energivore sotto forma di credito d'imposta.

32. INFORMATIVA SULLE PARTI CORRELATE

I rapporti di IRCE S.p.A. con le società controllate sono di natura commerciale e finanziaria, mentre quelli con la controllante Aequafin S.p.A.sono di natura tributaria.

(Migliaia di
Euro)
Ricavi
intercompa
ny
Altri ricavi e
proventi
intercompa
ny
Costi delle
materie
prime e
materiali di
consumo
intercompa
ny
Costi per
servizi
intercompa
ny
Finanziame
nti non
correnti
intercompa
ny
Crediti vs
Gruppo
Debiti
commerciali
verso
Gruppo
Debiti
tributari vs
Aequafin
Proventi
finanziari
intercompa
ny
Dividendi
da
controllate
FD SIMS ltd 862 31 (3099 (13) 12.178 2.762 16 - 463 -
Smit Draad Nij - 24 - - 9.264 7 0 - 397 -
Isomet AG 9.652 20 - (4) 0 1.887 0 - - -
Irce Ltda 1.510 62 - (23) - 249 23 - - 887
DMG Gmbh 92 1 (15) (300) 1.672 24 76 - 72 -
Isodra Gmbh 212 1 - - 1.920 413 0 - 90 -
Irce SL 3 0 (25) (4789 1.764 2.595 6 - 171 -
Stable Magnet 1.280 - - - - 1.613 - - - -
Isolveco 2 SRL - 7 - (117) 0 1 6 - - -
Isolveco SRL in - - - - - 116 - - - -
Irce Electromag - - - - - 80 - - - -
Irce SP.ZO.O - - - (78) 131 0 33 - 10 -
Irce S.R.O. Cec 635 - - - 7.466 176 - - 366 -
Aequafin - - - - - - - 644 - -
Totale 14.246 146 (349) (1.013) 34.395 9.923 160 644 1.569 887

Conformemente a quanto richiesto dallo IAS 24, viene riportato di seguito il compenso, su base annua, percepito dai membri del Consiglio di Amministrazione della IRCE S.p.A:

(Migliaia di Euro) Campenso per la
carica
Compenso per
altre funzioni
Totale
Amministratori 258 291 549

La tabella riporta i compensi corrisposti a qualsiasi titolo ed in qualsiasi forma, esclusi i contributi previdenziali.

A seguito dell'introduzione dell'art. 123 ter del T.U.F, i dati relativi a tali compensi sono riportati analiticamente nella Relazione sulla remunerazione, che verrà messa a disposizione del pubblico entro i termini di legge presso la sede sociale, e consultabile altresì sul sito internet www.irce.it.

33. GARANZIE

Si segnala il rilascio di sette fidejussioni per un totale di € 2,5 milioni a favore di una società a partecipazione pubblica a garanzia di una fornitura di cavi elettrici.

34. GESTIONE DEL CREDITO COMMERCIALE

Si riporta di seguito il dettaglio dei crediti commerciali verso terzi, divisi sia per rating interno che per scadenza.

La riclassificazione dei crediti tiene in considerazione eventuali posizioni rinegoziate.

2024 2023
(Migliaia di Euro) 31 Dicembre 31 Dicembre Variazione
Livello di rischio
Minimo 22.301 21.718 583
Medio 7.368 10.962 (3.594)
Superiore alla media 1.996 1.874 122
Elevato 430 475 (45)
Totale crediti commerciali 32.095 35.029 (2.934)
2024 2023 Variazione
(Migliaia di Euro) 31 Dicembre 31 Dicembre
Scadenze
Non scaduti 13.548 14.214 (666)
0 - 30 giorni 16.225 19.747 (3.522)
30 - 60 giorni 1.156 262 894
60 - 90 giorni 168 239 (71)
90 - 120 giorni 540 86 454
> 120 giorni 458 481 (23)
Totale crediti commerciali 32.095 35.029 (2.934)

Si segnala che il fondo svalutazione crediti verso terzi, pari ad € 0,7 milioni, si riferisce per € 0,2 milioni alla fascia di scadenza "> 120 giorni" e con livello di rischio "Elevato" mentre per € 0,5 milioni alle fasce di scadenza inferiori a 120 giorni ed a livello di rischio "Minimo", "Medio" e "Superiore alla media".

In accordo con quanto previsto dall'IFRS 8, Paragrafo 34, si precisa che per l'esercizio 2024 non vi sono clienti terzi che generano per la Società ricavi superiori al 10% del totale ricavi.

35. CAPITAL RISK MANAGEMENT

L'obiettivo primario della gestione del capitale è garantire che sia mantenuto un solido rating creditizio ed adeguati livelli degli indicatori di capitale in modo da supportare l'attività e massimizzare il valore per gli azionisti.

2024 2023
(Migliaia di Euro) 31 Dicembre 31 Dicembre
Posizione finanziaria netta (A) (48.038) (25.544)
Patrimonio netto (B) (168.890) (165.942)
Capitale totale (A) + (B) = (C) (216.928) (191.486)
Gearing ratio (A) / (C) 22,1% 13,3%

Come si evince dalla tabella sopra riportata, il "Gearing ratio"' si attesta al 31 dicembre 2024 a 22,1%, percentuale che conferma un basso livello di rischio finanziario ed un'elevata solidità della Capogruppo.

36. STRUMENTI FINANZIARI

a) Strumenti finanziari per categoria

La tabella che segue evidenzia le attività e passività finanziarie per categoria di strumento finanziario:

Esercizio corrente Esercizio precedente
(Migliaia di Euro) Costo
ammortizzato
FV con
contropartita
a Conto Ec.
FV con
contropartita
patrimonio
netto
Totale Costo
ammortizzato
FV con
contropartita
a Conto Ec.
FV con
contropartita
patrimonio
netto
Totale
Attività finanziarie non correnti :
Altri crediti finanziari non correnti 34.395 - 34.395 28.175 - 28.175
Attività finanziarie correnti :
Crediti commerciali 41.308 - 41.308 43.216 - 43.216
Attività finanziarie correnti 10 402 412 17 357 373
Disponibilità liquide e mezzi equivalenti 5.170 - 5.170 4.858 - 4.858
Passività finanziarie non correnti :
Passività finanziarie non correnti verso terzi 37.752 - 37.752 12.648 - 12.648
Passività finanziarie correnti :
Debiti commerciali 18.502 - 18.502 18.444 - 18.444
Debiti commerciali verso Gruppo 161 - 161 193 - 193
Passività finanziarie correnti verso terzi 15.714 155 15.869 18.127 - 18.127

b) Fair value degli strumenti finanziari

Di seguito è riportato un raffronto del valore contabile e del valore equo per categoria di tutti gli strumenti finanziari della Società:

2024
2023
2024 2023
31 Dicembre 31 Dicembre 31 Dicembre 31 Dicembre
(Migliaia di Euro) Valore contabile Valore equo
Attività finanziarie
Disponibilità liquide e mezzi equivalenti 5.170 4.858 5.170 4.858
Attività finanziarie correnti 412 373 412 373
Crediti commerciali 41.308 43.216 41.308 43.216
Attività finanziarie e crediti non correnti 130.074 91.204 130.074 91.204
Passività finanziarie
Passività finanziarie correnti verso terzi 15.869 18.127 15.869 18.127
Debiti commerciali 18.502 18.444 18.502 18.444
Passività finanziarie non correnti verso terzi 37.752 12.648 37.752 12.648

c) Livello gerarchico di fair value

La tabella seguente riporta il livello gerarchico di valutazione del fair value (Migliaia di Euro).

L'IFRS 13 definisce i seguenti tre livelli di fair value al quale riferire la valutazione degli strumenti finanziari rilevati nella situazione patrimoniale-finanziaria:

  • Livello 1: quotazioni rilevate sul mercato attivo.
  • Livello 2: input diversi dai prezzi quotati di cui al punto precedente osservabili direttamente (prezzi) o indirettamente (derivati dai prezzi) sul mercato.
  • Livello 3: input che non sono basati su dati di mercato osservabili.
31 dicembre 2024
(Migliaia di Euro)
Livello 1 Livello 2 Livello 3 Totale
Strumenti finanziari derivati 115 115
Attività finanziarie correnti 287 287
Totale attività 287 115 402
Strumenti finanziari derivati (155) (155)
Totale passività (155) (155)

Nel corso dell'esercizio non vi sono stati trasferimenti tra i tre livelli di fair value indicati nell'IFRS 7.

37. INFORMAZIONI AI SENSI DELL'ART.149- DUODIECIES DEL REGOLAMENTO EMITTENTI DELLA CONSOB

Il seguente prospetto, redatto ai sensi dell'art. 149-duodecies del Regolamento Emittenti Consob, evidenzia i corrispettivi di competenza dell'esercizio 2024 per i servizi di revisione e per quelli diversi dalla revisione resi alla IRCE S.p.A dalla società di revisione o da entità appartenenti alla sua rete:

Tipologia di servizio Soggetto che eroga il servizio Corrispettivo (€/000)
Revisione legale Deloitte & Touche S.p.A 124
Altre certificazioni (CSRD) Deloitte & Touche S.p.A 40

In linea con quanto disposto dal D.L. 135/2018 e in sostituzione dell'obbligo informativo previsto dal Legge 124/2017, si dichiara che IRCE S.p.A. ha ricevuto nel presente esercizio aiuti di Stato soggetti ad obbligo di pubblicazione nell'ambito del Registro nazionale degli aiuti di Stato.

39. EVENTI SUCCESSIVI ALLA DATA DEL BILANCIO

Si rimanda a quanto descritto nella nota "Eventi successivi" della "Relazione sull'andamento della gestione dell'esercizio 2024".

40. PROPOSTA DI DESTINAZIONE DEL RISULTATO D'ESERCIZIO

In relazione alla proposta di destinazione del risultato d'esercizio 2024 da sottoporre all'Assemblea degli azionisti, si rimanda a quanto riportato nella "Relazione sull'andamento della gestione all'esercizio 2024".

Imola, 14 marzo 2025

Attestazione al bilancio annuale separato di IRCE S.p.A ai sensi dell'art. 154-bis, comma 5, del decreto legislativo 24 febbraio 1998, n.58

I sottoscritti Dott. Filippo Casadio, Presidente, e Dott.ssa Elena Casadio, Dirigente preposto alla redazione dei documenti contabili societari della IRCE S.p.A, attestano, tenuto conto di quanto previsto dall'art.154-bis, comma 5, del decreto legislativo 24 febbraio 1998, n.58:

  • l'adeguatezza in relazione alle caratteristiche dell'impresa e l'effettiva applicazione
  • delle procedure amministrative e contabili per la formazione del bilancio annuale separato IAS/IFRS.

Si attesta, inoltre, che il bilancio annuale separato IAS/IFRS:

  • a) corrisponde alle risultanze dei libri e delle scritture contabili;
  • b) è redatto in conformità ai principi IAS/IFRS contabili internazionali ed è idoneo a fornire una rappresentazione veritiera e corretta della situazione patrimoniale, economica e finanziaria della Società;
  • c) che la Relazione sulla gestione contiene un'analisi attendibile delle informazioni di cui al comma 4, art.154-ter del decreto legislativo 24 febbraio 1998 n.58.

Imola, 14 marzo 2025

Elenco delle partecipazioni in società direttamente controllate

I valori che si riferiscono alle partecipate estere sono convertiti in Euro ai cambi storici.

Nella seguente tabella il "Valore di carico" è esposto al netto del fondo svalutazione partecipazioni, mentre il "Fondo oneri futuri" è stato stanziato per le società controllate il cui valore di carico è già stato completamente svalutato e che quindi rappresenta, nella sostanza, una svalutazione dei crediti finanziari e/o dei crediti commerciali infragruppo.

(Unità di Euro) Capitale
sociale
Partecipazione
%
Patrimonio
netto
Patrimonio
netto di
competenza
Risultato di
esercizio
Risultato di
esercizio di
competenza
Valore di
carico
Fondo oneri
futuri
Differenza
FD SIMS ltd 18.173 100% (5.900) (5.900) (3.056) (3.056) - 1.658 (4.242)
Smit Draad Nijmegen BV 1.166 100% (6.386) (6.386) (5.107) (5.107) - - (6.386)
Isomet AG 674 100% 6.591 6.591 552 552 1.435 - 5.156
Irce Ltda 58.809 100% 37.821 37.821 4.890 4.890 58.466 - (20.645)
DMG Gmbh 256 100% 841 841 (180) (180) 120 - 722
Isodra Gmbh 25 100% (308) (308) 578 578 - 1.855 1.547
Irce SL 150 100% (4.139) (4.139) (167) (167) - 4.139 -
Stable Magnet Wire P.Ltd 6.305 100% 1.024 1.024 (436) (436) 2.837 1.813 -
Isolveco 2 SRL 10 100% (175) (175) (186) (186) - 175 -
Isolveco SRL in liquidazione 46 75% (1.231) (923) 58 44 - - (923)
Irce Electromagnetic wire Co.Ltd 4.200 100% 3.142 3.142 (180) (180) 3.141 - 1
Irce SP.ZO.O 48 100% (51) (51) 6 6 - 68 17
Irce S.R.O. Cechia 30.231 100% 29.085 29.085 (514) (514) 29.681 - (596)
Totale - 60.314 - - - 95.679 9.708 (25.349)

Si ricorda che FD Sims Ltd e Irce Ltda sono state oggetto di impairment test. Si rimanda ai paragrafi "5. Partecipazioni" e "15. Fondi per rischi ed oneri" per l'evidenza dei risultati.

Si segnala che la significativa differenza negativa di Irce Ltda, pari a € 20,6 milioni, è totalmente attribuibile alla svalutazione della valuta brasiliana rispetto al cambio in essere al momento della costituzione della partecipazione.

In relazione alla differenza negativa tra "Patrimonio netto di competenza" e "Valore di carico" della Isolveco Srl in liquidazione, pari a € 967 mila, è stato iscritto, in luogo dello stanziamento a Fondo copertura perdite, un fondo svalutazione crediti di € 1,4 milioni (si veda sezione 9. Crediti commerciali) a copertura del credito commerciale di € 1,5 milioni. Con riferimento invece alla Smit Draad Nijmegen BV, che ha una differenza negativa di € 6.386 mila, risulta iscritto un fondo svalutazione crediti finanziari per € 6.193 mila (si veda sezione 11. Attività finanziarie correnti).

Con riferimento alla differenza positiva di € 1,5 milioni di Isodra GmbH gli Amministratori valuteranno nei prossimi esercizi l'eventuale rilascio del Fondo oneri futuri tenuto conto delle prospettive della Società e della ragionevole certezza del consolidamento dei recenti risultati positivi.

In relazione alla controllata "Irce S.R.O. Cechia", si segnala che la fine lavori dello stabilimento produttivo attualmente in fase di costruzione di uno stabilimento produttivo è prevista entro il primo semestre 2025; la differenza negativa tra Valore di carico e Patrimonio netto di competenza, pari a € 0,6 milioni è ritenuta recuperabile una volta ultimata la fase di start-up.

Bilancio 31 dicembre 2024

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